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Saipem

Annual Report May 4, 2018

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Annual Report

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Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017

Missione

001-072SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 13:02 Pagina II

Realizzare progetti straordinari spingendo sempre oltre le frontiere dell'innovazione facendo leva sulla competenza delle nostre persone e sulla solidità, multiculturalità e integrità di un distintivo modello organizzativo. Affrontare e vincere le sfide poste dall'evoluzione degli scenari e dalle loro interconnessioni, cogliendo le opportunità per continuare a creare valore economico e sociale per i nostri stakeholder.

Valori

Innovazione; salute, sicurezza e ambiente; multiculturalità; passione; integrità.

Disclaimer

La Relazione finanziaria annuale contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements), in particolare nella sezione "Evoluzione prevedibile della gestione". I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni.

Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nel paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" e nelle Note illustrative al bilancio consolidato.

I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Saipem SpA non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili.

I Paesi di attività di Saipem

EUROPA

Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia

AMERICHE

Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Panama, Perù, Stati Uniti, Suriname, Venezuela

CSI

Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia, Turkmenistan

AFRICA

Algeria, Angola, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Libia, Marocco, Mozambico, Namibia, Nigeria, Uganda

MEDIO ORIENTE

Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Oman, Qatar

ESTREMO ORIENTE E OCEANIA

Australia, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Malaysia, Singapore, Taiwan, Thailandia

Organi sociali e di controllo di Saipem SpA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 Presidente Paolo Andrea Colombo

Amministratore Delegato (CEO) Stefano Cao

Consiglieri Maria Elena Cappello, Federico Ferro-Luzzi, Francesco Antonio Ferrucci, Guido Guzzetti, Flavia Mazzarella, Nicla Picchi, Leone Pattofatto COLLEGIO SINDACALE2 Presidente Mario Busso

Sindaci effettivi Giulia De Martino Riccardo Perotta

Sindaci supplenti Francesca Michela Maurelli Maria Francesca Talamonti

(1) Nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2015 per gli esercizi 2015, 2016 e 2017 e comunque fino alla data dell'Assemblea per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

(2) Nominato dall'Assemblea del 28 aprile 2017 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

Società di revisione EY SpA

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2017

001-072SaipemBil17Ita.qxd 9-04-2018 11:02 Pagina 1

Relazione sulla gestione
Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA
10
Glossario
13
Andamento operativo
17
Il contesto di mercato
17
Le acquisizioni e il portafoglio
17
Gli investimenti
18
Engineering & Construction Offshore
20
Engineering & Construction Onshore
25
Drilling Offshore
31
Drilling Onshore
34
Commento ai risultati economico-finanziari
36
Risultati economici
36
Situazione patrimoniale e finanziaria
41
Rendiconto finanziario riclassificato
44
Principali indicatori reddituali e finanziari
45
Attività di ricerca e sviluppo
46
Salute, sicurezza e ambiente
50
Risorse umane
51
Sistema informativo
55
Governance
57
Gestione dei rischi d'impresa
58
Altre informazioni
68
Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati
71
utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario
73
Relazione sulla gestione di Saipem SpA
Commento ai risultati economico-finanziari
102
Risultati economici
102
Situazione patrimoniale e finanziaria
104
Rendiconto finanziario riclassificato
106
Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati
107
utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori
Bilancio consolidato
Schemi di bilancio
112
Note illustrative al bilancio consolidato
119
Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7,
200
del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018
Attestazione del management
203
Relazione della Società di revisione
204
Bilancio di esercizio
Schemi di bilancio
214
Note illustrative al bilancio di esercizio
223
Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7,
305
del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018
Attestazione del management
308
Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti
309
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti
310
Relazione della Società di revisione
317
Riassunto delle deliberazioni assembleari
324
Lettera agli Azionisti
Struttura partecipativa del Gruppo Saipem
2
5

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 3 maggio 2018 L'avviso di convocazione è stato pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore del 23 marzo 2018

Lettera agli azionisti

Signori Azionisti,

nel corso del 2017 il prezzo medio del Brent si è attestato a circa 53 dollari al barile, in ripresa di oltre il 17% rispetto ai circa 45 dollari al barile del 2016, sostenuto dagli accordi di riduzione della produzione siglati dai Paesi dell'OPEC e dalla Russia, dall'incremento dei consumi e dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Tale trend, concentrato nell'ultima parte dell'anno, non ha tuttavia determinato, effetti rilevanti sulla crescita degli investimenti delle Oil Company, ancora molto distanti dai livelli pre-crisi. In particolare, nel 2017, i settori in cui opera Saipem hanno continuato a essere interessati da programmi di riduzione costi, razionalizzazioni organizzative, ristrutturazioni e operazioni straordinarie, volti al perseguimento dell'ottimizzazione e dell'efficienza operativa e della possibilità di diversificazione strategica.

Saipem nel corso del 2017 ha cambiato radicalmente la propria struttura organizzativa, articolandosi in cinque divisioni caratterizzate da una maggiore autonomia operativa e snellezza decisionale, e da una maggiore responsabilizzazione sui risultati operativi ed economico finanziari.

La linea di business Floaters, prima facente parte della divisione Engineering & Construction Offshore, è stata inclusa nella divisione Engineering & Construction Onshore, ed è stata creata la nuova divisione XSIGHT, dedicata ai servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto.

Lo sfidante contesto di mercato si è riflesso nei nuovi ordini acquisiti, che ammontano nell'esercizio a 7.399 milioni di euro, in diminuzione dell'11,4% rispetto al 2016; significative acquisizioni hanno riguardato i settori Engineering & Construction Offshore e Onshore, frutto di nuovi importanti progetti principalmente in Medio Oriente, nel Mediterraneo e in Africa Occidentale. Il portafoglio ordini a fine 2017 si attesta a 12.363 milioni di euro.

La performance operativa 2017 è stata al di sopra delle attese nei settori Offshore, sia Engineering & Construction che Drilling; il settore Engineering & Construction Onshore, una volta depurato dagli effetti degli arbitrati sui progetti algerini, ha proseguito nel percorso di recupero di marginalità, mentre il settore Drilling Onshore continua a risentire di una ripresa molto più lenta del previsto in America Latina. È proseguito il trend di riduzione dell'indebitamento: la posizione finanziaria netta a fine 2017 si è attestata a 1.296 milioni di euro rispetto ai 1.450 milioni di euro di fine 2016. I principali risultati dell'anno sono stati:

  • ricavi: 8.999 milioni di euro;
  • EBITDA adjusted: 964 milioni di euro;
  • EBITDA: 862 milioni di euro;
  • risultato operativo (EBIT) adjusted: 440 milioni di euro;
  • risultato operativo (EBIT): 126 milioni di euro;
  • risultato netto adjusted: 46 milioni di euro;
  • risultato netto: perdita di 328 milioni di euro;
  • investimenti tecnici: 262 milioni di euro;
  • debito netto al 31 dicembre 2017: 1.296 mi-
  • lioni di euro; - acquisizione nuovi ordini: 7.399 milioni di euro;
  • portafoglio ordini residuo: 12.363 milioni di euro.

Più in dettaglio, nell'Engineering & Construction Offshore i ricavi del 2017 ammontano a 3.692 milioni di euro, con una riduzione del 21% rispetto al 2016, riconducibile principalmente ai minori volumi registrati in Kazakhstan e in America Centro Sud, in parte compensati dai maggiori volumi sviluppati in Africa del Nord e in Medio Oriente. L'EBITDA adjusted del 2017 ammonta a 555 milioni di euro, pari al 15% dei ricavi, rispetto ai 717 milioni di euro del 2016, pari al 15,4% dei ricavi. La sostanziale tenuta dei margini, nonostante la flessione dei ricavi, è dovuta a un'ottima efficienza operativa, nonché a un maggiore utilizzo della flotta. Nell'Engineering & Construction Onshore i ricavi del 2017 ammontano a 3.530 milioni di euro. L'incremento del 24% rispetto al 2016 è dovuto ai maggiori volumi di attività registrati in Medio ed Estremo Oriente e in Kazakhstan. L'EBITDA adjusted del 2017 è negativo per 31 milioni di euro, rispetto ai 43 milioni di euro del 2016, in quanto sconta effetti negativi principalmente legati all'esito dell'arbitrato LPG in Algeria. La linea di business Floaters registra ricavi per 674 milioni di euro, con un decremento del 34% rispetto al corrispondente periodo 2016, riconducibile ai minori volumi registrati in Africa Occidentale. L'EBITDA adjusted del 2017 ammonta a 10 milioni di euro, pari all'1,5% dei ricavi, rispetto al risultato negativo di 90 milioni di euro del 2016. Il miglioramento è dovuto a un progetto in Africa Occidentale, che nel 2016 aveva registrato una previsione di incremento di costi, derivanti da un programma di accelerazione, particolarmente significativa. L'attività di Drilling Offshore ha registrato ricavi del 2017 per 613 milioni di euro, con un decremento del 32% rispetto al 2016, per effetto principalmente dei minori ricavi registrati da alcuni mezzi navali di perforazione. L'EBITDA adjusted del 2017 ammonta a 321 milioni di euro rispetto ai 454 milioni di euro del 2016, con un'incidenza sui ricavi pari al 52,4%. La tenuta della marginalità percentuale, pur a fronte di una riduzione significativa di attività, è in buona parte attribuibile alle significative misure di ottimizzazione dei costi implementate.

Nel Drilling Onshore i ricavi del 2017 ammontano a 490 milioni di euro, con un decremento del 10% rispetto al 2016, riconducibile principalmente all'ulteriore riduzione di attività in Sud America. L'EBITDA adjusted del 2017 ammonta a 109 milioni di euro, rispetto ai 142 milioni di euro del 2016, per effetto del minore contributo dei mezzi in Sud America, nonché dei costi di startup dei nuovi progetti in Kuwait e Argentina.

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Gli special items afferenti il risultato sono dovuti a:

  • svalutazioni di asset: nel Drilling Offshore una piattaforma semisommergibile con le relative rimanenze di magazzino, è stata completamente svalutata in quanto per essa non si prevede la possibilità di utilizzo nel medio termine. Inoltre, alcuni mezzi navali, prevalentemente piattaforme semisommergibili, sono stati parzialmente svalutati a seguito del test di impairment. Nel Drilling Onshore, alcuni impianti di perforazione, le relative attrezzature e rimanenze di magazzino, sono stati completamente svalutati, in quanto la possibilità di utilizzo nel medio termine è prevista nulla o limitata;
  • oneri da riorganizzazione;
  • definizione di controversie tributarie.

Le azioni prese a fronte di uno scenario di mercato negativo hanno portato a un contenimento significativo degli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio, che ammontano a 262 milioni di euro (296 milioni di euro nel 2016), principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading dei mezzi. Gli investimenti sono così ripartiti: per l'Engineering & Construction Offshore 114 milioni di euro; per l'Engineering & Construction Onshore 8 milioni di euro; per il Drilling Offshore 78 milioni di euro; per il Drilling Onshore 62 milioni di euro.

Nel corso del 2017 l'indice infortunistico LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) si è attestato al valore di 0,14, registrando un ulteriore decre-

5 marzo 2018

mento di circa il 30% rispetto al dato registrato nel 2016, pari a 0,20, rafforzando di fatto un trend pluriennale di performance in costante miglioramento. Si sono tuttavia verificati tre infortuni mortali rispettivamente in Brasile, Arabia Saudita e Singapore che hanno coinvolto tre lavoratori di altrettante imprese subappaltatrici a cui Saipem aveva affidato dei lavori inerenti progetti Offshore e Onshore. Sono state effettuate indagini approfondite su tali eventi: le cause sono state individuate e le relative azioni di miglioramento sono in parte completamente implementate o in corso di completamento.

L'attenzione alla sicurezza è mantenuta sempre a livelli molto alti e i programmi di sensibilizzazione e formazione, nonché le attività di analisi dei rischi e l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione, sono stati mantenuti in tutti i siti, cantieri e mezzi navali dove Saipem opera. A dimostrazione della solidità del Sistema di gestione sui temi di salute, sicurezza e ambiente, nel 2017 Saipem ha ottenuto la conferma delle certificazioni ISO 14001 e OHSAS 18001 e l'estensione delle stesse a tutto il Gruppo Saipem SpA (incluse tutte le filiali di Saipem SpA e le società controllate in Italia e all'estero).

L'anno 2018 è previsto essere contraddistinto da uno scenario di mercato con segnali di ripresa ancora deboli, in quanto la recente crescita del prezzo dell'olio non ha, al momento, determinato una decisa accelerazione dei programmi di investimento delle Oil Company, ancorché si noti qualche segnale positivo in alcuni segmenti di attività. Il portafoglio ordini a fine 2017, abbinato alle previsioni sulle offerte commerciali in corso, permettono di prevedere ricavi di circa 8 miliardi di euro per l'esercizio 2018, con una marginalità a livello di EBITDA adjusted superiore al 10%.

Gli investimenti tecnici sono previsti attorno ai 300 milioni di euro, mentre il debito netto è previsto attestarsi attorno a circa 1,1 miliardi di euro a fine 2018.

per il Consiglio di Amministrazione

Paolo Andrea Colombo Stefano Cao

Il Presidente L'Amministratore Delegato (CEO)

Struttura partecipativa del Gruppo Saipem

(società controllate)

Saipem SpA

Relazione sulla gestione

Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA

Nel corso dell'anno 2017 la quotazione delle azioni ordinarie Saipem presso la Borsa Italiana ha registrato un decremento del 31%, risentendo dell'andamento del prezzo del barile e delle prospettive del settore Oil & Gas.

Nello stesso periodo ricordiamo che l'indice settoriale americano OSX, che raggruppa le società di servizi all'industria petrolifera, ha registrato una flessione del 20%, mentre l'indice FTSE MIB, il listino dei maggiori titoli italiani, ha fatto registrare un incremento del 12%.

Il titolo ha aperto il 2017 sull'onda del clima di ottimismo generato alla fine del 2016 dall'accordo raggiunto tra i Paesi OPEC per limitare la produzione, che ha spinto al rialzo il prezzo del petrolio e i titoli del settore energetico. L'azione Saipem ha beneficiato di questo trend rialzista, emergendo tra i migliori performer del settore e raggiungendo la quotazione massima dell'anno il 3 gennaio, a 5,65 euro per azione.

Il rally del greggio si esaurisce nel corso del mese di gennaio seguito da un periodo di volatilità sui principali mercati borsistici internazionali, favorito anche dall'incertezza legata alle elezioni presidenziali americane. In mancanza di chiari segnali sulla ripresa degli investimenti nel mercato Oil & Gas, l'azione Saipem è oggetto di prese di beneficio. Il trend ribassista del titolo si interrompe solo negli ultimi giorni del mese di marzo, per effetto di una decisa ripresa delle quotazioni petrolifere.

All'inizio di aprile l'azione risale fino a 4,35 euro in un clima di cauto ottimismo, all'interno del quale si inseriscono il successo del collocamento sul mercato obbligazionario di un nuovo eurobond emesso da Saipem, del valore di 500 milioni di euro, e un evento dedicato a tecnologie e innovazione, accolto favorevolmente dagli analisti finanziari.

L'azione si mantiene al di sopra dei 3,90 euro fino agli ultimi giorni del mese di maggio, quando l'OPEC decide di estendere i tagli già annunciati a fine 2016 per altri nove mesi, senza ulteriori riduzioni alla produzione, rinnovando il pessimismo del mercato. L'effetto dei tagli dell'OPEC è infatti vanificato dall'aumento della produzione di shale americano e innesca un nuovo calo dei prezzi: il Brent ridiscende per la prima volta dall'autunno 2016 al di sotto dei 45 dollari al barile.

La sfiducia prevale sulle prospettive di nuovi investimenti nell'Oil & Gas e conseguentemente del settore dei servizi petroliferi: il titolo Saipem discende fino a 3,24 euro alla fine di giugno. In questo clima generalmente negativo, la presentazione dei risultati finanziari semestrali alla fine del mese di luglio alimenta timori sulle prospettive per l'anno 2018, e successivi, principalmente a causa dell'esiguo ammontare di nuovi ordini nel primo semestre. L'azione tocca il minimo dell'anno il 30 agosto a 2,96 euro per azione.

Principali dati e indici di Borsa 31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2016 31.12.2017
Capitale sociale (euro) 441.410.900 441.410.900 441.410.900 2.191.384.693 2.191.384.693
Numero azioni ordinarie 441.297.615 441.301.574 441.301.574 10.109.668.270 1.010.966.841
Numero azioni di risparmio 113.285 109.326 109.326 106.126 10.598
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) 6.860 3.872 3.324 5.419 3.872
Dividendo lordo unitario:
- azioni ordinarie (euro) - - - - -
- azioni di risparmio (euro) 0,05 0,05 - - -
Prezzo/utile per azione: (1)
- azioni ordinarie (euro)
- azioni di risparmio (euro)
Prezzo/cash flow per azione: (1)
- azioni ordinarie (euro) 12,45 4,18 21,58 16,88 9,49
- azioni di risparmio (euro) 13,70 8,59 27,23 170,39 99,12
Prezzo/utile adjusted per azione:
- azioni ordinarie (euro) 21,51 23,98 84,17
- azioni di risparmio (euro) 44,26 242,01 879,11
Prezzo/cash flow adjusted per azione:
- azioni ordinarie (euro) 12,45 4,18 21,58 4,28 4,02
- azioni di risparmio (euro) 13,70 8,59 27,23 43,20 41,95

(1) Valori riferiti al bilancio consolidato.

Dai primi giorni del mese di settembre il prezzo del petrolio inverte la sua tendenza e inizia un trend ascendente che continuerà fino alla fine dell'anno. I mercati riprendono gradualmente fiducia riguardo alle prospettive del settore e l'azione Saipem risale, anche sospinta dall'annuncio dell'acquisizione di nuovi ordini.

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Il trend positivo del titolo Saipem subisce una battuta d'arresto alla vigilia della presentazione del risultati del terzo trimestre. I risultati rassicurano il mercato innescando un nuovo rimbalzo del prezzo dell'azione, che raggiunge i 3,92 euro il 7 novembre.

sa di nuovi e più stringenti criteri per l'ammissione nel paniere riguardanti la capitalizzazione, causando cospicui ordini di vendita automatici da parte di fondi "Index" che replicano passivamente l'indice. Per effetto di tale esclusione l'azione precipita fino al valore di 3,40 euro. Il titolo attraversa poi un periodo di incerta direzionalità, che si conclude alla metà del mese di dicembre quando intraprende un deciso trend rialzista sospinto dall'aumento del prezzo del petrolio, in seguito all'accordo sull'estensione al 2018 dei tagli produttivi raggiunto tra OPEC e Russia e dall'annuncio dell'acquisizione di nuovi ordini.

Il 14 novembre il titolo Saipem viene imprevedibilmente escluso dall'indice MSCI Global, a cauIl titolo conclude l'anno il 29 dicembre a 3,83 euro per azione, in un clima di rinnovata fiducia

Quotazioni alla Borsa Valori di Milano (euro) 2013 2014 2015 2016 2017
Azioni ordinarie:
- massima 40,51 26,29 16,06 9,17 5,65
- minima 15,86 10,46 8,94 3,02 2,96
- media 24,32 20,88 11,33 4,23 3,83
- fine esercizio 19,57 11,05 9,47 5,36 3,83
Azioni di risparmio:
- massima 214,68 128,74 110,71 62,00 60,00
- minima 98,14 99,49 58,27 39,00 40,00
- media 150,28 113,96 96,28 57,17 46,13
- fine esercizio 104,89 110,71 58,27 54,10 40,00

I valori della tabella sono stati riadeguati in seguito al raggruppamento azionario e all'aumento di capitale.

dei mercati verso il miglioramento delle prospettive dell'industria dell'Oil & Gas e del settore dei servizi petroliferi, sostenuta da un prezzo del Brent che arriva a toccare i 70 dollari al barile.

Il 22 maggio Saipem ha dato luogo all'operazione di raggruppamento azionario deliberata dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti in data 28 aprile 2017, nel rapporto di 1 nuova azione ogni 10 esistenti. Le 10.109.668.270 azioni ordinarie esistenti a seguito dell'aumento di capitale del 2016 vengono raggruppate in n. 1.010.966.827 nuove azioni ordinarie e le 106.126 azioni di risparmio esistenti vengono raggruppate in n. 10.612 nuove azioni di risparmio, tutte prive dell'indicazione del valore nominale. I prezzi dell'azione indicati nel presente documento sono stati riallineati ai nuovi valori successivi al raggruppamento.

Alla fine del mese di dicembre la capitalizzazione di mercato di Saipem era di circa 3,8 miliardi di euro. In termini di liquidità del titolo le azioni trattate nell'anno sono state 2,4 miliardi, con una media giornaliera di periodo che si è attestata sui 9,3 milioni di titoli scambiati. Il controvalore degli scambi è stato di 9,1 miliardi di euro, mentre nel corso del 2016 era stato di 8,8 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, alla fine del mese di dicembre 2017 il loro numero era di 10.598. Nel corso dell'anno il loro valore ha registrato un decremento del 26% attestandosi a una quotazione di 40,0 euro a fine periodo.

GLOSSARIO

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Termini finanziari

  • Beta coefficiente che definisce la misura del rischio sistematico di un'attività finanziaria, ovvero la tendenza del rendimento di un'attività a variare in coerenza con le variazioni del mercato di riferimento. Il beta è definito come rapporto tra la covarianza del rendimento di una specifica attività con il rendimento di mercato, e la varianza del rendimento di mercato.
  • CGU Cash Generating Unit (i.e. unità generatrice di flussi finanziari) corrispondente, nell'ambito dell'esecuzione del test di impairment, come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata e/o in uscita, derivanti dall'uso continuativo delle attività, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata e/o in uscita generati da altre attività o gruppi di attività.
  • EBIT (earnings before interest and tax) risultato operativo.
  • EBIT adjusted risultato operativo al netto di special items.
  • EBITDA (earnings before interest, taxes, depreciation and amortisation) margine operativo lordo.
  • EBITDA adjusted margine operativo lordo al netto di special items.
  • Headroom (Impairment Loss) eccedenza positiva (o negativa) del valore recuperabile di una CGU sul relativo valore di libro.
  • IFRS International Financial Reporting Standards (principi contabili internazionali) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) e adottati dalla Commissione Europea. Comprendono gli International Financial Reporting Standards (IFRS), gli International Accounting Standards (IAS), le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) adottate dallo IASB. La denominazione di International Financial Reporting Standards (IFRS) è stata adottata dallo IASB per i principi emessi successivamente al maggio 2003. I principi emessi antecedentemente hanno mantenuto la denominazione di IAS.
  • Leverage misura il grado di indebitamento della società ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto.
  • OECD (Organisation for Economic Cooperation and Development) organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. composta da trentacinque Paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico e un'economia di mercato.
  • OPEC organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio.
  • ROACE (Return on Average Capital Employed) indice di rendimento del capitale investito calcolato come rapporto tra il risultato netto prima degli interessi di terzi azionisti aumentato degli oneri finanziari netti correlati all'indebitamento finanziario netto, de-

dotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio.

  • Special items componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti o non rappresentativi della normale attività di business.
  • WACC Weighted Average Cost of Capital (i.e. costo medio ponderato del capitale) calcolato come media ponderata del costo del capitale di debito dell'impresa e del costo del capitale di rischio, definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business di Saipem, misurato dal beta del titolo Saipem.
  • Write off cancellazione o riduzione del valore di un asset patrimoniale.

Attività operative

  • Acque convenzionali profondità d'acqua inferiori ai 500 metri.
  • Acque profonde profondità d'acqua superiori ai 500 metri.
  • Buckle detection sistema che, basandosi sull'utilizzo di onde elettromagnetiche, nel corso della posa è in grado di segnalare il collasso o la deformazione della condotta posata sul fondo.
  • Bundles fasci di cavi.
  • Campi marginali campi petroliferi con scarse risorse sfruttabili o giunti a una fase di declino delle produzione per i quali si cerca di estendere la vita utilizzando tecnologie a basso rischio di costo-efficacia.
  • Carbon Capture and Storage tecnologia che permette di catturare il carbonio presente negli effluenti gassosi degli impianti di combustione o di trattamento degli idrocarburi e di stoccarlo a lungo termine in formazioni geologiche sotterranee, riducendo o eliminando così l'emissione in atmosfera di anidride carbonica.
  • Central Processing Facility unità produttiva per la prima trasformazione di petrolio e gas.
  • Cold stacked impianto inattivo con significativa riduzione del personale e con manutenzione ridotta.
  • Commissioning insieme delle operazioni necessarie per la messa in esercizio di un gasdotto, degli impianti e delle relative apparecchiature.
  • Cracking processo chimico-fisico tipicamente realizzato all'interno di specifici impianti di raffinazione che ha lo scopo di spezzare le grosse molecole di idrocarburi ricavate dalla distillazione primaria del greggio ricavando frazioni più leggere.
  • Deck area di coperta, o ponte di lavoro, di una piattaforma su cui sono montati gli impianti di processo, le apparecchiature, i moduli alloggio e le unità di perforazione.
  • Decommissioning operazione richiesta per mettere fuori servizio un gasdotto o un impianto o le apparecchiature collegate. Viene effettuato alla fine della vita utile dell'impian-

to in seguito a un incidente, per ragioni tecniche o economiche, per motivi di sicurezza e ambientali.

  • Deep-water vedi Acque profonde.
  • Downstream il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle dell'esplorazione e produzione.
  • Drillship (Nave di perforazione) nave dotata di propulsione propria in grado di effettuare operazioni di perforazione in acque profonde.
  • Dry-tree testa pozzo fuori acqua posta sulle strutture di produzione galleggianti.
  • Dynamic Positioned Heavy Lifting Vessel (Nave per grandi sollevamenti a posizionamento dinamico) mezzo navale dotato di gru di elevata capacità di sollevamento in grado di mantenere una posizione definita rispetto a un certo sistema di riferimento con elevata precisione mediante la gestione di propulsori (eliche), in modo da annullare le forzanti ambientali (vento, moto ondoso, corrente).
  • EPC (Engineering, Procurement, Construction) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Onshore avente per oggetto la realizzazione di impianti nel quale la società fornitrice del servizio svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e di costruzione. Si parla di "contratto chiavi in mano" quando l'impianto è consegnato pronto per l'avviamento ovvero già avviato.
  • EPCI (Engineering, Procurement, Construction, Installation) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Offshore avente per oggetto la realizzazione di un progetto complesso nel quale la società fornitrice del servizio (global or main contractor, normalmente una società di costruzioni o un consorzio) svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali, di costruzione degli impianti e delle relative infrastrutture, di trasporto al sito di installazione e delle attività preparatorie per l'avvio degli impianti.
  • Fabrication yard cantiere di fabbricazione di strutture offshore.
  • Facility servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari.
  • Farm out assegnazione del contratto da parte del cliente a un'altra entità per un periodo di tempo determinato.
  • FDS (Field Development Ship) mezzo navale combinato, dotato di posizionamento dinamico, con capacità di sollevamento e di posa di condotte sottomarine.
  • FEED (Front-end Engineering and Design) ingegneria di base e attività iniziali eseguite prima di iniziare un progetto complesso al fine di valutare aspetti tecnici e permettere una prima stima dei costi di investimento.
  • Field Engineer ingegnere di cantiere.
  • Flare alta struttura metallica utilizzata per bruciare il gas che si separa dal petrolio nei pozzi di petrolio, quando non è possibile utilizzarlo sul posto o trasportarlo altrove.
  • FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas, che viene poi trasferito su navi di trasporto verso i mercati di consumo finali.
  • Floatover metodo di installazione di moduli di piattaforme marine senza l'esecuzione di operazioni di sollevamento. Un mezzo navale

specifico trasporta il modulo da installare, si posiziona internamente ai punti di sostegno, varia il proprio assetto operando sulle casse di zavorra e abbassandosi posa il modulo sui punti di sostegno. Una volta che il modulo è a contatto con i punti di sostegno, il mezzo navale si sfila e si provvede ad assicurare il modulo alla struttura di supporto.

  • Flowline tubazione impiegata per il collegamento e il trasporto della produzione dei singoli pozzi a un collettore o a un centro di raccolta o trattamento.
  • FPSO vessel sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo (Floating Production Storage and Offloading), costituito da una petroliera di grande capacità, in grado di disporre di un impianto di trattamento degli idrocarburi di notevole dimensioni. Questo sistema, che viene ormeggiato a prua per mantenere una posizione geostazionaria, è in effetti, una piattaforma temporaneamente fissa, che collega le teste di pozzo sottomarine, mediante collettori verticali (riser) dal fondo del mare, ai sistemi di bordo di trattamento, stoccaggio e trasbordo.
  • FPU (Floating Production Unit) unità di produzione galleggiante.
  • FSHR (Free Standing Hybrid Risers) sistema che consiste in un tubo verticale di acciaio (detto "riser") che viene mantenuto in tensione da un modulo di galleggiamento posizionato vicino alla superficie del mare, la cui spinta di galleggiamento assicura stabilità. Un tubo flessibile (jumper) collega la parte superiore del riser a un'unità di produzione galleggiante (FPU), mentre il riser viene ancorato al fondale attraverso un sistema di ancoraggio. Un tubo rigido (riser base jumper) collega la parte inferiore del FSHR fino alla parte terminale della pipeline (PLET).
  • FSRU (Floating Storage Re-gassification Unit) terminale galleggiante a bordo del quale il gas naturale liquefatto viene stoccato e poi rigassificato prima del trasporto in condotte.
  • Gas export line condotta di esportazione del gas dai giacimenti marini alla terraferma.
  • GNL Gas Naturale Liquefatto, ottenuto a pressione atmosferica con raffreddamento del gas naturale a -160 °C. Il gas viene liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL corrisponde a circa 1.500 metri cubi di gas.
  • GPL Gas di Petrolio Liquefatti, ottenuti in raffineria sia dal frazionamento primario del greggio che da altri processi successivi; gassosi a temperatura ambiente e pressione atmosferica, sono liquefabili per sola moderata compressione a temperatura ambiente e quindi si immagazzinano quantitativi rilevanti in recipienti metallici di agevole maneggiabilità.
  • Gunitatura (concrete coating) rivestimento e zavorramento di condotte posate sul fondo del mare mediante cemento armato in modo da proteggere l'esterno della condotta da urti e corrosioni.
  • Hydrocracking (impianto di) impianto all'interno del quale è realizzato il processo di separazione delle grosse molecole di idrocarburi.
  • Hydrotesting operazione eseguita con acqua pompata ad alta pressione (più alta della

pressione operativa) nelle condotte per verificarne la piena operatività e per assicurare che siano prive di difetti.

  • Hydrotreating processo di raffineria avente come scopo il miglioramento delle caratteristiche di una frazione petrolifera.
  • International Oil Company compagnie a capitale privato, tipicamente quotate su mercati azionari, coinvolte in diversi modi nelle attività petrolifere upstream e/o downstream.
  • Jacket struttura reticolare inferiore di una piattaforma fissata mediante pali a fondo mare.
  • Jack-up unità marina mobile di tipo autosollevante, per la perforazione dei pozzi offshore, dotata di uno scafo e di gambe a traliccio.
  • J-laying (posa a "J") posa di una condotta utilizzando una rampa di varo quasi verticale per cui la condotta assume una configurazione a "J". Questo tipo di posa è adatta ad alti fondali.
  • Lay-up mezzo inattivo con sospensione del periodo di validità della certificazione di classe.
  • Leased FPSO FPSO (Floating Production, Storage and Offloading) per il quale contrattista e cliente (Oil Company) ricorrono alla forma contrattuale "Lease", attraverso la quale il locatario (cliente/Oil Company) utilizza l'FPSO pagando al locatore (contrattista) un corrispettivo detto "canone" per un periodo di tempo determinato. Il locatario ha il diritto di acquistare l'FPSO alla scadenza del contratto.
  • Local Content sviluppare le competenze locali, trasferire le proprie conoscenze tecniche e manageriali, e rafforzare la manodopera e l'imprenditoria locale, attraverso le proprie attività di business e le iniziative di supporto per le comunità locali.
  • LTI (Lost Time Injury) infortunio con perdita di tempo. Un LTI è un qualsiasi infortunio connesso con il lavoro che rende la persona infortunata temporaneamente inabile a eseguire un lavoro regolare o un lavoro limitato in un qualsiasi giorno/turno successivo al giorno in cui si è verificato un infortunio.
  • Midstream settore costituito dalle attività dedicate alla costruzione e gestione di infrastrutture per il trasporto idrocarburi.
  • Moon pool apertura dello scafo delle navi di perforazione per il passaggio delle attrezzature necessarie all'attività.
  • Mooring ormeggio.
  • Mooring buoy sistema di ormeggio in mare aperto.
  • Multipipe subsea sistema di separazione gravitazionale gas/liquido caratterizzato da una serie di separatori verticali di piccolo diametro che operano in parallelo (applicazione per acque profonde).
  • National Oil Company compagnie di proprietà dello Stato, o da esso controllate, coinvolte in diversi modi nelle attività di esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • NDT (Non Destructive Testing) Controlli Non Distruttivi. Complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale alla ricerca e identificazione di difetti strutturali.
  • NDT Phased Array metodo NDT (Non Destructive Testing) basato sull'uso di ultrasuoni per rilevare difetti in una struttura o una saldatura.
  • Offshore/Onshore il termine offshore indica un tratto di mare aperto e, per estensione, le attività che vi si svolgono; onshore è riferito alla terra ferma e, per estensione, alle attività che vi si svolgono.
  • Oil Services Industry settore industriale che fornisce servizi e/o prodotti alle National o International Oil Company ai fini dell'esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • Ombelicale cavo flessibile di collegamento che, in un unico involucro, contiene cavi e tubi flessibili.
  • Pig apparecchiatura che viene utilizzata per pulire, raschiare e ispezionare una condotta.
  • Piggy back pipeline pipeline di piccolo diametro, posto al di sopra di un altro pipeline di diametro maggiore, destinato al trasporto di altri prodotti rispetto a quello trasportato dalla linea principale.
  • Pile lungo e pesante palo di acciaio che viene infisso nel fondo del mare; l'insieme di più pali costituisce una fondazione per l'ancoraggio di una piattaforma fissa o di altre strutture offshore.
  • Pipe-in-pipe condotta sottomarina, formata da due tubazioni coassiali, per il trasporto di fluidi caldi (idrocarburi). Il tubo interno ha la funzione di trasportare il fluido. Nell'intercapedine tra i due tubi si trova del materiale coibente per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.
  • Pipe-in-pipe forged end terminazione forgiata di un doppio tubo coassiale.
  • Pipelayer mezzo navale per posa di condotte sottomarine.
  • Pipeline sistema per il trasporto di greggio, di prodotti petroliferi e di gas naturale costituito da una condotta principale e dai relativi apparati e macchine ausiliarie.
  • Pipe Tracking System (PTS) sistema informatico volto ad assicurare la completa tracciabilità dei componenti di una condotta sottomarina installata durante l'esecuzione di un progetto.
  • Piping and Instrumentation Diagram (P&ID) schema che rappresenta tutte le apparecchiature, le tubazioni, la strumentazione con le relative valvole di blocco e di sicurezza di un impianto.
  • Pre-commissioning lavaggio ed essiccamento della condotta.
  • Pre-drilling template struttura di appoggio per una piattaforma di perforazione.
  • Pre Travel Counselling suggerimenti di tipo sanitario sulla base delle condizioni di salute di chi viaggia, informando adeguatamente il lavoratore sui rischi specifici e la profilassi da adottare in base al Paese di destinazione.
  • Pulling operazione di intervento su un pozzo per eseguire manutenzioni e sostituzioni marginali.
  • QHSE (Qualità, Health, Safety, Environment) Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente.
  • Rig impianto di perforazione, composto da una struttura a traliccio (torre), dal piano sonda su cui la torre è installata, e dalle attrezzature accessorie per le operazioni di discesa, risalita e rotazione della batteria di perforazione e per il pompaggio del fango.
  • Riser collettore utilizzato nei pozzi offshore con testa pozzo sottomarina per collegarla con la superficie.

  • ROV (Remotely Operated Vehicle) mezzo sottomarino senza equipaggio guidato e alimentato via cavo, utilizzato per attività di ispezione e per lavori subacquei.

  • Shale gas gas metano prodotto da giacimenti non convenzionali costituiti da roccia argillosa.
  • Shallow water vedi Acque convenzionali.
  • Sick Building Syndrome insieme di disturbi causati dalle condizioni dell'ambiente di lavoro, senza cause identificabili, ma eventualmente attribuibili alla presenza di composti organici volatili, formaldeide, muffe, acari.
  • S-laying (posa a "S") posa di una condotta mediante l'avanzamento della nave sfruttando le qualità elastiche dell'acciaio, per cui la condotta assume una configurazione a "S", con una estremità sul fondo e l'altra tenuta in tensione a bordo della nave. La posa a "S" viene utilizzata per i fondali medio-bassi.
  • Slug catcher impianto per la depurazione del gas.
  • Sour water acqua che contiene una certa quantità di contaminanti disciolti.
  • Spar sistema di produzione galleggiante, ancorato al fondo marino mediante un sistema di ancoraggio semi-rigido, costituito da uno scafo cilindrico verticale che supporta la struttura di una piattaforma.
  • Spare capacity rapporto tra produzione e capacità produttiva, riferita alla quantità di petrolio in eccesso, che non deve essere utilizzato per far fronte alla domanda.
  • Spool inserto di collegamento tra una tubazione sottomarina e il riser di una piattaforma, o comunque inserto per collegare due estremità di tubazioni.
  • Spoolsep impianto con funzione di separare l'acqua dal petrolio nel trattamento del greggio.
  • Strato Pre-Salt formazione geologica presente sulle piattaforme continentali al largo delle coste dell'Africa e del Brasile.
  • Stripping processo mediante il quale i prodotti volatili indesiderati sono allontanati dalla miscela liquida o dalla massa solida in cui sono disciolti.
  • Subsea processing attività svolta nell'ambito dello sviluppo di campi di petrolio e/o gas naturale in mare e legata alla strumentazione e alle tecnologie necessarie per l'estrazione, il trattamento e il trasporto di tali fluidi sotto il livello del mare.
  • Subsea tiebacks collegamento di nuovi campi petroliferi a strutture fisse o flottanti già esistenti.
  • Subsea treatment è un nuovo processo per lo sviluppo dei giacimenti marginali. Il sistema prevede l'iniezione e il trattamento di acqua di mare direttamente sul fondo marino.
  • SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) facility: insieme di condotte e attrezzature che collegano un pozzo o un sistema sottomarino con un impianto galleggiante.
  • Tandem Offloading metodo finalizzato al trasferimento di un flusso liquido (sia petrolio che gas liquefatto) fra due unità offshore collocate una in fila all'altra, attraverso l'utilizzo di un sistema aereo, flottante o sottomarino (in contrapposizione allo scarico side-by-side, in cui due unità offshore sono posizionate l'una accanto all'altra).
  • Tar sands sabbie bituminose, ossia miscele di argilla, sabbia, fango, acqua e bitume. Il bi-

tume è composto principalmente da idrocarburi ad alto peso molecolare e può essere trasformato in diversi prodotti petroliferi.

  • Template struttura sottomarina rigida e modulare sulla quale vengono a trovarsi tutte le teste pozzo del giacimento.
  • Tender assisted drilling unit (TAD) impianto di perforazione costituito da una piattaforma offshore su cui è installata una torre di perforazione, collegata a una nave di appoggio, che ospita le infrastrutture ancillari necessarie a fornire assistenza alle attività di perforazione.
  • Tendon tubi tiranti e stabilizzanti utilizzati per tensionare le Tension Leg Platform per permettere alla piattaforma la necessaria stabilità per la sua operatività.
  • Tension Leg Platform (TLP) piattaforma galleggiante di tipo fisso, mantenuta in posizione tramite un sistema tensionato di ancoraggio a cassoni di zavorra collocati a fondo mare. Il campo di applicazione di queste piattaforme è quello degli alti fondali.
  • Termination for convenience diritto del contraente di recedere unilateralmente dal contratto in base alla propria convenienza, salvo il pagamento di un corrispettivo, contrattualmente pattuito, per l'esercizio di tale diritto (cd. "termination fee").
  • Tie-in collegamento di una condotta di produzione a un pozzo sottomarino o semplicemente giunzione di due tratti di pipeline.
  • Tight oil idrocarburo presente a grandi profondità allo stato liquido e "intrappolato" in rocce impermeabili che ne impediscono la fuoriuscita con una normale estrazione.
  • Topside parte emersa di una piattaforma.
  • Trenching scavo di trincea, eseguito per la posa di condotte a terra e a mare.
  • Treno insieme di unità che realizzano un processo complesso di raffinazione, petrolchimico, di liquefazione o rigassificazione del gas naturale. Un impianto può essere composto da uno o più treni, di uguale capacità e funzionanti in parallelo.
  • Trunkline condotta utilizzata per il trasporto di greggio proveniente dai grandi depositi di stoccaggio ai luoghi di produzione, alle raffinerie, ai terminali costieri.
  • Upstream il termine upstream riguarda le attività di esplorazione e produzione idrocarburi.
  • Vacuum secondo stadio della distillazione del greggio.
  • Warm Stacking impianto inattivo, ma pronto a riprendere l'attività operativa in caso di acquisizione di un contratto. Il personale è al completo e la manutenzione ordinaria viene normalmente eseguita.
  • Wellhead (testa pozzo) struttura fissa che assicura la separazione del pozzo dall'ambiente esterno.
  • Wellhead Barge (WHB) nave attrezzata per le attività di drilling, work over e produzione (parziale o totale), collegata agli impianti di processo e/o stoccaggio.
  • Workover operazione di intervento su un pozzo per eseguire consistenti manutenzioni e sostituzioni delle attrezzature di fondo, che convogliano i fluidi di giacimento in superficie.
  • Yard cantiere.

ANDAMENTO OPERATIVO

Il contesto di mercato

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Il 2017 si è chiuso con deboli segnali di ripresa collegati a un'aspettativa di recupero della domanda complessiva e alla ripresa dell'inflazione, che hanno portato a una crescita mondiale del PIL rispetto al 2016 vicino al 3,6%, registrando un massimo dal 2011. Si evidenzia una ripresa sia nei mercati emergenti, come in America Latina, che nelle economie avanzate, mentre si registra un rallentamento in Medio Oriente e in Nord Africa. Si è conclusa la fase di deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro, con un tasso di cambio ormai stabile dopo aver raggiunto, alla fine del 2016, i minimi storici degli ultimi anni.

Nel corso del 2017 il prezzo del petrolio ha registrato un valore medio intorno ai 53 dollari al barile, in crescita rispetto ai valori medi del 2016 (intorno ai 45 dollari al barile), sostenuto in gran parte dagli accordi di riduzione della produzione siglati dai Paesi dell'OPEC e dalla Russia. Nell'ultima parte dell'esercizio si è assistito a un ulteriore recupero del prezzo fino al superamento della soglia dei 60 dollari al barile, influenzato dall'incremento dei consumi, dal perdurare delle tensioni geopolitiche in aree critiche come il Medio Oriente e dal rinnovo degli accordi di tagli alla produzione tra i Paesi dell'OPEC.

Per quanto concerne gli investimenti nell'industria Oil & Gas, dopo due anni consecutivi di forte contrazione, il 2017 ha registrato un leggero recupero, sebbene quasi esclusivamente nel mercato delle perforazioni terra in Nord America, quindi legato agli sviluppi non convenzionali. Dopo un periodo di slittamenti nelle assegnazioni di progetti e cancellazioni di iniziative a maggiore rischio, nell'arco dell'anno si è registrato un aumento delle decisioni finali di investimento da parte delle società petrolifere. Durante il 2017 le principali società del settore hanno continuato ad adattarsi a un livello più basso di attività, promuovendo una strategia di riduzione costi e risorse. In diversi casi, si è assistito a programmi di ristrutturazione e a operazioni di fusione e incorporazione, al fine di rimanere il più possibile competitivi sul mercato, rafforzando la struttura finanziaria e ottimizzando i business.

Le acquisizioni e il portafoglio

Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2017 ammontano a 7.399 milioni di euro (8.349 milioni di euro nel 2016).

Delle acquisizioni complessive, il 46% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 45% l'attività Engineering & Construction Onshore, il 4% il Drilling Offshore, il 3% la Floaters e il 2% il Drilling Onshore.

Le acquisizioni all'estero hanno rappresentato il 99% del totale e le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 14%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 26% di quelle complessive.

Il portafoglio ordini residuo alla fine dell'esercizio ammonta a 12.363 milioni di euro.

Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2017 è al netto della cancellazione del residuo ordini del ramo azienda Traveaux Maritime, ceduto a terzi, pari a 256 milioni di euro.

Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 38% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 35% all'attività Engineering & Construction Onshore, il 12% la Floaters, l'8% al Drilling Offshore e il 7% al Drilling Onshore.

Il 96% degli ordini è da eseguirsi all'estero, mentre quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 6% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 27% del portafoglio ordini.

portafoglio ordini per area geografica

(€12.363 milioni)

Gruppo Saipem - Ordini acquisiti nell'esercizio chiuso al 31 dicembre
(milioni di euro) 2016 (1) 2017
Importi % Importi %
Saipem SpA 1.472 18 1.947 26
Imprese del Gruppo 6.877 82 5.452 74
Totale 8.349 100 7.399 100
Engineering & Construction Offshore 5.274 63 3.404 46
Engineering & Construction Onshore 2.170 26 3.310 45
Floaters 31 - 256 3
Drilling Offshore 134 2 303 4
Drilling Onshore 740 9 126 2
Totale 8.349 100 7.399 100
Italia 703 8 57 1
Estero 7.646 92 7.342 99
Totale 8.349 100 7.399 100
Gruppo Eni 309 4 1.040 14
Terzi 8.040 96 6.359 86
Totale 8.349 100 7.399 100

(1) I risultati dei periodi precedenti sono esposti coerentemente con il nuovo assetto organizzativo.

Gruppo Saipem - Portafoglio ordini al 31 dicembre
(milioni di euro) 2016 (1) 2017
Importi % Importi %
Saipem SpA 4.899 34 3.388 27
Imprese del Gruppo 9.320 66 8.975 73
Totale 14.219 100 12.363 100
Engineering & Construction Offshore 5.188 36 4.644 38
Engineering & Construction Onshore 4.616 32 4.396 35
Floaters 1.960 14 1.542 12
Drilling Offshore 1.241 9 931 8
Drilling Onshore 1.214 9 850 7
Totale 14.219 100 12.363 100
Italia 822 6 444 4
Estero 13.397 94 11.919 96
Totale 14.219 100 12.363 100
Gruppo Eni 983 7 709 6
Terzi 13.236 93 11.654 94
Totale 14.219 100 12.363 100

(1) I risultati dei periodi precedenti sono esposti coerentemente con il nuovo assetto organizzativo.

Gli investimenti

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del 2017 ammontano a 262 milioni di euro (296 milioni di euro nel 2016) e hanno principalmente riguardato:

  • per l'Engineering & Construction Offshore 114 milioni di euro relativi a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;
  • per l'Engineering & Construction Onshore 8 milioni di euro essenzialmente per l'acquisto di attrezzature;
  • per il Drilling Offshore 78 milioni di euro per lavori di classe della piattaforma semisommergibile Scarabeo 9, del jack-up Perro Negro 4 e della tender barge TAD, oltre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi;
  • per il Drilling Onshore 62 milioni di euro per l'attività di upgrading di impianti in Kuwait, Kazakhstan e Romania destinati a operare nell'ambito di contratti già in portafoglio, nonché upgrading degli altri asset.

In sintesi, gli investimenti dell'esercizio 2017 presentano la seguente articolazione:

Investimenti 2016
(milioni di euro)
2017
Saipem SpA 59 57
Altre imprese del Gruppo 237 205
Totale 296 262
Engineering & Construction Offshore 117 114
Engineering & Construction Onshore 8 8
Drilling Offshore 94 78
Drilling Onshore 77 62
Totale 296 262

Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.

Engineering & Construction Offshore

Quadro generale

Il Gruppo Saipem dispone di un'importante flotta navale, tecnologicamente all'avanguardia e di grande versatilità e di competenze ingegneristiche e di project management di eccellenza. Queste distintive capacità e competenze, unitamente a un forte presidio in mercati strategici di frontiera determinato dalla presenza di cantieri di fabbricazione in alcuni Paesi quali Nigeria, Angola, Brasile, Arabia Saudita e Indonesia, assicurano un modello industriale particolarmente adatto per i progetti EPCI.

Il mezzo di più recente costruzione della flotta è la nave posatubi Castorone, un monoscafo lungo 330 metri e largo 39 metri, che è stato progettato per eseguire i più sfidanti progetti di posa per grandi diametri e alte profondità, ma con la necessaria flessibilità e produttività per essere efficace anche in progetti di minor complessità. Le sue caratteristiche principali sono il posizionamento dinamico (DP classe 3), la capacità di prefabbricare e varare tubi in triplo giunto di diametro fino a 60 pollici (incluso il rivestimento) con una capacità di tensionamento di 1.000 tonnellate (fino a 1.500 tonnellate in condizioni di allagamento del tubo attraverso l'utilizzo di una speciale clampa brevettata), la linea di varo a elevata automazione composta da sette stazioni di lavoro, lo stinger modulare per il varo sia in basse che alte profondità con un avanzato sistema di controllo e la possibilità di lavorare in ambienti estremi (Ice Class A0).

Per quanto riguarda lo sviluppo dei giacimenti in acque profonde il mezzo di riferimento è la nave FDS 2, un monoscafo lungo 183 metri, largo 32 metri, con un avanzato sistema di posizionamento dinamico (DP classe 3), dotato di un sistema di prefabbricazione e varo a "J" in alta profondità di tubi in quadruplo giunto fino a un diametro di 36 pollici, con una capacità di tiro e ritenuta di 2.000 tonnellate, con la possibilità di installare un sistema di varo a "S".

Il mezzo, grazie anche alla gru da 1.000 tonnellate e due verricelli da 750 e 500 tonnellate, entrambi dotati di sistema attivo di compensazione del moto ondoso, è idoneo all'esecuzione dei progetti più complessi in acque profonde. Gli altri mezzi che completano la flotta per lo sviluppo dei giacimenti su alto fondale sono la nave FDS, dotata di posizionamento dinamico e di gru per il sollevamento fino a 600 tonnellate, nonché di un sistema per la posa di condotte in verticale fino a una profondità superiore ai 2.000 metri e la Normand Maximus, una nave noleggiata a lungo termine per le sue caratteristiche di installazione subacquea e posa di ombelicali e linee flessibili, grazie alla gru da 900 tonnellate e alla torre verticale che ha una capacità di tensionamento di 550 tonnellate.

Tra gli altri mezzi navali si evidenziano la nave semisommergibile Saipem 7000, con posizionamento dinamico, capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate e di posa di condotte in acque ultra-profonde con il sistema a "J", idoneo a mantenere in sospensione durante la posa un peso complessivo di 1.450 tonnellate, la Castoro Sei, nave posatubi semisommergibile idonea per la posa di condotte di grande diametro e infine la Saipem 3000, in grado di posare linee flessibili, ombelicali e sistemi di ormeggio in acque profonde fino a 3.000 metri e di installare strutture fino a 2.200 tonnellate.

Saipem, attraverso la costante manutenzione e il continuo aggiornamento e miglioramento dei propri mezzi, in linea con lo sviluppo tecnologico e le richieste dei clienti, è continuamente impegnata nella gestione e sviluppo della flotta al fine di preservarne le capacità operative e di sicurezza in un contesto di mercato in continuo sviluppo.

Saipem sostiene l'innovazione e il progresso delle tecnologie sottomarine, continuando a sviluppare, con la sua linea di business Sonsub, apparecchiature sottomarine tra cui: i ROV, in grado di eseguire, in maniera sicura ed efficace, complesse operazioni su condotte in acque profonde; una nuova generazione di ROV autonomi e residenti sott'acqua, come il concetto dell'Hydrone, utilizzati per le attività di supporto durante tutto l'arco della vita del campo (Life of Field); lo studio e l'industrializzazione di sistemi di processo e trattamento sottomarino, come ad esempio lo SPRINGS, riguardante il trattamento sottomarino dell'acqua di mare e iniezione nei pozzi, sviluppato con Total e Veolia.

Il contesto di mercato di riferimento

Nel 2017 il mercato Engineering & Construction Offshore si è confermato sostanzialmente in linea rispetto allo scorso anno in termini di investimenti da parte delle società petrolifere, con alcuni segnali positivi in Nord America ed Europa, e una complessiva stabilità nelle altre regioni. Le decisioni finali di investimento (FID) prese nel corso del 2017 sono aumentate rispetto al 2016, che ha rappresentato un anno di minimo storico, tuttavia rimane ancora limitato l'impatto sulla spesa in investimenti da parte delle società petrolifere e sulle assegnazioni di nuovi contratti. Tra gli sviluppi più significativi si registrano tra gli altri Coral Area 4 (Eni) in Mozambico, South Pars fase 11 (NIOC) in Iran, Liza fase 1 (ExxonMobil) in Guyana e Leviathan I (Noble Energy) in Israele.

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Nell'ambito degli sviluppi sottomarini, il 2017 si conclude con un incremento delle unità ordinate rispetto all'anno precedente. In termini di unità installate, hanno guidato le attività il Golfo del Messico con Liza (ExxonMobil) e Mad Dog 2 (BP), il Mare del Nord con il progetto Cheviot (Alpha Petroleum) e l'Africa, dove, nel secondo semestre 2017, è stata assegnata la fase 2 dello sviluppo del maxi giacimento di Zohr (Petrobel) in Egitto.

Nel 2017 il segmento delle condotte sottomarine ha fatto registrare un aumento di chilometri posati rispetto al minimo raggiunto nel 2016, con una forte crescita nell'area del Mediterraneo grazie anche al gasdotto TurkStream (Gazprom) entrato nella fase di installazione. L'area dell'Asia-Pacifico si conferma un'area di grande attività in questo settore, anche se in leggera riduzione rispetto al 2016, seguita dall'America Latina sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente. L'andamento complessivo degli utilizzi dei mezzi ha registrato un leggero recupero rispetto al minimo del 2016.

Nel settore delle piattaforme fisse si è registrato un leggero incremento nella domanda di unità installate, in particolare per le piattaforme di peso superiore alle 5.000 tonnellate, rispetto al minimo storico raggiunto nel 2016. Per i prossimi anni le installazioni di piattaforme fisse rimangono deboli, dati i bassi volumi di attività registrati negli ultimi anni nel segmento della fabbricazione. A livello geografico le aree più attive sono l'Asia-Pacifico e il Medio Oriente. Nell'area dell'Asia-Pacifico l'attività ha riguardato progetti offshore in Malesia, India e Thailandia, mentre nel Medio Oriente ha coinvolto i progetti Safaniya, Hasbah a Karan in Arabia Saudita (Saudi Aramco) e Umm Lulu e Nasr (Adma-Opco) negli Emirati Arabi.

Per quanto riguarda i settori cosidetti "Non Oil", e in particolare il settore Rinnovabili e Decommissioning, sebbene i mercati siano ancora in una fase embrionale, il 2017 ha visto alcune assegnazioni principalmente in Nord Europa e in Nord America.

Gli investimenti

Nel comparto Engineering & Construction Offshore gli investimenti dell'esercizio sono principalmente riconducibili a interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative dell'esercizio sono relative ai seguenti lavori:

  • per conto Petrobel, ordini di lavoro aggiuntivi relativi al contratto per le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione relative alla fase "Optimised Ramp Up" del progetto di sviluppo del campo gas di Zohr, il giacimento "supergiant" situato nel Mar Mediterraneo al largo delle coste egiziane;
  • per conto Saudi Aramco, due nuovi contratti in Arabia Saudita, nell'ambito del Long Term Agreement in vigore, rinnovato nel 2015 fino al 2021. Lo scopo del lavoro del primo contratto comprende la progettazione, l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di 19 jacket per lo sviluppo dei campi Marjan, Zuluf, Berri, Hasbah e Safaniya nella regione del Golfo Arabico. Lo scopo del lavoro del secondo contratto comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento e la costruzione di una condotta offshore del diametro di 42 pollici in sostituzione di quella esistente, oltre ad altre attività finalizzate all'upgrade dell'impianto di iniezione di acqua di Manifa;
  • per conto Eni Angola, ordini di lavoro relativi al contratto West Hub Development che prevedono le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione necessarie allo sviluppo del campo sottomarino Vandumbu in acque profonde e le attività di costruzione e installazione di umbilicals, risers e flowline necessarie per lo sviluppo del Blocco 15/06;
  • per conto ExxonMobil, un nuovo contratto EPCI che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione di risers, flowline, strutture associate e collegamenti per lo sviluppo del campo Liza situato a 120 miglia al largo delle coste della Guyana, a una profondità di 1.800 metri. Il contratto prevede inoltre il trasporto e l'installazione di ombelicali, fondamenta e collettori per pozzi e impianti di iniezione di acqua e gas;
  • per conto Eni Ghana, un nuovo contratto che comprende le attività di ingegneria, procurement e costruzione di infrastrutture

necessarie ad aumentare la capacità delle stazioni gas situate presso i porti di Takoradi e Tema in Ghana;

  • per conto Nord Stream 2 AG, un nuovo contratto per la realizzazione dell'ultimo tratto della relativa pipeline che attraversa il Mar Baltico e del suo approdo a terra a Greiswald in Germania;
  • per conto BP, un contratto nel Mare del Nord che prevede le attività di smantellamento dei topside e jacket della piattaforma Miller;
  • per conto Dragados Offshore de Mexico SA (DOMSA), un nuovo contratto nel Golfo del Messico relativo al trasporto e all'installazione della piattaforma di compressione CA-KU-A1 con l'utilizzo della nave semisommergibile Saipem 7000.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati nel corso dell'esercizio del 2017.

In Arabia Saudita, per conto Saudi Aramco:

  • sono iniziate le attività di ingegneria e procurement dei progetti 19 jackets e Manifa, sono continuate le attività di ingegneria, procurement e fabbricazione relative ai progetti Safaniya e Marjan Zulf stipulati tutti nell'ambito dell'accordo-quadro con Saudi Aramco; tali contratti prevedono le attività di progettazione, ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione e messa in opera di sistemi sottomarini e includono la posa di condotte, cavi sottomarini e ombelicali, platform deck e jacket;
  • sono continuate le attività nell'ambito del progetto Arbi 20/23, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione di strutture, piattaforme e condotte;
  • nell'ambito del progetto Karan, sono in corso le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione di strutture offshore, tra cui una piattaforma per monitoraggio, un modulo di produzione testa pozzo, di due piattaforme ausiliari e una condotta;
  • sono in corso le attività di fabbricazione e installazione per il contratto Abu Safah, che prevede le fasi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione per la realizzazione di due jacket, due deck, linee flessibili e cavi compositi nel campo.

In Guyana, per conto ExxonMobil, sono in corso le attività di ingegneria e approvvigionamento relative al progetto Liza, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione di risers, flowline, strutture associate e collegamenti per lo sviluppo del campo Liza situato a 120 miglia al largo delle coste della Guyana, a una profondità di 1.800 metri. Il contratto prevede inoltre il trasporto e l'installazione di ombelicali, fondamenta e collettori per pozzi e impianti di iniezione di acqua e gas.

Nel Golfo del Messico:

  • per conto Pemex, nell'ambito del progetto per lo sviluppo del campo di Lakach, le attività sono ridotte al minimo dopo la sospensione del progetto da parte del cliente. Il progetto prevede servizi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione del sistema di connessione tra il campo offshore e l'impianto di condizionamento del gas a terra;
  • per conto Dragados Offshore de Mexico SA de Cv, sono iniziate le attività di pianificazione e ingegneria relative al progetto CA-KU-A1, che prevede le attività di trasporto e installazione di una piattaforma di compressione nel Golfo del Messico.

In Venezuela, per conto PDVSA, il progetto Mecor, che prevedeva l'installazione di condotte sottomarine, è terminato anticipatamente, al termine della prima fase.

In Indonesia, per conto BP Berau Ltd, sono in fase di completamento le attività di ingegneria e approvvigionamento e sono in corso le attività di fabbricazione relative al progetto Tangguh LNG Expansion. Il progetto prevede l'installazione di due piattaforme non presidiate e condotte sottomarine.

In Cina sono state completate le attività relative al progetto Liwan 3-1, per conto Husky Oil China Ltd, che prevedeva servizi di ingegneria, approvvigionamento e installazione di due condotte, di sistemi ombelicali, nonché il trasporto e l'installazione di un sistema di produzione sottomarino che collega le teste di pozzo a una piattaforma di processo.

In Africa Occidentale:

  • per conto Total Upstream Nigeria Ltd, in Nigeria, sono in corso le attività di installazione relative al contratto per lo sviluppo sottomarino del campo di Egina. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione e messa in servizio di condotte sottomarine per la produzione di idrocarburi e l'esportazione del gas, strutture di collegamento flessibili e cavi ombelicali;
  • per conto Eni Angola, sono terminate le attività di installazione relative al progetto East Hub Development, che prevedeva la fornitura di cinque collettori flessibili e di venti chilometri di condotte rigide, nonché l'installazione di strutture sottomarine che comprendono sezioni di ombelicali, sezioni di tubi di collegamento con connettori e quattordici collettori multipli di terminazione;
  • per conto Eni Angola, sono iniziate le attività per i lavori relativi al progetto West HUB

Development, che prevede la costruzione e la relativa installazione, in acque profonde, di umbilicals, risers e flowlines necessari allo sviluppo del blocco 15/06;

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  • per conto Eni Angola, sono iniziate le attività di approvvigionamento e ingegneria relative al progetto Vandumbu, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione necessarie allo sviluppo del campo Vandumbu in acque profonde;
  • per conto Eni Ghana, sono iniziate le attività di ingegneria e approvvigionamento relative al progetto EPCI Takoradi, che prevede le attività di ingegneria, procurement e costruzione delle infrastrutture necessarie ad aumentare la capacità delle stazioni gas situate presso i porti di Takoradi e Tema in Ghana.

In Egitto:

  • per conto Petrobel, sono terminate le attività di installazione relative al progetto Zohr, che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di una condotta per l'esportazione del gas, di condotte di servizio, nonché lavori per lo sviluppo in acque profonde di sei pozzi e l'installazione di cavi ombelicali;
  • per conto Petrobel, sono iniziate le attività nell'ambito del progetto Zohr Oru Ramp Up, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione relative alla fase "Optimised Ramp Up" del progetto di sviluppo del campo gas di Zohr.

In Brasile, per conto Petrobras, sono terminate le attività relative al progetto Lula Norte, Lula Sul e Lula Estremo Sul, che prevedevano servizi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di tre condotte sottomarine e di due collettori di esportazione del gas.

Nel Mare del Nord:

  • per conto Statoil, proseguono le attività per il progetto Johan Sverdrup Export Pipeline, che prevede l'installazione di un gasdotto e di un oleodotto per la raffineria di Mongstad;
  • per conto Statoil, sono terminate le attività di sollevamento e installazione di turbine a vento galleggianti nell'ambito del progetto Hywind Scotland;
  • per conto BP, continuano le attività nell'ambito del progetto Miller decommissioning, che prevede le attività di smantellamento dei topside e jacket della piattaforma Miller;
  • per conto Dong Exploration & Production, proseguono le attività nell'ambito del progetto Hornsea Wind Power, che prevede il trasporto e l'installazione di piattaforme offshore;

  • per conto Nord Stream 2 AG, sono iniziate le attività preparatorie relative al progetto Landfall, che prevede la realizzazione dell'ultimo tratto della relativa pipeline che attraversa il Mar Baltico e del suo approdo a terra a Greiswald in Germania.

In Azerbaijan, per conto BP, proseguono le attività relative al progetto Shah Deniz 2, che prevede servizi di trasporto e installazione di jacket e topside, sistemi di produzione e le strutture sottomarine per lo sviluppo della Fase 2 del campo Shah Deniz. Nell'ambito dell'Accordo Quadro per la Fase 2 del progetto continuano le attività del contratto Call-off 007 per il trasporto e l'installazione di sistemi di produzione e strutture sottomarine, la posa di cavi in fibra ottica e gli ombelicali di produzione, l'avviamento, la fornitura dell'equipaggio e la gestione operativa del nuovo mezzo navale, le attività di supporto al mezzo e, dal 2017, la gestione di una base marittima.

In Kazakhstan:

  • per conto North Caspian Operating Co (NCOC), sono terminate, nell'ambito del progetto Installation pipelines, le attività per la costruzione di due condotte che collegano l'isola D nel Mar Caspio all'impianto a terra di Karabatan. Il contratto prevedeva l'ingegneria, la fornitura dei materiali di saldatura, la conversione e la preparazione dei mezzi navali, il dragaggio, l'installazione, l'interramento e il pre-commissioning delle due condotte;
  • per conto Agip Kazakhstan North Caspian Operating Co NV, sono terminate le attività relative al progetto EP Clusters 2 and 3, nell'ambito dello sviluppo del campo di Kashagan, che prevedeva servizi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e trasporto di due moduli topside per la raccolta e la produzione degli idrocarburi. Il modulo EPC 2 è stato completato ed è stato consegnato nel corso dell'ultimo trimestre del 2017;
  • per conto North Caspian Production Operations Co BV proseguono le attività per la fornitura del progetto Major Maintenance Services. Il contratto prevede la fornitura di attività di manutenzione e servizi per impianti offshore e onshore.

In Italia, per conto Trans Adriatic Pipeline AG, nell'ambito del progetto Trans Adriatic Pipeline, continuano le attività di ingegneria per l'installazione di una condotta per il trasporto del gas tra Albania e Italia attraverso il Mare Adriatico. Le attività in Italia sono iniziate a novembre 2017, mentre le attività in Albania si prevedono iniziare a partire dal secondo trimestre del 2018.

Mezzi navali al 31 dicembre 2017
Saipem 7000 Nave semisommergibile autopropulsa a posizionamento dinamico per il sollevamento di
strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000 metri.
Saipem FDS Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata
di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate per la posa di con
dotte fino a 22 pollici di diametro oltre i 2.000 metri di profondità, con capacità di solle
vamento fino a 600 tonnellate.
Saipem FDS 2 Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata
di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate fino a 3.000 me
tri di profondità per il varo per la posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, pre
disposta per la posa di condotte dello stesso diametro con la tecnica a "S" e con capaci
tà di sollevamento fino a 1.000 tonnellate.
Castoro Sei Nave posatubi semisommergibile per la posa di condotte di largo diametro e in profondi
tà fino a 1.000 metri.
Castorone Nave posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico in grado di posare con configu
razione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa,
composta di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensio
namento fino a 1.000 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diame
tro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità
di stoccaggio a bordo delle stesse.
Normand Maximus Nave (noleggiata a lungo termine) a posizionamento dinamico per la posa di ombelicali e
linee flessibili fino a 3.000 metri di profondità dotata di una gru con capacità di ritenuta fi
no a 900 tonnellate e una torre verticale con una capacità di tensionamento di 550 ton
nellate e con la possibilità di posa di condotte rigide.
Saipem 3000 Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, idonea per la posa di con
dotte flessibili in acque profonde e per il sollevamento di strutture fino a 2.200 tonnellate.
Castoro II Pontone posatubi e sollevamento, idoneo per la posa di condotte fino a 60 pollici di dia
metro e per il sollevamento di strutture fino a 1.000 tonnellate.
Castoro 10 Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco pro
fonde.
Castoro 12 Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo
fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Castoro 16 Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissi
mo fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Ersai 1 Pontone per sollevamento e installazione con possibilità di lavorare adagiata sul fondo
del mare e in grado di posare con configurazione a "S", dotata di un sistema di rampe po
satubi e di due gru cingolate, rispettivamente da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate.
Ersai 2 Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate.
Ersai 3
Ersai 4
Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone.
Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone.
Bautino 1 Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale.
Bautino 2 Bettolina per esecuzione tie-in e trasporto materiali.
Ersai 400 Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di evacua
zione per H2S.
Castoro XI Bettolina da trasporto carichi pesanti.
Castoro 14 Bettolina da carico in coperta.
Castoro 15 Bettolina da carico in coperta.
S42 Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per va
ro a "J" della Saipem 7000.
S43 Bettolina da carico in coperta.
S44 Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.
S45 Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate.
S46 Bettolina da carico in coperta.
S47
S 600
Bettolina da carico in coperta.
Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.

In data 4 luglio 2017 il mezzo Bar Protector è stato dismesso.

Castoro 8: svalutato completamente al 31 dicembre 2016, attualmente è utilizzato come piattaforma di lavoro permanente, ormeggiato lungo una banchina.

Engineering & Construction Onshore

Quadro generale

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Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un forte orientamento verso attività in aree complesse e difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti.

Saipem ha raggiunto un posizionamento competitivo globale di eccellenza, fornendo una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria petrolifera, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali. In numerosi mercati di attività, particolarmente rilevante è l'attenzione dedicata alla massimizzazione del contenuto locale nella realizzazione dei progetti.

Il contesto di mercato di riferimento

Il 2017 ha mostrato i primi segnali di miglioramento dopo la crisi segnata dal crollo del prezzo del petrolio e dalla conseguente riduzione degli investimenti da parte delle compagnie petrolifere. Le assegnazioni complessive del 2017, nel settore Engineering & Construction Onshore (Upstream, Midstream and Downstream), si sono stabilizzate a valori equivalenti allo scorso anno, fermando la tendenza del mercato a contrarsi, registrata negli ultimi due anni. Un effetto evidente del lavoro dei Paesi OPEC e non-OPEC nel cercare di bilanciare domanda e offerta di petrolio di cui ha beneficiato anche il segmento Upstream facendogli recuperare quote di mercato. Le società di servizi, nel frattempo, si sono riorganizzate migliorando i loro processi, alla ricerca costante di una maggiore efficienza e produttività al fine di mantenere una posizione competitiva in un mercato sempre più sfidante. Un lavoro che ha premiato il "Peer Group", un gruppo di società internazionali con cui Saipem si confronta, che nel 2017 ha incrementato la sua quota di mercato dopo la sensibile flessione registrata nel 2016. Il 2017 vede anche un crescente interesse da parte delle società di servizi, tipicamente Oil & Gas, al mercato delle fonti rinnovabili. Lo sviluppo di "energia pulita" non è più un mercato di nicchia e molte società di servizi hanno inserito i nuovi prodotti (solare, vento, biogas) nei loro programmi di sviluppo.

Il segmento Upstream torna ad avere volumi interessanti grazie (anche) al progressivo ribilanciamento della domanda di olio e gas e a un prezzo del petrolio in lenta crescita nel corso del 2017. Il Midstream (Condotte, LNG), caratterizzato da progetti di grosse dimensioni, flette a causa dei continui ritardi nell'assegnazione dei progetti più significativi, in particolare nel settore LNG. Il Midstream è sostenuto principalmente da assegnazioni nel settore delle Condotte. Il Downstream (Raffinazione, Petrolchimica e Fertilizzanti), influenzato da politiche di domanda/offerta dei prodotti, rappresenta una quota significativa dei progetti EPC assegnati nel 2017, con il contributo maggioritario dei contratti nel segmento della Raffinazione.

A livello mondiale sono stati assegnati contratti EPC in più di 30 Paesi, i primi tre (USA, Russia e Iran) coprono il 50% del valore complessivo assegnato nel 2017. A livello area la quota più consistente dei progetti EPC è stata assegnata in Medio Oriente (Iran, Oman, Bahrain, Iraq, Kuwait, Arabia Saudita ed Emirati Arabi), in particolare nei segmenti Raffinazione, Upstream, Petrolchimica, Condotte e Fertilizzanti. Alcuni di questi progetti, in particolare in Iran, nonostante siano stati assegnati a un contrattista, rimangono soggetti al reperimento dei finanziamenti necessari. Segue l'area del Nord America (principalmente Stati Uniti), con assegnazioni nei segmenti Condotte, Petrolchimica e Raffinazione, e l'area CSI (principalmente Russia), caratterizzata da Paesi produttori di Oil & Gas e favorita da politiche a sostegno dell'export, che ha visto l'assegnazione di contratti EPC nei segmenti Upstream, LNG, Petrolchimica, Condotte e Raffinazione. L'area Asia-Pacifico (i maggiori progetti sono stati assegnati in Pakistan, Brunei e Indonesia) ha attività distribuite in quasi tutti i segmenti Engineering & Construction Onshore (Raffinazione, Fertilizzanti, Upstream, Condotte e Petrolchimica), mentre nell'area del Nord Africa (Algeria ed Egitto) la maggior parte delle acquisizioni di contratti EPC localizzata nell'Upstream. Si registrano assegnazioni minori in Europa (Turchia, Spagna e Italia) e Sud America (Cile e Argentina), nei segmenti Condotte, Raffinazione, LNG e Upstream.

Il segmento Upstream è cresciuto dopo un 2016 segnato da una consistente riduzione degli investimenti da parte delle società petrolifere e da condizioni di mercato non favorevoli che hanno causato lo slittamento o la cancellazione di numerosi nuovi progetti. Oggi, lo sforzo fatto dalle società di servizi per contenere i costi e rimanere competitivi e l'apparente stabilizzazione del prezzo dell'olio su valori più compatibili agli investimenti, ha portato all'assegnazione di

contratti importanti in Medio Oriente (Iran, Kuwait, Oman, Iraq e Arabia Saudita), nell'area CSI (Russia), in area Nord Africa (Algeria ed Egitto), in Asia-Pacifico (Indonesia), confermando il trend positivo già visibile nel primo semestre di quest'anno. Nel breve-medio termine il segmento Upstream mantiene sempre un buon potenziale di sviluppo legato alle scoperte di nuovi giacimenti e al conseguente sviluppo dei campi. Una quota degli investimenti futuri sarà comunque legata alla necessità di mantenere e rimpiazzare la produzione dei campi esistenti, in graduale declino.

Il segmento delle Condotte è sostenuto da assegnazioni di contratti EPC in Nord America (Stati Uniti) a conferma della necessità di un continuo sviluppo dell'infrastruttura interna. La domanda di condotte rimane interessante in Nord America grazie alle prospettive di ampliamento dei collegamenti sia con il Messico, sia con il Canada. In Medio Oriente i progetti maggiori sono localizzati in Iraq e Kuwait e progetti minori anche in Oman e Arabia Saudita. Assegnazione di progetti anche in Europa (Turchia) nell'area dell'Asia-Pacifico (Australia e Thailandia) e in Sud America (Cile e Colombia). Il segmento continua a essere dominato da assegnazioni di condotte per il trasporto del gas, e solo in misura minore per il trasporto del petrolio o di prodotti di raffineria. Il fenomeno è giustificato da una costante abbondanza di gas disponibile, in particolare per quelle aree che sviluppano giacimenti non convenzionali, che deve necessariamente essere trasportato dai campi di produzione verso i mercati di utilizzo. I progetti di condotte hanno normalmente processi autorizzativi molto lunghi, dove le politiche energetiche dei Paesi si scontrano spesso con l'opposizione delle comunità locali. Di conseguenza le assegnazioni di progetti possono subire ritardi anche considerevoli.

Il valore dei contratti EPC nel segmento LNG si è ridotto per il terzo anno consecutivo con pochi progetti assegnati. Il contratto EPC di maggiore importanza è assegnato in area CSI (Russia), mentre contratti minori hanno coinvolto progetti "small scale" (impianti GNL di piccola taglia) e infrastrutture (stoccaggi). Diversi progetti già assegnati non sono ancora entrati nella fase esecutiva a causa di ritardi nell'approvazione dei finanziamenti. L'incertezza nel segmento di nuovi investimenti è causato da una capacità produttiva abbondante dovuto all'aumento di produzione mondiale di LNG, associato anche all'avviamento di nuovi impianti di liquefazione in Nord America e Australia e a un perdurare delle prudenze generali del mercato, che hanno indotto una forte spinta alla ricerca di economicità di scala o di soluzioni innovative (mid-scale, modularizzazione).

Il segmento della Raffinazione mostra un recupero considerevole dei volumi con una serie di acquisizioni che portano il segmento a crescere di nuovo, dopo due anni di contrazione e una prima parte dell'anno trascorsa in sofferenza. Nel 2017 la maggior parte delle assegnazioni di contratti EPC è localizzata in Medio Oriente (Oman, Bahrain, Iran, Emirati Arabi, Kuwait e Arabia Saudita) e nell'area Asia-Pacifico (il progetto più significativo è in Pakistan). Assegnazioni di progetti minori anche in area CSI (Russia e Turkmenistan), Europa (Spagna, Italia e Turchia) e Nord Africa (Egitto). La domanda di prodotti petroliferi è sostenuta principalmente dall'aumento dei consumi nei settori dei trasporti e del petrolchimico, in particolare nei Paesi non-OECD. Si assiste però a un rallentamento della crescita della domanda a seguito di un costante aumento dell'efficienza dei veicoli e dell'utilizzo di combustibili alternativi. Il segmento della Petrolchimica conferma i segnali positivi registrati già nel primo semestre di quest'anno, tornando a crescere dopo un 2016 caratterizzato da una considerevole scarsità di progetti assegnati. Le più importanti acquisizioni si sono registrate in area Medio Oriente (Iran e Arabia Saudita), Nord America (Stati Uniti), CSI (Russia) e Nord Africa (Egitto). Acquisizioni di progetti minori localizzate anche in Asia-Pacifico (Cina e diversi altri Paesi). Gli investimenti nel segmento sono correlati all'andamento della domanda mondiale di prodotti petrolchimici (etilene, metanolo, propilene fra i principali) e sono caratterizzati dalla continua ricerca verso tecnologie sia convenzionali, come la deidrogenazione del propano (PDH), sia non-convenzionali, da gas a propilene (GTP), da gas a olefine (GTO), da carbone a olefine (CTO), da metanolo a olefine (MTO). Gli investimenti rimangono favoriti anche dalla continua ricerca di economie di scala e dall'integrazione con complessi di raffineria.

Le assegnazioni di nuovi progetti EPC nel segmento Fertilizzanti rimangono ai valori minimi rispetto alla media delle acquisizioni degli ultimi anni, nonostante il segmento abbia recuperato nella seconda metà dell'anno. I maggiori progetti assegnati sono localizzati nell'area dell'Asia-Pacifico (Brunei) e del Medio Oriente (Oman). Il segmento risente di una capacità produttiva abbondante e di un prezzo dei prodotti basso che non favorisce nel breve ulteriori investimenti e penalizza la produzione sia dei piccoli impianti sia di quelli vecchi e poco efficienti. Un fenomeno che potrà portare alla chiusura degli impianti più obsoleti, riequilibrando la domanda e l'offerta, e a stimolare la ripresa degli investimenti con la costruzione di impianti più moderni ed efficienti. Il segmento dei Fertilizzanti è caratterizzato anche da investimenti di medio-piccola dimensione per espansioni e modernizzazioni di impianti esistenti. Il rapido sviluppo economico dei Paesi emergenti crea un nuovo e rilevante mercato per grandi Infrastrutture civili e portuali cui Saipem punta in particolare nelle regioni strategiche.

Gli investimenti

Nel comparto Engineering & Construction Onshore gli investimenti dell'esercizio sono relativi principalmente all'acquisto di equipment e al mantenimento dell'asset base.

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Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative dell'esercizio sono relative ai seguenti lavori:

  • per conto Kuwait Oil Co (KOC) un nuovo contratto per le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning per il progetto Feed Pipelines for New Refinery relativo allo sviluppo della nuova raffineria di Al Zour, situata nel sud del Kuwait;
  • per conto Saudi Aramco un nuovo contratto per le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning inerenti al progetto Hawiyah Gas Plant Expansion relativo all'ampiamento dell'impianto di trattamento di gas di Hawiyah situato nel sudest della penisola arabica;
  • per conto Caitan un nuovo contratto per la attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning nell'ambito del progetto Spence Growth Option per lo sviluppo di un impianto di dissalazione e trasporto dell'acqua nel nord del Cile. Il progetto fornirà acqua desalinizzata alla miniera Spence situata a 1.710 metri sul livello del mare. Lo scopo del lavoro comprende anche la realizzazione di tre stazioni di pompaggio e degli annessi sistemi di controllo e manutenzione;
  • per conto Pemex nuovi contratti per le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, commissioning e avvio di un'unità della raffineria "General Lazaro Cardenas" del Minatitlan, di cinque unità della raffineria "Francesco I" a Madero e di un'unità della raffineria "Miguel Hidalgo" situata a Tula de Hallende in Messico.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante l'esercizio 2017.

  • In Arabia Saudita:
  • per conto Saudi Aramco sono iniziate le attività di progettazione inerenti al progetto Hawiyah Gas Plant Expansion relativo all'ampiamento dell'impianto di trattamento di gas di Hawiyah situato nel sud-est della penisola arabica;
  • per conto Saudi Aramco proseguono le attività dei due contratti EPC (Package 1 & 2) relativi al progetto Jazan Integrated Gasification Combined Cycle (impianto di gassificazione abbinato a un ciclo combinato di potenza per la generazione di energia elettrica) da realizzare a circa 80 chilometri dalla città di Jazan, nel sud-ovest dell'Arabia Saudita. Il contratto relativo al Package 1 comprende l'unità di gassificazione, l'unità di

rimozione fuliggine e ceneri, l'unità di rimozione gas acidi e l'unità di recupero dell'idrogeno. Quello relativo al Package 2 comprende sei treni di unità di recupero dello zolfo (Sulphur Recovery Unit, SRU) e i relativi impianti di stoccaggio. Lo scopo del lavoro per entrambi i contratti comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning, il supporto alla messa in servizio e i test di performance degli impianti coinvolti;

  • per conto Petrorabigh (joint venture tra Saudi Aramco e Sumitomo Chemical) è stato raggiunto il completamento meccanico per il progetto Rabigh II inerente all'impianto di conversione delle nafte e al complesso per la produzione di composti aromatici, mentre sono in esecuzione lavori aggiuntivi aggiudicati nel secondo semestre del 2016 inerenti al pacchetto Utilities and Offsite Facilities;
  • per conto Saudi Aramco proseguono le attività nell'ambito del progetto Complete Shedgum-Yanbu Pipeline Loop 4&5, che prevede le attività di ingegneria di dettaglio, approvvigionamento di tutti i materiali a esclusione del tubo di linea fornito dal cliente, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza al commissioning;
  • per conto Saudi Aramco proseguono le attività relative al progetto EPC Khurais, che prevede l'estensione dei centri di produzione onshore dei campi di Khurais, Mazajili, Adu Jifan, Ain Dar e Shedgum.

Negli Emirati Arabi Uniti:

  • sono terminate le attività nell'ambito del progetto, per conto di Abu Dhabi Gas Development Co Ltd, dello sviluppo del giacimento gas a alto contenuto di zolfo di Shah. Lo sviluppo del giacimento prevedeva il trattamento di 28 milioni di metri cubi al giorno di gas, la separazione in loco di gas e zolfo e il loro successivo trasporto in condotte e collegamento alla rete gas nazionale a Habshan e Ruwais, nel nord dell'Emirato;
  • sono terminate le attività relative al progetto, per conto Etihad Rail Co, in Abu Dhabi, per la progettazione e la realizzazione della linea ferroviaria che collega le aree di produzione di gas di Shah e Habshan, situate all'interno del Paese, con il porto di Ruwais per il trasporto dello zolfo granulato.
  • In Kuwait:
  • sono iniziate le attività di ingegneria e procurement per conto Kuwait Oil Co (KOC) relative al progetto Feed Pipelines for New Refinery. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning relative allo sviluppo della nuova raffineria di Al Zour, situata nel sud del Kuwait;
  • sono continuate le attività relative al progetto, per conto Kuwait Integrated Petroleum Industries Co (KNPC), Raffineria Al-Zour, Package 4, in joint venture con Essar

Projects Ltd. Il contratto prevede la progettazione, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza durante i test di commissioning, avviamento e verifica delle prestazioni dei serbatoi, dei lavori stradali correlati, degli edifici, delle condotte, delle incastellature di supporto delle condotte, dei sistemi idrici e di controllo per la raffineria di Al-Zour;

  • sono terminate le attività relative al progetto, per conto Kuwait Oil Co (KOC), BS 171, che prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una nuova stazione di pompaggio comprendente tre linee di gas ad alta e bassa pressione per la produzione di gas secco e di condensati.

In Iraq, per conto Fluor Transworld Services e MorningStar for General Services (ExxonMobil), sono terminate le attività relative al progetto West Qurna. Il contratto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, pre-commissioning e commissioning di infrastrutture per il trattamento e l'esportazione di acqua, di una condotta e di un sistema di iniezione di acqua.

In Cile, per conto Caitan, sono iniziate le attività di ingegneria e procurement relative al progetto Spence Growth Option per lo sviluppo di un impianto di dissalazione e trasporto dell'acqua nel nord del Cile. Il progetto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning e fornirà acqua desalinizzata alla miniera Spence situata a 1.710 metri sul livello del mare. Lo scopo del lavoro comprende anche la realizzazione di tre stazioni di pompaggio e degli annessi sistemi di controllo e manutenzione.

In Kazakhstan, per conto TengizChevrOil (TCO), sono in corso le attività relative al progetto Future Growth and Wellhead Pressure Management. Il contratto prevede le attività di approvvigionamento, fabbricazione e i test di pre-assemblaggio di travi per il sostegno delle tubazioni e il trasporto nel campo di Tengiz.

In Indonesia, per conto BP Berau Ltd, sono in corso le attività di ingegneria, di acquisto materiali e subappalti, e in cantiere sono iniziate le attività per la preparazione del sito e la costruzione delle infrastrutture necessarie all'esecuzione del progetto Tangguh LNG Expansion che prevede la realizzazione del terzo treno GNL onshore del sito e dei servizi ausiliari, di un jetty GNL e le relative infrastrutture.

In Turchia, per conto Star Refinery AS, sono continuate le attività relative al progetto Aegean Refinery, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una nuova raffineria con un terminal marino composto da un jetty di importazione e due jetty di esportazione.

  • In Nigeria:
  • per conto Dangote Fertilizer proseguono le attività relative al progetto Dangote per il nuovo complesso di produzione di ammoniaca e urea. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di due treni di produzione gemelli e dei relativi impianti di servizi, incluse le infrastrutture esterne all'impianto sito presso la Lekki Free Trade Zone, Lagos State;
  • per conto Southern Swamp Associated Gas Solution (SSAGS) sono quasi terminate le attività di costruzione in uno dei quattro siti, mentre proseguono negli altri tre le attività relative al contratto Southern Swamp, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e messa in servizio di impianti di compressione presso quattro siti e di nuove strutture di produzione centrali in uno solo dei siti per il trattamento del gas associato raccolto. Negli ultimi mesi del 2017 è stata portata avanti la fase di integrazione della flow station di Tunu con la stazione esistente, prevista concludersi entro i primi mesi del 2018.
  • In Italia:
  • per conto Ital Gas Storage (IGS) sono quasi terminate le attività di ingegneria e approvvigionamento e sono in corso le attività di costruzione per il progetto EPC Cornegliano Laudense Natural Gas Storage Plant, che prevede lo sviluppo di impianti di stoccaggio di gas naturale a Cornegliano Laudense, in provincia di Lodi;
  • per conto Rete Ferroviaria Italiana SpA (Gruppo FS) sono terminate le attività relative al contratto per la progettazione esecutiva, la direzione lavori e la realizzazione di trentanove chilometri di Alta Velocità e di dodici chilometri di interconnessioni con la linea convenzionale esistente, fra Treviglio e Brescia, attraverso le province di Milano, Bergamo e Brescia, oltre ai lavori complementari, quali sistema di alimentazione elettrica, viabilità interferita, nuova viabilità e opere di mitigazione ambientale. La linea ferroviaria è stata inaugurata alla fine del 2016 e quindi aperta all'esercizio commerciale;
  • per conto Versalis continuano le attività relative al contratto EPC Versalis-Ferrara IT, che prevede la realizzazione di una quarta linea di produzione parallela alle tre già esistenti, l'aumento della capacità produttiva delle stesse e l'adeguamento dei sistemi ausiliari dell'impianto, sia quelle relative al progetto EPC Versalis-Priolo IT che prevede la realizzazione di un impianto per valorizzazione taglio T9 con il relativo interconnecting di riferimento;
  • per conto di Eni Refining & Marketing, nell'ambito del progetto Tempa Rossa, sono in corso le attività relative alla realizzazione dei sistemi ausiliari e di due serbatoi di stoccaggio del greggio proveniente dal giacimento di Tempa Rossa operato da Total.

In Messico:

  • per conto Transcanada (Transportadora de Gas Natural de Norte - Noroeste) sono in fase di completamento, le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione e sono in corso dei lavori aggiuntivi, nell'ambito del progetto El Encino, per la realizzazione di un gasdotto che collegherà El Encino (stato di Chihuahua) a Topolobampo (stato di Sinaloa);

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  • per conto Fermaca Pipeline El Encino sono in fase di completamento le attività per il progetto EPC Fermaca Compressor Station, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e supporto al commissioning di una stazione di compressione a El Encino;
  • per conto Pemex sono in corso le attività nell'ambito del contratto Tula Planta de Alquilacion, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, commissioning e avvio di un'unità della raffineria "Miguel Hidalgo". I lavori proseguiranno fino alla fine del 2018 dove si prevede un fermo generale dell'impianto per consentire l'ultimazione dei lavori di revamping;
  • per conto Pemex sono in corso le attività nell'ambito del contratto Revamping Works Madero, che prevede le attività di manutenzione e revamping di cinque unità della raffineria "Francesco I" nel Minatitlan;
  • per conto Pemex sono in corso le attività nell'ambito del contratto Minatitlan Refinery Plant, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione commissioning e avvio di un'unità della raffinearia "General Lazaro Cardenas" nel Minatitlan;

In Azerbaijan e Georgia, per conto del consorzio Shah Deniz, sono quasi terminate le attività nel cantiere in Georgia, mentre proseguono le attività nel cantiere in Azerbaijan, relative al contratto SCPX Pipeline, che prevede la costruzione di una condotta che collega i due Paesi e le installazioni di superficie.

Floaters

Come già evidenziato, la recente riorganizzazione ha determinato il collocamento della linea di business Floaters, precedentemente inclusa nella divisione Engineering & Construction Offshore, nella divisione Engineering & Construction Onshore.

Il settore delle FPSO ha mostrato segnali positivi che si sono concretizzati in un totale di sette assegnazioni, dopo il minimo raggiunto nel 2016: Ca Rong Do (Repsol), MTC Ledang (Ophir Energy) e MDA-MBH (Husky-CNOOC) in Asia-Pacifico; Liza (ExxonMobil) e Sepia (Petrobras) in America Latina; Yombo (Perenco) in Africa Occidentale e Lancaster (Hurricane) nel Mare del Nord. Un ulteriore progetto, Dussafu (Gabon), si trova in una fase commerciale avanzata e potrebbe essere assegnato nel corso del 2018.

Nel 2017 il mercato delle FLNG ha visto come unica assegnazione il progetto Coral (Eni) in Mozambico, che rappresenta la prima costruzione di un'unità galleggiante di liquefazione nel continente africano e la terza nel mondo. Il progetto Fortuna FLNG (Ophir Energy) in Guinea Equatoriale è stato rimandato all'inizio del 2018 per problemi legati al reperimento dei finanziamenti necessari, mentre si trova ancora in fase di fattibilità il progetto Kumul FLNG (Kumul Petroleum) in Papua Nuova Guinea e il progetto Tortue (BP) in Mauritania (Phase 1B). Si stima che nei prossimi anni verranno approvati solo un numero limitato di progetti considerate le difficoltà nel concludere accordi di vendita dovuto al basso prezzo di LNG previsto nel medio periodo.

I mezzi di proprietà Saipem appartenenti al segmento FPSO sono due: Cidade de Vitoria, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 100.000 barili, e Gimboa, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 60.000 barili.

Per Saipem l'acquisizione più significativa nel corso del primo semestre del 2017 è relativa all'estensione per tre anni più un anno opzionale dell'impiego, in Angola, per conto Sonangol P&P, del mezzo FPSO Gimboa, inclusiva dei servizi di gestione e manutenzione, del personale e dei materiali di consumo.

I maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il 2017 sono:

  • in Angola, per conto di Total, è stata completata la costruzione dei moduli di topside per i due FPSO relativi al progetto EPCI Kaombo e sono in corso le attività di conversione degli scafi e di integrazione delle topside. Il progetto Kaombo prevede servizi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e messa in servizio di due mezzi FPSO, a cui seguirà una fase di gestione della produzione e della manutenzione per una durata di 7 anni più ulteriori 8 anni opzionali. La prima unità è in fase di completamento e commissioning;
  • in Indonesia, per conto Eni Muara, sono terminate le attività relative al progetto EPCI Jangrik; l'impianto è entrato in produzione nel mese di maggio. Il contratto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento e fabbricazione della FPU (Floating Production Unit), oltre all'installazione del sistema di ancoraggio e alla sua connessione all'unità di produzione galleggiante e all'avvio degli impianti di produzione.

Nel segmento "Leased FPSO" nel corso dell'anno hanno inoltre operato:

  • l'unità FPSO Cidade de Vitoria, per conto Petrobras, nell'ambito di un contratto della durata di undici anni per lo sviluppo della seconda fase del giacimento Golfinho, situato

nell'offshore brasiliano a una profondità d'acqua di 1.400 metri;

  • l'unità FPSO Gimboa, nell'ambito del contratto esteso per ulteriori tre anni nel corso del primo semestre del 2017, per conto Sonangol P&P, relativo alla fornitura e alla gestione di un'unità FPSO per lo sviluppo del giacimento Gimboa, situato al largo delle coste angolane, nel Blocco 4/05 a una profondità d'acqua di 700 metri.

DRILLING OFFSHORe

Quadro generale

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A dicembre 2017 la flotta drilling offshore di Saipem si compone di dodici mezzi, così suddivisi: sei unità ultra deep-water e deep-water per operazioni oltre i 1.000 metri di profondità (le drillship Saipem 10000 e Saipem 12000; i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 7, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), due high specifications jack-up per operazioni fino a 375 piedi di profondità (Perro Negro 7 e Perro Negro 8), tre standard jack-up per attività fino a 300 piedi (Perro Negro 2, Perro Negro 4 e Perro Negro 5) e un barge tender rig (Saipem TAD). Tutte le unità sono di proprietà di Saipem. Nel corso dell'esercizio è stato deciso di alienare il semisommergibile deep-water Scarabeo 6 e lo standard jack-up Perro Negro 3; entrambi gli impianti sono stati ceduti a terzi per smantellamento nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno. La flotta drilling offshore di Saipem ha operato nell'offshore della Norvegia, in Egitto (sia nel Mediterraneo, sia nel Mar Rosso), in Medio Oriente, in Africa Occidentale e in Indonesia.

Il contesto di mercato di riferimento

La fase negativa di mercato, iniziata nel 2014, ha continuato a interessare anche l'esercizio 2017. Il prezzo del petrolio è stato contraddistinto da un andamento piuttosto altalenante e caratterizzato da una generale debolezza delle quotazioni che ha impattato in modo negativo su tutto il segmento e, in particolare, sulle prospettive di medio termine; di conseguenza le previsioni di ripresa sono state spostate agli esercizi successivi al 2018, con la sola possibile eccezione del segmento delle "aree difficili" per caratteristiche ambientali, per il quale è previsto un recupero in leggero anticipo. Il momento di difficoltà del mercato si è riflesso principalmente negli investimenti delle Oil & Gas Company per l'acquisizione di servizi di perforazione: è continuato infatti il trend negativo che ha portato il calo su base annua a poco oltre il 20%, toccando in questo modo il picco negativo dall'inizio della crisi nel 2014. Anche l'andamento degli utilizzi ha continuato a segnare un generale trend di debolezza; solo le unità tecnicamente più moderne sono riuscite a riportare tassi di occupazione della flotta attorno al 70%, mentre i meno moderni standard jack-up si sono attestati tra il 60% e il 65% di utilizzo. Seppur con un tasso più ridotto rispetto al 2015 e al 2016, il ciclo negativo del settore Oil & Gas ha inoltre continuato a spingere diversi contrattisti a optare per lo smantellamento dei mezzi più datati e considerati con minori prospettive di utilizzo; nel complesso circa 140 impianti sono stati ritirati dal mercato dall'inizio della crisi, portando a un calo di oltre il 15% dell'offerta complessiva di impianti di perforazione. L'attività di ritiro ha interessato in particolare gli impianti floater che hanno registrato un calo dell'offerta di circa il 30%.

L'andamento delle rate dei contratti assegnati nel periodo ha continuato a essere condizionato dalla generale debolezza del mercato; l'ultra deep water si è attestato nuovamente in media attorno a 200.000 dollari al giorno e gli high specs jack-up hanno registrato valori inferiori a 100.000 dollari al giorno in Medio Oriente, area di riferimento per questa tipologia di impianto. Non sono mancati durante l'esercizio casi di contrattisti che, pur di mantenere gli impianti in operazione, hanno accettato forti riduzioni di rata fino alla sola copertura dei costi operativi.

Per via del significativo numero di ordini assegnati in anni precedenti, caratterizzati da una fase di mercato positiva, l'attività di costruzione di nuove unità di perforazione offshore ha continuato a mantenersi su livelli importanti con 137 nuove unità in fase di realizzazione (96 jack-up, 14 semisommergibili e 27 drillships); ben 122 di esse risultano però non avere ancora un impegno contrattuale. Nell'attesa di migliori condizioni, la fase negativa attraversata dal mercato ha indotto in vari casi al posticipo delle tempistiche di consegna degli impianti in costruzione (tendenzialmente al 2018 e oltre). Il significativo numero di unità che saranno consegnate nel medio termine e la già menzionata riduzione degli impianti sul mercato attivo rappresentano modifiche strutturali del segmento drilling offshore che potranno avere effetti significativi nel medio-lungo periodo.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più rilevanti nel corso dell'esercizio sono le seguenti:

  • per conto Eni, un contratto relativo ad attività di perforazione in Mozambico, per la durata di 15 mesi, a partire dal 2019 con l'impiego della nave di perforazione Saipem 12000;
  • per conto Eni, un contratto per la perforazione di due pozzi nell'offshore di Cipro a partire dal quarto trimestre del 2017 con l'impiego della nave di perforazione Saipem 12000;
  • un contratto per la perforazione di un pozzo, più un altro opzionale, nel Mar Nero, con l'impiego della piattaforma semisommergibile Scarabeo 9; il progetto prevede la realizzazione di alcune modifiche all'impianto per

rendere possibile l'attraversamento dello stretto del Bosforo;

  • per conto A/S Norske Shell, un contratto per la perforazione di un pozzo, più un altro opzionale nell'offshore norvegese con l'impiego della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8;
  • per conto NDC (National Drilling Co), un contratto per le attività di perforazione nel Golfo Arabico con l'impiego del jack-up Perro Negro 8.

Gli investimenti

Gli investimenti sostenuti nel corso dell'esercizio hanno riguardato interventi di rimessa in classe e di adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Gli impianti oggetto di attività di manutenzione ciclica sono stati in particolare la piattaforma semisommergibile Scarabeo 9, il jack-up Perro Negro 4 e il tender barge Saipem TAD. La piattaforma semisommergibile Scarabeo 9, oltre al completamento dei lavori di classe, è stata sottoposta ai lavori di preparazione al passaggio dello stretto del Bosforo per la commessa nel Mar Nero menzionata nel paragrafo precedente.

Le realizzazioni

Nel corso dell'esercizio le unità drilling offshore di Saipem hanno completato 59 pozzi (di cui 35 work over), per un totale di 57.788 metri perforati.

  • La flotta è stata impegnata nel seguente modo:
  • unità ultra deep-water e deep-water: la drillship Saipem 12000 ha concluso dopo l'estate il periodo di stand-by in Namibia in seguito alla decisione dell'ottobre 2015 del precedente committente Total di interrompere i lavori fino ad allora in svolgimento in Angola; successivamente l'impianto è stato trasferito nel cantiere di Las Palmas, Isole Canarie, per i lavori di preparazione per i già menzionati contratti acquisiti durante l'esercizio per conto Eni; l'impianto ha iniziato le attività operative a Cipro in prossimità della conclusione dell'esercizio; la drillship Saipem 10000, nell'ambito di un contratto pluriennale con Eni, ha proseguito le operazioni in Egitto; il semisommergibile Scarabeo 9, terminate le operazioni di manutenzione per il rinnovo di classe nel mese di marzo a Las Palmas, Isole Canarie, ha successivamente concluso a

Costanza, Romania, la preparazione per le operazioni nel Mar Nero nell'ambito del contratto acquisito nel corso dell'esercizio; le attività operative sono poi iniziate nel mese di dicembre; il semisommergibile Scarabeo 8 ha completato nel mese di novembre le attività nel settore norvegese del Mare di Barents per conto Eni Norge; l'impianto è stato successivamente posto in stacking in vista della preparazione ai lavori che saranno svolti nel 2018 e acquisiti nel corso dell'esercizio; il semisommergibile Scarabeo 7, operativo in Indonesia nell'ambito di un contratto pluriennale con Eni Muara Bakau, è stato posto in standby remunerato in seguito alla decisione del cliente di sospendere le attività operative per via delle difficili condizioni di mercato; il semisommergibile Scarabeo 5 ha concluso nel mese di luglio le attività in Norvegia nell'ambito di un contratto con Statoil; successivamente l'impianto è stato posto in warm stacking;

  • high specifications jack-up: l'unità Perro Negro 8 ha proseguito le attività per conto National Drilling Co (NDC) negli Emirati Arabi fino a marzo; successivamente l'impianto è stato trasferito presso la base Saipem di Sharja negli Emirati Arabi in seguito alla decisione del cliente di terminare anticipatamente le attività per via delle avverse condizioni di mercato; per conto National Drilling Co e Abu Dhabi Marine Operating Co (Adma Opco) nel corso del mese di dicembre le attività dell'impianto sono state riprese nell'ambito del contratto acquisito in prossimità della fine dell'esercizio; il Perro Negro 7 ha continuato a operare per conto Saudi Aramco nell'offshore dell'Arabia Saudita;
  • standard jack-up: il Perro Negro 2 ha continuato a rimanere in lay-up nella base Saipem di Sharja, Emirati Arabi, in attesa dell'acquisizione di ulteriori lavori; il Perro Negro 5 ha proseguito le attività in Arabia Saudita per conto di Saudi Aramco; il Perro Negro 4 ha continuato a operare nel Mar Rosso per conto Petrobel e ha completato gli interventi di manutenzione periodica di classe;
  • altre attività: l'impianto tender assisted Saipem TAD ha continuato a rimanere in standby remunerato in Namibia fino al mese di agosto in seguito alla decisione, presa dal committente Eni Congo SA nell'esercizio precedente, di sospendere le attività per via delle avverse condizioni di mercato; successivamente, su decisione del cliente, l'impianto è rientrato in Congo per essere utilizzato come accomodation barge.

