AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Poste Italiane

Annual Report Apr 27, 2018

4431_10-k_2018-04-27_480c5d99-a8ef-49b2-8adc-e570f588bb1d.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2017

INDICE GENERALE

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2017 3
1.
LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO 4
2.
ASSETTO ORGANIZZATIVO 6
3.
CONTESTO MACROECONOMICO16
4.
ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO18
5.
RISULTATI ECONOMICI PER SETTORI DI ATTIVITA' 25
6.
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 43
7.
GESTIONE DEI RISCHI90
8.
ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA92
9.
PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE106
10. PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'108
11. ALTRE INFORMAZIONI114
12. PROPOSTE DELIBERATIVE116
13. APPENDICE 117
I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2017 122
1. PREMESSA124
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI 126
3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO 167
4. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2017 173
5. POSTE ITALIANE SPA AL 31 DICEMBRE 2017238
6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 307
7. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 334
8. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI" 342
9. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"343
10. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO343
11. ULTERIORI INFORMAZIONI 344
12. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2017 361
RELAZIONI E ATTESTAZIONI……………………………………………………………………………………………………….474
--------------------------------------------------------------------- --

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2017

1. LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO

Gentili Azionisti,

I risultati 2017 evidenziano il ruolo strategico di Poste Italiane per lo sviluppo del Paese e la sua capacità di generare redditività, di fornire servizi di qualità ai clienti e nello stesso tempo di creare valore per gli azionisti, i dipendenti e tutti gli stakeholder.

Sono risultati che ci rassicurano sulla nostra capacità di affrontare i profondi cambiamenti sociali, ambientali ed economici che stanno trasformando il contesto in cui operiamo: tra questi una profonda trasformazione digitale, i persistenti avvenimenti della globalizzazione, nuovi fenomeni demografici e stili di vita, i cambiamenti climatici. Con una storia di oltre 150 anni, Poste Italiane è oggi in grado di coniugare il tradizionale comparto della corrispondenza con le nuove frontiere della digitalizzazione, attraverso l'innovazione dei servizi finanziari e assicurativi e della comunicazione mobile. Con quasi 13mila Uffici Postali e oltre 30mila portalettere, Poste è parte integrante del tessuto sociale e produttivo del Paese, senza equivalente in Italia per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della clientela.

Sulla base di queste caratteristiche uniche, nei primi mesi del 2018 abbiamo definito il nuovo piano strategico "Deliver 2022", che stabilisce un programma di evoluzione del Gruppo in linea con le esigenze del mercato, con un focus anche sulla crescita delle figure professionali e di talento e su un programma di investimento per circa 2,8 miliardi di euro lungo l'arco di Piano, centrato sullo sviluppo digitale, sull'automazione e sulla riorganizzazione del modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione.

Abbiamo ultimato una riorganizzazione dei settori operativi, al fine di migliorare la visibilità e la trasparenza dei principali driver di valore per ogni segmento di business e in tale ottica si inserisce la creazione del nuovo segmento Pagamenti, Mobile e Digitale, nato come un presidio accentrato dei servizi di pagamento, anche in ottica di estensione alle attività previste dalla nuova direttiva europea Payment Services Directive (PSD2).

La solidità delle nostre scelte ci consente di garantire ai nostri azionisti, per il 2017, un dividendo per azione di 0,42 euro che aumenterà del 5% l'anno fino al 2020 e assicurerà comunque un payout minimo del 60% dal 2021.

La Relazione finanziaria annuale 2017 contiene anche la prima Dichiarazione consolidata di carattere Non finanziario di Poste Italiane che fornisce un'informativa sul modello di organizzazione, le politiche praticate e i rischi in accordo ai requisiti richiesti del D.Lgs. 254/2016 e agli standard definiti dal Global Reporting Initiative, punto di riferimento internazionale per la rendicontazione di sostenibilità. La Dichiarazione consolidata di carattere Non finanziario è stata costruita intorno ai 13 temi che abbiamo riconosciuto come materiali, in virtù della significatività degli impatti generati da Poste Italiane e di quelli che influenzano maggiormente le decisioni dei nostri stakeholder. Ne sono un esempio la sostenibilità economico-finanziaria, l'inclusione in tutte le sue forme, il nostro contributo all'innovazione e digitalizzazione, la sicurezza informatica, la customer experience e la qualità del servizio, il capitale umano.

Tutti le nostre attività, i nostri impatti e i nostri successi poggiano su solide fondamenta: le nostre persone, il nostro capitale umano. Ed è per questo che formazione, sviluppo professionale, valorizzazione della diversità, sicurezza sui luoghi di lavoro e benessere di tutti i dipendenti sono elementi cardine della strategia del Gruppo.

Sappiamo cambiare mantenendo saldi i nostri valori.

Grazie alla determinazione e alla passione delle nostre persone e insieme alla fiducia dei nostri stakeholder, riusciremo a rendere concreta la nostra ambiziosa missione: accompagnare cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale offrendo servizi di corrispondenza e logistica, risparmio, transazioni finanziarie e protezione di qualità, semplici, trasparenti e affidabili.

2. ASSETTO ORGANIZZATIVO

ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente Maria Bianca Farina
Amministratore Delegato e Direttore Generale Matteo Del Fante
Consiglieri Giovanni Azzone
Carlo Cerami
Antonella Guglielmetti
Francesca Isgrò
Mimi Kung
Roberto Rao
Roberto Rossi
Collegio Sindacale (2)
Presidente Mauro Lonardo
Sindaci effettivi Alessia Bastiani
Maurizio Bastoni
Sindaci supplenti Marina Colletta
Antonio Santi
Ermanno Sgaravato
Organismo di Vigilanza (3)
Presidente Nadia Fontana
Componenti Paolo Casati (4)
Giulia Bongiorno (5)
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane
Francesco Petronio
Società di revisione

PricewaterhouseCoopersSpA

Comitato
Controllo, Rischi e Sostenibilità (6)
Comitato
Remunerazioni (6)
Comitato
Nomine e Corporate Governance
(6)
Comitato
Parti Correlate e Soggetti Collegati (6)
Antonella Guglielmetti (presidente)
Giovanni Azzone
Francesca Isgrò
Roberto Rossi
Carlo Cerami (presidente)
Giovanni Azzone
Roberto Rossi
Roberto Rao (presidente)
Antonella Guglielmetti
Mimi Kung
Francesca Isgrò (presidente)
Carlo Cerami
Mimi Kung
Roberto Rao

(1) Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.

(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018. Il 30 gennaio 2017 il Sindaco supplente Andrea Bonechi ha rassegnato, con efficacia immediata, le proprie dimissioni dall'incarico, pertanto l'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 ha nominato sindaco supplente Antonio Santi.

(3) L'Organismo di Vigilanza è stato nominato dal CdA il 24 maggio 2016 per la durata di 3 anni.

(4) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.

(5) Componente nominato dal CdA il 22 giugno 2017 (in sostituzione di Gennaro Terracciano dimessosi il 17 marzo 2017) e dimessosi nel mese di marzo 2018.

(6) I componenti dei Comitati sono stati nominati dal CdA del 28 aprile 2017. Nella riunione del 19 febbario 2018 il CdA ha ridenominato il Comitato Nomine e il Comitato Controllo e Rischi rispettivamente Comitato Nomine e Corporate Governance e Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità.

CORPORATE GOVERNANCE

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. La Società è sottoposta al controllo del Ministero dell'Economia e della Finanze (MEF) che ne detiene complessivamente il 64,26% del capitale, di cui il 29,26% in via diretta e il 35% in via indiretta per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP) a sua volta controllata dal MEF. La restante parte del 35,74% del capitale è rappresentato dal flottante.

L'assetto di Corporate Governance riflette le raccomandazioni del Codice di autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana, le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, nonché le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta.

Il modello di governance adottato è quello "tradizionale", caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'Assemblea degli azionisti nomina e revoca i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la società di revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito al Piano Industriale e al Budget dell'anno, all'andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. Nel corso dell'esercizio 2017 si è riunito 14 volte. Dei nove membri del Consiglio sette sono in possesso dei requisiti di indipendenza.

In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina e delle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, quattro Comitati con funzioni propositive e consultive: il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati. Quest'ultimo è interamente composto da amministratori indipendenti, con funzioni e competenze previste dalla normativa sulle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Il Consiglio, nella adunanza del 25 gennaio 2018, ha provveduto, in linea con quanto raccomandato dal Codice di autodisciplina, a definire i criteri per la definizione delle Operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario mantenendole nell'ambito della propria competenza.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 28 aprile 2017 e successivamente modificati nell'adunanza del 25 gennaio 2018.

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello, ha i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.

Il Collegio Sindacale in carica è costituito da 3 membri effettivi e 3 membri supplenti. Vigila sull'osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 40 volte.

L'Organismo di Vigilanza in carica è costituito da tre membri. E' dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, vigila sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo ex D. Lgs. n. 231/2001 e ne cura l'aggiornamento in relazione all'evolversi della struttura organizzativa e del contesto normativo di riferimento, mediante proposte motivate all'Amministratore Delegato, il quale provvede a sottoporle al Consiglio di Amministrazione.

La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2011/2019 alla società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA; l'incarico è stato attribuito ai sensi del D.lgs 39/2010 di "Attuazione della Direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati".

Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nell'apposito regolamento del Patrimonio BancoPosta.

Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014, delle Disposizioni di Vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane, nell'esercizio dell'attività finanziaria presso il pubblico, è equiparabile - ai fini dell'applicazione delle disposizioni sul governo societario - alle banche di maggiori dimensioni e complessità operativa.

La presente Relazione Finanziaria Annuale si compone dei seguenti documenti: Relazione sulla gestione (comprensiva della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16), Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, Bilancio separato di Poste Italiane SpA comprensivo del Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, le relative attestazioni ai sensi dell'art.154 bis comma 5° del DLgs 58/1998 e le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, nonché della "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance, che è da ritenersi incorporata per riferimento. A tale ultimo documento si rimanda per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance.

ORGANIZZAZIONE E SETTORI DI ATTIVITA' DEL GRUPPO

L'attività del Gruppo in coerenza con i nuovi indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "Deliver 2022"

presentato alla comunità finanziaria il 27 febbraio 2018, è segmentata nei seguenti quattro settori operativi: Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi.

A supporto dei settori operativi, e in particolare di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, operano due canali commerciali, dedicati rispettivamente ai clienti retail e ai clienti business e Pubblica Amministrazione, cui si affiancano funzioni Corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

Il modello organizzativo è funzionale allo sviluppo di sinergie nell'ambito del Gruppo in ottica di integrazione industriale e trova applicazione attraverso modelli di governance e di funzionamento caratterizzati da:

  • gestione unitaria e integrata del Gruppo che garantisca un approccio al mercato univoco e coordinato, assicurando la centralità del cliente e valorizzando le possibili sinergie, nonché assegnando il coordinamento delle società controllate alle specifiche funzioni della Capogruppo attinenti ai settori operativi;
  • funzioni Corporate in grado di garantire, in una logica di coordinamento e integrazione delle rispettive famiglie professionali, il governo unitario del processo assegnato a livello di Gruppo e l'erogazione dei servizi in ottica di condivisione e di prossimità al business, per assicurare efficienza, economie di scala, qualità e supporto efficace alle differenti funzioni di business.

Operazioni societarie intervenute nel corso dell'esercizio

In data 15 febbraio 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte dell' Antitrust e di Banca d'Italia, Poste Italiane ha acquistato, per un corrispettivo di 278,3 milioni di euro, una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl - società che detiene il 49,5% della SIA SpA (SIA) ed era posseduta al 100% da FSI Investimenti SpA. FSI Investimenti è a sua volta controllata da CDP Equity SpA che ne detiene il 77,1% del capitale sociale. A seguito dell'operazione, Poste Italiane detiene indirettamente una partecipazione del 14,85% del capitale della SIA. Contestualmente all'atto di acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, Poste Italiane ha altresì sottoscritto un "Atto di pegno" con il quale la stessa dichiara di essere vincolata, nei limiti e nell'esercizio della partecipazione acquisita, agli obblighi previsti in un accordo di finanziamento passivo stipulato in data 28 maggio 2014 da FSIA Investimenti Srl con alcuni istituti di credito.

Secondo quanto previsto dagli accordi di compravendita, il prezzo è stato oggetto di aggiustamento in aumento di 0,5 milioni di euro in funzione dei valori della Posizione Finanziaria Netta di SIA al 31 dicembre 2016.

L'operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste Italiane e FSI Investimenti sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e, ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste, previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati costituito al suo interno.

Attraverso il veicolo FSIA, gli azionisti FSI Investimenti (CDP Equity) e Poste Italiane esercitano controllo congiunto su SIA.

In data 1° aprile 2017 hanno avuto efficacia giuridica, contabile e fiscale la scissione parziale dalla società Postecom SpA in favore di Postel SpA del ramo d'azienda relativo alle attività connesse a PatentiViaPoste ScpA e al Consorzio Poste Motori, nonché la fusione per incorporazione di ciò che residua della Società Postecom in Poste Italiane.

In data 7 agosto 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia, Poste Italiane e l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia) hanno perfezionato la cessione a favore di quest'ultima della partecipazione pari al 100% del capitale sociale di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale detenuta da Poste Italiane. L'operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste e Invitalia sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e, ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste, previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati.

In data 9 novembre 2017 è stata approvata l'operazione di fusione per incorporazione di Poste Tutela (100% Poste Italiane SpA) in Poste Italiane. Poste Tutela è la società che ha svolto - prevalentemente in favore del Gruppo - servizi di trasporto, contazione, deposito e custodia valori, nonché di vigilanze armate e portierato, attraverso il coordinamento di una rete capillare di operatori terzi specializzati presenti su tutto il territorio nazionale. L'operazione ha avuto efficacia giuridica con decorrenza dal 1° marzo 2018, con effetti contabili e fiscali retroattivi a decorrere dal 1° gennaio 2018.

In data 21 dicembre 2017 Poste Italiane e Anima Holding SpA (di cui Poste Italiane detiene il 10,04%) hanno sottoscritto un accordo vincolante per rafforzare la partnership già in essere nel settore del risparmio gestito. L'operazione prevede la scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare BancoPosta Fondi SGR SpA in favore di Anima SGR SpA. In esito alla scissione, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di vigilanza, Poste riceverà azioni Anima SGR di nuova emissione, che saranno contestualmente acquistate da Anima Holding, a fronte di un corrispettivo di 120 milioni di euro. Saranno inoltre rivisti e ampliati gli accordi di collaborazione tra Anima e il Gruppo Poste, risalenti a luglio 2015, in virtù dei quali Anima gestisce in delega fondi retail istituiti da BancoPosta Fondi e fondi interni relativi a prodotti assicurativi di Ramo III di Poste Vita. La revisione prevede un'estensione della partnership che avrà una durata di 15 anni.

In data 25 gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha autorizzato la sottoscrizione di azioni di nuova emissione di Anima Holding SpA - per la quota di sua spettanza - che verranno offerte in opzione ai soci nell'ambito dell'aumento di capitale sociale a pagamento deliberato dall'Assemblea straordinaria di Anima il 15 dicembre 2017 e il cui periodo di offerta sarà compreso tra il 26 marzo 2018 e il 12 aprile 2018.

In data 6 marzo 2018 Poste Italiane e Anima Holding, nonché Poste Vita, BancoPosta Fondi SGR e Anima SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini generali relativi all'accordo del dicembre 2017.

Per effetto di tali operazioni, Poste manterrà il 100% di BancoPosta Fondi SGR con l'obiettivo di farne un centro di competenze nella gestione degli investimenti finanziari di tutto il Gruppo; l'operazione permetterà inoltre di rafforzare l'attività di formazione e aggiornamento della rete distributiva di Poste nell'ambito del risparmio gestito e di ampliare la gamma dei prodotti offerti ai risparmiatori. In particolare, con riferimento all'accordo di scissione e compravendita, la determinazione definitiva del prezzo, quantificato come detto in 120 milioni di euro, sarà soggetta a un meccanismo di earn-out in favore di Poste Italiane, in caso di incremento della redditività dei mandati/deleghe di gestione assegnati ad Anima SGR oltre determinate soglie e un meccanismo di aggiustamento prezzo a favore di Anima Holding di entità marginale. Il prezzo sarà integralmente corrisposto alla data di perfezionamento dell'operazione, entro il 31 dicembre 2018, sospensivamente subordinato al conseguimento delle previste autorizzazioni delle Autorità competenti e dopo la sottoscrizione e liberazione di uno o più aumenti di capitale di Anima Holding SpA per almeno 250 milioni di euro.

Infine, con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha ritenuto opportuno concentrare in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale.

Tale iniziativa prevede il conferimento in natura in favore di PosteMobile SpA del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta e la costituzione, da parte di PosteMobile, di un patrimonio destinato tramite il quale la stessa Società possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), continuando altresì a svolgere le attuali attività di operatore mobile virtuale.

L'operazione, insieme alle proposte di modifica del Patrimonio e del Regolamento Bancoposta, nonché del conferimento dei relativi poteri per inoltrare l'istanza di autorizzazione alla Banca d'Italia, è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 25 gennaio 2018. In caso di esito favorevole della procedura autorizzativa da parte dell'Autorità di vigilanza, l'Assemblea di Poste Italiane sarà dunque chiamata a deliberare in merito alla proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE SPA

Nel corso del 2017 è stato avviato un percorso di evoluzione del modello organizzativo avente l'obiettivo di garantire una maggiore focalizzazione sulle priorità di business, rafforzare il presidio della qualità dei servizi erogati alla clientela e degli stakeholders strategici, abilitare gli efficientamenti operativi mediante la creazione di "shared services centre" atti a garantire, anche attraverso l'utilizzo delle tecnologie, un corretto bilanciamento di qualità del servizio, flessibilità e controllo dei costi e maggiore efficienza nella gestione del sistema di controllo.

I principali elementi di novità introdotti hanno riguardato:

  • l'istituzione della funzione Corporate Affairs nella quale è stata ricondotta la responsabilità di tutti i processi relativi alla comunicazione, allo sviluppo delle relazioni istituzionali, agli affari legali e societari nonché quelli relativi alla gestione degli acquisti, alla tutela aziendale e al presidio della filatelia. Inoltre, nell'ambito di Corporate Affairs è stata allocata la funzione Governo dei Rischi di Gruppo che costituisce il presidio di riferimento unico per il governo e la gestione di tutti i rischi.
  • L'istituzione della funzione Affari Regolamentari e Rapporti con le Authority, che presidia le tematiche regolatorie e la gestione dei rapporti con le autorità di vigilanza relativi al settore postale .
  • La costituzione della funzione Chief Operating Office per la realizzazione di un modello accentrato di servizi al cliente e di back office che garantisca eccellenza operativa e miglioramento della customer experience.
  • L'accentramento, nella funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, dei presidi di pianificazione e controllo, precedentemente operanti nelle altre funzioni corporate e business, ad eccezione di quelli relativi al Patrimonio BancoPosta per i quali è previsto un coordinamento funzionale, con l'obiettivo di garantire un governo unitario dei processi di pianificazione e controllo.

Inoltre, come anticipato, al fine di fronteggiare al meglio la sfida competitiva già in atto nel settore dei pagamenti anche in relazione all'introduzione della nuova direttiva europea Payment Services Directive (PSD2), è stata istituita la funzione Pagamenti, Mobile e Digitale con l'obiettivo di creare un polo d'offerta unico di soluzioni di pagamento integrando le competenze distintive del Gruppo.

CANALI COMMERCIALI E STRATEGIA MULTICANALE

Il Gruppo dispone di una piattaforma distributiva multicanale e integrata che, attraverso una rete fisica di Uffici Postali e operatori sul territorio e una infrastruttura virtuale con canali multimediali all'avanguardia, è in grado di servire l'intera popolazione nazionale.

I canali di contatto con la clientela sono presidiati da due funzioni di Poste Italiane dedicate alla commercializzazione dei prodotti/servizi e specializzati per tipologia di clientela: Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione.

La funzione Mercato Privati gestisce il front end commerciale per i segmenti di clientela Privati e Piccole Medie Imprese.

L'organizzazione della rete commerciale e i relativi processi operativi di supporto sono articolati su tre livelli:

  • Aree Territoriali pluriregionali;
  • Filiali;
  • Uffici Postali, classificati dal punto di vista organizzativo, in Uffici centrali, di relazione, standard, base.

Nel corso del 2017, nel prosieguo delle attività di razionalizzazione1 , il numero degli Uffici Postali si è ridotto passando da 12.845 unità al 31 dicembre 2016 a 12.822 unità al 31 dicembre 2017.

1 La razionalizzazione della rete degli Uffici Postali è in corso secondo i criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 7 ottobre 2008 e dalla delibera dell'Agcom 342/14/CONS.

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Unità Risorse Unità Risorse
Aree Territoriali pluriregionali 9 1.319 9 1.600
Filiali 132 3.591 132 3.664
Uffici Postali 12.822 56.765 12.845 57.779

Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in full time equivalent.

DISTRIBUZIONE UFFICI POSTALI E FILIALI

Sono proseguiti nell'esercizio gli interventi organizzativi volti a ottimizzare il presidio commerciale dei segmenti retail e Piccole e Medie Imprese. E' stato quindi implementato su ulteriori Uffici Postali il "Nuovo Modello di Servizio Retail2 " ed è stata completata l'abilitazione degli Uffici Postali alla piattaforma "Consulenza Guidata" che, oltre a supportare l'operatore di sportello negli adempimenti normativi in materia di prodotti/servizi di investimento, rappresenta una guida finalizzata a individuare la migliore soluzione di investimento per i clienti. Al 31 dicembre 2017 la piattaforma è presente su tutti gli Uffici Postali.

Presidio commerciale sul territorio
(numero)
2017 2016
Sale dedicate alla consulenza 6.482 6.376
Consulenti e specialisti 10.236 10.319
Uffici Postali etnici 27 23
Corner dedicati a prodotti e servizi PosteMobile 341 340
Corner UP 1 118 108
Rete ATM Postamat 7.257 7.249

1 Tale formato, presente negli Uffici Postali ad alto potenziale di sviluppo, è finalizzato alla proposizione commerciale di servizi accessori al conto corrente e a fornire informazioni sull'offerta assicurativa orientando, in caso di interesse, il cliente verso gli specialisti dedicati al comparto.

Il Contact Center "Poste Risponde" nell'esercizio 2017 ha gestito circa 26 milioni di contatti (21 milioni di contatti nel 2016). Accanto ai consueti servizi di gestione della relazione con i clienti e di assistenza alla rete commerciale, tra le iniziative svolte a supporto dei business del Gruppo è stato completato su tutti i call center

2 Il modello prevede una maggiore focalizzazione sul cliente attraverso l'introduzione di consulenti specializzati per target di clientela, nonché nuove figure dedicate all'orientamento e all'accoglienza del cliente.

il roll-out dell'applicativo Nuovo front end assistenza che consente agli operatori di migliorare la gestione del cliente.

Il canale commerciale web attraverso il sito www.poste.it e gli altri portali dedicati, costituisce il punto di accesso ai servizi on line per 15 milioni di utenti3 retail e business (13 milioni al 31 dicembre 2016) e si posiziona, sia come canale di vendita diretto (end to end), sia come supporto agli altri canali.

Nel corso del 2017 sono state svolte attività di manutenzione evolutiva dei portali e sono proseguiti, in linea con il percorso di digital transformation, gli interventi volti al miglioramento della proposizione dell'offerta on line del Gruppo. In particolare, le diverse App Poste Italiane sono state oggetto di evoluzione in termini di arricchimento delle funzionalità erogate al cliente finale (per es. possibilità di modificare, entro limiti prefissati, i massimali di prelievo e pagamento delle carte, l'introduzione di una chatbot4 che fornisce una guida rapida per le operazioni da effettuare presso gli Uffici Postali ecc.).

La funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione di Poste Italiane garantisce il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo per i grandi clienti e la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale attraverso il seguente modello organizzativo:

  • presidi centrali dedicati al coordinamento commerciale della forza vendita top business ed alla gestione della pubblica amministrazione centrale;
  • funzioni dedicate alle attività di prevendita e postvendita, sia a livello centrale che territoriale;
  • una funzione dedicata allo sviluppo di canali indiretti e della clientela prospect;
  • 5 Aree Territoriali (Lombardia e Nord Ovest, Nord Est, Centro Nord, Centro, Sud) con la responsabilità, ciascuna per il territorio di propria competenza, del presidio commerciale attraverso la gestione della forza vendita territoriale e l'implementazione delle azioni commerciali definite sulla base del modello di specializzazione per segmento di clientela.

RETE DISTRIBUTIVA DI POSTE ITALIANE SPA

La funzione Posta, Comunicazione e Logistica garantisce un presidio unitario a livello di Gruppo5 dell'area di business relativa.

Il processo logistico6 è articolato territorialmente su due livelli di presidio: uno di coordinamento, rappresentato dalle Aree Logistiche con competenza regionale o pluriregionale e uno operativo, comprendente i centri di smistamento (di tipo meccanizzato o manuale) e i centri di distribuzione (Uffici di Recapito).

3 Il dato si riferisce agli utenti registrati e attivi al 31 dicembre 2017.

4 Chatbot (da chat chiacchierare e bot che è l'abbreviazione della parola robot) è un programma attraverso il quale si "parla" con un robot dotato di intelligenza artificiale, programmato per dare risposte strutturate, sensate e attinenti alle domande che gli vengono poste.

5 Riportano alla funzione Posta, Comunicazione e Logistica le società Postel SpA, SDA Express Courier SpA, Consorzio Logistica Pacchi ScpA, Mistral Air Srl.

6 Il processo logistico si articola nelle fasi di accettazione, raccolta, trasporto, smistamento e recapito.

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Unità Risorse Unità Risorse
Aree Territoriali Pluriregionali (*) 9 1.095 9 1.836
Centri di Meccanizzazione Postale 16 7.470 16 7.833
Centri Prioritario 7 803 7 849
Supporto alla Logistica 2 225 2 248
Uffici di Recapito (**) 2.051 38.105 2.117 40.717
Totale 2.085 47.698 2.151 51.483

Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in full time equivalent.

(*) L'articolazione geografica al 31 dicembre 2017 delle Aree Territoriali Pluriregionali è la seguente: Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria; Lombardia; Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia; Emilia Romagna e Marche; Toscana e Umbria; Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna; Campania e Calabria; Puglia e Basilicata; Sicilia.

(**) Le risorse dedicate al Recapito includono 28.635 risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (30.959 al 31 dicembre 2016).

3. CONTESTO MACROECONOMICO

Nel 2017 l'economia mondiale è stata caratterizzata da una vivace crescita, al di sopra delle attese, sia nei principali paesi industrializzati che in quelli emergenti. Tutti i principali istituti di ricerca ed enti internazionali hanno, infatti, rivisto al rialzo le proprie stime del PIL; le più recenti analisi del Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook, gennaio 2018 ) collocano la crescita mondiale per fine 2017 al 3,7% (dal 3,2% del 2016) e stimano quella del 2018 al 3,9%). Tale espansione è stata sostenuta oltre che dai consumi, anche dal commercio internazionale che conferma il momento positivo ed evidenzia una accelerazione rispetto al 2016. Nonostante la ripresa, a partire dal mese di settembre, delle quotazioni del petrolio (il brent è passato da 56,7 \$ al barile a fine settembre 2017 a circa 67 \$ al barile a fine dicembre), per effetto della dinamica della domanda e della tenuta dell'intesa sul contenimento dell'offerta fra i principali paesi produttori di greggio, l'inflazione è rimasta contenuta, a causa degli effetti di alcuni mutamenti strutturali legati al mercato del lavoro che hanno condizionato l'evoluzione dei salari lasciandoli compressi verso il basso.

Nel complesso le prospettive globali si mantengono favorevoli, tuttavia persistono taluni fattori di incertezza geopolitica legati ai possibili sviluppi del programma nucleare in Corea del Nord, alla gestione dei piani di riforma fiscale e delle politiche protezionistiche da parte dell'Amministrazione statunitense, alle prospettive del processo di integrazione europeo e al negoziato per la Brexit.

Negli USA, dopo un rallentamento osservato nei primi mesi dell'anno, la crescita è progressivamente migliorata consentendo di registrare, per l'ottavo anno consecutivo, un aumento del PIL prossimo al 2,5% e un tasso di disoccupazione intorno al 4%. La crescita è stata trainata prevalentemente dai consumi delle famiglie, dalle esportazioni e dagli investimenti fissi non residenziali. In tale contesto di consolidamento economico, la Banca Centrale (FED) ha comunicato a dicembre un aumento di 25 punti base dell'intervallo obiettivo dei tassi di interesse sui Federal Funds (1,25-1,50%) e annunciato le intenzioni di ulteriori incrementi per il 2018.

Nel Regno Unito, dopo l'intesa preliminare sulle future relazioni con l'Unione Europea (sono previsti 2 anni di transizione), il ciclo economico ha registrato un andamento favorevole (secondo i dati dell'ONS - Office for National Statistics- la crescita tendenziale è attesa all'1,5%, superiore al +1,4% indicato dal consensus) caratterizzato da positivi segnali di ripresa dei consumi privati e da un basso tasso di disoccupazione, cui si è accompagnata un'accelerazione dell'inflazione legata all'indebolimento della sterlina. In tale contesto, la Banca Centrale (Bank Of England) ha reso più restrittivo il proprio orientamento di politica monetaria, riportando il tasso ufficiale allo 0,5%, dopo averlo diminuito a seguito dell'esito del referendum sulla Brexit.

Anche l'economia giapponese ha evidenziato nel 2017 una accelerazione del tasso di crescita grazie al contributo della domanda interna, delle esportazioni e al lieve incremento degli investimenti privati. La dinamica del mercato del lavoro è stata positiva e la fiducia delle famiglie si è attestata su livelli significativi. Nonostante la fase positiva dell'economia, la politica monetaria è rimasta espansiva poiché l'inflazione si è attestata su livelli contenuti.

Lo scenario economico internazionale positivo ha favorito anche l'andamento dei principali paesi emergenti che hanno ritrovato un positivo sentiero di crescita, anche se con ritmi tra loro diversi.

La Cina, dopo il Congresso del partito, ha confermato anche nel 2017 una crescita vivace, con un PIL salito al 6,8% superiore ai target fissati dal Governo, sostenuto dall'accelerazione dei servizi, delle esportazioni nette e della domanda interna, che insieme alla buona tenuta del settore agricolo hanno compensato il rallentamento dell'industria. La Banca centrale ha inasprito gradualmente le condizioni monetarie, favorendo un ulteriore incremento dei tassi interbancari.

In India la crescita, spinta dalla domanda interna, è proseguita attestandosi su valori significativi (6,6%), anche se rallentata dalla demonetizzazione (uscita dai circuiti delle monete di grosso taglio).

L'economia brasiliana ha consolidato i segnali di rilancio. L'attività produttiva ha beneficiato della ripresa del commercio estero e dell'aumento dei prezzi in dollari delle materie prime. Permane una forte incertezza politica legata alle prossime scadenze elettorali.

L'economia dei paesi dell'Eurozona nel corso del 2017 si è irrobustita avviandosi su un percorso di crescita tendenziale in continuo rafforzamento (+0,4 / +0,8 pp rispetto alle previsioni di inizio anno del FMI e OCSE). La ripresa della domanda estera, la politica monetaria espansiva della Banca Centrale Europea (BCE), la bassa inflazione e il calo del rischio politico sono stati i principali fattori di sostegno all'economia. Questo ha permesso la ripresa dei consumi delle famiglie, sostenuti dal mercato del lavoro in fase espansiva. Le imprese hanno beneficiato anche della forte crescita globale e della politica del credito espansiva.

L'indicatore del ciclo economico dell'area Euro (€-Coin) che stima la dinamica di fondo del PIL dell'area è salito da un valore di 0,68 di gennaio 2017 a 0,91 di dicembre.

Tuttavia, il target dell'inflazione fissato dalla BCE al 2% non è stato ancora raggiunto, anche a causa del progressivo rafforzamento del cambio.

In questo scenario internazionale favorevole, l'economia italiana ha evidenziato un ritmo di crescita robusto anche se la dinamica dell'attività economica è stata inferiore a quella di molti paesi dell'Eurozona e dell'UEM nel suo complesso. La ripresa, diversamente dal passato, sta interessando tutti i settori economici, dall'industria ai servizi. Anche gli investimenti hanno registrato una ripresa, stimolati da politiche fiscali incentivanti. L'indicatore anticipatore ITA-COIN della Banca d'Italia è passato da un valore 0,10 di gennaio 2017 a 0,49 di dicembre, evidenziando la fase espansiva.

L'occupazione e più in generale il mercato del lavoro hanno beneficiato di questa congiuntura favorevole. Il settore bancario ha continuato lo sforzo di riduzione delle sofferenze (da dicembre 2016 a dicembre 2017 le sofferenze nette sono scese di circa il 26% passando da 86,8 a 64,4 miliardi di euro).

Sul fronte dei mercati obbligazionari, lo spread tra BTP e Bund decennale ha mostrato una discreta volatilità registrando, nella prima metà del 2017, valori anche sopra i 200 punti base per poi normalizzarsi a partire dal mese di luglio (oscillando tra i 150 e 190 p.b) e attestarsi al 31 dicembre 2017 intorno a 160 p.b.. Il rendimento del BTP decennale nel corso della prima parte dell'anno ha oscillato tra 1,90% e 2,40. A dicembre ha raggiunto i minimi a 1,65%, per poi chiudere l'anno al 2% per effetto dell'aumento dei tassi di mercato.

4. ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Come anticipato nell'Assetto organizzativo, a partire dall'esercizio 2017 è cambiata la modalità di presentazione delle componenti positive e negative del business assicurativo vita e danni. A tal riguardo, il Conto economico accoglie una nuova voce: Ricavi per servizi assicurativi al netto della variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri, che rappresenta sinteticamente la contribuzione del settore assicurativo al risultato del Gruppo. La voce rappresenta la somma dei premi assicurativi al netto della riassicurazione, dei proventi e oneri derivanti dalla gestione degli strumenti finanziari connessi all'operatività assicurativa, della variazione degli impegni verso gli assicurati rilevata nelle riserve tecniche, e degli oneri relativi ai sinistri.

Inoltre, nel corso del 2017 Bancoposta Fondi SGR SpA, in precedenza allocata al settore dei servizi assicurativi, è rappresentata nel settore dei servizi finanziari.

Quanto rappresentato ha trovato riflesso anche negli indicatori alternativi di performance che, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), vengono presentati in questa Relazione (e per i quali si rimanda in Appendice).

Dati economici 2017 2016 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi totali 10.629 10.643 (14) -0,1%
di cui:
Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 3.631 3.822 (191) -5,0%
Servizi di Pagamento, mobile e digitale 586 570 16 2,8%
Servizi Finanziari 4.956 5.009 (53) -1,1%
Servizi Assicurativi 1.456 1.242 214 17,2%
Costi Totali 9.506 9.602 (96) -1,0%
di cui:
Costo del lavoro totale 6.093 6.241 (148) -2,4%
di cui costo del lavoro 5.594 5.732 (138) -2,4%
di cui incentivi all'esodo 499 509 (10) -2,0%
Altri costi operativi 2.868 2.780 88 3,2%
Ammortamenti e svalutazioni 545 581 (36) -6,2%
EBITDA 1.668 1.622 46 2,8%
EBIT 1.123 1.041 82 7,9%
EBIT Margin 10,6% 9,8% 0,8%
Proventi/(oneri) finanziari e da valutazione di partecipazioni con il metodo del
patrimonio netto
(56) 15 (71) n.s.
Utile lordo 1.067 1.056 11 1,0%
Imposte 378 434 (56) -12,9%
Utile dell'esercizio 689 622 67 10,8%
Utile per azione 0,53 0,48 0,05 10,9%
Dividendo per azione (in euro) 0,42 0,39 0,03 7,7%
ROE 9,6% 8,9% 0,7%
Dati Patrimoniali e Finanziari 31 dicembre
2017
31 dicembre
2016
Variazioni
(dati in milioni di euro)
Investimenti del Gruppo 467 451 16 3,5%
Capitale immobilizzato 3.077 2.867 210 7,3%
Capitale circolante netto 1.452 1.183 269 22,7%
Capitale investito lordo 4.529 4.050 479 11,8%
Fondi diversi e Altre attività/passività (2.546) (2.141) (405) 18,9%
Capitale investito netto 1.983 1.909 74 3,9%
Patrimonio netto 7.550 8.134 (584) -7,2%
Posizione finanziaria netta (5.567) (6.225) (658) -10,6%
Posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
(ESMA)
(845) (705) 140 19,9%
Principali KPI 31 dicembre
2017
31 dicembre
2016
Variazioni
(dati in milioni di euro)
Masse gestite (dati in milioni di euro) 1 506.240 492.707 13.533 2,7%
Raccolta netta (in milioni di euro) 3.304 5.353 (2.048) -38,3%
Numero medio dipendenti espresso in full time equivalent 138.040 141.246 (3.206) -2,3%
Costo del lavoro ordinario unitario (in migliaia di euro) 40,8 40,6 0,2 0,5%
Servizi di Corrispondeza, pacchi e distribuzione
Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) 2 3.167 3.430 (263) -7,7%
Servizi di Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) 113 97 16 16,5%
Numero Centri di Recapito 2.085 2.151 (66) -3,1%
Numero Uffici Postali 12.822 12.845 (23) -0,2%
Servizi di Pagamento, mobile e digitale
Numero di Carte (in milioni) 25,2 23,5 1,7 7,2%
Carte (valore delle transazioni in milioni di euro) 23.880 20.597 3.283 15,9%
SIM PosteMobile (consistenza media in migliaia) 3.679 3.643 36 1,0%
Servizi Finanziari
Risparmio Postale (valore medio in milioni di euro) 305.611 309.819 (4.208) -1,4%
Rendimento medio 0,51% 0,51% -
Conti Correnti (Giacenza media del periodo in milioni di euro) 55.769 49.643 6.126 12,3%
Rendimento medio c/c senza capital gain 2,70% 3,10% -0,4%
Plusvalenze lorde (in milioni di euro) 547 473 74 15,6%
Servizi Assicurativi
Riserve tecniche nette (in milioni di euro) 123.650 113.678 9.972 8,8%
Premi lordi Gruppo Poste Vita (in milioni di euro) 3 20.404 19.938 466 2,3%

1 Gli importi comprendono le giacenze del Risparmio Postale, i Fondi comuni promossi, le Riserve Tecniche Vita e le giacenze dei Conti Correnti.

2 I volumi 2016 non includono la corrispondenza non indirizzata.

3 Include i premi al lordo delle cessioni in riassicurazione di Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA e i ricavi di Poste Welfare Servizi Srl.

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

La gestione del 2017 ha permesso di conseguire un positivo risultato operativo consolidato che si attesta a 1.123 milioni di euro e registra una crescita rispetto all'esercizio precedente del 7,9% (1.041 milioni di euro), principalmente per effetto della positiva contribuzione al risultato da parte del settore dei servizi Assicurativi.

L'utile d'esercizio ammonta a 689 milioni di euro, in crescita del 10,8% rispetto all'esercizio precedente (622 milioni di euro di utile) pur risentendo della perdita di 82 milioni di euro relativa alle Contingent Convertible Notes sottoscritte nel dicembre 2014 per originari 75 milioni di euro da Poste Italiane ed emesse da Midco SpA , nonché della svalutazione di 12 milioni di euro sull'investimento del patrimonio libero di Poste Vita nel Fondo Atlante.

Con riferimento alle Contingent Convertible Notes, in data 11 maggio 2017 il Tribunale di Civitavecchia ha dichiarato, con sentenza, l'insolvenza di Alitalia SAI, controllata per il 51% dalla MidCo SpA. In data 5 luglio 2017 l'Assemblea dei soci della MidCo SpA, ha approvato il bilancio della società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, in cui la partecipazione in Alitalia SAI è stata interamente svalutata e da cui è risultata una riduzione del patrimonio netto tale da integrare la fattispecie prevista per la conversione delle Notes detenute da Poste Italiane in strumento finanziario partecipativo. Tenuto conto degli eventi descritti, per l'esercizio 2017 è stata rilevata una perdita di natura non ricorrente pari al valore complessivo delle notes, di 82 milioni di euro comprensivo degli interessi rilevati al 31 dicembre 2016, iscritta negli oneri finanziari.

I ricavi totali del Gruppo ammontano a 10,6 miliardi di euro e si mantengono sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente (-0,1%).

Nel dettaglio, i ricavi totali dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si attestano a 3.631 milioni di euro evidenziando una contrazione del 5% rispetto al 2016 per effetto della riduzione dei volumi della corrispondenza tradizionale, che passano da 3.430 milioni di pezzi del 2016 a 3.167 milioni (-7,7%). Continua invece a mostrare positivi segnali il comparto dei pacchi i cui volumi registrano un incremento del 16,5% passando da 97 milioni di spedizioni (corrispondenti a 649 milioni di euro di ricavi) del 2016 a 113 milioni di spedizioni (corrispondenti a 693 milioni di euro di ricavi) nel 2017.

I servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale hanno contribuito alla formazione dei ricavi per 586 milioni di euro e accolgono i ricavi dei servizi di pagamento, i prodotti di monetica e i servizi di telefonia PosteMobile SpA.

I ricavi totali dei servizi Finanziari passano da 5.009 milioni di euro del 2016 a 4.956 milioni di euro (-1,1%); occorre tuttavia rilevare che il risultato del periodo di confronto accoglieva proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione dell'azione di Visa Europe Ltd per 121 milioni di euro e ricavi derivanti dalla partecipazione in Banca del Mezzogiorno–MCC per circa 56 milioni di euro, mentre nel 2017 il comparto ha beneficiato di 91 milioni di euro derivanti dalla vendita di azioni della Mastercard Incorporated. Ne consegue che, depurando il risultato del 2016 degli effetti descritti, i ricavi del 2017 presenterebbero una crescita di 33 milioni di euro (+1%).

Il comparto Assicurativo ha contribuito alla formazione dei ricavi totali con 1.456 milioni di euro (1.242 milioni di euro nell'esercizio precedente) per effetto dei maggiori premi assicurativi e del rendimento delle riserve tecniche, parzialmente compensati dalla variazione delle stesse per effetto dei maggiori impegni verso gli assicurati. Il risultato nel complesso, ove si consideri la contrazione del mercato Vita rispetto alle positive dinamiche registrate nel 2016 (i dati di mercato della nuova produzione, al 31 dicembre 2017, mostrano una contrazione del 5,2% a livello nazionale), conferma i buoni risultati della gestione.

L'analisi dei costi per beni e servizi, che passano da 2.442 milioni di euro del 2016 a 2.370 milioni di euro nel 2017, evidenzia una riduzione di tutte le voci di spesa, a conferma dell'attività di controllo dei costi intrapresa dal Gruppo.

Il costo del lavoro evidenzia una riduzione del 2,4%, passando da 6.241 milioni di euro del 2016 a 6.093 milioni di euro nel 2017, in larga parte riconducibile alla diminuzione della sua componente ordinaria (-138 milioni di euro, corrispondenti a -2,4%), per effetto della riduzione degli organici medi (circa 3.200 FTE in meno rispetto all'esercizio precedente).

Il costo per incentivi all'esodo sostenuto nel corso dell'esercizio ammonta a 499 milioni di euro (509 milioni di euro nel 2016) prevalentemente relativo al personale non dirigente per il quale si è provveduto ad accantonare 446 milioni di euro (342 milioni di euro accantonati nel 2016) al Fondo di incentivazione agli esodi, per far fronte alle passività che Poste Italiane SpA dovrà sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, per dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019.

Il costo del lavoro ordinario unitario evidenzia un incremento, passando da 40,6 migliaia di euro a 40,8 principalmente per effetto del rinnovo del CCNL.

Gli Altri costi e oneri passano da 301 milioni di euro del 2016 a 465 milioni di euro nel 2017 soprattutto per effetto degli accantonamenti a fondi per rischi conseguenti, in particolare, l'iniziativa di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del Fondo Europa Immobiliare 1.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO CONSOLIDATO

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre
2016
Variazioni
Capitale immobilizzato:
Immobili, impianti e macchinari 2.001 2.080 (79) -3,8%
Investimenti immobiliari 52 56 (4) -7,1%
Attività immateriali 516 513 3 0,6%
Immobilizzazioni finanziarie 508 218 290 n.s.
Totale Capitale immobilizzato
(a)
3.077 2.867 210 7,3%
Capitale circolante netto:
Rimanenze 138 137 1 0,7%
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 6.032 5.843 189 3,2%
Debiti commerciali e Altre passività (4.788) (4.724) (64) 1,4%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 70 (73) 143 n.s.
Totale Capitale circolante netto:
(b)
1.452 1.183 269 22,7%
Capitale investito lordo
(a+b)
4.529 4.050 479 11,8%
Fondi per rischi e oneri (1.595) (1.507) (88) 5,8%
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza (1.274) (1.347) 73 -5,4%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 323 53 270 n.s.
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad
attività in dismissione
- 660 (660) n.s.
Capitale investito netto 1.983 1.909 74 3,9%
Patrimonio netto 7.550 8.134 (584) -7,2%
Posizione finanziaria netta (5.567) (6.225) 658 -10,6%

n.s.: non significativo

La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 31 dicembre 2017 un Capitale investito netto di 1.983 milioni di euro (1.909 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 3.077 milioni di euro segnando un incremento di 210 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2016 principalmente per l'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl parzialmente compensato dall'effetto negativo della variazione delle immobilizzazioni (investimenti per 467 milioni compensati da ammortamenti e svalutazioni per 545 milioni di euro).

Nel corso del 2017 il Gruppo Poste Italiane ha realizzato un programma di investimenti per 467 milioni di euro (in aumento di 16 milioni rispetto al 2016, +3,5%) a supporto degli obiettivi del Piano Strategico "Deliver 2022". La prevalenza degli investimenti è concentrata nei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, nel cui ambito sono proseguiti gli interventi di potenziamento delle risorse tecnologiche e della rete logistica di Gruppo, per aumentare la capacità di smistamento complessiva e far fronte alla crescita dei volumi dell'e-commerce, nonché per migliorare la qualità del servizio offerto. È altresì proseguito il processo di rinnovo dell'hardware della rete degli Uffici Postali e l'evoluzione e l'ottimizzazione degli applicativi per l'erogazione dei servizi.

Gli investimenti hanno riguardato anche le attività di sviluppo e fornitura dei Kit del Portalettere (pos e stampante), con l'obiettivo di supportare l'evoluzione dei processi di business del Gruppo.

Sono stati inoltre realizzati interventi finalizzati alla riqualificazione e adeguamento degli immobili strumentali e al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei dipendenti secondo quanto previsto dalla normativa in materia (D.Lgs 81/08).

Con riferimento ai Servizi Finanziari nel corso del 2017 sono stati realizzati investimenti ICT a supporto del posizionamento di mercato, dell'offerta e dei ricavi. Gli interventi hanno riguardato il miglioramento della qualità dei processi, in particolare per il Risparmio Postale e Finanziamenti, nonché gli sviluppi finalizzati al rispetto delle normative di riferimento per il settore bancario (MiFID, Antiriciclaggio e Antiterrorismo, Vigilanza BdI/CONSOB). In ambito Transaction Banking è stata avviata, nel mese di maggio, la commercializzazione del nuovo conto BancoPosta che consente di usufruire di tutti i servizi in multicanalità.

Sul comparto della Monetica, a febbraio 2017, è stata lanciata la nuova PostePay Evolution Business dedicata a liberi professionisti e ditte individuali e, in ambito Full Acquiring, è stata lanciata l'offerta proprietaria "card present" con pos fisici e mobile pos per la clientela PMI.

Il programma di Digital Transformation è stato interessato da interventi di reingegnerizzazione e miglioramenti della user experience del sito poste.it e delle APP nonché, per quanto concerne i Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale, da attività a supporto dello sviluppo di nuovi servizi e dell'evoluzione verso nuovi target di clientela. Nei Servizi Assicurativi sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 1.452 milioni di euro e si incrementa di 269 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2016 per effetto, sia della variazione dei crediti per sostituto d'imposta afferenti all'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita, sia del decremento del saldo netto passivo dei Crediti/(Debiti) per imposte correnti conseguente alla riduzione dell'aliquota IRES in vigore dal 1° gennaio 2017.

L'incremento dei Fondi per rischi e oneri per 88 milioni di euro, è imputabile principalmente alle passività che Poste Italiane dovrà sostenere per i dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019 e per oneri stimati relativi all'iniziativa di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del Fondo immobiliare chiuso Europa Immobiliare 1 deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 19 febbraio 2018.

L'incremento del saldo netto attivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 270 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo sulla variazione negativa della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita (decremento di debiti per imposte differite).

Le Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione si decrementa di 660 milioni di euro per effetto del perfezionamento della cessione a Invitalia del 100% del capitale sociale della Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, avvenuta in data 7 agosto 2017.

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 7,6 miliardi di euro e, rispetto al 31 dicembre 2016, registra un decremento di 584 milioni di euro per effetto della distribuzione di dividendi per 509 milioni di euro e della variazione della riserva di fair value (721 milioni di euro, al netto degli effetti fiscali) in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti in titoli disponibili per la vendita. Tali variazioni sono state in parte compensate dal conseguimento dell'Utile netto di periodo per 689 milioni di euro.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

(dati in milioni di euro)

31 dicembre 2016 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile e
digitale
Finanziario Assicurativo Elisioni Consolidato
Passività finanziarie 2.087 2.284 59.219 1.012 (3.681) 60.921
Riserve tecniche assicurative * - - - 113.612 - 113.612
Attività finanziarie (1.236) (2.609) (58.529) (115.596) 3.608 (174.362)
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 851 (325) 690 (972) (73) 171
Cassa e depositi BancoPosta - - (2.494) - - (2.494)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.556) (21) (1.320) (1.324) 319 (3.902)
Posizione finanziaria netta (705) (346) (3.124) (2.296) 246 (6.225)

* Le Riserve tecniche assicurative sono esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori.

(dati in milioni di euro)

31 dicembre 2017 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile e
digitale
Finanziario Assicurativo Elisioni Consolidato
Passività finanziarie 2.249 2.970 62.063 1.017 (5.055) 63.244
Riserve tecniche assicurative * - - - 123.579 - 123.579
Attività finanziarie (1.097) (3.283) (60.688) (125.860) 4.162 (186.766)
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 1.152 (313) 1.375 (1.264) (893) 5
7
Cassa e depositi BancoPosta - - (3.196) - - (3.196)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.997) (21) (396) (907) 893 (2.428)
Posizione finanziaria netta (845) (334) (2.217) (2.171) - (5.567)

* Le Riserve tecniche assicurative sono esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori.

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2017 è in avanzo per 5.567 milioni di euro, in contrazione rispetto ai valori al 31 dicembre 2016 (in cui presentava un avanzo di 6.225 milioni di euro). La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita (991 milioni di euro). La riserva di fair value relativa a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammonta al lordo del relativo effetto fiscale a 520 milioni di euro (1.512 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE (ESMA)

31 dicembre 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2017 2016
A. Cassa (4) (2)
B. Altre disponibilità liquide (1.993) (1.554)
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) (1.997) (1.556)
E. Crediti finanziari correnti (245) (63)
F. Debiti bancari correnti 201 2
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 763 1
4
H. Altri debiti finanziari correnti 8
2
2
2
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) 1.046 3
8
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) (1.196) (1.581)
K. Debiti bancari non correnti 200 400
L. Obbligazioni emesse 4
9
798
M. Altri debiti non correnti 3
6
4
8
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) 285 1.246
O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) (911) (335)
Attività finanziarie non correnti (585) (651)
Posizione Finanziaria Netta (1.496) (986)
Crediti finanziari intersettoriali (267) (522)
Debiti finanziari intersettoriali 918 803
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori (845) (705)

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta si riferiscono principalmente a:

  • Finanziamento BEI in scadenza nel 2018 per 200 milioni di euro, per un nozionale di pari importo (Debiti bancari correnti);
  • Finanziamento BEI in scadenza nel 2019 per 200 milioni di euro, per un nozionale di pari importo (Debiti bancari non correnti);
  • Prestito obbligazionario in scadenza nel 2019 per 763 milioni di euro, per un nozionale di 750 milioni di euro (Parte corrente dell'indebitamento non corrente);
  • Private placement per 49,6 milioni di euro (Obbligazioni emesse).

La Posizione Finanziaria Netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione aumenta di 140 milioni di euro, passando da un avanzo di 705 mln di euro al 31 dicembre 2016 a un avanzo di 845 mln di euro al 31 dicembre 2017. La sua evoluzione riflette:

  • un assorbimento di cassa da investimenti per 318 milioni di euro principalmente per effetto di investimenti industriali per 425 milioni di euro, oltre all'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl per 278 milioni di euro e la cessione di BdM-MCC SpA per circa 390 milioni di euro;
  • un flusso monetario netto da dividendi per 465 milioni di euro, che tiene conto dei dividendi pagati agli azionisti (509 milioni di euro);
  • una variazione positiva del circolante per 155 milioni di euro, derivante dall'incasso del credito per OSU per 108 milioni di euro;
  • una variazione negativa dei debiti/crediti per imposte per circa 129 milioni di euro;
  • una gestione operativa negativa per 30 milioni di euro.

5. RISULTATI ECONOMICI PER SETTORI DI ATTIVITA'

(dati in milioni di euro)
2017 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile e digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Totale ricavi 8.128 914 5.970 1.457 (5.840) 10.629
Ricavi da terzi 3.631 586 4.956 1.456 - 10.629
Ricavi infrasettoriali 4.497 328 1.014 1 (5.840) -
Totale costi 8.645 719 5.324 658 (5.840) 9.506
Costi 8.580 225 562 139 - 9.506
Costo del lavoro totale 5.922 31 103 37 - 6.093
di cui costo del lavoro 5.430 31 97 36 - 5.594
di cui incentivi all'esodo 492 - 6 1 - 499
Altri costi operativi 2.153 172 458 85 - 2.868
Ammortamenti e svalutazioni 505 22 1 17 - 545
Costi infrasettoriali 65 494 4.762 519 (5.840) -
EBIT (517) 195 646 799 - 1.123
EBIT MARGIN -6,4% 21,3% 10,8% 54,8% 10,6%
Proventi/(oneri) finanziari (119) (1) (2) 49 - (73)
Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con
il metodo del Patrimonio netto
(2) 7 12 - - 17
Proventi/(oneri) finanziari infrasettoriali 9 - (4) (5) - -
Risultato prima delle imposte (629) 201 652 843 - 1.067
Imposte (127) 55 153 297 - 378
Utile dell'esercizio (502) 146 499 546 - 689

(dati in milioni di euro)

2016 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile e digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Totale ricavi 8.362 929 5.991 1.242 (5.881) 10.643
Ricavi da terzi 3.822 570 5.009 1.242 - 10.643
Ricavi infrasettoriali 4.540 359 982 - (5.881) -
Totale costi 8.798 716 5.331 638 (5.881) 9.602
Costi 8.710 243 511 138 - 9.602
Costo del lavoro totale 6.055 31 120 35 - 6.241
di cui costo del lavoro 5.554 31 113 34 - 5.732
di cui incentivi all'esodo 501 - 7 1 - 509
Altri costi operativi 2.119 182 390 89 - 2.780
Ammortamenti e svalutazioni 536 30 1 14 - 581
Costi infrasettoriali 88 473 4.820 500 (5.881) -
EBIT (436) 213 660 604 - 1.041
EBIT MARGIN -5,2% 22,9% 11,0% 48,6% 10%
Proventi/(oneri) finanziari (41) (1) (1) 52 9
Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con
il metodo del Patrimonio netto
(4) - 10 - - 6
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 19 - (6) (13) - -
Risultato prima delle imposte (462) 212 663 643 - 1.056
Imposte (83) 68 198 251 - 434
Utile dell'esercizio (379) 144 465 392 - 622

SERVIZI DI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Il mercato dei servizi postali

Il mercato postale europeo continua a essere caratterizzato dal declino della domanda per la distribuzione di lettere, quotidiani, periodici e pubblicità - quale conseguenza della diffusione delle comunicazioni elettroniche - e dalla crescita della domanda per i servizi di consegna pacchi, grazie allo sviluppo dell'e-commerce, sostenuto anche dalle nuove tecnologie (per es. acquisti e pagamenti on line effettuati dai dispositivi mobili).

Il mercato italiano conferma la minore attitudine, rispetto ad altri paesi europei, all'utilizzo di strumenti di comunicazione cartacea; pesa in particolare il minore ricorso al Direct Marketing e alla posta non indirizzata come strumenti di comunicazione commerciale, nonché la minore propensione all'utilizzo di strumenti di rendicontazione cartacea da parte di alcune specifiche industry quali il banking e le telecomunicazioni, caratterizzate dall'utilizzo di modelli di consumo prepagato.

Il mercato dei servizi di Corriere Espresso e Pacchi si conferma invece in crescita, registrando un incremento dell'8%7 rispetto al 2016 nelle attività su base nazionale (che rappresentano circa l'80% del totale), mentre i servizi basati sulla consegna o sulla ricezione verso/da paesi esteri cresce in media del 12,5%1 .

(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Corrispondenza 2.650 2.907 (257) -8,8%
Pacchi 693 649 44 6,8%
Altri ricavi 288 266 22 8,3%
Ricavi infrasettoriali 4.497 4.540 (43) -0,9%
Totale Ricavi 8.128 8.362 (234) -2,8%
Costo del lavoro 5.922 6.055 (133) -2,2%
di cui costo del lavoro 5.430 5.554 (124) -2,2%
di cui incentivi all'esodo 492 501 (9) -1,8%
Altri costi operativi 2.153 2.119 34 1,6%
Costi infrasettoriali 65 88 (23) -26,1%
Totale Costi 8.140 8.262 (122) -1,5%
EBITDA (12) 100 (112) n.s.
Ammortamenti e svalutazioni 505 536 (31) -5,8%
EBIT (517) (436) (81) -18,6%
EBIT MARGIN -6,4% -5,2% -1,1%
Gestione finanziaria (112) (26) (86) n.s.
Risultato prima delle imposte (629) (462) (167) -36,1%
Imposte (127) (83) (44) -53,0%
Utile dell'esercizio (502) (379) (123) -32,5%

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

n.s.: non significativo

Il settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un Risultato operativo negativo per 517 milioni di euro, in peggioramento di 81 milioni di euro rispetto al risultato operativo negativo di 436 milioni di euro conseguito nell'esercizio precedente. Tale andamento riflette il decremento dei ricavi da Corrispondenza per effetto della contrazione dei volumi nell'ambito del suo mercato tradizionale (-257 milioni di euro rispetto al 2016) nonché di quelli da infrasettoriali (-43 milioni di euro rispetto al 2016) regolati dai disciplinari interni per la remunerazione dei servizi di distribuzione resi agli altri segmenti. Peraltro, l'esercizio 2016 ha beneficiato di circa 108 milioni di euro di ricavi sospesi in precedenti esercizi.

I Ricavi da Pacchi segnano invece un incremento del 6,8% (+44 milioni di euro rispetto al 2016) principalmente per effetto del positivo andamento del comparto Nazionale (+16 milioni di volumi rispetto al 2016). Il risultato tiene conto anche degli effetti derivanti dalle agitazioni sindacali che hanno interessato per alcune settimane la controllata SDA a partire dal 10 settembre 2017 e che si sono concluse a metà ottobre, causando rallentamenti nei servizi di raccolta e consegna, con particolare riferimento alle spedizioni caratterizzate da pesi elevati.

I Costi ammontano a 8.140 milioni di euro e sono in diminuzione rispetto al 2016 (-122 milioni di euro) per effetto della riduzione del Costo del lavoro (-133 milioni di euro), solo in parte assorbito dall'incremento degli

7 Fonte Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2017 AGCom.

Altri costi operativi (+34 milioni di euro) il cui saldo nel 2016 beneficiava di rilasci del fondo rischi vertenze con terzi dovuti al venir meno di passività accantonate in precedenti esercizi, per circa 7 milioni di euro.

ANALISI DEI RISULTATI

Corrispondenza

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
2017 2016 Variazioni 2017 2016 Variazioni
Posta Indescritta 1.381 1.491 (110) -7,4% 811 934 (123) -13,2%
Posta Descritta 199 201 (2) -1,0% 981 965 1
6
1,7%
Direct Marketing (1) 677 737 (60) -8,1% 155 176 (21) -11,9%
Servizi Integrati 2
7
3
4
(7) -20,6% 176 207 (31) -15,0%
Altro (2) 883 967 (84) -8,7% 222 254 (32) -12,6%
Compensazioni per il Servizio Postale Universale e
Integrazioni tariffarie (3)
305 371 (66) -17,8%
Totale Corrispondenza di Gruppo 3.167 3.430 (263) -7,7% 2.650 2.907 (257) -8,8%

(1) I volumi 2016 non includono la corrispondenza non indirizzata.

(2) Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base.

(3) Le Compensazioni per il Servizio Postale Universale includono anche le compensazioni relative al Pacco ordinario. Le Integrazioni tariffarie sono relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate per motivi di legge.

I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 7,7% (-263 milioni di invii) e dell'8,8% (-257 milioni di euro) rispetto al 2016, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali, anche per effetto della progressiva dematerializzazione delle comunicazioni (lettere sostituite da e-mail, fatture inviate on line, ecc.).

Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-110 milioni di invii, corrispondenti a -7,4% rispetto al 2016), ha generato un calo dei ricavi per 123 milioni di euro (-13,2%).

Il settore della Posta Descritta, pur in presenza di una riduzione dei volumi (-2 milioni di invii rispetto all'esercizio precedente) registra un aumento dei ricavi, che ammontano a 981 milioni di euro (+1,7% rispetto al 2016) principalmente per effetto degli adeguamenti tariffari introdotti sui prodotti Raccomandata e Atto Giudiziario a partire dal 10 gennaio 2017.

Il Direct Marketing mostra una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente dell'8,1% e dell'11,9%, ascrivibile alla razionalizzazione effettuata da parte della clientela delle spese in comunicazione a mezzo Posta.

I Servizi Integrati registrano un decremento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 20,6% e del 15% rispetto all'esercizio precedente; tale variazione è imputabile essenzialmente alle minori spedizioni nell'ambito del servizio SIN (Servizio Integrato Notifiche) nonché agli adeguamenti tariffari derivanti dalla pressione competitiva sul prodotto SIN Raccomandata.

Gli Altri ricavi infine accolgono, tra l'altro, i servizi editoriali che diminuiscono per effetto della continua riduzione della clientela abbonata ai relativi prodotti e della maggiore diffusione degli abbonamenti digitali.

La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per l'esercizio 2017, cosi come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019 in vigore dal 1° gennaio 2016 ammonta a 262 milioni di euro. Le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale, introdotte dal 1° gennaio 2017, ammontano a 43 milioni di euro.

Nel 2016, come anticipato, l'importo complessivo dei ricavi ascrivibili alla voce Compensazioni per il Servizio Universale ammontava a 371 milioni di euro e teneva conto del rilascio di compensi (circa 108 milioni di euro), sospesi in esercizi precedenti, a seguito di nuovi stanziamenti da parte del Controllante MEF a copertura di impegni contrattuali pregressi.

Pacchi
Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
2017 2016 Variazioni 2017 2016 Variazioni
B2B 2
9
3
0
(1) -3,3% 207 220 (13) -5,9%
B2C 5
8
4
1
1
7
41,5% 235 171 6
4
37,4%
Altro 2
6
2
6
n.s. n.s. 251 258 (7) -2,7%
Totale Pacchi 113 9
7
1
6
16,5% 693 649 4
4
6,8%

I risultati del comparto Pacchi evidenziano una significativa crescita dei volumi e dei ricavi conseguiti, rispettivamente del 16,5% (+16 milioni di invii) e del 6,8% (+44 milioni di euro) rispetto al 2016.

Tale positivo andamento è essenzialmente ascrivibile al crescente sviluppo dell'e-commerce in Italia nel segmento B2C (+17 milioni di invii pari al + 41,5% e + 64 milioni di euro in termini di ricavi pari a + 37,4% rispetto al 2016). Tale crescita ha trovato parziale compensazione dalla riduzione dei volumi e dei ricavi nel segmento B2B (-1 milione di invii pari al -3,3% e -13 milioni di euro in termini di ricavi pari al -5,9% rispetto al 2016), prevalentemente ascrivibili all'effetto delle agitazioni sindacali che hanno interessato la controllata SDA nei mesi di settembre e ottobre compromettendone le performance operative.

Contesto normativo

Il Contratto di Programma regola i rapporti fra il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e Poste Italiane per l'espletamento del Servizio postale Universale.

Attualmente è in vigore il Contratto di Programma 2015-2019, sottoscritto dalle Parti in data 15 dicembre 2015 e formalmente notificato alla Commissione Europea per le consuete valutazioni legate alla disciplina europea sugli aiuti di Stato; la sua efficacia decorre dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019.

La Commissione Europea ha approvato le compensazioni statali per i periodi 2012-2015 e 2016-2019 in favore di Poste Italiane per la fornitura del Servizio postale Universale, ritenendole compatibili con la disciplina comunitaria in materia.

La legge di Bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha stabilito che il Contratto di Programma potrà comprendere - su richiesta di una delle parti e a partire dal 1° gennaio 2020 - le attività di raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione di invii postali fino a 5 chilogrammi di peso8 ; la medesima legge ha inoltre introdotto la facoltà per i piccoli Comuni di stipulare appositi protocolli aggiuntivi con il fornitore del Servizio postale Universale per aumentare la frequenza dei tempi di consegna effettivi, in linea con i grandi centri abitati.

Il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe), convertito in Legge. n.19 del 27 febbraio 2017, in vigore dal 1° gennaio 2017 ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha rispristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004 fino al 2019. Il Decreto ha altresì confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro e ripristinato le relative integrazioni tariffarie statali sempre fino al 2019.

8 Attualmente, ai sensi del D.Lgs. 261/99, Poste Italiane SpA (cui è affidato il Servizio Universale fino al 30 aprile 2026) è obbligata a erogare, su tutto il territorio nazionale, il servizio di raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione di invii postali fino a 2 Kg e di pacchi fino a 20 kg, nonché i servizi relativi agli invii raccomandati e assicurati.

Con la Legge 4 agosto 2017 n. 124 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" entrata in vigore il 29 agosto 2017, è stato abrogato, a partire dal 10 settembre 2017, l'art. 4 del D.Lgs 261/1999 e modificati gli articoli correlati, con soppressione della riserva postale per i servizi di notificazione degli atti giudiziari e della violazione del codice della strada (art. 1 comma 57). La nuova normativa ha inoltre previsto che il rilascio della licenza individuale per lo svolgimento di tali servizi, debba essere subordinato a specifici requisiti e obblighi del Servizio Universale con riguardo alla sicurezza, alla qualità, alla continuità, alla disponibilità e all'esecuzione dei medesimi. A tale riguardo l'AGCom, ha avviato una consultazione pubblica al cui esito ha emanato la Delibera 77/18/CONS con cui ha definito il regime giuridico della licenza individuale speciale per lo svolgimento del servizio di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e comunicazioni connesse e di violazioni del codice della strada.

Inoltre, la disciplina delle notificazioni degli atti giudiziari e delle violazioni del Codice della strada è stata ulteriormente modificata dalla Legge di Bilancio 2018, che ha armonizzato le disposizioni della Legge 890/1982 "Notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari" con le nuove disposizioni dettate dalla Legge 124/2017.

Attività di periodo

Nell'ambito delle attività di ottimizzazione dei propri processi operativi, nel corso dell'esercizio, il Gruppo ha completato lo studio di un nuovo modello di Joint delivery, finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo sviluppo dell'e-commerce e delle mutate esigenze dei clienti. In particolare, il nuovo modello prevede la possibilità di recapito dei pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend, al fine di ottimizzare il buon esito della consegna e soddisfare le aspettative dei clienti destinatari. Tale nuovo modello è stato oggetto di concertazione con le Organizzazioni Sindacali e sarà progressivamente implementato a partire dall'esercizio 2018.

Nel 2017 è proseguito il processo di ristrutturazione del comparto che mira alla rivisitazione di un nuovo Servizio Universale di qualità, sostenibile e allineato alle nuove esigenze dei cittadini. In tale contesto e nell'ambito del percorso di ottimizzazione, digitalizzazione e automazione, sono stati realizzati interventi atti a ridefinire i processi di smistamento. Tra questi, l'installazione presso il CMP di Milano Roserio di un nuovo impianto di smistamento finalizzato all'automazione dei processi di lavorazione manuale di pacchi e posta descritta di piccolo formato e l'inaugurazione, nel CMP di Bologna, del primo reparto riorganizzato secondo la metodologia "Lean manufacturing" (con l'introduzione per es. di nuove attrezzature per rendere più sicure ed ergonomiche le operazioni e le postazioni).

Inoltre, nell'ambito del percorso di digital transformation, nel mese di luglio è stato lanciato il servizio di Ritiro digitale delle raccomandate inesitate, cui è possibile aderire mediante PosteID abilitato a SPID, l'identità digitale di Poste Italiane. L'accesso sicuro tramite Poste ID e l'utilizzo della firma digitale remota, forniscono a questo servizio il pieno valore legale, equivalente a quello del ritiro fisico presso l'Ufficio Postale.

Nell'ottica infine dell'impegno del Gruppo sul tema della Customer experience, proseguono gli interventi finalizzati a migliorare la conoscenza del cliente in tutti i suoi comportamenti d'acquisto e allo sviluppo di sistemi di ascolto e analisi della clientela.

In data 30 dicembre 2015, SDA Express Courier SpA ha proceduto al recesso dei contratti di servizio di call center intrattenuti con Uptime SpA – società partecipata al 28,57% - e con Gepin Contact SpA - socio di maggioranza in Uptime SpA - con effetto dal 1° luglio 2016.

Gepin ha chiesto a SDA circa 15,5 milioni di euro per ingiustificato recesso e ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3,7 milioni di euro per prestazioni non contrattualizzate. Le avverse pretese sono state opposte da SDA in sede giudiziaria.

A dicembre 2016 Gepin e Uptime hanno citato Poste e SDA chiedendone la condanna al pagamento in favore di Uptime in liquidazione di circa 66,4 milioni di euro e di Gepin di circa 16,2 milioni di euro quale risarcimento del danno subito. All'udienza, tenutasi a ottobre 2017, i legali di Gepin ne hanno comunicato l'intervenuto fallimento.

A settembre 2017 SDA ha sottoscritto l'intero capitale sociale di Uptime che successivamente ha depositato domanda di concordato liquidatorio . Il contenzioso da 66,4 milioni di euro di cui sopra nei confronti di SDA e di Poste non risulta riassunto nei termini dal liquidatore del fallimento Gepin e conseguentemente, si è pertanto estinto. Si è, ora, in attesa del provvedimento definitivo di estinzione del Tribunale civile di Roma.

QUALITÀ DEL SERVIZIO POSTALE UNIVERSALE

Di seguito si riportano i risultati di qualità conseguiti nel Servizio Universale e i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom. Poste Italiane trasmette all'Autorità tali risultati salvo quelli relativi alla posta ordinaria, il cui monitoraggio è effettuato dall'organismo specializzato indipendente incaricato dall'Autorità medesima9 . L'Autorità verifica il rispetto degli obiettivi e pubblica annualmente i risultati, unitamente a quelli rilevati dall'organismo indipendente sulla posta ordinaria.

2017 2016
Prodotto Consegna entro Obiettivo Risultato Obiettivo Risultato
Posta 1 - Prioritaria 1 giorno 80,0% 82,2% 80,0% 83,9%
Posta 1 - Prioritaria 4 giorni 98,0% 99,1% 98,0% 99,2%
Posta 4 - Ordinaria (1) 4 giorni 90,0% 91,2% 90,0% 96,0%
Posta Massiva 4 giorni 90,0% 96,7% 90,0% 97,0%
Posta Raccomandandata 4 giorni 90,0% 95,1% 90,0% 97,0%
Posta Assicurata 4 giorni 90,0% 99,6% 90,0% 99,8%
Pacco Ordinario 4 giorni 90,0% 92,2% 90,0% 96,8%

(1) Elaborazione su dati certificati da IZI su incarico AGCom.

SERVIZI DI PAGAMENTO, MOBILE E DIGITALE

Contesto normativo e di mercato

Con il D.Lgs 15 dicembre 2017, n. 218, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2018, il Legislatore italiano ha recepito la Direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (c.d. PSD2). La creazione di una "area unica dei pagamenti" in Europa ha avviato, ormai da anni, un percorso di razionalizzazione e innovazione del mercato dei pagamenti che, con l'entrata in vigore della PSD2, subirà una ulteriore accelerazione e un maggiore livello di competizione. Le principali novità introdotte dalla PSD2 riguardano l'ampliamento dello spazio competitivo che consente la nascita di nuovi strumenti di pagamento e nuovi attori (PSP – Payment Services Provider) in grado di determinare il miglioramento dell'offerta. Altro importante aspetto riguarda il rafforzamento delle tutele per gli utilizzatori dei digital payment, sia per ciò che

9 Con Delibera 608/16/CONS pubblicata in data 10 gennaio 2017 l'Autorità, all'esito della procedura di gara avviata con Determina 132/16/SAG, ha selezionato la Società IZI SpA per il triennio 1° dicembre 2016 - 30 novembre 2019.

concerne la sicurezza, la protezione dei dati e l'autenticazione, sia definendo nuove responsabilità per gli utilizzatori.

Il mercato italiano dei servizi di pagamento si caratterizza per un marcato dinamismo nel comparto dei pagamenti elettronici trainato dai pagamenti via internet (bonifici on line e pagamenti con carte), cresciuti già nel 201610 del 13% rispetto all'anno precedente e in generale dalle operazioni con carte di pagamento (2016 vs 2015 +14%); dinamiche sostenute si registrano anche per gli addebiti diretti (2016 vs 2015 +16%). Nel complesso, il numero di pagamenti effettuati con strumenti alternativi al contante è cresciuto, dal 2015 al 2016, dell'8% confermando la dinamica degli ultimi anni.

L'innovazione digitale è poi un ulteriore driver di trasformazione del mondo dei pagamenti, il cui mercato registra forti spinte innovative sostenute sia dalla rapida diffusione di nuove tecnologie, che consentono un'offerta in grado di soddisfare nel continuo e con elevata flessibilità le esigenze di trasferimenti monetari, sia dal quadro di regole europee, volto a incentivare l'innovazione e la concorrenza nell'offerta di servizi di pagamento. Tali sviluppi sono il risultato della trasformazione indotta da internet nell'economia, nella finanza e nei comportamenti sociali: più di recente la cd 'rivoluzione digitale' è giunta alle soglie della finanza con la nascita delle FintechFinancial Technology Innovation – che, nell'applicare le innovazioni tecnologiche ai servizi finanziari, favoriscono nuovi modelli di business, nuovi canali e nuovi prodotti, soprattutto in ambito e-commerce e mobile-payments.

In questo contesto di mercato diventerà ancora più importante per gli operatori del settore aumentare il livello di focalizzazione e specializzazione nonché la velocità nella ideazione e realizzazione di nuove soluzioni di pagamento da offrire a consumatori, imprese e Pubblica Amministrazione. Inoltre, è necessaria una sempre maggiore efficienza per compensare la riduzione dei margini che continuerà a caratterizzare il comparto. Si sta assistendo dunque alla realizzazione di alcune importanti operazioni di aggregazione, in Europa e in Italia, finalizzate alla costituzione di grandi "poli" specializzati nella produzione e nella commercializzazione di servizi di pagamento.

A seguito delle attività di assessment svolte nel corso del 2017 sugli ambiti impattati dalla nuova normativa, sono stati realizzati gli interventi finalizzati agli adeguamenti contrattuali (per conti correnti, carte di debito, acquiring, carte prepagate), informatici, procedurali e organizzativi (in particolare, revisione dei processi di gestione dei reclami e dei rimborsi di operazioni di pagamento disconosciute). Nel corso del 2018, inoltre, verrà erogato uno specifico corso di formazione volto ad aggiornare sia il personale di rete sia quello di sede in merito alle principali novità introdotte dalla normativa.

Il mercato della telefonia mobile nel 2017 è stato contraddistinto da strategie acquisitive particolarmente aggressive da parte dei principali operatori mobili, caratterizzate dal lancio di offerte dal pricing estremamente ridotto, rivolte in modo mirato ai clienti degli operatori virtuali anche in risposta all'ingresso sul mercato di nuovi players quali Kena Mobile, second brand di TIM che si posiziona come operatore virtuale low cost (c.d. "no frills"), attiva dal 29 marzo 2017 e Iliad, operatore "price leader" del mercato francese il cui ingresso è previsto nel primo semestre del 2018.

Le strategie adottate sono caratterizzate in particolare da offerte CRM e Win-Back11 . Al contempo, si è rafforzato sia il trend di convergenza tra servizi di rete fissa e mobile, sia la prospettiva di realizzazione di partnership, più o meno forti, tra fornitori di contenuti digitali e operatori di rete di telecomunicazioni. In tale

10 Rapporto annuale del "Comitato Pagamenti Italia" della Banca d'Italia relativo all'esercizio 2016.

11 Le offerte Win-Back mirano a riconquistare gli ex clienti e si possono attivare con la richiesta di portabilità del proprio numero di telefono (MNP).

contesto, il principale elemento di evoluzione del mercato resta la penetrazione del broadband (banda larga) che nel 2017 ha visto un ulteriore incremento della copertura.

Le linee complessive12 al terzo trimestre 2017 si attestano attorno ai 99 milioni, comprensivi di circa 15 milioni di SIM Machine to Machine (M2M). In relazione alle quote di mercato, il 2017 presenta sostanzialmente stabile Wind-TRE, che si attesta come market leader, seguito da Telecom Italia e da Vodafone. PosteMobile con una quota complessiva di mercato attorno al 4% rappresenta oltre il 49% dei clienti dei servizi mobili virtuali.

.

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE PAGAMENTI, MOBILE E DIGITALE

(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Monetica 212 166 46 27,7%
Altri pagamenti 163 180 (17) -9,4%
Mobile 211 224 (13) -5,8%
Ricavi infrasettoriali 328 359 (31) n.s.
Totale Ricavi 914 929 (15) -1,6%
Costo del lavoro 31 31 - n.s.
di cui costo del lavoro 3
1
3
1
- n.s.
di cui incentivi all'esodo - - - n.s.
Altri costi operativi 172 182 (10) -5,5%
Costi infrasettoriali 494 473 21 4,4%
Totale Costi 697 686 11 1,6%
EBITDA 217 243 (26) -10,7%
Ammortamenti e svalutazioni 22 30 (8) -26,7%
EBIT 195 213 (18) -8,5%
EBIT MARGIN 21,3% 22,9% -1,6%
Gestione finanziaria 6 (1) 7 n.s.
Risultato prima delle imposte 201 212 (11) -5,2%
Imposte 55 68 (13) -19,1%
Utile dell'esercizio 146 144 2 1,4%

n.s.: non significativo

Come già anticipato, il nuovo segmento Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD) si pone l'obiettivo di rappresentare un presidio accentrato dei servizi di pagamento – anche in ottica di estensione alle nuove attività previste dalla PSD2 – nonché essere il centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo. Il settore accoglie i servizi di incasso e pagamento del patrimonio destinato BancoPosta (gestiti in outsourcing), i prodotti di monetica e i servizi resi da PosteMobile SpA che negli anni ha sviluppato esperienza in ambito digital e a supporto del "mobile-banking e mobile-payment". Al Settore PMD è altresì affidata la valorizzazione della partecipazione in SIA SpA.

In coerenza con il percorso di digital transformation l'offerta di Remote Banking BPIOL è evoluta verso soluzioni personalizzate per specifici target di clientela quali BPIOL EASY, il nuovo profilo di Remote Banking dedicato a liberi professionisti e ditte Individuali con esigenze più semplici di utilizzo del canale web.

12 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2017.

Sono altresì proseguite le attività di sviluppo del Bollettino, estendendo alle nuove App "BancoPosta" e "Ufficio Postale" le funzionalità della sezione pagamenti accessibile dal sito www.poste.it. L'obiettivo è uniformare l'esperienza di pagamento dell'utente sui diversi canali, creando un unico ecosistema digitale.

Con riferimento alla monetica è stata lanciata Postepay Evolution Business dedicata a liberi professionisti e ditte individuali, che abilita il titolare ai servizi di incasso in modalità multicanale, grazie alla sinergia con l'offerta di acquiring di BancoPosta. Al 31 dicembre 2017 il numero delle carte Postepay ha superato i 17 milioni, di cui circa 4,7 milioni sono le carte Postepay Evolution, mentre il numero delle carte Postamat in circolazione è stabile a 7 milioni.

SERVIZI FINANZIARI

Andamento dei mercati finanziari

Nel corso del 2017 l'andamento dei mercati azionari internazionali ha evidenziato positive performance. In particolare, sui mercati statunitensi l'indice S&P500 ha chiuso l'anno con una crescita del 18,6% su base annua, così come le borse europee (indice Dow Jones Euro Stoxx) che nello stesso periodo hanno registrato un progresso dell'8,1%. Le performance del listino azionario italiano sono state superiori alla media europea, con il Ftse Mib che, dopo un inizio anno contrastato, a partire da aprile ha segnato nel suo complesso forti rialzi, registrando a fine dicembre una crescita del 19,7% su base annua.

Sul fronte dei mercati obbligazionari, lo spread tra BTP e Bund decennale ha mostrato una discreta volatilità registrando, nella prima metà del 2017, valori anche sopra i 200 punti base per poi normalizzarsi a partire dal mese di luglio (oscillando tra i 150 e 190 p.b) e attestarsi al 31 dicembre 2017 a 159 p.b..

Sul mercato dei cambi il 2017 è stato caratterizzato da una fase di forte deprezzamento della valuta americana (il cambio EUR/USD a fine dicembre 2017 è pari a 1,20 rispetto a 1,14 di fine giugno 2017 e 1,05 del 31 dicembre 2016). Anche la sterlina, dopo una dinamica di sostanziale stabilità nel primo semestre del 2017, ha registrato una fase di deprezzamento, da attribuirsi presumibilmente all'incertezza derivante dall'avvio dei negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea (il cambio medio EUR/GBP a fine dicembre 2017 è pari a 0,89 rispetto a 0,88 del 30 giugno 2017 e 0,86 del 31 dicembre 2016).

Sistema creditizio

Nel corso del 2017 la dinamica della raccolta delle banche italiane, rappresentata dai depositi a clientela residente e dalle obbligazioni, è stata complessivamente stabile; lo stock della raccolta a dicembre 2017 si è attestato a circa 1.728 miliardi di euro registrando una variazione annua negativa dello 0,01% ascrivibile, come già avvenuto negli ultimi anni, all'aumento dei depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) di 51 miliardi di euro in valore assoluto su base annua (+3,6% rispetto a fine 2016) che ha compensato il forte calo della raccolta da obbligazioni di analogo importo (la cui variazione annua è stata -15,2%).

Il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) è in contrazione rispetto ai dati registrati a fine 2016, con il tasso medio della raccolta da clientela che a dicembre 2017 si è attestato allo 0,89% (0,99% a dicembre 2016).

I finanziamenti bancari nel 2017 hanno registrato una dinamica positiva; a dicembre 2017 il totale dei prestiti a residenti (settore privato e Pubblica Amministrazione) in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.786 miliardi di euro, con una variazione annua positiva del 2,4%. In crescita anche il dato afferente ai prestiti alle famiglie, con l'ammontare dei mutui in essere che a novembre 2017 ha registrato una variazione annua positiva del 3,4%.

Le sofferenze del sistema bancario, al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, a novembre 2017 ammontano a circa 66 miliardi di euro, in forte diminuzione rispetto al dato di dicembre 2016 (87 miliardi di euro); il rapporto con gli impieghi si è ridotto, passando dal 4,89% di dicembre 2016 al 3,74% di novembre 2017. Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese continua a mantenersi su livelli molto bassi arrivando a dicembre 2017 al 2,69% (2,85% a dicembre 2016)13 .

Contesto normativo

Il 3 gennaio 2018 è entrata in vigore, in tutta l'Unione Europea, la nuova Direttiva 2014/65/UE (c.d. "MiFID2") che ha introdotto modifiche normative al TUF (D.Lgs 58/98) e al Regolamento Emittenti. La nuova disciplina ha incrementato l'efficienza e la trasparenza dei mercati finanziari, ha innalzato il livello di tutela degli investitori e ha rafforzato alcuni presidi organizzativi e norme di condotta per gli intermediari. Nel corso del 2017, a seguito delle attività di assessment sugli ambiti impattati dalla nuova normativa, sono stati sviluppati in Poste Italiane gli interventi di adeguamento volti a recepire i nuovi requisiti normativi, riconducibili prevalentemente al rafforzamento dei processi di product governance, di informativa al cliente, di profilazione della clientela, di erogazione del servizio di consulenza, nonché di formazione del personale di rete.

Inoltre, nel mese di luglio 2017 è entrato in vigore il D.Lgs 90/2017 che ha dato attuazione alla direttiva (UE) 2015/849, relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo" (cd. IV Direttiva Antiriciclaggio) apportando modifiche al D.Lgs 231/07. Il Decreto enfatizza l'approccio basato sul rischio, inducendo i soggetti obbligati ad adottare misure volte a individuare, valutare e mitigare il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo con conseguenti modifiche all'applicazione dei criteri di adeguata verifica della clientela. A tal proposito, sono state condotte attività di assessment dei presidi aziendali (assetto organizzativo e sistema dei controlli interni) e avviata la pianificazione dei relativi interventi di adeguamento, compresi quelli connessi alla formazione del personale. È stato, inoltre, ampliato il perimetro dei soggetti appartenenti alla categoria Persone Politicamente Esposte (PEP) e introdotto per i libretti al portatore, il divieto all'emissione e al trasferimento (cessione) e l'obbligo di estinzione degli stessi entro il 31 dicembre 2018, nonché limiti particolari alla commercializzazione delle carte prepagate non nominative.

13 Fonti: Bollettini Economici di Banca d'Italia; ABI Monthly Outlook – Economia e Mercati Finanziari-Creditizi; Elaborazioni del Sole 24 Ore.

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE DEI SERVIZI FINANZIARI

(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Plusvalenze 547 473 74 15,6%
Interessi attivi 1.478 1.510 (32) -2,1%
Raccolta risparmio postale 1.566 1.577 (11) -0,7%
Transaction banking 1.008 1.061 (53) -5,0%
Distribuzione di prodotti di terzi 272 327 (55) -16,8%
Gestione del risparmio 85 61 24 39,3%
Ricavi infrasettoriali 1.014 982 32 3,3%
Totale ricavi 5.970 5.991 (21) -0,4%
Costo del lavoro 103 120 (17) -14,2%
di cui costo del lavoro 9
7
113 (16) -14,2%
di cui incentivi all'esodo 6 7 (1) -14,3%
Altri costi operativi 458 390 68 17,4%
Ammortamenti e svalutazioni 1 1 n.s. n.s.
Costi infrasettoriali 4.762 4.820 (58) -1,2%
Totale Costi 5.324 5.331 (7) -0,1%
EBIT 646 660 (14) -2,1%
EBIT MARGIN 10,8% 11,0% -0,2%
Gestione finanziaria 6 3 3 n.s.
Risultato prima delle imposte 652 663 (11) -1,7%
Imposte 153 198 (45) -22,7%
Utile dell'esercizio 499 465 34 7,3%

n.s.: non significativo

L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per il 2017 un risultato della gestione operativa che si attesta a 646 milioni di euro, in diminuzione del 2,1% rispetto al precedente esercizio (660 milioni di euro). Tale variazione è essenzialmente ascrivibile a operazioni non ricorrenti (cessione di Visa Europe Ltd avvenuta nel 2016 per 121 milioni di euro e Mastercard avvenuta nel 2017 per 91 milioni di euro) che hanno generato minori plusvalenze per 30 milioni di euro rispetto al 2016 e a maggiori accantonamenti al fondo rischi e oneri riconducibili a strumenti e prodotti di investimento a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese della clientela.

I ricavi totali del settore mostrano una lieve flessione rispetto all'esercizio precedente (-0,4%) per effetto prevalentemente della contrazione dei proventi da Distribuzione di prodotti di terzi (-16,8%) che, pur in presenza di una buona performance nella distribuzione di prodotti di finanziamento (+3,2%), risentono del cessato contributo ai ricavi da parte di BDM-MCC, ceduta il 7 agosto 2017, nonché della riduzione dei proventi da Transaction banking (-5%), sui quali incide la flessione dei volumi sui bollettini, e dei citati minori proventi sulle operazioni di cessione delle azioni Visa e Mastercard. Tali risultati sono stati solo in parte compensati da maggiori Plusvalenze (+15,6%), dalla crescita delle commissioni da Asset Management di BancoPosta Fondi SGR (+39,3%) e dai maggiori ricavi Infrasettoriali (+3,3%) per effetto dell'incremento dei proventi da intermediazione assicurativa (+3,2%).

I costi totali del settore sono sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente (-0,1%) in quanto i maggiori accantonamenti a fondi per rischi e oneri del Patrimonio BancoPosta, sopra commentati, sono stati compensati da una riduzione dei Costi infrasettoriali.

Il calcolo delle imposte sul reddito dell'esercizio, che beneficia di una riduzione dell'aliquota IRES, è di 153 milioni di euro (-22,7% rispetto al 31 dicembre 2016), da cui deriva un utile netto di 499 milioni di euro (+7,3% rispetto al 31 dicembre 2016).

ATTIVITA' DEL PERIODO

Sono proseguite le iniziative commerciali volte a valorizzare l'offerta del Risparmio Postale, a rafforzare il posizionamento nel comparto del Transaction banking e nella distribuzione dei prodotti del credito al consumo e alle imprese.

Nell'ambito del Risparmio Postale, nell'ottica di agevolarne l'attività di raccolta funzionale all'espletamento del Servizio di interesse economico generale (SIEG), è stata rafforzata la gamma d'offerta sia in termini di tipologia di prodotto che di rendimenti offerti. Sono state lanciate diverse iniziative, affiancate da una incisiva campagna di comunicazione sui principali mass media, che hanno riguardato il collocamento di più offerte Supersmart con differenti durate (180, 360 e 540 giorni) e dedicate a tutti i titolari del Libretto Smart, e di un Buono Fruttifero Postale a 3 anni plus. Grazie a tali interventi, si sono iniziate a registrare le prime evidenze positive sulla raccolta del Risparmio Postale con particolare riguardo all'andamento della raccolta netta dei Buoni fruttiferi Postali. Inoltre, l'attività di semplificazione dei processi intrapresa nel 2017 sia su canale fisico che virtuale ha condotto a diverse novità tra cui l'introduzione sugli Uffici Postali della funzionalità "Trasformazione libretto" che consente di variare la forma del libretto (da cartaceo a dematerializzato) e la tipologia (da Ordinario a Smart) e contestualmente di richiedere e/o attivare i prodotti e servizi accessori.

In data 14 dicembre 2017, a seguito delle delibere assunte dai rispettivi Consigli di Amministrazione, Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane hanno sottoscritto un Accordo per il servizio di raccolta del Risparmio Postale a valere nel triennio 2018-2020 che mira, da un lato, a consolidare il ruolo dei Buoni Fruttiferi Postali e dei Libretti fra i prodotti di punta per il risparmio degli Italiani, prevedendo maggiori investimenti in tecnologia, comunicazione, promozione, formazione e raggiungere in tal modo una sempre più ampia platea di risparmiatori, dall'altro, a innovare e ampliare la gamma dei servizi offerti.

Con riferimento ai servizi di transaction banking è stata avviata la commercializzazione del nuovo Conto BancoPosta che consente ai titolari di usufruire di tutti i servizi in multicanalità gestendo il proprio conto dall'Ufficio Postale, dal PC e dallo smartphone con la nuova APP BancoPosta.

Nell'ambito dei finanziamenti erogati da partner terzi sono state introdotte diverse novità per arricchire l'offerta e migliorarne la fruibilità. In particolare, è stato rinnovato il listino dei prestiti personali per clienti correntisti e librettisti ed è stata ampliata anche la gamma della Cessione del Quinto BancoPosta, attraverso un'offerta dedicata ai dipendenti pubblici che prevede la delegazione di pagamento ovvero la possibilità di ottenere liquidità aggiuntiva commisurata a una rata mensile che, cumulata a quella della cessione del quinto esistente, non superi due quinti dello stipendio. Per il segmento business è stata avviata a dicembre la commercializzazione, in partnership con Compass, del Fido POS, l'apertura di credito rotativa a breve termine dedicato ai liberi professionisti e ditte individuali, titolari di un conto BancoPosta.

Con riferimento alla struttura patrimoniale Bancoposta, si segnala che il CET 1 ratio 2017 è pari a 17% rispetto al 16% del 2016, confermando la solidità patrimoniale, ulteriormente rafforzata dall'apporto di nuovi mezzi per 210 mln da parte della gemmante nel 2018.

Per quanto riguarda il leverage ratio il valore 2017 è pari a 3,1% rispetto a 3,0% del 2016.

SERVIZI ASSICURATIVI

Il mercato dei servizi assicurativi

Sulla base dei dati ufficiali disponibili (fonte ANIA), al 31 dicembre 2017 la nuova produzione di polizze vita ha raggiunto gli 82,4 miliardi di euro (-5,2% rispetto all'esercizio precedente). Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge i 99,9 miliardi di euro, in diminuzione del 5,2% rispetto al 2016.

Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di ramo I ammontano a 51,4 miliardi di euro, in diminuzione del 18,1% rispetto all'esercizio precedente; negativo anche l'andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (-8,1%), a fronte di un volume premi di 2,1 miliardi di euro. In controtendenza la nuova produzione vita di ramo III, nella forma unit-linked, con un volume d'affari che ammonta a 28,0 miliardi di euro (+32,9%). Positivo anche l'andamento del volume dei contributi per nuove adesioni individuali a forme previdenziali che, con 1,5 miliardi di euro, ha registrato un incremento del 3,7% rispetto al 2016.

La modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 93,5% del totale dei premi emessi e il 62,2% del numero di polizze.

Con riferimento, infine, al canale distributivo, oltre i due terzi della nuova produzione è stata intermediata tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 55,5 miliardi di euro corrispondente al 67,4% dei nuovi premi emessi.

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo quindi della produzione effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili, alla fine del terzo trimestre del 2017, si sono attestati a 25,6 miliardi di euro in lieve aumento rispetto all'analogo periodo del 2016 (+0,4%). Si tratta della seconda variazione tendenziale positiva dopo cinque anni consecutivi di calo (fonte: ANIA). All'inversione di tendenza hanno contribuito la crescita dei premi degli altri rami danni (+2,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) e un'ulteriore decelerazione del tasso di decremento dei premi del comparto Auto. Nel dettaglio, i premi del ramo RC Auto ammontano a 10,2 miliardi di euro, in calo del 2,8% rispetto al terzo trimestre del 2016 (quando la diminuzione era stata invece del 5,9%), mentre i premi del ramo Corpi veicoli terrestri ammontano a 2,2 miliardi di euro (+7% rispetto allo stesso periodo del 2016).

Per quanto concerne i canali distributivi, relativamente ai premi raccolti dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra UE, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato del 76,8% in lieve calo rispetto ai dati registrati negli esercizi precedenti (77,5% al terzo trimestre del 2016). I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni, con una quota di mercato dell'8,1%. In crescita anche la quota di mercato degli sportelli bancari e postali che si attesta al 6,7% (5,7% al terzo trimestre del 2016).

Contesto normativo

L'IVASS ha recentemente comunicato (Lettera al mercato 12 gennaio 2018) gli esiti delle analisi delle Relazioni di valutazione dei rischi e della solvibilità (ORSA) svolte tenendo anche conto delle informazioni richieste nella Lettera al mercato 21 aprile 2017 (impatto sul capitale e sulla solvibilità di tassi di interesse bassi e incrementi degli spread creditizi sulle attività finanziarie). L'IVASS ha riconosciuto il miglioramento qualitativo rispetto agli esercizi precedenti con riferimento soprattutto alla maggiore accuratezza metodologica e all'accresciuta consapevolezza della centralità del processo ORSA nella gestione aziendale e ha indicato l'esigenza di un rafforzamento complessivo delle analisi ORSA in logica Solvency II.

Tra i Regolamenti emanati dall'IVASS nel corso dell'esercizio si annoverano:

  • Il Regolamento IVASS n. 34 del 7 febbraio 2017 sulle disposizioni in materia di governo societario relative alla valutazione delle attività e delle passività diverse dalle riserve tecniche e ai criteri per la loro valutazione e della relativa relazione al Regolamento;
  • Il Regolamento IVASS n. 35 del 7 febbraio 2017 sull'aggiustamento per la capacità di assorbimento delle perdite delle riserve tecniche e delle imposte differite nella determinazione del requisito patrimoniale di solvibilità calcolato con la formula standard.

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE DEI SERVIZI ASSICURATIVI

(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Premi assicurativi Vita 20.244 19.804 440 2,2%
Proventi netti Vita (*) 3.425 3.290 135 4,1%
Variazioni riserva premi, riserve tecniche assicurative,
riassicurazione ed oneri da liquidazione sinistri Vita
(22.313) (21.928) (385) 1,8%
Ricavi netti Vita 1.356 1.166 190 16,3%
Premi assicurativi Danni 99 80 19 23,8%
Proventi netti Danni (*) 12 16 (4) -25,0%
Variazioni riserva premi, riserve tecniche assicurative,
riassicurazione ed oneri da liquidazione sinistri Danni
(22) (30) 8 -26,7%
Ricavi netti Danni 89 66 23 34,8%
Altri ricavi e proventi 12 10 2 20,0%
Totale ricavi 1.457 1.242 215 17,3%
Costo del lavoro 37 35 2 5,7%
di cui costo del lavoro 3
6
3
4
2 5,9%
di cui incentivi all'esodo 1 1 - n.s.
Altri costi operativi 85 89 (4) -4,5%
Ammortamenti e svalutazioni 17 14 3 21,4%
Costi infrasettoriali 519 500 19 3,8%
Totale Costi 658 638 20 3,1%
EBIT 799 604 195 32,3%
EBIT MARGIN 54,8% 48,6% 6,2%
Gestione finanziaria 44 39 5 12,8%
Risultato prima delle imposte 843 643 200 31,1%
Imposte 297 251 46 18,3%
Utile dell'esercizio 546 392 154 39,3%

(*) Al netto degli Oneri derivanti da opearatività assicurativa.

n.s.: non significativo

Il Risultato Operativo del settore dei servizi Assicurativi ammonta a 799 milioni di euro ed evidenzia una crescita del 32,3% rispetto all'esercizio precedente (604 milioni di euro) da ricondurre principalmente, oltre che alle positive dinamiche commerciali, a una maggiore contribuzione derivante dai proventi netti Vita ovvero dalle gestioni delle riserve tecniche.

La Gestione finanziaria ha prodotto proventi per 44 milioni di euro (proventi di patrimonio libero positivi per 71 milioni di euro al netto degli interessi passivi sui prestiti subordinati per 27 milioni di euro) e l'Utile conseguito nell'esercizio si attesta a 546 milioni di euro (+39,3%).

La produzione del Gruppo Poste Vita, al netto della quota ceduta in riassicurazione, ammonta a 20,3 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 2,3% rispetto ai 19,9 miliardi di euro del 2016 e attiene essenzialmente al collocamento di prodotti "vita", con una raccolta di 20,2 miliardi di euro (19,8 miliardi di euro nel 2016), mentre continua la forte crescita dei prodotti "danni" con una raccolta netta di 99 milioni di euro (80 milioni di euro nel 2016).

I proventi netti ammontano a 3.437 milioni di euro (3.306 milioni di euro alla fine del 2016), di cui 3.425 milioni di euro (3.290 milioni di euro nel 2016) riferiti al comparto Vita e relativi principalmente:

  • per 3.335 milioni di euro a proventi finanziari netti riferiti a titoli a copertura di prodotti assicurativi tradizionali, in aumento di 64 milioni di euro rispetto ai 3.271 milioni di euro rilevati nel 2016. Tale andamento è da ricondurre principalmente alla crescita dei proventi ordinari per circa 391 milioni di euro rispetto al 2016 – per effetto della crescita delle masse gestite - che hanno compensato, stante le dinamiche meno favorevoli dei mercati finanziari, la riduzione delle plusvalenze da valutazione per circa 252 milioni di euro e relative a investimenti inclusi nelle gestioni separate - interamente attribuite agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting - e delle plusvalenze nette da realizzo per circa 75 milioni di euro;
  • per 123 milioni di euro a proventi finanziari netti e a commissioni attive derivanti dalla gestione dei Fondi interni collegati a prodotti index e unit linked, in crescita rispetto a 35 milioni di euro del 2016. Tale importo, che riverbera gli effetti della volatilità di mercato, si riflette pressoché integralmente nella valutazione delle correlate riserve tecniche.

Per effetto delle dinamiche commerciali e della corrispondente rivalutazione delle passività assicurative in virtù dei risultati finanziari conseguiti, la variazione delle riserve tecniche, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammonta a 22,3 miliardi di euro contro 22,0 miliardi di euro del precedente esercizio. Le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela ammontano a 10,9 miliardi di euro (7,5 miliardi nell'analogo periodo del 2016) e comprendono scadenze di polizze per 6,6 miliardi di euro (3,8 miliardi nell'analogo periodo del 2016), di queste, 4,1 miliardi di euro afferiscono a prodotti di ramo III. I riscatti ammontano complessivamente a 3,0 miliardi di euro (2,6 miliardi di euro nel 2016) con un'incidenza rispetto alle riserve iniziali del 2,9% (2,9% al 31 dicembre 2016); dato che continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato (ultimo dato pubblicato sul sito Ania al 30 settembre 2017 è 6,78%).

Gli Altri ricavi e proventi ammontano a 12 milioni di euro (10 milioni di euro nel 2016) e afferiscono quasi esclusivamente ai ricavi conseguiti da Poste Welfare Servizi.

I Ricavi netti si attestano a 1.457 milioni di euro registrando una crescita del 17,2% rispetto al 2016 (1.242 milioni di euro).

I costi totali ammontano a 658 milioni di euro in crescita di 20 milioni di euro rispetto al 2016 e sono relativi:

  • alle Provvigioni corrisposte per l'attività di distribuzione, incasso e mantenimento per 482 milioni di euro (464 milioni di euro nel 2016). Delle medesime hanno beneficiato il settore operativo Finanziario del Gruppo che cura il collocamento dei prodotti e quello Postale e commerciale per i servizi di distribuzione resi;
  • ad altri costi per complessivi 176 milioni di euro (174 milioni di euro nel 2016) attinenti principalmente a costi del personale e Altri costi operativi..

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel corso del 2017 la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in continuità con gli obiettivi strategici delineati nel corso del 2016, è stata principalmente finalizzata a:

  • rafforzare la leadership nel mercato vita e consolidare il posizionamento rispetto agli altri player,
  • crescere nel segmento della protezione e del welfare.

In un contesto di mercato che, come già anticipato, sta segnando una flessione della nuova produzione Vita, Poste Vita anche grazie a una costante focalizzazione sui prodotti, al potenziamento del supporto alla rete distributiva e al crescente grado di fidelizzazione della clientela, ha conseguito nel corso del 2017 soddisfacenti risultati commerciali.

L'attività commerciale dell'esercizio è stata indirizzata pressoché esclusivamente alla commercializzazione di prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I e V (prodotti tradizionali con gestione separata) con un ammontare dei premi emessi alla fine dell'esercizio di circa 19,7 miliardi di euro (19,3 miliardi di euro nello stesso periodo del 2016). Nell'ambito dei prodotti di Ramo III – il cui collocamento nel 2017 è stato di 537 milioni di euro (475 milioni di euro raccolti nel 2016) - a partire dal 27 giugno 2017 è stata avviata la commercializzazione di un nuovo prodotto di tipo Unit Linked volto a costituire un piano di risparmio a lungo termine ("PIR - Piano individuale di Risparmio")14 con una raccolta di 225,1 milioni di euro alla fine del 2017.

Positiva la commercializzazione di prodotti a premio ricorrente (Multiutile Ricorrente, Long Term Care, Posta Futuro Da Grande), così come le vendite del prodotto PostaPrevidenzaValore che, con un livello di adesioni che ha raggiunto le circa 943mila unità, hanno permesso a PosteVita di consolidare il proprio ruolo di leadership nel mercato della previdenza.

Positivi sono stati infine i risultati afferenti alla vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute "stand alone" (al di fuori cioè di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), nonché di quelle correlate a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane.

Per quanto concerne le attività di intermediazione assicurativa, sono stati avviati gli interventi informatici e procedurali volti a recepire le previsioni della Direttiva UE 2016/97 mirante a innalzare il livello di tutela della clientela nella distribuzione dei prodotti assicurativi (cd "IDD") e il cui recepimento nell'ordinamento italiano è previsto nel corso del 2018.

Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità, il potenziamento dell'offerta e l'ottimizzazione del modello di supporto alla rete. Sebbene la contribuzione al risultato sia ancora marginale, i risultati commerciali sono stati positivi, con una produzione complessiva di 141,315 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto al dato del 2016 (118,8 milioni di euro). Tali dinamiche sono state accompagnate anche da un positivo andamento tecnico conseguente a una contenuta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio.

Per quanto attiene alla gestione finanziaria, le scelte di investimento sono state improntate a obiettivi di prudenza con un portafoglio che continua a essere investito prevalentemente in Titoli di Stato e obbligazioni "corporate", con una esposizione complessiva che, seppur ridottasi rispetto al 2016, rappresenta oltre l'80%

14 I Piani Individuali di Risparmio (PIR) sono la nuova forma di investimento introdotta dal Governo con la Legge di bilancio del 2017 per sostenere le piccole e medie imprese italiane, che prevede importanti agevolazioni fiscali per gli investitori.

15 I premi lordi di competenza ammontano a 131,1 milioni di euro.

dell'intero portafoglio. Inoltre, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito nell'esercizio il graduale processo di diversificazione degli investimenti, attraverso l'incremento degli investimenti in titoli di capitale (la cui incidenza sul portafoglio è passata dal 14% all'attuale 19%) in particolare in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITS (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities).

In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali e finanziarie, le riserve tecniche del portafoglio diretto italiano ammontano a 123,6 miliardi di euro (113,6 miliardi di euro a fine 2016), composte principalmente da circa 111,5 miliardi di euro riferiti ai prodotti di Ramo I e V (96,9 miliardi di euro a fine 2016) e riserve afferenti a prodotti per cui il rischio d'investimento è sopportato dagli assicurati per circa 3,5 miliardi di euro (6,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2016) in riduzione per effetto principalmente delle scadenze dei prodotti registrate nel periodo. La Riserva di Deferred Policyholder Liability (DPL), correlata alla variazione di fair value degli strumenti finanziari a copertura delle riserve riferite ai prodotti appartenenti alle gestioni separate, ammonta a 8,2 miliardi di euro, rispetto ai 9,3 miliardi di euro di inizio anno.

Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 160 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto al dato rilevato alla fine del 2016 (143 milioni di euro).

Con riferimento ai requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale Solvency II, entrata in vigore il 1° gennaio 2016, una preliminare indicazione della posizione di solvibilità del Gruppo Assicurativo Poste Vita al 31 dicembre 2017 evidenzia mezzi propri ammissibili per 8.519 milioni di euro, in crescita di circa 456 milioni di euro rispetto a 8.063 milioni di euro di fine 2016, stante i positivi effetti sul portafoglio titoli e sulle riserve assicurative derivanti dalle dinamiche dei mercati finanziari (riduzione dello spread sui titoli governativi e incremento dei tassi "risk free"). La positiva dinamica dei mezzi propri è stata, tuttavia, accompagnata da un incremento del requisito di capitale di 307 milioni di euro (dai 2.737 milioni di euro di fine 2016 ai 3.048 milioni di euro al 31 dicembre 2017) riferibile principalmente, stante la crescita del business, ad a un maggior assorbimento per rischi tecnici (per es. rischio di riscatto previsto dalla formula standard), parzialmente mitigato dalla politica di diversificazione degli investimenti adottata dalla Compagnia a partire dal primo trimestre e che si è tradotta in una riduzione complessiva del requisito patrimoniale per rischi di mercato. In relazione alle menzionate dinamiche, il coefficiente di solvibilità, seppur in flessione rispetto al dato di fine 2016 (passando dal 294% al 279% di fine dicembre 2017), continua a mantenersi su livelli ampiamente superiori rispetto ai vincoli regolamentari e alla media di mercato.

Fondo Atlante e Fondo Atlante 2

Nel mese di aprile 2016 Poste Vita ha deliberato la sottoscrizione di un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" e, in data 27 luglio 2016, la sottoscrizione di ulteriori 200 milioni di euro circa nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante II" (oggi, Italian Recovery Fund ). Entrambi i fondi, gestiti dalla Quaestio Capital Management SGR SpA, sono di tipo chiuso, riservati esclusivamente a investitori istituzionali e prevedono impieghi in strumenti finanziari emessi da istituti di credito nell'ambito di interventi di rafforzamento patrimoniale e/o in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane.

Al 31 dicembre 2017 le quote sottoscritte da Poste Vita richiamate dal Fondo Atlante ammontano a 239,6 milioni di euro, di cui 211,9 milioni di euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 27,7 milioni di euro allocati alla gestione del patrimonio libero della Compagnia, mentre per il Fondo Atlante 2 le quote sottoscritte e richiamate ammontano a 101,9 milioni di euro, interamente allocati alla gestione separata PostaValorePiù.

Con particolare riferimento alla valutazione del Fondo Atlante, la Compagnia già in sede di bilancio 2016 aveva provveduto a una svalutazione dell'investimento nella misura di circa il 50% (106 milioni di euro, di cui circa 93 milioni di euro riflessi nelle passività verso gli assicurati).

Successivamente, tenuto conto del valore unitario al 30 giugno 2017 della quota comunicato dalla Società di Gestione, che ha quantificato in circa l'80% la riduzione del valore nominale dell'investimento, il Gruppo ha ritenuto opportuno procedere alla svalutazione dell'ulteriore 50% dell'investimento, con la sola eccezione degli impieghi nel Fondo Atlante II.

