Annual Report • Apr 27, 2018
Annual Report
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| RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2017 3 | |
|---|---|
| 1. LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO 4 |
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| 2. ASSETTO ORGANIZZATIVO 6 |
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| 3. CONTESTO MACROECONOMICO16 |
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| 4. ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO18 |
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| 5. RISULTATI ECONOMICI PER SETTORI DI ATTIVITA' 25 |
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| 6. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 43 |
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| 7. GESTIONE DEI RISCHI90 |
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| 8. ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE SPA92 |
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| 9. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE106 |
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| 10. PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'108 | |
| 11. ALTRE INFORMAZIONI114 | |
| 12. PROPOSTE DELIBERATIVE116 | |
| 13. APPENDICE 117 |
| I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2017 122 | |
|---|---|
| 1. PREMESSA124 | |
| 2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI 126 | |
| 3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO 167 | |
| 4. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2017 173 | |
| 5. POSTE ITALIANE SPA AL 31 DICEMBRE 2017238 | |
| 6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 307 | |
| 7. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 334 | |
| 8. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI" 342 | |
| 9. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"343 | |
| 10. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO343 | |
| 11. ULTERIORI INFORMAZIONI 344 | |
| 12. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2017 361 |
| RELAZIONI E ATTESTAZIONI……………………………………………………………………………………………………….474 | |
|---|---|
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Gentili Azionisti,
I risultati 2017 evidenziano il ruolo strategico di Poste Italiane per lo sviluppo del Paese e la sua capacità di generare redditività, di fornire servizi di qualità ai clienti e nello stesso tempo di creare valore per gli azionisti, i dipendenti e tutti gli stakeholder.
Sono risultati che ci rassicurano sulla nostra capacità di affrontare i profondi cambiamenti sociali, ambientali ed economici che stanno trasformando il contesto in cui operiamo: tra questi una profonda trasformazione digitale, i persistenti avvenimenti della globalizzazione, nuovi fenomeni demografici e stili di vita, i cambiamenti climatici. Con una storia di oltre 150 anni, Poste Italiane è oggi in grado di coniugare il tradizionale comparto della corrispondenza con le nuove frontiere della digitalizzazione, attraverso l'innovazione dei servizi finanziari e assicurativi e della comunicazione mobile. Con quasi 13mila Uffici Postali e oltre 30mila portalettere, Poste è parte integrante del tessuto sociale e produttivo del Paese, senza equivalente in Italia per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della clientela.
Sulla base di queste caratteristiche uniche, nei primi mesi del 2018 abbiamo definito il nuovo piano strategico "Deliver 2022", che stabilisce un programma di evoluzione del Gruppo in linea con le esigenze del mercato, con un focus anche sulla crescita delle figure professionali e di talento e su un programma di investimento per circa 2,8 miliardi di euro lungo l'arco di Piano, centrato sullo sviluppo digitale, sull'automazione e sulla riorganizzazione del modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione.
Abbiamo ultimato una riorganizzazione dei settori operativi, al fine di migliorare la visibilità e la trasparenza dei principali driver di valore per ogni segmento di business e in tale ottica si inserisce la creazione del nuovo segmento Pagamenti, Mobile e Digitale, nato come un presidio accentrato dei servizi di pagamento, anche in ottica di estensione alle attività previste dalla nuova direttiva europea Payment Services Directive (PSD2).
La solidità delle nostre scelte ci consente di garantire ai nostri azionisti, per il 2017, un dividendo per azione di 0,42 euro che aumenterà del 5% l'anno fino al 2020 e assicurerà comunque un payout minimo del 60% dal 2021.
La Relazione finanziaria annuale 2017 contiene anche la prima Dichiarazione consolidata di carattere Non finanziario di Poste Italiane che fornisce un'informativa sul modello di organizzazione, le politiche praticate e i rischi in accordo ai requisiti richiesti del D.Lgs. 254/2016 e agli standard definiti dal Global Reporting Initiative, punto di riferimento internazionale per la rendicontazione di sostenibilità. La Dichiarazione consolidata di carattere Non finanziario è stata costruita intorno ai 13 temi che abbiamo riconosciuto come materiali, in virtù della significatività degli impatti generati da Poste Italiane e di quelli che influenzano maggiormente le decisioni dei nostri stakeholder. Ne sono un esempio la sostenibilità economico-finanziaria, l'inclusione in tutte le sue forme, il nostro contributo all'innovazione e digitalizzazione, la sicurezza informatica, la customer experience e la qualità del servizio, il capitale umano.
Tutti le nostre attività, i nostri impatti e i nostri successi poggiano su solide fondamenta: le nostre persone, il nostro capitale umano. Ed è per questo che formazione, sviluppo professionale, valorizzazione della diversità, sicurezza sui luoghi di lavoro e benessere di tutti i dipendenti sono elementi cardine della strategia del Gruppo.
Grazie alla determinazione e alla passione delle nostre persone e insieme alla fiducia dei nostri stakeholder, riusciremo a rendere concreta la nostra ambiziosa missione: accompagnare cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale offrendo servizi di corrispondenza e logistica, risparmio, transazioni finanziarie e protezione di qualità, semplici, trasparenti e affidabili.
| Consiglio di Amministrazione (1) | |
|---|---|
| Presidente | Maria Bianca Farina |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale | Matteo Del Fante |
| Consiglieri | Giovanni Azzone |
| Carlo Cerami | |
| Antonella Guglielmetti | |
| Francesca Isgrò | |
| Mimi Kung | |
| Roberto Rao | |
| Roberto Rossi | |
| Collegio Sindacale (2) | |
| Presidente | Mauro Lonardo |
| Sindaci effettivi | Alessia Bastiani |
| Maurizio Bastoni | |
| Sindaci supplenti | Marina Colletta |
| Antonio Santi | |
| Ermanno Sgaravato | |
| Organismo di Vigilanza (3) | |
| Presidente | Nadia Fontana |
| Componenti | Paolo Casati (4) |
| Giulia Bongiorno (5) | |
| Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane | |
| Francesco Petronio | |
| Società di revisione | |
PricewaterhouseCoopersSpA
| Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (6) |
Comitato Remunerazioni (6) |
Comitato Nomine e Corporate Governance (6) |
Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati (6) |
|---|---|---|---|
| Antonella Guglielmetti (presidente) Giovanni Azzone Francesca Isgrò Roberto Rossi |
Carlo Cerami (presidente) Giovanni Azzone Roberto Rossi |
Roberto Rao (presidente) Antonella Guglielmetti Mimi Kung |
Francesca Isgrò (presidente) Carlo Cerami Mimi Kung Roberto Rao |
(1) Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.
(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018. Il 30 gennaio 2017 il Sindaco supplente Andrea Bonechi ha rassegnato, con efficacia immediata, le proprie dimissioni dall'incarico, pertanto l'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 ha nominato sindaco supplente Antonio Santi.
(3) L'Organismo di Vigilanza è stato nominato dal CdA il 24 maggio 2016 per la durata di 3 anni.
(4) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.
(5) Componente nominato dal CdA il 22 giugno 2017 (in sostituzione di Gennaro Terracciano dimessosi il 17 marzo 2017) e dimessosi nel mese di marzo 2018.
(6) I componenti dei Comitati sono stati nominati dal CdA del 28 aprile 2017. Nella riunione del 19 febbario 2018 il CdA ha ridenominato il Comitato Nomine e il Comitato Controllo e Rischi rispettivamente Comitato Nomine e Corporate Governance e Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità.
Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. La Società è sottoposta al controllo del Ministero dell'Economia e della Finanze (MEF) che ne detiene complessivamente il 64,26% del capitale, di cui il 29,26% in via diretta e il 35% in via indiretta per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP) a sua volta controllata dal MEF. La restante parte del 35,74% del capitale è rappresentato dal flottante.
L'assetto di Corporate Governance riflette le raccomandazioni del Codice di autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana, le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, nonché le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta.
Il modello di governance adottato è quello "tradizionale", caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.
La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
L'Assemblea degli azionisti nomina e revoca i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la società di revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito al Piano Industriale e al Budget dell'anno, all'andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. Nel corso dell'esercizio 2017 si è riunito 14 volte. Dei nove membri del Consiglio sette sono in possesso dei requisiti di indipendenza.
In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in coerenza con le indicazioni del Codice di Autodisciplina e delle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, quattro Comitati con funzioni propositive e consultive: il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati. Quest'ultimo è interamente composto da amministratori indipendenti, con funzioni e competenze previste dalla normativa sulle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Il Consiglio, nella adunanza del 25 gennaio 2018, ha provveduto, in linea con quanto raccomandato dal Codice di autodisciplina, a definire i criteri per la definizione delle Operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario mantenendole nell'ambito della propria competenza.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 28 aprile 2017 e successivamente modificati nell'adunanza del 25 gennaio 2018.
L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello, ha i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.
Il Collegio Sindacale in carica è costituito da 3 membri effettivi e 3 membri supplenti. Vigila sull'osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 40 volte.
L'Organismo di Vigilanza in carica è costituito da tre membri. E' dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, vigila sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo ex D. Lgs. n. 231/2001 e ne cura l'aggiornamento in relazione all'evolversi della struttura organizzativa e del contesto normativo di riferimento, mediante proposte motivate all'Amministratore Delegato, il quale provvede a sottoporle al Consiglio di Amministrazione.
La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2011/2019 alla società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA; l'incarico è stato attribuito ai sensi del D.lgs 39/2010 di "Attuazione della Direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati".
Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nell'apposito regolamento del Patrimonio BancoPosta.
Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014, delle Disposizioni di Vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane, nell'esercizio dell'attività finanziaria presso il pubblico, è equiparabile - ai fini dell'applicazione delle disposizioni sul governo societario - alle banche di maggiori dimensioni e complessità operativa.
La presente Relazione Finanziaria Annuale si compone dei seguenti documenti: Relazione sulla gestione (comprensiva della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16), Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, Bilancio separato di Poste Italiane SpA comprensivo del Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, le relative attestazioni ai sensi dell'art.154 bis comma 5° del DLgs 58/1998 e le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, nonché della "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance, che è da ritenersi incorporata per riferimento. A tale ultimo documento si rimanda per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance.

L'attività del Gruppo in coerenza con i nuovi indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "Deliver 2022"
presentato alla comunità finanziaria il 27 febbraio 2018, è segmentata nei seguenti quattro settori operativi: Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi.
A supporto dei settori operativi, e in particolare di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, operano due canali commerciali, dedicati rispettivamente ai clienti retail e ai clienti business e Pubblica Amministrazione, cui si affiancano funzioni Corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.
Il modello organizzativo è funzionale allo sviluppo di sinergie nell'ambito del Gruppo in ottica di integrazione industriale e trova applicazione attraverso modelli di governance e di funzionamento caratterizzati da:
In data 15 febbraio 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte dell' Antitrust e di Banca d'Italia, Poste Italiane ha acquistato, per un corrispettivo di 278,3 milioni di euro, una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl - società che detiene il 49,5% della SIA SpA (SIA) ed era posseduta al 100% da FSI Investimenti SpA. FSI Investimenti è a sua volta controllata da CDP Equity SpA che ne detiene il 77,1% del capitale sociale. A seguito dell'operazione, Poste Italiane detiene indirettamente una partecipazione del 14,85% del capitale della SIA. Contestualmente all'atto di acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, Poste Italiane ha altresì sottoscritto un "Atto di pegno" con il quale la stessa dichiara di essere vincolata, nei limiti e nell'esercizio della partecipazione acquisita, agli obblighi previsti in un accordo di finanziamento passivo stipulato in data 28 maggio 2014 da FSIA Investimenti Srl con alcuni istituti di credito.
Secondo quanto previsto dagli accordi di compravendita, il prezzo è stato oggetto di aggiustamento in aumento di 0,5 milioni di euro in funzione dei valori della Posizione Finanziaria Netta di SIA al 31 dicembre 2016.
L'operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste Italiane e FSI Investimenti sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e, ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste, previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati costituito al suo interno.
Attraverso il veicolo FSIA, gli azionisti FSI Investimenti (CDP Equity) e Poste Italiane esercitano controllo congiunto su SIA.
In data 1° aprile 2017 hanno avuto efficacia giuridica, contabile e fiscale la scissione parziale dalla società Postecom SpA in favore di Postel SpA del ramo d'azienda relativo alle attività connesse a PatentiViaPoste ScpA e al Consorzio Poste Motori, nonché la fusione per incorporazione di ciò che residua della Società Postecom in Poste Italiane.
In data 7 agosto 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia, Poste Italiane e l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia) hanno perfezionato la cessione a favore di quest'ultima della partecipazione pari al 100% del capitale sociale di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale detenuta da Poste Italiane. L'operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste e Invitalia sono sottoposte al comune controllo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e, ai sensi di legge e dei regolamenti applicabili, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste, previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati.
In data 9 novembre 2017 è stata approvata l'operazione di fusione per incorporazione di Poste Tutela (100% Poste Italiane SpA) in Poste Italiane. Poste Tutela è la società che ha svolto - prevalentemente in favore del Gruppo - servizi di trasporto, contazione, deposito e custodia valori, nonché di vigilanze armate e portierato, attraverso il coordinamento di una rete capillare di operatori terzi specializzati presenti su tutto il territorio nazionale. L'operazione ha avuto efficacia giuridica con decorrenza dal 1° marzo 2018, con effetti contabili e fiscali retroattivi a decorrere dal 1° gennaio 2018.
In data 21 dicembre 2017 Poste Italiane e Anima Holding SpA (di cui Poste Italiane detiene il 10,04%) hanno sottoscritto un accordo vincolante per rafforzare la partnership già in essere nel settore del risparmio gestito. L'operazione prevede la scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare BancoPosta Fondi SGR SpA in favore di Anima SGR SpA. In esito alla scissione, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di vigilanza, Poste riceverà azioni Anima SGR di nuova emissione, che saranno contestualmente acquistate da Anima Holding, a fronte di un corrispettivo di 120 milioni di euro. Saranno inoltre rivisti e ampliati gli accordi di collaborazione tra Anima e il Gruppo Poste, risalenti a luglio 2015, in virtù dei quali Anima gestisce in delega fondi retail istituiti da BancoPosta Fondi e fondi interni relativi a prodotti assicurativi di Ramo III di Poste Vita. La revisione prevede un'estensione della partnership che avrà una durata di 15 anni.
In data 25 gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha autorizzato la sottoscrizione di azioni di nuova emissione di Anima Holding SpA - per la quota di sua spettanza - che verranno offerte in opzione ai soci nell'ambito dell'aumento di capitale sociale a pagamento deliberato dall'Assemblea straordinaria di Anima il 15 dicembre 2017 e il cui periodo di offerta sarà compreso tra il 26 marzo 2018 e il 12 aprile 2018.
In data 6 marzo 2018 Poste Italiane e Anima Holding, nonché Poste Vita, BancoPosta Fondi SGR e Anima SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini generali relativi all'accordo del dicembre 2017.
Per effetto di tali operazioni, Poste manterrà il 100% di BancoPosta Fondi SGR con l'obiettivo di farne un centro di competenze nella gestione degli investimenti finanziari di tutto il Gruppo; l'operazione permetterà inoltre di rafforzare l'attività di formazione e aggiornamento della rete distributiva di Poste nell'ambito del risparmio gestito e di ampliare la gamma dei prodotti offerti ai risparmiatori. In particolare, con riferimento all'accordo di scissione e compravendita, la determinazione definitiva del prezzo, quantificato come detto in 120 milioni di euro, sarà soggetta a un meccanismo di earn-out in favore di Poste Italiane, in caso di incremento della redditività dei mandati/deleghe di gestione assegnati ad Anima SGR oltre determinate soglie e un meccanismo di aggiustamento prezzo a favore di Anima Holding di entità marginale. Il prezzo sarà integralmente corrisposto alla data di perfezionamento dell'operazione, entro il 31 dicembre 2018, sospensivamente subordinato al conseguimento delle previste autorizzazioni delle Autorità competenti e dopo la sottoscrizione e liberazione di uno o più aumenti di capitale di Anima Holding SpA per almeno 250 milioni di euro.
Infine, con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha ritenuto opportuno concentrare in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale.
Tale iniziativa prevede il conferimento in natura in favore di PosteMobile SpA del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta e la costituzione, da parte di PosteMobile, di un patrimonio destinato tramite il quale la stessa Società possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), continuando altresì a svolgere le attuali attività di operatore mobile virtuale.
L'operazione, insieme alle proposte di modifica del Patrimonio e del Regolamento Bancoposta, nonché del conferimento dei relativi poteri per inoltrare l'istanza di autorizzazione alla Banca d'Italia, è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 25 gennaio 2018. In caso di esito favorevole della procedura autorizzativa da parte dell'Autorità di vigilanza, l'Assemblea di Poste Italiane sarà dunque chiamata a deliberare in merito alla proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento.

Nel corso del 2017 è stato avviato un percorso di evoluzione del modello organizzativo avente l'obiettivo di garantire una maggiore focalizzazione sulle priorità di business, rafforzare il presidio della qualità dei servizi erogati alla clientela e degli stakeholders strategici, abilitare gli efficientamenti operativi mediante la creazione di "shared services centre" atti a garantire, anche attraverso l'utilizzo delle tecnologie, un corretto bilanciamento di qualità del servizio, flessibilità e controllo dei costi e maggiore efficienza nella gestione del sistema di controllo.
I principali elementi di novità introdotti hanno riguardato:
Inoltre, come anticipato, al fine di fronteggiare al meglio la sfida competitiva già in atto nel settore dei pagamenti anche in relazione all'introduzione della nuova direttiva europea Payment Services Directive (PSD2), è stata istituita la funzione Pagamenti, Mobile e Digitale con l'obiettivo di creare un polo d'offerta unico di soluzioni di pagamento integrando le competenze distintive del Gruppo.
Il Gruppo dispone di una piattaforma distributiva multicanale e integrata che, attraverso una rete fisica di Uffici Postali e operatori sul territorio e una infrastruttura virtuale con canali multimediali all'avanguardia, è in grado di servire l'intera popolazione nazionale.
I canali di contatto con la clientela sono presidiati da due funzioni di Poste Italiane dedicate alla commercializzazione dei prodotti/servizi e specializzati per tipologia di clientela: Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione.
La funzione Mercato Privati gestisce il front end commerciale per i segmenti di clientela Privati e Piccole Medie Imprese.
L'organizzazione della rete commerciale e i relativi processi operativi di supporto sono articolati su tre livelli:
Nel corso del 2017, nel prosieguo delle attività di razionalizzazione1 , il numero degli Uffici Postali si è ridotto passando da 12.845 unità al 31 dicembre 2016 a 12.822 unità al 31 dicembre 2017.
1 La razionalizzazione della rete degli Uffici Postali è in corso secondo i criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 7 ottobre 2008 e dalla delibera dell'Agcom 342/14/CONS.
| 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 | |||
|---|---|---|---|---|
| Unità | Risorse | Unità | Risorse | |
| Aree Territoriali pluriregionali | 9 | 1.319 | 9 | 1.600 |
| Filiali | 132 | 3.591 | 132 | 3.664 |
| Uffici Postali | 12.822 | 56.765 | 12.845 | 57.779 |
Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in full time equivalent.

Sono proseguiti nell'esercizio gli interventi organizzativi volti a ottimizzare il presidio commerciale dei segmenti retail e Piccole e Medie Imprese. E' stato quindi implementato su ulteriori Uffici Postali il "Nuovo Modello di Servizio Retail2 " ed è stata completata l'abilitazione degli Uffici Postali alla piattaforma "Consulenza Guidata" che, oltre a supportare l'operatore di sportello negli adempimenti normativi in materia di prodotti/servizi di investimento, rappresenta una guida finalizzata a individuare la migliore soluzione di investimento per i clienti. Al 31 dicembre 2017 la piattaforma è presente su tutti gli Uffici Postali.
| Presidio commerciale sul territorio (numero) |
2017 | 2016 |
|---|---|---|
| Sale dedicate alla consulenza | 6.482 | 6.376 |
| Consulenti e specialisti | 10.236 | 10.319 |
| Uffici Postali etnici | 27 | 23 |
| Corner dedicati a prodotti e servizi PosteMobile | 341 | 340 |
| Corner UP 1 | 118 | 108 |
| Rete ATM Postamat | 7.257 | 7.249 |
1 Tale formato, presente negli Uffici Postali ad alto potenziale di sviluppo, è finalizzato alla proposizione commerciale di servizi accessori al conto corrente e a fornire informazioni sull'offerta assicurativa orientando, in caso di interesse, il cliente verso gli specialisti dedicati al comparto.
Il Contact Center "Poste Risponde" nell'esercizio 2017 ha gestito circa 26 milioni di contatti (21 milioni di contatti nel 2016). Accanto ai consueti servizi di gestione della relazione con i clienti e di assistenza alla rete commerciale, tra le iniziative svolte a supporto dei business del Gruppo è stato completato su tutti i call center
2 Il modello prevede una maggiore focalizzazione sul cliente attraverso l'introduzione di consulenti specializzati per target di clientela, nonché nuove figure dedicate all'orientamento e all'accoglienza del cliente.
il roll-out dell'applicativo Nuovo front end assistenza che consente agli operatori di migliorare la gestione del cliente.
Il canale commerciale web attraverso il sito www.poste.it e gli altri portali dedicati, costituisce il punto di accesso ai servizi on line per 15 milioni di utenti3 retail e business (13 milioni al 31 dicembre 2016) e si posiziona, sia come canale di vendita diretto (end to end), sia come supporto agli altri canali.
Nel corso del 2017 sono state svolte attività di manutenzione evolutiva dei portali e sono proseguiti, in linea con il percorso di digital transformation, gli interventi volti al miglioramento della proposizione dell'offerta on line del Gruppo. In particolare, le diverse App Poste Italiane sono state oggetto di evoluzione in termini di arricchimento delle funzionalità erogate al cliente finale (per es. possibilità di modificare, entro limiti prefissati, i massimali di prelievo e pagamento delle carte, l'introduzione di una chatbot4 che fornisce una guida rapida per le operazioni da effettuare presso gli Uffici Postali ecc.).
La funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione di Poste Italiane garantisce il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo per i grandi clienti e la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale attraverso il seguente modello organizzativo:
La funzione Posta, Comunicazione e Logistica garantisce un presidio unitario a livello di Gruppo5 dell'area di business relativa.
Il processo logistico6 è articolato territorialmente su due livelli di presidio: uno di coordinamento, rappresentato dalle Aree Logistiche con competenza regionale o pluriregionale e uno operativo, comprendente i centri di smistamento (di tipo meccanizzato o manuale) e i centri di distribuzione (Uffici di Recapito).
3 Il dato si riferisce agli utenti registrati e attivi al 31 dicembre 2017.
4 Chatbot (da chat chiacchierare e bot che è l'abbreviazione della parola robot) è un programma attraverso il quale si "parla" con un robot dotato di intelligenza artificiale, programmato per dare risposte strutturate, sensate e attinenti alle domande che gli vengono poste.
5 Riportano alla funzione Posta, Comunicazione e Logistica le società Postel SpA, SDA Express Courier SpA, Consorzio Logistica Pacchi ScpA, Mistral Air Srl.
6 Il processo logistico si articola nelle fasi di accettazione, raccolta, trasporto, smistamento e recapito.
| 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Unità | Risorse | Unità | Risorse | ||
| Aree Territoriali Pluriregionali (*) | 9 | 1.095 | 9 | 1.836 | |
| Centri di Meccanizzazione Postale | 16 | 7.470 | 16 | 7.833 | |
| Centri Prioritario | 7 | 803 | 7 | 849 | |
| Supporto alla Logistica | 2 | 225 | 2 | 248 | |
| Uffici di Recapito (**) | 2.051 | 38.105 | 2.117 | 40.717 | |
| Totale | 2.085 | 47.698 | 2.151 | 51.483 |
Tutti i dati relativi all'organico sono espressi in full time equivalent.
(*) L'articolazione geografica al 31 dicembre 2017 delle Aree Territoriali Pluriregionali è la seguente: Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria; Lombardia; Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia; Emilia Romagna e Marche; Toscana e Umbria; Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna; Campania e Calabria; Puglia e Basilicata; Sicilia.
(**) Le risorse dedicate al Recapito includono 28.635 risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (30.959 al 31 dicembre 2016).

Nel 2017 l'economia mondiale è stata caratterizzata da una vivace crescita, al di sopra delle attese, sia nei principali paesi industrializzati che in quelli emergenti. Tutti i principali istituti di ricerca ed enti internazionali hanno, infatti, rivisto al rialzo le proprie stime del PIL; le più recenti analisi del Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook, gennaio 2018 ) collocano la crescita mondiale per fine 2017 al 3,7% (dal 3,2% del 2016) e stimano quella del 2018 al 3,9%). Tale espansione è stata sostenuta oltre che dai consumi, anche dal commercio internazionale che conferma il momento positivo ed evidenzia una accelerazione rispetto al 2016. Nonostante la ripresa, a partire dal mese di settembre, delle quotazioni del petrolio (il brent è passato da 56,7 \$ al barile a fine settembre 2017 a circa 67 \$ al barile a fine dicembre), per effetto della dinamica della domanda e della tenuta dell'intesa sul contenimento dell'offerta fra i principali paesi produttori di greggio, l'inflazione è rimasta contenuta, a causa degli effetti di alcuni mutamenti strutturali legati al mercato del lavoro che hanno condizionato l'evoluzione dei salari lasciandoli compressi verso il basso.
Nel complesso le prospettive globali si mantengono favorevoli, tuttavia persistono taluni fattori di incertezza geopolitica legati ai possibili sviluppi del programma nucleare in Corea del Nord, alla gestione dei piani di riforma fiscale e delle politiche protezionistiche da parte dell'Amministrazione statunitense, alle prospettive del processo di integrazione europeo e al negoziato per la Brexit.
Negli USA, dopo un rallentamento osservato nei primi mesi dell'anno, la crescita è progressivamente migliorata consentendo di registrare, per l'ottavo anno consecutivo, un aumento del PIL prossimo al 2,5% e un tasso di disoccupazione intorno al 4%. La crescita è stata trainata prevalentemente dai consumi delle famiglie, dalle esportazioni e dagli investimenti fissi non residenziali. In tale contesto di consolidamento economico, la Banca Centrale (FED) ha comunicato a dicembre un aumento di 25 punti base dell'intervallo obiettivo dei tassi di interesse sui Federal Funds (1,25-1,50%) e annunciato le intenzioni di ulteriori incrementi per il 2018.
Nel Regno Unito, dopo l'intesa preliminare sulle future relazioni con l'Unione Europea (sono previsti 2 anni di transizione), il ciclo economico ha registrato un andamento favorevole (secondo i dati dell'ONS - Office for National Statistics- la crescita tendenziale è attesa all'1,5%, superiore al +1,4% indicato dal consensus) caratterizzato da positivi segnali di ripresa dei consumi privati e da un basso tasso di disoccupazione, cui si è accompagnata un'accelerazione dell'inflazione legata all'indebolimento della sterlina. In tale contesto, la Banca Centrale (Bank Of England) ha reso più restrittivo il proprio orientamento di politica monetaria, riportando il tasso ufficiale allo 0,5%, dopo averlo diminuito a seguito dell'esito del referendum sulla Brexit.
Anche l'economia giapponese ha evidenziato nel 2017 una accelerazione del tasso di crescita grazie al contributo della domanda interna, delle esportazioni e al lieve incremento degli investimenti privati. La dinamica del mercato del lavoro è stata positiva e la fiducia delle famiglie si è attestata su livelli significativi. Nonostante la fase positiva dell'economia, la politica monetaria è rimasta espansiva poiché l'inflazione si è attestata su livelli contenuti.
Lo scenario economico internazionale positivo ha favorito anche l'andamento dei principali paesi emergenti che hanno ritrovato un positivo sentiero di crescita, anche se con ritmi tra loro diversi.
La Cina, dopo il Congresso del partito, ha confermato anche nel 2017 una crescita vivace, con un PIL salito al 6,8% superiore ai target fissati dal Governo, sostenuto dall'accelerazione dei servizi, delle esportazioni nette e della domanda interna, che insieme alla buona tenuta del settore agricolo hanno compensato il rallentamento dell'industria. La Banca centrale ha inasprito gradualmente le condizioni monetarie, favorendo un ulteriore incremento dei tassi interbancari.
In India la crescita, spinta dalla domanda interna, è proseguita attestandosi su valori significativi (6,6%), anche se rallentata dalla demonetizzazione (uscita dai circuiti delle monete di grosso taglio).
L'economia brasiliana ha consolidato i segnali di rilancio. L'attività produttiva ha beneficiato della ripresa del commercio estero e dell'aumento dei prezzi in dollari delle materie prime. Permane una forte incertezza politica legata alle prossime scadenze elettorali.
L'economia dei paesi dell'Eurozona nel corso del 2017 si è irrobustita avviandosi su un percorso di crescita tendenziale in continuo rafforzamento (+0,4 / +0,8 pp rispetto alle previsioni di inizio anno del FMI e OCSE). La ripresa della domanda estera, la politica monetaria espansiva della Banca Centrale Europea (BCE), la bassa inflazione e il calo del rischio politico sono stati i principali fattori di sostegno all'economia. Questo ha permesso la ripresa dei consumi delle famiglie, sostenuti dal mercato del lavoro in fase espansiva. Le imprese hanno beneficiato anche della forte crescita globale e della politica del credito espansiva.
L'indicatore del ciclo economico dell'area Euro (€-Coin) che stima la dinamica di fondo del PIL dell'area è salito da un valore di 0,68 di gennaio 2017 a 0,91 di dicembre.
Tuttavia, il target dell'inflazione fissato dalla BCE al 2% non è stato ancora raggiunto, anche a causa del progressivo rafforzamento del cambio.
In questo scenario internazionale favorevole, l'economia italiana ha evidenziato un ritmo di crescita robusto anche se la dinamica dell'attività economica è stata inferiore a quella di molti paesi dell'Eurozona e dell'UEM nel suo complesso. La ripresa, diversamente dal passato, sta interessando tutti i settori economici, dall'industria ai servizi. Anche gli investimenti hanno registrato una ripresa, stimolati da politiche fiscali incentivanti. L'indicatore anticipatore ITA-COIN della Banca d'Italia è passato da un valore 0,10 di gennaio 2017 a 0,49 di dicembre, evidenziando la fase espansiva.
L'occupazione e più in generale il mercato del lavoro hanno beneficiato di questa congiuntura favorevole. Il settore bancario ha continuato lo sforzo di riduzione delle sofferenze (da dicembre 2016 a dicembre 2017 le sofferenze nette sono scese di circa il 26% passando da 86,8 a 64,4 miliardi di euro).
Sul fronte dei mercati obbligazionari, lo spread tra BTP e Bund decennale ha mostrato una discreta volatilità registrando, nella prima metà del 2017, valori anche sopra i 200 punti base per poi normalizzarsi a partire dal mese di luglio (oscillando tra i 150 e 190 p.b) e attestarsi al 31 dicembre 2017 intorno a 160 p.b.. Il rendimento del BTP decennale nel corso della prima parte dell'anno ha oscillato tra 1,90% e 2,40. A dicembre ha raggiunto i minimi a 1,65%, per poi chiudere l'anno al 2% per effetto dell'aumento dei tassi di mercato.
Come anticipato nell'Assetto organizzativo, a partire dall'esercizio 2017 è cambiata la modalità di presentazione delle componenti positive e negative del business assicurativo vita e danni. A tal riguardo, il Conto economico accoglie una nuova voce: Ricavi per servizi assicurativi al netto della variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri, che rappresenta sinteticamente la contribuzione del settore assicurativo al risultato del Gruppo. La voce rappresenta la somma dei premi assicurativi al netto della riassicurazione, dei proventi e oneri derivanti dalla gestione degli strumenti finanziari connessi all'operatività assicurativa, della variazione degli impegni verso gli assicurati rilevata nelle riserve tecniche, e degli oneri relativi ai sinistri.
Inoltre, nel corso del 2017 Bancoposta Fondi SGR SpA, in precedenza allocata al settore dei servizi assicurativi, è rappresentata nel settore dei servizi finanziari.
Quanto rappresentato ha trovato riflesso anche negli indicatori alternativi di performance che, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), vengono presentati in questa Relazione (e per i quali si rimanda in Appendice).
| Dati economici | 2017 | 2016 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | ||||
| Ricavi totali | 10.629 | 10.643 | (14) | -0,1% |
| di cui: | ||||
| Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione | 3.631 | 3.822 | (191) | -5,0% |
| Servizi di Pagamento, mobile e digitale | 586 | 570 | 16 | 2,8% |
| Servizi Finanziari | 4.956 | 5.009 | (53) | -1,1% |
| Servizi Assicurativi | 1.456 | 1.242 | 214 | 17,2% |
| Costi Totali | 9.506 | 9.602 | (96) | -1,0% |
| di cui: | ||||
| Costo del lavoro totale | 6.093 | 6.241 | (148) | -2,4% |
| di cui costo del lavoro | 5.594 | 5.732 | (138) | -2,4% |
| di cui incentivi all'esodo | 499 | 509 | (10) | -2,0% |
| Altri costi operativi | 2.868 | 2.780 | 88 | 3,2% |
| Ammortamenti e svalutazioni | 545 | 581 | (36) | -6,2% |
| EBITDA | 1.668 | 1.622 | 46 | 2,8% |
| EBIT | 1.123 | 1.041 | 82 | 7,9% |
| EBIT Margin | 10,6% | 9,8% | 0,8% | |
| Proventi/(oneri) finanziari e da valutazione di partecipazioni con il metodo del patrimonio netto |
(56) | 15 | (71) | n.s. |
| Utile lordo | 1.067 | 1.056 | 11 | 1,0% |
| Imposte | 378 | 434 | (56) | -12,9% |
| Utile dell'esercizio | 689 | 622 | 67 | 10,8% |
| Utile per azione | 0,53 | 0,48 | 0,05 | 10,9% |
| Dividendo per azione (in euro) | 0,42 | 0,39 | 0,03 | 7,7% |
| ROE | 9,6% | 8,9% | 0,7% | |
| Dati Patrimoniali e Finanziari | 31 dicembre 2017 |
31 dicembre 2016 |
Variazioni | |
| (dati in milioni di euro) | ||||
| Investimenti del Gruppo | 467 | 451 | 16 | 3,5% |
| Capitale immobilizzato | 3.077 | 2.867 | 210 | 7,3% |
| Capitale circolante netto | 1.452 | 1.183 | 269 | 22,7% |
| Capitale investito lordo | 4.529 | 4.050 | 479 | 11,8% |
| Fondi diversi e Altre attività/passività | (2.546) | (2.141) | (405) | 18,9% |
| Capitale investito netto | 1.983 | 1.909 | 74 | 3,9% |
| Patrimonio netto | 7.550 | 8.134 | (584) | -7,2% |
| Posizione finanziaria netta | (5.567) | (6.225) | (658) | -10,6% |
| Posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (ESMA) |
(845) | (705) | 140 | 19,9% |
| Principali KPI | 31 dicembre 2017 |
31 dicembre 2016 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | ||||
| Masse gestite (dati in milioni di euro) 1 | 506.240 | 492.707 | 13.533 | 2,7% |
| Raccolta netta (in milioni di euro) | 3.304 | 5.353 | (2.048) | -38,3% |
| Numero medio dipendenti espresso in full time equivalent | 138.040 | 141.246 | (3.206) | -2,3% |
| Costo del lavoro ordinario unitario (in migliaia di euro) | 40,8 | 40,6 | 0,2 | 0,5% |
| Servizi di Corrispondeza, pacchi e distribuzione | ||||
| Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) 2 | 3.167 | 3.430 | (263) | -7,7% |
| Servizi di Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) | 113 | 97 | 16 | 16,5% |
| Numero Centri di Recapito | 2.085 | 2.151 | (66) | -3,1% |
| Numero Uffici Postali | 12.822 | 12.845 | (23) | -0,2% |
| Servizi di Pagamento, mobile e digitale | ||||
| Numero di Carte (in milioni) | 25,2 | 23,5 | 1,7 | 7,2% |
| Carte (valore delle transazioni in milioni di euro) | 23.880 | 20.597 | 3.283 | 15,9% |
| SIM PosteMobile (consistenza media in migliaia) | 3.679 | 3.643 | 36 | 1,0% |
| Servizi Finanziari | ||||
| Risparmio Postale (valore medio in milioni di euro) | 305.611 | 309.819 | (4.208) | -1,4% |
| Rendimento medio | 0,51% | 0,51% | - | |
| Conti Correnti (Giacenza media del periodo in milioni di euro) | 55.769 | 49.643 | 6.126 | 12,3% |
| Rendimento medio c/c senza capital gain | 2,70% | 3,10% | -0,4% | |
| Plusvalenze lorde (in milioni di euro) | 547 | 473 | 74 | 15,6% |
| Servizi Assicurativi | ||||
| Riserve tecniche nette (in milioni di euro) | 123.650 | 113.678 | 9.972 | 8,8% |
| Premi lordi Gruppo Poste Vita (in milioni di euro) 3 | 20.404 | 19.938 | 466 | 2,3% |
1 Gli importi comprendono le giacenze del Risparmio Postale, i Fondi comuni promossi, le Riserve Tecniche Vita e le giacenze dei Conti Correnti.
2 I volumi 2016 non includono la corrispondenza non indirizzata.
3 Include i premi al lordo delle cessioni in riassicurazione di Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA e i ricavi di Poste Welfare Servizi Srl.
La gestione del 2017 ha permesso di conseguire un positivo risultato operativo consolidato che si attesta a 1.123 milioni di euro e registra una crescita rispetto all'esercizio precedente del 7,9% (1.041 milioni di euro), principalmente per effetto della positiva contribuzione al risultato da parte del settore dei servizi Assicurativi.
L'utile d'esercizio ammonta a 689 milioni di euro, in crescita del 10,8% rispetto all'esercizio precedente (622 milioni di euro di utile) pur risentendo della perdita di 82 milioni di euro relativa alle Contingent Convertible Notes sottoscritte nel dicembre 2014 per originari 75 milioni di euro da Poste Italiane ed emesse da Midco SpA , nonché della svalutazione di 12 milioni di euro sull'investimento del patrimonio libero di Poste Vita nel Fondo Atlante.
Con riferimento alle Contingent Convertible Notes, in data 11 maggio 2017 il Tribunale di Civitavecchia ha dichiarato, con sentenza, l'insolvenza di Alitalia SAI, controllata per il 51% dalla MidCo SpA. In data 5 luglio 2017 l'Assemblea dei soci della MidCo SpA, ha approvato il bilancio della società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, in cui la partecipazione in Alitalia SAI è stata interamente svalutata e da cui è risultata una riduzione del patrimonio netto tale da integrare la fattispecie prevista per la conversione delle Notes detenute da Poste Italiane in strumento finanziario partecipativo. Tenuto conto degli eventi descritti, per l'esercizio 2017 è stata rilevata una perdita di natura non ricorrente pari al valore complessivo delle notes, di 82 milioni di euro comprensivo degli interessi rilevati al 31 dicembre 2016, iscritta negli oneri finanziari.
I ricavi totali del Gruppo ammontano a 10,6 miliardi di euro e si mantengono sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente (-0,1%).
Nel dettaglio, i ricavi totali dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si attestano a 3.631 milioni di euro evidenziando una contrazione del 5% rispetto al 2016 per effetto della riduzione dei volumi della corrispondenza tradizionale, che passano da 3.430 milioni di pezzi del 2016 a 3.167 milioni (-7,7%). Continua invece a mostrare positivi segnali il comparto dei pacchi i cui volumi registrano un incremento del 16,5% passando da 97 milioni di spedizioni (corrispondenti a 649 milioni di euro di ricavi) del 2016 a 113 milioni di spedizioni (corrispondenti a 693 milioni di euro di ricavi) nel 2017.
I servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale hanno contribuito alla formazione dei ricavi per 586 milioni di euro e accolgono i ricavi dei servizi di pagamento, i prodotti di monetica e i servizi di telefonia PosteMobile SpA.
I ricavi totali dei servizi Finanziari passano da 5.009 milioni di euro del 2016 a 4.956 milioni di euro (-1,1%); occorre tuttavia rilevare che il risultato del periodo di confronto accoglieva proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione dell'azione di Visa Europe Ltd per 121 milioni di euro e ricavi derivanti dalla partecipazione in Banca del Mezzogiorno–MCC per circa 56 milioni di euro, mentre nel 2017 il comparto ha beneficiato di 91 milioni di euro derivanti dalla vendita di azioni della Mastercard Incorporated. Ne consegue che, depurando il risultato del 2016 degli effetti descritti, i ricavi del 2017 presenterebbero una crescita di 33 milioni di euro (+1%).
Il comparto Assicurativo ha contribuito alla formazione dei ricavi totali con 1.456 milioni di euro (1.242 milioni di euro nell'esercizio precedente) per effetto dei maggiori premi assicurativi e del rendimento delle riserve tecniche, parzialmente compensati dalla variazione delle stesse per effetto dei maggiori impegni verso gli assicurati. Il risultato nel complesso, ove si consideri la contrazione del mercato Vita rispetto alle positive dinamiche registrate nel 2016 (i dati di mercato della nuova produzione, al 31 dicembre 2017, mostrano una contrazione del 5,2% a livello nazionale), conferma i buoni risultati della gestione.
L'analisi dei costi per beni e servizi, che passano da 2.442 milioni di euro del 2016 a 2.370 milioni di euro nel 2017, evidenzia una riduzione di tutte le voci di spesa, a conferma dell'attività di controllo dei costi intrapresa dal Gruppo.
Il costo del lavoro evidenzia una riduzione del 2,4%, passando da 6.241 milioni di euro del 2016 a 6.093 milioni di euro nel 2017, in larga parte riconducibile alla diminuzione della sua componente ordinaria (-138 milioni di euro, corrispondenti a -2,4%), per effetto della riduzione degli organici medi (circa 3.200 FTE in meno rispetto all'esercizio precedente).
Il costo per incentivi all'esodo sostenuto nel corso dell'esercizio ammonta a 499 milioni di euro (509 milioni di euro nel 2016) prevalentemente relativo al personale non dirigente per il quale si è provveduto ad accantonare 446 milioni di euro (342 milioni di euro accantonati nel 2016) al Fondo di incentivazione agli esodi, per far fronte alle passività che Poste Italiane SpA dovrà sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, per dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019.
Il costo del lavoro ordinario unitario evidenzia un incremento, passando da 40,6 migliaia di euro a 40,8 principalmente per effetto del rinnovo del CCNL.
Gli Altri costi e oneri passano da 301 milioni di euro del 2016 a 465 milioni di euro nel 2017 soprattutto per effetto degli accantonamenti a fondi per rischi conseguenti, in particolare, l'iniziativa di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del Fondo Europa Immobiliare 1.
| (dati in milioni di euro) | 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Capitale immobilizzato: | ||||
| Immobili, impianti e macchinari | 2.001 | 2.080 | (79) | -3,8% |
| Investimenti immobiliari | 52 | 56 | (4) | -7,1% |
| Attività immateriali | 516 | 513 | 3 | 0,6% |
| Immobilizzazioni finanziarie | 508 | 218 | 290 | n.s. |
| Totale Capitale immobilizzato (a) |
3.077 | 2.867 | 210 | 7,3% |
| Capitale circolante netto: | ||||
| Rimanenze | 138 | 137 | 1 | 0,7% |
| Crediti commerciali e Altri crediti e attività | 6.032 | 5.843 | 189 | 3,2% |
| Debiti commerciali e Altre passività | (4.788) | (4.724) | (64) | 1,4% |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 70 | (73) | 143 | n.s. |
| Totale Capitale circolante netto: (b) |
1.452 | 1.183 | 269 | 22,7% |
| Capitale investito lordo (a+b) |
4.529 | 4.050 | 479 | 11,8% |
| Fondi per rischi e oneri | (1.595) | (1.507) | (88) | 5,8% |
| Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza | (1.274) | (1.347) | 73 | -5,4% |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 323 | 53 | 270 | n.s. |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione |
- | 660 | (660) | n.s. |
| Capitale investito netto | 1.983 | 1.909 | 74 | 3,9% |
| Patrimonio netto | 7.550 | 8.134 | (584) | -7,2% |
| Posizione finanziaria netta | (5.567) | (6.225) | 658 | -10,6% |
n.s.: non significativo
La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 31 dicembre 2017 un Capitale investito netto di 1.983 milioni di euro (1.909 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
Il Capitale immobilizzato si attesta a 3.077 milioni di euro segnando un incremento di 210 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2016 principalmente per l'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl parzialmente compensato dall'effetto negativo della variazione delle immobilizzazioni (investimenti per 467 milioni compensati da ammortamenti e svalutazioni per 545 milioni di euro).
Nel corso del 2017 il Gruppo Poste Italiane ha realizzato un programma di investimenti per 467 milioni di euro (in aumento di 16 milioni rispetto al 2016, +3,5%) a supporto degli obiettivi del Piano Strategico "Deliver 2022". La prevalenza degli investimenti è concentrata nei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, nel cui ambito sono proseguiti gli interventi di potenziamento delle risorse tecnologiche e della rete logistica di Gruppo, per aumentare la capacità di smistamento complessiva e far fronte alla crescita dei volumi dell'e-commerce, nonché per migliorare la qualità del servizio offerto. È altresì proseguito il processo di rinnovo dell'hardware della rete degli Uffici Postali e l'evoluzione e l'ottimizzazione degli applicativi per l'erogazione dei servizi.
Gli investimenti hanno riguardato anche le attività di sviluppo e fornitura dei Kit del Portalettere (pos e stampante), con l'obiettivo di supportare l'evoluzione dei processi di business del Gruppo.
Sono stati inoltre realizzati interventi finalizzati alla riqualificazione e adeguamento degli immobili strumentali e al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei dipendenti secondo quanto previsto dalla normativa in materia (D.Lgs 81/08).
Con riferimento ai Servizi Finanziari nel corso del 2017 sono stati realizzati investimenti ICT a supporto del posizionamento di mercato, dell'offerta e dei ricavi. Gli interventi hanno riguardato il miglioramento della qualità dei processi, in particolare per il Risparmio Postale e Finanziamenti, nonché gli sviluppi finalizzati al rispetto delle normative di riferimento per il settore bancario (MiFID, Antiriciclaggio e Antiterrorismo, Vigilanza BdI/CONSOB). In ambito Transaction Banking è stata avviata, nel mese di maggio, la commercializzazione del nuovo conto BancoPosta che consente di usufruire di tutti i servizi in multicanalità.
Sul comparto della Monetica, a febbraio 2017, è stata lanciata la nuova PostePay Evolution Business dedicata a liberi professionisti e ditte individuali e, in ambito Full Acquiring, è stata lanciata l'offerta proprietaria "card present" con pos fisici e mobile pos per la clientela PMI.
Il programma di Digital Transformation è stato interessato da interventi di reingegnerizzazione e miglioramenti della user experience del sito poste.it e delle APP nonché, per quanto concerne i Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale, da attività a supporto dello sviluppo di nuovi servizi e dell'evoluzione verso nuovi target di clientela. Nei Servizi Assicurativi sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business.
Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 1.452 milioni di euro e si incrementa di 269 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2016 per effetto, sia della variazione dei crediti per sostituto d'imposta afferenti all'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita, sia del decremento del saldo netto passivo dei Crediti/(Debiti) per imposte correnti conseguente alla riduzione dell'aliquota IRES in vigore dal 1° gennaio 2017.
L'incremento dei Fondi per rischi e oneri per 88 milioni di euro, è imputabile principalmente alle passività che Poste Italiane dovrà sostenere per i dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019 e per oneri stimati relativi all'iniziativa di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del Fondo immobiliare chiuso Europa Immobiliare 1 deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 19 febbraio 2018.
L'incremento del saldo netto attivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 270 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo sulla variazione negativa della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita (decremento di debiti per imposte differite).
Le Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione si decrementa di 660 milioni di euro per effetto del perfezionamento della cessione a Invitalia del 100% del capitale sociale della Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, avvenuta in data 7 agosto 2017.
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 7,6 miliardi di euro e, rispetto al 31 dicembre 2016, registra un decremento di 584 milioni di euro per effetto della distribuzione di dividendi per 509 milioni di euro e della variazione della riserva di fair value (721 milioni di euro, al netto degli effetti fiscali) in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti in titoli disponibili per la vendita. Tali variazioni sono state in parte compensate dal conseguimento dell'Utile netto di periodo per 689 milioni di euro.
(dati in milioni di euro)
| 31 dicembre 2016 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Elisioni | Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | 2.087 | 2.284 | 59.219 | 1.012 | (3.681) | 60.921 |
| Riserve tecniche assicurative * | - | - | - | 113.612 | - | 113.612 |
| Attività finanziarie | (1.236) | (2.609) | (58.529) | (115.596) | 3.608 | (174.362) |
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 851 | (325) | 690 | (972) | (73) | 171 |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (2.494) | - | - | (2.494) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.556) | (21) | (1.320) | (1.324) | 319 | (3.902) |
| Posizione finanziaria netta | (705) | (346) | (3.124) | (2.296) | 246 | (6.225) |
* Le Riserve tecniche assicurative sono esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori.
| 31 dicembre 2017 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Elisioni | Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | 2.249 | 2.970 | 62.063 | 1.017 | (5.055) | 63.244 |
| Riserve tecniche assicurative * | - | - | - | 123.579 | - | 123.579 |
| Attività finanziarie | (1.097) | (3.283) | (60.688) | (125.860) | 4.162 | (186.766) |
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 1.152 | (313) | 1.375 | (1.264) | (893) | 5 7 |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.196) | - | - | (3.196) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.997) | (21) | (396) | (907) | 893 | (2.428) |
| Posizione finanziaria netta | (845) | (334) | (2.217) | (2.171) | - | (5.567) |
* Le Riserve tecniche assicurative sono esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori.
La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2017 è in avanzo per 5.567 milioni di euro, in contrazione rispetto ai valori al 31 dicembre 2016 (in cui presentava un avanzo di 6.225 milioni di euro). La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita (991 milioni di euro). La riserva di fair value relativa a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammonta al lordo del relativo effetto fiscale a 520 milioni di euro (1.512 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
| 31 dicembre | 31 dicembre | |
|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | 2017 | 2016 |
| A. Cassa | (4) | (2) |
| B. Altre disponibilità liquide | (1.993) | (1.554) |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D. Liquidità (A+B+C) | (1.997) | (1.556) |
| E. Crediti finanziari correnti | (245) | (63) |
| F. Debiti bancari correnti | 201 | 2 |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 763 | 1 4 |
| H. Altri debiti finanziari correnti | 8 2 |
2 2 |
| I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) | 1.046 | 3 8 |
| J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) | (1.196) | (1.581) |
| K. Debiti bancari non correnti | 200 | 400 |
| L. Obbligazioni emesse | 4 9 |
798 |
| M. Altri debiti non correnti | 3 6 |
4 8 |
| N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) | 285 | 1.246 |
| O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) | (911) | (335) |
| Attività finanziarie non correnti | (585) | (651) |
| Posizione Finanziaria Netta | (1.496) | (986) |
| Crediti finanziari intersettoriali | (267) | (522) |
| Debiti finanziari intersettoriali | 918 | 803 |
| Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori | (845) | (705) |
I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta si riferiscono principalmente a:
La Posizione Finanziaria Netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione aumenta di 140 milioni di euro, passando da un avanzo di 705 mln di euro al 31 dicembre 2016 a un avanzo di 845 mln di euro al 31 dicembre 2017. La sua evoluzione riflette:
| (dati in milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| 2017 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale ricavi | 8.128 | 914 | 5.970 | 1.457 | (5.840) | 10.629 |
| Ricavi da terzi | 3.631 | 586 | 4.956 | 1.456 | - | 10.629 |
| Ricavi infrasettoriali | 4.497 | 328 | 1.014 | 1 | (5.840) | - |
| Totale costi | 8.645 | 719 | 5.324 | 658 | (5.840) | 9.506 |
| Costi | 8.580 | 225 | 562 | 139 | - | 9.506 |
| Costo del lavoro totale | 5.922 | 31 | 103 | 37 | - | 6.093 |
| di cui costo del lavoro | 5.430 | 31 | 97 | 36 | - | 5.594 |
| di cui incentivi all'esodo | 492 | - | 6 | 1 | - | 499 |
| Altri costi operativi | 2.153 | 172 | 458 | 85 | - | 2.868 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 505 | 22 | 1 | 17 | - | 545 |
| Costi infrasettoriali | 65 | 494 | 4.762 | 519 | (5.840) | - |
| EBIT | (517) | 195 | 646 | 799 | - | 1.123 |
| EBIT MARGIN | -6,4% | 21,3% | 10,8% | 54,8% | 10,6% | |
| Proventi/(oneri) finanziari | (119) | (1) | (2) | 49 | - | (73) |
| Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
(2) | 7 | 12 | - | - | 17 |
| Proventi/(oneri) finanziari infrasettoriali | 9 | - | (4) | (5) | - | - |
| Risultato prima delle imposte | (629) | 201 | 652 | 843 | - | 1.067 |
| Imposte | (127) | 55 | 153 | 297 | - | 378 |
| Utile dell'esercizio | (502) | 146 | 499 | 546 | - | 689 |
| 2016 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale ricavi | 8.362 | 929 | 5.991 | 1.242 | (5.881) | 10.643 |
| Ricavi da terzi | 3.822 | 570 | 5.009 | 1.242 | - | 10.643 |
| Ricavi infrasettoriali | 4.540 | 359 | 982 | - | (5.881) | - |
| Totale costi | 8.798 | 716 | 5.331 | 638 | (5.881) | 9.602 |
| Costi | 8.710 | 243 | 511 | 138 | - | 9.602 |
| Costo del lavoro totale | 6.055 | 31 | 120 | 35 | - | 6.241 |
| di cui costo del lavoro | 5.554 | 31 | 113 | 34 | - | 5.732 |
| di cui incentivi all'esodo | 501 | - | 7 | 1 | - | 509 |
| Altri costi operativi | 2.119 | 182 | 390 | 89 | - | 2.780 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 536 | 30 | 1 | 14 | - | 581 |
| Costi infrasettoriali | 88 | 473 | 4.820 | 500 | (5.881) | - |
| EBIT | (436) | 213 | 660 | 604 | - | 1.041 |
| EBIT MARGIN | -5,2% | 22,9% | 11,0% | 48,6% | 10% | |
| Proventi/(oneri) finanziari | (41) | (1) | (1) | 52 | 9 | |
| Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
(4) | - | 10 | - | - | 6 |
| Proventi/(oneri) finanziari da altri settori | 19 | - | (6) | (13) | - | - |
| Risultato prima delle imposte | (462) | 212 | 663 | 643 | - | 1.056 |
| Imposte | (83) | 68 | 198 | 251 | - | 434 |
| Utile dell'esercizio | (379) | 144 | 465 | 392 | - | 622 |
Il mercato postale europeo continua a essere caratterizzato dal declino della domanda per la distribuzione di lettere, quotidiani, periodici e pubblicità - quale conseguenza della diffusione delle comunicazioni elettroniche - e dalla crescita della domanda per i servizi di consegna pacchi, grazie allo sviluppo dell'e-commerce, sostenuto anche dalle nuove tecnologie (per es. acquisti e pagamenti on line effettuati dai dispositivi mobili).
Il mercato italiano conferma la minore attitudine, rispetto ad altri paesi europei, all'utilizzo di strumenti di comunicazione cartacea; pesa in particolare il minore ricorso al Direct Marketing e alla posta non indirizzata come strumenti di comunicazione commerciale, nonché la minore propensione all'utilizzo di strumenti di rendicontazione cartacea da parte di alcune specifiche industry quali il banking e le telecomunicazioni, caratterizzate dall'utilizzo di modelli di consumo prepagato.
Il mercato dei servizi di Corriere Espresso e Pacchi si conferma invece in crescita, registrando un incremento dell'8%7 rispetto al 2016 nelle attività su base nazionale (che rappresentano circa l'80% del totale), mentre i servizi basati sulla consegna o sulla ricezione verso/da paesi esteri cresce in media del 12,5%1 .
| (dati in milioni di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Corrispondenza | 2.650 | 2.907 | (257) | -8,8% |
| Pacchi | 693 | 649 | 44 | 6,8% |
| Altri ricavi | 288 | 266 | 22 | 8,3% |
| Ricavi infrasettoriali | 4.497 | 4.540 | (43) | -0,9% |
| Totale Ricavi | 8.128 | 8.362 | (234) | -2,8% |
| Costo del lavoro | 5.922 | 6.055 | (133) | -2,2% |
| di cui costo del lavoro | 5.430 | 5.554 | (124) | -2,2% |
| di cui incentivi all'esodo | 492 | 501 | (9) | -1,8% |
| Altri costi operativi | 2.153 | 2.119 | 34 | 1,6% |
| Costi infrasettoriali | 65 | 88 | (23) | -26,1% |
| Totale Costi | 8.140 | 8.262 | (122) | -1,5% |
| EBITDA | (12) | 100 | (112) | n.s. |
| Ammortamenti e svalutazioni | 505 | 536 | (31) | -5,8% |
| EBIT | (517) | (436) | (81) | -18,6% |
| EBIT MARGIN | -6,4% | -5,2% | -1,1% | |
| Gestione finanziaria | (112) | (26) | (86) | n.s. |
| Risultato prima delle imposte | (629) | (462) | (167) | -36,1% |
| Imposte | (127) | (83) | (44) | -53,0% |
| Utile dell'esercizio | (502) | (379) | (123) | -32,5% |
n.s.: non significativo
Il settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un Risultato operativo negativo per 517 milioni di euro, in peggioramento di 81 milioni di euro rispetto al risultato operativo negativo di 436 milioni di euro conseguito nell'esercizio precedente. Tale andamento riflette il decremento dei ricavi da Corrispondenza per effetto della contrazione dei volumi nell'ambito del suo mercato tradizionale (-257 milioni di euro rispetto al 2016) nonché di quelli da infrasettoriali (-43 milioni di euro rispetto al 2016) regolati dai disciplinari interni per la remunerazione dei servizi di distribuzione resi agli altri segmenti. Peraltro, l'esercizio 2016 ha beneficiato di circa 108 milioni di euro di ricavi sospesi in precedenti esercizi.
I Ricavi da Pacchi segnano invece un incremento del 6,8% (+44 milioni di euro rispetto al 2016) principalmente per effetto del positivo andamento del comparto Nazionale (+16 milioni di volumi rispetto al 2016). Il risultato tiene conto anche degli effetti derivanti dalle agitazioni sindacali che hanno interessato per alcune settimane la controllata SDA a partire dal 10 settembre 2017 e che si sono concluse a metà ottobre, causando rallentamenti nei servizi di raccolta e consegna, con particolare riferimento alle spedizioni caratterizzate da pesi elevati.
I Costi ammontano a 8.140 milioni di euro e sono in diminuzione rispetto al 2016 (-122 milioni di euro) per effetto della riduzione del Costo del lavoro (-133 milioni di euro), solo in parte assorbito dall'incremento degli
7 Fonte Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2017 AGCom.
Altri costi operativi (+34 milioni di euro) il cui saldo nel 2016 beneficiava di rilasci del fondo rischi vertenze con terzi dovuti al venir meno di passività accantonate in precedenti esercizi, per circa 7 milioni di euro.
| Volumi (in milioni) | Ricavi (in milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | Variazioni | 2017 | 2016 | Variazioni | |||
| Posta Indescritta | 1.381 | 1.491 | (110) | -7,4% | 811 | 934 | (123) | -13,2% |
| Posta Descritta | 199 | 201 | (2) | -1,0% | 981 | 965 | 1 6 |
1,7% |
| Direct Marketing (1) | 677 | 737 | (60) | -8,1% | 155 | 176 | (21) | -11,9% |
| Servizi Integrati | 2 7 |
3 4 |
(7) | -20,6% | 176 | 207 | (31) | -15,0% |
| Altro (2) | 883 | 967 | (84) | -8,7% | 222 | 254 | (32) | -12,6% |
| Compensazioni per il Servizio Postale Universale e Integrazioni tariffarie (3) |
305 | 371 | (66) | -17,8% | ||||
| Totale Corrispondenza di Gruppo | 3.167 | 3.430 | (263) | -7,7% | 2.650 | 2.907 | (257) | -8,8% |
(1) I volumi 2016 non includono la corrispondenza non indirizzata.
(2) Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base.
(3) Le Compensazioni per il Servizio Postale Universale includono anche le compensazioni relative al Pacco ordinario. Le Integrazioni tariffarie sono relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate per motivi di legge.
I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 7,7% (-263 milioni di invii) e dell'8,8% (-257 milioni di euro) rispetto al 2016, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali, anche per effetto della progressiva dematerializzazione delle comunicazioni (lettere sostituite da e-mail, fatture inviate on line, ecc.).
Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-110 milioni di invii, corrispondenti a -7,4% rispetto al 2016), ha generato un calo dei ricavi per 123 milioni di euro (-13,2%).
Il settore della Posta Descritta, pur in presenza di una riduzione dei volumi (-2 milioni di invii rispetto all'esercizio precedente) registra un aumento dei ricavi, che ammontano a 981 milioni di euro (+1,7% rispetto al 2016) principalmente per effetto degli adeguamenti tariffari introdotti sui prodotti Raccomandata e Atto Giudiziario a partire dal 10 gennaio 2017.
Il Direct Marketing mostra una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente dell'8,1% e dell'11,9%, ascrivibile alla razionalizzazione effettuata da parte della clientela delle spese in comunicazione a mezzo Posta.
I Servizi Integrati registrano un decremento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 20,6% e del 15% rispetto all'esercizio precedente; tale variazione è imputabile essenzialmente alle minori spedizioni nell'ambito del servizio SIN (Servizio Integrato Notifiche) nonché agli adeguamenti tariffari derivanti dalla pressione competitiva sul prodotto SIN Raccomandata.
Gli Altri ricavi infine accolgono, tra l'altro, i servizi editoriali che diminuiscono per effetto della continua riduzione della clientela abbonata ai relativi prodotti e della maggiore diffusione degli abbonamenti digitali.
La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per l'esercizio 2017, cosi come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019 in vigore dal 1° gennaio 2016 ammonta a 262 milioni di euro. Le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale, introdotte dal 1° gennaio 2017, ammontano a 43 milioni di euro.
Nel 2016, come anticipato, l'importo complessivo dei ricavi ascrivibili alla voce Compensazioni per il Servizio Universale ammontava a 371 milioni di euro e teneva conto del rilascio di compensi (circa 108 milioni di euro), sospesi in esercizi precedenti, a seguito di nuovi stanziamenti da parte del Controllante MEF a copertura di impegni contrattuali pregressi.
| Pacchi | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Volumi (in milioni) | Ricavi (in milioni di euro) | ||||||||
| 2017 | 2016 | Variazioni | 2017 | 2016 | Variazioni | ||||
| B2B | 2 9 |
3 0 |
(1) | -3,3% | 207 | 220 | (13) | -5,9% | |
| B2C | 5 8 |
4 1 |
1 7 |
41,5% | 235 | 171 | 6 4 |
37,4% | |
| Altro | 2 6 |
2 6 |
n.s. | n.s. | 251 | 258 | (7) | -2,7% | |
| Totale Pacchi | 113 | 9 7 |
1 6 |
16,5% | 693 | 649 | 4 4 |
6,8% | |
I risultati del comparto Pacchi evidenziano una significativa crescita dei volumi e dei ricavi conseguiti, rispettivamente del 16,5% (+16 milioni di invii) e del 6,8% (+44 milioni di euro) rispetto al 2016.
Tale positivo andamento è essenzialmente ascrivibile al crescente sviluppo dell'e-commerce in Italia nel segmento B2C (+17 milioni di invii pari al + 41,5% e + 64 milioni di euro in termini di ricavi pari a + 37,4% rispetto al 2016). Tale crescita ha trovato parziale compensazione dalla riduzione dei volumi e dei ricavi nel segmento B2B (-1 milione di invii pari al -3,3% e -13 milioni di euro in termini di ricavi pari al -5,9% rispetto al 2016), prevalentemente ascrivibili all'effetto delle agitazioni sindacali che hanno interessato la controllata SDA nei mesi di settembre e ottobre compromettendone le performance operative.
Il Contratto di Programma regola i rapporti fra il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e Poste Italiane per l'espletamento del Servizio postale Universale.
Attualmente è in vigore il Contratto di Programma 2015-2019, sottoscritto dalle Parti in data 15 dicembre 2015 e formalmente notificato alla Commissione Europea per le consuete valutazioni legate alla disciplina europea sugli aiuti di Stato; la sua efficacia decorre dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019.
La Commissione Europea ha approvato le compensazioni statali per i periodi 2012-2015 e 2016-2019 in favore di Poste Italiane per la fornitura del Servizio postale Universale, ritenendole compatibili con la disciplina comunitaria in materia.
La legge di Bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha stabilito che il Contratto di Programma potrà comprendere - su richiesta di una delle parti e a partire dal 1° gennaio 2020 - le attività di raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione di invii postali fino a 5 chilogrammi di peso8 ; la medesima legge ha inoltre introdotto la facoltà per i piccoli Comuni di stipulare appositi protocolli aggiuntivi con il fornitore del Servizio postale Universale per aumentare la frequenza dei tempi di consegna effettivi, in linea con i grandi centri abitati.
Il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe), convertito in Legge. n.19 del 27 febbraio 2017, in vigore dal 1° gennaio 2017 ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha rispristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004 fino al 2019. Il Decreto ha altresì confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro e ripristinato le relative integrazioni tariffarie statali sempre fino al 2019.
8 Attualmente, ai sensi del D.Lgs. 261/99, Poste Italiane SpA (cui è affidato il Servizio Universale fino al 30 aprile 2026) è obbligata a erogare, su tutto il territorio nazionale, il servizio di raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione di invii postali fino a 2 Kg e di pacchi fino a 20 kg, nonché i servizi relativi agli invii raccomandati e assicurati.
Con la Legge 4 agosto 2017 n. 124 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" entrata in vigore il 29 agosto 2017, è stato abrogato, a partire dal 10 settembre 2017, l'art. 4 del D.Lgs 261/1999 e modificati gli articoli correlati, con soppressione della riserva postale per i servizi di notificazione degli atti giudiziari e della violazione del codice della strada (art. 1 comma 57). La nuova normativa ha inoltre previsto che il rilascio della licenza individuale per lo svolgimento di tali servizi, debba essere subordinato a specifici requisiti e obblighi del Servizio Universale con riguardo alla sicurezza, alla qualità, alla continuità, alla disponibilità e all'esecuzione dei medesimi. A tale riguardo l'AGCom, ha avviato una consultazione pubblica al cui esito ha emanato la Delibera 77/18/CONS con cui ha definito il regime giuridico della licenza individuale speciale per lo svolgimento del servizio di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e comunicazioni connesse e di violazioni del codice della strada.
Inoltre, la disciplina delle notificazioni degli atti giudiziari e delle violazioni del Codice della strada è stata ulteriormente modificata dalla Legge di Bilancio 2018, che ha armonizzato le disposizioni della Legge 890/1982 "Notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari" con le nuove disposizioni dettate dalla Legge 124/2017.
Nell'ambito delle attività di ottimizzazione dei propri processi operativi, nel corso dell'esercizio, il Gruppo ha completato lo studio di un nuovo modello di Joint delivery, finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo sviluppo dell'e-commerce e delle mutate esigenze dei clienti. In particolare, il nuovo modello prevede la possibilità di recapito dei pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend, al fine di ottimizzare il buon esito della consegna e soddisfare le aspettative dei clienti destinatari. Tale nuovo modello è stato oggetto di concertazione con le Organizzazioni Sindacali e sarà progressivamente implementato a partire dall'esercizio 2018.
Nel 2017 è proseguito il processo di ristrutturazione del comparto che mira alla rivisitazione di un nuovo Servizio Universale di qualità, sostenibile e allineato alle nuove esigenze dei cittadini. In tale contesto e nell'ambito del percorso di ottimizzazione, digitalizzazione e automazione, sono stati realizzati interventi atti a ridefinire i processi di smistamento. Tra questi, l'installazione presso il CMP di Milano Roserio di un nuovo impianto di smistamento finalizzato all'automazione dei processi di lavorazione manuale di pacchi e posta descritta di piccolo formato e l'inaugurazione, nel CMP di Bologna, del primo reparto riorganizzato secondo la metodologia "Lean manufacturing" (con l'introduzione per es. di nuove attrezzature per rendere più sicure ed ergonomiche le operazioni e le postazioni).
Inoltre, nell'ambito del percorso di digital transformation, nel mese di luglio è stato lanciato il servizio di Ritiro digitale delle raccomandate inesitate, cui è possibile aderire mediante PosteID abilitato a SPID, l'identità digitale di Poste Italiane. L'accesso sicuro tramite Poste ID e l'utilizzo della firma digitale remota, forniscono a questo servizio il pieno valore legale, equivalente a quello del ritiro fisico presso l'Ufficio Postale.
Nell'ottica infine dell'impegno del Gruppo sul tema della Customer experience, proseguono gli interventi finalizzati a migliorare la conoscenza del cliente in tutti i suoi comportamenti d'acquisto e allo sviluppo di sistemi di ascolto e analisi della clientela.
In data 30 dicembre 2015, SDA Express Courier SpA ha proceduto al recesso dei contratti di servizio di call center intrattenuti con Uptime SpA – società partecipata al 28,57% - e con Gepin Contact SpA - socio di maggioranza in Uptime SpA - con effetto dal 1° luglio 2016.
Gepin ha chiesto a SDA circa 15,5 milioni di euro per ingiustificato recesso e ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3,7 milioni di euro per prestazioni non contrattualizzate. Le avverse pretese sono state opposte da SDA in sede giudiziaria.
A dicembre 2016 Gepin e Uptime hanno citato Poste e SDA chiedendone la condanna al pagamento in favore di Uptime in liquidazione di circa 66,4 milioni di euro e di Gepin di circa 16,2 milioni di euro quale risarcimento del danno subito. All'udienza, tenutasi a ottobre 2017, i legali di Gepin ne hanno comunicato l'intervenuto fallimento.
A settembre 2017 SDA ha sottoscritto l'intero capitale sociale di Uptime che successivamente ha depositato domanda di concordato liquidatorio . Il contenzioso da 66,4 milioni di euro di cui sopra nei confronti di SDA e di Poste non risulta riassunto nei termini dal liquidatore del fallimento Gepin e conseguentemente, si è pertanto estinto. Si è, ora, in attesa del provvedimento definitivo di estinzione del Tribunale civile di Roma.
Di seguito si riportano i risultati di qualità conseguiti nel Servizio Universale e i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom. Poste Italiane trasmette all'Autorità tali risultati salvo quelli relativi alla posta ordinaria, il cui monitoraggio è effettuato dall'organismo specializzato indipendente incaricato dall'Autorità medesima9 . L'Autorità verifica il rispetto degli obiettivi e pubblica annualmente i risultati, unitamente a quelli rilevati dall'organismo indipendente sulla posta ordinaria.
| 2017 | 2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Prodotto | Consegna entro | Obiettivo | Risultato | Obiettivo | Risultato |
| Posta 1 - Prioritaria | 1 giorno | 80,0% | 82,2% | 80,0% | 83,9% |
| Posta 1 - Prioritaria | 4 giorni | 98,0% | 99,1% | 98,0% | 99,2% |
| Posta 4 - Ordinaria (1) | 4 giorni | 90,0% | 91,2% | 90,0% | 96,0% |
| Posta Massiva | 4 giorni | 90,0% | 96,7% | 90,0% | 97,0% |
| Posta Raccomandandata | 4 giorni | 90,0% | 95,1% | 90,0% | 97,0% |
| Posta Assicurata | 4 giorni | 90,0% | 99,6% | 90,0% | 99,8% |
| Pacco Ordinario | 4 giorni | 90,0% | 92,2% | 90,0% | 96,8% |
(1) Elaborazione su dati certificati da IZI su incarico AGCom.
Con il D.Lgs 15 dicembre 2017, n. 218, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2018, il Legislatore italiano ha recepito la Direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (c.d. PSD2). La creazione di una "area unica dei pagamenti" in Europa ha avviato, ormai da anni, un percorso di razionalizzazione e innovazione del mercato dei pagamenti che, con l'entrata in vigore della PSD2, subirà una ulteriore accelerazione e un maggiore livello di competizione. Le principali novità introdotte dalla PSD2 riguardano l'ampliamento dello spazio competitivo che consente la nascita di nuovi strumenti di pagamento e nuovi attori (PSP – Payment Services Provider) in grado di determinare il miglioramento dell'offerta. Altro importante aspetto riguarda il rafforzamento delle tutele per gli utilizzatori dei digital payment, sia per ciò che
9 Con Delibera 608/16/CONS pubblicata in data 10 gennaio 2017 l'Autorità, all'esito della procedura di gara avviata con Determina 132/16/SAG, ha selezionato la Società IZI SpA per il triennio 1° dicembre 2016 - 30 novembre 2019.
concerne la sicurezza, la protezione dei dati e l'autenticazione, sia definendo nuove responsabilità per gli utilizzatori.
Il mercato italiano dei servizi di pagamento si caratterizza per un marcato dinamismo nel comparto dei pagamenti elettronici trainato dai pagamenti via internet (bonifici on line e pagamenti con carte), cresciuti già nel 201610 del 13% rispetto all'anno precedente e in generale dalle operazioni con carte di pagamento (2016 vs 2015 +14%); dinamiche sostenute si registrano anche per gli addebiti diretti (2016 vs 2015 +16%). Nel complesso, il numero di pagamenti effettuati con strumenti alternativi al contante è cresciuto, dal 2015 al 2016, dell'8% confermando la dinamica degli ultimi anni.
L'innovazione digitale è poi un ulteriore driver di trasformazione del mondo dei pagamenti, il cui mercato registra forti spinte innovative sostenute sia dalla rapida diffusione di nuove tecnologie, che consentono un'offerta in grado di soddisfare nel continuo e con elevata flessibilità le esigenze di trasferimenti monetari, sia dal quadro di regole europee, volto a incentivare l'innovazione e la concorrenza nell'offerta di servizi di pagamento. Tali sviluppi sono il risultato della trasformazione indotta da internet nell'economia, nella finanza e nei comportamenti sociali: più di recente la cd 'rivoluzione digitale' è giunta alle soglie della finanza con la nascita delle Fintech – Financial Technology Innovation – che, nell'applicare le innovazioni tecnologiche ai servizi finanziari, favoriscono nuovi modelli di business, nuovi canali e nuovi prodotti, soprattutto in ambito e-commerce e mobile-payments.
In questo contesto di mercato diventerà ancora più importante per gli operatori del settore aumentare il livello di focalizzazione e specializzazione nonché la velocità nella ideazione e realizzazione di nuove soluzioni di pagamento da offrire a consumatori, imprese e Pubblica Amministrazione. Inoltre, è necessaria una sempre maggiore efficienza per compensare la riduzione dei margini che continuerà a caratterizzare il comparto. Si sta assistendo dunque alla realizzazione di alcune importanti operazioni di aggregazione, in Europa e in Italia, finalizzate alla costituzione di grandi "poli" specializzati nella produzione e nella commercializzazione di servizi di pagamento.
A seguito delle attività di assessment svolte nel corso del 2017 sugli ambiti impattati dalla nuova normativa, sono stati realizzati gli interventi finalizzati agli adeguamenti contrattuali (per conti correnti, carte di debito, acquiring, carte prepagate), informatici, procedurali e organizzativi (in particolare, revisione dei processi di gestione dei reclami e dei rimborsi di operazioni di pagamento disconosciute). Nel corso del 2018, inoltre, verrà erogato uno specifico corso di formazione volto ad aggiornare sia il personale di rete sia quello di sede in merito alle principali novità introdotte dalla normativa.
Il mercato della telefonia mobile nel 2017 è stato contraddistinto da strategie acquisitive particolarmente aggressive da parte dei principali operatori mobili, caratterizzate dal lancio di offerte dal pricing estremamente ridotto, rivolte in modo mirato ai clienti degli operatori virtuali anche in risposta all'ingresso sul mercato di nuovi players quali Kena Mobile, second brand di TIM che si posiziona come operatore virtuale low cost (c.d. "no frills"), attiva dal 29 marzo 2017 e Iliad, operatore "price leader" del mercato francese il cui ingresso è previsto nel primo semestre del 2018.
Le strategie adottate sono caratterizzate in particolare da offerte CRM e Win-Back11 . Al contempo, si è rafforzato sia il trend di convergenza tra servizi di rete fissa e mobile, sia la prospettiva di realizzazione di partnership, più o meno forti, tra fornitori di contenuti digitali e operatori di rete di telecomunicazioni. In tale
10 Rapporto annuale del "Comitato Pagamenti Italia" della Banca d'Italia relativo all'esercizio 2016.
11 Le offerte Win-Back mirano a riconquistare gli ex clienti e si possono attivare con la richiesta di portabilità del proprio numero di telefono (MNP).
contesto, il principale elemento di evoluzione del mercato resta la penetrazione del broadband (banda larga) che nel 2017 ha visto un ulteriore incremento della copertura.
Le linee complessive12 al terzo trimestre 2017 si attestano attorno ai 99 milioni, comprensivi di circa 15 milioni di SIM Machine to Machine (M2M). In relazione alle quote di mercato, il 2017 presenta sostanzialmente stabile Wind-TRE, che si attesta come market leader, seguito da Telecom Italia e da Vodafone. PosteMobile con una quota complessiva di mercato attorno al 4% rappresenta oltre il 49% dei clienti dei servizi mobili virtuali.
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| (dati in milioni di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Monetica | 212 | 166 | 46 | 27,7% |
| Altri pagamenti | 163 | 180 | (17) | -9,4% |
| Mobile | 211 | 224 | (13) | -5,8% |
| Ricavi infrasettoriali | 328 | 359 | (31) | n.s. |
| Totale Ricavi | 914 | 929 | (15) | -1,6% |
| Costo del lavoro | 31 | 31 | - | n.s. |
| di cui costo del lavoro | 3 1 |
3 1 |
- | n.s. |
| di cui incentivi all'esodo | - | - | - | n.s. |
| Altri costi operativi | 172 | 182 | (10) | -5,5% |
| Costi infrasettoriali | 494 | 473 | 21 | 4,4% |
| Totale Costi | 697 | 686 | 11 | 1,6% |
| EBITDA | 217 | 243 | (26) | -10,7% |
| Ammortamenti e svalutazioni | 22 | 30 | (8) | -26,7% |
| EBIT | 195 | 213 | (18) | -8,5% |
| EBIT MARGIN | 21,3% | 22,9% | -1,6% | |
| Gestione finanziaria | 6 | (1) | 7 | n.s. |
| Risultato prima delle imposte | 201 | 212 | (11) | -5,2% |
| Imposte | 55 | 68 | (13) | -19,1% |
| Utile dell'esercizio | 146 | 144 | 2 | 1,4% |
n.s.: non significativo
Come già anticipato, il nuovo segmento Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD) si pone l'obiettivo di rappresentare un presidio accentrato dei servizi di pagamento – anche in ottica di estensione alle nuove attività previste dalla PSD2 – nonché essere il centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo. Il settore accoglie i servizi di incasso e pagamento del patrimonio destinato BancoPosta (gestiti in outsourcing), i prodotti di monetica e i servizi resi da PosteMobile SpA che negli anni ha sviluppato esperienza in ambito digital e a supporto del "mobile-banking e mobile-payment". Al Settore PMD è altresì affidata la valorizzazione della partecipazione in SIA SpA.
In coerenza con il percorso di digital transformation l'offerta di Remote Banking BPIOL è evoluta verso soluzioni personalizzate per specifici target di clientela quali BPIOL EASY, il nuovo profilo di Remote Banking dedicato a liberi professionisti e ditte Individuali con esigenze più semplici di utilizzo del canale web.
12 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2017.
Sono altresì proseguite le attività di sviluppo del Bollettino, estendendo alle nuove App "BancoPosta" e "Ufficio Postale" le funzionalità della sezione pagamenti accessibile dal sito www.poste.it. L'obiettivo è uniformare l'esperienza di pagamento dell'utente sui diversi canali, creando un unico ecosistema digitale.
Con riferimento alla monetica è stata lanciata Postepay Evolution Business dedicata a liberi professionisti e ditte individuali, che abilita il titolare ai servizi di incasso in modalità multicanale, grazie alla sinergia con l'offerta di acquiring di BancoPosta. Al 31 dicembre 2017 il numero delle carte Postepay ha superato i 17 milioni, di cui circa 4,7 milioni sono le carte Postepay Evolution, mentre il numero delle carte Postamat in circolazione è stabile a 7 milioni.
Nel corso del 2017 l'andamento dei mercati azionari internazionali ha evidenziato positive performance. In particolare, sui mercati statunitensi l'indice S&P500 ha chiuso l'anno con una crescita del 18,6% su base annua, così come le borse europee (indice Dow Jones Euro Stoxx) che nello stesso periodo hanno registrato un progresso dell'8,1%. Le performance del listino azionario italiano sono state superiori alla media europea, con il Ftse Mib che, dopo un inizio anno contrastato, a partire da aprile ha segnato nel suo complesso forti rialzi, registrando a fine dicembre una crescita del 19,7% su base annua.
Sul fronte dei mercati obbligazionari, lo spread tra BTP e Bund decennale ha mostrato una discreta volatilità registrando, nella prima metà del 2017, valori anche sopra i 200 punti base per poi normalizzarsi a partire dal mese di luglio (oscillando tra i 150 e 190 p.b) e attestarsi al 31 dicembre 2017 a 159 p.b..
Sul mercato dei cambi il 2017 è stato caratterizzato da una fase di forte deprezzamento della valuta americana (il cambio EUR/USD a fine dicembre 2017 è pari a 1,20 rispetto a 1,14 di fine giugno 2017 e 1,05 del 31 dicembre 2016). Anche la sterlina, dopo una dinamica di sostanziale stabilità nel primo semestre del 2017, ha registrato una fase di deprezzamento, da attribuirsi presumibilmente all'incertezza derivante dall'avvio dei negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea (il cambio medio EUR/GBP a fine dicembre 2017 è pari a 0,89 rispetto a 0,88 del 30 giugno 2017 e 0,86 del 31 dicembre 2016).
Nel corso del 2017 la dinamica della raccolta delle banche italiane, rappresentata dai depositi a clientela residente e dalle obbligazioni, è stata complessivamente stabile; lo stock della raccolta a dicembre 2017 si è attestato a circa 1.728 miliardi di euro registrando una variazione annua negativa dello 0,01% ascrivibile, come già avvenuto negli ultimi anni, all'aumento dei depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) di 51 miliardi di euro in valore assoluto su base annua (+3,6% rispetto a fine 2016) che ha compensato il forte calo della raccolta da obbligazioni di analogo importo (la cui variazione annua è stata -15,2%).
Il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) è in contrazione rispetto ai dati registrati a fine 2016, con il tasso medio della raccolta da clientela che a dicembre 2017 si è attestato allo 0,89% (0,99% a dicembre 2016).
I finanziamenti bancari nel 2017 hanno registrato una dinamica positiva; a dicembre 2017 il totale dei prestiti a residenti (settore privato e Pubblica Amministrazione) in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.786 miliardi di euro, con una variazione annua positiva del 2,4%. In crescita anche il dato afferente ai prestiti alle famiglie, con l'ammontare dei mutui in essere che a novembre 2017 ha registrato una variazione annua positiva del 3,4%.
Le sofferenze del sistema bancario, al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, a novembre 2017 ammontano a circa 66 miliardi di euro, in forte diminuzione rispetto al dato di dicembre 2016 (87 miliardi di euro); il rapporto con gli impieghi si è ridotto, passando dal 4,89% di dicembre 2016 al 3,74% di novembre 2017. Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese continua a mantenersi su livelli molto bassi arrivando a dicembre 2017 al 2,69% (2,85% a dicembre 2016)13 .
Il 3 gennaio 2018 è entrata in vigore, in tutta l'Unione Europea, la nuova Direttiva 2014/65/UE (c.d. "MiFID2") che ha introdotto modifiche normative al TUF (D.Lgs 58/98) e al Regolamento Emittenti. La nuova disciplina ha incrementato l'efficienza e la trasparenza dei mercati finanziari, ha innalzato il livello di tutela degli investitori e ha rafforzato alcuni presidi organizzativi e norme di condotta per gli intermediari. Nel corso del 2017, a seguito delle attività di assessment sugli ambiti impattati dalla nuova normativa, sono stati sviluppati in Poste Italiane gli interventi di adeguamento volti a recepire i nuovi requisiti normativi, riconducibili prevalentemente al rafforzamento dei processi di product governance, di informativa al cliente, di profilazione della clientela, di erogazione del servizio di consulenza, nonché di formazione del personale di rete.
Inoltre, nel mese di luglio 2017 è entrato in vigore il D.Lgs 90/2017 che ha dato attuazione alla direttiva (UE) 2015/849, relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo" (cd. IV Direttiva Antiriciclaggio) apportando modifiche al D.Lgs 231/07. Il Decreto enfatizza l'approccio basato sul rischio, inducendo i soggetti obbligati ad adottare misure volte a individuare, valutare e mitigare il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo con conseguenti modifiche all'applicazione dei criteri di adeguata verifica della clientela. A tal proposito, sono state condotte attività di assessment dei presidi aziendali (assetto organizzativo e sistema dei controlli interni) e avviata la pianificazione dei relativi interventi di adeguamento, compresi quelli connessi alla formazione del personale. È stato, inoltre, ampliato il perimetro dei soggetti appartenenti alla categoria Persone Politicamente Esposte (PEP) e introdotto per i libretti al portatore, il divieto all'emissione e al trasferimento (cessione) e l'obbligo di estinzione degli stessi entro il 31 dicembre 2018, nonché limiti particolari alla commercializzazione delle carte prepagate non nominative.
13 Fonti: Bollettini Economici di Banca d'Italia; ABI Monthly Outlook – Economia e Mercati Finanziari-Creditizi; Elaborazioni del Sole 24 Ore.
| (dati in milioni di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Plusvalenze | 547 | 473 | 74 | 15,6% |
| Interessi attivi | 1.478 | 1.510 | (32) | -2,1% |
| Raccolta risparmio postale | 1.566 | 1.577 | (11) | -0,7% |
| Transaction banking | 1.008 | 1.061 | (53) | -5,0% |
| Distribuzione di prodotti di terzi | 272 | 327 | (55) | -16,8% |
| Gestione del risparmio | 85 | 61 | 24 | 39,3% |
| Ricavi infrasettoriali | 1.014 | 982 | 32 | 3,3% |
| Totale ricavi | 5.970 | 5.991 | (21) | -0,4% |
| Costo del lavoro | 103 | 120 | (17) | -14,2% |
| di cui costo del lavoro | 9 7 |
113 | (16) | -14,2% |
| di cui incentivi all'esodo | 6 | 7 | (1) | -14,3% |
| Altri costi operativi | 458 | 390 | 68 | 17,4% |
| Ammortamenti e svalutazioni | 1 | 1 | n.s. | n.s. |
| Costi infrasettoriali | 4.762 | 4.820 | (58) | -1,2% |
| Totale Costi | 5.324 | 5.331 | (7) | -0,1% |
| EBIT | 646 | 660 | (14) | -2,1% |
| EBIT MARGIN | 10,8% | 11,0% | -0,2% | |
| Gestione finanziaria | 6 | 3 | 3 | n.s. |
| Risultato prima delle imposte | 652 | 663 | (11) | -1,7% |
| Imposte | 153 | 198 | (45) | -22,7% |
| Utile dell'esercizio | 499 | 465 | 34 | 7,3% |
n.s.: non significativo
L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per il 2017 un risultato della gestione operativa che si attesta a 646 milioni di euro, in diminuzione del 2,1% rispetto al precedente esercizio (660 milioni di euro). Tale variazione è essenzialmente ascrivibile a operazioni non ricorrenti (cessione di Visa Europe Ltd avvenuta nel 2016 per 121 milioni di euro e Mastercard avvenuta nel 2017 per 91 milioni di euro) che hanno generato minori plusvalenze per 30 milioni di euro rispetto al 2016 e a maggiori accantonamenti al fondo rischi e oneri riconducibili a strumenti e prodotti di investimento a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese della clientela.
I ricavi totali del settore mostrano una lieve flessione rispetto all'esercizio precedente (-0,4%) per effetto prevalentemente della contrazione dei proventi da Distribuzione di prodotti di terzi (-16,8%) che, pur in presenza di una buona performance nella distribuzione di prodotti di finanziamento (+3,2%), risentono del cessato contributo ai ricavi da parte di BDM-MCC, ceduta il 7 agosto 2017, nonché della riduzione dei proventi da Transaction banking (-5%), sui quali incide la flessione dei volumi sui bollettini, e dei citati minori proventi sulle operazioni di cessione delle azioni Visa e Mastercard. Tali risultati sono stati solo in parte compensati da maggiori Plusvalenze (+15,6%), dalla crescita delle commissioni da Asset Management di BancoPosta Fondi SGR (+39,3%) e dai maggiori ricavi Infrasettoriali (+3,3%) per effetto dell'incremento dei proventi da intermediazione assicurativa (+3,2%).
I costi totali del settore sono sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente (-0,1%) in quanto i maggiori accantonamenti a fondi per rischi e oneri del Patrimonio BancoPosta, sopra commentati, sono stati compensati da una riduzione dei Costi infrasettoriali.
Il calcolo delle imposte sul reddito dell'esercizio, che beneficia di una riduzione dell'aliquota IRES, è di 153 milioni di euro (-22,7% rispetto al 31 dicembre 2016), da cui deriva un utile netto di 499 milioni di euro (+7,3% rispetto al 31 dicembre 2016).
Sono proseguite le iniziative commerciali volte a valorizzare l'offerta del Risparmio Postale, a rafforzare il posizionamento nel comparto del Transaction banking e nella distribuzione dei prodotti del credito al consumo e alle imprese.
Nell'ambito del Risparmio Postale, nell'ottica di agevolarne l'attività di raccolta funzionale all'espletamento del Servizio di interesse economico generale (SIEG), è stata rafforzata la gamma d'offerta sia in termini di tipologia di prodotto che di rendimenti offerti. Sono state lanciate diverse iniziative, affiancate da una incisiva campagna di comunicazione sui principali mass media, che hanno riguardato il collocamento di più offerte Supersmart con differenti durate (180, 360 e 540 giorni) e dedicate a tutti i titolari del Libretto Smart, e di un Buono Fruttifero Postale a 3 anni plus. Grazie a tali interventi, si sono iniziate a registrare le prime evidenze positive sulla raccolta del Risparmio Postale con particolare riguardo all'andamento della raccolta netta dei Buoni fruttiferi Postali. Inoltre, l'attività di semplificazione dei processi intrapresa nel 2017 sia su canale fisico che virtuale ha condotto a diverse novità tra cui l'introduzione sugli Uffici Postali della funzionalità "Trasformazione libretto" che consente di variare la forma del libretto (da cartaceo a dematerializzato) e la tipologia (da Ordinario a Smart) e contestualmente di richiedere e/o attivare i prodotti e servizi accessori.
In data 14 dicembre 2017, a seguito delle delibere assunte dai rispettivi Consigli di Amministrazione, Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane hanno sottoscritto un Accordo per il servizio di raccolta del Risparmio Postale a valere nel triennio 2018-2020 che mira, da un lato, a consolidare il ruolo dei Buoni Fruttiferi Postali e dei Libretti fra i prodotti di punta per il risparmio degli Italiani, prevedendo maggiori investimenti in tecnologia, comunicazione, promozione, formazione e raggiungere in tal modo una sempre più ampia platea di risparmiatori, dall'altro, a innovare e ampliare la gamma dei servizi offerti.
Con riferimento ai servizi di transaction banking è stata avviata la commercializzazione del nuovo Conto BancoPosta che consente ai titolari di usufruire di tutti i servizi in multicanalità gestendo il proprio conto dall'Ufficio Postale, dal PC e dallo smartphone con la nuova APP BancoPosta.
Nell'ambito dei finanziamenti erogati da partner terzi sono state introdotte diverse novità per arricchire l'offerta e migliorarne la fruibilità. In particolare, è stato rinnovato il listino dei prestiti personali per clienti correntisti e librettisti ed è stata ampliata anche la gamma della Cessione del Quinto BancoPosta, attraverso un'offerta dedicata ai dipendenti pubblici che prevede la delegazione di pagamento ovvero la possibilità di ottenere liquidità aggiuntiva commisurata a una rata mensile che, cumulata a quella della cessione del quinto esistente, non superi due quinti dello stipendio. Per il segmento business è stata avviata a dicembre la commercializzazione, in partnership con Compass, del Fido POS, l'apertura di credito rotativa a breve termine dedicato ai liberi professionisti e ditte individuali, titolari di un conto BancoPosta.
Con riferimento alla struttura patrimoniale Bancoposta, si segnala che il CET 1 ratio 2017 è pari a 17% rispetto al 16% del 2016, confermando la solidità patrimoniale, ulteriormente rafforzata dall'apporto di nuovi mezzi per 210 mln da parte della gemmante nel 2018.
Per quanto riguarda il leverage ratio il valore 2017 è pari a 3,1% rispetto a 3,0% del 2016.
Sulla base dei dati ufficiali disponibili (fonte ANIA), al 31 dicembre 2017 la nuova produzione di polizze vita ha raggiunto gli 82,4 miliardi di euro (-5,2% rispetto all'esercizio precedente). Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge i 99,9 miliardi di euro, in diminuzione del 5,2% rispetto al 2016.
Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di ramo I ammontano a 51,4 miliardi di euro, in diminuzione del 18,1% rispetto all'esercizio precedente; negativo anche l'andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (-8,1%), a fronte di un volume premi di 2,1 miliardi di euro. In controtendenza la nuova produzione vita di ramo III, nella forma unit-linked, con un volume d'affari che ammonta a 28,0 miliardi di euro (+32,9%). Positivo anche l'andamento del volume dei contributi per nuove adesioni individuali a forme previdenziali che, con 1,5 miliardi di euro, ha registrato un incremento del 3,7% rispetto al 2016.
La modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 93,5% del totale dei premi emessi e il 62,2% del numero di polizze.
Con riferimento, infine, al canale distributivo, oltre i due terzi della nuova produzione è stata intermediata tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 55,5 miliardi di euro corrispondente al 67,4% dei nuovi premi emessi.
Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo quindi della produzione effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili, alla fine del terzo trimestre del 2017, si sono attestati a 25,6 miliardi di euro in lieve aumento rispetto all'analogo periodo del 2016 (+0,4%). Si tratta della seconda variazione tendenziale positiva dopo cinque anni consecutivi di calo (fonte: ANIA). All'inversione di tendenza hanno contribuito la crescita dei premi degli altri rami danni (+2,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) e un'ulteriore decelerazione del tasso di decremento dei premi del comparto Auto. Nel dettaglio, i premi del ramo RC Auto ammontano a 10,2 miliardi di euro, in calo del 2,8% rispetto al terzo trimestre del 2016 (quando la diminuzione era stata invece del 5,9%), mentre i premi del ramo Corpi veicoli terrestri ammontano a 2,2 miliardi di euro (+7% rispetto allo stesso periodo del 2016).
Per quanto concerne i canali distributivi, relativamente ai premi raccolti dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra UE, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato del 76,8% in lieve calo rispetto ai dati registrati negli esercizi precedenti (77,5% al terzo trimestre del 2016). I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni, con una quota di mercato dell'8,1%. In crescita anche la quota di mercato degli sportelli bancari e postali che si attesta al 6,7% (5,7% al terzo trimestre del 2016).
L'IVASS ha recentemente comunicato (Lettera al mercato 12 gennaio 2018) gli esiti delle analisi delle Relazioni di valutazione dei rischi e della solvibilità (ORSA) svolte tenendo anche conto delle informazioni richieste nella Lettera al mercato 21 aprile 2017 (impatto sul capitale e sulla solvibilità di tassi di interesse bassi e incrementi degli spread creditizi sulle attività finanziarie). L'IVASS ha riconosciuto il miglioramento qualitativo rispetto agli esercizi precedenti con riferimento soprattutto alla maggiore accuratezza metodologica e all'accresciuta consapevolezza della centralità del processo ORSA nella gestione aziendale e ha indicato l'esigenza di un rafforzamento complessivo delle analisi ORSA in logica Solvency II.
Tra i Regolamenti emanati dall'IVASS nel corso dell'esercizio si annoverano:
| (dati in milioni di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Premi assicurativi Vita | 20.244 | 19.804 | 440 | 2,2% | |
| Proventi netti Vita (*) | 3.425 | 3.290 | 135 | 4,1% | |
| Variazioni riserva premi, riserve tecniche assicurative, riassicurazione ed oneri da liquidazione sinistri Vita |
(22.313) | (21.928) | (385) | 1,8% | |
| Ricavi netti Vita | 1.356 | 1.166 | 190 | 16,3% | |
| Premi assicurativi Danni | 99 | 80 | 19 | 23,8% | |
| Proventi netti Danni (*) | 12 | 16 | (4) | -25,0% | |
| Variazioni riserva premi, riserve tecniche assicurative, riassicurazione ed oneri da liquidazione sinistri Danni |
(22) | (30) | 8 | -26,7% | |
| Ricavi netti Danni | 89 | 66 | 23 | 34,8% | |
| Altri ricavi e proventi | 12 | 10 | 2 | 20,0% | |
| Totale ricavi | 1.457 | 1.242 | 215 | 17,3% | |
| Costo del lavoro | 37 | 35 | 2 | 5,7% | |
| di cui costo del lavoro | 3 6 |
3 4 |
2 | 5,9% | |
| di cui incentivi all'esodo | 1 | 1 | - | n.s. | |
| Altri costi operativi | 85 | 89 | (4) | -4,5% | |
| Ammortamenti e svalutazioni | 17 | 14 | 3 | 21,4% | |
| Costi infrasettoriali | 519 | 500 | 19 | 3,8% | |
| Totale Costi | 658 | 638 | 20 | 3,1% | |
| EBIT | 799 | 604 | 195 | 32,3% | |
| EBIT MARGIN | 54,8% | 48,6% | 6,2% | ||
| Gestione finanziaria | 44 | 39 | 5 | 12,8% | |
| Risultato prima delle imposte | 843 | 643 | 200 | 31,1% | |
| Imposte | 297 | 251 | 46 | 18,3% | |
| Utile dell'esercizio | 546 | 392 | 154 | 39,3% |
(*) Al netto degli Oneri derivanti da opearatività assicurativa.
n.s.: non significativo
Il Risultato Operativo del settore dei servizi Assicurativi ammonta a 799 milioni di euro ed evidenzia una crescita del 32,3% rispetto all'esercizio precedente (604 milioni di euro) da ricondurre principalmente, oltre che alle positive dinamiche commerciali, a una maggiore contribuzione derivante dai proventi netti Vita ovvero dalle gestioni delle riserve tecniche.
La Gestione finanziaria ha prodotto proventi per 44 milioni di euro (proventi di patrimonio libero positivi per 71 milioni di euro al netto degli interessi passivi sui prestiti subordinati per 27 milioni di euro) e l'Utile conseguito nell'esercizio si attesta a 546 milioni di euro (+39,3%).
La produzione del Gruppo Poste Vita, al netto della quota ceduta in riassicurazione, ammonta a 20,3 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 2,3% rispetto ai 19,9 miliardi di euro del 2016 e attiene essenzialmente al collocamento di prodotti "vita", con una raccolta di 20,2 miliardi di euro (19,8 miliardi di euro nel 2016), mentre continua la forte crescita dei prodotti "danni" con una raccolta netta di 99 milioni di euro (80 milioni di euro nel 2016).
I proventi netti ammontano a 3.437 milioni di euro (3.306 milioni di euro alla fine del 2016), di cui 3.425 milioni di euro (3.290 milioni di euro nel 2016) riferiti al comparto Vita e relativi principalmente:
Per effetto delle dinamiche commerciali e della corrispondente rivalutazione delle passività assicurative in virtù dei risultati finanziari conseguiti, la variazione delle riserve tecniche, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammonta a 22,3 miliardi di euro contro 22,0 miliardi di euro del precedente esercizio. Le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela ammontano a 10,9 miliardi di euro (7,5 miliardi nell'analogo periodo del 2016) e comprendono scadenze di polizze per 6,6 miliardi di euro (3,8 miliardi nell'analogo periodo del 2016), di queste, 4,1 miliardi di euro afferiscono a prodotti di ramo III. I riscatti ammontano complessivamente a 3,0 miliardi di euro (2,6 miliardi di euro nel 2016) con un'incidenza rispetto alle riserve iniziali del 2,9% (2,9% al 31 dicembre 2016); dato che continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato (ultimo dato pubblicato sul sito Ania al 30 settembre 2017 è 6,78%).
Gli Altri ricavi e proventi ammontano a 12 milioni di euro (10 milioni di euro nel 2016) e afferiscono quasi esclusivamente ai ricavi conseguiti da Poste Welfare Servizi.
I Ricavi netti si attestano a 1.457 milioni di euro registrando una crescita del 17,2% rispetto al 2016 (1.242 milioni di euro).
I costi totali ammontano a 658 milioni di euro in crescita di 20 milioni di euro rispetto al 2016 e sono relativi:
Nel corso del 2017 la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in continuità con gli obiettivi strategici delineati nel corso del 2016, è stata principalmente finalizzata a:
In un contesto di mercato che, come già anticipato, sta segnando una flessione della nuova produzione Vita, Poste Vita anche grazie a una costante focalizzazione sui prodotti, al potenziamento del supporto alla rete distributiva e al crescente grado di fidelizzazione della clientela, ha conseguito nel corso del 2017 soddisfacenti risultati commerciali.
L'attività commerciale dell'esercizio è stata indirizzata pressoché esclusivamente alla commercializzazione di prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I e V (prodotti tradizionali con gestione separata) con un ammontare dei premi emessi alla fine dell'esercizio di circa 19,7 miliardi di euro (19,3 miliardi di euro nello stesso periodo del 2016). Nell'ambito dei prodotti di Ramo III – il cui collocamento nel 2017 è stato di 537 milioni di euro (475 milioni di euro raccolti nel 2016) - a partire dal 27 giugno 2017 è stata avviata la commercializzazione di un nuovo prodotto di tipo Unit Linked volto a costituire un piano di risparmio a lungo termine ("PIR - Piano individuale di Risparmio")14 con una raccolta di 225,1 milioni di euro alla fine del 2017.
Positiva la commercializzazione di prodotti a premio ricorrente (Multiutile Ricorrente, Long Term Care, Posta Futuro Da Grande), così come le vendite del prodotto PostaPrevidenzaValore che, con un livello di adesioni che ha raggiunto le circa 943mila unità, hanno permesso a PosteVita di consolidare il proprio ruolo di leadership nel mercato della previdenza.
Positivi sono stati infine i risultati afferenti alla vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute "stand alone" (al di fuori cioè di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), nonché di quelle correlate a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane.
Per quanto concerne le attività di intermediazione assicurativa, sono stati avviati gli interventi informatici e procedurali volti a recepire le previsioni della Direttiva UE 2016/97 mirante a innalzare il livello di tutela della clientela nella distribuzione dei prodotti assicurativi (cd "IDD") e il cui recepimento nell'ordinamento italiano è previsto nel corso del 2018.
Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità, il potenziamento dell'offerta e l'ottimizzazione del modello di supporto alla rete. Sebbene la contribuzione al risultato sia ancora marginale, i risultati commerciali sono stati positivi, con una produzione complessiva di 141,315 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto al dato del 2016 (118,8 milioni di euro). Tali dinamiche sono state accompagnate anche da un positivo andamento tecnico conseguente a una contenuta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio.
Per quanto attiene alla gestione finanziaria, le scelte di investimento sono state improntate a obiettivi di prudenza con un portafoglio che continua a essere investito prevalentemente in Titoli di Stato e obbligazioni "corporate", con una esposizione complessiva che, seppur ridottasi rispetto al 2016, rappresenta oltre l'80%
14 I Piani Individuali di Risparmio (PIR) sono la nuova forma di investimento introdotta dal Governo con la Legge di bilancio del 2017 per sostenere le piccole e medie imprese italiane, che prevede importanti agevolazioni fiscali per gli investitori.
15 I premi lordi di competenza ammontano a 131,1 milioni di euro.
dell'intero portafoglio. Inoltre, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito nell'esercizio il graduale processo di diversificazione degli investimenti, attraverso l'incremento degli investimenti in titoli di capitale (la cui incidenza sul portafoglio è passata dal 14% all'attuale 19%) in particolare in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITS (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities).
In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali e finanziarie, le riserve tecniche del portafoglio diretto italiano ammontano a 123,6 miliardi di euro (113,6 miliardi di euro a fine 2016), composte principalmente da circa 111,5 miliardi di euro riferiti ai prodotti di Ramo I e V (96,9 miliardi di euro a fine 2016) e riserve afferenti a prodotti per cui il rischio d'investimento è sopportato dagli assicurati per circa 3,5 miliardi di euro (6,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2016) in riduzione per effetto principalmente delle scadenze dei prodotti registrate nel periodo. La Riserva di Deferred Policyholder Liability (DPL), correlata alla variazione di fair value degli strumenti finanziari a copertura delle riserve riferite ai prodotti appartenenti alle gestioni separate, ammonta a 8,2 miliardi di euro, rispetto ai 9,3 miliardi di euro di inizio anno.
Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 160 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto al dato rilevato alla fine del 2016 (143 milioni di euro).
Con riferimento ai requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale Solvency II, entrata in vigore il 1° gennaio 2016, una preliminare indicazione della posizione di solvibilità del Gruppo Assicurativo Poste Vita al 31 dicembre 2017 evidenzia mezzi propri ammissibili per 8.519 milioni di euro, in crescita di circa 456 milioni di euro rispetto a 8.063 milioni di euro di fine 2016, stante i positivi effetti sul portafoglio titoli e sulle riserve assicurative derivanti dalle dinamiche dei mercati finanziari (riduzione dello spread sui titoli governativi e incremento dei tassi "risk free"). La positiva dinamica dei mezzi propri è stata, tuttavia, accompagnata da un incremento del requisito di capitale di 307 milioni di euro (dai 2.737 milioni di euro di fine 2016 ai 3.048 milioni di euro al 31 dicembre 2017) riferibile principalmente, stante la crescita del business, ad a un maggior assorbimento per rischi tecnici (per es. rischio di riscatto previsto dalla formula standard), parzialmente mitigato dalla politica di diversificazione degli investimenti adottata dalla Compagnia a partire dal primo trimestre e che si è tradotta in una riduzione complessiva del requisito patrimoniale per rischi di mercato. In relazione alle menzionate dinamiche, il coefficiente di solvibilità, seppur in flessione rispetto al dato di fine 2016 (passando dal 294% al 279% di fine dicembre 2017), continua a mantenersi su livelli ampiamente superiori rispetto ai vincoli regolamentari e alla media di mercato.
Nel mese di aprile 2016 Poste Vita ha deliberato la sottoscrizione di un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" e, in data 27 luglio 2016, la sottoscrizione di ulteriori 200 milioni di euro circa nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante II" (oggi, Italian Recovery Fund ). Entrambi i fondi, gestiti dalla Quaestio Capital Management SGR SpA, sono di tipo chiuso, riservati esclusivamente a investitori istituzionali e prevedono impieghi in strumenti finanziari emessi da istituti di credito nell'ambito di interventi di rafforzamento patrimoniale e/o in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane.
Al 31 dicembre 2017 le quote sottoscritte da Poste Vita richiamate dal Fondo Atlante ammontano a 239,6 milioni di euro, di cui 211,9 milioni di euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 27,7 milioni di euro allocati alla gestione del patrimonio libero della Compagnia, mentre per il Fondo Atlante 2 le quote sottoscritte e richiamate ammontano a 101,9 milioni di euro, interamente allocati alla gestione separata PostaValorePiù.
Con particolare riferimento alla valutazione del Fondo Atlante, la Compagnia già in sede di bilancio 2016 aveva provveduto a una svalutazione dell'investimento nella misura di circa il 50% (106 milioni di euro, di cui circa 93 milioni di euro riflessi nelle passività verso gli assicurati).
Successivamente, tenuto conto del valore unitario al 30 giugno 2017 della quota comunicato dalla Società di Gestione, che ha quantificato in circa l'80% la riduzione del valore nominale dell'investimento, il Gruppo ha ritenuto opportuno procedere alla svalutazione dell'ulteriore 50% dell'investimento, con la sola eccezione degli impieghi nel Fondo Atlante II.
Le rettifiche da valutazione intervenute nel 2017 per complessivi 105 milioni di euro (106 milioni nel 2016) sono state rilevate per una quota di 93 milioni di euro, riferita agli investimenti delle gestioni separate a riduzione delle passività differite verso gli assicurati e per una quota di 12 milioni di euro, riferita al patrimonio libero della Compagnia, negli oneri finanziari. La svalutazione complessiva rilevata nel biennio 2016/2017 ammonta dunque a 211 milioni di euro, di questi, gli oneri finanziari del patrimonio libero di PosteVita ammontano a 24 milioni di euro.
Per quanto attiene, invece al Fondo Atlante II, il valore unitario della quota comunicato dalla Società di Gestione al 30 giugno 2017 (ultimo dato disponibile) riflette il costo storico degli investimenti.
Il 22 ottobre 2014 il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea hanno approvato la Direttiva 2014/95/EU (Direttiva Barnier) riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario da parte delle imprese. La Direttiva nasce per migliorare l'uniformità e la comparabilità delle informazioni di carattere non finanziario, mappare e monitorare i rischi connessi alle attività aziendali e quindi facilitare l'accesso degli investitori a tali informazioni.
La Direttiva è stata recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs n. 254 del 30 dicembre 2016, che obbliga le imprese di grandi dimensioni che costituiscono enti di interesse pubblico di fornire una dichiarazione di carattere non finanziario "nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta".
La Dichiarazione non finanziaria (DNF o la "Dichiarazione") di Poste Italiane, predisposta per la prima volta con riferimento all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, ha l'obiettivo di assicurare la comprensione del modello organizzativo, delle attività, dei principali rischi e degli indicatori di prestazione del Gruppo relativamente agli aspetti ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'Azienda.
Di seguito si sintetizzano i principali temi di attualità riferibili alla sostenibilità d'impresa che, da un lato, costituiscono elementi essenziali di approfondimento della Dichiarazione non finanziaria e, dall'altro, sono parte dello scenario economico e sociale in cui il Gruppo Poste attua la sua mission e affronta le sfide di business.
Trasformazione digitale, globalizzazione, nuovi fenomeni demografici e stili di vita, cambiamenti climatici ed esaurimento delle risorse naturali, sono solo alcune delle tendenze in atto. Capire, interpretare e dare risposta a tali cambiamenti sociali, ambientali ed economici, integrando la sostenibilità nel business per migliorare la competitività e assicurare una redditività duratura creando valore condiviso, è la sfida delle aziende del terzo millennio.
La digitalizzazione è un elemento chiave per la modernizzazione e la sostenibilità del Paese poiché grazie alle nuove modalità di accesso alle informazioni e a prodotti e servizi contribuisce alla riduzione degli impatti ambientali e a soddisfare bisogni sociali, come l'inclusione. La trasformazione digitale, inoltre, ha un impatto straordinario sui modelli di business, operativi e di servizio nei diversi settori in cui il Gruppo opera. Nel comparto della corrispondenza e dei pacchi, per esempio, sono cambiati i modi di interagire con clienti e fornitori in filiere sempre più articolate e integrate da processi digitali automatizzati, per far fronte al fenomeno dell'e-commerce. In ambito finanziario e dei Pagamenti, Mobile e Digitale, nuove modalità di pagamento, transazioni più rapide ed efficienti, sicurezza e tutela dei dati personali sono state promosse con l'introduzione della direttiva Europea sul sistema dei pagamenti al dettaglio PSD2 (Payment Service Directive) in vigore da gennaio 2018.
Nel settore assicurativo l'internet delle cose (IoT)16 abilita nuovi modelli di offerta in ambito e-Health, Home Insurance e RC Auto. L'analisi dei Big Data, inoltre, ha un potenziale legato al monitoraggio dei dati comportamentali dell'assicurato che trova riscontro in polizze innovative e in servizi che puntano a migliorare la customer experience.
16 L'internet of things (IoT) è l'espressione utilizzata per definire l'insieme delle apparecchiature e dei dispositivi elettronici, diversi da PC, connessi a Internet (per es. automobili, sensori per il fitness, impianti di climatizzazione, ecc.).
La trasformazione digitale porta con sé la necessità di dotarsi di sistemi di protezione sempre più avanzati per contrastare il fenomeno della cybercrime attraverso strumenti, metodologie processi di cybersecurity a tutela di dati personali, servizi strategici e proprietà intellettuale di cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione. Per questo è fondamentale che le imprese adottino sistemi di prevenzione e di protezione adeguati a garantire la tutela dei propri asset tangibili e intangibili e dei propri stakeholder.
Crescita dell'aspettativa di vita, basso tasso di natalità e immigrazione sono fenomeni che stanno cambiando la società Italiana e l'approccio nello sviluppo di prodotti e servizi, in particolare nel settore bancario e assicurativo. L'immigrazione è un fenomeno strutturale per dimensioni e per incidenza nel tessuto economico e sociale del nostro Paese, mentre l'inclusione finanziaria costituisce una leva importante per accelerare il processo di integrazione degli immigrati. Il tasso di bancarizzazione della popolazione adulta in Italia è all'87% e la percentuale di cittadini stranieri adulti titolari di un conto corrente è del 73% (fonte: Banca Mondiale).
Salute e stili di vita sani sono alcune delle tematiche oggetto dei nuovi modelli nel settore assicurativo che si stanno affermando in Europa, basati su incentivi a comportamenti virtuosi dei clienti che possono generare impatti positivi sulla collettività e sui costi delle società assicurative.
Il mercato del lavoro è entrato nella "quarta rivoluzione industriale", un insieme di trasformazioni che grazie alla robotica, all'innovazione digitale e all'intelligenza artificiale, sta modificando non solo il modello del business delle imprese, ma anche le modalità di utilizzo del capitale umano. Le imprese si trovano oggi a dover gestire un "ecosistema" di persone complesso per effetto del progressivo slittamento dell'età pensionabile e del conseguente prolungarsi della permanenza nel mondo del lavoro, che comporta la compresenza di cinque generazioni che portano con sé valori, esperienze e aspirazioni differenti da gestire. Riconoscere e valorizzare ogni forma di diversità ha un obiettivo strategico che porta vantaggi in termini di clima interno, senso di appartenenza, produttività e innovazione.
Con l'accordo sul clima siglato a Parigi nel 2016, 195 Paesi si sono impegnati a mantenere l'aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto all'epoca preindustriale. Si stima che, per restare entro 1,5 gradi, si debbano tagliare le emissioni di 26 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente entro il 2030. Le imprese sono chiamate a valutare i possibili rischi e le opportunità (per es. efficienza energetica, mobilità sostenibile, finanziamenti e servizi assicurativi green) collegate al proprio business, tenendo conto delle evoluzioni del contesto nazionale e internazionale.
Il settore postale sta vivendo un continuo e rapido aumento dei volumi di pacchi in circolazione dovuto all'incremento dell'e-commerce e questo fenomeno incide sulla necessità di trasporti e logistica sostenibile per minimizzare le emissioni in atmosfera. Anche il segmento della corrispondenza, che ha registrato un progressivo declino dei volumi dovuto alla sostituzione dei tradizionali servizi postali fisici (cosiddetta esubstitution) con servizi elettronici e la creazione di nuovi servizi digitali innovativi quali, posta pubblicitaria on line e servizi di notifica elettronica, può certamente dare un contributo significativo alla riduzione dell'impatto ambientale.
Di fronte all'aggravarsi degli equilibri ecologici, alle persistenti sperequazioni sociali e ai processi di decrescita sostenibile, si sta assistendo a un rinnovamento dei modelli di business finalizzati alla creazione di valore condiviso. L'approccio Shared Value elaborato da Michael Porter, professore alla Harvard Business School, si fonda sul presupposto che sia necessario identificare un nuovo modello di capitalismo, assediato dalle crisi economico finanziarie dell'ultimo periodo storico. Le società che rivestono un ruolo di servizio pubblico sono,
per loro stessa missione, sempre più chiamate a ridefinire la produttività nella catena del valore e valutare forme di investimento che mirino a ottenere risultati positivi sia dal punto di vista finanziario, sia da quello sociale, ambientale e di supporto al sistema Paese. Negli ultimi anni l'impact investing, ossia gli investimenti fatti in società, organizzazioni e fondi con l'intento di generare un impatto sociale o ambientale misurabile e favorevole a fianco o in sostituzione di un rendimento finanziario17, sta diventando più affidabile, al punto che banche, compagnie di assicurazione e fondi pensione lo promuovono all'unanimità.
Poste Italiane ha avviato il percorso necessario per assicurare la conformità ai requisiti normativi previsti D.Lgs. 254/2016 che indica anche di esplicitare gli standard di rendicontazione - emanati da autorevoli organismi sovranazionali, internazionali o nazionali, di natura pubblica o privata - utilizzati al fine di adempiere agli obblighi di informativa non finanziaria. La scelta del Gruppo è stata quella di adottare l'approccio indicato dal Global Reporting Initiative (GRI), che rappresenta lo standard maggiormente utilizzato a livello internazionale in virtù del fatto che, oltre a coprire gli aspetti richiesti dalla direttiva europea, e conseguentemente dal Decreto 254, esprime il concetto di materialità, altro importante elemento di convergenza con il Decreto.
Nel corso del 2017 il Gruppo ha condotto un'analisi di materialità al fine di identificare i temi necessari ad assicurare la comprensione della propria attività, del suo andamento, dei risultati e dell'impatto prodotto. La materialità è di fatto la soglia oltre la quale un tema diventa sufficientemente importante da essere rendicontato. Il processo che ha portato alla definizione dei temi materiali è stato articolato in tre fasi:
• Posizionamento dei temi rilevanti all'interno della matrice di materialità e identificazione dei temi materiali. Di seguito è riportata la Matrice di materialità e la descrizione dei temi materiali identificati e utilizzati nella Dichiarazione Non Finanziaria a eccezione dei temi Sostenibilità economico-finanziaria e Corporate Governance che sono trattati all'interno della Relazione sulla Gestione e della Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari.
Gli impatti relativi ai temi materiali identificati sono tutti causati dall'organizzazione ad eccezione dei temi logistica sostenibile e salute e sicurezza che sono causati anche da fornitori che operano per conto di Poste Italiane su una parte significativa delle operations del Gruppo.
17 Cambridge Associates e Global Impact Investing Network (GIIN).