Utilizzo mezzi navali

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L'utilizzo dei principali mezzi navali nel corso del 2017 è stato il seguente:

31 dicembre 2017
Mezzo navale (N. giorni) venduti non operativi
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 194 171 (1) (2)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 6 - 327 (2) (4)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 7 365 -
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 324 41 (2)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 275 90 (3)
Nave di perforazione Saipem 10000 365 -
Nave di perforazione Saipem 12000 336 29 (2)
Jack-up Perro Negro 2 12 353 (2)
Jack-up Perro Negro 3 - 364 (2) (5)
Jack-up Perro Negro 4 217 148 (3)
Jack-up Perro Negro 5 365 -
Jack-up Perro Negro 7 365 -
Jack-up Perro Negro 8 109 256 (2)
Tender Assisted Drilling Barge 338 27 (3)

(1) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da interventi di manutenzione a seguito di problematiche tecniche.

(2) Giorni in cui il mezzo è stato inattivo senza contratto.

(3) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da lavori di rimessa in classe e/o approntamento.

(4) Il mezzo è stato ceduto per la rottamazione in data 24 novembre 2017.

(5) Il mezzo è stato ceduto per la rottamazione in data 30 dicembre 2017.

DRILLING ONSHORE

Quadro generale

A dicembre 2017 la flotta drilling onshore di Saipem si compone di ottantasette unità, di cui ottantaquattro di proprietà e 3 di terzi e in gestione a Saipem. Le aree di operazione sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador, Argentina, Cile e Venezuela), il Medio Oriente (Arabia Saudita e Kuwait), il Kazakhstan, l'Italia e l'Africa (Congo e Marocco).

Il contesto di mercato di riferimento

Nel corso dell'esercizio 2017 il volume complessivo di investimenti delle Oil Company nei mercati di riferimento per Saipem è risultato in recupero rispetto al 2016, anno caratterizzato da un significativo calo della spesa in esplorazione e produzione rispetto agli esercizi passati. La congiuntura positiva è stata sostenuta dal recupero delle quotazioni del petrolio. Il rinnovo dei tagli alla produzione da parte dei Paesi OPEC e non-OPEC e il rafforzarsi della domanda globale hanno contribuito al riequilibrio tra domanda e offerta di idrocarburi nel corso del 2017. Tuttavia, nonostante il recente recupero del prezzo del barile, l'inerzia del mercato non lascia prevedere un significativo miglioramento della domanda nel 2018 specialmente nel primo semestre.

Grazie a specificità tipiche della regione, il Nord America è l'area che ha registrato la quasi totalità della ripresa degli investimenti, concentrati nel segmento dello "shale"; la previsione di impiego di tali impianti è di oltre 1.000 unità per il 2017, dato comunque ancora ben lontano dalle oltre 2.000 unità attive toccato nel 2014 prima dell'inizio della crisi.

In America Latina, area che in termini di investimenti in esplorazione e produzione è caratterizzata invece da una forte sensitività al prezzo del petrolio, si è registrata una ripresa dell'attività commerciale. Anche nelle altre regioni in cui Saipem opera i livelli di spesa registrati nell'esercizio sono stati allineati all'esercizio precedente o in leggero recupero come l'Europa, guidata principalmente dalla ripresa dell'attività in Romania. In particolare il Medio Oriente ha continuato a mostrare, pur con una pressione sulle rate di noleggio, una sostanziale stabilità nel livello di attività grazie all'Arabia Saudita (che si conferma come mercato di riferimento nella regione) e ai Paesi che hanno avviato significativi programmi di crescita quali il Kuwait.

Gli investimenti

Le principali attività di investimento realizzate nell'esercizio hanno riguardato, nell'ambito di contratti pluriennali già acquisiti, l'approntamento degli impianti per le operazioni in Kuwait, Kazakhstan e Romania. Sono stati inoltre effettuati interventi di miglioramento e integrazione finalizzati al mantenimento dell'efficienza operativa della flotta e al soddisfacimento di richieste specifiche delle società committenti.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più rilevanti nel corso dell'esercizio riguardano contratti stipulati con diversi clienti in Kazakhstan, Romania, Argentina e Bolivia.

Le realizzazioni

Nel corso del 2017 sono stati completati 158 pozzi (di cui 9 work-over), per un totale di 630.972 metri perforati.

In America Latina Saipem ha operato in diversi Paesi: in Perù sono state svolte attività per conto di vari clienti (tra i quali Pluspetrol, CNPC, Frontera Energy, Sapet e GMP) e Saipem è stata presente nel Paese con quindici unità a terra (tredici di proprietà e due fornite dal committente) e quattro unità installate su piattaforme offshore; durante la prima parte dell'esercizio la flotta presente nel Paese è stata ridotta in seguito all'alienazione di un impianto per via dell'assenza di prospettive di utilizzo nel breve termine; in Bolivia sono stati impiegati complessivamente quattro mezzi per attività per conto di YPFB Andina, Pluspetrol e Repsol; è inoltre iniziata la preparazione di un ulteriore impianto in vista di attività che saranno avviate nel corso del primo trimestre del 2018 per il cliente Shell; in Cile si è proceduto con il trasferimento dell'ultimo mezzo presente nel Paese (trasferito in Perù) chiudendo le attività operative di perforazione nel Paese; in Argentina sono stati dislocati due impianti, uno di questi ha iniziato operazioni per conto di Total; in Colombia Saipem è presente con due impianti uno dei quali sta attualmente operando per conto di Parex; in Ecuador sono state dislocate quattro unità e nel Paese Saipem sta operando per conto del cliente Tecpetrol; in Venezuela i diciannove impianti presenti nel Paese hanno continuato a rimanere inattivi. In Romania sono iniziate le attività di preparazione di un impianto proveniente dal Kazakhstan e previsto iniziare le attività di perforazione con il cliente OMV-Petrom nel primo quarto del 2018. In Arabia Saudita Saipem è stata presente con ventotto impianti che hanno svolto operazioni per conto del cliente Saudi Aramco nell'ambito degli impegni contrattuali assunti. In Kuwait nel mese di gennaio e agosto sono iniziate le attività operative delle due unità che Saipem, nell'ambito di contratti già acquisiti, si è impegnata a fornire al cliente KOC. In Kazakhstan Saipem è stata presente con due impianti forniti da un partner e tre impianti di proprietà; nell'ambito di due contratti acquisiti con il cliente Zhaikmunay per due impianti, durante l'esercizio sono iniziate le attività di perforazione di un impianto ed è stata avviata la preparazione dell'altro impianto per lavori che inizieranno nella prima metà dell'esercizio del 2018. In Africa Saipem ha operato in Congo e in Marocco; nel primo caso per conto di Eni Congo SA con la gestione di un'unità di proprietà del cliente, nel secondo con un impianto di proprietà per conto di Sound Energy.

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In Italia sono proseguite le attività di preparazione di un impianto per lavori per conto di Eni; l'avvio dei lavori, inizialmente previsto per il primo semestre del 2016, è stato successivamente posticipato alla seconda metà del 2018; tale ritardo è comunque remunerato a una rata di stand-by.

Utilizzo impianti

L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 58% (64,1% nel corrispondente periodo del 2016); gli impianti di proprietà al 31 dicembre 2017 ammontano a 84, dislocati nei seguenti Paesi: 28 in Arabia Saudita, 19 in Venezuela, 17 in Perù, 4 in Bolivia, 4 in Ecuador, 3 in Kazakhstan, 2 in Kuwait, 2 in Colombia, 2 in Argentina, 1 in Italia, 1 in Marocco e 1 in Romania.

Inoltre sono stati utilizzati 2 impianti di terzi in Perù e 1 impianto di terzi in Congo.

COMMENTO AI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI

Risultati economici

I risultati economico-finanziari del Gruppo Saipem dell'esercizio 2017 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).

Gruppo Saipem - Conto economico

Esercizio Esercizio
2016
(milioni di euro)
2017
Ricavi della gestione caratteristica
9.976
8.999
Altri ricavi e proventi
9
21
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi
(7.294)
(6.540)
Lavoro e oneri relativi
(1.782)
(1.618)
Margine operativo lordo (EBITDA)
909
862
Ammortamenti e svalutazioni
(2.408)
(736)
Risultato operativo (EBIT)
(1.499)
126
Oneri finanziari netti
(154)
(223)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
18
(9)
Risultato prima delle imposte
(1.635)
(106)
Imposte sul reddito
(445)
(201)
Risultato prima degli interessi di terzi azionisti
(2.080)
(307)
Risultato di competenza di terzi azionisti
(7)
(21)
Utile (perdita) dell'esercizio
(2.087)
(328)

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 8.999 milioni di euro, in diminuzione del 9,8% rispetto al 2016, a causa della contrazione di attività nei settori E&C Offshore, Floaters e Drilling, come dettagliato in seguito nell'analisi per settore di attività.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è pari a 862 milioni di euro, in diminuzione del 5,2% rispetto ai 909 milioni di euro del 2016.

Il risultato operativo (EBIT) è pari a 126 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 1.499 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Gli oneri finanziari netti ammontano a 223 milioni di euro, in aumento di 69 milioni di euro rispetto al 2016, principalmente a causa di maggiori differenze cambio dovute in gran parte agli effetti della svalutazione del dollaro statunitense e valute correlate su esposizioni residue e in società in joint venture.

Il saldo proventi/oneri netti su partecipazioni risulta negativo per 9 milioni di euro rispetto al saldo positivo del 2016, a causa del minore contributo delle società valutate al patrimonio netto.

Il risultato prima delle imposte si attesta a una perdita di 106 milioni di euro.

Le imposte sul reddito, comprensive di 79 milioni di euro di oneri da controversie tributarie, si attestano a 201 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 2016, che comprendeva svalutazioni di attività per imposte anticipate e per imposte sul reddito per 232 milioni di euro. La perdita dell'esercizio 2017 ammonta a 328 milioni di euro, in diminuzione rispetto alla perdita di 2.087 milioni di euro del 2016.

(milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2017
Risultato operativo (EBIT) (1.499) 126
Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 2.081 314
Risultato operativo (EBIT) adjusted 582 440
(milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2017
Utile (perdita) dell'esercizio (2.087) (328)
Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 2.313 374
Utile (perdita) dell'esercizio adjusted 226 46

La perdita dell'esercizio, pari a 328 milioni di euro (2.087 milioni di euro nel 2016), sconta rispetto all'utile dell'esercizio adjusted i seguenti special items:

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  • svalutazioni di asset per 138 milioni di euro: nel Drilling Offshore, una piattaforma semisommergibile con le relative rimanenze di magazzino, è stata completamente svalutata in quanto per essa non si prevede la possibilità di utilizzo nel medio termine. Nel Drilling Onshore, alcuni impianti di perforazione, le relative attrezzature e rimanenze di magazzino, sono stati completamente svalutati, in quanto la possibilità di utilizzo nel medio termine è prevista nulla o limitata;

  • svalutazioni derivanti dal test di impairment per 114 milioni di euro, concernenti alcuni mezzi navali;

  • oneri derivanti dalla definizione di controversie tributarie per 79 milioni di euro, come da comunicato stampa del 26 maggio del 2017;
  • oneri da riorganizzazione netti per 43 milioni di euro.

Riconciliazione EBIT adjusted - EBIT 2016

(milioni di euro) E&C
Offshore
E&C
Onshore
Floaters Drilling
Offshore
Drilling
Onshore
Totale
EBIT adjusted 520 7 (143) 234 (36) 582
Impairment/svalutazioni asset 269 58 72 1.170 155 1.724
Svalutazione magazzini (1) 13 1 7 13 34 68
Svalutazione tax asset (1) 17 77 - - - 94
Svalutazione crediti (1) - - - 17 154 171
Oneri da riorganizzazione (1) 9 11 - 2 2 24
Totale svalutazioni (308) (147) (79) (1.202) (345) (2.081)
EBIT 212 (140) (222) (968) (381) (1.499)

(1) Totale 357 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 1.266 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 909 milioni di euro.

Riconciliazione EBIT adjusted - EBIT 2017

(milioni di euro) E&C
Offshore
E&C
Onshore
Floaters Drilling
Offshore
Drilling
Onshore
Totale
EBIT adjusted 359 (61) (33) 199 (24) 440
Impairment/svalutazioni asset - - 24 122 66 212
Svalutazione magazzini (1) - - - 12 28 40
Oneri da riorganizzazione (1) 25 16 12 2 7 62
Totale svalutazioni (25) (16) (36) (136) (101) (314)
EBIT 334 (77) (69) 63 (125) 126

(1) Totale 102 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 964 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 862 milioni di euro.

Gruppo Saipem - Conto economico adjusted

Esercizio Esercizio
2016
(milioni di euro)
2017
Ricavi della gestione caratteristica
9.976
8.999
Altri ricavi e proventi
9
21
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi
(6.961)
(6.500)
Lavoro e oneri relativi
(1.758)
(1.556)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted
1.266
964
Ammortamenti
(684)
(524)
Risultato operativo (EBIT) adjusted
582
440
Oneri finanziari netti
(154)
(223)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni
18
(9)
Risultato prima delle imposte adjusted
446
208
Imposte sul reddito
(213)
(141)
Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted
233
67
Risultato di competenza di terzi azionisti
(7)
(21)
Utile (perdita) dell'esercizio adjusted
226
46

Risultato operativo adjusted e costi per destinazione

(milioni di euro) Esercizio
2016
Esercizio
2017
Ricavi della gestione caratteristica 9.976 8.999
Costi della produzione (8.741) (7.989)
Costi di inattività (316) (221)
Costi commerciali (104) (130)
Costi di ricerca e sviluppo (19) (31)
Proventi (oneri) diversi operativi netti (24) (18)
Spese generali (190) (170)
Risultato operativo (EBIT) adjusted 582 440

Il Gruppo Saipem ha conseguito nel 2017 ricavi della gestione caratteristica pari a 8.999 milioni di euro, con un decremento di 977 milioni di euro rispetto al 2016, a causa della contrazione di attività nei settori Engineering & Construction Offshore, Floaters e Drilling.

I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, sono complessivamente ammontati a 7.989 milioni di euro, con un decremento, coerente con i volumi, di 752 milioni di euro rispetto al 2016.

I costi di inattività sono diminuiti di 95 milioni di euro; il decremento è imputabile a un maggiore impiego dei mezzi della divisione Engineering & Construction Offshore e alla diminuzione degli ammortamenti a seguito delle svalutazioni effettuate al 31 dicembre 2016 nel Drilling Onshore. I costi commerciali, pari a 130 milioni di euro, registrano un incremento di 26 milioni di euro.

Le spese di ricerca rilevate tra i costi di gestione, pari a 31 milioni di euro, registrano un incremento di 12 milioni di euro rispetto al 2016. Le spese generali, pari a 170 milioni di euro, registrano un decremento di 20 milioni di euro, per effetto del programma di riduzione costi. Come già evidenziato, Saipem nel corso del

2017 ha cambiato la propria struttura organizzativa, articolandosi in cinque divisioni. La linea di business Floaters, prima facente parte della divisione Engineering & Construction Offshore è ora inclusa nella divisione Engineering & Construction Onshore e i suoi risultati sono temporaneamente esposti separatamente per facilitarne la comprensione e la transizione verso il nuovo modello; i risultati economico finanziari della divisione Engineering & Construction Onshore includono temporaneamente i risultati della divisione XSIGHT ancora in fase di start-up e non significativi dal punto di vista numerico. I risultati dei periodi precedenti rappresentati nella tabella di seguito sono stati coerentemente riesposti per evidenziare gli effetti della citata riorganizzazione.

E&C Offshore
Esercizio 2016
riesposto (milioni di euro) E&C Onshore
Esercizio 2016
riesposto
5.686 4.652 Ricavi della gestione caratteristica 2.844 2.855
(5.057) (3.935) Costo del venduto (2.803) (2.812)
629 717 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 41 43
(250) (197) Ammortamenti (36) (36)
379 520 Risultato operativo (EBIT) adjusted 5 7
(387) (308) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (147) (147)
(8) 212 Risultato operativo (EBIT) (142) (140)

Le analisi per settori di attività sono esposte sulla base dei risultati adjusted dei rispettivi esercizi.

Engineering & Construction Offshore

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Esercizio 2016 Esercizio
(milioni di euro) riesposto 2017
Ricavi della gestione caratteristica 4.652 3.692
Costo del venduto (3.935) (3.137)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 717 555
Ammortamenti (197) (196)
Risultato operativo (EBIT) adjusted 520 359
Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (308) (25)
Risultato operativo (EBIT) 212 334

I ricavi 2017 ammontano a 3.692 milioni di euro, con una riduzione del 20,6% rispetto al corrispondente periodo del 2016, riconducibile principalmente ai minori volumi registrati in Kazakhstan e in America Centro Sud, in parte compensati dai maggiori volumi sviluppati in Africa del Nord.

Il costo del venduto, pari a 3.137 milioni di euro, registra un decremento di 798 milioni di euro rispetto al 2016 coerentemente con i minori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2017 ammonta a 555 milioni di euro, pari al

Engineering & Construction Onshore

15,0% dei ricavi, rispetto a 717 milioni di euro del 2016, pari al 15,4% dei ricavi. La sostanziale tenuta dei margini, nonostante l'elevata flessione dei ricavi, è dovuta a un'ottima efficienza operativa, nonché alla plusvalenza di 15 milioni di euro sulla cessione del ramo d'azienda Traveaux Maritime, ceduto a terzi.

Gli ammortamenti risultano in linea rispetto a quanto consuntivato nel 2016.

Il risultato operativo (EBIT) del 2017 ammonta a 334 milioni di euro ed è inclusivo di oneri di riorganizzazione per 25 milioni di euro.

Esercizio 2016 Esercizio
riesposto
(milioni di euro)
2017
Ricavi della gestione caratteristica
2.855
3.530
Costo del venduto
(2.812)
(3.561)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted
43
(31)
Ammortamenti
(36)
(30)
Risultato operativo (EBIT) adjusted
7
(61)
Svalutazioni e oneri di riorganizzazione
(147)
(16)
Risultato operativo (EBIT)
(140)
(77)

I ricavi ammontano a 3.530 milioni di euro, con un incremento del 23,6% rispetto al 2016, riconducibile principalmente ai maggiori volumi registrati in Medio ed Estremo Oriente e Kazakhstan, in parte compensati dai minori volumi nelle Americhe. Anche il costo del venduto, pari a 3.561 milioni di euro, aumenta rispetto al 2016 coerentemente con i maggiori volumi, al netto dell'effetto dell'arbitrato LPG in Algeria.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2017 è negativo per 31 milioni di euro, pari allo 0,9% dei ricavi, rispetto al risultato positivo di 43 milioni di euro del corrispondente periodo del 2016, pari all'1,5% dei ricavi ed è penalizzato nel quarto trimestre 2017 da effetti negativi principalmente legati alla sentenza sfavorevole del già citato arbitrato LPG in Algeria.

Gli ammortamenti risultano pari a 30 milioni di euro, in diminuzione rispetto al corrispondente periodo del 2016, per effetto delle svalutazioni effettuate al 31 dicembre 2016.

Il risultato operativo (EBIT) del 2017 è negativo per 77 milioni di euro ed è inclusivo di oneri di riorganizzazione per 16 milioni di euro.

Floaters

Esercizio 2016
riesposto
(milioni di euro)
Esercizio
2017
Ricavi della gestione caratteristica
1.023
674
Costo del venduto
(1.113)
(664)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted (90) 10
Ammortamenti (53) (43)
Risultato operativo (EBIT) adjusted (143) (33)
Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (79) (36)
Risultato operativo (EBIT) (222) (69)

I ricavi del 2017 ammontano a 674 milioni di euro, con una riduzione del 34,1% rispetto al corrispondente periodo del 2016, riconducibile principalmente ai minori volumi registrati in Africa Occidentale.

Il costo del venduto, pari a 664 milioni di euro, diminuisce rispetto al 2016 in percentuale superiore ai volumi per il recupero efficienza sui progetti in chiusura e per minori costi su un progetto in Africa Occidentale.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2017 ammonta a 10 milioni di euro, rispetto al risultato negativo per 90 milioni di euro del corrispondente periodo del 2016. Il miglioramento è dovuto principalmente a un progetto in Africa Occidentale che nel 2016 aveva registrato una previsione di incremento di costi di costruzione, derivanti principalmente da un programma di accelerazione, particolarmente significativo.

Gli ammortamenti, pari a 43 milioni di euro, sono in diminuzione rispetto al corrispondente periodo del 2016 per la fine della vita utile di una nave FPSO.

Il risultato operativo (EBIT) del 2017 registra una perdita di 69 milioni di euro, e sconta una svalutazione a seguito dell'impairment test per 24 milioni di euro di una FPSO e oneri da riorganizzazione per 12 milioni di euro.

Drilling Offshore

Esercizio
2016
(milioni di euro)
Esercizio
2017
Ricavi della gestione caratteristica
903
613
Costo del venduto
(449)
(292)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted
454
321
Ammortamenti
(220)
(122)
Risultato operativo (EBIT) adjusted
234
199
Svalutazioni e oneri di riorganizzazione
(1.202)
(136)
Risultato operativo (EBIT)
(968)
63

I ricavi del 2017 ammontano a 613 milioni di euro, con un decremento del 32,1% rispetto al corrispondente periodo del 2016, per effetto principalmente dei minori ricavi registrati dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 9, interessata da lavori di rimessa in classe nel primo trimestre, dalla piattaforma semisommergibile Scarabeo 7 a causa della temporanea applicazione della rata contrattuale di stand by, nonché dall'assenza di attività dell'intero esercizio dei mezzi di perforazione autosollevanti Perro Negro 2 e Perro Negro 3 e, limitatamente al secondo semestre, della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5.

Il costo del venduto, pari a 292 milioni di euro, registra un decremento di 157 milioni di euro, coerente con la riduzione dei volumi rispetto al 2016.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted

del 2017 ammonta a 321 milioni di euro, pari al 52,4% dei ricavi, rispetto a 454 milioni di euro dell'esercizio 2016, pari al 50,3%. La tenuta della marginalità percentuale, pur a fronte di una riduzione significativa di attività, è in buona parte attribuibile alle significative misure implementate per l'ottimizzazione dei costi.

Gli ammortamenti diminuiscono di 98 milioni di euro rispetto al 2016, per effetto delle svalutazioni effettuate al 31 dicembre 2016.

Il risultato operativo (EBIT) del 2017 ammonta a 63 milioni di euro, inclusivo della svalutazione di una piattaforma semisommergibile e del relativo magazzino per 44 milioni di euro, a causa delle mutate prospettive di utilizzo dell'impianto, della svalutazione di altri mezzi della flotta navale a seguito del test di impairment per 90 milioni di euro e di oneri da riorganizzazione per 2 milioni di euro.

Drilling Onshore

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Esercizio
2016
(milioni di euro)
Esercizio
2017
Ricavi della gestione caratteristica
543
490
Costo del venduto
(401)
(381)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted
142
109
Ammortamenti
(178)
(133)
Risultato operativo (EBIT) adjusted
(36)
(24)
Svalutazioni e oneri di riorganizzazione
(345)
(101)
Risultato operativo (EBIT)
(381)
(125)

I ricavi del 2017 ammontano a 490 milioni di euro, con un decremento del 9,8% rispetto al 2016, riconducibile principalmente all'ulteriore riduzione di attività in Sud America.

Il costo del venduto, pari a 381 milioni di euro, registra una riduzione di 20 milioni di euro rispetto al 2016.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2017 ammonta a 109 milioni di euro, pari al 22,2% dei ricavi, rispetto a 142 milioni di euro del 2016, pari al 26,2% dei ricavi, per effetto del minor contributo degli impianti in Sud America, nonché dei costi di start-up dei nuovi progetti in Kuwait e Argentina.

Gli ammortamenti, pari a 133 milioni di euro, sono in diminuzione di 45 milioni di euro rispetto al 2016, per effetto delle svalutazioni effettuate al 31 dicembre 2016.

Il risultato operativo (EBIT) del 2017 negativo per 125 milioni di euro comprende la svalutazione di impianti e dei relativi magazzini per 94 milioni di euro a causa delle mutate prospettive di utilizzo degli stessi e oneri da riorganizzazione per 7 milioni di euro.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Gruppo Saipem - Stato patrimoniale riclassificato (1)

Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Attività materiali nette 5.192 4.581
Attività immateriali nette 755 753
5.947 5.334
- Engineering & Construction Offshore 2.733 2.588
- Engineering & Construction Onshore 456 421
- Floaters 179 127
- Drilling Offshore 1.754 1.555
- Drilling Onshore 825 643
Partecipazioni 147 141
Capitale immobilizzato 6.094 5.475
Capitale di esercizio netto 447 619
Fondo per benefici ai dipendenti (206) (199)
Attività (passività) disponibili per la vendita - -
Capitale investito netto 6.335 5.895
Patrimonio netto 4.866 4.558
Capitale e riserve di terzi 19 41
Indebitamento finanziario netto 1.450 1.296
Coperture 6.335 5.895
Leverage (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) 0,30 0,28
N. azioni emesse e sottoscritte 10.109.774.396 1.010.977.439

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 71.

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).

Il capitale immobilizzato si attesta al 31 dicembre 2017 a 5.475 milioni di euro, con un decremento di 619 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016. La variazione deriva da investimenti tecnici e in partecipazioni per 287 milioni di euro, da ammortamenti e svalutazioni per 736 milioni di euro, dall'effetto negativo di disinvestimenti e rottamazioni per 14 milioni di euro, dalla variazione negativa delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 9 milioni di euro e dall'effetto netto negativo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 147 milioni di euro.

Il capitale di esercizio netto aumenta di 172 milioni di euro, passando da 447 milioni di euro al 31 dicembre 2016 a 619 milioni di euro al 31 dicembre 2017.

Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 199 milioni di euro, pressoché invariato rispetto al 31 dicembre 2016.

A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 440 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2017, a 5.895 milioni di euro, rispetto a 6.335 milioni di euro del 31 dicembre 2016

Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, ammonta al 31 dicembre 2017 a 4.599 milioni di euro, in diminuzione di 286 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016. La diminuzione è riconducibile al risultato netto negativo del periodo pari a 307 milioni di euro, all'effetto negativo derivante dall'acquisto di azioni proprie per 27 milioni di euro, all'effetto negativo derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 176 milioni di euro, parzialmente compensato dall'effetto positivo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity per 224 milioni di euro.

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 è pari a 1.296 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 1.450 milioni di euro del 31 dicembre 2016.

Composizione indebitamento finanziario netto

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Crediti verso altri finanziatori esigibili oltre l'esercizio successivo - -
Debiti verso banche esigibili oltre l'esercizio successivo 2.193 941
Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili oltre l'esercizio successivo 1.001 1.988
Indebitamento finanziario netto a medio/lungo termine 3.194 2.929
Depositi bancari, postali e presso imprese finanziarie di Gruppo (1.890) (1.749)
Titoli disponibili per la vendita (55) (69)
Denaro e valori in cassa (2) (2)
Crediti verso altri finanziatori esigibili entro l'esercizio successivo (3) (2)
Debiti verso banche esigibili entro l'esercizio successivo 179 147
Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili entro l'esercizio successivo 27 42
Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine (1.744) (1.633)
Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) 1.450 1.296

Le attività (passività) connesse al fair value dei contratti derivati sono rappresentate nella nota 29 "Strumenti finanziari derivati".

Per la suddivisione per valuta dell'indebitamento finanziario lordo di 3.118 milioni di euro si rimanda a quanto indicato nella nota 19 "Passività finanziarie a breve termine" e nella nota 24 "Passività finanziarie a lungo termine e quota a breve di passività a lungo termine".

Prospetto del conto economico complessivo

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2016
(milioni di euro)
2017
Utile (perdita) dell'esercizio
(2.080)
(307)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico:
- rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti
1
-
- quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti
(1)
-
- effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili
(1)
(1)
Componenti riclassificabili a conto economico:
- variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge
125
297
- variazione del fair value di partecipazioni immobilizzate
1
-
- variazioni del fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita
-
(1)
- differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro
(37)
(176)
- effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili
(37)
(73)
Totale altre componenti del conto economico complessivo
51
46
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio
(2.029)
(261)
Di competenza:
- Gruppo Saipem
(2.039)
(279)
- terzi azionisti
10
18

Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti

(milioni di euro)
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2016 4.885
Totale risultato complessivo dell'esercizio (307)
Dividendi distribuiti -
Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto di fair value dei piani di incentivazione (17)
Aumento di capitale al netto oneri (2)
Altre variazioni 40
Totale variazioni (286)
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2017 4.599
Di competenza:
- Gruppo Saipem 4.558
- terzi azionisti 41

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di esercizio di Saipem SpA con quelli consolidati

Patrimonio netto Utile (perdita) dell'esercizio
(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017
Come da bilancio di Saipem SpA 3.948 3.534 (808) (496)
Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi
dei risultati di esercizio, rispetto ai valori di carico
delle partecipazioni in imprese consolidate
723 589 (993) 219
Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per:
- differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente
patrimonio netto contabile
797 794 (4) (3)
- eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati (310) (282) 37 32
- altre rettifiche (273) (36) (312) (59)
Totale patrimonio netto 4.885 4.599 (2.080) (307)
Capitale e riserve di terzi (19) (41) (7) (21)
Come da bilancio consolidato 4.866 4.558 (2.087) (328)

Rendiconto finanziario riclassificato (1)

Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine esercizio dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine esercizio dello schema riclassificato. L'indicatore che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di esercizio, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di esercizio, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

(milioni di euro) 2016 2017
Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo (2.087) (328)
Risultato dell'esercizio di terzi azionisti 7 21
a rettifica:
Ammortamenti e altri componenti non monetari 2.208 784
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività 5 (2)
Dividendi, interessi e imposte 516 282
Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio 649 757
Variazione del capitale dell'esercizio relativo alla gestione 647 77
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati (318) (375)
Flusso di cassa netto da attività operativa 978 459
Investimenti tecnici (296) (262)
Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda - (25)
Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali 17 17
Altre variazioni relative all'attività di investimento (1) 1
Free cash flow 698 190
Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento 1 (13)
Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine (3.253) (207)
Cessione (acquisto) di azioni proprie (26) (27)
Flusso di cassa del capitale proprio 3.399 (2)
Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità 7 (82)
FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO 826 (141)
Free cash flow 698 190
Cessione (acquisto) di azioni proprie (26) (27)
Flusso di cassa del capitale proprio 3.399 (2)
Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni (131) (7)
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (3.940) (154)

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 71.

Il flusso di cassa netto da attività di esercizio, positivo per 459 milioni di euro, unitamente alle dismissioni e cessioni di asset non strategici pari a 17 milioni di euro, al netto del flusso negativo degli investimenti netti in attività materiali e altre variazioni relative all'attività di investimento pari a 286 milioni di euro, ha generato un free cash flow positivo per 190 milioni di euro. Il flusso di cassa del capitale proprio, negativo per 2 milioni di euro, è relativo alla capitalizzazione degli oneri. L'acquisto di azioni proprie ha generato un effetto negativo per 27 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto ha generato un effetto negativo per 7 milioni di euro.

Pertanto l'indebitamento finanziario netto ha subito un decremento di 154 milioni di euro. Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio,

  • di 757 milioni di euro, deriva:
  • dal risultato negativo dell'esercizio di 307 milioni di euro;
  • dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali e immateriali per 736 milioni di euro, dall'effetto della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto per 9 milioni di euro e da differenze cambio e altre variazioni per 39 milioni di euro;
  • dalle plusvalenze nette su cessioni di attività per 2 milioni di euro;

  • dagli oneri finanziari netti per 81 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 201 milioni di euro.

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La variazione positiva del capitale dell'esercizio relativa alla gestione di 77 milioni di euro è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.

La voce dividendi incassati, interessi e imposte sul reddito pagati nell'esercizio 2017, negativa per 375 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati.

Gli investimenti tecnici in attività materiali e im-

materiali ammontano a 262 milioni di euro. La suddivisione per area di business è: Engineering & Construction Offshore (114 milioni di euro), Drilling Offshore (78 milioni di euro), Drilling Onshore (62 milioni di euro) ed Engineering & Construction Onshore (8 milioni di euro). Ulteriori informazioni, in ordine agli investimenti effettuati nell'esercizio 2017, sono riportate nel commento all'andamento operativo.

Il flusso di cassa generato dai disinvestimenti, pari a 17 milioni di euro, si riferisce principalmente alla cessione di asset non strategici.

Principali indicatori reddituali e finanziari

Return On Average Capital Employed (ROACE)

Return On Average Capital Employed (ROACE) operative

Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) dell'esercizio, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana (27,5% nel 2016).

Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio. Nessun investimento in corso rilevante figura nei due esercizi messi a confronto.

31.12.2016 31.12.2017
Utile (perdita) dell'esercizio (milioni di euro) (2.080) (307)
Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito
(al netto dell'effetto fiscale)
(milioni di euro) 112 (169)
Utile (perdita) dell'esercizio unlevered (milioni di euro) (1.968) (138)
Capitale investito netto: (milioni di euro)
- a inizio periodo 8.909 6.335
- a fine periodo 6.335 5.895
Capitale investito netto medio (milioni di euro) 7.622 6.115
ROACE (%) (25,82) (2,26)
ROACE operative (%) (25,82) (2,26)

Indebitamento finanziario netto e leverage

Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.

31.12.2016 31.12.2017
Leverage
0,30
0,28

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Il cambiamento dello scenario globale delle fonti energetiche e gli aumentati costi per il loro sfruttamento fanno sì che l'industria Oil & Gas necessiti di innovazione per far fronte alle sfide del prossimo futuro. Il successo di molti dei progetti di Saipem è stato guidato dallo sviluppo tecnologico; per far fronte all'attuale scenario di mercato sono necessari un cambio nella propensione al cambiamento e una nuova strategia di innovazione, sia in termini di portata che di intensità.

La nuova strategia di innovazione di Saipem è strutturata secondo due modalità:

  • per gli obiettivi di breve termine, guidati dai progetti operativi di Saipem, i driver principali sono l'ottimizzazione dei costi e l'efficienza dei processi, l'eccellenza operativa per migliorare la qualità e la value proposition dei servizi offerti alla clientela, la competitività degli asset proprietari e la salvaguardia dell'ambiente;
  • gli obiettivi di medio-lungo termine dell'innovazione riflettono invece le sfide che derivano dall'evoluzione dei macro-scenari, principalmente quello energetico. Inoltre, poiché le tecnologie digitali sono attese giocare un ruolo dirompente nel business Oil & Gas, l'opzione "digitale" è estesamente perseguita sia nel breve che nel lungo termine.

In tale contesto, Saipem ha strutturato le proprie attività di innovazione tecnologica secondo tre linee principali:

  • sviluppo tecnologico applicato a strumenti e tecnologie per l'esecuzione dei progetti commerciali, o di sistemi integrati ad alto contenuto tecnologico;
  • innovazione trasformativa per cambiare i processi e come Saipem opera, con una maggiore apertura verso l'"eco-sistema" anche per trarre vantaggio dalle tecnologie di digitalizzazione;
  • technology intelligence per investigare nuove tecnologie all'interno e all'esterno dell'industria Oil & Gas con lo scopo di identificare dirompenti tecnologie emergenti come opportunità di grande impatto sul nostro business.

Per quanto riguarda quest'ultima direttrice, nel corso dell'esercizio è stata perseguita un'estensiva azione di ricerca tecnologica nei campi di interesse e sono già state identificate alcune tecnologie innovative, sia per le attività a mare che a terra, e sono stati definiti, o sono in fase di definizione, i relativi accordi con i proprietari di tecnologia.

L'approccio di Saipem alla tecnologia è fortemente orientato all'esecuzione di progetti/servizi e due principali tipologie di sviluppo sono in atto:

  • ricerca e sviluppo: attività di più alto contenuto innovativo e con un target di medio periodo;
  • applicazioni tecnologiche: attività di sviluppo interno prossime alla loro applicazione finale e tecnologicamente più mature, sviluppate direttamente nei progetti e/o per i mezzi di proprietà e anche con il coinvolgimento dei clienti.

Al fine di descrivere compiutamente lo sforzo innovativo di Saipem è quindi essenziale considerare entrambe le tipologie. In relazione alla nuova strategia di innovazione, nel 2017 gli investimenti complessivi nell'area sono considerevolmente aumentati rispetto alla media degli ultimi anni.

Per la Divisione Engineering & Construction Offshore l'attenzione si è focalizzata sullo sviluppo dei campi sottomarini che stanno diventando sempre più complessi e costosi.

Al fine di rendere economicamente conveniente lo sviluppo di tali campi ai propri clienti, Saipem sta lavorando su diverse soluzioni innovative in grado di cambiare la modalità con cui saranno sviluppati i campi esistenti o le nuove infrastrutture sottomarine, riducendone il costo totale. Questo è reso possibile dalla combinazione di diverse nuove tecnologie in fase di sviluppo che rendano tecnicamente ed economicamente sostenibile, anche nelle acque più profonde, lo sbottigliamento di cambi già in produzione, lo sfruttamento di campi marginali e lo sviluppo di nuovi campi.

Le nuove tecnologie permettono di spostare sul fondo sottomarino le operazioni condotte in superficie e consentono l'aumento della distanza dei pozzi produttivi sottomarini dalle principali infrastrutture, traguardando la cosiddetta "Subsea Factory", soluzioni di "Long Tie-Back" e di campi "All Electric", ottenendo contestualmente la riduzione delle tubazioni ed equipaggiamenti sottomarini installati di collegamento con la superficie.

In questo ambito Saipem ha siglato l'accordo di sviluppo con Siemens, avente l'obiettivo di qualificare e promuovere un open standard per i sistemi di controllo sottomarino per il Subsea Bus architecture di Saipem basato su tecnologia Subsea DigiGrid di Siemens. In particolare, Siemens supporterà Saipem nella realizzazione dell'architettura Subsea Bus contestualmente allo sviluppo del suo Subsea DigiGrid per il sistema di controllo sottomarino. Riguardo l'accordo siglato nel 2016 con Total e Veolia di comproprietà e commercializzazione esclusiva della tecnologia SPRINGSTM (Subsea PRocess and INjection Gear for Seawater), ora Saipem sta conducendo le attività per l'industrializzazione della tecnologia.

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Il completamento del progetto di sviluppo congiunto, con alcune delle principali compagnie Oil & Gas, della tecnologia proprietaria "Spoolsep", per la separazione gravimetrica dell'acqua prodotta dal petrolio, ancora in fase di sviluppo in un centro di prova in Francia.

L'acquisizione di uno studio attualmente in corso con Petrobras sulla separazione di Dense Phase CO2 con tecnologia proprietaria Hi-SepTM.

Nell'area strategica del SURF, Saipem ha completato il programma di sviluppo della tecnologia "Heat Traced Pipe-in-Pipe", adatta alla posa a "J" di condotte rigide, che estende l'applicazione del sistema di riscaldamento attivo più efficiente a riser e flowline di diametro maggiore per linee di tie-back ancora più lunghe. Inoltre, Saipem sta sviluppando una nuova soluzione innovativa di basso costo che consiste in una stazione sottomarina capace di riscaldare localmente il fluido circolante nelle tubazioni, risolvendo i problemi di flow assurance durante la produzione. I primi test di un prototipo sono in fase di completamento.

Le competenze di prim'ordine di Saipem nel campo dei materiali sono state ulteriormente sfruttate per incrementare la produttività e ridurre i costi associati alla qualità; la tecnologia "Internal Plasma Welding", per la saldatura di tubazioni in acciaio al carbonio o rivestite con materiali anticorrosione, e utilizzata con successo nel progetto Kashagan Pipeline Replacement nel Caspio, ha definitivamente dimostrato come questo sia possibile e assai vantaggioso. Per affrontare i fenomeni di corrosione, di fatica e di esposizione dei materiali alle alte pressioni e temperature sono in sviluppo nuove tecniche di saldatura e di "Field Joint Coating" ancora più veloci, insieme a materiali "esotici" e materiali compositi, per tubazioni, valvole, raccordi e componenti ausiliari.

Un ulteriore passo in avanti si ottiene con l'uso di tubazioni rivestite internamente con materiale plastico, in alternativa alle più costose tubazioni rivestite con materiali anticorrosione; la nuova tecnica "Fusion Bonded Joint" consente di ripristinare la continuità del rivestimento protettivo interno plastico nelle fasi di costruzione e posa di linee di water injection. Questa tecnologia, proposta commercialmente sul mercato, è ora oggetto di ulteriori affinamenti per renderla idonea al servizio sulle linee di produzione di idrocarburi.

Saipem è anche attiva nello sviluppo di soluzioni che integrano i nuovi e dirompenti prodotti compositi termoplastici per tubazioni in grado di soddisfare le combinazioni degli stringenti requisiti di cui sopra e di ridurre il costo totale delle attrezzature tubolari sottomarine.

L'eccellenza tecnologica sui materiali è la chiave del forte posizionamento di Saipem anche nel business dell'installazione delle lunghe condotte sottomarine: di recente sono state approntate soluzioni innovative per ottimizzare ulteriormente le tecniche di installazione e per ridurre i costi.

Le operazioni sottomarine da remoto e le tecnologie di intervento sono gli elementi chiave per il successo dei servizi di installazione e di "life of field". Tutte le tecnologie di intervento sottomarino sviluppate da Saipem, come il l'innovator ROV, il sistema di riparazione condotte sottomarine SiRCoS, i sistemi di scavo in acque ultra-profonde e ultra-basse e gli altri sistemi sottomarini ingegnerizzati, hanno beneficiato dell'esperienza acquisita nell'esecuzione dei lavori di intervento sottomarino più sfidanti. Due Heavy Work Class ROV Innovator 2.0TM sono attualmente operativi a bordo del nuovo mezzo navale "Normand Maximus", che è in grado di utilizzarli in condizioni di mare molto severe.

Saipem si proietta nel futuro della robotica sottomarina con "Hydrone": una piattaforma sottomarina costituita dall'Hydrone-S, un avanzato AUV (Autonomous Underwater Vehicle), da un veicolo ibrido (ROV/AUV) residente sul fondo (Hydrone-R) e da un sistema ROV residente ricollocabile (Hydrone-W). Il programma di sviluppo e di industrializzazione prosegue con la verifica e il test delle tecnologie più avanzate di comunicazione sottomarina, di controllo automatico, di gestione della potenza, di manipolazione remota.

La Divisione Drilling Offshore si è principalmente concentrata sull'adozione di nuove tecniche di perforazione e, nell'ambito della digitalizzazione delle attività di perforazione, è in corso lo sviluppo, per conto di un primario operatore del settore, di un innovativo applicativo per l'addestramento dei drilling supervisor basato sull'utilizzo della virtual reality.

La Divisione Engineering & Construction Onshore si è principalmente focalizzata sul miglioramento complessivo della value proposition verso i clienti attraverso la progettazione di impianti con prestazioni e disponibilità operative superiori, integrandole al contempo con l'ambiente circostante. Questo si riflette

particolarmente negli sforzi innovativi di Saipem nella monetizzazione del gas naturale, sfruttando le solide competenze in materia per massimizzare l'efficienza dell'intera catena del valore. Più specificatamente è in corso un piano di sviluppo pluriennale per mantenere ai massimi vertici di competitività la tecnologia fertilizzanti proprietaria "SnamprogettiTM Urea".

Sono in corso le attività per la definizione di un pacchetto di processo per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala.

Il Gas Naturale Liquefatto (LNG) su piccola scala può diventare uno strumento flessibile per supportare la mobilità sostenibile nel prossimo futuro.

Per quanto riguarda il Floating LNG, si è conclusa la qualifica del sistema criogenico di trasbordo di LNG in "tandem" attraverso l'uso di tubi flessibili galleggianti, insieme a Trelleborg, mentre la consociata Moss Maritime ha recentemente conseguito esperienze pionieristiche nel mercato della conversione delle navi per il trasporto di LNG a mezzi di liquefazione galleggiante (FLNG) e per la rigassificazione e stoccaggio di LNG (FSRU).

È in corso un esteso programma per il miglioramento e ottimizzazione di diversi aspetti delle modalità di ingegnerizzazione e costruzione delle condotte a terra. Nuove soluzioni sono in via di sviluppo, ad esempio quelle baste sull'impiego di geo-griglie.

Nel medio-lungo termine, e nell'ottica di una progressiva decarbonizzazione dell'energia, Saipem sta perseguendo diverse azioni investendo anche su nuovi approcci ibridi basati sulle tecnologie verdi in associazione allo sviluppo di operazioni Oil & Gas.

Saipem sta creando un portafoglio di tecnologie sia per la purificazione del gas naturale in giacimenti a elevato tenore di CO2, sia per la cattura di CO2 dai fumi di combustione per la generazione elettrica e dei processi industriali. Inoltre sono oggetto di corrente indagine tutte le opzioni di riutilizzazione della CO2 come primo passo per un pieno sfruttamento industriale di queste tecnologie.

Nel settore delle energie rinnovabili a terra, gli sforzi tecnologici sono indirizzati prevalentemente sul solare concentrato, le bio-raffinerie e il geo-termico, i campi più sinergici con le attività core di Saipem: a questo riguardo sono in via di sviluppo diverse nuove soluzioni, anche in sinergia con nuove iniziative commerciali.

Nel settore delle energie rinnovabili a mare, Saipem ha installato con successo il primo parco eolico galleggiante nel mondo, il progetto Hywind Scotland per Statoil, che ha richiesto soluzioni innovative per il sollevamento e installazione su una struttura galleggiante ancorata al fondo marino di un imponente turbo-generatore eolico, completamente assemblato, da 6 MW.

Diverse nuove soluzioni nel segmento dell'eolico galleggiante sono attualmente in fase di sviluppo, insieme a un concetto sviluppato da Moss Maritime per un parco solare offshore galleggiante su cui è stata depositata una domanda di brevetto.

Per quanto riguarda il tema dell'efficienza energetica, è disponibile un pacchetto di nuove tecnologie basate su un approccio progettuale "green", che offre soluzioni a basso impatto ambientale e alto risparmio energetico da applicare a navi e piattaforme semisommergibili di perforazione.

Infine, nel campo della protezione dell'ambiente, e in particolare dell'"Oil Spill Response", Saipem ha realizzato a Trieste la struttura tecnologicamente più avanzata per sigillare un pozzo sottomarino. Il sistema Offset Installation Equipment consente di porre rimedio in tempi rapidi a disastri ambientali come quelli della piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico nel 2010.

Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico, Saipem ha depositato 30 nuove domande di brevetto nel 2017, maturando un portafoglio brevettuale che include circa 2.350 titoli brevettuali.

Nel campo dell'Innovazione Trasformativa, Saipem ha consolidato l'iniziativa riguardante il suo nuovo incubatore di idee e laboratorio di prototipazione, "La Fabbrica dell'Innovazione", mirato a sperimentare soluzioni che rispondano alle sfide del settore in cui Saipem opera attraverso nuove tecnologie (il digitale in primis) e nuove modalità, non solo per aumentarne l'efficienza e la produttività, ma anche per la scoperta e perseguimento di nuove value proposition.

In collaborazione con un primario operatore Oil & Gas, sono stati lanciati nuovi approcci basati sulla realtà virtuale e aumentata per la manutenzione e la gestione dei mezzi di proprietà (a questo proposito è stato sviluppato un gemello digitale di un mezzo navale di perforazione), per lo sviluppo di una piattaforma di smart wearable device al fine di migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori a bordo degli impianti mare.

È stata inoltre concepita una nuova metodologia collaborativa digitale e data-centrica per la gestione dell'intero ciclo del progetto ("xDIMTM"). Inoltre, Saipem e NTT DATA hanno firmato un accordo di collaborazione per la prototipazione e implementazione di nuove soluzioni per i cantieri e mezzi navali di Saipem. Saipem e NTT DATA collaborano nell'applicazione di tecnologie quali dispositivi indossabili intelligenti, Internet of Things, sicurezza informatica e realtà virtuale e aumentata, con il fine comune di migliorare l'efficienza e sviluppare nuove opportunità di business.

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Da ultimo, merita di essere segnalato l'evento di successo relativo all'Innovation and Technology Day dove la società ha aperto le porte di uno dei suoi hub tecnologici a Marghera (Venezia) ai rappresentanti dei media e della comunità finanziaria per presentare i suoi progetti più avanzati e le tecnologie per il settore dei servizi Oil & Gas, e per mettere ulteriormente in evidenza la creazione di valore aziendale attraverso l'innovazione.

salute, SICUREZZA E AMBIENTE

Sistema di Gestione HSE

Nel corso dell'anno sono stati continui e numerosi gli sforzi volti alla diffusione dei vari software sviluppati in ambito HSE e in particolare di un software per la gestione degli audit, che ad oggi è stato adottato da circa il 50% delle società del Gruppo. L'estensione alla quota rimanente continuerà anche nel corso del 2018, con l'obiettivo di avere un unico strumento di gestione e controllo del processo nell'ottica dell'ottimizzazione dei tempi e risorse sia in fase di effettuazione degli audit che nella gestione dei rilievi riscontrati. Proseguono le attività programmate per l'ottimizzazione e l'integrazione dei vari strumenti/software in area HSE, la cui conclusione è prevista per la fine del primo semestre del 2018.

Formazione Ambientale

Nell'ultima parte del 2017 sono stati organizzati corsi di formazione ambientale di aggiornamento sulla legislazione italiana rivolti al personale HSE, Polo Servizi e ai soggetti ai quali, nell'ambito dell'organizzazione aziendale, sono stati delegati i compiti e le responsabilità relative alla gestione dei rifiuti per ciascuna unità locale (Delegati SISTRI). I temi trattati sono relativi ai recenti sviluppi normativi sulla gestione delle terre e rocce da scavo e sulla gestione dei rifiuti.

La descrizione delle politiche, dell'approccio e delle performance dell'anno su tematiche di Salute, Sicurezza e Ambiente sono contenute nella "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario". Tale documento contiene informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.

RISORSE UMANE

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Qualità

Nell'ottica del continuo miglioramento dei processi, sono state sviluppate le seguenti attività principali:

  • adeguamento del Sistema Qualità di Saipem SpA alla nuova norma ISO 9001 edizione 2015 e definizione di un nuovo schema di certificazione multisito;
  • riorganizzazione complessiva delle attività di assicurazione e controllo qualità nei progetti eseguite in fase di Costruzione, Fabbricazione e Installazione;
  • confermata la certificazione ISO 3834 relativa al processo di fabbricazione mediante saldatura per le pipeline onshore e ottenuta la certificazione per la fabrication yard di Arbatax;
  • miglioramento dei processi di "Lessons Learned", "Customer Satisfaction" e loro implementazione su tutti i progetti;
  • misurazione dei "Key Process Indicators" in accordo a quanto definito dai "Process Owners" e, più in generale, implementazione di sistemi di monitoraggio e reporting delle attività di qualità di branche/subsidiary (a livello di società e di progetto);
  • aggiornamento della pianificazione e attuazione, sia a livello Corporate che di progetto, dei "Quality System Internal Audit";
  • rilevazione del "Costo della non Qualità" su progetti esecutivi selezionati.

Andamento occupazionale

La diminuzione delle risorse nel corso del 2017, passata da 36.869 (di cui 14.161 professionalità critiche) nel 2016 a 32.058 (di cui 13.154 critiche) a fine 2017, riflette ancora gli effetti connessi alla congiuntura del mercato e alla prosecuzione delle misure strutturali poste in essere nell'ambito del programma "Fit For the Future".

I Paesi maggiormente interessati dalla riduzione delle risorse risultano essere Indonesia, Nigeria, Azerbaijan, Messico e Brasile.

All'interno di questo scenario particolare attenzione è stata posta nel minimizzare azioni di ottimizzazione sui ruoli key con conseguente miglioramento del mix qualitativo tra ruoli key e non key. Tali interventi hanno portato, infatti, a un miglioramento del mix passando dal 38,4% di ruoli key nel 2016 al 41,0% nel 2017.

Con riferimento alla distribuzione anagrafica delle risorse, le azioni di ottimizzazione sono state maggiormente rivolte verso fasce di età senior al fine di garantire maggiori opportunità di crescita e sviluppo delle risorse junior.

Nell'ambito delle azioni di ottimizzazione delle risorse è stato salvaguardato il presidio delle competenze professionali attraverso un processo di monitoraggio e controllo rivolto in particolare a misurare nei confronti delle risorse il livello di possesso delle competenze maggiormente critiche e distintive per il business e le performance espresse. Rispetto a tali driver sono stati quindi definiti piani di intervento gestionale volti ad assicurare una più efficace retention delle risorse ritenute d'interesse e assicurare al tempo stesso programmi di crescita e sviluppo professionale maggiormente strutturati.

Con particolare riferimento al monitoraggio delle competenze professionali, si evidenzia come, nell'ambito delle azioni di ottimizzazione delle risorse, il livello di copertura dei ruoli professionali e il relativo patrimonio di competenze, espresso anche a livello aggregato per macro aree, siano stati pienamente salvaguardati. Con maggior riferimento, inoltre, ai principali ruoli con competenze tecniche e di progetto ritenute critiche e distintive nell'ambito dell'Oil & Gas, risulta per tutte le seniority una copertura del ruolo atteso pienamente soddisfacente. Il trend della forza manageriale di sesso femminile è in crescita, registrando un aumento nel 2017 dello 0,5%, mentre la forza manageriale locale è in lieve calo (diminuita nel 2017 dello 0,3%).

Costo lavoro

In linea con l'andamento occupazionale, nel 2017 si assiste a una riduzione anche del valore del costo lavoro rispetto al consuntivo 2016 (1.618 milioni di euro a consuntivo nell'attuale esercizio contro i 1.782 milioni di euro del precedente). In contemporanea si assiste a un aumento del dato pro-capite da 45,2 migliaia di euro nel 2016 a 47,6 migliaia di euro nel 2017 causato dal mutamento del mix delle risorse. Tale mutamento è stato influenzato sia dal rilascio di personale impiegato su progetti in aree caratterizzate da un minor costo come Indonesia, Messico e Azerbaijan, sia dall'introduzione in alcuni casi di strumenti di retention sulle risorse critiche.

Gestione Risorse Umane

Anche nel corso del corrente anno, e in virtù del protrarsi del difficile scenario di mercato, sono proseguite le azioni di monitoraggio e controllo, utili all'ottenimento di risparmi su indicatori HR quali ferie, riposi, straordinari, trasferte, ecc. Tali

attività, a seguito della riorganizzazione divisionale di Saipem, si sono realizzate anche attraverso specifiche azioni mirate a singoli settori di business, con l'obiettivo di renderle maggiormente efficaci in virtù delle diverse specificità e dell'andamento dei diversi contesti.

Come di consuetudine, le azioni sono state implementate attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, condividendo quale obiettivo comune la necessità di rendere maggiormente competitiva l'azienda, anche attraverso la maggior attenzione a processi aziendali particolarmente critici, che possano consentire un'ottimizzazione della struttura dei costi del personale.

Nell'ottica di una crescente attenzione ai temi del work-life balance si sono avuti positivi riscontri a fronte di alcune importanti iniziative, tra cui l'applicazione del nuovo orario di lavoro su tutte le realtà italiane di Saipem SpA, caratterizzato dall'introduzione del cosiddetto "periodo estivo", con la possibilità di uscita anticipata nella giornata del venerdì.

La nuova formulazione dell'orario di lavoro, raggiunta attraverso un accordo sindacale, ha consentito un miglior bilanciamento dei tempi vita-lavoro delle persone, introducendo un differente approccio culturale nella gestione dei tempi di lavoro, e consentendo altresì un'ottimizzazione dei costi aziendali.

Il 2017 consente di fare una valutazione positiva anche sull'avvio del sistema di Welfare Aziendale denominato Welfy, sistema realizzato con l'obiettivo di avvicinare sempre di più l'azienda alle reali esigenze delle sue persone rafforzandone di conseguenza il senso di appartenenza e di fidelizzazione; oltre il 30% dei dipendenti italiani hanno destinato una quota del Premio di Partecipazione al Welfare aziendale ed è cresciuto esponenzialmente il numero di iscritti al portale dedicato.

Le azioni di ottimizzazione dell'organico e di ricambio del mix quali-quantitativo delle risorse sono proseguite anche attraverso un ulteriore accordo sindacale inerente la procedura di prepensionamento ex art. 4 Legge Fornero, che ha incrementato il numero delle uscite previste e ne ha prorogato la validità sino al 31 dicembre 2019. Attraverso appositi accordi sindacali è stato coinvolto dall'ampliamento del piano anche il personale del settore metalmeccanico della yard di Arbatax e del settore marittimo. Il piano ha rispettato in pieno le aspettative sia dell'azienda che delle organizzazioni sindacali avendo raggiunto il 100% delle possibili adesioni.

Innovazione

Per rispondere alle sfide che il nostro settore dovrà affrontare nei prossimi anni, Saipem ha ulteriormente rinnovato il proprio impegno verso le iniziative della "Fabbrica dell'Innovazione", un incubatore di idee per sviluppare risposte discontinue alle sfide del settore.

I temi oggetto di studio nel 2017 hanno riguardato applicazioni di realtà aumentata e immersiva per la manutenzione, l'integrazione delle informazioni delle fasi EPC dei progetti, la sperimentazione di tecnologie digitali e di automazione su cantieri e flotta, e l'utilizzo dei big data per la supply chain e le analisi di mercato.

In linea con questo orientamento anche la direzione HR ha ribadito la propria attenzione al tema dell'innovazione, inteso come elemento chiave e leva strategica per perseguire una maggiore efficacia ed efficienza dei propri processi e per facilitare il processo di trasformazione digitale in ambito gestione e sviluppo delle risorse umane.

Saipem ha progettato e attualmente sta diffondendo a livello globale strumenti di tipo cloud volti a supportare i processi di Talent Acquisition e Talent Management.

Attraverso un'interfaccia utente userfriendly, le nuove soluzioni coprono l'intero percorso di carriera del dipendente (selezione e inserimento, valutazione delle performance, valutazione delle skill, talent review, compensation) e permettono analisi accurate, garantendo maggiore integrazione tra i processi e tracciabilità di tutte le fasi in un unico sistema. Quest'ultimo costituisce infatti un elemento chiave nell'ottica della semplificazione e dell'accountability dei responsabili di risorse, in linea con il crescente coinvolgimento degli stessi nelle attività di gestione e sviluppo delle risorse, consentendo, al contempo, alla funzione HR una maggiore focalizzazione sulle attività a contenuto maggiormente strategico e di indirizzo dei processi.

Inoltre, grazie all'introduzione di un unico strumento a supporto del processo di talent acquisition a livello globale, sarà possibile e necessario tracciare le informazioni dei candidati e il relativo iter di selezione ottimizzando le informazioni e rendendole disponibili in maniera integrata a HR e manager di linea.

Nell'ambito della digitalizzazione dei processi e dell'innovazione ed efficientamento delle attività, la direzione HR ha colto le opportunità derivanti dal programma "Fit For the Future" e dal processo di divisionalizzazione, attraverso la creazione e il contributo del Polo Servizi, una struttura organizzativa creata in seno alla Corporate con l'obiettivo di accentrare e ottimizzare l'erogazione dei servizi trasversali.

La creazione della Shared Services Center Saipem con configurazione di prodotto/servizio è stata finalizzata a garantire un'ottimale fornitura dei servizi societari centralizzati e trasversali, con notevole vantaggio competitivo nel processo di miglioramento dei processi connessi, grazie anche alle opportunità offerte dall'utilizzo di nuovi sistemi informativi integrati.

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Nel corso del 2017 è stato attivato un team di lavoro interno che ha collaborato con l'obiettivo di definire il catalogo e le linee di servizio, implementando un modello di controllo efficace ed efficiente.

Remunerazione

Ai fini della coerenza con l'attuale piano strategico Saipem, le Linee Guida di Politica sulla remunerazione 2017 hanno previsto target di performance sfidanti che permettessero di indirizzare, monitorare e valutare le attività legate al contenimento dei costi e al monitoraggio, sviluppo e valorizzazione delle competenze critiche per il business, o determinanti per il raggiungimento degli obiettivi del piano strategico aziendale.

Sono stati definiti, per tutta la popolazione manageriale, i nuovi target per l'anno 2017, coerentemente con gli sfidanti obiettivi dichiarati al mercato in occasione della presentazione del piano strategico relativi al programma "Fit For the Future 2.0", che ha il fine di definire il nuovo modello industriale e organizzativo di Saipem in ottica di maggiore agilità organizzativa e competitività.

Tali obiettivi hanno rappresentato la priorità per il 2017 e sono stati quindi declinati secondo un processo top-down a tutti i livelli dell'organizzazione.

La Politica sulla remunerazione 2017, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Remunerazione, si conferma coerente con il modello di Governance adottato dalla Società e con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, allo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel mediolungo periodo.

La "Relazione sulla Remunerazione 2017" è stata predisposta in compliance con l'art. 123-ter del decreto legislativo n. 58/1998 e l'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 16 marzo 2017, con voto favorevole successivamente espresso dall'Assemblea degli Azionisti in data 28 aprile 2017 (per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata nel sito Saipem).

A seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni 2016 del management, sono stati erogati incentivi monetari annuali individuali a complessivamente 136 dirigenti (35% delle risorse manageriali totali) per una spesa complessiva di 4.794 mila euro.

In considerazione del contesto di forte cambiamento legato alla riorganizzazione della Società in divisioni, massima attenzione è stata posta nella definizione delle politiche retributive annuali ispirate a valorizzare selettivamente le competenze con maggiore incidenza sui risultati di business, mantenendo il forte impegno al contenimento dei costi trattenendo le competenze distintive e le professionalità con maggiore incidenza sui risultati di business, in grado di dare un contributo distintivo e determinante per il successo della strategia aziendale.

Le linee guida di politica retributiva sono state orientate in un'ottica di lungo periodo e gli incentivi variabili sono stati adottati in maniera selettiva, in favore di strumenti di incentivazione di lungo termine, confermando la struttura del pacchetto retributivo previsto nel 2016, in cui è stato introdotto il Piano di Incentivazione di Lungo Termine su base azionaria.

Nel mese di luglio Saipem ha dato attuazione alla seconda promessa di assegnazione del Piano

(unità) Forza media 2016 Forza media 2017
Engineering & Construction Offshore 19.492 14.041
Engineering & Construction Onshore 11.312 12.665
Drilling Offshore 2.011 1.661
Drilling Onshore 5.328 4.779
Funzioni di staff 1.360 790
Totale 39.503 33.936
Italiani 6.416 5.932
Altre nazionalità 33.087 28.004
Totale 39.503 33.936
Italiani a tempo indeterminato 6.038 5.693
Italiani a tempo determinato 378 239
Totale 6.416 5.932
(unità) 31.12.2016 31.12.2017
Numero di ingegneri 6.086 5.513
Numero di dipendenti 36.859 32.058

di Incentivazione di Lungo Termine a base azionaria per il triennio 2016-2018, introdotto al fine di rafforzare la partecipazione del management al rischio di impresa, di promuovere il miglioramento delle performance aziendali e di perseguire gli interessi di lungo periodo degli azionisti, e che prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem SpA a fronte del conseguimento di performance triennali misurate tramite un obiettivo di business (Posizione Finanziaria Netta) e un obiettivo collegato all'andamento del titolo Saipem rispetto ai competitor (Total Shareholders Return relativo).

A valle della riorganizzazione della Società in divisioni, è stato inoltre avviato un processo di modifica delle metriche e dei meccanismi alla base dei sistemi di incentivazione, al fine di collegare i risultati individuali a quelli della divisione di appartenenza e di incentivare maggiormente lo sforzo di tutti verso il raggiungimento dei target annuali. La revisione del sistema di incentivazione di breve termine è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione e troverà adeguato compimento con l'assegnazione degli obiettivi per l'anno 2018.

La descrizione delle politiche, dell'approccio e delle performance dell'anno su tematiche relative alla gestione delle persone è presente nella "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario". Tale documento contiene informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.

SISTEMA INFORMATIVO

Nel corso del 2017 la funzione ICT ha avviato, in sintonia con i principi guida del cambiamento organizzativo aziendale, una nuova organizzazione nella quale si sono create: una nuova direzione Corporate denominata Digital, focalizzata sulla trasformazione digitale; una funzione Corporate centralizzata di Polo Servizi, per coprire le attività esecutive ICT e infine, per ogni divisione, una nuova funzione di presidio della domanda ICT nell'ambito delle nuove strutture di business. Questo riassetto pone una nuova enfasi sulle iniziative di trasformazione digitale e offre una maggior focalizzazione sulle soluzioni di business per divisione, pur mantenendo un adeguato presidio delle attività di mantenimento ed evoluzione del sistema informativo aziendale.

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In termini strategici si conferma una volontà di perseguire obiettivi di contenimento dei costi operativi, in continuità con quanto svolto negli anni precedenti. A questo proposito è stato avviato nel 2017 un nuovo progetto di trasformazione, denominato Adaptive Sourcing, che è in corso di finalizzazione e che porta a un cambiamento profondo della struttura di sourcing ICT; Saipem ha selezionato tre partner tecnologici e di servizio con i quali ha avviato un'ampia revisione dell'approvvigionamento di servizi ICT, intendendo così abilitare il percorso di trasformazione digitale dell'azienda.

È stato inoltre confermato il sostegno alle iniziative di innovazione che l'azienda ha attivato tra 2016 e il 2017. È stata infatti delineata e pianificata una road map di trasformazione digitale che elenca le iniziative di cambiamento digitale da perseguire in vari aspetti delle attività aziendali.

Rispetto ai risultati tecnici ottenuti nel periodo, in ambito SAP R/3 sono state svolte alcune attività di roll-out a sostegno del business aziendale. È stata inoltre rafforzata la struttura delle soluzioni applicative per la Finanza Saipem, a seguito del distacco da Eni, basata principalmente sul modulo FSCM di SAP (SAP Financial Supply Chain Management) che ottimizza i flussi informativi finanziari e si interfaccia con i sistemi di esecuzione delle operazioni sui mercati dei capitali.

È quasi completato il piano complessivo di interventi impostati lo scorso anno per effettuare il pieno distacco dai sistemi informativi di Eni. Resta da completare la revisione del servizio di fonia per i mezzi navali.

In ambito Procurement l'adozione della piattaforma Cloud SAP/Ariba è giunta alla fase avanzata di diffusione. Partita a ottobre 2016, è stata completata l'attività di introduzione del Procure-to-Pay a catalogo per l'acquisto di parti di ricambio e consumabili di area business e nel 2017 il numero delle transazioni sulla piattaforma ha raggiunto livelli soddisfacenti. Sono in corso di finalizzazione le aree di gestione delle gare elettroniche per i servizi complessi.

In ambito HR è in corso il progetto di adozione della soluzione Oracle Fusion Human Capital Management (HCM) come naturale evoluzione in Cloud del sistema informativo attuale. Di tale soluzione Saipem aveva già adottato il modulo di recruitment basato su Oracle Taleo; il progetto intende ora completare la migrazione di tutte le funzionalità di Talent Management sulla nuova piattaforma Oracle, mentre le funzionalità di workforce administration restano sul precedente sistema basato su Oracle Peoplesoft; si valuterà in una successiva fase come gestire la migrazione finale sul sistema HCM di quanto rimasto su Peoplesoft. Prosegue con soddisfazione il roll-out dell'applicativo Falcon, soluzione in-house Saipem dedicata al payroll internazionale e ai processi di area HR estero, il cui presidio è localizzato presso la consociata estera Saipem India Projects Private Ltd a Chennai.

Le iniziative ICT di ambito business sono impostate facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali, in sintonia con quanto indicato dalla nuova direzione Innovazione, Sistemi e Corporate Marketing. Gli sviluppi business sono stati orientati da un lato verso l'automazione dei processi, secondo un piano di trasformazione chiamato Project Information Management, introdotto come iniziativa di miglioramento condivisa e messo a disposizione delle funzioni di Ingegneria, Project Management, Qualità e Costruzione, d'altro lato verso la valorizzazione del patrimonio di dati aziendali, adottando soluzioni innovative di ambito big data.

Sono state individuate numerose aree di intervento sia in chiave di efficienza, sia di incremento della qualità dei dati ingegneristici che Saipem deve fornire a fine progetto ai propri clienti, nella cosiddetta fase di handover dei dati e dei documenti di progetto. Sono ormai numerose le commesse nelle quali questa esperienza è stata svolta, trasformando il Saipem Digital Project Data Hub in un vantaggio competitivo.

È stata infine svolta una sperimentazione di tecnologie Big Data per la gestione di ingenti moli di dati, applicandola al supporto alla defini-

zione di eventuali azioni di claim management a progetto. Incrociando in modo innovativo informazioni provenienti dalla gestione documentale con quelle relative ai commenti espressi dai clienti su tale documentazione, sono state sostanziate nuove metodologie per individuare possibili casi di disruption causati dal cliente nel corso della revisione documentale degli elaborati ingegneristici, casi che le modalità di analisi tradizionale non avrebbero evidenziato.

In area infrastrutturale, dopo un periodo di netta limitazione degli investimenti, sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, utilizzando lo strumento tecnico Splunk per la gestione di ingenti moli di dati, con il quale sono state coperte numerose aree di analisi tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici. In collaborazione con HR è stata inoltre effettuata una profonda revisione del parco di stampanti multifunzione, assegnando ad HP il compito di ridurre drasticamente il numero di stampanti e abilitando allo stesso tempo la soluzione di stampa con badge, che ne flessibilizza l'impiego e assicura riservatezza di rilascio delle stampe.

La parte infrastrutturale IT ha anche svolto un compito rilevante nello strumentare l'ambito della "Fabbrica dell'Innovazione", l'iniziativa Saipem dedicata a favorire l'individuazione di cantieri tecnologici di cambiamento coinvolgendo una squadra cross-funzionale di giovani, selezionati dall'interno dell'organizzazione in base alla loro propensione all'innovazione e alla collaborazione. La Fabbrica è stata il terreno di coltura della sperimentazione di tecnologie IT di collaborazione, con le quali favorire la condivisione di esperienze e metodologie di smart working, quali Skype for Business e Office 365 di Microsoft.

Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario. Grazie a un uso sempre più estensivo del sistema CA RCM per il Role Compliance Management, dedicato alla standardizzazione dei profili applicativi dei principali software aziendali, sono state svolte le attività previste dalla metodologia di controllo aziendale per gli ambienti SAP e Oracle Peoplesoft HCM, nonché per i principali software applicativi, in modo da completare l'automazione del processo di associazione profilo-utente abilitando le figure dei client manager interni a svolgere il ruolo di controllo previsto dalle norme aziendali. Questo approccio si combina con un uso avanzato delle tecnologie di sicurezza informatica, e tende a mitigare l'esposizione al rischio di minacce alla sicurezza dei dati nell'ambito dei trattamenti previsti dai sistemi informativi aziendali.

GOVERNANCE

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La "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2017" (di seguito "Relazione") prevista dall'art. 123-bis del TUF è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 5 marzo 2018, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Governance".

La Relazione è stata redatta secondo i criteri contenuti nel "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari - VII Edizione (gennaio 2018)" di Borsa Italiana SpA e nel Codice di Autodisciplina.

Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione dettagliata sul funzionamento e sulla composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, anche alla luce delle politiche di diversity adottate da Saipem e alla parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate prevista dalla legge n. 120/2011, attualmente in corso di applicazione per tre mandati consecutivi. Viene altresì fornita una dettagliata descrizione dei ruoli, delle responsabilità e delle competenze loro attribuite.

Sono inoltre rappresentate le procedure adottate in relazione alle "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", il cui testo è consultabile sul sito internet della Società nella sezione "Governance", nonché la politica di comunicazione nei confronti degli investitori istituzionali e degli azionisti, il trattamento delle informazioni societarie, la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (procedura Market Abuse - Internal Dealing e Registro Insider).

I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Remunerazione 2018", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e all'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Governance" del sito internet della Società.

GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e normative aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito Saipem ha sviluppato e adottato un modello di Enterprise Risk Management che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Esso ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.

La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento 'CoSO Report' e delle best practice nazionali e internazionali.

Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem, cui si rinvia.

Il modello di Enterprise Risk Management di Saipem prevede la valutazione dei rischi su base semestrale sia per il Gruppo a livello Corporate che per le principali società controllate che vengono identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi. La valutazione dei rischi è eseguita dal management della Società attraverso numerosi meeting e workshop coordinati dalla funzione di Enterprise Risk Management. In particolare, la valutazione dei rischi viene effettuata valutando i rischi che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione il nuovo "business model" e i cambiamenti organizzativi e procedurali in azienda.

Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale tramite degli appositi indicatori di monitoraggio sull'evoluzione del rischio e sulle relative attività di mitigazione.

Nello stesso tempo, su base annuale Saipem esegue un'analisi di interrelazione tra i principali rischi del Gruppo.

Inoltre, partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità (maggiori informazioni su tale strumento sono presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario"), è stato introdotto un focus per associare i principali temi emersi quali siano, secondo i senior manager di Saipem, i più rischiosi per la Società e le relative aree potenziali di impatto. Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business del Gruppo che al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi di rischio potrebbe avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Saipem.

Tali fattori di rischio sono stati valutati dal management nell'ambito della predisposizione del bilancio, per ogni singolo rischio, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi accantonate in bilancio.

Per la descrizione dei rischi finanziari si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato - Gestione dei rischi finanziari".

Rischi relativi all'andamento del prezzo del petrolio e alla riduzione della marginalità

La Società opera nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria Oil & Gas, il cui andamento è attualmente influenzato da un livello basso del prezzo del petrolio. Il perdurare di tale situazione negli ultimi anni ha avuto effetti significativi sui programmi di investimento dei principali clienti di Saipem determinando un impatto sulla domanda di servizi offerti dalla Società e dei margini ad essi associati.

Per tale ragione, l'industria dei servizi per il settore Oil & Gas è stata caratterizzata da una crescente pressione competitiva sui prezzi per i contratti di importo fortettario detti 'chiavi in mano' su base lump-sum nei servizi di Engineering & Construction Offshore e Onshore e per le rate dei mezzi nel mercato Drilling Offshore e Onshore.

In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un accurato, articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge ogni funzione aziendale e che viene ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascuna offerta (cd. contingency). Nonostante questi tentativi, lungo la durata del contratto i costi, i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza su contratti lump-sum, potrebbero variare in modo anche significativo dagli importi stimati per svariati motivi legati ad esempio a: (i) cattiva performance/produttività di fornitori e subappaltatori; (ii) cattiva performance/produttività di nostra manodopera; (iii) modifiche dell'ambito di lavoro (cd. change order) non riconosciute dal cliente; (iv) condizioni meteorologiche peggiori di quelle previste a fronte delle statistiche disponibili; (v) aumenti del costo delle materie prime (i.e. acciaio, rame, carburanti, ecc.).

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Tutti questi fattori e altri rischi, insiti in generale nel settore in cui Saipem opera, possono comportare costi aggiuntivi, il mancato riconoscimento di ricavi e la conseguente riduzione dei margini originariamente stimati, comportando un decremento anche significativo della redditività o perdite su progetti. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbero portare a un deterioramento dei risultati economico-finanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione della Società nell'industria di riferimento.

Per allineare il proprio profilo di costo e competitivo all'attuale scenario del prezzo di petrolio e gas, la Società sta implementando un nuovo "business model" sulla base del programma "Fit For the Future 2.0" e concludendo il programma "Fit For the Future", che fra le varie iniziative prevede una razionalizzazione dei costi di struttura, delle yard di fabbricazione e dei mezzi navali.

In aggiunta, nell'attuale scenario di mercato "lower for longer" la Società è impegnata nell'identificazione e nell'implementazione di varie nuove iniziative e soluzioni per ridurre i propri costi attraverso processi e tecnologie più efficienti.

Rischi connessi al deterioramento della domanda e delle relazioni con i clienti

Il contesto di mercato è caratterizzato dal perdurare di un andamento ribassista del prezzo del petrolio, che, a partire da luglio 2014, si è sommato a una situazione di crescita economica mondiale inferiore alle attese, con un impatto negativo sulla domanda mondiale di petrolio e gas.

Tale condizione influisce sulle politiche di investimento dei principali clienti esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale cancellazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI lump-sum o contratti di servizi Drilling); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (v) ritardi e difficoltà nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti di noleggio relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere; (vi) arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi.

In aggiunta, tale contesto può condurre al rischio di concentrazione dei clienti e di progetti in alcune aree geografiche nonostante Saipem persegua opportunità commerciali con un ampio focus sui vari clienti del settore energetico (International Oil Company, National Oil Company) e con una prospettiva globale sui mercati di riferimento.

Per mitigare la riduzione degli investimenti in CAPEX nel settore Oil & Gas da parte dei propri committenti, Saipem ha intrapreso iniziative per allargare il portafoglio sia a livello di clienti che di mercati geografici e cercando mercati alternativi come ad esempio: (i) attività di manutenzione e ottimizzazione di impianti già esistenti (MMO) legato a investimenti in OPEX nel settore Oil & Gas; (ii) impiantistica per fonti rinnovabili (eolico); (iii) realizzazione di condotte e reti idriche a uso civile e altre industrie (Mining); (iv) lo smantellamento delle piattaforme petrolifere; (v) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità.

Rischi connessi alla fluttuazione del capitale circolante

Il deterioramento delle condizioni di mercato e della posizione finanziaria dei clienti può causare ritardi sia dei pagamenti da parte degli stessi clienti per servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali, sia del riconoscimento e conseguente pagamento di variation order e claim relativi ai contratti in fase di esecuzione. Tali fluttuazioni dei flussi di cassa si possono verificare nonostante nella prassi contractor e cliente cooperino nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. In particolare, con riferimento al mercato dei progetti EPCI, i flussi di cassa del Gruppo sono fortemente condizionati dalla struttura contrattuale negoziata con il cliente, che può richiedere un significativo impegno di risorse finanziarie sia nelle fasi iniziali della commessa (ad esempio, per l'emissione di ordini d'acquisto a fornitori, per la mobilitazione del personale, nonché per la mobilitazione o l'approntamento tecnico dei mezzi navali coinvolti), che nelle fa-

si successive per il raggiungimento delle milestone previste contrattualmente. Inoltre, nella fase esecutiva dei progetti il contrattista è esposto alla negoziazione di corrispettivi relativi a variazioni di scopo del lavoro richieste dal cliente (variation order) o necessarie per la corretta realizzazione dell'opera, ma non richieste esplicitamente dal cliente (claim).

Il mercato drilling offshore e onshore è, invece, caratterizzato da tariffe di vendita dei relativi servizi che includono la remunerazione dell'impianto impiegato (di proprietà del contractor), del personale e dei costi accessori (ad esempio, subcontrattisti per servizi ancillari). Pertanto, i relativi flussi di cassa si potrebbero deteriorare in caso di disallineamento tra il pagamento delle tariffe di vendita da parte dei clienti e il pagamento a terze parti dei costi relativi alle attività operative.

La Società si è dotata di varie tecniche implementate sin dalla fase negoziale al fine di ottenere condizioni più favorevoli per negoziare (ad esempio, anticipi contrattuali) e monitorare i propri contratti (ad esempio, attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere alla fatturazione, ovvero attraverso un costante monitoraggio e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) con la finalità di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione del progetto. Nonostante le attività poste in essere, i progetti EPCI e Drilling possono subire un deterioramento del capitale circolante esponendo il Gruppo a impatti economico-finanziari, nonché a un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento.

Rischi connessi ai rapporti con i partner strategici

Saipem svolge parte delle sue attività di business in partnership sulla base di contratti che prevedono la responsabilità solidale della Società in caso di inadempienza dei partner o attraverso la costituzione di società miste con dei partner; inoltre, in alcuni dei Paesi nei quali opera, il Gruppo persegue i propri programmi di sviluppo mediante accordi di joint venture con operatori locali o internazionali.

Nonostante le misure attuate da Saipem (ad esempio, due diligence) volte a identificare partner adeguati e gestire le attività di impresa eseguite in partnership nel rispetto di quanto previsto dai contratti, qualora il committente dovesse subire un danno a causa dell'inadempimento da parte di un partner, Saipem potrebbe essere chiamata ad adempiere alle attività originariamente assegnate a partner inadempienti, ovvero a risarcire il danno arrecato dai propri partner, ferma restando la possibilità di esercitare il diritto di regresso nei confronti dell'impresa associata inadempiente. Inoltre, le relazioni con tali partner potrebbero essere condizionate da eventuali mutamenti al contesto politico, economico e sociale dei Paesi in cui Saipem opera.

In talune circostanze il Gruppo potrebbe non essere in grado di massimizzare la profittabilità dei contratti eseguiti in partnership in ragione del minore controllo esercitato sulle varie fasi del progetto svolte dal partner. In aggiunta a quanto precede, l'eventuale mancato accordo con i partner internazionali o locali sulle modalità di gestione di un progetto in fase esecutiva, potrebbe incidere negativamente sulle capacità di sviluppo di determinati progetti da parte del Gruppo Saipem.

Inoltre, l'eventuale deterioramento delle relazioni con tali partner strategici potrebbe influenzare la gestione di offerte commerciali, incidendo in modo potenzialmente negativo sulle possibilità di acquisire nuove commesse nel corso del tempo. L'eventuale interruzione di tali accordi di joint venture o cessione di quote in società miste potrebbero determinare la rinegoziazione degli eventuali contratti stipulati in precedenza ed eventualmente causare dispute commerciali e legali con i relativi partner.

Al fine di mitigare tali rischi, Saipem è impegnata nel mantenere relazioni positive di lungo periodo e risolvere eventuali emergenti dispute con i propri partner strategici per le attività di business nei Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare.

Rischi connessi alla supply chain

Nella realizzazione dei progetti e nel normale corso della propria attività, il Gruppo si affida a numerosi fornitori di beni e servizi e subcontrattisti e in alcuni casi coinvolge dei partner. Eventuali performance insufficienti da parte di tali fornitori, subcontrattisti e partner potrebbero generare inefficienze nella supply chain e determinare, conseguentemente, costi addizionali legati alla difficoltà di sostituire i fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner individuati per lo svolgimento delle attività, ovvero per l'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati, nonché ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti.

Il deterioramento delle relazioni con fornitori, subcontrattisti e partner potrebbe tradursi in uno svantaggio competitivo legato alla riduzione del potere contrattuale di Saipem, con conseguenti incrementi di tempi e di costi, peggioramento delle condizioni contrattuali e deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e dei risultati economici del Gruppo.

Con l'obiettivo di prevenire e mitigare tali rischi la Società si è dotata di uno strutturato sistema di qualifica e selezione al fine di collaborare con fornitori e subcontrattisti affidabili e con una reputazione consolidata. Inoltre, Saipem ha intrapreso numerose iniziative operative e organizzative che sono incluse nei programmi "Fit For the Future" e "Fit For the Future 2.0".

In aggiunta, Saipem è esposta a rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti. Saipem mitiga e previene tali rischi con vari strumenti, verifiche e programmi di formazione. Ai fornitori Saipem richiede di prendere visione e accettare nella totalità il Modello 231, comprendente il Codice Etico di Saipem, che si ispira nei suoi principi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization) e alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario").

Rischi connessi all'evoluzione tecnologica

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I settori Engineering & Construction e Drilling sono caratterizzati dalla continua evoluzione delle tecnologie, asset, brevetti e licenze utilizzate. Al fine di mantenere la propria posizione competitiva occorre che Saipem aggiorni in maniera adeguata le tecnologie, gli asset e le licenze di cui dispone con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze del mercato per lo svolgimento della propria attività.

Qualora la Società non fosse in grado di aggiornare, acquisire o sviluppare le tecnologie, gli asset, i brevetti e le licenze necessarie a migliorare le proprie prestazioni operative, il Gruppo potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi.

Pertanto, oltre all'esperienza estremamente importante di ricerca e sviluppo incrementale, che continua a essere un punto chiave della strategia, Saipem ha intrapreso l'iniziativa denominata "Fabbrica dell'Innovazione", che consiste in un incubatore di idee per sviluppare metodologie e tecnologie "disruptive" alle sfide del settore. Un'area emergente di interesse per la "Fabbrica dell'Innovazione" è quella legata alle tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Attività di ricerca e sviluppo").

Rischi connessi ai procedimenti legali in essere della Società

Il Gruppo è attualmente parte in causa in procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Per una sintesi dei procedimenti più significativi si rinvia alla nota "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato".

Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale, ovvero coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi alla lunghezza dei tempi processuali.

Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi Saipem si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa.

Rischi connessi al posizionamento strategico del Gruppo

La definizione delle strategie implementate da Saipem si basa sull'analisi degli scenari macroeconomici e geopolitici dei mercati di riferimento e degli sviluppi tecnologici ad essi applicati. Saipem inoltre opera in un settore fortemente caratterizzato da mutamenti strategici, in ragione anche della sempre maggiore concentrazione dei concorrenti attraverso operazioni di fusioni e acquisizioni, creazione di joint venture e alleanze.

Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di adeguare il portafoglio di attività ai mutamenti degli scenari validi per l'industria di riferimento.

Pertanto, tali rischi espongono potenzialmente Saipem a un mancato rafforzamento, oppure a un deterioramento del posizionamento competitivo all'interno del settore riducendo le quote di mercato e la marginalità del Gruppo.

Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo del Gruppo in linea con i mutamenti strategici dell'industria e della concorrenza in continua evoluzione, Saipem ha intrapreso il programma "Fit For the Future 2.0" che ha sviluppato un nuovo modello di business divisionale.

Rischi connessi a possibili frodi o attività illecite da parte di dipendenti o terzi

Il Gruppo è soggetto al rischio di frodi e/o attività illecite da parte di dipendenti e di terzi (ad esempio, corruzione, mancanza di trasparenza, fuga di informazioni confidenziali, non conformità con procedure aziendali e normative). In particolare, nello svolgimento della propria attività di business, il Gruppo si affida a subcontrattisti e fornitori che potrebbero porre in essere condotte fraudolente di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Inoltre, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione,

secondo il "Corruption Perception Index" di Transparency International.

Con riferimento al predetto rischio la Società svolge periodicamente attività di audit e verifica, anche con l'ausilio di consulenti esterni. Inoltre sebbene Saipem abbia aggiornato costantemente, nelle società del Gruppo, un sistema di controllo interno, un Codice Etico e un modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento alle società del Gruppo con sedi in Paesi esteri, non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti fraudolenti, ovvero illeciti.

Infine, Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder un canale informativo, che fa capo all'Organismo di Vigilanza e garantisce riservatezza, attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, ecc.). Maggiori informazioni sono presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti.

Rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how

Per lo svolgimento delle proprie attività il Gruppo fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile, elaborati e contenuti in documenti, anche in formato elettronico, il cui accesso e diffusione non autorizzati possono arrecare danni a Saipem.

Sebbene Saipem adotti protocolli e politiche di sicurezza informatica, non può escludersi che la Società possa dover fronteggiare minacce alla sicurezza della propria infrastruttura informatica, ovvero tentativi illegali di accesso al proprio sistema informatico (cd. cyber attack) che potrebbero comportare la perdita di dati o danni alla proprietà intellettuale e agli asset, l'estrazione o l'alterazione di informazioni o l'interruzione dei processi produttivi.

Inoltre, interruzioni o guasti nel sistema informatico potrebbero compromettere l'operatività del Gruppo, provocando errori nell'esecuzione delle operazioni, inefficienze e ritardi procedurali nell'esecuzione delle attività.

In aggiunta, la Società potrebbe dover affrontare tentativi di ottenere accesso fisico o informatico alle informazioni personali, confidenziali o ad altre informazioni sensibili che si trovino presso le proprie strutture.

Per la gestione di tali rischi, si segnala che Saipem fa un uso delle tecnologie di sicurezza informatica più avanzate, in modo da mitigare l'esposizione al rischio di minacce alla sicurezza dei dati nell'ambito dei trattamenti previsti dai sistemi informativi aziendali. A tal fine, la funzione preposta ha completato il processo di ICT risk assessment con lo svolgimento di un rilevante numero di Business Impact Analysis (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Sistema informativo").

Rischi connessi alla dipendenza da personale chiave e da personale specializzato

La Società dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (per maggiori informazioni si faccia riferimento alla specifica sezione di dettaglio all'interno della Relazione sulla Remunerazione 2017). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo Saipem, il personale che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risulta determinante nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.

Qualora il rapporto tra la Società e una o più delle figure menzionate dovesse interrompersi per qualsivoglia motivo, non vi sono garanzie che la Società riesca a sostituirle tempestivamente con soggetti egualmente qualificati e idonei ad assicurare nel breve periodo il medesimo apporto operativo e professionale. Inoltre, durante fasi espansive di mercato, il Gruppo potrebbe subire ritardi nel reperimento di personale dovuti a una maggiore richiesta di risorse specializzate che potrebbero determinare impatti negativi sui risultati e sulla reputazione del Gruppo. Inoltre, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente. La continua espansione della Società in aree e attività che richiedono conoscenze ulteriori renderanno peraltro necessaria anche l'assunzione di personale dirigenziale e tecnico, sia internazionale che locale, con competenze differenti.

L'interruzione del rapporto con una delle figure chiave, l'incapacità di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e personale direttivo competente, ovvero di integrare la struttura organizzativa con figure capaci di gestire la crescita della Società, potrebbe avere effetti negativi sulle future opportunità di business di Saipem.

Con la finalità di prevenire e mitigare questi rischi, la Direzione Risorse Umane, in cooperazione con le varie funzioni aziendali, utilizza strumenti operativi integrati a sostegno della gestione delle conoscenze specialistiche, delle capacità manageriali e dello sviluppo professionale di personale chiave e specializzato. In particolare, il progetto, denominato K-Map consente un processo di mappatura e analisi di competenze e conoscenze maturate dalle risorse nei vari contesti operativi. Tale strumento consente di effettuare una valutazione dell'adeguatezza qualitativa e quantitativa del capitale umano di Saipem.

Infine, Saipem ha definito le linee guida della politica retributiva di Gruppo allo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo (maggiori informazioni presenti nelle specifica sezione di dettaglio "Risorse umane").

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Rischi connessi alla volatilità dei risultati economicofinanziari del Gruppo

Il Gruppo, secondo prassi comune nell'industria di riferimento, riconosce i ricavi su commesse pluriennali del settore Engineering & Construction sia Offshore che Onshore sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). Conseguentemente, la Società analizza periodicamente il valore del contratto e le stime dei costi durante l'esecuzione dei lavori e riflette eventuali aggiustamenti in modo proporzionale alla percentuale di completamento del progetto nel periodo.

Nel caso in cui tali adeguamenti risultassero in una riduzione di margini precedentemente riconosciuti in relazione a un progetto, la Società sarebbe necessariamente costretta ad allineare il risultato di tale commessa. Tale allineamento potrebbe essere materiale e rappresentare una riduzione del risultato dell'esercizio in cui tale aggiustamento viene identificato. Le attuali stime dei costi di commessa e quindi la redditività dei nostri progetti a lungo termine, anche se ragionevolmente affidabili nel momento in cui vengono effettuate, potrebbero cambiare a seguito delle incertezze associate a questi tipi di contratti essendo influenzate, ad esempio, oltre che dall'andamento del mercato di riferimento, anche da fattori climatici e da modifiche nella programmazione ed esecuzione delle attività legate a singoli pacchetti di lavori. In caso di rettifiche di costo significative, le riduzioni di profitto a vita intera delle commesse potrebbero generare un impatto materiale sull'esercizio in corso e su quelli futuri.

Inoltre, le varianti contrattuali (cd. change order), che sono una parte ordinaria e ricorrente della nostra attività, possono aumentare (e talvolta sostanzialmente) lo scopo del lavoro e quindi il costo a esso associato. Pertanto, le varianti contrattuali (anche se generalmente benefiche nel lungo termine) possono avere l'effetto nel breve termine, se non tempestivamente e adeguatamente approvate dal cliente, di ridurre la marginalità complessiva della commessa cui sono associate.

Nel caso in cui emergesse una revisione significativa delle stime di costi o dei ricavi relativi a un progetto, il Gruppo sarebbe costretto a effettuare aggiustamenti di tali stime. Sebbene le attuali stime sulle commesse pluriennali siano ritenute attendibili e prudenzialmente misurate, il Gruppo è comunque esposto ai rischi connessi alla possibile volatilità dell'andamento dei progetti in fase di esecuzione.

In aggiunta a tali eventi, anche le controversie legate a varianti contrattuali potrebbero portare a riduzioni dei ricavi e dei margini precedentemente dichiarati e quindi comportare una riduzione degli utili correnti.

Per mitigare gli effetti di tali rischi, nel corso degli anni Saipem ha sviluppato un accurato e articolato processo di monitoraggio costante e tempestivo dell'andamento economico-finanziario dei progetti; in aggiunta Saipem esegue periodicamente un puntuale esercizio di stima e valutazione del valore dei contratti e dei costi insieme a dettagliate valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascun progetto (cd. contingency). Tali valutazioni e stime sono costantemente monitorate da Saipem anche tramite il Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria in accordo con il decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza).

Rischi connessi alla salute, sicurezza e ambiente

Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale, internazionale e comunitario. In particolare le attività, svolte da Saipem sia nell'ambito di progetti operativi che nell'ambito di progetti relativi a upgrade, manutenzione o smaltimento di cespiti, impiegando personale interno e/o subcontrattisti, espongono al potenziale verificarsi di incidenti che possono causare impatti negativi sulla salute e la sicurezza delle persone e dell'ambiente.

Con riferimento a tali rischi, la Società ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001, di cui Saipem ha ottenuto certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale della comunità.

Nonostante l'adozione di tali procedure da parte della Società, non può escludersi il rischio che nel corso della normale attività del Gruppo Saipem si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente. Inoltre, il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo alla Società, oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, nonché

impatti sull'immagine e sulla reputazione di Saipem.

Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:

  • la continua e rinnovata implementazione del programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS), che ha l'obiettivo di rafforzare la cultura aziendale in materia di salute e sicurezza;
  • la campagna dedicata alle "Life Saving Rules", volta a promuovere l'attenzione sulle attività pericolose e sulle azioni che ciascun individuo può porre in essere per proteggere se stessi e gli altri;
  • lo sviluppo di evolute attività di Medicina del Lavoro e Sorveglianza Sanitaria (maggiori informazioni presenti nella "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario").

Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente, Saipem ha sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta agli spill.

Per quanto riguarda i rischi legati alla preservazione dell'ambiente, Saipem ha in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:

  • misure volte a eliminare il rischio di sversamenti e, nel caso ciò accada, di implementare misure e azioni volte a impedirne la propagazione;
  • identificazione di programmi di manutenzione specifici del parco asset volti a prevenire perdite di fluidi.

Infine, Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario").

Rischi connessi agli incidenti agli asset strategici

Il Gruppo possiede numerosi asset, in particolare mezzi navali specializzati, yard di fabbricazione e base logistiche, i quali sono utilizzati nell'esecuzione dei propri progetti EPCI e dei servizi Drilling.

Per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera. In particolare, si segnala che tali certificazioni devono essere confermate su base annuale a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo (convenzioni IMO - International Maritime Organization, quali ad esempio MARPOL, ISM, ISPS, ecc.).

Gli asset del Gruppo sono inoltre soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali.

In particolare, i rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere caratterizzati da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro, tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie.

Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche, abbia attuato procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei predetti asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.

Infine, per evitare e mitigare questi rischi il Gruppo sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà. I costi di manutenzione di volta in volta sostenuti da Saipem possono subire incrementi legati a eventi quali: (i) aumenti del costo del lavoro e dei materiali e dei servizi; (ii) ammodernamenti tecnologici; (iii) modifiche normative o regolamentari in materia di sicurezza, tutela dell'ambiente.

In particolare, Saipem ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'applicazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle task familiarisation card per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario").

Rischi connessi alla situazione politica, sociale ed economica dei Paesi in cui opera il Gruppo Saipem

Saipem svolge una parte significativa della propria attività in Paesi che possono avere un grado minore di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi possono compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità del Gruppo Saipem di operare in condizioni economiche e la possibilità di recuperare beni patrimoniali aziendali presenti in tali Paesi, ovvero possono richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare, ove sia possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni di contesto differenti da quelle previste originariamente.

Saipem monitora periodicamente i rischi di natura politica, sociale ed economica dei Paesi in cui opera o intende investire sulla base di uno specifico modello di valutazione di tali rischi. In particolare, Saipem si è dotata di un articolato modello di security, ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni antigiuridiche di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni, immagine e reputazione a potenziali danni. In particolare, Saipem, al fine di prevenire tali rischi, si avvale anche di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera. Tali agenzie potrebbero esporre Saipem a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security da loro forniti; a fronte di ciò le azioni di mitigazione poste in essere da Saipem consistono in attività di formazione e regolari controlli.

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Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa, la demobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione del personale e dei beni patrimoniali aziendali che rimangono nel Paese soggetto a instabilità politica, e di minimizzazione dell'interruzione dell'operatività attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni alle stesse favorevoli. Tali misure possono causare aggravi di costi e un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in tali Paesi.

Inoltre, il personale, le operazioni e gli asset nei vari Paesi in cui Saipem è presente, sono potenzialmente esposti alla minaccia terroristica su scala globale da parte di gruppi estremisti di varia natura.

Pertanto, Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico e delle minacce terroristiche nei Paesi di interesse sia tramite risorse specializzate del Gruppo e sia tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni.

Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) la mancanza di un quadro legislativo stabile e il cambiamento delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali relative al settore di attività; (ii) incertezze sulla tutela dei diritti della società straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato; (iii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iv) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (v) cambiamento delle normative locali che impongono l'utilizzo in determinate quote di personale, nonché di beni e servizi forniti da società locali (cd. "local content"); (vi) cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività.

Inoltre, il quadro normativo di riferimento incide, tra l'altro, sulle modalità di svolgimento delle attività di Saipem. L'eventuale adozione di provvedimenti normativi più restrittivi o sfavorevoli, ovvero l'imposizione di obblighi di adeguamento o di ulteriori adempimenti connessi all'esercizio delle attività di Engineering & Construction e Drilling, potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti, dei costi di produzione o, comunque, rallentare lo sviluppo delle attività. Eventuali violazioni della normativa potrebbero comportare limitazioni all'attività del Gruppo, ovvero comportare l'obbligo di pagamento di multe, sanzioni o penali significative in caso di mancato rispetto di leggi e regolamenti in materia ambientale e di salute e sicurezza.

Per tale ragione Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative e la relativa conformità ad esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse per mezzo di risorse interne e consulenti specializzati.

Infine, a supporto della propria presenza nei territori e al fine di mitigare l'impatto delle proprie attività operative sulle economie locali e i rischi generati da problematiche relazionali con soggetti operanti nelle stesse aree, Saipem adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali, finalizzato a mantenere il dialogo e consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socio-economico delle aree in cui opera (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario").

Rischi connessi alle relazioni con il personale e i sindacati dei lavoratori

Saipem svolge le proprie attività di business in un contesto globale caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socioeconomici, politici, industriali e normativi, che prevedono molteplici contesti che influiscono sulle relazioni con il personale e, ove presenti, con i sindacati dei lavoratori. Tali relazioni, se non correttamente gestite, possono causare extra costi e impattare sulle tempistiche delle attività svolte nelle sedi operative e nei progetti di Saipem, nonché avere ripercussioni negative sull'immagine e reputazione della Società. In aggiunta, Saipem ha affrontato e sta continuando a gestire il complesso adeguamento della forza lavoro ai significativi mutamenti del contesto di mercato in cui opera e all'introduzione di un nuovo modello di business divisionale, nonché ai cambi organizzativi e procedurali sulla

base dei programmi "Fit For the Future" e "Fit For the Future 2.0", tenendo in considerazione le relazioni con il personale e i sindacati dei lavoratori. Al fine di mitigare e prevenire tali rischi, Saipem ha configurato un approccio di attenzione massima alle relazioni industriali nei Paesi in cui opera. Nel dettaglio Saipem è impegnata a rafforzare le relazioni e la comunicazione con il personale e con i sindacati e a raggiungere e rinnovare degli specifici accordi con le parti sociali interessate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario").

Trasferimento assicurativo dei rischi

La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.

Sulla base di tali linee guida, viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza storica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.

Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, inclusi i rischi di responsabilità civile verso terzi, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.

In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni. Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le coperture assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.

Polizze assicurative Corporate

La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato.

Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, può riassumersi con le seguenti coperture:

Danni materiali

  • Polizza "Corpi nave": copre l'intera flotta per eventi che producano danni parziali o totali alle unità;
  • Polizza "Attrezzature": copre tutte le attrezzature onshore od offshore in uso, ad esempio le attrezzature di cantiere, gli impianti di perforazione a terra, i Remote Operating Vehicle (ROV) sottomarini, ecc.;
  • Polizza "Trasporto": copre ogni trasporto, movimentazione e stoccaggio di beni e attrezzature via terra, mare e aerea;
  • Polizza "Immobili e Cantieri": copre gli immobili, gli uffici, i magazzini e i cantieri navali posseduti o affittati;
  • Polizza "Altri rischi minori": copre i rischi minori come il furto e l'infedeltà dei dipendenti.

Responsabilità civile

  • Polizza "Protection & Indemnity" ("P&I"): copre le responsabilità armatoriali per danni a terzi prodotti sia durante la navigazione che durante le attività specialistiche offshore di perforazione e costruzione; tali responsabilità sono assicurate tramite un P&I Club facente parte dell'International Group of P&I Clubs.
  • Polizza "Comprehensive General Liability": copre ogni altra tipologia di responsabilità Saipem sui rischi di responsabilità civile e generale derivanti dalla sua attività industriale, operando anche a integrazione della specifica copertura P&I.
  • Polizze "Employer's Liability" e "Personal Accident": coprono rispettivamente la responsabilità del datore di lavoro e i rischi infortuni dei propri dipendenti sulla base delle normative obbligatorie previste in ogni Paese nel quale il Gruppo opera.

Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio. Sigurd Rück AG, realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.

Polizze assicurative relative all'esecuzione dei progetti

Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.

Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.

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Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto.

L'elevato livello dei premi assicurativi e di franchigie su queste polizze stimola e guida Saipem verso un continuo miglioramento dei processi di prevenzione e protezione in termini di qualità, salute, sicurezza e di impatto ambientale.

ALTRE INFORMAZIONI

Emissione di bond a tasso fisso

In data 29 marzo e 27 ottobre 2017 Saipem ha effettuato due emissioni obbligazionarie a tasso fisso, per un valore nominale di 500 milioni di euro ciascuna e con scadenza, rispettivamente, aprile 2022 e gennaio 2025. Le emissioni sono state collocate da Saipem Finance International BV nell'ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Notes) in essere. I prestiti obbligazionari pagano una cedola annua, rispettivamente, del 2,75% e del 2,625%. Le obbligazioni quotate sul segmento Euro MTF del Luxembourg Stock Exchange sono state acquistate inizialmente da investitori istituzionali prevalentemente in Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Svizzera. Le risorse rinvenienti dai prestiti obbligazionari, congiuntamente all'utilizzo di altre linee di credito e disponibilità liquide, sono state destinate al rimborso totale anticipato della linea di credito di 1.600 milioni di euro.

Rinnovo del Programma EMTN

In data 27 giugno 2017 Saipem ha rinnovato per un anno il Programma EMTN (Euro Medium Term Notes) per emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili incrementandone l'importo massimo a complessivi 3.000 milioni di euro (di cui 2.000 milioni di euro già emessi).

