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Ascopiave

Quarterly Report May 14, 2018

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Quarterly Report

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Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2018

INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE 7
PREMESSA 7
La struttura del Gruppo Ascopiave 10
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 11
Controllo della società 12
Corporate Governance e Codice Etico 12
Rapporti con parti correlate e collegate 13
Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre 2018 14
Altri fatti di rilievo 15
Efficienza e risparmio energetico 15
Contenziosi 17
Distribuzione dividendi 26
Azioni proprie 26
Evoluzione prevedibile della gestione 27
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 28
Altre informazioni 30
Indicatori di performance 31
Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre del 2018 32
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 32
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 34
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 36
Andamento della gestione – Gli investimenti 38
Prospetti del resoconto intermedio di gestione 39
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 40
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 41
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 42
Rendiconto finanziario consolidato 43
NOTE ESPLICATIVE 44
Informazioni societarie 44
L' attività del gruppo Ascopiave 44
Criteri generali di redazione e principi contabili adottati 44
Utilizzo di stime 46
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in
via anticipata dal Gruppo 47
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto
consolidate con il metodo del patrimonio netto 49
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO . 50
Attività non correnti 50
Attività correnti 56
Patrimonio netto consolidato 61
Passività non correnti 62
Passività correnti 65
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO 70
Ricavi 70
Costi 71
Proventi e oneri finanziari 75
Imposte 75
Componenti non ricorrenti 76
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 76
ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31
MARZO 2018 77
Impegni e rischi 77
Fattori di rischio ed incertezza 77
Gestione del Capitale 81
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 82
Informativa di settore 83
Rapporti con parti correlate 83
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 86
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2018 89
Obiettivi e politiche del Gruppo 89
Dati di sintesi al 31 marzo 2018 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo
del patrimonio netto 90

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Allegati:

Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e 2017-2019 28/04/2017 Approv.bilancio 2019
Coin Dimitri Amministratore delegato*
Consigliere indipendente
2017-2019 28/04/2017 Approv.bilancio 2019
Martorelli Giorgio Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv.bilancio 2019
Lillo Antonella Consigliere 2017-2019 28/04/2017 Approv.bilancio 2019
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv.bilancio 2019
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 Approv.bilancio 2019

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(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Schiro Antonio Presidente del collegio sindacale 2017-2019 28/04/2017 Approv.bilancio 2019
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv.bilancio 2019
Marcolin Roberta Sindaco effettivo 2017-2019 28/04/2017 Approv.bilancio 2019
Comitato controllo e rischi dal al Comitato per la renumerazione dal al
Quarello Enrico 09/05/2017 Approv.bilancio 2019 Coin Dimitri 09/05/2017 Approv.bilancio 2019
Martorelli Giorgio 09/05/2017 Approv.bilancio 2019 Lillo Antonella 09/05/2017 Approv.bilancio 2019
Pietrobon Greta 09/05/2017 Approv.bilancio 2019 Quarello Enrico 09/05/2017 Approv.bilancio 2019

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Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

(migliaia di Euro) Primo Trimestre 2018 % dei ricavi Primo Trimestre 2017 % dei ricavi
Ricavi 200.648 100,0% 199.503 100,0%
Margine operativo lordo 35.860 17,9% 36.625 18,4%
Risultato operativo 29.864 14,9% 31.083 15,6%
Risultato netto del periodo 24.999 12,5% 26.030 13,0%

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Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017 31.03.2017
Capitale circolante netto 23.343 66.380 47.961
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 555.197 553.397 524.924
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (49.083) (49.411) (47.957)
Capitale investito netto 529.457 570.367 524.928
Posizione finanziaria netta (55.603) (119.867) (55.735)
Patrimonio netto Totale (473.854) (450.500) (469.193)
Fonti di finanziamento (529.457) (570.367) (524.928)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

Primo trimestre Primo trimestre
(M igliaia di Euro) 2018 2017
Risultato netto del Gruppo 23.502 24.541
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 69.156 42.754
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (4.891) (4.370)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento 2.193 1.891
Flusso monetario del periodo 66.457 40.275
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 15.555 8.822
Disponibilità liquide alla fine del periodo 82.012 49.097

RELAZIONE SULLA GESTIONE

PREMESSA

Il Gruppo Ascopiave chiude il primo trimestre 2018 con un utile netto consolidato di 25,0 milioni di Euro (26,0 milioni di Euro al 31 marzo 2017), con un decremento pari a 1,0 milioni di Euro, -4,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

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Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2018 ammonta a 473,9 milioni di Euro, (450,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2017) ed il capitale investito netto a 529,5 milioni di Euro (570,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2017).

Nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio 2018 il Gruppo ha realizzato investimenti per 5,0 milioni di Euro (4,4 milioni di Euro al 31 marzo 2017), prevalentemente nell'attività di nell'installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 230 Comuni, (208 comuni al 31 dicembre 2017) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.783 chilometri1, (oltre 9.780 chilometri al 31 dicembre 2017) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci. In tale segmento di mercato, il Gruppo, con oltre 433 milioni di metri cubi1 di gas venduti nei primi tre mesi dell'esercizio 2018 (447 milioni di metri cubi al 31 marzo 2017) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Andamento della gestione

I volumi di gas venduti nei primi tre mesi dell'esercizio 2018 sono stati pari a 433,2 milioni di metri cubi2 , evidenziando una flessione del 3,2% rispetto allo stesso all'esercizio precedente.

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I volumi di energia elettrica venduti sono stati pari a 110,1 GWh2 , con un decremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il portafoglio clienti gestito al termine del primo trimestre è pari a 742,7 mila clienti, in crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 496,7 milioni di metri cubi, con un incremento del 27,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2017 (82,3 milioni di mc relativi all'ampliamento dell'area di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.). La rete di distribuzione al 31 marzo 2018 ha una lunghezza di 9.783 chilometri2, in aumento di 1.396 chilometri rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (1.370 chilometri relativi all'ampliamento dell'area di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.).

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dei primi tre mesi dell'esercizio 2018 si attestano a 200,6 milioni di Euro, contro i 199,5 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento del fatturato è determinato principalmente dalla crescita dei ricavi da vendita energia elettrica (+3,2 milioni di Euro), e dall'ampliamento del perimetro di consolidamento (5,0 milioni di Euro).

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 29,9 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 31,1 milioni di Euro dei primi tre mesi dell'esercizio 2017. La flessione registrata è principalmente spiegata dal minor margine conseguito in relazione agli obblighi di efficienza energetica (-1,2 milioni di Euro) e dalla diminuzione del primo margine di vendita del gas naturale (-0,9 milioni di Euro). Tali effetti sono stati in parte compensati dalla contrazione dei costi netti di gestione.

Il risultato netto, pari a 25,0 milioni di Euro, evidenzia un decremento di 1,0 milioni di Euro rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio 2017. Il minor carico fiscale per imposte sui redditi ha in parte compensato la riduzione del risultato ante imposte.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2018 è pari a 55,7 milioni di Euro, in miglioramento di 38,4 milioni di Euro rispetto ai 94,1 milioni di Euro del 31 dicembre 2016.

La riduzione dell'indebitamento finanziario è determinata dal cash flow del trimestre (+31,0 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto, degli accantonamenti e degli ammortamenti) e dalla gestione del capitale circolante che ha

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2 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas ed energia elettrica venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Gruppo Ascopiave – Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018 8

generato risorse finanziarie per Euro 38,2 milioni. L'attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 4,9 milioni di Euro.

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Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 marzo 2018 è risultato pari a 0,12 (0,12 al 31 marzo 2017).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 marzo 2018.

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89% ASCOTRADE 100% Reti Gas
$\left($ ap
51% $\bullet$ ETRA exergia 100% CD Reti Gas Rovigo
100% VERITAS 100% Reti Gas Vicenza
ap
48,999% EstEnergy 100% edigas
49% ASM SET. 48,86% SUNIGAS
100% e ineta
100%
80% AMBAS blu
30,94% Sinergieltaliane

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 29 marzo 2018 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,260 Euro per azione, con una diminuzione di 8,1 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2018 (3,548 Euro per azione, riferita al 2 gennaio 2018).

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La capitalizzazione di Borsa al 31 marzo 2018 risultava pari a 764,18 milioni di Euro3 (840,37 milioni di Euro al 29 dicembre 2017).

La quotazione del titolo nel corso del primo trimestre 2018 ha registrato una flessione della performance (-8,1%), evidenziando un andamento al di sotto rispetto all'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (-2,6%), all'indice FTSE Italia All Share (+0,7%) ed all'indice FTSE Italia Star (+2,0%).

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 marzo 2018:

Dati azionari e borsistici 31.03.2018 31.03.2017
Utile per azione (Euro) 0,11 0,11
Patrimonio netto per azione (Euro) 1,99 1,97
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,260 3,470
Prezzo massimo annuo (Euro) 3,690 3,470
Prezzo minimo annuo (Euro) 3,060 2,710
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 765,61 805,47
N. di azioni in circolazione 222.310.702 222.310.702
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 12.100.873 12.100.873

3 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 29 marzo 2018 risultava pari a 15,4 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

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Controllo della società

Alla data del 31 dicembre 2017 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente il capitale di Ascopiave S.p.A. in misura pari al 61,562%.

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La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso del primo trimestre 2018 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.

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La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Acquisto di materiali per la produzione e di servizi di manutenzione dalla consociata SEVEN CENTER S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza passivi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Acquisto di gas dalla collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Servizi amministrativi e del personale dalla società Unigas Distribuzione S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Oneri da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A.;

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Locazione di immobili di proprietà verso la collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza attivi verso ASM Set S.r.l. controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. ad ASM Set S.r.l., Unigas Distribuzione S.r.l., Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione e a SEVEN CENTER S.r.l. in liquidazione;
  • Vendita di energia elettrica verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto.
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. verso la controllante Asco Holding S.p.A.;
  • Proventi da adesione al consolidato fiscale nazionale con Asco Holding S.p.A..

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. hanno aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le attività e passività correnti.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione finanziaria.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

Crediti Altri Debiti Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 32 9.935 39 11.741 0 0 7.256 0 20
Totale controllanti 32 9.935 39 11.741 0 0 7.256 0 20
Società controllate dalla controllante
ASCO TLC S.P.A. 99 0 9 0 0 168 0 9 27
SEVEN CENTER S.R.L. 18 0 3 0 0 0 0 0 0
Totale società controllate dalla
controllante 81 0 6 0 0 168 0 9 27
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 11 0 25 0 0 0 0 0 0
ASM SET S.R.L. 1.953 0 568 1.808 0 42 4 2.983 120
Unigas Distribuzione S.r.l. 47 0 1.581 0 0 5.274 0 44 17
SINERGIE ITALIANE in liquidazione S.R.L. 39 7.510 3.861 0 18.011 37 0 0 24
Totale collegate/controllo congiunto 2.050 7.510 6.034 1.808 18.011 5.353 4 3.027 162
Totale 2.164 17.445 6.080 13.549 18.011 5.522 7.260 3.036 208

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Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre 2018

Sottoscrizione mutuo chirografario

In data 25 gennaio 2018 la Capogruppo Ascopiave S.p.A. ha sottoscritto con Cassa Centrale Banca, in pool con Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, un mutuo chirografario di Euro 10.000 migliaia della durata di 12 anni con applicazione di un tasso fisso pari all'1,83%. Il finanziamento non prevede la verifica di covenants finanziari.

Riforma in materia di Settlement gas con delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018

Con la Delibera 72/2018/R/GAS del 8 febbraio 2018, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha approvato la riforma della disciplina in materia di settlement gas, la cui efficacia decorrerà a partire dal 1° gennaio 2020. Con questo provvedimento l'Autorità ha introdotto una semplificazione delle procedure per la determinazione delle partite attribuibili all'utente del bilanciamento, il quale sarà tenuto ad approvvigionare al Remi i quantitativi determinati in base alle misure effettive per i punti di riconsegna della rete di distribuzione con frequenza di rilevazione mensile o con dettaglio giornaliero dei consumi attesi, e in base all'applicazione del profilo di prelievo atteso con correzione climatica per i punti di prelievo con frequenza di rilevazione inferiore alla mensile. Ha assegnato inoltre al responsabile del bilanciamento il compito di approvvigionare la differenza tra i quantitativi prelevati ai Remi e la somma dei consumi attesi riferibili agli utenti del bilanciamento per i Remi serviti e ha posto in capo al SII (Sistema Informativo Integrato) la responsabilità di mettere a disposizione del responsabile del bilanciamento i dati di prelievo dei PDR (Punti di riconsegna per i clienti finali).

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto attiene le società di distribuzione del Gruppo, consolidate al 100%, obbligate al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico hanno ricevuto comunicazione dal GSE della quantificazione dell'obiettivo stesso. Il numero di titoli di efficienza energetica da consegnare entro il 31 maggio 2016 è stato pari a 98.487 certificati bianchi. Tale obbligo è stato conseguito per una percentuale pari al 71%. Nel maggio 2017 è stato annullato un ulteriore 23% dell'obiettivo 2015 e consegnato circa il 73% dell'obiettivo 2016 che ammontava a complessivi 120.551 titoli. Gli obiettivi fissati per l'esercizio 2017 sono quantificati in 85.274 TEE. A fine novembre 2017 il Gruppo ha consegnato, nei limiti di legge previsti, una parte dei titoli dell'obiettivo 2017 (circa 35%) ed ha quasi completato il residuo dell'obiettivo 2016 (89%). L'obiettivo fissato per l'esercizio 2018 è quantificato in 98.017 TEE.

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Per quanto attiene invece la società consolidata con il metodo del patrimonio netto, l'obiettivo del 2015 è stato quantificato dal GSE in 19.116 TEE consegnato per il 61% entro il 31 maggio 2016. Nel 2016 la società ha un obbligo di 22.737 TEE a cui si è adempiuto consegnando poco più del 60% dell'obbligo. L'obiettivo 2017 è stato quantificato in 15.334 TEE. A fine novembre 2017 la Società ha consegnato, nei limiti di legge previsti, una parte dei titoli dell'obiettivo 2017 nonché degli obiettivi 2015 e 2016. Gli obiettivi fissati per l'esercizio 2018 sono quantificati in 16.103 TEE.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e
  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

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La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;

per complessivi Euro 40.495 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti degli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015,

applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

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Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto (e/o è in procinto di proporre) le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 marzo 2018 sono pendenti:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. All'udienza del 19 maggio 2016, la Corte ha fissato l'udienza di precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2019. Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo.

Sono in corso dei contatti volti ad accertare la possibilità di una soluzione transattiva.