| Temi materiali | Descrizione sintetica | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Digitalizzazione e Innovazione | Dare risposta ai nuovi bisogni dei clienti attraverso l'innovazione dei prodotti e servizi offerti nonché dei processi e in particolare attraverso le opportunità offerte dalla digitalizzazione. |
||||
| Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e proteggere gli asset da attacchi cyber interni o esterni all'organizzazione. |
|||||
| Sicurezza Informatica e Continuità del Business |
Prevenire le interruzioni operative attraverso l'implementazione di piani di disaster recovery e promuovere la lotta contro il terrorismo grazie all'analisi dei dati. Pianificare la continuità del business attraverso la prevenzione e gestione delle interruzioni dei processi che possano determinare disagi ai clienti e ai business partner, nonché perdite di fatturato. |
||||
| Relazioni con le parti sociali | Instaurare relazioni con i sindacati, basate sui principi di correttezza e rispetto dei ruoli, con il fine di trovare soluzioni condivise finalizzate alla crescita, alla competitività e alla continuità del business. |
||||
| Salute e sicurezza | Assicurare ai lavoratori e ai clienti elevati standard di salute, sicurezza e security: - in tutte le sedi del Gruppo; |
||||
| - sui mezzi di trasporto utilizzati e dai fornitori per i servizi di recapito; | |||||
| - negli spostamenti in itinere del personale. | |||||
| Customer experience e Qualità dei prodotti |
Adottare modelli di servizio atti a promuovere la qualità dei prodotti e servizi offerti. L'ascolto sistematico, le indagini di soddisfazione e un'efficace gestione dei reclami, sono gli elementi da utilizzare per valorizzare la relazione con i clienti e rispondere alle loro necessità. Fornire un'esperienza unica e distintiva che vada oltre l'erogazione del prodotto o del servizio tradizionale. |
||||
| Per il Gruppo l'inclusione significa: | |||||
| - promuovere l'accesso ai servizi finanziari e assicurativi per le categorie maggiormente escluse; |
|||||
| Inclusione | - contribuire al processo di integrazione delle categorie più deboli; | ||||
| - promuovere l'accesso alle nuove tecnologie dell'informazione e l'alfabetizzazione digitale (per es. didattica 2.0 nelle scuole). |
|||||
| Logistica sostenibile | Assicurare soluzioni logistiche in grado di ridurre le emissioni in atmosfera e l'utilizzo di risorse naturali non rinnovabili con particolare riferimento al settore delle consegna della posta e dei pacchi. |
||||
| Capitale umano | Individuare i migliori talenti, promuovere percorsi formativi e strategie di valorizzazione e crescita professionale. Tutelare il patrimonio intellettuale del Gruppo, le competenze, il know how , le esperienze e la conoscenza organizzativa. |
||||
| Corporate Governance | Mantenere un sistema di Corporate Governance solido costituito da regole, norme, prassi e un sistema di controllo, per ridurre il rischio di comportamenti e decisioni che possano pregiudicare il valore dell'organizzazione e la performance operativa. Rispettare la normativa vigente in termini di lotta alla corruzione attiva e passiva in ogni sua forma. |
||||
| Green building | Ridurre al minimo gli impatti ambientali degli immobili del Gruppo con riferimento all'utilizzo di energia, consumi idrici, rifiuti e consumo di materie prime. Promuovere il green procurement integrando "criteri ambientali minimi" in tutte le fasi del processo di acquisto di beni e servizi. |
||||
| Gestione responsabile della catena d i fornitura |
Garantire comportamenti etici all'interno della catena di fornitura, con particolare riferimento a: compliance legislativa, misure per contrastare frodi e corruzione, condizioni di lavoro e salute e sicurezza, aspetti ambientali. |
||||
| Sostenibilità economico-finanziaria | Garantire risultati economici nel lungo periodo e tutelare la stabilità, solidità e redditività del Gruppo nel lungo periodo |
||||
| Investimenti e sviluppo prodotti ESG | Integrare la sostenibilità nello sviluppo di nuovi servizi e prodotti e inserire criteri "Environmental, Social, Governance" (ESG) negli investimenti per creare valore sociale e ambientale oltre alla redditività. |
Le modalità di dialogo e coinvolgimento degli stakeholder sono improntate al rispetto delle politiche e dei modelli di organizzazione di cui si è dotata Poste, indispensabili per guidare le relazioni con le differenti categorie di interlocutori, tenendo in considerazione le aspettative e integrandole con le strategie aziendali.
La tabella che segue mostra le principali categorie di stakeholder e le modalità di coinvolgimento, nonché le tipologie di attività attraverso cui Poste comunica e interagisce costantemente, in base a un approccio che considera legittimità della relazione, vicinanza, potere di influenza e impatti legati alla sua attività.
| Stakeholder | Modalità di coinvolgimento e comunicazione | ||
|---|---|---|---|
| Azionisti, Investitori e finanziatori e comunità finanziaria |
- Assemblea degli azionisti - Roadshow e incontri dedicati - Relazioni finanziarie e presentazioni periodiche - Relazione Corporate Governance - Sito web istituzionale - Comunicati stampa |
||
| Clienti | - Indagini periodiche di soddisfazione e di customer experience | ||
| Personale | - Strumenti di comunicazione interna (newsletter, intranet, mailing ecc) - Eventi interni e esterni dedicati ai dipendenti |
||
| Organizzazioni sindacali | - Incontri periodici - Contrattazione di primo e secondo livello |
||
| Fornitori | - Incontri specifici | ||
| Pubblica Amministrazione e Autorità Locali | - Incontri specifici - Convegni - Comunicazione istituzionale |
||
| Istituzioni Centrali, locali e internazionali Associazioni Nazionali/Internazionali di Settore e altre organizzazioni Autorità di controllo e regolamentazione |
- Comunicazioni periodiche - Incontri su temi specifici e partecipazione a gruppi di lavoro - Organizzazione di eventi e convegni su specifiche tematiche |
||
| Comunità locali | - Partnership - Progetti in favore della collettività, sponsorizzazioni, liberalità - Dialogo con le istituzioni locali |
||
| Media | - Comunicati stampa - Contatti in occasione del lancio di progetti rilevanti, pubblicazione di documenti, interviste, eventi |
[GRI 102-11; GRI 102-45; GRI 102-46; GRI 102-50 GRI 102-51 GRI 102-52 GRI 102-53 GRI 102-54]
La Dichiarazione non finanziaria consolidata (DNF o la "Dichiarazione") di Poste Italiane, predisposta per la prima volta con riferimento all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 in ottemperanza alle richieste del D.Lgs 254/2016, è stata oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 29 marzo 2018 e, ai sensi dell'art. 3, comma 10, del Decreto, è oggetto di separata attestazione di conformità da parte della società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers SpA.
Come già anticipato, lo standard di rendicontazione adottato per la redazione della DNF è il "GRI Sustainability Reporting Standards" secondo l'opzione core, pubblicato nel 2016 dal GRI – Global Reporting Initiative. Gli indicatori dello standard, che trovano corrispondenza con i temi materiali di Poste Italiane, sono segnalati all'inizio di ciascun capitolo e accanto ai titoli delle tabelle dei dati quantitativi collegati ai temi materiali.
È opportuno evidenziare che il modello organizzativo di funzionamento di Poste è funzionale allo sviluppo di sinergie in ambito Gruppo e prevede la focalizzazione di Poste Italiane SpA (la Capogruppo) sulle attività di indirizzo e coordinamento.
All'interno della DNF è utilizzato il termine "Poste Italiane", "Gruppo" o "Azienda" per indicare il Gruppo Poste Italiane.
L'implementazione degli obblighi previsti dal D.Lgs 254/2016 richiede l'applicazione di nuovi criteri e metodologie, che potrebbero basarsi su valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica specifica aziendale e su assunzioni che vengono, di volta in volta, considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni potrebbe influenzare i valori indicati nella DNF, pertanto la scelta di Poste Italiane è stata quella di avvalersi il meno possibile di indicatori stimati. I dati stimati riguardano alcune voci dei consumi energetici interni ed esterni all'organizzazione; in particolare i dati sui consumi di Energia Elettrica (per la salvaguardia e relativi ai Data Center non gestiti direttamente), del Gas Metano e del Teleriscaldamento delle strutture immobiliari del Gruppo, sono stati calcolati considerando i costi sostenuti e la tariffa media, mentre i consumi di Gasolio e Gpl sono stati stimati sulla base di dati storici e valori reali di scarico a serbatoio. I consumi collegati alla logistica sono tutti stimati sulla base delle percorrenze e/o dal consumo medio dei mezzi e dal carico trasportato, a eccezione delle auto aziendali.
Il Gruppo Poste Italiane monitorerà con particolare attenzione l'evoluzione normativa e interpretativa, nonché le migliori prassi di mercato che si renderanno progressivamente disponibili, valutandone i conseguenti eventuali effetti sulle possibili stime e sull'informativa contenuta nelle future dichiarazioni non finanziarie.
Il perimetro di rendicontazione include le società consolidate integralmente per la reportistica finanziaria e l'esercizio di rendicontazione è il 2017. In riferimento ai dati quantitativi è fornito un confronto con il 2016. Per ciascun tema materiale è stato riportato, quando presente, un modello aziendale di gestione e organizzazione, le politiche comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse e alcuni indicatori di prestazione di carattere non finanziario.
Il Gruppo Poste Italiane garantisce ai propri stakeholder una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi fissati dal Consiglio di Amministrazione, consapevole dei rischi che possono influenzare il raggiungimento di tali obiettivi e incidere sul valore dell'Azienda. I principali rischi connessi ai temi materiali e che derivano dalle attività del Gruppo sono illustrati nella tabella che segue.
| Temi materiali | Principali rischi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Digitalizzazione e Innovazione | Ritardata innovazione di prodotti e servizi offerti alla clientela e dei relativi processi operativi con conseguente percezione negativa dell'Azienda da parte degli stakeholder. |
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| Sicurezza Informatica e Continuità del Business |
Malfunzionamenti e/o carenze nella sicurezza dei sistemi informatici che possono determinare violazioni di dati personali, perdita o compromissione di informazioni, blocchi o rallentamenti operativi, disservizi alla clientela. |
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| Relazioni con le parti sociali | Rischi legati a stati di agitazione e scioperi sindacali che possono avere un impatto sulla continuità del business e sulla percezione dell' Azienda da parte degli stakeholder. |
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| Salute e sicurezza | Rischi di non conformità alle norme a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori che possono comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali a carico dell'Azienda. |
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| Customer experience e Qualità dei prodotti |
Limitata soddisfazione delle esigenze della clientela business e consumer, per i diversi prodotti e servizi, lungo tutto il ciclo di vita del cliente nonché inadeguata qualità erogata e mancato rispetto degli standard regolatori e contrattuali con conseguente pagamento di sanzioni e penali. |
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| Inclusione | Rischi connessi alla mancata attenzione alle tematiche relative all'inclusione con impatti negativi sulla reputazione dell'Azienda. |
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| Logistica sostenibile | Rischi connessi ad una inadeguata gestione dei processi logistico produttivi, anche in termini di sostenibilità ambientale, che potrebbero influenzare la percezione dell' Azienda da parte degli stakeholder. |
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| Capitale umano | Rischi connessi ad una mancata/inadeguata gestione del personale in termini di valorizzazione professionale, formazione, sviluppo. |
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| Corporate Governance | Rischi connessi ad un sistema di Corporate Governance non allineato con le leading practice di riferimento con impatti negativi sulla reputazione dell' Azienda. |
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| Green building | Rischi connessi ad una inadeguata gestione degli immobili del Gruppo, anche in termini di sostenibilità ambientale, che possono influenzare la percezione della società da parte degli stakeholder. |
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| Gestione responsabile della catena d i fornitura |
Rischi connessi a rapporti con fornitori con possibili impatti in termini di compliance e danni economici per comportamenti fraudolenti. |
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| Sostenibilità economico-finanziaria | reputation Deterioramento della dell'Azienda nella comunità finanziaria (società di rating, banche d'affari, analisti, etc.) che potrebbe comportare un impatto negativo sul titolo. |
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| Investimenti e sviluppo prodotti ESG | Rischi connessi ad un'inadeguata valutazione degli impatti sociali e ambientali nello sviluppo di nuovi prodotti/servizi, che possono influenzare la percezione dell' Azienda da parte degli stakeholder. |
Rispetto ai temi materiali identificati, il tema Investimenti e sviluppo prodotti ESG, che interessa in particolare le società del Gruppo Poste Vita e Banco Posta Fondi SGR, è quello che seguirà, rispetto ad altri, un più rilevante percorso di sviluppo nel breve/medio termine, peraltro in linea con le migliori best practices nazionali e internazionali.
La tabella che segue mostra il collegamento tra gli ambiti esplicitamente richiesti dal D.Lgs. 254 e le sezioni della DNF, in cui sono trattati.
| Ambiti D.Lgs 254/2016 art. 3 c.1 | Riferimenti | |||
|---|---|---|---|---|
| Consumi energetici, consumi idrici, emissioni GHG, emissioni inquinanti, altri aspetti ambientali. |
§ Green building § Logistica sostenibile | |||
| Aspetti attinenti alla gestione del personale, parità di | § Capitale umano | |||
| genere, convenzioni internazionali e sovranazionali in | § Relazioni con le parti sociali | |||
| materia di occupazione, dialogo con le parti sociali, impatto su salute e sicurezza, altri aspetti relativi al personale. |
§ Salute e Sicurezza | |||
| § Inclusione | ||||
| Rispetto dei diritti umani | § Gestione responsabile della catena di fornitura | |||
| Aspetti sociali | § Sicurezza informatica e continuità del business | |||
| § Customer Experience e Qualità dei prodotti | ||||
| § Digitalizzazione e Innovazione | ||||
| § Inclusione | ||||
| § Gestione responsabile della catena di fornitura | ||||
| Lotta alla corruzione attiva e passiva | §Lotta alla corruzione |
I 13 temi materiali, identificati in precedenza, sono stati raggruppati nelle tre aree valoriali che costituiscono la modalità con cui il Gruppo Poste sta integrando la sostenibilità nel suo core business, ossia:
e sono sintetizzati nella seguente tabella nelle macro-iniziative con cui si concretizzano nella operatività del Gruppo stesso.
| I temi che ci raccontano | Come si declinano | |||
|---|---|---|---|---|
| GUARDARE AL FUTURO | ||||
| Digitalizzazione e Innovazione | La trasformazione digitale La dematerializzazione dei Contratti e delle Transazioni La dematerializzazione delle comunicazioni La digitalizzazione dei rapporti tra cittadino e PA Centro Nazionale Accertamento Infrazioni per la Polizia Stradale (CNAI) |
|||
| Sicurezza Informatica e Continuità del Business | Il piano permanente per la sicurezza Le attività per il contrasto al cybercrime e per l'innovazione in ambito security I piani per la continuità del business |
|||
| Customer Experience e Qualità dei prodotti | Il rapporto con le associazioni dei consumatori A contatto con la clientela I tempi di attesa in Ufficio Postale |
|||
| Corporate Governance | Lotta alla corruzione Whistleblowing Il Comitato controllo, rischi e sostenibilità |
|||
| Sostenibilità economico-finanziaria | Relazione sulla Gestione: - Andamento economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo - Risultati economici per settori di attività |
| DARE VALORE ALLE PERSONE | |||
|---|---|---|---|
| Relazioni con le parti sociali | Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Permessi Sindacali Tutele sindacali Enti Bilaterali Dialogo Sociale Europeo Rafforzamento dei processi di smistamento e recapito |
|
|---|---|---|
| Salute e sicurezza | La sicurezza sui mezzi di trasporto La sicurezza negli Uffici Postali La sicurezza Nazionale La formazione del personale in materia di sicurezza Infortuni sul lavoro |
|
| Capitale umano | I numeri del personale di Poste Italiane Attività di sviluppo Programmi per la formazione professionale |
|
| Gestione responsabile della catena di fornitura | Infortuni sul lavoro Le clausole etico sociali e ambientali nei contratti Appalti Verdi Trasparenza |
|
| PRENDERSI CURA DEL MONDO CHE CI CIRCONDA | ||
| Pari opportunità di accesso ai servizi | ||
| L'integrazione culturale | ||
| L'inclusione finanziaria dei cittadini in difficoltà | ||
| L'inclusione dei minori | ||
| Il Risparmio che fa Scuola | ||
| Inclusione | L'inclusione dei clienti senior | |
| L'inclusione assicurativa | ||
| L'inclusione di genere | ||
| La commissione pari opportunità | ||
| L'inclusione del personale con disabilità | ||
| I consumi energetici e le emissioni | ||
| Le collaborazioni a livello internazionale | ||
| Logistica sostenibile | Gestione dei rifiuti | |
| Acqua | ||
| Postel, i materiali utilizzati | ||
| Logistica della corrispondenza e dei pacchi | ||
| I numeri della flotta | ||
| Green building | La logistica in appalto | |
| La flotta per il trasporto aereo di Mistral Air | ||
| Mobility management | ||
| Investimenti e sviluppo prodotti ESG | Da definire nel prossimo piano di sostenibilità |
Dare risposta ai nuovi bisogni dei clienti attraverso l'innovazione dei prodotti e servizi offerti nonché dei processi e in particolare attraverso le opportunità offerte dalla digitalizzazione.
In un contesto di cambiamento che richiede di evolvere il proprio business, ma soprattutto di porre attenzione al cliente, Poste ha avviato un importante percorso di trasformazione digitale che sta coinvolgendo tutto il Gruppo, alla luce delle complessità e della varietà dei settori in cui opera. A tal fine ha quindi individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema. La rilevanza attribuita agli aspetti legati all'innovazione e digitalizzazione dei processi aziendali e dei prodotti e servizi erogati, è confermata dalla mission del Gruppo che si pone come motore di sviluppo inclusivo per il Paese, accompagnando cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale offrendo servizi di qualità, semplici, trasparenti e affidabili.
L'impegno verso l'innovazione digitale trova una sua traduzione concreta nel Piano Industriale Deliver 2022, con cui è stata presentata la nuova organizzazione aziendale con l'istituzione del nuovo settore operativo Pagamenti, Mobile e Digitale creato per poter rispondere al meglio alla sfida competitiva che si aprirà con l'entrata in vigore della nuova direttiva europea PSD2.
Le iniziative in campo digitale migliorano l'efficienza dei processi e la qualità percepita dalla clientela, permettendo di ridurre gli impatti ambientali collegati, per esempio, agli spostamenti e al consumo di carta.
Il Digital rappresenta oggi una leva cruciale nella relazione con i consumatori che interagiscono con Poste Italiane in modalità multicanale, sia fisicamente attraverso la rete dei 12.822 Uffici Postali e i 28.635 Portalettere, sia da PC tramite il sito internet e dalle App per smartphone o tablet.
Il percorso di trasformazione digitale ha l'obiettivo di valorizzare la rete degli Uffici Postali, sviluppare modalità di accesso multicanale e strumenti per interpretare e anticipare i bisogni della clientela, qualificare l'Azienda come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione, favorire l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale. I principali servizi che negli ultimi anni l'hanno resa concreta riguardano.
| Categoria | 2016 | 2017 |
|---|---|---|
| Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (mln) | 12,5 | 15 |
| Identità digitali rilasciate (mln) | 0,6 | 1,8 |
| Download App Postepay (*) (mln) | 4,4 | 6,1 |
| Download App Bancoposta (*) (mln) | 2,1 | 3 |
| Download App Ufficio Postale (*)(mln) | 0,8 | 1,8 |
| Download App PosteID (*) (mln) | 0,7 | 1,4 |
| Download App PosteMobile (**) (mln) | 2,0 | 2,7 |
| Operazioni effettuate dai canali digitali consumer (web e app) (***) (mln) | 33 | 39 |
| Focus – Clienti Poste Vita | ||
| Clienti Gruppo Assicurativo Poste Vita registrati all'area riservata (n.) | 316.436 | 417.657 |
| Utenti che utilizzano i servizi Poste vita e Poste assicura attraverso device mobili (%) | 28,1 | 31,6 |
(**) I Dow nload delle app fanno riferimento agli utenti iOS, Android e Windw s che hanno scaricato l'app dal lancio della prima versione fino alla data (31.12.2016 e 31.12.2017).
indicata (31.12.2016 e 31.12.2017).
(***) Comprendono Bonifici SEPA ed Esteri e per detrazioni, Postagiro, RAV, F24, Ricarica Postepay, Moneygramr, Girofondi, Ricariche telefoniche.
Il progetto Gestione Elettronica Contratti e Transazioni (GECT) si pone l'obiettivo di realizzare processi completi di lavorazione in modalità elettronica, che consentano di eliminare la stampa e la conservazione cartacea di milioni di pagine di atti in Ufficio Postale e di notificare ai clienti la propria copia contrattuale tramite email attraverso l'introduzione di originali elettronici sottoscritti con firma elettronica e conservati a norma. Nel corso del 2017 sono state estese le modalità di dematerializzazione a nuovi contratti e transazioni.
A fine 2017 le nuove modalità di gestione dematerializzata sono state estese a 9.943 Uffici Postali (78%) e circa 5mila Sale consulenza (75%) e riguardano oggi il 90% delle principali pratiche effettuate dai clienti e il 96% delle transazioni corrispondenti.
I vantaggi per l'ambiente sono un minor consumo di risorse (carta) e produzione di rifiuti (toner), una riduzione dell'energia utilizzata per le stampe e delle emissioni di CO2. In termini di migliore efficienza operativa, una maggior velocità di consultazione dei documenti e circolarizzazione delle informazioni e la diminuzione dei tempi di risposta per verifiche e accertamenti. Per il cliente la dematerializzazione comporta una semplificazione del processo di stipula dei contratti (per es. apertura in tempo reale del conto corrente).
La dematerializzazione delle pratiche e delle transazioni corrispondenti
| Tipologie di pratiche (dati in migliaia) |
2016 | 2017 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| N. Pratiche | % dematerializzate | N. Pratiche % dematerializzate | |||
| Buoni | 819 | 89% | 1.289 | 94% | |
| Conti Correnti | 705 | 84% | 417 | 86% | |
| Libretti | 417 | 78% | 674 | 93% | |
| Postepay Evolution * | - | - | 1.227 | 91% | |
| Polizze Vita* | - | - | 274 | 70% | |
| MiFID | 1.270 | 96% | 2.571 | 96% | |
| Poste Mobile | 22 | 44% | 815 | 70% | |
| Totale Pratiche ** | 3.233 | 89% | 7.267 | 90% | |
| Transazioni corrispondenti *** | 2016 | 2017 | |||
| Totale Transazioni (mln) | 28,0 | 31,5 | |||
| Totale Transazioni elettroniche (mln) | 27,0 | 30,3 | |||
| Transazioni dematerializzate (%) | 96,4% | 96,2% |
* Servizi di dematerializzazione attivati nel secondo semestre 2016
** l'incremento dei volumi di pratiche dematerializzate nel biennio 2016 e 2017 è legato all'aumento degli Uffici Postali abilitati (circa 8.000 nel 2016 e circa 10.000 nel 2017) e dei nuovi ambiti contrattuali attivati.
*** l'incremento dei volumi delle transazioni elettroniche nel biennio 2016 e 2017 è riconducibile alla "digitalizzazione" di alcune operazioni con conseguente eliminazione della ricevuta. Nel corso del 2017, infatti, i volumi delle operazioni digitalizzate sono stati pari a circa 30 milioni.
Postel SpA è la società del Gruppo che opera nel settore dei servizi di comunicazione per le aziende e la Pubblica Amministrazione, offrendo una gamma completa di servizi di stampa e imbustamento della corrispondenza (mass printing), di gestione elettronica documentale, direct marketing e commercial printing. Postel mette a disposizione dei clienti una piattaforma tecnologica per la digitalizzazione delle comunicazioni e dei processi di gestione documentale, che consente la dematerializzazione e l'elaborazione elettronica dei documenti, dalla ricezione, creazione, fascicolazione e classificazione alla loro archiviazione e custodia, indipendentemente dalla modalità e dalla molteplicità dei canali con cui arrivano in Azienda.
Le comunicazioni vengono archiviate elettronicamente presso il Data Center Postel e rese disponibili al destinatario. La dematerializzazione della corrispondenza consente in ogni fase di verificare e monitorare la ricezione dei documenti inviati.
Inoltre il servizio di Ritiro Digitale permette al destinatario di ritirare anche in digitale, in alternativa al processo fisico, la propria comunicazione inviata mediante posta raccomandata e non consegnata per assenza del destinatario.
Poste Italiane, che svolge una funzione di intermediazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione, nell'ottica di una semplificazione dei rapporti, opera come "Identity Provider", attraverso il servizio di Identità digitale PosteID abilitato al Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID).
Il servizio Identità Digitale PosteID abilitato a SPID consente ai titolari di creare un 'profilo' digitale per accedere a tutti i servizi online e alle APP di Poste Italiane e ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni e dei fornitori privati aderenti a SPID. L'Identità Digitale PosteID abilitato SPID può essere richiesto online da tutti i cittadini italiani maggiorenni che sono stati riconosciuti de visu presso gli Uffici postali di Poste Italiane perché hanno acquistato in precedenza un prodotto es. finanziario BancoPosta, oppure in possesso della Carta nazionale dei Servizi (CNS), della Carta di Identità Elettronica (CIE), della firma digitale oppure, previa registrazione online, direttamente in Ufficio Postale, non ultimo a Domicilio mediante il portalettere dotato di palmare, per i cittadini privi di uno strumento di identificazione online riconosciuto.
La rete Sportello Amico è presente su 5.734 Uffici Postali (45%) e offre servizi come il pagamento dei ticket sanitari, la stampa dei certificati anagrafici, il rilascio visure catastali e il rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno Elettronico (PSE). Nel 2017 sono state gestite 894mila richieste di permessi di soggiorno successivamente dematerializzate e trasmesse alle Questure di competenza.
Centro Nazionale Accertamento Infrazioni per la Polizia Stradale (CNAI): Il Gruppo svolge un'attività di supporto alla Polizia Stradale nella gestione dell'intero processo sanzionatorio relativo alle infrazioni provenienti da sistemi di rilevazione automatica (Tutor) mettendo a disposizione una piattaforma informatica a supporto dell'Amministrazione per la completa digitalizzazione di tutte le pratiche in ingresso; questa piattaforma, consentendo la riduzione dei tempi di lavorazione degli atti, riduce quindi i tempi di risposta ai ricorsi e contribuisce all'ottimizzazione delle risorse dell'Amministrazione Pubblica.
Il CNAI gestisce mediamente 1.200 pratiche al giorno, di cui il 60% cartacee e il 40% PEC, per un totale annuo di oltre 700mila verbali.
Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e proteggere gli asset da attacchi cyber interni o esterni all'organizzazione. Prevenire le interruzioni operative attraverso l'implementazione di procedure per la gestione degli incidenti di sicurezza e piani di disaster recovery in un'ottica di prevenzione e gestione delle interruzioni dei processi che possano determinare disagi ai clienti e ai business partner, nonché perdite di fatturato.
Poste Italiane ha da sempre considerato la sicurezza informatica e la continuità del business come componenti prioritarie e strategiche per la natura dei servizi offerti e l'elevato numero di clienti serviti. Pertanto ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.
Il principale obiettivo nella gestione della sicurezza informatica è garantire adeguati livelli di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati e dei servizi erogati. Per perseguire l'obiettivo sono state adottate, oltre alle misure tecnologiche, anche disposizioni organizzative e di regolamentazione dei processi operativi, a garanzia di un idoneo livello di protezione a cui si aggiunge un costante flusso informativo verso gli organismi di controllo interno e/o verso le Autorità di riferimento.
A presidio dei rischi relativi alla sicurezza delle informazioni e ai sistemi informativi, nell'ambito della funzione Tutela Aziendale:
Il framework di sicurezza informatica adottato da Poste Italiane si articola attraverso diversi livelli di intervento:
Nel dettaglio, la Policy di Sicurezza Informatica racchiude le direttive strategiche per la gestione della sicurezza informatica che tutte le società del Gruppo hanno declinato rispetto alle specificità del proprio business. La politica definisce gli obiettivi di sicurezza e i requisiti di conformità a livello normativo e di adesione volontaria a standard e best practice di settore. A partire da questa politica è stato definito un sistema documentale che definisce: i requisiti e le regole di sicurezza, gli standard tecnici/organizzativi, le procedure e istruzioni in cui vengono esplicitate le modalità operative dei processi di sicurezza e i dettagli sui compiti e le attività effettuate dal personale operativo.
Poste Italiane ha ricevuto la certificazione del proprio sistema di gestione integrato dei processi di erogazione dei servizi IT e Sicurezza, secondo le norme internazionali ISO 27001 (Sicurezza IT), ISO 20000 (Processi IT), ISO 9001 (Qualità).
L'analisi del rischio informatico ha l'obiettivo di identificare e valutare i potenziali scenari di compromissione della riservatezza, integrità e disponibilità delle risorse ICT a supporto dei servizi di business. La metodologia è strutturata in più macro-fasi che coinvolgono l'identificazione degli ambiti di analisi e del correlato perimetro degli asset, l'identificazione e valutazione degli impatti, delle minacce e delle vulnerabilità, il calcolo del rischio potenziale, del rischio effettivo e il trattamento del rischio residuo.
Con particolare attenzione al perimetro della Circolare 285/13 di Banca d'Italia, è stato condotto l'aggiornamento annuale dell'analisi del rischio informatico per il perimetro degli asset ICT di BancoPosta includendo il focus sugli asset a supporto dei servizi di Pagamento via Internet in ottemperanza all'Orientamento 2.1 emanato dall'Autorità Bancaria Europea (EBA).
L'attività ha portato successivamente alla redazione del Rapporto Sintetico sull'analisi del rischio informatico 2017 che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste italiane nel mese di dicembre.
Attraverso l'attività di Security by Design il Gruppo individua i requisiti per la progettazione di un nuovo servizio o la modifica di servizi esistenti atti a garantire la tutela delle risorse ICT su tutta la catena del valore. In merito agli aspetti riconducibili alla Security by Design, sono stati forniti requisiti di sicurezza per oltre un migliaio di iniziative di sviluppo.
Inoltre, sono stati forniti requisiti di sicurezza non solo informatica, ma anche di processo per l'erogazione di nuovi prodotti e servizi di business in fase di "Service Creation", tra cui SPID, nuovo portale Poste.it Business e Personal Financial Management nell'APP BancoPosta.
In ottemperanza alla normativa vigente in materia di sicurezza dei dati, prevenzione e contrasto dei reati informatici, è stato inoltre istituito un apposito presidio di Incident Handling per la prevenzione, gestione ed escalation degli incidenti di sicurezza informatica che comportino danni al patrimonio informativo aziendale, violazione di policy interne e/o della normativa e la perdita, modifica o divulgazione non autorizzata o l'accesso indebito ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati. La gestione degli incidenti di sicurezza informatica è formalizzata in un'apposita procedura operativa che prevede il monitoraggio e il trattamento dell'incidente di sicurezza.
Per la tutela della privacy Poste ha adottato misure di sicurezza preventive per ridurre al minimo i rischi di distruzione, perdita, accesso non autorizzato, trattamento non consentito dei dati personali, in ottemperanza ai requisiti del D.Lgs. 196/2003.
GRI 418-1 Violazione della privacy e fuoriuscite dei dati
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Numero totale di reclami ricevuti per violazione della privacy | 12 | 6 |
| Numero di reclami ricevuti da terzi e riconosciuti dall'organizzazione | 12 | 6 |
| Numero di reclami ricevuti da parte di organismi di regolamentazione | 0 | 0 |
| Numero totale di fuoriuscite, furti di dati dei clienti, perdite dei dati dei clienti identificati | 0 | 0 |
Il Piano Permanente di Sicurezza (PPS) 2015-2019, rivisto e aggiornato annualmente, redatto per la gestione delle attività, iniziative e progetti di sicurezza informatica rilevanti per la protezione delle risorse ICT e per l'adeguamento delle contromisure previste dalle diverse normative e standard di riferimento, ha carattere permanente in funzione della continua evoluzione dei rischi IT e contempla sia attività processive, sia progetti per l'implementazione di infrastrutture tecnologiche trasversali a supporto di tutti i servizi erogati. Nel 2017 sono state gestite e monitorate una serie di iniziative progettuali nell'ambito degli 11 cantieri in cui è organizzato il piano permanente consentendo di portare a termine diverse iniziative:
Oltre ai progetti implementativi, tra le iniziative portate a regime, si annoverano:
L'Azienda negli ultimi anni ha dato vita a tre poli tecnologici per garantire e monitorare la Cyber Security:
Il Computer Emergency Response Team (CERT) di Poste Italiane è costituito da una squadra di esperti di sicurezza e ha il compito di coordinare tutte le attività di risposta alle emergenze informatiche. Il CERT si rivolge sia a specialisti della sicurezza e a grandi organizzazioni, sia a clienti e a consumatori ai quali offre la sua esperienza e competenza per garantire un corretto utilizzo della rete Internet. In particolare, il Centro si occupa di prevenzione, analisi e protezione dalle minacce informatiche; coordina tutte le attività di risposta alle emergenze informatiche e costruisce relazioni con i privati finalizzate allo scambio reciproco di conoscenza nell'ambito della Cyber Security. A titolo esemplificativo, l'attività di Information Sharing nel corso dell'anno 2017 ha reso possibile la condivisione di informazioni utili in merito a minacce di recente scoperta con relativi Indicatori di Compromissione (IoC), relativamente a minacce, attacchi e vulnerabilità specifiche di potenziale impatto sulle infrastrutture e gli asset aziendali.
Il Security Innovation Lab creato a Trento in collaborazione con il nodo italiano di EIT Digital – core partner dell'European Institute of Innovation and Technology (EIT) – si occupa di ricerca applicata e ha avviato numerose iniziative progettuali nell'ambito dei programmi Europei FP7 - The 7th Framework Programme (Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico) - ed Horizon 2020 – Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione (2014-2020).
Il Distretto Tecnologico Cyber Security di Cosenza nato nell'ambito del Programma Operativo Nazionale "Ricerca e competitività 2007-2013" finanziato dal MIUR. Il suo scopo è realizzare soluzioni per la protezione dei pagamenti elettronici. Obiettivo primario del Distretto è studiare, definire e implementare modelli, metodologie e prototipi evolutivi per l'analisi delle minacce cyber e la protezione dei dati personali, al fine di innalzare le capacità di difesa e di risposta di Poste e garantire una gestione efficace ed efficiente degli aspetti relativi alla privacy all'interno del Gruppo, anche in virtù dell'emanazione del Regolamento Europeo 2016/679 sulla Protezione dei Dati.
Negli ultimi anni, inoltre, Poste Italiane ha attivato numerosi progetti in materia di sicurezza informatica finanziati attraverso programmi Europei, tra cui il progetto "Waffle" nell'ambito dell'iniziativa Europea Eit Digital 2017 per la prevenzione contro gli attacchi di "phishing" mirati a indurre gli utenti a rivelare informazioni confidenziali, per poi rubare loro l'identità.
L'obiettivo è gestire, in ottica non solo di protezione ma anche e soprattutto di prevenzione, i nuovi rischi emergenti in un contesto che richiede, per la crescita del business, prodotti, processi e servizi con caratteristiche inedite, nuove tecnologie e un'elevata competitività. La partecipazione a tali progetti ha comportato vantaggi di natura tecnologica, procedurale ed economica, oltre a consentire l'inclusione di Poste in un network di oltre 50 partner, nei diversi paesi membri, tra cui Università e centri di ricerca, istituzioni pubbliche (Ministeri e Agenzie) e imprese private.
L'impegno di Poste Italiane nella Cyber Security si traduce anche nella partecipazione a organizzazioni internazionali del settore, tra cui l'European Electronic Crime Task Force (EECTF)18 e il Global Cyber Security Center (GCSEC)19 .
Nel corso del 2017 l'Azienda ha organizzato anche diverse attività di formazione che si sono svolte con 7 workshop che hanno riguardato il nuovo Regolamento Privacy con i relativi adempimenti, l'Information Resilience e la protezione del business, Internet of Things, il fattore umano e la Cyber Security, open data e data science, la sicurezza nella nuova banca digitale e infine il tema della fiducia nell'era digitale.
Il Gruppo ha sviluppato e mantiene attivi ai sensi della circolare della Banca D'Italia 285/13:
18 Fondata nel 2009 da Poste Italiane, d'intesa con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno e la United States Secret Service, con l'obiettivo di costruire un'alleanza strategica a livello europeo per reprimere e perseguire penalmente le attività connesse ai crimini informatici.
19 Organizzazione senza scopo di lucro, creata per promuovere la sicurezza informatica in Italia e nel resto del mondo. Il Centro, è stato fondato e finanziato da Poste Italiane e da altre aziende associate.
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Investimenti (mln euro) | 4,1 | 3,6 |
| Esercitazioni (n.) | 4 | 5 |
| n. persone coinvolte | 180 | 180 |
| Servizi su Mainframe (servizi Open in elaborazione) coperti da piani di disaster recovery (%) | 100% | 100% |
Gli investimenti si riferiscono ai progetti di Business Continuity Management e Adeguamento disaster recovery tecnologico
Adottare modelli di servizio atti a promuovere la qualità dei prodotti e servizi offerti. L'ascolto sistematico, le indagini di soddisfazione e un'efficace gestione dei reclami, essenziali per valorizzare la relazione con i clienti e rispondere alle loro necessità. Fornire un'esperienza unica e distintiva che vada oltre l'erogazione del prodotto o del servizio tradizionale.
L'approccio alla qualità di Poste Italiane si fonda sui principi di semplificazione e trasparenza delle informazioni alla clientela, uguaglianza e imparzialità del servizio a tutti i clienti senza alcuna discriminazione.
Poste Italiane ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.
L'obiettivo è garantire un riscontro qualificato e competente alle esigenze della clientela e del mercato, attraverso l'adozione di soluzioni tecnologiche e organizzative. L'impegno verso la qualità e la Customer Experience trova una sua traduzione concreta nelle aree di responsabilità assegnate all'interno dell'organizzazione. Al fine di rafforzare il presidio della qualità dei prodotti è stata istituita la funzione Affidabilità Aziendale responsabile, tra l'altro, di verificare l'effettiva rispondenza dei processi operativi e commerciali ai livelli di servizio dichiarati negli indicatori di qualità e performance.
In tutti i settori in cui opera il Gruppo, è stato adottato un sistema di gestione della qualità conforme allo standard internazionale ISO 9001.
Nel 2015 sono stati introdotti in azienda due nuovi indicatori di Customer Experience: il Net Promoter Score (NPS) per misurare le performance delle business unit (Bancoposta, Posta Comunicazione e Logistica e Poste Vita) e il Customer Effort Score (CES) per il monitoraggio dei canali (uffici postali, call center e web).
A fronte delle indicazioni provenienti dalle survey dei clienti, viene svolta un'analisi dettagliata e un elenco di priorità, utile per la pianificazione delle attività finalizzate al miglioramento.
In azienda, inoltre, si è strutturato un processo di Customer Centred Design volto a ottenere un'interazione semplice ed efficace per gli utenti sui vari touchpoint (dal layout degli Uffici Postali alle App e al web), che vede il Cliente al centro dell'attività di progettazione, coinvolgendolo sin dall'inizio attraverso analisi delle esigenze, verifica del concept e usabilità dei prototipi realizzati.
Il miglioramento della qualità dei processi a presidio della relazione con i clienti è stato integrato dal 2016 con la metodologia Lean Six Sigma, basata sull'analisi di una grande quantità di dati e sull'utilizzo di strumenti statistici per l'identificazione delle cause dei problemi riscontrati dai clienti.
| 2017 | 2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Prodotto | Consegna entro | Obiettivo | Risultato | Obiettivo | Risultato |
| Posta 1 - Prioritaria | 1 giorno | 80,0% | 82,2% | 80,0% | 83,9% |
| Posta 1 - Prioritaria | 4 giorni | 98,0% | 99,1% | 98,0% | 99,2% |
| Posta 4 - Ordinaria (1) | 4 giorni | 90,0% | 91,2% | 90,0% | 96,0% |
| Posta Massiva | 4 giorni | 90,0% | 96,7% | 90,0% | 97,0% |
| Posta Raccomandandata | 4 giorni | 90,0% | 95,1% | 90,0% | 97,0% |
| Posta Assicurata | 4 giorni | ||||
| Pacco Ordinario | 4 giorni | 90,0% | 92,2% | 90,0% | 96,8% |
| 90,0% | 99,6% | 90,0% | 99,8% |
(1) Elaborazione su dati certificati da IZI su incarico AGCom.
Poste Italiane e i rappresentanti delle 19 Associazioni dei consumatori che aderiscono alla Consulta delle Associazioni hanno firmato nel 2011 un Accordo quadro, rinnovato nel 2014, che ha definito le regole di confronto e ha istituito il Cantiere consumatori, un tavolo permanente di consultazione avente l'obiettivo di migliorare costantemente la qualità dei prodotti e dei servizi offerti. L'Accordo garantisce stabilità nelle relazioni con le Associazioni dei consumatori, aumentando il dialogo e la collaborazione. Il tavolo di lavoro permanente ha dato vita a diversi progetti di informazione congiunta verso la clientela, riguardo tematiche importanti come nuovi prodotti, tariffe e riorganizzazioni del servizio, mentre le procedure di conciliazione hanno continuato a essere uno strumento di gestione bonaria del contenzioso. Dal 2015 in poi le conciliazioni fanno parte del sistema di gestione del contenzioso dell'AGCom e sono inserite nell'elenco delle procedure ADR (Alternative Dispute Resolution) riconosciute dalla legge, anche nei confronti dell'Unione Europea. Nell'ultimo biennio le procedure di conciliazione delle società del Gruppo hanno prodotto complessivamente 3.043 domande di conciliazione di cui 2.452 sono state discusse. Considerando l'esito della discussione nell'ultimo biennio, nel 75% dei casi è stato raggiunto un accordo fra le parti.
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Conciliazioni discusse su prodotti Postali Retail | 678 | 831 |
| di cui conciliate | 88% | 84% |
| Conciliazioni discusse su prodotti Postali Business | 37 | 94 |
| di cui conciliate | 68% | 88% |
| Conciliazioni discusse su prodotti Bancoposta | 352 | 370 |
| di cui conciliate | 51% | 49% |
| Conciliazioni discusse su prodotti PosteMobile | 17 | 38 |
| di cui conciliate | 71% | 61% |
| Conciliazioni discusse su Fondo Immobiliare IRS | n.a. | 35 |
| di cui conciliate | n.a. | 100% |
| Totale conciliazioni discusse | 1.084 | 1.368 |
| di cui conciliate | 811 | 1.022 |
La collaborazione del cliente tramite la presentazione di un reclamo è essenziale per individuare e rimuovere le cause che hanno provocato il disagio e porre in essere gli interventi correttivi necessari al miglioramento dei processi. Tutte le società del Gruppo hanno implementato procedure specifiche che definiscono i principi e le regole di gestione dei reclami approvate e riviste periodicamente dai Consigli di Amministrazione.
Il Contact Center "Poste Risponde" ha gestito nel 2017 circa 26 milioni di contatti (21 milioni di contatti nel 2016). L'assistenza viene erogata su servizi finanziari e postali, servizi assicurativi e previdenziali e servizi di telefonia mobile. Nel 2017 sono stati dedicati due nuovi numeri verdi per l'assistenza ai clienti e agli Uffici Postali Start-up di Carta Salute e sono state condotte campagne di caring con circa 15mila chiamate finalizzate a conoscere il punto di vista su particolari processi di post-vendita.
Nel 2017 Poste ha firmato, insieme ad altre 12 grandi aziende, il Protocollo d'intesa sui call center che definisce le buone pratiche sociali e commerciali per gestire i servizi di contatto con la propria clientela, in via diretta o indiretta. L'obiettivo è limitare la delocalizzazione "fissando all'80% la soglia minima dei servizi erogati in Italia" prevedendo anche che "il 95% delle attività svolte in via diretta sia effettuato in Italia entro sei mesi dalla stipula e che per i nuovi contratti almeno l'80% dei volumi in outsourcing sia effettuato sul territorio italiano".
| Uffici postali | 2016 | 2017 |
|---|---|---|
| Reclami pervenuti (n.) | 9.880 | 10.096 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | n.d. | 32 |
| Corrispondenza | ||
| Reclami pervenuti (n.) | 96.177 | 89.681 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 22 | 34 |
| Pacchi | ||
| Reclami pervenuti (n.) | 92.300 | 122.580 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 21 | 14 |
| Reclami Servizi Finanziari | ||
| Reclami pervenuti* | 60.961 | 76.107 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 35 | 21 |
| Reclami Servizi Assicurativi | ||
| Reclami pervenuti (n.) | 3.658 | 2.577 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 16 | 16 |
| Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (n.) | 299 | 169 |
| Reclami Poste Mobile | ||
| Reclami pervenuti telefonia mobile** (n.) | 141.356 | 33.098 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | 12 | 3 |
| Reclami pervenuti telefonia fissa (n.) | n.a. | 469 |
| Tempo medio di risposta (gg.) | n.a. | 6 |
* L'aumento dei reclami (non sono compresi nei dati esposti i ricorsi agli organismi stragiudizievoli Arbitro Bancario Finanziario (ABF) e Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) di BancoPosta si è verificato in particolare sui prodotti: Libretti di risparmio, per la diminuzione dei tassi di interesse e per un aumento delle richieste di giacenze ISEE; carte prepagate per la progressiva introduzione delle Postepay evolution che consentono maggiori servizi ai clienti; Buoni Fruttiferi Postali, per diverse attese di rendimento da parte dei clienti.
** L'elevato volume dei reclami della telefonia mobile 2016 è legato a disservizi tecnici che si sono verificati in coincidenza con i primi trial di migrazione massiva dei clienti dalla piattaforma ESP a FULL. Nel 2017 i reclami sono diminuiti grazie ad alcuni interventi, effettuati già a partire dalla fine del 2016.
Il nuovo gestore attese, presente su 2.948 Uffici Postali (23%) è un sistema multicanale che consente di contrarre i tempi di erogazione e fruizione dei servizi programmando le priorità e i flussi in base al numero degli utenti in coda. La nuova tecnologia consente di utilizzare diversi canali di accesso all'Ufficio Postale tra cui il Totem per la scelta del servizio, il lettore delle carte BancoPosta, Libretto e Impresa, i canali digitali (App e sito web) per la prenotazione degli appuntamenti e la scansione del QR Code per il ritiro della corrispondenza e dei pacchi in giacenza.
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Tempo medio di attesa negli Uffici Postali (minuti) | 8,61 | 8,97 |
| Clienti serviti entro 15 minuti (%) | 82,9 | 81,9 |
| Soddisfazione dei clienti per il tempo di attesa (1-10) * | 7,9 | 8,0 |
| Soddisfazione complessiva dei clienti per l'esperienza nell'Ufficio Postale * | 8,4 | 8,7 |
* Fonte: Barometro uffici postali 2017, 5.069 interviste a frequentatori degli uffici postali, Doxa
Rispettare la normativa vigente in termini di lotta alla corruzione attiva e passiva in ogni sua forma.
La corruzione rappresenta un ostacolo intollerabile all'efficienza del business e alla leale concorrenza. Poste Italiane ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema. A tal proposito, si è dotata di una funzione di Fraud Management e Security Intelligence che rappresenta il punto di riferimento operativo e funzionale delle strutture aziendali per le segnalazioni di eventi illeciti o sospetti tali e assicura costantemente un servizio antifrode impegnato su più fronti: analisi e valutazione dei rischi di frode, collaborazione diretta con le Forze dell'Ordine, Polizia Giudiziaria, Autorità Giudiziaria; supporto alle altre funzioni aziendali quali business e antiriciclaggio; approfondimenti di Digital Forensics per eventi informatici; realizzazione di iniziative progettuali volte a garantire il miglioramento dei livelli di sicurezza ed il presidio delle attività di prevenzione, mitigazione e contrasto delle frodi; attività di rilevazione, monitoraggio e contrasto degli attacchi fraudolenti ai clienti dei servizi digitali e sul canale fisico; attività di monitoraggio e blocco delle transazioni sospette/fraudolente; reportistica mirata al monitoraggio dei livelli di performance e all'andamento delle frodi; supporto specialistico antifrode per analisi e definizione di requisiti di sicurezza rispetto a nuovi prodotti e servizi. Inoltre, fornisce supporto all'Organismo di Vigilanza nell'ambito delle indagini sulle segnalazioni di reati previsti dal D.Lgs 231/01.
In linea con le best practices nazionali e internazionali e il quadro normativo/regolatorio di riferimento, la funzione Controllo Interno, nel biennio 2016/2017, ha analizzato in fase di risk assessment il 100% dei processi identificando 30 processi a rischio di corruzione, tra cui il processo acquisti, la finanza aziendale e la gestione delle risorse umane.
Inoltre, la Funzione Controllo Interno, svolgendo attività di audit, ha garantito sui processi a rischio di corruzione diversi gradi di copertura che nello specifico nel 2017 hanno raggiunto anche il 94%.
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Alta copertura | 67% | 94% |
| Media copertura | 33% | 3% |
| Bassa copertura | 0% | 3% |
Numero totale di dipendenti coinvolti in attività di formazione specifica su temi di anticorruzione*
* La copertura rappresenta l'incidenza complessiva delle attività di audit sui processi aziendali
| 2016 | 2017 |
|---|---|
| 99.963 | 56.052 |
| 179 | 261 |
| 12.441 | 6.726 |
| 87.343 | 49.065 |
*E' stata considerata formazione anticorruzione quella contenuta sull'argomento all'interno del corso on line "Il D.Lgs. 231/'01.
Il whistleblower è il lavoratore che decide di segnalare una condotta illecita o un pericolo che potrebbe danneggiare l'organizzazione di cui è venuto a conoscenza durante l'attività lavorativa. Assicurare le dovute misure di tutela e, ancor di più, incentivare la denuncia da parte dei lavoratori possono essere determinanti per contrastare i fenomeni corruttivi.
Poste Italiane ha adottato delle linee guida (disponibili sul sito internet della Società www.posteitaliane.it) volte a disciplinare il sistema interno relativo al whistleblowing, anche in forma anonima, di atti o fatti riferibili a:
L'obiettivo è favorire la diffusione di comportamenti etici in ambito lavorativo, rafforzare il rispetto delle norme e il governo societario, nonché tutelare gli investitori e le categorie di soggetti fruitori dei servizi offerti. Le linee guida adottate sono tese a garantire la riservatezza dei dati personali del segnalante e del presunto responsabile della violazione, ferme restando le regole che disciplinano le indagini o i procedimenti avviati dall'autorità giudiziaria in relazione ai fatti oggetto della segnalazione.
La segnalazione può avvenire - anche in forma anonima - tramite posta tradizionale all'indirizzo: Comitato Valutazione Segnalazioni, Viale Europa n. 175 00144 Roma o attraverso l'indirizzo di posta [email protected]. Il processo di gestione delle segnalazioni è presidiato dal Comitato Valutazione Segnalazione (il "Comitato" o "CVS"), coordinato dalla funzione Controllo Interno, che esegue tutte le attività istruttorie, valuta le verifiche da compiere, le funzioni aziendali da coinvolgere nelle analisi e nell'archiviazione garantendo la confidenzialità delle informazioni e predisponendo una reportistica periodica riguardante le segnalazioni ricevute. Gli esposti gestiti dal Comitato nel 2017 sono risultati privi di fondamento, mentre nel 2016 in 1 caso ne è stata riscontrata la validità. Si trattava di una segnalazione riguardante le frodi nel processo di monitoraggio della qualità del recapito oggetto di audit mirato da parte della funzione Controllo Interno che ha riscontrato alcune responsabilità individuali e consentito all'Azienda di adottare gli opportuni provvedimenti.
Segnalazioni gestite dal Comitato Valutazione [GRI 205-3]
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Segnalazioni gestite (n.) | 282 | 290 |
| di cui in ambito corruzione (n.) | 23 | 23 |
| di cui risultate fondate (n.) | 1 | 0 |
Instaurare relazioni con i sindacati, basate sui principi di correttezza e rispetto dei ruoli, con il fine di trovare soluzioni condivise finalizzate alla crescita, alla competitività e alla continuità del business.
Il Rapporto tra Poste Italiane e le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) si basa su un sistema di relazioni articolato su contrattazione, confronto, consultazione e informazione periodica e preventiva, nel rispetto di quanto siglato nei contratti collettivi che si applicano alle società del Gruppo e che coprono il 100% dei dipendenti. Il CCNL di Poste Italiane copre circa il 95% dei dipendenti, mentre SDA e Mistral Air hanno autonome regolamentazioni contrattuali.
Nel rispetto delle attività di condivisione con le OO.SS, l'8 febbraio 2018 è stata sottoscritta l'Ipotesi di Accordo di riorganizzazione delle attività di Recapito.
Tale riassetto organizzativo verrà realizzato nel corso degli anni 2018 e 2019. Le Parti hanno inoltre definito le modalità per la gestione delle eccedenze occupazionali rinvenienti dal processo di riorganizzazione, escludendo il ricorso alle procedure di licenziamento collettivo ex artt. 4 e 24 della legge n. 223/91.
L'accordo rappresenta uno dei principali elementi che abilitano il raggiungimento delle efficienze previste nel Piano Strategico Deliver 2022 garantendo la crescita, competitività e continuità del business.
Come anticipato, il 30 novembre 2017 è stato sottoscritto il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale non dirigente della durata triennale (decorrenza 1° gennaio 2016 - 31 dicembre 2018). Sotto il profilo economico è stato definito l'incremento dei minimi tabellari ed è stato riconosciuto un importo a titolo di una tantum a copertura della "vacatio" contrattuale. Sul piano normativo sono state apportate alcune revisioni al testo contrattuale che recepiscono modifiche legislative intervenute e sono stati sottoscritti due importanti protocolli su "appalti" e "molestie e violenza nei luoghi di lavoro". Sotto il profilo relazionale è stato modificato l'assetto della contrattazione nazionale e aziendale/territoriale con relativa precisazione delle materie oggetto della contrattazione stessa ed è stato recepito il testo unico sulla rappresentanza siglato tra Confindustria e OO.SS. il 10 gennaio 2014. Infine, è stato rafforzato il sistema di partecipazione sia attraverso la riconfigurazione del Comitato Nazionale Gruppo Poste (in precedenza denominato Osservatorio Paritetico Nazionale), sia attraverso l'introduzione di un nuovo organismo in materia di assistenza sanitaria integrativa.
In data 7 febbraio 2017 è stata sottoscritta con le OO.SS. l'intesa di rinnovo dei permessi sindacali retribuiti, ai sensi dell'art. 30 L. 300/70. L'accordo ha validità triennale (2017-2019) e ha definito, rispetto all'anno 2016, una riduzione complessiva nel triennio del monte ore attribuito alle OO.SS. di circa 66mila ore.
In data 30 novembre 2017, contestualmente al rinnovo del CCNL, è stato sottoscritto l'accordo che disciplina i limiti percentuali della tutela e agibilità delle rappresentanze sindacali unitarie e aziendali e dei dirigenti delle OO.SS. stipulanti il CCNL. L'accordo, che ha la medesima durata del CCNL, prevede che la tutela della c.d. "intrasferibilità" si applichi anche ai dirigenti delle OO.SS. nella misura massima del 3,3% degli iscritti in ciascuna Unità Produttiva.
Nel 2017 è proseguita l'attività dell'Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione del personale che ha contribuito alla condivisione e presentazione di diversi progetti, mentre sono stati sottoscritti gli accordi che hanno consentito all'Azienda di accedere ai finanziamenti erogati da Fondimpresa.
E' altresì proseguita l'attività dell'Organismo Paritetico Nazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in ordine alla uniforme e corretta applicazione degli orientamenti inerenti alla sicurezza e salute dei lavoratori, con particolare riguardo ai temi relativi ai nuovi criteri per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato. Dialogo Sociale Europeo [GRI 102-13]
Il gruppo di lavoro "Training, Health & Safety" del Comitato Dialogo Sociale per il settore postale europeo presieduto da Poste Italiane, ha continuato l'implementazione del progetto "Promoting Social Dialogue in the postal sector in an enlarged Europe". L'iniziativa, finanziata dalla Commissione Europea, mira alla diffusione della conoscenza del dialogo sociale europeo presso le aziende postali e le Organizzazioni Sindacali europee, nonché all'analisi dell'impatto della digitalizzazione nel settore postale, con particolare riferimento ai programmi di formazione e di riqualificazione.
In relazione alla commessa "Amazon", e in particolare alla gestione dell'incremento dei volumi del prodotto Promopacco Plus, il 4 agosto 2017 è stato sottoscritto un verbale di accordo per il rafforzamento dei processi di smistamento e recapito. L'intesa ha introdotto nuove articolazioni orarie da concordare in successive intese a livello territoriale.
Assicurare ai lavoratori e ai clienti elevati standard di salute, sicurezza e security in tutte le sedi del Gruppo; sui mezzi di trasporto utilizzati e dai fornitori per i servizi di recapito; negli spostamenti in itinere del personale.
Poste Italiane considera la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro un valore fondamentale, al quale tutte le persone devono ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane. Poste Italiane ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.
Il Gruppo adotta tutte le misure necessarie per ridurre incidenti, infortuni sul lavoro e malattie professionali, promuovendo il benessere psicofisico delle persone attraverso politiche e programmi di prevenzione e campagne di informazione e sensibilizzazione. SDA e Postel hanno ricevuto la certificazione OHSAS 18001 del proprio sistema di gestione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che prevede il coinvolgimento delle strutture centrali e territoriali e identifica ruoli e responsabilità nell'attuazione degli adempimenti. Nel corso del 2017 il modello datoriale è stato ridefinito suddividendo la Società in 7 Unità Produttive (in luogo delle precedenti 5), identificandone i responsabili pro-tempore nei Datori di Lavoro come definito dal D.Lgs 81/2008 e s.m.i.
La policy della salute e sicurezza di Gruppo definisce gli elementi cardine del sistema di gestione, tra cui:
A partire dalla policy di Gruppo ciascun datore di lavoro ha approvato la politica per la propria unità produttiva, rendendola disponibile a tutti i lavoratori
Nel corso del 2017 è stato siglato un importante Accordo Quadro con il Ministero dell'Interno, volto a consolidare il rapporto di collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni in materia di sicurezza per prevenire e contrastare illeciti quali frodi e attacchi informatici perpetrati ai danni degli utenti dei servizi finanziari, postali, logistici e assicurativi offerti dal Gruppo.
Poste Italiane, nell'ambito del processo di ammodernamento della propria flotta aziendale, è impegnata nella progressiva introduzione di veicoli dotati del sistema "Black Box", costituito da apparati tecnologici finalizzati alla raccolta dei dati necessari per identificare la posizione geografica del veicolo, rilevare i sinistri e ricostruirne la dinamica, le soste per il rifornimento, la lettura del badge del dipendente per la presa del veicolo e l'entrata e uscita del veicolo dall'officina. Questo dispositivo consente anche di monitorare la scadenza degli interventi manutentivi dei veicoli e di effettuarne una puntuale programmazione. Il sistema "Black Box" è anche un utile deterrente contro i furti dei veicoli e conseguenti danni o disagi causati ai clienti.
Per quanto riguarda gli adempimenti normativi sulla Sicurezza Aerea applicati alla flotta di Mistral Air, nel 2017 è stato richiesto il rinnovo della Certificazione di Agente di Handling Aeroportuale che consente di svolgere i servizi di assistenza a terra di posta in siti interni o esterni all'aeroporto. Tale certificazione, unitamente a quella di Agente Regolamentato, consente di effettuare controlli di sicurezza sulle merci e sulla posta, per garantire la sicurezza delle persone e impedire la commissione di atti illeciti sugli aeromobili.
Le strategie, le metodologie e le misure di sicurezza fisica messe in campo per la protezione dei dipendenti e degli asset aziendali sono volte a limitare l'esposizione ad attacchi criminosi e hanno effetti positivi sulle condizioni di sicurezza degli ambienti lavorativi e delle aree aperte al pubblico. Nel corso dell'esercizio 2017 sono proseguite le iniziative utili a garantire una gestione unitaria dei servizi di vigilanza e portierato, estendendo l'ambito di competenza a tutto il Gruppo in relazione alle specifiche esigenze delle singole Società. In particolare, sono proseguite le attività di potenziamento della sicurezza degli Uffici Postali, con l'integrazione e la sostituzione di impianti di allarme e di videosorveglianza tecnologicamente avanzati, nonché attraverso l'implementazione dei sistemi di protezione antirapina, e di adeguamento immobiliare degli edifici, per elevarne il livello di sicurezza fisica e renderli funzionali alla fornitura dei nuovi apparecchi ATM.
All'interno del Campus Tecnologico di Poste Italiane è presente il Business Control Center (BCC) dove vengono controllati i processi di business per prevenire danni e malfunzionamenti, garantire la qualità dei servizi e tutelare transazioni, prodotti, clienti e dipendenti. All'interno della "Security room" vengono individuati e bloccati i tentativi di frode sia on line sia all'interno degli Uffici Postali, in modo da garantire la sicurezza virtuale e fisica dei clienti. Inoltre, le sedi aziendali vengono tenute sotto controllo tramite una rete di tele e video-sorveglianza. Il sistema permette di filtrare le segnalazioni ricevute e per le quali viene richiesto il supporto delle forze dell'ordine.
Poste è destinataria dei messaggi di allerta emessi dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile nazionale ed è inserita nei principali strumenti di pianificazione delle emergenze, come il programma nazionale di soccorso per il rischio sismico e il piano di emergenza per l'area vesuviana-flegrea. Il Gruppo riceve anche i messaggi di allerta meteo dal Centro Funzionale Centrale per il rischio idrogeologico e idraulico, assicurando un'attività di informazione e prevenzione sul territorio.
Con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 febbraio 2017, Poste Italiane è stata inoltre inserita nel Sistema d'allertamento nazionale dei maremoti generati da sisma (SIAM - pubblicata in G.U. Il 6 giugno 2017) che assicura il recepimento e la gestione, nel proprio ambito di competenza, delle allerte diramate dal Dipartimento della Protezione Civile.
Poste Italiane ha posto in essere ogni necessario allineamento alla normativa, garantendo continuità alle campagne formative già in essere e implementando nuove metodologie didattiche per migliorare il livello qualitativo dell'erogazione, con particolare riferimento ai dirigenti e preposti che rivestono ruoli centrali dell'organizzazione della sicurezza. A questo particolare target sono stati rivolti interventi formativi basati su tecniche di gestione d'aula innovative per sviluppare ulteriore consapevolezza del ruolo. Sono state inoltre rafforzati i percorsi destinati alle squadre d'emergenza. Nel corso del 2017 sono state erogate complessivamente circa 400mila ore di formazione in materia di Sicurezza sul lavoro.
L'Azienda ha infine definito un piano d'Informazione (art. 36 del Testo Unico 81/08) focalizzato sul consolidamento delle conoscenze delle misure di tutela previste dal Documento di Valutazione dei rischi veicolato a tutti i lavoratori appartenenti alle principali Unità Produttive di Poste Comunicazione e Logistica e Mercato Privati (sono stati inviati i vademecum informativi a oltre 100mila dipendenti).
La lavorazione più soggetta a infortuni è quella del recapito, nel cui ambito l'attività a maggior rischio è rappresentata dall'utilizzo di motomezzi.
Nel 2017 è proseguitala seconda attività di "Verifica Operativa/Sensibilizzazione SSL" prevista nel "Piano delle Verifiche e dei Controlli SSL", che ha visto coinvolti 18 Uffici Postali tra i principali per dimensioni e numero di addetti al recapito, oltre a 50 Centri di Distribuzione tra quelli con gli indici di frequenza infortunistica più alti. Tale attività di sensibilizzazione è stata affiancata da Audit tecnici in materia SSL (aspetti impiantistico/strutturali) presso 122 siti operativi e direzionali distribuiti su tutto il territorio nazionale e da 59 audit sui sistemi di gestione adottati secondo la norma OHSAS 18001.
Dati relativi agli infortuni* [GRI 403-2]
| 2016 | 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| Uomini | Donne | Uomini | Donne | |
| Numero di infortuni | 3.515 | 3.631 | 3455 | 3488 |
| Numero di decessi sul lavoro | 1 | 0 | 1 | 2 |
| Casi di malattie professionali | 9 | 12 | 14 | 10 |
| 2016 | 2017 | |||
| Tasso di frequenza** | 35,07 | 34,96 | ||
| Tasso di gravità*** | 1,20 | 1,18 | ||
| Tasso di frequenza delle malattie professionali**** | 0,10 | 0,12 |
* Non sono inclusi gli infortuni in itinere. Il numero di infortuni e gli indici infortunistici non includono i dati della società Mistral Air Srl, per la quale sono riportati solo i casi di malattie professionali.
** n. di infortuni/ore lavorate x 1.000.000.
*** n. di giorni di assenza per infortunio/ore lavorate x 1.000
**** numero di malattie professionali/ore lavorate x 1.000.000
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Caduta da motomezzo | 1.705 | 1.760 |
| Incidente con mezzo aziendale | 844 | 733 |
| Investito da auto | 28 | 30 |
| Incidente con mezzo privato | 47 | 63 |
| Caduta e/o movimento inopportuno | 2.117 | 2.182 |
| Aggressione | 539 | 544 |
| Movimentazione manuale carichi | 376 | 320 |
| Rapina | 337 | 216 |
| Schiacciamento/contusione | 953 | 867 |
| Altre cause | 200 | 228 |
| Totale | 7.146 | 6.943 |
Individuare i migliori talenti, promuovere percorsi formativi e strategie di valorizzazione e crescita professionale. Tutelare il patrimonio intellettuale del Gruppo, le competenze, il know how, le esperienze e la conoscenza organizzativa.
Poste Italiane mette a disposizione dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione il patrimonio di competenze ed esperienze delle proprie persone, che presidia attraverso linee guida per la valorizzazione dei talenti e la formazione professionale. Pertanto ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.
L'obiettivo è costruire un'organizzazione nella quale ciascuno possa accedere a un percorso di arricchimento professionale, in cui il singolo partecipa in prima persona con responsabilità e coinvolgimento allo sviluppo del Gruppo, comportandosi eticamente e garantendo centralità del cliente e qualità del servizio.
Il Codice Etico, in uso da anni, sancisce l'impegno a garantire un ambiente di lavoro improntato a valori di rispetto dei diritti e della libertà delle persone, pari dignità sociale senza discriminazioni per ragioni di nazionalità, lingua, sesso, razza, credo religioso, appartenenza politica e sindacale, condizioni fisiche o psichiche. Il Gruppo favorisce inoltre la partecipazione a iniziative di volontariato d'impresa in collaborazione con la fondazione PosteInsieme Onlus.
Il rispetto del Codice Etico è verificato anche per il tramite dall'analisi e valutazione delle segnalazioni di violazione del Codice stesso. Tali attività sono effettuate con il supporto delle funzioni aziendali interessate (Controllo Interno e Corporate Affairs /GRG-Fraud Management e Security Intelligence). Il Codice Etico è inoltre parte integrante e sostanziale del Modello Organizzativo adottato in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 231/2001. [GRI 102-16]
Gruppo Poste Italiane
| Numero dei dipendenti (*) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Medio | Puntuale | ||||
| Organico stabile | 2016 | 2017 | 31/12/2016 | 31/12/2017 | |
| Dirigenti | 773 | 732 | 748 | 699 | |
| Quadri | 16.113 | 15.859 | 15.807 | 15.481 | |
| Impiegati | 119.772 | 114.767 | 115.947 | 111.251 | |
| Totale unità a tempo indeterminato | 136.658 | 131.358 | 132.502 | 127.431 | |
| Contratti di apprendistato | 32 | 12 | 23 | 4 | |
| Totale organico stabile | 136.690 | 131.370 | 132.525 | 127.435 | |
| Organico flessibile | 2016 | 2017 | 31/12/2016 | 31/12/2017 | |
| Contratti di somministrazione | 11 | 27 | 3 | 50 | |
| Contratti a tempo determinato | 4.545 | 6.643 | 4.211 | 9.070 | |
| Totale organico flessibile | 4.556 | 6.670 | 4.214 | 9.120 | |
| Totale organico stabile e flessibile | 141.246 | 138.040 | 136.739 | 136.555 |
(*) Dati espressi in full time equivalent .
Con 136.555 dipendenti FTE (full time equivalent) impiegati sul territorio nazionale, Poste Italiane è il primo datore di lavoro in Italia. L'organico del Gruppo è composto da 72.307 donne e 64.248 uomini di cui il 93% impiegati con contratto a tempo indeterminato. Come si evince dalla tabella sotto riportata, nel 2017 è stato fatto maggiore ricorso a contratti a tempo determinato rispetto al 2016; ciò riflette specifiche esigenze di efficienza organizzativa del settore postale legate ai picchi stagionali e alla necessità di specifici Uffici e zone. Il part time è una tipologia contrattuale molto utilizzata sia per motivi di efficienza organizzativa che di conciliazione vita lavoro in particolare dalle donne. L'incidenza del personale femminile tra i quadri e dirigenti è pari al 45%.
| 2016 | 2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di contratto | Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale |
| Stabile * | 61.916 | 70.609 | 132.525 | 58.812 | 68.623 | 127.435 |
| Flessibile | 2.539 | 1.675 | 4.214 | 5.436 | 3.684 | 9.120 |
| Totale ** | 64.455 | 72.284 | 136.739 | 64.248 | 72.307 | 136.555 |
| Full time | 62.686 | 68.102 | 130.788 | 62.557 | 68.256 | 130.813 |
| Part time | 3.280 | 7.084 | 10.364 | 3.133 | 6.828 | 9.961 |
| Totale *** | 65.966 | 75.186 | 141.152 | 65.690 | 75.084 | 140.774 |
* Include i dipendenti a tempo indeterminato e i contratti di apprendistato
** Dati espressi in FTE
*** Include i dipendenti a tempo determinato e i contratti di somministrazione lavoro. I dati si riferiscono al calcolo delle teste al 31/12 (Headcount)
| 2016 | 2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale | |
| Dirigenti | 565 | 189 | 754 | 527 | 182 | 709 |
| < 30 anni | - | - | - | - | - | - |
| 30 - 50 anni | 38,6% | 40,2% | 39,0% | 35,3% | 37,4% | 35,8% |
| > 50 anni | 61,4% | 59,8% | 61,0% | 64,7% | 62,6% | 64,2% |
| Quadri | 8.608 | 7.210 | 15.819 | 8.381 | 7.109 | 15.490 |
| < 30 anni | 0,2% | 0,2% | 0,2% | 0,3% | 0,2% | 0,3% |
| 30 - 50 anni | 36,4% | 37,9% | 37,1% | 37,0% | 38,8% | 37,9% |
| > 50 anni | 63,4% | 61,9% | 62,7% | 62,7% | 61,0% | 61,9% |
| Impiegati | 55.282 | 64.884 | 120.166 | 55.340 | 65.016 | 120.356 |
| < 30 anni | 5,9% | 3,6% | 4,7% | 7,9% | 4,5% | 6,1% |
| 30 - 50 anni | 40,3% | 48,0% | 44,4% | 41,2% | 47,2% | 44,4% |
| > 50 anni | 53,8% | 48,4% | 50,9% | 50,9% | 48,3% | 49,5% |
* Dati espressi in FTE
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Laurea | 11,7% | 12,2% |
| Diploma | 70,6% | 70,8% |
| Licenza media | 17,5% | 16,8% |
| Licenza elementare | 0,2% | 0,2% |
| TOTALE | 100% | 100% |
Nell'ambito della strategia del Piano Risorse Umane è prioritario garantire il governo dei processi di nomina su ruoli critici per il business attivando sistemi per individuare, valutare e coltivare i migliori talenti all'interno della popolazione aziendale. In tale contesto e in coerenza con quanto indicato nelle Linee Guida di Sviluppo delle persone del Gruppo, sono proseguite le attività del Programma di Orientamento Professionale (POP) e del Managerial Lab (MLAB), che hanno coinvolto complessivamente 459 persone in attività di assessment, laboratorio delle competenze, feedback ai capi, coaching con l'obiettivo di monitorare e sviluppare il potenziale gestionale e professionale dei giovani Impiegati e il potenziale manageriale dei quadri best Perfomer. E' proseguita la valutazione del potenziale dei dirigenti attraverso il programma Leadership Assessment, che ha coinvolto 18 risorse a completamento della prima sessione del 2016. Sono state avviate due edizioni pilota del progetto Poste Innovation Storm, un Hackathon, che hanno coinvolto circa 100 talenti impegnati nell'ideazione di progetti innovativi a supporto del cambiamento. E' stata inoltre condotta una campagna di mappatura delle competenze tecnico specialistiche (Skill Up) dei responsabili dei Centri di Distribuzione, che ha coinvolto 468 risorse nell'ambito di 33 percorsi di Individual Business Coaching dedicati a manager in sviluppo. Sono stati svolti incontri di Management Review con tutti i responsabili di funzione per identificare le migliori risorse per la definizione dei piani di successione alle posizioni di II livello e alla pianificazione di azioni di crescita e di sviluppo individuale.
Il processo di valutazione delle prestazioni relativo al 2016 e condotto nel 2017 ha coinvolto tutta la popolazione di Poste Italiane (circa 135mila valutazioni complessive) e 8.300 valutatori. Nel periodo luglio-settembre 2017 è stato poi introdotto il feedback intermedio, quale fase innovativa del processo. Per la prima volta, tutti i valutati hanno potuto accedere alla propria scheda di valutazione tramite la bacheca aziendale. E' stato inoltre attivato un progetto pilota che, oltre alla valutazione del capo diretto, ne ha introdotta una da parte dei colleghi con significative relazioni organizzative.
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Dirigenti | 84% | 98% |
| Quadri | 93% | 100% |
| Impiegati | 90% | 99% |
| Totale | 90% | 99% |
| 2016 | 2017 | |
| Sviluppo di giovani talenti (POP) | 356 | 299 |
| Valorizzazione dei quadri in sviluppo (MLAB) | 132 | 160 |
| Valutazione del potenziale dei Dirigenti (Leadership assessment) | 43 | 18 |
| Skills assessment* | n.a. | 468 |
| *Programma introdotto nel 2017 |
Nel 2017 sono state gestite oltre 3,8 milioni di ore di formazione distinte tra:
Per i neo-assunti è stata prevista la partecipazione al percorso formativo "Sistema InPoste" con l'obiettivo di favorire la conoscenza e la comprensione del Gruppo, dei suoi business, della cultura organizzativa, e di agevolare l'inserimento.
| 2016 | 2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Uomini | Donne | Totale | Uomini | Donne | Totale | |
| Dirigenti | 30 | 36 | 32 | 27 | 29 | 28 |
| Quadri | 40 | 45 | 42 | 52 | 64 | 57 |
| Impiegati | 17 | 21 | 19 | 21 | 27 | 24 |
Ore medie di formazione dei dipendenti per genere e inquadramento professionale GRI 404-1
Nel 2017 Poste Italiane ha mantenuto azioni orientate a consolidare il sistema di welfare, con costanti interventi a favore delle fasce deboli e attenzione ai temi ad alta rilevanza sociale. Il CCNL del personale non dirigente di Poste Italiane SpA e delle società del Gruppo che rientrano nel suo campo di applicazione, siglato con tutte le Organizzazioni Sindacali in data 30 novembre 2017 ha introdotto alcune importanti novità tema di welfare sanitario e previdenziale, consentendo a tutti i lavoratori a tempo indeterminato (compresi gli apprendisti e i neoassunti che abbiano completato l'eventuale periodo di prova) di aderire - a totale carico dell'Azienda - al pacchetto base del Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa PosteVitaFondosalute che copre diverse prestazioni essenziali quali il ricovero in Istituto di cura, l'indennità sostitutiva giornaliera per i grandi interventi chirurgici, la diagnostica di alta specializzazione e le visite specialistiche ambulatoriali. Il nuovo CCNL prevede inoltre un incremento (in vigore da dicembre 2018) del contributo aziendale per la pensione integrativa (Fondoposte) sempre più necessaria nella vita lavorativa delle future generazioni e rispetto al delicato capitolo della tutela in caso di malattia.
Nel corso del 2017 sono proseguite le azioni di sostegno a gravi esigenze personali e familiari in applicazione delle linee guida aziendali anche attraverso l'erogazione di sussidi. E' proseguito altresì il progetto "PosteOrienta", con la realizzazione di seminari di orientamento scolastico e professionale dedicati ai figli dei dipendenti e l'attivazione di un portale interattivo che ha contribuito a supportare 800 giovani nel compiere le proprie scelte di studio e di lavoro. L'Azienda ha avviato il progetto «I campioni dell'alternanza» sottoscrivendo un protocollo d'intesa con il MIUR per promuovere l'alternanza scuola lavoro. Nell'area dei servizi alla persona sono state condotte campagne tematiche e sottoscritti circa 120 accordi per la fruizione di prodotti e servizi a condizioni agevolate, con specifica attenzione ai servizi per la salute e campus estivi per bambini e ragazzi. Sono state realizzate iniziative dedicate alla prevenzione che hanno consentito a 270 dipendenti in 9 città di accedere a visite specialistiche gratuite. E' proseguita l'organizzazione di soggiorni estivi curati da un team di operatori specializzati a cui hanno partecipato 40 figli con disabilità dei dipendenti.
Garantire comportamenti etici all'interno della catena di fornitura, con particolare riferimento a: compliance legislativa, misure per contrastare frodi e corruzione, condizioni di lavoro e salute e sicurezza, aspetti ambientali.
Relazioni commerciali improntate alla trasparenza e all'eticità negoziale possono contribuire ad accrescere l'efficacia dei processi aziendali e la competitività. In quest'ottica è stato definito già da anni un Codice di Comportamento destinato a orientare le relazioni con i fornitori e i partner e a promuovere la diffusione dei principi etici e di responsabilità sociale nella catena di fornitura anche incentivando il conseguimento di certificazioni di qualità (ISO 9001), certificazioni ambientali (es. ISO 14001), sociali (SA 8000) e correlate alla sicurezza e alla salute dei lavoratori (OHSAS 18001). Lo sviluppo di relazioni trasparenti e durevoli con i fornitori rappresenta un obiettivo da perseguire nell'ottica del miglioramento del servizio offerto e più in generale nell'interesse del Sistema Paese. Il Codice di Comportamento fornitori e partner costituisce, inoltre, uno degli strumenti di presidio aziendale ai fini della prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs n. 231/01.
Poste Italiane in qualità di "Impresa Pubblica" operante nei settori speciali applica le regole dell'evidenza pubblica, ai sensi del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs 50/2016, come modificato dal D.Lgs 56/2017 cd "decreto correttivo), per l'affidamento degli appalti destinati ai "Servizi Postali" di cui all'art. 120 del Codice stesso.
L'entrata in vigore delle nuove regole, avvenuta per il decreto Correttivo il 20 maggio 2017, ha richiesto l'aggiornamento dell'impianto procedurale e regolamentare degli acquisti, oltre che della documentazione di gara e degli standard contrattuali.
A novembre 2017 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato il Regolamento Interno per le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture e ha completato l'aggiornamento delle proprie procedure interne, che disciplinano il processo di acquisto sia relativamente agli Appalti soggetti al Codice dei contratti Pubblici, ai sensi del Codice stesso, che relativamente agli appalti esclusi dall'ambito di applicazione del Codice.
Queste procedure costituiscono, congiuntamente al Codice laddove applicabile, il principale presidio di governance e compliance normativa degli affidamenti di Poste Italiane.
Le procedure di affidamento vengono di norma effettuate attraverso il Portale Acquisti ("Poste-procurement"), la piattaforma web utilizzata per tutte le attività di procurement nonché per la gestione dell'Albo Fornitori. Per l'espletamento delle procedure di affidamento è di norma utilizzata la chiamata da Albo Fornitori laddove vi sia la relativa copertura merceologica secondo regole dettagliate dai singoli Regolamenti di categoria, che tengono conto delle specifiche capacità tecniche-organizzative degli operatori di mercato in modo da assicurare pari opportunità di accesso alle procedure di affidamento.
Inoltre con riferimento ai presidi organizzativi del rischio legato all'attività di procurement la funzione di Fraud Management e Security Intelligence svolge attività di verifica, valutazione e monitoraggio di soggetti e controparti (analisi societarie, finanziarie e patrimoniali su società ed esponenti, analisi dei rapporti esistenti con Poste Italiane).Tale attività ha l'obiettivo di limitare i rischi derivanti da operazioni con terzi; garantire un'adeguata rotazione dei fornitori; minimizzare le perdite derivanti dalla inesigibilità dei crediti.
Il Gruppo ha istituito nel 2006, in linea con la normativa vigente (art. 134 del Codice dei Contratti Pubblici), un proprio Albo Fornitori al fine di dotarsi di un parco di operatori economici con capacità tali da soddisfare i requisiti richiesti e di adottare criteri di selezione certi e trasparenti nelle procedure di acquisizione di beni, servizi e lavori. L'adozione dell'Albo ha consentito di semplificare le procedure di affidamento, assicurando omogeneità tra i soggetti selezionati in ciascun ambito merceologico e trasparenza verso il mercato.
Possono qualificarsi come fornitori tutti i soggetti appartenenti ai Paesi membri della UE o a Paesi terzi firmatari del General Agreement on Tariffs and Trade (GATT). L'Albo Fornitori è strutturato in categorie merceologiche articolate, in base alla complessità, in sottocategorie e classi. Le categorie hanno una durata di tre anni. La gestione dell'Albo è regolata dal Disciplinare dell'Albo Fornitori che regolamenta il sistema di qualificazione, nonché dal Regolamento che disciplina il procedimento di qualifica per ciascuna categoria merceologica. Il sistema prevede, in tema di sostenibilità ambientale, quale requisito di accesso nelle categorie "pulizia e igiene Ambientale" e "multiservice", il possesso della certificazione del sistema di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001. Per il settore IT è previsto un punteggio premiante per i fornitori che abbiano implementato una o più iniziative volte a una maggiore sostenibilità aziendale o una strategia Green IT. Gli operatori economici qualificati con requisiti di sostenibilità ambientale sono complessivamente 160 (20% del parco fornitori qualificati, che conta circa 800 operatori). Per l'iscrizione all'Albo "Pulizia e Igiene Ambientale", "Multiservice" e all'Albo Lavori dalla classe IV-bis in su, in tema di Responsabilità Sociale e in adesione alle norme in ambito Salute e Sicurezza, è richiesto agli operatori il possesso delle certificazioni SA 8000 e OHSAS 18001.
Gli operatori economici qualificati con requisiti di natura sociale sono complessivamente 150.
Nel corso del 2018 è stata approvata La Linea Guida Sistema Qualificazione Fornitori al fine di indicare i criteri e le modalità da seguire nel procedimento di qualificazione degli operatori economici da interpellare per l'affidamento di appalti di lavori, forniture e servizi relativi a comparti strategici del Gruppo, in linea con quanto stabilito nel Sistema di qualifica dei fornitori. Inoltre è stata attuata la separazione, dalla funzione Acquisti, della funzione Albo Fornitori che è confluita in ambito Governo dei Rischi di Gruppo.
Nei rapporti con i fornitori di lavori, servizi e forniture Poste opera sulla base di clausole contrattuali standard che possono essere revisionate per sopravvenute disposizioni normative o adattate alle particolari esigenze interne. Particolare attenzione è rivolta agli aspetti sociali e ambientali: clausole sulla regolarità contributiva e retributiva, osservanza della normativa in materia di manodopera (D.Lgs. 276/03; Codice dei Contratti Pubblici), applicabilità dei Contratti Collettivi di Lavoro, assenza di infrazioni alle norme sulla sicurezza del lavoro (D.Lgs. 81/2008) e assenza di reati ambientali (D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152).
Negli appalti di lavori sono introdotte ulteriori misure specifiche in tema di salute e sicurezza; le valutazioni e le relative misure sono contenute nei Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e negli specifici Piani Operativi di Sicurezza (POS), con previsione di risoluzione contrattuale, in caso di violazioni della documentazione sulla sicurezza.
A seguito della stipula del Protocollo di Trasparenza con la Guardia di Finanza si è provveduto ad integrare gli standard contrattuali con una specifica clausola.
Gli "acquisti verdi della Pubblica Amministrazione" o Green Public Procurement, rappresentano una scelta strategica per Poste in quanto coniugano la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi. L'art. 34 del "Codice dei Contratti Pubblici" ("Criteri di sostenibilità energetica e ambientale") ha previsto – per gli affidamenti di appalti pubblici di qualsiasi natura e importo - l' obbligo dell'inserimento nella documentazione progettuale e di gara almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei "Criteri Ambientali Minimi" o "CAM" elencati nei documenti approvati per ogni categoria di prodotto o servizio con specifico Decreto Ministeriale.
Poste Italiane e la Guardia di Finanza hanno stipulato a dicembre 2017 un protocollo d'Intesa con la finalità di assicurare il contrasto all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali. L'Azienda si è impegnata a mettere a disposizione della Guardia di Finanza dati e notizie utili al perseguimento di tali finalità anche attraverso l'accesso ai propri sistemi, tra cui il sistema via web "Identity Check" per la segnalazione di informazioni e notizie rilevanti per la prevenzione e la repressione degli illeciti di natura economico-finanziaria.
A seguito della stipula del Protocollo si è provveduto ad integrare gli standard contrattuali con una specifica clausola.
Poste Italiane ha reso operativo a fine 2017 il nuovo portale "Contratti Aperti e Trasparenti", nell'ottica di una chiarezza sempre maggiore verso i cittadini, per rendere pubbliche e accessibili le informazioni relative a contratti sottoscritti dall'Azienda a fronte di procedure competitive relative a forniture di beni e servizi, di rilevanza comunitaria, e di lavori soggetti al Codice dei contratti pubblici oltre a quelli relativi a forniture di beni, servizi e lavori esclusi dal Codice dei contratti pubblici.
Consultando il portale è possibile conoscere il numero e il dettaglio dei singoli contratti stipulati nel corso del mese con il relativo importo, durata, ambito merceologico, procedura di affidamento, tipologia, posizione geografica e nome dell'aggiudicatario oltre a quelli dei subappaltatori. Impostando i filtri per singolo campo di ricerca è possibile ottenere informazioni specifiche sui contratti mensilmente pubblicati. All'interno del nuovo sito è possibile, inoltre, consultare il numero complessivo dei contratti sottoscritti nell'anno da Poste Italiane articolati per ambito merceologico e valore economico.
Contribuire al processo di integrazione delle categorie più deboli e promuovere l'accesso alle nuove tecnologie dell'informazione e l'alfabetizzazione digitale (per es. didattica 2.0 nelle scuole).
La capacità di offrire prodotti assicurativi e finanziari semplici, comprensibili al grande pubblico e in grado di dare risposte agli attuali bisogni sociali, è la sfida che da sempre caratterizza il Gruppo.
Poste Italiane pur non avendo una policy specifica a livello di Gruppo, ha avviato una serie di iniziative volte a favorire l'inclusione sociale, finanziaria e assicurativa. Il Gruppo, inoltre, adempie alla normativa in materia di pari opportunità e ha aderito alla Carta per le pari opportunità, una dichiarazione di intenti sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. Il Piano di marketing integrato 2017 del Gruppo è stato definito con un'attenzione particolare ai target giovani, anziani e nuovi italiani, tutti clienti verso i quali Poste Italiane vuole porsi come interlocutore qualificato, in grado di dare risposte ai bisogni e alle sfide sociali con prodotti postali, assicurativi, finanziari e telefonici specifici, semplici, e fruibili.
L'attenzione di Poste Italiane ai clienti con disabilità è un valore importante che ha trovato traduzione nella realizzazione di Uffici Postali di nuova generazione privi di barriere architettoniche. Ne sono un esempio gli ATM dotati di attacco cuffie per l'ausilio di una guida vocale completa, che aiutano i clienti ipovedenti e non vedenti; il sistema guida alla navigazione attraverso una serie di mappe grafiche ad alto contrasto, attivabili tramite il tasto numerico munito di rilievo di orientamento. Su tutti i 7.257 ATM di Poste Italiane è disponibile il prelievo per ipovedenti e da dicembre 2017 anche la lista movimenti.
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| ATM totali | 7.249 | 7.257 |
| di cui: | ||
| ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non vedenti | 7.249 | 7.257 |
| ATM dotati di guida vocale | 5.269 | 5.847 |
L'attenzione di Poste Italiane all'evoluzione del contesto sociale, in cui l'avvicinamento ai cittadini stranieri in Italia è diventato un elemento importante per il superamento della barriera linguistica, si è tradotto nella realizzazione di 2 tipologie di Uffici Postali multietnici che offrono servizi postali sia alla clientela italiana, sia a un bacino di clienti di diverse etnie:
A supporto degli operatori, l'Ufficio Postale etnico è allestito con tutto il materiale di comunicazione e pubblicità tradotto nelle varie lingue del target di clienti individuato. A fine 2017 sono attivi 27 uffici etnici nei quali è altresì presente la campagna di offerta per gli italiani di etnia cinese che hanno bisogno di spedire pacchi, inviare denaro o effettuare chiamate verso la Cina.
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Monoetnici (n.) | 2 | 2 |
| Multietnici (n.) | 21 | 25 |
| Numero clienti serviti | 2.751.153 | 3.311.214 |
| Totale operazioni effettuate | 5.379.679 | 5.503.076 |
E' proseguita nel 2017 l'erogazione del servizio di consegna della Carta Acquisti (Social card), avviato nel 2008. Poste ha stipulato un contratto a seguito di aggiudicazione di una gara (6 settembre 2017 - 5 settembre 2020) in qualità di Mandataria dell'RTI Poste - Postel, con il Ministero dell'Economia e delle Finanze per il servizio di gestione integrata della Carta Acquisti e della Carta SIA. Ad ottobre 2017 è stata emanata la misura unica nazionale di contrasto alla povertà REI (Reddito di inclusione), che ha previsto a partire dal 1° dicembre 2017 la possibilità di fare domanda per la Carta REI (dal 1° novembre 2017 non più possibile presentare la richiesta per la Carta SIA). Il beneficio REI è usufruibile, con l'emissione della Carta REI, a partire dal 1° gennaio 2018. Il servizio di gestione integrata prevede l'emissione di una carta di pagamento elettronica (Prepagata) sulla quale viene caricato un contributo economico a sostegno delle categorie di cittadini con difficoltà economiche, che dimostrino il possesso dei requisiti stabiliti nelle normative di riferimento per tipologia di carta.
I principali servizi offerti sono:
Al 31 dicembre 2017 risultano attive circa 1 milione di carte.
In ambito finanziario sono state progressivamente introdotte negli anni nuove tipologie di prodotti e servizi, per rispondere ai differenti bisogni della clientela. Il Libretto Postale dedicato ai minori è per esempio una soluzione semplice per avvicinare i più piccoli al mondo del risparmio. Le tipologie di Libretti differiscono a seconda dell'età del minore (Io cresco dai 0-12 anni; Io conosco dai 12-14 anni e Io capisco dai 14-18 anni) e presentano tre diversi livelli di autonomia per i risparmiatori. Analogamente il Buono fruttifero dedicato ai minori e il piano di risparmio "Piccoli e buoni" sono prodotti specifici per tale categoria di clientela.
Il Risparmio che fa Scuola è un progetto nato a seguito di un precedente protocollo d'intesa firmato il 28 ottobre 2014 da Poste Italiane, CDP e MIUR, in cui le parti si sono impegnate a promuovere nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, la cultura e i valori del risparmio. A fine 2017 il protocollo è stato rinnovato, con una durata quinquennale, per rilanciare il progetto attraverso l'ideazione di un programma di formazione finalizzato a dare ai giovani le competenze economico finanziarie e di cittadinanza necessarie per utilizzare il risparmio come strumento di sviluppo per il Paese.
I docenti che aderiranno al progetto potranno conseguire crediti formativi che contribuiranno al Rapporto di autovalutazione di istituto. Il programma sarà proposto a tutte le scuole del territorio italiano.
In Italia oltre il 21% della popolazione ha più di 65 anni e il 70% circa di tale categoria di popolazione è cliente del Gruppo. Il livello di digitalizzazione dei senior scende al crescere dell'età, in particolare l'utilizzo di internet si dimezza passando dalla fascia dei 55-59 anni alla fascia dei 65-74 anni (dal 60% al 26%). Con l'obiettivo di favorire l'accesso ai nuovi servizi digitali e agevolare l'inclusione dei cittadini è stato introdotto il programma di alfabetizzazione digitale rivolto alla terza età "Nonni in Rete. Tutti giovani alle Poste". Analogamente è stata lanciata l'iniziativa "Poste c'è", che affida ai portalettere il compito di offrire in comodato d'uso un tablet agli over 65 e insegnare loro a utilizzarlo.
Nel corso del mese di ottobre 2017 è stata altresì avviata la campagna "Programma Senior" per gli over 60 che ha coinvolto circa 2mila Uffici Postali (15%) con l'obiettivo di promuovere un pacchetto di servizi dedicati, con particolari agevolazioni che vanno dalle soluzioni di telefonia fissa e mobile, alla polizza assicurativa "PostaProtezione Infortuni Senior" al prestito "Quinto BancoPosta Pensionati".
Nel 2017 una quota significativa di clienti che hanno aperto un conto corrente Retail o una carta prepagata (Standard o Evolution) ha riguardato soggetti ricompresi nelle categorie a maggior rischio di esclusione finanziaria (giovani, senior e "nuovi italiani"), tenendo conto naturalmente delle specificità dei prodotti considerati (es la postepay è molto diffusa tra i giovani per la sua semplicità e i pagamenti on line)..
Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria su totale nuove acquisizioni *
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Nuove aperture di conti correnti retail | ||
| Invidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) | 24,6 | 25,4 |
| Invidenza % dei titolari di conto corrente senior (over 65) | 24,0 | 24,4 |
| Invidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" | 16,5 | 17,6 |
| Nuove aperture di Postepay standard ** | ||
| Invidenza % dei titolari di Postepay standard giovani (under 35) | 39,1 | 38,0 |
| Invidenza % dei titolari di Postepay standard senior (over 65) | 6,4 | 7,0 |
| Invidenza % dei titolari di Postepay standard "nuovi italiani" | 12,4 | 12,6 |
| Nuove aperture di Postepay Evolution ** | ||
| Invidenza % dei titolari di Postepay Evolution giovani (under 35) | 44,4 | 45,9 |
| Invidenza % dei titolari di Postepay Evolution senior (over 65) | 5,3 | 5,5 |
| Invidenza % dei titolari di Postepay Evolution "nuovi italiani" | 19,6 | 20,6 |
* Le categorie giovani e senior includono nuove aperture sia di italiani sia di immigrati, mentre le aperture che riguardano i nuovi italiani ("immigrati") includono anche una quota parte di giovani e senior.
** Per le sottoscrizioni delle postepay standard ed evolution sono esclusi i rinnovi avvenuti nell'anno.
Il Gruppo Poste Vita si impegna costantemente nella promozione dell'inclusione assicurativa, sviluppando prodotti specifici come "Posta protezione Dal Mondo" che offre ai cittadini stranieri che risiedono regolarmente in Italia, una copertura contro gli infortuni e alcuni servizi di assistenza che garantiscano ai propri cari un indennizzo in caso di decesso per infortunio o una somma predefinita in caso di invalidità permanente di grado pari o superiore al 60% a seguito di infortuni sul lavoro e nel tempo libero.
Nel 2017 Poste Assicura ha avviato il concorso "è sempre un buon giorno per proteggersi" dedicato a tutti i cittadini italiani che abbiano deciso di acquistare prodotti assicurativi a tutela della persona e dei beni. Il concorso ha previsto l'assegnazione di 54 premi al mese, per un totale di 324 premi.
Poste Italiane, in ragione delle sue dimensioni e della significativa presenza femminile, negli anni ha responsabilmente promosso una più ampia tutela della parità di genere e in particolare della maternità, attraverso una serie di iniziative dedicate. A riguardo, sono state attivate diverse agevolazioni, tra cui i parcheggi rosa, la possibilità di usufruire del telelavoro e di iscrivere i figli a campus e asili nido. Inoltre, sono stati realizzati interventi formativi, eventi, testimonianze e tavoli di lavoro interaziendali sui temi del diversity management, della conciliazione e del welfare. Poste partecipa anche a progetti di mentorship interaziendali per promuovere la crescita professionale delle donne verso ruoli manageriali, interventi di formazione manageriale, skill building e role model per la promozione delle tematiche connesse all'equilibrio di genere e programmi di Welfare Lab interaziendali per lo sviluppo e la condivisione di best practice sui temi della conciliazione e della flessibilità.
È proseguito il progetto Maam U "maternity as master" (con circa 370 iscrizioni alla piattaforma maam), percorso formativo dedicato alla donna in maternità, fruibile attraverso un tool informatico con il quale scoprire e allenare le soft skills acquisite nel ruolo di madre (relazionali, organizzative, creative, ecc.) da utilizzare nel contesto sociale e lavorativo. Il piano è stato associato a un nuovo servizio, denominato "engage", per facilitare un confronto, attraverso una APP dedicata, tra i manager e le dipendenti in maternità per un efficace rientro al lavoro. Il servizio ha dato luogo nel 2017 a 100 attivazioni. E' stata anche creata una community on line a disposizione delle donne che partecipano al programma.
Poste Italiane, inoltre, partecipa al network "Diversity&Inclusion", finalizzato a identificare e condividere best practice e possibili sinergie e ha aderito all'iniziativa "Women in Motion", diretta a promuovere lo studio delle materie tecniche presso le nuove generazioni, attraverso iniziative di orientamento e community interaziendale. Con riferimento al congedo parentale, l'Azienda garantisce un trattamento di miglior favore rispetto a quanto previsto dalla legge, infatti, le lavoratrici che ne fruiscono hanno diritto al 100% della retribuzione per tutti i 5 mesi di astensione dal lavoro rispetto al pagamento dell'80% della retribuzione previsto dalla legge. Inoltre, è assicurato un trattamento economico dell'80% per i primi due mesi (in luogo del 30% previsto dalla legge) al genitore che scelga di fruirne, limitatamente ai primi sei anni di vita del bambino.
In occasione dell'introduzione di novità normative in materia di tutela della maternità e paternità, vengono realizzate specifiche campagne informative mirate ad aggiornare i dipendenti rispetto agli istituti previsti a tutela di tale diritto, al fine di favorire e sostenere percorsi di genitorialità attiva per entrambi i genitori.
Il Comitato Parti Opportunità (CPO) è stato rinominato "Comitato per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità" (CPT) in occasione del rinnovo del CCNL ed è costituito, a livello nazionale, da sei componenti designati da Poste Italiane e da un rappresentante per ogni O.S. nazionale stipulante il CCNL designato dalle OO.SS. medesime. Il Comitato, che ha lo scopo di rafforzare una cultura attenta alla diversità per rimuovere gli ostacoli che impediscano la realizzazione delle pari opportunità, si riunisce con cadenza trimestrale a livello nazionale e con cadenza semestrale a livello regionale.
Per quanto concerne l'inclusione delle persone con disabilità l'Azienda realizza misure concrete per contribuire all'abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e culturali. Le azioni formative sono:
• "Nave scuola" - progetto diretto a migliorare l'inclusione professionale attraverso corsi di alfabetizzazione informatica e comportamentali per non udenti. La modalità utilizzata è quella della costruzione di sperimentazioni sul campo di diversificate azioni di formazione da sistematizzare e replicare sui vari territori a livello nazionale.
• "Cultura e Disabilità" - moduli per i trainer formativi della funzione PCL (attivati nel corso del 2016) per sensibilizzare le persone coinvolte sui temi della disabilità, fornire informazioni e definire strategie per superare barriere di diverso genere e rendere i corsi di formazione accessibili a tutti. Il piano di sensibilizzazione trainer in aula ha portato anche alla completa rivisitazione del materiale didattico.
Assicurare soluzioni logistiche in grado di ridurre le emissioni in atmosfera e l'utilizzo di risorse naturali non rinnovabili con particolare riferimento al settore delle consegna della posta e dei pacchi.
Poste Italiane pur non avendo una policy specifica a livello di Gruppo, ha sempre posto attenzione al continuo rinnovamento della flotta con mezzi più ecologici, come le auto ibride e i mezzi elettrici, nell'ottimizzazione delle rotte della logistica grazie a tecnologie di ultima generazione e nella richiesta di requisiti minimi ambientali ai fornitori dei trasporti esternalizzati, ai quali è richiesto l'utilizzo di mezzi con classe non inferiore a Euro IV. Logistica della corrispondenza e dei pacchi
Poste Italiane pianifica e gestisce l'offerta commerciale di corrispondenza e pacchi e distribuzione mediante il presidio dell'intero processo di accettazione, raccolta, smistamento, trasporto, recapito e gestione ritorni, avvalendosi anche dei servizi delle società controllate Postel e SDA.
Per rendere la propria logistica ancora più sostenibile Poste Italiane ha adottato il PTV Smartour, un software per la pianificazione e l'ottimizzazione dei trasporti e della distribuzione che gestisce gli ordini di consegna e ritiro delle merci grazie a un algoritmo che consente di ottimizzare i percorsi.
La catena della logistica integrata a livello territoriale è articolata su due livelli di presidio, uno di coordinamento e uno operativo. Il primo è garantito dalle aree logistiche, ciascuna di competenza regionale o pluriregionale, che hanno la responsabilità di assicurare il corretto svolgimento del processo logistico, attraverso il coordinamento delle strutture operative e la programmazione delle risorse in coerenza con i flussi di traffico e di assicurare la gestione e la corretta rilevazione dei fenomeni amministrativo-contabili. A livello operativo, ciascuna area logistica si compone di:
In aggiunta ai Centri di Smistamento e di Distribuzione possono essere presenti all'interno delle aree logistiche anche Centri Servizi che svolgono attività a valore aggiunto (per esempio dematerializzazione, gestione elettronica documentale, normalizzazione indirizzi, etc.) in relazione a servizi specifici.
La catena della logistica integrata del Gruppo è organizzata in 9 aree logistiche, 23 centri di smistamento (suddivisi in 16 CMP e 7 CP) e 2.051 Uffici di recapito. I siti fisici della catena logistica sono collegati attraverso una rete primaria composta da tratte autostradali e aeree integrate con un'organizzazione di corrieri indipendenti di SDA e vettori esterni stradali, ferroviari e aerei secondo necessità.
Il "Regolamento di utilizzo e manutenzione dei veicoli aziendali" fornisce istruzioni operative e di comportamento al personale che utilizza i veicoli, descrive le responsabilità e i compiti delle strutture organizzative centrali e territoriali nella gestione dei veicoli e definisce le attività e le responsabilità relative ai processi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei veicoli.
La flotta aziendale, utilizzata per l'offerta commerciale di corrispondenza e pacchi, è composta al 31 dicembre 2017 da oltre 38mila mezzi ed è suddivisa nelle seguenti tipologie: motomezzi e quadricicli, automezzi per il recapito, furgoni e autocarri leggeri, berline di servizio.
L'impegno del Gruppo si riflette nell'utilizzo sempre crescente di veicoli a minore impatto ambientale, 4.369 veicoli ad alimentazione alternativa di cui 1.064 ad alimentazione elettrica, 119 ibride e circa 3.192 ad alimentazione benzina/metano e benzina/GPL. Le emissioni di CO2 per Km percorso sono diminuite nel 2017 passando da 215g/km a 210g/km grazie all'introduzione di veicoli a GPL, veicoli con cilindrate più basse e interventi per una migliore ottimizzazione dei carichi nei trasporti.
Dati sulla flotta aziendale
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Totale km percorsi | 328.223.769 | 336.360.628 |
| Totale veicoli | 50.528 | 38.690 |
| di cui: | ||
| veicoli tradizionali (n.) | 45.176 | 34321 |
| veicoli alternativi (n.) | 5.676 | 4.693 |
| di cui: | ||
| Biciclette (n.) | 324 | 324 |
| Veicoli elettrici (n.) | 1.091 | 1064 |
| Auto ibride (n.) | 32 | 113 |
| Veicoli alimentati a benzina-metano | 2.963 | 2.210 |
| Veicoli alimentati a benzina-GPL | - | 982 |
| Veicoli alimentati a gasolio-metano | 339 | - |
| Veicoli alimentati a GPL | 927 | - |
| Percentuale veicoli alternativi | 11,2% | 12,1% |
| gr CO2 /Km | 215 | 210 |
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Gasolio (GJ) | 422.061 | 739.837 |
| Benzina (GJ) | 553.678 | 173.279 |
| Metano (GJ) | 55.890 | 60.553 |
| GPL (GJ) | 1.693 | 23.351 |
| Energia Elettrica certificata garanzia di origine (GJ) | 1.540 | 1.682 |
| Totale energia (GJ) | 1.034.862 | 998.702 |
| Emissioni dirette – Scope 1 (t) | 72.873 | 71.676 |
| Emissioni indirette – Scope 2 (t)* | 0 | 0 |
* L'energia elettrica utilizzata per alimentare i veicoli proviene tutta da fonti rinnovabili
Una parte dei servizi logistici, pari a circa 2/3 in termini di consumi energetici e una quota significativa di risorse umane dedicate, sono gestiti da Poste Italiane e SDA Express Courier (la società del Gruppo che si occupa dei servizi di corriere espresso per la clientela business) con l'ausilio di una rete di fornitori.
Consumi di energia ed Emissioni di CO2 della logistica su gomma in appalto [GRI- 302-2; GRI- 305-3]
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Energia esterna al gruppo (GJ) | 1.861.003 | 1.675.733 |
| Emissioni di altro tipo esterne al Gruppo - Scope 3 (t) | 137.488 | 123.753 |
Mistral Air è la società del Gruppo che si occupa del servizio di trasporto aereo della corrispondenza per conto di Poste Italiane.
La Società rientra nell'elenco delle compagnie aeree operative nei 31 Stati membri EEA (European Economic Area) ed è soggetta alla Direttiva Europea 2008/101/CE (EU ETS). In virtù di questi impegni, particolare attenzione è posta alla tutela ambientale attraverso il monitoraggio delle emissioni e l'ottimizzazione dei consumi di carburante della flotta.
Tabella 30 - Dati sulla Flotta per il trasporto aereo
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Numero mezzi | 28 | 25 |
| 2.648 | 3.247 | |
| Charter | 4.985 | 9.512 |
Consumi di energia ed emissioni * del trasporto aereo postale e charter [GRI 302-1; GRI 305-1]
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Energia interna al gruppo (GJ) | 919.688 | 1.104.614 |
| Emissioni dirette - Scope 1 (t) ** | 65.692 | 78.901 |
| * Include i voli effettuati da Alitalia per Poste Italiane. |
** Fattore di conversione: t di Jet fuel * 3,15.
Anche nel corso del 2017 è proseguito il percorso di mobility management promosso dal Gruppo e finalizzato a proporre soluzioni di mobilità sostenibile nelle aree urbane. Sono proseguite le convenzioni a favore dei dipendenti per l'acquisto agevolato e rateizzato degli abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale per diverse città italiane (in alcuni casi esteso anche ai figli dei dipendenti), nonché iniziative di sensibilizzazione sull'importanza di adottare stili di vita sostenibili per contribuire alla riduzione delle immissioni di CO2 nell'aria. In quest'ambito, nel 2017 è proseguito il servizio di carpooling aziendale su Milano, disponibile sulla piattaforma "PosteMobilityOffice", che consente di agevolare l'utilizzo di un solo mezzo privato da parte di gruppi di dipendenti negli spostamenti quotidiani casa-lavoro. Inoltre, sono stati assegnati 900 voucher di ore di guida in carsharing nelle città di Milano, Torino, Firenze e Roma per promuovere nuove forme collettive di trasporto urbano. Nel corso dell'anno sono state promosse anche due campagne dedicate agli spostamenti in bicicletta: #IoVadoInBici, per i dipendenti che hanno scelto di utilizzare la bicicletta negli spostamenti casa-lavoro; #MyPostoBiciVerona, in favore dei dipendenti del CMP di Verona che utilizzano la bicicletta come mezzo di spostamento sistematico e a cui sono stati messi a disposizione posti bici gratuiti in un bicipark convenzionato. L'impatto complessivo delle azioni di Mobility Management nel 2017 ha consentito una riduzione di oltre 9mila tonnellate di CO2, sia in termini di riduzione delle emissioni atmosferiche, sia riguardo al valore monetario dei costi economici esterni evitati, generando un contenimento di emissioni pari al 38% del totale prodotto.
Ridurre al minimo gli impatti ambientali degli uffici e degli immobili del Gruppo, in merito all'utilizzo di energia, consumi idrici, rifiuti e consumo di materie prime. Promuovere il green procurement integrando "criteri ambientali minimi" in tutte le fasi del processo di acquisto di beni e servizi.
Poste Italiane ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy specifiche per garantire un adeguato presidio del tema.
L'impegno ad adottare misure finalizzate a ridurre l'impatto ambientale delle proprie attività e sensibilizzare le persone al rispetto dell'ambiente è formalizzato nel Codice Etico di Gruppo. Peraltro, Poste già da anni ha realizzato la "Carta dei valori ambientali" rivolta a tutti coloro che operano stabilmente o temporaneamente nelle società del Gruppo affinché aumenti la consapevolezza dell'impatto che le azioni quotidiane hanno sull'ambiente. Nello specifico, il presidio organizzativo degli impatti ambientali collegati al patrimonio immobiliare trova una sua traduzione concreta nelle aree di responsabilità formalizzate all'interno dell'organizzazione, che attribuisce a un'unica funzione centrale il compito di garantire l'ottemperanza alle disposizioni normative vigenti sull'uso dell'energia, il monitoraggio e la misurazione dei consumi, l'individuazione delle fonti di risparmio e la definizione di progetti di efficientamento.
Le Società SDA Express Courier e Postel hanno conseguito la certificazione ISO14001 del proprio sistema di gestione ambientale.
Il patrimonio immobiliare, rappresentato da circa 15mila sedi, è il responsabile di oltre il 60% dei consumi energetici interni del Gruppo. Questi derivano dall'utilizzo di energia elettrica (72%), Gas Metano (23%), GPL, Gasolio e teleriscaldamento (5%). Nel 2017 il oltre il 95%dell'energia elettrica è stata approvvigionata da fonti rinnovabili attraverso certificati Garanzia di Origine e per una piccola quota (7.057 GJ pari allo 0,4%) autoprodotta da impianti fotovoltaici di proprietà. La riduzione al ricorso ad energia elettrica non rinnovabile e la conseguente riduzione delle emissioni indirette (Scope 2) è dovuto alla maggiore autoproduzione da impianti fotovoltaici e al processo di internalizzazione delle attività di custodia e gestione dei dati presso data center di proprietà del Gruppo che utilizzano energia elettrica rinnovabile.
Poste assegna annualmente obiettivi di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 collegate ai consumi di energia elettrica e gas e promuove interventi tecnici e infrastrutturali di efficienza energetica.
Al fine di assicurare il presidio dei consumi e ridurre l'impatto ambientale e i costi, si è provveduto alla contrattualizzazione di un fornitore unico per l'energia elettrica e uno per il gas, in modo da disporre di una base organica dei consumi delle singole utenze per ciascun mese di fornitura.
Nel 2017 è proseguito il piano di ottimizzazione dell'uso di energia che introduce iniziative finalizzate all'abbattimento degli sprechi tramite l'installazione e attivazione di rilevatori di consumi di energia che permettono di monitorarne l'andamento, analizzare i consumi, condurre misurazioni presso le sedi più energivore ed eseguire il corretto settaggio di temperature e orari di funzionamento dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento. In particolare, è stato avviato un progetto di efficientamento - attraverso la sostituzione delle lampade a fluorescenza con corpi illuminati a tecnologia LED.
Consumi energetici interni riferiti alle strutture immobiliari per fonte [GRI 302-1]
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Energia rinnovabile (GJ) | 1.790.247 | 1.810.741 |
| Energia elettrica autoprodotta da fotovoltaico (GJ) | 4.779 | 7.057 |
| Energia elettrica certificata garanzia di origine* (GJ) | 1.785.468 | 1.803.684 |
| Energia non rinnovabile | 848.114 | 836.190 |
| di cui: | ||
| Energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale** | 94.811 | 83.377 |
| Gas Metano (GJ) | 615.172 | 597.321 |
| GPL (GJ) | 8.304 | 11.705 |
| Gasolio (GJ) | 112.296 | 120.827 |
| Teleriscaldamento (GJ) | 17.531 | 22.960 |
| Totale energia (GJ) | 2.638.361 | 2.646.932 |
* Sono inclusi i consumi energetici delle agenzie SDA pari a 10.719 GJ.
**Include l'energia dei data center esterni senza titolarità di utenza.
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Uffici Postali | 55% | 55% |
| Uffici direzionali | 14% | 14% |
| Impianti industriali (Centri di meccanizzazione postale) | 14% | 14% |
| Centri Logistici per il recapito | 13% | 13% |
| Data Center | 4% | 4% |
| Emissioni dirette e indirette di CO2 riferiti alle strutture Immobiliari [GRI- 305-1; GRI- 305-2] | 2016 | 2017 |
| Emissioni dirette - Scope 1 (t) | 43.512 | 43.197 |
| Emissioni indirette - Scope 2* (t) | 10.771 | 9.901 |
| Totale Emissioni | 54.283 | 53.098 |
* Include le emissioni di CO2 dei data center esterni senza titolarità di utenza.
Per quanto concerne i consumi di gas metano, sono stati installati nuovi sistemi di ottimizzazione dell'energia termica su 2.800 apparati (timer, sensori di presenza) e sostituite caldaie a basso rendimento con caldaie a condensazione ad alto rendimento.
Tali iniziative hanno portato nel 2017 a un risparmio sui consumi di gas metano pari a circa 20mila GJ che corrispondono a circa il 3% del consumo annuo di gas delle strutture immobiliari del Gruppo.
Il Gruppo partecipa al progetto EMMS (Environmental Monitoring and Measurement System) promosso dall'International Post Corporation, associazione costituita dai 24 principali operatori postali al mondo che lavorano circa l'80% dei volumi di traffico globali. L'iniziativa è stata lanciata nel 2008 con l'obiettivo di monitorare le emissioni di CO2 e valutare il livello di sostenibilità delle attività dei partecipanti, per ridurre l'impatto delle attività postali sull'ambiente. Il programma conta oggi 20 operatori partecipanti (oltre a 18 dei 24 membri di IPC, anche gli operatori del Brasile e del Sud Africa) che gestiscono complessivamente circa 51.700 km2 di superficie di edifici di proprietà, una flotta di 576mila veicoli e circa 1 milione e 700mila persone.
Nel 2017 il gruppo dei partecipanti ha rendicontato una riduzione delle emissioni di CO2 prodotte pari al 26% rispetto al dato di riferimento 2008, passando da 8.360 tonnellate a 6.458 tonnellate di CO2, con un risparmio complessivo di oltre 12,7 milioni di tonnellate di CO2 nell'arco degli otto anni dalla creazione del programma. Gli eccellenti risultati conseguiti confermano l'impegno degli operatori postali a contenere l'impatto sull'ambiente e testimoniano una crescente professionalità e competenza in materia, rendendo EMMS il primo programma di sostenibilità a livello di settore fondato sullo scambio di best practice e un modello concreto per lo sviluppo sostenibile. E' proseguita anche nel 2017 l'adesione al progetto OSCAR (Online Solution for Carbon Analysis and Reporting) lanciato dalla Universal Postal Union (UPU, agenzia delle Nazioni Unite specializzata sul settore postale), una procedura semplificata per la rendicontazione delle emissioni inquinanti prodotte dalle attività degli operatori nei 192 Paesi membri UPU, applicando i principi fissati dal GreenHouse Gas Inventory Standard for the Postal Sector. Il Gruppo Poste Italiane contribuisce a tale monitoraggio e rendiconta su base annuale le proprie emissioni; nel 2017 si è posizionata nella fascia medio-alta delle performance in termini di sostenibilità ambientale, contribuendo all'obiettivo di riduzione di circa 18mila tonnellate di CO2 da emissioni dirette rispetto all'anno precedente.
La gestione dei rifiuti è regolata dal D.Lgs.152/2006 che disciplina l'intero processo dall'attività di raccolta e trasporto, fino al recupero o smaltimento. I rifiuti prodotti da Poste Italiane sono assimilabili agli urbani (destinati al servizio di pubblica raccolta secondo le modalità previste dagli appositi regolamenti locali), speciali pericolosi e non pericolosi. Una quota dei rifiuti assimilati agli urbani, per esempio carta e plastica, è sottratta alla gestione comunale e avviata direttamente a recupero attraverso operatori autorizzati alla gestione di rifiuti speciali, sono quindi gestiti con gli stessi adempimenti previsti per i rifiuti speciali e l'Azienda beneficia delle riduzioni della tassa/tariffa stabilite dai regolamenti comunali.
Larga parte dei rifiuti speciali è rappresentata da rifiuti non pericolosi (imballaggi in carta, cartone, plastica e legno), mentre quelli speciali pericolosi (in prevalenza rifiuti elettronici e veicoli rottamati) hanno origine in alcuni centri postali e presso i data center del Gruppo.
Nell'ottica di una gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e quindi di conseguente riduzione dei medesimi, Poste Italiane promuove il riutilizzo "virtuoso" di beni e apparecchiature/attrezzature ritenute obsolete per l'Azienda, ma che possono ancora avere una "seconda vita". Tali beni come apparecchiature elettroniche obsolete (circa 2500 pezzi) e alcune tipologie di veicoli (circa 250) sono stati sottratti nel 2017 dal ciclo di gestione dei rifiuti e "ceduti" a terzi per il riutilizzo.
Negli anni, sono state avviate campagne di comunicazione per sensibilizzare il personale sui comportamenti corretti da adottare in fase di conferimento del rifiuto, sia sul posto di lavoro, sia nella sfera privata. Rifiuti prodotti per tipologia e metodo di smaltimento [GRI 306-2]
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Totale Rifiuti pericolosi (t) | 142,5 | 346,0 |
| - destinati a recupero | 17,0 | 277,7 |
| - destinati a smaltimento in discarica | 0,7 | 2,5 |
| - destinati a smaltimento in incenerimento | 0,0 | 0,4 |
| - destinati ad altro tipo di smaltimento | 124,8 | 65,4 |
| Totale Rifiuti non pericolosi (t) | 21.821,6 | 25.790,6 |
| - destinati a recupero | 21.205,3 | 25.190,1 |
| - destinati a smaltimento in discarica | 218,3 | 182,5 |
| - destinati a smaltimento in incenerimento | 0,0 | 0,0 |
| - destinati ad altro tipo di smaltimento | 398,0 | 418,0 |
| Totale (t) | 21.964,1 | 26.136,6 |
L'utilizzo della risorsa idrica è prevalentemente legato agli usi igienici di ufficio. La rilevanza dei consumi d'acqua deriva tuttavia dall'ingente numero di strutture immobiliari del Gruppo.
Prelievi idrici per fonte [GRI 303-1]
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Acque fornite da acquedotti pubblici o da altre società di gestione dei servizi idrici (m3) | 91.307 | 94.023 |
Oltre a fornire servizi di archiviazione digitale che consentono la dematerializzazione e l'elaborazione elettronica dei documenti, Postel è attiva anche nel settore servizi di stampa presso i centri di Milano, Roma e Genova, dotati di impianti per la stampa massiva (bollette, fatture estratti conto) e l'imbustamento con una capacità produttiva di oltre 4 miliardi di fogli stampati all′anno. Per minimizzare l'impatto legato all'utilizzo di carta, sono state adottate soluzioni di carta leggera e buste con finestrelle in materiale biodegradabile che rispettano il sistema di gestione della Catena di Custodia FSC® (Forest Stewardship Council), che garantisce la rintracciabilità dei materiali come il legno e i suoi derivati (pasta di cellulosa e carta) provenienti da foreste gestite responsabilmente.
Consumi di Carta e Cartone per i servizi di stampa
| 2016 | 2017 | |
|---|---|---|
| Carta e Cartone (t) | 19.726 | 18.743 |
| Numero e titolo | Omissioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| GRI Standard | dell'indicatore | Riferimenti | Parti omesse | Ragione | Spiegazione |
| INDICATORI DI PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE GRI 101: Foundation 2016 |
|||||
| Strategia e Analisi | INFORMATIVA STANDARD GENERALE - GRI 102: Standard generali - Profilo dell'organizzazione, Strategia, Etica dell'integrità | ||||
| GRI 102-14 | Dichiarazione della più alta autorità del processo decisionale in merito all'importanza della sostenibilità per l'organizzazione e la sua |
Relazione sulla gestione: 1. Lettera del presidente e dell'amministratore delegato |
|||
| GRI 102-15 | strategia Principali impatti, rischi e opportunità |
Nota metodologica | |||
| Profilo dell'organizzazione GRI 102-1 |
Nome dell'organizzazione | Relazione sulla gestione: 1. Lettera del presidente e dell'amministratore delegato |
|||
| GRI 102-2 | Principali marchi, prodotti e/o servizi |
Relazione sulla gestione: 2. Organizzazione e settori di attivita' del gruppo |
|||
| GRI 102-3 | Luogo in cui ha sede il quartier generale dell'organizzazione |
Relazione sulla gestione: Quarta di copertina |
|||
| GRI 102-4 | Nome e numero di Paesi nei quali opera l'organizzazione |
Relazione sulla gestione: 2. Canali commerciali e strategia multicanale |
|||
| GRI 102-5 | Assetto proprietario e forma legale |
Relazione sulla gestione: 2. Corporate Governance |
|||
| GRI 102-6 | Mercati serviti (includendo analisi geografica, settori serviti, tipologia di consumatori/beneficiari) |
Relazione sulla gestione: 2. Organizzazione e settori di attivita' del gruppo; Canali commerciali e strategia multicanale |
|||
| GRI 102-7 | Dimensione dell'organizzazione (numero dipendenti, fatturato netto, capitalizzazione totale, quantità di prodotti o servizi forniti). |
Capitale Umano Relazione sulla gestione: 8. Andamento economico, patrimoniale e finanziario di poste italiane spa Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: Sezione I struttura di governance e assetti proprietari |
|||
| GRI 102-8 | Caratteristiche della la forza lavoro (incluse variazioni significative) suddivisa per tipologia di rapporto di lavoro e contratto, area geografica e genere. |
Capitale umano | |||
| GRI 102-9 | Descrizione della catena di fornitura dell'organizzazione |
Catena di fornitura | |||
| GRI 102-10 | Variazioni significative nel corso del periodo di riferimento (dimensioni, struttura, proprietà, catena di fornitura) |
Relazione sulla gestione: 2. Operazioni societarie intervenute nel corso dell'esercizio; Struttura organizzativa di Poste Italiane spa; Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: Sezione I struttura di governance e assetti proprietari |
|||
| GRI 102-11 | Modalità di applicazione del principio o approccio prudenziale |
L'approccio precauzionale richiamato dal principio 15 della dichiarazione di Rio delle Nazioni unite è applicato da Poste Italiane a protezione dell'ambiente nello sviluppo e all'introduzione di nuovi prodotti e servizi e nella pianificazione di nuove attività operative. |
|||
| GRI 102-12 | Sottoscrizione o adozione di codici di condotta, principi e carte relativi alla sostenibilità |
Green Building | |||
| GRI 102-13 | Appartenenza come membro ad associazioni e organizzazioni nazionali o internazionali. |
Relazioni con le parti sociali | |||
| GRI 102-41 | Percentuale del totale dei Dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione |
Relazioni con le parti sociali | |||
| Corporate Governance GRI 102-18 |
Struttura di governo dell'organizzazione, inclusi i comitati che rispondono direttamente al più alto organo di governo inclusi quelli con responsabilità su temi economici, ambientali e sociali |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità (già Comitato controllo e rischi) |
|||
| GRI 102-19 | Processo per la delega dei poteri in ambito economico social e ambientale dal più alto organo di governo verso i dirigenti e altri impiegati |
Nell'ambito dell'organizzazione, la Funzione Responsabilità Sociale d'Impresa istituita all'interno della struttura di Governo dei rischi di Gruppo (che non riporta |
|||
| GRI 102-20 | Responsabilità sui temi sociali economici e ambientali del più alto organo di governo |
direttamente al CDA), promuove, in ambito sociale, ambientale, etico e di governance della sostenibilità, gli obiettivi aziendali e la relativa realizzazione e comunicazione dei risultati. La Funzione, inoltre, monitora i rischi connessi con gli aspetti maggiormente significativi in |
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| GRI 102-21 | Processo di consultazione tra il più alto organo di governo e gli stakeholder su temi economici, ambientali e sociali. Se questo processo è delegato indicare la funzione responsabile e le modalità con cui riporta i risultati al più alto organo di governo |
termini di sostenibilità, in grado di incidere negativamente sulla reputazione e identità aziendale. L'Amministratore Delegato si relaziona direttamente con diverse classi di stakeholder e delega tramite ordini di servizio interni alle funzioni aziendali compiti specifici nei rapporti con gli stakeholder. |
| GRI 102-22 | Composizione dei membri del più alto organo di governo e dei suoi comitati di cui: indipendenti, esecutivi e non esecutivi, donne e uomini, che possiedono competenze su temi economici, sociali e ambientali, esponenti di gruppi sociali sotto rappresentati e degli stakeholder |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità (già Comitato controllo e rischi) |
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|---|---|---|---|
| GRI 102-23 | Presidente del più alto organo di governo |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6 Amministratore Delegato |
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| GRI 102-24 | Criteri per la determinazione della composizione, dell'indipendenza, delle qualifiche e delle competenze (incluso su temi ambientali e sociali) dei componenti del più alto organo di governo e dei suoi comitati, comprese le considerazioni sulle questioni di genere e altri indicatori di diversità |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari:6 Consiglio di amministrazione; 6.1 Attuale composizione e durata in carica (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF); 6.8 Amministratori indipendenti, 6.10 Valutazione del funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati, 6.11 Politiche di diversità (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d)-bis, TUF) |
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| GRI 102-25 | Processi per evitare conflitti di interesse all'interno del più alto organo di governo |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari:14. Altre procedure di governo societario (ex art. 123-bis, comma 2, lett. a), TUF) |
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| GRI 102-26 | Ruolo del più alto organo di governo nello sviluppo di strategia, politiche, obiettivi su temi economici, ambientali e sociali |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6 Amministratore Delegato; 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità (già comitato controllo e rischi) |
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| GRI 102-27 | Iniziative per la formazione dei membri del più alto organo di governo su temi economici, ambientali e sociali |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF); 6.8 Amministratori indipendenti; 6.10 Valutazione del funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati |
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| GRI 102-28 | Processo per la valutazione delle performance dei componenti del più alto organo di governo in particolare in funzione delle performance economiche, ambientali, sociali |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.10 Valutazione del funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati |
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| GRI 102-29 | Procedure del più alto organo di governo per controllare le modalità di identificazione e gestione delle performance economiche, ambientali e sociali dell'organizzazione, includendo i rischi e le opportunità e processi di due diligence |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) |
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| GRI 102-30 | Procedure del più alto organo di governo per controllare le modalità di identificazione e gestione dei rischi economico, ambientali, sociali. |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2 Comitato controllo, rischi e |
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| GRI 102-31 | Frequenza del controllo del più alto organo di governo di aspetti economico, ambientali, sociali inclusi rischi e opportunità. |
sostenibilità (già Comitato controllo e rischi) |
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| GRI 102-33 | Processo per la comunicazione di eventi critici al più alto organo di governo Processi per la determinazione |
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari:5.5 Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismi di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF); 7.2 Comitato controllo, rischi e sostenibilità (già Comitato controllo e rischi) Relazione sul governo societario |
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| GRI 102-36 | della remunerazione del più alto organo |
e gli assetti proprietari: 6.12 Compensi |
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| Aspetti materiali identificati e perimetro della Dichiarazione non finanziaria Elenco delle entità incluse nel |
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| GRI 102-45 | bilancio consolidato e delle entità non incluse nella Dichiarazione non Finanziaria |
Nota metodologica | |
| GRI 102-46 | Processo e spiegazione della definizione dei contenuti e perimetro dei temi contenuti nella Dichiarazione non Finanziaria. |
Nota metodologica I temi che ci raccontano |
|
| GRI 102-47 | Elenco di tutti i temi materiali individuati nel processo di definizione dei contenuti della Dichiarazione non Finanziaria Effetto di eventuali modifiche |
I temi che ci raccontano | |
| GRI 102-48 | alle informazioni inserite nelle Dichiarazioni non Finanziarie precedenti e ragioni di tali riformulazioni |
Non applicabile. La DNF 2017 è alla sua prima edizione. |
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| GRI 102-49 | Cambiamenti significativi rispetto alla precedente Dichiarazione non Finanziaria nello scopo e nel perimetro dei temi |
Non applicabile. La DNF 2017 è alla sua prima edizione. |
| Coinvolgimento degli stakeholder | |||
|---|---|---|---|
| GRI 102-40 | Elenco di gruppi di stakeholder con cui l'organizzazione intrattiene attività di |
I temi che ci raccontano | |
| GRI 102-42 | coinvolgimento Principi per identificare e selezionare i principali stakeholder con i quali intraprendere l'attività di coinvolgimento |
I temi che ci raccontano | |
| GRI 102-43 | Approccio e descrizione dell'attività di coinvolgimento degli stakeholder |
I temi che ci raccontano | |
| GRI 102-44 | Argomenti chiave e criticità emerse dall'attività di coinvolgimento degli stakeholder |
I temi che ci raccontano | |
| Profilo della Dichiarazione non Finanziaria | |||
| GRI 102-50 | Periodo di rendicontazione delle informazioni fornite (ad esempio esercizio fiscale, anno solare) |
Nota metodologica | |
| GRI 102-51 | Data di pubblicazione della Dichiarazione non Finanziaria più recente |
Nota metodologica | |
| GRI 102-52 | Periodicità di rendicontazione (annuale, bimestrale, ecc.) |
Periodicità Annuale | |
| GRI 102-53 | Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sula Dichiarazione non Finanziaria e i suoi contenuti |
Per qualsiasi chiarimento o approfondimento sulle tematiche esposte è possibile scrivere a: INVESTOR.RELATIONS@posteitali ane.it |
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| GRI 102-54 | Livello di applicazione "core o comprehensive" allo standard GRI |
Nota metodologica | |
| GRI 102-56 | Politica dell'organizzazione e pratiche attuali al fine di ottenere l'assurance esterna della Dichiarazione non Finanziaria |
Nota Metodologica | |
| Etica e Integrità | |||
| GRI 102-16 | Valori, i principi, standard e norme di comportamento dell'organizzazione |
Capitale umano Catena di fornitura |
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| INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICI | |||
| Anti-corruzione GRI 103-1 |
Spiegazione del tema materiale | ||
| GRI 103-2 | e del perimetro dei suoi impatti Descrizione dell'approccio manageriale e delle sue |
I temi che ci raccontano | |
| GRI 103-3 | componenti Valutazione dell'approccio manageriale |
Lotta alla corruzione | |
| GRI 205-1 | Valutazione delle operazioni a rischio corruzione |
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| INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALI | |||
| GRI 103-1 | Spiegazione del tema materiale e del perimetro dei suoi impatti |
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| GRI 103-2 | Descrizione dell'approccio manageriale e delle sue componenti |
I temi che ci raccontano Green Building |
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| GRI 103-3 | Descrizione dell'approccio manageriale e delle sue |
Logistica sostenibile | |
| Energia | componenti | ||
| GRI 302-1 | Consumo di energia interno all'organizzazione |
Green Building Logistica sostenibile |
Consumi energetici interni totali di Gruppo 2016 2017 Energia elettrica rinnovabile (GJ) 1.791.787 1.812.424 Energia non rinnovabile (GJ) 2.783.864 2.937.824 di cui: Energia elettrica approvvigionata dalla rete 94.811 83.377 nazionale Gas Metano (GJ) 671.061 657.874 GPL (GJ) 9.997 35.057 Gasolio (GJ) 517.351 860.664 Benzina (GJ) 553.425 173.278 Jet Fuel (GJ) 919.688 1.104.614 Teleriscaldamento (GJ) 17.531 22.960 Totale energia (GJ) 4.575.651 4.750.248 Comprende l'energia riferita alle strutture Immobiliari e quella collegata al business della logistica |
| Acqua | su gomma e del trasporto passeggeri e posta via aerea. | ||
| GRI 303-1 | Prelievo totale di acqua per fonte Green Building | ||
| Emissioni | |||
| GRI 305-1 | Emissioni totali dirette di gas a effetto serra (GHG) scope 1 |
Emissioni di CO2 totali del Gruppo 2016 Emissioni dirette - Scope 1 (t) 180.797 Emissioni indirette - Scope 2 (t)** 10.804 Emissioni di altro tipo - Scope 3 (t) 170.675 |
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| GRI 305-2 | Emissioni totali indirette di gas a effetto serra (GHG) scope 2 |