Raggruppamento azioni

In data 22 maggio 2017 si è dato corso all'operazione di raggruppamento delle 10.109.668.270 azioni ordinarie e delle 106.126 azioni di risparmio, tutte prive dell'indicazione del valore nominale, nel rapporto di una nuova azione ordinaria, anch'essa priva dell'indicazione del valore nominale, ogni 10 azioni ordinarie esistenti, e di una nuova azione di risparmio, anch'essa priva dell'indicazione del valore nominale, ogni dieci azioni di risparmio esistenti.

Variazione del capitale sociale

Il 22 maggio 2017 Saipem ha reso nota la nuova composizione del capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, a seguito dell'avvenuto raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio. L'ammontare del capitale sociale rimane invariato a 2.191.384.693 euro suddiviso in 1.010.977.439 azioni tutte prive del valore nominale, di cui 1.010.966.827 azioni ordinarie e 10.612 azioni di risparmio.

Al 31 dicembre 2017, a seguito della conversione di azioni di risparmio in ordinarie, la composizione del capitale sociale, che ammonta sempre a 2.191.384.693 euro suddiviso in 1.010.977.439 azioni, tutte prive dell'indicazione del valore nominale, risulta di 1.010.966.841 azioni ordinarie e 10.598 azioni di risparmio.

Piano di incentivazione di lungo termine

Il giorno 26 luglio 2017 ha preso avvio il programma di acquisto di azioni ordinarie Saipem (il "Programma"), deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 28 aprile 2017.

Il Programma aveva ad oggetto l'acquisto di azioni proprie, per l'attribuzione 2017, destinate al Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018 (il "Piano"), precedentemente approvato dall'Assemblea del 29 aprile 2016, ai sensi dell'art. 84-bis, comma 2, del Regolamento Emittenti e dell'art. 114-bis del TUF.

In data 2 agosto 2017 Saipem ha comunicato la conclusione del Programma; nel periodo tra il 26 luglio 2017 e il 1° agosto 2017 (estremi esclusi) sono state acquistate complessivamente le 7.841.200 azioni proprie (pari allo 0,776% del capitale sociale), corrispondenti al numero indicato dal Consiglio di Amministrazione del 24 luglio 2017. Pertanto tenuto conto delle azioni già in portafoglio all'avvio del Programma (n. 7.106.134 azioni proprie, pari allo 0,703% del capitale sociale) e degli acquisti di azioni proprie effettuati in esecuzione del Programma, al 31 dicembre 2017 Saipem detiene n. 14.856.780 azioni proprie, pari all'1,47% del capitale sociale.

Il Consiglio di Amministrazione in data 5 marzo 2018 ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea ordinaria la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie, fino a un massimo di n. 8.800.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 38.500.000 euro, da destinare all'attribuzione 2018 del Piano di Incentivazione di lungo termine 2016-2018 ("Piano").

La proposta prevede che l'acquisto potrà essere effettuato, con le gradualità ritenute opportune e mediante acquisto sul mercato, a un corrispettivo unitario non inferiore nel minimo e non superiore nel massimo al prezzo ufficiale registrato nel giorno di Borsa aperto precedente ogni singola operazione di acquisto, diminuito o aumentato rispettivamente del 5% e comunque, a un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta di acquisto indipendente più elevata corrente nella medesima sede di negoziazione, il tutto in conformità a quanto stabilito dall'art. 3 del Regolamento (UE) 2016/1052.

Regolamento mercati

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Art. 15 (già art. 36) del Regolamento Mercati Consob (adottato con Delibera Consob n. 20249 del 28 dicembre 2017: condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:

  • i. alla data del 31 dicembre 2017 le prescrizioni regolamentari dell'art. 15 del Regolamento Mercati si applicano alle seguenti 19 società controllate:
    • Saudi Arabian Saipem Ltd;
    • Petrex SA;
    • Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc;
    • Saipem America Inc;
    • PT Saipem Indonesia;
    • Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda;
    • Boscongo SA;
    • Saimexicana SA de Cv;
    • Saipem Canada Inc;
    • Saipem Services Mexico SA de Cv;
    • Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.);
    • Sigurd Rück AG;
    • Sajer Iraq for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc;
    • Saipem Offshore Norway AS;
    • Saipem Drilling Norway AS;
    • Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd;
    • Saipem Contracting Nigeria Ltd;
    • ER SAI Caspian Contractor Llc;
    • Global Petroprojects Services AG.
  • ii. Sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.

Informativa sulle parti correlate

Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.

Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli amministratori e i sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne da notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.

Al 31 dicembre 2017 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate ex art. 2497 e ss. del codice civile.

Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono evidenziati nella nota 49 delle "Note illustrative al bilancio consolidato".

Evoluzione prevedibile della gestione

L'anno 2018 è previsto essere contraddistinto da uno scenario di mercato con segnali di ripresa ancora deboli, in quanto la recente crescita del prezzo dell'olio non ha, al momento, determinato una decisa accelerazione dei programmi di investimento delle Oil Company, ancorché si noti qualche segnale positivo in alcuni segmenti di attività. Il portafoglio ordini a fine 2017, abbinato alle previsioni sulle offerte commerciali in corso, permettono di prevedere ricavi di circa 8 miliardi di euro per l'esercizio 2018, con una marginalità a livello di EBITDA adjusted superiore al 10%. Gli investimenti tecnici sono previsti attorno ai 300 milioni di euro, mentre il debito netto è previsto attestarsi attorno a circa 1,1 miliardi di euro a fine 2018. Tale guidance non include gli effetti sulla posizione finanziaria netta e sugli investimenti derivanti dall'acquisto del mezzo dettagliata nei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

Non-GAAP measures

Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (Non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione.

Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione sulla gestione sono le seguenti:

  • cash flow: tale indicatore è dato dalla somma del risultato netto più ammortamenti;
  • investimenti tecnici: tale indicatore è calcolato escludendo dal totale investimenti gli investimenti in partecipazioni;
  • margine operativo lordo: rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo nel suo complesso e dei singoli settori d'attività in aggiunta al risultato operativo. Il margine operativo lordo è una grandezza economica intermedia e viene calcolato sommando gli ammortamenti al risultato operativo;
  • capitale immobilizzato: è calcolato come somma delle attività materiali nette, attività immateriali nette e le partecipazioni;
  • capitale di esercizio netto: include il capitale circolante e i fondi per rischi e oneri;
  • capitale investito netto: è dato dalla somma del capitale immobilizzato, del capitale circolante e del fondo per benefici ai dipendenti;
  • coperture: sono date dalla sommatoria del patrimonio netto, del capitale e riserve di terzi e dall'indebitamento finanziario netto;
  • special item: rappresentano: (i) eventi od operazioni il cui accadimento non è ricorrente; (ii) eventi od operazioni non rappresentativi della normale attività di business.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Acquisizione ordini

In data 15 febbraio 2018 Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto, del valore di circa 750 milioni di dollari, nel settore Engineering & Construction Onshore per le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning previste dal pacchetto 3 "Offsite Facilities" nell'ambito del progetto di sviluppo della Raffineria Duqm, situata in prossimità della costa, nel nord est dell'Oman.

Acquisto nuovo mezzo navale

In data 22 marzo 2018 Saipem ha concluso un accordo per acquistare la DP3 Lewek Constellation, una nave da costruzione di tubazioni rigide e flessibili in acque profonde e sollevamento fino a 3.000 tonnellate. La Constellation potrà operare in ogni regione geografica, in particolare nel Golfo del Messico, nel Mare del Nord e nel Mar di Norvegia, aree in cui le caratteristiche del mezzo sono particolarmente idonee all'attività di tie-back sottomarini. La Constellation verra acquistata per 275 milioni di dollari attraverso l'utilizzo di una parte della liquidità disponibile. La guidance 2018 sul capex e sull'indebitamento netto comunicata il 6 marzo 2018 non prevedeva questo investimento. In considerazione del tempo necessario a finalizzare gli sforzi commerciali in corso in questo segmento di business, la guidance per i ricavi e l'EBITDA adjusted 2018 resteranno inalterati.

Delibera Consob

In relazione all'informativa relativa alla Delibera Consob n. 20324 ricevuta in data 2 marzo 2018 si rimanda alla nota 54 e alla sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018".

Sedi secondarie

Ai sensi dell'art. 2428 del codice civile la Società dichiara di avere una sede secondaria a Cortemaggiore (PC), Via Enrico Mattei, 20.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Voci dello stato patrimoniale riclassificato Valori parziali Valori Valori parziali Valori
(dove non espressamente indicato, da schema da schema da schema da schema
la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) obbligatorio riclassificato obbligatorio riclassificato
A) Attività materiali nette 5.192 4.581
Nota 14 - Immobili, impianti e macchinari 5.192 4.581
B) Attività immateriali nette 755 753
Nota 15 - Attività immateriali 755 753
C) Partecipazioni 147 141
Nota 16 - Partecipazioni 149 143
Ricl. da E) - fondo copertura perdite di imprese partecipate (2) (2)
D) Capitale circolante 713 957
Nota 9 - Crediti commerciali e altri crediti 3.020 2.411
Ricl. a I) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (2) (2)
Nota 10 - Rimanenze 2.242 1.893
Nota 11 - Attività per imposte sul reddito correnti 192 213
Nota 12 - Attività per altre imposte correnti 241 221
Nota 13 - Altre attività correnti 144 185
Ricl. a I) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (1) -
Nota 17 - Attività per imposte anticipate 302 268
Nota 18 - Altre attività non correnti 102 102
Nota 20 - Debiti commerciali e altri debiti (4.860) (4.036)
Nota 21 - Passività per imposte sul reddito correnti (96) (47)
Nota 22 - Passività per altre imposte correnti (265) (191)
Nota 23 - Altre passività correnti (244) (24)
Nota 27 - Passività per imposte differite (59) (35)
Nota 28 - Altre passività non correnti (3) (1)
E) Fondi per rischi e oneri (266) (338)
Nota 25 - Fondi per rischi e oneri (268) (340)
Ricl. a C) - fondo copertura perdite di imprese partecipate 2 2
F) Fondo per benefici ai dipendenti (206) (199)
Nota 26 - Fondi per benefici ai dipendenti (206) (199)
CAPITALE INVESTITO NETTO 6.335 5.895
G) Patrimonio netto 4.866 4.558
Nota 31 - Patrimonio netto di Saipem 4.866 4.558
H) Capitale e riserve di terzi 19 41
Nota 30 - Capitale e riserve di terzi azionisti 19 41
I)
Indebitamento finanziario netto
1.450 1.296
Nota 7 - Disponibilità liquide ed equivalenti (1.892) (1.751)
Nota 8 - Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita (55) (69)
Nota 19 - Passività finanziarie a breve termine 152 120
Nota 24 - Passività finanziarie a lungo termine 3.194 2.929
Nota 24 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 54 69
Ricl. da D) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (nota 7) (3) (2)
COPERTURE 6.335 5.895

Voci del conto economico riclassificato

Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:

  • la voce "altri ricavi e proventi", pari a 18 milioni di euro, afferente a "rimborsi per prestazioni che non costituiscono l'attività caratteristica" (13 milioni di euro), "risarcimento danni" (2 milioni di euro) e "penalità contrattuali" (3 milioni di euro), indicati nello schema obbligatorio nella voce "altri ricavi e proventi", sono stati portati in diminuzione delle corrispondenti componenti di costo nel conto economico riclassificato;
  • le voci "proventi finanziari" 309 milioni di euro), "oneri finanziari" (-617 milioni di euro) e "strumenti derivati" (85 milioni di euro), indicate separatamente nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "oneri finanziari netti" (-223 milioni di euro) del conto economico riclassificato.

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

Voci del rendiconto finanziario riclassificato

Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le seguenti riclassifiche:

  • le voci "ammortamenti" (505 milioni di euro), "svalutazioni nette di attività materiali e immateriali" (231 milioni di euro), "altre variazioni" (39 milioni di euro) ed "effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto" (9 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "ammortamenti e altri componenti non monetari" (784 milioni di euro);
  • le voci "imposte sul reddito" (201 milioni di euro), "interessi passivi" (88 milioni di euro) e "interessi attivi" (-7 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi, interessi e imposte" (282 milioni di euro);
  • le voci relative ai "crediti commerciali" (429 milioni di euro), alle variazioni delle "rimanenze" (220 milioni di euro), ai "fondi per rischi e oneri" (69 milioni di euro), ai "debiti commerciali" (-397 milioni di euro) e alle "altre attività e passività" (-244 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del

capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione" (77 milioni di euro);

  • le voci "interessi incassati" (6 milioni di euro), "dividendi incassati" (2 milioni di euro), "imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati" (-317 milioni di euro) e "interessi pagati" (-66 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati" (-375 milioni di euro);
  • le voci relative agli investimenti in "attività materiali" (-253 milioni di euro) e "attività immateriali" (-9 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa degli investimenti nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "investimenti tecnici" (-262 milioni di euro);
  • le voci relative a disinvestimenti in "attività materiali" (12 milioni di euro), in "partecipazioni" (4 milioni di euro) e in "imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda" (1 milione di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa dei disinvestimenti, sono esposte nette nella voce "dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate" (17 milioni di euro);
  • le voci relative ai disinvestimenti in "crediti finanziari" (6 milioni di euro), investimenti in "titoli" (-14 milioni di euro) e investimenti in "crediti finanziari" (-4 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività di investimento nello schema obbligatorio, sono esposte nella voce "investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento" (-12 milioni di euro) al netto delle altre variazioni relative all'attività di investimento (1 milione di euro);
  • le voci "assunzione di debiti finanziari non correnti" (1.392 milioni di euro), "incremento (decremento) di debiti finanziari correnti" (43 milioni di euro) e "rimborsi di debiti finanziari non correnti" (-1.642 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività di finanziamento nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione debiti finanziari a breve e lungo termine" (-207 milioni di euro).

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254

La "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" è il documento informativo sull'andamento della gestione degli aspetti non finanziari che descrive le politiche del Gruppo, le attività, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend.

Metodologia, principi e criteri di reporting

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La "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" è redatta in conformità al D.Lgs. n. 254/2016 e in conformità alle disposizioni delle "Sustainability Reporting Guidelines" del Global Reporting Initiative (GRI) - versione G4 "in accordance", opzione "Core" (vedi sezione "Indice dei contenuti GRI"). L'opzione Core richiede di riportare le "General Standard Disclosure" (34 indicatori obbligatori) e la descrizione dell'approccio alla gestione e almeno un indicatore "Specific Standard Disclosure" per ogni aspetto materiale (si fa riferimento alla "Tabella di corrispondenza con gli aspetti GRI"). La "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" richiama la "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti che sono trattati nel dettaglio nei suddetti documenti e contiene a sua volta informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.

Oltre alle richiamate disposizioni del legislatore, il contenuto del documento è stato definito, come previsto dalle Linee Guida GRI G4, considerando i principi di materialità, inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità, trasparenza e completezza. Per garantire la qualità delle informazioni contenute nel documento sono stati seguiti i principi di equilibrio, comparabilità, accuratezza, tempestività, chiarezza e affidabilità.

Il presente documento costituisce la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" del Gruppo Saipem così come richiesto dal D.Lgs. n. 254/2016.

Si rimanda alla sezione "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione sulla gestione" per la descrizione dei rischi identificati relativamente alle cinque aree del decreto e dei temi materiali.

Gli indicatori di performance, selezionati in base ai temi individuati come materiali per la Società (si veda la sezione "Analisi di materialità e definizione del contenuto"), sono stati raccolti su base annuale. Il processo di rilevazione delle informazioni e dei dati quantitativi è stato strutturato in modo da garantire la confrontabilità dei dati e l'analisi dei trend nel triennio, al fine di permettere una corretta lettura delle informazioni e una completa visione a tutti gli stakeholder interessati all'evoluzione delle performance di Saipem.

Analisi di materialità e definizione del contenuto

Come previsto dalle Linee Guida GRI G4, Saipem attua con cadenza annuale un processo di analisi di materialità volto a individuare gli aspetti di sostenibilità del proprio business che potrebbero influire in modo sostanziale sulle valutazioni e decisioni dei suoi stakeholder e che rivestono importanza per la Società stessa. L'analisi è svolta attraverso il coinvolgimento dei principali stakeholder esterni e interni. Qui di seguito una descrizione delle diverse fasi del processo. Identificazione dei temi di rilievo per il settore: questa prima fase si basa su un'analisi del contesto di sostenibilità del business di Saipem, degli stakeholder societari, inclusi i competitor, le agenzie di rating di sostenibilità e i mezzi di comunicazione. Il livello di interesse degli stakeholder è stato definito tramite un'intervista o la somministrazione di un questionario. Sono stati coinvolti clienti, ONG, rappresentanti delle comunità locali, business partner, associazioni di categoria, investitori, assicuratori, rappresentanti delle autorità, fornitori e dipendenti. La seconda fase è quella dell'individuazione dei temi prioritari per il Gruppo che si è svolta attraverso la consultazione, anch'essa tramite survey, del senior management di Saipem.

I rispondenti hanno identificato le tematiche più importanti, valutandole secondo il criterio della responsabilità (tematiche che il rispondente ritiene debbano essere gestite da Saipem in quanto azienda responsabile) e del valore creato (economico, sociale, culturale, reputazionale, ambientale, ecc.) per Saipem stessa, a favore dei suoi stakeholder, e per la società civile intesa in senso ampio.

La rilevanza complessiva di ogni tema risulta dall'intersezione del livello di significatività interna con il livello di interesse esterno secondo i parametri descritti. I temi materiali sono quindi quelli rilevanti sia per Saipem che per gli stakeholder. I risultati finali dell'analisi di materialità sono stati validati dal Comitato di Sostenibilità, comitato presieduto dal CEO e composto dal top management, e condivisi con il Comitato Corporate Governance e Scenari. Di seguito viene rappresentato il quadrante della matrice di

materialità nel quale sono presenti i temi materiali. Tale analisi evidenzia come le emissioni inquinanti non risultino essere materiali, in virtù delle peculiarità del business del Gruppo.

Per quanto riguarda il perimetro di rendicontazione, si faccia riferimento a quanto inserito nel paragrafo "Perimetro di rendicontazione" della presente Dichiarazione.

TABELLA DI CORRISPONDENZA CON GLI ASPETTI GRI
Tematiche la cui trattazione è richiesta
dal D.Lgs. n. 254/2016
Tematiche emerse
dall'Analisi di Materialità
Corrispondenza con aspetti GRI
1) Aspetti ambientali Efficienza energetica, Gestione della risor
sa idrica, Prevenzione e ripristino degli
sversamenti, Innovazione tecnologica e
operativa.
Energia, Emissioni, Acqua, Scarichi e Rifiuti.
2) Aspetti sociali Presenza sul mercato, Valutazione dei fornitori
in merito alle pratiche di lavoro, Valutazione dei
fornitori in merito ai diritti umani.
3) Lotta alla corruzione Anti-corruzione e pratiche di business eti
che.
Anti-corruzione.
4) Tutela Diritti Umani Diritti umani e del lavoro. Lavoro minorile, Lavoro forzato e obbligato, Non
discriminazione, Segnalazioni sui diritti dei lavo
ratori, Segnalazioni su diritti umani.
5) Gestione del personale Formazione e sviluppo, Sicurezza del per
sonale, Salute e benessere, Operazioni si
cure, integrità degli asset e sicurezza nei
processi.
Occupazione, Formazione ed educazione,
Diversità ed eque opportunità, Salute e sicurez
za sul lavoro, Libertà di associazione e contrat
tazione collettiva.

Modello aziendale di gestione e organizzazione

Saipem ha ultimato nel corso del 2017 la ridefinizione del proprio assetto industriale e organizzativo, finalizzato a cogliere obiettivi di miglioramento delle performance e dei processi di governo societari, garantendo alla Società un vantaggio competitivo nel cogliere al meglio le opportunità offerte dai mercati di riferimento. La configurazione divisionale, formalizzata il 1° maggio 2017, comprende:

  • una struttura funzionale Corporate con ruolo di indirizzo e controllo a livello di Gruppo, nonché responsabile della gestione delle tematiche e aspetti critici o rilevanti per il governo societario;
  • cinque divisioni: E&C Onshore, E&C Offshore, Drilling Onshore, Drilling Offshore, XSIGHT, con piena responsabilità di risultato sul business assegnato a livello globale e dotate di tutte le leve decisionali, gestionali e operative funzionali al perseguimento degli obiettivi assegnati.

Al fine di rendere pienamente operativo il modello adottato, nel rispetto degli standard di compliance e governance societari:

  • è stato ridefinito il complessivo sistema dei poteri e delle deleghe di Saipem, con conferimento dei dovuti poteri ai division manager e alle diverse posizioni della struttura organizzativa;
  • ciascuna divisione ha avviato un percorso di rivisitazione complessiva dei propri modelli operativi e processi di lavoro, finalizzato a perseguire obiettivi di ottimizzazione complessiva e cogliere le specificità dei singoli business.

In questo contesto si è resa necessaria la rimodulazione della mappa dei processi e dell'architettura dell'intero sistema normativo con il duplice obiettivo di: (i) formalizzare i cambiamenti introdotti in relazione al nuovo modello organizzativo e (ii) rendere il sistema coerente con il nuovo ruolo di indirizzo e controllo attribuito alla Corporate e con quello operativo e di coordinamento worldwide assicurato dalle singole divisioni.

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Saipem SpA - "Modello 231 (include il Codice Etico)"

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Nell'adunanza del 22 marzo 2004 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato l'adozione di un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231 del 2001 (di seguito, il "Modello 231"), finalizzato a prevenire la commissione dei reati sanzionati dal D.Lgs. n. 231 del 2001.

Successivamente, attraverso specifici progetti, sono stati approvati gli aggiornamenti del Modello 231 al fine di recepire le innovazioni normative e i mutamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA.

In particolare, nei successivi aggiornamenti del Modello 231, si è tenuto conto:

  • dei cambiamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA;
  • dell'evoluzione della giurisprudenza e della dottrina;
  • delle considerazioni derivanti dall'applicazione del Modello 231, ivi comprese indicazioni giurisprudenziali;
  • della prassi delle società italiane ed estere in ordine ai modelli;
  • degli esiti delle attività di vigilanza e delle risultanze delle attività di audit interno;
  • dell'evoluzione del quadro normativo e delle Linee Guida di Confindustria.

Da ultimo, anche a seguito del venire meno, dal 22 gennaio 2016, della direzione e coordinamento di Eni SpA, in data 28 luglio 2016, l'Amministratore Delegato-CEO ha dato avvio al Programma per il Recepimento delle Innovazioni per una rivisitazione della struttura del Modello 231 e del Codice Etico, che forma parte integrante e sostanziale del Modello 231 e un Risk Assessment generale in merito ai reati presupposto ex D.Lgs. n. 231/2001.

L'attività ha avuto come oggetto una rivisitazione del Modello 231 e del documento "Attività sensibili e standard di controllo specifici del Modello 231 di Saipem SpA" rinominato (in linea con le best practice) "Parte speciale del Modello 231 - Attività sensibili e standard di controllo specifici" allo scopo di allinearli a:

  • aggiornamenti normativi;
  • modifiche organizzative intervenute;
  • dottrina e più recenti orientamenti giurisprudenziali;
  • best practice.

All'esito di tale attività di aggiornamento, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in data 15 gennaio 2018 ha approvato il nuovo "Modello 231 (include il Codice Etico)" e il documento "Parte Speciale del Modello 231 - Attività Sensibili e Standard di Controllo specifici" di Saipem SpA.

A seguito dei tempestivi e numerosi aggiornamenti effettuati nel corso degli anni, oggi il Modello 231 di Saipem SpA è stato aggiornato tra l'altro anche in relazione alle seguenti normative:

  • il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24, è intervenuto nell'ambito della repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime apportando modifiche all'art. 600 c.p. (riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù) e all'art. 601 c.p. (tratta di persone);

  • il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 39, ha introdotto il reato di "Adescamento di minorenni" tra i reati presupposto del D.Lgs. n. 231/2001;

  • la legge 22 maggio 2015, n. 68, "Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente" (cd. "Legge Ecoreati"), introduce nuove fattispecie di reati in ambito ambientale;
  • la legge 20 novembre 2017, n. 167, "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea - Legge europea 2017". Il provvedimento mira ad adeguare l'ordinamento domestico a quello comunitario, intervenendo anche in materia di responsabilità degli enti. Nel disciplinare la lotta "contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale", infatti è stato previsto quale reato presupposto all'interno del D.Lgs. n. 231/2001 il nuovo art. 25-terdecies "Razzismo e xenofobia";
  • la legge 30 novembre 2017, n. 179, recante "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato".

La Corporate Governance

Saipem adotta un sistema di Corporate Governance che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile allo Statuto, al Codice Etico, alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana e alle best practice in materia.

Il sistema di Corporate Governance di Saipem è fondato sul ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione, sulla trasparenza e sull'efficacia del sistema di controllo interno. Per una descrizione più dettagliata della governance degli aspetti prescritti dal D.Lgs. n. 254/2016 si fa riferimento alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari", in particolare alla sezione "La governance della sostenibilità", e alle sezioni inerenti il Consiglio di Amministrazione, i comitati interni e la gestione dei rischi. Tale documento è presente nella sezione "Corporate Governance" del sito internet.

La relazione con gli stakeholder

L'identificazione e il coinvolgimento di tutti coloro che sono legittimamente interessati alle attività di Saipem sono aspetti fondamentali della strategia a favore della sostenibilità della Società. Un dialogo costante e la partecipazione al raggiungimento di obiettivi condivisi con tutti gli stakeholder sono gli strumenti che consentono alla Società di generare valore condiviso. L'approccio che Saipem ha sviluppato nel corso del tempo è finalizzato ad assicurare relazioni aperte e trasparenti tra tutte le parti co-

involte e promuovere interazioni positive e reciprocamente vantaggiose.

Nel 2017 Saipem ha pubblicato la "Stakeholder Engagement" Management System Guideline (MSG) nella quale sono definiti i principi e le responsabilità alla base del processo di coinvolgimento degli stakeholder di Saipem, in linea con il nuovo assetto organizzativo. La linea guida è un importante strumento atto a garantire l'implementazione del modello di sostenibilità, il quale garantisce il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile mediante una serie di processi trasversali all'azienda, rafforzando la creazione di valore, assicurando una presenza stabile nei territori e l'implementazione efficace delle proprie attività operative.

Le principali istanze emerse nell'anno dal processo di coinvolgimento degli stakeholder consistono nelle tematiche risultate materiali. Tra queste le prioritarie sono risultate essere: la sicurezza delle persone e delle operazioni, l'integrità degli asset e la sicurezza nei processi operativi, l'anti-corruzione, le pratiche di business etiche e i diritti umani e dei lavoratori. Per rispondere alle aspettative degli stakeholder su questi temi, in termini di trasparenza e di definizione di impegni concreti, Saipem fornisce informativa di dettaglio nella presente dichiarazione e nel documento "Saipem Sustainability 2017".

COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER

Approccio adottato con gli stakeholder
Stakeholder finanziari - Dialogo continuo con la comunità finanziaria.
- Impegno a garantire la massima trasparenza e un accesso equo alle informazioni confidenziali.
- Pubblicazione periodica delle informazioni mediante comunicati stampa e presentazioni.
- Incontri periodici con gli investitori istituzionali e gli analisti finanziari.
- Gli azionisti individuali possono interfacciarsi direttamente con la Segreteria Societaria.
Clienti - Reporting costante e frequenti incontri sui progetti operativi.
- Gli incontri organizzati con i clienti e i potenziali clienti spesso includono anche gli aspetti re
lativi alla sostenibilità del business.
- Coinvolgimento nelle iniziative HSE, come le campagne di sensibilizzazione ambientale o i pro
grammi LiHS (Leadership in Health and Safety).
Dipendenti - Impegno ad assumere e trattenere le persone di talento, promuovendo il loro sviluppo, la loro
motivazione e le loro competenze.
- Impegno a garantire ambienti di lavoro sicuri e sani e relazioni stabili con i sindacati allo sco
po di instaurare un dialogo aperto e basato sulla collaborazione.
Autorità e governi locali - Dialogo mirato con i governi e le autorità locali.
- Relazioni istituzionali e ufficiali con le autorità, nonché collaborazione con gli enti pubblici per
l'implementazione di iniziative a favore dei progetti di sviluppo locale.
Comunità locali - Contributo al progresso delle comunità locali, allo sviluppo sociale, economico e culturale e al
miglioramento delle condizioni di vita. Ogni società operativa o progetto adotta un approccio
mirato che tiene conto del ruolo della Società e del contesto specifico.
- Coinvolgimento attivo delle comunità locali nell'implementazione dei progetti di sviluppo locale.
Organizzazioni locali e ONG - Regolare pubblicazione di informazioni, obiettivi e risultati attraverso i canali istituzionali di
Saipem.
- Identificazione di organizzazioni di provata esperienza e integrità con le quali stabilire rela
zioni di breve e medio termine per facilitare l'implementazione di progetti specifici.
Fornitori - Impegno a sviluppare e mantenere relazioni di lungo termine con i fornitori. Il processo di ge
stione dei fornitori rende possibile la valutazione della loro affidabilità dal punto di vista tec
nico, finanziario e organizzativo.
- Impegno proattivo nelle iniziative HSE, come le campagne di sensibilizzazione ambientale o i
programmi LiHS.
Associazioni di categoria - Partecipazione attiva e appoggio alle numerose associazioni internazionali e locali, contri
buendo alla condivisione delle "best practice" nei settori di attività di Saipem.
- Rafforzamento del ruolo di Saipem nel proprio settore e delle relazioni con gli altri stakeholder
(ad es. clienti, stakeholder locali, ecc.).

Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali

Saipem è consapevole che tutte le sue attività, dalle fasi di pianificazione e progettazione, fino alla costruzione e operatività, hanno la potenzialità di impattare sull'ambiente.

Come descritto nella Politica HSE di Saipem SpA, la Società è impegnata a prevenire potenziali impatti ambientali causati dalle proprie attività e a usare in modo efficiente l'energia e le altre risorse naturali.

Saipem adotta misure necessarie a garantire la salvaguardia ambientale nell'esecuzione dei lavori, al fine di minimizzare e gestire in modo corretto gli aspetti ambientali significativi e gli impatti che da essi derivano, sia nelle attività gestite direttamente con proprio personale e mezzi, sia nelle operazioni gestite da terzi per i propri progetti operativi (clienti, subcontrattisti, etc.). Inoltre, Saipem presta la massima attenzione al costante miglioramento delle prestazioni ambientali. Per garantire questi risultati, Saipem ha adottato un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo lo standard internazionale ISO 14001. Nel 2017 Saipem ha esteso la Certificazione secondo tale standard a copertura delle realtà più significative del Gruppo.

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La Società, inoltre, investe in programmi di ricerca e sviluppo per la realizzazione di tecnologie che minimizzino l'impatto ambientale delle attività operative, proprie e come servizio al settore di riferimento, e organizza iniziative specifiche volte a promuovere la consapevolezza ambientale e la diffusione di best practice, anche coinvolgendo soggetti esterni come destinatari delle stesse. Maggiori dettagli sono presenti nel capitolo "Attività di ricerca e sviluppo" della "Relazione sulla gestione" e nel documento "Saipem Sustainability 2017".

La prevenzione e il ripristino degli sversamenti

Gli sversamenti ("spill") sono uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione degli sversamenti e le azioni di risposta sono assolutamente prioritari per la Società. Saipem opera minimizzando il rischio di uno sversamento e si è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia per implementare azioni di mitiga- zione e di gestione delle emergenze. La strategia di Saipem per gestire potenziali sversamenti accidentali è basata sulla seguente gerarchia di azioni:

  • Prevenzione: sono state intraprese azioni per armonizzare e migliorare i processi e il controllo operativo dei siti e dei mezzi a maggior rischio.
  • Formazione e preparazione: vengono periodicamente organizzati specifici eventi formativi sulla prevenzione degli sversamenti ed esercitazioni studiate per rafforzare le competenze nella gestione di un'emergenza. Le esercitazioni vengono eseguite sia a terra sia in mare, coinvolgendo all'occorrenza anche clienti o terze parti designate per le attività di risposta alle emergenze.
  • Risposta alle emergenze: tutti i siti Saipem hanno in dotazione gli equipaggiamenti necessari ad affrontare eventuali emergenze e sono istituiti specifici Spill Response Team. I siti adottano un piano di gestione degli sversamenti in cui vengono identificati gli scenari incidentali e le modalità di risposta, che possono prevedere l'intervento anche di terze parti designate.
  • Reporting: i dati relativamente agli sversamenti e ai cosiddetti "near miss" (evento collegato con le attività operative che avrebbe potuto causare un danno ambientale) vengono monitorati e successivamente analizzati

per valutarne le cause e impedirne il ripetersi. Maggiori informazioni sulle azioni intraprese da Saipem per ridurre il rischio di sversamenti sono presenti nella sezione "Spill prevention and response" di "Saipem Sustainability 2017".

2015 2016 2017
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Numero di sversamenti
Totale (n.) 38 38 30 28 26 23
Sversamenti di sostanze chimiche (n.) 4 4 5 3 8 8
Sversamenti di sostanze oleose (n.) 34 34 25 25 18 15
Volume degli sversamenti
Totale (m3
)
2,18 2,10 4,26 3,01 6,21 6,07
Sversamenti di sostanze chimiche (m3
)
0,06 0,04 0,71 0,18 3,58 3,58
Sversamenti di sostanze oleose (m3
)
2,12 2,06 3,54 2,83 2,63 2,49

Nel 2017 il numero totale di sversamenti è diminuito rispetto all'anno precedente. Tuttavia, vi sono stati tre sversamenti rilevanti:

  • il primo è stato uno sversamento di fango a base d'acqua contaminato con detriti delle attività di cementificazione (2.500 litri) in un rig di perforazione onshore in Cile, causato dall'ostruzione della linea di scarico del fluido verso il pozzo di detriti. Sono state eseguite attività di verifica, pulizia e test delle linee di circolazione e di scarico, e azioni di miglioramento atte a migliorare la gestione della manutenzione sull'impianto;
  • il secondo è stato di sostanze oleose (circa 1.000 litri) durante le attività legate al riempimento di un serbatoio di gasolio in Arabia

Saudita. Lo Spill Response Team è stato mobilitato immediatamente dopo la notifica di emergenza. La sabbia contaminata è stata completamente raccolta e rimossa; sono state prese misure tecniche di prevenzione sul sito;

  • il terzo sversamento è stato di carburante (1.000 litri) avvenuto durante le operazioni di sollevamento di un piccolo serbatoio di gasolio da una nave di approvvigionamento alla piattaforma WHP3, nella yard di Boscongo (Congo). A seguito dell'incidente sono state introdotte delle modifiche nell'esecuzione di procedure similari, al fine di minimizzare il rischio di accadimento futuro.

L'efficienza energetica e le emissioni GHG

L'approccio di Saipem rispetto al tema dell'efficienza energetica (e conseguentemente delle emissioni di gas a effetto serra) è diventato negli anni sempre più strutturato.

Negli anni sono state effettuate diagnosi energetiche, in linea con lo standard ISO 50000:2011, su asset selezionati: uffici di maggior rilevanza, navi, yard di fabbricazione e mezzi di perforazione. La scelta degli asset da analizzare segue i seguenti criteri: la criticità in termini di consumo, il livello di controllo, la fattibilità d'intervento e le esigenze di conformità normativa. Queste valutazioni sono state propedeutiche all'identificazione delle aree in cui è possibile incrementare l'efficienza energetica, per ognuna delle quali è stata svolta un'analisi di fattibilità tecnico-economica delle soluzioni individuate, sottoposte al management per la definizione di un piano di azione.

Maggiori informazioni sulle iniziative che Saipem ha implementato nel corso degli anni con l'obiettivo di aumentare l'efficienza energetica delle sue operazioni sono presenti nella sezione "Tackling climate change" di "Saipem Sustainability 2017".

Saipem ha sviluppato una metodologia per la stima delle emissioni per ogni specifica fonte di emissione. Tale metodologia è stata revisionata e validata da terza parte. Nel corso del 2017 si sono avviate le attività di revisione dei fattori di emissione utilizzati per i consumi energetici da combustibile (emissioni dirette). Nel corso del 2018 la metodologia di calcolo sarà estesa anche alle emissioni di gas a effetto serra da energia elettrica e da trasporti (emissioni indirette). Tutti i progetti e i siti Saipem monitorano i dati di consumo energetico su base trimestrale e questi vengono utilizzati per il calcolo delle emissioni GHG. Un approfondimento dedicato all'approccio di Saipem sul tema dei cambiamenti climatici è presente nella sezione "Tackling climate change" di "Saipem Sustainability 2017".

Il consumo energetico del 2017 è aumentato dell'11% rispetto al 2016 (del 7% si considera il perimetro di Gruppo), in linea con l'aumento delle attività su alcuni progetti operativi rilevanti. I progetti che hanno contribuito maggiormente all'aumento del consumo energetico sono: Zohr (Egitto) che ha coinvolto molti mezzi della flotta, tra cui il Castorone, la Saipem 10000 e il Normand Maximus; il progetto SCPX Pipeline (Azerbaijan); Jazan Integrated Gasification Combined Cycle ed EPC Khurais (Arabia Saudita); il progetto Hydrodesulfuring gas plant di Minatitlan Refinery Plant (Messico) e Tangguh LNG Expansion (Indonesia).

Questi ultimi due progetti e il vessel Normand Maximus hanno visto il più significativo aumento di consumo energetico rispetto all'anno precedente.

L'aumento del consumo di benzina è principalmente dovuto all'esecuzione di due progetti onshore: il progetto EPC Khurais (Arabia Saudita), a causa del maggior utilizzo di veicoli, e il progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions (Nigeria), a causa del consumo di PMS (Pavement Management System) per il trasporto su terra.

L'aumento nell'utilizzo di Diesel Marine Oil è dovuto principalmente all'utilizzo del mezzo Normand Maximus e all'avvio del nuovo progetto onshore Tangguh LNG Expansion nel 2017, come tipicamente avviene nelle prime fasi operative.

L'aumento nell'utilizzo di elettricità derivante da fonti rinnovabili è dovuto alla piena operatività raggiunta nel 2017 dalla base logistica di San Vitale (Ravenna, Italia) nel produrre una quantità costante di elettricità rinnovabile durante tutto l'anno.

Inoltre, si è registrato un aumento dell'11% delle risorse rinnovabili autoprodotte anche a Fano (Italia). Quest'ultimo aumento è riconducibile alle condizioni meteorologiche contingenti nell'anno.

2015 2016 2017
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Consumo di energia (ktep) 514,0 498,3 411,7 393,8 440,6 430,8
Totale consumo diretto di energia, di cui: (ktep) 488,2 472,8 388,1 370,5 419,3 409,5
- Gas Naturale (ktep) 1,5 1,5 1,4 1,4 1,1 1,1
- Heavy Fuel Oil (HFO) (ktep) - - - - 1,0 1,0
- Intermediate Fuel Oil (IFO) (ktep) 21,0 21,0 7,5 7,5 12,8 12,8
- Light Fuel Oil (LFO) (ktep) 28,7 28,7 1,4 1,3 4,5 4,5
- Diesel (ktep) 290,6 275,3 256,6 238,9 246,6 236,9
- Diesel Marine Oil (ktep) 139,7 139,7 111,8 111,8 141,8 141,8
- Benzina (ktep) 6,8 6,7 9,5 9,5 11,5 11,4
Consumo indiretto di energia
Energia elettrica consumata (MWh) 112.094,5 110.580,2 102.343,4 101.083,6 92.309,9 92.307,7
Energia rinnovabile
Energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (MWh) 309,9 309,9 305,0 305,0 352,4 352,3
Emissioni
Totale emissioni (scopo 1) (kt CO2 eq) 1.504,2 1.466,3 1.203,4 1.177,2 1.299,7 1.269,3

La gestione della risorsa idrica

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Uno degli impegni di Saipem espressi nella Politica HSE consiste nella protezione delle risorse naturali. Considerata la localizzazione geografica di importanti attività operative della Società, l'acqua costituisce un aspetto rilevante. Infatti, Saipem è consapevole di svolgere attività operative impattanti in aree considerate "a stress idrico", nelle quali l'adozione di una strategia di riduzione dei consumi e di uso efficiente della risorsa è considerata prioritaria.

Il riutilizzo dell'acqua, a valle di opportuno trattamento è un'attività chiave per minimizzare il consumo di acqua.

L'impegno a una gestione responsabile della risorsa idrica è trasmesso a tutti i livelli societari tramite l'emissione di piani annuali HSE di Gruppo, successivamente implementati dalle divisioni e dalle società operative.

Maggiori dettagli sulle iniziative e le strategie nell'uso delle risorse idriche sono presenti nella sezione "Water management and pollution" di "Saipem Sustainability 2017".

Consumo d'acqua

2015 2016 2017
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale prelievo di acqua, di cui: (103 m3
)
5.226,4 4.989.8 6.972,9 6.807,3 7.690,4 7.546,0
- acqua dolce/da acquedotti (103 m3
)
2.614,9 2.581,1 3.054,5 2.983,6 1.375,1 1.317,5
- acque da acquifero sotterraneo (103 m3
)
1.571,6 1.413,6 2.571,9 2.499,6 5.441,2 5.368,1
- acqua da corsi d'acqua superficiali (103 m3
)
152,8 138,7 69,5 69,5 188,3 188,3
- acqua di mare (103 m3
)
887,0 856,5 1.276,9 1.254,5 685,8 672,1
Acqua riciclata e riutilizzata
Acqua riutilizzata (103 m3
)
309,9 297,7 308,4 308,5 1.179,8 1.179,2
(%) 6 6 4 4 15 16

L'aumento del consumo di acqua occorso nel 2017 è determinato dalle necessità scaturite principalmente da alcuni progetti onshore tra cui: Southern Swamp Associated Gas Solutions Project (Nigeria), SCPX Pipeline (Azerbaijan e Georgia) per attività di hydrotesting, EPC Khurais Project (Arabia Saudita), il progetto di stoccaggio del gas di Cornegliano Laudense Natural Gas Storage Plant (Italia) e il progetto Tangguh LNG Expansion (Indonesia), che ha determinato un aumento consistente del consumo di acque da acquifero sotterraneo per la fase di opere civili.

La percentuale di acqua riutilizzata è aumentata in modo molto significativo rispetto al 2016, grazie al suo utilizzo per la pulizia delle strade e l'irrigazione (attività necessarie nei cantieri in alcune aree geografiche). I principali progetti che hanno determinato questo aumento sono Jazan Integrated Gasification Combined Cycle e SHY 1 - Pipeline (entrambi in Arabia Saudita).

L'acqua scaricata è aumentata proporzionalmente all'incremento dell'acqua consumata.

Scarichi idrici

2015 2016 2017
(103 m3
)
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale acqua scaricata, di cui: 3.746,3 3.615,0 4.858,9 4.745,8 5.657,0 5.536,7
- acqua scaricata nei sistemi fognari 569,4 539,2 427,7 485,4 642,8 642,8
- acqua scaricata in specchi d'acqua superficiali 1.182,2 1.182,2 2.556,3 2.504,6 3.605,4 3.605,4
- acqua scaricata in mare 1.064,6 964,4 1.142,7 1.023,6 515,4 395,1
- acqua scaricata in altra destinazione 930,1 929,3 732,2 732,2 893,4 893,4

La gestione dei rifiuti

La Società adotta un sistema di gestione dei rifiuti responsabile e specifico per tipologia di attività operativa.

La gestione dei rifiuti è affrontata applicando una gerarchia di interventi che mira principalmente a minimizzare i rifiuti prodotti attraverso l'uso di procedure o tecnologie appropriate, a riutilizzarli come materiali, e a riciclarli a seguito del trattamento più opportuno. Nell'ambito delle azioni volte a minimizzare la generazione dei rifiuti, la priorità è data ai rifiuti pericolosi. L'azienda promuove e implementa misure, anche attraverso la ricerca e sviluppo di nuovi materiali, che consentano di sostituire i materiali pericolosi con alternative non nocive. Saipem assicura l'appropriata gestione dei rifiuti attraverso procedure/piani di gestione dei rifiuti a livello sia di società operative sia di singoli progetti e siti.

Seguendo questo approccio, nel 2017 Saipem ha implementato numerose attività; alcuni esempi sono riportati nella sezione "Waste generation and management" di "Saipem Sustainability 2017".

L'importante riduzione nella produzione di rifiuti avvenuta nell'anno è principalmente dovuta all'andamento del progetto South Stream WP 5.1 (Russia) che nel 2016 ha avuto un picco nella generazione dei rifiuti dovuto al fatto che la terra scavata, come richiesto dalla legislazione locale, è stata rendicontata come rifiuto non pericoloso smaltito in discarica. Inoltre, il 2017 ha visto la conclusione del progetto per lo smaltimento e riciclo della nave da crociera Costa Concordia, che ha contribuito anch'esso alla riduzione nella produzione dei rifiuti. Il progetto di smantellamento e riciclo della nave da crociera è terminato dopo 3 anni di lavoro. Questo progetto, realizzato in partnership con San Giorgio del Porto, è stato un importante esempio di green ship recycling.

Per quanto riguarda i rifiuti pericolosi, il loro aumento è dovuto principalmente ad alcuni progetti onshore. La quantità di rifiuti pericolosi comprende fanghi provenienti dall'impianto di trattamento delle acque reflue (dei progetti Jazan Integrated Gasification Combined Cycle ed EPC Khurais, Arabia Saudita) e olio esausto (dal progetto Rabigh II, Arabia Saudita).

2015 2016 2017
(kt) Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Peso totale rifiuti prodotti, di cui: 508,5 472,2 907,6 902,0 431,3 426,0
- pericolosi smaltiti in discarica 31,9 31,8 36,1 (*) 36,0 61,2 61,1
- pericolosi inceneriti 2,8 2,7 1,6 1,5 2,3 2,3
- pericolosi riciclati 5,0 4,8 18,7 18,3 6,9 6,9
- non pericolosi smaltiti in discarica 285,8 282,4 140,0 (*) 135,6 172,4 168,6
- non pericolosi inceneriti 6,4 5,8 3,0 3,0 3,6 2,6
- non pericolosi riciclati 176,5 144,7 708,1 707,4 185,0 184,6

(*) Questi dati sono stati modificati rispetto l'anno precedente a causa di un ricalcolo.

Gli aspetti sociali

La Società opera in più di 60 Paesi in situazioni geograficamente e culturalmente diverse e distanti fra loro e spesso in contesti difficili e di frontiera.

In particolar modo nei Paesi in cui la presenza di Saipem è di lungo periodo, la Società ha instaurato un durevole rapporto di mutua collaborazione con gli stakeholder locali. Alcuni significativi esempi sono le collaborazioni con gli enti universitari e scolastici, con i rappresentanti delle istituzioni locali, le organizzazioni non governative attive sui territori e gli enti locali per la realizzazione di programmi di sviluppo e per la promozione della salute.

Oltre quanto riportato in questo documento, Saipem fornisce una descrizione di dettaglio delle azioni di coinvolgimento degli stakeholder in una sezione dedicata ("Stakeholder engagement in 2017") di "Saipem Sustainability 2017". Saipem si è sempre impegnata a minimizzare eventuali impatti negativi sul territorio e a contribuire alla massimizzazione di quelli positivi attraverso l'attuazione di strategie che contribuiscono a uno sviluppo sostenibile locale. Il profilo di rischio complessivo (compreso quello sociale) di ogni progetto viene identificato, analizzato e monitorato dalla fase commerciale. Un importante strumento è l'ascolto delle istanze degli stakeholder locali, anche tramite consolidati processi di coinvolgimento. In particolar modo per la gestione degli impatti negativi, la Società ha redatto un criterio (Guidance on Grievance Management) per la strutturazione di un sistema di raccolta e gestione delle istanze delle comunità locali, nelle realtà operative in cui ciò è ritenuto necessario.

Diverse realtà geografiche (es. Nigeria, Azerbaijan, Italia, Russia) e alcune tra le più significative realtà operative (es. Tangguh LNG Expansion) hanno implementato tali sistemi di gestione delle istanze finalizzati a garantire una comunicazione efficace con le comunità.

La relazione con il territorio

Saipem si impegna a instaurare con i suoi stakeholder locali relazioni improntate alla correttezza e alla trasparenza, per perseguire obiettivi concreti e condivisi di sviluppo sostenibile anche attraverso il rafforzamento della fiducia reciproca, ricercando il dialogo e promuovendo le condizioni per stabilire una cooperazione duratura nei Paesi in cui opera (rif. "Politica di Sostenibilità").

Ovunque lavori, Saipem svolge un ruolo attivo nella comunità, fornendo il proprio contributo alla vita sociale ed economica del territorio, anche e non solo in termini di occupazione locale e creazione di valore. La presenza di Saipem sul territorio assume prevalentemente due forme differenti: una presenza di lungo termine, dove la Società possiede cantieri di costruzione o altre strutture operative; e una presenza di breve-medio termine, in cui Saipem svolge uno specifico progetto. Il coinvolgimento di Saipem e il dialogo con gli stakeholder locali dipendono dunque dalla tipologia di presenza che la Società ha sul territorio.

Nei contesti in cui Saipem ha una presenza di lungo periodo, la Società svolge specifiche valutazioni atte ad analizzare i potenziali effetti delle proprie attività sul contesto socio-economico locale, anche attraverso strumenti quali il SocioEconomic Impact Assessment (SIA) o l'ESIA (Environmental Social Impact Assessment). A seguito di queste valutazioni, Saipem predispone un piano d'azione finalizzato alla gestione degli impatti generati sulle comunità locali e di coinvolgimento degli stakeholder. A supporto di questo processo, Saipem ha implementato specifici strumenti di analisi del contesto locale e di identificazione e analisi dei principali stakeholder, finalizzati alla definizione dei piani di intervento.

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Nei progetti operativi, Saipem supporta le attività del cliente, in linea con le richieste e le indicazioni dello stesso, al fine di definire un piano di azione di creazione di valore locale per il progetto specifico.

sviluppare il know-how del personale loca-

le, aumentando le possibilità occupazionali, e dei fornitori, rafforzando la loro competenza tecnologica e manageriale. In tal modo Saipem contribuisce a creare opportunità di sviluppo per le persone e per le imprese nelle comunità in cui opera. La presenza di Saipem si caratterizza anche per un impegno nello sviluppare e mantenere una continua relazione con le comunità, i clienti e i fornitori locali, che permetta di ottenere effetti positivi anche in termini di riduzione dei costi complessivi di progetto e del profilo di rischio complessivo associato alle attività operative.

Saipem ha inoltre sviluppato internamente un modello (SELCE, "Saipem Externalities Local Content Evaluation") per quantificare il valore della sua presenza sul territorio in termini economici, occupazionali e di crescita del capitale umano.

Presenza locale

Per Saipem essere presente localmente significa acquistare beni e servizi da fornitori locali, creare occupazione a livello locale e Il modello SELCE è stato validato da Nomisma Energia nella sua applicazione al contesto italiano nel 2015.

Occupazione locale

2015 2016 2017
Totale Consolidato Totale Consolidato Totale Consolidato
(%) Gruppo integrale Gruppo integrale Gruppo integrale
Dipendenti locali 80 78 80 78 76 74
Manager (*) locali 44 43 45 44 46 45

(*) Per manager locale si intende la somma di middle e senior manager. Un dipendente è considerato locale se lavora nel Paese di assunzione.

Nel 2017 il personale locale si attesta al 74% (76% nel perimetro totale di Gruppo), percentuale che ha visto una diminuzione rispetto all'anno precedente dovuta alla riduzione o conclusione delle attività operative di progetti in cui il personale era principalmente locale. La percentuale, nonostante la leggera diminuzione, si mantiene molto alta e dimostra con dati concreti il costante impegno di Saipem nella creazione di valore nei territori in cui opera tramite l'occupazione di personale locale e il rafforzamento delle loro capacità e competenze manageriali e tecniche, attraverso attività formative e l'esperienza professionale acquisita. La percentuale di manager locali viene calcolata escludendo i dati di Francia e Italia; l'inclusione di tali Paesi porterebbe a una percentuale di manager locali pari al 76%.

La catena di fornitura

Saipem ha più di 26.000 fornitori di primo livello, di cui circa 7.000 qualificati nell'anno. Dal punto di vista numerico, le principali aree geografiche in cui operano i fornitori della Società sono l'Europa e le Americhe. Nel 2017 le aree geografiche nelle quali Saipem ha ordinato l'ammontare più significativo di beni e servizi sono l'Europa, il Medio Oriente, il Sud-Est Asiatico e l'Oceania.

Saipem seleziona partner che condividono i suoi stessi valori e li rende partecipi attivamente al processo di prevenzione dei rischi (rif. Politica "I nostri partner della catena del valore"). Saipem si impegna a mantenere la fiducia riposta nelle aziende che lavorano con e per la Società e a migliorare la reciproca collaborazione. A testimonianza di questo impegno è importante sottolineare che più di 4.600 fornitori collaborano con Saipem da almeno 10 anni.

La gestione di una catena di fornitura etica

Il sistema di gestione etica della catena di fornitura di Saipem è composto da diverse fasi correlate tra loro che possono essere riepilogate come segue: (i) qualifica del fornitore, (ii) fase contrattuale, (iii) monitoraggio e feedback delle prestazioni del fornitore.

(i) Qualifica del fornitore

Una valutazione del rischio viene effettuata durante la fase di qualifica per identificare i fornitori anche sulla base dei rischi di sostenibilità, a seconda del Paese in cui si opera e/o della criticità dei prodotti/servizi.

Dal punto di vista dei diritti umani e dei lavoratori, in generale, i fornitori che operano in Paesi classificati come ad alto rischio su questi temi sono analizzati sulla base delle informazioni e dei documenti che essi stessi presentano durante la fase di qualifica (tramite il questionario di qualifica). Analogamente, per determinate classi merceologiche considerate ad alto rischio dal punto di vista della salute e della sicu-

rezza, viene effettuata una valutazione ad hoc per valutare il sistema di gestione HSE del fornitore.

Inoltre, per classi merceologiche specifiche, i fornitori sono soggetti a un processo di valutazione del rischio della controparte, che comprende l'analisi delle sue capacità in termini economici, finanziari, tecnici e organizzativi, oltre alla valutazione dei rischi relativi alla corruzione e alla reputazione per Saipem. Questa è garantita tramite controlli approfonditi, che comprendono il rispetto delle linee guida anticorruzione, il coinvolgimento in qualsiasi tipo di reato penale o attività terroristiche da parte del fornitore, la struttura della sua catena di controllo, della dirigenza e del Consiglio di Amministrazione/della proprietà.

In base alla criticità del fornitore, il processo di qualifica può richiedere una verifica in loco delle sue attività, nonché delle sue capacità tecniche, gestionali, di produzione, qualità, HSE e logistica.

Se operanti in Paesi ad alto rischio, i fornitori possono essere sottoposti a verifica in sito su aspetti inerenti i diritti dei lavoratori. La verifica si concentra sulle seguenti tematiche: lavoro infantile e lavoro forzato, libertà di associazione e diritto di contrattazione collettiva, remunerazione, orario lavorativo, discriminazione, misure disciplinari, salute e sicurezza.

(ii) Fase contrattuale

Saipem si impegna a condurre le relazioni con i fornitori nel rispetto dei più elevati standard etici, in conformità con tutte le leggi applicabili e con il Codice Etico (nel quale i diritti umani e dei lavoratori sono concetti fondamentali), salvaguardando la reputazione propria e delle sue società controllate. I requisiti in materia ambientale, sociale e di governance sono trattati nelle condizioni generali dei contratti di Saipem. I fornitori devono dichiarare di avere ricevuto e preso visione dei contenuti della "Politica di Sostenibilità" in cui Saipem si impegna ad agire come Società sostenibile e a contribuire alla crescita sul lungo termine e alla creazione di valore attraverso il coinvolgimento effettivo di tutti gli stakeholder. Ciascuna delle parti dichiara che le proprie attività, come indicate nell'ordine di acquisto, non devono in nessun caso comprendere rischi inaccettabili per le persone o per l'ambiente, e si impegna a gestire e ridurre al minimo tali rischi nelle proprie operazioni. Inoltre, ai fornitori che lavorano con Saipem SpA viene richiesto di accettare il Modello 231 che comprende il Codice Etico di Saipem. Allo stesso modo i fornitori che lavorano con le società controllate di Saipem SpA devono accettare il modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (OM&C Model) e il Codice Etico. Per attività, servizi e materiali specifici, quando il valore della fornitura supera un determinato importo, lo specifico fornitore è soggetto a una valutazione del rischio della controparte (lo stesso processo si svolge anche durante la fase di qualifica del fornitore).

(iii) Monitoraggio e feedback delle prestazioni del fornitore

Le prestazioni dei fornitori sono costantemente controllate e le funzioni responsabili di Saipem sono chiamate a fornire un feedback anche in materia di rispetto dei diritti dei lavoratori e della tutela della salute e sicurezza (ad es. eventuali incidenti/lesioni verificatisi durante l'esecuzione dei lavori, conformità con la legislazione applicabile in materia di salute e sicurezza e con le specifiche contrattuali, presenza di procedimenti legali per violazioni gravi/reati).

2015 2016 2017
Fornitori attivi (n.) 32.931 29.959 26.345
Fornitori qualificati (n.) 10.844 6.571 6.918
Fornitori qualificati nell'anno che operano in Paesi
a rischio violazione diritti umani e dei lavoratori
(%) - 60 59
Nuovi fornitori valutati in materia di diritto del lavoro (n.) 367 106 94
Fornitori qualificati nell'anno per attività considerate a rischio HSE (%) - 6 4
Fornitori valutati e qualificati sulle tematiche HSE (n.) 163 385 278
Audit di qualifica di cui: (n.) - 46 62
- su tematiche di diritti umani e del lavoro (n.) 13 6 14
- su tematiche HSE (n.) - 5 3
Partecipanti alla formazione effettuate su catena di fornitura sostenibile (n.) - 147 115

Si specifica che i numeri della tabella sono rappresentativi sia per il perimetro totale di Gruppo che per il perimetro di consolidamento integrale, in quanto un fornitore qualificato a livello corporate può potenzialmente lavorare con tutte le realtà del Gruppo.

Le persone in Saipem

Come descritto nella Politica "Le Nostre Persone" sulla gestione del capitale umano, "le persone sono l'elemento indispensabile e fondamentale per l'esistenza stessa dell'impresa e gli obiettivi aziendali si possono raggiungere solo con la loro dedizione e professionalità".

Le conoscenze professionali delle persone sono fondamentali per una crescita sostenibile e un patrimonio da salvaguardare, valorizzare e sviluppare. Lo sviluppo di una cultura orientata alla condivisione del know-how è lo strumento

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principale per il consolidamento del patrimonio delle conoscenze e delle esperienze.

2015 2016 2017
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale dipendenti a fine periodo (n.) 46.346 42.408 40.305 36.859 35.918 32.058
Categorie dipendenti
Senior Manager (n.) 417 411 399 396 398 393
Manager (n.) 4.972 4.836 4.276 4.149 4.190 4.089
White Collar (n.) 21.549 19.837 18.496 16.721 16.642 14.971
Blue Collar (n.) 19.408 17.324 17.134 15.593 14.688 12.605
Aree geografiche dipendenti
Americhe (n.) 8.226 8.226 3.083 3.083 1.849 1.849
CSI (n.) 4.550 4.129 3.169 2.925 2.743 2.481
Europa (n.) 10.553 9.987 9.962 9.249 10.283 9.621
Medio Oriente (n.) 8.779 7.549 9.219 8.177 11.472 9.571
Africa Settentrionale (n.) 710 691 1.268 1.261 669 669
Africa Occidentale e resto dell'Africa (n.) 7.310 5.608 6.637 5.197 5.589 4.554
Estremo Oriente (n.) 6.218 6.218 6.967 6.967 3.313 3.313
Tipologia di contratto
Dipendenti con contratto full-time (n.) 46.073 42.137 40.060 36.615 35.686 31.826
Dipendenti con ruolo professionale chiave (n.) 17.840 - 14.991 14.161 14.177 13.154
Dipendenti assunti tramite agenzia (n.) 4.489 2.996 5.643 4.403 5.829 4.111
Turnover
Turnover volontario di risorse
con ruolo professionale chiave
(%) 6,4 - 8,3 - 6,6 6,2
Turnover complessivo (%) - - 40 - 35 36

L'andamento occupazionale

La riduzione della forza lavoro del 2017 è dovuta alla conclusione di alcuni progetti e alla riduzione delle attività operative in Indonesia, Azerbaijan, Messico, Nigeria e Brasile. Nel caso specifico del Brasile, la riduzione è determinata dalle attività di razionalizzazione del personale della yard di Guarujà. Il trend complessivo è determinato dalla riduzione o conclusione delle attività operative rispettivamente nei seguenti progetti: EPCI Kaombo, Sha Deniz 2, El Elcino, Southern Swamp Associated Gas Solution.

Il turnover volontario di personale con ruolo professionale chiave risulta in diminuzione rispetto al dato del 2016, a testimonianza dell'impegno della Società nel tutelare le competenze e il know-how critico per il business.

Il tasso di turnover complessivo nel 2017 risulta essere del 36% (35% per il perimetro totale di Gruppo), un valore che va contestualizzato con (a) la situazione estremamente dinamica del mercato dell'Oil & Gas che ha comportato, a seguito di un'importante contrazione degli investimenti nel settore, una considerevole riduzione delle attività operative e con (b) la natura del business di Saipem che, essendo una società contrattista, lavora per progetti di grandi dimensioni che hanno durate variabili (da pochi mesi ad anni). Tenuto conto di tali specificità, il dimensionamento quali-quantitativo del capitale umano di Saipem è quindi soggetto a una naturale fluttuazione connessa alle diverse fasi operative dei progetti e alla ciclicità degli investimenti dei clienti. Questo comporta un notevole incremento della forza lavoro in una data area in un dato momento e una pari riduzione della forza lavoro al termine del progetto. Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.

Lo sviluppo delle competenze

Saipem identifica nella crescita delle proprie persone, e più in particolare nelle attività di individuazione, valutazione e sviluppo delle competenze ritenute critiche per il business, un driver per il successo aziendale.

In tal senso, nell'ottica di una costante attenzione al potenziamento delle competenze tecnico-professionali e comportamentali specifiche di ciascuna famiglia professionale, Saipem ha consolidato un processo di skill evaluation utile a monitorare il livello di competenza ed expertise delle proprie risorse e a identificare possibili aree di intervento. Tali processi sono funzionali sia a una più mirata attività di analisi dei fabbisogni formativi aziendali, sia a una puntuale definizione di iniziative di formazione utili allo sviluppo di competenze.

Saipem attribuisce infatti grande importanza alla formazione continua delle proprie

persone, intesa come strumento di miglioramento e sviluppo delle competenze professionali e comportamentali. L'azienda definisce annualmente programmi di apprendimento in grado di garantire lo sviluppo delle conoscenze e competenze di tutti i collaboratori, con particolare riferimento agli aspetti tecnico-professionali utili alla gestione dei progetti e alla conoscenza dei requisiti legislativi e di compliance e governance aziendale.

Grande attenzione viene inoltre dedicata allo sviluppo e al consolidamento di un comune patrimonio di conoscenze e competenze, trasversali ai diversi contesti di business nei quali l'azienda opera, e connesso ai valori e alla cultura aziendale. Saipem promuove, infatti, iniziative di training finalizzate allo sviluppo di competenze comportamentali e manageriali in linea con il modello di Leadership del Gruppo.

Con l'obiettivo di un costante investimento sulle giovani generazioni, Saipem investe nella creazione di competenze specialistiche e trasferimento di know-how anche attraverso programmi di formazione in aula e "on the job" rivolti a giovani studenti provenienti dagli istituti scolastici e università con cui l'azienda avvia partnership di lungo periodo.

2015 2016 2017
(ore) Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Formazione
Totale ore di formazione, di cui: 1.594.281 (*) 1.551.411 1.570.894 (*) 1.542.514 1.930.709 1.908.702
- HSE 1.165.952 (*) 1.124.376 1.324.853 (*) 1.297.778 1.699.674 1.677.713
- capacità e competenze manageriali 36.390 36.268 24.446 24.385 15.090 15.090
- IT e lingue 54.226 53.986 20.969 20.830 17.979 17.979
- competenze tecniche professionali 337.713 336.781 200.626 199.521 197.966 197.920

(*) I dati sono stati ricalcolati in seguito a un affinamento della metodologia di reporting.

Nel 2017 il numero totale di ore di training erogato è aumentato rispetto all'anno precedente in particolar modo per quanto riguarda le ore di formazione di cui hanno beneficiato i subcontrattisti che collaborano con Saipem.

Le ore di formazione dei dipendenti vedono una leggera decrescita rispetto all'anno precedente, in linea con l'importante decremento della forza lavoro avvenuto nell'anno.

La formazione HSE rappresenta la fattispecie quantitativamente più rilevante del training organizzato nell'anno. Nel 2017 sono state mediamente erogate 16,8 ore di training HSE ai dipendenti (15,5 se si considera il perimetro totale di Gruppo), numero migliorato rispetto al 2016.

Sul totale di quasi 1,7 milioni di ore di training HSE, più di 1,1 milioni sono state erogate ai subcontrattisti.

Mediamente ogni dipendente ha partecipato a 24 ore di corsi di formazione (21,9 a livello di Gruppo), valore in crescita rispetto alle 21,8 erogate nel 2016 (20,5 a livello di Gruppo).

Le relazioni industriali

Il contesto globale in cui Saipem opera, caratterizzato dalla gestione della diversità, presuppone un approccio che prevede un'attenzione massima alla gestione delle relazioni industriali. Saipem, ormai da diversi anni, ha consolidato un modello di relazioni industriali volto ad assicurare l'armonizzazione e la gestione ottimale, in accordo con le politiche aziendali, delle relazioni con le organizzazioni sindacali (OO.SS.) dei lavoratori, con le associazioni datoriali di settore, le istituzioni e gli enti pubblici.

Ogni qualvolta si verifica un cambiamento organizzativo di rilievo è prassi della Società illustrare alle rappresentanze sindacali le novità in essere. Con riferimento alla realtà italiana, anche sulla base di una specifica previsione a livello di Contratto Collettivo Nazionale, le organizzazioni sindacali vengono puntualmente convocate ai fini dell'illustrazione/esposizione del cambiamento in essere.

2015 2016 2017
Totale Consolidato Totale Consolidato Totale Consolidato
Gruppo integrale Gruppo integrale Gruppo integrale
Dipendenti coperti da accordi collettivi
di contrattazione (%) 59 60 58 60 49 62
Ore di sciopero (n.) 35.018 33.568 65.196 55.961 1.143 1.143

Su più di 22.000 dipendenti (più di 29.000 se consideriamo il totale di Gruppo) monitorati (il totale prende in considerazione i dipendenti italiani a ruolo, i francesi a prescindere dal Paese in cui prestano servizio e i locali per tutti gli altri Paesi), 13.694 lavoratori (14.693 a livello di Gruppo) sono coperti da accordi collettivi di contrattazione. Il trend decrescente sul totale del Gruppo è motivabile dal fatto che una quota crescente del personale Saipem lavora in Paesi in cui non sono previste queste tipologie di accordi. Contestualmente vi è stata una diminuzione di personale in aree dove tali tipologie di accordi sono molto diffuse (Messico, Brasile, Indonesia e Canada).

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In riferimento all'impegno di rafforzare il dialogo con il partenariato sociale, nel luglio 2017 è stato firmato l'accordo istitutivo del Comitato Aziendale Europeo (CAE) del Gruppo Saipem, che sarà composto da 22 delegati in rappresentanza dei lavoratori impiegati presso le entità Saipem permanenti operanti nello Spazio Economico Europeo. Sono state pertanto completate le procedure di designazione dei delegati nazionali, in attesa, nei primi mesi del 2018, di definire l'organizzazione della prima riunione del CAE.

Nel corso del 2017 le Relazioni Industriali Internazionali sono state caratterizzate dal rinnovo di una serie di accordi collettivi in diverse entità operative. Nel primo semestre sono stati sottoscritti nuovi accordi collettivi nelle joint venture in Angola, con l'introduzione, tra l'altro, di un sistema di assistenza sanitaria per i dipendenti e i loro familiari. Sono inoltre stati rinnovati gli accordi collettivi anche per il personale di Saipem Services Mexico, per il personale impiegato presso la yard di Karimun in Indonesia e per il personale di perforazione impiegato in Perù. Si segnala, inoltre, il rinnovo dell'accordo collettivo per le maestranze impiegate da Ersai (Kazakhstan) in coerenza con la modifica della normativa sul lavoro intervenuta nel Paese. In Francia, a dicembre, sono stati approvati dal "Dipartimento Regionale per le Imprese, la Concorrenza, il Consumo e l'Impiego" i contenuti del Plan de Sauvegarde de l'Emploi (PSE), le cui procedure erano già state avviate dall'azienda a maggio. Sono state infine avviate consultazioni con le organizzazioni sindacali in Norvegia per il ricorso ad ammortizzatori sociali al fine di gestire l'avvicendamento del personale dall'impianto di perforazione offshore Scarabeo 5 allo Scarabeo 8.

In Italia, nel 2017 è stata raggiunta l'intesa per il rinnovo del CCNL Energia e Petrolio 2016- 2018. Inoltre, l'azienda ha tenuto costantemente informate le OO.SS. sul processo di riorganizzazione in corso, anche attraverso una serie di incontri per rappresentare il razionale del nuovo modello organizzativo e il dimensionamento di ciascuna delle 5 divisioni.

Per la divisione Drilling Onshore, a settembre si è concluso il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, che ha coinvolto, a partire da settembre 2016, circa 50 dipendenti. Sono stati avviati dei percorsi formativi mirati per i lavoratori rientranti. Nell'unità produttiva di Arbatax si sono avuti diversi incontri tra azienda e rappresentanze sindacali regionali e territoriali sulle prospettive in termini di carichi di lavoro del cantiere di fabbricazione.

Infine, nel settore marittimo è stato firmato il rinnovo dell'accordo integrativo aziendale di settore con le OO.SS.

Nel 2017 si è verificato un unico evento di sciopero in Nigeria, dovuto dalla conclusione di un progetto e al relativo rilascio di personale.

Uguaglianza di trattamento e valorizzazione delle differenze

Saipem si impegna a creare un ambiente di lavoro nel quale differenti caratteristiche o orientamenti personali e culturali sono considerati una risorsa e una fonte di arricchimento reciproco, oltre che un elemento irrinunciabile della sostenibilità del business. Questo impegno è un punto fondante del contenuto della Politica "Le nostre persone".

Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna.

Le funzioni responsabili di gestire persone devono:

  • adottare in ogni caso criteri di merito e di competenza (e comunque strettamente professionali) per qualunque decisione relativa alle risorse umane;
  • provvedere in ogni caso a selezionare, assumere, formare, retribuire e gestire le risorse umane senza discriminazione alcuna;
  • creare un ambiente di lavoro nel quale caratteristiche od orientamenti personali non possano dare luogo a discriminazioni e in grado di promuovere la serenità di tutte le persone in Saipem.

Più specificatamente, le politiche retributive del Gruppo si basano sul principio dell'equità, del merito e dell'approccio locale. Saipem infatti definisce le proprie politiche in piena coerenza con gli esiti della valutazione delle competenze e delle performance e identifica strategie retributive attraverso un approccio locale che intercetti le specificità del mercato del lavoro e del contesto giuslavoristico locale.

Saipem si impegna a promuovere programmi volti a garantire il ricambio generazionale con la finalità di assicurare la continuità di business, presidiare le competenze critiche e promuovere il cambiamento. Tali iniziative permettono da un lato di generare opportunità di sviluppo per i giovani, dall'altro di valorizzare le risorse senior e il loro know-how. Il ricambio generazionale in Saipem viene realizzato sostenendo la motivazione delle risorse più esperte per favorire il trasferimento della conoscenza e il tutoring, nonché creando le condizioni organizzative e manageriali affinché i giovani ottengano pieno empowerment.

Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit che principalmente possono riguardare: forme di previdenza complementare; fondi integrativi sanitari; servizi e politiche di supporto alla mobilità; iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia; ristorazione (mensa aziendale, ticket lunch); corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'in-

terno del contesto socio-culturale di riferimento. I benefit, ove previsti, in base al Paese/società/legislazione locale vigente, vengono a oggi riconosciuti alla totalità della popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato) fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.

La tutela delle specifiche categorie di lavoratori è salvaguardata attraverso l'applicazione di normative locali e rafforzata da specifiche politiche aziendali che evidenziano l'importanza del tema in oggetto. Obiettivo delle stesse è quello di garantire pari opportunità tra tutte le diverse tipologie di lavoratori con l'intento di dissuadere l'insorgenza di possibili pregiudizi, molestie e discriminazioni di ogni tipologia (per esempio collegati a orientamenti sessuali, colore, nazionalità, etnia, cultura, religione, età e disabilità) nel pieno rispetto dei diritti umani. In diverse realtà operative della Società specifiche normative prevedono inoltre obblighi di inserimento minimo di personale disabile, di personale in età giovanile o di rispetto di determinate proporzioni tra personale locale ed espatriato.

2015 2016 2017
(n.) Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Presenza femminile
Occupazione femminile, per area geografica: 5.257 5.012 4.251 4.010 3.790 3.560
Americhe 985 985 495 485 348 348
CSI 546 538 478 462 461 442
Europa 2.441 2.345 2.198 2.100 2.101 1.983
Medio Oriente 168 166 129 123 120 115
Africa Settentrionale 45 45 30 30 33 33
Africa Occidentale e resto dell'Africa 479 340 250 249 312 224
Estremo Oriente 593 593 560 560 415 415
Leadership femminile
Donne Senior Manager 22 22 23 23 23 23
Donne Manager 704 694 600 591 612 606
Fasce d'età
Dipendenti con età minore di 30 anni 7.595 4.257 5.809 4.225 4.330 3.724
di cui donne 1.097 653 735 540 494 427
Dipendenti con età tra 30 e 50 anni 31.436 29.754 28.418 26.353 25.673 22.919
di cui donne 3.529 3.615 2.961 2.876 2.744 2.601
Dipendenti con età maggiore di 50 anni 7.315 8.397 6.078 6.281 5.915 5.415
di cui donne 631 744 555 594 552 532
Multiculturalità
Nazionalità rappresentate nella popolazione dei dipendenti 128 126 120 115 115 115

Per quanto riguarda la diversità di genere, la percentuale delle donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale delle donne è aumentata dal 15% del 2016 al 18% del 2017. Saipem è dotata di precise linee guida per normare le politiche retributive e ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne, nella totalità delle realtà locali in cui opera.

Saipem tutela l'equilibrio lavoro e famiglia del proprio personale attraverso normative societarie e/o politiche locali che garantiscono il congedo parentale. Tali congedi differiscono solamente per tempi e modalità di astensione dal lavoro. Si evidenzia una crescita del numero medio di giorni di congedo usufruiti anche se vi è stata una riduzione totale del numero di beneficiari. Saipem nell'anno 2017 conta 639 dipendenti (695 se facciamo riferimento al perimetro totale di Gruppo), 422 uomini (456 considerando il perimetro totale di Gruppo) e 217 donne (239 considerando il perimetro totale di Gruppo), che hanno usufruito del congedo parentale per un totale di più di 36.000 giorni (42.000 facendo riferimento al perimetro totale di Gruppo); contestualmente si evidenzia nello stesso periodo un rientro a regime dal congedo parentale di 538 dipendenti (588 a livello di Gruppo), 420 uomini (454 a livello totale di Gruppo) e 118 donne (134 a livello totale di Gruppo), con un tasso di rientro dal congedo parentale nell'anno dell'84% (85% a livello totale di Gruppo), in leggero aumento rispetto all'anno precedente.

La salute

Come descritto nella Politica "L'Integrità nelle nostre operation", Saipem considera requisito fondamentale la tutela della salute e la promozione del benessere psico-fisico delle sue persone.

Questa è una condizione fondamentale del modo di operare di Saipem che si impegna a essere leader nella tutela della salute, oltre che della sicurezza e dell'ambiente (maggiori dettagli sono presenti nella Politica HSE di Saipem SpA). La Società persegue questo impegno conformemente alle disposizioni sulla tutela della privacy e alle leggi nazionali e internazionali relative alla tutela della salute e alla prevenzione delle malattie. La sua implementazione implica che il programma, per ciascun sito di lavoro, si concentri prevalentemente su misure preventive, e consideri tutte le attività il cui svolgimento possa rappresentare un rischio per la salute.

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Le attività che vengono implementate comprendono ad esempio: la valutazione dei rischi per la salute, accertamenti sanitari per il rilascio dell'idoneità, vaccinazioni e chemioprofilassi, l'informazione sanitaria, il monitoraggio delle condizioni igienico-sanitarie, i programmi per la prevenzione delle malattie e attività per la promozione della salute e dell'attività fisica.

Le attività operative della Società richiedono lo spostamento di un numero considerevole di persone, anche in località remote e in contesti talvolta sconosciuti ai collaboratori. Per questo motivo la Società assicura la migliore assistenza medica possibile ai collaboratori ovunque essi lavorino, organizza periodicamente esami medici specifici e redige di conseguenza certificati medici di idoneità, nonché forma il personale incaricato prima di ogni viaggio o assegnazione estera. Questo al fine di prevenire i rischi di contrarre malattie dovute all'effetto di fattori climatici, ambientali e psico-sociali legati al luogo di destinazione.

La Società è dotata di processi strutturati e di una catena di responsabilità ben definita per gestire tempestivamente qualsiasi emergenza medica.

Saipem ha sviluppato un sistema di gestione della salute in continua evoluzione che si adatta agli ambienti di lavoro, integra i più recenti studi epidemiologici, ed è volto ad assicurare la migliore qualità in fatto di monitoraggio della salute e dei servizi medici resi disponibili.

Tale sistema rispetta i principi riconosciuti a li-

vello internazionale e le leggi locali: la Dichiarazione di Pechino del WHO (World Health Organization), "Global Strategy on Occupational Health for All" (1994), la legislazione europea e la direttiva 2000/54/CE relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti biologici durante il lavoro, la sua applicazione in Italia attraverso il D.Lgs. n. 81/2008 e i suoi emendamenti (denominato "Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro"). Questo approccio assicura efficacia, flessibilità e le basi adeguate per lo sviluppo di una cultura della salute a lungo termine anche nei Paesi in cui la Società si trova a operare.

Il sistema di gestione prevede che per ogni sito/progetto/asset vengano identificati e valutati (considerando la frequenza e l'impatto potenziale) i rischi legati alla salute del personale, a seguito dei quali adeguate misure di prevenzione e mitigazione vengono identificate e implementate. Un'attività di monitoraggio delle stesse è periodicamente eseguita.

I criteri generali per la tutela della salute si basano sull'analisi delle attività svolte nell'ambiente di lavoro e considerano i rischi che le stesse attività hanno, sia sulle persone coinvolte a diverso titolo nelle operazioni, sia sulla comunità locale.

Le analisi effettuate sono specifiche per ciascuna mansione e destinazione. Prevedono l'identificazione delle attività e delle condizioni operative in riferimento alle condizioni di esercizio normali, anomale e di emergenza; l'analisi delle possibili vie di contatto degli agenti di rischio e dell'azione combinata degli stessi e un'associazione puntuale dei pericoli alla mansione in relazione alla specificità delle attività individuate. I risultati delle analisi permettono di dotare il personale degli adeguati equipaggiamenti e di essere monitorato opportunamente. Il tasso di malattie professionali è calcolato come numero di malattie professionali denunciate diviso le ore lavorate dal personale Saipem, il tutto moltiplicato per un milione.

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Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Malattie professionali (n.) 26 26 9 9 5 4
Tasso di malattie professionali (ratio) 0,23 0,25 0,08 0,08 0,05 0,04

La sicurezza

La sicurezza per tutto il personale di Saipem è un obiettivo prioritario e strategico della Società. Questo impegno è chiaramente descritto anche nella Politica "HSE" di Saipem SpA e nella Politica "Integrità nelle nostre operations".

La sicurezza delle persone è costantemente monitorata e garantita nella gestione delle proprie attività attraverso un sistema di gestione integrato di salute, sicurezza e ambiente che soddisfa gli standard internazionali e le leggi vigenti. Nel 2017 le certificazioni OHSAS

18001 e ISO 14001 di Saipem SpA sono state estese a tutte le realtà più significative

del Gruppo, a garanzia di un approccio omogeneo e sistematico nella gestione dei processi. Ogni anno Saipem definisce un piano di obiettivi di sicurezza a livello corporate, di divisione e di società operativa approvato rispettivamente dal CEO, dai division manager e dai managing director.

Il raggiungimento di tali obiettivi è legato ai piani di incentivazione dei senior manager per le aree di competenza.

Tali obiettivi comprendono:

  • l'identificazione dei pericoli e la valutazione periodica dei rischi associata alla sicurezza del personale, dei fornitori e di altre persone coinvolte nelle attività della Società, nonché dei rischi relativi agli asset aziendali;
  • la valutazione dei rischi causati dall'interferenza tra le attività appaltate a fornitori che operano sulle strutture o sui cantieri di Saipem;
  • la formazione del personale. Il processo di formazione HSE si articola in diverse fasi: aggiornamento del protocollo di formazione HSE (che identifica i bisogni formativi sulla base del ruolo professionale), definizione e standardizzazione dei corsi all'interno di una piattaforma dedicata, erogazione dei corsi, monitoraggio e reportistica delle attività di formazione;
  • l'adozione di misure preventive e protettive adeguate a garantire l'integrità e l'efficienza dei beni e la salute e sicurezza delle persone;
  • le attività di follow-up e controllo sull'efficacia della prevenzione e delle misure protettive implementate;
  • le attività di reporting, registrazione, analisi e investigazione relativamente a incidenti e "near miss";
  • il consolidamento e le analisi delle prestazioni sulla sicurezza.

La Società effettua audit interni in materia di HSE su: sistema di gestione HSE, conformità delle disposizioni legislative HSE e audit sui processi inerenti la sicurezza. Questi audit, che nel 2017 sono risultati essere più di 100, hanno coinvolto società operative, siti operativi (inclusa la flotta) e subcontrattisti.

Nel corso degli anni la Società ha lanciato numerose campagne di sensibilizzazione con l'obiettivo di diffondere una cultura della sicurezza più profonda e radicata. Tra queste spicca in particolar modo il programma Leadership in Health and Safety (LiHS), lanciato nel 2007 con lo scopo di promuovere lo sviluppo delle capacità di leadership e il cambiamento culturale sul tema della sicurezza. Il programma ha l'obiettivo di rafforzare la cultura aziendale in materia di salute e sicurezza, diffondendo comportamenti sicuri in tutta l'azienda e focalizzandosi sullo sviluppo della leadership a tutti i livelli. Dal successo interno di questo programma, nel 2010 Saipem ha creato la Fondazione Leadership in Health and Safety (Fondazione LHS), che supporta le aziende e gli enti che intendono promuovere la cultura della sicurezza attuando il programma LiHS. La Fondazione è attiva nel no profit e opera organizzando laboratori formativi nelle scuole, spettacoli ed eventi culturali, con l'obiettivo di promuovere una crescita orientata a zero infortuni e innescare modelli comportamentali virtuosi in termini di sicurezza. La Fondazione patrocina inoltre attività di ricerca in collaborazione con alcune delle principali università italiane per arricchire e valorizzare la cultura della salute e della sicurezza.

In Saipem la promozione della cultura della salute e sicurezza dei lavoratori è agevolata sia dal contesto normativo di riferimento, caratterizzato da leggi e accordi di livello nazionale e aziendale, sia da quello interno, contraddistinto da specifiche politiche in materia. Queste politiche definiscono criteri particolarmente stringenti e rigorosi anche rispetto a contesti locali, ad oggi ancora caratterizzati dalla presenza di un sistema normativo in fase di evoluzione. Inoltre, non tutti i Paesi in cui Saipem opera prevedono la presenza dei sindacati sia a livello nazionale che locale. Laddove siano presenti accordi specifici con le organizzazioni sindacali, questi possono essere riassunti in tre grandi filoni:

  • costituzione delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza (composizione e numero);
  • piani di formazione specifica per gli operatori della sicurezza (figure aziendali preposte e rappresentanti dei lavoratori) e informazione capillare sui temi della sicurezza a tutti i dipendenti con particolare riferimento a corsi di Salute e Sicurezza sul lavoro, corsi Antincendio, corsi di Primo Soccorso, corsi obbligatori di specializzazione per "Special Operations" (Onshore-Offshore);
  • consultazioni periodiche tra azienda e rappresentanze dei lavoratori.

In Italia, i temi salute, sicurezza e ambiente sono regolati da disposizioni contrattuali specifiche e dal Contratto Nazionale del Lavoro. In particolare, quest'ultimo prevede la nomina di Rappresentanti Aziendali dei Lavoratori per la loro tutela sui temi salute, sicurezza e ambiente (RLSA). La nomina avviene per elezione; sulla base di quanto previsto dalla legge e dal Contratto Collettivo, presso le sedi Saipem italiane sono presenti un totale di 19 RLSA. Uno specifico accordo sindacale stipulato tra Saipem e le OO.SS. definisce le competenze degli RLSA e la loro piena titolarità a svolgere il proprio ruolo anche per i lavoratori assegnati temporaneamente alle attività presso cantieri e siti diversi dalla loro appartenenza.

Occorre inoltre segnalare, nelle realtà estere, la presenza di istituti di compartecipazione tra management e forza lavoro per la gestione di iniziative e programmi afferenti alla salute e alla sicurezza nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di riferimento presso diverse realtà nazionali. Tra queste figurano le entità del Gruppo Saipem operanti in Algeria, Angola, Bolivia, Brasile, Canada, Colombia, Congo, Croazia, Ecuador, Francia, Indonesia, Malesia, Messico, Norvegia, Perù, Regno Unito, Romania e Venezuela.

2015 2016 2017
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Ore-uomo lavorate (milioni di ore) 234,4 213,2 258,6 222,5 281,9 220,8
Fatal accident (n.) 2 2 1 1 3 3
Lost Time Injuries (LTI) (n.) 70 61 51 40 37 34
Giorni persi (n.) 4.439 4.065 3.106 1.705 1.857 1.380
Severity Rate (ratio) 0,02 0,02 0,01 0,01 0,01 0,01
Total Recordable Incident (TRI) (n.) 253 215 201 139 144 113
Tasso di assenteismo (%) 4,6 4,8 4,9 4,2 4,1 4,7
Fatal Accident Frequency Rate (FTLFR) (ratio) 0,85 0,94 0,38 0,45 1,06 1,36
LTI Frequency Rate (LTIFR) (ratio) 0,31 0,30 0,20 0,18 0,14 0,17
TRI Frequency Rate (TRIFR) (ratio) 1,08 1,01 0,78 0,62 0,51 0,51

Tutte le statistiche di sicurezza includono anche le performance relative ai subcontrattisti, ad eccezione del tasso di assenteismo. Nel 2017 si sono purtroppo verificati 3 incidenti mortali che hanno coinvolto personale subcontrattista in Brasile, Arabia Saudita e Singapore a causa di: un'esplosione durante la depressurizzazione di un sistema sottomarino; una caduta dall'alto da un ponteggio; un urto con una gru durante l'installazione di quest'ultima.

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Sono state condotte indagini approfondite per identificare le cause di tali incidenti e le azioni appropriate al fine di ridurre al minimo la possibilità che si ripetano: alcune delle azioni più significative riguardano il miglioramento o rafforzamento delle competenze delle risorse chiave su aree quali "il lavoro in altezza" e le operazioni simultanee.

Saipem investe risorse significative nel formare il proprio personale sui temi HSE, attraverso campagne e programmi ad hoc, al fine di aumentare la consapevolezza del rischio delle proprie attività lavorative, e nel rafforzare il proprio sistema di gestione HSE. È dovere di Saipem, come datore di lavoro responsabile, fare tutto il possibile per evitare incidenti sul lavoro.

I risultati degli sforzi continui di Saipem sono documentati dall'andamento dei principali indicatori (TRI - Total Recordable Incidents e LTI - Lost Time Injury). Il TRI Frequency Rate (TRIFR) del 2017 è 0,51, un dato che conferma il trend di miglioramento comparando lo 0,62 del 2016 (0,78 se consideriamo il perimetro totale di Gruppo) e 1,01 del 2015 (1,08 con il perimetro totale di Gruppo).

A conferma della solidità del sistema e della sua omogenea implementazione, i risultati delle attività di verifica svolte da un ente certificatore (al fine di ottenere l'estensione delle certificazioni OHSAS 18001 e ISO 14001), in linea con i risultati degli audit interni svolti a livello corporate, hanno mostrato una riduzione delle non conformità e un incremento dei punti di forza.

Le ore totali di assenteismo del personale di Saipem nell'anno 2017 sono state pari a circa 1,8 milioni, con un tasso di assenteismo medio equivalente al 4,7% (4,1% se si considerano tutte le società del Gruppo), un valore complessivamente soddisfacente. Le ore totali di assenteismo sono determinate maggiormente dalle assenze per malattia, permessi retribuiti e non retribuiti previsti dalle normative locali. Il tasso di assenteismo risulta essere in linea con quello dell'anno precedente. Le ore totali di assenteismo si sono ridotte anche in considerazione della riduzione della forza lavoro complessiva.

Qui di seguito la spiegazione della metodologia di calcolo dei principali indicatori:

  • le ore-uomo lavorate sono il numero totale di ore lavorate dai dipendenti di Saipem e delle società contrattiste all'interno del perimetro dei siti operativi;
  • per giorni persi di lavoro si intende il totale dei giorni di calendario in cui la persona lesa non era in grado di svolgere il proprio lavoro come risultato di un LTI. Il calcolo dei giorni persi parte dal secondo giorno rispetto al verificarsi dell'incidente fino al giorno in cui la persona è in grado di tornare al lavoro. Nel calcolo non sono considerati gli infortuni mortali;
  • FTLFR, LTIFR e TRIFR sono calcolati rispettivamente come numero di incidenti mortali, LTI e TRI diviso le ore lavorate, il tutto moltiplicato per un milione. Questi ratio comprendono sia gli infortuni dei dipendenti che quelli dei contrattisti;
  • il Severity Rate è calcolato come giorni di lavoro persi diviso per le ore lavorate, moltiplicati per mille;
  • il tasso di assenteismo dei dipendenti è calcolato come il rapporto tra le ore di assenza totali e le ore teoriche totali di lavoro annuali. Le ore teoriche di lavoro annuali vengono calcolate proporzionalmente al numero della forza lavoro al 31 dicembre. Nelle ore di assenza totali non sono inclusi i congedi parentali e le ore di ferie stimate.

L'integrità degli asset

Saipem persegue con decisione l'effettiva implementazione del proprio sistema di gestione di asset integrity come il risultato di pratiche di progettazione, costruzione e operative ottimali, con l'adozione della gestione integrata di barriere per ridurre i rischi associati agli incidenti gravi (Major Accident Events - MAE).

L'asset integrity fa riferimento alla prevenzione e al controllo di eventi molto rari, ma di grave

entità per le persone, l'ambiente, gli asset o la performance del progetto.

Un team dedicato è stato formato per sviluppare un modello di sistema di gestione dell'asset integrity in linea con best practice a livello industriale.

Il modello di asset integrity segue il tipico ciclo di Deming: pianificazione, operazione, monitoraggio della performance, miglioramento continuo. Saipem si impegna a prevenire i rischi per migliorare l'integrità delle sue operazioni. A tale fine adotta un atteggiamento proattivo nella riduzione dei rischi come parte integrante delle proprie attività gestionali e imprenditoriali.

Maggiori informazioni sono presenti nella sezione "Safe operations, asset integrity and process safety" di "Saipem Sustainability 2017".

Lotta alla corruzione

Da sempre Saipem conduce il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti. In tale contesto la corruzione rappresenta un ostacolo intollerabile all'efficienza del business e alla leale concorrenza.

Tra le varie iniziative Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anti-corruzione", dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico.

In particolare il Codice Etico di Saipem (aggiornato da ultimo il 15 gennaio 2018) stabilisce che "Pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".

Il "Compliance Programme Anti-corruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.

Nel corso degli anni, in un'ottica di miglioramento continuo, il "Compliance Programme Anticorruzione" è stato costantemente aggiornato in linea con le disposizioni di riferimento (incluse tra le altre la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, la Convenzione dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sulla lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali, il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, lo US Foreign Corrupt Practices Act, lo Uk Bribery Act).

In particolare, il 23 aprile 2012 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato la "Management System Guideline Anti-corruzione" (MSG Anti-corruzione) che ha abrogato e sostituito la precedente Anti-Corruption Compliance Guidelines, al fine di ottimizzare il sistema di compliance già in vigore. In seguito sono state aggiornate altresì tutte le procedure anti-corruzione di dettaglio relative a specifiche aree di rischio (tra le altre le procedure relative agli accordi di joint venture, alle sponsorizzazioni, agli omaggi, alle iniziative no-profit, ai fornitori e consulenti, ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, alle operazioni di merger & acquisition).

Successivamente nel 2015 Saipem SpA ha emesso l'ultima revisione della "Management System Guideline Anti-corruzione", che rappresenta un miglioramento del contesto normativo del "Compliance Programme Anti-corruzione" e dei sistemi di Corporate Governance di Saipem in materia di anti-corruzione.

La suddetta MSG è stata esaminata e approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA e la sua adozione e attuazione è obbligatoria per Saipem SpA e tutte le sue società controllate.

Tutte le persone di Saipem sono responsabili del rispetto della normativa anti-corruzione: per questo tutti i documenti inerenti sono facilmente accessibili attraverso il sito internet e il portale intranet aziendale. In tale contesto, un ruolo di primaria importanza spetta ai manager, chiamati a promuovere il rispetto delle procedure anti-corruzione anche da parte dei propri collaboratori. Nella consapevolezza che il primo elemento

per lo sviluppo di un'efficace strategia di contrasto al fenomeno corruttivo è rappresentato dalla maturazione di un'approfondita conoscenza degli strumenti di prevenzione, Saipem considera particolarmente rilevanti le iniziative di formazione e le attività di sensibilizzazione.

2015 2016 2017
(n.) Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Dipendenti formati su tematiche di compliance,
etica e anti-corruzione - - 2.813 2.802 1.962 1.954
Ore (*) di formazione effettuate su tematiche di compliance,
etica e anti-corruzione 4.264 3.884 6.713 6.664 6.201 6.178

(*) Si specifica che le ore di formazione sono state calcolate moltiplicando il numero dei partecipanti per la durata media dei corsi.

Inoltre, la funzione Internal Audit di Saipem, sulla base del proprio programma annuale di audit approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, esamina e valuta in maniera indipendente il sistema di controllo interno, al fine di verificare che sia rispettato quanto previsto dalla MSG Anti-corruzione.

Qualunque violazione, sospetta o nota, delle leggi anti-corruzione o delle procedure anticorruzione deve essere immediatamente segnalata tramite i canali indicati nella procedura "Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate" disponibile sul sito internet e sul portale intranet aziendale. Provvedimenti disciplinari sono previsti nei confronti delle persone di Saipem che violino le norme anti-corruzione e che omettano di riportare violazioni di cui siano venuti a conoscenza.

Saipem richiede il rispetto da parte dei Business Partner delle leggi applicabili, incluse le leggi anti-corruzione, nell'ambito delle attività di business svolte con Saipem, nonché l'impegno a conformarsi ai principi di riferimento contenuti nella MSG Anti-corruzione.

Rispetto dei diritti umani

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Saipem si impegna a proteggere e promuovere i diritti umani e dei lavoratori nella conduzione delle proprie attività, considerando sia gli standard di lavoro riconosciuti a livello internazionale, sia la legislazione locale nei Paesi in cui le società del Gruppo operano. Questo impegno fa parte del modo di operare di Saipem ed è esplicitato anche nella Politica "Le nostre persone". Facendo riferimento in particolare alla gestione delle relazioni con il personale in tutto il mondo, Saipem aderisce ai principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e alle Linee Guida OCSE destinate alle Imprese Multinazionali. Inoltre l'Amministratore Delegato di Saipem si è formalmente impegnato a promuovere e rispettare i principi esposti nel Global Compact delle Nazioni Unite, cui Saipem aderisce, tra cui i principi 1, 2, 3, 4, 5 e 6 (relativamente ai diritti dei lavoratori e la promozione dello sviluppo socioeconomico dei territori).

Nella protezione e promozione dei diritti dei lavoratori viene prestata la dovuta attenzione alle convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) che riguardano la tutela contro il lavoro forzato e il lavoro minorile, la lotta alla discriminazione nell'occupazione e sul posto di lavoro, la libertà di associazione e la contrattazione collettiva. In particolare, in riferimento a questo ultimo elemento, Saipem intrattiene un grande numero di relazioni con associazioni sindacali in svariati Paesi e in numerosi segmenti delle proprie attività. Maggiori dettagli sono presenti nella sezione "Le relazioni industriali".

Saipem promuove e incoraggia un costante e aperto confronto tra datore di lavoro e lavoratori al fine di poter realizzare al meglio gli interessi delle parti, anche in considerazione del fatto che un regolare ed efficace flusso comunicativo tra i due soggetti riduce sensibilmente la probabilità che sorgano incomprensioni e conflitti sul posto di lavoro.

Conseguentemente, Saipem si adopera affinché sia assicurato un sistema diffuso e condiviso tra tutti i lavoratori in Italia e all'estero che consenta l'agevole ed efficace risoluzione di eventuali conflitti collegati a questioni che abbiano implicazioni di carattere amministrativo.

A tal fine è stato elaborato uno strumento procedurale in virtù del quale sono state definite le modalità di risoluzione dei conflitti, le relative tempistiche, i soggetti coinvolti nel processo e la conoscenza da parte dei lavoratori dei relativi esiti.

L'attenzione di Saipem nei confronti dei diritti dei lavoratori si estende anche al personale che lavora offshore, con il pieno rispetto dei principi a loro riconosciuti e promossi dalla Convenzione sul Lavoro Marittimo ILO (MLC 2006). Anche le persone che lavorano in mare hanno il diritto di presentare un reclamo qualora si verifichi una violazione dei loro diritti secondo uno strutturato processo.

Per garantire che ciascuna persona sia consapevole dei propri diritti, tutte le persone che lavorano su mezzi offshore ricevono una copia della relativa procedura e tutti i moduli necessari per il reclamo, insieme a una copia del loro contratto di assunzione. Eventuali reclami di vessazione sono presi in esame dal capitano e/o dalla Società, e qualsiasi istanza di vessazione è gestita conformemente alle procedure disciplinari della società.

Infine, sulla base degli impegni presi dal Gruppo nell'ambito del Global Compact, Saipem ha completato un piano di formazione e sensibilizzazione sul tema dei diritti umani rivolto al personale HR operante in 20 realtà nazionali. Parallelamente, analoga iniziativa è stata rivolta ai subcontrattisti per ricercare un approccio condiviso e più efficace nella promozione e rispetto dei diritti umani.

Pratiche di security

Nella gestione delle attività di security, Saipem pone la massima attenzione nel rispetto dei diritti umani. Saipem si impegna ad adottare misure preventive volte a minimizzare la necessità di risposta attiva da parte delle forze di sicurezza pubbliche/private in caso di minaccia all'incolumità delle proprie persone e all'integrità degli asset.

La Società gestisce le relazioni con le forze di sicurezza locali volte alla condivisione dell'impegno al rispetto dei diritti umani, nonché all'adozione di regole di ingaggio che limitino l'uso della forza.

I fornitori di beni o servizi di security, prima di finalizzare un contratto, vengono sottoposti a due diligence, al fine di verificare che non sussistano eventuali controindicazioni connesse alla violazione dei diritti umani.

Saipem dal 2010 ha introdotto nei contratti di tali società delle clausole inerenti al rispetto dei diritti umani, la cui mancata osservanza implica la recessione del contratto da parte della Società. A oggi le clausole contrattuali sui diritti umani sono state fatte inserire nelle "General terms and conditions" dei contratti.

Per i nuovi progetti operativi per cui Saipem è responsabile della security, preliminarmente alla possibile offerta, la Società effettua un Security Risk Assessment sul Paese in oggetto. Nel caso si decida di proseguire con l'offerta, Saipem prepara il Project Security

Execution Plan in cui viene analizzato il rischio security connesso alle attività operative e al contesto, ivi incluse tematiche di violazioni dei diritti umani. Sulla base dei rischi identificati vengono stabilite le azioni da intraprendere per la gestione e minimizzazione degli stessi.

Nel novembre 2017 è stata erogata una sessione (la quarta realizzata) del programma HOPE (Human OPerational Environment, programma di formazione sui diritti umani e le pratiche di lavoro) rivolto al personale di progetto in Angola. Maggiori informazioni sono presenti nella sezione "Human and labour rights" di "Saipem Sustainability 2017".

Segnalare sospette violazioni

Una parte fondamentale dello strutturato sistema di Saipem di gestione delle istanze degli stakeholder è il processo della gestione delle segnalazioni ("whistleblowing"), disciplinato in un apposito Standard Corporate reso disponibile a tutti i dipendenti (tramite vari strumenti, tra cui intranet o le bacheche aziendali) e gli stakeholder esterni (pubblicato sul sito internet della Società).

Per segnalazione s'intende qualsiasi informazione, notizia, fatto o comportamento in qualsiasi modo pervenuto a conoscenza dalle persone di Saipem riguardante possibili violazioni, comportamenti, pratiche non conformi a quanto stabilito nel Codice Etico e/o che possano arrecare danno o pregiudizio, anche solo d'immagine, a Saipem SpA o a una sua società controllata, riferibili a dipendenti, membri degli organi sociali, società di revisione di Saipem SpA e delle relative società controllate e a terzi in relazioni d'affari con tali società, in una o più delle seguenti tematiche: sistema di controllo interno, contabilità, controlli interni di contabilità, revisione contabile, frodi, responsabilità amministrativa della Società ex D.Lgs. n. 231/2001, altre materie (quali ad esempio: violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, security, ecc.). Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem predispone diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, numeri di fax, yellow box, caselle di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate. La funzione Internal Audit assicura che siano effettuate tutte le opportune verifiche sui fatti segnalati garantendo che: (i) tali fasi siano svolte nel minor tempo possibile e nel rispetto della completezza e accuratezza delle attività istruttorie; (ii) la massima riservatezza con le modalità idonee a tutelare il segnalante. Le attività istruttorie si compongono delle seguenti fasi: (a) verifica preliminare; (b) accertamento; (c) audit; (d) monitoraggio delle azioni correttive. L'Internal Audit predispone un report trimestrale sulle segnalazioni che, a valle dell'esame da parte del Collegio Sindacale di Saipem, viene trasmesso ai soggetti competenti per le opportune valutazioni.

(n.) 2015 2016 (*) 2017
Numero di fascicoli
Totali, di cui: 78 125 118
- fondati o parzialmente fondati 20 28 20
- infondati 58 97 67
- aperti - 4 31

(*) Il conteggio dei fascicoli chiusi include 4 fascicoli chiusi per la parte sistema di controllo interno e gestione dei rischi e riaperti e chiusi anche per la parte altre materie.

Qui di seguito un dettaglio di alcune categorie di fascicoli:

(n.) 2015 2016 2017
Fascicoli su casi di discriminazione
Totali, di cui: 11 19 12
- fondati o parzialmente fondati 2 2 2
- infondati 9 17 4
- aperti - - 6
Fascicoli relativi ai diritti dei lavoratori
Totali, di cui: 15 30 26
- fondati o parzialmente fondati 5 6 3
- infondati 10 23 9
- aperti - 1 14
Fascicoli relativi alla violazione dei diritti delle comunità locali
Totali, di cui: 2 2 3
- fondati o parzialmente fondati - - -
- infondati 2 2 2
- aperti - - 1

I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2017.