AGENZIA DELLE ENTRATE DI VICENZA:

In stretta connessione con il contenzioso di cui sopra, si pone l'impugnativa avverso gli avvisi di liquidazione dell'imposta di registro. L'Agenzia delle Entrate di Vicenza ha quantificato il relativo importo in circa € 106.000, con applicazione dell'aliquota variabile del 3%.

Sono stati notificati due provvedimenti di liquidazione, con identico importo: uno ad Ascopiave (28 febbraio 2018) ed uno ad Asco Holding (14 febbraio 2018). Il coinvolgimento di quest'ultima (a tutti gli effetti estranea al contenzioso) consegue all'errata indicazione (nel Lodo) della partita IVA di Asco Holding, al posto di quella di Ascopiave.

Oltre alla terzietà di Asco Holding, il provvedimento, nel merito, appare illegittimo perché il Lodo ha definito un corrispettivo per l'acquisto degli impianti, quindi un valore soggetto ad IVA. Pertanto, per il principio di alternatività delle due imposte, la registrazione era soggetta a registrazione ad aliquota fissa (€ 200).

Ascopiave ha avviato il contenzioso per ottenere l'annullamento degli atti di liquidazione. Ascopiave, al fine di evitare le sanzioni per omesso versamento, ha inoltre provveduto al pagamento dell'imposta, salvo successivo rimborso, all'esito del contenzioso.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 marzo 2018 sono pendenti:

COMUNE DI CREAZZO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2005 al nuovo gestore).

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In un'ottica di amichevole composizione della controversia, in data 1° marzo 2017, i tecnici incaricati di addivenire ad una stima degli impianti condivisa hanno proposto una valorizzazione omnicomprensiva di Euro 1.678 migliaia (da rateizzarsi in 12 anni).

Il Comune, con Delibera di C.C. n. 18 del 22 marzo 2018, ha definitivamente approvato, nei termini di cui sopra, l'atto transattivo che, pertanto, sarà stipulato a breve.

COMUNE DI SANTORSO:

Un Arbitrato avviato da Ascopiave per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore).

In data 20 aprile 2017, successivamente al deposito delle memorie conclusive e delle relative repliche, si è tenuta l'ultima udienza di discussione orale.

All'esito della stessa, con Ordinanza del 2 maggio 2017, il Collegio ha rigettato la l'istanza di produzione documentale inerente alla RAB presentata dalla Società.

Con Lodo definitivo del 18 luglio 2017, il Collegio ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia).

Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

Il termine per l'eventuale impugnazione del Lodo è da ritenersi tuttora pendente.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2018 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Relativamente al ricorso promosso da Ascopiave, l'udienza di merito è stata fissata per il 20 settembre 2018.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Rispetto ad un analogo appello presentato da altre imprese di distribuzione, il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione

(di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea, con ciò palesando la non manifesta irrilevanza / infondatezza della stessa.

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Anche a fronte della pronuncia anzidetta, i legali di Ascopiave hanno presentato "istanza di prelievo", con conseguente fissazione dell'udienza di discussione al 20 settembre 2018. E' probabile che, all'esito della stessa, il C.d.S. rimetta la questione alla Corte di Giustizia Europea.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'AEEGSI, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%.

Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave, pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti, al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA PASUBIO GROUP S.P.A.:

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da 2i Rete Gas S.p.A. nei confronti del Comune di Schio e di Ascopiave S.p.A. (notificato il 10 ottobre 2016), per l'annullamento, previa concessione di misure cautelari, dell'aggiudicazione provvisoria ad Ascopiave S.p.A., ovvero del bando e di tutti gli atti conseguenti, richiedendo pertanto l'aggiudicazione alla ricorrente, o in subordine la riedizione della gara.

Il TAR Veneto (udienza del 9 novembre 2016) ha respinto l'istanza cautelare di 2i.

Quest'ultima ha quindi presentato appello al C.d.S.. Il Consigliere Delegato del C.d.S. ha respinto l'istanza per ottenere una misura cautelare monocratica, riservando la decisione al Collegio.

In data 2 febbraio 2017 si è tenuta l'udienza cautelare avanti al Consiglio di Stato. All'esito della stessa, il Collegio ha confermato l'Ordinanza cautelare n. 644/2016 del TAR Veneto, con ciò respingendo l'appello presentato di 2i Rete Gas, volto ad ottenere la sospensione dell'efficacia degli atti di gara in attesa della decisione di merito sul ricorso principale, rimessa allo stesso TAR Veneto.

In conseguenza, il 3 aprile 2017, Ascopiave ha stipulato il contratto di compravendita della quote societarie, con ciò divenendo socio unico di Pasubio Group.

Si è in attesa della calendarizzazione per la discussione del merito del ricorso.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2018 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B", Ascopiave, successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.R.L. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.R.L. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

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Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado. Il termine di costituzione per Ascopiave scadrà ad inizio di giugno.

ASCOPIAVE – SIDERA/FAJ COMPONENTS:

Un Giudizio civile (azione possessoria) c/o il Tribunale di Treviso (RG 7655/2015), promosso da Ascopiave S.p.A. nei confronti delle ditte Sidera e Faj Components, conseguente alla realizzazione, da parte di queste ultime, di un nuovo manufatto tecnologico (sostitutivo di un precedente silos), c/o il lato sud della proprietà Ascopiave S.p.A., in violazione delle distanze minime e della precedente transazione in essere tra le Parti. Sono inoltre in contestazione aspetti connessi alla sicurezza del personale e delle proprie strutture.

Il Giudice ha disposto la CTU.

Nel frattempo, anche su sollecitazione del medesimo CTU, si è avviato un confronto volto ad addivenire ad una soluzione transattiva. In proposito è stata redatta una bozza di accordo, allo stato non formalizzata per l'assenza di una adeguata garanzia assicurativa a favore di Ascopiave S.p.A.

Le operazioni peritali si sono concluse il 11 luglio 2016.

Il CTU ha depositato la propria relazione il 31 marzo 2017, analizzata nell'udienza del 17 ottobre 2016.

Nella successiva del 10 novembre 2016, inaspettatamente, il Giudice, ritenendo non esaustivi alcuni riscontri, ha disposto la rinnovazione della consulenza tecnica, affidandone il relativo incarico ad un nuovo C.T.U. A metà marzo 2017, dopo un primo sopraluogo del collegio peritale, è pervenuta la notizia del fallimento della Faj Components, con conseguente interruzione del procedimento giudiziale.

Il 23 giugno 2017 si è tenuta l'udienza di riassunzione, nel corso della quale è intervenuta il curatore del fallimento, dichiarando di avere chiesto al Giudice Delegato l'autorizzazione per costituirsi in giudizio e di non averla ancora ottenuta. Ha poi fatto presente che l'impianto per cui è causa è acquisito alla massa fallimentare e che la procedura provvederà quanto prima all'esperimento delle procedura di vendita.

A dicembre 2017 il manufatto oggetto della vertenza è stato rimosso. Pertanto, la causa verrà abbandonata per la sopravvenuta cessazione della materia del contendere. In proposito, a breve verrà sottoscritto un atto transattivo che formalizzerà l'abbandono della stessa.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

AP Reti Gas S.p.A. (come le altre imprese di distribuzione del Gruppo), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agisce, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c. al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità.

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I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c.

Identica procedura è stata adottata anche dalle altre società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas Rovigo S.R.L., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. ed Unigas Distribuzione S.R.L.).

Allo stato sono in corso:

  • in corso (trasmesse allo Studio legale in attesa di deposito) n. 0 pratiche;
  • depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio) n. 1 pratiche;
  • in fase di esecuzione forzata n. 2 pratiche;
  • in fase di avvio (prossima redazione del ricorso ed invio allo Studio) n. 27 pratiche;
  • sospese (a vario titolo) n. 4 pratiche;
  • terminate (in diverse fasi) n. 148 pratiche.

La numerosità annua delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del gruppo (comprendendosi Unigas Distribuzione S.r.l.), è stimabile approssimativamente tra 30 e 50 (la procedura e le conseguenti attività intraprese nella fase pre-giudiziale hanno consentito una sensibile riduzione delle azioni legali, rispetto all'entità inizialmente prevista).

Al 31 marzo 2018, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche Ascopiave S.p.A. / AP Reti Gas S.p.A. trasmesse allo Studio legale, sono pari a circa Euro 163 migliaia. Per le altre società i medesimi costi ammontano approssimativamente ad Euro 93 migliaia (comprendendosi quelli propri di Unigas Distribuzione S.r.l.).

ARERA DELIBERE 670/2017/R/GAS e 782/2017/R/GAS

Un Ricorso in appello al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, promosso (con atto del 4 dicembre 2017) da Ascotrade S.p.A. nei confronti dell'ARERA per l'annullamento della delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017, e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, con la quale il regolatore ha disposto in merito alle effettuazioni delle sessioni di aggiustamento con riferimento agli anni a partire dal 2013 fino all'entrata in vigore della nuova disciplina del settlement gas ed al completamento del quadro regolatorio in merito all'effettuazioni delle sessioni di aggiustamento.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

Le società che operano segmento energetico sono state obbligate a versare una addizionale sulle imposte dirette a partire dall'esercizio 2008. L'addizionale Ires (denominata anche "Robin Tax") ha avuto nel corso del tempo variazioni di importo: è passata dal 5,5 per cento dell'esercizio 2008 sino ad un massimo del 10,5% dell'esercizio 2013. La base imponibile incisa dall'imposta risultava essere in linea con quella dell'IRES. Nel corso dell'esercizio 2015 la Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia, nell'ambito di un contenzioso avanzato da un gestore di una rete di distributori di carburante , ha sollevato la questione di legittimità costituzionale della norma relativa all'addizionale Ires rimettendo la causa alla Corte Costituzionale.

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Quest'ultima con sentenza del 11/02/2015 n. 10 ha dichiarato incostituzionale la pretesa tributaria prevista dall'articolo 81 commi 16, 17 e 18 del DL 25/08/2008 n. 112 convertito nella legge 133/2008. La dichiarazione di incostituzionalità determinava effetti per le obbligazioni tributarie future e salvaguardava gli incassi del periodo di vigenza dell'imposta.

La dichiarazione di incostituzionalità ha determinato l'opportunità per il settore energetico di tentare il recupero delle imposte versate negli esercizi di vigenza dell'addizionale Ires.

A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche.

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Amgas Blu, Ascopiave, Ascotrade, Ap Reti Gas Rovigo unipersonale, Asm set, Blue Meta, Edigas esercizio distribuzione gas unipersonale, Pasubio servizi, Unigas distribuzione, Veritas Energia unipersonale.

Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Pasubio Servizi s.r.l, Unigas Distribuzione s.r.l., Ascopiave S.p.A, Edigas DG S.p.A., Blue Meta S.p.A e la società incorporate Edigas Due S.p.A. mentre per altre società si attende ancora la fissazione delle udienze di merito.

Con riferimento all'esito dei contenziosi in essere l'esito del primo grado di giudizio è favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale.

Si segnala una recentissima e importante presa di posizione della commissione tributaria regionale della Lombardia (sentenza 1706/11/18 del 16/04/2018) che ha ribadito un principio favorevole al contribuente istante secondo cui è da rimborsare l'addizione Ires per le annualità passate anche oltre i limiti fissati dalla Consulta.

Tale posizione giurisprudenziale appare quindi avvalorare la scelta adottata dal gruppo Ascopiave di proseguire nel contenzioso tributario.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

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In particolare:

1) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);

2) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);

3) con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all' AEEGSI, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo

economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

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In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine

stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

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In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

1) le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".

2) l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;

3) la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;

  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;

  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

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L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. In data 3 maggio 2018 si è tenuta l'udienza cautelare.

Distribuzione dividendi

In data 26 aprile 2018, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi per una somma pari ad Euro 0,18 per azione con diritto di stacco della cedola in data 7 maggio 2018, record date il 8 maggio 2018 e pagamento dei dividendi il 9 maggio 2018.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 marzo 2018 possiede per un valore pari ad Euro 17.521 migliaia (Euro 17.521 migliaia al 31 dicembre 2017), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2018 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare, oltre che nell'eventuale partecipazione alle gare che verranno bandite per l'aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse per il Gruppo. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti dal Gruppo appartiene ad Ambiti per i quali sono previsti dei termini massimi di pubblicazione del bando di gara ad oggi scaduti. Nel caso in cui le stazioni appaltanti pubblicassero i bandi nel corso del 2018, dati i termini necessari per la presentazione delle offerte, la loro valutazione ed aggiudicazione, si ritiene ragionevole che gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine dell'esercizio 2018.

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Il perimetro di attività del Gruppo non dovrebbe subire dei mutamenti rispetto alla situazione attuale, al netto dell'aggregazione di Pasubio Group S.p.A. (denominata AP Reti Gas Vicenza S.p.A. dal 28 aprile 2017) e dell'eventuale aggiudicazione della gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale dell'ATEM di Belluno qualora l'esito pervenisse nel 2018.

Per quanto concerne i risultati economici si segnala come la regolazione tariffaria per l'esercizio 2018 sia compiutamente definita e dovrebbe assicurare dei ricavi sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio 2017.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica si segnala come la perdurante significativa volatilità dai prezzi dei titoli di efficienza energetica rende difficile prevedere i relativi effetti economici nel corso dell'intero esercizio, pertanto il margine positivo conseguito nell'esercizio 2017 (3,6 milioni di Euro) potrebbe non essere ripetibile nel 2018. Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, in ipotesi di condizioni climatiche normali, si prevedono margini commerciali in diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio 2017, a causa della pressione competitiva sul mercato retail, dei provvedimenti tariffari di ARERA (modulazione della componente di gradualità).

Il Gruppo potrebbe anche essere esposto agli effetti economici negativi derivanti dalla modificazione dei volumi allocati, nonché dei differenziali volumetrici che si formano nei diversi punti della rete in cui il gas naturale è oggetto di misurazione, in relazione agli effetti dei provvedimenti che l'ARERA dovrebbe definire in materia di settlement per gli esercizi che vanno dal 2013 al 2016.

Per quanto concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, l'esercizio 2018 potrebbe confermare i risultati del 2017.

I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo.

Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2018 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas e dell'energia elettrica. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a circa il 3,4% (5,0% al 31 marzo 2017) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

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Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

I principali impegni di pagamento aperti al 31 dicembre 2017 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 marzo 2018, con l'acquisizione delle società del Gruppo Pasubio, il Gruppo Ascopiave detiene 230 concessioni (208 al 31 marzo 2017) di distribuzione di gas naturale in tutto il territorio nazionale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni precedentemente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara. Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle

eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

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Evoluzione sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale

Con il DCO 590/2017 del 3 agosto 2017, l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha illustrato gli orientamenti finali in merito alle possibili modifiche ed integrazioni alla regolazione vigente in materia di Settlement, indirizzati a semplificare la disciplina e a superare alcune criticità emerse.

