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Banco BPM SpA

Earnings Release May 8, 2023

4282_10-q_2023-05-08_c2e64a65-4684-4377-9359-002e73953239.pdf

Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
1928-49-2023
Data/Ora Ricezione
08 Maggio 2023
17:34:07
Euronext Milan
Societa' : BANCO BPM
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 176522
Nome utilizzatore : BANCOBPMN03 - Marconi
Tipologia : 2.2
Data/Ora Ricezione : 08 Maggio 2023 17:34:07
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 08 Maggio 2023 17:34:08
Oggetto : 31 MARZO 2023 COMUNICATO STAMPA: RISULTATI AL
Testo del comunicato

Vedi allegato.

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI AL 31 MARZO 2023

UTILE NETTO A € 265 MILIONI (+49,2% A/A)

TARGET DI UTILE 2023 INCREMENTATO A € 1,1 MILIARDI (CON UN EPS A € 0,75 RISPETTO ALLA PRECEDENTE GUIDANCE DI € 0,60) E € 1,4 MILIARDI NEL 2024, RADDOPPIATO RISPETTO AL 2022 (CON UN EPS A € 0,90 DA € 0,75)

PREVISTA DISTRIBUZIONE DIVIDENDI PER € 1,25 MILIARDI NEI PROSSIMI DUE ANNI, IL DOPPIO RISPETTO AL BIENNIO 2021-2022

  • MARGINE DI INTERESSE A LIVELLI RECORD: MIGLIORE PERFORMANCE IN ASSOLUTO A € 743 MILIONI (+45,2% RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2022 E +2,6% RISPETTO AL QUARTO TRIMESTRE 20221)
  • RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE2: € 474 MILIONI, +18,8% RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2022 E + 42,5% RISPETTO AL QUARTO TRIMESTRE 2022
  • UTILE NETTO A € 265 MILIONI (+49,2% RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2022 E +26,4% RISPETTO AL QUARTO TRIMESTRE 2022)
    • COST/INCOME3 IN ULTERIORE RIDUZIONE AL 51,2% (52,7% NEL PRIMO TRIMESTRE 2022 E 51,8% NEL QUARTO TRIMESTRE 2022)

1 Per una corretta interpretazione del confronto con i dati economici dei precedenti trimestri si rimanda al paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi" delle Note esplicative.

2 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -57,3 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA), pari a € -7,4 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € +3,3 milioni. Tali componenti, al netto del relativo effetto fiscale, sono esposte in voci separate dello schema di conto economico riclassificato.

3 Calcolato come rapporto tra oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del Conto economico riclassificato.

NPE RATIO NETTO AL 2,1%4 (1,9% SE CALCOLATO SECONDO LA METODOLOGIA EBA5)

COSTO DEL RISCHIO6 A 51 P.B. MANTENENDO SOLIDI LIVELLI DI COPERTURA DEI CREDITI DETERIORATI PARI AL 51,4% RISPETTO AL 50,6% DI FINE 2022

IMPIEGHI NETTI IN BONIS "CORE"7 A € 102,3 MILIARDI (+1,0% A/A)

NUOVE EROGAZIONI DI CREDITI ALLA CLIENTELA PARI A € 5,28 MILIARDI

RACCOLTA DIRETTA BANCARIA A € 123,2 MILIARDI, STABILE RISPETTO A FINE 2022

RACCOLTA INDIRETTA A € 95,6 MILIARDI, IN CRESCITA RISPETTO A € 91,3 MILIARDI AL 31 DICEMBRE 2022

ULTERIORE RAFFORZAMENTO DEI RATIO PATRIMONIALI9: CET 1 RATIO10 AL 14,15% E MDA BUFFER11 A 544 P.B.

SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITÀ: LCR A 199%, NSFR A 130%12, CASSA E ATTIVI LIBERI A € 40,7 MILIARDI

RAFFORZAMENTO DEL BUSINESS MODEL

PROSEGUE L'INTEGRAZIONE DELLA BANCASSURANCE:

RICONOSCIUTO DA BCE LO STATUS DI CONGLOMERATO FINANZIARIO NECESSARIO PER L'OTTENIMENTO DEI BENEFICI DERIVANTI DALL'APPLICAZIONE

4 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate nette e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".

5 Metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito dell'EU Transparency Exercise.

6 Calcolato come rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti ed il totale delle esposizioni per cassa verso la clientela al netto delle rettifiche di valore.

7 Mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali.

8 Dato gestionale.

9 Dati determinati considerando l'effetto positivo derivante dalla prevista futura applicazione del Danish Compromise (si veda la nota 13); il CET 1 ratio effettivo alla data del 31 marzo 2023 è pari al 13,6% e l'MDA buffer è pari a 486 p.b. (i suddetti dati effettivi alla data del 31 marzo 2023 sono di seguito anche identificati per brevità con la denominazione "stated"). Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

10 A partire dal 1° gennaio 2023, essendo giunte a scadenza tutte le norme transitorie che dilazionavano determinati impatti sul calcolo dei ratios patrimoniali, tali coefficienti sono calcolati applicando integralmente le norme regolamentari. Pertanto non ha più rilievo la distinzione, effettuata nei periodi trascorsi, fra ratios "phased-in" e "fully phased".

11 Differenza tra il Total capital ratio (rapporto tra i fondi propri e le attività ponderate per il rischio) misurato alla data del 31 marzo 2023 (includendo l'utile in corso di formazione al netto del dividend pay-out previsto) ed il corrispondente livello del requisito minimo regolamentare per l'anno 2023 comprensivo del c.d. Pillar 2 Requirement (P2R).

12 Dato gestionale.

DEL DANISH COMPROMISE13, IN CORSO DI VALUTAZIONE DA PARTE DELLE COMPETENTI AUTORITA'

STIPULATO A DICEMBRE 2022 L'ACCORDO PER UNA PARTNERSHIP STRATEGICA CON CREDIT AGRICOLE ASSURANCES NEL BUSINESS DANNI/PROTEZIONE

PREVISTO PER IL SECONDO SEMESTRE 2023 IL PERFEZIONAMENTO DELL'ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DELLE COMPAGNIE VERA VITA E VERA ASSICURAZIONI

AVVIATO IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL BUSINESS DELLA MONETICA (CON UN POTENZIALE DI VALORIZZAZIONE COMPLESSIVA DI OLTRE € 2 MILIARDI IN TERMINI DI NPV), FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DI UNA POTENZIALE PARTNERSHIP CON UN PRIMARIO OPERATORE DI MERCATO, CHE AVRÀ AD OGGETTO SIA IL MERCHANT ACQUIRING E GESTIONE DEI POS SIA L'ISSUING E LA DISTRIBUZIONE DI CARTE DI PAGAMENTO

CONTINUI AVANZAMENTI NELL'INTEGRAZIONE DELLE TEMATICHE ESG:

  • A MARZO 2023 ADESIONE ALLA NET ZERO BANKING ALLIANCE (NZBA) PROMOSSA DALLE NAZIONI UNITE, CON IDENTIFICAZIONE DEI SETTORI PRIORITARI
  • COSTANTE MIGLIORAMENTO DEI RATING ESG DELLA BANCA: LA VALUTAZIONE MSCI PASSA DA "BBB" AD "A" (MARZO 2023); CONFERMATA LA PRESENZA NEL BLOOMBERG GENDER EQUALITY INDEX CON UN PUNTEGGIO MIGLIORATO DI QUASI 6 PUNTI (79,7 VS 73,9 PRECEDENTE)
  • NUOVA EMISSIONE DI UN GREEN BOND SENIOR DA € 750 MILIONI A GENNAIO 2023; CON 3,3 MILIARDI DI EURO COMPLESSIVI DI EMISSIONI GREEN E SOCIAL NEL PERIODO 2021 – GENNAIO 2023 GIA' SUPERATO L'OBIETTIVO DEL PIANO STRATEGICO 2021-2024
  • RAFFORZATA ULTERIORMENTE LA GOVERNANCE SUL FRONTE ESG: COSTITUITO IL COMITATO ENDOCONSILIARE DI SOSTENIBILITÀ CON LO SCOPO DI SUPERVISIONARE GLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ DELLA BANCA, IN COORDINAMENTO CON IL COMITATO CONTROLLI INTERNI E RISCHI

13 In data 7 marzo 2023, il Gruppo Banco BPM è stato riconosciuto essere un conglomerato finanziario così come definito dall'art. 3 del Decreto Legislativo 30 maggio 2005, n. 142. Tale riconoscimento rappresenta la condizione per poter avanzare l'istanza per l'applicazione dell'art. 49 (1) del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR). A seguito di tale istanza Banco BPM si attende di ottenere l'autorizzazione per non dover dedurre dal CET 1 Capital il valore contabile della partecipazione detenuta in Banco BPM Vita. In tale ipotesi la partecipazione non dedotta dai fondi propri sarà considerata una esposizione al rischio di credito da ponderare in conformità a quanto previsto dal CRR.

Nel corso del primo trimestre, in uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni formulate nell'ultima parte del 2022, pur in presenza di elementi di incertezza, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha fatto registrare una positiva dinamica dei risultati operativi ed un'eccellente redditività. In particolare, il margine di interesse evidenzia un'ottima performance e raggiunge il livello più alto mai registrato, risultando pari a € 743 milioni, con una crescita del 2,6% rispetto al quarto trimestre 2022 e del 45,2% a/a.

Il risultato lordo dell'operatività corrente sale a € 474 milioni rispetto a € 333 milioni del quarto trimestre 2022 con un incremento del 42,5%. L'utile netto del trimestre si attesta a € 265 milioni con una crescita del 26,4% rispetto al quarto trimestre 2022.