Nel corso del 2017 sono stati aperti: 12 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di discriminazione, di cui 6 ancora aperti e 6 chiusi; 26 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche dei diritti dei lavoratori, di cui 14 ancora aperti e i restanti 12 chiusi; 3 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche relative alle comunità locali, di cui 1 ancora aperto e 2 chiusi. Tutti i 41 fascicoli sono stati trasmessi agli organi aziendali competenti (Collegio Sindacale di Saipem SpA, Organismo di Vigilanza di Saipem SpA e Compliance Committee delle società interessate dalle segnalazioni).

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Relativamente alle tematiche di discriminazione, con riferimento ai fascicoli di segnalazione chiusi, in 3 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati. In 2 casi è stata confermata la violazione e in 1 caso, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: il licenziamento di un dipendente, l'emissione di una lettera di ammonimento e la sensibilizzazione verso un dipendente in merito al miglioramento degli aspetti comportamentali. Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2017 sono stati chiusi 7 fascicoli di segnalazione del 2016 aventi per oggetto comportamenti discriminatori, che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 7 fascicoli chiusi, 6 sono risultati non fondati e 1 è risultato parzialmente fondato. In relazione a quest'ultimo caso, sono state completate azioni correttive nei confronti dell'attore dei comportamenti segnalati consistenti nell'effettuazione di un richiamo verbale e nella pianificazione di una specifica sessione di formazione avente ad oggetto lo sviluppo della leadership.

A proposito delle tematiche di diritti dei lavoratori, con riferimento ai fascicoli di segnalazione chiusi, in 7 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 1 caso è stata confermata la violazione e in 2 casi sono emerse parziali conferme delle violazioni e in 2 casi, pur in assenza di violazioni, sono state effettuate azioni correttive. Tali azioni sono le seguenti: il licenziamento di un dipendente, il monitoraggio da parte del management dei comportamenti futuri di un altro dipendente, l'implementazione di un'azione di sensibilizzazione in tema di molestie sessuali e l'effettuazione di interviste con il personale dipendente, aventi ad oggetto i temi individuati. Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2017 sono stati chiusi 9 fascicoli di segnalazione del 2016 aventi per oggetto i diritti dei lavoratori, che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. 6 fascicoli sono risultati non fondati, 2 sono risultati fondati e in 1 caso, pur in assenza di violazioni, sono state evidenziate azioni correttive consistenti nel licenziamento dell'attore dei comportamenti segnalati, nell'effettuazione di un'azione di sensibilizzazione in tema delle molestie sessuali, nella creazione di gruppi di lavoro al fine di identificare i punti di miglioramento con riferimento alla gestione dei carichi di lavoro e dei rapporti interpersonali e nella pianificazione di specifici incontri al fine di comprendere e migliorare le dinamiche relazionali all'interno del luogo di lavoro.

Per quanto riguarda le tematiche relative i rapporti con le comunità locali, con riferimento ai due fascicoli di segnalazione chiusi, gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato l'archiviazione ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati. In relazione a tali esiti non sono state effettuate azioni correttive. Nel corso del 2017 è stato chiuso 1 fascicolo di segnalazione del 2016 avente per oggetto tematiche relative alle comunità locali. Tale fascicolo è risultato non fondato e in relazione a tale esito non sono state identificate azioni correttive.

Perimetro di rendicontazione

La "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" contiene le informazioni e gli indicatori relativi alla performance di Saipem SpA e delle aziende controllate consolidate integralmente nella "Relazione finanziaria annuale", come prescritto dal D.Lgs. n. 254/2016.

Eventuali variazioni del perimetro di reporting rispetto l'anno precedente sono descritte nella sezione "Principi di consolidamento" della "Relazione finanziaria annuale".

In alcuni ambiti, descritti di seguito, sono presenti scostamenti rispetto al perimetro di consolidamento in precedenza definito, garantendo comunque il criterio dell'impatto significativo: ovvero, sono sempre e comunque assicurate le informazioni necessarie ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stesso prodotto.

Infatti, per alcuni temi materiali, l'impatto delle attività di Saipem si manifesta oltre il perimetro dell'organizzazione (vedi tabella qui di seguito). In linea con le best practice internazionali di reporting e per garantire la comparabilità delle performance rispetto alle informazioni pubblicate negli altri documenti societari, oltre al perimetro richiesto dal D.Lgs. n. 254/2016 (denominato "Consolidato integrale") gli indicatori sono riportati anche con un perimetro di rendicontazione più esteso, includendo le società controllate non consolidate integralmente e quelle in joint operation, a controllo congiunto o collegate, in cui Saipem ha il controllo delle operazioni1. Tali indicatori sono contrassegnati dalla dicitura perimetro "Totale Gruppo".

Ambito di reporting Differenze nel perimetro di consolidamento
Sicurezza Sono inclusi anche i dati relativi a subcontrattisti operanti nei siti Saipem e dei partner nelle
attività in cui Saipem è responsabile della gestione HSE.
Ambiente Sono inclusi anche i dati relativi a subcontrattisti operanti nei siti Saipem e dei partner nelle
attività in cui Saipem è responsabile della gestione HSE. Sono stati inoltre definiti dei limiti di
significatività per l'inclusione dei siti operativi in perimetro (n. persone presenti in sito o, nel
caso di uffici non di proprietà Saipem, tipologia di contratto d'affitto).
Relazione con gli stakeholder locali Sono escluse le società che non hanno attività operative significative.

Nella colonna "Perimetro esterno" sono specificate le categorie di stakeholder impattate dalle operazioni di Saipem, per ogni tema materiale.

Sono inoltre riportate, nella colonna "Limitazioni", le eventuali limitazioni che afferiscono al perimetro di ogni tema materiale.

Temi materiali Perimetro esterno Limitazioni
Sicurezza del personale Fornitori e subcontrattisti Parziale, per i fornitori
Operazioni sicure, integrità negli asset e sicurezza nei processi Fornitori e subcontrattisti Parziale, per i fornitori
Anti-corruzione e pratiche di business etiche Business partner, fornitori e subcontrattisti -
Diritti umani e del lavoro - -
Innovazione tecnologica e operativa - -
Formazione e sviluppo Subcontrattisti (per formazione HSE) -
Prevenzione e risposta agli sversamenti Fornitori e subcontrattisti Fornitori
Catena di fornitura etica Fornitori e subcontrattisti Parziale, per i fornitori
Gestione della risorsa idrica Fornitori e subcontrattisti Fornitori
Salute e benessere Alcune comunità locali -
Efficienza energetica Fornitori e subcontrattisti Fornitori

Revisione limitata

La rendicontazione è sottoposta a revisione limitata ("limited assurance") da parte di una società indipendente (da qui in poi "il revisore"), revisore della relazione finanziaria annuale. Il revisore attesta, nell'ambito della revisione legale, l'avvenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario". Il revisore esprime inoltre, con apposita relazione, un'attestazione che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti all'attenzione elementi che facciano ritenere che la dichiarazione consolidata non finanziaria non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. n. 254/2016 e dalle Linee Guida GRI G4. Il presente documento (DNF) è approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in data 5 marzo 2018.

(1) Il perimetro "Totale Gruppo" include, relativamente agli aspetti ambientali e salute e sicurezza (compreso il training HSE), le seguenti società: SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao Offshore Ltda, Petromar Lda, STAR Co Ltd. Il perimetro relativo al personale e ai diritti umani è stato esteso includendo le seguenti società: Petromar Lda, STAR Co Ltd, Charville - Consultores e Serviços Lda, Saipar Drilling Co BV, TSGI Mühendislik I˚ns¸aat Ltd S¸irketi, ASG Scarl, CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due, KWANDA Suporte Logistico Lda. Per quanto riguarda gli aspetti legati all'anti-corruzione, invece, l'estensione del perimetro riguarda le seguenti società: Petromar Lda, TSGI Mühendislik I˚ns¸aat Ltd S¸irketi, Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd.

Indice dei contenuti GRI

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"In accordance" - opzione Core

Legenda dei documenti

DNF17: Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017 RF17: Relazione finanziaria annuale 2017 CG17: Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2017

GENERAL STANDARD DISCLOSURES
General Numero di pagina o link
Standard
Disclosures
Strategia e analisi
G4-1 "Lettera agli Azionisti", pagg. 2-3 (RF17).
Profilo organizzativo
G4-3 Copertina (RF17).
G4-4 "Relazione sulla gestione", pagg. 20-35 (RF17).
G4-5 Quarta di copertina (RF17).
G4-6 Seconda di copertina (RF17).
G4-7 Tabella "Informazioni sugli assetti proprietari", pag. 58 (CG17).
G4-8 "Relazione sulla gestione", pagg. 20-35 (RF17).
G4-9 "Le persone in Saipem", pagg. 82-83 (DNF17); "Lettera agli Azionisti", pagg. 2-3 (RF17); "Commento ai ri
sultati economico-finanziari", pag. 36 (RF17).
G4-10 "Le persone in Saipem", pagg. 82-83 (DNF17).
G4-11 "Le persone in Saipem", pagg. 84-85 (DNF17).
G4-12 "Gli aspetti sociali", pagg. 81-82 (DNF17).
G4-13 "Modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 74-75 (DNF17); "Gli aspetti sociali", pagg. 81-82
(DNF17); "Struttura partecipativa del Gruppo Saipem", pagg. 5-7 (RF17); "Principi di consolidamento", pagg.
119-122 (RF17).
G4-14 "Relazione sulla gestione", pagg. 58-67 (RF17).
G4-15 "Lotta alla corruzione", pagg. 90-91 (DNF17).
G4-16 Saipem è membro attivo di 89 associazioni di business, a livello nazionale e internazionale. La capogruppo
partecipa a 29 associazioni tra cui ANIMP, IADC, IMCA, IPLOCA, UN Global Compact e WEC.
Identificazione degli aspetti materiali e del perimetro
G4-17 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 73-74 (DNF17); "Perimetro di rendicontazione", pag. 94
G4-18 (DNF17); "Struttura partecipativa del Gruppo Saipem", pagg. 5-7 (RF17); "Area di consolidamento al 31 di
G4-19 cembre 2017", pagg. 140-144 (RF17).
G4-20
G4-21
G4-22
G4-23
Coinvolgimento degli stakeholder
G4-24 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 73-74 (DNF17); "Modello aziendale di gestione e orga
G4-25 nizzazione", pagg. 75-76 (DNF17).
G4-26
G4-27
Profilo del documento
G4-28 Copertina (RF17).
G4-29 Il D.Lgs. n. 254/2016 è entrato in vigore a partire dall'anno di reporting 2017. Pertanto questo documento
è la prima "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario". Tuttavia, la Società dal 2006 riporta con
cadenza annuale le performance di sostenibilità attraverso documenti dedicati.
G4-30 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 73-74 (DNF17).
G4-31 Terza di copertina (RF17).
G4-32 "Indice dei contenuti GRI", pagg. 95-97 (DNF17).
G4-33 "Revisione limitata", pag. 94 (DNF17).
Governance
G4-34 "Consiglio di Amministrazione", pagg. 16-28 (CG17); "Comitati interni al Consiglio di Amministrazione",
pagg. 30-35 (CG17); "Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati", pag. 59 (CG17).
Etica e Integrità
G4-56 "Modello aziendale di gestione e organizzazione", pag. 75 (DNF17).
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES
Specific
Standard
Numero di pagina o link Omissione (i)
Economia
Presenza sul mercato
G4-DMA "Gli aspetti sociali", pag. 81 (DNF17).
G4-EC6
Ambiente
Energia
G4-DMA "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pag. 78 (DNF17).
G4-EN3 "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pag. 78 (DNF17).
Nel 2017 il consumo di energia totale è equivalente
a 18.435 TJ. La percentuale di energia elettrica pro
dotta da fonti rinnovabili e consumata dal Gruppo di
pende dai singoli mix elettrici nazionali.
Acqua
G4-DMA "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pag. 79 (DNF17).
G4-EN8 "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pag. 79 (DNF17).
Emissioni
G4-DMA "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pag. 78 (DNF17).
G4-EN15 "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pag. 78 (DNF17).
Scarichi e rifiuti
G4-DMA "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pagg. 77-80 (DNF17).
G4-EN22 "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pag. 79 (DNF17).
I dati sulla qualità dell'acqua (incluso il metodo di trat
tamento) non sono disponibili, poiché non rendicon
tati in modo sistematico.
G4-EN23 "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pagg. 79-80 (DNF17).
G4-EN24 "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti am
bientali", pag. 77 (DNF17).
Sociale
Pratiche di lavoro
Occupazione
G4-DMA "Le persone in Saipem", pagg. 82-83, 85-89 (DNF17).
G4-LA2 "Le persone in Saipem", pagg. 85-89 (DNF17).
Salute e sicurezza sul posto di lavoro
G4-DMA
G4-LA6
"Le persone in Saipem", pagg. 87-89 (DNF17).
"Le persone in Saipem", pagg. 87-89 (DNF17).
I dati per progetto e quindi per area geografica sono
monitorati mensilmente. Considerando che Saipem
lavora in più di 60 Paesi, si ritiene più significativo for
nire un dato aggregato. Saipem non monitora i dati di
sicurezza per genere. I dati dei dipendenti e dei sub
contrattisti che operano nei siti del Gruppo sono ri
portati in forma aggregata, al fine di fornire un qua
dro d'insieme della gestione del tema sicurezza.
Formazione ed educazione
G4-DMA "Le persone in Saipem", pagg. 83-84 (DNF17).
G4-LA9 "Le persone in Saipem", pagg. 83-84 (DNF17). Le ore di formazione non vengono riportate per ge
nere e per categoria, in quanto al momento i sistemi
informativi utilizzati per la rendicontazione non per
mettono tale suddivisione.
Diversità ed eque opportunità
G4-DMA "Le persone in Saipem", pagg. 85-86 (DNF17).
G4-LA12 "Le persone in Saipem", pagg. 85-86 (DNF17). Il Consiglio di Amministrazione è formato da 9 com
ponenti, di cui 3 donne. L'età degli amministratori non
è considerata materiale. I dati relativi al breakdown
della forza lavoro per genere ed età sono espressi in
valore assoluto e non in percentuale.
SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES
Specific
Standard
Numero di pagina o link Omissione (i)
Valutazione dei fornitori su pratiche di lavoro
G4-DMA "Gli aspetti sociali", pagg. 81-82 (DNF17). I dati sui fornitori sono raccolti tramite il questionario
di qualifica e successivamente analizzati.
G4-LA14 "Gli aspetti sociali", pagg. 81-82 (DNF17). I nuovi fornitori che sono valutati su tematiche di di
ritti dei lavoratori sono riportati in numero assoluto in
quanto la percentuale non fornisce un'informazione
significativa per quantificare lo sforzo di verifica ef
fettuato da Saipem.
Segnalazioni sui diritti dei lavoratori
G4-DMA "Rispetto dei diritti umani", pagg. 91-93 (DNF17).
G4-LA16 "Rispetto dei diritti umani", pagg. 92-93 (DNF17).
Diritti umani
Non discriminazione
G4-DMA "Le persone in Saipem", pagg. 85-86 (DNF17);
"Rispetto dei diritti umani", pagg. 91-93 (DNF17).
G4-HR3 "Rispetto dei diritti umani", pagg. 92-93 (DNF17).
Libertà di associazione e contrattazione collettiva
G4-DMA "Gli aspetti sociali", pagg. 81-82 (DNF17).
G4-HR4 "Gli aspetti sociali", pag. 82 (DNF17).
Lavoro minorile
G4-DMA "Gli aspetti sociali", pagg. 81-82 (DNF17).
G4-HR5 "Gli aspetti sociali", pag. 82 (DNF17).
Lavoro forzato e obbligato
G4-DMA "Gli aspetti sociali", pagg. 81-82 (DNF17).
G4-HR6 "Gli aspetti sociali", pag. 82 (DNF17).
Valutazione dei fornitori su tematiche di diritti umani
G4-DMA "Gli aspetti sociali", pagg. 81-82 (DNF17). I dati sui fornitori sono raccolti tramite il questionario
di qualifica e successivamente analizzati.
G4-HR10 "Gli aspetti sociali", pag. 82 (DNF17). La percentuale di nuovi fornitori che sono valutati
su tematiche di diritti umani non è considerata si
gnificativa. Saipem valuta i fornitori che forniscono
beni e servizi facenti parte delle classi merceologi
che più significative operanti in Paesi considerati
come critici.
Segnalazioni sui diritti umani
G4-DMA "Rispetto dei diritti umani", pagg. 92-93 (DNF17).
G4-HR12 "Rispetto dei diritti umani", pagg. 92-93 (DNF17).
Società
Anti-corruzione
G4-DMA
G4-SO4
"Lotta alla corruzione", pagg. 90-91 (DNF17).
"Gli aspetti sociali", pagg. 81-82 (DNF17); "Lotta alla
corruzione", pagg. 90-91 (DNF17); "Procedure anti
corruzione", pagg. 44-45 (CG17); "Formazione del
Consiglio di Amministrazione", pag. 21 (CG17).
Il Codice Etico di Saipem (in cui è esplicitato il ripudio
di Saipem verso ogni sorta di discriminazione, di cor
ruzione) è fornito a ogni nuovo dipendente (al mo
mento della firma del contratto) ed è comunicato ai
membri dei comitati di governance e ai business
partner. Per quanto riguarda i membri dei comitati di
governance, la Società, fin dal maggio 2015 ha pre
disposto e dato esecuzione a un programma di
"Board Induction", proseguito anche nel corso del
2017. Per quanto riguarda i dipendenti, si specifica
che tale formazione è indirizzata al personale a ri
schio. Per questo motivo la percentuale dei dipen
denti coperti non è riportata in quanto non significa
tiva. Inoltre, non è al momento riportata l'informativa
relativamente allo spaccato per categoria di dipen
denti e per area geografica.
G4-SO5 "Contenziosi", pagg. 173-183 (RF17).

Relazione della Società di Revisione

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Relazione sulla gestione di Saipem SpA

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Commento ai risultati economico-finanziari

Risultati economici

I risultati economico-finanziari di Saipem SpA dell'esercizio 2017 e dell'esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).

Conto economico

Variazione
(milioni di euro) 2016 2017 assoluta %
Ricavi della gestione caratteristica 2.592 2.365 (227) (8,8)
Altri ricavi e proventi 59 60 1
Costi operativi (2.467) (2.464) 3
Ammortamenti e svalutazioni (394) (126) 268 (68,0)
Altri proventi (oneri) operativi - - - -
Risultato operativo (EBIT) (210) (165) 45 21,4
Oneri finanziari netti (18) (15) 3 (16,7)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (557) (184) 373
Risultato prima delle imposte (785) (364) 421 53,6
Imposte sul reddito (23) (132) (109)
Risultato netto (808) (496) 312 38,6

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.365 milioni di euro, con una diminuzione dell'8,8% rispetto all'esercizio precedente, a causa dei minori ricavi consuntivati nell'anno dai settori E&C Offshore e Drilling Offshore e Onshore, solo parzialmente compensati dai maggiori ricavi registrati nel settore E&C Onshore, come più in dettaglio commentato nel successivo paragrafo "Articolazione ricavi della gestione caratteristica".

Il risultato operativo (EBIT) registra una perdita di 165 milioni di euro, rilevando un miglioramento di 45 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie ai risultati positivi conseguiti in particolare nel settore E&C Onshore e nei settori Drilling sia Onshore che Offshore, a cui si contrappone un peggioramento nel settore E&C Offshore; le variazioni nelle singole Business Unit sono commentate in seguito nel paragrafo "Risultato operativo (EBIT) per aree di attività".

La gestione finanziaria esprime oneri finanziari netti di 15 milioni di euro con un decremento di 3 di milioni di euro rispetto ai 18 milioni di euro dell'esercizio precedente; la voce include principalmente proventi correlati alla posizione finanziaria netta per 10 milioni di euro, proventi netti su operazioni in strumenti derivati per 38 milioni di euro, oneri netti su cambi per 87 milioni di euro, oneri per operazioni di factoring di 2 milioni di euro, interessi su crediti d'imposta pari a 1 milione di euro e altri proventi finanziari da imprese controllate e collegate per 25 milioni di euro. Gli oneri netti su partecipazioni ammontano a 184 milioni di euro con una diminuzione di 373 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente (557 milioni di euro nel 2016) grazie prevalentemente alla minore svalutazione effettuata nell'esercizio della società partecipata Saipem SA pari a 147 milioni di euro (533 milioni di euro nel 2016); includono poi svalutazioni delle società partecipate Saipem Maritime Asset Management Sarl e INFRA SpA (27 milioni di euro), e accantonamenti per copertura perdite delle società partecipate SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA (8 milioni di euro) e Saipem Maritime Asset Management Sarl (2 milioni di euro).

La diminuzione degli oneri su partecipazioni associata alla minore perdita operativa determina un miglioramento del risultato prima delle imposte negativo per 364 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 785 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Le imposte sul reddito a carico dell'esercizio ammontano a 132 milioni di euro, in aumento di 109 milioni di euro rispetto al 2016; la variazione è dovuta essenzialmente alla definizione delle controversie fiscali relative all'Ires e all'Irap per gli anni dal 2008 al 2011 per un importo pari complessivamente a 79 milioni di euro. Il carico fiscale dell'esercizio include: imposte assolte all'estero (30 milioni di euro), oneri per Irap (2 milioni di euro), imposte anticipate nette (17 milioni di euro) e accantonamenti di fondi (4 milioni di euro). Il risultato netto presenta pertanto una perdi-

073-110SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 13:05 Pagina 103

ta di 496 milioni di euro con un miglioramento di 312 milioni di euro rispetto alla perdita di 808 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Articolazione ricavi della gestione caratteristica

Incidenza %
(milioni di euro) Valori 2016 Valori 2017 Variazione 2016 2017
Engineering & Construction Offshore 787 556 (231) 30 24
Engineering & Construction Onshore 1.222 1.336 114 48 57
Floaters 127 85 (42) 5 3
Drilling Offshore 345 290 (55) 13 12
Drilling Onshore 111 98 (13) 4 4
2.592 2.365 (227) 100 100
Italia 16 19
Estero 84 81
100 100
Gruppo Saipem e correlate 53 26
Terzi 47 74
100 100

La configurazione organizzativa assunta da Saipem a decorrere dal 1° maggio 2017 prevede la suddivisione in cinque divisioni. I risultati dei settori di attività sono esposti coerentemente con il nuovo assetto organizzativo. La principale differenza riguarda la linea di business Floaters, prima facente parte della divisione Engineering & Construction Offshore e ora inclusa nella divisione Engineering & Construction Onshore. I risultati della linea di business Floaters sono temporaneamente esposti separatamente, per facilitare la comprensione dei risultati e la transizione verso il nuovo modello; la nuova divisione Engineering & Construction Onshore si ottiene sommando Floaters ed Engineering & Construction Onshore. La divisione XSIGHT non è riportata separatamente poiché ancora in fase di start-up e non significativa dal punto di vista numerico. I risultati del periodo precedente sono stati coerentemente riesposti per evidenziare gli effetti della citata organizzazione

I ricavi Engineering & Construction Offshore, pari a 556 milioni di euro, registrano una diminuzione di 231 milioni di euro rispetto al 2016, principalmente per la conclusione delle attività relative al progetto NCOC Installation Pipelines in Kazakhstan e la momentanea sospensione del progetto Lakach nel Golfo del Messico, in parte compensato dall'aumento delle attività dei progetti Safaniya e Marjan Zulf stipulati nell'ambito dell'accordo-quadro con Saudi Aramco in Arabia Saudita.

Il settore Engineering & Construction Onshore ha rappresentato il 57% dei ricavi totali, registrando un aumento di 114 milioni di euro rispetto al 2016 prevalentemente negli Emirati Arabi Uniti, per il riconoscimento delle varianti contrattuali dei lavori relativi al progetto Shah e in Italia, dove sono in corso le attività di costruzione per il progetto Cornegliano Laudense Natural Gas Storage Plant, per conto di Ital Gas Storage; tale aumento è stata compensato parzialmente dalla riduzione delle attività per la realizzazione della linea ferroviaria di Alta Velocità e di interconnessione tra Treviglio e Brescia, e per il termine delle attività relative al progetto Polskie in Polonia.

Il settore Floaters presenta un decremento di 42 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente consuntivando ricavi per 85 milioni di euro; la diminuzione è dovuta al termine delle attività nell'ambito del progetto Vitoria Tambuata per conto di Petrobas, in Brasile.

Il settore Drilling Offshore ha consuntivato ricavi per 290 milioni di euro, con una diminuzione di 55 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, causata dal minor contributo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 che ha concluso le attività nel mese di luglio in Norvegia nell'ambito di un contratto con Statoil

e del jack-up Perro Negro 2 rimasto inattivo per buona parte dell'anno; il decremento è stato in parte compensato dai maggiori ricavi derivanti dall'attività della piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 nell'ambito di un contratto per conto di Shatskmorneftegaz in Russia.

da 111 milioni di euro a 98 milioni di euro; la riduzione è da ricondursi principalmente alla minore attività in Kazakhstan, Sud America e Marocco. I ricavi sono stati realizzati per l'81% all'estero (84% nell'esercizio precedente) e per il 26% con società del Gruppo Saipem e correlate (53% nel 2016).

I ricavi del segmento Drilling Onshore passano

Risultato operativo (EBIT) per aree di attività

Variazione
(milioni di euro) 2016 2017 assoluta %
Engineering & Construction Offshore 113 (99) (212)
Engineering & Construction Onshore (131) 1 132
Floaters (3) (3) -
Drilling Offshore (87) (55) 32 36,8
Drilling Onshore (102) (9) 93 91,2
Risultato operativo (EBIT) (210) (165) 45 21,4

Il risultato operativo (EBIT) 2017 del segmento Engineering & Construction Offshore è negativo per 99 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 113 milioni di euro, pari al 14,3% dei ricavi, nel 2016.

Il risultato operativo (EBIT) 2017 del segmento Engineering & Construction Onshore ammonta a 1 milione di euro rispetto al valore negativo di 131 milioni di euro nel 2016.

Il risultato operativo (EBIT) 2017 del segmento

Floaters è negativo per 3 milioni di euro in linea con l'esercizio precedente.

Il risultato operativo (EBIT) 2017 del segmento Drilling Offshore è negativo per 55 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 87 milioni di euro nel 2016.

Il risultato operativo (EBIT) 2017 del segmento Drilling Onshore è negativo per 9 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 102 milioni di euro nel 2016.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Stato patrimoniale riclassificato

Variazione
(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017 assoluta %
Attività materiali nette 481 412 (69) (14,3)
Attività immateriali nette 24 23 (1) (4,2)
Partecipazioni 1.988 2.271 283 14,2
Capitale immobilizzato 2.493 2.706 213 8,5
Capitale di esercizio netto 1.091 757 (334) (30,6)
Fondi per benefici ai dipendenti (93) (96) (3) (3,2)
CAPITALE INVESTITO NETTO 3.491 3.367 (124) (3,6)
Patrimonio netto 3.948 3.534 (414) (10,5)
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) (457) (167) 290 63,5
COPERTURE 3.491 3.367 (124) (3,6)

Il capitale immobilizzato si è attestato a fine 2017 a 2.706 milioni di euro, con un incremento netto di 213 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

Tale aumento è da ricondurre:

  • all'incremento netto delle immobilizzazioni finanziarie per 283 milioni di euro, dovuto essenzialmente all'incremento per l'aumento di capitale di Saipem SA (455 milioni di euro) e di Andromeda Consultoria Tecnica & Representações Ltda (1 milione di euro), e all'incremento dovuto alla valutazione al fair value delle partecipate minoritarie Nagarjuna Oil Refinery Ltd e Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd (1 milione di euro), parzialmente compensati dalle svalutazioni di partecipazioni per 174 milioni di euro (Saipem SA per 147 milioni di euro, Saipem Maritime Asset Management Sarl e INFRA SpA per 27 milioni di euro);

  • al decremento netto delle immobilizzazioni materiali per 69 milioni di euro per effetto della differenza tra gli investimenti effettuati nell'esercizio (53 milioni di euro), gli ammortamenti e svalutazioni (117 milioni di euro), e le vendite nette e dismissioni (5 milioni di euro); gli investimenti hanno riguardato principalmente nuovi impianti e attrezzature di perforazione e di costruzione, nonché acquisti correlati all'attività di mantenimento e di miglioramento delle immobilizzazioni tecniche esistenti.

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Il capitale di esercizio netto diminuisce di 334 milioni di euro rispetto alla fine del 2016, attestandosi su un valore di 757 milioni di euro, per effetto della diminuzione dei crediti commerciali (455 milioni di euro) e delle attività per imposte correnti e anticipate (41 milioni di euro), dell'aumento dei fondi per rischi e oneri (60 milioni di euro), delle passività per imposte (17 milioni di euro) e dei debiti commerciali (13 milioni di euro), parzialmente compensati dall'incremento delle rimanenze (166 milioni di euro) e delle attività correnti e non correnti nette (86 milioni di euro).

96 milioni di euro, con un incremento netto di 3 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. A seguito delle variazioni sopra illustrate, il capitale investito netto diminuisce di 124 milioni di euro, attestandosi a fine anno sul valore di 3.367 milioni di euro, rispetto a 3.491 milioni di euro di fine 2016.

Per quanto riguarda le coperture, il patrimonio netto ha registrato una diminuzione di 414 milioni di euro, raggiungendo, a fine 2017, un importo di 3.534 milioni di euro; la diminuzione è riconducibile essenzialmente al risultato negativo dell'esercizio (496 milioni di euro) e all'acquisto di azioni proprie (27 milioni di euro), parzialmente compensati dalla variazione positiva delle riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari (99 milioni di euro) e delle riserve di valutazione al fair value dei piani di incentivazione con utilizzo delle stock grant (10 milioni di euro).

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a

Prospetto delle principali variazioni del patrimonio netto

Le principali variazioni del patrimonio netto avvenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:

(milioni di euro)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 3.948
Incremento per:
- variazione riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari 99
- fair value piani di incentivazione stock grant 10
109
Decremento per:
- perdita 2017 (496)
- acquisto azioni proprie (27)
(523)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 3.534

Per maggiori dettagli sulle variazioni indicate in tabella si rimanda alla nota 21 delle "Note illustrative del bilancio di esercizio".

Posizione finanziaria netta

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017 Var. ass.
Debiti finanziari 652 1.568 (916)
Disponibilità liquide ed equivalenti (702) (1.305) 603
Crediti finanziari (407) (430) 23
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) (457) (167) (290)

La posizione finanziaria netta della Società registra un peggioramento netto di 290 milioni di euro rispetto a fine 2016, in quanto le disponibilità nette passano da 457 milioni di euro a 167 milioni di euro al 31 dicembre 2017; è rappresentata da disponibilità presso banche e istituti di credito per 1.305 milioni di euro, da crediti finanziari per 430 milioni di euro al netto di debiti a breve termine per 1.068 milioni di euro (di cui 1.005 milioni di euro verso la società controllata Saipem Finance International BV) e da debiti a medio e lungo termine per 500 milioni di euro.

I crediti riguardano essenzialmente la società controllata Saipem Finance International BV (406 milioni di euro) e sono relativi alle attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.

Il peggioramento della posizione finanziaria netta è dovuto essenzialmente al flusso nega-

tivo generato dagli investimenti in immobilizzazioni finanziarie (456 milioni di euro), in immobilizzazioni materiali e immateriali (61 milioni di euro) e dagli acquisti di azioni proprie (27 milioni di euro), parzialmente compensati dal flusso positivo generato dalle attività di esercizio (233 milioni di euro) e dai disinvestimenti (30 milioni di euro).

Rendiconto finanziario riclassificato

(milioni di euro) 2016 2017 Var. ass.
Utile (perdita) dell'esercizio (808) (496) (312)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa:
Ammortamenti e altri componenti non monetari 934 359 575
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni attività (1) (12) 11
Dividendi, interessi e imposte 35 122 (87)
Variazione del capitale di esercizio 44 357 (313)
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati (34) (97) 63
Flusso di cassa netto da attività operativa 170 233 63
Investimenti tecnici (61) (61) -
Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa (413) (456) 43
Disinvestimenti 7 30 (23)
Free cash flow (297) (254) (43)
Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento (385) (23) (362)
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti (2.200) 916 (3.116)
Acquisto azioni proprie (26) (27) 1
Flusso di cassa del capitale proprio 3.435 (2) 3.437
Effetto delle differenze di cambio (6) (7) 1
Flusso di cassa netto dell'esercizio 521 603 (82)
Free cash flow (297) (254) (43)
Acquisto azioni proprie (26) (27) 1
Aumento di capitale al netto di oneri 3.435 (2) 3.437
Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto (6) (7) 1
Variazione indebitamento finanziario netto 3.106 290 3.396
Indebitamento finanziario netto inizio esercizio 2.649 (457) 3.106
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) fine esercizio (457) (167) (290)

Il flusso di cassa netto da attività operativa, positivo per 233 milioni di euro, e il flusso negativo derivante dall'attività di investimento e disinvestimento (487 milioni di euro), hanno generato un free cash flow negativo di 254 milioni di euro.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

073-110SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 13:05 Pagina 107

Lo stato patrimoniale riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le sole riclassifiche indicate in tabella.

(migliaia di euro)

31.12.2016 31.12.2017
Voci dello stato patrimoniale riclassificato Riferimento
alle note
al bilancio
al 31.12.2017
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Capitale immobilizzato
Immobili, impianti e macchinari (nota n. 11) 481.150 411.933
Attività immateriali (nota n. 12) 23.784 22.853
Partecipazioni (nota n. 13) 1.988.780 2.271.232
Totale capitale immobilizzato 2.493.714 2.706.018
Capitale di esercizio netto
Rimanenze (nota n. 7) 636.763 802.584
Crediti commerciali (nota n. 6) 1.464.713 1.010.069
Debiti commerciali (nota n. 17) (650.621) (663.854)
Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da:
- passività per imposte sul reddito correnti (nota n. 18) (19.086) (40.818)
- passività per altre imposte correnti (nota n. 19) (28.514) (23.566)
- attività per imposte sul reddito correnti (nota n. 8) 82.071 95.148
- attività per altre imposte correnti (nota n. 9) 32.113 29.977
- attività per imposte anticipate (nota n. 14) 246.512 194.294
Fondi per rischi e oneri (nota n. 22) (88.427) (148.304)
Altre attività (passività) di esercizio, composte da:
- altre attività (non correnti) (note n. 15, 26) 13.343 27.236
- altre attività (correnti) (note n. 6, 10, 26) 321.454 365.991
- altre passività (non correnti) (note n. 25, 26) (2.324) (324)
- altre passività (correnti) (note n. 17, 20, 26) (917.593) (891.433)
Totale capitale di esercizio netto 1.090.404 757.000
Fondi per benefici ai dipendenti (nota n. 23) (93.288) (95.458)
Attività non correnti destinate alla vendita (nota n. 39) 17 17
CAPITALE INVESTITO NETTO 3.490.847 3.367.577
Patrimonio netto (nota n. 27) 3.947.775 3.534.370
Indebitamento finanziario netto
Passività finanziarie a lungo termine 358.024 499.709
Passività finanziarie a breve termine 293.937 1.068.016
a dedurre:
- disponibilità liquide ed equivalenti 701.995 1.304.476
- crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 406.894 430.042
Totale indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)(1) (456.928) (166.793)
COPERTURE 3.490.847 3.367.577

(1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) si veda anche la nota 16.

Rendiconto finanziario riclassificato

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(migliaia di euro)

2016 2017
Valori Valori
Voci del rendiconto finanziario riclassificato parziali
da schema
Valori
da schema
parziali
da schema
Valori
da schema
e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio obbligatorio riclassificato obbligatorio riclassificato
Risultato netto (807.902) (495.758)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio
al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti e altri componenti non monetari: 933.242 358.983
. ammortamenti 112.131 77.191
. svalutazioni (rivalutazioni) di immobilizzazioni materiali e immateriali 281.813 49.321
. svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 538.671 173.473
. altre variazioni (1.098) 56.828
. variazione fondo per benefici ai dipendenti 1.725 2.170
- plusvalenze nette su cessioni di attività (499) (12.172)
- dividendi, interessi e imposte: 35.121 121.775
. dividendi (1) (2)
. interessi attivi (7.087) (16.965)
. interessi passivi 19.331 7.133
. imposte su reddito 22.878 131.609
Variazione del capitale di esercizio: 43.911 356.671
- rimanenze (54.446) (165.821)
- crediti commerciali 378.902 396.018
- debiti commerciali (503.463) 17.083
- fondi per rischi e oneri 10.219 61.307
- altre attività e passività 212.699 48.084
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati: (34.128) (96.955)
- dividendi incassati 1 2
- interessi incassati 6.632 16.722
- interessi pagati (18.540) (6.025)
- imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati (22.221) (107.654)
Flusso di cassa netto da attività di esercizio 169.745 232.544
Investimenti tecnici: (60.785) (61.034)
- attività immateriali (9.993) (8.340)
- attività materiali (50.792) (52.694)
Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa: (412.688) (455.610)
- partecipazioni (412.688) (455.610)
Disinvestimenti: 6.611 29.664
- attività materiali 6.611 2.548
- cessione interessenza in joint venture - 26.879
- partecipazioni - 237
Altre variazioni relative all'attività di (investimento) disinvestimento:
- (investimenti) disinvestimenti finanziari: crediti finanziari (384.788) 23.148
- riclassifica: (investimenti) disinvestimenti finanziari in titoli
e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa
- (investimenti) disinvestimenti finanziari: crediti finanziari (384.788) (23.148)
Free cash flow (297.117) (254.436)

segue Rendiconto finanziario riclassificato

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(migliaia di euro)

2016 2017
Voci del rendiconto finanziario riclassificato
e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Free cash flow (297.117) (254.436)
(Investimenti) disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento: (384.788) (23.148)
- riclassifica: (investimenti) disinvestimenti finanziari in titoli
e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa
(384.788) (23.148)
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti: (2.200.233) 915.765
- assunzione debiti finanziari non correnti 348.641 150.000
- rimborsi di debiti finanziari non correnti (2.269.275) (10.085)
- incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (279.599) 775.850
Flusso di cassa del capitale proprio: 3.408.787 (28.861)
- dividendi distribuiti a terzi - -
- aumento di capitale al netto di oneri 3.435.200 (1.790)
- acquisto di azioni proprie (26.413) (27.071)
Differenze cambio sulle disponibilità: (5.778) (6.839)
- effetto delle differenze di cambio (5.778) (6.839)
Flusso di cassa netto dell'esercizio 520.871 602.481

Bilancio consolidato 2017

111-210SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 11:47 Pagina 111

Stato patrimoniale

di cui verso
di cui verso
parti
parti
correlate (1)
correlate (1)
(milioni di euro)
Nota
Totale
Totale
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti
(N. 7)
1.892
-
1.751
-
Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita
(N. 8)
55
69
Crediti commerciali e altri crediti
(N. 9)
3.020
663
2.411
402
Rimanenze
(N. 10)
2.242
1.893
Attività per imposte sul reddito correnti
(N.11)
192
213
Attività per altre imposte correnti
(N. 12)
241
221
Altre attività correnti
(N. 13 e 29)
144
1
185
1
Totale attività correnti
7.786
6.743
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
(N. 14)
5.192
4.581
Attività immateriali
(N. 15)
755
753
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
(N. 16)
148
142
Altre partecipazioni
(N. 16)
1
1
Attività per imposte anticipate
(N. 17)
302
268
Altre attività non correnti
(N. 18 e 29)
102
1
102
1
Totale attività non correnti
6.500
5.847
TOTALE ATTIVITÀ
14.286
12.590
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine
(N. 19)
152
-
120
-
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine
(N. 24)
54
-
69
-
Debiti commerciali e altri debiti
(N. 20)
4.860
376
4.036
246
Passività per imposte sul reddito correnti
(N. 21)
96
47
Passività per altre imposte correnti
(N. 22)
265
191
Altre passività correnti
(N. 23 e 29)
244
8
24
5
Totale passività correnti
5.671
4.487
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine
(N. 24)
3.194
-
2.929
-
Fondi per rischi e oneri
(N. 25)
268
340
Fondi per benefici ai dipendenti
(N. 26)
206
199
Passività per imposte differite
(N. 27)
59
35
Altre passività non correnti
(N. 28 e 29)
3
-
1
-
Totale passività non correnti
3.730
3.504
TOTALE PASSIVITÀ
9.401
7.991
PATRIMONIO NETTO
Capitale e riserve di terzi azionisti
(N. 30)
19
41
Patrimonio netto di Saipem:
(N. 31)
4.866
4.558
- capitale sociale
(N. 32)
2.191
2.191
- riserva sopraprezzo delle azioni
(N. 33)
1.750
1.049
- altre riserve
(N. 34)
(80)
(44)
- utili relativi a esercizi precedenti
3.161
1.786
- utile (perdita) dell'esercizio
(2.087)
(328)
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
(N. 35)
(69)
(96)
Totale patrimonio netto di Gruppo
4.885
4.599
31.12.2016 31.12.2017
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 14.286 12.590

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Conto economico

111-210SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 11:47 Pagina 113

Esercizio 2016 Esercizio 2017
(milioni di euro) Nota Totale di cui verso
parti
correlate (1)
Totale di cui verso
parti
correlate (1)
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica (N. 38) 9.976 1.451 8.999 1.866
Altri ricavi e proventi (N. 39) 34 39
Totale ricavi 10.010 9.038
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (N. 40) (7.319) (183) (6.558) (91)
Costo del lavoro (N. 41) (1.782) - (1.618) -
Ammortamenti e svalutazioni (N. 42) (2.408) (736)
Altri proventi (oneri) operativi - - - -
RISULTATO OPERATIVO (1.499) 126
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 867 94 309 1
Oneri finanziari (868) (111) (617) -
Strumenti derivati (153) (311) 85 -
Totale proventi (oneri) finanziari (N. 43) (154) (223)
Proventi (oneri) su partecipazioni
Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto 18 (9)
Altri proventi su partecipazioni - -
Totale proventi (oneri) su partecipazioni (N. 44) 18 (9)
RISULTATO ANTE IMPOSTE (1.635) (106)
Imposte sul reddito (N. 45) (445) (201)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (2.080) (307)
di competenza:
- Saipem (2.087) (328)
- terzi azionisti (N. 46) 7 21
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita)
dell'esercizio di competenza Saipem (ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 47) (2,50) (2) (0,33)
Utile (perdita) per azione diluito (N. 47) (2,48) (2) (0,32)

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 49 "Rapporti con parti correlate".

(2) Valori riesposti a seguito del raggruppamento azionario (vedi nota 47 "Utile (perdita) per azione").

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) 2016 2017
Utile (perdita) dell'esercizio (2.080) (307)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti 1 -
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti
(1) -
Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (1) (1)
(1) (1)
Componenti riclassificabili a conto economico
Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge 125 297
Variazione del fair value di partecipazioni immobilizzate 1 -
Variazione del fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita - (1)
Differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro (37) (176)
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto
- -
Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (37) (73)
52 47
Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale 51 46
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (2.029) (261)
Di competenza:
- Gruppo Saipem (2.039) (279)
- terzi azionisti 10 18

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
(milioni di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto
fiscale
al netto dell'effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
Riserva di fair value
differenze cambio
Riserva per piani
da conversione
Riserva per
per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
a benefici definiti
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Saldi al 31 dicembre 2014 441 55 6 88 - - (275) - (9) (19) 4.123 (230) (43) 4.137 41 4.178
Utile (perdita) dell'esercizio 2015 - - - - - - - - - - - (806) - (806) 17 (789)
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - - - - - - 1 1
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale
Componenti riclassificabili
a conto economico
- - - - - - - - - - - - - - 1 1
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - 8 - - - - - - 8 (1) 7
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - - - 85 - 11 - - 96 4 100
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
- - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - 8 - 85 - 11 - - 104 3 107
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2015
- - - - - - 8 - 85 - 11 (806) - (702) 21 (681)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - - - - (17) (17)
Riporto a nuovo utile - - - - - - - - - - (230) 230 - - - -
Apporto interessenza di terzi società
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd
- - - - - - - - - - - - - - 1 1
Totale - - - - - - - - - - (230) 230 - - (16) (16)
Altri movimenti di patrimonio netto
Diritti decaduti stock option - - - - - - - - - - (1) - - (1) - (1)
Altre variazioni - - - - - - - - - 1 2 - - 3 (1) 2
Operazioni under common control - - - - - - - - - - 37 - - 37 - 37
Totale - - - - - - - - - 1 38 - - 39 (1) 38
Saldi al 31 dicembre 2015 441 55 6 88 - - (267) - 76 (18) 3.942 (806) (43) 3.474 45 3.519
Utile (perdita) dell'esercizio 2016
Altre componenti del conto
- - - - - - - - - - - (2.087) - (2.087) 7 (2.080)
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - - - - - - - -
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
Totale - - - - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - 85 - - - - - - 85 3 88
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - - - (44) (1) 8 - - (37) - (37)
Variazioni partecipazioni e titoli al fair value
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
85
-
-
-
(44)
-
(1)
1
9
-
-
-
-
1
49
-
3
1
52

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

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Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante

(milioni di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto
fiscale
al netto dell'effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
Riserva di fair value
differenze cambio
da conversione
Riserva per
per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
a benefici definiti
Riserva per piani
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Totale - - - - - - 85 - (44) (1) 9 - - 49 3 52
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2016 - - - - - - 85 - (44) (2) 9 (2.087) - (2.039) 10 (2.029)
Operazioni con gli Azionisti -
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - - - - (36) (36)
Riporto a nuovo utile - (55) (5) - - - - - - - (746) 806 - - - -
Aumento (riduzione) capitale sociale 1.750 1.750 - - - - - - - - - - - 3.500 - 3.500
Capitalizzazione costi aumento capitale sociale
al netto delle imposte
- - - - - - - - - - (47) - - (47) - (47)
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - (26) (26) - (26)
Totale 1.750 1.695 (5) - - - - - - - (793) 806 (26) 3.427 (36) 3.391
Altri movimenti di patrimonio netto -
Diritti decaduti stock option - - - - - - - - - - - - - - - -
Fair value Piano Grant 2016 - - - - - - - - - - 5 - - 5 - 5
Altre variazioni - - 1 - - - - - - - (4) - - (3) - (3)
Operazioni under common control - - - - - - - - - - 2 - - 2 - 2
Totale - - 1 - - - - - - - 3 - - 4 - 4
Saldi al 31 dicembre 2016 2.191 1.750 2 88 - - (182) - 32 (20) 3.161 (2.087) (69) 4.866 19 4.885
Utile (perdita) dell'esercizio 2017
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
- - - - - - - - - - - (328) - (328) 21 (307)
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - 223 - - - - - - 223 1 224
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - - - (187) - 15 - - (172) (4) (176)
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto - - - - - - - - - - - - - - - -
Variazione al fair value strumenti finanziari
disponibili per la vendita
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - (1) - - - - - (1) - (1)
Totale - - - - - - 223 (1) (187) - 15 - - 50 (3) 47
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2017
- - - - - - 223 (1) (187) (1) 15 (328) - (279) 18 (261)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - - - - (7) (7)
Riporto a nuovo utile (perdita) - (701) - - - - - - - - (1.386) 2.087 - - - -
Aumento (riduzione) capitale sociale - - - - - - - - - - - - - - - -
Capitalizzazione costi aumento capitale sociale
al netto delle imposte
- - - - - - - - - - (1) - - (1) - (1)
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - (27) (27) - (27)
Totale - (701) - - - - - - - - (1.387) 2.087 (27) (28) (7) (35)
Altri movimenti di patrimonio netto
Fair value Piano Grant 2017 - - - - - - - - - - 10 - - 10 - 10
Altre variazioni - - - - - 1 - - 1 - (13) - - (11) 11 -
Operazioni under common control - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - 1 - - 1 - (3) - - (1) 11 10
Saldi al 31 dicembre 2017 2.191 1.049 2 88 - 1 41 (1) (154) (21) 1.786 (328) (96) 4.558 41 4.599

Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota Esercizio 2016 Esercizio 2017
Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo (2.087) (328)
Risultato di pertinenza di terzi azionisti 7 21
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio
al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti (N. 42) 684 505
- svalutazioni nette di attività materiali e immateriali (N. 42) 1.724 231
- effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (N. 44) (18) 9
- (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività 5 (2)
- interessi attivi (10) (7)
- interessi passivi 81 88
- imposte sul reddito (N. 45) 445 201
- altre variazioni (177) 39
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze 19 220
- crediti commerciali 262 429
- debiti commerciali 168 (397)
- fondi per rischi e oneri 50 69
- altre attività e passività 148 (244)
Flusso di cassa del capitale di esercizio 647 77
Variazione fondo per benefici ai dipendenti (5) -
Dividendi incassati 1 2
Interessi incassati 8 6
Interessi pagati (74) (66)
Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (253) (317)
Flusso di cassa netto da attività operativa 978 459
di cui verso parti correlate (1) (N. 49) 1.114 1.906
Investimenti:
- attività materiali (N. 14) (285) (253)
- attività immateriali (N. 15) (11) (9)
- partecipazioni (N. 16) - (25)
- titoli (29) (14)
- crediti finanziari (22) (4)
- variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento (1) -
Flusso di cassa degli investimenti (348) (305)
Disinvestimenti:
- attività materiali 14 12
- imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda - 1
- partecipazioni 3 4
- crediti finanziari 52 6
Flusso di cassa dei disinvestimenti 69 23

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 49 "Rapporti con parti correlate".

segue Rendiconto finanziario

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(milioni di euro) Nota Esercizio 2016 Esercizio 2017
Flusso di cassa netto da attività di investimento (2) (279) (282)
di cui verso parti correlate (1) (N. 49) 2 1
Assunzione di debiti finanziari non correnti 3.228 1.392
Rimborsi di debiti finanziari non correnti (3.481) (1.642)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (3.000) 43
(3.253) (207)
Apporti netti di capitale proprio da terzi 3.435 (2)
Dividendi pagati (36) -
Acquisto netto di azioni proprie (26) (27)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 120 (236)
di cui verso parti correlate (1) (N. 49) (5.995) -
Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento - -
Effetto delle differenze di cambio da conversione
e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti
7 (82)
Flusso di cassa netto dell'esercizio 826 (141)
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio (N. 7) 1.066 1.892
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio (N. 7) 1.892 1.751

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 49 "Rapporti con parti correlate".

(2) Il "flusso di cassa netto da attività di investimento" comprende alcuni investimenti che, avuto riguardo alla loro natura (investimenti temporanei di disponibilità o finalizzati all'ottimizzazione della gestione finanziaria), sono considerati in detrazione dei debiti finanziari ai fini della determinazione dell'indebitamento finanziario netto, così come indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione sulla gestione".

Il flusso di cassa di questi investimenti è il seguente:

(milioni di euro) 2016 2017
Investimenti finanziari:
- titoli (29) (14)
- crediti finanziari (21) (3)
Disinvestimenti finanziari:
- crediti finanziari 51 4
Flusso di cassa netto degli investimenti/disinvestimenti relativi all'attività finanziaria 1 (13)

Indice Note al Bilancio consolidato

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Nota 1 Criteri di redazione Pag. 119
Nota 2 Principi di consolidamento Pag. 119
Nota 3 Criteri di valutazione Pag. 122
Nota 4 Stime contabili e giudizi significativi Pag. 135
Nota 5 Principi contabili di recente emanazione Pag. 137
Nota 6 Area di consolidamento al 31 dicembre 2017 Pag. 140
Nota 7 Disponibilità liquide ed equivalenti Pag. 146
Nota 8 Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita Pag. 146
Nota 9 Crediti commerciali e altri crediti Pag. 147
Nota 10 Rimanenze Pag. 148
Nota 11 Attività per imposte sul reddito correnti Pag. 148
Nota 12 Attività per altre imposte correnti Pag. 149
Nota 13 Altre attività correnti Pag. 149
Nota 14 Immobili, impianti e macchinari Pag. 149
Nota 15 Attività immateriali Pag. 152
Nota 16 Partecipazioni Pag. 154
Nota 17 Attività per imposte anticipate Pag. 156
Nota 18 Altre attività non correnti Pag. 157
Nota 19 Passività finanziarie a breve termine Pag. 157
Nota 20 Debiti commerciali e altri debiti Pag. 158
Nota 21 Passività per imposte sul reddito correnti Pag. 158
Nota 22 Passività per altre imposte correnti Pag. 158
Nota 23 Altre passività correnti Pag. 159
Nota 24 Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine Pag. 159
Nota 25 Fondi per rischi e oneri Pag. 161
Nota 26 Fondi per benefici ai dipendenti Pag. 161
Nota 27 Passività per imposte differite Pag. 166
Nota 28 Altre passività non correnti Pag. 166
Nota 29 Strumenti finanziari derivati Pag. 167
Nota 30 Capitale e riserve di terzi azionisti Pag. 169
Nota 31 Patrimonio netto di Saipem Pag. 169
Nota 32 Capitale sociale Pag. 169
Nota 33 Riserva sopraprezzo delle azioni Pag. 169
Nota 34 Altre riserve Pag. 170
Nota 35 Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio Pag. 170
Nota 36 Altre informazioni Pag. 171
Nota 37 Garanzie, impegni e rischi Pag. 171
Nota 38 Ricavi della gestione caratteristica Pag. 184
Nota 39 Altri ricavi e proventi Pag. 184
Nota 40 Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Pag. 185
Nota 41 Costo del lavoro Pag. 185
Nota 42 Ammortamenti e svalutazioni Pag. 189
Nota 43 Proventi (oneri) finanziari Pag. 189
Nota 44 Proventi (oneri) su partecipazioni Pag. 190
Nota 45 Imposte sul reddito Pag. 190
Nota 46 Utile di terzi azionisti Pag. 190
Nota 47 Utile (perdita) per azione Pag. 190
Nota 48 Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione Pag. 191
Nota 49 Rapporti con parti correlate Pag. 193
Nota 50 Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti Pag. 199
Nota 51 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali Pag. 199
Nota 52 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Pag. 199
Nota 53 Altre informazioni: Algeria Pag. 199
Nota 54 Altre informazioni: Delibera Consob n. 20324 Pag. 199

Note illustrative al bilancio consolidato

Criteri di redazione 1

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Il bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. 38/20052. Il bilancio consolidato è redatto applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione. Il bilancio al 31 dicembre 2017, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 5 marzo 2018, è sottoposto alla revisione contabile di EY SpA. EY SpA, in quanto revisore principale, è interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo; nei limitati casi in cui intervengano altri revisori si assume la responsabilità del lavoro svolto da questi ultimi. I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.

Principi di consolidamento 2

Imprese controllate

Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Saipem SpA e delle imprese italiane ed estere controllate direttamente e indirettamente da Saipem. Un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso l'esercizio del proprio potere decisionale sulla stessa. Il potere decisionale esiste in presenza di diritti che conferiscono alla controllante l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, ossia le attività maggiormente in grado di incidere sui ritorni economici della partecipata stessa.

Sono escluse dall'area di consolidamento alcune imprese controllate caratterizzate singolarmente e nel loro complesso da una limitata attività operativa, pertanto la loro esclusione non ha comportato effetti rilevanti3 ai fini della corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

I valori delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.

Le società controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale; conseguentemente le attività e le passività, i costi e i ricavi sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.

In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.

Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico4. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Quando le perdite riferibili a terzi in una controllata consolidata eccedono la quota di pertinenza di terzi di patrimonio netto della controllata, l'ecce-

(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

(2) I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio consolidato sono sostanzialmente coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l'esercizio 2017 in quanto le attuali differenze tra gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e quelli emessi dallo IASB riguardano fattispecie non presenti nella realtà del Gruppo.

(3) Secondo le disposizioni del Conceptual Framework dei principi contabili internazionali: "l'informazione è rilevante se la sua omissione o errata presentazione può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio".

(4) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.

denza, e ogni ulteriore perdita attribuibile agli azionisti di minoranza, sono attribuite agli azionisti della Capogruppo a eccezione della parte per la quale gli azionisti di minoranza hanno un'obbligazione vincolante a coprire la perdita con investimenti aggiuntivi e sono in grado di farlo. Se, successivamente, la controllata realizza degli utili, tali utili sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo fino a concorrenza delle perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza, ma che erano state precedentemente assorbite dagli azionisti della Capogruppo.

Accordi a controllo congiunto

Un accordo a controllo congiunto è un accordo del quale due o più parti detengono il controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo; la verifica dell'esistenza di enforceable rights and obligations richiede l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale ed è operata considerando le caratteristiche della struttura societaria, gli accordi tra le parti, nonché ogni altro fatto e circostanza che risulti rilevante ai fini della verifica. Nel bilancio consolidato è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie. Le joint operation, rappresentate da entità giuridiche separate non rilevanti, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ovvero, quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.

Partecipazioni in imprese collegate

Una collegata è un'impresa su cui Saipem esercita un'influenza notevole, intesa come il potere di partecipare alla determinazione delle scelte finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni in collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le joint venture, le partecipazioni in joint operation e le imprese collegate sono indicate nella sezione "Area di consolidamento". Di seguito a tale sezione è riportata anche la variazione dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente.

I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.

Metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni in imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, in joint venture e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto5.

In applicazione del metodo del patrimonio netto, le partecipazioni sono inizialmente iscritte al costo di acquisto, attribuendo, analogamente a quanto previsto per le business combination, l'eventuale differenza tra il costo sostenuto e la quota di interessenza nel fair value delle attività nette identificabili della partecipata; l'allocazione, operata in via provvisoria alla data di rilevazione iniziale, è rettificabile, con effetto retroattivo, entro i successivi dodici mesi per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di rilevazione iniziale. Successivamente il valore di iscrizione è adeguato per tener conto: (i) della quota di pertinenza della partecipante dei risultati economici della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione; (ii) della quota di pertinenza della partecipante delle altre componenti del conto economico complessivo della partecipata. Le variazioni del patrimonio netto di una partecipata, diverse da quelle afferenti al risultato economico e alle altre componenti del conto economico complessivo, sono rilevate a conto economico quando rappresentano nella sostanza gli effetti di una cessione di un interest nella partecipata. I dividendi distribuiti dalla partecipata sono rilevati a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, si considerano le rettifiche previste per il processo di consolidamento. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati al successivo punto "Attività materiali". Quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, le joint venture e le imprese collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

(5) Nel caso di assunzione di un collegamento (controllo congiunto) in fasi successive, la partecipazione è iscritta per l'importo corrispondente a quello derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto come se lo stesso fosse stato applicato sin dall'origine; l'effetto della "rivalutazione" del valore di iscrizione delle quote di partecipazione detenute antecedentemente all'assunzione del collegamento (controllo congiunto) è rilevato a patrimonio netto.

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta6; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

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La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite.

Business combination

Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l'acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value8, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.

Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale goodwill a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In alternativa, è rilevato l'intero ammontare del goodwill generato dall'acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest'ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche il goodwill di loro competenza9. La scelta delle modalità di determinazione del goodwill (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna business combination.

Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.

Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell'acquisita è operata in via provvisoria nell'esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.

L'acquisizione di interessenze in una joint operation che rappresenta un business è rilevata, per gli aspetti applicabili, in modo analogo a quanto previsto per le business combination.

Operazioni infragruppo

Gli utili derivanti da operazioni effettuate tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, nonché le garanzie, compresi i contratti autonomi di garanzia, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.

Conversione dei bilanci in valuta diversa dall'euro

I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta di presentazione del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia). Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio

(6) Se la partecipazione residua continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto, la quota mantenuta non è adeguata al relativo fair value.

(7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex joint venture o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.

(8) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto "Valutazioni al fair value".

(9) L'adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di "goodwill negativi" (cd. gain on bargain purchase).

netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo10. La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi.

In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio. I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.

I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:

USA dollaro
1,0541
1,1993
1,1297
Regno Unito lira sterlina
0,85618
0,88723
0,87667
Algeria dinaro
116,379
137,8343
125,3194
Angola kwanza
175,757
198,906
187,451
Arabia Saudita riyal
3,95446
4,4974
4,23664
Argentina peso
16,7488
22,931
18,7408
Australia dollaro
1,4596
1,5346
1,4732
Brasile real
3,4305
3,9729
3,6054
Canada dollaro
1,4188
1,5039
1,4647
Croazia kuna
7,5597
7,44
7,4637
Egitto lira
19,2105
21,3309
20,1564
Ghana nuovo cedi
4,4073
5,4313
4,93881
India rupia
71,5935
76,6055
73,5324
Indonesia rupia
14.173,4
16.239,12
15.118,02
Kazakhstan tenge
351,524
397,96
368,876
Malesia ringgit
4,7287
4,8536
4,8527
Nigeria naira
332,305
367,046
350,938
Norvegia corona
9,0863
9,8403
9,327
Perù new sol
3,5402
3,8854
3,68329
Qatar riyal
3,83692
4,3655
4,11204
Romania nuovo leu
4,539
4,6585
4,5688
Russia rublo
64,3
69,392
65,9383
Singapore dollaro
1,5234
1,6024
1,5588
Svizzera franco
1,0739
1,1702
1,1117
Valuta al 31.12.2016
Cambio
al 31.12.2017
Cambio
Cambio medio
2017

Criteri di valutazione 3

I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei punti seguenti.

Attività correnti

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Rimanenze

Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.

I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti a lungo termine sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia del lavoro, l'avanzamento è determinato in base alla percentuale che emerge dal rapporto

(10) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati per il contratto (metodo del cost-to-cost).

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Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra i lavori in corso le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra i debiti commerciali vengono iscritte le differenze negative.

I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera.

Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali e delle clausole di revisione quando oggettivamente determinabili.

Le richieste per corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente stabiliti sono riconosciuti solo se probabili e ragionevolmente quantificabili. Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita, questa è riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa è considerata probabile.

I costi di partecipazione alle gare sono riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono tutte quelle attività finanziarie diverse da quelle destinate al trading e da quelle da mantenersi sino alla scadenza. Le attività finanziarie destinate al trading e quelle disponibili per la vendita sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti, rispettivamente, alla voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari" e alla riserva di patrimonio netto11 afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo". In quest'ultima fattispecie le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono riclassificate a conto economico all'atto della svalutazione per perdita di valore o al momento del realizzo.

L'obiettiva evidenza di svalutazioni è verificata considerando, tra l'altro, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie e il rischio di insolvenza della controparte; le riduzioni di valore dell'attività sono incluse a deduzione del rispettivo valore d'iscrizione.

Gli interessi maturati e i dividendi deliberati relativi ad attività finanziarie valutate al fair value sono rilevati per competenza economica rispettivamente alle voci "Proventi (oneri) finanziari"12 e "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

Quando l'acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell'operazione e la consegna dell'attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati od over-the-counter), l'operazione è rilevata alla data del regolamento.

I crediti sono valutati secondo il metodo del costo ammortizzato (v. punto successivo "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Attività non correnti

Attività materiali

Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione è esposto al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto "Fondi per rischi e oneri".

Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali neanche in applicazione di leggi specifiche, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel seguito.

I beni assunti in leasing finanziario, ovvero relativi ad accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi della proprietà, sono iscritti, alla data di decorrenza del contratto, al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore, o se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, tra le attività materiali in contropartita al debito finanziario verso il locatore e ammortizzati secondo i criteri di seguito indicati. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l'ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene.

I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quan-

(11) Le variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita in valuta dovute a variazioni del tasso di cambio sono rilevate a conto economico.

(12) Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi (oneri) da attività finanziarie destinate al trading". Differentemente, gli interessi attivi maturati su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi finanziari".

do è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per l'ottenimento di benefici di altre attività materiali. L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari perché sia in gra-

do di operare secondo le modalità programmate. Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto successivo "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.

Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del titolo Saipem. Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.

La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). In presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill quando acquisito a titolo oneroso. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.

Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività immateriali, neanche in applicazione di leggi specifiche.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".

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Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.

Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della cash generating unit (CGU) alla quale il goodwill si riferisce. La cash generating unit è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile13, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore14.

Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Costi di sviluppo tecnologico

I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:

  • (a) la fattibilità tecnica di completare l'attività immateriale e usarla o venderla;
  • (b) l'intenzione di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
  • (c) la capacità di usare o vendere l'attività immateriale;
  • (d) in quale modo l'attività immateriale genererà benefici economici futuri probabili;
  • (e) la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie o di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale;
  • (f) la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante lo sviluppo.

Contributi in conto capitale

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono.

Attività finanziarie

PARTECIPAZIONI

Le attività finanziarie rappresentative di quote di partecipazione15 sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo.

Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino16.

CREDITI E ATTIVITÀ FINANZIARIE DA MANTENERSI SINO ALLA SCADENZA

I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale; l'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). I crediti originati da beni concessi in leasing finanziario sono rilevati per l'importo corrispondente al valore attuale dei canoni di locazione e del prezzo di riscatto, ovvero dell'eventuale valore residuo del bene; l'attualizzazione è effettuata adottando il tasso implicito del leasing.

In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale, ovvero al momento del suo aggiornamento per riflettere le variazioni di prezzo contrattualmente previste. I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono esposti al netto degli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione; quando la riduzione di valore dell'attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato a fronte oneri, differentemente è utilizzato per esuberanza. Gli effetti economici della valutazione

(13) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".

(14) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore ovvero non rilevata.

(15) Per le partecipazioni in joint venture e collegate v. precedente punto "Metodo del patrimonio netto".

(16) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore ovvero non rilevata.

al costo ammortizzato sono imputati alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Attività destinate alla vendita e discontinued operation

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.

Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa. Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili a esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.

La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie il valore di iscrizione è fatto pari al valore derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Attività finanziarie non correnti - Partecipazioni", salvo che la stessa continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto.

L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Compensazione di attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).

Eliminazione contabile di attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

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Quando la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività a cui si riferisce; l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.

I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento, ovvero quando la passività è relativa ad attività materiali, le variazioni di stima del fondo sono rilevate in contropartita alle attività a cui si riferiscono nei limiti dei relativi valori di iscrizione; l'eventuale eccedenza è rilevata a conto economico.

Nelle note illustrative al bilancio consolidato sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Benefici per i dipendenti

I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".

Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. In presenza di attività nette sono inoltre rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore differenti dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.

Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

Ricavi

I ricavi relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-tocost). I lavori in corso su ordinazione, i cui corrispettivi sono pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento dello stato di avanzamento dei lavori in contraddittorio con il committente (accettazione SAL); tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".

Gli anticipi sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.

Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I lavori non ancora accettati sono iscritti al cambio di chiusura dell'esercizio.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti correlati alla proprietà o al compimento della prestazione.

Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversa-

mente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.

I ricavi sono rilevati per l'ammontare pari al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.

Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto. I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in appli-

cazione dei contratti e della legislazione vigente. I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, stock grant assegnate ai dirigenti. Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente alla data di assunzione dell'impegno e non è oggetto di successivo adeguamento; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento)17. La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.

Il fair value pertinente ai dipendenti del Gruppo è rilevato alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; la quota relativa all'Amministratore Delegato-CEO è stata contabilizzata nei costi per servizi in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".

I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.

Differenze di cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.

Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali.

Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.

In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipa-

(17) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

te"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

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Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.

Strumenti finanziari derivati

Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività o passività valutate al fair value.

Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non-performance risk delle controparti della transazione (v. successivo punto "Valutazioni al fair value").

I contratti derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra lo strumento e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i contratti derivati coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), essi sono valutati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, il valore degli strumenti oggetto di copertura viene adeguato per riflettere, a conto economico, le variazioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile generalmente alla tipologia di strumento.

Quando i contratti derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa futuri delle poste oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità, attribuibile ai rischi che possono influire sul conto economico dei flussi finanziari attesi; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività che verrà rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili) o a futuri incassi ed esborsi ritenuti altamente probabili (cd. "highly probable forecast transactions") quali ad esempio i flussi connessi ai ricavi e ai costi di commessa.

La parte efficace della variazione di fair value dei contratti derivati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene sospesa in una riserva di patrimonio netto ("hedging reserve") afferente le altre componenti del conto economico complessivo; tale riserva viene poi riversata a conto economico nel periodo in cui la transazione coperta si manifesta.

La parte inefficace della variazione di fair value dei contratti derivati designati come di copertura, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dallo IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari".

Le variazioni del fair value degli strumenti derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei contratti derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".

I derivati impliciti in strumenti ibridi sono scorporati dal contratto principale e rilevati separatamente se lo strumento ibrido nel suo complesso non è valutato al fair value con imputazione degli effetti a conto economico e se le caratteristiche e i rischi del derivato non sono strettamente collegati a quelli del contratto principale. La verifica dell'esistenza di derivati impliciti da scorporare e valutare separatamente è effettuata al momento della stipula del contratto e, successivamente, in presenza di modifiche nelle condizioni dello stesso che determinino significative variazioni dei flussi di cassa generati.

Valutazioni al fair value

Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").

La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").

La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.

Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.

La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.

La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA). In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Schemi di bilancio18

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura19.

Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.

Modifiche dei criteri contabili

Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2017 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per il Gruppo.

Con il regolamento n. 2017/1989, emesso dalla Commissione Europea in data 6 novembre 2017, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses", già illustrate nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016. Le modifiche allo IAS 12 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017. La loro applicazione non ha comportato impatti significativi sul Gruppo Saipem in quanto i chiarimenti relativi alla rilevazione di attività fiscali differite per perdite non realizzate risultano in linea con la metodologia utilizzata dal Gruppo per la verifica della recuperabilità delle imposte anticipate.

Con il regolamento n. 2017/1990, emesso dalla Commissione Europea in data 6 novembre 2017, sono state omologate le modifiche allo IAS 7 "Disclosure Initiative", che rafforza gli obblighi di informativa in presenza di variazioni – monetarie e non – di passività finanziarie. Le modifiche allo IAS 7 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017. L'informativa richiesta è inserita nelle Note illustrative al bilancio (nell'ambito dell'analisi dell'indebitamento finanziario netto, alla nota 24 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") mediante una tabella di riconciliazione tra i valori iniziali e finali dei debiti finanziari e della posizione finanziaria netta; sono inoltre evidenziate le variazioni monetarie e non monetarie delle passività finanziarie, e delle eventuali attività ad esse correlate, i cui flussi di cassa sono o saranno in futuro rilevati nel rendiconto finanziario come flussi di cassa da attività di finanziamento.

Con il regolamento n. 2018/182, emesso dalla Comissione Europea in data 7 febbraio 2018, sono state omologate le modifiche all'IFRS 12 "Disclosure of interest in other entity", contenute nel documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle". Tali modifiche precisano che quando una partecipazione in una società controllata, joint venture o società collegata (o una parte della partecipazione in una joint venture o società collegata) è classificata come posseduta per la vendita (o inclusa in un gruppo in dismissione che è classificato come posseduto per la vendita) secondo quanto stabilito dall'IFRS 5, la società partecipante non è tenuta a esporre in bilancio il riepilogo dei dati economico-finanziari per tale controllata, joint venture o società collegata. Le modifiche all'IFRS 12 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017. L'applicazione delle modifiche al principio contabile non ha comportato impatti per il Gruppo.

Anche le altre modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2017 non hanno prodotto effetti significativi.

Gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:

(18) Gli schemi del bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2016.

(19) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate alla nota 37 - Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

(i) il rischio di mercato derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio e all'esposizione alla volatilità dei prezzi delle commodity;

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  • (ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte;
  • (iii) il rischio di liquidità derivante dalla mancanza di adeguate risorse finanziarie per far fronte agli impegni di breve termine;
  • (iv) il rischio downgrading derivante dalla possibilità di un deterioramento della valutazione di merito di credito assegnato dalle principali agenzie di rating.

La gestione dei rischi finanziari si basa su Linee Guida emanate centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari.

Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

(i) Rischio di mercato

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra citate Linee Guida e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.

Rischio di mercato - Tasso di cambio

L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:

  • sul risultato economico per effetto del differente controvalore di costi e ricavi denominati in valuta al momento della loro rilevazione rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo e per effetto della conversione e successiva rivalutazione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta;
  • sul bilancio consolidato (risultato economico e patrimonio netto) per effetto della conversione di attività e passività di imprese che redigono il bilancio in valuta diversa dall'euro.

L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.

Il rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, oppure dalla conversione delle attività e passività di imprese che redigono il bilancio con moneta diversa dall'euro, non è oggetto di copertura.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Con riferimento alle valute diverse dall'euro considerate maggiormente rappresentative in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2017 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.

L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:

  • strumenti derivati su tassi di cambio;
  • crediti commerciali e altri crediti;
  • debiti commerciali e altri debiti;
  • disponibilità liquide ed equivalenti;
  • passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il prezzo a termine fissato nel contratto con i tassi di cambio a pronti e le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale in valuta del contratto.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.

Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -56 milioni di euro (-148 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -223 milioni di euro (-287 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 47 milioni di euro (148 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 214 milioni di euro (287 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di cambio alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e

passività finanziarie soggette a esposizione. Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.

2016 2017
+10% -10% +10% -10%
(milioni di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati (195) (334) 195 334 (65) (232) 56 223
Crediti commerciali e altri 129 129 (129) (129) 92 92 (92) (92)
Debiti commerciali e altri (104) (104) 104 104 (100) (100) 100 100
Disponibilità liquide 22 22 (22) (22) 17 17 (17) (17)
Passività finanziarie a breve termine - - - - - - - -
Passività finanziarie a medio/lungo termine - - - - - - - -
Totale (148) (287) 148 287 (56) (223) 47 214

L'analisi di sensitività dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) Valuta Totale Δ -10% Δ +10% Totale Δ -10% Δ +10%
Crediti
USD 1.143 (114) 114 724 (72) 72
SGD 35 (4) 4 30 (3) 3
KWD 32 (3) 3 115 (12) 12
PLN 32 (3) 3 29 (3) 3
AED 21 (2) 2 3 - -
NOK 13 (1) 1 5 (1) 1
Altre valute 12 (2) 2 11 (1) 1
Totale 1.288 (129) 129 917 (92) 92
Debiti
USD 746 75 (75) 765 77 (77)
GBP 37 4 (4) 47 5 (5)
AED 27 3 (3) 29 3 (3)
SGD 101 10 (10) 84 8 (8)
NOK 31 3 (3) 18 2 (2)
JPY 27 3 (3) 11 1 (1)
AOA 10 1 (1) 14 1 (1)
KWD 28 3 (3) 14 1 (1)
PLN 14 1 (1) 6 1 (1)
Altre valute 22 1 (1) 16 1 (1)
Totale 1.043 104 (104) 1.004 100 (100)

Rischio di mercato - Tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati dal Management.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:

  • strumenti derivati su tassi di interesse;

  • disponibilità liquide ed equivalenti;

  • passività finanziarie a breve e lungo termine.

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Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento all'esposizione media dell'anno e al tasso medio dell'esercizio; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.

Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 4 milioni di euro (-1 milione di euro al 31 dicembre 2016) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 4 milioni di euro (26 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -14 milioni di euro (-6 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -14 milioni di euro (-13 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.

2016 2017
+100 punti base -100 punti base +100 punti base -100 punti base
(milioni di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Disponibilità liquide 2 2 (5) (5) 5 5 (11) (11)
Strumenti derivati 1 28 (1) (8) 3 3 (3) (3)
Passività finanziarie a breve termine - - - - - - - -
Passività finanziarie a medio/lungo termine (4) (4) - - (4) (4) - -
Totale (1) 26 (6) (13) 4 4 (14) (14)

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime (rame, acciaio, etc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza talvolta anche strumenti derivati "Over The Counter" (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulta ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.

Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 1 milione di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -1 milione di euro.

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto legato ai differenti prezzi di valutazione che concorrono al calcolo del fair value dello strumento alle scadenze di riferimento.

(ii) Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano Linee Guida definite

dalla funzione Finanza di Saipem in coerenza con il modello di finanza accentrata di Saipem. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.

(iii) Rischio liquidità

L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione dei lavori in corso e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato di avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di cassa.

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di porre in essere una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.

Allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione degli affidamenti e delle linee di credito flessibile e funzionale al business, di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

Le policy applicate sono state orientate a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Saipem dispone di linee di credito e fonti di finanziamento adeguate alla copertura del fabbisogno finanziario complessivo. Mediante le operazioni eseguite sul mercato bancario e dei capitali nel corso del 2017, il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata media pari a 4,3 anni al 31 dicembre 2017.

In particolare in data 30 marzo 2017 Saipem ha stipulato una nuova linea di credito per un ammontare pari a 260 milioni di euro garantita da Atradius, l'agenzia olandese per l'assicurazione dei crediti all'esportazione. Tale linea di credito è stata utilizzata nel corso del 2017 per 240 milioni di euro. In aggiunta a quanto sopra, nel corso del 2017 Saipem ha effettuato due emissioni obbligazionarie a tasso fisso per 500 milioni di euro ciascuna, a valere sul suo programma di EMTN, con scadenze aprile 2022 e gennaio 2025.

Inoltre, nell'anno, si è proceduto al rimborso anticipato dell'intero ammontare di 1.600 milioni di euro della Term Facility con scadenza originaria dicembre 2020.

Alla data del 31 dicembre 2017 Saipem dispone di linee di credito committed non utilizzate per 1.500 milioni di euro, a cui si aggiungono le disponibilità di cassa pari a 1.751 milioni di euro.

In aggiunta a quanto sopra, Saipem potrà utilizzare l'ammontare residuo pari a 266 milioni di euro della linea garantita da GIEK (in funzione dell'acquisto di apparecchiature e servizi da esportatori norvegesi) e l'ammontare residuo pari a 20 milioni di euro della linea garantita da Atradius.

(iv) Rischio downgranding

S&P Global Ratings assegna a Saipem un "long term corporate credit rating" pari a "BB+", con outlook negativo; Moody's Investor Services assegna a Saipem un "corporate family rating" pari a "Ba1", con outlook stabile.

I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari compresi i pagamenti per interessi.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2018 2019 2020 2021 2022 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine 69 432 132 595 581 1.189 2.998
Passività finanziarie a breve termine 120 - - - - - 120
Passività per strumenti derivati 17 1 - - - - 18
Totale 206 433 132 595 581 1.189 3.136
Interessi su debiti finanziari 63 72 69 67 51 68 390

Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.

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Anni di scadenza
(milioni di euro) 2018 2019-2022 Oltre Totale
Debiti commerciali 2.179 - - 2.179
Altri debiti e anticipi 1.857 - - 1.857

Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali

In aggiunta ai debiti finanziari e commerciali rappresentati nello stato patrimoniale, il Gruppo Saipem ha in essere obbligazioni contrattuali relative a contratti di leasing operativo non annullabili il cui adempimento comporterà l'effettuazione di pagamenti negli esercizi futuri. Nella tavola che segue sono rappresentati i paga-

menti non attualizzati dovuti negli esercizi futuri a fronte delle obbligazioni contrattuali in essere.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2018 2019 2020 2021 2022 Oltre Totale
Contratti di leasing operativo non annullabili 110 111 105 76 71 144 617

Nella tabella che segue sono rappresentati gli impegni per investimenti relativi ai progetti di maggiori dimensioni, per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2018
Impegni per Major Projects -
Impegni per altri investimenti 23
Totale 23

Stime contabili e giudizi significativi 4

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.

Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

RICAVI E LAVORI IN CORSO

I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione dei lavori in corso sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile.

SVALUTAZIONI

Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi e le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale.

La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata e in

uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi del management sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio specifico del titolo Saipem. In particolare i processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU sono basati su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori in particolare con riferimento alla previsione dei loro flussi di cassa futuri relativi sia ai flussi previsti nel quadriennio di Piano Strategico che nel lungo termine. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della cash generating unit a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la cash generating unit.

BUSINESS COMBINATION

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.

FONDI

Saipem e alcune società del Gruppo sono parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni.

La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.

BENEFICI PER I DIPENDENTI

I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte. Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.

Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.

RICAVI E CREDITI

La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi sono frutto di un processo che comporta giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.

Principi contabili di recente emanazione

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Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il regolamento n. 2016/1905, emesso dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2016, è stato omologato l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti", che con decorrenza 1° gennaio 2018 sostituisce gli attuali IAS 11 "Lavori su ordinazione" e IAS 18 "Ricavi". In particolare, il nuovo principio prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation, identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa.

Nel corso del 2017 è stata completata l'attività avviata nel 2016 volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali e a valutare i potenziali impatti sul bilancio e sull'informativa finanziaria.

Il nuovo principio conferma sostanzialmente la validità del criterio di valutazione over time dei lavori in corso su ordinazione attualmente adottato, basato sull'input method del cost-to-cost. Data la tipologia di business in cui opera Saipem su commesse di durata pluriennale, nonché nell'ambito dei servizi di perforazione, l'entrata in vigore del-I'FRS 15 comporta una possibile differente rilevazione dei ricavi/costi negli esercizi di esecuzione dei contratti, con riferimento a:

  • (i) identificazione di possibili distinte performance obligation;
  • (ii) il riconoscimento temporale dei ricavi e la determinazione del transaction price;
  • (iii) modalità e tempistiche di riconoscimento delle varianti contrattuali;
  • (iv) il riconoscimento di alcuni costi per i quali il nuovo principio richiede la capitalizzazione quali i costi di pre-ingegneria e di approntamento dei mezzi utilizzati.

In particolare, l'adozione dell'IFRS 15 si stima comporti complessivamente, al netto del relativo effetto fiscale, un decremento del patrimonio netto di 20 milioni di euro alla data di prima applicazione, derivante dalle diverse performance obbligation identificate in alcuni progetti di ingegneria e costruzione, e dalla diversa valutazione delle performance obbligation dei servizi di perforazione. In sede di prima applicazione delle nuove disposizioni, Saipem si avvarrà della possibilità di rilevare l'effetto connesso alla rideterminazione retroattiva dei valori nel patrimonio netto al 1° gennaio 2018, avendo riguardo alle fattispecie esistenti a tale da-

5 ta, senza effettuare il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto.

Con il regolamento n. 2017/1987, emesso dalla Commissione Europea in data 31 ottobre 2017, sono state omologate le modifiche al principio previste dal documento "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers", che ha apportato alcune modifiche e integrazioni di carattere tecnico all'IFRS 15 introducendo alcune esemplificazioni al fine di agevolarne l'applicazione. Le modifiche all'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

Con il regolamento n. 2016/2067, emesso dalla Commissione Europea in data 22 novembre 2016, è stata omologata la versione completa dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari", che con decorrenza 1° gennaio 2018 sostituirà l'attuale IAS 39 "Strumenti finanziari, rilevazione e valutazione". In particolare, le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basandolo sulle caratteristiche dello strumento finanziario e sul business model adottato dall'impresa; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); e (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Nel corso del 2017 si è concluso il progetto av-

viato nel 2016 per valutare i potenziali impatti derivanti dall'applicazione del nuovo standard e definire l'informativa da produrre nelle Note illustrative al bilancio. Di seguito sono riportati gli impatti previsti con riferimento alle tre aree d'intervento interessate dalle nuove disposizioni:

(i) classificazione e valutazione: la nuova modalità di classificazione e valutazione delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non comporta significativi cambiamenti. L'implementazione dei test prescritti dal nuovo standard (SPPI e Modello di Business) hanno prodotto risultati coerenti con la precedente metodologia di classificazione e valutazione sul lato delle attività finanziarie adottata da Saipem. Le attività finanziarie precedentemente classificate come da mantenersi fino a scadenza sono infatti valutate, in coerenza con il sottostante Modello di Business "Holdto-collect" ad esse applicato, al costo ammortizzato; le attività in precedenza classificate come disponibili per la vendita, in coerenza con il sottostante Modello di Business "Holdto-collect-and-sell" ad esse applicato, continuano a essere valutate a fair value con l'imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo; infine, per le attività iscritte come destinate al trading è mantenuta la valutazione a fair value con imputazione degli effetti a conto economico in coerenza con il sottostante Modello di Business "Hold-to-sell" ad esse applicato. Per quanto riguarda le attività finanziarie rappresentative quote di partecipazione diverse da quote di controllo, controllo congiunto o colle-

gamento, che venivano valutate a fair value con l'imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto sino alla loro svalutazione e/o al loro realizzo in occasione dei quali gli effetti transitavano a conto economico, per gli strumenti in portafoglio alla data di chiusura di bilancio il Gruppo ha deciso di avvalersi dell'elezione irrevocabile connessa alla misurazione di tali strumenti a fair value con l'imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto senza possibilità di riciclo. Poiché tale elezione irrevocabile è applicabile sulla base del singolo strumento valutato, e non per classe di strumenti analoghi, tali valutazioni saranno riconsiderate per futuri strumenti rappresentativi quote di partecipazione diverse da controllo, controllo congiunto e collegamento. Infine, con riguardo alle passività finanziarie, non essendo stati sostanzialmente modificati i criteri di classificazione e misurazione, le stesse hanno mantenuto la medesima classificazione e misurazione precedentemente adottate;

  • (ii) impairment: il modello gestionale adottato dal Gruppo prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente finanziaria, che prescrive la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Data la specificità della tipologia di business in cui opera Saipem, principalmente su commesse pluriennali con valutazioni sempre aggiornate a vita intera del progetto e con una ristretta fascia di clienti costituiti in massima parte da Major Oil Company, gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati dopo un'attenta analisi dei singoli crediti scaduti che di fatto sconta già una vista prospettica di progetto. Con l'adozione del nuovo standard, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente che, dunque, non comporta un impatto significativo. Il modello gestionale a tre stadi è adottato invece per il test di impairment delle attività finanziarie valutate a fair value con l'imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto.
  • (iii) hedge accounting: il modello di gestione attualmente adottato dal Gruppo è da ritenersi coerente con le nuove disposizioni introdotte dall'IFRS 9 in materia di hedge accounting. L'attività di analisi effettuata da un dedicato gruppo di lavoro nel 2017, volta a individuare ottimizzazioni nelle strategie di hedge accounting anche alla luce delle novità e semplificazioni introdotte dal nuovo standard, si è conclusa con un piano di aggiornamento dell'attuale modello di gestione, le cui attività impegneranno il Gruppo per tutto il 2018. Pertanto, al momento è prevedibile che il 2018 proseguirà in continuità con il vecchio modello di gestione, mentre il nuovo modello individuato verrà pienamente adottato dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019.

In sede di prima applicazione delle nuove disposizioni, in considerazione della complessità di rideterminazione dei valori all'inizio del primo esercizio presentato senza l'utilizzo di elementi noti successivamente, Saipem si avvarrà della possibilità di rilevare l'effetto connesso alla rideterminazione retroattiva dei valori nel patrimonio netto al 1° gennaio 2018, avendo riguardo alle fattispecie esistenti a tale data, senza effettuare il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Alla data del presente bilancio l'effetto degli impatti sopra descritti derivanti dall'adozione dell'IFRS 9 si stima comporti, al netto del relativo effetto fiscale, un decremento del patrimonio netto di 28 milioni di euro, riferibile alle maggiori svalutazioni delle attività finanziarie per effetto dell'adozione dell'expected loss model prevalentemente sui crediti commerciali.

Con il regolamento n. 2017/2395, emesso dalla Commissione Europea in data 12 dicembre 2017, viene modificato il regolamento n. 575/2013 per quanto riguarda le disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri e per il trattamento delle grandi esposizioni del settore pubblico denominate nella valuta nazionale di uno Stato membro.

Con il regolamento n. 2017/1986, emesso dalla Commissione Europea in data 31 ottobre 2017, è stato omologato l'IFRS 16 "Leases" che definisce i criteri di rilevazione, valutazione, esposizione in bilancio e le informazioni integrative in merito ai contratti di leasing.

L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 e le relative interpretazioni e definisce il leasing come un contratto che attribuisce al locatario (lessee) il diritto d'uso di un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Presenta nuove disposizioni in merito all'adozione di un unico modello di rilevazione in bilancio dei contratti di leasing per i locatari, con rilevazione all'attivo patrimoniale del diritto d'uso di un asset (cd. R.O.U. "right-of-use") e al passivo patrimoniale di una passività finanziaria (cd. "lease liability") rappresentativa dell'obbligazione a pagare i futuri canoni di leasing. Elimina la classificazione dei leasing come operativi o finanziari, con limitate eccezioni di applicazione del trattamento contabile attualmente previsto per i leasing operativi (imputazione dei canoni di leasing a conto economico per competenza). Al contrario, per i bilanci dei locatori (lessor) non sono previste modifiche rilevanti ed è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.

Le disposizioni dell'IFRS 16 sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2019; è prevista l'applicazione retroattiva del principio con possibilità di rilevare l'effetto sul patrimonio netto al 1° gennaio 2019, avendo riguardo alle fattispecie alla data.

Nel corso del 2017 è proseguita l'attività di analisi avviata nel 2016 volta a individuare le potenziali criticità sui contratti in ambito, valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare gli eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria al fine di assicurare la corretta e puntuale ripresa dei dati gestionali e dei valori contabili. I contratti sui quali ci si attende un significativo incremento dei diritti d'uso degli asset e un corrispondente aumento delle passività finanziarie sono in particolare quelli relativi al noleggio dei vessel e dei mezzi d'opera e costruzione impiegati sui progetti, oltre ai contratti di locazione. Si prevede che l'applicazione del nuovo principio comporterà impatti significativi sulla situazione patrimoniale ed economica in conseguenza:

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  • (i) di un incremento delle immobilizzazioni per il diritto d'uso degli asset tra le attività dei corrispondenti debiti finanziari tra le passività;
  • (ii) di un incremento dell'EBITDA, e in misura minore dell'EBIT, per via della riduzione dei canoni di leasing attualmente inclusi nei costi operativi e di un contestuale aumento degli oneri finanziari;
  • (iii) di un impatto sulla posizione finanziaria netta, derivante dall'incremento delle passività finanziarie per debiti sui leasing.

Infine, l'applicazione del principio comporterà una diversa rappresentazione delle poste in oggetto all'interno del rendiconto finanziario e l'esposizione, nelle Note illustrative al bilancio, delle variazioni relative ai contratti di leasing i cui flussi di cassa sono o saranno in futuro rilevati nel rendiconto finanziario come flussi di cassa da attività di finanziamento.

Con il regolamento n. 2018/182, emesso dalla Comissione Europea in data 7 febbraio 2018, è stato omologato il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle" contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali IAS 28 "Investments in associates and joint ventures" e IFRS 1 "First-time adoption of International Financial Reporting Standards".

Le modifiche allo IAS 28 e all'IFRS1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 20 giugno 2016, lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 2 - Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions", con l'obiettivo di chiarire la classificazione e la contabilizzazione di alcuni tipi di operazioni con pagamento basato su azioni. Le modifiche all'IFRS 2 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso l'IFRIC Interpretation 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration", in base alla quale il tasso di cambio da utilizzare in sede di rilevazione iniziale di un asset, costo o ricavo correlato a un anticipo, precedentemente pagato/incassato, in valuta estera, è quello vigente alla data di rilevazione dell'attività/passività non monetaria connessa a tale anticipo.

L'IFRIC 22 è efficace a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 "Insurance Contracts", che definisce il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2021.

In data 7 giugno 2017, lo IASB ha emesso l'IFRIC 23 "Uncertainity Over Income Tax Treatments" che fornisce indicazioni su come considerare contabilmente le incertezze su determinati comportamenti seguiti dall'entità nell'applicare la normativa fiscale (ad esempio, comportamenti adottati in materia di transfer price che potrebbero essere oggetto di contestazione da parte delle autorità fiscali, oppure incertezze in merito al periodo di deduzione dell'ammortamento fiscale di determinati asset). Occorre verificare la probabilità che le autorità fiscali accettino o meno il comportamento assunto dall'entità e verificare se considerare l'incertezza a se stante, oppure in relazione al generale carico fiscale dell'entità.

L'IFRIC 23 sarà efficace a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

In data 12 ottobre 2017, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures", volte a chiarire che le disposizioni dell'IFRS 9, ivi incluse quelle in materia di impairment, si applicano anche agli strumenti finanziari rappresentativi di interessenze a lungo termine verso una società collegata o una joint venture che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture (cd. long-term interest).

Le modifiche allo IAS 28 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

In data 12 dicembre 2017, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle" contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali IFRS 3 "Business Combinations", IFRS 11 "Joint Arrangements", IAS 12 "Income Taxes" e IAS 23 "Borrowing Costs". Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

In data 7 febbraio 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 19 "Plan Amendment, Curtailment or Settlement", volte essenzialmente a richiedere l'utilizzo di ipotesi attuariali aggiornate nella determinazione del costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti e degli interessi netti per il periodo successivo a una modifica, una riduzione o un'estinzione di un piano a benefici definiti esistente. Le modifiche allo IAS 19 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

Allo stato Saipem sta analizzando i principi indicati e valutando gli eventuali impatti sul bilancio derivanti dalla loro futura adozione.

Area di consolidamento al 31 dicembre 2017 6

Impresa consolidante Saipem SpA San Donato Milanese EUR 2.191.384.693 Eni SpA 30,54 CDP Equity SpA 12,55 (ex Fondo Strategico Italiano) Saipem SpA 1,48 Soci terzi 55,43 Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata di pertinenza Saipem Metodo di consolidamento o criterio di valutazione (*)

Imprese controllate

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Denuke Scarl San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
55,00
45,00
55,00 C.I.
INFRA SpA San Donato Milanese EUR 50.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese EUR 291.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Smacemex Scarl San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
SnamprogettiChiyoda sas
di Saipem SpA
San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 C.I.

Estero

Andromeda Consultoria Tecnica
e Representações Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 9.494.210 Saipem SpA
Snamprogetti Netherlands BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Boscongo SA Pointe-Noire
(Congo)
XAF 1.597.805.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
ER SAI Caspian Contractor Llc Almaty
(Kazakhstan)
KZT 1.105.930.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 C.I.
ERS - Equipment Rental & Services BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 90.760 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Global Petroprojects Services AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 5.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Moss Maritime AS Lysaker
(Norvegia)
NOK 40.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
North Caspian Service Co Almaty
(Kazakhstan)
KZT 1.910.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Petrex SA Iquitos
(Perù)
PEN 1.842.229.045 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Professional Training Center Llc Karakiyan District,
Mangistau Oblast
(Kazakhstan)
KZT 1.000.000 ER SAI Caspian
Contractor Llc
100,00 50,00 C.I.
PT Saipem Indonesia Jakarta
(Indonesia)
USD 372.778.100 Saipem International BV
Soci terzi
99,99
0,01
99,99 C.I.
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão
de Instalaçao Offshore Ltda (**)
Luanda
(Angola)
AOA 1.600.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saigut SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 998.259.500 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
SAIMEP Lda Maputo
(Mozambico)
MZN 70.000.000 Saipem SA
Saipem International BV
99,98
0,02
100,00 C.I.
Saimexicana SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 5.341.669.200 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Beijing) Technical
Services Co Ltd
Pechino
(Cina)
USD 1.750.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd Kuala Lumpur
(Malesia)
MYR 1.033.500 Saipem International BV
Soci terzi
41,94
58,06
100,00 C.I.
Saipem (Nigeria) Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 259.200.000 Saipem International BV
Soci terzi
89,41
10,59
89,41 C.I.
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
Caniçal
(Portogallo)
EUR 299.278.738 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem America Inc Wilmington
(USA)
USD 1.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Argentina de Perforaciones,
Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, (Argentina)
Minera, Industrial, Comercial
y Financiera () (*)
Buenos Aires ARS 1.805.300 Saipem International BV
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 P.N.
Saipem Asia Sdn Bhd Kuala Lumpur
(Malesia)
MYR 8.116.500 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Australia Pty Ltd West Perth
(Australia)
AUD 566.800.001 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Canada Inc Montreal
(Canada)
CAD 100.100 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Algérie SpA Algeri
(Algeria)
DZD 1.556.435.000 Sofresid SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Nigeria Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 827.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
97,94
2,06
97,94 C.I.
Saipem do Brasil
Serviçõs de Petroleo Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 1.950.796.299 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Drilling Llc Mosca
(Russia)
RUB 10.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Drilling Norway AS Sola
(Norvegia)
NOK 100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem East Africa Ltd Kampala
(Uganda)
UGX 50.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
51,00
49,00
100,00 P.N.
Saipem Finance International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 1.000.000 Saipem International BV
Saipem SpA
75,00
25,00
100,00 C.I.
Saipem India Projects Private Ltd Chennai
(India)
INR 407.000.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Madrid
(Spagna)
EUR 80.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 172.444.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Libya LLC - SA.LI.CO. Llc (**) Tripoli
(Libia)
LYD 10.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
60,00
40,00
100,00 C.I.
Saipem Ltd Kingston upon Thames Surrey
(Regno Unito)
EUR 7.500.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

  • (**) Società in liquidazione.
  • (***) Società non operativa nell'esercizio.

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Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saipem Luxembourg SA Lussemburgo
(Lussemburgo)
EUR 31.002 Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
Saipem (Portugal) Comércio
Marítimo, Sociedade
Unipessoal Lda
99,99
0,01
100,00 C.I.
Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
Lussemburgo
(Lussemburgo)
USD 378.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Misr
for Petroleum Services (S.A.E.)
Port Said
(Egitto)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
ERS - Equipment Rental
& Services BV
Saipem (Portugal) Comércio
Marítimo, Sociedade
Unipessoal Lda
99,92
0,04
0,04
100,00 C.I.
Saipem Norge AS Sola
(Norvegia)
NOK 100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore Norway AS Sola
(Norvegia)
NOK 120.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Romania Srl Bucarest
(Romania)
RON 29.004.600 Snamprogetti Netherlands BV
Saipem International BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Saipem SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 481.337.452 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Services México SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 50.000 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
Saipem Singapore Pte Ltd Singapore
(Singapore)
SGD 28.890.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saiwest Ltd Accra
(Ghana)
GHS 937.500 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 C.I.
Sajer Iraq Co for Petroleum Services,
Trading, General Contracting
& Transport Llc
Baghdad
(Iraq)
IQD 300.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Saudi Arabian Saipem Ltd Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 5.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Sigurd Rück AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 25.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Engineering
& Contracting Co Ltd
Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
70,00
30,00
70,00 C.I.
Snamprogetti Engineering BV Schiedam
(Paesi Bassi)
EUR 18.151 Saipem Maritime
Asset Management
Luxembourg Sàrl
100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Lummus Gas Ltd (**) Sliema
(Malta)
EUR 50.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
99,00
1,00
99,00 Co.
Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 203.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
95,00
5,00
100,00 C.I.
Sofresid Engineering SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 1.267.143 Sofresid SA
Soci terzi
99,99
0,01
100,00 C.I.
Sofresid SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 312.253.842 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Sonsub International Pty Ltd West Perth
(Australia)
AUD 13.157.570 Saipem Australia Pty Ltd 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

Imprese collegate e controllate congiunte

111-210SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 11:47 Pagina 143

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
ASG Scarl San Donato Milanese EUR 50.864 Saipem SpA
Soci terzi
55,41
44,59
55,41 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Due
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
52,00
48,00
52,00 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
50,36
49,64
50,36 P.N.
Consorzio F.S.B. Venezia - Marghera EUR 15.000 Saipem SpA
Soci terzi
29,10
70,90
29,10 Co.
Consorzio Sapro San Giovanni Teatino EUR 10.329 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 Co.
Rodano Consortile Scarl San Donato Milanese EUR 250.000 Saipem SpA
Soci terzi
53,57
46,43
53,57 P.N.
Rosetti Marino SpA Ravenna EUR 4.000.000 Saipem SA
Soci terzi
20,00
80,00
20,00 P.N.
Ship Recycling Scarl (**) Genova EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 W.I.

Estero

02 Pearl Snc Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 1.000 Saipem SA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
CCS LNG Mozambique Lda (***) Maputo
(Mozambico)
MZN 150.000 Saipem International BV
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
CCS Netherlands BV (***) Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 300.000 Saipem International BV
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
Charville - Consultores e Serviços Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
CMS&A Wll (**) Doha
QAR
500.000
Snamprogetti Netherlands BV
(Qatar)
Soci terzi
20,00
80,00
50,00 P.N.
Hazira Cryogenic Engineering
Mumbai
INR
& Construction Management Private Ltd (India)
500.000 Saipem SA
Soci terzi
55,00 P.N.
KWANDA Suporte Logistico Lda Luanda
(Angola)
AOA 25.510.204 Saipem SA
Soci terzi
40,00
60,00
40,00 P.N.
Mangrove Gas Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Petromar Lda Luanda
(Angola)
USD 357.143 Saipem SA
Soci terzi
70,00
30,00
70,00 P.N.
Sabella SAS Quimper
(Francia)
EUR 8.596.830 Sofresid Engineering SA
Soci terzi
13,50
86,50
13,50 P.N.
SaiPar Drilling Co BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Saipem Dangote E&C Ltd (***) Victoria Island - Lagos
(Nigeria)
NGN 100.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
Saipem Taqa Al Rushaid
Fabricators Co Ltd
Dammam
(Arabia Saudita)
SAR 40.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
40,00
60,00
40,00 P.N.
Saipon Snc Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 20.000 Saipem SA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 W.I.
Sairus Llc Krasnodar
(Russia)
RUB 83.603.800 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, W.I. = working interest, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

  • (**) Società in liquidazione.
  • (***) Società non operativa nell'esercizio.
Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Société pour la Réalisation
du Port de Tanger Méditerranée
Anjra
(Marocco)
EUR 33.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
Southern Gas Constructors Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 10.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
SPF - TKP Omifpro Snc (**) Parigi
(Francia)
EUR 50.000 Saipem SA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Sud-Soyo Urban Development Lda (***) Soyo
(Angola)
AOA 20.000.000 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
Tecnoprojecto Internacional
Projectos e Realizações Industriais SA
Porto Salvo -
Concelho de Oeiras
(Portogallo)
EUR 700.000 Saipem SA
Soci terzi
42,50
57,50
42,50 P.N.
T.C.P.I. Angola Tecnoprojecto
Internacional SA
Luanda
(Angola)
AOA 9.000.000 Petromar Lda
Soci terzi
35,00
65,00
24,50 P.N.
TMBYS SAS Guyancourt
(Francia)
EUR 30.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
Istanbul
(Turchia)
TRY 286.099.950 Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
TSKJ II - Construções Internacionais,
Sociedade Unipessoal, Lda
Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 TSKJ - Servições
de Engenharia Lda
100,00 25,00 P.N.
TSKJ - Nigeria Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 50.000.000 TSKJ II - Construções
100,00
Internacionais, Sociedade
Unipessoal, Lda
25,00 P.N.
TSKJ - Servições de Engenharia Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
25,00
75,00
25,00 P.N.
Xodus Subsea Ltd Londra
(Regno Unito)
GBP 1.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.

Le società partecipate sono 97 di cui: 58 consolidate con il metodo integrale, 2 consolidate con il metodo del working interest, 34 valutate con il metodo del patrimonio netto e 3 valutate al costo.