Con la Delibera 670/2017/R/GAS del 5 ottobre 2017 e 782/2017/R/GAS del 23 novembre 2017, l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha approvato le prime disposizioni in tema di Settlement gas con specifico riferimento alla metodologia da utilizzare per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso, a partire dall'anno 2013 e fino all'avvio della nuova disciplina. Al fine di determinare le quantità di gas naturale competenti alle diverse società di vendita, la nuova disciplina prevede l'applicazione degli stessi algoritmi già utilizzati in sede di prima allocazione con chiusura della cabina.

Il differenziale dei quantitativi annuali immessi nella rete di distribuzione ed il quantitativo dei prelievi effettuati dagli utenti finali collegati alla stessa, determinerà il quantitativo dei metri cubi di materia prima oggetto di conguaglio economico tra Utente del Bilanciamento (Shipper) e Responsabile del Bilanciameto (Snam Rete Gas).

La sessione di aggiustamento per gli anni 2013-2016 è prevista entro giugno 2018.

L'alta percentuale di letture dei contatori raccolta nei periodi oggetto di ricalcolo da parte di Snam Rete Gas S.p.A. rende peraltro confidente il management in merito alla stima dei costi di acquisto del gas naturale negli stessi periodi. In ragione dell'evoluzione regolamentare in materia di settlement intervenuta nell'ultima parte dell'esercizio il Gruppo ha ritenuto di dover salvaguardare i propri interessi non accettando la retroattività delle future allocazioni di quantità di gas che comportino maggiori o minori costi di acquisto presentando un ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia come meglio descritto nel paragrafo "Contenziosi" di questa relazione finanziaria.

Alla data di chiusura del primo trimestre dell'esercizio il Gruppo potrebbe anche essere esposto agli effetti economici negativi derivanti dalla modificazione dei volumi allocati nonché dei differenziali volumetrici che naturalmente si formano nei diversi punti della rete in cui il gas naturale è oggetto di misurazione. Non essendo disponibili alle società di vendita i parametri necessari per il calcolo del possibile conguaglio e ritenendo fondati gli elementi di appello

rispetto ai contenuti regolamentari gli amministratori sono impossibilitati ad eseguire qualsiasi valutazione di stima in merito ai possibili effetti negativi del ricalcolo dei volumi di gas naturale consumati negli esercizi che vanno dal 2013 al 2016.

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Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

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  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.
  • Primo margine sull'attività di vendita gas: è definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita (realizzati dalle società di vendita del Gruppo verso i clienti del mercato finale oppure nell'ambito dell'attività di vendita come grossista) e la somma delle seguenti voci di costo: costo del servizio di vettoriamento (costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.
  • Primo margine sull'attività di vendita energia elettrica: viene definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita di energia elettrica e la somma delle seguenti voci di costo: costo dei servizi di trasporto, dispacciamento e sbilanciamento e costo di acquisto dell'energia elettrica venduta.

Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre del 2018

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 3M 2018 3M 2017 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 198 176 22 12,5%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.244 7.848 1.396 17,8%
Numero di PDR 489.799 399.120 90.679 22,7%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 460,8 353,7 107,1 30,3%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 32 32 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 1.104 1.103 1 0,1%
Numero di PDR 94.680 94.547 133 0,1%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 73,4 71,3 2,2 3,0%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 214 192 22 11,5%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 9.783 8.387 1.396 16,6%
Numero di PDR 536.060 445.316 90.744 20,4%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 496,7 388,5 108,2 27,9%

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* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

VENDITA DI GAS NATURALE 3M 2018 3M 2017 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di clienti 545.156 552.021 -6.865 -1,2%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 367,5 380,2 -12,7 -3,3%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di clienti 232.153 234.949 -2.796 -1,2%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 134,1 137,6 -3,5 -2,6%
Gruppo Ascopiave*
Numero di clienti 658.909 667.144 -8.235 -1,2%
Volumi di gas venduti (smc/mln) 433,2 447,7 -14,4 -3,2%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA 3M 2018 3M 2017 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di POD 70.836 59.682 11.154 18,7%
Volumi di energia elettrica venduti (GW h) 94,4 101,1 -6,7 -6,6%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di POD 26.536 20.912 5.624 26,9%
Volumi di energia elettrica venduti (GW h) 31,9 29,1 2,9 10,0%
Gruppo Ascopiave*
Numero di POD 83.838 69.929 13.910 19,9%
Volumi di energia elettrica venduti (GW h) 110,1 115,4 -5,3 -4,6%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

VENDITA DI GAS NATURALE - INGROSSO E TRADING 3M 2018 3M 2017 Var. Var. %
Volumi di gas venduti (smc/mln) 15,1 0,0 15,1 n.a.

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nei primi tre mesi dell'esercizio 2018 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 460,8 milioni di metri cubi (dei quali 82,3 milioni di mc relativi all'ampliamento del perimetro di consolidamento a Ap Reti Gas Vicenza S.p.A.), in crescita del 30,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La società Unigas Distribuzione S.r.l., consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha distribuito 73,4 milioni di metri cubi, con un incremento del 3,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2017.

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Al 31 marzo il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 489,8 migliaia e registra un incremento pari a 90,7 mila unità rispetto all'esercizio precedente (399,1 migliaia al 31 marzo 2017). L'incremento è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'aumento dei PDR gestiti di 88,5 mila unità. A questi si aggiungono i punti gestiti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Unigas Distribuzione S.r.l.), che al termine del primo trimestre dell'esercizio 2018 ha evidenziato un numero di punti di riconsegna gestiti, pari a 94,7 migliaia (94,6 al termine del primo trimestre 2017).

Nei primi tre mesi dell'esercizio 2018 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 367,5 milioni di metri cubi, in diminuzione del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. ed ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 134,1 milioni di metri cubi di gas (-2,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

Nei primi tre mesi dell'esercizio 2018 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 94,4 GWh, in diminuzione del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 31,9 GWh di energia elettrica (+10,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

Al 31 marzo il portafoglio clienti gas delle società consolidate al 100% è costituito da 545,2 mila clienti e registra una contrazione di 6,9 mila unità rispetto al 31 marzo dell'esercizio precedente (552,0 migliaia al 31 marzo 2017). A questi si aggiungono i clienti delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.), che al termine del periodo di riferimento, hanno un portafoglio pari a 232,2 mila clienti registrando una diminuzione dell'1,2% rispetto all'esercizio precedente (234,9 milioni di unità al 31 marzo 2017).

La diminuzione del portafoglio gas è stata più che compensata dall'incremento dei clienti elettrici che al termine del primo trimestre dell'esercizio, per le società consolidate al 100%, attestandosi a 70,8 mila clienti, hanno evidenziato un incremento pari 11,2 mila unità. Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto, al termine dell'esercizio di riferimento, hanno un portafoglio clienti elettrici pari a 26,5 migliaia evidenziando una crescita pari a 5,6 mila unità.

Primo trimestre 2018 % dei ricavi Primo trimestre 2017 % dei ricavi
(migliaia di Euro)
Ricavi 200.648 100,0% 199.503 100,0%
Costi operativi 164.788 82,1% 162.878 81,6%
Margine operativo lordo 35.860 17,9% 36.625 18,4%
Ammortamenti e svalutazioni 5.650 2,8% 5.063 2,5%
Accantonamento rischi su crediti 345 0,2% 478 0,2%
Risultato operativo 29.864 14,9% 31.083 15,6%
Proventi finanziari 58 0,0% 52 0,0%
Oneri finanziari 245 0,1% 115 0,1%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 3.783 1,9% 3.713 1,9%
Utile ante imposte 33.460 16,7% 34.733 17,4%
Imposte del periodo 8.461 4,2% 8.703 4,4%
Utile/perdita del periodo 24.999 12,5% 26.030 13,0%
Risultato del periodo del Gruppo 23.502 11,7% 24.541 12,3%
Risultato del periodo di Terzi 1.497 0,7% 1.489 0,7%

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Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nei primi tre mesi dell'esercizio 2018 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 200.648 migliaia, in crescita dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

(migliaia di Euro) Primo
trimestre
2018
Primo
trimestre
2017
Ricavi da trasporto del gas 11.569 12.756
Ricavi da vendita gas 155.129 161.646
Ricavi da vendita energia elettrica 18.244 15.083
Ricavi per servizi di allacciamento 68 35
Ricavi da servizi di fornitura calore 1 32
Ricavi da servizi di distribuzione 1.528 914
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 811 352
Ricavi per contributi ARERA 8.749 6.340
Ricavi per vendite materie prime a termine 3.282
Altri ricavi 1.266 2.345
Ricavi 200.648 199.503

I ricavi di vendita gas passano da Euro 161.646 migliaia ad Euro 155.129 migliaia, registrando un decremento di Euro 6.517 migliaia (-4,0%). Il decremento è principalmente spiegato dalla diminuzione dei volumi di gas venduti.

I ricavi di vendita energia elettrica passano da Euro 15.083 migliaia ad Euro 18.244 migliaia, registrando un incremento di Euro 3.161 migliaia (+21,0%), principalmente per effetto del maggior prezzo unitario.

I ricavi per vendite di materie prime a termine risultano pari ad Euro 3.282 migliaia. Gli stessi non risultano iscritti nel periodo a raffronto in quanto le attività di trading sono state avviate a decorrere dal mese di settembre 2017.

Il risultato operativo dei primi tre mesi dell'esercizio 2018 ammonta ad Euro 29.864 migliaia, registrando un decremento di Euro 1.219 migliaia (-3,9%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

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Il minor risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 3.197 migliaia (di cui Euro 2.885 migliaia dovuti all'ampliamento dell'area di consolidamento);
  • decremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 869 migliaia;
  • incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 325 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 3.875 migliaia (di cui Euro 2.754 migliaia correlati all'ampliamento del perimetro di consolidamento).

L'incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 14.997 migliaia ad Euro 15.251 migliaia) è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione di 2.885 migliaia di Euro di maggiori ricavi.

Il decremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 30.859 migliaia ad Euro 29.908 migliaia), è stato principalmente determinato dai minori volumi di gas venduti, effetto che è stato parzialmente compensato dalla maggiore marginalità unitaria conseguita.

Il primo margine derivante dall'attività di trading del gas al termine dell'esercizio è risultato pari a Euro 83 migliaia. Nel corso dell'esercizio 2017, e del primo trimestre 2018, sono stati sottoscritti dei contratti di acquisto e di vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2017 - aprile 2018 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto era relativo al periodo ottobre 2017 – settembre 2018 (anno termico 2017/18).

Le componenti di ricavo e costo correlati a consegne fisiche intervenute nel periodo gennaio - marzo 2018 nonché il relativi costi di trasporto sono stati iscritti ai prezzi all'uopo contrattualizzati, mentre le componenti di ricavo e costo correlate alle consegne fisiche riferite al periodo aprile 2018 e al servizio di trasporto per il periodo aprile – settembre 2018, trattandosi di operazioni a termine alla data di chiusura dell'esercizio sono stati valutati al valore corrente.

L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 1.325 migliaia ad Euro 1.653 migliaia è da ricondurre principalmente alla migliore marginalità unitaria conseguita, mentre i volumi di energia elettrica venduti registrano una flessione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 3.875 migliaia, è dovuta a:

  • ampliamento del perimetro di consolidamento: variazione negativa per Euro 2.754 migliaia;
  • maggiori altri ricavi per Euro 267 migliaia;
  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 1.839 migliaia (principalmente spiegati dai maggiori costi iscritti in relazione agli obblighi di efficienza energetica);

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  • minor costo del personale per Euro 446 migliaia;

  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 128 migliaia;

  • minori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 133 migliaia.

L'utile netto consolidato dei primi tre mesi dell'esercizio 2018 ammonta ad Euro 24.999 migliaia, registrando una diminuzione pari ad Euro 1.030 migliaia (-4,0%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

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La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 1.219 migliaia;
  • maggiore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 70 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 6 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 130 migliaia;
  • diminuzione delle imposte per Euro 242 migliaia, come conseguenza della minor base imponibile del periodo di riferimento.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 28,1% del primo trimestre 2017 all'attuale 28,5%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

31.03.2018 31.12.2017 31.03.2017
(migliaia di Euro)
A Cassa 19 17 14.784
B Altre disponibilità liquide 81.993 15.538 34.313
D Liquidità (A) + (B) + (C) 82.012 15.555 49.097
E Crediti finanziari correnti (0) 0 1
F Debiti bancari correnti (65.114) (70.123) (60.672)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (10.923) (10.181) (9.912)
H Altri debiti finanziari correnti (2.010) (480) (1.786)
I
Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H)
(78.047) (80.785) (72.369)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) 3.965 (65.230) (23.272)
K Debiti bancari non correnti (59.310) (54.360) (32.130)
M Altri debiti non correnti (258) (277) (333)
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (59.568) (54.637) (32.463)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (55.603) (119.867) (55.735)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si segnala che la Posizione finanziari netta e la Posizione finanziari netta ESMA coincidono.

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 94.119 migliaia del 31 dicembre 2016 ad Euro 119.867 migliaia del 31 dicembre 2017, registrando una aumento di Euro 25.748 migliaia.

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Primo trimestre Primo trimestre
(M igliaia di Euro) 2018 2017
Risultato netto consolidato 24.999 26.030
Ammortamenti 5.650 5.063
Svalutazione dei crediti 345 478
(a) Autofinanziamento 30.995 31.572
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della
posizione finanziaria generata dalla gestione operativa: 38.160 11.182
(c) Variazione della posizione finanziaria generata
dall'attività operativa = (a) + (b) 69.156 42.754
(d) Variazione della posizione finanziaria generata
dall'attività di investimento (4.891) (4.370)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria 0 (0)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) 64.264 38.384

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Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 69.156 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 30.995 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 38.160 migliaia, collegate principalmente alla gestione del capitale circolante netto per Euro 41.943 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -3.783 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 41.943 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione della posizione complessiva verso l'Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione e Regioni che ha generato risorse finanziarie per Euro 23.453 migliaia, dalla variazione della posizione IVA che ha generato risorse finanziarie per Euro 32.626 migliaia, dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP, che anch'essa ha generato risorse finanziarie per Euro 8.712 migliaia. La variazione del capitale circolante netto operativo ha assorbito risorse finanziarie per Euro 29.454 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nell'esercizio:

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(migliaia di Euro) Primo trimestre 2018 Primo trimestre 2017
Rimanenze 1.298 2.031
Crediti e debiti commerciali (32.298) (56.780)
Crediti e debiti operativi 1.547 (942)
Fondo TFR e altri fondi 164 54
Imposte correnti 8.461 8.703
Crediti e debiti tributari 62.772 61.828
Variazione capitale circolante netto 41.943 14.895

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa netto di Euro 4.891 migliaia.