Le grandezze patrimoniali confermano i significativi risultati raggiunti:

  • gli impieghi netti performing "core" (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a € 102,3 miliardi con una crescita dell'1,0% su base annua;
  • la raccolta diretta risulta pari a € 123,2 miliardi sostanzialmente stabile rispetto a fine 2022;
  • la raccolta indiretta si attesta a € 95,6 miliardi, in crescita di oltre € 4 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022.

Per quanto riguarda i crediti deteriorati, la strategia di derisking attuata dal Gruppo negli anni precedenti ha consentito di raggiungere un'ulteriore contrazione dei non performing loans, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si è ridotta al 4,2% dal 5,5% del 31 marzo 2022. Il costo del credito, in costante riduzione a 51 p.b. rispetto a 62 b.p. di fine anno 2022, rappresenta il livello più basso registrato dalla nascita del Gruppo Banco BPM, pur garantendo significativi livelli di copertura, in crescita rispetto a fine 2022.

Si conferma molto solida la posizione patrimoniale14:

  • CET1 Ratio al 14,15%;
  • MDA buffer a 544 p.b.

Principali aggregati patrimoniali

  • Impieghi netti a clientela € 107,8 miliardi: -2,8% a/a (di cui crediti in bonis -2,1% e crediti deteriorati -26,6% rispetto al 31 marzo 2022) e -1,6% rispetto al 31 dicembre 2022 (di cui crediti in bonis -1,5% e crediti deteriorati -3,4%);
  • Raccolta diretta da clientela € 123,2 miliardi15: -2,3% a/a e -0,2% rispetto a fine dicembre 2022; raccolta "core" a € 101,3 miliardi (-5,2% a/a e -2,3% rispetto a fine 2022);

14 Si veda la nota 9.

15 La raccolta diretta bancaria include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 4,8 miliardi al 31 marzo 2023 rispetto a € 4,3 miliardi di fine 2022), ed esclude le operazioni di pronti contro termine di breve durata.

  • Raccolta indiretta16 da clientela € 95,6 miliardi: stabile nel confronto a/a e +4,6% rispetto al 31 dicembre 2022, di cui:
    • risparmio gestito € 60,1 miliardi;
    • risparmio amministrato € 35,5 miliardi.

Principali voci di conto economico

  • Margine di interesse € 743,0 milioni rispetto a € 511,5 milioni del primo trimestre 2022 e a € 724,0 milioni del quarto trimestre 2022;
  • Commissioni nette € 478,7 milioni rispetto a € 480,1 milioni dei primi tre mesi del 2022 e a € 447,3 milioni del quarto trimestre 2022;
  • Oneri operativi € 640,0 milioni rispetto a € 624,7 milioni del 31 marzo 2022 e a € 651,4 milioni del quarto trimestre 2022;
  • Risultato della gestione operativa € 610,3 milioni rispetto a € 561,2 milioni del 31 marzo 2022 e a € 605,7 milioni del quarto trimestre 2022;
  • Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela € 137,5 milioni rispetto a € 151,1 milioni dei primi tre mesi del 2022 e a € 184,7 milioni del quarto trimestre 2022;
  • Risultato lordo dell'operatività corrente17 € 474,2 milioni rispetto a € 399,1 milioni dei primi tre mesi del 2022 e a € 332,7 milioni del quarto trimestre 2022;
  • Risultato lordo dell'operatività corrente al netto delle componenti non ricorrenti18 € 481,5 milioni rispetto a € 431,1 milioni dei primi tre mesi del 2022 e a € 395,8 milioni del quarto trimestre 2022;
  • Risultato netto € 265,3 milioni rispetto a € 177,8 milioni dei primi tre mesi del 2022 e a € 209,9 milioni del quarto trimestre 2022;
  • Risultato al netto delle componenti non ricorrenti € 270,5 milioni rispetto a € 199,2 milioni dei primi tre mesi del 2022 e a € 251,7 milioni del quarto trimestre 2022.

Posizione patrimoniale19:

  • CET 1 ratio "stated" 13,57% (12,83% al 31 dicembre 2022);
  • MDA buffer su TCR "stated" 486 b.p..

Qualità del credito

  • Stock crediti deteriorati netti pari a € 2,3 miliardi: -3,4% rispetto a fine 2022 e -26,6% a/a
  • Coverage:

16 Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta".

17 Si veda la nota 2.

18 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.

19 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

  • Sofferenze: 64,9% (64,8% al 31 dicembre 2022 e 61,9% al 31 marzo 2022); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 72,2%;
  • Inadempienze probabili: 40,8% (40,3% al 31 dicembre 2022 e 44,4% al 31 marzo 2022);
  • Totale crediti deteriorati: 51,4% (50,6% al 31 dicembre 2022 e 50,4% al 31 marzo 2022); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 56,5%;
  • Texas Ratio20 in ulteriore miglioramento al 18,6% rispetto al 20,3% di fine 2022 e al 26,1% del 31 marzo 2022.

Profilo di liquidità

  • Liquidità a € 40,7 miliardi (cassa + attivi liberi);
  • TLTRO III a € 26,7 miliardi
  • LCR 199% e NSFR 130%21.

Milano, 8 maggio 2023 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2023 del Gruppo Banco BPM.

Il primo trimestre dell'esercizio 2023 è stato caratterizzato da uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni dell'ultima parte del 2022, nonostante permangano elementi di incertezza anche per effetto delle dinamiche inflattive in atto e delle conseguenti ripercussioni sul sistema economico internazionale e sull'operatività delle imprese. In tale contesto il Gruppo ha registrato un risultato lordo dell'operatività corrente pari a € 474,2 milioni, che rappresenta il miglior risultato trimestrale, ed un utile netto di € 265,3 milioni. Escludendo le componenti non ricorrenti, l'utile netto si attesta a € 270,5 milioni.

Nel corso del trimestre il Gruppo ha proseguito nel processo di integrazione del business assicurativo avviato lo scorso esercizio con l'acquisizione del controllo delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni e con il perfezionamento di un accordo con Crédit Agricole Assurances per l'avvio di una partnership commerciale nel settore Danni/Protezione.

In data 7 marzo 2023 il Gruppo Banco BPM ha ottenuto il riconoscimento da parte della Banca Centrale Europea dello status di conglomerato finanziario ai sensi della Direttiva 2002/87/EC, che costituiva la pre-condizione per poter accedere ai benefici del trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo derivanti dall'applicazione del c.d. "Danish Compromise", in corso di valutazione da parte delle competenti Autorità22.

Il perfezionamento dell'acquisizione da Cattolica Assicurazioni del controllo delle compagnie Vera Vita e Vera Assicurazioni è previsto nel secondo semestre dell'esercizio.

Si segnala altresì che dopo la chiusura del trimestre, in data 18 aprile, Banco BPM ha deliberato di procedere con un progetto di valorizzazione del business della monetica, tramite lo sviluppo di una

20 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo (al netto dei correlati effetti fiscali).

21 Dato gestionale.

22 Vedasi nota 13.

potenziale partnership con un primario operatore di mercato, che avrà ad oggetto sia il Merchant Acquiring e gestione dei POS sia l'Issuing e la distribuzione di carte di pagamento.

In tale ambito è previsto che le linee guida della partnership da sviluppare siano le seguenti:

  • sottoscrizione di un accordo distributivo in esclusiva di lunga durata che ricomprenda i business sia dell'issuing sia del merchant acquiring;
  • preservazione dei livelli commissionali running di riferimento;
  • incasso di una quota upfront comportante benefici anche in termini di capitale;
  • previsione di meccanismi volti a consentire alla Banca ulteriore estrazione di valore dalla crescita prospettica.

Nell'ambito della strategia di gestione dei crediti deteriorati sono state previste ulteriori cessioni in arco piano di oltre € 700 milioni, con un evidente beneficio sullo stock di crediti deteriorati lordi e sugli indicatori della qualità del credito23.

Sul fronte delle operazioni di raccolta, il Gruppo nel mese di gennaio ha portato a termine con successo una nuova emissione di titoli Green Senior Preferred destinata ad investitori istituzionali per un ammontare pari a € 750 milioni e con scadenza quattro anni.

L'obbligazione, che si inserisce nel Programma Euro Medium Term Notes, è finalizzata al finanziamento e/o al rifinanziamento di Eligible Green Loans, come definiti nel Green, Social and Sustainability Bond Framework della Banca.

Nel corso del primo trimestre Banco BPM ha inoltre concluso un programma di acquisto di n. 2.418.855 azioni proprie (pari allo 0,16% delle azioni ordinarie in circolazione) ed un controvalore di € 10 milioni al servizio dei piani di incentivazione di breve e lungo termine ai dipendenti. A seguito della conclusione di tale programma e tenuto conto delle altre azioni proprie già in portafoglio, Banco BPM possiede direttamente n. 8.578.335 azioni, pari allo 0,57% del capitale sociale.

In data 20 aprile 2023 l'Assemblea dei Soci ha approvato il bilancio dell'esercizio 2022 e la distribuzione di un dividendo pari a 23 centesimi per azione. Inoltre l'Assemblea ha proceduto a nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale che rimarranno in carica per gli esercizi 2023-2024-2025.

Successivamente, in data 26 aprile 2023, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a nominare l'Amministratore Delegato, Giuseppe Castagna, e i membri dei Comitati endo-consiliari, provvedendo a costituire un comitato ad hoc in ambito ESG denominato Comitato Sostenibilità, attività che veniva svolta in precedenza dal Comitato Controllo Interno, Rischi e Sostenibilità ora ridenominato Comitato Controllo Interno e Rischi.