Al 31 dicembre 2017 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:

Controllate Collegate e controllate congiunte
Italia Estero Totale Italia Estero Totale
Imprese controllate/Joint operation
e loro partecipazioni 5 53 58 1 1 2
Consolidate con il metodo integrale 5 53 58 - - -
Consolidate con il metodo del working interest - - - 1 1 2
Partecipazioni di imprese consolidate (1) - 4 4 7 26 33
Valutate con il criterio del patrimonio netto - 3 3 5 26 31
Valutate con il criterio del costo - 1 1 2 - 2
Totale imprese 5 57 62 8 27 35

(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi.

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Variazioni dell'area di consolidamento

Nel corso del 2017 non sono intervenute variazioni significative nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016. Le variazioni intervenute sono esposte nel seguito in ordine di accadimento.

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Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:

  • la società Snamprogetti Lummus Gas Ltd, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata valutata con il criterio del costo a causa della non operatività;
  • la società Modena Scarl, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società CSC Japan Godo Kaisha, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società Saidel Ltd, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata ceduta a terzi.
  • la società Saipem Ukraine Llc, precedentemente consolidata con il metodo integrale e dal 1° gennaio 2017 valutata con il criterio del costo, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • è stata costituita la società Saipem Drilling Llc con sede in Russia, consolidata con il metodo integrale;
  • la società CFSW LNG Constructors GP Inc, precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società Saipem Asia Sdn Bhd ha trasferito a Saipem International BV il 31,44% delle azioni della PT Saipem Indonesia e lo 0,01% a terzi;
  • la società Saiwest Ltd, precedentemente valutata con il criterio del costo, è stata consolidata con il metodo integrale con moneta funzionale dollaro USA;
  • la società SAGIO Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao Offshore Ltda, valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata posta in liquidazione;
  • la società Saipem Libya LLC SA.LI.CO. Llc, consolidata con il metodo integrale, è stata posta in liquidazione;
  • la società CMS&A Wll, valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata posta in liquidazione;
  • la società SPF TKP Omifpro Snc, valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata posta in liquidazione;
  • la società Ship Recycling Scarl, consolidata con il metodo del working interest, è stata posta in liquidazione;
  • la società CSFLNG Netherlands BV, valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata posta in liquidazione e successivamente cancellata dal Registro delle Imprese;
  • la società Snamprogetti Netherlands BV ha acquisito da terzi il 49% delle azioni di Saipem East Africa Ltd;
  • la società Saipem Drilling Co Private Ltd, precedentemente consolidata con il metodo integrale, è stata fusa per incorporazione nella società Saipem India Projects Private Ltd;
  • la società Saipem Contracting Prep SA, consolidata con il metodo integrale, ha cambiato la denominazione sociale in IMW Panama SA e successivamente è stata ceduta a terzi;
  • è stata costituita la società International Maritime Works SAS, con sede in Francia, e successivamente è stata ceduta a terzi.

Cambiamenti di ragione sociale o spostamenti da partecipata senza effetti sul consolidato:

  • la società Snamprogetti Romania Srl, consolidata con il metodo integrale, ha cambiato la denominazione sociale in Saipem Romania Srl;
  • la società TSGI Mühendislik I˚ns¸aat Ltd S¸irketi, a seguito dell'aumento di capitale, risulta così detenuta: per il 33,33% partecipata da Saipem Ingenieria Y Construcciones SLU e per il 66,67% partecipata da terzi.

Variazioni valuta funzionale:

  • la società Professional Training Center Llc ha modificato la propria moneta funzionale da dollaro USA a tenge Kazakhstan a partire dal 1° gennaio 2017;
  • la società Saipem Contracting Nigeria Ltd ha modificato la propria moneta funzionale da naira nigeriana a dollaro USA a partire dal 1° gennaio 2017.

Attività correnti

Disponibilità liquide ed equivalenti 7

Le disponibilità liquide ed equivalenti di 1.751 milioni di euro diminuiscono di 141 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (1.892 milioni di euro).

Le disponibilità liquide di fine esercizio, denominate in euro per il 74%, in dollari USA per il 9% e in altre valute per il 17%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,30%. La voce include denaro e valori in cassa per 2 milioni di euro (stesso ammontare al 31 dicembre 2016).

Le disponibilità presso due conti correnti della controllata Saipem Contracting Algérie SpA (per un totale di 70 milioni di euro equivalenti al 31 dicembre 2017) sono oggetto, dal febbraio 2010, di un blocco dei movimenti bancari. L'efficacia della sentenza emessa nel 2016 che ha ordinato di rimettere nelle disponibilità di Saipem tali conti è sospesa in seguito all'impugnazione della medesima sentenza presso la Corte Suprema. Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2016 (83 milioni di euro equivalenti), la variazione in diminuzione di 13 milioni di euro nell'importo bloccato è dovuta a differenze cambio (per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione "Contenziosi - Algeria - Il procedimento in Algeria", nonché alla nota 53 "Altre informazioni: Algeria").

Inoltre sono in essere blocchi temporanei su un conto di una filiale estera di Saipem SpA, nonché depositi vincolati su alcune società controllate estere, a fronte di dispute con alcuni fornitori, per complessivi 7 milioni di euro equivalenti.

Le disponibilità al 31 dicembre 2017 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):

31.12.2016
(milioni di euro)
31.12.2017
Italia
639
1.215
Resto d'Europa
227
133
CSI
554
22
Medio Oriente
281
89
Estremo Oriente
57
57
Africa Settentrionale
85
91
Africa Occidentale e Resto Africa
5
46
Americhe
44
98
Totale
1.892
1.751

Altre attività finanziarie negoziabili o disponibili per la vendita 8

Le altre attività negoziabili o disponibili per la vendita, pari a 69 milioni di euro (55 milioni di euro al 31 dicembre 2016), si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Titoli non strumentali all'attività operativa
Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali 26 26
Titoli quotati emessi da imprese industriali 29 43
Totale 55 69

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 31 dicembre 2017 di 26 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) nominale
Valore
Fair value di rendimento
nominale (%)
Tasso
di scadenza
Anno
Standard & Poor's
Classe di rating
Tasso fisso
Francia 3 3 2,50 2020 AA
Irlanda 4 5 5,00 2020 A+
Spagna 2 2 3,75 2018 BBB+
Polonia 7 8 3,75-4,50 2022-2023 BBB+
Altri 7 8 1,375-2,50 2019-2020 AAA/A
Totale 23 26

I titoli quotati emessi da imprese industriali al 31 dicembre 2017 di 43 milioni di euro si analizzano come segue:

Il fair value dei titoli disponibili per la vendita è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1.

Crediti commerciali e altri crediti 9

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I crediti commerciali e altri crediti di 2.411 milioni di euro (3.020 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

31.12.2016
(milioni di euro)
31.12.2017
Crediti commerciali
2.613
2.008
Crediti finanziari strumentali all'attività operativa
3
2
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa
3
2
Acconti per servizi
247
233
Altri crediti
154
166
Totale
3.020
2.411

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 602 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2017
Crediti commerciali 636 38 (39) (63) - 572
Altri crediti 6 25 - (1) - 30
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 1 - - - (1) -
Totale 643 63 (39) (64) (1) 602

I crediti commerciali di 2.008 milioni di euro diminuiscono di 605 milioni di euro rispetto all'esercizio 2016.

Al 31 dicembre 2017 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di soli crediti commerciali, anche non scaduti, per un importo di 10 milioni di euro (100 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.

I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per lavori in corso su ordinazione per 260 milioni di euro (331 milioni di euro al 31 dicembre 2016), di cui 37 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 223 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.

I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.295 milioni di euro (1.820 milioni di euro al 31 dicembre 2016), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 713 milioni di euro (793 milioni di euro al 31 dicembre 2016), di cui 254 milioni di euro scaduti da 1 a 90 giorni (237 milioni di euro al 31 dicembre 2016), 36 milioni di euro da 3 a 6 mesi (58 milioni di euro al 31 dicembre 2016), 68 milioni di euro da 6 a 12 mesi (210 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e 355 milioni di euro scaduti da oltre 12 mesi (288 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia. I crediti riferiti a progetti in contenzioso ammontano a 202 milioni di euro (205 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di 2 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si riferiscono principalmente ai crediti vantati da Saipem SpA verso Serfactoring SpA.

Gli altri crediti di 166 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Crediti verso:
- compagnie di assicurazione 9 -
- personale 26 25
Depositi cauzionali 10 11
Altri crediti 109 130
Totale 154 166

Gli altri crediti e gli acconti per servizi non scaduti e non svalutati ammontano a 398 milioni di euro (400 milioni di euro al 31 dicembre 2016), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2016), con scadenza oltre 12 mesi. Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.

I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.

I crediti in moneta diversa dall'euro ammontano a 1.516 milioni di euro (1.962 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e sono ripartiti, su base percentuale, nelle seguenti principali valute:

  • dollaro USA 62% (69% al 31 dicembre 2016);
  • riyal Arabia Saudita 20% (13% al 31 dicembre 2016);
  • dinaro Kuwait 6% (1% al 31 dicembre 2016);
  • dollaro Australia 5% (4% al 31 dicembre 2016);
  • altre valute 7% (13% al 31 dicembre 2016).

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 53 "Altre informazioni: Algeria".

Rimanenze 10

Le rimanenze di 1.893 milioni di euro (2.242 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Materie prime, sussidiarie e di consumo 394 319
Lavori in corso su ordinazione 1.848 1.574
Totale 2.242 1.893

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 146 milioni di euro. A causa delle mutate prospettive di utilizzo di una piattaforma semisommergibile e di alcuni impianti di perforazione, sono stati svalutati i relativi magazzini per 40 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31.12.2017
Fondo svalutazioni rimanenze 143 57 (46) (8) 146
Totale 143 57 (46) (8) 146

La voce "Lavori in corso su ordinazione" è determinata dalla differenza temporale tra stati d'avanzamento operativi dei progetti e il raggiungimento di stati d'avanzamento contrattuali che consentono la fatturazione, nonché dal riconoscimento di corrispettivi aggiuntivi ritenuti probabili e prudenzialmente misurati.

L'ammontare dei lavori in corso su ordinazione diminuisce per effetto del riconoscimento delle milestone da parte dei committenti, della fatturazione e del relativo incasso.

Le informazioni sui contratti di costruzione, contabilizzati in accordo allo IAS 11, sono riportate alla nota 48 "Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione".

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 53 "Altre informazioni: Algeria".

Attività per imposte sul reddito correnti 11

Le attività per imposte sul reddito correnti di 213 milioni di euro (192 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Amministrazione finanziaria italiana 52 56
Amministrazioni finanziarie estere 140 157
Totale 192 213

L'aumento delle attività per imposte correnti di 21 milioni di euro è riconducibile principalmente all'aumento dei crediti vantati verso amministrazioni finanziarie estere.

Attività per altre imposte correnti 12

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Le attività per altre imposte correnti di 221 milioni di euro (241 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

31.12.2016
(milioni di euro)
31.12.2017
Amministrazione finanziaria italiana:
16
17
- per crediti Iva
16
16
- per altri rapporti
-
1
Amministrazioni finanziarie estere:
225
204
- per crediti per imposte indirette
209
180
- per altri rapporti
16
24
Totale
241
221

Altre attività correnti 13

Le altre attività correnti di 185 milioni di euro (144 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Fair value su strumenti finanziari derivati 30 91
Altre attività 114 94
Totale 144 185

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre attività al 31 dicembre 2017 ammontano a 94 milioni di euro, con un decremento di 20 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016, e sono costituite principalmente da costi non di competenza dell'esercizio.

Le altre attività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 14

Gli immobili, impianti e macchinari di 4.581 milioni di euro (5.192 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Saldo iniziale
netto
Investimenti Ammortamenti
e svalutazioni
Alienazioni consolidamento
Variazione
area di
su rami d'azienda
Operazioni
da conversione
Differenze
cambio
variazioni
Altre
Saldo finale
netto
Saldo finale
lordo
ammortamento
e svalutazione
Fondo
31.12.2016
Terreni 70 - - - - - 14 - 84 84 -
Fabbricati 567 8 (341) (1) - - (5) 11 239 1.171 932
Impianti e macchinari 6.135 151 (1.962) (6) - - 17 248 4.583 11.702 7.119
Attrezzature industriali
e commerciali
195 6 (77) (10) - - 4 4 122 613 491
Altri beni 26 2 (13) - - - 1 - 16 136 120
Immobilizzazioni in corso
e acconti
294 118 - (1) - - 1 (264) 148 154 6
Totale 7.287 285 (2.393) (18) - - 32 (1) 5.192 13.860 8.668
31.12.2017
Terreni 84 - - (1) - - (11) - 72 72 -
Fabbricati 239 6 (35) (3) - - (21) 10 196 1.058 862
Impianti e macchinari 4.583 169 (629) (6) - (1) (78) 127 4.165 11.317 7.152
Attrezzature industriali
e commerciali
122 12 (37) - - - (9) 3 91 563 472
Altri beni 16 5 (9) (1) - (2) - - 9 114 105
Immobilizzazioni in corso
e acconti
148 61 (16) - - - (5) (140) 48 70 22
Totale 5.192 253 (726) (11) - (3) (124) - 4.581 13.194 8.613

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del 2017 ammontano a 253 milioni di euro (285 milioni di euro nel 2016) e hanno principalmente riguardato:

  • per l'Engineering & Construction Offshore 109 milioni di euro: interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;
  • per l'Engineering & Construction Onshore 5 milioni di euro: acquisto di attrezzature;
  • per il Drilling Offshore 77 milioni di euro: lavori di classe della piattaforma semisommergibile Scarabeo 9, del mezzo di perforazione autosollevante Perro Negro 4 e della tender barge TAD, oltre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi;
  • per il Drilling Onshore 62 milioni di euro: upgrading di impianti destinati a operare in Kuwait, in Kazakhstan e in Romania, nell'ambito di contratti già in portafoglio, nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti.

Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:

2,50 - 15,00
7,00 - 25,00
3,33 - 50,00
12,00 - 20,00

Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'euro sono negative per 124 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio non sono stati portati a decremento degli immobili, impianti e macchinari, contributi pubblici.

Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 31 dicembre 2017 garanzie reali.

Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2017 è indicato nella nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".

Gli immobili, impianti e macchinari comprendono beni condotti in locazione finanziaria per 27 milioni di euro equivalenti, riferiti a contratti di locazione finanziaria per l'utilizzo di due impianti di perforazione terra in Arabia Saudita per la durata di 36 mesi a partire da ottobre 2015.

A causa delle mutate prospettive di utilizzo nel medio termine la piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 e alcuni impianti di perforazione Drilling Onshore sono stati completamente svalutati. Inoltre alcuni mezzi navali sono stati parzialmente svalutati a seguito del test di impairment, come specificato nel paragrafo successivo.

Impairment

Nel rivedere i propri indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Al 31 dicembre 2017 la capitalizzazione di mercato del Gruppo era inferiore al valore contabile del patrimonio netto, situazione che indica una potenziale perdita di valore dell'avviamento e/o delle altre attività. Per tale ragione, e tenendo conto del perdurare di uno sfidante contesto di mercato caratterizzato ancora da una certa volatilità del prezzo del petrolio e dalla ritardata partenza di numerose nuove iniziative di investimento da parte delle Oil Company, è stato effettuato il test di impairment su ciascuna delle cash generating unit ("CGU"). In particolare, le 15 cash generating unit su cui si è effettuato il test di impairment sono rappresentate da una unità di floating production (leased FPSO), dalla divisione E&C Offshore, dalla divisione E&C Onshore depurata della leased FPSO, dalla divisione Drilling Onshore e dai singoli mezzi del Drilling Offshore (10 distinti offshore rig) e dalla nuova divisione XSIGHT, creata nel contesto della riorganizzazione aziendale del 2017.

Il Piano Strategico 2018-2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di marzo 2018, costituisce la base per la stima del valore recuperabile delle singole cash generating unit.

La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU è stata effettuata confrontando il valore di libro di ciascuna di esse con il relativo valore recuperabile che, considerata la natura delle attività Saipem, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle cash generating unit al costo medio ponderato del capitale ("WACC").

I flussi di cassa prospettici sono determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima considerando le attese future del management relative ai rispettivi mercati di riferimento. In particolare, per la stima dei flussi di cassa dei primi quattro anni di proiezione esplicita ai fini del test di impairment, sono state utilizzate le proiezioni del Piano Strategico 2018-2021. Per gli anni successivi al quarto i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un Terminal Value, determinato: (a) per le cash generating unit E&C Offshore, E&C Onshore, XSIGHT e Drilling Onshore sulla base del metodo della perpetuity applicando al flusso di cassa terminale "normalizzato" (per tenere conto delle dinamiche del business e/o della ciclicità del settore) un tasso di crescita di lungo periodo pari al 2%; (b) per la cash generating unit Leased FPSO Cidade de Vitoria e per i rig di perforazione mare, sulla base della vita economico-tecnica residua dei singoli asset, oppure, se precedente, sulla data di scadenza prevista dell'ultima manutenzione ciclica, considerando oltre l'orizzonte di piano: (i) rate di noleggio di lungo termine definite dalla divisione di riferimento che pondera gli elementi disponibili sugli scenari di mercato con altri elementi di natura commerciale o strategica in suo possesso, inflazionate a partire dal primo anno successivo all'ultimo anno di piano; (ii) giorni di inattività "normalizzati"; (iii) costi operativi sulla base dei valori dell'ultimo anno di piano inflazionati; (iv) investimenti e relativi giorni di fermo impianto per manutenzioni cicliche e sostituzioni stimati dalle divisioni sulla base del calendario prospettico per le manutenzioni cicliche e intermedie.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte con un tasso di sconto, uguale per tutte le cash generating unit, pari al 7,5% (in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al tasso utilizzato per l'impairment test al 31 dicembre 2016 e in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al tasso utilizzato per la semestrale 2017).

Tale tasso di sconto (WACC) riflette l'apprezzamento da parte del mercato del valore finanziario del tempo, nonché dei rischi specifici dell'attività di Saipem, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, ed è stato stimato tenendo conto: (i) di un costo del debito coerente con quello medio stimato nel quadriennio di Piano; (ii) del leverage medio di Saipem lungo il periodo di Piano (tenendo conto della capitalizzazione di Borsa degli ultimi 12 mesi); (iii) del beta del titolo Saipem mediato su un orizzonte storico pluriennale. Il riferimento a flussi di cassa e a tassi di sconto al netto delle imposte è adottato in quanto produce risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.

Le assunzioni adottate sono basate sull'esperienza passata del management e tengono conto degli attuali livelli dei tassi di interesse, dei rischi dell'attività, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.

Il test di impairment ha determinato la necessità di ridurre il valore di iscrizione di 4 offshore rig (della divisione Drilling Offshore) e di una nave FPSO (della divisione E&C Onshore) per un valore complessivo pari a 114 milioni di euro (di cui 53 milioni di euro nel primo semestre dell'anno).

Pertanto al 31 dicembre 2017 il Gruppo ha rilevato riduzioni del valore complessive per un totale di 252 milioni di euro (di cui 97 milioni di euro nel primo semestre), con un impatto di 24 milioni di euro (in relazione alla nave FPSO) sulla divisione E&C Onshore (di cui 22 milioni di euro nel primo semestre), di 94 milioni di euro sulla divisione Drilling Onshore (tutti nel secondo semestre) e di 134 milioni di euro sulla divisione Drilling Offshore (di cui 75 milioni di euro nel primo semestre).

Di seguito si riportano le sensitivity analysis relative alle 11 CGU riferite ai 10 mezzi di perforazione mare, a un mezzo di leased FPSO e alla CGU Drilling Onshore, mentre quella relativa alla CGU Engineering & Construction Offshore, CGU Engineering & Construction Onshore e CGU XSIGHT sono riportate nella nota 15 "Attività immateriali".

Sensitivity analysis delle CGU riferite ai 10 mezzi di perforazione mare e al mezzo di Leased FPSO

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle 11 cash generating unit riferite ai mezzi navali (10 di perforazione mare più un mezzo di leased FPSO) riguardano principalmente il risultato operativo delle cash generating unit (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti che la variazione nei parametri utilizzati per la stima produrrebbe sul valore recuperabile di tali cash generating unit:

  • incrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero un aumento delle svalutazioni pari a 118 milioni di euro;
  • decrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero una riduzione delle svalutazioni pari a 48 milioni di euro;
  • incrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero una riduzione delle svalutazioni pari a 58 milioni di euro;
  • decrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero un aumento delle svalutazioni pari a 288 milioni di euro;
  • l'utilizzo, per le 10 CGU di perforazione mare, di un tasso di attualizzazione pari al 7,6%, basato sul beta di un panel di concorrenti nel settore Drilling Offshore mediato su un orizzonte temporale storico pluriennale, determinerebbe un aumento delle svalutazioni di 6 milioni di euro;
  • l'utilizzo, per la CGU FPSO Cidade de Vitoria, di un tasso di attualizzazione pari al 6,1%, basato sul beta di un panel di concorrenti nel settore Leased FPSO mediato su un orizzonte temporale storico pluriennale, determinerebbe una riduzione delle svalutazioni di 2 milioni di euro;
  • l'utilizzo, per la CGU FPSO Cidade de Vitoria, di un tasso di attualizzazione pari all'8,3%, basato sul WACC di Saipem, ma inclusivo di un eventuale premio per il rischio addizionale legato al rischio Paese, determinerebbe un aumento delle svalutazioni di 3 milioni di euro.

Sensitivity analysis sulla CGU Drilling Onshore

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Con riferimento alla cash generating unit Drilling Onshore, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al corrispondente valore del capitale investito netto a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

  • una riduzione del 29% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;
  • l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 9,4%;
  • l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.
  • Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile, rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Drilling Onshore: - si ridurrebbe del 10% in caso di azzeramento dei flussi di cassa da capitale circolante;
  • si ridurrebbe del 59% nel caso si utilizzasse un tasso di attualizzazione (pari all'8,5%) basato sul beta di un panel di concorrenti nel settore Drilling Onshore mediato su un orizzonte temporale storico pluriennale.

Attività immateriali 15

Le attività immateriali di 753 milioni di euro (755 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

Ammortamenti Altre variazioni
da conversione
ammortamento
Saldo iniziale Investimenti e svalutazioni e differenze Saldo finale Saldo finale e svalutazione
(milioni di euro) netto cambio netto lordo Fondo
31.12.2016
Attività immateriali a vita utile definita
Costi di sviluppo - - - - - 7 7
Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno
19 7 (11) 2 17 179 162
Concessioni, licenze e marchi 4 - (4) 1 1 19 18
Immobilizzazioni in corso e acconti 6 4 - (3) 7 7 -
Altre immobilizzazioni immateriali 2 - - - 2 3 1
Attività immateriali a vita utile indefinita
Goodwill 727 - - 1 728 728 -
Totale 758 11 (15) 1 755 943 188
31.12.2017
Attività immateriali a vita utile definita
Costi di sviluppo - - - - - 7 7
Diritti di brevetto industriale
e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno
17 6 (10) 5 18 188 170
Concessioni, licenze e marchi 1 - - - 1 19 18
Immobilizzazioni in corso e acconti 7 3 - (5) 5 5 -
Altre immobilizzazioni immateriali 2 - - - 2 11 9
Attività immateriali a vita utile indefinita
Goodwill 728 - - (1) 727 727 -
Totale 755 9 (10) (1) 753 957 204

Le concessioni, licenze e marchi, i diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere di ingegno, rispettivamente di 1 e 18 milioni di euro, comprendono principalmente i costi sostenuti per l'implementazione nella Capogruppo di vari sistemi applicativi e dei moduli SAP.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:

(%)
Costi di sviluppo 20,00 - 20,00
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 6,66 - 33,30
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 20,00 - 20,00
Altre immobilizzazioni immateriali 20,00 - 33,00

Il goodwill di 727 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza fra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (689 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (12 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti cash generating unit:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
E&C Offshore 403 403
E&C Onshore 291 291
XSIGHT 34 33
Totale 728 727

La variazione del goodwill complessivo rispetto al 31 dicembre 2016 è relativa al goodwill del Gruppo Moss Maritime per effetto della variazione del tasso di cambio. Inoltre per effetto della creazione della nuova CGU XSIGHT, a quest'ultima sono stati allocati il goodwill del Gruppo Moss Maritime (precedentemente allocato alla CGU Engineering & Construction Onshore) e il goodwill di Sofresid (precedentemente allocato in parte alla CGU Engineering & Construction Onshore e in parte alla CGU Engineering & Construction Offshore).

Il valore recuperabile delle tre cash generating unit in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle cash generating unit in esame.

La base di previsione dei flussi di cassa, il tasso di sconto utilizzato, nonché il tasso di crescita terminale per la stima del valore recuperabile delle CGU a cui è allocato il goodwill, sono descritti nel paragrafo "Impairment" della nota 14 "Immobili, impianti e macchinari".

La tabella seguente riporta le eccedenze del valore recuperabile delle cash generating unit Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e XSIGHT rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.

(milioni di euro) Offshore Onshore XSIGHT Totale
Goodwill 403 291 33 727
Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro 875 62 142 1.079

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile di ciascuna CGU riguardano principalmente il relativo risultato operativo (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill) per ciascuna delle tre CGU a cui è stato allocato il goodwill.

Sensitivity analysis sulla CGU Engineering & Construction Offshore

L'eccedenza del valore recuperabile della cash generating unit Engineering & Construction Offshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

  • una riduzione del 29% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;
  • l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 9,5%;

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  • l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.

Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Engineering & Construction Offshore:

  • si ridurrebbe del 29% nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante;
  • si ridurrebbe del 47% nel caso si utilizzasse un tasso di attualizzazione (pari all'8,3%) basato sul beta di un panel di concorrenti nel settore Engineering & Construction Offshore mediato su un orizzonte temporale storico pluriennale.

Sensitivity analysis sulla CGU Engineering & Construction Onshore

L'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore di libro della cash generating unit Engineering & Construction Onshore, compreso il goodwill allocato, si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

  • una riduzione del 12% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;
  • l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 7,9%;
  • l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi dell'1,5%.

Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Engineering & Construction Onshore:

  • aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante;
  • diventerebbe negativa, con conseguente necessità di registrare una svalutazione del goodwill per 33 milioni di euro, nel caso si utilizzasse un tasso di attualizzazione (pari all'8,2%) basato sul beta di un panel di concorrenti nel settore Engineering & Construction Onshore mediato su un orizzonte temporale storico pluriennale.

Sensitivity analysis sulla CGU XSIGHT

L'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore di libro della cash generating unit XSIGHT, compreso il goodwill allocato, si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

  • una riduzione del 72% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;

  • l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 19,6%;

  • l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.
  • Inoltre l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU XSIGHT:
  • aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante; - si ridurrebbe del 19% nel caso si utilizzasse un tasso di attualizzazione (pari all'8,3%) calcolato sulla base di un beta medio tra quelli usati per la stima dei tassi di attualizzazione delle divisioni Engineering & Construction Offshore ed Engineering

& Construction Onshore basati ciascuno sul un panel di concorrenti nei rispettivi settori, come indicato sopra.

Partecipazioni 16

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 142 milioni di euro (148 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Valore iniziale netto e sottoscrizioni
Acquisizioni
e rimborsi
Cessioni
al patrimonio netto
da valutazione
Quota di utili
al patrimonio netto
Quota di perdite
da valutazione
per dividendi
Decremento
di consolidamento
Variazione area
Differenze cambio
da conversione
effetto a riserva
Variazione con
Altre variazioni Valore finale netto Fondo svalutazione
31.12.2016
Partecipazioni
in imprese controllate,
joint venture e collegate
135 - (3) 26 (7) (4) - 2 (1) - 148 -
Totale 135 - (3) 26 (7) (4) - 2 (1) - 148 -
31.12.2017
Partecipazioni
in imprese controllate,
joint venture e collegate
148 25 (4) 8 (16) (2) - (16) - (1) 142 -
Totale 148 25 (4) 8 (16) (2) - (16) - (1) 142 -

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nella nota 6 "Area di consolidamento al 31 dicembre 2017".

Le acquisizioni e sottoscrizioni di 25 milioni di euro riguardano principalmente la sottoscrizione dell'aumento di capitale della società TSGI Mühendislik I˚ns¸aat Ltd S¸irketi.

I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 8 milioni di euro riguardano principalmente il risultato di periodo delle imprese collegate.

Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 16 milioni di euro, riguardano per 15 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese joint venture e per 1 milione di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.

I decrementi per dividendi di 2 milioni di euro riguardano principalmente la società KWANDA Suporte Logistico Lda.

Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:

(milioni di euro) Partecipazione
del Gruppo (%)
al 31.12.2016
Valore netto
al 31.12.2017
Valore netto
Rosetti Marino SpA 20,00 31 30
Petromar Lda 70,00 52 42
Altre 65 70
Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 148 142

Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, compreso nei fondi per rischi e oneri, di 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni sono pari a 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2016) e si riferiscono alla valutazione al fair value delle società Nagarjuna Oil Refinery Ltd e Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd. La gerarchia del fair value è di livello 1.

Altre informazioni sulle partecipazioni

I valori inclusi nei bilanci IFRS delle imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto o iscritte al costo, in proporzione alla percentuale di possesso, sono i seguenti:

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) Imprese
controllate
Imprese
joint venture
Imprese
collegate
Imprese
controllate
Imprese
joint venture
Imprese
collegate
Totale attività 1 391 349 - 290 264
di cui disponibilità liquide ed equivalenti - 50 54 - 25 44
Totale passività 1 320 274 1 223 190
Ricavi netti 1 386 213 1 285 173
Utile operativo - 18 21 - (8) 8
Utile (perdita) dell'esercizio - 4 14 - (16) 7

Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese joint venture (valori al 100%).

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(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Attività correnti 696 607
- di cui disponibilità liquide ed equivalenti 102 52
Attività non correnti 104 88
Totale attività 800 695
Passività correnti 647 549
- di cui passività finanziarie correnti 1 1
Passività non correnti 33 21
Totale passività 680 570
Patrimonio netto 120 125
Valore di iscrizione della partecipazione 71 67
Ricavi e altri proventi operativi 961 730
Costi operativi (904) (737)
Ammortamenti e svalutazioni (18) (16)
Risultato operativo 39 (23)
Proventi (oneri) finanziari (28) (17)
Proventi (oneri) su partecipazioni - 1
Risultato ante imposte 11 (39)
Imposte sul reddito (7) (1)
Utile (perdita) dell'esercizio 4 (40)
Altre componenti del conto economico complessivo (4) (19)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio - (59)
Utile (perdita) di competenza del Gruppo 4 (16)
Dividendi deliberati dalle joint venture 2 -

Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese collegate (valori al 100%).

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Attività correnti 722 578
- di cui disponibilità liquide ed equivalenti 152 142
Attività non correnti 248 228
Totale attività 970 806
Passività correnti 586 414
- di cui passività finanziarie correnti 49 41
Passività non correnti 113 127
- di cui passività finanziarie non correnti 45 56
Totale passività 699 541
Patrimonio netto 271 265
Valore di iscrizione della partecipazione 75 74
Ricavi e altri proventi operativi 585 521
Costi operativi (502) (477)
Ammortamenti e svalutazioni (25) (27)
Risultato operativo 58 17
Proventi (oneri) finanziari (19) -
Proventi (oneri) su partecipazioni (1) -
Risultato ante imposte 38 17
Imposte sul reddito - (3)
Utile (perdita) dell'esercizio 38 14
Altre componenti del conto economico complessivo 3 (15)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio 41 (1)
Utile (perdita) di competenza del Gruppo 14 7
Dividendi deliberati dalle collegate 2 2

Attività per imposte anticipate 17

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Le attività per imposte anticipate di 268 milioni di euro (302 milioni di euro al 31 dicembre 2016) sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili.

(milioni di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2017
Attività per imposte anticipate 302 87 (114) (10) 3 268
Totale 302 87 (114) (10) 3 268

La voce "Altre variazioni", positiva per 3 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (positiva per 40 milioni di euro); (ii) la rilevazione (negativa per 25 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (negativa per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (negative per 11 milioni di euro). Le attività nette per imposte anticipate si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Passività per imposte differite (233) (169)
Attività per imposte anticipate compensabili 174 134
Passività per imposte differite (59) (35)
Attività per imposte anticipate non compensabili 302 268
Attività nette per imposte anticipate 243 233

La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività nette per imposte anticipate è la seguente:

31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2017
(milioni di euro)
Passività per imposte differite:
- ammortamenti anticipati ed eccedenti (99) (1) 3 4 - (93)
- contratti derivati di copertura (59) - 42 - (5) (22)
- benefici ai dipendenti (2) - - - 1 (1)
- riserve non distribuite delle partecipate (36) - 21 - - (15)
- avanzamento progetti (11) (1) 8 1 - (3)
- altre (26) (2) 33 3 (43) (35)
(233) (4) 107 8 (47) (169)
a dedurre:
Passività per imposte differite compensabili 174 - - - (40) 134
Passività per imposte differite (59) (4) 107 8 (87) (35)
Attività per imposte anticipate:
- accantonamenti per svalutazione crediti,
rischi e oneri non deducibili 75 22 (33) (1) - 63
- ammortamenti non deducibili 46 1 (6) (1) - 40
- contratti derivati di copertura 52 2 (26) - (25) 3
- benefici ai dipendenti 32 1 (8) - (1) 24
- perdite fiscali portate a nuovo 834 98 (65) (63) (6) 798
- avanzamento progetti 50 11 (15) (2) - 44
- altre 61 20 (10) (1) (5) 65
1.150 155 (163) (68) (37) 1.037
a dedurre:
- imposte sul reddito anticipate non riconosciute (674) (68) 49 58 - (635)
476 87 (114) (10) (37) 402
a dedurre:
Attività per imposte anticipate compensabili (174) - - - 40 (134)
Attività per imposte anticipate 302 87 (114) (10) 3 268
Attività nette per imposte anticipate 243 83 (7) (2) (84) 233

Le imposte sul reddito anticipate non riconosciute pari a 635 milioni di euro (674 milioni di euro al 31 dicembre 2016) riguardano principalmente le perdite fiscali che non si ritiene di poter utilizzare a fronte di utili futuri.

Perdite fiscali

Le perdite fiscali ammontano a 2.989 milioni di euro (3.021 milioni di euro al 31 dicembre 2016) con una parte rilevante riportabile a nuovo illimitatamente. Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 24% per le società italiane e a un'aliquota media del 27,1% per le società estere.

Le perdite fiscali sono riferibili principalmente alle società estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:

(milioni di euro) Italia Estero
2018 - 39
2019 - 36
2020 - 33
2021 - 39
2022 - 20
Oltre 2022 - 746
Illimitatamente 375 1.701
Totale 375 2.614

Le imposte sono indicate alla nota 45 "Imposte sul reddito".

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Altre attività non correnti 18

Le altre attività non correnti di 102 milioni di euro (102 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Fair value su strumenti finanziari derivati 2 6
Altri crediti 16 15
Altre attività non correnti 84 81
Totale 102 102

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre attività non correnti includono prevalentemente costi di competenza di periodi futuri.

Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Passività correnti

Passività finanziarie a breve termine 19

Le passività finanziarie a breve termine di 120 milioni di euro (152 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Banche 144 114
Altri finanziatori 8 6
Totale 152 120

Le passività finanziarie a breve termine diminuiscono di 32 milioni di euro. Le quote a breve di passività finanziarie a lungo termine di 69 milioni di euro (54 milioni di euro al 31 dicembre 2016) sono commentate alla nota 24 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine".

L'analisi dei debiti finanziari per società erogante, per valuta e tasso di interesse medio, è la seguente:

(milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2017
Tasso % Tasso %
Società erogante Valuta Importo da a Importo da a
Terzi Euro 51 0,00 0,50 50 0,05 0,05
Terzi Dollaro USA 1 0,00 0,00 2 0,00 0,00
Terzi Altre 100 variabile 68 variabile
Totale 152 120

Al 31 dicembre 2017 Saipem dispone di linee di credito uncommitted non utilizzate per 267 milioni di euro (150 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.

Le passività finanziarie a breve termine verso parti correlate sono dettagliate alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Debiti commerciali e altri debiti 20

I debiti commerciali e altri debiti di 4.036 milioni di euro (4.860 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Debiti commerciali 2.770 2.179
Acconti e anticipi 1.787 1.465
Altri debiti 303 392
Totale 4.860 4.036

I debiti commerciali di 2.179 milioni di euro diminuiscono di 591 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016.

Gli acconti e anticipi di 1.465 milioni di euro (1.787 milioni di euro al 31 dicembre 2016) riguardano principalmente rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati per 984 milioni di euro (1.051 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e altri anticipi ricevuti dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di contratti in corso di esecuzione per 481 milioni di euro (736 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 49 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 392 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Debiti verso:
- personale 150 131
- istituti di previdenza e di sicurezza sociale 63 59
- compagnie di assicurazione 4 3
- consulenti e professionisti 4 4
- amministratori e sindaci 1 1
Altri debiti 81 194
Totale 303 392

La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza. L'incremento degli altri debiti è dovuto alla risoluzione del contenzioso con Sonatrach.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 53 "Altre informazioni: Algeria".

Passività per imposte sul reddito correnti 21

Le passività per imposte sul reddito correnti di 47 milioni di euro (96 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

31.12.2016
(milioni di euro)
31.12.2017
Amministrazione finanziaria italiana
-
-
Amministrazioni finanziarie estere
96
47
Totale
96
47

Passività per altre imposte correnti 22

Le passività per altre imposte correnti di 191 milioni di euro (265 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Amministrazione finanziaria italiana: 13 12
- per altri rapporti 13 12
Amministrazioni finanziarie estere: 252 179
- per debiti per imposte indirette 185 129
- per altri rapporti 67 50
Totale 265 191

Altre passività correnti 23

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Le altre passività correnti di 24 milioni di euro (244 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Fair value su strumenti finanziari derivati 197 17
Altre passività 47 7
Totale 244 24

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati". Le altre passività ammontano a 7 milioni di euro (47 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Passività non correnti

Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine 24

Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve di passività a lungo termine, di 2.998 milioni di euro (3.248 milioni di euro al 31 dicembre 2016), si analizzano come segue:

31.12.2017
(milioni di euro) Quote
a breve
termine
Quote
a lungo
termine
Totale Quote
a breve
termine
Quote
a lungo
termine
Totale
Banche 35 2.193 2.228 33 941 974
Obbligazioni ordinarie 9 993 1.002 28 1.988 2.016
Altri finanziatori 10 8 18 8 - 8
Totale 54 3.194 3.248 69 2.929 2.998

Le passività finanziarie non correnti sono evidenziate di seguito con le relative scadenze.

(milioni di euro)

Tipo Scadenza 2019 2020 2021 2022 Oltre Totale
Banche 2019-2027 432 132 98 83 196 941
Obbligazioni ordinarie 2021-2025 - - 497 498 993 1.988
Altri finanziatori 2019 - - - - - -
Totale 432 132 595 581 1.189 2.929

Le passività finanziarie a lungo termine di 2.929 milioni di euro diminuiscono di 265 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2016 (3.194 milioni di euro).

L'analisi delle passività finanziarie a lungo termine, comprese le quote a breve termine, per erogante e per valuta con l'indicazione della scadenza e del tasso di interesse medio, è la seguente:

(milioni di euro)
31.12.2016 31.12.2017
Tasso % Tasso %
Società erogante Valuta Scadenze Importo da a Importo da a
Terzi Euro 2019-2027 3.246 1,31 4,10 2.998 0,90 4,10
Terzi Real brasiliano 2018 2 13,50 13,50 - - -
Totale 3.248 2.998

Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 3.066 milioni di euro (3.318 milioni di euro al 31 dicembre 2016) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:

2016
(%)
2017
Euro
0,00-3,22
0,04-3,47

Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'anno.

La differenza del valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine rispetto al valore nominale risulta principalmente correlata alle emissioni obbligazionarie in essere alla data.

Al 31 dicembre 2017 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 1.786 milioni di euro (1.500 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.

Le passività finanziarie a lungo termine verso parti correlate sono dettagliate alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Analisi dell'indebitamento finanziario netto

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione" è la seguente:

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) Correnti Non
correnti
Totale Correnti Non
correnti
Totale
A. Disponibilità liquide equivalenti 1.892 - 1.892 1.751 - 1.751
B. Titoli disponibili per la vendita 55 - 55 69 - 69
C. Liquidità (A+B) 1.947 - 1.947 1.820 - 1.820
D. Crediti finanziari 3 - 3 2 - 2
E. Passività finanziarie a breve termine verso banche 144 - 144 114 - 114
F. Passività finanziarie a lungo termine verso banche 35 2.193 2.228 33 941 974
G. Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate
- - - - - -
H. Prestiti obbligazionari 9 993 1.002 28 1.988 2.016
I.
Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate
- - - - - -
L. Altre passività finanziarie a breve termine 8 - 8 6 - 6
M. Altre passività finanziarie a lungo termine 10 8 18 8 - 8
N. Indebitamento finanziario lordo (E+F+G+H+I+L+M) 206 3.194 3.400 189 2.929 3.118
O. Posizione finanziaria netta come da comunicazione
Consob n. DEM/6064293/2006 (N-C-D)
(1.744) 3.194 1.450 (1.633) 2.929 1.296
P. Crediti finanziari non correnti - - - - - -
Q. Indebitamento finanziario netto (O-P) (1.744) 3.194 1.450 (1.633) 2.929 1.296

L'indebitamento finanziario netto include la passività finanziaria relativa al contratto di IRS, pari a 1 milione di euro, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nelle note 13 "Altre attività correnti", 18 "Altre attività non correnti", 23 "Altre passività correnti" e 28 "Altre passività non correnti".

Le disponibilità liquide includono 77 milioni di euro equivalenti depositati su conti correnti bloccati o depositi vincolati come indicato alla nota 7 "Disponibilità liquide ed equivalenti".

La variazione rispetto al saldo al 31 dicembre 2016, pari a 154 milioni di euro, è dovuta principalmente al cash flow operativo generato nell'esercizio al netto degli investimenti di periodo.

In base alle nuove disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:

Variazioni senza impatti
(milioni di euro) 31.12.2016 Variazione
dei flussi di cassa
Acquisizioni Differenze cambio
da conversione
Variazione
del fair value
31.12.2017
Passività finanziarie a breve termine 152 43 - (75) - 120
Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve
di passività a lungo termine
3.248 (250) - - - 2.998
Totale passività nette derivanti da attività
di finanziamento
3.400 (207) - (75) - 3.118

Fondi per rischi e oneri 25

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I fondi per rischi e oneri di 340 milioni di euro (268 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Saldo iniziale Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni Saldo finale
31.12.2016
Fondo per imposte 56 10 (23) (3) 40
Fondo rischi per contenziosi 16 78 (8) 6 92
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 1 1 - - 2
Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali 126 17 (68) (17) 58
Fondo esodi agevolati - - - - -
Altri fondi 39 46 (12) 3 76
Totale 238 152 (111) (11) 268
31.12.2017
Fondo per imposte 40 34 (3) (2) 69
Fondo rischi per contenziosi 92 19 (32) (5) 74
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 2 1 - (1) 2
Fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali 58 22 (46) 16 50
Fondo esodi agevolati - 25 - - 25
Altri fondi 76 104 (54) (6) 120
Totale 268 205 (135) 2 340

Il fondo per imposte di 69 milioni di euro si riferisce principalmente a situazioni di contenzioso con le autorità fiscali di Paesi esteri in corso, ovvero potenziali, anche in considerazione dei risultati di recenti accertamenti.

Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 74 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione.

Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 2 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate che eccedono il valore di carico della partecipazione.

Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 50 milioni di euro e si riferisce alla stima di perdite su commesse pluriennali del segmento Engineering & Construction Offshore e Onshore.

Il fondo esodi agevolati ammonta a 25 milioni di euro e si riferisce ad accantonamenti effettuati da controllate estere. Gli altri fondi ammontano a 120 milioni di euro.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 53 "Altre informazioni: Algeria".

Fondi per benefici ai dipendenti 26

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 199 milioni di euro (206 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
TFR 50 43
Piani esteri a benefici definiti 82 82
FISDE e altri piani medici 20 20
Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine 54 54
Totale 206 199

I fondi per benefici riconosciuti ai dipendenti del Gruppo Saipem riguardano l'indennità di fine rapporto di lavoro, i piani esteri a benefici definiti, il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende del Gruppo Eni e altri fondi per benefici a lungo termine.

Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento della cessazione dello stesso.

A seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni della Legge Finanziaria 2007 e relativi decreti attuativi, a partire dal 1° gennaio 2007 il trattamento di fine rapporto maturando è destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps, ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato nei periodi precedenti.

I dipendenti hanno avuto la facoltà di operare la scelta della destinazione del proprio trattamento di fine rapporto fino al 30 giugno 2007. In relazione a ciò, la destinazione delle quote maturande del trattamento di fine rapporto ai fondi pensione, ovvero all'Inps, comporta che una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione, ovvero all'Inps. La passività relativa al trattamento di fine rapporto pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

La modifica della natura dell'istituto, avvenuta nel 2007, ha comportato la necessità di provvedere alla rideterminazione del valore del fondo trattamento di fine rapporto pregresso per effetto della trasformazione del piano da prestazione definita a contribuzione definita. Questo ha comportato il ricalcolo della passività escludendo le retribuzioni future e le relative ipotesi di incremento e considerando l'eventuale aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria per tener conto del momento di trasferimento del TFR ai fondi pensione.

I piani esteri a benefici definiti riguardano:

  • schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano presenti principalmente in Francia, in Svizzera, nel Regno Unito e in Norvegia;
  • fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili relativo a personale assunto all'estero per il quale si applica la normativa vigente nel Paese in cui presta l'opera.

La prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.

L'ammontare della passività e del costo assistenziale relativo al Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) viene determinato con riferimento al contributo che l'azienda versa a favore dei dirigenti in pensione.

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione monetaria differita, i piani di incentivazione di lungo termine, i premi di anzianità, il fondo di incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) e altri piani a lungo termine.

I piani di incentivazione monetaria differita accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali che saranno erogati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi individuali prefissati. I piani di incentivazione di lungo termine (LTI) prevedono dopo tre anni dall'assegnazione l'erogazione di un beneficio monetario variabile legato a un parametro di performance. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.

Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, stanziato in seguito a un accordo attuativo delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglato in data 23 maggio 2016 tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:

111-210SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 11:47 Pagina 163

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici
a dipendenti
a lungo
termine
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici
a dipendenti
a lungo
termine
Totale
Valore attuale dell'obbligazione
all'inizio dell'esercizio 52 181 23 41 297 50 153 20 54 277
Costo corrente - 17 1 6 24 - 14 1 7 22
Interessi passivi 1 5 - 1 7 - 4 - - 4
Rivalutazioni: 3 3 (3) 5 8 (2) 3 - (6) (5)
- utili e perdite attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi demografiche
- (4) - - (4) - - - - -
- utili e perdite attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi finanziarie
2 7 - 1 10 (1) 1 - (5) (5)
- effetto dell'esperienza passata 1 - (3) 4 2 (1) 2 - (1) -
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- (27) - 9 (18) - 3 - 19 22
Contributi al piano: - - - - - - - - (3) (3)
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - (3) (3)
Benefici pagati (6) (20) (1) (8) (35) (5) (16) (1) (16) (38)
Operazioni su rami d'azienda - - - - - - (1) - (1) (2)
Effetto differenze cambio
e altre variazioni - (6) - - (6) - 1 - - 1
Valore attuale dell'obbligazione
alla fine dell'esercizio
50 153 20 54 277 43 161 20 54 278
Attività al servizio
del piano all'inizio dell'esercizio
- 86 - - 86 - 71 - - 71
Interessi attivi - 2 - - 2 - 1 - - 1
Rendimento delle attività
al servizio del piano
- 4 - - 4 - 1 - - 1
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- (18) - - (18) - - - - -
Contributi al piano: - 6 - - 6 - 4 - - 4
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - 6 - - 6 - 4 - - 4
Benefici pagati - (3) - - (3) - (4) - - (4)
Effetto differenze cambio
e altre variazioni
- (6) - - (6) - 6 - - 6
Attività al servizio
del piano alla fine dell'esercizio - 71 - - 71 - 79 - - 79
Passività netta rilevata in bilancio 50 82 20 54 206 43 82 20 54 199

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di 54 milioni di euro (54 milioni di euro al 31 dicembre 2016) riguardano gli incentivi monetari differiti per 1 milione di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2016), i premi di anzianità per 5 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2016), il piano di incentivazione di lungo termine per 1 milione di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2016), il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti per 23 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e altri piani esteri a lungo termine per 24 milioni di euro (31 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici
a dipendenti
a lungo
termine
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici
a dipendenti
a lungo
termine
Totale
Costo corrente - 17 1 6 24 - 14 1 7 22
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- (9) - 9 - - 3 - 19 22
Interessi passivi (attivi) netti:
- interessi passivi sull'obbligazione 1 5 - 1 7 - 4 - - 4
- interessi attivi sulle attività
al servizio del piano
- (2) - - (2) - (1) - - (1)
Totale interessi passivi (attivi) netti 1 3 - 1 5 - 3 - - 3
di cui rilevato nel costo lavoro - - - 1 1 - - - - -
di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1 3 - - 4 - 3 - - 3
Rivalutazioni dei piani
a lungo termine
- - - 5 5 - - - (6) (6)
Totale 1 11 1 21 34 - 20 1 20 41
di cui rilevato nel costo lavoro - 8 1 21 30 - 17 1 20 38
di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1 3 - - 4 - 3 - - 3

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:

2016 2017
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Totale
Rivalutazioni:
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi demografiche
- (4) - (4) - - - -
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi finanziarie
2 7 - 9 (1) 1 - -
- effetto dell'esperienza passata 1 - (3) (2) (1) 2 - 1
- rendimento delle attività al servizio del piano - (4) - (4) - (1) - (1)
Totale 3 (1) (3) (1) (2) 2 - -

Le attività al servizio del piano si analizzano come segue:

(milioni di euro) liquide e mezzi
Disponibilità
equivalenti
rappresentativi
di capitale
Strumenti
rappresentativi
Strumenti
di debito
Immobili Derivati di investimento
Fondi comuni
Attività detenute
di assicurazione
da compagnie
Titoli di debito
strutturati
Altre attività Totale
Attività al servizio del piano:
- con prezzi quotati in mercati attivi 7 17 26 3 10 4 11 - 1 79
- con prezzi non quotati
in mercati attivi
- - - - - - - - - -
Totale 7 17 26 3 10 4 11 - 1 79

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:

Piani esteri
a benefici
medici esteri
e altri piani
a dipendenti
per benefici
TFR definiti FISDE Altri fondi
termine
a lungo
Esercizio 2016
Principali ipotesi attuariali:
- tassi di sconto (%) 1 1,00-15,85 1,00-6,80 0,50-7,90
- tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 1 1,00-14,00 - 1,00-14,00
- tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani (%) - 2,60-6,80 - -
- tasso di inflazione (%) 1 1,00-12,00 1,00-5,00 1,00-4,00
- aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) - 15-25 20-25 -
Esercizio 2017
Principali ipotesi attuariali:
- tassi di sconto (%) 1,50 0,65-14,10 1,50-7,50 0,00-7,50
- tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 2,00 1,00-8,00 - 0,00-6,00
- tassi di rendimento attesi delle attività al servizio dei piani (%) - 0,65-6,00 - -
- tasso di inflazione (%) 1,50 1,00-18,00 1,50-5,00 0,00-5,00
- aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) - 15-25 20-25 -

Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:

111-210SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 11:47 Pagina 165

Eurozona Resto Europa Africa Altre
Esercizio 2016
Tassi di sconto (%) 0,50-1,00 2,60 3,50-15,85 1,75-8,10
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 1,00-2,00 2,25 1,00-14,00 2,50-7,00
Tasso d'inflazione (%) 1,00 1,50-3,25 3,50-12,00 2,00-5,00
Aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) 22-25 15-25 15 17
Esercizio 2017
Tassi di sconto (%) 0,00-1,50 2,40 3,70-14,10 2,20-7,50
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 0,00-2,00 2,50 3,00-5,20 1,00-7,00
Tasso d'inflazione (%) 0,00-1,50 1,50-3,20 3,70-14,80 3,00-18,00
Aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) 22-25 15-25 15 17

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.

Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.

Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19 tenendo conto di eventuali aggiornamenti.

Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:

(milioni di euro) Tasso di sconto Tasso
di inflazione
Tasso
tendenziale
di crescita
dei salari
Tasso
di crescita
delle pensioni
Tasso
tendenziale
di crescita
del costo
sanitario
Incremento
dello 0,5%
Riduzione
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dell'1%
Effetto sull'obbligazione (DBO) (15) 17 4 7 1 2
TFR (2) 2 2 - - -
Piani esteri a benefici definiti (10) 11 2 6 1 -
FISDE e altri piani medici esteri (1) 2 - - - 2
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine (2) 2 - 1 - -

L'analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati.

L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani esteri a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 5 milioni di euro.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:

(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
medici esteri
e altri piani
FISDE
a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
2018 1 11 1 10
2019 1 10 1 4
2020 2 10 1 4
2021 2 11 1 1
2022 3 11 1 2
Oltre 16 56 4 8

La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:

(anni) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
medici esteri
e altri piani
FISDE
a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
2016 10 13 15 7
2017 10 12 15 11

Passività per imposte differite 27

Le passività per imposte differite di 35 milioni di euro (59 milioni di euro al 31 dicembre 2016) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili che ammontano a 134 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2016 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2017
Passività per imposte differite 59 4 (107) (8) 87 35
Totale 59 4 (107) (8) 87 35

La voce "Altre variazioni", positiva per 87 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (positiva per 40 milioni di euro); (ii) la rilevazione (positiva per 48 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) altre variazioni (negative per 1 milione di euro).

L'analisi delle attività per imposte anticipate è indicata alla nota 17 "Attività per imposte anticipate".

Altre passività non correnti 28

Le altre passività non correnti di 1 milione di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Fair value su contratti derivati qualificati di copertura 3 1
Debiti commerciali e altri debiti - -
Totale 3 1

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 29 "Strumenti finanziari derivati".

Strumenti finanziari derivati 29

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31.12.2016 31.12.2017
Fair value Fair value Fair value Fair value
(milioni di euro) attivo passivo attivo passivo
Contratti derivati qualificati di copertura
Contratti su tassi di interesse (componente Spot)
- acquisti - 3 - 1
- vendite - - - -
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 10 4 3 7
- vendite 1 96 72 -
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti 3 3 - -
- vendite - 19 (14) 2
Contratti a termine su merci (componente Forward)
- acquisti 1 - 2 -
- vendite - - - -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 15 125 63 10
Contratti derivati non qualificati di copertura
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 11 7 1 10
- vendite 4 60 38 -
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti 2 - 1 (1)
- vendite - 11 (6) -
Contratti a termine su merci (componente Forward)
- acquisti - - - -
- vendite - - - -
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 17 78 34 9
Totale contratti derivati 32 203 97 19
Di cui:
- correnti 30 197 91 17
- non correnti (comprende IRS, nota 24 "Passività finanziarie
a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") 2 6 6 2

La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.

Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) Attivo Passivo Attivo Passivo
Impegni di acquisto
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse - 1.450 - 250
- contratti su valute 292 670 318 615
- contratti su merci 6 - 5 -
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 389 334 222 734
687 2.454 545 1.599
Impegni di vendita
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su valute 69 1.963 1.975 285
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 348 1.929 1.304 71
417 3.892 3.279 356

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2017 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 1 milione di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2016), è classificato nella nota 24 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2017 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).

La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2017 sono previsti in un arco temporale fino al 2019.

Nel corso dell'esercizio 2017 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2017 ammonta a 63 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2016). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 75 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2016), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 64 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 11 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2016), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -14 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Relativamente ai contratti su merci la componente forward di 2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2016) è stata sospesa nella riserva di hedging.

Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2017, indicato alla nota 23 "Altre passività correnti", ammonta a 10 milioni di euro (125 milioni di euro al 31 dicembre 2016). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 7 milioni di euro, è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 7 milioni di euro (93 milioni di euro al 31 dicembre 2016), mentre la componente forward è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2 milioni di euro (22 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2017, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

(milioni di euro) 31.12.2016 Utili del periodo del periodo
Perdite
Utili rettifica
EBITDA
Perdite rettifica
EBITDA
annullamento
sottostante
Utili
annullamento
sottostante
Perdite
31.12.2017
Riserva per contratti su cambi
Saipem SpA (80) 168 (50) (98) 115 (4) 1 52
Saipem SA 9 42 (45) (76) 71 (3) 2 -
Sofresid SA (141) 46 - (21) 96 - - (20)
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
(30) 19 (13) (24) 50 (1) 3 4
Saipem Ltd 2 4 (6) (2) 2 - - -
Saipem Misr for Petroleum Services (SAE) - 33 (14) (19) 9 - - 9
Servizi Energia Italia SpA - 5 (1) (1) - - - 3
Saimexicana SA de Cv - 3 (2) (2) 1 - - -
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc (1) 4 (1) (2) - - 1 1
Saudi Arabian Saipem Ltd (2) 1 - - 1 - - -
Totale riserva per contratti su cambi (243) 325 (132) (245) 345 (8) 7 49
Riserva per contratti su merci
Saipem Ltd 1 1 - - - - - 2
Totale riserva per contratti su merci 1 1 - - - - - 2
Riserva per contratti su tassi di interesse
Saipem SpA (1) 1 - - - - - -
Saipem Finance International BV (2) - - - - - 2 -
Totale riserva per contratti su tassi di interesse (3) 1 - - - - 2 -
Totale riserva di hedging (245) 327 (132) (245) 345 (8) 9 51

Nel corso dell'esercizio 2017 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto negativo di 100 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.

Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniale sono indicati alla nota 37 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".

Patrimonio netto

Capitale e riserve di terzi azionisti 30

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Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 31 dicembre 2017 a 41 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Di seguito viene rappresentata la composizione delle interessenze di terzi.

Utile (perdita) dell'esercizio Patrimonio netto
(milioni di euro) 2016 2017 2016 2017
ER SAI Caspian Contractor Llc - 10 5 13
Saudi Arabian Saipem Ltd 4 6 10 19
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 2 4 2 6
Altre 1 1 2 3
Totale 7 21 19 41

Nel corso del 2017 non si segnalano modifiche di interessenza partecipativa senza perdita o acquisizione del controllo.

Patrimonio netto di Saipem 31

Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 31 dicembre 2017 a 4.558 milioni di euro (4.866 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e si analizza come segue:

31.12.2016
(milioni di euro)
31.12.2017
Capitale sociale
2.191
2.191
Riserva sopraprezzo delle azioni
1.750
1.049
Riserva legale
88
88
Riserva partecipazioni valutate al fair value -
1
Riserva per cash flow hedge
(182)
41
Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita -
(1)
Riserva per differenze di cambio
32
(154)
Riserva benefici definiti per dipendenti
(20)
(21)
Altre 2
2
Utili relativi a esercizi precedenti
3.161
1.786
Utile (perdita) dell'esercizio
(2.087)
(328)
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
(69)
(96)
Totale
4.866
4.558

Il patrimonio netto di Saipem al 31 dicembre 2017 comprende riserve distribuibili per 1.668 milioni di euro. Alcune di queste riserve sono soggette a tassazione in caso di distribuzione; il relativo onere d'imposta è stanziato limitatamente alle riserve potenzialmente distribuibili per 15 milioni di euro.

Capitale sociale 32

Al 31 dicembre 2017 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 2.191 milioni di euro, corrispondente a 1.010.977.439 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale, di cui 1.010.966.841 azioni ordinarie e 10.598 azioni di risparmio.

A seguito dell'operazione di raggruppamento azionario avvenuto nel corso del mese di maggio 2017 e deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 28 aprile 2017 nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni dieci esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni dieci esistenti, il capitale sociale risulta ora composto da 1.010.966.841 azioni ordinarie e da 10.598 azioni di risparmio, per un totale di 1.010.977.439 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale. L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Saipem SpA ha deliberato in data 28 aprile 2017 di non distribuire dividendi alle azioni ordinarie e alle azioni di risparmio.

Riserva sopraprezzo delle azioni 33

Ammonta al 31 dicembre 2017 a 1.049 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (1.750 milioni di euro) e si decrementa di 701 milioni di euro a seguito del ripianamento della perdita dell'esercizio 2016 di Saipem SpA.

Altre riserve 34

Le altre riserve al 31 dicembre 2017 sono negative per 44 milioni di euro (80 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e si compongono come segue:

31.12.2016
(milioni di euro)
31.12.2017
Riserva legale
88
88
Riserva partecipazioni valutate al fair value
-
1
Riserva per cash flow hedge
(182)
41
Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita
-
(1)
Riserva per differenze di cambio
32
(154)
Riserva benefici definiti per dipendenti
(20)
(21)
Altre
2
2
Totale
(80)
(44)

Riserva legale

Ammonta al 31 dicembre 2017 a 88 milioni di euro e rappresenta la parte di utili della Capogruppo Saipem SpA che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo.

Riserva partecipazioni valutate al fair value

La riserva positiva per 1 milione di euro comprende la variazione al fair value delle partecipazioni Nagarjuna Oil Refinery Ltd e Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd.

Riserva per cash flow hedge

La riserva è positiva per 41 milioni di euro (negativa per 182 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 31 dicembre 2017.

La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 10 milioni di euro (63 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita

La riserva negativa per 1 milione di euro comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.

Riserva per differenze di cambio

La riserva è negativa per 154 milioni di euro (positiva per 32 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva è negativa per 21 milioni di euro (negativa per 20 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e accoglie le rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti. La riserva è esposta al netto dell'effetto fiscale.

Altre

La voce ammonta a 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Al 31 dicembre rimane in essere solo la riserva di rivalutazione costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26. In caso di distribuzione, il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 24%.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio 35

La riserva negativa ammonta a 96 milioni di euro (69 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di stock grant a beneficio dei dirigenti del Gruppo.

A seguito dell'operazione di raggruppamento azionario avvenuto nel corso del mese di maggio 2017 e deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 28 aprile 2017 nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni dieci esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni dieci esistenti, il numero delle azioni proprie è passato da 71.061.344 azioni al 31 dicembre 2016 a 14.943.059 azioni al 31 dicembre 2017 (incluso l'acquisto avvenuto nel corso del 2017 di 7.841.200 azioni e per un controvalore di 27.071 migliaia di euro l'assegnazione in attuazione del piano stock grant 2016 di 4.275 azioni).

Tenuto conto dell'operazione sopra descritta, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:

Numero
azioni
medio
(euro)
Costo
(milioni di euro)
complessivo
Costo
Capitale
sociale
(%)
Azioni proprie in portafoglio al 1˚ gennaio 2017 (1) 7.106.134 9,750 69.282 0,70
Acquisti anno 2017 7.841.200
Assegnazione stock grant 2016 (4.275)
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2017 14.943.059 6,446 96.325 1,48

(1) Numero post raggruppamento azionario.

Il capitale sociale al 31 dicembre 2017 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 996.034.380.

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di esercizio di Saipem SpA con quelli consolidati

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) Utile
(perdita)
dell'esercizio
Patrimonio
netto
Utile
(perdita)
dell'esercizio
Patrimonio
netto
Come da bilancio di Saipem SpA (808) 3.948 (496) 3.534
Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di periodo,
rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate
(993) 723 219 589
Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per:
- differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile (4) 797 (3) 794
- eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati 37 (310) 32 (282)
- altre rettifiche (312) (273) (59) (36)
Totale patrimonio netto (2.080) 4.885 (307) 4.599
Capitale e riserve di terzi (7) (19) (21) (41)
Come da bilancio consolidato (2.087) 4.866 (328) 4.558

Altre informazioni 36

Informazioni supplementari del rendiconto finanziario

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(milioni di euro) 31.12.2017
Analisi dei disinvestimenti in imprese entrate nell'area di consolidamento e rami d'azienda
Attività correnti 47
Attività non correnti 3
Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) 37
Passività correnti e non correnti (64)
Effetto netto dei disinvestimenti 23
Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo -
Plusvalenza per disinvestimenti 15
Interessenza di terzi -
Totale prezzo di vendita 38
a dedurre:
Disponibilità liquide ed equivalenti (37)
Flusso di cassa dei disinvestimenti 1

I disinvestimenti dell'esercizio 2017 riguardano la cessione del ramo aziendale Traveaux Maritime.

Garanzie, impegni e rischi 37

Garanzie

Le garanzie ammontano a 5.525 milioni di euro (7.110 milioni di euro al 31 dicembre 2016), così suddivise:

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale
Imprese joint venture e collegate 202 54 256 207 56 263
Imprese consolidate 183 1.334 1.517 47 720 767
Proprie 16 5.321 5.337 - 4.495 4.495
Totale 401 6.709 7.110 254 5.271 5.525

Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 720 milioni di euro (1.334 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e rispetto degli accordi contrattuali.

Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 53 "Altre informazioni: Algeria".

Impegni

Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate e collegate

aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 46.336 milioni di euro (48.354 milioni di euro al 31 dicembre 2016), comprensivo sia della parte di lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2017.

Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.

Rischi

Per informazioni sulla gestione dei rischi d'impresa, sia finanziari che industriali, si rimanda a quanto descritto analiticamente alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari" e al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

Proventi (oneri)
rilevati a conto
Proventi (oneri)
rilevati ad altre
di iscrizione economico complessivo
componenti
economico
del conto
Valore
(milioni di euro)
Strumenti finanziari di negoziazione
Strumenti derivati non di copertura (a) 25 85 -
Strumenti finanziari disponibili per la vendita
Titoli 69 - (1)
Attività finanziarie immobilizzate
Partecipazioni valutate al fair value 1 - -
Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato
Crediti commerciali e diversi (b) 2.407 (101) -
Crediti finanziari (c) 4 (208) -
Debiti commerciali e diversi (d) 4.036 27 -
Debiti finanziari (e) 3.117 (7) -
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (f) 53 (100) 297

(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai soli proventi (oneri) inseriti nella nota 43 "Proventi (oneri) finanziari".

(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per 24 milioni di euro di oneri (svalutazione al netto degli utilizzi) e nei "Proventi (oneri) finanziari" per 77 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).

(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 208 milioni di euro di oneri.

(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 27 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).

(e) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 87 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio) e per 94 milioni di euro di oneri (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto).

(f) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per 100 milioni di euro di oneri.

VALORI NOMINALI DEI CONTRATTI DERIVATI

Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.

I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value dei contratti a fine esercizio.

GESTIONE DEL RISCHIO DEI TASSI DI INTERESSE

Il Gruppo stipula unicamente contratti di interest rate swap per gestire i rischi dei tassi di interesse.

La tabella che segue riporta i tipi di swap in essere, la media ponderata dei tassi di interesse, nonché le scadenze delle operazioni. I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi medi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.

31.12.2016 31.12.2017
Valore nominale (milioni di euro) 1.450 250
Tasso medio ponderato acquistato (%) - (0,329)
Tasso medio ponderato venduto (%) 0,129 0,01
Scadenza media ponderata (anni) 4 2

Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro dicembre 2019.

GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO

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Il Gruppo stipula diversi tipi di contratti su valute per la gestione del rischio di cambio. I contratti che prevedono lo scambio di due valute estere sono indicati sia per l'ammontare acquistato sia per l'ammontare venduto.

(milioni di euro) al 31.12.2016
nominale
Valore
al 31.12.2017
nominale
Valore
Contratti su cambi a termine 2.624 1.746

La tabella che segue riepiloga, per le più importanti valute, l'ammontare dei contratti su cambi a termine e degli altri strumenti di gestione del rischio di cambio.

Valore nominale al 31.12.2016
(milioni di euro) Acquisti Vendite Acquisti Vendite
AUD 6 3 2 13
BRL - 52 - -
CAD 4 25 12 2
CHF - 1 3 2
CLP - - 62 -
EUR 134 - 136 23
GBP 131 15 88 19
JPY 17 9 2 -
KWD 3 217 - 475
MXN - - - 46
NOK 27 22 23 10
RUB - - 5 4
SAR 73 324 119 360
SGD 498 48 388 71
USD 792 3.593 1.049 2.610
Totale 1.685 4.309 1.889 3.635

La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2017 per bande temporali.

(milioni di euro) trimestre
Primo
2018
trimestre
Secondo
2018
trimestre
Terzo
2018
trimestre
Quarto
2018
e oltre
2019
Totale
Ricavi 805 785 579 399 594 3.162
Costi 389 424 316 242 426 1.797

GESTIONE DEL RISCHIO COMMODITY

Il Gruppo stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo.

La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2017 per bande temporali.

(milioni di euro) trimestre
Primo
2018
trimestre
Secondo
2018
trimestre
Terzo
2018
trimestre
Quarto
2018
e oltre
2019
Totale
Costi - 2 3 - - 5

Contenziosi

Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono la Società. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagine le informazioni disponibili per la valutazione della Società non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari pendenti più significativi.

Algeria

Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.

Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.

Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.

Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.

Nell'ambito di tale procedimento risultano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction e l'ex Chief Financial Officer). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che potrebbero evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.

Il Consiglio ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove emergessero nuovi elementi.

Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menziona come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".

Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.

Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:

  • (i) sentenza di non doversi procedere per difetto di giurisdizione nei confronti di un imputato;
  • (ii) sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati relativamente all'ipotesi che il pagamento delle commissioni per il progetto MLE da parte di Saipem (circa 41 milioni di euro) possa essere servito per consentire a Eni di acquisire i consensi ministeriali algerini per l'acquisizione di First Calgary e per l'estensione di un giacimento in Algeria (CAFC). Tale provvedimento contiene anche la decisione di proscioglimento di Eni, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un dirigente Eni relativamente a ogni altra ipotesi di reato;
  • (iii) decreto che dispone il giudizio, tra gli altri, per Saipem e per 3 ex dipendenti di Saipem (l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction e l'ex Chief Financial Officer) con riferimento all'accusa di corruzione internazionale formulata dalla Procura secondo la quale gli stessi imputati avrebbero concorso a consentire, sulla base di criteri di mero favoritismo, l'aggiudicazione a Saipem di 7 contratti in Algeria. Per le sole persone fisiche (non per Saipem) il rinvio a giudizio è stato pronunciato anche con riferimento all'ipotesi di dichiarazione fraudolenta (reato fiscale) promossa dalla Procura.

Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. per un ex dirigente di Saipem SpA.

Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.

Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non risulta destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società e di altri due imputati.

Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.

All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.

All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.

Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.

Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate.

Per quanto riguarda Saipem SpA ed Eni SpA il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di 900.000 euro, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non riguarda, quindi, Saipem SpA.

All'udienza del 5 marzo 2018:

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  • (i) l'Agenzia delle Entrate ha domandato la condanna delle sole persone fisiche imputate così come richiesta dal Pubblico Ministero con la condanna delle sole persone fisiche imputate al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale a favore dell'Agenzia delle Entrate da liquidarsi in via equitativa e con una provvisionale di 10 milioni di euro;
  • (ii) Sonatrach ha chiesto la condanna dell'imputato Samyr Ourayed con la condanna di quest'ultimo al risarcimento del danno da liquidarsi in via equitativa.

Il Tribunale ha comunicato il calendario delle prossime udienze dedicate alla discussione da parte delle difese, discussione che è, allo stato, programmata in un periodo dal 19 marzo 2018 al 2 luglio 2018.

Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estende di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta di proroga.

Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Tresor Public algerino ha formulato analoga richiesta.

Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.

In particolare nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.

All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore per una percentuale fino al 60% al prezzo di mercato; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo contrattuale di assegnazione, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".

Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 43.000 euro).

La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura che sarà eventualmente accertata dal Tribunale, tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).

Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 50.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.

Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 34.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 70 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2017), che sono stati bloccati nel 2010.

L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trèsor Civil algerino è invece stata rigettata.

La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.

Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è sospesa di pieno diritto e, quindi, rimangono sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:

  • dell'irrogazione dell'ammenda di circa 34.000 euro; e
  • dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 70 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2017). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.

La discussione dei ricorsi dinanzi alla Corte di Cassazione non è stata ancora calendarizzata.

Nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA.

Risoluzione amichevole delle divergenze - Accordo Saipem Sonatrach - Comunicato Stampa del 14 febbraio 2018: il 14 febbraio 2018 è stato emesso il seguente comunicato stampa congiunto per informare come segue.

Sonatrach e Saipem comunicano di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze.

San Donato Milanese (MI), 14 febbraio 2018 - Sonatrach e Saipem hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.

Indagini in corso - Procura della Repubblica di Milano - Brasile

Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.

Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.

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In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore di circa 115 milioni di euro). Ciò sarebbe asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reais brasiliani (pari a circa 26.000 euro) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi". Saipem SpA sta prestando la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini. Il Report di audit è stato trasmesso da Saipem SpA alla Procura della Repubblica di Milano e a Consob in segno di trasparenza.

I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem.

L'udienza prevista per l'11 novembre 2015, in cui era previsto l'interrogatorio dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate, è stata quindi rinviata a data da fissarsi. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reais brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento di primo grado in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate è tuttora in corso.

Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.

Il Gruppo Saipem non ha ricevuto alcuna notifica al riguardo da parte delle autorità giudiziarie brasiliane.

EniPower

Nell'ambito delle indagini avviate dalla magistratura milanese (procedimento penale 2460/2003 R.G.N.R. pendente presso la Procura della Repubblica di Milano) su appalti e forniture commissionati da EniPower a diverse società, era stata notificata a Snamprogetti SpA (oggi Saipem SpA), quale appaltatore di servizi di ingegneria e approvvigionamento oltre che ad altri soggetti, informazione di garanzia ai sensi della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (ex art. 25, D.Lgs. n. 231/2001). Nell'agosto del 2007 si sono concluse le indagini preliminari con esito positivo per Snamprogetti: la società non è stata, infatti, inserita tra i soggetti indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Snamprogetti si è quindi costituita parte civile nei confronti delle persone fisiche e giuridiche in qualche modo riconducibili a operazioni che abbiano riguardato la società e, con alcuni soggetti che hanno chiesto di essere ammessi al patteggiamento, sono stati raggiunti accordi transattivi per il risarcimento del danno. Il procedimento, dopo la conclusione dell'udienza preliminare, prosegue a carico di ex dipendenti delle predette società, nonché nei confronti di dipendenti e dirigenti di alcune società fornitrici e delle stesse ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Eni SpA, EniPower SpA e Snamprogetti SpA si sono costituite parti civili nell'udienza preliminare. L'udienza preliminare relativa al procedimento principale avanti il Giudice dell'Udienza Preliminare si è conclusa il 27 aprile 2009. Il giudice ha disposto il decreto di rinvio a giudizio di tutte le parti che non hanno fatto richiesta di patteggiamento, a esclusione di alcuni soggetti nei cui confronti è intervenuta la prescrizione. Nel corso dell'udienza del 2 marzo 2010 è stata confermata la costituzione di parte civile di Eni SpA, EniPower SpA e Saipem SpA nei confronti degli enti imputati ex D.Lgs. n. 231/2001. Sono stati altresì citati i responsabili civili delle ulteriori società coinvolte. All'udienza del 20 settembre 2011 è stato depositato il dispositivo della sentenza che ha previsto alcune condanne e diverse assoluzioni nei confronti dei numerosi imputati sia persone fisiche che giuridiche, queste ultime ritenute responsabili degli illeciti amministrativi, applicando quindi sanzioni pecuniarie e ordinando altresì la confisca per equivalente di ingenti somme. Il Tribunale ha altresì escluso la costituzione di parte civile nei confronti degli enti imputati in relazione agli illeciti amministrativi di cui al D.Lgs. n. 231/2001. Le parti condannate hanno provveduto a impugnare tempestivamente il suddetto provvedimento. Il 24

ottobre 2013 la Corte d'Appello di Milano ha pronunciato sentenza, sostanzialmente confermando la decisione di primo grado, riformandola parzialmente solo con riferimento ad alcune persone fisiche per le quali è stato dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati hanno proposto ricorso in Cassazione. La sezione VI penale della Suprema Corte, in data 10 novembre 2015, decidendo sui ricorsi presentati dalle parti avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano, ha annullato il provvedimento impugnato nei confronti delle persone giuridiche e, limitatamente alle statuizioni civili, nei confronti delle persone fisiche, e ha rinviato per un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano che ha fissato l'udienza per il 28 novembre 2017. All'udienza del 28 novembre 2017 la Corte d'Appello, decidendo in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, ha confermato la sentenza di primo grado, riformandola parzialmente, escludendo la responsabilità di due persone giuridiche e dichiarando di non doversi procedere contro un imputato nel frattempo deceduto, confermando per il resto la sentenza della Corte d'Appello non oggetto di annullamento da parte della Corte di Cassazione. La motivazione della sentenza è in corso di deposito.

Fos Cavaou

Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS ["société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%)]. L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.

Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la Mémoire en demande. Di contro STS ha depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, ha corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG ha impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici hanno chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si è pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits ha deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si è tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo ha emesso la propria sentenza con la quale ha dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.

Il 21 giugno 2017 Fosmax ha notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale ha richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) siano condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. La procedura arbitrale è in fase iniziale. In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si è dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e ha dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte ha annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax.

Arbitrato per il progetto Menzel Ledjmet Est ("MLE"), Algeria

Con riferimento al contratto sottoscritto il 22 marzo 2009 da Saipem SpA e Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") da una parte, Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") e First Calgary Petroleums LP ("FCP") (insieme la "Cliente"), dall'altra, avente a oggetto l'ingegneria, approvvigionamento e costruzione di un'unità di trattamento del gas e delle annesse opere nel campo MLE (Algeria), il 23 dicembre 2013 Saipem ha depositato presso la Chambre de Commerce Internationale di Parigi ("ICC") una domanda di arbitrato, notificata alla Cliente l'8 gennaio 2014. Nella propria domanda di arbitrato, come successivamente modificata con lo Statement of Claim il 17 dicembre 2014 e successiva memoria in data 15 gennaio 2016, Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale riconosca: (i) un'estensione dei termini contrattuali di circa 30,5 mesi; (ii) il diritto di Saipem a ottenere il pagamento dell'importo di circa 895 milioni di euro equivalenti (al lordo della somma di 246 milioni di euro, già corrisposta da FCP on a without prejudice basis come anticipazione sui variation order requests, "VOR"), a titolo di aumento del prezzo contrattuale per estensione dei termini, VOR, mancato pagamento di fatture arretrate e pezzi di ricambio e bonus di accelerazione. Sonatrach e FCP (società che dal 2008 è controllata al 100% dal Gruppo Eni) hanno nominato congiuntamente il loro arbitro e il 28 marzo 2014 hanno depositato le rispettive Réponses à la requête. Sonatrach e FCP hanno depositato le proprie Mémoires en défense il 14 agosto 2015, introducendo anche domande riconvenzionali, che ammontano a complessivi circa 280,5 milioni di euro equivalenti, tenuto conto della nuova domanda riconvenzionale, proposta dalla sola Sonatrach, di pagamento a proprio favore del 25% della somma di circa 133,7 milioni di euro (somma pari a una asseritamente ingiustificata maggiorazione dei costi oltre ai danni morali, stimati in non meno di 20 milioni di euro). Il Collegio Arbitrale ha ammesso la nuova domanda di Sonatrach sulla quale il Collegio dovrà, quindi, pronunciarsi. Saipem ha depositato la propria memoria di replica il 15 gennaio 2016.

Sonatrach e FCP hanno depositato le proprie memorie di replica il 15 maggio 2016 e il 30 giugno 2016 Saipem ha depositato la propria memoria sulle riconvenzionali avversarie. Nel mese di luglio 2016 si sono tenute le udienze. Il 29 novembre 2017 è stato comunicato alle parti il lodo parziale reso dal Tribunale Arbitrale il 20 novembre 2017, che, salvo alcune limitate eccezioni, si è pronunciato unicamente in merito all'ammissibilità ("an debeatur") dei reciproci claims senza procedere alla relativa quantificazione, rinviando a un successivo lodo definitivo – che verrà emesso prevedibilmente entro la fine del 2019 – la decisione in merito alla relativa quantificazione ("quantum debeatur") dei claims ammessi. Il 29 dicembre 2017 Saipem ha presentato al Tribunale Arbitrale – una richiesta di correzione e di interpretazione di alcune statuizioni del lodo parziale. FCP e Sonatrach il 26 gennaio 2018 hanno presentato le loro repliche chiedendo il rigetto della richiesta di correzione e interpretazione presentata da Saipem.

Il 14 febbraio 2018 Saipem e Sonatrach hanno comunicato di avere "concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze" e di avere "firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso", inclusa la procedura relativa a MLE. "Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società".

Allo stato, l'arbitrato MLE continua, quindi, solo tra Saipem e FCP. Saipem e FCP hanno, peraltro, concordato di sospendere la procedura arbitrale, allo stato, fino al 15 maggio 2018.

Arbitrato per il progetto LPG, Algeria

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Con riferimento al contratto per la costruzione di un impianto di Extraction des liquides des gaz associés Hassi Messaoud et séparation d'huile LDHP ZCINA (progetto LPG), concluso il 12 novembre 2008 tra Sonatrach da una parte e Saipem SA e Saipem Contracting Algérie SpA dall'altra (insieme "Saipem"), il 14 marzo 2014 Saipem ha depositato una domanda di arbitrato presso la Chambre de Commerce Internationale (ICC) di Parigi. Nella propria domanda Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale condanni Sonatrach a pagare circa 172 milioni di euro a titolo di maggiori costi sostenuti dal contractor nel corso dell'esecuzione del progetto per variation orders, extension of time, force majeure, mancato o ritardato pagamento di fatture e relativi interessi. Sonatrach ha depositato la propria Réponse il 10 giugno 2014, respingendo ogni addebito e chiedendo, in via riconvenzionale, che Saipem venisse condannata al pagamento delle penalità di ritardo, quantificate in 70,8 milioni di dollari USA. Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 13 marzo 2015 e la Mémoire en Réplique et en Réponse à la Demande Reconventionnelle il 14 gennaio 2016 e la memoria post udienza il 28 febbraio 2017, nella quale ha infine precisato le proprie domande in 97.327.266 euro, 15.513.586 USD e 5.263.509.252 DZD (pari a circa 150 milioni di euro equivalenti) oltre interessi. Sonatrach ha depositato la propria Mémoire en défense il 14 settembre 2015, introducendo una nuova domanda riconvenzionale attinente alla richiesta di pagamento a Sonatrach delle commissioni corrisposte da Saipem a Pearl Partners relativamente al progetto LPG (circa 34,5 milioni di euro), oltre ai danni morali. Il Collegio Arbitrale ha deciso di non ammettere detta nuova domanda riconvenzionale di Sonatrach in quanto tardiva.

Sonatrach ha infine depositato la propria Mémoire en duplique et réplique à la demande reconventionelle il 6 giugno 2016 nella quale ha reiterato le proprie richieste. Da ultimo Sonatrach ha precisato le proprie domande nelle memorie post udienza come segue: 35.175.998 euro, 9.114.335 USD e 1.197.009.692 DZD a titolo di penalità di ritardo; 194.289.527 USD per mancata produzione dell'impianto (quest'ultima asseritamente causata da Saipem per il ritardo nella gestione di alcune chiamate in garanzia); 361.029 euro e 38.557.206 DZD per spese sostenute dalla Sonatrach per la gestione delle chiamate in garanzia che sarebbero state di competenza di Saipem. Saipem ha depositato un'ulteriore memoria di replica sulla riconvenzionale di Sonatrach il 6 settembre 2016 e dal 10 al 14 ottobre 2016 si sono tenute le udienze avanti il Tribunale Arbitrale. Il 28 febbraio 2017 le parti si sono scambiate le memorie post-udienza. Il 21 dicembre 2017 l'ICC ha comunicato alle parti la decisione finale del Collegio Arbitrale: gli arbitri hanno accolto alcuni dei claims proposti da Saipem e alcuni dei counterclaims proposti da Sonatrach e tra questi – con decisione presa a maggioranza e in presenza di una motivata dissenting opinion di uno dei tre arbitri – una domanda riconvenzionale di Sonatrach a titolo di indennizzo per asserita perdita di produzione dell'importo complessivo, comprensivo di interessi, di circa 135 milioni di dollari sulla base di un'asserita colpa grave nell'esecuzione di alcuni interventi in garanzia successivamente alla réception provisoire dell'impianto, circostanza che Saipem ritiene invece non sia ravvisabile.

Il 14 febbraio 2018 Saipem e Sonatrach hanno comunicato di avere "concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze" e di avere "firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso", ivi inclusa la procedura relativa a LPG. "Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società".

Arbitrato per il progetto LZ2, Algeria

Il 12 maggio 2015 Saipem SpA e Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") hanno depositato domanda di arbitrato avanti la Chambre de Commerce Internationale di Parigi (ICC) nei confronti di Sonatrach per il pagamento di 7.165.849,62 euro e DZD 602.769.497 oltre interessi, a titolo di restituzione di penalità di ritardo illegittimamente applicate, extra works e oneri per il prolungamento del progetto. La domanda è relativa al contratto per la costruzione di un gasdotto tra Hassi R'Mel e Arzew in Algeria, concluso tra Saipem e Sonatrach il 5 novembre 2007 (progetto "LZ2"). La convenuta ha depositato la propria replica il 7 settembre 2015, introducendo una domanda riconvenzionale di ammontare pari a 8.559.000 euro oltre interessi e danno morale, da quantificarsi durante la procedura. La domanda riconvenzionale attiene alla richiesta di pagamento a Sonatrach delle commissioni corrisposte a Pearl Partners relativamente al progetto LZ2 (circa 8,5 milioni di euro).

In base al calendario arbitrale concordato tra le parti nel mese di maggio 2016, Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 29 luglio 2016 e Sonatrach ha depositato la Mémoire en reponse il 23 dicembre 2016 chiedendo il rigetto di tutte le domande di Saipem e precisando la propria domanda riconvenzionale in un totale di circa 33,6 milioni di euro equivalenti (somma comprensiva di asserita maggiorazione dei margini contrattuali e di asseriti danni morali, stimati in non meno di 14 milioni di euro). Il 21 aprile 2017 Saipem ha depositato la propria replica. Le udienze si sono tenute dall'11 al 13 dicembre 2017.

Il 14 febbraio 2018 Saipem e Sonatrach hanno comunicato di avere "concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze" e di avere "firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso", ivi inclusa la procedura relativa a LZ2. "Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società".

Arbitrato per il progetto ARZEW, Algeria

Con riferimento al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas naturale ad Arzew (Algeria) (progetto GNL3Z ARZEW), concluso il 26 luglio 2008 tra Sonatrach da una parte e Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") e Chiyoda dall'altra, in data 31 luglio 2015 Saipem ha depositato una domanda di arbitrato presso la Chambre de Commerce Internationale di Parigi (ICC). Nella propria domanda Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale condanni Sonatrach a pagare circa 550 milioni di euro a titolo di maggiori costi sostenuti dal contractor nel corso dell'esecuzione del progetto per lavori supplementari, extension of time, mancato o ritardato pagamento di fatture e relativi interessi. Sonatrach ha tempestivamente depositato la propria replica il 28 ottobre 2015 chiedendo che Saipem sia condannata a pagare in via riconvenzionale i danni subìti a causa di asseriti inadempimenti di Saipem, quantificando da ultimo nella Mémoire en Reponse depositata il 30 giugno 2017 i relativi importi in circa 2,254 miliardi di euro di cui 77,37 milioni di euro in relazione alle commissioni corrisposte da Saipem a Pearl Partners per il progetto Arzew. Gran parte della somma degli asseriti danni lamentati da Sonatrach è richiesta a titolo di asserita perdita di profitto (da asserita mancata produzione), voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili, salvo il caso di dolo o colpa grave.

Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 25 novembre 2016 nella quale ha precisato le proprie richieste in 460.399.704 euro oltre interessi.

Il 14 febbraio 2018 Saipem e Sonatrach hanno comunicato di avere "concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze" e di avere "firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso", ivi inclusa la procedura relativa ad Arzew. "Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società".

Corte di Cassazione - Delibera Consob n. 18949 del 18 giugno 2014 - Azioni risarcitorie

Con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem SpA l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:

  • (i) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 (in combinato disposto con l'art. 114, D.Lgs. n. 58/1998 e l'art. 68, comma 2, del Regolamento Emittenti), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione della trimestrale al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012 con gli analisti esterni;
  • (ii) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. (in continuità d'illecito con l'art. 2622, commi 1, 3 e 4, cod. civ., vecchia formulazione in vigore all'epoca dei fatti), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA approvati dal Consiglio di Amministrazione il 13 marzo 2013 e dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2014;
  • (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998, asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA. Oltre alla Società, risultano indagati in relazione alle ipotesi di cui sopra:
  • per l'asserito reato sub (i): i due amministratori delegati e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012 in quanto gli stessi "mediante il comunicato stampa del 24 ottobre 2012 emesso in occasione dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della trimestrale al 30 settembre 2012 e nel corso della collegata conference call..., diffondevano notizie false – in quanto incomplete e reticenti – concernenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società Saipem SpA, ..., idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni ordinarie di essa"; e
  • per gli asseriti reati sub (ii) e (iii): l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA in quanto gli stessi:
    • in relazione all'asserito reato sub (ii), avrebbero "esposto nei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, approvati dal Consiglio di Amministrazione e dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 marzo 2013 e 30 aprile 2013, fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, nonché omesso informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem SpA, ..., e, in particolare:
      • in contrasto con quanto previsto dai paragrafi 14, 16, 17, 21, 23, 25, 26, 28 dello IAS 11 non rilevavano, nel costo a vita intera del progetto, extra-costi legati ai ritardi nell'esecuzione delle attività e alle penali da ritardo, ... per complessivi 245 milioni di euro:
      • e per l 'effetto:
        • 1) iscrivevano a conto economico maggiori ricavi per 245 milioni di euro rispetto a quanto di competenza, sulla base di uno stato di avanzamento economico che non considerava gli extra-costi sopra descritti nei costi a vita intera, in contrasto con i paragrafi 25, 26 e 30 dello IAS 11;
        • 2) omettevano di rilevare la perdita attesa di pari importo ... come costo dell'esercizio, in contrasto con il paragrafo 36 dello IAS 11, così esponendo a conto economico un risultato d'esercizio superiore al reale di utile ante imposte di 1.349 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 1.106 milioni di euro, e un patrimonio netto superiore al reale di 17.195 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 16.959 milioni di euro...".

In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente, ...". Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione... concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 TUF".

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Il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.

Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6 c.p.c. e, il giorno 1° febbraio 2018, è prevista l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.

Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori del procedimento di cui sopra e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181 c.p.c. in data 7 novembre 2017.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018. ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. La causa è, quindi, ancora alle battute iniziali su questioni preliminari.

Con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.

La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale) ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale) o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.

Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.

La prima udienza del suindicato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 58563/2017 – è prevista il 5 giugno 2018. La Società si costituirà in giudizio per contestare integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.

Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del 2015, del 2016 e del 2017 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.

Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato.

Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 5 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro.

Saipem SpA ha risposto alle citate richieste stragiudiziali e di mediazione rigettando ogni responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria annuale 2017 da parte del Consiglio di Amministrazione le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti dinanzi al Tribunale di Milano.

Controversia con Husky - Progetto Sunrise Energy in Canada

Il 15 novembre 2010 Saipem Canada Inc ("Saipem") e Husky Oil Operations Ltd ("Husky") (quest'ultima per conto della Sunrise Oil Sands Partnership formata da BP Canada Energy Group ULC e dalla Husky Oil Sands Partnership, a sua volta formata da Husky Oil Operations Ltd e HOI Resources Ltd), hanno stipulato il contratto di Engineering, Procurement and Construction No. SR-071 (il "Contratto"), prevalentemente su base rimborsabile, relativo al progetto denominato Sunrise Energy (il "Progetto").

Durante l'esecuzione dei lavori le parti hanno concordato di modificare più volte la formula contrattuale di pagamento. In particolare: (i) nell'ottobre del 2012 le parti hanno stabilito che i lavori fossero da retribuirsi su base lump-sum, concordando l'ammontare di 1.300.000.000 di dollari canadesi quale prezzo contrattuale; (ii) all'inizio del 2013 è stato, poi, concordato un sistema di incentivazione che ha previsto ii diritto di Saipem di ricevere pagamenti ulteriori al raggiungimento di determinati obiettivi; (iii) dall'aprile del 2014 le parti hanno stipulato numerosi accordi scritti mediante i quali Husky ha accettato di rimborsare a Saipem i costi da quest'ultima sostenuti in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum precedentemente concordato, così determinando, secondo l'intendimento di Saipem, una modifica del contratto da lump-sum a rimborsabile. Tuttavia, avvicinandosi la fine dei lavori, Husky ha smesso di corrispondere quanto dovuto a titolo di rimborso e, nel marzo 2015, ha risolto il Contratto, adducendo che Saipem non avesse rispettato il termine contrattuale per la conclusione dei lavori.

Alla luce di quanto sopra, il 16 marzo 2015 Saipem ha agito in giudizio citando Husky, le suddette partnership e i relativi membri dinanzi alla Court of Queen's Bench of Alberta, chiedendone, tra l'altro, che il tribunale dichiari l'illegittimità della risoluzione del Contratto da parte di Husky e la condanni al pagamento: (i) di oltre 800.000.000 di dollari canadesi a titolo di risarcimento danni che includono i pagamenti non effettuati su base rimborsabile, i danni conseguenti alla risoluzione contrattuale, il mancato profitto e l'ingiustificato arricchimento di Husky ai danni di Saipem; ovvero, in alternativa; (ii) del valore di mercato dei servizi, materiali e finanziamenti resi.

Nel mese di settembre 2015 Husky ha notificato a Saipem una Request for Arbitration (Alberta Arbitration Act), affermando che, in seguito alla riduzione dello scope of work richiesta da Husky, il prezzo contrattuale lump-sum concordato con Saipem si sarebbe dovuto ridurre proporzionalmente in base a una specifica previsione contrattuale in tal senso. In base a ciò, Husky ha chiesto la condanna di Saipem a pagare il relativo valore, quantificando tale pretesa in 45.684.000 dollari canadesi.

II 6 ottobre 2015 Husky ha inoltre citato in giudizio Saipem dinanzi la Court of Queen's Bench of Alberta sostenendo, tra l'altro: (i) che i pagamenti dalla stessa effettuati in favore di Saipem, in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum concordato tra le parti, trovassero la loro giustificazione nelle presunte minacce di Saipem di abbandonare i lavori se tali ulteriori pagamenti non fossero stati eseguiti (economic duress); e (ii) che anche dopo l'esecuzione di tali pagamenti, le performance di Saipem non sarebbero migliorate, costringendo Husky a risolvere il contratto e completare i lavori con mezzi propri. In conseguenza di ciò, Husky ha chiesto alla corte canadese di condannare Saipem al pagamento di 1.325.000.000 dollari canadesi a titolo di risarcimento degli asseriti danni, ammontare che include, tra l'altro: (i) i pagamenti in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; (ii) i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; (iii) il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto.

All'udienza del 14 gennaio 2016, Saipem ha richiesto la riunione dei procedimenti pendenti innanzi alla Queen's Bench Court of Alberta e la sospensione dell'arbitrato al fine di includere i relativi claims nel procedimento da riunificarsi. Il 27 maggio 2016 Saipem ha, inoltre, depositato una breve memoria con la quale ha richiesto che la Corte dichiari invalida la procedura arbitrale avviata da Husky. All'udienza per la discussione di questa istanza, tenutasi il 4 luglio 2016, il Giudice ha respinto la richiesta di dichiarare invalida la procedura arbitrale avviata da Husky che rimane pertanto in corso.

Nel mese di marzo 2018 le parti hanno stipulato un arbitration agreement mediante il quale hanno concordato di riunire tutti i contenziosi in corso tra loro, come sopra descritti, in unico procedimento arbitrale "ad hoc" con sede in Canada.

Arbitrato con GLNG - Progetto Gladstone (Australia)

Il 4 gennaio 2011 Saipem Australia Pty Ltd ("Saipem") ha stipulato con GLNG Operations Pty Ltd ("GLNG"), in qualità di agente di una joint venture tra Santos GLNG Pty Ltd, PAPL (Downstream) Pty Ltd e Total E&P Australia. il contratto di Engineering, Procurement e Construction (il "Contratto") relativo al progetto Gladstone LNG (il "Progetto").

Nel corso dell'esecuzione del Progetto Saipem ha maturato e presentato a GLNG claims contrattuali che sono stati interamente rigettati da GLNG. Una fase di negoziazioni è così iniziata tra le parti, ma non ha condotto ad alcun positivo risultato.

  • Pertanto, il 9 ottobre 2015, Saipem ha notificato una richiesta di arbitrato contro GLNG richiedendo:
  • un quantum meruit claim basato sull'asserita invalidità del Contratto (claim che è stato rigettato nel corso della procedura arbitrale sulla base di un lodo parziale);
  • claims basati sul contratto.

Il 6 novembre 2015 GLNG ha depositato la propria replica con domanda riconvenzionale chiedendo il rigetto delle domande di Saipem e chiedendo a sua volta il risarcimento dei danni per asseriti defective works con particolare riferimento al coating di tutta la linea e al sistema di protezione catodica.

Al momento i claim di Saipem nell'arbitrato ammontano a circa AUD 254 milioni, mentre il counterclaim di GLNG ammonta a AUD 1,1 miliardi, corrispondenti alla valutazione fatta da GLNG dei costi di sostituzione del pipeline; e AUD 24 milioni corrispondenti alla valutazione di GLNG dei costi per l'adozione delle misure di rettifica temporanee.

Le prossime udienze si terranno in aprile e agosto 2018. Il lodo è atteso entro la fine del 2018-inizio del 2019.

Controversia con South Stream Transport BV - Progetto South Stream

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Il 10 novembre 2015 Saipem SpA ha depositato domanda di arbitrato nei confronti di South Stream Transport BV ("SSTBV") presso l'International Chamber of Commerce ("ICC") di Parigi. L'iniziale domanda di Saipem era pari a circa 759,9 milioni di euro richiesti a titolo di corrispettivo dovuto per effetto sia della sospensione dei lavori (richiesta dal cliente nel periodo dicembre 2014-maggio 2015) sia della successiva termination for convenience del contratto notificata in data 8 luglio 2015 da parte di SSTBV. La domanda potrà essere integrata da parte di Saipem a fronte di costi direttamente derivanti dalla termination for convenience relativamente ad attività ancora in corso, ovvero non ancora compiutamente calcolati. La notifica da parte dell'ICC della domanda di arbitrato di Saipem a SSTBV è avvenuta il 15 dicembre 2015. SSTBV ha depositato la propria replica il 16 febbraio 2016. Nella propria risposta SSTBV ha contestato tutte le richieste di Saipem riservandosi di proporre e quantificare un'eventuale domanda riconvenzionale in una fase successiva dell'arbitrato.

Il 30 settembre 2016 Saipem ha depositato il proprio Memorial (Statement of Claim), nel quale, sulla base del report redatto dal proprio quantum expert, l'importo dei claim verso SSTBV è stato ridotto a circa 678 milioni di euro (con diritto di integrazione in corso di arbitrato).

Il 10 marzo 2017, SSTBV ha depositato il proprio Counter-Memorial nel quale ha richiesto, oltre al rigetto delle domande di Saipem, il risarcimento:

  • in via principale, di danni per circa 541 milioni di euro per asserite misrepresentation che avrebbero indotto la convenuta a stipulare il contratto con Saipem;
  • in via ulteriore o alternativa, di danni per: (i) circa 138 milioni di euro, per pagamenti effettuati da SSTBV in misura asseritamente superiore rispetto a quanto contrattualmente dovuto; e (ii) circa 48 milioni di euro, per liquidated damages motivati in ragione di asseriti ritardi; e
  • in via principale e alternativa, di danni per circa 10 milioni di euro per l'asserito danneggiamento di tubi di proprietà della convenuta.

Il 3 novembre 2017 Saipem ha depositato il proprio Reply Memorial nel quale ha precisato le proprie domande in 644.588.545 euro. SSTBV depositerà il proprio Rejoinder il prossimo 8 giugno 2018. Le udienze di discussione dinanzi al Collegio Arbitrale sono state fissate per il mese di giugno 2019.

Arbitrato con Kharafi National Closed Ksc ("Kharafi") - Progetto Jurassic

Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1º luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:

  • (1) a restituire KWD 25.018.228, incassati da Kharafi mediante l'escussione di un performance bond a seguito della risoluzione del contratto con Saipem;
  • (2) a risarcire KWD 20.135.373 per costi derivanti dalla sospensione delle attività di procurement e, più in particolare, legati all'acquisto di 4 turbine da parte di Saipem;
  • (3) a risarcire KWD 10.271.409 per costi di ingegneria sostenuti da Saipem prima della risoluzione contrattuale da parte di Kharafi; per un totale di KWD 55.425.010 (pari a circa 153.065.479 euro sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).

Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:

  • (1) i costi asseritamente sostenuti da Kharafi a causa di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem (superiori a KWD 32.824.842); e
  • (2) il danno asseritamente sopportato da Kharafi a seguito dell'escussione di una garanzia di valore pari a KWD 25.136.973 rilasciata da Kharafi al cliente finale del progetto Jurassic.

È stato nominato il Presidente del Collegio Arbitrale e concordato il calendario arbitrale in base al quale, il 28 aprile 2017, Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e Kharafi il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 16 ottobre 2017. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (circa 283 milioni di euro). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018. È previsto che le udienze si tengano nel febbraio 2019 e che il lodo venga emesso alla fine del medesimo anno.

Arbitrato con CPB Contractors Pty Ltd (già Leighton Contractors Pty Ltd ("CPB") Gorgon LNGJetty Project

Nell'agosto 2017 CPB ha notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ("Saipem").

La disputa scaturisce dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").

CPB sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ha richiesto che Saipem sia condannata a pagare circa AUD 1,39 miliardi. Saipem ritiene che le domande di CPB siano totalmente infondate e ha depositato la propria comparsa nella quale ha chiesto il rigetto di tutte le domande di CPB e proposto una domanda riconvenzionale di oltre AUD 50 milioni. Si osserva che CPB, nel 2016, aveva richiesto il risarcimento dei medesimi danni (richiesti nel 2017 contro Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda in questo arbitrato) – in altro arbitrato ancora pendente contro Chevron, asserendo in quel caso la responsabilità di Chevron per le stesse voci di danno. La procedura arbitrale è in fase iniziale.

Delibera Consob del 2 marzo 2018

Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il cui contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.

Ricavi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".

Ricavi della gestione caratteristica 38

I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:

2016
(milioni di euro)
2017
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
9.422
9.154
Variazione dei lavori in corso su ordinazione
84
(162)
Variazioni di acconti
470
7
Totale
9.976
8.999

e hanno la seguente articolazione per area geografica:

(milioni di euro) 2016 2017
Italia 338 428
Resto Europa 749 415
CSI 2.626 1.053
Medio Oriente 2.104 3.063
Estremo Oriente 545 579
Africa Settentrionale 452 1.143
Africa Occidentale e Resto Africa 2.208 1.842
Americhe 954 476
Totale 9.976 8.999

L'informativa richiesta dallo IAS 11 viene riportata per settore di attività alla nota 48 "Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione".

I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.

Le varianti (change order) sono costituite da modifiche del lavoro originario previsto dal contratto chieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di rimborso per costi non compresi nel prezzo contrattuale. Change order e claim sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando: (a) le contrattazioni con il committente sono in una fase avanzata ed è probabile l'approvazione; (b) l'ammontare può essere attendibilmente stimato.