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti per Euro 5.017 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di 647 migliaia di Euro. L'incremento è spiegato dai maggiori costi sostenuti per la realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale (+785 migliaia di Euro) compensati dalla diminuzione degli altri investimenti (-138 migliaia di Euro).

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Gli investimenti in infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 4.766 migliaia, hanno interessato la posa e manutenzione della rete, e degli impianti di distribuzione del gas naturale, per Euro 903 migliaia, la realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 1.180 migliaia, e l'installazione di apparecchiature di misura per Euro 2.485 migliaia.

INVESTIMENTI (migliaia di Euro) I Trimestre 2018 I Trimestre 2017
A llacciamenti 1.180 1.042
A mpliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 732 492
Misuratori 2.485 2.059
Manutenzioni e Impianti di riduzione 172 389
A ltri investimenti in impianti di distribuzione 198 0
Investimenti metano 4.766 3.982
Terreni e Fabbricati 56 282
A ttrezzature 75 10
A rredi 20 1
A utomezzi 35 30
Hardware e Software 52 34
A ltri investimenti 13 31
Altri investimenti 251 389
Investimenti 5.017 4.370

Gruppo Ascopiave

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Prospetti del resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2018

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017 31.03.2017
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 80.758 80.758 80.758
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 346.485 346.934 316.412
Immobilizzazioni materiali (3) 32.023 32.334 32.163
Partecipazioni (4) 71.423 68.878 72.150
Altre attività non correnti (5) 13.023 13.015 13.569
Crediti per imposte anticipate (6) 11.483 11.479 9.853
Attivita non correnti 555.197 553.397 524.924
Attività correnti
Rimanenze (7) 2.774 4.072 2.280
Crediti commerciali (8) 196.593 156.884 204.938
Altre attività correnti (9) 71.816 57.865 52.531
Crediti tributari (10) 2.720 2.645 1.007
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 82.012 15.555 49.097
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (12) 628 1.510 790
Attività correnti 356.543 238.532 310.642
Attività 911.740 791.929 835.566
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412 234.412
Azioni proprie (17.521) (17.521) 17.521
Riserve e risultato 250.572 228.620 244.776
Patrimonio netto di Gruppo 467.462 445.511 461.666
Patrimonio Netto di Terzi 6.392 4.989 7.527
Patrimonio netto Totale (13) 473.854 450.500 469.193
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (14) 5.416 5.913 6.687
Trattamento di fine rapporto (15) 5.003 4.836 4.136
Finanziamenti a medio e lungo termine (16) 59.310 54.360 32.130
Altre passività non correnti (17) 23.195 22.930 20.583
Passività finanziarie non correnti (18) 258 277 333
Debiti per imposte differite (19) 15.469 15.733 16.551
Passività non correnti 108.651 104.048 80.420
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (20) 76.037 80.304 70.584
Debiti commerciali (21) 125.409 117.653 103.609
Debiti tributari (22) 2.719 625 2.984
Altre passività correnti (23) 123.029 38.312 106.934
Passività finanziarie correnti (24) 2.010 480 1.786
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (25) 31 7 57
Passività correnti 329.235 237.382 285.953
Passività 437.886 341.430 366.373
Passività e patrimonio netto 911.740 791.929 835.566

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Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primo trimestre 2018 Primo trimestre 2017
(migliaia di Euro)
Ricavi (26) 200.648 199.503
Totale costi operativi 165.133 163.357
Costi acquisto materia prima gas (27) 109.185 107.908
Costi acquisto altre materie prime (28) 8.273 5.553
Costi per servizi (29) 31.747 37.865
Costi del personale (30) 6.149 5.958
Altri costi di gestione (31) 9.802 6.122
Altri proventi (32) 22 50
Ammortamenti e svalutazioni (33) 5.650 5.063
Risultato operativo 29.864 31.083
Proventi finanziari (34) 58 52
Oneri finanziari (34) 245 115
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto (34) 3.783 3.713
Utile ante imposte 33.460 34.733
Imposte del periodo (35) 8.461 8.703
Risultato netto del periodo 24.999 26.030
Risultato del periodo di Gruppo 23.502 24.541
Risultato del periodo di Terzi 1.497 1.489
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto
fiscale (902) (1.046)
Risultato del conto economico complessivo 24.098 24.984
Risultato netto complessivo del gruppo 22.695 23.611
Risultato netto complessivo di terzi 1.403 1.373
Utile base per azione 0,106 0,110
Utile netto diluito per azione 0,106 0,110

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Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo Resoconto intermedio di gestione

N.b.:L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio Netto
di Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2018 234.412 46.882 (17.521) (46) 134.649 47.135 445.511 4.989 450.500
Risultato del periodo 23.502 23.502 1.497 24.999
Altri movimenti (807) (807) (95) (902)
Totale risultato conto economico complessivo (0) (807) 23.502 22.695 1.403 24.098
Destinazione risultato 2017 47.135 (47.135) (0) (0)
Altri movimenti (743) (743) (743)
Saldo al 31 marzo 2018 234.412 46.882 (17.521) (46) 180.234 23.502 467.462 6.392 473.854

________________________________________________________________________________________________

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2017 234.412 46.882 (17.522) (108) 120.757 53.635 438.055 6.155 444.209
Risultato del periodo 24.541 24.541 1.489 26.030
Altri movimenti (930) (930) (116) (1.046)
Totale risultato conto economico complessivo (0) (930) 24.541 23.611 1.373 24.984
Destinazione risultato 2016 53.635 (53.635) (0) (0)
Saldo al 31 marzo 2017 234.412 46.882 (17.522) (108) 173.461 24.541 461.666 7.527 469.193

Rendiconto finanziario consolidato

( mig liaia d i E ur o ) Prim o
trim estre 2018
Prim o
trim es tre 2017
Utile netto del periodo di gruppo 23.502 24.541
Flussi cas sa ge nerati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.497 1.489
Ammortamenti 5.650 5.063
Svalutazione dei crediti 345 478
Variazione del trattamento di fine rapporto 167 59
Attività/passività correnti su strumenti finanziari e vendite/acquisti a termine 798 1.009
Variazione netta altri fondi (3) (4)
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (3.783) (3.713)
Interessi passivi pagati (418) (146)
Interessi passivi di competenza 243 112
Imposte di competenza 8.461 8.703
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino 1.298 2.031
Crediti commerciali (40.054) (57.337)
Altre attività correnti (13.160) (5.324)
Debiti commerciali 7.756 557
Altre passività correnti 76.598 64.923
Altre attività non correnti (8) (3)
Altre passività non correnti 266 316
Totale rettifiche e variazioni 45.654 18.212
Flussi cas sa ge nerati/(utilizzati) dall'attività operativa 69.156 42.754
Flussi di cass a ge nerati/(utilizzati) dall'attività di investim ento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (4.705) (3.980)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 78 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (264) (390)
Flussi di cass a ge nerati/(utilizzati) dall'attività di investim ento (4.891) (4.370)
Flussi di cass a ge nerati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (19) (24)
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (9) 16.275
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 1.530 (1.860)
Accensioni finanziamenti e mutui 80.000 16.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (79.309) (28.500)
Flussi di cass a ge nerati(utilizzati) dall'attività finanziaria 2.193 1.891
Variazione delle disponibilità liquide 66.457 40.275
Disponibilità correnti periodo precedente 15.555 8.822
Disponibilità correnti periodo corrente 82.012 49.097

________________________________________________________________________________________________

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questo resoconto intermedio di gestione

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano.

________________________________________________________________________________________________

Al 31 marzo 2018 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per il 61,56% da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2018 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2018. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

L' attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la gestione calore e la cogenerazione. Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 230

Comuni (230 Comuni al 31 dicembre 2017) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 9.781 chilometri (9.780 chilometri al 31 dicembre 2017) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti. L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci. Nel segmento vendita del gas naturale, Ascopiave, con circa 433 milioni di metri cubi4 di gas venduto (circa 448 milioni al 31 marzo 2017) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

I risultati economico-finanziari del Gruppo al 31 marzo 2018 e dei periodi posti a confronto, sono stati redatti secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS), emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dall'Unione Europea e in vigore alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione.

I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Resoconto intermedio di gestione sono altresì i medesimi utilizzati per il bilancio consolidato del Gruppo Ascopiave chiuso al 31 dicembre 2017 e sono stati applicati in modo coerente per tutti i periodi.

I risultati del Resoconto intermedio di gestione non sono sottoposti a revisione contabile.

____________________________________________________________________________________________ 4 I dati indicati relativamente ai volumi sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Nuovi principi internazionali in prima applicazione dal 1° gennaio 2018

Applicazione IFRS 9 e IFRS 15

A decorrere dal 1 gennaio 2018, sono entrati in vigore i nuovi principi contabili IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" e IFRS 9 "Strumenti finanziari". Maggiori informazioni sono fornite al paragrafo "Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1 gennaio 2017 della relazione finanziari annuale consolidata al 31 dicembre 2017". Per entrambi i principi il Gruppo Ascopiave ha sviluppato la rilevazione delle fattispecie esistenti al 1 gennaio 2018 avvalendosi della facoltà di rilevare gli eventuali effetti, connessi alla rideterminazione retroattiva dei valori, nel patrimonio netto senza effettuare il restatement degli esercizi precedenti posti a confronto. Le ricognizioni effettuate nelle società consolidate integralmente non hanno evidenziato effetti correlati all'adozione dei nuovi principi.

________________________________________________________________________________________________

In merito alla prima applicazione di IFRS 9, il Gruppo ha posto particolare attenzione ai possibili impatti della prima applicazione del criterio dell'incurred losses rispetto a quello dell'expected losses, per il segmento della vendita del gas e dell'energia elettrica. Il significativo ampliamento dei montanti da considerare nella valutazione del rischio credito atteso, non ha determinato la necessità di modificare le usuali metriche di quantificazione del rischio perdita del credito utilizzate dal Gruppo. L'ampliamento dei montanti, oggetto di valutazione è prevalentemente spiegato, nel primo trimestre di ogni esercizio dalla concentrazione dei consumi di gas da parte degli utenti finali e dalla considerazione dei crediti non scaduti alla data di chiusura del periodo. Le prassi di valutazione originariamente adottate non sono state impattate da detti effetti in quanto il Gruppo ha in passato scelto di eseguire una valutazione del rischio crediti che vedeva svalutati totalmente i crediti scaduti da oltre 365 giorni e parzialmente di quelli scaduti da oltre 180 giorni.

Il processo predittivo è stato sostenuto dalle attività mensili di utilizzo del fondo svalutazione crediti accantonato in base all'esecuzione dei cicli di sollecito e recupero dei crediti inadempiuti. Le serie storiche relative agli esercizi passati hanno dimostrato che la svalutazione operata in termini predittivi è una ragionevole approssimazione per eccesso delle effettive perdite che il gruppo subisce verso la clientela finale.

La diversa logica sottostante alla valutazione della stima delle perdite su crediti (expected losses vs incurred losses), derivante dalla sostituzione del principio contabile IAS 39 con IFRS 9, ha comportato per la società a controllo congiunto Estenergy S.p.A. i seguenti effetti:

  • diversa ponderazione della quota di accantonamento trimestrale al fondo svalutazione crediti rispetto al precedente esercizio (+275 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente)
  • rettifica del Patrimonio netto di -1.406 migliaia di Euro per l'applicazione del nuovo principio sui crediti sorti sino al 31 dicembre 2017, al netto degli effetti fiscali sulle imposte differite

La seguente tabella evidenzia la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sui saldi di apertura al 1 gennaio 2018. Non ci sono effetti sulla posizione finanziaria netta.

Gruppo Ascopiave

E ffetti adozione Riesposto
1° gennaio 2018 IFRS 9 IFRS 15 1° gennaio 2018
Attività correnti 238.532 0 238.532
di cui:
Crediti commerciali 156.884 156.884
Altre attività correnti 57.865 57.865
Attivita non correnti 553.397 0 553.397
di cui:
Altre immobillizzazioni immateriali 346.934 346.934
Partecipazioni 68.878 (743) 68.135
Crediti per imposte anticipate 11.479 11.479
Totale Attività 791.929 0 791.929
Passività correnti 237.382 0 237.382
di cui:
Debiti commerciali 117.653 117.653
Altre passività correnti 38.312 38.312
Passività non correnti 104.048 0 104.048
Totale Passività 341.430 0 341.430
Patrimonio netto 450.500 743 0 449.757
Passività e patrimonio netto 791.929 0 791.929

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Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi tre mesi dell'esercizio 2018 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

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Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora in vigore.

Area e criteri di consolidamento

Nel bilancio consolidato sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

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I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Bilancio Consolidato sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2018 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di pertinenza
del gruppo
Quota di controllo
diretto
Quota di controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
Ascotrade S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 89,00% 0% 89%
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 0% 100%
Etra Energia S.r.l. Cittadella (PD) 100.000 51,00% 0% 51%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 0% 100%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 0% 100%
Amgas Blu S.r.l. Foggia (FG) 10.000 80,00% 0% 80%
Blue Meta S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 606.123 100,00% 0% 100%
Pasubio Servizi S.r.l. Schio (VI) 250.000 100,00% 0% 100%
Veritas Energia S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 0% 100%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 0% 100%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
ASM Set S.r.l. (1) Rovigo (RO) 200.000 49,00% 0% 49%
Estenergy S.p.A. (2) Trieste (TS) 1.718.096 48,999% 0,000% 49%
Unigas Distribuzione S.r.l. (3) Nembro (BG) 3.700.000 48,86% 0,00% 49%
Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Sinergie Italiane Sr.l. in liquidazione Milano (MI) 1.000.000 30,94% 30,94% 0%

(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;

(2) Controllo congiunto con AcegasApsAmga S.p.A.;

(3) Controllo congiunto con Anita S.p.A..

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 si segnala che in data 3 aprile 2017 Ascopiave S.p.A. ha formalizzato l'acquisto del 100% del capitale sociale di Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. (Ex Pasubio Group S.p.A.) che detiene a sua volta il 100% delle quote di Pasubio Distribuzione Gas che detiene il 100% delle quote di Pasubio Rete S.r.l..