L'andamento economico della gestione

Il margine di interesse si attesta a € 743,0 milioni in crescita del 45,2% rispetto al dato del primo trimestre 2022 (pari a € 511,5 milioni), principalmente grazie all'incremento dello spread commerciale, conseguente al rialzo dei tassi di interesse, e al limitato impatto sul costo dei depositi. Rispetto al quarto trimestre del 2022 il margine evidenzia una crescita del 2,6% attribuibile principalmente allo sviluppo dell'attività commerciale che ha più che compensato il minor numero di giorni di calendario e il venir meno dei benefici relativi alla remunerazione dei finanziamenti TLTRO.

23 Gli impatti eonomici previsti a fronte del suddetto ammontare di cessioni sono già stati considerati in sede di valutazione dei crediti.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 36,3 milioni, e si confronta con il dato di € 49,6 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio e di € 34,8 milioni del quarto trimestre 2022.

L'apporto principale alla voce in esame è stato fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 22,4 milioni, rispetto a € 24,4 milioni del primo trimestre 2022, nonché dal contributo della collegata Anima Holding, pari a € 5,6 milioni (€ 17,3 milioni nel primo trimestre 2022, che però includeva anche il risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2021, pari a € 11,8 milioni).

Le commissioni nette del primo trimestre ammontano a € 478,7 milioni sostanzialmente stabili rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente ma in crescita del 7,0% nel confronto con il quarto trimestre 2022 per effetto della performance registrata nel comparto dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (+12,8%) e dei servizi di banca commerciale (+2,4%).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 16,9 milioni rispetto a € 16,7 milioni del primo trimestre 2022 e a € 19,5 milioni del quarto trimestre 2022.

Il risultato netto finanziario24 del primo trimestre è negativo e pari a € -34,1 milioni e si confronta con il dato positivo di € 127,9 milioni registrato al 31 marzo 2022.

La differente contribuzione è giustificata dal minor apporto degli utili da cessione di titoli (€ -49,9 milioni), dal maggior costo della raccolta tramite certificates conseguente al rialzo dei tassi, dall'impatto CVA/DVA25 (€ -30,8 milioni) e dal diverso apporto dell'attività di negoziazione e operatività in derivati, parzialmente compensata dal diverso impatto della valutazione della quota partecipativa Nexi.

Il confronto con il quarto trimestre 2022, che evidenziava un risultato negativo di € -9,0 milioni, trova spiegazione negli impatti della strategia di copertura gestionale del portafoglio dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva, il cui apporto negativo al conto economico del trimestre risulta più che compensato dall'incremento delle riserve da valutazione rilevato direttamente a patrimonio netto.

Il risultato dell'attività assicurativa è pari a € 9,6 milioni. In tale voce confluisce l'apporto relativo al primo trimestre del 2023 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a seguito dell'acquisizione del controllo delle stesse a decorrere dal 1° luglio dello scorso anno26.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.250,3 milioni, in crescita rispetto a € 1.185,9 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+5,4%); sostanzialmente stabile il confronto con il dato di € 1.257,0 milioni relativo al quarto trimestre 2022 (-0,5%).

Le spese per il personale, pari a € 405,4 milioni, evidenziano una contrazione dello 0,6% rispetto a €

24 La voce non include l'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel trimestre di un impatto positivo pari a € 4,6 milioni, rispetto a € +0,3 milioni registrati al 31 marzo 2022 e all'impatto negativo di € -30,6 milioni del quarto trimestre 2022. Tale effetto è esposto, al netto delle imposte, in una voce separata del conto economico riclassificato.

25 Il CVA esprime la quota parte delle attività finanziarie valutative (fair value) che potrebbe non essere pagata alla banca dalla controparte nell'ipotesi di default di quest'ultima. Il DVA esprime la quota parte delle passività finanziarie valutative (fair value) che potrebbe non essere pagata dalla banca alla controparte nell'ipotesi di default della banca.

26 Il risultato dell'attività assicurativa del primo trimestre 2023 non è confrontabile né con il primo trimestre 2022 (in quanto il controllo delle compagnie assicurative è stato acquisito all'inizio del terzo trimestre), né con il terzo e quarto trimestre 2022 per effetto dell'applicazione del principio IFRS 17 dal 1° gennaio 2023 (per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi" delle Note esplicative).

407,9 milioni del primo trimestre 2022 ma sono in crescita del 2,6% rispetto al dato di € 395,2 milioni del quarto trimestre 2022, che peraltro includeva l'impatto di componenti di natura non ricorrente positivo per complessivi € 11,9 milioni. Su basi omogenee il costo del personale registra una lieve contrazione rispetto al quarto trimestre 2022. Alla data del 31 marzo 2023 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 20.093 risorse (di cui 141 afferenti le compagnie assicurative), rispetto alle n. 20.157 risorse in organico al 31 dicembre 2022 (di cui 143 afferenti le compagnie assicurative)27.

Le altre spese amministrative28, pari a € 170,2 milioni, evidenziano un incremento del 9,4% rispetto al dato del primo trimestre 2022, pari a € 155,6 milioni, anche per effetto delle dinamiche inflattive in corso che hanno impattato in particolare i consumi energetici. Nel confronto con il quarto trimestre 2022, pari a € 171,5 milioni, l'aggregato in esame registra una contrazione dello 0,7%.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 64,5 milioni e si confrontano con il dato di € 61,2 milioni del primo trimestre 2022 e di € 84,7 milioni del quarto trimestre 2022, che includeva impairment per € 7,1 milioni.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 640,0 milioni, con un incremento del 2,5% rispetto a € 624,7 milioni del primo trimestre 2022 ma in calo dell'1,7% nel confronto con il quarto trimestre 2022.

Il cost income ratio del trimestre è pari al 51,2%, inferiore sia rispetto al 51,8% del primo trimestre 2022 che al dato relativo all'intero 2022 (54,0%).

Il risultato della gestione operativa del primo trimestre risulta pari a € 610,3 milioni in crescita dell'8,7% rispetto a € 561,2 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e dello 0,8% rispetto al dato di € 605,7 milioni del quarto trimestre 2022.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del primo trimestre, pari a € 137,5 milioni, evidenziano una riduzione del 9,0% rispetto al dato del 31 marzo 2022 (-25,6% rispetto al quarto trimestre 2022).

Al 31 marzo 2023 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 51 p.b., che rappresenta il livello più basso registrato da Banco BPM a partire dal 2017 (nascita del nuovo Gruppo a seguito della fusione fra l'ex Banco Popolare e l'ex Banca Popolare di Milano).

Tale risultato è stato ottenuto salvaguardando i solidi livelli di copertura raggiunti nei periodi precedenti.

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 31 marzo 2023 è pari a € -1,9 milioni (€ -1,2 milioni nel primo trimestre e € -60,0 milioni nel quarto trimestre 2022).

Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate plusvalenze nette per € +0,7 milioni (€ -3,2 milioni al 31 marzo e € -0,5 milioni nel quarto trimestre 2022).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del primo trimestre registrano una ripresa di valore pari a € +2,4 milioni (€ -8,1 milioni al 31 marzo e € -28,2 milioni nel quarto trimestre 2022).

27 Alla data del 31 dicembre 2021 le risorse in organico erano n. 21.663.

28 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dal contributo al Single Resolution Fund, esposto, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

Al 31 marzo 2023 non sono stati rilevati utili da cessione di partecipazioni e investimenti di importo significativo. Nel primo trimestre e nel quarto trimestre 2022 la voce in esame ammontava rispettivamente a € +1,5 milioni e a € +0,5 milioni.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 474,2 milioni rispetto a € 399,1 milioni del primo trimestre 2022.

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -147,4 milioni (€ -138,4 milioni nel primo trimestre 2022).

Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 326,8 milioni e risulta in crescita del 25,4% rispetto al dato di € 260,6 milioni del primo trimestre 2022 e del 36,5% rispetto a € 239,3 milioni del quarto trimestre dell'esercizio precedente.

Al conto economico del trimestre sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 57,3 milioni (€ 74,6 milioni nel primo trimestre 2022), rappresentati dalla stima del contributo ordinario da versare al Single Resolution Fund (€ 84,9 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 110,5 milioni del 31 marzo 2022).

Nel trimestre la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto positivo pari a € 3,3 milioni (€ 4,9 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'effetto rilevato nel primo trimestre 2022 pari a € +0,2 milioni (€ +0,3 milioni al lordo degli effetti fiscali). Nel quarto trimestre 2022 l'impatto era stato negativo e pari a € -20,5 milioni (€ -30,6 milioni al lordo degli effetti fiscali).

Al 31 marzo 2023 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -7,4 milioni e si confronta con il dato del primo e del quarto trimestre 2022, rispettivamente pari a € -8,5 milioni e € -9,4 milioni29.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il primo trimestre 2023 si chiude con un risultato netto di periodo positivo pari a € 265,3 milioni (€ 177,8 milioni al 31 marzo 2022 e € 209,9 milioni nel quarto trimestre 2022).

Il risultato al netto delle componenti non ricorrenti del primo trimestre è pari a € 270,5 milioni.

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta bancaria30 al 31 marzo 2022 ammonta a € 123,2 miliardi, in calo dello 0,2% nel confronto con il 31 dicembre 2022 e del 2,3% rispetto al 31 marzo 2022.