L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim) al 31 dicembre 2017, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 479 milioni di euro, di cui l'85% è relativo a contratti oggetto di contenzioso. Le valutazioni dei progetti con posizioni di corrispettivi aggiuntivi superiori a 50 milioni di euro sono state supportate anche da pareri tecnico-legali di consulenti esterni. I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Altri ricavi e proventi 39

Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:

2016
(milioni di euro)
2017
Plusvalenza di vendita di immobilizzazioni
2
6
Plusvalenza da cessione ramo aziendale
-
15
Indennizzi
2
2
Penalità contrattuali
-
3
Altri proventi
30
13
Totale
34
39

La plusvalenza di 15 milioni di euro riguarda la cessione del ramo aziendale Traveaux Maritime.

Costi operativi

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Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 40

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2016 2017
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2.130 2.298
Costi per servizi 3.934 3.225
Costi per godimento di beni di terzi 758 730
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 53 13
Altri oneri 348 243
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni (7) (9)
- variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 103 58
Totale 7.319 6.558

I costi per servizi comprendono compensi d'intermediazione per 1 milione di euro (1 milione di euro nel 2016).

I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 31 milioni di euro (19 milioni di euro nel 2016).

I costi per godimento di beni di terzi comprendono canoni per contratti di leasing operativo per 717 milioni di euro (735 milioni di euro nel 2016), principalmente natanti, fabbricati, mezzi d'opera e costruzione.

I pagamenti minimi futuri dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili ammontano a 617 milioni di euro (678 milioni di euro nel 2016), di cui 110 milioni di euro attesi entro il primo anno, 363 milioni di euro attesi negli anni compresi tra il secondo e il quinto e 144 milioni di euro attesi oltre il quinto anno.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono commentati alla nota 25 "Fondi per rischi e oneri".

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Costo del lavoro 41

Il costo del lavoro si analizza come segue:

2016
(milioni di euro)
2017
Salari e stipendi
1.467
1.314
Oneri sociali
254
207
Oneri per programmi a benefici definiti
30
38
Accantonamento TFR rilevato in contropartita ai fondi pensione o Inps
22
22
Incentivi all'esodo
-
25
Altri costi
19
16
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni
(10)
(4)
Totale
1.782
1.618

Gli accantonamenti netti ai fondi benefici ai dipendenti sono commentati alla nota 26 "Fondi per benefici ai dipendenti". Gli oneri per incentivi all'esodo si riferiscono solo ad accantonamenti netti al fondo per esodi agevolati commentati alla nota 25 "Fondi per rischi e oneri".

Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Saipem

Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito nell'esercizio 2016 un piano di assegnazione gratuita di azioni (stock grant) , le cui attuazioni sono state articolate su cicli triennali.

Tale piano di incentivazione 2016-2018, approvato dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business.

Il piano prevede che le condizioni di performance siano misurate sulla base dei seguenti parametri: (i) un obiettivo di mercato, identificato nel Total Shareholder Return (TSR) del titolo Saipem, con peso del 50%, rispetto a quello di un paniere di società competitor lungo il periodo di performance; (ii) un obiettivo economico-finanziario, con peso del 50%, rappresentato per entrambe le attuazioni realizzate, dalla Posizione Finanziaria Netta (PFN) di Saipem al termine del triennio di riferimento.

Per ciascuno degli obiettivi di performance sopra illustrati sono stati stabiliti 3 livelli di risultati: (i) al raggiungimento del massimo risultato il numero di azioni maturate corrisponderà al 100% del numero di azioni assegnate; (ii) al conseguimento del livello di ri-

sultato "soglia", il numero di azioni maturate corrisponderà al 50% delle azioni assegnate per il TSR e al 30% per la PFN; (iii) sotto il livello "soglia" non è prevista l'erogazione di alcuna azione.

Le condizioni di performance operano in maniera indipendente l'una dall'altra.

I diritti sono esercitabili anticipatamente, ma in misura ridotta, in caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ovvero di cessione e/o perdita del controllo da parte di Saipem nella società presso la quale il beneficiario è in servizio (art. 4.8 del regolamento del piano).

Nei casi di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, se l'evento accade nel corso del periodo di maturazione, non è prevista l'erogazione delle azioni.

Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento). Il fair value delle stock grant di competenza dell'esercizio, riferito ad entrambe le attuazioni compiute, è risultato pari a 8 milioni di euro. La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.

Per entrambe le attuazioni è stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR), con peso del 50%.

È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare l'obiettivo economico-finanziario, con peso del 50%.

Per l'attuazione 2017 il fair value unitario medio ponderato complessivo è risultato pari a 3,065 euro (3,111 euro per l'attuazione 2016). Prevedendo il piano che le risorse strategiche investano il 25% delle azioni maturate al termine del vesting period per un ulteriore periodo biennale (periodo di co-investimento), al termine del quale i beneficiari riceveranno un'azione gratuita aggiuntiva, il fair value medio ponderato unitario si differenzia per tipologia di assegnatario, come di seguito illustrato:

(Attuazione 2016) (a)
Fair value medio
ponderato
(Attuazione 2017)
Fair value medio
ponderato
Dirigenti strategici 3,400 3,353
Dirigenti non-strategici 2,750 2,665
Amministratore Delegato-CEO 2,750 2,665
Complessivo 3,111 3,065

(a) I valori riferiti all'attuazione 2016 sono stati riesposti a seguito del raggruppamento azionario avvenuto a maggio 2017.

La previsione relativa al co-investimento non si applica all'Amministratore Delegato-CEO, cui carica scadrà prima di tale periodo, per il quale è invece previsto un lock-up di durata biennale sul 25% delle azioni maturate, in cui le azioni non potranno essere trasferite e/o cedute.

Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:

Attuazione 2016 (a) N. dirigenti N. azioni Quota su azione
(%)
Fair value unitario
TSR (peso 50%)
Fair value unitario
PFN (peso 50%)
ponderato unitario
Fair value medio
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2016
di competenza
Fair value
2017
Dirigenti strategici (vesting period) 75 1,20 4,26
Dirigenti strategici 99 3.407.815 3,400 11.586.558 1.356.025 3.254.460
(periodo di co-investimento) 25 2,20 8,52
Dirigenti non strategici 272 2.330.350 100 1,20 4,26 2,750 6.408.463 890.065 2.136.155
Amministratore Delegato-CEO 1 365.349 100 1,20 4,26 2,750 1.004.709 139.543 334.903
Totale 372 6.103.514 3,111 18.999.730 2.385.633 5.725.518

(a) I valori riferiti all'attuazione 2016 sono stati riesposti a seguito del raggruppamento azionario avvenuto a Maggio 2017.

Attuazione 2017 N. dirigenti N. azioni Quota su azione
(%)
Fair value unitario
TSR (peso 50%)
Fair value unitario
PFN (peso 50%)
ponderato unitario
Fair value medio
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2016
di competenza
Fair value
2017
Dirigenti strategici (vesting period) 75 1,91 3,42
Dirigenti strategici 100 3.926.500 2,665 13.163.589 - 1.611.503
(periodo di co-investimento) 25 3,99 6,84
Dirigenti non strategici 244 2.418.400 100 1,91 3,42 3,353 6.445.036 - 940.904
Amministratore Delegato-CEO 1 397.500 100 1,91 3,42 3,353 1.059.338 - 154.648
Totale 345 6.742.400 3,0653 20.667.963 - 2.707.055

L'evoluzione del piano azionario è la seguente:

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2016 2017
Numero
di azioni
Prezzo medio
di esercizio (a)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (b)
(migliaia di euro)
Numero
di azioni
Prezzo medio
di esercizio (a)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (b)
(migliaia di euro)
Diritti esistenti al 1° gennaio - - - 6.095.214 - 32.914
Nuovi diritti assegnati 6.103.514 - 26.001 6.742.400 - 23.059
(Diritti esercitati nel periodo
- dimissione consensuale) (c)
- - (4.275) - (14)
(Diritti decaduti nel periodo) (8.300) - (45) (195.825) - (745)
Diritti esistenti al 31 dicembre 6.095.214 - 32.914 12.637.514 - 48.149
Di cui:
- esercitabili al 31 dicembre - -
- esercitabili al termine del vesting period 5.243.260 10.638.973
- esercitabili al termine del periodo
di co-investimento
851.954 1.998.541

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant assegnate o scadute nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre.

(c) Il piano azionario prevede, tra l'altro, che nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, il beneficiario conservi il diritto all'incentivo in misura ridotta, in relazione al periodo trascorso tra l'assegnazione delle azioni e il verificarsi di tale evento (art. 4.8 del regolamento del piano).

I diritti esistenti al 31 dicembre 2017 e il numero degli assegnatari, si analizzano come segue:

(a)
Anno N. dirigenti di esercizio
Prezzo
N. azioni
2016 372 - 6.103.514
2017 345 - 6.742.400
12.845.914
Al 31 dicembre 2017
Azioni assegnate
2016 (b) (3) - (4.275)
2017 - - -
(4.275)
Diritti decaduti
2016 (b) (13) - (164.525)
2017 (2) - (39.600)
(204.125)
Diritti in essere
2016 359 - 5.934.714
2017 343 - 6.702.800
12.637.514

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(b) Il numero dei dirigenti indicato tra i diritti decaduti include altresì il numero dei 3 dirigenti già esposto in corrispondenza dei diritti assegnati; questi ultimi, infatti, riferendosi a dimissioni consensuali, i cui beneficiari hanno ricevuto le azioni in misura ridotta (art. 4.8 del regolamento del piano), implicano la decadenza del residuo dei diritti non assegnati.

Per i piani stock grant a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value delle stock grant è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".

In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value sono stati i seguenti:

2016 2017
Prezzo dell'azione (a) (euro) 4,26 3,42
Prezzo dell'esercizio (b) (euro) - -
Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes (euro) 4,26 3,42
Durata
Vesting period (anni) 3 3
Co-investimento (anni) 2 2
Tasso di interesse privo di rischio
TSR (%) - -
- vesting period (%) 0,023 0,200
- co-investimento (%) 0,320 0,780
Black & Scholes (%) n.d. n.d.
Dividendi attesi (%) - -
Volatilità attesa
TSR (%) - -
- vesting period (%) 59,13 58,15
- co-investimento (%) 55,70 55,02
Black & Scholes (%) n.d. n.d.

(a) Corrispondente per l'esercizio 2016 al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA del giorno precedente la data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana, riesposto in seguito al raggruppamento azionario; il dato del 2017 corrisponde al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di assegnazione.

(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.

Compensi spettanti al key management personnel

Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente relazione finanziaria annuale, si ritiene opportuno allineare la definizione di key management personnel con quella di altri Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui all'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti. Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo. La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO.

2016
(milioni di euro)
2017
Salari e stipendi
4
6
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro
-
-
Altri benefici a lungo termine
1
-
Stock grant
-
1
Totale
5
7

Compensi spettanti ai sindaci

I compensi spettanti ai sindaci ammontano a 170 migliaia di euro nel 2017.

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per la Capogruppo.

Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

(numero) 31.12.2016 31.12.2017
Dirigenti 401 385
Quadri 4.162 4.038
Impiegati 17.950 15.430
Operai 16.694 13.804
Marittimi 296 279
Totale 39.503 33.936

Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.

Ammortamenti e svalutazioni 42

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Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:

2016
(milioni di euro)
2017
Ammortamenti:
- attività materiali
672
495
- attività immateriali
12
10
Totale ammortamenti
684
505
Svalutazioni:
- attività materiali
1.721
231
- attività immateriali
3
-
Totale svalutazioni
1.724
231
Totale
2.408
736

Le svalutazioni di asset, a causa delle limitate prospettive di utilizzo nel medio termine e conseguente test di impairment, sono così descritte:

  • nel Drilling Offshore una piattaforma semisommergibile e le relative rimanenze di magazzino è stata svalutata, in quanto per essa non si prevede la possibilità di utilizzo nel medio termine; inoltre alcuni mezzi navali sono stati parzialmente svalutati a seguito del test di impairment. Impatto pari a 122 milioni di euro;
  • nel Drilling Onshore alcuni impianti di perforazione sono stati completamente svalutati in quanto la possibilità di utilizzo nel medio termine è prevista nulla o limitata. Impatto pari a 66 milioni di euro;

  • nell'E&C Offshore una FPSO è stata parzialmente svalutata a seguito del test di impairment. Impatto pari a 24 milioni di euro.

Per maggiori dettagli si rimanda anche alla "Relazione sulla gestione" nella sezione "Commento ai risultati economico-finanziari".

Proventi (oneri) finanziari 43

I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2016 2017
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 867 309
Oneri finanziari (868) (617)
Totale (1) (308)
Strumenti derivati (153) 85
Totale (154) (223)

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:

2016
(milioni di euro)
2017
Differenze attive (passive) nette di cambio
100
(208)
Differenze attive di cambio
855
300
Differenze passive di cambio
(755)
(508)
Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto
(92)
(94)
Interessi attivi verso banche e altri finanziatori
10
8
Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori
(102)
(102)
Altri proventi (oneri) finanziari
(9)
(6)
Altri proventi finanziari verso terzi
2
1
Altri oneri finanziari verso terzi
(7)
(4)
Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti
(4)
(3)
Totale proventi (oneri) finanziari
(1)
(308)

I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2016 2017
Contratti su valute (152) 86
Contratti su tassi di interesse (1) (1)
Totale (153) 85

I proventi su contratti derivati di 85 milioni di euro (153 milioni di euro di oneri nel 2016) si determinano principalmente per la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura. I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 49 "Rapporti con parti correlate".

Proventi (oneri) su partecipazioni 44

Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto

L'effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:

(milioni di euro) 2016 2017
Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto 26 8
Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto (7) (16)
Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto (1)
Totale 18 (9)

La quota di utili (perdite) da valutazione al patrimonio netto è commentata alla nota 16 "Partecipazioni".

Altri proventi (oneri) su partecipazioni

Nel corso dell'esercizio non si sono registrati proventi (oneri) su partecipazioni.

Imposte sul reddito 45

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:

2016
(milioni di euro)
2017
Imposte correnti:
- imprese italiane
26
115
- imprese estere
264
162
Imposte differite e anticipate nette:
- imprese italiane
(43)
2
- imprese estere
198
(78)
Totale
445
201

Le imposte correnti ammontano a 277 milioni di euro (di cui oneri Irap per 3 milioni di euro).

La riconciliazione tra il carico fiscale teorico, che risulta applicando le aliquote previste dalla normativa fiscale italiana del 24% (Ires) al risultato prima delle imposte, e il carico fiscale effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016, è la seguente:

(milioni di euro) 2016 2017
Risultato prima delle imposte (1.635) (107)
Imposte sul reddito teoriche (450) (26)
Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione):
- diversa incidenza fiscale sulle imprese estere (143) (40)
- differenze permanenti e altre motivazioni 719 149
- effetto Irap società italiane - 3
- accantonamenti (utilizzi) fondo per imposte (9) 5
- Ires relativa a esercizi precedenti - 76
- imposte sul reddito anticipate non riconosciute 96 19
- svalutazione attività per imposte anticipate e attività per imposte sul reddito 232 15
Totale variazioni 895 227
Imposte effettive 445 201
(milioni di euro) 2016 2017
Imposte sul reddito nel conto economico consolidato 445 201
Imposte sul reddito nel conto economico consolidato 445 201
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili (37) (73)
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili (1) (1)
Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di esercizio
407
127

Utile di terzi azionisti 46

L'utile di pertinenza di terzi azionisti ammonta a 21 milioni di euro (7 milioni di euro di utile nel 2016).

Utile (perdita) per azione 47

L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.

A seguito dell'operazione di raggruppamento azionario avvenuto nel corso del mese di maggio 2017 e deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 28 aprile 2017 nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni dieci esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni dieci esistenti, il numero delle azioni ordinarie è pari a 1.010.966.841, mentre il numero delle azioni di risparmio è pari a 10.598.

I dati dell'esercizio precedente sono stati opportunamente riesposti al fine di rendere coerente il raffronto con i dati al 31 dicembre 2017.

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione semplice è di 1.000.503.419 e di 834.879.223, rispettivamente nell'esercizio 2017 e 2016 riesposto.

L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse.

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito è di 1.013.151.531 e di 840.985.049, rispettivamente nell'esercizio 2017 e 2016 riesposto.

La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile per azione diluito, è di seguito indicata:

31.12.2016 31.12.2016 riesposto 31.12.2017
Numero medio ponderato di azioni in circolazione
per l'utile (perdita) semplice 8.348.792.230 834.879.223 1.000.503.419
Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di stock grant 60.952.102 6.095.214 12.637.514
Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie 106.126 10.612 10.598
Numero medio ponderato di azioni in circolazione
per l'utile (perdita) diluito 8.409.850.458 840.985.049 1.013.151.531
Utile (perdita) di competenza Saipem (milioni di euro) (2.087) (2.087) (328)
Utile (perdita) per azione semplice (ammontari in euro per azione) (0,25) (2,50) (0,33)
Utile (perdita) per azione diluito (ammontari in euro per azione) (0,25) (2,48) (0,32)

Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione 48

Informazioni per settore di attività

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(milioni di euro) E&C Offshore E&C Onshore Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
Floaters Non allocato Totale
31 dicembre 2016
Ricavi della gestione caratteristica 5.935 3.196 1.307 661 1.870 - 12.969
a dedurre: ricavi infragruppo 1.283 341 404 118 847 - 2.993
Ricavi da terzi 4.652 2.855 903 543 1.023 - 9.976
Risultato operativo 212 (140) (968) (381) (222) - (1.499)
Ammortamenti e svalutazioni 466 94 1.390 333 125 - 2.408
Proventi netti su partecipazioni 21 (3) - - - - 18
Investimenti in attività materiali e immateriali 117 8 94 77 - - 296
Attività materiali e immateriali 2.733 456 1.754 825 179 - 5.947
Partecipazioni (a) 130 10 - 7 - - 147
Attività correnti 2.122 2.347 375 312 244 2.386 7.786
Passività correnti 2.084 1.986 191 164 679 567 5.671
Fondi per rischi e oneri (a) 88 123 2 2 9 42 266
31 dicembre 2017
Ricavi della gestione caratteristica 4.926 3.697 1.037 598 1.143 - 11.401
a dedurre: ricavi infragruppo 1.234 167 424 108 469 - 2.402
Ricavi da terzi 3.692 3.530 613 490 674 - 8.999
Risultato operativo 334 (77) 63 (125) (69) - 126
Ammortamenti e svalutazioni 196 30 244 199 67 - 736
Proventi netti su partecipazioni 3 (12) - - - - (9)
Investimenti in attività materiali e immateriali 114 8 78 62 - - 262
Attività materiali e immateriali 2.588 421 1.555 643 127 - 5.334
Partecipazioni (a) 116 19 - 6 - - 141
Attività correnti 1.398 2.341 275 233 238 2.258 6.743
Passività correnti 1.510 1.835 76 111 528 427 4.487
Fondi per rischi e oneri (a) 82 140 2 9 36 71 340

(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 71.

Informazioni per area geografica

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.

Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali. L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 38 "Ricavi della gestione caratteristica".

(milioni di euro) Italia Resto Europa CSI Resto Asia Settentrionale
Africa
Occidentale
Africa
Americhe Non allocabili Totale
2016
Investimenti in attività materiali
e immateriali
14 3 9 64 - 1 16 189 296
Attività materiali e immateriali 83 25 139 753 - 72 450 4.425 5.947
Attività direttamente attribuibili
(correnti)
881 648 1.341 1.972 475 901 900 668 7.786
2017
Investimenti in attività materiali
e immateriali
17 6 12 46 - 2 12 167 262
Attività materiali e immateriali 104 26 111 612 1 45 282 4.153 5.334
Attività direttamente attribuibili
(correnti)
1.463 473 446 2.049 475 720 476 641 6.743

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

Contratti di costruzione

I contratti di costruzione sono contabilizzati in accordo con lo IAS 11.

2016
(milioni di euro)
2017
Contratti di costruzione - attività
1.848
1.574
Contratti di costruzione - passività
(1.109)
(1.034)
Contratti di costruzione - netto
739
540
Costi e margini (percentuale di completamento)
10.093
9.686
Fatturazione
(9.422)
(9.154)
Variazione fondo perdite future
68
8
Contratti di costruzione - netto
739
540

Per i "Contratti di costruzione - attività" si faccia riferimento alla nota 10, lavori in corso su ordinazione. I "Contratti di costruzione - passività" si ottengono sommando alle "rettifiche sui ricavi di commesse pluriennali" indicati nella nota 20 (984 milioni di euro), il "fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali" indicato nella nota 25 (50 milioni di euro). I "Costi e margini (percentuale di completamento)", pari a 9.686 milioni di euro, sono ottenuti sommando ai "Ricavi della gestione caratteristica" indicati nella nota 38 (8.999 milioni di euro), il valore dei contratti di costruzione dell'anno precedente (739 milioni di euro) e l'effetto della conversione dei bilanci espressi in moneta delle componenti considerate (negativo per 52 milioni di euro).

Per la "Fatturazione" e la "Variazione fondo perdite future" si faccia riferimento rispettivamente alle già menzionate note 38 e 25.

Rapporti con parti correlate 49

111-210SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 11:47 Pagina 193

In data 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano), è venuto meno il controllo solitario di Eni su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni e CDP Equity SpA, con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate. Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate escluse dall'area di consolidamento di Saipem SpA, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Equity SpA, con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem. Ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del 2017 sono state effettuate le seguenti operazioni con parti correlate:

  • in data 27 luglio 2017 sono state finalizzate una serie di varianti in corso d'opera relative al Contratto tra Saipem SA, Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) e il cliente Belayim Petroleum Co ("Petrobel"), joint venture tra IEOC (filiale Eni in Egitto) ed EGPC (Egyptian General Petroleum Corp), relative al Contratto per l'esecuzione di "Offshore Transportation and Installation Work for Flowline and Subsea Structure Accelerated Start Up Phase for Zhor Field Development" (ref. 4600002712 and 4600002713). Tali varianti, del valore complessivo di 900 milioni di dollari equivalenti, prevedono attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione (EPCI) relative alla fase "Optimised Ramp Up" del progetto di sviluppo del campo gas di Zohr, il giacimento "supergiant" situato nel Mar Mediterraneo al largo delle coste egiziane. Le variazioni dello scopo del lavoro includono l'installazione di una condotta per l'esportazione del gas del diametro di 30 pollici e l'installazione di una condotta di servizio del diametro di 8 pollici, nonché attività EPCI per lo sviluppo in acque profonde (fino a 1.700 mt) di 4 pozzi e l'installazione di cavi ombelicali. I lavori sono iniziati a luglio 2017 ed è previsto che si concludano entro la fine del 2018;
  • in data 13 dicembre 2017 è stata firmata da Saipem SpA una garanzia societaria in favore di Eni SpA, nell'ambito della progettazione esecutiva e realizzazione della sub tratta Treviglio-Brescia - Linea A.V./A.C. Milano-Verona, da parte del Consorzio CEPAV Due.

La suddetta garanzia aumenta l'importo di una precedente garanzia, emessa per il medesimo progetto nel 2011, da 398.320.000 euro (prezzo forfettario del Primo Lotto Costruttivo) a 759.200.000 euro a seguito di adeguamento del prezzo forfettario per il Secondo Lotto Costruttivo, adeguamento monetario e varianti. Tale importo corrisponde alla quota di partecipazione Saipem (52%) alle obbligazioni complessive del Consorzio CEPAV Due per la sub tratta Treviglio-Brescia;

  • in data 22 dicembre 2017 è stato finalizzato un contratto tra Saipem SA, Saipem Luxembourg SA (Sucursal Angola), Petromar Lda e il cliente Eni Angola SpA, per la realizzazione di un progetto EPCI SURF in deep water concernente lo sviluppo completo di due offshore field, ubicati nella concessione Eni denominata West Hub - Block 15/06, nell'offshore angolano, West Africa;
  • il rapporto intrattenuto con Vodafone Italia SpA, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate". I suddetti rapporti, regolati alle condizioni di mercato, riguardano essenzialmente costi per servizi di comunicazione mobile per 2 milioni di euro.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:

  • imprese controllate escluse dall'area di consolidamento;
  • imprese joint venture e collegate;
  • imprese controllate di Eni e CDP Equity SpA;
  • imprese collegate e a controllo congiunto di Eni e CDP Equity SpA;
  • imprese controllate dallo Stato e altre parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2016 Esercizio 2016
Costi
Ricavi
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali
Beni
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie Beni Servizi (1) e servizi Altri
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão
de Instalaçao Offshore Lda - 1 - - 1 - -
Altre (per rapporti di importo unitario
superiore a 500 migliaia euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dall'area di consolidamento - 1 - - 1 - -
Imprese joint venture e collegate
ASG Scarl
- 5 - - (1) - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 44 83 131 - 75 98 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 6 6 121 - 2 - -
Charville - Consultores e Servicos, Lda 1 - - - - 1 -
Consorzio F.S.B. - - - - 1 - -
CSFLNG Netherlands BV - - - - - 6 -
Gruppo Rosetti Marino SpA - 1 - 1 - - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 64 10 - - 3 7 -
Petromar Lda 93 16 4 - - 22 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 6 8 - - 38 - -
Southern Gas Constructors Ltd 1 - - - - - -
Tecnoprojecto Internacional Projectos
e Realizações Industriais SA 1 - - - - - -
TMBYS SAS 4 - - - - 1 -
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
8 - - - (1) 7 -
Xodus Subsea Ltd 3 2 - - 2 - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro) - 1 - - - - -
Totale joint venture e collegate 231 132 256 1 119 142 -
Imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA
Eni SpA 52 3 2.081 - 8 52 -
Eni SpA Divisione Exploration & Production 9 - 2 (1) - 24 -
Eni SpA Divisione Gas & Power 1 1 - - 1 - -
Eni SpA Divisione Refining & Marketing 2 - 11 4 - 4 -
Agip Kazakhstan North Caspian - - 20 - - 3 -
Agip Oil Ecuador BV 2 - 1 - - 4 -
Banque Eni SA - - - - 1 - -
Eni Adfin SpA - 2 - - 4 - -
Eni Angola SpA 57 - 57 - - 250 -
Eni Congo SA 23 3 6 - - 188 -
Eni Corporate University SpA - 1 - - 2 - -
Eni East Sepinggan Ltd 25 - 1 - - 23 -
Eni Insurance Ltd 7 8 - - (3) - -
Eni Lasmo PLC 10 3 - - - 3 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA - - - - - 1 -
Eni Muara Bakau BV 21 10 66 1 - 232 -
Eni Norge AS 15 - - - - 130 -
EniServizi SpA - 5 - - 42 - -
Eni Turkmenistan Ltd 2 - - - - (1) -
First Calgary Petroleum Lp - - 100 - - - -
Ieoc Exploration BV - - 1 - - - -
Ieoc Production BV 2 - - - - 42 -
Serfactoring SpA - 1 - - - - -
Syndial SpA - - 3 - - - -
Tecnomare SpA
Versalis France SAS
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
4
1
-
-
Versalis SpA 34 - 43 - - 53 -

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016:

111-210SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 11:47 Pagina 195

(milioni di euro)

31.12.2016 Esercizio 2016
Crediti
commerciali
e altri crediti
Debiti Garanzie Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri debiti
Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro) 2 - - - 1 3 -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA 264 37 2.392 4 57 1.016 -
Imprese collegate e a controllo
congiunto di Eni/CDP Equity SpA
Blue Stream Pipeline Co BV - - - - - 1 -
Eni East Africa SpA 1 - - - - - -
Greenstream BV 3 - - - - 3 -
InAgip doo - - 1 - - - -
Mellitah Oil&Gas BV 1 - 30 - - - -
Petrobel Belayim Petroleum Co 130 158 - - - 248 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Pharaonic Petroleum Co - - 6 - - - -
Valvitalia SpA - - - 1 - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro
- - - - - - -
Totale imprese collegate
e a controllo congiunto di Eni/CDP Equity SpA
135 158 39 1 - 252 -
Totale imprese di Eni/CDP Equity SpA 399 195 2.431 5 57 1.268 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 30 48 84 - - 41 -
Totale rapporti con parti correlate 660 (2) 376 2.771 6 177 1.451 -
Totale generale 3.020 4.860 7.110 2.130 5.040 9.976 34
Incidenza (%) 21,95 (3) 7,74 38,97 0,28 3,51 14,55 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) Rispetto ai 663 milioni di euro indicati a pagina 112 è necessario sommare 3 milioni di euro esposti nella successiva tabella "Rapporti finanziari".

(3) L'incidenza include i crediti riportati nella successiva tabella "Rapporti finanziari".

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2017 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2017 Esercizio 2017
Crediti
Debiti
commerciali
commerciali
e altri crediti
e altri debiti
Garanzie
Costi Ricavi
Denominazione Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão
de Instalaçao Offshore Lda
- - - - 1 - -
Altre (per rapporti di importo unitario
superiore a 500 migliaia euro)
- - - - - - -
Totale controllate escluse dall'area di consolidamento - - - - 1 - -
Imprese joint venture e collegate
ASG Scarl - 2 - - 2 - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 8 49 144 - 21 31 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 3 6 119 - 4 - -
Consorzio F.S.B. - - - - 1 - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 53 9 - - 2 5 -
Petromar Lda 21 2 - - 2 12 -
Rodano Consortile Scarl - 1 - - - - -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 8 8 - - 7 - -
Tecnoprojecto Internacional Projectos
e Realizações Industriais SA
1 - - - - - -
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
5 - - - (1) - -
Xodus Subsea Ltd 3 2 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro)
1 - - - - - -
Totale joint venture e collegate 103 79 263 - 38 48 -

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2017:

(milioni di euro)

31.12.2017 Esercizio 2017
Crediti Debiti Costi Ricavi
commerciali commerciali Beni Servizi (1) Beni Altri
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie e servizi
Imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA
Eni SpA 3 3 1.189 - 5 8 -
Eni SpA Divisione Exploration & Production 4 - - - - 48 -
Eni SpA Divisione Gas & Power 1 1 - - 1 - -
Eni SpA Divisione Refining & Marketing 5 - 11 - - 12 -
Agip Kazakhstan North Caspian - - 2 - - - -
Agip Oil Ecuador BV 2 - - - - 9 -
Eni Adfin SpA - - - - 4 - -
Eni Angola SpA - - 12 - - 194 -
Eni Congo SA 25 3 6 - - 96 -
Eni Corporate University SpA - 1 - - 2 - -
Eni Cyprus Ltd 5 - - - - 5 -
Eni East Sepinggan Ltd - - - - - 1 -
Eni Gas e Luce SpA - - - - 1 - -
Eni Ghana E&P 9 8 - - - 4 -
Eni Insurance Ltd - - - - 1 - -
Eni Lasmo PLC 1 - - - - 1 -
Eni Maroc BV 1 - - - - 1 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA - - - - - 1 -
Eni Muara Bakau BV 16 4 17 - - 81 -
Eni Norge AS 16 - - - - 134 -
Eni Portugal BV 1 - - - - 1 -
Eni Progetti SpA (ex Tecnomare SpA) 2 - - - 1 5 -
EniServizi SpA - 2 - - 36 - -
First Calgary Petroleum Lp - - 100 - - - -
Ieoc Exploration BV - - 1 - - - -
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd 37 2 - - - 41 -
Serfactoring SpA - 1 - - - - -
Syndial SpA - - 1 - - - -
Versalis SpA 16 - 26 - - 50 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro) 1 - 1 - 1 - -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Equity SpA 145 25 1.366 - 52 692 -
Imprese collegate e a controllo
congiunto di Eni/CDP Equity SpA
Blue Stream Pipeline Co BV
- - - - - 1 -
Eni East Africa SpA 1 - - - - 2 -
Greenstream BV 2 - - - - 3 -
Mellitah Oil&Gas BV - - 30 - - - -
Petrobel Belayim Petroleum Co 127 110 319 - - 1.082 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Raffineria di Milazzo 1 1 - - - 1 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd - - - - - 1 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia euro
- - - - - - -
Totale imprese collegate
e a controllo congiunto di Eni/CDP Equity SpA 131 111 351 - - 1.090 -
Totale imprese di Eni/CDP Equity SpA 276 136 1.717 - 52 1.782 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 21 31 71 - - 36 -
Totale rapporti con parti correlate 400 (2) 246 2.051 - 91 1.866 -
Totale generale 2.411 4.036 5.525 2.298 4.198 8.999 39
Incidenza (%) 16,67 (3) 6,10 37,12 - 2,17 20,74 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) Rispetto ai 402 milioni di euro indicati a pagina 112 è necessario sommare 2 milioni di euro esposti nella successiva tabella "Rapporti finanziari".

(3) L'incidenza include i crediti riportati nella successiva tabella "Rapporti finanziari".

I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 9 "Crediti commerciali e altri crediti", 20 "Debiti commerciali e altri debiti", 37 "Garanzie, impegni e rischi", 38 "Ricavi della gestione caratteristica", 39 "Altri ricavi e proventi" e 40 "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".

Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero.

I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam. Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) Altre
attività
Altre
passività
Altre
attività
Altre
passività
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 2 - 1 -
Eni SpA - 8 1 5
Totale rapporti con parti correlate 2 8 2 5
Totale generale 246 247 287 25
Incidenza (%) 0,81 3,24 0,70 20,00

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:

111-210SaipemBil17Ita.qxd 5-04-2018 11:47 Pagina 197

(milioni di euro)

31.12.2016 Esercizio 2016
Denominazione Disponibilità
liquide
ed equivalenti
Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
Petromar Lda - - - - - 1 -
Eni SpA - - - - (21) 13 (301)
Banque Eni SA - - - - (41) 43 (10)
Eni Angola SpA - - - - (3) 2 -
Eni Finance International SA - - - - (43) 30 -
Eni Muara Bakau BV - - - - (2) 2 -
Eni Norge AS - - - - - 1 -
Serfactoring SpA - 3 - - - - -
Petrobel Belayim Petroleum Co - - - - - 2 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - (1) - -
Totale rapporti con parti correlate - 3 - - (111) 94 (311)

(1) Esposti nello stato patrimoniale per 3 milioni di euro alla voce "Crediti commerciali e altri crediti".

I rapporti finanziari dell'esercizio 2017 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2017 Esercizio 2017
Denominazione Disponibilità
liquide
ed equivalenti
Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
Petromar Lda - - - - - 1 -
Serfactoring SpA - 2 - - - - -
Totale rapporti con parti correlate - 2 - - - 1 -

(1) Esposti nello stato patrimoniale per 2 milioni di euro alla voce "Crediti commerciali e altri crediti".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività finanziarie a breve 152 - - 120 - -
Passività finanziarie a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 3.248 - - 2.998 - -
Totale 3.400 - - 3.118 - -
Esercizio 2016 Esercizio 2017
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Proventi finanziari 867 94 10,84 309 1 0,32
Oneri finanziari (868) (111) 12,79 (617) - -
Strumenti derivati (153) (311) 203,27 85 - -
Altri proventi (oneri) operativi - - - - - -
Totale (154) (328) (223) 1

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Ricavi e proventi 1.451 1.866
Costi e oneri (183) (91)
Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati (328) 1
Variazione crediti/debiti commerciali e altri 174 130
Flusso di cassa netto da attività operativa 1.114 1.906
Variazione crediti finanziari 2 1
Flusso di cassa netto da attività di investimento 2 1
Variazione debiti finanziari (5.995) -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (5.995) -
Flusso di cassa totale verso entità correlate (4.879) 1.907

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

31.12.2016 31.12.2017
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa 978 1.114 113,91 459 1.906 415,25
Flusso di cassa da attività di investimento (279) 2 (0,72) (282) 1 (0,35)
Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) (3.253) (5.995) 184,29 (207) - -

(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi.

Informazioni relative alle imprese a controllo congiunto

I valori relativi alla situazione al 31 dicembre 2017 delle imprese consolidate con il metodo del working interest sono i seguenti:

(milioni di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Capitale investito netto (53) (55)
Totale attività 63 58
Totale attività correnti 63 58
Totale attività non correnti - -
Totale passivo 63 58
Totale passività correnti 63 58
Totale passività non correnti - -
Totale ricavi 13 5
Totale costi operativi (13) (5)
Utile operativo - -
Utile (perdita) dell'esercizio - -

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Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti 50

Negli esercizi 2016 e 2017 non si segnalano eventi e/o operazioni significative non ricorrenti.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali 51

Negli esercizi 2016 e 2017 non si segnalano transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 52

I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio sono indicati nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio" della "Relazione sulla gestione".

Altre informazioni: Algeria 53

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A completamento dell'informativa inclusa nella nota Algeria del paragrafo "Contenziosi" e al solo fine di fornire un quadro organico e completo, si specifica quanto segue con riferimento ai rapporti patrimoniali relativi ai progetti realizzati in Algeria al 31 dicembre 2017:

  • due conti correnti (rif. nota 7) sono bloccati per un totale di 70 milioni di euro equivalenti;
  • i crediti commerciali (rif. nota 9) ammontano a 7 milioni di euro;
  • gli altri fondi rischi e oneri (rif. nota 25) ammontano a 22 milioni di euro, principalmente per spese future;
  • gli altri debiti (rif. nota 20) ammontano a 131 milioni di euro;
  • le garanzie (rif. nota 37) su progetti realizzati ammontano a 347 milioni di euro.

Altre informazioni: Delibera Consob n. 20324 54

La Società ha diffuso il 5 marzo 2018 un comunicato stampa con il quale ha dato atto della delibera n. 20324 assunta dalla Commissione Consob il 2 marzo 2018.

Con riferimento allo stesso e all'avvio del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art.154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, si rimanda alla specifica sezione.

Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-TER, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018

Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".

Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.

Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.

Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58 del 1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:

  • (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;
  • (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo;
  • (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma corredata dei dati comparativi degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
  • A. Carenze e criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile del bilancio consolidato e di esercizio 2016. Le carenze e le criticità riscontrate dalla Consob con riguardo al bilancio consolidato e al bilancio d'esercizio 2016 sono sostanzialmente riconducibili ai seguenti due profili:
    • (a) non conformità del "bilancio d'esercizio e consolidato di Saipem SpA 2016, con riferimento ai dati comparativi relativi all'esercizio 2015";
    • (b) non conformità del processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016 a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri".

Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:

  • (i) allo IAS 1, par. 27, secondo il quale "un'entità deve preparare il proprio bilancio, ad eccezione dell'informativa sui flussi finanziari, secondo il principio della contabilizzazione per competenza" e par. 28, secondo cui "quando viene utilizzata la contabilizzazione per competenza, un'entità rileva le voci come attività, passività, patrimonio netto, ricavi e costi (gli elementi del bilancio) quando soddisfano le definizioni e i criteri di rilevazione previsti per tali elementi nel Quadro sistematico"; e
  • (ii) allo IAS 8, par. 41, secondo cui "[...], errori rilevanti a volte non sono scoperti sino a un esercizio successivo, e tali errori di esercizi precedenti sono corretti nell'informativa comparativa presentata nel bilancio per tale esercizio successivo" e par. 42 secondo cui "l'entità deve correggere gli errori rilevanti di esercizi precedenti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue: (a) determinando nuovamente gli importi comparativi per l'esercizio/gli esercizi precedente/i in cui è stato commesso l'errore [...]".

In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • "immobili, impianti e macchinari";
  • "rimanenze";
  • "attività per imposte".

Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.

La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.

Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • "immobili, impianti e macchinari";

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  • "rimanenze";
  • "attività per imposte".

Con riferimento alla voce "immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.

Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente. Per la precisione, Consob contesta:

  • (i) la non corretta applicazione dello IAS 36 in tema di impairment test con riferimento alla valutazione di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Offshore e con riguardo agli asset iscritti nella business unit Engineering & Construction Offshore e Onshore. Il rilievo di Consob attiene alle modalità di stima dei flussi di cassa attesi dall'impiego di tali asset ai fini dell'applicazione del test di impairment con riguardo all'esercizio 2015 e segnatamente alla non corretta applicazione dello IAS 36: (a) par. 33, lett. a), secondo cui "nella valutazione del valore d'uso un'entità deve: a) basare le proiezioni dei flussi finanziari su presupposti ragionevoli e dimostrabili in grado di rappresentare la migliore stima effettuabile da parte della direzione aziendale di una serie di condizioni economiche che esisteranno lungo la restante vita utile dell'attività. Maggior peso deve essere dato alle evidenze provenienti dall'esterno"; (b) par. 34 nella parte che prevede che il management valuti la ragionevolezza delle ipotesi su cui le proiezioni dei flussi si basano, esaminando le cause delle differenze tra le proiezioni dei flussi finanziari passati e i flussi finanziari attuali, e assicurando che le ipotesi su cui si basano le attuali proiezioni di flussi siano coerenti con i risultati passati effettivamente conseguiti; (c) par. 35 nella parte che richiama l'approccio da seguire quando fa uso di proiezioni di flussi finanziari per un periodo superiore ai cinque anni, evidenziando che tale approccio è consentito "se [l'entità] è fiduciosa che tali proiezioni siano attendibili e se può dimostrare la propria capacità, fondata sulle passate esperienze, di prevedere accuratamente flussi finanziari per un periodo più lungo".
  • (ii) la non corretta applicazione dello IAS 16, parr. 51, 56 e 57 in tema di vita utile residua di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Onshore, della business unit Engineering & Construction Offshore e della business unit Engineering & Construction Onshore. Il rilievo di Consob attiene alla circostanza che la revisione della stima della vita utile residua degli asset citati (effettuata nel bilancio 2016) avrebbe dovuto essere effettuata già nell'esercizio 2015. In particolare, Consob contesta che non sarebbe stato correttamente applicato lo IAS 16: (a) par. 51 nella parte che prevede che "il valore residuo e la vita utile di un'attività devono essere rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio e, se le aspettative differiscono dalle precedenti stime, il/i cambiamento/i deve/ono essere considerato/i come un cambiamento nella stima contabile secondo quanto previsto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori"; (b) par. 56 nella parte che prevede che "i benefici economici futuri di un'attività sono fruiti da un'entità principalmente tramite il suo utilizzo. Tuttavia, altri fattori, quali l'obsolescenza tecnica o commerciale e il deterioramento fisico di un bene che rimane inutilizzato, spesso conducono a una diminuzione dei benefici economici attesi [...]"; par. 57 nella parte che prevede che "[l]a vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa dal bene per l'entità. La politica di gestione del bene di un'entità può comportare la dismissione di beni dopo un tempo determinato o dopo l'utilizzo di una specifica parte dei benefici economici futuri derivanti dal bene stesso. La vita utile di un bene, perciò, può essere più breve della sua vita economica. La stima della vita utile dell'attività comporta l'esercizio di una valutazione soggettiva, fondata sull'esperienza dell'entità su attività similari".

In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e ad un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.

Consob richiama, al riguardo:

  • (i) lo IAS 2 nella parte che prevede, al par. 9, che "le rimanenze devono essere valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo" e al par. 30 che "le stime del valore netto di realizzo si basano sulla conoscenza più attendibile di cui si dispone al momento in cui vengono effettuate le stime dell'ammontare che si prevede di realizzare dalle rimanenze";
  • (ii) lo IAS 12 nella parte che prevede, al par. 34, che "un'attività fiscale differita per perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportati a nuovo deve essere rilevata nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzati le perdite fiscali e i crediti d'imposta non utilizzati" e che "se non è probabile che sia disponibile reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzati le perdite fiscali o i crediti d'imposta non utilizzati, l'attività fiscale differita non viene rilevata".

Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni. Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.

C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.

La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.

Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".

Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.

Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".

Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".

Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione, nel ribadire il convincimento in ordine alla assoluta correttezza del proprio operato, formuleranno tempestivamente esaustive deduzioni in replica alle contestazioni degli Uffici, confidando sin d'ora che tali deduzioni troveranno accoglimento da parte della Commissione che assumerà una decisione rispetto alle citate contestazioni nell'ambito di un procedimento amministrativo il cui termine di conclusione "è stabilito in duecento giorni e decorre dal trentesimo giorno successivo alla data di perfezionamento dell'ultima notificazione" ai citati esponenti aziendali.

Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non condivide e che formerà oggetto di impugnazione nelle competenti sedi giudiziarie – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.

Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob contestano ora agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.

Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").

Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno "Scenario Eni" sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".

Attestazione del bilancio consolidato a norma delle disposizioni dell'art. 154-BIS, comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

  1. I sottoscritti Stefano Cao e Mariano Avanzi in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

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  • l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2017.

  • Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  • Si attesta, inoltre che:

  • 3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017:

    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

5 marzo 2018

/firma/ Stefano Cao /firma/ Mariano Avanzi Stefano Cao Mariano Avanzi Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto

Relazione della Società di revisione

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Bilancio di esercizio saipem SpA 2017

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schemi di bilancio

Stato patrimoniale

31.12.2016 31.12.2017
di cui verso di cui verso
(euro) Nota Totale parti
correlate
Totale parti
correlate
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti (N. 5) 701.995.101 - 1.304.475.519 187.377
Crediti commerciali e altri crediti (N. 6) 2.097.135.777 1.021.484.348 1.695.153.317 560.905.665
Rimanenze (N. 7) 636.763.437 802.584.203
Attività per imposte sul reddito correnti (N. 8) 82.070.610 95.148.339
Attività per altre imposte correnti (N. 9) 32.113.217 29.977.002
Altre attività correnti (N. 10, 26) 93.110.663 35.500.231 110.946.618 74.510.739
Totale attività correnti 3.643.188.805 4.038.284.998
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (N. 11) 481.150.082 411.932.883
Attività immateriali (N. 12) 23.784.125 22.852.957
Partecipazioni (N. 13) 1.988.779.993 1.988.779.993 2.271.232.678 2.271.232.678
Attività per imposte anticipate (N. 14) 246.511.968 194.293.896
Altre attività non correnti (N. 15, 26) 13.343.259 3.256.691 27.236.204 1.731.251
Totale attività non correnti 2.753.569.427 2.927.548.618
Attività non correnti destinate alla vendita (N. 39) 17.295 17.295 17.295 17.295
TOTALE ATTIVITÀ 6.396.775.527 6.965.850.911
PASSIVITÀ
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine (N. 16) 284.304.882 227.568.582 1.060.154.565 1.005.086.071
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine (N. 21) 9.632.568 - 7.861.352 -
Debiti commerciali e altri debiti (N. 17) 1.436.068.948 520.627.151 1.535.775.363 386.015.173
Passività per imposte sul reddito correnti (N. 18) 16.457.367 10.657.168
Passività per altre imposte correnti (N. 19) 28.305.003 23.311.990
Altre passività correnti (N. 20, 26) 132.168.619 109.936.360 49.925.355 42.798.143
Totale passività correnti 1.906.937.387 2.687.685.793
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine (N. 21) 358.023.545 - 499.708.639 -
Fondo per rischi e oneri (N. 22) 88.427.362 148.303.862
Fondi per benefici ai dipendenti (N. 23) 93.287.741 95.458.191
Passività per imposte differite (N. 24) - -
Altre passività non correnti (N. 25) 2.324.189 2.324.189 323.804 323.804
Totale passività non correnti 542.062.837 743.794.496
TOTALE PASSIVITÀ 2.449.000.224 3.431.480.289
PATRIMONIO NETTO (N. 27)
Patrimonio netto:
- capitale sociale 2.191.384.693 2.191.384.693
- riserva sopraprezzo azioni 1.749.983.069 1.049.183.094
- altre riserve 68.579.686 140.639.090
- utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi 746.537.379 745.246.487
- utile (perdita) dell'esercizio (807.901.671) (495.757.930)
- avanzo di fusione 68.473.972 -
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (69.281.825) (96.324.812)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 3.947.775.303 3.534.370.622
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 6.396.775.527 6.965.850.911

Conto economico

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2016 2017
di cui verso
parti
di cui verso
parti
(euro) Nota Totale correlate Totale correlate
RICAVI (N. 30)
Ricavi della gestione caratteristica 2.591.962.226 1.371.138.498 2.364.995.310 624.840.089
Altri ricavi e proventi 59.353.573 37.006.475 60.305.116 33.203.206
Totale ricavi 2.651.315.799 2.425.300.426
Costi operativi (N. 30)
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (1.990.767.834) (551.074.880) (2.018.360.043) (390.894.060)
Costo del lavoro (476.519.889) 9.329.937 (445.794.371) 10.441.350
Altri proventi (oneri) operativi - - - -
Ammortamenti e svalutazioni (393.943.489) (126.511.991)
Totale costi operativi (2.861.231.212) (2.590.666.405)
Risultato operativo (209.915.413) (165.365.979)
Proventi (oneri) finanziari (N. 31)
Proventi finanziari 203.857.761 29.805.624 82.895.474 39.772.610
Oneri finanziari (155.675.212) (11.121.654) (135.890.654) (429.231)
Strumenti derivati (66.664.156) (29.227.129) 37.682.841 13.083.780
Totale proventi (oneri) finanziari (18.481.607) (15.312.339)
Proventi (oneri) su partecipazioni (N. 32) (556.626.668) (556.626.668) (183.470.632) (183.470.632)
Risultato ante imposte (785.023.688) (364.148.950)
Imposte sul reddito (N. 33) (22.877.983) (131.608.980)
Utile (perdita) dell'esercizio (N. 34) (807.901.671)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 36) (0,968) (1) (0,495)
Utile (perdita) per azione diluito (N. 36) (0,961) (1) (0,489)

(1) Valori riesposti a seguito del raggruppamento azionario (vedi nota 36 "Utile (perdita) per azione)".

Prospetto del conto economico complessivo (1)

(migliaia di euro) 2016 2017
Utile (perdita) dell'esercizio (807.902) (495.758)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico:
- valutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti 94 1.072
- effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (22) (257)
Totale 72 815
Componenti riclassificabili a conto economico:
- variazione del fair value derivati cash flow hedge (2) 26.019 130.496
- partecipazioni valutate al fair value 531 552
- effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (3) (6.245) (31.319)
Totale 20.305 (99.729)
Totale altre componenti del conto economico, al netto dell'effetto fiscale 20.377 100.544
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (787.525) (395.214)

(1) Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

(2) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda rapporti con la società finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV.

(3) Effetto fiscale della variazione del fair value derivati cash flow hedge.

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto di Saipem SpA

Altre riserve
(migliaia di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Riserva legale legge 30.12.1991,
di rivalutazione
n. 413, art. 26
Riserva
per azioni proprie
in portafoglio
Riserva
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
per cash flow hedge
Riserva
a benefici definiti
Riserva per piani
per dipendenti
Altre riserve Riserva per avanzo
di fusione
Utile (perdita)
dell'esercizio
per azioni proprie
Riserva negativa
in portafoglio
Azioni proprie patrimonio netto
Totale
Saldi al 31.12.2014 441.411 54.909 88.282 2.286 42.869 208 (69.946) (14.893) 725.043 103.524 70.351 - (42.869) 1.401.175
Utile (perdita) esercizio 2015 - - - - - - - - - - (126.555) - - (126.555)
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
- - - - - - - 2.698 - - - - - 2.698
Componenti riclassificabili
a conto economico
Adeguamento per valutazione
partecipazioni valutate al fair value
- - - - - 27 - - - - - - - 27
Variazione del fair value
derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - (12.246) - - - - - - (12.246)
Totale utile (perdita) complessivo
esercizio 2015
- - - - - 27 (12.246) 2.698 - - (126.555) - - (136.076)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - (5) - - (5)
Destinazione dell'utile residuo - - - - - - - - 70.346 - (70.346) - - -
Altri movimenti di patrimonio netto
Operazioni con società
under common control
- - - - - - - - 36.848 - - - - 36.848
Decadenza diritti stock option - - - - - - - - (538) - - - - (538)
Saldi al 31.12.2015 441.411 54.909 88.282 2.286 42.869 235 (82.192) (12.195) 831.699 103.524 (126.555) - (42.869) 1.301.404
Utile (perdita) esercizio 2016 - - - - - - - - - - (807.902) - - (807.902)
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale - - - - - - - 72 - - - - - 72
Componenti riclassificabili
a conto economico
Adeguamento per valutazione
partecipazioni valutate al fair value - - - - - 531 - - - - - - - 531
Variazione del fair value
derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale - - - - - - 19.774 - - - - - - 19.774
Totale utile (perdita) complessivo
esercizio 2016
- - - - - 531 19.774 72 - - (807.902) - - (787.525)
Operazioni con gli Azionisti
Ripianamento perdita esercizio 2015 - (54.909) - - - - - - (36.596) (35.050) 126.555 - - -
Aumento di capitale 1.749.974 1.749.983 - - - - - - - - - - - 3.499.957
Oneri aumento di capitale - - - - - - - - (46.683) - - - - (46.683)
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - (26.413) - (26.413)
Altri movimenti di patrimonio netto
Riclassifica azioni proprie in portafoglio - - - - (42.869) - - - 42.869 - - - - -
Costituzione riserva negativa
per azioni proprie in portafoglio
- - - - - - - - - - - (42.869) 42.869 -
Adeguamento effetto fiscale riserva
operazioni con società
under common control
- - - - - - - - 1.778 - - - - 1.778
Rilevazione fair value stock grant - - - - - - - - 5.257 - - - - 5.257
Saldi al 31.12.2016 2.191.385 1.749.983 88.282 2.286 - 766 (62.418) (12.123) 798.324 68.474 (807.902) (69.282) - 3.947.775

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto di Saipem SpA

213-324SaipemBil17Ita.qxd 6-04-2018 11:48 Pagina 217

Altre riserve
(migliaia di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Riserva legale legge 30.12.1991,
di rivalutazione
n. 413, art. 26
Riserva
per azioni proprie
in portafoglio
Riserva
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
per cash flow hedge
Riserva
a benefici definiti
Riserva per piani
per dipendenti
Altre riserve Riserva per avanzo
di fusione
Utile (perdita)
dell'esercizio
per azioni proprie
Riserva negativa
in portafoglio
Azioni proprie patrimonio netto
Totale
Saldi al 31.12.2016 2.191.385 1.749.983 88.282 2.286 - 766 (62.418) (12.123) 798.324 68.474 (807.902) (69.282) - 3.947.775
Utile (perdita) esercizio 2017 (495.758) (495.758)
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - 815 - - - - - 815
Componenti riclassificabili
a conto economico
Adeguamento per valutazione
partecipazioni valutate al fair value
- - - - - 552 - - - - - - - 552
Variazione del fair value
derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - 99.177 - - - - - - 99.177
Totale utile (perdita) complessivo
esercizio 2017
- - - - - 552 99.177 815 - - (495.758) - - (395.214)
Operazioni con gli Azionisti
Ripianamento perdita esercizio 2016 - (700.800) - - - - - - (38.628) (68.474) 807.902 - - -
Oneri aumento di capitale - - - - - - - - (1.291) - - - - (1.291)
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - (27.071) - (27.071)
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value stock grant - - - - - - - - 10.143 - - 28 - 10.171
Saldi al 31.12.2017 (Nota n. 27) 2.191.385 1.049.183 88.282 2.286 - 1.318 36.759 (11.308) 768.548 - (495.758) (96.325) - 3.534.370

Rendiconto finanziario

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Utile (perdita) dell'esercizio (807.902) (495.758)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa
Ammortamenti 112.131 77.191
Svalutazioni (rivalutazioni) nette di attività materiali e immateriali 281.813 49.321
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 538.671 173.473
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività (499) (12.172)
(Dividendi) (1) (2)
(Interessi attivi) (7.087) (16.965)
Interessi passivi 19.331 7.133
Imposte sul reddito 22.878 131.609
Altre variazioni (1.098) 56.828
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze (54.446) (165.821)
- crediti commerciali 378.902 396.018
- debiti commerciali (503.463) 17.083
- fondi per rischi e oneri 10.219 61.307
- altre attività e passività 212.699 48.084
Flusso di cassa del capitale di esercizio 43.911 356.671
Variazione fondo benefici ai dipendenti 1.725 2.170
Dividendi incassati 1 2
Interessi incassati 6.632 16.722
Interessi pagati (18.540) (6.025)
Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati (22.221) (107.654)
Flusso di cassa netto da attività operativa 169.745 232.544
di cui verso correlate 398.778 565.089
Investimenti:
- attività immateriali (9.993) (8.340)
- attività materiali (50.792) (52.694)
- partecipazioni e titoli (412.688) (455.610)
- crediti finanziari (384.788) (26.950)
Flusso di cassa degli investimenti (858.261) (543.594)
Disinvestimenti:
- attività materiali 6.611 2.548
- cessione interessenza in joint venture - 26.879
- partecipazioni e titoli - 237
- crediti finanziari - 3.802
Flusso di cassa dei disinvestimenti 6.611 33.466
Flusso di cassa netto da attività di investimento (851.650) (510.128)
di cui verso correlate (793.254) (480.863)
Assunzione dei debiti finanziari non correnti 348.641 150.000
Rimborso di debiti finanziari non correnti (2.269.275) (10.085)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (279.599) 775.850
Apporti di capitale proprio 3.435.200 (1.790)
Acquisto di azioni proprie (26.413) (27.071)
Dividendi pagati - -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 1.208.554 886.904
di cui verso correlate (2.287.604) 777.518
Effetto delle differenze cambio (5.778) (6.839)
Flusso di cassa netto del periodo 520.871 602.481
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo 181.124 701.995
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo 701.995 1.304.476

Informazioni supplementari

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Ship Recycling Scarl

L'accordo a controllo congiunto, definito Joint Arrangement (JA), è un accordo contrattuale tra due o più parti che condividono il controllo assumendo in modo unanime le decisioni relative alle attività rilevanti.

Secondo le disposizioni dell'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto può essere classificato come Joint Operation (JO) o come Joint Venture (JV).

Nel caso di un accordo qualificato come JO, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Nel caso di un accordo qualificato come JV, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo.

In Saipem SpA, alla luce di tale principio, gli accordi a controllo congiunto (JA) sono i seguenti: Consorzio Sapro, Rodano Scarl, ASG Scarl, Consorzio FSB e Ship Recycling Scarl.

Solo quest'ultima, la Ship Recycling Scarl, è stata qualificata come Joint Operation.

Seguendo le disposizioni dell'IFRS 11, tutti gli accordi a controllo congiunto qualificati come JV sono stati rilevati nel bilancio di esercizio di Saipem SpA secondo il criterio del costo.

Con riferimento invece all'unico accordo a controllo congiunto qualificato come JO, Ship Recycling Scarl, Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.

Ship Recycling Scarl è stata costituita il 30 luglio 2014 da Saipem SpA congiuntamente con Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio SpA al fine di realizzare la demolizione e lo smaltimento della nave passeggeri "Costa Concordia".

L'interessenza di Saipem SpA in Ship Recycling Scarl è del 51%. Sulla base delle disposizioni dell'IFRS 11, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 della JO Ship Recycling Scarl è stato consolidato al 51% nel bilancio di Saipem SpA elidendo le partite intercompany.

In particolare, si segnala che per avvenuto conseguimento dell'oggetto sociale, la società è stata posta in liquidazione il 4 ottobre 2017.

Al fine di garantire completezza informativa, si riporta di seguito il bilancio al 31 dicembre 2017 di Ship Recycling Scarl in liquidazione oggetto del consolidamento.

Ship Recycling Scarl in liquidazione - stato patrimoniale 31.12.2017

(euro) 31.12.2016 31.12.2017
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti 3.069.637 760.451
Crediti commerciali e altri crediti 8.431.871 22.177
Attività per imposte correnti 22.283 22.283
Attività per altre imposte correnti 5.309.611 5.683.901
Altre attività correnti 9.256 -
Totale attività correnti 16.842.658 6.488.812
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari - -
Altre attività non correnti - -
Totale attività non correnti - -
TOTALE ATTIVITÀ 16.842.658 6.488.812
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine 5.998.575 6.021.476
Debiti commerciali e altri debiti 10.834.083 453.761
Passività per imposte correnti - -
Passività per altre imposte correnti - 3.575
Altre passività correnti - -
Totale passività correnti 16.832.658 6.478.812
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri - -
Altre passività non correnti - -
Totale passività non correnti - -
TOTALE PASSIVITÀ 16.832.658 6.478.812
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 10.000 10.000
Utile (perdita) dell'esercizio - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 10.000 10.000
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 16.842.658 6.488.812

Ship Recycling Scarl in liquidazione - conto economico 2017

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(euro) 2016 2017
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica 24.629.170 10.300.319
Altri ricavi e proventi - 336.953
TOTALE RICAVI 24.629.170 10.637.272
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (24.619.087) (10.698.185)
Ammortamenti e svalutazioni - -
Totale costi operativi (24.619.087) (10.698.185)
Utile (perdita) operativo 10.083 (60.913)
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 3.681 64.592
Oneri finanziari (11.859) (3.679)
Totale proventi (oneri) finanziari (8.178) (60.913)
Proventi (oneri) su partecipazioni - -
Utile (perdita) prima delle tasse 1.905 -
Imposte sul reddito (1.905) -
Utile (perdita) dell'esercizio - -

Indice Note al Bilancio di esercizio

213-324SaipemBil17Ita.qxd 6-04-2018 11:48 Pagina 222

Nota 1 Criteri di redazione Pag. 223
Nota 2 Criteri di valutazione Pag. 223
Nota 3 Stime contabili e giudizi significativi Pag. 237
Nota 4 Principi contabili di recente emanazione Pag. 238
Nota 5 Disponibilità liquide ed equivalenti Pag. 242
Nota 6 Crediti commerciali e altri crediti Pag. 242
Nota 7 Rimanenze Pag. 244
Nota 8 Attività per imposte sul reddito correnti Pag. 244
Nota 9 Attività per altre imposte correnti Pag. 245
Nota 10 Altre attività correnti Pag. 245
Nota 11 Immobili, impianti e macchinari Pag. 246
Nota 12 Attività immateriali Pag. 249
Nota 13 Partecipazioni Pag. 250
Nota 14 Attività per imposte anticipate Pag. 254
Nota 15 Altre attività non correnti Pag. 254
Nota 16 Passività finanziarie a breve termine Pag. 254
Nota 17 Debiti commerciali e altri debiti Pag. 255
Nota 18 Passività per imposte sul reddito correnti Pag. 256
Nota 19 Passività per altre imposte correnti Pag. 256
Nota 20 Altre passività correnti Pag. 256
Nota 21 Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine Pag. 257
Nota 22 Fondi per rischi e oneri Pag. 259
Nota 23 Fondi per benefici ai dipendenti Pag. 259
Nota 24 Passività per imposte differite Pag. 264
Nota 25 Altre passività non correnti Pag. 264
Nota 26 Strumenti finanziari derivati Pag. 265
Nota 27 Patrimonio netto Pag. 266
Nota 28 Garanzie, impegni e rischi Pag. 270
Nota 29 Ricavi Pag. 280
Nota 30 Costi operativi Pag. 281
Nota 31 Proventi (oneri) finanziari Pag. 287
Nota 32 Proventi (oneri) su partecipazioni Pag. 287
Nota 33 Imposte sul reddito Pag. 288
Nota 34 Risultato d'esercizio Pag. 288
Nota 35 Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo,
ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche Pag. 288
Nota 36 Utile (perdita) per azione Pag. 289
Nota 37 Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione Pag. 290
Nota 38 Rapporti con parti correlate Pag. 291
Nota 39 Attività non correnti destinate alla vendita Pag. 299
Nota 40 Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali Pag. 299
Nota 41 Altre informazioni: Algeria Pag. 300

Note illustrative al bilancio di esercizio

Criteri di redazione

Secondo le disposizioni del primo comma dell'art. 4 del D.Lgs. n. 38/2005, a partire dall'esercizio 2006 il bilancio di esercizio di Saipem SpA (bilancio separato) è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 20022. Il bilancio è stato redatto applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione. I valori delle voci di bilancio, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in migliaia di euro. Il bilancio al 31 dicembre 2017, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 5 marzo 2018, è sottoposto alla revisio-

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Criteri di valutazione 2

I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio sono indicati nei punti seguenti.

Attività correnti

ne contabile di EY SpA.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Rimanenze

Le rimanenze, con esclusione dei lavori in corso su ordinazione, sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di

1 ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.

I lavori in corso su ordinazione relativi ai contratti a lungo termine sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia del lavoro, l'avanzamento è determinato in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati per il contratto (metodo del cost-to-cost).

Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra i lavori in corso le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra i debiti commerciali vengono iscritte le differenze negative. I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'hedge accounting o in caso contrario al cambio di fine periodo; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera.

Nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali e delle clausole di revisione quando oggettivamente determinabili.

Le richieste per corrispettivi aggiuntivi rispetto a quelli contrattualmente stabiliti sono riconosciuti solo se probabili e ragionevolmente quantificabili. Nel caso si preveda che il completamento di una commessa possa determinare l'insorgere di una perdita, questa è riconosciuta nella sua interezza nell'esercizio in cui la stessa è considerata probabile.

I costi di partecipazione alle gare sono riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Attività finanziarie correnti

Le attività finanziarie disponibili per vendita comprendono tutte quelle attività finanziarie diverse da quelle destinate al trading e da mantenersi sino alla scadenza. Le attività finanziarie destinate al trading e le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate al fair value con imputazione degli effetti, rispettivamente, alla voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari" e alla riserva di patrimonio netto3 afferente le "Altre compo-

(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

(2) I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio sono sostanzialmente coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l'esercizio 2014 in quanto le attuali differenze tra gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e quelli emessi dallo IASB riguardano fattispecie non presenti nella realtà del Gruppo.

(3) Le variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita in valuta dovute a variazioni del tasso di cambio sono rilevate a conto economico.

nenti del conto economico complessivo". In quest'ultima fattispecie le variazioni del fair value rilevate a patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione per perdita di valore o al momento del realizzo.

L'obiettiva evidenza di svalutazioni è verificata considerando, tra l'altro, rilevanti inadempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte; le riduzioni di valore dell'attività sono incluse nel valore d'iscrizione.

Gli interessi maturati e i dividendi deliberati relativi ad attività finanziarie valutate al fair value sono rilevati per competenza economica rispettivamente alle voci "Proventi (oneri) finanziari"4 e "Proventi (oneri) su partecipazioni".

Quando l'acquisto o la vendita di attività finanziarie avviene secondo un contratto che prevede il regolamento dell'operazione e la consegna dell'attività entro un determinato numero di giorni, stabiliti dagli organi di controllo del mercato o da convenzioni del mercato (es. acquisto di titoli su mercati regolamentati od over-the-counter), l'operazione è rilevata alla data del regolamento.

I crediti sono valutati secondo il metodo del costo ammortizzato (v. punto successivo "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Attività non correnti

Attività materiali

Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso qualora l'investimento non fosse stato fatto. Il prezzo di acquisto o il costo di produzione è esposto al netto dei contributi pubblici in conto capitale che sono rilevati quando le condizioni per la loro concessione si sono verificate.

In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e la bonifica dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell'abbandono delle strutture, rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto "Fondi rischi e oneri".

Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali, neanche in applicazione di leggi specifiche.

I beni assunti in leasing finanziario, ovvero relativi ad accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi della proprietà, sono iscritti, alla data di decorrenza del contratto, al fair value, al netto dei contributi di spettanza del conduttore, o se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, tra le attività materiali in contropartita al debito finanziario verso il locatore e ammortizzati secondo i criteri di seguito indicati. Quando non vi è la ragionevole certezza di esercitare il diritto di riscatto, l'ammortamento è effettuato nel periodo più breve tra la durata della locazione e la vita utile del bene.

I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per l'ottenimento di benefici di altre attività materiali. L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari perché sia in grado di operare secondo le modalità programmate. Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto successivo "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che

(4) Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi (oneri) da attività finanziarie destinate al trading". Differentemente, gli interessi attivi maturati su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari", nella sottovoce "Proventi finanziari".

reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.

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Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business Saipem.

Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post-imposte.

La valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo (cd. cash generating unit). In presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill quando acquisito a titolo oneroso. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale; oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.

Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività immateriali, neanche in applicazione di leggi specifiche.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".

Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.

Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della cash generating unit (CGU) alla quale il goodwill si riferisce. La cash generating unit è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill ad essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della cash generating unit, è superiore al valore recuperabile5 della medesima CGU, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata proquota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore6.

Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quan-

(5) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".

(6) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

do nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Costi di sviluppo tecnologico

I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la Società è in grado di dimostrare:

  • (a) la fattibilità tecnica di completare l'attività immateriale e usarla o venderla;
  • (b) l'intenzione di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
  • (c) la capacità di usare o vendere l'attività immateriale;
  • (d) in quale modo l'attività immateriale genererà benefici economici futuri probabili;
  • (e) la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie o di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale;
  • (f) la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante lo sviluppo.

Contributi in conto capitale

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono.

Attività finanziarie

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate e in imprese classificate come Joint Venture, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate e iscritte al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione.

In relazione invece alle partecipazioni in imprese classificate come Joint Operation, si rilevano le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria interessenza nell'accordo.

In presenza di eventi che fanno presumere una riduzione di valore, la recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell'asset. Il valore d'uso è generalmente determinato, nei limiti della corrispondente frazione del patrimonio netto dell'impresa partecipata desunto dal bilancio consolidato, attualizzando i flussi di cassa attesi dell'asset e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche prevedibili dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nei settori di attività in cui opera l'impresa.

Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico7. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Con riferimento alle partecipazioni in società classificate come joint operation, nel bilancio di esercizio è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie.

Le altre partecipazioni iscritte tra le attività non correnti sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo"; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo. Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato non regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino.

Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita.

(7) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata congiunta o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.

CREDITI E ATTIVITÀ FINANZIARIE DA MANTENERSI SINO ALLA SCADENZA

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I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi della quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). I crediti originati da beni concessi in leasing finanziario sono rilevati per l'importo corrispondente al valore attuale dei canoni di locazione e del prezzo di riscatto, ovvero dell'eventuale valore residuo del bene; l'attualizzazione è effettuata adottando il tasso implicito del leasing.

In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (v. anche punto "Attività finanziarie correnti"), la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale, ovvero al momento del suo aggiornamento per riflettere le revisioni di prezzo contrattualmente previste. I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono esposte al netto degli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione; quando la riduzione di valore dell'attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato a fronte oneri, differentemente è utilizzato per esuberanza. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono imputati alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Attività destinate alla vendita e discontinued operation

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa. Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili a esse applicabili.

Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.

L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione, classificate come destinate alla vendita, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transizione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie - Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza").

Compensazione di attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).

Eliminazione contabile di attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può

essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell'impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari".

Quando la passività è relativa ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività a cui si riferisce; l'imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento.

I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e quando si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento, ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali, le variazioni di stima del fondo sono rilevate in contropartita alle attività a cui si riferiscono nei limiti dei relativi valori di iscrizione; l'eventuale eccedenza è rilevata a conto economico.

Nelle note illustrative al bilancio sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Benefici per i dipendenti

I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato, ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".

Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. In presenza di attività nette sono inoltre rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore differenti dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.

Le obbligazioni relative ai benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle modifiche delle ipotesi attuariali, ovvero da rettifiche basate sull'esperienza passata, sono rilevati interamente a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati rispettivamente nel patrimonio netto.

Ricavi

I ricavi relativi ai progetti sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). I corrispettivi pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento contabile; tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".

Gli anticipi sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.

Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo; le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I lavori non ancora accettati sono iscritti al cambio di chiusura dell'esercizio.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, esclusi i lavori in corso su ordinazione, sono rilevati quando si verifica l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti correlati alla proprietà o al compimento della prestazione.

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Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili.

I ricavi sono rilevati per l'ammontare pari al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse. Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.

Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto. I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock grant assegnate ai dirigenti. Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente alla data di assunzione dell'impegno e non è oggetto di successivo adeguamento; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period8 e periodo di co-investimento9).

La valutazione del fair value è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.

Il fair value pertinente ai dipendenti del Gruppo è rilevato alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; la quota relativa all'Amministratore Delegato-CEO è stata contabilizzata nei costi per servizi in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".

I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.

Differenze di cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.

A decorrere dall'esercizio 2005 Saipem SpA e le società controllate residenti in Italia hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del Consolidato fiscale nazionale che consente di determinare l'Ires su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra Saipem SpA e le predette società controllate sono definiti nel "Regolamento di partecipazione al regime di tassazione del consolidato nazionale per le società del Gruppo Saipem", secondo il quale: (i) le società controllate con imponibile positivo trasferiscono a Saipem le risorse finanziarie corrispondenti alla maggiore imposta da questa dovuta per effetto della loro partecipazione al Consolidato nazionale; (ii) quelle con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato da Saipem SpA se e nella misura in cui hanno prospettive di redditività che avrebbero consentito, in assenza del Consolidato fiscale nazionale, di rilevare imposte anticipate. Conseguentemente l'Ires corrente

(8) Periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate.

(9) Periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

è calcolata sulla base della stima: (i) del reddito imponibile di Saipem SpA; (ii) del reddito imponibile negativo delle controllate senza prospettive di redditività partecipanti al Consolidato fiscale nazionale, perché il relativo risparmio d'imposta rimane acquisito da Saipem SpA; (iii) del reddito imponibile delle sue controllate e collegate residenti in Paesi con regimi fiscali privilegiati, proporzionalmente alla partecipazione detenuta, qualora ricorrano le condizioni per la tassazione per imputazione prevista dagli articoli 167 e 168 del D.P.R. n. 917/1986.

Il debito per imposte è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti" al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e, in genere, dei crediti di imposta. Alla stessa voce "Passività per imposte sul reddito correnti" è iscritta l'Ires corrente calcolata sulla base della stima degli imponibili positivi e negativi delle società controllate che hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d'imposta di competenza delle società stesse; in contropartita al debito per imposte sono iscritti i corrispondenti crediti di Saipem SpA verso le società del Gruppo per l'imposta corrente corrispondente agli imponibili positivi nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale. Il debito per le compensazioni dovute alle società controllate con imponibile negativo e con prospettive di redditività è rilevato alla voce "Debiti verso imprese controllate".

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale.

Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali.

Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite sono anch'esse imputate al patrimonio netto.

Strumenti finanziari derivati

Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (a) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (b) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (c) che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività valutate al fair value.

Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il nonperformance risk delle controparti della transazione (v. punto successivo "Valutazioni al fair value"). I contratti derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra lo strumento e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i contratti derivati coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge; es. copertura della variabilità del fair value di attività/passività a tasso fisso), essi sono valutati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, il valore degli strumenti oggetto di copertura viene adeguato per riflettere, a conto economico, le variazioni del fair value associate al rischio coperto, indipendentemente dalla previsione di un diverso criterio di valutazione applicabile generalmente alla tipologia di strumento.

Quando i contratti derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa futuri delle poste oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità, attribuibile ai rischi che possono influire sul conto economico, dei flussi finanziari attesi; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili) o a futuri incassi ed esborsi ritenuti altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions), quali ad esempio i flussi connessi ai ricavi e ai costi di commessa.

La parte efficace della variazione di fair value dei contratti derivati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene sospesa in una riserva di patrimonio netto ("hedging reserve") afferente le altre componenti del conto economico complessivo; tale riserva viene poi riversata a conto economico nel periodo in cui la transazione coperta si manifesta.

La parte inefficace della variazione di fair value dei contratti derivati designati come di copertura, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari".

Le variazioni del fair value degli strumenti derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei contratti derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".

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I derivati impliciti in strumenti ibridi sono scorporati dal contratto principale e rilevati separatamente se lo strumento ibrido nel suo complesso non è valutato al fair value con imputazione degli effetti a conto economico e se le caratteristiche e i rischi del derivato non sono strettamente collegati a quelli del contratto principale. La verifica dell'esistenza di derivati impliciti da scorporare e valutare separatamente è effettuata al momento in cui della stipula del contratto e, successivamente, in presenza di modifiche nelle condizioni dello stesso che determinino significative variazioni dei flussi di cassa generati.

Valutazioni al fair value

Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").

La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").

La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.

Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.

La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.

La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).

In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Schemi di bilancio10

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura11.

Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta i proventi (oneri) complessivi dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.

Modifiche dei criteri contabili

Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2017 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per il Gruppo.

Con il regolamento n. 2017/1989, emesso dalla Commissione Europea in data 6 novembre 2017, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses" , già illustrate nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016. Le modifiche allo IAS 12 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017. La loro applicazione non ha comportato impatti significativi

(10) Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2016.

(11) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate nella nota 27 "Garanzie, impegni e rischi".

sul Gruppo in quanto i chiarimenti relativi alla rilevazione di attività fiscali differite per perdite non realizzate risultano in linea con la metodologia utilizzata dal Gruppo Saipem per la verifica della recuperabilità delle imposte anticipate.

Con il regolamento n. 2017/1990, emesso dalla Commissione Europea in data 6 novembre 2017, sono state omologate le modifiche allo IAS 7 "Disclosure Initiative", che rafforza gli obblighi di informativa in presenza di variazioni – monetarie e non – di passività finanziarie. Le modifiche allo IAS 7 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017. L'informativa richiesta è inserita nelle Note illustrative al bilancio (nell'ambito dell'analisi dell'indebitamento finanziario netto, alla nota 20 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") mediante una tabella di riconciliazione tra i valori iniziali e finali dei debiti finanziari e della posizione finanziaria netta; sono inoltre evidenziatele le variazioni monetarie e non monetarie delle passività finanziarie, e delle eventuali attività ad esse correlate, i cui flussi di cassa sono o saranno in futuro rilevati nel rendiconto finanziario come flussi di cassa da attività di finanziamento.

Con il regolamento n. 2018/182, emesso dalla Commissione Europea in data 7 febbraio 2018, sono state omologate le modifiche all'IFRS 12 "Disclosure of interest in other entity", contenute nel documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle". Tali modifiche precisano che quando una partecipazione in una società controllata, joint venture o società collegata (o una parte della partecipazione in una joint venture o società collegata) è classificata come posseduta per la vendita (o inclusa in un gruppo in dismissione che è classificato come posseduto per la vendita) secondo quanto stabilito dall'IFRS 5, la società partecipante non è tenuta a esporre in bilancio il riepilogo dei dati economico-finanziari per tale controllata, joint venture o società collegata. Le modifiche all'IFRS 12 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2017. L'applicazione delle modifiche al principio contabile non ha comportato impatti per il Gruppo.

Anche le altre modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2017 non hanno prodotto effetti significativi.

Gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Saipem, sono i seguenti:

  • (i) il rischio mercato derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio e all'esposizione alla volatilità dei prezzi delle commodity;
  • (ii) il rischio credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte;
  • (iii) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di adeguate risorse finanziarie per far fronte agli impegni di breve termine;
  • (iv) il rischio downgrading derivante dalla possibilità di un deterioramento della valutazione di merito di credito assegnato dalle principali agenzie di rating.

La gestione dei rischi finanziari si basa su Linee Guida emanate centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari.

Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

(i) Rischio di mercato

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra citate Linee Guida e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.

Rischio di mercato - Tasso di cambio

L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività di Saipem SpA in aree diverse dall'euro, dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:

  • sul risultato economico per effetto del differente controvalore di costi e ricavi denominati in valuta al momento della loro rilevazione rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo e per effetto della conversione e successiva rivalutazione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta;
  • sul bilancio consolidato (risultato economico e patrimonio netto) per effetto della conversione di attività e passività di imprese che redigono il bilancio in valuta diversa dall'euro.

L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio. Il rischio derivante dalla maturazione del reddito d'esercizio in divisa, oppure dalla conversione delle attività e passività di imprese che redigono il bilancio con moneta diversa dall'euro, non è oggetto di copertura.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Con riferimento alle valute diverse dall'euro considerate maggiormente rappresentative in termini di esposizione al rischio di cambio per l'esercizio 2017, si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.

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L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa d'euro:

  • strumenti derivati su tassi di cambi;
  • crediti commerciali e altri crediti;
  • debiti commerciali e altri debiti;
  • disponibilità liquide ed equivalenti;

  • passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene determinata confrontando le condizioni sottostanti il prezzo a termine fissato nel contratto (tasso di cambio a pronti e tasso di interesse) con i tassi di cambio a pronti e le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale in valuta del contratto.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il prezzo a termine fissato nel contratto con i tassi di cambio a pronti e le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, modificate in più o in meno del 10%, e ponderando la variazione intervenuta per il capitale nozionale in valuta del contratto.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto

delle variazioni del cambio sulla valutazione dei lavori in corso, in quanto gli stessi non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.

Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 44.631 migliaia di euro (36.493 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -67.886 migliaia di euro (-72.270 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -46.845 migliaia di euro (-36.267 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 65.672 migliaia di euro (72.496 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dei tassi di cambio alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.

2016 2017
+10% -10% +10% -10%
(migliaia di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati (74.076) (182.839) 74.302 183.065 (47.898) (160.415) 45.684 158.201
Crediti commerciali e altri 73.678 73.678 (73.678) (73.678) 46.831 46.831 (46.831) (46.831)
Crediti finanziari 38.752 38.752 (38.752) (38.752) 38.470 38.470 (38.470) (38.470)
Debiti commerciali e altri (13.037) (13.037) 13.037 13.037 (23.424) (23.424) 23.424 23.424
Disponibilità liquide 11.176 11.176 (11.176) (11.176) 7.865 7.865 (7.865) (7.865)
Passività finanziarie a breve termine - - - - 22.787 22.787 (22.787) (22.787)
Totale 36.493 (72.270) (36.267) 72.496 44.631 (67.886) (46.845) 65.672

L'analisi di sensitività dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.

2016 2017
(migliaia di euro) Valuta Totale Δ -10% Δ +10% Totale Δ -10% Δ +10%
Crediti
USD 639.045 (63.903) 63.903 329.349 (32.936) 32.936
DZD - - - 4.663 (466) 466
AED 16.840 (1.684) 1.684 - - -
NOK 44.651 (4.465) 4.465 - - -
SAR - - - 30.656 (3.066) 3.066
PLN 12.883 (1.288) 1.288 6.436 (644) 644
KWD 23.358 (2.338) 2.338 97.195 (9.719) 9.719)
Totale 736.777 (73.678) 73.678 437.643 (46.831) 46.831
Debiti
USD 118.796 11.879 (11.879) 220.067 22.007 (22.007)
GBP 2.463 246 (246) 4.394 439 (439)
JPY 5.687 569 (569) - - -
KWD - - - 2.794 279 (279)
NOK 2.302 230 (230) 3.036 304 (304)
SAR 1.127 113 (113) 3.946 395 (395)
Totale 130.375 13.037 (13.037) 234.237 23.424 (23.424)

Rischio di mercato - Tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti,. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti e approvati dal Management.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta correlazione tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici. Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:

  • strumenti derivati su tassi di interesse;
  • disponibilità liquide ed equivalenti;

  • passività finanziarie a breve e lungo termine. Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento all'esposizione media dell'anno e al tasso medio di esercizio; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.

Una variazione positiva dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 2.987 migliaia di euro (4.937 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 3.154 migliaia di euro (9.589 migliaia di euro al 31 dicembre 2016). Una variazione negativa dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -14.517 migliaia di euro (-9.097 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -14.669 migliaia di euro (-13.116 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.

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2016 2017
+100 punti base
-100 punti base
+100 punti base -100 punti base
(migliaia di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati 1.216 5.868 (1.051) (5.070 3.127 3.294 (2.832) (2.984)
Disponibilità liquide 2.322 2.322 (4.765) (4.765) 5.376 5.376 (11.390) (11.390)
Crediti finanziari 3.310 3.310 (3.310) (3.310) 2.337 2.337 (2.337) (2.337)
Passività finanziarie a breve termine (1.391) (1.391) 29 29 (6.373) (6.373) 1.461 1.461
Passività finanziarie a medio-lungo termine (520) (520) - - (1.480) (1.480) 581 581
Totale 4.937 9.589 (9.097) (13.116) 2.987 3.154 (14.517) (14.669)

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, etc.) e delle materie prime (rame, acciaio, etc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza talvolta anche strumenti derivati "Over The Counter" (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulta ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura (attività di hedging) a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider pubblici.

Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di

__ milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di __ milioni di euro.

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto legato ai differenti prezzi di valutazione che concorrono al calcolo del fair value dello strumento alle scadenze di riferimento.

(ii) Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano Linee Guida definite dalla funzione Finanza di Saipem in coerenza con il modello di finanza accentrata di Saipem. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.

(iii) Rischio liquidità

L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione dei lavori in corso e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di cassa.

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato

("asset liquidity risk"), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di porre in essere una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.

Allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione degli affidamenti e delle linee di credito flessibile e funzionale al business, di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

Le policy applicate sono state orientate a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Saipem dispone di linee di credito e fonti di finanziamento adeguate alla copertura del fabbisogno finanziario complessivo.

Mediante le operazioni eseguite sul mercato bancario e dei capitali nel corso del 2017 Saipem ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata compresa tra il 2019 e 2022. Alla data del 31 dicembre 2017 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 215 milioni di euro, a cui si aggiungono le disponibilità di cassa pari a 1.305 milioni di euro.

(iv) Rischio downgranding

S&P Global Ratings assegna a Saipem un "long term corporate credit rating" pari a "BB+", con outlook negativo; Moody's Investor Services assegna a Saipem un "corporate family rating" pari a "Ba1", con outlook stabile.

I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi.

Anni di scadenza
(migliaia di euro) 2018 2019 2020 2021 2022 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine
e quote a breve di passività a lungo termine
7.861 376.084 75.000 25.000 25.000 - 508.945
Passività finanziarie a breve termine 1.060.155 - - - - - 1.060.155
Passività per strumenti derivati 43.413 324 - - - - 43.737
Totale 1.111.429 376.408 75.000 25.000 25.000 - 1.612.837
Interessi su debiti finanziari 6.287 4.704 1.822 579 453 - 13.845

I pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti, pari a 1.536 milioni di euro al 31 dicembre 2017, sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

In aggiunta ai debiti finanziari e commerciali rap-

Pagamenti futuri a fronte

di obbligazioni contrattuali

presentati nello stato patrimoniale, Saipem ha in essere obbligazioni contrattuali relative a contratti di leasing operativo non annullabili il cui adempimento comporterà l'effettuazione di pagamenti negli esercizi futuri.

Nella tabella che segue sono rappresentati i pagamenti non attualizzati dovuti negli esercizi futuri a fronte delle obbligazioni contrattuali in essere.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Oltre Totale
Contratti di leasing operativo non annullabili 19 19 18 18 18 18 34 144

Nella tabella che segue sono rappresentati, con riferimento alla data di bilancio, impegni per investimenti relativi ai progetti di maggiori dimensioni per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement.

Totale 5
Impegni per altri investimenti 5
Impegni per Major Projects -
(milioni di euro) 2018

Stime contabili e giudizi significativi

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.

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Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

RICAVI E LAVORI IN CORSO

I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione dei lavori in corso sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare, nella valutazione dei lavori in corso si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se il loro realizzo è ritenuto probabile e ragionevolmente quantificabile.

SVALUTAZIONI

Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi e le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale.

In particolare i processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di cia-

3 scuna CGU sono basati su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei loro flussi di cassa futuri relativi sia ai flussi previsti nel quadriennio di Piano Strategico che nel lungo termine.

La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit) sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include il goodwill stesso. Quando il valore di iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill ad essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit, fino all'ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita.

BUSINESS COMBINATION

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.

FONDI

Saipem è parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.

BENEFICI PER I DIPENDENTI

I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.

Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessatio dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.

Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.

RICAVI E CREDITI

La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi sono frutto di un processo che comporta giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.

Principi contabili di recente emanazione 4

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il regolamento n. 2016/1905, emesso dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2016, è stato omologato l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti", che con decorrenza 1° gennaio 2018 sostituisce gli attuali IAS 11 "Lavori su ordinazione" e IAS 18 "Ricavi". In particolare, il nuovo principio prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa.

Nel corso del 2017 è stata completata l'attività avviata nel 2016 volta a individuare le fattispecie considerate potenzialmente critiche in relazione alle diverse tipologie contrattuali e a valutare i potenziali impatti sul bilancio e sull'informativa finanziaria. Il nuovo principio conferma sostanzialmente la validità del criterio di valutazione over time dei lavori in corso su ordinazione attualmente adottato, basato sull'input method del cost-to-cost. Data la tipologia di business in cui opera Saipem su commesse di durata pluriennale, nonché nell'ambito dei servizi di perforazione, l'entrata in vigore dell'IFRS 15 comporta una possibile differente rilevazione dei ricavi/costi negli esercizi di esecuzione dei contratti, con riferimento a:

  • (i) identificazione di possibili distinte performance obligation;
  • (ii) il riconoscimento temporale dei ricavi e la determinazione del transaction price;
  • (ii) modalità e tempistiche di riconoscimento delle varianti contrattuali;
  • (iii) il riconoscimento di alcuni costi per i quali il nuovo principio richiede la capitalizzazione quali i costi di pre-ingegneria e di approntamento dei mezzi utilizzati.

In particolare, l'adozione dell'IFRS 15 si stima comporti complessivamente, al lordo dell'eventuale relativo effetto fiscale, un decremento del patrimonio netto di 3.748 miglaia di euro alla data di prima applicazione, derivante dalle diverse performance obbligation identificate in alcuni progetti di ingegneria e costruzione, e dalla diversa valutazione delle performance obbligation dei servizi di perforazione.

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In sede di prima applicazione delle nuove disposizioni, Saipem si avvarrà della possibilità di rilevare l'effetto connesso alla rideterminazione retroattiva dei valori nel patrimonio netto al 1° gennaio 2018, avendo riguardo alle fattispecie esistenti a tale data, senza effettuare il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto.

Con il regolamento n. 2017/1987, emesso dalla Commissione Europea in data 31 ottobre 2017, sono state omologate le modifiche al principio previste dal documento "Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers", che ha apportato alcune modifiche e integrazioni di carattere tecnico all'IFRS 15 introducendo alcune esemplificazioni al fine di agevolarne l'applicazione. Le modifiche all'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

Con il regolamento n. 2016/2067, emesso dalla Commissione Europea in data 22 novembre 2016, è stata omologata la versione completa dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari", che con decorrenza 1° gennaio 2018 sostituirà l'attuale IAS 39 "Strumenti finanziari, rilevazione e valutazione". In particolare, le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basandolo sulle caratteristiche dello strumento finanziario e sul business model adottato dall'impresa; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); e (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting.

Nel corso del 2017 si è concluso il progetto avviato nel 2016 per valutare i potenziali impatti derivanti dall'applicazione del nuovo standard e definire l'informativa da produrre nelle note illustrative al bilancio. Di seguito sono riportati gli impatti previsti con riferimento alle tre aree d'intervento interessate dalle nuove disposizioni:

(i) classificazione e valutazione: la nuova modalità di classificazione e valutazione delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non comporta significativi cambiamenti. L'implementazione dei test prescritti dal nuovo standard (SPPI e Modello di Business) hanno prodotto risultati coerenti con la precedente metodologia di classificazione e valutazione sul lato delle attività finanziarie adottata da Saipem. Le attività finanziarie precedentemente classificate come da mantenersi fino a scadenza sono infatti valutate, in coerenza con il sottostante Modello di Business "Holdto-collect" ad esse applicato, al costo ammortizzato; le attività in precedenza classificate come disponibili per la vendita, in coerenza con il sottostante Modello di Business "Holdto-collect-and-sell" ad esse applicato, continuano a essere valutate a fair value con l'imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo; infine, per le attività iscritte come destinate al trading è mantenuta la valutazione a fair value con imputazione degli effetti a conto economico in coerenza con il sottostante Modello di Business "Hold-to-sell" ad esse applicato. Per quanto riguarda le attività finanziarie rappresentative quote di partecipazione diverse da quote di controllo, controllo congiunto o collegamento, che venivano valutate a fair value con l'imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto sino alla loro svalutazione e/o al loro realizzo in occasione dei quali gli effetti transitavano a conto economico, per gli strumenti in portafoglio alla data di chiusura di bilancio il Gruppo ha deciso di avvalersi dell'elezione irrevocabile connessa alla misurazione di tali strumenti a fair value con l'imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto senza possibilità di riciclo. Poiché tale elezione irrevocabile è applicabile sulla base del singolo strumento valutato, e non per classe di strumenti analoghi, tali valutazioni saranno riconsiderate per futuri strumenti rappresentativi quote di partecipazione diverse da controllo, controllo congiunto e collegamento. Infine, con riguardo alle passività finanziarie, non essendo stati sostanzialmente modificati i criteri di classificazione e misurazione, le stesse hanno mantenuto la medesima classificazione e misurazione precedentemente adottate;

  • (ii) impairment: il modello gestionale adottato dal Gruppo prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente finanziaria, che prescrive la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info provider per la quantificazione delle perdite attese. Data la specificità della tipologia di business in cui opera Saipem, principalmente su commesse pluriennali con valutazioni sempre aggiornate a vita intera del progetto e con una ristretta fascia di clienti costituiti in massima parte da Major Oil Companies, gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati dopo un'attenta analisi dei singoli crediti scaduti che di fatto sconta già una vista prospettica di progetto. Con l'adozione del nuovo standard, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente che, dunque, non comporta un impatto significativo. Il modello gestionale a tre stadi è adottato invece per il test di impairment delle attività finanziarie valutate a fair value con l'imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto;
  • (iii) hedge accounting: il modello di gestione attualmente adottato dal Gruppo è da ritenersi coerente con le nuove disposizioni introdotte dall'IFRS 9 in materia di hedge accounting. L'attività di analisi effettuata da un dedicato

gruppo di lavoro nel 2017, volta a individuare ottimizzazioni nelle strategie di hedge accounting anche alla luce delle novità e semplificazioni introdotte dal nuovo standard, si è conclusa con un piano di aggiornamento dell'attuale modello di gestione, le cui attività impegneranno il Gruppo per tutto il 2018. Pertanto, al momento è prevedibile che il 2018 proseguirà in continuità con il vecchio modello di gestione, mentre il nuovo modello individuato verrà pienamente adottato dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019.

In sede di prima applicazione delle nuove disposizioni, in considerazione della complessità di rideterminazione dei valori all'inizio del primo esercizio presentato senza l'utilizzo di elementi noti successivamente, Saipem si avvarrà della possibilità di rilevare l'effetto connesso alla rideterminazione retroattiva dei valori nel patrimonio netto al 1° gennaio 2018, avendo riguardo alle fattispecie esistenti a tale data, senza effettuare il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Alla data del presente bilancio l'effetto degli impatti sopra descritti derivanti dall'adozione dell'IFRS 9 si stima comporti, al lordo dell'eventuale relativo effetto fiscale, un decremento del patrimonio netto di 23.645 migliaia di euro, riferibile alle maggiori svalutazioni delle attività finanziarie per effetto dell'adozione dell'expected loss model prevalentemente sui crediti commerciali.

Con il regolamento n. 2017/2395, emesso dalla Commissione Europea in data 12 dicembre 2017, viene modificato il regolamento n. 575/2013 per quanto riguarda le disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri e per il trattamento delle grandi esposizioni del settore pubblico denominate nella valuta nazionale di uno Stato membro.

Con il regolamento n. 2017/1986, emesso dalla Commissione Europea in data 31 ottobre 2017, è stato omologato l'IFRS 16 "Leases", che definisce i criteri di rilevazione, valutazione, esposizione in bilancio e le informazioni integrative in merito ai contratti di leasing.

L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 e le relative interpretazioni e definisce il leasing come un contratto che attribuisce al locatario (lessee) il diritto d'uso di un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Presenta nuove disposizioni in merito all'adozione di un unico modello di rilevazione in bilancio dei contratti di leasing per i locatari, con rilevazione all'attivo patrimoniale del diritto d'uso di un asset (cd. ROU-right-of-use) e al passivo patrimoniale di una passività finanziaria (cd. lease liability) rappresentativa dell'obbligazione a pagare i futuri canoni di leasing. Elimina la classificazione dei leasing come operativi o finanziari, con limitate eccezioni di applicazione del trattamento contabile attualmente previsto per i leasing operativi (imputazione dei canoni di leasing a conto economico per competenza). Al contrario, per i bilanci dei locatori (lessor) non sono previste modifiche rilevanti ed è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.

Le disposizioni dell'IFRS 16 sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2019; è prevista l'applicazione retroattiva del principio con possibilità di rilevare l'effetto sul patrimonio netto al 1° gennaio 2019, avendo riguardo alle fattispecie alla data.

Nel corso del 2017 è proseguita l'attività di analisi avviata nel 2016 volta a individuare le potenziali criticità sui contratti in ambito, valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare gli eventuali adeguamenti dei sistemi di supporto all'informativa finanziaria al fine di assicurare la corretta e puntuale ripresa dei dati gestionali e dei valori contabili. I contratti sui quali ci si attende un significativo incremento dei diritti d'uso degli asset e un corrispondente aumento delle passività finanziarie sono in particolare quelli relativi al noleggio dei vessel e dei mezzi d'opera e costruzione impiegati sui progetti, oltre ai contratti di locazione. Si prevede che l'applicazione del nuovo principio comporterà impatti significativi sulla situazione patrimoniale ed economica in conseguenza:

  • (i) di un incremento delle immobilizzazioni per il diritto d'uso degli asset tra le attività e dei corrispondenti debiti finanziari tra le passività;
  • (ii) di un incremento dell'EBITDA, e in misura minore dell'EBIT, per via della riduzione dei canoni di leasing attualmente inclusi nei costi operativi e di un contestuale aumento degli oneri finanziari;
  • (iii) di un impatto sulla posizione finanziaria netta derivante dall'incremento delle passività finanziarie per debiti sui leasing.

Infine, l'applicazione del principio comporterà una diversa rappresentazione delle poste in oggetto all'interno del rendiconto finanziario e l'esposizione, nelle Note illustrative al bilancio, delle variazioni relative ai contratti di leasing i cui flussi di cassa sono o saranno in futuro rilevati nel rendiconto finanziario come flussi di cassa da attività di finanziamento.

Con il regolamento n. 2018/182, emesso dalla Comissione Europea in data 7 febbraio 2018, è stato omologato il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle" contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali IAS 28 "Investments in associates and joint ventures" e IFRS 1 "First-time adoption of International Financial reporting Standards". Le modifiche allo IAS 28 e all'IFRS1 sono efficaci

a partire a dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 20 giugno 2016, lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 2 - Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions", con l'obiettivo di chiarire la classificazione e la contabilizzazione di alcuni tipi di operazioni con pagamento basato su azioni. Le modifiche all'IFRS 2 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 8 dicembre 2016, lo IASB ha emesso l'IFRIC Interpretation 22 "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration" (di seguito IFRIC 22), in base alla quale il tasso di cambio da utilizzare in sede di rilevazione iniziale di un asset, costo o ricavo correlato a un anticipo, precedentemente pagato/incassato, in valuta estera, è quello vigente alla data di rilevazione dell'attività/passività non monetaria connessa a tale anticipo.

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L'IFRIC 22 è efficace a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 "Insurance Contracts" (di seguito IFRS 17), che definisce il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2021.

In data 7 giugno 2017, lo IASB ha emesso l'IFRIC 23 "Uncertainity over income tax treatments", che fornisce indicazioni su come considerare contabilmente le incertezze su determinati comportamenti seguiti dall'entità nell'applicare la normativa fiscale (ad esempio, comportamenti adottati in materia di transfer price che potrebbero essere oggetto di contestazione da parte delle autorità fiscali, oppure incertezze in merito al periodo di deduzione dell'ammortamento fiscale di determinati asset). Occorre verificare la probabilità che le autorità fiscali accettino o meno il comportamento assunto dell'entità e verificare se considerare l'incertezza a se stante, oppure in relazione al generale carico fiscale dell'entità.

L'IFRIC 23 sarà efficace a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

In data 12 ottobre 2017, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures", volte a chiarire che le disposizioni dell'IFRS 9, ivi incluse quelle in materia di impairment, si applicano anche agli strumenti finanziari rappresentativi di interessenze a lungo termine verso una società collegata o una joint venture che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture (cd. long-term interest). Le modifiche allo IAS 28 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

In data 12 dicembre 2017, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle" contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali IFRS 3 "Business Combinations", IFRS 11 "Joint Arrangements", IAS 12 "Income Taxes" e IAS 23 "Borrowing Costs".

Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

In data 7 febbraio 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 19 "Plan Amendment, Curtailment or Settlement", volte essenzialmente a richiedere l'utilizzo di ipotesi attuariali aggiornate nella determinazione del costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti e degli interessi netti per il periodo successivo a una modifica, una riduzione o un'estinzione di un piano a benefici definiti esistente. Le modifiche allo IAS 19 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

Allo stato Saipem sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Attività correnti

Disponibilità liquide ed equivalenti 5

Sono costituite dalle disponibilità temporanee generate nell'ambito della gestione di tesoreria e sono relative a conti correnti ordinari presso banche in Italia per 1.214.118 migliaia di euro, presso banche all'estero per 90.204 migliaia di euro, e a denaro e valori in cassa per 154 migliaia di euro di cui 25 migliaia di euro presso la sede e le basi operative in Italia e 129 migliaia di euro presso le filiali estere.

Le disponibilità liquide di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: SAR (riyal saudita) per 45.775 migliaia di euro, USD per 8.679 migliaia di euro, KWD (dinaro kuwaitiano) per 6.406 migliaia di euro e AED (dirham Emirati Arabi) per 5.044 migliaia di euro.

Sulle disponibilità liquide non esiste alcun vincolo e, relativamente ai conti cassa e ai conti bancari attivi all'estero, non esistono restrizioni valutarie, o di altro genere, alla loro trasferibilità in Italia, a eccezione delle disponibilità presenti su un conto corrente di una filiale estera (per un totale di 542 migliaia di euro equivalenti) oggetto di un blocco temporaneo dei movimenti bancari a seguito di un'azione legale da parte di un fornitore.

Le disponibilità liquide ed equivalenti presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 602.481 migliaia di euro. L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2017 è pari a 388 migliaia di euro.

Le disponibilità presentano la seguente ripartizione per area geografica:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Italia 564.294 1.214.143
Resto Europa 43.055 69.130
CSI 804 898
Resto Asia 46.447 11.961
Africa Settentrionale 1.235 976
Africa Occidentale 1.522 120
Americhe 44.638 7.248
Totale 701.995 1.304.476

Crediti commerciali e altri crediti 6

I crediti commerciali e altri crediti ammontano a 1.695.153 migliaia di euro, con un decremento di 401.983 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:

Valore netto al 31.12.2016 Valore netto al 31.12.2017
(migliaia di euro) di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Crediti verso:
- joint venture 71.997 - - 65.192 - -
- clienti 753.905 103.797 - 727.344 78.410 -
- imprese controllate 1.083.463 - - 766.429 - -
- imprese collegate 91.441 - - 39.197 616 -
- altri 96.330 2.680 - 96.991 1.506 -
Totale 2.097.136 106.477 - 1.695.153 80.532 -

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 129.367 migliaia di euro, in aumento di 45.482 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, così come risulta dalla seguente tabella:

(migliaia di euro) svalutazione
commerciali
crediti
Fondo
svalutazione
altri crediti
Fondo
Totale
Valore al 31.12.2016 83.506 379 83.885
Accantonamenti dell'esercizio 21.799 24.205 46.004
Utilizzi dell'esercizio (475) (47) (522)
Valore al 31.12.2017 104.830 24.537 129.367

Le ritenute a garanzia ammontano a 81.661 migliaia di euro, di cui 79.026 migliaia di euro a lungo termine.