Le rettifiche da valutazione intervenute nel 2017 per complessivi 105 milioni di euro (106 milioni nel 2016) sono state rilevate per una quota di 93 milioni di euro, riferita agli investimenti delle gestioni separate a riduzione delle passività differite verso gli assicurati e per una quota di 12 milioni di euro, riferita al patrimonio libero della Compagnia, negli oneri finanziari. La svalutazione complessiva rilevata nel biennio 2016/2017 ammonta dunque a 211 milioni di euro, di questi, gli oneri finanziari del patrimonio libero di PosteVita ammontano a 24 milioni di euro.

Per quanto attiene, invece al Fondo Atlante II, il valore unitario della quota comunicato dalla Società di Gestione al 30 giugno 2017 (ultimo dato disponibile) riflette il costo storico degli investimenti.

6. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

Premessa

Il 22 ottobre 2014 il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea hanno approvato la Direttiva 2014/95/EU (Direttiva Barnier) riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario da parte delle imprese. La Direttiva nasce per migliorare l'uniformità e la comparabilità delle informazioni di carattere non finanziario, mappare e monitorare i rischi connessi alle attività aziendali e quindi facilitare l'accesso degli investitori a tali informazioni.

La Direttiva è stata recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs n. 254 del 30 dicembre 2016, che obbliga le imprese di grandi dimensioni che costituiscono enti di interesse pubblico di fornire una dichiarazione di carattere non finanziario "nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta".

La Dichiarazione non finanziaria (DNF o la "Dichiarazione") di Poste Italiane, predisposta per la prima volta con riferimento all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, ha l'obiettivo di assicurare la comprensione del modello organizzativo, delle attività, dei principali rischi e degli indicatori di prestazione del Gruppo relativamente agli aspetti ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'Azienda.

Di seguito si sintetizzano i principali temi di attualità riferibili alla sostenibilità d'impresa che, da un lato, costituiscono elementi essenziali di approfondimento della Dichiarazione non finanziaria e, dall'altro, sono parte dello scenario economico e sociale in cui il Gruppo Poste attua la sua mission e affronta le sfide di business.

Le sfide della sostenibilità

Trasformazione digitale, globalizzazione, nuovi fenomeni demografici e stili di vita, cambiamenti climatici ed esaurimento delle risorse naturali, sono solo alcune delle tendenze in atto. Capire, interpretare e dare risposta a tali cambiamenti sociali, ambientali ed economici, integrando la sostenibilità nel business per migliorare la competitività e assicurare una redditività duratura creando valore condiviso, è la sfida delle aziende del terzo millennio.

Il futuro digitale è adesso

La digitalizzazione è un elemento chiave per la modernizzazione e la sostenibilità del Paese poiché grazie alle nuove modalità di accesso alle informazioni e a prodotti e servizi contribuisce alla riduzione degli impatti ambientali e a soddisfare bisogni sociali, come l'inclusione. La trasformazione digitale, inoltre, ha un impatto straordinario sui modelli di business, operativi e di servizio nei diversi settori in cui il Gruppo opera. Nel comparto della corrispondenza e dei pacchi, per esempio, sono cambiati i modi di interagire con clienti e fornitori in filiere sempre più articolate e integrate da processi digitali automatizzati, per far fronte al fenomeno dell'e-commerce. In ambito finanziario e dei Pagamenti, Mobile e Digitale, nuove modalità di pagamento, transazioni più rapide ed efficienti, sicurezza e tutela dei dati personali sono state promosse con l'introduzione della direttiva Europea sul sistema dei pagamenti al dettaglio PSD2 (Payment Service Directive) in vigore da gennaio 2018.

Nel settore assicurativo l'internet delle cose (IoT)16 abilita nuovi modelli di offerta in ambito e-Health, Home Insurance e RC Auto. L'analisi dei Big Data, inoltre, ha un potenziale legato al monitoraggio dei dati comportamentali dell'assicurato che trova riscontro in polizze innovative e in servizi che puntano a migliorare la customer experience.

16 L'internet of things (IoT) è l'espressione utilizzata per definire l'insieme delle apparecchiature e dei dispositivi elettronici, diversi da PC, connessi a Internet (per es. automobili, sensori per il fitness, impianti di climatizzazione, ecc.).

La trasformazione digitale porta con sé la necessità di dotarsi di sistemi di protezione sempre più avanzati per contrastare il fenomeno della cybercrime attraverso strumenti, metodologie processi di cybersecurity a tutela di dati personali, servizi strategici e proprietà intellettuale di cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione. Per questo è fondamentale che le imprese adottino sistemi di prevenzione e di protezione adeguati a garantire la tutela dei propri asset tangibili e intangibili e dei propri stakeholder.

Nuovi approcci di business per le sfide sociali del terzo millennio

Crescita dell'aspettativa di vita, basso tasso di natalità e immigrazione sono fenomeni che stanno cambiando la società Italiana e l'approccio nello sviluppo di prodotti e servizi, in particolare nel settore bancario e assicurativo. L'immigrazione è un fenomeno strutturale per dimensioni e per incidenza nel tessuto economico e sociale del nostro Paese, mentre l'inclusione finanziaria costituisce una leva importante per accelerare il processo di integrazione degli immigrati. Il tasso di bancarizzazione della popolazione adulta in Italia è all'87% e la percentuale di cittadini stranieri adulti titolari di un conto corrente è del 73% (fonte: Banca Mondiale).

Salute e stili di vita sani sono alcune delle tematiche oggetto dei nuovi modelli nel settore assicurativo che si stanno affermando in Europa, basati su incentivi a comportamenti virtuosi dei clienti che possono generare impatti positivi sulla collettività e sui costi delle società assicurative.

Il mercato del lavoro è entrato nella "quarta rivoluzione industriale", un insieme di trasformazioni che grazie alla robotica, all'innovazione digitale e all'intelligenza artificiale, sta modificando non solo il modello del business delle imprese, ma anche le modalità di utilizzo del capitale umano. Le imprese si trovano oggi a dover gestire un "ecosistema" di persone complesso per effetto del progressivo slittamento dell'età pensionabile e del conseguente prolungarsi della permanenza nel mondo del lavoro, che comporta la compresenza di cinque generazioni che portano con sé valori, esperienze e aspirazioni differenti da gestire. Riconoscere e valorizzare ogni forma di diversità ha un obiettivo strategico che porta vantaggi in termini di clima interno, senso di appartenenza, produttività e innovazione.

Il cambiamento climatico

Con l'accordo sul clima siglato a Parigi nel 2016, 195 Paesi si sono impegnati a mantenere l'aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto all'epoca preindustriale. Si stima che, per restare entro 1,5 gradi, si debbano tagliare le emissioni di 26 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente entro il 2030. Le imprese sono chiamate a valutare i possibili rischi e le opportunità (per es. efficienza energetica, mobilità sostenibile, finanziamenti e servizi assicurativi green) collegate al proprio business, tenendo conto delle evoluzioni del contesto nazionale e internazionale.

Il settore postale sta vivendo un continuo e rapido aumento dei volumi di pacchi in circolazione dovuto all'incremento dell'e-commerce e questo fenomeno incide sulla necessità di trasporti e logistica sostenibile per minimizzare le emissioni in atmosfera. Anche il segmento della corrispondenza, che ha registrato un progressivo declino dei volumi dovuto alla sostituzione dei tradizionali servizi postali fisici (cosiddetta esubstitution) con servizi elettronici e la creazione di nuovi servizi digitali innovativi quali, posta pubblicitaria on line e servizi di notifica elettronica, può certamente dare un contributo significativo alla riduzione dell'impatto ambientale.

La creazione di valore condiviso

Di fronte all'aggravarsi degli equilibri ecologici, alle persistenti sperequazioni sociali e ai processi di decrescita sostenibile, si sta assistendo a un rinnovamento dei modelli di business finalizzati alla creazione di valore condiviso. L'approccio Shared Value elaborato da Michael Porter, professore alla Harvard Business School, si fonda sul presupposto che sia necessario identificare un nuovo modello di capitalismo, assediato dalle crisi economico finanziarie dell'ultimo periodo storico. Le società che rivestono un ruolo di servizio pubblico sono,

per loro stessa missione, sempre più chiamate a ridefinire la produttività nella catena del valore e valutare forme di investimento che mirino a ottenere risultati positivi sia dal punto di vista finanziario, sia da quello sociale, ambientale e di supporto al sistema Paese. Negli ultimi anni l'impact investing, ossia gli investimenti fatti in società, organizzazioni e fondi con l'intento di generare un impatto sociale o ambientale misurabile e favorevole a fianco o in sostituzione di un rendimento finanziario17, sta diventando più affidabile, al punto che banche, compagnie di assicurazione e fondi pensione lo promuovono all'unanimità.

I TEMI CHE CI RACCONTANO [GRI 102-46 GRI 102-47; GRI 103-1]

Poste Italiane ha avviato il percorso necessario per assicurare la conformità ai requisiti normativi previsti D.Lgs. 254/2016 che indica anche di esplicitare gli standard di rendicontazione - emanati da autorevoli organismi sovranazionali, internazionali o nazionali, di natura pubblica o privata - utilizzati al fine di adempiere agli obblighi di informativa non finanziaria. La scelta del Gruppo è stata quella di adottare l'approccio indicato dal Global Reporting Initiative (GRI), che rappresenta lo standard maggiormente utilizzato a livello internazionale in virtù del fatto che, oltre a coprire gli aspetti richiesti dalla direttiva europea, e conseguentemente dal Decreto 254, esprime il concetto di materialità, altro importante elemento di convergenza con il Decreto.

Nel corso del 2017 il Gruppo ha condotto un'analisi di materialità al fine di identificare i temi necessari ad assicurare la comprensione della propria attività, del suo andamento, dei risultati e dell'impatto prodotto. La materialità è di fatto la soglia oltre la quale un tema diventa sufficientemente importante da essere rendicontato. Il processo che ha portato alla definizione dei temi materiali è stato articolato in tre fasi:

  • Identificazione delle tematiche rilevanti, a partire dall'analisi dello scenario esterno e delle società comparabili, dei trend di sostenibilità, degli impegni già presi dal Gruppo e comunicati in documenti pubblici, aspettative degli stakeholder, standard internazionali (Sustainability Accounting Standards Board, RobecoSAM).
  • Attribuzione della rilevanza dei temi identificati sulla base di un'analisi interna della documentazione e delle policy aziendali, di interviste alle diverse funzioni aziendali, delle aspettative dei principali stakeholder attraverso le iniziative di ascolto e coinvolgimento promosse.

• Posizionamento dei temi rilevanti all'interno della matrice di materialità e identificazione dei temi materiali. Di seguito è riportata la Matrice di materialità e la descrizione dei temi materiali identificati e utilizzati nella Dichiarazione Non Finanziaria a eccezione dei temi Sostenibilità economico-finanziaria e Corporate Governance che sono trattati all'interno della Relazione sulla Gestione e della Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari.

Gli impatti relativi ai temi materiali identificati sono tutti causati dall'organizzazione ad eccezione dei temi logistica sostenibile e salute e sicurezza che sono causati anche da fornitori che operano per conto di Poste Italiane su una parte significativa delle operations del Gruppo.

17 Cambridge Associates e Global Impact Investing Network (GIIN).

La matrice di materialità del Gruppo Poste Italiane

Temi materiali Descrizione sintetica
Digitalizzazione e Innovazione Dare risposta ai nuovi bisogni dei clienti attraverso l'innovazione dei prodotti
e servizi offerti nonché dei processi e in particolare attraverso le opportunità
offerte dalla digitalizzazione.
Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e
proteggere gli asset da attacchi cyber interni o esterni all'organizzazione.
Sicurezza Informatica e Continuità del
Business
Prevenire le interruzioni operative attraverso l'implementazione di piani di
disaster recovery e promuovere la lotta contro il terrorismo grazie all'analisi
dei dati. Pianificare la continuità del business attraverso la prevenzione e
gestione delle interruzioni dei processi che possano determinare disagi ai
clienti e ai business partner, nonché perdite di fatturato.
Relazioni con le parti sociali Instaurare relazioni con i sindacati, basate sui principi di correttezza e
rispetto dei ruoli, con il fine di trovare soluzioni condivise finalizzate alla
crescita, alla competitività e alla continuità del business.
Salute e sicurezza Assicurare ai lavoratori e ai clienti elevati standard di salute, sicurezza e
security:
- in tutte le sedi del Gruppo;
- sui mezzi di trasporto utilizzati e dai fornitori per i servizi di recapito;
- negli spostamenti in itinere del personale.
Customer
experience
e
Qualità dei
prodotti
Adottare modelli di servizio atti a promuovere la qualità dei prodotti e servizi
offerti.
L'ascolto sistematico, le indagini di soddisfazione e un'efficace
gestione dei reclami, sono gli elementi da utilizzare per
valorizzare la
relazione con i clienti e rispondere alle loro necessità. Fornire un'esperienza
unica e distintiva che vada oltre l'erogazione del prodotto o del servizio
tradizionale.
Per il Gruppo l'inclusione significa:
- promuovere l'accesso ai servizi finanziari e assicurativi per le categorie
maggiormente escluse;
Inclusione - contribuire al processo di integrazione delle categorie più deboli;
-
promuovere
l'accesso
alle
nuove
tecnologie
dell'informazione
e
l'alfabetizzazione digitale (per es. didattica 2.0 nelle scuole).
Logistica sostenibile Assicurare soluzioni logistiche in grado di ridurre le emissioni in atmosfera e
l'utilizzo di risorse naturali non rinnovabili con particolare riferimento al
settore delle consegna della posta e dei pacchi.
Capitale umano Individuare i migliori talenti, promuovere percorsi formativi e strategie di
valorizzazione e crescita professionale. Tutelare il patrimonio intellettuale del
Gruppo, le competenze, il know
how
, le esperienze e la conoscenza
organizzativa.
Corporate Governance Mantenere un sistema di Corporate Governance solido costituito da regole,
norme, prassi e un sistema di controllo, per ridurre il rischio di comportamenti
e decisioni che possano pregiudicare il valore dell'organizzazione e la
performance operativa. Rispettare la normativa vigente in termini di lotta alla
corruzione attiva e passiva in ogni sua forma.
Green building Ridurre al minimo gli impatti
ambientali degli
immobili del
Gruppo con
riferimento all'utilizzo di energia, consumi idrici, rifiuti e consumo di materie
prime. Promuovere il green procurement integrando "criteri ambientali minimi"
in tutte le fasi del processo di acquisto di beni e servizi.
Gestione responsabile della catena d
i
fornitura
Garantire comportamenti etici
all'interno della
catena di
fornitura, con
particolare riferimento a: compliance legislativa, misure per contrastare frodi
e corruzione, condizioni di lavoro e salute e sicurezza, aspetti ambientali.
Sostenibilità economico-finanziaria Garantire risultati economici nel lungo periodo e tutelare la stabilità, solidità e
redditività del Gruppo nel lungo periodo
Investimenti e sviluppo prodotti ESG Integrare la sostenibilità nello sviluppo di nuovi servizi e prodotti e inserire
criteri "Environmental, Social, Governance"
(ESG) negli investimenti per
creare valore sociale e ambientale oltre alla redditività.

I nostri stakeholder [GRI 102-40 GRI 102-41 GRI 102-42 GRI 102-43 GRI 102-44]

Le modalità di dialogo e coinvolgimento degli stakeholder sono improntate al rispetto delle politiche e dei modelli di organizzazione di cui si è dotata Poste, indispensabili per guidare le relazioni con le differenti categorie di interlocutori, tenendo in considerazione le aspettative e integrandole con le strategie aziendali.

La tabella che segue mostra le principali categorie di stakeholder e le modalità di coinvolgimento, nonché le tipologie di attività attraverso cui Poste comunica e interagisce costantemente, in base a un approccio che considera legittimità della relazione, vicinanza, potere di influenza e impatti legati alla sua attività.

Strumenti di ascolto e coinvolgimento con i principali stakeholder

Stakeholder Modalità di coinvolgimento e comunicazione
Azionisti, Investitori e finanziatori e comunità
finanziaria
- Assemblea degli azionisti
- Roadshow e incontri dedicati
- Relazioni finanziarie e presentazioni periodiche
- Relazione Corporate Governance
- Sito web istituzionale
- Comunicati stampa
Clienti - Indagini periodiche di soddisfazione e di customer experience
Personale - Strumenti di comunicazione interna (newsletter, intranet, mailing ecc)
- Eventi interni e esterni dedicati ai dipendenti
Organizzazioni sindacali - Incontri periodici
- Contrattazione di primo e secondo livello
Fornitori - Incontri specifici
Pubblica Amministrazione e Autorità Locali - Incontri specifici
- Convegni
- Comunicazione istituzionale
Istituzioni Centrali, locali e internazionali
Associazioni Nazionali/Internazionali di
Settore e altre organizzazioni
Autorità di controllo e regolamentazione
- Comunicazioni periodiche
- Incontri su temi specifici e partecipazione a gruppi di lavoro
- Organizzazione di eventi e convegni su specifiche tematiche
Comunità locali - Partnership
- Progetti in favore della collettività, sponsorizzazioni, liberalità
- Dialogo con le istituzioni locali
Media - Comunicati stampa
- Contatti in occasione del lancio di progetti rilevanti, pubblicazione di
documenti, interviste, eventi

Nota metodologica

[GRI 102-11; GRI 102-45; GRI 102-46; GRI 102-50 GRI 102-51 GRI 102-52 GRI 102-53 GRI 102-54]

La Dichiarazione non finanziaria consolidata (DNF o la "Dichiarazione") di Poste Italiane, predisposta per la prima volta con riferimento all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 in ottemperanza alle richieste del D.Lgs 254/2016, è stata oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 29 marzo 2018 e, ai sensi dell'art. 3, comma 10, del Decreto, è oggetto di separata attestazione di conformità da parte della società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers SpA.

Come già anticipato, lo standard di rendicontazione adottato per la redazione della DNF è il "GRI Sustainability Reporting Standards" secondo l'opzione core, pubblicato nel 2016 dal GRI – Global Reporting Initiative. Gli indicatori dello standard, che trovano corrispondenza con i temi materiali di Poste Italiane, sono segnalati all'inizio di ciascun capitolo e accanto ai titoli delle tabelle dei dati quantitativi collegati ai temi materiali.

È opportuno evidenziare che il modello organizzativo di funzionamento di Poste è funzionale allo sviluppo di sinergie in ambito Gruppo e prevede la focalizzazione di Poste Italiane SpA (la Capogruppo) sulle attività di indirizzo e coordinamento.

All'interno della DNF è utilizzato il termine "Poste Italiane", "Gruppo" o "Azienda" per indicare il Gruppo Poste Italiane.

L'implementazione degli obblighi previsti dal D.Lgs 254/2016 richiede l'applicazione di nuovi criteri e metodologie, che potrebbero basarsi su valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica specifica aziendale e su assunzioni che vengono, di volta in volta, considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni potrebbe influenzare i valori indicati nella DNF, pertanto la scelta di Poste Italiane è stata quella di avvalersi il meno possibile di indicatori stimati. I dati stimati riguardano alcune voci dei consumi energetici interni ed esterni all'organizzazione; in particolare i dati sui consumi di Energia Elettrica (per la salvaguardia e relativi ai Data Center non gestiti direttamente), del Gas Metano e del Teleriscaldamento delle strutture immobiliari del Gruppo, sono stati calcolati considerando i costi sostenuti e la tariffa media, mentre i consumi di Gasolio e Gpl sono stati stimati sulla base di dati storici e valori reali di scarico a serbatoio. I consumi collegati alla logistica sono tutti stimati sulla base delle percorrenze e/o dal consumo medio dei mezzi e dal carico trasportato, a eccezione delle auto aziendali.

Il Gruppo Poste Italiane monitorerà con particolare attenzione l'evoluzione normativa e interpretativa, nonché le migliori prassi di mercato che si renderanno progressivamente disponibili, valutandone i conseguenti eventuali effetti sulle possibili stime e sull'informativa contenuta nelle future dichiarazioni non finanziarie.

Il perimetro di rendicontazione include le società consolidate integralmente per la reportistica finanziaria e l'esercizio di rendicontazione è il 2017. In riferimento ai dati quantitativi è fornito un confronto con il 2016. Per ciascun tema materiale è stato riportato, quando presente, un modello aziendale di gestione e organizzazione, le politiche comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse e alcuni indicatori di prestazione di carattere non finanziario.

Il Gruppo Poste Italiane garantisce ai propri stakeholder una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi fissati dal Consiglio di Amministrazione, consapevole dei rischi che possono influenzare il raggiungimento di tali obiettivi e incidere sul valore dell'Azienda. I principali rischi connessi ai temi materiali e che derivano dalle attività del Gruppo sono illustrati nella tabella che segue.

Temi materiali Principali rischi
Digitalizzazione e Innovazione Ritardata innovazione di prodotti e servizi offerti alla clientela e dei
relativi processi operativi con conseguente percezione negativa
dell'Azienda da parte degli stakeholder.
Sicurezza Informatica e Continuità del
Business
Malfunzionamenti
e/o
carenze
nella
sicurezza
dei
sistemi
informatici che possono determinare violazioni di dati personali,
perdita o compromissione di informazioni, blocchi o rallentamenti
operativi, disservizi alla clientela.
Relazioni con le parti sociali Rischi legati a stati di agitazione e scioperi sindacali che possono
avere un impatto sulla continuità del business e sulla percezione
dell' Azienda da parte degli stakeholder.
Salute e sicurezza Rischi di non conformità alle norme a protezione della salute e
sicurezza dei lavoratori che possono comportare sanzioni penali,
civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o
reputazionali a carico dell'Azienda.
Customer
experience
e
Qualità
dei
prodotti
Limitata soddisfazione delle esigenze della clientela business e
consumer, per i diversi prodotti e servizi, lungo tutto il ciclo di vita
del cliente nonché inadeguata qualità erogata e mancato rispetto
degli standard regolatori e contrattuali con conseguente pagamento
di sanzioni e penali.
Inclusione Rischi connessi alla mancata attenzione alle tematiche relative
all'inclusione con impatti negativi sulla reputazione dell'Azienda.
Logistica sostenibile Rischi connessi ad una inadeguata gestione dei processi logistico
produttivi,
anche
in
termini
di
sostenibilità
ambientale,
che
potrebbero influenzare la percezione dell' Azienda da parte degli
stakeholder.
Capitale umano Rischi connessi ad una mancata/inadeguata gestione del personale
in termini di valorizzazione professionale, formazione, sviluppo.
Corporate Governance Rischi connessi ad un sistema di Corporate Governance non
allineato con le leading practice di riferimento con impatti negativi
sulla reputazione dell' Azienda.
Green building Rischi connessi ad una inadeguata gestione degli immobili del
Gruppo, anche in termini di sostenibilità ambientale, che possono
influenzare la percezione della società da parte degli stakeholder.
Gestione responsabile della catena d
i
fornitura
Rischi connessi a rapporti con fornitori con possibili impatti in
termini
di
compliance
e
danni
economici
per
comportamenti
fraudolenti.
Sostenibilità economico-finanziaria reputation
Deterioramento
della
dell'Azienda
nella
comunità
finanziaria (società di rating, banche d'affari, analisti, etc.) che
potrebbe comportare un impatto negativo sul titolo.
Investimenti e sviluppo prodotti ESG Rischi connessi ad un'inadeguata valutazione degli impatti sociali e
ambientali nello sviluppo di nuovi prodotti/servizi, che possono
influenzare la percezione dell' Azienda da parte degli stakeholder.

Rispetto ai temi materiali identificati, il tema Investimenti e sviluppo prodotti ESG, che interessa in particolare le società del Gruppo Poste Vita e Banco Posta Fondi SGR, è quello che seguirà, rispetto ad altri, un più rilevante percorso di sviluppo nel breve/medio termine, peraltro in linea con le migliori best practices nazionali e internazionali.

La tabella che segue mostra il collegamento tra gli ambiti esplicitamente richiesti dal D.Lgs. 254 e le sezioni della DNF, in cui sono trattati.

Ambiti D.Lgs 254/2016 art. 3 c.1 Riferimenti
Consumi energetici, consumi idrici, emissioni GHG,
emissioni inquinanti, altri aspetti ambientali.
§ Green building § Logistica sostenibile
Aspetti attinenti alla gestione del personale, parità di § Capitale umano
genere, convenzioni internazionali e sovranazionali in § Relazioni con le parti sociali
materia di occupazione, dialogo con le parti sociali,
impatto su salute e sicurezza, altri aspetti relativi al
personale.
§ Salute e Sicurezza
§ Inclusione
Rispetto dei diritti umani § Gestione responsabile della catena di fornitura
Aspetti sociali § Sicurezza informatica e continuità del business
§ Customer Experience e Qualità dei prodotti
§ Digitalizzazione e Innovazione
§ Inclusione
§ Gestione responsabile della catena di fornitura
Lotta alla corruzione attiva e passiva §Lotta alla corruzione

I 13 temi materiali, identificati in precedenza, sono stati raggruppati nelle tre aree valoriali che costituiscono la modalità con cui il Gruppo Poste sta integrando la sostenibilità nel suo core business, ossia:

  • Guardare al futuro
  • Dare valore alle persone
  • Prendersi cura del mondo che ci circonda

e sono sintetizzati nella seguente tabella nelle macro-iniziative con cui si concretizzano nella operatività del Gruppo stesso.

I temi che ci raccontano Come si declinano
GUARDARE AL FUTURO
Digitalizzazione e Innovazione La trasformazione digitale
La dematerializzazione dei Contratti e delle
Transazioni
La dematerializzazione delle comunicazioni
La digitalizzazione dei rapporti tra cittadino e PA
Centro Nazionale Accertamento Infrazioni per la
Polizia Stradale (CNAI)
Sicurezza Informatica e Continuità del Business Il piano permanente per la sicurezza
Le attività per il contrasto al cybercrime e per
l'innovazione in ambito security
I piani per la continuità del business
Customer Experience e Qualità dei prodotti Il rapporto con le associazioni dei consumatori
A contatto con la clientela
I tempi di attesa in Ufficio Postale
Corporate Governance Lotta alla corruzione
Whistleblowing
Il Comitato controllo, rischi e sostenibilità
Sostenibilità economico-finanziaria Relazione sulla Gestione:
- Andamento economico, patrimoniale e
finanziario del Gruppo
- Risultati economici per settori di attività
DARE VALORE ALLE PERSONE
Relazioni con le parti sociali Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
Permessi Sindacali
Tutele sindacali
Enti Bilaterali
Dialogo Sociale Europeo
Rafforzamento dei processi di smistamento e
recapito
Salute e sicurezza La sicurezza sui mezzi di trasporto
La sicurezza negli Uffici Postali
La sicurezza Nazionale
La formazione del personale in materia di
sicurezza
Infortuni sul lavoro
Capitale umano I numeri del personale di Poste Italiane
Attività di sviluppo
Programmi per la formazione professionale
Gestione responsabile della catena di fornitura Infortuni sul lavoro
Le clausole etico sociali e ambientali nei contratti
Appalti Verdi
Trasparenza
PRENDERSI CURA DEL MONDO CHE CI CIRCONDA
Pari opportunità di accesso ai servizi
L'integrazione culturale
L'inclusione finanziaria dei cittadini in difficoltà
L'inclusione dei minori
Il Risparmio che fa Scuola
Inclusione L'inclusione dei clienti senior
L'inclusione assicurativa
L'inclusione di genere
La commissione pari opportunità
L'inclusione del personale con disabilità
I consumi energetici e le emissioni
Le collaborazioni a livello internazionale
Logistica sostenibile Gestione dei rifiuti
Acqua
Postel, i materiali utilizzati
Logistica della corrispondenza e dei pacchi
I numeri della flotta
Green building La logistica in appalto
La flotta per il trasporto aereo di Mistral Air
Mobility management
Investimenti e sviluppo prodotti ESG Da definire nel prossimo piano di sostenibilità

GUARDARE AL FUTURO

Digitalizzazione e Innovazione

Dare risposta ai nuovi bisogni dei clienti attraverso l'innovazione dei prodotti e servizi offerti nonché dei processi e in particolare attraverso le opportunità offerte dalla digitalizzazione.

In un contesto di cambiamento che richiede di evolvere il proprio business, ma soprattutto di porre attenzione al cliente, Poste ha avviato un importante percorso di trasformazione digitale che sta coinvolgendo tutto il Gruppo, alla luce delle complessità e della varietà dei settori in cui opera. A tal fine ha quindi individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema. La rilevanza attribuita agli aspetti legati all'innovazione e digitalizzazione dei processi aziendali e dei prodotti e servizi erogati, è confermata dalla mission del Gruppo che si pone come motore di sviluppo inclusivo per il Paese, accompagnando cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale offrendo servizi di qualità, semplici, trasparenti e affidabili.

L'impegno verso l'innovazione digitale trova una sua traduzione concreta nel Piano Industriale Deliver 2022, con cui è stata presentata la nuova organizzazione aziendale con l'istituzione del nuovo settore operativo Pagamenti, Mobile e Digitale creato per poter rispondere al meglio alla sfida competitiva che si aprirà con l'entrata in vigore della nuova direttiva europea PSD2.

La trasformazione digitale

Le iniziative in campo digitale migliorano l'efficienza dei processi e la qualità percepita dalla clientela, permettendo di ridurre gli impatti ambientali collegati, per esempio, agli spostamenti e al consumo di carta.

Il Digital rappresenta oggi una leva cruciale nella relazione con i consumatori che interagiscono con Poste Italiane in modalità multicanale, sia fisicamente attraverso la rete dei 12.822 Uffici Postali e i 28.635 Portalettere, sia da PC tramite il sito internet e dalle App per smartphone o tablet.

Il percorso di trasformazione digitale ha l'obiettivo di valorizzare la rete degli Uffici Postali, sviluppare modalità di accesso multicanale e strumenti per interpretare e anticipare i bisogni della clientela, qualificare l'Azienda come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione, favorire l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale. I principali servizi che negli ultimi anni l'hanno resa concreta riguardano.

In ambito finanziario e assicurativo

  • il Portale dei pagamenti accessibile dal sito web poste.it, un unico ambiente dove poter facilmente pagare bollette, utenze e oneri verso imprese e Pubblica Amministrazione, oltre che ricevere le ricevute direttamente a una propria casella mail;
  • la nuova piattaforma dell'area dell'home banking del sito Poste.it/consumer;
  • il Libretto di Risparmio Postale Ordinario e Smart che può essere emesso in forma cartacea o dematerializzata, così come i Buoni Fruttiferi Postali;
  • Il servizio Remote Banking BancoPostaImpresa Online BPIOL dedicato alle attività professionali, imprenditoriali, no profit e alla Pubblica Amministrazione;
  • Il simulatore previdenziale Poste Vita, una piattaforma digitale che permette agli utenti di valutare la propria situazione previdenziale e costruire la rendita da pensione complementare monitorando costantemente i risultati ottenuti.

In ambito postale:

  • il servizio di Ritiro Digitale delle raccomandate inesitate, che permette al destinatario il ritiro di un invio raccomandato in caso di mancata consegna per assenza del destinatario, in alternativa al processo fisico, mediante il servizio di Identità Digitale PosteID abilitato SPID;
  • il Postino telematico che consente di pagare "a domicilio" direttamente ai portalettere i bollettini di conto corrente delle principali utenze, effettuare ricariche telefoniche e Postepay, prenotare il ritiro delle raccomandate o una carta SIM PosteMobile, concordando la visita al numero gratuito 803.160 o sul sito www.poste.it;
  • la posta elettronica ibrida, che si articola nella fase di accettazione in forma elettronica, smistamento telematico, stampa, imbustamento e recapito in forma cartacea del messaggio.

Trasversalmente ai segmenti di attività e quindi per canale commerciale:

  • le App Postepay, Bancoposta e Ufficio Postale, PosteID, che consentono numerose funzionalità quali la gestione del Conto corrente BancoPosta e delle carte prepagate Postepay, le ricariche telefoniche, il pagamento dei bollettini postali, la prenotazione dell'orario del proprio turno in Ufficio Postale, l'invio di denaro in Italia e nel mondo (p2p), l'accesso in modo sicuro ai servizi online della Pubblica Amministrazione, la tracciabilità dei pacchi e della corrispondenza spedita, l'invio in mobilità di telegrammi, raccomandate, posta e pacchi;
  • il Wi-Fi gratuito disponibile presso 4.119 Uffici Postali (32% del totale), di cui 895 attivati solo nel 2017 a cui è possibile accedere con un'unica registrazione per un massimo di tre ore complessive giornaliere;
  • la tecnologia VoIP installata presso 7.100 Uffici Postali, che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando la connessione Internet.
Categoria 2016 2017
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (mln) 12,5 15
Identità digitali rilasciate (mln) 0,6 1,8
Download App Postepay (*) (mln) 4,4 6,1
Download App Bancoposta (*) (mln) 2,1 3
Download App Ufficio Postale (*)(mln) 0,8 1,8
Download App PosteID (*) (mln) 0,7 1,4
Download App PosteMobile (**) (mln) 2,0 2,7
Operazioni effettuate dai canali digitali consumer (web e app) (***) (mln) 33 39
Focus – Clienti Poste Vita
Clienti Gruppo Assicurativo Poste Vita registrati all'area riservata (n.) 316.436 417.657
Utenti che utilizzano i servizi Poste vita e Poste assicura attraverso device mobili (%) 28,1 31,6

Numeri dei servizi digitali (*)

(**) I Dow nload delle app fanno riferimento agli utenti iOS, Android e Windw s che hanno scaricato l'app dal lancio della prima versione fino alla data (31.12.2016 e 31.12.2017).

indicata (31.12.2016 e 31.12.2017).

(***) Comprendono Bonifici SEPA ed Esteri e per detrazioni, Postagiro, RAV, F24, Ricarica Postepay, Moneygramr, Girofondi, Ricariche telefoniche.

La dematerializzazione dei Contratti e delle Transazioni

Il progetto Gestione Elettronica Contratti e Transazioni (GECT) si pone l'obiettivo di realizzare processi completi di lavorazione in modalità elettronica, che consentano di eliminare la stampa e la conservazione cartacea di milioni di pagine di atti in Ufficio Postale e di notificare ai clienti la propria copia contrattuale tramite email attraverso l'introduzione di originali elettronici sottoscritti con firma elettronica e conservati a norma. Nel corso del 2017 sono state estese le modalità di dematerializzazione a nuovi contratti e transazioni.

A fine 2017 le nuove modalità di gestione dematerializzata sono state estese a 9.943 Uffici Postali (78%) e circa 5mila Sale consulenza (75%) e riguardano oggi il 90% delle principali pratiche effettuate dai clienti e il 96% delle transazioni corrispondenti.

I vantaggi per l'ambiente sono un minor consumo di risorse (carta) e produzione di rifiuti (toner), una riduzione dell'energia utilizzata per le stampe e delle emissioni di CO2. In termini di migliore efficienza operativa, una maggior velocità di consultazione dei documenti e circolarizzazione delle informazioni e la diminuzione dei tempi di risposta per verifiche e accertamenti. Per il cliente la dematerializzazione comporta una semplificazione del processo di stipula dei contratti (per es. apertura in tempo reale del conto corrente).

La dematerializzazione delle pratiche e delle transazioni corrispondenti

Tipologie di pratiche
(dati in migliaia)
2016 2017
N. Pratiche % dematerializzate N. Pratiche % dematerializzate
Buoni 819 89% 1.289 94%
Conti Correnti 705 84% 417 86%
Libretti 417 78% 674 93%
Postepay Evolution * - - 1.227 91%
Polizze Vita* - - 274 70%
MiFID 1.270 96% 2.571 96%
Poste Mobile 22 44% 815 70%
Totale Pratiche ** 3.233 89% 7.267 90%
Transazioni corrispondenti *** 2016 2017
Totale Transazioni (mln) 28,0 31,5
Totale Transazioni elettroniche (mln) 27,0 30,3
Transazioni dematerializzate (%) 96,4% 96,2%

* Servizi di dematerializzazione attivati nel secondo semestre 2016

** l'incremento dei volumi di pratiche dematerializzate nel biennio 2016 e 2017 è legato all'aumento degli Uffici Postali abilitati (circa 8.000 nel 2016 e circa 10.000 nel 2017) e dei nuovi ambiti contrattuali attivati.

*** l'incremento dei volumi delle transazioni elettroniche nel biennio 2016 e 2017 è riconducibile alla "digitalizzazione" di alcune operazioni con conseguente eliminazione della ricevuta. Nel corso del 2017, infatti, i volumi delle operazioni digitalizzate sono stati pari a circa 30 milioni.

La dematerializzazione delle comunicazioni

Postel SpA è la società del Gruppo che opera nel settore dei servizi di comunicazione per le aziende e la Pubblica Amministrazione, offrendo una gamma completa di servizi di stampa e imbustamento della corrispondenza (mass printing), di gestione elettronica documentale, direct marketing e commercial printing. Postel mette a disposizione dei clienti una piattaforma tecnologica per la digitalizzazione delle comunicazioni e dei processi di gestione documentale, che consente la dematerializzazione e l'elaborazione elettronica dei documenti, dalla ricezione, creazione, fascicolazione e classificazione alla loro archiviazione e custodia, indipendentemente dalla modalità e dalla molteplicità dei canali con cui arrivano in Azienda.

Le comunicazioni vengono archiviate elettronicamente presso il Data Center Postel e rese disponibili al destinatario. La dematerializzazione della corrispondenza consente in ogni fase di verificare e monitorare la ricezione dei documenti inviati.

Inoltre il servizio di Ritiro Digitale permette al destinatario di ritirare anche in digitale, in alternativa al processo fisico, la propria comunicazione inviata mediante posta raccomandata e non consegnata per assenza del destinatario.

La digitalizzazione dei rapporti tra cittadino e PA

Poste Italiane, che svolge una funzione di intermediazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione, nell'ottica di una semplificazione dei rapporti, opera come "Identity Provider", attraverso il servizio di Identità digitale PosteID abilitato al Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID).

Il servizio Identità Digitale PosteID abilitato a SPID consente ai titolari di creare un 'profilo' digitale per accedere a tutti i servizi online e alle APP di Poste Italiane e ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni e dei fornitori privati aderenti a SPID. L'Identità Digitale PosteID abilitato SPID può essere richiesto online da tutti i cittadini italiani maggiorenni che sono stati riconosciuti de visu presso gli Uffici postali di Poste Italiane perché hanno acquistato in precedenza un prodotto es. finanziario BancoPosta, oppure in possesso della Carta nazionale dei Servizi (CNS), della Carta di Identità Elettronica (CIE), della firma digitale oppure, previa registrazione online, direttamente in Ufficio Postale, non ultimo a Domicilio mediante il portalettere dotato di palmare, per i cittadini privi di uno strumento di identificazione online riconosciuto.

La rete Sportello Amico è presente su 5.734 Uffici Postali (45%) e offre servizi come il pagamento dei ticket sanitari, la stampa dei certificati anagrafici, il rilascio visure catastali e il rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno Elettronico (PSE). Nel 2017 sono state gestite 894mila richieste di permessi di soggiorno successivamente dematerializzate e trasmesse alle Questure di competenza.

Centro Nazionale Accertamento Infrazioni per la Polizia Stradale (CNAI): Il Gruppo svolge un'attività di supporto alla Polizia Stradale nella gestione dell'intero processo sanzionatorio relativo alle infrazioni provenienti da sistemi di rilevazione automatica (Tutor) mettendo a disposizione una piattaforma informatica a supporto dell'Amministrazione per la completa digitalizzazione di tutte le pratiche in ingresso; questa piattaforma, consentendo la riduzione dei tempi di lavorazione degli atti, riduce quindi i tempi di risposta ai ricorsi e contribuisce all'ottimizzazione delle risorse dell'Amministrazione Pubblica.

Il CNAI gestisce mediamente 1.200 pratiche al giorno, di cui il 60% cartacee e il 40% PEC, per un totale annuo di oltre 700mila verbali.

Sicurezza Informatica e Continuità del Business

Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e proteggere gli asset da attacchi cyber interni o esterni all'organizzazione. Prevenire le interruzioni operative attraverso l'implementazione di procedure per la gestione degli incidenti di sicurezza e piani di disaster recovery in un'ottica di prevenzione e gestione delle interruzioni dei processi che possano determinare disagi ai clienti e ai business partner, nonché perdite di fatturato.

Poste Italiane ha da sempre considerato la sicurezza informatica e la continuità del business come componenti prioritarie e strategiche per la natura dei servizi offerti e l'elevato numero di clienti serviti. Pertanto ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.

Il principale obiettivo nella gestione della sicurezza informatica è garantire adeguati livelli di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati e dei servizi erogati. Per perseguire l'obiettivo sono state adottate, oltre alle misure tecnologiche, anche disposizioni organizzative e di regolamentazione dei processi operativi, a garanzia di un idoneo livello di protezione a cui si aggiunge un costante flusso informativo verso gli organismi di controllo interno e/o verso le Autorità di riferimento.

A presidio dei rischi relativi alla sicurezza delle informazioni e ai sistemi informativi, nell'ambito della funzione Tutela Aziendale:

  • è stato individuato un interlocutore unico sul rischio legato alla sicurezza informatica, il Chief Information Security Officer;
  • è attiva la gestione integrata del rischio di Cyber Security;
  • è garantita una maggiore efficacia ed efficienza operativa attraverso la riduzione della frammentazione dei processi operativi tra le funzioni.

Il framework di sicurezza informatica adottato da Poste Italiane si articola attraverso diversi livelli di intervento:

  • La Policy di Sicurezza Informatica è l'impianto documentale mediante cui si esprimono gli obiettivi e le direttive strategiche volte a indirizzare la gestione della sicurezza delle risorse e dei processi informatici a supporto dei servizi di business, al fine di contenere, entro predefiniti limiti accettabili, il rischio di compromissioni della riservatezza, dell'integrità e della disponibilità delle stesse sia in un'ottica di tutela del business che di contributo al contrasto degli eventi di tipo cybercrime.
  • L'analisi del rischio informatico, volta a identificare e valutare i potenziali scenari di compromissione della riservatezza, integrità e disponibilità delle risorse ICT a supporto dei servizi di business e a indirizzare l'implementazione delle opportune misure di riduzione del rischio verticali sulle applicazioni e su singoli asset IT (middleware, sistemi operativi, DB, ecc.) in funzione della soglia di propensione al rischio informatico definita per i servizi di business cui le risorse ICT asservono.
  • il Piano Permanente di Sicurezza (PPS) composto da tutti gli interventi trasversali e dai progetti tecnologici necessari per garantire la presenza, l'aggiornamento e il corretto funzionamento delle piattaforme di sicurezza, per erogare i processi operativi di sicurezza ed effettuare tutti i controlli e le verifiche finalizzate a contenere il profilo di rischio nel tempo a livelli accettabili;
  • Le attività di Security by Design che, nell'ambito delle fasi di analisi, progettazione, realizzazione e messa in produzione dei nuovi servizi o modifica dei servizi esistenti, oltre che all'interno dei processi di change dei sistemi informatici, sono finalizzate ad individuare i requisiti di sicurezza atti a garantire l'adeguata tutela delle risorse ICT coinvolte. Il fine ultimo delle attività di Security By Design è quello di incidere su tutta la catena del valore e assicurare la conformità alle norme di legge e agli standard in materia di sicurezza IT, oltre che di integrare la sicurezza informatica nei processi IT e in quelli di Service Creation.
  • Le infrastrutture tecnologiche di sicurezza trasversali. Le piattaforme infrastrutturali di sicurezza hanno la funzione di garantire e proteggere le risorse informatiche aziendali a fronte di attacchi informatici mirati e al contempo di rendere compliant l'Azienda a leggi e normative.
  • La prevenzione, risposta e gestione degli incidenti di sicurezza mediante un unico punto di sintesi e coordinamento delle attività, attraverso una gestione integrata dei flussi informativi provenienti dai diversi presidi di sicurezza informatica, garantendo, verso l'esterno, un'unica interfaccia operativa per le attività di security information sharing e, verso l'interno, un supporto di sicurezza continuativo.
  • Le certificazioni di Terza Parte. A fronte delle spinte del contesto esterno, dovute alla crescente complessità del business e alle evoluzioni normative e regolamentari, nonché agli sviluppi del contesto interno, volto al crescente utilizzo della leva tecnologica e al rafforzamento dei livelli di qualità dell'offerta, Poste garantisce un presidio strutturato delle tematiche di qualità in ambito IT e sicurezza. Tale presidio si declina nell'applicazione di un Sistema di Gestione Integrato della Qualità IT e Sicurezza che recepisce gli aspetti evidenziati da standard internazionali in materia e da benchmark di settore.
  • Progetti per l'innovazione in ambito security. Poste Italiane persegue l'innovazione in materia di sicurezza informatica con riferimento alla realizzazione di studi e ricerche di scenario su temi verticali di sicurezza, con un focus specifico sui temi della gestione delle identità, della mobile security e dei distributed ledger (tecnologia blockchain).

Nel dettaglio, la Policy di Sicurezza Informatica racchiude le direttive strategiche per la gestione della sicurezza informatica che tutte le società del Gruppo hanno declinato rispetto alle specificità del proprio business. La politica definisce gli obiettivi di sicurezza e i requisiti di conformità a livello normativo e di adesione volontaria a standard e best practice di settore. A partire da questa politica è stato definito un sistema documentale che definisce: i requisiti e le regole di sicurezza, gli standard tecnici/organizzativi, le procedure e istruzioni in cui vengono esplicitate le modalità operative dei processi di sicurezza e i dettagli sui compiti e le attività effettuate dal personale operativo.

Poste Italiane ha ricevuto la certificazione del proprio sistema di gestione integrato dei processi di erogazione dei servizi IT e Sicurezza, secondo le norme internazionali ISO 27001 (Sicurezza IT), ISO 20000 (Processi IT), ISO 9001 (Qualità).

L'analisi del rischio informatico ha l'obiettivo di identificare e valutare i potenziali scenari di compromissione della riservatezza, integrità e disponibilità delle risorse ICT a supporto dei servizi di business. La metodologia è strutturata in più macro-fasi che coinvolgono l'identificazione degli ambiti di analisi e del correlato perimetro degli asset, l'identificazione e valutazione degli impatti, delle minacce e delle vulnerabilità, il calcolo del rischio potenziale, del rischio effettivo e il trattamento del rischio residuo.

Con particolare attenzione al perimetro della Circolare 285/13 di Banca d'Italia, è stato condotto l'aggiornamento annuale dell'analisi del rischio informatico per il perimetro degli asset ICT di BancoPosta includendo il focus sugli asset a supporto dei servizi di Pagamento via Internet in ottemperanza all'Orientamento 2.1 emanato dall'Autorità Bancaria Europea (EBA).

L'attività ha portato successivamente alla redazione del Rapporto Sintetico sull'analisi del rischio informatico 2017 che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste italiane nel mese di dicembre.

Attraverso l'attività di Security by Design il Gruppo individua i requisiti per la progettazione di un nuovo servizio o la modifica di servizi esistenti atti a garantire la tutela delle risorse ICT su tutta la catena del valore. In merito agli aspetti riconducibili alla Security by Design, sono stati forniti requisiti di sicurezza per oltre un migliaio di iniziative di sviluppo.

Inoltre, sono stati forniti requisiti di sicurezza non solo informatica, ma anche di processo per l'erogazione di nuovi prodotti e servizi di business in fase di "Service Creation", tra cui SPID, nuovo portale Poste.it Business e Personal Financial Management nell'APP BancoPosta.

In ottemperanza alla normativa vigente in materia di sicurezza dei dati, prevenzione e contrasto dei reati informatici, è stato inoltre istituito un apposito presidio di Incident Handling per la prevenzione, gestione ed escalation degli incidenti di sicurezza informatica che comportino danni al patrimonio informativo aziendale, violazione di policy interne e/o della normativa e la perdita, modifica o divulgazione non autorizzata o l'accesso indebito ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. La gestione degli incidenti di sicurezza informatica è formalizzata in un'apposita procedura operativa che prevede il monitoraggio e il trattamento dell'incidente di sicurezza.

Per la tutela della privacy Poste ha adottato misure di sicurezza preventive per ridurre al minimo i rischi di distruzione, perdita, accesso non autorizzato, trattamento non consentito dei dati personali, in ottemperanza ai requisiti del D.Lgs. 196/2003.

GRI 418-1 Violazione della privacy e fuoriuscite dei dati

2016 2017
Numero totale di reclami ricevuti per violazione della privacy 12 6
Numero di reclami ricevuti da terzi e riconosciuti dall'organizzazione 12 6
Numero di reclami ricevuti da parte di organismi di regolamentazione 0 0
Numero totale di fuoriuscite, furti di dati dei clienti, perdite dei dati dei clienti identificati 0 0

Il piano permanente per la sicurezza

Il Piano Permanente di Sicurezza (PPS) 2015-2019, rivisto e aggiornato annualmente, redatto per la gestione delle attività, iniziative e progetti di sicurezza informatica rilevanti per la protezione delle risorse ICT e per l'adeguamento delle contromisure previste dalle diverse normative e standard di riferimento, ha carattere permanente in funzione della continua evoluzione dei rischi IT e contempla sia attività processive, sia progetti per l'implementazione di infrastrutture tecnologiche trasversali a supporto di tutti i servizi erogati. Nel 2017 sono state gestite e monitorate una serie di iniziative progettuali nell'ambito degli 11 cantieri in cui è organizzato il piano permanente consentendo di portare a termine diverse iniziative:

    1. IT Security e Risk Assessment
    1. Sicurezza delle Infrastrutture
    1. Segregazione Ambienti
    1. Sicurezza delle Applicazioni
    1. Controllo accessi utente-IAM
    1. Sicurezza Digitale
    1. Sicurezza delle applicazioni critiche
    1. ICT Security Compliance
    1. Sicurezza Ambienti di Certificazione
    1. Audit e Sistema di Controllo Interno
    1. Sicurezza dei client aziendali.

Oltre ai progetti implementativi, tra le iniziative portate a regime, si annoverano:

  • la Secure Code Review che consiste nella revisione della sicurezza del codice applicativo a garanzia che i controlli di sicurezza siano presenti, che eseguano ciò che è stato richiesto e che il codice sia realizzato in linea con le principali best practice di sviluppo sicuro.
  • il processo di mascheramento dei dati personali in ambiente non di produzione, indirizzato tramite la piattaforma SeDaM (Secure Data Masking) che ha l'obiettivo di ridurre il rischio di esposizione di dati reali di produzione a soggetti terzi e/o a soggetti non autorizzati mediante processi e procedure per la riduzione dell'utilizzo di dati reali in ambienti di non Produzione, per l'anonimizzazione dei dati reali negli ambienti di non Produzione e per il mascheramento degli stessi
  • le attività per la messa in sicurezza di tutte le App che espongono marchi riconducibili a Poste Italiane che sono fruibili non solo mediante market ufficiali (Google Play Store e Apple Store), ma anche attraverso market alternativi con la finalità di analizzare le tipologie dei dati raccolti ed eventualmente trasmessi e prevenire esposti da parte dei clienti per illeciti diretti e indiretti (per es. frodi o danno d'immagine) riconducibili al loro uso improprio.

Le attività per il contrasto al cybercrime e per l'innovazione in ambito security

L'Azienda negli ultimi anni ha dato vita a tre poli tecnologici per garantire e monitorare la Cyber Security:

Il Computer Emergency Response Team (CERT) di Poste Italiane è costituito da una squadra di esperti di sicurezza e ha il compito di coordinare tutte le attività di risposta alle emergenze informatiche. Il CERT si rivolge sia a specialisti della sicurezza e a grandi organizzazioni, sia a clienti e a consumatori ai quali offre la sua esperienza e competenza per garantire un corretto utilizzo della rete Internet. In particolare, il Centro si occupa di prevenzione, analisi e protezione dalle minacce informatiche; coordina tutte le attività di risposta alle emergenze informatiche e costruisce relazioni con i privati finalizzate allo scambio reciproco di conoscenza nell'ambito della Cyber Security. A titolo esemplificativo, l'attività di Information Sharing nel corso dell'anno 2017 ha reso possibile la condivisione di informazioni utili in merito a minacce di recente scoperta con relativi Indicatori di Compromissione (IoC), relativamente a minacce, attacchi e vulnerabilità specifiche di potenziale impatto sulle infrastrutture e gli asset aziendali.

Il Security Innovation Lab creato a Trento in collaborazione con il nodo italiano di EIT Digital – core partner dell'European Institute of Innovation and Technology (EIT) – si occupa di ricerca applicata e ha avviato numerose iniziative progettuali nell'ambito dei programmi Europei FP7 - The 7th Framework Programme (Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico) - ed Horizon 2020 – Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione (2014-2020).

Il Distretto Tecnologico Cyber Security di Cosenza nato nell'ambito del Programma Operativo Nazionale "Ricerca e competitività 2007-2013" finanziato dal MIUR. Il suo scopo è realizzare soluzioni per la protezione dei pagamenti elettronici. Obiettivo primario del Distretto è studiare, definire e implementare modelli, metodologie e prototipi evolutivi per l'analisi delle minacce cyber e la protezione dei dati personali, al fine di innalzare le capacità di difesa e di risposta di Poste e garantire una gestione efficace ed efficiente degli aspetti relativi alla privacy all'interno del Gruppo, anche in virtù dell'emanazione del Regolamento Europeo 2016/679 sulla Protezione dei Dati.

Negli ultimi anni, inoltre, Poste Italiane ha attivato numerosi progetti in materia di sicurezza informatica finanziati attraverso programmi Europei, tra cui il progetto "Waffle" nell'ambito dell'iniziativa Europea Eit Digital 2017 per la prevenzione contro gli attacchi di "phishing" mirati a indurre gli utenti a rivelare informazioni confidenziali, per poi rubare loro l'identità.

L'obiettivo è gestire, in ottica non solo di protezione ma anche e soprattutto di prevenzione, i nuovi rischi emergenti in un contesto che richiede, per la crescita del business, prodotti, processi e servizi con caratteristiche inedite, nuove tecnologie e un'elevata competitività. La partecipazione a tali progetti ha comportato vantaggi di natura tecnologica, procedurale ed economica, oltre a consentire l'inclusione di Poste in un network di oltre 50 partner, nei diversi paesi membri, tra cui Università e centri di ricerca, istituzioni pubbliche (Ministeri e Agenzie) e imprese private.

L'impegno di Poste Italiane nella Cyber Security si traduce anche nella partecipazione a organizzazioni internazionali del settore, tra cui l'European Electronic Crime Task Force (EECTF)18 e il Global Cyber Security Center (GCSEC)19 .

Nel corso del 2017 l'Azienda ha organizzato anche diverse attività di formazione che si sono svolte con 7 workshop che hanno riguardato il nuovo Regolamento Privacy con i relativi adempimenti, l'Information Resilience e la protezione del business, Internet of Things, il fattore umano e la Cyber Security, open data e data science, la sicurezza nella nuova banca digitale e infine il tema della fiducia nell'era digitale.

I piani per la continuità del business

Il Gruppo ha sviluppato e mantiene attivi ai sensi della circolare della Banca D'Italia 285/13:

  • un piano di Continuità operativa BancoPosta, che ha l'obiettivo di illustrare le scelte strategiche, organizzative e di attribuzione di ruoli e responsabilità, effettuate in tema di continuità del business;
  • un piano di Disaster Recovery, che definisce le misure tecniche e organizzative per fronteggiare eventi che potrebbero provocare l'indisponibilità dei centri di elaborazione dati a supporto dell'operatività;
  • un piano di Crisis management volto a supportare i diversi attori aziendali coinvolti in una situazione di emergenza con impatti sui servizi finanziari.

18 Fondata nel 2009 da Poste Italiane, d'intesa con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno e la United States Secret Service, con l'obiettivo di costruire un'alleanza strategica a livello europeo per reprimere e perseguire penalmente le attività connesse ai crimini informatici.

19 Organizzazione senza scopo di lucro, creata per promuovere la sicurezza informatica in Italia e nel resto del mondo. Il Centro, è stato fondato e finanziato da Poste Italiane e da altre aziende associate.

Risorse del piano di continuità del business

2016 2017
Investimenti (mln euro) 4,1 3,6
Esercitazioni (n.) 4 5
n. persone coinvolte 180 180
Servizi su Mainframe (servizi Open in elaborazione) coperti da piani di disaster recovery (%) 100% 100%

Gli investimenti si riferiscono ai progetti di Business Continuity Management e Adeguamento disaster recovery tecnologico

Customer Experience e Qualità dei prodotti

Adottare modelli di servizio atti a promuovere la qualità dei prodotti e servizi offerti. L'ascolto sistematico, le indagini di soddisfazione e un'efficace gestione dei reclami, essenziali per valorizzare la relazione con i clienti e rispondere alle loro necessità. Fornire un'esperienza unica e distintiva che vada oltre l'erogazione del prodotto o del servizio tradizionale.

L'approccio alla qualità di Poste Italiane si fonda sui principi di semplificazione e trasparenza delle informazioni alla clientela, uguaglianza e imparzialità del servizio a tutti i clienti senza alcuna discriminazione.

Poste Italiane ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.

L'obiettivo è garantire un riscontro qualificato e competente alle esigenze della clientela e del mercato, attraverso l'adozione di soluzioni tecnologiche e organizzative. L'impegno verso la qualità e la Customer Experience trova una sua traduzione concreta nelle aree di responsabilità assegnate all'interno dell'organizzazione. Al fine di rafforzare il presidio della qualità dei prodotti è stata istituita la funzione Affidabilità Aziendale responsabile, tra l'altro, di verificare l'effettiva rispondenza dei processi operativi e commerciali ai livelli di servizio dichiarati negli indicatori di qualità e performance.

In tutti i settori in cui opera il Gruppo, è stato adottato un sistema di gestione della qualità conforme allo standard internazionale ISO 9001.

Nel 2015 sono stati introdotti in azienda due nuovi indicatori di Customer Experience: il Net Promoter Score (NPS) per misurare le performance delle business unit (Bancoposta, Posta Comunicazione e Logistica e Poste Vita) e il Customer Effort Score (CES) per il monitoraggio dei canali (uffici postali, call center e web).

A fronte delle indicazioni provenienti dalle survey dei clienti, viene svolta un'analisi dettagliata e un elenco di priorità, utile per la pianificazione delle attività finalizzate al miglioramento.

In azienda, inoltre, si è strutturato un processo di Customer Centred Design volto a ottenere un'interazione semplice ed efficace per gli utenti sui vari touchpoint (dal layout degli Uffici Postali alle App e al web), che vede il Cliente al centro dell'attività di progettazione, coinvolgendolo sin dall'inizio attraverso analisi delle esigenze, verifica del concept e usabilità dei prototipi realizzati.

Il miglioramento della qualità dei processi a presidio della relazione con i clienti è stato integrato dal 2016 con la metodologia Lean Six Sigma, basata sull'analisi di una grande quantità di dati e sull'utilizzo di strumenti statistici per l'identificazione delle cause dei problemi riscontrati dai clienti.

La qualità del servizio universale

2017 2016
Prodotto Consegna entro Obiettivo Risultato Obiettivo Risultato
Posta 1 - Prioritaria 1 giorno 80,0% 82,2% 80,0% 83,9%
Posta 1 - Prioritaria 4 giorni 98,0% 99,1% 98,0% 99,2%
Posta 4 - Ordinaria (1) 4 giorni 90,0% 91,2% 90,0% 96,0%
Posta Massiva 4 giorni 90,0% 96,7% 90,0% 97,0%
Posta Raccomandandata 4 giorni 90,0% 95,1% 90,0% 97,0%
Posta Assicurata 4 giorni
Pacco Ordinario 4 giorni 90,0% 92,2% 90,0% 96,8%
90,0% 99,6% 90,0% 99,8%

(1) Elaborazione su dati certificati da IZI su incarico AGCom.

Il rapporto con le associazioni dei consumatori

Poste Italiane e i rappresentanti delle 19 Associazioni dei consumatori che aderiscono alla Consulta delle Associazioni hanno firmato nel 2011 un Accordo quadro, rinnovato nel 2014, che ha definito le regole di confronto e ha istituito il Cantiere consumatori, un tavolo permanente di consultazione avente l'obiettivo di migliorare costantemente la qualità dei prodotti e dei servizi offerti. L'Accordo garantisce stabilità nelle relazioni con le Associazioni dei consumatori, aumentando il dialogo e la collaborazione. Il tavolo di lavoro permanente ha dato vita a diversi progetti di informazione congiunta verso la clientela, riguardo tematiche importanti come nuovi prodotti, tariffe e riorganizzazioni del servizio, mentre le procedure di conciliazione hanno continuato a essere uno strumento di gestione bonaria del contenzioso. Dal 2015 in poi le conciliazioni fanno parte del sistema di gestione del contenzioso dell'AGCom e sono inserite nell'elenco delle procedure ADR (Alternative Dispute Resolution) riconosciute dalla legge, anche nei confronti dell'Unione Europea. Nell'ultimo biennio le procedure di conciliazione delle società del Gruppo hanno prodotto complessivamente 3.043 domande di conciliazione di cui 2.452 sono state discusse. Considerando l'esito della discussione nell'ultimo biennio, nel 75% dei casi è stato raggiunto un accordo fra le parti.

Le conciliazioni

2016 2017
Conciliazioni discusse su prodotti Postali Retail 678 831
di cui conciliate 88% 84%
Conciliazioni discusse su prodotti Postali Business 37 94
di cui conciliate 68% 88%
Conciliazioni discusse su prodotti Bancoposta 352 370
di cui conciliate 51% 49%
Conciliazioni discusse su prodotti PosteMobile 17 38
di cui conciliate 71% 61%
Conciliazioni discusse su Fondo Immobiliare IRS n.a. 35
di cui conciliate n.a. 100%
Totale conciliazioni discusse 1.084 1.368
di cui conciliate 811 1.022

A contatto con la clientela

La collaborazione del cliente tramite la presentazione di un reclamo è essenziale per individuare e rimuovere le cause che hanno provocato il disagio e porre in essere gli interventi correttivi necessari al miglioramento dei processi. Tutte le società del Gruppo hanno implementato procedure specifiche che definiscono i principi e le regole di gestione dei reclami approvate e riviste periodicamente dai Consigli di Amministrazione.

Il Contact Center "Poste Risponde" ha gestito nel 2017 circa 26 milioni di contatti (21 milioni di contatti nel 2016). L'assistenza viene erogata su servizi finanziari e postali, servizi assicurativi e previdenziali e servizi di telefonia mobile. Nel 2017 sono stati dedicati due nuovi numeri verdi per l'assistenza ai clienti e agli Uffici Postali Start-up di Carta Salute e sono state condotte campagne di caring con circa 15mila chiamate finalizzate a conoscere il punto di vista su particolari processi di post-vendita.

Nel 2017 Poste ha firmato, insieme ad altre 12 grandi aziende, il Protocollo d'intesa sui call center che definisce le buone pratiche sociali e commerciali per gestire i servizi di contatto con la propria clientela, in via diretta o indiretta. L'obiettivo è limitare la delocalizzazione "fissando all'80% la soglia minima dei servizi erogati in Italia" prevedendo anche che "il 95% delle attività svolte in via diretta sia effettuato in Italia entro sei mesi dalla stipula e che per i nuovi contratti almeno l'80% dei volumi in outsourcing sia effettuato sul territorio italiano".

Reclami dei clienti per tipologia

Uffici postali 2016 2017
Reclami pervenuti (n.) 9.880 10.096
Tempo medio di risposta (gg.) n.d. 32
Corrispondenza
Reclami pervenuti (n.) 96.177 89.681
Tempo medio di risposta (gg.) 22 34
Pacchi
Reclami pervenuti (n.) 92.300 122.580
Tempo medio di risposta (gg.) 21 14
Reclami Servizi Finanziari
Reclami pervenuti* 60.961 76.107
Tempo medio di risposta (gg.) 35 21
Reclami Servizi Assicurativi
Reclami pervenuti (n.) 3.658 2.577
Tempo medio di risposta (gg.) 16 16
Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (n.) 299 169
Reclami Poste Mobile
Reclami pervenuti telefonia mobile** (n.) 141.356 33.098
Tempo medio di risposta (gg.) 12 3
Reclami pervenuti telefonia fissa (n.) n.a. 469
Tempo medio di risposta (gg.) n.a. 6

* L'aumento dei reclami (non sono compresi nei dati esposti i ricorsi agli organismi stragiudizievoli Arbitro Bancario Finanziario (ABF) e Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) di BancoPosta si è verificato in particolare sui prodotti: Libretti di risparmio, per la diminuzione dei tassi di interesse e per un aumento delle richieste di giacenze ISEE; carte prepagate per la progressiva introduzione delle Postepay evolution che consentono maggiori servizi ai clienti; Buoni Fruttiferi Postali, per diverse attese di rendimento da parte dei clienti.

** L'elevato volume dei reclami della telefonia mobile 2016 è legato a disservizi tecnici che si sono verificati in coincidenza con i primi trial di migrazione massiva dei clienti dalla piattaforma ESP a FULL. Nel 2017 i reclami sono diminuiti grazie ad alcuni interventi, effettuati già a partire dalla fine del 2016.

I tempi di attesa in Ufficio Postale

Il nuovo gestore attese, presente su 2.948 Uffici Postali (23%) è un sistema multicanale che consente di contrarre i tempi di erogazione e fruizione dei servizi programmando le priorità e i flussi in base al numero degli utenti in coda. La nuova tecnologia consente di utilizzare diversi canali di accesso all'Ufficio Postale tra cui il Totem per la scelta del servizio, il lettore delle carte BancoPosta, Libretto e Impresa, i canali digitali (App e sito web) per la prenotazione degli appuntamenti e la scansione del QR Code per il ritiro della corrispondenza e dei pacchi in giacenza.

L'esperienza dei clienti negli Uffici Postali

2016 2017
Tempo medio di attesa negli Uffici Postali (minuti) 8,61 8,97
Clienti serviti entro 15 minuti (%) 82,9 81,9
Soddisfazione dei clienti per il tempo di attesa (1-10) * 7,9 8,0
Soddisfazione complessiva dei clienti per l'esperienza nell'Ufficio Postale * 8,4 8,7

* Fonte: Barometro uffici postali 2017, 5.069 interviste a frequentatori degli uffici postali, Doxa

Lotta alla corruzione

Rispettare la normativa vigente in termini di lotta alla corruzione attiva e passiva in ogni sua forma.

La corruzione rappresenta un ostacolo intollerabile all'efficienza del business e alla leale concorrenza. Poste Italiane ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema. A tal proposito, si è dotata di una funzione di Fraud Management e Security Intelligence che rappresenta il punto di riferimento operativo e funzionale delle strutture aziendali per le segnalazioni di eventi illeciti o sospetti tali e assicura costantemente un servizio antifrode impegnato su più fronti: analisi e valutazione dei rischi di frode, collaborazione diretta con le Forze dell'Ordine, Polizia Giudiziaria, Autorità Giudiziaria; supporto alle altre funzioni aziendali quali business e antiriciclaggio; approfondimenti di Digital Forensics per eventi informatici; realizzazione di iniziative progettuali volte a garantire il miglioramento dei livelli di sicurezza ed il presidio delle attività di prevenzione, mitigazione e contrasto delle frodi; attività di rilevazione, monitoraggio e contrasto degli attacchi fraudolenti ai clienti dei servizi digitali e sul canale fisico; attività di monitoraggio e blocco delle transazioni sospette/fraudolente; reportistica mirata al monitoraggio dei livelli di performance e all'andamento delle frodi; supporto specialistico antifrode per analisi e definizione di requisiti di sicurezza rispetto a nuovi prodotti e servizi. Inoltre, fornisce supporto all'Organismo di Vigilanza nell'ambito delle indagini sulle segnalazioni di reati previsti dal D.Lgs 231/01.

In linea con le best practices nazionali e internazionali e il quadro normativo/regolatorio di riferimento, la funzione Controllo Interno, nel biennio 2016/2017, ha analizzato in fase di risk assessment il 100% dei processi identificando 30 processi a rischio di corruzione, tra cui il processo acquisti, la finanza aziendale e la gestione delle risorse umane.

Inoltre, la Funzione Controllo Interno, svolgendo attività di audit, ha garantito sui processi a rischio di corruzione diversi gradi di copertura che nello specifico nel 2017 hanno raggiunto anche il 94%.

Percentuale di copertura* dei processi a rischio corruzione con interventi di audit [GRI 205-1]

2016 2017
Alta copertura 67% 94%
Media copertura 33% 3%
Bassa copertura 0% 3%

Numero totale di dipendenti coinvolti in attività di formazione specifica su temi di anticorruzione*

* La copertura rappresenta l'incidenza complessiva delle attività di audit sui processi aziendali

2016 2017
99.963 56.052
179 261
12.441 6.726
87.343 49.065

*E' stata considerata formazione anticorruzione quella contenuta sull'argomento all'interno del corso on line "Il D.Lgs. 231/'01.

Whistleblowing

Il whistleblower è il lavoratore che decide di segnalare una condotta illecita o un pericolo che potrebbe danneggiare l'organizzazione di cui è venuto a conoscenza durante l'attività lavorativa. Assicurare le dovute misure di tutela e, ancor di più, incentivare la denuncia da parte dei lavoratori possono essere determinanti per contrastare i fenomeni corruttivi.

Poste Italiane ha adottato delle linee guida (disponibili sul sito internet della Società www.posteitaliane.it) volte a disciplinare il sistema interno relativo al whistleblowing, anche in forma anonima, di atti o fatti riferibili a:

  • violazioni di norme, interne ed esterne, che disciplinano l'attività di Poste Italiane e/o dei principi e delle regole di comportamento contenuti nel Codice Etico;
  • comportamenti illeciti o fraudolenti, compiuti da dipendenti, membri degli organi sociali, o terzi (fornitori, consulenti, collaboratori, ecc.) che possano determinare in modo diretto o indiretto, un danno economicopatrimoniale e/o di immagine per l'Azienda.

L'obiettivo è favorire la diffusione di comportamenti etici in ambito lavorativo, rafforzare il rispetto delle norme e il governo societario, nonché tutelare gli investitori e le categorie di soggetti fruitori dei servizi offerti. Le linee guida adottate sono tese a garantire la riservatezza dei dati personali del segnalante e del presunto responsabile della violazione, ferme restando le regole che disciplinano le indagini o i procedimenti avviati dall'autorità giudiziaria in relazione ai fatti oggetto della segnalazione.

La segnalazione può avvenire - anche in forma anonima - tramite posta tradizionale all'indirizzo: Comitato Valutazione Segnalazioni, Viale Europa n. 175 00144 Roma o attraverso l'indirizzo di posta [email protected]. Il processo di gestione delle segnalazioni è presidiato dal Comitato Valutazione Segnalazione (il "Comitato" o "CVS"), coordinato dalla funzione Controllo Interno, che esegue tutte le attività istruttorie, valuta le verifiche da compiere, le funzioni aziendali da coinvolgere nelle analisi e nell'archiviazione garantendo la confidenzialità delle informazioni e predisponendo una reportistica periodica riguardante le segnalazioni ricevute. Gli esposti gestiti dal Comitato nel 2017 sono risultati privi di fondamento, mentre nel 2016 in 1 caso ne è stata riscontrata la validità. Si trattava di una segnalazione riguardante le frodi nel processo di monitoraggio della qualità del recapito oggetto di audit mirato da parte della funzione Controllo Interno che ha riscontrato alcune responsabilità individuali e consentito all'Azienda di adottare gli opportuni provvedimenti.

Segnalazioni gestite dal Comitato Valutazione [GRI 205-3]

2016 2017
Segnalazioni gestite (n.) 282 290
di cui in ambito corruzione (n.) 23 23
di cui risultate fondate (n.) 1 0

DARE VALORE ALLE PERSONE

Relazioni con le parti sociali [GRI 102-41]

Instaurare relazioni con i sindacati, basate sui principi di correttezza e rispetto dei ruoli, con il fine di trovare soluzioni condivise finalizzate alla crescita, alla competitività e alla continuità del business.

Il Rapporto tra Poste Italiane e le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) si basa su un sistema di relazioni articolato su contrattazione, confronto, consultazione e informazione periodica e preventiva, nel rispetto di quanto siglato nei contratti collettivi che si applicano alle società del Gruppo e che coprono il 100% dei dipendenti. Il CCNL di Poste Italiane copre circa il 95% dei dipendenti, mentre SDA e Mistral Air hanno autonome regolamentazioni contrattuali.

Nel rispetto delle attività di condivisione con le OO.SS, l'8 febbraio 2018 è stata sottoscritta l'Ipotesi di Accordo di riorganizzazione delle attività di Recapito.

Tale riassetto organizzativo verrà realizzato nel corso degli anni 2018 e 2019. Le Parti hanno inoltre definito le modalità per la gestione delle eccedenze occupazionali rinvenienti dal processo di riorganizzazione, escludendo il ricorso alle procedure di licenziamento collettivo ex artt. 4 e 24 della legge n. 223/91.

L'accordo rappresenta uno dei principali elementi che abilitano il raggiungimento delle efficienze previste nel Piano Strategico Deliver 2022 garantendo la crescita, competitività e continuità del business.

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane

Come anticipato, il 30 novembre 2017 è stato sottoscritto il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale non dirigente della durata triennale (decorrenza 1° gennaio 2016 - 31 dicembre 2018). Sotto il profilo economico è stato definito l'incremento dei minimi tabellari ed è stato riconosciuto un importo a titolo di una tantum a copertura della "vacatio" contrattuale. Sul piano normativo sono state apportate alcune revisioni al testo contrattuale che recepiscono modifiche legislative intervenute e sono stati sottoscritti due importanti protocolli su "appalti" e "molestie e violenza nei luoghi di lavoro". Sotto il profilo relazionale è stato modificato l'assetto della contrattazione nazionale e aziendale/territoriale con relativa precisazione delle materie oggetto della contrattazione stessa ed è stato recepito il testo unico sulla rappresentanza siglato tra Confindustria e OO.SS. il 10 gennaio 2014. Infine, è stato rafforzato il sistema di partecipazione sia attraverso la riconfigurazione del Comitato Nazionale Gruppo Poste (in precedenza denominato Osservatorio Paritetico Nazionale), sia attraverso l'introduzione di un nuovo organismo in materia di assistenza sanitaria integrativa.

Permessi Sindacali ex art. 30 L. 300/70

In data 7 febbraio 2017 è stata sottoscritta con le OO.SS. l'intesa di rinnovo dei permessi sindacali retribuiti, ai sensi dell'art. 30 L. 300/70. L'accordo ha validità triennale (2017-2019) e ha definito, rispetto all'anno 2016, una riduzione complessiva nel triennio del monte ore attribuito alle OO.SS. di circa 66mila ore.

Tutele sindacali ex art. 14 CCNL

In data 30 novembre 2017, contestualmente al rinnovo del CCNL, è stato sottoscritto l'accordo che disciplina i limiti percentuali della tutela e agibilità delle rappresentanze sindacali unitarie e aziendali e dei dirigenti delle OO.SS. stipulanti il CCNL. L'accordo, che ha la medesima durata del CCNL, prevede che la tutela della c.d. "intrasferibilità" si applichi anche ai dirigenti delle OO.SS. nella misura massima del 3,3% degli iscritti in ciascuna Unità Produttiva.

Enti Bilaterali

Nel 2017 è proseguita l'attività dell'Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione del personale che ha contribuito alla condivisione e presentazione di diversi progetti, mentre sono stati sottoscritti gli accordi che hanno consentito all'Azienda di accedere ai finanziamenti erogati da Fondimpresa.

E' altresì proseguita l'attività dell'Organismo Paritetico Nazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in ordine alla uniforme e corretta applicazione degli orientamenti inerenti alla sicurezza e salute dei lavoratori, con particolare riguardo ai temi relativi ai nuovi criteri per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato. Dialogo Sociale Europeo [GRI 102-13]

Il gruppo di lavoro "Training, Health & Safety" del Comitato Dialogo Sociale per il settore postale europeo presieduto da Poste Italiane, ha continuato l'implementazione del progetto "Promoting Social Dialogue in the postal sector in an enlarged Europe". L'iniziativa, finanziata dalla Commissione Europea, mira alla diffusione della conoscenza del dialogo sociale europeo presso le aziende postali e le Organizzazioni Sindacali europee, nonché all'analisi dell'impatto della digitalizzazione nel settore postale, con particolare riferimento ai programmi di formazione e di riqualificazione.

Rafforzamento dei processi di smistamento e recapito

In relazione alla commessa "Amazon", e in particolare alla gestione dell'incremento dei volumi del prodotto Promopacco Plus, il 4 agosto 2017 è stato sottoscritto un verbale di accordo per il rafforzamento dei processi di smistamento e recapito. L'intesa ha introdotto nuove articolazioni orarie da concordare in successive intese a livello territoriale.

Salute e sicurezza

Assicurare ai lavoratori e ai clienti elevati standard di salute, sicurezza e security in tutte le sedi del Gruppo; sui mezzi di trasporto utilizzati e dai fornitori per i servizi di recapito; negli spostamenti in itinere del personale.

Poste Italiane considera la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro un valore fondamentale, al quale tutte le persone devono ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane. Poste Italiane ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.

Il Gruppo adotta tutte le misure necessarie per ridurre incidenti, infortuni sul lavoro e malattie professionali, promuovendo il benessere psicofisico delle persone attraverso politiche e programmi di prevenzione e campagne di informazione e sensibilizzazione. SDA e Postel hanno ricevuto la certificazione OHSAS 18001 del proprio sistema di gestione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che prevede il coinvolgimento delle strutture centrali e territoriali e identifica ruoli e responsabilità nell'attuazione degli adempimenti. Nel corso del 2017 il modello datoriale è stato ridefinito suddividendo la Società in 7 Unità Produttive (in luogo delle precedenti 5), identificandone i responsabili pro-tempore nei Datori di Lavoro come definito dal D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

La policy della salute e sicurezza di Gruppo definisce gli elementi cardine del sistema di gestione, tra cui:

  • la continua valutazione dei rischi e la definizione/aggiornamento delle regole e procedure collegati;
  • la garanzia che le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi si accompagnino sempre a obiettivi di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e agli aggiornamenti normativi;
  • l'individuazione di ruoli e responsabilità all'interno dell'organizzazione e l'assegnazione delle risorse necessarie alla pianificazione e realizzazione dei programmi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi;
  • l'efficace e trasparente comunicazione che assicuri la diffusione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, comprese le misure di cooperazione e coordinamento con le imprese appaltatrici;
  • il periodico riesame del sistema di gestione da parte dell'alta direzione per valutare la correttezza e l'efficacia in un'ottica di miglioramento continuo.

A partire dalla policy di Gruppo ciascun datore di lavoro ha approvato la politica per la propria unità produttiva, rendendola disponibile a tutti i lavoratori

Nel corso del 2017 è stato siglato un importante Accordo Quadro con il Ministero dell'Interno, volto a consolidare il rapporto di collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni in materia di sicurezza per prevenire e contrastare illeciti quali frodi e attacchi informatici perpetrati ai danni degli utenti dei servizi finanziari, postali, logistici e assicurativi offerti dal Gruppo.

La sicurezza sui mezzi di trasporto

Poste Italiane, nell'ambito del processo di ammodernamento della propria flotta aziendale, è impegnata nella progressiva introduzione di veicoli dotati del sistema "Black Box", costituito da apparati tecnologici finalizzati alla raccolta dei dati necessari per identificare la posizione geografica del veicolo, rilevare i sinistri e ricostruirne la dinamica, le soste per il rifornimento, la lettura del badge del dipendente per la presa del veicolo e l'entrata e uscita del veicolo dall'officina. Questo dispositivo consente anche di monitorare la scadenza degli interventi manutentivi dei veicoli e di effettuarne una puntuale programmazione. Il sistema "Black Box" è anche un utile deterrente contro i furti dei veicoli e conseguenti danni o disagi causati ai clienti.

Per quanto riguarda gli adempimenti normativi sulla Sicurezza Aerea applicati alla flotta di Mistral Air, nel 2017 è stato richiesto il rinnovo della Certificazione di Agente di Handling Aeroportuale che consente di svolgere i servizi di assistenza a terra di posta in siti interni o esterni all'aeroporto. Tale certificazione, unitamente a quella di Agente Regolamentato, consente di effettuare controlli di sicurezza sulle merci e sulla posta, per garantire la sicurezza delle persone e impedire la commissione di atti illeciti sugli aeromobili.

La sicurezza negli Uffici Postali

Le strategie, le metodologie e le misure di sicurezza fisica messe in campo per la protezione dei dipendenti e degli asset aziendali sono volte a limitare l'esposizione ad attacchi criminosi e hanno effetti positivi sulle condizioni di sicurezza degli ambienti lavorativi e delle aree aperte al pubblico. Nel corso dell'esercizio 2017 sono proseguite le iniziative utili a garantire una gestione unitaria dei servizi di vigilanza e portierato, estendendo l'ambito di competenza a tutto il Gruppo in relazione alle specifiche esigenze delle singole Società. In particolare, sono proseguite le attività di potenziamento della sicurezza degli Uffici Postali, con l'integrazione e la sostituzione di impianti di allarme e di videosorveglianza tecnologicamente avanzati, nonché attraverso l'implementazione dei sistemi di protezione antirapina, e di adeguamento immobiliare degli edifici, per elevarne il livello di sicurezza fisica e renderli funzionali alla fornitura dei nuovi apparecchi ATM.

All'interno del Campus Tecnologico di Poste Italiane è presente il Business Control Center (BCC) dove vengono controllati i processi di business per prevenire danni e malfunzionamenti, garantire la qualità dei servizi e tutelare transazioni, prodotti, clienti e dipendenti. All'interno della "Security room" vengono individuati e bloccati i tentativi di frode sia on line sia all'interno degli Uffici Postali, in modo da garantire la sicurezza virtuale e fisica dei clienti. Inoltre, le sedi aziendali vengono tenute sotto controllo tramite una rete di tele e video-sorveglianza. Il sistema permette di filtrare le segnalazioni ricevute e per le quali viene richiesto il supporto delle forze dell'ordine.

La sicurezza Nazionale

Poste è destinataria dei messaggi di allerta emessi dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile nazionale ed è inserita nei principali strumenti di pianificazione delle emergenze, come il programma nazionale di soccorso per il rischio sismico e il piano di emergenza per l'area vesuviana-flegrea. Il Gruppo riceve anche i messaggi di allerta meteo dal Centro Funzionale Centrale per il rischio idrogeologico e idraulico, assicurando un'attività di informazione e prevenzione sul territorio.

Con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 febbraio 2017, Poste Italiane è stata inoltre inserita nel Sistema d'allertamento nazionale dei maremoti generati da sisma (SIAM - pubblicata in G.U. Il 6 giugno 2017) che assicura il recepimento e la gestione, nel proprio ambito di competenza, delle allerte diramate dal Dipartimento della Protezione Civile.

La formazione del personale in materia di sicurezza

Poste Italiane ha posto in essere ogni necessario allineamento alla normativa, garantendo continuità alle campagne formative già in essere e implementando nuove metodologie didattiche per migliorare il livello qualitativo dell'erogazione, con particolare riferimento ai dirigenti e preposti che rivestono ruoli centrali dell'organizzazione della sicurezza. A questo particolare target sono stati rivolti interventi formativi basati su tecniche di gestione d'aula innovative per sviluppare ulteriore consapevolezza del ruolo. Sono state inoltre rafforzati i percorsi destinati alle squadre d'emergenza. Nel corso del 2017 sono state erogate complessivamente circa 400mila ore di formazione in materia di Sicurezza sul lavoro.

L'Azienda ha infine definito un piano d'Informazione (art. 36 del Testo Unico 81/08) focalizzato sul consolidamento delle conoscenze delle misure di tutela previste dal Documento di Valutazione dei rischi veicolato a tutti i lavoratori appartenenti alle principali Unità Produttive di Poste Comunicazione e Logistica e Mercato Privati (sono stati inviati i vademecum informativi a oltre 100mila dipendenti).

Infortuni sul lavoro

La lavorazione più soggetta a infortuni è quella del recapito, nel cui ambito l'attività a maggior rischio è rappresentata dall'utilizzo di motomezzi.

Nel 2017 è proseguitala seconda attività di "Verifica Operativa/Sensibilizzazione SSL" prevista nel "Piano delle Verifiche e dei Controlli SSL", che ha visto coinvolti 18 Uffici Postali tra i principali per dimensioni e numero di addetti al recapito, oltre a 50 Centri di Distribuzione tra quelli con gli indici di frequenza infortunistica più alti. Tale attività di sensibilizzazione è stata affiancata da Audit tecnici in materia SSL (aspetti impiantistico/strutturali) presso 122 siti operativi e direzionali distribuiti su tutto il territorio nazionale e da 59 audit sui sistemi di gestione adottati secondo la norma OHSAS 18001.

Dati relativi agli infortuni* [GRI 403-2]

2016 2017
Uomini Donne Uomini Donne
Numero di infortuni 3.515 3.631 3455 3488
Numero di decessi sul lavoro 1 0 1 2
Casi di malattie professionali 9 12 14 10
2016 2017
Tasso di frequenza** 35,07 34,96
Tasso di gravità*** 1,20 1,18
Tasso di frequenza delle malattie professionali**** 0,10 0,12

* Non sono inclusi gli infortuni in itinere. Il numero di infortuni e gli indici infortunistici non includono i dati della società Mistral Air Srl, per la quale sono riportati solo i casi di malattie professionali.

** n. di infortuni/ore lavorate x 1.000.000.

*** n. di giorni di assenza per infortunio/ore lavorate x 1.000

**** numero di malattie professionali/ore lavorate x 1.000.000

Numero di infortuni per Tipologia [GRI 403-2]

2016 2017
Caduta da motomezzo 1.705 1.760
Incidente con mezzo aziendale 844 733
Investito da auto 28 30
Incidente con mezzo privato 47 63
Caduta e/o movimento inopportuno 2.117 2.182
Aggressione 539 544
Movimentazione manuale carichi 376 320
Rapina 337 216
Schiacciamento/contusione 953 867
Altre cause 200 228
Totale 7.146 6.943

Capitale umano

Individuare i migliori talenti, promuovere percorsi formativi e strategie di valorizzazione e crescita professionale. Tutelare il patrimonio intellettuale del Gruppo, le competenze, il know how, le esperienze e la conoscenza organizzativa.

Poste Italiane mette a disposizione dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione il patrimonio di competenze ed esperienze delle proprie persone, che presidia attraverso linee guida per la valorizzazione dei talenti e la formazione professionale. Pertanto ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.

L'obiettivo è costruire un'organizzazione nella quale ciascuno possa accedere a un percorso di arricchimento professionale, in cui il singolo partecipa in prima persona con responsabilità e coinvolgimento allo sviluppo del Gruppo, comportandosi eticamente e garantendo centralità del cliente e qualità del servizio.

Il Codice Etico, in uso da anni, sancisce l'impegno a garantire un ambiente di lavoro improntato a valori di rispetto dei diritti e della libertà delle persone, pari dignità sociale senza discriminazioni per ragioni di nazionalità, lingua, sesso, razza, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizioni fisiche o psichiche. Il Gruppo favorisce inoltre la partecipazione a iniziative di volontariato d'impresa in collaborazione con la fondazione PosteInsieme Onlus.

Il rispetto del Codice Etico è verificato anche per il tramite dall'analisi e valutazione delle segnalazioni di violazione del Codice stesso. Tali attività sono effettuate con il supporto delle funzioni aziendali interessate (Controllo Interno e Corporate Affairs /GRG-Fraud Management e Security Intelligence). Il Codice Etico è inoltre parte integrante e sostanziale del Modello Organizzativo adottato in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 231/2001. [GRI 102-16]

I numeri del personale di Poste Italiane

Informazioni sui dipendenti [GRI 102-8]

Gruppo Poste Italiane

Numero dei dipendenti (*)
Medio Puntuale
Organico stabile 2016 2017 31/12/2016 31/12/2017
Dirigenti 773 732 748 699
Quadri 16.113 15.859 15.807 15.481
Impiegati 119.772 114.767 115.947 111.251
Totale unità a tempo indeterminato 136.658 131.358 132.502 127.431
Contratti di apprendistato 32 12 23 4
Totale organico stabile 136.690 131.370 132.525 127.435
Organico flessibile 2016 2017 31/12/2016 31/12/2017
Contratti di somministrazione 11 27 3 50
Contratti a tempo determinato 4.545 6.643 4.211 9.070
Totale organico flessibile 4.556 6.670 4.214 9.120
Totale organico stabile e flessibile 141.246 138.040 136.739 136.555

(*) Dati espressi in full time equivalent .

Con 136.555 dipendenti FTE (full time equivalent) impiegati sul territorio nazionale, Poste Italiane è il primo datore di lavoro in Italia. L'organico del Gruppo è composto da 72.307 donne e 64.248 uomini di cui il 93% impiegati con contratto a tempo indeterminato. Come si evince dalla tabella sotto riportata, nel 2017 è stato fatto maggiore ricorso a contratti a tempo determinato rispetto al 2016; ciò riflette specifiche esigenze di efficienza organizzativa del settore postale legate ai picchi stagionali e alla necessità di specifici Uffici e zone. Il part time è una tipologia contrattuale molto utilizzata sia per motivi di efficienza organizzativa che di conciliazione vita lavoro in particolare dalle donne. L'incidenza del personale femminile tra i quadri e dirigenti è pari al 45%.

Informazioni sui dipendenti [GRI 102-8]

2016 2017
Tipologia di contratto Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Stabile * 61.916 70.609 132.525 58.812 68.623 127.435
Flessibile 2.539 1.675 4.214 5.436 3.684 9.120
Totale ** 64.455 72.284 136.739 64.248 72.307 136.555
Full time 62.686 68.102 130.788 62.557 68.256 130.813
Part time 3.280 7.084 10.364 3.133 6.828 9.961
Totale *** 65.966 75.186 141.152 65.690 75.084 140.774

* Include i dipendenti a tempo indeterminato e i contratti di apprendistato

** Dati espressi in FTE

*** Include i dipendenti a tempo determinato e i contratti di somministrazione lavoro. I dati si riferiscono al calcolo delle teste al 31/12 (Headcount)

Inquadramento professionale dei dipendenti* per genere e fascia di età*

2016 2017
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 565 189 754 527 182 709
< 30 anni - - - - - -
30 - 50 anni 38,6% 40,2% 39,0% 35,3% 37,4% 35,8%
> 50 anni 61,4% 59,8% 61,0% 64,7% 62,6% 64,2%
Quadri 8.608 7.210 15.819 8.381 7.109 15.490
< 30 anni 0,2% 0,2% 0,2% 0,3% 0,2% 0,3%
30 - 50 anni 36,4% 37,9% 37,1% 37,0% 38,8% 37,9%
> 50 anni 63,4% 61,9% 62,7% 62,7% 61,0% 61,9%
Impiegati 55.282 64.884 120.166 55.340 65.016 120.356
< 30 anni 5,9% 3,6% 4,7% 7,9% 4,5% 6,1%
30 - 50 anni 40,3% 48,0% 44,4% 41,2% 47,2% 44,4%
> 50 anni 53,8% 48,4% 50,9% 50,9% 48,3% 49,5%

* Dati espressi in FTE

L'incidenza del personale femminile tra i quadri e dirigenti è pari al 45%.

Distribuzione dei dipendenti* per titolo di studio*

2016 2017
Laurea 11,7% 12,2%
Diploma 70,6% 70,8%
Licenza media 17,5% 16,8%
Licenza elementare 0,2% 0,2%
TOTALE 100% 100%

Attività di sviluppo

Nell'ambito della strategia del Piano Risorse Umane è prioritario garantire il governo dei processi di nomina su ruoli critici per il business attivando sistemi per individuare, valutare e coltivare i migliori talenti all'interno della popolazione aziendale. In tale contesto e in coerenza con quanto indicato nelle Linee Guida di Sviluppo delle persone del Gruppo, sono proseguite le attività del Programma di Orientamento Professionale (POP) e del Managerial Lab (MLAB), che hanno coinvolto complessivamente 459 persone in attività di assessment, laboratorio delle competenze, feedback ai capi, coaching con l'obiettivo di monitorare e sviluppare il potenziale gestionale e professionale dei giovani Impiegati e il potenziale manageriale dei quadri best Perfomer. E' proseguita la valutazione del potenziale dei dirigenti attraverso il programma Leadership Assessment, che ha coinvolto 18 risorse a completamento della prima sessione del 2016. Sono state avviate due edizioni pilota del progetto Poste Innovation Storm, un Hackathon, che hanno coinvolto circa 100 talenti impegnati nell'ideazione di progetti innovativi a supporto del cambiamento. E' stata inoltre condotta una campagna di mappatura delle competenze tecnico specialistiche (Skill Up) dei responsabili dei Centri di Distribuzione, che ha coinvolto 468 risorse nell'ambito di 33 percorsi di Individual Business Coaching dedicati a manager in sviluppo. Sono stati svolti incontri di Management Review con tutti i responsabili di funzione per identificare le migliori risorse per la definizione dei piani di successione alle posizioni di II livello e alla pianificazione di azioni di crescita e di sviluppo individuale.

Il processo di valutazione delle prestazioni relativo al 2016 e condotto nel 2017 ha coinvolto tutta la popolazione di Poste Italiane (circa 135mila valutazioni complessive) e 8.300 valutatori. Nel periodo luglio-settembre 2017 è stato poi introdotto il feedback intermedio, quale fase innovativa del processo. Per la prima volta, tutti i valutati hanno potuto accedere alla propria scheda di valutazione tramite la bacheca aziendale. E' stato inoltre attivato un progetto pilota che, oltre alla valutazione del capo diretto, ne ha introdotta una da parte dei colleghi con significative relazioni organizzative.

Dipendenti che ricevono valutazioni delle performance [GRI 404-2]

2016 2017
Dirigenti 84% 98%
Quadri 93% 100%
Impiegati 90% 99%
Totale 90% 99%
2016 2017
Sviluppo di giovani talenti (POP) 356 299
Valorizzazione dei quadri in sviluppo (MLAB) 132 160
Valutazione del potenziale dei Dirigenti (Leadership assessment) 43 18
Skills assessment* n.a. 468
*Programma introdotto nel 2017

Programmi per la formazione professionale

Nel 2017 sono state gestite oltre 3,8 milioni di ore di formazione distinte tra:

  • Corsi obbligatori in tema di Salute e Sicurezza sui luoghi di Lavoro, Privacy, Modello organizzativo D.Lgs. 231/01, antiriciclaggio e antiterrorismo.
  • Formazione tecnico-specialistica; dedicata al supporto del business, rivolta al front-end e in generale ai canali di vendita e alla relazione con il cliente, con particolare riferimento al mondo degli specialisti in campo finanziario e assicurativo; formazione dedicata alle esigenze di compliance normativa (declinata anche sulle dorsali IVASS e MIFID II / Orientamenti ESMA); formazione destinata ai colleghi portalettere il cui ruolo, per la prossimità nei confronti dei cittadini, riveste un valore di grande responsabilità sociale; formazione comportamentale/trasversale finalizzata al potenziamento dell'efficacia professionale e all'accrescimento di competenze funzionali al business. .
  • Formazione manageriale: orientata al rafforzamento della leadership e dell'efficacia manageriale nel ruolo, con focus sui temi del "marketing", della "valutazione delle prestazioni" per i capi valutatori, del "digitale" e dell'"innovazione". Poste Italiane inoltre ha partecipato al Progetto europeo "INNOV'AGE in the Postal Sector" volto a favorire a livello europeo la comprensione dell'"age management" nel settore postale.

Per i neo-assunti è stata prevista la partecipazione al percorso formativo "Sistema InPoste" con l'obiettivo di favorire la conoscenza e la comprensione del Gruppo, dei suoi business, della cultura organizzativa, e di agevolare l'inserimento.

2016 2017
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 30 36 32 27 29 28
Quadri 40 45 42 52 64 57
Impiegati 17 21 19 21 27 24

Ore medie di formazione dei dipendenti per genere e inquadramento professionale GRI 404-1

L'attenzione al benessere

Nel 2017 Poste Italiane ha mantenuto azioni orientate a consolidare il sistema di welfare, con costanti interventi a favore delle fasce deboli e attenzione ai temi ad alta rilevanza sociale. Il CCNL del personale non dirigente di Poste Italiane SpA e delle società del Gruppo che rientrano nel suo campo di applicazione, siglato con tutte le Organizzazioni Sindacali in data 30 novembre 2017 ha introdotto alcune importanti novità tema di welfare sanitario e previdenziale, consentendo a tutti i lavoratori a tempo indeterminato (compresi gli apprendisti e i neoassunti che abbiano completato l'eventuale periodo di prova) di aderire - a totale carico dell'Azienda - al pacchetto base del Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa PosteVitaFondosalute che copre diverse prestazioni essenziali quali il ricovero in Istituto di cura, l'indennità sostitutiva giornaliera per i grandi interventi chirurgici, la diagnostica di alta specializzazione e le visite specialistiche ambulatoriali. Il nuovo CCNL prevede inoltre un incremento (in vigore da dicembre 2018) del contributo aziendale per la pensione integrativa (Fondoposte) sempre più necessaria nella vita lavorativa delle future generazioni e rispetto al delicato capitolo della tutela in caso di malattia.

Nel corso del 2017 sono proseguite le azioni di sostegno a gravi esigenze personali e familiari in applicazione delle linee guida aziendali anche attraverso l'erogazione di sussidi. E' proseguito altresì il progetto "PosteOrienta", con la realizzazione di seminari di orientamento scolastico e professionale dedicati ai figli dei dipendenti e l'attivazione di un portale interattivo che ha contribuito a supportare 800 giovani nel compiere le proprie scelte di studio e di lavoro. L'Azienda ha avviato il progetto «I campioni dell'alternanza» sottoscrivendo un protocollo d'intesa con il MIUR per promuovere l'alternanza scuola lavoro. Nell'area dei servizi alla persona sono state condotte campagne tematiche e sottoscritti circa 120 accordi per la fruizione di prodotti e servizi a condizioni agevolate, con specifica attenzione ai servizi per la salute e campus estivi per bambini e ragazzi. Sono state realizzate iniziative dedicate alla prevenzione che hanno consentito a 270 dipendenti in 9 città di accedere a visite specialistiche gratuite. E' proseguita l'organizzazione di soggiorni estivi curati da un team di operatori specializzati a cui hanno partecipato 40 figli con disabilità dei dipendenti.

Gestione responsabile della catena di fornitura [GRI 102-9; GRI 102-16]

Garantire comportamenti etici all'interno della catena di fornitura, con particolare riferimento a: compliance legislativa, misure per contrastare frodi e corruzione, condizioni di lavoro e salute e sicurezza, aspetti ambientali.

Relazioni commerciali improntate alla trasparenza e all'eticità negoziale possono contribuire ad accrescere l'efficacia dei processi aziendali e la competitività. In quest'ottica è stato definito già da anni un Codice di Comportamento destinato a orientare le relazioni con i fornitori e i partner e a promuovere la diffusione dei principi etici e di responsabilità sociale nella catena di fornitura anche incentivando il conseguimento di certificazioni di qualità (ISO 9001), certificazioni ambientali (es. ISO 14001), sociali (SA 8000) e correlate alla sicurezza e alla salute dei lavoratori (OHSAS 18001). Lo sviluppo di relazioni trasparenti e durevoli con i fornitori rappresenta un obiettivo da perseguire nell'ottica del miglioramento del servizio offerto e più in generale nell'interesse del Sistema Paese. Il Codice di Comportamento fornitori e partner costituisce, inoltre, uno degli strumenti di presidio aziendale ai fini della prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs n. 231/01.

Poste Italiane in qualità di "Impresa Pubblica" operante nei settori speciali applica le regole dell'evidenza pubblica, ai sensi del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs 50/2016, come modificato dal D.Lgs 56/2017 cd "decreto correttivo), per l'affidamento degli appalti destinati ai "Servizi Postali" di cui all'art. 120 del Codice stesso.

L'entrata in vigore delle nuove regole, avvenuta per il decreto Correttivo il 20 maggio 2017, ha richiesto l'aggiornamento dell'impianto procedurale e regolamentare degli acquisti, oltre che della documentazione di gara e degli standard contrattuali.

A novembre 2017 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato il Regolamento Interno per le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture e ha completato l'aggiornamento delle proprie procedure interne, che disciplinano il processo di acquisto sia relativamente agli Appalti soggetti al Codice dei contratti Pubblici, ai sensi del Codice stesso, che relativamente agli appalti esclusi dall'ambito di applicazione del Codice.

Queste procedure costituiscono, congiuntamente al Codice laddove applicabile, il principale presidio di governance e compliance normativa degli affidamenti di Poste Italiane.

Le procedure di affidamento vengono di norma effettuate attraverso il Portale Acquisti ("Poste-procurement"), la piattaforma web utilizzata per tutte le attività di procurement nonché per la gestione dell'Albo Fornitori. Per l'espletamento delle procedure di affidamento è di norma utilizzata la chiamata da Albo Fornitori laddove vi sia la relativa copertura merceologica secondo regole dettagliate dai singoli Regolamenti di categoria, che tengono conto delle specifiche capacità tecniche-organizzative degli operatori di mercato in modo da assicurare pari opportunità di accesso alle procedure di affidamento.

Inoltre con riferimento ai presidi organizzativi del rischio legato all'attività di procurement la funzione di Fraud Management e Security Intelligence svolge attività di verifica, valutazione e monitoraggio di soggetti e controparti (analisi societarie, finanziarie e patrimoniali su società ed esponenti, analisi dei rapporti esistenti con Poste Italiane).Tale attività ha l'obiettivo di limitare i rischi derivanti da operazioni con terzi; garantire un'adeguata rotazione dei fornitori; minimizzare le perdite derivanti dalla inesigibilità dei crediti.

Il sistema di qualifica dei fornitori [GRI 308-1] [GRI 414-1]

Il Gruppo ha istituito nel 2006, in linea con la normativa vigente (art. 134 del Codice dei Contratti Pubblici), un proprio Albo Fornitori al fine di dotarsi di un parco di operatori economici con capacità tali da soddisfare i requisiti richiesti e di adottare criteri di selezione certi e trasparenti nelle procedure di acquisizione di beni, servizi e lavori. L'adozione dell'Albo ha consentito di semplificare le procedure di affidamento, assicurando omogeneità tra i soggetti selezionati in ciascun ambito merceologico e trasparenza verso il mercato.

Possono qualificarsi come fornitori tutti i soggetti appartenenti ai Paesi membri della UE o a Paesi terzi firmatari del General Agreement on Tariffs and Trade (GATT). L'Albo Fornitori è strutturato in categorie merceologiche articolate, in base alla complessità, in sottocategorie e classi. Le categorie hanno una durata di tre anni. La gestione dell'Albo è regolata dal Disciplinare dell'Albo Fornitori che regolamenta il sistema di qualificazione, nonché dal Regolamento che disciplina il procedimento di qualifica per ciascuna categoria merceologica. Il sistema prevede, in tema di sostenibilità ambientale, quale requisito di accesso nelle categorie "pulizia e igiene Ambientale" e "multiservice", il possesso della certificazione del sistema di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001. Per il settore IT è previsto un punteggio premiante per i fornitori che abbiano implementato una o più iniziative volte a una maggiore sostenibilità aziendale o una strategia Green IT. Gli operatori economici qualificati con requisiti di sostenibilità ambientale sono complessivamente 160 (20% del parco fornitori qualificati, che conta circa 800 operatori). Per l'iscrizione all'Albo "Pulizia e Igiene Ambientale", "Multiservice" e all'Albo Lavori dalla classe IV-bis in su, in tema di Responsabilità Sociale e in adesione alle norme in ambito Salute e Sicurezza, è richiesto agli operatori il possesso delle certificazioni SA 8000 e OHSAS 18001.

Gli operatori economici qualificati con requisiti di natura sociale sono complessivamente 150.

Nel corso del 2018 è stata approvata La Linea Guida Sistema Qualificazione Fornitori al fine di indicare i criteri e le modalità da seguire nel procedimento di qualificazione degli operatori economici da interpellare per l'affidamento di appalti di lavori, forniture e servizi relativi a comparti strategici del Gruppo, in linea con quanto stabilito nel Sistema di qualifica dei fornitori. Inoltre è stata attuata la separazione, dalla funzione Acquisti, della funzione Albo Fornitori che è confluita in ambito Governo dei Rischi di Gruppo.

Le clausole etico sociali e ambientali nei contratti GRI 414-1

Nei rapporti con i fornitori di lavori, servizi e forniture Poste opera sulla base di clausole contrattuali standard che possono essere revisionate per sopravvenute disposizioni normative o adattate alle particolari esigenze interne. Particolare attenzione è rivolta agli aspetti sociali e ambientali: clausole sulla regolarità contributiva e retributiva, osservanza della normativa in materia di manodopera (D.Lgs. 276/03; Codice dei Contratti Pubblici), applicabilità dei Contratti Collettivi di Lavoro, assenza di infrazioni alle norme sulla sicurezza del lavoro (D.Lgs. 81/2008) e assenza di reati ambientali (D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152).

Negli appalti di lavori sono introdotte ulteriori misure specifiche in tema di salute e sicurezza; le valutazioni e le relative misure sono contenute nei Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e negli specifici Piani Operativi di Sicurezza (POS), con previsione di risoluzione contrattuale, in caso di violazioni della documentazione sulla sicurezza.

A seguito della stipula del Protocollo di Trasparenza con la Guardia di Finanza si è provveduto ad integrare gli standard contrattuali con una specifica clausola.

Appalti Verdi [GRI 308-1]

Gli "acquisti verdi della Pubblica Amministrazione" o Green Public Procurement, rappresentano una scelta strategica per Poste in quanto coniugano la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi. L'art. 34 del "Codice dei Contratti Pubblici" ("Criteri di sostenibilità energetica e ambientale") ha previsto – per gli affidamenti di appalti pubblici di qualsiasi natura e importo - l' obbligo dell'inserimento nella documentazione progettuale e di gara almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei "Criteri Ambientali Minimi" o "CAM" elencati nei documenti approvati per ogni categoria di prodotto o servizio con specifico Decreto Ministeriale.

Protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza

Poste Italiane e la Guardia di Finanza hanno stipulato a dicembre 2017 un protocollo d'Intesa con la finalità di assicurare il contrasto all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali. L'Azienda si è impegnata a mettere a disposizione della Guardia di Finanza dati e notizie utili al perseguimento di tali finalità anche attraverso l'accesso ai propri sistemi, tra cui il sistema via web "Identity Check" per la segnalazione di informazioni e notizie rilevanti per la prevenzione e la repressione degli illeciti di natura economico-finanziaria.

A seguito della stipula del Protocollo si è provveduto ad integrare gli standard contrattuali con una specifica clausola.

Trasparenza

Poste Italiane ha reso operativo a fine 2017 il nuovo portale "Contratti Aperti e Trasparenti", nell'ottica di una chiarezza sempre maggiore verso i cittadini, per rendere pubbliche e accessibili le informazioni relative a contratti sottoscritti dall'Azienda a fronte di procedure competitive relative a forniture di beni e servizi, di rilevanza comunitaria, e di lavori soggetti al Codice dei contratti pubblici oltre a quelli relativi a forniture di beni, servizi e lavori esclusi dal Codice dei contratti pubblici.

Consultando il portale è possibile conoscere il numero e il dettaglio dei singoli contratti stipulati nel corso del mese con il relativo importo, durata, ambito merceologico, procedura di affidamento, tipologia, posizione geografica e nome dell'aggiudicatario oltre a quelli dei subappaltatori. Impostando i filtri per singolo campo di ricerca è possibile ottenere informazioni specifiche sui contratti mensilmente pubblicati. All'interno del nuovo sito è possibile, inoltre, consultare il numero complessivo dei contratti sottoscritti nell'anno da Poste Italiane articolati per ambito merceologico e valore economico.

PRENDIRSI CURA DEL MONDO CHE CI CIRCONDA

Inclusione

Contribuire al processo di integrazione delle categorie più deboli e promuovere l'accesso alle nuove tecnologie dell'informazione e l'alfabetizzazione digitale (per es. didattica 2.0 nelle scuole).

La capacità di offrire prodotti assicurativi e finanziari semplici, comprensibili al grande pubblico e in grado di dare risposte agli attuali bisogni sociali, è la sfida che da sempre caratterizza il Gruppo.

Poste Italiane pur non avendo una policy specifica a livello di Gruppo, ha avviato una serie di iniziative volte a favorire l'inclusione sociale, finanziaria e assicurativa. Il Gruppo, inoltre, adempie alla normativa in materia di pari opportunità e ha aderito alla Carta per le pari opportunità, una dichiarazione di intenti sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. Il Piano di marketing integrato 2017 del Gruppo è stato definito con un'attenzione particolare ai target giovani, anziani e nuovi italiani, tutti clienti verso i quali Poste Italiane vuole porsi come interlocutore qualificato, in grado di dare risposte ai bisogni e alle sfide sociali con prodotti postali, assicurativi, finanziari e telefonici specifici, semplici, e fruibili.

Pari opportunità di accesso ai servizi

L'attenzione di Poste Italiane ai clienti con disabilità è un valore importante che ha trovato traduzione nella realizzazione di Uffici Postali di nuova generazione privi di barriere architettoniche. Ne sono un esempio gli ATM dotati di attacco cuffie per l'ausilio di una guida vocale completa, che aiutano i clienti ipovedenti e non vedenti; il sistema guida alla navigazione attraverso una serie di mappe grafiche ad alto contrasto, attivabili tramite il tasto numerico munito di rilievo di orientamento. Su tutti i 7.257 ATM di Poste Italiane è disponibile il prelievo per ipovedenti e da dicembre 2017 anche la lista movimenti.

Gli ATM per l'inclusione

2016 2017
ATM totali 7.249 7.257
di cui:
ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non vedenti 7.249 7.257
ATM dotati di guida vocale 5.269 5.847

L'integrazione culturale

L'attenzione di Poste Italiane all'evoluzione del contesto sociale, in cui l'avvicinamento ai cittadini stranieri in Italia è diventato un elemento importante per il superamento della barriera linguistica, si è tradotto nella realizzazione di 2 tipologie di Uffici Postali multietnici che offrono servizi postali sia alla clientela italiana, sia a un bacino di clienti di diverse etnie:

  • Uffici mono-etnici, come punto di riferimento in centri e/o quartieri a forte concentrazione di singole comunità. Ne sono un esempio gli Uffici di Prato, ad alta concentrazione di popolazione cinese, e l'Ufficio Postale di Foggia Centro ad alta concentrazione di etnia africana.
  • uffici multi-etnici, come punto di aggregazione delle etnie prevalenti presenti in città più grandi come Roma, Milano e Torino.