Più in dettaglio, nel trimestre si registra una contrazione di € 2,4 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi (-2,3%). Tale andamento è peraltro da leggere congiuntamente alla crescita della raccolta indiretta netta dei certificates, che, nel complesso, è pari a € 2,4 miliardi31. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 31 marzo è pari a €

29 L'impatto del primo trimestre 2023 non è immediatamente confrontabile con quelli del terzo e quarto trimestre 2022 per effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 17. I dati delle contribuzioni trimestrali relative all'esercizio 2022 non sono stati rideterminati.

30 Aggregato che include la somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto ed esclude le operazioni di pronti contro termine di breve durata.

31 Dato gestionale.

14,9 miliardi, con un incremento di € 2,0 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto delle nuove emissioni del trimestre che hanno superato i rimborsi dei titoli giunti a scadenza.

La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 31 marzo 2023 si attesta a € 4,8 miliardi, in crescita rispetto al dato di € 4,3 miliardi del 31 dicembre 2022 e di € 3,6 miliardi del 31 marzo 2022.

A decorrere dal terzo trimestre 2022 trova evidenza l'aggregato costituito dalle passività finanziarie e assicurative delle imprese di assicurazione, esposte nella voce raccolta diretta assicurativa e passività assicurative, pari a € 5,9 miliardi, stabile nel confronto con il 31 dicembre 2022.

La raccolta indiretta, al netto dei certificates a capitale protetto, è pari a € 95,6 miliardi32, sostanzialmente stabile su base annua. Il confronto con il 31 dicembre 2022 evidenzia un incremento del 4,6%, pari a un aumento di € 4,3 miliardi rispetto a fine anno.

La componente della raccolta gestita ammonta a € 60,1 miliardi, in crescita rispetto al dato di € 59,4 miliardi del 31 dicembre 2022 (+1,1%), per il maggior contributo dei fondi e Sicav; stabile la raccolta riferita al comparto delle gestioni patrimoniali e bancassurance.

La raccolta amministrata si attesta a € 35,5 miliardi, con un incremento di € 3,6 miliardi (+11,2%) rispetto a fine 2022.

Su base annua la raccolta gestita evidenzia una contrazione del 5,0%, imputabile principalmente al minor contributo dei fondi e Sicav (€ -3,1 miliardi), mentre la componente della raccolta amministrata registra un incremento del 9,9%.

Le attività finanziarie del comparto bancario ammontano a € 43,9 miliardi e sono in crescita del 7,9% rispetto a € 43,1 miliardi del 31 dicembre 2022; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 1,2 miliardi) ed in particolare nel comparto dei titoli al costo ammortizzato e in quello dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Al 31 marzo 2023 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 36,2 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 3,3 miliardi, strumenti derivati ed altri finanziamenti per € 4,4 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 30,8 miliardi di cui € 11,6 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 9,3 miliardi e nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 2,3 miliardi.

La voce attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione include l'apporto al 31 marzo 2023 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni per complessivi € 6,0 miliardi (€ 5,9 miliardi al 31 dicembre 2022).

Gli impieghi netti verso la clientela33 ammontano al 31 marzo 2023 a € 107,8 miliardi, in calo di € 1,7 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2022. La contrazione è riferibile sia alle esposizioni performing (-1,5%), sia alle esposizioni non performing (-3,4%). Su base annua gli impieghi registrano una riduzione di € 3,1 miliardi (-2,8%), derivante dalla contrazione delle esposizioni performing di € 2,3 miliardi (-2,1%) e dei crediti deteriorati di € 0,8 miliardi (-26,6%). Nel primo trimestre dell'anno, il volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese nel trimestre è stato pari a € 5,2 miliardi34.

32 Dato gestionale.

33 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,5 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.

34 Dato gestionale.

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 31 marzo 2023 a € 2,3 miliardi.

L'esame delle componenti dell'aggregato evidenzia la seguente dinamica:

  • sofferenze nette pari a € 0,7 miliardi, stabili rispetto al 31 dicembre 2022 e in calo del 13,5% rispetto al 31 marzo 2022;
  • inadempienze probabili nette pari a € 1,5 miliardi, in calo del 5,2% rispetto a inizio anno e del 32,5% rispetto al 31 marzo 2022;
  • esposizioni scadute nette pari a € 48 milioni (€ 60 milioni al 31 dicembre 2022 e € 39 milioni al 31 marzo 2022).

L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impieghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 4,2%, invariata rispetto a inizio anno e in calo rispetto al 5,5% del 31 marzo 2022.

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati sale al 51,4% (50,6% al 31 dicembre 2022 e 50,4% al 31 marzo 2022).

In maggior dettaglio, al 31 marzo 2023 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • sofferenze 64,9% (64,8% al 31 dicembre 2022 e 61,9% al 31 marzo 2022);
  • inadempienze probabili 40,8% (40,3% al 31 dicembre 2022 e 44,4% al 31 marzo 2022);
  • esposizioni scadute 25,1% (26,9% al 31 dicembre 2022 e 26,3% al 31 marzo 2022).

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,40%, rispetto allo 0,39% del 31 dicembre 2022 e allo 0,42% del 31 marzo 2022.

I ratio patrimoniali del Gruppo35

I ratio patrimoniali al 31 marzo 2023 possono definirsi "fully phased" in quanto non beneficiano di alcuna disposizione transitoria delle norme regolamentari36.

Il Common Equity Tier 1 ratio stated è pari al 13,57% rispetto al 12,83% del 31 dicembre 2022. L'incremento è dovuto sia alla crescita del patrimonio regolamentare (per effetto dell'inclusione del risultato del trimestre al netto dei dividendi di cui è prevista la distribuzione, dell'incremento delle riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e delle minori deduzioni legate alle attività per imposte anticipate e alle partecipazioni significative), sia alla diminuzione registrata dalle attività ponderate per il rischio.

Includendo l'effetto positivo derivante dalla prevista futura applicazione del Danish Compromise37, per il quale è già stata presentata istanza, il Common Equity Tier 1 ratio del Gruppo al 31 marzo 2023 sarebbe pari al 14,15% (dal 13,34% del 31 dicembre 2022).

Il Tier 1 ratio stated è pari al 15,91% rispetto al 15,15% del 31 dicembre 2022, mentre il Total Capital ratio stated è pari al 18,81% rispetto al 18,12% del 31 dicembre 2022.

Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer), con l'applicazione del Danish Compromise, risulta pari a 544 p.b. (rispetto a 464 p.b. al 31 dicembre 2022). A livello stated tale indicatore è pari a 486 p.b..

35 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

36 Per maggiori dettagli sulle disposizioni transitorie venute a scadenza si rimanda alla lettura del punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

37 Si veda la nota 13.

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

scritture contabili.

Il quadro generale continua ad essere condizionato dalle dinamiche inflattive, anche a seguito delle tensioni geo-politiche originate dal conflitto russo-ucraino.

In tale scenario l'economia italiana, dopo la forte crescita registrata nel 2022, mantiene una traiettoria di moderata espansione, scontando anche gli effetti di una politica monetaria che rimane restrittiva.

Stante il contesto, anche in questo esercizio le variabili esogene appaiono costituire il principale elemento di influenza sull'andamento operativo del Gruppo.

Il margine di interesse continuerà a trarre vantaggio dall'incremento dei tassi a breve, in particolare nella componente di matrice commerciale, grazie soprattutto a un funding mix che consente di contenere gli effetti di repricing.

Le commissioni, pur scontando ancora un quadro di potenziale volatilità che condiziona in particolare quelle connesse ai prodotti di investimento, sia up front che running, continueranno a beneficiare della dinamica di quelle relative all'attività tipica di banca commerciale.

L'andamento degli oneri operativi, che permarrà una delle principali aree di focus dell'azione manageriale, potrà risentire almeno di parte delle pressioni inflattive, del rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori del credito e degli effetti di una sostenuta politica di investimento a supporto delle iniziative evolutive previste nel Piano Strategico.

La dinamica dei flussi a default, che risulta allo stato migliore di quella del 2022, potrebbe peggiorare in corso d'anno a seguito dell'evoluzione congiunturale.

L'approccio al credito si manterrà conseguentemente prudente, con solidi livelli di copertura, confermando il rigore nelle valutazioni adottato negli ultimi anni sia sulle esposizioni performing che non performing.

Per l'intero esercizio si prevede un significativo miglioramento dell'utile netto del Gruppo rispetto allo scorso anno, con un trend che, anche in proiezione (EPS 2023 pari a circa 75 centesimi di euro e 2024 pari a circa 90 centesimi di euro), supera significativamente sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico, che sarà quindi aggiornato entro fine 2023.

***

Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle

I risultati al 31 marzo 2023 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 8 maggio 2023 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.

***

Note esplicative

Il presente Comunicato Stampa rappresenta il documento con il quale Banco BPM ha deciso di mettere a disposizione del pubblico e del mercato, su base volontaria, informazioni periodiche aggiuntive rispetto a quelle semestrali ed annuali ("informative trimestrali"), in ottemperanza alla politica di comunicazione resa nota al mercato come richiesto dall'art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017. Per completezza si precisa che l'informativa trimestrale è altresì composta dal documento di presentazione dei risultati predisposto a supporto della conference call con la comunità finanziaria che si terrà a valle della diffusione del presente Comunicato Stampa.

L'informativa trimestrale contenuta nel presente documento comprende un commento dell'andamento gestionale del trimestre focalizzato sull'evoluzione delle principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie, sviluppato assumendo a riferimento gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico redatti in forma riclassificata.

Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili al 31 marzo 2023 e di quelli riferiti all'esercizio precedente, nonché dell'evoluzione dei risultati trimestrali oggetto di commento nel presente comunicato.