I crediti verso controllate comprendono crediti finanziari non strumentali all'attività operativa per 430.042 migliaia di euro, di cui

406.348 migliaia di euro verso Saipem Finance International BV per attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.

I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota 36.

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Gli altri crediti ammontano al 31 dicembre 2017 a 96.991 migliaia di euro, con un incremento di 661 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Importi esigibili entro l'esercizio successivo:
- acconti a fornitori terzi 41.832 40.750
- crediti verso il personale 13.067 11.816
- depositi cauzionali 2.697 2.760
- conto deposito Serfactoring 3.044 2.620
- assicurazioni 2 2
- crediti verso enti previdenziali 49 13
- crediti diversi 33.338 62.061
a dedurre:
- fondo svalutazione altri crediti (379) (24.537)
Totale entro l'esercizio successivo 93.650 95.485
Importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
- depositi cauzionali 2.680 1.506
Totale oltre l'esercizio successivo 2.680 1.506
Totale generale 96.330 96.991

I crediti di natura commerciale compresi nella voce "Crediti commerciali e altri crediti" ammontano a 1.010.069 migliaia di euro, con un decremento di 454.664 migliaia di euro.

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2017 ha comportato l'elisione in Saipem SpA di crediti finanziari strumentali all'attività operativa verso la JO per 3.071 migliaia di euro, e la rilevazione nei crediti commerciali di un apporto di 44 migliaia di euro.

Non vi sono crediti con esigibilità prevista oltre i cinque anni.

I crediti commerciali e altri crediti in moneta diversa dall'euro sono pari a 473.313 migliaia di euro e riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 329.349 migliaia di euro, KWD (dinari Kuwait) per 97.195 migliaia di euro, SAR (riyal saudita) per 30.656 migliaia di euro e PLN (zloty polacco) per 6.436 migliaia di euro.

La suddivisione dei crediti commerciali al 31 dicembre 2017 per scadenza verso terzi è la seguente:

(migliaia di euro)

A scadere di cui:
- terzi 142.661
- correlate 44.681
Scaduti da 0 a 3 mesi di cui:
- terzi 103.826
- correlate 2.690
Scaduti da 3 a 6 mesi di cui:
- terzi 1.579
- correlate 1.229
Scaduti da 6 mesi a un anno di cui:
- terzi 25.453
- correlate 675
Scaduti da oltre un anno di cui:
- terzi 215.298
- correlate 4.778
Totale 542.870

I crediti commerciali scaduti e non svalutati ammontano a 355.528 migliaia di euro.

I crediti scaduti da oltre un anno si riferiscono, prevalentemente, a rapporti commerciali maturati nello svolgimento di attività contrattuali e accettati dalla controparte, il cui pagamento è sospeso da parte del cliente in attesa della definizione in sede arbitrale del contenzioso che non è inerente ai crediti stessi.

Articolazione dei crediti per area geografica

L'articolazione dei crediti commerciali e altri crediti per area geografica risulta la seguente:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Italia 542.501 430.624
Estero
Resto Europa 516.049 554.112
CSI 317.244 57.322
Resto Asia 202.220 271.827
Africa Settentrionale 50.538 48.193
Africa Occidentale 211.250 198.355
Americhe 253.708 131.824
Altre aree 3.626 2.896
Totale 1.554.635 1.264.529
Totale generale 2.097.136 1.695.153

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 41 "Altre informazioni: Algeria".

Rimanenze 7

Il valore delle rimanenze al 31 dicembre 2017 ammonta a complessivi 802.584 migliaia di euro, con un incremento di 165.821 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2016. Il dettaglio è riportato nel prospetto che segue:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Materie prime, sussidiarie e di consumo 49.504 35.227
Lavori in corso su ordinazione 587.259 767.357
Totale 636.763 802.584

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita. L'importo al 31 dicembre 2017 è di 35.227 migliaia di euro, con un decremento netto di 14.277 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le rimanenze di magazzino sono esposte al netto del fondo svalutazione di 47.886 migliaia di euro, analizzato come segue:

(migliaia di euro) svalutazione
rimanenze
Fondo
Valore al 31.12.2016 42.455
Accantonamenti dell'esercizio 15.538
Utilizzi dell'esercizio (10.107)
Valore al 31.12.2017 47.886

Le rimanenze di magazzino non sono soggette ad alcun gravame giuridico (pegno, patto di riservato dominio, etc.). I lavori in corso su ordinazione, relativi a commesse in corso di realizzazione nel settore Engineering & Construction Offshore e Onshore, ammontano a 767.357 migliaia di euro, con un aumento netto di 180.098 migliaia di euro rispetto ai valori del 31 di-

cembre 2016. Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 41 "Altre informazioni: Algeria".

Attività per imposte sul reddito correnti 8

Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano a 95.148 migliaia di euro, con un incremento di 13.077 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Amministrazione finanziaria italiana 52.324 56.228
Amministrazioni finanziarie estere 29.747 38.920
Totale 82.071 95.148

I crediti per imposte estere comprendono, principalmente, i crediti vantati da alcune filiali estere nei confronti delle amministrazioni finanziarie locali per imposte versate anticipatamente.

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 11 migliaia di euro.

Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 33.

Attività per altre imposte correnti 9

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Le attività per altre imposte correnti ammontano a 29.977 migliaia di euro, e risultano così composte:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Amministrazione finanziaria italiana:
- per crediti Iva 13.305 14.433
- per altri rapporti 234 879
Amministrazioni finanziarie estere:
- per crediti Iva 14.222 11.523
- per altri rapporti 4.352 3.142
Totale 32.113 29.977

I crediti Iva chiesti a rimborso verso l'Amministrazione finanziaria italiana al 31 dicembre 2017, inclusi gli interessi maturati, sono pari a 12.827 migliaia di euro

L'apporto complessivo della Joint Operation Ship Recycling Scarl per crediti Iva italiani è pari a 2.899 migliaia di euro, di cui 2.381 migliaia di euro chiesti a rimborso.

Durante l'esercizio sono stati svalutati crediti tributari di competenza di due filiali estere per 1.447 migliaia di euro.

Altre attività correnti 10

Le altre attività correnti ammontano a 110.947 migliaia di euro, con un incremento di 17.836 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono analizzabili nel modo seguente:

31.12.2016
(migliaia di euro)
31.12.2017
Fair value su contratti derivati su valute
45.206
83.540
Altre attività
47.905
27.407
Totale
93.111
110.947

Le altre attività al 31 dicembre 2017 sono composte da 22.124 migliaia di euro per costi di competenza di futuri esercizi e da 5.283 migliaia di euro per commissioni su fidejussioni di competenza di esercizi futuri.

Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 26 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate come segue:

31.12.2016
(migliaia di euro)
31.12.2017
Saipem Finance International BV
34.782
73.438
Eni SpA
-
375
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno
622
601
Consorzio F.S.B.
96
97
Totale
35.500
74.511

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 11

La consistenza degli immobili ammonta a 411.933 migliaia di euro, con un decremento di 69.217 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente; i movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle tabelle seguenti:

Valore netto al 31.12.2016
(migliaia di euro) Terreni
e fabbricati
Impianti
e macchinari
Attrezzature
industriali
e commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
Immobilizzazioni
materiali
Costo originario
Saldo al 31.12.2015 185.507 1.313.273 233.229 36.543 7.787 1.776.339
Movimenti dell'esercizio:
- acquisizioni terzi 4.542 33.206 7.636 689 336 46.409
- produzione interna - 959 - 5 1.263 2.227
- acquisizioni da altre società del Gruppo 25 1.089 1.042 - - 2.156
- trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso 3.106 3.874 265 (2) (7.243) -
- alienazioni (929) (10.184) (6.525) (28) - (17.666)
- radiazioni (149) (2.760) (3.208) (549) - (6.666)
Saldo al 31.12.2016 192.102 1.339.457 232.439 36.658 2.143 1.802.799
Fondo ammortamento e svalutazioni
Saldo al 31.12.2015 83.200 654.928 184.387 33.446 393 956.354
Movimenti dell'esercizio:
- ammortamenti 9.040 80.204 11.694 1.092 - 102.030
- trasferimenti 1.062 (1.152) 91 (1) - -
- svalutazioni 45.020 231.243 5.364 34 152 281.813
- alienazioni (682) (5.818) (5.784) (28) - (12.312)
- radiazioni (144) (2.473) (3.070) (549) - (6.236)
Saldo al 31.12.2016 137.496 956.932 192.682 33.994 545 1.321.649
Valore netto di bilancio 54.606 382.525 39.757 2.664 1.598 481.150
Valore netto al 31.12.2017
Attrezzature Immobilizzazioni Totale
Terreni Impianti industriali in corso Immobilizzazioni
(migliaia di euro) e fabbricati e macchinari e commerciali Altri beni e acconti materiali
Costo originario
Saldo al 31.12.2016 192.102 1.339.457 232.439 36.658 2.143 1.802.799
Movimenti dell'esercizio:
- acquisizioni terzi 3.415 26.678 7.113 2.117 5.372 44.695
- produzione interna 63 819 55 - 3.066 4.003
- acquisizioni da altre società del Gruppo 753 2.297 946 - - 3.996
- trasferimenti da immobilizzazioni materiali
in corso 1 (853) 852 - - -
- alienazioni (2.599) (10.951) (5.255) (30) - (18.835)
- cessione interessenza in joint venture - - (524) (2.352) - (2.876)
- radiazioni (1.158) (3.937) (3.430) (12.610) - (21.135)
Saldo al 31.12.2017 192.577 1.353.510 232.196 23.783 10.581 1.812.647
Fondo ammortamento e svalutazioni
Saldo al 31.12.2016 137.496 956.932 192.682 33.994 545 1.321.649
Movimenti dell'esercizio:
- trasferimenti - (15) 15 - - -
- ammortamenti 5.584 51.492 9.739 1.228 - 68.043
- svalutazioni - 45.553 3.715 53 - 49.321
- alienazioni (2.596) (9.356) (5.043) (28) - (17.023)
- cessione interessenza in joint venture - - (92) (381) - (473)
- radiazioni (1.159) (3.613) (3.425) (12.606) - (20.803)
Saldo al 31.12.2017 139.325 1.040.993 197.591 22.260 - 1.400.714
Valore netto di bilancio 53.252 312.517 34.605 1.523 10.036 411.933

Nel corso dell'esercizio 2017 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:

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(migliaia di euro)
Terreni e fabbricati:
- terreni -
- fabbricati 85
- costruzioni leggere 4.146
Totale 4.231
Impianti e macchinari:
- lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di costruzione 603
- nuovi investimenti e migliorie su macchinari vari per le attività di costruzione e perforazione 6.984
- lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di perforazione 22.207
- impianti perforazione in leasing finanziario -
Totale 29.794
Attrezzature industriali e commerciali:
- acquisto di attrezzature e strumenti vari per controlli radiografici e per l'attività di costruzione 782
- acquisto di mezzi mobili speciali, automezzi e fuoristrada, escavatori e altri mezzi 2.952
- acquisto di attrezzatura varia di perforazione 4.009
- attrezzatura varia in dotazione JO partecipata 371
Totale 8.114
Altri beni:
- personal computer, unità di sistema e stampanti 183
- mobili, arredi -
- altri beni in dotazione JO partecipata 1.934
Totale 2.117

Nel 2015 sono stati stipulati due contratti di locazione finanziaria di rig di perforazione terra per la durata di 36 mesi. Il valore lordo complessivo dei due impianti è pari a 34.533 migliaia di euro; il valore netto al 31 dicembre 2017, comprensivo del fondo ammortamento, è pari a 26.765 migliaia di euro.

Nel corso dell'esercizio si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione:

Alienazioni Radiazioni
(migliaia di euro)
Terreni e fabbricati:
- costruzioni leggere 2.599 1.158
Totale 2.599 1.158
Impianti e macchinari:
- impianti generici 4.381 1.913
- impianti perforazione 4.736 514
- impianti specifici di costruzione 1.834 1.510
- navi e attrezzature di bordo - -
Totale 10.951 3.937
Attrezzature industriali e commerciali:
- mezzi mobili speciali, automezzi, escavatori, pale meccaniche e altri mezzi 3.018 21
- attrezzatura varia di costruzione 679 2.501
- attrezzatura varia di perforazione 1.446 890
- attrezzatura varia in dotazione JO partecipata 524 -
- autovetture, motoveicoli e simili 112 18
Totale 5.779 3.430
Altri beni:
- mobili e macchine ordinarie d'ufficio ed elettroniche 30 12.610
- altri beni in dotazione JO partecipata 2.352 -
Totale 2.382 12.610

Nel corso dell'esercizio sono state acquistate da altre società del Gruppo (principalmente da Saimexicana SA de CV, Snamprogetti Saudi Arabia), attrezzature varie di montaggio per complessivi 3.996 migliaia di euro.

Sono state realizzate inoltre vendite ad altre società del Gruppo, principalmente:

  • attrezzature di montaggio a Saipem Romania Srl;

  • attrezzature di montaggio e perforazione a Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc.

Complessivamente le vendite hanno generato:

  • plusvalenze per 763 migliaia di euro;

  • minusvalenze per 482 migliaia di euro.

Gli effetti economici delle alienazioni e radiazioni di immobilizzazioni materiali sono indicati alle voci del conto economico "Altri ricavi e proventi" (nota 29) e "Altri oneri" (nota 30).

Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati ancora in uso, riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.

Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2017 ammonta a 4.824 migliaia di euro (27.172 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

A causa delle mutate prospettive di utilizzo e in coerenza con la razionalizzazione dell'asset base prevista nel piano strategico, la piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 è stata completamente svalutata (36 milioni di euro), mentre è stato ridotto il valore di iscrizione dell'unità navale Cidade de Vitoria (13 milioni di euro).

Immobilizzazioni in corso e acconti

Ammontano a 10.036 migliaia di euro e si riferiscono principalmente al progetto "SPRINGS" (Subsea Process and Injection Gear for Seawater), un impianto di filtraggio di acqua sottomarina, nonché alla realizzazione del progetto Hydrone, sistema di robot subacquei per supportare lo sviluppo dei campi sottomarini.

Lo stato di ammortamento delle singole voci di bilancio alla fine dell'esercizio è il seguente:

(%) 31.12.2016 31.12.2017
Terreni e fabbricati 72 73
Impianti e macchinari 60 77
Attrezzature industriali e commerciali 83 86
Altri beni 94 94
Immobilizzazioni materiali nel complesso 65 78

Le quote di ammortamento imputate a conto economico sono definite in base alla durata economico-tecnica dei cespiti con le seguenti aliquote:

(%) min max
Fabbricati industriali 3 12,5
Impianti e macchinari 10 15
Attrezzature industriali e commerciali 20 40
Altri beni 12 20

Attività immateriali 12

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Le attività immateriali ammontano a 22.853 migliaia di euro, con un decremento di 931 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

I movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle seguenti tabelle:

Valore netto al 31.12.2016
Diritti di brevetto
industriale e diritti
Costi di utilizzazione
delle opere
Immobilizzazioni
in corso
Totale
Immobilizzazioni
(migliaia di euro) di sviluppo dell'ingegno Goodwill Altre e acconti immateriali
Costo originario
Saldo al 31.12.2015 7.688 161.769 3.241 95 5.296 178.089
Acquisizioni - 6.772 - - 3.221 9.993
Trasferimenti - 1.303 - - (1.303) -
Dismissioni - (706) - - - (706)
Saldo al 31.12.2016 7.688 169.138 3.241 95 7.214 187.376
Ammortamenti accumulati
Saldo al 31.12.2015 7.621 146.168 - 95 - 153.884
Ammortamenti 67 10.034 - - - 10.101
Trasferimenti - - - - - -
Dismissioni - (393) - - - (393)
Saldo al 31.12.2016 7.688 155.809 - 95 - 163.592
Valore netto - 13.329 3.241 - 7.214 23.784
Valore netto al 31.12.2017
Diritti di brevetto
industriale e diritti
di utilizzazione Immobilizzazioni Totale
(migliaia di euro) Costi
di sviluppo
delle opere
dell'ingegno
Goodwill Altre in corso
e acconti
Immobilizzazioni
immateriali
Costo originario
Saldo al 31.12.2016 7.688 169.138 3.241 95 7.214 187.376
Acquisizioni - 5.890 - - 2.450 8.340
Trasferimenti - 5.261 - - (5.261) -
Dismissioni - (138) - - (123) (261)
Saldo al 31.12.2017 7.688 180.151 3.241 95 4.280 195.455
Ammortamenti accumulati
Saldo al 31.12.2016 7.688 155.809 - 95 - 163.592
Ammortamenti - 9.148 - - - 9.148
Trasferimenti - - - - - -
Dismissioni - (138) - - - (138)
Saldo al 31.12.2017 7.688 164.819 - 95 - 172.602
Valore netto - 15.332 3.241 - 4.280 22.853

Nel corso dell'esercizio 2017 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:

(migliaia di euro)
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno:
- rollout Sap controllate 833
- licenze e software 2.586
- ICT security 448
- revisione architettura Data Warehouse 360
- altri progetti 1.663
Totale 5.890
Trasferimento dalle immobilizzazioni immateriali in corso:
- vari progetti di ricerca e sviluppo brevetti 5.261
Totale 5.261

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state effettuate dismissioni legate principalmente ai software e ai brevetti, generando una minusvalenza di 123 migliaia di euro. Gli effetti economici delle dismissioni di immobilizzazioni immateriali sono indicati alla voce del conto economico "Altri oneri" (nota 30).

Immobilizzazioni in corso e acconti

(migliaia di euro)
Variazioni in aumento
Cloud 113
Nuovo ambiente gestione materiali 192
Implementazione sistemi whithout Eni 465
Big Data 277
Enterprise Content Management (ECM) 339
Altri progetti 1.064
Totale 2.450
Variazioni in diminuzione
Trasferimento a:
- vari progetti di ricerca e sviluppo brevetti 137
Totale 137

Le immobilizzazioni immateriali comprendono principalmente "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" relativi al potenziamento dei programmi di software, nonché a processi sviluppati internamente per migliorare e ammodernare i sistemi operativi e tecnologici, con aliquote di ammortamento comprese nell'intervallo 6,66% e 33,3%.

Partecipazioni 13

La voce è costituita da partecipazioni per un ammontare complessivo di 2.271.232 migliaia di euro, con un incremento di 282.452 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Il dettaglio è il seguente:

operazione Valore
(migliaia di euro) Tipo
Saldo iniziale al 1° gennaio 2017 1.988.780
Operazioni su partecipazioni 2017
Saipem SA Sottoscrizione aumento di capitale 454.849
Saipem SA Svalutazione (147.058)
INFRA SpA Svalutazione (129)
Saipem Maritime Asset Management Sarl Svalutazione (26.286)
Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda Apporto in conto capitale 761
Modena Scarl Cancellazione per liquidazione (237)
Nagarjuna Oil Refinery Ltd Valutazione al fair value (59)
Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd Valutazione al fair value 611
Totale partecipazioni al 31 dicembre 2017 2.271.232

Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 217.

Partecipazioni in imprese controllate

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Le partecipazioni in imprese controllate ammontano a 2.269.628 migliaia di euro, con un incremento rispetto all'esercizio precedente pari a 282.137 migliaia di euro.

(migliaia di euro) Costo Rettifiche
di valore
Totale
Imprese controllate
Saldo iniziale al 1° gennaio 2016 2.193.179 (79.705) 2.113.474
Movimenti dell'esercizio:
- svalutazione Saipem SA - (532.702) (532.702)
- apporto in conto capitale Saipem International BV 400.000 - 400.000
- acquisizione Saipem Finance International BV 10.000 - 10.000
- costituzione INFRA SpA 50 - 50
- finanziamento per aumento di capitale INFRA SpA 500 - 500
- svalutazione INFRA SpA - (153) (153)
- finanziamento per aumento di capitale Servizi Energia Italia SpA 1.000 - 1.000
- svalutazione Servizi Energia Italia SpA - (386) (386)
- apporto in conto capitale Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda 1.138 - 1.138
- svalutazione Saipem Maritime Asset Management Sarl - (5.430) (5.430)
Saldo finale al 31 dicembre 2016 2.605.867 (618.376) 1.987.491
Movimenti dell'esercizio:
- sottoscrizione aumento di capitale Saipem SA 454.849 - 454.849
- svalutazione Saipem SA - (147.058) (147.058)
- svalutazione INFRA SpA - (129) (129)
- svalutazione Saipem Maritime Asset Management Sarl - (26.286) (26.286)
- apporto in conto capitale Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda 761 - 761
Saldo finale al 31 dicembre 2017 3.061.477 (791.849) 2.269.628

Le operazioni su partecipazioni controllate sono analizzate come segue:

  • in data 27 aprile 2017 l'Assemblea Generale di Saipem SA ha deliberato di aumentare il capitale sociale della Società attraverso l'emissione di 299.242.603 nuove azioni assimilate alle preesistenti del valore nominale di 1,52 euro. Il capitale sociale passa quindi da un valore di 26.489 migliaia di euro a un valore di 481.338 migliaia di euro. Saipem SpA ha sottoscritto l'intero aumento di capitale per 454.849 migliaia di euro, incrementando il valore della partecipazione per il medesimo importo e versando un importo di 113.712 migliaia di euro, pari a un quarto dell'intero aumento di capitale sottoscritto. L'aumento di capitale di Saipem SA è stato registrato in data 6 giugno 2017;
  • la valutazione nella partecipazione in Saipem SA ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 147.058 migliaia di euro;
  • la valutazione nella partecipazione in INFRA SpA ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 129 migliaia di euro;
  • la valutazione nella partecipazione in Saipem Maritime Asset Management Sarl ha comportato l'intera svalutazione della partecipazione per un importo di 26.286 migliaia di euro;
  • in data 18 dicembre 2017 è stato deliberato da Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda un incremento di capitale di 3.000 migliaia di real brasiliani, eseguito da Saipem SpA in base alla propria quota di competenza del 99,00% per un importo di 2.970 migliaia di real brasiliani, per un controvalore di 761 migliaia di euro. La partecipazione è stata incrementata per il medesimo importo. Il capitale sociale della società è quindi ora composto da 12.494.210 azioni del valore di 1 real brasiliano ciascuna. L'annotazione dell'aumento di capitale presso il Registro delle Imprese non è ancora avvenuta.

Partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto

Ammontano a 225 migliaia di euro, con un decremento netto di 237 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

(migliaia di euro) Costo Rettifiche
di valore
Totale
Imprese collegate e a controllo congiunto
Saldo iniziale al 1° gennaio 2016 468 - 468
Movimenti dell'esercizio:
- liquidazione S.B.K. Baltica Scarl Spólka Komandytowa (1) - (1)
- liquidazione Baltica Scarl (5) - (5)
Saldo finale al 31 dicembre 2016 462 - 462
Movimenti dell'esercizio:
- liquidazione Modena Scarl (237) - (237)
Saldo finale al 31 dicembre 2017 225 - 225

Le operazioni su partecipazioni collegate e a controllo congiunto sono analizzate come segue:

  • in data 10 gennaio 2017 la società Modena Scarl, già in liquidazione, è stata cancellata dal Registro delle Imprese. Si è pertanto proceduto alla cancellazione della partecipazione.

Partecipazioni in altre imprese

Ammontano a 1.379 migliaia di euro e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 552 migliaia di euro.

Rettifiche
di valore
(migliaia di euro) Costo Totale
Altre imprese
Saldo iniziale al 1° gennaio 2016 334 (28) 306
Movimenti dell'esercizio:
- annullamento partecipazione Centro Sviluppo Materiali (10) - (10)
- valutazione fair value Nagarjuna Oil Refinery Ltd 39 - 39
- valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd 492 - 492
Saldo finale al 31 dicembre 2016 855 (28) 827
Movimenti dell'esercizio:
- valutazione fair value Nagarjuna Oil Refinery Ltd (59) - (59)
- valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd 611 - 611
Saldo finale al 31 dicembre 2017 1.407 (28) 1.379

Le operazioni inerenti le partecipazioni in altre imprese sono analizzate come segue:

  • a seguito dell'aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella Nagarjuna Oil Refinery Ltd, il relativo fair value ha subito una diminuzione di 59 migliaia di euro, con un decremento della corrispondente riserva di patrimonio netto;
  • a seguito dell'aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd, il relativo fair value è stato incrementato di 611 migliaia di euro, aumentando la corrispondente riserva di patrimonio netto.

Partecipazioni possedute direttamente (art. 2427, n. 5 del codice civile)

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Bilancio dell'esercizio 2017 (1)
Patrimonio
netto
(escluso
Utile Quota
posseduta
di bilancio Valore
con il metodo
Valore del patrimonio
netto
Differenza
rispetto
valutazione
al patrimonio
netto
Fondo
copertura
perdita su
Descrizione Sede Valuta Capitale risultato) (perdita) (%) (a) (b) (c=b-a) partecipazioni
Partecipazioni che costituiscono
immobilizzazioni in:
Imprese controllate
Saipem SA (2) Montigny
le Bretonneux
EUR 481.337 94.478 (60.461) 100,00 740.182 740.182 - -
Saipem International BV (2) Amsterdam EUR 172.444 941.671 478.793 100,00 1.204.333 2.496.949 1.292.616 -
Saipem Maritime Asset
Management
Luxembourg Sàrl (3) Lussemburgo USD 378 27.708 (29.981) 100,00 - (1.896) (1.896) (1.896)
Andromeda Consultoria Tecnica
e Rapresentações Ltda (3)
Rio de Janeiro BRL 12.494 (4) 9.565 (46) 99,00 2.318 2.372 54 -
Snamprogetti Netherlands BV (2) Amsterdam EUR 203 33.597 (851) 100,00 11.595 19.352 7.757 -
SnamprogettiChiyoda sas
di Saipem SpA
San Donato
Milanese
EUR 10 (43.254) (11.045) 99,90 - (8.126) (8.126) (54.244)
Saipem Offshore Norway AS Sola
(Norvegia)
EUR 16 419.142 (14.865) 100,00 300.015 404.277 104.262 -
Servizi Energia Italia SpA San Donato
Milanese
EUR 291 3.529 (157) 100,00 905 3.372 2.467 -
Saipem Finance International BV Amsterdam EUR 1.000 42.622 2.574 25,00 10.000 11.299 1.299 -
INFRA SpA San Donato
Milanese
EUR 50 397 (129) 100,00 268 268 - -
Smacemex Scarl San Donato
Milanese
EUR 10 10 Pareggio 60,00 6 6 - -
Denuke Scarl San Donato
Milanese
EUR 10 10 Pareggio 55,00 6 6 - -
Totale 2.269.628 3.668.061 1.398.433 (56.140)
Imprese collegate
e a controllo congiunto
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato
Milanese
EUR 52 52 Pareggio 50,36 26 26 - -
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Due
San Donato
Milanese
EUR 52 52 Pareggio 52,00 27 27 - -
Consorzio F.S.B. Marghera EUR 15 18 Pareggio 29,10 5 5 - -
ASG Scarl San Donato
Milanese
EUR 51 51 Pareggio 55,41 28 28 - -
Rodano Scarl San Donato
Milanese
EUR 250 250 Pareggio 53,57 134 134 - -
Consorzio Sapro San Giovanni
Teatino
EUR 10 10 Pareggio 51,00 5 5 - -
Ship Recycling Scarl (5) Genova EUR 10 10 Pareggio 51,00 - - - -
Totale 225 225 - -

(1) Approvati dalle Assemblee degli Azionisti o predisposti dai Consigli di Amministrazione per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee.

(2) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto si riferisce al subconsolidato coerente con i valori utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.

(3) Il patrimonio netto della controllata è espresso in moneta di conto; i valori di bilancio sono espressi nella moneta funzionale EUR.

(4) L'operazione di aumento di capitale deliberata in data 18 dicembre 2017 non è ancora stata annotata presso il Registro delle Imprese.

(5) Sulla base dell'IFRS 11 la Ship Recycling Scarl è un accordo a controllo congiunto qualificato come Joint Operation; pertanto Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo. La società è stata posta in liquidazione dall'Assemblea degli Azionisti il 4 ottobre 2017.

Le partecipazioni possedute direttamente dalla Società al 31 dicembre 2017, in imprese controllate e a controllo congiunto, sono elencate nelle tabelle in precedenza riportate; la Società non possiede partecipazioni per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

Non esistono restrizioni alle disponibilità delle partecipazioni immobilizzate, né diritti di opzione e privilegi sulle stesse a eccezione di 1 azione ordinaria di Saipem SA concessa in prestito temporaneo a un amministratore della stessa, così come stabilito dallo statuto societario. Rispetto al 31 dicembre 2016 le partecipazioni non sono state oggetto di cambiamento di destinazione.

Attività per imposte anticipate 14

Il credito per imposte anticipate ammonta a 194,294 migliaia di euro. Il credito è esposto al netto del fondo imposte differite in quanto totalmente compensabile ed è così analizzabile:

(migliaia di euro) 31.12.2016 Incrementi Decrementi variazioni
Altre
Altre variazioni
a patrimonio
netto
31.12.2017
Imposte anticipate su:
- contratti derivati di copertura 19.710 - - - (19.698) 12
- oneri aumento di capitale 12.432 - (3.264) - 500 9.668
- fondo svalutazione crediti 19.448 - (14) - - 19.434
- fondo svalutazione magazzino 10.189 - (2.426) - - 7.763
- fondi rischi e oneri 42.036 4.053 (9.801) - - 36.288
- fondo benefici ai dipendenti 13.070 - (4.157) - (257) 8.656
- ammortamenti non deducibili 1.840 - (272) - - 1.568
- fondo commesse pluriennali 1.536 69 (1.488) - - 117
- perdita fiscale Saipem SpA 104.432 15.913 (18.046) - - 102.299
- cessione Floaters SpA 84 - (84) - - -
- eccedenza A.C.E. 23.818 560 (135) (4.400) - 19.843
- altre 718 - (65) - - 653
Totale imposte anticipate 249.313 20.595 (39.752) (4.400) (19.455) 206.301
Imposte differite su:
- beni in leasing finanziario (2.052) (84) 2.416 - - 280
- contratti derivati di copertura - - - - (11.621) (11.621)
- fondo benefici ai dipendenti - - - - - -
- rimanenze - - - - - -
- dividendi - - - - - -
- altre (749) 73 10 - - (666)
Totale imposte differite (2.801) (11) 2.426 - (11.621) (12.007)
Totale come da bilancio 246.512 20.584 (37.326) (4.400) (31.076) 194.294

Le perdite fiscali includono, oltre alla perdita fiscale di Saipem SpA, anche le perdite delle filiali estere, e sono illimitatamente utilizzabili.

Altre attività non correnti 15

Ammontano a 27.236 migliaia di euro, con un incremento di 13.893 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e includono il fair value da contratti derivati di copertura cash flow su valute per 1.134 migliaia di euro (2.059 migliaia di euro nell'esercizio precedente.

Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 25 "Strumenti finanziari derivati".

Passività correnti

Passività finanziarie a breve termine 16

Le passività finanziarie a breve termine di 1.060.155 migliaia di euro riguardano:

Debiti verso banche

Ammontano a 50.000 migliaia di euro; l'importo è costituito interamente da un finanziamento a breve termine in euro verso un istituto bancario.

Debiti verso altri finanziatori

Ammontano al 31 dicembre 2017 a 1.010.155 migliaia di euro, con un incremento di 775.852 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Saipem Finance International BV 227.569 1.005.087
Altri finanziatori 6.734 5.068
Totale generale 234.303 1.010.155

Le passività finanziarie a breve termine di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente USD per 187.138 migliaia di euro e NOK (corona norvegese) per 28.819 migliaia di euro. Il tasso di interesse medio ponderato del 2017 è dello 0,09%.

Debiti commerciali e altri debiti 17

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I debiti commerciali e altri debiti ammontano a 1.535.775 migliaia di euro, con un incremento di 99.706 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:

31.12.2016 31.12.2017
(migliaia di euro) Totale di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Totale di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Acconti 237.641 - - 137.155 - -
Debiti verso: - -
- joint venture 54.571 - - 53.382 - -
- fornitori 443.365 - - 480.976 - -
- imprese controllate 265.350 - - 219.941 - -
- imprese collegate 48.219 - - 26.500 - -
Debiti verso committenti: 314.090 - - 184.581 - -
- imprese del Gruppo e correlate 50.667 - - 31.063 - -
- controllate 27.394 - - 6.505 - -
- collegate 44.399 - - 38.379 - -
- terzi 191.630 - - 108.634 - -
Debiti enti previdenziali 24.558 - - 25.517 - -
Debiti verso altri 48.275 - - 407.723 - -
Totale generale 1.436.069 - - 1.535.775 - -

I debiti commerciali ammontano a 663.854 migliaia di euro, con un aumento di 13.233 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2017 ha comportato l'elisione in Saipem SpA di 33 migliaia di euro di debito verso la JO e la rilevazione nei debiti commerciali verso terzi di un apporto di 221 migliaia di euro.

I debiti verso committenti, pari a 184.581 migliaia di euro, riguardano rettifiche di ricavi correlate alla valutazione delle commesse pluriennali.

I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono relativi a debiti verso Inps per 20.513 migliaia di euro, verso Inail per 3.356 migliaia di euro e per 1.648 migliaia di euro verso altri istituti previdenziali.

Gli altri debiti ammontano a 407.723 migliaia di euro, con un incremento di 359.448 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Gli importi sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo e sono analizzati come segue:

31.12.2016
(migliaia di euro)
31.12.2017
Partecipazioni sottoscritte ancora da versare
-
341.137
Creditori diversi
1.889
17.595
Debiti verso dipendenti
42.549
45.578
Consulenti e professionisti
3.347
2.852
Compagnie di assicurazione
20
36
Amministratori e Collegio Sindacale
470
525
Totale
48.275
407.723

L'importo di 341.137 migliaia di euro fa riferimento alla quota ancora versare alla controllata Saipem SA per l'operazione di aumento di capitale deliberata nell'esercizio e per la quale è stato versato solo un quarto dell'intero aumento di capitale sottoscritto. Gli altri debiti verso consulenti e professionisti comprendono 10 migliaia di euro relativi alla Joint Operation Ship Recycling Scarl. I debiti commerciali e altri debiti in moneta diversa dall'euro sono pari a 237.602 migliaia di euro, e riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 220.067 migliaia di euro, GBP per 4.394 migliaia di euro, NOK (corone norvegesi) per 3.036 migliaia di euro e SAR (riyal saudita) per 3.946 migliaia di euro.

L'articolazione dei debiti commerciali e altri debiti per area geografica risulta la seguente:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Italia 560.385 499.940
Estero
Resto Europa 380.638 668.808
Africa Settentrionale 8.005 2.599
Africa Occidentale 68.099 37.344
Americhe 44.427 19.696
CSI 14.853 10.614
Resto Asia 358.047 296.607
Altre aree 1.615 167
Totale 875.684 1.035.835
Totale generale 1.436.069 1.535.775

I debiti verso parti correlate sono indicati alla nota 38. Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti in esecuzione in Algeria si faccia riferimento alla nota 41 "Altre informazioni: Algeria".

Passività per imposte sul reddito correnti 18

Le passività per imposte sul reddito correnti ammontano al 31 dicembre 2017 a 10.657 migliaia di euro, con un decremento di 5.800 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività per imposte sul reddito corrente si distinguono come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Debiti per imposte sul reddito - Italia - -
Debiti per imposte sul reddito - Estero 16.457 10.657
Totale generale 16.457 10.657

Sono stati definiti i periodi d'imposta fino al 2012 per le imposte dirette e per le imposte indirette. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 33.

Passività per altre imposte correnti 19

Le passività per altre imposte correnti ammontano a 23.312 migliaia di euro, con un decremento di 4.993 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Debiti per Iva italiana/estera 12.105 10.413
Debiti per ritenute 13.999 12.321
Debiti per altre imposte e tasse 2.201 578
Totale 28.305 23.312

Le altre imposte e tasse riguardano principalmente debiti di competenza delle filiali estere.

Altre passività correnti 20

Le altre passività correnti di 49.925 migliaia di euro si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Fair value su contratti derivati su valute 121.640 43.413
Altre passività 10.529 6.512
Totale 132.169 49.925

Le altre passività di 6.512 migliaia di euro sono relative essenzialmente a ratei su commissioni per fidejussioni, di cui 4.502 migliaia di euro verso Eni e 934 migliaia di euro verso terzi.

Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 26 "Strumenti finanziari derivati".

Passività non correnti

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Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine 21

Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine e dei ratei su interessi maturati a fine esercizio, di 507.570 migliaia di euro (367.656 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), si analizzano come segue:

31.12.2016 31.12.2017
(migliaia di euro) Quote
a lungo
termine
Quote
a breve
termine
Totale Quote
a lungo
termine
Quote
a breve
termine
Totale
Verso banche 350.195 10 350.205 499.709 32 499.741
Verso altri finanziatori 7.829 9.622 17.451 - 7.829 7.829
Totale 358.024 9.632 367.656 499.709 7.861 507.570

Le passività finanziarie a lungo termine, tutte denominate in euro, comprensive delle quote a breve termine di 7.861 migliaia di euro, presentano un incremento di 139.914 migliaia di euro.

Tale variazione è dovuta essenzialmente all'accensione di tre finanziamenti verso istituti bancari per un ammontare complessivo di 150.000 migliaia di euro e al rimborso di debiti da leasing finanziario per 9.622 migliaia di euro.

Tutti i finanziamenti in essere presentano un tasso di interesse variabile; il tasso di interesse medio ponderato del 2017 è dell'1,53%.

Si segnala che i finanziamenti a lungo termine in essere verso banche prevedono il mantenimento di determinati indici finanziari basati sul bilancio consolidato di Saipem.

Le passività finanziarie a lungo termine comprendono anche il fair value dei derivati di copertura su tassi di interesse, stipulati con una banca terza, per 1.079 migliaia di euro (1.552 migliaia di euro nel 2016). Il suddetto importo è stato portato a incremento delle passività finanziarie.

La scadenza dei pagamenti futuri contrattualmente dovuti delle passività finanziarie a lungo termine si analizza come di seguito indicato:

Valore contabile
al 31 dicembre
Scadenza
a breve
termine
Scadenza a lungo termine Totale
pagamenti
futuri al
31.12.2017
(migliaia di euro) 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Totale
Verso banche 350.205 499.741 32 376.084 75.000 25.000 25.000 501.084 501.116
Verso altri finanziatori 17.451 7.829 7.829 - - - - - 7.829
Totale 367.656 507.570 7.861 376.084 75.000 25.000 25.000 501.084 508.945

La differenza pari a 1.375 migliaia di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto in bilancio al 31 dicembre 2017 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.

In base alle nuove disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso di cassa da attività di finanziamento:

Variazioni
dei flussi
Variazioni
senza impatti
sui flussi
(migliaia di euro) 31.12.2016 di cassa di cassa 31.12.2017
Passività finanziarie a breve termine 284.305 775.850 - 1.060.155
Passività finanziarie a lungo termine
(incluse quote a breve termine) 367.656 139.914 - 507.570
Totale passività nette derivanti
da attività di finanziamento 651.961 915.764 - 1.567.725

Secondo quanto previsto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del Regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" si segnala che la posizione finanziaria netta di Saipem SpA al 31 dicembre 2017 è la seguente:

31.12.2016 31.12.2017
Non Non
(migliaia di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
A. Disponibilità liquide 701.995 - 701.995 1.304.476 - 1.304.476
B. Crediti finanziari 406.894 - 406.894 430.042 - 430.042
C. Passività finanziarie a breve termine verso terzi 56.736 - 56.736 55.068 - 55.068
D. Passività finanziarie a lungo termine verso terzi 9.632 358.024 367.656 7.861 499.709 507.570
E. Passività finanziarie a breve termine verso
entità correlate
227.569 - 227.569 1.005.087 - 1.005.087
F. Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate
- - - - - -
G. Indebitamento finanziario lordo (C+D+E+F) 293.937 358.024 651.961 1.068.016 499.709 1.567.725
H. Posizione finanziaria netta come
da comunicazione Consob
n. DEM/6064293/2006 (G-A-B)
(814.952) 358.024 (456.928) (666.502) 499.709 (166.793)
I. Crediti finanziari non correnti - - - - - -
L. Indebitamento finanziario netto (H+I) (814.952) 358.024 (456.928) (666.502) 499.709 (166.793)

Il peggioramento della posizione finanziaria netta di 290.135 migliaia di euro è dovuto alle seguenti variazioni:

(migliaia di euro)
Disponibilità nette al 31.12.2016 (456.928)
Flusso monetario del risultato corrente (207.945)
Flusso monetario del capitale di esercizio 433.651
Flusso monetario degli investimenti (516.644)
Flusso monetario dei disinvestimenti 29.664
Flusso da acquisto di azioni proprie (27.071)
Flusso monetario del capitale proprio (1.790)
Disponibilità nette al 31.12.2017 (166.793)

Nell'espletamento della sua attività l'impresa utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell'impresa, inclusi i contratti derivati, sono riportate di seguito:

  • crediti commerciali e altri crediti: il valore di mercato dei crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • altre attività finanziarie non correnti: il valore di mercato delle altre attività finanziarie non correnti è relativo al fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse;
  • altre attività non correnti: il valore di mercato delle altre attività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine: il valore di mercato delle passività finanziarie esigibili oltre l'esercizio successivo, inclusa la quota a breve, è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • altre passività non correnti: il valore di mercato delle altre passività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri.

L'attualizzazione dei flussi di cassa futuri è effettuata applicando i tassi di interesse che Saipem SpA avrebbe potuto ottenere su posizioni analoghe. Il valore di mercato dei crediti e debiti è stimato equivalente al relativo valore contabile.

31.12.2016 31.12.2017
(migliaia di euro) Valore
contabile
Valore
di mercato
Valore
contabile
Valore
di mercato
Crediti commerciali e altri crediti esigibili
oltre l'esercizio successivo
106.477 106.477 80.531 80.531
Altre attività non correnti 13.343 13.343 27.236 27.236
Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve 367.656 369.600 507.570 509.638
Altre passività non correnti 2.324 2.324 324 324

Fondi per rischi e oneri 22

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I fondi per rischi e oneri presentano rispetto all'esercizio precedente un incremento di 59.877 migliaia di euro e si analizzano come segue:

(migliaia di euro) oneri sociali
su incentivo
monetario
Fondo
per imposte
Fondo
su commesse
pluriennali
Perdite
Fondo oneri
presunti
Fondo copertura
su partecipazioni
perdita
certificazione
bilancio
Fondo
Totale
Saldo al 1° gennaio 2016 1.391 12.400 25.936 13.022 28.176 2.067 82.992
Movimenti dell'esercizio:
- accantonamenti 689 36 376 17.270 17.942 - 36.313
- utilizzi (451) (906) (20.803) (1.494) - (2.067) (25.721)
- utilizzi per esuberanza - (3.914) - (1.267) - - (5.181)
- trasferimenti da società del Gruppo 40 - - - - - 40
- altre variazioni (16) - - - - - (16)
Saldo finale al 31 dicembre 2016 1.653 7.616 5.509 27.531 46.118 - 88.427
Movimenti dell'esercizio:
- accantonamenti 154 10 1.775 73.214 10.022 - 85.175
- utilizzi (1.308) - (5.334) (1.117) - - (7.759)
- utilizzi per esuberanza - (1.441) - (16.098) - - (17.539)
Saldo finale al 31 dicembre 2017 499 6.185 1.950 83.530 56.140 - 148.304

Il fondo oneri sociali su incentivo monetario si movimenta essenzialmente per l'accantonamento 2017 di 154 migliaia di euro, relativamente agli oneri sociali da corrispondere; l'utilizzo a fronte degli oneri sostenuti nel corso dell'anno è pari a 1.308 migliaia di euro.

Il fondo per imposte riguarda situazioni di contenzioso in corso con le autorità fiscali prevalentemente all'estero.

Il fondo perdite su commesse pluriennali è relativo alla stima di perdite previste per il completamento di opere nei settori Onshore e Offshore.

Il fondo oneri presunti accoglie principalmente la stima di possibili oneri conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali.

Il fondo copertura perdite su partecipazioni accoglie un accantonamento di 10.022 migliaia di euro relativo alla stima delle perdite future eccedenti il patrimonio netto nella partecipata SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA per 8.126 migliaia di euro e nella partecipata Saipem Maritime Asset Managament Sarl per 1.896 migliaia di euro.

Per il dettaglio degli importi relativi ai progetti realizzati in Algeria si faccia riferimento alla nota 41 "Altre informazioni: Algeria".

Fondi per benefici ai dipendenti 23

I fondi per benefici ai dipendenti di 95.458 migliaia di euro si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 49.691 43.387
Fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili 784 644
Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni 19.700 19.343
Piani anzianità 4.652 4.397
Piani incentivi monetari dirigenti 2.312 896
Piani incentivi lungo termine 2.624 594
Fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) 10.363 22.641
Piani pensione esteri a benefici definiti 3.151 3.545
Altri fondi per benefici ai dipendenti 11 11
Totale 93.288 95.458

l fondo per benefici ai dipendenti presenta rispetto all'esercizio precedente un incremento di 2.170 migliaia di euro, analizzabile come segue:

(migliaia di euro) TFR trattamento
quiescenza
Fondo
integrativo
sanitario
Fondo
anzianità
Piani
Piani incentivi
monetari
dirigenti
Piani incentivi
lungo termine
esodo dipendenti
incentivazione
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Fondo
Piani pensione
esteri
Altri benefici Totale
Valore al 31.12.2016 49.691 784 19.700 4.652 2.312 2.624 10.363 3.151 11 93.288
Movimenti dell'esercizio (6.304) (140) (357) (255) (1.416) (2.030) 12.278 394 - 2.170
Valore al 31.12.2017 43.387 644 19.343 4.397 896 594 22.641 3.545 11 95.458

Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.

I piani di incentivazione monetaria differita e a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione monetaria differita accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali che saranno erogati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi individuali prefissati. I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. La Società ha previsto da quest'anno incentivi di lungo termine anche per dipendenti con la qualifica di quadro oltre che per quelli con la qualifica di dirigenti. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.

I piani esteri a benefici definiti si riferiscono al personale in forza presso alcune filiali di Saipem SpA, principalmente Norvegia, Congo, Kuwait, Qatar e Sharjah. Tali piani sono relativi in particolare a fondi per piani pensione che riguardano schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano; la prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.

Il fondo incentivazione all'esodo è stato stanziato in seguito a un accordo attuativo delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglato in data 23 maggio 2016 tra la società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici. Il fondo accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro. Attraverso l'accordo attuativo siglato con le organizzazioni sindacali si è definito il numero delle risorse che hanno potuto ricorrere a quanto previsto dall'art. 4 e per le quali l'Inps è stata tenuta a effettuare un'istruttoria al fine di accertare gli effettivi aventi diritto, il programma di esodo e le prestazioni a cui il dipendente aveva diritto.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:

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31.12.2016 31.12.2017
Fondo Fondo
Piani Piani incentivazione
esodo
Piani Piani incentivazione
esodo
incentivi incentivi dipendenti Piani incentivi incentivi dipendenti Piani
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
(art. 4, legge
n. 92/2012)
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
(art. 4, legge
n. 92/2012)
pensione
esteri
Altri
benefici
Valore attuale dell'obbligazione
all'inizio dell'esercizio 52.022 4.427 22.740 2.674 1.479 - 20.068 11 49.691 4.652 19.700 2.312 2.624 10.363 8.998 11
Costo corrente 286 503 533 - 1.078 - 1.568 1 340 482 457 - 1.365 - 911 1
Interessi passivi 1.022 85 446 11 4 - 402 1 489 45 193 - - - 226 1
Rivalutazioni:
- utili (perdite) attuariali
risultanti da variazioni
nelle ipotesi demografiche
(110) (198) (227) (5) (9) - (32) - - - - - - - 132 -
- utili (perdite) attuariali
risultanti da variazioni
nelle ipotesi finanziarie 1.803 6 86 51 669 - 504 - (943) (274) (42) (970) (2.070) - 661 (1)
- effetto dell'esperienza passata 983 76 (2.888) 17 26 - (365) (1) (1.040) (377) (183) (234) (136) 385 659 -
Costo per prestazioni passate
e utili (perdite) per estinzione - - - - - 13.265 (12.628) - - - - - - 20.703 - -
Contributi al piano:
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - - - - - - - - -
Benefici pagati (6.073) (206) (787) (724) (649) (2.902) (1.114) (1) (5.065) (121) (782) (212) (1.189) (8.810) (1362) (1)
Spese amministrative pagate - - - - - - - - - - - - - - - -
Imposte pagate - - - - - - (194) - - - - - - - (71) -
Effetto aggregazioni aziendali,
dismissioni, trasferimenti (242) (41) (203) 288 26 - - - (85) (10) - - - - - -
Altri eventi - - - - - - - - - - - - - - - -
Effetto differenze cambio
e altre variazioni - - - - - - 789 - - - - - - - (787) -
Altre rettifiche per piani
precedentemente allocati - - - - - - - - - - - - - - - -
Valore attuale dell'obbligazione
alla fine dell'esercizio (a) 49.691 4.652 19.700 2.312 2.624 10.363 8.998 11 43.387 4.397 19.343 896 594 22.641 9.367 11
Attività al servizio del piano
all'inizio dell'esercizio
- - - - - - 13.815 - - - - - - - 5.847 -
Interessi attivi - - - - - - 270 - - - - - - - 148 -
Rendimento delle attività
al servizio del piano - - - - - - (151) - - - - - - - 316 -
Contributi al piano:
- contributi dei dipendenti - - - - - - 1.571 - - - - - - - 576 -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - - - - - - - - -
Benefici pagati - - - - - - (629) - - - - - - - (476) -
Spese amministrative pagate - - - - - - (44) - - - - - - - (46) -
Costo per prestazioni passate
e utili (perdite) per estinzione - - - - - - (9.384) - - - - - - - - -
Imposte pagate - - - - - - (194) - - - - - - - (71) -
Effetto aggregazioni aziendali,
dismissioni, trasferimenti - - - - - - - - - - - - - - - -
Effetto differenze cambio
e altre variazioni - - - - - - 593 - - - - - - - (472) -
Altre rettifiche per piani
precedentemente allocati
- - - - - - - - - - - - - - - -
Attività al servizio del piano
alla fine dell'esercizio (b) - - - - - - 5.847 - - - - - - - 5.822 -
Passività netta
rilevata in bilancio (a-b)
49.691 4.652 19.700 2.312 2.624 10.363 3.151 11 43.387 4.397 19.343 896 594 22.641 3.545 11

La passività lorda relativa a piani pensione esteri a benefici definiti caratterizzati dall'assenza di attività al servizio del piano ammonta a 2.884 migliaia di euro (2.633 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

I piani pensione esteri a benefici definiti della Norvegia, nello specifico i retirement plan, prevedono delle attività al servizio del piano. La passività lorda e le attività al servizio del piano ammontano rispettivamente a 6.483 migliaia di euro (6.365 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e a 5.822 migliaia di euro (5.847 migliaia di euro al 31 dicembre 2016). I piani medici dei dirigenti ammontano a 19.343 migliaia di euro (19.700 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

I piani per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano gli incentivi monetari dei dirigenti per 896 migliaia di euro (2.312 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), gli incentivi di lungo termine (sia quadri sia dirigenti) per 594 migliaia di euro (2.624 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e i premi di anzianità dei dipendenti per 4.397 migliaia di euro (4.652 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti rileva una passività pari a 22.641 migliaia di euro. In particolare la quota accantonata relativa ai dipendenti che nel corso dell'anno 2017 hanno aderito al piano sopra descritto è pari a 20.703 migliaia di euro che si somma al residuo accantonamento del 2016 pari a 10.363 migliaia di euro. L'utilizzo del fondo per i dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2016 è pari a 4.361 migliaia di euro, mentre quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2017 è pari a 4.449 migliaia di euro. La componente attuariale del fondo è pari a 385 migliaia di euro.

Gli altri benefici ammontano a 11 migliaia di euro (11 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e si riferiscono al personale in forza presso la filiale Congo di Saipem SpA.

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico, si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2016 31.12.2017
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Fondo
incentivazione
esodo
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Fondo
incentivazione
esodo
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
Costo corrente 286 503 533 - 1.078 - 1.568 1 340 482 457 - 1.365 - 911 1
Costi per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- - - - - 13.265 (3.244) - - - - - - 20.703 - -
Interessi passivi (attivi) netti:
- interessi passivi sull'obbligazione 1.022 85 446 11 4 - 402 1 489 45 193 - - - 226 1
- interessi attivi sulle attività
al servizio del piano
- - - - - - (270) - - - - - - - (148) -
Totale interessi passivi (attivi) netti: 1.022 85 446 11 4 - 132 1 489 45 193 - - - 78 1
- di cui rilevato nel costo lavoro - 85 - 11 4 - - 1 - 45 - - - - - 1
- di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1.022 - 446 - - - 132 - 489 - 193 - - - 78 -
Rivalutazione dei piani
a lungo termine
- (116) - 63 686 - - (1) - (651) - (1.204) (2.206) - - (1)
Altri costi - - - - - - 44 - - - - - - - 46 -
Totale 1.308 472 979 74 1.768 13.265 (1.500) 1 829 (124) 650 (1.204) (841) 20.703 1.035 1
Di cui rilevato nel costo lavoro 286 472 533 74 1.768 13.265 (1.632) 1 340 (124) 457 (1.204) (841) 20.703 957 1
Di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1.022 - 446 - - - 132 - 489 - 193 - - - 78 -

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2016 31.12.2017
(migliaia di euro) TFR Piani
medici
Piani
pensione
esteri
Totale TFR Piani
medici
Piani
pensione
esteri
Totale
Rivalutazioni:
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi demografiche
(110) (227) (32) (369) - - 132 132
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi finanziarie
1.803 86 504 2.393 (943) (42) 661 (324)
- effetto dell'esperienza passata 983 (2.887) (365) (2.269) (1.040) (183) 659 (564)
- rendimento delle attività
al servizio del piano
- - 151 151 (316) (316)
Totale 2.676 (3.028) 258 (94) (1983) (225) 1.136 (1.072)

Le attività al servizio del piano si analizzano come di seguito indicato:

213-324SaipemBil17Ita.qxd 6-04-2018 11:48 Pagina 263

(migliaia di euro) liquide e mezzi
Disponibilità
equivalenti
rappresentativi
di capitale
Strumenti
rappresentativi
Strumenti
di debito
Immobili Derivati di investimento
Fondi comuni
Attività detenute
di assicurazione
da compagnie
Altre attività Totale
Attività al servizio del piano:
- con prezzi quotati in mercati attivi 787 618 3.852 513 - - - 58 5.828
Totale 787 618 3.852 513 - - - 58 5.828

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:

31.12.2016 31.12.2017
Piani Piani Fondo
incentivazione
esodo
Piani Piani Fondo
incentivazione
esodo
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
incentivi
monetari
dirigenti
incentivi
lungo
termine
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
incentivi
monetari
dirigenti
incentivi
lungo
termine
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
Tassi di sconto (%) 1,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0,00 1,75-3,87 3,50 1,50 1,50 1,50 0,00 0,00 0,00 2,20-3,70 3,70
Tasso tendenziale
di crescita dei salari
(%) 2,00 2,00 - - - - 1,50-3,00 1,50 2,00 2,00 - - - - 2,00-7,00 5,20
Tassi di rendimenti attesi
delle attività
al servizio del piano
(%) - - - - - - 2,60 - - - - - - - 2,40 -
Tasso di inflazione (%) 1,00 1,00 1,00 - - - 1,50-3,50 3,50 1,50 1,50 1,50 - - - 1,50-3,70 3,70
Aspettativa di vita
all'età di 65 anni
(anni) - - 22-25 - - - 15-25 - - - 22-25 - - - 15-25 -

Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:

31.12.2016 31.12.2017
Eurozona Resto Europa Africa Altre Eurozona Resto Europa Africa Altre
Tassi di sconto (%) 1,00 2,60 3,50 1,75-2,60 1,50 2,40 3,70 2,20-3,46
Tasso tendenziale
di crescita dei salari (%) 2,00 2,60 1,50 3,00 2,00 2,50 5,00 2,50-7,00
Tasso d'inflazione (%) 1,00 1,50 3,50 1,50-3,50 1,50 1,50 3,70 2,00
Aspettativa di vita all'età di 65 (anni) 22-25 22-25 15 - 22-25 22-25 15 -

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario. Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.

Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali nell'elaborazione delle valutazioni IAS 19, tenendo conto di eventuali aggiornamenti.

Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:

Tasso di sconto Tasso
di inflazione
Tasso tendenziale
di crescita
dei salari
Tasso tendenziale
Tasso di crescita
di crescita
delle pensioni del costo sanitario
(migliaia di euro) Incremento
dello 0,50%
Riduzione
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dell'1,00%
Effetto sull'obbligazione (DBO) (4.284) (4.562) 1.595 763 - 1.567
TFR (2.057) 2.224 1.393 - - -
Piani anzianità (247) 267 264 - - -
Piani medici (1.357) 1.530 - - - 1.567
Piani incentivi monetari dirigenti (4) - - - - -
Piani incentivi lungo termine - - - - - -
Fondo incentivazione esodo dipendenti
(art. 4, legge n. 92/2012)
(121) - - - - -
Piani pensione esteri (498) 541 (62) 763 - -
Altri benefici - - - - - -

Tale analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati dell'analisi effettuata per ogni piano a livello locale, elaborando le valutazioni con i parametri modificati come evidenziato nella tabella sopra.

L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 617 migliaia di euro.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:

31.12.2017
Piani incentivi Fondo
incentivazione
Piani incentivi esodo dipendenti
Piani esteri
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
(art. 4, legge
n. 92/2012)
a benefici
definiti
Altri piani
2018 1.145 96 781 897 183 11.532 747 1
2019 1.192 66 795 - - 8.940 1.018 1
2020 2.074 119 807 - - 2.070 814 5
2021 1.382 112 819 - - 98 812 2
2022 2.832 178 829 - - - 722 -
Oltre 14.415 1.482 4.241 - - - 4.172 6

La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:

(anni) TFR anzianità
Piani
medici
Piani
monetari
dirigenti
incentivi
Piani
incentivi
termine
lungo
Piani
incentivazione
(art. 4, legge
n. 92/2012)
dipendenti
Fondo
esodo
a benefici
definiti
esteri
Piani
piani
Altri
2016 10 12 15 2 1 1,4 10 5
2017 10 12 15 1 1 1,1 10 5

Passività per imposte differite 24

Il "fondo imposte differite" è stato portato interamente a riduzione della voce "Attività per imposte anticipate" (nota 13) in quanto riconducibili per la loro interezza a imposte compensabili.

Altre passività non correnti 25

Nell'esercizio 2017 ammontano a 324 migliaia di euro e sono relativi al fair value su contratti derivati. Per il commento al fair value su contratti derivati si rimanda alla nota 25 "Strumenti finanziari derivati".

Strumenti finanziari derivati 26

213-324SaipemBil17Ita.qxd 6-04-2018 11:48 Pagina 265

31.12.2016 30.06.2017
Fair value Fair value Fair value Fair value
(migliaia di euro) attivo passivo attivo passivo
Contratti derivati qualificati di copertura
Contratti su tassi di interesse (componente Spot)
- acquisti - 1.552 - 1.079
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 23.465 731 (2) 39.767
- vendite 484 70.702 69.888 (173)
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti 7.995 (43) 20 (8.582)
- vendite (19) 20.158 (16.047) 686
Totale contratti derivati qualificati di copertura 31.925 93.100 53.859 32.777
Contratti derivati non qualificati di copertura
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 12.474 1.912 52 13.342
- vendite 2.016 27.847 35.548 69
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti 979 (80) 309 (1.846)
- vendite (129) 2.737 (5.094) 474
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 15.340 32.416 30.815 12.039
Totale contratti derivati 47.265 125.516 84.674 44.816
Di cui:
- correnti 45.206 121.640 83.540 43.413
- non correnti (comprende IRS, nota 20 "Passività finanziarie
a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine")
2.059 3.876 1.134 1.403

La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.

Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:

31.12.2016 31.12.2017
(migliaia di euro) Attivo Passivo Attivo Passivo
Impegni di acquisto
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse - 250.000 - 250.000
- contratti su valute 684.704 51.001 3.718 648.293
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 328.255 113.649 30.029 652.088
1.012.959 414.650 33.747 1.550.381
Impegni di vendita
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su valute 38.250 1.873.962 1.712.970 132.800
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 150.318 858.889 1.053.780 104.772
188.568 2.732.851 2.766.750 237.572

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2017 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 1.079 migliaia di euro (1.552 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), è classificato nella nota 21 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2017 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).

La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2017 sono previsti in un arco temporale fino al 2019.

Nel corso del 2017 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2017 ammonta a 53.859 migliaia di euro (31.925 migliaia di euro al 31 dicembre 2016). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 69.886 migliaia di euro (23.949 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 65.032 migliaia di euro (22.434 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 4.854 migliaia di euro (1.515 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -16.027 migliaia di euro (7.976 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2017, indicato alla nota 19 "Altre passività correnti" e alla nota 24 "Altre passività non correnti", ammonta a 31.698 migliaia di euro (91.548 migliaia di euro al 31 dicembre 2016). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 39.594 migliaia di euro (71.433 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 36.384 migliaia di euro (61.989 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 3.210 migliaia di euro (9.444 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -7.896 migliaia di euro (20.115 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2017, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

(migliaia di euro) 31.12.2016 Utili del periodo del periodo
Perdite
Utili rettifica
EBITDA
Perdite rettifica
EBITDA
annullamento
sottostante
Utili
annullamento
sottostante
Perdite
31.12.2017
Riserva per contratti su cambi (80.898) 166.296 (52.955) (97.479) 116.433 (4.030) 1.055 48.422
Riserva per contratti su tassi di interesse (1.230) 1.176 - - - - - (54)
Totale riserva di hedging (82.128) 167.472 (52.955) (97.479) 116.433 (4.030) 1.055 48.368

Nel corso dell'esercizio i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati (utili e perdite per rettifiche EBITDA) per un importo netto negativo di 18.954 migliaia di euro a fronte delle coperture effettuate.

Le informazioni relative ai rischi di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniali sono indicati alla nota 28 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 1 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".

Patrimonio netto 27

(migliaia di euro) Valore al
31.12.2016
Valore al
31.12.2017
Capitale sociale 2.191.385 2.191.385
Riserva da sopraprezzo azioni 1.749.983 1.049.183
Riserva legale 88.282 88.282
Riserva di rivalutazione 2.286 2.286
Riserva per cash flow hedge (62.418) 36.759
Riserva valutazione partecipazione al fair value 766 1.318
Riserva benefici definiti per dipendenti (12.123) (11.308)
Altre riserve: 798.324 768.548
- riserva da operazioni con società under common control 38.628 -
- riserva contributi a fondo perduto 3.633 3.633
- riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c. 56 56
- riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 44 44
- riserva di applicazione dei principi IFRS 465 465
- riserva per adeguamento partecipazioni 3.703 3.703
- riserve da fair value piani di incentivazione 5.257 15.400
- utili relativi a esercizi precedenti 746.538 745.247
Avanzo di fusione 68.474 -
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (69.282) (96.325)
Utile (perdita) dell'esercizio (807.902) (495.758)
Totale 3.947.775 3.534.370

Capitale

Al 31 dicembre 2017 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a 2.191.385 migliaia di euro.

A seguito dell'operazione di raggruppamento azionario avvenuto nel corso del mese di maggio 2017 e deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 28 aprile 2017 nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni dieci esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni dieci esistenti, il numero delle azioni ordinarie è pari a 1.010.966.841, mentre il numero della azioni di risparmio è pari a 10.598.

Al 31 dicembre 2017 gli azionisti della Società e le relative quote di partecipazione che risultano dalle comunicazioni ricevute sono riassunte nella tabella seguente:

Azionista di partecipazione
Quota
(%)
di azioni
Numero
Eni SpA 30,54 308.767.969
CDP Equity SpA 12,55 126.905.637
Altri azionisti 55,43 560.360.774
Saipem SpA 1,48 14.943.059
Totale 100 1.010.977.439

Riserva da sopraprezzo delle azioni

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La riserva da soprapprezzo delle azioni ammonta a 1.049.183 migliaia di euro e presenta, rispetto al 31 dicembre 2016, una variazione negativa di 700.800 migliaia di euro a seguito del ripianamento della perdita dell'esercizio 2016, in base alla delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017.

Secondo quanto disposto dall'art. 2431 del codice civile, la riserva non è disponibile alla distribuzione fino a quando la riserva legale non avrà raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva legale

Ammonta al 31 dicembre 2017 a 88.282 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Riserva di rivalutazione

Ammonta al 31 dicembre 2017 a 2.286 migliaia di euro ed è costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26.

In caso di distribuzione, il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 24%.

Riserva per cash flow hedge

La riserva presenta un saldo positivo netto di 36.759 migliaia di euro ed è analizzata come segue:

(migliaia di euro) Riserva lorda derivati
di copertura
Attività (passività)
per imposte anticipate
(differite)
Cambi Merci Interessi Cambi Merci Interessi
Riserva al 1° gennaio 2017 (80.898) - (1.230) 19.415 - 295 (62.418)
Movimentazione dell'esercizio 129.320 - 1.176 (31.037) - (282) 99.177
Riserva al 31 dicembre 2017 48.422 - (54) (11.622) - 13 36.759

La variazione della riserva lorda rispetto all'esercizio precedente riguarda l'imputazione a conto economico degli effetti della copertura effettuata nello stesso periodo in cui l'oggetto della copertura partecipa alla determinazione dei risultati dell'impresa.

Riserva valutazione al fair value partecipazioni

La riserva presenta un saldo positivo di 1.318 migliaia di euro, con una variazione positiva di 552 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, relativa:

  • al decremento del fair value della partecipazione nella Nagarjuna Oil Refinery Ltd per un importo di 59 migliaia di euro;
  • all'incremento del fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd per un importo di 611 migliaia di euro.

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva presenta un saldo negativo di 11.308 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 3.601 migliaia di euro.

Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19 "Revised", accoglie gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.

L'effetto sull'utile (perdita) complessivo dell'esercizio 2017 è pari a 815 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 257 migliaia di euro (72 migliaia di euro nel 2016, al netto dell'effetto fiscale di 22 migliaia di euro).

Altre riserve

Le "Altre riserve" ammontano a 768.548 migliaia di euro e sono analizzate come segue.

Riserva da operazioni con società under common control

La riserva, composta dai plusvalori derivanti da due cessioni di rami d'azienda avvenute in esercizi precedenti per un importo di 38.628 migliaia di euro, è stata nel corso dell'esercizio 2017 interamente utilizzata per il ripianamento della perdita dell'esercizio 2016, in base alla delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017.

Riserva contributi a fondo perduto

Ammonta a 3.633 migliaia di euro e riguarda il 50% dei contributi a fondo perduto conseguiti a partire dal 1° gennaio 1993, in sospensione d'imposta.

La quota non disponibile della suddetta riserva è pari a 112 migliaia di euro.

Riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c.

Ammonta a 56 migliaia di euro e rappresenta la quota non utilizzata della riserva, costituita con utili conseguiti negli esercizi dal 1999 al 2001, destinata all'aumento di capitale mediante emissione di nuove azioni ordinarie da assegnare gratuitamente ai dirigenti Saipem.

Riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993

Ammonta a 44 migliaia di euro. La riserva è relativa alla quota dell'utile degli esercizi 2002 e 2003 accantonati, in misura pari al 3% dello stanziamento al trattamento di fine rapporto versato nel corso dei suddetti esercizi ai fondi pensione, Fopdire e Fondo Energia, ai quali partecipano rispettivamente i dirigenti e gli altri dipendenti del Gruppo. La riserva è in sospensione d'imposta ai soli fini Ires.

Riserva applicazione dei principi IFRS

La riserva di 466 migliaia di euro accoglie gli effetti derivanti dalla prima applicazione degli IFRS al 1° gennaio 2006. Comprende l'effetto negativo dello storno delle coperture, su cambi e su interessi, non in accordo con quanto previsto dallo IAS 39, pari a 8.724 migliaia di euro, e l'effetto positivo (9.189 migliaia di euro) degli altri principi internazionali.

Riserva per adeguamento partecipazioni

La riserva, pari a 3.703 migliaia di euro, accoglie il costo di competenza delle stock option assegnate ai dirigenti della controllata Saipem SA in base ai piani di incentivazione deliberati dalla Società per gli anni 2006, 2007 e 2008.

Riserve da fair value piani di incentivazione

La riserva, pari a 15.400 migliaia di euro, con un incremento di 10.143 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, accoglie il fair value delle stock grant assegnate ai dirigenti, in esecuzione dei piani di incentivazione, e gli effetti derivanti dalla cessione e assegnazione delle azioni proprie non transitati a conto economico.

Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti

La voce accoglie gli utili residui relativi agli esercizi precedenti, pari a 745.247 migliaia di euro.

Rispetto all'esercizio precedente la voce presenta una variazione negativa di 1.291 migliaia di euro relativa ai costi sostenuti nell'esercizio per l'operazione di aumento di capitale della Società dell'esercizio 2016, al netto dell'effetto fiscale di 500 migliaia di euro. L'importo di 96.325 migliaia di euro, pari al valore della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, è da considerarsi indisponibile e indistribuibile.

Riserva per avanzo di fusione

La riserva, relativa a due operazioni di fusione per incorporazione risalenti a esercizi precedenti per un importo di 68.474 migliaia di euro, è stata nel corso dell'esercizio 2017 interamente utilizzata per il ripianamento della perdita dell'esercizio 2016, in base alla delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, costituita ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile modificato per recepire il D.Lgs. n. 139/2015, ammonta a 96.325 migliaia di euro per 14.943.059 azioni ordinarie e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di stock grant a beneficio dei dirigenti del Gruppo.

A seguito dell'operazione di raggruppamento azionario avvenuto nel corso del mese di maggio 2017 e deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 28 aprile 2017 nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni dieci esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni dieci esistenti, il numero delle azioni proprie esistenti al 1° gennaio 2017 è passato da 71.061.344 azioni a 7.106.134 azioni.

In particolare, nel corso del secondo semestre dell'esercizio sono state acquistate 7.841.200 azioni proprie per un controvalore di 27.071 migliaia di euro, e successivamente sono state assegnate in attuazione del piano stock grant 2016 4.275 azioni. Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:

Numero
azioni
Costo medio
(euro)
(migliaia di euro)
complessivo
Costo
Capitale
sociale
(%)
Azioni proprie in portafoglio al 1º gennaio 2017 (1) 7.106 .134 9,750 69.282 0,70
Acquisti anno 2017 7.841.200
Assegnazione stock grant 2016 (4.275)
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2017 14.943.059 6,446 96.325 1,48

(1) Numero post raggruppamento azionario.

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Il capitale sociale al 31 dicembre 2017 ammonta a 2.191.385 migliaia di euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 996.034.380.

Analisi del patrimonio netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità

(migliaia di euro) Importo di utilizzazione
Possibilità
disponibile
Quota
A) Capitale sociale 2.191.385
B) Riserve di capitale
Riserva da sopraprezzo azioni 1.049.183 A, B 1.049.183
Riserva a contributi a fondo perduto 3.633 A, B, C 3.521
Riserva di rivalutazione 2.286 A, B, C 2.286
C) Riserve di utili
Riserva legale 88.282 B 88.282
Riserva per emissione azioni ai sensi art. 2349 c.c. 56 A, B, C 56
Riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 44 A, B, C 44
Riserva di applicazione dei principi IFRS 465 B 465
Riserva per cash flow hedge 36.759 - -
Riserva da fair value piani di incentivazione 15.400 B 15.400
Riserva benefici definiti per dipendenti (11.308) B -
Riserva da fair value partecipazioni 1.318 B 1.318
Riserva per adeguamento partecipazioni 3.703 B 3.703
Utili portati a nuovo 745.247 A, B, C 648.922
Utile (perdita) dell'esercizio (495.758) A, B, C -
D) Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (96.325) - -
Totale 3.534.370
Quota non distribuibile 2.879.541
Residua quota distribuibile 654.829

Legenda: A: disponibile per aumento di capitale; B: disponibile per copertura perdite; C: disponibile per distribuzione ai soci.

Garanzie, impegni e rischi 28

Garanzie

Le garanzie prestate che ammontano a complessivi 5.950.434 migliaia di euro (7.604.521 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) sono così analizzabili:

31.12.2016 31.12.2017
Fidejussioni prestate nell'interesse:
- di imprese controllate 183.223 47.371
- di imprese collegate 202.152 207.282
Totale fidejussioni 385.375 254.653
Altre garanzie personali prestate nell'interesse: 4.140.704 3.255.645
- di imprese controllate 3.622.825 2.741.579
- di imprese collegate 517.879 514.066
Altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio: 3.078.442 2.440.136
- buona esecuzione lavori 1.521.082 1.096.338
- partecipazione a gare d'appalto 66.459 19.414
- acconti ricevuti 772.238 617.571
- ritenute a garanzia 200.004 157.583
- oneri fiscali 348.249 363.809
- altre causali 170.410 185.421
Totale altre garanzie personali 7.219.146 5.695.781
Totale generale 7.604.521 5.950.434

Le fidejussioni e le altre garanzie prestate nell'interesse di controllate e collegate sono state rilasciate a garanzia di affidamenti bancari, di finanziamenti e di anticipi ricevuti.

Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.

Contratti derivati

Valori nominali dei contratti derivati

Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.

I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.

Gestione del rischio di cambio

I contratti derivati sono posti in essere al fine di ridurre l'esposizione ai rischi di mercato connessa con le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le diverse valute nelle quali sono espresse le operazioni commerciali e finanziarie.

Valore nominale al
(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Contratti su cambi a termine:
- impegni di acquisto valuta 1.177.609 1.334.128
- impegni di vendita valuta 2.921.419 3.004.322
Totale 4.099.028 4.338.450

L'ammontare distinto per valuta è il seguente:

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Valore nominale al 31.12.2016
Valore nominale al 31.12.2017
(migliaia di euro) Acquisti Vendite Acquisti Vendite
Dollaro USA 832.741 2.329.528 841.904 1.691.452
Corona norvegese 42.842 47.773 18.254 10.006
Dirham Emirati Arabi - 128 - 230
Yen giapponese 10.673 8.543 2.234 -
Riyal saudita 73.049 23.612 118.968 344.875
Dinaro kuwaitiano 205.446 419.411 326.669 801.247
Peso messicano - - - 45.403
Franco svizzero - 1.397 3.007 2.143
Dollaro Singapore - 48.400 - 71.191
Lira sterlina 3.715 14.552 3.556 19.254
Dollaro australiano 5.609 3.485 1.957 12.946
Rublo Russia - - 5.708 4.264
Dollaro canadese 3.534 24.590 11.871 1.311
Totale 1.177.609 2.921.419 1.334.128 3.004.322

Il valore di mercato dei suddetti contratti riflette l'ammontare stimato da pagare o ricevere per porre termine al contratto alla data di chiusura dell'esercizio includendo, quindi, gli utili o le perdite non realizzati relativi ai contratti ancora aperti. Per stimare il valore di mercato dei contratti sono state utilizzate le quotazioni degli operatori di Borsa e adeguati modelli di pricing che hanno determinato il seguente plus (minus) valore teorico complessivo:

(migliaia di euro) 31.12.2016 31.12.2017
Contratti derivati su valute:
- plusvalore 47.265 84.674
- minusvalore (123.964) (43.737)
Totale (76.699) 40.937

La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2017 per bande temporali:

(migliaia di euro) trimestre
Primo
2018
trimestre
Secondo
2018
trimestre
Terzo
2018
trimestre
Quarto
2018
2019 Totale
Ricavi 365.246 478.659 376.116 230.098 340.378 1.790.497
Costi 97.934 79.938 78.139 74.600 287.136 617.747

Gestione del rischio dei tassi di interesse

Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse la Società ha stipulato con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).

Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento.

I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:

31.12.2016 31.12.2017
Valore nominale (migliaia di euro) 250.000 250.000
Tasso medio ponderato venduto (%) 0,010 0,010
Tasso medio ponderato acquistato (%) (0,319) (0,329)
Floor (%) (1,3) (1,3)
Scadenza media ponderata (anni) 2,55 1,55

I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.

Al 31 dicembre 2017 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto evidenzia una passività teorica di 1.079 migliaia di euro. Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro dicembre 2019.

Gestione del rischio commodity

Nel corso dell'esercizio 2017 non sono stati stipulati contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo. Non sono in essere quindi impegni né di acquisto né di vendita.

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

di iscrizione
Valore
economico
Proventi
a conto
rilevati
(oneri)
complessivo
componenti
economico
del conto
Altre
(migliaia di euro)
Strumenti finanziari di negoziazione
Strumenti derivati non di copertura (a) 18.776 18.729
Partecipazioni valutate al fair value 1.379 552
Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato:
- crediti commerciali e diversi (b) 1.265.111 (104.930)
- crediti finanziari (a) 430.042 (48.327)
- debiti commerciali e diversi (c) 1.535.775 7.631
- debiti finanziari (a) 1.566.646 14.897
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (d) 21.082 18.954 130.496

(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai proventi (oneri) inseriti nella nota 31 "Proventi (oneri) finanziari" e nella nota 30 "Costi operativi - Altri proventi (oneri) operativi".

(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (svalutazioni e perdite su crediti) e nella voce "Proventi (oneri) finanziari".

(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nella nota 31 "Proventi (oneri) finanziari".

(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".

Valore di mercato degli strumenti finanziari

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale, secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:

  • (a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
  • (b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi);
  • (c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.
  • In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2017 si analizzano come di seguito indicato:
31.12.2017
(migliaia di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie valutate al fair value:
- partecipazioni 1.379 - - 1.379
Fair value su contratti derivati:
- totale attività - 84.674 - 84.674
- totale passività - 44.816 - 44.816

Contenziosi

Saipem SpA è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, l'impresa ritiene che tali procedimenti e azioni non determinino effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio di esercizio. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.

Algeria

Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.

Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.

Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.

Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documenta-

zione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.

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Nell'ambito di tale procedimento risultano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction e l'ex Chief Financial Officer). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che potrebbero evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.

Il Consiglio ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove emergessero nuovi elementi.

Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menziona come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".

Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.

Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:

(i) sentenza di non doversi procedere per difetto di giurisdizione nei confronti di un imputato;

  • (ii) sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati relativamente all'ipotesi che il pagamento delle commissioni per il progetto MLE da parte di Saipem (circa 41 milioni di euro) possa essere servito per consentire a Eni di acquisire i consensi ministeriali algerini per l'acquisizione di First Calgary e per l'estensione di un giacimento in Algeria (CAFC). Tale provvedimento contiene anche la decisione di proscioglimento di Eni, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un dirigente Eni relativamente a ogni altra ipotesi di reato;
  • (iii) decreto che dispone il giudizio, tra gli altri, per Saipem e per 3 ex dipendenti di Saipem (l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction e l'ex Chief Financial Officer) con riferimento all'accusa di corruzione internazionale formulata dalla Procura secondo la quale gli stessi imputati avrebbero concorso a consentire, sulla base di criteri di mero favoritismo, l'aggiudicazione a Saipem di 7 contratti in Algeria. Per le sole persone fisiche (non per Saipem) il rinvio a giudizio è stato pronunciato anche con riferimento all'ipotesi di dichiarazione fraudolenta (reato fiscale) promossa dalla Procura.

Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. per un ex dirigente di Saipem SpA.

Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.

Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino al-

l'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non risulta destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società e di altri due imputati.

Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.

All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.

All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.

Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.

Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate.

Per quanto riguarda Saipem SpA ed Eni SpA il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di 900.000 euro, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non riguarda, quindi, Saipem SpA.

All'udienza del 5 marzo 2018:

  • (i) l'Agenzia delle Entrate ha domandato la condanna delle sole persone fisiche imputate così come richiesta dal Pubblico Ministero con la condanna delle sole persone fisiche imputate al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale a favore dell'Agenzia delle Entrate da liquidarsi in via equitativa e con una provvisionale di 10 milioni di euro;
  • (ii) Sonatrach ha chiesto la condanna dell'imputato Samyr Ourayed con la condanna di quest'ultimo al risarcimento del danno da liquidarsi in via equitativa.

Il Tribunale ha comunicato il calendario delle prossime udienze dedicate alla discussione da parte delle difese, discussione che è, allo stato, programmata in un periodo dal 19 marzo 2018 al 2 luglio 2018.

Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estende di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta di proroga.

Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Tresor Public algerino ha formulato analoga richiesta.

Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.

In particolare nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.

All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore per una percentuale fino al 60% al prezzo di mercato; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo contrattuale di assegnazione, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".

Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 43.000 euro).

La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura che sarà eventualmente accertata dal Tribunale, tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).

Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 50.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.

Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 34.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 70 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2017), che sono stati bloccati nel 2010.

L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trèsor Civil algerino è invece stata rigettata.

La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.

Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è sospesa di pieno diritto e, quindi, rimangono sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:

  • dell'irrogazione dell'ammenda di circa 34.000 euro; e

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  • dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 70 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2017). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.

La discussione dei ricorsi dinanzi alla Corte di Cassazione non è stata ancora calendarizzata.

Nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA.

Risoluzione amichevole delle divergenze - Accordo Saipem Sonatrach - Comunicato Stampa del 14 febbraio 2018: il 14 febbraio 2018 è stato emesso il seguente comunicato stampa congiunto per informare come segue.

Sonatrach e Saipem comunicano di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze.

San Donato Milanese (MI), 14 febbraio 2018 - Sonatrach e Saipem hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.

EniPower

Nell'ambito delle indagini avviate dalla magistratura milanese (procedimento penale 2460/2003 R.G.N.R. pendente presso la Procura della Repubblica di Milano) su appalti e forniture commissionati da EniPower a diverse società, era stata notificata a Snamprogetti SpA (oggi Saipem SpA), quale appaltatore di servizi di ingegneria e approvvigionamento oltre che ad altri soggetti, informazione di garanzia ai sensi della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (ex art. 25, D.Lgs. n. 231/2001). Nell'agosto del 2007 si sono concluse le indagini preliminari con esito positivo per Snamprogetti: la società non è stata, infatti, inserita tra i soggetti indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Snamprogetti si è quindi costituita parte civile nei confronti delle persone fisiche e giuridiche in qualche modo riconducibili a operazioni che abbiano riguardato la società e, con alcuni soggetti che hanno chiesto di essere ammessi al patteggiamento, sono stati raggiunti accordi transattivi per il risarcimento del danno. Il procedimento, dopo la conclusione dell'udienza preliminare, prosegue a carico di ex dipendenti delle predette società, nonché nei confronti di dipendenti e dirigenti di alcune società fornitrici e delle stesse ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Eni SpA, EniPower SpA e Snamprogetti SpA si sono costituite parti civili nell'udienza preliminare. L'udienza preliminare relativa al pro-

cedimento principale avanti il Giudice dell'Udienza Preliminare si è conclusa il 27 aprile 2009. Il giudice ha disposto il decreto di rinvio a giudizio di tutte le parti che non hanno fatto richiesta di patteggiamento, a esclusione di alcuni soggetti nei cui confronti è intervenuta la prescrizione. Nel corso dell'udienza del 2 marzo 2010 è stata confermata la costituzione di parte civile di Eni SpA, EniPower SpA e Saipem SpA nei confronti degli enti imputati ex D.Lgs. n. 231/2001. Sono stati altresì citati i responsabili civili delle ulteriori società coinvolte. All'udienza del 20 settembre 2011 è stato depositato il dispositivo della sentenza che ha previsto alcune condanne e diverse assoluzioni nei confronti dei numerosi imputati sia persone fisiche che giuridiche, queste ultime ritenute responsabili degli illeciti amministrativi, applicando quindi sanzioni pecuniarie e ordinando altresì la confisca per equivalente di ingenti somme. Il Tribunale ha altresì escluso la costituzione di parte civile nei confronti degli enti imputati in relazione agli illeciti amministrativi di cui al D.Lgs. n. 231/2001. Le parti condannate hanno provveduto a impugnare tempestivamente il suddetto provvedimento. Il 24 ottobre 2013 la Corte d'Appello di Milano ha pronunciato sentenza, sostanzialmente confermando la decisione di primo grado, riformandola parzialmente solo con riferimento ad alcune persone fisiche per le quali è stato dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati hanno proposto ricorso in Cassazione. La sezione VI penale della Suprema Corte, in data 10 novembre 2015, decidendo sui ricorsi presentati dalle parti avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano, ha annullato il provvedimento impugnato nei confronti delle persone giuridiche e, limitatamente alle statuizioni civili, nei confronti delle persone fisiche, e ha rinviato per un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano che ha fissato l'udienza per il 28 novembre 2017. All'udienza del 28 novembre 2017 la Corte d'Appello, decidendo in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, ha confermato la sentenza di primo grado, riformandola parzialmente, escludendo la responsabilità di due persone giuridiche e dichiarando di non doversi procedere contro un imputato nel frattempo deceduto, confermando per il resto la sentenza della Corte d'Appello non oggetto di annullamento da parte della Corte di Cassazione. La motivazione della sentenza è in corso di deposito.

Arbitrato per il progetto Menzel Ledjmet Est ("MLE"), Algeria

Con riferimento al contratto sottoscritto il 22 marzo 2009 da Saipem SpA e Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") da una parte, Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") e First Calgary Petroleums LP ("FCP") (insieme la "Cliente"), dall'altra, avente a oggetto l'ingegneria, approvvigionamento e costruzione di un'unità di trattamento del gas e delle annesse opere nel campo MLE (Algeria), il 23 dicembre 2013 Saipem ha depositato presso la Chambre de Commerce Internationale di Parigi ("ICC") una domanda di arbitrato, notificata alla Cliente l'8 gennaio 2014. Nella propria domanda di arbitrato, come successivamente modificata con lo Statement of Claim il 17 dicembre 2014 e successiva memoria in data 15 gennaio 2016, Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale riconosca: (i) un'estensione dei termini contrattuali di circa 30,5 mesi; (ii) il diritto di Saipem a ottenere il pagamento dell'importo di circa 895 milioni di euro equivalenti (al lordo della somma di 246 milioni di euro, già corrisposta da FCP on a without prejudice basis come anticipazione sui variation order requests, "VOR"), a titolo di aumento del prezzo contrattuale per estensione dei termini, VOR, mancato pagamento di fatture arretrate e pezzi di ricambio e bonus di accelerazione. Sonatrach e FCP (società che dal 2008 è controllata al 100% dal Gruppo Eni) hanno nominato congiuntamente il loro arbitro e il 28 marzo 2014 hanno depositato le rispettive Réponses à la requête. Sonatrach e FCP hanno depositato le proprie Mémoires en défense il 14 agosto 2015, introducendo anche domande riconvenzionali, che ammontano a complessivi circa 280,5 milioni di euro equivalenti, tenuto conto della nuova domanda riconvenzionale, proposta dalla sola Sonatrach, di pagamento a proprio favore del 25% della somma di circa 133,7 milioni di euro (somma pari a una asseritamente ingiustificata maggiorazione dei costi oltre ai danni morali, stimati in non meno di 20 milioni di euro). Il Collegio Arbitrale ha ammesso la nuova domanda di Sonatrach sulla quale il Collegio dovrà, quindi, pronunciarsi. Saipem ha depositato la propria memoria di replica il 15 gennaio 2016.

Sonatrach e FCP hanno depositato le proprie memorie di replica il 15 maggio 2016 e il 30 giugno 2016 Saipem ha depositato la propria memoria sulle riconvenzionali avversarie. Nel mese di luglio 2016 si sono tenute le udienze. Il 29 novembre 2017 è stato comunicato alle parti il lodo parziale reso dal Tribunale Arbitrale il 20 novembre 2017, che, salvo alcune limitate eccezioni, si è pronunciato unicamente in merito all'ammissibilità ("an debeatur") dei reciproci claims senza procedere alla relativa quantificazione, rinviando a un successivo lodo definitivo – che verrà emesso prevedibilmente entro la fine del 2019 – la decisione in merito alla relativa quantificazione ("quantum debeatur") dei claims ammessi. Il 29 dicembre 2017 Saipem ha presentato al Tribunale Arbitrale – una richiesta di correzione e di interpretazione di alcune statuizioni del lodo parziale. FCP e Sonatrach il 26 gennaio 2018 hanno presentato le loro repliche chiedendo il rigetto della richiesta di correzione e interpretazione presentata da Saipem.

Il 14 febbraio 2018 Saipem e Sonatrach hanno comunicato di avere "concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze" e di avere "firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso", inclusa la procedura relativa a MLE. "Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società".

Allo stato, l'arbitrato MLE continua, quindi, solo tra Saipem e FCP. Saipem e FCP hanno, peraltro, concordato di sospendere la procedura arbitrale, allo stato, fino al 15 maggio 2018.

Arbitrato per il progetto LZ2, Algeria

Il 12 maggio 2015 Saipem SpA e Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") hanno depositato domanda di arbitrato avanti la Chambre de Commerce Internationale di Parigi (ICC) nei confronti di Sonatrach per il pagamento di 7.165.849,62 euro e DZD 602.769.497 oltre interessi, a titolo di restituzione di penalità di ritardo illegittimamente applicate, extra works e oneri per il prolungamento del progetto. La domanda è relativa al contratto per la costruzione di un gasdotto tra Hassi R'Mel e Arzew in Algeria, concluso tra Saipem e Sonatrach il 5 novembre 2007 (progetto "LZ2"). La convenuta ha depositato la propria replica il 7 settembre 2015, introducendo una domanda riconvenzionale di ammontare pari a 8.559.000 euro oltre interessi e danno morale, da quantificarsi durante la procedura. La domanda riconvenzionale attiene alla richiesta di pagamento a Sonatrach delle commissioni corrisposte a Pearl Partners relativamente al progetto LZ2 (circa 8,5 milioni di euro).

In base al calendario arbitrale concordato tra le parti nel mese di maggio 2016, Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 29 luglio 2016 e Sonatrach ha depositato la Mémoire en reponse il 23 dicembre 2016 chiedendo il rigetto di tutte le domande di Saipem e precisando la propria domanda riconvenzionale in un totale di circa 33,6 milioni di euro equivalenti (somma comprensiva di asserita maggiorazione dei margini contrattuali e di asseriti danni morali, stimati in non meno di 14 milioni di euro). Il 21 aprile 2017 Saipem ha depositato la propria replica. Le udienze si sono tenute dall'11 al 13 dicembre 2017.

Il 14 febbraio 2018 Saipem e Sonatrach hanno comunicato di avere "concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze" e di avere "firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso", ivi inclusa la procedura relativa a LZ2. "Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società".

Arbitrato per il progetto ARZEW, Algeria

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Con riferimento al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas naturale ad Arzew (Algeria) (progetto GNL3Z ARZEW), concluso il 26 luglio 2008 tra Sonatrach da una parte e Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie SpA (insieme "Saipem") e Chiyoda dall'altra, in data 31 luglio 2015 Saipem ha depositato una domanda di arbitrato presso la Chambre de Commerce Internationale di Parigi (ICC). Nella propria domanda Saipem ha richiesto che il Tribunale Arbitrale condanni Sonatrach a pagare circa 550 milioni di euro a titolo di maggiori costi sostenuti dal contractor nel corso dell'esecuzione del progetto per lavori supplementari, extension of time, mancato o ritardato pagamento di fatture e relativi interessi. Sonatrach ha tempestivamente depositato la propria replica il 28 ottobre 2015 chiedendo che Saipem sia condannata a pagare in via riconvenzionale i danni subìti a causa di asseriti inadempimenti di Saipem, quantificando da ultimo nella Memoire en Reponse depositata il 30 giugno 2017 i relativi importi in circa 2,254 miliardi di euro di cui 77,37 milioni di euro in relazione alle commissioni corrisposte da Saipem a Pearl Partners per il progetto Arzew. Gran parte della somma degli asseriti danni lamentati da Sonatrach è richiesta a titolo di asserita perdita di profitto (da asserita mancata produzione), voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili, salvo il caso di dolo o colpa grave. Saipem ha depositato la propria Mémoire en demande il 25 novembre 2016 nella quale ha precisato le proprie richieste in 460.399.704 euro oltre interessi.

Il 14 febbraio 2018 Saipem e Sonatrach hanno comunicato di avere "concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze" e di avere "firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso", ivi inclusa la procedura relativa ad Arzew. "Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società".

Corte di Cassazione - Delibera Consob n. 18949 del 18 giugno 2014 - Azioni risarcitorie

Con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem SpA l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:

  • (i) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 (in combinato disposto con l'art. 114, D.Lgs. n. 58/1998 e l'art. 68, comma 2, del Regolamento Emittenti), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione della trimestrale al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012 con gli analisti esterni;
  • (ii) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. (in continuità d'illecito con l'art. 2622, commi 1, 3 e 4, cod. civ., vecchia formulazione in vigore all'epoca dei fatti), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA approvati dal Consiglio di Amministrazione il 13 marzo 2013 e dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2014;
  • (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998, asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA. Oltre alla Società, risultano indagati in relazione alle ipotesi di cui sopra:
  • per l'asserito reato sub (i): i due amministratori delegati e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012 in quanto gli stessi "mediante il comunicato stampa del 24 ottobre 2012 emesso in occasione dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della trimestrale al 30 settembre 2012 e nel corso della collegata conference call..., diffondevano notizie false – in quanto incomplete e reticenti – concernenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società Saipem SpA, ..., idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni ordinarie di essa"; e
  • per gli asseriti reati sub (ii) e (iii): l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA in quanto gli stessi: in relazione all'asserito reato sub (ii), avrebbero "esposto nei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, approvati dal Consiglio di Amministrazione e dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 marzo 2013 e 30 aprile 2013, fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, nonché omesso informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem SpA, ..., e, in particolare:
    • in contrasto con quanto previsto dai paragrafi 14, 16, 17, 21, 23, 25, 26, 28 dello IAS 11 non rilevavano, nel costo a vita intera del progetto, extra-costi legati ai ritardi nell'esecuzione delle attività e alle penali da ritardo, ... per complessivi 245 milioni di euro:
    • e per l 'effetto:
      • 1) iscrivevano a conto economico maggiori ricavi per 245 milioni di euro rispetto a quanto di competenza, sulla base di uno stato di avanzamento economico che non considerava gli extra-costi sopra descritti nei costi a vita intera, in contrasto con i paragrafi 25, 26 e 30 dello IAS 11;

2) omettevano di rilevare la perdita attesa di pari importo ... come costo dell'esercizio, in contrasto con il paragrafo 36 dello IAS 11, così esponendo a conto economico un risultato d'esercizio superiore al reale di utile ante imposte di 1.349 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 1.106 milioni di euro, e un patrimonio netto superiore al reale di 17.195 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 16.959 milioni di euro...".

In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente, ...". Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione... concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 TUF".

Il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.

Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6 c.p.c. e, il giorno 1° febbraio 2018, è prevista l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.

Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori del procedimento di cui sopra e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181 c.p.c. in data 7 novembre 2017.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018. ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. La causa è, quindi, ancora alle battute iniziali su questioni preliminari.

Con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.

La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale) ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale) o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.

Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.

La prima udienza del suindicato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 58563/2017 – è prevista il 5 giugno 2018. La Società si costituirà in giudizio per contestare integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.

Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del 2015, del 2016 e del 2017 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.

Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato.

Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 5 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro.

Saipem SpA ha risposto alle citate richieste stragiudiziali e di mediazione rigettando ogni responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria annuale 2017 da parte del Consiglio di Amministrazione le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti dinanzi al Tribunale di Milano.

Controversia con South Stream Transport BV - Progetto South Stream

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Il 10 novembre 2015 Saipem SpA ha depositato domanda di arbitrato nei confronti di South Stream Transport BV ("SSTBV") presso l'International Chamber of Commerce ("ICC") di Parigi. L'iniziale domanda di Saipem era pari a circa 759,9 milioni di euro richiesti a titolo di corrispettivo dovuto per effetto sia della sospensione dei lavori (richiesta dal cliente nel periodo dicembre 2014-maggio 2015) sia della successiva termination for convenience del contratto notificata in data 8 luglio 2015 da parte di SSTBV. La domanda potrà essere integrata da parte di Saipem a fronte di costi direttamente derivanti dalla termination for convenience relativamente ad attività ancora in corso, ovvero non ancora compiutamente calcolati. La notifica da parte dell'ICC della domanda di arbitrato di Saipem a SSTBV è avvenuta il 15 dicembre 2015. SSTBV ha depositato la propria replica il 16 febbraio 2016. Nella propria risposta SSTBV ha contestato tutte le richieste di Saipem riservandosi di proporre e quantificare un'eventuale domanda riconvenzionale in una fase successiva dell'arbitrato.

Il 30 settembre 2016 Saipem ha depositato il proprio Memorial (Statement of Claim), nel quale, sulla base del report redatto dal proprio quantum expert, l'importo dei claim verso SSTBV è stato ridotto a circa 678 milioni di euro (con diritto di integrazione in corso di arbitrato).

Il 10 marzo 2017, SSTBV ha depositato il proprio Counter-Memorial nel quale ha richiesto, oltre al rigetto delle domande di Saipem, il risarcimento:

  • in via principale, di danni per circa 541 milioni di euro per asserite misrepresentation che avrebbero indotto la convenuta a stipulare il contratto con Saipem;
  • in via ulteriore o alternativa, di danni per: (i) circa 138 milioni di euro, per pagamenti effettuati da SSTBV in misura asseritamente superiore rispetto a quanto contrattualmente dovuto; e (ii) circa 48 milioni di euro, per liquidated damages motivati in ragione di asseriti ritardi; e
  • in via principale e alternativa, di danni per circa 10 milioni di euro per l'asserito danneggiamento di tubi di proprietà della convenuta.

Il 3 novembre 2017 Saipem ha depositato il proprio Reply Memorial nel quale ha precisato le proprie domande in 644.588.545 euro. SSTBV depositerà il proprio Rejoinder il prossimo 8 giugno 2018. Le udienze di discussione dinanzi al Collegio Arbitrale sono state fissate per il mese di giugno 2019.

Arbitrato con Kharafi National Closed Ksc ("Kharafi") - Progetto Jurassic

Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1º luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:

  • (1) a restituire KWD 25.018.228, incassati da Kharafi mediante l'escussione di un performance bond a seguito della risoluzione del contratto con Saipem;
  • (2) a risarcire KWD 20.135.373 per costi derivanti dalla sospensione delle attività di procurement e, più in particolare, legati all'acquisto di 4 turbine da parte di Saipem;

(3) a risarcire KWD 10.271.409 per costi di ingegneria sostenuti da Saipem prima della risoluzione contrattuale da parte di Kharafi; per un totale di KWD 55.425.010 (pari a circa 153.065.479 euro sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).

Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:

  • (1) i costi asseritamente sostenuti da Kharafi a causa di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem (superiori a KWD 32.824.842); e
  • (2) il danno asseritamente sopportato da Kharafi a seguito dell'escussione di una garanzia di valore pari a KWD 25.136.973 rilasciata da Kharafi al cliente finale del progetto Jurassic.

È stato nominato il Presidente del Collegio Arbitrale e concordato il calendario arbitrale in base al quale, il 28 aprile 2017, Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e Kharafi il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 16 ottobre 2017. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (circa 283 milioni di euro). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018. È previsto che le udienze si tengano nel febbraio 2019 e che il lodo venga emesso alla fine del medesimo anno.

Delibera Consob del 2 marzo 2018

Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il cui contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.

Impegni e rischi

Sono stati assunti verso committenti impegni ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 42.859 milioni di euro (44.484 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

In occasione dell'operazione di rifinanziamento del Gruppo Saipem e a supporto dei loan richiesti a un pool di banche necessari a rifinanziare gli impegni della Società e permettere al Gruppo Saipem di operare autonomamente sul mercato finanziario, Saipem SpA insieme ad altre società del Gruppo ha siglato un contratto di garanzia a supporto e a garanzia delle obbligazioni di rimborso delle rate dei loan alla scadenza.

Conto economico

Ricavi 29

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi", che ammontano a 2.425.300 migliaia di euro, con un decremento di 226.016 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.364.995 migliaia di euro, con una diminuzione di 226.967 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così di seguito analizzati:

2016
(migliaia di euro)
2017
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2.524.260
2.184.897
Variazione dei lavori in corso su ordinazione
67.702
180.098
Totale
2.591.962
2.364.995

Per ulteriori commenti si rimanda alla sezione della "Relazione sull'andamento della gestione di Saipem SpA - Commento ai risultati economico-finanziari - Risultati economici".

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" riguardano prestazioni di servizi per 2.182.954 migliaia di euro, comprensivi anche dei materiali necessari per la costruzione delle opere, e vendite di materiali diversi per 1.943 migliaia di euro.

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2017 ha comportato in Saipem SpA l'elisione di 391 migliaia di euro di ricavi della gestione caratteristica.

La ripartizione dei ricavi della gestione caratteristica riportata per area geografica di destinazione e per settore di attività è indicata alla nota 37.

L'informativa richiesta dallo IAS 11 è anch'essa indicata alla nota 37.

I ricavi di commessa comprendono: il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste. Le varianti (change orders) sono costituite da modifiche del lavoro originario previsto dal contratto chieste dal committente; le revisioni di prezzo (claims) sono costituite da richieste di rimborso per costi non compresi nel prezzo contrattuale. Change orders e claims sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando: (a) le contrattazioni con il committente sono in una fase avanzata ed è probabile l'approvazione; (b) l'ammontare può essere attendibilmente stimato.

L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change orders e claims) al 31 dicembre 2017, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 269 milioni di euro, di cui l'87% oggetto di contenzioso. Le valutazioni dei progetti con posizioni di corrispettivi aggiuntivi superiori a 50 milioni di euro sono state supportate anche da pareri tecnico-legali di consulenti esterni.

Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi ammontano a 60.305 migliaia di euro, con un incremento di 951 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si analizzano come segue:

2016
(migliaia di euro)
2017
Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni
1.384
763
Ricavi diversi della gestione ordinaria
37.975
40.337
Indennizzi
139
715
Altri proventi
19.856
18.490
Totale
59.354
60.305

La voce "Altri proventi" ammonta a 18.490 migliaia di euro con una diminuzione di 1.366 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e include la plusvalenza di 11.869 migliaia di euro derivante dalla cessione a terzi della complessiva interessenza (30%) nella realizzazione ed esecuzione del progetto EPC "PKG5" in Kuwait acquisito nell'esercizio 2015 in joint arrangement con parti terze. Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2017 ha comportato in Saipem SpA l'elisione di 13 migliaia di euro di altri ricavi e la rilevazione tra gli indennizzi di 172 migliaia di euro.

Costi operativi 30

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi", che ammontano a 2.590.666 migliaia di euro, con un decremento di 270.565 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali costi includono 92.758 migliaia di euro relativi a spese generali.

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi

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Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ammontano a 2.018.360 migliaia di euro, con un incremento di 27.592 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

2016
(migliaia di euro)
2017
Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
471.211
820.075
Costi per servizi
1.159.983
885.031
Costi per leasing operativo
281.864
183.088
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
13.256
14.277
Altri accantonamenti netti
31.480
104.801
Altri oneri
32.974
11.088
Totale
1.990.768
2.018.360

I "Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" ammontano a 820.075 migliaia di euro, con un incremento di 348.864 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Rientrano in questa voce i costi di acquisizione di materie prime e materiali vari impiegati nell'esecuzione delle commesse e i costi per acquisto di materiali di ricambistica e di consumo.