A supporto degli operatori, l'Ufficio Postale etnico è allestito con tutto il materiale di comunicazione e pubblicità tradotto nelle varie lingue del target di clienti individuato. A fine 2017 sono attivi 27 uffici etnici nei quali è altresì presente la campagna di offerta per gli italiani di etnia cinese che hanno bisogno di spedire pacchi, inviare denaro o effettuare chiamate verso la Cina.

Uffici per l'integrazione culturale

2016 2017
Monoetnici (n.) 2 2
Multietnici (n.) 21 25
Numero clienti serviti 2.751.153 3.311.214
Totale operazioni effettuate 5.379.679 5.503.076

L'inclusione finanziaria dei cittadini in difficoltà

E' proseguita nel 2017 l'erogazione del servizio di consegna della Carta Acquisti (Social card), avviato nel 2008. Poste ha stipulato un contratto a seguito di aggiudicazione di una gara (6 settembre 2017 - 5 settembre 2020) in qualità di Mandataria dell'RTI Poste - Postel, con il Ministero dell'Economia e delle Finanze per il servizio di gestione integrata della Carta Acquisti e della Carta SIA. Ad ottobre 2017 è stata emanata la misura unica nazionale di contrasto alla povertà REI (Reddito di inclusione), che ha previsto a partire dal 1° dicembre 2017 la possibilità di fare domanda per la Carta REI (dal 1° novembre 2017 non più possibile presentare la richiesta per la Carta SIA). Il beneficio REI è usufruibile, con l'emissione della Carta REI, a partire dal 1° gennaio 2018. Il servizio di gestione integrata prevede l'emissione di una carta di pagamento elettronica (Prepagata) sulla quale viene caricato un contributo economico a sostegno delle categorie di cittadini con difficoltà economiche, che dimostrino il possesso dei requisiti stabiliti nelle normative di riferimento per tipologia di carta.

I principali servizi offerti sono:

  • raccolta e digitalizzazione delle domande di richiesta per la sola Carta Acquisti;
  • emissione e distribuzione delle carte;
  • ricariche dei contributi periodici sulle carte attive/emesse;
  • rilascio della carte presso la rete di Uffici Postali abilitati;
  • sostituzione delle carte in caso di furto, smarrimento, ecc.;
  • servizi di rendicontazione;
  • stampa della modulistica (solo Carta acquisti) e del materiale informativo;
  • servizi di assistenza telefonica (IVR);
  • servizi di invio automatico di SMS per ogni transazione effettuata e del saldo e credito residuo sulla carta;
  • portale telematico per ottenere informazioni.

Al 31 dicembre 2017 risultano attive circa 1 milione di carte.

L'inclusione dei minori

In ambito finanziario sono state progressivamente introdotte negli anni nuove tipologie di prodotti e servizi, per rispondere ai differenti bisogni della clientela. Il Libretto Postale dedicato ai minori è per esempio una soluzione semplice per avvicinare i più piccoli al mondo del risparmio. Le tipologie di Libretti differiscono a seconda dell'età del minore (Io cresco dai 0-12 anni; Io conosco dai 12-14 anni e Io capisco dai 14-18 anni) e presentano tre diversi livelli di autonomia per i risparmiatori. Analogamente il Buono fruttifero dedicato ai minori e il piano di risparmio "Piccoli e buoni" sono prodotti specifici per tale categoria di clientela.

Il Risparmio che fa Scuola

Il Risparmio che fa Scuola è un progetto nato a seguito di un precedente protocollo d'intesa firmato il 28 ottobre 2014 da Poste Italiane, CDP e MIUR, in cui le parti si sono impegnate a promuovere nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, la cultura e i valori del risparmio. A fine 2017 il protocollo è stato rinnovato, con una durata quinquennale, per rilanciare il progetto attraverso l'ideazione di un programma di formazione finalizzato a dare ai giovani le competenze economico finanziarie e di cittadinanza necessarie per utilizzare il risparmio come strumento di sviluppo per il Paese.

I docenti che aderiranno al progetto potranno conseguire crediti formativi che contribuiranno al Rapporto di autovalutazione di istituto. Il programma sarà proposto a tutte le scuole del territorio italiano.

L'inclusione dei clienti senior

In Italia oltre il 21% della popolazione ha più di 65 anni e il 70% circa di tale categoria di popolazione è cliente del Gruppo. Il livello di digitalizzazione dei senior scende al crescere dell'età, in particolare l'utilizzo di internet si dimezza passando dalla fascia dei 55-59 anni alla fascia dei 65-74 anni (dal 60% al 26%). Con l'obiettivo di favorire l'accesso ai nuovi servizi digitali e agevolare l'inclusione dei cittadini è stato introdotto il programma di alfabetizzazione digitale rivolto alla terza età "Nonni in Rete. Tutti giovani alle Poste". Analogamente è stata lanciata l'iniziativa "Poste c'è", che affida ai portalettere il compito di offrire in comodato d'uso un tablet agli over 65 e insegnare loro a utilizzarlo.

Nel corso del mese di ottobre 2017 è stata altresì avviata la campagna "Programma Senior" per gli over 60 che ha coinvolto circa 2mila Uffici Postali (15%) con l'obiettivo di promuovere un pacchetto di servizi dedicati, con particolari agevolazioni che vanno dalle soluzioni di telefonia fissa e mobile, alla polizza assicurativa "PostaProtezione Infortuni Senior" al prestito "Quinto BancoPosta Pensionati".

Nel 2017 una quota significativa di clienti che hanno aperto un conto corrente Retail o una carta prepagata (Standard o Evolution) ha riguardato soggetti ricompresi nelle categorie a maggior rischio di esclusione finanziaria (giovani, senior e "nuovi italiani"), tenendo conto naturalmente delle specificità dei prodotti considerati (es la postepay è molto diffusa tra i giovani per la sua semplicità e i pagamenti on line)..

Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria su totale nuove acquisizioni *

2016 2017
Nuove aperture di conti correnti retail
Invidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) 24,6 25,4
Invidenza % dei titolari di conto corrente senior (over 65) 24,0 24,4
Invidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" 16,5 17,6
Nuove aperture di Postepay standard **
Invidenza % dei titolari di Postepay standard giovani (under 35) 39,1 38,0
Invidenza % dei titolari di Postepay standard senior (over 65) 6,4 7,0
Invidenza % dei titolari di Postepay standard "nuovi italiani" 12,4 12,6
Nuove aperture di Postepay Evolution **
Invidenza % dei titolari di Postepay Evolution giovani (under 35) 44,4 45,9
Invidenza % dei titolari di Postepay Evolution senior (over 65) 5,3 5,5
Invidenza % dei titolari di Postepay Evolution "nuovi italiani" 19,6 20,6

* Le categorie giovani e senior includono nuove aperture sia di italiani sia di immigrati, mentre le aperture che riguardano i nuovi italiani ("immigrati") includono anche una quota parte di giovani e senior.

** Per le sottoscrizioni delle postepay standard ed evolution sono esclusi i rinnovi avvenuti nell'anno.

L'inclusione assicurativa

Il Gruppo Poste Vita si impegna costantemente nella promozione dell'inclusione assicurativa, sviluppando prodotti specifici come "Posta protezione Dal Mondo" che offre ai cittadini stranieri che risiedono regolarmente in Italia, una copertura contro gli infortuni e alcuni servizi di assistenza che garantiscano ai propri cari un indennizzo in caso di decesso per infortunio o una somma predefinita in caso di invalidità permanente di grado pari o superiore al 60% a seguito di infortuni sul lavoro e nel tempo libero.

Nel 2017 Poste Assicura ha avviato il concorso "è sempre un buon giorno per proteggersi" dedicato a tutti i cittadini italiani che abbiano deciso di acquistare prodotti assicurativi a tutela della persona e dei beni. Il concorso ha previsto l'assegnazione di 54 premi al mese, per un totale di 324 premi.

L'inclusione di genere

Poste Italiane, in ragione delle sue dimensioni e della significativa presenza femminile, negli anni ha responsabilmente promosso una più ampia tutela della parità di genere e in particolare della maternità, attraverso una serie di iniziative dedicate. A riguardo, sono state attivate diverse agevolazioni, tra cui i parcheggi rosa, la possibilità di usufruire del telelavoro e di iscrivere i figli a campus e asili nido. Inoltre, sono stati realizzati interventi formativi, eventi, testimonianze e tavoli di lavoro interaziendali sui temi del diversity management, della conciliazione e del welfare. Poste partecipa anche a progetti di mentorship interaziendali per promuovere la crescita professionale delle donne verso ruoli manageriali, interventi di formazione manageriale, skill building e role model per la promozione delle tematiche connesse all'equilibrio di genere e programmi di Welfare Lab interaziendali per lo sviluppo e la condivisione di best practice sui temi della conciliazione e della flessibilità.

È proseguito il progetto Maam U "maternity as master" (con circa 370 iscrizioni alla piattaforma maam), percorso formativo dedicato alla donna in maternità, fruibile attraverso un tool informatico con il quale scoprire e allenare le soft skills acquisite nel ruolo di madre (relazionali, organizzative, creative, ecc.) da utilizzare nel contesto sociale e lavorativo. Il piano è stato associato a un nuovo servizio, denominato "engage", per facilitare un confronto, attraverso una APP dedicata, tra i manager e le dipendenti in maternità per un efficace rientro al lavoro. Il servizio ha dato luogo nel 2017 a 100 attivazioni. E' stata anche creata una community on line a disposizione delle donne che partecipano al programma.

Poste Italiane, inoltre, partecipa al network "Diversity&Inclusion", finalizzato a identificare e condividere best practice e possibili sinergie e ha aderito all'iniziativa "Women in Motion", diretta a promuovere lo studio delle materie tecniche presso le nuove generazioni, attraverso iniziative di orientamento e community interaziendale. Con riferimento al congedo parentale, l'Azienda garantisce un trattamento di miglior favore rispetto a quanto previsto dalla legge, infatti, le lavoratrici che ne fruiscono hanno diritto al 100% della retribuzione per tutti i 5 mesi di astensione dal lavoro rispetto al pagamento dell'80% della retribuzione previsto dalla legge. Inoltre, è assicurato un trattamento economico dell'80% per i primi due mesi (in luogo del 30% previsto dalla legge) al genitore che scelga di fruirne, limitatamente ai primi sei anni di vita del bambino.

In occasione dell'introduzione di novità normative in materia di tutela della maternità e paternità, vengono realizzate specifiche campagne informative mirate ad aggiornare i dipendenti rispetto agli istituti previsti a tutela di tale diritto, al fine di favorire e sostenere percorsi di genitorialità attiva per entrambi i genitori.

La commissione pari opportunità

Il Comitato Parti Opportunità (CPO) è stato rinominato "Comitato per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità" (CPT) in occasione del rinnovo del CCNL ed è costituito, a livello nazionale, da sei componenti designati da Poste Italiane e da un rappresentante per ogni O.S. nazionale stipulante il CCNL designato dalle OO.SS. medesime. Il Comitato, che ha lo scopo di rafforzare una cultura attenta alla diversità per rimuovere gli ostacoli che impediscano la realizzazione delle pari opportunità, si riunisce con cadenza trimestrale a livello nazionale e con cadenza semestrale a livello regionale.

L'inclusione del personale con disabilità

Per quanto concerne l'inclusione delle persone con disabilità l'Azienda realizza misure concrete per contribuire all'abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e culturali. Le azioni formative sono:

• "Nave scuola" - progetto diretto a migliorare l'inclusione professionale attraverso corsi di alfabetizzazione informatica e comportamentali per non udenti. La modalità utilizzata è quella della costruzione di sperimentazioni sul campo di diversificate azioni di formazione da sistematizzare e replicare sui vari territori a livello nazionale.

• "Cultura e Disabilità" - moduli per i trainer formativi della funzione PCL (attivati nel corso del 2016) per sensibilizzare le persone coinvolte sui temi della disabilità, fornire informazioni e definire strategie per superare barriere di diverso genere e rendere i corsi di formazione accessibili a tutti. Il piano di sensibilizzazione trainer in aula ha portato anche alla completa rivisitazione del materiale didattico.

Logistica sostenibile

Assicurare soluzioni logistiche in grado di ridurre le emissioni in atmosfera e l'utilizzo di risorse naturali non rinnovabili con particolare riferimento al settore delle consegna della posta e dei pacchi.

Poste Italiane pur non avendo una policy specifica a livello di Gruppo, ha sempre posto attenzione al continuo rinnovamento della flotta con mezzi più ecologici, come le auto ibride e i mezzi elettrici, nell'ottimizzazione delle rotte della logistica grazie a tecnologie di ultima generazione e nella richiesta di requisiti minimi ambientali ai fornitori dei trasporti esternalizzati, ai quali è richiesto l'utilizzo di mezzi con classe non inferiore a Euro IV. Logistica della corrispondenza e dei pacchi

Poste Italiane pianifica e gestisce l'offerta commerciale di corrispondenza e pacchi e distribuzione mediante il presidio dell'intero processo di accettazione, raccolta, smistamento, trasporto, recapito e gestione ritorni, avvalendosi anche dei servizi delle società controllate Postel e SDA.

Per rendere la propria logistica ancora più sostenibile Poste Italiane ha adottato il PTV Smartour, un software per la pianificazione e l'ottimizzazione dei trasporti e della distribuzione che gestisce gli ordini di consegna e ritiro delle merci grazie a un algoritmo che consente di ottimizzare i percorsi.

La catena della logistica integrata a livello territoriale è articolata su due livelli di presidio, uno di coordinamento e uno operativo. Il primo è garantito dalle aree logistiche, ciascuna di competenza regionale o pluriregionale, che hanno la responsabilità di assicurare il corretto svolgimento del processo logistico, attraverso il coordinamento delle strutture operative e la programmazione delle risorse in coerenza con i flussi di traffico e di assicurare la gestione e la corretta rilevazione dei fenomeni amministrativo-contabili. A livello operativo, ciascuna area logistica si compone di:

  • Centri di Smistamento, distinti in Centri di Meccanizzazione Postale (CMP), siti di smistamento industriali a elevata automazione che servono una determinata porzione di territorio composta da più province, e Centri Prioritari (CP), siti minori che svolgono attività di smistamento manuale per i soli prodotti "veloci".
  • Centri di Distribuzione (CD), centri territoriali che assicurano le attività di ripartizione, recapito e supporto logistico per le aree di rispettiva competenza. Assicurano le consegne di tipo specialistico, i servizi a valore aggiunto e, ove presenti, le attività di messo notificatore, di consegna degli invii inesitati e di accettazione grandi clienti; in alcuni casi effettuano il coordinamento di centri secondari di distribuzione (CSD) e Presidi decentrati di distribuzione (PDD).

In aggiunta ai Centri di Smistamento e di Distribuzione possono essere presenti all'interno delle aree logistiche anche Centri Servizi che svolgono attività a valore aggiunto (per esempio dematerializzazione, gestione elettronica documentale, normalizzazione indirizzi, etc.) in relazione a servizi specifici.

La catena della logistica integrata del Gruppo è organizzata in 9 aree logistiche, 23 centri di smistamento (suddivisi in 16 CMP e 7 CP) e 2.051 Uffici di recapito. I siti fisici della catena logistica sono collegati attraverso una rete primaria composta da tratte autostradali e aeree integrate con un'organizzazione di corrieri indipendenti di SDA e vettori esterni stradali, ferroviari e aerei secondo necessità.

Il "Regolamento di utilizzo e manutenzione dei veicoli aziendali" fornisce istruzioni operative e di comportamento al personale che utilizza i veicoli, descrive le responsabilità e i compiti delle strutture organizzative centrali e territoriali nella gestione dei veicoli e definisce le attività e le responsabilità relative ai processi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei veicoli.

I numeri della flotta

La flotta aziendale, utilizzata per l'offerta commerciale di corrispondenza e pacchi, è composta al 31 dicembre 2017 da oltre 38mila mezzi ed è suddivisa nelle seguenti tipologie: motomezzi e quadricicli, automezzi per il recapito, furgoni e autocarri leggeri, berline di servizio.

L'impegno del Gruppo si riflette nell'utilizzo sempre crescente di veicoli a minore impatto ambientale, 4.369 veicoli ad alimentazione alternativa di cui 1.064 ad alimentazione elettrica, 119 ibride e circa 3.192 ad alimentazione benzina/metano e benzina/GPL. Le emissioni di CO2 per Km percorso sono diminuite nel 2017 passando da 215g/km a 210g/km grazie all'introduzione di veicoli a GPL, veicoli con cilindrate più basse e interventi per una migliore ottimizzazione dei carichi nei trasporti.

Dati sulla flotta aziendale

2016 2017
Totale km percorsi 328.223.769 336.360.628
Totale veicoli 50.528 38.690
di cui:
veicoli tradizionali (n.) 45.176 34321
veicoli alternativi (n.) 5.676 4.693
di cui:
Biciclette (n.) 324 324
Veicoli elettrici (n.) 1.091 1064
Auto ibride (n.) 32 113
Veicoli alimentati a benzina-metano 2.963 2.210
Veicoli alimentati a benzina-GPL - 982
Veicoli alimentati a gasolio-metano 339 -
Veicoli alimentati a GPL 927 -
Percentuale veicoli alternativi 11,2% 12,1%
gr CO2 /Km 215 210

Consumi di energia ed Emissioni di CO2 interni della flotta aziendale su gomma [GRI- 302-1; GRI- 305-1 GRI- 305-2]

2016 2017
Gasolio (GJ) 422.061 739.837
Benzina (GJ) 553.678 173.279
Metano (GJ) 55.890 60.553
GPL (GJ) 1.693 23.351
Energia Elettrica certificata garanzia di origine (GJ) 1.540 1.682
Totale energia (GJ) 1.034.862 998.702
Emissioni dirette – Scope 1 (t) 72.873 71.676
Emissioni indirette – Scope 2 (t)* 0 0

* L'energia elettrica utilizzata per alimentare i veicoli proviene tutta da fonti rinnovabili

La logistica in appalto

Una parte dei servizi logistici, pari a circa 2/3 in termini di consumi energetici e una quota significativa di risorse umane dedicate, sono gestiti da Poste Italiane e SDA Express Courier (la società del Gruppo che si occupa dei servizi di corriere espresso per la clientela business) con l'ausilio di una rete di fornitori.

Consumi di energia ed Emissioni di CO2 della logistica su gomma in appalto [GRI- 302-2; GRI- 305-3]

2016 2017
Energia esterna al gruppo (GJ) 1.861.003 1.675.733
Emissioni di altro tipo esterne al Gruppo - Scope 3 (t) 137.488 123.753

La flotta per il trasporto aereo di Mistral Air

Mistral Air è la società del Gruppo che si occupa del servizio di trasporto aereo della corrispondenza per conto di Poste Italiane.

La Società rientra nell'elenco delle compagnie aeree operative nei 31 Stati membri EEA (European Economic Area) ed è soggetta alla Direttiva Europea 2008/101/CE (EU ETS). In virtù di questi impegni, particolare attenzione è posta alla tutela ambientale attraverso il monitoraggio delle emissioni e l'ottimizzazione dei consumi di carburante della flotta.

Tabella 30 - Dati sulla Flotta per il trasporto aereo

2016 2017
Numero mezzi 28 25
Mail 2.648 3.247
Charter 4.985 9.512

Consumi di energia ed emissioni * del trasporto aereo postale e charter [GRI 302-1; GRI 305-1]

2016 2017
Energia interna al gruppo (GJ) 919.688 1.104.614
Emissioni dirette - Scope 1 (t) ** 65.692 78.901
* Include i voli effettuati da Alitalia per Poste Italiane.

** Fattore di conversione: t di Jet fuel * 3,15.

Mobility management

Anche nel corso del 2017 è proseguito il percorso di mobility management promosso dal Gruppo e finalizzato a proporre soluzioni di mobilità sostenibile nelle aree urbane. Sono proseguite le convenzioni a favore dei dipendenti per l'acquisto agevolato e rateizzato degli abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale per diverse città italiane (in alcuni casi esteso anche ai figli dei dipendenti), nonché iniziative di sensibilizzazione sull'importanza di adottare stili di vita sostenibili per contribuire alla riduzione delle immissioni di CO2 nell'aria. In quest'ambito, nel 2017 è proseguito il servizio di carpooling aziendale su Milano, disponibile sulla piattaforma "PosteMobilityOffice", che consente di agevolare l'utilizzo di un solo mezzo privato da parte di gruppi di dipendenti negli spostamenti quotidiani casa-lavoro. Inoltre, sono stati assegnati 900 voucher di ore di guida in carsharing nelle città di Milano, Torino, Firenze e Roma per promuovere nuove forme collettive di trasporto urbano. Nel corso dell'anno sono state promosse anche due campagne dedicate agli spostamenti in bicicletta: #IoVadoInBici, per i dipendenti che hanno scelto di utilizzare la bicicletta negli spostamenti casa-lavoro; #MyPostoBiciVerona, in favore dei dipendenti del CMP di Verona che utilizzano la bicicletta come mezzo di spostamento sistematico e a cui sono stati messi a disposizione posti bici gratuiti in un bicipark convenzionato. L'impatto complessivo delle azioni di Mobility Management nel 2017 ha consentito una riduzione di oltre 9mila tonnellate di CO2, sia in termini di riduzione delle emissioni atmosferiche, sia riguardo al valore monetario dei costi economici esterni evitati, generando un contenimento di emissioni pari al 38% del totale prodotto.

Green building

Ridurre al minimo gli impatti ambientali degli uffici e degli immobili del Gruppo, in merito all'utilizzo di energia, consumi idrici, rifiuti e consumo di materie prime. Promuovere il green procurement integrando "criteri ambientali minimi" in tutte le fasi del processo di acquisto di beni e servizi.

Poste Italiane ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.

L'impegno ad adottare misure finalizzate a ridurre l'impatto ambientale delle proprie attività e sensibilizzare le persone al rispetto dell'ambiente è formalizzato nel Codice Etico di Gruppo. Peraltro, Poste già da anni ha realizzato la "Carta dei valori ambientali" rivolta a tutti coloro che operano stabilmente o temporaneamente nelle società del Gruppo affinché aumenti la consapevolezza dell'impatto che le azioni quotidiane hanno sull'ambiente. Nello specifico, il presidio organizzativo degli impatti ambientali collegati al patrimonio immobiliare trova una sua traduzione concreta nelle aree di responsabilità formalizzate all'interno dell'organizzazione, che attribuisce a un'unica funzione centrale il compito di garantire l'ottemperanza alle disposizioni normative vigenti sull'uso dell'energia, il monitoraggio e la misurazione dei consumi, l'individuazione delle fonti di risparmio e la definizione di progetti di efficientamento.

Le Società SDA Express Courier e Postel hanno conseguito la certificazione ISO14001 del proprio sistema di gestione ambientale.

I consumi energetici e le emissioni

Il patrimonio immobiliare, rappresentato da circa 15mila sedi, è il responsabile di oltre il 60% dei consumi energetici interni del Gruppo. Questi derivano dall'utilizzo di energia elettrica (72%), Gas Metano (23%), GPL, Gasolio e teleriscaldamento (5%). Nel 2017 il oltre il 95%dell'energia elettrica è stata approvvigionata da fonti rinnovabili attraverso certificati Garanzia di Origine e per una piccola quota (7.057 GJ pari allo 0,4%) autoprodotta da impianti fotovoltaici di proprietà. La riduzione al ricorso ad energia elettrica non rinnovabile e la conseguente riduzione delle emissioni indirette (Scope 2) è dovuto alla maggiore autoproduzione da impianti fotovoltaici e al processo di internalizzazione delle attività di custodia e gestione dei dati presso data center di proprietà del Gruppo che utilizzano energia elettrica rinnovabile.

Poste assegna annualmente obiettivi di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 collegate ai consumi di energia elettrica e gas e promuove interventi tecnici e infrastrutturali di efficienza energetica.

Al fine di assicurare il presidio dei consumi e ridurre l'impatto ambientale e i costi, si è provveduto alla contrattualizzazione di un fornitore unico per l'energia elettrica e uno per il gas, in modo da disporre di una base organica dei consumi delle singole utenze per ciascun mese di fornitura.

Nel 2017 è proseguito il piano di ottimizzazione dell'uso di energia che introduce iniziative finalizzate all'abbattimento degli sprechi tramite l'installazione e attivazione di rilevatori di consumi di energia che permettono di monitorarne l'andamento, analizzare i consumi, condurre misurazioni presso le sedi più energivore ed eseguire il corretto settaggio di temperature e orari di funzionamento dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento. In particolare, è stato avviato un progetto di efficientamento - attraverso la sostituzione delle lampade a fluorescenza con corpi illuminati a tecnologia LED.

Consumi energetici interni riferiti alle strutture immobiliari per fonte [GRI 302-1]

2016 2017
Energia rinnovabile (GJ) 1.790.247 1.810.741
Energia elettrica autoprodotta da fotovoltaico (GJ) 4.779 7.057
Energia elettrica certificata garanzia di origine* (GJ) 1.785.468 1.803.684
Energia non rinnovabile 848.114 836.190
di cui:
Energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale** 94.811 83.377
Gas Metano (GJ) 615.172 597.321
GPL (GJ) 8.304 11.705
Gasolio (GJ) 112.296 120.827
Teleriscaldamento (GJ) 17.531 22.960
Totale energia (GJ) 2.638.361 2.646.932

* Sono inclusi i consumi energetici delle agenzie SDA pari a 10.719 GJ.

**Include l'energia dei data center esterni senza titolarità di utenza.

2016 2017
Uffici Postali 55% 55%
Uffici direzionali 14% 14%
Impianti industriali (Centri di meccanizzazione postale) 14% 14%
Centri Logistici per il recapito 13% 13%
Data Center 4% 4%
Emissioni dirette e indirette di CO2 riferiti alle strutture Immobiliari [GRI- 305-1; GRI- 305-2] 2016 2017
Emissioni dirette - Scope 1 (t) 43.512 43.197
Emissioni indirette - Scope 2* (t) 10.771 9.901
Totale Emissioni 54.283 53.098

Peso dei consumi di energia elettrica riferiti alle strutture Immobiliari per tipologia di business

* Include le emissioni di CO2 dei data center esterni senza titolarità di utenza.

Per quanto concerne i consumi di gas metano, sono stati installati nuovi sistemi di ottimizzazione dell'energia termica su 2.800 apparati (timer, sensori di presenza) e sostituite caldaie a basso rendimento con caldaie a condensazione ad alto rendimento.

Tali iniziative hanno portato nel 2017 a un risparmio sui consumi di gas metano pari a circa 20mila GJ che corrispondono a circa il 3% del consumo annuo di gas delle strutture immobiliari del Gruppo.

Le collaborazioni a livello internazionale [GRI 102-12; GRI 102-13]

Il Gruppo partecipa al progetto EMMS (Environmental Monitoring and Measurement System) promosso dall'International Post Corporation, associazione costituita dai 24 principali operatori postali al mondo che lavorano circa l'80% dei volumi di traffico globali. L'iniziativa è stata lanciata nel 2008 con l'obiettivo di monitorare le emissioni di CO2 e valutare il livello di sostenibilità delle attività dei partecipanti, per ridurre l'impatto delle attività postali sull'ambiente. Il programma conta oggi 20 operatori partecipanti (oltre a 18 dei 24 membri di IPC, anche gli operatori del Brasile e del Sud Africa) che gestiscono complessivamente circa 51.700 km2 di superficie di edifici di proprietà, una flotta di 576mila veicoli e circa 1 milione e 700mila persone.

Nel 2017 il gruppo dei partecipanti ha rendicontato una riduzione delle emissioni di CO2 prodotte pari al 26% rispetto al dato di riferimento 2008, passando da 8.360 tonnellate a 6.458 tonnellate di CO2, con un risparmio complessivo di oltre 12,7 milioni di tonnellate di CO2 nell'arco degli otto anni dalla creazione del programma. Gli eccellenti risultati conseguiti confermano l'impegno degli operatori postali a contenere l'impatto sull'ambiente e testimoniano una crescente professionalità e competenza in materia, rendendo EMMS il primo programma di sostenibilità a livello di settore fondato sullo scambio di best practice e un modello concreto per lo sviluppo sostenibile. E' proseguita anche nel 2017 l'adesione al progetto OSCAR (Online Solution for Carbon Analysis and Reporting) lanciato dalla Universal Postal Union (UPU, agenzia delle Nazioni Unite specializzata sul settore postale), una procedura semplificata per la rendicontazione delle emissioni inquinanti prodotte dalle attività degli operatori nei 192 Paesi membri UPU, applicando i principi fissati dal GreenHouse Gas Inventory Standard for the Postal Sector. Il Gruppo Poste Italiane contribuisce a tale monitoraggio e rendiconta su base annuale le proprie emissioni; nel 2017 si è posizionata nella fascia medio-alta delle performance in termini di sostenibilità ambientale, contribuendo all'obiettivo di riduzione di circa 18mila tonnellate di CO2 da emissioni dirette rispetto all'anno precedente.

Gestione dei rifiuti

La gestione dei rifiuti è regolata dal D.Lgs.152/2006 che disciplina l'intero processo dall'attività di raccolta e trasporto, fino al recupero o smaltimento. I rifiuti prodotti da Poste Italiane sono assimilabili agli urbani (destinati al servizio di pubblica raccolta secondo le modalità previste dagli appositi regolamenti locali), speciali pericolosi e non pericolosi. Una quota dei rifiuti assimilati agli urbani, per esempio carta e plastica, è sottratta alla gestione comunale e avviata direttamente a recupero attraverso operatori autorizzati alla gestione di rifiuti speciali, sono quindi gestiti con gli stessi adempimenti previsti per i rifiuti speciali e l'Azienda beneficia delle riduzioni della tassa/tariffa stabilite dai regolamenti comunali.

Larga parte dei rifiuti speciali è rappresentata da rifiuti non pericolosi (imballaggi in carta, cartone, plastica e legno), mentre quelli speciali pericolosi (in prevalenza rifiuti elettronici e veicoli rottamati) hanno origine in alcuni centri postali e presso i data center del Gruppo.

Nell'ottica di una gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e quindi di conseguente riduzione dei medesimi, Poste Italiane promuove il riutilizzo "virtuoso" di beni e apparecchiature/attrezzature ritenute obsolete per l'Azienda, ma che possono ancora avere una "seconda vita". Tali beni come apparecchiature elettroniche obsolete (circa 2500 pezzi) e alcune tipologie di veicoli (circa 250) sono stati sottratti nel 2017 dal ciclo di gestione dei rifiuti e "ceduti" a terzi per il riutilizzo.

Negli anni, sono state avviate campagne di comunicazione per sensibilizzare il personale sui comportamenti corretti da adottare in fase di conferimento del rifiuto, sia sul posto di lavoro, sia nella sfera privata. Rifiuti prodotti per tipologia e metodo di smaltimento [GRI 306-2]

2016 2017
Totale Rifiuti pericolosi (t) 142,5 346,0
- destinati a recupero 17,0 277,7
- destinati a smaltimento in discarica 0,7 2,5
- destinati a smaltimento in incenerimento 0,0 0,4
- destinati ad altro tipo di smaltimento 124,8 65,4
Totale Rifiuti non pericolosi (t) 21.821,6 25.790,6
- destinati a recupero 21.205,3 25.190,1
- destinati a smaltimento in discarica 218,3 182,5
- destinati a smaltimento in incenerimento 0,0 0,0
- destinati ad altro tipo di smaltimento 398,0 418,0
Totale (t) 21.964,1 26.136,6

Acqua

L'utilizzo della risorsa idrica è prevalentemente legato agli usi igienici di ufficio. La rilevanza dei consumi d'acqua deriva tuttavia dall'ingente numero di strutture immobiliari del Gruppo.

Prelievi idrici per fonte [GRI 303-1]

2016 2017
Acque fornite da acquedotti pubblici o da altre società di gestione dei servizi idrici (m3) 91.307 94.023

Postel e i materiali utilizzati

Oltre a fornire servizi di archiviazione digitale che consentono la dematerializzazione e l'elaborazione elettronica dei documenti, Postel è attiva anche nel settore servizi di stampa presso i centri di Milano, Roma e Genova, dotati di impianti per la stampa massiva (bollette, fatture estratti conto) e l'imbustamento con una capacità produttiva di oltre 4 miliardi di fogli stampati all′anno. Per minimizzare l'impatto legato all'utilizzo di carta, sono state adottate soluzioni di carta leggera e buste con finestrelle in materiale biodegradabile che rispettano il sistema di gestione della Catena di Custodia FSC® (Forest Stewardship Council), che garantisce la rintracciabilità dei materiali come il legno e i suoi derivati (pasta di cellulosa e carta) provenienti da foreste gestite responsabilmente.

Consumi di Carta e Cartone per i servizi di stampa

2016 2017
Carta e Cartone (t) 19.726 18.743

Appendice - Indice dei contenuti GRI

Numero e titolo Omissioni
GRI Standard dell'indicatore Riferimenti Parti omesse Ragione Spiegazione
INDICATORI DI PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE
GRI 101: Foundation 2016
Strategia e Analisi INFORMATIVA STANDARD GENERALE - GRI 102: Standard generali - Profilo dell'organizzazione, Strategia, Etica dell'integrità
GRI 102-14 Dichiarazione della più alta
autorità del processo
decisionale in merito
all'importanza della sostenibilità
per l'organizzazione e la sua
Relazione sulla gestione: 1.
Lettera del presidente e
dell'amministratore delegato
GRI 102-15 strategia
Principali impatti, rischi e
opportunità
Nota metodologica
Profilo dell'organizzazione
GRI 102-1
Nome dell'organizzazione Relazione sulla gestione: 1.
Lettera del presidente e
dell'amministratore delegato
GRI 102-2 Principali marchi, prodotti e/o
servizi
Relazione sulla gestione:
2. Organizzazione e settori di
attivita' del gruppo
GRI 102-3 Luogo in cui ha sede il quartier
generale dell'organizzazione
Relazione sulla gestione: Quarta
di copertina
GRI 102-4 Nome e numero di Paesi nei
quali opera l'organizzazione
Relazione sulla gestione: 2. Canali
commerciali e strategia
multicanale
GRI 102-5 Assetto proprietario e forma
legale
Relazione sulla gestione:
2. Corporate Governance
GRI 102-6 Mercati serviti (includendo
analisi geografica, settori serviti,
tipologia di
consumatori/beneficiari)
Relazione sulla gestione:
2. Organizzazione e settori di
attivita' del gruppo; Canali
commerciali e strategia
multicanale
GRI 102-7 Dimensione dell'organizzazione
(numero dipendenti, fatturato
netto, capitalizzazione totale,
quantità di prodotti o servizi
forniti).
Capitale Umano
Relazione sulla gestione: 8.
Andamento economico,
patrimoniale e finanziario di poste
italiane spa
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: Sezione I
struttura di governance e assetti
proprietari
GRI 102-8 Caratteristiche della la forza
lavoro (incluse variazioni
significative) suddivisa per
tipologia di rapporto di lavoro e
contratto, area geografica e
genere.
Capitale umano
GRI 102-9 Descrizione della catena di
fornitura dell'organizzazione
Catena di fornitura
GRI 102-10 Variazioni significative nel corso
del periodo di riferimento
(dimensioni, struttura, proprietà,
catena di fornitura)
Relazione sulla gestione: 2.
Operazioni societarie intervenute
nel corso dell'esercizio; Struttura
organizzativa di Poste Italiane
spa;
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: Sezione I
struttura di governance e assetti
proprietari
GRI 102-11 Modalità di applicazione del
principio o approccio
prudenziale
L'approccio precauzionale
richiamato dal principio 15 della
dichiarazione di Rio delle Nazioni
unite è applicato da Poste Italiane
a protezione dell'ambiente nello
sviluppo e all'introduzione di nuovi
prodotti e servizi e nella
pianificazione di nuove attività
operative.
GRI 102-12 Sottoscrizione o adozione di
codici di condotta, principi e
carte relativi alla sostenibilità
Green Building
GRI 102-13 Appartenenza come membro ad
associazioni e organizzazioni
nazionali o internazionali.
Relazioni con le parti sociali
GRI 102-41 Percentuale del totale dei
Dipendenti coperti da accordi
collettivi di contrattazione
Relazioni con le parti sociali
Corporate Governance
GRI 102-18
Struttura di governo
dell'organizzazione, inclusi i
comitati che rispondono
direttamente al più alto organo di
governo inclusi quelli con
responsabilità su temi
economici, ambientali e sociali
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo, rischi e
sostenibilità (già Comitato
controllo e rischi)
GRI 102-19 Processo per la delega dei
poteri in ambito economico
social e ambientale dal più alto
organo di governo verso i
dirigenti e altri impiegati
Nell'ambito dell'organizzazione, la
Funzione Responsabilità Sociale
d'Impresa istituita all'interno della
struttura di Governo dei rischi di
Gruppo (che non riporta
GRI 102-20 Responsabilità sui temi sociali
economici e ambientali del più
alto organo di governo
direttamente al CDA), promuove,
in ambito sociale, ambientale,
etico e di governance della
sostenibilità, gli obiettivi aziendali
e la relativa realizzazione e
comunicazione dei risultati. La
Funzione, inoltre, monitora i rischi
connessi con gli aspetti
maggiormente significativi in
GRI 102-21 Processo di consultazione tra il
più alto organo di governo e gli
stakeholder su temi economici,
ambientali e sociali. Se questo
processo è delegato indicare la
funzione responsabile e le
modalità con cui riporta i risultati
al più alto organo di governo
termini di sostenibilità, in grado di
incidere negativamente sulla
reputazione e identità aziendale.
L'Amministratore Delegato si
relaziona direttamente con
diverse classi di stakeholder e
delega tramite ordini di servizio
interni alle funzioni aziendali
compiti specifici nei rapporti con
gli stakeholder.
GRI 102-22 Composizione dei membri del più
alto organo di governo e dei
suoi comitati di cui: indipendenti,
esecutivi e non esecutivi, donne
e uomini, che possiedono
competenze su temi economici,
sociali e ambientali, esponenti di
gruppi sociali sotto
rappresentati e degli
stakeholder
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo, rischi e
sostenibilità (già Comitato
controllo e rischi)
GRI 102-23 Presidente del più alto organo di
governo
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato
GRI 102-24 Criteri per la determinazione
della composizione,
dell'indipendenza, delle
qualifiche e delle competenze
(incluso su temi ambientali e
sociali) dei componenti del più
alto organo di governo e dei
suoi comitati, comprese le
considerazioni sulle questioni di
genere e altri indicatori di
diversità
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari:6 Consiglio
di amministrazione; 6.1 Attuale
composizione e durata in carica
(ex art. 123-bis, comma 2, lett. d),
TUF); 6.8 Amministratori
indipendenti, 6.10 Valutazione del
funzionamento del consiglio di
amministrazione e dei comitati,
6.11 Politiche di diversità (ex art.
123-bis, comma 2, lett. d)-bis,
TUF)
GRI 102-25 Processi per evitare conflitti di
interesse all'interno del più alto
organo di governo
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari:14. Altre
procedure di governo societario
(ex art. 123-bis, comma 2, lett. a),
TUF)
GRI 102-26 Ruolo del più alto organo di
governo nello sviluppo di
strategia, politiche, obiettivi su
temi economici, ambientali e
sociali
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato; 7.2
Comitato controllo, rischi e
sostenibilità (già comitato controllo
e rischi)
GRI 102-27 Iniziative per la formazione dei
membri del più alto organo di
governo su temi economici,
ambientali e sociali
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo
e funzioni (ex art. 123-bis, comma
2, lett. d), TUF); 6.8 Amministratori
indipendenti; 6.10 Valutazione del
funzionamento del consiglio di
amministrazione e dei comitati
GRI 102-28 Processo per la valutazione
delle performance dei
componenti del più alto organo
di governo in particolare in
funzione delle performance
economiche, ambientali, sociali
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: 6.10
Valutazione del funzionamento
del consiglio di amministrazione e
dei comitati
GRI 102-29 Procedure del più alto organo di
governo per controllare le
modalità di identificazione e
gestione delle performance
economiche, ambientali e sociali
dell'organizzazione, includendo i
rischi e le opportunità e
processi di due diligence
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo
e funzioni (ex art. 123-bis, comma
2, lett. d), TUF)
GRI 102-30 Procedure del più alto organo di
governo per controllare le
modalità di identificazione e
gestione dei rischi economico,
ambientali, sociali.
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo, rischi e
GRI 102-31 Frequenza del controllo del più
alto organo di governo di aspetti
economico, ambientali, sociali
inclusi rischi e opportunità.
sostenibilità (già Comitato
controllo e rischi)
GRI 102-33 Processo per la comunicazione
di eventi critici al più alto organo
di governo
Processi per la determinazione
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari:5.5
Partecipazione azionaria dei
dipendenti: meccanismi di
esercizio dei diritti di voto (ex art.
123-bis, comma 1, lett. e), TUF);
7.2 Comitato controllo, rischi e
sostenibilità (già Comitato
controllo e rischi)
Relazione sul governo societario
GRI 102-36 della remunerazione del più alto
organo
e gli assetti proprietari: 6.12
Compensi
Aspetti materiali identificati e perimetro della Dichiarazione non finanziaria
Elenco delle entità incluse nel
GRI 102-45 bilancio consolidato e delle
entità non incluse nella
Dichiarazione non Finanziaria
Nota metodologica
GRI 102-46 Processo e spiegazione della
definizione dei contenuti e
perimetro dei temi contenuti nella
Dichiarazione non Finanziaria.
Nota metodologica
I temi che ci raccontano
GRI 102-47 Elenco di tutti i temi materiali
individuati nel processo di
definizione dei contenuti della
Dichiarazione non Finanziaria
Effetto di eventuali modifiche
I temi che ci raccontano
GRI 102-48 alle informazioni inserite nelle
Dichiarazioni non Finanziarie
precedenti e ragioni di tali
riformulazioni
Non applicabile. La DNF 2017 è
alla sua prima edizione.
GRI 102-49 Cambiamenti significativi rispetto
alla precedente Dichiarazione
non Finanziaria nello scopo e
nel perimetro dei temi
Non applicabile. La DNF 2017 è
alla sua prima edizione.
Coinvolgimento degli stakeholder
GRI 102-40 Elenco di gruppi di stakeholder
con cui l'organizzazione
intrattiene attività di
I temi che ci raccontano
GRI 102-42 coinvolgimento
Principi per identificare e
selezionare i principali
stakeholder con i quali
intraprendere l'attività di
coinvolgimento
I temi che ci raccontano
GRI 102-43 Approccio e descrizione
dell'attività di coinvolgimento
degli stakeholder
I temi che ci raccontano
GRI 102-44 Argomenti chiave e criticità
emerse dall'attività di
coinvolgimento degli stakeholder
I temi che ci raccontano
Profilo della Dichiarazione non Finanziaria
GRI 102-50 Periodo di rendicontazione delle
informazioni fornite (ad esempio
esercizio fiscale, anno solare)
Nota metodologica
GRI 102-51 Data di pubblicazione della
Dichiarazione non Finanziaria
più recente
Nota metodologica
GRI 102-52 Periodicità di rendicontazione
(annuale, bimestrale, ecc.)
Periodicità Annuale
GRI 102-53 Contatti e indirizzi utili per
richiedere informazioni sula
Dichiarazione non Finanziaria e i
suoi contenuti
Per qualsiasi chiarimento o
approfondimento sulle tematiche
esposte è possibile scrivere a:
INVESTOR.RELATIONS@posteitali
ane.it
GRI 102-54 Livello di applicazione "core o
comprehensive" allo standard
GRI
Nota metodologica
GRI 102-56 Politica dell'organizzazione e
pratiche attuali al fine di ottenere
l'assurance esterna della
Dichiarazione non Finanziaria
Nota Metodologica
Etica e Integrità
GRI 102-16 Valori, i principi, standard e
norme di comportamento
dell'organizzazione
Capitale umano
Catena di fornitura
INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICI
Anti-corruzione
GRI 103-1
Spiegazione del tema materiale
GRI 103-2 e del perimetro dei suoi impatti
Descrizione dell'approccio
manageriale e delle sue
I temi che ci raccontano
GRI 103-3 componenti
Valutazione dell'approccio
manageriale
Lotta alla corruzione
GRI 205-1 Valutazione delle operazioni a
rischio corruzione
INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALI
GRI 103-1 Spiegazione del tema materiale
e del perimetro dei suoi impatti
GRI 103-2 Descrizione dell'approccio
manageriale e delle sue
componenti
I temi che ci raccontano
Green Building
GRI 103-3 Descrizione dell'approccio
manageriale e delle sue
Logistica sostenibile
Energia componenti
GRI 302-1 Consumo di energia interno
all'organizzazione
Green Building
Logistica sostenibile
Consumi energetici interni totali di Gruppo
2016
2017
Energia elettrica rinnovabile (GJ)
1.791.787
1.812.424
Energia non rinnovabile (GJ)
2.783.864
2.937.824
di cui:
Energia elettrica approvvigionata dalla rete
94.811
83.377
nazionale
Gas Metano (GJ)
671.061
657.874
GPL (GJ)
9.997
35.057
Gasolio (GJ)
517.351
860.664
Benzina (GJ)
553.425
173.278
Jet Fuel (GJ)
919.688
1.104.614
Teleriscaldamento (GJ)
17.531
22.960
Totale energia (GJ)
4.575.651
4.750.248
Comprende l'energia riferita alle strutture Immobiliari e quella collegata al business della logistica
Acqua su gomma e del trasporto passeggeri e posta via aerea.
GRI 303-1 Prelievo totale di acqua per fonte Green Building
Emissioni
GRI 305-1 Emissioni totali dirette di gas a
effetto serra (GHG) scope 1
Emissioni di CO2 totali del Gruppo
2016
Emissioni dirette - Scope 1 (t)

180.797
Emissioni indirette - Scope 2 (t)**
10.804
Emissioni di altro tipo - Scope 3 (t)
170.675
GRI 305-2 Emissioni totali indirette di gas a
effetto serra (GHG) scope 2
Logistica sostenibile
Green Building
2017
193.774
9.901
157.916
I fattori utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2: GPL (1,5704 kgCO2/litro) Metano (2,6928 kgCO2/kg) Benzina (kg
CO2/litro 2,3839), Gasolio (2,74790 kg CO2/litro), Jet Fuel (2,4910 kg CO2/litre). Fonte: Methodology Paper for Emission Factors
2017 redatto dallo UK Department for Environment Food & Rural Affairs (Defra) e Regolamento 601/2012 sul sistema EU ETS (per il
calcolo delle emissioni di CO2 del trasporto aereo).
* Poste Italiane acquista certificati di garanzia di origine rinnovabile per una quota pari a circa il95% dei propri consumi di energia
elettrica. I GRI Sustainability Reporting Standards prevedono due metodologie di calcolo delle emissioni dello Scope 2, il "Location
based method" e il "Market-based method". Il "Market-based method" (metodologia utilizzata da Poste Italiane) si basa sulle
emissioni di CO2 emesse dai fornitori di energia da cui l'organizzazione acquista, tramite un contratto, energia elettrica (in questo
GRI 305-3 Emissioni gas a effetto serra
(GHG) di altro tipo scope 3
caso certificati di garanzia di origine da fonte rinnovabile dell'energia) e per il restante 5% fattori di emissione della rete elettrica
nazionale (fattore di emissione: 375g CO2/kWh, fonte Terna 2015); Il metodo Location-based, invece, si basa sui fattori di
emissione medi relativi alla generazione di energia regionali, subnazionali o nazionali. Applicando il metodo Location-based il totale
delle emissioni di Gruppo di Scope 2 nel 2016 è pari a 199.871 tonnellate di CO2 e nel 2017 pari a 198.347 tonnellate (fattore di
emissione: 375g CO2/kWh Fonte: Terna 2015.
Scarichi e Rifiuti Peso totale dei rifiuti per
Valutazione ambientale dei fornitori
GRI 103-1 Spiegazione del tema materiale
e del perimetro dei suoi impatti
GRI 103-2 Descrizione dell'approccio
manageriale e delle sue
componenti
I temi che ci raccontano
Catena di fornitura
GRI 103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE
GRI 103-1 Spiegazione del tema materiale
e del perimetro dei suoi impatti
I temi che ci raccontano
Capitale Umano
Salute e Sicurezza
GRI 103-2 Descrizione dell'approccio
manageriale e delle sue
componenti
Inclusione
GRI 103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Relazioni industriali
GRI 402-1
Salute e sicurezza sul lavoro
Periodo minimo di preavviso in
caso di
ristrutturazioni/riorganizzazioni
aziendali per sedi e se sono
incluse in accordi collettivi
Relazioni con le parti sociali
Infortuni sul lavoro e tasso di
GRI 403-2 infortunio, malattia, giornate di
lavoro perso, assenteismo e
numero totale di decessi, divisi
Salute e Sicurezza Tasso di assenteismo
Informazione non disponibile
Disclosure sulle ditte
Si prevede di rendicontare
l'informazione nei prossimi
cicli di rendicontazione
per area geografica e genere appaltatrici
Formazione e istruzione Numero di ore di formazione
GRI 404-1 medie annuali divise per
categoria professionale e
genere
Capitale umano
GRI 404-3 Percentuale i dipendenti che
ricevono regolarmente
valutazioni sulle prestazioni e
sullo sviluppo della carriera
Capitale umano Divisione per genere Informazione non disponibile Si prevede di rendicontare
l'informazione nei prossimi
cicli di rendicontazione
Diversità e pari opportunità
GRI 405-1 Diversità negli organi di governo
dell'impresa e tra i dipendenti
Nel 2017 i consigli di
amministrazione delle società del
Gruppo sono stati presieduti da
56 persone di cui il 59% di età
sopra i 50 anni e il 41% di età
compresa tra i 30 e i 50 anni. La
percentuale femminile è pari al
32% sul totale, del 35% nelle
fasce di età 30-50 e pari al 30%
nella fascia di età sopra i 50.
La diversità dei dipendenti è
riportata nella sezione Capitale
umano
PRIVACY DEI CLIENTI
GRI 103-1 Spiegazione del tema materiale
e del perimetro dei suoi impatti
I temi che ci raccontano
GRI 103-2 Descrizione dell'approccio
manageriale e delle sue
componenti
Cybersecurity
GRI 103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
GRI 418-1 Reclami ricevuti e acertati per
violazione della privacy dei
clienti e fuoriuscite identificate,
furti o perdite dei dati dei clienti

Principi relativi al contenuto e alla qualità della rendicontazione

Si riportano di seguito i principi segnalati dai "GRI Sustainability Reporting Standards" 2016 e l'approccio seguito da Poste Italiane.

Analisi del contesto di sostenibilità Le informazioni sono state declinate rispetto a fenomeni sociali, ambientali del contesto.
Inclusività degli stakeholder L'Individuazione dei temi materiali ha tenuto conto delle aspettative dei propri stakeholder.
Materialità L
a scelta degli argomenti è stata effettuata secondo una logica d
i valutazione degli impatti economici, sociali e
ambientali e sulla capacità che questi hanno di influenzare le decisioni e le valutazioni degli stakeholder.
Completezza delle informazioni Salvo ove diversamente indicato, tutti gli indicatori presentati nel documento sono rappresentativi della totalità delle
società del Gruppo.
Equilibrio Il documento fornisce informazioni che consentono una valutazione delle prestazioni e degli impatti complessivi.
Comparabilità Sono riportati i dati di performance 2016 e 2017 per consentire l'analisi delle perfomance.
Accuratezza L
e informazioni sono state riportate corredate d
a note e commenti per consentire d
i valutare correttamente l
e
prestazioni e i risultati.
Tempestività La tempistica di rilascio del documento è vicina agli eventi descritti
Chiarezza I contenuti sono stati elaborati con un linguaggio semplice e fruibile anche per persone non addette ai lavori.
Affidabilità Il documento è oggetto d
i separata attestazione d
i conformità d
a parte della società d
i revisione contabile
PricewaterhouseCoopers SpA

7. GESTIONE DEI RISCHI

Il Gruppo ha adottato, nell'ambito del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), un modello di Risk Management di Gruppo (RMG) basato sul framework Enterprise Risk Management (ERM), in linea con i requisiti di autodisciplina delle società quotate e con le best practice a livello nazionale e internazionale.

Con l'obiettivo di garantire una maggiore governance dei processi di gestione del rischio e renderli più efficienti, nel corso del 2017 è stato costituito un presidio di riferimento unico per il governo e la gestione di tutti i rischi in ottica di Gruppo, la funzione Governo dei Rischi di Gruppo (GRG), che si avvale del contributo delle unità specialistiche a suo diretto riporto (presidi diretti), nonché degli altri presidi di rischio (presidi indiretti) presenti in Poste Italiane (ivi incluso il Patrimonio BancoPosta) e nelle società del Gruppo. Con particolare riferimento ai rischi di natura finanziaria, GRG si avvale di un referente unico che coordina le funzioni di Risk Management delle Società sottoposte a vigilanza.

La funzione Governo dei Rischi di Gruppo ha in particolare il compito di

  • assicurare, attraverso un processo strutturato e integrato, l'individuazione, valutazione e monitoraggio dei rischi strategici, reputazionali, operativi, di non conformità alle norme, finanziari e assicurativi;
  • garantire l'armonizzazione e l'integrazione dei modelli e dei flussi informativi tra i presidi specialistici di secondo livello, le società del gruppo e gli organi di controllo anche attraverso l'implementazione di una piattaforma integrata e trasversale per i diversi ambiti di rischio;
  • promuovere la diffusione della cultura del risk management a ogni livello aziendale.

Le unità di presidio specialistiche, a loro volta, operano in coerenza con gli standard di Gruppo definiti da GRG, assicurando la condivisione delle informazioni a livello consolidato, fermo restando il rispetto degli specifici adempimenti normativi che regolano il proprio ambito di competenza.

Con riferimento al compito di assicurare la gestione dei rischi attraverso un processo strutturato e integrato, la funzione GRG ha definito il processo di Risk Management di Gruppo (RMG), articolato nelle seguenti fasi:

  • Indirizzo nella gestione dei rischi: il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA, previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (CCRS), definisce gli indirizzi nella gestione dei rischi di gruppo, in modo che i principali rischi risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati. Inoltre, il CdA, nell'esercizio delle proprie responsabilità e del proprio ruolo di indirizzo, determina, previo parere del CCRS, il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici;
  • Definizione e aggiornamento framework RMG: la funzione GRG, con frequenza normalmente annuale, rivede e aggiorna gli strumenti e le metodologie di analisi dei rischi,

in coerenza con l'evoluzione del business, del contesto normativo di riferimento e delle leading practice;

  • Goal Analysis & Risk Briefing: almeno annualmente e con il supporto dei presidi specialistici, la funzione GRG analizza gli obiettivi e i relativi processi aziendali e procede all'identificazione preliminare dei rischi che possono minacciare il raggiungimento dei principali obiettivi;
  • Risk Assessment Integrato (Identification, Valuation, Aggregation & Prioritization): GRG, sulla base della mappatura preliminare dei rischi della precedente fase, integra e approfondisce con i Risk Owner e tramite le unità di presidio specialistiche, le principali aree di rischio del Gruppo, allo scopo di identificare, descrivere, valutare e rappresentare in modo organico e per rilevanza i rischi;
  • Risk Treatment: per i rischi identificati e valutati nella fase di Risk Assessment vengono definite, con periodicità almeno annuale, le strategie di trattamento più opportune, in coerenza con il livello di propensione al rischio. In particolare, i Risk Owner identificano sulla base dell'ordine di priorità dei rischi e di un'analisi costi-benefici condivisa con la funzione GRG, le strategie di trattamento più appropriate per i rischi di loro competenza;
  • Risk Monitoring & Reporting: il monitoraggio dell'andamento del profilo di rischio del Gruppo viene effettuato periodicamente nel corso dell'anno dalla funzione GRG con il contributo dei diversi presidi specialistici, attraverso specifici indicatori, definiti nella precedente fase di Risk Treatment, ai quali vengono eventualmente affiancati studi ed approfondimenti ad hoc ritenuti necessari per una migliore comprensione dei rischi monitorati e per l'individuazione di eventuali rischi emergenti.

I principali rischi che derivano dalle attività del Gruppo sono descritti nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, cui si rimanda. Con riferimento invece ai rischi di natura finanziaria e assicurativi si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017 – Analisi e presidio dei rischi.

8. ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA

ANDAMENTO ECONOMICO DI POSTE ITALIANE SPA

(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi e proventi 8.060 8.218 (158) -1,9%
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria 646 599 47 7,8%
Altri ricavi e proventi 584 478 106 22,2%
Totale ricavi 9.290 9.295 (5) -0,1%
Costo del lavoro totale 5.865 5.988 (123) -2,1%
di cui costo del lavoro (*) 5.374 5.481 (107) -2,0%
di cui incentivi all'esodo 491 507 (16) -3,2%
Costi per beni e servizi 1.666 1.704 (38) -2,2%
Oneri dell'operatività finanziaria 40 44 (4) -9,1%
Altri costi e oneri 459 255 204 80,0%
Totale costi 8.030 7.991 39 0,5%
EBITDA 1.260 1.304 (44) -3,4%
Ammortamenti e svalutazioni 480 504 (24) -4,8%
EBIT 780 800 (20) -2,5%
Proventi (oneri) finanziari (107) (21) (86) n.s.
Risultato prima delle imposte 673 779 (106) -13,6%
Imposte 56 154 (98) -63,6%
Utile dell'esercizio 617 625 (8) -1,3%

(*) Include la voce "Incrementi per lavori interni"

n.s.: non significativo

I Ricavi e proventi ammontano a 8.060 milioni di euro registrando una riduzione dell'1,9% essenzialmente imputabile ai minori ricavi realizzati nel settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

I Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria evidenziano una crescita, passando da 599 milioni di euro del 2016 a 646 milioni di euro nel 2017, principalmente riconducibile a maggiori proventi da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita del Patrimonio BancoPosta, che passano da 473 milioni di euro nel 2016 a 547 milioni di euro. Il saldo accoglie anche, per 91 milioni di euro, i proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione della partecipazione in Mastercard Incorporated (nel 2016 i proventi non ricorrenti accoglievano per 121 milioni di euro gli effetti della cessione dell'azione Visa Europe).

Gli Altri ricavi e proventi passano da 478 milioni di euro a 584 milioni di euro e accolgono per 508 milioni di euro dividendi da società controllate.

I Costi totali, pur in presenza di una riduzione del Costo del lavoro e dei Costi per beni e servizi, registrano un incremento di 39 milioni di euro, passando da 7.991 milioni di euro del 2016 a 8.030 milioni di euro nel 2017, per effetto di maggiori accantonamenti ai fondi rischi e oneri diversi di complessivi 178 milioni di euro che riflettono l'aggiornamento delle probabili passività legate ai prodotti finanziari di terzi collocati nei primi anni 2000, ascrivibili per 35 milioni di euro all'iniziativa volontaria di tutela a favore dei clienti che hanno investito nel Fondo Europa Immobiliare I e l'adeguamento di altre passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti.

Le imposte sul reddito passano da 154 milioni di euro del 2016 a 56 milioni di euro nel 2017. Il tax rate totale effettivo nell'esercizio 2017 si attesta al 8,31% di cui il 4,98% riferito all'IRES e il 3,33% all'IRAP. Lo scostamento del tax rate IRES effettivo rispetto all'aliquota nominale teorica (passata dal 27,5% del 2016 al 24% dal 1° gennaio 2017 come previsto dalla Legge di Stabilità 2016) è principalmente attribuibile al non assoggettamento ad imposta del 95% dei dividendi percepiti da alcune società controllate e della plusvalenza realizzata su partecipazioni, soggetti al regime della participation exemption. Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017 ha conseguito Utili per 617 milioni di euro (625 milioni di euro nel 2016).

Il costo del lavoro evidenzia una riduzione del 2,1%, passando da 5.988 milioni di euro del 2016 a 5.865 milioni di euro nel 2017, per effetto sia della diminuzione della sua componente ordinaria (-107 milioni di euro), in virtù della riduzione degli organici mediamente impiegati nell'anno (circa 2.700 FTE in meno rispetto all'esercizio precedente), sia degli incentivi all'esodo..

Contratti di lavoro a tempo determinato (CTD)

Con riferimento alla tematica dei contratti di lavoro a termine, il numero complessivo di CTD per l'anno 2017 è stato di 14.358 unità (7.036 nel 2016), corrispondenti a 14.166 FTE (6.953 nel 2016), tutti stipulati ai sensi dell'art. 19, comma 1, D.Lgs. 81/2015. In ragione delle specifiche disposizioni di legge che prevedono appositi limiti percentuali di utilizzo (c.d. clausole di contingentamento)20 , si evidenzia che l'organico a tempo indeterminato puntuale al 1° gennaio 201721 era di 132.716 risorse (138.236 al 1° gennaio 2016) corrispondenti a 128.437 FTE (133.392 al 1° gennaio 2016).

Si precisa inoltre che il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane del 30 novembre 2017 ha definito limiti di utilizzo diversi da quelli previsti dalla legge e precedentemente adottati dalla Società. A tale specifico riguardo, si segnala che nel 2017 il numero medio annuo di contratti di lavoro a tempo determinato è stato di 6.540 unità22 .

Si riporta di seguito una tabella di dettaglio relativa all'organico a tempo indeterminato, distinto per regione, al 1° gennaio 2018 ed espresso in FTE.

Organico stabile puntuale al 01/01/2018 (*)
Regione Numero Regione Numero
Abruzzo 3.370 Molise 814
Basilicata 1.153 Piemonte 8.880
Calabria 4.386 Puglia 7.835
Campania 10.403 Sardegna 3.209
Emilia Romagna 8.295 Sicilia 9.148
Friuli Venezia Giulia 2.481 Toscana 8.529
Lazio 18.125 Trentino Alto Adige 1.824
Liguria 3.888 Umbria 1.881
Lombardia 17.312 Valle d'Aosta 260
Marche 3.377 Veneto 8.861
Totale 124.031

(*) Dati espressi in full time equivalent. Organico a tempo indeterminato di Poste Italiane SpA inclusi i comandati.

20 L'art. 23 comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015 dispone, tra l'altro, che non possono essere assunti lavoratori a tempo determinato in misura superiore al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell'anno di assunzione con un arrotondamento del decimale all'unità superiore qualora esso sia uguale o superiore a 0,5.

21 L'organico in forza al 1° gennaio di ogni anno è identico all'organico in essere al 31 dicembre dell'anno precedente.

22 L'art. 22 comma IV, del CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane ammette il ricorso al contratto a tempo determinato "nella misura media annua dell'8% dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1 gennaio dell'anno di assunzione"; per il 2017 l'8% risulta pari a 10.617 unità e 10.275 FTE.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
(dati in milioni di euro) 2017 2016
Capitale immobilizzato:
Immobili, impianti e macchinari 1.912 1.999 (87) -4,4%
Investimenti immobiliari 52 56 (4) -7,1%
Attività immateriali 385 365 20 5,5%
Partecipazioni 2.081 1.815 266 14,7%
Totale Capitale immobilizzato
(a)
4.430 4.235 195 4,6%
Capitale circolante netto:
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 4.061 4.027 34 0,8%
Debiti commerciali e Altre passività (3.988) (3.942) (46) 1,2%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 7
1
(67) 138 n.s.
Totale capitale circolante netto:
(b)
144 18 126 n.s.
Capitale investito lordo
(a+b)
4.574 4.253 321 7,5%
Fondi per rischi e oneri (1.538) (1.408) (130) 9,2%
Trattamento di fine rapporto (1.244) (1.315) 71 -5,4%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 447 136 311 n.s.
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione - 384 (384) n.s.
Capitale investito netto 2.239 2.050 189 9,2%
Patrimonio netto 5.512 6.160 (648) -10,5%
Posizione finanziaria netta (3.273) (4.110) 837 -20,4%

n.s.: non significativo

La struttura patrimoniale di Poste Italiane SpA evidenzia al 31 dicembre 2017 un Capitale investito netto di 2.239 milioni di euro (2.050 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 4.430 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 195 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2016 essenzialmente riferibile all'acquisizione del partecipazione in FSIA Investimenti Srl per 278 milioni di euro. Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno altresì concorso, oltre a Ammortamenti e svalutazioni (comprensivi di riprese di valore) per 480 milioni, la realizzazione di investimenti industriali per 402 milioni di euro descritti nel commento al Capitale immobilizzato del Gruppo.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 144 milioni di euro e si incrementa di 126 milioni di euro rispetto a fine 2016 principalmente per effetto del decremento del saldo netto passivo dei Crediti/(Debiti) per imposte correnti conseguente alla riduzione dell'aliquota IRES in vigore dal 1° gennaio 2017.

L'incremento dei Fondi rischi e oneri per 130 milioni di euro, quale saldo tra stanziamenti e utilizzi/assorbimenti, è imputabile principalmente alle passività che Poste Italiane dovrà sostenere per i dipendenti che volontariamente risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019 e all'aggiornamento delle stimate passività per rischi operativi del BancoPosta.

L'incremento del saldo netto attivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 311 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo sulla variazione negativa della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita (decremento di debiti per imposte differite).

Le Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione si decrementano di 384 milioni di euro per effetto del perfezionamento della cessione a Invitalia del 100% del capitale sociale della Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, avvenuta in data 7 agosto 2017 e per effetto della riclassifica nel Capitale immobilizzato del valore contabile della partecipazione in BancoPosta Fondi SpA SGR.

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 5.512 milioni di euro e si decrementa di 648 milioni di euro per effetto principalmente della movimentazione delle riserve di fair value al netto del relativo effetto fiscale (713 milioni di euro) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) degli investimenti in titoli del Patrimonio BancoPosta, nonché della distribuzione di dividendi, così come deliberato dalla Assemblea degli azionisti del 27 aprile 2017, per 509 milioni di euro (39 centesimi di euro per azione) corrisposti agli azionisti il 21 giugno 2017. Tali variazioni del Patrimonio sono state parzialmente compensate dall'Utile netto conseguito nell'esercizio (617 milioni di euro).

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI POSTE ITALIANE SPA

(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Passività finanziarie 63.208 60.495 2.713 4,5%
Attività finanziarie (61.246) (59.396) (1.850) 3,1%
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 1.962 1.099 863 78,5%
Cassa e depositi BancoPosta (3.196) (2.494) (702) 28,1%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.039) (2.715) 676 -24,9%
Posizione finanziaria netta (3.273) (4.110) 837 -20,4%

n.s.: non significativo

La Posizione finanziaria netta di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017 è in avanzo per 3.273 milioni di euro, in contrazione rispetto ai valori al 31 dicembre 2016 (in cui presentava un avanzo di 4.110 milioni di euro) principalmente per effetto della componente valutativa legata al fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita del Patrimonio BancoPosta per circa 979 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ESMA DI POSTE ITALIANE SPA

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
A. Cassa (1) (1)
B. Altre disponibilità liquide (1.884) (1.460)
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) (1.885) (1.461)
E. Crediti finanziari correnti (363) (243)
F. Debiti bancari correnti 200 -
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 763 1
4
H. Altri debiti finanziari correnti 106 4
2
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) 1.069 5
6
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) (1.179) (1.648)
K. Debiti bancari non correnti 200 400
L. Obbligazioni emesse 5
0
798
M. Altri debiti non correnti 3
6
4
8
N. Posizione finanziaria netta non corrente (K+L+M) 286 1.246
O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) (893) (402)
Attività finanziarie non correnti (835) (1.101)
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato (1.728) (1.503)
Crediti finanziari per rapporti intergestori (14) (14)
Debiti finanziari per rapporti intergestori 732 630
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti
intergestori
(1.010) (887)

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nell'apposito regolamento del Patrimonio BancoPosta approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 31 luglio 2015. Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza prudenziali per le banche, a BancoPosta si applicano le disposizioni sul governo societario delle banche (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo I "Governo societario" della Circolare n. 285). Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" di Poste Italiane approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance.

In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA nonché dell'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio, da sottoporre alla definitiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente. È stata autorizzata, inoltre, la presentazione alla Banca d'Italia dell'istanza autorizzativa alla rimozione del vincolo di destinazione delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il ramo d'azienda inerente monetica e i servizi di pagamento.

CONTROLLI INTERNI E GESTIONE DEI RISCHI DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Il sistema dei controlli interni è costituito da un insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.

Nell'ambito dei principi di riferimento adottati a livello di Gruppo, l'"Ambiente di controllo", inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli. Esso include l'integrità e i valori etici dell'Azienda, la struttura organizzativa, il sistema di attribuzione e il relativo esercizio di deleghe e responsabilità, la segregazione delle funzioni, le politiche di gestione e incentivazione del personale, la competenza delle risorse e, più in generale, la "cultura" dell'Azienda. Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano tale ambito, sono principalmente rappresentati da:

  • il Codice Etico di Gruppo;
  • il Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 e le relative procedure aziendali predisposte;
  • la struttura organizzativa di BancoPosta, costituita da organigrammi, ordini di servizio, comunicazioni e procedure organizzative, che attribuiscono alle funzioni compiti e responsabilità;
  • il "Regolamento Generale del processo di affidamento di funzioni di BancoPosta a Poste Italiane" che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio BancoPosta, disciplina l'affidamento di

attività del Patrimonio a funzioni di Poste Italiane in termini di processi decisionali, contenuto minimo dei Disciplinari esecutivi, livelli di servizio, flussi informativi e modalità di controllo;

  • la "Linea Guida Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta" che disciplina e formalizza il processo di esternalizzazione di Funzioni Aziendali di BancoPosta a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali a vario titolo coinvolte;
  • la Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) che descrive ruoli e attività delle funzioni di controllo del Patrimonio BancoPosta, nonché le modalità di coordinamento e i flussi informativi tra queste e le funzioni di controllo di Poste Italiane e i flussi informativi verso gli organi aziendali;
  • il sistema di deleghe utilizzato, che prevede l'attribuzione di poteri ai responsabili di funzione in relazione alle attività svolte.

Con riguardo all'assetto del BancoPosta, il modello organizzativo in essere prevede funzioni di controllo fornite dei requisiti di autonomia e indipendenza, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management, Compliance, Antiriciclaggio e Revisione Interna. In un'ottica di ricerca di sinergie e valorizzazione delle specifiche competenze, sono condivise tra le suddette funzioni di controllo le tecniche e le metodologie di valutazione dei rischi e dei controlli e periodicamente gli

esiti delle verifiche effettuate.

La Revisione Interna BancoPosta, in coerenza con le previsioni normative contenute nelle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e nel regolamento Consob in tema di controlli cui Bancoposta è sottoposta, ha predisposto nei primi mesi del 2018 la Relazione annuale 2017, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli, con specifico riferimento ai processi, alle procedure, ai sistemi informativi e ai meccanismi di controllo a presidio delle attività di BancoPosta. Le Relazione, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2017, riporta inoltre gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a funzioni di Poste Italiane tramite i Disciplinari Esecutivi nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all'azienda.

La Relazione annuale, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è stata inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento, è invece oggetto di invio alla Consob.

Tali attività sono state svolte, avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare esecutivo le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane connesse ai processi e prodotti di BancoPosta.

La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale (2018) e pluriennale (2018-2020) basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative, agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono stati illustrati al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.

SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Patrimonio BancoPosta è dotato di un'autonoma struttura di Risk Management responsabile di garantire, in raccordo con la funzione Governo dei Rischi di Gruppo, una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa del Patrimonio destinato. Tra l'altro, la funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati alla clientela, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica.

Nel corso del 2017 è stato aggiornato, in coerenza con il budget, il Risk Appetite Framework ed è stata presentata al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione la relazione annuale sul 2016 e il programma di attività per il 2017, nonché il Resoconto ICAAP e l'Informativa al Pubblico sui Rischi riferite all'esercizio 2016; trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo, rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività tipica sono rappresentati da:

  • rischio di credito (compreso controparte);
  • rischio di mercato (compreso il rischio di tasso sul portafoglio bancario);
  • rischio di liquidità;
  • rischio operativo.

Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti, l'esercizio 2017 è stato caratterizzato, nel primo trimestre, da un aumento dei rendimenti dei titoli di stato italiani, che ha sensibilmente ridotto le plusvalenze da valutazione; a partire dal secondo trimestre il trend si è invertito e i rendimenti dei BTP hanno nuovamente iniziato a diminuire; tale tendenza si è riflessa nelle plusvalenze non realizzate, che sono tornate su livelli più elevati anche se inferiori a quelli di inizio esercizio per effetto delle vendite; lo spread BTP-Bund ha chiuso l'anno su livelli simili a quelli di fine 2016 (intorno a 160 punti base), ma con un BTP decennale più elevato e pari al 2%, per effetto dell'aumento dei tassi di mercato.

Con riferimento alla struttura patrimoniale Bancoposta, si segnala che il CET 1 ratio 2017 è pari a 17% rispetto al 16% del 2016, confermando la solidità patrimoniale, ulteriormente rafforzata dall'apporto di nuovi mezzi per 210 mln da parte della gemmante nel 2018.

A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali nel 2017, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire da giugno, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF (Risk Appetite Framework). L'indice di leva finanziaria (leverage ratio) al 31 dicembre 2017 si attesta a circa il 3,11% (3% valore minimo di riferimento normativo). Al fine di riequilibrare tale indice ai valori obiettivo interni (3,15%), in data 25 gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato il progetto di ricapitalizzazione del BancoPosta da attuarsi con il conferimento di riserve libere per 210 milioni di euro. Le funzioni competenti procederanno anche nel corso del 2018 a un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificarne nel tempo l'allineamento a obiettivi, soglie e limiti del RAF.

Nel 2017, in continuità con l'esercizio precedente, BancoPosta è risultata esposta, in termini di valore economico, a una riduzione dei tassi; l'entità dell'esposizione misurata con il modello interno è risultata sempre inferiore al 10% del patrimonio di vigilanza, livello ampiamente coerente con gli obiettivi di propensione al rischio fissati per l'esercizio.

Per quanto concerne i rischi operativi, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, Poste Italiane continua a monitorare con particolare attenzione l'evoluzione del mercato e le connesse iniziative intraprese nell'interesse della propria clientela, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Al riguardo, in data 19 febbraio 2018 a valle di una delibera del Consiglio di Amministrazione, Poste Italiane ha definito - con l'obiettivo di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo fondati sulla fiducia e sulla trasparenza - un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2004, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Europa Immobiliare 1, che hanno mantenuto l'investimento sino alla scadenza avvenuta il 31 dicembre 2017.

Per le informazioni di dettaglio delle diverse aree di rischio e delle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi si fa rinvio ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Principali indicatori (*) 2017 2016
ROA (1) 0,87% 0,87%
ROE (2) 28% 29%
Margine interesse / Margine intermediazione (3) 26% 26%
Costi operativi / Margine intermediazione (4) 83% 84%

(*) I principali indici di redditività comunemente utilizzati, risentono delle peculiarità del Patrimonio BancoPosta e del fatto che i valori riconosciuti alle funzioni di Poste Italiane sono classificati nella voce "spese amministrative"; tali indici, pertanto, non devono essere valutati in valore assoluto o in confronto con il mercato, ma unicamente nel tempo.

(1) Return On Assets. Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo.

(3) Rappresenta il contributo fornito dalla redditività della gestione raccolta/impieghi rispetto all'attività di intermediazione. (2) Return On Equity. Rappresenta il rapporto tra il Risultato d'esercizio e il Patrimonio netto dedotti l'Utile di periodo e le Riserve da valutazione.

(4) Cost/income ratio.

ANDAMENTO ECONOMICO

Conto economico riclassificato

(dati in milioni di euro) 2017 2016 Variazioni
Interessi attivi e proventi assimilati 1.526 1.543 (17) -1,1%
Interessi passivi e oneri assimilati (78) (74) (4) 5,4%
Margine di interesse 1.448 1.469 (21) -1,4%
Commissioni attive 3.629 3.603 2
6
0,7%
Commissioni passive (65) (66) 1 -1,5%
Commissioni nette 3.564 3.537 2
7
0,8%
Dividendi e proventi simili 1 1 - n.s.
Risultato netto dell'attività di rinegoziazione 2 3 (1) -33,3%
Risultato netto dell'attività di copertura 2 (1) 3 n.s.
Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie 624 587 3
7
6,3%
Margine di intermediazione 5.641 5.596 4
5
0,8%
Proventi operativi netti 5.641 5.596 4
5
0,8%
Spese amministrative (4.616) (4.653) 3
7
-0,8%
Altri proventi/(oneri) di gestione (58) (39) (19) 48,7%
Oneri operativi netti (4.674) (4.692) 1
8
-0,4%
Risultato netto della gestione operativa 967 904 6
3
7,0%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (182) (95) (87) 91,6%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (15) (6) (9) n.s.
Risultato corrente al lordo delle imposte 770 803 (33) -4,1%
Imposte sul reddito dell'esercizio (185) (235) 5
0
-21,3%
Utile (Perdita) d'esercizio 585 568 1
7
3,0%

n.s.: non significativo

L'andamento economico del Patrimonio BancoPosta evidenzia un utile di esercizio di 585 milioni di euro, in crescita di 17 milioni di euro rispetto al 2016; tale positiva performance, per quanto ridotta dall'incremento del valore degli accantonamenti netti, che passano da 95 milioni di euro del 2016 a 182 milioni di euro per

fronteggiare talune fattispecie di rischio inclusa l'iniziativa volontaria relativa al fondo chiuso Europa Immobiliare, è principalmente ascrivibile al miglioramento del Margine di Intermediazione (+0,8% rispetto al 31 dicembre 2016) e alla riduzione delle spese amministrative (-0,8% rispetto al 31 dicembre 2016). Il risultato netto dell'esercizio 2017 beneficia inoltre del minor carico fiscale per effetto della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% prevista dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

Il Margine di interesse si attesta a 1.448 milioni di euro (1.469 milioni di euro nel 2016) e rappresenta il saldo tra:

  • gli interessi attivi, derivanti principalmente dal rendimento degli impieghi in titoli e depositi fruttiferi presso il MEF, per 1.526 milioni di euro (1.543 milioni di euro nel 2016);
  • gli interessi passivi, che ammontano a 78 milioni di euro (74 milioni di euro nel 2016), di cui 49 milioni di euro di differenziali di competenza dell'esercizio a fronte di operazioni di Asset Swap (33 milioni di euro nel 2016) stipulati nell'ambito della più ampia strategia di gestione attiva del portafoglio BancoPosta; l'incremento dei differenziali pagati sui derivati è principalmente attribuibile all'ampliamento del volume dei contratti stipulati negli esercizi precedenti con partenza forward e che hanno manifestato i loro effetti nel corso del 2017. Il saldo complessivo degli interessi passivi include gli interessi da riconoscere alla clientela sulla raccolta da conti correnti per 15 milioni di euro (20 milioni di euro nel 2016), interessi per operazioni in Pronti contro Termine per 10 milioni di euro (16 milioni di euro nel 2016) e per 4 milioni di euro (in linea con l'esercizio precedente) da interessi su depositi a collaterale di operazioni in derivati (cash collateral).

Le Commissioni nette ammontano a 3.564 milioni di euro (3.537 milioni di euro nel 2016) quale saldo tra:

  • commissioni attive per 3.629 milioni di euro (3.603 milioni di euro nel 2016), di cui 1.566 milioni di euro legate al servizio di raccolta del Risparmio Postale (1.577 milioni di euro nel 2016), 1.046 milioni di euro derivanti da attività di transaction banking (1.082 milioni di euro nel 2016), 743 milioni di euro (707 milioni di euro nel 2016) derivanti da altri servizi offerti alla clientela (per es. servizi di intermediazione assicurativa e distribuzione di prodotti di finanziamento) e 274 milioni di euro (237 milioni di euro nel 2016) relativi ai servizi di monetica;
  • commissioni passive per 65 milioni di euro (66 milioni di euro nel 2016), prevalentemente connesse all'adesione ai circuiti di regolamento delle carte di debito/credito.

Il Margine di Intermediazione si attesta a 5.641 milioni di euro (5.596 milioni nel 2016) e comprende, oltre al Margine di interesse e alle Commissioni nette, l'utile netto da cessione di attività finanziarie per 624 milioni di euro (587 milioni nel 2016), che beneficia per 91 milioni di euro di proventi non ricorrenti derivanti dalla vendita di 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated (nel 2016 i proventi non ricorrenti accoglievano 121 milioni di euro derivanti dalla cessione dell'azione Visa Europe).

Gli Oneri operativi netti ammontano a 4.674 milioni di euro ed evidenziano una riduzione rispetto all'esercizio precedente (4.692 milioni di euro nel 2016) principalmente per effetto della riduzione delle Altre spese amministrative, che passano da 4.653 milioni di euro del 2016 a 4.616 milioni di euro e accolgono, per 4.418 milioni di euro (4.457 milioni di euro nell'esercizio precedente), i costi regolati dai disciplinari interni con le altre funzioni di Poste Italiane in coerenza con il "Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane" e relativi Disciplinari esecutivi per l'esercizio 2017. Le spese per il personale ammontano a 93 milioni di euro (98 milioni di euro nel 2016) e si riferiscono alle risorse impiegate nell'ambito della funzione BancoPosta e rappresentate nella tabella sotto riportata. Di fatto, però, occorre evidenziare che il Patrimonio destinato si avvale, nello svolgimento delle proprie attività, dell'apporto delle altre funzioni di Poste Italiane, in particolare dei servizi resi dal personale operante nell'ambito degli Uffici Postali e del Contact Center, remunerate attraverso i disciplinari con Poste Italiane.

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Gli Altri oneri di gestione netti ammontano a 58 milioni di euro (39 milioni di euro nel 2016) e sono principalmente riconducibili a perdite operative connesse a operazioni di prelevamento disconosciute dalla clientela.

Occorre infine rilevare che il Patrimonio BancoPosta, nello svolgimento delle proprie attività si avvale dell'infrastruttura immobiliare (per es. utilizzo e gestione degli spazi per lo svolgimento della propria attività operativa) e tecnologica (per es. progettazione e realizzazione nuovi servizi, gestione evolutiva e manutenzione delle applicazioni gestionali e di business) proprie di Poste Italiane SpA. Lo svolgimento di tali attività è regolato dai disciplinari operativi interni e remunerato mediante i prezzi di trasferimento riconosciuti dal Patrimonio alle diverse funzioni di Poste.

Organico Patrimonio BancoPosta

Numero medio dei dipendenti (*)
2017 Variazioni
5
5
5
4
1 1,9%
479 460 1
9
4,1%
1.194 1.310 (116) -8,9%
1.728 1.824 (96) -5,3%
2017 2016
2 3 (1) -33,3%
2 3 (1) -33,3%
1.730 1.827 (97) -5,3%
2016

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent .

GESTIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Stato patrimoniale riclassificato

(dati in milioni di euro)

(dati in milioni di euro)
Voci dell'attivo 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Attività finanziarie disponibili per la vendita 39.140 37.263
di cui titoli di Stato/garantiti dallo Stato 39.099 37.159
di cui Azioni 4
1
104
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 12.912 12.683
Crediti verso banche 1.151 1.314
Crediti verso clientela 7.951 9.004
di cui impieghi MEF della raccolta da c/c postali 6.390 7.499
Altre voci dell'attivo 6.081 4.789
Totale dell'attivo 67.235 65.053
Voci del passivo e Patrimonio netto 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Debiti verso banche 5.950 5.799
di cui pronti contro termine passivi 4.482 5.381
Debiti verso clientela 53.686 50.374
di debiti verso correntisti 46.468 45.098
Altre voci del passivo 4.840 5.494
Totale del passivo 64.476 61.667
Patrimonio netto 2.759 3.386
di cui:
Riserva di costituzione 1.000 1.000
Utili portati a nuovo esercizi precedenti 1.059 949
Riserve da valutazione 115 869
Utile d'esercizio 585 568
Totale del passivo e del patrimonio netto 67.235 65.053

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano a 39,1 miliardi di euro (37,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2016) e accolgono investimenti in titoli di Stato italiano, titoli garantiti dallo Stato italiano e azioni (Visa Incorporated). L'aumento delle consistenze dei titoli di debito (+5%) è legato all'acquisto di nuovi titoli per effetto dell'incremento della raccolta su conti correnti registrata nel 2017, che compensa la variazione negativa del fair value. Inoltre nell'esercizio, in considerazione del quadro macroeconomico di riferimento, è proseguita la strategia operativa mirata a ottimizzare la gestione della duration del portafoglio immunizzandolo in particolare dal rischio di variazioni di fair value dei titoli determinate dal potenziale rialzo dei tassi.

I titoli di capitale ammontano a 41 milioni di euro e si decrementano (-63 milioni di euro) per effetto della citata vendita di azioni Mastercard Incorporated.

Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza, che corrispondono al portafoglio Held To Maturity e comprendono investimenti in titoli di debito, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, si attestano a 12,9 miliardi di euro e registrano una variazione in aumento di 229 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016, imputabile prevalentemente al rimborso di titoli giunti a scadenza per un valore di 1,3 miliardi di euro e nuovi acquisti effettuati per un nozionale di circa 1,6 miliardi di euro.

I Crediti verso la clientela passano da 9.004 milioni di euro del 31 dicembre 2016 a 7.951 milioni di euro al 31 dicembre 2017 e accolgono, per 6.390 milioni di euro (7.499 milioni di euro al 31 dicembre 2016) gli impieghi presso il MEF della raccolta effettuata presso privati e Pubblica Amministrazione.

Le Altre voci dell'attivo accolgono prevalentemente le consistenze di Cassa e disponibilità liquide per 3.217 milioni di euro (2.511 milioni di euro al 31 dicembre 2016), rappresentate da denaro presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e su prodotti di risparmio postale. Le Altre Attività ammontano a 2.063 milioni di euro (1.766 milioni al 31 dicembre 2016) e sono imputabili per la quasi totalità a partite di natura tributaria versate a titolo di sostituto d'imposta e per la quota residuale a partite in corso di lavorazione che trovano regolazione sui rapporti nei giorni successivi alla chiusura dell'esercizio.

I debiti verso banche si attestano a 5.950 milioni di euro (5.799 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e accolgono principalmente debiti per operazioni in Pronti contro termine per 4.482 milioni di euro (5.381 milioni di euro al 31 dicembre 2016); tali debiti si riferiscono:

  • per 3.903 milioni di euro a Long Term Repo stipulati con primari operatori le cui risorse sono state interamente investite in Titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
  • per 939 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento con primari operatori per il versamento di depositi incrementali a garanzia di operazioni di collateralizzazione.

I debiti verso clientela passano da 50,4 miliardi di euro di fine dicembre 2016 a 53,7 miliardi di euro e accolgono debiti verso correntisti per 46,5 miliardi di euro (45,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2016), debiti verso clienti per raccolta effettuata con altre forme tecniche per 3,7 miliardi di euro (2,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2016) di cui principalmente carte Postepay e Postepay evolution per 2,8 miliardi di euro (2,1 miliardi nel 2016) e debiti verso il MEF conto Tesoreria dello Stato per 3,5 miliardi di euro (2,4 miliardi a fine 2016).

Le Altre voci del passivo si attestano a 4,8 miliardi di euro (5,5 miliardi a fine 2016) e accolgono Altre passività per 2,3 miliardi di euro (2,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2016) prevalentemente imputabili a partite di natura tributaria prelevate a titolo di sostituto d'imposta, partite in corso di lavorazione che trovano regolazione sui rapporti nei primi giorni successivi alla chiusura dell'esercizio e partite debitorie verso le altre funzioni di Poste Italiane.

La voce comprende inoltre Derivati di copertura per 1.637 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 2.304 milioni di euro del 31 dicembre 2016 per effetto del miglioramento del fair value dei derivati in essere e dell'estinzione anticipata di contratti per quasi 2 miliardi di nozionale..

Il Patrimonio Netto del Patrimonio BancoPosta si attesta a 2.759 milioni di euro (3.386 milioni di euro nel 2016) e accoglie, oltre alla riserva di costituzione di 1 miliardo di euro e all'attribuzione a riserva degli utili conseguiti negli esercizi precedenti (1.059 milioni di euro), le riserve da valutazione per 115 milioni di euro, in cui è riflessa la variazione negativa di valore delle riserve di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita, nonché l'utile netto conseguito nell'esercizio di 585 milioni di euro.

EVENTI DI RILIEVO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2017

In data 25 gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il conferimento, da parte della stessa Società, di riserve libere per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta al fine di riequilibrare il leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework23 . A tale finalità, è stato contestualmente conferito all'Amministratore Delegato di Poste Italiane SpA potere di compiere ogni attività e di negoziare e sottoscrivere ogni atto o documento necessario od opportuno. La proposta di rafforzamento del Patrimonio BancoPosta è stata posta all'ordine del giorno dell'Assemblea straordinaria degli azionisti.

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2017 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2017.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE DEL PATRIMONIO

Il Patrimonio BancoPosta proseguirà nel corso del 2018 nell'attuazione degli obiettivi strategici posti alla base del Piano Industriale con particolare attenzione:

  • alla valorizzazione della base clienti, attraverso la proposizione mirata di prodotti e servizi che consolidino la relazione con i medesimi e aumentino le giacenze sulla raccolta e i connessi impieghi in strumenti finanziari;
  • al perseguimento della strategia di ampliamento della gamma prodotti del Risparmio Postale con l'obiettivo di soddisfare al meglio le diverse esigenze dei risparmiatori rispetto alle evoluzioni del contesto di mercato;
  • alla crescita nella distribuzione dei prodotti del credito al consumo.

Inoltre, come negli anni passati, proseguirà la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo.

ALTRE INFORMAZIONI DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa - Parte H).

Prospetto integrativo

Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".

Rapporti intergestori

I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane, in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta -- Nota Integrativa - Parte A).

23 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

Per quanto concerne i procedimenti e i rapporti con le Autorità relativi al Patrimonio BancoPosta si rimanda al capitolo "Principali rapporti con le Autorità".

9. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il Gruppo Poste Italiane nel 2018 sarà impegnato nell'attuazione degli obiettivi delineati nel Piano quinquennale Deliver 2022, approvato dal CdA il 26 febbraio 2018.

Obiettivo strategico del Piano Industriale del Gruppo è realizzare la trasformazione fisica e digitale, cogliendo i trend di mercato e dell'economia italiana in recupero.

Nel settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione il Gruppo ha l'obiettivo di migliorare il posizionamento competitivo sul mercato dei pacchi, cogliendo le opportunità derivanti dal crescente sviluppo dell'e-commerce e dal trend di digitalizzazione della PA con opportunità di sviluppo di nuovi servizi integrati per i cittadini.

Il Gruppo sarà impegnato in un processo di ridefinizione del comparto, già avviato negli ultimi anni, attraverso l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi e l'introduzione di un innovativo modello operativo di recapito, il Joint Delivery Model. Tale modello, basato sull'evoluzione attesa dei volumi e dei bisogni dei clienti, prevede una articolazione di base a giorni alterni per tutte le consegne in cassetta e una articolazione business quotidiana a turno differito per le consegne al destinatario veloci. Sarà data priorità all'aumento di efficienza e qualità dei servizi postali, massimizzando le sinergie del network logistico-produttivo e valorizzando tutti gli asset disponibili del Gruppo.

Nel settore dei Servizi Finanziari, l'ambizione di Piano è cogliere le opportunità derivanti dalle recenti innovazioni normative (Mifid 2 e IDD), valorizzando gli attuali punti di forza: base clienti, rete distributiva e brand. Allo stesso tempo, il Risparmio Postale beneficerà del nuovo accordo con Cassa Depositi e Prestiti siglato a dicembre 2017. Inoltre, la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari è mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato da interessi attivi e plusvalenze realizzate.

Nel corso del 2018 proseguirà inoltre il percorso di valorizzazione della partecipazione in Anima Holding SpA. Sul fronte dei mercati obbligazionari, nei primi mesi del 2018, nonostante l'incertezza politica italiana, il rendimento del BTP decennale è rimasto compreso tra 1,90% e 2,10% e lo spread verso il Bund è tornato sotto 140 bps.

Il Gruppo, come negli anni passati, proseguirà la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo.

Con la creazione della nuova unità di business Pagamenti, Mobile e Digitale, il Gruppo Poste vuole diventare il principale ecosistema dei pagamenti in Italia, assicurando la convergenza tra pagamenti e mobile e tra canali fisici e digitali attraverso l'utilizzo degli attuali asset esistenti, in termini di competenze, base clientela, network fisico e digitale.

L'obiettivo è quello di contribuire al Programma Evoluzione Offerta Pagamenti ai fini dello sviluppo del comparto della monetica e dei servizi di pagamento.

In tale contesto competitivo, considerando le opportunità nei pagamenti digitali (l'incidenza del contante in Italia è pari all'85% vs una media EU del 68%), il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA del 25 gennaio 2018 ha proposto all'Assemblea straordinaria di Poste Italiane lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA attraverso cui quest'ultima possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL).

L'entrata in vigore della nuova direttiva europea Payment Services Directive (PSD2), a partire da gennaio 2018, comporterà l'adozione di nuove regole e modelli di business per gli intermediari finanziari operanti nel settore dei pagamenti, aumentando il livello di concorrenza sia a livello nazionale che internazionale. Il mercato europeo dei pagamenti si aprirà a nuovi operatori che, attraverso il superamento dell'attuale binomio "conto corrente – servizi di pagamento", nella volontà del legislatore contribuiranno ad aumentare il livello di concorrenza al fine di garantire a Consumatori, Imprese e Pubbliche Amministrazioni, servizi innovativi, maggiore scelta, prezzi più convenienti e transazioni con elevati standard di sicurezza. In questo scenario il Gruppo Poste Italiane da un lato dovrà proteggere il proprio mercato, soprattutto quello relativo ai servizi di pagamento collegati ai conti correnti dall'avvento di nuovi operatori e dall'evoluzione di quelli già esistenti, dall'altro potrà trarre vantaggio, soprattutto attraverso lo sviluppo della piattaforma postepay e dei servizi di pagamento innovativi e digitali, dallo sviluppo della propria offerta nei confronti dei clienti correntisti di altre banche, sia in Italia che all'estero.

Nel comparto Assicurativo è previsto un consolidamento della leadership nel ramo vita, una crescita del settore delle pensioni private e del P&C.

Il Gruppo intende mantenere la leadership nel Ramo Vita, fornendo ai clienti i prodotti migliori dell'attuale macro–scenario, rafforzare la propria offerta di fondi previdenziali e continuare a sviluppare piani pensionistici privati, prodotto di cui il Gruppo è già leader di mercato. Nel comparto danni l'obiettivo sarà quello di perseguire una rapida crescita nel ramo Infortuni, nel Welfare e nel settore danni non auto, sfruttando il suo forte potenziale inespresso.

L'implementazione degli obiettivi di Piano sopra descritti sarà supportata da un Piano degli Investimenti, nel periodo 2018-2022, di 2,8 miliardi di euro, pari al 5% dei ricavi delle vendite (4% negli anni precedenti 2015- 2017). L'allocazione degli investimenti prevede il 61% in Information Technology, il 23% nel settore Real Estate e il 16% in altri progetti prevalentemente ascrivibili alla riorganizzazione dei processi del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

L'ulteriore elemento abilitante il conseguimento degli obiettivi di Piano riguarda la dinamica attesa del costo del lavoro complessivo, previsto in diminuzione durante il periodo di Piano. Si stima una riduzione del numero delle persone di circa 15mila unità, considerata anche l'assunzione di circa 10mila nuove risorse. La riduzione dell'organico è infatti riconducibile all'iniziativa avviata dall'azienda negli ultimi anni, volta ad anticipare il ricambio generazionale attraverso esodi volontari incentivati per i dipendenti prossimi alla pensione.

10.PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom)

Con riferimento alla quantificazione dell'onere del Servizio Universale, a settembre 2017 l'Autorità ha pubblicato la Delibera 298/17/CONS relativa alla valutazione del costo netto sostenuto dalla Società per gli anni 2013 e 2014 e all'applicabilità del meccanismo di ripartizione dell'onere. Nel dettaglio, per gli anni 2013 e 2014 l'Autorità ha quantificato l'onere del Servizio postale Universale rispettivamente in 393 e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici di Poste Italiane SpA. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2013 e 2014 è iniquo e che, per i medesimi anni, non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del Servizio Universale di cui all'art. 10 del D.lgs. n. 261/1999. Avverso la suddetta Delibera e in relazione ad aspetti metodologici del calcolo del costo netto, in data 6 novembre 2017 la Società ha presentato ricorso al TAR del Lazio innanzi a cui peraltro è tuttora pendente il ricorso di Poste avverso la delibera 412/14/CONS con cui è stato verificato il costo netto per gli anni 2011 e 201224 .

In data 27 ottobre 2017 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto per gli anni 2015 e 2016.

Nell'ambito degli interventi mirati a ridefinire il Servizio postale Universale, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con la delibera 395/15/CONS aveva autorizzato l'attuazione progressiva, in tre fasi, di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel Servizio Universale.

A seguito della implementazione delle prime due fasi del modello, che hanno interessato circa 2.600 Comuni e 16 Regioni italiane, è stata avviata, a partire dal 20 novembre 2017, la terza e ultima fase che coinvolgerà a regime ulteriori 2.500 Comuni appartenenti a 18 Regioni.

Inoltre la Società, sempre nel rispetto della Delibera, ha definito con l'Autorità un'offerta commerciale per la distribuzione dei prodotti editoriali in abbonamento nelle aree nelle quali si realizza il modello di recapito a giorni alterni, tramite l'implementazione di una rete di recapito dedicata.

Avverso la suddetta delibera sono stati presentati al TAR del Lazio alcuni ricorsi che tuttavia sono stati oggetto di rinuncia determinando l'estinzione dei relativi giudizi salvo nel caso del Comune di Tarzo per cui si è in attesa della formale estinzione.

In materia di titoli abilitativi nel settore postale le associazioni AICAI (Associazione Italiana dei Corrieri Aerei Internazionali) e Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) hanno impugnato dinanzi al TAR la Delibera AGCom 129/15/CONS "Regolamento in materia di titoli abilitativi per l'offerta al pubblico di servizi postali" - con cui l'AGCom ha definito le condizioni per il rilascio della licenza individuale e dell'autorizzazione generale da parte del MISE - ritenendo illegittima l'applicazione degli obblighi in capo ai propri associati. Nel ricorso l'AICAI sostiene, fra l'altro, l'esclusione dei corrieri espressi dal contributo al fondo di compensazione per il finanziamento del Servizio Universale.

Il TAR del Lazio, nel gennaio 2016, ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE)

24 In data 29 luglio 2014, il Consiglio dell'AGCom, con delibera 412/14/CONS, ha approvato il provvedimento che definisce le modalità di calcolo e quantifica il costo netto del Servizio Universale postale per gli anni 2011 e 2012. La Delibera, nel confermare che l'onere del Servizio Universale ha presentato caratteri di iniquità e che è quindi meritevole di compensazione, ha quantificato l'onere per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati dalla Società rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro circa. In data 13 novembre 2014 avverso tale delibera Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR.

per le valutazioni circa la compatibilità della normativa nazionale con la Direttiva Postale, incluso il contributo al fondo di compensazione da parte dei corrieri espressi. Il 28 novembre 2017 sono state presentate alla Corte le conclusioni dell'Avvocato Generale che sono favorevoli alla legittimità degli obblighi previsti dalla normativa in parola a corrieri e autotrasportatori nella misura in cui svolgono servizi postali. Si è in attesa della decisione.

In tema di diritto di accesso alla rete postale universale l'Autorità, in data 18 ottobre 2017, ha pubblicato la Delibera 384/17/CONS recante "Riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all'infrastruttura postale di Poste Italiane". Tale delibera ha istituito un nuovo regime dell'accesso alla rete basato sui seguenti punti:

  • i) mantenimento dell'obbligo per Poste Italiane di fornire, agli operatori terzi, l'accesso alla rete postale a condizioni eque e ragionevoli liberamente negoziate su tutto il territorio nazionale25, integrato, nell'ambito delle aree di recapito dove è presente solo la rete della Società, da un ulteriore obbligo di fornire l'accesso a tariffe definite sulla base dei costi effettivamente sostenuti, pertinenti e opportunamente efficientati.
  • ii) obbligo di fornire agli operatori terzi accesso alle caselle postali26 collocate presso gli Uffici Postali e obbligo di trasparenza verso il mercato in caso di modifiche dei CAP;
  • iii) definizione della soglia di volumi superata la quale si assume che il servizio di restituzione degli invii di altri operatori rinvenuti nella rete di Poste sia considerato un "servizio di accesso in raccolta".
  • iv) definizione, con successivo provvedimento, di un test per la verifica della replicabilità delle offerte di Poste di servizi di recapito di invii multipli rivolte ai grandi clienti privati o formulate nell'ambito di gare a evidenza pubblica.

Su ognuno dei punti evidenziati, la Società ha formulato proprie proposte, come richiesto dall'Autorità.

Avverso la suddetta Delibera, in data 18 dicembre 2017, sono stati presentati tre ricorsi al TAR del Lazio rispettivamente dalle società Fulmine Group Srl (consorziata AREL- Agenzie Recapito Licenziatari), Nexive SpA e Assopostale/GPS/MailExpress/CityPost, con i quali gli operatori alternativi ricorrenti ne hanno chiesto l'annullamento, previa sospensione, nelle parti in cui determina il grado di copertura delle reti alternative, ridetermina i punti di accesso e i relativi obblighi per Poste, prevede lo strumento del test di replicabilità e non disciplina gli obblighi di accesso all'infrastruttura. Il ricorso è pendente. Nell'udienza del 7 febbraio 2018 non è stata concessa la sospensiva né è stata fissata un'udienza di merito a breve.

Con riferimento alla Delibera 621/15/CONS recante le "Condizioni giuridiche ed economiche di restituzione degli invii affidati ad altri operatori e rinvenuti nella rete di Poste Italiane", la Società - in ragione degli impatti finanziari che tale provvedimento può determinare in capo alla stessa, con particolare riguardo alla possibilità di recuperare con la tariffa i soli costi addizionali - aveva impugnato il provvedimento innanzi al TAR del Lazio che nel settembre 2016 ha pubblicato la propria decisione, accogliendo, con riferimento al principio di copertura dei soli costi addizionali, i motivi di ricorso e stabilendo il diritto di Poste Italiane di recuperare, attraverso le tariffe del servizio, il costo pieno del medesimo. Successivamente AGCom, Nexive e GPS hanno proposto impugnativa al Consiglio di Stato il quale, nel settembre 2017, ha accolto il ricorso e confermato la legittimità della Delibera.

25 Gli altri operatori postali possono accedere alla rete di raccolta a livello di CMP per lo smistamento in partenza o in alternativa alla rete di recapito a livello di CMP per lo smistamento in arrivo.

26 Gli operatori terzi possono consegnare agli Uffici postali, per il recapito nelle caselle postali, gli invii a essi affidati, correttamente indirizzati e recanti l'indicazione dell'Ufficio Postale presso il quale la casella è allocata.

La società GPS ha impugnato innanzi al TAR Lazio alcune comunicazioni dell'AGCom miranti a obbligare l'operatore a sottoscrivere le nuove Condizioni generali di contratto di Poste (ritenute in linea con la delibera 621/15/CONS). Sul tema è stato inoltre avviato dall'AGCom contro GPS un procedimento sanzionatorio successivamente archiviato dalla medesima Autorità con Delibera 456/17/CONS per insussistenza dell'obbligo alla sottoscrizione. In data 5 marzo 2018 Poste Italiane ha depositato ricorso contro tale provvedimento di archiviazione.

Con altro ricorso al TAR del Lazio, in cui Poste si è costituita in giudizio, GPS si è opposta all'inibitoria di AGCom volta a far cessare l'impiego del termine stamp/francobollo per identificare le "vignette" adesive di GPS. Tale ricorso è stato respinto dal TAR in data 26 luglio 2017 e sono decorsi i termini per l'impugnativa al Consiglio di Stato.

A partire dal 10 gennaio 2017, nel rispetto dei limiti e delle prescrizioni disposte dall'AGCom con la Delibera 728/13/CONS, Poste Italiane ha modificato le condizioni economiche di alcuni servizi universali di corrispondenza (prodotti a firma). Il provvedimento di manovra e gli atti presupposti sono stati impugnati dall'Associazione dei consumatori CODACONS e si è in attesa della fissazione dell'udienza di merito.

In data 7 luglio 2017, inoltre, la Società ha notificato ad AGCom, la richiesta di rimodulazione generale dei prezzi del pacco ordinario internazionale per le varie aree di destinazione. La richiesta è stata accolta dall'Autorità e gli interventi tariffari sono entrati in vigore a partire dall'11 settembre 2017.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2-quater, della L. 287/90 un procedimento (SP/157), volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA (oggi WindTre SpA). Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con un provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.

Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane e PosteMobile hanno depositato ricorso al Tar Lazio che, pur avendo respinto con sentenza i ricorsi proposti, ha affermato l'importante principio, sostenuto da Poste ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata a un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da Poste alla propria controllata PosteMobile27 .

A valle del provvedimento adottato dall'AGCM la società H3G ha promosso un giudizio civile innanzi al Tribunale di Roma, chiedendo la condanna di Poste Italiane e PosteMobile al risarcimento del danno, pari a 375,8 milioni di euro, patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra. All'udienza del 29 marzo 2017 il giudice istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio.

27 L'AGCM Infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quater, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.

Infine, in data 28 marzo 2018, Poste Italiane, PosteMobile e WindTre SpA hanno raggiunto un accordo con cui, senza riconoscimento alcuno e al fine di ricostruire sereni rapporti imprenditoriali, hanno rinunciato al contenzioso in oggetto. Con la sottoscrizione dell'accordo, Poste Italiane si è impegnata a riconoscere a WindTre SpA un importo omnicomprensivo di 1,5 milioni di euro a copertura dei costi di gestione, delle spese generali e del personale sostenute anche in relazione ai contenziosi che comprendono a titolo esemplificativo e non esaustivo la raccolta ed elaborazione di tutti i dati informativi e societari da parte degli uffici di WindTre, gli onorari e le spese per il patrocinio legale, gli oneri relativi alle consulenze tecniche di parte, ecc..

A giugno 2016 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio dell'istruttoria A493 ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.

In data 13 dicembre 2017 l'Autorità ha adottato il provvedimento conclusivo dell'istruttoria, notificato in data 15 gennaio 2018, con cui è stata accertata l'infrazione per abuso di posizione dominante con diffida alla Società di astenersi da comportamenti analoghi per il futuro. Con il medesimo provvedimento ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria limitata - rispetto ai precedenti dell'Autorità - al 2% del fatturato e scontata in relazione agli obblighi di ottemperanza assunti anticipatamente da Poste e valutati positivamente da Nexive, dell'importo di 23 milioni di euro. L'AGCM ha assegnato il termine di 60 giorni per trasmettere la relazione di ottemperanza.

Avverso il predetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di sospensiva, che non è stata concessa, ed è stata fissata un'udienza di merito al 5 dicembre 2018. Nel frattempo la Società ha aperto un tavolo di dialogo con l'AGCM per definire le proposte di ottemperanza.

L'AGCM ha promosso ricorso al TAR Lazio nei confronti di INPS e Poste Italiane per l'annullamento della gara per l'affidamento dei servizi di recapito e gestione della corrispondenza non automatizzata della direzione generale e delle direzioni regionali. Con sentenza del maggio 2016 il TAR ha respinto il ricorso confermando la legittimità della gara INPS; successivamente l'AGCM ha notificato l'appello avverso la suddetta sentenza e il Consiglio di Stato con sentenza del 5 Settembre 2017 ha rigettato l'appello.

Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)

L'ANAC in data 28 settembre 2015 ha trasmesso a Poste un atto di avvio di un procedimento istruttorio volto a verificare le procedure amministrative svolte per la realizzazione dei lavori di riqualificazione e di adeguamento presso il CMP Sesto Fiorentino (FI). L'Autorità ha richiesto a Poste l'invio di una relazione illustrativa in merito allo svolgersi dell'appalto, unitamente alla relativa documentazione. In data 17 novembre 2015 il Responsabile del procedimento ha inviato all'ANAC la relazione documentata e ha chiesto all'Autorità di essere sentito in audizione. In data 27 gennaio 2016 si è tenuta l'audizione nel corso della quale la Società ha reso chiarimenti e precisazioni in merito all'appalto in questione. In data 8 febbraio 2017 si è tenuta un'ulteriore audizione e si è tuttora in attesa dell'esito.

Banca d'Italia

Nel corso del 2017 è stato condotto dalla Banca d'Italia un accertamento ispettivo - avviato in data 10 febbraio 2017 e concluso il 5 maggio 2017 - ai sensi dell'art. 54, D.lgs. 385/1993, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico nell'ambito delle attività di BancoPosta. In data 20 luglio 2017 è stato rilasciato il Rapporto Ispettivo, al quale Poste Italiane ha dato seguito nei termini mediante invio delle proprie considerazioni nel mese di settembre 2017 e avviando il relativo piano di interventi di adeguamento.

Inoltre, il 28 settembre 2017 la Banca d'Italia ha avviato, sempre con riferimento all'attività BancoPosta e ai sensi dell'art. 53 del D.lgs. 231/2007, un accertamento ispettivo in materia di contrasto del riciclaggio su un campione di Uffici Postali. L'accertamento, conclusosi l'11 dicembre 2017 è configurabile come un follow-up dell'ispezione in materia condotta nel 2015 ed è stato finalizzato a valutare l'avanzamento delle iniziative di adeguamento comunicate all'Autorità di Vigilanza.

CONSOB

Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata che, nel corso dell'anno, è stata gradualmente estesa a tutta la rete Poste Italiane. In parallelo, nel corso del secondo semestre 2017, il comparto è stato oggetto di ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID2, entrata in vigore il 3 gennaio 2018. Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto di informativa specifica alla Consob.

IVASS

Nel corso del 2017 l'IVASS ha condotto un'ispezione ai sensi dell'art.189 del Codice delle Assicurazioni Private (D.Lgs. n. 209/ 2005) presso Poste Vita avente a oggetto "la verifica della miglior stima delle riserve tecniche (best estimate of liabilities) e le assunzioni utilizzate per il calcolo di tale posta e del requisito di solvibilità (SCR), anche in chiave prospettica". In data 27 settembre 2017 l'IVASS ha consegnato a Poste Vita l'esito degli accertamenti svolti presso la Compagnia. L'Autorità ha ritenuto di non formulare specifiche contestazioni nei confronti della Compagnia e ha concluso l'attività di verifica constatando, nel complesso, un soddisfacente livello di implementazione della struttura Solvency II ed emettendo un giudizio parzialmente favorevole, formulando alcuni rilievi e osservazioni. In data 25 ottobre 2017 la Compagnia ha pertanto presentato all'IVASS le proprie considerazioni in ordine agli approfondimenti e agli interventi correttivi richiesti nel rapporto ispettivo, pianificando una serie di attività volte a recepire gli spunti di miglioramento indicati dall'Autorità di Vigilanza. Ad oggi, la realizzazione delle azioni previste da parte di Poste Vita è in linea con le tempistiche programmate.