1. Criteri di redazione e principi contabili di riferimento

Criteri di redazione

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti (di seguito "Circolare"), seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, con le precisazioni illustrate nel successivo paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi".

Principi contabili di riferimento

I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione contabile al 31 marzo 2023 - con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi - sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 marzo 2023 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, fatta eccezione per i principi relativi alla rilevazione, misurazione e rappresentazione dei contratti assicurativi, a seguito dell'introduzione, a partire dal 1° gennaio 2023, del nuovo standard IFRS 17, come meglio illustrato nel successivo paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi".

Con riferimento ai requisiti di disclosure, si rappresenta che le informazioni contenute nel presente documento non sono predisposte sulla base del principio contabile IAS 34, relativo ai bilanci intermedi.

Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA Consob, ed ESMA) ed i documenti predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), con i quali sono state fornite raccomandazioni su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

Di seguito si forniscono informazioni di maggior dettaglio sulle politiche contabili adottate per talune particolari fattispecie, al fine di consentire una migliore comprensione dei risultati del Gruppo al 31 marzo 2023.

Con riferimento alle operazioni di rifinanziamento TLTRO III - che al 31 marzo 2023 ammontano a € 26,7 miliardi, dopo il rimborso di € 12,5 miliardi avvenuto in data 21 dicembre 2022 - si ricorda che, in assenza di specifiche indicazioni nei principi contabili di riferimento per il trattamento della fattispecie, il Gruppo ha definito la propria policy contabile equiparando il finanziamento ad uno strumento finanziario a tasso variabile, con rilevazione degli interessi, tempo per tempo applicabili, da stimare in funzione della probabilità di riuscire a raggiungere determinati obiettivi in termini di "net lending". Al riguardo si precisa che, essendo stati raggiunti tutti gli obiettivi di "net lending", gli interessi maturati sulle citate passività risultano accertati sulla base del più favorevole tasso di interesse applicabile ai Deposit Facility (DF). In maggior dettaglio:

  • per il periodo speciale dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2022: le competenze sono calcolate sulla base del tasso DF in essere nel suddetto periodo, maggiorato della remunerazione addizionale (-0,5%) garantita da BCE, stabilita in misura fissa per tutte le tranche indipendentemente dalla durata residua delle stesse;
  • per il periodo dal 24 giugno 2022 al 22 novembre 2022: le competenze sono determinate sulla base del tasso riconosciuto dalla BCE per tale periodo, ormai noto, che è pari alla media dei tassi DF per il periodo dal 24 giugno 2020 al 22 novembre 2022 (cosiddetto "main interest period");
  • per l'ultimo periodo dal 23 novembre 2022 fino alla scadenza/rimborso anticipato: le competenze sono determinate in base al tasso DF tempo per tempo in essere (3% è il tasso DF in essere al 31 marzo 2023).

Alla luce di quanto sopra illustrato, gli interessi rilevati nel primo trimestre 2023 sono negativi per € 155,8 milioni; la variazione rispetto alla contribuzione del primo trimestre del 2022, che era positiva per € 98,0 milioni, dipende dell'innalzamento del tasso di interesse DF e del venir meno di qualsiasi meccanismo di incentivazione sulla remunerazione, oltre che da un diverso ammontare dei finanziamenti in essere nei periodi posti a confronto.

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della situazione contabile al 31 marzo 2023, nonché le

ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica. Per loro natura, non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della situazione contabile al 31 marzo 2023 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che una revisione nelle stime potrebbe rendersi necessaria a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.

Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana collegati alle tensioni geopolitiche tra la Russia e l'Ucraina, che hanno continuato a persistere anche nel corso del primo trimestre 2023. Il correlato quadro di incertezza sulle previsioni economiche dell'eurozona - acuito dalle turbolenze dei mercati finanziari causate dal fallimento di alcune banche statunitensi di medie dimensioni e dalla resolution del Gruppo Credit Suisse in Europa - è tale da influenzare le stime di bilancio, in quanto richiede una selezione di assunzioni e di ipotesi, che potrebbero non risultare confermate dagli effettivi futuri sviluppi. Un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti, anche in relazione agli effetti conseguenti al conflitto Russa-Ucraina, è fornita nella relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2022. Detta illustrazione, alla quale si fa rinvio, viene integralmente richiamata interessando anche la situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2023, oggetto del presente comunicato.

Con riferimento al calcolo delle perdite attese sulle esposizioni creditizie performing (per cassa e fuori bilancio) al 31 marzo 2023, in linea con quanto effettuato a partire dal bilancio 2021, il Gruppo ha applicato alcuni "post model adjustments/management overlays", laddove si è ritenuto che i modelli di stima in uso non siano in grado di catturare adeguatamente taluni fattori di rischio, ritenuti rilevanti ai fini di considerare potenziali peggioramenti prospettici del rischio di credito. Tali "management overlays" rappresentano circa il 35% delle perdite attese sulle esposizioni in bonis e, di fatto, riducono significativamente gli impatti economici positivi che altrimenti sarebbero stati rilevati nel primo trimestre. I suddetti aggiustamenti contribuiscono quindi a rafforzare la capacità del Gruppo di assorbire eventuali ricadute macroeconomiche negative, tenuto anche conto dei fattori di incertezza esistenti alla data di redazione della situazione contabile al 31 marzo 2023.

Con riferimento alle attività intangibili a vita utile indefinita e alle attività per imposte anticipate l'evoluzione intervenuta nel primo trimestre 2023, anche con riferimento al contesto macroeconomico, non ha evidenziato variazioni nei parametri e nelle assunzioni considerate nei test di recuperabilità condotti con riferimento alla data del 31 dicembre 2022 tali da mettere in dubbio la recuperabilità dei valori contabili iscritti nella situazione patrimoniale al 31 marzo 2023.

Applicazione del principio contabile IFRS 17 "Contratti assicurativi"

Il principio IFRS 17 "Contratti assicurativi", omologato con il Regolamento UE n. 2036/2021 del 19 novembre 2021, introduce nuovi criteri di valutazione e nuove regole di contabilizzazione dei prodotti assicurativi, in sostituzione dell'IFRS 4, la cui applicazione è obbligatoria dal 1° gennaio 2023.

Per le compagnie di assicurazione, l'adozione dell'IFRS 17 rappresenta il cambiamento più significativo in tema di requisiti contabili dopo l'applicazione iniziale dei principi contabili internazionali, in quanto ha richiesto un'ampia rivisitazione dei criteri di rappresentazione in bilancio del business assicurativo – sia vita che danni -– e delle metodologie di misurazione delle passività ad esso collegate. In maggior dettaglio, i modelli contabili proposti dal nuovo principio introducono fondamentali cambiamenti rispetto alle precedenti politiche contabili con particolare riferimento i) al concetto di ricavo assicurativo, ii) alla tempistica di rilevazione delle perdite derivanti da contratti onerosi iii) alla maggior complessità dei processi di misurazione, dei requisiti quantitativi, della determinazione delle ipotesi attuariali e finanziarie, dei requisiti di informativa e di analisi dei risultati iv) al confronto con le grandezze utilizzate per la misurazione del capitale regolamentare.

Per una maggiore disamina delle novità introdotte dal principio e delle scelte metodologiche operate dal Gruppo con riferimento alle compagnie assicurative controllate – Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni – si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Informativa sulla transizione al nuovo principio contabile IFRS 17 – Contratti assicurativi", contenuto nella Parte A di Nota Integrativa della relazione finanziaria annuale consolidata del Gruppo al 31 dicembre 2022.

Ciò premesso, l'adozione del principio IFRS 17 per il Gruppo Banco BPM ha avuto un impatto sia diretto, conseguente alla valutazione dei contratti assicurativi emessi dalle compagnie assicurative del Gruppo (Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni), sia indiretto correlato alla valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni di collegamento detenute nelle compagnie assicurative (Vera Vita e Vera Assicurazioni).

In base a quanto previsto dal principio contabile IFRS 17, l'applicazione deve essere effettuata in modo retrospettivo mediante rideterminazione dei saldi comparativi. La data di transizione (First Time Application) è, infatti, il 1° gennaio 2022, che rappresenta l'inizio del periodo immediatamente precedente alla data di prima applicazione obbligatoria del nuovo principio. Con specifico riferimento alle compagnie assicurative controllate Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, considerato che l'acquisizione delle medesime è avvenuta in data 1° luglio 2022, l'applicazione del principio IFRS 17 ha effetto a partire da tale data.

Alla data di transizione, come sopra rappresentata, l'applicazione dell'IFRS 17 per il Gruppo ha avuto un impatto sul patrimonio netto complessivamente positivo per € 28,1 milioni; tenuto conto dei risultati dell'esercizio 2022, rideterminati in base all'IFRS 17, l'impatto sul patrimonio netto al 31 dicembre 2022 è complessivamente positivo per € +246,0 milioni38. La variazione positiva dell'esercizio 2022 ha interessato in particolar modo le riserve da valutazione ed è principalmente dovuta al nuovo modello di misurazione dei contratti assicurativi ("Variable Fee Approach"), applicato ai contratti assicurativi con elementi di partecipazione diretta (gestioni separate).

38 Per gli investimenti detenuti nelle compagnie assicurative di collegamento l'impatto si riferisce all'applicazione congiunta dei principi IFRS 17 e IFRS 9. Diversamente, per le compagnie assicurative di controllo l'impatto si riferisce al solo principio IFRS 17 in quanto l'adozione dell'IFRS 9 è avvenuta a partire dalla data di acquisizione; il Gruppo non ha infatti potuto differire la sua applicazione al 1° gennaio 2023, in concomitanza con l'IFRS 17, in quanto alla data del 31 dicembre 2022 non era ancora pervenuta comunicazione sullo status di "conglomerato finanziario" (comunicazione ricevuta in data 7 marzo 2023).