Logistica sostenibile Green Building |
2017 193.774 9.901 157.916 I fattori utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2: GPL (1,5704 kgCO2/litro) Metano (2,6928 kgCO2/kg) Benzina (kg CO2/litro 2,3839), Gasolio (2,74790 kg CO2/litro), Jet Fuel (2,4910 kg CO2/litre). Fonte: Methodology Paper for Emission Factors 2017 redatto dallo UK Department for Environment Food & Rural Affairs (Defra) e Regolamento 601/2012 sul sistema EU ETS (per il calcolo delle emissioni di CO2 del trasporto aereo). * Poste Italiane acquista certificati di garanzia di origine rinnovabile per una quota pari a circa il95% dei propri consumi di energia elettrica. I GRI Sustainability Reporting Standards prevedono due metodologie di calcolo delle emissioni dello Scope 2, il "Location based method" e il "Market-based method". Il "Market-based method" (metodologia utilizzata da Poste Italiane) si basa sulle emissioni di CO2 emesse dai fornitori di energia da cui l'organizzazione acquista, tramite un contratto, energia elettrica (in questo |
| GRI 305-3 | Emissioni gas a effetto serra (GHG) di altro tipo scope 3 |
caso certificati di garanzia di origine da fonte rinnovabile dell'energia) e per il restante 5% fattori di emissione della rete elettrica nazionale (fattore di emissione: 375g CO2/kWh, fonte Terna 2015); Il metodo Location-based, invece, si basa sui fattori di emissione medi relativi alla generazione di energia regionali, subnazionali o nazionali. Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni di Gruppo di Scope 2 nel 2016 è pari a 199.871 tonnellate di CO2 e nel 2017 pari a 198.347 tonnellate (fattore di emissione: 375g CO2/kWh Fonte: Terna 2015. |
|
| Scarichi e Rifiuti | Peso totale dei rifiuti per |
| Valutazione ambientale dei fornitori | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GRI 103-1 | Spiegazione del tema materiale e del perimetro dei suoi impatti |
|||||
| GRI 103-2 | Descrizione dell'approccio manageriale e delle sue componenti |
I temi che ci raccontano Catena di fornitura |
||||
| GRI 103-3 | Valutazione dell'approccio manageriale |
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| INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE | ||||||
| GRI 103-1 | Spiegazione del tema materiale e del perimetro dei suoi impatti |
I temi che ci raccontano Capitale Umano Salute e Sicurezza |
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| GRI 103-2 | Descrizione dell'approccio manageriale e delle sue componenti |
Inclusione | ||||
| GRI 103-3 | Valutazione dell'approccio manageriale |
|||||
| Relazioni industriali | ||||||
| GRI 402-1 Salute e sicurezza sul lavoro |
Periodo minimo di preavviso in caso di ristrutturazioni/riorganizzazioni aziendali per sedi e se sono incluse in accordi collettivi |
Relazioni con le parti sociali | ||||
| Infortuni sul lavoro e tasso di | ||||||
| GRI 403-2 | infortunio, malattia, giornate di lavoro perso, assenteismo e numero totale di decessi, divisi |
Salute e Sicurezza | Tasso di assenteismo Informazione non disponibile Disclosure sulle ditte |
Si prevede di rendicontare l'informazione nei prossimi cicli di rendicontazione |
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| per area geografica e genere | appaltatrici | |||||
| Formazione e istruzione | Numero di ore di formazione | |||||
| GRI 404-1 | medie annuali divise per categoria professionale e genere |
Capitale umano | ||||
| GRI 404-3 | Percentuale i dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni sulle prestazioni e sullo sviluppo della carriera |
Capitale umano | Divisione per genere | Informazione non disponibile | Si prevede di rendicontare l'informazione nei prossimi cicli di rendicontazione |
|
| Diversità e pari opportunità | ||||||
| GRI 405-1 | Diversità negli organi di governo dell'impresa e tra i dipendenti |
Nel 2017 i consigli di amministrazione delle società del Gruppo sono stati presieduti da 56 persone di cui il 59% di età sopra i 50 anni e il 41% di età compresa tra i 30 e i 50 anni. La percentuale femminile è pari al 32% sul totale, del 35% nelle fasce di età 30-50 e pari al 30% nella fascia di età sopra i 50. La diversità dei dipendenti è riportata nella sezione Capitale umano |
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| PRIVACY DEI CLIENTI | ||||||
| GRI 103-1 | Spiegazione del tema materiale e del perimetro dei suoi impatti |
I temi che ci raccontano | ||||
| GRI 103-2 | Descrizione dell'approccio manageriale e delle sue componenti |
Cybersecurity | ||||
| GRI 103-3 | Valutazione dell'approccio manageriale |
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| GRI 418-1 | Reclami ricevuti e acertati per violazione della privacy dei clienti e fuoriuscite identificate, furti o perdite dei dati dei clienti |
Si riportano di seguito i principi segnalati dai "GRI Sustainability Reporting Standards" 2016 e l'approccio seguito da Poste Italiane.
| Analisi del contesto di sostenibilità | Le informazioni sono state declinate rispetto a fenomeni sociali, ambientali del contesto. |
|---|---|
| Inclusività degli stakeholder | L'Individuazione dei temi materiali ha tenuto conto delle aspettative dei propri stakeholder. |
| Materialità | L a scelta degli argomenti è stata effettuata secondo una logica d i valutazione degli impatti economici, sociali e ambientali e sulla capacità che questi hanno di influenzare le decisioni e le valutazioni degli stakeholder. |
| Completezza delle informazioni | Salvo ove diversamente indicato, tutti gli indicatori presentati nel documento sono rappresentativi della totalità delle società del Gruppo. |
| Equilibrio | Il documento fornisce informazioni che consentono una valutazione delle prestazioni e degli impatti complessivi. |
| Comparabilità | Sono riportati i dati di performance 2016 e 2017 per consentire l'analisi delle perfomance. |
| Accuratezza | L e informazioni sono state riportate corredate d a note e commenti per consentire d i valutare correttamente l e prestazioni e i risultati. |
| Tempestività | La tempistica di rilascio del documento è vicina agli eventi descritti |
| Chiarezza | I contenuti sono stati elaborati con un linguaggio semplice e fruibile anche per persone non addette ai lavori. |
| Affidabilità | Il documento è oggetto d i separata attestazione d i conformità d a parte della società d i revisione contabile PricewaterhouseCoopers SpA |
Il Gruppo ha adottato, nell'ambito del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), un modello di Risk Management di Gruppo (RMG) basato sul framework Enterprise Risk Management (ERM), in linea con i requisiti di autodisciplina delle società quotate e con le best practice a livello nazionale e internazionale.
Con l'obiettivo di garantire una maggiore governance dei processi di gestione del rischio e renderli più efficienti, nel corso del 2017 è stato costituito un presidio di riferimento unico per il governo e la gestione di tutti i rischi in ottica di Gruppo, la funzione Governo dei Rischi di Gruppo (GRG), che si avvale del contributo delle unità specialistiche a suo diretto riporto (presidi diretti), nonché degli altri presidi di rischio (presidi indiretti) presenti in Poste Italiane (ivi incluso il Patrimonio BancoPosta) e nelle società del Gruppo. Con particolare riferimento ai rischi di natura finanziaria, GRG si avvale di un referente unico che coordina le funzioni di Risk Management delle Società sottoposte a vigilanza.
La funzione Governo dei Rischi di Gruppo ha in particolare il compito di
Le unità di presidio specialistiche, a loro volta, operano in coerenza con gli standard di Gruppo definiti da GRG, assicurando la condivisione delle informazioni a livello consolidato, fermo restando il rispetto degli specifici adempimenti normativi che regolano il proprio ambito di competenza.
Con riferimento al compito di assicurare la gestione dei rischi attraverso un processo strutturato e integrato, la funzione GRG ha definito il processo di Risk Management di Gruppo (RMG), articolato nelle seguenti fasi:
in coerenza con l'evoluzione del business, del contesto normativo di riferimento e delle leading practice;
I principali rischi che derivano dalle attività del Gruppo sono descritti nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, cui si rimanda. Con riferimento invece ai rischi di natura finanziaria e assicurativi si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017 – Analisi e presidio dei rischi.
| (dati in milioni di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 8.060 | 8.218 | (158) | -1,9% |
| Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria | 646 | 599 | 47 | 7,8% |
| Altri ricavi e proventi | 584 | 478 | 106 | 22,2% |
| Totale ricavi | 9.290 | 9.295 | (5) | -0,1% |
| Costo del lavoro totale | 5.865 | 5.988 | (123) | -2,1% |
| di cui costo del lavoro (*) | 5.374 | 5.481 | (107) | -2,0% |
| di cui incentivi all'esodo | 491 | 507 | (16) | -3,2% |
| Costi per beni e servizi | 1.666 | 1.704 | (38) | -2,2% |
| Oneri dell'operatività finanziaria | 40 | 44 | (4) | -9,1% |
| Altri costi e oneri | 459 | 255 | 204 | 80,0% |
| Totale costi | 8.030 | 7.991 | 39 | 0,5% |
| EBITDA | 1.260 | 1.304 | (44) | -3,4% |
| Ammortamenti e svalutazioni | 480 | 504 | (24) | -4,8% |
| EBIT | 780 | 800 | (20) | -2,5% |
| Proventi (oneri) finanziari | (107) | (21) | (86) | n.s. |
| Risultato prima delle imposte | 673 | 779 | (106) | -13,6% |
| Imposte | 56 | 154 | (98) | -63,6% |
| Utile dell'esercizio | 617 | 625 | (8) | -1,3% |
(*) Include la voce "Incrementi per lavori interni"
n.s.: non significativo
I Ricavi e proventi ammontano a 8.060 milioni di euro registrando una riduzione dell'1,9% essenzialmente imputabile ai minori ricavi realizzati nel settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
I Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria evidenziano una crescita, passando da 599 milioni di euro del 2016 a 646 milioni di euro nel 2017, principalmente riconducibile a maggiori proventi da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita del Patrimonio BancoPosta, che passano da 473 milioni di euro nel 2016 a 547 milioni di euro. Il saldo accoglie anche, per 91 milioni di euro, i proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione della partecipazione in Mastercard Incorporated (nel 2016 i proventi non ricorrenti accoglievano per 121 milioni di euro gli effetti della cessione dell'azione Visa Europe).
Gli Altri ricavi e proventi passano da 478 milioni di euro a 584 milioni di euro e accolgono per 508 milioni di euro dividendi da società controllate.
I Costi totali, pur in presenza di una riduzione del Costo del lavoro e dei Costi per beni e servizi, registrano un incremento di 39 milioni di euro, passando da 7.991 milioni di euro del 2016 a 8.030 milioni di euro nel 2017, per effetto di maggiori accantonamenti ai fondi rischi e oneri diversi di complessivi 178 milioni di euro che riflettono l'aggiornamento delle probabili passività legate ai prodotti finanziari di terzi collocati nei primi anni 2000, ascrivibili per 35 milioni di euro all'iniziativa volontaria di tutela a favore dei clienti che hanno investito nel Fondo Europa Immobiliare I e l'adeguamento di altre passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti.
Le imposte sul reddito passano da 154 milioni di euro del 2016 a 56 milioni di euro nel 2017. Il tax rate totale effettivo nell'esercizio 2017 si attesta al 8,31% di cui il 4,98% riferito all'IRES e il 3,33% all'IRAP. Lo scostamento del tax rate IRES effettivo rispetto all'aliquota nominale teorica (passata dal 27,5% del 2016 al 24% dal 1° gennaio 2017 come previsto dalla Legge di Stabilità 2016) è principalmente attribuibile al non assoggettamento ad imposta del 95% dei dividendi percepiti da alcune società controllate e della plusvalenza realizzata su partecipazioni, soggetti al regime della participation exemption. Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017 ha conseguito Utili per 617 milioni di euro (625 milioni di euro nel 2016).
Il costo del lavoro evidenzia una riduzione del 2,1%, passando da 5.988 milioni di euro del 2016 a 5.865 milioni di euro nel 2017, per effetto sia della diminuzione della sua componente ordinaria (-107 milioni di euro), in virtù della riduzione degli organici mediamente impiegati nell'anno (circa 2.700 FTE in meno rispetto all'esercizio precedente), sia degli incentivi all'esodo..
Con riferimento alla tematica dei contratti di lavoro a termine, il numero complessivo di CTD per l'anno 2017 è stato di 14.358 unità (7.036 nel 2016), corrispondenti a 14.166 FTE (6.953 nel 2016), tutti stipulati ai sensi dell'art. 19, comma 1, D.Lgs. 81/2015. In ragione delle specifiche disposizioni di legge che prevedono appositi limiti percentuali di utilizzo (c.d. clausole di contingentamento)20 , si evidenzia che l'organico a tempo indeterminato puntuale al 1° gennaio 201721 era di 132.716 risorse (138.236 al 1° gennaio 2016) corrispondenti a 128.437 FTE (133.392 al 1° gennaio 2016).
Si precisa inoltre che il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane del 30 novembre 2017 ha definito limiti di utilizzo diversi da quelli previsti dalla legge e precedentemente adottati dalla Società. A tale specifico riguardo, si segnala che nel 2017 il numero medio annuo di contratti di lavoro a tempo determinato è stato di 6.540 unità22 .
Si riporta di seguito una tabella di dettaglio relativa all'organico a tempo indeterminato, distinto per regione, al 1° gennaio 2018 ed espresso in FTE.
| Organico stabile puntuale al 01/01/2018 (*) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Regione | Numero | Regione | Numero | |
| Abruzzo | 3.370 | Molise | 814 | |
| Basilicata | 1.153 | Piemonte | 8.880 | |
| Calabria | 4.386 | Puglia | 7.835 | |
| Campania | 10.403 | Sardegna | 3.209 | |
| Emilia Romagna | 8.295 | Sicilia | 9.148 | |
| Friuli Venezia Giulia | 2.481 | Toscana | 8.529 | |
| Lazio | 18.125 | Trentino Alto Adige | 1.824 | |
| Liguria | 3.888 | Umbria | 1.881 | |
| Lombardia | 17.312 | Valle d'Aosta | 260 | |
| Marche | 3.377 | Veneto | 8.861 | |
| Totale | 124.031 |
(*) Dati espressi in full time equivalent. Organico a tempo indeterminato di Poste Italiane SpA inclusi i comandati.
20 L'art. 23 comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015 dispone, tra l'altro, che non possono essere assunti lavoratori a tempo determinato in misura superiore al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell'anno di assunzione con un arrotondamento del decimale all'unità superiore qualora esso sia uguale o superiore a 0,5.
21 L'organico in forza al 1° gennaio di ogni anno è identico all'organico in essere al 31 dicembre dell'anno precedente.
22 L'art. 22 comma IV, del CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane ammette il ricorso al contratto a tempo determinato "nella misura media annua dell'8% dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1 gennaio dell'anno di assunzione"; per il 2017 l'8% risulta pari a 10.617 unità e 10.275 FTE.
| 31 dicembre | 31 dicembre | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | 2017 | 2016 | ||
| Capitale immobilizzato: | ||||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.912 | 1.999 | (87) | -4,4% |
| Investimenti immobiliari | 52 | 56 | (4) | -7,1% |
| Attività immateriali | 385 | 365 | 20 | 5,5% |
| Partecipazioni | 2.081 | 1.815 | 266 | 14,7% |
| Totale Capitale immobilizzato (a) |
4.430 | 4.235 | 195 | 4,6% |
| Capitale circolante netto: | ||||
| Crediti commerciali e Altri crediti e attività | 4.061 | 4.027 | 34 | 0,8% |
| Debiti commerciali e Altre passività | (3.988) | (3.942) | (46) | 1,2% |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 7 1 |
(67) | 138 | n.s. |
| Totale capitale circolante netto: (b) |
144 | 18 | 126 | n.s. |
| Capitale investito lordo (a+b) |
4.574 | 4.253 | 321 | 7,5% |
| Fondi per rischi e oneri | (1.538) | (1.408) | (130) | 9,2% |
| Trattamento di fine rapporto | (1.244) | (1.315) | 71 | -5,4% |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 447 | 136 | 311 | n.s. |
| Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione | - | 384 | (384) | n.s. |
| Capitale investito netto | 2.239 | 2.050 | 189 | 9,2% |
| Patrimonio netto | 5.512 | 6.160 | (648) | -10,5% |
| Posizione finanziaria netta | (3.273) | (4.110) | 837 | -20,4% |
n.s.: non significativo
La struttura patrimoniale di Poste Italiane SpA evidenzia al 31 dicembre 2017 un Capitale investito netto di 2.239 milioni di euro (2.050 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
Il Capitale immobilizzato si attesta a 4.430 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 195 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2016 essenzialmente riferibile all'acquisizione del partecipazione in FSIA Investimenti Srl per 278 milioni di euro. Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno altresì concorso, oltre a Ammortamenti e svalutazioni (comprensivi di riprese di valore) per 480 milioni, la realizzazione di investimenti industriali per 402 milioni di euro descritti nel commento al Capitale immobilizzato del Gruppo.
Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 144 milioni di euro e si incrementa di 126 milioni di euro rispetto a fine 2016 principalmente per effetto del decremento del saldo netto passivo dei Crediti/(Debiti) per imposte correnti conseguente alla riduzione dell'aliquota IRES in vigore dal 1° gennaio 2017.
L'incremento dei Fondi rischi e oneri per 130 milioni di euro, quale saldo tra stanziamenti e utilizzi/assorbimenti, è imputabile principalmente alle passività che Poste Italiane dovrà sostenere per i dipendenti che volontariamente risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019 e all'aggiornamento delle stimate passività per rischi operativi del BancoPosta.
L'incremento del saldo netto attivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 311 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo sulla variazione negativa della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita (decremento di debiti per imposte differite).
Le Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione si decrementano di 384 milioni di euro per effetto del perfezionamento della cessione a Invitalia del 100% del capitale sociale della Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, avvenuta in data 7 agosto 2017 e per effetto della riclassifica nel Capitale immobilizzato del valore contabile della partecipazione in BancoPosta Fondi SpA SGR.
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 5.512 milioni di euro e si decrementa di 648 milioni di euro per effetto principalmente della movimentazione delle riserve di fair value al netto del relativo effetto fiscale (713 milioni di euro) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) degli investimenti in titoli del Patrimonio BancoPosta, nonché della distribuzione di dividendi, così come deliberato dalla Assemblea degli azionisti del 27 aprile 2017, per 509 milioni di euro (39 centesimi di euro per azione) corrisposti agli azionisti il 21 giugno 2017. Tali variazioni del Patrimonio sono state parzialmente compensate dall'Utile netto conseguito nell'esercizio (617 milioni di euro).
| (dati in milioni di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | 63.208 | 60.495 | 2.713 | 4,5% |
| Attività finanziarie | (61.246) | (59.396) | (1.850) | 3,1% |
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 1.962 | 1.099 | 863 | 78,5% |
| Cassa e depositi BancoPosta | (3.196) | (2.494) | (702) | 28,1% |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (2.039) | (2.715) | 676 | -24,9% |
| Posizione finanziaria netta | (3.273) | (4.110) | 837 | -20,4% |
n.s.: non significativo
La Posizione finanziaria netta di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017 è in avanzo per 3.273 milioni di euro, in contrazione rispetto ai valori al 31 dicembre 2016 (in cui presentava un avanzo di 4.110 milioni di euro) principalmente per effetto della componente valutativa legata al fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita del Patrimonio BancoPosta per circa 979 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale.
| (dati in milioni di euro) | 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 |
|---|---|---|
| A. Cassa | (1) | (1) |
| B. Altre disponibilità liquide | (1.884) | (1.460) |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D. Liquidità (A+B+C) | (1.885) | (1.461) |
| E. Crediti finanziari correnti | (363) | (243) |
| F. Debiti bancari correnti | 200 | - |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 763 | 1 4 |
| H. Altri debiti finanziari correnti | 106 | 4 2 |
| I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) | 1.069 | 5 6 |
| J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) | (1.179) | (1.648) |
| K. Debiti bancari non correnti | 200 | 400 |
| L. Obbligazioni emesse | 5 0 |
798 |
| M. Altri debiti non correnti | 3 6 |
4 8 |
| N. Posizione finanziaria netta non corrente (K+L+M) | 286 | 1.246 |
| O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) | (893) | (402) |
| Attività finanziarie non correnti | (835) | (1.101) |
| Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato | (1.728) | (1.503) |
| Crediti finanziari per rapporti intergestori | (14) | (14) |
| Debiti finanziari per rapporti intergestori | 732 | 630 |
| Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti intergestori |
(1.010) | (887) |
Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nell'apposito regolamento del Patrimonio BancoPosta approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 31 luglio 2015. Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza prudenziali per le banche, a BancoPosta si applicano le disposizioni sul governo societario delle banche (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo I "Governo societario" della Circolare n. 285). Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" di Poste Italiane approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance.
In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA nonché dell'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio, da sottoporre alla definitiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente. È stata autorizzata, inoltre, la presentazione alla Banca d'Italia dell'istanza autorizzativa alla rimozione del vincolo di destinazione delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il ramo d'azienda inerente monetica e i servizi di pagamento.
Il sistema dei controlli interni è costituito da un insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.
Nell'ambito dei principi di riferimento adottati a livello di Gruppo, l'"Ambiente di controllo", inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli. Esso include l'integrità e i valori etici dell'Azienda, la struttura organizzativa, il sistema di attribuzione e il relativo esercizio di deleghe e responsabilità, la segregazione delle funzioni, le politiche di gestione e incentivazione del personale, la competenza delle risorse e, più in generale, la "cultura" dell'Azienda. Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano tale ambito, sono principalmente rappresentati da:
attività del Patrimonio a funzioni di Poste Italiane in termini di processi decisionali, contenuto minimo dei Disciplinari esecutivi, livelli di servizio, flussi informativi e modalità di controllo;
Con riguardo all'assetto del BancoPosta, il modello organizzativo in essere prevede funzioni di controllo fornite dei requisiti di autonomia e indipendenza, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management, Compliance, Antiriciclaggio e Revisione Interna. In un'ottica di ricerca di sinergie e valorizzazione delle specifiche competenze, sono condivise tra le suddette funzioni di controllo le tecniche e le metodologie di valutazione dei rischi e dei controlli e periodicamente gli
esiti delle verifiche effettuate.
La Revisione Interna BancoPosta, in coerenza con le previsioni normative contenute nelle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e nel regolamento Consob in tema di controlli cui Bancoposta è sottoposta, ha predisposto nei primi mesi del 2018 la Relazione annuale 2017, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli, con specifico riferimento ai processi, alle procedure, ai sistemi informativi e ai meccanismi di controllo a presidio delle attività di BancoPosta. Le Relazione, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2017, riporta inoltre gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a funzioni di Poste Italiane tramite i Disciplinari Esecutivi nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all'azienda.
La Relazione annuale, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è stata inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento, è invece oggetto di invio alla Consob.
Tali attività sono state svolte, avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare esecutivo le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane connesse ai processi e prodotti di BancoPosta.
La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale (2018) e pluriennale (2018-2020) basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative, agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono stati illustrati al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.
Il Patrimonio BancoPosta è dotato di un'autonoma struttura di Risk Management responsabile di garantire, in raccordo con la funzione Governo dei Rischi di Gruppo, una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa del Patrimonio destinato. Tra l'altro, la funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati alla clientela, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica.
Nel corso del 2017 è stato aggiornato, in coerenza con il budget, il Risk Appetite Framework ed è stata presentata al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione la relazione annuale sul 2016 e il programma di attività per il 2017, nonché il Resoconto ICAAP e l'Informativa al Pubblico sui Rischi riferite all'esercizio 2016; trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo, rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività tipica sono rappresentati da:
Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti, l'esercizio 2017 è stato caratterizzato, nel primo trimestre, da un aumento dei rendimenti dei titoli di stato italiani, che ha sensibilmente ridotto le plusvalenze da valutazione; a partire dal secondo trimestre il trend si è invertito e i rendimenti dei BTP hanno nuovamente iniziato a diminuire; tale tendenza si è riflessa nelle plusvalenze non realizzate, che sono tornate su livelli più elevati anche se inferiori a quelli di inizio esercizio per effetto delle vendite; lo spread BTP-Bund ha chiuso l'anno su livelli simili a quelli di fine 2016 (intorno a 160 punti base), ma con un BTP decennale più elevato e pari al 2%, per effetto dell'aumento dei tassi di mercato.
Con riferimento alla struttura patrimoniale Bancoposta, si segnala che il CET 1 ratio 2017 è pari a 17% rispetto al 16% del 2016, confermando la solidità patrimoniale, ulteriormente rafforzata dall'apporto di nuovi mezzi per 210 mln da parte della gemmante nel 2018.
A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali nel 2017, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire da giugno, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF (Risk Appetite Framework). L'indice di leva finanziaria (leverage ratio) al 31 dicembre 2017 si attesta a circa il 3,11% (3% valore minimo di riferimento normativo). Al fine di riequilibrare tale indice ai valori obiettivo interni (3,15%), in data 25 gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato il progetto di ricapitalizzazione del BancoPosta da attuarsi con il conferimento di riserve libere per 210 milioni di euro. Le funzioni competenti procederanno anche nel corso del 2018 a un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificarne nel tempo l'allineamento a obiettivi, soglie e limiti del RAF.
Nel 2017, in continuità con l'esercizio precedente, BancoPosta è risultata esposta, in termini di valore economico, a una riduzione dei tassi; l'entità dell'esposizione misurata con il modello interno è risultata sempre inferiore al 10% del patrimonio di vigilanza, livello ampiamente coerente con gli obiettivi di propensione al rischio fissati per l'esercizio.
Per quanto concerne i rischi operativi, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, Poste Italiane continua a monitorare con particolare attenzione l'evoluzione del mercato e le connesse iniziative intraprese nell'interesse della propria clientela, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Al riguardo, in data 19 febbraio 2018 a valle di una delibera del Consiglio di Amministrazione, Poste Italiane ha definito - con l'obiettivo di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo fondati sulla fiducia e sulla trasparenza - un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2004, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Europa Immobiliare 1, che hanno mantenuto l'investimento sino alla scadenza avvenuta il 31 dicembre 2017.
Per le informazioni di dettaglio delle diverse aree di rischio e delle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi si fa rinvio ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017.
| Principali indicatori (*) | 2017 | 2016 |
|---|---|---|
| ROA (1) | 0,87% | 0,87% |
| ROE (2) | 28% | 29% |
| Margine interesse / Margine intermediazione (3) | 26% | 26% |
| Costi operativi / Margine intermediazione (4) | 83% | 84% |
(*) I principali indici di redditività comunemente utilizzati, risentono delle peculiarità del Patrimonio BancoPosta e del fatto che i valori riconosciuti alle funzioni di Poste Italiane sono classificati nella voce "spese amministrative"; tali indici, pertanto, non devono essere valutati in valore assoluto o in confronto con il mercato, ma unicamente nel tempo.
(1) Return On Assets. Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo.
(3) Rappresenta il contributo fornito dalla redditività della gestione raccolta/impieghi rispetto all'attività di intermediazione. (2) Return On Equity. Rappresenta il rapporto tra il Risultato d'esercizio e il Patrimonio netto dedotti l'Utile di periodo e le Riserve da valutazione.
(4) Cost/income ratio.
| (dati in milioni di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Interessi attivi e proventi assimilati | 1.526 | 1.543 | (17) | -1,1% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (78) | (74) | (4) | 5,4% |
| Margine di interesse | 1.448 | 1.469 | (21) | -1,4% |
| Commissioni attive | 3.629 | 3.603 | 2 6 |
0,7% |
| Commissioni passive | (65) | (66) | 1 | -1,5% |
| Commissioni nette | 3.564 | 3.537 | 2 7 |
0,8% |
| Dividendi e proventi simili | 1 | 1 | - | n.s. |
| Risultato netto dell'attività di rinegoziazione | 2 | 3 | (1) | -33,3% |
| Risultato netto dell'attività di copertura | 2 | (1) | 3 | n.s. |
| Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie | 624 | 587 | 3 7 |
6,3% |
| Margine di intermediazione | 5.641 | 5.596 | 4 5 |
0,8% |
| Proventi operativi netti | 5.641 | 5.596 | 4 5 |
0,8% |
| Spese amministrative | (4.616) | (4.653) | 3 7 |
-0,8% |
| Altri proventi/(oneri) di gestione | (58) | (39) | (19) | 48,7% |
| Oneri operativi netti | (4.674) | (4.692) | 1 8 |
-0,4% |
| Risultato netto della gestione operativa | 967 | 904 | 6 3 |
7,0% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (182) | (95) | (87) | 91,6% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti | (15) | (6) | (9) | n.s. |
| Risultato corrente al lordo delle imposte | 770 | 803 | (33) | -4,1% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (185) | (235) | 5 0 |
-21,3% |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 585 | 568 | 1 7 |
3,0% |
n.s.: non significativo
L'andamento economico del Patrimonio BancoPosta evidenzia un utile di esercizio di 585 milioni di euro, in crescita di 17 milioni di euro rispetto al 2016; tale positiva performance, per quanto ridotta dall'incremento del valore degli accantonamenti netti, che passano da 95 milioni di euro del 2016 a 182 milioni di euro per
fronteggiare talune fattispecie di rischio inclusa l'iniziativa volontaria relativa al fondo chiuso Europa Immobiliare, è principalmente ascrivibile al miglioramento del Margine di Intermediazione (+0,8% rispetto al 31 dicembre 2016) e alla riduzione delle spese amministrative (-0,8% rispetto al 31 dicembre 2016). Il risultato netto dell'esercizio 2017 beneficia inoltre del minor carico fiscale per effetto della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% prevista dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).
Il Margine di interesse si attesta a 1.448 milioni di euro (1.469 milioni di euro nel 2016) e rappresenta il saldo tra:
Le Commissioni nette ammontano a 3.564 milioni di euro (3.537 milioni di euro nel 2016) quale saldo tra:
Il Margine di Intermediazione si attesta a 5.641 milioni di euro (5.596 milioni nel 2016) e comprende, oltre al Margine di interesse e alle Commissioni nette, l'utile netto da cessione di attività finanziarie per 624 milioni di euro (587 milioni nel 2016), che beneficia per 91 milioni di euro di proventi non ricorrenti derivanti dalla vendita di 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated (nel 2016 i proventi non ricorrenti accoglievano 121 milioni di euro derivanti dalla cessione dell'azione Visa Europe).
Gli Oneri operativi netti ammontano a 4.674 milioni di euro ed evidenziano una riduzione rispetto all'esercizio precedente (4.692 milioni di euro nel 2016) principalmente per effetto della riduzione delle Altre spese amministrative, che passano da 4.653 milioni di euro del 2016 a 4.616 milioni di euro e accolgono, per 4.418 milioni di euro (4.457 milioni di euro nell'esercizio precedente), i costi regolati dai disciplinari interni con le altre funzioni di Poste Italiane in coerenza con il "Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane" e relativi Disciplinari esecutivi per l'esercizio 2017. Le spese per il personale ammontano a 93 milioni di euro (98 milioni di euro nel 2016) e si riferiscono alle risorse impiegate nell'ambito della funzione BancoPosta e rappresentate nella tabella sotto riportata. Di fatto, però, occorre evidenziare che il Patrimonio destinato si avvale, nello svolgimento delle proprie attività, dell'apporto delle altre funzioni di Poste Italiane, in particolare dei servizi resi dal personale operante nell'ambito degli Uffici Postali e del Contact Center, remunerate attraverso i disciplinari con Poste Italiane.
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Gli Altri oneri di gestione netti ammontano a 58 milioni di euro (39 milioni di euro nel 2016) e sono principalmente riconducibili a perdite operative connesse a operazioni di prelevamento disconosciute dalla clientela.
Occorre infine rilevare che il Patrimonio BancoPosta, nello svolgimento delle proprie attività si avvale dell'infrastruttura immobiliare (per es. utilizzo e gestione degli spazi per lo svolgimento della propria attività operativa) e tecnologica (per es. progettazione e realizzazione nuovi servizi, gestione evolutiva e manutenzione delle applicazioni gestionali e di business) proprie di Poste Italiane SpA. Lo svolgimento di tali attività è regolato dai disciplinari operativi interni e remunerato mediante i prezzi di trasferimento riconosciuti dal Patrimonio alle diverse funzioni di Poste.
| Numero medio dei dipendenti (*) | |||
|---|---|---|---|
| 2017 | Variazioni | ||
| 5 5 |
5 4 |
1 | 1,9% |
| 479 | 460 | 1 9 |
4,1% |
| 1.194 | 1.310 | (116) | -8,9% |
| 1.728 | 1.824 | (96) | -5,3% |
| 2017 | 2016 | ||
| 2 | 3 | (1) | -33,3% |
| 2 | 3 | (1) | -33,3% |
| 1.730 | 1.827 | (97) | -5,3% |
| 2016 |
(*) Dati espressi in Full Time Equivalent .
(dati in milioni di euro)
| (dati in milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 39.140 | 37.263 |
| di cui titoli di Stato/garantiti dallo Stato | 39.099 | 37.159 |
| di cui Azioni | 4 1 |
104 |
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 12.912 | 12.683 |
| Crediti verso banche | 1.151 | 1.314 |
| Crediti verso clientela | 7.951 | 9.004 |
| di cui impieghi MEF della raccolta da c/c postali | 6.390 | 7.499 |
| Altre voci dell'attivo | 6.081 | 4.789 |
| Totale dell'attivo | 67.235 | 65.053 |
| Voci del passivo e Patrimonio netto | 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 5.950 | 5.799 | ||
| di cui pronti contro termine passivi | 4.482 | 5.381 | ||
| Debiti verso clientela | 53.686 | 50.374 | ||
| di debiti verso correntisti | 46.468 | 45.098 | ||
| Altre voci del passivo | 4.840 | 5.494 | ||
| Totale del passivo | 64.476 | 61.667 | ||
| Patrimonio netto | 2.759 | 3.386 | ||
| di cui: | ||||
| Riserva di costituzione | 1.000 | 1.000 | ||
| Utili portati a nuovo esercizi precedenti | 1.059 | 949 | ||
| Riserve da valutazione | 115 | 869 | ||
| Utile d'esercizio | 585 | 568 | ||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 67.235 | 65.053 |
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano a 39,1 miliardi di euro (37,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2016) e accolgono investimenti in titoli di Stato italiano, titoli garantiti dallo Stato italiano e azioni (Visa Incorporated). L'aumento delle consistenze dei titoli di debito (+5%) è legato all'acquisto di nuovi titoli per effetto dell'incremento della raccolta su conti correnti registrata nel 2017, che compensa la variazione negativa del fair value. Inoltre nell'esercizio, in considerazione del quadro macroeconomico di riferimento, è proseguita la strategia operativa mirata a ottimizzare la gestione della duration del portafoglio immunizzandolo in particolare dal rischio di variazioni di fair value dei titoli determinate dal potenziale rialzo dei tassi.
I titoli di capitale ammontano a 41 milioni di euro e si decrementano (-63 milioni di euro) per effetto della citata vendita di azioni Mastercard Incorporated.
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza, che corrispondono al portafoglio Held To Maturity e comprendono investimenti in titoli di debito, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, si attestano a 12,9 miliardi di euro e registrano una variazione in aumento di 229 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016, imputabile prevalentemente al rimborso di titoli giunti a scadenza per un valore di 1,3 miliardi di euro e nuovi acquisti effettuati per un nozionale di circa 1,6 miliardi di euro.
I Crediti verso la clientela passano da 9.004 milioni di euro del 31 dicembre 2016 a 7.951 milioni di euro al 31 dicembre 2017 e accolgono, per 6.390 milioni di euro (7.499 milioni di euro al 31 dicembre 2016) gli impieghi presso il MEF della raccolta effettuata presso privati e Pubblica Amministrazione.
Le Altre voci dell'attivo accolgono prevalentemente le consistenze di Cassa e disponibilità liquide per 3.217 milioni di euro (2.511 milioni di euro al 31 dicembre 2016), rappresentate da denaro presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e su prodotti di risparmio postale. Le Altre Attività ammontano a 2.063 milioni di euro (1.766 milioni al 31 dicembre 2016) e sono imputabili per la quasi totalità a partite di natura tributaria versate a titolo di sostituto d'imposta e per la quota residuale a partite in corso di lavorazione che trovano regolazione sui rapporti nei giorni successivi alla chiusura dell'esercizio.
I debiti verso banche si attestano a 5.950 milioni di euro (5.799 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e accolgono principalmente debiti per operazioni in Pronti contro termine per 4.482 milioni di euro (5.381 milioni di euro al 31 dicembre 2016); tali debiti si riferiscono:
I debiti verso clientela passano da 50,4 miliardi di euro di fine dicembre 2016 a 53,7 miliardi di euro e accolgono debiti verso correntisti per 46,5 miliardi di euro (45,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2016), debiti verso clienti per raccolta effettuata con altre forme tecniche per 3,7 miliardi di euro (2,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2016) di cui principalmente carte Postepay e Postepay evolution per 2,8 miliardi di euro (2,1 miliardi nel 2016) e debiti verso il MEF conto Tesoreria dello Stato per 3,5 miliardi di euro (2,4 miliardi a fine 2016).
Le Altre voci del passivo si attestano a 4,8 miliardi di euro (5,5 miliardi a fine 2016) e accolgono Altre passività per 2,3 miliardi di euro (2,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2016) prevalentemente imputabili a partite di natura tributaria prelevate a titolo di sostituto d'imposta, partite in corso di lavorazione che trovano regolazione sui rapporti nei primi giorni successivi alla chiusura dell'esercizio e partite debitorie verso le altre funzioni di Poste Italiane.
La voce comprende inoltre Derivati di copertura per 1.637 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 2.304 milioni di euro del 31 dicembre 2016 per effetto del miglioramento del fair value dei derivati in essere e dell'estinzione anticipata di contratti per quasi 2 miliardi di nozionale..
Il Patrimonio Netto del Patrimonio BancoPosta si attesta a 2.759 milioni di euro (3.386 milioni di euro nel 2016) e accoglie, oltre alla riserva di costituzione di 1 miliardo di euro e all'attribuzione a riserva degli utili conseguiti negli esercizi precedenti (1.059 milioni di euro), le riserve da valutazione per 115 milioni di euro, in cui è riflessa la variazione negativa di valore delle riserve di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita, nonché l'utile netto conseguito nell'esercizio di 585 milioni di euro.
In data 25 gennaio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il conferimento, da parte della stessa Società, di riserve libere per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta al fine di riequilibrare il leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework23 . A tale finalità, è stato contestualmente conferito all'Amministratore Delegato di Poste Italiane SpA potere di compiere ogni attività e di negoziare e sottoscrivere ogni atto o documento necessario od opportuno. La proposta di rafforzamento del Patrimonio BancoPosta è stata posta all'ordine del giorno dell'Assemblea straordinaria degli azionisti.
Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2017 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2017.
Il Patrimonio BancoPosta proseguirà nel corso del 2018 nell'attuazione degli obiettivi strategici posti alla base del Piano Industriale con particolare attenzione:
Inoltre, come negli anni passati, proseguirà la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo.
Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa - Parte H).
Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".
I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane, in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta -- Nota Integrativa - Parte A).
23 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.
Per quanto concerne i procedimenti e i rapporti con le Autorità relativi al Patrimonio BancoPosta si rimanda al capitolo "Principali rapporti con le Autorità".
Il Gruppo Poste Italiane nel 2018 sarà impegnato nell'attuazione degli obiettivi delineati nel Piano quinquennale Deliver 2022, approvato dal CdA il 26 febbraio 2018.
Obiettivo strategico del Piano Industriale del Gruppo è realizzare la trasformazione fisica e digitale, cogliendo i trend di mercato e dell'economia italiana in recupero.
Nel settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione il Gruppo ha l'obiettivo di migliorare il posizionamento competitivo sul mercato dei pacchi, cogliendo le opportunità derivanti dal crescente sviluppo dell'e-commerce e dal trend di digitalizzazione della PA con opportunità di sviluppo di nuovi servizi integrati per i cittadini.
Il Gruppo sarà impegnato in un processo di ridefinizione del comparto, già avviato negli ultimi anni, attraverso l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi e l'introduzione di un innovativo modello operativo di recapito, il Joint Delivery Model. Tale modello, basato sull'evoluzione attesa dei volumi e dei bisogni dei clienti, prevede una articolazione di base a giorni alterni per tutte le consegne in cassetta e una articolazione business quotidiana a turno differito per le consegne al destinatario veloci. Sarà data priorità all'aumento di efficienza e qualità dei servizi postali, massimizzando le sinergie del network logistico-produttivo e valorizzando tutti gli asset disponibili del Gruppo.
Nel settore dei Servizi Finanziari, l'ambizione di Piano è cogliere le opportunità derivanti dalle recenti innovazioni normative (Mifid 2 e IDD), valorizzando gli attuali punti di forza: base clienti, rete distributiva e brand. Allo stesso tempo, il Risparmio Postale beneficerà del nuovo accordo con Cassa Depositi e Prestiti siglato a dicembre 2017. Inoltre, la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari è mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato da interessi attivi e plusvalenze realizzate.
Nel corso del 2018 proseguirà inoltre il percorso di valorizzazione della partecipazione in Anima Holding SpA. Sul fronte dei mercati obbligazionari, nei primi mesi del 2018, nonostante l'incertezza politica italiana, il rendimento del BTP decennale è rimasto compreso tra 1,90% e 2,10% e lo spread verso il Bund è tornato sotto 140 bps.
Il Gruppo, come negli anni passati, proseguirà la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo.
Con la creazione della nuova unità di business Pagamenti, Mobile e Digitale, il Gruppo Poste vuole diventare il principale ecosistema dei pagamenti in Italia, assicurando la convergenza tra pagamenti e mobile e tra canali fisici e digitali attraverso l'utilizzo degli attuali asset esistenti, in termini di competenze, base clientela, network fisico e digitale.
L'obiettivo è quello di contribuire al Programma Evoluzione Offerta Pagamenti ai fini dello sviluppo del comparto della monetica e dei servizi di pagamento.
In tale contesto competitivo, considerando le opportunità nei pagamenti digitali (l'incidenza del contante in Italia è pari all'85% vs una media EU del 68%), il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA del 25 gennaio 2018 ha proposto all'Assemblea straordinaria di Poste Italiane lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA attraverso cui quest'ultima possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL).
L'entrata in vigore della nuova direttiva europea Payment Services Directive (PSD2), a partire da gennaio 2018, comporterà l'adozione di nuove regole e modelli di business per gli intermediari finanziari operanti nel settore dei pagamenti, aumentando il livello di concorrenza sia a livello nazionale che internazionale. Il mercato europeo dei pagamenti si aprirà a nuovi operatori che, attraverso il superamento dell'attuale binomio "conto corrente – servizi di pagamento", nella volontà del legislatore contribuiranno ad aumentare il livello di concorrenza al fine di garantire a Consumatori, Imprese e Pubbliche Amministrazioni, servizi innovativi, maggiore scelta, prezzi più convenienti e transazioni con elevati standard di sicurezza. In questo scenario il Gruppo Poste Italiane da un lato dovrà proteggere il proprio mercato, soprattutto quello relativo ai servizi di pagamento collegati ai conti correnti dall'avvento di nuovi operatori e dall'evoluzione di quelli già esistenti, dall'altro potrà trarre vantaggio, soprattutto attraverso lo sviluppo della piattaforma postepay e dei servizi di pagamento innovativi e digitali, dallo sviluppo della propria offerta nei confronti dei clienti correntisti di altre banche, sia in Italia che all'estero.
Nel comparto Assicurativo è previsto un consolidamento della leadership nel ramo vita, una crescita del settore delle pensioni private e del P&C.
Il Gruppo intende mantenere la leadership nel Ramo Vita, fornendo ai clienti i prodotti migliori dell'attuale macro–scenario, rafforzare la propria offerta di fondi previdenziali e continuare a sviluppare piani pensionistici privati, prodotto di cui il Gruppo è già leader di mercato. Nel comparto danni l'obiettivo sarà quello di perseguire una rapida crescita nel ramo Infortuni, nel Welfare e nel settore danni non auto, sfruttando il suo forte potenziale inespresso.
L'implementazione degli obiettivi di Piano sopra descritti sarà supportata da un Piano degli Investimenti, nel periodo 2018-2022, di 2,8 miliardi di euro, pari al 5% dei ricavi delle vendite (4% negli anni precedenti 2015- 2017). L'allocazione degli investimenti prevede il 61% in Information Technology, il 23% nel settore Real Estate e il 16% in altri progetti prevalentemente ascrivibili alla riorganizzazione dei processi del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
L'ulteriore elemento abilitante il conseguimento degli obiettivi di Piano riguarda la dinamica attesa del costo del lavoro complessivo, previsto in diminuzione durante il periodo di Piano. Si stima una riduzione del numero delle persone di circa 15mila unità, considerata anche l'assunzione di circa 10mila nuove risorse. La riduzione dell'organico è infatti riconducibile all'iniziativa avviata dall'azienda negli ultimi anni, volta ad anticipare il ricambio generazionale attraverso esodi volontari incentivati per i dipendenti prossimi alla pensione.
Con riferimento alla quantificazione dell'onere del Servizio Universale, a settembre 2017 l'Autorità ha pubblicato la Delibera 298/17/CONS relativa alla valutazione del costo netto sostenuto dalla Società per gli anni 2013 e 2014 e all'applicabilità del meccanismo di ripartizione dell'onere. Nel dettaglio, per gli anni 2013 e 2014 l'Autorità ha quantificato l'onere del Servizio postale Universale rispettivamente in 393 e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici di Poste Italiane SpA. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2013 e 2014 è iniquo e che, per i medesimi anni, non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del Servizio Universale di cui all'art. 10 del D.lgs. n. 261/1999. Avverso la suddetta Delibera e in relazione ad aspetti metodologici del calcolo del costo netto, in data 6 novembre 2017 la Società ha presentato ricorso al TAR del Lazio innanzi a cui peraltro è tuttora pendente il ricorso di Poste avverso la delibera 412/14/CONS con cui è stato verificato il costo netto per gli anni 2011 e 201224 .
In data 27 ottobre 2017 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto per gli anni 2015 e 2016.
Nell'ambito degli interventi mirati a ridefinire il Servizio postale Universale, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con la delibera 395/15/CONS aveva autorizzato l'attuazione progressiva, in tre fasi, di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel Servizio Universale.
A seguito della implementazione delle prime due fasi del modello, che hanno interessato circa 2.600 Comuni e 16 Regioni italiane, è stata avviata, a partire dal 20 novembre 2017, la terza e ultima fase che coinvolgerà a regime ulteriori 2.500 Comuni appartenenti a 18 Regioni.
Inoltre la Società, sempre nel rispetto della Delibera, ha definito con l'Autorità un'offerta commerciale per la distribuzione dei prodotti editoriali in abbonamento nelle aree nelle quali si realizza il modello di recapito a giorni alterni, tramite l'implementazione di una rete di recapito dedicata.
Avverso la suddetta delibera sono stati presentati al TAR del Lazio alcuni ricorsi che tuttavia sono stati oggetto di rinuncia determinando l'estinzione dei relativi giudizi salvo nel caso del Comune di Tarzo per cui si è in attesa della formale estinzione.
In materia di titoli abilitativi nel settore postale le associazioni AICAI (Associazione Italiana dei Corrieri Aerei Internazionali) e Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) hanno impugnato dinanzi al TAR la Delibera AGCom 129/15/CONS "Regolamento in materia di titoli abilitativi per l'offerta al pubblico di servizi postali" - con cui l'AGCom ha definito le condizioni per il rilascio della licenza individuale e dell'autorizzazione generale da parte del MISE - ritenendo illegittima l'applicazione degli obblighi in capo ai propri associati. Nel ricorso l'AICAI sostiene, fra l'altro, l'esclusione dei corrieri espressi dal contributo al fondo di compensazione per il finanziamento del Servizio Universale.
Il TAR del Lazio, nel gennaio 2016, ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE)
24 In data 29 luglio 2014, il Consiglio dell'AGCom, con delibera 412/14/CONS, ha approvato il provvedimento che definisce le modalità di calcolo e quantifica il costo netto del Servizio Universale postale per gli anni 2011 e 2012. La Delibera, nel confermare che l'onere del Servizio Universale ha presentato caratteri di iniquità e che è quindi meritevole di compensazione, ha quantificato l'onere per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati dalla Società rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro circa. In data 13 novembre 2014 avverso tale delibera Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR.
per le valutazioni circa la compatibilità della normativa nazionale con la Direttiva Postale, incluso il contributo al fondo di compensazione da parte dei corrieri espressi. Il 28 novembre 2017 sono state presentate alla Corte le conclusioni dell'Avvocato Generale che sono favorevoli alla legittimità degli obblighi previsti dalla normativa in parola a corrieri e autotrasportatori nella misura in cui svolgono servizi postali. Si è in attesa della decisione.
In tema di diritto di accesso alla rete postale universale l'Autorità, in data 18 ottobre 2017, ha pubblicato la Delibera 384/17/CONS recante "Riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all'infrastruttura postale di Poste Italiane". Tale delibera ha istituito un nuovo regime dell'accesso alla rete basato sui seguenti punti:
Su ognuno dei punti evidenziati, la Società ha formulato proprie proposte, come richiesto dall'Autorità.
Avverso la suddetta Delibera, in data 18 dicembre 2017, sono stati presentati tre ricorsi al TAR del Lazio rispettivamente dalle società Fulmine Group Srl (consorziata AREL- Agenzie Recapito Licenziatari), Nexive SpA e Assopostale/GPS/MailExpress/CityPost, con i quali gli operatori alternativi ricorrenti ne hanno chiesto l'annullamento, previa sospensione, nelle parti in cui determina il grado di copertura delle reti alternative, ridetermina i punti di accesso e i relativi obblighi per Poste, prevede lo strumento del test di replicabilità e non disciplina gli obblighi di accesso all'infrastruttura. Il ricorso è pendente. Nell'udienza del 7 febbraio 2018 non è stata concessa la sospensiva né è stata fissata un'udienza di merito a breve.
Con riferimento alla Delibera 621/15/CONS recante le "Condizioni giuridiche ed economiche di restituzione degli invii affidati ad altri operatori e rinvenuti nella rete di Poste Italiane", la Società - in ragione degli impatti finanziari che tale provvedimento può determinare in capo alla stessa, con particolare riguardo alla possibilità di recuperare con la tariffa i soli costi addizionali - aveva impugnato il provvedimento innanzi al TAR del Lazio che nel settembre 2016 ha pubblicato la propria decisione, accogliendo, con riferimento al principio di copertura dei soli costi addizionali, i motivi di ricorso e stabilendo il diritto di Poste Italiane di recuperare, attraverso le tariffe del servizio, il costo pieno del medesimo. Successivamente AGCom, Nexive e GPS hanno proposto impugnativa al Consiglio di Stato il quale, nel settembre 2017, ha accolto il ricorso e confermato la legittimità della Delibera.
25 Gli altri operatori postali possono accedere alla rete di raccolta a livello di CMP per lo smistamento in partenza o in alternativa alla rete di recapito a livello di CMP per lo smistamento in arrivo.
26 Gli operatori terzi possono consegnare agli Uffici postali, per il recapito nelle caselle postali, gli invii a essi affidati, correttamente indirizzati e recanti l'indicazione dell'Ufficio Postale presso il quale la casella è allocata.
La società GPS ha impugnato innanzi al TAR Lazio alcune comunicazioni dell'AGCom miranti a obbligare l'operatore a sottoscrivere le nuove Condizioni generali di contratto di Poste (ritenute in linea con la delibera 621/15/CONS). Sul tema è stato inoltre avviato dall'AGCom contro GPS un procedimento sanzionatorio successivamente archiviato dalla medesima Autorità con Delibera 456/17/CONS per insussistenza dell'obbligo alla sottoscrizione. In data 5 marzo 2018 Poste Italiane ha depositato ricorso contro tale provvedimento di archiviazione.
Con altro ricorso al TAR del Lazio, in cui Poste si è costituita in giudizio, GPS si è opposta all'inibitoria di AGCom volta a far cessare l'impiego del termine stamp/francobollo per identificare le "vignette" adesive di GPS. Tale ricorso è stato respinto dal TAR in data 26 luglio 2017 e sono decorsi i termini per l'impugnativa al Consiglio di Stato.
A partire dal 10 gennaio 2017, nel rispetto dei limiti e delle prescrizioni disposte dall'AGCom con la Delibera 728/13/CONS, Poste Italiane ha modificato le condizioni economiche di alcuni servizi universali di corrispondenza (prodotti a firma). Il provvedimento di manovra e gli atti presupposti sono stati impugnati dall'Associazione dei consumatori CODACONS e si è in attesa della fissazione dell'udienza di merito.
In data 7 luglio 2017, inoltre, la Società ha notificato ad AGCom, la richiesta di rimodulazione generale dei prezzi del pacco ordinario internazionale per le varie aree di destinazione. La richiesta è stata accolta dall'Autorità e gli interventi tariffari sono entrati in vigore a partire dall'11 settembre 2017.
In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2-quater, della L. 287/90 un procedimento (SP/157), volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA (oggi WindTre SpA). Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con un provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.
Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane e PosteMobile hanno depositato ricorso al Tar Lazio che, pur avendo respinto con sentenza i ricorsi proposti, ha affermato l'importante principio, sostenuto da Poste ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata a un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da Poste alla propria controllata PosteMobile27 .
A valle del provvedimento adottato dall'AGCM la società H3G ha promosso un giudizio civile innanzi al Tribunale di Roma, chiedendo la condanna di Poste Italiane e PosteMobile al risarcimento del danno, pari a 375,8 milioni di euro, patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra. All'udienza del 29 marzo 2017 il giudice istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio.
27 L'AGCM Infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quater, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.
Infine, in data 28 marzo 2018, Poste Italiane, PosteMobile e WindTre SpA hanno raggiunto un accordo con cui, senza riconoscimento alcuno e al fine di ricostruire sereni rapporti imprenditoriali, hanno rinunciato al contenzioso in oggetto. Con la sottoscrizione dell'accordo, Poste Italiane si è impegnata a riconoscere a WindTre SpA un importo omnicomprensivo di 1,5 milioni di euro a copertura dei costi di gestione, delle spese generali e del personale sostenute anche in relazione ai contenziosi che comprendono a titolo esemplificativo e non esaustivo la raccolta ed elaborazione di tutti i dati informativi e societari da parte degli uffici di WindTre, gli onorari e le spese per il patrocinio legale, gli oneri relativi alle consulenze tecniche di parte, ecc..
A giugno 2016 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio dell'istruttoria A493 ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.
In data 13 dicembre 2017 l'Autorità ha adottato il provvedimento conclusivo dell'istruttoria, notificato in data 15 gennaio 2018, con cui è stata accertata l'infrazione per abuso di posizione dominante con diffida alla Società di astenersi da comportamenti analoghi per il futuro. Con il medesimo provvedimento ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria limitata - rispetto ai precedenti dell'Autorità - al 2% del fatturato e scontata in relazione agli obblighi di ottemperanza assunti anticipatamente da Poste e valutati positivamente da Nexive, dell'importo di 23 milioni di euro. L'AGCM ha assegnato il termine di 60 giorni per trasmettere la relazione di ottemperanza.
Avverso il predetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di sospensiva, che non è stata concessa, ed è stata fissata un'udienza di merito al 5 dicembre 2018. Nel frattempo la Società ha aperto un tavolo di dialogo con l'AGCM per definire le proposte di ottemperanza.
L'AGCM ha promosso ricorso al TAR Lazio nei confronti di INPS e Poste Italiane per l'annullamento della gara per l'affidamento dei servizi di recapito e gestione della corrispondenza non automatizzata della direzione generale e delle direzioni regionali. Con sentenza del maggio 2016 il TAR ha respinto il ricorso confermando la legittimità della gara INPS; successivamente l'AGCM ha notificato l'appello avverso la suddetta sentenza e il Consiglio di Stato con sentenza del 5 Settembre 2017 ha rigettato l'appello.
L'ANAC in data 28 settembre 2015 ha trasmesso a Poste un atto di avvio di un procedimento istruttorio volto a verificare le procedure amministrative svolte per la realizzazione dei lavori di riqualificazione e di adeguamento presso il CMP Sesto Fiorentino (FI). L'Autorità ha richiesto a Poste l'invio di una relazione illustrativa in merito allo svolgersi dell'appalto, unitamente alla relativa documentazione. In data 17 novembre 2015 il Responsabile del procedimento ha inviato all'ANAC la relazione documentata e ha chiesto all'Autorità di essere sentito in audizione. In data 27 gennaio 2016 si è tenuta l'audizione nel corso della quale la Società ha reso chiarimenti e precisazioni in merito all'appalto in questione. In data 8 febbraio 2017 si è tenuta un'ulteriore audizione e si è tuttora in attesa dell'esito.
Nel corso del 2017 è stato condotto dalla Banca d'Italia un accertamento ispettivo - avviato in data 10 febbraio 2017 e concluso il 5 maggio 2017 - ai sensi dell'art. 54, D.lgs. 385/1993, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico nell'ambito delle attività di BancoPosta. In data 20 luglio 2017 è stato rilasciato il Rapporto Ispettivo, al quale Poste Italiane ha dato seguito nei termini mediante invio delle proprie considerazioni nel mese di settembre 2017 e avviando il relativo piano di interventi di adeguamento.
Inoltre, il 28 settembre 2017 la Banca d'Italia ha avviato, sempre con riferimento all'attività BancoPosta e ai sensi dell'art. 53 del D.lgs. 231/2007, un accertamento ispettivo in materia di contrasto del riciclaggio su un campione di Uffici Postali. L'accertamento, conclusosi l'11 dicembre 2017 è configurabile come un follow-up dell'ispezione in materia condotta nel 2015 ed è stato finalizzato a valutare l'avanzamento delle iniziative di adeguamento comunicate all'Autorità di Vigilanza.
Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata che, nel corso dell'anno, è stata gradualmente estesa a tutta la rete Poste Italiane. In parallelo, nel corso del secondo semestre 2017, il comparto è stato oggetto di ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID2, entrata in vigore il 3 gennaio 2018. Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto di informativa specifica alla Consob.
Nel corso del 2017 l'IVASS ha condotto un'ispezione ai sensi dell'art.189 del Codice delle Assicurazioni Private (D.Lgs. n. 209/ 2005) presso Poste Vita avente a oggetto "la verifica della miglior stima delle riserve tecniche (best estimate of liabilities) e le assunzioni utilizzate per il calcolo di tale posta e del requisito di solvibilità (SCR), anche in chiave prospettica". In data 27 settembre 2017 l'IVASS ha consegnato a Poste Vita l'esito degli accertamenti svolti presso la Compagnia. L'Autorità ha ritenuto di non formulare specifiche contestazioni nei confronti della Compagnia e ha concluso l'attività di verifica constatando, nel complesso, un soddisfacente livello di implementazione della struttura Solvency II ed emettendo un giudizio parzialmente favorevole, formulando alcuni rilievi e osservazioni. In data 25 ottobre 2017 la Compagnia ha pertanto presentato all'IVASS le proprie considerazioni in ordine agli approfondimenti e agli interventi correttivi richiesti nel rapporto ispettivo, pianificando una serie di attività volte a recepire gli spunti di miglioramento indicati dall'Autorità di Vigilanza. Ad oggi, la realizzazione delle azioni previste da parte di Poste Vita è in linea con le tempistiche programmate.
Con nota del 17 febbraio 2017 il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane chiedendo di fornire ogni utile elemento al fine di consentire la compiuta valutazione delle segnalazioni trasmesse da alcune associazioni sindacali territoriali, con le quali si lamentava l'illecito trattamento dei dati personali dei dipendenti di Poste Italiane con il cosiddetto sistema del "Gestore Attese", mediante la visualizzazione sul display posto sopra la postazione dell'operatore allo sportello negli Uffici Postali, del nome di battesimo di quest'ultimo.
A conclusione dell'istruttoria il GPDP ha accertato che le operazioni di trattamento effettuate con il sistema Gestore Attese "risultano per alcuni profili non conformi alla disciplina in materia di protezione dei dati personali", pertanto ne ha disposto il divieto e ha invitato Poste a comunicare le iniziative intraprese al fine di dare attuazione a quanto vietato e prescritto. La Società ha comunicato gli interventi effettuati sul sistema in osservanza alle prescrizioni e ai divieti, ha integrato l'Informativa ex art. 13 D. Lgs. 196/2003 per i dipendenti e ha provveduto a interrompere il relativo trattamento.
Nel contempo il GPDP, a chiusura dell'istruttoria sulle segnalazioni, ha avviato un autonomo procedimento dinanzi al Dipartimento Attività Ispettive e Sanzioni volto a valutare "la sussistenza di violazioni amministrative in capo al titolare del trattamento". A conclusione del procedimento sanzionatorio, con provvedimento notificato in data 19 gennaio 2018, il GPDP ha contestato a Poste "la violazione dell'art. 13 del Codice, sanzionata dall'art, 161 del medesimo Codice, per aver svolto trattamento di dati personali senza aver reso un'idonea informativa agli interessati", comminando la sanzione in misura ridotta di 24mila euro che è stata pagata il 19 febbraio 2018
.
In data 13 settembre 2013 il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane SpA contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato (decisione C42/2006), condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione e in conformità alle disposizioni dell'Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Società nel novembre del 2008 aveva effettuato la restituzione delle somme richieste (443 milioni di euro oltre interessi per 41 milioni di euro). Con la Legge di Stabilità 2015, al fine di dare attuazione alla sentenza del Tribunale dell'Unione Europea del 13 settembre 2013, è stata autorizzata la spesa di 535 milioni di euro per l'anno 2014 a favore di Poste Italiane. L'incasso di tali somme presso la Tesoreria Centrale dello Stato è avvenuto il 13 maggio 2015.
La Commissione Europea ha successivamente riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti alla Società dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006"), siano stati allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento.
In data 6 marzo 2018 la Corte di Cassazione, in un contenzioso tra Poste Italiane ed Equitalia Centro SpA in materia di commissioni per il servizio di pagamento dei bollettini ICI, ha ritenuto pregiudiziali alcune questioni d'interpretazione del diritto comunitario, ordinando la sospensione del giudizio e la trasmissione degli atti alla Corte di Giustizia.
L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio riguardante alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. Con sentenza del 9 luglio 2015 la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado la Società al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria e interessi legali. Poste ha presentato ricorso in appello, accolto dalla Corte dei Conti in data 15 novembre 2017 che ha limitato la condanna iniziale all'importo che Poste Italiane aveva già riconosciuto come dovuto, ovvero 4 milioni di euro.
Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2017 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017.
Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.
Poste Italiane, con l'obiettivo di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati si è dotata delle "Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati", approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA nel mese di luglio 2015, redatte in conformità con i principi stabiliti dalla Consob nel Regolamento adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e alla Comunicazione n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010.
Le medesime Linee Guida recepiscono le norme di cui alla Circolare della Banca d'Italia n. 263/2006, "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche", Titolo V, Capitolo 5, "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di Soggetti Collegati" e alla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013 ("Disposizioni di Vigilanza"), applicabili a Poste Italiane con riferimento alle operazioni poste in essere da BancoPosta con soggetti collegati a Poste.
L'ambito di applicazione delle Linee Guida si differenzia a seconda della normativa applicata ovvero quanto previsto dal Regolamento Consob si applica a Poste Italiane (nell'esercizio sia delle attività postali sia di BancoPosta e nell'esecuzione di operazioni con Parti Correlate di Poste Italiane effettuate per il tramite di società controllate), mentre la disciplina emanata da Banca d'Italia si applica esclusivamente all'operatività del Patrimonio BancoPosta con soggetti collegati di Poste Italiane. La versione aggiornata delle Linee Guida è pubblicata sul sito internet di Poste Italiane all'indirizzo https://www.posteitaliane.it/it/documenti-societari.html. Il documento è riproposto, per la sezione BancoPosta, anche all'indirizzo https://www.posteitaliane.it/it/documenti-bancoposta.html.
Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione del 20 settembre 2017, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato l'operatività di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli governativi e/o garantiti dallo Stato Italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da parte del Patrimonio BancoPosta, con Monte Paschi Capital Services Banca per le Imprese SpA. qualificabile come parte correlata di Poste Italiane in quanto soggetta al comune controllo del MEF tramite Banca Monte dei Paschi di Siena SpA28. L'operatività afferisce a diverse tipologie di operazioni, ne consegue che l'importo e la durata delle singole transazioni non sono delineabili a priori ma si definiranno nel tempo.
Tenuto conto della dimensione del portafoglio di strumenti finanziari detenuti dal Patrimonio BancoPosta a fronte della raccolta da privati e in considerazione dell'importo medio di questa tipologia di operazioni, che vengono concluse a condizioni standard e rientrano nell'ordinaria gestione finanziaria di BancoPosta, l'operazione è stata valutata, in via prudenziale, alla stregua di un'operazione ordinaria di maggiore rilevanza ai sensi del Regolamento Consob n. 17221 del 2010 e s.m.e i.
Nel corso del 2017 sono state realizzate, a partire dal mese di ottobre, cinque operazioni in pronti contro termine passive e 23 operazioni di buy & sell back, scadute nell'esercizio, nonché due operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio tasso e due operazioni di vendita forward titoli.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 dicembre 2017, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la sottoscrizione dell'accordo con Cassa depositi e prestiti che disciplina, per il triennio 2018-2020, l'attività di raccolta e collocamento dei prodotti del Risparmio Postale svolta da Poste Italiane per il tramite di BancoPosta per conto di CDP. Considerato il valore dell'accordo, che nell'orizzonte temporale di riferimento (pari a 3 anni) è compreso in un range tra 4,65 e 5,55 miliardi di euro, e che Poste Italiane e CDP sono entrambe controllate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, l'operazione si qualifica come "operazione con parte correlata di maggiore rilevanza" ai sensi della normativa Consob e ai fini della normativa Banca d'Italia applicabile al Patrimonio BancoPosta.
L'Accordo è stato sottoscritto in data 14 dicembre 2017 e successivamente il relativo Documento informativo è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana SpA., sul sito internet della Società, nonché sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage".
Il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate è riportato nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017 (Note delle voci del Bilancio del Gruppo Poste Italiane - Informazioni Aggiuntive; Note delle voci del Bilancio di Poste Italiane SpA – Parti correlate)
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali29 nel corso dell'esercizio 2017.
28 MPS Capital Services è detenuta al 99,97% dalla Banca Monte dei Paschi di Siena SpA a sua volta controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che ne detiene il 52% del capitale sociale.
29 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2017 di Poste Italiane SpA (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione.
Tenuto conto che l'utile netto consolidato del Gruppo Poste Italiane relativo all'esercizio 2017 risulta pari a circa 689.394 migliaia di euro (interamente di pertinenza del Gruppo), in coerenza con la politica di distribuzione dei dividendi annunciata, il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea ordinaria degli Azionisti:
Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS) e utilizzati per la redazione dei Bilanci al 31 dicembre 2017, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo. Si fa presente che in conseguenza delle modifiche organizzative intercorse nel 2017, nonché dei nuovi indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "Deliver 2022" presentato alla comunità finanziaria il 27 febbraio 2018, le modalità di valutazione e rappresentazione dei business per settori operativi dell'esercizio 2017 sono state oggetto di revisione. Per effetto di tale revisione, i Settori operativi identificati ai fini della Relazione Finanziaria Annuale 2017 sono: Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi.
Inoltre, è stata rivista la modalità di presentazione delle componenti positive e negative del business assicurativo il cui Conto economico accoglie una nuova voce: Ricavi per servizi assicurativi al netto della variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri, che rappresenta sinteticamente la contribuzione del settore assicurativo al risultato del Gruppo. La voce è definita come la somma dei premi assicurativi al netto della riassicurazione, dei proventi e oneri derivanti dalla gestione degli strumenti finanziari connessi all'operatività assicurativa, della variazione degli impegni verso gli assicurati rilevata nelle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri.
Quanto sopra rappresentato ha trovato riflesso anche nella riclassificazione dei conti economici dei settori operativi che, in aggiunta a quanto previsto dall'informativa presentata in conformità dell'IFRS 8, è elaborata dal management al solo fine di integrare e approfondire l'analisi dell'andamento della gestione dei citati settori specifici di attività del Gruppo.
EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.
EBIT margin - rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo.
ROE (Return On Equity) netto – a partire dalla presente Relazione è calcolato come rapporto tra il Risultato netto e la media del valore del Patrimonio netto (al netto delle riserve valutative) all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento. Nelle precedenti chiusure l'indicatore veniva invece calcolato come rapporto tra il Risultato prima delle imposte e il Patrimonio Netto (incluse le riserve valutative).
La scelta del management è stata dunque quella di depurare il Patrimonio netto della componente valutativa al fine di agevolare la comparabilità della redditività nei periodi a confronto e di utilizzare, sempre in tale ottica, il Risultato al netto delle imposte, poiché l'indicatore viene utilizzato solo per rappresentare la redditività del Gruppo nel suo complesso.
CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti. CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza e delle Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Passività finanziarie, delle Riserve tecniche assicurative, delle Attività finanziarie, delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, della Cassa e Depositi BancoPosta e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE (ESMA) è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo, elaborati secondo i princípi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.
| POSTEL SPA (*) | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
| Ricavi, proventi e altri | 213.230 | 215.593 | (2.363) | -1,1% |
| Risultato operativo | 1.672 | (7.721) | 9.393 | n.s. |
| Risultato netto | 118 | (7.968) | 8.086 | n.s. |
| Investimenti | 7.607 | 12.120 | (4.513) | -37,2% |
| Patrimonio netto | 101.459 | 96.081 | 5.378 | 5,6% |
| Organico stabile - medio | 1.069 | 1.162 | (93) | -8,0% |
| Organico flessibile - medio | 20 | 29 | (9) | -31,0% |
(*) Dal 1° aprile 2017 decorrono gli effetti giuridici, fiscali e contabili della scissione del ramo consorzi della società Postecom SpA a favore di Postel SpA
n.s.: non significativo
| SDA EXPRESS COURIER SPA | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
| Ricavi, proventi e altri | 549.173 | 568.165 | (18.992) | -3,3% |
| Risultato operativo | (42.114) | (35.612) | (6.502) | -18,3% |
| Risultato netto | (31.990) | (28.904) | (3.086) | -10,7% |
| Investimenti | 8.288 | 4.858 | 3.430 | 70,6% |
| Patrimonio netto | (22.876) | 9.125 | (32.001) | n.s. |
| Organico stabile - medio | 1.347 | 1.376 | (29) | -2,1% |
| Organico flessibile - medio | 85 | 66 | 19 | 28,8% |
n.s.: non significativo
| POSTE TUTELA SPA | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | ||
| Ricavi, proventi e altri | 85.805 | 87.138 | (1.333) | -1,5% | |
| Risultato operativo | 390 | 694 | (304) | -43,8% | |
| Risultato netto | 298 | 503 | (205) | -40,8% | |
| Investimenti | 90 | 59 | 31 | 52,5% | |
| Patrimonio netto | 13.441 | 13.153 | 288 | 2,2% | |
| Organico stabile - medio | 17 | 15 | 2 | 13,3% | |
| Organico flessibile - medio | 1 | 0 | 1 | n.s. | |
| n.s.: non significativo |
| EUROPA GESTIONI IMMOBILIARI SPA | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
| Ricavi, proventi e altri | 94.240 | 94.948 | (708) | -0,7% |
| Risultato operativo | 4.639 | 4.671 | (32) | -0,7% |
| Risultato netto | 1.843 | 1.585 | 258 | 16,3% |
| Investimenti | 681 | 380 | 301 | 79,2% |
| Patrimonio netto | 237.263 | 235.402 | 1.861 | 0,8% |
| Organico stabile - medio | 28 | 26 | 2 | 7,7% |
| MISTRAL AIR SRL | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
| Ricavi, proventi e altri | 100.472 | 84.919 | 15.553 | 18,3% |
| Risultato operativo | (8.950) | (3.979) | (4.971) | n.s. |
| Risultato netto | (7.611) | (2.942) | (4.669) | n.s. |
| Investimenti | 172 | 611 | (439) | -71,8% |
| Patrimonio netto (*) | (1.895) | 1.687 | (3.582) | n.s. |
| Organico stabile - medio | 129 | 143 | (14) | -9,8% |
| Organico flessibile - medio | 56 | 43 | 13 | 30,2% |
(*) Il patrimonio netto della società include la ricapitalizzazione di 4 milioni di euro effettuata nell'esercizio 2017.
n.s.: non significativo
| POSTEMOBILE SPA | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
| Ricavi, proventi e altri | 234.543 | 267.685 | (33.142) | -12,4% |
| Risultato operativo | 26.837 | 28.345 | (1.508) | -5,3% |
| Risultato netto | 18.659 | 17.903 | 756 | 4,2% |
| Investimenti | 26.583 | 20.549 | 6.034 | 29,4% |
| Patrimonio netto (*) | 57.905 | 56.043 | 1.862 | 3,3% |
| Organico stabile - medio | 213 | 211 | 2 | 0,9% |
| Organico flessibile - medio | 4 | 7 | (3) | -42,9% |
(*) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito 17 milioni di euro di dividendi
| BANCOPOSTA FONDI SPA SGR | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
| Commissioni attive | 101.954 | 75.493 | 26.461 | 35,1% |
| Commissioni nette | 54.501 | 42.571 | 11.930 | 28,0% |
| Risultato netto | 29.134 | 21.751 | 7.383 | 33,9% |
| Impieghi finanziari (liquidità + titoli) | 71.372 | 62.242 | 9.130 | 14,7% |
| Patrimonio netto (*) | 53.886 | 46.013 | 7.873 | 17,1% |
| Organico stabile - medio | 58 | 55 | 3 | 5,5% |
| Organico flessibile - medio | 0 | 1 | (1) | n.s. |
(*) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito 21 milioni di euro di dividendi
n.s.: non significativo
| POSTE VITA SPA (*) | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
| Premi assicurativi (**) | 20.263.356 | 19.820.265 | 443.091 | 2,2% |
| Risultato netto | 510.172 | 377.511 | 132.661 | 35,1% |
| Attività finanziarie | 125.626.314 | 115.417.452 | 10.208.862 | 8,8% |
| Riserve tecniche assicurative | 123.489.910 | 113.534.750 | 9.955.160 | 8,8% |
| Patrimonio netto (***) | 3.323.728 | 3.292.074 | 31.654 | 1,0% |
| Organico stabile - medio | 388 | 361 | 27 | 7,5% |
| Organico flessibile - medio | 5 | 4 | 1 | 25,0% |
(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.
(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.
(***) Nel corso dell'esercizio la società ha distribuito 470 milioni di euro di dividendi
| POSTE ASSICURA SPA (*) | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | 2017 | 2016 | Variazioni | |
| Premi assicurativi (**) | 131.099 | 108.415 | 22.684 | 20,9% |
| Risultato netto | 28.609 | 12.607 | 16.002 | n.s. |
| Attività finanziarie | 233.498 | 178.146 | 55.352 | 31,1% |
| Riserve tecniche assicurative | 160.005 | 143.164 | 16.841 | 11,8% |
| Patrimonio netto | 104.359 | 76.057 | 28.302 | 37,2% |
| Organico stabile - medio | 57 | 48 | 9 | 18,8% |
(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.
(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.
n.s.: non significativo
| 1. PREMESSA124 | |
|---|---|
| 2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI 126 | |
| 2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS126 | |
| 2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI 127 | |
| 2.3 PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI 128 | |
| 2.4 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO 144 | |
| 2.5 USO DI STIME146 | |
| 2.6 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE 153 | |
| 2.7 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE 157 | |
| 3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO 167 | |
| 3.1 PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE 167 | |
| 3.2 ALTRI EVENTI DI RILIEVO171 | |
| 4. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2017 173 | |
| 4.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO 174 | |
| 4.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE179 | |
| 4.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO215 | |
| 4.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI 230 | |
| 4.5 - PARTI CORRELATE233 | |
| 5. POSTE ITALIANE SPA AL 31 DICEMBRE 2017238 | |
| 5.1 PROSPETTI DI BILANCIO239 | |
| 5.2 INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA 246 | |
| 5.3 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE253 | |
| 5.4 NOTE AL CONTO ECONOMICO289 | |
| 5.5 PARTI CORRELATE302 | |
| 6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 307 | |
| 7. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'334 | |
| 8. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI" 342 | |
| 9. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"343 | |
| 10. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO343 | |
| 11. ULTERIORI INFORMAZIONI 344 | |
| 12. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2017 361 |
Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.
Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 31 dicembre 2017 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF.
L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali.
Con i bilanci dell'esercizio 2017, le modalità di rappresentazione del business di Gruppo sono state oggetto di aggiornamento. Sono identificate quattro macroaree di attività (cd. Settori operativi): (i) settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, (ii) settore dei Pagamenti, Mobile e Digitale, (iii) settore dei Servizi finanziari e (iv) settore dei Servizi assicurativi. L'aggiornamento si è reso necessario per rendere coerente l'esposizione dei Settori operativi ai nuovi indirizzi strategici del Gruppo, come riflessi nel Piano Industriale per il periodo 2018 – 2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 26 febbraio 2017, e, in particolare, con le nuove modalità con cui il Management valuta e assume le proprie decisioni. In particolare, dopo la costituzione della Funzione Pagamenti, Mobile e Digital nel corso dell'esercizio 2017, in data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta dei beni e rapporti giuridici destinati a confluire in un nuovo patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA, previa autorizzazione da parte della Banca d'Italia.
Nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, quanto descritto è stato riflesso sia nell'informativa economica, attraverso una diversa declinazione dei ricavi caratteristici del Gruppo, sia nell'informativa per Settore operativo, compresa l'allocazione delle attività e società del Gruppo tra Settori.
I Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprendono le attività della Corrispondenza, del Corriere Espresso, Logistica e Pacchi, e della Filatelia, nonché le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore degli Altri settori in cui opera il Gruppo. Il neo costituito settore dei Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale accoglie i ricavi dei servizi di pagamento (gestiti in outsourcing), i prodotti di monetica e i servizi resi da PosteMobile SpA. I Servizi Finanziari si riferiscono alle attività del Bancoposta che comprendono la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto ogni forma, i servizi di pagamento (di cui parte in outsourcing al settore dei Pagamenti, Mobile e Digitale), l'intermediazione in cambi, la promozione e il collocamento di finanziamenti da banche e altri intermediari finanziari abilitati, la prestazione di servizi di investimento e alle attività della BancoPosta Fondi SpA SGR. I Servizi Assicurativi riguardano l'attività di Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente dei Rami ministeriali I, III e V, e delle sue controllate dirette Poste Assicura SpA, operante nel settore Danni e Poste Welfare Servizi Srl che svolge attività strumentale al settore in commento.
Per approfondimenti sul tema si rinvia agli Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio (Nota 3) e all'Informativa per Settori operativi (nota 4.4).
La presente Sezione della Relazione Finanziaria Annuale (I bilanci di Poste Italiane) comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il bilancio separato di Poste Italiane SpA e il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta (in breve, conti annuali), riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.
Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.
Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro salvo diversamente indicato.
Al Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, che costituisce parte integrante del bilancio separato di Poste Italiane SpA, è dedicata una trattazione distinta nell'ambito della presente Sezione.
Nel corso del 2017, si è concluso un progetto interno di revisione dell'informativa resa nei bilanci di Poste Italiane a seguito del quale sono stati aggiornati sia la struttura/modalità espositiva dei contenuti, sia il grado di dettaglio fornito per voci di bilancio. L'aggiornamento dei contenuti espositivi è stato effettuato in piena conformità con la vigente normativa contabile e in linea con i recenti orientamenti a livello internazionale circa il concetto di rilevanza delle informazioni rese ai fini della comprensione da parte degli stakeholders della situazione economica, finanziarie e patrimoniale del Gruppo.
Per agevolare il percorso di lettura dei presenti bilanci e consentirne la comparabilità rispetto al passato, di seguito si rappresenta una breve sintesi delle modifiche apportate:
I conti annuali sono redatti secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.
30 Al netto delle provvigioni infragruppo pagate alla rete commerciale di Poste Italiane.
31 Le singole componenti che contribuiscono al risultato netto della gestione assicurativa continueranno, nell'ambito del Prospetto di dell'utile (perdita) di esercizio, a movimentare le medesime voci presentate fino al 2016 e ad essere separatamente rappresentate sotto la nuova voce di ricavo. L'impostazione è pertanto facilmente rielaborabile e ripercorribile a partire dai dati storici, non comportando altresì alcuna variazione delle misure chiave del bilancio quali il Risultato operativo e l'Utile netto.
Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 29 marzo 2018, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato i conti annuali.
I princípi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro, sono applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione dei conti annuali del precedente esercizio. Le modifiche intercorse al corpo dei principi contabili, applicate a partire dall'esercizio in commento non hanno comportato effetti sui presenti bilanci (nota 2.7 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e prossima applicazione).
Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente"32. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto33 .
Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Tenuto conto della diversificata natura e delle numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando sussistono congiuntamente i requisiti di non ricorrenza ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati.
Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2017, si è proceduto a una diversa allocazione delle attività e società del Gruppo ai Settori operativi e alla riclassifica di taluni dati e note di dettaglio dell'esercizio di comparazione.
Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.
32 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 revised par. 68).
33 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.
Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei princípi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali34 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenzali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai princípi contabili di riferimento.
I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").
Di seguito si riportano i principali princípi contabili adottati all'interno del Gruppo Poste Italiane per la valutazione e rappresentazione delle principali voci di bilancio.
Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli interessi passivi sostenuti per finanziare l'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono imputati al Conto economico, a eccezione del caso in cui siano specificamente correlati all'acquisizione o costruzione dell'attività: in tal caso, infatti, gli oneri finanziari sono capitalizzati a integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della vita utile e del suo valore è trattata distintamente. Il valore di iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile.
La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti periodicamente e aggiornati, ove necessario, alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Quando il bene oggetto di ammortamento è composto da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del suindicato metodo del component approach, per un periodo comunque non superiore a quello del cespite principale.
La vita utile stimata per le varie categorie di immobili, impianti e macchinari per il Gruppo Poste Italiane è la seguente:
34 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP.
| Categoria | Anni |
|---|---|
| Fabbricati | 25-33 |
| Migliorie strutturali su beni di proprietà | 20 |
| Impianti | 4-10 |
| Costruzioni leggere | 10 |
| Attrezzature | 5-10 |
| Mobili e arredi | 8 |
| Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche | 3-10 |
| Automezzi, autovetture e motoveicoli | 4-10 |
| Migliorie su beni di terzi | durata stimata della locazione* |
| Altri beni | 3-5 |
(*) Ovvero, vita utile della miglioria apportata, se inferiore alla durata stimata della locazione
Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.
Gli Investimenti immobiliari riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi princípi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari.
Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefíci economici futuri. Le Attività immateriali sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili sostenute per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e delle eventuali perdite di valore. Gli interessi passivi sono capitalizzati ad integrazione del valore iniziale dell'attività di riferimento solo se direttamente imputabili all'acquisizione o alla realizzazione di attività immateriali, altrimenti sono normalmente rilevati come costo di competenza nell'esercizio in cui sono stati sostenuti. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla sua residua possibilità di utilizzazione, ossia sulla base della stimata vita utile.
L'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì al test periodico finalizzato a rilevare un'eventuale perdita per riduzione di valore (cd. impairment test, ai sensi dello IAS 36). Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. La metodologia adottata per l'effettuazione del test e gli effetti contabili dell'eventuale riduzione di valore è descritta al paragrafo "Riduzione di valore di attività".
I costi relativi all'acquisizione di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono ammortizzati in base al metodo lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.
I costi riguardanti lo sviluppo e la manutenzione dei programmi software sono imputati al Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi che sono direttamente associati alla produzione di prodotti software unici e identificabili e che generano benefíci economici futuri con orizzonte temporale superiore a un anno vengono imputati alla voce Attività immateriali. I costi diretti – ove identificabili e misurabili – includono l'onere relativo ai dipendenti che sviluppano il software, nonché eventuali costi direttamente correlati. L'ammortamento è calcolato in base alla stimata vita utile del software, di norma in 3 anni. I costi di ricerca non sono mai capitalizzati.
I beni posseduti mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefíci legati alla proprietà, sono iscritti nelle attività al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore, pari alla quota capitale dei canoni futuri da rimborsare, è iscritta nei debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il metodo lineare, in base alla vita utile delle varie categorie di beni, stimata con le stesse modalità indicate per le attività materiali e immateriali.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate nei leasing operativi. I costi per leasing operativi sono rilevati linearmente a Conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36). Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.
Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:
L'eventuale riduzione di valore di un'attività/CGU, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico come svalutazione. In particolare, nel caso in cui l'eventuale impairment riguardi l'avviamento e risulti superiore al relativo valore di iscrizione in bilancio, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit cui l'avviamento è attribuito, in proporzione al loro valore di carico35 . Se, in un periodo successivo, vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività/CGU, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.
Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società controllate non significative (individualmente ed in aggregato) e non consolidate, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", e in società a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota 2.4 - Criteri e metodologie di consolidamento.
Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore (ovvero successivi ripristini) sono rilevate nelle medesime modalità e limiti descritti per le Attività materiali e immateriali al paragrafo "Riduzione di valore di attività".
Gli Strumenti finanziari riguardano le attività e le passività finanziarie la cui classificazione è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date) ovvero, come nel caso dell'operatività del Bancoposta, alla data di regolamento (Settlement date) 36; nel caso del Bancoposta tale data corrisponde, nella
35 Laddove l'ammontare dell'eventuale rettifica di valore non fosse assorbito interamente dal valore contabile della attività/CGU, ai sensi dello IAS 36 nessuna passività è rilevata, a meno che non risulti integrata una fattispecie di passività prevista da principi contabili internazionali diversi dallo IAS36.
36 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).
quasi totalità dei casi, alla data di negoziazione. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.
Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie e valutate come segue:
Sono strumenti finanziari prevalentemente relativi a crediti verso clienti, anche di natura commerciale, nonderivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Vengono inclusi nella parte corrente, a eccezione di quelli con scadenza contrattuale superiore a dodici mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato37, sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Se vi è un'obiettiva evidenza di elementi che indicano riduzioni di valore, l'attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato. Il procedimento logico valutativo di stima adottato nella determinazione dell'accantonamento a fondo svalutazione crediti, ovvero dei ricavi d'esercizio da sospendere in tale fondo, riflette in primo luogo l'accertamento e la valutazione di elementi che comportino specifiche riduzioni di valore delle attività individualmente significative. Successivamente, sono valutate collettivamente le attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio, tenendo conto, tra l'altro, dell'anzianità del credito, della natura della controparte, dell'esperienza passata di perdite e incassi su crediti simili e delle informazioni sui mercati di riferimento.
• Investimenti detenuti fino alla scadenza
37 Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è l'ammontare cui l'attività o passività è valutata al momento della rilevazione iniziale, meno i rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento accumulato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, di tutte le differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza, e meno le riduzioni per perdite di valore o per insolvenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che rende equivalente il valore attuale dei futuri flussi di cassa contrattuali (o attesi) con il valore contabile iniziale dell'attività o passività. Il calcolo del costo ammortizzato deve comprendere anche i costi esterni e i proventi direttamente imputabili in sede di iscrizione iniziale dell'attività o passività.
Sono strumenti finanziari non-derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che il Gruppo ha l'intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza. Tali attività sono valutate secondo il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore si applicano gli stessi princípi sopra descritti in relazione ai Finanziamenti e crediti.
Sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali strumenti finanziari sono valutati al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva di fair value); la loro imputazione a Conto economico è eseguita solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta (o estinta) o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro. Limitatamente ai titoli di debito se, in un periodo successivo, il fair value aumenta come oggettiva conseguenza di un evento verificatosi dopo che una perdita di valore era stata rilevata nel Conto economico, il valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell'importo a Conto economico. Inoltre, sempre per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato avviene con effetto sul Conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio, mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell'ambito della specifica riserva del Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo. La classificazione nelle attività correnti o non correnti dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento finanziario, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio.
Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo.
Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle Passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento dell'estinzione ovvero del trasferimento di tutti i rischi e oneri relativi allo strumento stesso.
Alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se essi non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio.
Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.
Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazioni di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. Quando la copertura non è perfettamente "efficace", ossia sono rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte non "efficace" rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.
Lo IAS 39 consente che l'oggetto di copertura dal fair value possa essere individuato non solo in una singola attività o passività finanziaria ma anche in un importo monetario, riveniente da una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni da fair value degli strumenti oggetto di copertura al modificarsi dei tassi di interesse di mercato (cd. copertura generica o macrohedging). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture classiche di fair value (microhedging), una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all'interno dell'intervallo richiesto dallo IAS 39.
Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nel Conto economico del periodo considerato. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività,
38 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.
39 Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.
successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).
Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.
I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti , sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.
I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption).
Tale eccezione è applicata nella rilevazione e valutazione dei contratti di acquisto a termine di energia elettrica effettuati dalla controllata EGI SpA se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:
Nel caso di applicazione della Own use exemption gli impegni assunti sono riportati nella Nota 11 Ulteriori Informazioni - Impegni.
Le Imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che
le differenze non si annullino (IAS12 paragrafi 39 e 40). Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite.
Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.
La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Mistral Air Srl, Postel SpA e, dal 1° gennaio 2017, Risparmio Holding SpA. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. Il beneficio economico derivante dalla compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA. Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.
Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta
una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio. Per le unità immobiliari destinate alla vendita40, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.
Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost) 41. .
Con riferimento alle imprese del Gruppo interessate dalla relativa disciplina42, i Certificati ambientali (o Quote di emissione) rappresentano uno strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra, introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto, con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali.
Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.
In conformità a quanto disciplinato dall'OIC "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter il trattamento contabile è quello che segue.
Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: di tale impegno, commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione, è data informativa nelle note al bilancio. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio. L'acquisto a titolo oneroso o la vendita di quote di emissione sono rilevati nel Conto economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali quote di emissione in surplus derivanti da acquisti a titolo oneroso sono rilevate tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali. In caso di eventuali quote di emissione in deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.
Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire
40 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate.
41 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data.
42 La società controllata Mistral Air Srl.
l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.
Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2017 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.
In conformità all'IFRS 5, le attività non correnti, i gruppi in dismissione e eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.
Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.
Le attività non correnti e le attività nette dei gruppi in dismissione possedute per la vendita e la dismissione costituiscono discontinued operations se, alternativamente: i) rappresentano un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività, ii) fanno parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, ovvero, iii) sono una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel Conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali. I valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.
Qualora l'impegno al programma di dismissione sia assunto dopo la data di chiusura del bilancio d'esercizio, e/o l'attività o il gruppo in dismissione possono essere oggetto della transazione solo in condizioni diverse da quelle attuali, la riclassifica non ha luogo e viene fornita adeguata informativa.
Se, successivamente alla data di redazione del bilancio, un'attività (o gruppo in dismissione) non soddisfa più i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita, la stessa dovrà essere oggetto di riclassifica previa valutazione al minore tra:
Qualsiasi rettifica necessaria del valore contabile di un'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è inclusa nell'utile (perdita) d'esercizio derivante dalle attività operative in esercizio (continuing operations) nel periodo in cui i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita non sono più soddisfatti. Se una singola attività o passività è rimossa da un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita, le rimanenti attività e passività del gruppo in dismissione da vendere continuano a essere valutate come un unico gruppo soltanto se lo stesso soddisfa i criteri per essere classificato come posseduto per la vendita.
Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.
Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce le dotazioni iniziale e successive del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto e la Riserva da cash flow hedge, relativa alla rilevazione della quota "efficace" delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio.
Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR. La voce accoglie, inoltre, i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte.
I principi e i criteri di classificazione e valutazione di seguito esposti si riferiscono specificamente all'operatività delle compagnie assicurative del Gruppo Poste Italiane.
I contratti sono distinti e valutati in base alla prevalenza della loro natura fra assicurativi e finanziari. I contratti emessi dalla compagnia Poste Vita SpA sono relativi ai Rami Vita. Dal 2010 è operativa nei Rami Danni la compagnia Poste Assicura SpA.
I criteri di classificazione e valutazione delle principali fattispecie esistenti nel Gruppo sono i seguenti.
I contratti classificati come assicurativi in base alle disposizioni dell'IFRS 4 si riferiscono alle polizze Vita di Ramo I, Ramo V, le polizze di Ramo III qualificate come contratti assicurativi e i contratti dei Rami Danni. Tali prodotti sono classificati tra i ricavi e rilevati nel modo che segue:
• i premi, contabilizzati al momento della sottoscrizione, vengono iscritti tra le componenti positive di reddito (ed esposti al netto delle cessioni in riassicurazione); comprendono, al netto degli annullamenti, gli importi maturati nell'esercizio per premi annuali, unici o pluriennali, derivanti da contratti di assicurazione in essere alla data di bilancio;
• a fronte delle componenti positive di reddito dovute ai premi, è accantonato alle riserve tecniche l'importo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettico, sulla base di assunzioni attuariali appropriate per fronteggiare tutti gli impegni in essere. La variazione in aumento delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono iscritti tra le componenti negative di reddito, mentre un eventuale decremento delle riserve tecniche, rispetto al periodo precedente, sarà iscritto tra i componenti positivi di reddito.
Per i contratti relativi alle Gestioni separate e contenenti un elemento di partecipazione discrezionale agli utili43 (c.d. DPF, Discretionary Participation Feature come definito nell'Appendice A all'IFRS 4), l'IFRS 4 rimanda alla disciplina contabile prevista dai principi nazionali; trattasi, in particolare, di contratti classificati come "finanziari", ma contabilizzati come "assicurativi" con le seguenti modalità:
La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione del metodo dello shadow accounting si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. Per la determinazione della quota da rilevare nella specifica passività differita verso gli assicurati si tiene conto altresì, per ciascuna Gestione separata, delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito e delle eventuali garanzie finanziarie offerte.
I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.
43 Partecipazione, da parte degli assicurati, ai rendimenti realizzati dalla Gestione separata.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.
L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.
I benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:
• Piani a benefíci definiti
Nei piani a benefíci definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile.
Per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, soggette all'applicazione della riforma sulla previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007, le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefíci definiti di cui è debitrice l'azienda nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 200644 .
Nel caso di aziende con meno di 50 dipendenti, per le quali non si applica la riforma sulla previdenza complementare, le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall'azienda.
Nei piani in commento, poiché l'ammontare del benefício da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.
Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Nel caso di aziende con almeno 50 dipendenti, poiché l'azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo,
44 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo al Gruppo sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito fondo di previdenza complementare.
dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.
• Piani a contribuzione definita
Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.
I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.
Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per Altri benefici a lungo termine è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.
I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.
Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.
I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti, in base al principio della competenza economica. I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati, quando possono essere attendibilmente stimati, sulla base del metodo della percentuale di completamento. I ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato sono rilevati per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata. I ricavi relativi alla vendita dei beni sono rilevati quando l'impresa ha trasferito all'acquirente i rischi significativi e i benefíci connessi alla proprietà dei beni.
I contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti, rendicontati e approvati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto e i cui costi sono stati rendicontati e approvati all'ente erogatore.
Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.
I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. I Dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.
Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:
Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.
Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi45 .
45 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.
Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:
Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi, prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.
I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2017, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.
Non sono stati inclusi nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:
di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce "Avviamento", ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;
Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto.
All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con il metodo del Patrimonio netto, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza della entità nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata è contabilizzata come illustrato di seguito:
Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari.
Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:
Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:
| Società controllate/controllo congiunto | 31/12/2017 | 31/12/2016 |
|---|---|---|
| Consolidate con il metodo integrale | 15 | 17 |
| Valutate con il metodo del Patrimonio netto | 6 | 6 |
| Totale società | 21 | 23 |
L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella Nota 11 Ulteriori informazioni – Dati salienti.
Per la redazione dei conti annuali è richiesta l'applicazione di princípi e metodologie contabili che talvolta si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica, e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.
Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci in commento.
Ancorché in misura sensibilmente inferiore rispetto al passato, il Gruppo vanta rilevanti crediti verso la Pubblica Amministrazione. La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e aggiornamenti, e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 31 dicembre 2017 possano riflettere variazioni delle stime formulate.
Al 31 dicembre 2017, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 969 milioni di euro (1.010 milioni di euro al 31 dicembre 2016), al lordo delle svalutazioni. I saldi esposti al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016, sensibilmente ridotti rispetto al passato, riflettono gli effetti dell'intervenuta ricognizione delle principali esposizioni da parte di un tavolo di lavoro congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria generale dello Stato, conclusosi nel mese di agosto 2015. In particolare, in data 7 agosto 2015, il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha impegnato "il Ministero ad adoperarsi affinché si pervenga al perfezionamento di tutti gli atti necessari alla corresponsione di quanto dovuto secondo modalità e tempi coerenti con l'operazione di privatizzazione (…) ivi comprese le occorrenti coperture finanziarie" e ha trasmesso alla Capogruppo una apposita nota a firma del Direttore Generale del Tesoro e del Ragioniere Generale dello Stato (di seguito, in breve, "Nota MEF") con valore di impegno giuridicamente vincolante. Nell'esercizio in commento la quasi totalità delle partite creditorie oggetto della Nota MEF hanno trovato regolazione finanziaria come di seguito dettagliato.
Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.
| Crediti | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|
| OSU | (i) | 31 | 139 |
| Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali | (ii) | 83 | 83 |
| Remunerazione raccolta su c/c | (iii) | 25 | 8 |
| Servizi delegati | (iii) | 56 | 28 |
| Distribuzione Euroconvertitori | (iii) | - | 6 |
| Altro | 2 | 3 | |
| Crediti commerciali vs Controllante | 197 | 267 | |
| Crediti finanziari vs Controllante | |||
| per rimborso mutui iscritti nel passivo | - | 1 | |
| Operazioni con azionisti: | |||
| Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 | (iv) | 39 | 45 |
| Totale crediti verso MEF | 236 | 313 | |
| Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: PdCM per agev.ni editoriali | (v) | 43 | 1 |
| Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE | (vi) | 77 | 75 |
| Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni | (vii) | 538 | 557 |
| Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni | 658 | 633 | |
| Altri crediti e attività: | |||
| Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione | (viii) | 8 | 8 |
| Crediti su rimborso IRES | 55 | 56 | |
| Crediti su rimborso IRAP | 12 | - | |
| Crediti per imposte correnti e relativi interessi | (ix) | 67 | 56 |
| Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione | 969 | 1.010 |
Nel dettaglio, al 31 dicembre 2017, l'esposizione complessiva nei confronti della Pubblica Amministrazione comprende.
Per lo svincolo di quanto depositato dal MEF e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea.
46 Le agevolazioni editoriali sono state ripristinate con il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe) in vigore dal 1° gennaio 2017 e convertito con modificazioni dalla Legge n. 19 del 27 febbraio 2017.
47 Le principali convenzioni scadute riguardano i rapporti con INPS per il servizio di pagamento dei voucher (si rimanda alla nota 5.3 – A7 Crediti commerciali) e con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione tasse auto, il servizio di pagamento dei rimborsi fiscali , il servizio di notifica contravvenzioni.
• 12 milioni di euro all'IRAP da recuperare sulla mancata deduzione delle spese riferite al personale disabile relative all'esercizio 2003. Tale credito, comprensivo degli interessi maturati al 31 dicembre 2017 di circa 3 milioni di euro, è stato accertato nell'esercizio in commento a seguito della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio che ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dalla Capogruppo contro il mancato rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate di Roma. Tale sentenza non è stata oggetto di appello nei termini di legge ed è quindi passata in giudicato.
Al 31 dicembre 2017, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, degli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché di prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.
Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.
Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento volte a verificare l'eventuale necessità di impairment.
L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizio precedenti.
In particolare, per la Capogruppo il test di impairment è stato svolto sul segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al quale non sono allocati Avviamenti. Ciascuna altra società del Gruppo è considerata una separata unità generatrice di flussi finanziari. Gli Avviamenti iscritti sono dettagliati nella tabella A3.2.
Per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2017, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani quinquennali delle unità organizzative interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili. I dati dell'ultimo anno di Piano sono stati utilizzati per la previsione dei flussi di cassa degli anni successivi con un orizzonte temporale illimitato. È stato quindi applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) 48 .
Con riguardo alla sola Poste Italiane SpA, sono state altresì effettuate le analisi di impairment sul valore delle partecipazioni. La metodologia e i parametri di riferimento per l'esecuzione del test sono in linea con quanto
48 Per le valutazioni al 31 dicembre 2017 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo pari all'1,4% mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo
descritto per avviamenti e altri attivi immobilizzati. Per le evidenze emerse dai test si rinvia alla nota 5.3 – A4 Partecipazioni.
L'Avviamento è almeno annualmente oggetto di verifica al fine di accertare l'esistenza di eventuali riduzioni di valore da rilevare a Conto economico.
In particolare, la verifica in oggetto comporta l'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la successiva determinazione del relativo valore recuperabile; se il valore recuperabile risulta inferiore al valore contabile delle unità generatrici di flussi finanziari, si procede a una svalutazione dell'avviamento allocato alle stesse. L'allocazione dell'avviamento alle unità generatrici di flussi finanziari e la determinazione del loro fair value comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate.
L'attuale contesto di crisi, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 31 dicembre 2017, anche tenuto conto di quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2022 del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 26 febbraio 2018, nonché del perdurare della crisi del settore postale e del mercato immobiliare, il segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione della Capogruppo è stato oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto. Per stimare il valore d'uso del segmento, coerentemente con le migliori tecniche di valutazione di generale accettazione, si è fatto riferimento alle previsioni economiche del Piano Industriale 2018-2022 e nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito, tenendo anche conto dell'esistenza di eventuali elementi positivi il cui valore non sia riflesso nelle previsioni esplicite dell'arco di piano. Si è fatto riferimento inoltre, ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane, come riflessi nell'aggiornamento del Piano Industriale. E' stato utilizzato un WACC del 6,12%. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio.
Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Postale e commerciale sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo, mantenendo talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato e confrontandole con le evidenze al 31 dicembre 2017. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dal progressivo aggiornamento delle perizie immobiliari affidate a un primario esperto indipendente, continua a risultare sensibilmente superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal
del 5,71% e un valore massimo del 6,74%. Il costo del capitale proprio (Ke) è del 6,74% per l'attività bancaria e del 7,24% per l'attività di gestione del risparmio.
complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
Il costo è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Si valutano annualmente i cambiamenti tecnologici e di settore e, per le Attività materiali, gli oneri di smantellamento e il valore di recupero, per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento può modificare il periodo di ammortamento e quindi anche la quota di ammortamento a carico dell'esercizio corrente e di quelli futuri.
Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui, nelle more della formalizzazione del rinnovo, la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi quadro stipulati/in corso di stipula con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.
La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.
Il Fondo svalutazione crediti riflette le stime relative alle perdite sul portafoglio crediti avendo comunque riguardo, per specifiche partite verso la Pubblica Amministrazione, a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica. Gli accantonamenti per le perdite attese esprimono la stima della rischiosità creditizia che scaturisce dall'esperienza passata per crediti simili, dall'analisi di scaduti (correnti e storici), perdite e incassi, e infine dal monitoraggio dell'andamento delle condizioni economiche correnti e prospettiche dei mercati di riferimento. Gli accantonamenti netti al fondo svalutazione sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri costi e oneri, ovvero, se riferiti a crediti maturati nell'esercizio, mediante la sospensione dei ricavi interessati.
In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base ad elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito.
La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su conclusioni raggiunte da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura dell'esercizio. Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), per misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.
La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.
Come meglio descritto nella Nota 11 Ulteriori informazioni – Accordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione al fair value del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2017-2019 (ILT) – Piano di Phantom Stock" (entrambi approvati in data 24 maggio 2016 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) e del Piano di incentivazione a breve termine (MBO) per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta (approvato in data 27 aprile 2017 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) con relativi effetti determinati dalla cessazione del rapporto di lavoro, ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità a breve termine e/o solvibilità in conseguenza dei quali la valutazione delle passività comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.
Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2016 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio, oltre che delle Linee Guida della gestione finanziaria del Gruppo rivisitate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nel mese di dicembre 2017.
In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.
Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.
La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.
Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.
Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione
49 Per motivi di ordine tecnico, al 31 dicembre 2017 per la valutazione dei titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE è stato utilizzato tale ultimo riferimento.
degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.
Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.
Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:
Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.
Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati
a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.
Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.
Buy & Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy & Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:
• l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.
Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.
Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.
Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite di un'asta pubblica.
Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
Quanto di seguito elencato è applicabile a partire dal 1° gennaio 2018:
• IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti, adottato con Regolamento (UE) n. 1905/2016. Il nuovo standard, che sostituisce lo IAS 18 - Ricavi, lo IAS 11 - Lavori su ordinazione e l'IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione della clientela, introduce un quadro di riferimento unico, innovativo, che modifica sostanzialmente definizioni, criteri e metodologie di determinazione e rilevazione dei ricavi in bilancio. In estrema sintesi, si riportano qui di seguito le principali novità introdotte dal principio:
È fornita una più dettagliata definizione di ricavo, che presuppone l'inclusione di ulteriori "componenti variabili di corrispettivo" rispetto alla preesistente disciplina contabile.
Tra tali componenti, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni), con riguardo alle quali lo IAS 18 rimandava implicitamente all'applicazione dello IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali. Per tali componenti negative di reddito, il nuovo principio prevede la rilevazione in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo del preesistente accantonamento a fondi rischi e oneri.
Le componenti variabili andranno individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile (sia di esercizio che infrannuale) durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni.
Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente (c.d. "performance obligation") rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione.
Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire50 attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita, e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).
E' definito un modello di rilevazione del ricavo non più correlato alle caratteristiche dell'oggetto di scambio con il cliente (merci, prestazioni di servizi, interessi, royalties, ecc.), ma basato sulla distinzione tra obbligazione "adempiuta in un unico momento" e obbligazione "adempiuta nel corso del tempo".
Nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.
Nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. Il principio fornisce una specifica guida pratica per orientare le entità nella scelta del metodo contabile più appropriato.
L'informativa resa in bilancio sui ricavi (sia quantitativa che qualitativa) è richiesta in termini più ampi e analitici di quanto precedentemente previsto.
Il nuovo principio contabile che sostituisce in gran parte l'attuale IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, è finalizzato a migliorare l'informativa finanziaria sugli strumenti finanziari nell'intento di tener conto delle difficoltà sorte nel corso della crisi finanziaria, introducendo altresì un modello contabile volto a riflettere con tempestività anche perdite attese sulle attività finanziarie. Le novità introdotte dallo standard possono essere sintetizzate nei seguenti tre ambiti:
50 Per "singolo prodotto/servizio" ovvero per "singole componenti" di un prodotto/servizio si fa riferimento all'unità minima offerta al cliente, identificabile e singolarmente/potenzialmente collocabile sul mercato.
i. Classificazione e valutazione delle attività finanziarie, basata sia sul modello di business formalizzato dall'Alta Direzione per definire le modalità di gestione delle attività finanziarie e le relative finalità, sia sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali attesi. Il nuovo principio prevede tre differenti categorie di attività finanziarie (in luogo delle quattro previste dal vigente IAS 39):
Costo ammortizzato; attività finanziarie detenute al fine di incassare i flussi di cassa contrattuali rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi;
Fair value rilevato nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI); attività finanziarie detenute al fine di incassare sia i flussi di cassa contrattuali, rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi, sia i flussi derivanti dalla vendita delle attività;
Fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL); categoria residuale all'interno della quale sono classificate le attività finanziarie non rientranti nelle categorie precedenti.
Per quanto riguarda le passività finanziarie, non vengono introdotte sostanziali variazioni rispetto allo IAS 39 in merito alla loro classificazione e valutazione. L'unica novità è rappresentata dal trattamento contabile dell'own credit risk: per le passività finanziarie designate al fair value (cd. passività in fair value option) lo standard prevede che le variazioni di fair value delle passività finanziarie attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito siano rilevate a patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile nell'utile d'esercizio, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività deve essere rilevato a conto economico.
principio contabile sui contratti assicurativi (IFRS 17) che sostituirà, presumibilmente a partire dal 1° gennaio 2021, l'IFRS 4.
In particolare, per effetto di tali nuove disposizioni, è concessa alle compagnie di assicurazione la possibilità di:
Quanto di seguito esposto è, invece, applicabile a partire dal 1° gennaio 2019:
• IFRS 16 - Leasing, adottato con Regolamento (UE) n. 1986/2017. Il nuovo principio è teso a migliorare la contabilizzazione dei contratti di leasing, fornendo agli utilizzatori del bilancio elementi utili a valutare l'effetto del leasing sulla situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico, e sui flussi finanziari del locatario. Tale disciplina comporta una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contatti passivi di leasing introducendo, per il locatore, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).
Le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:
L'ambito di applicazione del principio non comprende i contratti cd. "di breve durata" (non oltre dodici mesi) e di quelli cd. "di basso valore" (con item di valore non superiore ai 5.000 dollari); per tali contratti il locatore ha facoltà di esercitare l'opzione di non applicare l'IFRS 16, e di continuare pertanto a far riferimento all'attuale regime contabile.
• Modifiche all'IFRS 9 – Strumenti finanziari - Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa adottate con Regolamento UE n. 498/2018. Le modifiche apportate al presente principio sono volte a chiarire la classificazione di determinate attività finanziarie rimborsabili anticipatamente quando si applica l'IFRS 9.
Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni princípi contabili, emendamenti ed interpretazioni:
I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione.
Il 27 ottobre 2017 l'European Securities and Markets Authority (di seguito ESMA) ha pubblicato un Public Statement 51 volto a identificare alcune informazioni che le società quotate sono tenute ovvero esortate a fornire nelle proprie Relazioni Finanziarie Annuali 2017.
Nello specifico, tali informazioni attengono a:
Nella presente nota si fornisce l'informativa di cui al punto 1 finalizzata ad una preliminare comprensione degli effetti derivanti dalla applicazione degli IFRS 9, 15 e 16 sul Bilancio del Gruppo Poste Italiane. Si rinvia per le altre tematiche menzionate dal Public Statementalle specifiche note di commento (B8 – Passività finanziarie).
51 ESMA32-63-340, Public Statement "European common enforcement priorities for 2017 IFRS financial statements"
Il progetto di implementazione del nuovo principio contabile IFRS 9 – Financial Instruments (di seguito il "Progetto IFRS 9" o semplicemente il "Progetto") del Gruppo Poste Italiane è stato condotto dalla Capogruppo con il coinvolgimento di tutte le società direttamente o indirettamente controllate, e l'ausilio di un consulente di provata competenza e professionalità. Gli obiettivi del progetto IFRS 9 sono stati: i) identificare le aree di impatto del principio (classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, modalità di impairment e infine hedge accounting sulla base delle nuove regole), ii) determinare gli effetti quantitativi e qualitativi della transizione, iii) individuare e implementare le soluzioni applicative e organizzative per una gestione a regime organica, efficace e coerente all'interno del Gruppo. Coerentemente, il Progetto, che ha ripercorso gli ambiti identificati dal principio (Classification & Measurement, Impairment e Hedge Accounting), si è articolato in tre fasi successive: i) Assessment (conclusasi il 30 giugno 2017), ii) Design (conclusasi il 30 settembre 2017) e iii) Implementation (conclusasi, per gli aspetti principali, il 31 dicembre 2017 con l'adozione di una Linea Guida IFRS 9). Le attività di adeguamento degli applicativi informatici sono state realizzate nel rispetto dei processi e delle procedure di cui la funzione dei Sistemi Informativi di Poste Italiane si è dotata.
Come noto, l'implementazione dell'IFRS 9 richiede l'applicazione di nuovi criteri e metodologie contabili, che spesso si basano su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica specifica aziendale, e su assunzioni che vengono, di volta in volta, considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. Pertanto, i valori per cui sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli che saranno indicati nelle future relazioni finanziarie periodiche, a causa dell'incertezza che caratterizza talune delle assunzioni e condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.