Autorità Garante per la Protezione dei Dati personali (GPDP)

Con nota del 17 febbraio 2017 il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane chiedendo di fornire ogni utile elemento al fine di consentire la compiuta valutazione delle segnalazioni trasmesse da alcune associazioni sindacali territoriali, con le quali si lamentava l'illecito trattamento dei dati personali dei dipendenti di Poste Italiane con il cosiddetto sistema del "Gestore Attese", mediante la visualizzazione sul display posto sopra la postazione dell'operatore allo sportello negli Uffici Postali, del nome di battesimo di quest'ultimo.

A conclusione dell'istruttoria il GPDP ha accertato che le operazioni di trattamento effettuate con il sistema Gestore Attese "risultano per alcuni profili non conformi alla disciplina in materia di protezione dei dati personali", pertanto ne ha disposto il divieto e ha invitato Poste a comunicare le iniziative intraprese al fine di dare attuazione a quanto vietato e prescritto. La Società ha comunicato gli interventi effettuati sul sistema in osservanza alle prescrizioni e ai divieti, ha integrato l'Informativa ex art. 13 D. Lgs. 196/2003 per i dipendenti e ha provveduto a interrompere il relativo trattamento.

Nel contempo il GPDP, a chiusura dell'istruttoria sulle segnalazioni, ha avviato un autonomo procedimento dinanzi al Dipartimento Attività Ispettive e Sanzioni volto a valutare "la sussistenza di violazioni amministrative in capo al titolare del trattamento". A conclusione del procedimento sanzionatorio, con provvedimento notificato in data 19 gennaio 2018, il GPDP ha contestato a Poste "la violazione dell'art. 13 del Codice, sanzionata dall'art, 161 del medesimo Codice, per aver svolto trattamento di dati personali senza aver reso un'idonea informativa agli interessati", comminando la sanzione in misura ridotta di 24mila euro che è stata pagata il 19 febbraio 2018

Commissione Europea

.

In data 13 settembre 2013 il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane SpA contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato (decisione C42/2006), condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione e in conformità alle disposizioni dell'Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Società nel novembre del 2008 aveva effettuato la restituzione delle somme richieste (443 milioni di euro oltre interessi per 41 milioni di euro). Con la Legge di Stabilità 2015, al fine di dare attuazione alla sentenza del Tribunale dell'Unione Europea del 13 settembre 2013, è stata autorizzata la spesa di 535 milioni di euro per l'anno 2014 a favore di Poste Italiane. L'incasso di tali somme presso la Tesoreria Centrale dello Stato è avvenuto il 13 maggio 2015.

La Commissione Europea ha successivamente riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti alla Società dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006"), siano stati allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento.

In data 6 marzo 2018 la Corte di Cassazione, in un contenzioso tra Poste Italiane ed Equitalia Centro SpA in materia di commissioni per il servizio di pagamento dei bollettini ICI, ha ritenuto pregiudiziali alcune questioni d'interpretazione del diritto comunitario, ordinando la sospensione del giudizio e la trasmissione degli atti alla Corte di Giustizia.

PROCEDIMENTI GIUDIZIARI

L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio riguardante alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. Con sentenza del 9 luglio 2015 la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado la Società al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria e interessi legali. Poste ha presentato ricorso in appello, accolto dalla Corte dei Conti in data 15 novembre 2017 che ha limitato la condanna iniziale all'importo che Poste Italiane aveva già riconosciuto come dovuto, ovvero 4 milioni di euro.

11.ALTRE INFORMAZIONI

EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2017

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2017 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Poste Italiane, con l'obiettivo di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati si è dotata delle "Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati", approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA nel mese di luglio 2015, redatte in conformità con i principi stabiliti dalla Consob nel Regolamento adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e alla Comunicazione n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010.

Le medesime Linee Guida recepiscono le norme di cui alla Circolare della Banca d'Italia n. 263/2006, "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche", Titolo V, Capitolo 5, "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di Soggetti Collegati" e alla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013 ("Disposizioni di Vigilanza"), applicabili a Poste Italiane con riferimento alle operazioni poste in essere da BancoPosta con soggetti collegati a Poste.

L'ambito di applicazione delle Linee Guida si differenzia a seconda della normativa applicata ovvero quanto previsto dal Regolamento Consob si applica a Poste Italiane (nell'esercizio sia delle attività postali sia di BancoPosta e nell'esecuzione di operazioni con Parti Correlate di Poste Italiane effettuate per il tramite di società controllate), mentre la disciplina emanata da Banca d'Italia si applica esclusivamente all'operatività del Patrimonio BancoPosta con soggetti collegati di Poste Italiane. La versione aggiornata delle Linee Guida è pubblicata sul sito internet di Poste Italiane all'indirizzo https://www.posteitaliane.it/it/documenti-societari.html. Il documento è riproposto, per la sezione BancoPosta, anche all'indirizzo https://www.posteitaliane.it/it/documenti-bancoposta.html.

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CONCLUSE NEL 2017

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione del 20 settembre 2017, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato l'operatività di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli governativi e/o garantiti dallo Stato Italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da parte del Patrimonio BancoPosta, con Monte Paschi Capital Services Banca per le Imprese SpA. qualificabile come parte correlata di Poste Italiane in quanto soggetta al comune controllo del MEF tramite Banca Monte dei Paschi di Siena SpA28. L'operatività afferisce a diverse tipologie di operazioni, ne consegue che l'importo e la durata delle singole transazioni non sono delineabili a priori ma si definiranno nel tempo.

Tenuto conto della dimensione del portafoglio di strumenti finanziari detenuti dal Patrimonio BancoPosta a fronte della raccolta da privati e in considerazione dell'importo medio di questa tipologia di operazioni, che vengono concluse a condizioni standard e rientrano nell'ordinaria gestione finanziaria di BancoPosta, l'operazione è stata valutata, in via prudenziale, alla stregua di un'operazione ordinaria di maggiore rilevanza ai sensi del Regolamento Consob n. 17221 del 2010 e s.m.e i.

Nel corso del 2017 sono state realizzate, a partire dal mese di ottobre, cinque operazioni in pronti contro termine passive e 23 operazioni di buy & sell back, scadute nell'esercizio, nonché due operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio tasso e due operazioni di vendita forward titoli.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 dicembre 2017, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la sottoscrizione dell'accordo con Cassa depositi e prestiti che disciplina, per il triennio 2018-2020, l'attività di raccolta e collocamento dei prodotti del Risparmio Postale svolta da Poste Italiane per il tramite di BancoPosta per conto di CDP. Considerato il valore dell'accordo, che nell'orizzonte temporale di riferimento (pari a 3 anni) è compreso in un range tra 4,65 e 5,55 miliardi di euro, e che Poste Italiane e CDP sono entrambe controllate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, l'operazione si qualifica come "operazione con parte correlata di maggiore rilevanza" ai sensi della normativa Consob e ai fini della normativa Banca d'Italia applicabile al Patrimonio BancoPosta.

L'Accordo è stato sottoscritto in data 14 dicembre 2017 e successivamente il relativo Documento informativo è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana SpA., sul sito internet della Società, nonché sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage".

Il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate è riportato nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017 (Note delle voci del Bilancio del Gruppo Poste Italiane - Informazioni Aggiuntive; Note delle voci del Bilancio di Poste Italiane SpA – Parti correlate)

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali29 nel corso dell'esercizio 2017.

28 MPS Capital Services è detenuta al 99,97% dalla Banca Monte dei Paschi di Siena SpA a sua volta controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che ne detiene il 52% del capitale sociale.

29 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

12.PROPOSTE DELIBERATIVE

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2017 di Poste Italiane SpA (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione.

Tenuto conto che l'utile netto consolidato del Gruppo Poste Italiane relativo all'esercizio 2017 risulta pari a circa 689.394 migliaia di euro (interamente di pertinenza del Gruppo), in coerenza con la politica di distribuzione dei dividendi annunciata, il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea ordinaria degli Azionisti:

  • di destinare l'utile del Patrimonio BancoPosta di 584.979.647 euro a disposizione della Società.
  • di destinare l'utile netto dell'esercizio 2017 di Poste Italiane SpA di 616.965.039 euro, come segue:
    • 548.566.200 euro alla distribuzione in favore degli Azionisti, a titolo di dividendo, di 0,42 euro per ognuna delle 1.306.110.000 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 18 giugno 2018, data prevista per lo "stacco cedola";
    • 68.398.839 euro a "Risultati portati a nuovo".
  • di porre in pagamento l'indicato dividendo dell'esercizio 2017 di 0,42 euro per azione ordinaria al lordo delle eventuali ritenute di legge – a decorrere dal 20 giugno 2018, con "data stacco" della cedola n. 3 coincidente con il 18 giugno 2018 e record date (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA), coincidente con il 19 giugno 2018.

13.APPENDICE

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS) e utilizzati per la redazione dei Bilanci al 31 dicembre 2017, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo. Si fa presente che in conseguenza delle modifiche organizzative intercorse nel 2017, nonché dei nuovi indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "Deliver 2022" presentato alla comunità finanziaria il 27 febbraio 2018, le modalità di valutazione e rappresentazione dei business per settori operativi dell'esercizio 2017 sono state oggetto di revisione. Per effetto di tale revisione, i Settori operativi identificati ai fini della Relazione Finanziaria Annuale 2017 sono: Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi.

Inoltre, è stata rivista la modalità di presentazione delle componenti positive e negative del business assicurativo il cui Conto economico accoglie una nuova voce: Ricavi per servizi assicurativi al netto della variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri, che rappresenta sinteticamente la contribuzione del settore assicurativo al risultato del Gruppo. La voce è definita come la somma dei premi assicurativi al netto della riassicurazione, dei proventi e oneri derivanti dalla gestione degli strumenti finanziari connessi all'operatività assicurativa, della variazione degli impegni verso gli assicurati rilevata nelle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri.

Quanto sopra rappresentato ha trovato riflesso anche nella riclassificazione dei conti economici dei settori operativi che, in aggiunta a quanto previsto dall'informativa presentata in conformità dell'IFRS 8, è elaborata dal management al solo fine di integrare e approfondire l'analisi dell'andamento della gestione dei citati settori specifici di attività del Gruppo.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.

EBIT margin - rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo.

ROE (Return On Equity) netto – a partire dalla presente Relazione è calcolato come rapporto tra il Risultato netto e la media del valore del Patrimonio netto (al netto delle riserve valutative) all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento. Nelle precedenti chiusure l'indicatore veniva invece calcolato come rapporto tra il Risultato prima delle imposte e il Patrimonio Netto (incluse le riserve valutative).

La scelta del management è stata dunque quella di depurare il Patrimonio netto della componente valutativa al fine di agevolare la comparabilità della redditività nei periodi a confronto e di utilizzare, sempre in tale ottica, il Risultato al netto delle imposte, poiché l'indicatore viene utilizzato solo per rappresentare la redditività del Gruppo nel suo complesso.

CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti. CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza e delle Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Passività finanziarie, delle Riserve tecniche assicurative, delle Attività finanziarie, delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, della Cassa e Depositi BancoPosta e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE (ESMA) è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo, elaborati secondo i princípi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.

POSTEL SPA (*)
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 213.230 215.593 (2.363) -1,1%
Risultato operativo 1.672 (7.721) 9.393 n.s.
Risultato netto 118 (7.968) 8.086 n.s.
Investimenti 7.607 12.120 (4.513) -37,2%
Patrimonio netto 101.459 96.081 5.378 5,6%
Organico stabile - medio 1.069 1.162 (93) -8,0%
Organico flessibile - medio 20 29 (9) -31,0%

(*) Dal 1° aprile 2017 decorrono gli effetti giuridici, fiscali e contabili della scissione del ramo consorzi della società Postecom SpA a favore di Postel SpA

n.s.: non significativo

SDA EXPRESS COURIER SPA
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 549.173 568.165 (18.992) -3,3%
Risultato operativo (42.114) (35.612) (6.502) -18,3%
Risultato netto (31.990) (28.904) (3.086) -10,7%
Investimenti 8.288 4.858 3.430 70,6%
Patrimonio netto (22.876) 9.125 (32.001) n.s.
Organico stabile - medio 1.347 1.376 (29) -2,1%
Organico flessibile - medio 85 66 19 28,8%

n.s.: non significativo

POSTE TUTELA SPA
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 85.805 87.138 (1.333) -1,5%
Risultato operativo 390 694 (304) -43,8%
Risultato netto 298 503 (205) -40,8%
Investimenti 90 59 31 52,5%
Patrimonio netto 13.441 13.153 288 2,2%
Organico stabile - medio 17 15 2 13,3%
Organico flessibile - medio 1 0 1 n.s.
n.s.: non significativo
EUROPA GESTIONI IMMOBILIARI SPA
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 94.240 94.948 (708) -0,7%
Risultato operativo 4.639 4.671 (32) -0,7%
Risultato netto 1.843 1.585 258 16,3%
Investimenti 681 380 301 79,2%
Patrimonio netto 237.263 235.402 1.861 0,8%
Organico stabile - medio 28 26 2 7,7%
MISTRAL AIR SRL
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 100.472 84.919 15.553 18,3%
Risultato operativo (8.950) (3.979) (4.971) n.s.
Risultato netto (7.611) (2.942) (4.669) n.s.
Investimenti 172 611 (439) -71,8%
Patrimonio netto (*) (1.895) 1.687 (3.582) n.s.
Organico stabile - medio 129 143 (14) -9,8%
Organico flessibile - medio 56 43 13 30,2%

(*) Il patrimonio netto della società include la ricapitalizzazione di 4 milioni di euro effettuata nell'esercizio 2017.

n.s.: non significativo

POSTEMOBILE SPA
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 234.543 267.685 (33.142) -12,4%
Risultato operativo 26.837 28.345 (1.508) -5,3%
Risultato netto 18.659 17.903 756 4,2%
Investimenti 26.583 20.549 6.034 29,4%
Patrimonio netto (*) 57.905 56.043 1.862 3,3%
Organico stabile - medio 213 211 2 0,9%
Organico flessibile - medio 4 7 (3) -42,9%

(*) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito 17 milioni di euro di dividendi

BANCOPOSTA FONDI SPA SGR
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Commissioni attive 101.954 75.493 26.461 35,1%
Commissioni nette 54.501 42.571 11.930 28,0%
Risultato netto 29.134 21.751 7.383 33,9%
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) 71.372 62.242 9.130 14,7%
Patrimonio netto (*) 53.886 46.013 7.873 17,1%
Organico stabile - medio 58 55 3 5,5%
Organico flessibile - medio 0 1 (1) n.s.

(*) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito 21 milioni di euro di dividendi

n.s.: non significativo

POSTE VITA SPA (*)
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Premi assicurativi (**) 20.263.356 19.820.265 443.091 2,2%
Risultato netto 510.172 377.511 132.661 35,1%
Attività finanziarie 125.626.314 115.417.452 10.208.862 8,8%
Riserve tecniche assicurative 123.489.910 113.534.750 9.955.160 8,8%
Patrimonio netto (***) 3.323.728 3.292.074 31.654 1,0%
Organico stabile - medio 388 361 27 7,5%
Organico flessibile - medio 5 4 1 25,0%

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

(***) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito 470 milioni di euro di dividendi

POSTE ASSICURA SPA (*)
(dati in migliaia di euro) 2017 2016 Variazioni
Premi assicurativi (**) 131.099 108.415 22.684 20,9%
Risultato netto 28.609 12.607 16.002 n.s.
Attività finanziarie 233.498 178.146 55.352 31,1%
Riserve tecniche assicurative 160.005 143.164 16.841 11,8%
Patrimonio netto 104.359 76.057 28.302 37,2%
Organico stabile - medio 57 48 9 18,8%

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

n.s.: non significativo

I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2017

1. PREMESSA124
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI 126
2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS126
2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI 127
2.3 PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI 128
2.4 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO 144
2.5 USO DI STIME146
2.6 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE 153
2.7 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE 157
3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO 167
3.1 PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE 167
3.2 ALTRI EVENTI DI RILIEVO171
4. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2017 173
4.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO 174
4.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE179
4.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO215
4.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI 230
4.5 - PARTI CORRELATE233
5. POSTE ITALIANE SPA AL 31 DICEMBRE 2017238
5.1 PROSPETTI DI BILANCIO239
5.2 INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA 246
5.3 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE253
5.4 NOTE AL CONTO ECONOMICO289
5.5 PARTI CORRELATE302
6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 307
7. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'334
8. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI" 342
9. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"343
10. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO343
11. ULTERIORI INFORMAZIONI 344
12. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2017 361

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 31 dicembre 2017 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF.

L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali.

Con i bilanci dell'esercizio 2017, le modalità di rappresentazione del business di Gruppo sono state oggetto di aggiornamento. Sono identificate quattro macroaree di attività (cd. Settori operativi): (i) settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, (ii) settore dei Pagamenti, Mobile e Digitale, (iii) settore dei Servizi finanziari e (iv) settore dei Servizi assicurativi. L'aggiornamento si è reso necessario per rendere coerente l'esposizione dei Settori operativi ai nuovi indirizzi strategici del Gruppo, come riflessi nel Piano Industriale per il periodo 2018 – 2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 26 febbraio 2017, e, in particolare, con le nuove modalità con cui il Management valuta e assume le proprie decisioni. In particolare, dopo la costituzione della Funzione Pagamenti, Mobile e Digital nel corso dell'esercizio 2017, in data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta dei beni e rapporti giuridici destinati a confluire in un nuovo patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA, previa autorizzazione da parte della Banca d'Italia.

Nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, quanto descritto è stato riflesso sia nell'informativa economica, attraverso una diversa declinazione dei ricavi caratteristici del Gruppo, sia nell'informativa per Settore operativo, compresa l'allocazione delle attività e società del Gruppo tra Settori.

I Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprendono le attività della Corrispondenza, del Corriere Espresso, Logistica e Pacchi, e della Filatelia, nonché le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore degli Altri settori in cui opera il Gruppo. Il neo costituito settore dei Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale accoglie i ricavi dei servizi di pagamento (gestiti in outsourcing), i prodotti di monetica e i servizi resi da PosteMobile SpA. I Servizi Finanziari si riferiscono alle attività del Bancoposta che comprendono la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto ogni forma, i servizi di pagamento (di cui parte in outsourcing al settore dei Pagamenti, Mobile e Digitale), l'intermediazione in cambi, la promozione e il collocamento di finanziamenti da banche e altri intermediari finanziari abilitati, la prestazione di servizi di investimento e alle attività della BancoPosta Fondi SpA SGR. I Servizi Assicurativi riguardano l'attività di Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente dei Rami ministeriali I, III e V, e delle sue controllate dirette Poste Assicura SpA, operante nel settore Danni e Poste Welfare Servizi Srl che svolge attività strumentale al settore in commento.

Per approfondimenti sul tema si rinvia agli Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio (Nota 3) e all'Informativa per Settori operativi (nota 4.4).

La presente Sezione della Relazione Finanziaria Annuale (I bilanci di Poste Italiane) comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il bilancio separato di Poste Italiane SpA e il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta (in breve, conti annuali), riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.

Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.

Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro salvo diversamente indicato.

Al Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, che costituisce parte integrante del bilancio separato di Poste Italiane SpA, è dedicata una trattazione distinta nell'ambito della presente Sezione.

Nel corso del 2017, si è concluso un progetto interno di revisione dell'informativa resa nei bilanci di Poste Italiane a seguito del quale sono stati aggiornati sia la struttura/modalità espositiva dei contenuti, sia il grado di dettaglio fornito per voci di bilancio. L'aggiornamento dei contenuti espositivi è stato effettuato in piena conformità con la vigente normativa contabile e in linea con i recenti orientamenti a livello internazionale circa il concetto di rilevanza delle informazioni rese ai fini della comprensione da parte degli stakeholders della situazione economica, finanziarie e patrimoniale del Gruppo.

Per agevolare il percorso di lettura dei presenti bilanci e consentirne la comparabilità rispetto al passato, di seguito si rappresenta una breve sintesi delle modifiche apportate:

  • E' inserita ex novo la nota Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio (Nota 3) in cui sono esposti i fatti aziendali o di contesto esterno che hanno generato impatti ritenuti significativi sulla situazione economico/patrimoniale alla data di chiusura.
  • Il bilancio consolidato e il bilancio separato confluiscono in un'unica struttura integrata, in cui sono previsti paragrafi/note comuni per la trattazione di tematiche identicamente riferite sia al Gruppo che a Poste Italiane SpA; pertanto quanto rappresentato in tali paragrafi, salvo ove diversamente indicato, è da considerarsi valido sia a livello consolidato che di bilancio separato. Le tematiche in commento riguardano, nello specifico:
    • la modalità di presentazione del bilancio e i principi contabili adottati;
    • l'informativa sulle fonti e le modalità di determinazione del fair value;
    • l'informativa sui rischi finanziari;
    • la sintesi sui principali procedimenti in corso e rapporti con le Autorità alla data del 31 dicembre 2017;
  • e, in generale, talune ulteriori informazioni richieste dai principi contabili, la cui presentazione in un'unica sezione si è ritenuto permetta una migliore lettura (ad es. posizione finanziaria netta, dati salienti delle partecipazioni detenute, ecc.).
  • Nell'ambito del Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio a livello consolidato, è stata rivista la modalità di presentazione delle componenti positive e negative di reddito, relative al business assicurativo vita e danni, in linea con la nuova management view. Nel dettaglio, e in conformità con quanto previsto dallo IAS 1, nel prospetto di Conto economico consolidato al 31 dicembre 2017 è inserita ex novo la voce Ricavi per servizi assicurativi al netto della variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri che rappresenta sinteticamente (in un'unica riga del prospetto) il contributo marginale del settore assicurativo al risultato del Gruppo30. La voce è definita come la somma dei premi assicurativi al netto della riassicurazione, dei proventi e oneri derivanti dalla gestione degli strumenti finanziari connessi all'operatività assicurativa, della variazione degli impegni verso gli assicurati rilevata nelle riserve tecniche, e degli oneri relativi ai sinistri31. Al fine di assicurare lo stesso set informativo previsto dalle precedenti Relazioni finanziarie, la voce è contestualmente corredata del dettaglio informativo per singola componente positiva e negativa che ha contribuito al margine esposto.
  • L'esposizione delle note illustrative per voce di bilancio e il grado di dettaglio fornito derivano, come sopra indicato, da una preliminare analisi di rilevanza dell'informativa, da reiterarsi ad ogni chiusura contabile di periodo in conformità ai principi contabili internazionali. L'approccio generale adottato prevede per talune voci di bilancio ritenute di rilevanza qualitativa l'esistenza di una specifica nota di commento a prescindere dalla significatività dei saldi alla data e/o delle dinamiche di periodo (a titolo esemplificativo, le Attività finanziarie, il Costo del lavoro, i rapporti con la Pubblica Amministrazione, ecc.). Per tutte le altre voci, è valutata la significatività del saldo e delle dinamiche di periodo e, quindi, prevista una disclosure solo nei limiti in cui possa fornire elementi utili o necessari per la comprensione da parte del lettore della situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Poste Italiane SpA e del Gruppo.

2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

I conti annuali sono redatti secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

30 Al netto delle provvigioni infragruppo pagate alla rete commerciale di Poste Italiane.

31 Le singole componenti che contribuiscono al risultato netto della gestione assicurativa continueranno, nell'ambito del Prospetto di dell'utile (perdita) di esercizio, a movimentare le medesime voci presentate fino al 2016 e ad essere separatamente rappresentate sotto la nuova voce di ricavo. L'impostazione è pertanto facilmente rielaborabile e ripercorribile a partire dai dati storici, non comportando altresì alcuna variazione delle misure chiave del bilancio quali il Risultato operativo e l'Utile netto.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 29 marzo 2018, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato i conti annuali.

2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI

I princípi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro, sono applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione dei conti annuali del precedente esercizio. Le modifiche intercorse al corpo dei principi contabili, applicate a partire dall'esercizio in commento non hanno comportato effetti sui presenti bilanci (nota 2.7 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e prossima applicazione).

Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente"32. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto33 .

Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Tenuto conto della diversificata natura e delle numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando sussistono congiuntamente i requisiti di non ricorrenza ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati.

Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2017, si è proceduto a una diversa allocazione delle attività e società del Gruppo ai Settori operativi e alla riclassifica di taluni dati e note di dettaglio dell'esercizio di comparazione.

Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.

32 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 revised par. 68).

33 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei princípi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali34 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenzali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai princípi contabili di riferimento.

2.3 PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").

Di seguito si riportano i principali princípi contabili adottati all'interno del Gruppo Poste Italiane per la valutazione e rappresentazione delle principali voci di bilancio.

Immobili, impianti e macchinari

Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli interessi passivi sostenuti per finanziare l'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono imputati al Conto economico, a eccezione del caso in cui siano specificamente correlati all'acquisizione o costruzione dell'attività: in tal caso, infatti, gli oneri finanziari sono capitalizzati a integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del suo valore è trattata distintamente. Il valore di iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.

La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti periodicamente e aggiornati, ove necessario, alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Quando il bene oggetto di ammortamento è composto da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del suindicato metodo del component approach, per un periodo comunque non superiore a quello del cespite principale.

La vita utile stimata per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari per il Gruppo Poste Italiane è la seguente:

34 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP.

Categoria Anni
Fabbricati 25-33
Migliorie strutturali su beni di proprietà 20
Impianti 4-10
Costruzioni leggere 10
Attrezzature 5-10
Mobili e arredi 8
Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche 3-10
Automezzi, autovetture e motoveicoli 4-10
Migliorie su beni di terzi durata stimata della locazione*
Altri beni 3-5

(*) Ovvero, vita utile della miglioria apportata, se inferiore alla durata stimata della locazione

Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.

Investimenti immobiliari

Gli Investimenti immobiliari riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi princípi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefíci economici futuri. Le Attività immateriali sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili sostenute per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e delle eventuali perdite di valore. Gli interessi passivi sono capitalizzati ad integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento solo se direttamente imputabili all'acquisizione o alla realizzazione di attività immateriali, altrimenti sono normalmente rilevati come costo di competenza nell'esercizio in cui sono stati sostenuti. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla sua residua possibilità di utilizzazione, ossia sulla base della stimata vita utile.

Avviamento

L'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì al test periodico finalizzato a rilevare un'eventuale perdita per riduzione di valore (cd. impairment test, ai sensi dello IAS 36). Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. La metodologia adottata per l'effettuazione del test e gli effetti contabili dell'eventuale riduzione di valore è descritta al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili

I costi relativi all'acquisizione di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono ammortizzati in base al metodo lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

I costi riguardanti lo sviluppo e la manutenzione dei programmi software sono imputati al Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi che sono direttamente associati alla produzione di prodotti software unici e identificabili e che generano benefíci economici futuri con orizzonte temporale superiore a un anno vengono imputati alla voce Attività immateriali. I costi diretti – ove identificabili e misurabili – includono l'onere relativo ai dipendenti che sviluppano il software, nonché eventuali costi direttamente correlati. L'ammortamento è calcolato in base alla stimata vita utile del software, di norma in 3 anni. I costi di ricerca non sono mai capitalizzati.

Beni in leasing

I beni posseduti mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefíci legati alla proprietà, sono iscritti nelle attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore, pari alla quota capitale dei canoni futuri da rimborsare, è iscritta nei debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il metodo lineare, in base alla vita utile delle varie categorie di beni, stimata con le stesse modalità indicate per le attività materiali e immateriali.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate nei leasing operativi. I costi per leasing operativi sono rilevati linearmente a Conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Riduzione di valore di attività

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36). Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.

Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:

  • attività immateriali con una vita utile indefinita o che non sono ancora disponibili: tale verifica può essere fatta in qualsiasi momento durante un esercizio, a patto che avvenga nello stesso momento ogni anno;
  • l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale.

L'eventuale riduzione di valore di un'attività/CGU, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico come svalutazione. In particolare, nel caso in cui l'eventuale impairment riguardi l'avviamento e risulti superiore al relativo valore di iscrizione in bilancio, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit cui l'avviamento è attribuito, in proporzione al loro valore di carico35 . Se, in un periodo successivo, vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività/CGU, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni

Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società controllate non significative (individualmente ed in aggregato) e non consolidate, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", e in società a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota 2.4 - Criteri e metodologie di consolidamento.

Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore (ovvero successivi ripristini) sono rilevate nelle medesime modalità e limiti descritti per le Attività materiali e immateriali al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Strumenti finanziari

Gli Strumenti finanziari riguardano le attività e le passività finanziarie la cui classificazione è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date) ovvero, come nel caso dell'operatività del Bancoposta, alla data di regolamento (Settlement date) 36; nel caso del Bancoposta tale data corrisponde, nella

35 Laddove l'ammontare dell'eventuale rettifica di valore non fosse assorbito interamente dal valore contabile della attività/CGU, ai sensi dello IAS 36 nessuna passività è rilevata, a meno che non risulti integrata una fattispecie di passività prevista da principi contabili internazionali diversi dallo IAS36.

36 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).

quasi totalità dei casi, alla data di negoziazione. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.

Attività finanziarie

Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie e valutate come segue:

  • Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico Tale categoria include: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine; (b) quelle designate nella categoria in oggetto al momento della rilevazione iniziale, qualora ricorrano i presupposti per tale designazione, ovvero sia esercitabile la fair value option; (c) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa cash flow hedge. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value; le relative variazioni durante il periodo di possesso sono imputate a Conto economico. Gli strumenti finanziari di questa categoria sono classificati nel breve termine se sono "detenuti per la negoziazione" o ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto contrattualmente.
  • Finanziamenti e crediti

Sono strumenti finanziari prevalentemente relativi a crediti verso clienti, anche di natura commerciale, nonderivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Vengono inclusi nella parte corrente, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore a dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato37, sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Se vi è un'obiettiva evidenza di elementi che indicano riduzioni di valore, l'attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato. Il procedimento logico valutativo di stima adottato nella determinazione dell'accantonamento a fondo svalutazione crediti, ovvero dei ricavi d'esercizio da sospendere in tale fondo, riflette in primo luogo l'accertamento e la valutazione di elementi che comportino specifiche riduzioni di valore delle attività individualmente significative. Successivamente, sono valutate collettivamente le attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio, tenendo conto, tra l'altro, dell'anzianità del credito, della natura della controparte, dell'esperienza passata di perdite e incassi su crediti simili e delle informazioni sui mercati di riferimento.

• Investimenti detenuti fino alla scadenza

37 Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è l'ammontare cui l'attività o passività è valutata al momento della rilevazione iniziale, meno i rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento accumulato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, di tutte le differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza, e meno le riduzioni per perdite di valore o per insolvenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che rende equivalente il valore attuale dei futuri flussi di cassa contrattuali (o attesi) con il valore contabile iniziale dell'attività o passività. Il calcolo del costo ammortizzato deve comprendere anche i costi esterni e i proventi direttamente imputabili in sede di iscrizione iniziale dell'attività o passività.

Sono strumenti finanziari non-derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che il Gruppo ha l'intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza. Tali attività sono valutate secondo il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore si applicano gli stessi princípi sopra descritti in relazione ai Finanziamenti e crediti.

• Investimenti disponibili per la vendita

Sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali strumenti finanziari sono valutati al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva di fair value); la loro imputazione a Conto economico è eseguita solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta (o estinta) o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro. Limitatamente ai titoli di debito se, in un periodo successivo, il fair value aumenta come oggettiva conseguenza di un evento verificatosi dopo che una perdita di valore era stata rilevata nel Conto economico, il valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell'importo a Conto economico. Inoltre, sempre per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato avviene con effetto sul Conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio, mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell'ambito della specifica riserva del Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo. La classificazione nelle attività correnti o non correnti dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento finanziario, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio.

Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo.

Passività finanziarie

Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle Passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento dell'estinzione ovvero del trasferimento di tutti i rischi e oneri relativi allo strumento stesso.

Strumenti derivati

Alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se essi non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio.

Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.

Fair value hedge38

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazioni di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. Quando la copertura non è perfettamente "efficace", ossia sono rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte non "efficace" rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.

Lo IAS 39 consente che l'oggetto di copertura dal fair value possa essere individuato non solo in una singola attività o passività finanziaria ma anche in un importo monetario, riveniente da una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni da fair value degli strumenti oggetto di copertura al modificarsi dei tassi di interesse di mercato (cd. copertura generica o macrohedging). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture classiche di fair value (microhedging), una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all'interno dell'intervallo richiesto dallo IAS 39.

Cash flow hedge39

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nel Conto economico del periodo considerato. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività,

38 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.

39 Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Classificazione dei crediti e debiti del Patrimonio BancoPosta

I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti , sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.

Own use exemption

I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption).

Tale eccezione è applicata nella rilevazione e valutazione dei contratti di acquisto a termine di energia elettrica effettuati dalla controllata EGI SpA se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:

  • vi sia la consegna fisica del bene oggetto del contratto;
  • non vi sia la possibilità di compensare le transazioni di acquisto e vendita;
  • l'operazione deve essere effettuata sulla base delle aspettative di acquisto e/o vendita o per esigenze d'uso.

Nel caso di applicazione della Own use exemption gli impegni assunti sono riportati nella Nota 11 Ulteriori Informazioni - Impegni.

Imposte

Le Imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che

le differenze non si annullino (IAS12 paragrafi 39 e 40). Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite.

Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.

La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Mistral Air Srl, Postel SpA e, dal 1° gennaio 2017, Risparmio Holding SpA. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. Il beneficio economico derivante dalla compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA. Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta

una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio. Per le unità immobiliari destinate alla vendita40, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost) 41. .

Certificati ambientali (Quote di emissione)

Con riferimento alle imprese del Gruppo interessate dalla relativa disciplina42, i Certificati ambientali (o Quote di emissione) rappresentano uno strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra, introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto, con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali.

Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.

In conformità a quanto disciplinato dall'OIC "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter il trattamento contabile è quello che segue.

Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: di tale impegno, commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione, è data informativa nelle note al bilancio. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio. L'acquisto a titolo oneroso o la vendita di quote di emissione sono rilevati nel Conto economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali quote di emissione in surplus derivanti da acquisti a titolo oneroso sono rilevate tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali. In caso di eventuali quote di emissione in deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.

Cassa e depositi BancoPosta

Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire

40 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate.

41 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data.

42 La società controllata Mistral Air Srl.

l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2017 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e attività operative cessate (discontinued operations)

In conformità all'IFRS 5, le attività non correnti, i gruppi in dismissione e eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.

Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.

Le attività non correnti e le attività nette dei gruppi in dismissione possedute per la vendita e la dismissione costituiscono discontinued operations se, alternativamente: i) rappresentano un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività, ii) fanno parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, ovvero, iii) sono una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel Conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali. I valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Qualora l'impegno al programma di dismissione sia assunto dopo la data di chiusura del bilancio d'esercizio, e/o l'attività o il gruppo in dismissione possono essere oggetto della transazione solo in condizioni diverse da quelle attuali, la riclassifica non ha luogo e viene fornita adeguata informativa.

Se, successivamente alla data di redazione del bilancio, un'attività (o gruppo in dismissione) non soddisfa più i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita, la stessa dovrà essere oggetto di riclassifica previa valutazione al minore tra:

  • il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti, svalutazioni o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita;
  • la somma recuperabile calcolata alla data in cui è stata presa la decisione successiva di non vendere.

Qualsiasi rettifica necessaria del valore contabile di un'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è inclusa nell'utile (perdita) d'esercizio derivante dalle attività operative in esercizio (continuing operations) nel periodo in cui i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita non sono più soddisfatti. Se una singola attività o passività è rimossa da un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita, le rimanenti attività e passività del gruppo in dismissione da vendere continuano a essere valutate come un unico gruppo soltanto se lo stesso soddisfa i criteri per essere classificato come posseduto per la vendita.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

Riserve

Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce le dotazioni iniziale e successive del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto e la Riserva da cash flow hedge, relativa alla rilevazione della quota "efficace" delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio.

Risultati portati a nuovo

Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR. La voce accoglie, inoltre, i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte.

Contratti assicurativi

I principi e i criteri di classificazione e valutazione di seguito esposti si riferiscono specificamente all'operatività delle compagnie assicurative del Gruppo Poste Italiane.

I contratti sono distinti e valutati in base alla prevalenza della loro natura fra assicurativi e finanziari. I contratti emessi dalla compagnia Poste Vita SpA sono relativi ai Rami Vita. Dal 2010 è operativa nei Rami Danni la compagnia Poste Assicura SpA.

I criteri di classificazione e valutazione delle principali fattispecie esistenti nel Gruppo sono i seguenti.

Contratti assicurativi

I contratti classificati come assicurativi in base alle disposizioni dell'IFRS 4 si riferiscono alle polizze Vita di Ramo I, Ramo V, le polizze di Ramo III qualificate come contratti assicurativi e i contratti dei Rami Danni. Tali prodotti sono classificati tra i ricavi e rilevati nel modo che segue:

• i premi, contabilizzati al momento della sottoscrizione, vengono iscritti tra le componenti positive di reddito (ed esposti al netto delle cessioni in riassicurazione); comprendono, al netto degli annullamenti, gli importi maturati nell'esercizio per premi annuali, unici o pluriennali, derivanti da contratti di assicurazione in essere alla data di bilancio;

• a fronte delle componenti positive di reddito dovute ai premi, è accantonato alle riserve tecniche l'importo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettico, sulla base di assunzioni attuariali appropriate per fronteggiare tutti gli impegni in essere. La variazione in aumento delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono iscritti tra le componenti negative di reddito, mentre un eventuale decremento delle riserve tecniche, rispetto al periodo precedente, sarà iscritto tra i componenti positivi di reddito.

Contratti relativi a Gestioni separate con partecipazione discrezionale agli utili

Per i contratti relativi alle Gestioni separate e contenenti un elemento di partecipazione discrezionale agli utili43 (c.d. DPF, Discretionary Participation Feature come definito nell'Appendice A all'IFRS 4), l'IFRS 4 rimanda alla disciplina contabile prevista dai principi nazionali; trattasi, in particolare, di contratti classificati come "finanziari", ma contabilizzati come "assicurativi" con le seguenti modalità:

  • i premi, la variazione delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono rilevati in modo analogo a quanto previsto per i contratti assicurativi sopra descritti;
  • le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati sono loro attribuite e rilevate nelle riserve tecniche (passività differite verso gli assicurati) secondo il meccanismo dello shadow accounting (IFRS 4.30).

La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione del metodo dello shadow accounting si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. Per la determinazione della quota da rilevare nella specifica passività differita verso gli assicurati si tiene conto altresì, per ciascuna Gestione separata, delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito e delle eventuali garanzie finanziarie offerte.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.

43 Partecipazione, da parte degli assicurati, ai rendimenti realizzati dalla Gestione separata.

Benefíci ai dipendenti

Benefíci a breve termine

I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

Benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro

I benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

• Piani a benefíci definiti

Nei piani a benefíci definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile.

Per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, soggette all'applicazione della riforma sulla previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007, le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefíci definiti di cui è debitrice l'azienda nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 200644 .

Nel caso di aziende con meno di 50 dipendenti, per le quali non si applica la riforma sulla previdenza complementare, le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall'azienda.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del benefício da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Nel caso di aziende con almeno 50 dipendenti, poiché l'azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo,

44 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo al Gruppo sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito fondo di previdenza complementare.

dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.

• Piani a contribuzione definita

Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro

I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Altri benefíci a lungo termine per i dipendenti

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per Altri benefici a lungo termine è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Pagamenti basati su azioni

I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.

Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall'euro

Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti, in base al principio della competenza economica. I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati, quando possono essere attendibilmente stimati, sulla base del metodo della percentuale di completamento. I ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato sono rilevati per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata. I ricavi relativi alla vendita dei beni sono rilevati quando l'impresa ha trasferito all'acquirente i rischi significativi e i benefíci connessi alla proprietà dei beni.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti, rendicontati e approvati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto e i cui costi sono stati rendicontati e approvati all'ente erogatore.

Proventi e oneri finanziari

Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.

Dividendi

I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. I Dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.

Utile per azione

Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:

Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.

Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi45 .

Parti correlate

45 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

2.4 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimenti;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi, prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2017, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.

Non sono stati inclusi nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle partecipate consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove presenti, la quota di Patrimonio netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono indicate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto e del Conto economico consolidato;
  • le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di un'aggregazione aziendale è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile; la differenza tra il prezzo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, dopo aver verificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo

di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce "Avviamento", ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;

  • le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità delle quali esiste già il controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; in assenza di un principio contabile di riferimento, il Gruppo procede alla imputazione a Patrimonio netto dell'eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita;
  • gli utili e le perdite, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a Conto economico per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di Patrimonio netto consolidato ceduta.

Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto.

All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con il metodo del Patrimonio netto, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza della entità nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata è contabilizzata come illustrato di seguito:

  • a) l'avviamento relativo a una società collegata o a una joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione; l'ammortamento di tale avviamento non è consentito;
  • b) nella determinazione del valore iniziale della partecipazione nell'entità, qualunque eccedenza della quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto delle attività e passività identificabili della partecipata, rispetto al costo della partecipazione, è inclusa come provento nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari.

Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:

  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono imputati a Conto economico dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto manifesti un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è imputata ad apposito fondo del passivo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresentate dal risultato di Conto economico sono imputate direttamente in rettifica delle riserve di Patrimonio netto;
  • gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni eseguite tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate/controllo congiunto 31/12/2017 31/12/2016
Consolidate con il metodo integrale 15 17
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 6 6
Totale società 21 23

L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella Nota 11 Ulteriori informazioni – Dati salienti.

2.5 USO DI STIME

Per la redazione dei conti annuali è richiesta l'applicazione di princípi e metodologie contabili che talvolta si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci in commento.

Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato

Ancorché in misura sensibilmente inferiore rispetto al passato, il Gruppo vanta rilevanti crediti verso la Pubblica Amministrazione. La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e aggiornamenti, e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 31 dicembre 2017 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 31 dicembre 2017, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 969 milioni di euro (1.010 milioni di euro al 31 dicembre 2016), al lordo delle svalutazioni. I saldi esposti al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016, sensibilmente ridotti rispetto al passato, riflettono gli effetti dell'intervenuta ricognizione delle principali esposizioni da parte di un tavolo di lavoro congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria generale dello Stato, conclusosi nel mese di agosto 2015. In particolare, in data 7 agosto 2015, il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha impegnato "il Ministero ad adoperarsi affinché si pervenga al perfezionamento di tutti gli atti necessari alla corresponsione di quanto dovuto secondo modalità e tempi coerenti con l'operazione di privatizzazione (…) ivi comprese le occorrenti coperture finanziarie" e ha trasmesso alla Capogruppo una apposita nota a firma del Direttore Generale del Tesoro e del Ragioniere Generale dello Stato (di seguito, in breve, "Nota MEF") con valore di impegno giuridicamente vincolante. Nell'esercizio in commento la quasi totalità delle partite creditorie oggetto della Nota MEF hanno trovato regolazione finanziaria come di seguito dettagliato.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

Crediti 31.12.2017 31.12.2016
OSU (i) 31 139
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali (ii) 83 83
Remunerazione raccolta su c/c (iii) 25 8
Servizi delegati (iii) 56 28
Distribuzione Euroconvertitori (iii) - 6
Altro 2 3
Crediti commerciali vs Controllante 197 267
Crediti finanziari vs Controllante
per rimborso mutui iscritti nel passivo - 1
Operazioni con azionisti:
Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 (iv) 39 45
Totale crediti verso MEF 236 313
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: PdCM per agev.ni editoriali (v) 43 1
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE (vi) 77 75
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni (vii) 538 557
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 658 633
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione (viii) 8 8
Crediti su rimborso IRES 55 56
Crediti su rimborso IRAP 12 -
Crediti per imposte correnti e relativi interessi (ix) 67 56
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione 969 1.010

Nel dettaglio, al 31 dicembre 2017, l'esposizione complessiva nei confronti della Pubblica Amministrazione comprende.

  • i. Crediti relativi all'OSU per 31 milioni di euro relativi a compensi di esercizi precedenti e privi di copertura nel Bilancio dello Stato. Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo e 108 milioni di euro per residui crediti relativi ai compensi 2015 e 2014 (si veda inoltre quanto riportato in nota 5.3 - A7 Crediti commerciali).
  • ii. Crediti per integrazioni tariffarie elettorali per 83 milioni di euro, oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF, interamente stanziati nel Bilancio dello Stato 2017 e nei precedenti, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di 55 milioni di euro depositato dal MEF nel mese di dicembre 2017 su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti.

Per lo svincolo di quanto depositato dal MEF e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea.

  • iii. Crediti nei confronti del MEF per complessivi 81 milioni di euro maturati nel periodo e comunque privi di particolari criticità. Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati interamente incassati i crediti per il servizio di distribuzione di Euroconvertitori a suo tempo prestato e oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF.
  • iv. Crediti per 39 milioni di euro derivanti dall'annullamento della Decisione CE 16/07/08 per interessi relativi alla sentenza del Tribunale (UE) 30 settembre 2013, i cui effetti nel patrimonio netto della Capogruppo sono sospesi o rettificati. Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati incassati 6 milioni di euro, oggetto di riconoscimento nella citata Nota MEF.
  • v. Crediti verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per 43 milioni maturati nel periodo46, stanziati nel Bilancio dello Stato 2017 e oggetto di approvazione da parte della Commissione Europea. Nel corso dell'esercizio 2017 è stato incassato 1 milione di euro, oggetto di riconoscimento nella citata Nota MEF.
  • vi. Crediti verso il MiSE per 77 milioni di euro, di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane a seguito del mancato parere favorevole preventivo dell'Avvocatura dello Stato sul riconoscimento in sede transattiva di una quota di circa 50 milioni di euro; per il complemento al saldo è aperto un tavolo di lavoro congiunto con il debitore, teso a definire l'ammontare delle prestazioni da fatturare anche in relazione all'esito delle operazioni peritali nell'ambito dell'azione giudiziale in corso.
  • vii. Crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione centrale e locale per complessivi 538 milioni di euro. In generale, per l'incasso di taluni di detti crediti si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse Amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convenzioni scadute e a sollecitare le richieste di stanziamento47 .
  • viii. Altri crediti per 8 milioni di euro il cui recupero è in corso di definizione: tali crediti risultano peraltro interamente svalutati.
  • ix. Crediti residui per imposte correnti e relativi interessi riferiti per:
    • 55 milioni di euro all'IRES da recuperare sulla mancata deduzione forfetaria del 10% dell'IRAP e della mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro, di cui 8 milioni di quota capitale e 47 milioni di interessi. Per il recupero di gran parte dell'importo in questione, relativo alla controllante Poste Italiane, sono stati instaurati due contenziosi entrambi discussi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane dichiarando l'Agenzia delle Entrate di Roma tenuta al rimborso delle somme richieste, oltre agli interessi. Relativamente ad entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale e, in data 23 marzo 2018, per una delle due cause, detta Commissione ha depositato sentenza che ha accolto l'appello dell'Agenzia. Poste Italiane impugnerà tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. La recente sentenza, in contrasto con altri precedenti pronunciamenti positivi, introduce nuovi elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda. L'evoluzione del contenzioso è oggetto di attento monitoraggio e ulteriori elementi che dovessero comportare nuove e diverse valutazioni da parte della Società saranno riflessi nei futuri bilanci.

46 Le agevolazioni editoriali sono state ripristinate con il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe) in vigore dal 1° gennaio 2017 e convertito con modificazioni dalla Legge n. 19 del 27 febbraio 2017.

47 Le principali convenzioni scadute riguardano i rapporti con INPS per il servizio di pagamento dei voucher (si rimanda alla nota 5.3 – A7 Crediti commerciali) e con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione tasse auto, il servizio di pagamento dei rimborsi fiscali , il servizio di notifica contravvenzioni.

• 12 milioni di euro all'IRAP da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003. Tale credito, comprensivo degli interessi maturati al 31 dicembre 2017 di circa 3 milioni di euro, è stato accertato nell'esercizio in commento a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Capogruppo contro il mancato rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate di Roma. Tale sentenza non è stata oggetto di appello nei termini di legge ed è quindi passata in giudicato.

Al 31 dicembre 2017, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Fondi per rischi e oneri

Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, degli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché di prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

Impairment test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni

Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento volte a verificare l'eventuale necessità di impairment.

L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizio precedenti.

In particolare, per la Capogruppo il test di impairment è stato svolto sul segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al quale non sono allocati Avviamenti. Ciascuna altra società del Gruppo è considerata una separata unità generatrice di flussi finanziari. Gli Avviamenti iscritti sono dettagliati nella tabella A3.2.

Per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2017, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani quinquennali delle unità organizzative interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili. I dati dell'ultimo anno di Piano sono stati utilizzati per la previsione dei flussi di cassa degli anni successivi con un orizzonte temporale illimitato. È stato quindi applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) 48 .

Con riguardo alla sola Poste Italiane SpA, sono state altresì effettuate le analisi di impairment sul valore delle partecipazioni. La metodologia e i parametri di riferimento per l'esecuzione del test sono in linea con quanto

48 Per le valutazioni al 31 dicembre 2017 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo pari all'1,4% mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo

descritto per avviamenti e altri attivi immobilizzati. Per le evidenze emerse dai test si rinvia alla nota 5.3 – A4 Partecipazioni.

Avviamento

L'Avviamento è almeno annualmente oggetto di verifica al fine di accertare l'esistenza di eventuali riduzioni di valore da rilevare a Conto economico.

In particolare, la verifica in oggetto comporta l'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la successiva determinazione del relativo valore recuperabile; se il valore recuperabile risulta inferiore al valore contabile delle unità generatrici di flussi finanziari, si procede a una svalutazione dell'avviamento allocato alle stesse. L'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la determinazione del loro fair value comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate.

Valutazione degli altri attivi immobilizzati

L'attuale contesto di crisi, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 31 dicembre 2017, anche tenuto conto di quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2022 del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 26 febbraio 2018, nonché del perdurare della crisi del settore postale e del mercato immobiliare, il segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione della Capogruppo è stato oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto. Per stimare il valore d'uso del segmento, coerentemente con le migliori tecniche di valutazione di generale accettazione, si è fatto riferimento alle previsioni economiche del Piano Industriale 2018-2022 e nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito, tenendo anche conto dell'esistenza di eventuali elementi positivi il cui valore non sia riflesso nelle previsioni esplicite dell'arco di piano. Si è fatto riferimento inoltre, ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane, come riflessi nell'aggiornamento del Piano Industriale. E' stato utilizzato un WACC del 6,12%. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio.

Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Postale e commerciale sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo, mantenendo talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato e confrontandole con le evidenze al 31 dicembre 2017. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dal progressivo aggiornamento delle perizie immobiliari affidate a un primario esperto indipendente, continua a risultare sensibilmente superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal

del 5,71% e un valore massimo del 6,74%. Il costo del capitale proprio (Ke) è del 6,74% per l'attività bancaria e del 7,24% per l'attività di gestione del risparmio.

complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Ammortamento delle Attività materiali e immateriali

Il costo è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Si valutano annualmente i cambiamenti tecnologici e di settore e, per le Attività materiali, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero, per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento può modificare il periodo di ammortamento e quindi anche la quota di ammortamento a carico dell'esercizio corrente e di quelli futuri.

Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui, nelle more della formalizzazione del rinnovo, la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi quadro stipulati/in corso di stipula con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.

Fondo svalutazione crediti

Il Fondo svalutazione crediti riflette le stime relative alle perdite sul portafoglio crediti avendo comunque riguardo, per specifiche partite verso la Pubblica Amministrazione, a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica. Gli accantonamenti per le perdite attese esprimono la stima della rischiosità creditizia che scaturisce dall'esperienza passata per crediti simili, dall'analisi di scaduti (correnti e storici), perdite e incassi, e infine dal monitoraggio dell'andamento delle condizioni economiche correnti e prospettiche dei mercati di riferimento. Gli accantonamenti netti al fondo svalutazione sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri costi e oneri, ovvero, se riferiti a crediti maturati nell'esercizio, mediante la sospensione dei ricavi interessati.

Fair value strumenti finanziari non quotati

In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base ad elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito.

Riserve tecniche assicurative

La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su conclusioni raggiunte da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura dell'esercizio. Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), per misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Nota 11 Ulteriori informazioni – Accordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione al fair value del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2017-2019 (ILT) – Piano di Phantom Stock" (entrambi approvati in data 24 maggio 2016 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) e del Piano di incentivazione a breve termine (MBO) per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta (approvato in data 27 aprile 2017 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) con relativi effetti determinati dalla cessazione del rapporto di lavoro, ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità a breve termine e/o solvibilità in conseguenza dei quali la valutazione delle passività comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

2.6 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2016 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio, oltre che delle Linee Guida della gestione finanziaria del Gruppo rivisitate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nel mese di dicembre 2017.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price) 49;
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione

49 Per motivi di ordine tecnico, al 31 dicembre 2017 per la valutazione dei titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE è stato utilizzato tale ultimo riferimento.

degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio. Con riferimento ai titoli strutturati a copertura di polizze index linked (ante regolamento ISVAP n. 32), la valutazione viene effettuata facendo riferimento al prezzo bid fornito dalle controparti finanziarie con cui sono stati stipulati accordi di buy-back.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati

a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.
  • Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata facendo la differenza tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Buy & Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy & Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

• l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;

  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.
  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.
  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite di un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

2.7 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2017

  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito - Rilevazione di attività fiscali differite per perdite non realizzate, adottate con Regolamento (UE) n. 1989/2017. Sono volte a chiarire le modalità di contabilizzazione delle attività fiscali differite per strumenti di debito valutati al fair value.
  • Modifiche allo IAS 7 Rendiconto Finanziario - Iniziativa di informativa, adottate con Regolamento (UE) n. 1990/2017. Comportano per il redattore di bilancio informazioni integrative sulle variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento, che consentano di distinguere quelle di natura monetaria da tutte le altre variazioni.
  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2014 - 2016, adottato con Regolamento (UE) n. 182/2018 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali. Il principio contabile impattato dalle modifiche apportate dal presente Regolamento, applicabili dal 1° gennaio 2017, è l'IFRS 12 - Informativa sulle partecipazioni in altre entità.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Quanto di seguito elencato è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018:

IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti, adottato con Regolamento (UE) n. 1905/2016. Il nuovo standard, che sostituisce lo IAS 18 - Ricavi, lo IAS 11 - Lavori su ordinazione e l'IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione della clientela, introduce un quadro di riferimento unico, innovativo, che modifica sostanzialmente definizioni, criteri e metodologie di determinazione e rilevazione dei ricavi in bilancio. In estrema sintesi, si riportano qui di seguito le principali novità introdotte dal principio:

a) Rilevazione delle componenti variabili del corrispettivo

È fornita una più dettagliata definizione di ricavo, che presuppone l'inclusione di ulteriori "componenti variabili di corrispettivo" rispetto alla preesistente disciplina contabile.

Tra tali componenti, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni), con riguardo alle quali lo IAS 18 rimandava implicitamente all'applicazione dello IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali. Per tali componenti negative di reddito, il nuovo principio prevede la rilevazione in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo del preesistente accantonamento a fondi rischi e oneri.

Le componenti variabili andranno individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile (sia di esercizio che infrannuale) durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni.

b) Rilevazione separata dei ricavi per singola performance obligation

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente (c.d. "performance obligation") rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione.

Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire50 attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita, e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

c) Rilevazione in base all'adempimento

E' definito un modello di rilevazione del ricavo non più correlato alle caratteristiche dell'oggetto di scambio con il cliente (merci, prestazioni di servizi, interessi, royalties, ecc.), ma basato sulla distinzione tra obbligazione "adempiuta in un unico momento" e obbligazione "adempiuta nel corso del tempo".

Nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.

Nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. Il principio fornisce una specifica guida pratica per orientare le entità nella scelta del metodo contabile più appropriato.

d) Informativa specifica

L'informativa resa in bilancio sui ricavi (sia quantitativa che qualitativa) è richiesta in termini più ampi e analitici di quanto precedentemente previsto.

IFRS 9 - Strumenti finanziari, adottato con Regolamento (UE) n. 2067/2016.

Il nuovo principio contabile che sostituisce in gran parte l'attuale IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, è finalizzato a migliorare l'informativa finanziaria sugli strumenti finanziari nell'intento di tener conto delle difficoltà sorte nel corso della crisi finanziaria, introducendo altresì un modello contabile volto a riflettere con tempestività anche perdite attese sulle attività finanziarie. Le novità introdotte dallo standard possono essere sintetizzate nei seguenti tre ambiti:

50 Per "singolo prodotto/servizio" ovvero per "singole componenti" di un prodotto/servizio si fa riferimento all'unità minima offerta al cliente, identificabile e singolarmente/potenzialmente collocabile sul mercato.

i. Classificazione e valutazione delle attività finanziarie, basata sia sul modello di business formalizzato dall'Alta Direzione per definire le modalità di gestione delle attività finanziarie e le relative finalità, sia sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali attesi. Il nuovo principio prevede tre differenti categorie di attività finanziarie (in luogo delle quattro previste dal vigente IAS 39):

Costo ammortizzato; attività finanziarie detenute al fine di incassare i flussi di cassa contrattuali rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi;

Fair value rilevato nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI); attività finanziarie detenute al fine di incassare sia i flussi di cassa contrattuali, rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi, sia i flussi derivanti dalla vendita delle attività;

Fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL); categoria residuale all'interno della quale sono classificate le attività finanziarie non rientranti nelle categorie precedenti.

  • ii. Impairment; basato sul nuovo modello Expected Losses o perdite attese, presuppone una visione prospettica delle perdite su crediti lungo la vita dello strumento finanziario, richiedendone la rilevazione immediata piuttosto che al verificarsi di un trigger event come richiesto dal modello Incurred Losses attualmente previsto. L'IFRS 9 richiede alle imprese di contabilizzare le perdite attese nei 12 mesi successivi (stage 1) sin dall'iscrizione iniziale dello strumento finanziario. L'orizzonte temporale di calcolo della perdita attesa diventa, invece, l'intera vita residua dell'asset oggetto di valutazione, ove la qualità creditizia dello strumento finanziario abbia subito un deterioramento "significativo" rispetto alla misurazione iniziale (stage 2) o nel caso risulti "impaired" (stage 3)
  • iii. General Hedge accounting; parzialmente modificato rispetto alle disposizioni dello IAS 39. Tra le principali novità introdotte, particolare rilievo rivestono: l'ampliamento del novero delle fattispecie cui può essere applicato l'hedge accounting; la verifica dell'efficacia della copertura, solo prospettica; l'introduzione della facoltà di modificare il rapporto di copertura senza interrompere il preesistente (cd. rebalancing).

Per quanto riguarda le passività finanziarie, non vengono introdotte sostanziali variazioni rispetto allo IAS 39 in merito alla loro classificazione e valutazione. L'unica novità è rappresentata dal trattamento contabile dell'own credit risk: per le passività finanziarie designate al fair value (cd. passività in fair value option) lo standard prevede che le variazioni di fair value delle passività finanziarie attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito siano rilevate a patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile nell'utile d'esercizio, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività deve essere rilevato a conto economico.

  • Modifiche all'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti Chiarimenti dell'IFRS 15, adottate con Regolamento (UE) n. 1987/2017. Introducono alcune precisazioni sulla nuova disciplina dei ricavi, e un'ulteriore agevolazione applicativa per le imprese che transitano al principio in base al metodo retrospettico modificato.
  • Modifiche all'IFRS 4 Applicazione congiunta dell'IFRS 9 Strumenti finanziari e dell'IFRS 4 Contratti assicurativi, adottate con Regolamento (UE) n. 1988/2017. Forniscono indicazioni nella gestione dello sfasamento temporale tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 e la data di entrata in vigore del nuovo

principio contabile sui contratti assicurativi (IFRS 17) che sostituirà, presumibilmente a partire dal 1° gennaio 2021, l'IFRS 4.

In particolare, per effetto di tali nuove disposizioni, è concessa alle compagnie di assicurazione la possibilità di:

  • a) avvalersi di un'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9, che permetta di continuare ad applicare lo IAS 39 sino al 1° gennaio 2021. Tale esenzione è tuttavia concessa nei limiti in cui le attività della compagnia siano prevalentemente connesse all'assicurazione ; ovvero
  • b) applicare il cd. overlay approach, in base al quale è sospesa nel Conto economico complessivo la differenza tra l'utile/(perdita) generato dalle "Attività finanziarie designate al fair value a Conto economico" in regime di IFRS 9, e l'utile/(perdita) generato dalle stesse in regime di IAS 39. Tale sospensione garantirebbe l'omogeneità dell'effetto a Conto economico delle attività finanziarie in commento, a prescindere dal regime contabile di riferimento.
  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2014 - 2016, adottato con Regolamento (UE) n. 182/2018 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali. I principi contabili impattati dalle modifiche apportate dal presente Regolamento, applicabili dal 1° gennaio 2018, sono lo IAS 28Partecipazioni in società collegate e joint venture e l'IFRS 1 - Prima adozione degli International Financial Reporting Standard.
  • Modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni adottate con Regolamento (UE) n. 289/2018. Il Regolamento introduce alcune modifiche formali e esemplificazioni, nell'ottica di agevolare la comprensione delle fattispecie già disciplinate dal principio, e fornisce alcune specifiche sul trattamento contabile delle condizioni di maturazione e non maturazione nei casi di operazioni con pagamento basato su azioni regolato per cassa. A complemento della trattazione, è fornita ex novo la disciplina relativa a "Operazioni con pagamento basato su azioni con caratteristica del regolamento netto per gli obblighi di ritenuta alla fonte".
  • Modifiche allo IAS 40 Investimenti immobiliari adottate con Regolamento (UE) n. 400/2018. Le modifiche introdotte tendono a chiarire quando un'entità è autorizzata a cambiare la qualifica di un immobile che non era un «investimento immobiliare» come tale o viceversa.

Quanto di seguito esposto è, invece, applicabile a partire dal 1° gennaio 2019:

IFRS 16 - Leasing, adottato con Regolamento (UE) n. 1986/2017. Il nuovo principio è teso a migliorare la contabilizzazione dei contratti di leasing, fornendo agli utilizzatori del bilancio elementi utili a valutare l'effetto del leasing sulla situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico, e sui flussi finanziari del locatario. Tale disciplina comporta una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contatti passivi di leasing introducendo, per il locatore, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).

Le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:

  • a) per i contratti in ambito, il bene identificato sarà rappresentato come un asset avente natura di Diritto d'uso, nell'ambito dell'Attivo dello Stato patrimoniale (alla stregua di un asset di proprietà), in contropartita ad una passività finanziaria;
  • b) il valore di prima iscrizione dell'asset dovrà essere pari al valore attuale dei pagamenti/canoni periodici contrattualmente previsti per poter disporre del bene;
  • c) in sede di chiusure contabili successive alla prima iscrizione dell'asset, e per tutta la durata contrattuale, l'asset è ammortizzato in base ad un criterio sistematico, mentre la passività finanziaria è incrementata per gli interessi passivi maturati da calcolarsi in base al tasso interno del contratto di locazione;
  • d) in sede di pagamento del canone periodico, la passività finanziaria è ridotta per pari ammontare.

L'ambito di applicazione del principio non comprende i contratti cd. "di breve durata" (non oltre dodici mesi) e di quelli cd. "di basso valore" (con item di valore non superiore ai 5.000 dollari); per tali contratti il locatore ha facoltà di esercitare l'opzione di non applicare l'IFRS 16, e di continuare pertanto a far riferimento all'attuale regime contabile.

Modifiche all'IFRS 9Strumenti finanziari - Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa adottate con Regolamento UE n. 498/2018. Le modifiche apportate al presente principio sono volte a chiarire la classificazione di determinate attività finanziarie rimborsabili anticipatamente quando si applica l'IFRS 9.

Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni princípi contabili, emendamenti ed interpretazioni:

  • IFRS 17 Insurance Contracts;
  • Interpretazione IFRIC 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration;
  • Interpretazione IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments;
  • Modifiche allo IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures;
  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2015 2017;
  • Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement.

I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione.

Principi contabili di nuova applicazione: Disposizioni transitorie e informativa ESMA

Il 27 ottobre 2017 l'European Securities and Markets Authority (di seguito ESMA) ha pubblicato un Public Statement 51 volto a identificare alcune informazioni che le società quotate sono tenute ovvero esortate a fornire nelle proprie Relazioni Finanziarie Annuali 2017.

Nello specifico, tali informazioni attengono a:

    1. gli impatti derivanti dall'imminente applicazione dei principi contabili IFRS 9 Strumenti finanziari, IFRS 15 - Ricavi proveniente da contratti con i clienti, e IFRS 16 - Leasing;
    1. specifici dettagli nei casi di applicazione dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali;
    1. specifici dettagli da fornire nell'applicazione dello IAS 7 Rendiconto finanziario.

Nella presente nota si fornisce l'informativa di cui al punto 1 finalizzata ad una preliminare comprensione degli effetti derivanti dalla applicazione degli IFRS 9, 15 e 16 sul Bilancio del Gruppo Poste Italiane. Si rinvia per le altre tematiche menzionate dal Public Statementalle specifiche note di commento (B8 – Passività finanziarie).

51 ESMA32-63-340, Public Statement "European common enforcement priorities for 2017 IFRS financial statements"

IFRS 9 - Strumenti finanziari

Il progetto di implementazione del nuovo principio contabile IFRS 9 – Financial Instruments (di seguito il "Progetto IFRS 9" o semplicemente il "Progetto") del Gruppo Poste Italiane è stato condotto dalla Capogruppo con il coinvolgimento di tutte le società direttamente o indirettamente controllate, e l'ausilio di un consulente di provata competenza e professionalità. Gli obiettivi del progetto IFRS 9 sono stati: i) identificare le aree di impatto del principio (classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, modalità di impairment e infine hedge accounting sulla base delle nuove regole), ii) determinare gli effetti quantitativi e qualitativi della transizione, iii) individuare e implementare le soluzioni applicative e organizzative per una gestione a regime organica, efficace e coerente all'interno del Gruppo. Coerentemente, il Progetto, che ha ripercorso gli ambiti identificati dal principio (Classification & Measurement, Impairment e Hedge Accounting), si è articolato in tre fasi successive: i) Assessment (conclusasi il 30 giugno 2017), ii) Design (conclusasi il 30 settembre 2017) e iii) Implementation (conclusasi, per gli aspetti principali, il 31 dicembre 2017 con l'adozione di una Linea Guida IFRS 9). Le attività di adeguamento degli applicativi informatici sono state realizzate nel rispetto dei processi e delle procedure di cui la funzione dei Sistemi Informativi di Poste Italiane si è dotata.

Come noto, l'implementazione dell'IFRS 9 richiede l'applicazione di nuovi criteri e metodologie contabili, che spesso si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica specifica aziendale, e su assunzioni che vengono, di volta in volta, considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. Pertanto, i valori per cui sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli che saranno indicati nelle future relazioni finanziarie periodiche, a causa dell'incertezza che caratterizza talune delle assunzioni e condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Linea Guida IFRS 9

Nella parte finale della terza fase del Progetto, in data 13 dicembre 2017 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato una specifica Linea Guida IFRS 9, redatta con l'obiettivo di definire i seguenti indirizzi di "alto livello":

  • le scelte di Business Model da adottare a livello di Gruppo;
  • l'approccio metodologico di stima dell'impairment per gli strumenti finanziari, sinteticamente riferibile all'area titoli e all'area crediti (e dunque le modalità di valutazione delle perdite attese);
  • i criteri di stage allocation ai fini dell'allocazione degli strumenti finanziari nei relativi stage sulla base del deterioramento del merito creditizio;
  • le scelte in ambito Hedge Accounting.

Nella medesima seduta del 13 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha altresì approvato un aggiornamento della Linea Guida della Gestione Finanziaria di Poste Italiane, che, nel rispetto delle specifiche disposizioni di vigilanza prudenziale emanate dalla Banca d'Italia, si applica anche al Patrimonio Destinato BancoPosta. L'aggiornamento si è reso necessario per tener conto della evoluzione sia dell'assetto organizzativo e di business del Gruppo, caratterizzato da una gestione strategica unitaria ed integrata, sia delle condizioni dei mercati finanziari e per rendere coerente l'approccio, l'operatività e gli aspetti di carattere formale a quanto previsto e introdotto dal nuovo principio IFRS 9.

Di seguito, sono riportati gli aspetti più significativi formalizzati nell'ambito della Linea Guida IFRS 9 per Classification and Measurement, Impairment e Hedge Accounting.

Classification and Measurement

La Linea Guida IFRS 9 ha previsto che i Business Model debbano riflettere le modalità con cui determinati insiemi di strumenti finanziari vengono gestiti unitariamente al fine di raggiungere predeterminati obiettivi di business. I Business Model individuati devono essere coerenti con quanto definito dal principio contabile e pertanto:

  • Hold to Collect (HTC): nel quale l'attività finanziaria è posseduta al fine di percepire i flussi finanziari contrattuali per capitale ed interessi, con vendite poco frequenti e/o scarsi volumi;
  • Hold to Collect & Sell (HTC&S): nel quale l'attività finanziaria è posseduta al fine di percepire sia i flussi finanziari contrattuali per capitale ed interessi, che il corrispettivo della sua vendita;
  • Altro: rappresenta una categoria residuale che comprende le attività finanziarie gestite con un modello di business non riconducibile ai precedenti, tra cui le attività finanziaria detenute con finalità di negoziazione.

Gli strumenti di equity rappresentano una quota di portafoglio residuale rispetto ai titoli di debito e alle quote di fondi comuni detenuti dal Gruppo Poste Italiane. Per la quasi totalità delle azioni possedute dal Gruppo la classificazione è al fair value rilevato a conto economico.

Impairment e Stage Allocation

Le imprese del Gruppo applicano il General deterioration method secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • Titoli con controparti Sovereign e Bank: modelli interni di stima dei parametri di rischio;
  • Altri titoli corporate: i parametri di rischio sono forniti da un provider esterno.

Per i Crediti commerciali vs terzi è applicato l'approccio semplificato, sulla base della matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Il Gruppo si è dotato di un modello di applicazione della stage allocation finalizzato a valutare il grado di deterioramento della qualità creditizia degli strumenti finanziari in base al rating dell'emittente e ad altri parametri tecnico-statistici di riferimento, nonché a tutte le altre informazioni quali – quantitative di natura "forward looking" 52 disponibili alla data di valutazione. Il modello è definito in coerenza con i parametri di rischio adottati ai fini della determinazione dei criteri di impairment.

52 Le informazioni forward looking sono inserite direttamente nelle stime di probabilità di default. Al fine di salvaguardare l'oggettività delle misure stimate dai modelli, si è scelto di introdurre fattori forward looking solamente nei casi in cui si è in possesso di informazioni che possano avere impatto sull'effettiva rischiosità delle controparti. Ciò avviene attraverso un attento monitoraggio degli indicatori di mercato (spread CDS, spread obbligazionari, ecc.), delle valutazioni ECAI, delle previsioni macroeconomiche. Nel caso in cui si evidenzino rilevanti fenomeni che potrebbero compromettere la corretta misurazione della PD, si procede con l'aggiornamento del valore utilizzando, ove necessario, matrici di correlazione delle variabili del modello.

Il passaggio di uno strumento finanziario nello stage 2 avviene se il peggioramento del merito creditizio, in termini di notches rating, risulta superiore ad una soglia determinata tenendo in considerazione il livello di rating di partenza e il vintage della posizione.

Allo stato attuale delle attività e secondo il modello di staging di cui si è dotato il Gruppo, gli strumenti finanziari sono allocati pressoché interamente nello stage 1. Per gli strumenti classificati in tale stage, come previsto dall'IFRS 9, l'impairment è misurato come perdita attesa su un orizzonte temporale massimo di 12 mesi.

Inoltre, relativamente alla definizione di default, si è adottata la seguente impostazione per gli emittenti titoli di debito:

  • ritardo di pagamento di 90 giorni per le controparti corporate e bank;
  • ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito per le controparti sovereign.

Per i crediti commerciali, sulla base dell'esperienza storica degli incassi, della specificità della attività e della clientela del Gruppo e tenuto conto delle analisi condotte sullo scaduto, si ritiene maggiormente adeguato individuare un periodo temporale più ampio rispetto alla presunzione di default prevista in 90 giorni dall'IFRS 9.

Il Gruppo non si è avvalso della Low Credit Risk Exemption.

Hedge Accounting

Per le operazioni in Hedge Accounting il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9 e ha mantenuto le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39. Non sono pertanto attesi effetti di alcun tipo.

Altre decisioni assunte

Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 9 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore 1° gennaio 2018, senza applicazione anticipata, mentre tra i metodi di transizione consentiti, ha optato per quello "semplificato" in base al quale l'effetto cumulativo del cambiamento di principio contabile è rilevato al 1° gennaio 2018, senza quindi effettuare il restatement dell'esercizio comparativo.

Nella fase di assessment del progetto di recepimento del nuovo principio contabile, il Gruppo Poste Italiane, tenuto conto della natura del preponderante business della Poste Vita SpA e dell'effetto stabilizzatore determinato dall'applicazione del noto meccanismo dello Shadow Accounting, ha valutato che l'applicazione dell'IFRS 9 anche alle proprie compagnie operanti nel business assicurativo non avrebbe comportato significativi effetti di volatilità sul conto economico, né asimmetrie contabili. Considerata altresì la necessità di coerenza nell'applicazione delle regole contabili nonché nella redazione di qualsiasi forma di reporting interno ed esterno, rispetto a quanto consentito alle imprese assicurative di posticipare l'applicazione dell'IFRS 9, il Gruppo Poste Italiane, di concerto con le sue controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura Spa, ha deciso un'applicazione full compliant sin dal 1° gennaio 2018 dell'IFRS 9 sia per la redazione del Bilancio consolidato di Gruppo sia per la redazione del bilancio consolidato del Gruppo Poste Vita.

Effetti preliminari alla data del 1° gennaio 2018

Come si è detto, il Gruppo Poste Italiane applica il nuovo principio contabile IFRS 9 dal 1° gennaio 2018 senza il restatement del periodo comparativo. Di seguito si forniscono in via preliminare i principali effetti patrimoniali riferiti al primo gennaio 2018 derivanti dalla applicazione dell'IFRS 9. Sui dati di seguito esposti sono tuttora in corso le attività di verifica. Tutti gli effetti si intendono al lordo delle relative imposte.

Riclassifica del portafoglio titoli del Gruppo Poste Italiane

Il portafoglio titoli del Gruppo Poste Italiane (ad esclusione dei crediti commerciali, degli altri crediti e dei derivati di copertura) al 31 dicembre 2017 è così composto:

  • Held to Maturity: 12,9 miliardi di euro
  • Available for sale: 135,8 miliardi di euro
  • Fair Value through Profit and Loss: 29,5 miliardi di euro
  • Loans & Receivables: 8,1 miliardi di euro

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 con le modalità descritte nei paragrafi che precedono, e assumendo l'esito positivo delle verifiche in corso, il portafoglio titoli del Gruppo al 1° gennaio 2018 risulta così composto:

  • Hold to Collect: 28,4 miliardi di euro
  • Hold to Collect and Sell: 132,5 miliardi di euro
  • Fair Value through Profit and Loss: 27,1 miliardi di euro
  • Expected Credit Loss

In conseguenze delle nuove regole previste dall'IFRS 9 e dei modelli previsionali adottati dal Gruppo Poste Italiane, l'ECL al 1° gennaio 2018 ammonta complessivamente a 81 milioni di euro e si riferisce per:

  • 11 milioni di euro a strumenti finanziari classificati nel portafoglio HTC.
  • 57 milioni di euro a strumenti finanziari classificati nel portafoglio HTCS; di tale ammontare, una quota di 42 milioni di euro compete agli assicurati per effetto dell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting.
  • 13 milioni di euro a crediti commerciali e altri crediti.

L'effetto sulle riserve di utili è di complessivi 39 milioni di euro.

Patrimonio netto di Gruppo

Per quanto sopra esposto, gli effetti attesi sul Patrimonio Netto di Gruppo al 1° gennaio 2018 sono i seguenti (al lordo del relativo effetto imposte):

  • Incremento della riserva di fair value di circa 1,7 miliardi di euro
  • Riduzione della riserva di utili di circa 23 milioni di euro di cui:
    • un decremento di 39 milioni di euro derivanti dalle nuove modalità di determinazione dell'ECL;
    • un incremento di 16 milioni di euro, derivante principalmente dalla riclassifica di partecipazioni non qualificate nel portafoglio FVPL.

IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 15 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore 1° gennaio 2018 senza applicazione anticipata e adottando il Simplified transition method (l'effetto cumulativo del cambiamento di disciplina contabile è rilevato al 1° gennaio 2018 negli utili portati a nuovo, senza effettuare il restatement del comparativo), avvalendosi della facoltà prevista di non tener conto dei cosiddetti "contratti completati" alla data di transizione, per i quali è mantenuta la contabilizzazione secondo le previgenti regole dello IAS 18 e relative interpretazioni.

Le attività di assessment, design e implementation del progetto di recepimento del nuovo principio sono state completate entro l'ultimo trimestre dell'esercizio 2017.

Per la fase di assessment, unica in cui si è ricorso all'ausilio di un consulente esterno di provata competenza e professionalità, il Gruppo ha adottato una metodologia che ripercorre gli step logici in cui si articola il processo di identificazione e misurazione dei ricavi secondo l'IFRS 15. In tale contesto, è stato utilizzato un tool informatico elaborato internamente che ha consentito l'assessment dei contratti di vendita, raggruppati per tipologia di attività, l'individuazione delle singole performance obligations in essere, e l'identificazione di eventuali differenze tra preesistente e nuova disciplina. In tale fase, sono stati analizzati i processi amministrativo/contabili, i sistemi informatici disponibili, e le procedure in essere per valutare la compliance alla nuova disciplina.

Qui di seguito si riportano, in via preliminare, le principali conclusioni.delle valutazioni effettuate:

  • solo per la controllata PosteMobile SpA si è rilevata l'esigenza, in applicazione dell'IFRS 15, di rettificare il saldo di patrimonio netto iniziale in presenza di contratti non completati alla data di transizione e di contratti composti da più performance obligation per i quali sono state riviste le regole di revenue recognition (si è trattato in particolare delle conseguenze della differente imputazione dei ricavi previsti per taluni servizi come ad esempio commissioni per cambio piano tariffario, offerte bundle, ecc);
  • è stata rilevata la presenza di penali a favore di clienti (nel caso di mancato raggiungimento di prestabiliti livelli di servizio) e di clausole in cui è prevista la restituzione di commissioni percepite per il collocamento di mutui e prestiti a fronte di estinzioni anticipate (sino ad oggi trattate nell'ambito dei fondi rischi e oneri) per le quali è stato previsto a partire dal 1° gennaio 2018 un modello di imputazione contabile con diretta decurtazione dei ricavi;
  • gli effetti di quanto sopra descritto generano alla data di transizione un decremento delle riserve di utili per circa 1,5 milioni di euro al lordo del relativo effetto imposte. Sui dati esposti sono tuttora in corso le attività di verifica.

Con riguardo alla gestione amministrativo delle componenti variabili di corrispettivo, (tra queste, anche le citate penali) sono stati aggiornati i processi aziendali sottesi, le responsabilità e le attività anche di controllo per l'elaborazione dei calcoli sottostanti le rilevazioni contabili.

IFRS 16 - Leasing

Nel corso dell'esercizio 2017 il Gruppo ha avviato una preliminare valutazione degli effetti dell'IFRS 16, attraverso una ricognizione dei contratti di locazione passiva in essere all'interno di Poste Italiane SpA. Sulla base delle evidenze emerse (in termini di natura degli asset, pagamenti minimi, scadenze ragionevolmente prevedibili e altre condizioni contrattuali rilevanti ai fini della corretta applicazione del principio) e di alcune ipotesi

semplificative, è stata altresì effettuata una prima simulazione dell'impatto che la transizione avrebbe sui saldi economico/patrimoniali e sui principali indicatori di perfomance della Capogruppo.

Nei primi mesi dell'esercizio corrente le attività sono proseguite con l'obiettivo di:

  • una mappatura completa dei contratti di locazione all'interno del Gruppo Poste Italiane e l'identificazione di quelli in ambito,
  • una ricognizione delle procedure e policy aziendali inerenti, prevedibilmente oggetto di revisione per colmare il divario della preesistente disciplina rispetto alla nuova,
  • un censimento degli sistemi informatici attualmente disponibili per la gestione anagrafica, amministrativa e contabile dei contratti con l'evidenza dei relativi limiti applicativi, e individuazione della strategia IT ottimale.

Nella seconda parte dell'esercizio 2018, si prevede di finalizzare tutte le analisi e valutazioni del caso e di definire compiutamente l'impianto contabile IFRS 16 compliant, provvedendo al ridisegno dei processi amministrativo/contabili e del relativo sistema dei controlli, oltre che all'implementazione della strategia IT più appropriata.

Alla data di redazione dei presenti bilanci, non si dispone ancora di un quadro qualitativo e quantitativo esauriente e attendibile degli impatti che saranno generati dall'IFRS 16. Tuttavia, dalle prime evidenze emerse, è ragionevole ritenere che tali impatti saranno significativi sia in termini bilancistici che di processo di gestione e controllo delle fattispecie, anche tenuto conto dell'ingente portafoglio di leasing operativi passivi detenuto dalla sola Poste Italiane SpA, che annovera più di 10 mila contratti di locazione di immobili strumentali.

3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

3.1 PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE

Poste Italiane e FSI Investimenti SpA: firmato accordo per l'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl

In data 15 febbraio 2017, a seguito del parere favorevole del Comitato Parti Correlate e del rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust e dell'autorizzazione all'operazione da parte di Banca d'Italia, nonché del verificarsi delle altre condizioni sospensive previste da contratto preliminare del 16 settembre 2016, Poste Italiane SpA e FSI Investimenti SpA (controllata per il 77,1% da CDP Equity SpA) hanno sottoscritto un accordo per la compravendita di una quota di partecipazione in FSIA Investimenti Srl, società controllata al 100% da FSI Investimenti SpA. In particolare, Poste Italiane SpA ha acquisito una quota di partecipazione pari al 30% di FSIA Investimenti Srl e in conseguenza, indirettamente, una quota di partecipazione pari al 14,85% di SIA SpA detenuta da FSIA Investimenti Srl per il 49,5%. Contestualmente all'atto di acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, Poste Italiane SpA ha altresì sottoscritto l'adesione ad un "Atto di pegno" con il quale la stessa dichiara di essere vincolata, nei limiti e nell'esercizio della partecipazione acquisita, agli obblighi previsti in un accordo di finanziamento passivo stipulato in data 28 maggio 2014 da FSIA Investimenti Srl con alcuni istituti di credito.

Il corrispettivo dell'operazione è stato di 278,3 milioni di euro, corrisposto per l'80% al perfezionamento dell'acquisto. Tale importo è stato oggetto di aggiustamento in aumento per 0,55 milioni di euro, in funzione dei valori della Posizione Finanziaria Netta di SIA SpA al 31 dicembre 2016.

Con il perfezionamento della transazione, è divenuto efficace il patto parasociale tra Poste Italiane SpA e CDP Equity SpA che disciplina la governance e gli assetti proprietari di FSIA Investimenti Srl e di SIA SpA, sulla quale le parti eserciteranno controllo congiunto.

Si riporta di seguito il confronto tra il prezzo pagato e le attività nette acquisite al 1° gennaio 2017 della società in commento.

FSIA Investimenti Srl (milioni di euro)
Patrimonio netto (pro quota) 83,5
Avviamento/attività immateriali oggetto di precedenti allocazioni (144,1)
Attività nette acquisite prima dell'acquisizione (pro quota) (60,6)
Rettifiche per valutazione al fair value:
- Immobili, impianti e macchinari -
- Attività immateriali 115,8
- Imposte differite passive (30,4)
Attività nette acquisite dopo l'allocazione (pro quota) 24,8
Prezzo dell'operazione 278,9
Avviamento 254,1

La differenza emersa tra il prezzo dell'operazione e le attività nette acquisite ammonta a 339,5 milioni di euro ed è stata allocata, anche sulla scorta delle evidenze valutative di un esperto esterno per 115,8 milioni di euro al fair value di talune attività immateriali e per i restanti 254,1 milioni di euro ad avviamento incluso nel valore contabile della partecipazione al 31 dicembre 2017.

Poste Italiane e Anima Holding: nuovo accordo vincolante per rafforzare la partnership nel risparmio gestito

In data 21 dicembre 2017 Poste Italiane SpA e Anima Holding SpA hanno sottoscritto un accordo vincolante (Memorandum of Understanding) per rafforzare la partnership già in essere nel settore del risparmio gestito. L'operazione ha previsto quanto segue.

  • (i) Scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I di Poste Vita SpA (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare BancoPosta Fondi SpA SGR, in favore di Anima SpA SGR. In esito alla scissione, Poste Italiane SpA riceverà azioni Anima SpA SGR di nuova emissione che saranno contestualmente acquistate da Anima Holding SpA a fronte di un corrispettivo per cassa pari a 120 milioni di euro.
  • (ii) Revisione e ampliamento degli accordi di collaborazione tra il Gruppo Poste Italiane e Anima Holding SpA, risalenti a luglio 2015, in virtù dei quali Anima Holding SpA gestisce in delega fondi retail istituiti da BancoPosta Fondi SpA SGR e attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo III di Poste Vita SpA; tale revisione prevede un'estensione della partnership che avrà una durata di 15 anni.

In data 6 marzo 2018 Poste Italiane SpA e Anima Holding SpA, nonché Poste Vita SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR e Anima SpA SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini e le condizioni preannunciate il 21 dicembre 2017. In particolare, con riferimento all'accordo di scissione e compravendita, la determinazione definitiva del prezzo sarà soggetta a: un meccanismo di earn-out in favore di Poste Italiane, in caso di incremento della redditività dei mandati/deleghe di gestione assegnati ad Anima SGR oltre determinate soglie e un meccanismo di aggiustamento prezzo a favore di Anima Holding di entità marginale. Il prezzo sarà integralmente corrisposto alla data di perfezionamento dell'operazione, entro il 31 dicembre 2018, sospensivamente subordinato al conseguimento delle previste autorizzazioni delle Autorità competenti e dopo la sottoscrizione e liberazione di uno o più aumenti di capitale di Anima Holding SpA per almeno 250 milioni di euro.

Il mantenimento della partecipazione di controllo in BancoPosta Fondi SpA SGR, da parte di Poste italiane SpA, ha comportato una revisione nello scenario originariamente ipotizzato per l'assetto partecipativo della SGR, riflesso peraltro nei bilanci consolidati del Gruppo Poste Italiane a partire dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 e fino al 30 settembre 201753 .

Alla luce dei successivi accordi, nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017, gli attivi e passivi di BancoPosta Fondi SpA SGR sono stati oggetto di riclassifica, e dunque non più imputati alle voci Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione, e ricondotti alle rispettive voci dell'attivo e del passivo patrimoniale di pertinenza, ad eccezione delle partite strettamente correlate al ramo d'azienda oggetto della progettata scissione che continueranno ad esporsi nelle voci di bilancio previste ai sensi dell'IFRS 5.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie:

  • in data 24 gennaio 2017 è avvenuta la pubblicazione nel Registro delle imprese della nomina e dei poteri del liquidatore di Poste Tributi ScpA, la cui Assemblea straordinaria ne ha deliberato la messa in liquidazione in data 30 dicembre 2016. In data 26 ottobre 2017, l'Assemblea straordinaria dei soci di Poste Tributi SCpA ha deliberato di ridurre il capitale sociale di 258.300 euro a seguito dell'esclusione del socio AIPA SpA.
  • In data 30 gennaio 2017 è stato stipulato l'Atto di scissione parziale di Postecom SpA in favore di Postel SpA e il successivo Atto di fusione per incorporazione di Postecom SpA in Poste Italiane SpA. Nel ramo scisso a favore di Postel SpA sono rientrate le partecipazioni in precedenza detenute da Postecom SpA nel Consorzio PosteMotori (22,63%) e nella società consortile per azioni PatentiViaPoste ScpA (17,21%). L'efficacia giuridica, contabile e fiscale delle operazioni decorre dal 1° aprile 2017.
  • In data 28 aprile 2017 l'Assemblea ordinaria di Programma Dinamico SpA ha deliberato l'approvazione del bilancio e dei prospetti riassuntivi delle attività cartolarizzate e dei titoli emessi (ex Provvedimento Banca d'Italia del 29 marzo 2000) al 31 dicembre 2016, nonché l'approvazione, sia partitamente che nel suo complesso, del bilancio finale di liquidazione e del piano di riparto, dando contestualmente mandato al liquidatore di chiedere la cancellazione della società presso la competente Camera di Commercio senza attendare il termine dei novanta giorni previsto dall'art. 2493 del c.c.. In data 18 maggio 2017 Programma Dinamico SpA è stata cancellata dal Registro delle imprese.
  • In data 8 maggio 2017 Anima Holding SpA ha proceduto ad un aumento di capitale sociale tramite l'emissione di 8.333.947 nuove azioni per effetto dell'esercizio integrale delle opzioni legate al piano LTIP 2014-2016. Pertanto, per effetto di tale operazione la quota di partecipazione di Poste Italiane SpA in Anima Holding SpA si è diluita passando dal 10,32% al 10,04%.

53 Nello specifico, in data 10 novembre 2016 Poste Italiane SpA, Cassa depositi e prestiti SpA e Anima Holding SpA sottoscrivevano un accordo quadro con il quale le Parti si impegnavano a perfezionare, nel più breve tempo possibile, il conferimento del 100% della partecipazione in BancoPosta Fondi SpA SGR a favore di Anima Holding SpA. Nei citati termini, ai fini del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, l'operazione rientrava nell'ambito di applicazione dell'IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, comportando pertanto la confluenza degli attivi e passivi di pertinenza della controllata nelle voci di bilancio, rispettivamente, di Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione.

  • In data 27 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione di Equam SpA ha convocato l'Assemblea straordinaria della società per deliberarne lo scioglimento e conseguente liquidazione. In data 29 settembre 2017 l'Assemblea della società ha approvato il bilancio finale di liquidazione, la relazione del liquidatore e il piano di riparto. In data 2 ottobre 2017 la società è stata cancellata dal Registro delle imprese.
  • In data 7 agosto 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia, Poste Italiane SpA e Invitalia SpA, Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, hanno perfezionato la cessione a favore di quest'ultima della partecipazione del 100% in Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale detenuta da Poste Italiane SpA54. L'operazione, intervenuta tra parti correlate (dal momento che Poste Italiane SpA e Invitalia SpA sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze), ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA, previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati costituito al suo interno. Secondo quanto previsto dagli accordi di compravendita, a fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro55, sono stati incassati nell'esercizio in commento 158 milioni di euro; del residuo credito iscritto nella voce Altri crediti finanziari, al netto dell'effetto attualizzazione, 159 milioni di euro sono stati incassati nei primi mesi del 2018 e la restante parte sarà incassata in più soluzioni, l'ultima delle quali a cinque anni (30 milioni di euro).
  • In data 20 settembre 2017 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha autorizzato SDA Express Courier SpA a sottoscrivere l'aumento di capitale di Uptime SpA nella misura del minimo di legge di 50 migliaia di euro. Per effetto di tale operazione Uptime SpA risulta detenuta al 100% da SDA Express Courier.
  • In data 9 novembre 2017 è stato approvato dai rispettivi Consigli di Amministrazione la fusione per incorporazione semplificata di Poste Tutela SpA (società interamente controllata da Poste Italiane SpA) in Poste Italiane. In data 13 febbraio 2018, è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione della società PosteTutela SpA in favore di Poste Italiane SpA. L'efficacia giuridica dell'operazione decorrerà dal 1° marzo 2018, mentre l'efficacia contabile e fiscale a partire dal 1° gennaio 2018.

In ultimo, si riportano le operazioni societarie in corso di realizzazione al 31 dicembre 2017.

Avvio iter di costituzione di un istituto di moneta elettronica nell'ambito del Gruppo

In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta di beni e rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA, nonché dell'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio, da sottoporre alla definitiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha approvato, una volta presentata l'istanza alla Banca d'Italia e ricevute le necessarie autorizzazioni: a) la sottoposizione all'Assemblea straordinaria degli azionisti della

54 Al 31 dicembre 2016, l'operazione di cessione di BdM-MCC SpA presentava i requisiti per l'applicazione dell'IFRS 5 - Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, comportando pertanto la confluenza degli attivi e passivi di pertinenza della controllata in uscita nelle voci di bilancio, rispettivamente, di Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione.

55 Il corrispettivo dell'operazione di 390 milioni di euro, è stato rettificato di circa 3 milioni di euro per tener conto di taluni aggiustamenti previsti al verificarsi di determinate condizioni contrattualmente definite.

proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento, che formerà parte del conferimento in natura in favore di PosteMobile SpA; b) la costituzione da parte di PosteMobile SpA di un patrimonio destinato – che includerà il citato ramo d'azienda – dedicato alla monetica e ai servizi di pagamento, tramite il quale la stessa PosteMobile SpA possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), continuando altresì a svolgere le attuali attività di operatore mobile virtuale.

L'operazione descritta ha l'obiettivo di creare un polo d'offerta unico verso la clientela retail, business e PA, che metta a fattor comune le competenze distintive del Gruppo Poste Italiane in ambito pagamenti, mobile e digital. Con la medesima finalità, si inquadra la ristrutturazione organizzativa operata all'interno di Poste Italiane SpA già a partire dal 2017. Nello specifico, è stata costituita a luglio 2017 la funzione Pagamenti, Mobile e Digital nell'ottica di garantire un'attenta e preventiva valutazione degli scenari evolutivi prospettati, anche dal punto di vista della conformità alla normativa di riferimento.

Il nuovo assetto organizzativo della Capogruppo si riflette nell'informativa dei bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017, con particolare riguardo ai prospetti di bilancio e all'Informativa per Settori operativi (nota 4.4).

3.2 ALTRI EVENTI DI RILIEVO

Nel corso dell'esercizio 2017 sono intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:

  • Si è conclusa l'attività di allocazione del corrispettivo pagato da Poste Italiane SpA per l'acquisizione del capitale sociale di Indabox SpA al prezzo di 650 migliaia di euro avvenuta il 7 novembre 2016. La differenza emersa tra il prezzo dell'operazione e le attività nette acquisite ammonta a 610 migliaia di euro ed è stata attribuita ad avviamento, implicito nel valore contabile della partecipazione, valutata col metodo del patrimonio netto al 31 dicembre 2017.
  • Per quanto attiene agli investimenti finanziari di Poste Italiane SpA nelle Contingent Convertible Notes Midco SpA, sottoscritte nel dicembre 2014 per originari 75 milioni di euro, in data 2 maggio 2017, a seguito dell'Assemblea degli azionisti di Alitalia SAI SpA (controllata per il 51% dalla Midco SpA) che ha preso atto della grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Compagnia stessa, del venir meno del supporto dei soci e dell'impraticabilità, in tempi brevi, di soluzioni alternative, il Consiglio di Amministrazione della Compagnia ha deciso di presentare istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, concessa con Decreto dal Ministero dello Sviluppo Economico. In data 11 maggio 2017 il Tribunale di Civitavecchia ha dichiarato, con sentenza, l'insolvenza di Alitalia SAI SpA e in data 17 maggio 2017, i Commissari incaricati hanno pubblicato l'invito a manifestare interesse finalizzato alla definizione della procedura di amministrazione straordinaria. In data 5 luglio 2017 l'Assemblea dei soci della MidCo SpA ha approvato il bilancio della società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, in cui la partecipazione in Alitalia SAI SpA è stata interamente svalutata e da cui è risultata una riduzione del patrimonio netto tale da integrare la fattispecie prevista per la conversione delle Notes detenute da Poste Italiane in strumento finanziario partecipativo. Tenuto conto degli eventi sopra descritti, per l'esercizio 2017 è stata rilevata una perdita di natura non ricorrente pari al valore complessivo delle notes, di 82 milioni di euro comprensivo degli interessi rilevati al 31 dicembre 2016, iscritta negli oneri finanziari.
  • Nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2017, Poste Italiane SpA ha alienato in più soluzioni, e previa conversione in azioni di classe A, le 756.280 azioni di classe B della Mastercard Incorporated. Il

corrispettivo percepito è stato di 91 milioni di euro con un pressoché corrispondente effetto positivo di natura non ricorrente nel conto economico consolidato dell'esercizio.

  • In data 30 novembre 2017, è stato siglato, con tutte le Organizzazioni sindacali, il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane per il triennio 2016-2018, dei cui effetti si è tenuto conto nella predisposizione dei Bilanci al 31 dicembre 2017.
  • In data 14 dicembre 2017, a seguito delle delibere assunte dai rispettivi Consigli di Amministrazione, Cassa depositi e prestiti SpA e Poste Italiane SpA hanno sottoscritto il nuovo accordo per il servizio di raccolta del risparmio postale a valere nel triennio 2018-2020.

4. Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017

4.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro)
ATTIVO Note 31 dicembre
2017
di cui parti
correlate
31 dicembre
2016
di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.001 - 2.080 -
Investimenti immobiliari [A2] 52 - 56 -
Attività immateriali [A3] 516 - 513 -
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto [A4] 508 508 218 218
Attività finanziarie [A5] 171.004 3.059 155.819 2.059
Crediti commerciali [A7] 9 - 4 -
Imposte differite attive [C12] 869 - 799 -
Altri crediti e attività [A8] 3.043 1 2.682 1
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 71 - 66 -
Totale 178.073 162.237
Attività correnti
Rimanenze [A6] 138 - 137 -
Crediti commerciali [A7] 2.026 688 2.168 789
Crediti per imposte correnti [C12] 93 - 15 -
Altri crediti e attività [A8] 954 5 989 10
Attività finanziarie [A5] 15.762 6.211 18.543 6.191
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 3.196 - 2.494 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 2.428 385 3.902 1.310
Totale 24.597 28.248
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione [A11] - - 2.720 49
TOTALE ATTIVO 202.670 193.205
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31 dicembre
2017
di cui parti
correlate
31 dicembre
2016
di cui parti
correlate
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 202.670 193.205
Passività associate ad attività in dismissione [A11] - - 2.060 130
Totale 62.707 57.107
Passività finanziarie [B8] 58.200 3.541 52.517 2.430
Altre passività [B10] 2.249 70 2.147 89
Debiti per imposte correnti [C12] 23 - 88 -
Debiti commerciali [B9] 1.332 194 1.506 205
Fondi per rischi e oneri [B6] 903 13 849 10
Passività correnti
Totale 132.413 125.904
Altre passività [B10] 1.207 - 1.071 -
Imposte differite passive [C12] 546 - 746 -
Passività finanziarie [B8] 5.044 - 8.404 -
Trattamento di fine rapporto [B7] 1.274 - 1.347 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 692 58 658 50
Riserve tecniche assicurative [B5] 123.650 - 113.678 -
Passività non correnti
Totale 7.550 8.134
Patrimonio netto di terzi - - - -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 7.550 8.134
Risultati portati a nuovo 4.633 - 4.454 -
Riserve [B4] 1.611 - 2.374 -
Capitale sociale [B1] 1.306 - 1.306 -
(milioni di euro)
di cui parti di cui parti
Note Esercizio 2017 correlate Esercizio 2016 correlate
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.631 513 3.822 549
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale [C2] 586 64 570 84
Ricavi da servizi finanziari [C3] 4.956 1.663 5.009 1.684
di cui proventi non ricorrenti 91 121
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle
riserve tecniche e oneri relativi a sinistri
[C4] 1.456 15 1.242 15
Premi assicurativi 20.343 - 19.884 -
Proventi derivanti da operatività assicurativa 3.925 15 3.827 15
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (22.335) - (21.958) -
Oneri derivanti da operatività assicurativa (477) - (511) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 10.629 10.643
Costi per beni e servizi [C5] 2.370 195 2.442 192
Oneri derivanti da operatività finanziaria [C6] 57 3 62 1
Costo del lavoro [C7] 6.093 40 6.241 43
Ammortamenti e svalutazioni [C8] 545 - 581 -
Incrementi per lavori interni [C9] (24) - (25) -
Altri costi e oneri [C10] 465 15 301 3
di cui oneri non ricorrenti - 37
Risultato operativo e di intermediazione 1.123 1.041
Oneri finanziari [C11] 188 1 100 1
di cui oneri non ricorrenti 82 -
Proventi finanziari [C11] 115 - 109 -
di cui proventi non ricorrenti 3 -
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
[A4] 17 - 6 -
Risultato prima delle imposte 1.067 1.056
Imposte dell'esercizio [C12] 378 - 434 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti (9) 14
UTILE DELL'ESERCIZIO 689 622
di cui Quota Gruppo 689 622
di cui Quota di spettanza di Terzi - -
Utile per azione [B3] 0,528 0,476
Utile diluito per azione [B3] 0,528 0,476

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(milioni di euro)

Note Esercizio 2017 Esercizio 2016
Utile/(Perdita) d'esercizio 689 622
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Titoli disponibili per la vendita
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] (315) (1.673)
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (676) (592)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] (57) (15)
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (4) (22)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto
dell'utile/(perdita) dell'esercizio
287 627
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) - -
Incremento/(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione (al netto
dell'effetto fiscale)
[tab. B4] 2 -
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B7] (1) (51)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel
Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
- 18
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) - -
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (764) (1.708)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (75) (1.086)
di cui Quota Gruppo (75) (1.086)
di cui Quota di spettanza di Terzi - -

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Patrimonio netto
Riserve
Capitale
sociale
Riserva
Legale
Riserva per il Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair
value
Riserva Cash
flow hedge
Riserve relative a
gruppi di attività e
passività in
dismissione
Riserva da
partecipazioni
valutate con il metodo del
patrimonio netto
Risultati portati
a nuovo
Totale Patrimonio
netto di Gruppo
Capitale e
riserve di
Terzi
Totale Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2016 1.306 299 1.000 2.739 9 - - 4.305 9.658 - 9.658
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - (1.648) (27) - - 589 (1.086) - (1.086)
Dividendi distribuiti - - - - - - - (444) (444) - (444)
Riclassifica a/da riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione - - - 1 - (1) - - - - -
Altre variazioni - - - - - - 2 - 2 - 2
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - 4 4 - 4
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 - - - - - 6 6 - 6
Effetto fiscale - - - - - (2) (2) - (2)
Saldo al 31 dicembre 2016 1.306 299 1.000 1.092 (18) (1) 2 4.454 8.134 - 8.134
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - (722) (43) 2 - 688 (*) (75) - (75)
Dividendi distribuiti - - - - - - - (509) (509) - (509)
Riclassifica a/da riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione - - - 1 - (1) - - - - -
Saldo al 31 dicembre 2017 1.306 299 1.000 371 (61) - 2 4.633 7.550 - 7.550

* La voce comprende l'utile dell'esercizio di 689 milioni di euro, le perdite attuariali sul TFR di 1 milione di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio 2017 Esercizio 2016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 3.902 3.142
Risultato prima delle imposte 1.067 1.056
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C8] 545 581
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri [tab. B6] 707 563
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B6] (617) (448)
Accantonamento per trattamento fine rapporto [tab. B7] 1 1
Trattamento di fine rapporto [tab. B7] (96) (82)
Impairment gruppi di attività in dismissione [tab. A11.1] 3 37
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti (2) 3
Svalutazione su investimenti disponibili per la vendita [tab. C11.2] 12 12
Svalutazione Contingent Convertible Notes [tab. C11.2] 82 -
(Dividendi) [tab. C11.1] - -
Dividendi incassati - -
(Proventi Finanziari da realizzo) [tab. C11.1] (9) (7)
(Proventi Finanziari per interessi) [tab. C11.1] (94) (99)
Interessi incassati 102 94
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C11.2] 80 85
Interessi pagati (57) (60)
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti [tab. C10] 55 22
Imposte sul reddito pagate [tab. C12.3] (472) (317)
Altre variazioni (1) (2)
Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle variazioni del circolante [a] 1.306 1.439
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze [tab. A6] (1) (3)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali 80 86
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività (202) (357)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali (176) 62
Incremento/(Decremento) Altre passività 97 129
Variazione relativa a gruppi di attività e passività in dismissione (12) -
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante [b] (214) (83)
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria 2.911 5.225
- -
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria detenute per negoziazione
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività finanziaria (2.497) (5.114)
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM da operatività finanziaria (108) 370
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta [tab. A9] (702) 667
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività finanziaria 315 773
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria (1.405) (1.044)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria [c] (1.486) 877
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie al fair value vs CE da operatività assicurativa (3.911) (6.100)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 11.185 14.266
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività assicurativa [tab. A5.4] (5.825) (6.466)
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività assicurativa (204) 12
(Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value (349) (624)
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività assicurativa (1.211) (1.063)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa [d] (315) 25
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [e]=[a+b+c+d] (709) 2.258
- di cui parti correlate 241 3.648
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (241) (221)
Investimenti immobiliari [tab. A2] (1) -
Attività immateriali [tab. A3] (225) (230)
Partecipazioni (228) (1)
Altre attività finanziarie - (100)
Disinvestimenti:
Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest. alla vendita 5 5
Partecipazioni - -
Altre attività finanziarie 296 103
Gruppi di attività in dismissione 131 -
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [f] (263) (444)
- di cui parti correlate (65) (22)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine 4 -
(Incremento)/Decremento crediti finanziari 1 1
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve 1 (521)
Dividendi pagati [B2] (509) (444)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [g] (503) (964)
- di cui parti correlate (327) (286)
Disponibilità liquide riclassificate dalla voce attività non correnti e gruppi di attività in dismissione [h] [tab. A11] 1 (90)
Flusso delle disponibilità liquide [i]=[e+f+g+h] (1.474) 760
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 2.428 3.902
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 2.428 3.902
Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego - (780)
Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato (55) -
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative (358) (799)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (15) (12)
Scoperti di conto corrente (1) (2)
Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli (21) (17)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 1.978 2.292

4.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.001 milioni di euro)

Nel 2017 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e comm.li
Migliorie beni
di terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Costo 76 2.915 2.211 333 448 1.807 54 7.844
Fondo ammortamento - (1.644) (1.893) (304) (260) (1.562) - (5.663)
Fondo svalutazione - (78) (17) (1) (5) -
-
(101)
Saldo al 1° gennaio 2017 76 1.193 301 28 183 245 54 2.080
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 32 66 9 33 70 31 241
Rettifiche - - - - - -
-
-
Riclassifiche - 9 24 - 5 4
(42)
-
Dismissioni - - - - - -
-
-
Ammortamento - (112) (77) (8) (30) (102) - (329)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 12 3 - (5) (1) - 9
Totale variazioni - (59) 16 1 3 (29) (11) (79)
Costo 76 2.956 2.168 325 482 1.875 43 7.925
Fondo ammortamento - (1.756) (1.837) (295) (286) (1.658) (5.832)
Fondo svalutazione - (66) (14) (1) (10) (1) - (92)
Saldo al 31 dicembre 2017 76 1.134 317 29 186 216 43 2.001

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2017 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 55 milioni di euro.

Gli investimenti del 2017 per 241 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro dovuti a capitalizzazioni di lavori interni, sono composti principalmente da:

  • 32 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (23 milioni di euro) e locali di smistamento posta (5 milioni di euro);
  • 66 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 26 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 12 milioni di euro per l'installazione di ATM, 10 milioni di euro per l'acquisizione di impianti di smistamento plichi e lavorazione pacchi e 7 milioni di euro per l'acquisizione di infrastrutture di telecomunicazione;
  • 33 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica e la parte strutturale degli immobili condotti in locazione;
  • 70 milioni di euro relativi ad Altri beni, di cui 45 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage;
  • 31 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione, di cui 26 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo e riferibili per 17 milioni di euro a lavori di restyling degli Uffici Postali e 5 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).

Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) detenuti dalla Capogruppo, per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso. (nota 2.5 - Uso di stime).

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 42 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati riscattati tutti gli immobili precedentemente detenuti in leasing finanziario per un valore netto contabile di 9 milioni di euro.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (52 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente gli alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e gli alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
--------------------------------------------------------- -------------------

Esercizio 2017

Costo 142
Fondo ammortamento (85)
Fondo svalutazione (1)
Saldo al 1° gennaio 56
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 1
Dismissioni (1)
Ammortamento (4)
(Svalutazioni) / Riprese di valore -
Totale variazioni (4)
Costo 141
Fondo ammortamento (88)
Fondo svalutazione (1)
Saldo al 31 dicembre 52
Fair value al 31 dicembre 102

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2017 è rappresentato per 67 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda56 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefíci legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

56 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (516 milioni di euro)

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni,
licenze, marchi e
simili
Immobilizz. in
corso e acconti
Avviamento Altre Totale
Costo 2.662 94 120 109 2.985
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.307) - (69) (96) (2.472)
Saldo al 1° gennaio 2017 355 94 51 13 513
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 119 103 - 3 225
Riclassifiche 81 (79) - (2) -
Cessazioni e Dismissioni - (1) - - (1)
Ammortamenti e svalutazioni (215) - - (6) (221)
Totale variazioni (15) 23 - (5) 3
Costo 2.871 117 120 100 3.208
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.531) - (69) (92) (2.692)
Saldo al 31 dicembre 2017 340 117 51 8 516

Nel 2017 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

Gli investimenti del 2017 in Attività immateriali ammontano a 225 milioni di euro e comprendono 17 milioni di euro riferibili a software sviluppato all'interno del Gruppo. Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 119 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi e alle acquisizioni di licenze software. Il saldo della voce comprende il valore netto contabile di 10 milioni di euro della piattaforma informatica per lo sviluppo del progetto Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) condotta in leasing finanziario da PosteMobile SpA e ammortizzata in dieci anni.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (44 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (30 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (18 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (12 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 79 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

La voce Avviamento è composta come segue:

tab. A3.1 - Avviamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Postel SpA 33 33
Poste Welfare Servizi Srl 18 18
Totale 51 51

Sul valore dell'avviamento sono state svolte le analisi previste dai princípi contabili di riferimento e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili e degli impairment test eseguiti, non è emersa la necessità di rettificare gli avviamenti iscritti.