(dati in milioni di euro) Compagnie
assicurative
controllate
Compagnie
assicurative
collegate
Totale
Impatto sul patrimonio netto consolidato FTA (*) -22,8 50,9 28,1
Impatto sulle riserve 2022 66,5 177,1 243,6
Impatto sul risultato 2022 4,0 -29,7 -25,7
Impatto sul patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2022 47,7 198,3 246,0

(*) Impatto al 1° luglio 2022 per le compagnie assicurative controllate e al 1° gennaio 2022 per le compagnie assicurative collegate.

Considerato che l'applicazione dell'IFRS 17 è su base retrospettiva, i saldi relativi all'esercizio precedente (stato patrimoniale al 31 dicembre 2022 e conto economico dell'esercizio 2022) sono stati rideterminati ai fini di una comparazione omogenea con quelli relativi all'esercizio 2023. Si precisa tuttavia che, alla data di redazione della situazione contabile al 31 marzo 2023, non sono state rideterminate le contribuzioni economiche trimestrali dell'esercizio 2022. Il conto economico del primo trimestre 2023 non risulta quindi pienamente comparabile - con particolare riferimento alle componenti economiche impattate dal business assicurativo ("Risultato dell'attività assicurativa" e "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto")- né con il primo trimestre 2022 (peraltro non immediatamente comparabile anche per effetto dell'acquisizione del controllo delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a partire dal 1° luglio 2022), né con riferimento agli altri trimestri del precedente esercizio. A tal riguardo si ricorda che, in base al principio contabile IFRS 10, il contributo di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni è riflesso nello schema di conto economico linea per linea a partire dal 1° luglio 2022; diversamente il contributo dei primi due trimestri, quando le società erano detenute per il 19%, è indicato nella voce "Risultato delle partecipazioni valutate al patrimonio netto".

Da ultimo si deve rappresentare che l'applicazione del principio IFRS 17 non ha modificato gli aggregati del bilancio riclassificato relativi alle poste assicurative e correlati raccordi rispetto alle voci di bilancio redatto in base alla Circolare n. 262, che risultano in linea con quelli esposti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, a cui si fa rinvio per ulteriori dettagli. La Circolare n. 262, aggiornata per tenere conto del nuovo principio IFRS 17, ha infatti confermato le voci di stato patrimoniale e di conto economico già precedentemente previste per rappresentare lo specifico business assicurativo, seppur con una diversa denominazione e con un contenuto informativo allineato ai requisiti IFRS 17:

  • per l'attivo "80. Attività assicurative", anziché "80. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori";
  • per il passivo "110. Passività assicurative", anziché "110. Riserve tecniche";
  • per il conto economico: "160. Risultato dei servizi assicurativi", anzichè "160. Premi netti" e "170. Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa" anziché "170. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa".

Alla luce di quanto sopra illustrato, la voce del passivo dello stato patrimoniale riclassificato intitolata "Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche" è stata ridenominata in "Raccolta diretta assicurativa e passività assicurative" e comprende, come per lo scorso esercizio, tutte le passività delle compagnie assicurative del Gruppo correlate alle polizze sottoscritte dalla clientela. Trattasi, in particolare, delle voci del passivo "30. Passività finanziarie designate al fair value", per le polizze unit linked, e "110. Passività assicurative", per i restanti prodotti assicurativi.

Per quanto riguarda il conto economico riclassificato la voce "Risultato dell'attività assicurativa", oltre ad includere le componenti economiche (interessi, dividendi, utili/perdite realizzate, plus/minus da valutazione) relative ai portafogli delle attività e delle passività finanziarie detenuti delle compagnie assicurative del Gruppo, include le voci specificatamente riconducibili al business assicurativo rappresentate dalla voce "160. Risultato dei servizi assicurativi" e dalla voce "170. Saldo dei ricavi e dei costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa".

In linea con quanto effettuato per il bilancio 2022, le commissioni di collocamento riconosciute dalle compagnie assicurative del Gruppo alla rete distributiva della Capogruppo Banco BPM, anche se oggetto di consolidamento con il metodo integrale, sono rappresentate nel conto economico riclassificato a saldi aperti. Nella voce "Commissioni nette" figurano pertanto le commissioni attive ricevute dalla rete distributiva, mentre nella voce "Risultato dell'attività assicurativa" sono ricondotte le commissioni passive pagate dalle compagnie del Gruppo. Tale modalità espositiva è finalizzata a consentire una rappresentazione del contributo alla generazione del risultato economico da parte dei diversi settori operativi, in coerenza con quanto richiesto dal principio contabile IFRS 8.

Altre informazioni

In aggiunta all'informativa finanziaria predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, il presente comunicato contiene alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) individuati dagli amministratori al fine di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo Banco BPM.

I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

Al riguardo si precisa che per ciascun IAP è fornita una descrizione della metodologia di calcolo e le grandezze utilizzate sono desumibili, laddove non diversamente precisato, dalle informazioni contenute negli schemi di bilancio riclassificati riportati in allegato al presente comunicato.

2. Impatti della PPA (Purchase Price Allocation) dell'operazione di Aggregazione dell'ex Gruppo Banca Popolare di Milano e dell'ex Gruppo Banca Popolare Italiana

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile IFRS 3 il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") principalmente derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017 e fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana realizzata nel 2007. Si evidenzia altresì che, a partire dal secondo semestre 2022 sono stati rilevati anche gli effetti relativi all'aggregazione di Banco BPM Vita e Banco

BPM Assicurazioni, comprensivi della rimisurazione a fair value dell'interessenza in precedenza detenuta sulla base di quanto previsto dall'IFRS 3 per le aggregazioni realizzate in più fasi (c.d. step acquisition).

Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".

Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato del primo trimestre 2023, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -2,9 milioni sul margine di interesse (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati), € -8,1 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA). Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato del primo trimestre 2023 ammonta a € -7,4 milioni (€ -8,5 milioni il dato riferito al primo trimestre 2022).

3. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione

Nel conto economico del primo trimestre 2023 è stato addebitato, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", la stima dell'utima quota annuale dei contributi ex ante da versare al Fondo di Risoluzione Unico al fine di raggiungere la dotazione patrimoniale minima prevista dalla Direttiva BRRD. L'onere stimato, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 57,3 milioni (€ 74,6 milioni era l'importo addebitato al conto economico del primo trimestre 2022). Al lordo dell'effetto fiscale l'onere stimato è pari a € 84,9 milioni (€ 110,5 milioni era l'onere del corrispondente periodo dell'esercizio precedente).

4. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

Nel corso del trimestre si evidenziano, quali variazioni dell'area di consolidamento, l'uscita della controllata Consorzio AT01, consolidata integralmente, e della società collegata Bussentina S.c.r.l, valutata con il metodo del patrimonio netto, a seguito della cancellazione dai competenti Registri delle Imprese, a completamento delle procedure di liquidazione. Tali operazioni non hanno prodotto effetti sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo al 31 marzo 2023.

5. Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico del Gruppo Banco BPM

Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.

Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:

  • i risultati delle operazioni di cessione di tutte le attività immobilizzate (partecipazioni, immobilizzazioni materiali ad esclusione delle attività finanziarie rientranti nel portafoglio "Hold to Collect" (HtC) alienabili nel rispetto delle soglie di significatività e frequenza previste dal principio contabile IFRS 9);
  • gli utili e le perdite delle attività non correnti in via di dismissione;
  • le rettifiche/riprese di valore su crediti (sia da valutazione, sia per perdite effettive) che traggono origine da un cambio della NPE Strategy deliberato nel corso dell'esercizio dal Consiglio di Amministrazione consistente in una modifica degli obiettivi e/o della tipologia dei crediti oggetto di cessione rispetto a quelli in precedenza previsti;
  • le componenti economiche di importo significativo connesse ad operazioni di efficientamento, ristrutturazione, ecc. (es. oneri per il ricorso al fondo esuberi, incentivazioni all'esodo, oneri per fusione/integrazione);
  • le componenti economiche di importo significativo che non sono destinate a ripetersi frequentemente (es. penali, impairment di attività materiali, avviamenti ed altre attività immateriali, effetti connessi a cambi di normativa, risultati eccezionali);
  • gli impatti economici derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili ed altre attività materiali (opere d'arte);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:

  • gli impatti economici derivanti dalla cessione o valutazione di tutte le attività finanziarie (diverse dai crediti), ivi comprese quelle rientranti nel portafoglio HtC e delle passività finanziarie;
  • fatti salvi casi eccezionali, gli impatti economici derivanti da aspetti valutativi (rettifiche di valore su crediti ed altre attività finanziarie o accantonamenti per rischi ed oneri);
  • gli impatti economici derivanti da variazioni dei parametri valutativi di riferimento considerati dai modelli valutativi applicati in modo continuativo;
  • gli impatti economici di importo singolarmente non significativo o non determinabile aventi natura di sopravvenienze attive e/o passive (es. costi e ricavi e/o rettifiche di costi e ricavi di competenza di altri esercizi);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Ove ritenute significative, le informazioni sull'incidenza che gli eventi od operazioni non ricorrenti o che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività hanno sul risultato economico e/o sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo, sono fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci economiche e patrimoniali.

Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nel primo trimestre 2023 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

la voce "spese per il personale" include lo stanziamento a fronte degli oneri che si prevede di sostenere a fronte degli accordi con le Organizzazioni Sindacali riguardanti l'esodo anticipato del personale per complessivi € 8,5 milioni, al netto dei rilasci di passività rilevate nei precedenti esercizi principalmente a fronte degli impegni di

pagamento degli incentivi previsti dagli Short Term Incentive Plans per complessivi € +7,3 milioni. L'effetto netto sulla voce in esame è pari a complessivi € -1,2 milioni;

  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" sono rilevate rettifiche di valore nette per € -1,9 milioni;
  • la voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" include lo stanziamento di € 4,4 milioni relativo alla stima degli oneri a fronte di alcuni impegni contrattuali;
  • la voce "utili/perdite su partecipazioni ed investimenti" include l'impatto, positivo per € +0,2 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includono gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € +2,1 milioni.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto del primo trimestre dell'esercizio 2023 negativo e pari a € -5,2 milioni.

Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) in corso di formazione alla fine del primo trimestre si attesterebbe a € 270,5 milioni.

Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • la voce "rettifiche nette su finanziamenti verso clientela" includeva gli impatti derivanti dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing deliberato per complessivi € -32,3 milioni;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" erano rilevate rettifiche di valore nette per € -1,2 milioni;
  • la voce "utili/perdite su partecipazioni ed investimenti" includeva l'impatto, positivo per € +1,5 milioni, derivante dalla cessione di attività materiali;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includevano gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € +10,7 milioni.

Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza del primo trimestre 2022 erano quindi risultate negative per € - 21,4 milioni.

Escludendo il suddetto impatto, il risultato netto (adjusted) sarebbe stato pari a € 199,2 milioni.

6. Ratio patrimoniali di vigilanza

Precisazioni sulla modalità di calcolo dei ratio

I ratio patrimoniali al 31 marzo 2023 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico in corso di formazione del primo trimestre 2023 al netto della quota che si prevede di distribuire come dividendo in base alla specifica normativa applicabile39. Al riguardo si precisa che sarà presentata l'istanza di inclusione del suddetto risultato economico nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Requisiti minimi da rispettare

Con la propria comunicazione del 25 novembre 2022 la Banca d'Italia ha confermato il Gruppo Bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII) per l'esercizio 2023. La riserva O-SII ammonta allo 0,25% dei requisiti regolamentari.

Con la comunicazione del 16 dicembre 2022, la Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il primo trimestre 2023.

In data 15 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato a Banco BPM la SREP decision per l'esercizio 2023, portando al 2,57% il requisito di capitale Pillar 2 (P2R), sostanzialmente invariato rispetto a quello dell'anno precedente al netto degli effetti del rilascio della deduzione computata ex art. 3 della CRR (Regolamento UE n. 575/2013), i cui effetti positivi sui ratio patrimoniali e sul MDA buffer sono stati computati a partire dalla situazione al 31 dicembre 2022.

Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera (pari allo 0,016%), i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2023 fino a nuova comunicazione, sono i seguenti40:

  • CET 1 ratio: 8,71%;
  • Tier 1 ratio: 10,69%;
  • Total Capital ratio: 13,34%.

il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,57% da soddisfare con CET 1 per il 56,25% e per il 75% con TIER1;

la riserva O-SII buffer pari allo 0,25% da soddisfare interamente con CET 1;

39 Ai sensi di quanto previsto dall'art. 5 della decisione (UE) 2015/656 della Banca Centrale Europea del 4 febbraio 2015 i dividendi da dedurre dall'ammontare del risultato economico del trimestre di cui si vuole chiedere l'inclusione nei fondi propri sono pari al 50% del risultato di periodo in quanto, in assenza di una formale decisione da parte del Consiglio di Amministrazione sulla destinazione del risultato dell'esercizio 2023, sono state applicate le regole previste dall'art. 5.3 della Decision (EU) 2015/66 of the European Central Bank.

40 Tali requisiti sono così determinati:

il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET 1,5% in termini di AT1 e 2% in termini di AT2);

la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva di capitale anticiclica allo 0,016% da soddisfare interamente con CET 1.

Disposizioni transitorie

Dal 1° gennaio 2023 non vi sono più disposizioni transitorie applicabili e pertanto i ratio patrimoniali possono definirsi "fully phased". Da inizio anno è infatti giunta a scadenza la disciplina transitoria introdotta dall'art. 473 bis del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR), che dilazionava nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9, nonché l'opzione prevista dall'art. 468 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) che consentiva di non considerare nel calcolo dei fondi propri una quota pari al 40% degli utili e delle perdite non realizzati accumulati dal 31 dicembre 2019 sui titoli di debito misurati al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentati da esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'art. 115, paragrafo 2, della CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'art. 116, paragrafo 4.

7. Esposizioni al rischio sovrano rappresentate da titoli di debito

Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo bancario al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 31 marzo 2023, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:

31 marzo 2023
(dati in milioni di euro)
Paesi/Portafogli contabili
Att. fin. valutate al
costo ammortizzato
Att. fin. valutate al fair
value con impatto
sulla redditività
complessiva
Att. fin. valutate al fair
value con impatto sul
conto economico
Totale
Italia 9.301 2.280 40 11.621
Francia 5.063 1.422 - 6.485
USA 2.154 1.566 - 3.720
Spagna 3.730 1.109 4 4.843
Germania 2.441 847 - 3.288
Altri Paesi 580 262 - 842
Totale 23.269 7.486 44 30.799

Al 31 marzo 2023 l'esposizione del Gruppo bancario nei titoli di debito sovrani ammonta a € 30,8 miliardi (€ 29,8 miliardi al 31 dicembre 2022), classificati per il 75,6% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 24,3% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per lo 0,1% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.

Detta esposizione si riferisce per circa l'87% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 38% dal Paese Italia.

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 31 dicembre 2022 complessivamente negative per € 537,6 milioni al netto degli effetti fiscali e si riferiscono per € -506,7 milioni a titoli governativi (€ -66,1 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -440,6 milioni relative a titoli di altri Paesi).

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 23,3 miliardi, di cui € 9,3 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 31 marzo 2023 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 22,7 miliardi (€ 9,2 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).

La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del trimestre non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

8. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 31 marzo 2023 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 31 marzo 2023 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Allegati

I saldi relativi all'esercizio precedente sono stati rideterminati ai fini di una comparazione omogenea con quelli relativi all'esercizio 2023. Si precisa tuttavia che, alla data di redazione della situazione contabile al 31 marzo 2023, non sono state rideterminate le contribuzioni economiche trimestrali dell'esercizio 2022. Per maggiori dettagli si rimanda alle note in calce ai prospetti allegati.

  • Stato patrimoniale consolidato riclassificato al 31 marzo 2023 comparato con i dati riferiti al 31 dicembre 2022
  • Conto economico consolidato riclassificato del primo trimestre 2023 comparato con i dati riferiti al primo trimestre 2022
  • Conto economico consolidato riclassificato evoluzione trimestrale 2023 e 2022
  • Conto economico consolidato riclassificato del primo trimestre 2023 al netto delle componenti non ricorrenti
  • Conto economico consolidato riclassificato impatti relativi all'esercizio 2022 riferiti all'applicazione dell'IFRS 17 alle compagnie di assicurazione

Per informazioni:

Investor Relations

Roberto Peronaglio +39 02.94.77.2108 [email protected]

Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected]

Media Relations

Marco Grassi +39 045.867.5048 [email protected]

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVITÀ
(migliaia di euro)
31/03/2023 31/12/2022
Restated
Variaz. Var. %
Cassa e disponibilità liquide 23.067.557 13.130.815 9.936.742 75,7%
Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 111.393.386 113.632.853 -2.239.467 -2,0%
- finanziamenti verso banche 3.642.719 4.177.893 -535.174 -12,8%
- finanziamenti verso clientela 107.750.667 109.454.960 -1.704.293 -1,6%
Altre attività finanziarie 43.874.951 43.093.541 781.410 1,8%
- al fair value con impatto a conto economico 7.848.330 8.206.881 -358.551 -4,4%
- al fair value con impatto sulla redditività complessiva 10.048.474 9.380.520 667.954 7,1%
- al costo ammortizzato 25.978.147 25.506.140 472.007 1,9%
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese
di assicurazione
6.016.050 5.892.769 123.281 2,1%
Partecipazioni 1.609.579 1.652.317 -42.738 -2,6%
Attività materiali 2.894.422 3.034.689 -140.267 -4,6%
Attività immateriali 1.252.695 1.255.124 -2.429 -0,2%
Attività fiscali 4.462.952 4.585.484 -122.532 -2,7%
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 208.829 195.792 13.037 6,7%
Altre voci dell'attivo 3.931.342 3.334.519 596.823 17,9%
TOTALE ATTIVITÀ 198.711.763 189.807.903 8.903.860 4,7%
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
(migliaia di euro)
31/03/2023 31/12/2022
Restated
Variaz. Var. %
Raccolta diretta 120.038.096 120.639.083 -600.987 -0,5%
- debiti verso clientela 105.122.445 107.679.408 -2.556.963 -2,4%
- titoli e passività finanziarie designate al fair value 14.915.651 12.959.675 1.955.976 15,1%
Raccolta diretta assicurativa e passività assicurative: 5.853.963 5.742.601 111.362 1,9%
- passività finanziarie valutate al fair value delle
imprese di assicurazione
1.478.244 1.459.075 19.169 1,3%
- passività assicurative 4.375.719 4.283.526 92.193 2,2%
Debiti verso banche 31.299.945 32.635.805 -1.335.860 -4,1%
Debiti per leasing 513.971 627.921 -113.950 -18,1%
Altre passività finanziarie valutate al fair value 21.747.039 13.597.650 8.149.389 59,9%
Altre passività finanziarie delle imprese di assicurazione 3.399 439 2.960 N.S.
Fondi del passivo 962.287 988.852 -26.565 -2,7%
Passività fiscali 312.403 267.873 44.530 17%
Passività associate ad attività in dismissione 34.568 25.821 8.747 34%
Altre voci del passivo 4.587.402 2.265.593 2.321.809 102%
Totale passività 185.353.073 176.791.638 8.561.435 4,8%
Patrimonio di pertinenza di terzi 756 720 36 5,0%
Patrimonio netto del Gruppo 13.357.934 13.015.545 342.389 2,6%
Patrimonio netto consolidato 13.358.690 12.892.279 466.411 3,6%
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 198.711.763 189.807.903 8.903.860 4,7%

La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da operazioni di cessione di crediti deteriorati.