Nella parte finale della terza fase del Progetto, in data 13 dicembre 2017 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato una specifica Linea Guida IFRS 9, redatta con l'obiettivo di definire i seguenti indirizzi di "alto livello":
Nella medesima seduta del 13 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha altresì approvato un aggiornamento della Linea Guida della Gestione Finanziaria di Poste Italiane, che, nel rispetto delle specifiche disposizioni di vigilanza prudenziale emanate dalla Banca d'Italia, si applica anche al Patrimonio Destinato BancoPosta. L'aggiornamento si è reso necessario per tener conto della evoluzione sia dell'assetto organizzativo e di business del Gruppo, caratterizzato da una gestione strategica unitaria ed integrata, sia delle condizioni dei mercati finanziari e per rendere coerente l'approccio, l'operatività e gli aspetti di carattere formale a quanto previsto e introdotto dal nuovo principio IFRS 9.
Di seguito, sono riportati gli aspetti più significativi formalizzati nell'ambito della Linea Guida IFRS 9 per Classification and Measurement, Impairment e Hedge Accounting.
La Linea Guida IFRS 9 ha previsto che i Business Model debbano riflettere le modalità con cui determinati insiemi di strumenti finanziari vengono gestiti unitariamente al fine di raggiungere predeterminati obiettivi di business. I Business Model individuati devono essere coerenti con quanto definito dal principio contabile e pertanto:
Gli strumenti di equity rappresentano una quota di portafoglio residuale rispetto ai titoli di debito e alle quote di fondi comuni detenuti dal Gruppo Poste Italiane. Per la quasi totalità delle azioni possedute dal Gruppo la classificazione è al fair value rilevato a conto economico.
Le imprese del Gruppo applicano il General deterioration method secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:
Per i Crediti commerciali vs terzi è applicato l'approccio semplificato, sulla base della matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.
Il Gruppo si è dotato di un modello di applicazione della stage allocation finalizzato a valutare il grado di deterioramento della qualità creditizia degli strumenti finanziari in base al rating dell'emittente e ad altri parametri tecnico-statistici di riferimento, nonché a tutte le altre informazioni quali – quantitative di natura "forward looking" 52 disponibili alla data di valutazione. Il modello è definito in coerenza con i parametri di rischio adottati ai fini della determinazione dei criteri di impairment.
52 Le informazioni forward looking sono inserite direttamente nelle stime di probabilità di default. Al fine di salvaguardare l'oggettività delle misure stimate dai modelli, si è scelto di introdurre fattori forward looking solamente nei casi in cui si è in possesso di informazioni che possano avere impatto sull'effettiva rischiosità delle controparti. Ciò avviene attraverso un attento monitoraggio degli indicatori di mercato (spread CDS, spread obbligazionari, ecc.), delle valutazioni ECAI, delle previsioni macroeconomiche. Nel caso in cui si evidenzino rilevanti fenomeni che potrebbero compromettere la corretta misurazione della PD, si procede con l'aggiornamento del valore utilizzando, ove necessario, matrici di correlazione delle variabili del modello.
Il passaggio di uno strumento finanziario nello stage 2 avviene se il peggioramento del merito creditizio, in termini di notches rating, risulta superiore ad una soglia determinata tenendo in considerazione il livello di rating di partenza e il vintage della posizione.
Allo stato attuale delle attività e secondo il modello di staging di cui si è dotato il Gruppo, gli strumenti finanziari sono allocati pressoché interamente nello stage 1. Per gli strumenti classificati in tale stage, come previsto dall'IFRS 9, l'impairment è misurato come perdita attesa su un orizzonte temporale massimo di 12 mesi.
Inoltre, relativamente alla definizione di default, si è adottata la seguente impostazione per gli emittenti titoli di debito:
Per i crediti commerciali, sulla base dell'esperienza storica degli incassi, della specificità della attività e della clientela del Gruppo e tenuto conto delle analisi condotte sullo scaduto, si ritiene maggiormente adeguato individuare un periodo temporale più ampio rispetto alla presunzione di default prevista in 90 giorni dall'IFRS 9.
Il Gruppo non si è avvalso della Low Credit Risk Exemption.
Per le operazioni in Hedge Accounting il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9 e ha mantenuto le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39. Non sono pertanto attesi effetti di alcun tipo.
Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 9 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore 1° gennaio 2018, senza applicazione anticipata, mentre tra i metodi di transizione consentiti, ha optato per quello "semplificato" in base al quale l'effetto cumulativo del cambiamento di principio contabile è rilevato al 1° gennaio 2018, senza quindi effettuare il restatement dell'esercizio comparativo.
Nella fase di assessment del progetto di recepimento del nuovo principio contabile, il Gruppo Poste Italiane, tenuto conto della natura del preponderante business della Poste Vita SpA e dell'effetto stabilizzatore determinato dall'applicazione del noto meccanismo dello Shadow Accounting, ha valutato che l'applicazione dell'IFRS 9 anche alle proprie compagnie operanti nel business assicurativo non avrebbe comportato significativi effetti di volatilità sul conto economico, né asimmetrie contabili. Considerata altresì la necessità di coerenza nell'applicazione delle regole contabili nonché nella redazione di qualsiasi forma di reporting interno ed esterno, rispetto a quanto consentito alle imprese assicurative di posticipare l'applicazione dell'IFRS 9, il Gruppo Poste Italiane, di concerto con le sue controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura Spa, ha deciso un'applicazione full compliant sin dal 1° gennaio 2018 dell'IFRS 9 sia per la redazione del Bilancio consolidato di Gruppo sia per la redazione del bilancio consolidato del Gruppo Poste Vita.
Come si è detto, il Gruppo Poste Italiane applica il nuovo principio contabile IFRS 9 dal 1° gennaio 2018 senza il restatement del periodo comparativo. Di seguito si forniscono in via preliminare i principali effetti patrimoniali riferiti al primo gennaio 2018 derivanti dalla applicazione dell'IFRS 9. Sui dati di seguito esposti sono tuttora in corso le attività di verifica. Tutti gli effetti si intendono al lordo delle relative imposte.
Il portafoglio titoli del Gruppo Poste Italiane (ad esclusione dei crediti commerciali, degli altri crediti e dei derivati di copertura) al 31 dicembre 2017 è così composto:
A seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 con le modalità descritte nei paragrafi che precedono, e assumendo l'esito positivo delle verifiche in corso, il portafoglio titoli del Gruppo al 1° gennaio 2018 risulta così composto:
In conseguenze delle nuove regole previste dall'IFRS 9 e dei modelli previsionali adottati dal Gruppo Poste Italiane, l'ECL al 1° gennaio 2018 ammonta complessivamente a 81 milioni di euro e si riferisce per:
L'effetto sulle riserve di utili è di complessivi 39 milioni di euro.
Per quanto sopra esposto, gli effetti attesi sul Patrimonio Netto di Gruppo al 1° gennaio 2018 sono i seguenti (al lordo del relativo effetto imposte):
Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 15 a partire dalla sua effettiva entrata in vigore 1° gennaio 2018 senza applicazione anticipata e adottando il Simplified transition method (l'effetto cumulativo del cambiamento di disciplina contabile è rilevato al 1° gennaio 2018 negli utili portati a nuovo, senza effettuare il restatement del comparativo), avvalendosi della facoltà prevista di non tener conto dei cosiddetti "contratti completati" alla data di transizione, per i quali è mantenuta la contabilizzazione secondo le previgenti regole dello IAS 18 e relative interpretazioni.
Le attività di assessment, design e implementation del progetto di recepimento del nuovo principio sono state completate entro l'ultimo trimestre dell'esercizio 2017.
Per la fase di assessment, unica in cui si è ricorso all'ausilio di un consulente esterno di provata competenza e professionalità, il Gruppo ha adottato una metodologia che ripercorre gli step logici in cui si articola il processo di identificazione e misurazione dei ricavi secondo l'IFRS 15. In tale contesto, è stato utilizzato un tool informatico elaborato internamente che ha consentito l'assessment dei contratti di vendita, raggruppati per tipologia di attività, l'individuazione delle singole performance obligations in essere, e l'identificazione di eventuali differenze tra preesistente e nuova disciplina. In tale fase, sono stati analizzati i processi amministrativo/contabili, i sistemi informatici disponibili, e le procedure in essere per valutare la compliance alla nuova disciplina.
Qui di seguito si riportano, in via preliminare, le principali conclusioni.delle valutazioni effettuate:
Con riguardo alla gestione amministrativo delle componenti variabili di corrispettivo, (tra queste, anche le citate penali) sono stati aggiornati i processi aziendali sottesi, le responsabilità e le attività anche di controllo per l'elaborazione dei calcoli sottostanti le rilevazioni contabili.
Nel corso dell'esercizio 2017 il Gruppo ha avviato una preliminare valutazione degli effetti dell'IFRS 16, attraverso una ricognizione dei contratti di locazione passiva in essere all'interno di Poste Italiane SpA. Sulla base delle evidenze emerse (in termini di natura degli asset, pagamenti minimi, scadenze ragionevolmente prevedibili e altre condizioni contrattuali rilevanti ai fini della corretta applicazione del principio) e di alcune ipotesi
semplificative, è stata altresì effettuata una prima simulazione dell'impatto che la transizione avrebbe sui saldi economico/patrimoniali e sui principali indicatori di perfomance della Capogruppo.
Nei primi mesi dell'esercizio corrente le attività sono proseguite con l'obiettivo di:
Nella seconda parte dell'esercizio 2018, si prevede di finalizzare tutte le analisi e valutazioni del caso e di definire compiutamente l'impianto contabile IFRS 16 compliant, provvedendo al ridisegno dei processi amministrativo/contabili e del relativo sistema dei controlli, oltre che all'implementazione della strategia IT più appropriata.
Alla data di redazione dei presenti bilanci, non si dispone ancora di un quadro qualitativo e quantitativo esauriente e attendibile degli impatti che saranno generati dall'IFRS 16. Tuttavia, dalle prime evidenze emerse, è ragionevole ritenere che tali impatti saranno significativi sia in termini bilancistici che di processo di gestione e controllo delle fattispecie, anche tenuto conto dell'ingente portafoglio di leasing operativi passivi detenuto dalla sola Poste Italiane SpA, che annovera più di 10 mila contratti di locazione di immobili strumentali.
• Poste Italiane e FSI Investimenti SpA: firmato accordo per l'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl
In data 15 febbraio 2017, a seguito del parere favorevole del Comitato Parti Correlate e del rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust e dell'autorizzazione all'operazione da parte di Banca d'Italia, nonché del verificarsi delle altre condizioni sospensive previste da contratto preliminare del 16 settembre 2016, Poste Italiane SpA e FSI Investimenti SpA (controllata per il 77,1% da CDP Equity SpA) hanno sottoscritto un accordo per la compravendita di una quota di partecipazione in FSIA Investimenti Srl, società controllata al 100% da FSI Investimenti SpA. In particolare, Poste Italiane SpA ha acquisito una quota di partecipazione pari al 30% di FSIA Investimenti Srl e in conseguenza, indirettamente, una quota di partecipazione pari al 14,85% di SIA SpA detenuta da FSIA Investimenti Srl per il 49,5%. Contestualmente all'atto di acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, Poste Italiane SpA ha altresì sottoscritto l'adesione ad un "Atto di pegno" con il quale la stessa dichiara di essere vincolata, nei limiti e nell'esercizio della partecipazione acquisita, agli obblighi previsti in un accordo di finanziamento passivo stipulato in data 28 maggio 2014 da FSIA Investimenti Srl con alcuni istituti di credito.
Il corrispettivo dell'operazione è stato di 278,3 milioni di euro, corrisposto per l'80% al perfezionamento dell'acquisto. Tale importo è stato oggetto di aggiustamento in aumento per 0,55 milioni di euro, in funzione dei valori della Posizione Finanziaria Netta di SIA SpA al 31 dicembre 2016.
Con il perfezionamento della transazione, è divenuto efficace il patto parasociale tra Poste Italiane SpA e CDP Equity SpA che disciplina la governance e gli assetti proprietari di FSIA Investimenti Srl e di SIA SpA, sulla quale le parti eserciteranno controllo congiunto.
Si riporta di seguito il confronto tra il prezzo pagato e le attività nette acquisite al 1° gennaio 2017 della società in commento.
| FSIA Investimenti Srl | (milioni di euro) |
|---|---|
| Patrimonio netto (pro quota) | 83,5 |
| Avviamento/attività immateriali oggetto di precedenti allocazioni | (144,1) |
| Attività nette acquisite prima dell'acquisizione (pro quota) | (60,6) |
| Rettifiche per valutazione al fair value: | |
| - Immobili, impianti e macchinari | - |
| - Attività immateriali | 115,8 |
| - Imposte differite passive | (30,4) |
| Attività nette acquisite dopo l'allocazione (pro quota) | 24,8 |
| Prezzo dell'operazione | 278,9 |
| Avviamento | 254,1 |
La differenza emersa tra il prezzo dell'operazione e le attività nette acquisite ammonta a 339,5 milioni di euro ed è stata allocata, anche sulla scorta delle evidenze valutative di un esperto esterno per 115,8 milioni di euro al fair value di talune attività immateriali e per i restanti 254,1 milioni di euro ad avviamento incluso nel valore contabile della partecipazione al 31 dicembre 2017.
In data 21 dicembre 2017 Poste Italiane SpA e Anima Holding SpA hanno sottoscritto un accordo vincolante (Memorandum of Understanding) per rafforzare la partnership già in essere nel settore del risparmio gestito. L'operazione ha previsto quanto segue.
In data 6 marzo 2018 Poste Italiane SpA e Anima Holding SpA, nonché Poste Vita SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR e Anima SpA SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini e le condizioni preannunciate il 21 dicembre 2017. In particolare, con riferimento all'accordo di scissione e compravendita, la determinazione definitiva del prezzo sarà soggetta a: un meccanismo di earn-out in favore di Poste Italiane, in caso di incremento della redditività dei mandati/deleghe di gestione assegnati ad Anima SGR oltre determinate soglie e un meccanismo di aggiustamento prezzo a favore di Anima Holding di entità marginale. Il prezzo sarà integralmente corrisposto alla data di perfezionamento dell'operazione, entro il 31 dicembre 2018, sospensivamente subordinato al conseguimento delle previste autorizzazioni delle Autorità competenti e dopo la sottoscrizione e liberazione di uno o più aumenti di capitale di Anima Holding SpA per almeno 250 milioni di euro.
Il mantenimento della partecipazione di controllo in BancoPosta Fondi SpA SGR, da parte di Poste italiane SpA, ha comportato una revisione nello scenario originariamente ipotizzato per l'assetto partecipativo della SGR, riflesso peraltro nei bilanci consolidati del Gruppo Poste Italiane a partire dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 e fino al 30 settembre 201753 .
Alla luce dei successivi accordi, nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017, gli attivi e passivi di BancoPosta Fondi SpA SGR sono stati oggetto di riclassifica, e dunque non più imputati alle voci Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione, e ricondotti alle rispettive voci dell'attivo e del passivo patrimoniale di pertinenza, ad eccezione delle partite strettamente correlate al ramo d'azienda oggetto della progettata scissione che continueranno ad esporsi nelle voci di bilancio previste ai sensi dell'IFRS 5.
Nel corso dell'esercizio 2017 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie:
53 Nello specifico, in data 10 novembre 2016 Poste Italiane SpA, Cassa depositi e prestiti SpA e Anima Holding SpA sottoscrivevano un accordo quadro con il quale le Parti si impegnavano a perfezionare, nel più breve tempo possibile, il conferimento del 100% della partecipazione in BancoPosta Fondi SpA SGR a favore di Anima Holding SpA. Nei citati termini, ai fini del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, l'operazione rientrava nell'ambito di applicazione dell'IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, comportando pertanto la confluenza degli attivi e passivi di pertinenza della controllata nelle voci di bilancio, rispettivamente, di Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione.
In ultimo, si riportano le operazioni societarie in corso di realizzazione al 31 dicembre 2017.
• Avvio iter di costituzione di un istituto di moneta elettronica nell'ambito del Gruppo
In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta di beni e rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA, nonché dell'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio, da sottoporre alla definitiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha approvato, una volta presentata l'istanza alla Banca d'Italia e ricevute le necessarie autorizzazioni: a) la sottoposizione all'Assemblea straordinaria degli azionisti della
54 Al 31 dicembre 2016, l'operazione di cessione di BdM-MCC SpA presentava i requisiti per l'applicazione dell'IFRS 5 - Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, comportando pertanto la confluenza degli attivi e passivi di pertinenza della controllata in uscita nelle voci di bilancio, rispettivamente, di Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione.
55 Il corrispettivo dell'operazione di 390 milioni di euro, è stato rettificato di circa 3 milioni di euro per tener conto di taluni aggiustamenti previsti al verificarsi di determinate condizioni contrattualmente definite.
proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento, che formerà parte del conferimento in natura in favore di PosteMobile SpA; b) la costituzione da parte di PosteMobile SpA di un patrimonio destinato – che includerà il citato ramo d'azienda – dedicato alla monetica e ai servizi di pagamento, tramite il quale la stessa PosteMobile SpA possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), continuando altresì a svolgere le attuali attività di operatore mobile virtuale.
L'operazione descritta ha l'obiettivo di creare un polo d'offerta unico verso la clientela retail, business e PA, che metta a fattor comune le competenze distintive del Gruppo Poste Italiane in ambito pagamenti, mobile e digital. Con la medesima finalità, si inquadra la ristrutturazione organizzativa operata all'interno di Poste Italiane SpA già a partire dal 2017. Nello specifico, è stata costituita a luglio 2017 la funzione Pagamenti, Mobile e Digital nell'ottica di garantire un'attenta e preventiva valutazione degli scenari evolutivi prospettati, anche dal punto di vista della conformità alla normativa di riferimento.
Il nuovo assetto organizzativo della Capogruppo si riflette nell'informativa dei bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2017, con particolare riguardo ai prospetti di bilancio e all'Informativa per Settori operativi (nota 4.4).
Nel corso dell'esercizio 2017 sono intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:
corrispettivo percepito è stato di 91 milioni di euro con un pressoché corrispondente effetto positivo di natura non ricorrente nel conto economico consolidato dell'esercizio.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Note | 31 dicembre 2017 |
di cui parti correlate |
31 dicembre 2016 |
di cui parti correlate |
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | [A1] | 2.001 | - | 2.080 | - |
| Investimenti immobiliari | [A2] | 52 | - | 56 | - |
| Attività immateriali | [A3] | 516 | - | 513 | - |
| Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto | [A4] | 508 | 508 | 218 | 218 |
| Attività finanziarie | [A5] | 171.004 | 3.059 | 155.819 | 2.059 |
| Crediti commerciali | [A7] | 9 | - | 4 | - |
| Imposte differite attive | [C12] | 869 | - | 799 | - |
| Altri crediti e attività | [A8] | 3.043 | 1 | 2.682 | 1 |
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | 71 | - | 66 | - | |
| Totale | 178.073 | 162.237 | |||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | [A6] | 138 | - | 137 | - |
| Crediti commerciali | [A7] | 2.026 | 688 | 2.168 | 789 |
| Crediti per imposte correnti | [C12] | 93 | - | 15 | - |
| Altri crediti e attività | [A8] | 954 | 5 | 989 | 10 |
| Attività finanziarie | [A5] | 15.762 | 6.211 | 18.543 | 6.191 |
| Cassa e depositi BancoPosta | [A9] | 3.196 | - | 2.494 | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | [A10] | 2.428 | 385 | 3.902 | 1.310 |
| Totale | 24.597 | 28.248 | |||
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | [A11] | - | - | 2.720 | 49 |
| TOTALE ATTIVO | 202.670 | 193.205 | |||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Note | 31 dicembre 2017 |
di cui parti correlate |
31 dicembre 2016 |
di cui parti correlate |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 202.670 | 193.205 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Passività associate ad attività in dismissione | [A11] | - | - | 2.060 | 130 |
| Totale | 62.707 | 57.107 | |||
| Passività finanziarie | [B8] | 58.200 | 3.541 | 52.517 | 2.430 |
| Altre passività | [B10] | 2.249 | 70 | 2.147 | 89 |
| Debiti per imposte correnti | [C12] | 23 | - | 88 | - |
| Debiti commerciali | [B9] | 1.332 | 194 | 1.506 | 205 |
| Fondi per rischi e oneri | [B6] | 903 | 13 | 849 | 10 |
| Passività correnti | |||||
| Totale | 132.413 | 125.904 | |||
| Altre passività | [B10] | 1.207 | - | 1.071 | - |
| Imposte differite passive | [C12] | 546 | - | 746 | - |
| Passività finanziarie | [B8] | 5.044 | - | 8.404 | - |
| Trattamento di fine rapporto | [B7] | 1.274 | - | 1.347 | - |
| Fondi per rischi e oneri | [B6] | 692 | 58 | 658 | 50 |
| Riserve tecniche assicurative | [B5] | 123.650 | - | 113.678 | - |
| Passività non correnti | |||||
| Totale | 7.550 | 8.134 | |||
| Patrimonio netto di terzi | - | - | - | - | |
| Totale Patrimonio netto di Gruppo | 7.550 | 8.134 | |||
| Risultati portati a nuovo | 4.633 | - | 4.454 | - | |
| Riserve | [B4] | 1.611 | - | 2.374 | - |
| Capitale sociale | [B1] | 1.306 | - | 1.306 | - |
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui parti | di cui parti | ||||
| Note | Esercizio 2017 | correlate | Esercizio 2016 | correlate | |
| Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro | [C1] | 3.631 | 513 | 3.822 | 549 |
| Ricavi da pagamenti, mobile e digitale | [C2] | 586 | 64 | 570 | 84 |
| Ricavi da servizi finanziari | [C3] | 4.956 | 1.663 | 5.009 | 1.684 |
| di cui proventi non ricorrenti | 91 | 121 | |||
| Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
[C4] | 1.456 | 15 | 1.242 | 15 |
| Premi assicurativi | 20.343 | - | 19.884 | - | |
| Proventi derivanti da operatività assicurativa | 3.925 | 15 | 3.827 | 15 | |
| Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri | (22.335) | - | (21.958) | - | |
| Oneri derivanti da operatività assicurativa | (477) | - | (511) | - | |
| Ricavi netti della gestione ordinaria | 10.629 | 10.643 | |||
| Costi per beni e servizi | [C5] | 2.370 | 195 | 2.442 | 192 |
| Oneri derivanti da operatività finanziaria | [C6] | 57 | 3 | 62 | 1 |
| Costo del lavoro | [C7] | 6.093 | 40 | 6.241 | 43 |
| Ammortamenti e svalutazioni | [C8] | 545 | - | 581 | - |
| Incrementi per lavori interni | [C9] | (24) | - | (25) | - |
| Altri costi e oneri | [C10] | 465 | 15 | 301 | 3 |
| di cui oneri non ricorrenti | - | 37 | |||
| Risultato operativo e di intermediazione | 1.123 | 1.041 | |||
| Oneri finanziari | [C11] | 188 | 1 | 100 | 1 |
| di cui oneri non ricorrenti | 82 | - | |||
| Proventi finanziari | [C11] | 115 | - | 109 | - |
| di cui proventi non ricorrenti | 3 | - | |||
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
[A4] | 17 | - | 6 | - |
| Risultato prima delle imposte | 1.067 | 1.056 | |||
| Imposte dell'esercizio | [C12] | 378 | - | 434 | - |
| di cui oneri (proventi) non ricorrenti | (9) | 14 | |||
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 689 | 622 | |||
| di cui Quota Gruppo | 689 | 622 | |||
| di cui Quota di spettanza di Terzi | - | - | |||
| Utile per azione | [B3] | 0,528 | 0,476 | ||
| Utile diluito per azione | [B3] | 0,528 | 0,476 |
(milioni di euro)
| Note | Esercizio 2017 Esercizio 2016 | ||
|---|---|---|---|
| Utile/(Perdita) d'esercizio | 689 | 622 | |
| Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | |||
| Titoli disponibili per la vendita | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio | [tab. B4] | (315) | (1.673) |
| Trasferimenti a Conto economico | [tab. B4] | (676) | (592) |
| Copertura di flussi | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio | [tab. B4] | (57) | (15) |
| Trasferimenti a Conto economico | [tab. B4] | (4) | (22) |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio |
287 | 627 | |
| Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) | - | - | |
| Incremento/(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione (al netto dell'effetto fiscale) |
[tab. B4] | 2 | - |
| Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | |||
| Utili/(Perdite) attuariali da TFR | [tab. B7] | (1) | (51) |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio |
- | 18 | |
| Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) | - | - | |
| Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo | (764) | (1.708) | |
| TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO | (75) | (1.086) | |
| di cui Quota Gruppo | (75) | (1.086) | |
| di cui Quota di spettanza di Terzi | - | - |
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||||||||||
| Riserve | |||||||||||
| Capitale sociale |
Riserva Legale |
Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
Riserva Cash flow hedge |
Riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione |
Riserva da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
Risultati portati a nuovo |
Totale Patrimonio netto di Gruppo |
Capitale e riserve di Terzi |
Totale Patrimonio netto |
|
| Saldo al 1° gennaio 2016 | 1.306 | 299 | 1.000 | 2.739 | 9 | - | - | 4.305 | 9.658 | - | 9.658 |
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | - | - | - | (1.648) | (27) | - | - | 589 | (1.086) | - | (1.086) |
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | (444) | (444) | - | (444) |
| Riclassifica a/da riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione | - | - | - | 1 | - | (1) | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | 2 | - | 2 | - | 2 |
| Altre operazioni con gli azionisti | - | - | - | - | - | - | - | 4 | 4 | - | 4 |
| Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 | - | - | - | - | - | 6 | 6 | - | 6 | ||
| Effetto fiscale | - | - | - | - | - | (2) | (2) | - | (2) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2016 | 1.306 | 299 | 1.000 | 1.092 | (18) | (1) | 2 | 4.454 | 8.134 | - | 8.134 |
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | - | - | - | (722) | (43) | 2 | - | 688 (*) | (75) | - | (75) |
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | (509) | (509) | - | (509) |
| Riclassifica a/da riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione | - | - | - | 1 | - | (1) | - | - | - | - | - |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 1.306 | 299 | 1.000 | 371 | (61) | - | 2 | 4.633 | 7.550 | - | 7.550 |
* La voce comprende l'utile dell'esercizio di 689 milioni di euro, le perdite attuariali sul TFR di 1 milione di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Note | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio | 3.902 | 3.142 | |
| Risultato prima delle imposte | 1.067 | 1.056 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | [tab. C8] | 545 | 581 |
| Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri | [tab. B6] | 707 | 563 |
| Utilizzo fondi rischi e oneri | [tab. B6] | (617) | (448) |
| Accantonamento per trattamento fine rapporto | [tab. B7] | 1 | 1 |
| Trattamento di fine rapporto | [tab. B7] | (96) | (82) |
| Impairment gruppi di attività in dismissione | [tab. A11.1] | 3 | 37 |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti | (2) | 3 | |
| Svalutazione su investimenti disponibili per la vendita | [tab. C11.2] | 12 | 12 |
| Svalutazione Contingent Convertible Notes | [tab. C11.2] | 82 | - |
| (Dividendi) | [tab. C11.1] | - | - |
| Dividendi incassati | - | - | |
| (Proventi Finanziari da realizzo) | [tab. C11.1] | (9) | (7) |
| (Proventi Finanziari per interessi) | [tab. C11.1] | (94) | (99) |
| Interessi incassati | 102 | 94 | |
| Interessi passivi e altri oneri finanziari | [tab. C11.2] | 80 | 85 |
| Interessi pagati | (57) | (60) | |
| Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti | [tab. C10] | 55 | 22 |
| Imposte sul reddito pagate | [tab. C12.3] | (472) | (317) |
| Altre variazioni | (1) | (2) | |
| Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle variazioni del circolante | [a] | 1.306 | 1.439 |
| Variazioni del capitale circolante: | |||
| (Incremento)/Decremento Rimanenze | [tab. A6] | (1) | (3) |
| (Incremento)/Decremento Crediti commerciali | 80 | 86 | |
| (Incremento)/Decremento Altri crediti e attività | (202) | (357) | |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali | (176) | 62 | |
| Incremento/(Decremento) Altre passività | 97 | 129 | |
| Variazione relativa a gruppi di attività e passività in dismissione | (12) | - | |
| Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante | [b] | (214) | (83) |
| Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria | 2.911 | 5.225 | |
| - | - | ||
| Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria detenute per negoziazione | |||
| Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività finanziaria | (2.497) | (5.114) | |
| Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM da operatività finanziaria | (108) | 370 | |
| (Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta | [tab. A9] | (702) | 667 |
| (Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività finanziaria | 315 | 773 | |
| (Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria | (1.405) | (1.044) | |
| Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria | [c] | (1.486) | 877 |
| Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie al fair value vs CE da operatività assicurativa | (3.911) | (6.100) | |
| Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette | 11.185 | 14.266 | |
| Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività assicurativa | [tab. A5.4] | (5.825) | (6.466) |
| (Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività assicurativa | (204) | 12 | |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value | (349) | (624) | |
| (Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività assicurativa | (1.211) | (1.063) | |
| Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa | [d] | (315) | 25 |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa | [e]=[a+b+c+d] | (709) | 2.258 |
| - di cui parti correlate | 241 | 3.648 | |
| Investimenti: | |||
| Immobili, impianti e macchinari | [tab. A1] | (241) | (221) |
| Investimenti immobiliari | [tab. A2] | (1) | - |
| Attività immateriali | [tab. A3] | (225) | (230) |
| Partecipazioni | (228) | (1) | |
| Altre attività finanziarie | - | (100) | |
| Disinvestimenti: | |||
| Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest. alla vendita | 5 | 5 | |
| Partecipazioni | - | - | |
| Altre attività finanziarie | 296 | 103 | |
| Gruppi di attività in dismissione | 131 | - | |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento | [f] | (263) | (444) |
| - di cui parti correlate | (65) | (22) | |
| Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine | 4 | - | |
| (Incremento)/Decremento crediti finanziari | 1 | 1 | |
| Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve | 1 | (521) | |
| Dividendi pagati | [B2] | (509) | (444) |
| Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti | [g] | (503) | (964) |
| - di cui parti correlate | (327) | (286) | |
| Disponibilità liquide riclassificate dalla voce attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | [h] [tab. A11] | 1 | (90) |
| Flusso delle disponibilità liquide | [i]=[e+f+g+h] | (1.474) | 760 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | [tab. A10] | 2.428 | 3.902 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | [tab. A10] | 2.428 | 3.902 |
| Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego | - | (780) | |
| Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato | (55) | - | |
| Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative | (358) | (799) | |
| Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali | (15) | (12) | |
| Scoperti di conto corrente | (1) | (2) | |
| Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli | (21) | (17) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio | 1.978 | 2.292 |
Nel 2017 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:
| tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati strumentali |
Impianti e macchinari |
Attrezzature ind.li e comm.li |
Migliorie beni di terzi |
Altri beni | Immobilizz. in corso e acconti |
Totale | |
| Costo | 76 | 2.915 | 2.211 | 333 | 448 | 1.807 | 54 | 7.844 |
| Fondo ammortamento | - | (1.644) | (1.893) | (304) | (260) | (1.562) | - | (5.663) |
| Fondo svalutazione | - | (78) | (17) | (1) | (5) | - - |
(101) | |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 76 | 1.193 | 301 | 28 | 183 | 245 | 54 | 2.080 |
| Variazioni dell'esercizio | ||||||||
| Acquisizioni | - | 32 | 66 | 9 | 33 | 70 | 31 | 241 |
| Rettifiche | - | - | - | - | - | - - |
- | |
| Riclassifiche | - | 9 | 24 | - | 5 | 4 (42) |
- | |
| Dismissioni | - | - | - | - | - | - - |
- | |
| Ammortamento | - | (112) | (77) | (8) | (30) | (102) | - | (329) |
| (Svalutazioni) / Riprese di valore | - | 12 | 3 | - | (5) | (1) | - | 9 |
| Totale variazioni | - | (59) | 16 | 1 | 3 | (29) | (11) | (79) |
| Costo | 76 | 2.956 | 2.168 | 325 | 482 | 1.875 | 43 | 7.925 |
| Fondo ammortamento | - | (1.756) | (1.837) | (295) | (286) | (1.658) | (5.832) | |
| Fondo svalutazione | - | (66) | (14) | (1) | (10) | (1) | - | (92) |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 76 | 1.134 | 317 | 29 | 186 | 216 | 43 | 2.001 |
La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2017 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 55 milioni di euro.
Gli investimenti del 2017 per 241 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro dovuti a capitalizzazioni di lavori interni, sono composti principalmente da:
Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) detenuti dalla Capogruppo, per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso. (nota 2.5 - Uso di stime).
Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 42 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.
Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati riscattati tutti gli immobili precedentemente detenuti in leasing finanziario per un valore netto contabile di 9 milioni di euro.
Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente gli alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e gli alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:
| tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari | (milioni di euro) |
|---|---|
| --------------------------------------------------------- | ------------------- |
| Costo | 142 |
|---|---|
| Fondo ammortamento | (85) |
| Fondo svalutazione | (1) |
| Saldo al 1° gennaio | 56 |
| Variazioni dell'esercizio | |
| Acquisizioni | 1 |
| Dismissioni | (1) |
| Ammortamento | (4) |
| (Svalutazioni) / Riprese di valore | - |
| Totale variazioni | (4) |
| Costo | 141 |
| Fondo ammortamento | (88) |
| Fondo svalutazione | (1) |
| Saldo al 31 dicembre | 52 |
| Fair value al 31 dicembre | 102 |
Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2017 è rappresentato per 67 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda56 .
La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefíci legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.
56 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.
| tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto ind.le e di utilizz. opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili |
Immobilizz. in corso e acconti |
Avviamento | Altre | Totale | ||
| Costo | 2.662 | 94 | 120 | 109 | 2.985 | |
| Ammortamenti e svalutazioni cumulati | (2.307) | - | (69) | (96) | (2.472) | |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 355 | 94 | 51 | 13 | 513 | |
| Variazioni dell'esercizio | ||||||
| Acquisizioni | 119 | 103 | - | 3 | 225 | |
| Riclassifiche | 81 | (79) | - | (2) | - | |
| Cessazioni e Dismissioni | - | (1) | - | - | (1) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (215) | - | - | (6) | (221) | |
| Totale variazioni | (15) | 23 | - | (5) | 3 | |
| Costo | 2.871 | 117 | 120 | 100 | 3.208 | |
| Ammortamenti e svalutazioni cumulati | (2.531) | - | (69) | (92) | (2.692) | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 340 | 117 | 51 | 8 | 516 |
Nel 2017 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:
Gli investimenti del 2017 in Attività immateriali ammontano a 225 milioni di euro e comprendono 17 milioni di euro riferibili a software sviluppato all'interno del Gruppo. Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.
L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 119 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi e alle acquisizioni di licenze software. Il saldo della voce comprende il valore netto contabile di 10 milioni di euro della piattaforma informatica per lo sviluppo del progetto Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) condotta in leasing finanziario da PosteMobile SpA e ammortizzata in dieci anni.
Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (44 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (30 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (18 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (12 milioni di euro).
Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 79 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.
La voce Avviamento è composta come segue:
| tab. A3.1 - Avviamento | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |
| Postel SpA | 33 | 33 | |
| Poste Welfare Servizi Srl | 18 | 18 | |
| Totale | 51 | 51 |
Sul valore dell'avviamento sono state svolte le analisi previste dai princípi contabili di riferimento e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili e degli impairment test eseguiti, non è emersa la necessità di rettificare gli avviamenti iscritti.
| tab. A4 - Partecipazioni | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 |
| Partecipazioni in imprese collegate | 219 | 217 |
| Partecipazioni in imprese controllate | 2 | 1 |
| Partecipazioni in imprese a controllo congiunto | 287 | - |
| Totale | 508 | 218 |
La variazione della voce Partecipazioni si riferisce principalmente:
euro)
Alla data del 31 dicembre 2017, tenuto conto dell'elevata volatilità dei valori di borsa del titolo Anima Holding SpA, è stato condotto l'impairment test sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili, non è emersa la necessità di rettificare l'avviamento iscritto al momento di acquisizione della partecipazione.
L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori Informazioni – Dati Salienti (Nota 11).
| Attività finanziarie | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale |
| Finanziamenti e crediti | 41 | 8.091 | 8.132 | 98 | 8.011 | 8.109 |
| Investimenti posseduti fino a scadenza | 11.667 | 1.245 | 12.912 | 11.213 | 1.470 | 12.683 |
| Investimenti disponibili per la vendita | 130.969 | 4.836 | 135.805 | 123.175 | 5.068 | 128.243 |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | 27.857 | 1.481 | 29.338 | 20.996 | 3.907 | 24.903 |
| Strumenti finanziari derivati | 470 | 109 | 579 | 337 | 87 | 424 |
| Totale | 171.004 | 15.762 | 186.766 | 155.819 | 18.543 | 174.362 |
| Attività finanziarie per settore di operatività | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | |||
| OPERATIVITA' FINANZIARIA | 49.415 | 10.663 | 60.078 | 47.299 | 10.753 | 58.052 | |||
| Finanziamenti e crediti | 8 | 7.592 | 7.600 | 8 | 7.907 | 7.915 | |||
| Investimenti posseduti fino a scadenza | 11.667 | 1.245 | 12.912 | 11.213 | 1.470 | 12.683 | |||
| Investimenti disponibili per la vendita | 37.346 | 1.825 | 39.171 | 35.893 | 1.370 | 37.263 | |||
| Strumenti finanziari derivati | 394 | 1 | 395 | 185 | 6 | 191 | |||
| OPERATIVITA' ASSICURATIVA | 121.005 | 4.853 | 125.858 | 107.868 | 7.728 | 115.596 | |||
| Finanziamenti e crediti | - | 258 | 258 | - | 54 | 54 | |||
| Investimenti disponibili per la vendita | 93.072 | 3.006 | 96.078 | 86.720 | 3.686 | 90.406 | |||
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | 27.857 | 1.481 | 29.338 | 20.996 | 3.907 | 24.903 | |||
| Strumenti finanziari derivati | 76 | 108 | 184 | 152 | 81 | 233 | |||
| OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE | 584 | 246 | 830 | 652 | 62 | 714 | |||
| Finanziamenti e crediti | 33 | 241 | 274 | 90 | 50 | 140 | |||
| Investimenti disponibili per la vendita | 551 | 5 | 556 | 562 | 12 | 574 | |||
| Strumenti finanziari derivati | - | - | - | - | - | - | |||
| Totale | 171.004 | 15.762 | 186.766 | 155.819 | 18.543 | 174.362 |
Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:
| tab. A5.1 - Crediti | |
|---|---|
| tab. A5.1 - Crediti | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | |||
| Depositi presso il MEF | - | 6.011 | 6.011 | - | 6.189 | 6.189 | |||
| Altri crediti finanziari | 8 | 1.581 | 1.589 | 8 | 1.718 | 1.726 | |||
| Totale | 8 | 7.592 | 7.600 | 8 | 7.907 | 7.915 |
La voce Crediti include:
Non sono presenti Finanziamenti al 31 dicembre 2017.
| tab. A5.2 - Investimenti in titoli e azioni (milioni di euro) |
|||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||||||
| Descrizione | Note | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | ||||
| Investimenti posseduti sino a scadenza | 11.667 | 1.245 | 12.912 | 11.213 | 1.470 | 12.683 | |||||
| Titoli a reddito fisso | [tab. A5.2.1] | 11.667 | 1.245 | 12.912 | 11.213 | 1.470 | 12.683 | ||||
| Invest.disponibili per la vendita | 37.346 | 1.825 | 39.171 | 35.893 | 1.370 | 37.263 | |||||
| Titoli a reddito fisso | [tab. A5.2.1] | 37.305 | 1.825 | 39.130 | 35.789 | 1.370 | 37.159 | ||||
| Azioni | 41 | - | 41 | 104 | - | 104 | |||||
| Totale | 49.013 | 3.070 | 52.083 | 47.106 | 2.840 | 49.946 |
Gli investimenti in titoli riguardano titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 48.460 milioni di euro detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta e in via residuale dal BancoPosta Fondi SpA SGR.
57 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore a un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.
| tab. A5.2.1 - Movimentazione degli Investimenti in titoli | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| HTM | AFS | FV vs CE | TOTALE | ||||||
| Titoli | Valore di Valore Nominale bilancio |
Valore Nominale | Fair value | Valore Nominale | Fair value | Valore Nominale | Valore di bilancio |
||
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 12.392 | 12.683 | 32.178 | 37.159 | - | - | 44.570 | 49.842 | |
| Acquisti | 1.582 | 8.997 | - | 10.579 | |||||
| Trasf.ti riserve di PN | - | (590) | - | (590) | |||||
| Var. costo ammortizzato | (9) | (77) | - | (86) | |||||
| Variazioni fair value a PN | - | (323) | - | (323) | |||||
| Variazioni fair value a CE | - | (496) | - | (496) | |||||
| Var.ni per op. di CFH (*) | (22) | - | - | (22) | |||||
| Effetti delle vendite a CE | - | 505 | - | 505 | |||||
| Ratei | 152 | 332 | - | 484 | |||||
| Riclassifica ad att. non corr. e gruppi di att. in dismissione | - | 31 | - | 31 | |||||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (1.474) | (6.408) | - | (7.882) | |||||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 12.692 | 12.912 | 35.768 | 39.130 | - | - | 48.460 | 52.042 |
(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.
Al 31 dicembre 2017, il fair value del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza58 è di 14.384 milioni di euro (di cui 152 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione).
Con riferimento al portafoglio titoli disponibili per la vendita, l'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 819 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 323 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo negativo di 496 milioni di euro relativo alla parte coperta.
Nel portafoglio degli strumenti disponibili per la vendita sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 2.500 milioni di euro (di cui 1.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2017) emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2017 fair value complessivo di 2.485 milioni di euro).
I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono commentati nella Nota 11 – Ulteriori Informazioni.
L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 11 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.
58 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.
59 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.
Infine, nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2017, Poste Italiane SpA ha alienato in più soluzioni, e previa conversione in azioni in Classe A, le 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated. L'operazione in oggetto ha generato una plusvalenza di complessivi 91 milioni di euro, rilevata come provento da realizzo di natura non ricorrente iscritta nella voce Ricavi da servizi finanziari.
I movimenti degli strumenti derivati rilevati nel corso dell'esercizio sono i seguenti: tab. A5.3 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
| Cash flow hedging | Fair value hedging | FV vs CE | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Acquisti a termine | Vendite a termine | Asset swap | Asset swap | Acquisti a termine | Vendite a termine | Totale | ||||||||
| nozionale fair value | nozionale fair value | nozionale fair value | nozionale | fair value | nozionale fair value | nozionale fair value | nozionale | fair value | ||||||
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 400 | 3 | - | - | 1.390 | (65) | 16.150 | (2.052) | - | - | - | - | 17.940 | (2.114) |
| Incrementi/(decrementi) * | - | (25) | 1.408 | (23) | 50 | (9) | 5.205 | 446 | - | - | 92 | - | 6.755 | 389 |
| Proventi/(Oneri) a CE ** | - | - | - | - | - | - | - | 2 | - | - | - | - | - | 2 |
| Operazioni completate *** | (400) | 22 | - | - | (330) | 15 | (1.600) | 444 | - | - | (92) | - | (2.422) | 481 |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | - | - | 1.408 | (23) | 1.110 | (59) | 19.755 | (1.160) | - | - | - | - | 22.273 | (1.242) |
| Di cui: | ||||||||||||||
| Strumenti derivati attivi | - | - | - | - | 175 | 31 | 9.370 | 364 | - | - | - | - | 9.545 | 395 |
| Strumenti derivati passivi | - | - | 1.408 | (23) | 935 | (90) | 10.385 | (1.524) | - | - | - | - | 12.728 | (1.637) |
* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.
nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa. *** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.
Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 57 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.
Gli strumenti di fair value hedge hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione positiva netta efficace del fair value di 446 milioni di euro, i titoli coperti (tab. A5.2.1) hanno subito una variazione negativa netta di fair value di 496 milioni di euro, essendo la differenza di 50 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.
Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:
I Crediti per 258 milioni di euro si riferiscono principalmente a conferimenti a titolo di sottoscrizione, richiami di capitale su fondi comuni d'investimento dei quali ancora non sono state emesse le corrispondenti quote. Non sono presenti Finanziamenti al 31 dicembre 2017.
** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati
| tab. A5.4 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli a reddito fisso | Altri investimenti | Azioni | Totale | |||
| Valore Nominale | Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | ||
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 80.524 | 88.377 | 2.013 | 16 | 90.406 | |
| Acquisti | 20.016 | 631 | 27 | 20.674 | ||
| Trasf.ti riserve di PN | (279) | 38 | - | (241) | ||
| Variaz. per costo ammortizzato | 270 | - | - | 270 | ||
| Variazioni del fair value a PN | (1.030) | 38 | 2 | (990) | ||
| Svalutazioni | - | (105) | - | (105) | ||
| Effetti delle vendite a CE | 209 | (16) | 1 | 194 | ||
| Ratei | 719 | - | - | 719 | ||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (13.573) | (1.247) | (29) | (14.849) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 87.893 | 94.709 | 1.352 | 17 | 96.078 |
La movimentazione degli investimenti disponibili per la vendita è la seguente:
Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione negativa netta di fair value per 990 milioni di euro, di cui una quota di 988 milioni di euro, dovuta principalmente a oneri netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA, è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e una quota di 2 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione negativa dell'apposita riserva di Patrimonio netto.
La voce Titoli a reddito fisso si riferisce a investimenti di Poste Vita SpA per 94.475 milioni di euro (valore nominale di 87.670 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting". La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 1.244 milioni di euro (nominale di 1.123 milioni di euro).
La voce Altri investimenti accoglie quote di fondi comuni di investimento per 1.352 milioni di euro di cui 834 milioni di euro a prevalente composizione azionaria, 356 milioni di euro relativi a quote di fondi comuni immobiliari e il complemento al saldo di 162 milioni di euro relativo a quote di fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria. Le quote sono sottoscritte da Poste Vita SpA e assegnate alle Gestioni Separate della compagnia assicurativa.
Nell'esercizio 2016, Poste Vita ha deliberato la sottoscrizione di un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" e la sottoscrizione di ulteriori 200 milioni di euro circa nel fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante II (oggi, Italian Recovery Fund)". Entrambi i fondi, gestiti dalla Quaestio Capital Management SGR SpA, sono di tipo chiuso, riservati esclusivamente a investitori istituzionali e prevedono impieghi in strumenti finanziari emessi da istituti di credito nell'ambito di interventi di rafforzamento patrimoniale e/o in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane. Al 31 dicembre 2017, le quote sottoscritte dalla Compagnia richiamate dal Fondo Atlante ammontano a 239,6 milioni di euro, di cui 211,9 milioni di euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 27,7 milioni di euro allocati al patrimonio libero della Compagnia, mentre per il Fondo Atlante II (oggi, Italian Recovery Fund), sono state richiamate quote per complessivi 101,9 milioni di euro, interamente allocate alla gestione separata PostaValorePiù.
Con particolare riferimento alla valutazione del Fondo Atlante, il Gruppo, già in sede di redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 aveva provveduto a una svalutazione dell'investimento effettuato in misura pari a circa il 50% (106 milioni di euro, di cui circa 94 milioni di euro riflessi nelle passività verso gli assicurati).
Tenuto conto degli avvenimenti riguardanti le partecipazioni del Fondo e di quanto comunicato dalla società di gestione in data 20 luglio 2017 circa il valore unitario delle quote al 30 giugno 2017, nel corso dell'esercizio in commento il Gruppo ha proceduto alla svalutazione dell'ulteriore 50% dell'investimento, con la sola eccezione degli impieghi nel Fondo Atlante II (oggi, Italian Recovery Fund). Le rettifiche intervenute nel 2017 per complessivi 105 milioni di euro sono state rilevate per una quota di 93 milioni di euro, riferita agli investimenti delle gestioni separate, a riduzione delle passività differite verso gli assicurati, e per una quota di 12 milioni di euro, riferita al patrimonio libero della Compagnia, negli oneri finanziari. La svalutazione complessiva al 31 dicembre 2017 ammonta dunque a 211 milioni di euro, di questi, gli oneri finanziari rilevati sull'investimento del patrimonio libero di Poste Vita nell'esercizio 2016 e nel 2017 ammontano cumulativamente a 24 milioni di euro.
| tab. A5.5 - Movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico Altri |
(milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli a reddito fisso | Obbligazioni strutturate | Azioni | Totale | ||||
| Valore nominale |
Fair value | Valore nominale | Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 9.379 | 9.566 | 857 | 992 | 14.345 | - | 24.903 |
| Acquisti | 1.133 | 4 | 14.466 | 62 | 15.665 | ||
| Variazioni del fair value vs CE | 143 | (4) | 289 | 2 | 430 | ||
| Ratei | 47 | - | - | - | 47 | ||
| Effetti delle vendite a CE | (75) | 4 | (11) | 1 | (81) | ||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (4.594) | (450) | (6.575) | (7) | (11.626) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 5.979 | 6.220 | 500 | 546 | 22.514 | 58 | 29.338 |
Tali strumenti finanziari sono principalmente detenuti dalla controllata Poste Vita SpA e sono rappresentati da:
Al 31 dicembre 2017, gli strumenti in essere sono rappresentati da warrants stipulati da Poste Vita SpA destinati a copertura di polizze di Ramo III per un fair value di 184 milioni di euro e un nozionale complessivo di 2.149 milioni di euro. La riduzione di valore intervenuta nell'esercizio 2017 è ascrivibile a un aumento del fair value per 39 milioni di euro, plusvalenze realizzate su vendite per 40 milioni di euro e rimborsi per un valore di 128 milioni di euro. Il dettaglio della posizione in warrants del Gruppo è la seguente:
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.17 | 31.12.16 | ||||
| Polizza | Valore nominale | Fair value | Valore nominale | Fair value | |
| Alba | - | - | 712 | 17 | |
| Terra | - | - | 1.355 | 27 | |
| Quarzo | - | - | 1.254 | 35 | |
| Titanium | 621 | 45 | 656 | 34 | |
| Arco | 165 | 34 | 174 | 30 | |
| Prisma | 166 | 29 | 175 | 25 | |
| 6Speciale | 200 | - | 200 | - | |
| 6Avanti | 200 | - | 200 | - | |
| 6Sereno | 173 | 18 | 181 | 15 | |
| Primula | 176 | 17 | 184 | 15 | |
| Top5 | 223 | 18 | 233 | 16 | |
| Top5 edizione II - |
225 | 23 | 234 | 19 | |
| Totale | 2.149 | 184 | 5.558 | 233 |
| tab. A5.7 - Crediti | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |
| Vs. Controllante per rimborso mutui iscritti nel passivo | - | - | - | - | 1 | 1 |
| Depositi in garanzia | - | 40 | 40 | - | 50 | 50 |
| Vs. acquirenti alloggi di servizio | 5 | 2 | 7 | 7 | - | 7 |
| Vs. Altri | 28 | 199 | 227 | - | - | - |
| Fondo svalutazione crediti finanziari | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 33 | 241 | 274 | 7 | 51 | 58 |
I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap.
I crediti verso Altri sono relativi al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA avvenuta in data 7 agosto 2017.
Non sono presenti Finanziamenti al 31 dicembre 2017
tab. A5.8 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita (milioni di euro)
| Titoli a reddito fisso | Altri investimenti | Azioni | Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale |
Fair value | Valore nominale |
Fair value | Fair value | Fair value | |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 500 | 562 | 5 | 7 | 5 | 574 |
| Acquisti | - | - | - | - | ||
| Rimborsi | - | - | - | - | ||
| Trasf.ti riserve di PN | - | (4) | - | (4) | ||
| Var. costo ammortizzato | - | - | - | - | ||
| Svalutazioni | - | - | - | - | ||
| Var. fair value a PN | (1) | - | - | (1) | ||
| Var. fair value a CE | (10) | - | - | (10) | ||
| Effetti delle vendite a CE | - | 4 | - | 4 | ||
| Ratei esercizio corrente | 5 | - | - | 5 | ||
| Vendite ed estinzione ratei | (5) | (7) | - | (12) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 500 | 551 | - | - | 5 | 556 |
La voce Titoli a reddito fisso accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi, 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.
La voce Altri investimenti accoglie strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes60 detenute da Poste Italiane SpA il cui valore, al 31 dicembre 2017, è pari a zero. Come meglio descritto nella nota 3.2 Altri eventi di rilievo, nell'esercizio in commento è stata rilevata una perdita di natura non ricorrente pari al valore complessivo delle notes, di 82 milioni di euro comprensivo degli interessi rilevati al 31 dicembre 2016, iscritta negli oneri finanziari.
Nel corso dell'esercizio 2017, Poste Italiane SpA ha effettuato la vendita di fondi comuni di investimento di tipo azionario di sua proprietà. Tale operazione ha generato una plusvalenza di 4 milioni di euro rilevata nella voce Proventi finanziari.
La voce Azioni comprende la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.
| tab. A5.9 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati | ||||
|---|---|---|---|---|
| Cash Flow hedging |
Fair value hedging |
Fair value vs. conto economico |
Totale | |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | (7) | (44) | - | (51) |
| Operazioni completate (*) | 2 | 10 | - | 12 |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | (5) | (34) | - | (39) |
| di cui: | ||||
| Strumenti derivati attivi | - | - | - | - |
| Strumenti derivati passivi | (5) | (34) | - | (39) |
* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.
Al 31 dicembre 2017 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:
60 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. Il prestito, convertibile, al verificarsi di determinate condizioni negative, in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes, ha maturato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2016 un interesse contrattuale del 7% nominale annuo.
il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2017, al 1,843%.
| Gerarchia del fair value | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||||
| Descrizione | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Attività finanziarie | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 129.465 | 5.418 | 922 | 135.805 | 122.497 | 4.958 | 788 | 128.243 |
| Azioni | 17 | 4 | 42 | 63 | 16 | 77 | 32 | 125 |
| Titoli a reddito fisso | 129.448 | 4.942 | - | 134.390 | 122.474 | 3.624 | - | 126.098 |
| Altri investimenti | - | 472 | 880 | 1.352 | 7 | 1.257 | 756 | 2.020 |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | 6.796 | 21.788 | 754 | 29.338 | 10.094 | 14.635 | 174 | 24.903 |
| Azioni | 58 | - | - | 58 | - | - | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 6.212 | 8 | - | 6.220 | 9.535 | 31 | - | 9.566 |
| Obbligazioni strutturate | - | 546 | - | 546 | - | 992 | - | 992 |
| Altri investimenti | 526 | 21.234 | 754 | 22.514 | 559 | 13.612 | 174 | 14.345 |
| Strumenti finanziari derivati | - | 579 | - | 579 | - | 424 | - | 424 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | - | - | - | 793 | 123 | - | 916 |
| Totale | 136.261 | 27.785 | 1.676 | 165.722 | 133.384 | 20.140 | 962 | 154.486 |
Al 31 dicembre 2016 nella voce attività non correnti e gruppi di attività in dismissione era indicato l'ammontare degli strumenti finanziari al fair value detenuti dalle società BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA.
Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita:
| Trasferimenti netti tra Livello 1 e 2 al 31 dicembre 2017 | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Da Livello 1 a Livello 2 | Da Livello 2 a Livello 1 | |||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 1 | Livello 2 | ||
| Trasferimenti Attività finanziarie | (687) | 687 | 352 | (352) | |
| Investimenti disponibili per la vendita | |||||
| Azioni | - | - | - | - | |
| Titoli a reddito fisso | (674) | 674 | 273 | (273) | |
| Altri investimenti | - | - | - | - | |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | |||||
| Titoli a reddito fisso | - | - | 24 | (24) | |
| Obbligazioni strutturate | - | - | - | - | |
| Altri investimenti | (13) | 13 | 55 | (55) | |
| Trasferimenti netti | (687) | 687 | 352 | (352) |
Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2017, non è risultato riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2017, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.
Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nell'esercizio:
| Variazioni strumenti finanziari livello 3 | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | |||||||
| Descrizione | Investimenti disponibili per la vendita |
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E |
Strumenti finanziari derivati |
Totale | |||
| Esistenza al 31 dicembre 2016 | 788 | 174 | - | 962 | |||
| Acquisti/Emissioni | 401 | 570 | - | 971 | |||
| Vendite/Estinzione Ratei iniziali | (199) | - | - | (199) | |||
| Rimborsi | - | - | - | - | |||
| Variazioni del fair value vs CE | - | 10 | - | 10 | |||
| Variazioni del fair value a PN | 37 | - | - | 37 | |||
| Trasferimenti a Conto economico | - | - | - | - | |||
| Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite | - | - | - | - | |||
| Trasferimenti nel livello 3 | - | - | - | - | |||
| Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | |||
| Variazioni per Costo ammortizzato | - | - | - | - | |||
| Svalutazione | (105) | - | - | (105) | |||
| Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) | - | - | - | - | |||
| Esistenza al 31 dicembre 2017 | 922 | 754 | - | 1.676 |
Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA. Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, variazioni di fair value intervenute ( di cui una componente positiva di 11 milioni di euro relativa alle azioni "Series C Visa Inc convertible preferred stock" detenute dalla Capogruppo), nonché la svalutazione del fondo di investimento alternativo mobiliare "Atlante" di cui si è detto poco sopra.
| tab. A6 - Rimanenze | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.16 | Variazioni economiche |
Saldo al 31.12.17 |
| Immobili destinati alla vendita | 118 | 1 | 119 |
| Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci | 12 | (2) | 10 |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 7 | 2 | 9 |
| Totale | 137 | 1 | 138 |
Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value61 al 31 dicembre 2017 è di circa 285 milioni di euro.
| tab. A7 - Crediti commerciali | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Crediti vs. clienti | 9 | 1.860 | 1.869 | 4 | 1.929 | 1.933 |
| Crediti vs. Controllante | - | 166 | 166 | - | 236 | 236 |
| Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto | - | - | - | - | 3 | 3 |
| Anticipi a fornitori | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 9 | 2.026 | 2.035 | 4 | 2.168 | 2.172 |
| tab. A7.1 - Crediti verso clienti | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Ministeri ed Enti Pubblici | - | 658 | 658 | - | 633 | 633 |
| Cassa Depositi e Prestiti | - | 374 | 374 | - | 364 | 364 |
| Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto | 20 | 254 | 274 | 24 | 274 | 298 |
| Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere | - | 259 | 259 | - | 238 | 238 |
| Corrispondenti esteri | - | 229 | 229 | - | 285 | 285 |
| Crediti per conti correnti con saldo debitore | - | 148 | 148 | - | 142 | 142 |
| Crediti per altri servizi BancoPosta | - | 87 | 87 | - | 113 | 113 |
| Crediti per gestione immobiliare | - | 7 | 7 | - | 7 | 7 |
| Crediti verso altri clienti | 4 | 412 | 416 | - | 376 | 376 |
| Fondo svalutazione crediti verso clienti | (15) | (568) | (583) | (20) | (503) | (523) |
| Totale | 9 | 1.860 | 1.869 | 4 | 1.929 | 1.933 |
Nel dettaglio:
61 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
62 Vedi infra, Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato, riepilogo voce (vi), in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (77 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi residuali di 2 milioni di euro.
Con riferimento a tale ultima partita, per la liquidazione di parte di quanto dovuto, l'INPS ha manifestato la propria disponibilità a definire una compensazione tra crediti vantati da parte della Capogruppo con passività che, secondo Poste Italiane, non hanno lo stesso grado di certezza, liquidità e esigibilità e che la Società ha rilevato con le modalità e nella misura prevista dai principi contabili di riferimento. Nelle more dell'adempimento della controparte, la Capogruppo ha dato mandato ai propri legali di agire per il recupero del credito, riservandosi di assumere azioni esecutive una volta esperiti tutti i tentativi di comporre la controversia.
| tab. A7.2 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 01.01.17 |
Acc.ti netti | Ricavi sospesi | Utilizzi | Saldo al 31.12.17 |
| Privati | 348 | 37 | - | (3) | 382 |
| Amm.ni pubbliche | 132 | 1 | 11 | - | 144 |
| Amm.ni postali estere | 5 | 2 | - | - | 7 |
| 485 | 40 | 11 | (3) | 533 | |
| Per interessi per ritardati pagamenti | 38 | 15 | - | (3) | 50 |
| Totale | 523 | 55 | 11 | (6) | 583 |
La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti è la seguente:
Il fondo svalutazione crediti verso clienti privati comprende quanto stanziato nell'ambito dell'operatività BancoPosta a presidio del rischio di mancato recupero di numerose partite individualmente non significative vantate nei confronti di correntisti con saldo debitore.
Il fondo svalutazione crediti verso la Pubblica Amministrazione si riferisce a partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici.
Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
| tab. A7.3 - Crediti verso Controllante | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||
| Servizio Universale | 31 | 139 | |||
| Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. | 83 | 83 | |||
| Remunerazione raccolta su c/c | 25 | 8 | |||
| Servizi delegati | 56 | 28 | |||
| Distribuzione Euroconvertitori | - | 6 | |||
| Altri | 2 | 3 | |||
| F.do sval.cred. vs. Controllante | (31) | (31) | |||
| Totale | 166 | 236 |
Nel dettaglio:
| tab. A7.3.1 - Crediti per Servizio Universale | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 |
| Residuo esercizio 2015 | - | 67 |
| Residuo esercizio 2014 | - | 41 |
| Residuo esercizio 2012 | 23 | 23 |
| Residuo esercizio 2005 | 8 | 8 |
| Totale | 31 | 139 |
Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati incassati 370 milioni di euro, di cui 262 milioni di euro relativi a compensi 2017 e 108 milioni di euro relativi a residui compensi degli esercizi 2015 e 2014.
Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.
Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.
Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto da Poste Italiane SpA che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. All'esito della consultazione pubblica, avviata dall'AGCom nel corso dell'esercizio 2016, l'Autorità ha pubblicato la delibera n. 298/17/CONS, nella quale ha quantificato l'onere del servizio postale universale per gli esercizi 2013 e 2014 rispettivamente in 393 milioni di euro e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza. L'Autorità ha infine stabilito che per gli esercizi oggetto di analisi non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del servizio universale. Avverso la delibera AGCom, in data 6 novembre 2017, la Società ha presentato ricorso al TAR.
In data 27 ottobre 2017 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto sostenuto dalla Società per gli esercizi 2015 e 2016.
Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione. Il Fondo non si è movimentato nell'esercizio in commento.
| tab. A8 - Altri crediti e attività | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||||
| Descrizione | Note | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |
| Crediti per sostituto di imposta | 2.926 | 541 | 3.467 | 2.546 | 564 | 3.110 | ||
| Crediti per accordi CTD | 101 | 87 | 188 | 121 | 89 | 210 | ||
| Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) | - | 98 | 98 | - | 89 | 89 | ||
| Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari | - | 75 | 75 | - | 71 | 71 | ||
| Ratei e risconti attivi di natura commerciale | - | 11 | 11 | - | 16 | 16 | ||
| Crediti tributari | - | 5 | 5 | - | 4 | 4 | ||
| Crediti diversi | 16 | 159 | 175 | 15 | 163 | 178 | ||
| Fondo svalutazione crediti verso altri | - | (72) | (72) | - | (60) | (60) | ||
| Altri crediti e attività | 3.043 | 904 | 3.947 | 2.682 | 936 | 3.618 | ||
| Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 | [B2] | - | - | - | - | 6 | 6 | |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | [C12.1] | - | 47 | 47 | - | 47 | 47 | |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP | [C12.1] | - | 3 | 3 | - | - | - | |
| Totale | 3.043 | 954 | 3.997 | 2.682 | 989 | 3.671 |
63 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 489 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2017, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).
64 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in
ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).
| tab. A8.1 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 01.01.17 | Acc.ti netti | Utilizzi | Saldo al 31.12.17 |
| Amm.ni pubbliche per servizi diversi | 13 | 1 | - | 14 |
| Crediti per accordi CTD | 7 | 2 | - | 9 |
| Altri crediti | 40 | 9 | - | 49 |
| Totale | 60 | 12 | - | 72 |
| tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||
| Denaro e valori in cassa | 2.799 | 2.269 | |||
| Depositi bancari | 397 | 225 | |||
| Totale | 3.196 | 2.494 |
Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (813 milioni di euro) e presso le Società di service (1.986 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 396 milioni di euro.
| tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |
| Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato | 2.034 | 2.581 | |
| Depositi presso il MEF | 379 | 1.310 | |
| Denaro e valori in cassa | 15 | 11 | |
| Totale | 2.428 | 3.902 |
Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2017 comprende disponibilità vincolate per circa 450 milioni di euro, di cui 358 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 55 milioni di euro depositati dal MEF su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato nel mese di dicembre 2017 in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie elettorali concesse dalla Capogruppo, 15 milioni di euro per somme indisponibili per provvedimenti giudiziali e 21 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.
Le Attività nette in dismissione presentano, al 31 dicembre 2017, un saldo negativo per 0,3 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio 2017, con il perfezionamento della cessione di BdM-MCC SpA intervenuta in data 7 agosto 2017, sono state estinte tutte le relative voci patrimoniali in essere alla data, mentre, a seguito del venir meno dei requisiti previsti dall'IFRS 5, la quasi totalità delle attività e passività di BancoPosta Fondi SpA SGR sono state riclassificate alle voci di pertinenza dello stato patrimoniale. Il saldo della voce in commento si riferisce appunto alle residue partite patrimoniali di BancoPosta Fondi SpA SGR afferenti il ramo d'azienda (relativo alla gestione degli attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I) di cui è stata prevista la scissione nell'ambito dell'accordo stipulato con Anima Holding descritto nella nota 3.1, che continuano ad esporsi nelle voci di bilancio previste ai sensi dell'IFRS 5
Per approfondimenti si rinvia a quanto descritto negli Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio (Nota 3).
La movimentazione delle Attività è la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31.12.16 |
Altri movimenti |
Impairment | Dismissioni | Riclassifica da att. non corr. e gruppi di att. in dismissione |
Saldo al 31.12.17 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari | 2 | - | - | (1) | (1) | - |
| Attività immateriali | 7 | - | - | (7) | - | - |
| Attività finanziarie non correnti | 2.154 | (157) | - | (1.970) | (27) | - |
| Crediti commerciali non correnti | 56 | 25 | - | (81) | - | - |
| Imposte differite attive | 12 | (1) | - | (11) | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - | - | - | - | - |
| Crediti commerciali correnti | 9 | 2 | - | (4) | (7) | - |
| Attività finanziarie correnti | 375 | 18 | - | (389) | (4) | - |
| Crediti per imposte correnti | 9 | (2) | - | (7) | - | - |
| Altre attività correnti | 43 | (10) | - | (31) | (2) | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 90 | (25) | - | (64) | (1) | - |
| Impairment gruppi di attività in dismissione | (37) | - | (3) | 40 | - | - |
| Totale | 2.720 | (150) | (3) | (2.525) | (42) | - |
La movimentazione delle Passività è la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31.12.16 |
Altri movimenti |
Impairment | Dismissioni | Riclassifica da passività associate ad attività in dismissione |
Saldo al 31.12.17 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondi rischi e oneri non correnti | 1 | - | - | - | (1) | - |
| Trattamento di fine rapporto e fondo di quiescenza | 8 | - | - | (8) | - | - |
| Passività finanziarie non correnti | 880 | 148 | - | (1.028) | - | - |
| Imposte differite passive | 1 | - | - | (1) | - | - |
| Altre passività non correnti | - | - | - | - | - | - |
| Debiti commerciali | 9 | (2) | - | (4) | (3) | - |
| Passività finanziarie correnti | 1.144 | (126) | - | (1.018) | - | - |
| Fondi rischi e oneri correnti | 5 | (2) | - | (3) | - | - |
| Debiti per imposte correnti | 3 | (1) | - | - | (2) | - |
| Altre passività correnti | 9 | 2 | - | (9) | (2) | - |
| Totale | 2.060 | 19 | - | (2.071) | (8) | - |
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Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.
Al 31 dicembre 2017, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie.
La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:
| tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto | Patrimonio netto 31.12.17 |
Variazioni patrimoniali Esercizio 2017 |
Risultato Esercizio 2017 |
Patrimonio netto 31.12.16 |
Variazioni patrimoniali esercizio 2016 |
Risultato d'esercizio 2016 |
(milioni di euro) Patrimonio netto 01.01.16 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bilancio Poste Italiane SpA | 5.512 | (1.265) | 617 | 6.160 - |
(2.111) | 625 | 7.646 - |
| - Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate | 3.293 | - | 557 | 2.736 | - | 425 | 2.311 |
| - Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto | 27 | - | 17 | 10 | 1 | 6 | 3 |
| - Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate | 156 | (7) | - | 163 | (35) | - | 198 |
| - Differenze attuariali su TFR società partecipate | (4) | 1 | - | (5) | (1) | - | (4) |
| - Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA | (40) | - | (1) | (39) | - | - | (39) |
| - Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppo: SDA Express Courier SpA EGI SpA Postel SpA PosteShop SpA |
2 (71) 17 1 |
- - - - |
- - - - |
2 (71) 17 1 |
- - - - |
- - - - |
2 (71) 17 1 |
| - Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) | (1.586) - |
(2) | (516) | (1.068) | - | (430) | (638) |
| - Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate | 428 | - | 28 | 400 | - | 37 | 363 |
| - Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento | (139) | - | - | (139) | - | - | (139) |
| - Impairment gruppi di attività in dismissione | (40) | - | (3) - |
(37) | - | (37) | - |
| - Altre rettifiche di consolidamento | (6) | - | (10) (*) | 4 | - | (4) | 8 |
| Patrimonio netto del Gruppo | 7.550 | (1.273) | 689 | 8.134 | (2.146) | 622 | 9.658 |
| - Patrimonio netto di Terzi (escluso risultato) |
- | - | - | - - |
- | - | - - |
| - Risultato di Terzi | - | - | - | - - |
- | - | - |
| Patrimonio netto di Terzi | - | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO | 7.550 | (1.273) | 689 | 8.134 | (2.146) | 622 | 9.658 |
(*) Comprende lo storno del provento non ricorrente di complessivi 14 milioni di euro per la cessione del 100% del Capitale Sociale di Banca del Mezzogiorno–MedioCreditoCentrale SpA da parte di Poste Italiane SpA a favore di Invitalia SpA.
Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2017, in data 21 giugno 2017 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 509 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,39).
Per la determinazione dell'Utile base e dell'Utile diluito è stato assunto il risultato netto consolidato. Il denominatore utilizzato nel calcolo è rappresentato dal numero delle azioni emesse dalla Capogruppo, sia nel calcolo dell'Utile base che dell'Utile diluito, non esistendo elementi diluitivi né al 31 dicembre 2017 né al 31 dicembre 2016. Pertanto, al 31 dicembre 2017 l'utile per azione è di 0,528 euro (0,476 euro al 31 dicembre 2016).
| tab. B4 - Riserve | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva legale | Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
Riserva Cash Flow Hedge |
Riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione |
Riserva da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
Totale | |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 299 | 1.000 | 1.092 | (18) | (1) | 2 | 2.374 |
| Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio Effetto fiscale sulla variazione di fair value Trasferimenti a Conto economico Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) Incremento/(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione (al netto dell'effetto fiscale) - |
- - - - - - |
- - - - - - |
(315) 93 (676) 176 - - |
(57) 16 (4) 2 - - |
- - - - - 2 |
- - - - - - |
(372) 109 (680) 178 - 2 |
| Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto | - | - | (722) | (43) | 2 | - | (763) |
| Ricl. a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione | - | - | 1 | - | (1) | - | - |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - |
| Destinazione utile residuo 2016 | - | - | - | - | - | - | - |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 299 | 1.000 | 371 | (61) | - | 2 | 1.611 |
Il dettaglio è il seguente:
Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite determinatesi nell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:
| tab. B5 - Riserve tecniche assicurative | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
| Riserve matematiche | 111.014 | 96.333 |
| Riserve per somme da pagare | 631 | 942 |
| Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati | 3.530 | 6.900 |
| Altre Riserve | 8.315 | 9.360 |
| per spese di gestione | 90 | 79 |
| passività differite verso gli assicurati | 8.225 | 9.281 |
| Riserve tecniche danni | 160 | 143 |
| Totale | 123.650 | 113.678 |
Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.
La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 31 dicembre 2017 del portafoglio degli investimenti disponibili per la vendita e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.
La movimentazione è la seguente:
| tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2017 | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 1° gennaio 2017 |
Accant.ti | Oneri finanziari |
Assorbim. a Conto economico |
Utilizzi | Riclassifica a pass. associate ad att. in dismissione |
Saldo al 31.12.17 |
| Fondo rischi operativi | 364 | 180 | - | (10) | (95) | - | 439 |
| Fondo vertenze con terzi | 349 | 102 | - | (65) | (17) | - | 369 |
| Fondo vertenze con il personale (1) | 120 | 14 | - | (34) | (23) | - | 77 |
| Fondo oneri del personale | 196 | 87 | - | (28) | (122) | - | 133 |
| Fondo di incentivazione agli esodi | 342 | 446 | - | - | (342) | - | 446 |
| Fondo buoni postali prescritti | 14 | - | 1 | - | - | - | 15 |
| Fondo oneri fiscali/previdenziali | 28 | 4 | - | (10) | (8) | - | 14 |
| Altri fondi per rischi e oneri | 94 | 23 | - | (3) | (13) | 1 | 102 |
| Totale | 1.507 | 856 | 1 | (150) | (620) | 1 | 1.595 |
| Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri: | |||||||
| - quota non corrente | 658 | 692 | |||||
| - quota corrente | 849 | 903 | |||||
| 1.507 | 1.595 | ||||||
(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 25 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 5 milioni di euro.
Nel dettaglio:
65 L'iniziativa è descritta nell'Analisi e presidio dei rischi – Rischio reputazionale.
novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore dei lavoratori con "Contratto a Tempo Determinato - CTD" il cui contratto sia convertito giudizialmente a tempo indeterminato.
66 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione. Al 31 dicembre 2017, il fondo è rappresentato dal valore attuale di passività complessive del valore nominale di 21 milioni di euro di cui si è stimata la progressiva estinzione entro l'esercizio 2043.
Nel 2017 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:
| Saldo al 1° gennaio | 1.347 |
|---|---|
| Costo relativo alle prestazioni correnti | 1 |
| Componente finanziaria | 21 |
| Effetto (utili)/perdite attuariali | 1 |
| Utilizzi dell'esercizio | (96) |
| Saldo al 31 dicembre | 1.274 |
Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.
Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:
tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie
| 31.12.2017 | |
|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,25% |
| Tasso di inflazione | 1,50% |
| Tasso annuo incremento TFR | 2,625% |
| 31.12.2017 | |||
|---|---|---|---|
| Mortalità | RG48 differenziata per sesso | ||
| Tassi di inabilità | Tavola INPS 1998 differenziata per sesso | ||
| Tasso di Turnover del personale | Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio | ||
| Tasso di anticipazione | Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio | ||
| Pensionamento | In accordo alle regole INPS |
Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:
| tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali | |
|---|---|
| 31.12.2017 | |
| TFR | |
| Variazione ipotesi demografiche | - |
| Variazione ipotesi finanziarie | 7 |
| Altre variazioni legate all'esperienza | (6) |
| Totale | 1 |
Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.
tab. B7.4 - Analisi di sensitività
| 31.12.2017 | |
|---|---|
| TFR | |
| 1.293 | |
| 1.256 | |
| 1.244 | |
| 1.305 | |
| 1.272 | |
| 1.275 | |
| tab. B7.5 - Altre informazioni | |
|---|---|
| 31.12.2017 | |
| Service Cost previsto | 1 |
| Duration media del Piano a benefici definiti | 10,2 |
Turnover medio dei dipendenti 0,20%
| B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE (63.244 milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| -- | ------------------------------------------------------ | -- |
| tab. B8 - Passività finanziarie | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti per conti correnti postali | - | 46.575 | 46.575 | - | 45.125 | 45.125 |
| Finanziamenti | 3.398 | 3.419 | 6.817 | 6.097 | 1.265 | 7.362 |
| Obbligazioni | 798 | 775 | 1.573 | 1.545 | 26 | 1.571 |
| Debiti vs. istituzioni finanziarie | 2.600 | 2.643 | 5.243 | 4.551 | 1.232 | 5.783 |
| Debiti per mutui | - | - | - | - | - | - |
| Debiti per leasing finanziari | - | 1 | 1 | 1 | 7 | 8 |
| MEF conto tesoreria dello Stato | - | 3.483 | 3.483 | - | 2.429 | 2.429 |
| Strumenti finanziari derivati | 1.645 | 31 | 1.676 | 2.306 | 50 | 2.356 |
| Cash flow hedging | 101 | 17 | 118 | 87 | 21 | 108 |
| Fair Value hedging | 1.544 | 14 | 1.558 | 2.219 | 29 | 2.248 |
| Fair Value vs. conto economico | - | - | - | - | - | - |
| Altre passività finanziarie | 1 | 4.692 | 4.693 | 1 | 3.648 | 3.649 |
| Totale | 5.044 | 58.200 | 63.244 | 8.404 | 52.517 | 60.921 |
Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta. Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2017 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2018.
Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating.
La voce obbligazioni si riferisce a:
| tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Pronti contro termine | 2.400 | 2.442 | 4.842 | 4.151 | 1.230 | 5.381 | |
| Fin.to BEI TF scad. 11/04/18 | - | 200 | 200 | 200 | - | 200 | |
| Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 | 200 | - | 200 | 200 | - | 200 | |
| Scoperti di conto corrente bancario | - | 1 | 1 | - | 2 | 2 | |
| Totale | 2.600 | 2.643 | 5.243 | 4.551 | 1.232 | 5.783 |
TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso
Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge71 .
Al 31 dicembre 2017 sono in essere debiti per 4.842 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 4.407 milioni di euro. Tali debiti sono così composti:
• 3.903 milioni di euro relativi a Long Term RePo le cui risorse sono state interamente investite in titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
67 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.
68 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
69 Gli obbligazionisti godono di diritti di rimborso subordinati rispetto a quelli derivanti dalle polizze detenute dalla clientela assicurata.
70 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.
71 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.
• 939 milioni di euro relativi a operazioni ordinarie di finanziamento del BancoPosta mediante contratti di Pronti contro termine finalizzati alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collatelarizzazione.
Il fair value72 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2017 ammonta a 4.853 milioni di euro.
Il fair value73 dei due Finanziamenti BEI a tasso fisso percepiti dalla Capogruppo per complessivi 400 milioni di euro è di 402 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2017 sono disponibili i seguenti affidamenti:
A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.
Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 490 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2017.
| MEF conto Tesoreria dello Stato | ||||
|---|---|---|---|---|
| -- | -- | --------------------------------- | -- | -- |
| tab. B8.2 - MEF conto Tesoreria dello Stato | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni | - | 3.375 | 3.375 | - | 2.239 | 2.239 |
| Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale | - | (84) | (84) | - | (4) | (4) |
| Debiti per responsabilità connesse a rapine | - | 157 | 157 | - | 159 | 159 |
| Debiti per rischi operativi | - | 35 | 35 | - | 35 | 35 |
| Totale | - | 3.483 | 3.483 | - | 2.429 | 2.429 |
Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie
a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:
| tab. B8.2.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni | (milioni di euro) |
|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Anticipazioni nette | - | 3.375 | 3.375 | - | 2.239 | 2.239 | |
| Conti correnti postali del MEF e altri debiti | - | 671 | 671 | - | 671 | 671 | |
| Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento | - | - | - | - | - | - | |
| MEF - Gestione pensioni di Stato | - | (671) | (671) | - | (671) | (671) | |
| Totale | - | 3.375 | 3.375 | - | 2.239 | 2.239 |
72 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
73 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 84 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2017, il saldo è rappresentato da un debito di 43 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 127 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.
I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.
I Debiti per rischi operativi si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione Bancoposta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.
Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2017 sono commentate nella nota A5 – Attività finanziarie.
Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value e si riferiscono principalmente all'operatività del Patrimonio BancoPosta.
| tab. B8.3 - Altre passività finanziarie | |
|---|---|
| tab. B8.3 - Altre passività finanziarie | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| per gestione carte prepagate | - | 2.853 | 2.853 | - | 2.161 | 2.161 |
| per trasferimento fondi naz. e intern.li | - | 734 | 734 | - | 599 | 599 |
| per assegni da accreditare sui libretti di risparmio | - | 243 | 243 | - | 284 | 284 |
| per RAV, F23, F24 e bolli auto | - | 145 | 145 | - | 153 | 153 |
| per assegni vidimati | - | 188 | 188 | - | 148 | 148 |
| per importi da accreditare alla clientela | - | 88 | 88 | - | 75 | 75 |
| per depositi in garanzia | - | 100 | 100 | - | 32 | 32 |
| per altri importi da riconoscere a terzi | - | 68 | 68 | - | 66 | 66 |
| per altre partite in corso di lavorazione | - | 190 | 190 | - | 117 | 117 |
| altri | 1 | 83 | 84 | 1 | 13 | 14 |
| Totale | 1 | 4.692 | 4.693 | 1 | 3.648 | 3.649 |
I Debiti per depositi in garanzia sono relativi a somme ricevute dalla Capogruppo da controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).
La voce Altri comprende per 56 milioni di euro il debito residuo verso FSI Investimenti SpA per l'acquisto della partecipazione nella FSIA Investimenti Srl avvenuto in data 15 febbraio 2017.
Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento come richiesto dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.
| tab. B8.4- Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.16 |
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento |
Flusso di cassa netto da /(per) attività operativa (*) |
Flussi non monetari |
Saldo al 31.12.17 |
| Finanziamenti | 7.362 | (8) | (543) | 6 | 6.817 |
| Obbligazioni | 1.571 | - | - | 2 | 1.573 |
| Debiti vs. istituzioni finanziarie | 5.783 | (1) | (543) | 4 | 5.243 |
| Debiti per mutui | - | - | - | - | - |
| Debiti per leasing finanziari | 8 | (7) | - | - | 1 |
| Altre passività finanziarie | 3.649 | 13 | 975 | 56 | 4.693 |
| Totale | 11.011 | 5 | 432 | 62 | 11.510 |
(*) L'importo totale di 432 milioni di euro è compreso nel flusso di cassa da/(per) attività operativa il cui saldo nel Rendiconto Finanziario è pari a -709 milioni di euro e si riferisce a finanziamenti e altre passività finanziarie non rientranti in attività di finanziamento.
Ai fini della scala gerarchica del fair value la posizione degli strumenti finanziari derivati detenuti al 31 dicembre 2017 (1.676 milioni di euro) è di livello 2.
| tab. B9 - Debiti commerciali | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
| Debiti verso fornitori | 1.064 | 1.283 |
| Anticipi e acconti da clienti | 246 | 209 |
| Altri debiti commerciali | 7 | 12 |
| Debiti verso imprese controllate | 1 | 2 |
| Debiti verso imprese collegate | 2 | - |
| Debiti verso imprese a controllo congiunto | 12 | - |
| Totale | 1.332 | 1.506 |
| tab. B9.1 - Debiti verso fornitori | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
|
| Fornitori Italia | 926 | 1.131 | |
| Fornitori estero | 30 | 24 | |
| Corrispondenti esteri (1) | 108 | 128 | |
| Totale | 1.064 | 1.283 |
(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.
Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:
| tab. B9.2 - Anticipi e acconti da clienti | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 |
| Anticipi da corrispondenti esteri | 107 | 123 | |
| Anticipi da Controllante | [tab. A7.3] | 55 | - |
| Affrancatura meccanica | 47 | 53 | |
| Spedizioni senza affrancatura | 13 | 14 | |
| Spedizioni in abbonamento postale | 7 | 7 | |
| Altri servizi | 17 | 12 | |
| Totale | 246 | 209 |
| tab. B10 - Altre passività (milioni di euro) |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Debiti verso il personale | 4 | 932 | 936 | 1 | 913 | 914 | |
| Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale | 35 | 482 | 517 | 38 | 451 | 489 | |
| Altri debiti tributari | 1.065 | 687 | 1.752 | 927 | 624 | 1.551 | |
| Debiti verso Controllante | - | - | - | - | 21 | 21 | |
| Altri debiti vs. imprese a controllo congiunto | - | 1 | 1 | - | - | - | |
| Debiti diversi | 92 | 68 | 160 | 91 | 70 | 161 | |
| Ratei e risconti passivi di natura commerciale | 11 | 79 | 90 | 14 | 68 | 82 | |
| Totale | 1.207 | 2.249 | 3.456 | 1.071 | 2.147 | 3.218 |
| tab. B10.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro) |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| per 14^ mensilità | - | 231 | 231 | - | 236 | 236 | |
| per incentivi | 4 | 448 | 452 | 1 | 533 | 534 | |
| per permessi e ferie maturate e non godute | - | 56 | 56 | - | 55 | 55 | |
| per altre partite del personale | - | 197 | 197 | - | 89 | 89 | |
| Totale | 4 | 932 | 936 | 1 | 913 | 914 |
Al 31 dicembre 2017, talune passività, che al 31 dicembre 2016, erano comprese nel Fondo oneri del personale, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti.
| tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | (milioni di euro) Saldo al 31.12.16 |
||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Debiti verso INPS | 1 | 385 | 386 | - | 358 | 358 | |
| Debiti verso fondi pensione | - | 82 | 82 | - | 83 | 83 | |
| Debiti verso INAIL | 34 | 3 | 37 | 38 | 3 | 41 | |
| Debiti verso altri Istituti | - | 12 | 12 | - | 7 | 7 | |
| Totale | 35 | 482 | 517 | 38 | 451 | 489 |
| tab. B10.3 - Altri debiti tributari | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non Passività correnti correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Debito per imposta di bollo | 1.065 | 31 | 1.096 | 927 | - | 927 |
| Debito per imposta sulle riserve assicurative | - | 489 | 489 | - | 443 | 443 |
| Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo | - | 98 | 98 | - | 113 | 113 |
| Debito per IVA | - | 21 | 21 | - | 18 | 18 |
| Debito per imposta sostitutiva | - | 24 | 24 | - | 24 | 24 |
| Ritenute su c/c postali | - | 1 | 1 | - | 3 | 3 |
| Debiti tributari diversi | - | 23 | 23 | - | 23 | 23 |
| Totale | 1.065 | 687 | 1.752 | 927 | 624 | 1.551 |
In particolare:
I Debiti verso Controllante, che al 31 dicembre 2016 ammontavano a complessivi 21 milioni di euro, sono stati oggetto di regolazione finanziaria nel corso dell'esercizio 2017.
| tab. B10.4 - Debiti diversi | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 Saldo al 31.12.16 |
||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti diversi della gestione BancoPosta | 75 | 8 | 83 | 75 | 7 | 82 |
| Depositi cauzionali | 10 | 4 | 14 | 9 | 2 | 11 |
| Altri debiti | 7 | 56 | 63 | 7 | 61 | 68 |
| Totale | 92 | 68 | 160 | 91 | 70 | 161 |
I Debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.
| tab. B10.5 - Ratei e risconti passivi | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Ratei passivi | - | 5 | 5 | - | 6 | 6 |
| Risconti passivi | 11 | 74 | 85 | 14 | 62 | 76 |
| Totale | 11 | 79 | 90 | 14 | 68 | 82 |
• I risconti passivi comprendono:per 27 milioni di euro, canoni su carte Postamat e carte "Postepay Evolution" riscosse anticipatamente dalla Capogruppo;
• per 22 milioni di euro, traffico telefonico prepagato venduto alla data del 31 dicembre 2017 da PosteMobile SpA e non ancora consumato dalla clientela;
• per 7 milioni di euro, proventi di competenza futura riferiti a contributi deliberati dagli enti competenti a favore della Capogruppo, i cui costi connessi debbono ancora essere sostenuti.
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Ricavi da corrispondenza e pacchi | 3.373 | 3.584 |
| Altri ricavi | 258 | 238 |
| Totale | 3.631 | 3.822 |
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Spedizioni senza la materiale affrancatura | 1.089 | 1.109 |
| Francatura meccanica presso terzi e presso UP | 731 | 789 |
| Pacchi Posta celere e Corriere Espresso | 406 | 440 |
| Servizi integrati | 157 | 206 |
| Carte valori | 152 | 190 |
| Corrispondenza e pacchi - estero | 172 | 150 |
| Spedizioni in abbonamento postale | 95 | 102 |
| Servizi GED (gestione elettronica documentale) ed e-procurement | 28 | 39 |
| Telegrammi | 41 | 40 |
| Servizi innovativi | 12 | 15 |
| Servizi di logistica | 6 | 12 |
| Altri servizi postali | 179 | 121 |
| Totale ricavi da mercato | 3.068 | 3.213 |
| Compensi per Servizio Universale | 262 | 371 |
| Integrazioni tariffarie Editoria | 43 | - |
| Totale | 3.373 | 3.584 |
I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016. Nell'esercizio 2016 sono stati rilevati ulteriori compensi per circa 108 milioni di euro di competenza di anni precedenti74 .
La voce Integrazioni tariffarie Editoria75 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la
74 Trattasi di compensi a suo tempo sospesi del Fondo svalutazione crediti verso il Controllante MEF rilevati nei ricavi a seguito di nuovi stanziamenti nel Bilancio dello Stato a copertura di impegni contrattuali pregressi.
75 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con Legge n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha ripristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.
Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2017, ma è oggetto di approvazione da parte della Commissione Europea.
| tab. C1.2 - Altri ricavi | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
| Servizi di trasporto aereo | 62 | 57 | |
| Proventi per richieste permessi di soggiorno | 23 | 27 | |
| Canoni di locazione | 15 | 16 | |
| Servizi commerciali diversi | 92 | 84 | |
| Altri ricavi e proventi | 66 | 54 | |
| Totale | 258 | 238 |
tab. C2 - Ricavi da pagamenti, mobile e digitale
| Descrizione | Esercizio 2017 Esercizio 2016 | |
|---|---|---|
| Mobile | 211 | 224 |
| Monetica | 212 | 166 |
| Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate | 194 | 151 |
| Commissioni per acquiring | 5 | 4 |
| Altre commissioni | 13 | 11 |
| Servizi di pagamento | 163 | 180 |
| Commissioni di incasso e rendicontazione | 77 | 79 |
| Commissioni per accettazione F23 e F24 | 61 | 76 |
| Servizi di trasferimento fondi | 23 | 24 |
| Altri prodotti e servizi | 2 | 1 |
| Totale | 586 | 570 |
Sono costituiti prevalentemente dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile resi da Poste Mobile SpA e dai ricavi resi dalla Capogruppo per i prodotti di monetica e per servizi di pagamento.
| Il dettaglio è il seguente: | ||
|---|---|---|
| tab. C3 - Ricavi da servizi finanziari | ||
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
| Ricavi per servizi finanziari | 4.307 | 4.397 |
| Proventi derivanti da operatività finanziaria | 646 | 604 |
| Altri ricavi e proventi | 3 | 8 |
| Totale | 4.956 | 5.009 |
Sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo.
Il dettaglio dei Ricavi da servizi finanziari è il seguente:
tab. C3.1 - Ricavi per servizi finanziari
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale | 1.566 | 1.577 |
| Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali | 1.475 | 1.509 |
| Commissioni su bollettini di c/c postale | 434 | 463 |
| Ricavi dei servizi di c/c | 359 | 351 |
| Collocamento prodotti di finanziamento | 197 | 189 |
| Proventi dei servizi delegati | 103 | 106 |
| Commissioni gestione fondi pubblici | 27 | 50 |
| Interessi attivi su finanziamenti e altri proventi | 22 | 48 |
| Servizi di trasferimento fondi | 17 | 19 |
| Commissioni gestione fondi SGR | 85 | 60 |
| Deposito Titoli | 5 | 6 |
| Commissioni da collocamento e negoziazione titoli | 4 | 4 |
| Altri prodotti e servizi | 13 | 15 |
| Totale | 4.307 | 4.397 |
In particolare:
• La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 originariamente prevista per il quinquennio 2014-2018. In data 14 dicembre 2017 è stata sottoscritta la nuova Convenzione per il triennio 2018-2020.
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Proventi degli impieghi in titoli | 1.448 | 1.489 |
| Interessi su titoli detenuti a scadenza (HTM ) |
499 | 541 |
| Interessi su titoli disponibili per la vendita (AFS) | 992 | 974 |
| Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli disponibili per la vendita | (49) | (33) |
| Interessi su operazioni di pronti contro termine | 6 | 7 |
| Proventi degli impieghi presso il MEF | 27 | 20 |
| Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il M EF) |
27 | 20 |
| Totale | 1.475 | 1.509 |
I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A5 – Attività finanziarie.
I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Proventi da investimenti disponibili per la vendita | 639 | 599 |
| Utili realizzati | 547 | 477 |
| Utili realizzati su altre partecipazioni | 91 | 121 |
| Dividendi da altre partecipazioni | 1 | 1 |
| Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge | 2 | - |
| Utili da valutazione | 2 | - |
| Utili su cambi | 5 | 4 |
| Utili da valutazione | - | - |
| Utili realizzati | 5 | 4 |
| Proventi diversi | - | 1 |
| Totale | 646 | 604 |
Gli utili realizzati su altre partecipazioni nell'esercizio 2017 si riferiscono alla plusvalenza derivante dalla vendita delle azioni della Mastercard Incorporated descritta nella nota A5 – Attività finanziarie.
tab. C4 - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri
| Descrizione | Esercizio 2017 Esercizio 2016 | |
|---|---|---|
| Premi assicurativi | 20.343 | 19.884 |
| Proventi derivanti da operatività assicurativa | 3.925 | 3.827 |
| Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri | (22.335) | (21.958) |
| Oneri derivanti da operatività assicurativa | (477) | (511) |
| Totale | 1.456 | 1.242 |
Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:
tab. C4.1 - Premi assicurativi
| Descrizione | Esercizio 2017 Esercizio 2016 | |
|---|---|---|
| Ramo I | 19.634 | 19.265 |
| Ramo III | 537 | 475 |
| Ramo IV | 17 | 11 |
| Ramo V | 75 | 69 |
| Premi dell'esercizio lordi "vita" | 20.263 | 19.820 |
| Premi ceduti in riassicurazione | (19) | (16) |
| Premi dell'esercizio netti "vita" | 20.244 | 19.804 |
| Premi danni | 131 | 108 |
| Premi ceduti in riassicurazione | (32) | (28) |
| Premi dell'esercizio netti "danni | 99 | 80 |
| Totale | 20.343 | 19.884 |
Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:
tab. C4.2 - Proventi derivanti da operatività assicurativa
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a CE | 1.246 | 1.256 |
| Interessi | 586 | 328 |
| Utili da valutazione | 585 | 913 |
| Utili realizzati | 75 | 15 |
| Proventi da investimenti disponibili per la vendita | 2.638 | 2.540 |
| Interessi | 2.360 | 2.221 |
| Utili realizzati | 278 | 319 |
| Proventi diversi | 41 | 31 |
| Totale | 3.925 | 3.827 |
Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli ceduti
in riassicurazione è il seguente:
tab. C4.3 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Somme pagate | 11.141 | 7.689 |
| Variazione delle Riserve matematiche | 14.694 | 14.327 |
| Variazione della Riserva per somme da pagare | (311) | (237) |
| Variazione delle Altre riserve tecniche | 172 | 478 |
| Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati | (3.370) | (319) |
| Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione vita | 22.326 | 21.938 |
| Quota a carico dei riassicuratori gestione vita | (13) | (10) |
| Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione danni | 29 | 40 |
| Quota a carico dei riassicuratori gestione danni | (7) | (10) |
| Totale | 22.335 | 21.958 |
La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:
Il dettaglio degli Oneri da operatività assicurativa è il seguente:
| tab. C4.4 - Oneri derivanti da operatività assicurativa | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
| Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico | 245 | 314 | |
| Perdite da valutazione | 119 | 290 | |
| Perdite da realizzo | 126 | 24 | |
| Oneri da investimenti disponibili per la vendita | 189 | 179 | |
| Impairment | 93 | 94 | |
| Perdite da realizzo | 96 | 85 | |
| Variazione di fair value delle passività f inanziarie | - | - | |
| Altri oneri | 43 | 18 | |
| Totale | 477 | 511 |
| tab. C5 - Costi per beni e servizi | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
| Costi per servizi | 1.894 | 1.960 | |
| Godimento beni di terzi | 335 | 336 | |
| Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 141 | 146 | |
| Totale | 2.370 | 2.442 |
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
|---|---|---|---|
| Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica | 538 | 534 | |
| Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica | 240 | 256 | |
| Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne | 187 | 194 | |
| Spese per servizi del personale | 142 | 155 | |
| Utenze energetiche e idriche | 124 | 129 | |
| Servizi di telefonia mobile per la clientela | 89 | 100 | |
| Servizio movimento fondi | 99 | 101 | |
| Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito | 84 | 83 | |
| Pulizia, smaltimento e vigilanza | 62 | 64 | |
| Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati | 63 | 62 | |
| Scambio corrispondenza, telegrafia e telex | 54 | 67 | |
| Pubblicità e propaganda | 72 | 75 | |
| Consulenze varie e assistenze legali | 27 | 35 | |
| Costi aeroportuali | 32 | 24 | |
| Servizi di stampa e imbustamento | 28 | 27 | |
| Commissioni per attività di gestione patrimoni | 19 | 18 | |
| Premi di assicurazione | 15 | 15 | |
| Provvigioni ai rivenditori e diverse | 13 | 14 | |
| Oneri per custodia e gestione titoli | 2 | 2 | |
| Compensi e spese sindaci | 1 | 2 | |
| Altro | 3 | 3 | |
| Totale | 1.894 | 1.960 |
| tab. C5.2 - Godimento beni di terzi | (milioni di euro) |
|---|---|
| ------------------------------------- | ------------------- |
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
|---|---|---|---|
| Affitto immobili e spese accessorie | 183 | 189 | |
| Veicoli in full rent | 69 | 64 | |
| Noleggi apparecchiature e licenze softw are |
47 | 50 | |
| Altri costi per godimento di beni di terzi | 36 | 33 | |
| Totale | 335 | 336 |
Gli oneri sostenuti per affitto di immobili sono pressoché interamente relativi a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza", in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. La Capogruppo, inoltre, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.
| tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Nota | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
| Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita | 78 | 86 | |
| Carburanti, lubrificanti e combustibili | 55 | 55 | |
| Stampa francobolli e carte valori | 5 | 6 | |
| SIM card e scratch card | 3 | 2 | |
| Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci | [tab. A6] | 2 | - |
| Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo | [tab. A6] | (2) | 1 |
| Var.ne immobili destinati alla vendita | [tab. A6] | (1) | (4) |
| Altri | 1 | - | |
| Totale | 141 | 146 |
| tab. C6 - Oneri derivanti da operatività finanziaria | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| -- | ------------------------------------------------------ | -- | ------------------- |
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Oneri da investimenti disponibili per la vendita | 17 | - |
| Perdite da realizzo | 17 | - |
| Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge | - | 1 |
| Perdite da valutazione | - | 1 |
| Perdite su cambi | 2 | 1 |
| Perdite da valutazione | 1 | 1 |
| Perdite da realizzo | 1 | - |
| Oneri da operazioni di pronti contro termine | - | 6 |
| Interessi passivi | 21 | 34 |
| Interessi passivi a favore della clientela | 5 | 12 |
| Interessi passivi su operazioni di pronti contro termine | 11 | 17 |
| Interessi passivi vs Controllante | 4 | 2 |
| Altri Interessi passivi e oneri assimilati | 2 | 4 |
| Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) | (1) | (1) |
| Altri oneri | 17 | 20 |
| Totale | 57 | 62 |
Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:
tab. C7 - Costo del lavoro (milioni di euro)
| Descrizione | Nota | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 4.208 | 4.296 | |
| Oneri sociali | 1.196 | 1.218 | |
| TFR: costo relativo alle prestazioni correnti | [tab. B7] | 1 | 1 |
| TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS | 258 | 265 | |
| Contratti di somministrazione/a progetto | 2 | 1 | |
| Compensi e spese amministratori | 2 | 2 | |
| Incentivi all'esodo | 52 | 167 | |
| Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze con il personale | [tab. B6] | (25) | 3 |
| Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi | [tab. B6] | 446 | 342 |
| Recuperi del personale per vertenze | (6) | (9) | |
| Pagamenti basati su azioni | 3 | 1 | |
| Altri costi (recuperi di costo) del personale | (44) | (46) | |
| Totale | 6.093 | 6.241 |
Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B6 – Fondi per rischi e oneri.
I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.
Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:
tab. C7.1 - Numero dei dipendenti
| Numero medio | Numero puntuale | |||
|---|---|---|---|---|
| Unità | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
31.12.17 | 31.12.16 |
| Dirigenti | 732 | 773 | 699 | 748 |
| Quadri | 15.859 | 16.113 | 15.481 | 15.807 |
| Aree operative | 114.007 | 118.720 | 110.607 | 115.035 |
| Aree di base | 760 | 1.052 | 644 | 912 |
| Tot. unità tempo indeterminato (*) | 131.358 | 136.658 | 127.431 | 132.502 |
(*) Dati espressi in Full Time Equivalent
Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 138.040 (nell'esercizio 2016: 141.246).
Il dettaglio è il seguente:
| tab. C8 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro) |
|---|
| ------------------------------------------------------------ |
Descrizione Esercizio 2017 Esercizio 2016
| La voce è così composta: | |||
|---|---|---|---|
| tab. C9 - Incrementi per lavori interni | (milioni di euro) | ||
| Descrizione | Nota | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
| Immobili impianti e macchinari | [A1] | 7 | 5 |
| Attività immateriali | [A3] | 17 | 20 |
| Totale | 24 | 25 |
La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:
| tab. C10 - Altri costi e oneri | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Nota | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
| Svalutazioni nette e perdite su crediti (assorbimenti del fondo svalutazione) | 55 | 22 | |
| Svalutazione crediti verso clienti | [tab. A7.2] | 40 | 24 |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante | - | (7) | |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi Perdite su crediti |
[tab. A8.1] | 12 3 |
4 1 |
| Manifestazione rischi operativi | 60 | 42 | |
| Rapine subite | 5 | 8 | |
| Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi Altre perdite operative del BancoPosta |
1 54 |
1 33 |
|
| Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri | 227 | 80 | |
| per vertenze con terzi | [tab. B6] | 37 | (28) |
| per rischi operativi | [tab. B6] | 170 | 86 |
| per altri rischi e oneri | [tab. B6] | 20 | 22 |
| Minusvalenze | 1 | 4 | |
| IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse | 69 | 75 | |
| Impairment gruppi di attività in dismissione | [tab. A11.1] | 3 | 37 |
| Altri costi correnti | 50 | 41 | |
| Totale | 465 | 301 |
Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.
| tab. C11.1 - Proventi finanziari | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
| Proventi da strumenti finanziari disponibili per la vendita Interessi Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging Proventi da realizzo |
9 1 93 (11) 9 |
9 5 98 (10) 7 |
| Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico | 3 | - |
| Altri proventi finanziari Proventi finanziari su crediti attualizzati Interessi di mora Svalutazione crediti per interessi di mora Interessi su Crediti rimborso IRAP Interessi attivi su Contingent Convertible Notes |
9 6 16 (16) 3 - |
1 1 7 10 (10) - 4 |
| Utili su cambi | 1 2 |
3 |
| Totale | 115 | 109 |
A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2017 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo e degli utili su cambi ammontano complessivamente a 94 milioni di euro (99 milioni di euro nell'esercizio 2016).
tab. C11.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)
| Descrizione | Nota | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|---|
| Oneri sulle passività finanziarie | 51 | 52 | |
| su prestiti obbligazionari | 49 | 49 | |
| su debiti verso istituzioni finanziarie | 1 | 2 | |
| da strumenti finanziari derivati | 1 | 1 | |
| Oneri diversi sulle attività finanziarie | 13 | 12 | |
| Svalutazioni su investimenti disponibili per la vendita | 12 | 12 | |
| Perdite da realizzo su investimenti disponibili per la vendita | 1 | - | |
| Perdite da realizzo su strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico | - | - | |
| Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR e F.do di quiescenza | [tab. B7] | 21 | 24 |
| Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi | [tab. B6] | 1 | 1 |
| Svalutazione Contingent Convertible Notes | [tab. A5] | 82 | - |
| Interessi passivi sulla liquidità propria | 1 | 1 | |
| Altri oneri finanziari | 5 | 7 | |
| Perdite su cambi | 14 | 3 | |
| Totale | 188 | 100 |
A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2017 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi e delle svalutazioni su investimenti disponibili per la vendita ammontano a 80 milioni di euro (85 milioni di euro nell'esercizio 2016).
| tab. C12 - Imposte sul reddito | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |||||
| IRES | IRAP | Totale | IRES | IRAP | Totale | ||
| Imposte correnti | 285 | 75 | 360 | 358 | 73 | 431 | |
| Imposte differite attive | (11) | 1 | (10) | (10) | (8) | (18) | |
| Imposte differite passive | 25 | 3 | 28 | 16 | 5 | 21 | |
| Totale | 299 | 79 | 378 | 364 | 70 | 434 |
| tab. C12.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | ||||
| IRES | Incidenza % | IRES | Incidenza % |
|||
| Utile ante imposte | 1.067 | 1.056 | ||||
| Imposta teorica | 256 | 24,0% | 290 | 27,5% | ||
| Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria | ||||||
| Utili realizzati su altre partecipazioni | (21) | -1,95% | (32) | -3,01% | ||
| Sopravvenienze passive indeducibili | 6 | 0,54% | 8 | 0,71% | ||
| Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti | 15 | 1,42% | 19 | 1,79% | ||
| Imposte indeducibili | 6 | 0,56% | 8 | 0,72% | ||
| Riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti | (17) | -1,64% | 11 | 1,09% | ||
| Riserve tecniche assicurative | 49 | 4,59% | 55 | 5,20% | ||
| Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016 | - | 0,00% | 14 | 1,35% | ||
| Altre | 5 | 0,34% | (9) | -0,88% | ||
| Imposta effettiva | 299 | 27,85% | 364 | 34,48% |
| tab. C12.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |||
| IRAP | Incidenza % |
IRAP | Incidenza % |
||
| Utile ante imposte | 1.067 | 1.056 | |||
| Imposta teorica | 68 | 6,33% | 63 | 5,96% | |
| Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria | |||||
| Costo del personale indeducibile | 13 | 1,18% | 7 | 0,67% | |
| Sopravvenienze passive indeducibili | 1 | 0,09% | 1 | 0,08% | |
| Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti | 5 | 0,48% | 2 | 0,22% | |
| Imposte indeducibili | 1 | 0,13% | 1 | 0,13% | |
| Oneri e proventi finanziari | 5 | 0,45% | - | -0,02% | |
| Riallineamento valori civilistici/discali e imposte esercizi precedenti | - | -0,01% | (3) | -0,33% | |
| Credito istanza rimborso IRAP | (9) | -0,81% | - | 0,00% | |
| Altre | (5) | -0,51% | (1) | -0,10% | |
| Imposta effettiva | 79 | 7,32% | 70 | 6,61% |
Nella movimentazione dei saldi patrimoniali per imposte correnti e differite di seguito esposte, gli accantonamenti a Conto economico non tengono conto degli stanziamenti dell'esercizio per imposte correnti (14 milioni di euro) e per imposte differite (2 milioni di euro) riferiti alle società BdM-MCC SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA, inclusi all'interno delle movimentazioni delle attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e passività associate ad attività in dismissione.
| tab. C12.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti | |||
|---|---|---|---|
| Imposte correnti 2017 | |||
| IRES | IRAP | ||
| Crediti/ (Debiti) |
Crediti/ (Debiti) |
Totale | |
| (63) | (10) | (73) | |
| 391 | 81 | 472 | |
| 323 | 68 | 391 | |
| 68 | 13 | 81 | |
| (1) | - | (1) | |
| - | 9 | 9 | |
| (274) | (81) | (355) | |
| 1 | - | 1 | |
| 17 | - | 17 | |
| 71 | (1) | 70 | |
| 93 | |||
| (23) | |||
| 81 (10) |
12 (13) |
Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017 227
In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.
I Crediti/(Debiti) per imposte correnti comprendono:
| tab. C12.4 - Imposte differite | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
| Imposte differite attive | 869 | 799 |
| Imposte differite passive | (546) | (746) |
| Totale | 323 | 53 |
L'aliquota nominale dell'IRES è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota media teorica IRAP del Gruppo del 6,33%76. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:
| tab. C12.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
| Saldo al 1° gennaio | 53 | (554) | |
| Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico | (16) | 11 | |
| Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico adeguamento aliquota IRES | - | (14) | |
| Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto | 286 | 621 | |
| Riclassifica relativa a gruppi di attività e passività in dismissione | - | (11) | |
| Saldo al 31 dicembre | 323 | 53 |
I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:
tab. C12.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive
| Descrizione | Attività materiali e immateriali |
Provv.ni da ammortiz. |
Attività e passività finanziarie |
Fondi rettif.vi dell'attivo |
Fondi per rischi e oneri |
Attualiz zazione Fondo TFR |
Altre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 49 | 18 | 205 | 89 | 333 | 27 | 78 | 799 |
| Proventi/(Oneri) imputati a Conto economico | (1) | - | - | 5 | 21 | - | (14) | 11 |
| Proventi/(Oneri) imputati a Patrimonio netto | - | - | 60 | - | - | (1) | - | 59 |
| Variazione perimetro di consolidamento | - | - | - | 3 | (3) | - | - | - |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 48 | 18 | 265 | 97 | 351 | 26 | 64 | 869 |
76 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).
| Attività e | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | passività | Altre | Totale |
| finanziarie | |||
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 725 | 21 | 746 |
| Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico | 16 | 11 | 27 |
| Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto | (227) | - | (227) |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 514 | 32 | 546 |
Il decremento del saldo delle imposte differite passive riferito alle attività e passività finanziarie è riconducibile principalmente alle variazioni intervenute nella riserva di fair value commentate nella nota B4 - Riserve.
I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:
| tab. C12.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto | (milioni di euro) |
|---|---|
| Maggior/(Minor) Patrimonio netto |
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Riserva fair value per strumenti finanziari disponibili per la vendita | 269 | 617 | ||
| Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura |
18 | 10 | ||
| Utili/(Perdite) attuariali da TFR | (1) | (4) | ||
| Risultati a nuovo per operazioni con azionisti | - | (2) | ||
| Totale | 286 | 621 |
Sono state imputate a Patrimonio netto minori imposte correnti per 1 milione di euro calcolato sulle perdite attuariali da valutazione del TFR. Pertanto, il decremento del Patrimonio netto nell'esercizio in commento per imposte sul reddito è stato di 287 milioni di euro.
Come già indicato nelle note che precedono, nel corso dell'esercizio 2017 è stata rivista la modalità di valutazione e rappresentazione del business di Gruppo, alla luce dei nuovi indirizzi strategici del Gruppo e delle modifiche organizzative interne intervenute nel corso dell'esercizio (si rinvia, in particolare, a quanto descritto nella Nota 1 "Premessa" al presente Bilancio).
Per effetto di tale revisione, l'informativa per Settori operativi fornita nella presente nota ha subito delle sostanziali variazioni rispetto al passato in linea con la nuova Management View riflessa nel Piano Industriale per il periodo 2018-2022. Di seguito, un breve richiamo ai fatti intercorsi e alle conseguenti variazioni apportate:
Pertanto, ai fini del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017, le partite patrimoniali di BancoPosta Fondi SpA SGR precedentemente esposte come attività/passività in dismissione ai sensi dell'IFRS 5 sono state riclassificate per natura patrimoniale (ad eccezione di quelle strettamente correlate al ramo d'azienda da cedere), mentre le attività e i risultati conseguiti dalla società precedentemente rappresentati nel settore operativo dei Servizi assicurativi sono stati ricondotti a quello dei Servizi finanziari. A tale ultimo Settore, è affidata la valorizzazione della partecipazione in Anima Holding SpA precedentemente allocata al settore dei Servizi assicurativi.
• E' stata, in ultimo, rivista la denominazione dei Settori operativi per una più immediata percezione delle attività in contribuzione.
I Settori operativi identificati alla data di redazione dei presenti bilanci sono quindi quelli relativi a:
Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva a alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati. Il Settore dei Servizi Pagamenti, Mobile e Digitale comprende le attività svolte dalla neo costituita funzione aziendale della Capogruppo e i servizi di telefonia mobile di PosteMobile SpA e del Consorzio per i servizi di telefonia Mobile ScpA. Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta, della BancoPosta Fondi SpA SGR e di Poste Tributi ScpA in liquidazione. Il Settore dei Servizi Assicurativi attiene alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.
La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.
I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed | elisioni | Totale | |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi | 3.631 | 586 | 4.956 | 1.456 | - | 10.629 |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori | 4.497 | 328 | 1.014 | 1 | (5.840) | - |
| Ricavi netti della gestione ordinaria | 8.128 | 914 | 5.970 | 1.457 | (5.840) | 10.629 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (505) | (22) | (1) | (17) | - | (545) |
| Costi non monetari | (56) | (8) | (198) | (11.188) | - | (11.450) |
| Totale costi non monetari | (561) | (30) | (199) | (11.205) | - | (11.995) |
| Risultato operativo e di intermediazione | (517) | 195 | 646 | 799 | - | 1.123 |
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
(2) | 7 | 12 | - | - | 17 |
| Proventi/(oneri) finanziari | (119) | (1) | (2) | 49 | - | (73) |
| Imposte dell'esercizio | 127 | (55) | (153) | (297) | - | (378) |
| Utile/(perdita) dell'esercizio | (502) | 146 | 499 | 546 | - | 689 |
| Attività | 10.199 | 3.490 | 67.149 | 129.059 | (7.227) | 202.670 |
| Attività non correnti | 5.769 | 72 | 50.869 | 123.202 | (1.839) | 178.073 |
| Attività correnti | 4.430 | 3.418 | 16.280 | 5.857 | (5.388) | 24.597 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Passività | 7.465 | 3.165 | 64.447 | 125.681 | (5.638) | 195.120 |
| Passività non correnti | 1.868 | 19 | 5.888 | 124.888 | (250) | 132.413 |
| Passività correnti | 5.597 | 3.146 | 58.559 | 793 | (5.388) | 62.707 |
| Passività associate ad attività in dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Altre informazioni | ||||||
| Investimenti in Attività materiali e immateriali | 425 | 27 | - | 15 | - | 467 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto | 490 | 7 | 11 | - | - | 508 |
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2016 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed | elisioni | Totale | |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi | 3.822 | 570 | 5.009 | 1.242 | - | 10.643 |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori | 4.540 | 359 | 982 | - | (5.881) | - |
| Ricavi netti della gestione ordinaria | 8.362 | 929 | 5.991 | 1.242 | (5.881) | 10.643 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (536) | (30) | (1) | (14) | - | (581) |
| Costi non monetari | 2 | (8) | (135) | (14.263) | - | (14.404) |
| Totale costi non monetari | (534) | (38) | (136) | (14.277) | - | (14.985) |
| Risultato operativo e di intermediazione | (436) | 213 | 660 | 604 | - | 1.041 |
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
(4) | - | 10 | - | - | 6 |
| Proventi/(oneri) finanziari | (41) | (1) | (1) | 52 | - | 9 |
| Imposte dell'esercizio | 83 | (68) | (198) | (251) | - | (434) |
| Utile/(perdita) dell'esercizio | (379) | 144 | 465 | 392 | - | 622 |
| Attività | 10.313 | 2.808 | 67.628 | 119.027 | (6.571) | 193.205 |
| Attività non correnti | 6.232 | 57 | 48.483 | 109.877 | (2.412) | 162.237 |
| Attività correnti | 4.081 | 2.751 | 16.418 | 9.150 | (4.152) | 28.248 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | - | 2.727 | - | (7) | 2.720 |
| Passività | 7.555 | 2.485 | 63.925 | 115.717 | (4.611) | 185.071 |
| Passività non correnti | 2.916 | 20 | 8.272 | 115.002 | (306) | 125.904 |
| Passività correnti | 4.639 | 2.465 | 53.340 | 715 | (4.052) | 57.107 |
| Passività associate ad attività in dismissione | - | - | 2.313 | - | (253) | 2.060 |
| Altre informazioni | ||||||
| Investimenti in Attività materiali e immateriali | 408 | 21 | 2 | 20 | - | 451 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto | 212 | - | 6 | - | - | 218 |
L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2017 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.
Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.
La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.
| Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2017 | (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | ||||||||||
| Denominazione | Attività Finanz. |
Cred. comm.li |
Altre attività Altri crediti |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
Passività finanz. |
Deb. comm.li Altre pass. | ||||
| Controllate | ||||||||||
| Address Softw are Srl Kipoint SpA Risparmio Holding SpA |
- - - |
- - - |
- - - |
- - - |
- - - |
1 1 - |
- - 1 |
|||
| Controllo congiunto | ||||||||||
| Gruppo FSIA | - | - | - | - | - | 12 | - | |||
| Collegate | ||||||||||
| Gruppo Anima Holding Telma-Sapienza Scarl Altre collegate del gruppo SDA |
- - - |
- - - |
- - - |
- - - |
- - - |
2 - - |
- - - |
|||
| Correlate esterne | ||||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 6.011 | 316 | 17 | 379 | 3.485 | 96 | 8 | |||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 3.032 | 375 | - | - | 56 | 2 | - | |||
| Gruppo Enel | - | 30 | - | - | - | 11 | - | |||
| Gruppo Eni | - | 1 | - | - | - | 18 | - | |||
| Gruppo Equitalia | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | - | 33 | - | |||
| Gruppo Montepaschi | - | 2 | - | 6 | - | - | - | |||
| Altre correlate esterne | 227 | 6 | - | - | - | 18 | 61 | |||
| F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne | - | (42) | (11) | - | - | - | - | |||
| Totale | 9.270 | 688 | 6 | 385 | 3.541 | 194 | 70 |
Al 31 dicembre 2017, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 71 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
| Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2016 | (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.16 | ||||||||||
| Denominazione | Attività Finanz. |
Cred. comm.li |
Altre attività Altri crediti |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
Passività finanz. |
Deb. comm.li |
Altre pass. |
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione |
Passività associate ad attività in dismissione |
|
| Controllate | ||||||||||
| Address Softw are Srl Kipoint SpA |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
1 1 |
- - |
- - |
- - |
|
| Collegate | ||||||||||
| Gruppo Anima Holding Altre collegate del gruppo SDA |
- - |
- 2 |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
1 - |
|
| Correlate esterne | ||||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 6.190 | 330 | 21 | 1.310 | 2.430 | 108 | 20 | 1 | - | |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 2.060 | 365 | - | - | - | 19 | - | 22 | 129 | |
| Gruppo Enel | - | 31 | - | - | - | 11 | - | - | - | |
| Gruppo Eni | - | 7 | - | - | - | 14 | - | 19 | - | |
| Gruppo Equitalia | - | 90 | - | - | - | 3 | 8 | - | - | |
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | - | 30 | - | - | - | |
| Altre correlate esterne | - | 6 | - | - | - | 18 | 61 | 7 | - | |
| F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne | - | (42) | (10) | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 8.250 | 789 | 11 | 1.310 | 2.430 | 205 | 89 | 49 | 130 |
| Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2017 | (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | ||||||||||||||
| Ricavi | Costi Investimenti Spese correnti |
|||||||||||||
| Denominazione | Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro |
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale |
Ricavi da servizi finanziari |
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
Proventi finanziari |
Immob., imp. e macchin. |
Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Costo del lavoro |
Altri costi e oneri |
Oneri derivanti da operatività finanziaria |
Oneri finanziari |
||
| Controllate | ||||||||||||||
| Address Softw are Srl Kipoint SpA |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
1 1 |
- - |
- - |
- - |
- - |
||
| Controllo congiunto Gruppo FSIA |
- | - | - | - | - | - | 3 | 29 | - | - | - | - | ||
| Collegate Gruppo Anima Holding Altre collegate del gruppo SDA |
2 1 |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
5 - |
- - |
- - |
- - |
- - |
||
| Correlate esterne | ||||||||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 380 | 59 | 86 | - | - | - | - | 5 | - | 1 | 3 | 1 | ||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 2 | - | 1.577 | 15 | - | - | - | 8 | - | - | - | - | ||
| Gruppo Enel | 75 | 2 | - | - | - | - | - | 33 | - | 2 - |
- | |||
| Gruppo Eni | 7 3 |
- | - | - | - | - | 38 | - | - | - | - | |||
| Gruppo Equitalia | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | - | - | 12 | 34 | - | - | - | - | ||
| Gruppo Montepaschi | 17 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Altre correlate esterne | 28 | - | - | - | - | - | - | 41 | 40 | 1 - |
- | |||
| Totale | 513 | 64 | 1.663 | 15 | - | - 15 |
195 | 40 | 4 3 |
1 |
Al 31 dicembre 2017, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 11 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
| Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2016 | (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.16 | ||||||||||||
| Ricavi | Costi | |||||||||||
| Investimenti | Spese correnti | |||||||||||
| Denominazione | Ricavi da corrisponden za, pacchi e altro |
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale |
Ricavi da servizi finanziari |
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
Proventi finanziari |
Immob., imp. e macchin. |
Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Costo del lavoro |
Altri costi e oneri |
Oneri derivanti da operatività finanziaria |
Oneri finanziari |
| Controllate | ||||||||||||
| Address Softw are Srl Kipoint SpA |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
1 1 |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Collegate Gruppo Anima Holding Altre collegate del gruppo SDA |
- 4 |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
3 4 |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Correlate esterne | ||||||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 373 | 73 | 96 | - | - | - | - | 2 | - | (6) | 1 | 1 |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 2 | - | 1.587 | 15 | - | - | 4 | 24 | - | 1 - |
- | |
| Gruppo Enel | 82 | 7 | - | - | - | - | - | 35 | - | - | - | - |
| Gruppo Eni | 19 | 3 | - | - | - | - | - | 40 | - | - | - | - |
| Gruppo Equitalia | 59 | - | - | - | - | - | - | 3 | - | - | - | - |
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | - | - | 10 | 33 | - | - | - | - |
| Altre correlate esterne | 10 | 1 | 1 - |
- | - | - | 46 | 43 | 2 - |
- | ||
| Totale | 549 | 84 | 1.684 | 15 | - | - 14 |
192 | 43 | (3) | 1 | 1 |
La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito.
• I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza la materiale affrancatura, per i servizi di incasso, per il servizio integrato notifiche e rendicontazione dei pagamenti tramite F24. I costi sostenuti si riferiscono principalmente a servizi di trasmissione dei flussi di rendicontazione relativi ai versamenti unificati. A seguito della creazione dell'Agenzia delle Entrate e delle riscossioni, ente pubblico economico sottoposto ad indirizzo e vigilanza del MEF, e conseguente scioglimento delle principali società rientranti nel Gruppo Equitalia, taluni compensi per servizio integrato notifiche e per spedizioni senza materiale affrancatura nonché i costi sostenuti per trasmissione di flussi telematici F24, che alla data del 31 Dicembre 2016 erano esposti verso il Gruppo Equitalia, sono esposti verso la controllante MEF.
L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| Incidenza delle operazioni con parti correlate | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Totale voce di bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) |
Totale voce di bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||
| Rapporti patrimoniali | ||||||
| Attività finanziarie | 186.766 | 9.270 | 5,0 | 174.362 | 8.250 | 4,7 |
| Crediti commerciali | 2.035 | 688 | 33,8 | 2.172 | 789 | 36,3 |
| Altri crediti e attività | 3.997 | 6 | 0,2 | 3.671 | 11 | 0,3 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 2.428 | 385 | 15,9 | 3.902 | 1.310 | 33,6 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | - | n.a. | 2.720 | 49 | 1,8 |
| Fondi per rischi e oneri | 1.595 | 71 | 4,5 | 1.507 | 60 | 4,0 |
| Passività finanziarie | 63.244 | 3.541 | 5,6 | 60.921 | 2.430 | 4,0 |
| Debiti commerciali | 1.332 | 194 | 14,6 | 1.506 | 205 | 13,6 |
| Altre passività | 3.456 | 70 | 2,0 | 3.218 | 89 | 2,8 |
| Passività associate ad attività in dismissione | - | - | n.a. | 2.060 | 130 | 6,3 |
| Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |||||
| Rapporti economici | ||||||
| Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali | 3.631 | 513 | 14,1 | 3.822 | 549 | 14,4 |
| Ricavi da servizi di pagamento, mobile e digital | 586 | 64 | 10,9 | 570 | 84 | 14,7 |
| Ricavi da servizi finanziari | 4.956 | 1.663 | 33,6 | 5.009 | 1.684 | 33,6 |
| Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
1.456 | 15 | 1,0 | 1.242 | 15 | 1,2 |
| Costi per beni e servizi | 2.370 | 195 | 8,2 | 2.442 | 192 | 7,9 |
| Oneri da operatività finanziaria | 57 | 3 | 5,3 | 62 | 1 | 1,6 |
| Costo del lavoro | 6.093 | 40 | 0,7 | 6.241 | 43 | 0,7 |
| Altri costi e oneri | 465 | 15 | 3,2 | 301 | 3 | 1,0 |
| Oneri finanziari | 188 | 1 | 0,5 | 100 | 1 | 1,0 |
| Proventi finanziari | 115 | - | n.a. | 109 | - | n.a. |
| Flussi finanziari | ||||||
| Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa | (709) | 241 | n.a. | 2.258 | 3.648 | 161,6 |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento | (263) | (65) | 24,7 | (444) | (22) | n.a. |
| Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti |
(503) | (327) | 65,0 | (964) | (286) | 29,7 |
Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:
| Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche | (migliaia di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |
| Competenze con pagamento a breve/medio termine | 11.577 | 13.503 | |
| Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro | 463 | 552 | |
| Altri benefici con pagamento a lungo termine | 7 | 452 | |
| Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro | 6.979 | 3.845 | |
| Pagamenti basati su azioni | 2.034 | 812 | |
| Totale | 21.060 | 19.164 | |
| Compensi e spese sindaci | (migliaia di euro) | ||
| Saldo al | Saldo al | ||
| Denominazione | 31.12.17 | 31.12.16 | |
| Compensi | 1.350 | 1.436 | |
| Spese | 44 | 66 | |
| Totale | 1.394 | 1.502 |
Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per l'esercizio 2017, a circa 76 migliaia di euro al 31 dicembre 2017. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro. Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2017 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.
La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.
Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione del 20 settembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato l'operatività di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli governativi e/o garantiti dallo Stato Italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da parte del Patrimonio BancoPosta, con Monte Paschi Capital Services Banca per le Imprese SpA, qualificabile come parte correlata di Poste Italiane in quanto soggetta al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze tramite Banca Monte dei Paschi di Siena SpA.
A seguito della conclusione dell'accordo, sono state realizzate, a partire dal mese di ottobre 2017, cinque operazioni in PCT passive e 23 operazioni di buy & sell back, scadute nel periodo, nonché due operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio tasso e due operazioni di vendita forward titoli.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 dicembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la sottoscrizione dell'accordo con Cassa depositi e prestiti che disciplina, per il triennio 2018-2020, l'attività di raccolta e collocamento dei prodotti del Risparmio Postale svolta da Poste Italiane per il tramite di BancoPosta per conto di Cassa depositi e prestiti.
5. Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017