A4 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (508 milioni di

tab. A4 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Partecipazioni in imprese collegate 219 217
Partecipazioni in imprese controllate 2 1
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 287 -
Totale 508 218

La variazione della voce Partecipazioni si riferisce principalmente:

euro)

  • all'adeguamento netto positivo del valore di carico della partecipazione in Anima Holding SpA (società collegata) per circa 2,3 milioni di euro, costituito da un decremento di 7,7 milioni di euro per dividendi riconosciuti sul risultato dell'esercizio 2016 e un incremento di 10 milioni di euro, di cui 9,5 dovuto alla quota di pertinenza del risultato conseguito dalla partecipata tra il 30 settembre 2016 e il 30 settembre 2017 (ultimi dati disponibili).
  • all'acquisto della partecipazione in FSIA Investimenti Srl (società a controllo congiunto) per un corrispettivo di 278,3 milioni di euro, avvenuto nel mese di febbraio 2017 (si veda anche quanto riportato nella Nota 3 – Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio). Successivamente il valore di carico di tale partecipazione è stato adeguato per oltre 7 milioni di euro, principalmente riferibili al risultato conseguito dalla partecipata nel corso dei primi nove mesi del 2017.

Alla data del 31 dicembre 2017, tenuto conto dell'elevata volatilità dei valori di borsa del titolo Anima Holding SpA, è stato condotto l'impairment test sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili, non è emersa la necessità di rettificare l'avviamento iscritto al momento di acquisizione della partecipazione.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori Informazioni – Dati Salienti (Nota 11).

A5 - ATTIVITA' FINANZIARIE (186.766 milioni di euro)

tab. A5 - Attività finanziarie

Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti e crediti 41 8.091 8.132 98 8.011 8.109
Investimenti posseduti fino a scadenza 11.667 1.245 12.912 11.213 1.470 12.683
Investimenti disponibili per la vendita 130.969 4.836 135.805 123.175 5.068 128.243
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 27.857 1.481 29.338 20.996 3.907 24.903
Strumenti finanziari derivati 470 109 579 337 87 424
Totale 171.004 15.762 186.766 155.819 18.543 174.362
Attività finanziarie per settore di operatività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
OPERATIVITA' FINANZIARIA 49.415 10.663 60.078 47.299 10.753 58.052
Finanziamenti e crediti 8 7.592 7.600 8 7.907 7.915
Investimenti posseduti fino a scadenza 11.667 1.245 12.912 11.213 1.470 12.683
Investimenti disponibili per la vendita 37.346 1.825 39.171 35.893 1.370 37.263
Strumenti finanziari derivati 394 1 395 185 6 191
OPERATIVITA' ASSICURATIVA 121.005 4.853 125.858 107.868 7.728 115.596
Finanziamenti e crediti - 258 258 - 54 54
Investimenti disponibili per la vendita 93.072 3.006 96.078 86.720 3.686 90.406
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 27.857 1.481 29.338 20.996 3.907 24.903
Strumenti finanziari derivati 76 108 184 152 81 233
OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE 584 246 830 652 62 714
Finanziamenti e crediti 33 241 274 90 50 140
Investimenti disponibili per la vendita 551 5 556 562 12 574
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
Totale 171.004 15.762 186.766 155.819 18.543 174.362

Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:

  • Operatività finanziaria, in cui sono rappresentate le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta e della società BancoPosta Fondi SpA SGR;
  • Operatività assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA e della sua controllata Poste Assicura SpA;
  • Operatività postale e commerciale, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dalla Capogruppo (diverse da quelle detenute dal BancoPosta) e le altre attività finanziarie delle società operanti in ambito postale e commerciale.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Finanziamenti e crediti

tab. A5.1 - Crediti
tab. A5.1 - Crediti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Depositi presso il MEF - 6.011 6.011 - 6.189 6.189
Altri crediti finanziari 8 1.581 1.589 8 1.718 1.726
Totale 8 7.592 7.600 8 7.907 7.915

La voce Crediti include:

  • Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario57 .
  • Altri crediti finanziari, relativi a depositi in garanzia per 1.179 milioni di euro, di cui 1.110 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e 69 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Non sono presenti Finanziamenti al 31 dicembre 2017.

Investimenti in titoli e azioni

tab. A5.2 - Investimenti in titoli e azioni
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Investimenti posseduti sino a scadenza 11.667 1.245 12.912 11.213 1.470 12.683
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 11.667 1.245 12.912 11.213 1.470 12.683
Invest.disponibili per la vendita 37.346 1.825 39.171 35.893 1.370 37.263
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 37.305 1.825 39.130 35.789 1.370 37.159
Azioni 41 - 41 104 - 104
Totale 49.013 3.070 52.083 47.106 2.840 49.946

Gli investimenti in titoli riguardano titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 48.460 milioni di euro detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta e in via residuale dal BancoPosta Fondi SpA SGR.

57 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore a un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.

tab. A5.2.1 - Movimentazione degli Investimenti in titoli (milioni di euro)
HTM AFS FV vs CE TOTALE
Titoli Valore di
Valore Nominale
bilancio
Valore Nominale Fair value Valore Nominale Fair value Valore Nominale Valore di
bilancio
Saldo al 1° gennaio 2017 12.392 12.683 32.178 37.159 - - 44.570 49.842
Acquisti 1.582 8.997 - 10.579
Trasf.ti riserve di PN - (590) - (590)
Var. costo ammortizzato (9) (77) - (86)
Variazioni fair value a PN - (323) - (323)
Variazioni fair value a CE - (496) - (496)
Var.ni per op. di CFH (*) (22) - - (22)
Effetti delle vendite a CE - 505 - 505
Ratei 152 332 - 484
Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione - 31 - 31
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.474) (6.408) - (7.882)
Saldo al 31 dicembre 2017 12.692 12.912 35.768 39.130 - - 48.460 52.042

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Al 31 dicembre 2017, il fair value del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza58 è di 14.384 milioni di euro (di cui 152 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione).

Con riferimento al portafoglio titoli disponibili per la vendita, l'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 819 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 323 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo negativo di 496 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Nel portafoglio degli strumenti disponibili per la vendita sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 2.500 milioni di euro (di cui 1.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2017) emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2017 fair value complessivo di 2.485 milioni di euro).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono commentati nella Nota 11 – Ulteriori Informazioni.

Gli investimenti in azioni si riferiscono:

  • per 37 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13.89359 azioni ordinarie ogni azione di classe C e opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
  • per 4 milioni di euro, dal fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 11 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

58 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

59 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

Infine, nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2017, Poste Italiane SpA ha alienato in più soluzioni, e previa conversione in azioni in Classe A, le 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated. L'operazione in oggetto ha generato una plusvalenza di complessivi 91 milioni di euro, rilevata come provento da realizzo di natura non ricorrente iscritta nella voce Ricavi da servizi finanziari.

Strumenti finanziari derivati

I movimenti degli strumenti derivati rilevati nel corso dell'esercizio sono i seguenti: tab. A5.3 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)

Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Vendite a termine Asset swap Asset swap Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value
Saldo al 1° gennaio 2017 400 3 - - 1.390 (65) 16.150 (2.052) - - - - 17.940 (2.114)
Incrementi/(decrementi) * - (25) 1.408 (23) 50 (9) 5.205 446 - - 92 - 6.755 389
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - - - 2 - - - - - 2
Operazioni completate *** (400) 22 - - (330) 15 (1.600) 444 - - (92) - (2.422) 481
Saldo al 31 dicembre 2017 - - 1.408 (23) 1.110 (59) 19.755 (1.160) - - - - 22.273 (1.242)
Di cui:
Strumenti derivati attivi - - - - 175 31 9.370 364 - - - - 9.545 395
Strumenti derivati passivi - - 1.408 (23) 935 (90) 10.385 (1.524) - - - - 12.728 (1.637)

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa. *** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 57 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.

Gli strumenti di fair value hedge hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione positiva netta efficace del fair value di 446 milioni di euro, i titoli coperti (tab. A5.2.1) hanno subito una variazione negativa netta di fair value di 496 milioni di euro, essendo la differenza di 50 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.

Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • regolazione di acquisti a termine per un nozionale di 400 milioni di euro;
  • stipula di vendite a termine per un nozionale di 1.408 milioni di euro;
  • stipula di nuovi asset swap di cash flow hedge per un nozionale di 50 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di cash flow hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 330 milioni di euro;
  • stipula di nuovi asset swap di fair value hedge per un nozionale di 5.205 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 1.600 milioni di euro.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Finanziamenti e Crediti

I Crediti per 258 milioni di euro si riferiscono principalmente a conferimenti a titolo di sottoscrizione, richiami di capitale su fondi comuni d'investimento dei quali ancora non sono state emesse le corrispondenti quote. Non sono presenti Finanziamenti al 31 dicembre 2017.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati

Investimenti disponibili per la vendita

tab. A5.4 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Valore Nominale Fair value Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2017 80.524 88.377 2.013 16 90.406
Acquisti 20.016 631 27 20.674
Trasf.ti riserve di PN (279) 38 - (241)
Variaz. per costo ammortizzato 270 - - 270
Variazioni del fair value a PN (1.030) 38 2 (990)
Svalutazioni - (105) - (105)
Effetti delle vendite a CE 209 (16) 1 194
Ratei 719 - - 719
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (13.573) (1.247) (29) (14.849)
Saldo al 31 dicembre 2017 87.893 94.709 1.352 17 96.078

La movimentazione degli investimenti disponibili per la vendita è la seguente:

Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione negativa netta di fair value per 990 milioni di euro, di cui una quota di 988 milioni di euro, dovuta principalmente a oneri netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA, è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e una quota di 2 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione negativa dell'apposita riserva di Patrimonio netto.

La voce Titoli a reddito fisso si riferisce a investimenti di Poste Vita SpA per 94.475 milioni di euro (valore nominale di 87.670 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting". La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 1.244 milioni di euro (nominale di 1.123 milioni di euro).

La voce Altri investimenti accoglie quote di fondi comuni di investimento per 1.352 milioni di euro di cui 834 milioni di euro a prevalente composizione azionaria, 356 milioni di euro relativi a quote di fondi comuni immobiliari e il complemento al saldo di 162 milioni di euro relativo a quote di fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria. Le quote sono sottoscritte da Poste Vita SpA e assegnate alle Gestioni Separate della compagnia assicurativa.

Nell'esercizio 2016, Poste Vita ha deliberato la sottoscrizione di un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" e la sottoscrizione di ulteriori 200 milioni di euro circa nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante II (oggi, Italian Recovery Fund)". Entrambi i fondi, gestiti dalla Quaestio Capital Management SGR SpA, sono di tipo chiuso, riservati esclusivamente a investitori istituzionali e prevedono impieghi in strumenti finanziari emessi da istituti di credito nell'ambito di interventi di rafforzamento patrimoniale e/o in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane. Al 31 dicembre 2017, le quote sottoscritte dalla Compagnia richiamate dal Fondo Atlante ammontano a 239,6 milioni di euro, di cui 211,9 milioni di euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 27,7 milioni di euro allocati al patrimonio libero della Compagnia, mentre per il Fondo Atlante II (oggi, Italian Recovery Fund), sono state richiamate quote per complessivi 101,9 milioni di euro, interamente allocate alla gestione separata PostaValorePiù.

Con particolare riferimento alla valutazione del Fondo Atlante, il Gruppo, già in sede di redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 aveva provveduto a una svalutazione dell'investimento effettuato in misura pari a circa il 50% (106 milioni di euro, di cui circa 94 milioni di euro riflessi nelle passività verso gli assicurati).

Tenuto conto degli avvenimenti riguardanti le partecipazioni del Fondo e di quanto comunicato dalla società di gestione in data 20 luglio 2017 circa il valore unitario delle quote al 30 giugno 2017, nel corso dell'esercizio in commento il Gruppo ha proceduto alla svalutazione dell'ulteriore 50% dell'investimento, con la sola eccezione degli impieghi nel Fondo Atlante II (oggi, Italian Recovery Fund). Le rettifiche intervenute nel 2017 per complessivi 105 milioni di euro sono state rilevate per una quota di 93 milioni di euro, riferita agli investimenti delle gestioni separate, a riduzione delle passività differite verso gli assicurati, e per una quota di 12 milioni di euro, riferita al patrimonio libero della Compagnia, negli oneri finanziari. La svalutazione complessiva al 31 dicembre 2017 ammonta dunque a 211 milioni di euro, di questi, gli oneri finanziari rilevati sull'investimento del patrimonio libero di Poste Vita nell'esercizio 2016 e nel 2017 ammontano cumulativamente a 24 milioni di euro.

Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico

tab. A5.5 - Movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico
Altri
(milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Obbligazioni strutturate Azioni Totale
Valore
nominale
Fair value Valore nominale Fair value Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2017 9.379 9.566 857 992 14.345 - 24.903
Acquisti 1.133 4 14.466 62 15.665
Variazioni del fair value vs CE 143 (4) 289 2 430
Ratei 47 - - - 47
Effetti delle vendite a CE (75) 4 (11) 1 (81)
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (4.594) (450) (6.575) (7) (11.626)
Saldo al 31 dicembre 2017 5.979 6.220 500 546 22.514 58 29.338

Tali strumenti finanziari sono principalmente detenuti dalla controllata Poste Vita SpA e sono rappresentati da:

  • Titoli a reddito fisso per 6.220 milioni di euro costituiti per 2.152 milioni di euro da BTP stripped e Zero Coupon acquisiti principalmente a copertura di polizze di Ramo III e, per 4.068 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti, di cui 3.886 milioni di euro posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate, 114 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III e per i rimanenti 68 milioni di euro da titoli del patrimonio libero della Compagnia.
  • Obbligazioni strutturate per 546 milioni di euro riferite esclusivamente al private placement emesso dalla CDP SpA (nozionale 500 milioni di euro) destinato alla copertura degli impegni di Ramo IIl. Il decremento complessivo è dovuto principalmente al rimborso di una polizza Index per 446 milioni di euro.
  • Altri investimenti per 22.514 milioni di euro relativi a quote di Fondi comuni di investimento di cui 21.484 milioni di euro posti a copertura di prodotti di Ramo I e 1.030 milioni di euro posti a copertura di prodotti di Ramo III (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 11 Ulteriori informazioni - Entità strutturate non consolidate).
  • Azioni per 58 milioni di euro. Si tratta di investimenti effettuati a fronte di prodotti di Ramo III in seguito alla costituzione della nuova Unit linked legata al Piano Individuale di Risparmio PosteVita Soluzione Italia.

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2017, gli strumenti in essere sono rappresentati da warrants stipulati da Poste Vita SpA destinati a copertura di polizze di Ramo III per un fair value di 184 milioni di euro e un nozionale complessivo di 2.149 milioni di euro. La riduzione di valore intervenuta nell'esercizio 2017 è ascrivibile a un aumento del fair value per 39 milioni di euro, plusvalenze realizzate su vendite per 40 milioni di euro e rimborsi per un valore di 128 milioni di euro. Il dettaglio della posizione in warrants del Gruppo è la seguente:

tab. A5.6 - Warrants

(milioni di euro)
31.12.17 31.12.16
Polizza Valore nominale Fair value Valore nominale Fair value
Alba - - 712 17
Terra - - 1.355 27
Quarzo - - 1.254 35
Titanium 621 45 656 34
Arco 165 34 174 30
Prisma 166 29 175 25
6Speciale 200 - 200 -
6Avanti 200 - 200 -
6Sereno 173 18 181 15
Primula 176 17 184 15
Top5 223 18 233 16
Top5 edizione II
-
225 23 234 19
Totale 2.149 184 5.558 233

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Finanziamenti e Crediti

tab. A5.7 - Crediti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Vs. Controllante per rimborso mutui iscritti nel passivo - - - - 1 1
Depositi in garanzia - 40 40 - 50 50
Vs. acquirenti alloggi di servizio 5 2 7 7 - 7
Vs. Altri 28 199 227 - - -
Fondo svalutazione crediti finanziari - - - - - -
Totale 33 241 274 7 51 58

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap.

I crediti verso Altri sono relativi al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA avvenuta in data 7 agosto 2017.

Non sono presenti Finanziamenti al 31 dicembre 2017

Investimenti disponibili per la vendita

tab. A5.8 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)

Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Valore
nominale
Fair value Valore
nominale
Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2017 500 562 5 7 5 574
Acquisti - - - -
Rimborsi - - - -
Trasf.ti riserve di PN - (4) - (4)
Var. costo ammortizzato - - - -
Svalutazioni - - - -
Var. fair value a PN (1) - - (1)
Var. fair value a CE (10) - - (10)
Effetti delle vendite a CE - 4 - 4
Ratei esercizio corrente 5 - - 5
Vendite ed estinzione ratei (5) (7) - (12)
Saldo al 31 dicembre 2017 500 551 - - 5 556

La voce Titoli a reddito fisso accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi, 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.

La voce Altri investimenti accoglie strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes60 detenute da Poste Italiane SpA il cui valore, al 31 dicembre 2017, è pari a zero. Come meglio descritto nella nota 3.2 Altri eventi di rilievo, nell'esercizio in commento è stata rilevata una perdita di natura non ricorrente pari al valore complessivo delle notes, di 82 milioni di euro comprensivo degli interessi rilevati al 31 dicembre 2016, iscritta negli oneri finanziari.

Nel corso dell'esercizio 2017, Poste Italiane SpA ha effettuato la vendita di fondi comuni di investimento di tipo azionario di sua proprietà. Tale operazione ha generato una plusvalenza di 4 milioni di euro rilevata nella voce Proventi finanziari.

La voce Azioni comprende la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.

Strumenti finanziari derivati

tab. A5.9 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio 2017 (7) (44) - (51)
Operazioni completate (*) 2 10 - 12
Saldo al 31 dicembre 2017 (5) (34) - (39)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - - -
Strumenti derivati passivi (5) (34) - (39)

* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2017 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da nove contratti di Asset Swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Capogruppo ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;
  • da un contratto di Swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B8 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere

60 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. Il prestito, convertibile, al verificarsi di determinate condizioni negative, in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes, ha maturato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2016 un interesse contrattuale del 7% nominale annuo.

il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2017, al 1,843%.

GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Gerarchia del fair value (milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 129.465 5.418 922 135.805 122.497 4.958 788 128.243
Azioni 17 4 42 63 16 77 32 125
Titoli a reddito fisso 129.448 4.942 - 134.390 122.474 3.624 - 126.098
Altri investimenti - 472 880 1.352 7 1.257 756 2.020
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 6.796 21.788 754 29.338 10.094 14.635 174 24.903
Azioni 58 - - 58 - - - -
Titoli a reddito fisso 6.212 8 - 6.220 9.535 31 - 9.566
Obbligazioni strutturate - 546 - 546 - 992 - 992
Altri investimenti 526 21.234 754 22.514 559 13.612 174 14.345
Strumenti finanziari derivati - 579 - 579 - 424 - 424
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - - - 793 123 - 916
Totale 136.261 27.785 1.676 165.722 133.384 20.140 962 154.486

Al 31 dicembre 2016 nella voce attività non correnti e gruppi di attività in dismissione era indicato l'ammontare degli strumenti finanziari al fair value detenuti dalle società BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA.

Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita:

Trasferimenti netti tra Livello 1 e 2 al 31 dicembre 2017 (milioni di euro)
Descrizione Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (687) 687 352 (352)
Investimenti disponibili per la vendita
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (674) 674 273 (273)
Altri investimenti - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E
Titoli a reddito fisso - - 24 (24)
Obbligazioni strutturate - - - -
Altri investimenti (13) 13 55 (55)
Trasferimenti netti (687) 687 352 (352)

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2017, non è risultato riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2017, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.

Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nell'esercizio:

Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Attività finanziarie
Descrizione Investimenti
disponibili
per la vendita
Strumenti
finanziari al
fair value
rilevato a C/E
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 31 dicembre 2016 788 174 - 962
Acquisti/Emissioni 401 570 - 971
Vendite/Estinzione Ratei iniziali (199) - - (199)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - 10 - 10
Variazioni del fair value a PN 37 - - 37
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Svalutazione (105) - - (105)
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 31 dicembre 2017 922 754 - 1.676

Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA. Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, variazioni di fair value intervenute ( di cui una componente positiva di 11 milioni di euro relativa alle azioni "Series C Visa Inc convertible preferred stock" detenute dalla Capogruppo), nonché la svalutazione del fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" di cui si è detto poco sopra.

A6 - RIMANENZE (138 milioni di euro)

tab. A6 - Rimanenze (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.16 Variazioni
economiche
Saldo al 31.12.17
Immobili destinati alla vendita 118 1 119
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 12 (2) 10
Materie prime, sussidiarie e di consumo 7 2 9
Totale 137 1 138

Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value61 al 31 dicembre 2017 è di circa 285 milioni di euro.

A7 - CREDITI COMMERCIALI (2.035 milioni di euro)

tab. A7 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 9 1.860 1.869 4 1.929 1.933
Crediti vs. Controllante - 166 166 - 236 236
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto - - - - 3 3
Anticipi a fornitori - - - - - -
Totale 9 2.026 2.035 4 2.168 2.172

Crediti verso clienti

tab. A7.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Ministeri ed Enti Pubblici - 658 658 - 633 633
Cassa Depositi e Prestiti - 374 374 - 364 364
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto 20 254 274 24 274 298
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere - 259 259 - 238 238
Corrispondenti esteri - 229 229 - 285 285
Crediti per conti correnti con saldo debitore - 148 148 - 142 142
Crediti per altri servizi BancoPosta - 87 87 - 113 113
Crediti per gestione immobiliare - 7 7 - 7 7
Crediti verso altri clienti 4 412 416 - 376 376
Fondo svalutazione crediti verso clienti (15) (568) (583) (20) (503) (523)
Totale 9 1.860 1.869 4 1.929 1.933

Nel dettaglio:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente ai servizi:
    • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 253 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
    • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 88 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, per 75 milioni di euro di cui 2 milioni di euro per compensi maturati nell'esercizio (al riguardo, si rimanda a quanto riportato nella nota 2.562);

61 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

62 Vedi infra, Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato, riepilogo voce (vi), in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (77 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi residuali di 2 milioni di euro.

  • Rimborso delle riduzioni tariffarie praticate agli editori nell'esercizio in commento, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 43 milioni di euro;
  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 66 milioni di euro.

Con riferimento a tale ultima partita, per la liquidazione di parte di quanto dovuto, l'INPS ha manifestato la propria disponibilità a definire una compensazione tra crediti vantati da parte della Capogruppo con passività che, secondo Poste Italiane, non hanno lo stesso grado di certezza, liquidità e esigibilità e che la Società ha rilevato con le modalità e nella misura prevista dai principi contabili di riferimento. Nelle more dell'adempimento della controparte, la Capogruppo ha dato mandato ai propri legali di agire per il recupero del credito, riservandosi di assumere azioni esecutive una volta esperiti tutti i tentativi di comporre la controversia.

  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato da Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2017.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) e altri servizi a valore aggiunto si riferiscono al servizio di Posta Massiva e altri servizi a valore aggiunto.
  • I crediti per Pacchi, corriere espresso e pacco celere si riferiscono ai servizi prestati dalla controllata SDA Express Courier SpA e alle spedizioni svolte dalla Capogruppo.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore, relativi al Bancoposta, derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche e comprendono rapporti pregressi per i quali sono in corso attività di recupero, in gran parte oggetto di svalutazione.
  • I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: 48 milioni di euro vantati da PosteMobile SpA per la vendita di terminali, servizi resi ad altri operatori e vendita di ricariche tramite altri canali, 45 milioni di euro per il servizio Posta Time, 26 milioni di euro per il servizio di Posta Target, 22 milioni di euro per servizi di trasporto aereo della Mistral Air Srl, 20 milioni di euro relativi al servizio di Notifica Atti giudiziari, 14 milioni di euro per il servizio Advise and Billing Mail e 14 milioni di euro per servizi telegrafici.
tab. A7.2 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.17
Acc.ti netti Ricavi sospesi Utilizzi Saldo al
31.12.17
Privati 348 37 - (3) 382
Amm.ni pubbliche 132 1 11 - 144
Amm.ni postali estere 5 2 - - 7
485 40 11 (3) 533
Per interessi per ritardati pagamenti 38 15 - (3) 50
Totale 523 55 11 (6) 583

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti è la seguente:

Il fondo svalutazione crediti verso clienti privati comprende quanto stanziato nell'ambito dell'operatività BancoPosta a presidio del rischio di mancato recupero di numerose partite individualmente non significative vantate nei confronti di correntisti con saldo debitore.

Il fondo svalutazione crediti verso la Pubblica Amministrazione si riferisce a partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici.

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A7.3 - Crediti verso Controllante (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Servizio Universale 31 139
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. 83 83
Remunerazione raccolta su c/c 25 8
Servizi delegati 56 28
Distribuzione Euroconvertitori - 6
Altri 2 3
F.do sval.cred. vs. Controllante (31) (31)
Totale 166 236

Nel dettaglio:

• I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A7.3.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Residuo esercizio 2015 - 67
Residuo esercizio 2014 - 41
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 31 139

Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati incassati 370 milioni di euro, di cui 262 milioni di euro relativi a compensi 2017 e 108 milioni di euro relativi a residui compensi degli esercizi 2015 e 2014.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto da Poste Italiane SpA che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. All'esito della consultazione pubblica, avviata dall'AGCom nel corso dell'esercizio 2016, l'Autorità ha pubblicato la delibera n. 298/17/CONS, nella quale ha quantificato l'onere del servizio postale universale per gli esercizi 2013 e 2014 rispettivamente in 393 milioni di euro e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza. L'Autorità ha infine stabilito che per gli esercizi oggetto di analisi non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del servizio universale. Avverso la delibera AGCom, in data 6 novembre 2017, la Società ha presentato ricorso al TAR.

In data 27 ottobre 2017 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto sostenuto dalla Società per gli esercizi 2015 e 2016.

  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017 e nei precedenti, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di 55 milioni di euro, depositato dal MEF nel mese di dicembre 2017 su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato dal MEF e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2017 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per servizi delegati si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal Bancoposta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF rinnovata il 16 novembre 2017 per il triennio 2017-2019.

Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione. Il Fondo non si è movimentato nell'esercizio in commento.

tab. A8 - Altri crediti e attività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Note Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti per sostituto di imposta 2.926 541 3.467 2.546 564 3.110
Crediti per accordi CTD 101 87 188 121 89 210
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) - 98 98 - 89 89
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 75 75 - 71 71
Ratei e risconti attivi di natura commerciale - 11 11 - 16 16
Crediti tributari - 5 5 - 4 4
Crediti diversi 16 159 175 15 163 178
Fondo svalutazione crediti verso altri - (72) (72) - (60) (60)
Altri crediti e attività 3.043 904 3.947 2.682 936 3.618
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 [B2] - - - - 6 6
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C12.1] - 47 47 - 47 47
Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP [C12.1] - 3 3 - - -
Totale 3.043 954 3.997 2.682 989 3.671

A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA' (3.997 milioni di euro)

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
    • per 1.858 milioni di euro ai crediti non correnti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2012-2017, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita63;
    • per 1.064 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 201764; un corrispondente

63 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 489 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2017, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).

64 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in

ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);

  • per 325 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2018 e da recuperare dalla clientela di Poste Italiane;
  • per 143 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che Poste Italiane SpA assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013 e 30 luglio 2015 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 188 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040. Con riferimento a crediti verso INPS (ex IPOST), scaduti per circa 42 milioni di euro, valgono le considerazioni espresse nella precedente nota A7
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 62 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES di complessivi 47 milioni di euro si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2017 sul credito per IRES sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro e quasi totalmente vantati dalla Capogruppo. Per il recupero di questi ultimi, si è aperto un contenzioso sul cui esito sussistono elementi di incertezza. Del residuo credito complessivo di 55 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) si è detto nella nota 2.5 – Uso di stime.

materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è la seguente:

tab. A8.1 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 01.01.17 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.17
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 13 1 - 14
Crediti per accordi CTD 7 2 - 9
Altri crediti 40 9 - 49
Totale 60 12 - 72

A9 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (3.196 milioni di euro)

tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Denaro e valori in cassa 2.799 2.269
Depositi bancari 397 225
Totale 3.196 2.494

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (813 milioni di euro) e presso le Società di service (1.986 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 396 milioni di euro.

A10 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (2.428 milioni di euro)

tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 2.034 2.581
Depositi presso il MEF 379 1.310
Denaro e valori in cassa 15 11
Totale 2.428 3.902

Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2017 comprende disponibilità vincolate per circa 450 milioni di euro, di cui 358 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 55 milioni di euro depositati dal MEF su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato nel mese di dicembre 2017 in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie elettorali concesse dalla Capogruppo, 15 milioni di euro per somme indisponibili per provvedimenti giudiziali e 21 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.

A11 - ATTIVITA' NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA' IN DISMISSIONE E PASSIVITA' ASSOCIATE AD ATTIVITA' IN DISMISSIONE (- 0,3 milioni di euro)

Le Attività nette in dismissione presentano, al 31 dicembre 2017, un saldo negativo per 0,3 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio 2017, con il perfezionamento della cessione di BdM-MCC SpA intervenuta in data 7 agosto 2017, sono state estinte tutte le relative voci patrimoniali in essere alla data, mentre, a seguito del venir meno dei requisiti previsti dall'IFRS 5, la quasi totalità delle attività e passività di BancoPosta Fondi SpA SGR sono state riclassificate alle voci di pertinenza dello stato patrimoniale. Il saldo della voce in commento si riferisce appunto alle residue partite patrimoniali di BancoPosta Fondi SpA SGR afferenti il ramo d'azienda (relativo alla gestione degli attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I) di cui è stata prevista la scissione nell'ambito dell'accordo stipulato con Anima Holding descritto nella nota 3.1, che continuano ad esporsi nelle voci di bilancio previste ai sensi dell'IFRS 5

Per approfondimenti si rinvia a quanto descritto negli Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio (Nota 3).

La movimentazione delle Attività è la seguente:

tab. A11.1 - Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione

Descrizione Saldo al
31.12.16
Altri
movimenti
Impairment Dismissioni Riclassifica da
att. non corr. e
gruppi di att. in
dismissione
Saldo al
31.12.17
Immobili, impianti e macchinari 2 - - (1) (1) -
Attività immateriali 7 - - (7) - -
Attività finanziarie non correnti 2.154 (157) - (1.970) (27) -
Crediti commerciali non correnti 56 25 - (81) - -
Imposte differite attive 12 (1) - (11) - -
Altre attività non correnti - - - - - -
Crediti commerciali correnti 9 2 - (4) (7) -
Attività finanziarie correnti 375 18 - (389) (4) -
Crediti per imposte correnti 9 (2) - (7) - -
Altre attività correnti 43 (10) - (31) (2) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 90 (25) - (64) (1) -
Impairment gruppi di attività in dismissione (37) - (3) 40 - -
Totale 2.720 (150) (3) (2.525) (42) -

La movimentazione delle Passività è la seguente:

tab. A11.2 - Passività associate ad attività in dismissione

Descrizione Saldo al
31.12.16
Altri
movimenti
Impairment Dismissioni Riclassifica da
passività
associate ad
attività in
dismissione
Saldo al
31.12.17
Fondi rischi e oneri non correnti 1 - - - (1) -
Trattamento di fine rapporto e fondo di quiescenza 8 - - (8) - -
Passività finanziarie non correnti 880 148 - (1.028) - -
Imposte differite passive 1 - - (1) - -
Altre passività non correnti - - - - - -
Debiti commerciali 9 (2) - (4) (3) -
Passività finanziarie correnti 1.144 (126) - (1.018) - -
Fondi rischi e oneri correnti 5 (2) - (3) - -
Debiti per imposte correnti 3 (1) - - (2) -
Altre passività correnti 9 2 - (9) (2) -
Totale 2.060 19 - (2.071) (8) -

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE (7.550 milioni di euro)

Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2017, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie.

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto Patrimonio netto
31.12.17
Variazioni
patrimoniali
Esercizio 2017
Risultato Esercizio
2017
Patrimonio netto
31.12.16
Variazioni
patrimoniali
esercizio 2016
Risultato
d'esercizio 2016
(milioni di euro)
Patrimonio netto
01.01.16
Bilancio Poste Italiane SpA 5.512 (1.265) 617 6.160
-
(2.111) 625 7.646
-
- Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate 3.293 - 557 2.736 - 425 2.311
- Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto 27 - 17 10 1 6 3
- Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate 156 (7) - 163 (35) - 198
- Differenze attuariali su TFR società partecipate (4) 1 - (5) (1) - (4)
- Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (40) - (1) (39) - - (39)
- Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppo:
SDA Express Courier SpA
EGI SpA
Postel SpA
PosteShop SpA
2
(71)
17
1
-
-
-
-
-
-
-
-
2
(71)
17
1
-
-
-
-
-
-
-
-
2
(71)
17
1
- Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) (1.586)
-
(2) (516) (1.068) - (430) (638)
- Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 428 - 28 400 - 37 363
- Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento (139) - - (139) - - (139)
- Impairment gruppi di attività in dismissione (40) - (3)
-
(37) - (37) -
- Altre rettifiche di consolidamento (6) - (10) (*) 4 - (4) 8
Patrimonio netto del Gruppo 7.550 (1.273) 689 8.134 (2.146) 622 9.658
- Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
- - - -
-
- - -
-
- Risultato di Terzi - - - -
-
- - -
Patrimonio netto di Terzi - - - - - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 7.550 (1.273) 689 8.134 (2.146) 622 9.658

(*) Comprende lo storno del provento non ricorrente di complessivi 14 milioni di euro per la cessione del 100% del Capitale Sociale di Banca del Mezzogiorno–MedioCreditoCentrale SpA da parte di Poste Italiane SpA a favore di Invitalia SpA.

B2 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2017, in data 21 giugno 2017 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 509 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,39).

B3 – UTILE PER AZIONE

Per la determinazione dell'Utile base e dell'Utile diluito è stato assunto il risultato netto consolidato. Il denominatore utilizzato nel calcolo è rappresentato dal numero delle azioni emesse dalla Capogruppo, sia nel calcolo dell'Utile base che dell'Utile diluito, non esistendo elementi diluitivi né al 31 dicembre 2017 né al 31 dicembre 2016. Pertanto, al 31 dicembre 2017 l'utile per azione è di 0,528 euro (0,476 euro al 31 dicembre 2016).

B4 – RISERVE (1.611 milioni di euro)

tab. B4 - Riserve (milioni di euro)
Riserva legale Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair
value
Riserva Cash
Flow Hedge
Riserve relative
a gruppi di
attività e
passività in
dismissione
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Totale
Saldo al 1° gennaio 2017 299 1.000 1.092 (18) (1) 2 2.374
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio
Effetto fiscale sulla variazione di fair value
Trasferimenti a Conto economico
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto
(al netto dell'effetto fiscale)
Incremento/(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e
passività in dismissione (al netto dell'effetto fiscale)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(315)
93
(676)
176
-
-
(57)
16
(4)
2
-
-
-
-
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
(372)
109
(680)
178
-
2
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (722) (43) 2 - (763)
Ricl. a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione - - 1 - (1) - -
Altre variazioni - - - - - - -
Destinazione utile residuo 2016 - - - - - - -
Saldo al 31 dicembre 2017 299 1.000 371 (61) - 2 1.611

Il dettaglio è il seguente:

  • la riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso dell'esercizio 2017 le variazioni negative del fair value complessivamente intervenute per 315 milioni di euro si riferiscono:
    • per 312 milioni di euro alla variazione negativa netta di valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività Finanziaria del Gruppo, composta per 323 milioni di euro dalla oscillazione negativa degli Investimenti in titoli e per 11 milioni di euro dall'oscillazione positiva degli Investimenti in azioni;
    • per 2 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività Assicurativa del Gruppo;
    • per 1 milione di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività Postale e Commerciale del Gruppo.
  • La riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2017 la variazione negativa netta di fair value di complessivi 57 milioni di euro che è intervenuta sulla riserva si riferisce principalmente agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.

PASSIVO

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE (123.650 milioni di euro)

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite determinatesi nell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Riserve matematiche 111.014 96.333
Riserve per somme da pagare 631 942
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 3.530 6.900
Altre Riserve 8.315 9.360
per spese di gestione 90 79
passività differite verso gli assicurati 8.225 9.281
Riserve tecniche danni 160 143
Totale 123.650 113.678

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 31 dicembre 2017 del portafoglio degli investimenti disponibili per la vendita e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.

La movimentazione è la seguente:

tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2017 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 1°
gennaio
2017
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Riclassifica a
pass.
associate ad
att. in
dismissione
Saldo al
31.12.17
Fondo rischi operativi 364 180 - (10) (95) - 439
Fondo vertenze con terzi 349 102 - (65) (17) - 369
Fondo vertenze con il personale (1) 120 14 - (34) (23) - 77
Fondo oneri del personale 196 87 - (28) (122) - 133
Fondo di incentivazione agli esodi 342 446 - - (342) - 446
Fondo buoni postali prescritti 14 - 1 - - - 15
Fondo oneri fiscali/previdenziali 28 4 - (10) (8) - 14
Altri fondi per rischi e oneri 94 23 - (3) (13) 1 102
Totale 1.507 856 1 (150) (620) 1 1.595
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 658 692
- quota corrente 849 903
1.507 1.595

(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 25 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 5 milioni di euro.

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo prevalentemente ai rischi operativi della gestione Bancoposta, riflette principalmente la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione di Poste Italiane SpA, passività per rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, frodi, violazioni di natura amministrativa, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese ovvero per errata applicazione dei termini di prescrizione e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio di complessivi 180 milioni di euro, riflettono principalmente l'aggiornamento delle probabili passività legate ai prodotti finanziari di terzi collocati nei primi anni 2000, ascrivibili per 35 milioni di euro all'iniziativa volontaria di tutela, deliberata in data 19 febbraio 2018 dal CDA di Poste Italiane a favore dei clienti che hanno investito nel Fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 2017) 65, e l'adeguamento di altre passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti. Gli utilizzi di 95 milioni di euro si riferiscono per 48 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Immobiliare IRS, dovute all'iniziativa straordinaria deliberata dal CdA di Poste Italiane in data 16 gennaio 2017.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti dell'esercizio di 102 milioni di euro si riferiscono principalmente al valore stimato delle nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato per 65 milioni di euro e per passività definite per 17 milioni di euro.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli assorbimenti netti di 20 milioni di euro riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito a giudizi, sia dell'applicazione della Legge n. 183 del 4

65 L'iniziativa è descritta nell'Analisi e presidio dei rischi – Rischio reputazionale.

novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore dei lavoratori con "Contratto a Tempo Determinato - CTD" il cui contratto sia convertito giudizialmente a tempo indeterminato.

  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (87 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (28 milioni di euro) e per passività definite (122 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che il Gruppo si è impegnato irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019.
  • Il Fondo Buoni Postali Prescritti è stanziato per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli anche successivamente alla loro prescrizione66 .
  • Il Fondo oneri fiscali/previdenziali è stato stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria e previdenziale.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Capogruppo risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi.

66 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione. Al 31 dicembre 2017, il fondo è rappresentato dal valore attuale di passività complessive del valore nominale di 21 milioni di euro di cui si è stimata la progressiva estinzione entro l'esercizio 2043.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (1.274 milioni di euro)

Nel 2017 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

tab. B7 - Movimentazione TFR (milioni di euro)

Esercizio 2017

Saldo al 1° gennaio 1.347
Costo relativo alle prestazioni correnti 1
Componente finanziaria 21
Effetto (utili)/perdite attuariali 1
Utilizzi dell'esercizio (96)
Saldo al 31 dicembre 1.274

Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2017
Tasso di attualizzazione 1,25%
Tasso di inflazione 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,625%

tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche

31.12.2017
Mortalità RG48 differenziata per sesso
Tassi di inabilità Tavola INPS 1998 differenziata per sesso
Tasso di Turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Tasso di anticipazione Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali
31.12.2017
TFR
Variazione ipotesi demografiche -
Variazione ipotesi finanziarie 7
Altre variazioni legate all'esperienza (6)
Totale 1

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.4 - Analisi di sensitività

31.12.2017
TFR
1.293
1.256
1.244
1.305
1.272
1.275

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.5 - Altre informazioni
31.12.2017
Service Cost previsto 1
Duration media del Piano a benefici definiti 10,2

Turnover medio dei dipendenti 0,20%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE (63.244 milioni di euro)
-- ------------------------------------------------------ --
tab. B8 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali - 46.575 46.575 - 45.125 45.125
Finanziamenti 3.398 3.419 6.817 6.097 1.265 7.362
Obbligazioni 798 775 1.573 1.545 26 1.571
Debiti vs. istituzioni finanziarie 2.600 2.643 5.243 4.551 1.232 5.783
Debiti per mutui - - - - - -
Debiti per leasing finanziari - 1 1 1 7 8
MEF conto tesoreria dello Stato - 3.483 3.483 - 2.429 2.429
Strumenti finanziari derivati 1.645 31 1.676 2.306 50 2.356
Cash flow hedging 101 17 118 87 21 108
Fair Value hedging 1.544 14 1.558 2.219 29 2.248
Fair Value vs. conto economico - - - - - -
Altre passività finanziarie 1 4.692 4.693 1 3.648 3.649
Totale 5.044 58.200 63.244 8.404 52.517 60.921

Debiti per conti correnti postali

Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta. Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2017 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2018.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating.

Obbligazioni

La voce obbligazioni si riferisce a:

  • Due prestiti iscritti al costo ammortizzato di 813 milioni di euro emessi da Poste Italiane SpA nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:
    • o un prestito del valore nominale di 750 milioni di euro, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali, emesso in data 18 giugno 2013 al prezzo sotto la pari di 99,66; la durata del prestito è di cinque anni con cedole annuali al tasso fisso del 3,25%; il fair value 67 del prestito al 31 dicembre 2017 è di 775 milioni di euro;
    • o un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento con cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte in nota A5 – Attività finanziarie; il fair value 68 del prestito al 31 dicembre 2017 è di 53 milioni di euro.
  • Un prestito subordinato69 del valore nominale di 750 milioni di euro iscritto al costo ammortizzato di 760 milioni di euro, emesso sotto la pari a 99,597 da Poste Vita SpA il 30 maggio 2014 e quotato presso la Borsa del Lussemburgo. La durata del prestito obbligazionario è quinquennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 2,875%. Il fair value70 della passività in commento al 31 dicembre 2017 è di 782 milioni di euro.

Debiti verso istituzioni finanziarie

tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine 2.400 2.442 4.842 4.151 1.230 5.381
Fin.to BEI TF scad. 11/04/18 - 200 200 200 - 200
Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 200 - 200 200 - 200
Scoperti di conto corrente bancario - 1 1 - 2 2
Totale 2.600 2.643 5.243 4.551 1.232 5.783

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge71 .

Al 31 dicembre 2017 sono in essere debiti per 4.842 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 4.407 milioni di euro. Tali debiti sono così composti:

• 3.903 milioni di euro relativi a Long Term RePo le cui risorse sono state interamente investite in titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;

67 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

68 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

69 Gli obbligazionisti godono di diritti di rimborso subordinati rispetto a quelli derivanti dalle polizze detenute dalla clientela assicurata.

70 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

71 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

• 939 milioni di euro relativi a operazioni ordinarie di finanziamento del BancoPosta mediante contratti di Pronti contro termine finalizzati alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collatelarizzazione.

Il fair value72 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2017 ammonta a 4.853 milioni di euro.

Il fair value73 dei due Finanziamenti BEI a tasso fisso percepiti dalla Capogruppo per complessivi 400 milioni di euro è di 402 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2017 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 1.173 milioni di euro (di cui linee per un miliardo di euro estinte in data 2 febbraio 2018);
  • linee di credito a revoca uncommitted per 1.059,3 milioni di euro utilizzate per 9 migliaia di euro per finanziamenti a medio e lungo termine;
  • affidamenti per scoperto di conto corrente per 166,8 milioni di euro, utilizzati per 0,8 milioni di euro;
  • affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 639,2 milioni di euro (di cui 505,2 milioni di euro relativi alla Capogruppo) utilizzati per 281,9 milioni di euro a favore di terzi.

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 490 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2017.

MEF conto Tesoreria dello Stato
-- -- --------------------------------- -- --
tab. B8.2 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 3.375 3.375 - 2.239 2.239
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (84) (84) - (4) (4)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 157 157 - 159 159
Debiti per rischi operativi - 35 35 - 35 35
Totale - 3.483 3.483 - 2.429 2.429

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie

a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B8.2.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioni nette - 3.375 3.375 - 2.239 2.239
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - 671 671 - 671 671
Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento - - - - - -
MEF - Gestione pensioni di Stato - (671) (671) - (671) (671)
Totale - 3.375 3.375 - 2.239 2.239

72 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

73 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 84 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2017, il saldo è rappresentato da un debito di 43 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 127 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione Bancoposta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2017 sono commentate nella nota A5 – Attività finanziarie.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value e si riferiscono principalmente all'operatività del Patrimonio BancoPosta.

tab. B8.3 - Altre passività finanziarie
tab. B8.3 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 2.853 2.853 - 2.161 2.161
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 734 734 - 599 599
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 243 243 - 284 284
per RAV, F23, F24 e bolli auto - 145 145 - 153 153
per assegni vidimati - 188 188 - 148 148
per importi da accreditare alla clientela - 88 88 - 75 75
per depositi in garanzia - 100 100 - 32 32
per altri importi da riconoscere a terzi - 68 68 - 66 66
per altre partite in corso di lavorazione - 190 190 - 117 117
altri 1 83 84 1 13 14
Totale 1 4.692 4.693 1 3.648 3.649

I Debiti per depositi in garanzia sono relativi a somme ricevute dalla Capogruppo da controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).

La voce Altri comprende per 56 milioni di euro il debito residuo verso FSI Investimenti SpA per l'acquisto della partecipazione nella FSIA Investimenti Srl avvenuto in data 15 febbraio 2017.

Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento come richiesto dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B8.4- Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.16
Flusso di
cassa da/(per)
attività di
finanziamento
Flusso di
cassa netto da
/(per) attività
operativa (*)
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.17
Finanziamenti 7.362 (8) (543) 6 6.817
Obbligazioni 1.571 - - 2 1.573
Debiti vs. istituzioni finanziarie 5.783 (1) (543) 4 5.243
Debiti per mutui - - - - -
Debiti per leasing finanziari 8 (7) - - 1
Altre passività finanziarie 3.649 13 975 56 4.693
Totale 11.011 5 432 62 11.510

(*) L'importo totale di 432 milioni di euro è compreso nel flusso di cassa da/(per) attività operativa il cui saldo nel Rendiconto Finanziario è pari a -709 milioni di euro e si riferisce a finanziamenti e altre passività finanziarie non rientranti in attività di finanziamento.

Gerarchia del fair value

Ai fini della scala gerarchica del fair value la posizione degli strumenti finanziari derivati detenuti al 31 dicembre 2017 (1.676 milioni di euro) è di livello 2.

B9 - DEBITI COMMERCIALI (1.332 milioni di euro)

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Debiti verso fornitori 1.064 1.283
Anticipi e acconti da clienti 246 209
Altri debiti commerciali 7 12
Debiti verso imprese controllate 1 2
Debiti verso imprese collegate 2 -
Debiti verso imprese a controllo congiunto 12 -
Totale 1.332 1.506

Debiti verso fornitori

tab. B9.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Fornitori Italia 926 1.131
Fornitori estero 30 24
Corrispondenti esteri (1) 108 128
Totale 1.064 1.283

(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

tab. B9.2 - Anticipi e acconti da clienti (milioni di euro)
Descrizione Note Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Anticipi da corrispondenti esteri 107 123
Anticipi da Controllante [tab. A7.3] 55 -
Affrancatura meccanica 47 53
Spedizioni senza affrancatura 13 14
Spedizioni in abbonamento postale 7 7
Altri servizi 17 12
Totale 246 209

B10 - ALTRE PASSIVITA' (3.456 milioni di euro)

tab. B10 - Altre passività
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 4 932 936 1 913 914
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 35 482 517 38 451 489
Altri debiti tributari 1.065 687 1.752 927 624 1.551
Debiti verso Controllante - - - - 21 21
Altri debiti vs. imprese a controllo congiunto - 1 1 - - -
Debiti diversi 92 68 160 91 70 161
Ratei e risconti passivi di natura commerciale 11 79 90 14 68 82
Totale 1.207 2.249 3.456 1.071 2.147 3.218

Debiti verso il personale

tab. B10.1 - Debiti verso il personale
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per 14^ mensilità - 231 231 - 236 236
per incentivi 4 448 452 1 533 534
per permessi e ferie maturate e non godute - 56 56 - 55 55
per altre partite del personale - 197 197 - 89 89
Totale 4 932 936 1 913 914

Al 31 dicembre 2017, talune passività, che al 31 dicembre 2016, erano comprese nel Fondo oneri del personale, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
Saldo al 31.12.17 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso INPS 1 385 386 - 358 358
Debiti verso fondi pensione - 82 82 - 83 83
Debiti verso INAIL 34 3 37 38 3 41
Debiti verso altri Istituti - 12 12 - 7 7
Totale 35 482 517 38 451 489

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
Passività
correnti
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debito per imposta di bollo 1.065 31 1.096 927 - 927
Debito per imposta sulle riserve assicurative - 489 489 - 443 443
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 98 98 - 113 113
Debito per IVA - 21 21 - 18 18
Debito per imposta sostitutiva - 24 24 - 24 24
Ritenute su c/c postali - 1 1 - 3 3
Debiti tributari diversi - 23 23 - 23 23
Totale 1.065 687 1.752 927 624 1.551

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo si riferisce prevalentemente a quanto maturato al 31 dicembre 2017 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nella nota A8 - Altri crediti e attività.
  • Il Debito per imposta sulle riserve assicurative si riferisce a Poste Vita SpA ed è commentato nella nota A8.
  • Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalle Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2018.

Debiti verso Controllante

I Debiti verso Controllante, che al 31 dicembre 2016 ammontavano a complessivi 21 milioni di euro, sono stati oggetto di regolazione finanziaria nel corso dell'esercizio 2017.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17
Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 8 83 75 7 82
Depositi cauzionali 10 4 14 9 2 11
Altri debiti 7 56 63 7 61 68
Totale 92 68 160 91 70 161

I Debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

Ratei e risconti passivi di natura commerciale

tab. B10.5 - Ratei e risconti passivi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Ratei passivi - 5 5 - 6 6
Risconti passivi 11 74 85 14 62 76
Totale 11 79 90 14 68 82

• I risconti passivi comprendono:per 27 milioni di euro, canoni su carte Postamat e carte "Postepay Evolution" riscosse anticipatamente dalla Capogruppo;

• per 22 milioni di euro, traffico telefonico prepagato venduto alla data del 31 dicembre 2017 da PosteMobile SpA e non ancora consumato dalla clientela;

• per 7 milioni di euro, proventi di competenza futura riferiti a contributi deliberati dagli enti competenti a favore della Capogruppo, i cui costi connessi debbono ancora essere sostenuti.

4.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO

C1 – RICAVI DA CORRISPONDENZA, PACCHI E ALTRO (3.631 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C1 - Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Ricavi da corrispondenza e pacchi 3.373 3.584
Altri ricavi 258 238
Totale 3.631 3.822

Il dettaglio dei Ricavi da Corrispondenza e Pacchi è il seguente:

tab. C1.1 - Ricavi da corrispondenza e pacchi

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Spedizioni senza la materiale affrancatura 1.089 1.109
Francatura meccanica presso terzi e presso UP 731 789
Pacchi Posta celere e Corriere Espresso 406 440
Servizi integrati 157 206
Carte valori 152 190
Corrispondenza e pacchi - estero 172 150
Spedizioni in abbonamento postale 95 102
Servizi GED (gestione elettronica documentale) ed e-procurement 28 39
Telegrammi 41 40
Servizi innovativi 12 15
Servizi di logistica 6 12
Altri servizi postali 179 121
Totale ricavi da mercato 3.068 3.213
Compensi per Servizio Universale 262 371
Integrazioni tariffarie Editoria 43 -
Totale 3.373 3.584

I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016. Nell'esercizio 2016 sono stati rilevati ulteriori compensi per circa 108 milioni di euro di competenza di anni precedenti74 .

La voce Integrazioni tariffarie Editoria75 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la

74 Trattasi di compensi a suo tempo sospesi del Fondo svalutazione crediti verso il Controllante MEF rilevati nei ricavi a seguito di nuovi stanziamenti nel Bilancio dello Stato a copertura di impegni contrattuali pregressi.

75 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con Legge n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha ripristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.

Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2017, ma è oggetto di approvazione da parte della Commissione Europea.

Il dettaglio degli Altri ricavi è il seguente:

tab. C1.2 - Altri ricavi
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Servizi di trasporto aereo 62 57
Proventi per richieste permessi di soggiorno 23 27
Canoni di locazione 15 16
Servizi commerciali diversi 92 84
Altri ricavi e proventi 66 54
Totale 258 238

C2 – RICAVI DA SERVIZI DI PAGAMENTI, MOBILE E DIGITALE (586 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C2 - Ricavi da pagamenti, mobile e digitale

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Mobile 211 224
Monetica 212 166
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 194 151
Commissioni per acquiring 5 4
Altre commissioni 13 11
Servizi di pagamento 163 180
Commissioni di incasso e rendicontazione 77 79
Commissioni per accettazione F23 e F24 61 76
Servizi di trasferimento fondi 23 24
Altri prodotti e servizi 2 1
Totale 586 570

Sono costituiti prevalentemente dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile resi da Poste Mobile SpA e dai ricavi resi dalla Capogruppo per i prodotti di monetica e per servizi di pagamento.

C3 – RICAVI DA SERVIZI FINANZIARI (4.956 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:
tab. C3 - Ricavi da servizi finanziari
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Ricavi per servizi finanziari 4.307 4.397
Proventi derivanti da operatività finanziaria 646 604
Altri ricavi e proventi 3 8
Totale 4.956 5.009

Sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo.

Il dettaglio dei Ricavi da servizi finanziari è il seguente:

tab. C3.1 - Ricavi per servizi finanziari

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.566 1.577
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 1.475 1.509
Commissioni su bollettini di c/c postale 434 463
Ricavi dei servizi di c/c 359 351
Collocamento prodotti di finanziamento 197 189
Proventi dei servizi delegati 103 106
Commissioni gestione fondi pubblici 27 50
Interessi attivi su finanziamenti e altri proventi 22 48
Servizi di trasferimento fondi 17 19
Commissioni gestione fondi SGR 85 60
Deposito Titoli 5 6
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 4 4
Altri prodotti e servizi 13 15
Totale 4.307 4.397

In particolare:

• La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 originariamente prevista per il quinquennio 2014-2018. In data 14 dicembre 2017 è stata sottoscritta la nuova Convenzione per il triennio 2018-2020.

• La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:

tab. C3.1.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Proventi degli impieghi in titoli 1.448 1.489
Interessi su titoli detenuti a scadenza (HTM
)
499 541
Interessi su titoli disponibili per la vendita (AFS) 992 974
Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli disponibili per la vendita (49) (33)
Interessi su operazioni di pronti contro termine 6 7
Proventi degli impieghi presso il MEF 27 20
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il M
EF)
27 20
Totale 1.475 1.509

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A5 – Attività finanziarie.

I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto, le commissioni su carte di debito annuali e quelle relative alle transazioni.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite dalla Capogruppo per l'attività di collocamento di prestiti personali e mutui erogati da terzi.
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 639 599
Utili realizzati 547 477
Utili realizzati su altre partecipazioni 91 121
Dividendi da altre partecipazioni 1 1
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge 2 -
Utili da valutazione 2 -
Utili su cambi 5 4
Utili da valutazione - -
Utili realizzati 5 4
Proventi diversi - 1
Totale 646 604

tab. C3.2 - Proventi derivanti da operatività finanziaria

Gli utili realizzati su altre partecipazioni nell'esercizio 2017 si riferiscono alla plusvalenza derivante dalla vendita delle azioni della Mastercard Incorporated descritta nella nota A5 – Attività finanziarie.

C4 – RICAVI DA SERVIZI ASSICURATIVI AL NETTO DELLE VARIAZIONI DELLE RISERVE TECNICHE E ONERI RELATIVI A SINISTRI (1.456 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4 - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Premi assicurativi 20.343 19.884
Proventi derivanti da operatività assicurativa 3.925 3.827
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (22.335) (21.958)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (477) (511)
Totale 1.456 1.242

Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C4.1 - Premi assicurativi

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Ramo I 19.634 19.265
Ramo III 537 475
Ramo IV 17 11
Ramo V 75 69
Premi dell'esercizio lordi "vita" 20.263 19.820
Premi ceduti in riassicurazione (19) (16)
Premi dell'esercizio netti "vita" 20.244 19.804
Premi danni 131 108
Premi ceduti in riassicurazione (32) (28)
Premi dell'esercizio netti "danni 99 80
Totale 20.343 19.884

Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C4.2 - Proventi derivanti da operatività assicurativa

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a CE 1.246 1.256
Interessi 586 328
Utili da valutazione 585 913
Utili realizzati 75 15
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 2.638 2.540
Interessi 2.360 2.221
Utili realizzati 278 319
Proventi diversi 41 31
Totale 3.925 3.827

Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli ceduti

in riassicurazione è il seguente:

tab. C4.3 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Somme pagate 11.141 7.689
Variazione delle Riserve matematiche 14.694 14.327
Variazione della Riserva per somme da pagare (311) (237)
Variazione delle Altre riserve tecniche 172 478
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati (3.370) (319)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione vita 22.326 21.938
Quota a carico dei riassicuratori gestione vita (13) (10)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione danni 29 40
Quota a carico dei riassicuratori gestione danni (7) (10)
Totale 22.335 21.958

La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:

  • le somme pagate nell'esercizio da Poste Vita SpA per sinistri, riscatti e spese di liquidazione per la gestione dei sinistri;
  • la variazione delle Riserve matematiche per l'incremento degli impegni a favore degli assicurati;
  • la variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati cd. Classe D che si decrementa per 3.370 milioni di euro a seguito principalmente di scadenze di alcuni prodotti di Ramo III.

Il dettaglio degli Oneri da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C4.4 - Oneri derivanti da operatività assicurativa
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 245 314
Perdite da valutazione 119 290
Perdite da realizzo 126 24
Oneri da investimenti disponibili per la vendita 189 179
Impairment 93 94
Perdite da realizzo 96 85
Variazione di fair value delle passività f inanziarie - -
Altri oneri 43 18
Totale 477 511

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.370 milioni di euro)

tab. C5 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Costi per servizi 1.894 1.960
Godimento beni di terzi 335 336
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 141 146
Totale 2.370 2.442

Costi per servizi

tab. C5.1 - Costi per servizi (milioni di euro)

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 538 534
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 240 256
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 187 194
Spese per servizi del personale 142 155
Utenze energetiche e idriche 124 129
Servizi di telefonia mobile per la clientela 89 100
Servizio movimento fondi 99 101
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 84 83
Pulizia, smaltimento e vigilanza 62 64
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 63 62
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 54 67
Pubblicità e propaganda 72 75
Consulenze varie e assistenze legali 27 35
Costi aeroportuali 32 24
Servizi di stampa e imbustamento 28 27
Commissioni per attività di gestione patrimoni 19 18
Premi di assicurazione 15 15
Provvigioni ai rivenditori e diverse 13 14
Oneri per custodia e gestione titoli 2 2
Compensi e spese sindaci 1 2
Altro 3 3
Totale 1.894 1.960

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)
------------------------------------- -------------------
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Affitto immobili e spese accessorie 183 189
Veicoli in full rent 69 64
Noleggi apparecchiature e licenze softw
are
47 50
Altri costi per godimento di beni di terzi 36 33
Totale 335 336

Gli oneri sostenuti per affitto di immobili sono pressoché interamente relativi a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza", in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. La Capogruppo, inoltre, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2017 Esercizio 2016
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 78 86
Carburanti, lubrificanti e combustibili 55 55
Stampa francobolli e carte valori 5 6
SIM card e scratch card 3 2
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci [tab. A6] 2 -
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo [tab. A6] (2) 1
Var.ne immobili destinati alla vendita [tab. A6] (1) (4)
Altri 1 -
Totale 141 146

C6 - ONERI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA (57 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C6 - Oneri derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
-- ------------------------------------------------------ -- -------------------
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Oneri da investimenti disponibili per la vendita 17 -
Perdite da realizzo 17 -
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge - 1
Perdite da valutazione - 1
Perdite su cambi 2 1
Perdite da valutazione 1 1
Perdite da realizzo 1 -
Oneri da operazioni di pronti contro termine - 6
Interessi passivi 21 34
Interessi passivi a favore della clientela 5 12
Interessi passivi su operazioni di pronti contro termine 11 17
Interessi passivi vs Controllante 4 2
Altri Interessi passivi e oneri assimilati 2 4
Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) (1) (1)
Altri oneri 17 20
Totale 57 62

C7 - COSTO DEL LAVORO (6.093 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C7 - Costo del lavoro (milioni di euro)

Descrizione Nota Esercizio 2017 Esercizio 2016
Salari e stipendi 4.208 4.296
Oneri sociali 1.196 1.218
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7] 1 1
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 258 265
Contratti di somministrazione/a progetto 2 1
Compensi e spese amministratori 2 2
Incentivi all'esodo 52 167
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze con il personale [tab. B6] (25) 3
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi [tab. B6] 446 342
Recuperi del personale per vertenze (6) (9)
Pagamenti basati su azioni 3 1
Altri costi (recuperi di costo) del personale (44) (46)
Totale 6.093 6.241

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:

tab. C7.1 - Numero dei dipendenti

Numero medio Numero puntuale
Unità Esercizio
2017
Esercizio
2016
31.12.17 31.12.16
Dirigenti 732 773 699 748
Quadri 15.859 16.113 15.481 15.807
Aree operative 114.007 118.720 110.607 115.035
Aree di base 760 1.052 644 912
Tot. unità tempo indeterminato (*) 131.358 136.658 127.431 132.502

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 138.040 (nell'esercizio 2016: 141.246).

C8 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (545 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C8 - Ammortamenti e svalutazioni
(milioni di euro)
------------------------------------------------------------

Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 329 349 Fabbricati strumentali 112 110 Impianti e macchinari 77 87 Attrezzature industriali e commerciali 8 9 M igliorie beni di terzi 30 33 Altri beni 102 110 Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (9) (14) Ammortamenti Investimenti immobiliari 4 4 Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 221 242 Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili 215 232 Altre 6 10 Totale 545 581

Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016

C9 - INCREMENTI PER LAVORI INTERNI (24 milioni di euro)

La voce è così composta:
tab. C9 - Incrementi per lavori interni (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2017 Esercizio 2016
Immobili impianti e macchinari [A1] 7 5
Attività immateriali [A3] 17 20
Totale 24 25

C10 - ALTRI COSTI E ONERI (465 milioni di euro)

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C10 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2017 Esercizio 2016
Svalutazioni nette e perdite su crediti (assorbimenti del fondo svalutazione) 55 22
Svalutazione crediti verso clienti [tab. A7.2] 40 24
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante - (7)
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi
Perdite su crediti
[tab. A8.1] 12
3
4
1
Manifestazione rischi operativi 60 42
Rapine subite 5 8
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi
Altre perdite operative del BancoPosta
1
54
1
33
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri 227 80
per vertenze con terzi [tab. B6] 37 (28)
per rischi operativi [tab. B6] 170 86
per altri rischi e oneri [tab. B6] 20 22
Minusvalenze 1 4
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse 69 75
Impairment gruppi di attività in dismissione [tab. A11.1] 3 37
Altri costi correnti 50 41
Totale 465 301

C11 – PROVENTI (115 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (188 milioni di euro)

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C11.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Proventi da strumenti finanziari disponibili per la vendita
Interessi
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging
Proventi da realizzo
9
1
93
(11)
9
9
5
98
(10)
7
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 3 -
Altri proventi finanziari
Proventi finanziari su crediti attualizzati
Interessi di mora
Svalutazione crediti per interessi di mora
Interessi su Crediti rimborso IRAP
Interessi attivi su Contingent Convertible Notes
9
6
16
(16)
3
-
1
1
7
10
(10)
-
4
Utili su cambi 1
2
3
Totale 115 109

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2017 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo e degli utili su cambi ammontano complessivamente a 94 milioni di euro (99 milioni di euro nell'esercizio 2016).

Oneri finanziari

tab. C11.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)

Descrizione Nota Esercizio 2017 Esercizio 2016
Oneri sulle passività finanziarie 51 52
su prestiti obbligazionari 49 49
su debiti verso istituzioni finanziarie 1 2
da strumenti finanziari derivati 1 1
Oneri diversi sulle attività finanziarie 13 12
Svalutazioni su investimenti disponibili per la vendita 12 12
Perdite da realizzo su investimenti disponibili per la vendita 1 -
Perdite da realizzo su strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico - -
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR e F.do di quiescenza [tab. B7] 21 24
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi [tab. B6] 1 1
Svalutazione Contingent Convertible Notes [tab. A5] 82 -
Interessi passivi sulla liquidità propria 1 1
Altri oneri finanziari 5 7
Perdite su cambi 14 3
Totale 188 100

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2017 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi e delle svalutazioni su investimenti disponibili per la vendita ammontano a 80 milioni di euro (85 milioni di euro nell'esercizio 2016).

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO (378 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C12 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 285 75 360 358 73 431
Imposte differite attive (11) 1 (10) (10) (8) (18)
Imposte differite passive 25 3 28 16 5 21
Totale 299 79 378 364 70 434

Il tax rate dell'esercizio 2017 è del 35,17% ed è così composto:

tab. C12.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
IRES Incidenza % IRES Incidenza
%
Utile ante imposte 1.067 1.056
Imposta teorica 256 24,0% 290 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Utili realizzati su altre partecipazioni (21) -1,95% (32) -3,01%
Sopravvenienze passive indeducibili 6 0,54% 8 0,71%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 15 1,42% 19 1,79%
Imposte indeducibili 6 0,56% 8 0,72%
Riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti (17) -1,64% 11 1,09%
Riserve tecniche assicurative 49 4,59% 55 5,20%
Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016 - 0,00% 14 1,35%
Altre 5 0,34% (9) -0,88%
Imposta effettiva 299 27,85% 364 34,48%
tab. C12.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
IRAP Incidenza
%
IRAP Incidenza
%
Utile ante imposte 1.067 1.056
Imposta teorica 68 6,33% 63 5,96%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Costo del personale indeducibile 13 1,18% 7 0,67%
Sopravvenienze passive indeducibili 1 0,09% 1 0,08%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 5 0,48% 2 0,22%
Imposte indeducibili 1 0,13% 1 0,13%
Oneri e proventi finanziari 5 0,45% - -0,02%
Riallineamento valori civilistici/discali e imposte esercizi precedenti - -0,01% (3) -0,33%
Credito istanza rimborso IRAP (9) -0,81% - 0,00%
Altre (5) -0,51% (1) -0,10%
Imposta effettiva 79 7,32% 70 6,61%

Nella movimentazione dei saldi patrimoniali per imposte correnti e differite di seguito esposte, gli accantonamenti a Conto economico non tengono conto degli stanziamenti dell'esercizio per imposte correnti (14 milioni di euro) e per imposte differite (2 milioni di euro) riferiti alle società BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA, inclusi all'interno delle movimentazioni delle attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e passività associate ad attività in dismissione.

Imposte correnti

tab. C12.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti
Imposte correnti 2017
IRES IRAP
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
(63) (10) (73)
391 81 472
323 68 391
68 13 81
(1) - (1)
- 9 9
(274) (81) (355)
1 - 1
17 - 17
71 (1) 70
93
(23)
81
(10)
12
(13)

Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017 227

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I Crediti/(Debiti) per imposte correnti comprendono:

  • il credito di 53 milioni di euro determinato dagli acconti IRES e IRAP versati, dai crediti IRAP rivenienti dal precedente esercizio e dalle ritenute IRES subite al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio;
  • i crediti descritti nella nota 2.5 Uso di stime, per un valore complessivo di 17 milioni di euro.

Imposte differite

tab. C12.4 - Imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Imposte differite attive 869 799
Imposte differite passive (546) (746)
Totale 323 53

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota media teorica IRAP del Gruppo del 6,33%76. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C12.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Saldo al 1° gennaio 53 (554)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico (16) 11
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico adeguamento aliquota IRES - (14)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto 286 621
Riclassifica relativa a gruppi di attività e passività in dismissione - (11)
Saldo al 31 dicembre 323 53

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C12.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive

Descrizione Attività
materiali e
immateriali
Provv.ni da
ammortiz.
Attività e
passività
finanziarie
Fondi
rettif.vi
dell'attivo
Fondi per
rischi e
oneri
Attualiz
zazione
Fondo TFR
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2017 49 18 205 89 333 27 78 799
Proventi/(Oneri) imputati a Conto economico (1) - - 5 21 - (14) 11
Proventi/(Oneri) imputati a Patrimonio netto - - 60 - - (1) - 59
Variazione perimetro di consolidamento - - - 3 (3) - - -
Saldo al 31 dicembre 2017 48 18 265 97 351 26 64 869

76 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

tab. C12.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive

Attività e
Descrizione passività Altre Totale
finanziarie
Saldo al 1° gennaio 2017 725 21 746
Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico 16 11 27
Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto (227) - (227)
Saldo al 31 dicembre 2017 514 32 546

Il decremento del saldo delle imposte differite passive riferito alle attività e passività finanziarie è riconducibile principalmente alle variazioni intervenute nella riserva di fair value commentate nella nota B4 - Riserve.

I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
Riserva fair value per strumenti finanziari disponibili per la vendita 269 617
Riserva cash flow
hedging per strumenti derivati di copertura
18 10
Utili/(Perdite) attuariali da TFR (1) (4)
Risultati a nuovo per operazioni con azionisti - (2)
Totale 286 621

Sono state imputate a Patrimonio netto minori imposte correnti per 1 milione di euro calcolato sulle perdite attuariali da valutazione del TFR. Pertanto, il decremento del Patrimonio netto nell'esercizio in commento per imposte sul reddito è stato di 287 milioni di euro.

4.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

Come già indicato nelle note che precedono, nel corso dell'esercizio 2017 è stata rivista la modalità di valutazione e rappresentazione del business di Gruppo, alla luce dei nuovi indirizzi strategici del Gruppo e delle modifiche organizzative interne intervenute nel corso dell'esercizio (si rinvia, in particolare, a quanto descritto nella Nota 1 "Premessa" al presente Bilancio).

Per effetto di tale revisione, l'informativa per Settori operativi fornita nella presente nota ha subito delle sostanziali variazioni rispetto al passato in linea con la nuova Management View riflessa nel Piano Industriale per il periodo 2018-2022. Di seguito, un breve richiamo ai fatti intercorsi e alle conseguenti variazioni apportate:

  • È stata costituita nell'esercizio 2017 la Funzione Pagamenti, Mobile e Digital (PMD) finalizzata a creare un polo d'offerta unico verso la clientela retail, business e PA, che metta a fattor comune le competenze distintive del Gruppo Poste Italiane in ambito pagamenti, mobile e digitale. In tale Funzione, a cui è dedicato un nuovo Settore operativo, confluiscono (come meglio riportato nella Nota 3.1 "Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio – Avvio iter di costituzione di un istituto di moneta elettronica nell'ambito del Gruppo") principalmente le attività del BancoPosta in ambito pagamenti e monetica e le attività rese da PosteMobile SpA. A tal fine, in data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta di beni e rapporti giuridici destinati a confluire in un nuovo patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente. Al Settore PMD è altresì affidata la valorizzazione della partecipazione in SIA SpA.
  • La recente rinegoziazione negli accordi tra Poste Italiane SpA e Anima Holding SpA per il rafforzamento della partnership nel settore del risparmio gestito, ha comportato una revisione nello scenario ipotizzato fino all'ultima chiusura contabile prevedendo, in particolare, la scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare BancoPosta Fondi SpA SGR, in luogo del conferimento del 100% della partecipazione nella stessa SGR.

Pertanto, ai fini del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017, le partite patrimoniali di BancoPosta Fondi SpA SGR precedentemente esposte come attività/passività in dismissione ai sensi dell'IFRS 5 sono state riclassificate per natura patrimoniale (ad eccezione di quelle strettamente correlate al ramo d'azienda da cedere), mentre le attività e i risultati conseguiti dalla società precedentemente rappresentati nel settore operativo dei Servizi assicurativi sono stati ricondotti a quello dei Servizi finanziari. A tale ultimo Settore, è affidata la valorizzazione della partecipazione in Anima Holding SpA precedentemente allocata al settore dei Servizi assicurativi.

• E' stata, in ultimo, rivista la denominazione dei Settori operativi per una più immediata percezione delle attività in contribuzione.

I Settori operativi identificati alla data di redazione dei presenti bilanci sono quindi quelli relativi a:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti, Mobile e Digitale
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva a alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati. Il Settore dei Servizi Pagamenti, Mobile e Digitale comprende le attività svolte dalla neo costituita funzione aziendale della Capogruppo e i servizi di telefonia mobile di PosteMobile SpA e del Consorzio per i servizi di telefonia Mobile ScpA. Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta, della BancoPosta Fondi SpA SGR e di Poste Tributi ScpA in liquidazione. Il Settore dei Servizi Assicurativi attiene alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

(milioni di euro)
Esercizio 2017 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti, Mobile
e Digitale
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed elisioni Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.631 586 4.956 1.456 - 10.629
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.497 328 1.014 1 (5.840) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.128 914 5.970 1.457 (5.840) 10.629
Ammortamenti e svalutazioni (505) (22) (1) (17) - (545)
Costi non monetari (56) (8) (198) (11.188) - (11.450)
Totale costi non monetari (561) (30) (199) (11.205) - (11.995)
Risultato operativo e di intermediazione (517) 195 646 799 - 1.123
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
(2) 7 12 - - 17
Proventi/(oneri) finanziari (119) (1) (2) 49 - (73)
Imposte dell'esercizio 127 (55) (153) (297) - (378)
Utile/(perdita) dell'esercizio (502) 146 499 546 - 689
Attività 10.199 3.490 67.149 129.059 (7.227) 202.670
Attività non correnti 5.769 72 50.869 123.202 (1.839) 178.073
Attività correnti 4.430 3.418 16.280 5.857 (5.388) 24.597
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - - - - -
Passività 7.465 3.165 64.447 125.681 (5.638) 195.120
Passività non correnti 1.868 19 5.888 124.888 (250) 132.413
Passività correnti 5.597 3.146 58.559 793 (5.388) 62.707
Passività associate ad attività in dismissione - - - - - -
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 425 27 - 15 - 467
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 490 7 11 - - 508
(milioni di euro)
Esercizio 2016 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti, Mobile
e Digitale
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed elisioni Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.822 570 5.009 1.242 - 10.643
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.540 359 982 - (5.881) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.362 929 5.991 1.242 (5.881) 10.643
Ammortamenti e svalutazioni (536) (30) (1) (14) - (581)
Costi non monetari 2 (8) (135) (14.263) - (14.404)
Totale costi non monetari (534) (38) (136) (14.277) - (14.985)
Risultato operativo e di intermediazione (436) 213 660 604 - 1.041
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
(4) - 10 - - 6
Proventi/(oneri) finanziari (41) (1) (1) 52 - 9
Imposte dell'esercizio 83 (68) (198) (251) - (434)
Utile/(perdita) dell'esercizio (379) 144 465 392 - 622
Attività 10.313 2.808 67.628 119.027 (6.571) 193.205
Attività non correnti 6.232 57 48.483 109.877 (2.412) 162.237
Attività correnti 4.081 2.751 16.418 9.150 (4.152) 28.248
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - 2.727 - (7) 2.720
Passività 7.555 2.485 63.925 115.717 (4.611) 185.071
Passività non correnti 2.916 20 8.272 115.002 (306) 125.904
Passività correnti 4.639 2.465 53.340 715 (4.052) 57.107
Passività associate ad attività in dismissione - - 2.313 - (253) 2.060
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 408 21 2 20 - 451
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 212 - 6 - - 218

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2017 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.

Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.

4.5 - PARTI CORRELATE

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2017 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17
Denominazione Attività
Finanz.
Cred.
comm.li
Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate
Address Softw
are Srl
Kipoint SpA
Risparmio Holding SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
1
Controllo congiunto
Gruppo FSIA - - - - - 12 -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Telma-Sapienza Scarl
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 6.011 316 17 379 3.485 96 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.032 375 - - 56 2 -
Gruppo Enel - 30 - - - 11 -
Gruppo Eni - 1 - - - 18 -
Gruppo Equitalia - - - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - 33 -
Gruppo Montepaschi - 2 - 6 - - -
Altre correlate esterne 227 6 - - - 18 61
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (42) (11) - - - -
Totale 9.270 688 6 385 3.541 194 70

Al 31 dicembre 2017, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 71 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16
Denominazione Attività
Finanz.
Cred.
comm.li
Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre
pass.
Attività non
correnti e gruppi
di attività in
dismissione
Passività
associate ad
attività in
dismissione
Controllate
Address Softw
are Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 6.190 330 21 1.310 2.430 108 20 1 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.060 365 - - - 19 - 22 129
Gruppo Enel - 31 - - - 11 - - -
Gruppo Eni - 7 - - - 14 - 19 -
Gruppo Equitalia - 90 - - - 3 8 - -
Gruppo Leonardo - - - - - 30 - - -
Altre correlate esterne - 6 - - - 18 61 7 -
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (42) (10) - - - - - -
Totale 8.250 789 11 1.310 2.430 205 89 49 130
Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2017 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17
Ricavi Costi
Investimenti
Spese correnti
Denominazione Ricavi da
corrispondenza,
pacchi e altro
Ricavi da
pagamenti, mobile e
digitale
Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavi da servizi
assicurativi al
netto delle
variazioni delle
riserve tecniche
e oneri relativi a
sinistri
Proventi
finanziari
Immob.,
imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
derivanti da
operatività
finanziaria
Oneri
finanziari
Controllate
Address Softw
are Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
-
-
Controllo congiunto
Gruppo FSIA
- - - - - - 3 29 - - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
2
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 380 59 86 - - - - 5 - 1 3 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2 - 1.577 15 - - - 8 - - - -
Gruppo Enel 75 2 - - - - - 33 - 2
-
-
Gruppo Eni 7
3
- - - - - 38 - - - -
Gruppo Equitalia 1 - - - - - - - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - 12 34 - - - -
Gruppo Montepaschi 17 - - - - - - - - - - -
Altre correlate esterne 28 - - - - - - 41 40 1
-
-
Totale 513 64 1.663 15 - -
15
195 40 4
3
1

Al 31 dicembre 2017, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 11 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2016 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi da
corrisponden
za, pacchi e
altro
Ricavi da
pagamenti,
mobile e
digitale
Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavi da servizi
assicurativi al
netto delle
variazioni delle
riserve tecniche
e oneri relativi a
sinistri
Proventi
finanziari
Immob.,
imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
derivanti da
operatività
finanziaria
Oneri
finanziari
Controllate
Address Softw
are Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
-
-
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
4
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3
4
-
-
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 373 73 96 - - - - 2 - (6) 1 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2 - 1.587 15 - - 4 24 - 1
-
-
Gruppo Enel 82 7 - - - - - 35 - - - -
Gruppo Eni 19 3 - - - - - 40 - - - -
Gruppo Equitalia 59 - - - - - - 3 - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - 10 33 - - - -
Altre correlate esterne 10 1 1
-
- - - 46 43 2
-
-
Totale 549 84 1.684 15 - -
14
192 43 (3) 1 1

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito.

• I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza la materiale affrancatura, per i servizi di incasso, per il servizio integrato notifiche e rendicontazione dei pagamenti tramite F24. I costi sostenuti si riferiscono principalmente a servizi di trasmissione dei flussi di rendicontazione relativi ai versamenti unificati. A seguito della creazione dell'Agenzia delle Entrate e delle riscossioni, ente pubblico economico sottoposto ad indirizzo e vigilanza del MEF, e conseguente scioglimento delle principali società rientranti nel Gruppo Equitalia, taluni compensi per servizio integrato notifiche e per spedizioni senza materiale affrancatura nonché i costi sostenuti per trasmissione di flussi telematici F24, che alla data del 31 Dicembre 2016 erano esposti verso il Gruppo Equitalia, sono esposti verso la controllante MEF.

  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva, per spedizioni senza materiale affrancatura e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
Descrizione Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
31.12.2017 31.12.2016
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 186.766 9.270 5,0 174.362 8.250 4,7
Crediti commerciali 2.035 688 33,8 2.172 789 36,3
Altri crediti e attività 3.997 6 0,2 3.671 11 0,3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.428 385 15,9 3.902 1.310 33,6
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - n.a. 2.720 49 1,8
Fondi per rischi e oneri 1.595 71 4,5 1.507 60 4,0
Passività finanziarie 63.244 3.541 5,6 60.921 2.430 4,0
Debiti commerciali 1.332 194 14,6 1.506 205 13,6
Altre passività 3.456 70 2,0 3.218 89 2,8
Passività associate ad attività in dismissione - - n.a. 2.060 130 6,3
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Rapporti economici
Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali 3.631 513 14,1 3.822 549 14,4
Ricavi da servizi di pagamento, mobile e digital 586 64 10,9 570 84 14,7
Ricavi da servizi finanziari 4.956 1.663 33,6 5.009 1.684 33,6
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve
tecniche e oneri relativi a sinistri
1.456 15 1,0 1.242 15 1,2
Costi per beni e servizi 2.370 195 8,2 2.442 192 7,9
Oneri da operatività finanziaria 57 3 5,3 62 1 1,6
Costo del lavoro 6.093 40 0,7 6.241 43 0,7
Altri costi e oneri 465 15 3,2 301 3 1,0
Oneri finanziari 188 1 0,5 100 1 1,0
Proventi finanziari 115 - n.a. 109 - n.a.
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa (709) 241 n.a. 2.258 3.648 161,6
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (263) (65) 24,7 (444) (22) n.a.
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli
azionisti
(503) (327) 65,0 (964) (286) 29,7

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Competenze con pagamento a breve/medio termine 11.577 13.503
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 463 552
Altri benefici con pagamento a lungo termine 7 452
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 6.979 3.845
Pagamenti basati su azioni 2.034 812
Totale 21.060 19.164
Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Saldo al Saldo al
Denominazione 31.12.17 31.12.16
Compensi 1.350 1.436
Spese 44 66
Totale 1.394 1.502

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per l'esercizio 2017, a circa 76 migliaia di euro al 31 dicembre 2017. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro. Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2017 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione del 20 settembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato l'operatività di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli governativi e/o garantiti dallo Stato Italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da parte del Patrimonio BancoPosta, con Monte Paschi Capital Services Banca per le Imprese SpA, qualificabile come parte correlata di Poste Italiane in quanto soggetta al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze tramite Banca Monte dei Paschi di Siena SpA.

A seguito della conclusione dell'accordo, sono state realizzate, a partire dal mese di ottobre 2017, cinque operazioni in PCT passive e 23 operazioni di buy & sell back, scadute nel periodo, nonché due operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio tasso e due operazioni di vendita forward titoli.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 dicembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la sottoscrizione dell'accordo con Cassa depositi e prestiti che disciplina, per il triennio 2018-2020, l'attività di raccolta e collocamento dei prodotti del Risparmio Postale svolta da Poste Italiane per il tramite di BancoPosta per conto di Cassa depositi e prestiti.

5. Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017

-

5.1 PROSPETTI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 75.808.592.822 73.929.491.783
Totale 62.590.879.595 56.670.587.690
Passività finanziarie [B7] 1.069.080.450 101.772.823 55.867.201 38.262.982
Passività finanziarie BancoPosta [B6] 57.842.702.028 4.191.469.190 52.782.494.828 2.747.319.692
Altre passività [B9] 1.593.498.699 98.743.272 1.556.324.717 106.595.007
Debiti per imposte correnti [C10] 4.646.411 - 72.924.479 -
Debiti commerciali [B8] 1.210.582.606 396.805.756 1.384.577.042 464.278.724
Fondi per rischi e oneri [B4] 870.369.401 12.872.791 818.399.423 10.488.457
Passività correnti
Totale 7.705.622.881 11.098.719.000
Altre passività [B9] 1.182.435.445 6.839.319 1.002.066.304 6.039.926
Imposte differite passive [C10] 315.083.329 - 536.290.271 -
Passività finanziarie [B7] 285.458.970 - 1.245.813.299 -
Passività finanziarie BancoPosta [B6] 4.010.248.264 - 6.409.893.597 -
Trattamento di fine rapporto [B5] 1.244.371.225 - 1.315.043.763 -
Fondi per rischi e oneri [B4] 668.025.648 58.061.136 589.611.766 49.962.342
Passività non correnti
Totale 5.512.090.346 6.160.185.093
Risultati portati a nuovo 2.774.352.906 - 2.667.930.819 -
Riserve [B2] 1.431.627.440 - 2.186.144.274 -
Capitale sociale [B1] 1.306.110.000 - 1.306.110.000 -
Patrimonio netto
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 2017 correlate 2016 correlate
31 dicembre di cui parti 31 dicembre di cui parti
TOTALE ATTIVO 75.808.592.822 73.929.491.783
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione [A11]
- 384.308.792 383.978.080
Totale 19.241.303.734 19.243.242.328
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 2.038.504.143 385.342.934 2.715.198.980 1.309.580.485
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 3.196.090.710 - 2.494.150.897 -
Attività finanziarie [A6] 362.812.795 316.214.465 243.411.037 181.548.490
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 10.659.169.756 6.011.557.495 10.752.544.243 6.189.333.872
Altri crediti e attività [A8] 893.895.395 8.206.579 937.064.274 68.990.476
Crediti per imposte correnti [C10] 76.514.929 - 5.914.922 -
Crediti commerciali [A7] 2.014.316.006 969.785.580 2.094.957.975 1.071.299.709
Attività correnti
Totale 56.567.289.088 54.301.940.663
Altri crediti e attività [A8] 1.147.810.617 1.465.574 989.780.655 1.465.574
Imposte differite attive [C10] 762.428.461 - 671.921.335 -
Crediti commerciali [A7] 4.819.596 - 4.215.000 -
Attività finanziarie [A6] 834.206.663 278.545.033 1.101.079.196 450.000.000
Attività finanziarie BancoPosta [A5] 49.388.349.082 2.484.460.998 47.299.107.112 1.508.858.153
Partecipazioni [A4] 2.080.824.271 2.080.824.271 1.815.097.205 1.815.097.205
Attività immateriali [A3] 384.738.633 - 365.485.226 -
Investimenti immobiliari [A2] 52.173.862 - 56.069.941 -
Immobili, impianti e macchinari [A1] 1.911.937.903 - 1.999.184.993 -
Attività non correnti
ATTIVO Note 2017 correlate 2016 correlate
31 dicembre di cui parti 31 dicembre di cui parti
(dati in euro)

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2017

(dati in euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.911.937.903 - - 1.911.937.903
Investimenti immobiliari 52.173.862 - - 52.173.862
Attività immateriali 384.738.633 - - 384.738.633
Partecipazioni 2.080.824.271 - - 2.080.824.271
Attività finanziarie BancoPosta [A5] - 49.388.349.082 - 49.388.349.082
Attività finanziarie 834.206.663 - - 834.206.663
Crediti commerciali 4.819.596 - - 4.819.596
Imposte differite attive [C10] 356.756.674 405.671.787 - 762.428.461
Altri crediti e attività [A8] 107.821.075 1.039.989.542 - 1.147.810.617
Totale 5.733.278.677 50.834.010.411 - 56.567.289.088
Attività correnti
Crediti commerciali [A7] 1.225.248.317 789.067.689 - 2.014.316.006
Crediti per imposte correnti [C10] 76.514.929 - - 76.514.929
Altri crediti e attività [A8] 286.712.412 607.182.983 - 893.895.395
Attività finanziarie BancoPosta [A5] - 10.659.169.756 - 10.659.169.756
Attività finanziarie 362.812.795 - - 362.812.795
Cassa e depositi BancoPosta [A9] - 3.196.090.710 - 3.196.090.710
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 1.647.069.987 391.434.156 - 2.038.504.143
Totale 3.598.358.440 15.642.945.294 - 19.241.303.734
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione - - - -
Saldo dei rapporti intergestori (246.597.739) - 246.597.739 -
TOTALE ATTIVO 9.085.039.378 66.476.955.705 246.597.739 75.808.592.822
PATRIMONIO NON PATRIMONIO
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note DESTINATO BANCOPOSTA ELISIONI TOTALE
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 - 1.306.110.000
Riserve [B2] 314.288.161 1.117.339.279 - 1.431.627.440
Risultati portati a nuovo 1.132.771.446 1.641.581.460 - 2.774.352.906
Totale 2.753.169.607 2.758.920.739 - 5.512.090.346
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 217.857.055 450.168.593 - 668.025.648
Trattamento di fine rapporto [B5] 1.227.833.121 16.538.104 - 1.244.371.225
Passività finanziarie BancoPosta [B6] - 4.010.248.264 - 4.010.248.264
Passività finanziarie 285.458.970 - - 285.458.970
Imposte differite passive [C10] 7.138.359 307.944.970 - 315.083.329
Altre passività
Totale
[B9] 67.086.975
1.805.374.480
1.115.348.470
5.900.248.401
-
-
1.182.435.445
7.705.622.881
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 777.162.208 93.207.193 - 870.369.401
Debiti commerciali [B8] 1.147.321.447 63.261.159 - 1.210.582.606
Debiti per imposte correnti [C10] 4.646.411 - - 4.646.411
Altre passività [B9] 1.528.284.775 65.213.924 - 1.593.498.699
Passività finanziarie BancoPosta [B6] - 57.842.702.028 - 57.842.702.028
Passività finanziarie
Totale
1.069.080.450
4.526.495.291
-
58.064.384.304
-
-
1.069.080.450
62.590.879.595
Saldo dei rapporti intergestori - (246.597.739) 246.597.739 -

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2016

(dati in euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON PATRIMONIO ELISIONI TOTALE
DESTINATO BANCOPOSTA
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.999.184.993 - - 1.999.184.993
Investimenti immobiliari 56.069.941 - - 56.069.941
Attività immateriali 365.485.226 - - 365.485.226
Partecipazioni 1.815.097.205 - - 1.815.097.205
Attività finanziarie BancoPosta [A5] - 47.299.107.112 - 47.299.107.112
Attività finanziarie 1.101.079.196 - - 1.101.079.196
Crediti commerciali 4.215.000 - - 4.215.000
Imposte differite attive [C10] 351.050.427 320.870.908 - 671.921.335
Altri crediti e attività [A8] 128.503.354 861.277.301 - 989.780.655
Totale 5.820.685.342 48.481.255.321 - 54.301.940.663
Attività correnti
Crediti commerciali [A7] 1.352.319.776 742.638.199 - 2.094.957.975
Crediti per imposte correnti [C10] 5.914.922 - - 5.914.922
Altri crediti e attività [A8] 335.863.124 601.201.150 - 937.064.274
Attività finanziarie BancoPosta [A5] - 10.752.544.243 - 10.752.544.243
Attività finanziarie 243.411.037 - - 243.411.037
Cassa e depositi BancoPosta [A9] - 2.494.150.897 - 2.494.150.897
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 1.394.587.838 1.320.611.142 - 2.715.198.980
Totale 3.332.096.697 15.911.145.631 - 19.243.242.328
Attività non correnti destinate alla vendita 384.308.792 - - 384.308.792
Saldo dei rapporti intergestori (281.643.966) - 281.643.966 -
TOTALE ATTIVO 9.255.446.865 64.392.400.952 281.643.966 73.929.491.783
PATRIMONIO NON PATRIMONIO
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note DESTINATO BANCOPOSTA ELISIONI TOTALE
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 - - 1.306.110.000
Riserve [B2] 314.572.060 1.871.572.214 - 2.186.144.274
Risultati portati a nuovo 1.153.335.288 1.514.595.531 - 2.667.930.819
Totale 2.774.017.348 3.386.167.745 - 6.160.185.093
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 196.842.893 392.768.873 - 589.611.766
Trattamento di fine rapporto [B5] 1.296.486.957 18.556.806 - 1.315.043.763
Passività finanziarie BancoPosta [B6] - 6.409.893.597 - 6.409.893.597
Passività finanziarie 1.245.813.299 - - 1.245.813.299
Imposte differite passive [C10] 6.000.151 530.290.120 - 536.290.271
Altre passività [B9] 65.453.709 936.612.595 - 1.002.066.304
Totale 2.810.597.009 8.288.121.991 - 11.098.719.000
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 748.771.523 69.627.900 - 818.399.423
Debiti commerciali [B8] 1.297.439.901 87.137.141 - 1.384.577.042
Debiti per imposte correnti [C10] 72.924.479 - - 72.924.479
Altre passività [B9] 1.495.829.404 60.495.313 - 1.556.324.717
Passività finanziarie BancoPosta [B6] - 52.782.494.828 - 52.782.494.828
Passività finanziarie 55.867.201 - - 55.867.201
Totale 3.670.832.508 52.999.755.182 - 56.670.587.690
Saldo dei rapporti intergestori - (281.643.966) 281.643.966 -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 9.255.446.865 64.392.400.952 281.643.966 73.929.491.783

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO

(dati in euro)
Note Esercizio 2017 di cui parti
correlate
Esercizio 2016 di cui parti
correlate
Ricavi e proventi [C1] 8.060.292.717 2.844.220.110 8.218.552.595 2.909.610.935
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria [C2] 645.722.411 - 598.784.197 -
di cui proventi non ricorrenti 91.265.681 - 120.776.622 -
Altri ricavi e proventi [C3] 584.162.127 535.510.396 477.863.220 439.544.987
di cui proventi non ricorrenti 13.724.680
Totale ricavi 9.290.177.255 9.295.200.012
Costi per beni e servizi [C4] 1.665.585.335 614.207.444 1.703.796.187 655.288.346
Oneri dell'operatività finanziaria [C5] 40.429.235 3.241.443 44.350.227 1.307.839
Costo del lavoro [C6] 5.877.139.431 40.386.709 5.992.141.750 44.045.010
Ammortamenti e svalutazioni [C7] 480.482.332 - 504.354.712 -
Incrementi per lavori interni (12.220.140) - (3.805.665) -
Altri costi e oneri [C8] 459.125.763 14.861.209 254.803.828 6.672.306
Risultato operativo e di intermediazione 779.635.299 799.558.973
Oneri finanziari [C9] 149.743.097 793.778 65.166.194 825.985
di cui oneri non ricorrenti 82.067.306 - - -
Proventi finanziari [C9] 42.999.301 14.006.202 44.594.487 24.399.725
di cui proventi non ricorrenti 2.570.648 - - -
Risultato prima delle imposte 672.891.503 778.987.266
Imposte dell'esercizio [C10] 55.926.464 - 153.645.906 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti (8.634.273) - 14.225.182 -
UTILE DELL'ESERCIZIO 616.965.039 625.341.360

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(dati in euro)
Note Esercizio 2017 Esercizio 2016
Utile / (Perdita) dell'esercizio 616.965.039 625.341.360
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Titoli disponibili per la vendita
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] (313.350.744) (1.637.143.892)
Trasferimenti a Conto economico (665.615.256) (577.650.684)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] (56.619.724) (15.406.658)
Trasferimenti a Conto economico (4.419.347) (21.928.766)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
283.203.836 612.236.179
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B5] (1.605.572) (48.563.432)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
445.520 16.332.193
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (757.961.287) (1.672.125.060)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (140.996.248) (1.046.783.700)

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO

Patrimonio netto (dati in euro)
Riserve
Capitale sociale Riserva
Legale
Riserva
per il Patrimonio BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva Cash flow hedge Riserva Avanzo di fusione Risultati portati a
nuovo
Totale
Saldo al 1° gennaio 2016 1.306.110.000 299.234.320 1.000.000.000 2.517.822.132 8.981.643 - 2.514.289.615 7.646.437.710
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - (1.613.166.625) (26.727.196) - 593.110.121 (1.046.783.700)
Dividendi distribuiti - - - - - - (444.077.400) (444.077.400)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - 260.714 260.714
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - 4.347.769 4.347.769
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 - - - - - - 5.720.748 5.720.748
Effetto fiscale - - - - - - (1.372.979) (1.372.979)
Saldo al 31 dicembre 2016 1.306.110.000 299.234.320 1.000.000.000 904.655.507 (17.745.553) - 2.667.930.819 6.160.185.093
di cui Patrimonio BancoPosta - - 1.000.000.000 888.943.631 (17.371.417) - 1.514.595.531 3.386.167.745
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - (713.275.172) (43.526.063) - 615.804.987 (*) (140.996.248)
Dividendi distribuiti - - - - - - (509.382.900) (509.382.900)
Apporto da fusione - - - - - 2.284.401 - 2.284.401
Saldo al 31 dicembre 2017 1.306.110.000 299.234.320 1.000.000.000 191.380.335 (61.271.616) 2.284.401 2.774.352.906 5.512.090.346
di cui Patrimonio BancoPosta - - 1.000.000.000 179.388.940 (62.049.661) - 1.641.581.460 2.758.920.739

(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 617 milioni di euro, le perdite attuariali sul TFR di 2 milioni di euro al netto del relativo effetto fiscale di 1 milione di euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

(migliaia di euro)
Note Esercizio 2017 Esercizio 2016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 2.715.199 1.519.733
Risultato prima delle imposte 672.891 778.987
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C7] 480.483 504.355
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni [tab. A4.1] 21.821 33.284
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri [tab. B4] 736.659 541.169
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B4] (607.140) (435.652)
Trattamento di fine rapporto pagato [tab. B5] (94.256) (78.138)
(Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti [tab. C3.2] (15.476) 840
(Dividendi) (7.748) (7.738)
Dividendi incassati 7.748 7.738
(Proventi finanziari da realizzo) [tab. C9.1] (3.816) -
(Proventi finanziari per interessi)
Interessi incassati
[tab. C9.1] (20.338)
26.072
(34.523)
31.679
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C9.2] 55.235 62.817
Perdite contingent convertible notes [tab. C9.2] 82.132 -
Interessi pagati (33.708) (36.096)
Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti [tab. C8] 29.487 9.772
Imposte sul reddito pagate [tab. C10.3] (400.524) (189.546)
Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle
variazioni del capitale circolante [a] 929.522 1.188.948
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali 68.571 52.179
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività 252.794 54.006
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali (208.179) 111.079
Incremento/(Decremento) Altre passività 34.427 68.927
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del
capitale circolante
[b] 147.613 286.191
Incremento/(Decremento) Passività finanziarie BancoPosta 3.324.390 5.195.749
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie detenute per negoziazione - (89)
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS (2.497.177) (5.140.342)
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM (107.948) 370.245
(Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie BancoPosta 314.441 896.512
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta (701.940) 666.503
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria (1.404.203) (1.041.371)
Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività
finanziarie BancoPosta
[c] (1.072.437) 947.207
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 4.698 2.422.346
- di cui parti correlate 723.071 3.598.562
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (208.088) (200.278)
Investimenti immobiliari
Attività immateriali
[tab. A2]
[tab. A3]
(586)
(192.681)
(528)
(180.782)
Partecipazioni (227.780) (38.790)
Altre attività finanziarie (2.133) (357.261)
Fusione Postecom 5.851 -
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita 135.315 2.493
Altre attività finanziarie 309.995 535.559
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] (180.107) (239.587)
- di cui parti correlate 183.287 112.483
(Incremento)/Decremento crediti finanziari 1.031 2.351
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine 7.066 (545.571)
Dividendi pagati [B1] (509.383) (444.073)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni
con gli azionisti
[f] (501.286) (987.293)
- di cui parti correlate (327.533) (476.590)
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] (676.695) 1.195.466
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 2.038.504 2.715.199
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A10] 2.038.504 2.715.199
Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego
Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato
-
(55.506)
(1.070.530)
-
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (14.782) (12.457)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 1.968.216 1.632.212

5.2 INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA

Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese.

La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati (tipicamente riscontrabili in caso di: cartolarizzazioni, gestioni patrimoniali collettive e individuali o altre gestioni separate ecc. non riconducibili all'operatività in commento) in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.

Tipo di beni e rapporti giuridici

I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche77:

  • raccolta di risparmio tra il pubblico, come definita dall'art. 11, comma 1, del Testo Unico Bancario (D.Lgs. 1° settembre 1993 n. 385/1993) e attività connesse o strumentali;
  • raccolta del risparmio postale;
  • prestazione di servizi di pagamento, comprese l'emissione di moneta elettronica e di altri mezzi di pagamento, di cui all'art. 1 comma 2, lettera f), numeri 4) e 5), del TUB;
  • servizio di intermediazione in cambi;
  • promozione e collocamento presso il pubblico di finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari abilitati;
  • servizi di investimento ed accessori, di cui all'art. 12 del DPR 144/2001;
  • servizio di riscossione di crediti;
  • esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi, secondo quanto disciplinato dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.

77 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte78 .

Operatività del Patrimonio destinato

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è dunque costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione. A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro79 . Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica

  • a. Contratti per la raccolta del risparmio presso il pubblico (es. conti correnti postali) sotto forma di depositi e servizi accessori ad essi collegati e sotto altra forma;
  • b. Contratti per la prestazione di servizi di pagamento, compresa l'emissione, gestione e vendita di carte di pagamento, anche prepagate (es. carte cd "postamat", "postepay"), per i servizi di acquiring e per il trasferimento fondi (es. vaglia postale);
  • c. Contratti per la prestazione di servizi di investimento (es. servizio di raccolta ordini, collocamento e consulenza in materia di investimento) e servizi accessori ad essi collegati (es. deposito titoli);
  • d. Convenzioni con Cassa Depositi e Prestiti SpA per l'attività di raccolta del risparmio postale;
  • e. Convenzioni con banche ed intermediari finanziari abilitati per promozione e collocamento di finanziamenti presso il pubblico (es. mutui, prestiti personali);
  • f. Convenzioni con banche ed intermediari finanziari abilitati per servizi di acquiring o di pagamento;
  • g. Convenzioni con intermediari abilitati per promozione e collocamento di strumenti finanziari, prodotti finanziariassicurativi e prodotti assicurativi (es. sottoscrizione azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, polizze vita, polizze danni);
  • h. Altre convenzioni aventi ad oggetto l'attività di BancoPosta;
  • i. Contratti e correlati rapporti giuridici con i dipendenti della funzione BancoPosta, individuati attraverso uno specifico centro di costo;
  • j. Contratti con fornitori del centro di costo BancoPosta e correlati rapporti giuridici;
  • k. Azioni e partecipazioni detenute in società, consorzi ed enti emittenti carte di pagamento o di credito o che svolgono servizi di trasferimento fondi;
  • l. Titoli governativi di Paesi dell'area euro detenuti in ottemperanza alla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, art. 1, comma 1097 e successive modificazioni e altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano e relative riserve di valutazione espresse nel Patrimonio netto, inclusi gli strumenti finanziari derivati di copertura del rischio, rivenienti dai titoli di cui sopra;
  • m. Crediti e debiti (es. conti correnti postali) inerenti i rapporti giuridici di cui ai punti precedenti;
  • n. Crediti e debiti intergestori con Poste Italiane;
  • o. Crediti e debiti per imposte differite relative all'attività di BancoPosta;
  • p. Disponibilità liquide detenute in conti correnti postali e bancari dedicati all'attività di BancoPosta;
  • q. Disponibilità liquide detenute su un conto cd "Buffer" presso la Tesoreria dello Stato Ministero dell'Economia e delle Finanze;
  • r. Disponibilità liquide sul conto presso la Tesoreria dello Stato Ministero dell'Economia e delle Finanze relative all'impiego della raccolta effettuata presso i soggetti pubblici;
  • s. Valori in cassa degli Uffici Postali derivanti dall'attività di BancoPosta;
  • t. Contenziosi relativi all'attività di BancoPosta, con i connessi esiti;
  • u. Fondi per rischi ed oneri relativi ai beni e rapporti giuridici del Patrimonio BancoPosta.
  • 79 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

78 Nel dettaglio sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività di BancoPosta, come sopra individuata, facenti parte delle seguenti categorie:

Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato e indici del mercato monetario, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF rinnovata il 2 ottobre 2017 per il biennio 2017-2018. Inoltre è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF rinnovata il 16 novembre 2017 per il triennio 2017-2019, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi sono remunerati a un tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA)80 .

Criteri adottati per l'imputazione di elementi comuni di costo e di ricavo

Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

  • Individuazione, nell'ambito delle operazioni aziendali rilevate nel sistema di contabilità generale di Poste Italiane SpA, di quelle appartenenti all'operatività del Patrimonio destinato e confluenza delle stesse in un integrato, specifico sistema di contabilità separata.
  • Attribuzione al Patrimonio destinato di tutti i ricavi e i costi afferenti; in particolare, con riferimento alle attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio destinato, l'attribuzione dei connessi oneri avviene esclusivamente nel sistema di contabilità separata, attraverso l'iscrizione in appositi conti intergestori regolati periodicamente.
  • Regolazione di incassi e pagamenti con i terzi, per il tramite della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo di Poste Italiane SpA.
  • Imputazione delle imposte sul reddito sulla base delle risultanze del Rendiconto separato relativo al Patrimonio destinato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita.
  • Riconciliazione della contabilità separata con la contabilità generale.
  • Le attività o apporti svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono individuate da un apposito Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane (di seguito Regolamento Generale) approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 28 febbraio 2017, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

Le relazioni intercorrenti tra le funzioni di Poste Italiane SpA e la funzione BancoPosta sono riconducibili a tre macro aree differenziate per natura di attività svolta per il Patrimonio:

  • Attività commerciale, intesa come la commercializzazione e il servizio customer care dei prodotti/servizi BancoPosta sui mercati di riferimento e per tutti i segmenti di clientela.
  • Attività di supporto, intesa come servizi di coordinamento e gestione degli investimenti, dei sistemi informativi e dei servizi postali.

80 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro).

• Attività di staff, intese come attività trasversali di supporto al coordinamento e alla gestione del Patrimonio BancoPosta.

A loro volta, tali attività, in ottemperanza alla Circolare Banca d'Italia n. 285/201381, sono classificate dal Regolamento Generale in funzioni di controllo e funzioni operative importanti e non importanti.

I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento Generale sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre Funzioni dell'Emittente. Tali Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e divengono efficaci, come stabilito dal Regolamento Generale, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.

La valorizzazione dei Disciplinari Esecutivi, in coerenza con l'esercizio 2016, ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. I prezzi di trasferimento cosi definiti, sono rivisitati, a partire dall'esercizio 2017, con cadenza biennale.

Di seguito si riporta una tabella riassuntiva degli apporti delle Funzioni dell'Emittente al patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica delle modalità con cui sono stati determinati i prezzi di trasferimento.

Apporti Criteri di valorizzazione dei prezzi di riferimento
Reti commerciali e Servizio al Cliente Quota percentuale dei ricavi conseguiti
Prezzi per tipologia di contratti gestiti + ribaltamento costi esterni
Penali in caso di mancato conseguimento degli standard qualitativi previsti
Sistemi informativi Componente fissa: ribaltamento costi in base a driver diretti e indiretti
Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance
operative
Coordinamento e gestione investimenti Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento
costi esterni
Immobiliare Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione
Servizi postali e logistici Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio
Servizio customer care Prezzi per tipologia di contatti gestiti
Amministrazione, Finanza e Controllo
Risorse Umane e Organizzazione
Tutela Aziendale
Affari Legali Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato
Comunicazione esterna Ribaltamento costi esterni ove applicabile
Gestione processo acquisti
Controllo Interno
Compliance

81 Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013, parte quarta, cap. 1 – BancoPosta.

Funzioni operative importanti Funzioni di controllo

In proposito, si specifica che i Disciplinari Esecutivi definiti per il biennio 2017-2018 e relativi alle funzioni operative importanti ed alle funzioni di controllo, sono stati oggetto di comunicazione alla Banca d'Italia ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza e che è trascorso il termine di 60 giorni entro il quale l'autorità poteva avviare il procedimento amministrativo di divieto.

I conti numerari intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, su cui sono regolati tutti i rapporti tra le due entità, sono remunerati allo stesso tasso riconosciuto dal MEF sul conto operativo (cd "Buffer") commisurato al tasso EONIA.

Alla determinazione del risultato economico e del Patrimonio netto BancoPosta, e quindi del contributo del Patrimonio destinato al risultato economico ed al Patrimonio netto di Poste Italiane SpA nel suo complesso, concorrono dunque i rapporti intergestori con le altre strutture della società gemmante. I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati da tali rapporti trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA, detti rapporti, in quanto intergestori, sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.

Regime di responsabilità

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta. Il Regolamento approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane SpA e successivamente modificato in data 31 luglio 2015 prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.

Rendiconto separato

Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.

Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato82 .

Riconciliazione del patrimonio netto separato (milioni di euro)
Voce del Rendiconto separato 130 160 200
Voce del prospetto integrativo Riserve da
valutazione
Riserve Utile
dell'esercizio
Riserve 1.117 117 1.000 -
Riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.000 - 1.000 -
Riserva fair value hedge 179 179 - -
Riserva cash flow hedge (62) (62) - -
Risultati portati a nuovo 1.642 (2) 1.059 585
Utili 1.644 - 1.059 585
Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti (2) (2) - -
Totale 2.759 115 2.059 585

Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.

Ulteriori aspetti normativi

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 22583, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.

In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".

In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA nonché dell'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio, da sottoporre alla definitiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente. È stata autorizzata, inoltre, la presentazione alla Banca

82 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 130 del passivo).

83 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.

d'Italia dell'istanza autorizzativa alla rimozione del vincolo di destinazione delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il ramo d'azienda inerente monetica e i servizi di pagamento; ulteriori dettagli sull'operazione sono riportati nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie.