I dati dell'esercizio precedente sono stati rideterminati per tener conto dell'applicazione retrospettiva dell'IFRS 17 alle compagnie di assicurazione controllate e collegate

Conto economico consolidato riclassificato

(migliaia di euro) I trim. 2023 I trim. 2022 Variaz. Var. %
Margine di interesse 742.974 511.542 231.432 45,2%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 36.312 49.642 -13.330 -26,9%
Margine finanziario 779.286 561.184 218.102 38,9%
Commissioni nette 478.654 480.092 -1.438 -0,3%
Altri proventi netti di gestione 16.914 16.665 249 1,5%
Risultato netto finanziario -34.136 127.933 -162.069
Risultato dell'attività assicurativa 9.611 - 9.611
Altri proventi operativi 471.043 624.690 -153.647 -24,6%
Proventi operativi 1.250.329 1.185.874 64.455 5,4%
Spese per il personale -405.396 -407.862 2.466 -0,6%
Altre spese amministrative -170.194 -155.553 -14.641 9,4%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -64.460 -61.238 -3.222 5,3%
Oneri operativi -640.050 -624.653 -15.397 2,5%
Risultato della gestione operativa 610.279 561.221 49.058 8,7%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -137.455 -151.128 13.673 -9,0%
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -1.906 -1.236 -670 54,2%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 681 -3.194 3.875
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 2.450 -8.126 10.576
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti 154 1.526 -1.372 -89,9%
Risultato lordo dell'operatività corrente 474.203 399.063 75.140 18,8%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -147.436 -138.420 -9.016 6,5%
Risultato netto dell'operatività corrente 326.767 260.643 66.124 25,4%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -57.278 -74.567 17.289 -23,2%
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili - - -
Impairment su avviamenti - -
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
3.277 176 3.101
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle -7.403 -8.490 1.087 -12,8%
imposte
Utile/Perdita di pertinenza di terzi
-36 43 -79
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 265.327 177.805 87.522 49,2%

Si precisa che, alla data di redazione della presente situazione contabile al 31 marzo 2023, non sono state rideterminate le contribuzioni economiche trimestrali dell'esercizio 2022. Il conto economico del primo trimestre 2023 non risulta quindi pienamente comparabile - con particolare riferimento alle componenti economiche impattate dal business assicurativo ("Risultato dell'attività assicurativa" e "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto")- con quello del primo trimestre 2022

Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale

(migliaia di euro) I trim.
2023
IV trim. 2022
(*)
III trim. 2022
() (*)
II trim. 2022
(*)
I trim. 2022
(*)
Margine di interesse 742.974 723.957 551.319 527.591 511.542
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 36.312 34.803 31.566 41.472 49.642
Margine finanziario 779.286 758.760 582.885 569.063 561.184
Commissioni nette 478.654 447.262 473.197 486.771 480.092
Altri proventi netti di gestione 16.914 19.512 20.397 15.028 16.665
Risultato netto finanziario -34.136 -8.951 75.138 48.863 127.933
Risultato dell'attività assicurativa 9.611 40.457 -8.739 - -
Altri proventi operativi 471.043 498.280 559.993 550.662 624.690
Proventi operativi 1.250.329 1.257.040 1.142.878 1.119.725 1.185.874
Spese per il personale -405.396 -395.165 -400.532 -405.342 -407.862
Altre spese amministrative -170.194 -171.476 -160.701 -162.650 -155.553
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -64.460 -84.729 -70.062 -64.059 -61.238
Oneri operativi -640.050 -651.370 -631.295 -632.051 -624.653
Risultato della gestione operativa 610.279 605.670 511.583 487.674 561.221
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -137.455 -184.691 -193.909 -152.553 -151.128
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -1.906 -59.992 -7.510 -39.609 -1.236
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 681 -538 -3.028 -2.346 -3.194
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 2.450 -28.220 -16.260 -4.608 -8.126
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti 154 515 277 -60 1.526
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 474.203 332.744 291.153 288.498 399.063
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -147.436 -93.435 -84.477 -92.599 -138.420
Risultato netto dell'operatività corrente 326.767 239.309 206.676 195.899 260.643
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -57.278 -49 -77.271 - -74.567
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili - - - - -
Impairment su avviamenti - - - -8.132 -
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
3.277 -20.513 -323 25.478 176
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
-7.403 -9.433 -20.427 -7.173 -8.490
Utile/Perdita di pertinenza di terzi -36 628 49 66 43
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 265.327
-
209.942 108.704 206.138 177.805

(*) Si precisa che, alla data di redazione della presente situazione contabile al 31 marzo 2023, non sono state rideterminate le contribuzioni economiche relative ai singoli trimestri dell'esercizio 2022. Il conto economico del primo trimestre 2023 non risulta quindi pienamente comparabile - con particolare riferimento alle componenti economiche impattate dal business assicurativo ("Risultato dell'attività assicurativa" e "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto") - con quello dei 4 trimestri del 2022 .

(**) Rispetto ai dati originariamente pubblicati la contribuzione del III trimestre è stata rideterminata per tenere conto della PPA conseguente all'acquisizione delle compagnie BPM Vita e BPM Assicurazione, calcolata in via definitiva nel IV trimestre.

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle componenti non ricorrenti

(migliaia di euro) I trimestre
2023
I trimestre
2022
Variaz. Var. %
Margine di interesse 742.974 511.542 231.432 45,2%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 36.312 49.642 -13.330 -26,9%
Margine finanziario 779.286 561.184 218.102 38,9%
Commissioni nette 478.654 480.092 -1.438 -0,3%
Altri proventi netti di gestione 16.914 16.665 249 1,5%
Risultato netto finanziario -34.136 127.933 -162.069
Risultato dell'attività assicurativa 9.611 - 9.611
Altri proventi operativi 471.043 624.690 -153.647 -24,6%
Proventi operativi 1.250.329 1.185.874 64.455 5,4%
Spese per il personale -404.204 -407.862 3.658 -0,9%
Altre spese amministrative -170.194 -155.553 -14.641 9,4%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -64.460 -61.238 -3.222 5,3%
Oneri operativi -638.858 -624.653 -14.205 2,3%
Risultato della gestione operativa 611.471 561.221 50.250 9,0%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -137.455 -118.802 -18.653 15,7%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 681 -3.194 3.875
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 6.842 -8.126 14.968
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 481.539 431.099 50.440 11,7%
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -149.557 -149.096 -461 0,3%
Risultato netto dell'operatività corrente 331.982 282.003 49.979 17,7%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -57.278 -74.567 17.289 -23,2%
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
3.277 176 3.101
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
-7.403 -8.490 1.087 -12,8%
Utile/Perdita di pertinenza di terzi -36 43 -79
RISULTATO NETTO DEL PERIODO
(SENZA COMPONENTI NON RICORRENTI)
270.542 199.165 71.377 35,8%
IMPATTI ESCLUSI DAL RISULTATO "ADJUSTED" -5.215 -21.360 16.145 -75,6%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 265.327 177.805 87.522 49,2%

Si precisa che, alla data di redazione della presente situazione contabile al 31 marzo 2023, non sono state rideterminate le contribuzioni economiche trimestrali dell'esercizio 2022. Il conto economico adjusted del primo trimestre 2023 non risulta quindi pienamente comparabile - con particolare riferimento alle componenti economiche impattate dal business assicurativo ("Risultato dell'attività assicurativa" e "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto")- con quello del primo trimestre 2022.

Conto economico consolidato riclassificato Impatti relativi all'esercizio 2022 riferiti all'applicazione dell'IFRS 17 alle compagnie di assicurazione

(migliaia di euro) Impatti IFRS 17
esercizio 2022
Margine di interesse
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto -29.641
Margine finanziario -29.641
Commissioni nette -
Altri proventi netti di gestione -43
Risultato netto finanziario
Risultato dell'attività assicurativa -10.019
Altri proventi operativi -10.062
Proventi operativi -39.703
Spese per il personale 6.494
Altre spese amministrative 2.131
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali 352
Oneri operativi 8.977
Risultato della gestione operativa -30.726
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte -30.726
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 1.900
Risultato netto dell'operatività corrente -28.826
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili
Impairment su avviamenti
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle
imposte
Utile/Perdita di pertinenza di terzi
3.144
RISULTATO NETTO DEL PERIODO -25.682

In tale prospetto è riportato l'impatto complessivo relativo all'intero esercizio 2022 dettagliato per ogni singola voce del Conto Economico Riclassificato attribuibile alla rideterminazione dei dati in applicazione dell'IFRS 17.

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