-
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 75.808.592.822 | 73.929.491.783 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 62.590.879.595 | 56.670.587.690 | |||
| Passività finanziarie | [B7] | 1.069.080.450 | 101.772.823 | 55.867.201 | 38.262.982 |
| Passività finanziarie BancoPosta | [B6] | 57.842.702.028 | 4.191.469.190 | 52.782.494.828 | 2.747.319.692 |
| Altre passività | [B9] | 1.593.498.699 | 98.743.272 | 1.556.324.717 | 106.595.007 |
| Debiti per imposte correnti | [C10] | 4.646.411 | - | 72.924.479 | - |
| Debiti commerciali | [B8] | 1.210.582.606 | 396.805.756 | 1.384.577.042 | 464.278.724 |
| Fondi per rischi e oneri | [B4] | 870.369.401 | 12.872.791 | 818.399.423 | 10.488.457 |
| Passività correnti | |||||
| Totale | 7.705.622.881 | 11.098.719.000 | |||
| Altre passività | [B9] | 1.182.435.445 | 6.839.319 | 1.002.066.304 | 6.039.926 |
| Imposte differite passive | [C10] | 315.083.329 | - | 536.290.271 | - |
| Passività finanziarie | [B7] | 285.458.970 | - | 1.245.813.299 | - |
| Passività finanziarie BancoPosta | [B6] | 4.010.248.264 | - | 6.409.893.597 | - |
| Trattamento di fine rapporto | [B5] | 1.244.371.225 | - | 1.315.043.763 | - |
| Fondi per rischi e oneri | [B4] | 668.025.648 | 58.061.136 | 589.611.766 | 49.962.342 |
| Passività non correnti | |||||
| Totale | 5.512.090.346 | 6.160.185.093 | |||
| Risultati portati a nuovo | 2.774.352.906 | - | 2.667.930.819 | - | |
| Riserve | [B2] | 1.431.627.440 | - | 2.186.144.274 | - |
| Capitale sociale | [B1] | 1.306.110.000 | - | 1.306.110.000 | - |
| Patrimonio netto | |||||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Note | 2017 | correlate | 2016 | correlate |
| 31 dicembre | di cui parti | 31 dicembre | di cui parti | ||
| TOTALE ATTIVO | 75.808.592.822 | 73.929.491.783 | |||
| Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione | [A11] | ||||
| - | 384.308.792 | 383.978.080 | |||
| Totale | 19.241.303.734 | 19.243.242.328 | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | [A10] | 2.038.504.143 | 385.342.934 | 2.715.198.980 | 1.309.580.485 |
| Cassa e depositi BancoPosta | [A9] | 3.196.090.710 | - | 2.494.150.897 | - |
| Attività finanziarie | [A6] | 362.812.795 | 316.214.465 | 243.411.037 | 181.548.490 |
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | 10.659.169.756 | 6.011.557.495 | 10.752.544.243 | 6.189.333.872 |
| Altri crediti e attività | [A8] | 893.895.395 | 8.206.579 | 937.064.274 | 68.990.476 |
| Crediti per imposte correnti | [C10] | 76.514.929 | - | 5.914.922 | - |
| Crediti commerciali | [A7] | 2.014.316.006 | 969.785.580 | 2.094.957.975 | 1.071.299.709 |
| Attività correnti | |||||
| Totale | 56.567.289.088 | 54.301.940.663 | |||
| Altri crediti e attività | [A8] | 1.147.810.617 | 1.465.574 | 989.780.655 | 1.465.574 |
| Imposte differite attive | [C10] | 762.428.461 | - | 671.921.335 | - |
| Crediti commerciali | [A7] | 4.819.596 | - | 4.215.000 | - |
| Attività finanziarie | [A6] | 834.206.663 | 278.545.033 | 1.101.079.196 | 450.000.000 |
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | 49.388.349.082 | 2.484.460.998 | 47.299.107.112 | 1.508.858.153 |
| Partecipazioni | [A4] | 2.080.824.271 | 2.080.824.271 | 1.815.097.205 | 1.815.097.205 |
| Attività immateriali | [A3] | 384.738.633 | - | 365.485.226 | - |
| Investimenti immobiliari | [A2] | 52.173.862 | - | 56.069.941 | - |
| Immobili, impianti e macchinari | [A1] | 1.911.937.903 | - | 1.999.184.993 | - |
| Attività non correnti | |||||
| ATTIVO | Note | 2017 | correlate | 2016 | correlate |
| 31 dicembre | di cui parti | 31 dicembre | di cui parti | ||
| (dati in euro) |
| (dati in euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Note | PATRIMONIO NON DESTINATO |
PATRIMONIO BANCOPOSTA |
ELISIONI | TOTALE |
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.911.937.903 | - | - | 1.911.937.903 | |
| Investimenti immobiliari | 52.173.862 | - | - | 52.173.862 | |
| Attività immateriali | 384.738.633 | - | - | 384.738.633 | |
| Partecipazioni | 2.080.824.271 | - | - | 2.080.824.271 | |
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | - | 49.388.349.082 | - | 49.388.349.082 |
| Attività finanziarie | 834.206.663 | - | - | 834.206.663 | |
| Crediti commerciali | 4.819.596 | - | - | 4.819.596 | |
| Imposte differite attive | [C10] | 356.756.674 | 405.671.787 | - | 762.428.461 |
| Altri crediti e attività | [A8] | 107.821.075 | 1.039.989.542 | - | 1.147.810.617 |
| Totale | 5.733.278.677 | 50.834.010.411 | - | 56.567.289.088 | |
| Attività correnti | |||||
| Crediti commerciali | [A7] | 1.225.248.317 | 789.067.689 | - | 2.014.316.006 |
| Crediti per imposte correnti | [C10] | 76.514.929 | - | - | 76.514.929 |
| Altri crediti e attività | [A8] | 286.712.412 | 607.182.983 | - | 893.895.395 |
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | - | 10.659.169.756 | - | 10.659.169.756 |
| Attività finanziarie | 362.812.795 | - | - | 362.812.795 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | [A9] | - | 3.196.090.710 | - | 3.196.090.710 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | [A10] | 1.647.069.987 | 391.434.156 | - | 2.038.504.143 |
| Totale | 3.598.358.440 | 15.642.945.294 | - | 19.241.303.734 | |
| Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione | - | - | - | - | |
| Saldo dei rapporti intergestori | (246.597.739) | - | 246.597.739 | - | |
| TOTALE ATTIVO | 9.085.039.378 | 66.476.955.705 | 246.597.739 | 75.808.592.822 | |
| PATRIMONIO NON | PATRIMONIO | ||||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Note | DESTINATO | BANCOPOSTA | ELISIONI | TOTALE |
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 1.306.110.000 | - | 1.306.110.000 | ||
| Riserve | [B2] | 314.288.161 | 1.117.339.279 | - | 1.431.627.440 |
| Risultati portati a nuovo | 1.132.771.446 | 1.641.581.460 | - | 2.774.352.906 | |
| Totale | 2.753.169.607 | 2.758.920.739 | - | 5.512.090.346 | |
| Passività non correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | [B4] | 217.857.055 | 450.168.593 | - | 668.025.648 |
| Trattamento di fine rapporto | [B5] | 1.227.833.121 | 16.538.104 | - | 1.244.371.225 |
| Passività finanziarie BancoPosta | [B6] | - | 4.010.248.264 | - | 4.010.248.264 |
| Passività finanziarie | 285.458.970 | - | - | 285.458.970 | |
| Imposte differite passive | [C10] | 7.138.359 | 307.944.970 | - | 315.083.329 |
| Altre passività Totale |
[B9] | 67.086.975 1.805.374.480 |
1.115.348.470 5.900.248.401 |
- - |
1.182.435.445 7.705.622.881 |
| Passività correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | [B4] | 777.162.208 | 93.207.193 | - | 870.369.401 |
| Debiti commerciali | [B8] | 1.147.321.447 | 63.261.159 | - | 1.210.582.606 |
| Debiti per imposte correnti | [C10] | 4.646.411 | - | - | 4.646.411 |
| Altre passività | [B9] | 1.528.284.775 | 65.213.924 | - | 1.593.498.699 |
| Passività finanziarie BancoPosta | [B6] | - | 57.842.702.028 | - | 57.842.702.028 |
| Passività finanziarie Totale |
1.069.080.450 4.526.495.291 |
- 58.064.384.304 |
- - |
1.069.080.450 62.590.879.595 |
|
| Saldo dei rapporti intergestori | - | (246.597.739) | 246.597.739 | - |
| (dati in euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Note | PATRIMONIO NON | PATRIMONIO | ELISIONI | TOTALE |
| DESTINATO | BANCOPOSTA | ||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 1.999.184.993 | - | - | 1.999.184.993 | |
| Investimenti immobiliari | 56.069.941 | - | - | 56.069.941 | |
| Attività immateriali | 365.485.226 | - | - | 365.485.226 | |
| Partecipazioni | 1.815.097.205 | - | - | 1.815.097.205 | |
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | - | 47.299.107.112 | - | 47.299.107.112 |
| Attività finanziarie | 1.101.079.196 | - | - | 1.101.079.196 | |
| Crediti commerciali | 4.215.000 | - | - | 4.215.000 | |
| Imposte differite attive | [C10] | 351.050.427 | 320.870.908 | - | 671.921.335 |
| Altri crediti e attività | [A8] | 128.503.354 | 861.277.301 | - | 989.780.655 |
| Totale | 5.820.685.342 | 48.481.255.321 | - | 54.301.940.663 | |
| Attività correnti | |||||
| Crediti commerciali | [A7] | 1.352.319.776 | 742.638.199 | - | 2.094.957.975 |
| Crediti per imposte correnti | [C10] | 5.914.922 | - | - | 5.914.922 |
| Altri crediti e attività | [A8] | 335.863.124 | 601.201.150 | - | 937.064.274 |
| Attività finanziarie BancoPosta | [A5] | - | 10.752.544.243 | - | 10.752.544.243 |
| Attività finanziarie | 243.411.037 | - | - | 243.411.037 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | [A9] | - | 2.494.150.897 | - | 2.494.150.897 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | [A10] | 1.394.587.838 | 1.320.611.142 | - | 2.715.198.980 |
| Totale | 3.332.096.697 | 15.911.145.631 | - | 19.243.242.328 | |
| Attività non correnti destinate alla vendita | 384.308.792 | - | - | 384.308.792 | |
| Saldo dei rapporti intergestori | (281.643.966) | - | 281.643.966 | - | |
| TOTALE ATTIVO | 9.255.446.865 | 64.392.400.952 | 281.643.966 | 73.929.491.783 | |
| PATRIMONIO NON | PATRIMONIO | ||||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Note | DESTINATO | BANCOPOSTA | ELISIONI | TOTALE |
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 1.306.110.000 | - | - | 1.306.110.000 | |
| Riserve | [B2] | 314.572.060 | 1.871.572.214 | - | 2.186.144.274 |
| Risultati portati a nuovo | 1.153.335.288 | 1.514.595.531 | - | 2.667.930.819 | |
| Totale | 2.774.017.348 | 3.386.167.745 | - | 6.160.185.093 | |
| Passività non correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | [B4] | 196.842.893 | 392.768.873 | - | 589.611.766 |
| Trattamento di fine rapporto | [B5] | 1.296.486.957 | 18.556.806 | - | 1.315.043.763 |
| Passività finanziarie BancoPosta | [B6] | - | 6.409.893.597 | - | 6.409.893.597 |
| Passività finanziarie | 1.245.813.299 | - | - | 1.245.813.299 | |
| Imposte differite passive | [C10] | 6.000.151 | 530.290.120 | - | 536.290.271 |
| Altre passività | [B9] | 65.453.709 | 936.612.595 | - | 1.002.066.304 |
| Totale | 2.810.597.009 | 8.288.121.991 | - | 11.098.719.000 | |
| Passività correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | [B4] | 748.771.523 | 69.627.900 | - | 818.399.423 |
| Debiti commerciali | [B8] | 1.297.439.901 | 87.137.141 | - | 1.384.577.042 |
| Debiti per imposte correnti | [C10] | 72.924.479 | - | - | 72.924.479 |
| Altre passività | [B9] | 1.495.829.404 | 60.495.313 | - | 1.556.324.717 |
| Passività finanziarie BancoPosta | [B6] | - | 52.782.494.828 | - | 52.782.494.828 |
| Passività finanziarie | 55.867.201 | - | - | 55.867.201 | |
| Totale | 3.670.832.508 | 52.999.755.182 | - | 56.670.587.690 | |
| Saldo dei rapporti intergestori | - | (281.643.966) | 281.643.966 | - | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 9.255.446.865 | 64.392.400.952 | 281.643.966 | 73.929.491.783 |
| (dati in euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Note | Esercizio 2017 | di cui parti correlate |
Esercizio 2016 | di cui parti correlate |
|
| Ricavi e proventi | [C1] | 8.060.292.717 | 2.844.220.110 | 8.218.552.595 | 2.909.610.935 |
| Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria | [C2] | 645.722.411 | - | 598.784.197 | - |
| di cui proventi non ricorrenti | 91.265.681 | - | 120.776.622 | - | |
| Altri ricavi e proventi | [C3] | 584.162.127 | 535.510.396 | 477.863.220 | 439.544.987 |
| di cui proventi non ricorrenti | 13.724.680 | ||||
| Totale ricavi | 9.290.177.255 | 9.295.200.012 | |||
| Costi per beni e servizi | [C4] | 1.665.585.335 | 614.207.444 | 1.703.796.187 | 655.288.346 |
| Oneri dell'operatività finanziaria | [C5] | 40.429.235 | 3.241.443 | 44.350.227 | 1.307.839 |
| Costo del lavoro | [C6] | 5.877.139.431 | 40.386.709 | 5.992.141.750 | 44.045.010 |
| Ammortamenti e svalutazioni | [C7] | 480.482.332 | - | 504.354.712 | - |
| Incrementi per lavori interni | (12.220.140) | - | (3.805.665) | - | |
| Altri costi e oneri | [C8] | 459.125.763 | 14.861.209 | 254.803.828 | 6.672.306 |
| Risultato operativo e di intermediazione | 779.635.299 | 799.558.973 | |||
| Oneri finanziari | [C9] | 149.743.097 | 793.778 | 65.166.194 | 825.985 |
| di cui oneri non ricorrenti | 82.067.306 | - | - | - | |
| Proventi finanziari | [C9] | 42.999.301 | 14.006.202 | 44.594.487 | 24.399.725 |
| di cui proventi non ricorrenti | 2.570.648 | - | - | - | |
| Risultato prima delle imposte | 672.891.503 | 778.987.266 | |||
| Imposte dell'esercizio | [C10] | 55.926.464 | - | 153.645.906 | - |
| di cui oneri (proventi) non ricorrenti | (8.634.273) | - | 14.225.182 | - | |
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 616.965.039 | 625.341.360 |
| (dati in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Note | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
| Utile / (Perdita) dell'esercizio | 616.965.039 | 625.341.360 | |
| Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | |||
| Titoli disponibili per la vendita | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] | (313.350.744) | (1.637.143.892) | |
| Trasferimenti a Conto economico | (665.615.256) | (577.650.684) | |
| Copertura di flussi | |||
| Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B3] | (56.619.724) | (15.406.658) | |
| Trasferimenti a Conto economico | (4.419.347) | (21.928.766) | |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio |
283.203.836 | 612.236.179 | |
| Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | |||
| Utili/(Perdite) attuariali da TFR | [tab. B5] | (1.605.572) | (48.563.432) |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio |
445.520 | 16.332.193 | |
| Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo | (757.961.287) | (1.672.125.060) | |
| TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO | (140.996.248) | (1.046.783.700) |
| Patrimonio netto | (dati in euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserve | ||||||||
| Capitale sociale | Riserva Legale |
Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
Riserva Cash flow hedge | Riserva Avanzo di fusione | Risultati portati a nuovo |
Totale | |
| Saldo al 1° gennaio 2016 | 1.306.110.000 | 299.234.320 | 1.000.000.000 | 2.517.822.132 | 8.981.643 | - | 2.514.289.615 | 7.646.437.710 |
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | - | - | - | (1.613.166.625) | (26.727.196) | - | 593.110.121 | (1.046.783.700) |
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | (444.077.400) | (444.077.400) |
| Variazione per pagamenti basati su azioni | - | - | - | - | - | - | 260.714 | 260.714 |
| Altre operazioni con gli azionisti | - | - | - | - | - | - | 4.347.769 | 4.347.769 |
| Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 | - | - | - | - | - | - | 5.720.748 | 5.720.748 |
| Effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | (1.372.979) | (1.372.979) |
| Saldo al 31 dicembre 2016 | 1.306.110.000 | 299.234.320 | 1.000.000.000 | 904.655.507 | (17.745.553) | - | 2.667.930.819 | 6.160.185.093 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | - | 1.000.000.000 | 888.943.631 | (17.371.417) | - | 1.514.595.531 | 3.386.167.745 |
| Totale conto economico complessivo dell'esercizio | - | - | - | (713.275.172) | (43.526.063) | - | 615.804.987 (*) | (140.996.248) |
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | (509.382.900) | (509.382.900) |
| Apporto da fusione | - | - | - | - | - | 2.284.401 | - | 2.284.401 |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 1.306.110.000 | 299.234.320 | 1.000.000.000 | 191.380.335 | (61.271.616) | 2.284.401 | 2.774.352.906 | 5.512.090.346 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | - | 1.000.000.000 | 179.388.940 | (62.049.661) | - | 1.641.581.460 | 2.758.920.739 |
(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 617 milioni di euro, le perdite attuariali sul TFR di 2 milioni di euro al netto del relativo effetto fiscale di 1 milione di euro.
| (migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Note | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio | 2.715.199 | 1.519.733 | |
| Risultato prima delle imposte | 672.891 | 778.987 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | [tab. C7] | 480.483 | 504.355 |
| Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni | [tab. A4.1] | 21.821 | 33.284 |
| Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri | [tab. B4] | 736.659 | 541.169 |
| Utilizzo fondi rischi e oneri | [tab. B4] | (607.140) | (435.652) |
| Trattamento di fine rapporto pagato | [tab. B5] | (94.256) | (78.138) |
| (Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti | [tab. C3.2] | (15.476) | 840 |
| (Dividendi) | (7.748) | (7.738) | |
| Dividendi incassati | 7.748 | 7.738 | |
| (Proventi finanziari da realizzo) | [tab. C9.1] | (3.816) | - |
| (Proventi finanziari per interessi) Interessi incassati |
[tab. C9.1] | (20.338) 26.072 |
(34.523) 31.679 |
| Interessi passivi e altri oneri finanziari | [tab. C9.2] | 55.235 | 62.817 |
| Perdite contingent convertible notes | [tab. C9.2] | 82.132 | - |
| Interessi pagati | (33.708) | (36.096) | |
| Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti | [tab. C8] | 29.487 | 9.772 |
| Imposte sul reddito pagate | [tab. C10.3] | (400.524) | (189.546) |
| Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle | |||
| variazioni del capitale circolante | [a] | 929.522 | 1.188.948 |
| Variazioni del capitale circolante: | |||
| (Incremento)/Decremento Crediti commerciali | 68.571 | 52.179 | |
| (Incremento)/Decremento Altri crediti e attività | 252.794 | 54.006 | |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali | (208.179) | 111.079 | |
| Incremento/(Decremento) Altre passività | 34.427 | 68.927 | |
| Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante |
[b] | 147.613 | 286.191 |
| Incremento/(Decremento) Passività finanziarie BancoPosta | 3.324.390 | 5.195.749 | |
| Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie detenute per negoziazione | - | (89) | |
| Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS | (2.497.177) | (5.140.342) | |
| Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM | (107.948) | 370.245 | |
| (Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie BancoPosta | 314.441 | 896.512 | |
| (Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta | (701.940) | 666.503 | |
| (Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria | (1.404.203) | (1.041.371) | |
| Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività finanziarie BancoPosta |
[c] | (1.072.437) | 947.207 |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa | [d]=[a+b+c] | 4.698 | 2.422.346 |
| - di cui parti correlate | 723.071 | 3.598.562 | |
| Investimenti: | |||
| Immobili, impianti e macchinari | [tab. A1] | (208.088) | (200.278) |
| Investimenti immobiliari Attività immateriali |
[tab. A2] [tab. A3] |
(586) (192.681) |
(528) (180.782) |
| Partecipazioni | (227.780) | (38.790) | |
| Altre attività finanziarie | (2.133) | (357.261) | |
| Fusione Postecom | 5.851 | - | |
| Disinvestimenti: | |||
| Immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita | 135.315 | 2.493 | |
| Altre attività finanziarie | 309.995 | 535.559 | |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento | [e] | (180.107) | (239.587) |
| - di cui parti correlate | 183.287 | 112.483 | |
| (Incremento)/Decremento crediti finanziari | 1.031 | 2.351 | |
| Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine | 7.066 | (545.571) | |
| Dividendi pagati | [B1] | (509.383) | (444.073) |
| Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti |
[f] | (501.286) | (987.293) |
| - di cui parti correlate | (327.533) | (476.590) | |
| Flusso delle disponibilità liquide | [g]=[d+e+f] | (676.695) | 1.195.466 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | [tab. A10] | 2.038.504 | 2.715.199 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | [tab. A10] | 2.038.504 | 2.715.199 |
| Disponibilità liquide assoggettate a vincolo di impiego Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato |
- (55.506) |
(1.070.530) - |
|
| Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali | (14.782) | (12.457) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio | 1.968.216 | 1.632.212 | |
Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese.
La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati (tipicamente riscontrabili in caso di: cartolarizzazioni, gestioni patrimoniali collettive e individuali o altre gestioni separate ecc. non riconducibili all'operatività in commento) in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.
I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche77:
77 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.
Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte78 .
L'operatività del Patrimonio BancoPosta è dunque costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione. A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro79 . Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica
78 Nel dettaglio sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività di BancoPosta, come sopra individuata, facenti parte delle seguenti categorie:
Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato e indici del mercato monetario, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF rinnovata il 2 ottobre 2017 per il biennio 2017-2018. Inoltre è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF rinnovata il 16 novembre 2017 per il triennio 2017-2019, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi sono remunerati a un tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA)80 .
Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:
Le relazioni intercorrenti tra le funzioni di Poste Italiane SpA e la funzione BancoPosta sono riconducibili a tre macro aree differenziate per natura di attività svolta per il Patrimonio:
80 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro).
• Attività di staff, intese come attività trasversali di supporto al coordinamento e alla gestione del Patrimonio BancoPosta.
A loro volta, tali attività, in ottemperanza alla Circolare Banca d'Italia n. 285/201381, sono classificate dal Regolamento Generale in funzioni di controllo e funzioni operative importanti e non importanti.
I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento Generale sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre Funzioni dell'Emittente. Tali Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e divengono efficaci, come stabilito dal Regolamento Generale, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.
La valorizzazione dei Disciplinari Esecutivi, in coerenza con l'esercizio 2016, ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. I prezzi di trasferimento cosi definiti, sono rivisitati, a partire dall'esercizio 2017, con cadenza biennale.
Di seguito si riporta una tabella riassuntiva degli apporti delle Funzioni dell'Emittente al patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica delle modalità con cui sono stati determinati i prezzi di trasferimento.
| Apporti | Criteri di valorizzazione dei prezzi di riferimento |
|---|---|
| Reti commerciali e Servizio al Cliente | Quota percentuale dei ricavi conseguiti Prezzi per tipologia di contratti gestiti + ribaltamento costi esterni Penali in caso di mancato conseguimento degli standard qualitativi previsti |
| Sistemi informativi | Componente fissa: ribaltamento costi in base a driver diretti e indiretti Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance operative |
| Coordinamento e gestione investimenti | Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni |
| Immobiliare | Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione |
| Servizi postali e logistici | Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio |
| Servizio customer care | Prezzi per tipologia di contatti gestiti |
| Amministrazione, Finanza e Controllo | |
| Risorse Umane e Organizzazione | |
| Tutela Aziendale | |
| Affari Legali | Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato |
| Comunicazione esterna | Ribaltamento costi esterni ove applicabile |
| Gestione processo acquisti Controllo Interno |
|
| Compliance | |
81 Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013, parte quarta, cap. 1 – BancoPosta.