5.3 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (1.912 milioni di euro)

La movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)

Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Migliorie
beni di
terzi
Altri
beni
Immobilizz.
in corso e
acconti
Totale
Costo 75 2.774 1.956 330 440 1.642 51 7.268
Fondo ammortamento - (1.535) (1.659) (301) (253) (1.431) - (5.179)
Fondo svalutazione - (77) (7) (1) (5) - - (90)
Saldo al 1° gennaio 2017 75 1.162 290 28 182 211 51 1.999
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 30 60 9 33 51 26 209
Apporto da fusione - - 2 - - - - 2
Riclassifiche - 9 22 - 5 3 (39) -
Dismissioni - 1 (1) - (1) - - (1)
Ammortamento - (110) (72) (9) (30) (86) - (307)
(Svalutazioni)/Riprese di valore - 12 3 - (5) - - 10
Totale variazioni - (58) 14 - 2 (32) (13) (87)
Costo 75 2.814 1.963 322 475 1.700 38 7.387
Fondo ammortamento - (1.645) (1.656) (293) (281) (1.521) - (5.396)
Fondo svalutazione - (65) (3) (1) (10) - - (79)
Saldo al 31 dicembre 2017 75 1.104 304 28 184 179 38 1.912

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2017 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto di libro di complessivi 55 milioni di euro.

Di seguito si commentano le principali variazioni intervenute nell'esercizio 2017.

I nuovi investimenti per 209 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 30 milioni di euro, relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (23 milioni di euro) e di locali di smistamento posta (5 milioni di euro);
  • 60 milioni di euro per impianti, di cui 26 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 12 milioni di euro per l'installazione di ATM (automated teller machine), 10 milioni di euro per l'acquisizione di impianti di smistamento plichi e lavorazione pacchi, 7 milioni di euro per l'acquisizione di infrastrutture di telecomunicazione e 5 milioni di euro la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di videosorveglianza;
  • 33 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (20 milioni di euro) e la parte strutturale (13 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 51 milioni di euro per altri beni, di cui 45 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage;

• 26 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione, di cui 17 milioni di euro per lavori di restyling degli Uffici Postali e 5 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).

La voce apporto di fusione di complessivi 2 milioni di euro si riferisce all'acquisizione di impianti ed asset tecnologici già in uso rivenienti dall'operazione di fusione per incorporazione della controllata Postecom SpA.

Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 39 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.

Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso. (nota 2.5 – Uso di stime).

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (52 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente gli alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e gli alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
Esercizio
2017
Costo 142
Fondo ammortamento (85)
Fondo svalutazione (1)
Saldo al 1° gennaio 56
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 1
Dismissioni (1)
Ammortamento (4)
Riprese di valore (svalutazioni) -
Totale variazioni (4)
Costo 141
Fondo ammortamento (88)
Fondo svalutazione (1)
Saldo al 31 dicembre 52
Fair value al 31 dicembre 102

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre è rappresentato per 67 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda84 .

84 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di Livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 2.

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane SpA mantiene sostanzialmente i rischi e benefíci legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (385 milioni di euro)

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)
Diritti di
brevetto ind.le e
diritti di utilizz.
opere d'ingegno
Concessioni,
licenze, marchi
e diritti simili
Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Costo 2.309 2 82 2.393
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (2.025) (2) - (2.027)
Saldo al 1° gennaio 2017 284 - 82 366
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 95 - 98 193
Apporto da fusione 6 - 1 7
Riclassifiche 70 - (70) -
Dismissioni - - (1) (1)
Ammortamenti e svalutazioni (180) - - (180)
Totale variazioni (9) - 28 19
Costo 2.536 2 110 2.648
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (2.261) (2) - (2.263)
Saldo al 31 dicembre 2017 275 - 110 385

La movimentazione delle Attività immateriali è la seguente:

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Gli investimenti dell'esercizio 2017 in Attività immateriali ammontano a 193 milioni di euro e comprendono costi interni per 12 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori. Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, di 95 milioni di euro prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (44 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (30 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (18 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (12 milioni di euro).

Nel corso dell' esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 70 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

Le voce apporto di fusione di complessivi 7 milioni di euro, si riferisce all'acquisizione di applicativi e licenze software già in uso e di applicativi non ancora inseriti nel processo produttivo, rivenienti dall'operazione di fusione per incorporazione della controllata Postecom SpA.

A4 – PARTECIPAZIONI (2.081 milioni di euro)

La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:

tab. A4 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al Saldo al
31.12.17 31.12.16
Partecipazioni in imprese controllate 1.591 1.604
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 279 -
Partecipazioni in imprese collegate 211 211
Totale 2.081 1.815

Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Le Partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate si sono movimentate come di seguito rappresentato:

Tab. A4.1 - Movimentazione delle Partecipazioni nell'esercizio 2017 (milioni di euro)
Incrementi Decrementi Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldo al
01.01.17
Sottoscr.ni
/Vers. in
c/cap.le
Acquisti,
fusioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Vendite,
liquidazioni,
fusioni,
scissioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Rival. (Sval.) Saldo al
31.12.17
in imprese controllate
BancoPosta Fondi SpA SGR - - - 12 - - - - 12
CLP ScpA - - - - - - - - -
Consorzio PosteMotori - - - - - - - - -
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA - - - - - - - - -
EGI SpA 178 - - - - - - (6) 172
Indabox Srl 1 1 - - - - - - 2
Mistral Air Srl - 4 - - - - - (4) -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - - - - -
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 2 - - - - - - (2) -
PosteTutela SpA 1 - - - - - - - 1
Poste Vita SpA 1.219 - - - - - - - 1.219
Postecom SpA 13 - - - (13) - - - -
Postel SpA 121 - 4 - - - - - 125
PosteMobile SpA 60 - - - - - - - 60
Risparmio Holding SpA - - - - - - - - -
SDA Express Courier SpA 9 - - - - - - (9) -
Totale imprese controllate 1.604 5 4 12 (13) - - (21) 1.591
in imprese a controllo congiunto
FSIA Investimenti Srl - - 279 - - - - - 279
Totale imprese a controllo congiunto - - 279 - - - - - 279
in imprese collegate
ItaliaCamp Srl - - - - - - - - -
Anima Holding SpA 211 - - - - - - - 211
Conio Inc. - - - - - - - - -
Totale imprese collegate 211 - - - - - - - 211
Totale 1.815 5 283 12 (13) - - (21) 2.081

Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2017 sono le seguenti:

  • Sottoscrizione dell'aumento di Capitale sociale di Indabox Srl e costituzione di una riserva straordinaria per complessivi 0,8 milioni di euro, come deliberato dall'Assemblea straordinaria della partecipata in data 2 febbraio 2017.
  • Versamento a favore di Mistral Air Srl di complessivi 4 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 31 marzo 2017 e costituzione di una riserva straordinaria, come deliberato dalla Assemblea straordinaria della partecipata del 28 giugno 2017.
  • Acquisto, in data 15 febbraio 2017, da FSI Investimenti SpA (controllata per il 77,1% da CDP Equity SpA) di una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl, società che detiene il 49,5% della SIA SpA, leader nel business della monetica, dei pagamenti e dei servizi di rete85. Il corrispettivo dell'operazione di 278,3 milioni di euro, è stato corrisposto per l'80% al perfezionamento dell'acquisto ed è stato oggetto di aggiustamento in aumento per 0,55 milioni di euro in funzione dei valori della Posizione Finanziaria Netta di SIA SpA al 31 dicembre 2016.
  • Perfezionamento, in data 30 gennaio 2017, della scissione parziale di Postecom SpA in favore di Postel SpA del ramo d'azienda relativo alle attività connesse alla partecipazione in PatentiViaPoste ScpA e nel Consorzio Poste Motori e successiva fusione per incorporazione di Postecom SpA in Poste Italiane SpA. L'operazione effettuata in continuità di valori, con effetti giuridici, contabili e fiscali dal 1° aprile 2017, ha generato un avanzo da fusione di 2 milioni di euro rilevato nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

85 A seguito dell'operazione, Poste Italiane detiene indirettamente una partecipazione pari al 14,85% del capitale sociale della SIA SpA.

• Versamento a fondo perduto a favore di Risparmio Holding SpA di complessivi 4,2 milioni di euro per far fronte agli impegni assunti dalla società nell'esercizio 2016, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 13 gennaio 2017 della partecipata, anche mediante utilizzo di quanto accantonato nell'esercizio 2016 negli Altri fondi per rischi ed oneri (3,9 milioni di euro).

Infine, in data 6 marzo 2018, si sono compiutamente definiti gli accordi contrattuali tra Poste Italiane SpA, Anima Holding SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA, finalizzati al rafforzamento della partnership nel settore del risparmio gestito secondo i termini e condizioni annunciati in data 21 dicembre 2017. Per effetto di tali accordi, come meglio descritto nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie, Poste Italiane SpA manterrà il 100% della partecipazione nella controllata BancoPosta Fondi SpA SGR il cui valore contabile, alla data di predisposizione del presente bilancio, è stato pertanto riclassificato dalla voce Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione (nota A11).

Le operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2017 e nei primi mesi dell'esercizio 2018, sono descritte nelle note 3.1 – Principali operazioni societarie e 10 – Eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio.

Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti86, il valore delle seguenti partecipazioni è stato complessivamente ridotto di 21 milioni di euro (tab. C8). In particolare:

  • per la società EGI SpA, la cui partecipazione è stata svalutata di 6 milioni di euro, si è assunto il patrimonio netto rettificato delle plusvalenze latenti degli immobili di proprietà (al netto dei relativi effetti fiscali) come migliore approssimazione del suo valore d'uso, cautelativamente ritenuto un valido indicatore del valore recuperabile della società;
  • per le società Mistral Air Srl e SDA Express Courier SpA, le cui partecipazioni sono state interamente svalutate (13 milioni di euro), è stato inoltre effettuato un accantonamento ad Altri fondi per rischi e oneri (25 milioni di euro) per tener conto delle perdite sostenute dalle società al 31 dicembre 2017, che Poste Italiane intende ripianare;
  • per la società Poste Tributi ScpA, la cui liquidazione è stata deliberata dall'Assemblea Straordinaria dei soci in data 30 dicembre 2016 e trascritta in data 24 gennaio 2017 nel Registro delle imprese, la partecipazione è stata interamente svalutata (2 milioni di euro) ed è stato effettuato un accantonamento ad Altri fondi per rischi e oneri (2 milioni di euro) per tener conto dei prevedibili costi ed oneri netti di liquidazione stimati.

Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2018 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.

86 Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2017, si rinvia alla nota 2.5 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.

L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate al 31 dicembre 2017 è il seguente:

tab. A4.2 - Elenco delle Partecipazioni
-- -- -- -----------------------------------------
tab. A4.2 - Elenco delle Partecipazioni (migliaia di euro)
Denominazione Quota % Capitale
Sociale (1)
Utile/(Perdita)
dell'esercizio
Patr. netto
contabile
Patr. netto
pro quota
Valore
contabile al
31.12.17
Diff. tra
Patr. netto e
valore
contabile
in imprese controllate
BancoPosta Fondi SpA SGR 100,00 12.000 29.134 53.886 53.886 12.000 41.886
CLP ScpA 51,00 516 - 516 263 263 -
Consorzio PosteMotori 58,12 120 171 291 169 70 99
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA(2) 51,00 120 - 120 61 61 -
EGI SpA 55,00 103.200 1.843 237.263 130.495 171.721 (41.226)
Indabox Srl(2) 100,00 50 (289) 604 604 1.550 (946)
Mistral Air Srl 100,00 1.000 (7.611) (1.895) (1.895) - (1.895)
PatentiViaPoste ScpA(2) 69,65 120 (2) 125 87 84 3
(2)
Poste Tributi ScpA(in liquidazione )
80,00 2.583 (1.053) (1.590) (1.272) - (1.272)
PosteTutela SpA 100,00 153 298 13.441 13.441 818 12.623
Poste Vita SpA(2) 100,00 1.216.608 510.172 3.323.728 3.323.728 1.218.481 2.105.247
Postel SpA 100,00 20.400 118 101.459 101.459 125.511 (24.052)
PosteMobile SpA 100,00 32.561 18.659 57.905 57.905 60.580 (2.675)
Risparmio Holding SpA(2) 80,00 50 737 1.091 873 323 550
SDA Express Courier SpA 100,00 10.000 (31.990) (22.876) (22.876) - (22.876)
in imprese a controllo congiunto
FSIA Investimenti Srl(4) 30,00 20 24.816 951.930 285.579 278.870 6.709
in imprese collegate
ItaliaCamp Srl(3) 20,00 10 161 271 54 2 52
Anima Holding SpA(5) 10,04 5.926 78.347 839.693 84.305 210.468 (126.163)
Conio Inc.(2)(6) 20,00 22 (38) (51) (10) 22 (32)

(1) In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione delle società Anima Holding SpA e FSIA Investimenti Srl con sede sociale a Milano e della società Conio Inc. con sede sociale in California (USA).

(2) Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani e per la società Conio Inc. in conformità agli U.S. GAAP.

(3) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31 dicembre 2016.

(4) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CdA della società al 30 settembre 2017, comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede Purchase Price Allocation.

(5) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30 settembre 2017.

(6) Partecipazione acquisita a seguito della fusione per incorporazione della società Postecom SpA.

A5 - ATTIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA (60.048 milioni di euro)

tab. A5 - Attività finanziarie BancoPosta
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti e crediti 8 7.593 7.601 8 7.907 7.915
Investimenti posseduti sino a scadenza 11.667 1.245 12.912 11.213 1.470 12.683
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2] 11.667 1.245 12.912 11.213 1.470 12.683
Invest.disponibili per la vendita 37.319 1.821 39.140 35.893 1.370 37.263
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2] 37.278 1.821 39.099 35.789 1.370 37.159
Azioni 41 - 41 104 - 104
Strumenti finanziari derivati 394 1 395 185 6 191
Cash flow hedging 30 1 31 33 6 39
Fair value hedging 364 - 364 152 - 152
Totale 49.388 10.660 60.048 47.299 10.753 58.052

Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 144/2001 che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato e in particolare la gestione della liquidità derivante dalla raccolta effettuata, in nome proprio ma con vincoli riguardanti l'impiego, in conformità alla normativa applicabile, e la gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi (nota 5.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

Finanziamenti e crediti

tab. A5.1 - Finanziamenti e Crediti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Finanziamenti - - - - - -
Crediti 8 7.593 7.601 8 7.907 7.915
Depositi presso il M
EF
- 6.011 6.011 - 6.189 6.189
Altri crediti finanziari 8 1.582 1.590 8 1.718 1.726
Totale 8 7.593 7.601 8 7.907 7.915

Crediti

La voce Crediti include:

  • Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario87 .
  • Altri crediti finanziari, relativi a depositi in garanzia per 1.179 milioni di euro, di cui 1.110 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e 69 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

87 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.

Investimenti in titoli

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana, e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 48.430 milioni di euro.

tab. A5.2 - Movimentazione degli Investimenti in titoli (milioni di euro)
HTM AFS FV vs CE TOTALE
Titoli Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Saldo al 1° gennaio 2017 12.392 12.683 32.178
37.159
-
-
44.570 49.842
Acquisti 1.600 1.582 8.640 8.997 -
-
10.240 10.579
Rimborsi (1.300) (1.300) (990) (1.020) -
-
(2.290) (2.320)
Trasf.ti riserve di PN - - - (590) -
-
- (590)
Var. costo ammortizzato - (9) - (77) -
-
- (86)
Variazioni fair value a PN - - - (323) -
-
- (323)
Variazioni fair value a CE - - - (496) -
-
- (496)
Var.ni per op. di CFH (*) - (22) - - -
-
- (22)
Effetti delle vendite a CE - - - 506 -
-
- 506
Ratei esercizio corrente - 152 - 331 -
-
- 483
Vendite ed estinzione ratei - (174) (4.090) (5.388) -
-
(4.090) (5.562)
Saldo al 31 dicembre 2017 12.692 12.912 35.738 39.099 - - 48.430 52.011

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Al 31 dicembre 2017, il fair value88 del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza è di 14.384 milioni di euro (di cui 152 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione).

I titoli disponibili per la vendita sono iscritti al fair value di 39.099 milioni di euro (di cui 331 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione). L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 819 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 323 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo negativo di 496 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Nel portafoglio degli strumenti disponibili per la vendita sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 2.500 milioni di euro (di cui 1.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2017) emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2017 fair value complessivo di 2.485 milioni di euro).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 11 – Ulteriori Informazioni.

Investimenti in azioni

Sono rappresentati:

• per 37 milioni di euro, dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,89389 azioni ordinarie ogni azione di Classe C e opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;

88 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

89 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

• per 4 milioni di euro, dal fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 11 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto (nota B3).

Infine, nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2017, Poste Italiane SpA ha alienato in più soluzioni, e previa conversione in azioni di Classe A, le 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated di sua proprietà. L'operazione in oggetto ha generato una plusvalenza di complessivi 91 milioni di euro, rilevata come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritta nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

La movimentazione degli Strumenti finanziari derivati nell'esercizio è stata la seguente:

tab. A5.3 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Vendite a termine Asset swap Asset swap Acquisti a termine
Vendite a termine
Totale
nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value
Saldo al 1° gennaio 2017 400 3 - - 1.390 (65) 16.150 (2.052) - - - - 17.940 (2.114)
Incrementi/(decrementi) (*) -
(25)
1.408 (23) 50 (9) 5.205 446 -
-
92 - 6.755 389
Proventi/(Oneri) a CE (**) -
-
- - - - - 2 -
-
-
-
- 2
Operazioni completate (***) (400) 22 - - (330) 15 (1.600) 444 -
-
(92) - (2.422) 481
Saldo al 31 dicembre 2017 - - 1.408 (23) 1.110 (59) 19.755 (1.160) - - - - 22.273 (1.242)
Di cui:
Strumenti derivati attivi -
-
- - 175 31 9.370 364 -
-
-
-
9.545 395
Strumenti derivati passivi -
-
1.408 (23) 935 (90) 10.385 (1.524) -
-
-
-
12.728 (1.637)

(*) Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

(**) I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

(***) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 57 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.

Gli strumenti di fair value hedging hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione positiva netta efficace del fair value di 446 milioni di euro, i titoli coperti (tab. A5.2) hanno subito una variazione negativa netta di fair value di 496 milioni di euro, essendo la differenza di 50 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.

Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato le seguenti operazioni:

  • regolazione di acquisti a termine al 31 dicembre 2016 per 400 milioni di euro;
  • stipula di vendite a termine per un nozionale di 1.408 milioni di euro;
  • stipula di nuovi asset swap di cash flow hedge per un nozionale di 50 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di cash flow hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 330 milioni di euro;
  • stipula di nuovi asset swap di fair value hedge per un nozionale di 5.205 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 1.600 milioni di euro.

Gerarchia del fair value delle attività finanziarie BancoPosta

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie BancoPosta iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:

tab. A5.4 - Gerarchia del fair value (milioni di euro)
Descrizione 31.12.2016
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Investimenti disponibili per la vendita 36.244 2.859 37 39.140 35.280 1.956 27 37.263
Titoli a reddito fisso 36.244 2.855 - 39.099 35.280 1.879 - 37.159
Azioni - 4 37 41 - 77 27 104
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - 395 - 395 - 191 - 191
Totale Attività al fair value 36.244 3.254 37 39.535 35.280 2.147 27 37.454

Nel corso dell'esercizio 2017 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

Le variazioni intercorse nel Livello 3 si riferiscono principalmente alle variazioni di fair value delle azioni privilegiate Visa Incorporated.

A6 - ATTIVITÀ FINANZIARIE (1.198 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Finanziamenti e crediti 284 358 642 539 231 770
Finanziamenti 250 117 367 532 180 712
Crediti 34 241 275 7 51 58
Invest.disponibili per la vendita 551 5 556 562 12 574
Azioni 5 - 5 5 - 5
Titoli a reddito fisso 546 5 551 557 5 562
Altri investimenti - - - - 7 7
Totale 835 363 1.198 1.101 243 1.344

Finanziamenti e crediti

Finanziamenti

La quota non corrente è relativa ad un prestito subordinato irredimibile concesso alla controllata Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo.

La quota corrente si riferisce a conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati a normali condizioni di mercato.

Di seguito il dettaglio:

tab. A6.1 - Quota corrente dei finanziamenti (milioni di euro)

Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Denominazione Finanzia
menti
c/c di
corrisponden
za
Totale Finanzia
menti
c/c di
corrisponden
za
Totale
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA - - - 50 - 50
Mistral Air Srl - 13 13 - 10 10
PatentiViaPoste ScpA - - - - 1 1
Poste Tributi ScpA - 2 2 - 6 6
Postel SpA - 8 8 - 18 18
SDA Express Courier SpA - 93 93 - 94 94
- 116 116 50 129 179
Ratei su finanziamenti non correnti 1 - 1 1 - 1
Totale 1 116 117 51 129 180

Crediti

tab. A6.2 - Crediti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Vs. Controllante per rimborso mutui iscritti nel passivo - - - - 1 1
Depositi in garanzia - 4
0
4
0
- 5
0
5
0
Vs. acquirenti alloggi di servizio 5 2 7 7 - 7
Vs. Altri 2
9
199 228 - - -
Totale 34 241 275 7 51 58

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (nota D2).

I crediti verso Altri sono relativi al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA avvenuta in data 7 agosto 2017 (nota A11).

Investimenti disponibili per la vendita

tab. A6.3 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)
Azioni Titoli a reddito fisso Altri investimenti Totale
Valore di
bilancio
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Saldo al 1° gennaio 2017 5 500 562 5 7 574
Acquisti - - - - - -
Rimborsi - - - - - -
Trasf.ti riserve di PN - - - - (4) (4)
Var. costo ammortizzato - - - - - -
Var. fair value a PN - - (1) - - (1)
Var. fair value a CE - - (10) - - (10)
Effetti delle vendite a CE - - - - 4 4
Svalutazione - - - - - -
Ratei esercizio corrente - - 5 - - 5
Vendite ed estinzione ratei - - (5) (5) (7) (12)
Saldo al 31 dicembre 2017 5 500 551 - - 556

La voce Azioni, invariata rispetto al precedente esercizio, include la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014, e il costo storico di 4,5 milioni di euro della partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione.

La voce Titoli a reddito fisso è interamente rappresentata da titoli BTP. Di questi, 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.

La voce Altri investimenti accoglie strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes90 detenute da Poste Italiane SpA il cui valore, al 31 dicembre 2017, è pari a zero. Come meglio descritto nella nota 3.2 – Altri eventi di rilievo, nell'esercizio in commento è stata rilevata una perdita di natura non ricorrente pari al valore complessivo delle Notes, di 82 milioni di euro comprensivo degli interessi rilevati al 31 dicembre 2016, iscritta negli oneri finanziari.

Nel corso dell'esercizio in commento, Poste Italiane SpA ha effettuato la vendita di fondi comuni di investimento di tipo azionario di sua proprietà. Tale operazione ha generato una plusvalenza di 4 milioni di euro rilevata nella voce Proventi finanziari.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.4 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value
vs. conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio 2017 (7) (44) - (51)
Operazioni completate(*) 2 10 - 12
Saldo al 31 dicembre 2017 (5) (34) - (39)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - - -
Strumenti derivati passivi (5) (34) - (39)

tab. A6.4 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati

(*) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2017 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da nove contratti di Asset Swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Società ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;
  • da un contratto di Swap di cash flow hedging, stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B.7); con tale operazione, la Società si è assunta l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2017, all'1,843%.

90 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. Il prestito, convertibile, al verificarsi di determinate condizioni negative, in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes, ha maturato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2016 un interesse contrattuale del 7% nominale annuo.

Gerarchia del fair value delle Attività finanziarie

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:

31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Investimenti disponibili per la vendita 551 - 5 556 569 - 5 574
Titoli a reddito fisso 551 - - 551 562 - - 562
Azioni - - 5 5 - - 5 5
Altri investimenti - - - - 7 - - 7
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - -
Totale Attività al fair value 551 - 5 556 569 - 5 574

Nel corso dell'esercizio 2017 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

A7 - CREDITI COMMERCIALI (2.019 milioni di euro)

tab. A7 - Crediti commerciali
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 5 1.560 1.565 4 1.569 1.573
Crediti vs. imprese controllate e a controllo congiunto - 288 288 - 290 290
Crediti vs. Controllante - 166 166 - 236 236
Totale 5 2.014 2.019 4 2.095 2.099
di cui Patrimonio BancoPosta - 789 789 - 743 743

Crediti verso clienti

tab. A7.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Ministeri ed Enti Pubblici - 642 642 - 619 619
Cassa Depositi e Prestiti - 374 374 - 364 364
Corrispondenti esteri - 229 229 - 285 285
Crediti per servizi SMA 20 140 160 24 133 157
Crediti per conti con saldo debitore - 148 148 - 142 142
Crediti per altri servizi BancoPosta - 87 87 - 113 113
Crediti verso altri clienti - 411 411 - 321 321
Fondo svalutazione crediti vs. clienti (15) (471) (486) (20) (408) (428)
Totale 5 1.560 1.565 4 1.569 1.573
di cui Patrimonio BancoPosta - 536 536 - 545 545

I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:

• Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 253 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;

  • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 88 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
  • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, per 75 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro per compensi maturati nell'esercizio (al riguardo, si rimanda a quanto riportato nella nota 2.591);
  • Rimborso delle riduzioni tariffarie praticate agli editori nell'esercizio in commento, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 43 milioni di euro;
  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS, per 66 milioni di euro. Con riferimento a tale ultima partita, per la liquidazione di parte di quanto dovuto, l'INPS ha manifestato la propria disponibilità a definire una compensazione tra crediti vantati da parte della Società con passività che, secondo Poste Italiane, non hanno lo stesso grado di certezza, liquidità e esigibilità e che la Società ha rilevato con le modalità e nella misura prevista dai principi contabili di riferimento. Nelle more dell'adempimento della controparte, la Società ha dato mandato ai propri legali di agire per il recupero del credito, riservandosi di assumere azioni esecutive una volta esperiti tutti i tentativi di comporre la controversia.

I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2017.

I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.

I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) si riferiscono per 74 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano il servizio per conto proprio e per 86 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti degli operatori che svolgono il servizio per conto di terzi principalmente di posta massiva. L'incasso di questi ultimi viene delegato agli intermediari autorizzati allo svolgimento del servizio. Una quota di 20 milioni di euro è classificata nelle Attività non correnti.

I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta e comprendono rapporti pregressi, in gran parte oggetto di svalutazione, per i quali sono in corso attività di recupero.

I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: per 82 milioni di euro crediti per servizi di spedizione pacchi, per 45 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Time, per 26 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Target, per 20 milioni di euro crediti relativi al servizio di Notifica Atti Giudiziari, per 14 milioni di euro crediti riferiti al servizio Advice and Billing Mail e per 14 milioni di euro crediti per servizi telegrafici.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti è la seguente:

91 Vedi infra, Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato, riepilogo voce (vi), in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (77 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi residuali di 2 milioni di euro.

tab. A7.2 - Movimentazione del fondo svalutazione crediti verso clienti (milioni di euro)

Saldo al
01.01.17
Apporto
da fusione
Acc.ti
netti
Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.17
Amm.ni postali estere 5 - 2 - - 7
Amm.ni pubbliche 129 - - 11 - 140
Privati 261 15 20 - (1) 295
395 15 22 11 (1) 442
Per interessi per ritardati pagamenti 33 - 14 - (3) 44
Totale 428 15 36 11 (4) 486
di cui Patrimonio BancoPosta 141 - 9 - - 150

Il fondo svalutazione crediti verso la Pubblica Amministrazione si riferisce a partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti privati comprende quanto stanziato nell'ambito dell'operatività BancoPosta a presidio del rischio di mancato recupero di numerose partite individualmente non significative vantate nei confronti di correntisti con saldo debitore.

Crediti verso imprese controllate e a controllo congiunto

tab. A7.3 - Crediti verso imprese controllate e a controllo congiunto (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA - 1
BancoPosta Fondi SpA SGR 22 16
CLP ScpA 14 15
Consorzio PosteMotori 6 6
EGI SpA 1 1
Mistral Air Srl 2 2
PatentiViaPoste ScpA 6 5
Poste Tributi ScpA 5 6
Poste Vita SpA 139 130
Postecom SpA - 10
Postel SpA 41 52
PosteMobile SpA 18 22
SDA Express Courier SpA 28 17
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 6 7
Totale 288 290
di cui Patrimonio BancoPosta 172 162

Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:

  • Poste Vita SpA: si tratta principalmente (136 milioni di euro) di provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative svolta presso gli Uffici Postali e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta;
  • Postel SpA: si tratta principalmente (24 milioni di euro) di crediti relativi al servizio di recapito della Posta Massiva reso da Poste Italiane SpA e riscossi dalla controllata.

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:

tab. A7.4 - Crediti verso Controllante (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Servizio Universale 31 139
Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. 83 83
Remunerazione raccolta su c/c 25 8
Servizi delegati 56 28
Distribuzione Euroconvertitori - 6
Altri 2 3
F.do sval.cred. vs. Controllante (31) (31)
Totale 166 236
di cui Patrimonio BancoPosta 81 36

Nel dettaglio:

• I crediti per compensi del Servizio Universale sono cosi composti:

tab. A7.4.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Residuo esercizio 2015 - 67
Residuo esercizio 2014 - 41
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 31 139

Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati incassati 370 milioni di euro, di cui 262 milioni di euro relativi a compensi 2017 e 108 milioni di euro relativi a residui compensi degli esercizi 2015 e 2014.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Società che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. All'esito della consultazione pubblica, avviata dall'AGCom nel corso dell'esercizio 2016, l'Autorità ha pubblicato la delibera n. 298/17/CONS, nella quale ha quantificato l'onere del servizio postale universale per gli esercizi 2013 e 2014 rispettivamente in 393 milioni di euro e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza. L'Autorità ha infine stabilito che per gli esercizi oggetto di analisi non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del servizio universale. Avverso la delibera AGCom, in data 6 novembre 2017, la Società ha presentato ricorso al TAR.

In data 27 ottobre 2017 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto sostenuto dalla Società per gli esercizi 2015 e 2016.

  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017 e nei precedenti, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di 55 milioni di euro depositato dal MEF nel mese di dicembre 2017 su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato dal MEF e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2017 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per servizi delegati si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal Bancoposta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF rinnovata il 16 novembre 2017 per il triennio 2017-2019.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllante è la seguente:

tab. A7.5 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllante (milioni di euro)
Saldo al
01.01.17
Acc.ti
netti
Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.17
Fondo svalutazione crediti 31 - - - 31
Totale 31 - - - 31
di cui Patrimonio BancoPosta - - - - -

Tale fondo, che non si è movimentato nell'esercizio in commento, riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.

A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ (2.042 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A8 - Altri crediti e attività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti per sostituto di imposta 1.040 536 1.576 861 527 1.388
Crediti per accordi CTD 101 87 188 121 89 210
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) - 98 98 - 88 88
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 75 75 - 71 71
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività - 6 6 - 6 6
Crediti tributari - - - - - -
Crediti verso imprese controllate - 4 4 - 60 60
Crediti diversi 7 106 113 8 103 111
Fondo svalutazione crediti verso altri - (67) (67) - (59) (59)
Altri crediti e attività 1.148 845 1.993 990 885 1.875
Credito vs MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 - - - - 6 6
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C10] - 46 46 - 46 46
Credito per interessi attivi su rimborso IRAP [C10] - 3 3 - - -
Totale 1.148 894 2.042 990 937 1.927
di cui Patrimonio BancoPosta 1.040 607 1.647 861 601 1.462

In particolare:

• I crediti per sostituto di imposta, relativi al Patrimonio BancoPosta, si riferiscono principalmente:

  • per 1.040 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 201792; per tale voce, un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B9.3);
  • per 325 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2018 e da recuperare dalla clientela;
  • per 143 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che la Società assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
  • per 23 milioni di euro al saldo a credito verso l'Erario per imposta di bollo assolta in modo virtuale nell'esercizio 2017;
  • per 11 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2017 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013 e 30 luglio 2015 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 188 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040. Con riferimento ai crediti verso INPS (ex IPOST), scaduti per circa 42 milioni di euro, valgono le considerazioni espresse nella precedente nota A7. Il dettaglio dei crediti distinto per singoli accordi è il seguente:
tab A8.1 - Crediti per accordi CTD
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Attività
non
correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Crediti
vs. personale per accordo 2006 3 1 4 4 4 2 6 6
vs. personale per accordo 2008 29 13 42 45 38 13 51 56
vs. personale per accordo 2010 32 7 39 48 35 7 42 54
vs. personale per accordo 2012 25 7 32 40 30 7 37 46
vs. personale per accordo 2013 3 1 4 5 4 1 5 6
vs. personale per accordo 2015 4 1 5 5 5 1 6 7
vs. INPS (ex IPOST) - 42 42 42 - 42 42 42
vs. INPS 5 10 15 16 5 11 16 18
vs. fondi pensione - 5 5 5 - 5 5 5
Totale 101 87 188 121 89 210

• I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 62 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte alla Società nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.

92 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

  • Il credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08, riconosciuto nella Nota MEF del 7 agosto 2015, è stato incassato in data 30 novembre 2017.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES di complessivi 46 milioni di euro si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2017 sul credito per IRES sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro. Per il recupero dell'importo in questione si è aperto un contenzioso sul cui esito sussistono elementi di incertezza. Del residuo credito complessivo di 50 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) si è detto nella nota 2.5 – Uso di stime.
  • Il credito per interessi attivi su rimborso IRAP di 3 milioni di euro si riferisce agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2017 sul credito IRAP sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003 commentato nella nota C10.
  • La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è la seguente:
tab. A8.2 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri
(milioni di euro)
Saldo al
01.01.17
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
31.12.17
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 12 1 - 13
Crediti per accordi CTD 7 2 - 9
Altri crediti 40 5 - 45
Totale 59 8 - 67
di cui Patrimonio BancoPosta 22 5 - 27

A9 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (3.196 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al Saldo al
Denaro e valori in cassa 31.12.17
2.799
31.12.16
2.269
Depositi bancari 397 225
Totale 3.196 2.494

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sul libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (813 milioni di euro) e presso le Società di service (1.986 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 396 milioni di euro.

A10 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (2.039 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Depositi presso il MEF 379 1.310
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 1.648 1.395
Denaro e valori in cassa 12 10
Totale 2.039 2.715
di cui Patrimonio BancoPosta 391 1.321

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono un ammontare non disponibile di 55 milioni di euro depositato dal MEF su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato nel mese di dicembre 2017 in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie elettorali concesse dalla Società. Inoltre, i Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 15 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

A11 – ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA E DISMISSIONE

L'azzeramento della voce in commento (384 milioni di euro al 31 dicembre 2016) è attribuibile:

  • al perfezionamento, in data 7 agosto 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia, della cessione del 100% del Capitale Sociale di Banca del Mezzogiorno–MedioCreditoCentrale SpA a favore di Invitalia SpA, Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa. Tale operazione ha generato una plusvalenza netta di complessivi 14 milioni di euro rilevata come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritta nella voce Altri ricavi e proventi. Secondo quanto previsto dagli accordi di compravendita, a fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro93, sono stati incassati nell'esercizio in commento 158 milioni di euro; del residuo credito iscritto nella voce Altri crediti finanziari, al netto dell'effetto attualizzazione, 159 milioni di euro sono stati incassati nei primi mesi del 2018 e la restante parte sarà incassata in più soluzioni, l'ultima delle quali a cinque anni (30 milioni di euro);
  • alla riclassifica nella voce dedicata dell'attivo patrimoniale (nota A4) del valore contabile della partecipazione in BancoPosta Fondi SpA SGR per il venir meno dei requisiti previsti dall'IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".

93 Il corrispettivo dell'operazione di 390 milioni di euro, è stato rettificato di circa 3 milioni di euro per tener conto di taluni aggiustamenti previsti al verificarsi di determinate condizioni contrattualmente definite.

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2017, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Società non possiede azioni proprie.

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2017, in data 21 giugno 2017 la Società ha distribuito dividendi per 509 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,39).

B2 – RISERVE (1.431 milioni di euro)

tab. B2 - Riserve (milioni di euro)
Riserva
legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva
cash flow
hedge
Riserva
Avanzo da
Fusione
Totale
Saldo al 1° gennaio 2017 299 1.000 905 (18) - 2.186
di cui Patrimonio BancoPosta - 1.000 889 (17) - 1.872
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio - - (313) (57) - (370)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - 92 16 - 108
Trasferimenti a Conto economico - - (666) (4) - (670)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 173 2 - 175
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (714) (43) - (757)
Apporto da fusione - - - - 2 2
Destinazione utile 2016 - - - - - -
Saldo al 31 dicembre 2017 299 1.000 191 (61) 2 1.431
di cui Patrimonio BancoPosta - 1.000 179 (62) - 1.117

Il dettaglio è il seguente:

  • la Riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso dell'esercizio 2017 le variazioni negative complessivamente intervenute per 313 milioni di euro si riferiscono:
    • per 312 milioni di euro alla variazione negativa netta di valore degli investimenti del Patrimonio BancoPosta, composta per 323 milioni di euro dalla oscillazione negativa netta degli Investimenti in titoli e per 11 milioni di euro dalla oscillazione positiva degli Investimenti in azioni;
    • per 1 milione di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita del patrimonio non destinato.
  • la Riserva di cash flow hedge rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2017 le variazioni negative nette di fair value per complessivi 57 milioni di euro si riferiscono al valore degli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.

Con riferimento alla Riserva del Patrimonio BancoPosta, si rimanda alla nota 5.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta.

B3 - DISPONIBILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE RISERVE

Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2017 di 617 milioni di euro.

tab. B3 - Disponibilità e distribuibilità delle riserve (milioni di euro)

31.12.2017 Possibilità di
utilizzazione
Capitale sociale 1.306
Riserve di utili:
riserva legale 261 B
riserva legale 38 A B D
- riserva legale 299
- riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.000 - -
- riserva fair value 191
- -
- riserva cash flow hedge (61)
- -
- riserva avanzo da fusione 2
A B D
risultati portati a nuovo 106 - -
risultati portati a nuovo 1.059 C
risultati portati a nuovo 1.747 A B D
utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (137) - -
- risultati portati a nuovo 2.775
Totale 5.512
di cui quota distribuibile 1.787
A: aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per copertura perdite BancoPosta

D: per distribuzione ai soci

PASSIVO

B4 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.538 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

tab. B4 - Movimentazione fondi per rischi e oneri (milioni di euro)
--------------------------------------------------- -------------------
Descrizione Saldo al
01.01.17
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.17
Fondo rischi operativi 354 178 - (8) (95) 429
Fondo vertenze con terzi 309 90 - (40) (18) 341
Fondo vertenze con il personale (1) 118 13 - (33) (23) 75
Fondo oneri del personale 194 85 - (28) (119) 132
Fondo di incentivazione agli esodi 342 440 - - (342) 440
Fondo buoni postali prescritti 14 - 1 - - 15
Fondo oneri fiscali 4 - - - (1) 3
Altri fondi per rischi e oneri 73 39 - - (9) 103
Totale 1.408 845 1 (109) (607) 1.538
di cui Patrimonio BancoPosta 462 208 1 (19) (108) 544
Analisi complessiva fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 590 668
- quota corrente 818 870
1.408 1.538

(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 25 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 5 milioni di euro.

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente la definizione di partite derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società, passività per rischi inerenti servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, frodi, violazioni di natura amministrativa, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese, ovvero per errata applicazione dei termini di prescrizione e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in qualità di terzo pignorato. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 178 milioni di euro, riflettono principalmente l'aggiornamento delle probabili passività legate ai prodotti finanziari di terzi collocati nei primi anni 2000, ascrivibili per 35 milioni di euro all'iniziativa volontaria di tutela, deliberata in data 19 febbraio 2018 dal CdA di Poste Italiane a favore dei clienti che hanno investito nel fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 201794), e l'adeguamento di altre passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti. Gli utilizzi di complessivi 95 milioni di euro si riferiscono per 48 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo immobiliare IRS, dovute all'iniziativa straordinaria deliberata dal CdA di Poste Italiane in data 16 gennaio 2017.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti dell'esercizio di 90

94 L'iniziativa è descritta nell'Analisi e presidio dei rischi – Rischio reputazionale.

milioni di euro si riferiscono principalmente al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo di decrementa principalmente per il venir meno di passività identificate in passato per 40 milioni di euro e per passività definite per 18 milioni di euro.

  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli assorbimenti netti di 20 milioni di euro, al netto degli accantonamenti per spese legali, riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi, sia dell'applicazione della Legge n. 183 del 4 novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore dei lavoratori con "Contratto a Tempo Determinato – CTD" il cui contratto sia convertito giudizialmente a tempo indeterminato.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (85 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (28 milioni di euro) e per passività definite (119 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019.
  • Il Fondo Buoni Postali Prescritti è stanziato per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli anche successivamente alla loro prescrizione95 .
  • Il Fondo oneri fiscali è stanziato per fronteggiare stimate passività in materi tributaria.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Società risultino insufficienti al recupero delle somme, perdite sostenute da società controllate che la Società intende ripianare, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito dalla Società, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi. L'accantonamento dell'esercizio di 39 milioni di euro si riferisce in prevalenza alle prime due fattispecie.

B5 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (1.244 milioni di euro)

La movimentazione del TFR è la seguente:

95 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione. Al 31 dicembre 2017, il fondo è rappresentato dal valore attuale di passività complessive del valore nominale di 21 milioni di euro di cui si è stimata la progressiva estinzione entro l'esercizio 2043.

tab. B5 - Movimentazione TFR (milioni di euro)

Esercizio 2017
Saldo al 1° gennaio 1.315
componente finanziaria 20
effetto (utili)/perdite attuariali 2
Quota di competenza dell'esercizio: 22
Utilizzi dell'esercizio(1) (93)
Saldo al 31 dicembre 1.244
di cui Patrimonio BancoPosta 17

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto Finanziario, nell'esercizio 2017 gli utilizzi del TFR, al netto dell'apporto derivante dall'operazione di fusione per incorporazione della controllata Postecom SpA, ammontano a 94 milioni di euro.

La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono rappresentati da erogazioni eseguite per 91 milioni di euro, dal prelievo dell'imposta sostitutiva per 4 milioni di euro e da trasferimenti da alcune società del Gruppo per 2 milioni di euro.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

tab. B5.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2017 30.06.2017 31.12.2016
Tasso di attualizzazione 1,25% 1,67% 1,31%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50% 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,625% 2,625% 2,625%

tab. B5.2 - Basi tecniche demografiche

31.12.2017
RG48 differenziata per sesso
INPS 1998 differenziata per sesso
Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio.
All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un
tasso annuo dello 0.14%
1.25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
In accordo alle regole INPS

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

Totale 2 49
Altre variazioni legate all'esperienza (5) (16)
Variazione ipotesi finanziarie 7 65
Variazione ipotesi demografiche - -
31.12.2017 31.12.2016
tab. B5.3 - (Utili)/perdite attuariali (milioni di euro)

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:

tab. B5.4 - Analisi di sensitività (milioni di euro)
------------------------------------ -------------------
TFR al 31.12.2017 TFR al 31.12.2016
Tasso di inflazione +0,25% 1.263 1.336
Tasso di inflazione -0,25% 1.226 1.295
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.215 1.283
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.275 1.349
Tasso di turnover +0,25% 1.243 1.313
Tasso di turnover -0,25% 1.245 1.317

tab. B5.5 - Altre informazioni

31.12.2017
Service Cost previsto -
Duration media del Piano a benefici definiti 9,60
Turnover medio dei dipendenti 0,14%

B6 - PASSIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA (61.853 milioni di euro)

tab. B6 - Passività finanziarie BancoPosta
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali - 47.252 47.252 - 45.416 45.416
Finanziamenti 2.400 2.442 4.842 4.151 1.230 5.381
Debiti vs. istituzioni finanziarie 2.400 2.442 4.842 4.151 1.230 5.381
MEF conto Tesoreria dello Stato - 3.483 3.483 - 2.429 2.429
Strumenti finanziari derivati(1) 1.610 28 1.638 2.259 46 2.305
Cash flow hedging 96 17 113 80 21 101
Fair value hedging 1.514 11 1.525 2.179 25 2.204
Altre passività finanziarie - 4.638 4.638 - 3.662 3.662
Totale 4.010 57.843 61.853 6.410 52.783 59.193

(1) Ai fini della gerarchia del fair value , che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore dei derivati è di Livello 2.

Debiti per conti correnti postali

Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2017 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2018. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 677 milioni di euro, di cui 539 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA.

Finanziamenti

Debiti verso istituzioni finanziarie

Al 31 dicembre 2017, sono in essere debiti per 4.842 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 4.407 milioni di euro. Tali debiti sono così composti:

• 3.903 milioni di euro si riferiscono a Long Term RePo stipulati con primari operatori finanziari le cui risorse sono state interamente investite in titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;

• 939 milioni di euro si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento del BancoPosta mediante contratti di pronti contro termine con primari operatori finanziari finalizzati alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Il fair value96 dei debiti in commento al 31 dicembre 2017 ammonta a 4.853 milioni di euro.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B6.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 3.375 3.375 - 2.239 2.239
Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (84) (84) - (4) (4)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 157 157 - 159 159
Debiti per rischi operativi - 35 35 - 35 35
Totale - 3.483 3.483 - 2.429 2.429

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B6.1.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioni nette - 3.375 3.375 - 2.239 2.239
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - 671 671 - 671 671
MEF - Gestione pensioni di Stato - (671) (671) - (671) (671)
Totale - 3.375 3.375 - 2.239 2.239

Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 84 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2017, il saldo è rappresentato da un debito di 43 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 127 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2017, sono commentate nella nota A5.

96 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

Altre passività finanziarie

tab. B6.2 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 2.853 2.853 - 2.161 2.161
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 734 734 - 599 599
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 243 243 - 284 284
per assegni vidimati - 188 188 - 148 148
per RAV, F23, F24 e bolli auto - 145 145 - 153 153
per importi da accreditare alla clientela - 118 118 - 102 102
per depositi in garanzia - 100 100 - 32 32
per altri importi da riconoscere a terzi - 67 67 - 66 66
per altre partite in corso di lavorazione - 190 190 - 117 117
Totale - 4.638 4.638 - 3.662 3.662

I debiti per Depositi in garanzia si riferiscono a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).

B7 - PASSIVITÀ FINANZIARIE (1.355 milioni di euro)

tab. B7 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Finanziamenti 250 963 1.213 1.198 14 1.212
Obbligazioni 50 763 813 798 14 812
Debiti verso istituzioni finanziarie 200 200 400 400 - 400
Strumenti finanziari derivati(1) 35 4 39 47 4 51
Fair value hedging 30 4 34 40 4 44
Cash flow hedging 5 - 5 7 - 7
Passività finanziarie vs imprese controllate - 46 46 - 38 38
Altre passività finanziarie 1 56 57 1 - 1
Totale 286 1.069 1.355 1.246 56 1.302

(1) Ai fini della gerarchia del fair value , che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore dei derivati è di Livello 2.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la Società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge97 .

Obbligazioni

Nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo, le obbligazioni quotate emesse si riferiscono a:

• un prestito del valore nominale di 750 milioni di euro, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali, emesso in data 18 giugno 2013 al prezzo sotto la pari di 99,66; la durata del prestito è di cinque anni con

97 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

cedole annuali al tasso fisso del 3,25%. Il fair value98 del prestito in commento al 31 dicembre 2017 è di 775 milioni di euro;

• un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6. Il fair value99 di tale passività al 31 dicembre 2017 è di 53 milioni di euro.

Debiti verso istituzioni finanziarie

tab. B7.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Fin.to BEI TF scad. 11/04/2018 - 200 200 200 - 200
Fin.to BEI TF scad. 23/03/2019 200 - 200 200 - 200
Totale 200 200 400 400 - 400

TF: Finanziamento a tasso fisso

I due finanziamenti BEI a tasso fisso di complessivi 400 milioni di euro hanno un fair value100 al 31 dicembre 2017 di 402 milioni di euro.

Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella B7 approssima il relativo fair value.

Affidamenti

Al 31 dicembre 2017 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 1.173 milioni di euro (di cui linee per un miliardo di euro estinte in data 2 febbraio 2018);
  • linee di credito a revoca uncommitted per 1.059 milioni di euro;
  • affidamenti per scoperto di conto corrente per 160 milioni di euro;
  • affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 505 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2017, le linee di credito committed e uncommited non sono state utilizzate. Le linee di credito per il rilascio di garanzie personali sono state utilizzate per 172 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane

98 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

99 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

100 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

SpA e per 59 milioni di euro, nell'interesse di società del Gruppo. A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Le linee di credito a revoca uncommitted e gli affidamenti per scoperto di conto corrente risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale di 490 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2017.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti a medio e lungo termine in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2017, sono commentate nella nota A6.

Passività finanziarie verso imprese controllate

Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:

tab. B7.2 - Passività finanziarie verso imprese controllate

Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 20 4
EGI SpA 1 2
PosteTutela SpA - 1
Poste Vita SpA 1 -
Postecom SpA - 2
PosteMobile SpA 24 29
Totale 46 38

Altre passività finanziarie

La voce comprende per 56 milioni di euro il debito residuo verso FSI Investimenti SpA per l'acquisto della partecipazione nella FSIA Investimenti Srl avvenuto in data 15 febbraio 2017 (nota A4).

Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riportano le informazioni richieste dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B7.3 - Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento

Descrizione Saldo al
31.12.16
Flusso di cassa
da/(per) attività di
finanziamento
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.17
Finanziamenti 1.211 - 2 1.213
Obbligazioni 811 - 2 813
Debiti verso istituzioni finanziarie 400 - - 400
Passività finanziarie vs imprese controllate 38 8 - 46
Altre passività finanziarie 1 - 56 57
Totale 1.250 8 58 1.316

B8 - DEBITI COMMERCIALI (1.211 milioni di euro)

tab. B8 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Debiti verso fornitori 727 895
Debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto 230 269
Anticipi da clienti 245 208
Altri debiti commerciali 9 12
Totale 1.211 1.384
di cui Patrimonio BancoPosta 63 87

Debiti verso fornitori

tab. B8.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro) Descrizione Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16 Fornitori Italia 594 749 Fornitori estero 25 18 Corrispondenti esteri (*) 108 128 Totale 727 895 di cui Patrimonio BancoPosta 29 40

(*) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Debiti verso imprese controllate e controllo congiunto

tab. B8.2 - Debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Controllate dirette
CLP ScpA 84 111
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 9 9
EGI SpA 16 16
PatentiViaPoste ScpA 1 1
Poste Tributi ScpA - 5
PosteTutela SpA 47 47
Postecom SpA - 20
Postel SpA 15 21
PosteMobile SpA 5 3
SDA Express Courier SpA 41 36
Controllo congiunto
Gruppo FSIA 12 -
Totale 230 269
di cui Patrimonio BancoPosta 25 35

Anticipi da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:

tab. B8.3 - Anticipi da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.17
Saldo al
31.12.16
Anticipi da corrispondenti esteri 107 123
Anticipi da controllante [tab.A7.4] 55 -
Affrancatura meccanica 47 53
Spedizioni senza affrancatura 13 14
Spedizioni in abbonamento postale 7 7
Altri servizi 16 11
Totale 245 208
di cui Patrimonio BancoPosta - -

B9 - ALTRE PASSIVITÀ (2.775 milioni di euro)

tab. B9 - Altre passività
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 4 914 918 1 895 896
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 35 469 504 38 437 475
Altri debiti tributari 1.040 116 1.156 861 133 994
Debiti verso Controllante - - - - 21 21
Altri debiti verso imprese controllate 7 30 37 6 17 23
Debiti diversi 85 34 119 84 28 112
Ratei e risconti passivi di natura commerciale 11 30 41 12 25 37
Totale 1.182 1.593 2.775 1.002 1.556 2.558
di cui Patrimonio BancoPosta 1.115 65 1.180 936 61 997

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2017. Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B9.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
per 14^ mensilità - 222 222 - 227 227
per incentivi 4 447 451 1 533 534
per permessi e ferie maturate e non godute - 54 54 - 53 53
per altre partite del personale - 191 191 - 82 82
Totale 4 914 918 1 895 896
di cui Patrimonio BancoPosta - 14 14 - 14 14

Al 31 dicembre 2017, talune passività, che al 31 dicembre 2016 erano comprese nel fondo oneri del personale, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B9.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso INPS 1 375 376 - 348 348
Debiti verso fondi pensione - 80 80 - 81 81
Debiti verso INAIL 34 3 37 38 3 41
Debiti verso altri Istituti - 11 11 - 5 5
Totale 35 469 504 38 437 475
di cui Patrimonio BancoPosta - 7 7 - 7 7

Altri debiti tributari

tab. B9.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 93 93 - 108 108
Ritenute su c/c postali - 1 1 - 3 3
Debito per imposta di bollo 1.040 - 1.040 861 - 861
Debito per imposta sostitutiva - 1 1 - 1 1
Debiti tributari diversi - 21 21 - 21 21
Totale 1.040 116 1.156 861 133 994
di cui Patrimonio BancoPosta 1.040 9 1.049 861 11 872

In particolare:

  • Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalla Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2018.
  • Il Debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2017 sui buoni fruttiferi postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella nota A8 – Altri crediti e attività.

Debiti verso Controllante

I debiti verso controllante, che al 31 dicembre 2016 ammontavano a complessivi 21 milioni di euro, sono stati oggetto di regolazione finanziaria nel corso dell'esercizio 2017.

Altri debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto

tab. B9.4 - Altri debiti verso imprese controllate (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Denominazione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Controllate dirette
Mistral Air Srl 1 1 2 1 1 2
Poste Vita SpA - 15 15 - - -
Postel SpA 1 3 4 1 6 7
Risparmio Holding SpA - 1 1 - - -
SDA Express Courier SpA 5 10 15 4 10 14
Totale 7 30 37 6 17 23
di cui Patrimonio BancoPosta - - - - - -

Sono costituiti dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), ha verso le controllate per aver acquisito dalle stesse crediti per acconti versati, per ritenute subite e per imposte pagate all'estero, al netto dell'IRES dovuta dalla controllata Poste Vita SpA alla Controllante, nonché il beneficio connesso alle perdite fiscali apportate nel corso dell'esercizio 2017 da Mistral Air Srl, Postel SpA, SDA Express Courier SpA e Risparmio Holding SpA.

Debiti diversi

Il saldo dei Debiti diversi è così composto:

tab. B9.5 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 8 83 75 7 82
Depositi cauzionali 10 - 10 9 - 9
Altri debiti - 26 26 - 21 21
Totale 85 34 119 84 28 112
di cui Patrimonio BancoPosta 75 8 83 75 8 83

Nel dettaglio:

  • I debiti diversi della gestione BancoPosta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.
  • I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).

Ratei e risconti passivi di natura commerciale

Il dettaglio è il seguente:

tab. B9.6 - Ratei e risconti passivi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Ratei passivi - 2 2 - 2 2
Risconti passivi 11 28 39 12 23 35
Totale 11 30 41 12 25 37
di cui Patrimonio BancoPosta - 27 27 - 21 21

I Risconti passivi relativi al patrimonio non destinato si riferiscono principalmente:

  • per 7 milioni di euro a proventi di competenza futura riferiti a contributi deliberati dagli enti competenti a favore della Società, i cui costi connessi debbono ancora essere sostenuti;
  • per 4 milioni di euro a canoni di competenza futura, riscossi anticipatamente, derivanti dalla concessione in uso per un periodo trentennale di un impianto di posta pneumatica in Roma.

I Risconti passivi relativi al Patrimonio BancoPosta (27 milioni di euro) si riferiscono a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscosse anticipatamente.

5.4 NOTE AL CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI (8.060 milioni di euro)

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Ricavi per Servizi Postali 2.879 3.032
Ricavi per Servizi BancoPosta 5.106 5.114
Altri ricavi della vendita di beni e servizi 75 73
Totale 8.060 8.219

Ricavi per Servizi postali

tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Spedizioni senza la materiale affrancatura 1.053 1.068
Francatura meccanica presso terzi e presso UP 731 790
Corrispondenza e pacchi - estero 173 150
Servizi integrati 157 207
Carte valori 152 190
Spedizioni in abbonamento postale 95 102
Telegrammi 41 40
Altri servizi postali 172 114
Totale ricavi da mercato 2.574 2.661
Compensi per Servizio Universale 262 371
Integrazioni tariffarie Editoria 43 -
Totale ricavi 2.879 3.032

I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016. Nell'esercizio 2016 sono stati rilevati ulteriori compensi per circa 108 milioni di euro di competenza di anni precedenti101 .

La voce Integrazioni tariffarie Editoria102 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Società a titolo di rimborso delle riduzioni praticate

101 Trattasi di compensi a suo tempo sospesi nel Fondo svalutazione crediti verso il Controllante MEF rilevati nei ricavi a seguito di nuovi stanziamenti nel Bilancio dello Stato a copertura di impegni contrattuali pregressi.

102 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con Legge n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha ripristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.

agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2017, ma è oggetto di approvazione da parte della Commissione Europea.

Ricavi per Servizi BancoPosta

tab. C1.2 - Ricavi per Servizi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.566 1.577
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 1.475 1.509
Ricavi dei servizi di c/c 497 486
Intermediazione assicurativa 468 455
Commissioni su bollettini di c/c postale 434 463
Collocamento prodotti di finanziamento 214 203
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 194 151
Proventi dei servizi delegati 104 107
Collocamento fondi di investimento 41 29
Servizi di trasferimento fondi 37 41
Deposito Titoli 5 6
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 4 4
Altri prodotti e servizi 67 83
Totale 5.106 5.114

In particolare:

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 originariamente prevista per il quinquennio 2014-2018. In data 14 dicembre 2017 è stata sottoscritta la nuova Convenzione per il triennio 2018-2020.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:
tab. C1.2.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Proventi degli impieghi in titoli 1.448 1.489
Interessi attivi su titoli detenuti a scadenza (HTM
)
499 541
Interessi attivi su titoli disponibili per la vendita (AFS) 992 974
Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli disponibili per la vendita (49) (33)
interessi su operazioni di pronti contro termine 6 7
Proventi degli impieghi presso il MEF 27 20
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il M
EF)
27 20
Totale 1.475 1.509

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A5.

I proventi degli impieghi presso il MEF si riferiscono agli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto (210 milioni di euro), le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela (112 milioni di euro), le commissioni su carte di debito annuali (28 milioni di euro) e quelle relative alle transazioni (50 milioni di euro).
  • I ricavi per intermediazione assicurativa si riferiscono alle commissioni maturate nell'esercizio nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura, per effetto delle attività di collocamento delle polizze.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento di prestiti e mutui erogati da terzi.
  • I proventi dei servizi delegati sono relativi, principalmente, al compenso spettante alla Società per il servizio di pagamento delle pensioni e dei voucher dell'INPS (42 milioni di euro) e per i servizi svolti in base alla Convenzione con il MEF (57 milioni di euro).
  • La voce Altri prodotti e servizi accoglie principalmente le commissioni derivanti dall'accettazione dei modelli F24 (58 milioni di euro).

Altri ricavi della vendita di beni e servizi

Riguardano numerosi proventi tipici non ascrivibili specificamente all'attività postale o Bancoposta. Tra le principali voci di ricavo si rilevano: i proventi della raccolta delle richieste di permessi di soggiorno per 23 milioni di euro, e i proventi dei servizi di call center per 7 milioni di euro.

C2 - PROVENTI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA (646 milioni di euro)

tab. C2 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 639 595
Utili realizzati 547 473
Utili realizzati su altre partecipazioni 91 121
Dividendi da altre partecipazioni 1 1
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge 2 -
Utili da valutazione 2 -
Utili su cambi 5 4
Utili realizzati 5 4
T
o
tale
646 599

Gli utili realizzati nell'esercizio 2017 su altre partecipazioni si riferiscono alla plusvalenza derivante dalla vendita delle azioni della Mastercard Incorporated descritta nella nota A5 – Attività finanziarie BancoPosta.

C3 - ALTRI RICAVI E PROVENTI (584 milioni di euro)

tab. C3 - Altri ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Dividendi da società controllate 508 423
Plusvalenze da alienazione 17 1
Canoni di locazione 14 16
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 13 19
Contributi pubblici 9 11
Rimborso spese personale c/o terzi 5 4
Altri ricavi e proventi diversi 18 4
Totale 584 478

Dividendi da società controllate

tab. C3.1 - Dividendi da società controllate (milioni di euro)
Denominazione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Poste Vita SpA 470 340
BancoPosta Fondi SpA SGR 21 32
PosteMobile SpA 17 18
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA - 26
Postecom SpA - 7
Totale 508 423

Plusvalenze da alienazione

tab. C3.2 - Plusvalenze da alienazione (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Plusvalenze da alienazione di partecipazioni 14 -
Plusvalenze da alienazione di investimenti immobiliari 2 1
Plusvalenze da alienazione di immobili e terreni strumentali 1 -
Totale 17 1

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, per l'esercizio 2017 la voce in esame è esposta per 16 milioni di euro, al netto di minusvalenze per 1 milione di euro. Per l'esercizio 2016, la voce al netto di minusvalenze per 2 milioni di euro è esposta per valore negativo di 1 milione di euro.

Le plusvalenze da alienazione di partecipazioni hanno natura non ricorrente e si riferiscono alla cessione del 100% del Capitale Sociale di Banca del Mezzogiorno–MedioCreditoCentrale SpA.

C4 - COSTI PER BENI E SERVIZI (1.666 milioni di euro)

tab. C4 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Costi per servizi 1.288 1.323
Godimento beni di terzi 282 283
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 96 98
Totale 1.666 1.704

Costi per servizi

tab. C4.1 - Costi per servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 229 203
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 192 184
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 135 154
Spese per servizi del personale 133 146
Utenze energetiche e idriche 113 118
Servizio movimento fondi 88 92
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 84 83
Pulizia, smaltimento e vigilanza 65 66
Pubblicità e propaganda 62 65
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 54 67
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 53 59
Servizi di stampa e imbustamento 43 45
Consulenze varie e assistenze legali 19 23
Premi di assicurazione 9 9
Provvigioni ai rivenditori e diverse 7 7
Oneri per custodia e gestione titoli 2 2
Totale 1.288 1.323

Godimento beni di terzi

tab. C4.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Affitto immobili 159 163
Canoni di locazione 151 155
Spese accessorie 8 8
Veicoli in full rent 67 62
Noleggi apparecchiature e licenze software 52 52
Altri costi per godimento di beni di terzi 4 6
Totale 282 283

Gli oneri sostenuti per affitto di immobili strumentali si riferiscono a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza" in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. Inoltre

Poste Italiane SpA, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C4.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Carburanti, lubrificanti e combustibili 41 43
Cancelleria e stampati 20 22
Stampa francobolli e carte valori 6 6
Materiali di consumo e beni destinati alla vendita 29 27
Totale 96 98

C5 - ONERI DELL'OPERATIVITÀ FINANZIARIA (40 milioni di euro)

tab. C5 - Oneri dell'operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Interessi passivi 19 30
su operazioni di pronti contro termine 11 17
a favore della clientela 5 12
verso Controllante 4 2
Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) (1) (1)
Oneri da investimenti disponibili per la vendita 15 -
Perdite da realizzo 15 -
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge - 1
Perdite da valutazione - 1
Perdite su cambi 2 1
Perdite da valutazione 1 1
Perdite da realizzo 1 -
Oneri da operazioni di pronti contro termine - 7
Altri oneri 4 6
Totale 40 45

C6 - COSTO DEL LAVORO (5.877 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C6 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2017
Esercizio
2016
Salari e stipendi 4.050 4.116
Oneri sociali 1.150 1.166
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 248 254
Contratti di somministrazione/a progetto 2 -
Compensi e spese Amministratori 2 1
Pagamenti basati su azioni 3 1
Incentivi all'esodo 51 165
Accantonamenti netti per vertenze con il personale [tab. B4] (25) 4
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi [tab. B4] 440 342
Recuperi del personale per vertenze (6) (9)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (38) (48)
Totale 5.877 5.992

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:

tab. C6.1 - Numero dei dipendenti

Numero medio Numero puntuale
Organico stabile Esercizio 2017 Esercizio 2016 31.12.17 31.12.16
Dirigenti 594 608 583 588
Quadri - A1 6.476 6.489 6.344 6.360
Quadri - A2 8.203 8.248 8.073 8.084
Livelli B, C, D 111.695 116.200 108.409 112.532
Livelli E, F 734 1.005 622 873
Tot. unità tempo indeterminato (*) 127.702 132.550 124.031 128.437

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 134.190 (nell'esercizio 2016: 136.928).

C7 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (481 milioni di euro)

tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Ammortamenti Immobili, impianti e macchinari 307 319
Fabbricati strumentali 110 108
Impianti e macchinari 72 80
Attrezzature ind.li e comm.li 9 10
M
igliorie beni di terzi
30 32
Altri beni 86 89
Svalutazioni /assorbimento svalut.ni / rettifiche Immobili, impianti e macchinari(1) (10) (14)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 4 4
Ammortamenti e svalutazioni di Attività immateriali 180 195
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 180 195
Totale 481 504

(1) Si veda al riguardo la nota A1.

C8 - ALTRI COSTI E ONERI (459 milioni di euro)

tab. C8 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2017
Esercizio
2016
Svalutazioni nette e perdite su crediti (assorbimenti del fondo svalutazione) 30 10
Svalutazione crediti verso clienti [tab. A7.2] 22 13
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante [tab. A7.5] - (7)
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi [tab. A8.2] 8 4
Manifestazione di rischi operativi 60 42
Rapine subite 5 8
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi 1 1
Altre perdite operative del BancoPosta 54 33
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri 259 71
per vertenze con terzi [tab. B4] 50 (30)
per oneri non ricorrenti del BancoPosta [tab. B4] 170 86
per altri rischi e oneri [tab. B4] 39 15
Minusvalenze 1 2
Altre imposte e tasse 62 67
IM
U
26 27
TARSU/TARI/TARES/TASI 22 20
Altre 14 20
Svalutazione partecipazioni [tab. A4.1] 21 33
Altri costi correnti 26 30
Totale 459 255

Le svalutazioni di partecipazioni in imprese controllate sono commentate nella nota A4.

C9 - PROVENTI (43 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (150 milioni di euro)

Proventi finanziari

tab C9.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2017
Esercizio
2016
Proventi da società controllate e collegate 14 25
Interessi su finanziamenti 5 16
Interessi attivi su c/c di corrispondenza 1 1
Dividendi da società collegate(1) 8 8
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 9 7
Interessi su titoli a reddito fisso 16 17
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging (11) (10)
Utili realizzati 4 -
Altri proventi finanziari 9 11
Proventi finanziari su crediti attualizzati(2) 6 7
Interessi di mora 14 9
Svalutazione crediti per interessi di mora (14) (9)
Interessi su Crediti rimborso IRAP [tab. A8] 3 -
Interessi attivi su Contingent Convertible Notes - 3
Altri proventi - 1
Utili su cambi(1) 11 2
Totale 43 45

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2017 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate ammontano a 24 milioni di euro (35 milioni di euro nell'esercizio 2016).

(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD 2006, 2008, 2010, 2012, 2013 e 2015.

Oneri finanziari

tab. C9.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2017
Esercizio
2016
Oneri sulle passività finanziarie 29 30
su prestiti obbligazionari 27 27
su debiti verso istituzioni finanziarie 1 2
da strumenti finanziari derivati 1 1
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR [tab. B5] 20 23
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi [tab. B4] 1 1
Interessi passivi sulla liquidità propria [tab. C5] 1 1
Perdita contingent convertible notes 82 -
Svalutazione partecipazioni in joint venture - 4
Altri oneri finanziari 5 4
Perdite su cambi(1) 12 2
Totale 150 65

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2017 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 138 milioni di euro (63 milioni di euro nell'esercizio 2016).

C10 - IMPOSTE SUL REDDITO (56 milioni di euro)

tab. C10 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Descrizione IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 56 26 82 129 29 158
Imposte differite attive (24) (4) (28) 3 (5) (2)
Imposte differite passive 2 - 2 (3) - (3)
Totale 34 22 56 129 24 153

Il tax rate dell'esercizio 2017 è dell'8,31% ed è così composto:

tab. C10.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES (milioni di euro)
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Descrizione IRES Incidenza % Incidenza %
Utile ante imposte 673 779
Imposta teorica 162 24,0% 214 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Rettifiche di valore su partecipazioni 5 0,78% 9 1,17%
Dividendi da partecipazioni (117) -17,48% (113) -14,45%
Utili realizzati su partecipazioni (3) -0,47%
Utili realizzati su altre partecipazioni (21) -3,09% (32) -4,07%
Sopravvenienze passive indeducibili 5 0,70% 6 0,69%
Imposte indeducibili 5 0,76% 6 0,77%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 20 2,97% 26 3,36%
Imposte esercizi precedenti (19) -2,78% (5) -0,66%
Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016 - - 14 1,83%
Altre (3) -0,42% 4 0,44%
Imposta effettiva 34 4,98% 129 16,59%
tab. C10.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP (milioni di euro)
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Descrizione
IRAP
Incidenza
%
IRAP Incidenza
%
Utile ante imposte 673 779
Imposta teorica 31 4,57% 35 4,55%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Costo del personale indeducibile 12 1,70% 6 0,78%
Dividendi da partecipazioni (24) -3,51% (19) -2,52%
Utili realizzati su partecipazioni (1) -0,09% - -
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 5 0,80% 1 0,15%
Sopravvenienze passive indeducibili 1 0,13% 1 0,09%
Oneri e proventi finanziari 5 0,70% (1) -0,05%
Imposte indeducibili 1 0,18% 1 0,16%
Credito istanza di rimborso IRAP (9) -1,28% - -
Imposte esercizi precedenti (1) -0,09% (4) -0,49%
Altre 2 0,23% 4 0,45%
Imposta effettiva 22 3,33% 24 3,13%

Imposte correnti

tab. C10.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
Imposte correnti 2017
Descrizione IRES IRAP
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio (68) 1 (67)
Pagamenti 373 29 402
per acconti dell'esercizio corrente 305 29 334
per saldo esercizio precedente 68 - 68
Incasso credito istanza di rimborso IRES (1) - (1)
Credito istanza di rimborso IRAP - 9 9
Accantonamenti a Conto Economico (56) (35) (91)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 1 - 1
Consolidato fiscale (188) - (188)
Altro 7 (*) - 7
Saldo al 31 dicembre 68 4 72
di cui:
Crediti per imposte correnti 68 9 77
Debiti per imposte correnti - (5) (5)

(*) La voce accoglie crediti per ritenute su provvigioni.

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2017 riguardano:

  • il credito di 59 milioni di euro determinato dagli acconti IRES e IRAP versati, dai crediti IRAP rivenienti dal precedente esercizio e dalle ritenute IRES subite al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio;
  • il credito IRAP di 9 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003. Il provento di natura non ricorrente è stato accertato nell'esercizio in commento a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Società (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 2.5 – Uso di stime). Al 31 dicembre 2017, sono stati inoltre accertati gli interessi maturati su tale somma (anch'essi di natura non ricorrente) per un importo pari a 3 milioni di euro, iscritti per natura nei proventi finanziari (tab. C9.1) e il relativo credito è stato rilevato negli Altri crediti e attività (tab. A8);
  • il residuo credito IRES di 4 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A8).

Imposte differite

Al 31 dicembre 2017, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C10.4 - Imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Saldo al Saldo al
31.12.16
31.12.17
Imposte differite attive 762 672
Imposte differite passive (315) (536)
Totale 447 136
di cui Patrimonio BancoPosta
Imposte differite attive 406 321
Imposte differite passive (308) (530)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario). Per tale ultima imposta l'aliquota media ponderata è del 4,57%. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C10.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2017
Saldo al 1° gennaio 136
Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a CE
Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a CE adeguamento aliquota IRES
26
-
Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a PN
Apporto da fusione
[tab. C10.8] 282
3
Saldo al 31 dicembre 447

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C10.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive (milioni di euro)
Descrizione Invest.ti
Immo
b.ri
A
ttività e
passività
finanziarie
F
o
ndi
rettif.vi
dell'attivo
F
o
ndi per
rischi e
o
neri
A
ttualiz
zazio
ne
F
o
ndo
T
F
R
A
ltre
T
o
tale
Saldo al 1° gennaio 2017 16 206 75 308 25 42 672
Proventi/(Oneri) imputati a CE - - 3 22 - 3 28
Proventi/(Oneri) imputati a PN - 60 - - (1) - 59
Apporto da fusione - - 3 - - - 3
Saldo al 31 dicembre 2017 16 266 81 330 24 45 762
tab. C10.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive (milioni di euro)
Descrizione A
ttività e
passività
finanziarie
A
ttività
materiali
A
ltre
T
o
tale
Saldo al 1° gennaio 2017 535 1 - 536
Oneri/(Proventi) imputati a CE
Oneri/(Proventi) imputati a PN
Apporto da fusione
-
(223)
-
-
-
-
2
-
-
2
(223)
-
Saldo al 31 dicembre 2017 312 1 2 315

Il decremento del saldo delle imposte differite passive riferito alle attività e passività finanziarie è riconducibile principalmente alle variazioni intervenute nella riserva di fair value commentate nella nota B2.

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Al 31 dicembre 2017 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C10.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio
2017
Esercizio
2016
Riserva fair value per strumenti finanziari disponibili per la vendita 265 602
Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura 18 11
Utili / (Perdite) attuariali da TFR (1) (5)
Risultati a nuovo per operazioni con gli azionisti - (2)
Totale 282 606

5.5 PARTI CORRELATE

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 Dicembre 2017 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2017
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e attività Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass.
finanziarie
BancoPosta
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 22 - - 19 20 - -
CLP ScpA - - 14 - - 10 - 84 -
Consorzio PosteMotori - - 6 - - 41 - - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - 6 - 9 -
EGI SpA - - 1 - - 12 1 16 -
Mistral Air Srl - 13 2 - - - - - 2
PatentiViaPoste ScpA - - 6 - - 8 - 1 -
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) - 2 5 1 - 7 - - -
PosteTutela SpA - - - - - 7 - 47 -
Poste Vita SpA - 251 139 - - 570 1 - 15
Postel SpA - 8 41 1 - 5 - 15 4
PosteMobile SpA - - 18 1 - 15 24 5 -
Risparmio Holding SpA - - - - - - - - 1
SDA Express Courier SpA - 93 28 1 - 3 - 41 15
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - - 6 - - 2 - - -
Poste Welfare Servizi Srl - - - - - 3 - - -
Controllo congiunto
Gruppo SIA - - - - - - - 12 -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 6.011 - 312 17 379 3.483 - 97 8
Rapporti Diretti 6.011 - 198 17 379 3.483 - 56 -
Agenzie ed altre dipendenze territoriali - - 114 - - - - 3 8
ex Provveditorato Generale dello Stato - - - - - - - 38 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.485 - 374 - - - 56 - -
Gruppo Enel - - 29 - - - - 5 -
Gruppo Eni - - 1 - - - - 19 -
Gruppo Equitalia - - - - - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - - 32 -
Gruppo Monte dei Paschi di Siena - - 2 - 6 - - - -
Gruppo Invitalia - 228 2 - - - - - -
Altre correlate esterne - - 4 - - - - 14 61
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne - - (42) (11) - - - - -
Totale 8.496 595 970 10 385 4.191 102 397 106

Denominazione Att. finanziarie BancoPosta Attività finanziarie Cred. comm.li Altri crediti e attività Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Pass. finanziarie BancoPosta Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass. Controllate dirette Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA - 250 1 - - 25 - - - BancoPosta Fondi SpA SGR - - 16 - - 12 4 - - CLP ScpA - - 15 - - 1 - 111 - Consorzio PosteMotori - - 6 - - 27 - - - Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - - - 9 - EGI SpA - - 1 - - 12 2 16 - Mistral Air Srl - 10 2 - - 1 - - 1 PatentiViaPoste ScpA - 1 5 - - 4 - 1 - Poste Tributi ScpA - 6 6 - - 2 - 5 - PosteTutela SpA - - - - - 13 1 47 - Poste Vita SpA - 251 130 56 - 186 - - - Postecom SpA - - 10 2 - 5 2 20 - Postel SpA - 18 52 - - 2 - 21 7 PosteMobile SpA - - 22 1 - 21 29 3 - SDA Express Courier SpA - 94 17 1 - 4 - 36 14 Controllate indirette Poste Assicura SpA - - 7 - - 3 - - - Correlate esterne Ministero Economia e Finanze 6.189 1 327 21 1.310 2.429 - 108 21 Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.509 - 364 - - - - 18 - Gruppo Enel - - 29 - - - - 8 - Gruppo Eni - - 7 - - - - 14 - Gruppo Equitalia - - 90 - - - - 3 8 Gruppo Leonardo - - - - - - - 30 - Altre correlate esterne - - 4 - - - - 14 62 F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne - - (40) (10) - - - - - Totale 7.698 631 1.071 71 1.310 2.747 38 464 113 Saldo al 31.12.2016

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)

Al 31 dicembre 2017, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 71 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Rapporti economici con entità correlate Esercizio 2017 (milioni di euro)
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e macchin. Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Oneri
dell'operatività
finanziaria
Costo del lavoro Altri costi e
oneri
Oneri
finanziari
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA 1 - - - - - - - - -
BancoPosta Fondi SpA SGR 43 21 1 - - - - - - -
CLP ScpA 8 1 - - 1 153 - - 1 -
Consorzio PosteMotori 40 - - - - - - - - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - 6 - 23 - - - -
EGI SpA - 1 - - - 99 - - - -
PatentiViaPoste ScpA 25 - - - - - - - 1 -
Postecom SpA - - - - 5 9 - - - -
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) 1 - - - - - - - - -
PosteTutela SpA - 1 - - - 98 - - - -
Poste Vita SpA 470 471 4 - - - - - - -
Postel SpA 4 1 - - - 43 - 1 - -
PosteMobile SpA 16 18 - - - 2 - - - -
SDA Express Courier SpA 7 4 1 - - 80 - - - -
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 23 - - - - - - - - -
Controllo congiunto
Gruppo SIA - - - - 3 28 - - - -
Collegate
Gruppo Anima
Correlate esterne
2 - 8 - - - - - - -
Ministero Economia e Finanze 514 3 - - - 5 3 - - 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.578 - - - - - - - - -
Gruppo Enel 70 - - - - - - - 2 -
Gruppo Eni 9 - - - - 31 - - - -
Gruppo Equitalia 1 - - - - - - - - -
Gruppo Leonardo 1 - - - 12 29 - - - -
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 17 - - - - - - - - -
Gruppo Invitalia 3 14 - - - - - - - -
Altre correlate esterne 11 - - - - 14 - 39 - -
Totale 2.844 535 14 6 21 614 3 40 4 1
Esercizio 2016
Ricavi
Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Oneri
dell'operatività
finanziaria
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
finanziari
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA 2 26 2 - - - - - - -
BancoPosta Fondi SpA SGR 31 32 - - - - - - - -
CLP ScpA 12 - - 5 - 171 - - 1 -
Consorzio PosteMotori 40 - - - - - - - - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - 47 - - - -
EGI SpA - 1 - - - 102 - - - -
Mistral Air Srl - 1 - - - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA 25 - - - - - - - 1 -
Poste Tributi ScpA 5 - - - - - - - 5 -
PosteTutela SpA - 1 - - - 100 - - - -
Poste Vita SpA 456 341 13 - - - - - - -
Postecom SpA - 9 - - 15 40 - - - -
Postel SpA 4 2 - - - 25 - 1 - -
PosteMobile SpA 16 20 - - - 3 - - - -
SDA Express Courier SpA 5 3 1 - - 58 - 1 - -
Controllate indirette - - - - -
Poste Assicura SpA 21 - - - - - - - - -
Collegate
Gruppo Anima - - 8 - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 535 4 - - - 2 1 - (6) 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.588 - - - 5 23 - - - -
Gruppo Enel 81 - - - - - - - - -
Gruppo Eni 23 - - - - 30 - - - -
Gruppo Equitalia 59 - - - - 3 - - - -
Gruppo Leonardo - - - - 10 30 - - - -
Altre correlate esterne 7 - - - - 21 - 42 - -
Totale 2.910 440 24 5 30 655 1 44 1 1

Al 31 dicembre 2017, gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale sono pari a 11 milioni di euro (6 milioni al 31 dicembre 2016).

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza la materiale affrancatura, per i servizi di incasso, per il servizio integrato notifiche e rendicontazione dei pagamenti tramite F24. I costi sostenuti si riferiscono principalmente a servizi di trasmissione dei flussi di rendicontazione relativi ai versamenti unificati. A seguito della creazione dell'Agenzia delle Entrate e delle riscossioni, ente pubblico economico sottoposto ad indirizzo e vigilanza del MEF, e conseguente scioglimento delle principali società rientranti nel Gruppo Equitalia, taluni compensi per servizio integrato notifiche e per spedizioni senza materiale affrancatura nonché i costi sostenuti per trasmissione di flussi telematici F24, che alla data del 31 Dicembre 2016 erano esposti verso il Gruppo Equitalia, sono esposti verso la controllante MEF.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva, per spedizioni senza materiale affrancatura e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza e per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.
  • Gli altri ricavi e proventi riconosciuti dal Gruppo Invitalia si riferiscono alla plusvalenza rilevata a seguito della cessione della partecipazione della Banca del Mezzogiorno–MedioCreditoCentrale SpA (nota A11).

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate
(milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%) Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%)
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie BancoPosta 60.048 8.496 14,1 58.052 7.698 13,3
Attività finanziarie 1.198 595 49,7 1.344 631 46,9
Crediti commerciali 2.019 970 48,0 2.099 1.071 51,0
Altri crediti e attività 2.042 10 0,5 1.927 71 3,7
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.039 385 18,9 2.715 1.310 48,3
Fondi per rischi e oneri 1.538 71 4,6 1.408 60 4,3
Passività finanziarie BancoPosta 61.853 4.191 6,8 59.193 2.747 4,6
Passività finanziarie 1.355 102 7,5 1.302 38 2,9
Debiti commerciali 1.211 397 32,8 1.384 464 33,5
Altre passività 2.775 106 3,8 2.558 113 4,4
Rapporti economici
Ricavi e proventi 8.060 2.844 35,3 8.219 2.910 35,4
Altri ricavi e proventi 584 535 91,6 478 440 92,1
Costi per beni e servizi 1.666 614 36,9 1.704 655 38,4
Oneri dell'operatività finanziaria 40 3 7,5 45 1 2,2
Costo del lavoro 5.877 40 0,7 5.992 44 0,7
Altri costi e oneri 459 15 3,3 255 7 2,7
Oneri finanziari 150 1 0,7 65 1 1,5
Proventi finanziari 43 14 32,6 45 24 53,3
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 5 723 n.a. 2.422 3.599 n.a.
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (181) 183 n.a. (240) 112 n.a.
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli
azionisti
(501) (328) 65,5 (987) (477) 48,3

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione 2017 2016
Competenze con pagamento a breve/medio termine 11.577 13.503
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 463 552
Altri benefici con pagamento a lungo termine 7 452
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 6.979 3.845
Pagamenti basati su azioni 2.034 812
Totale 21.060 19.164
Compensi e spese Sindaci (migliaia di euro)
Descrizione 2017 2016
Compensi 271 228
Spese - 1
Totale 271 229

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società ammontano, per l'esercizio 2017, a 76 migliaia di euro. Nella determinazione delle stesse non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2017 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione del 20 settembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato l'operatività di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli governativi e/o garantiti dallo Stato Italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da parte del Patrimonio BancoPosta, con Monte Paschi Capital Services Banca per le Imprese SpA, qualificabile come parte correlata di Poste Italiane in quanto soggetta al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze tramite Banca Monte dei Paschi di Siena SpA.

A seguito della conclusione dell'accordo, sono state realizzate, a partire dal mese di ottobre 2017, cinque operazioni in PCT passive e 23 operazioni di buy & sell back, scadute nel periodo, nonché due operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio tasso e due operazioni di vendita forward titoli.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 dicembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la sottoscrizione dell'accordo con Cassa Depositi e Prestiti che disciplina, per il triennio 2018-2020, l'attività di raccolta e collocamento dei prodotti del Risparmio Postale svolta da Poste Italiane per il tramite di BancoPosta per conto di Cassa depositi e prestiti.

6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

PREMESSA

Rispetto alla versione presentata fino alla scorsa chiusura contabile annuale, la presente nota ha subito alcune modifiche di forma e contenuti.

Per agevolare il percorso di lettura della nota e consentirne la comparabilità rispetto al passato, di seguito si rappresenta una breve sintesi delle modifiche apportate:

  • La nota "Presidio dei rischi" è riportata una sola volta, in un'area "comune" a Gruppo Poste Italiane e a Poste Italiane SpA, ed include la trattazione relativa sia ai rischi di natura finanziaria (ai sensi dell'IFRS 7) sia ai rischi di altra natura per i quali si ritenga opportuno/necessario dare informativa in tale contesto.
  • Con riferimento ai rischi finanziari, per ciascuno di essi vengono fornite informazioni quali/quantitative sull'esposizione del Gruppo, con l'indicazione di quanto specificamente riferito a Poste Italiane SpA. Nei casi in cui l'esposizione al rischio sia riferibile al Gruppo, la disclosure qualitativa è riportata una sola volta, evidenziando quanto attinente alla Capogruppo e quanto alle altre società del Gruppo, mentre i dati quantitativi (relativi ai saldi che rilevano alla data di reporting e all'esito dell'eventuale stress test eseguito) sono riportati sia a livello consolidato sia con riguardo a Poste Italiane SpA. Diversamente, nei casi in cui l'esposizione al rischio riguardi la sola operatività della Capogruppo, tale esclusività è esplicitata in premessa al rischio stesso.

RISCHI FINANZIARI

Di seguito si riporta il presidio dei rischi finanziari al 31 dicembre 2017, secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative.

Il coordinamento e la gestione delle operazioni d'impiego e la copertura dei rischi sul mercato dei capitali sono affidati alla funzione Coordinamento Gestione Investimenti della Capogruppo, con l'obiettivo di garantire l'unitarietà di indirizzo tra le diverse entità finanziarie del Gruppo Poste Italiane. Le attività di tesoreria aziendale e centralizzata, la definizione della struttura di capitale ottimale del Gruppo, nonché la valutazione delle operazioni di funding e di finanza straordinaria e agevolata, sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.

• Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro103, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso

103 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma

la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività vengano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285104, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF105), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali nel 2017, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire da giugno, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF. L'indice di leva finanziaria (leverage ratio) al 31 dicembre 2017 si attesta a circa il 3,11% (3% valore minimo di riferimento normativo). Al fine di riequilibrare tale indice ai valori obiettivo interni (3,15%), in data 25 gennaio 2018 il Consiglio di amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il progetto di ricapitalizzazione del BancoPosta, da attuarsi con il conferimento di riserve disponibili per 210 milioni di euro. Le funzioni competenti procederanno anche nel corso del 2018 ad un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificarne nel tempo l'allineamento ad obiettivi, soglie e limiti RAF.

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si avvale di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio e depositi bancari a termine. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

• Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.

285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

Dal 1° aprile 2015, la corrispondenza tra raccolta dalla clientela privata BancoPosta e relativi impieghi, verificata con cadenza trimestrale, è riferita al costo ammortizzato calcolato sul corso secco degli strumenti in portafoglio. In precedenza, l'equivalenza era misurata con riferimento al valore nominale degli strumenti in portafoglio.

104 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.

105 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

Le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Su tali tipologie di prodotto la Compagnia presta di norma la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza (al 31 dicembre 2017, compreso tra 0% e 1,5%). Gli utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio (nota 2.3 in relazione ai Contratti assicurativi).

L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

I prodotti di tipo index e unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in titoli di Stato italiani, warrant e fondi comuni d'investimento. Sulle polizze index linked in portafoglio, la Compagnia assume il rischio di insolvenza del soggetto emittente i titoli a copertura e, laddove previsto contrattualmente, offre la garanzia al cliente di un rendimento minimo. La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti con particolare focus sul rischio legato alla solvibilità dell'emittente.

Le politiche di investimento della Compagnia assicurativa danni Poste Assicura SpA hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale dell'Azienda, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione del 19 ottobre 2017. Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che, per il business danni non dovrà tenere conto dei citati vincoli circa il rendimento minimo garantito, ma sarà rivolta alla ottimale gestione della liquidità per far fronte alle richieste di indennizzo.

Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.

Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, istituito nel 2015, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno, alla gestione dei rischi e, a partire dal mese di febbraio 2018, alle tematiche inerenti la sostenibilità di Poste Italiane SpA.
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 in sostituzione del preesistente Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata.
  • il Comitato Investimenti della Compagnia assicurativa Poste Vita SpA, sulla base delle analisi effettuate dalle competenti Funzioni aziendali, svolge funzioni consultive all'Alta Direzione in merito alla definizione della strategia di investimento, all'attuazione e al monitoraggio della stessa;
  • apposite funzioni istituite presso la Capogruppo e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (Bancoposta Fondi SpA SGR e Poste Vita SpA) svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi in ottemperanza al principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio;
  • il Comitato Interfunzionale BancoPosta, istituito con il Regolamento del Patrimonio, ha funzioni consultive e propositive con compiti di raccordo della Funzione di BancoPosta con le altre funzioni della società gemmante; il Comitato è presieduto dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Capogruppo ed è composto in modo permanente dal Responsabile della Funzione BancoPosta e dai responsabili delle funzioni interessate di Poste Italiane SpA.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Rischio prezzo

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono a quelle poste finanziarie attive "disponibili per la vendita" ovvero "detenute a fini di negoziazione", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2017, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato. Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio prezzo (milioni di euro)
Descrizione Esposizione Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
al rischio + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2017
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 1.248 117 (117) 111 (111) - - 6 (6)
Azioni 58 10 (10) 4 (4) - - 6 (6)
Altri investimenti 1.190 107 (107) 107 (107) - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 22.452 804 (804) 804 (804) - - - -
Azioni 58 14 (14) 14 (14) - - - -
Obbligazioni strutturate - - - - - - - - -
Altri investimenti 22.394 790 (790) 790 (790) - - - -
Strumenti finanziari derivati 184 47 (47) 47 (47) - - - -
Fair Value rilevato a CE 184 47 (47) 47 (47) - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2017 23.884 968 (968) 962 (962) - - 6 (6)
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 1.335 183 (183) 158 (158) - - 25 (25)
Azioni 120 26 (26) 4 (4) - - 22 (22)
Altri investimenti 1.215 157 (157) 154 (154) - - 3 (3)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 14.786 586 (586) 586 (586) - - - -
Obbligazioni strutturate 441 15 (15) 15 (15) - - - -
Altri investimenti 14.345 571 (571) 571 (571) - - - -
Strumenti finanziari derivati 233 59 (59) 59 (59) - - - -
Fair Value rilevato a CE 233 59 (59) 59 (59) - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2016 16.354 828 (828) 803 (803) - - 25 (25)

Gli Investimenti disponibili per la vendita si riferiscono a:

  • altri investimenti riferiti a quote di fondi comuni detenuti da Poste Vita SpA per 1.190 milioni di euro posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate;
  • azioni detenute dal Patrimonio BancoPosta, per complessivi 41 milioni di euro costituiti per 37 milioni dalle azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) e per 4 milioni dalle azioni di classe C della Visa Incorporated. Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE;
  • azioni detenute da Poste Vita SpA nell'ambito delle Gestioni separate di Ramo I, per 17 milioni di euro.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio prezzo riguarda investimenti di Poste Vita SpA per complessivi 22.452 milioni di euro, di cui 21.364 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I e circa 1.088 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III.

Infine, nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in warrants detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni associate alle polizze di Ramo III.

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.

Poste Italiane Spa - Rischio prezzo (milioni di euro)

Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 41 5 (5) - - 5 (5)
Azioni 41 5 (5) - - 5 (5)
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita - - - - - - -
Altri investimenti - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2017 4
1
5 (5) - - 5 (5)
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 104 22 (22) - - 22 (22)
Azioni 104 22 (22) - - 22 (22)
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 7 1 (1) - - 1 (1)
Altri investimenti 7 1 (1) - - 1 (1)
Variabilità al 31 dicembre 2016 111 2
3
(23) - - 2
3
(23)

Rischio valuta

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.

L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di valuta, effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni più significative del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta USD (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2017
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 96 80 6 (6) - - 6 (6)
Azioni 49 41 3 (3) - - 3 (3)
Altri investimenti 47 39 3 (3) - - 3 (3)
Variabilità al 31 dicembre 2017 96 80 6 (6) - - 6 (6)
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 143 136 11 (11) - - 11 (11)
Azioni 110 104 9 (9) - - 9 (9)
Altri investimenti 33 32 2 (2) - - 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2016 143 136 11 (11) - - 11 (11)

Il rischio indicato attiene a titoli azionari detenuti dalla Capogruppo e a due fondi private equity detenuti da Poste Vita SpA.

Descrizione Posizione in
DSP
Posizione in
EUR
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
Effetti 2017
Attività correnti in DSP 117 139 5 (5) 5 (5) - -
Passività correnti in DSP (101) (120) (4) 4 (4) 4 - -
Variabilità al 31 dicembre 2017 16 19 1 (1) 1 (1) - -
Effetti 2016
Attività correnti in DSP 119 151 7 (7) 7 (7) - -
Passività correnti in DSP (101) (129) (6) 6 (6) 6 - -
Variabilità al 31 dicembre 2016 18 22 1 (1) 1 (1) - -

Il rischio indicato riguarda la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese), detenuta da Poste Italiane SpA, e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sul fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2017
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 124.162 134.552 (6.614) 6.536 (5.450) 5.450 - - (1.164) 1.086
Titoli a reddito fisso 124.161 134.390 (6.611) 6.533 (5.447) 5.447 - - (1.164) 1.086
Altri investimenti 1 162 (3) 3 (3) 3 - - - -
Stumenti finanziari al fair value rilevato a CE 6.481 6.886 (251) 244 (248) 241 (3) 3 - -
Titoli a reddito fisso 5.979 6.220 (235) 235 (232) 232 (3) 3 - -
Obbligazioni Strutturate 500 546 (13) 6 (13) 6 - - - -
Altri investimenti 2 120 (3) 3 (3) 3 - - - -
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
- - - - - - - - - -
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Passività finanziarie -
Strumenti finanziari derivati 1.358 (28) 94 (100) - - - - 94 (100)
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
1.358 (28) 94 (100) - - - - 94 (100)
Variabilità al 31 dicembre 2017 132.001 141.410 (6.771) 6.680 (5.698) 5.691 (3) 3 (1.070) 986
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 113.211 126.903 (6.386) 6.319 (5.144) 5.144 - - (1.242) 1.175
Titoli a reddito fisso 113.202 126.098 (6.359) 6.292 (5.117) 5.117 - - (1.242) 1.175
Altri investimenti 9 805 (27) 27 (27) 27 - - - -
Stumenti finanziari al fair value rilevato a CE 9.879 10.117 (341) 329 (340) 328 (1) 1 - -
Titoli a reddito fisso 9.379 9.566 (326) 326 (325) 325 (1) 1 - -
Obbligazioni Strutturate 500 551 (15) 3 (15) 3 - - - -
Strumenti finanziari derivati 200 6 (28) 33 - - - - (28) 33
Cash flow
Hedging
200 6 (28) 33 - - - - (28) 33
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Passività finanziarie -
Strumenti finanziari derivati 150 (10) (23) 27 - - - - (23) 27
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow
Hedging
150 (10) (23) 27 - - - - (23) 27
Variabilità al 31 dicembre 2016 123.440 137.016 (6.778) 6.708 (5.484) 5.472 (1) 1 (1.293) 1.235

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per complessivi 81.099 milioni di euro; di tale importo, 77.768 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e 3.331 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 36.614 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 11.460 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante asset swap di cash flow hedge per 1.400 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 2.594 milioni di euro (di cui 2.508 milioni di euro indicizzati all'inflazione) e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 21.160 milioni di euro (di cui 19.013 milioni di euro con partenza forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per 13.376 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate di Ramo I e V;
  • titoli di debito a tasso fisso emessi da CDP e garantiti dallo Stato italiano per 2.485 milioni di euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta.

Gli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, attengono a una quota degli investimenti di Poste Vita SpA impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 6.220 milioni di euro (costituiti per un fair value di 2.152 milioni di euro da BTP coupon stripped106 principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e per un fair value di 4.068 milioni di euro da titoli corporate principalmente posti a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e ad investimenti riferiti al patrimonio libero della Compagnia), a titoli emessi dalla CDP SpA per un fair value di 546 milioni di euro principalmente posti a

106 Il coupon stripping è l'operazione di separazione delle componenti cedolari dal valore di rimborso di un titolo. L'operazione di coupon stripping consente di ottenere una serie di titoli zero coupon da ciascun titolo di Stato. Ciascuna componente può essere negoziata separatamente.

copertura di polizze di Ramo III e, in misura residuale, alla posizione di Poste Vita SpA in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni per 120 milioni di euro.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda contratti di vendita a termine di titoli di Stato, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, per un valore nominale complessivo di 1.408 milioni di euro, stipulati dal Patrimonio BancoPosta nel corso dell'esercizio, nonché un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile di 50 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2017, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration107 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,56 a 5,30. Con riguardo invece alle polizze di Ramo I e V emesse dalla Compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 6,08 al 31 dicembre 2016 a 6,13 al 31 dicembre 2017, mentre la duration delle passività è passata da 7,26 a 7,84. Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.

Descrizione Esposizione al rischio Delta valore delle imposte Risultato prima Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 35.738 39.099 (1.009) 931 - - (1.009) 931
Titoli a reddito fisso 35.738 39.099 (1.009) 931 - - (1.009) 931
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - -
Cash flow hedge - - - - - - - -
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 551 (4) 4 - - (4) 4
Titoli a reddito fisso 500 551 (4) 4 - - (4) 4
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 1.408 (23) 91 (97) - - 91 (97)
Cash flow hedge 1.408 (23) 91 (97) - - 91 (97)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati (50) (5) 3 (3) - - 3 (3)
Cash flow hedge (50) (5) 3 (3) - - 3 (3)
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.596 39.622 (919) 835 - - (919) 835
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 32.178 37.159 (1.099) 1.031 - - (1.099) 1.031
Titoli a reddito fisso 32.178 37.159 (1.099) 1.031 - - (1.099) 1.031
Strumenti finanziari derivati 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Cash flow hedge 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 562 (5) 6 - - (5) 6
Titoli a reddito fisso 500 562 (5) 6 - - (5) 6
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Cash flow hedge 200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati (50) (7) 3 (4) - - 3 (4)
Cash flow hedge (50) (7) 3 (4) - - 3 (4)
Variabilità al 31 dicembre 2016 33.028 37.717 (1.155) 1.097 - - (1.155) 1.097

Poste Italiane Spa - Rischio tasso interesse su fair value (milioni di euro)

107 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

Rischio spread

È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

Nel corso dell'esercizio 2017 si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani rispetto all'esercizio precedente, mentre, al 31 dicembre 2017 il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta un valore di circa 159 bps, tendenzialmente in linea con il valore dello scorso anno (161 bps al 31 dicembre 2016). Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:

  • (i) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 36 miliardi) ha subito una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 0,8 miliardi di euro: la variazione negativa di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,5 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione positiva di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 0,3 miliardi di euro;
  • (ii) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di circa 88 miliardi) ha registrato una variazione di fair value negativa complessiva di circa 1 miliardo di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting (gli effetti rilevati nella specifica riserva di fair value ammontano a circa 2 milioni di euro).

La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio Paese, effettuata al 31 dicembre 2017 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane Spa - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 35.738 39.099 (3.877) 4.606 - - (3.877) 4.606
Titoli a reddito fisso 35.738 39.099 (3.877) 4.606 - - (3.877) 4.606
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - -
Cash flow hedge - - - - - - - -
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 551 (16) 17 - - (16) 17
Titoli a reddito fisso 500 551 (16) 17 - - (16) 17
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 1.408 (23) 92 (98) - - 92 (98)
Cash flow hedge 1.408 (23) 92 (98) - - 92 (98)
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.646 39.627 (3.801) 4.525 - - (3.801) 4.525
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 32.178 37.159 (3.615) 4.292 - - (3.615) 4.292
Titoli a reddito fisso 32.178 37.159 (3.615) 4.292 - - (3.615) 4.292
Strumenti finanziari derivati 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Cash flow hedge 200 6 (28) 33 - - (28) 33
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 562 (21) 22 - - (21) 22
Titoli a reddito fisso 500 562 (21) 22 - - (21) 22
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Cash flow hedge 200 (3) (26) 31 - - (26) 31
Variabilità al 31 dicembre 2016 33.078 37.724 (3.690) 4.378 - - (3.690) 4.378
Gruppo Poste Vita - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Nozionale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2017
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 87.894 94.871 (6.634) 6.634 (6.450) 6.450 - - (184) 184
Titoli a reddito fisso 87.893 94.709 (6.526) 6.526 (6.342) 6.342 - - (184) 184
Altri investimenti 1 162 (108) 108 (108) 108 - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 6.481 6.886 (290) 290 (287) 287 (3) 3 - -
Titoli a reddito fisso 5.979 6.220 (240) 240 (237) 237 (3) 3 - -
Obbligazioni strutturate 500 546 (30) 30 (30) 30 - - - -
Altri investimenti 2 120 (20) 20 (20) 20 - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2017
-
94.375 101.757 (6.924) 6.924 (6.737) 6.737 (3) 3 (184) 184
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 80.533 89.182 (6.071) 6.071 (5.895) 5.895 - - (176) 176
Titoli a reddito fisso 80.524 88.377 (6.009) 6.009 (5.833) 5.833 - - (176) 176
Altri investimenti 9 805 (62) 62 (62) 62 - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 9.879 10.117 (364) 364 (363) 363 (1) 1 - -
Titoli a reddito fisso 9.379 9.566 (329) 329 (328) 328 (1) 1 - -
Obbligazioni strutturate 500 551 (35) 35 (35) 35 - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2016 90.412 99.299 (6.435) 6.435 (6.258) 6.258 (1) 1 (176) 176

Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, Poste Italiane SpA e il Gruppo Poste Vita monitorano il rischio Spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR - Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi ad uno shift parallelo di tutta la curva.

Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2017 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane Spa - Analisi di VAR (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio SpreadVaR
Nominale Fair value
Effetti 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 35.738 39.099 345
Titoli a reddito fisso 35.738 39.099 345
Strumenti finanziari derivati - - -
Cash flow hedge - - -
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 551 2
Titoli a reddito fisso 500 551 2
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 1.408 (23) 8
Cash flow
hedge
1.408 (23) 8
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.646 39.627 336
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti disponibili per la vendita 32.178 37.159 460
Titoli a reddito fisso 32.178 37.159 460
Strumenti finanziari derivati 200 6 4
Cash flow hedge 200 6 4
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 500 562 4
Titoli a reddito fisso 500 562 4
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 200 (3) 3
Cash flow
hedge
200 (3) 3
Variabilità al 31 dicembre 2016 33.078 37.724 469
Gruppo Poste Vita - Analisi di VAR (milioni di euro)
------------------------------------ -------------------
Descrizione Esposizione al rischio SpreadVaR
Nominale Fair value
Effetti 2017
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 87.894 94.871 564
Titoli a reddito fisso 87.893 94.709 564
Altri investimenti 1 162 -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 6.481 6.886 4
Titoli a reddito fisso 5.979 6.220 4
Obbligazioni strutturate 500 546 -
Altri investimenti 2 120 -
Variabilità al 31 dicembre 2017 94.375
-
101.757 565
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 80.533 89.182 622
Titoli a reddito fisso 80.524 88.377 622
Altri investimenti 9 805 1
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 9.879 10.117 8
Titoli a reddito fisso 9.379 9.566 8
Obbligazioni strutturate 500 551 1
Variabilità al 31 dicembre 2016 90.412 99.299 628

Rischio di credito

È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Il rischio in commento è complessivamente presidiato attraverso limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento; monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte; monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

Nel corso dell'esercizio 2017 l'attività di revisione dei rating espressi dalle principali agenzie non ha comportato variazioni del rating medio ponderato delle esposizioni della Capogruppo Poste Italiane SpA che, per le posizioni diverse da quelle nei confronti dello Stato Italiano, al 31 dicembre 2017 è pari ad A3, equivalente al rating medio del Gruppo alla stessa data.

Per ciascuna classe di Attività finanziarie soggetta al rischio in commento, si riporta l'esposizione del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017. Nell'esposizione si fa riferimento alle classi di merito creditizio stabilite dall'agenzia Moody's.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale
Attività finanziarie
Finanziamenti e crediti 184 7.248 700 8.132 161 7.436 512 8.109
Finanziamenti - - - - - - 82 82
Crediti 184 7.248 700 8.132 161 7.436 430 8.027
Investimenti posseduti sino a scadenza - 12.912 - 12.912 - 12.683 - 12.683
Titoli a reddito fisso - 12.912 - 12.912 - 12.683 - 12.683
Investimenti disponibili per la vendita 1.935 131.974 481 134.390 2.777 122.634 687 126.098
Titoli a reddito fisso 1.935 131.974 481 134.390 2.777 122.634 687 126.098
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 136 6.058 572 6.766 249 9.892 417 10.558
Titoli a reddito fisso 136 5.512 572 6.220 249 8.900 417 9.566
Obbligazioni strutturate - 546 - 546 - 992 - 992
Strumenti finanziari derivati 73 442 64 579 20 382 22 424
Cash flow
hedging
18 13 - 31 - 39 - 39
Fair Value hedging 55 245 64 364 20 110 22 152
Fair Value rilevato a CE - 184 - 184 - 233 - 233
Totale 2.328 158.634 1.817 162.779 3.207 153.027 1.638 157.872

A presidio del rischio di credito in operazioni derivate, in particolare, sono previsti idonei limiti di rating ed un monitoraggio della concentrazione per gruppo/controparte. Inoltre i contratti di interest rate, asset swap e acquisti/vendite a termine sono oggetto di collateralizzazione mediante la prestazione di depositi o la consegna di strumenti finanziari in garanzia (collateral previsti da Credit Support Annex). La quantificazione e il monitoraggio delle esposizioni avvengono applicando il metodo del "valore di mercato" previsto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Basilea 3).

Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano108 del Gruppo al 31 dicembre 2017, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.

Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro)
Descrizione 31.12.2017 31.12.2016
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Italia 121.811 130.961 132.433 114.065 125.851 127.615
Investimenti posseduti sino a scadenza 12.692 12.912 14.384 12.392 12.683 14.447
Attività finanziarie disponibili per la vendita 106.971 115.897 115.897 95.479 106.924 106.924
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE 2.148 2.152 2.152 5.445 5.451 5.451
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - - 749 793 793
Austria - - - 40 42 42
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 40 42 42
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Belgio 95 101 101 95 103 103
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 95 101 101 95 103 103
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Finlandia - - - 35 36 36
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 35 36 36
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Francia 151 171 171 151 176 176
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 151 171 171 151 176 176
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Germania 58 67 67 13 22 22
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 58 67 67 13 22 22
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Irlanda 10 11 11 - - -
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 10 11 11 - - -
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Spagna 1.928 2.186 2.186 1.566 1.850 1.850
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.928 2.186 2.186 1.566 1.850 1.850
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Slovenia 20 23 23 93 104 104
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 20 23 23 93 104 104
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Totale 124.073 133.520 134.992 116.058 128.184 129.948

108 Per "debito sovrano" si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.

Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017.

Gruppo Poste Italiane - Rischio su crediti commerciali (milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Saldo di
bilancio
Impairment
analitico
Saldo di
bilancio
Impairment
analitico
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 1.869 (480) 1.933 (430)
Cassa Depositi e Prestiti 374 - 364 -
Ministeri ed enti pubblici 484 (130) 478 (115)
Corrispondenti esteri 222 - 280 -
Privati 789 (350) 811 (314)
Crediti verso Controllante 166 (31) 236 (31)
Crediti vs imprese controllate, collegate e a controllo congiunto - - 3 -
Anticipi a fornitori - - - -
Totale 2.035 2.172
di cui scaduto 467 433

In relazione ai ricavi e crediti verso lo Stato, la natura della clientela, la struttura dei ricavi e la modalità degli incassi sono tali da limitare la rischiosità del portafoglio clienti commerciali. Tuttavia, come anche illustrato nella nota 2.5, per talune attività della Capogruppo, regolamentate da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, il cui rinnovo risulta talora di particolare complessità, la puntuale corresponsione dei compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati.

Tutti i crediti sono oggetto di attività di monitoraggio e di reporting a supporto delle azioni di sollecito e incasso.

Per ciascuna classe di Altri crediti e attività viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017.

Gruppo Poste Italiane - Rischio su altri crediti e attività (milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Saldo di Impairment Saldo di Impairment
bilancio analitico bilancio analitico
Altri crediti e attività
Crediti per sostituto di imposta 3.467 - 3.110 -
Crediti per accordi CTD 179 (9) 203 (7)
Ratei e risconti attivi di natura commerciale 11 - 16 -
Crediti tributari 5 - 4 -
Altri crediti 285 (63) 285 (53)
Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 - - 6 -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 47 - 47 -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP 3 - - -
Totale 3.997 3.671
di cui scaduto 58 46

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.