In data 26 luglio 2017 con atto notarile di Treviso, Rep. n. 111617, Racc. n. 34831, atto iscritto presso le C.C.I.A.A. di Vicenza e di Treviso in data 31 luglio 2017, le società Pasubio Rete Gas S.r.l. Unipersonale e Pasubio Distribuzione Gas S.r.l. Unipersonale sono state fuse per incorporazione nella società AP Reti Gas Vicenza S.p.A. con effetto civilistico dalla data del 1° settembre 2017

Per una maggiore informativa sono state esposti nelle tabelle della nota esplicativa i valori apportati dalle nuove società consolidate e i valori al 31 dicembre 2017.

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Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Descrizione Ricavi delle vendite
e delle prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili
di riferimento
Amgas Blu S.r.l. 8.899 960 3.040 (2.182) Ita Gaap
AP Reti Gas S.p.A. 21.538 4.106 322.127 (34.501) IFRS
Ascopiave S.p.A. 2.997 (1.077) 397.360 144.914 IFRS
Ascotrade S.p.A. 125.291 10.814 39.690 (36.136) IFRS
Blue Meta S.p.A. 28.308 2.879 12.354 (11.518) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 1.294 313 11.823 (2.736) Ita Gaap
Estenergy S.p.A. 54.444 5.240 28.646 (27.940) IFRS
Etra Energia S.r.l. 3.057 267 1.405 (1.627) Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 5.023 32 16.880 12.399 Ita Gaap
Pasubio Servizi S.r.l. 15.509 1.818 7.736 (9.684) Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 1.021 308 15.834 (2.460) Ita Gaap
ASM Set S.r.l. 11.941 1.019 3.225 (2.384) Ita Gaap
Unigas Distribuzione S.r.l. 3.122 551 42.124 3.329 Ita Gaap
Veritas Energia S.p.A. 29.884 1.285 6.173 (1.201) Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano, in alcuni casi, quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

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Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 80.758 migliaia al 31 marzo 2018, non rileva variazioni rispetto al 31 dicembre 2017. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione e vendita di gas naturale.

L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas). La ripartizione dell'avviamento alle due CGU sopradescritte è la seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2017 Incrementi Decrementi 31.03.2018
Distribuzione gas naturale 24.396 24.396
Vendita gas naturale 56.362 56.362
Totale avviamento 80.758 80.758

Al 31 marzo 2018 considerato l'esito dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2017, l'evoluzione nel periodo degli indicatori esterni e dei valori interni a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, e, visto che non sono emersi significativi nuovi indicatori di impairment da considerare, gli amministratori non hanno ritenuto necessario rieffettuare un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
(migliaia di Euro) contabile contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.579 (5.407) 171 5.579 (5.366) 213
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.256 (8.572) 6.684 15.256 (8.302) 6.954
Altre immobillizzazioni immateriali 25.632 (19.900) 5.732 25.632 (19.398) 6.234
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 601.380 (275.957) 325.424 599.302 (271.714) 327.589
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 8.474 0 8.474 5.945 0 5.945
Altre immobillizzazioni immateriali 656.321 (309.836) 346.485 651.714 (304.780) 346.934
31.12.2017 31.03.2018
(migliaia di E ur o) Va lore
ne tto
conta bile
Varia zione
dell'e se rcizio
De crem ento Am mortam enti
de ll'ese rcizio
Decrem ento
fondi
am mortam ento
Va lore
ne tto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 213 0 41 171
Concessioni, licenze, marchi e diritti 6.954 (0) 270 6.684
Altre immobillizzazioni immateriali 6.234 16 519 5.732
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 327.589 2.195 119 4.295 (53) 325.424
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 5.945 2.542 12 8.474
Altre immobillizzazioni immateriali 346.934 4.753 131 5.124 (53) 346.485

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La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato:

Gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari a 4.753 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è pari alle quote di ammortamento del periodo. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

In questa voce è iscritto il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine dell'esercizio non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato un decremento pari ad Euro 2.165 migliaia principalmente in ragione degli ammortamenti del periodo. Gli investimenti realizzati, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 2.195 migliaia. Le dismissioni nette sono principalmente correlate all'attività di sostituzione massiva dei misuratori.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine del primo trimestre. La voce ha registrato una variazione pari ad Euro 2.542 migliaia.

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3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
Costo Fondo Fondo Valore Costo Fondo Fondo Valore
storico am m ortam ento svalutazione da netto storico am m ortam ento svalutazion netto
(migliaia di Euro) impairm ent contabile e da contabile
Terreni e fabbricati 40.108 (12.076) 28.032 40.108 (11.775) 28.333
Impianti e macchinari 2.737 (1.428) (995) 313 2.737 (1.396) (995) 346
Attrezzature industriali e commerciali 3.448 (2.948) 500 3.428 (2.929) 499
Altri beni 17.250 (14.891) 2.359 17.107 (14.684) 2.423
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 819 0 819 733 0 733
Immobilizzazioni materiali 64.361 (31.343) (995) 32.023 64.113 (30.784) (995) 32.334

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato:

31.12.2017 31.03.2018
Valore Varia zione Decrem ento Ammortamenti Decremento Valore
netto dell'ese rcizio dell'esercizio fondi netto
contabile ammortamento contabile
(migliaia di E uro)
Terreni e fabbricati 28.333 13 315 28.032
Impianti e macchinari 346 0 32 313
Attrezzature industriali e commerciali 499 22 20 500
Altri beni 2.423 143 207 2.359
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 733 86 819
Immobilizzazioni materiali 32.334 264 0 574 0 32.023

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Al termine del primo trimestre la voce ha evidenziato incrementi pari ad Euro 13 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai costi sostenuti per l'ammodernamento di sedi aziendali.

Impianti e macchinario

La voce impianti e macchinari non ha registrato incrementi e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 22 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.

Altri beni

Gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 143 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di autoveicoli aziendali (Euro 52 migliaia), hardware e telefonia (Euro 56 migliaia).

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso del primo trimestre la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 86 migliaia.

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4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2017 31.03.2018
Valore netto Incremento Decremento Valore netto
(migliaia di Euro)
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 68.871 2.546 0 71.417
Partecipazioni in altre imprese 7 0 7
Partecipazioni 68.878 2.546 0 71.423

Partecipazioni in Imprese a controllo congiunto

Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto passano da Euro 68.871 migliaia ad Euro 71.417 migliaia con un incremento di Euro 2.546 migliaia spiegato dai risultati conseguiti nei primi tre mesi dell'esercizio 2018 di cui Estenergy S.p.A. Euro 1.824 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 499 migliaia e Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 222 migliaia. La valutazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto con il metodo del patrimonio netto e i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 31 marzo 2018 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative.

Partecipazioni in Imprese Collegate

Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.

Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2016-2017, è stato limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.

Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione è perdurato nel biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.

Nel corso del mese di settembre 2015 la collegata ha siglato la seconda rinegoziazione del contratto "long term" con lo stesso fornitore; la stessa ha avuto come focus principale la rinegoziazione del prezzo di acquisto della materia prima ed, al contempo, è stato possibile pervenire ad una significativa riduzione delle quantità minime contrattuali. Gli effetti economici di suddetta rinegoziazione si estenderanno nel triennio termico 2015/2016 – 2017/2018.

Sulla base dei risultati del bilancio relativo all'esercizio 2016-2017, come approvato dall'assemblea dei soci in data 18 dicembre 2017 e dei dati operativi preconsuntivi del primo semestre 2017-2018 rielaborati secondo principi contabili

internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuità aziendale, si quantifica in Euro 10.141 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 3.138 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 31 dicembre 2017 ammontava ad Euro 11.737 migliaia, di cui Euro 3.631 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata del differenziale maturato nel periodo e corrispondente ad Euro 494 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 564 migliaia al 31 dicembre 2017).

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Si riportano di seguito i dati essenziali della partecipazione nella società collegata al 31 marzo 2018 al 30 settembre 2017, al 31 marzo 2017:

(Valori riferiti al pro-quota di partecipazione al lordo
di scritture di consolidamento ed espressi in milioni Primi sei mesi Bilancio Primi sei mesi
di Euro)
31/03/2018 30/09/2017 31/03/2017
Attività non correnti 1,86 2,14 2,56
Attività correnti 9,75 7,46 8,98
Patrimonio netto (2,98) (3,48) (3,74)
Passività non correnti 0,00 0,00 0,00
Passività correnti 13,61 12,10 14,26
Ricavi 33,58 59,17 31,54
Costi (32,82) (57,23) (30,50)
Margine operativo lordo 0,76 1,94 1,04
Ammortamenti e Svalutazioni (0,27) (1,01) (0,39)
Risultato operativo 0,50 0,93 0,65
risultato netto 0,46 0,87 0,61
Posizione finanziaria netta 3,67 2,93 2,86

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni sono relative alle quote nella società Pedemontana Distribuzione Gas S.r.l. (9,09%) per Euro 5 migliaia a quote minoritarie nella Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e sulla Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue mostra la movimentazione delle altre attività non correnti al termine di ogni esercizio considerato:

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31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Depositi cauzionali 8.885 8.877
Altri crediti 4.138 4.138
Altre attività non correnti 13.023 13.015

Le attività non correnti sono prevalentemente costituite dai depositi cauzionali che le società di vendita del gas naturale hanno costituito a presidio dei pagamenti mensili dovuti per l'importazione del gas di provenienza russa e depositi versati al Gestore Mercati Energetici per l'acquisto di titoli di efficienza energetica. La voce in esame passa da Euro 13.015 migliaia ad Euro 13.023 migliaia con un decremento di Euro 8 migliaia principalmente dovuta ai flussi dei depositi cauzionali.

Per quanto riguarda la voce "Altri crediti" risulta principalmente così composta:

  • il credito vantato nei confronti del comune di Creazzo, pari ad Euro 1.678 migliaia, il quale risulta svalutato per Euro 464 migliaia rispetto al 31 dicembre 2006. La consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia. Si segnala che è in essere un contenzioso giudiziale con lo stesso Comune, volto a definire il valore di indennizzo dell'impianto di distribuzione consegnato a nuovi distributori, la cui evoluzione è riportata al paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto intermedio di gestione.
  • il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo, corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso e la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.
  • il credito vantato nei confronti del comune di Costabissara, pari ad Euro 1.537 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati il 1° ottobre 2011.

Alla data del 31 marzo 2018 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Contenziosi" di questo Resoconto intermedio di gestione.

6. Crediti per Imposte Anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Crediti per imposte anticipate 11.483 11.479
Crediti per imposte anticipate 11.483 11.479

Le imposte anticipate passano da Euro 11.479 migliaia ad Euro 11.483 migliaia con un incremento di Euro 4 migliaia . Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2018 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

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Attività correnti

7. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro) Valore
lordo
F.do
Svalutazione
Valore
netto
Valore
lordo
F.do
Svalutazione
Valore
netto
Gas in stoccaggio 227 0 227 1.608 0 1.608
Combustibili e materiale a magazzino 2.587 (39) 2.548 1.989 (33) 2.213
Valori nuove società acquisite 0 0 0 257 (6) 252
Totale Rimanenze 2.813 (39) 2.774 3.854 (39) 4.072

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2018 le rimanenze risultano pari ad Euro 2.774 migliaia registrando un decremento pari ad Euro 1.298 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. Il decremento è principalmente spiegato dal minore gas naturale stoccato (-1.381 migliaia di Euro) parzialmente compensato dall'incremento delle giacenze di materiale in magazzino (+84 migliaia di Euro).

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

La valorizzazione delle rimanenze di gas stoccato è conteggiata al prezzo medio ponderato di acquisto della materia prima, mentre il fondo svalutazione ad esse correlato è misurato al prezzo di mercato dell'ultimo giorno del periodo di riferimento (31 marzo 2018 pari a 20,40 €/MWh fonte MGS; 31 dicembre 2017 pari a 20,00 €/MWh fonte MGS). Al termine primo trimestre dell'esercizio non è stato necessario deprezzare il valore del gas naturale stoccato in quanto il prezzo di mercato risultava superiore al valore di carico del gas naturale stoccato.

8. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Crediti verso clienti 129.779 78.998
Crediti per fatture da emettere 71.219 83.245
Fondo svalutazione crediti (4.405) (5.358)
Crediti commerciali 196.593 156.884

I crediti commerciali passano da Euro 156.884 migliaia ad Euro 196.593 migliaia con un incremento per Euro 39.709 migliaia.

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I crediti verso clienti sono vantati tutti verso debitori nazionali, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il decremento del fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 953 migliaia a parità di perimetro di consolidamento, è principalmente spiegato dalla buona capienza del fondo già esistente, che non ha richiesto ingenti nuovi accantonamenti, nonostante gli utilizzi effettuati nel primo trimestre dell'esercizio 2018, oltre ai risultati dell'attività di recupero crediti condotta da agenzie esterne e dal network di legali incaricati.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2018 è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Fondo svalutazione crediti iniziale 5.358 7.148
Fondo svalutazione crediti da acquisizioni 0 232
Accantonamenti 345 1.885
Utilizzo (1.299) (3.906)
Fondo svalutazione crediti finale 4.405 5.358

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, dimostrando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto ai crediti con maggiore anzianità:

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 129.779 78.998
- fondo svalutazione crediti commerciali (4.405) (5.358)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 125.374 73.640
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 112.056 72.284
- scaduti entro 6 mesi 12.929 548
- scaduti da 6 a 12 mesi 1.012 1.945
- scaduti oltre 12 mesi 3.782 4.221

9. Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Crediti per consolidato fiscale 9.935 9.601
Risconti attivi annuali 1.122 435
Anticipi a fornitori 8.044 7.589
Ratei attivi annuali 19 19
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 37.952 29.362
Credito IVA 11.144 7.183
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 361 912
Attività per vendite a termine 790 597
Altri crediti 2.448 2.167
Altre attività correnti 71.816 57.865

Le altre attività correnti passano da Euro 57.865 migliaia ad Euro 71.816 migliaia con un incremento di Euro 13.951 migliaia.

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La variazione registrata è principalmente spiegata dall' aumento dei crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per Euro 8.590 migliaia dovuti principalmente alle componenti tariffarie della distribuzione del gas naturale e ai titoli di efficienza energetica, dall' incremento dei crediti IVA per Euro 3.961 migliaia, dall'incremento dei risconti attivi per Euro 687 migliaia, dall'incremento degli anticipi a fornitori per Euro 455 migliaia parzialmente compensati dalla diminuzione dei crediti sulle accise del gas e dell'energia elettrica per Euro 551 migliaia.

Le attività per vendite a termine passano da Euro 597 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 790 migliaia del 31 marzo 2018, registrando un aumento di 193 migliaia di Euro. Le stesse sono correlate a contratti di acquisto e di vendita sottoscritti sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2017 - aprile 2018 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto era relativo al periodo ottobre 2017 – settembre 2018 (anno termico 2017/18).