Funzioni operative importanti Funzioni di controllo

In proposito, si specifica che i Disciplinari Esecutivi definiti per il biennio 2017-2018 e relativi alle funzioni operative importanti ed alle funzioni di controllo, sono stati oggetto di comunicazione alla Banca d'Italia ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza e che è trascorso il termine di 60 giorni entro il quale l'autorità poteva avviare il procedimento amministrativo di divieto.
I conti numerari intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, su cui sono regolati tutti i rapporti tra le due entità, sono remunerati allo stesso tasso riconosciuto dal MEF sul conto operativo (cd "Buffer") commisurato al tasso EONIA.
Alla determinazione del risultato economico e del Patrimonio netto BancoPosta, e quindi del contributo del Patrimonio destinato al risultato economico ed al Patrimonio netto di Poste Italiane SpA nel suo complesso, concorrono dunque i rapporti intergestori con le altre strutture della società gemmante. I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati da tali rapporti trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA, detti rapporti, in quanto intergestori, sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.
Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta. Il Regolamento approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane SpA e successivamente modificato in data 31 luglio 2015 prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.
Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.
Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato82 .
| Riconciliazione del patrimonio netto separato | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Voce del Rendiconto separato | 130 | 160 | 200 | |
| Voce del prospetto integrativo | Riserve da valutazione |
Riserve | Utile dell'esercizio |
|
| Riserve | 1.117 | 117 | 1.000 | - |
| Riserva per il Patrimonio BancoPosta | 1.000 | - | 1.000 | - |
| Riserva fair value hedge | 179 | 179 | - | - |
| Riserva cash flow hedge | (62) | (62) | - | - |
| Risultati portati a nuovo | 1.642 | (2) | 1.059 | 585 |
| Utili | 1.644 | - | 1.059 | 585 |
| Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti | (2) | (2) | - | - |
| Totale | 2.759 | 115 | 2.059 | 585 |
Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.
Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 22583, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.
In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.
Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".
In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA nonché dell'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio, da sottoporre alla definitiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente. È stata autorizzata, inoltre, la presentazione alla Banca
82 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 130 del passivo).
83 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.
d'Italia dell'istanza autorizzativa alla rimozione del vincolo di destinazione delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il ramo d'azienda inerente monetica e i servizi di pagamento; ulteriori dettagli sull'operazione sono riportati nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie.
La movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:
tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)
| Terreni | Fabbricati strumentali |
Impianti e macchinari |
Attrezzature ind.li e comm.li |
Migliorie beni di terzi |
Altri beni |
Immobilizz. in corso e acconti |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo | 75 | 2.774 | 1.956 | 330 | 440 | 1.642 | 51 | 7.268 |
| Fondo ammortamento | - | (1.535) | (1.659) | (301) | (253) | (1.431) | - | (5.179) |
| Fondo svalutazione | - | (77) | (7) | (1) | (5) | - | - | (90) |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 75 | 1.162 | 290 | 28 | 182 | 211 | 51 | 1.999 |
| Variazioni dell'esercizio | ||||||||
| Acquisizioni | - | 30 | 60 | 9 | 33 | 51 | 26 | 209 |
| Apporto da fusione | - | - | 2 | - | - | - | - | 2 |
| Riclassifiche | - | 9 | 22 | - | 5 | 3 | (39) | - |
| Dismissioni | - | 1 | (1) | - | (1) | - | - | (1) |
| Ammortamento | - | (110) | (72) | (9) | (30) | (86) | - | (307) |
| (Svalutazioni)/Riprese di valore | - | 12 | 3 | - | (5) | - | - | 10 |
| Totale variazioni | - | (58) | 14 | - | 2 | (32) | (13) | (87) |
| Costo | 75 | 2.814 | 1.963 | 322 | 475 | 1.700 | 38 | 7.387 |
| Fondo ammortamento | - | (1.645) | (1.656) | (293) | (281) | (1.521) | - | (5.396) |
| Fondo svalutazione | - | (65) | (3) | (1) | (10) | - | - | (79) |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 75 | 1.104 | 304 | 28 | 184 | 179 | 38 | 1.912 |
Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.
La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2017 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto di libro di complessivi 55 milioni di euro.
Di seguito si commentano le principali variazioni intervenute nell'esercizio 2017.
I nuovi investimenti per 209 milioni di euro sono composti principalmente da:
• 26 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione, di cui 17 milioni di euro per lavori di restyling degli Uffici Postali e 5 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).
La voce apporto di fusione di complessivi 2 milioni di euro si riferisce all'acquisizione di impianti ed asset tecnologici già in uso rivenienti dall'operazione di fusione per incorporazione della controllata Postecom SpA.
Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 39 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano la conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.
Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale) per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso. (nota 2.5 – Uso di stime).
Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente gli alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e gli alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.
| tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 |
|||
| Costo | 142 | ||
| Fondo ammortamento | (85) | ||
| Fondo svalutazione | (1) | ||
| Saldo al 1° gennaio | 56 | ||
| Variazioni dell'esercizio | |||
| Acquisizioni | 1 | ||
| Dismissioni | (1) | ||
| Ammortamento | (4) | ||
| Riprese di valore (svalutazioni) | - | ||
| Totale variazioni | (4) | ||
| Costo | 141 | ||
| Fondo ammortamento | (88) | ||
| Fondo svalutazione | (1) | ||
| Saldo al 31 dicembre | 52 | ||
| Fair value al 31 dicembre | 102 |
Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre è rappresentato per 67 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda84 .
84 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di Livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 2.
La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane SpA mantiene sostanzialmente i rischi e benefíci legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.
| tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto ind.le e diritti di utilizz. opere d'ingegno |
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
Immobilizz. in corso e acconti |
Totale | |
| Costo | 2.309 | 2 | 82 | 2.393 |
| Ammortamenti e svalutazioni cumulate | (2.025) | (2) | - | (2.027) |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 284 | - | 82 | 366 |
| Variazioni dell'esercizio | ||||
| Acquisizioni | 95 | - | 98 | 193 |
| Apporto da fusione | 6 | - | 1 | 7 |
| Riclassifiche | 70 | - | (70) | - |
| Dismissioni | - | - | (1) | (1) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (180) | - | - | (180) |
| Totale variazioni | (9) | - | 28 | 19 |
| Costo | 2.536 | 2 | 110 | 2.648 |
| Ammortamenti e svalutazioni cumulate | (2.261) | (2) | - | (2.263) |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 275 | - | 110 | 385 |
La movimentazione delle Attività immateriali è la seguente:
Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.
Gli investimenti dell'esercizio 2017 in Attività immateriali ammontano a 193 milioni di euro e comprendono costi interni per 12 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori. Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.
L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, di 95 milioni di euro prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.
Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.
Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (44 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (30 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (18 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (12 milioni di euro).
Nel corso dell' esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 70 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.
Le voce apporto di fusione di complessivi 7 milioni di euro, si riferisce all'acquisizione di applicativi e licenze software già in uso e di applicativi non ancora inseriti nel processo produttivo, rivenienti dall'operazione di fusione per incorporazione della controllata Postecom SpA.
La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:
| tab. A4 - Partecipazioni | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al | Saldo al |
| 31.12.17 | 31.12.16 | |
| Partecipazioni in imprese controllate | 1.591 | 1.604 |
| Partecipazioni in imprese a controllo congiunto | 279 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 211 | 211 |
| Totale | 2.081 | 1.815 |
Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.
Le Partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate si sono movimentate come di seguito rappresentato:
| Tab. A4.1 - Movimentazione delle Partecipazioni nell'esercizio 2017 | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Incrementi | Decrementi | Rettifiche di valore | |||||||
| Partecipazioni | Saldo al 01.01.17 |
Sottoscr.ni /Vers. in c/cap.le |
Acquisti, fusioni |
Ricl. Attività non correnti dest. vendita e dismissione |
Vendite, liquidazioni, fusioni, scissioni |
Ricl. Attività non correnti dest. vendita e dismissione |
Rival. | (Sval.) | Saldo al 31.12.17 |
| in imprese controllate | |||||||||
| BancoPosta Fondi SpA SGR | - | - | - | 12 | - | - | - | - | 12 |
| CLP ScpA | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Consorzio PosteMotori | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| EGI SpA | 178 | - | - | - | - | - | - | (6) | 172 |
| Indabox Srl | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | 2 |
| Mistral Air Srl | - | 4 | - | - | - | - | - | (4) | - |
| PatentiViaPoste ScpA | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Poste Tributi ScpA (in liquidazione) | 2 | - | - | - | - | - | - | (2) | - |
| PosteTutela SpA | 1 | - | - | - | - | - | - | - | 1 |
| Poste Vita SpA | 1.219 | - | - | - | - | - | - | - | 1.219 |
| Postecom SpA | 13 | - | - | - | (13) | - | - | - | - |
| Postel SpA | 121 | - | 4 | - | - | - | - | - | 125 |
| PosteMobile SpA | 60 | - | - | - | - | - | - | - | 60 |
| Risparmio Holding SpA | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| SDA Express Courier SpA | 9 | - | - | - | - | - | - | (9) | - |
| Totale imprese controllate | 1.604 | 5 | 4 | 12 | (13) | - | - | (21) | 1.591 |
| in imprese a controllo congiunto | |||||||||
| FSIA Investimenti Srl | - | - | 279 | - | - | - | - | - | 279 |
| Totale imprese a controllo congiunto | - | - | 279 | - | - | - | - | - | 279 |
| in imprese collegate | |||||||||
| ItaliaCamp Srl | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Anima Holding SpA | 211 | - | - | - | - | - | - | - | 211 |
| Conio Inc. | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale imprese collegate | 211 | - | - | - | - | - | - | - | 211 |
| Totale | 1.815 | 5 | 283 | 12 | (13) | - | - | (21) | 2.081 |
Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2017 sono le seguenti:
85 A seguito dell'operazione, Poste Italiane detiene indirettamente una partecipazione pari al 14,85% del capitale sociale della SIA SpA.
• Versamento a fondo perduto a favore di Risparmio Holding SpA di complessivi 4,2 milioni di euro per far fronte agli impegni assunti dalla società nell'esercizio 2016, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 13 gennaio 2017 della partecipata, anche mediante utilizzo di quanto accantonato nell'esercizio 2016 negli Altri fondi per rischi ed oneri (3,9 milioni di euro).
Infine, in data 6 marzo 2018, si sono compiutamente definiti gli accordi contrattuali tra Poste Italiane SpA, Anima Holding SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA, finalizzati al rafforzamento della partnership nel settore del risparmio gestito secondo i termini e condizioni annunciati in data 21 dicembre 2017. Per effetto di tali accordi, come meglio descritto nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie, Poste Italiane SpA manterrà il 100% della partecipazione nella controllata BancoPosta Fondi SpA SGR il cui valore contabile, alla data di predisposizione del presente bilancio, è stato pertanto riclassificato dalla voce Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione (nota A11).
Le operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2017 e nei primi mesi dell'esercizio 2018, sono descritte nelle note 3.1 – Principali operazioni societarie e 10 – Eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio.
Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti86, il valore delle seguenti partecipazioni è stato complessivamente ridotto di 21 milioni di euro (tab. C8). In particolare:
Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2018 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.
86 Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2017, si rinvia alla nota 2.5 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.
L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate al 31 dicembre 2017 è il seguente:
| tab. A4.2 - Elenco delle Partecipazioni | |||
|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | ----------------------------------------- |
| tab. A4.2 - Elenco delle Partecipazioni | (migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Quota % | Capitale Sociale (1) |
Utile/(Perdita) dell'esercizio |
Patr. netto contabile |
Patr. netto pro quota |
Valore contabile al 31.12.17 |
Diff. tra Patr. netto e valore contabile |
| in imprese controllate | |||||||
| BancoPosta Fondi SpA SGR | 100,00 | 12.000 | 29.134 | 53.886 | 53.886 | 12.000 | 41.886 |
| CLP ScpA | 51,00 | 516 | - | 516 | 263 | 263 | - |
| Consorzio PosteMotori | 58,12 | 120 | 171 | 291 | 169 | 70 | 99 |
| Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA(2) | 51,00 | 120 | - | 120 | 61 | 61 | - |
| EGI SpA | 55,00 | 103.200 | 1.843 | 237.263 | 130.495 | 171.721 | (41.226) |
| Indabox Srl(2) | 100,00 | 50 | (289) | 604 | 604 | 1.550 | (946) |
| Mistral Air Srl | 100,00 | 1.000 | (7.611) | (1.895) | (1.895) | - | (1.895) |
| PatentiViaPoste ScpA(2) | 69,65 | 120 | (2) | 125 | 87 | 84 | 3 |
| (2) Poste Tributi ScpA(in liquidazione ) |
80,00 | 2.583 | (1.053) | (1.590) | (1.272) | - | (1.272) |
| PosteTutela SpA | 100,00 | 153 | 298 | 13.441 | 13.441 | 818 | 12.623 |
| Poste Vita SpA(2) | 100,00 | 1.216.608 | 510.172 | 3.323.728 | 3.323.728 | 1.218.481 | 2.105.247 |
| Postel SpA | 100,00 | 20.400 | 118 | 101.459 | 101.459 | 125.511 | (24.052) |
| PosteMobile SpA | 100,00 | 32.561 | 18.659 | 57.905 | 57.905 | 60.580 | (2.675) |
| Risparmio Holding SpA(2) | 80,00 | 50 | 737 | 1.091 | 873 | 323 | 550 |
| SDA Express Courier SpA | 100,00 | 10.000 | (31.990) | (22.876) | (22.876) | - | (22.876) |
| in imprese a controllo congiunto | |||||||
| FSIA Investimenti Srl(4) | 30,00 | 20 | 24.816 | 951.930 | 285.579 | 278.870 | 6.709 |
| in imprese collegate | |||||||
| ItaliaCamp Srl(3) | 20,00 | 10 | 161 | 271 | 54 | 2 | 52 |
| Anima Holding SpA(5) | 10,04 | 5.926 | 78.347 | 839.693 | 84.305 | 210.468 | (126.163) |
| Conio Inc.(2)(6) | 20,00 | 22 | (38) | (51) | (10) | 22 | (32) |
(1) In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione delle società Anima Holding SpA e FSIA Investimenti Srl con sede sociale a Milano e della società Conio Inc. con sede sociale in California (USA).
(2) Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani e per la società Conio Inc. in conformità agli U.S. GAAP.
(3) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31 dicembre 2016.
(4) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CdA della società al 30 settembre 2017, comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede Purchase Price Allocation.
(5) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30 settembre 2017.
(6) Partecipazione acquisita a seguito della fusione per incorporazione della società Postecom SpA.
| tab. A5 - Attività finanziarie BancoPosta (milioni di euro) |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||||||
| Descrizione | Note | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | |||
| Finanziamenti e crediti | 8 | 7.593 | 7.601 | 8 | 7.907 | 7.915 | ||||
| Investimenti posseduti sino a scadenza | 11.667 | 1.245 | 12.912 | 11.213 | 1.470 | 12.683 | ||||
| Titoli a reddito fisso | [tab. A5.2] | 11.667 | 1.245 | 12.912 | 11.213 | 1.470 | 12.683 | |||
| Invest.disponibili per la vendita | 37.319 | 1.821 | 39.140 | 35.893 | 1.370 | 37.263 | ||||
| Titoli a reddito fisso | [tab. A5.2] | 37.278 | 1.821 | 39.099 | 35.789 | 1.370 | 37.159 | |||
| Azioni | 41 | - | 41 | 104 | - | 104 | ||||
| Strumenti finanziari derivati | 394 | 1 | 395 | 185 | 6 | 191 | ||||
| Cash flow hedging | 30 | 1 | 31 | 33 | 6 | 39 | ||||
| Fair value hedging | 364 | - | 364 | 152 | - | 152 | ||||
| Totale | 49.388 | 10.660 | 60.048 | 47.299 | 10.753 | 58.052 |
Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 144/2001 che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato e in particolare la gestione della liquidità derivante dalla raccolta effettuata, in nome proprio ma con vincoli riguardanti l'impiego, in conformità alla normativa applicabile, e la gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi (nota 5.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).
| tab. A5.1 - Finanziamenti e Crediti | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |||
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |||
| Crediti | 8 | 7.593 | 7.601 | 8 | 7.907 | 7.915 | |||
| Depositi presso il M EF |
- | 6.011 | 6.011 | - | 6.189 | 6.189 | |||
| Altri crediti finanziari | 8 | 1.582 | 1.590 | 8 | 1.718 | 1.726 | |||
| Totale | 8 | 7.593 | 7.601 | 8 | 7.907 | 7.915 |
La voce Crediti include:
87 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.
Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana, e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 48.430 milioni di euro.
| tab. A5.2 - Movimentazione degli Investimenti in titoli | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| HTM | AFS | FV vs CE | TOTALE | ||||||
| Titoli | Valore Nominale |
Valore di bilancio |
Valore Nominale |
Valore di bilancio |
Valore Nominale |
Valore di bilancio |
Valore Nominale |
Valore di bilancio |
|
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 12.392 | 12.683 | 32.178 37.159 - - |
44.570 | 49.842 | ||||
| Acquisti | 1.600 | 1.582 | 8.640 | 8.997 | - - |
10.240 | 10.579 | ||
| Rimborsi | (1.300) | (1.300) | (990) | (1.020) | - - |
(2.290) | (2.320) | ||
| Trasf.ti riserve di PN | - | - | - | (590) | - - |
- | (590) | ||
| Var. costo ammortizzato | - | (9) | - | (77) | - - |
- | (86) | ||
| Variazioni fair value a PN | - | - | - | (323) | - - |
- | (323) | ||
| Variazioni fair value a CE | - | - | - | (496) | - - |
- | (496) | ||
| Var.ni per op. di CFH (*) | - | (22) | - | - | - - |
- | (22) | ||
| Effetti delle vendite a CE | - | - | - | 506 | - - |
- | 506 | ||
| Ratei esercizio corrente | - | 152 | - | 331 | - - |
- | 483 | ||
| Vendite ed estinzione ratei | - | (174) | (4.090) | (5.388) | - - |
(4.090) | (5.562) | ||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 12.692 | 12.912 | 35.738 | 39.099 | - | - | 48.430 | 52.011 |
(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.
Al 31 dicembre 2017, il fair value88 del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza è di 14.384 milioni di euro (di cui 152 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione).
I titoli disponibili per la vendita sono iscritti al fair value di 39.099 milioni di euro (di cui 331 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione). L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 819 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 323 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo negativo di 496 milioni di euro relativo alla parte coperta.
Nel portafoglio degli strumenti disponibili per la vendita sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 2.500 milioni di euro (di cui 1.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2017) emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2017 fair value complessivo di 2.485 milioni di euro).
I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 11 – Ulteriori Informazioni.
Sono rappresentati:
• per 37 milioni di euro, dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,89389 azioni ordinarie ogni azione di Classe C e opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
88 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.
89 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.
• per 4 milioni di euro, dal fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.
L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 11 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto (nota B3).
Infine, nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2017, Poste Italiane SpA ha alienato in più soluzioni, e previa conversione in azioni di Classe A, le 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated di sua proprietà. L'operazione in oggetto ha generato una plusvalenza di complessivi 91 milioni di euro, rilevata come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritta nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria.
La movimentazione degli Strumenti finanziari derivati nell'esercizio è stata la seguente:
| tab. A5.3 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati | (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cash flow hedging | Fair value hedging | FV vs CE | ||||||||||||
| Acquisti a termine | Vendite a termine | Asset swap | Asset swap | Acquisti a termine Vendite a termine |
Totale | |||||||||
| nozionale fair value | nozionale fair value | nozionale fair value | nozionale | fair value | nozionale fair value | nozionale fair value | nozionale | fair value | ||||||
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 400 | 3 | - | - | 1.390 | (65) | 16.150 | (2.052) | - | - | - | - | 17.940 | (2.114) |
| Incrementi/(decrementi) (*) | - (25) |
1.408 | (23) | 50 | (9) | 5.205 | 446 | - - |
92 | - | 6.755 | 389 | ||
| Proventi/(Oneri) a CE (**) | - - |
- | - | - | - | - | 2 | - - |
- - |
- | 2 | |||
| Operazioni completate (***) | (400) | 22 | - | - | (330) | 15 | (1.600) | 444 | - - |
(92) | - | (2.422) | 481 | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | - | - | 1.408 | (23) | 1.110 | (59) | 19.755 | (1.160) | - | - | - | - | 22.273 | (1.242) |
| Di cui: | ||||||||||||||
| Strumenti derivati attivi | - - |
- | - | 175 | 31 | 9.370 | 364 | - - |
- - |
9.545 | 395 | |||
| Strumenti derivati passivi | - - |
1.408 | (23) | 935 | (90) | 10.385 | (1.524) | - - |
- - |
12.728 | (1.637) |
(*) Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.
(**) I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.
(***) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.
Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio in commento una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 57 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.
Gli strumenti di fair value hedging hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione positiva netta efficace del fair value di 446 milioni di euro, i titoli coperti (tab. A5.2) hanno subito una variazione negativa netta di fair value di 496 milioni di euro, essendo la differenza di 50 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati.
Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato le seguenti operazioni:
Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie BancoPosta iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:
| tab. A5.4 - Gerarchia del fair value | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.2016 | |||||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | |
| Investimenti disponibili per la vendita | 36.244 | 2.859 | 37 | 39.140 | 35.280 | 1.956 | 27 | 37.263 |
| Titoli a reddito fisso | 36.244 | 2.855 | - | 39.099 | 35.280 | 1.879 | - | 37.159 |
| Azioni | - | 4 | 37 | 41 | - | 77 | 27 | 104 |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari derivati | - | 395 | - | 395 | - | 191 | - | 191 |
| Totale Attività al fair value | 36.244 | 3.254 | 37 | 39.535 | 35.280 | 2.147 | 27 | 37.454 |
Nel corso dell'esercizio 2017 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.
Le variazioni intercorse nel Livello 3 si riferiscono principalmente alle variazioni di fair value delle azioni privilegiate Visa Incorporated.
| tab. A6 - Attività finanziarie | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | ||
| Finanziamenti e crediti | 284 | 358 | 642 | 539 | 231 | 770 | ||
| Finanziamenti | 250 | 117 | 367 | 532 | 180 | 712 | ||
| Crediti | 34 | 241 | 275 | 7 | 51 | 58 | ||
| Invest.disponibili per la vendita | 551 | 5 | 556 | 562 | 12 | 574 | ||
| Azioni | 5 | - | 5 | 5 | - | 5 | ||
| Titoli a reddito fisso | 546 | 5 | 551 | 557 | 5 | 562 | ||
| Altri investimenti | - | - | - | - | 7 | 7 | ||
| Totale | 835 | 363 | 1.198 | 1.101 | 243 | 1.344 |
La quota non corrente è relativa ad un prestito subordinato irredimibile concesso alla controllata Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo.
La quota corrente si riferisce a conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati a normali condizioni di mercato.
Di seguito il dettaglio:
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Finanzia menti |
c/c di corrisponden za |
Totale | Finanzia menti |
c/c di corrisponden za |
Totale | |
| Controllate dirette | |||||||
| Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA | - | - | - | 50 | - | 50 | |
| Mistral Air Srl | - | 13 | 13 | - | 10 | 10 | |
| PatentiViaPoste ScpA | - | - | - | - | 1 | 1 | |
| Poste Tributi ScpA | - | 2 | 2 | - | 6 | 6 | |
| Postel SpA | - | 8 | 8 | - | 18 | 18 | |
| SDA Express Courier SpA | - | 93 | 93 | - | 94 | 94 | |
| - | 116 | 116 | 50 | 129 | 179 | ||
| Ratei su finanziamenti non correnti | 1 | - | 1 | 1 | - | 1 | |
| Totale | 1 | 116 | 117 | 51 | 129 | 180 |
| tab. A6.2 - Crediti | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |
| Vs. Controllante per rimborso mutui iscritti nel passivo | - | - | - | - | 1 | 1 | |
| Depositi in garanzia | - | 4 0 |
4 0 |
- | 5 0 |
5 0 |
|
| Vs. acquirenti alloggi di servizio | 5 | 2 | 7 | 7 | - | 7 | |
| Vs. Altri | 2 9 |
199 | 228 | - | - | - | |
| Totale | 34 | 241 | 275 | 7 | 51 | 58 |
I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (nota D2).
I crediti verso Altri sono relativi al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA avvenuta in data 7 agosto 2017 (nota A11).
| tab. A6.3 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Azioni | Titoli a reddito fisso | Altri investimenti | Totale | |||
| Valore di bilancio |
Valore nominale |
Valore di bilancio |
Valore nominale |
Valore di bilancio |
Valore di bilancio |
|
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 5 | 500 | 562 | 5 | 7 | 574 |
| Acquisti | - | - | - | - | - | - |
| Rimborsi | - | - | - | - | - | - |
| Trasf.ti riserve di PN | - | - | - | - | (4) | (4) |
| Var. costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - |
| Var. fair value a PN | - | - | (1) | - | - | (1) |
| Var. fair value a CE | - | - | (10) | - | - | (10) |
| Effetti delle vendite a CE | - | - | - | - | 4 | 4 |
| Svalutazione | - | - | - | - | - | - |
| Ratei esercizio corrente | - | - | 5 | - | - | 5 |
| Vendite ed estinzione ratei | - | - | (5) | (5) | (7) | (12) |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 5 | 500 | 551 | - | - | 556 |
La voce Azioni, invariata rispetto al precedente esercizio, include la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014, e il costo storico di 4,5 milioni di euro della partecipazione del 15% nella Innovazione e Progetti ScpA in liquidazione.
La voce Titoli a reddito fisso è interamente rappresentata da titoli BTP. Di questi, 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.
La voce Altri investimenti accoglie strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes90 detenute da Poste Italiane SpA il cui valore, al 31 dicembre 2017, è pari a zero. Come meglio descritto nella nota 3.2 – Altri eventi di rilievo, nell'esercizio in commento è stata rilevata una perdita di natura non ricorrente pari al valore complessivo delle Notes, di 82 milioni di euro comprensivo degli interessi rilevati al 31 dicembre 2016, iscritta negli oneri finanziari.
Nel corso dell'esercizio in commento, Poste Italiane SpA ha effettuato la vendita di fondi comuni di investimento di tipo azionario di sua proprietà. Tale operazione ha generato una plusvalenza di 4 milioni di euro rilevata nella voce Proventi finanziari.
| tab. A6.4 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati | Cash Flow hedging |
Fair value hedging |
Fair value vs. conto economico |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio 2017 | (7) | (44) | - | (51) |
| Operazioni completate(*) | 2 | 10 | - | 12 |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | (5) | (34) | - | (39) |
| di cui: | ||||
| Strumenti derivati attivi | - | - | - | - |
| Strumenti derivati passivi | (5) | (34) | - | (39) |
(*) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.
Al 31 dicembre 2017 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:
90 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. Il prestito, convertibile, al verificarsi di determinate condizioni negative, in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes, ha maturato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2016 un interesse contrattuale del 7% nominale annuo.
Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Investimenti disponibili per la vendita | 551 | - | 5 | 556 | 569 | - | 5 | 574 |
| Titoli a reddito fisso | 551 | - | - | 551 | 562 | - | - | 562 |
| Azioni | - | - | 5 | 5 | - | - | 5 | 5 |
| Altri investimenti | - | - | - | - | 7 | - | - | 7 |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Attività al fair value | 551 | - | 5 | 556 | 569 | - | 5 | 574 |
Nel corso dell'esercizio 2017 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.
| tab. A7 - Crediti commerciali (milioni di euro) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Crediti vs. clienti | 5 | 1.560 | 1.565 | 4 | 1.569 | 1.573 |
| Crediti vs. imprese controllate e a controllo congiunto | - | 288 | 288 | - | 290 | 290 |
| Crediti vs. Controllante | - | 166 | 166 | - | 236 | 236 |
| Totale | 5 | 2.014 | 2.019 | 4 | 2.095 | 2.099 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | 789 | 789 | - | 743 | 743 |
| tab. A7.1 - Crediti verso clienti | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Ministeri ed Enti Pubblici | - | 642 | 642 | - | 619 | 619 |
| Cassa Depositi e Prestiti | - | 374 | 374 | - | 364 | 364 |
| Corrispondenti esteri | - | 229 | 229 | - | 285 | 285 |
| Crediti per servizi SMA | 20 | 140 | 160 | 24 | 133 | 157 |
| Crediti per conti con saldo debitore | - | 148 | 148 | - | 142 | 142 |
| Crediti per altri servizi BancoPosta | - | 87 | 87 | - | 113 | 113 |
| Crediti verso altri clienti | - | 411 | 411 | - | 321 | 321 |
| Fondo svalutazione crediti vs. clienti | (15) | (471) | (486) | (20) | (408) | (428) |
| Totale | 5 | 1.560 | 1.565 | 4 | 1.569 | 1.573 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | 536 | 536 | - | 545 | 545 |
I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
• Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 253 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2017.
I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) si riferiscono per 74 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano il servizio per conto proprio e per 86 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti degli operatori che svolgono il servizio per conto di terzi principalmente di posta massiva. L'incasso di questi ultimi viene delegato agli intermediari autorizzati allo svolgimento del servizio. Una quota di 20 milioni di euro è classificata nelle Attività non correnti.
I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta e comprendono rapporti pregressi, in gran parte oggetto di svalutazione, per i quali sono in corso attività di recupero.
I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: per 82 milioni di euro crediti per servizi di spedizione pacchi, per 45 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Time, per 26 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Target, per 20 milioni di euro crediti relativi al servizio di Notifica Atti Giudiziari, per 14 milioni di euro crediti riferiti al servizio Advice and Billing Mail e per 14 milioni di euro crediti per servizi telegrafici.
La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti è la seguente:
91 Vedi infra, Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato, riepilogo voce (vi), in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (77 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi residuali di 2 milioni di euro.
| Saldo al 01.01.17 |
Apporto da fusione |
Acc.ti netti |
Ricavi sospesi |
Utilizzi | Saldo al 31.12.17 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Amm.ni postali estere | 5 | - | 2 | - | - | 7 |
| Amm.ni pubbliche | 129 | - | - | 11 | - | 140 |
| Privati | 261 | 15 | 20 | - | (1) | 295 |
| 395 | 15 | 22 | 11 | (1) | 442 | |
| Per interessi per ritardati pagamenti | 33 | - | 14 | - | (3) | 44 |
| Totale | 428 | 15 | 36 | 11 | (4) | 486 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 141 | - | 9 | - | - | 150 |
Il fondo svalutazione crediti verso la Pubblica Amministrazione si riferisce a partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici.
Il fondo svalutazione crediti verso clienti privati comprende quanto stanziato nell'ambito dell'operatività BancoPosta a presidio del rischio di mancato recupero di numerose partite individualmente non significative vantate nei confronti di correntisti con saldo debitore.
| tab. A7.3 - Crediti verso imprese controllate e a controllo congiunto | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Denominazione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
| Controllate dirette | ||
| Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA | - | 1 |
| BancoPosta Fondi SpA SGR | 22 | 16 |
| CLP ScpA | 14 | 15 |
| Consorzio PosteMotori | 6 | 6 |
| EGI SpA | 1 | 1 |
| Mistral Air Srl | 2 | 2 |
| PatentiViaPoste ScpA | 6 | 5 |
| Poste Tributi ScpA | 5 | 6 |
| Poste Vita SpA | 139 | 130 |
| Postecom SpA | - | 10 |
| Postel SpA | 41 | 52 |
| PosteMobile SpA | 18 | 22 |
| SDA Express Courier SpA | 28 | 17 |
| Controllate indirette | ||
| Poste Assicura SpA | 6 | 7 |
| Totale | 288 | 290 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 172 | 162 |
Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:
Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:
| tab. A7.4 - Crediti verso Controllante | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
||
| Servizio Universale | 31 | 139 | ||
| Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. | 83 | 83 | ||
| Remunerazione raccolta su c/c | 25 | 8 | ||
| Servizi delegati | 56 | 28 | ||
| Distribuzione Euroconvertitori | - | 6 | ||
| Altri | 2 | 3 | ||
| F.do sval.cred. vs. Controllante | (31) | (31) | ||
| Totale | 166 | 236 | ||
| di cui Patrimonio BancoPosta | 81 | 36 |
Nel dettaglio:
• I crediti per compensi del Servizio Universale sono cosi composti:
| tab. A7.4.1 - Crediti per Servizio Universale | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
| Residuo esercizio 2015 | - | 67 |
| Residuo esercizio 2014 | - | 41 |
| Residuo esercizio 2012 | 23 | 23 |
| Residuo esercizio 2005 | 8 | 8 |
| Totale | 31 | 139 |
Nel corso dell'esercizio 2017 sono stati incassati 370 milioni di euro, di cui 262 milioni di euro relativi a compensi 2017 e 108 milioni di euro relativi a residui compensi degli esercizi 2015 e 2014.
Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.
Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.
Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Società che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. All'esito della consultazione pubblica, avviata dall'AGCom nel corso dell'esercizio 2016, l'Autorità ha pubblicato la delibera n. 298/17/CONS, nella quale ha quantificato l'onere del servizio postale universale per gli esercizi 2013 e 2014 rispettivamente in 393 milioni di euro e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza. L'Autorità ha infine stabilito che per gli esercizi oggetto di analisi non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del servizio universale. Avverso la delibera AGCom, in data 6 novembre 2017, la Società ha presentato ricorso al TAR.
In data 27 ottobre 2017 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto sostenuto dalla Società per gli esercizi 2015 e 2016.
La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllante è la seguente:
| tab. A7.5 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllante | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 01.01.17 |
Acc.ti netti |
Ricavi sospesi |
Utilizzi | Saldo al 31.12.17 |
||
| Fondo svalutazione crediti | 31 | - | - | - | 31 | |
| Totale | 31 | - | - | - | 31 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | - | - | - | - |
Tale fondo, che non si è movimentato nell'esercizio in commento, riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.
| tab. A8 - Altri crediti e attività | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
| Descrizione | Note | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Crediti per sostituto di imposta | 1.040 | 536 | 1.576 | 861 | 527 | 1.388 | |
| Crediti per accordi CTD | 101 | 87 | 188 | 121 | 89 | 210 | |
| Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) | - | 98 | 98 | - | 88 | 88 | |
| Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari | - | 75 | 75 | - | 71 | 71 | |
| Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività | - | 6 | 6 | - | 6 | 6 | |
| Crediti tributari | - | - | - | - | - | - | |
| Crediti verso imprese controllate | - | 4 | 4 | - | 60 | 60 | |
| Crediti diversi | 7 | 106 | 113 | 8 | 103 | 111 | |
| Fondo svalutazione crediti verso altri | - | (67) | (67) | - | (59) | (59) | |
| Altri crediti e attività | 1.148 | 845 | 1.993 | 990 | 885 | 1.875 | |
| Credito vs MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 | - | - | - | - | 6 | 6 | |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | [C10] | - | 46 | 46 | - | 46 | 46 |
| Credito per interessi attivi su rimborso IRAP | [C10] | - | 3 | 3 | - | - | - |
| Totale | 1.148 | 894 | 2.042 | 990 | 937 | 1.927 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.040 | 607 | 1.647 | 861 | 601 | 1.462 |
In particolare:
• I crediti per sostituto di imposta, relativi al Patrimonio BancoPosta, si riferiscono principalmente:
| tab A8.1 - Crediti per accordi CTD (milioni di euro) |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Valore nominale |
Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Valore nominale |
| Crediti | ||||||||
| vs. personale per accordo 2006 | 3 | 1 | 4 | 4 | 4 | 2 | 6 | 6 |
| vs. personale per accordo 2008 | 29 | 13 | 42 | 45 | 38 | 13 | 51 | 56 |
| vs. personale per accordo 2010 | 32 | 7 | 39 | 48 | 35 | 7 | 42 | 54 |
| vs. personale per accordo 2012 | 25 | 7 | 32 | 40 | 30 | 7 | 37 | 46 |
| vs. personale per accordo 2013 | 3 | 1 | 4 | 5 | 4 | 1 | 5 | 6 |
| vs. personale per accordo 2015 | 4 | 1 | 5 | 5 | 5 | 1 | 6 | 7 |
| vs. INPS (ex IPOST) | - | 42 | 42 | 42 | - | 42 | 42 | 42 |
| vs. INPS | 5 | 10 | 15 | 16 | 5 | 11 | 16 | 18 |
| vs. fondi pensione | - | 5 | 5 | 5 | - | 5 | 5 | 5 |
| Totale | 101 | 87 | 188 | 121 | 89 | 210 |
• I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 62 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte alla Società nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
92 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).
| tab. A8.2 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro) |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 01.01.17 |
Acc.ti netti | Utilizzi | Saldo al 31.12.17 |
||
| Amm.ni pubbliche per servizi diversi | 12 | 1 | - | 13 | |
| Crediti per accordi CTD | 7 | 2 | - | 9 | |
| Altri crediti | 40 | 5 | - | 45 | |
| Totale | 59 | 8 | - | 67 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 22 | 5 | - | 27 |
Il dettaglio è il seguente:
| tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al | Saldo al |
| Denaro e valori in cassa | 31.12.17 2.799 |
31.12.16 2.269 |
| Depositi bancari | 397 | 225 |
| Totale | 3.196 | 2.494 |
Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sul libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (813 milioni di euro) e presso le Società di service (1.986 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 396 milioni di euro.
Il dettaglio è il seguente:
| tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
|
| Depositi presso il MEF | 379 | 1.310 | |
| Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato | 1.648 | 1.395 | |
| Denaro e valori in cassa | 12 | 10 | |
| Totale | 2.039 | 2.715 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 391 | 1.321 |
I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono un ammontare non disponibile di 55 milioni di euro depositato dal MEF su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato nel mese di dicembre 2017 in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie elettorali concesse dalla Società. Inoltre, i Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 15 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.
L'azzeramento della voce in commento (384 milioni di euro al 31 dicembre 2016) è attribuibile:
93 Il corrispettivo dell'operazione di 390 milioni di euro, è stato rettificato di circa 3 milioni di euro per tener conto di taluni aggiustamenti previsti al verificarsi di determinate condizioni contrattualmente definite.
Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.
Al 31 dicembre 2017, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Società non possiede azioni proprie.
Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2017, in data 21 giugno 2017 la Società ha distribuito dividendi per 509 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,39).
| tab. B2 - Riserve | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva legale |
Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
Riserva cash flow hedge |
Riserva Avanzo da Fusione |
Totale | |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 299 | 1.000 | 905 | (18) | - | 2.186 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | 1.000 | 889 | (17) | - | 1.872 |
| Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio | - | - | (313) | (57) | - | (370) |
| Effetto fiscale sulla variazione di fair value | - | - | 92 | 16 | - | 108 |
| Trasferimenti a Conto economico | - | - | (666) | (4) | - | (670) |
| Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico | - | - | 173 | 2 | - | 175 |
| Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto | - | - | (714) | (43) | - | (757) |
| Apporto da fusione | - | - | - | - | 2 | 2 |
| Destinazione utile 2016 | - | - | - | - | - | - |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 299 | 1.000 | 191 | (61) | 2 | 1.431 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | 1.000 | 179 | (62) | - | 1.117 |
Il dettaglio è il seguente:
Con riferimento alla Riserva del Patrimonio BancoPosta, si rimanda alla nota 5.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta.
Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2017 di 617 milioni di euro.
| 31.12.2017 | Possibilità di utilizzazione |
|
|---|---|---|
| Capitale sociale | 1.306 | |
| Riserve di utili: | ||
| riserva legale | 261 | B |
| riserva legale | 38 | A B D |
| - riserva legale | 299 | |
| - riserva per il Patrimonio BancoPosta | 1.000 | - - |
| - riserva fair value | 191 - - |
|
| - riserva cash flow hedge | (61) - - |
|
| - riserva avanzo da fusione | 2 A B D |
|
| risultati portati a nuovo | 106 | - - |
| risultati portati a nuovo | 1.059 | C |
| risultati portati a nuovo | 1.747 | A B D |
| utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale | (137) | - - |
| - risultati portati a nuovo | 2.775 | |
| Totale | 5.512 | |
| di cui quota distribuibile | 1.787 | |
| A: aumento di capitale |
B: per copertura perdite
C: per copertura perdite BancoPosta
D: per distribuzione ai soci
La movimentazione è la seguente:
| tab. B4 - Movimentazione fondi per rischi e oneri | (milioni di euro) |
|---|---|
| --------------------------------------------------- | ------------------- |
| Descrizione | Saldo al 01.01.17 |
Accant.ti | Oneri finanziari |
Assorbim. a Conto economico |
Utilizzi | Saldo al 31.12.17 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo rischi operativi | 354 | 178 | - | (8) | (95) | 429 |
| Fondo vertenze con terzi | 309 | 90 | - | (40) | (18) | 341 |
| Fondo vertenze con il personale (1) | 118 | 13 | - | (33) | (23) | 75 |
| Fondo oneri del personale | 194 | 85 | - | (28) | (119) | 132 |
| Fondo di incentivazione agli esodi | 342 | 440 | - | - | (342) | 440 |
| Fondo buoni postali prescritti | 14 | - | 1 | - | - | 15 |
| Fondo oneri fiscali | 4 | - | - | - | (1) | 3 |
| Altri fondi per rischi e oneri | 73 | 39 | - | - | (9) | 103 |
| Totale | 1.408 | 845 | 1 | (109) | (607) | 1.538 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 462 | 208 | 1 | (19) | (108) | 544 |
| Analisi complessiva fondi per rischi e oneri: | ||||||
| - quota non corrente | 590 | 668 | ||||
| - quota corrente | 818 | 870 | ||||
| 1.408 | 1.538 |
(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 25 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 5 milioni di euro.
Nel dettaglio:
94 L'iniziativa è descritta nell'Analisi e presidio dei rischi – Rischio reputazionale.
milioni di euro si riferiscono principalmente al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo di decrementa principalmente per il venir meno di passività identificate in passato per 40 milioni di euro e per passività definite per 18 milioni di euro.
La movimentazione del TFR è la seguente:
95 Il fondo Buoni Postali Prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito della decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione. Al 31 dicembre 2017, il fondo è rappresentato dal valore attuale di passività complessive del valore nominale di 21 milioni di euro di cui si è stimata la progressiva estinzione entro l'esercizio 2043.
tab. B5 - Movimentazione TFR (milioni di euro)
| Esercizio 2017 | ||
|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio | 1.315 | |
| componente finanziaria | 20 | |
| effetto (utili)/perdite attuariali | 2 | |
| Quota di competenza dell'esercizio: | 22 | |
| Utilizzi dell'esercizio(1) | (93) | |
| Saldo al 31 dicembre | 1.244 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 17 |
(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto Finanziario, nell'esercizio 2017 gli utilizzi del TFR, al netto dell'apporto derivante dall'operazione di fusione per incorporazione della controllata Postecom SpA, ammontano a 94 milioni di euro.
La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono rappresentati da erogazioni eseguite per 91 milioni di euro, dal prelievo dell'imposta sostitutiva per 4 milioni di euro e da trasferimenti da alcune società del Gruppo per 2 milioni di euro.
Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:
| 31.12.2017 | 30.06.2017 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,25% | 1,67% | 1,31% | |
| Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% | 1,50% | |
| Tasso annuo incremento TFR | 2,625% | 2,625% | 2,625% |
| 31.12.2017 |
|---|
| RG48 differenziata per sesso |
| INPS 1998 differenziata per sesso |
| Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio. |
| All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un |
| tasso annuo dello 0.14% |
| 1.25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni |
| In accordo alle regole INPS |
Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:
| Totale | 2 | 49 | ||
|---|---|---|---|---|
| Altre variazioni legate all'esperienza | (5) | (16) | ||
| Variazione ipotesi finanziarie | 7 | 65 | ||
| Variazione ipotesi demografiche | - | - | ||
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||
| tab. B5.3 - (Utili)/perdite attuariali | (milioni di euro) |
Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:
| tab. B5.4 - Analisi di sensitività | (milioni di euro) |
|---|---|
| ------------------------------------ | ------------------- |
| TFR al 31.12.2017 | TFR al 31.12.2016 | |
|---|---|---|
| Tasso di inflazione +0,25% | 1.263 | 1.336 |
| Tasso di inflazione -0,25% | 1.226 | 1.295 |
| Tasso di attualizzazione +0,25% | 1.215 | 1.283 |
| Tasso di attualizzazione -0,25% | 1.275 | 1.349 |
| Tasso di turnover +0,25% | 1.243 | 1.313 |
| Tasso di turnover -0,25% | 1.245 | 1.317 |
| 31.12.2017 | |
|---|---|
| Service Cost previsto | - |
| Duration media del Piano a benefici definiti | 9,60 |
| Turnover medio dei dipendenti | 0,14% |
| tab. B6 - Passività finanziarie BancoPosta (milioni di euro) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti per conti correnti postali | - | 47.252 | 47.252 | - | 45.416 | 45.416 |
| Finanziamenti | 2.400 | 2.442 | 4.842 | 4.151 | 1.230 | 5.381 |
| Debiti vs. istituzioni finanziarie | 2.400 | 2.442 | 4.842 | 4.151 | 1.230 | 5.381 |
| MEF conto Tesoreria dello Stato | - | 3.483 | 3.483 | - | 2.429 | 2.429 |
| Strumenti finanziari derivati(1) | 1.610 | 28 | 1.638 | 2.259 | 46 | 2.305 |
| Cash flow hedging | 96 | 17 | 113 | 80 | 21 | 101 |
| Fair value hedging | 1.514 | 11 | 1.525 | 2.179 | 25 | 2.204 |
| Altre passività finanziarie | - | 4.638 | 4.638 | - | 3.662 | 3.662 |
| Totale | 4.010 | 57.843 | 61.853 | 6.410 | 52.783 | 59.193 |
(1) Ai fini della gerarchia del fair value , che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore dei derivati è di Livello 2.
Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2017 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2018. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 677 milioni di euro, di cui 539 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA.
Al 31 dicembre 2017, sono in essere debiti per 4.842 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 4.407 milioni di euro. Tali debiti sono così composti:
• 3.903 milioni di euro si riferiscono a Long Term RePo stipulati con primari operatori finanziari le cui risorse sono state interamente investite in titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
• 939 milioni di euro si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento del BancoPosta mediante contratti di pronti contro termine con primari operatori finanziari finalizzati alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.
Il fair value96 dei debiti in commento al 31 dicembre 2017 ammonta a 4.853 milioni di euro.
| tab. B6.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni | - | 3.375 | 3.375 | - | 2.239 | 2.239 |
| Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale | - | (84) | (84) | - | (4) | (4) |
| Debiti per responsabilità connesse a rapine | - | 157 | 157 | - | 159 | 159 |
| Debiti per rischi operativi | - | 35 | 35 | - | 35 | 35 |
| Totale | - | 3.483 | 3.483 | - | 2.429 | 2.429 |
Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:
| tab. B6.1.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Anticipazioni nette | - | 3.375 | 3.375 | - | 2.239 | 2.239 | |
| Conti correnti postali del MEF e altri debiti | - | 671 | 671 | - | 671 | 671 | |
| MEF - Gestione pensioni di Stato | - | (671) | (671) | - | (671) | (671) | |
| Totale | - | 3.375 | 3.375 | - | 2.239 | 2.239 |
Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 84 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2017, il saldo è rappresentato da un debito di 43 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 127 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.
I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.
I Debiti per rischi operativi si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.
Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2017, sono commentate nella nota A5.
96 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.
| tab. B6.2 - Altre passività finanziarie | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| per gestione carte prepagate | - | 2.853 | 2.853 | - | 2.161 | 2.161 |
| per trasferimento fondi naz. e intern.li | - | 734 | 734 | - | 599 | 599 |
| per assegni da accreditare sui libretti di risparmio | - | 243 | 243 | - | 284 | 284 |
| per assegni vidimati | - | 188 | 188 | - | 148 | 148 |
| per RAV, F23, F24 e bolli auto | - | 145 | 145 | - | 153 | 153 |
| per importi da accreditare alla clientela | - | 118 | 118 | - | 102 | 102 |
| per depositi in garanzia | - | 100 | 100 | - | 32 | 32 |
| per altri importi da riconoscere a terzi | - | 67 | 67 | - | 66 | 66 |
| per altre partite in corso di lavorazione | - | 190 | 190 | - | 117 | 117 |
| Totale | - | 4.638 | 4.638 | - | 3.662 | 3.662 |
I debiti per Depositi in garanzia si riferiscono a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).
| tab. B7 - Passività finanziarie | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Finanziamenti | 250 | 963 | 1.213 | 1.198 | 14 | 1.212 | |
| Obbligazioni | 50 | 763 | 813 | 798 | 14 | 812 | |
| Debiti verso istituzioni finanziarie | 200 | 200 | 400 | 400 | - | 400 | |
| Strumenti finanziari derivati(1) | 35 | 4 | 39 | 47 | 4 | 51 | |
| Fair value hedging | 30 | 4 | 34 | 40 | 4 | 44 | |
| Cash flow hedging | 5 | - | 5 | 7 | - | 7 | |
| Passività finanziarie vs imprese controllate | - | 46 | 46 | - | 38 | 38 | |
| Altre passività finanziarie | 1 | 56 | 57 | 1 | - | 1 | |
| Totale | 286 | 1.069 | 1.355 | 1.246 | 56 | 1.302 |
(1) Ai fini della gerarchia del fair value , che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore dei derivati è di Livello 2.
Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la Società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge97 .
Nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo, le obbligazioni quotate emesse si riferiscono a:
• un prestito del valore nominale di 750 milioni di euro, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali, emesso in data 18 giugno 2013 al prezzo sotto la pari di 99,66; la durata del prestito è di cinque anni con
97 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.
cedole annuali al tasso fisso del 3,25%. Il fair value98 del prestito in commento al 31 dicembre 2017 è di 775 milioni di euro;
• un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6. Il fair value99 di tale passività al 31 dicembre 2017 è di 53 milioni di euro.
| tab. B7.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Fin.to BEI TF scad. 11/04/2018 | - | 200 | 200 | 200 | - | 200 |
| Fin.to BEI TF scad. 23/03/2019 | 200 | - | 200 | 200 | - | 200 |
| Totale | 200 | 200 | 400 | 400 | - | 400 |
TF: Finanziamento a tasso fisso
I due finanziamenti BEI a tasso fisso di complessivi 400 milioni di euro hanno un fair value100 al 31 dicembre 2017 di 402 milioni di euro.
Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella B7 approssima il relativo fair value.
Al 31 dicembre 2017 sono disponibili i seguenti affidamenti:
Al 31 dicembre 2017, le linee di credito committed e uncommited non sono state utilizzate. Le linee di credito per il rilascio di garanzie personali sono state utilizzate per 172 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane
98 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.
99 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.
100 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.
SpA e per 59 milioni di euro, nell'interesse di società del Gruppo. A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.
Le linee di credito a revoca uncommitted e gli affidamenti per scoperto di conto corrente risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.
A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale di 490 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2017.
Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti a medio e lungo termine in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste.
Le variazioni della voce in oggetto, intervenute nell'esercizio 2017, sono commentate nella nota A6.
Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
|---|---|---|
| Controllate dirette | ||
| BancoPosta Fondi SpA SGR | 20 | 4 |
| EGI SpA | 1 | 2 |
| PosteTutela SpA | - | 1 |
| Poste Vita SpA | 1 | - |
| Postecom SpA | - | 2 |
| PosteMobile SpA | 24 | 29 |
| Totale | 46 | 38 |
La voce comprende per 56 milioni di euro il debito residuo verso FSI Investimenti SpA per l'acquisto della partecipazione nella FSIA Investimenti Srl avvenuto in data 15 febbraio 2017 (nota A4).
Di seguito si riportano le informazioni richieste dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.
| Descrizione | Saldo al 31.12.16 |
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento |
Flussi non monetari |
Saldo al 31.12.17 |
|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti | 1.211 | - | 2 | 1.213 |
| Obbligazioni | 811 | - | 2 | 813 |
| Debiti verso istituzioni finanziarie | 400 | - | - | 400 |
| Passività finanziarie vs imprese controllate | 38 | 8 | - | 46 |
| Altre passività finanziarie | 1 | - | 56 | 57 |
| Totale | 1.250 | 8 | 58 | 1.316 |
| tab. B8 - Debiti commerciali | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
| Debiti verso fornitori | 727 | 895 |
| Debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto | 230 | 269 |
| Anticipi da clienti | 245 | 208 |
| Altri debiti commerciali | 9 | 12 |
| Totale | 1.211 | 1.384 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 63 | 87 |
(*) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.
| tab. B8.2 - Debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Denominazione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
| Controllate dirette | ||
| CLP ScpA | 84 | 111 |
| Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA | 9 | 9 |
| EGI SpA | 16 | 16 |
| PatentiViaPoste ScpA | 1 | 1 |
| Poste Tributi ScpA | - | 5 |
| PosteTutela SpA | 47 | 47 |
| Postecom SpA | - | 20 |
| Postel SpA | 15 | 21 |
| PosteMobile SpA | 5 | 3 |
| SDA Express Courier SpA | 41 | 36 |
| Controllo congiunto | ||
| Gruppo FSIA | 12 | - |
| Totale | 230 | 269 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 25 | 35 |
Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:
| tab. B8.3 - Anticipi da clienti | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Saldo al 31.12.16 |
|
| Anticipi da corrispondenti esteri | 107 | 123 | |
| Anticipi da controllante | [tab.A7.4] | 55 | - |
| Affrancatura meccanica | 47 | 53 | |
| Spedizioni senza affrancatura | 13 | 14 | |
| Spedizioni in abbonamento postale | 7 | 7 | |
| Altri servizi | 16 | 11 | |
| Totale | 245 | 208 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | - |
| tab. B9 - Altre passività (milioni di euro) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti verso il personale | 4 | 914 | 918 | 1 | 895 | 896 |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 35 | 469 | 504 | 38 | 437 | 475 |
| Altri debiti tributari | 1.040 | 116 | 1.156 | 861 | 133 | 994 |
| Debiti verso Controllante | - | - | - | - | 21 | 21 |
| Altri debiti verso imprese controllate | 7 | 30 | 37 | 6 | 17 | 23 |
| Debiti diversi | 85 | 34 | 119 | 84 | 28 | 112 |
| Ratei e risconti passivi di natura commerciale | 11 | 30 | 41 | 12 | 25 | 37 |
| Totale | 1.182 | 1.593 | 2.775 | 1.002 | 1.556 | 2.558 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.115 | 65 | 1.180 | 936 | 61 | 997 |
Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2017. Il loro dettaglio è il seguente:
| tab. B9.1 - Debiti verso il personale | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| per 14^ mensilità | - | 222 | 222 | - | 227 | 227 |
| per incentivi | 4 | 447 | 451 | 1 | 533 | 534 |
| per permessi e ferie maturate e non godute | - | 54 | 54 | - | 53 | 53 |
| per altre partite del personale | - | 191 | 191 | - | 82 | 82 |
| Totale | 4 | 914 | 918 | 1 | 895 | 896 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | 14 | 14 | - | 14 | 14 |
Al 31 dicembre 2017, talune passività, che al 31 dicembre 2016 erano comprese nel fondo oneri del personale, sono risultate determinabili con ragionevole certezza e sono state dunque iscritte nei debiti.
| tab. B9.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Debiti verso INPS | 1 | 375 | 376 | - | 348 | 348 | |
| Debiti verso fondi pensione | - | 80 | 80 | - | 81 | 81 | |
| Debiti verso INAIL | 34 | 3 | 37 | 38 | 3 | 41 | |
| Debiti verso altri Istituti | - | 11 | 11 | - | 5 | 5 | |
| Totale | 35 | 469 | 504 | 38 | 437 | 475 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | 7 | 7 | - | 7 | 7 |
| tab. B9.3 - Altri debiti tributari | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo | - | 93 | 93 | - | 108 | 108 |
| Ritenute su c/c postali | - | 1 | 1 | - | 3 | 3 |
| Debito per imposta di bollo | 1.040 | - | 1.040 | 861 | - | 861 |
| Debito per imposta sostitutiva | - | 1 | 1 | - | 1 | 1 |
| Debiti tributari diversi | - | 21 | 21 | - | 21 | 21 |
| Totale | 1.040 | 116 | 1.156 | 861 | 133 | 994 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 1.040 | 9 | 1.049 | 861 | 11 | 872 |
In particolare:
I debiti verso controllante, che al 31 dicembre 2016 ammontavano a complessivi 21 milioni di euro, sono stati oggetto di regolazione finanziaria nel corso dell'esercizio 2017.
| tab. B9.4 - Altri debiti verso imprese controllate | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Denominazione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Controllate dirette | ||||||
| Mistral Air Srl | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 2 |
| Poste Vita SpA | - | 15 | 15 | - | - | - |
| Postel SpA | 1 | 3 | 4 | 1 | 6 | 7 |
| Risparmio Holding SpA | - | 1 | 1 | - | - | - |
| SDA Express Courier SpA | 5 | 10 | 15 | 4 | 10 | 14 |
| Totale | 7 | 30 | 37 | 6 | 17 | 23 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | - | - | - | - | - |
Sono costituiti dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), ha verso le controllate per aver acquisito dalle stesse crediti per acconti versati, per ritenute subite e per imposte pagate all'estero, al netto dell'IRES dovuta dalla controllata Poste Vita SpA alla Controllante, nonché il beneficio connesso alle perdite fiscali apportate nel corso dell'esercizio 2017 da Mistral Air Srl, Postel SpA, SDA Express Courier SpA e Risparmio Holding SpA.
Il saldo dei Debiti diversi è così composto:
| tab. B9.5 - Debiti diversi | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti diversi della gestione BancoPosta | 75 | 8 | 83 | 75 | 7 | 82 |
| Depositi cauzionali | 10 | - | 10 | 9 | - | 9 |
| Altri debiti | - | 26 | 26 | - | 21 | 21 |
| Totale | 85 | 34 | 119 | 84 | 28 | 112 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | 75 | 8 | 83 | 75 | 8 | 83 |
Nel dettaglio:
Il dettaglio è il seguente:
| tab. B9.6 - Ratei e risconti passivi | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Ratei passivi | - | 2 | 2 | - | 2 | 2 |
| Risconti passivi | 11 | 28 | 39 | 12 | 23 | 35 |
| Totale | 11 | 30 | 41 | 12 | 25 | 37 |
| di cui Patrimonio BancoPosta | - | 27 | 27 | - | 21 | 21 |
I Risconti passivi relativi al patrimonio non destinato si riferiscono principalmente:
I Risconti passivi relativi al Patrimonio BancoPosta (27 milioni di euro) si riferiscono a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscosse anticipatamente.
| tab. C1 - Ricavi e proventi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Ricavi per Servizi Postali | 2.879 | 3.032 |
| Ricavi per Servizi BancoPosta | 5.106 | 5.114 |
| Altri ricavi della vendita di beni e servizi | 75 | 73 |
| Totale | 8.060 | 8.219 |
| tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Spedizioni senza la materiale affrancatura | 1.053 | 1.068 |
| Francatura meccanica presso terzi e presso UP | 731 | 790 |
| Corrispondenza e pacchi - estero | 173 | 150 |
| Servizi integrati | 157 | 207 |
| Carte valori | 152 | 190 |
| Spedizioni in abbonamento postale | 95 | 102 |
| Telegrammi | 41 | 40 |
| Altri servizi postali | 172 | 114 |
| Totale ricavi da mercato | 2.574 | 2.661 |
| Compensi per Servizio Universale | 262 | 371 |
| Integrazioni tariffarie Editoria | 43 | - |
| Totale ricavi | 2.879 | 3.032 |
I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016. Nell'esercizio 2016 sono stati rilevati ulteriori compensi per circa 108 milioni di euro di competenza di anni precedenti101 .
La voce Integrazioni tariffarie Editoria102 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Società a titolo di rimborso delle riduzioni praticate
101 Trattasi di compensi a suo tempo sospesi nel Fondo svalutazione crediti verso il Controllante MEF rilevati nei ricavi a seguito di nuovi stanziamenti nel Bilancio dello Stato a copertura di impegni contrattuali pregressi.
102 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con Legge n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha ripristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.
agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2017, ma è oggetto di approvazione da parte della Commissione Europea.
| tab. C1.2 - Ricavi per Servizi BancoPosta | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale | 1.566 | 1.577 |
| Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali | 1.475 | 1.509 |
| Ricavi dei servizi di c/c | 497 | 486 |
| Intermediazione assicurativa | 468 | 455 |
| Commissioni su bollettini di c/c postale | 434 | 463 |
| Collocamento prodotti di finanziamento | 214 | 203 |
| Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate | 194 | 151 |
| Proventi dei servizi delegati | 104 | 107 |
| Collocamento fondi di investimento | 41 | 29 |
| Servizi di trasferimento fondi | 37 | 41 |
| Deposito Titoli | 5 | 6 |
| Commissioni da collocamento e negoziazione titoli | 4 | 4 |
| Altri prodotti e servizi | 67 | 83 |
| Totale | 5.106 | 5.114 |
In particolare:
| tab. C1.2.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Proventi degli impieghi in titoli | 1.448 | 1.489 |
| Interessi attivi su titoli detenuti a scadenza (HTM ) |
499 | 541 |
| Interessi attivi su titoli disponibili per la vendita (AFS) | 992 | 974 |
| Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli disponibili per la vendita | (49) | (33) |
| interessi su operazioni di pronti contro termine | 6 | 7 |
| Proventi degli impieghi presso il MEF | 27 | 20 |
| Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il M EF) |
27 | 20 |
| Totale | 1.475 | 1.509 |
I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A5.
I proventi degli impieghi presso il MEF si riferiscono agli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.
Riguardano numerosi proventi tipici non ascrivibili specificamente all'attività postale o Bancoposta. Tra le principali voci di ricavo si rilevano: i proventi della raccolta delle richieste di permessi di soggiorno per 23 milioni di euro, e i proventi dei servizi di call center per 7 milioni di euro.
| tab. C2 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Proventi da investimenti disponibili per la vendita | 639 | 595 |
| Utili realizzati | 547 | 473 |
| Utili realizzati su altre partecipazioni | 91 | 121 |
| Dividendi da altre partecipazioni | 1 | 1 |
| Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge | 2 | - |
| Utili da valutazione | 2 | - |
| Utili su cambi | 5 | 4 |
| Utili realizzati | 5 | 4 |
| T o tale |
646 | 599 |
Gli utili realizzati nell'esercizio 2017 su altre partecipazioni si riferiscono alla plusvalenza derivante dalla vendita delle azioni della Mastercard Incorporated descritta nella nota A5 – Attività finanziarie BancoPosta.
| tab. C3 - Altri ricavi e proventi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Dividendi da società controllate | 508 | 423 |
| Plusvalenze da alienazione | 17 | 1 |
| Canoni di locazione | 14 | 16 |
| Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi | 13 | 19 |
| Contributi pubblici | 9 | 11 |
| Rimborso spese personale c/o terzi | 5 | 4 |
| Altri ricavi e proventi diversi | 18 | 4 |
| Totale | 584 | 478 |
| tab. C3.1 - Dividendi da società controllate | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Denominazione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Poste Vita SpA | 470 | 340 |
| BancoPosta Fondi SpA SGR | 21 | 32 |
| PosteMobile SpA | 17 | 18 |
| Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA | - | 26 |
| Postecom SpA | - | 7 |
| Totale | 508 | 423 |
| tab. C3.2 - Plusvalenze da alienazione | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Plusvalenze da alienazione di partecipazioni | 14 | - |
| Plusvalenze da alienazione di investimenti immobiliari | 2 | 1 |
| Plusvalenze da alienazione di immobili e terreni strumentali | 1 | - |
| Totale | 17 | 1 |
A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, per l'esercizio 2017 la voce in esame è esposta per 16 milioni di euro, al netto di minusvalenze per 1 milione di euro. Per l'esercizio 2016, la voce al netto di minusvalenze per 2 milioni di euro è esposta per valore negativo di 1 milione di euro.
Le plusvalenze da alienazione di partecipazioni hanno natura non ricorrente e si riferiscono alla cessione del 100% del Capitale Sociale di Banca del Mezzogiorno–MedioCreditoCentrale SpA.
| tab. C4 - Costi per beni e servizi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Costi per servizi | 1.288 | 1.323 |
| Godimento beni di terzi | 282 | 283 |
| Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 96 | 98 |
| Totale | 1.666 | 1.704 |
| tab. C4.1 - Costi per servizi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica | 229 | 203 |
| Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica | 192 | 184 |
| Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne | 135 | 154 |
| Spese per servizi del personale | 133 | 146 |
| Utenze energetiche e idriche | 113 | 118 |
| Servizio movimento fondi | 88 | 92 |
| Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito | 84 | 83 |
| Pulizia, smaltimento e vigilanza | 65 | 66 |
| Pubblicità e propaganda | 62 | 65 |
| Scambio corrispondenza, telegrafia e telex | 54 | 67 |
| Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati | 53 | 59 |
| Servizi di stampa e imbustamento | 43 | 45 |
| Consulenze varie e assistenze legali | 19 | 23 |
| Premi di assicurazione | 9 | 9 |
| Provvigioni ai rivenditori e diverse | 7 | 7 |
| Oneri per custodia e gestione titoli | 2 | 2 |
| Totale | 1.288 | 1.323 |
| tab. C4.2 - Godimento beni di terzi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Affitto immobili | 159 | 163 |
| Canoni di locazione | 151 | 155 |
| Spese accessorie | 8 | 8 |
| Veicoli in full rent | 67 | 62 |
| Noleggi apparecchiature e licenze software | 52 | 52 |
| Altri costi per godimento di beni di terzi | 4 | 6 |
| Totale | 282 | 283 |
Gli oneri sostenuti per affitto di immobili strumentali si riferiscono a edifici in cui è svolta l'attività produttiva (Uffici Postali, Uffici di Recapito, Centri di Meccanizzazione). Nei contratti di affitto, l'elemento economico variabile è rappresentato dall'adeguamento annuale del canone alla variazione dell'indice dei prezzi (ISTAT). La durata del contratto è di norma di sei anni, rinnovabile per altri sei. La possibilità di rinnovo è assicurata dalla presenza della clausola "di rinuncia alla facoltà di diniego al rinnovo alla prima scadenza" in virtù della quale al locatore, una volta stipulato il contratto, non è consentito di rifiutare il rinnovo, a meno di cause di forza maggiore. Inoltre
Poste Italiane SpA, secondo la formulazione contrattuale standard, si riserva la facoltà di recedere dal contratto di locazione in qualunque momento, con preavviso di 6 mesi.
| tab. C4.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Carburanti, lubrificanti e combustibili | 41 | 43 |
| Cancelleria e stampati | 20 | 22 |
| Stampa francobolli e carte valori | 6 | 6 |
| Materiali di consumo e beni destinati alla vendita | 29 | 27 |
| Totale | 96 | 98 |
| tab. C5 - Oneri dell'operatività finanziaria | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Interessi passivi | 19 | 30 |
| su operazioni di pronti contro termine | 11 | 17 |
| a favore della clientela | 5 | 12 |
| verso Controllante | 4 | 2 |
| Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) | (1) | (1) |
| Oneri da investimenti disponibili per la vendita | 15 | - |
| Perdite da realizzo | 15 | - |
| Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge | - | 1 |
| Perdite da valutazione | - | 1 |
| Perdite su cambi | 2 | 1 |
| Perdite da valutazione | 1 | 1 |
| Perdite da realizzo | 1 | - |
| Oneri da operazioni di pronti contro termine | - | 7 |
| Altri oneri | 4 | 6 |
| Totale | 40 | 45 |
Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:
| tab. C6 - Costo del lavoro | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Salari e stipendi | 4.050 | 4.116 | |
| Oneri sociali | 1.150 | 1.166 | |
| TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS | 248 | 254 | |
| Contratti di somministrazione/a progetto | 2 | - | |
| Compensi e spese Amministratori | 2 | 1 | |
| Pagamenti basati su azioni | 3 | 1 | |
| Incentivi all'esodo | 51 | 165 | |
| Accantonamenti netti per vertenze con il personale | [tab. B4] | (25) | 4 |
| Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi | [tab. B4] | 440 | 342 |
| Recuperi del personale per vertenze | (6) | (9) | |
| Altri costi (recuperi di costo) del personale | (38) | (48) | |
| Totale | 5.877 | 5.992 |
Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.
I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.
Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:
| Numero medio | Numero puntuale | |||
|---|---|---|---|---|
| Organico stabile | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | 31.12.17 | 31.12.16 |
| Dirigenti | 594 | 608 | 583 | 588 |
| Quadri - A1 | 6.476 | 6.489 | 6.344 | 6.360 |
| Quadri - A2 | 8.203 | 8.248 | 8.073 | 8.084 |
| Livelli B, C, D | 111.695 | 116.200 | 108.409 | 112.532 |
| Livelli E, F | 734 | 1.005 | 622 | 873 |
| Tot. unità tempo indeterminato (*) | 127.702 | 132.550 | 124.031 | 128.437 |
(*) Dati espressi in Full Time Equivalent
Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 134.190 (nell'esercizio 2016: 136.928).
| tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Ammortamenti Immobili, impianti e macchinari | 307 | 319 |
| Fabbricati strumentali | 110 | 108 |
| Impianti e macchinari | 72 | 80 |
| Attrezzature ind.li e comm.li | 9 | 10 |
| M igliorie beni di terzi |
30 | 32 |
| Altri beni | 86 | 89 |
| Svalutazioni /assorbimento svalut.ni / rettifiche Immobili, impianti e macchinari(1) | (10) | (14) |
| Ammortamenti Investimenti immobiliari | 4 | 4 |
| Ammortamenti e svalutazioni di Attività immateriali | 180 | 195 |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno | 180 | 195 |
| Totale | 481 | 504 |
(1) Si veda al riguardo la nota A1.
| tab. C8 - Altri costi e oneri | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Svalutazioni nette e perdite su crediti (assorbimenti del fondo svalutazione) | 30 | 10 | |
| Svalutazione crediti verso clienti | [tab. A7.2] | 22 | 13 |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante | [tab. A7.5] | - | (7) |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi | [tab. A8.2] | 8 | 4 |
| Manifestazione di rischi operativi | 60 | 42 | |
| Rapine subite | 5 | 8 | |
| Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi | 1 | 1 | |
| Altre perdite operative del BancoPosta | 54 | 33 | |
| Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri | 259 | 71 | |
| per vertenze con terzi | [tab. B4] | 50 | (30) |
| per oneri non ricorrenti del BancoPosta | [tab. B4] | 170 | 86 |
| per altri rischi e oneri | [tab. B4] | 39 | 15 |
| Minusvalenze | 1 | 2 | |
| Altre imposte e tasse | 62 | 67 | |
| IM U |
26 | 27 | |
| TARSU/TARI/TARES/TASI | 22 | 20 | |
| Altre | 14 | 20 | |
| Svalutazione partecipazioni | [tab. A4.1] | 21 | 33 |
| Altri costi correnti | 26 | 30 | |
| Totale | 459 | 255 |
Le svalutazioni di partecipazioni in imprese controllate sono commentate nella nota A4.
| tab C9.1 - Proventi finanziari | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Proventi da società controllate e collegate | 14 | 25 | |
| Interessi su finanziamenti | 5 | 16 | |
| Interessi attivi su c/c di corrispondenza | 1 | 1 | |
| Dividendi da società collegate(1) | 8 | 8 | |
| Proventi da investimenti disponibili per la vendita | 9 | 7 | |
| Interessi su titoli a reddito fisso | 16 | 17 | |
| Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging | (11) | (10) | |
| Utili realizzati | 4 | - | |
| Altri proventi finanziari | 9 | 11 | |
| Proventi finanziari su crediti attualizzati(2) | 6 | 7 | |
| Interessi di mora | 14 | 9 | |
| Svalutazione crediti per interessi di mora | (14) | (9) | |
| Interessi su Crediti rimborso IRAP | [tab. A8] | 3 | - |
| Interessi attivi su Contingent Convertible Notes | - | 3 | |
| Altri proventi | - | 1 | |
| Utili su cambi(1) | 11 | 2 | |
| Totale | 43 | 45 |
(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2017 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate ammontano a 24 milioni di euro (35 milioni di euro nell'esercizio 2016).
(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD 2006, 2008, 2010, 2012, 2013 e 2015.
| tab. C9.2 - Oneri finanziari | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| Oneri sulle passività finanziarie | 29 | 30 | |
| su prestiti obbligazionari | 27 | 27 | |
| su debiti verso istituzioni finanziarie | 1 | 2 | |
| da strumenti finanziari derivati | 1 | 1 | |
| Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR | [tab. B5] | 20 | 23 |
| Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi | [tab. B4] | 1 | 1 |
| Interessi passivi sulla liquidità propria | [tab. C5] | 1 | 1 |
| Perdita contingent convertible notes | 82 | - | |
| Svalutazione partecipazioni in joint venture | - | 4 | |
| Altri oneri finanziari | 5 | 4 | |
| Perdite su cambi(1) | 12 | 2 | |
| Totale | 150 | 65 |
(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2017 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 138 milioni di euro (63 milioni di euro nell'esercizio 2016).
| tab. C10 - Imposte sul reddito | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |||||
| Descrizione | IRES | IRAP | Totale | IRES | IRAP | Totale |
| Imposte correnti | 56 | 26 | 82 | 129 | 29 | 158 |
| Imposte differite attive | (24) | (4) | (28) | 3 | (5) | (2) |
| Imposte differite passive | 2 | - | 2 | (3) | - | (3) |
| Totale | 34 | 22 | 56 | 129 | 24 | 153 |
Il tax rate dell'esercizio 2017 è dell'8,31% ed è così composto:
| tab. C10.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |||
| Descrizione | IRES | Incidenza % | Incidenza % | |
| Utile ante imposte | 673 | 779 | ||
| Imposta teorica | 162 | 24,0% | 214 | 27,5% |
| Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria | ||||
| Rettifiche di valore su partecipazioni | 5 | 0,78% | 9 | 1,17% |
| Dividendi da partecipazioni | (117) | -17,48% | (113) | -14,45% |
| Utili realizzati su partecipazioni | (3) | -0,47% | ||
| Utili realizzati su altre partecipazioni | (21) | -3,09% | (32) | -4,07% |
| Sopravvenienze passive indeducibili | 5 | 0,70% | 6 | 0,69% |
| Imposte indeducibili | 5 | 0,76% | 6 | 0,77% |
| Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti | 20 | 2,97% | 26 | 3,36% |
| Imposte esercizi precedenti | (19) | -2,78% | (5) | -0,66% |
| Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016 | - | - | 14 | 1,83% |
| Altre | (3) | -0,42% | 4 | 0,44% |
| Imposta effettiva | 34 | 4,98% | 129 | 16,59% |
| tab. C10.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | ||||
| Descrizione IRAP |
Incidenza % |
IRAP | Incidenza % |
||
| Utile ante imposte | 673 | 779 | |||
| Imposta teorica | 31 | 4,57% | 35 | 4,55% | |
| Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria | |||||
| Costo del personale indeducibile | 12 | 1,70% | 6 | 0,78% | |
| Dividendi da partecipazioni | (24) | -3,51% | (19) | -2,52% | |
| Utili realizzati su partecipazioni | (1) | -0,09% | - | - | |
| Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti | 5 | 0,80% | 1 | 0,15% | |
| Sopravvenienze passive indeducibili | 1 | 0,13% | 1 | 0,09% | |
| Oneri e proventi finanziari | 5 | 0,70% | (1) | -0,05% | |
| Imposte indeducibili | 1 | 0,18% | 1 | 0,16% | |
| Credito istanza di rimborso IRAP | (9) | -1,28% | - | - | |
| Imposte esercizi precedenti | (1) | -0,09% | (4) | -0,49% | |
| Altre | 2 | 0,23% | 4 | 0,45% | |
| Imposta effettiva | 22 | 3,33% | 24 | 3,13% |
| tab. C10.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Imposte correnti 2017 | |||
| Descrizione | IRES | IRAP | |
| Crediti/ (Debiti) |
Crediti/ (Debiti) |
Totale | |
| Saldo al 1° gennaio | (68) | 1 | (67) |
| Pagamenti | 373 | 29 | 402 |
| per acconti dell'esercizio corrente | 305 | 29 | 334 |
| per saldo esercizio precedente | 68 | - | 68 |
| Incasso credito istanza di rimborso IRES | (1) | - | (1) |
| Credito istanza di rimborso IRAP | - | 9 | 9 |
| Accantonamenti a Conto Economico | (56) | (35) | (91) |
| Accantonamenti a Patrimonio Netto | 1 | - | 1 |
| Consolidato fiscale | (188) | - | (188) |
| Altro | 7 (*) | - | 7 |
| Saldo al 31 dicembre | 68 | 4 | 72 |
| di cui: | |||
| Crediti per imposte correnti | 68 | 9 | 77 |
| Debiti per imposte correnti | - | (5) | (5) |
(*) La voce accoglie crediti per ritenute su provvigioni.
In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.
I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2017 riguardano:
Al 31 dicembre 2017, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:
| tab. C10.4 - Imposte differite | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al | Saldo al 31.12.16 |
|
| 31.12.17 | |||
| Imposte differite attive | 762 | 672 | |
| Imposte differite passive | (315) | (536) | |
| Totale | 447 | 136 | |
| di cui Patrimonio BancoPosta | |||
| Imposte differite attive | 406 | 321 | |
| Imposte differite passive | (308) | (530) |
L'aliquota nominale dell'IRES è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario). Per tale ultima imposta l'aliquota media ponderata è del 4,57%. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:
| tab. C10.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Note | Esercizio 2017 |
| Saldo al 1° gennaio | 136 | |
| Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a CE Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a CE adeguamento aliquota IRES |
26 - |
|
| Proventi/(Oneri) netti per imposte differite imputati a PN Apporto da fusione |
[tab. C10.8] | 282 3 |
| Saldo al 31 dicembre | 447 |
I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:
| tab. C10.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Invest.ti Immo b.ri |
A ttività e passività finanziarie |
F o ndi rettif.vi dell'attivo |
F o ndi per rischi e o neri |
A ttualiz zazio ne F o ndo T F R |
A ltre |
T o tale |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 16 | 206 | 75 | 308 | 25 | 42 | 672 |
| Proventi/(Oneri) imputati a CE | - | - | 3 | 22 | - | 3 | 28 |
| Proventi/(Oneri) imputati a PN | - | 60 | - | - | (1) | - | 59 |
| Apporto da fusione | - | - | 3 | - | - | - | 3 |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 16 | 266 | 81 | 330 | 24 | 45 | 762 |
| tab. C10.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | A ttività e passività finanziarie |
A ttività materiali |
A ltre |
T o tale |
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 535 | 1 | - | 536 |
| Oneri/(Proventi) imputati a CE Oneri/(Proventi) imputati a PN Apporto da fusione |
- (223) - |
- - - |
2 - - |
2 (223) - |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 312 | 1 | 2 | 315 |
Il decremento del saldo delle imposte differite passive riferito alle attività e passività finanziarie è riconducibile principalmente alle variazioni intervenute nella riserva di fair value commentate nella nota B2.
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Al 31 dicembre 2017 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:
| tab. C10.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto | (milioni di euro) Maggior/(Minor) Patrimonio netto |
|||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
||
| Riserva fair value per strumenti finanziari disponibili per la vendita | 265 | 602 | ||
| Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura | 18 | 11 | ||
| Utili / (Perdite) attuariali da TFR | (1) | (5) | ||
| Risultati a nuovo per operazioni con gli azionisti | - | (2) | ||
| Totale | 282 | 606 |
| Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 Dicembre 2017 | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.2017 | |||||||||
| Denominazione | Att. finanziarie BancoPosta |
Attività finanziarie |
Cred. comm.li Altri crediti e | attività | Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
Pass. finanziarie BancoPosta |
Passività finanz. |
Deb. comm.li | Altre pass. |
| Controllate dirette | |||||||||
| BancoPosta Fondi SpA SGR | - | - | 22 | - | - | 19 | 20 | - | - |
| CLP ScpA | - | - | 14 | - | - | 10 | - | 84 | - |
| Consorzio PosteMotori | - | - | 6 | - | - | 41 | - | - | - |
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | - | - | - | - | - | 6 | - | 9 | - |
| EGI SpA | - | - | 1 | - | - | 12 | 1 | 16 | - |
| Mistral Air Srl | - | 13 | 2 | - | - | - | - | - | 2 |
| PatentiViaPoste ScpA | - | - | 6 | - | - | 8 | - | 1 | - |
| Poste Tributi ScpA (in liquidazione) | - | 2 | 5 | 1 | - | 7 | - | - | - |
| PosteTutela SpA | - | - | - | - | - | 7 | - | 47 | - |
| Poste Vita SpA | - | 251 | 139 | - | - | 570 | 1 | - | 15 |
| Postel SpA | - | 8 | 41 | 1 | - | 5 | - | 15 | 4 |
| PosteMobile SpA | - | - | 18 | 1 | - | 15 | 24 | 5 | - |
| Risparmio Holding SpA | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 |
| SDA Express Courier SpA | - | 93 | 28 | 1 | - | 3 | - | 41 | 15 |
| Controllate indirette | |||||||||
| Poste Assicura SpA | - | - | 6 | - | - | 2 | - | - | - |
| Poste Welfare Servizi Srl | - | - | - | - | - | 3 | - | - | - |
| Controllo congiunto | |||||||||
| Gruppo SIA | - | - | - | - | - | - | - | 12 | - |
| Correlate esterne | |||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 6.011 | - | 312 | 17 | 379 | 3.483 | - | 97 | 8 |
| Rapporti Diretti | 6.011 | - | 198 | 17 | 379 | 3.483 | - | 56 | - |
| Agenzie ed altre dipendenze territoriali | - | - | 114 | - | - | - | - | 3 | 8 |
| ex Provveditorato Generale dello Stato | - | - | - | - | - | - | - | 38 | - |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 2.485 | - | 374 | - | - | - | 56 | - | - |
| Gruppo Enel | - | - | 29 | - | - | - | - | 5 | - |
| Gruppo Eni | - | - | 1 | - | - | - | - | 19 | - |
| Gruppo Equitalia | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | - | - | - | 32 | - |
| Gruppo Monte dei Paschi di Siena | - | - | 2 | - | 6 | - | - | - | - |
| Gruppo Invitalia | - | 228 | 2 | - | - | - | - | - | - |
| Altre correlate esterne | - | - | 4 | - | - | - | - | 14 | 61 |
| F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne | - | - | (42) | (11) | - | - | - | - | - |
| Totale | 8.496 | 595 | 970 | 10 | 385 | 4.191 | 102 | 397 | 106 |
Denominazione Att. finanziarie BancoPosta Attività finanziarie Cred. comm.li Altri crediti e attività Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Pass. finanziarie BancoPosta Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass. Controllate dirette Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA - 250 1 - - 25 - - - BancoPosta Fondi SpA SGR - - 16 - - 12 4 - - CLP ScpA - - 15 - - 1 - 111 - Consorzio PosteMotori - - 6 - - 27 - - - Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - - - 9 - EGI SpA - - 1 - - 12 2 16 - Mistral Air Srl - 10 2 - - 1 - - 1 PatentiViaPoste ScpA - 1 5 - - 4 - 1 - Poste Tributi ScpA - 6 6 - - 2 - 5 - PosteTutela SpA - - - - - 13 1 47 - Poste Vita SpA - 251 130 56 - 186 - - - Postecom SpA - - 10 2 - 5 2 20 - Postel SpA - 18 52 - - 2 - 21 7 PosteMobile SpA - - 22 1 - 21 29 3 - SDA Express Courier SpA - 94 17 1 - 4 - 36 14 Controllate indirette Poste Assicura SpA - - 7 - - 3 - - - Correlate esterne Ministero Economia e Finanze 6.189 1 327 21 1.310 2.429 - 108 21 Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.509 - 364 - - - - 18 - Gruppo Enel - - 29 - - - - 8 - Gruppo Eni - - 7 - - - - 14 - Gruppo Equitalia - - 90 - - - - 3 8 Gruppo Leonardo - - - - - - - 30 - Altre correlate esterne - - 4 - - - - 14 62 F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne - - (40) (10) - - - - - Totale 7.698 631 1.071 71 1.310 2.747 38 464 113 Saldo al 31.12.2016
Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2016 (milioni di euro)
Al 31 dicembre 2017, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 71 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
| Rapporti economici con entità correlate | Esercizio 2017 | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | Costi | |||||||||
| Investimenti | Spese correnti | |||||||||
| Denominazione | Ricavi e proventi |
Altri ricavi e proventi |
Proventi finanziari |
Immob., imp. e macchin. | Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Oneri dell'operatività finanziaria |
Costo del lavoro | Altri costi e oneri |
Oneri finanziari |
| Controllate dirette | ||||||||||
| Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| BancoPosta Fondi SpA SGR | 43 | 21 | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| CLP ScpA | 8 | 1 | - | - | 1 | 153 | - | - | 1 | - |
| Consorzio PosteMotori | 40 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | - | - | - | 6 | - | 23 | - | - | - | - |
| EGI SpA | - | 1 | - | - | - | 99 | - | - | - | - |
| PatentiViaPoste ScpA | 25 | - | - | - | - | - | - | - | 1 | - |
| Postecom SpA | - | - | - | - | 5 | 9 | - | - | - | - |
| Poste Tributi ScpA (in liquidazione) | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| PosteTutela SpA | - | 1 | - | - | - | 98 | - | - | - | - |
| Poste Vita SpA | 470 | 471 | 4 | - | - | - | - | - | - | - |
| Postel SpA | 4 | 1 | - | - | - | 43 | - | 1 | - | - |
| PosteMobile SpA | 16 | 18 | - | - | - | 2 | - | - | - | - |
| SDA Express Courier SpA | 7 | 4 | 1 | - | - | 80 | - | - | - | - |
| Controllate indirette | ||||||||||
| Poste Assicura SpA | 23 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Controllo congiunto | ||||||||||
| Gruppo SIA | - | - | - | - | 3 | 28 | - | - | - | - |
| Collegate | ||||||||||
| Gruppo Anima Correlate esterne |
2 | - | 8 | - | - | - | - | - | - | - |
| Ministero Economia e Finanze | 514 | 3 | - | - | - | 5 | 3 | - | - | 1 |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 1.578 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Gruppo Enel | 70 | - | - | - | - | - | - | - | 2 | - |
| Gruppo Eni | 9 | - | - | - | - | 31 | - | - | - | - |
| Gruppo Equitalia | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Gruppo Leonardo | 1 | - | - | - | 12 | 29 | - | - | - | - |
| Gruppo Monte dei Paschi di Siena | 17 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Gruppo Invitalia | 3 | 14 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre correlate esterne | 11 | - | - | - | - | 14 | - | 39 | - | - |
| Totale | 2.844 | 535 | 14 | 6 | 21 | 614 | 3 | 40 | 4 | 1 |
| Esercizio 2016 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi Costi |
||||||||||
| Investimenti | Spese correnti | |||||||||
| Denominazione | Ricavi e proventi |
Altri ricavi e proventi |
Proventi finanziari |
Immob., imp. e macchin. |
Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Oneri dell'operatività finanziaria |
Costo del lavoro |
Altri costi e oneri |
Oneri finanziari |
| Controllate dirette | ||||||||||
| Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale SpA | 2 | 26 | 2 | - | - | - | - | - | - | - |
| BancoPosta Fondi SpA SGR | 31 | 32 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| CLP ScpA | 12 | - | - | 5 | - | 171 | - | - | 1 | - |
| Consorzio PosteMotori | 40 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | - | - | - | - | - | 47 | - | - | - | - |
| EGI SpA | - | 1 | - | - | - | 102 | - | - | - | - |
| Mistral Air Srl | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| PatentiViaPoste ScpA | 25 | - | - | - | - | - | - | - | 1 | - |
| Poste Tributi ScpA | 5 | - | - | - | - | - | - | - | 5 | - |
| PosteTutela SpA | - | 1 | - | - | - | 100 | - | - | - | - |
| Poste Vita SpA | 456 | 341 | 13 | - | - | - | - | - | - | - |
| Postecom SpA | - | 9 | - | - | 15 | 40 | - | - | - | - |
| Postel SpA | 4 | 2 | - | - | - | 25 | - | 1 | - | - |
| PosteMobile SpA | 16 | 20 | - | - | - | 3 | - | - | - | - |
| SDA Express Courier SpA | 5 | 3 | 1 | - | - | 58 | - | 1 | - | - |
| Controllate indirette | - | - | - | - | - | |||||
| Poste Assicura SpA | 21 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Collegate | ||||||||||
| Gruppo Anima | - | - | 8 | - | - | - | - | - | - | - |
| Correlate esterne | ||||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 535 | 4 | - | - | - | 2 | 1 | - | (6) | 1 |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 1.588 | - | - | - | 5 | 23 | - | - | - | - |
| Gruppo Enel | 81 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Gruppo Eni | 23 | - | - | - | - | 30 | - | - | - | - |
| Gruppo Equitalia | 59 | - | - | - | - | 3 | - | - | - | - |
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | 10 | 30 | - | - | - | - |
| Altre correlate esterne | 7 | - | - | - | - | 21 | - | 42 | - | - |
| Totale | 2.910 | 440 | 24 | 5 | 30 | 655 | 1 | 44 | 1 | 1 |
Al 31 dicembre 2017, gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale sono pari a 11 milioni di euro (6 milioni al 31 dicembre 2016).
La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito:
L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro) |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||||
| Descrizione | Totale voce di bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) | Totale voce di bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) | |
| Rapporti patrimoniali | |||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | 60.048 | 8.496 | 14,1 | 58.052 | 7.698 | 13,3 | |
| Attività finanziarie | 1.198 | 595 | 49,7 | 1.344 | 631 | 46,9 | |
| Crediti commerciali | 2.019 | 970 | 48,0 | 2.099 | 1.071 | 51,0 | |
| Altri crediti e attività | 2.042 | 10 | 0,5 | 1.927 | 71 | 3,7 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 2.039 | 385 | 18,9 | 2.715 | 1.310 | 48,3 | |
| Fondi per rischi e oneri | 1.538 | 71 | 4,6 | 1.408 | 60 | 4,3 | |
| Passività finanziarie BancoPosta | 61.853 | 4.191 | 6,8 | 59.193 | 2.747 | 4,6 | |
| Passività finanziarie | 1.355 | 102 | 7,5 | 1.302 | 38 | 2,9 | |
| Debiti commerciali | 1.211 | 397 | 32,8 | 1.384 | 464 | 33,5 | |
| Altre passività | 2.775 | 106 | 3,8 | 2.558 | 113 | 4,4 | |
| Rapporti economici | |||||||
| Ricavi e proventi | 8.060 | 2.844 | 35,3 | 8.219 | 2.910 | 35,4 | |
| Altri ricavi e proventi | 584 | 535 | 91,6 | 478 | 440 | 92,1 | |
| Costi per beni e servizi | 1.666 | 614 | 36,9 | 1.704 | 655 | 38,4 | |
| Oneri dell'operatività finanziaria | 40 | 3 | 7,5 | 45 | 1 | 2,2 | |
| Costo del lavoro | 5.877 | 40 | 0,7 | 5.992 | 44 | 0,7 | |
| Altri costi e oneri | 459 | 15 | 3,3 | 255 | 7 | 2,7 | |
| Oneri finanziari | 150 | 1 | 0,7 | 65 | 1 | 1,5 | |
| Proventi finanziari | 43 | 14 | 32,6 | 45 | 24 | 53,3 | |
| Flussi finanziari | |||||||
| Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa | 5 | 723 | n.a. | 2.422 | 3.599 | n.a. | |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento | (181) | 183 | n.a. | (240) | 112 | n.a. | |
| Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti |
(501) | (328) | 65,5 | (987) | (477) | 48,3 |
Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:
| Competenze lorde Dirigenti con responsabilità strategiche | (migliaia di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 2017 | 2016 |
| Competenze con pagamento a breve/medio termine | 11.577 | 13.503 |
| Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro | 463 | 552 |
| Altri benefici con pagamento a lungo termine | 7 | 452 |
| Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro | 6.979 | 3.845 |
| Pagamenti basati su azioni | 2.034 | 812 |
| Totale | 21.060 | 19.164 |
| Compensi e spese Sindaci | (migliaia di euro) | |
| Descrizione | 2017 | 2016 |
| Compensi | 271 | 228 |
| Spese | - | 1 |
| Totale | 271 | 229 |
Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società ammontano, per l'esercizio 2017, a 76 migliaia di euro. Nella determinazione delle stesse non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.
Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2017 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.
Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.
Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella riunione del 20 settembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato l'operatività di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli governativi e/o garantiti dallo Stato Italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da parte del Patrimonio BancoPosta, con Monte Paschi Capital Services Banca per le Imprese SpA, qualificabile come parte correlata di Poste Italiane in quanto soggetta al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze tramite Banca Monte dei Paschi di Siena SpA.
A seguito della conclusione dell'accordo, sono state realizzate, a partire dal mese di ottobre 2017, cinque operazioni in PCT passive e 23 operazioni di buy & sell back, scadute nel periodo, nonché due operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio tasso e due operazioni di vendita forward titoli.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 dicembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la sottoscrizione dell'accordo con Cassa Depositi e Prestiti che disciplina, per il triennio 2018-2020, l'attività di raccolta e collocamento dei prodotti del Risparmio Postale svolta da Poste Italiane per il tramite di BancoPosta per conto di Cassa depositi e prestiti.
Rispetto alla versione presentata fino alla scorsa chiusura contabile annuale, la presente nota ha subito alcune modifiche di forma e contenuti.
Per agevolare il percorso di lettura della nota e consentirne la comparabilità rispetto al passato, di seguito si rappresenta una breve sintesi delle modifiche apportate:
Di seguito si riporta il presidio dei rischi finanziari al 31 dicembre 2017, secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative.
Il coordinamento e la gestione delle operazioni d'impiego e la copertura dei rischi sul mercato dei capitali sono affidati alla funzione Coordinamento Gestione Investimenti della Capogruppo, con l'obiettivo di garantire l'unitarietà di indirizzo tra le diverse entità finanziarie del Gruppo Poste Italiane. Le attività di tesoreria aziendale e centralizzata, la definizione della struttura di capitale ottimale del Gruppo, nonché la valutazione delle operazioni di funding e di finanza straordinaria e agevolata, sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.
La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.
• Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.
L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro103, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso
103 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma
la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività vengano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285104, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF105), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.
A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali nel 2017, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire da giugno, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF. L'indice di leva finanziaria (leverage ratio) al 31 dicembre 2017 si attesta a circa il 3,11% (3% valore minimo di riferimento normativo). Al fine di riequilibrare tale indice ai valori obiettivo interni (3,15%), in data 25 gennaio 2018 il Consiglio di amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il progetto di ricapitalizzazione del BancoPosta, da attuarsi con il conferimento di riserve disponibili per 210 milioni di euro. Le funzioni competenti procederanno anche nel corso del 2018 ad un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificarne nel tempo l'allineamento ad obiettivi, soglie e limiti RAF.
Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si avvale di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio e depositi bancari a termine. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.
• Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.
285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.
Dal 1° aprile 2015, la corrispondenza tra raccolta dalla clientela privata BancoPosta e relativi impieghi, verificata con cadenza trimestrale, è riferita al costo ammortizzato calcolato sul corso secco degli strumenti in portafoglio. In precedenza, l'equivalenza era misurata con riferimento al valore nominale degli strumenti in portafoglio.
104 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.
105 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.
Le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Su tali tipologie di prodotto la Compagnia presta di norma la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza (al 31 dicembre 2017, compreso tra 0% e 1,5%). Gli utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio (nota 2.3 in relazione ai Contratti assicurativi).
L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.
I prodotti di tipo index e unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in titoli di Stato italiani, warrant e fondi comuni d'investimento. Sulle polizze index linked in portafoglio, la Compagnia assume il rischio di insolvenza del soggetto emittente i titoli a copertura e, laddove previsto contrattualmente, offre la garanzia al cliente di un rendimento minimo. La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti con particolare focus sul rischio legato alla solvibilità dell'emittente.
Le politiche di investimento della Compagnia assicurativa danni Poste Assicura SpA hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale dell'Azienda, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione del 19 ottobre 2017. Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che, per il business danni non dovrà tenere conto dei citati vincoli circa il rendimento minimo garantito, ma sarà rivolta alla ottimale gestione della liquidità per far fronte alle richieste di indennizzo.
Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.
In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.
Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:
Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.
Le analisi che seguono si riferiscono a quelle poste finanziarie attive "disponibili per la vendita" ovvero "detenute a fini di negoziazione", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.
Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2017, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato. Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio prezzo | (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione | Delta valore | Effetto su Passività differite verso gli assicurati |
Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||||
| al rischio | + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | ||
| Effetti 2017 | ||||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 1.248 | 117 | (117) | 111 | (111) | - | - | 6 | (6) | |
| Azioni | 58 | 10 | (10) | 4 | (4) | - | - | 6 | (6) | |
| Altri investimenti | 1.190 | 107 | (107) | 107 | (107) | - | - | - | - | |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | 22.452 | 804 | (804) | 804 | (804) | - | - | - | - | |
| Azioni | 58 | 14 | (14) | 14 | (14) | - | - | - | - | |
| Obbligazioni strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altri investimenti | 22.394 | 790 | (790) | 790 | (790) | - | - | - | - | |
| Strumenti finanziari derivati | 184 | 47 | (47) | 47 | (47) | - | - | - | - | |
| Fair Value rilevato a CE | 184 | 47 | (47) | 47 | (47) | - | - | - | - | |
| Fair Value rilevato a CE (pass.) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 23.884 | 968 | (968) | 962 | (962) | - | - | 6 | (6) | |
| Effetti 2016 | ||||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 1.335 | 183 | (183) | 158 | (158) | - | - | 25 | (25) | |
| Azioni | 120 | 26 | (26) | 4 | (4) | - | - | 22 | (22) | |
| Altri investimenti | 1.215 | 157 | (157) | 154 | (154) | - | - | 3 | (3) | |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | 14.786 | 586 | (586) | 586 | (586) | - | - | - | - | |
| Obbligazioni strutturate | 441 | 15 | (15) | 15 | (15) | - | - | - | - | |
| Altri investimenti | 14.345 | 571 | (571) | 571 | (571) | - | - | - | - | |
| Strumenti finanziari derivati | 233 | 59 | (59) | 59 | (59) | - | - | - | - | |
| Fair Value rilevato a CE | 233 | 59 | (59) | 59 | (59) | - | - | - | - | |
| Fair Value rilevato a CE (pass.) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 16.354 | 828 | (828) | 803 | (803) | - | - | 25 | (25) |
Gli Investimenti disponibili per la vendita si riferiscono a:
Nell'ambito degli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio prezzo riguarda investimenti di Poste Vita SpA per complessivi 22.452 milioni di euro, di cui 21.364 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I e circa 1.088 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III.
Infine, nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in warrants detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni associate alle polizze di Ramo III.
Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.
| Descrizione | Esposizione al rischio | Delta valore | Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | ||
| Effetti 2017 | |||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 41 | 5 | (5) | - | - | 5 | (5) |
| Azioni | 41 | 5 | (5) | - | - | 5 | (5) |
| Attività finanziarie | |||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | - | - | - | - | - | - | - |
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 4 1 |
5 | (5) | - | - | 5 | (5) |
| Effetti 2016 | |||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 104 | 22 | (22) | - | - | 22 | (22) |
| Azioni | 104 | 22 | (22) | - | - | 22 | (22) |
| Attività finanziarie | |||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 7 | 1 | (1) | - | - | 1 | (1) |
| Altri investimenti | 7 | 1 | (1) | - | - | 1 | (1) |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 111 | 2 3 |
(23) | - | - | 2 3 |
(23) |
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.
L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di valuta, effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni più significative del Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta USD | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Posizione in | Posizione in | Delta valore | Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
| USD | Euro | + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | |
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 96 | 80 | 6 | (6) | - | - | 6 | (6) |
| Azioni | 49 | 41 | 3 | (3) | - | - | 3 | (3) |
| Altri investimenti | 47 | 39 | 3 | (3) | - | - | 3 | (3) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 96 | 80 | 6 | (6) | - | - | 6 | (6) |
| Effetti 2016 | ||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 143 | 136 | 11 | (11) | - | - | 11 | (11) |
| Azioni | 110 | 104 | 9 | (9) | - | - | 9 | (9) |
| Altri investimenti | 33 | 32 | 2 | (2) | - | - | 2 | (2) |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 143 | 136 | 11 | (11) | - | - | 11 | (11) |
Il rischio indicato attiene a titoli azionari detenuti dalla Capogruppo e a due fondi private equity detenuti da Poste Vita SpA.
| Descrizione | Posizione in DSP |
Posizione in EUR |
Delta valore | Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | + Vol 260gg | - Vol 260gg | |||
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività correnti in DSP | 117 | 139 | 5 | (5) | 5 | (5) | - | - |
| Passività correnti in DSP | (101) | (120) | (4) | 4 | (4) | 4 | - | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 16 | 19 | 1 | (1) | 1 | (1) | - | - |
| Effetti 2016 | ||||||||
| Attività correnti in DSP | 119 | 151 | 7 | (7) | 7 | (7) | - | - |
| Passività correnti in DSP | (101) | (129) | (6) | 6 | (6) | 6 | - | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 18 | 22 | 1 | (1) | 1 | (1) | - | - |
Il rischio indicato riguarda la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese), detenuta da Poste Italiane SpA, e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.
Le analisi che seguono si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.
La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sul fair value | (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio | Delta valore | Effetto su Passività differite verso gli assicurati |
Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||||
| Nominale | Fair value | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | |
| Effetti 2017 | ||||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 124.162 | 134.552 | (6.614) | 6.536 | (5.450) | 5.450 | - | - | (1.164) | 1.086 |
| Titoli a reddito fisso | 124.161 | 134.390 | (6.611) | 6.533 | (5.447) | 5.447 | - | - | (1.164) | 1.086 |
| Altri investimenti | 1 | 162 | (3) | 3 | (3) | 3 | - | - | - | - |
| Stumenti finanziari al fair value rilevato a CE | 6.481 | 6.886 | (251) | 244 | (248) | 241 | (3) | 3 | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 5.979 | 6.220 | (235) | 235 | (232) | 232 | (3) | 3 | - | - |
| Obbligazioni Strutturate | 500 | 546 | (13) | 6 | (13) | 6 | - | - | - | - |
| Altri investimenti | 2 | 120 | (3) | 3 | (3) | 3 | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cash flow Hedging |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Fair value Hedging | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività finanziarie | - | |||||||||
| Strumenti finanziari derivati | 1.358 | (28) | 94 | (100) | - | - | - | - | 94 | (100) |
| Fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cash flow Hedging |
1.358 | (28) | 94 | (100) | - | - | - | - | 94 | (100) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 132.001 | 141.410 | (6.771) | 6.680 | (5.698) | 5.691 | (3) | 3 | (1.070) | 986 |
| Effetti 2016 | ||||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 113.211 | 126.903 | (6.386) | 6.319 | (5.144) | 5.144 | - | - | (1.242) | 1.175 |
| Titoli a reddito fisso | 113.202 | 126.098 | (6.359) | 6.292 | (5.117) | 5.117 | - | - | (1.242) | 1.175 |
| Altri investimenti | 9 | 805 | (27) | 27 | (27) | 27 | - | - | - | - |
| Stumenti finanziari al fair value rilevato a CE | 9.879 | 10.117 | (341) | 329 | (340) | 328 | (1) | 1 | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 9.379 | 9.566 | (326) | 326 | (325) | 325 | (1) | 1 | - | - |
| Obbligazioni Strutturate | 500 | 551 | (15) | 3 | (15) | 3 | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari derivati | 200 | 6 | (28) | 33 | - | - | - | - | (28) | 33 |
| Cash flow Hedging |
200 | 6 | (28) | 33 | - | - | - | - | (28) | 33 |
| Fair value Hedging | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività finanziarie | - | |||||||||
| Strumenti finanziari derivati | 150 | (10) | (23) | 27 | - | - | - | - | (23) | 27 |
| Fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cash flow Hedging |
150 | (10) | (23) | 27 | - | - | - | - | (23) | 27 |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 123.440 | 137.016 | (6.778) | 6.708 | (5.484) | 5.472 | (1) | 1 | (1.293) | 1.235 |
Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:
Gli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, attengono a una quota degli investimenti di Poste Vita SpA impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 6.220 milioni di euro (costituiti per un fair value di 2.152 milioni di euro da BTP coupon stripped106 principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e per un fair value di 4.068 milioni di euro da titoli corporate principalmente posti a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e ad investimenti riferiti al patrimonio libero della Compagnia), a titoli emessi dalla CDP SpA per un fair value di 546 milioni di euro principalmente posti a
106 Il coupon stripping è l'operazione di separazione delle componenti cedolari dal valore di rimborso di un titolo. L'operazione di coupon stripping consente di ottenere una serie di titoli zero coupon da ciascun titolo di Stato. Ciascuna componente può essere negoziata separatamente.
copertura di polizze di Ramo III e, in misura residuale, alla posizione di Poste Vita SpA in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni per 120 milioni di euro.
Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda contratti di vendita a termine di titoli di Stato, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, per un valore nominale complessivo di 1.408 milioni di euro, stipulati dal Patrimonio BancoPosta nel corso dell'esercizio, nonché un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile di 50 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2017, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration107 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,56 a 5,30. Con riguardo invece alle polizze di Ramo I e V emesse dalla Compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 6,08 al 31 dicembre 2016 a 6,13 al 31 dicembre 2017, mentre la duration delle passività è passata da 7,26 a 7,84. Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.
Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.
| Descrizione | Esposizione al rischio | Delta valore | delle imposte | Risultato prima | Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominale | Fair Value | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | |
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 35.738 | 39.099 | (1.009) | 931 | - | - | (1.009) | 931 |
| Titoli a reddito fisso | 35.738 | 39.099 | (1.009) | 931 | - | - | (1.009) | 931 |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cash flow hedge | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 500 | 551 | (4) | 4 | - | - | (4) | 4 |
| Titoli a reddito fisso | 500 | 551 | (4) | 4 | - | - | (4) | 4 |
| Passività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Strumenti finanziari derivati | 1.408 | (23) | 91 | (97) | - | - | 91 | (97) |
| Cash flow hedge | 1.408 | (23) | 91 | (97) | - | - | 91 | (97) |
| Passività finanziarie | ||||||||
| Strumenti finanziari derivati | (50) | (5) | 3 | (3) | - | - | 3 | (3) |
| Cash flow hedge | (50) | (5) | 3 | (3) | - | - | 3 | (3) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.596 | 39.622 | (919) | 835 | - | - | (919) | 835 |
| Effetti 2016 | ||||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 32.178 | 37.159 | (1.099) | 1.031 | - | - | (1.099) | 1.031 |
| Titoli a reddito fisso | 32.178 | 37.159 | (1.099) | 1.031 | - | - | (1.099) | 1.031 |
| Strumenti finanziari derivati | 200 | 6 | (28) | 33 | - | - | (28) | 33 |
| Cash flow hedge | 200 | 6 | (28) | 33 | - | - | (28) | 33 |
| Attività finanziarie | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 500 | 562 | (5) | 6 | - | - | (5) | 6 |
| Titoli a reddito fisso | 500 | 562 | (5) | 6 | - | - | (5) | 6 |
| Passività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Strumenti finanziari derivati | 200 | (3) | (26) | 31 | - | - | (26) | 31 |
| Cash flow hedge | 200 | (3) | (26) | 31 | - | - | (26) | 31 |
| Passività finanziarie | ||||||||
| Strumenti finanziari derivati | (50) | (7) | 3 | (4) | - | - | 3 | (4) |
| Cash flow hedge | (50) | (7) | 3 | (4) | - | - | 3 | (4) |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 33.028 | 37.717 | (1.155) | 1.097 | - | - | (1.155) | 1.097 |
Poste Italiane Spa - Rischio tasso interesse su fair value (milioni di euro)
107 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.
È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.
La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.
Nel corso dell'esercizio 2017 si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani rispetto all'esercizio precedente, mentre, al 31 dicembre 2017 il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta un valore di circa 159 bps, tendenzialmente in linea con il valore dello scorso anno (161 bps al 31 dicembre 2016). Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:
La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio Paese, effettuata al 31 dicembre 2017 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.
| Poste Italiane Spa - Rischio spread su fair value | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio | Delta valore | Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
||||
| Nominale | Fair value | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | |
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 35.738 | 39.099 | (3.877) | 4.606 | - | - | (3.877) | 4.606 |
| Titoli a reddito fisso | 35.738 | 39.099 | (3.877) | 4.606 | - | - | (3.877) | 4.606 |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cash flow hedge | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 500 | 551 | (16) | 17 | - | - | (16) | 17 |
| Titoli a reddito fisso | 500 | 551 | (16) | 17 | - | - | (16) | 17 |
| Passività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Strumenti finanziari derivati | 1.408 | (23) | 92 | (98) | - | - | 92 | (98) |
| Cash flow hedge | 1.408 | (23) | 92 | (98) | - | - | 92 | (98) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.646 | 39.627 | (3.801) | 4.525 | - | - | (3.801) | 4.525 |
| Effetti 2016 | ||||||||
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 32.178 | 37.159 | (3.615) | 4.292 | - | - | (3.615) | 4.292 |
| Titoli a reddito fisso | 32.178 | 37.159 | (3.615) | 4.292 | - | - | (3.615) | 4.292 |
| Strumenti finanziari derivati | 200 | 6 | (28) | 33 | - | - | (28) | 33 |
| Cash flow hedge | 200 | 6 | (28) | 33 | - | - | (28) | 33 |
| Attività finanziarie | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 500 | 562 | (21) | 22 | - | - | (21) | 22 |
| Titoli a reddito fisso | 500 | 562 | (21) | 22 | - | - | (21) | 22 |
| Passività finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Strumenti finanziari derivati | 200 | (3) | (26) | 31 | - | - | (26) | 31 |
| Cash flow hedge | 200 | (3) | (26) | 31 | - | - | (26) | 31 |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 33.078 | 37.724 | (3.690) | 4.378 | - | - | (3.690) | 4.378 |
| Gruppo Poste Vita - Rischio spread su fair value | (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio | Delta valore | Effetto su Passività differite verso gli assicurati |
Risultato prima delle imposte |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||||
| Nozionale | Fair Value | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | |
| Effetti 2017 | ||||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 87.894 | 94.871 | (6.634) | 6.634 | (6.450) | 6.450 | - | - | (184) | 184 |
| Titoli a reddito fisso | 87.893 | 94.709 | (6.526) | 6.526 | (6.342) | 6.342 | - | - | (184) | 184 |
| Altri investimenti | 1 | 162 | (108) | 108 | (108) | 108 | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE | 6.481 | 6.886 | (290) | 290 | (287) | 287 | (3) | 3 | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 5.979 | 6.220 | (240) | 240 | (237) | 237 | (3) | 3 | - | - |
| Obbligazioni strutturate | 500 | 546 | (30) | 30 | (30) | 30 | - | - | - | - |
| Altri investimenti | 2 | 120 | (20) | 20 | (20) | 20 | - | - | - | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 - |
94.375 | 101.757 | (6.924) | 6.924 | (6.737) | 6.737 | (3) | 3 | (184) | 184 |
| Effetti 2016 | ||||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 80.533 | 89.182 | (6.071) | 6.071 | (5.895) | 5.895 | - | - | (176) | 176 |
| Titoli a reddito fisso | 80.524 | 88.377 | (6.009) | 6.009 | (5.833) | 5.833 | - | - | (176) | 176 |
| Altri investimenti | 9 | 805 | (62) | 62 | (62) | 62 | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE | 9.879 | 10.117 | (364) | 364 | (363) | 363 | (1) | 1 | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 9.379 | 9.566 | (329) | 329 | (328) | 328 | (1) | 1 | - | - |
| Obbligazioni strutturate | 500 | 551 | (35) | 35 | (35) | 35 | - | - | - | - |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 90.412 | 99.299 | (6.435) | 6.435 | (6.258) | 6.258 | (1) | 1 | (176) | 176 |
Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, Poste Italiane SpA e il Gruppo Poste Vita monitorano il rischio Spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR - Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi ad uno shift parallelo di tutta la curva.
Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2017 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.
| Poste Italiane Spa - Analisi di VAR | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio | SpreadVaR | ||
| Nominale | Fair value | |||
| Effetti 2017 | ||||
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 35.738 | 39.099 | 345 | |
| Titoli a reddito fisso | 35.738 | 39.099 | 345 | |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | - | |
| Cash flow hedge | - | - | - | |
| Attività finanziarie | ||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 500 | 551 | 2 | |
| Titoli a reddito fisso | 500 | 551 | 2 | |
| Passività finanziarie BancoPosta | ||||
| Strumenti finanziari derivati | 1.408 | (23) | 8 | |
| Cash flow hedge |
1.408 | (23) | 8 | |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.646 | 39.627 | 336 | |
| Effetti 2016 | ||||
| Attività finanziarie BancoPosta | ||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 32.178 | 37.159 | 460 | |
| Titoli a reddito fisso | 32.178 | 37.159 | 460 | |
| Strumenti finanziari derivati | 200 | 6 | 4 | |
| Cash flow hedge | 200 | 6 | 4 | |
| Attività finanziarie | ||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 500 | 562 | 4 | |
| Titoli a reddito fisso | 500 | 562 | 4 | |
| Passività finanziarie BancoPosta | ||||
| Strumenti finanziari derivati | 200 | (3) | 3 | |
| Cash flow hedge |
200 | (3) | 3 | |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 33.078 | 37.724 | 469 |
| Gruppo Poste Vita - Analisi di VAR | (milioni di euro) |
|---|---|
| ------------------------------------ | ------------------- |
| Descrizione | Esposizione al rischio | SpreadVaR | ||
|---|---|---|---|---|
| Nominale | Fair value | |||
| Effetti 2017 | ||||
| Attività finanziarie | ||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 87.894 | 94.871 | 564 | |
| Titoli a reddito fisso | 87.893 | 94.709 | 564 | |
| Altri investimenti | 1 | 162 | - | |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE | 6.481 | 6.886 | 4 | |
| Titoli a reddito fisso | 5.979 | 6.220 | 4 | |
| Obbligazioni strutturate | 500 | 546 | - | |
| Altri investimenti | 2 | 120 | - | |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 94.375 - |
101.757 | 565 | |
| Effetti 2016 | ||||
| Attività finanziarie | ||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 80.533 | 89.182 | 622 | |
| Titoli a reddito fisso | 80.524 | 88.377 | 622 | |
| Altri investimenti | 9 | 805 | 1 | |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE | 9.879 | 10.117 | 8 | |
| Titoli a reddito fisso | 9.379 | 9.566 | 8 | |
| Obbligazioni strutturate | 500 | 551 | 1 | |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 90.412 | 99.299 | 628 |
È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.
Il rischio in commento è complessivamente presidiato attraverso limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento; monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte; monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.
Nel corso dell'esercizio 2017 l'attività di revisione dei rating espressi dalle principali agenzie non ha comportato variazioni del rating medio ponderato delle esposizioni della Capogruppo Poste Italiane SpA che, per le posizioni diverse da quelle nei confronti dello Stato Italiano, al 31 dicembre 2017 è pari ad A3, equivalente al rating medio del Gruppo alla stessa data.
Per ciascuna classe di Attività finanziarie soggetta al rischio in commento, si riporta l'esposizione del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017. Nell'esposizione si fa riferimento alle classi di merito creditizio stabilite dall'agenzia Moody's.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito Attività finanziarie | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||||
| Descrizione | da Aaa a Aa3 |
da A1 a Baa3 |
da Ba1 a Not rated |
Totale | da Aaa a Aa3 |
da A1 a Baa3 |
da Ba1 a Not rated |
Totale |
| Attività finanziarie | ||||||||
| Finanziamenti e crediti | 184 | 7.248 | 700 | 8.132 | 161 | 7.436 | 512 | 8.109 |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | 82 | 82 |
| Crediti | 184 | 7.248 | 700 | 8.132 | 161 | 7.436 | 430 | 8.027 |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | 12.912 | - | 12.912 | - | 12.683 | - | 12.683 |
| Titoli a reddito fisso | - | 12.912 | - | 12.912 | - | 12.683 | - | 12.683 |
| Investimenti disponibili per la vendita | 1.935 | 131.974 | 481 | 134.390 | 2.777 | 122.634 | 687 | 126.098 |
| Titoli a reddito fisso | 1.935 | 131.974 | 481 | 134.390 | 2.777 | 122.634 | 687 | 126.098 |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE | 136 | 6.058 | 572 | 6.766 | 249 | 9.892 | 417 | 10.558 |
| Titoli a reddito fisso | 136 | 5.512 | 572 | 6.220 | 249 | 8.900 | 417 | 9.566 |
| Obbligazioni strutturate | - | 546 | - | 546 | - | 992 | - | 992 |
| Strumenti finanziari derivati | 73 | 442 | 64 | 579 | 20 | 382 | 22 | 424 |
| Cash flow hedging |
18 | 13 | - | 31 | - | 39 | - | 39 |
| Fair Value hedging | 55 | 245 | 64 | 364 | 20 | 110 | 22 | 152 |
| Fair Value rilevato a CE | - | 184 | - | 184 | - | 233 | - | 233 |
| Totale | 2.328 | 158.634 | 1.817 | 162.779 | 3.207 | 153.027 | 1.638 | 157.872 |
A presidio del rischio di credito in operazioni derivate, in particolare, sono previsti idonei limiti di rating ed un monitoraggio della concentrazione per gruppo/controparte. Inoltre i contratti di interest rate, asset swap e acquisti/vendite a termine sono oggetto di collateralizzazione mediante la prestazione di depositi o la consegna di strumenti finanziari in garanzia (collateral previsti da Credit Support Annex). La quantificazione e il monitoraggio delle esposizioni avvengono applicando il metodo del "valore di mercato" previsto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Basilea 3).
Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano108 del Gruppo al 31 dicembre 2017, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.
| Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||
| Valore nominale |
Valore di Bilancio |
Valore di mercato |
Valore nominale |
Valore di Bilancio |
Valore di mercato |
|
| Italia | 121.811 | 130.961 | 132.433 | 114.065 | 125.851 | 127.615 |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | 12.692 | 12.912 | 14.384 | 12.392 | 12.683 | 14.447 |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 106.971 | 115.897 | 115.897 | 95.479 | 106.924 | 106.924 |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | 2.148 | 2.152 | 2.152 | 5.445 | 5.451 | 5.451 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | - | - | 749 | 793 | 793 |
| Austria | - | - | - | 40 | 42 | 42 |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | - | - | - | 40 | 42 | 42 |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - |
| Belgio | 95 | 101 | 101 | 95 | 103 | 103 |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 95 | 101 | 101 | 95 | 103 | 103 |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - |
| Finlandia | - | - | - | 35 | 36 | 36 |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | - | - | - | 35 | 36 | 36 |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - |
| Francia | 151 | 171 | 171 | 151 | 176 | 176 |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 151 | 171 | 171 | 151 | 176 | 176 |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - |
| Germania | 58 | 67 | 67 | 13 | 22 | 22 |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 58 | 67 | 67 | 13 | 22 | 22 |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - |
| Irlanda | 10 | 11 | 11 | - | - | - |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 10 | 11 | 11 | - | - | - |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - |
| Spagna | 1.928 | 2.186 | 2.186 | 1.566 | 1.850 | 1.850 |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.928 | 2.186 | 2.186 | 1.566 | 1.850 | 1.850 |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - |
| Slovenia | 20 | 23 | 23 | 93 | 104 | 104 |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 20 | 23 | 23 | 93 | 104 | 104 |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 124.073 | 133.520 | 134.992 | 116.058 | 128.184 | 129.948 |
108 Per "debito sovrano" si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.
Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio su crediti commerciali | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||
| Descrizione | Saldo di bilancio |
Impairment analitico |
Saldo di bilancio |
Impairment analitico |
|
| Crediti commerciali | |||||
| Crediti vs clienti | 1.869 | (480) | 1.933 | (430) | |
| Cassa Depositi e Prestiti | 374 | - | 364 | - | |
| Ministeri ed enti pubblici | 484 | (130) | 478 | (115) | |
| Corrispondenti esteri | 222 | - | 280 | - | |
| Privati | 789 | (350) | 811 | (314) | |
| Crediti verso Controllante | 166 | (31) | 236 | (31) | |
| Crediti vs imprese controllate, collegate e a controllo congiunto | - | - | 3 | - | |
| Anticipi a fornitori | - | - | - | - | |
| Totale | 2.035 | 2.172 | |||
| di cui scaduto | 467 | 433 |
In relazione ai ricavi e crediti verso lo Stato, la natura della clientela, la struttura dei ricavi e la modalità degli incassi sono tali da limitare la rischiosità del portafoglio clienti commerciali. Tuttavia, come anche illustrato nella nota 2.5, per talune attività della Capogruppo, regolamentate da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, il cui rinnovo risulta talora di particolare complessità, la puntuale corresponsione dei compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati.
Tutti i crediti sono oggetto di attività di monitoraggio e di reporting a supporto delle azioni di sollecito e incasso.
Per ciascuna classe di Altri crediti e attività viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio su altri crediti e attività | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||
| Descrizione | Saldo di | Impairment | Saldo di | Impairment | |
| bilancio | analitico | bilancio | analitico | ||
| Altri crediti e attività | |||||
| Crediti per sostituto di imposta | 3.467 | - | 3.110 | - | |
| Crediti per accordi CTD | 179 | (9) | 203 | (7) | |
| Ratei e risconti attivi di natura commerciale | 11 | - | 16 | - | |
| Crediti tributari | 5 | - | 4 | - | |
| Altri crediti | 285 | (63) | 285 | (53) | |
| Credito verso MEF annullamento Dec. CE 16/07/08 | - | - | 6 | - | |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | 47 | - | 47 | - | |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP | 3 | - | - | - | |
| Totale | 3.997 | 3.671 | |||
| di cui scaduto | 58 | 46 |
Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.
| Poste Italiane Spa - Rischio di credito Attività finanziarie BancoPosta | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | ||||||||
| Descrizione | da Aaa a Aa3 |
da A1 a Baa3 |
da Ba1 a Not rated |
Totale | da Aaa a Aa3 |
da A1 a Baa3 |
da Ba1 a Not rated |
Totale | |
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||||
| Finanziamenti e crediti | 177 | 6.989 | 435 | 7.601 | 161 | 7.386 | 368 | 7.915 | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Crediti | 177 | 6.989 | 435 | 7.601 | 161 | 7.386 | 368 | 7.915 | |
| Investimenti detenuti fino a scadenza | - | 12.913 | - | 12.913 | - | 12.683 | - | 12.683 | |
| Titoli a reddito fisso | - | 12.913 | - | 12.913 | - | 12.683 | - | 12.683 | |
| Investimenti disponibili per la vendita | - | 39.099 | - | 39.099 | - | 37.159 | - | 37.159 | |
| Titoli a reddito fisso | - | 39.099 | - | 39.099 | - | 37.159 | - | 37.159 | |
| Strumenti finanziari derivati | 73 | 258 | 63 | 394 | 20 | 149 | 22 | 191 | |
| Cash flow hedging | 18 | 13 | - | 31 | - | 39 | - | 39 | |
| Fair Value hedging | 55 | 245 | 63 | 363 | 20 | 110 | 22 | 152 | |
| Fair Value vs. Conto economico | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 250 | 59.259 | 498 | 60.007 | 181 | 57.377 | 390 | 57.948 |
| Saldo al 31.12.17 | Saldo al 31.12.16 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | da Aaa a Aa3 |
da A1 a Baa3 |
da Ba1 a Not rated |
Totale | da Aaa a Aa3 |
da A1 a Baa3 |
da Ba1 a Not rated |
Totale |
| Attività finanziarie | ||||||||
| Finanziamenti e crediti | 7 | 261 | 374 | 642 | - | 51 | 719 | 770 |
| Finanziamenti | - | - | 367 | 367 | - | - | 712 | 712 |
| Crediti | 7 | 261 | 7 | 275 | - | 51 | 7 | 58 |
| Investimenti detenuti fino a scadenza | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli a reddito fisso | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Investimenti disponibili per la vendita | - | 551 | - | 551 | - | 562 | - | 562 |
| Titoli a reddito fisso | - | 551 | - | 551 | - | 562 | - | 562 |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cash flow hedging | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Fair Value hedging | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Fair Value vs. conto economico | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 7 | 812 | 374 | 1.193 | - | 613 | 719 | 1.332 |
| Poste Italiane Spa - Rischio su crediti commerciali | (milioni di euro) |
|---|---|
| ----------------------------------------------------- | ------------------- |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo di bilancio | Impairment analitico |
Saldo di bilancio | Impairment analitico |
|
| Crediti commerciali | |||||
| Crediti vs clienti | 1.565 | (388) | 1.573 | (342) | |
| Cassa Depositi e Prestiti | 374 | - | 364 | - | |
| Ministeri ed enti pubblici | 478 | (130) | 472 | (115) | |
| Corrispondenti esteri | 222 | - | 280 | - | |
| Privati | 491 | (258) | 457 | (227) | |
| Crediti verso Controllante | 166 | (31) | 236 | (31) | |
| Crediti verso imprese controllate | 288 | - | 290 | - | |
| Crediti verso imprese collegate | - | - | - | - | |
| Totale | 2.019 | 2.099 | |||
| di cui scaduto | 373 | 327 |
| Poste Italiane Spa - Rischio su Altri crediti e attività | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||
| Descrizione | Saldo di bilancio | Impairment analitico |
Saldo di bilancio | Impairment analitico |
|
| Altri crediti e attività | |||||
| Crediti per sostituto di imposta | 1.576 | - | 1.388 | - | |
| Crediti per accordi CTD | 179 | (9) | 204 | (7) | |
| Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività | 6 | - | 6 | - | |
| Crediti tributari | - | - | - | - | |
| Crediti verso imprese controllate | 3 | - | 59 | - | |
| Crediti diversi | 229 | (58) | 218 | (52) | |
| Credito autorizzato da Legge di Stabilità 2015 in attuazione sentenza Tribunale | - | - | 6 | - | |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | 46 | - | 46 | - | |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP | 3 | - | - | - | |
| Totale | 2.042 | 1.927 | |||
| di cui scaduto | 4 6 |
4 6 |
| Poste Italiane Spa - Esposizione in titoli di debito sovrano | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 | ||||||
| Descrizione | Valore nominale | Valore di Bilancio | Valore di mercato | Valore nominale | Valore di Bilancio | Valore di mercato | |
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||
| Italia | 45.930 | 49.527 | 50.998 | 43.070 | 48.334 | 50.098 | |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | 12.692 | 12.913 | 14.384 | 12.392 | 12.683 | 14.447 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 33.238 | 36.614 | 36.614 | 30.678 | 35.651 | 35.651 | |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie | |||||||
| Italia | 500 | 551 | 551 | 500 | 562 | 562 | |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 500 | 551 | 551 | 500 | 562 | 562 | |
| Attività finanziarie a fair value rilevato a CE | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 46.430 | 50.078 | 51.549 | 43.570 | 48.896 | 50.660 |
È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo.
Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine; l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.
Di seguito si riporta il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2017, in relazione al Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Passivo | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||||||
| Descrizione | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | |
| Flusso del portafoglio polizze del gruppo Poste Vita | 12.913 | 37.877 | 110.200 | 160.990 | 13.174 | 39.603 | 84.851 | 137.628 | |
| Passività finanziarie | 24.513 | 14.184 | 22.910 | 61.607 | 21.860 | 15.414 | 21.377 | 58.651 | |
| Debiti per conti correnti postali | 14.904 | 9.966 | 21.717 | 46.587 | 15.991 | 8.683 | 20.479 | 45.153 | |
| Finanziamenti | 3.430 | 3.359 | 52 | 6.841 | 1.267 | 6.085 | 54 | 7.406 | |
| Altre passività finanziarie | 6.179 | 859 | 1.141 | 8.179 | 4.602 | 646 | 844 | 6.092 | |
| Debiti commerciali | 1.332 | - | - | 1.332 | 1.506 | - | - | 1.506 | |
| Altre passività | 2.249 | 1.185 | 26 | 3.460 | 2.149 | 1.077 | 30 | 3.256 | |
| Totale Passivo | 41.007 | 53.246 | 133.136 | 227.389 | 38.689 | 56.094 | 106.258 | 201.041 |
Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2017. Gli impegni delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Attivo | (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||||||
| Descrizione | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | Entro l'esercizio |
tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | ||
| Attività finanziarie Finanziamenti |
21.398 - |
66.789 - |
155.301 - |
243.488 - |
21.862 - |
57.839 - |
137.973 - |
217.674 - |
||
| Crediti Depositi presso il MEF Altri crediti finanziari |
6.047 1.822 |
- 38 |
- 4 |
6.047 1.864 |
6.214 1.769 |
- 8 |
- 7 |
6.214 1.784 |
||
| Investimenti posseduti sino a scadenza | 1.594 | 6.702 | 7.327 | 15.623 | 1.399 | 6.389 | 7.837 | 15.625 | ||
| Investimenti disponibili per la vendita | 9.619 | 55.447 | 110.169 | 175.235 | 7.997 | 46.455 | 107.835 | 162.287 | ||
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE | 2.316 | 4.602 | 37.801 | 44.719 | 4.483 | 4.987 | 22.294 | 31.764 | ||
| Crediti commerciali | 2.026 | 6 | 3 | 2.035 | 2.168 | 1 | 3 | 2.172 | ||
| Altri crediti e attività | 952 | 3.012 | 53 | 4.017 | 971 | 2.663 | 66 | 3.700 | ||
| Cassa e Depositi BancoPosta | 3.196 | - | - | 3.196 | 2.494 | - | - | 2.494 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 2.428 | - | - | 2.428 | 3.902 | - | - | 3.902 | ||
| Totale Attivo | 30.000 | 69.807 | 155.357 | 255.164 | 31.397 | 60.503 | 138.042 | 229.942 |
Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta e dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.
Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dagli impieghi delle disponibilità sui conti correnti della clientela e dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA.
Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana, nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte PostePay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.
Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).
Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.
Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Decrizione | Entro l'esercizio | tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale Entro l'esercizio | tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | |
| Passività finanziarie BancoPosta | 23.683 | 13.371 | 23.173 | 60.227 | 21.923 | 13.540 | 21.455 | 56.918 |
| Debiti per conti correnti postali | 15.121 | 10.110 | 22.032 | 47.263 | 16.095 | 8.739 | 20.611 | 45.445 |
| Finanziamenti | 2.440 | 2.403 | - | 4.843 | 1.226 | 4.155 | - | 5.381 |
| Altre passività finanziarie | 6.122 | 858 | 1.141 | 8.121 | 4.602 | 646 | 844 | 6.092 |
| Passività finanziarie | 1.079 | 209 | 52 | 1.340 | 66 | 1.184 | 54 | 1.304 |
| Debiti commerciali | 1.211 | - | - | 1.211 | 1.384 | - | - | 1.384 |
| Altre passività | 1.594 | 1.161 | 26 | 2.781 | 1.557 | 977 | 30 | 2.564 |
| Totale passivo | 27.567 | 14.741 | 23.251 | 65.559 | 24.930 | 15.701 | 21.539 | 62.170 |
| Poste Italiane Spa - Rischio di liquidità - Attivo | (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||||||
| Descrizione | Entro l'esercizio | tra 1 e 5 anni |
oltre 5 anni |
Totale Entro l'esercizio | tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni | Totale | ||
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||||||
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Crediti | 7.629 | 8 | - | 7.637 | 7.932 | 8 | - | 7.940 | |
| Depositi presso il MEF | 6.047 | - | - | 6.047 | 6.214 | - | - | 6.214 | |
| Altri crediti finanziari | 1.582 | 8 | - | 1.590 | 1.718 | 8 | - | 1.726 | |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | 1.594 | 6.702 | 7.327 | 15.623 | 1.399 | 6.389 | 7.837 | 15.625 | |
| Titoli a reddito fisso | 1.594 | 6.702 | 7.327 | 15.623 | 1.399 | 6.389 | 7.837 | 15.625 | |
| Investimenti disponibili per la vendita | 4.143 | 9.767 | 39.362 | 53.272 | 2.005 | 9.087 | 36.522 | 47.614 | |
| Titoli a reddito fisso | 4.143 | 9.767 | 39.362 | 53.272 | 2.005 | 9.087 | 36.522 | 47.614 | |
| Attività finanziarie | 366 | 570 | 301 | 1.237 | - | 740 | 482 | 1.222 | |
| Crediti commerciali | 2.014 | 1 | 4 | 2.019 | 2.095 | 1 | 3 | 2.099 | |
| Altri crediti e attività | 894 | 1.118 | 52 | 2.064 | 937 | 952 | 66 | 1.955 | |
| Cassa e Depositi BancoPosta | 3.196 | - | - | 3.196 | 2.494 | - | - | 2.494 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 2.039 | - | - | 2.039 | 2.715 | - | - | 2.715 | |
| Totale Attivo | 21.875 | 18.166 | 47.046 | 87.087 | 19.577 | 17.177 | 44.910 | 81.664 |
È' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.
Le analisi che seguono si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.
L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.
| Descrizione | Esposizione al rischio |
Delta valore | Effetto su Passività differite verso gli assicurati |
Risultato prima delle imposte |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nominale | +100 bps | -100 bps | +100 bps | -100 bps | +100 bps | -100 bps | |
| Effetti 2017 Attività finanziarie Finanziamenti |
- | - | - | - | - | - | - |
| Crediti Depositi presso il MEF Altri crediti finanziari |
6.011 1.219 |
60 12 |
(60) (12) |
- - |
- - |
60 12 |
(60) (12) |
| Investimenti disponibili per la vendita Titoli a reddito fisso |
16.166 | 162 | (162) | 127 | (127) | 35 | (35) |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE Titoli a reddito fisso Obbligazioni strutturate |
162 500 |
2 5 |
(2) (5) |
2 5 |
(2) (5) |
- - |
- - |
| Cassa e Depositi BancoPosta Depositi bancari |
397 | 4 - |
(4) - |
- | - | 4 | (4) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Depositi bancari Depositi presso il MEF |
1.916 379 |
20 4 |
(20) (4) |
3 - |
(3) - |
17 4 - |
(17) (4) |
| Passività finanziarie Finanziamenti Obbligazioni Debiti vs istituzioni finanziarie |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - - |
| Altre passività finanziarie | (100) | (1) | 1 | - | - | (1) | 1 |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 26.650 | 268 | (268) | 137 | (137) | 131 | (131) |
| Effetti 2016 Attività finanziarie Finanziamenti |
- | - | - | - | - | - | - |
| Crediti Depositi presso il MEF Altri crediti finanziari |
6.189 1.485 |
62 15 |
(62) (15) |
- - |
- - |
62 15 |
(62) (15) |
| Investimenti disponibili per la vendita Titoli a reddito fisso |
15.249 | 152 | (152) | 117 | (117) | 35 | (35) |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a CE Titoli a reddito fisso Obbligazioni strutturate |
106 500 |
1 5 |
(1) (5) |
1 5 |
(1) (5) |
- - |
- - |
| Cassa e Depositi BancoPosta Depositi bancari |
225 | 2 - |
(2) - |
- | - | 2 | (2) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Depositi bancari Depositi presso il MEF |
2.088 1.310 |
21 13 |
(21) (13) |
7 - |
(7) - |
14 13 |
(14) (13) |
| Passività finanziarie Finanziamenti Obbligazioni |
- | - | - | - | - | - | - |
| Debiti vs istituzioni finanziarie Altre passività finanziarie |
- (32) |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 27.120 | 271 | (271) | 130 | (130) | 141 | (141) |
Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:
• i crediti di complessivi 1.219 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 1.179 milioni di euro.
Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA, nonché le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo cd. conto "Buffer".
Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte al rischio in commento per Poste Italiane SpA.
| Descrizione | Esposizione al rischio |
Delta valore | Risultato prima delle imposte |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| nominale | +100 bps | -100 bps | +100 bps | -100 bps | ||
| Effetti 2017 Attività finanziarie BancoPosta Crediti |
||||||
| Crediti verso il MEF Altri crediti finanziari |
6.011 1.179 |
60 12 |
(60) (12) |
60 12 |
(60) (12) |
|
| Investimenti disponibili per la vendita Titoli a reddito fisso |
2.210 | 22 | (22) | 22 | (22) | |
| Attività finanziarie Finanziamenti Crediti |
367 | 4 | (4) | 4 | (4) | |
| Altri crediti finanziari Investimenti disponibili per la vendita Titoli a reddito fisso |
40 375 |
- 4 |
- (4) |
- 4 |
- (4) |
|
| Cassa e Depositi BancoPosta Depositi bancari |
397 | 4 | (4) | 4 | (4) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Depositi presso il MEF Depositi bancari |
379 1.557 |
4 16 |
(4) (16) |
4 16 |
(4) (16) |
|
| Passività finanziarie BancoPosta Altre passività finanziarie |
(100) | (1) | 1 | (1) | 1 | |
| Passività finanziarie Passività finanziarie verso imprese controllate Altre passività finanziarie |
(46) - |
- - |
- - |
- - |
- - |
|
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 12.369 | 125 | (125) | 125 | (125) | |
| Effetti 2016 Attività finanziarie BancoPosta Crediti Crediti verso il MEF |
6.189 | 62 | (62) | 62 | (62) | |
| Altri crediti finanziari | 1.435 | 14 | (14) | 14 | (14) | |
| Investimenti disponibili per la vendita Titoli a reddito fisso |
2.235 | 22 | (22) | 22 | (22) | |
| Attività finanziarie Finanziamenti Crediti |
630 | 6 | (6) | 6 | (6) | |
| Altri crediti finanziari | 50 | - | - | - | - | |
| Investimenti disponibili per la vendita Titoli a reddito fisso |
375 | 4 | (4) | 4 | (4) | |
| Cassa e Depositi BancoPosta Depositi bancari |
226 | 2 | (2) | 2 | (2) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Depositi presso il MEF |
1.310 | 13 | (13) | 13 | (13) | |
| Depositi bancari | 930 | 9 | (9) | 9 | (9) | |
| Passività finanziarie BancoPosta Altre passività finanziarie |
(32) | - | - | - | - | |
| Passività finanziarie Finanziamenti |
- | - | - | - | - | |
| Passività finanziarie verso imprese controllate Altre passività finanziarie |
(38) - |
- - |
- - |
- - |
- - |
|
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 13.310 | 132 | (132) | 132 | (132) |
E' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.
Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di inflazione sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2017 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esposizione al rischio | Delta valore | Effetto su Passività differite verso gli assicurati |
Risultato prima delle imposte |
||||
| Nominale | Fair value | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | |
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 12.475 | 14.136 | 43 | (43) | 40 | (40) | 3 | (3) |
| Titoli a reddito fisso | 12.475 | 14.136 | 43 | (43) | 40 | (40) | 3 | (3) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 12.475 | 14.136 | 43 | (43) | 40 | (40) | 3 | (3) |
| Effetti 2016 | ||||||||
| Attività finanziarie | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 9.825 | 11.399 | 37 | (37) | 35 | (35) | 2 | (2) |
| Titoli a reddito fisso | 9.825 | 11.399 | 37 | (37) | 35 | (35) | 2 | (2) |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 9.825 | 11.399 | 37 | (37) | 35 | (35) | 2 | (2) |
Al 31 dicembre 2017, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Del valore nominale complessivo, 10.320 milioni di euro sono detenuti dal Gruppo Poste Vita e 2.145 milioni di euro dal Patrimonio BancoPosta.
Di seguito si illustrano i principali ulteriori rischi cui è esposto il Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017.
È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.
Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.
Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.
Nel corso del 2017 sono stati avviati una serie di cantieri per l'affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, mediante la creazione di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e l'utente responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2016.
Alla data del 31 dicembre 2017, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:
| Tipologia Evento (Event Type ) | N. tipologie di rischio |
|---|---|
| Frode interna | 35 |
| Frode esterna | 54 |
| Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro | 7 |
| Clientela, prodotti e prassi operative | 34 |
| Danni a beni materiali | 4 |
| Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi | 7 |
| Esecuzione, gestione e consegna del processo | 140 |
| Totale al 31 dicembre 2017 | 281 |
Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.
Anche le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è valutata coerentemente con i requisiti patrimoniali di Vigilanza ed integrata con analisi di natura quali-quantitativa, realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione delle perdite interne e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta nel complesso contenuta anche grazie ai presidi organizzativi e di controllo a mitigazione del rischio.
Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.).
Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società. I principali riassicuratori del Gruppo sono caratterizzati da una elevata solidità finanziaria.
Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).
Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).
Ciò premesso, al 31 dicembre 2017, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo, considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing; i primi sono risultati sempre significativamente inferiori ai secondi. Inoltre il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull'età dell'assicurato.
Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative (circa il 5%). Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.
Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:
Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.
Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:
Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi.
Tra i rischi assicurativi riguardanti l'attività della Compagnia Poste Assicura SpA, si evidenziano invece:
In relazione all'attività assicurativa di Poste Assicura SpA, iniziata nel 2010, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa. In particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di riassicurazione in quota (definendo la quota di cessione in base alla specificità e alla consistenza del rischio), integrati da ulteriori trattati a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" relativamente a rischi di particolare entità (rischi compresi nel ramo infortuni e i cosiddetti "rischi catastrofali"). Inoltre in fase di definizione delle garanzie offerte al fine di mitigare l'assunzione di specifiche tipologie di rischio sono state introdotti limiti di indennizzo nel caso di alcune fattispecie specifiche di sinistro.
Con riferimento ai rischi tecnici danni il Gruppo effettua analisi specifiche utilizzando, tra l'altro, scenari di stress al fine di verificare la solvibilità della Compagnia anche in condizioni di mercato avverse.
In linea con i requisiti normativi e le leading practice di riferimento, Poste Italiane SpA sta sviluppando a livello di Gruppo uno specifico framework per l'assessment, il monitoraggio e il reporting integrato dei rischi reputazionali basato su un approccio per processi. Il modello individua i principali stakeholder del Gruppo (tra cui il personale dipendente, i clienti, i fornitori, i regulator), le tematiche di interesse e i driver di impatto ad essi associati (ad esempio, l'integrità e la trasparenza); identifica altresì le strutture di Poste Italiane SpA e delle società del Gruppo coinvolte nella gestione degli stakeholder, definendone ruoli e responsabilità, criteri di analisi, strumenti e flussi di reporting verso il Vertice e gli Organi aziendali. Il progetto rientra fra le attività avviate nel percorso di definizione di processi strutturati a presidio degli stakeholder (stakeholder engagement), allo scopo di intercettare le fonti di rischio reputazionale, indirizzare le iniziative di sostenibilità e rendicontarle anche ai fini della disclosure sulle "Non financial information".
Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato e riconducibile prevalentemente al collocamento dei prodotti del risparmio postale e di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).
In tale ambito, al fine di ottimizzare il profilo rischio rendimento dei prodotti offerti alla propria clientela, Poste Italiane SpA adotta policy e procedure di selezione competitiva degli emittenti terzi, che consentono esclusivamente la selezione di emittenti nazionali ed esteri di natura bancaria-finanziaria con rating investment grade. Inoltre, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo, nonché di preservare i propri interessi commerciali a fronte di un'eventuale insoddisfazione dei risparmiatori, viene svolta un'adeguata attività di monitoraggio a livello di Gruppo, finalizzata ad assicurare la consapevolezza sulle performance dei prodotti collocati e sull'evoluzione dei rischi a carico della clientela, valutando la natura contrattuale dei prodotti in questione sotto l'aspetto della loro adeguatezza con le caratteristiche della clientela stessa.
In particolare, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, la Capogruppo continua a monitorare attentamente l'andamento fino alle rispettive scadenze, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a Fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Nel corso dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2017, la stima delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento, a suo tempo collocati, non ancora scaduti e con performance non in linea con le attese, è stata cautelativamente oggetto di aggiornamento. Si ricorda che Poste Italiane SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2017, ha definito un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2003, hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security (IRS), e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2016, data di scadenza. Le stimate passività derivanti dall'iniziativa sono state a suo tempo rilevate nei Fondi per rischi e oneri e l'utilizzo al 31 dicembre 2017, pari a 48 milioni di euro, si riferisce alla fase attuativa. Inoltre, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 19 febbraio 2018, con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che la società intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza, è stata definita una nuova iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2004, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Europa Immobiliare 1, e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2017, data di scadenza. Con riferimento esclusivo a tale prodotto, l'obiettivo perseguito è di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarà dallo stesso incassato con il "Valore Finale di Liquidazione" del fondo. Le stimate passività derivanti dall'iniziativa sono state rilevate nei Fondi per rischi e oneri al 31 dicembre 2017 (nota B6).
Con riferimento a tipologie di rischio reputazionale diverse da quelli legati al collocamento di prodotti finanziari, si informa altresì di quanto segue.
In data 30 dicembre 2015, la società SDA Express Courier SpA ha proceduto al recesso dei contratti di servizio di call center intrattenuti con Uptime SpA - società partecipata al 28,57% - e con Gepin Contact SpA - socio di maggioranza di Uptime SpA - con effetto dal 1° luglio 2016.
In seguito, Gepin ha chiesto a SDA circa 15,5 milioni di euro per ingiustificato recesso e ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 3,7 milioni di euro per prestazioni non contrattualizzate. Le avverse pretese sono state opposte da SDA in sede giudiziaria.
A dicembre 2016 Gepin e Uptime hanno citato Poste Italiane e SDA chiedendone la condanna al pagamento in favore di Uptime in liquidazione di circa 66,4 milioni di euro e a favore di Gepin di circa 16,2 milioni di euro, quale risarcimento del danno subito. All'udienza, tenutasi ad ottobre 2017, i legali di Gepin ne hanno comunicato l'intervenuto fallimento.
Nel settembre 2017 SDA ha sottoscritto l'intero capitale sociale di Uptime che successivamente ha depositato domanda di concordato liquidatorio. Il contenzioso da 66,4 milioni di euro di cui sopra nei confronti di SDA e di Poste Italiane non risulta riassunto nei termini dal liquidatore del fallimento Gepin e conseguentemente, si è pertanto estinto. Si è, ora, in attesa del provvedimento definitivo di estinzione del Tribunale civile di Roma.
La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.
Nel corso dell'esercizio 2011, la Guardia di Finanza di Roma, nell'ambito di una indagine penale a carico di soggetti terzi, delegata dalla locale Autorità Giudiziaria, ha acquisito presso la Postel SpA documentazione contabile ed amministrativa relativa ad operazioni di compravendita svolte, principalmente nell'esercizio 2010 e, in misura minore, nell'esercizio 2011, nell'ambito dell'attività di e-procurement, sospesa a scopo precauzionale e cautelativo sin dal 2011.
L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste Italiane SpA la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio riguardante alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. L'udienza si è tenuta in data 2 luglio 2015. Con sentenza n. 332 del 9 luglio 2015, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado la Capogruppo al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria ed interessi legali. La Società ha presentato ricorso in appello e la Corte dei Conti con sentenza n. 542, in data 15 novembre 2017 ha accolto l'appello, limitando la condanna iniziale dell'importo che la Società aveva già riconosciuto come dovuto, ovvero 4 milioni di euro.
Nel novembre 2011, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI SpA tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008 eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi. A seguito della sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, in data 7 maggio 2014, la Società ha provveduto a corrispondere l'importo complessivo di circa 2,1 milioni di euro e, per effetto della sentenza di secondo grado della Commissione Tributaria Regionale di Roma favorevole a EGI SpA, in data 10 giugno 2015 la società ha ottenuto il rimborso della somma corrisposta. In data 24 aprile 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI il ricorso in Cassazione per richiedere l'annullamento della sentenza di appello e in data 12 giugno 2015 EGI SpA ha presentato il proprio controricorso. Il contenzioso è attualmente pendente innanzi alla Suprema Corte di Cassazione.
Nel corso dell'esercizio 2009, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi contribuenti, ha notificato a Poste Vita SpA un atto di contestazione relativo all'anno d'imposta 2004 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Contro tale atto, la Compagnia ha presentato nei termini ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Nel dicembre 2010 e nel settembre 2011, l'Agenzia ha notificato alla Compagnia due ulteriori atti di contestazione, con analoghe motivazioni ma sanzioni di ammontare non rilevante, relativi rispettivamente agli anni di imposta 2005 e 2006. Anche per tali atti la Compagnia ha proposto ricorso chiedendone l'annullamento. La Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia, ritenendo infondate le pretese dell'Agenzia delle Entrate. Le sentenze sono state tuttavia impugnate da parte dell'Agenzia delle Entrate con diversi ricorsi in appello. La Commissione Tributaria Regionale di Roma ha respinto entrambi i ricorsi proposti dall'Agenzia delle Entrate e ha confermato l'annullamento delle pretese impositive avanzate nei confronti di Poste Vita. In relazione ai contenziosi relativi agli anni 2004 e 2006, in data 23 ottobre 2015, l'Avvocatura dello Stato ha deciso di impugnare tali sentenze e ha notificato alla Società i ricorsi innanzi alla Corte di Cassazione. I controricorsi per Cassazione di Poste Vita sono stati entrambi notificati all'Agenzia delle Entrate in data 3 dicembre 2015 e, successivamente, depositati presso la cancelleria della Cassazione in data 17 dicembre 2015. Con riferimento, invece, alle contestazioni relative al 2005, il ricorso innanzi alla Corte di Cassazione è stato notificato alla Compagnia nel mese di novembre 2017. Il controricorso di Poste Vita è stato notificato all'Agenzia delle Entrate in data 13 dicembre 2017, e successivamente depositato presso la cancelleria della Suprema Corte in data 29 dicembre 2017. Dei probabili esiti del contenzioso tributario in oggetto si continua a tener conto nella determinazione dei Fondi per rischi ed oneri.
Nell'ambito delle attività di cd. tutoraggio fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Lazio, nel mese di settembre 2016 è pervenuta a Poste Vita SpA una richiesta di esibizione di documentazione ai sensi dell'art. 32 del D.P.R. 600/1973 alla quale ha fatto seguito, il 22 novembre 2016, un accesso mirato ai sensi dell'art. 52 del D.P.R. 633/1972 e art. 33 del D.P.R. 600/73 presso la sede della Compagnia, volto a verificare, per i periodi d'imposta 2012 e 2013, la corretta determinazione della riserva per somme da pagare e il relativo trattamento fiscale ai fini IRES e IRAP. In data 30 novembre 2016 è stato notificato alla Compagnia un Processo Verbale di Constatazione (PVC) recante un unico rilievo ai fini IRES e IRAP relativo dalla presunta indeducibilità del costo per alcuni sinistri "prescritti" non ancora liquidati e quindi ancora presenti nella riserva per somme da pagare al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2013. Il rilievo mosso dall'Agenzia delle Entrate, avente ad oggetto circa 340 polizze per un totale pari a circa 2,1 milioni di euro per il 2012 e circa 0,2 milioni di euro per il 2013, attiene esclusivamente a un profilo di competenza temporale di tali oneri. La tesi sostenuta dai verificatori, infatti, si fonda sull'assunto che la Compagnia, con riferimento alle polizze prescritte, avrebbe dovuto recuperare a tassazione gli importi iscritti nella riserva per somme da pagare in quanto non più dovuti ai beneficiari, e successivamente operare una corrispondente variazione in diminuzione del reddito imponibile negli esercizi successivi, all'atto del pagamento di ciascuna polizza. Questo in quanto, a parere dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate, la rinuncia alla prescrizione da parte della Compagnia, e quindi la possibilità di dedurre tali oneri, si manifesterebbe in modo irrevocabile e definitivo unicamente all'atto dell'effettivo pagamento della polizza. La Compagnia, preso atto dei rilievi mossi dai verificatori, in data 23 dicembre 2016, ha presentato una istanza di accertamento con adesione ai sensi dell'art. 6, comma 1, del D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218, finalizzata ad avviare un contraddittorio con gli organi preposti all'emissione degli avvisi di accertamento e volta ad ottenere una riduzione delle imposte accertate e delle relative sanzioni. In esito al contraddittorio, nel quale la Compagnia ha dato dimostrazione del fatto che il 55% circa delle polizze c.d. prescritte oggetto del rilievo per il 2012 e l'88% circa delle polizze del rilievo per il 2013 avevano già trovato compimento attraverso la relativa liquidazione intervenuta entro il 31 dicembre 2015 per un importo complessivo pari a circa 1,3 milioni di euro, l'Agenzia delle Entrate ha proposto di recuperare a tassazione ai fini IRES e IRAP solo la maggiore imposta dovuta per il 2012 e per il 2013 riferibile alle polizze che alla data del 31 dicembre 2015 risultavano ancora presenti nella Riserva per somme da pagare (pari a circa 0,357 milioni di euro), di applicare le sanzioni ridotte ad un terzo per effetto della procedura di adesione e ulteriormente ridotte alla metà per la quota riferibile alle polizze già liquidate in ragione della buona fede della Compagnia (pari a circa 0,153 milioni di euro), oltre ad interessi fissati dalla normativa fiscale nella misura del 3,5% annuo (pari a circa 0,105 milioni di euro). Trattandosi di un mero rilievo di competenza temporale, le maggiori imposte IRES e IRAP saranno recuperate negli esercizi in cui le somme oggetto di contestazione verranno liquidate ai beneficiari, e pertanto la Compagnia rimarrà incisa delle sole sanzioni e interessi. A seguito dell'approvazione
da parte del Consiglio di Amministrazione del 21 marzo 2017, la Compagnia ha aderito alla proposta dell'Agenzia delle Entrate in data 27 marzo 2017 mediante versamento delle somme dovute.
In data 25 novembre 2014 si è conclusa una verifica fiscale relativa alle imposte dirette e all'IVA per i periodi di imposta dal 2009 al 2012, avviata a suo tempo dalla Guardia di Finanza nei confronti di Postel SpA, con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione, nel quale è stato contestato il diritto alla detrazione dell'IVA su taluni acquisiti effettuati dalla società negli anni 2010 e 2011. Inoltre, in data 8 ottobre 2015 un controllo fiscale eseguito della Guardia di Finanza sulle imposte sui redditi e sulle Ritenute, relativo ad asseriti omessi versamenti contributivi da parte di Postel SpA negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore si è concluso con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP.
Con riferimento alle suddette verifiche, l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla società due distinti avvisi di accertamento per i periodi d'imposta 2010 e 2011. In particolare:
Inoltre, sulla base delle risultanze evidenziate nel Processo Verbale di Constatazione dell'8 ottobre 2015, l'Agenzia delle Entrate:
In relazione agli avvisi di accertamento per i periodi 2010 e 2011 la società ha deciso di avvalersi della definizione agevolata ex art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 che prevede il pagamento delle imposte e degli interessi di ritardata iscrizione a ruolo maturati fino al 60° giorno successivo alla notifica dell'atto, fatta eccezione per le sanzioni e gli interessi di mora. Dagli importi dovuti ai fini della definizione vanno scomputati quelli già versati per effetto delle disposizioni vigenti in materia di riscossione in pendenza di giudizio. Nel caso di specie, l'importo dovuto dalla società è pari 8,4 milioni di euro. Pertanto la società, avendo in pendenza di giudizio già versato l'importo di 2,8 milioni di euro, ha provveduto al pagamento dell'importo di 5,6 milioni di euro. Il fondo accantonato negli esercizi precedenti pari a 8,3 milioni di euro è stato completamento utilizzato. Nelle udienze relative ai ricorsi proposti avverso gli avvisi di accertamento per il periodo d'imposta 2010 (17 ottobre 2017) e 2011 (6 dicembre 2017) la Commissione ha preso atto della richiesta di sospensione giudiziale e dell'adesione della società alla definizione delle liti pendenti e ha rinviato le cause a nuovo ruolo in attesa che l'Agenzia delle Entrate verifichi la regolarità della domanda e la ricorrenza dei presupposti richiesti dall'articolo 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 per la validità della definizione.
A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel SpA e di Postelprint SpA (di cui, in data 27 aprile 2015, è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione in Postel SpA con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2015) delle note di rettifica, alcune delle quali confermate in avvisi di addebito, per complessivi 18,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperte dal regime IPOST che, a dire dell'Istituto, le due società avrebbero omesso. Avverso le richieste formulate, sono stati proposti tempestivi ricorsi, dapprima in via amministrativa al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, e poi in via giudiziale al Tribunale di Genova, al fine di farne accertare la infondatezza. Con nota del 20 ottobre 2016, il Ministero del Lavoro si è espresso nel senso che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.
In relazione a tre giudizi riuniti dei cinque pendenti davanti al tribunale di Genova, in data 11 luglio 2017 il giudice ha dato lettura della sentenza con cui la domanda dell'INPS, pari complessivamente a 9,16 milioni di euro, è stata accolta limitatamente alle differenze contributive tra gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti e quanto asseritamente spettanti secondo INPS a titolo di contributo CUAF, con condanna al pagamento della sola somma di 0,22 milioni di euro. Risulta invece non dovuta la contribuzione per CIG, CIGS e mobilità (pari a 8,94 milioni di euro) sulla base del rilievo che, essendo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite la Capogruppo (requisito esistente sino alla data di quotazione di Poste Italiane SpA), rientra nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge stessa esclude l'obbligo del pagamento della cassa integrazione e della mobilità. In data 20 ottobre 2017 la Società ha proceduto al pagamento della somma richiesta. L'INPS, in data 9 marzo 2018, ha depositato ricorso in appello, contestando nell'an e nel quantum la sentenza di primo grado emessa ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo del 0,68% richiesto negli avvisi di addebito oggetto dei giudizi. La Società provvederà ad opporsi alla pretesa dell'INPS, in quanto inammissibile sotto il profilo processuale.
Risultano ancora pendenti gli ulteriori due giudizi, al momento ancora in fase istruttoria, relativi ai ricorsi presentati da Postel SpA avverso gli avvisi di addebito per i periodi da febbraio 2011 a settembre 2017, per un totale di contributi richiesti pari a 9 milioni di euro, oltre a circa 0,645 milioni di euro di contributi relativi a periodi di competenza 2017 per i quali non sono ancora pervenuti avvisi di addebito o note di rettifica.
Tenuto conto della sentenza favorevole di primo grado dell'11 luglio 2017 e delle motivazioni addotte, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi al livello di soccombenza corrispondente.
Infine, in data 15 febbraio 2018, nell'ambito del giudizio pendente innanzi al Tribunale di Genova avverso l'avviso di addebito riguardante il personale dirigente, l'INPS ha notificato a Postel una memoria difensiva con domanda riconvenzionale, in base alla quale la Società sarebbe tenuta a versare i contribuiti CUAF prendendo a riferimento, anche in tal caso, l'aliquota ordinaria del 4,40% anziché quella dello 0,68% richiesta nei vari avvisi di addebiti notificati a Postel e regolarmente impugnati da quest'ultima. La Società provvederà ad opporsi e a contestare la pretesa di INPS.
In data 13 settembre 2013, il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane SpA contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato, condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione, e in conformità alle disposizioni dell'Azionista, Poste Italiane SpA, nel novembre del 2008 aveva rimesso a disposizione del MEF, che lo ritirava nel gennaio 2009, l'ammontare di 443 milioni di euro oltre a interessi per 41 milioni di euro. In attuazione della favorevole sentenza del Tribunale UE divenuta definitiva, come previsto dall'art.1 comma 281 della Legge di stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014, in data 13 maggio 2015 la Società ha incassato l'importo di 535 milioni di euro dall'azionista MEF. La Commissione Europea ha comunque riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti alla Società dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006") siano stati allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento.
In data 9 marzo 2015, è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane SpA per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità in data 21 dicembre 2015 ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata cioè a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane SpA ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito.
In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 un procedimento, volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA (oggi Wind tre SpA). Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane e PosteMobile hanno depositato ricorso al Tar Lazio che,
pur avendo respinto con sentenza i ricorsi proposti, ha affermato l'importante principio, sostenuto da Poste, ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata ad un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da Poste alla propria controllata PosteMobile109 .
A valle del provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha promosso un giudizio civile innanzi al Tribunale di Roma chiedendo la condanna di Poste Italiane e PosteMobile al risarcimento del danno, pari a 375,8 milioni di euro, patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra. All'udienza del 29 marzo 2017 il giudice istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio.
Infine, in data 28 marzo 2018, Poste Italiane, PosteMobile e Wind Tre SpA hanno raggiunto un accordo con cui, senza riconoscimento alcuno e al fine di ricostruire sereni rapporti imprenditoriali, hanno rinunciato al contenzioso in oggetto. Con la sottoscrizione dell'accordo, Poste Italiane si è impegnata a riconoscere a Wind Tre SpA un importo omnicomprensivo di 1,5 milioni di euro a copertura dei costi di gestione, delle spese generali e del personale sostenute anche in relazione ai contenziosi che comprendono a titolo esemplificativo e non esaustivo la raccolta ed elaborazione di tutti i dati informativi e societari da parte degli uffici di Wind Tre, gli onorari e le spese per il patrocinio legale, gli oneri relativi alle consulenze tecniche di parte, ecc..
In data 8 giugno 2016, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio di un'istruttoria ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.
In data 13 dicembre 2017 l'Autorità ha adottato il provvedimento conclusivo dell'istruttoria, notificato in data 15 gennaio 2018, con cui è stata accertata l'infrazione per abuso di posizione dominante con diffida alla Società di astenersi da comportamenti analoghi per il futuro. Con il medesimo provvedimento ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria limitata - rispetto ai precedenti dell'Autorità - al 2% del fatturato e scontata in relazione agli obblighi di ottemperanza assunti anticipatamente da Poste Italiane e valutati positivamente da Nexive, dell'importo di 23 milioni di euro. La Società ha tenuto conto della sanzione nel calcolo dei Fondi vertenze con terzi (nota B6) al 31 dicembre 2017. L'AGCM ha assegnato il termine di 60 giorni per trasmettere la relazione di ottemperanza.
Avverso il predetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di sospensiva, che non è stata concessa, ed è stata fissata un'udienza di merito al 5 dicembre 2018. Nel frattempo la Società ha aperto un tavolo di dialogo con l'AGCM per definire le proposte di ottemperanza.
Con D.L. n° 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n° 214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale sono state trasferite dal Ministero dello Sviluppo Economico all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).
A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato" 110. Al riguardo:
109 L'AGCM infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quarter, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.
110 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.
Nel corso del 2017 è stato condotto dalla Banca d'Italia un accertamento ispettivo - avviato in data 10 febbraio 2017 e concluso il 5 maggio 2017 - ai sensi dell'art. 54, D.lgs. 385/1993, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico nell'ambito delle attività di BancoPosta. In data 20 luglio 2017 è stato rilasciato il Rapporto Ispettivo, al quale Poste Italiane ha dato seguito nei termini mediante invio delle proprie considerazioni nel mese di settembre 2017 e avviando il relativo piano di interventi di adeguamento.
Inoltre, il 28 settembre 2017 la Banca d'Italia ha avviato, sempre con riferimento all'attività BancoPosta e ai sensi dell'art. 53 del D.lgs. 231/2007, un accertamento ispettivo in materia di contrasto del riciclaggio su un campione di Uffici Postali. L'accertamento, conclusosi l'11 dicembre 2017, è configurabile come un follow-up dell'ispezione in materia condotta nel 2015 ed è finalizzato a valutare l'avanzamento delle iniziative di adeguamento comunicate all'Autorità di Vigilanza.
In merito agli accertamenti condotti tra il 2015 e il 2016 dall'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) nei confronti di Poste Vita SpA in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D. Lgs. 231 del 2007, in data 8 luglio 2016 l'IUF ha notificato alla Compagnia un "Processo verbale di accertamento e contestazione" per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette in relazione ad operazioni afferenti a una singola polizza ai sensi dell'art. 41 del D. Lgs. 231/2007. La violazione contestata può comportare una sanzione sino a un massimo di circa 0,4 milioni di euro. La Compagnia ha trasmesso i propri scritti difensivi al Ministero dell'Economia e delle Finanze ed è in attesa di conoscere le determinazioni dell'Autorità.
In data 20 marzo 2017 l'IVASS ha avviato un'ispezione, terminata in data 28 giugno 2017, ai sensi dell'art. 189 del Codice delle Assicurazioni Private (d.lgs. n. 209 del 7 settembre 2005) presso Poste Vita avente ad oggetto "la verifica della miglior stima delle riserve tecniche (best estimate of liabilities) e le assunzioni utilizzate per il calcolo di tale posta e per il calcolo del requisito di solvibilità (SCR), anche in chiave prospettica". Poste Vita ha fornito la documentazione richiesta. In data 27 settembre 2017, l'IVASS ha consegnato a Poste Vita l'esito degli accertamenti svolti presso la Compagnia. L'Autorità ha ritenuto di non formulare specifiche contestazioni nei confronti della Compagnia e ha concluso l'attività di verifica constatando, nel complesso, un soddisfacente livello di implementazione della struttura Solvency II ed emettendo un giudizio parzialmente favorevole, formulando alcuni rilievi ed osservazioni. In data 25 ottobre 2017 la Compagnia ha presentato all'IVASS le proprie considerazioni in ordine agli approfondimenti e agli interventi correttivi richiesti nel rapporto ispettivo, pianificando una serie di attività volte a recepire gli spunti di miglioramento indicati dall'Autorità di Vigilanza. Ad oggi, la realizzazione delle azioni previste da parte di Poste Vita è in linea con le tempistiche programmate.
Con riferimento ad atti notificati dall'IVASS a Poste Vita SpA, sono state notificate tre ordinanze di ingiunzione a definizione di sette procedimenti di cui due riguardanti la violazione dell'art. 183, comma 1, lett. a), del Codice delle assicurazioni private, afferente al pagamento delle prestazioni assicurative oltre il termine di 30 giorni previsto dalle condizioni di contratto, e una relativa all'inosservanza dell'articolo 16 del Regolamento IVASS n.35/2010, inerente gli obblighi relativi al termine di riscontro alle richieste di informazioni. Risultano, inoltre, pendenti quattro procedimenti avviati dall'IVASS riguardanti, nella quasi totalità, alla violazione dell'articolo 183, comma 1, lett. a) del Codice delle assicurazioni private.
In data 4 ottobre 2016 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ha avviato una verifica ispettiva sul piano individuale pensionistico PostaPrevidenza Valore. Le attività degli ispettori presso gli uffici della Compagnia si sono concluse in data 23 marzo 2017. In data 14 luglio 2017 la COVIP ha notificato alla Compagnia la conclusione dell'accertamento ispettivo avvenuto in data 30 giugno 2017. Ad oggi non sono pervenuti riscontri da parte dell'Autorità di Vigilanza con riguardo alle attività svolte dagli ispettori.
Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata che, nel corso dell'anno, è stata gradualmente estesa a tutta la rete Poste Italiane. In parallelo, nel corso del secondo semestre 2017, il comparto è stato oggetto di ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la direttiva MiFID2, entrata in vigore il 3 gennaio 2018. Le innovazioni apportate negli assetti procedurali ed informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto di informativa specifica alla Consob.
In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti della Postel SpA nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti si era tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione è stato proposto ricorso e istanza di sospensione degli effetti al Tribunale civile di Roma, accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016, il giudice designato ha annullato l'ordinanza di ingiunzione limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito. Per effetto della suddetta sentenza, al 31 dicembre 2016 le passività di cui si è tenuto conto in bilancio sono state aggiornate. In data 21 marzo 2017 Equitalia Servizi di riscossione SpA ha notificato una cartella di pagamento in cui oltre a richiedere il pagamento dell'importo di 0,24 milioni di euro a titolo di sanzione, come ridotta dalla sentenza del Tribunale di Roma, ha provveduto ad applicare, inter alia, una maggiorazione pari a 0,12 milioni di euro. La società ha impugnato la cartella innanzi al Tribunale di Roma chiedendo altresì la sospensione dell'efficacia esecutiva. In relazione a detta cartella di pagamento, in data 15 giugno 2017 Equitalia Servizi di Riscossione SpA ha proceduto presso terzi al pignoramento di somme dovute a Postel dall'INPS ex art. 72-bis e 48-bis del DPR n. 602/73. La società, ha provveduto a inoltrare una nuova istanza all'Autorità per chiedere, nelle more della decisione sulla domanda cautelare da parte del giudice, una sospensione amministrativa dell'esecuzione della cartella, l'udienza è stata fissata per il 18 aprile 2018. Ai sensi e per gli effetti dell'atto di pignoramento presso terzi, INPS, in qualità di terzo pignorato, ha provveduto al versamento dell'importo di 0,386 milioni di euro a favore di Equitalia Servizi di Riscossione.
In data 18 novembre 2016, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha notificato a Postel SpA l'avvio di un procedimento sanzionatorio conseguente alla segnalazione della Stazione Appaltante Fondimpresa effettuata a seguito dell'esclusione di Postel da una gara per l'affidamento dei servizi di gestione digitale e archiviazione di corrispondenza e di documenti. L'importo complessivo dell'appalto era pari ad 0,4 milioni di euro. La misura espulsiva si è fondata sul presupposto che Postel, sottoposta a verifica ex art. 48, comma 2 del d.lgs. 163/2006, non avrebbe comprovato, entro il termine prescritto, il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa richiesti dal Disciplinare. In data 9 agosto 2017, l'Autorità ha inviato a Postel e alla Stazione appaltante il provvedimento di archiviazione del procedimento, senza irrogare alcuna sanzione.
Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti111 posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2017, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:
111 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.
MedioCreditoCentrale SpA a favore di Invitalia SpA (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 5.2-A11 Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione).
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali112 nel corso dell'esercizio 2017.
Nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2018 sono avvenuti i seguenti fatti di rilievo:
112 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
113 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.
La presente nota rappresenta un'area comune al bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e al bilancio separato di Poste Italiane SpA, in cui vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche residualmente richieste dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.
Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 rispettivamente, del Gruppo Poste Italiane e di Poste Italiane SpA.
| Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari |
Servizi Assicurativi |
Elisioni | Consolidato | di cui parti correlate |
| Passività finanziarie | 2.249 | 2.970 | 62.063 | 1.017 | (5.055) | 63.244 | |
| Debiti per conti correnti postali | - | - | 47.468 | - | (893) | 46.575 | - |
| Obbligazioni | 812 | - | - | 761 | - | 1.573 | - |
| Debiti vs istituzioni finanziarie | 401 | - | 4.842 | - | - | 5.243 | - |
| Debiti per mutui | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti per leasing finanziari | - | 1 | - | - | - | 1 | - |
| MEF conto tesoreria dello Stato | - | - | 3.483 | - | - | 3.483 | 3.483 |
| Strumenti finanziari derivati | 39 | - | 1.637 | - | - | 1.676 | - |
| Altre passività finanziarie | 79 | 2.969 | 1.639 | 6 | - | 4.693 | 56 |
| Passività finanziarie verso altri settori | 918 | - | 2.994 | 250 | (4.162) | - | - |
| Riserve tecniche assicurative | - | - | - | 123.650 | - | 123.650 | - |
| Attività finanziarie | (1.097) | (3.283) | (60.688) | (125.860) | 4.162 | (186.766) | |
| Finanziamenti e crediti | (274) | - | (7.600) | (258) | - | (8.132) | (6.239) |
| Investimenti posseduti fino a scadenza | - | - | (12.912) | - | - | (12.912) | - |
| Investimenti disponibili per la vendita | (556) | - | (39.171) | (96.078) | - | (135.805) | (2.485) |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico | - | - | - | (29.338) | - | (29.338) | (555) |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | (395) | (184) | - | (579) | - |
| Attività finanziarie verso altri settori | (267) | (3.283) | (610) | (2) | 4.162 | - | - |
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | - | - | - | (71) | - | (71) | - |
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 1.152 | (313) | 1.375 | (1.264) | (893) | 57 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.196) | - | - | (3.196) | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.997) | (21) | (396) | (907) | 893 | (2.428) | (385) |
| Posizione finanziaria netta | (845) | (334) | (2.217) | (2.171) | - | (5.567) |
| Saldo al 31.12.16 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari |
Servizi Assicurativi |
Elisioni | Consolidato | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | 2.087 | 2.284 | 59.219 | 1.012 | (3.681) | 60.921 | |
| Debiti per conti correnti postali | - | - | 45.444 | - | (319) | 45.125 | - |
| Obbligazioni | 812 | - | - | 759 | - | 1.571 | - |
| Debiti vs istituzioni finanziarie | 402 | - | 5.381 | - | - | 5.783 | - |
| Debiti per mutui | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti per leasing finanziari | 6 | 2 | - | - | - | 8 | - |
| MEF conto tesoreria dello Stato | - | - | 2.429 | - | - | 2.429 | 2.429 |
| Strumenti finanziari derivati | 51 | - | 2.305 | - | - | 2.356 | - |
| Altre passività finanziarie | 13 | 2.282 | 1.352 | 2 | - | 3.649 | 1 |
| Passività finanziarie verso altri settori | 803 | - | 2.308 | 251 | (3.362) | - | |
| Riserve tecniche assicurative | - | - | - | 113.678 | - | 113.678 | - |
| Attività finanziarie | (1.236) | (2.609) | (58.529) | (115.596) | 3.608 | (174.362) | - |
| Finanziamenti e crediti | (140) | - | (7.915) | (54) | - | (8.109) | (6.190) |
| Investimenti posseduti fino a scadenza | - | - | (12.683) | - | - | (12.683) | - |
| Investimenti disponibili per la vendita | (574) | - | (37.263) | (90.406) | - | (128.243) | (1.509) |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico | - | - | - | (24.903) | - | (24.903) | (551) |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | (191) | (233) | - | (424) | - |
| Attività finanziarie verso altri settori | (522) | (2.609) | (477) | - | 3.608 | - | - |
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | - | - | - | (66) | - | (66) | - |
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 851 | (325) | 690 | (972) | (73) | 171 | - |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (2.494) | - | - | (2.494) | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.556) | (21) | (1.320) | (1.324) | 319 | (3.902) | (1.310) |
| Posizione finanziaria netta | (705) | (346) | (3.124) | (2.296) | 246 | (6.225) | - |
Al 31 dicembre 2017 la posizione finanziaria netta complessiva consolidata, come sopra rappresentata è in avanzo di 5.567 milioni di euro, La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita (991 milioni di euro). La riserva di fair value relativa a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammonta al lordo del relativo effetto fiscale a 521 milioni di euro (1.512 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
Al 31 dicembre 2017, la posizione finanziaria netta secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è la seguente:
| Posizione finanziaria netta ESMA | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | ||
| 2017 | 2016 | ||
| A. Cassa | (4) | (2) | |
| B. Altre disponibilità liquide | (1.993) | (1.554) | |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - | |
| D. Liquidità (A+B+C) | (1.997) | (1.556) | |
| E. Crediti finanziari correnti | (245) | (63) | |
| F. Debiti bancari correnti | 201 | 2 | |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 763 | 14 | |
| H. Altri debiti finanziari correnti | 82 | 22 | |
| I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) | 1.046 | 38 | |
| J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) | (1.196) | (1.581) | |
| K. Debiti bancari non correnti | 200 | 400 | |
| L. Obbligazioni emesse | 49 | 798 | |
| M. Altri debiti non correnti | 36 | 48 | |
| N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) | 285 | 1.246 | |
| O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) | (911) | (335) | |
| Attività finanziarie non correnti | (585) | (651) | |
| Posizione Finanziaria Netta | (1.496) | (986) | |
| Crediti finanziari intersettoriali | (267) | (522) | |
| Debiti finanziari intersettoriali | 918 | 803 | |
| Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori | (845) | (705) |
| Posizione finanziaria netta | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.17 | Patrimonio non destinato |
Patrimonio BancoPosta |
Elisioni | Poste Italiane SpA |
di cui parti correlate |
| Passività finanziarie | 2.087 | 62.109 | (988) | 63.208 | |
| Debiti per conti correnti postali | - | 47.494 | (242) | 47.252 | 677 |
| Obbligazioni | 813 | - | - | 813 | - |
| Debiti vs istituzioni finanziarie | 400 | 4.842 | - | 5.242 | - |
| MEF conto Tesoreria dello Stato | - | 3.483 | - | 3.483 | 3.483 |
| Strumenti finanziari derivati | 39 | 1.638 | - | 1.677 | - |
| Altre passività finanziarie | 103 | 4.638 | - | 4.741 | 133 |
| Passività finanziarie per rapporti intergestori | 732 | 14 | (746) | - | - |
| Attività finanziarie | (1.212) | (60.780) | 746 | (61.246) | |
| Finanziamenti e crediti | (642) | (7.601) | - | (8.243) | (6.923) |
| Investimenti posseduti fino a scadenza | - | (12.912) | - | (12.912) | - |
| Investimenti disponibili per la vendita | (556) | (39.140) | - | (39.696) | (2.485) |
| Strumenti finanziari derivati | - | (395) | - | (395) | - |
| Attività finanziarie per rapporti intergestori | (14) | (732) | 746 | - | - |
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 875 | 1.329 | (242) | 1.962 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | (3.196) | - | (3.196) | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.885) | (396) | 242 | (2.039) | (385) |
| Posizione finanziaria netta | (1.010) | (2.263) | - | (3.273) |
| Posizione finanziaria netta | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31.12.16 | Patrimonio non destinato |
Patrimonio BancoPosta |
Poste Italiane SpA |
di cui parti correlate |
|
| Passività finanziarie | 1.932 | 59.274 | (711) | 60.495 | |
| Debiti per conti correnti postali | - | 45.483 | (67) | 45.416 | 291 |
| Obbligazioni | 812 | - | - | 812 | - |
| Debiti vs istituzioni finanziarie | 400 | 5.381 | - | 5.781 | - |
| MEF conto Tesoreria dello Stato | - | 2.429 | - | 2.429 | 2.429 |
| Strumenti finanziari derivati | 51 | 2.305 | - | 2.356 | - |
| Altre passività finanziarie | 39 | 3.662 | - | 3.701 | 65 |
| Passività finanziarie per rapporti intergestori | 630 | 14 | (644) | - | - |
| Attività finanziarie | (1.358) | (58.682) | 644 | (59.396) | |
| Finanziamenti e crediti | (770) | (7.915) | - | (8.685) | (6.820) |
| Investimenti posseduti fino a scadenza | - | (12.683) | - | (12.683) | - |
| Investimenti disponibili per la vendita | (574) | (37.263) | - | (37.837) | (1.509) |
| Strumenti finanziari derivati | - | (191) | - | (191) | - |
| Attività finanziarie per rapporti intergestori | (14) | (630) | 644 | - | - |
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 574 | 592 | (67) | 1.099 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | (2.494) | - | (2.494) | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.461) | (1.321) | 67 | (2.715) | (1.310) |
| Posizione finanziaria netta | (887) | (3.223) | - | (4.110) |
Al 31 dicembre 2017 la posizione finanziaria netta complessiva della Società, come sopra rappresentata è in avanzo di 3.273 milioni di euro. La variazione intervenuta nell'esercizio risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita (979 milioni di euro). La riserva di fair value relativa a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammonta al lordo del relativo effetto fiscale a 262 milioni di euro (1.241 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
Al 31 dicembre 2017, la posizione finanziaria netta del Patrimonio non destinato determinata secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, è la seguente:
| Posizione finanziaria netta Patrimonio non destinato ESMA | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Al 31 dicembre | Al 31 dicembre | |
| 2017 | 2016 | |
| A. Cassa | (1) | (1) |
| B. Altre disponibilità liquide | (1.884) | (1.460) |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D. Liquidità (A+B+C) | (1.885) | (1.461) |
| E. Crediti finanziari correnti | (363) | (243) |
| F. Debiti bancari correnti | 200 | - |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 763 | 14 |
| H. Altri debiti finanziari correnti | 106 | 42 |
| I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) | 1.069 | 56 |
| J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) | (1.179) | (1.648) |
| K. Debiti bancari non correnti | 200 | 400 |
| L. Obbligazioni emesse | 50 | 798 |
| M. Altri debiti non correnti | 36 | 48 |
| N. Posizione finanziaria netta non corrente (K+L+M) | 286 | 1.246 |
| O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) | (893) | (402) |
| Attività finanziarie non correnti | (835) | (1.101) |
| Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato | (1.728) | (1.503) |
| Crediti finanziari per rapporti intergestori | (14) | (14) |
| Debiti finanziari per rapporti intergestori | 732 | 630 |
| Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti | (1.010) | (887) |
| intergestori |
In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette ad un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32114 .
Le partite interessate al 31 dicembre 2017, riferite alla sola Poste Italiane SpA riguardano:
| Attività/Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontare delle | Ammontare netto delle attività/(passività) finanziarie (d=a+b+c) |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio | ||||||
| Forme tecniche | Ammontare lordo delle attività finanziarie(*) (a) |
Ammontare lordo | (passività)/attività finanziarie compensato in bilancio (c) |
Collateral | Ammontare netto delle |
|||
| delle passività finanziarie(*) (b) |
Strumenti finanziari trasferiti o concessi in garanzia (e) |
Titoli dati/(ricevuti) in garanzia (f) |
Depositi di contante dati/(ricevuti) in garanzia (g) |
attività/(passivtà) finanziarie (h=d+e+f+g) |
||||
| Esecizio 2017 | ||||||||
| Attività/(Passività) finanziarie BancoPosta | ||||||||
| Derivati Pronti contro termine Altre |
394 - - |
(1.637) (4.842) - |
- (1.243) - (4.842) - - |
- 4.816 - |
288 - - |
965 22 - |
10 (4) - |
|
| Attività/(Passività) finanziarie | ||||||||
| Derivati Pronti contro termine Altre |
- - - |
(39) - - |
- (39) - - - - |
- - - |
- - - |
39 - - |
- - - |
|
| Totale al 31 dicembre 2017 | 394 | (6.518) | (6.124) - |
4.816 | 288 | 1.026 | 6 | |
| Esecizio 2016 Attività/(Passività) finanziarie BancoPosta |
||||||||
| Derivati Pronti contro termine Altre Attività/(Passività) finanziarie |
191 - - |
(2.305) (5.381) - |
- (2.114) - (5.381) - - |
- 5.374 - |
714 - - |
1.363 7 - |
(37) - - |
|
| Derivati | - | (51) | - (51) |
- | - | 50 | (1) | |
| Pronti contro termine Altre |
- - |
- - |
- - - - |
- - |
- - |
- - |
- - |
|
| Totale al 31 dicembre 2016 | 191 | (7.737) | - | (7.546) | 5.374 | 714 | 1.420 | (38) |
* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.
In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment).
Al 31 dicembre 2017, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari integralmente riferite alla Capogruppo .
114 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:
(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e
(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".
| Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 | |||||||
| Descrizione | Note | Valore nominale Valore di Bilancio | Fair value | Valore nominale | Valore di Bilancio | Fair value | ||
| Attività finanziarie BancoPosta Investimenti posseduti fino a scadenza Investimenti disponibili per la vendita |
[A5] | 4.407 - |
4.486 - |
4.890 - |
4.596 165 |
4.688 206 |
5.276 206 |
|
| Passività finanziarie BancoPosta Passività finanziarie per PCT |
[B6] | (4.840) | (4.842) | (4.853) | (5.379) | (5.381) | (5.419) | |
| Attività finanziarie Investimenti disponibili per la vendita |
[A6] | - | - | - | - | - | - | |
| Passività finanziarie Passività finanziarie per PCT |
[B7] | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | (433) | (356) | 37 | (618) | (487) | 63 |
Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Asset Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.
| Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 | ||||
| Descrizione | Valore Nominale |
Valore di bilancio |
Valore Nominale |
Valore di bilancio |
|
| Attività finanziarie BancoPosta | |||||
| Finanziamenti e Crediti | 1.179 | 1.179 | 1.435 | 1.435 | |
| Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) | 1.110 | 1.110 | 1.391 | 1.391 | |
| Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) | 69 | 69 | 44 | 44 | |
| Investimenti posseduti sino a scadenza | 5.180 | 5.288 | 5.765 | 5.909 | |
| Titoli per operazioni in PCT | 4.407 | 4.486 | 4.596 | 4.688 | |
| Titoli per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA) | 253 | 269 | 676 | 716 | |
| Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit | 520 | 533 | 493 | 505 | |
| Investimenti disponibili per la vendita | - | - | 165 | 206 | |
| Titoli per operazioni in PCT | - | - | 165 | 206 | |
| Attività finanziarie | |||||
| Finanziamenti e Crediti | 40 | 40 | 50 | 50 | |
| Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) | 40 | 40 | 50 | 50 | |
| Investimenti disponibili per la vendita | - | - | - | - | |
| Titoli per operazioni in PCT | - | - | - | - | |
| Totale attività finanziarie indisponibili | 6.399 | 6.507 | 7.415 | 7.600 |
Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali. Nel corso del 2017, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito il graduale processo di diversificazione degli investimenti, già avviato nel 2015 e nel 2016, attraverso l'incremento degli impieghi in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITs, in particolare appartenenti alla Sicav "MULTIFLEX".
Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.
| impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio. | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| NAV del Fondo | (milioni di euro) | |||||
| ISIN | Denominazione | Natura dell'Entità | Attività del Fondo | % Investimento | Data di rif. | Importo |
| LU1379774190 | Multiflex-Diversified Dis-Cm | Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/12/2017 | 5.804 |
| LU1193254122 | Mfx - Global Fund - Asset Global Fund (Pimco Multi Asset) |
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/12/2017 | 4.098 |
| LU1407712014 | Multiflex - Global Optimal Multi Asset Fund | Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/12/2017 | 3.602 |
| LU1407711800 | Multiflex - Dynamic Multi Asset Fund | Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/12/2017 | 3.580 |
| LU1407712287 | Multiflex - Strategic Insurance Distribution | Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/12/2017 | 3.343 |
| IT0004937691 | Tages Platinum Grow th |
Fondo di Hedge Fund non armonizzato |
Perseguimento d i rendimenti assoluti, con u n basso livello d i volatilità e d i correlazione d i lungo termine rispetto a i principali mercati finanziari |
100 | 30/11/2017 | 437 |
| IT0005212193 | Diamond Italian Properties | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento i n beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi quelli derivanti d a contratti d i leasing immobiliare con natura traslativa e d a rapporti concessori, nonché degli altri diritti assimilabili a i sensi della normativa pro tempore vigente |
100 | 31/12/2017 | 155 |
| LU1500341752 | Multiflex-Dynamic Lt M/A-Cm | Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/12/2017 | 152 |
| LU1500341240 | Multiflex-Lt Optimal M/A-Cm | Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/12/2017 | 151 |
| IT0005174450 | Fondo Diamond Eurozone Office Ubs | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento i n beni immobili "core" e "core plus" destinati a d uso lavorativo (uffici), situati nell'Eurozona, e denominati in Euro |
100 | 31/12/2017 | 129 |
| IT0005210387 | Diamond Eurozone Retail Property Fund | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento i n beni immobili "core" e "core plus" destinati a d uso retail, situati nell'Eurozona, e denominati in Euro |
100 | 31/12/2017 | 9 4 |
| LU1081427665 | Shopping Property Fund 2 | Fondo Chiuso Armonizzato | Master fund che principalmente investe i n immobili del settore commerciale secondariamente uffici e settori alternativi. Non investe nel debito immobiliare |
63,77 | 30/09/2017 | 8 9 |
| LU1581282842 | Indaco Sicav Sif - Indaco Cifc Us Loan | Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds, loans e equities) |
100 | 30/11/2017 | 8 1 |
| QU0006738854 | Prima Credit Opportunity Fund | Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 30/09/2017 | 8 0 |
| IT0005215113 | Fondo Cbre Diamond | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli derivanti d a contratti d i leasing immobiliare, partecipazioni i n società immobiliari e quote di investimento alternativi immobiliari |
100 | 31/12/2017 | 6 6 |
| IT0005210593 | Diamond Other Sector Italia | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli derivanti d a contratti d i leasing immobiliare, partecipazioni i n società immobiliari e l a gestione professionale e l a valorizzazione del patrimonio del Fondo |
100 | 31/12/2017 | 5 8 |
| IT0005247819 | Fondo Diamond Value Added Properties | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento i n beni immobili e diritti reali immobiliari, ivi inclusi quelli derivanti d a contratti d i leasing immobiliari con natura traslativa e d a rapporti concessori nonché i n partecipazioni i n società immobiliari non quotate |
100 | 31/12/2017 | 5 2 |
| QU0006738052 | Prima Eu Private Debt Opportunity Fund | Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento i | n u n mix d i asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 30/09/2017 | 3 9 |
| IT0004597396 | Advance Capital Energy Fund | Fondo di Fondi Chiuso non armonizzato |
Investimento i n imprese nel settore dell'energia allo scopo d i incrementarne i l valore e mediante l a successiva dismissione, conseguirne delle plusvalenze |
86,21 | 30/09/2017 | 2 5 |
Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting. Di seguito si forniscono alcune informazioni di dettaglio al 31 dicembre 2017.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ISIN | Denominazione | Categoria di bilancio | Valore contabile investimento |
Massima esposizione alla perdita * |
Confronto tra valore contabile e massima esposizione |
Metodologia determinazione massima esposizione alla perdita |
| LU1379774190 Multiflex-Diversified Dis-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
5.804 | 1.701 | 4.103 Analytical VaR 99,5% annualizzato | ||
| LU1193254122 Mfx - Global Fund - Asset Global Fund (Pimco Multi Asset) | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
4.098 | 318 | 3.780 Analytical VaR 99,5% 1y | ||
| LU1407712014 Multiflex - Global Optimal Multi Asset Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
3.602 | 158 | 3.444 Analytical VaR 99,5% 1y | ||
| LU1407711800 Multiflex - Dynamic Multi Asset Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
3.580 | 158 | 3.422 Analytical VaR 99,5% 1y | ||
| LU1407712287 Multiflex - Strategic Insurance Distribution | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
3.343 | 357 | 2.986 Historical VaR 99,5% 1y | ||
| IT0004937691 Tages Platinum Grow th |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
437 | 3 2 |
405 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
||
| IT0005212193 Diamond Italian Properties | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
155 | 3 9 |
116 Analytical VaR 99,5% annualizzato | ||
| LU1500341752 Multiflex-Dynamic Lt M/A-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
152 | 7 | 145 Analytical VaR 99,5% 1y | ||
| LU1500341240 Multiflex-Lt Optimal M/A-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
151 | 8 | 143 Analytical VaR 99,5% 1y | ||
| IT0005174450 Fondo Diamond Eurozone Office Ubs | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
129 | 4 3 |
8 | 6 Analytical VaR 99,5% annualizzato | |
| IT0005210387 Diamond Eurozone Retail Property Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
9 4 |
2 3 |
7 | 1 Analytical VaR 99,5% annualizzato | |
| LU1081427665 Shopping Property Fund 2 | Attività finanziarie disponibili per la vendita |
5 7 |
2 4 |
3 | 3 Analytical VaR 99,5% annualizzato | |
| LU1581282842 Indaco Sicav Sif - Indaco Cifc Us Loan | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
8 1 |
3 1 |
5 | 0 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
|
| QU0006738854 Prima Credit Opportunity Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
8 0 |
4 1 |
3 | 9 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
|
| IT0005215113 Fondo Cbre Diamond | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
6 6 |
2 1 |
4 | 5 Analytical VaR 99,5% annualizzato | |
| IT0005210593 Diamond Other Sector Italia | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
5 8 |
1 4 |
4 | 4 Analytical VaR 99,5% annualizzato | |
| IT0005247819 Fondo Diamond Value Added Properties | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
5 2 |
1 3 |
3 | 9 Analytical VaR 99,5% annualizzato | |
| QU0006738052 Prima Eu Private Debt Opportunity Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
3 9 |
5 | 3 | 4 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
|
| IT0004597396 Advance Capital Energy Fund | Attività finanziarie disponibili per la vendita |
2 2 |
1 1 |
1 | 1 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
|
*La massima perdita è stimata al lordo della capacità di assorbimento delle perdite delle passività rappresentando quindi una stima più prudenziale
Si forniscono di seguito le diverse tipologie di strumenti finanziari in cui investono i Fondi e i principali mercati di riferimento.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Asset class | Fair Value | ||
| Strumenti finanziari | |||
| Obbligazioni Corporate | 7.718 | ||
| Titoli di Stato | 9.350 | ||
| Altri investimenti al netto dei passivi | 2.020 | ||
| Azioni | 2.182 | ||
| Disponibilità liquide | 762 | ||
| Strumenti finanziari derivati | |||
| Sw ap |
4 | ||
| Future | - | ||
| Forw ard |
(1) | ||
| Totale | 22.035 |
| Mercati di riferimento e Fondi UCITS | Fair Value |
|---|---|
| New York |
2.747 |
| Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) | 2.845 |
| Londra | 783 |
| Parigi | 1.020 |
| Lussemburgo | 166 |
| Dublino | 1.573 |
| Eurotlx | 261 |
| Euromtf | 367 |
| Tokyo | 393 |
| Euronext | 542 |
| Trace | 1.933 |
| Singapore | 332 |
| Hong Kong | 108 |
| Altri | 7.962 |
| Fondi | 1.003 |
| Totale | 22.035 |
L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016- 2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.
Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) –
Piano di Phantom Stock", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.
Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.
I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e personale del Gruppo assicurativo Poste Vita.
Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:
Comune a tutti i Beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.
La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:
Diversamente per il personale appartenente al Gruppo assicurativo Poste Vita, la maturazione dei Diritti è subordinata oltre che alla Condizione Cancello (EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo) alla sussistenza della Condizione di Accesso specifica ossia Solvency II ratio di fine periodo.
Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale, Risk Takers Bancoposta e personale del Gruppo Poste Vita, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica della sussistenza delle condizioni previste per ciascun Piano.
Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici
Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2017 per 44 Beneficiari è di 473.073 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,2 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,5 milioni di euro.
Il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 55 Beneficiari è stato di 609.491 unità, il cui fair value unitario al 31 dicembre 2017 è stato stimato in euro 3,98 relativamente ai Piani per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, per il personale del Patrimonio BancoPosta e della società Poste Vita e in euro 4,17 relativamente al Piano per il restante personale del Gruppo. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,8 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.
Si riportano di seguito gli effetti economici del Primo e Secondo Ciclo del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine al 31 dicembre 2017 per Poste Italiane SpA.
Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2017 per 42 beneficiari è di 447.800 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno alla Società. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,2 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,4 milioni di euro.
Il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 52 Beneficiari è stato di 574.141 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno alla Società. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,8 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.
La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Conseguentemente, con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:
L'attribuzione delle Phantom Stock è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:
L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.
Al 31 dicembre 2017, il numero di Phantom Stock è stato stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le miglior prassi di mercato. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,6 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.
I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio Bancoposta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.
Per l'esercizio 2017 il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate a seguito di conclusione anticipata del rapporto di lavoro è stato di 276.744 unità; il costo rilevato a Conto economico è stato di circa 1,5 milioni di euro, valore equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.
| Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente | (migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Denominazione (sede sociale) | Quota % posseduta |
Capitale sociale |
Risultato dell'esercizio |
Patrimonio netto |
| BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) | 100,00% | 12.000 | 29.134 | 53.886 |
| Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) | 100,00% | 516 | - | 516 |
| Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) (*) | 100,00% | 120 | - | 120 |
| Consorzio PosteMotori (Roma) | 80,75% | 120 | 171 | 291 |
| Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) | 100,00% | 103.200 | 1.843 | 237.263 |
| Mistral Air Srl (Roma) (**) | 100,00% | 1.000 | (7.611) | (1.895) |
| PatentiViaPoste ScpA (Roma) (*) | 86,86% | 120 | (2) | 125 |
| PosteMobile SpA (Roma) | 100,00% | 32.561 | 18.659 | 57.905 |
| Poste Tributi ScpA (Roma) () (*) | 90,00% | 2.583 | (1.053) | (1.590) |
| PosteTutela SpA (Roma) | 100,00% | 153 | 298 | 13.441 |
| Poste Vita SpA (Roma) (*) | 100,00% | 1.216.608 | 510.172 | 3.323.728 |
| Poste Assicura SpA (Roma) (*) | 100,00% | 25.000 | 28.609 | 104.359 |
| Postel SpA (Roma) | 100,00% | 20.400 | 118 | 101.459 |
| SDA Express Courier SpA (Roma) (**) | 100,00% | 10.000 | (31.990) | (22.876) |
| Poste Welfare Servizi Srl (Roma) | 100,00% | 16 | 2.590 | 7.651 |
(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.
(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2018 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.
| Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto | (migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione (sede sociale) | Natura del rapporto |
Valore a Stato Patrimoniale |
Quota % posseduta |
Attività | Passività | Patrimonio netto |
Ricavi e proventi | Risultato dell'esercizio |
| Address Softw are Srl (Roma) |
Controllata | 237 | 51,00% | 931 | 466 | 465 | 1.087 | 38 |
| Anima Holding SpA (Milano) (a) | Collegata | 218.911 | 10,04% | 1.212.463 | 372.770 | 839.693 | 578.620 (*) | 78.347 |
| Conio Inc. (San Francisco) (b) | Collegata | 68 | 20,00% | 346 | 136 | 210 | - | 220 |
| FSIA Investimenti Srl (Milano) (c) | Controllo congiunto | 286.136 | 30,00% | 1.011.722 | 59.792 | 951.930 | - | 24.816 |
| Indabox Srl (Roma) | Controllata | 1.222 | 100,00% | 755 | 151 | 604 | 98 | (289) |
| ItaliaCamp Srl (Roma) (d) | Collegata | 54 | 20,00% | 941 | 670 | 271 | 879 | 161 |
| Kipoint SpA (Roma) | Controllata | 614 | 100,00% | 2.589 | 1.975 | 614 | 4.678 | 57 |
| Risparmio Holding SpA (Roma) | Controllata | 873 | 80,00% | 1.208 | 117 | 1.091 | - | 737 |
| Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (e) | Controllata | - | 100,00% | 4.104 | 4.339 | (235) | 5.791 | (413) |
| Altre collegate del gruppo SDA (f) | Collegate | 4 |
a. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CDA della società al 30.09.2017.
b. Dati riferiti alla Conio Inc. e alla sua controllata conio Srl al 30.06.2017.
c. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CDA della società al 30.09.2017 comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation.
d. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.16.
e. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.15.
f. Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono MDG Express Srl e Speedy Express Courier Srl.
(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.
Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.
| Risparmio postale | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.17 | 31.12.16 |
| Libretti di deposito | 108.564 | 118.938 |
| Buoni Fruttiferi Postali | 214.347 | 203.962 |
| Cassa Depositi e Prestiti | 146.104 | 134.121 |
| M inistero dell' Economia e delle Finanze |
68.243 | 69.841 |
| Totale | 322.911 | 322.900 |
L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2017 era di 7.984 milioni di euro (7.269 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
Gli Impegni di acquisto del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.
| Impegni | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.17 | 31.12.16 |
| Impegni di acquisto | ||
| Contratti per affitti passivi di immobili | 523 | 501 |
| Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari | 42 | 41 |
| Contratti per acquisto di Attività immateriali | 32 | 27 |
| Contratti per leasing flotta automezzi | 200 | 260 |
| Contratti per altri canoni | 26 | 28 |
| Totale | 823 | 857 |
La società EGI SpA al 31 dicembre 2017, si è impegnata per il 2018 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 10,7 milioni di euro. Al 31 dicembre 2017 il corrispondente valore di mercato è di 12,4 milioni di euro.
Gli Impegni di acquisto di Poste Italiane SpA, sono dettagliati nella tabella che segue.
| Impegni di acquisto | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.17 | di cui verso società del gruppo |
31.12.16 | di cui verso società del gruppo |
| Contratti per affitti passivi di immobili | 533 | 32 | 515 | 13 |
| Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari | 42 | - | 43 | 2 |
| Contratti per acquisto di Attività immateriali | 33 | - | 30 | 3 |
| Contratti per leasing flotta automezzi | 200 | - | 260 | - |
| Contratti per altri canoni | 31 | 16 | 18 | 4 |
| Totale | 839 | 48 | 866 | 22 |
Relativamente ai soli contratti per affitti passivi di immobili, risolvibili di norma con preavviso di sei mesi, gli impegni futuri a carico rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono così suddivisi in base all'anno di scadenza dei canoni:
| Impegni per canoni di affitto - Gruppo Poste Italiane | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.17 | 31.12.16 |
| Canoni di affitto scadenti: | ||
| entro l'esercizio successivo a quello di bilancio | 138 | 139 |
| tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio | 320 | 311 |
| oltre il 5° anno | 65 | 52 |
| Totale | 523 | 502 |
| Impegni per canoni di affitto - Poste Italiane SpA | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.17 | di cui verso società del gruppo |
31.12.16 | di cui verso società del gruppo |
| Canoni di affitto scadenti: | ||||
| entro l'esercizio successivo a quello di bilancio | 145 | 7 | 146 | 7 |
| tra il 2° e il 5° anno successivo alla data di chiusura di bilancio | 333 | 20 | 316 | 5 |
| oltre il 5° anno | 55 | 5 | 53 | 1 |
| Totale | 533 | 32 | 515 | 13 |
Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno, rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono le seguenti:
| Garanzie | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.17 | 31.12.16 |
| Fidejussioni e altre garanzie rilasciate: | ||
| da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi |
283 21 |
321 - |
| Totale | 304 | 321 |
| Garanzie | (milioni di euro) | |
| Descrizione | 31.12.17 | 31.12.16 |
| Fidejussioni e altre garanzie rilasciate: | ||
| rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi | 172 | 212 |
| rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi | 59 | 59 |
| lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate | 21 | 1 |
| Totale | 252 | 272 |
I Beni di terzi presso società del Gruppo, sono dettagliati nella tabella che segue. L'informativa rileva esclusivamente per la Capogruppo Poste Italiane SpA.
| Beni di terzi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 31.12.17 | 31.12.16 |
| Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi | 3.562 | 5.262 |
| Totale | 3.562 | 5.262 |
Ad integrazione di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2017 Poste Italiane SpA detiene ulteriori 3 milioni di euro di Beni di società del gruppo.
Al 31 dicembre 2017, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 107 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.
I corrispettivi per l'esercizio 2017, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo PricewaterhouseCoopers e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:
| Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione | (migliaia di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Tipologia di Servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi (*) | |
| Poste Italiane SpA | |||
| Servizi di revisione contabile | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
1.166 - |
|
| Servizi di attestazione | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
293 - |
|
| Altri Servizi | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
55 - |
|
| Società controllate da Poste Italiane SpA | |||
| Servizi di revisione contabile (**) | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
1.058 - |
|
| Servizi di attestazione | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
353 - |
|
| Altri Servizi | Pricew aterhouseCoopers SpA Rete Pricew aterhouseCoopers |
95 - |
|
| Totale | 3.020 |
(*) Gli importi non includono spese e oneri accessori.
(**) Gli importi esposti non includono i compensi per servizi di revisione contabile svolta sui fondi amministrati da BancoPosta Fondi SGR SpA a carico dei sottoscrittori per 119 migliaia di euro.
I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione115 . Con riferimento alla Controllante, la voce Servizi di revisione contabile comprende compensi
115 Eventuali servizi di revisione o attestazione riferiti a risultanze contabili antecedenti alla data di chiusura del bilancio di
integrativi per 130 migliaia di euro oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria degli azionisti del 29 maggio 2018.
esercizio sono rilevati per competenza, successivamente al conferimento dell'incarico, nell'esercizio in cui i servizi sono resi, in base alla percentuale di completamento.
12. Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2017
| SCHEMI DI BILANCIO363 | |
|---|---|
| STATO PATRIMONIALE363 | |
| CONTO ECONOMICO365 | |
| PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA366 | |
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO367 | |
| RENDICONTO FINANZIARIO368 | |
| NOTA INTEGRATIVA 370 | |
| PARTE A – POLITICHE CONTABILI 370 | |
| PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE391 | |
| PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 416 | |
| PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA426 | |
| PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA427 | |
| PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 460 | |
| PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA466 | |
| PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE466 | |
| PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI471 | |
| PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE473 |
| (dati in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci dell'Attivo | 31 dicembre 2017 |
31 dicembre 2016 |
|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 3.217.163.704 | 2.510.820.434 |
| 20. | Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value | - | - |
| 40. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 39.140.379.660 | 37.263.441.355 |
| 50. | Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 12.912.363.033 | 12.682.587.907 |
| 60. | Crediti verso banche | 1.150.646.309 | 1.314.337.052 |
| 70. | Crediti verso clientela | 7.951.158.686 | 9.004.203.937 |
| 80. | Derivati di copertura | 394.507.899 | 190.911.119 |
| 90. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | - | - |
| 100. Partecipazioni | - | - | |
| 110. Attività materiali | - | - | |
| 120. Attività immateriali | - | - | |
| di cui: | |||
| - avviamento | - | - | |
| 130. Attività fiscali: | 405.671.786 | 320.870.907 | |
| a) correnti | - | - | |
| b) anticipate | 405.671.786 | 320.870.907 | |
| di cui alla L.214/2011 | - | - | |
| 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | |
| 150. Altre attività | 2.063.534.180 | 1.765.994.097 | |
| Totale dell'Attivo | 67.235.425.257 | 65.053.166.808 |
| (dati in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci del Passivo e del Patrimonio netto | 31 dicembre 2017 |
31 dicembre 2016 |
|
| 10. | Debiti verso banche | 5.949.610.345 | 5.798.577.802 |
| 20. | Debiti verso clientela | 53.686.408.893 | 50.373.852.771 |
| 30. | Titoli in circolazione | - | - |
| 40. | Passività finanziarie di negoziazione | - | - |
| 50. | Passività finanziarie valutate al fair value | - | - |
| 60. | Derivati di copertura | 1.637.107.776 | 2.304.549.533 |
| 70. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | - | - |
| 80. | Passività fiscali: | 307.944.970 | 530.290.120 |
| a) correnti | - | - | |
| b) differite | 307.944.970 | 530.290.120 | |
| 90. | Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - |
| 100. Altre passività | 2.335.518.644 | 2.178.775.258 | |
| 110. Trattamento di fine rapporto del personale | 16.538.104 | 18.556.806 | |
| 120. Fondi per rischi e oneri: | 543.375.786 | 462.396.773 | |
| a) quiescenza e obblighi simili | - | - | |
| b) altri fondi | 543.375.786 | 462.396.773 | |
| 130. Riserve da valutazione | 114.941.270 | 868.891.183 | |
| 140. Azioni rimborsabili | - | - | |
| 150. Strumenti di capitale | - | - | |
| 160. Riserve | 2.058.999.822 | 1.948.999.822 | |
| 170. Sovrapprezzi di emissione | - | - | |
| 180. Capitale | - | - | |
| 190. Azioni proprie (-) | - | - | |
| 200. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) | 584.979.647 | 568.276.740 | |
| Totale del Passivo e del Patrimonio netto | 67.235.425.257 | 65.053.166.808 |
| (dati in euro) | |
|---|---|
| Voci | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 1.525.963.155 | 1.542.998.078 |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (78.167.651) | (73.840.796) |
| 30. | Margine di interesse | 1.447.795.504 | 1.469.157.282 |
| 40. | Commissioni attive | 3.628.959.602 | 3.602.704.357 |
| 50. | Commissioni passive | (64.607.340) | (66.084.130) |
| 60. | Commissioni nette | 3.564.352.262 | 3.536.620.227 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 597.839 | 690.388 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 2.342.123 | 3.133.641 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 1.897.984 | (910.193) |
| 100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: | 623.613.722 | 587.484.549 | |
| a) crediti | - | - | |
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | 623.613.722 | 593.952.484 | |
| c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza | - | - | |
| d) passività finanziarie | - | (6.467.935) | |
| 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value | - | - | |
| 120. Margine di intermediazione | 5.640.599.434 | 5.596.175.894 | |
| 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: | (14.583.719) | (6.363.522) | |
| a) crediti | (14.583.719) | (6.363.522) | |
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | - | - | |
| c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza | - | - | |
| d) altre operazioni finanziarie | - | - | |
| 140. Risultato netto della gestione finanziaria | 5.626.015.715 | 5.589.812.372 | |
| 150. Spese amministrative: | (4.615.783.659) | (4.653.115.006) | |
| a) spese per il personale | (93.415.138) | (98.478.270) | |
| b) altre spese amministrative | (4.522.368.521) | (4.554.636.736) | |
| 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (182.598.597) | (94.802.615) | |
| 170. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | - | - | |
| 180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | - | - | |
| 190. Altri oneri/proventi di gestione | (57.613.621) | (39.373.904) | |
| 200. Costi operativi | (4.855.995.877) | (4.787.291.525) | |
| 210. Utili/(Perdite) delle partecipazioni | - | - | |
| 220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | - | - | |
| 230. Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - | |
| 240. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti | - | - | |
| 250. Utile/(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 770.019.838 | 802.520.847 | |
| 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (185.040.191) | (234.244.107) | |
| 270. Utile/(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 584.979.647 | 568.276.740 | |
| 280. Utile/(Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte | - | - | |
| 290. Utile/(Perdita) d'esercizio | 584.979.647 | 568.276.740 |
| (dati in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| 10. | Utile/(Perdita) d'esercizio | 584.979.647 | 568.276.740 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto economico |
|||
| 20. | Attività materiali | - | - |
| 30. | Attività immateriali | - | - |
| 40. | Piani a benefici definiti | 283.022 | (422.365) |
| 50. | Attività non correnti in via di dismissione | - | - |
| 60. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto | - | - |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto economico |
|||
| 70. | Copertura di investimenti esteri | - | - |
| 80. | Differenze di cambio | - | - |
| 90. | Copertura dei flussi finanziari | (44.678.244) | (25.835.153) |
| 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita | (709.554.691) | (1.611.038.479) | |
| 110. Attività non correnti in via di dismissione | - | - | |
| 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto | - | - | |
| 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (753.949.913) | (1.637.295.997) | |
| 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) | (168.970.266) | (1.069.019.257) |
| (dati in euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2017 | ||||||||||
| Capitale | Sovrapprezzi di | Riserve | Strumenti di | Azioni | ||||||
| azioni ordinarie |
altre azioni |
emissione | di utili | altre (*) | Riserve da valutazione | capitale | proprie Utile/(Perdita) di esercizio | Patrimonio netto | ||
| Esistenze al 31.12.2016 | - | - | - | 948.999.822 | 1.000.000.000 | 868.891.183 | - | - | 568.276.740 | 3.386.167.745 |
| Modifica saldi apertura | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Esistenze al 01.01.2017 | - | - | - | 948.999.822 | 1.000.000.000 | 868.891.183 | - | - | 568.276.740 | 3.386.167.745 |
| Allocazione risultato esercizio precedente | - | - | - | 110.000.000 | - | - | - | - | (568.276.740) | (458.276.740) |
| Riserve | - | - | - | 110.000.000 | - | - | - | - | (110.000.000) | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | (458.276.740) | (458.276.740) |
| Variazioni dell'esercizio | - | - | - | - | - | (753.949.913) | - | - | 584.979.647 | (168.970.266) |
| Variazioni di riserve | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni sul Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Emissione nuove azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Distribuzione straordinaria dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Derivati su proprie azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stock options | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Redditività complessiva esercizio 2017 | - | - | - | - | - | (753.949.913) | - | - | 584.979.647 | (168.970.266) |
| Patrimonio netto al 31.12.2017 | - | - | - | 1.058.999.822 | 1.000.000.000 | 114.941.270 | - | - | 584.979.647 | 2.758.920.739 |
| 31 dicembre 2016 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale | Sovrapprezzi di | Riserve | Strumenti di | Azioni | ||||||
| azioni ordinarie |
altre azioni |
emissione | di utili | altre (*) | Riserve da valutazione | capitale | proprie Utile/(Perdita) di esercizio | Patrimonio netto | ||
| Esistenze al 31.12.2015 | - | - | - | 948.996.672 | 1.000.000.000 | 2.506.187.180 | - | - | 586.969.571 | 5.042.153.423 |
| Modifica saldi apertura | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Esistenze al 01.01.2016 | - | - | - | 948.996.672 | 1.000.000.000 | 2.506.187.180 | - | - | 586.969.571 | 5.042.153.423 |
| Allocazione risultato esercizio precedente | - | - | - | - | - | - | - | - | (586.969.571) | (586.969.571) |
| Riserve | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | (586.969.571) | (586.969.571) |
| Variazioni dell'esercizio | - | - | - | 3.150 | - | (1.637.295.997) | - | - | 568.276.740 | (1.069.016.107) |
| Variazioni di riserve | - | - | - | 3.150 | - | - | - | - | - | 3.150 |
| Operazioni sul Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Emissione nuove azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Distribuzione straordinaria dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Derivati su proprie azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stock options | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Redditività complessiva esercizio 2016 | - | - | - | - | - | (1.637.295.997) | - | - | 568.276.740 | (1.069.019.257) |
| Patrimonio netto al 31.12.2016 | - | - | - | 948.999.822 | 1.000.000.000 | 868.891.183 | - | - | 568.276.740 | 3.386.167.745 |
(dati in euro)
(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta.
Metodo indiretto
| (dati in euro) | ||
|---|---|---|
| Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | ||
| 1. Gestione | 669.944.592 | 650.037.706 |
| - risultato d'esercizio (+/-) | 584.979.647 | 568.276.740 |
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair | 1.095.199 | 68.387 |
| value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) |
(1.897.984) | 910.193 |
| - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) | 14.583.719 | 6.363.522 |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | - | - |
| - accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) | 444.520.215 | 398.219.073 |
| - imposte e tasse non liquidate (+) | 185.040.192 | 234.017.820 |
| - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) | - | - |
| - altri aggiustamenti (+/-) | (558.376.396) | (557.818.029) |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (2.070.552.058) | (5.941.565.182) |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - |
| - attività finanziarie valutate al fair value | - | - |
| - attività finanziarie disponibili per la vendita | (2.764.116.693) | (5.467.991.805) |
| - crediti verso banche: a vista | (540.869) | (399.288) |
| - crediti verso banche: altri crediti | 163.136.413 | (103.403.902) |
| - crediti verso clientela | 1.038.461.533 | 20.821.972 |
| - altre attività | (507.492.442) | (390.592.159) |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 2.847.080.414 | 5.041.164.367 |
| - debiti verso banche: a vista | 638.071.027 | 101.623.433 |
| - debiti verso banche: altri debiti | (487.038.484) | 437.934.922 |
| - debiti verso clientela | 3.312.556.122 | 4.904.804.958 |
| - titoli in circolazione | - | - |
| - passività finanziarie di negoziazione | - | - |
| - passività finanziarie valutate al fair value | - | - |
| - altre passività | (616.508.251) | (403.198.946) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 1.446.472.948 | (250.363.109) |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da | 1.300.000.002 | 1.300.000.002 |
| - vendite di partecipazioni | - | - |
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - |
| - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 1.300.000.002 | 1.300.000.002 |
| - vendite di attività materiali | - | - |
| - vendite di attività immateriali | - | - |
| - vendite di rami d'azienda | - | - |
| 2. Liquidità assorbita da | (1.581.852.940) | (1.120.543.164) |
| - acquisti di partecipazioni | - | - |
| - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza | (1.581.852.940) | (1.120.543.164) |
| - acquisti di attività materiali | - | - |
| - acquisti di attività immateriali | - | - |
| - acquisti di rami d'azienda | - | - |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (281.852.938) | 179.456.838 |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | - | - |
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - |
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (458.276.740) | (586.969.571) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (458.276.740) | (586.969.571) |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 706.343.270 | (657.875.842) |
LEGENDA:
(+) generata
(-) assorbita
| Voci di bilancio | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 2.510.820.434 | 3.168.696.276 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | 706.343.270 | (657.875.842) |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | - | - |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 3.217.163.704 | 2.510.820.434 |
(dati in euro)
Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 29 marzo 2018, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il presente Rendiconto separato nell'ambito della Relazione Finanziaria Annuale.
L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.7 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.
Nel corso del 2017 Poste Italiane SpA ha condotto il progetto di implementazione del nuovo principio contabile IFRS 9 – "Strumenti finanziari" che sarà applicato dal 1° gennaio 2018 e sostituirà in gran parte il principio contabile IAS 39, attualmente in vigore. Gli obiettivi del progetto sono stati: i) identificare le aree di impatto del principio ("Classification & Measurement", "Impairment" e "Hedge accounting"), ii) determinare gli effetti quantitativi e qualitativi della transizione, iii) individuare e implementare le soluzioni applicative e organizzative per una gestione a regime organica, efficace e coerente all'interno del Gruppo.
Per l'analisi degli impatti qualitativi e delle scelte adottate si rimanda al sopracitato paragrafo 2.7, mentre di seguito si forniscono, in via preliminare, i principali effetti patrimoniali al 1°gennaio 2018 riferiti al Patrimonio BancoPosta derivanti dall'adozione del nuovo principio contabile. Sui dati di seguito esposti sono tuttora in corso le attività di verifica. Tutti gli effetti si intendono al lordo delle relative imposte.
Il portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2017 è così composto:
A seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 con le modalità descritte nel sopracitato paragrafo 2.7, e assumendo l'esito positivo delle verifiche in corso, il portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta al 1° gennaio 2018 risulta così composto:
In conseguenza delle nuove regole previste dall'IFRS 9 sulle logiche e modalità di calcolo delle rettifiche di valore (Expected Credit Loss - ECL) e dei modelli previsionali adottati, l'ECL al 1° gennaio 2018, rilevata in contropartita delle riserve di utili, ammonta complessivamente a 25 milioni di euro e si riferisce per:
Per quanto sopra esposto, gli effetti attesi sul Patrimonio netto del Patrimonio destinato al 1° gennaio 2018 sono i seguenti (al lordo del relativo effetto fiscale):
Nel corso del 2017 Poste Italiane SpA ha condotto anche il progetto di recepimento del nuovo principio contabile IFRS 15 – "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" che sarà applicato dal 1° gennaio 2018 e sostituirà lo IAS 18, lo IAS 11 e l'IFRIC 13. Gli obiettivi del progetto sono stati l'assessment dei contratti di vendita, raggruppati per tipologia di attività, l'individuazione delle singole performance obligations in essere, e l'identificazione di eventuali differenze tra preesistente e nuova disciplina. In tale ambito sono stati analizzati i processi amministrativo/contabili, i sistemi informatici disponibili e le procedure in essere per valutare la compliance alla nuova disciplina. Per l'analisi delle valutazioni effettuate si rimanda al sopracitato paragrafo 2.7. L'applicazione del nuovo principio alla data di transizione non genererà effetti sulle riserve di utili del Patrimonio BancoPosta.
Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 – "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" - e successivi aggiornamenti, applicabili alla data di redazione del presente Rendiconto, ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circ. n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.
Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, è redatto in euro ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto116. Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro, inoltre le voci e le relative tabelle che non presentano importi non sono riportate.
Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro. I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.
116 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.
117 Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte E – Premessa.
di destinazione delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il ramo d'azienda inerente monetica e i servizi di pagamento.
• In data 19 febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha deliberato l'approvazione dell'iniziativa di tutela dei clienti del fondo "Europa Immobiliare n.1", conferendo all'Amministratore delegato poteri e facoltà di porre in essere tutte le azioni, anche prodromiche e conseguenti, per l'implementazione dell'iniziativa stessa.
Al 31 dicembre 2017 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | di cui rapporti intergestori |
31.12.2016 | di cui rapporti intergestori |
|||
| Voci dell'Attivo | ||||||
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 3.217 | - | 2.511 | - | ||
| 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita | 39.140 | - | 37.263 | - | ||
| 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 12.912 | - | 12.683 | - | ||
| 60. Crediti verso banche | 1.151 | - | 1.314 | - | ||
| 70. Crediti verso clientela | 7.951 | 734 | 9.004 | 632 | ||
| 80. Derivati di copertura | 395 | - | 191 | - | ||
| 130. Attività fiscali | 406 | - | 321 | - | ||
| 150. Altre attività | 2.063 | 22 | 1.766 | 29 | ||
| A Totale dell'Attivo | 67.235 | 756 | 65.053 | 661 | ||
| Voci del Passivo e del Patrimonio netto | ||||||
| 10. Debiti verso banche | 5.950 | - | 5.799 | - | ||
| 20. Debiti verso clientela | 53.686 | 256 | 50.374 | 82 | ||
| 60. Derivati di copertura | 1.637 | - | 2.305 | - | ||
| 80. Passività fiscali | 308 | - | 530 | - | ||
| 100. Altre passività | 2.335 | 254 | 2.178 | 297 | ||
| 110. Trattamento di fine rapporto del personale | 17 | - | 19 | - | ||
| 120. Fondi per rischi e oneri | 543 | - | 462 | - | ||
| 130. Riserve da valutazione | 115 | - | 869 | - | ||
| 160. Riserve | 2.059 | - | 1.949 | - | ||
| 200. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) | 585 | - | 568 | - | ||
| B Totale del Passivo e del Patrimonio netto | 67.235 | 510 | 65.053 | 379 | ||
| A-B Saldo dei rapporti intergestori | 246 | 282 |
Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento generale del processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane (di seguito Regolamento Generale), approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Tale Regolamento Generale, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento Generale sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e divengono efficaci, come stabilito dal Regolamento Generale, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora il BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte, tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni operative importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, Capitolo 1 BancoPosta, sezione II paragrafo 2, il Collegio Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.
La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2016, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su peer comparabili. I prezzi di trasferimento cosi definiti, sono rivisitati, a partire dall'esercizio 2017, con cadenza biennale.
Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2017 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 3 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2017.
In data 9 marzo 2015, è stato avviato nei confronti di Poste Italiane SpA, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, un procedimento per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". In data 21 dicembre 2015, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della gemmante è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata cioè a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui la gemmante Poste Italiane SpA ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane SpA ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito.
Nel corso del 2017 è stato condotto dalla Banca d'Italia un accertamento ispettivo nei confronti di Poste Italiane SpA riferito al Patrimonio BancoPosta - avviato in data 10 febbraio 2017 e concluso il 5 maggio 2017 - ai sensi dell'art. 54, D.lgs. 385/1993, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativo e informatico. In data 20 luglio 2017 è stato rilasciato il Rapporto Ispettivo, al quale Poste Italiane SpA ha dato seguito nei termini mediante invio delle proprie considerazioni nel mese di settembre 2017 e avviando il relativo piano di interventi di adeguamento.
Inoltre, il 28 settembre 2017 la Banca d'Italia ha avviato, sempre con riferimento all'attività BancoPosta e ai sensi dell'art. 53 del D.lgs. 231/2007, un accertamento ispettivo in materia di contrasto del riciclaggio su un campione di Uffici Postali. L'accertamento, conclusosi l'11 dicembre 2017 è configurabile come un follow-up dell'ispezione in materia condotta nel 2015 ed è stato finalizzato a valutare l'avanzamento delle iniziative di adeguamento comunicate all'Autorità di Vigilanza.
Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di "consulenza guidata" che, nel corso dell'anno, è stata gradualmente estesa a tutta la rete Poste Italiane. In parallelo, nel corso del secondo semestre 2017, il comparto è stato oggetto di ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID2, entrata in vigore il 3 gennaio 2018. Le innovazioni apportate negli assetti procedurali ed informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto di informativa specifica alla Consob.
La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.
L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie detenute per la negoziazione avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.
In questa categoria sono classificati i titoli di debito, i titoli di capitale acquisiti principalmente al fine di ottenere profitti nel breve periodo derivanti dalle variazioni dei prezzi di tali strumenti e il valore positivo dei contratti derivati a eccezione di quelli designati come strumenti di copertura.
Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione". I derivati sono trattati come attività o passività, a seconda che il relativo fair value sia positivo o negativo.
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.
a) criteri di iscrizione
L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato. Laddove, eccezionalmente, l'iscrizione avvenisse a seguito di riclassificazione dalle Attività finanziarie detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. Nel caso di titoli di debito l'eventuale differenza tra il valore iniziale e il valore di rimborso viene ripartita lungo la vita del titolo.
Sono strumenti finanziari non derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle altre categorie commentate nei paragrafi 1, 3 e 4.
Tali strumenti finanziari sono valutati al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono imputati a una riserva di Patrimonio netto; la loro imputazione a Conto economico è eseguita solo nel momento in cui l'attività finanziaria viene effettivamente ceduta (o estinta) o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si valuta che la riduzione di valore già rilevata a Patrimonio netto non potrà essere recuperata in futuro. Limitatamente ai titoli di debito, se in un periodo successivo il fair value aumenta come oggettiva conseguenza di un evento verificatosi dopo che una perdita di valore era stata rilevata nel Conto economico, il valore dello strumento finanziario è ripristinato con accredito dell'importo a Conto economico. Inoltre, sempre per i titoli di debito, la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato118 avviene con effetto sul Conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei tassi di cambio, mentre le variazioni dei tassi di cambio relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell'ambito della specifica riserva del Patrimonio netto.
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.
L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al
118 Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è l'ammontare a cui l'attività o passività è valutata al momento della rilevazione iniziale, meno i rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento accumulato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, di tutte le differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza, e meno le riduzioni per perdite di valore o per insolvenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che rende equivalente il valore attuale dei futuri flussi di cassa contrattuali (o attesi) con il valore contabile iniziale dell'attività o passività. Il calcolo del costo ammortizzato deve comprendere anche i costi esterni e i proventi direttamente imputabili in sede di iscrizione iniziale dell'attività o passività.
corrispettivo pagato. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalle Attività finanziarie disponibili per la vendita, il fair value dell'attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell'attività stessa.
Sono strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che il Patrimonio BancoPosta ha l'intenzione e la capacità di detenere sino a scadenza.
La valutazione delle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza è adeguata al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato per tenere in considerazione gli effetti derivanti da eventuali svalutazioni. Il risultato derivante dall'applicazione di tale metodologia è imputato nel Conto economico nella "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati". Se vi è un'obiettiva evidenza di elementi che indicano riduzioni di valore, l'attività è ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi di cassa ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato.
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi. I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato.
Sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a impieghi su depositi presso il MEF, non derivati e non quotati in un mercato attivo, dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti di funzionamento di natura commerciale. I crediti relativi a impieghi sono iscritti alla data di regolamento, mentre i crediti di funzionamento sono iscritti alla data della prestazione del servizio.
Tali attività sono valutate al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato in caso di riduzione di valore. Nel caso di perdite di valore si applicano gli stessi principi sopra descritti in relazione alle Attività finanziarie detenute sino alla scadenza.
I crediti sono cancellati quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.
L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento di stipula dei relativi contratti. Le tipologie di copertura utilizzate sono:
Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato, sia durante la sua vita.
• Fair value hedge
Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione del fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. L'eventuale differenza costituisce l'inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".
• Cash flow hedge
Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio, sia durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico.
Nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).
Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato. Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.
Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.
Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività BancoPosta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.
Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.
I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. In base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione, la reputazione e le credenziali di capacità operativa del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, ovvero pregiudicare il regolare andamento dei mercati.
Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le voci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia nei confronti della clientela che interbancaria. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.
I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche dei flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Le passività finanziarie vengono rimosse dal Rendiconto separato al momento in cui sono estinte o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
La categoria accoglie gli eventuali strumenti finanziari derivati che non dispongono dei requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento, ovvero gli strumenti finanziari derivati inizialmente acquisiti con un intento di copertura, poi venuto meno. L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.
Le Passività finanziarie di negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico.
Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle passività stesse o il Patrimonio BancoPosta trasferisce tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento.
Le componenti economiche positive e negative derivanti dalla variazione del fair value delle Passività finanziarie di negoziazione sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.
b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali
A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".
I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei ribassi e degli sconti, in base al principio della competenza economica. In particolare:
Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.
Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate esterne i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.
I benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.
L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.
I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: Piani a benefici definiti e Piani a contribuzione definita.
Nei Piani a benefici definiti, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19.
Nei Piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.
Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti, ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, per la parte maturata fino al 31 dicembre 2006119. Infatti, a seguito della riforma della previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente in un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto i benefici definiti di cui è debitore il Patrimonio BancoPosta nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente la passività accumulata sino al 31 dicembre 2006.
Tale passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è
119 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo all'azienda sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito Fondo di previdenza
poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (ad esempio, la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (ad esempio, il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Poiché il Patrimonio BancoPosta non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.
Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti, ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente in un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.
Gli altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per altri benefici a lungo termine è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni.
I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni – regolato per cassa, strumenti rappresentativi di capitale, o altri strumenti finanziari – sono rilevati al loro fair value. Nel caso in cui il pagamento avvenga per cassa, il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel costo del lavoro.
complementare.
I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, che comprendono una quota di commissioni passive incorporata nei prezzi di trasferimento previsti dal Disciplinare Esecutivo dei servizi dalla Rete commerciale della gemmante, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 150 b) – Altre spese amministrative".
La redazione del presente Rendiconto separato richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che si basano talora su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili, quali lo Stato patrimoniale, il Conto economico, il Prospetto della redditività complessiva e il Rendiconto finanziario, nonché nella Nota Integrativa. I valori finali delle voci di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli indicati nei bilanci precedenti a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.
Di seguito vengono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Rendiconto separato.
La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.
In assenza di un mercato attivo, il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base a elaborazioni interne ovvero a valutazioni tecniche di operatori esterni che consentono di stimare il prezzo al quale lo strumento potrebbe essere negoziato alla data di valutazione in uno scambio indipendente. Vengono utilizzati modelli di valutazione basati prevalentemente su variabili finanziarie desunte dal mercato, tenendo conto, ove possibile, dei valori di mercato di altri strumenti sostanzialmente assimilabili, nonché dell'eventuale rischio di credito. Per approfondimenti sulle tecniche di valutazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati, si rimanda al paragrafo A.4.1 della presente Parte A.
In ottemperanza a quanto previsto dal DPR 14 marzo 2001, n. 144, il Patrimonio BancoPosta non può erogare finanziamenti alla clientela. Di conseguenza le rettifiche e le riprese di valore su crediti sono effettuate esclusivamente in relazione al portafoglio dei crediti di funzionamento di natura commerciale rivenienti principalmente dalle competenze contrattualmente previste non ancora incassate. Le rettifiche e le riprese di valore sono effettuate in base a stime della rischiosità creditizia che scaturisce dall'esperienza passata per crediti simili, dall'analisi degli scaduti, corrente e storica, delle perdite e degli incassi e infine dal monitoraggio dell'andamento delle condizioni economiche correnti e prospettiche dei mercati di riferimento.
Nei Fondi rischi sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, clienti, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione degli effetti economici di rischi operativi come quelli derivanti da istanze relative a prodotti di investimento con caratteristiche e/o performance ritenute dalla clientela non in linea con le attese, da pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché dal prevedibile riconoscimento alla clientela di conguagli o rimborsi nei casi in cui non siano definitivamente determinati.
Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.
Come meglio descritto nella Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, per la valutazione al fair value del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2017-2019 (ILT) – Piano di Phantom Stock" (entrambi approvati in data 24 maggio 2016 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) e del Piano di incentivazione a breve termine (MBO) per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta (approvato in data 27 aprile 2017 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane), ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale e di liquidità a breve termine in conseguenza dei quali la valutazione delle passività comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.
Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.
Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2016 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio, oltre che delle Linee Guida della gestione finanziaria del Gruppo rivisitate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA nel mese di dicembre 2017.
In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – "Valutazione del fair value", di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate.
Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.
La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.
Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da Titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price) 120. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.
Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.
Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
• Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente, o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
120 Per motivi di ordine tecnico, al 31 dicembre 2017 per la valutazione dei titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE è stato utilizzato tale ultimo riferimento.
Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per BancoPosta.
Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di Livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.
L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock. In particolare la valutazione di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, in particolare, è influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 31% circa.
Nel corso dell'esercizio non si sono verificate fattispecie che abbiano richiesto trasferimenti di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente tra i diversi Livelli di gerarchia del fair value.
Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||||
| Attività/Passività misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3* | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3* | |
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | |||
| 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita | 36.244 | 2.859 | 37 | 35.280 | 1.956 | 27 | |
| 4. Derivati di copertura | - | 395 | - | - | 191 | - | |
| 5. Attività materiali | - | - | - | - | - | - | |
| 6. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 36.244 | 3.254 | 37 | 35.280 | 2.147 | 27 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Passività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 1.637 | - | - | 2.305 | - | |
| Totale | - | 1.637 | - | - | 2.305 | - |
(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 4.1.
Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio della controparte (Parte A, paragrafo A.4.1).
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
Attività finanziarie valutate al fair value |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | - | - | 27 | - | - | - |
| 2. Aumenti | - | - | 10 | - | - | - |
| 2.1.Acquisti | - | - | - | - | - | - |
| 2.2.Profitti imputati a: | - | - | 10 | - | - | - |
| 2.2.1. Conto economico | - | - | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | - | - | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | x | x | 10 | - | - | - |
| 2.3.Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - |
| 2.4.Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | - | - | - | - | - | - |
| 3.1.Vendite | - | - | - | - | - | - |
| 3.2.Rimborsi | - | - | - | - | - | - |
| 3.3.Perdite imputate a: | - | - | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto economico | - | - | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | - | - | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | x | x | - | - | - | - |
| 3.4.Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - |
| 3.5.Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | - | - | 37 | - | - | - |
Nel periodo in commento, le variazioni intercorse sono relative alla variazione di fair value delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock.
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Nil.
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 | Totale al 31.12.2016 | ||||||||
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente |
Fair Value Valore |
Valore | Fair Value | ||||||
| di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 12.912 | 14.384 | - | - | 12.683 | 14.447 | - | - | |
| 2. Crediti verso banche | 1.151 | - | - | 1.151 | 1.314 | - | - | 1.314 | |
| 3. Crediti verso la clientela | 7.951 | - | - | 7.951 | 9.004 | - | - | 9.004 | |
| 4. Attività materiali detenute a scopo di investimento | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 22.014 | 14.384 | - | 9.102 | 23.001 | 14.447 | - | 10.318 | |
| 1. Debiti verso banche | 5.950 | - | 4.853 | 1.108 | 5.799 | - | 5.419 | 418 | |
| 2. Debiti verso clientela | 53.686 | - | - | 53.686 | 50.374 | - | - | 50.374 | |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 59.636 | - | 4.853 | 54.794 | 56.173 | - | 5.419 | 50.792 |
Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:
• per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.
Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale al | Totale al | |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| a) Cassa | 2.821 | 2.288 |
| b) Depositi liberi presso Banche Centrali | 396 | 223 |
| Totale | 3.217 | 2.511 |
La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore in euro pari a 11 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.
Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, nel corso dell'esercizio 2017 si sono rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.
2.2 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Nil.
Non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd "fair value option").
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 | Totale al 31.12.2016 | |||||
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Titoli di debito |
36.244 | 2.855 | - | 35.280 | 1.879 | - |
| 1.1 Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito |
36.244 | 2.855 | - | 35.280 | 1.879 | - |
| 2. Titoli di capitale |
- | 4 | 37 | - | 77 | 27 |
| 2.1 Valutati al fair value |
- | 4 | 37 | - | 77 | 27 |
| 2.2 Valutati al costo |
- | - | - | - | - | - |
| 3. Quote di OICR |
- | - | - | - | - | - |
| 4. Finanziamenti |
- | - | - | - | - | - |
| Totale | 36.244 | 2.859 | 37 | 35.280 | 1.956 | 27 |
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 39.099 milioni di euro (di cui 331 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione).
Gli investimenti in titoli di capitale sono rappresentati:
Infine, nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2017, il Patrimonio BancoPosta ha alienato in più soluzioni, e previa conversione in azioni di Classe A, le 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated di sua proprietà. L'operazione in oggetto ha generato una plusvalenza di complessivi 91 milioni di euro, iscritta nel Conto economico nella voce 100 "Utile/Perdita da cessione o riacquisto".
121 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.
| 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti | ||||
|---|---|---|---|---|
| ------------------------------------------------------------------------------------------ | -- | -- | -- | -- |
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al | Totale al |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| 1. Titoli di debito |
39.099 | 37.159 |
| a) Governi e Banche Centrali |
36.614 | 35.650 |
| b) Altri enti pubblici |
- | - |
| c ) Banche |
- | - |
| d) Altri emittenti |
2.485 | 1.509 |
| 2. Titoli di capitale |
41 | 104 |
| a) Banche |
- | - |
| b) Altri emittenti: |
41 | 104 |
| - imprese di assicurazione | - | - |
| - società finanziarie | 41 | 104 |
| - imprese non finanziarie | - | - |
| - altri | - | - |
| 3. Quote di OICR |
- | - |
| 4. Finanziamenti |
- | - |
| a) Governi e Banche Centrali |
- | - |
| b) Altri enti pubblici |
- | - |
| c ) Banche |
- | - |
| d) Altri soggetti |
- | - |
| Totale | 39.140 | 37.263 |
I titoli relativi ad "Altri emittenti" per un fair value di 2.485 milioni di euro si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 2.500 milioni di euro (di cui 1.000 milioni di euro acquistati nell'esercizio 2017) emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
| 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value |
21.648 | 18.792 |
| a) Rischio di tasso di interesse |
21.648 | 18.792 |
| b) Rischio di prezzo |
- | - |
| c ) Rischio di cambio |
- | - |
| d) Rischio di credito |
- | - |
| e) Più rischi |
- | - |
| 2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari |
1.400 | 1.758 |
| a) Rischio di tasso di interesse |
1.400 | 1.758 |
| b) Rischio di cambio |
- | - |
| c ) Altro |
- | - |
| Totale | 23.048 | 20.550 |
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli di debito |
Titoli di capitale |
Quote di OICR |
Finanziamenti | Totale | ||
| A. | Esistenze iniziali | 37.159 | 104 | - | - | 37.263 |
| B. | Aumenti | 9.197 | 11 | - | - | 9.208 |
| B.1 Acquisti | 8.997 | - | - | - | 8.997 | |
| B.2 Variazioni positive di FV | 126 | 11 | - | - | 137 | |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | |
| - Imputate al Conto economico | - | - | - | - | - | |
| - Imputate al Patrimonio netto | - | - | - | - | - | |
| B.4 Trasferimenti da altri portafogli | - | - | - | - | - | |
| B.5 Altre variazioni | 74 | - | - | - | 74 | |
| C. | Diminuzioni | (7.257) | (74) | - | - | (7.331) |
| C.1 Vendite | (5.139) | (74) | - | - | (5.213) | |
| C.2 Rimborsi | (1.020) | - | - | - | (1.020) | |
| C.3 Variazioni negative di FV | (945) | - | - | - | (945) | |
| C.4 Svalutazioni da deterioramento | - | - | - | - | - | |
| - Imputate al Conto economico | - | - | - | - | - | |
| - Imputate al Patrimonio netto | - | - | - | - | - | |
| C.5 Trasferimenti ad altri portafogli | - | - | - | - | - | |
| C.6 Altre variazioni | (153) | - | - | - | (153) | |
| D. | Rimanenze finali | 39.099 | 41 | - | - | 39.140 |
L'oscillazione complessiva netta del fair value dei titoli di debito nel periodo in commento è negativa per 819 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo netto negativo di 323 milioni di euro, relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo netto negativo di 496 milioni di euro relativo alla parte coperta (Parte C, tabella 5.1).
Le vendite di titoli di capitale, perfezionate nel corso dell'esercizio, si riferiscono all'operazione di cessione delle azioni di Classe B della Mastercard Incorporated, descritta in calce alla tabella 4.1 della presente Sezione.
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 | Totale al 31.12.2016 | ||||||||||
| Valore | Fair Value | Valore | Fair Value | ||||||||
| di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| 1. | Titoli di debito | 12.912 | 14.384 | - | - | 12.683 | 14.447 | - | - | ||
| − strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| − altri | 12.912 | 14.384 | - | - | 12.683 | 14.447 | - | - | |||
| 2. | Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
Al 31 dicembre 2017, del fair value complessivo del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza, 153 milioni di euro sono dovuti a dietimi di interesse in maturazione.
Titoli per un valore nominale di 5.180 milioni di euro sono indisponibili in quanto:
• 4.407 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 4.486 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 2), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2017;
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Totale al | Totale al |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| 12.912 | 12.683 |
| 12.912 | 12.683 |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| 12.912 | 12.683 |
| 14.384 | 14.447 |
Nil.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Finanziamenti | Totale | ||
| A. | Esistenze iniziali | 12.683 | - | 12.683 |
| B. | Aumenti | 1.603 | - | 1.603 |
| B.1 Acquisti | 1.582 | - | 1.582 | |
| B.2 Riprese di valore | - | - | - | |
| B.3 Trasferimenti da altri portafogli | - | - | - | |
| B.4 Altre variazioni | 21 | - | 21 | |
| C. | Diminuzioni | (1.374) | - | (1.374) |
| C.1 Vendite | - | - | - | |
| C.2 Rimborsi | (1.300) | - | (1.300) | |
| C.3 Rettifiche di valore | - | - | - | |
| C.4 Trasferimenti ad altri portafogli | - | - | - | |
| C.5 Altre variazioni | (74) | - | (74) | |
| D. | Rimanenze finali | 12.912 | - | 12.912 |
| 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 | Totale al 31.12.2016 | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Valore | Fair Value | Valore | Fair Value | ||||||
| di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | di bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| A. Crediti verso Banche Centrali | - | - | ||||||||
| 1. Depositi vincolati | - | x | x | x | - | x | x | x | ||
| 2. Riserva obbligatoria | - | x | x | x | - | x | x | x | ||
| 3. Pronti contro termine | - | x | x | x | - | x | x | x | ||
| 4. Altri | - | x | x | x | - | x | x | x | ||
| B. Crediti verso banche | 1.151 | 1.314 | ||||||||
| 1. Finanziamenti | 1.151 | 1.314 | ||||||||
| 1.1 Conti correnti e depositi liberi | 3 | x | x | x | 4 | x | x | x | ||
| 1.2 Depositi vincolati | - | x | x | x | - | x | x | x | ||
| 1.3 Altri finanziamenti: | 1.148 | x | x | x | 1.310 | x | x | x | ||
| - Pronti contro termine attivi | - | x | x | x | - | x | x | x | ||
| - Leasing finanziario | - | x | x | x | - | x | x | x | ||
| - Altri | 1.148 | x | x | x | 1.310 | x | x | x | ||
| 2. Titoli di debito | - | - | ||||||||
| 2.1 Titoli strutturati | - | x | x | x | - | x | x | x | ||
| 2.2 Altri titoli di debito | - | x | x | x | - | x | x | x | ||
| Totale | 1.151 | - | - | 1.151 | 1.314 | - | - | 1.314 |
La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap (per 1.027 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo passivi (per 69 milioni di euro, collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).
| (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 | Totale al 31.12.2016 | ||||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Non | Deteriorati | Non | Deteriorati | |||||||||
| deteriorati | Acquistati | Altri | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | deteriorati | Acquistati | Altri | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| Finanziamenti | 7.951 | - | - | 9.004 | - | - | |||||||
| 1. Conti correnti | 9 | - | - | x | x | x | 9 | - | - | x | x | x | |
| 2. Pronti contro termine attivi | - | - | - | x | x | x | - | - | - | x | x | x | |
| 3. Mutui | - | - | - | x | x | x | - | - | - | x | x | x | |
| 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto | - | - | - | x | x | x | - | - | - | x | x | x | |
| 5. Leasing finanziario | - | - | - | x | x | x | - | - | - | x | x | x | |
| 6. Factoring | - | - | - | x | x | x | - | - | - | x | x | x | |
| 7. Altri finanziamenti | 7.942 | - | - | x | x | x | 8.995 | - | - | x | x | x | |
| Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |||||||
| 8. Titoli strutturati | - | - | - | x | x | x | - | - | - | x | x | x | |
| 9. Altri titoli di debito | - | - | - | x | x | x | - | - | - | x | x | x | |
| Totale | 7.951 | - | - | - | - | 7.951 | 9.004 | - | - | - | - | 9.004 |
La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 | Totale al 31.12.2016 | |||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Deteriorati | Non | Deteriorati | |||||
| Non deteriorati | Acquistati | Altri | deteriorati | Acquistati | Altri | |||
| 1. | Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| a) Governi | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Altri Enti pubblici | - | - | - | - | - | - | ||
| c ) Altri emittenti |
- | - | - | - | - | - | ||
| - imprese non finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| - imprese finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| - assicurazioni | - | - | - | - | - | - | ||
| - altri | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. | Finanziamenti verso | 7.951 | - | - | 9.004 | - | - | |
| a) Governi | 6.484 | - | - | 7.544 | - | - | ||
| b) Altri Enti pubblici | 62 | - | - | 57 | - | - | ||
| c ) Altri soggetti |
1.405 | - | - | 1.403 | - | - | ||
| - imprese non finanziarie | 756 | - | - | 652 | - | - | ||
| - imprese finanziarie | 496 | - | - | 609 | - | - | ||
| - assicurazioni | 143 | - | - | 134 | - | - | ||
| - altri | 10 | - | - | 8 | - | - | ||
| Totale | 7.951 | - | - | 9.004 | - | - |
122 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore ad un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.
123 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area euro).
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value al 31.12.2017 | Valore Nozionale | Fair Value al 31.12.2016 | Valore | ||||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | al 31.12.2017 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Nozionale* al 31.12.2016 |
||
| A. Derivati finanziari | - | 395 | - | 9.545 | - | 191 | - | 3.980 | |
| 1) Fair value | - | 364 | - | 9.370 | - | 152 | - | 3.585 | |
| 2) Flussi finanziari | - | 31 | - | 175 | - | 39 | - | 395 | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 395 | - | 9.545 | - | 191 | - | 3.980 |
(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Flussi finanziari | |||||||||||
| Specifica | Investimenti | ||||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | rischio di tasso |
rischio di cambio |
rischio di credito |
rischio di prezzo |
più rischi | Specifica | Generica | Esteri | |||
| 1. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 364 | - | - | - | - | x | 31 | x | x | |
| 2. | Crediti | - | - | - | x | - | x | - | x | x | |
| 3. | Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | x | - | - | x | - | x | - | x | x | |
| 4. | Portafoglio | x | x | x | x | x | - | x | - | x | |
| 5. | Altre operazioni | - | - | - | - | - | x | - | x | - | |
| Totale attività | 364 | - | - | - | - | - | 31 | - | - | ||
| 1. | Passività finanziarie | - | - | - | x | - | x | - | x | x | |
| 2. | Portafoglio | x | x | x | x | x | - | x | - | x | |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1. | Transazioni attese | x | x | x | x | x | x | - | x | x | |
| 2. | Portafoglio di attività e passività finanziarie | x | x | x | x | x | - | x | - | - |
Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.
Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.
Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.
Non sono presenti attività immateriali.
Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (voce 150 dell'Attivo) e le Altre passività (voce 100 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.
I saldi per imposte anticipate e differite sono qui di seguito descritti:
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività e Passività Derivati di Fondi svalutazione Fondi per rischi e finanziarie copertura crediti oneri |
Totale IRES |
Totale IRAP |
|||||||
| IRES | IRAP | IRES | IRAP | IRES | IRAP | IRES | IRAP | |||
| Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico | - | - | - | - | 24 | - | 97 | 19 | 121 | 19 |
| Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto | 196 | 37 | 28 | 5 | - | - | - | - | 224 | 42 |
| Totale 2017 | 196 | 37 | 28 | 5 | 24 | - | 97 | 19 | 345 | 61 |
| Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico | - | - | - | - | 21 | - | 78 | 15 | 99 | 15 |
| Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto | 148 | 28 | 26 | 5 | - | - | - | - | 174 | 33 |
| Totale 2016 | 148 | 28 | 26 | 5 | 21 | - | 78 | 15 | 273 | 48 |
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività e Passività finanziarie |
Derivati di copertura |
Totale IRES |
Totale IRAP |
||
| IRES | IRAP | IRES | IRAP | |||
| Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto |
- 246 |
- 48 |
- 12 |
- 2 |
- 258 |
- 50 |
| Totale 2017 | 246 | 48 | 12 | 2 | 258 | 50 |
| Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto |
- 424 |
- 84 |
- 19 |
- 3 |
- 443 |
- 87 |
| Totale 2016 | 424 | 84 | 19 | 3 | 443 | 87 |
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto economico)
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
| 1. Importo iniziale 114 |
98 |
| 2. Aumenti 26 |
29 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 26 |
29 |
| a) relative a precedenti esercizi - |
- |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili - |
- |
| c ) riprese di valore - |
- |
| d) altre 26 |
29 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - |
- |
| 2.3 Altri aumenti - |
- |
| 3. Diminuzioni - |
(13) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio - |
(10) |
| a) rigiri - |
(10) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - |
- |
| c ) mutamento di criteri contabili - |
- |
| d) altre - |
- |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - |
(3) |
| 3.3 Altre diminuzioni - |
- |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 - |
- |
| b) altre - |
- |
| 4. Importo finale 140 |
114 |
Nil.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale al | Totale al | |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| 1. Importo iniziale |
207 | 32 |
| 2. Aumenti |
92 | 185 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 92 | 185 |
| a) relative a precedenti esercizi |
- | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili |
- | - |
| c ) altre |
92 | 185 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni |
(33) | (10) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (33) | (10) |
| a) rigiri |
(25) | (8) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità |
- | - |
| c ) dovute al mutamento di criteri contabili |
- | - |
| d) altre |
(8) | (2) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale |
266 | 207 |
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| 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio netto) | |||
|---|---|---|---|
| -- | --------------------------------------------------------------------------------- | -- | -- |
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Totale al | Totale al |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| 1. Importo iniziale (530) |
(967) |
| 2. Aumenti (34) |
(22) |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio (34) |
(19) |
| a) relative a precedenti esercizi - |
- |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili - |
- |
| c ) altre (34) |
(19) |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - |
(3) |
| 2.3 Altri aumenti - |
- |
| 3. Diminuzioni 256 |
459 |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 256 |
459 |
| a) rigiri 192 |
145 |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili - |
- |
| c ) altre 64 |
314 |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - |
- |
| 3.3 Altre diminuzioni - |
- |
| 4. Importo finale (308) |
(530) |
Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.
Nil.
Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
| Crediti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 130 | 372 | 357 |
| Partite in corso di lavorazione | 298 | 203 |
| - partite viaggianti a gestione periferica | 8 | 8 |
| - altre | 290 | 195 |
| Assegni di conto corrente tratti su Istituti di credito terzi in corso di negoziazione | 130 | 100 |
| Crediti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti | 22 | 29 |
| Altre partite | 1.242 | 1.077 |
| Totale | 2.064 | 1.766 |
I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui: 325 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2018, 23 milioni di euro al saldo a credito verso l'Erario per imposta di bollo assolta in modo virtuale nell'esercizio 2017 e 11 milioni di euro per acconti sulle ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2017.
La sottovoce "Partite in corso di lavorazione, altre" include:
I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Imposte correnti 2017 | Imposte correnti 2016 | |||||
| Descrizione | IRES Crediti/(Debiti) vs Patrimonio non destinato |
IRAP Crediti/(Debiti) vs Patrimonio non destinato |
Totale | IRES Crediti/(Debiti) vs Patrimonio non destinato |
IRAP Crediti/(Debiti) vs Patrimonio non destinato |
Totale |
| Importo iniziale | 28 | 1 | 29 | (73) | (11) | (84) |
| Pagamenti | 158 | 39 | 197 | 303 | 52 | 355 |
| per acconti dell'esercizio corrente | 158 | 39 | 197 | 230 | 41 | 271 |
| per saldo esercizio precedente | - | - | - | 73 | 11 | 84 |
| Incasso credito istanza di rimborso IRES | - | - | - | - | - | - |
| Accantonamenti a Conto economico | (170) | (40) | (210) | (211) | (40) | (251) |
| imposte correnti | (183) | (40) | (223) | (212) | (40) | (252) |
| variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi | 13 | - | 13 | 1 | - | 1 |
| Accantonamenti a Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| Altro (*) | 6 | - | 6 | 9 | - | 9 |
| Importo finale | 22 | - | 22 | 28 | 1 | 29 |
| di cui: | ||||||
| Crediti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 150 Attivo) | 22 | - | 22 | 28 | 1 | 29 |
| Debiti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 100 Passivo) | - | - | - | - | - | - |
(*) Principalmente dovuti a crediti per ritenute subite su provvigioni percepite.
La sottovoce "Altre partite" include:
• per 1.040 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2017124; un corrispondente ammontare è iscritto nelle Altre passività fra i debiti
124 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).
tributari (Parte B, Passivo, tabella 10.1) sino alla scadenza o estinzione anticipata dei Buoni Fruttiferi Postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario;
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
| 1. Debiti verso Banche Centrali |
- | - |
| 2. Debiti verso banche |
5.950 | 5.799 |
| 2.1 Conti correnti e depositi liberi |
1.023 | 385 |
| 2.2 Depositi vincolati |
- | - |
| 2.3 Finanziamenti |
4.842 | 5.381 |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 4.842 | 5.381 |
| 2.3.2 Altri | - | - |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | - |
| 2.5 Altri debiti |
85 | 33 |
| Totale | 5.950 | 5.799 |
| Fair value - Livello 1 | - | - |
| Fair value - Livello 2 | 4.853 | 5.419 |
| Fair value - Livello 3 | 1.108 | 418 |
| Totale fair value | 5.961 | 5.837 |
Al 31 dicembre 2017 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 4.842 milioni di euro relativi a titoli per un nominale complessivo di 4.407 milioni di euro; in dettaglio:
Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.
La sottovoce "Altri debiti" è costituita per 82 milioni di euro da depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta.
Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 1.059 milioni di euro e ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 160 milioni di euro concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, entrambi non utilizzati al 31 dicembre 2017. A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 490 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2017.
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
| 1. Conti correnti e depositi liberi |
46.468 | 45.097 |
| 2. Depositi vincolati |
- | - |
| 3. Finanziamenti |
3.497 | 2.443 |
| 3.1 Pronti contro termine passivi |
- | - |
| 3.2 Altri |
3.497 | 2.443 |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | - |
| 5. Altri debiti |
3.721 | 2.834 |
| Totale | 53.686 | 50.374 |
| Fair value - Livello 1 | - | - |
| Fair value - Livello 2 | - | - |
| Fair value - Livello 3 | 53.686 | 50.374 |
| Totale fair value | 53.686 | 50.374 |
La sottovoce "Conti correnti e depositi liberi" include 242 milioni di euro di debiti per conti correnti postali del Patrimonio non destinato.
La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita:
La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da somme dovute alla clientela per circolazione di carte prepagate "Postepay" nominative per 2.831 milioni di euro, da vaglia nazionali per 676 milioni di euro e da depositi a garanzia per 18 milioni di euro relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap.
Il fair value della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.
Non sono in circolazione titoli di propria emissione.
Al 31 dicembre 2017 e 31 dicembre 2016 il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione
Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value al 31.12.2017 | Valore | Fair Value al 31.12.2016 | Valore | |||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Nozionale* al 31.12.2017 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Nozionale* al 31.12.2016 |
|
| A. Derivati finanziari | - | 1.637 | - | 13.025 | - | 2.305 | - | 13.976 |
| 1) Fair value | - | 1.524 | - | 10.385 | - | 2.204 | - | 12.565 |
| 2) Flussi finanziari | - | 113 | - | 2.640 | - | 101 | - | 1.411 |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 1.637 | - | 13.025 | - | 2.305 | - | 13.976 |
(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.
I derivati di copertura dei flussi finanziari comprendono vendite a termine stipulate nell'esercizio in commento dal Patrimonio BancoPosta per un valore di regolamento di 1.705 milioni di euro.
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | Flussi finanziari | |||||||||
| Specifica | Investimenti | |||||||||
| Operazioni/Tipo di copertura | rischio di tasso |
rischio di cambio |
rischio di credito |
rischio di prezzo |
più rischi | Generica | Specifica | Generica | Esteri | |
| 1. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.524 | - | - | - | - | x | 90 | x | x |
| 2. | Crediti | - | - | - | x | - | x | - | x | x |
| 3. | Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | x | - | - | x | - | x | - | x | x |
| 4. | Portafoglio | x | x | x | x | x | - | x | - | x |
| 5. | Altre operazioni | - | - | - | - | - | x | - | x | - |
| Totale attività | 1.524 | - | - | - | - | - | 90 | - | - | |
| 1. | Passività finanziarie | - | - | - | x | - | x | - | x | x |
| 2. | Portafoglio | x | x | x | x | x | - | x | - | x |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. | Transazioni attese | x | x | x | x | x | x | 23 | x | x |
| 2. | Portafoglio di attività e passività finanziarie | x | x | x | x | x | - | x | - | - |
Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.
Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 13 dell'Attivo.
Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al | Totale al |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 80 | 1.194 | 1.026 |
| Partite in corso di lavorazione | 637 | 555 |
| - somme da accreditare su libretti di risparmio | 243 | 284 |
| - partite viaggianti a gestione periferica | 5 | 4 |
| - diverse | 389 | 267 |
| Debiti verso Patrimonio non destinato per prestazione di servizi di Poste Italiane SpA | 255 | 294 |
| Somme a disposizione della clientela | 60 | 64 |
| Debiti verso fornitori | 64 | 90 |
| Debiti verso il personale | 21 | 21 |
| Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria | 27 | 21 |
| Altre partite | 78 | 107 |
| Totale | 2.336 | 2.178 |
La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario diversi da quelli imputati alla Voce 80" include principalmente:
Le "Partite in corso di lavorazione, diverse" si riferiscono, tra l'altro, a bonifici nazionali ed esteri per 58 milioni di euro e a somme relative alla gestione di assegni postali impagati per 47 milioni di euro.
I "Debiti verso fornitori" includono un ammontare di circa un milione di euro per servizi acquisiti da terzi e regolati per il tramite del Patrimonio non destinato.
I "Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria", pari a 27 milioni di euro, si riferiscono a canoni su carte Postamat e carte "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.
La sottovoce "Altre partite" riguarda principalmente partite pregresse in corso di appuramento.
Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
||
| A. Esistenze iniziali | 19 | 19 | |
| B. | Aumenti | 1 | 1 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio |
- | - | |
| B.2 Altre variazioni |
1 | 1 | |
| C. Diminuzioni | (3) | (1) | |
| C.1 Liquidazioni effettuate |
(1) | (1) | |
| C.2 Altre variazioni |
(2) | - | |
| D. | Rimanenze finali | 17 | 19 |
Le altre variazioni in aumento sono dovute a trasferimenti dalla gemmante o da altre società del Gruppo. Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.
Le liquidazioni del TFR per erogazioni eseguite sono comprensive del prelievo di imposta sostitutiva.
Le altre variazioni in diminuzione sono dovute a trasferimenti ad alcune società del Gruppo e agli utili attuariali. La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2017 e 2016, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:
| 31.12.2017 | 30.06.2017 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,25% | 1,67% | 1,31% |
| Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% | 1,50% |
| Tasso annuo incremento TFR | 2,625% | 2,625% | 2,625% |
| 31.12.2017 | |
|---|---|
| Mortalità | RG48 differenziata per sesso |
| Tasso di inabilità | INPS 1998 differenziata per sesso |
| Tasso di turnover del personale | Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio. All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso anno dello 0,14% |
| Tasso di anticipazione | 1,25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni |
| Pensionamento | In accordo alle regole INPS |
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| Variazione ipotesi demografiche | - | - |
| Variazione ipotesi finanziarie | - | 1 |
| Altre variazioni legate all'esperienza | - | - |
| Totale | - | 1 |
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| TFR al 31.12.2017 | TFR al 31.12.2016 | |
| Tasso di inflazione +0,25% | 17 | 19 |
| Tasso di inflazione -0,25% | 16 | 18 |
| Tasso di attualizzazione +0,25% | 16 | 18 |
| Tasso di attualizzazione -0,25% | 17 | 19 |
| Tasso di turnover +0,25% | 17 | 19 |
| Tasso di turnover -0,25% | 17 | 19 |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|
| Service Cost | - | - | |
| Duration media del Piano a benefici definiti | 9,0 | 10,3 | |
| Turnover medio dei dipendenti | 0,14% | 0,41% |
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
| 1. Fondi di quiescenza aziendali |
- | - |
| 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.1 controversie legali |
543 97 |
462 90 |
| 2.2 oneri per il personale 2.3 altri |
2 444 |
3 369 |
| Totale | 543 | 462 |
Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi ed oneri" è illustrato alla successiva tabella 12.4.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondi di quiescenza |
Altri fondi | Totale | ||
| A. Esistenze iniziali | - | 462 | 462 | |
| B. Aumenti | - | 208 | 208 | |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | 208 | 208 | |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | - | |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | - | |
| B.4 Altre variazioni | - | - | - | |
| C. Diminuzioni | - | (127) | (127) | |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | (108) | (108) | |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | - | |
| C.3 Altre variazioni | - | (19) | (19) | |
| D. | Rimanenze finali | - | 543 | 543 |
La sottovoce "B.1 Accantonamento dell'esercizio" comprende spese per il personale per 8 milioni di euro. Le altre variazioni in diminuzione si riferiscono a riattribuzioni (assorbimenti a Conto economico) effettuate nel corso dell'esercizio e dovute al venir meno di passività identificate in passato, comprensive anche della parte relativa al Fondo oneri per il personale.
Nil.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Totale al | Totale al |
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| Controversie legali | 97 | 90 |
| Fondo vertenze con terzi | 97 | 90 |
| Fondo vertenze con il personale | - | - |
| Oneri per il personale | 2 | 3 |
| Altri rischi e oneri | 444 | 369 |
| Fondo oneri non ricorrenti | 430 | 355 |
| Fondo buoni postali prescritti | 14 | 14 |
| Totale | 543 | 462 |
Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi giudiziali di varia natura con fornitori e terzi, alle relative spese legali, nonché a penali e indennizzi nei confronti della clientela.
Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.
Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro.
Il Fondo oneri non ricorrenti riflette rischi operativi della gestione quali passività derivanti dalla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della gemmante Poste Italiane SpA, passività per rischi inerenti Servizi delegati a favore di Istituti previdenziali deleganti, frodi, violazioni di natura amministrativa, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi legati a istanze della clientela relative a prodotti di investimento con performance non in linea con le attese ovvero per errata applicazione dei termini di prescrizione e rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti in qualità di terzo pignorato. Gli utilizzi di 95 milioni di euro si riferiscono per 48 milioni di euro alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del Fondo Immobiliare IRS (Invest Real Security), dovute all'iniziativa straordinaria deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 16 gennaio 2017.
Il Fondo buoni postali prescritti è stanziato per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli anche successivamente alla loro prescrizione125 .
Nulla da segnalare.
14.1 Capitale e azioni proprie: composizione Nil.
14.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue Nil.
14.3 Capitale – Altre informazioni Nil.
Al 31 dicembre 2017 gli utili non distribuiti ammontano a 1.059 milioni di euro. Le altre riserve di utili sono costituite dalla riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta in sede di costituzione.
125 Il Fondo buoni postali prescritti fu stanziato nell'esercizio 1998 per fronteggiare il rimborso di specifiche serie di titoli il cui ammontare era stato imputato quale provento nei Conti economici di precedenti esercizi in cui era avvenuta la prescrizione. Lo stanziamento fece seguito alla decisione aziendale di accordare il rimborso di tali buoni anche in caso di prescrizione. Al 31 dicembre 2017, il fondo è rappresentato dal valore attuale di passività complessive del valore nominale di 21 milioni di euro di cui si è stimata la progressiva estinzione entro l'esercizio 2043.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Operazioni | Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
| 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria | - | - |
| a) Banche | - | - |
| b) Clientela | - | - |
| 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale | - | - |
| a) Banche | - | - |
| b) Clientela | - | - |
| 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi | - | 416 |
| a) Banche | - | 393 |
| i) a utilizzo certo |
- | 393 |
| ii) a utilizzo incerto |
- | - |
| b) Clientela | - | 23 |
| i) a utilizzo certo |
- | 23 |
| ii) a utilizzo incerto |
- | - |
| 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione | - | - |
| 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi | - | - |
| 6) Altri impegni | 1.768 | - |
| Totale | 1.768 | 416 |
Gli "Altri impegni" sono relativi per 360 milioni di euro al valore nominale dei titoli da consegnare a fronte di operazioni di Pronti contro termine, iscritti in bilancio nel portafoglio "Attività finanziarie detenute sino alla scadenza", e per 1.408 milioni di euro al valore nominale dei titoli appartenenti al portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita" da consegnare a fronte di contratti di vendita a termine.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Portafogli | Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
|
| 1. | Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - |
| 2. | Attività finanziarie valutate al fair value | - | - |
| 3. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | - | 206 |
| 4. | Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 4.755 | 5.404 |
| 5. | Crediti verso banche | - | - |
| 6. | Crediti verso clientela | - | - |
| 7. | Attività materiali | - | - |
Le "Attività finanziarie detenute sino alla scadenza", espresse al costo ammortizzato, si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di asset swap con fair value negativo e di Repo di finanziamento.
Nil.
| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Tipologia servizi | Importo |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | - |
| a) acquisti | - |
| 1. regolati | - |
| 2. non regolati | - |
| b) vendite | - |
| 1. regolate | - |
| 2. non regolate | - |
| 2. Gestioni di portafogli | - |
| a) individuali | - |
| b) collettive | - |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | 51.992 |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) | - |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 3.562 |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | - |
| 2. altri titoli | 3.562 |
| c ) titoli di terzi depositati presso terzi |
3.562 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 48.430 |
| 4. Altre operazioni | 237.212 |
| a) Libretti Postali | 108.551 |
| b) Buoni Postali Fruttiferi | 128.661 |
La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato. L'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.
Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche | Ammontare delle Ammontare lordo passività finanziarie |
Ammontare netto delle attività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto | ||||
| delle attività finanziarie (a) |
compensato in bilancio (b) |
finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) |
al 31 dicembre 2017 (f=c-d-e) |
Ammontare netto al 31 dicembre 2016 |
||
| 1. Derivati | 395 | - | 395 | 282 | 100 | 13 | - | |
| 2. Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale al 31/12/2017 | 395 | - | 395 | 282 | 100 | 13 | x | |
| Totale al 31/12/2016 | 191 | - | 191 | 163 | 28 | x | - |
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche | Ammontare delle Ammontare lordo attività finanziarie delle passività |
Ammontare netto delle passività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto | Ammontare netto | ||
| compensato in finanziarie bilancio (a) (b) |
finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante posti a garanzia (e) |
al 31 dicembre 2017 (f=c-d-e) |
al 31 dicembre 2016 | ||
| 1. Derivati | 1.637 | - | 1.637 | 570 | 1.064 | 3 | 37 |
| 2. Pronti contro termine | 4.842 | - | 4.842 | 4.816 | 22 | 4 | - |
| 3. Prestito titoli | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2017 | 6.479 | - | 6.479 | 5.386 | 1.086 | 7 | x |
| Totale 31/12/2016 | 7.686 | - | 7.686 | 6.251 | 1.398 | x | 37 |
Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio. Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7 – "Strumenti finanziari: Informazioni integrative", che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| 1. | Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - |
| 2. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 992 | - | - | 992 | 974 |
| 3. | Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 500 | - | - | 500 | 541 |
| 4. | Crediti verso banche | - | - | - | - | - |
| 5. | Crediti verso clientela | - | 27 | - | 27 | 20 |
| 6. Attività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 7. | Derivati di copertura | x | x | - | - | - |
| 8. | Altre attività | x | x | 7 | 7 | 8 |
| Totale | 1.492 | 27 | 7 | 1.526 | 1.543 |
La sottovoce "Altre attività, Altre operazioni" è costituita per 6 milioni di euro dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento e per 1 milione di euro dagli interessi maturati verso il Patrimonio non destinato.
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi a operazioni di copertura Nil.
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| 1. Debiti verso Banche Centrali | - | x | - | - | - | |
| 2. Debiti verso banche | (15) | x | - | (15) | (23) | |
| 3. Debiti verso clientela | (10) | x | - | (10) | (13) | |
| 4. Titoli in circolazione | x | - | - | - | - | |
| 5. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | |
| 6. Passività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 7. Altre passività e fondi | x | x | (4) | (4) | (5) | |
| 8. Derivati di copertura | x | x | (49) | (49) | (33) | |
| Totale | (25) | - | (53) | (78) | (74) |
Nella sottovoce "Altre passività e fondi – Altre operazioni" sono inclusi gli interessi passivi verso il Patrimonio non destinato per complessivi 3 milioni di euro.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| A | Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 15 | 25 |
| B. | Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (64) | (58) |
| C. | Saldo (A-B) | (49) | (33) |
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| a) garanzie rilasciate | - | - | |
| b) derivati su crediti | - | - | |
| c | ) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 2.309 | 2.285 |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | - | - | |
| 2. negoziazione di valute | 1 | 1 | |
| 3. gestioni di portafogli: | - | - | |
| 3.1 individuali | - | - | |
| 3.2 collettive | - | - | |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 5 | 6 | |
| 5. banca depositaria | - | - | |
| 6. collocamento di titoli | 42 | 29 | |
| 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini | 3 | 4 | |
| 8. attività di consulenza: | - | - | |
| 8.1 in materia di investimenti | - | - | |
| 8.2 in materia di struttura finanziaria | - | - | |
| 9. distribuzione di servizi di terzi: | 2.258 | 2.245 | |
| 9.1 gestioni di portafogli: | - | - | |
| 9.1.1 individuali | - | - | |
| 9.1.2 collettive | - | - | |
| 9.2 prodotti assicurativi | 468 | 455 | |
| 9.3 altri prodotti | 1.790 | 1.790 | |
| d) servizi di incasso e pagamento | 1.069 | 1.070 | |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - | |
| f | ) servizi per operazioni di factoring | - | - |
| g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - | |
| h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione | - | - | |
| i) | tenuta e gestione dei conti correnti | 240 | 237 |
| j) | altri servizi | 11 | 11 |
| Totale | 3.629 | 3.603 |
I "Servizi di gestione, intermediazione e consulenza" comprendono, nell'ambito della distribuzione di altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.566 milioni di euro al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 originariamente prevista per il quinquennio 2014-2018. In data 14 dicembre 2017 è stata sottoscritta la nuova Convenzione per il triennio 2018-2020
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Canali/Valori | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| A. presso propri sportelli: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi |
2.300 - 42 2.258 |
2.274 - 29 2.245 |
| B. offerta fuori sede: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi |
- - - - |
- - - - |
| C. altri canali distributivi: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi |
- - - - |
- - - - |
Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| a) garanzie ricevute | - | - |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c ) servizi di gestione e intermediazione: |
(2) | (2) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | - | - |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestioni di portafogli: | - | - |
| 3.1 proprie |
- | - |
| 3.2 delegate da terzi |
- | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (1) | (1) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | (1) | (1) |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | - | - |
| d) servizi di incasso e pagamento | (61) | (63) |
| e) altri servizi | (2) | (1) |
| Totale | (65) | (66) |
Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi per gli investimenti in azioni di Mastercard Incorporated e Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | ||||
| Voci/Proventi | Dividendi | Proventi da quote di OICR |
Dividendi | Proventi da quote di OICR |
|
| A | Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - |
| B. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1 | - | 1 | - |
| C. | Attività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - |
| D. | Partecipazioni | - | x | - | x |
| Totale | 1 | - | 1 | - |
4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) − (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | - | 4 | - | (1) | 3 |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 1.2 Titoli di capitale | - | - | - | - | - |
| 1.3 Quote di OICR | - | - | - | - | - |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | 4 | - | (1) | 3 |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | - | - | - | - |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | x | x | x | x | (1) |
| 4. Strumenti derivati | - | - | - | - | - |
| 4.1 Derivati finanziari: | - | - | - | - | - |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | - | - | - | - | - |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - |
| - Su valute e oro | x | x | x | x | - |
| - Altri | - | - | - | - | - |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 4 | - | (1) | 2 |
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| A. | Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 525 | 84 | |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 27 | 940 | |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | - | |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - | |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - | |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 552 | 1.024 | |
| B. | Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (27) | (941) | |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (523) | (84) | |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | - | |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - | |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - | |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (550) | (1.025) | |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A – B) | 2 | (1) |
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | ||||||
| Voci/Componenti reddituali | Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto |
|
| Attività finanziarie | |||||||
| 1. | Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. | Crediti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 638 | (14) | 624 | 594 | - | 594 |
| 3.1 Titoli di debito | 547 | (14) | 533 | 473 | - | 473 | |
| 3.2 Titoli di capitale | 91 | - | 91 | 121 | - | 121 | |
| 3.3 Quote di OICR | - | - | - | - | - | - | |
| 3.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4. | Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività | 638 | (14) | 624 | 594 | - | 594 | |
| Passività finanziarie | |||||||
| 1. | Debiti verso banche | - | - | - | - | (7) | (7) |
| 2. | Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. | Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività | - | - | - | - | (7) | (7) |
Nulla da segnalare.
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore | Riprese di valore | |||||||||
| Operazioni/Componenti | Specifiche | Di | Specifiche | Di portafoglio | Esercizio | Esercizio | ||||
| reddituali | Cancellazioni | Altre | portafoglio | Da interessi Altre riprese Da interessi Altre riprese | 2017 | 2016 | ||||
| A. Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Crediti verso clientela | - | - | (16) | - | - | - | 1 | (15) | (6) | |
| Crediti deteriorati acquistati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altri crediti | - | - | (16) | - | - | - | 1 | (15) | (6) | |
| - Finanziamenti | - | - | (16) | - | - | - | 1 | (15) | (6) | |
| - Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C. Totale | - | - | (16) | - | - | - | 1 | (15) | (6) |
9.1 Spese per il personale: composizione
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| 1) | Personale dipendente | (93) | (98) |
| a) salari e stipendi |
(64) | (68) | |
| b) oneri sociali |
(18) | (18) | |
| c ) indennità di fine rapporto |
(4) | (4) | |
| d) spese previdenziali |
- | - | |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale |
- | - | |
| f ) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: |
- | - | |
| - a contribuzione definita | - | - | |
| - a benefici definiti | - | - | |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: |
(1) | (1) | |
| - a contribuzione definita | (1) | (1) | |
| - a benefici definiti | - | - | |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali |
- | - | |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti |
(6) | (7) | |
| 2) | Altro personale in attività | - | - |
| 3) | Amministratori e sindaci | - | - |
| 4) | Personale collocato a riposo | - | - |
| 5) | Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | - | - |
| 6) | Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società | - | - |
| Totale | (93) | (98) |
| Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
|---|---|---|
| Personale dipendente | 1.730 | 1.827 |
| a) dirigenti |
55 | 54 |
| b) quadri direttivi |
479 | 460 |
| c ) restante personale dipendente |
1.196 | 1.313 |
| Altro personale | - | - |
| Totale | 1.730 | 1.827 |
(*) Dati espressi in full time equivalent.
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi
Nil.
Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| 1) | Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA: | (4.418) | (4.457) |
| - servizi commerciali | (4.032) | (4.092) | |
| - servizi di supporto | (300) | (302) | |
| - altri servizi di staff | (86) | (63) | |
| 2) | Spese per l'acquisto di beni e servizi non professionali: | (44) | (42) |
| - servizi di stampa e spedizione | (35) | (33) | |
| - servizi di fornitura carte di debito e carte di credito | (9) | (9) | |
| 3) | Spese per consulenze e altri servizi professionali | (54) | (52) |
| 4) | Sanzioni imposte e tasse | (6) | (4) |
| 5) | Altre spese | - | - |
| Totale | (4.522) | (4.555) |
Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Accantonamenti | Riattribuzioni | Risultato netto |
| Accantonamenti ai fondi oneri per controversie legali | (21) | 9 | (12) |
| Accantonamenti ai fondi rischi ed oneri diversi | (179) | 8 | (171) |
| Totale | (200) | 17 | (183) |
Gli accantonamenti dell'esercizio ai fondi rischi e oneri diversi, di complessivi 178 milioni di euro, riflettono principalmente l'aggiornamento delle probabili passività legate ai prodotti finanziari di terzi collocati nei primi anni 2000, ascrivibili per 35 milioni di euro all'iniziativa volontaria di tutela deliberata in data 19 febbraio 2018 dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA a favore dei clienti che hanno investito nel Fondo Europa Immobiliare I (giunto a scadenza in data 31 dicembre 2017)126 e l'adeguamento di altre passività dovute a rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti. Le riattribuzioni pari a 7 milioni di euro, sono dovute al venir meno di passività identificate in passato.
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|
| 1. Perdite per furti e rapine |
(5) | (8) | |
| 2. Altri oneri Totale |
(57) (62) |
(34) (42) |
La sottovoce "Altri oneri" è riferita prevalentemente a perdite operative della gestione degli Uffici Postali.
126 L'iniziativa è descritta nel capitolo 6 – Analisi e presidio dei rischi – Rischio reputazionale – della presente sezione – I Bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
| 1. Vaglia prescritti |
- | - |
| 2. Altri proventi di gestione |
4 | 3 |
| Totale | 4 | 3 |
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
||
| 1. | Imposte correnti (-) | (223) | (252) | |
| 2. | Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | 13 | 1 | |
| 3. | Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - | |
| 3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 (+) | - | - | ||
| 4. | Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 25 | 17 | |
| 5. | Variazione delle imposte differite (+/-) | - | - | |
| 6. | Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) | (185) | (234) |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | ||
| IRES | Incidenza % | IRES | Incidenza % | |
| Utile ante imposte | 770 | 803 | ||
| Imposta teorica | 185 | 24,0% | 221 | 27,5% |
| Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria | ||||
| Adeguamento aliquota IRES per Legge di Stabilità 2016 | - | 0,0% | 3 | 0,4% |
| (Proventi)/Oneri non ricorrenti per imposte imputati a Conto Economico | - | 0,0% | - | 0,0% |
| Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti | 2 | 0,3% | 6 | 0,7% |
| Imposte esercizi precedenti | (13) | -1,7% | (1) | -0,1% |
| Plusvalenze titoli di capitale e dividiendi | (21) | -2,7% | (32) | -4,0% |
| Altre | (4) | -0,5% | - | 0,0% |
| Imposta effettiva | 149 | 19,3% | 197 | 24,5% |
La tassazione effettiva (tax rate) IRES è passata dal 24,5% del 2016 al 19,3% del 2017 per effetto principalmente della Legge n. 208/2015, art. 1, comma 61, con la quale l'aliquota nominale IRES è stata ridotta dal 27,5%, del precedente periodo d'imposta, al 24%. Altro fenomeno che ha inciso sulla riduzione del tax rate è stata la realizzazione della plusvalenza sulla vendita delle azioni Mastercard Incorporated che, in virtù del regime della "participation exemption" ha subito una tassazione ridotta al 5% del suo ammontare.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |||
| IRAP | Incidenza % | IRAP | Incidenza % | ||
| Utile ante imposte | 770 | 803 | |||
| Imposta teorica | 35 | 4,6% | 37 | 4,6% | |
| (Proventi)/Oneri non ricorrenti per imposte imputati a Conto Economico | - | 0,0% | - | 0,0% | |
| Fondi rischi e oneri | - | 0,0% | - | 0,0% | |
| Costo del lavoro | 1 | 0,1% | - | 0,0% | |
| Altro | - | 0,0% | - | 0,0% | |
| Imposta effettiva | 36 | 4,7% | 37 | 4,6% |
Nulla da segnalare.
Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.
Nulla da segnalare.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | Importo lordo |
Imposta sul reddito |
Importo netto |
|
| 10. Utile/(Perdita) d'esercizio | X | X | 585 | |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico |
||||
| 20. Attività materiali | - | - | - | |
| 30. Attività immateriali | - | - | - | |
| 40. Piani a benefici definiti | - | - | - | |
| 50. Attività non correnti in via di dismissione | - | - | - | |
| Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni | ||||
| 60. | valutate a Patrimonio netto | - | - | - |
| Altre componenti reddituali con rigiro a Conto | ||||
| economico | - | - | - | |
| 70. Copertura di investimenti esteri: | - | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | - | |
| c ) altre variazioni |
- | - | - | |
| 80. Differenze di cambio: | - | - | - | |
| a) variazioni di valore | - | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | - | |
| c ) altre variazioni |
- | - | - | |
| 90. Copertura dei flussi finanziari: | (63) | 18 | (45) | |
| a) variazioni di fair value | (57) | 16 | (41) | |
| b) rigiro a Conto economico | (6) | 2 | (4) | |
| c ) altre variazioni |
- | - | - | |
| 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: | (974) | 264 | (710) | |
| a) variazioni di fair value | (312) | 92 | (220) | |
| b) rigiro a Conto economico | (662) | 172 | (490) | |
| - rettifiche da deterioramento | - | - | - | |
| - utile/perdite da realizzo | (662) | 172 | (490) | |
| c ) altre variazioni |
- | - | - | |
| 110. Attività non correnti in via di dismissione: | - | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | - | |
| c ) altre variazioni |
- | - | - | |
| 120. | Quota delle riserve da valutazione delle | |||
| partecipazioni valutate a Patrimonio netto: | - | - | - | |
| a) variazioni di fair value | - | - | - | |
| b) rigiro a Conto economico | - | - | - | |
| - rettifiche da deterioramento | - | - | - | |
| - utile/perdite da realizzo | - | - | - | |
| c ) altre variazioni |
- | - | - | |
| 130. Totale altre componenti reddituali | (1.037) | 282 | (755) | |
| 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) | X | X | (170) |
L'operatività bancoposta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.
Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro, ovvero, per un massimo del 50%, in titoli garantiti dallo Stato italiano127, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Nel corso del 2017, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della raccolta incrementale registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.
Nel corso del 2017, l'aumento contenuto dei tassi di interesse rilevato sia sulla curva risk free che sui rendimenti dei Titoli di Stato italiani, ha determinato una leggera flessione delle plusvalenze da valutazione dei titoli iscritti in bilancio, che sono comunque state in parte realizzate a Conto economico.
A seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dei conti correnti postali nel 2017, il monitoraggio del risk profile ha evidenziato, a partire da giugno, la discesa dell'indicatore di leva finanziaria al di sotto dei valori obiettivo stabiliti nel RAF (Risk Appetite Framework). L'indice di leva finanziaria (leverage ratio) al 31 dicembre 2017 si attesta a circa il 3,11% (3% valore minimo di riferimento normativo). Al fine di riequilibrare tale indice ai valori obiettivo interni (3,15%), in data 25 gennaio u.s il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato il progetto di ricapitalizzazione del BancoPosta da attuarsi con il conferimento di riserve libere per 210 milioni di euro. Le funzioni competenti procederanno anche nel corso del 2018 ad un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificarne nel tempo l'allineamento ad obiettivi, soglie e limiti del RAF.
Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Il citato modello costituisce il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.
Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida
127 Modifica introdotta all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014).
Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Patrimonio BancoPosta. Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:
Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 Maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.
Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:
Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.
Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.
Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi.
Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.
Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.
Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.
Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente ai depositi presso il MEF e agli investimenti in Titoli di Stato. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.
La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.
L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:
L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.
Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.
Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:
I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA"128 per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare esclusivamente con controparti investment grade; mentre, con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati quelli previsti dalla normativa prudenziale129 .
Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard130 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's e Fitch.
128 In data 13 dicembre 2017 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato l'aggiornamento delle Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA, a seguito dell'entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9 – "Financial Instruments" dal 1° gennaio 2018.
129 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione migliorativi.
130 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.
Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:
Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.
Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, anche ai fini della vigilanza prudenziale, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA e contratti di mitigazione del rischio per l'operatività in Pronti contro termine (GMRA) e in derivati OTC - Over the Counter (CSA). Più specificatamente tali contratti prevedono una fase di netting che consente di compensare le posizioni creditorie con quelle debitorie e una fase di costituzione di collateral a garanzia sotto forma di contanti e/o Titoli di Stato.
Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti Repo attraverso la Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia".
Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2017 non presenta attività finanziarie classificate nelle categorie "deteriorate".
131 Secondo la metodologia del "Valore di Mercato" l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma di due componenti: il costo corrente di sostituzione, rappresentato dal fair value, se positivo, e l'add-on calcolato come il prodotto tra il valore del nozionale e la probabilità che il fair value se positivo aumenti di valore o se negativo diventi positivo.
132 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione al rischio viene ridotto del valore della garanzia; specifiche regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita | - | - | - | - | 39.099 | 39.099 |
| 2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | - | - | - | - | 12.912 | 12.912 |
| 3. Crediti verso banche | - | - | - | - | 1.151 | 1.151 |
| 4. Crediti verso clientela | - | - | - | - | 7.951 | 7.951 |
| 5. Attività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 6. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale al 31.12.2017 | - | - | - | - | 61.113 | 61.113 |
| Totale al 31.12.2016 | - | - | - | - | 60.160 | 60.160 |
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività deteriorate | Attività non deteriorate | Totale | |||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda | Rettifiche specifiche |
Esposizione netta | Esposizione lorda | Rettifiche di portafoglio |
Esposizione netta | (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita | - | - | - | 39.099 | - | 39.099 | 39.099 |
| 2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | - | - | - | 12.912 | - | 12.912 | 12.912 |
| 3. Crediti verso banche | - | - | - | 1.151 | - | 1.151 | 1.151 |
| 4. Crediti verso clientela | - | - | - | 8.128 | 177 | 7.951 | 7.951 |
| 5. Attività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | X | X - |
- | |
| 6. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale al 31.12.2017 | - | - | - | 61.290 | 177 | 61.113 | 61.113 |
| Totale al 31.12.2016 | - | - | - | 60.322 | 162 | 60.160 | 60.160 |
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia |
Altre attività | ||
|---|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate |
Esposizione netta | Esposizione netta | ||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 395 | |
| Totale al 31.12.2017 | - | - | 395 | |
| Totale al 31.12.2016 | - | - | 191 |
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | ||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | Attività deteriorate | Rettifiche di valore |
Rettifiche di valore di |
Esposizione | ||||
| Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Oltre 1 anno |
Attività non deteriorate |
specifiche | portafoglio | netta | |
| A. Esposizioni per cassa | ||||||||
| a) Sofferenze | - | - | - | - | X | - | X | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | X | - | X | - |
| b) Inadempienze probabili | - | - | - | - | X | - | X | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | X | - | X | - |
| c ) Esposizioni scadute deteriorate |
- | - | - | - | X | - | X | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | X | - | X | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | X | X | X | - | X | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | X | X | X | - | X | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | X | X | X | 1.151 | X | - | 1.151 |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | X | X | X | - | X | - | - |
| TOTALE A | - | - | - | - | 1.151 | - | - | 1.151 |
| B. Esposizioni fuori bilancio | ||||||||
| a) Deteriorate | - | - | - | - | X | - | X | - |
| b) Non deteriorate | X | X | X | X | 497 | X | - | 497 |
| TOTALE B | - | - | - | - | 497 | - | - | 497 |
| TOTALE A+B | - | - | - | - | 1.648 | - | - | 1.648 |
Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al netto degli accordi di compensazione, ai titoli consegnati in garanzia per effetto della collateralizzazione prevista da accordi di mitigazione del rischio e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions) 133 .
A.1.4/ A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde e delle rettifiche di valore complessive Nil.
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | |||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | Attività deteriorate | Rettifiche di valore |
Rettifiche di valore di |
Esposizione | |||||
| Da oltre 3 Fino a 3 mesi fino a mesi 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Oltre 1 anno |
Attività non deteriorate |
specifiche | portafoglio | netta | |||
| A. Esposizioni per cassa | |||||||||
| a) Sofferenze | - | - | - | - | X | - | X | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | X | - | X | - | |
| b) Inadempienze probabili | - | - | - | - | X | - | X | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | X | - | X | - | |
| c ) Esposizioni scadute deteriorate |
- | - | - | - | X | - | X | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | X | - | X | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | X | X | X | - | X | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | X | X | X | - | X | - | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | X | X | X | 60.139 | X | 177 | 59.962 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | X | X | X | - | X | - | - | |
| TOTALE A | - | - | - | - | 60.139 | - | 177 | 59.962 | |
| B. Esposizioni fuori bilancio | |||||||||
| a) Deteriorate | - | - | - | - | X | - | X | - | |
| b) Non deteriorate | X | X | X | X | 25 | X | - | 25 | |
| TOTALE B | - | - | - | - | 25 | - | - | 25 | |
| TOTALE A+B | - | - | - | - | 60.164 | - | 177 | 59.987 |
133 Come definita nella normativa prudenziale.
Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al netto degli accordi di compensazione e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions)
A.1.7/ A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde e delle rettifiche di valore complessive
Nil.
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per classi di rating esterni
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Classi di rating esterni | Senza | |||||||
| Esposizioni | Classe 1 | Classe 2 | Classe 3 | Classe 4 | Classe 5 | Classe 6 | rating | Totale |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | - | 1.041 | 59.916 | - | 1 | - | 155 | 61.113 |
| B. Derivati | 19 | 49 | - | - | - | - | 45 | 113 |
| B.1 Derivati finanziari | 19 | 49 | - | - | - | - | 45 | 113 |
| B.2 Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Garanzie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Impegni a erogare fondi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| E. Altre | 28 | 29 | 352 | - | - | - | - | 409 |
| Totale | 47 | 1.119 | 60.268 | - | 1 | - | 200 | 61.635 |
Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:
| Classe di merito creditizio |
Fitch | Moody's | S&P |
|---|---|---|---|
| 1 | da AAA a AA- | da Aaa a Aa3 | da AAA a AA |
| 2 | da A+ a A- | da A1 a A3 | da A+ a A |
| 3 | da BBB+ a BBB- | da Baa1 a Baa3 | da BBB+ a BBB |
| 4 | da BB+ a BB- | da Ba1 a Ba3 | da BB+ a BB |
| 5 | da B+ a B- | da B1 a B3 | da B+ a B |
| 6 | CCC+ e inferiori | Caa1 e inferiori | CCC+ e inferiori |
Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.
| (milioni di euro) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali (1) | Garanzie personali (2) | ||||||||||||||
| Derivati su crediti | Crediti di firma | ||||||||||||||
| Valore espos. |
Immobili - | Immobili - | Altre | Altri derivati | Totale | ||||||||||
| netta | ipoteche | leasing finanziario |
Titoli | garanzie reali |
CLN | Governi e Banche centrali |
Altri enti pubblici |
Banche | Altri soggetti |
Governi e Banche centrali |
Altri enti pubblici |
Banche | Altri soggetti |
(1)+(2) | |
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
|||||||||||||||
| 1.1 totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie | |||||||||||||||
| fuori bilancio garantite: | |||||||||||||||
| 2.1 totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 parzialmente garantite | 93 | - | - | - | 82 | - | - | - | - | - | - | - | - | 82 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Derivati su crediti Crediti di firma Valore Altri derivati Immobili - Altre espos. Immobili - Governi e leasing Titoli garanzie Altri enti Altri netta Governi e ipoteche CLN Banche Banche Altri enti Altri finanziario reali pubblici soggetti Banche Banche centrali pubblici soggetti centrali 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.1 totalmente garantite 975 - - - - - - - - - 975 - - - - di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - 1.2 parzialmente garantite 1.510 - - - - - - - - 1.500 - - - |
Totale (1)+(2) |
|---|---|
| 975 | |
| - | |
| 1.500 | |
| - di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - |
- |
| 2. Esposizioni creditizie | |
| fuori bilancio garantite: | |
| 2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - |
- |
| - di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - |
- |
| 2.2 parzialmente garantite 20 - - - 18 - - - - - - - - |
18 |
| - di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - |
- |
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di bilancio)
| (milioni di euro) | ||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Governi | Altri enti pubblici | Società finanziarie | Società di assicurazione Imprese non finanziarie | Altri soggetti | ||||||||||||||
| Esposizioni/ Controparti |
Espos. netta |
Rettif. valore specif. |
Rettif. valore di portaf. |
Espos. netta |
Rettif. valore specif. |
Rettif. valore di portaf. |
Espos. netta |
Rettif. valore specif. |
Rettif. valore di portaf. |
Espos . netta |
Rettif. valore specif. |
Rettif. valore di portaf. |
Espos . netta |
Rettif. valore specif. |
Rettif. valore di portaf. |
Espos . netta |
Rettif. valore specif. |
Rettif. valore di portaf. |
| A. Esposizioni per cassa | ||||||||||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 56.010 | X | 8 | 62 | X | 8 | 2.981 | X | - | 143 | X | - | 756 | X 21 |
10 | X | 140 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X - |
- | X | - | |
| TOTALE A | 56.010 - | 8 | 62 - | 8 | 2.981 - | - | 143 - | - | 756 | - | 21 | 10 - | 140 | |||||
| B. Esposizioni fuori bilancio | ||||||||||||||||||
| B.1 Sofferenze | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| B.2 Inadempienze probabili | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| B.3 Altre attività deteriorate | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| B.4 Esposizioni non deteriorate | - | X | - | - | X | - | 20 | X | - | - | X | - | - | X - |
- | X | - | |
| TOTALE B | - | - | - | - | - | - | 20 - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 56.010 - | 8 | 62 - | 8 | 3.001 - | - | 143 - | - | 756 | - | 21 | 10 - | 140 | |||||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2016 | 56.293 - | 7 | 57 - | 5 | 2.118 - | - | 134 - | - | 652 | - | 19 | 8 - | 131 |
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di bilancio)
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA | ALTRI PAESI EUROPEI | AMERICA | ASIA | RESTO DEL MONDO | |||||||
| Esposizioni/ Aree geografiche |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
|
| A. Esposizioni per cassa | |||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - - |
- | - | - | - - |
- - |
- - |
- - |
- | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | ||||||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 59.868 | 177 | 86 | - | 8 | - | - | - | - | - | |
| TOTALE A | 59.868 177 |
86 | - | 8 | - | - | - | - | - | ||
| B. Esposizioni fuori bilancio | |||||||||||
| B.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.3 Altre attività deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.4 Esposizioni non deteriorate | - | - | 20 | - | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE B | - | - | 20 | - | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 59.868 | 177 | 106 | - | 8 | - | - | - | - | - | |
| TOTALE (A+B) al 31.12.2016 | 59.044 | 162 | 210 | - | 8 | - | - | - | - | - |
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA NORD OVEST | ITALIA NORD EST | ITALIA CENTRO | ITALIA SUD E ISOLE | |||||||
| Esposizioni/ Aree geografiche Esposizioni per cassa Esposizioni fuori bilancio |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
||
| A. | ||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 7 | 5 | - | 16 | 59.857 | 145 | 4 | 11 | ||
| TOTALE A | 7 | 5 | - | 16 | 59.857 | 145 | 4 | 11 | ||
| B. | ||||||||||
| B.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B.3 Altre attività deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B.4 Esposizioni non deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| TOTALE B | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 7 | 5 | - | 16 | 59.857 | 145 | 4 | 11 | ||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2016 | 4 | 4 | 1 | 15 | 59.035 | 135 | 4 | 8 |
La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da Titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche (valore di bilancio)
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA | ALTRI PAESI EUROPEI | AMERICA | ASIA | RESTO DEL MONDO | |||||||
| Esposizioni/ Aree geografiche |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
|
| A. Esposizioni per cassa | |||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 134 | - | 1.017 | - | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE A | 134 | - | 1.017 | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Esposizioni fuori bilancio | |||||||||||
| B.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.3 Altre attività deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.4 Esposizioni non deteriorate | 184 | - | 221 | - | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE B | 184 | - | 221 | - | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 318 | - | 1.238 | - | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE (A+B) al 31.12.2016 | 564 | - | 1.632 | - | - | - | - | - | - | - |
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche (valore di bilancio)
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA NORD OVEST | ITALIA NORD EST | ITALIA CENTRO | ITALIA SUD E ISOLE | |||||||
| Esposizioni/ Aree geografiche |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
Espos. netta |
Rettif. valore compl. |
||
| A. Esposizioni per cassa |
||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 64 | - | - | - | 67 | - | 3 | - | ||
| TOTALE A | 64 | - | - | - | 67 | - | 3 | - | ||
| B. Esposizioni fuori bilancio |
||||||||||
| B.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B.3 Altre attività deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B.4 Esposizioni non deteriorate | 184 | - | - | - | - | - | - | - | ||
| TOTALE B | 184 | - | - | - | - | - | - | - | ||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2017 | 248 | - | - | - | 67 | - | 3 | - | ||
| TOTALE (A+B) al 31.12.2016 | 436 | - | - | - | 128 | - | - | - |
Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa il 90% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si
precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.
| Grandi esposizioni | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| a) | Ammontare valore di bilancio (milioni di euro) | 70.280 | ||||||
| b) | Ammontare valore ponderato (milioni di euro) | 1.782 | ||||||
| c ) |
Numero | 12 |
Nil.
D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)
Nil.
Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i Titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di Titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.
| (milioni di euro) | |||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
Attività finanziarie valutate al fair value |
Attività finanziarie detenute sino alla Crediti verso banche scadenza |
Crediti verso clientela |
Totale | |||||||||||||||
| A | B | C | A | B | C | A | B | C | A | B | C | A | B | C | A | B | C | 31.12.2017 31.12.2016 | |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.486 | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.486 | 4.894 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.486 | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.486 | 4.894 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | X | X | X | X | X | - | - | ||||
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | X | X | X | X | X | - | - | ||||
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | X | X | X | X | X | X | X | X | - | - | |||||||
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.486 | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.486 | X |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | X |
| - | - | - | - | - | - | 206 | - | - | 4.688 | - | - | - | - | - | - | - | - | X | 4.894 |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | X | - |
| X | X | Attività finanziarie disponibili per la vendita X |
X X X |
X X X |
X X X X X X |
Legenda
A = Attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività/ Portafoglio attività |
Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
Attività finanziarie valutate al fair value |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
Crediti verso banche |
Crediti verso clientela |
Totale | |
| 1. | Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | - |
| a) a fronte di attività rilevate per intero | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) a fronte di attività rilevate parzialmente | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. | Debiti verso banche | - | - | - | 4.842 | - | - | 4.842 |
| a) a fronte di attività rilevate per intero | - | - | - | 4.842 | - | - | 4.842 | |
| b) a fronte di attività rilevate parzialmente | - | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE 31.12.2017 | - | - | - | 4.842 | - | - | 4.842 | |
| TOTALE 31.12.2016 | - | - | 206 | 5.175 | - | - | 5.381 |
Il rischio di mercato riguarda:
Al 31 dicembre 2017 non sono presenti Attività e Passività finanziarie di negoziazione. Le "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta escludono che possano essere eseguite operazioni con "intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013 per la classificazione di "portafoglio di negoziazione di vigilanza".
L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.
Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi pertanto sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.
Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge.
Il portafoglio titoli del Patrimonio Bancoposta è prevalentemente investito in strumenti a tasso fisso, parte dei quali, con un fair value pari a circa 19.013 milioni di euro, coperti con swap di fair value hedge con partenza forward start o da titoli indicizzati pari a circa 1.400 milioni di euro resi a tasso fisso mediante l'utilizzo di strumenti derivati di copertura quali asset swap di cash flow hedging.
Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cutoff di 20 anni per la raccolta da clientela retail, di 10 anni per la raccolta da clientela business e le PostePay e di 5 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio di tasso in ottica ALM determinando i maturity gap relativi al confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.
L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta, il valore degli impieghi e l'andamento dei tassi di interesse - che contribuiscono a determinare la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati, prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta da clientela retail e business, la rivalutazione del portafoglio attivo secondo uno scenario di mercato avverso, variazioni non parallele della curva dei tassi di interesse.
La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.
Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.
Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.
Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso dell'esercizio 2017, si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei Titoli di stato italiani rispetto all'esercizio precedente, mentre, al 31 dicembre 2017, il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta un valore di circa 159 bps tendenzialmente in linea con il valore dello scorso anno (161 bps al 31 dicembre 2016).
Nel periodo in commento, quanto sopra descritto, ha determinato nel portafoglio Available for Sale detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 36 miliardi) una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 0,8 miliardi di euro: la variazione negativa di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 0,5 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione positiva di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto per circa 0,3 miliardi di euro.
Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come "Attività finanziarie disponibili per la vendita".
Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.
Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.
Al fine di limitare il rischio di tasso di interesse sul fair value, l'operatività del Patrimonio BancoPosta include anche la stipula, con controparti principalmente di natura bancaria, di contratti di asset swap OTC di fair value hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. Tali strumenti derivati non sono a copertura del rischio spread in quanto mirati a coprire le variazioni dei tassi di mercato. Nel corso dell'esercizio 2017, considerato il livello ancora basso dei tassi interesse, al fine di proteggersi dai potenziali impatti negativi derivanti dal rialzo dei tassi, il Patrimonio BancoPosta ha fatto ulteriormente ricorso a tale tipologia di operatività.
Al fine di limitare il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari, l'operatività del Patrimonio BancoPosta include la stipula, con controparti principalmente di natura bancaria, di contratti di asset swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio.
In concomitanza delle scadenze dei titoli in portafoglio, si pone sistematicamente l'esigenza del reinvestimento della liquidità in nuovi titoli eurogovernativi rilevando, pertanto, un'esposizione ad un rischio di riprezzamento derivante dalla possibile diminuzione dei tassi di interesse. Al fine di limitare tale tipologia di rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta utilizza, dove appropriato, contratti di acquisto a termine (cash flow hedge di forecast transaction).
Al fine di perseguire la stabilizzazione dei ricavi e limitare l'esposizione al rischio tasso e al rischio spread, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di vendita a termine di titoli del portafoglio (cash flow hedge di forecast transaction) con l'obiettivo di fissare il valore delle plusvalenze in momenti di mercato favorevoli.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni | Durata indet. |
| Attività per cassa 1. |
7.912 | 5.540 | 163 | 2.081 | 11.181 | 9.577 | 24.658 | - |
| Titoli di debito 1.1 |
- | 4.360 | 163 | 2.081 | 11.173 | 9.577 | 24.658 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 4.360 | 163 | 2.081 | 11.173 | 9.577 | 24.658 | - |
| Finanziamenti a banche 1.2 |
53 | 1.096 | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti a clientela 1.3 |
7.859 | 84 | - | - | 8 | - | - | - |
| - c/c | 9 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 7.850 | 84 | - | - | 8 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 7.850 | 84 | - | - | 8 | - | - | - |
| Passività per cassa 2. |
53.829 | 1.919 | 522 | 100 | 2.402 | - | - | - |
| Debiti verso clientela 2.1 |
52.806 | 18 | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | 46.468 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 6.338 | 18 | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 6.338 | 18 | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche |
1.023 | 1.901 | 522 | 100 | 2.402 | - | - | - |
| - c/c | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 1.023 | 1.901 | 522 | 100 | 2.402 | - | - | - |
| Titoli di debito 2.3 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre passività 2.4 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Derivati finanziari 3. |
||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 1.705 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | 300 | 1.408 | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 1.265 | - | 445 | 18.040 | 940 | 175 | - |
| + Posizioni corte | - | 1.175 | - | 200 | - | 200 | 19.290 | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio |
||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 371 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 371 | - | - | - | - | - | - |
Valuta di denominazione: Dollaro USA
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indet. |
| Attività per cassa 1. |
1 | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito 1.1 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti a banche 1.2 |
1 | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti a clientela 1.3 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività per cassa 2. |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti verso clientela 2.1 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti verso banche 2.2 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito 2.3 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre passività 2.4 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Derivati finanziari 3. |
||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio |
||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
Valuta di denominazione: Franco Svizzera
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indet. |
| Attività per cassa 1. |
1 | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito 1.1 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti a banche 1.2 |
1 | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti a clientela 1.3 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività per cassa 2. |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti verso clientela 2.1 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti verso banche 2.2 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli di debito 2.3 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre passività 2.4 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Derivati finanziari 3. |
||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio |
||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.
Alla data del 31 dicembre 2017 il portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 5,34 (al 31 dicembre 2016 la duration del portafoglio titoli era pari a 5,79). La sensitivity risulta evidenziata in tabella.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Nozionale | Fair value | Delta valore | Margine di intermediazione |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
| +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | |||
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività finanzarie disponibili per la vendita | ||||||||
| Titoli di debito | 35.738 | 39.099 | (1.009) | 931 | - | - | (1.009) | 931 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attivo - Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passivo - Derivati di copertura | 1.705 | (23) | 91 | (97) | - | - | 91 | (97) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.443 | 39.076 | (918) | 834 | - | - | (918) | 834 |
| Effetti 2016 | ||||||||
| Attività finanzarie disponibili per la vendita | ||||||||
| Titoli di debito | 32.178 | 37.159 | (1.099) | 1.031 | - | - | (1.099) | 1.031 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attivo - Derivati di copertura | 220 | 6 | (28) | 33 | - | - | (28) | 33 |
| Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passivo - Derivati di copertura | 196 | (3) | (26) | 31 | - | - | (26) | 31 |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 32.594 | 37.162 | (1.153) | 1.095 | - | - | (1.153) | 1.095 |
Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle categorie Attività finanziarie detenute sino a scadenza e Attività finanziarie disponibili per la vendita. La sensitivity analysis riportata riguarda quest'ultima categoria di attività.
La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi cd risk free. Tale situazione ha origine, in parte, dal fatto che la variazione dello spread creditizio influenza anche il valore dei titoli a tasso variabile e, soprattutto, dal fatto che per tale fattore di rischio non sono in essere politiche di copertura attraverso derivati, che invece sono adottate per la componente di tasso "puro". Ciò implica che, nel caso di incremento dei rendimenti derivante dalla sola componente tassi di interesse, le minusvalenze potenziali sui titoli a tasso fisso trovano una compensazione dall'aumento di valore degli IRS di copertura (strategia di fair value hedge). Qualora invece l'incremento dei tassi derivi dall'aumento del credit spread della Repubblica italiana, le minusvalenze sui titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano non trovano compensazione in movimenti opposti di altre esposizioni.
La sensitivity allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps al fattore di rischio che influenza le diverse tipologie di titoli in portafoglio rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.
Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Nozionale | Fair value | Delta valore | Margine di intermediazione |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
| +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | +100bps | -100bps | |||
| Effetti 2017 | ||||||||
| Attività finanzarie disponibili per la vendita Titoli di debito |
35.738 | 39.099 | (3.877) | 4.606 | - | - | (3.877) | 4.606 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attivo - Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passivo - Derivati di copertura | 1.705 | (23) | 92 | (98) | - | - | 92 | (98) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.443 | 39.076 | (3.785) | 4.508 | - | - | (3.785) | 4.508 |
| Effetti 2016 | ||||||||
| Attività finanzarie disponibili per la vendita | ||||||||
| Titoli di debito | 32.178 | 37.159 | (3.615) | 4.292 | - | - | (3.615) | 4.292 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attivo - Derivati di copertura | 220 | 6 | (28) | 33 | - | - | (28) | 33 |
| Passivo - Derivati di copertura | 196 | (3) | (26) | 31 | - | - | (26) | 31 |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 32.594 | 37.162 | (3.669) | 4.356 | - | - | (3.669) | 4.356 |
Oltre che con l'analisi di sensitivity, il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio in commento mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk). Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di VaR effettuata tenendo in considerazione la variabilità del fattore rischio spread.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Esposizione al rischio | SpreadVaR | |
| Nozionale | Fair value | ||
| Effetti 2017 | |||
| Attività finanzarie disponibili per la vendita | |||
| Titoli di debito | 35.738 | 39.099 | 345 |
| Attivo - Derivati di copertura | - | - | - |
| Passivo - Derivati di copertura | 1.705 | (23) | 8 |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 37.443 | 39.076 | 353 |
| Effetti 2016 | |||
| Attività finanzarie disponibili per la vendita | |||
| Titoli di debito | 32.178 | 37.159 | 460 |
| Attivo - Derivati di copertura | 220 | 6 | 4 |
| Passivo - Derivati di copertura | 196 | (3) | 3 |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 32.594 | 37.162 | 467 |
Inoltre, se considerate nel loro complesso, le Attività e le Passività finanziarie sono soggette a perdite potenziali massime di 336 milioni di euro.
Il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk), stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%, è utilizzato dal Patrimonio BancoPosta anche per il monitoraggio del rischio di mercato. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.
Al fine di monitorare, in maniera congiunta, il rischio spread e il rischio tasso di interesse sul fair value, di seguito si riporta anche l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento agli investimenti disponibili per la vendita e ai relativi strumenti finanziari derivati, tenendo in considerazione la variabilità di entrambi i fattori di rischio:
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| VaR fine periodo | (325) | (434) | |
| VaR medio | (356) | (397) | |
| VaR minimo | (210) | (278) | |
| VaR massimo | (523) | (587) |
La riduzione del VaR di fine periodo rispetto al 31 dicembre 2016 è dovuta al decremento di volatilità registrato sui mercati.
Tenuto conto sia delle Attività disponibili per la vendita (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) che delle vendite a termine l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2017 una perdita potenziale pari a 318 milioni di euro (VaR fine periodo).
Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2017, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||||||
| Esposizione a rischio |
Margine di intermediazione |
Esposizione a rischio |
Margine di intermediazione |
||||
| +100 bps | -100 bps | +100 bps | -100 bps | ||||
| Cassa | |||||||
| - Conto di gestione presso Banca d'Italia | 396 | 4 | (4) | 223 | 2 | (2) | |
| Crediti verso banche | 1.099 | 11 | (11) | 1.230 | 12 | (12) | |
| Crediti verso clientela | |||||||
| - Crediti verso Tesoreria MEF | 6.011 | 60 | (60) | 6.189 | 62 | (62) | |
| - Deposito presso il MEF (Buffer ) | 379 | 4 | (4) | 1.310 | 13 | (13) | |
| - Crediti verso clientela (collateral a garanzia) | 83 | 1 | (1) | 209 | 2 | (2) | |
| - Crediti verso clientela (Patrimonio non destinato) | 732 | 7 | (7) | 629 | 6 | (6) | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | |||||||
| - Titoli di debito | 2.210 | 22 | (22) | 2.235 | 22 | (22) | |
| Debiti verso banche | (82) | (1) | 1 | (32) | - | - | |
| Debiti verso clientela | (18) | - | - | - | - | - | |
| Debiti verso clientela (Patrimonio non destinato) | (14) | - | - | (14) | - | - | |
| Totale variabilità | 10.796 | 108 | (108) | 11.979 | 119 | (119) |
Al 31 dicembre 2017, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente all'attività di impiego presso il MEF della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione.
Al 31 dicembre 2017 il rischio in commento riguarda i Titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 2.145 milioni di euro e un fair value di 2.594 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.
L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress test costruito applicando al prezzo di mercato la volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Posizione | Delta valore | Margine di intermediazione |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
| + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | + Vol | - Vol | ||
| Effetti 2017 | |||||||
| Attività finanzarie disponibili per la vendita Titoli di capitale |
41 | 5 | (5) | - | - | 5 | (5) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 41 | 5 | (5) | - | - | 5 | (5) |
| Effetti 2016 | |||||||
| Attività finanzarie disponibili per la vendita Titoli di capitale |
104 | 22 | (22) | - | - | 22 | (22) |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 104 | 22 | (22) | - | - | 22 | (22) |
Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 4.1.
Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni di Classe C della Visa Incorporated e in azioni Convertible Participating Preferred Stock di serie C della Visa Incorporated presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni quotate, tenuto conto della relativa volatilità rilevata nel corso dell'esercizio 2017. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR. Di seguito si riporta l'esito dell'analisi del VaR effettuata:
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| VaR fine periodo | - | (2) | |
| VaR medio | (2) | (2) | |
| VaR minimo | - | (1) | |
| VaR massimo | (3) | (3) |
Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA.
Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.
La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità verificatasi nell'esercizio, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valute | |||||||
| Voci | Dollari USA |
Franchi Svizzera |
Sterlina Gran Bretagna |
Yen Giappone |
Dinaro Tunisia |
Altre valute |
|
| A. | Attività finanziarie | 42 | 1 | - | - | - | - |
| A.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Titoli di capitale | 41 | - | - | - | - | - | |
| A.3 Finanziamenti a banche | 1 | 1 | - | - | - | - | |
| A.4 Finanziamenti a clientela | - | - | - | - | - | - | |
| A.5 Altre attività finanziarie | - | - | - | - | - | - | |
| B. | Altre attività | 6 | 3 | 2 | - | - | - |
| C. | Passività finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| C.1 Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | |
| C.2 Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | |
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | |
| D. | Altre passività | - | - | - | - | - | - |
| E. | Derivati finanziari | ||||||
| - Opzioni | |||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | |
| - Altri derivati | |||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | |
| Totale attività | 48 | 4 | 2 | - | - | - | |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | |
| Sbilancio (+/-) | 48 | 4 | 2 | - | - | - | |
Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.
L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Data di riferimento dell'analisi | Posizione in USD/000 |
Posizione in EUR/000 |
Delta valore | Margine di intermediazione |
Riserve di Patrimonio netto al lordo delle imposte |
|||
| + Vol 260gg |
- Vol 260gg |
+ Vol 260gg |
- Vol 260gg |
+ Vol 260gg |
- Vol 260gg |
|||
| Effetti 2017 | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita Titoli di capitale |
49 | 41 | 3 | (3) | - | - | 3 | (3) |
| Variabilità al 31 dicembre 2017 | 49 | 41 | 3 | (3) | - | - | 3 | (3) |
| Effetti 2016 | ||||||||
| Investimenti disponibili per la vendita Titoli di capitale |
110 | 104 | 9 | (9) | - | - | 9 | (9) |
| Variabilità al 31 dicembre 2016 | 110 | 104 | 9 | (9) | - | - | 9 | (9) |
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Nil.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 | Totale al 31.12.2016 | |||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Over the counter |
Controparti centrali |
Over the counter |
Controparti centrali |
||
| 1. | Titoli di debito e tassi d'interesse | 22.570 | - | 17.956 | - | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | ||
| b) Swap | 20.865 | - | 17.540 | - | ||
| c) Forward | 1.705 | - | 416 | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | ||
| 2. | Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | ||
| 3. | Valute e oro | - | - | - | - | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | ||
| 4. | Merci | - | - | - | - | |
| 5. | Altri sottostanti | - | - | - | - | |
| Totale | 22.570 | - | 17.956 | - | ||
| Valori medi | 20.814 | - | 16.497 | - |
Nil.
| Fair value positivo Over the counter - - - - |
Totale al 31.12.2016 Controparti centrali - - - |
|---|---|
| - | |
| - | |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| 191 | - |
| - | - |
| 185 | - |
| - | - |
| - | - |
| 6 | - |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| - | |
| - | |
| - | |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| - | - |
| 191 | - |
| - - - - |
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value negativo | ||||||
| Totale al 31.12.2017 | Totale al 31.12.2016 | |||||
| Portafogli/Tipologie derivati | Over the counter |
Controparti centrali |
Over the counter |
Controparti centrali |
||
| A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni |
- - |
- - |
- - |
- - |
||
| b) Interest rate swap c )Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures |
- - - - - |
- - - - - |
- - - - - |
- - - - - |
||
| g) Altri | - | - | - | - | ||
| B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c )Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri |
1.637 - 1.614 - - 23 - - |
- - - - - - - - |
2.305 - 2.302 - - 3 - - |
- - - - - - - - |
||
| C. Portafoglio bancario - altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap c )Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri |
- - - - - - - - |
- - - - - - - - |
- - - - - - - - |
- - - - - - - - |
||
| Totale | 1.637 | - | 2.305 | - |
A.5 / A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti e non in accordi di compensazione Nil.
A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione Nil.
A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Contratti rientranti in accordi di compensazione |
Governi e Banche Centrali |
Altri enti pubblici |
Banche | Società finanziarie |
Società di assicurazione |
Imprese non finanziarie |
Altri soggetti |
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | |||||||
| - valore nozionale | - | - | 19.030 | 3.540 | - | - | - |
| - fair value positivo |
- | - | 318 | 77 | - | - | - |
| - fair value negativo |
- | - | (1.505) | (132) | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | |||||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | - | - | - |
| - fair value positivo |
- | - | - | - | - | - | - |
| - fair value negativo |
- | - | - | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | |||||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | - | - | - |
| - fair value positivo |
- | - | - | - | - | - | - |
| - fair value negativo |
- | - | - | - | - | - | - |
| 4) Altri valori | |||||||
| - valore nozionale | - | - | - | - | - | - | - |
| - fair value positivo |
- | - | - | - | - | - | - |
| - fair value negativo |
- | - | - | - | - | - | - |
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino a 1 anno |
Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Totale | |
| A. | Portafoglio di negoziazione di vigilanza | - | - | - | - |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | - | - | |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | |
| A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro | - | - | - | - | |
| A.4 Derivati finanziari su altri valori | - | - | - | - | |
| B. | Portafoglio bancario | 1.705 | 745 | 20.120 | 22.570 |
| B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | 1.705 | 745 | 20.120 | 22.570 | |
| B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | |
| B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro | - | - | - | - | |
| B.4 Derivati finanziari su altri valori | - | - | - | - | |
| Totale al 31.12.2017 | 1.705 | 745 | 20.120 | 22.570 | |
| Totale al 31.12.2016 | 645 | 16.725 | 17.956 |
Nulla da segnalare.
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Governi e Banche Centrali |
Altri enti pubblici |
Banche | Società finanziarie |
Società di assicurazione |
Imprese non finanziarie |
Altri soggetti |
|
| 1) Accordi bilaterali derivati finanziari | |||||||
| - fair value positivo |
- | - | 93 | 20 | - | - | - |
| - fair value negativo |
- | - | (1.280) | (75) | - | - | - |
| - esposizione futura | - | - | 127 | 23 | - | - | - |
| - rischio di controparte netto | - | - | 58 | 10 | - | - | - |
| 2) Accordi bilaterali derivati creditizi | |||||||
| - fair value positivo |
- | - | - | - | - | - | - |
| - fair value negativo |
- | - | - | - | - | - | - |
| - esposizione futura | - | - | - | - | - | - | - |
| - rischio di controparte netto | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Accordi "cross product" | |||||||
| - fair value positivo |
- | - | - | - | - | - | - |
| - fair value negativo |
- | - | - | - | - | - | - |
| - esposizione futura | - | - | - | - | - | - | - |
| - rischio di controparte netto | - | - | - | - | - | - | - |
Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.
La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:
Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile all'attività di impiego in titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano a fronte della raccolta in conti correnti e carte prepagate nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 20 anni per la clientela retail, di 10 anni per la clientela business e le PostePay ed entro 5 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.
Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:
L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).
Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).
Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.
Risulta trascurabile il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount134 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione delle operazioni di Pronti contro termine passive, per cui a questi non è riconducibile alcun rischio di liquidità.
La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Grazie alle caratteristiche del suo Stato patrimoniale (presenza di un elevato ammontare di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail), tali indicatori risultano per BancoPosta ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.
Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.
134 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.
La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia terzo aggiornamento e relativi chiarimenti emessi dall'Organo di Vigilanza), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.
Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.
(milioni di euro)
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata indet. |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per cassa | 8.089 | 1.180 | - | - | 1.010 | 282 | 2.811 | 12.042 | 33.868 | - | |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | 1.010 | 272 | 2.791 | 10.534 | 32.868 | - | |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | 10 | 20 | 1.500 | 1.000 | - | |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Finanziamenti | 8.089 | 1.180 | - | - | - | - | - | 8 | - | - | |
| - Banche | 53 | 1.096 | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Clientela | 8.036 | 84 | - | - | - | - | - | 8 | - | - | |
| Passività per cassa | 54.693 | 267 | 101 | 251 | 1.303 | 521 | 102 | 2.401 | - | - | |
| B.1 Depositi e conti correnti | 47.491 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Banche | 1.023 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Clientela | 46.468 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.3 Altre passività | 7.202 | 267 | 101 | 251 | 1.303 | 521 | 102 | 2.401 | - | - | |
| Operazioni fuori bilancio | |||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
|||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | 1.705 | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | 245 | 1.163 | - | |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
|||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | 2 | 31 | - | 39 | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | 33 | - | 44 | - | - | - | |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
|||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 371 | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | 371 | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi |
|||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
|||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
|||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata indet. |
| Attività per cassa | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni fuori bilancio | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata indet. |
| Attività per cassa | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni fuori bilancio | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
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| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
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| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.
Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.
Nel corso del 2017 sono stati avviati una serie di cantieri per l'affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, mediante la creazione di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e l'utente responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2016.
Alla data del 31 dicembre 2017 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:
| Tipologia Evento (Event Type ) | N. tipologie di rischio |
|---|---|
| Frode interna | 35 |
| Frode esterna | 54 |
| Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro | 7 |
| Clientela, prodotti e prassi operative | 34 |
| Danni da eventi esterni | 4 |
| Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi | 7 |
| Esecuzione, gestione e consegna del processo | 140 |
| Totale al 31 dicembre 2017 | 281 |
Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.
L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.
Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento UE 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata.
In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF135. Il rispetto delle metriche definite nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.
135 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Importo al 31.12.2017 |
Importo al 31.12.2016 |
| 1. Capitale | - | - |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | - | - |
| 3. Riserve | 2.059 | 1.949 |
| - di utili | 1.059 | 949 |
| a) legale | - | - |
| b) statutaria | - | - |
| c ) azioni proprie |
- | - |
| d) altre | 1.059 | 949 |
| - altre | 1.000 | 1.000 |
| 4. Strumenti di capitale | - | - |
| 5. (Azioni proprie) | - | - |
| 6. Riserve da valutazione: | 115 | 869 |
| - Attività finanziarie disponibili per la vendita | 179 | 889 |
| - Attività materiali | - | - |
| - Attività immateriali | - | - |
| - Copertura di investimenti esteri | - | - |
| - Copertura dei flussi finanziari | (62) | (17) |
| - Differenze di cambio | - | - |
| - Attività non correnti in via di dismissione | - | - |
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (2) | (3) |
| - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto | - | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione | - | - |
| 7. Utile/(Perdita) d'esercizio | 585 | 568 |
| Totale | 2.759 | 3.386 |
Le "Riserve, altre" sono costituite dalla specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante riportati a nuovo.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 | Totale al 31.12.2016 | |||||
| Attività/Valori | Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | ||
| 1. | Titoli di debito | 731 | (567) | 1.254 | (439) | |
| 2. | Titoli di capitale | 15 | - | 74 | - | |
| 3. | Quote di OICR | - | - | - | - | |
| 4. | Finanziamenti | - | - | - | - | |
| Totale | 746 | (567) | 1.328 | (439) |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Quote di OICR | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | 815 | 74 | - | - |
| 2. Variazioni positive | 130 | 10 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 99 | 10 | - | - |
| 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative: | 31 | - | - | - |
| - da deterioramento | - | - | - | - |
| - da realizzo | 31 | - | - | - |
| 2.3 Altre variazioni | - | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (781) | (69) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (330) | - | - | - |
| 3.2 Rettifiche da deterioramento | - | - | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo | (451) | (69) | - | - |
| 3.4 Altre variazioni | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 164 | 15 | - | - |
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Totale al 31.12.2017 |
Totale al 31.12.2016 |
|
| Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali | (3) | (2) |
| Utili/(Perdite) attuariali Effetto fiscale su utili e perdite attuariali |
1 - |
(1) - |
| Esistenze finali utili/(perdite) attuariali | (2) | (3) |
Secondo il framework definito da Banca d'Italia, i fondi propri sono costituiti da due livelli:
I fondi propri del Patrimonio BancoPosta sono costituiti esclusivamente da Common Equity Tier 1.
Il CET1 è costituito da elementi che garantiscono l'assorbimento delle perdite in ipotesi di continuità aziendale (going concern), grazie a particolari caratteristiche quali il massimo livello di subordinazione, l'irredimibilità, l'assenza di obbligo di distribuzione di dividendi.
In particolare il CET1 di BancoPosta è costituito da:
BancoPosta non possiede un capitale aggiuntivo di classe 1.
BancoPosta non possiede un capitale di classe 2.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Importo al 31.12.2017 |
Importo al 31.12.2016 |
|
| A. | Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie |
2.059 - |
1.949 - |
| B. C. |
Filtri prudenziali del CET1 (+/-) CET1 al lordo degli investimenti da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/- B) |
- 2.059 |
- 1.949 |
| D. E. F. |
Elementi da dedurre dal CET1 Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 - CET1) (C - D +/- E) |
- - 2.059 |
- - 1.949 |
| G. | Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
- | - |
| H. I. |
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie Elementi da dedurre dall'AT1 Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) |
- - - |
- - - |
| L M |
Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) (G - H +/- I) Capitale di classe 2 (Tier2 - T2) al lordo degli investimenti da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
- - |
- - |
| N. | di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie Elementi da dedurre dal T2 |
- - |
- - |
| O. P. Q. |
Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) Totale Capitale di classe 2 (Tier2 - T2) (M - N +/- O) Totale Fondi propri (F + L + P) |
- - 2.059 |
- - 1.949 |
Il CET1 è composto dalla riserva patrimoniale di 1.000 milioni di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta in sede di costituzione, e da utili portati a nuovo per un totale di 1.059 milioni di euro1.
L'utile dell'esercizio non è stato computato nel rispetto di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
136 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.
Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:
Tanto per il calcolo dei requisiti patrimoniali relativi al rischio di credito e al rischio di controparte, quanto per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al Credit Valuation Adjustment (CVA), BancoPosta applica le metodologie standard previste dal Regolamento (UE) n. 575/2013.
Per il Patrimonio BancoPosta, il rischio di credito deriva principalmente dalle esposizioni relative a depositi di contanti e a titoli consegnati a garanzia (collateralizzazioni previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte: CSA e GMRA), e a crediti commerciali verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi139. Le esposizioni derivanti dall'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata e da Pubblica Amministrazione (titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano e depositi presso il MEF) e, eventualmente, dei crediti verso la Tesoreria dello Stato, dovuti ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate, non determinano, ai fini del rischio di credito, un assorbimento patrimoniale in quanto a tali esposizioni è associato un fattore di ponderazione nullo.
Il rischio di controparte deriva dalle esposizioni in contratti derivati, stipulati a fini di copertura di cash flow e di fair value, e dalle esposizioni derivanti dai contratti di Pronti contro termine140 .
I rischi di mercato fanno riferimento esclusivamente al rischio di cambio che, per il Patrimonio BancoPosta, deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA. Per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio di cambio, si applica la metodologia standard riportata nel Regolamento (UE) n. 575/2013.
Per il calcolo del requisito patrimoniale di primo pilastro relativo ai rischi operativi, BancoPosta applica la metodologia semplificata (BIA – Basic Indicator Approach) prevista dal Regolamento (UE) n. 575/2013 che consiste nell'applicare una percentuale del 15% alla media delle ultime tre osservazioni dell'indicatore rilevante141 riferite alla situazione di fine esercizio.
140 La stima dell'esposizione a rischio per gli strumenti derivati finanziari è basata sulla metodologia del "Valore di mercato", mentre per le operazioni passive di Pronti contro termine vengono applicate tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – "Metodo integrale". Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla Parte E, Sezione 1 - Rischio di credito.
137 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.
138 La riserva di conservazione del capitale è volta a preservare il livello minimo di capitale regolamentare in momenti di mercato avversi attraverso l'accantonamento di risorse patrimoniali di elevata qualità in periodi non caratterizzati da tensioni di mercato. È previsto dal 01/01/2017 un regime transitorio che riduce tale buffer, con lo scopo di assicurare parità di trattamento alle banche italiane rispetto agli altri intermediari dell'area dell'Euro. I nuovi coefficienti minimi sono ora: 1,250% dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017; 1,875% dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018; 2,500% a partire dal 1° gennaio 2019.
139 Confronta quanto già descritto nella Parte E, Sezione 1 - Rischio di credito.
141 Il Patrimonio BancoPosta calcola l'indicatore rilevante come somma delle seguenti voci di Conto economico (secondo i
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Categorie / Valori | Importi non ponderati | Importi ponderati/requisiti |
||
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| A. ATTIVITA' DI RISCHIO | ||||
| A.1 Rischio di credito e di controparte | 67.513 | 65.532 | 1.464 | 1.588 |
| 1. Metodologia standardizzata |
67.513 | 65.532 | 1.464 | 1.588 |
| 2. Metodologia basata sui rating interni | - | - | - | - |
| 2.1 Base | - | - | - | - |
| 2.2 Avanzata | - | - | - | - |
| 3. Cartolarizzazioni | - | - | - | - |
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | ||||
| B.1 Rischio di Credito e di Controparte | 117 | 127 | ||
| B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito | 23 | 14 | ||
| B.3 Rischio di regolamento | - | - | ||
| B.4 Rischi di mercato | 4 | 9 | ||
| 1. Metodologia standard |
4 | 9 | ||
| 2. Modelli interni |
- | - | ||
| 3. Rischio di concentrazione |
- | - | ||
| B.5 Rischio operativo | 833 | 823 | ||
| 1. Metodo base |
833 | 823 | ||
| 2. Metodo standardizzato |
- | - | ||
| 3. Metodo Avanzato |
- | - | ||
| B.6 Altri elementi del calcolo | - | - | ||
| B.7 Totale requisiti prudenziali | 977 | 973 | ||
| C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA | ||||
| C.1 Attività di rischio ponderate | 12.215 | 12.162 | ||
| C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio ) | 16,9% | 16,0% | ||
| C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier1 capital ratio ) | 16,9% | 16,0% | ||
| C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio ) | 16,9% | 16,0% |
La tabella illustra la posizione di BancoPosta relativamente al rispetto dei requisiti patrimoniali di primo pilastro secondo quanto disciplinato dal CRR.
Le esposizioni a rischio non ponderate non tengono conto delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito per le esposizioni fuori bilancio.
Il principale rischio risulta essere quello operativo che assorbe circa 85% del totale dei requisiti prudenziali. Il rischio di credito ammonta a circa 108 milioni di euro mentre è residuale l'assorbimento legato al rischio di controparte (circa 9 milioni di euro). Il rischio di mercato fa riferimento al solo rischio di cambio che assorbe meno dell'1% del totale dei requisiti patrimoniali.
Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2017 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale specificati nel paragrafo dedicato alle informazioni di natura qualitativa.
principi contabili IAS): margine di interesse (Voci 10-20); commissioni nette (Voci 40-50); quota riferita agli "altri proventi di gestione" non derivanti da partite straordinarie e irregolari (quota della componente positiva della Voce 190); risultato netto del portafoglio di negoziazione (Voce 80, 90, 100b, 100c, 110); dividendi (Voce 70).
Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.
Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nella tabella 4.4.5 delle note al bilancio di Poste Italiane SpA e sono riflesse nei conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 9.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).
| Totale al 31.12.2017 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Attività finanziarie |
Crediti verso banche e clientela |
Derivati di copertura |
Altre attività | Passività finanziarie |
Debiti verso banche e clientela |
Altre passività |
| Poste Italiane SpA | - | 734 | - | 22 | - | 256 | 254 |
| Controllate dirette | |||||||
| BancoPosta Fondi SpA SGR | - | 21 | - | - | - | 19 | - |
| CLP ScpA | - | - | - | - | - | 10 | 1 |
| Consorzio PosteMotori | - | 5 | - | - | - | 41 | - |
| Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA | - | - | - | - | - | 6 | - |
| EGI SpA | - | - | - | - | - | 12 | - |
| Mistral Air Srl | - | - | - | - | - | - | - |
| PatentiViaPoste ScpA | - | - | - | - | - | 8 | - |
| Poste Tributi ScpA | - | 2 | - | - | - | 7 | - |
| Poste Tutela SpA | - | - | - | - | - | 7 | - |
| Poste Vita SpA | - | 137 | - | - | - | 570 | - |
| Postecom SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Postel SpA | - | - | - | - | - | 5 | 10 |
| PosteMobile SpA | - | 2 | - | - | - | 15 | 5 |
| PosteShop SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| SDA Express Courier SpA | - | - | - | - | - | 3 | - |
| Controllate indirette | |||||||
| Poste Assicura SpA | - | 5 | - | - | - | 2 | - |
| Poste Welfare Servizi Srl | - | - | - | - | - | 3 | - |
| Controllo congiunto | |||||||
| Gruppo SIA | - | - | - | - | - | - | 9 |
| Collegate | |||||||
| Anima Holding SpA | - | - | - | - | - | - | - |
| Correlate esterne | |||||||
| Ministero Economia e Finanze | - | 6.491 | - | - | - | 3.483 | 1 |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 2.485 | 374 | - | - | - | - | - |
| Gruppo Enel | - | - | - | - | - | - | 5 |
| Gruppo Equitalia | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre correlate esterne | - | - | - | - | - | - | 2 |
| F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne | - | (8) | - | - | - | - | - |
| Totale | 2.485 | 7.763 | - | 22 | - | 4.447 | 287 |
| Totale al 31.12.2016 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Attività finanziarie |
Crediti verso banche e clientela |
Derivati di copertura |
Altre attività | Passività finanziarie |
Debiti verso banche e clientela |
Altre passività | |
| Poste Italiane SpA | - | 632 | - | 29 | - | 82 | 297 | |
| Controllate dirette | ||||||||
| Banca del Mezzogiorno MCC SpA | - | - | - | - | - | 25 | - | |
| BancoPosta Fondi SpA SGR | - | 16 | - | - | - | 12 | - | |
| CLP ScpA | - | - | - | - | - | 1 | 14 | |
| Consorzio PosteMotori | - | 5 | - | - | - | 27 | - | |
| EGI SpA | - | - | - | - | - | 12 | - | |
| Mistral Air Srl | - | - | - | - | - | 1 | - | |
| PatentiViaPoste ScpA | - | - | - | - | - | 4 | - | |
| Poste Tributi ScpA | - | 2 | - | - | - | 2 | - | |
| Poste Tutela SpA | - | - | - | - | - | 13 | - | |
| Poste Vita SpA | - | 128 | - | - | - | 186 | - | |
| Postecom SpA | - | - | - | - | - | 5 | 2 | |
| Postel SpA | - | - | - | - | - | 2 | 16 | |
| PosteMobile SpA | - | 4 | - | - | - | 21 | 3 | |
| PosteShop SpA | - | - | - | - | - | - | - | |
| SDA Express Courier SpA | - | - | - | - | - | 4 | - | |
| Controllate indirette | ||||||||
| Poste Assicura SpA | - | 6 | - | - | - | 3 | - | |
| Correlate esterne | ||||||||
| Ministero Economia e Finanze | - | 7.550 | - | - | - | 2.429 | - | |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 1.509 | 364 | - | - | - | - | 12 | |
| Gruppo Enel | - | - | - | - | - | - | 8 | |
| Gruppo Equitalia | - | - | - | - | - | - | 3 | |
| Altre correlate esterne | - | - | - | - | - | - | 2 | |
| F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne | - | (7) | - | - | - | - | - | |
| Totale | 1.509 | 8.700 | - | 29 | - | 2.829 | 357 |
| (milioni di euro) Esercizio 2017 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Interessi attivi e proventi assimilati |
Interessi passivi e oneri assimilati |
Commissioni attive |
Commissioni passive |
Dividendi e proventi simili |
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento |
Spese amministrative |
Altri oneri/proventi di gestione |
|
| Poste Italiane SpA | 1 | (3) | - | - | - | - | (4.418) | - | |
| Controllate dirette | |||||||||
| BancoPosta Fondi SpA SGR CLP ScpA |
- - |
- - |
41 - |
- - |
- - |
- - |
- (2) |
- - |
|
| Consorzio PosteMotori Poste Vita SpA Postecom SpA |
- - - |
- - - |
36 462 - |
- - - |
- - - |
- - - |
- - (1) |
- - - |
|
| Postel SpA PosteMobile SpA |
- - |
- - |
- 2 |
- - |
- - |
- - |
(42) (2) |
- - |
|
| Controllate indirette | |||||||||
| Poste Assicura SpA | - | - | 21 | - | - | - | - | - | |
| Controllo congiunto | |||||||||
| Gruppo SIA | - | - | - | - | - | - | (27) | - | |
| Collegate | |||||||||
| Anima Holding SpA | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Correlate esterne | |||||||||
| Ministero Economia e Finanze Gruppo Cassa Depositi e Prestiti |
27 10 |
(4) - |
118 1.566 |
- - |
- - |
(1) - |
(3) - |
- - |
|
| Gruppo Enel | - | - | 8 | - | - | - | - | - | |
| Gruppo Eni | - | - | 3 | - | - | - | - | - | |
| Gruppo Equitalia | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Altre correlate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 38 | (7) | 2.257 | - | - | (1) | (4.495) | - |
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2016 | |||||||||
| Denominazione | Interessi attivi e proventi assimilati |
Interessi passivi e oneri assimilati |
Commissioni attive |
Commissioni passive |
Dividendi e proventi simili |
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento |
Spese amministrative |
Altri oneri/proventi di gestione |
|
| Poste Italiane SpA | 1 | (3) | - | - | - | - | (4.457) | - | |
| Controllate dirette | |||||||||
| BancoPosta Fondi SpA SGR | - | - | 29 | - | - | - | - | - | |
| CLP ScpA | - | - | - | - | - | - | (16) | - | |
| Consorzio PosteMotori | - | - | 36 | - | - | - | - | - | |
| Poste Vita SpA | - | - | 448 | - | - | - | - | - | |
| Postecom SpA | - | - | - | - | - | - | (4) | - | |
| Postel SpA | - | - | - | - | - | - | (25) | - | |
| PosteMobile SpA | - | - | 2 | - | - | - | (3) | - | |
| Controllate indirette | - | ||||||||
| Poste Assicura SpA | - | - | 20 | - | - | - | - | - | |
| Correlate esterne | |||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 40 | (2) | 130 | - | - | 2 | - | - | |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 9 | - | 1.577 | - | - | - | (8) | - | |
| Gruppo Enel | - | - | 7 | - | - | - | - | - | |
| Gruppo Eni | - | - | 4 | - | - | - | - | - | |
| Gruppo Equitalia | - | - | - | - | - | - | (3) | - | |
| Altre correlate | - | - | - | - | - | - | (2) | - | |
| Totale | 50 | (5) | 2.253 | - | - | 2 | (4.518) | - |
Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA, nella riunione del 20 settembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato l'operatività di acquisto e vendita a pronti e a termine di titoli governativi e/o garantiti dallo Stato Italiano, di pronti contro termine di impiego e raccolta e di derivati finanziari di copertura da parte del Patrimonio BancoPosta, con Monte Paschi Capital Services Banca per le Imprese SpA, qualificabile come parte correlata di Poste Italiane in quanto soggetta al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze tramite Banca Monte dei Paschi di Siena SpA. A seguito della conclusione dell'accordo, sono state realizzate, a partire dal mese di ottobre 2017, cinque
operazioni in PCT passive e 23 operazioni di buy & sell back, scadute nel periodo, nonché 2 operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio tasso e 2 operazioni di vendita forward titoli.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 dicembre 2017, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, ha autorizzato la sottoscrizione dell'accordo con Cassa Depositi e Prestiti che disciplina, per il triennio 2018-2020, l'attività di raccolta e collocamento dei prodotti del Risparmio Postale svolta da Poste Italiane SpA per il tramite di BancoPosta per conto di Cassa Depositi e Prestiti.
L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016- 2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.
Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock" prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.
Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti la conclusione del periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.
I destinatari del piano sono Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta.
Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro per i Beneficiari sono di seguito evidenziati:
La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale del Gruppo Poste Italiane al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:
Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance e saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica del superamento delle Condizioni di Accesso.
Il numero di Phantom stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2017 per 3 Beneficiari è di 22.278 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno.
Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 5 Beneficiari è di 36.022 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno.
La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta, hanno reso applicabile al Patrimonio destinato la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale. Conseguentemente, con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:
L'attribuzione delle Phantom Stock è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:
L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.
Al 31 dicembre 2017, il numero di Phantom Stock è stato stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno ed effettuata secondo le miglior prassi di mercato. Il costo rilevato per l'esercizio 2017 è stato di circa 0,2 milioni di euro, equivalente alla passività iscritta tra i debiti del personale.
I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.
Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.
| Incarico | Importo |
|---|---|
| Integrazione dell'incarico conferito a PwC per la revisione contabile volontaria del reporting package (annuale e semestrale) di Poste Vita S.p.A. predisposto ai soli fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane per gli esercizi dal 2016 al 2019 |
160.000 € oltre spese nei limiti del 5% degli onorari e IVA (corrispettivo annuo pari a 40.000 €). |
| Svolgimento di verifiche, su richiesta di Cassa Depositi e Prestiti, inerenti le attività di collocamento e gestione del risparmio postale con riferimento all'esercizio 2016 (relazione descrittiva del sistema contabile e dei controlli connessi all'operatività nel Risparmio Postale - Patrimonio Bancoposta e relazione redatta dal Revisore legale del bilancio di Poste Italiane circa le specifiche attività di verifica e di analisi delle procedure che concorrono a formare il predetto sistema nell'ambito dei servizi forniti da Poste Italiane a CDP). |
55.000 € oltre 2.750 € a titolo di rimborso spese vive e di segreteria e IVA. |
| Con riferimento all'aggiornamento annuale del Programma Euro Medium Term Note di Poste Italiane SpA (Bond emesso a giugno 2013 e quotato presso la Borsa di Lussemburgo): emissione di una Comfort Letter, a beneficio di Poste e delle Banche dealers, la verifica della versione in inglese del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016 e della Semestrale al 30 giugno 2017. |
40.000 € (oltre spese nei limiti del 5% degli onorari e IVA) per la Confort Letter. 30.000 € (oltre spese nei limiti del 5% degli onorari e IVA) per la verifica del Bilancio in Inglese. |
| Verifica della "Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria" per gli esercizi dal 2017 al 2019 |
270.000 € oltre IVA (nel dettaglio 70.000 € per ciascuno dei tre esercizi del triennio a cui si aggiungono 60.000 € nel primo anno dell'incarico per lo svolgimento di alcune attività preliminari) |
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| Mauro Lonardo | - Presidente |
|---|---|
| Alessia Bastiani | - Sindaco effettivo |
| Maurizio Bastoni | - Sindaco effettivo |


ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 ger naio 2010, nº 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014
Agli Azionisti di Poste Italiane SpA
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane (il Gruppo), costituito dallo Stato patrimoniale con:olidato al 31 dicembre 2017, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottari dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendent rispetto alla società Poste Italiane SpA (la Società) in conformità alle norme e ai principi in nateria di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro gudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del
Sede legale e anministrativa: Milano 20149 VM Mont+ Rosa or Tel. 027785240 Cap. Soc. Earo 6.8go.000,00 ix., C. F. e LIVA e Seci 1 Man 2017 Seria 1 17 1044 10 17 10 10 10 1011 1110: Alvona 603 1 1 - Sario 701 1 - Sario 70ti The Santo Turi The Sindi The Simil Genova 16:21 Piaza Picopiera o Tel. 0132031 - Napoli 80121 Via dei Mille 16 Tel. 052127501 Vienza 4 12. 04997348
- Palernin 90141 Via Marchese Ugo 60 Tel. 09134777 - Parma 43 8 Tel. 0545/71 - Rema 0054 Large Forma 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 10 -044393311 - Vieenza 3610 9610 9 Pieelandolfo 9 Tel. 0444393311
www.pwc.com/it

bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
| Aspetti chiave | Procedure di revisione in risposta agli |
|---|---|
| aspetti chiave |
Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione di valore di attività" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota 2.5 "Uso di stime", paragrafi "Iripairment test unità generatrici di flussi di cassa e partevipazioni" e "Valutazione degli cltri attivi immobilizzati", del bilancio consolidcto al 31 dicembre 2017
Nota C1 "Conto economico - Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota 4.4 "Informativa per settori operativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Il perdurante declino del mercato postale in cui il Gruppo Poste Italiane opera rende significativamente aleatoria l'elaborazione di previsioni circa i futuri flussi di cassa ed i connessi risultati economici prospettici del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione". In tale contesto, sulla base del nuovo Piano Industriale di Gruppo per il periodo 2018 - 2022 approvato da. Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 26 febbraio 2018 (il "Piano Industriale"), la "Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal segmento di busir ess "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", è stata oggetto di verifica della
Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:
ottenimento ed analisi critica del test di impairment prodotto da Poste Italiane SpA secondo la suddetta metodologia, nonché verifica della coerenza dei flussi

eventuale riduzione di valore ("test di impairment") in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità di verificare che il valore contabile delle attività attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibiti a uffici postali e centri di meccanizzazione e smistamento, sia recuperabile mediante "uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il "valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi, attraverso la unica e capillare rete commerciale di cuiil Gruppo si avvale ed allocata nella CGU. Pertanto, nell'ambito della nostra attivita di revisione contabile per l'eserc zio 2017, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.
Nota 2.3 "Principi contabili adottati - Contratti Assicurativi" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota 2.5 "Uso di stime - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota B5 "Passivo - Riserve tecniche assicurative" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
considerati nel citato test con i relativi valori contabili ed i dati del Piano Industriale:
Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:
aggiornamento della rilevazione e della nostra comprensione del processo assicurativo di "riservazione", ovvero il processo aziendale volto alla determinazione delle passività rappresentative degli impegni

Nota C4 "Conto economico - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota 6. "Analisi e presidio dei rischi - Altri rischi - Rischi assicurativi" del bilancio consplidato al 31 dicembre 2017
Le "riserve tecniche assicurative" rappresentano la stima alla data di riferimento del bilancio degli impegni maturati, a fronte dell'emissione dei premi, verso i sottoscrittori delle polizza assicurative stipu ate dalle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (di seguito, anche le "Compagnie").
Le riserve tecniche assicurative, pari a circa 123.650 milioni di Euro, rappresentano circa il 61% del totale passivo e patrimonio netto del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017. In particclare, le riserve matematiche dei rami vita ammontano a circa 111.014 milioni di Euro, così rappresentando la quasi totalità delle suddette riserve tecniche assicurative esposte nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017.
Le riserve tecniche assicurative sono una posta di bilancio la cui componente di stima è prepor derante e richiede un significativo livello di giudizio professionale, dipendente da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contrazi di assicu razione stipulati dalle Compagnie ed in essere alla data di chiusura dell'esercizio.
Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione delle riserve tecniche assicurative nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.
contrattuali assunti, alla data di riferimento del bilancio ed a fronte dell'emissione dei premi, da parte di una compagnia di assicurazione nei confronti dei sottoscrittori delle proprie polizze;

Nota 2.5 "Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota 2.6 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota A.5 "Attività finanziarie - Gerarchio del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota B.8 "Passività finanziarie - Gerarchia del fair value" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota 6 "Analisi e presidio dei rischi" del tilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Le attività finanziarie classificate nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 27.785 e 1.676 milion di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2017; inoltre, sono iscritte passività finanziarie classificate nel secondo livello della gerarchia del fair vaue per un ammontare di circa 1.676 milioni di Euro.
Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamer te ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.
Nell'ambito della nostra attività di revisione
Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:

contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2017. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente per determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel. secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili internazionali IAS39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione" e IFF.S13 "Valutazione del fair value".
Nota 2.5 "Uso di stime - Avviamento" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota 3.1 "Eventi di rilievo intervorsi nell'esercizio - Principali operazioni societarie" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
Nota A4 "Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto" del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017
L'analisi del processo di allocazione del prezzo di acquisto (pari a circa 279 milioni di Euro) di una quota del 30% in FSIA Investimenti Srl, società sottoposta a controllo congiunto di Poste Italiane SpA e CDP Equity SpA, e della conseguente determinazione nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 dell'avviamento incluso nel valore della partecipazione (pari a circa 254 milioni di Euro), ha rappresentato una de le attività principali del nostro processo di revisione, in considerazione della complessità delle metodologie di valutazione e delle stime adottate. Nell'ambito delle attività di revisione contabile, anche con il supporto di esperti della rete PwC, sono state svolte le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:
analisi della documentazione a supporto dell'operazione, ivi inclusi i verbali delle riunioni degli Organi Sociali, nonché discussione con le funzioni aziendali coinvolte circa le modalità di determinazione del costo dell'operazione;

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in furzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Poste Italiane SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzicnali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in cor.formità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, sinzolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svclta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
· abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può

implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controlle interno;
Abbiamo comunicato ai responsabili della attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabil: delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, oveapplicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato qelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci ha conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcure specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativ ..
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio eonsolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 tlicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferim ento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2. lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Gli amministratori di Poste Italiane SpA scno responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del DLgs 30 dicemore 2016, nº 254.
Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del DLg3 30 dicembre 2016, nº 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Roma, 20 aprile 2018
PricewaterhouseCoopers SpA
Mairie
Monica Biccari (Revisore legale)


ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, nº 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) nº 537/2014
Agli Azionisti di Poste Italiane SpA
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio desercizio della società Poste Italiane SpA (la Società), costituito dallo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2017, dal Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce uni rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005.
Abbiamo svolto la revisione ccntabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e
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Sede legale a anuninistratira: Milano 2014) Via Monte Rosa 01 Tel. 02765240 Cap. So: Euro 6.890.000.00 ix., C. F. e P.VA e Reg. Imp Milato 12079880155 Isentin si 17 10644 id: Registro de Revisor Aleri Diri Tires Annonia 10131 Vir. Storin Totti 1 Tel. 05161621 - Brevia 25129 Vi Borgo Firma Wulner 23 TL 0302607501 - Catania 05129 Coron - Piranar 5012 Vin Grands 15 TL. 0534881 +
Genova 16:21 Pinza Piccpietra 9 Tel. 032004 - Napoli 8021 Vin cei Mille 1 ﺍ ﻭﻛﺎﻟﻴﺔ ﻣﻮﺍﻟﻴﺪ ﺍﻟﻤﺎﻟﻴﺔ ﺍﻟﺘﻲ ﻣﻦ ﺍﻟﻤﺎﺿﻴﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻘﺒﺔ ﺍﻟﻤﺎﺿﻴﺔ ﺍﻟﻤﺎﺿﻴﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻘﻠﺔ ﺍﻟﻤﺴﺘﻘﻠﺔ.
ﺍﻷﻳﺎﺭ ﺍﻟﺘﻲ ﺗﺴﺘﺨﺪﺍﺭ ﺍﻟﻤﺎﺿﺎ ﻭﺍﻟﺘﻲ ﺍﻟﻤﺴﺎﻋﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﻮﺳﻂ ﺍﻟﺘﻲ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﺴﻴﺎﺳﻴﺔ ﺍﻟﻤﺴﺎﺣﺔ ﺍﻟﺴﻴﺎﺳﻴﺔ

| Aspetti chiave | Procedure di revisione in risposta agli aspetti chiave |
|---|---|
| Valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" |
|
| Nota 2.3 "Principi contabili cdottati - Riduzione di valore di attività" del bilancio al 31 dicembre 2017 |
Nell'ambito delle attività di revisione contabile, sono state svolte, anche con il supporto di esperti della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave: |
| Nota 2.5 "Uso di stime", parcgrafi "Impairment test unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni" e "Valutazione degli altri attivi immobilizzati", del bilancio cl 31 dicembre 2017 Nota C: "Conto economico - Ricavi e proventi - |
· approfondimento delle principali ipotesi ed assunzioni del Piano Industriale con riferimento al segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", anche mediante discussioni con la Direzione |
| Ricavi per Servizi postali" del bilancio al 31 dicembre 2017 |
di Poste Italiane SpA, verifica degli eventi successivi e lettura dei libri delle riunioni degli Organi Sociali; |
| Nota 4.4 "Informativa per settori operctivi" del bilancio al 31 dicembre 2017 |
aggiornamento della nostra comprensione della metodologia di individuazione della CGU "Corrispondenza, Pacchi e |
| Il perdurante declino del mercato postale in cui Poste Italiane opera rende significativamente aleatoria l'elaborazione di previsioni circa i futuri flussi di cassa ed i connessi risultati economici prospettici del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione". In tale contesto, sulla base del nuovo Piano Industriale del Gruppo Poste Italiane per il periodo 2018 - |
Distribuzione" e di determinazione del relativo valore recuperabile in conformità al principio contabile internazionale IAS36 "Riduzione di valore delle attività" ed alle migliori prassi valutative di mercato, verificandone la continuità di applicazione rispetto ai criteri adottati nei precedenti esercizi: |
| 2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione · di Poste Italiane in data 26 febbraio 2018 (il "Piano Industriale"), la "Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", è stata |
ottenimento ed analisi critica del test di impairment prodotto da Poste Italiane SpA secondo la suddetta metodologia, nonché verifica della coerenza dei flussi considerati nel citato test con i relativi valori contabili ed i dati del Piano Industriale; |
| oggetto di verifica della eventuale riduzione di valore ("test di impairment") in conformità al principio contabile internazionale IAS36 |
verifica della correttezza logica e matematica della costruzione dei flussi di cassa nell'ambito del suddetto test di impairment, |

"Riduzione di valore delle attività". Tale test ha avuto la finalità di verificare che il valore contabile delle attività attribuite alla CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibit a uffici postali e centri di meccanizzazione e smistamento, sia recuperabile mediante l'uso nel processo produttivo. Al riguardo, è stato determinato il "valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale; tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso e sono stati considerati i prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio Destinato BancoPosta remunererà i servizi resi, attraverso la unica e capillare rete commerciale di cui la Società si avvale ed allocata nella CGU.
Pertanto, nell'ambito della nostra attività di revisione contabile per l'esercizio 2017, è stata posta particolare attenzione all'analisi della tecnica di valutazione del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", nonché della ragionevolezza delle più significative ipotesi ed assunzioni sottostanti.
Valutazione degli strumenti finanziari non quotati valutati al "valore equo"
Nota 2.5 "Uso di stime - Fair value strumenti finanziari non quotati" del bilancio al 31 dicembre sono state svolte, anche con il supporto di esperti 2017
Nota 2.6 "Tecniche di valutazione del fair value" del bilanzio al 31 divembre 2017
Nota A.5 "Attività finanziarie BancoPosta -Gerarchia del fair value delle attività finanziarie BancoPosta" del bilancio al 31 dicembre 2017
Nota B.6 "Passività finanziarie BancoPosta -Strumenti finanziari derivati" del bilancio al 31 nonché della ragionevolezza complessiva della costruzione del costo medio ponderato del capitale ("wacc") e della coerenza delle ipotesi relative al "valore terminale" ("terminal value", inteso come il valore che rappresenta la capacità dell'azienda di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicita 2018 - 2022 di riferimento per il Piano Industriale); verifica delle analisi di sensitività predisposte
Nell'ambito delle attività di revisione contabile, della rete PwC, le seguenti principali attività, al fine di indirizzare tale aspetto chiave:
aggiornamento dell'analisi del disegno e dell'effettiva operatività del sistema dei controlli interni e delle apposite Linee Guida aziendali, a presidio dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati dalla Società per la determinazione dei fair value di secondo e terzo livello; verifiche, su base campionaria, circa la

Nota 6 "Analisi e presidio dei rischi" del bilancio al 31 dicembre 2017
Le "attività finanziarie BancoPosta" classificate nel · secondo e nel terzo livello della gerarchia del valore equo ("fair value") sono iscritte rispettivamente per un ammontare di circa 3.254 e 37 milioni di Euro nel bilancio al 31 dicembre 2017; inoltre, sono iscritte "passività finanziarie BancoPosta", rappresentate da strumenti finanziari derivati, classificate nel secondo livello della gerarchia del fair value per un ammontare di circa 1.638 milioni di Euro.
Nel "secondo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti finanziari effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati in mercati organizzati e regolamentati ("primo livello") ed osservabili sul mercato, direttamente ed indirettamente, con riferimento agli stessi strumenti. Invece, nel "terzo livello" della gerarchia del valore equo rientrano le valutazioni degli strumenti fir anziari effettuate utilizzando anche input non osservabili sul mercato né direttamente, né indirettamente.
Nell'ambito della nostra attività di revisione contabile è stata posta particolare attenzione all'analisi delle tecniche e dei modelli di valutazione degli strumenti finanziari non quotati su mercati regolamentati e valutati al valore equo nel bilancio al 31 dicembre 2017. In particolare, il ricorso a stime rileva principalmente peı determinate tipologie di titoli strutturati e strumenti finanziari derivati classificati nel secondo e nel terzo livello della gerarchia del fair value in conformità ai principi contabili internazionali IAS39 "Strumenti finanziori: rilevazione e valutazione" e IFRS13 "Valutazione del fair value".
ragionevolezza delle ipotesi e dei parametri di input alla base dei modelli valutativi utilizzati per la determinazione del fair value di secondo e terzo livello degli strumenti finanziari:
procedure di richiesta di conferma di saldi ed informazioni alle controparti bancarie e finanziarie esterne, circa le operazioni in strumenti finanziari poste in essere nell'esercizio 2017;
verifica dell'informativa fornita nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017, in conformità al principio contabile internazionale IFRS7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative".

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs nº 38/2005 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consenzione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilarza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga error significativi, dovuti ¿ frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisicne che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi ci revisionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gl. errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
· abbiamo identificato e valutato i rischi di ercori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intensionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo azquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può

implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli al ri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordir.amento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove aprilicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ci la conferito in data 14 aprile 2011 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2019.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamerto (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio c'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiv: destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori di Poste Italiane SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/1998, con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché ci rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e de la comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Roma, 20 aprile 2018
PricewaterhouseCoopers SpA
Monica Biccari
(Revisore legale)


Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi dell'articolo 3, c. 10, del DLgs 254/2016 e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267
Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA
Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, nº 254 (di seguito, il "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB nº 20267, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Poste Italiane SpA (di seguito, anche la "Capogruppo") e sue controllate (di seguito, il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 predisposta ex articolo 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione 6 della Relazione sulla gestione al bilancio consolidato del Gruppo, ed approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 29 marzo 2018 (di seguito "DNF").
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto ed ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione.
Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione della DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.
Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.
Sede legale e amministrativa: Milano 2014 Via Monte Rosa 91 Tel. 027785240 Cap. Soc. Euro 6.890.000,00 iv., C . F. e P.IVA e 2016 11 minutes mini in 10 Ministration minuta minimala mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mini a mara mara mara mara mara mara mar 0458263001 - Vicenza 36100 Piazza Pontelandolfo 9 Tel. 0444393311
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Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.
Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali ed alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.
È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.
Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.
In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati, inoltre, i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 4, lettera a);
comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle 4. informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF. In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Poste Italiane SpA e con il personale di Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Postel SpA, Mistral Air Srl e PosteMobile SpA e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.
Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:
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