Poste Italiane Spa - Rischio di credito Attività finanziarie BancoPosta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale
Attività finanziarie BancoPosta
Finanziamenti e crediti 177 6.989 435 7.601 161 7.386 368 7.915
Finanziamenti - - - - - - - -
Crediti 177 6.989 435 7.601 161 7.386 368 7.915
Investimenti detenuti fino a scadenza - 12.913 - 12.913 - 12.683 - 12.683
Titoli a reddito fisso - 12.913 - 12.913 - 12.683 - 12.683
Investimenti disponibili per la vendita - 39.099 - 39.099 - 37.159 - 37.159
Titoli a reddito fisso - 39.099 - 39.099 - 37.159 - 37.159
Strumenti finanziari derivati 73 258 63 394 20 149 22 191
Cash flow hedging 18 13 - 31 - 39 - 39
Fair Value hedging 55 245 63 363 20 110 22 152
Fair Value vs. Conto economico - - - - - - - -
Totale 250 59.259 498 60.007 181 57.377 390 57.948

Poste Italiane Spa - Rischio di credito Attività finanziarie del Patrimonio non destinato (milioni di euro)

Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16
Descrizione da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale da Aaa
a Aa3
da A1
a Baa3
da Ba1
a Not rated
Totale
Attività finanziarie
Finanziamenti e crediti 7 261 374 642 - 51 719 770
Finanziamenti - - 367 367 - - 712 712
Crediti 7 261 7 275 - 51 7 58
Investimenti detenuti fino a scadenza - - - - - - - -
Titoli a reddito fisso - - - - - - - -
Investimenti disponibili per la vendita - 551 - 551 - 562 - 562
Titoli a reddito fisso - 551 - 551 - 562 - 562
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - -
Cash flow hedging - - - - - - - -
Fair Value hedging - - - - - - - -
Fair Value vs. conto economico - - - - - - - -
Totale 7 812 374 1.193 - 613 719 1.332
Poste Italiane Spa - Rischio su crediti commerciali (milioni di euro)
----------------------------------------------------- -------------------
31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Saldo di bilancio Impairment
analitico
Saldo di bilancio Impairment
analitico
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 1.565 (388) 1.573 (342)
Cassa Depositi e Prestiti 374 - 364 -
Ministeri ed enti pubblici 478 (130) 472 (115)
Corrispondenti esteri 222 - 280 -
Privati 491 (258) 457 (227)
Crediti verso Controllante 166 (31) 236 (31)
Crediti verso imprese controllate 288 - 290 -
Crediti verso imprese collegate - - - -
Totale 2.019 2.099
di cui scaduto 373 327
Poste Italiane Spa - Rischio su Altri crediti e attività (milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Saldo di bilancio Impairment
analitico
Saldo di bilancio Impairment
analitico
Altri crediti e attività
Crediti per sostituto di imposta 1.576 - 1.388 -
Crediti per accordi CTD 179 (9) 204 (7)
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività 6 - 6 -
Crediti tributari - - - -
Crediti verso imprese controllate 3 - 59 -
Crediti diversi 229 (58) 218 (52)
Credito autorizzato da Legge di Stabilità 2015 in attuazione sentenza Tribunale - - 6 -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 46 - 46 -
Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP 3 - - -
Totale 2.042 1.927
di cui scaduto 4
6
4
6
Poste Italiane Spa - Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro)
31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Descrizione Valore nominale Valore di Bilancio Valore di mercato Valore nominale Valore di Bilancio Valore di mercato
Attività finanziarie BancoPosta
Italia 45.930 49.527 50.998 43.070 48.334 50.098
Investimenti posseduti sino a scadenza 12.692 12.913 14.384 12.392 12.683 14.447
Attività finanziarie disponibili per la vendita 33.238 36.614 36.614 30.678 35.651 35.651
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Attività finanziarie
Italia 500 551 551 500 562 562
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 500 551 551 500 562 562
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Totale 46.430 50.078 51.549 43.570 48.896 50.660

Rischio di liquidità

È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo.

Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine; l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Di seguito si riporta il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2017, in relazione al Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Flusso del portafoglio polizze del gruppo Poste Vita 12.913 37.877 110.200 160.990 13.174 39.603 84.851 137.628
Passività finanziarie 24.513 14.184 22.910 61.607 21.860 15.414 21.377 58.651
Debiti per conti correnti postali 14.904 9.966 21.717 46.587 15.991 8.683 20.479 45.153
Finanziamenti 3.430 3.359 52 6.841 1.267 6.085 54 7.406
Altre passività finanziarie 6.179 859 1.141 8.179 4.602 646 844 6.092
Debiti commerciali 1.332 - - 1.332 1.506 - - 1.506
Altre passività 2.249 1.185 26 3.460 2.149 1.077 30 3.256
Totale Passivo 41.007 53.246 133.136 227.389 38.689 56.094 106.258 201.041

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2017. Gli impegni delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie
Finanziamenti
21.398
-
66.789
-
155.301
-
243.488
-
21.862
-
57.839
-
137.973
-
217.674
-
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
6.047
1.822
-
38
-
4
6.047
1.864
6.214
1.769
-
8
-
7
6.214
1.784
Investimenti posseduti sino a scadenza 1.594 6.702 7.327 15.623 1.399 6.389 7.837 15.625
Investimenti disponibili per la vendita 9.619 55.447 110.169 175.235 7.997 46.455 107.835 162.287
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE 2.316 4.602 37.801 44.719 4.483 4.987 22.294 31.764
Crediti commerciali 2.026 6 3 2.035 2.168 1 3 2.172
Altri crediti e attività 952 3.012 53 4.017 971 2.663 66 3.700
Cassa e Depositi BancoPosta 3.196 - - 3.196 2.494 - - 2.494
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.428 - - 2.428 3.902 - - 3.902
Totale Attivo 30.000 69.807 155.357 255.164 31.397 60.503 138.042 229.942

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta e dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dagli impieghi delle disponibilità sui conti correnti della clientela e dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana, nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte PostePay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.

Poste Italiane Spa - Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)

31.12.2017 31.12.2016
Decrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Passività finanziarie BancoPosta 23.683 13.371 23.173 60.227 21.923 13.540 21.455 56.918
Debiti per conti correnti postali 15.121 10.110 22.032 47.263 16.095 8.739 20.611 45.445
Finanziamenti 2.440 2.403 - 4.843 1.226 4.155 - 5.381
Altre passività finanziarie 6.122 858 1.141 8.121 4.602 646 844 6.092
Passività finanziarie 1.079 209 52 1.340 66 1.184 54 1.304
Debiti commerciali 1.211 - - 1.211 1.384 - - 1.384
Altre passività 1.594 1.161 26 2.781 1.557 977 30 2.564
Totale passivo 27.567 14.741 23.251 65.559 24.930 15.701 21.539 62.170
Poste Italiane Spa - Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Descrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5
anni
oltre 5
anni
Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie BancoPosta
Finanziamenti - - - - - - - -
Crediti 7.629 8 - 7.637 7.932 8 - 7.940
Depositi presso il MEF 6.047 - - 6.047 6.214 - - 6.214
Altri crediti finanziari 1.582 8 - 1.590 1.718 8 - 1.726
Investimenti posseduti sino a scadenza 1.594 6.702 7.327 15.623 1.399 6.389 7.837 15.625
Titoli a reddito fisso 1.594 6.702 7.327 15.623 1.399 6.389 7.837 15.625
Investimenti disponibili per la vendita 4.143 9.767 39.362 53.272 2.005 9.087 36.522 47.614
Titoli a reddito fisso 4.143 9.767 39.362 53.272 2.005 9.087 36.522 47.614
Attività finanziarie 366 570 301 1.237 - 740 482 1.222
Crediti commerciali 2.014 1 4 2.019 2.095 1 3 2.099
Altri crediti e attività 894 1.118 52 2.064 937 952 66 1.955
Cassa e Depositi BancoPosta 3.196 - - 3.196 2.494 - - 2.494
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.039 - - 2.039 2.715 - - 2.715
Totale Attivo 21.875 18.166 47.046 87.087 19.577 17.177 44.910 81.664

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

È' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.

Le analisi che seguono si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari (milioni di euro)

Descrizione Esposizione
al rischio
Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Effetti 2017
Attività finanziarie
Finanziamenti
- - - - - - -
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
6.011
1.219
60
12
(60)
(12)
-
-
-
-
60
12
(60)
(12)
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
16.166 162 (162) 127 (127) 35 (35)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE
Titoli a reddito fisso
Obbligazioni strutturate
162
500
2
5
(2)
(5)
2
5
(2)
(5)
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
397 4
-
(4)
-
- - 4 (4)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.916
379
20
4
(20)
(4)
3
-
(3)
-
17
4
-
(17)
(4)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Obbligazioni
Debiti vs istituzioni finanziarie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Altre passività finanziarie (100) (1) 1 - - (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2017 26.650 268 (268) 137 (137) 131 (131)
Effetti 2016
Attività finanziarie
Finanziamenti
- - - - - - -
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
6.189
1.485
62
15
(62)
(15)
-
-
-
-
62
15
(62)
(15)
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
15.249 152 (152) 117 (117) 35 (35)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE
Titoli a reddito fisso
Obbligazioni strutturate
106
500
1
5
(1)
(5)
1
5
(1)
(5)
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
225 2
-
(2)
-
- - 2 (2)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
2.088
1.310
21
13
(21)
(13)
7
-
(7)
-
14
13
(14)
(13)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Obbligazioni
- - - - - - -
Debiti vs istituzioni finanziarie
Altre passività finanziarie
-
(32)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2016 27.120 271 (271) 130 (130) 141 (141)

Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 14.197 milioni di euro;
  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore di 6.011 milioni di euro;
  • titoli di Stato a tasso fisso detenuti dalla Capogruppo e ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 1.985 milioni di euro (comprendono 745 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento); rilevano altresì un titolo emesso dalla CDP per un valore nominale di 500 milioni di euro e un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, entrambi oggetto di copertura di fair value hedge;

• i crediti di complessivi 1.219 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 1.179 milioni di euro.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA, nonché le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo cd. conto "Buffer".

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.

Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Effetti 2017
Attività finanziarie BancoPosta
Crediti
Crediti verso il MEF
Altri crediti finanziari
6.011
1.179
60
12
(60)
(12)
60
12
(60)
(12)
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
2.210 22 (22) 22 (22)
Attività finanziarie
Finanziamenti
Crediti
367 4 (4) 4 (4)
Altri crediti finanziari
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
40
375
-
4
-
(4)
-
4
-
(4)
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
397 4 (4) 4 (4)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi presso il MEF
Depositi bancari
379
1.557
4
16
(4)
(16)
4
16
(4)
(16)
Passività finanziarie BancoPosta
Altre passività finanziarie
(100) (1) 1 (1) 1
Passività finanziarie
Passività finanziarie verso imprese controllate
Altre passività finanziarie
(46)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2017 12.369 125 (125) 125 (125)
Effetti 2016
Attività finanziarie BancoPosta
Crediti
Crediti verso il MEF
6.189 62 (62) 62 (62)
Altri crediti finanziari 1.435 14 (14) 14 (14)
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
2.235 22 (22) 22 (22)
Attività finanziarie
Finanziamenti
Crediti
630 6 (6) 6 (6)
Altri crediti finanziari 50 - - - -
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli a reddito fisso
375 4 (4) 4 (4)
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
226 2 (2) 2 (2)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi presso il MEF
1.310 13 (13) 13 (13)
Depositi bancari 930 9 (9) 9 (9)
Passività finanziarie BancoPosta
Altre passività finanziarie
(32) - - - -
Passività finanziarie
Finanziamenti
- - - - -
Passività finanziarie verso imprese controllate
Altre passività finanziarie
(38)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2016 13.310 132 (132) 132 (132)

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

E' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di inflazione sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2017
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 12.475 14.136 43 (43) 40 (40) 3 (3)
Titoli a reddito fisso 12.475 14.136 43 (43) 40 (40) 3 (3)
Variabilità al 31 dicembre 2017 12.475 14.136 43 (43) 40 (40) 3 (3)
Effetti 2016
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 9.825 11.399 37 (37) 35 (35) 2 (2)
Titoli a reddito fisso 9.825 11.399 37 (37) 35 (35) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2016 9.825 11.399 37 (37) 35 (35) 2 (2)

Al 31 dicembre 2017, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Del valore nominale complessivo, 10.320 milioni di euro sono detenuti dal Gruppo Poste Vita e 2.145 milioni di euro dal Patrimonio BancoPosta.

ALTRI RISCHI

Di seguito si illustrano i principali ulteriori rischi cui è esposto il Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017.

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso del 2017 sono stati avviati una serie di cantieri per l'affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, mediante la creazione di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e l'utente responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2016.

Alla data del 31 dicembre 2017, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Tipologia Evento (Event Type ) N. tipologie di rischio
Frode interna 35
Frode esterna 54
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 7
Clientela, prodotti e prassi operative 34
Danni a beni materiali 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 7
Esecuzione, gestione e consegna del processo 140
Totale al 31 dicembre 2017 281

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Anche le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è valutata coerentemente con i requisiti patrimoniali di Vigilanza ed integrata con analisi di natura quali-quantitativa, realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione delle perdite interne e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta nel complesso contenuta anche grazie ai presidi organizzativi e di controllo a mitigazione del rischio.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.).

Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società. I principali riassicuratori del Gruppo sono caratterizzati da una elevata solidità finanziaria.

Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).

Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).

Ciò premesso, al 31 dicembre 2017, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo, considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing; i primi sono risultati sempre significativamente inferiori ai secondi. Inoltre il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull'età dell'assicurato.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative (circa il 5%). Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:

  • scelte inappropriate delle basi tecniche,
  • non corretta valutazione delle opzioni implicite nel prodotto,
  • non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese.

Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.

Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:

  • Opzione di riscatto
  • Opzione di rendimento minimo garantito
  • Opzione di conversione in rendita

Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi.

Tra i rischi assicurativi riguardanti l'attività della Compagnia Poste Assicura SpA, si evidenziano invece:

  • Rischio di assunzione: è il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la tariffazione e la selezione dei rischi, e all'andamento sfavorevole della sinistrosità effettiva rispetto a quella stimata. Tale rischio può essere suddiviso nelle seguenti categorie:
    • Rischio di tariffazione: è il rischio connesso alle scelte tariffarie della Compagnia e dipende dall'adozione delle ipotesi adottate in sede di determinazione del premio. Se la tariffazione è basata su ipotesi inadeguate, l'assicuratore può correre il rischio di non essere in grado di soddisfare gli impegni contrattuali assunti nei confronti degli assicurati. Tra questi rischi si annoverano quelli connessi all'invalidità e morbilità, ovvero il rischio associato al pagamento di prestazioni o rimborsi di spese mediche a seguito di malattia e/o infortunio. E' anche ricompreso in questa categoria il rischio che i caricamenti applicati sui premi siano insufficienti a sostenere le effettive spese sostenute nella gestione del contratto e il rischio di una eccessiva crescita produttiva associata ad una scarsa selezione dei rischi e all'assenza di mezzi propri sufficienti a sostenere il ritmo di sviluppo.
  • Rischio di riservazione: legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati. Tale inadeguatezza può dipendere da errate stime da parte dell'impresa e/o da mutamenti del contesto generale.
  • Rischio catastrofe: rappresenta il rischio che eventi estremi ed eccezionali abbiano un impatto negativo non considerato nella tariffazione delle polizze.
  • Rischi di antiselezione: attiene alla volontà della compagnia di non assicurare un evento che non sia caratterizzato dall'essere futuro, incerto e dannoso.

In relazione all'attività assicurativa di Poste Assicura SpA, iniziata nel 2010, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa. In particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di riassicurazione in quota (definendo la quota di cessione in base alla specificità e alla consistenza del rischio), integrati da ulteriori trattati a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" relativamente a rischi di particolare entità (rischi compresi nel ramo infortuni e i cosiddetti "rischi catastrofali"). Inoltre in fase di definizione delle garanzie offerte al fine di mitigare l'assunzione di specifiche tipologie di rischio sono state introdotti limiti di indennizzo nel caso di alcune fattispecie specifiche di sinistro.

Con riferimento ai rischi tecnici danni il Gruppo effettua analisi specifiche utilizzando, tra l'altro, scenari di stress al fine di verificare la solvibilità della Compagnia anche in condizioni di mercato avverse.

Rischio reputazionale

In linea con i requisiti normativi e le leading practice di riferimento, Poste Italiane SpA sta sviluppando a livello di Gruppo uno specifico framework per l'assessment, il monitoraggio e il reporting integrato dei rischi reputazionali basato su un approccio per processi. Il modello individua i principali stakeholder del Gruppo (tra cui il personale dipendente, i clienti, i fornitori, i regulator), le tematiche di interesse e i driver di impatto ad essi associati (ad esempio, l'integrità e la trasparenza); identifica altresì le strutture di Poste Italiane SpA e delle società del Gruppo coinvolte nella gestione degli stakeholder, definendone ruoli e responsabilità, criteri di analisi, strumenti e flussi di reporting verso il Vertice e gli Organi aziendali. Il progetto rientra fra le attività avviate nel percorso di definizione di processi strutturati a presidio degli stakeholder (stakeholder engagement), allo scopo di intercettare le fonti di rischio reputazionale, indirizzare le iniziative di sostenibilità e rendicontarle anche ai fini della disclosure sulle "Non financial information".

Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato e riconducibile prevalentemente al collocamento dei prodotti del risparmio postale e di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

In tale ambito, al fine di ottimizzare il profilo rischio rendimento dei prodotti offerti alla propria clientela, Poste Italiane SpA adotta policy e procedure di selezione competitiva degli emittenti terzi, che consentono esclusivamente la selezione di emittenti nazionali ed esteri di natura bancaria-finanziaria con rating investment grade. Inoltre, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo, nonché di preservare i propri interessi commerciali a fronte di un'eventuale insoddisfazione dei risparmiatori, viene svolta un'adeguata attività di monitoraggio a livello di Gruppo, finalizzata ad assicurare la consapevolezza sulle performance dei prodotti collocati e sull'evoluzione dei rischi a carico della clientela, valutando la natura contrattuale dei prodotti in questione sotto l'aspetto della loro adeguatezza con le caratteristiche della clientela stessa.

In particolare, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, la Capogruppo continua a monitorare attentamente l'andamento fino alle rispettive scadenze, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a Fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Nel corso dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2017, la stima delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento, a suo tempo collocati, non ancora scaduti e con performance non in linea con le attese, è stata cautelativamente oggetto di aggiornamento. Si ricorda che Poste Italiane SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2017, ha definito un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2003, hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security (IRS), e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2016, data di scadenza. Le stimate passività derivanti dall'iniziativa sono state a suo tempo rilevate nei Fondi per rischi e oneri e l'utilizzo al 31 dicembre 2017, pari a 48 milioni di euro, si riferisce alla fase attuativa. Inoltre, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 19 febbraio 2018, con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che la società intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza, è stata definita una nuova iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2004, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Europa Immobiliare 1, e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2017, data di scadenza. Con riferimento esclusivo a tale prodotto, l'obiettivo perseguito è di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarà dallo stesso incassato con il "Valore Finale di Liquidazione" del fondo. Le stimate passività derivanti dall'iniziativa sono state rilevate nei Fondi per rischi e oneri al 31 dicembre 2017 (nota B6).

Con riferimento a tipologie di rischio reputazionale diverse da quelli legati al collocamento di prodotti finanziari, si informa altresì di quanto segue.

In data 30 dicembre 2015, la società SDA Express Courier SpA ha proceduto al recesso dei contratti di servizio di call center intrattenuti con Uptime SpA - società partecipata al 28,57% - e con Gepin Contact SpA - socio di maggioranza di Uptime SpA - con effetto dal 1° luglio 2016.

In seguito, Gepin ha chiesto a SDA circa 15,5 milioni di euro per ingiustificato recesso e ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3,7 milioni di euro per prestazioni non contrattualizzate. Le avverse pretese sono state opposte da SDA in sede giudiziaria.

A dicembre 2016 Gepin e Uptime hanno citato Poste Italiane e SDA chiedendone la condanna al pagamento in favore di Uptime in liquidazione di circa 66,4 milioni di euro e a favore di Gepin di circa 16,2 milioni di euro, quale risarcimento del danno subito. All'udienza, tenutasi ad ottobre 2017, i legali di Gepin ne hanno comunicato l'intervenuto fallimento.

Nel settembre 2017 SDA ha sottoscritto l'intero capitale sociale di Uptime che successivamente ha depositato domanda di concordato liquidatorio. Il contenzioso da 66,4 milioni di euro di cui sopra nei confronti di SDA e di Poste Italiane non risulta riassunto nei termini dal liquidatore del fallimento Gepin e conseguentemente, si è pertanto estinto. Si è, ora, in attesa del provvedimento definitivo di estinzione del Tribunale civile di Roma.

7. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

PROCEDIMENTI GIUDIZIARI

Nel corso dell'esercizio 2011, la Guardia di Finanza di Roma, nell'ambito di una indagine penale a carico di soggetti terzi, delegata dalla locale Autorità Giudiziaria, ha acquisito presso la Postel SpA documentazione contabile ed amministrativa relativa ad operazioni di compravendita svolte, principalmente nell'esercizio 2010 e, in misura minore, nell'esercizio 2011, nell'ambito dell'attività di e-procurement, sospesa a scopo precauzionale e cautelativo sin dal 2011.

L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste Italiane SpA la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio riguardante alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. L'udienza si è tenuta in data 2 luglio 2015. Con sentenza n. 332 del 9 luglio 2015, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado la Capogruppo al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria ed interessi legali. La Società ha presentato ricorso in appello e la Corte dei Conti con sentenza n. 542, in data 15 novembre 2017 ha accolto l'appello, limitando la condanna iniziale dell'importo che la Società aveva già riconosciuto come dovuto, ovvero 4 milioni di euro.

PROCEDIMENTI TRIBUTARI

Nel novembre 2011, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI SpA tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008 eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi. A seguito della sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, in data 7 maggio 2014, la Società ha provveduto a corrispondere l'importo complessivo di circa 2,1 milioni di euro e, per effetto della sentenza di secondo grado della Commissione Tributaria Regionale di Roma favorevole a EGI SpA, in data 10 giugno 2015 la società ha ottenuto il rimborso della somma corrisposta. In data 24 aprile 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI il ricorso in Cassazione per richiedere l'annullamento della sentenza di appello e in data 12 giugno 2015 EGI SpA ha presentato il proprio controricorso. Il contenzioso è attualmente pendente innanzi alla Suprema Corte di Cassazione.

Nel corso dell'esercizio 2009, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi contribuenti, ha notificato a Poste Vita SpA un atto di contestazione relativo all'anno d'imposta 2004 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Contro tale atto, la Compagnia ha presentato nei termini ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Nel dicembre 2010 e nel settembre 2011, l'Agenzia ha notificato alla Compagnia due ulteriori atti di contestazione, con analoghe motivazioni ma sanzioni di ammontare non rilevante, relativi rispettivamente agli anni di imposta 2005 e 2006. Anche per tali atti la Compagnia ha proposto ricorso chiedendone l'annullamento. La Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia, ritenendo infondate le pretese dell'Agenzia delle Entrate. Le sentenze sono state tuttavia impugnate da parte dell'Agenzia delle Entrate con diversi ricorsi in appello. La Commissione Tributaria Regionale di Roma ha respinto entrambi i ricorsi proposti dall'Agenzia delle Entrate e ha confermato l'annullamento delle pretese impositive avanzate nei confronti di Poste Vita. In relazione ai contenziosi relativi agli anni 2004 e 2006, in data 23 ottobre 2015, l'Avvocatura dello Stato ha deciso di impugnare tali sentenze e ha notificato alla Società i ricorsi innanzi alla Corte di Cassazione. I controricorsi per Cassazione di Poste Vita sono stati entrambi notificati all'Agenzia delle Entrate in data 3 dicembre 2015 e, successivamente, depositati presso la cancelleria della Cassazione in data 17 dicembre 2015. Con riferimento, invece, alle contestazioni relative al 2005, il ricorso innanzi alla Corte di Cassazione è stato notificato alla Compagnia nel mese di novembre 2017. Il controricorso di Poste Vita è stato notificato all'Agenzia delle Entrate in data 13 dicembre 2017, e successivamente depositato presso la cancelleria della Suprema Corte in data 29 dicembre 2017. Dei probabili esiti del contenzioso tributario in oggetto si continua a tener conto nella determinazione dei Fondi per rischi ed oneri.

Nell'ambito delle attività di cd. tutoraggio fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Lazio, nel mese di settembre 2016 è pervenuta a Poste Vita SpA una richiesta di esibizione di documentazione ai sensi dell'art. 32 del D.P.R. 600/1973 alla quale ha fatto seguito, il 22 novembre 2016, un accesso mirato ai sensi dell'art. 52 del D.P.R. 633/1972 e art. 33 del D.P.R. 600/73 presso la sede della Compagnia, volto a verificare, per i periodi d'imposta 2012 e 2013, la corretta determinazione della riserva per somme da pagare e il relativo trattamento fiscale ai fini IRES e IRAP. In data 30 novembre 2016 è stato notificato alla Compagnia un Processo Verbale di Constatazione (PVC) recante un unico rilievo ai fini IRES e IRAP relativo dalla presunta indeducibilità del costo per alcuni sinistri "prescritti" non ancora liquidati e quindi ancora presenti nella riserva per somme da pagare al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2013. Il rilievo mosso dall'Agenzia delle Entrate, avente ad oggetto circa 340 polizze per un totale pari a circa 2,1 milioni di euro per il 2012 e circa 0,2 milioni di euro per il 2013, attiene esclusivamente a un profilo di competenza temporale di tali oneri. La tesi sostenuta dai verificatori, infatti, si fonda sull'assunto che la Compagnia, con riferimento alle polizze prescritte, avrebbe dovuto recuperare a tassazione gli importi iscritti nella riserva per somme da pagare in quanto non più dovuti ai beneficiari, e successivamente operare una corrispondente variazione in diminuzione del reddito imponibile negli esercizi successivi, all'atto del pagamento di ciascuna polizza. Questo in quanto, a parere dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate, la rinuncia alla prescrizione da parte della Compagnia, e quindi la possibilità di dedurre tali oneri, si manifesterebbe in modo irrevocabile e definitivo unicamente all'atto dell'effettivo pagamento della polizza. La Compagnia, preso atto dei rilievi mossi dai verificatori, in data 23 dicembre 2016, ha presentato una istanza di accertamento con adesione ai sensi dell'art. 6, comma 1, del D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218, finalizzata ad avviare un contraddittorio con gli organi preposti all'emissione degli avvisi di accertamento e volta ad ottenere una riduzione delle imposte accertate e delle relative sanzioni. In esito al contraddittorio, nel quale la Compagnia ha dato dimostrazione del fatto che il 55% circa delle polizze c.d. prescritte oggetto del rilievo per il 2012 e l'88% circa delle polizze del rilievo per il 2013 avevano già trovato compimento attraverso la relativa liquidazione intervenuta entro il 31 dicembre 2015 per un importo complessivo pari a circa 1,3 milioni di euro, l'Agenzia delle Entrate ha proposto di recuperare a tassazione ai fini IRES e IRAP solo la maggiore imposta dovuta per il 2012 e per il 2013 riferibile alle polizze che alla data del 31 dicembre 2015 risultavano ancora presenti nella Riserva per somme da pagare (pari a circa 0,357 milioni di euro), di applicare le sanzioni ridotte ad un terzo per effetto della procedura di adesione e ulteriormente ridotte alla metà per la quota riferibile alle polizze già liquidate in ragione della buona fede della Compagnia (pari a circa 0,153 milioni di euro), oltre ad interessi fissati dalla normativa fiscale nella misura del 3,5% annuo (pari a circa 0,105 milioni di euro). Trattandosi di un mero rilievo di competenza temporale, le maggiori imposte IRES e IRAP saranno recuperate negli esercizi in cui le somme oggetto di contestazione verranno liquidate ai beneficiari, e pertanto la Compagnia rimarrà incisa delle sole sanzioni e interessi. A seguito dell'approvazione

da parte del Consiglio di Amministrazione del 21 marzo 2017, la Compagnia ha aderito alla proposta dell'Agenzia delle Entrate in data 27 marzo 2017 mediante versamento delle somme dovute.

In data 25 novembre 2014 si è conclusa una verifica fiscale relativa alle imposte dirette e all'IVA per i periodi di imposta dal 2009 al 2012, avviata a suo tempo dalla Guardia di Finanza nei confronti di Postel SpA, con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione, nel quale è stato contestato il diritto alla detrazione dell'IVA su taluni acquisiti effettuati dalla società negli anni 2010 e 2011. Inoltre, in data 8 ottobre 2015 un controllo fiscale eseguito della Guardia di Finanza sulle imposte sui redditi e sulle Ritenute, relativo ad asseriti omessi versamenti contributivi da parte di Postel SpA negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore si è concluso con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP.

Con riferimento alle suddette verifiche, l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla società due distinti avvisi di accertamento per i periodi d'imposta 2010 e 2011. In particolare:

  • Per il 2010, in data 21 dicembre 2015 è stata accertata maggiore IVA dovuta per 5,6 milioni di euro, oltre a sanzioni e interessi, e maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi. In data 18 maggio 2016 la Società ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa 2,3 milioni di euro per la maggiore IVA richiesta.
  • Per il 2011, in data 18 ottobre 2016 sono stati accertati maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per 1,2 milioni di euro oltre a sanzioni e interessi. In data 16 dicembre 2016 la Società ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa 0,5 milioni di euro.

Inoltre, sulla base delle risultanze evidenziate nel Processo Verbale di Constatazione dell'8 ottobre 2015, l'Agenzia delle Entrate:

  • Per il periodo d'imposta 2012, in data 25 novembre 2016 ha accertato maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,1 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi. Avverso tale atto, in data 19 gennaio 2017, la società ha proposto ricorso, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. Nell'udienza tenutasi il 13 febbraio 2018 è stato accolto il ricorso presentato e condannata l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese.
  • Per il periodo d'imposta 2013, in data 24 luglio 2017 ha accertato maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di circa 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi. Avverso tale atto, la Società ha presentato ricorso il 23 ottobre 2017, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. L'udienza per la trattazione del ricorso non è stata ancora fissata.

In relazione agli avvisi di accertamento per i periodi 2010 e 2011 la società ha deciso di avvalersi della definizione agevolata ex art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 che prevede il pagamento delle imposte e degli interessi di ritardata iscrizione a ruolo maturati fino al 60° giorno successivo alla notifica dell'atto, fatta eccezione per le sanzioni e gli interessi di mora. Dagli importi dovuti ai fini della definizione vanno scomputati quelli già versati per effetto delle disposizioni vigenti in materia di riscossione in pendenza di giudizio. Nel caso di specie, l'importo dovuto dalla società è pari 8,4 milioni di euro. Pertanto la società, avendo in pendenza di giudizio già versato l'importo di 2,8 milioni di euro, ha provveduto al pagamento dell'importo di 5,6 milioni di euro. Il fondo accantonato negli esercizi precedenti pari a 8,3 milioni di euro è stato completamento utilizzato. Nelle udienze relative ai ricorsi proposti avverso gli avvisi di accertamento per il periodo d'imposta 2010 (17 ottobre 2017) e 2011 (6 dicembre 2017) la Commissione ha preso atto della richiesta di sospensione giudiziale e dell'adesione della società alla definizione delle liti pendenti e ha rinviato le cause a nuovo ruolo in attesa che l'Agenzia delle Entrate verifichi la regolarità della domanda e la ricorrenza dei presupposti richiesti dall'articolo 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 per la validità della definizione.

PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel SpA e di Postelprint SpA (di cui, in data 27 aprile 2015, è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione in Postel SpA con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2015) delle note di rettifica, alcune delle quali confermate in avvisi di addebito, per complessivi 18,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperte dal regime IPOST che, a dire dell'Istituto, le due società avrebbero omesso. Avverso le richieste formulate, sono stati proposti tempestivi ricorsi, dapprima in via amministrativa al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, e poi in via giudiziale al Tribunale di Genova, al fine di farne accertare la infondatezza. Con nota del 20 ottobre 2016, il Ministero del Lavoro si è espresso nel senso che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.

In relazione a tre giudizi riuniti dei cinque pendenti davanti al tribunale di Genova, in data 11 luglio 2017 il giudice ha dato lettura della sentenza con cui la domanda dell'INPS, pari complessivamente a 9,16 milioni di euro, è stata accolta limitatamente alle differenze contributive tra gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti e quanto asseritamente spettanti secondo INPS a titolo di contributo CUAF, con condanna al pagamento della sola somma di 0,22 milioni di euro. Risulta invece non dovuta la contribuzione per CIG, CIGS e mobilità (pari a 8,94 milioni di euro) sulla base del rilievo che, essendo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite la Capogruppo (requisito esistente sino alla data di quotazione di Poste Italiane SpA), rientra nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge stessa esclude l'obbligo del pagamento della cassa integrazione e della mobilità. In data 20 ottobre 2017 la Società ha proceduto al pagamento della somma richiesta. L'INPS, in data 9 marzo 2018, ha depositato ricorso in appello, contestando nell'an e nel quantum la sentenza di primo grado emessa ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo del 0,68% richiesto negli avvisi di addebito oggetto dei giudizi. La Società provvederà ad opporsi alla pretesa dell'INPS, in quanto inammissibile sotto il profilo processuale.

Risultano ancora pendenti gli ulteriori due giudizi, al momento ancora in fase istruttoria, relativi ai ricorsi presentati da Postel SpA avverso gli avvisi di addebito per i periodi da febbraio 2011 a settembre 2017, per un totale di contributi richiesti pari a 9 milioni di euro, oltre a circa 0,645 milioni di euro di contributi relativi a periodi di competenza 2017 per i quali non sono ancora pervenuti avvisi di addebito o note di rettifica.

Tenuto conto della sentenza favorevole di primo grado dell'11 luglio 2017 e delle motivazioni addotte, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi al livello di soccombenza corrispondente.

Infine, in data 15 febbraio 2018, nell'ambito del giudizio pendente innanzi al Tribunale di Genova avverso l'avviso di addebito riguardante il personale dirigente, l'INPS ha notificato a Postel una memoria difensiva con domanda riconvenzionale, in base alla quale la Società sarebbe tenuta a versare i contribuiti CUAF prendendo a riferimento, anche in tal caso, l'aliquota ordinaria del 4,40% anziché quella dello 0,68% richiesta nei vari avvisi di addebiti notificati a Postel e regolarmente impugnati da quest'ultima. La Società provvederà ad opporsi e a contestare la pretesa di INPS.

PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Commissione Europea

In data 13 settembre 2013, il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane SpA contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato, condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione, e in conformità alle disposizioni dell'Azionista, Poste Italiane SpA, nel novembre del 2008 aveva rimesso a disposizione del MEF, che lo ritirava nel gennaio 2009, l'ammontare di 443 milioni di euro oltre a interessi per 41 milioni di euro. In attuazione della favorevole sentenza del Tribunale UE divenuta definitiva, come previsto dall'art.1 comma 281 della Legge di stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014, in data 13 maggio 2015 la Società ha incassato l'importo di 535 milioni di euro dall'azionista MEF. La Commissione Europea ha comunque riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti alla Società dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006") siano stati allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento.

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane SpA per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità in data 21 dicembre 2015 ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata cioè a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane SpA ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito.

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 un procedimento, volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA (oggi Wind tre SpA). Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane e PosteMobile hanno depositato ricorso al Tar Lazio che,

pur avendo respinto con sentenza i ricorsi proposti, ha affermato l'importante principio, sostenuto da Poste, ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata ad un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da Poste alla propria controllata PosteMobile109 .

A valle del provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha promosso un giudizio civile innanzi al Tribunale di Roma chiedendo la condanna di Poste Italiane e PosteMobile al risarcimento del danno, pari a 375,8 milioni di euro, patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra. All'udienza del 29 marzo 2017 il giudice istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio.

Infine, in data 28 marzo 2018, Poste Italiane, PosteMobile e Wind Tre SpA hanno raggiunto un accordo con cui, senza riconoscimento alcuno e al fine di ricostruire sereni rapporti imprenditoriali, hanno rinunciato al contenzioso in oggetto. Con la sottoscrizione dell'accordo, Poste Italiane si è impegnata a riconoscere a Wind Tre SpA un importo omnicomprensivo di 1,5 milioni di euro a copertura dei costi di gestione, delle spese generali e del personale sostenute anche in relazione ai contenziosi che comprendono a titolo esemplificativo e non esaustivo la raccolta ed elaborazione di tutti i dati informativi e societari da parte degli uffici di Wind Tre, gli onorari e le spese per il patrocinio legale, gli oneri relativi alle consulenze tecniche di parte, ecc..

In data 8 giugno 2016, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio di un'istruttoria ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.

In data 13 dicembre 2017 l'Autorità ha adottato il provvedimento conclusivo dell'istruttoria, notificato in data 15 gennaio 2018, con cui è stata accertata l'infrazione per abuso di posizione dominante con diffida alla Società di astenersi da comportamenti analoghi per il futuro. Con il medesimo provvedimento ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria limitata - rispetto ai precedenti dell'Autorità - al 2% del fatturato e scontata in relazione agli obblighi di ottemperanza assunti anticipatamente da Poste Italiane e valutati positivamente da Nexive, dell'importo di 23 milioni di euro. La Società ha tenuto conto della sanzione nel calcolo dei Fondi vertenze con terzi (nota B6) al 31 dicembre 2017. L'AGCM ha assegnato il termine di 60 giorni per trasmettere la relazione di ottemperanza.

Avverso il predetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di sospensiva, che non è stata concessa, ed è stata fissata un'udienza di merito al 5 dicembre 2018. Nel frattempo la Società ha aperto un tavolo di dialogo con l'AGCM per definire le proposte di ottemperanza.

AGCom

Con D.L. n° 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n° 214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale sono state trasferite dal Ministero dello Sviluppo Economico all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).

A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato" 110. Al riguardo:

109 L'AGCM infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quarter, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.

110 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.

  • (i) In data 29 luglio 2014, il Consiglio dell'AGCom, con delibera 412/14/CONS, ha approvato il provvedimento che definisce le modalità di calcolo e quantifica il costo netto del Servizio Universale postale per gli anni 2011 e 2012. La delibera, nel confermare che l'onere del Servizio Universale ha presentato caratteri di iniquità e che è quindi meritevole di compensazione, ha quantificato l'onere per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati da Poste Italiane SpA rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro circa. In data 13 novembre 2014, contro tale delibera, Poste Italiane SpA ha presentato ricorso al TAR, il cui ricorso risulta ancora pendente.
  • (ii) A settembre 2017 l'Autorità ha pubblicato la delibera 298/17/CONS relativa alla valutazione del costo netto sostenuto dalla Società per gli anni 2013 e 2014 e all'applicabilità del meccanismo di ripartizione dell'onere. Nel dettaglio, per gli anni 2013 e 2014 l'Autorità ha quantificato l'onere del Servizio postale Universale rispettivamente in 393 e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici di Poste Italiane SpA. L'Autorità ha stabilito inoltre che per gli anni 2013 e 2014 non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del Servizio Universale di cui all'art. 10 del D.lgs. n. 261/1999. In data 6 novembre 2017 la Società ha presentato ricorso al TAR del Lazio avverso suddetta delibera.
  • (iii) In data 27 ottobre 2017 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto per gli anni 2015 e 2016.

Banca d'Italia

Nel corso del 2017 è stato condotto dalla Banca d'Italia un accertamento ispettivo - avviato in data 10 febbraio 2017 e concluso il 5 maggio 2017 - ai sensi dell'art. 54, D.lgs. 385/1993, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico nell'ambito delle attività di BancoPosta. In data 20 luglio 2017 è stato rilasciato il Rapporto Ispettivo, al quale Poste Italiane ha dato seguito nei termini mediante invio delle proprie considerazioni nel mese di settembre 2017 e avviando il relativo piano di interventi di adeguamento.

Inoltre, il 28 settembre 2017 la Banca d'Italia ha avviato, sempre con riferimento all'attività BancoPosta e ai sensi dell'art. 53 del D.lgs. 231/2007, un accertamento ispettivo in materia di contrasto del riciclaggio su un campione di Uffici Postali. L'accertamento, conclusosi l'11 dicembre 2017, è configurabile come un follow-up dell'ispezione in materia condotta nel 2015 ed è finalizzato a valutare l'avanzamento delle iniziative di adeguamento comunicate all'Autorità di Vigilanza.

In merito agli accertamenti condotti tra il 2015 e il 2016 dall'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) nei confronti di Poste Vita SpA in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D. Lgs. 231 del 2007, in data 8 luglio 2016 l'IUF ha notificato alla Compagnia un "Processo verbale di accertamento e contestazione" per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette in relazione ad operazioni afferenti a una singola polizza ai sensi dell'art. 41 del D. Lgs. 231/2007. La violazione contestata può comportare una sanzione sino a un massimo di circa 0,4 milioni di euro. La Compagnia ha trasmesso i propri scritti difensivi al Ministero dell'Economia e delle Finanze ed è in attesa di conoscere le determinazioni dell'Autorità.

IVASS

In data 20 marzo 2017 l'IVASS ha avviato un'ispezione, terminata in data 28 giugno 2017, ai sensi dell'art. 189 del Codice delle Assicurazioni Private (d.lgs. n. 209 del 7 settembre 2005) presso Poste Vita avente ad oggetto "la verifica della miglior stima delle riserve tecniche (best estimate of liabilities) e le assunzioni utilizzate per il calcolo di tale posta e per il calcolo del requisito di solvibilità (SCR), anche in chiave prospettica". Poste Vita ha fornito la documentazione richiesta. In data 27 settembre 2017, l'IVASS ha consegnato a Poste Vita l'esito degli accertamenti svolti presso la Compagnia. L'Autorità ha ritenuto di non formulare specifiche contestazioni nei confronti della Compagnia e ha concluso l'attività di verifica constatando, nel complesso, un soddisfacente livello di implementazione della struttura Solvency II ed emettendo un giudizio parzialmente favorevole, formulando alcuni rilievi ed osservazioni. In data 25 ottobre 2017 la Compagnia ha presentato all'IVASS le proprie considerazioni in ordine agli approfondimenti e agli interventi correttivi richiesti nel rapporto ispettivo, pianificando una serie di attività volte a recepire gli spunti di miglioramento indicati dall'Autorità di Vigilanza. Ad oggi, la realizzazione delle azioni previste da parte di Poste Vita è in linea con le tempistiche programmate.

Con riferimento ad atti notificati dall'IVASS a Poste Vita SpA, sono state notificate tre ordinanze di ingiunzione a definizione di sette procedimenti di cui due riguardanti la violazione dell'art. 183, comma 1, lett. a), del Codice delle assicurazioni private, afferente al pagamento delle prestazioni assicurative oltre il termine di 30 giorni previsto dalle condizioni di contratto, e una relativa all'inosservanza dell'articolo 16 del Regolamento IVASS n.35/2010, inerente gli obblighi relativi al termine di riscontro alle richieste di informazioni. Risultano, inoltre, pendenti quattro procedimenti avviati dall'IVASS riguardanti, nella quasi totalità, alla violazione dell'articolo 183, comma 1, lett. a) del Codice delle assicurazioni private.

Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione

In data 4 ottobre 2016 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ha avviato una verifica ispettiva sul piano individuale pensionistico PostaPrevidenza Valore. Le attività degli ispettori presso gli uffici della Compagnia si sono concluse in data 23 marzo 2017. In data 14 luglio 2017 la COVIP ha notificato alla Compagnia la conclusione dell'accertamento ispettivo avvenuto in data 30 giugno 2017. Ad oggi non sono pervenuti riscontri da parte dell'Autorità di Vigilanza con riguardo alle attività svolte dagli ispettori.

Consob

Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata che, nel corso dell'anno, è stata gradualmente estesa a tutta la rete Poste Italiane. In parallelo, nel corso del secondo semestre 2017, il comparto è stato oggetto di ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la direttiva MiFID2, entrata in vigore il 3 gennaio 2018. Le innovazioni apportate negli assetti procedurali ed informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto di informativa specifica alla Consob.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti della Postel SpA nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti si era tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione è stato proposto ricorso e istanza di sospensione degli effetti al Tribunale civile di Roma, accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016, il giudice designato ha annullato l'ordinanza di ingiunzione limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito. Per effetto della suddetta sentenza, al 31 dicembre 2016 le passività di cui si è tenuto conto in bilancio sono state aggiornate. In data 21 marzo 2017 Equitalia Servizi di riscossione SpA ha notificato una cartella di pagamento in cui oltre a richiedere il pagamento dell'importo di 0,24 milioni di euro a titolo di sanzione, come ridotta dalla sentenza del Tribunale di Roma, ha provveduto ad applicare, inter alia, una maggiorazione pari a 0,12 milioni di euro. La società ha impugnato la cartella innanzi al Tribunale di Roma chiedendo altresì la sospensione dell'efficacia esecutiva. In relazione a detta cartella di pagamento, in data 15 giugno 2017 Equitalia Servizi di Riscossione SpA ha proceduto presso terzi al pignoramento di somme dovute a Postel dall'INPS ex art. 72-bis e 48-bis del DPR n. 602/73. La società, ha provveduto a inoltrare una nuova istanza all'Autorità per chiedere, nelle more della decisione sulla domanda cautelare da parte del giudice, una sospensione amministrativa dell'esecuzione della cartella, l'udienza è stata fissata per il 18 aprile 2018. Ai sensi e per gli effetti dell'atto di pignoramento presso terzi, INPS, in qualità di terzo pignorato, ha provveduto al versamento dell'importo di 0,386 milioni di euro a favore di Equitalia Servizi di Riscossione.

Autorità Nazionale Anticorruzione

In data 18 novembre 2016, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha notificato a Postel SpA l'avvio di un procedimento sanzionatorio conseguente alla segnalazione della Stazione Appaltante Fondimpresa effettuata a seguito dell'esclusione di Postel da una gara per l'affidamento dei servizi di gestione digitale e archiviazione di corrispondenza e di documenti. L'importo complessivo dell'appalto era pari ad 0,4 milioni di euro. La misura espulsiva si è fondata sul presupposto che Postel, sottoposta a verifica ex art. 48, comma 2 del d.lgs. 163/2006, non avrebbe comprovato, entro il termine prescritto, il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa richiesti dal Disciplinare. In data 9 agosto 2017, l'Autorità ha inviato a Postel e alla Stazione appaltante il provvedimento di archiviazione del procedimento, senza irrogare alcuna sanzione.

8. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti111 posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2017, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

  • provento di 91 milioni di euro per l'alienazione in più soluzioni, e previa conversione in azioni di classe A, delle 756.280 azioni di classe B della Mastercard Incorporated (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota A5);
  • perdita per complessivi 82 milioni di euro delle Convertible Contingent Notes emesse da Midco SpA e rilevata per natura tra gli Oneri finanziari (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 3 Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio);
  • provento di 9 milioni di euro per accertamento del credito IRAP da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003 accertato tra le imposte correnti a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Capogruppo (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 2.5 - Uso di stime). Sono stati inoltre accertati gli interessi maturati su tale somma (anch'essi di natura non ricorrente) per un importo pari a 3 milioni di euro, iscritti per natura nei proventi finanziari;
  • con riguardo al solo Bilancio d'esercizio della Capogruppo, provento di 14 milioni di euro iscritto nella voce Altri ricavi e proventi per la cessione del 100% del Capitale Sociale di Banca del Mezzogiorno–

111 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

MedioCreditoCentrale SpA a favore di Invitalia SpA (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 5.2-A11 Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione).

9. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali112 nel corso dell'esercizio 2017.

10. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2018 sono avvenuti i seguenti fatti di rilievo:

  • In data 25 gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il conferimento, da parte della stessa Società, di riserve libere per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta al fine di riequilibrare il leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework113 . A tale finalità, è stato contestualmente conferito all'Amministratore Delegato di Poste Italiane SpA potere di compiere ogni attività e di negoziare e sottoscrivere ogni atto o documento necessario od opportuno. Contestualmente è stato deliberato di porre la proposta di rafforzamento del Patrimonio BancoPosta all'ordine del giorno dell'Assemblea straordinaria degli azionisti.
  • In data 25 gennaio 2018, Poste Italiane SpA ha reso nota la propria intenzione di aderire all'aumento di capitale sociale a pagamento di Anima Holding SpA. Al termine del precedente esercizio, il Consiglio di Amministrazione di Anima Holding SpA riceveva dall'Assemblea straordinaria la delega di attuazione dell'aumento di capitale sociale per un importo fino a un massimo di 300 milioni di euro. Poste Italiane SpA che alla data di chiusura dei presenti bilanci, detiene una partecipazione in Anima Holding SpA di circa il 10,04% procederà quindi a sottoscrivere, il cui periodo di offerta sarà compreso tra il 26 marzo 2018 e il 12 aprile 2018, le azioni di nuova emissione per la quota di propria spettanza pari a un importo massimo di 32 milioni di euro.
  • In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha autorizzato il versamento a favore della società SDA Express Courier SpA di complessivi 40 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 31 dicembre 2017, nonché la ricostituzione del Capitale Sociale e di una riserva straordinaria.
  • In data 13 febbraio 2018 si è perfezionata la fusione per incorporazione di PosteTutela SpA in Poste Italiane SpA. L'operazione avrà efficacia giuridica dal 1° marzo 2018, mentre gli effetti contabili e fiscali decorrono dal 1° gennaio 2018.

112 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

113 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

  • In data 19 febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha deliberato l'approvazione dell'iniziativa di tutela dei clienti del fondo "Europa Immobiliare n.1" conferendo all'Amministratore delegato poteri e facoltà di porre in essere tutte le azioni, anche prodromiche e conseguenti, per l'implementazione dell'iniziativa stessa.
  • In data 26 febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato "Deliver 2022", il piano strategico quinquennale che ha l'obiettivo di massimizzare il valore della rete di distribuzione di Poste Italiane, già riconosciuta come la più efficiente e sicura del Paese.

11. ULTERIORI INFORMAZIONI

La presente nota rappresenta un'area comune al bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e al bilancio separato di Poste Italiane SpA, in cui vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche residualmente richieste dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 rispettivamente, del Gruppo Poste Italiane e di Poste Italiane SpA.

Gruppo Poste Italiane

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti,
Mobile e
Digitale
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 2.249 2.970 62.063 1.017 (5.055) 63.244
Debiti per conti correnti postali - - 47.468 - (893) 46.575 -
Obbligazioni 812 - - 761 - 1.573 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 401 - 4.842 - - 5.243 -
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing finanziari - 1 - - - 1 -
MEF conto tesoreria dello Stato - - 3.483 - - 3.483 3.483
Strumenti finanziari derivati 39 - 1.637 - - 1.676 -
Altre passività finanziarie 79 2.969 1.639 6 - 4.693 56
Passività finanziarie verso altri settori 918 - 2.994 250 (4.162) - -
Riserve tecniche assicurative - - - 123.650 - 123.650 -
Attività finanziarie (1.097) (3.283) (60.688) (125.860) 4.162 (186.766)
Finanziamenti e crediti (274) - (7.600) (258) - (8.132) (6.239)
Investimenti posseduti fino a scadenza - - (12.912) - - (12.912) -
Investimenti disponibili per la vendita (556) - (39.171) (96.078) - (135.805) (2.485)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - - (29.338) - (29.338) (555)
Strumenti finanziari derivati - - (395) (184) - (579) -
Attività finanziarie verso altri settori (267) (3.283) (610) (2) 4.162 - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - - (71) - (71) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 1.152 (313) 1.375 (1.264) (893) 57
Cassa e depositi BancoPosta - - (3.196) - - (3.196) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.997) (21) (396) (907) 893 (2.428) (385)
Posizione finanziaria netta (845) (334) (2.217) (2.171) - (5.567)

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)

Saldo al 31.12.16 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti,
Mobile e
Digitale
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 2.087 2.284 59.219 1.012 (3.681) 60.921
Debiti per conti correnti postali - - 45.444 - (319) 45.125 -
Obbligazioni 812 - - 759 - 1.571 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 402 - 5.381 - - 5.783 -
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing finanziari 6 2 - - - 8 -
MEF conto tesoreria dello Stato - - 2.429 - - 2.429 2.429
Strumenti finanziari derivati 51 - 2.305 - - 2.356 -
Altre passività finanziarie 13 2.282 1.352 2 - 3.649 1
Passività finanziarie verso altri settori 803 - 2.308 251 (3.362) -
Riserve tecniche assicurative - - - 113.678 - 113.678 -
Attività finanziarie (1.236) (2.609) (58.529) (115.596) 3.608 (174.362) -
Finanziamenti e crediti (140) - (7.915) (54) - (8.109) (6.190)
Investimenti posseduti fino a scadenza - - (12.683) - - (12.683) -
Investimenti disponibili per la vendita (574) - (37.263) (90.406) - (128.243) (1.509)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - - (24.903) - (24.903) (551)
Strumenti finanziari derivati - - (191) (233) - (424) -
Attività finanziarie verso altri settori (522) (2.609) (477) - 3.608 - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - - (66) - (66) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 851 (325) 690 (972) (73) 171 -
Cassa e depositi BancoPosta - - (2.494) - - (2.494) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.556) (21) (1.320) (1.324) 319 (3.902) (1.310)
Posizione finanziaria netta (705) (346) (3.124) (2.296) 246 (6.225) -

Al 31 dicembre 2017 la posizione finanziaria netta complessiva consolidata, come sopra rappresentata è in avanzo di 5.567 milioni di euro, La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita (991 milioni di euro). La riserva di fair value relativa a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammonta al lordo del relativo effetto fiscale a 521 milioni di euro (1.512 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Al 31 dicembre 2017, la posizione finanziaria netta secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è la seguente:

Posizione finanziaria netta ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2017 2016
A. Cassa (4) (2)
B. Altre disponibilità liquide (1.993) (1.554)
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) (1.997) (1.556)
E. Crediti finanziari correnti (245) (63)
F. Debiti bancari correnti 201 2
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 763 14
H. Altri debiti finanziari correnti 82 22
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) 1.046 38
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) (1.196) (1.581)
K. Debiti bancari non correnti 200 400
L. Obbligazioni emesse 49 798
M. Altri debiti non correnti 36 48
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) 285 1.246
O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) (911) (335)
Attività finanziarie non correnti (585) (651)
Posizione Finanziaria Netta (1.496) (986)
Crediti finanziari intersettoriali (267) (522)
Debiti finanziari intersettoriali 918 803
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori (845) (705)

Poste Italiane SpA

Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.17 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane
SpA
di cui parti
correlate
Passività finanziarie 2.087 62.109 (988) 63.208
Debiti per conti correnti postali - 47.494 (242) 47.252 677
Obbligazioni 813 - - 813 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 400 4.842 - 5.242 -
MEF conto Tesoreria dello Stato - 3.483 - 3.483 3.483
Strumenti finanziari derivati 39 1.638 - 1.677 -
Altre passività finanziarie 103 4.638 - 4.741 133
Passività finanziarie per rapporti intergestori 732 14 (746) - -
Attività finanziarie (1.212) (60.780) 746 (61.246)
Finanziamenti e crediti (642) (7.601) - (8.243) (6.923)
Investimenti posseduti fino a scadenza - (12.912) - (12.912) -
Investimenti disponibili per la vendita (556) (39.140) - (39.696) (2.485)
Strumenti finanziari derivati - (395) - (395) -
Attività finanziarie per rapporti intergestori (14) (732) 746 - -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 875 1.329 (242) 1.962
Cassa e depositi BancoPosta - (3.196) - (3.196) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.885) (396) 242 (2.039) (385)
Posizione finanziaria netta (1.010) (2.263) - (3.273)
Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.16 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Poste Italiane
SpA
di cui parti
correlate
Passività finanziarie 1.932 59.274 (711) 60.495
Debiti per conti correnti postali - 45.483 (67) 45.416 291
Obbligazioni 812 - - 812 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 400 5.381 - 5.781 -
MEF conto Tesoreria dello Stato - 2.429 - 2.429 2.429
Strumenti finanziari derivati 51 2.305 - 2.356 -
Altre passività finanziarie 39 3.662 - 3.701 65
Passività finanziarie per rapporti intergestori 630 14 (644) - -
Attività finanziarie (1.358) (58.682) 644 (59.396)
Finanziamenti e crediti (770) (7.915) - (8.685) (6.820)
Investimenti posseduti fino a scadenza - (12.683) - (12.683) -
Investimenti disponibili per la vendita (574) (37.263) - (37.837) (1.509)
Strumenti finanziari derivati - (191) - (191) -
Attività finanziarie per rapporti intergestori (14) (630) 644 - -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 574 592 (67) 1.099
Cassa e depositi BancoPosta - (2.494) - (2.494) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.461) (1.321) 67 (2.715) (1.310)
Posizione finanziaria netta (887) (3.223) - (4.110)

Al 31 dicembre 2017 la posizione finanziaria netta complessiva della Società, come sopra rappresentata è in avanzo di 3.273 milioni di euro. La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita (979 milioni di euro). La riserva di fair value relativa a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammonta al lordo del relativo effetto fiscale a 262 milioni di euro (1.241 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Al 31 dicembre 2017, la posizione finanziaria netta del Patrimonio non destinato determinata secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, è la seguente:

Posizione finanziaria netta Patrimonio non destinato ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2017 2016
A. Cassa (1) (1)
B. Altre disponibilità liquide (1.884) (1.460)
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) (1.885) (1.461)
E. Crediti finanziari correnti (363) (243)
F. Debiti bancari correnti 200 -
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 763 14
H. Altri debiti finanziari correnti 106 42
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) 1.069 56
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) (1.179) (1.648)
K. Debiti bancari non correnti 200 400
L. Obbligazioni emesse 50 798
M. Altri debiti non correnti 36 48
N. Posizione finanziaria netta non corrente (K+L+M) 286 1.246
O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) (893) (402)
Attività finanziarie non correnti (835) (1.101)
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato (1.728) (1.503)
Crediti finanziari per rapporti intergestori (14) (14)
Debiti finanziari per rapporti intergestori 732 630
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti (1.010) (887)
intergestori

COMPENSAZIONI DI ATTIVITA' E PASSIVITÀ' FINANZIARIE

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette ad un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32114 .

Le partite interessate al 31 dicembre 2017, riferite alla sola Poste Italiane SpA riguardano:

  • strumenti derivati attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato;
  • pronti contro termine attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato.
Attività/Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari (milioni di euro)
Ammontare delle Ammontare netto
delle
attività/(passività)
finanziarie
(d=a+b+c)
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio
Forme tecniche Ammontare lordo
delle attività
finanziarie(*)
(a)
Ammontare lordo (passività)/attività
finanziarie
compensato in
bilancio
(c)
Collateral Ammontare netto
delle
delle passività
finanziarie(*)
(b)
Strumenti finanziari
trasferiti o concessi
in garanzia
(e)
Titoli dati/(ricevuti) in
garanzia
(f)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(g)
attività/(passivtà)
finanziarie
(h=d+e+f+g)
Esecizio 2017
Attività/(Passività) finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
Altre
394
-
-
(1.637)
(4.842)
-
-
(1.243)
-
(4.842)
-
-
-
4.816
-
288
-
-
965
22
-
10
(4)
-
Attività/(Passività) finanziarie
Derivati
Pronti contro termine
Altre
-
-
-
(39)
-
-
-
(39)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
39
-
-
-
-
-
Totale al 31 dicembre 2017 394 (6.518) (6.124)
-
4.816 288 1.026 6
Esecizio 2016
Attività/(Passività) finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
Altre
Attività/(Passività) finanziarie
191
-
-
(2.305)
(5.381)
-
-
(2.114)
-
(5.381)
-
-
-
5.374
-
714
-
-
1.363
7
-
(37)
-
-
Derivati - (51) -
(51)
- - 50 (1)
Pronti contro termine
Altre
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale al 31 dicembre 2016 191 (7.737) - (7.546) 5.374 714 1.420 (38)

* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

TRASFERIMENTI DI ATTIVITÀ' FINANZIARIE NON ELIMINATE CONTABILMENTE

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment).

Al 31 dicembre 2017, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari integralmente riferite alla Capogruppo .

114 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e

(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente (milioni di euro)
31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Descrizione Note Valore nominale Valore di Bilancio Fair value Valore nominale Valore di Bilancio Fair value
Attività finanziarie BancoPosta
Investimenti posseduti fino a scadenza
Investimenti disponibili per la vendita
[A5] 4.407
-
4.486
-
4.890
-
4.596
165
4.688
206
5.276
206
Passività finanziarie BancoPosta
Passività finanziarie per PCT
[B6] (4.840) (4.842) (4.853) (5.379) (5.381) (5.419)
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita
[A6] - - - - - -
Passività finanziarie
Passività finanziarie per PCT
[B7] - - - - - -
Totale (433) (356) 37 (618) (487) 63

ATTIVITÀ' FINANZIARIE SOGGETTE A LIMITAZIONI D'USO

Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Asset Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso (milioni di euro)
31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Descrizione Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Attività finanziarie BancoPosta
Finanziamenti e Crediti 1.179 1.179 1.435 1.435
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 1.110 1.110 1.391 1.391
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) 69 69 44 44
Investimenti posseduti sino a scadenza 5.180 5.288 5.765 5.909
Titoli per operazioni in PCT 4.407 4.486 4.596 4.688
Titoli per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA) 253 269 676 716
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit 520 533 493 505
Investimenti disponibili per la vendita - - 165 206
Titoli per operazioni in PCT - - 165 206
Attività finanziarie
Finanziamenti e Crediti 40 40 50 50
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 40 40 50 50
Investimenti disponibili per la vendita - - - -
Titoli per operazioni in PCT - - - -
Totale attività finanziarie indisponibili 6.399 6.507 7.415 7.600

ENTITA' STRUTTURATE NON CONSOLIDATE

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali. Nel corso del 2017, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito il graduale processo di diversificazione degli investimenti, già avviato nel 2015 e nel 2016, attraverso l'incremento degli impieghi in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITs, in particolare appartenenti alla Sicav "MULTIFLEX".

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.
NAV del Fondo (milioni di euro)
ISIN Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento Data di rif. Importo
LU1379774190 Multiflex-Diversified Dis-Cm Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 29/12/2017 5.804
LU1193254122 Mfx - Global Fund - Asset Global Fund (Pimco Multi
Asset)
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 29/12/2017 4.098
LU1407712014 Multiflex - Global Optimal Multi Asset Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 29/12/2017 3.602
LU1407711800 Multiflex - Dynamic Multi Asset Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 29/12/2017 3.580
LU1407712287 Multiflex - Strategic Insurance Distribution Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 29/12/2017 3.343
IT0004937691 Tages Platinum Grow
th
Fondo di Hedge Fund non
armonizzato
Perseguimento d
i rendimenti assoluti, con u
n basso livello d
i
volatilità e d
i correlazione d
i lungo termine rispetto a
i principali
mercati finanziari
100 30/11/2017 437
IT0005212193 Diamond Italian Properties Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento i
n beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi quelli
derivanti d
a contratti d
i leasing immobiliare con natura traslativa e d
a
rapporti concessori, nonché degli altri diritti assimilabili a
i sensi
della normativa pro tempore vigente
100 31/12/2017 155
LU1500341752 Multiflex-Dynamic Lt M/A-Cm Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 29/12/2017 152
LU1500341240 Multiflex-Lt Optimal M/A-Cm Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 29/12/2017 151
IT0005174450 Fondo Diamond Eurozone Office Ubs Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento i
n beni immobili "core" e "core plus" destinati a
d uso
lavorativo (uffici), situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 31/12/2017 129
IT0005210387 Diamond Eurozone Retail Property Fund Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento i
n beni immobili "core" e "core plus" destinati a
d uso
retail, situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 31/12/2017 9
4
LU1081427665 Shopping Property Fund 2 Fondo Chiuso Armonizzato Master fund che principalmente investe i
n immobili del settore
commerciale secondariamente uffici e settori alternativi. Non investe
nel debito immobiliare
63,77 30/09/2017 8
9
LU1581282842 Indaco Sicav Sif - Indaco Cifc Us Loan Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds, loans e equities)
100 30/11/2017 8
1
QU0006738854 Prima Credit Opportunity Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/09/2017 8
0
IT0005215113 Fondo Cbre Diamond Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli
derivanti d
a contratti d
i leasing immobiliare, partecipazioni i
n società
immobiliari e quote di investimento alternativi immobiliari
100 31/12/2017 6
6
IT0005210593 Diamond Other Sector Italia Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli
derivanti d
a contratti d
i leasing immobiliare, partecipazioni i
n società
immobiliari e l
a gestione professionale e l
a valorizzazione del
patrimonio del Fondo
100 31/12/2017 5
8
IT0005247819 Fondo Diamond Value Added Properties Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento i
n beni immobili e diritti reali immobiliari, ivi inclusi
quelli derivanti d
a contratti d
i leasing immobiliari con natura
traslativa e d
a rapporti concessori nonché i
n partecipazioni i
n
società immobiliari non quotate
100 31/12/2017 5
2
QU0006738052 Prima Eu Private Debt Opportunity Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i n u
n mix d
i asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/09/2017 3
9
IT0004597396 Advance Capital Energy Fund Fondo di Fondi Chiuso non
armonizzato
Investimento i
n imprese nel settore dell'energia allo scopo d
i
incrementarne i
l valore e mediante l
a successiva dismissione,
conseguirne delle plusvalenze
86,21 30/09/2017 2
5

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting. Di seguito si forniscono alcune informazioni di dettaglio al 31 dicembre 2017.

(milioni di euro)
ISIN Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita *
Confronto tra valore contabile e
massima esposizione
Metodologia determinazione massima
esposizione alla perdita
LU1379774190 Multiflex-Diversified Dis-Cm Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5.804 1.701 4.103 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1193254122 Mfx - Global Fund - Asset Global Fund (Pimco Multi Asset) Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.098 318 3.780 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407712014 Multiflex - Global Optimal Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
3.602 158 3.444 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407711800 Multiflex - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
3.580 158 3.422 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407712287 Multiflex - Strategic Insurance Distribution Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
3.343 357 2.986 Historical VaR 99,5% 1y
IT0004937691 Tages Platinum Grow
th
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
437 3
2
405 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005212193 Diamond Italian Properties Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
155 3
9
116 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1500341752 Multiflex-Dynamic Lt M/A-Cm Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
152 7 145 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1500341240 Multiflex-Lt Optimal M/A-Cm Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
151 8 143 Analytical VaR 99,5% 1y
IT0005174450 Fondo Diamond Eurozone Office Ubs Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
129 4
3
8 6 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005210387 Diamond Eurozone Retail Property Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
9
4
2
3
7 1 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1081427665 Shopping Property Fund 2 Attività finanziarie disponibili
per la vendita
5
7
2
4
3 3 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1581282842 Indaco Sicav Sif - Indaco Cifc Us Loan Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
8
1
3
1
5 0 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
QU0006738854 Prima Credit Opportunity Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
8
0
4
1
3 9 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005215113 Fondo Cbre Diamond Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
6
6
2
1
4 5 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005210593 Diamond Other Sector Italia Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5
8
1
4
4 4 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005247819 Fondo Diamond Value Added Properties Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5
2
1
3
3 9 Analytical VaR 99,5% annualizzato
QU0006738052 Prima Eu Private Debt Opportunity Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
3
9
5 3 4 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0004597396 Advance Capital Energy Fund Attività finanziarie disponibili
per la vendita
2
2
1
1
1 1 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno

*La massima perdita è stimata al lordo della capacità di assorbimento delle perdite delle passività rappresentando quindi una stima più prudenziale

Si forniscono di seguito le diverse tipologie di strumenti finanziari in cui investono i Fondi e i principali mercati di riferimento.

(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Obbligazioni Corporate 7.718
Titoli di Stato 9.350
Altri investimenti al netto dei passivi 2.020
Azioni 2.182
Disponibilità liquide 762
Strumenti finanziari derivati
Sw
ap
4
Future -
Forw
ard
(1)
Totale 22.035
Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
New
York
2.747
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 2.845
Londra 783
Parigi 1.020
Lussemburgo 166
Dublino 1.573
Eurotlx 261
Euromtf 367
Tokyo 393
Euronext 542
Trace 1.933
Singapore 332
Hong Kong 108
Altri 7.962
Fondi 1.003
Totale 22.035

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU AZIONI

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

Gruppo Poste Italiane

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016- 2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) –

Piano di Phantom Stock", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e personale del Gruppo assicurativo Poste Vita.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:

  • per il Direttore Generale e gli altri Beneficiari del piano dipendenti di Poste Italiane diversi dal personale Bancoposta, un indicatore di redditività individuato nell'EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • per i Beneficiari inclusi tra i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta, l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • per i Beneficiari inclusi tra il personale del Gruppo assicurativo Poste Vita, un indicatore di redditività individuato nel RORAC del gruppo assicurativo Poste Vita relativo al triennio e utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio.

Comune a tutti i Beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, identificato nel RORAC di fine periodo; tale parametro è previsto a partire dal Ciclo 2017-2019 e solo per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato).

Diversamente per il personale appartenente al Gruppo assicurativo Poste Vita, la maturazione dei Diritti è subordinata oltre che alla Condizione Cancello (EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo) alla sussistenza della Condizione di Accesso specifica ossia Solvency II ratio di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale, Risk Takers Bancoposta e personale del Gruppo Poste Vita, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica della sussistenza delle condizioni previste per ciascun Piano.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2017 per 44 Beneficiari è di 473.073 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,2 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,5 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 55 Beneficiari è stato di 609.491 unità, il cui fair value unitario al 31 dicembre 2017 è stato stimato in euro 3,98 relativamente ai Piani per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, per il personale del Patrimonio BancoPosta e della società Poste Vita e in euro 4,17 relativamente al Piano per il restante personale del Gruppo. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,8 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito gli effetti economici del Primo e Secondo Ciclo del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine al 31 dicembre 2017 per Poste Italiane SpA.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2017 per 42 beneficiari è di 447.800 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno alla Società. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,2 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,4 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 52 Beneficiari è stato di 574.141 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno alla Società. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,8 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Conseguentemente, con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia di quello a lungo termine;
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

L'attribuzione delle Phantom Stock è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Al 31 dicembre 2017, il numero di Phantom Stock è stato stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le miglior prassi di mercato. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,6 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.

PAGAMENTI PER LA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO

I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio Bancoposta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.

Per l'esercizio 2017 il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate a seguito di conclusione anticipata del rapporto di lavoro è stato di 276.744 unità; il costo rilevato a Conto economico è stato di circa 1,5 milioni di euro, valore equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.

DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Quota %
posseduta
Capitale
sociale
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
netto
BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) 100,00% 12.000 29.134 53.886
Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) 100,00% 516 - 516
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) (*) 100,00% 120 - 120
Consorzio PosteMotori (Roma) 80,75% 120 171 291
Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) 100,00% 103.200 1.843 237.263
Mistral Air Srl (Roma) (**) 100,00% 1.000 (7.611) (1.895)
PatentiViaPoste ScpA (Roma) (*) 86,86% 120 (2) 125
PosteMobile SpA (Roma) 100,00% 32.561 18.659 57.905
Poste Tributi ScpA (Roma) () (*) 90,00% 2.583 (1.053) (1.590)
PosteTutela SpA (Roma) 100,00% 153 298 13.441
Poste Vita SpA (Roma) (*) 100,00% 1.216.608 510.172 3.323.728
Poste Assicura SpA (Roma) (*) 100,00% 25.000 28.609 104.359
Postel SpA (Roma) 100,00% 20.400 118 101.459
SDA Express Courier SpA (Roma) (**) 100,00% 10.000 (31.990) (22.876)
Poste Welfare Servizi Srl (Roma) 100,00% 16 2.590 7.651

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2018 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.

Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Natura del
rapporto
Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio
netto
Ricavi e proventi Risultato
dell'esercizio
Address Softw
are Srl (Roma)
Controllata 237 51,00% 931 466 465 1.087 38
Anima Holding SpA (Milano) (a) Collegata 218.911 10,04% 1.212.463 372.770 839.693 578.620 (*) 78.347
Conio Inc. (San Francisco) (b) Collegata 68 20,00% 346 136 210 - 220
FSIA Investimenti Srl (Milano) (c) Controllo congiunto 286.136 30,00% 1.011.722 59.792 951.930 - 24.816
Indabox Srl (Roma) Controllata 1.222 100,00% 755 151 604 98 (289)
ItaliaCamp Srl (Roma) (d) Collegata 54 20,00% 941 670 271 879 161
Kipoint SpA (Roma) Controllata 614 100,00% 2.589 1.975 614 4.678 57
Risparmio Holding SpA (Roma) Controllata 873 80,00% 1.208 117 1.091 - 737
Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (e) Controllata - 100,00% 4.104 4.339 (235) 5.791 (413)
Altre collegate del gruppo SDA (f) Collegate 4

a. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CDA della società al 30.09.2017.

b. Dati riferiti alla Conio Inc. e alla sua controllata conio Srl al 30.06.2017.

c. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CDA della società al 30.09.2017 comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation.

d. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.16.

e. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.15.

f. Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono MDG Express Srl e Speedy Express Courier Srl.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

RISPARMIO POSTALE

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 31.12.17 31.12.16
Libretti di deposito 108.564 118.938
Buoni Fruttiferi Postali 214.347 203.962
Cassa Depositi e Prestiti 146.104 134.121
M
inistero dell' Economia e delle Finanze
68.243 69.841
Totale 322.911 322.900

INFORMAZIONI RELATIVE AI PATRIMONI GESTITI

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2017 era di 7.984 milioni di euro (7.269 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

IMPEGNI

Gli Impegni di acquisto del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.17 31.12.16
Impegni di acquisto
Contratti per affitti passivi di immobili 523 501
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 42 41
Contratti per acquisto di Attività immateriali 32 27
Contratti per leasing flotta automezzi 200 260
Contratti per altri canoni 26 28
Totale 823 857

La società EGI SpA al 31 dicembre 2017, si è impegnata per il 2018 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 10,7 milioni di euro. Al 31 dicembre 2017 il corrispondente valore di mercato è di 12,4 milioni di euro.

Gli Impegni di acquisto di Poste Italiane SpA, sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni di acquisto (milioni di euro)
Descrizione 31.12.17 di cui verso
società del
gruppo
31.12.16 di cui verso
società del
gruppo
Contratti per affitti passivi di immobili 533 32 515 13
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 42 - 43 2
Contratti per acquisto di Attività immateriali 33 - 30 3
Contratti per leasing flotta automezzi 200 - 260 -
Contratti per altri canoni 31 16 18 4
Totale 839 48 866 22

Relativamente ai soli contratti per affitti passivi di immobili, risolvibili di norma con preavviso di sei mesi, gli impegni futuri a carico rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono così suddivisi in base all'anno di scadenza dei canoni:

Impegni per canoni di affitto - Gruppo Poste Italiane (milioni di euro)
Descrizione 31.12.17 31.12.16
Canoni di affitto scadenti:
entro l'esercizio successivo a quello di bilancio 138 139
tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio 320 311
oltre il 5° anno 65 52
Totale 523 502
Impegni per canoni di affitto - Poste Italiane SpA (milioni di euro)
Descrizione 31.12.17 di cui verso
società del
gruppo
31.12.16 di cui verso
società del
gruppo
Canoni di affitto scadenti:
entro l'esercizio successivo a quello di bilancio 145 7 146 7
tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio 333 20 316 5
oltre il 5° anno 55 5 53 1
Totale 533 32 515 13

GARANZIE

Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno, rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono le seguenti:

Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.17 31.12.16
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi
dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi
283
21
321
-
Totale 304 321
Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.17 31.12.16
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi 172 212
rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi 59 59
lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate 21 1
Totale 252 272

BENI DI TERZI

I Beni di terzi presso società del Gruppo, sono dettagliati nella tabella che segue. L'informativa rileva esclusivamente per la Capogruppo Poste Italiane SpA.

Beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione 31.12.17 31.12.16
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 3.562 5.262
Totale 3.562 5.262

Ad integrazione di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2017 Poste Italiane SpA detiene ulteriori 3 milioni di euro di Beni di società del gruppo.

ATTIVITA' IN CORSO DI RENDICONTAZIONE

Al 31 dicembre 2017, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 107 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

COMPENSI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE AI SENSI DELL'ART.149 DUODECIES DEL "REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB"

I corrispettivi per l'esercizio 2017, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo PricewaterhouseCoopers e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:

Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione (migliaia di euro)
Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi (*)
Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
1.166
-
Servizi di attestazione Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
293
-
Altri Servizi Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
55
-
Società controllate da Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile (**) Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
1.058
-
Servizi di attestazione Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
353
-
Altri Servizi Pricew
aterhouseCoopers SpA
Rete Pricew
aterhouseCoopers
95
-
Totale 3.020

(*) Gli importi non includono spese e oneri accessori.

(**) Gli importi esposti non includono i compensi per servizi di revisione contabile svolta sui fondi amministrati da BancoPosta Fondi SGR SpA a carico dei sottoscrittori per 119 migliaia di euro.

I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione115 . Con riferimento alla Controllante, la voce Servizi di revisione contabile comprende compensi

115 Eventuali servizi di revisione o attestazione riferiti a risultanze contabili antecedenti alla data di chiusura del bilancio di

integrativi per 130 migliaia di euro oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria degli azionisti del 29 maggio 2018.

esercizio sono rilevati per competenza, successivamente al conferimento dell'incarico, nell'esercizio in cui i servizi sono resi, in base alla percentuale di completamento.

12. Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2017

SCHEMI DI BILANCIO363
STATO PATRIMONIALE363
CONTO ECONOMICO365
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA366
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO367
RENDICONTO FINANZIARIO368
NOTA INTEGRATIVA 370
PARTE A – POLITICHE CONTABILI 370
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE391
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 416
PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA426
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA427
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 460
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA466
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE466
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI471
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE473

SCHEMI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
Voci dell'Attivo 31 dicembre
2017
31 dicembre
2016
10. Cassa e disponibilità liquide 3.217.163.704 2.510.820.434
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
30. Attività finanziarie valutate al fair value - -
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 39.140.379.660 37.263.441.355
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 12.912.363.033 12.682.587.907
60. Crediti verso banche 1.150.646.309 1.314.337.052
70. Crediti verso clientela 7.951.158.686 9.004.203.937
80. Derivati di copertura 394.507.899 190.911.119
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - -
100. Partecipazioni - -
110. Attività materiali - -
120. Attività immateriali - -
di cui:
- avviamento - -
130. Attività fiscali: 405.671.786 320.870.907
a) correnti - -
b) anticipate 405.671.786 320.870.907
di cui alla L.214/2011 - -
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
150. Altre attività 2.063.534.180 1.765.994.097
Totale dell'Attivo 67.235.425.257 65.053.166.808

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
Voci del Passivo e del Patrimonio netto 31 dicembre
2017
31 dicembre
2016
10. Debiti verso banche 5.949.610.345 5.798.577.802
20. Debiti verso clientela 53.686.408.893 50.373.852.771
30. Titoli in circolazione - -
40. Passività finanziarie di negoziazione - -
50. Passività finanziarie valutate al fair value - -
60. Derivati di copertura 1.637.107.776 2.304.549.533
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - -
80. Passività fiscali: 307.944.970 530.290.120
a) correnti - -
b) differite 307.944.970 530.290.120
90. Passività associate ad attività in via di dismissione - -
100. Altre passività 2.335.518.644 2.178.775.258
110. Trattamento di fine rapporto del personale 16.538.104 18.556.806
120. Fondi per rischi e oneri: 543.375.786 462.396.773
a) quiescenza e obblighi simili - -
b) altri fondi 543.375.786 462.396.773
130. Riserve da valutazione 114.941.270 868.891.183
140. Azioni rimborsabili - -
150. Strumenti di capitale - -
160. Riserve 2.058.999.822 1.948.999.822
170. Sovrapprezzi di emissione - -
180. Capitale - -
190. Azioni proprie (-) - -
200. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 584.979.647 568.276.740
Totale del Passivo e del Patrimonio netto 67.235.425.257 65.053.166.808

CONTO ECONOMICO

(dati in euro)
Voci Esercizio
2017
Esercizio
2016
10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.525.963.155 1.542.998.078
20. Interessi passivi e oneri assimilati (78.167.651) (73.840.796)
30. Margine di interesse 1.447.795.504 1.469.157.282
40. Commissioni attive 3.628.959.602 3.602.704.357
50. Commissioni passive (64.607.340) (66.084.130)
60. Commissioni nette 3.564.352.262 3.536.620.227
70. Dividendi e proventi simili 597.839 690.388
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 2.342.123 3.133.641
90. Risultato netto dell'attività di copertura 1.897.984 (910.193)
100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: 623.613.722 587.484.549
a) crediti - -
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 623.613.722 593.952.484
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
d) passività finanziarie - (6.467.935)
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - -
120. Margine di intermediazione 5.640.599.434 5.596.175.894
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (14.583.719) (6.363.522)
a) crediti (14.583.719) (6.363.522)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
d) altre operazioni finanziarie - -
140. Risultato netto della gestione finanziaria 5.626.015.715 5.589.812.372
150. Spese amministrative: (4.615.783.659) (4.653.115.006)
a) spese per il personale (93.415.138) (98.478.270)
b) altre spese amministrative (4.522.368.521) (4.554.636.736)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (182.598.597) (94.802.615)
170. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali - -
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali - -
190. Altri oneri/proventi di gestione (57.613.621) (39.373.904)
200. Costi operativi (4.855.995.877) (4.787.291.525)
210. Utili/(Perdite) delle partecipazioni - -
220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - -
230. Rettifiche di valore dell'avviamento - -
240. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti - -
250. Utile/(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 770.019.838 802.520.847
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (185.040.191) (234.244.107)
270. Utile/(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 584.979.647 568.276.740
280. Utile/(Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -
290. Utile/(Perdita) d'esercizio 584.979.647 568.276.740

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(dati in euro)
Voci Esercizio
2017
Esercizio
2016
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 584.979.647 568.276.740
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto
economico
20. Attività materiali - -
30. Attività immateriali - -
40. Piani a benefici definiti 283.022 (422.365)
50. Attività non correnti in via di dismissione - -
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto
economico
70. Copertura di investimenti esteri - -
80. Differenze di cambio - -
90. Copertura dei flussi finanziari (44.678.244) (25.835.153)
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (709.554.691) (1.611.038.479)
110. Attività non correnti in via di dismissione - -
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto - -
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (753.949.913) (1.637.295.997)
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) (168.970.266) (1.069.019.257)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
31 dicembre 2017
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Strumenti di Azioni
azioni
ordinarie
altre
azioni
emissione di utili altre (*) Riserve da valutazione capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2016 - - - 948.999.822 1.000.000.000 868.891.183 - - 568.276.740 3.386.167.745
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - -
Esistenze al 01.01.2017 - - - 948.999.822 1.000.000.000 868.891.183 - - 568.276.740 3.386.167.745
Allocazione risultato esercizio precedente - - - 110.000.000 - - - - (568.276.740) (458.276.740)
Riserve - - - 110.000.000 - - - - (110.000.000) -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - - (458.276.740) (458.276.740)
Variazioni dell'esercizio - - - - - (753.949.913) - - 584.979.647 (168.970.266)
Variazioni di riserve - - - - - - - - - -
Operazioni sul Patrimonio netto - - - - - - - - - -
Emissione nuove azioni - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - -
Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - -
Variazione strumenti di capitale - - - - - - - - - -
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - -
Stock options - - - - - - - - - -
Redditività complessiva esercizio 2017 - - - - - (753.949.913) - - 584.979.647 (168.970.266)
Patrimonio netto al 31.12.2017 - - - 1.058.999.822 1.000.000.000 114.941.270 - - 584.979.647 2.758.920.739
31 dicembre 2016
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Strumenti di Azioni
azioni
ordinarie
altre
azioni
emissione di utili altre (*) Riserve da valutazione capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2015 - - - 948.996.672 1.000.000.000 2.506.187.180 - - 586.969.571 5.042.153.423
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - -
Esistenze al 01.01.2016 - - - 948.996.672 1.000.000.000 2.506.187.180 - - 586.969.571 5.042.153.423
Allocazione risultato esercizio precedente - - - - - - - - (586.969.571) (586.969.571)
Riserve - - - - - - - - - -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - - (586.969.571) (586.969.571)
Variazioni dell'esercizio - - - 3.150 - (1.637.295.997) - - 568.276.740 (1.069.016.107)
Variazioni di riserve - - - 3.150 - - - - - 3.150
Operazioni sul Patrimonio netto - - - - - - - - - -
Emissione nuove azioni - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - -
Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - -
Variazione strumenti di capitale - - - - - - - - - -
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - -
Stock options - - - - - - - - - -
Redditività complessiva esercizio 2016 - - - - - (1.637.295.997) - - 568.276.740 (1.069.019.257)
Patrimonio netto al 31.12.2016 - - - 948.999.822 1.000.000.000 868.891.183 - - 568.276.740 3.386.167.745

(dati in euro)

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta.

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

(dati in euro)
Esercizio
2017
Esercizio
2016
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 669.944.592 650.037.706
- risultato d'esercizio (+/-) 584.979.647 568.276.740
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair 1.095.199 68.387
value (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
(1.897.984) 910.193
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 14.583.719 6.363.522
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - -
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) 444.520.215 398.219.073
- imposte e tasse non liquidate (+) 185.040.192 234.017.820
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) (558.376.396) (557.818.029)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (2.070.552.058) (5.941.565.182)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
- attività finanziarie valutate al fair value - -
- attività finanziarie disponibili per la vendita (2.764.116.693) (5.467.991.805)
- crediti verso banche: a vista (540.869) (399.288)
- crediti verso banche: altri crediti 163.136.413 (103.403.902)
- crediti verso clientela 1.038.461.533 20.821.972
- altre attività (507.492.442) (390.592.159)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 2.847.080.414 5.041.164.367
- debiti verso banche: a vista 638.071.027 101.623.433
- debiti verso banche: altri debiti (487.038.484) 437.934.922
- debiti verso clientela 3.312.556.122 4.904.804.958
- titoli in circolazione - -
- passività finanziarie di negoziazione - -
- passività finanziarie valutate al fair value - -
- altre passività (616.508.251) (403.198.946)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 1.446.472.948 (250.363.109)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 1.300.000.002 1.300.000.002
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 1.300.000.002 1.300.000.002
- vendite di attività materiali - -
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (1.581.852.940) (1.120.543.164)
- acquisti di partecipazioni - -
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (1.581.852.940) (1.120.543.164)
- acquisti di attività materiali - -
- acquisti di attività immateriali - -
- acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (281.852.938) 179.456.838
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - -
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (458.276.740) (586.969.571)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (458.276.740) (586.969.571)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 706.343.270 (657.875.842)

LEGENDA:

(+) generata

(-) assorbita

Riconciliazione

Voci di bilancio Esercizio
2017
Esercizio
2016
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 2.510.820.434 3.168.696.276
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 706.343.270 (657.875.842)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 3.217.163.704 2.510.820.434

(dati in euro)

NOTA INTEGRATIVA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI

Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 29 marzo 2018, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il presente Rendiconto separato nell'ambito della Relazione Finanziaria Annuale.

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2017 e di prossima applicazione

L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.7 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

Nel corso del 2017 Poste Italiane SpA ha condotto il progetto di implementazione del nuovo principio contabile IFRS 9 – "Strumenti finanziari" che sarà applicato dal 1° gennaio 2018 e sostituirà in gran parte il principio contabile IAS 39, attualmente in vigore. Gli obiettivi del progetto sono stati: i) identificare le aree di impatto del principio ("Classification & Measurement", "Impairment" e "Hedge accounting"), ii) determinare gli effetti quantitativi e qualitativi della transizione, iii) individuare e implementare le soluzioni applicative e organizzative per una gestione a regime organica, efficace e coerente all'interno del Gruppo.

Per l'analisi degli impatti qualitativi e delle scelte adottate si rimanda al sopracitato paragrafo 2.7, mentre di seguito si forniscono, in via preliminare, i principali effetti patrimoniali al 1°gennaio 2018 riferiti al Patrimonio BancoPosta derivanti dall'adozione del nuovo principio contabile. Sui dati di seguito esposti sono tuttora in corso le attività di verifica. Tutti gli effetti si intendono al lordo delle relative imposte.

Classificazione e Misurazione degli strumenti finanziari

Il portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2017 è così composto:

  • "Attività finanziarie detenute sino a scadenza": 12,9 miliardi di euro
  • "Attività finanziarie disponibili per la vendita": 39,1 miliardi di euro

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 con le modalità descritte nel sopracitato paragrafo 2.7, e assumendo l'esito positivo delle verifiche in corso, il portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta al 1° gennaio 2018 risulta così composto:

  • "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (business model: Hold to Collect): 19,1 miliardi di euro
  • "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" (business model: Hold to Collect and Sell): 34,8 miliardi di euro

Impairment

In conseguenza delle nuove regole previste dall'IFRS 9 sulle logiche e modalità di calcolo delle rettifiche di valore (Expected Credit Loss - ECL) e dei modelli previsionali adottati, l'ECL al 1° gennaio 2018, rilevata in contropartita delle riserve di utili, ammonta complessivamente a 25 milioni di euro e si riferisce per:

  • 8 milioni di euro a titoli classificati come "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato";
  • 14 milioni di euro a titoli classificati come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva";
  • 3 milioni di euro ad altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (diverse dai titoli).

Effetti sul Patrimonio

Per quanto sopra esposto, gli effetti attesi sul Patrimonio netto del Patrimonio destinato al 1° gennaio 2018 sono i seguenti (al lordo del relativo effetto fiscale):

  • Incremento della riserva di fair value di circa 1,9 miliardi di euro
  • Riduzione della riserva di utili di circa 8 milioni di euro di cui:
    • un decremento di 25 milioni di euro derivanti dalle nuove modalità di determinazione dell'ECL;
    • un incremento di 16 milioni di euro, derivante dalla riclassifica nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico" di titoli di capitale classificati nelle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" al 31 dicembre 2017.

Nel corso del 2017 Poste Italiane SpA ha condotto anche il progetto di recepimento del nuovo principio contabile IFRS 15 – "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" che sarà applicato dal 1° gennaio 2018 e sostituirà lo IAS 18, lo IAS 11 e l'IFRIC 13. Gli obiettivi del progetto sono stati l'assessment dei contratti di vendita, raggruppati per tipologia di attività, l'individuazione delle singole performance obligations in essere, e l'identificazione di eventuali differenze tra preesistente e nuova disciplina. In tale ambito sono stati analizzati i processi amministrativo/contabili, i sistemi informatici disponibili e le procedure in essere per valutare la compliance alla nuova disciplina. Per l'analisi delle valutazioni effettuate si rimanda al sopracitato paragrafo 2.7. L'applicazione del nuovo principio alla data di transizione non genererà effetti sulle riserve di utili del Patrimonio BancoPosta.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 – "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" - e successivi aggiornamenti, applicabili alla data di redazione del presente Rendiconto, ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circ. n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, è redatto in euro ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto116. Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro, inoltre le voci e le relative tabelle che non presentano importi non sono riportate.

Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro. I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.

SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

  • In data 25 gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il conferimento, da parte della gemmante, di riserve libere per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta al fine di riequilibrare il leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework117. Contestualmente è stato deliberato di porre la proposta di rafforzamento del Patrimonio BancoPosta all'ordine del giorno dell'Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA.
  • In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA nonché dell'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio, da sottoporre alla definitiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente. E' stata autorizzata, inoltre, la presentazione alla Banca d'Italia dell'istanza autorizzativa alla rimozione del vincolo

116 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

117 Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte E – Premessa.

di destinazione delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il ramo d'azienda inerente monetica e i servizi di pagamento.

• In data 19 febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha deliberato l'approvazione dell'iniziativa di tutela dei clienti del fondo "Europa Immobiliare n.1", conferendo all'Amministratore delegato poteri e facoltà di porre in essere tutte le azioni, anche prodromiche e conseguenti, per l'implementazione dell'iniziativa stessa.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

4.1 RAPPORTI INTERGESTORI

Al 31 dicembre 2017 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:

(milioni di euro)
31.12.2017 di cui rapporti
intergestori
31.12.2016 di cui rapporti
intergestori
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide 3.217 - 2.511 -
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 39.140 - 37.263 -
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 12.912 - 12.683 -
60. Crediti verso banche 1.151 - 1.314 -
70. Crediti verso clientela 7.951 734 9.004 632
80. Derivati di copertura 395 - 191 -
130. Attività fiscali 406 - 321 -
150. Altre attività 2.063 22 1.766 29
A Totale dell'Attivo 67.235 756 65.053 661
Voci del Passivo e del Patrimonio netto
10. Debiti verso banche 5.950 - 5.799 -
20. Debiti verso clientela 53.686 256 50.374 82
60. Derivati di copertura 1.637 - 2.305 -
80. Passività fiscali 308 - 530 -
100. Altre passività 2.335 254 2.178 297
110. Trattamento di fine rapporto del personale 17 - 19 -
120. Fondi per rischi e oneri 543 - 462 -
130. Riserve da valutazione 115 - 869 -
160. Riserve 2.059 - 1.949 -
200. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 585 - 568 -
B Totale del Passivo e del Patrimonio netto 67.235 510 65.053 379
A-B Saldo dei rapporti intergestori 246 282

Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane (di seguito Regolamento Generale), approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Tale Regolamento Generale, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento Generale sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e divengono efficaci, come stabilito dal Regolamento Generale, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora il BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte, tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni operative importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, Capitolo 1 BancoPosta, sezione II paragrafo 2, il Collegio Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.

La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2016, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su peer comparabili. I prezzi di trasferimento cosi definiti, sono rivisitati, a partire dall'esercizio 2017, con cadenza biennale.

Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2017 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 3 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2017.

4.2 RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato nei confronti di Poste Italiane SpA, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, un procedimento per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". In data 21 dicembre 2015, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della gemmante è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata cioè a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui la gemmante Poste Italiane SpA ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane SpA ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito.

Banca d'Italia

Nel corso del 2017 è stato condotto dalla Banca d'Italia un accertamento ispettivo nei confronti di Poste Italiane SpA riferito al Patrimonio BancoPosta - avviato in data 10 febbraio 2017 e concluso il 5 maggio 2017 - ai sensi dell'art. 54, D.lgs. 385/1993, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico. In data 20 luglio 2017 è stato rilasciato il Rapporto Ispettivo, al quale Poste Italiane SpA ha dato seguito nei termini mediante invio delle proprie considerazioni nel mese di settembre 2017 e avviando il relativo piano di interventi di adeguamento.

Inoltre, il 28 settembre 2017 la Banca d'Italia ha avviato, sempre con riferimento all'attività BancoPosta e ai sensi dell'art. 53 del D.lgs. 231/2007, un accertamento ispettivo in materia di contrasto del riciclaggio su un campione di Uffici Postali. L'accertamento, conclusosi l'11 dicembre 2017 è configurabile come un follow-up dell'ispezione in materia condotta nel 2015 ed è stato finalizzato a valutare l'avanzamento delle iniziative di adeguamento comunicate all'Autorità di Vigilanza.

CONSOB

Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di "consulenza guidata" che, nel corso dell'anno, è stata gradualmente estesa a tutta la rete Poste Italiane. In parallelo, nel corso del secondo semestre 2017, il comparto è stato oggetto di ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID2, entrata in vigore il 3 gennaio 2018. Le innovazioni apportate negli assetti procedurali ed informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto di informativa specifica alla Consob.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.

1 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie detenute per la negoziazione avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa categoria sono classificati i titoli di debito, i titoli di capitale acquisiti principalmente al fine di ottenere profitti nel breve periodo derivanti dalle variazioni dei prezzi di tali strumenti e il valore positivo dei contratti derivati a eccezione di quelli designati come strumenti di copertura.

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione". I derivati sono trattati come attività o passività, a seconda che il relativo fair value sia positivo o negativo.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.

2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato. Laddove, eccezionalmente, l'iscrizione avvenisse a seguito di riclassificazione dalle Attività finanziarie detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. Nel caso di titoli di debito l'eventuale differenza tra il valore iniziale e il valore di rimborso viene ripartita lungo la vita del titolo.

b) criteri di classificazione

Sono strumenti finanziari non derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle altre categorie commentate nei paragrafi 1, 3 e 4.

c) criteri di valutazione

Tali strumenti finanziari sono valutati al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una riserva di Patrimonio netto; la loro imputazione a Conto economico è eseguita solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta (o estinta) o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro. Limitatamente ai titoli di debito, se in un periodo successivo il fair value aumenta come oggettiva conseguenza di un evento verificatosi dopo che una perdita di valore era stata rilevata nel Conto economico, il valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell'importo a Conto economico. Inoltre, sempre per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato118 avviene con effetto sul Conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio, mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell'ambito della specifica riserva del Patrimonio netto.

d) criteri di cancellazione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.

3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al

118 Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è l'ammontare a cui l'attività o passività è valutata al momento della rilevazione iniziale, meno i rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento accumulato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, di tutte le differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza, e meno le riduzioni per perdite di valore o per insolvenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che rende equivalente il valore attuale dei futuri flussi di cassa contrattuali (o attesi) con il valore contabile iniziale dell'attività o passività. Il calcolo del costo ammortizzato deve comprendere anche i costi esterni e i proventi direttamente imputabili in sede di iscrizione iniziale dell'attività o passività.

corrispettivo pagato. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalle Attività finanziarie disponibili per la vendita, il fair value dell'attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell'attività stessa.

b) criteri di classificazione

Sono strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che il Patrimonio BancoPosta ha l'intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

La valutazione delle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza è adeguata al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato per tenere in considerazione gli effetti derivanti da eventuali svalutazioni. Il risultato derivante dall'applicazione di tale metodologia è imputato nel Conto economico nella "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati". Se vi è un'obiettiva evidenza di elementi che indicano riduzioni di valore, l'attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato.

d) criteri di cancellazione

Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.

4 – CREDITI

a) criteri di classificazione e di iscrizione

Sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a impieghi su depositi presso il MEF, non derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti di funzionamento di natura commerciale. I crediti relativi a impieghi sono iscritti alla data di regolamento, mentre i crediti di funzionamento sono iscritti alla data della prestazione del servizio.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore si applicano gli stessi principi sopra descritti in relazione alle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza.

c) criteri di cancellazione

I crediti sono cancellati quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.

6 – OPERAZIONI DI COPERTURA

a) criteri di iscrizione e di classificazione

L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento di stipula dei relativi contratti. Le tipologie di copertura utilizzate sono:

  • Fair value hedge: Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto, che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.
  • Cash flow hedge: Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.

Fair value hedge

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione del fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. L'eventuale differenza costituisce l'inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".

Cash flow hedge

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio, sia durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico.

Nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

11 – FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.

Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività BancoPosta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.

12 – FONDI PER RISCHI E ONERI

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. In base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione, la reputazione e le credenziali di capacità operativa del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, ovvero pregiudicare il regolare andamento dei mercati.

13 – DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE

a) criteri di iscrizione e di classificazione

Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le voci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia nei confronti della clientela che interbancaria. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche dei flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

c) criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono rimosse dal Rendiconto separato al momento in cui sono estinte o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.

14 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

a) criteri di classificazione e di iscrizione

La categoria accoglie gli eventuali strumenti finanziari derivati che non dispongono dei requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento, ovvero gli strumenti finanziari derivati inizialmente acquisiti con un intento di copertura, poi venuto meno. L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.

b) criteri di valutazione

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico.

c) criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento.

d) criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le componenti economiche positive e negative derivanti dalla variazione del fair value delle Passività finanziarie di negoziazione sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

16 – OPERAZIONI IN VALUTA

a) criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.

b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

17 – ALTRE INFORMAZIONI

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti, in base al principio della competenza economica. In particolare:

  • gli interessi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato;
  • i dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento;
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi sono stati prestati; sono iscritte quando possono essere attendibilmente stimate sulla base del metodo della percentuale di completamento. Le commissioni per attività svolte a favore o per conto dello Stato sono rilevate per ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica;
  • la remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata alla "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati";
  • analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata;
  • i ricavi relativi alla vendita dei beni sono rilevati quando sono trasferiti all'acquirente i rischi significativi e i benefíci connessi alla proprietà dei beni.

Parti correlate

Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.

Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate esterne i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Benefici ai dipendenti

Benefici a breve termine

I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: Piani a benefici definiti e Piani a contribuzione definita.

Nei Piani a benefici definiti, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19.

Nei Piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Piani a benefici definiti

Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti, ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, per la parte maturata fino al 31 dicembre 2006119. Infatti, a seguito della riforma della previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente in un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefici definiti di cui è debitore il Patrimonio BancoPosta nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente la passività accumulata sino al 31 dicembre 2006.

Tale passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è

119 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo all'azienda sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito Fondo di previdenza

poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (ad esempio, la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (ad esempio, il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Poiché il Patrimonio BancoPosta non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.

Piani a contribuzione definita

Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti, ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente in un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Altri benefici a lungo termine per i dipendenti

Gli altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per altri benefici a lungo termine è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni.

Pagamenti basati su azioni

I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel costo del lavoro.

complementare.

Classificazione dei costi per servizi resi dalla gemmante Poste Italiane SpA

I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, che comprendono una quota di commissioni passive incorporata nei prezzi di trasferimento previsti dal Disciplinare Esecutivo dei servizi dalla Rete commerciale della gemmante, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 150 b) – Altre spese amministrative".

Uso di stime

La redazione del presente Rendiconto separato richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che si basano talora su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili, quali lo Stato patrimoniale, il Conto economico, il Prospetto della redditività complessiva e il Rendiconto finanziario, nonché nella Nota Integrativa. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

Di seguito vengono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Rendiconto separato.

• Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.

Fair value strumenti finanziari non quotati

In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base a elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito. Per approfondimenti sulle tecniche di valutazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati, si rimanda al paragrafo A.4.1 della presente Parte A.

• Rettifiche e riprese di valore su crediti

In ottemperanza a quanto previsto dal DPR 14 marzo 2001, n. 144, il Patrimonio BancoPosta non può erogare finanziamenti alla clientela. Di conseguenza le rettifiche e le riprese di valore su crediti sono effettuate esclusivamente in relazione al portafoglio dei crediti di funzionamento di natura commerciale rivenienti principalmente dalle competenze contrattualmente previste non ancora incassate. Le rettifiche e le riprese di valore sono effettuate in base a stime della rischiosità creditizia che scaturisce dall'esperienza passata per crediti simili, dall'analisi degli scaduti, corrente e storica, delle perdite e degli incassi e infine dal monitoraggio dell'andamento delle condizioni economiche correnti e prospettiche dei mercati di riferimento.

• Fondi rischi

Nei Fondi rischi sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, clienti, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione degli effetti economici di rischi operativi come quelli derivanti da istanze relative a prodotti di investimento con caratteristiche e/o performance ritenute dalla clientela non in linea con le attese, da pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché dal prevedibile riconoscimento alla clientela di conguagli o rimborsi nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

• Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, per la valutazione al fair value del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2017-2019 (ILT) – Piano di Phantom Stock" (entrambi approvati in data 24 maggio 2016 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) e del Piano di incentivazione a breve termine (MBO) per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta (approvato in data 27 aprile 2017 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane), ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale e di liquidità a breve termine in conseguenza dei quali la valutazione delle passività comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

A.4.1 LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2016 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio, oltre che delle Linee Guida della gestione finanziaria del Gruppo rivisitate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA nel mese di dicembre 2017.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – "Valutazione del fair value", di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da Titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price) 120. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

• Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente, o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.

120 Per motivi di ordine tecnico, al 31 dicembre 2017 per la valutazione dei titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE è stato utilizzato tale ultimo riferimento.

  • Titoli azionari non quotati per i quali è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. A essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • Strumenti finanziari derivati:
    • Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
    • Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
    • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
    • Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata sulla base del differenziale tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per BancoPosta.

  • Buy and Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy and Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
  • Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di Livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

A.4.2 PROCESSI E SENSIBILITÀ DELLE VALUTAZIONI

I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.

L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock. In particolare la valutazione di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, in particolare, è influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 31% circa.

A.4.3 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Nel corso dell'esercizio non si sono verificate fattispecie che abbiano richiesto trasferimenti di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente tra i diversi Livelli di gerarchia del fair value.

A.4.4 ALTRE INFORMAZIONI

Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Attività/Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3* Livello 1 Livello 2 Livello 3*
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 36.244 2.859 37 35.280 1.956 27
4. Derivati di copertura - 395 - - 191 -
5. Attività materiali - - - - - -
6. Attività immateriali - - - - - -
Totale 36.244 3.254 37 35.280 2.147 27
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 1.637 - - 2.305 -
Totale - 1.637 - - 2.305 -

(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 4.1.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio della controparte (Parte A, paragrafo A.4.1).

(milioni di euro)
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair value
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali - - 27 - - -
2. Aumenti - - 10 - - -
2.1.Acquisti - - - - - -
2.2.Profitti imputati a: - - 10 - - -
2.2.1. Conto economico - - - - - -
- di cui plusvalenze - - - - - -
2.2.2. Patrimonio netto x x 10 - - -
2.3.Trasferimenti da altri livelli - - - - - -
2.4.Altre variazioni in aumento - - - - - -
3. Diminuzioni - - - - - -
3.1.Vendite - - - - - -
3.2.Rimborsi - - - - - -
3.3.Perdite imputate a: - - - - - -
3.3.1. Conto economico - - - - - -
- di cui minusvalenze - - - - - -
3.3.2. Patrimonio netto x x - - - -
3.4.Trasferimenti ad altri livelli - - - - - -
3.5.Altre variazioni in diminuzione - - - - - -
4. Rimanenze finali - - 37 - - -

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Nel periodo in commento, le variazioni intercorse sono relative alla variazione di fair value delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Nil.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2017 Totale al 31.12.2016
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate
al fair value su base non ricorrente
Fair Value
Valore
Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 12.912 14.384 - - 12.683 14.447 - -
2. Crediti verso banche 1.151 - - 1.151 1.314 - - 1.314
3. Crediti verso la clientela 7.951 - - 7.951 9.004 - - 9.004
4. Attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - - -
5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 22.014 14.384 - 9.102 23.001 14.447 - 10.318
1. Debiti verso banche 5.950 - 4.853 1.108 5.799 - 5.419 418
2. Debiti verso clientela 53.686 - - 53.686 50.374 - - 50.374
3. Titoli in circolazione - - - - - - - -
4. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 59.636 - 4.853 54.794 56.173 - 5.419 50.792

Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • per i titoli di debito classificati nella categoria detenuti sino alla scadenza, sono state applicate le medesime regole previste per la valutazione al fair value dei titoli disponibili per la vendita; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 1;
  • per i pronti contro termine il fair value è stato valutato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 2;

• per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.

A.5 – INFORMATIVA SUL CD DAY ONE PROFIT/LOSS

Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2017 31.12.2016
a) Cassa 2.821 2.288
b) Depositi liberi presso Banche Centrali 396 223
Totale 3.217 2.511

La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore in euro pari a 11 milioni di euro.

SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE – VOCE 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.

Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, nel corso dell'esercizio 2017 si sono rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.

2.2 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Nil.

SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 30

Non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd "fair value option").

SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA – VOCE 40

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2017 Totale al 31.12.2016
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1.
Titoli di debito
36.244 2.855 - 35.280 1.879 -
1.1
Titoli strutturati
- - - - - -
1.2
Altri titoli di debito
36.244 2.855 - 35.280 1.879 -
2.
Titoli di capitale
- 4 37 - 77 27
2.1
Valutati al fair value
- 4 37 - 77 27
2.2
Valutati al costo
- - - - - -
3.
Quote di OICR
- - - - - -
4.
Finanziamenti
- - - - - -
Totale 36.244 2.859 37 35.280 1.956 27

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 39.099 milioni di euro (di cui 331 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione).

Gli investimenti in titoli di capitale sono rappresentati:

  • per 37 milioni di euro, dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,893 azioni ordinarie121 ogni azione di Classe C e opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
  • per 4 milioni di euro, dal fair value di 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

Infine, nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2017, il Patrimonio BancoPosta ha alienato in più soluzioni, e previa conversione in azioni di Classe A, le 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated di sua proprietà. L'operazione in oggetto ha generato una plusvalenza di complessivi 91 milioni di euro, iscritta nel Conto economico nella voce 100 "Utile/Perdita da cessione o riacquisto".

121 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
------------------------------------------------------------------------------------------ -- -- -- --
(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al Totale al
31.12.2017 31.12.2016
1.
Titoli di debito
39.099 37.159
a)
Governi e Banche Centrali
36.614 35.650
b)
Altri enti pubblici
- -
c
)
Banche
- -
d)
Altri emittenti
2.485 1.509
2.
Titoli di capitale
41 104
a)
Banche
- -
b)
Altri emittenti:
41 104
- imprese di assicurazione - -
- società finanziarie 41 104
- imprese non finanziarie - -
- altri - -
3.
Quote di OICR
- -
4.
Finanziamenti
- -
a)
Governi e Banche Centrali
- -
b)
Altri enti pubblici
- -
c
)
Banche
- -
d)
Altri soggetti
- -
Totale 39.140 37.263

I titoli relativi ad "Altri emittenti" per un fair value di 2.485 milioni di euro si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 2.500 milioni di euro (di cui 1.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2017) emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
1.
Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
21.648 18.792
a)
Rischio di tasso di interesse
21.648 18.792
b)
Rischio di prezzo
- -
c
)
Rischio di cambio
- -
d)
Rischio di credito
- -
e)
Più rischi
- -
2.
Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
1.400 1.758
a)
Rischio di tasso di interesse
1.400 1.758
b)
Rischio di cambio
- -
c
) Altro
- -
Totale 23.048 20.550

4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

(milioni di euro)
Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Quote di
OICR
Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 37.159 104 - - 37.263
B. Aumenti 9.197 11 - - 9.208
B.1 Acquisti 8.997 - - - 8.997
B.2 Variazioni positive di FV 126 11 - - 137
B.3 Riprese di valore - - - - -
- Imputate al Conto economico - - - - -
- Imputate al Patrimonio netto - - - - -
B.4 Trasferimenti da altri portafogli - - - - -
B.5 Altre variazioni 74 - - - 74
C. Diminuzioni (7.257) (74) - - (7.331)
C.1 Vendite (5.139) (74) - - (5.213)
C.2 Rimborsi (1.020) - - - (1.020)
C.3 Variazioni negative di FV (945) - - - (945)
C.4 Svalutazioni da deterioramento - - - - -
- Imputate al Conto economico - - - - -
- Imputate al Patrimonio netto - - - - -
C.5 Trasferimenti ad altri portafogli - - - - -
C.6 Altre variazioni (153) - - - (153)
D. Rimanenze finali 39.099 41 - - 39.140

L'oscillazione complessiva netta del fair value dei titoli di debito nel periodo in commento è negativa per 819 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo netto negativo di 323 milioni di euro, relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo netto negativo di 496 milioni di euro relativo alla parte coperta (Parte C, tabella 5.1).

Le vendite di titoli di capitale, perfezionate nel corso dell'esercizio, si riferiscono all'operazione di cessione delle azioni di Classe B della Mastercard Incorporated, descritta in calce alla tabella 4.1 della presente Sezione.

SEZIONE 5 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA – VOCE 50

5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2017 Totale al 31.12.2016
Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 12.912 14.384 - - 12.683 14.447 - -
− strutturati - - - - - - - -
− altri 12.912 14.384 - - 12.683 14.447 - -
2. Finanziamenti - - - - - - - -

Al 31 dicembre 2017, del fair value complessivo del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza, 153 milioni di euro sono dovuti a dietimi di interesse in maturazione.