La voce attività per vendite a termine al termine rappresenta il valore corrente degli impegni contrattuali previsti per il mese di aprile 2018 per le consegne fisiche di materia prima, e aprile - ottobre 2018 per il servizio di trasporto avente ad oggetto la capacità di trasporto ed esportazione del gas dalla rete austriaca a mezzo del gasdotto TAG.

10. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Crediti IRAP 1.467 1.467
Crediti IRES 962 888
Altri crediti tributari 290 290
Crediti tributari 2.720 2.645

I crediti tributari passano da Euro 2.645 migliaia ad Euro 2.720 migliaia con un incremento per Euro 75 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza del primo trimestre dell'esercizio 2018, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES per le società che non fruiscono del consolidato fiscale di Gruppo.

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11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Depositi bancari e postali 81.993 15.538
Denaro e valori in cassa 19 17
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 82.012 15.555

Le disponibilità liquide passano da Euro 15.555 migliaia ad Euro 82.012 migliaia registrando un incremento di Euro 66.457 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel primo trimestre dell'esercizio 2018 si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni periodo considerato è il seguente:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 82.012 15.555
Attività finanziarie correnti (0) 0
Passività finanziarie correnti (1.935) (406)
Debiti verso banche e finanziamenti (76.037) (80.304)
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi (75) (74)
Posizione finanziaria netta a breve 3.965 (65.230)
Finanziamenti a medio e lungo termine (59.310) (54.360)
Passività finanziarie non correnti (258) (277)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (59.568) (54.637)
Posizione finanziaria netta (55.603) (119.867)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2018" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo resoconto intermedio di gestione.

12. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Attiività su derivati materia prima 628 1.510
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 628 1.510

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 31 marzo 2018, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita nei prossimi 12 mesi:

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# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€/000)
1 19513462 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 14-apr-16 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 180.912 MWh 159
2 22531817 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 10-apr-17 1-ott-17 31-mar-18 Long/Buy 17.040 MWh 3
3 22540592 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 11-apr-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 41.520 MWh 39
4 22743649 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 12-mag-17 1-gen-18 30-set-18 Long/Buy 39.168 MWh 50
5 22753473 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 15-mag-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 63.912 MWh 62
6 22795284 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 19-mag-17 1-gen-18 30-set-18 Long/Buy 11.616 MWh 15
7 22795714 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 19-mag-17 1-gen-18 30-set-18 Long/Buy 9.420 MWh 9
8 22843947 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 26-mag-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 43.668 MWh 36
9 21422501 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 16-mag-17 1-ott-17 1-apr-18 Long/Buy 14.566 MWh 10
10 399474825 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 4-lug-17 1-feb-18 31-mar-18 Long/Buy 18.220 MWh 40
11 23087709 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 4-lug-17 1-apr-18 30-set-18 Long/Buy 33.480 MWh 90
12 23145776 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 12-lug-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 20.016 MWh 26
13 23170149 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 17-apr-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 9.084 MWh 7
14 23197768 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 20-lug-17 1-ott-17 30-set-18 Long/Buy 7.284 MWh 11
15 21625708 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 7-lug-17 1-ott-17 1-mag-18 Long/Buy 12.264 MWh 17
16 404653234 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 4-ott-17 1-gen-18 31-mar-18 Long/Buy 72.210 MWh 23
17 23681386 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 5-ott-17 1-mar-18 31-mar-18 Long/Buy 14.860 MWh 5
18 406645041 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 7-nov-18 1-gen-18 31-mar-18 Long/Buy 24.955 MWh 1
19 21923394 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 4-ott-17 1-gen-18 1-lug-18 Long/Buy 12.960 MWh 4
20 24683698 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 17-gen-18 1-apr-18 30-set-18 Long/Buy 21.960 MWh 22
Totali 669.115 628

Patrimonio netto consolidato

13. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 marzo 2018 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

________________________________________________________________________________________________

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (17.521) (17.521)
Riserve e utili a nuovo 180.187 134.603
Risultato del periodo di Gruppo 23.502 47.135
Patrimonio netto di Gruppo 467.462 445.511
Capitale e Riserve di Terzi 4.895 2.872
Risultato del periodo di Terzi 1.497 2.117
Patrimonio Netto di Terzi 6.392 4.989
Patrimonio netto Totale 473.854 450.500

Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute ne primo trimestre dell'esercizio 2018, ad esclusione del risultato conseguito, sono relativi ad una variazione negativa per Euro 902 migliaia relativa a una riserva di Cash Flow Hedge a fronte della valutazione a fair value dei contratti derivati in essere al 31 marzo 2018 come meglio evidenziato nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto di questo resoconto intermedio di gestione.

Gli effetti di copertura maturati nel periodo e quelli trasferiti in Conto Economico a rettifica dei costi di approvvigionamento sottostanti con riferimento a tutti i derivati oggetto di designazione in hedge accounting nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2018 sono:

(migliaia di Euro)
Saldo di apertura al 1° gennaio 2018 1.503
Efficacia maturata nel corso dell'esercizio -1.789
Efficacia rilasciata in Conto Economico nell'esercizio 883
Saldo di chiusura 598

Il valore della riserva di cash flow hedge in essere al 31 marzo 2018 fa riferimento a flussi di approvvigionamento attesi che saranno oggetto di imputazione a costo (e quindi di manifestazione economica) nel corso dei prossimi 12 mesi. Ipotizzando una variazione del 10% delle quotazioni a termine del gas naturale (i.e. TTF Month Ahead) al 31 marzo 2018, in aumento e in diminuzione, si verificherebbe rispettivamente un miglioramento e un peggioramento di circa Euro 472 migliaia del saldo della riserva di cash flow hedge di Patrimonio Netto; nessun impatto sarebbe, invece, generato in Conto Economico in ragione della totale efficacia delle relazioni di copertura esistenti.

Patrimonio netto di terzi

È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A., Etra Energia S.r.l. e Amgas Blu S.r.l..

Passività non correnti

14. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.737 1.740
Altri fondi rischi ed oneri 3.679 4.172
Fondi rischi ed oneri 5.416 5.913

I fondi rischi ed oneri passano, da Euro 5.913 migliaia ad Euro 5.416 migliaia e registra un decremento di Euro 497 migliaia.

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La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione degli accantonamenti rischi relativi a Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione per Euro 494 migliaia.

La tabella che segue mostra la movimentazione nel primo trimestre dell' esercizio 2018:

(migliaia euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2018 5.913
Rilascio fondo rischi copertura perdite società
collegate (494)
Accantonamenti fondi rischi e oneri (0)
Utilizzo fondi rischi e oneri (3)
Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2018 5.416

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Copertura perdite società collegate 3.138 3.632
Rischi su contenziosi con fornitori 232 232
Rischi su cause Jus-lavoriste 309 309
Fondi trattamento quiescenza e obblighi simili 1.737 1.740
Totale 5.416 5.913

Il fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accolgono gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai PILT per i quali si rinvia la paragrafo "Costi del personale" delle presenti note esplicative.

15. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.836 migliaia al 1 gennaio 2018 ad Euro 5.003 migliaia al 31 marzo 2018 con un incremento pari ad Euro 167 migliaia.

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2018 4.836
Liquidazioni (185)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 353
Trattamento di fine rapporto al 31 marzo 2018 5.003

16. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 9.185 610
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 23.875 26.250
Mutui passivi BNL 26.250 27.500
Finanziamenti a medio e lungo termine 59.310 54.360
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 10.923 10.181
Finanziamenti a medio-lungo termine 70.232 64.541

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 marzo 2018 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di BNL per Euro 28.750 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 28.625 migliaia, passano complessivamente da Euro 64.541 migliaia ad Euro 70.232 migliaia con un incremento di Euro 5.691 migliaia, spiegato dalla sottoscrizione nel mese di gennaio 2018 di un nuovo finanziamento a 12 anni con Cassa Centrale Banca per Euro 10.000 migliaia e dal pagamento delle rate avvenuto nel corso del primo trimestre 2018.

________________________________________________________________________________________________

In particolare:

  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 marzo 2018 pari ad Euro 28.750 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2017 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 marzo 2018 pari a 28.625 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2017 risultavano rispettati.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 marzo 2018 pari ad Euro 10.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 815 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

Il finanziamento con Unicredit, erogato nel 2011 per un importo pari ad Euro 40.000 migliaia, vede un debito residuo al 31 marzo 2018 pari ad Euro 2.857 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine, e prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati pro-forma derivanti dalla somma dei dati del bilancio consolidato e del pro-quota delle società a controllo congiunto, che al 31 dicembre 2017 risultavano rispettati. A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento, la Capogruppo ha ceduto all'istituto di credito una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas.

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

________________________________________________________________________________________________

Migliaia di Euro 31/03/2018
Esercizio 2018 7.108
Esercizio 2019 8.014
Esercizio 2020 8.028
Esercizio 2021 8.042
Oltre 31 dicembre 2021 39.041
Totale finanziamenti a medio-lungo termine 70.232

17. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Depositi cauzionali 11.577 11.599
Risconti passivi pluriennali 11.619 11.330
Altre passività non correnti 23.195 22.930

Le altre passività non correnti passano, da Euro 22.930 migliaia ad Euro 23.195 migliaia con un incremento, pari ad Euro 265 migliaia.

I depositi cauzionali si riferiscono a depositi degli utenti del gas ed energia elettrica.

I risconti passivi pluriennali sono rilevati a fronte di ricavi per contributi da privati su allacciamenti alla rete del gas e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione e su contributi per la realizzazione di rete di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

18. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Debiti verso società di leasing oltre 12 mesi 258 277
Passività finanziarie non correnti 258 277

Le passività finanziarie non correnti passano da Euro 277 migliaia al 31 dicembre 2017 ad Euro 258 migliaia, con un decremento di Euro 19 migliaia, e sono rappresentate prevalentemente dai debiti verso società di leasing scadenti oltre i 12 mesi, la relativa quota corrente è classificata tra le Passività finanziarie correnti.

19. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Debiti per imposte differite 15.469 15.733
Debiti per imposte differite 15.469 15.733

I debiti per imposte differite passano da Euro 15.733 migliaia ad Euro 15.469 migliaia con un decremento di Euro 264 migliaia, ed è legato principalmente alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti e degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas.

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Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2018 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

20. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Debiti verso banche 65.114 70.123
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 10.923 10.181
Debiti verso banche e finanziamenti 76.037 80.304

I debiti verso banche passano da Euro 80.304 migliaia ad Euro 76.037 migliaia con un decremento pari ad Euro 4.267 migliaia e sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

21. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Debiti vs/ fornitori 36.735 44.843
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 88.673 72.810
Debiti commerciali 125.409 117.653

I debiti commerciali passano da Euro 117.653 migliaia ad Euro 125.409 migliaia con un incremento, pari ad Euro 7.756 migliaia.

22. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Debiti IRAP 1.982 625
Debiti IRES 737
Debiti tributari 2.719 625

I debiti tributari passano da Euro 625 migliaia ad Euro 2.719 migliaia con un incremento pari ad Euro 2.094 migliaia ed includono i debiti maturati al 31 marzo 2018 per IRAP.

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23. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2018 31.12.2017
(migliaia di Euro)
Anticipi da clienti 3.413 3.386
Debiti per consolidato fiscale 11.576 4.550
Debiti verso enti previdenziali 1.028 1.604
Debiti verso il personale 7.051 5.240
Debiti per IVA 41.282 4.694
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 398 1.119
Risconti passivi annuali 961 988
Ratei passivi annuali 364 471
Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 26.436 3.534
Passività per impegni di acquisto a breve termine 682 611
Altri debiti 29.837 12.114
Altre passività correnti 123.029 38.312

Le altre passività correnti passano da Euro 38.312 migliaia ad Euro 123.029 migliaia con un incremento, pari ad Euro 84.717 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 marzo 2018.

Debiti per consolidato fiscale

La voce include il debito maturato nei confronti della società controllante Asco Holding S.p.A., nell'ambito dei contratti di consolidato fiscale nazionale sottoscritti dalle società del Gruppo con Asco Holding S.p.A.. Il saldo corrisponde al debito IRES maturato al 31 marzo 2018 e presenta un incremento di Euro 7.026 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 marzo 2017 non liquidati alla stessa data.

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Debiti verso il personale

I debiti verso il personale includono i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 marzo 2018 non liquidati alla stessa data l'incremento per Euro 1.811 migliaia è principalmente spiegato dai debiti maturati al 31 marzo 2018 relativi ai piani di incentivazione.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA aumentano per Euro 36.588 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. La variazione del debito IVA è spiegata dalla modalità di liquidazione trimestrale dell'imposta concessa alle società del Gruppo che operano nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, in quanto rientranti nella categoria dei soggetti che emettono fatture ad una elevata numerosità di clienti finali. Alla data del 31 marzo 2018 il Gruppo ha maturato debiti IVA per un importo pari ad Euro 41.282 migliaia rispetto ad Euro 4.694 migliaia dell'esercizio 2017.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai ricavi su cogenerazione/fornitura calore.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale

Sono relativi ai debiti verso gli uffici tecnici di finanza e per le accise e le addizionali sul gas naturale, il saldo è legato alla tempistica di fatturazione dei consumi del gas agli utenti, alla quale si contrappongono i versamenti mensili effettuati dalla società di vendita con riferimento ai valori del periodo precedente. Alla data del 31 marzo 2018 il Gruppo ha maturato debiti per Euro 26.436 migliaia rispetto ad Euro 3.534 migliaia dell'esercizio precedente.

Passività per vendite a termine

Alla data del 31 marzo 2018 risultano essere stati sottoscritti dei contratti di acquisto e di vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima. Gli impegni contrattuali sottoscritti avevano consegne fisiche previste per il periodo ottobre 2017 - aprile 2018 per quanto riguarda la materia prima, mentre il servizio di trasporto era relativo al periodo ottobre 2017 – settembre 2018 (anno termico 2017/18).

Al termine del periodo la voce rappresenta il valore corrente degli impegni contrattuali previsti per il mese di aprile 2018 per le consegne fisiche di materia prima, e aprile - settembre 2018 per il servizio di trasporto avente ad oggetto la capacità di trasporto ed esportazione del gas dalla rete austriaca a mezzo del gasdotto TAG.

Altri debiti

Gli altri debiti rilevano un incremento per Euro 17.723 migliaia. L'incremento è principalmente relativo ai maggiori debiti iscritti nei confronti di Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali connessi alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale per Euro 17.155 migliaia e dai maggiori debiti iscritti nei confronti dell'Erario per il canone RAI addebitato nelle bollette degli utenti domestici per Euro 417 migliaia.