I "Costi per servizi" ammontano a 885.031 migliaia di euro, con un decremento di 274.952 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

La voce comprende i seguenti costi:

(migliaia di euro) 2016 2017
Subappalti e prestazioni d'opera 423.507 335.653
Progettazioni, direzioni lavori e altre prestazioni 34.773 11.080
Costi per servizi relativi al personale 65.196 53.992
Altri servizi di carattere operativo 270.585 102.519
Altri servizi di carattere generale 123.407 164.807
Trasporti 14.536 26.670
Consulenze e prestazioni tecniche professionali 73.862 79.082
Consulenze e prestazioni tecniche amministrative 9.583 14.748
Assicurazioni 32.709 28.287
Manutenzioni 44.203 47.610
Spese legali, giudiziarie e notarili 19.783 27.483
Servizi postali, fax e telefonia fissa e mobile 5.302 2.694
Pubblicità, propaganda e rappresentanza 1.149 2.314
Intermediazioni commerciali - -
Quote costi consortili 77.111 24.941
Incrementi di attività per lavori interni (95) (1.202)
Penalità contrattuali applicate a fornitori (35.628) (35.648)
Totale 1.159.983 885.030

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2017 ha comportato in Saipem SpA l'elisione di 5.253 migliaia di euro di costi per servizi verso la JO, e la rilevazione di 5.040 migliaia di euro di costi per servizi verso terzi.

I costi di ricerca e di sviluppo imputati a conto economico ammontano a 20.004 migliaia di euro.

I "Costi per leasing operativo" ammontano a 183.088 migliaia di euro, con un decremento di 98.776 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e comprendono costi per godimento di beni di terzi così analizzabili:

(migliaia di euro) 2016 2017
Locazione di natanti 197.637 110.861
Locazione di mezzi d'opera e di costituzione 21.964 23.915
Locazione di fabbricati 30.568 26.047
Locazione e noleggio di hardware 6.454 7.019
Locazioni e noleggi diversi 1.748 1.018
Canoni per brevetti, licenze, concessioni 20.373 11.502
Affitto di terreni 1.214 1.074
Locazioni per macchine d'ufficio 1.906 1.652
Totale 281.864 183.088

La voce include canoni per contratti di leasing operativo relativi a impegni non annullabili di competenza dell'esercizio 2017 per 16.581 migliaia di euro.

I pagamenti minimi futuri dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili ammontano a 144.140 migliaia di euro (146.357 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), di cui 18.476 migliaia di euro attesi entro il primo anno, 73.617 migliaia di euro attesi negli anni compresi tra il secondo e il quinto, e 52.047 migliaia di euro oltre il sesto anno.

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 1 migliaio di euro riferito a locazione di fabbricati.

La "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" presenta un importo di 14.277 migliaia di euro, con una variazione di 1.021 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Gli "Altri accantonamenti netti" presentano un valore di 104.801 migliaia di euro, con una variazione di 73.321 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

(migliaia di euro) 2016 2017
Accantonamento fondo oneri presunti 17.270 73.214
Utilizzo fondo oneri presunti (1.267) (16.098)
Accantonamento fondo svalutazione crediti 16.063 46.004
Utilizzo fondo svalutazione crediti (962) (94)
Accantonamento fondo perdite su commesse pluriennali 376 1.775
Totale 31.480 104.801

Gli "Altri oneri" ammontano a 11.088 migliaia di euro, con un decremento di 21.886 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

2016
(migliaia di euro)
2017
Minusvalenze da alienazioni/radiazioni di immobilizzazioni materiali
870
482
Perdite e oneri per transazioni e liti
875
1.413
Penalità contrattuali
345
132
Utilizzo fondo altre imposte indirette per esuberanza
(1.992)
-
Accantonamento fondo altre imposte indirette
-
10
Accantonamento fondo svalutazione altri crediti tributari
16.890
1.447
Imposte indirette e tasse
6.623
6.949
Altri oneri diversi
9.363
655
Totale
32.974
11.088

Gli "Altri oneri" includono l'importo di 1.447 migliaia di euro relativo alla svalutazione di alcuni crediti tributari di due filiali estere. L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 1 migliaio di euro riferito a imposte indirette e tasse.

Costo del lavoro

Ammonta a 445.794 migliaia di euro, con un decremento di 30.726 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per trattamento di fine rapporto e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali, in applicazione dei contratti e della legislazione vigente. La situazione della forza lavoro viene evidenziata nella seguente tabella:

Organico al
(numero) 31.12.2016 31.12.2017 2016 2017
Dirigenti 214 224 218 214
Quadri 1.894 1.907 1.942 1.917
Impiegati 3.127 2.797 3.500 2.902
Operai 684 627 878 647
Marittimi 31 12 41 18
Totale 5.950 5.567 6.579 5.698

(*) Calcolato come media aritmetica semplice delle medie mensili.

Il "Costo del lavoro" è composto dalle seguenti voci:

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(migliaia di euro) 2016 2017
Salari e stipendi 352.060 322.466
Oneri sociali 80.800 77.123
Trattamento fine rapporto 22.054 21.533
Trattamento di quiescenza e simili 1.222 685
Oneri per il personale ricevuto in comando 2.881 2.421
Proventi per il personale dato in comando (2.004) (1.849)
Altri proventi per il personale distaccato presso società del Gruppo (10.834) (11.023)
Altri costi 31.954 37.239
Capitalizzazione a incremento di immobilizzazioni materiali (1.613) (2.801)
Totale 476.520 445.794

Il trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2017 include 22.292 migliaia di euro relativi ai costi per trattamento di fine rapporto post-riforma che viene qualificato come piano a contributi definiti, e un importo negativo di 759 migliaia di euro legato all'effetto della valutazione attuariale dei debiti residui.

Gli altri costi comprendono un importo di 12.278 migliaia di euro relativi all'accantonamento al fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, valutato secondo tecniche attuariali e stanziato a seguito degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali, attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012.

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2017 ha comportato l'elisione di 20 migliaia di euro riferiti a proventi per personale in comando.

Il costo lavoro include il fair value di competenza dell'esercizio relativo alle stock grant assegnate in applicazione dei piani di incentivazione dei dirigenti del Gruppo; il costo di competenza dell'esercizio, al netto dei riaddebiti alle controllate e comprensivo anche del fair value relativo all'attuazione 2016, ammonta a 4.758 migliaia di euro e si analizza come segue:

(migliaia di euro) costo lavoro
Fair value
Attuazione 2016 3.155
Attuazione 2017 1.603
4.758

Piani di incentivazione dei dirigenti con azioni Saipem

Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA a partire dall'esercizio 2016 ha definito un piano di assegnazione gratuita di azioni (stock grant), le cui attuazioni sono state articolate su cicli triennali.

Tale piano di incentivazione 2016-2018, approvato dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business.

Il piano prevede che le condizioni di performance siano misurate sulla base dei seguenti parametri: (i) un obiettivo di mercato, identificato nel Total Shareholder Return (TSR) del titolo Saipem, con peso del 50%, rispetto a quello di un paniere di società competitor lungo il periodo di performance; (ii) un obiettivo economico-finanziario, con peso del 50%, rappresentato per entrambe le attuazioni realizzate, dalla Posizione Finanziaria Netta (PFN) di Saipem al termine del triennio di riferimento.

Per ciascuno degli obiettivi di performance sopra illustrati sono stati stabiliti 3 livelli di risultati: (i) al raggiungimento del massimo risultato il numero di azioni maturate corrisponderà al 100% del numero di azioni assegnate; (ii) al conseguimento del livello di risultato "soglia", il numero di azioni maturate corrisponderà al 50% delle azioni assegnate per il TSR e al 30% per la PFN; (iii) sotto il livello "soglia" non è prevista l'erogazione di alcuna azione.

Le condizioni di performance operano in maniera indipendente l'una dall'altra.

I diritti sono esercitabili anticipatamente, ma in misura ridotta, in caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ovvero di cessione e/o perdita del controllo da parte di Saipem nella società presso la quale il beneficiario è in servizio (art. 4.8 del regolamento del piano).

Nei casi di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, se l'evento accade nel corso del periodo di maturazione, non è prevista l'erogazione delle azioni.

Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento). Il fair value delle stock grant di competenza dell'esercizio, riferito a entrambe le attuazioni compiute, è risultato pari a 5.247 migliaia di euro; la quota pertinente ai dipendenti del Gruppo è stata contabilizzata nel costo lavoro (4.758 migliaia di euro), mentre la quota relativa all'Amministratore Delegato-CEO è stata contabilizzata nei costi per servizi (489 migliaia di euro).

La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.

Per entrambe le attuazioni è stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR), con peso del 50%.

È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare l'obiettivo economico-finanziario, con peso del 50%.

Per l'attuazione 2017 il fair value unitario medio ponderato complessivo è risultato pari a 3,065 euro (3,111 euro per l'attuazione 2016).

Prevedendo il piano che le risorse strategiche investano il 25% delle azioni maturate al termine del vesting period per un ulteriore periodo biennale (periodo di co-investimento), al termine del quale i beneficiari riceveranno un'azione gratuita aggiuntiva, il fair value medio ponderato unitario si differenzia per tipologia di assegnatario, come di seguito illustrato:

(Attuazione 2016) (a)
Fair value medio
ponderato
(Attuazione 2017)
Fair value medio
ponderato
Dirigenti strategici 3,400 3,353
Dirigenti non-strategici 2,750 2,665
Amministratore Delegato-CEO 2,750 2,665
Complessivo 3,111 3,065

(a) I valori riferiti all'attuazione 2016 sono stati riesposti a seguito del raggruppamento azionario avvenuto a maggio 2017.

La previsione relativa al co-investimento non si applica all'Amministratore Delegato-CEO, cui carica scadrà prima di tale periodo, per il quale è invece previsto un lock-up di durata biennale sul 25% delle azioni maturate, in cui le azioni non potranno essere trasferite e/o cedute.

Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:

Attuazione 2016 (a) N. dirigenti N. azioni Quota su azione
(%)
Fair value unitario
TSR (peso 50%)
Fair value unitario
PFN (peso 50%)
ponderato unitario
Fair value medio
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2016
di competenza
Fair value
2017
Dirigenti strategici (vesting period) 75 1,20 4,26
Dirigenti strategici 99 3.407.815 3,400 11.586.558 1.356.025 3.254.460
(periodo di co-investimento) 25 2,20 8,52
Dirigenti non strategici 272 2.330.350 100 1,20 4,26 2,750 6.408.463 890.065 2.136.155
Amministratore Delegato-CEO 1 365.349 100 1,20 4,26 2,750 1.004.709 139.543 334.903
Totale 372 6.103.514 3,111 18.999.730 2.385.633 5.725.518

(a) I valori riferiti all'attuazione 2016 sono stati riesposti a seguito del raggruppamento azionario avvenuto a Maggio 2017.

Attuazione 2017 N. dirigenti N. azioni Quota su azione
(%)
Fair value unitario
TSR (peso 50%)
Fair value unitario
PFN (peso 50%)
ponderato unitario
Fair value medio
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2016
di competenza
Fair value
2017
Dirigenti strategici (vesting period) 75 1,91 3,42
Dirigenti strategici 100 3.926.500 2,665 13.163.589 - 1.611.503
(periodo di co-investimento) 25 3,99 6,84
Dirigenti non strategici 244 2.418.400 100 1,91 3,42 3,353 6.445.036 - 940.904
Amministratore Delegato-CEO 1 397.500 100 1,91 3,42 3,353 1.059.338 - 154.648
Totale 345 6.742.400 3,0653 20.667.963 - 2.707.055

L'evoluzione del piano azionario è la seguente:

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2016 2017
Numero
di azioni
Prezzo medio
di esercizio (a)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (b)
(migliaia di euro)
Numero
di azioni
Prezzo medio
di esercizio (a)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (b)
(migliaia di euro)
Diritti esistenti al 1° gennaio - - - 6.095.214 - 32.914
Nuovi diritti assegnati 6.103.514 - 26.001 6.742.400 - 23.059
(Diritti esercitati nel periodo
- dimissione consensuale) (c)
- - (4.275) - (14)
(Diritti decaduti nel periodo) (8.300) - (45) (195.825) - (745)
Diritti esistenti al 31 dicembre 6.095.214 - 32.914 12.637.514 - 48.149
Di cui:
- esercitabili al 31 dicembre - -
- esercitabili al termine del vesting period 5.243.260 10.638.973
- esercitabili al termine del periodo
di co-investimento
851.954 1.998.541

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant assegnate o scadute nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti le stock grant esistenti a inizio e fine periodo è puntuale al 1° gennaio e al 31 dicembre.

(c) Il piano azionario prevede, tra l'altro, che nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, il beneficiario conservi il diritto all'incentivo in misura ridotta, in relazione al periodo trascorso tra l'assegnazione delle azioni e il verificarsi di tale evento (art. 4.8 del regolamento del piano).

I diritti esistenti al 31 dicembre 2017 e il numero degli assegnatari, si analizzano come segue:

N. dirigenti (a)
di esercizio
N. azioni
Anno Prezzo
2016 372 - 6.103.514
2017 345 - 6.742.400
12.845.914
Al 31 dicembre 2017
Azioni assegnate
2016 (b) (3) - (4.275)
2017 - - -
(4.275)
Diritti decaduti
2016 (b) (13) - (164.525)
2017 (2) - (39.600)
(204.125)
Diritti in essere
2016 359 - 5.934.714
2017 343 - 6.702.800
12.637.514

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(b) Il numero dei dirigenti indicato tra i diritti decaduti include altresì il numero dei 3 dirigenti già esposto in corrispondenza dei diritti assegnati; questi ultimi, infatti, riferendosi a dimissioni consensuali, i cui beneficiari hanno ricevuto le azioni in misura ridotta (art. 4.8 del regolamento del piano), implicano la decadenza del residuo dei diritti non assegnati.

Per i piani stock grant a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value delle stock grant è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".

In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value sono stati i seguenti:

2016 2017
Prezzo dell'azione (a) (euro) 4,26 3,42
Prezzo dell'esercizio (b) (euro) - -
Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes (euro) 4,26 3,42
Durata
Vesting period (anni) 3 3
Co-investimento (anni) 2 2
Tasso di interesse privo di rischio
TSR (%) - -
- vesting period (%) 0,023 0,200
- co-investimento (%) 0,320 0,780
Black & Scholes (%) n.d. n.d.
Dividendi attesi (%) - -
Volatilità attesa
TSR (%) - -
- vesting period (%) 59,13 58,15
- co-investimento (%) 55,70 55,02
Black & Scholes (%) n.d. n.d.

(a) Corrispondente per l'esercizio 2016 al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA del giorno precedente la data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana, riesposto in seguito al raggruppamento azionario; il dato del 2017 corrisponde al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di assegnazione.

(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.

Altri proventi (oneri) operativi

Rispetto all'esercizio precedente non sono stati rilevati oneri operativi relativi a contratti derivati su merci.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 126.512 migliaia di euro, con un decremento di 267.432 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono costituiti dalle quote di competenza dell'esercizio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e dalle svalutazioni effettuate nell'esercizio.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 9.148 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Attività immateriali".

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 68.043 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Immobili, impianti e macchinari".

Le svalutazioni di immobilizzazioni materiali effettuate nell'esercizio ammontano a 49.321 migliaia di euro.

La voce "Ammortamenti e svalutazioni" indicata nel conto economico è così determinata:

(migliaia di euro) 2016 2017
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 10.101 9.148
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 102.030 68.043
Svalutazioni immobilizzazioni materiali 281.813 49.321
Totale 393.944 126.512

Proventi (oneri) finanziari 31

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Gli oneri finanziari netti ammontano a 15.312 migliaia di euro, con una diminuzione di 3.170 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:

(migliaia di euro) 2016 2017
Proventi finanziari
Interessi attivi di mora su crediti verso altri 130 8
Interessi attivi su crediti verso altri 60 2
Interessi attivi su crediti finanziari verso imprese controllate 5.637 15.155
Interessi su crediti d'imposta 592 1.304
Interessi su c/c bancari e postali 668 496
Altri proventi da imprese controllate e collegate 24.169 24.618
Altri proventi da altri - 10
31.256 41.593
Oneri finanziari
Interessi per debiti e altri oneri verso imprese finanziarie del Gruppo Eni 9.946 -
Interessi per debiti verso banche 3.604 4.348
Interessi per debiti verso altri e altri oneri 3.684 1.820
Interessi per debiti finanziari verso controllate 1.176 429
Interessi per debiti finanziari per beni assunti in leasing 922 536
Oneri finanziari su piani a benefici definiti - IAS 19 revised 1.600 760
20.932 7.893
Differenze di cambio
Differenze attive di cambio 172.601 41.303
Differenze passive di cambio (134.743) (127.998)
37.858 (86.695)

I proventi netti derivanti da strumenti derivati sono pari a 37.683 migliaia di euro e sono così analizzabili:

Totale (66.664) 37.683
Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di tasso di interesse (1.112) (1.557)
Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di cambio (65.552) 39.240
(migliaia di euro) 2016 2017

Proventi (oneri) su partecipazioni 32

I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue:

2016 2017
(migliaia di euro) Dividendi Proventi Oneri Totale Dividendi Proventi Oneri Totale
Partecipazioni
in imprese controllate
INFRA SpA - - (153) (153) - - (129) (129)
Saipem SA - - (532.702) (532.702) - - (147.058) (147.058)
Servizi Energia Italia SpA - - (386) (386) - - - -
Snamprogetti Netherlands BV - - - - - - - -
SnamprogettiChiyoda sas
di Saipem SpA
- - (17.942) (17.942) - - (8.126) (8.126)
Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
- - (5.430) (5.430) - - (28.182) (28.182)
Partecipazioni in imprese
collegate e a controllo congiunto
Baltica Scarl - - (5) (5) - - - -
Modena Scarl - - - - - 22 - 22
Centro Sviluppo Materiali - - (10) (10) - - - -
Partecipazioni in altre imprese
Acqua Campania SpA 1 - - 1 2 - - 2
Totale 1 - (556.628) (556.627) 2 22 (183.495) (183.471)

Imposte sul reddito 33

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 2016 2017
Imposte correnti
Ires (700) 76.299
Irap 2.930 4.755
Imposte estere 25.694 29.821
Accantonamento (utilizzo) fondo imposte (1.886) 3.992
Imposte dirette Joint Operation Ship Recycling Scarl 1 -
Totale 26.039 114.867
Imposte anticipate (76.910) (20.595)
Imposte differite 204 11
Utilizzo imposte anticipate 73.664 39.752
Utilizzo imposte differite (119) (2.426)
Totale (3.161) 16.742
Totale imposte sul reddito 22.878 131.609

Il consistente aumento del carico fiscale nel corso dell'esercizio 2017 è legato fondamentalmente alla definizione delle controversie fiscali relative all'Ires 2008 e 2009 (sulla base delle disposizioni dell'art. 11 del D.L. 50 del 24 aprile 2017 in materia di "definizione agevolata delle controversie tributarie") e relative all'Ires e Irap 2010 e 2011 (sulla base del procedimento di accertamento con adesione sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate). In particolare il costo totale è stato pari a 76.299 migliaia di euro per l'Ires e a 2.118 migliaia di euro per l'Irap.

(migliaia di euro) 2016 2017
Utile (perdita) ante imposte (a) (785.024) (364.149)
Differenza tra valori e costi della produzione al lordo degli accantonamenti indeducibili
e le svalutazioni dei crediti
(209.915) (165.366)
Totale costi per il personale 476.520 445.794
Differenza tra valori e costi della produzione rettificato (b) 266.605 280.428
Imposte teoriche Ires (a* 24%) (215.882) (87.396)
Imposte teoriche Irap (b* 3,9%) 10.398 10.937
Totale imposte teoriche (c) (205.484) (76.459)
Tax rate teorico (c/a* 100)% 26,18 21,00
Imposte sul reddito (d) 22.878 131.609
Tax rate effettivo (d/a* 100)% 2,91 36,14
Imposte teoriche (205.484) (76.459)
Differenza base imponibile Irap 3.013 3.020
Valore della produzione realizzato all'estero (Irap) (6.362) (3.567)
Tassazione dei dividendi - -
Accantonamento (utilizzo) fondo imposte (1.886) 3.992
Imposte dirette - Joint Operation Ship Recycling Scarl 1 -
Imposte anticipate/differite filiali estere 55.256 2.011
Altre differenze 178.340 202.612
Imposte effettive 22.878 131.609

Risultato d'esercizio 34

Il risultato d'esercizio è pari a una perdita di 495.758 migliaia di euro, rispetto alla perdita registrata nell'esercizio precedente pari a 807.902 migliaia di euro.

Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche 35

In attuazione dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (TUF) introdotto a seguito del decreto legislativo n. 259 del dicembre 2010, Consob ha modificato il Regolamento Emittenti con delibera del 23 dicembre 2011 introducendo tra l'altro il nuovo art. 84-quater che disciplina le modalità di pubblicazione e i contenuti della relazione sulle retribuzioni che le società quotate sono tenute a predisporre nei termini previsti. La "Relazione sulla Remunerazione 2017" è predisposta dalla Società quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 marzo 2017 e pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com. La relazione è stata redatta secondo quanto previsto nello "Schema 7-ter dell'Allegato 3" al Regolamento Emittenti. La relazione è articolata su due sezioni; nella prima sono illustrate le politiche adottate per il 2017 per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori Generali, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dei Sindaci, le finalità generali perseguite, gli organi coinvolti e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica, mentre nella seconda sezione i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci, Direttori Generali e altri Dirigenti con responsabilità strategiche.

Compensi spettanti ai sindaci

I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2017 a 170 migliaia di euro.

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per Saipem.

Compensi spettanti al key management personnel

213-324SaipemBil17Ita.qxd 10-04-2018 10:33 Pagina 289

Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente Relazione finanziaria annuale, si ritiene opportuno allineare la definizione di key management personnel con quella di altri Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui all'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.

Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.

La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO.

(milioni di euro) 2016 2017
Salari e stipendi 4,5 5,6
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro - -
Altri benefici a lungo termine 0,5 0,4
Stock grant 0,4 1,3
Totale 5,4 7,3

Utile (perdita) per azione 36

L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie.

A seguito dell'operazione di raggruppamento azionario avvenuto nel corso del mese di maggio 2017 e deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il 28 aprile 2017 nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni dieci esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni dieci esistenti, il numero delle azioni ordinarie è pari a 1.010.966.841, mentre il numero della azioni di risparmio è pari a 10.598.

I dati dell'esercizio precedente sono stati opportunatamente riesposti al fine di rendere coerente il raffronto con i dati al 31.12.2017.

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile semplice è di 1.000.503.419 e di 834.879.223, rispettivamente nell'esercizio 2017 e 2016 riesposto.

L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse.

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito è di 1.013.151.531 e di 840.985.049, rispettivamente nell'esercizio 2017 e 2016 riesposto.

La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile per azione diluito, è di seguito indicata:

31.12.2016 31.12.2016 riesposto 31.12.2017
8.348.792.230 834.879.223 1.000.503.419
60.952.102 6.095.214 12.637.514
106.126 10.612 10.598
8.409.850.458 840.985.049 1.013.151.531
(migliaia di euro) (807.902) (807.902) (495.758)
(ammontari in euro per azione) (0,097) (0,968) (0,495)
(ammontari in euro per azione) (0,096) (0,961) (0,489)

Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione 37

Le informazioni per settore di attività sono coerenti alle prescrizioni del principio internazionale IFRS 8.

La configurazione organizzativa assunta da Saipem a decorrere dal 1° maggio 2017 prevede la suddivisione in cinque divisioni. I risultati dei settori di attività sono esposti coerentemente con il nuovo assetto organizzativo. La principale differenza riguarda la linea di business Floaters, prima facente parte della divisione Engineering & Construction Offshore e ora inclusa nella divisione Engineering & Construction Onshore. I risultati della linea di business Floaters sono temporaneamente esposti separatamente per facilitare la comprensione dei risultati e la transizione verso il nuovo modello; la nuova divisione Engineering & Construction Onshore si ottiene sommando Floaters ed Engineering & Construction Onshore. La divisione XSIGHT non è riportata separatamente poiché ancora in fase di startup. I risultati del periodo precedente sono stati coerentemente riesposti.

Informazioni per settore di attività

& Construction
Engineering
Offshore
& Construction
Engineering
Onshore
Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
Floaters Non allocato Totale
(migliaia di euro)
Esercizio 2016
Ricavi netti della gestione caratteristica 786.613 1.221.923 345.284 111.053 127.089 - 2.591.962
a dedurre: ricavi infragruppo 554.901 536.082 235.058 37.603 7.494 - 1.371.138
Ricavi da terzi 231.712 685.841 110.226 73.450 119.595 - 1.220.824
Risultato operativo 113.056 (131.521) (86.746) (101.974) (2.730) - (209.915)
Ammortamenti e svalutazioni 9.127 38.856 123.931 144.072 75.377 2.581 393.944
Oneri netti su partecipazioni - - - - - 556.627 556.627
Investimenti in attività materiali e immateriali 7.266 3.427 5.596 34.878 - 9.618 60.785
Attività direttamente attribuibili 795.148 1.071.546 199.899 113.741 48.247 1.414.608 3.643.189
Passività direttamente attribuibili 239.634 869.472 76.882 67.816 36.516 616.018 1.906.338
Fondi per rischi e oneri 3.583 23.696 - 79 7.026 54.043 88.427
Esercizio 2017
Ricavi netti della gestione caratteristica 556.082 1.335.844 289.794 97.624 85.651 - 2.364.995
a dedurre: ricavi infragruppo 183.604 234.736 172.985 30.330 3.185 - 624.840
Ricavi da terzi 372.478 1.101.108 116.809 67.294 82.466 - 1.740.155
Risultato operativo (99.507) 1.291 (54.825) (9.668) (2.657) - (165.366)
Ammortamenti e svalutazioni 4.419 7.045 42.226 33.987 27.776 11.059 126.512
Oneri netti su partecipazioni - - - - - 183.471 183.471
Investimenti in attività materiali e immateriali 12.328 5.170 8.595 27.129 - 7.812 61.034
Attività direttamente attribuibili 577.477 1.160.495 97.219 41.084 34.449 2.127.561 4.038.285
Passività direttamente attribuibili 205.522 673.318 46.919 56.490 22.904 1.674.671 2.679.824
Fondi per rischi e oneri 3.279 76.179 799 219 5.300 62.528 148.304

Informazioni per area geografica

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.

Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze di magazzino, anch'esse collegate ai mezzi navali.

(migliaia di euro) Italia Resto Europa CSI Resto Asia Settentrionale
Africa
Occidentale
Africa
Americhe Altre aree Non allocabili Totale
Esercizio 2016
Investimenti in attività materiali
e immateriali
14.245 - 2.725 34.071 - - - - 9.744 60.785
Attività materiali
e immateriali
86.898 3.446 78.814 190.780 3 1.597 104.342 - 39.054 504.934
Attività direttamente
attribuibili (correnti)
1.263.842 604.466 372.354 478.614 109.094 219.042 302.787 3.626 289.364 3.643.189
Esercizio 2017
Investimenti in attività materiali
e immateriali
17.172 2.019 5.720 22.421 - - - - 13.702 61.034
Attività materiali
e immateriali
82.795 16.284 59.298 194.876 667 875 79.064 - 927 434.786
Attività direttamente
attribuibili (correnti)
1.871.651 667.633 97.468 676.404 110.173 199.462 139.435 2.896 273.163 4.038.285

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi di perforazione, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

Ricavi della gestione caratteristica per area geografica di destinazione

213-324SaipemBil17Ita.qxd 6-04-2018 11:48 Pagina 291

(migliaia di euro) 2016 2017
Italia 408.871 456.393
Resto Europa 441.795 247.239
Africa Settentrionale 60.388 74.469
Africa Occidentale 220.209 150.576
CSI 589.280 150.551
Resto Asia 676.978 1.207.327
Americhe 193.405 76.657
Altre aree 1.036 1.783
Totale 2.591.962 2.364.995

Contratti di costruzione

I contratti di costruzione sono contabilizzati in accordo con lo IAS 11.

2016
(migliaia di euro)
2017
Contratti di costruzione - attività
587.259
767.357
Contratti di costruzione - passività
(319.599)
(186.531)
Contratti di costruzione - netto
267.660
580.826
Costi e margini (percentuale di completamento)
2.657.034
2.639.773
Fatturazione ad avanzamento lavori
(2.368.947)
(2.055.388)
Variazione fondo perdite future
(20.427)
(3.559)
Contratti di costruzione - netto
267.660
580.826

Rapporti con parti correlate 38

Le operazioni compiute da Saipem SpA con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi, lo scambio di beni e le prestazioni di servizi natura finanziaria e di regolamento monetario con le imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, con imprese controllate e a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate a CDP Equity SpA e con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam. Esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse di Saipem.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:

31.12.2016 Esercizio 2016
Crediti Debiti Costi Ricavi
commerciali commerciali Beni Servizi Beni Altri
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie e servizi
Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda 3 - 8.514 - - - 4
Boscongo SA 8.765 3.783 11.603 - 757 60.868 380
Consorzio Sapro - - - - 26 - -
Denuke Scarl 3.720 3.483 - - 2.209 1.681 135
ER SAI Caspian Contractor Llc 259.721 2.123 333.377 47 2.164 409.140 9
ERS - Equipment Rental & Services BV 1.430 662 - - 536 41 606
Global Petroprojects Services AG 1.042 15.157 157 - 43.526 63 959
INFRA SpA 75 - - - - 5 69
Moss Maritime AS 133 131 390 - 297 7 144
North Caspian Service Co Ltd - 1.572 - - 7.395 - -
Petrex SA 94.622 11.438 39.138 (6) 165 2.087 1.869
Professional Training Center Llp - - - - - - -
PT Saipem Indonesia 7.632 1.807 209.875 - 951 6.061 3.813
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão
de Instalaçao Offshore Ltda
- 987 - - 1.521 - -
Saigut SA de CV (27) - - - - - (25)
SAIMEP Lda 1.203 - - - 12 - 125
Saimexicana SA de Cv 1.689 325 32.866 1.193 - 1.493 13
Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd 1.191 2.322 1.639 - 2.031 37 132
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd 293 - - - 1 33 118
Saipem (Nigeria) Ltd 1 457 2.408 - (198) - 34
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda 44.400 23.740 279.287 3.319 60.053 55.810 1.946
Saipem America Inc 1.108 3.405 - 2 9.171 1.013 826
Saipem Asia Sdn Bhd 778 827 24.968 - 837 347 253
Saipem Australia Pty Ltd 473 761 29.445 - 36 634 119
Saipem Canada Inc 4.025 20 26.893 171 56 1.251 779
Saipem Contracting Nigeria Ltd 6.056 93 492.714 322 394 8.558 3.826
Saipem Contracting Algérie SpA 13.055 140 187.895 44 276 - 69
Saipem Contracting Prep SA 32 - 8.776 - - 63 25
Saipem Contracting Netherlands BV 61.332 45.325 42.514 - 15.196 47.088 4.314
Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda 12.485 7.071 117.118 896 21.011 83 1.307
Saipem Drilling Co Pvt Ltd 1 - - - - - 6
Saipem Drilling Norway AS 6.036 44.022 - - 80.825 6.972 154
Saipem East Africa Ltd 360 - - - - - -
Saipem Finance International BV 1.203 - 100.000 - 369 - 296
Saipem India Projects Ltd 281 11.267 - - 31.455 134 4.086
Saipem Ingenieria y Construcciones SLU 1.603 - 269.416 - - 1.622 118
Saipem International BV 33.477 - - - - - 475
Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc 1.877 896 - - 1.077 322 84
Saipem Ltd 6.845 27.840 53.500 135 2.588 9.091 2.007
Saipem Luxembourg SA 8.804 521 15.575 - 184 7.695 365
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl (206) - - - - 23 224
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) 2.203 30 124.594 - 81 1.294 634
Saipem Norge AS 267 1.695 - - 7.002 - 411
Saipem Offshore Norway AS 1.163 - 319 (688) 670 4.954 185
Saipem SA 28.018 31.480 475.981 (8) 24.796 39.137 7.154
Saipem Services Mexico SA de Cv 597 674 3.320 - 2.526 93 1.101
Saipem Singapore Pte Ltd 356 46 - - 424 75 123
Saipem Ukraine Llc - - - - - - -
Sajer Iraq Company for Petroleum Services,
Trading, General Contracting & Transport Llc 10.130 15 15.760 - 831 2.686 192

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016

213-324SaipemBil17Ita.qxd 6-04-2018 11:48 Pagina 293

31.12.2016 Esercizio 2016
Crediti Debiti Costi Ricavi
commerciali commerciali Beni Servizi Beni Altri
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie e servizi
Saudi Arabian Saipem Ltd 7.515 23.334 57.165 1.192 10.645 24.544 1.936
Servizi Energia Italia SpA 1.294 1.763 1.412 - (1) 1.213 53
Sigurd Rück AG 34 - 11.986 - - - 46
Smacemex Scarl 3.529 3.717 - - 3.463 1.925 490
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 17.108 - 79.695 - - 16.223 206
Snamprogetti Engineering BV 779 - 23.280 - - 2.161 30
Snamprogetti Netherlands BV 5 - - - - - 42
Snamprogetti Romania Srl 2.986 1.769 315 - 4.775 847 935
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 18.137 8.108 595.520 4.969 389 9.938 1.868
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA 4 23.741 - - - 7.278 45
Sofresid Engineering SA 169 - 6 - - 40 749
Sofresid SA 1.083 2.293 128.627 - - 1.924 20
Sonsub International Pty 4 - - - - 10 8
Altre controllate - - - - - - -
Totale controllate 680.899 308.840 3.806.048 11.588 340.522 736.564 45.892
ASG Scarl - 5.466 - - (1.217) - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 43.711 83.169 529.757 - 74.702 98.246 (16)
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 6.314 6.115 121.275 - 2.409 (350) -
Charville - Consultores e Serviços Lda 423 - - - - 423 -
CMS&A Wll - - - - - 50 -
Consorzio F.S.B. 120 98 - 5 719 - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 3.262 - - - - 17 216
Modena Scarl - 193 - - (12) - -
Petromar Lda 25.429 451 43.395 - 432 5.029 658
Rodano Consortile Scarl - 254 - - 131 - -
Rosetti Marino SpA - - - - - - -
SaiPar Drilling Co BV 58 16 - - 82 329 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 4.939 10 22.031 - 28 59 473
Saipon Snc - - 3.573 - - - -
Sairus Llc (ex Katran-K Llc) 6 - - - - - -
Southern Gas Constructors Ltd 762 - - - - - -
TSGI Mühendislik I˙ns¸aat Ltd S¸irketi 4.985 - - - - - 412
Xodus Subsea Ltd 1.431 1.989 - - 1.516 - -
Altre collegate e a controllo congiunto - - - - - - -
Totale collegate e a controllo congiunto 91.440 97.761 720.031 5 78.790 103.803 1.743
Agenzia Giornalistica Italia SpA - - - - (38) - -
Ecofuel SpA 130 - - - - 153 43
Eni Adfin SpA - - - - - - -
Eni Canada Holding Ltd - - - - - 3.996 -
Eni Congo SA 11.090 - - - - 37.640 -
Eni Corporate University SpA - 769 - - 1.472 (1) -
Eni Cyprus Ltd - - - - - - -
Eni East Africa SpA 664 - - - - - 897
Eni Fuel Centrosud SpA - - - - - - -
Eni Insurance Ltd - - - - - - -
Eni Iran BV 140 - - - - - -
Eni Lasmo Plc 9.617 2.844 - - - 10.208 -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 282 - - - - 814 -
Eni Norge AS 14.196 - - - - 124.173 -
Eni North Africa BV 25 - - - - 129 -
EniPower Mantova SpA - - - - - - -
EniPower SpA 152 - - - 2 292 4
Eni SpA 49.596 3.004 - 34 7.307 52.857 4

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2016

31.12.2016 Esercizio 2016
Crediti
commerciali
e altri crediti
Debiti Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri debiti
Garanzie Beni Servizi Beni
e servizi
Altri
Eni SpA - Direzione Downstream - 116 - - 1.282 - -
Eni SpA - Divisione Exploration & Production 9.422 64 - (516) 210 43.489 2
Eni SpA - Divisione Gas & Power 1.064 702 - - 702 - -
Eni SpA - Divisione Refining & Marketing 2.243 92 - 615 44 17.759 62
EniServizi SpA (9) 2.429 - 87 32.028 299 41
Eni Tunisia BV 3 - - - - - -
Eni Turkmenistan Ltd 1.518 - - - - 27 -
Floaters SpA - - - - - 152 -
Nigerian Agip Exploration Ltd - - - - - - -
Raffineria di Gela SpA 35 79 - - - 346 -
Serfactoring SpA - 1.277 - - 174 - -
Servizi Aerei SpA - - - - - - -
Società Adriatica Idrocarburi SpA 26 - - - - 215 -
Società EniPower Ferrara Srl - - - - - - -
Scogat - Société pour la Construction
du Gazoduc Transtunisien SA
9 - - - - 9 -
Syndial SpA 164 2 - - 129 (84) 652
Tecnomare - Società per lo Sviluppo
delle Tecnologie Marine SpA 362 (185) - - 1.148 4.431 -
Versalis SpA 34.190 - - - 3 78.397 -
Totale Eni/CDP Equity SpA e controllate 134.919 11.193 - 220 44.463 375.301 1.705
Blue Stream Pipeline Co BV 101 - - - - 683 -
GreenStream BV 2.671 - - - - 2.549 -
Mellitah Oil & Gas BV 9.199 13 - - - - -
Raffineria di Milazzo ScpA 24 - - - - 606 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd 51 - - - - 405 -
Totale controllate congiuntamente
e collegate Eni/CDP Equity SpA
12.046 13 - - - 4.243 -
Totale joint venture 71.997 54.571 - - 78.232 113.505 -
Altre correlate 30.183 48.249 - - 259 37.722 -
Totale 1.021.484 520.627 4.526.079 11.813 542.266 1.371.138 49.341
Ricavi contabilizzati verso correlate
a deduzione del costo lavoro
- - - - - - (12.334)
Costi contabilizzati verso correlate
a incremento del costo lavoro - - - - (3.004) - -
Totale - - - - (3.004) - (12.334)
Totale generale 1.021.484 520.627 4.526.079 11.813 539.262 1.371.138 37.006

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2017 sono di seguito analizzati:

213-324SaipemBil17Ita.qxd 6-04-2018 11:48 Pagina 295

31.12.2017 Esercizio 2017
Crediti Debiti Costi Ricavi
commerciali commerciali Beni Servizi Beni Altri
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie e servizi
Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda 10 - 7.877 - - - 5
Boscongo SA 17.662 713 14.048 - 688 15.769 378
Consorzio Sapro - - - - 5 - -
Denuke Scarl 4.695 3.912 - - 791 302 82
ER SAI Caspian Contractor Llc 25.718 1.844 97.629 211 1.726 7.130 180
ERS - Equipment Rental & Services BV 1.588 697 - - 792 30 835
Global Petroprojects Services AG 1.340 13.683 128 - 24.021 31 931
INFRA SpA - 26 - - - 9 10
Moss Maritime AS 247 6 360 - 98 7 84
North Caspian Service Co Ltd - 350 - 350 - - -
Petrex SA 1.874 29 16.556 - 869 644 1.643
Professional Training Center Llp - - - - - - -
PT Saipem Indonesia 7.781 1.720 154.850 - 869 1.875 4.419
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão
de Instalaçao Offshore Ltda
- - - - 900 - -
Saigut SA de CV 10 - - - - - 36
SAIMEP Lda 1.235 - - - - - 39
Saimexicana SA de Cv 620 69 31.237 2.652 - 971 57
Saiwest Ltd - - 4.491 - - - -
Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd 1.282 813 1.621 - 278 (1) 70
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd 68 - - - - (13) 79
Saipem (Nigeria) Ltd 8 80 1.635 - (7) - 8
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
45.561 29.079 160.340 (43) 67.526 45.773 2.068
Saipem America Inc 995 450 7.921 - 1.720 937 794
Saipem Asia Sdn Bhd 2.167 24 24.732 - 442 1.818 241
Saipem Australia Pty Ltd 571 42 27.397 - 39 968 74
Saipem Canada Inc 1.132 298 13.352 (2) 708 452 193
Saipem Contracting Nigeria Ltd 7.479 15 339.736 - 15 6.663 2.677
Saipem Contracting Algérie SpA 32.540 182 120.032 - 171 1.077 13
Saipem Contracting Prep SA - - - - - 35 42
Saipem Contracting Netherlands BV 18.757 33.215 43.138 - 38.978 23.252 4.089
Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda 832 2.715 41.585 - 16.602 149 930
Saipem Drilling Co Pvt Ltd - - 50 - - - 2
Saipem Drilling Norway AS 1.077 30.230 - - 85.993 1.640 201
Saipem East Africa Ltd 360 - - - - - -
Saipem Finance International BV 1.161 - - - 376 - 191
Saipem India Projects Ltd 1.103 10.288 - - 21.052 77 2.346
Saipem Ingenieria y Construcciones SLU 2.295 - 256.182 - - 1.489 125
Saipem International BV 19.280 - - - - - 744
Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc 1.900 1.227 - - - 199 8
Saipem Ltd 11.346 9.104 34.562 - 9.307 11.877 2.708
Saipem Luxembourg SA 17.497 500 10.315 - 205 5.481 310
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl 5 - - - - 3 149
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) 3.264 - - - 36 992 893
Saipem Norge AS 374 2.338 136.311 - 5.657 - 471
Saipem Offshore Norway AS 2.242 - 319 - - 4.136 291
Saipem SA 41.738 45.320 374.292 (2) 21.565 55.041 7.572
Saipem Services Mexico SA de Cv 326 490 2.918 - 1.354 4 710
Saipem Singapore Pte Ltd 130 - -
-
-
-
6 1
-
19
-
Saipem Ukraine Llc - - -

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2017

31.12.2017 Esercizio 2017
Crediti Debiti Costi Ricavi
commerciali commerciali Beni Servizi Beni Altri
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie e servizi
Sajer Iraq Company for Petroleum Services,
Trading, General Contracting & Transport Llc
1.902 207 12.329 - 39 396 71
Saudi Arabian Saipem Ltd 10.244 20.616 88.728 860 9.812 21.729 1.909
Servizi Energia Italia SpA 8.088 1.392 69.006 - - 9.442 85
Sigurd Rück AG 92 - 1.916 - - - 131
Smacemex Scarl 4.549 3.709 - - 2.359 634 382
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 2.732 - 82.609 - - 799 558
Snamprogetti Engineering BV 821 - 27.785 - - 1.094 41
Snamprogetti Netherlands BV 6 - - - - - 71
Snamprogetti Romania Srl 1.168 1.146 104 - 4.217 145 743
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 49.732 10.425 469.800 683 (4.527) 11.045 2.501
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA 200 - - - - 23.741 49
Sofresid Engineering SA 40 777 - - 1.065 4 227
Sofresid SA 2.182 2.000 5 - - 2.221 41
Sonsub International Pty 19 - 113.054 - - 5 15
Saipem Drill Llc 102 - - - - 103 -
Altre controllate - - - - 1 - -
Totale controllate 360.147 229.731 2.788.950 4.709 315.748 260.176 43.541
ASG Scarl - 1.936 - - 1.674 - -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due 7.025 49.208 542.630 - 21.414 30.904 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 2.568 5.510 119.040 - 3.527 - -
Charville - Consultores e Serviços Lda - - - - - - -
CMS&A Wll - - - - - - -
Consorzio F.S.B. 160 290 - 91 588 - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 3.342 - - - - (1) 81
Modena Scarl - - - - - - -
Petromar Lda 3.406 - 23.318 220 89 3.276 618
Rodano Consortile Scarl - 745 - - 563 - -
Rosetti Marino SpA - - - - - - -
SaiPar Drilling Co BV 38 19 - - 38 344 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 6.724 - 36.360 - - 4 574
Saipon Snc - - - - - - -
Sairus Llc (ex Katran-K Llc) - (6) - - - - -
Southern Gas Constructors Ltd - - - - - - -
TSGI Mühendislik I˙ns¸aat Ltd S¸irketi 5.104 - - - - - 547
Xodus Subsea Ltd 1.431 1.989 - - - - -
Altre collegate e a controllo congiunto 9.393 6.129 - - - 3.262 9
Totale collegate e a controllo congiunto 39.191 65.820 721.348 311 27.893 37.789 1.829
Agenzia Giornalistica Italia SpA - 40 - - 40 - -
Compagnia Napoletana - - - - - 76 -
Ecofuel SpA 21 - - - 10 (6) 57
Eni Adfin SpA - 1 - 7 4.257 - -
Eni Benelux - - - 27 - - -
Eni Canada Holding Ltd - - - - - - -
Eni Congo SA 9.515 - - - - 30.922 -
Eni Corporate University SpA - 1.507 - - 1.543 - -
Eni Cyprus Ltd 4.648 - - - - 4.692 -
Eni East Africa SpA 584 - - - - - -
Eni Fuel SpA - - - 22 - - -
Eni Fuel Centrosud SpA - - - - - - -
Eni Insurance Ltd - - - - 3 - -
Eni Iran BV 140 - - - - - -
Eni Lasmo Plc 1.021 - - - - 3.866 -

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2017

213-324SaipemBil17Ita.qxd 6-04-2018 11:48 Pagina 297

31.12.2017 Esercizio 2017
Crediti Debiti Costi Ricavi
commerciali commerciali Beni Servizi Beni Altri
Denominazione e altri crediti e altri debiti Garanzie e servizi
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 270 - - - - 907 -
Eni Norge AS 16.103 147 - 147 - 126.912 -
Eni North Africa BV - - - - - - -
EniPower Mantova SpA - - - - - - -
EniPower SpA 30 - - - - 110 -
Eni SpA 2.010 2.686 - 11 5.385 7.922 -
Eni SpA - Direzione Downstream - - - - - - -
Eni SpA - Divisione Exploration & Production 1.376 (24) - - - 12.228 -
Eni SpA - Divisione Gas & Power 1.064 675 - - 723 - -
Eni SpA - Divisione Refining & Marketing 5.173 6 - 65 13 12.335 86
EniServizi SpA (8) 425 - 25 27.122 - -
Eni Tunisia BV 3 - - - - - -
Eni Turkmenistan Ltd - - - - - - -
Floaters SpA - - - - - - -
Italgas Reti SpA 578 - - - - 2.664 -
Nigerian Agip Exploration Ltd - - - - - - -
Raffineria di Gela SpA 18 79 - - - - -
Serfactoring SpA - 645 - - 74 - -
Servizi Aerei SpA - - - - - - -
Società Adriatica Idrocarburi SpA - - - - - - -
Società EniPower Ferrara Srl - - - - - - -
Scogat - Société pour la Construction
du Gazoduc Transtunisien SA
316 - - - - 534 -
Syndial SpA 165 2 - - - 73 562
Tecnomare - Società per lo Sviluppo
delle Tecnologie Marine SpA
2.310 (185) - - 1.219 5.026 -
Versalis SpA 15.922 2 - - 2 49.582 -
Totale Eni/CDP Equity SpA e controllate 61.259 6.007 - 304 40.391 257.843 705
Blue Stream Pipeline Co BV 87 - - - - 1.121 -
GreenStream BV 2.308 - - - - 2.470 -
Mellitah Oil & Gas BV 9.199 13 - - - - -
Raffineria di Milazzo ScpA 1.357 878 - - - 343 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd 579 - - - - 1.013 -
Totale controllate congiuntamente
e collegate Eni/CDP Equity SpA
13.530 891 - - - 4.947 -
Totale joint venture 65.192 53.382 - - 3.655 11.960 -
Altre correlate 21.587 30.184 - - 314 52.125 -
Totale 560.906 386.015 3.510.298 5.324 388.001 624.840 46.075
Ricavi contabilizzati verso correlate
a deduzione del costo lavoro
- - - - - - (12.872)
Costi contabilizzati verso correlate
a incremento del costo lavoro
- - - - (2.431) - -
Totale - - - - (2.431) - (12.872)
Totale generale 560.906 386.015 3.510.298 5.324 385.570 624.840 33.203

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2016 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)

31.12.2016 Esercizio 2016
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Eni SpA - - - 9.826 -
Serfactoring SpA - - - 120 -
Saipem Finance International BV 384.426 224.569 2.977.132 1.099 5.645
Saipem SA - - - 532.702 1.866
Saipem Maritime Asset Management Sarl - - - 5.507 -
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA - - - 17.942 -
Imprese controllate, collegate e altre 22.468 - - 553 22.295
Totale 406.894 224.569 2.977.132 567.749 29.806

I rapporti finanziari dell'esercizio 2017 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)

31.12.2017 Esercizio 2017
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Saipem Finance International BV 406.348 1.005.087 3.119.248 411 15.013
Saipem SA - - - 147.076 1.653
Saipem Maritime Asset Management Sarl - - - 28.182 -
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA - - - 8.126 -
Imprese controllate, collegate e altre 23.694 - - - 23.107
Totale 430.042 1.005.087 3.119.248 183.795 39.773

Saipem SpA intrattiene rapporti commerciali anche con Vodafone Omnitel BV, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate". I suddetti rapporti regolati alle condizioni di mercato, riguardano essenzialmente debiti commerciali per 59 migliaia di euro e costi per servizi per 1.588 migliaia di euro.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale,

sul risultato economico e sui flussi finanziari

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

31.12.2016 31.12.2017
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Disponibilità liquide ed equivalenti 701.995 - - 1.304.476 187 0,01
Crediti commerciali e altri crediti 2.097.136 1.021.484 48,71 1.695.153 560.906 33,09
Altre attività correnti 93.111 35.500 38,13 110.947 74.511 67,16
Altre attività non correnti 13.343 3.257 24,41 27.236 1.731 6,36
Passività finanziarie a breve termine 284.305 - - 1.060.155 1.005.086 94,81
Quote a breve di passività finanziarie
a lungo termine 9.632 - - 7.861 - -
Debiti commerciali e altri debiti 1.436.069 520.627 36,25 1.535.775 386.015 25,13
Altre passività correnti 132.169 109.936 83,18 49.925 42.798 85,72
Passività finanziarie a lungo termine 358.024 - - 499.709 - -
Altre passività non correnti 2.324 2.324 100,00 324 324 100,00

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L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi:

2016 2017
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Ricavi della gestione caratteristica 2.591.962 1.371.138 52,90 2.364.995 624.840 26,42
Altri ricavi e proventi 59.354 37.006 62,35 60.305 33.203 55,06
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 1.990.768 551.075 27,68 2.018.360 390.894 19,36
Costo del lavoro 476.520 (9.330) (1,96) 445.794 10.441 2,34
Altri (oneri) proventi operativi - - - - - -
Proventi finanziari 203.857 29.806 14,62 82.895 39.773 47,98
Oneri finanziari 155.675 11.122 7,14 135.891 429 0,32
Strumenti derivati 66.664 29.227 43,84 37.683 13.084 34,72

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

213-324SaipemBil17Ita.qxd 6-04-2018 11:48 Pagina 299

(migliaia di euro) 2016 2017
Ricavi e proventi 1.447.280 721.341
Costi e oneri (1.148.051) (391.323)
Variazione dei crediti commerciali e altre attività 529.420 424.093
Variazione dei debiti commerciali e altre passività (424.387) (203.750)
Dividendi incassati 1 2
Interessi incassati 5.637 15.155
Interessi pagati (11.122) (429)
Flusso di cassa netto da attività operativa 398.778 565.089
Investimenti:
- immobilizzazioni materiali (2.156) (3.996)
- partecipazioni (412.688) (455.610)
- crediti finanziari (384.788) (26.950)
Flusso di cassa degli investimenti (799.632) (486.556)
Disinvestimenti:
- immobilizzazioni materiali 6.378 1.654
- rami d'azienda - -
- partecipazioni - 237
- crediti finanziari - 3.802
Flusso di cassa dei disinvestimenti 6.378 5.693
Flusso di cassa netto da attività di investimento (793.254) (480.863)
Rimborsi di debiti finanziari a lungo termine (2.010.000) -
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (267.604) 777.518
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (2.287.604) 777.518
Totale flussi finanziari verso entità correlate (2.682.080) 861.744

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

2016 2017
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa 169.745 398.778 234,93 232.544 565.089 243,00
Flusso di cassa da attività di investimento (851.650) (793.254) 93,14 (510.128) (480.863) 94,26
Flusso di cassa da attività di finanziamento 1.208.554 (2.287.604) (189,25) 886.904 777.518 87,67

Attività non correnti destinate alla vendita 39

In data 19 dicembre 2011 Saipem SpA, insieme alle società Eni SpA e Italgas SpA, ha venduto la propria quota di partecipazione nella società Acqua Campania SpA a favore di altri soci della stessa società. La cessione delle quote però è stata parziale e una parte minima di azioni è stata temporaneamente trattenuta dai soci venditori per rispettare il diritto di prelazione degli altri soci che non hanno partecipato all'acquisto. La quota trattenuta è pari a 17 migliaia di euro.

Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali 40

Negli esercizi 2016 e 2017 non si segnalano posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.

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Altre informazioni: Algeria 41

A completamento dell'informativa inclusa nella nota Algeria del paragrafo "Contenziosi" e al solo fine di fornire un quadro organico e completo, si specifica quanto segue con riferimento ai rapporti patrimoniali relativi ai progetti realizzati in Algeria al 31 dicembre 2017:

  • i crediti commerciali (rif. nota 6) ammontano a 3.712 migliaia di euro, di cui scaduti oltre i 12 mesi e non svalutati 3.057 migliaia di euro;
  • i lavori in corso (rif. nota 7) relativi a progetti realizzati ammontano a 53.090 migliaia di euro;
  • i fondi spese future (rif. nota 22) ammontano a 64.980 migliaia di euro;
  • le garanzie (rif. nota 28) su progetti realizzati ammontano a 347.125 migliaia di euro.

Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.)

In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (ora CDP Equity SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Equity SpA", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.

Informativa sulle società con sede in Paesi con regimi fiscali privilegiati

Al 31 dicembre 2017 Saipem SpA controlla 1 società residente e 4 con filiali in Stati o territori a regime fiscale privilegiato. Ai sensi del comma 4 dell'art. 167 del TUIR - D.P.R. n. 917/86, i regimi fiscali, anche speciali, si considerano privilegiati laddove il livello nominale di tassazione risulti inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia.

a) Società con filiali in Stati o territori i cui regimi fiscali, anche speciali, prevedono un livello nominale di tassazione inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia: redditi assoggettati a tassazione in Italia

Saipem Contracting Netherlands BV - Olanda (100% Saipem), filiale di Sharjah (EAU): la filiale, che ha iniziato a operare nel 2012, è stata registrata per svolgere il ruolo di Project Execution Center per la realizzazione di progetti di tipo EPC ed EPCI nell'area del Medio Oriente, ma in particolare nell'offshore del Golfo Persico.

b) Società residenti o con filiali in Stati o territori i cui regimi fiscali, anche speciali, prevedono un livello nominale di tassazione inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia: redditi non soggetti a imposizione in Italia in considerazione dello svolgimento di un'effettiva attività industriale o commerciale come principale attività nel mercato dello Stato o territorio di insediamento

Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) (100% Saipem): la società, con sede a Port Said (Egitto), svolge servizi di perforazione attraverso l'utilizzo dei mezzi di proprietà oltre che attività di installazione nell'ambito dei progetti EPCI per la messa in produzione dei campi petroliferi offshore nell'area del delta del Nilo.

Saipem Contracting Netherlands BV - Olanda (100% Saipem), filiale Georgia: la filiale, costituita il 17 ottobre 2014, è stata registrata per poter eseguire le attività di costruzione, in territorio georgiano, di due condotte e delle relative installazioni di superficie nell'ambito del contratto denominato "SCPX - South Caucasus Pipeline Expansion", assegnato alla società dalla South Caucasus Pipeline Co Ltd.

c) Società con filiali in Stati o territori i cui regimi fiscali, anche speciali, prevedono un livello nominale di tassazione inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia: redditi non soggetti a imposizione in Italia perché dalle partecipazioni non consegue l'effetto di localizzare i redditi in Stati o territori a regime fiscale privilegiato

Saipem (Portugal) Comércio Maritimo, Sociedade Unipessoal Lda (100% Saipem), filiale Egitto: la filiale, costituita il 18 febbraio 2007, svolge principalmente attività di installazione di strutture in mare aperto nell'area del delta del Nilo, utilizzando navi di proprietà, nell'ambito di più ampi contratti EPCI assegnati ad altre società del Gruppo.

Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (100% Saipem), filiale Abu Dhabi (EAU): la filiale è stata costituita nel novembre 2015, unicamente per poter ottenere i permessi di lavoro per il personale impegnato a bordo dei propri impianti di perforazione operanti, per conto di clienti locali, in mare aperto al largo di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.

Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione

(migliaia di euro)
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
Revisione legale dei conti Revisore della capogruppo Società capogruppo 2.167
Rete del revisore della capogruppo Società capogruppo -
Servizi di attestazione Rete del revisore della capogruppo Società capogruppo 37
Altri servizi (1) Revisore della capogruppo Società capogruppo 1.047
i) Revisore della capogruppo (2) i) Società controllate 165
Revisione legale dei conti ii) Rete del revisore della capogruppo (3) ii) Società controllate 2.401
iii) Revisori diversi dalla rete della capogruppo (4) iii) Società controllate 50
Servizi di attestazione i) Revisore della capogruppo i) Società controllate -
ii) Rete del revisore della capogruppo ii) Società controllate 13
Servizi di consulenza fiscale Revisore della capogruppo Società controllate -
i) Revisore della capogruppo i) Società controllate -
Altri servizi ii) Rete del revisore della capogruppo (5) ii) Società controllate 303
Totale 6.183

(1) Di cui 620 migliaia di euro per attività di verifica straordinarie connesse con il programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari, 87 migliaia di euro relativi a compensi per Bilancio di soste-

nibilità e per l'attestazione relativa alla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario e 219 migliaia di euro relativi a procedure concordate.

(2) Di cui 27 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

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(3) Di cui 191 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

(4) Di cui 34 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

(5) Di cui 9 migliaia di euro per bilancio di sostenibilità.

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Situazione delle partecipazioni e andamento economico delle principali partecipate

Partecipazioni azionarie e non azionarie al 31 dicembre 2017

Capitale
sociale
Impresa
Numero Valore
azioni
o quote
Moneta
di conto
nominale
unitario
Importo Ragione sociale Sede
Imprese controllate dirette
12.494.210 BRL 1,00 12.494.210,00 (1) Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda Rio de Janeiro
10.000 EUR 1,00 10.000,00 Denuke Scarl San Donato Milanese
380.000 EUR 453,80 172.444.000,00 Saipem International BV Amsterdam
6.300 USD 60,00 378.000,00 Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl Lussemburgo
100.000 NOK 1,20 120.000,00 Saipem Offshore Norway AS Sola (Norvegia)
316.669.376 EUR 1,52 481.337.451,52 Saipem SA Montigny le Bretonneux
291.000 EUR 1,00 291.000,00 Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese
10.000 EUR 1,00 10.000,00 Smacemex Scarl San Donato Milanese
10.000 EUR 1,00 10.000,00 SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA San Donato Milanese
203.000 EUR 1,00 203.000,00 Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
1.000.000 EUR 1,00 1.000.000,00 Saipem Finance International BV Amsterdam
50.000 EUR 1,00 50.000,00 INFRA SpA San Donato Milanese
Totale imprese controllate dirette
Imprese collegate e a controllo congiunto
50.864 EUR 1,00 50.864,00 ASG Scarl San Donato Milanese
- EUR - CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due San Donato Milanese
- EUR - CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno San Donato Milanese
- EUR - Consorzio F.S.B. San Donato Milanese
- EUR - Consorzio Sapro San Giovanni Teatino
250.000 EUR 1,00 250.000,00 Rodano Consortile Scarl San Donato Milanese
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
Altre imprese partecipate
32.050 LYD 45,00 1.442.250,00 Libyan Italian Joint Co Tripoli
598.065.003 INR 1,00 598.065.003,00 Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd Hyderabad (India)
428.181.821 INR 1,00 428.181.821,00 Nagarjuna Oil Refinery Ltd Hyderabad (India)
Totale altre imprese partecipate
Totale generale

(1) L'operazione di aumento di capitale deliberata in data 18 dicembre 2017 non è ancora stata annotata presso il Registro delle Imprese.

Partecipazione

Numero azioni Valore nominale Valore
o quote possedute Possesso % moneta di conto di bilancio
12.369.268 99,00 12.369.268 2.317.688
5.500 55,00 5.500 5.500
380.000 100,00 172.444.000 1.204.333.212
6.300 100,00 378.000 -
100.000 100,00 120.000 300.015.344
316.669.375 99,99 481.337.450 740.182.423
291.000 100,00 1.291.000 904.607
6.000 60,00 6.000 6.000
9.990 99,90 9.990 -
203.000 100,00 203.000 11.594.926
250.000 25,00 250.000 10.000.000
50.000 100,00 50.000 268.332
2.269.628.032
28.184 55,41 28.184 28.184
- 52,00 26.855 26.855
- 50,36 26.009 26.009
- 29,10 4.358 5.000
- 51,00 5.268 5.268
133.925 53,57 133.925 133.925
225.241
300 0,94 13.557 -
4.400.000 0,74 4.400.000 1.164.538
4.000.000 0,93 4.000.000 214.867
1.379.405
2.271.232.678

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Andamento delle principali partecipate

Controllate

Saipem SA

La società, di diritto francese, opera direttamente o tramite le proprie controllate e collegate nel campo dell'ingegneria e costruzione per i settori di attività Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore. Nell'anno ha realizzato ricavi per 1.528.435 migliaia di euro e una perdita pari a 55.393 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2017 è stata effettuata da EY SpA.

Saipem Finance International BV

La società, di diritto olandese, ha come oggetto il reperimento e la gestione delle risorse finanziarie, la concessione di finanziamenti e garanzie alle società del Gruppo e terze parti, nonché la gestione di servizi di regolamento monetario. Il 2017 si è chiuso con un utile di 2.574 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2017 è stata effettuata da EY SpA.

Saipem International BV

La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione di parte delle partecipazioni estere del Gruppo. Il 2017 si è chiuso con un utile di 474.509 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2017 è stata effettuata da EY SpA.

Snamprogetti Netherlands BV

La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione delle partecipazioni estere che appartenevano al Gruppo Snamprogetti acquisito nel 2006. Il 2017 si è chiuso con una perdita dell'esercizio di 467 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2017 è stata effettuata da EY SpA.

SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA

La società opera nel settore Engineering & Construction Onshore. Nel corso del 2017 ha realizzato ricavi per 24.019 migliaia di euro e una perdita per 11.045 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2017 è stata effettuata da EY SpA.

Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl

La società opera nel settore Drilling. I ricavi conseguiti nel 2017 ammontano a 175 migliaia di euro, con una perdita dell'esercizio di 24.999 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2017 è stata effettuata da EY SpA.

Saipem Offshore Norway AS

La società, di diritto norvegese, opera nel settore Engineering & Construction Offshore. Nel corso del 2017 ha realizzato ricavi per 124.210 migliaia di euro e una perdita dell'esercizio di 14.864 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2017 è stata effettuata da EY SpA.

INFORMAZIONI relative alla censura formulata dalla Consob AI SENSI DELL'ART. 154-TER, COMMA 7, DEL D.LGS. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018

Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".

Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.

Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.

Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58 del 1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:

  • (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;
  • (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo;

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  • (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma corredata dei dati comparativi degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
  • A. Carenze e criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile del bilancio consolidato e di esercizio 2016. Le carenze e le criticità riscontrate dalla Consob con riguardo al bilancio consolidato e al bilancio d'esercizio 2016 sono sostanzialmente riconducibili ai seguenti due profili:
    • (a) non conformità del "bilancio d'esercizio e consolidato di Saipem SpA 2016, con riferimento ai dati comparativi relativi all'esercizio 2015";
    • (b) non conformità del processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016 a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri".

Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:

  • (i) allo IAS 1, par. 27, secondo il quale "un'entità deve preparare il proprio bilancio, ad eccezione dell'informativa sui flussi finanziari, secondo il principio della contabilizzazione per competenza" e par. 28, secondo cui "quando viene utilizzata la contabilizzazione per competenza, un'entità rileva le voci come attività, passività, patrimonio netto, ricavi e costi (gli elementi del bilancio) quando soddisfano le definizioni e i criteri di rilevazione previsti per tali elementi nel Quadro sistematico"; e
  • (ii) allo IAS 8, par. 41, secondo cui "[...], errori rilevanti a volte non sono scoperti sino a un esercizio successivo, e tali errori di esercizi precedenti sono corretti nell'informativa comparativa presentata nel bilancio per tale esercizio successivo" e par. 42 secondo cui "l'entità deve correggere gli errori rilevanti di esercizi precedenti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue: (a) determinando nuovamente gli importi comparativi per l'esercizio/gli esercizi precedente/i in cui è stato commesso l'errore [...]".

In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • "immobili, impianti e macchinari";
  • "rimanenze";
  • "attività per imposte".

Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.

La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.

Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • "immobili, impianti e macchinari";
  • "rimanenze";
  • "attività per imposte".

Con riferimento alla voce "immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.

Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente. Per la precisione, Consob contesta:

  • (i) la non corretta applicazione dello IAS 36 in tema di impairment test con riferimento alla valutazione di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Offshore e con riguardo agli asset iscritti nella business unit Engineering & Construction Offshore e Onshore. Il rilievo di Consob attiene alle modalità di stima dei flussi di cassa attesi dall'impiego di tali asset ai fini dell'applicazione del test di impairment con riguardo all'esercizio 2015 e segnatamente alla non corretta applicazione dello IAS 36: (a) par. 33, lett. a), secondo cui "nella valutazione del valore d'uso un'entità deve: a) basare le proiezioni dei flussi finanziari su presupposti ragionevoli e dimostrabili in grado di rappresentare la migliore stima effettuabile da parte della direzione aziendale di una serie di condizioni economiche che esisteranno lungo la restante vita utile dell'attività. Maggior peso deve essere dato alle evidenze provenienti dall'esterno"; (b) par. 34 nella parte che prevede che il management valuti la ragionevolezza delle ipotesi su cui le proiezioni dei flussi si basano, esaminando le cause delle differenze tra le proiezioni dei flussi finanziari passati e i flussi finanziari attuali, e assicurando che le ipotesi su cui si basano le attuali proiezioni di flussi siano coerenti con i risultati passati effettivamente conseguiti; (c) par. 35 nella parte che richiama l'approccio da seguire quando fa uso di proiezioni di flussi finanziari per un periodo superiore ai cinque anni, evidenziando che tale approccio è consentito "se [l'entità] è fiduciosa che tali proiezioni siano attendibili e se può dimostrare la propria capacità, fondata sulle passate esperienze, di prevedere accuratamente flussi finanziari per un periodo più lungo".
  • (ii) la non corretta applicazione dello IAS 16, parr. 51, 56 e 57 in tema di vita utile residua di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Onshore, della business unit Engineering & Construction Offshore e della business unit Engineering & Construction Onshore. Il rilievo di Consob attiene alla circostanza che la revisione della stima della vita utile residua degli asset citati (effettuata nel bilancio 2016) avrebbe dovuto essere effettuata già nell'esercizio 2015. In particolare, Consob contesta che non sarebbe stato correttamente applicato lo IAS 16: (a) par. 51 nella parte che prevede che "il valore residuo e la vita utile di un'attività devono essere rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio e, se le aspettative differiscono dalle precedenti stime, il/i cambiamento/i deve/ono essere considerato/i come un cambiamento nella stima contabile secondo quanto previsto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori"; (b) par. 56 nella parte che prevede che "i benefici economici futuri di un'attività sono fruiti da un'entità principalmente tramite il suo utilizzo. Tuttavia, altri fattori, quali l'obsolescenza tecnica o commerciale e il deterioramento fisico di un bene che rimane inutilizzato, spesso conducono a una diminuzione dei benefici economici attesi [...]"; par. 57 nella parte che prevede che "[l]a vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa dal bene per l'entità. La politica di gestione del bene di un'entità può comportare la dismissione di beni dopo un tempo determinato o dopo l'utilizzo di una specifica parte dei benefici economici futuri derivanti dal bene stesso. La vita utile di un bene, perciò, può essere più breve della sua vita economica. La stima della vita utile dell'attività comporta l'esercizio di una valutazione soggettiva, fondata sull'esperienza dell'entità su attività similari".

In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e ad un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.

Consob richiama, al riguardo:

  • (i) lo IAS 2 nella parte che prevede, al par. 9, che "le rimanenze devono essere valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo" e al par. 30 che "le stime del valore netto di realizzo si basano sulla conoscenza più attendibile di cui si dispone al momento in cui vengono effettuate le stime dell'ammontare che si prevede di realizzare dalle rimanenze";
  • (ii) lo IAS 12 nella parte che prevede, al par. 34, che "un'attività fiscale differita per perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportati a nuovo deve essere rilevata nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzati le perdite fiscali e i crediti d'imposta non utilizzati" e che "se non è probabile che sia disponibile reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzati le perdite fiscali o i crediti d'imposta non utilizzati, l'attività fiscale differita non viene rilevata".

Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni. Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.

C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.

La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.

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Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".

Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.

Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".

Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".

Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione, nel ribadire il convincimento in ordine alla assoluta correttezza del proprio operato, formuleranno tempestivamente esaustive deduzioni in replica alle contestazioni degli Uffici, confidando sin d'ora che tali deduzioni troveranno accoglimento da parte della Commissione che assumerà una decisione rispetto alle citate contestazioni nell'ambito di un procedimento amministrativo il cui termine di conclusione "è stabilito in duecento giorni e decorre dal trentesimo giorno successivo alla data di perfezionamento dell'ultima notificazione" ai citati esponenti aziendali.

Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non condivide e che formerà oggetto di impugnazione nelle competenti sedi giudiziarie – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.

Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob contestano ora agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.

Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").

Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno "Scenario Eni" sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".

Attestazione del bilancio di esercizio a norma delle disposizioni dell'art. 154-BIS, comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

  1. I sottoscritti Stefano Cao e Mariano Avanzi in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

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  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2017.

  • Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  • Si attesta, inoltre che:

  • 3.1 il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017:

    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
  • 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

5 marzo 2018

/firma/ Stefano Cao /firma/ Mariano Avanzi Stefano Cao Mariano Avanzi Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto

Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

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Signori Azionisti,

il fascicolo "Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017" di Saipem SpA ("Società") che contiene il progetto di bilancio di esercizio di Saipem SpA e il bilancio consolidato, unitamente alla relazione sulla gestione e all'attestazione di cui all'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), sarà messo a disposizione del pubblico nei termini di legge, presso la sede sociale, sul sito di Borsa Italiana SpA, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" (), nonché sul sito internet della Società www.saipem.com, congiuntamente ai comunicati stampa della Società del 5 marzo 2018 e del 21 marzo 2018, e alle successive comunicazioni al mercato in esecuzione della delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018. La "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" è pubblicata in una specifica sezione della "Relazione sulla gestione". La relazione di revisione redatta dalla società di revisione legale, nonché la Relazione del Collegio Sindacale, saranno messe a disposizione del pubblico insieme alla Relazione finanziaria annuale. Si rinvia pertanto a tali documenti.

Signori Azionisti,

  • a) siete invitati ad approvare il bilancio di esercizio della Vostra Società chiuso al 31 dicembre 2017 con una perdita d'esercizio di 495.757.929,98 euro.
  • b) Si propone di ripianare la suddetta perdita dell'esercizio mediante l'utilizzo di riserve disponibili di capitale e utili e in particolare mediante l'utilizzo della riserva da soprapprezzo azioni per 495.757.929,98 euro.

5 marzo 2018

Per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Paolo Andrea Colombo

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Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 153, D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 3, c.c.

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 abbiamo svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni Consob in materia di controlli societari e dalle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina. Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati consiliari, le audizioni del Management della Società e del Gruppo, gli incontri con il revisore legale e con i corrispondenti organi di controllo di società del Gruppo, l'analisi dei flussi informativi acquisiti dalle competenti strutture aziendali, nonché le ulteriori attività di controllo.

Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 evidenzia un patrimonio netto di 3.534.370.622 euro comprensivo di una perdita di esercizio pari a 495.757.930 euro.

Attività di vigilanza

I compiti di vigilanza del Collegio Sindacale sono disciplinati dall'art. 2403 del codice civile, dal D.Lgs. n. 58/1998 e dal D.Lgs. n. 39/2010. Il Collegio ha preso in esame le modifiche occorse al D.Lgs. n. 39/2010 con il D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE che modifica la Direttiva 2006/43/CE concernente la revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e dal Regolamento Europeo 537/2014.

Sulle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio, tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001, modificata e integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006, il Collegio rappresenta quanto segue.

Abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto. Nel corso dell'esercizio 2017, e sino alla data dell'odierna Relazione, il Collegio Sindacale si è riunito n. 35 volte (di cui 8 nel corso del 2018) e ha inoltre partecipato a n. 22 riunioni del Consiglio di Amministrazione (di cui 9 nel corso del 2018), a n. 19 riunioni con il Comitato per il Controllo e Rischi della Società (di cui 5 nel corso del 2018), a n. 14 riunioni del Comitato Remunerazione e Nomine (di cui 3 nel corso del 2018) e a n. 9 riunioni del Comitato Corporate Governance (di cui 2 nel corso del 2018). Il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 e, nel quadro degli scambi di informazioni tra organo di controllo e revisore previsti dalla legge, ha tenuto numerosi incontri con la società di revisione.

Abbiamo vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Saipem SpA alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri e scambi di documenti con la società di revisione, ai fini della reciproca condivisione di dati e informazioni. Anche dall'esame della Relazione del Collegio Sindacale delle società controllate non sono emersi elementi meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione. Abbiamo monitorato l'evoluzione della struttura organizzativa a seguito dei cambiamenti avvenuti in alcune posizioni apicali del management di Saipem SpA. Abbiamo vigilato sull'espletamento degli adempimenti correlati alle normative "Market abuse" e "Tutela del risparmio" in materia di informativa societaria e di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico. In particolare, il Collegio Sindacale ha monitorato il rispetto delle disposizioni contenute nell'art. 115-bis del TUF e del Regolamento circa l'aggiornamento del Registro delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate.

Il Collegio Sindacale ha constatato che adeguata documentazione a supporto degli argomenti oggetto di discussione nei consigli di amministrazione è resa disponibile ad amministratori e sindaci con ragionevole anticipo tramite pubblicazione in un apposito database aziendale.

Abbiamo vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:

  • l'esame della valutazione positiva espressa dal Consiglio di Amministrazione sull'adeguatezza ed effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • l'esame delle relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari sull'Assetto Amministrativo e Contabile, sul Sistema di Controllo Interno e sull'Informativa Societaria prodotta semestralmente, nonché gli incontri con il medesimo che ha rilasciato, in data 5 marzo 2018, la dichiarazione prevista dall'art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998 con riferimento al bilancio di esercizio 2017 e al bilancio consolidato 2017 di Saipem SpA. Con riferimento alla vigilanza richiesta dall'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010 sul processo di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha verificato che, ai fini delle attestazioni che l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari devono rendere, nel corso del

2017 è stata svolta l'attività di aggiornamento del sistema di controllo interno sotto il profilo amministrativo e contabile. Nell'ambito di tale attività è stata svolta l'analisi, a livello di Gruppo, delle entità in ambito e dei connessi processi rilevanti, attraverso una mappatura delle attività svolte al fine di verificare l'esistenza di controlli (a livello di entità e di processo) atti a presidiare il rischio di non conformità alle leggi, ai regolamenti e ai principi contabili in tema di informativa finanziaria periodica destinata a pubblicazione. L'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili è stata verificata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avvalendosi anche della struttura dell'Internal Audit e di primaria società di consulenza;

  • l'esame della Relazione del Comitato per il Controllo e i Rischi, nonché la partecipazione ai lavori dello stesso e, nell'occasione in cui gli argomenti lo hanno richiesto, la trattazione congiunta degli stessi;
  • l'esame della Relazione annuale del Responsabile della Funzione Internal Audit, dei rapporti dell'Internal Audit, nonché l'informativa sugli esiti dell'attività di monitoraggio e sull'attuazione delle azioni correttive individuate;
  • l'esame delle relazioni predisposte nell'ambito delle attività di Risk Management Integrato, volte a rappresentare i principali rischi del Gruppo e i relativi piani di trattamento. Con particolare riferimento all'analisi dei presidi di rischio, il Collegio, congiuntamente al Comitato per il Controllo e Rischi ha approfondito, nell'ambito di periodici incontri con il Responsabile della Funzione Risk Management Integrato e Business Integrity, gli aggiornamenti della mappa dei principali rischi di Gruppo prima della presentazione al Consiglio di Amministrazione ed esaminato gli esiti delle attività di monitoraggio trimestrale svolto sui Top Risks Indicators;
  • l'esame delle relazioni semestrali dell'Organismo di Vigilanza di Saipem SpA, istituito dalla Società in conformità con le disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 231/2001, dalle quali si rileva che non sono stati ravvisati elementi che evidenzino la non adeguatezza del Modello 231 adottato da Saipem SpA;
  • l'esame della relazione aggiuntiva della società di revisione, rilasciata ai sensi dell'art. 11 del Regolamento Europeo n. 537 del 16 aprile 2014;
  • l'informativa ottenuta, nell'ambito di un costante scambio informativo posto in essere con la Direzione Affari Legali della Società, anche in merito a notizie/notifiche di indagini da parte di organi/autorità dello Stato italiano e/o di Stati stranieri che ritengono di poter avere giurisdizione o comunque poteri di indagine giudiziaria con riferimento a presunti illeciti che potrebbero coinvolgere, anche in via potenziale, Saipem SpA o società da questa controllate direttamente o indirettamente, in Italia e all'estero, nonché suoi amministratori e/o dipendenti.

La Procedura societaria del 26 novembre 2007, n. STD-COR-LEGA-003 "Presidio eventi giudiziari", successivamente aggiornata in data 29 maggio 2013, prevede la tempestiva comunicazione ad amministratori e organi di controllo di notizia o notifica di indagini in riferimento a un illecito che possa comportare, anche in via potenziale, un danno all'immagine e/o alla reputazione della Società e/o del Gruppo. Gli eventi e le circostanze di maggior rilievo ricevute in tale ambito sono state oggetto di specifica informativa resa al Collegio dalla Direzione Affari Legali e risultano adeguatamente rappresentate nella Relazione sulla gestione.

Con riferimento alla vicenda "Algeria", il Collegio Sindacale ha ottenuto periodici aggiornamenti dal General Counsel oltre che dai legali incaricati di assistere la Società nel relativo procedimento penale in corso; il Collegio Sindacale ha inoltre monitorato il processo decisionale adottato dalla Società che, in un'ottica deflattiva del contenzioso, nonché di mera convenienza finanziaria, ha approvato il 26 maggio 2017 la definizione di controversie fiscali relative alle seguenti annualità: (i) Ires 2008 e 2009, sulla base delle disposizioni dell'art. 11 del D.L. n. 50 del 24 aprile 2017 in materia di "definizione agevolata delle controversie tributarie", per un importo di 42,2 milioni di euro, oltre a interessi e (ii) Ires e Irap 2010 e 2011, sulla base di un procedimento di accertamento con adesione sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate, per un ammontare di 21,8 milioni di euro, oltre a interessi, ritenendo nel merito che la definizione delle suddette controversie non implichi alcun riconoscimento di responsabilità;

  • l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni aziendali;

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  • gli scambi di informazioni con gli organi di controllo delle società controllate, ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 151 del D.Lgs. n. 58/1998;
  • l'esame delle relazioni periodiche dei Compliance Committee delle società controllate estere, preposti a valutare l'adeguatezza del Codice Etico e dell'Organisation Management and Control Model (OM&C) adottati, ovvero l'effettivo operato della Società in ottemperanza ad essi. Ai Compliance Committee delle società controllate estere di maggiore rilevanza, sono demandati obblighi di vigilanza analoghi a quelli del Collegio Sindacale di Saipem SpA. Il Collegio ha proseguito la propria attività di stimolo per il continuo miglioramento della governance delle principali società controllate che, nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio 2016, ha visto l'introduzione degli Audit and Compliance Committee nei Board of Directors delle controllate di Cluster "A" con la nomina di due componenti: il primo nella veste di Presidente dell'Audit and Compliance Committee, quale membro esterno al Gruppo Saipem, e il secondo, quale "professional internal member"; nel corso dell'esercizio 2017 la Società ha realizzato l'aggiornamento della classificazione delle società controllate, elevando a 8 il numero delle imprese di maggior rilevanza strategica in cluster "A" e l'aggiornamento, per le società controllate in cluster "B, C, D", dei criteri di composizione degli organi di amministrazione oltre che dei criteri per la nomina dei rispettivi Compliance Committee;

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  • l'esame delle risultanze delle agreed upon procedures svolte dalla funzione Internal Audit, nel quadro delle iniziative sul tema della Governance delle principali società controllate estere del Gruppo Saipem.

Il Collegio Sindacale ha esaminato, con l'assistenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, le procedure amministrative e contabili relative all'attività di formazione del bilancio della Società, del bilancio consolidato e della relazione finanziaria semestrale, oltre che degli altri documenti contabili periodici. Il Collegio Sindacale ha, inoltre, avuto evidenza del processo che consente al Dirigente Preposto e all'Amministratore a ciò delegato, di rilasciare le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF, al fine di controllare il processo di informativa finanziaria oltre che l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio dell'impresa, per quanto attiene l'informativa finanziaria, senza con ciò violarne l'indipendenza (ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010 come aggiornato dal D.Lgs. n. 135/2016).

In particolare, il Collegio ha verificato l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi della normativa vigente, anche di natura regolamentare, constatando che le società del Gruppo, cui sono applicabili tali previsioni, siano dotate di procedure idonee a far pervenire regolarmente alla direzione della Società e al revisore della società controllante, i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.

All'esito dell'attività svolta, non sono emerse situazioni o criticità tali da far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Saipem SpA, nel suo complesso.

Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ex art. 19, D.Lgs. n. 39/2010 e del D.Lgs. n. 135/2016 emesso in attuazione della Direttiva 2014/56/UE che modifica la Direttiva 2006/43/CE e dal Regolamento Europeo 537/2014

La società di revisione EY SpA ha rilasciato in data odierna le relazioni ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento Europeo 537/2014, per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2017, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data.

La società di revisione ha rilasciato inoltre la "Relazione aggiuntiva per il comitato per il controllo interno e la revisione contabile" che spiega i risultati della revisione legale dei conti effettuata e include la dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a), del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014 oltre che le informative richieste dall'art. 11 del medesimo Regolamento, senza individuare carenze significative. Il Collegio Sindacale provvederà a informare l'organo di amministrazione della Società in merito agli esiti della revisione legale, trasmettendo a tal fine la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo 537/2014, corredata da eventuali osservazioni, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, come aggiornato dal D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE che modifica la Direttiva 2006/43/CE e dal Regolamento Europeo 537/2014.

Nel corso dell'esercizio abbiamo tenuto riunioni con i responsabili della società di revisione, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, nel corso delle quali sono stati svolti opportuni scambi informativi e non sono emersi altri fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati. Il Collegio Sindacale: (i) ha analizzato l'attività svolta dalla società di revisione, e in particolare, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative di bilancio e la pianificazione del lavoro di revisione; (ii) ha condiviso con la società di revisione le problematiche relative ai rischi aziendali, potendo così apprezzare l'adeguatezza della risposta pianificata dal revisore con i profili, strutturali e di rischio, della Società e del Gruppo.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, coerentemente con le indicazioni del documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha preso in esame la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, beneficiando anche del conforto espresso nel merito da primaria società di consulenza, a cui ha fatto seguito l'approvazione dei risultati dell'impairment test, avvenuta in occasione dell'approvazione del progetto di bilancio il 5 marzo 2018.

In allegato alle Note del bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. Gli "altri servizi" forniti dalla società di revisione EY SpA e dai soggetti appartenenti alla sua rete a Saipem SpA e alle società da questa controllate, comprendono: (i) compensi per attività di verifica straordinarie connesse con il programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari; (ii) compensi per la revisione limitata del bilancio di sostenibilità e per il controllo di conformità della Dichiarazione non finanziaria consolidata di Saipem SpA; e (iii) compensi relativi a procedure di verifica concordate. Alla società di revisione EY SpA non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. n. 39/2010.

Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. n. 135/2016, il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione legale a norma degli artt. 10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del sopra citato Decreto e dell'art. 6 del Regolamento Europeo, in particolare per quanto concerne l'adeguatezza della prestazione di servizi diversi dalla revisione, conformemente all'art. 5 di tale regolamento.

Tenuto conto:

  • della dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a), del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014, contenuta nella relazione aggiuntiva per il comitato per il controllo interno rilasciata da EY SpA, e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa ai sensi dell'art. 18, comma 1, del D.Lgs. n. 39/2010 come pubblicata sul proprio sito internet;
  • degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Saipem SpA e dalle società del Gruppo,
  • riteniamo che sussistano le condizioni per attestare l'indipendenza della società di revisione EY SpA.

Altre attività

Operazioni di maggior rilievo

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Abbiamo ottenuto dagli amministratori le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio da Saipem SpA, anche per il tramite delle società controllate; tali informazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione finanziaria annuale della Società, alla quale si rinvia.

Il Collegio Sindacale ha proseguito il proprio monitoraggio sul perfezionamento della rilevante operazione di rafforzamento della struttura patrimoniale della Società, avviata con l'aumento di capitale deliberato nel dicembre 2015 e con l'adozione del programma pluriennale di emissione di prestiti obbligazionari denominato (Euro Medium Term Notes Programme, cd. "EMTN Programme"). L'operazione di rifinanziamento straordinario del debito avviata nell'ultimo trimestre del 2015 è proseguita anche nel corso del 2017:

  • il 27 giugno 2017 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato il rinnovo per un anno del sopra citato programma di emissioni obbligazionarie, originariamente deliberato in data 27 aprile 2016 e in scadenza nel mese di luglio 2017, incrementando l'importo massimo delle obbligazioni del Programma EMTN a complessivi 3.000 milioni di euro (di cui 1.500 milioni di euro già emessi), rinviando a successive delibere l'approvazione delle singole emissioni di titoli ai sensi dell'art. 2410 del codice civile;
  • il 27 ottobre 2017 Saipem ha collocato con successo un'emissione obbligazionaria con scadenza 7 gennaio 2025, per un importo di 500 milioni di euro. Le obbligazioni, emesse dalla controllata Saipem Finance International BV, sono state quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo e sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente in Francia, Regno Unito, Italia e Germania. Le risorse rivenienti dall'emissione obbligazionaria sono state destinate dalla Società al rimborso parziale delle linee di credito in essere.

A tale riguardo il Collegio Sindacale ha vigilato sullo svolgimento dell'operazione nel suo complesso e sulla correttezza del processo decisionale adottato dagli amministratori, verificando la conformità dell'operazione con le finalità dell'impresa e con le strategie formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Nell'ambito del processo di trasformazione del proprio modello industriale, con effetto dal 1° maggio 2017, la Società ha assunto una configurazione organizzativa divisionale basata su una struttura funzionale "Corporate" con ruolo di indirizzo e controllo e cinque "Divisioni" con piena responsabilità di risultato sul business assegnato, dedicate, rispettivamente, alle attività: costruzioni offshore, costruzioni onshore, drilling offshore, drilling onshore, nonché una realtà dedicata alle attività e ai servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto, denominata XSIGHT by Saipem. Il Collegio Sindacale ha monitorato l'evoluzione delle azioni individuate dal programma "Fit For the Future 2.0" che ha previsto l'introduzione del nuovo modello organizzativo.

Gara per l'affidamento dell'incarico di revisione legale dei conti

Con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 scadrà l'incarico novennale per la revisione legale dei conti, attualmente affidato a EY SpA, in qualità di revisore di Saipem SpA e di revisore principale del Gruppo Saipem.

Saipem SpA, società ricompresa tra gli Enti di Interesse Pubblico (EIP) in quanto società quotata in mercati regolamentati europei, è assoggettata alle disposizioni del Regolamento Europeo n. 537/2014, del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 (Regolamento Emittenti o RE) e del D.Lgs. n. 39/2010 come successivamente modificato dal D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE (di seguito D.Lgs. n. 39/2010).

Le normative applicabili alla Società richiedono di garantire che il conferimento dell'incarico di revisione legale sia effettuato attraverso un processo di gara conforme alle disposizioni del D.Lgs. n. 39/2010. Ai sensi del comma 1, lettera f), dell'art. 19, del D.Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. n. 135/2016, il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, è incaricato: "di essere responsabile della procedura volta alla selezione dei revisori legali o delle società di revisione legale e raccomandare i revisori legali o le imprese di revisione legale da designare ai sensi dell'art. 16 del Regolamento Europeo n. 537/2014".

Il Collegio Sindacale ha condiviso la proposta formulata dalla Società di anticipare lo svolgimento della procedura di gara per il conferimento dell'incarico di revisione affinché quest'ultimo venga effettuato in occasione dell'assemblea chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2017, con efficacia dell'incarico di revisione prevista decorrere dalla data di scadenza dell'attuale incarico affidato a EY SpA, coincidente con la data dell'assemblea che sarà chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2018. Il Collegio Sindacale, pertanto, ha definito l'impostazione da seguire e ha vigilato sulla conduzione della procedura di gara, all'esito della quale ha formulato la propria proposta motivata per il conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2019-2027.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF)

Saipem, in quanto ente di interesse pubblico (EIP) e Gruppo di grandi dimensioni, è tenuta a comunicare le informazioni di carattere non finanziario a partire dall'esercizio 2017, in conformità alle disposizioni del D.Lgs. n. 254/2016 emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE (di seguito "Decreto") entrato in vigore il 25 gennaio 2017.

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La DNF è pubblicata in una specifica sezione della Relazione sulla gestione, assolvendo in tal modo agli obblighi di comunicazione relativi a fatti non contabili, richiesti limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.

In ottemperanza alle sopra richiamate normative, la DNF del Gruppo Saipem contiene una descrizione di tematiche che riguardano: la corporate governance, le politiche societarie, il modello aziendale di gestione e organizzazione, i risultati conseguiti dalla Società in ordine a tematiche rilevanti in materia di ambiente, aspetti sociali, gestione del personale, diritti umani e lotta alla corruzione. La DNF richiama la "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti rilevanti trattati dai suddetti documenti e contiene, a sua volta, informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.

La DNF è resa pubblica insieme ai documenti relativi alla Relazione finanziaria annuale dell'esercizio 2017 e depositata presso il competente Registro delle Imprese. Il Comitato Corporate Governance e Scenari della Società, che ha il compito di esaminare la completezza e la trasparenza dell'informativa fornita riguardo ai temi della responsabilità d'impresa, ha espresso il proprio parere favorevole sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo e del sistema di gestione e controllo di Saipem finalizzato alla predisposizione della DNF, dopo essere stato informato dell'avvenuta pubblicazione da parte di Consob, il 19 gennaio scorso, del regolamento in materia e dei relativi contenuti.

Il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza di Saipem SpA hanno ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF. La società di revisione ha verificato l'avvenuta predisposizione della DNF e ha emesso, inoltre, la relazione circa la conformità delle informazioni fornite nella DNF rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione utilizzati. L'attestazione è contenuta in un'apposita relazione distinta dalla relazione di revisione, allegata alla DNF e pubblicata congiuntamente ad essa. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni recate dal sopra citato Decreto, nell'ambito delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento.

Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate

Abbiamo vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società, tramite l'MSG (Management System Guideline) "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" (la "MSG OPC"), approvata in data 24 novembre 2010 e aggiornata da ultimo in data 29 luglio 2016, ai principi indicati nel Regolamento Consob di cui alla delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 in materia di operazioni con parti correlate. Valutiamo adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate. La Funzione Internal Audit svolge, su incarico del Collegio, attività di monitoraggio sull'applicazione di tale normativa.

Le operazioni compiute da Saipem SpA con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. Gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziati nelle note al bilancio.

Il Collegio Sindacale è stato costantemente tenuto informato in ordine alle predette operazioni e ha vigilato sul rispetto delle procedure applicabili da parte della Società. Per quanto a nostra conoscenza, e richiamato quanto rappresentato al precedente punto, non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.

Denunce ex art. 2408 del codice civile

Nel corso dell'esercizio non abbiamo ricevuto denunce ex art. 2408 del codice civile.

Autorità di vigilanza

Abbiamo fornito periodici aggiornamenti alla Commissione Nazionale per la Società e la Borsa in merito all'attività di monitoraggio e di vigilanza svolta, sia in relazione alle iniziative di continuo rafforzamento del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi ("SCIGR") poste in essere dalla Società, sia con riferimento all'attività di vigilanza costantemente svolta in particolare attraverso lo scambio di informazioni con la Funzione Internal Audit della Società.

Il 7 novembre 2016 Consob ha avviato una verifica ispettiva nei confronti di Saipem SpA ai sensi dell'art. 115, comma 1, lett. c), del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 "al fine di acquisire documentazione e ogni altro elemento informativo utile in merito alle modalità di individuazione e determinazione delle svalutazioni esplicitate nel comunicato diffuso al pubblico il 25 ottobre 2016, anche in relazione al processo di formazione del Piano Strategico 2017-2020 oltre che all'eventuale sussistenza delle circostanze originanti dette svalutazioni in epoca antecedente al predetto comunicato".

In data 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla sopra citata verifica ispettiva (avviata in data 7 novembre 2016 e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui la Società ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".

Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso a Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.

Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017.

Secondo la Delibera la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione, concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

La Società, pur non condividendo il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016, riservandosi ogni valutazione in merito, anche di natura giurisdizionale, ha pubblicato appositi comunicati al mercato in data 5 marzo 2018 e 21 marzo 2018, in relazione all'esecuzione della sopra citata Delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.

Il Collegio Sindacale ha partecipato assiduamente agli approfondimenti effettuati dagli amministratori e dal management della Società, svolti anche col supporto di consulenze tecnico-legali esterne.

Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate

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Dal 1° dicembre 2006 la Società è dotata di una propria procedura "Segnalazioni anche anonime ricevute da Saipem SpA e da società controllate in Italia e all'estero" che prevede l'istituzione di canali informativi idonei a garantire la ricezione, l'analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie, inoltrate da dipendenti, membri degli organi sociali o terzi anche in forma confidenziale o anonima. In data 23 settembre 2014 e successivamente in data 27 aprile 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha aggiornato tale procedura prevedendo tra l'altro che, in presenza di eventuali segnalazioni relative a fatti rilevanti, come definiti dalla procedura stessa, di tali circostanze ne venga data tempestiva informativa anche al Comitato per il Controllo e Rischi della Società e all'Organismo di Vigilanza per le tematiche di competenza. La Funzione Internal Audit è responsabile di assicurare i previsti flussi di reporting. A tal riguardo abbiamo esaminato i rapporti trimestrali elaborati per il 2017 dall'Internal Audit, con l'evidenza delle segnalazioni pervenute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati, svolgendo una costante attività di monitoraggio.

Codice di Autodisciplina

Abbiamo vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis, del D.Lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana SpA, alle cui raccomandazioni e principi la Società ha aderito, recependo nel corso del tempo i relativi aggiornamenti e le raccomandazioni contenute, da ultimo, nella "Relazione annuale 2017 del Comitato Italiano per la Corporate Governance (5° Rapporto sull'applicazione del Codice di Autodisciplina)" del 13 dicembre 2017. Abbiamo verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure applicate dal Consiglio di Amministrazione della Società che ha proceduto all'accertamento dei requisiti di indipendenza ai sensi del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF") e del Codice di Autodisciplina in capo agli amministratori in carica.

In tale ambito il Collegio ha preso atto che la relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari, in adempimento degli obblighi normativi e regolamentari in materia, contiene le informazioni sugli assetti proprietari, sull'adesione ai codici di comportamento e sull'osservanza degli impegni conseguenti, evidenziando le scelte che la Società ha effettuato nell'applicazione dei principi di autodisciplina.

Il Collegio ha inoltre effettuato la verifica del rispetto dei citati criteri di indipendenza oltre che di professionalità e onorabilità, in capo ai propri componenti come previsto, tanto dalla legge, quanto dal Codice di Autodisciplina.

Rapporti con il soggetto dominante e con le imprese soggette alla sua attività di direzione e coordinamento

Saipem SpA è stata soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Eni SpA fino al 22 gennaio 2016. Il 27 ottobre 2015 Eni SpA ha sottoscritto un contratto di compravendita con il Fondo Strategico Italiano SpA ("FSI" - ora CDP Equity SpA) per la cessione al FSI di una partecipazione pari a circa il 12,5% del capitale sociale di Saipem, nonché un accordo parasociale volto a disciplinare la governance e gli assetti proprietari di Saipem SpA. Come indicato nel suddetto patto parasociale, alla data di efficacia della cessione (22 gennaio 2016), né Eni, né FSI (ora CDP Equity SpA) esercitano "un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF". Inoltre, secondo quanto indicato nel documento informativo redatto da Eni ai sensi dell'art. 5 del Regolamento "parti correlate" relativo alla cessione della partecipazione detenuta da Eni SpA in Saipem SpA, gli assetti relativi alla governance concordati con il patto sono diretti a realizzare un controllo congiunto di Saipem SpA da parte di Eni e CDP. Conseguentemente dal 22 gennaio 2016 la Società ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'aggiornamento delle informazioni essenziali relative al Patto Parasociale del 27 ottobre 2015 tra Eni SpA e CDP Equity SpA (già Fondo Strategico Italiano SpA). In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 130 del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999, sono state pubblicate il 31 maggio del 2017 le informazioni essenziali, aggiornate rispetto a quanto pubblicato nel novembre 2015, gennaio 2016 e gennaio 2017, del "Patto Parasociale relativo ad azioni ordinarie della Società" al fine di dare atto che, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea Straordinaria della Società nell'aprile 2017, in data 22 maggio 2017 si è dato corso al raggruppamento delle azioni sociali, nel rapporto di una nuova azione ordinaria priva dell'indicazione del valore nominale, ogni 10 esistenti azioni ordinarie e di una nuova azione di risparmio, priva dell'indicazione del valore nominale, ogni 10 azioni di risparmio esistenti, previo annullamento di 6 azioni di risparmio al solo fine della corretta quadratura dell'operazione e senza riduzione dell'ammontare complessivo del capitale sociale.

Pareri espressi dal Collegio Sindacale

In data 27 giugno 2017 abbiamo espresso parere favorevole alla proposta di aggiornamento del "Modello 231 di Saipem SpA (include il Codice Etico)" che ha fatto seguito a una rivisitazione della struttura del Modello 231 e a un Risk Assessment generale in merito ai reati presupposto ex D.Lgs. n. 231/2001, effettuati su indicazione dell'Organismo di Vigilanza della Società, in seguito al venire meno, dal 2016, della direzione e coordinamento esercitata in via solitaria da Eni SpA su Saipem SpA.

Inoltre abbiamo espresso i seguenti pareri favorevoli:

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  • in data 23 ottobre 2017 in merito alla designazione dei componenti gli Audit and Compliance Committee per le società controllate di maggiore rilevanza (cluster "A");
  • in data 5 marzo 2018 in merito: (i) al piano annuale di audit 2018 e al relativo budget; (ii) alla corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottate dal Consiglio di Amministrazione della Società al fine di valutare la sussistenza dei requisiti di indipendenza dichiarati dai propri componenti;
  • in data 14 marzo 2018 in merito alla proposta di consuntivazione dei risultati 2017 in relazione agli obiettivi del "Piano di Performance" del Responsabile della Funzione Internal Audit;
  • in data 5 e 23 marzo 2018 in merito alla proposta di consuntivazione dei risultati 2017 in relazione agli obiettivi del "Piano di Performance" dell'esercizio e alla definizione dell'incentivazione monetaria annuale del CEO.

Conclusioni

Sulla base delle attività di controllo svolte, esprimiamo, per quanto di nostra competenza, parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 e di copertura della perdita di esercizio, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Milano, 5 aprile 2018

Mario Busso, Presidente del Collegio Sindacale

Giulia De Martino, Sindaco Effettivo

Riccardo Perotta, Sindaco Effettivo

Relazione della Società di revisione

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Riassunto delle deliberazioni assembleari

L'Assemblea di Saipem SpA, tenutasi in sede ordinaria il 3 maggio 2018 in unica convocazione, ha deliberato:

  • 1) di approvare il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 con una perdita d'esercizio di 495.757.929,98 euro, e di ripianare la suddetta perdita dell'esercizio mediante l'utilizzo di riserve disponibili di capitale e utili e in particolare mediante l'utilizzo della riserva da soprapprezzo azioni per 495.757.929,98 euro;
  • 2) di determinare in nove il numero dei consiglieri e di nominare il Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2018, 2019 e 2020, e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020, e così composto:
    • dalla lista presentata congiuntamente da Eni SpA e CDP Equity SpA:
      • Claudia Carloni;
      • Leone Pattofatto;
      • Francesco Caio;
      • Stefano Cao;
      • Paolo Fumagalli*;
      • Maria Elena Cappello*;
    • dalla lista presentata da azionisti che rappresentano l'1,90% del capitale ordinario:
      • Federico Ferro-Luzzi*;
      • Ines Maria Lina Mazzilli*;
      • Paul Simon Schapira*;
  • 3) di nominare Francesco Caio Presidente del Consiglio di Amministrazione;
  • 4) di determinare la retribuzione annua lorda spettante a ciascun amministratore in 60.000 euro, oltre al rimborso delle spese sostenute per la carica;
  • 5) di approvare compensi aggiuntivi alla società di revisione E&Y SpA per un importo complessivo di 1.014.099 euro;
  • 6) il voto favorevole sulla prima sezione della Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e dell'art. 84-quater del Regolamento Emittenti ("Politica in materia di remunerazione");
  • 7) di approvare la proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie, fino a un massimo di n. 8.800.000 di azioni ordinarie e, comunque, entro l'importo massimo complessivo di 38.500.000 euro, da destinare all'attribuzione 2018 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018, già approvato dall'Assemblea tenutasi il 29 aprile 2016. L'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie è attribuita per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare;
  • 8) di conferire l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027 alla società di revisione KPMG per il corrispettivo offerto di 33.765.052 euro corrispondente a n. 587.498 ore per la revisione legale e n. 46.194 ore per incarichi aggiuntivi ricorrenti per un totale di n. 633.692 ore.

(*) Candidati che hanno dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), come richiamato dall'art. 147-ter, comma 4 del TUF e dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina.

Sede sociale in San Donato Milanese (MI) Via Martiri di Cefalonia, 67 Sedi secondarie: Cortemaggiore (PC) - Via Enrico Mattei, 20

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Società per Azioni Capitale Sociale euro 2.191.384.693 i.v. Codice Fiscale e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 00825790157

Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)

Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]

Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Consolidated Report as of June 30 (in inglese)

Saipem Sustainability (in inglese)

Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com

Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-024421

Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa: Stilgraf Srl - Viadana (Mantova)

saipem spa Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)

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