Titoli per un valore nominale di 5.180 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

• 4.407 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 4.486 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 2), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2017;

  • 253 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 269 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 2), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap e di Repo di finanziamento;
  • 490 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 502 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa;
  • 30 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 31 milioni di euro, sono stati consegnati come garanzia a Banca d'Italia per il servizio di tramitazione offerto da Banca d'Italia per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit.

5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2017 31.12.2016
12.912 12.683
12.912 12.683
- -
- -
- -
- -
- -
- -
- -
- -
12.912 12.683
14.384 14.447

5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica

Nil.

5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue

(milioni di euro)
Titoli di debito Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 12.683 - 12.683
B. Aumenti 1.603 - 1.603
B.1 Acquisti 1.582 - 1.582
B.2 Riprese di valore - - -
B.3 Trasferimenti da altri portafogli - - -
B.4 Altre variazioni 21 - 21
C. Diminuzioni (1.374) - (1.374)
C.1 Vendite - - -
C.2 Rimborsi (1.300) - (1.300)
C.3 Rettifiche di valore - - -
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli - - -
C.5 Altre variazioni (74) - (74)
D. Rimanenze finali 12.912 - 12.912

SEZIONE 6 – CREDITI VERSO BANCHE – VOCE 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
(milioni di euro)
Totale al 31.12.2017 Totale al 31.12.2016
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali - -
1. Depositi vincolati - x x x - x x x
2. Riserva obbligatoria - x x x - x x x
3. Pronti contro termine - x x x - x x x
4. Altri - x x x - x x x
B. Crediti verso banche 1.151 1.314
1. Finanziamenti 1.151 1.314
1.1 Conti correnti e depositi liberi 3 x x x 4 x x x
1.2 Depositi vincolati - x x x - x x x
1.3 Altri finanziamenti: 1.148 x x x 1.310 x x x
- Pronti contro termine attivi - x x x - x x x
- Leasing finanziario - x x x - x x x
- Altri 1.148 x x x 1.310 x x x
2. Titoli di debito - -
2.1 Titoli strutturati - x x x - x x x
2.2 Altri titoli di debito - x x x - x x x
Totale 1.151 - - 1.151 1.314 - - 1.314

La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap (per 1.027 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo passivi (per 69 milioni di euro, collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

SEZIONE 7 – CREDITI VERSO CLIENTELA – VOCE 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2017 Totale al 31.12.2016
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Non Deteriorati Non Deteriorati
deteriorati Acquistati Altri Livello 1 Livello 2 Livello 3 deteriorati Acquistati Altri Livello 1 Livello 2 Livello 3
Finanziamenti 7.951 - - 9.004 - -
1. Conti correnti 9 - - x x x 9 - - x x x
2. Pronti contro termine attivi - - - x x x - - - x x x
3. Mutui - - - x x x - - - x x x
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto - - - x x x - - - x x x
5. Leasing finanziario - - - x x x - - - x x x
6. Factoring - - - x x x - - - x x x
7. Altri finanziamenti 7.942 - - x x x 8.995 - - x x x
Titoli di debito - - - - - -
8. Titoli strutturati - - - x x x - - - x x x
9. Altri titoli di debito - - - x x x - - - x x x
Totale 7.951 - - - - 7.951 9.004 - - - - 9.004

La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:

  • per 6.038 milioni di euro, di cui 27 milioni di euro per interessi maturati, da impieghi presso il MEF della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario122;
  • per 377 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro per interessi passivi netti maturati, da depositi presso il MEF (cd conto Buffer) la cui remunerazione è commisurata al tasso Eonia123;
  • per 374 milioni di euro da corrispettivi dalla Cassa Depositi e Prestiti per il servizio di raccolta del risparmio postale di competenza dell'esercizio;
  • per 84 milioni di euro da crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta;
  • per 66 milioni di euro da crediti per servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS; per la liquidazione di parte di quanto dovuto, l'INPS ha manifestato la propria disponibilità a definire una compensazione tra crediti vantati da parte del Patrimonio BancoPosta con passività che, secondo Poste Italiane SpA, non hanno lo stesso grado di certezza, liquidità e esigibilità e che il Patrimonio BancoPosta ha rilevato con le modalità e nella misura prevista dai principi contabili di riferimento. Nelle more dell'adempimento della controparte, Poste Italiane SpA ha dato mandato ai propri legali di agire per il recupero del credito, riservandosi di assumere azioni esecutive una volta esperiti tutti i tentativi di comporre la controversia;
  • per 734 milioni di euro da crediti verso il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, di cui 732 milioni di euro relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati gli incassi e pagamenti con i terzi gestiti per il tramite della funzione Finanza di Poste Italiane SpA.
(milioni di euro)
Totale al 31.12.2017 Totale al 31.12.2016
Tipologia operazioni/Valori Deteriorati Non Deteriorati
Non deteriorati Acquistati Altri deteriorati Acquistati Altri
1. Titoli di debito - - - - - -
a) Governi - - - - - -
b) Altri Enti pubblici - - - - - -
c
) Altri emittenti
- - - - - -
- imprese non finanziarie - - - - - -
- imprese finanziarie - - - - - -
- assicurazioni - - - - - -
- altri - - - - - -
2. Finanziamenti verso 7.951 - - 9.004 - -
a) Governi 6.484 - - 7.544 - -
b) Altri Enti pubblici 62 - - 57 - -
c
) Altri soggetti
1.405 - - 1.403 - -
- imprese non finanziarie 756 - - 652 - -
- imprese finanziarie 496 - - 609 - -
- assicurazioni 143 - - 134 - -
- altri 10 - - 8 - -
Totale 7.951 - - 9.004 - -

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

122 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.

123 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area euro).

SEZIONE 8 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 80

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2017 Valore Nozionale Fair Value al 31.12.2016 Valore
Livello 1 Livello 2 Livello 3 al
31.12.2017
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2016
A. Derivati finanziari - 395 - 9.545 - 191 - 3.980
1) Fair value - 364 - 9.370 - 152 - 3.585
2) Flussi finanziari - 31 - 175 - 39 - 395
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 395 - 9.545 - 191 - 3.980

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Flussi finanziari
Specifica Investimenti
Operazioni/Tipo di copertura rischio di
tasso
rischio di
cambio
rischio di
credito
rischio di
prezzo
più rischi Specifica Generica Esteri
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 364 - - - - x 31 x x
2. Crediti - - - x - x - x x
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x
4. Portafoglio x x x x x - x - x
5. Altre operazioni - - - - - x - x -
Totale attività 364 - - - - - 31 - -
1. Passività finanziarie - - - x - x - x x
2. Portafoglio x x x x x - x - x
Totale passività - - - - - - - - -
1. Transazioni attese x x x x x x - x x
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - -

SEZIONE 9 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 90

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 10 – LE PARTECIPAZIONI – VOCE 100

Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.

SEZIONE 11 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 110

Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.

SEZIONE 12 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 120

Non sono presenti attività immateriali.

SEZIONE 13 – LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 130 DELL'ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (voce 150 dell'Attivo) e le Altre passività (voce 100 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.

I saldi per imposte anticipate e differite sono qui di seguito descritti:

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
Derivati di
Fondi svalutazione
Fondi per rischi e
finanziarie
copertura
crediti
oneri
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico - - - - 24 - 97 19 121 19
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 196 37 28 5 - - - - 224 42
Totale 2017 196 37 28 5 24 - 97 19 345 61
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico - - - - 21 - 78 15 99 15
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 148 28 26 5 - - - - 174 33
Totale 2016 148 28 26 5 21 - 78 15 273 48

13.2 Passività per imposte differite: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di
copertura
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto
-
246
-
48
-
12
-
2
-
258
-
50
Totale 2017 246 48 12 2 258 50
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto
-
424
-
84
-
19
-
3
-
443
-
87
Totale 2016 424 84 19 3 443 87

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
1.
Importo iniziale
114
98
2.
Aumenti
26
29
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
26
29
a)
relative a precedenti esercizi
-
-
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c
)
riprese di valore
-
-
d)
altre
26
29
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
3.
Diminuzioni
-
(13)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
-
(10)
a)
rigiri
-
(10)
b)
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
-
-
c
)
mutamento di criteri contabili
-
-
d)
altre
-
-
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
-
(3)
3.3 Altre diminuzioni
-
-
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011
-
-
b) altre
-
-
4.
Importo finale
140
114

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico)

Nil.

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2017 31.12.2016
1.
Importo iniziale
207 32
2.
Aumenti
92 185
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 92 185
a)
relative a precedenti esercizi
- -
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
- -
c
)
altre
92 185
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3.
Diminuzioni
(33) (10)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (33) (10)
a)
rigiri
(25) (8)
b)
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
- -
c
)
dovute al mutamento di criteri contabili
- -
d)
altre
(8) (2)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4.
Importo finale
266 207

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio netto)
-- --------------------------------------------------------------------------------- -- --
(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2017 31.12.2016
1.
Importo iniziale
(530)
(967)
2.
Aumenti
(34)
(22)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
(34)
(19)
a)
relative a precedenti esercizi
-
-
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c
)
altre
(34)
(19)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
(3)
2.3 Altri aumenti
-
-
3.
Diminuzioni
256
459
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
256
459
a)
rigiri
192
145
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c
)
altre
64
314
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
-
-
3.3 Altre diminuzioni
-
-
4.
Importo finale
(308)
(530)

Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.

13.7 Altre informazioni

Nil.

SEZIONE 14 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE – VOCE 140 DELL'ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO

Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 15 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 150

15.1 Altre attività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
Crediti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 130 372 357
Partite in corso di lavorazione 298 203
- partite viaggianti a gestione periferica 8 8
- altre 290 195
Assegni di conto corrente tratti su Istituti di credito terzi in corso di negoziazione 130 100
Crediti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti 22 29
Altre partite 1.242 1.077
Totale 2.064 1.766

I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui: 325 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2018, 23 milioni di euro al saldo a credito verso l'Erario per imposta di bollo assolta in modo virtuale nell'esercizio 2017 e 11 milioni di euro per acconti sulle ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2017.

La sottovoce "Partite in corso di lavorazione, altre" include:

  • assegni postali negoziati presso circuito bancario da regolare sui rapporti della clientela per 29 milioni di euro;
  • utilizzi di carte di debito emesse da BancoPosta da addebitare sui rapporti della clientela per 14 milioni di euro;
  • importi per prelievi presso ATM BancoPosta, da regolare sui rapporti della clientela o con i circuiti per 67 milioni di euro;
  • somme dovute dai partner commerciali per l'accettazione sulle proprie reti distributive di ricariche di carte "Postepay" per complessivi 41 milioni di euro e bollettini in corso di accredito ai beneficiari per 40 milioni di euro;
  • crediti in corso di regolamento con il sistema bancario per pagamenti effettuati a mezzo bancomat presso gli Uffici Postali per 45 milioni di euro;
  • importi da addebitare sui rapporti dei clienti per le spese di tenuta conto e deposito titoli per 6 milioni di euro.

I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:

(milioni di euro)
Imposte correnti 2017 Imposte correnti 2016
Descrizione IRES
Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio
non destinato
IRAP
Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio
non destinato
Totale IRES
Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio
non destinato
IRAP
Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio
non destinato
Totale
Importo iniziale 28 1 29 (73) (11) (84)
Pagamenti 158 39 197 303 52 355
per acconti dell'esercizio corrente 158 39 197 230 41 271
per saldo esercizio precedente - - - 73 11 84
Incasso credito istanza di rimborso IRES - - - - - -
Accantonamenti a Conto economico (170) (40) (210) (211) (40) (251)
imposte correnti (183) (40) (223) (212) (40) (252)
variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 13 - 13 1 - 1
Accantonamenti a Patrimonio netto - - - - - -
Altro (*) 6 - 6 9 - 9
Importo finale 22 - 22 28 1 29
di cui:
Crediti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 150 Attivo) 22 - 22 28 1 29
Debiti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 100 Passivo) - - - - - -

(*) Principalmente dovuti a crediti per ritenute subite su provvigioni percepite.

La sottovoce "Altre partite" include:

• per 1.040 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2017124; un corrispondente ammontare è iscritto nelle Altre passività fra i debiti

124 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

tributari (Parte B, Passivo, tabella 10.1) sino alla scadenza o estinzione anticipata dei Buoni Fruttiferi Postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario;

  • per 143 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Libretti di risparmio dell'imposta di bollo che il Patrimonio BancoPosta assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
  • crediti in corso di recupero per l'ammontare complessivo di 19 milioni di euro, dovuti a pignoramenti effettuati da creditori del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e non ancora assegnati agli stessi; eventuali perdite, in caso di assegnazione definitiva delle somme pignorate ai creditori, sono di competenza del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA.

PASSIVO

SEZIONE 1 – DEBITI VERSO BANCHE – VOCE 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

(milioni di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
1.
Debiti verso Banche Centrali
- -
2.
Debiti verso banche
5.950 5.799
2.1
Conti correnti e depositi liberi
1.023 385
2.2
Depositi vincolati
- -
2.3
Finanziamenti
4.842 5.381
2.3.1 Pronti contro termine passivi 4.842 5.381
2.3.2 Altri - -
2.4
Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
- -
2.5
Altri debiti
85 33
Totale 5.950 5.799
Fair value - Livello 1 - -
Fair value - Livello 2 4.853 5.419
Fair value - Livello 3 1.108 418
Totale fair value 5.961 5.837

Al 31 dicembre 2017 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 4.842 milioni di euro relativi a titoli per un nominale complessivo di 4.407 milioni di euro; in dettaglio:

  • 3.903 milioni di euro (di cui 2 milioni di euro per ratei di interesse netti in maturazione) si riferiscono a Long Term Repo stipulati con primari operatori finanziari le cui risorse sono state interamente investite in Titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
  • 939 milioni di euro si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento mediante contratti di Pronti contro termine con primari operatori finanziari finalizzati alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita per 82 milioni di euro da depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta.

Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 1.059 milioni di euro e ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 160 milioni di euro concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, entrambi non utilizzati al 31 dicembre 2017. A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 490 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2017.

SEZIONE 2 – DEBITI VERSO CLIENTELA – VOCE 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

(milioni di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
1.
Conti correnti e depositi liberi
46.468 45.097
2.
Depositi vincolati
- -
3.
Finanziamenti
3.497 2.443
3.1
Pronti contro termine passivi
- -
3.2
Altri
3.497 2.443
4.
Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
- -
5.
Altri debiti
3.721 2.834
Totale 53.686 50.374
Fair value - Livello 1 - -
Fair value - Livello 2 - -
Fair value - Livello 3 53.686 50.374
Totale fair value 53.686 50.374

La sottovoce "Conti correnti e depositi liberi" include 242 milioni di euro di debiti per conti correnti postali del Patrimonio non destinato.

La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita:

  • per 3.483 milioni di euro dal saldo netto del conto intrattenuto con il MEF presso la Tesoreria dello Stato, relativo alle seguenti gestioni:
    • saldo netto a debito dei flussi finanziari per anticipazioni di 3.375 milioni di euro, che accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa;
    • saldo netto a credito dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale di 84 milioni di euro, dovuto all'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio in commento e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo; al 31 dicembre 2017, il saldo è rappresentato da un debito di 43 milioni di euro dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti e da un credito verso il MEF per le emissioni di Buoni Fruttiferi Postali di sua competenza di 127 milioni di euro;
    • debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 157 milioni di euro, relativi alle obbligazioni assunte nei confronti del MEF c/o Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni; tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali;
    • debiti per rischi operativi di 35 milioni di euro, riferiti a quella parte di anticipazioni ottenute dal MEF per operazioni della gestione per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili;
  • per 14 milioni dal debito residuo verso il Patrimonio non destinato, sorto in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da somme dovute alla clientela per circolazione di carte prepagate "Postepay" nominative per 2.831 milioni di euro, da vaglia nazionali per 676 milioni di euro e da depositi a garanzia per 18 milioni di euro relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap.

Il fair value della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

SEZIONE 3 – TITOLI IN CIRCOLAZIONE – VOCE 30

Non sono in circolazione titoli di propria emissione.

SEZIONE 4 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE – VOCE 40

Al 31 dicembre 2017 e 31 dicembre 2016 il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione

SEZIONE 5 – PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 50

Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).

SEZIONE 6 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 60

6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2017 Valore Fair Value al 31.12.2016 Valore
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2017
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2016
A. Derivati finanziari - 1.637 - 13.025 - 2.305 - 13.976
1) Fair value - 1.524 - 10.385 - 2.204 - 12.565
2) Flussi finanziari - 113 - 2.640 - 101 - 1.411
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 1.637 - 13.025 - 2.305 - 13.976

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

I derivati di copertura dei flussi finanziari comprendono vendite a termine stipulate nell'esercizio in commento dal Patrimonio BancoPosta per un valore di regolamento di 1.705 milioni di euro.

6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Fair Value Flussi finanziari
Specifica Investimenti
Operazioni/Tipo di copertura rischio di
tasso
rischio di
cambio
rischio di
credito
rischio di
prezzo
più rischi Generica Specifica Generica Esteri
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.524 - - - - x 90 x x
2. Crediti - - - x - x - x x
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x
4. Portafoglio x x x x x - x - x
5. Altre operazioni - - - - - x - x -
Totale attività 1.524 - - - - - 90 - -
1. Passività finanziarie - - - x - x - x x
2. Portafoglio x x x x x - x - x
Totale passività - - - - - - - - -
1. Transazioni attese x x x x x x 23 x x
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - -

SEZIONE 7 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 70

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 8 – PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 80

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 13 dell'Attivo.

SEZIONE 9 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 90

Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.

SEZIONE 10 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 100

10.1 Altre passività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al Totale al
31.12.2017 31.12.2016
Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 80 1.194 1.026
Partite in corso di lavorazione 637 555
- somme da accreditare su libretti di risparmio 243 284
- partite viaggianti a gestione periferica 5 4
- diverse 389 267
Debiti verso Patrimonio non destinato per prestazione di servizi di Poste Italiane SpA 255 294
Somme a disposizione della clientela 60 64
Debiti verso fornitori 64 90
Debiti verso il personale 21 21
Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria 27 21
Altre partite 78 107
Totale 2.336 2.178

La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 80" include principalmente:

  • per 1.040 milioni di euro l'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2017 sui Buoni Fruttiferi Postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella Parte B, Attivo, tabella 15.1;
  • per 145 milioni di euro i debiti per RAV, F24, F23 e bolli auto relativi a somme dovute ai concessionari alla riscossione, all'Agenzia delle Entrate ed alle Regioni per i pagamenti effettuati dalla clientela;
  • per 1 milione di euro le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati sui conti correnti della clientela.

Le "Partite in corso di lavorazione, diverse" si riferiscono, tra l'altro, a bonifici nazionali ed esteri per 58 milioni di euro e a somme relative alla gestione di assegni postali impagati per 47 milioni di euro.

I "Debiti verso fornitori" includono un ammontare di circa un milione di euro per servizi acquisiti da terzi e regolati per il tramite del Patrimonio non destinato.

I "Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria", pari a 27 milioni di euro, si riferiscono a canoni su carte Postamat e carte "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.

La sottovoce "Altre partite" riguarda principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

SEZIONE 11 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 110

Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
A. Esistenze iniziali 19 19
B. Aumenti 1 1
B.1
Accantonamento dell'esercizio
- -
B.2
Altre variazioni
1 1
C. Diminuzioni (3) (1)
C.1
Liquidazioni effettuate
(1) (1)
C.2
Altre variazioni
(2) -
D. Rimanenze finali 17 19

Le altre variazioni in aumento sono dovute a trasferimenti dalla gemmante o da altre società del Gruppo. Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.

Le liquidazioni del TFR per erogazioni eseguite sono comprensive del prelievo di imposta sostitutiva.

Le altre variazioni in diminuzione sono dovute a trasferimenti ad alcune società del Gruppo e agli utili attuariali. La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2017 e 2016, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2017 30.06.2017 31.12.2016
Tasso di attualizzazione 1,25% 1,67% 1,31%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50% 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,625% 2,625% 2,625%

Basi tecniche demografiche

31.12.2017
Mortalità RG48 differenziata per sesso
Tasso di inabilità INPS 1998 differenziata per sesso
Tasso di turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio.
All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso
anno dello 0,14%
Tasso di anticipazione 1,25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Utili/perdite attuariali

(milioni di euro)
31.12.2017 31.12.2016
Variazione ipotesi demografiche - -
Variazione ipotesi finanziarie - 1
Altre variazioni legate all'esperienza - -
Totale - 1

Analisi di sensitività

(milioni di euro)
TFR al 31.12.2017 TFR al 31.12.2016
Tasso di inflazione +0,25% 17 19
Tasso di inflazione -0,25% 16 18
Tasso di attualizzazione +0,25% 16 18
Tasso di attualizzazione -0,25% 17 19
Tasso di turnover +0,25% 17 19
Tasso di turnover -0,25% 17 19

Altre informazioni

31.12.2017 31.12.2016
Service Cost - -
Duration media del Piano a benefici definiti 9,0 10,3
Turnover medio dei dipendenti 0,14% 0,41%

SEZIONE 12 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
1.
Fondi di quiescenza aziendali
- -
2.
Altri fondi per rischi ed oneri
2.1 controversie legali
543
97
462
90
2.2 oneri per il personale
2.3 altri
2
444
3
369
Totale 543 462

Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi ed oneri" è illustrato alla successiva tabella 12.4.

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(milioni di euro)
Fondi di
quiescenza
Altri fondi Totale
A. Esistenze iniziali - 462 462
B. Aumenti - 208 208
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 208 208
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
B.4 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni - (127) (127)
C.1 Utilizzo nell'esercizio - (108) (108)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
C.3 Altre variazioni - (19) (19)
D. Rimanenze finali - 543 543

La sottovoce "B.1 Accantonamento dell'esercizio" comprende spese per il personale per 8 milioni di euro. Le altre variazioni in diminuzione si riferiscono a riattribuzioni (assorbimenti a Conto economico) effettuate nel corso dell'esercizio e dovute al venir meno di passività identificate in passato, comprensive anche della parte relativa al Fondo oneri per il personale.

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nil.

12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

(milioni di euro)
Descrizione Totale al Totale al
31.12.2017 31.12.2016
Controversie legali 97 90
Fondo vertenze con terzi 97 90
Fondo vertenze con il personale - -
Oneri per il personale 2 3
Altri rischi e oneri 444 369
Fondo oneri non ricorrenti 430 355
Fondo buoni postali prescritti 14 14
Totale 543 462

Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi giudiziali di varia natura con fornitori e terzi, alle relative spese legali, nonché a penali e indennizzi nei confronti della clientela.

Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.

Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro.

Il Fondo oneri non ricorrenti riflette rischi operativi della gestione quali passività derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della gemmante Poste Italiane SpA, passività per rischi inerenti Servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, frodi, violazioni di natura amministrativa, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese ovvero per errata applicazione dei termini di prescrizione e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti in qualità di terzo pignorato. Gli utilizzi di 95 milioni di euro si riferiscono per 48 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del Fondo Immobiliare IRS (Invest Real Security), dovute all'iniziativa straordinaria deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 16 gennaio 2017.

Il Fondo buoni postali prescritti è stanziato per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli anche successivamente alla loro prescrizione125 .

SEZIONE 13 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 140

Nulla da segnalare.

SEZIONE 14 – PATRIMONIO DELL'IMPRESA – VOCI 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200

14.1 Capitale e azioni proprie: composizione Nil.

14.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue Nil.

14.3 Capitale – Altre informazioni Nil.

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

Al 31 dicembre 2017 gli utili non distribuiti ammontano a 1.059 milioni di euro. Le altre riserve di utili sono costituite dalla riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta in sede di costituzione.

125 Il Fondo buoni postali prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito alla decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione. Al 31 dicembre 2017, il fondo è rappresentato dal valore attuale di passività complessive del valore nominale di 21 milioni di euro di cui si è stimata la progressiva estinzione entro l'esercizio 2043.

ALTRE INFORMAZIONI

1. Garanzie rilasciate e impegni

(milioni di euro)
Operazioni Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria - -
a) Banche - -
b) Clientela - -
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale - -
a) Banche - -
b) Clientela - -
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi - 416
a) Banche - 393
i)
a utilizzo certo
- 393
ii)
a utilizzo incerto
- -
b) Clientela - 23
i)
a utilizzo certo
- 23
ii)
a utilizzo incerto
- -
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -
6) Altri impegni 1.768 -
Totale 1.768 416

Gli "Altri impegni" sono relativi per 360 milioni di euro al valore nominale dei titoli da consegnare a fronte di operazioni di Pronti contro termine, iscritti in bilancio nel portafoglio "Attività finanziarie detenute sino alla scadenza", e per 1.408 milioni di euro al valore nominale dei titoli appartenenti al portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita" da consegnare a fronte di contratti di vendita a termine.

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(milioni di euro)
Portafogli Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 206
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4.755 5.404
5. Crediti verso banche - -
6. Crediti verso clientela - -
7. Attività materiali - -

Le "Attività finanziarie detenute sino alla scadenza", espresse al costo ammortizzato, si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap con fair value negativo e di Repo di finanziamento.

  1. Informazioni su leasing operativo

Nil.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

(milioni di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela -
a) acquisti -
1. regolati -
2. non regolati -
b) vendite -
1. regolate -
2. non regolate -
2. Gestioni di portafogli -
a) individuali -
b) collettive -
3. Custodia e amministrazione di titoli 51.992
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 3.562
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli 3.562
c
) titoli di terzi depositati presso terzi
3.562
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 48.430
4. Altre operazioni 237.212
a) Libretti Postali 108.551
b) Buoni Postali Fruttiferi 128.661

La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato. L'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.

Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.

  1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
(milioni di euro)
Forme tecniche Ammontare delle
Ammontare lordo
passività finanziarie
Ammontare netto
delle attività
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
delle attività
finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie riportato
in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
ricevuti in garanzia
(e)
al 31 dicembre 2017
(f=c-d-e)
Ammontare netto
al 31 dicembre 2016
1. Derivati 395 - 395 282 100 13 -
2. Pronti contro termine - - - - - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale al 31/12/2017 395 - 395 282 100 13 x
Totale al 31/12/2016 191 - 191 163 28 x -
  1. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
(milioni di euro)
Forme tecniche Ammontare delle
Ammontare lordo
attività finanziarie
delle passività
Ammontare netto
delle passività
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto Ammontare netto
compensato in
finanziarie
bilancio
(a)
(b)
finanziarie riportato
in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
posti a garanzia
(e)
al 31 dicembre 2017
(f=c-d-e)
al 31 dicembre 2016
1. Derivati 1.637 - 1.637 570 1.064 3 37
2. Pronti contro termine 4.842 - 4.842 4.816 22 4 -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31/12/2017 6.479 - 6.479 5.386 1.086 7 x
Totale 31/12/2016 7.686 - 7.686 6.251 1.398 x 37

Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio. Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7 – "Strumenti finanziari: Informazioni integrative", che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati.

  1. Operazioni di prestito titoli Nil.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – GLI INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre operazioni Esercizio
2017
Esercizio
2016
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - -
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 992 - - 992 974
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 500 - - 500 541
4. Crediti verso banche - - - - -
5. Crediti verso clientela - 27 - 27 20
6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7. Derivati di copertura x x - - -
8. Altre attività x x 7 7 8
Totale 1.492 27 7 1.526 1.543

La sottovoce "Altre attività, Altre operazioni" è costituita per 6 milioni di euro dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento e per 1 milione di euro dagli interessi maturati verso il Patrimonio non destinato.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi a operazioni di copertura Nil.

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Nil.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Esercizio
2017
Esercizio
2016
1. Debiti verso Banche Centrali - x - - -
2. Debiti verso banche (15) x - (15) (23)
3. Debiti verso clientela (10) x - (10) (13)
4. Titoli in circolazione x - - - -
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7. Altre passività e fondi x x (4) (4) (5)
8. Derivati di copertura x x (49) (49) (33)
Totale (25) - (53) (78) (74)

Nella sottovoce "Altre passività e fondi – Altre operazioni" sono inclusi gli interessi passivi verso il Patrimonio non destinato per complessivi 3 milioni di euro.

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi a operazioni di copertura

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2017
Esercizio
2016
A Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 15 25
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (64) (58)
C. Saldo (A-B) (49) (33)

SEZIONE 2 – LE COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(milioni di euro)
Tipologia servizi/Valori Esercizio
2017
Esercizio
2016
a) garanzie rilasciate - -
b) derivati su crediti - -
c ) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 2.309 2.285
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute 1 1
3. gestioni di portafogli: - -
3.1 individuali - -
3.2 collettive - -
4. custodia e amministrazione di titoli 5 6
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli 42 29
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 3 4
8. attività di consulenza: - -
8.1 in materia di investimenti - -
8.2 in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi: 2.258 2.245
9.1 gestioni di portafogli: - -
9.1.1 individuali - -
9.1.2 collettive - -
9.2 prodotti assicurativi 468 455
9.3 altri prodotti 1.790 1.790
d) servizi di incasso e pagamento 1.069 1.070
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f ) servizi per operazioni di factoring - -
g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -
i) tenuta e gestione dei conti correnti 240 237
j) altri servizi 11 11
Totale 3.629 3.603

I "Servizi di gestione, intermediazione e consulenza" comprendono, nell'ambito della distribuzione di altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.566 milioni di euro al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 originariamente prevista per il quinquennio 2014-2018. In data 14 dicembre 2017 è stata sottoscritta la nuova Convenzione per il triennio 2018-2020

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

(milioni di euro)
Canali/Valori Esercizio
2017
Esercizio
2016
A.
presso propri sportelli:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
2.300
-
42
2.258
2.274
-
29
2.245
B.
offerta fuori sede:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
-
-
-
-
-
-
-
-
C.
altri canali distributivi:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
-
-
-
-
-
-
-
-

Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.

2.3 Commissioni passive: composizione

(milioni di euro)
Servizi/Valori Esercizio
2017
Esercizio
2016
a) garanzie ricevute - -
b) derivati su crediti - -
c
) servizi di gestione e intermediazione:
(2) (2)
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli: - -
3.1
proprie
- -
3.2
delegate da terzi
- -
4. custodia e amministrazione di titoli (1) (1)
5. collocamento di strumenti finanziari (1) (1)
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
d) servizi di incasso e pagamento (61) (63)
e) altri servizi (2) (1)
Totale (65) (66)

SEZIONE 3 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI – VOCE 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi per gli investimenti in azioni di Mastercard Incorporated e Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita.

(milioni di euro)
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Voci/Proventi Dividendi Proventi da
quote di
OICR
Dividendi Proventi da
quote di
OICR
A Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1 - 1 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -
D. Partecipazioni - x - x
Totale 1 - 1 -

SEZIONE 4 – IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) − (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione - 4 - (1) 3
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di OICR - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - 4 - (1) 3
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio x x x x (1)
4. Strumenti derivati - - - - -
4.1 Derivati finanziari: - - - - -
- Su titoli di debito e tassi di interesse - - - - -
- Su titoli di capitale e indici azionari - - - - -
- Su valute e oro x x x x -
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale - 4 - (1) 2

SEZIONE 5 – IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA – VOCE 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2017
Esercizio
2016
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 525 84
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 27 940
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 552 1.024
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (27) (941)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (523) (84)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (550) (1.025)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A – B) 2 (1)

SEZIONE 6 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili/(Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(milioni di euro)
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche - - - - - -
2. Crediti verso clientela - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 638 (14) 624 594 - 594
3.1 Titoli di debito 547 (14) 533 473 - 473
3.2 Titoli di capitale 91 - 91 121 - 121
3.3 Quote di OICR - - - - - -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -
Totale attività 638 (14) 624 594 - 594
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche - - - - (7) (7)
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività - - - - (7) (7)

SEZIONE 7 – IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 110

Nulla da segnalare.

SEZIONE 8 – LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO – VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore Riprese di valore
Operazioni/Componenti Specifiche Di Specifiche Di portafoglio Esercizio Esercizio
reddituali Cancellazioni Altre portafoglio Da interessi Altre riprese Da interessi Altre riprese 2017 2016
A. Crediti verso banche - - - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - - - -
B. Crediti verso clientela - - (16) - - - 1 (15) (6)
Crediti deteriorati acquistati - - - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - - - -
Altri crediti - - (16) - - - 1 (15) (6)
- Finanziamenti - - (16) - - - 1 (15) (6)
- Titoli di debito - - - - - - - - -
C. Totale - - (16) - - - 1 (15) (6)

SEZIONE 9 – LE SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 150

9.1 Spese per il personale: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2017
Esercizio
2016
1) Personale dipendente (93) (98)
a)
salari e stipendi
(64) (68)
b)
oneri sociali
(18) (18)
c
)
indennità di fine rapporto
(4) (4)
d)
spese previdenziali
- -
e)
accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
- -
f
)
accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g)
versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
(1) (1)
- a contribuzione definita (1) (1)
- a benefici definiti - -
h)
costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
- -
i)
altri benefici a favore dei dipendenti
(6) (7)
2) Altro personale in attività - -
3) Amministratori e sindaci - -
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende - -
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -
Totale (93) (98)

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria (*)

Esercizio
2017
Esercizio
2016
Personale dipendente 1.730 1.827
a)
dirigenti
55 54
b)
quadri direttivi
479 460
c
)
restante personale dipendente
1.196 1.313
Altro personale - -
Totale 1.730 1.827

(*) Dati espressi in full time equivalent.

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Nil.

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.

9.5 Altre spese amministrative: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2017
Esercizio
2016
1) Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA: (4.418) (4.457)
- servizi commerciali (4.032) (4.092)
- servizi di supporto (300) (302)
- altri servizi di staff (86) (63)
2) Spese per l'acquisto di beni e servizi non professionali: (44) (42)
- servizi di stampa e spedizione (35) (33)
- servizi di fornitura carte di debito e carte di credito (9) (9)
3) Spese per consulenze e altri servizi professionali (54) (52)
4) Sanzioni imposte e tasse (6) (4)
5) Altre spese - -
Totale (4.522) (4.555)

Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.

SEZIONE 10 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Componenti reddituali Accantonamenti Riattribuzioni Risultato netto
Accantonamenti ai fondi oneri per controversie legali (21) 9 (12)
Accantonamenti ai fondi rischi ed oneri diversi (179) 8 (171)
Totale (200) 17 (183)

Gli accantonamenti dell'esercizio ai fondi rischi e oneri diversi, di complessivi 178 milioni di euro, riflettono principalmente l'aggiornamento delle probabili passività legate ai prodotti finanziari di terzi collocati nei primi anni 2000, ascrivibili per 35 milioni di euro all'iniziativa volontaria di tutela deliberata in data 19 febbraio 2018 dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA a favore dei clienti che hanno investito nel Fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 2017)126 e l'adeguamento di altre passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti. Le riattribuzioni pari a 7 milioni di euro, sono dovute al venir meno di passività identificate in passato.

SEZIONE 11 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 170

Nulla da segnalare.

SEZIONE 12 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 180

Nulla da segnalare.

SEZIONE 13 – GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2017
Esercizio
2016
1.
Perdite per furti e rapine
(5) (8)
2.
Altri oneri
Totale
(57)
(62)
(34)
(42)

La sottovoce "Altri oneri" è riferita prevalentemente a perdite operative della gestione degli Uffici Postali.

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

126 L'iniziativa è descritta nel capitolo 6 – Analisi e presidio dei rischi – Rischio reputazionale – della presente sezione – I Bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2017
Esercizio
2016
1.
Vaglia prescritti
- -
2.
Altri proventi di gestione
4 3
Totale 4 3

SEZIONE 14 – UTILI/(PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 210

Nulla da segnalare.

SEZIONE 15 – RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI – VOCE 220

Nulla da segnalare.

SEZIONE 16 – RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO – VOCE 230

Nulla da segnalare.

SEZIONE 17 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 240

Nulla da segnalare.

SEZIONE 18 – LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 260

18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2017
Esercizio
2016
1. Imposte correnti (-) (223) (252)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 13 1
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 (+) - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 25 17
5. Variazione delle imposte differite (+/-) - -
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (185) (234)

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 770 803
Imposta teorica 185 24,0% 221 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Adeguamento aliquota IRES per Legge di Stabilità 2016 - 0,0% 3 0,4%
(Proventi)/Oneri non ricorrenti per imposte imputati a Conto Economico - 0,0% - 0,0%
Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti 2 0,3% 6 0,7%
Imposte esercizi precedenti (13) -1,7% (1) -0,1%
Plusvalenze titoli di capitale e dividiendi (21) -2,7% (32) -4,0%
Altre (4) -0,5% - 0,0%
Imposta effettiva 149 19,3% 197 24,5%

La tassazione effettiva (tax rate) IRES è passata dal 24,5% del 2016 al 19,3% del 2017 per effetto principalmente della Legge n. 208/2015, art. 1, comma 61, con la quale l'aliquota nominale IRES è stata ridotta dal 27,5%, del precedente periodo d'imposta, al 24%. Altro fenomeno che ha inciso sulla riduzione del tax rate è stata la realizzazione della plusvalenza sulla vendita delle azioni Mastercard Incorporated che, in virtù del regime della "participation exemption" ha subito una tassazione ridotta al 5% del suo ammontare.

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 770 803
Imposta teorica 35 4,6% 37 4,6%
(Proventi)/Oneri non ricorrenti per imposte imputati a Conto Economico - 0,0% - 0,0%
Fondi rischi e oneri - 0,0% - 0,0%
Costo del lavoro 1 0,1% - 0,0%
Altro - 0,0% - 0,0%
Imposta effettiva 36 4,7% 37 4,6%

SEZIONE 19 – UTILE/(PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 280

Nulla da segnalare.

SEZIONE 20 – ALTRE INFORMAZIONI

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.

SEZIONE 21 – UTILE PER AZIONE

Nulla da segnalare.

PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(milioni di euro)
Voci Importo
lordo
Imposta sul
reddito
Importo
netto
10. Utile/(Perdita) d'esercizio X X 585
Altre componenti reddituali senza rigiro a
Conto economico
20. Attività materiali - - -
30. Attività immateriali - - -
40. Piani a benefici definiti - - -
50. Attività non correnti in via di dismissione - - -
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
60. valutate a Patrimonio netto - - -
Altre componenti reddituali con rigiro a Conto
economico - - -
70. Copertura di investimenti esteri: - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a Conto economico - - -
c
) altre variazioni
- - -
80. Differenze di cambio: - - -
a) variazioni di valore - - -
b) rigiro a Conto economico - - -
c
) altre variazioni
- - -
90. Copertura dei flussi finanziari: (63) 18 (45)
a) variazioni di fair value (57) 16 (41)
b) rigiro a Conto economico (6) 2 (4)
c
) altre variazioni
- - -
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: (974) 264 (710)
a) variazioni di fair value (312) 92 (220)
b) rigiro a Conto economico (662) 172 (490)
- rettifiche da deterioramento - - -
- utile/perdite da realizzo (662) 172 (490)
c
) altre variazioni
- - -
110. Attività non correnti in via di dismissione: - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a Conto economico - - -
c
) altre variazioni
- - -
120. Quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a Patrimonio netto: - - -
a) variazioni di fair value - - -
b) rigiro a Conto economico - - -
- rettifiche da deterioramento - - -
- utile/perdite da realizzo - - -
c
) altre variazioni
- - -
130. Totale altre componenti reddituali (1.037) 282 (755)
140. Redditività complessiva (Voce 10+130) X X (170)

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

L'operatività bancoposta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.

Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro, ovvero, per un massimo del 50%, in titoli garantiti dallo Stato italiano127, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Nel corso del 2017, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della raccolta incrementale registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.

Nel corso del 2017, l'aumento contenuto dei tassi di interesse rilevato sia sulla curva risk free che sui rendimenti dei Titoli di Stato italiani, ha determinato una leggera flessione delle plusvalenze da valutazione dei titoli iscritti in bilancio, che sono comunque state in parte realizzate a Conto economico.

A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali nel 2017, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire da giugno, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF (Risk Appetite Framework). L'indice di leva finanziaria (leverage ratio) al 31 dicembre 2017 si attesta a circa il 3,11% (3% valore minimo di riferimento normativo). Al fine di riequilibrare tale indice ai valori obiettivo interni (3,15%), in data 25 gennaio u.s il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato il progetto di ricapitalizzazione del BancoPosta da attuarsi con il conferimento di riserve libere per 210 milioni di euro. Le funzioni competenti procederanno anche nel corso del 2018 ad un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificarne nel tempo l'allineamento ad obiettivi, soglie e limiti del RAF.

Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Il citato modello costituisce il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida

127 Modifica introdotta all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014).

Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Patrimonio BancoPosta. Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • Il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità svolge, con riferimento all'esercizio delle attività di BancoPosta, funzioni di supporto al Consiglio di Amministrazione in materia di rischi e sistema di controlli interni, con particolare riferimento a tutte quelle attività strumentali e necessarie affinché lo stesso Consiglio di Amministrazione possa addivenire ad una corretta ed efficace determinazione del Risk Appetite Framework e delle politiche di governo dei rischi;
  • il Comitato Interfunzionale, istituito con il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, è presieduto dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale ed è composto in modo permanente dal Responsabile della funzione BancoPosta e dai responsabili delle funzioni interessate di Poste Italiane SpA; il Comitato ha funzioni consultive e propositive con compiti di raccordo della funzione di BancoPosta con le altre funzioni della società gemmante;
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 in sostituzione del preesistente Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata;
  • la funzione Coordinamento Gestione Investimenti di Poste Italiane SpA, i cui servizi sono regolamentati da apposito Disciplinare Esecutivo, assicura la gestione delle operazioni di impiego e copertura dei rischi sul mercato dei capitali con riferimento alla liquidità proveniente dalle giacenze dei conti correnti BancoPosta, nel rispetto degli indirizzi generali fissati dagli Organi aziendali.
  • la funzione Risk Management del BancoPosta svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati della sua attività sono esaminati nell'ambito del Comitato Rischi Finanziari di Poste Italiane SpA.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 Maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF);
  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.

Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi.

Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.

Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente ai depositi presso il MEF e agli investimenti in Titoli di Stato. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:

  • titoli eurogovernativi (o garantiti dallo Stato) per l'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata;
  • depositi presso il MEF per l'impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti da Pubblica Amministrazione;
  • eventuali posizioni a credito verso la Tesoreria dello Stato dovute ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate;
  • partite in corso di lavorazione: negoziazione assegni, utilizzo carte elettroniche, incassi diversi;
  • conti correnti postali intrattenuti con la clientela con saldi temporaneamente attivi per effetto dell'addebito di competenze periodiche, limitatamente a quelli non oggetto di svalutazione in quanto tornati passivi nel corso dei primi giorni del 2018;
  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in essere con banche e clientela previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA - Credit Support Annex e GMRA – Global Master Repurchase Agreement);
  • depositi di contante effettuati come contributo prefinanziato al fondo di garanzia della Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia" per operatività in Repo;
  • titoli consegnati a garanzia derivanti da collateralizzazioni previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA e GMRA);
  • crediti commerciali verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi.

L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.

Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • soglie di monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA"128 per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare esclusivamente con controparti investment grade; mentre, con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati quelli previsti dalla normativa prudenziale129 .

Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard130 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's e Fitch.

128 In data 13 dicembre 2017 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato l'aggiornamento delle Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA, a seguito dell'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9 – "Financial Instruments" dal 1° gennaio 2018.

129 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione migliorativi.

130 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.

Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:

  • per i derivati finanziari del tipo asset swap e per le operazioni di acquisto/vendita a termine di titoli governativi si applica la metodologia del "Valore di Mercato"131;
  • per le operazioni di Pronti contro termine si applicano le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) "Metodo integrale"132 .

Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, anche ai fini della vigilanza prudenziale, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA e contratti di mitigazione del rischio per l'operatività in Pronti contro termine (GMRA) e in derivati OTC - Over the Counter (CSA). Più specificatamente tali contratti prevedono una fase di netting che consente di compensare le posizioni creditorie con quelle debitorie e una fase di costituzione di collateral a garanzia sotto forma di contanti e/o Titoli di Stato.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti Repo attraverso la Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia".

2.4 Attività finanziarie deteriorate

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2017 non presenta attività finanziarie classificate nelle categorie "deteriorate".

131 Secondo la metodologia del "Valore di Mercato" l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma di due componenti: il costo corrente di sostituzione, rappresentato dal fair value, se positivo, e l'add-on calcolato come il prodotto tra il valore del nozionale e la probabilità che il fair value se positivo aumenti di valore o se negativo diventi positivo.

132 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione al rischio viene ridotto del valore della garanzia; specifiche regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre esposizioni
non deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - 39.099 39.099
2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - 12.912 12.912
3. Crediti verso banche - - - - 1.151 1.151
4. Crediti verso clientela - - - - 7.951 7.951
5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale al 31.12.2017 - - - - 61.113 61.113
Totale al 31.12.2016 - - - - 60.160 60.160

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi

e netti)

(milioni di euro)
Attività deteriorate Attività non deteriorate Totale
Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche
specifiche
Esposizione netta Esposizione lorda Rettifiche di
portafoglio
Esposizione netta (esposizione
netta)
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 39.099 - 39.099 39.099
2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - 12.912 - 12.912 12.912
3. Crediti verso banche - - - 1.151 - 1.151 1.151
4. Crediti verso clientela - - - 8.128 177 7.951 7.951
5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - X X
-
-
6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -
Totale al 31.12.2017 - - - 61.290 177 61.113 61.113
Totale al 31.12.2016 - - - 60.322 162 60.160 60.160
Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità
creditizia
Altre attività
Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - -
2. Derivati di copertura - - 395
Totale al 31.12.2017 - - 395
Totale al 31.12.2016 - - 191

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto

(milioni di euro)
Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Attività deteriorate Rettifiche di
valore
Rettifiche di
valore di
Esposizione
Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Oltre 1
anno
Attività non
deteriorate
specifiche portafoglio netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -
b) Inadempienze probabili - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -
c
) Esposizioni scadute deteriorate
- - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X - X - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 1.151 X - 1.151
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - -
TOTALE A - - - - 1.151 - - 1.151
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - X - X -
b) Non deteriorate X X X X 497 X - 497
TOTALE B - - - - 497 - - 497
TOTALE A+B - - - - 1.648 - - 1.648

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al netto degli accordi di compensazione, ai titoli consegnati in garanzia per effetto della collateralizzazione prevista da accordi di mitigazione del rischio e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions) 133 .

A.1.4/ A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde e delle rettifiche di valore complessive Nil.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto

(milioni di euro)
Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Attività deteriorate Rettifiche di
valore
Rettifiche di
valore di
Esposizione
Da oltre 3
Fino a 3
mesi fino a
mesi
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Oltre 1
anno
Attività non
deteriorate
specifiche portafoglio netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -
b) Inadempienze probabili - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -
c
) Esposizioni scadute deteriorate
- - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X - X - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 60.139 X 177 59.962
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - -
TOTALE A - - - - 60.139 - 177 59.962
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - X - X -
b) Non deteriorate X X X X 25 X - 25
TOTALE B - - - - 25 - - 25
TOTALE A+B - - - - 60.164 - 177 59.987

133 Come definita nella normativa prudenziale.

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al netto degli accordi di compensazione e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions)

A.1.7/ A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde e delle rettifiche di valore complessive

Nil.

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per classi di rating esterni

(milioni di euro)
Classi di rating esterni Senza
Esposizioni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 rating Totale
A. Esposizioni creditizie per cassa - 1.041 59.916 - 1 - 155 61.113
B. Derivati 19 49 - - - - 45 113
B.1 Derivati finanziari 19 49 - - - - 45 113
B.2 Derivati creditizi - - - - - - - -
C. Garanzie rilasciate - - - - - - - -
D. Impegni a erogare fondi - - - - - - - -
E. Altre 28 29 352 - - - - 409
Totale 47 1.119 60.268 - 1 - 200 61.635

Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:

Classe di merito
creditizio
Fitch Moody's S&P
1 da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA
2 da A+ a A- da A1 a A3 da A+ a A
3 da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB+ a BBB
4 da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB+ a BB
5 da B+ a B- da B1 a B3 da B+ a B
6 CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC+ e inferiori

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite

(milioni di euro)
Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Valore
espos.
Immobili - Immobili - Altre Altri derivati Totale
netta ipoteche leasing
finanziario
Titoli garanzie
reali
CLN Governi e
Banche
centrali
Altri enti
pubblici
Banche Altri
soggetti
Governi e
Banche
centrali
Altri enti
pubblici
Banche Altri
soggetti
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite:
1.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
1.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie
fuori bilancio garantite:
2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
2.2 parzialmente garantite 93 - - - 82 - - - - - - - - 82
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -

A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Derivati su crediti
Crediti di firma
Valore
Altri derivati
Immobili -
Altre
espos.
Immobili -
Governi e
leasing
Titoli
garanzie
Altri enti
Altri
netta
Governi e
ipoteche
CLN
Banche
Banche
Altri enti
Altri
finanziario
reali
pubblici
soggetti
Banche
Banche
centrali
pubblici
soggetti
centrali
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite:
1.1 totalmente garantite
975
-
-
-
-
-
-
-
-
-
975
-
-
-
- di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 parzialmente garantite
1.510
-
-
-
-
-
-
-
-
1.500
-
-
-
Totale
(1)+(2)
975
-
1.500
- di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Esposizioni creditizie
fuori bilancio garantite:
2.1 totalmente garantite
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 parzialmente garantite
20
-
-
-
18
-
-
-
-
-
-
-
-
18
- di cui deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di bilancio)

(milioni di euro)
Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
Esposizioni/
Controparti
Espos.
netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos.
netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos.
netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos
. netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos
. netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
Espos
. netta
Rettif.
valore
specif.
Rettif.
valore di
portaf.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - X - - X - - X - - X - - X - - X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - X - - X - - X - - X - - X - - X
A.2 Inadempienze probabili - - X - - X - - X - - X - - X - - X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - X - - X - - X - - X - - X - - X
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - X - - X - - X - - X - - X - - X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - X - - X - - X - - X - - X - - X
A.4 Esposizioni non deteriorate 56.010 X 8 62 X 8 2.981 X - 143 X - 756 X
21
10 X 140
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - X - - X - - X - - X
-
- X -
TOTALE A 56.010 - 8 62 - 8 2.981 - - 143 - - 756 - 21 10 - 140
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze - - X - - X - - X - - X - - X - - X
B.2 Inadempienze probabili - - X - - X - - X - - X - - X - - X
B.3 Altre attività deteriorate - - X - - X - - X - - X - - X - - X
B.4 Esposizioni non deteriorate - X - - X - 20 X - - X - - X
-
- X -
TOTALE B - - - - - - 20 - - - - - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 56.010 - 8 62 - 8 3.001 - - 143 - - 756 - 21 10 - 140
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 56.293 - 7 57 - 5 2.118 - - 134 - - 652 - 19 8 - 131

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di bilancio)

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - -
-
- - - -
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 59.868 177 86 - 8 - - - - -
TOTALE A 59.868
177
86 - 8 - - - - -
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate - - 20 - - - - - - -
TOTALE B - - 20 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 59.868 177 106 - 8 - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 59.044 162 210 - 8 - - - - -

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di bilancio)

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Esposizioni per cassa
Esposizioni fuori bilancio
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A.
A.1 Sofferenze - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 7 5 - 16 59.857 145 4 11
TOTALE A 7 5 - 16 59.857 145 4 11
B.
B.1 Sofferenze - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate - - - - - - - -
TOTALE B - - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 7 5 - 16 59.857 145 4 11
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 4 4 1 15 59.035 135 4 8

La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da Titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche (valore di bilancio)

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 134 - 1.017 - - - - - - -
TOTALE A 134 - 1.017 - - - - - - -
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate 184 - 221 - - - - - - -
TOTALE B 184 - 221 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 318 - 1.238 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 564 - 1.632 - - - - - - -

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche (valore di bilancio)

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A.
Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 64 - - - 67 - 3 -
TOTALE A 64 - - - 67 - 3 -
B.
Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate 184 - - - - - - -
TOTALE B 184 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2017 248 - - - 67 - 3 -
TOTALE (A+B) al 31.12.2016 436 - - - 128 - - -

B.4 Grandi esposizioni (secondo la normativa di vigilanza)

Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa il 90% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si

precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.

Grandi esposizioni
a) Ammontare valore di bilancio (milioni di euro) 70.280
b) Ammontare valore ponderato (milioni di euro) 1.782
c
)
Numero 12

C. Operazioni di cartolarizzazione

Nil.

D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)

Nil.

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazione di natura qualitativa

Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i Titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di Titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.

Informazione di natura quantitativa

(milioni di euro)
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair value
Attività finanziarie
detenute sino alla
Crediti verso banche
scadenza
Crediti verso
clientela
Totale
A B C A B C A B C A B C A B C A B C 31.12.2017 31.12.2016
- - - - - - - - - 4.486 - - - - - - - - 4.486 4.894
- - - - - - - - - 4.486 - - - - - - - - 4.486 4.894
- - - - - - - - - X X X X X - -
- - - - - - - - - X X X X X - -
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- - - X X X X X X X X - -
- - - - - - - - - 4.486 - - - - - - - - 4.486 X
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - X
- - - - - - 206 - - 4.688 - - - - - - - - X 4.894
- - - - - - - - - - - - - - - - - - X -
X X Attività finanziarie
disponibili
per la vendita
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X

E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero

Legenda

A = Attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

B = Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)

C = Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)

E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio

(milioni di euro)
Passività/
Portafoglio attività
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair
value
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
Crediti verso
banche
Crediti verso
clientela
Totale
1. Debiti verso clientela - - - - - - -
a) a fronte di attività rilevate per intero - - - - - - -
b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -
2. Debiti verso banche - - - 4.842 - - 4.842
a) a fronte di attività rilevate per intero - - - 4.842 - - 4.842
b) a fronte di attività rilevate parzialmente - - - - - - -
TOTALE 31.12.2017 - - - 4.842 - - 4.842
TOTALE 31.12.2016 - - 206 5.175 - - 5.381

SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato riguarda:

  • º rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • º rischio di cambio: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • º rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio spread: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente;
  • º rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio di tasso d'inflazione sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Al 31 dicembre 2017 non sono presenti Attività e Passività finanziarie di negoziazione. Le "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta escludono che possano essere eseguite operazioni con "intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013 per la classificazione di "portafoglio di negoziazione di vigilanza".

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse

L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi pertanto sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge.

Il portafoglio titoli del Patrimonio Bancoposta è prevalentemente investito in strumenti a tasso fisso, parte dei quali, con un fair value pari a circa 19.013 milioni di euro, coperti con swap di fair value hedge con partenza forward start o da titoli indicizzati pari a circa 1.400 milioni di euro resi a tasso fisso mediante l'utilizzo di strumenti derivati di copertura quali asset swap di cash flow hedging.

Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cutoff di 20 anni per la raccolta da clientela retail, di 10 anni per la raccolta da clientela business e le PostePay e di 5 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio di tasso in ottica ALM determinando i maturity gap relativi al confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.

L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta, il valore degli impieghi e l'andamento dei tassi di interesse - che contribuiscono a determinare la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati, prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta da clientela retail e business, la rivalutazione del portafoglio attivo secondo uno scenario di mercato avverso, variazioni non parallele della curva dei tassi di interesse.

La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Rischio spread

Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso dell'esercizio 2017, si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei Titoli di stato italiani rispetto all'esercizio precedente, mentre, al 31 dicembre 2017, il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta un valore di circa 159 bps tendenzialmente in linea con il valore dello scorso anno (161 bps al 31 dicembre 2016).

Nel periodo in commento, quanto sopra descritto, ha determinato nel portafoglio Available for Sale detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 36 miliardi) una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 0,8 miliardi di euro: la variazione negativa di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,5 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione positiva di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto per circa 0,3 miliardi di euro.

Rischio di prezzo

Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come "Attività finanziarie disponibili per la vendita".

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

B. Attività di copertura del fair value

Al fine di limitare il rischio di tasso di interesse sul fair value, l'operatività del Patrimonio BancoPosta include anche la stipula, con controparti principalmente di natura bancaria, di contratti di asset swap OTC di fair value hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. Tali strumenti derivati non sono a copertura del rischio spread in quanto mirati a coprire le variazioni dei tassi di mercato. Nel corso dell'esercizio 2017, considerato il livello ancora basso dei tassi interesse, al fine di proteggersi dai potenziali impatti negativi derivanti dal rialzo dei tassi, il Patrimonio BancoPosta ha fatto ulteriormente ricorso a tale tipologia di operatività.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

Al fine di limitare il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari, l'operatività del Patrimonio BancoPosta include la stipula, con controparti principalmente di natura bancaria, di contratti di asset swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio.

In concomitanza delle scadenze dei titoli in portafoglio, si pone sistematicamente l'esigenza del reinvestimento della liquidità in nuovi titoli eurogovernativi rilevando, pertanto, un'esposizione ad un rischio di riprezzamento derivante dalla possibile diminuzione dei tassi di interesse. Al fine di limitare tale tipologia di rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta utilizza, dove appropriato, contratti di acquisto a termine (cash flow hedge di forecast transaction).

Al fine di perseguire la stabilizzazione dei ricavi e limitare l'esposizione al rischio tasso e al rischio spread, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di vendita a termine di titoli del portafoglio (cash flow hedge di forecast transaction) con l'obiettivo di fissare il valore delle plusvalenze in momenti di mercato favorevoli.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10 anni Durata
indet.
Attività per cassa
1.
7.912 5.540 163 2.081 11.181 9.577 24.658 -
Titoli di debito
1.1
- 4.360 163 2.081 11.173 9.577 24.658 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 4.360 163 2.081 11.173 9.577 24.658 -
Finanziamenti a banche
1.2
53 1.096 - - - - - -
Finanziamenti a clientela
1.3
7.859 84 - - 8 - - -
- c/c 9 - - - - - - -
- altri finanziamenti 7.850 84 - - 8 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 7.850 84 - - 8 - - -
Passività per cassa
2.
53.829 1.919 522 100 2.402 - - -
Debiti verso clientela
2.1
52.806 18 - - - - - -
- c/c 46.468 - - - - - - -
- altri debiti 6.338 18 - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 6.338 18 - - - - - -
2.2
Debiti verso banche
1.023 1.901 522 100 2.402 - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti 1.023 1.901 522 100 2.402 - - -
Titoli di debito
2.3
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Altre passività
2.4
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 1.705 - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - 300 1.408 - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 1.265 - 445 18.040 940 175 -
+ Posizioni corte - 1.175 - 200 - 200 19.290 -
4.
Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe - 371 - - - - - -
+ Posizioni corte - 371 - - - - - -
  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indet.
Attività per cassa
1.
1 - - - - - - -
Titoli di debito
1.1
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Finanziamenti a banche
1.2
1 - - - - - - -
Finanziamenti a clientela
1.3
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Passività per cassa
2.
- - - - - - - -
Debiti verso clientela
2.1
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Debiti verso banche
2.2
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
Titoli di debito
2.3
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Altre passività
2.4
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4.
Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indet.
Attività per cassa
1.
1 - - - - - - -
Titoli di debito
1.1
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Finanziamenti a banche
1.2
1 - - - - - - -
Finanziamenti a clientela
1.3
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Passività per cassa
2.
- - - - - - - -
Debiti verso clientela
2.1
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Debiti verso banche
2.2
- - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
Titoli di debito
2.3
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Altre passività
2.4
- - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4.
Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse sul fair value

La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Alla data del 31 dicembre 2017 il portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 5,34 (al 31 dicembre 2016 la duration del portafoglio titoli era pari a 5,79). La sensitivity risulta evidenziata in tabella.

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale Fair value Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2017
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 35.738 39.099 (1.009) 931 - - (1.009) 931
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - - -
Attivo - Derivati di copertura - - - - - - - -
Passività finanziarie di negoziazione - - - - - - - -
Passivo - Derivati di copertura 1.705 (23) 91 (97) - - 91 (97)
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.443 39.076 (918) 834 - - (918) 834
Effetti 2016
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 32.178 37.159 (1.099) 1.031 - - (1.099) 1.031
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - - -
Attivo - Derivati di copertura 220 6 (28) 33 - - (28) 33
Passività finanziarie di negoziazione - - - - - - - -
Passivo - Derivati di copertura 196 (3) (26) 31 - - (26) 31
Variabilità al 31 dicembre 2016 32.594 37.162 (1.153) 1.095 - - (1.153) 1.095

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle categorie Attività finanziarie detenute sino a scadenza e Attività finanziarie disponibili per la vendita. La sensitivity analysis riportata riguarda quest'ultima categoria di attività.

Rischio spread

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi cd risk free. Tale situazione ha origine, in parte, dal fatto che la variazione dello spread creditizio influenza anche il valore dei titoli a tasso variabile e, soprattutto, dal fatto che per tale fattore di rischio non sono in essere politiche di copertura attraverso derivati, che invece sono adottate per la componente di tasso "puro". Ciò implica che, nel caso di incremento dei rendimenti derivante dalla sola componente tassi di interesse, le minusvalenze potenziali sui titoli a tasso fisso trovano una compensazione dall'aumento di valore degli IRS di copertura (strategia di fair value hedge). Qualora invece l'incremento dei tassi derivi dall'aumento del credit spread della Repubblica italiana, le minusvalenze sui titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano non trovano compensazione in movimenti opposti di altre esposizioni.

La sensitivity allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.

Rischio spread sul fair value

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale Fair value Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto al lordo
delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2017
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito
35.738 39.099 (3.877) 4.606 - - (3.877) 4.606
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - - -
Attivo - Derivati di copertura - - - - - - - -
Passivo - Derivati di copertura 1.705 (23) 92 (98) - - 92 (98)
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.443 39.076 (3.785) 4.508 - - (3.785) 4.508
Effetti 2016
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 32.178 37.159 (3.615) 4.292 - - (3.615) 4.292
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - - - -
Attivo - Derivati di copertura 220 6 (28) 33 - - (28) 33
Passivo - Derivati di copertura 196 (3) (26) 31 - - (26) 31
Variabilità al 31 dicembre 2016 32.594 37.162 (3.669) 4.356 - - (3.669) 4.356

Oltre che con l'analisi di sensitivity, il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio in commento mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk). Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di VaR effettuata tenendo in considerazione la variabilità del fattore rischio spread.

Rischio spread - Analisi di VaR

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Esposizione al rischio SpreadVaR
Nozionale Fair value
Effetti 2017
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 35.738 39.099 345
Attivo - Derivati di copertura - - -
Passivo - Derivati di copertura 1.705 (23) 8
Variabilità al 31 dicembre 2017 37.443 39.076 353
Effetti 2016
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di debito 32.178 37.159 460
Attivo - Derivati di copertura 220 6 4
Passivo - Derivati di copertura 196 (3) 3
Variabilità al 31 dicembre 2016 32.594 37.162 467

Inoltre, se considerate nel loro complesso, le Attività e le Passività finanziarie sono soggette a perdite potenziali massime di 336 milioni di euro.

Il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk), stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%, è utilizzato dal Patrimonio BancoPosta anche per il monitoraggio del rischio di mercato. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.

Al fine di monitorare, in maniera congiunta, il rischio spread e il rischio tasso di interesse sul fair value, di seguito si riporta anche l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento agli investimenti disponibili per la vendita e ai relativi strumenti finanziari derivati, tenendo in considerazione la variabilità di entrambi i fattori di rischio:

(milioni di euro)
2017 2016
VaR fine periodo (325) (434)
VaR medio (356) (397)
VaR minimo (210) (278)
VaR massimo (523) (587)

La riduzione del VaR di fine periodo rispetto al 31 dicembre 2016 è dovuta al decremento di volatilità registrato sui mercati.

Tenuto conto sia delle Attività disponibili per la vendita (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) che delle vendite a termine l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2017 una perdita potenziale pari a 318 milioni di euro (VaR fine periodo).

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2017, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

(milioni di euro)
2017 2016
Esposizione
a rischio
Margine di
intermediazione
Esposizione
a rischio
Margine di
intermediazione
+100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Cassa
- Conto di gestione presso Banca d'Italia 396 4 (4) 223 2 (2)
Crediti verso banche 1.099 11 (11) 1.230 12 (12)
Crediti verso clientela
- Crediti verso Tesoreria MEF 6.011 60 (60) 6.189 62 (62)
- Deposito presso il MEF (Buffer ) 379 4 (4) 1.310 13 (13)
- Crediti verso clientela (collateral a garanzia) 83 1 (1) 209 2 (2)
- Crediti verso clientela (Patrimonio non destinato) 732 7 (7) 629 6 (6)
Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Titoli di debito 2.210 22 (22) 2.235 22 (22)
Debiti verso banche (82) (1) 1 (32) - -
Debiti verso clientela (18) - - - - -
Debiti verso clientela (Patrimonio non destinato) (14) - - (14) - -
Totale variabilità 10.796 108 (108) 11.979 119 (119)

Al 31 dicembre 2017, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente all'attività di impiego presso il MEF della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2017 il rischio in commento riguarda i Titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 2.145 milioni di euro e un fair value di 2.594 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.

Rischio di prezzo

L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress test costruito applicando al prezzo di mercato la volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Rischio di prezzo

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2017
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di capitale
41 5 (5) - - 5 (5)
Variabilità al 31 dicembre 2017 41 5 (5) - - 5 (5)
Effetti 2016
Attività finanzarie disponibili per la vendita
Titoli di capitale
104 22 (22) - - 22 (22)
Variabilità al 31 dicembre 2016 104 22 (22) - - 22 (22)

Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 4.1.

Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni di Classe C della Visa Incorporated e in azioni Convertible Participating Preferred Stock di serie C della Visa Incorporated presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni quotate, tenuto conto della relativa volatilità rilevata nel corso dell'esercizio 2017. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR. Di seguito si riporta l'esito dell'analisi del VaR effettuata:

(milioni di euro)
2017 2016
VaR fine periodo - (2)
VaR medio (2) (2)
VaR minimo - (1)
VaR massimo (3) (3)

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA.

Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.

La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità verificatasi nell'esercizio, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
(milioni di euro)
Valute
Voci Dollari
USA
Franchi
Svizzera
Sterlina
Gran
Bretagna
Yen
Giappone
Dinaro
Tunisia
Altre
valute
A. Attività finanziarie 42 1 - - - -
A.1 Titoli di debito - - - - - -
A.2 Titoli di capitale 41 - - - - -
A.3 Finanziamenti a banche 1 1 - - - -
A.4 Finanziamenti a clientela - - - - - -
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività 6 3 2 - - -
C. Passività finanziarie - - - - - -
C.1 Debiti verso banche - - - - - -
C.2 Debiti verso clientela - - - - - -
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività - - - - - -
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - -
Totale attività 48 4 2 - - -
Totale passività - - - - - -
Sbilancio (+/-) 48 4 2 - - -

Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.

Rischio di cambio - Valuta USD

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione
in
USD/000
Posizione
in
EUR/000
Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
Effetti 2017
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli di capitale
49 41 3 (3) - - 3 (3)
Variabilità al 31 dicembre 2017 49 41 3 (3) - - 3 (3)
Effetti 2016
Investimenti disponibili per la vendita
Titoli di capitale
110 104 9 (9) - - 9 (9)
Variabilità al 31 dicembre 2016 110 104 9 (9) - - 9 (9)

2.4 Gli strumenti derivati

A. Derivati finanziari

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi

Nil.

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi

A.2.1 Di copertura

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2017 Totale al 31.12.2016
Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the
counter
Controparti
centrali
Over the
counter
Controparti
centrali
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 22.570 - 17.956 -
a) Opzioni - - - -
b) Swap 20.865 - 17.540 -
c) Forward 1.705 - 416 -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
3. Valute e oro - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
4. Merci - - - -
5. Altri sottostanti - - - -
Totale 22.570 - 17.956 -
Valori medi 20.814 - 16.497 -

A.2.2 Altri derivati

Nil.

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti

Fair value positivo
Over the
counter
-
-
-
-
Totale al 31.12.2016
Controparti
centrali
-
-
-
-
-
- -
- -
- -
191 -
- -
185 -
- -
- -
6 -
- -
- -
- -
-
-
-
- -
- -
- -
- -
191 -
-
-
-
-

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti

(milioni di euro)
Fair value negativo
Totale al 31.12.2017 Totale al 31.12.2016
Portafogli/Tipologie derivati Over the
counter
Controparti
centrali
Over the
counter
Controparti
centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
b) Interest rate swap
c
)Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c
)Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
1.637
-
1.614
-
-
23
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.305
-
2.302
-
-
3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c
)Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale 1.637 - 2.305 -

A.5 / A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti e non in accordi di compensazione Nil.

A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione Nil.

A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione

(milioni di euro)
Contratti rientranti in accordi di
compensazione
Governi e
Banche
Centrali
Altri enti
pubblici
Banche Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri
soggetti
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - 19.030 3.540 - - -
-
fair value positivo
- - 318 77 - - -
-
fair value negativo
- - (1.505) (132) - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - - - - -
-
fair value positivo
- - - - - - -
-
fair value negativo
- - - - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - - - - -
-
fair value positivo
- - - - - - -
-
fair value negativo
- - - - - - -
4) Altri valori
- valore nozionale - - - - - - -
-
fair value positivo
- - - - - - -
-
fair value negativo
- - - - - - -

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - - - -
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse - - - -
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - -
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
B. Portafoglio bancario 1.705 745 20.120 22.570
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 1.705 745 20.120 22.570
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - -
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - -
B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
Totale al 31.12.2017 1.705 745 20.120 22.570
Totale al 31.12.2016 645 16.725 17.956

B. Derivati creditizi

Nulla da segnalare.

C. Derivati finanziari e creditizi

C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti

(milioni di euro)
Governi e
Banche
Centrali
Altri enti
pubblici
Banche Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri
soggetti
1) Accordi bilaterali derivati finanziari
-
fair value positivo
- - 93 20 - - -
-
fair value negativo
- - (1.280) (75) - - -
- esposizione futura - - 127 23 - - -
- rischio di controparte netto - - 58 10 - - -
2) Accordi bilaterali derivati creditizi
-
fair value positivo
- - - - - - -
-
fair value negativo
- - - - - - -
- esposizione futura - - - - - - -
- rischio di controparte netto - - - - - - -
3) Accordi "cross product"
-
fair value positivo
- - - - - - -
-
fair value negativo
- - - - - - -
- esposizione futura - - - - - - -
- rischio di controparte netto - - - - - - -

SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.

La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo;
  • la possibilità di ricorrere a operazioni interbancarie di finanziamento in Pronti contro termine fornendo in garanzia i titoli compresi nel portafoglio che, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, sono assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL).

Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile all'attività di impiego in titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano a fronte della raccolta in conti correnti e carte prepagate nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 20 anni per la clientela retail, di 10 anni per la clientela business e le PostePay ed entro 5 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.

Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:

  • operazioni di LTRO, per complessivi 3,9 miliardi di euro
  • le forme tecniche di raccolta a breve termine operate mediante operazioni di Pronti contro termine finalizzati al versamento di depositi incrementali a garanzia di asset swap e Repo (collateral previsti rispettivamente da appositi CSA e GMRA).

L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).

Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.

Risulta trascurabile il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount134 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione delle operazioni di Pronti contro termine passive, per cui a questi non è riconducibile alcun rischio di liquidità.

La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Grazie alle caratteristiche del suo Stato patrimoniale (presenza di un elevato ammontare di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail), tali indicatori risultano per BancoPosta ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.

Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.

134 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia terzo aggiornamento e relativi chiarimenti emessi dall'Organo di Vigilanza), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.

Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.

(milioni di euro)

Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Oltre 5 anni Durata
indet.
Attività per cassa 8.089 1.180 - - 1.010 282 2.811 12.042 33.868 -
A.1 Titoli di Stato - - - - 1.010 272 2.791 10.534 32.868 -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - 10 20 1.500 1.000 -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 8.089 1.180 - - - - - 8 - -
- Banche 53 1.096 - - - - - - - -
- Clientela 8.036 84 - - - - - 8 - -
Passività per cassa 54.693 267 101 251 1.303 521 102 2.401 - -
B.1 Depositi e conti correnti 47.491 - - - - - - - - -
- Banche 1.023 - - - - - - - - -
- Clientela 46.468 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività 7.202 267 101 251 1.303 521 102 2.401 - -
Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - 1.705 - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - 245 1.163 -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - 2 31 - 39 - - -
- Posizioni corte - - - - 33 - 44 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe - 371 - - - - - - - -
- Posizioni corte - 371 - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Valuta di denominazione: Euro

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino
a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5 anni Durata
indet.
Attività per cassa 1 - - - - - - - - -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 1 - - - - - - - - -
- Banche 1 - - - - - - - - -
- Clientela - - - - - - - - - -
Passività per cassa - - - - - - - - - -
B.1 Depositi e conti correnti - - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - -
- Clientela - - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino
a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5 anni Durata
indet.
Attività per cassa 1 - - - - - - - - -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 1 - - - - - - - - -
- Banche 1 - - - - - - - - -
- Clientela - - - - - - - - - -
Passività per cassa - - - - - - - - - -
B.1 Depositi e conti correnti - - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - -
- Clientela - - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

SEZIONE 4 – RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso del 2017 sono stati avviati una serie di cantieri per l'affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, mediante la creazione di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e l'utente responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2016.

Informazioni di natura quantitativa

Alla data del 31 dicembre 2017 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Rischio operativo

Tipologia Evento (Event Type ) N. tipologie di rischio
Frode interna 35
Frode esterna 54
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 7
Clientela, prodotti e prassi operative 34
Danni da eventi esterni 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi 7
Esecuzione, gestione e consegna del processo 140
Totale al 31 dicembre 2017 281

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.

L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativa

Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento UE 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata.

In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF135. Il rispetto delle metriche definite nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.

135 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Importo al
31.12.2017
Importo al
31.12.2016
1. Capitale - -
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve 2.059 1.949
- di utili 1.059 949
a) legale - -
b) statutaria - -
c
) azioni proprie
- -
d) altre 1.059 949
- altre 1.000 1.000
4. Strumenti di capitale - -
5. (Azioni proprie) - -
6. Riserve da valutazione: 115 869
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 179 889
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari (62) (17)
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (2) (3)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - -
- Leggi speciali di rivalutazione - -
7. Utile/(Perdita) d'esercizio 585 568
Totale 2.759 3.386

Le "Riserve, altre" sono costituite dalla specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante riportati a nuovo.

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2017 Totale al 31.12.2016
Attività/Valori Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito 731 (567) 1.254 (439)
2. Titoli di capitale 15 - 74 -
3. Quote di OICR - - - -
4. Finanziamenti - - - -
Totale 746 (567) 1.328 (439)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni dell'esercizio

(milioni di euro)
Titoli di debito Titoli di capitale Quote di OICR Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 815 74 - -
2. Variazioni positive 130 10 - -
2.1 Incrementi di fair value 99 10 - -
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative: 31 - - -
- da deterioramento - - - -
- da realizzo 31 - - -
2.3 Altre variazioni - - - -
3. Variazioni negative (781) (69) - -
3.1 Riduzioni di fair value (330) - - -
3.2 Rettifiche da deterioramento - - - -
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo (451) (69) - -
3.4 Altre variazioni - - - -
4. Rimanenze finali 164 15 - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2017
Totale al
31.12.2016
Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali (3) (2)
Utili/(Perdite) attuariali
Effetto fiscale su utili e perdite attuariali
1
-
(1)
-
Esistenze finali utili/(perdite) attuariali (2) (3)

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

2.1 Fondi propri

A. Informazioni di natura qualitativa

Secondo il framework definito da Banca d'Italia, i fondi propri sono costituiti da due livelli:

  • Capitale di classe 1 (Tier 1 Capital), a sua volta composto da:
    • o Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET1);
    • o Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1);
  • Capitale di classe 2 (Tier 2 T2).

I fondi propri del Patrimonio BancoPosta sono costituiti esclusivamente da Common Equity Tier 1.

1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)

Il CET1 è costituito da elementi che garantiscono l'assorbimento delle perdite in ipotesi di continuità aziendale (going concern), grazie a particolari caratteristiche quali il massimo livello di subordinazione, l'irredimibilità, l'assenza di obbligo di distribuzione di dividendi.

In particolare il CET1 di BancoPosta è costituito da:

  • altre riserve, ovvero la riserva di utili patrimonializzati, ammontante a un miliardo di euro creata all'atto della costituzione del Patrimonio destinato, e gli ulteriori eventuali apporti effettuati dalla gemmante che rispettino i requisiti di computabilità nei fondi propri136;
  • utili non distribuiti, ovvero gli utili del Patrimonio BancoPosta attribuiti in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane SpA.

2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

BancoPosta non possiede un capitale aggiuntivo di classe 1.

3. Capitale di classe 2 (Tier 2 –T2)

BancoPosta non possiede un capitale di classe 2.

B. Informazioni di natura quantitativa

(milioni di euro)
Voci/Valori Importo al
31.12.2017
Importo al
31.12.2016
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
2.059
-
1.949
-
B.
C.
Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
CET1 al lordo degli investimenti da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/- B)
-
2.059
-
1.949
D.
E.
F.
Elementi da dedurre dal CET1
Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 - CET1) (C - D +/- E)
-
-
2.059
-
-
1.949
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio
- -
H.
I.
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
Elementi da dedurre dall'AT1
Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
-
-
-
-
-
-
L
M
Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) (G - H +/- I)
Capitale di classe 2 (Tier2 - T2) al lordo degli investimenti da dedurre e degli effetti del regime transitorio
-
-
-
-
N. di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
Elementi da dedurre dal T2
-
-
-
-
O.
P.
Q.
Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
Totale Capitale di classe 2 (Tier2 - T2) (M - N +/- O)
Totale Fondi propri (F + L + P)
-
-
2.059
-
-
1.949

Il CET1 è composto dalla riserva patrimoniale di 1.000 milioni di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta in sede di costituzione, e da utili portati a nuovo per un totale di 1.059 milioni di euro1.

L'utile dell'esercizio non è stato computato nel rispetto di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

136 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:

  • Total Capital ratio (rappresentato dal rapporto tra il totale fondi propri e il totale Risk Weighted Assets RWA137) pari al 10,5% (8% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale138);
  • Common Equity Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il CET1 e il totale RWA): pari al 7,0% (4,5% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il T1 e il totale RWA): pari all'8,5% (6,0% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale).

Tanto per il calcolo dei requisiti patrimoniali relativi al rischio di credito e al rischio di controparte, quanto per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al Credit Valuation Adjustment (CVA), BancoPosta applica le metodologie standard previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013.

Per il Patrimonio BancoPosta, il rischio di credito deriva principalmente dalle esposizioni relative a depositi di contanti e a titoli consegnati a garanzia (collateralizzazioni previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte: CSA e GMRA), e a crediti commerciali verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi139. Le esposizioni derivanti dall'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata e da Pubblica Amministrazione (titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano e depositi presso il MEF) e, eventualmente, dei crediti verso la Tesoreria dello Stato, dovuti ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate, non determinano, ai fini del rischio di credito, un assorbimento patrimoniale in quanto a tali esposizioni è associato un fattore di ponderazione nullo.

Il rischio di controparte deriva dalle esposizioni in contratti derivati, stipulati a fini di copertura di cash flow e di fair value, e dalle esposizioni derivanti dai contratti di Pronti contro termine140 .

I rischi di mercato fanno riferimento esclusivamente al rischio di cambio che, per il Patrimonio BancoPosta, deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA. Per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio di cambio, si applica la metodologia standard riportata nel Regolamento (UE) n. 575/2013.

Per il calcolo del requisito patrimoniale di primo pilastro relativo ai rischi operativi, BancoPosta applica la metodologia semplificata (BIA – Basic Indicator Approach) prevista dal Regolamento (UE) n. 575/2013 che consiste nell'applicare una percentuale del 15% alla media delle ultime tre osservazioni dell'indicatore rilevante141 riferite alla situazione di fine esercizio.

140 La stima dell'esposizione a rischio per gli strumenti derivati finanziari è basata sulla metodologia del "Valore di mercato", mentre per le operazioni passive di Pronti contro termine vengono applicate tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – "Metodo integrale". Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla Parte E, Sezione 1 - Rischio di credito.

137 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

138 La riserva di conservazione del capitale è volta a preservare il livello minimo di capitale regolamentare in momenti di mercato avversi attraverso l'accantonamento di risorse patrimoniali di elevata qualità in periodi non caratterizzati da tensioni di mercato. È previsto dal 01/01/2017 un regime transitorio che riduce tale buffer, con lo scopo di assicurare parità di trattamento alle banche italiane rispetto agli altri intermediari dell'area dell'Euro. I nuovi coefficienti minimi sono ora: 1,250% dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017; 1,875% dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018; 2,500% a partire dal 1° gennaio 2019.

139 Confronta quanto già descritto nella Parte E, Sezione 1 - Rischio di credito.

141 Il Patrimonio BancoPosta calcola l'indicatore rilevante come somma delle seguenti voci di Conto economico (secondo i

B. Informazioni di natura quantitativa

(milioni di euro)
Categorie / Valori Importi non ponderati Importi
ponderati/requisiti
31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 67.513 65.532 1.464 1.588
1.
Metodologia standardizzata
67.513 65.532 1.464 1.588
2. Metodologia basata sui rating interni - - - -
2.1 Base - - - -
2.2 Avanzata - - - -
3. Cartolarizzazioni - - - -
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di Credito e di Controparte 117 127
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 23 14
B.3 Rischio di regolamento - -
B.4 Rischi di mercato 4 9
1.
Metodologia standard
4 9
2.
Modelli interni
- -
3.
Rischio di concentrazione
- -
B.5 Rischio operativo 833 823
1.
Metodo base
833 823
2.
Metodo standardizzato
- -
3.
Metodo Avanzato
- -
B.6 Altri elementi del calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 977 973
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 12.215 12.162
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio ) 16,9% 16,0%
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier1 capital ratio ) 16,9% 16,0%
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio ) 16,9% 16,0%

La tabella illustra la posizione di BancoPosta relativamente al rispetto dei requisiti patrimoniali di primo pilastro secondo quanto disciplinato dal CRR.

Le esposizioni a rischio non ponderate non tengono conto delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito per le esposizioni fuori bilancio.

Il principale rischio risulta essere quello operativo che assorbe circa 85% del totale dei requisiti prudenziali. Il rischio di credito ammonta a circa 108 milioni di euro mentre è residuale l'assorbimento legato al rischio di controparte (circa 9 milioni di euro). Il rischio di mercato fa riferimento al solo rischio di cambio che assorbe meno dell'1% del totale dei requisiti patrimoniali.

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2017 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale specificati nel paragrafo dedicato alle informazioni di natura qualitativa.

principi contabili IAS): margine di interesse (Voci 10-20); commissioni nette (Voci 40-50); quota riferita agli "altri proventi di gestione" non derivanti da partite straordinarie e irregolari (quota della componente positiva della Voce 190); risultato netto del portafoglio di negoziazione (Voce 80, 90, 100b, 100c, 110); dividendi (Voce 70).

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nella tabella 4.4.5 delle note al bilancio di Poste Italiane SpA e sono riflesse nei conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 9.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Totale al 31.12.2017
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA - 734 - 22 - 256 254
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - 21 - - - 19 -
CLP ScpA - - - - - 10 1
Consorzio PosteMotori - 5 - - - 41 -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - 6 -
EGI SpA - - - - - 12 -
Mistral Air Srl - - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - 8 -
Poste Tributi ScpA - 2 - - - 7 -
Poste Tutela SpA - - - - - 7 -
Poste Vita SpA - 137 - - - 570 -
Postecom SpA - - - - - - -
Postel SpA - - - - - 5 10
PosteMobile SpA - 2 - - - 15 5
PosteShop SpA - - - - - - -
SDA Express Courier SpA - - - - - 3 -
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - 5 - - - 2 -
Poste Welfare Servizi Srl - - - - - 3 -
Controllo congiunto
Gruppo SIA - - - - - - 9
Collegate
Anima Holding SpA - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze - 6.491 - - - 3.483 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2.485 374 - - - - -
Gruppo Enel - - - - - - 5
Gruppo Equitalia - - - - - - -
Altre correlate esterne - - - - - - 2
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne - (8) - - - - -
Totale 2.485 7.763 - 22 - 4.447 287

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2017

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2016

Totale al 31.12.2016
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA - 632 - 29 - 82 297
Controllate dirette
Banca del Mezzogiorno MCC SpA - - - - - 25 -
BancoPosta Fondi SpA SGR - 16 - - - 12 -
CLP ScpA - - - - - 1 14
Consorzio PosteMotori - 5 - - - 27 -
EGI SpA - - - - - 12 -
Mistral Air Srl - - - - - 1 -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - 4 -
Poste Tributi ScpA - 2 - - - 2 -
Poste Tutela SpA - - - - - 13 -
Poste Vita SpA - 128 - - - 186 -
Postecom SpA - - - - - 5 2
Postel SpA - - - - - 2 16
PosteMobile SpA - 4 - - - 21 3
PosteShop SpA - - - - - - -
SDA Express Courier SpA - - - - - 4 -
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - 6 - - - 3 -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze - 7.550 - - - 2.429 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.509 364 - - - - 12
Gruppo Enel - - - - - - 8
Gruppo Equitalia - - - - - - 3
Altre correlate esterne - - - - - - 2
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne - (7) - - - - -
Totale 1.509 8.700 - 29 - 2.829 357
(milioni di euro)
Esercizio 2017
Denominazione Interessi attivi e
proventi
assimilati
Interessi passivi
e oneri assimilati
Commissioni
attive
Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
Rettifiche/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
oneri/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 1 (3) - - - - (4.418) -
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR
CLP ScpA
-
-
-
-
41
-
-
-
-
-
-
-
-
(2)
-
-
Consorzio PosteMotori
Poste Vita SpA
Postecom SpA
-
-
-
-
-
-
36
462
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(1)
-
-
-
Postel SpA
PosteMobile SpA
-
-
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
(42)
(2)
-
-
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - - 21 - - - - -
Controllo congiunto
Gruppo SIA - - - - - - (27) -
Collegate
Anima Holding SpA - - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
27
10
(4)
-
118
1.566
-
-
-
-
(1)
-
(3)
-
-
-
Gruppo Enel - - 8 - - - - -
Gruppo Eni - - 3 - - - - -
Gruppo Equitalia - - - - - - - -
Altre correlate - - - - - - - -
Totale 38 (7) 2.257 - - (1) (4.495) -

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2017

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2016

(milioni di euro)
Esercizio 2016
Denominazione Interessi attivi e
proventi
assimilati
Interessi passivi
e oneri assimilati
Commissioni
attive
Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
Rettifiche/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
oneri/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 1 (3) - - - - (4.457) -
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 29 - - - - -
CLP ScpA - - - - - - (16) -
Consorzio PosteMotori - - 36 - - - - -
Poste Vita SpA - - 448 - - - - -
Postecom SpA - - - - - - (4) -
Postel SpA - - - - - - (25) -
PosteMobile SpA - - 2 - - - (3) -
Controllate indirette -
Poste Assicura SpA - - 20 - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 40 (2) 130 - - 2 - -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 9 - 1.577 - - - (8) -
Gruppo Enel - - 7 - - - - -
Gruppo Eni - - 4 - - - - -
Gruppo Equitalia - - - - - - (3) -
Altre correlate - - - - - - (2) -
Totale 50 (5) 2.253 - - 2 (4.518) -

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA, nella riunione del 20 settembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato l'operatività di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli governativi e/o garantiti dallo Stato Italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da parte del Patrimonio BancoPosta, con Monte Paschi Capital Services Banca per le Imprese SpA, qualificabile come parte correlata di Poste Italiane in quanto soggetta al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze tramite Banca Monte dei Paschi di Siena SpA. A seguito della conclusione dell'accordo, sono state realizzate, a partire dal mese di ottobre 2017, cinque

operazioni in PCT passive e 23 operazioni di buy & sell back, scadute nel periodo, nonché 2 operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio tasso e 2 operazioni di vendita forward titoli.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 dicembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la sottoscrizione dell'accordo con Cassa Depositi e Prestiti che disciplina, per il triennio 2018-2020, l'attività di raccolta e collocamento dei prodotti del Risparmio Postale svolta da Poste Italiane SpA per il tramite di BancoPosta per conto di Cassa Depositi e Prestiti.

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016- 2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock" prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti la conclusione del periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro per i Beneficiari sono di seguito evidenziati:

  • l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale del Gruppo Poste Italiane al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance e saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica del superamento delle Condizioni di Accesso.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2017 per 3 Beneficiari è di 22.278 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 5 Beneficiari è di 36.022 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta, hanno reso applicabile al Patrimonio destinato la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Conseguentemente, con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia di quello a lungo termine;
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

L'attribuzione delle Phantom Stock è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Al 31 dicembre 2017, il numero di Phantom Stock è stato stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno ed effettuata secondo le miglior prassi di mercato. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,2 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.

Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.

RELAZIONI E ATTESTAZIONI

-

  • -
    -

-

-

-

-

-

-

-

-

Incarico Importo
Integrazione dell'incarico conferito a PwC per la revisione contabile
volontaria del reporting package (annuale e semestrale) di Poste Vita
S.p.A. predisposto ai soli fini della redazione del bilancio consolidato
del Gruppo Poste Italiane per gli esercizi dal 2016 al 2019
160.000 € oltre spese nei
limiti del 5% degli onorari e
IVA (corrispettivo annuo
pari a 40.000 €).
Svolgimento di verifiche, su richiesta di Cassa Depositi e Prestiti,
inerenti le attività di collocamento e gestione del risparmio postale con
riferimento all'esercizio 2016 (relazione descrittiva del sistema contabile
e dei controlli connessi all'operatività nel Risparmio Postale -
Patrimonio Bancoposta e relazione redatta dal Revisore legale del
bilancio di Poste Italiane circa le specifiche attività di verifica e di
analisi delle procedure che concorrono a formare il predetto sistema
nell'ambito dei servizi forniti da Poste Italiane a CDP).
55.000 € oltre 2.750 € a
titolo di rimborso spese vive
e di segreteria e IVA.
Con riferimento all'aggiornamento annuale del Programma Euro
Medium Term Note di Poste Italiane SpA (Bond emesso a giugno 2013
e quotato presso la Borsa di Lussemburgo): emissione di una Comfort
Letter, a beneficio di Poste e delle Banche dealers, la verifica della
versione in inglese del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016 e della
Semestrale al 30 giugno 2017.
40.000 € (oltre spese nei
limiti del 5% degli onorari e
IVA) per la Confort Letter.
30.000 € (oltre spese nei
limiti del 5% degli onorari e
IVA) per la verifica del
Bilancio in Inglese.
Verifica della "Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria" per gli
esercizi dal 2017 al 2019
270.000 € oltre IVA (nel
dettaglio 70.000 € per
ciascuno dei tre esercizi del
triennio a cui si aggiungono
60.000 € nel primo anno
dell'incarico per lo
svolgimento di alcune
attività preliminari)

-

-

-

-

-

-

-

-

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Mauro Lonardo - Presidente
Alessia Bastiani - Sindaco effettivo
Maurizio Bastoni - Sindaco effettivo

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 ger naio 2010, nº 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane (il Gruppo), costituito dallo Stato patrimoniale con:olidato al 31 dicembre 2017, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottari dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendent rispetto alla società Poste Italiane SpA (la Società) in conformità alle norme e ai principi in nateria di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro gudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del

PricewaterhouseCoopers SpA

Sede legale e anministrativa: Milano 20149 VM Mont+ Rosa or Tel. 027785240 Cap. Soc. Earo 6.8go.000,00 ix., C. F. e LIVA e Seci 1 Man 2017 Seria 1 17 1044 10 17 10 10 10 1011 1110: Alvona 603 1 1 - Sario 701 1 - Sario 70ti The Santo Turi The Sindi The Simil Genova 16:21 Piaza Picopiera o Tel. 0132031 - Napoli 80121 Via dei Mille 16 Tel. 052127501 Vienza 4 12. 04997348
- Palernin 90141 Via Marchese Ugo 60 Tel. 09134777 - Parma 43 8 Tel. 0545/71 - Rema 0054 Large Forma 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 -044393311 - Vieenza 3610 9610 9 Pieelandolfo 9 Tel. 0444393311

www.pwc.com/it

bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave

Valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione"

Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione di valore di attività" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota 2.5 "Uso di stime", paragrafi "Iripairment test unità generatrici di flussi di cassa e partevipazioni" e "Valutazione degli cltri attivi immobilizzati", del bilancio consolidcto al 31 dicembre 2017

Nota C1 "Conto economico - Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota 4.4 "Informativa per settori operativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Il perdurante declino del mercato postale in cui il Gruppo Poste Italiane opera rende significativamente aleatoria l'elaborazione di previsioni circa i futuri flussi di cassa ed i connessi risultati economici prospettici del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione". In tale contesto, sulla base del nuovo Piano Industriale di Gruppo per il periodo 2018 - 2022 approvato da. Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 26 febbraio 2018 (il "Piano Industriale"), la "Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal segmento di busir ess "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", è stata oggetto di verifica della

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

  • approfondimento delle principali ipotesi ed assunzioni del Piano Industriale con riferimento al segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", anche mediante discussioni con la Direzione di Poste Italiane SpA, verifica degli eventi successivi e lettura dei libri delle riunioni degli Organi Sociali;
  • aggiornamento della nostra comprensione della metodologia di individuazione della CGU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" a livello della Capogruppo Poste Italiane SpA e di determinazione del relativo valore recuperabile in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività" ed alle migliori prassi valutative di mercato, verificandone la continuità di applicazione rispetto ai criteri adottati nei precedenti esercizi;

ottenimento ed analisi critica del test di impairment prodotto da Poste Italiane SpA secondo la suddetta metodologia, nonché verifica della coerenza dei flussi

eventuale riduzione di valore ("test di impairment") in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità di verificare che il valore contabile delle attività attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibiti a uffici postali e centri di meccanizzazione e smistamento, sia recuperabile mediante "uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il "valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi, attraverso la unica e capillare rete commerciale di cuiil Gruppo si avvale ed allocata nella CGU. Pertanto, nell'ambito della nostra attivita di revisione contabile per l'eserc zio 2017, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.

Valutazione delle riserve tecniche assicurative

Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Contratti Assicurativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota 2.5 "Uso di stime - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota B5 "Passivo - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

considerati nel citato test con i relativi valori contabili ed i dati del Piano Industriale:

  • verifica della correttezza logica e matematica della costruzione dei flussi di cassa nell'ambito del suddetto test di impairment, nonché della ragionevolezza complessiva della costruzione del costo medio ponderato del capitale ("wacc") e della coerenza delle ipotesi relative al "valore terminale" ("terminal value", inteso come il valore che rappresenta la capacità dell'azienda di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicita 2018 - 2022 di riferimento per il Piano Industriale);
  • verifica delle analisi di sensitività predisposte da Poste Italiane SpA al variare delle principali ipotesi valutative utilizzate, confrontandone la ragionevolezza delle relative risultanze con quelle derivanti da analisi di sensitività indipendenti da noi effettuate;
  • verifica della informativa fornita nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

aggiornamento della rilevazione e della nostra comprensione del processo assicurativo di "riservazione", ovvero il processo aziendale volto alla determinazione delle passività rappresentative degli impegni

Nota C4 "Conto economico - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota 6. "Analisi e presidio dei rischi - Altri rischi - Rischi assicurativi" del bilancio consplidato al 31 dicembre 2017

Le "riserve tecniche assicurative" rappresentano la stima alla data di riferimento del bilancio degli impegni maturati, a fronte dell'emissione dei premi, verso i sottoscrittori delle polizza assicurative stipu ate dalle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (di seguito, anche le "Compagnie").

Le riserve tecniche assicurative, pari a circa 123.650 milioni di Euro, rappresentano circa il 61% del totale passivo e patrimonio netto del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017. In particclare, le riserve matematiche dei rami vita ammontano a circa 111.014 milioni di Euro, così rappresentando la quasi totalità delle suddette riserve tecniche assicurative esposte nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017.

Le riserve tecniche assicurative sono una posta di bilancio la cui componente di stima è prepor derante e richiede un significativo livello di giudizio professionale, dipendente da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contrazi di assicu razione stipulati dalle Compagnie ed in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione delle riserve tecniche assicurative nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.

contrattuali assunti, alla data di riferimento del bilancio ed a fronte dell'emissione dei premi, da parte di una compagnia di assicurazione nei confronti dei sottoscrittori delle proprie polizze;

  • aggiornamento dell'analisi del disegno e dell'efficacia, su base campionaria, dei controlli rilevanti posti in essere sul citato processo di riservazione, avuto riguardo altresì alla qualità dei dati di input utilizzati ed alla coerenza tra le informazioni presenti nei sistemi informatici utilizzati dalle Compagnie e la relativa documentazione di supporto ottenita:
  • svolgimento di procedure volte alla verifica della corrispondenza e della eventuale riconciliazione tra le informazioni gestionali e quelle contabili utilizzate dalle Compagnie, ai fini della determinazione della stima delle riserve tecniche;
  • analisi critica delle metodologie, delle ipotesi e delle assunzioni adottate dalle Compagnie per la stima delle riserve tecniche assicurative;
  • confronto delle metodologie e delle assunzioni, di cui al punto precedente, con la normativa di settore e con le migliori prassi valutative di mercato, nonché verifica della continuità rispetto ai criteri utilizzati nei precedenti periodi;
  • ottenimento ed analisi della documentazione predisposta da Poste Vita SpA per misurare la capacità dei flussi finanziari futuri derivanti dalle attività in portafoglio di coprire le obbligazioni nei confronti degli assicurati alla data del 31 dicembre 2017 e, quindi, per verificare la congruità della valutazione delle riserve tecniche iscritte nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane a tale data (cosiddetto: "Liability Adequacy Test").

Valutazione degli strumenti finanziari non quotati valutati al "valore equo"

Nota 2.5 "Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota 2.6 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota A.5 "Attività finanziarie - Gerarchio del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota B.8 "Passività finanziarie - Gerarchia del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota 6 "Analisi e presidio dei rischi" del tilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Le attività finanziarie classificate nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 27.785 e 1.676 milion di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2017; inoltre, sono iscritte passività finanziarie classificate nel secondo livello della gerarchia del fair vaue per un ammontare di circa 1.676 milioni di Euro.

Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamer te ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.

Nell'ambito della nostra attività di revisione

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

  • aggiornamento dell'analisi del disegno e dell'effettiva operatività del sistema dei controlli interni e delle apposite Linee Guida aziendali, a presidio dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati dal Gruppo per la determinazione dei fair value di secondo e terzo livello;
  • verifiche, su base campionaria, circa la ragionevolezza delle ipotesi e dei parametri di input alla base dei modelli valutativi utilizzati per la determinazione del fair value di secondo e terzo livello degli strumenti finanziari;
  • procedure di richiesta di conferma di saldi ed informazioni alle controparti bancarie e finanziarie esterne, circa le operazioni in strumenti finanziari poste in essere nell'esercizio 2017;
  • verifica dell'informativa fornita nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, in conformità al principio contabile interrazionale IFRS7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative".

contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2017. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente per determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel. secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili internazionali IAS39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione" e IFF.S13 "Valutazione del fair value".

Rilevazione contabile dell'acquisto della partecipazione in FSIA Investimenti Srl

Nota 2.5 "Uso di stime - Avviamento" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota 3.1 "Eventi di rilievo intervorsi nell'esercizio - Principali operazioni societarie" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Nota A4 "Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

L'analisi del processo di allocazione del prezzo di acquisto (pari a circa 279 milioni di Euro) di una quota del 30% in FSIA Investimenti Srl, società sottoposta a controllo congiunto di Poste Italiane SpA e CDP Equity SpA, e della conseguente determinazione nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 dell'avviamento incluso nel valore della partecipazione (pari a circa 254 milioni di Euro), ha rappresentato una de le attività principali del nostro processo di revisione, in considerazione della complessità delle metodologie di valutazione e delle stime adottate. Nell'ambito delle attività di revisione contabile, anche con il supporto di esperti della rete PwC, sono state svolte le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

analisi della documentazione a supporto dell'operazione, ivi inclusi i verbali delle riunioni degli Organi Sociali, nonché discussione con le funzioni aziendali coinvolte circa le modalità di determinazione del costo dell'operazione;

  • comprensione e valutazione della metodologia di determinazione del valore equo ("fair value") della partecipazione acquisita;
  • analisi della rilevazione contabile dell'operazione e della relativa informativa fornita nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, in conformità ai principi contabili internazionali IAS28 "Partecipazioni in società collegate e joint venture" e "IFRS3 Revised - Business Combination".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in furzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Poste Italiane SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzicnali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in cor.formità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, sinzolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svclta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

· abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può

implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controlle interno;

  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire precedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione s.ill'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli . amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgeve dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti att vità economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento cell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili della attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabil: delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, oveapplicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato qelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci ha conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10 e dell'articolo 123bis, comma 4, del DLgs 58/1998

Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcure specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativ ..

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio eonsolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 tlicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferim ento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2. lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento Consob di attuazione del DLgs 30 dicembre 2016, nº 254

Gli amministratori di Poste Italiane SpA scno responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del DLgs 30 dicemore 2016, nº 254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del DLg3 30 dicembre 2016, nº 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Roma, 20 aprile 2018

PricewaterhouseCoopers SpA

Mairie

Monica Biccari (Revisore legale)

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, nº 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio desercizio della società Poste Italiane SpA (la Società), costituito dallo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2017, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce uni rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione ccntabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e

PricewaterhouseCoopers SpA

www.pwc.com/it

Sede legale a anuninistratira: Milano 2014) Via Monte Rosa 01 Tel. 02765240 Cap. So: Euro 6.890.000.00 ix., C. F. e P.VA e Reg. Imp Milato 12079880155 Isentin si 17 10644 id: Registro de Revisor Aleri Diri Tires Annonia 10131 Vir. Storin Totti 1 Tel. 05161621 - Brevia 25129 Vi Borgo Firma Wulner 23 TL 0302607501 - Catania 05129 Coron - Piranar 5012 Vin Grands 15 TL. 0534881 +
Genova 16:21 Pinza Piccpietra 9 Tel. 032004 - Napoli 8021 Vin cei Mille 1 ﺍ ﻭﻛﺎﻟﻴﺔ ﻣﻮﺍﻟﻴﺪ ﺍﻟﻤﺎﻟﻴﺔ ﺍﻟﺘﻲ ﻣﻦ ﺍﻟﻤﺎﺿﻴﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻘﺒﺔ ﺍﻟﻤﺎﺿﻴﺔ ﺍﻟﻤﺎﺿﻴﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻘﻠﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻘﻠﺔ.
ﺍﻷﻳﺎﺭ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﺴﺘﺨﺪﺍﺭ ﺍﻟﻤﺎﺿﺎ ﻭﺍﻟﺘﻲ ﺍﻟﻤﺴﺎﻋﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﻮﺳﻂ ﺍﻟﺘﻲ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﺴﻴﺎﺳﻴﺔ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﺴﻴﺎﺳﻴﺔ

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave
Valore recuperabile del segmento di
business "Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione"
Nota 2.3 "Principi contabili cdottati - Riduzione
di valore di attività" del bilancio al 31 dicembre
2017
Nell'ambito delle attività di revisione contabile,
sono state svolte, anche con il supporto di esperti
della rete PwC, le seguenti principali attività, al
fine di indirizzare tale aspetto chiave:
Nota 2.5 "Uso di stime", parcgrafi "Impairment
test unità generatrici di flussi di cassa e
partecipazioni" e "Valutazione degli altri attivi
immobilizzati", del bilancio cl 31 dicembre 2017
Nota C: "Conto economico - Ricavi e proventi -
· approfondimento delle principali ipotesi ed
assunzioni del Piano Industriale con
riferimento al segmento di business
"Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione",
anche mediante discussioni con la Direzione
Ricavi per Servizi postali" del bilancio al
31 dicembre 2017
di Poste Italiane SpA, verifica degli eventi
successivi e lettura dei libri delle riunioni
degli Organi Sociali;
Nota 4.4 "Informativa per settori operctivi" del
bilancio al 31 dicembre 2017
aggiornamento della nostra comprensione
della metodologia di individuazione della
CGU "Corrispondenza, Pacchi e
Il perdurante declino del mercato postale in cui
Poste Italiane opera rende significativamente
aleatoria l'elaborazione di previsioni circa i futuri
flussi di cassa ed i connessi risultati economici
prospettici del segmento di business
"Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione". In tale
contesto, sulla base del nuovo Piano Industriale
del Gruppo Poste Italiane per il periodo 2018 -
Distribuzione" e di determinazione del
relativo valore recuperabile in conformità al
principio contabile internazionale IAS36
"Riduzione di valore delle attività" ed alle
migliori prassi valutative di mercato,
verificandone la continuità di applicazione
rispetto ai criteri adottati nei precedenti
esercizi:
2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione ·
di Poste Italiane in data 26 febbraio 2018 (il
"Piano Industriale"), la "Unità generatrice di flussi
di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"),
rappresentata dal segmento di business
"Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", è stata
ottenimento ed analisi critica del test di
impairment prodotto da Poste Italiane SpA
secondo la suddetta metodologia, nonché
verifica della coerenza dei flussi considerati
nel citato test con i relativi valori contabili ed
i dati del Piano Industriale;
oggetto di verifica della eventuale riduzione di
valore ("test di impairment") in conformità al
principio contabile internazionale IAS36
verifica della correttezza logica e matematica
della costruzione dei flussi di cassa
nell'ambito del suddetto test di impairment,

"Riduzione di valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità di verificare che il valore contabile delle attività attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibit a uffici postali e centri di meccanizzazione e smistamento, sia recuperabile mediante l'uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il "valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi, attraverso la unica e capillare rete commerciale di cui la Società si avvale ed allocata nella CGU.

Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile per l'esercizio 2017, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.

Valutazione degli strumenti finanziari non quotati valutati al "valore equo"

Nota 2.5 "Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio al 31 dicembre sono state svolte, anche con il supporto di esperti 2017

Nota 2.6 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilanzio al 31 divembre 2017

Nota A.5 "Attività finanziarie BancoPosta -Gerarchia del fair value delle attività finanziarie BancoPosta" del bilancio al 31 dicembre 2017

Nota B.6 "Passività finanziarie BancoPosta -Strumenti finanziari derivati" del bilancio al 31 nonché della ragionevolezza complessiva della costruzione del costo medio ponderato del capitale ("wacc") e della coerenza delle ipotesi relative al "valore terminale" ("terminal value", inteso come il valore che rappresenta la capacità dell'azienda di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicita 2018 - 2022 di riferimento per il Piano Industriale); verifica delle analisi di sensitività predisposte

  • da Poste Italiane SpA al variare delle principali ipotesi valutative utilizzate, confrontandone la ragionevolezza delle relative risultanze con quelle derivanti da analisi di sensitività indipendenti da noi effettuate:
  • verifica dell'informativa fornita nel bilancio al 31 dicembre 2017.

Nell'ambito delle attività di revisione contabile, della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

aggiornamento dell'analisi del disegno e dell'effettiva operatività del sistema dei controlli interni e delle apposite Linee Guida aziendali, a presidio dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati dalla Società per la determinazione dei fair value di secondo e terzo livello; verifiche, su base campionaria, circa la

dicembre 2017

Nota 6 "Analisi e presidio dei rischi" del bilancio al 31 dicembre 2017

Le "attività finanziarie BancoPosta" classificate nel · secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 3.254 e 37 milioni di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2017; inoltre, sono iscritte "passività finanziarie BancoPosta", rappresentate da strumenti finanziari derivati, classificate nel secondo livello della gerarchia del fair value per un ammontare di circa 1.638 milioni di Euro.

Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamente ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti fir anziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.

Nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2017. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente peı determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili internazionali IAS39 "Strumenti finanziori: rilevazione e valutazione" e IFRS13 "Valutazione del fair value".

ragionevolezza delle ipotesi e dei parametri di input alla base dei modelli valutativi utilizzati per la determinazione del fair value di secondo e terzo livello degli strumenti finanziari:

procedure di richiesta di conferma di saldi ed informazioni alle controparti bancarie e finanziarie esterne, circa le operazioni in strumenti finanziari poste in essere nell'esercizio 2017;

verifica dell'informativa fornita nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017, in conformità al principio contabile internazionale IFRS7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consenzione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilarza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga error significativi, dovuti ¿ frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisicne che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi ci revisionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gl. errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

· abbiamo identificato e valutato i rischi di ercori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intensionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo azquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può

implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure direvisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • si amo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli . amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo . complesso, inclusa l'informativa, e se il bilarcio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una co-retta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli al ri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordir.amento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove aprilicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci la conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamerto (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio c'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiv: destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010 e dell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998

Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998, con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché ci rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e de la comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Roma, 20 aprile 2018

PricewaterhouseCoopers SpA

Monica Biccari

(Revisore legale)

Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi dell'articolo 3, c. 10, del DLgs 254/2016 e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267

Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, nº 254 (di seguito, il "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Poste Italiane SpA (di seguito, anche la "Capogruppo") e sue controllate (di seguito, il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 predisposta ex articolo 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione 6 della Relazione sulla gestione al bilancio consolidato del Gruppo, ed approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 29 marzo 2018 (di seguito "DNF").

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto ed ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione della DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

PricewaterhouseCoopers SpA

Sede legale e amministrativa: Milano 2014 Via Monte Rosa 91 Tel. 027785240 Cap. Soc. Euro 6.890.000,00 iv., C . F. e P.IVA e 2016 11 minutes mini in 10 Ministration minuta minimala mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mara mara mara mara mara mara mar 0458263001 - Vicenza 36100 Piazza Pontelandolfo 9 Tel. 0444393311

www.pwc.com/it

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali ed alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

  1. rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'articolo 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;

    1. riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
  • comprensione dei seguenti aspetti: 3.
    • modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'articolo 3 del Decreto;
    • politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'articolo 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    • principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'articolo 3 del Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati, inoltre, i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 4, lettera a);

comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle 4. informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF. In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Poste Italiane SpA e con il personale di Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Postel SpA, Mistral Air Srl e PosteMobile SpA e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • a livello della Capogruppo Poste Italiane SpA:
    • a) particolare al modello aziendale, alle politiche praticate ed ai principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
    • b) analitiche che limitate verifiche, per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati;
  • per la Capogruppo e le seguenti società del Gruppo: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Postel SpA, Mistral Air Srl e PosteMobile SpA, che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività e del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato, abbiamo effettuato visite in loco nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili ed abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

3 di 4

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.