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La voce accoglie altresì i debiti corrispondenti agli oneri obbligati del personale maturati al 31 marzo 2018.

Benefici basati su strumenti finanziari

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni di primo piano, attraverso piani di compensi basati in parte su strumenti finanziari (cd. "piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017"). In particolare, i piani adottati dal Gruppo prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati.

24. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Debiti finanziari entro 12 mesi 1.935 406
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 75 74
Passività finanziarie correnti 2.010 480

Le passività finanziare correnti passano da Euro 480 migliaia ad Euro 1.871 migliaia con un incremento di Euro 1.391 migliaia e sono principalmente composte dal saldo del conto corrente di corrispondenza verso la società a controllo congiunto ASM Set S.r.l. per Euro 1.808 migliaia e debiti della società controllata Bluemeta Spa verso la regione Lombardia.

Il debito verso società di leasing corrisponde alla quota corrente del debito verso società di Leasing relativo all'acquisizione di impianti di cogenerazione come già descritto nel paragrafo "Passività finanziarie non correnti" di questo Resoconto intermedio di gestione.

25. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Passività su derivati materia prima 31 7
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 31 7

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 31 marzo 2018, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita tra il 1° aprile 2018 ed il 31 marzo 2019:

# Ref. Counterparty Type of
instrument
Underlying
Commodity
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Position Notional MtM (€/000)
1 409554449 UniCredit Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 22-dic-17 1-apr-18 30-apr-18 Long/Buy 10.800 MWh 11
2 220089293 BNP Paribas Commodity Swap Gas TTF Quarter Ahead 17-gen-18 1-apr-18 30-giu-18 Long/Buy 11.592 MWh 6
3 25857864 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 15-mar-18 1-apr-18 30-apr-18 Long/Buy 28.800 MWh 7
4 25883395 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 19-mar-18 1-apr-18 30-apr-18 Long/Buy 14.400 MWh 3
5 25900375 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 20-mar-18 1-apr-18 30-apr-18 Long/Buy 7.200 MWh 2
6 25931542 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 22-mar-18 1-apr-18 30-apr-18 Long/Buy 7.200 MWh 2
7 25613777 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Gas TTF Month Ahead 20-feb-18 1-mar-18 31-mar-18 Long/Buy 14.860 MWh 1
Totali 94.852 31

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NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

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Ricavi

26. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo
trimestre
2018
Primo
trimestre
2017
Ricavi da trasporto del gas 11.569 12.756
Ricavi da vendita gas 155.129 161.646
Ricavi da vendita energia elettrica 18.244 15.083
Ricavi per servizi di allacciamento 68 35
Ricavi da servizi di fornitura calore 1 32
Ricavi da servizi di distribuzione 1.528 914
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 811 352
Ricavi per contributi ARERA 8.749 6.340
Ricavi per vendite materie prime a termine 3.282
Altri ricavi 1.266 2.345
Ricavi 200.648 199.503

Al termine del primo trimestre 2018 i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave si attestano ad Euro 200.648 migliaia, in aumento di Euro 1.145 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (Euro 199.503).

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha conseguito ricavi pari ad Euro 11.569 migliaia, in diminuzione rispetto al primo trimestre 2017 di Euro 1.187 migliaia, interessando il vettoriamento di 460,8 milioni di metri cubi distribuiti a società di vendita (353,7 milioni del 31 marzo 2017). Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati dal regolatore.

I ricavi di vendita del gas naturale, attestandosi ad Euro 155.129 migliaia, rilevano un decremento pari ad Euro 6.517 migliaia rispetto al primo trimestre 2017. Nel corso del periodo i volumi di gas naturale commercializzati sono stati pari a 367,5 milioni di metri cubi a fronte di 380,2 milioni del periodo di confronto (-3,3%).

Al termine del periodo di riferimento risultano iscritti ricavi per la cessione di gas naturale a grossisti o al punto di scambio virtuale (c.d. PSV) per complessivi Euro 15.263 migliaia (Euro 17.234 migliaia a marzo 2017). Gli stessi sono principalmente relativi ai metri cubi di gas naturale di importazione russa. Le cessioni sono finalizzate alle attività di redenzione del rischio di approvvigionamento ed all'efficientamento del prezzo di acquisto della materia prima.

Al termine del primo trimestre 2018 i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica risultano pari ad Euro 18.244 migliaia (Euro 15.083 migliaia nel 2017). I gigawattora commercializzati nel corso del periodo risultano pari a 94,4 milioni (101,1 milioni nel 2017).

I ricavi conseguiti da servizi di allacciamento alla rete di distribuzione risultano pari ad Euro 68 migliaia, in aumento di Euro 33 migliaia rispetto al periodo di confronto. Si segnala che i ricavi conseguiti dalle società di distribuzione del Gruppo risultano integralmente iscritti tra le passività non correnti e rilasciati a conto economico in base alla vita utile degli impianti realizzati.

I ricavi conseguiti da servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 1.528 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 614 migliaia rispetto al periodo precedente.

I contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti si attestano, al termine del trimestre in esame, ad Euro 8.749 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 2.409 migliaia rispetto al periodo di confronto. I

contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 31 marzo 2018 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2018 (periodo regolamentare giugno 2018-maggio 2019). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale comunicato dal GSE per l'obiettivo 2017 (periodo regolamentare giugno 2017 - maggio 2018) misurato al 31 marzo 2018 e pari ad Euro 311,45 fonte STX (Euro 183,7 al 31 marzo 2017; fonte GSE).

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I ricavi derivanti dall'attività di trading del gas al termine del periodo di riferimento risulta pari a Euro 3.282 migliaia e si riferisce ai contratti sottoscritti per acquisto e vendita sul mercato italiano PSV e austriaco VTP, nonché la capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima.

La voce altri ricavi passa da Euro 2.345 migliaia del primo trimestre 2017, ad Euro 1.266 migliaia del trimestre di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 1.079 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dal contributo ricevuto in relazione alle attività svolte per la sicurezza degli impianti ed iscritto nel corso del primo trimestre dell'esercizio precedente per complessivi Euro 656 migliaia. Alla data di chiusura del presente resoconto ARERA non ha determinato l'ammontare dei contributi/penali che saranno erogate o incassate nel corso dell'esercizio 2018.

Costi

27. Costo acquisto gas

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto della materia prima gas nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo trimestre 2018 Primo trimestre 2017
Costi acquisto materia prima gas 109.185 107.908
Costi acquisto materia prima gas 109.185 107.908

Al termine del primo trimestre 2018, i costi sostenuti per gli approvvigionamenti di gas naturale risultano pari ad Euro 109.185 migliaia, rilevando un incremento, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, pari ad Euro 1.277 migliaia. L'aumento dei costi sostenuti è in parte spiegato dall'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata nonché dai consumi registrati nel periodo di riferimento. L'attività di approvvigionamento della materia prima destinata al mercato finale ha interessato l'acquisto di 367,5 milioni di metri cubi (380,2 milioni nel primo trimestre 2017).

Si segnala che al termine del periodo di riferimento risultano rimanenze di gas naturale in stoccaggio per complessivi Euro 227 migliaia rispetto ad Euro 178 migliaia del 31 marzo 2017.

I costi derivanti dall'attività di trading del gas al termine del periodo sono risultati pari a Euro 3.169 migliaia, mentre risultano assenti nel trimestre in comparazione in quanto l'attività è stata avviata a settembre 2017.

La contabilizzazione degli effetti economici dei contratti derivati di copertura maturati nel corso dell'esercizio di riferimento ha determinato l'iscrizione di minori costi per complessivi Euro 883 migliaia con un significativo incremento rispetto ai 488 mila Euro dell'esercizio precedente.

Si segnala altresì che nel corso del primo trimestre dell'esercizio le quantità di gas naturale più significative per la fornitura della clientela finale sono fornite al Gruppo Ascopiave dalla società Eni Gas & Power S.p.A..

28. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Primo
trimestre 2018
Primo trimestre
2017
(migliaia di Euro)
Acquisti di energia elettrica 7.506 5.063
Acquisti di altri materiali 767 491
Costi acquisto altre materie prime 8.273 5.553

Al termine del primo trimestre 2018 i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 8.273 in aumento di Euro 2.719 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente principalmente per effetto dei maggiori costi sostenuti per gli approvvigionamenti di energia elettrica (Euro + 2.243 migliaia).

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I gigawattora commercializzati hanno registrato un a diminuzione pari a 12,7 gigawattora passando dai 380,2 del primo trimestre 2017 a 367,5 del primo trimestre 2018 (-3,3%).

I costi iscritti nella voce acquisti di altri materiali rilevano un aumento pari ad Euro 276 migliaia, passando da Euro 491 migliaia del 2016, ad Euro 767 migliaia del periodo di riferimento. La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali atti alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale.

29. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi nei periodi considerati:

Primo trimestre
2018
Primo trimestre
2017
(migliaia di Euro)
Costi di vettoriamento su reti secondarie 21.481 29.197
Costi di lettura contatori 79 143
Spese invio bollette 310 411
Spese postali e telegrafiche 77 90
Manutenzioni e riparazioni 1.171 678
Servizi di consulenza 961 889
Servizi commerciali e pubblicità 461 883
Utenze varie 571 515
Compensi ad amministratori e sindaci 327 300
Assicurazioni 100 192
Spese per il personale 247 237
Altre spese di gestione 1.459 1.620
Costi per godimento beni di terzi 4.330 2.546
Servizi di stoccaggio 141 163
Costi trasporto materie prime a termine 30
Costi per servizi 31.747 37.865

I costi per servizi sostenuti nel corso del primo trimestre 2018 passano da Euro 37.865 migliaia del 2017 ad Euro 31.747 migliaia del 2018, rilevando una diminuzione pari ad Euro 6.118 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale e dell'energia elettrica su reti secondarie e primarie (Euro – 7.716 migliaia) e dal contestuale aumento dei costi sostenuti per godimento beni di terzi (Euro + 1.784 migliaia).

I costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale su reti secondarie e primarie del periodo di riferimento sono pari ad Euro 12.313 migliaia e sono riferiti a 460,8 milioni di metri cubi di volumi di gas naturale immessi nella rete di società di distribuzione di proprietà, o gestite da società non appartenenti al Gruppo (353,7 milioni nel 2017).

I costi sostenuti, invece, per il trasporto di energia elettrica sono pari ad Euro 9.168 migliaia (Euro 8.842 migliaia nel 2017) e si riferiscono a quantitativi di energia elettrica commercializzati nel corso del periodo di riferimento pari a 94,4 gigawattora (101,1 nel 2017).

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Al termine del trimestre di riferimento, i costi sostenuti per servizi commerciali e pubblicità hanno registrato un decremento pari ad Euro 422 migliaia passando da Euro 883 migliaia del 2017 ad Euro 461 migliaia del 2018.

I costi sostenuti per altre spese di gestione registrano una diminuzione pari ad Euro 161 migliaia principalmente spiegato dai minori costi sostenuti per servizi di call center e sportello (Euro – 96 migliaia), dai minori costi su conti correnti bancari (euro -136 migliaia) parzialmente compensati dall'aumento dei costi relativi a servizi svolti da distributori (Euro + 51 migliaia).

La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e ha evidenziato un aumento pari ad Euro 1.784 migliaia

I costi di trasporto delle materie prime derivanti dall'attività di trading del gas, al termine del periodo, sono risultati pari a Euro 30 migliaia e fanno riferimento ai contratti sottoscritti relativi alla capacità di trasporto e di esportazione dal mercato austriaco della materia prima relativi all'anno termico 2017/18.

30. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primo trimestre
2018
Primo trimestre
2017
(migliaia di Euro)
Salari e stipendi 5.793 5.114
Oneri sociali 1.765 1.588
Trattamento di fine rapporto 353 330
Altri costi 1 0
Totale costo del personale 7.911 7.032
Costo del personale capitalizzato (1.763) (1.073)
Costi del personale 6.149 5.958

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia, gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 7.032 migliaia del primo trimestre 2017 ad Euro 7.911 migliaia del trimestre di riferimento, rilevando un aumento pari ad Euro 897 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dall'iscrizione dei costi del personale di Ap Reti Vicenza S.p.A. che è stata consolidata a decorrere dal 1° aprile 2017.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un aumento pari ad Euro 689 migliaia passando da Euro 1.073 migliaia del periodo precedente, ad Euro 1.763 migliaia del periodo di riferimento.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo per categoria nei periodi a confronto:

Descrizione Primo
trimestre
2018
Primo
trimestre
2017
Variazione
Dirigenti (medio) 17 17 0
Impiegati (medio) 396 363 33
Operai (medio) 123 103 21
Totale personale dipendente 536 484 53

31. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Primo trimestre
2018
Primo trimestre
2017
(migliaia di Euro)
Accantonamento rischi su crediti 345 478
Contributi associativi e ARERA 167 74
Minusvalenze 74
Sopravvenienze caratteristiche (1) 66
Altre imposte 235 304
Altri costi 161 154
Costi per appalti 126 26
Titoli di efficienza energetica 8.694 5.020
Altri costi di gestione 9.802 6.122

Gli altri costi di gestione passano da Euro 6.122 del primo trimestre 2017 ad Euro 9.802 del trimestre di riferimento, rilevando una variazione aumento di Euro 3.680 migliaia.

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Tale variazione è principalmente determinata dal maggior costo iscritto per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro +3.674 migliaia), il quale è stato solo parzialmente compensato dalla diminuzione degli accantonamenti per rischi su crediti (Euro -133 migliaia), reso possibile dall'adeguata capienza del fondo svalutazione crediti.

I costi iscritti al 31 marzo 2018 per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2018 (periodo regolamentare giugno 2018 - maggio 2019). Il costo unitario è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2018, stimato pari ad Euro 350,10 fonte STX (Euro 205,9 alla data del 31 marzo 2017).

32. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primo trimestre
2018
Primo trimestre
2017
(migliaia di Euro)
Altri proventi 22 50
Altri proventi 22 50

Al termine del periodo di riferimento gli altri proventi operativi rilevano una diminuzione pari ad Euro 28 migliaia, passando da Euro 50 migliaia del 2017, ad Euro 22 migliaia.

33. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Primo trimestre 2018 Primo trimestre 2017
(migliaia di Euro)
Immobilizzazioni immateriali
5.076 4.473
Immobilizzazioni materiali 574 590
Ammortamenti e svalutazioni 5.650 5.063

Gli ammortamenti registrano un incremento pari ad Euro 587 migliaia, passando da Euro 5.063 migliaia del primo

trimestre 2017, ad Euro 5.650 migliaia del periodo di riferimento. L'incremento è principalmente spiegato dall'iscrizione delle quote di ammortamento di AP Reti Gas Vicenza S.p.A. consolidata a decorrere dal 1° aprile 2017.

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Proventi e oneri finanziari

34. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primo trimestre
2018
Primo trimestre
2017
(migliaia di Euro)
Interessi attivi bancari e postali 1 0
Altri interessi attivi 57 50
Altri proventi finanziari 1 2
Proventi finanziari 58 52
Interessi passivi bancari 0 1
Interessi passivi su mutui 226 77
Altri oneri finanziari 19 37
Oneri finanziari 245 115
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 494 301
Quota risultato da società controllo congiunto 3.289 3.412
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 3.783 3.713
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 3.596 3.650

Al termine del primo trimestre 2018, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 187 migliaia, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 124 migliaia.

La voce valutazione imprese collegate con il metodo del patrimonio netto risulta pari ad Euro 494 migliaia ed accoglie il rilascio di parte del fondo rischi per la copertura del deficit patrimoniale della collegata Sinergie Italiane S.r.l. - in liquidazione a seguito del risultato positivo conseguito nell'esercizio come spiegato nel paragrafo "Partecipazioni" delle presenti note esplicative. La voce rileva un incremento rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente pari ad Euro 193 migliaia.

La voce quota risultato da società controllo congiunto accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso del trimestre di riferimento; gli stessi registrano un decremento pari ad Euro 123 migliaia, attestandosi ad Euro 3.289 migliaia.

Imposte

35. Imposte del periodo

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

(migliaia di Euro) Primo trimestre
2018
Imposte correnti IRES 7.372 7.740
Imposte correnti IRAP 1.357 1.321
Imposte (anticipate)/differite (268) (359)
Imposte dell'esercizio 8.461 8.703

Le imposte maturate passano da Euro 8.703 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2017, ad Euro 8.461 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 242 migliaia.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

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(migliaia di Euro) Primo trimestre 2018 Primo trimestre 2017
Utile ante imposte 32.717 34.733
Imposte dell'esercizio 8.461 8.703
Incidenza sul risultato ante imposte 25,9% 25,1%

Il tax-rate registrato al 31 marzo 2018 risulta pari al 25,9% e registra una diminuzione rispetto al 31 marzo 2017 del 0,8%.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti nel resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo trimestre dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2018

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Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 marzo 2018:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2018 31 dicembre 2017
Patronage su linee di credito 8.400 8.400
Fidejussioni su linee di credito 127 127
Su esecuzione lavori 1.004 1.128
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 5.877 5.737
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 319 319
Su concessione distribuzione 5.882 6.097
Su compravendite quote societarie 500 500
Su contratti di vettoriamento 10.501 10.010
Su contratto di trasporto di energia elettrica 17.751 17.751
Su contratti di acquisto gas 0 22
Su contratti di acquisto energia elettrica 3.000 3.000
Su servizio di stoccaggio del gas naturale 410 410
Totale 53.772 53.501

Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2018 31 dicembre 2017
Patronage su linee di credito 26.665 26.665
Su esecuzione lavori 0 142
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 242 495
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 503 928
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 33 68
Su concessione distribuzione 0 210
Su contratti di vettoriamento 428 872
Su contratto di trasporto di energia elettrica 0 100
Su contratti di locazione 55 117
Totale 27.927 29.597

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 marzo 2018 ad Euro 26.665 migliaia, invariato rispetto al 31 marzo 2017.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, leasing finanziari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a

vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

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L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso.

Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, con un debito residuo al 31 marzo 2018 pari ad Euro 70.232 migliaia e scadenze comprese tra il 1° aprile 2018 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2018 ed il 2025, ed al 31 marzo 2018 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 31.482 migliaia (Euro 34.541 migliaia al 31 dicembre 2017).

I finanziamenti a medio - lungo termine a tasso variabile sono principalmente rappresentati dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti, con un debito residuo al 31 marzo 2018 di Euro 28.625 migliaia, e dal finanziamento erogato nel 2011 da Unicredit S.p.A., con un debito residuo di Euro 2.857 migliaia, con scadenza 30 giugno 2018.

Non risultano invece esposti al rischio tasso il finanziamento sottoscritto con BNL nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 31 marzo 2018 di Euro 28.750 migliaia, e il finanziamento sottoscritto con Cassa Centrale Banca ad inizio 2018, con un debito residuo al 31 marzo 2018 di Euro 10.000 migliaia, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso.

I finanziamenti sottoscritti con BNL, Banca Europea per gli Investimenti e Unicredit sono soggetti a covenants, che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 17 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

gennaio febbraio marzo
Posizione Finanziaria Netta 2018 (115.558) (79.197) (55.735)
Tasso medio attivo 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo 0,58% 0,61% 0,68%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,00% 2,00% 2,00%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,58% 2,61% 2,68%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,08% 0,11% 0,18%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (115.754) (79.323) (55.830)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (115.509) (79.166) (55.712) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (196) (126) (95) (417)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 49 31 24 104

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 417 migliaia (2016: Euro 376 migliaia) ed un miglioramento di Euro 104 migliaia (2016: Euro 94 migliaia).

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Rischio di credito

L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.

Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito, agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un ageing superiore ai 12 mesi e parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischio di prezzo delle materie prime

La società è esposta al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.

Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, la società ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita, oltre a contratti derivati di copertura finalizzati all'allineamento delle diverse formule di acquisto/vendita.

Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto.

Policy per la gestione ed il controllo dei rischi

Dal mese di settembre 2015 il Gruppo applica le Policy di "Gestione e Controllo dei Rischi Energetici e Finanziari", perseguendo l'obiettivo del contenimento della volatilità indotta dai rischi energetici sulla marginalità complessiva e della stabilizzazione dei flussi di cassa, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi e al contenimento del costo del funding.

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In accordo con quanto previsto dalle Policy, il Gruppo potrà fare ricorso all'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto, seguendo quanto previsto dalla procedura "Adempimenti Regolamento EMIR", che definisce i criteri e le regole con cui il Gruppo Ascopiave risponde agli obblighi imposti dal Regolamento UE n. 648/2012 – European Market Infrastructure Regulation, avente ad oggetto le tecniche di attenuazione del rischio collegate con l'utilizzo di strumenti derivati di copertura, richieste per rendere tale operatività il più trasparente possibile al mercato.

Gestione del rischio di prezzo e modalità di rappresentazione contabile

Il Gruppo risulta esposto al rischio di prezzo delle commodity relativamente alla propria operatività nei business del gas e dell'energia elettrica; obiettivo generale delle attività di gestione del rischio è quello di ridurre gli impatti sul Conto Economico aziendale generati dagli acquisti e dalle vendita in portafoglio per effetto della variazione dei prezzi di mercato.

Ai fini del monitoraggio dei rischi derivanti dall'andamento della materia prima, vengono individuati due portafogli segregati, il Portafoglio Industriale e il Portafoglio di Trading.

In particolare il Portafoglio Industriale comprende i contratti fisici e finanziari direttamente connessi con l'attività ordinaria del Gruppo (segmento vendita), aventi l'obiettivo di valorizzare la capacità produttiva di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas ed energia elettrica. Il Portafoglio di Trading è costituito da contratti fisici e finanziari finalizzati ad ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile tramite la gestione del solo Portafoglio Industriale o non necessari alla gestione di quest'ultimo.

L'esposizione al rischio è attualmente definita in termini di gap volumetrico tra le diverse formule di indicizzazione dei contratti in portafoglio tenendo pertanto in considerazione eventuali situazioni di natural hedging all'interno del portafoglio; nell'ambito delle attività di risk management il Gruppo ricorre all'utilizzo di strumenti finanziari derivati e nello specifico attraverso la stipula di operazioni di Swap, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione complessiva del portafoglio, attraverso una riduzione dei gap rilevati tra le diverse formule.

Gli strumenti derivati che possono essere stipulati dal Gruppo sono rappresentati da Commodity Swap sul prezzo del gas e/o da Contract For Difference sul prezzo dell'energia elettrica, che prevedono lo scambio periodico di un differenziale tra un prezzo fisso ed un prezzo variabile indicizzato ad un determinato benchmark di mercato.

Si rileva che alla data del 31 marzo 2018 gli strumenti derivati in essere, dettagliati nei paragrafi n. 13 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 26 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro +597 migliaia (Euro 1.503 migliaia al 31 dicembre 2017), presentano una situazione di efficacia prospettica e retrospettica.

Nell'ambito delle attività di trading del mercato del gas il risultato maturato ed il valore prospettico dei contratti di acquisto e vendita a termine, non definibili come di copertura ai sensi dello IAS 39, calcolato applicando il fair value, sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

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Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017 31.03.2017
Posizione finanziaria netta a breve 3.965 65.230 23.272
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 59.568 54.637 32.463
Posizione finanziaria netta 55.603 119.867 55.735
Capitale sociale 234.412 234.412 234.412
Azioni proprie (17.521) (17.521) (17.521)
Riserve 233.462 186.475 227.761
Utile netto non distribuito 23.502 47.135 24.541
Patrimonio netto Totale 473.854 450.500 469.193
Totale fonti di finanziamento 529.457 570.367 524.928
Rapporto posizione finanziaria netta/Patrimonio netto 0,12 0,27 0,12

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 marzo 2018 risulta pari a 0,12, in miglioramento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2017, quando era risultato pari a 0,27.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, migliorata di Euro 64.264 migliaia nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio 2018, e del Patrimonio Netto, che ha subito un incremento di Euro 23.354 migliaia.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 marzo 2017 e del 31 dicembre 2017 risultano essere le seguenti:

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31.03.2018
(migliaia di Euro) A B C D E F Totale Fair value
Altre attività non correnti 12.848 12.848 12.848
Crediti commerciali e altre attività correnti 790 258.453 259.243 259.243
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 82.012 82.012 82.012
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 628 628 628
Finanziamenti a medio e lungo termine 59.310 59.310 59.310
Altre passività non correnti 11.577 11.577 11.577
Passività finanziarie non correnti 258 258 258
Debiti verso banche e finanziamenti 76.037 76.037 76.037
Debiti commerciali e altre passività correnti 682 243.382 244.064 244.064
Passività finanziarie correnti 2.010 2.010 2.010
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 31 31 31
31.12.2017
(migliaia di Euro) A B C D E F Totale Fair value
Altre attività non correnti 12.840 12.840 12.840
Crediti commerciali e altre attività correnti 597 206.129 206.725 206.725
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.555 15.555 15.555
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 1.510 1.510 1.510
Finanziamenti a medio e lungo termine 54.360 54.360 54.360
Altre passività non correnti 11.599 11.599 11.599
Passività finanziarie non correnti 277 277 277
Debiti verso banche e finanziamenti 80.304 80.304 80.304
Debiti commerciali e altre passività correnti 611 150.979 151.590 151.590

Passività correnti su strumenti finanziari derivati 7 7 7

Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

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C - Investimenti posseduti fino a scadenza

D - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

E - Attività disponibili per la vendita

F - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

________________________________________________________________________________________________

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e di vendita gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo trimestre 2018 e del primo trimestre 2017.

Primo trimestre 2018 Distribuzione Vendita gas Trading gas Vendita Altro 31.03.2018 Elisioni Totale
(Migliaia di Euro) gas energia valori da
elettrica nuove
acquisizioni
Ricavi netti a clienti terzi 3.966 176.352 3.282 18.320 791 (2.063) 200.648
Ricavi intragruppo tra segmenti 19.888 1.627 0 11.368 2.656 7.086 (42.626) (0)
Ricavi del segmento 23.854 177.979 3.282 29.688 3.447 5.023 (42.626) 200.648
Primo trimestre 2017
(Migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
Altro 31.03.2017
valori da
Elisioni Totale
elettrica nuove
acquisizioni
Ricavi netti a clienti terzi 4.321 179.624 0 15.174 384 0 199.503
Ricavi intragruppo tra segmenti 18.706 1.496 0 8.354 3.136 0 (31.692) 0
Ricavi del segmento 23.028 181.120 0 23.528 3.519 0 (31.692) 199.503

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Crediti Altri Debiti Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 32 9.935 39 11.741 0 0 7.256 0 20 333
Totale controllanti 32 9.935 39 11.741 0 0 7.256 0 20 333
Società controllate dalla controllante
ASCO TLC S.P.A. 99 0 9 0 0 168 0 9 27 77
SEVEN CENTER S.R.L. 18 0 3 0 0 0 0 0 0 0
Totale società controllate dalla
controllante 81 0 6 0 0 168 0 9 27 77
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 11 0 25 0 0 0 0 0 0 0
ASM SET S.R.L. 1.953 0 568 1.808 0 42 4 2.983 120 16
Unigas Distribuzione S.r.l. 47 0 1.581 0 0 5.274 0 44 17 2
SINERGIE ITALIANE in liquidazione S.R.L. 39 7.510 3.861 0 18.011 37 0 0 24 0
Totale collegate/controllo congiunto 2.050 7.510 6.034 1.808 18.011 5.353 4 3.027 162 18
Totale 2.164 17.445 6.080 13.549 18.011 5.522 7.260 3.036 208 428

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., Ascotrade S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Distribuzione S.r.l., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. aderiscono al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le altre attività e passività correnti.

Relativamente alle società a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A.:
  • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi di vettoriamento del gas da Ascopiave S.p.A e in seguito AP Reti Gas S.p.A.;
  • ASM Set S.r.l. :
  • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;

________________________________________________________________________________________________

  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Energia Elettrica con Veritas Energia S.p.A.;
  • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..
  • Unigas Distribuzione S.r.l.;
  • o I costi per servizi sono relativi a costi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con Blue Meta S.p.A.;
  • o I ricavi per beni sono relativi a vendita di gas con Blue Meta S.p.A..

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Gli oneri od i proventi tributari iscritti in relazione all'adesione del contratto di consolidato fiscale nazionale con la controllante Asco Holding S.p.A. sono rilevati rispettivamente nella voce costi per altro o ricavi per altro.

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 marzo 2018 ad Euro 26.665 migliaia (Euro 26.665 migliaia al 31 dicembre 2017).

I costi per servizi verso la controllante Asco Holding S.p.A. si riferiscono principalmente a servizi assicurativi di Gruppo riaddebitati mentre i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per servizi verso la consociata Seven Center S.r.l in liquidazione si riferiscono principalmente a servizi di manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale.

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Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-parti-correlate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

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Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

31.03.2018 di cui correlate 31.12.2017 di cui correlate
(migliaia di Euro) A B C D
Totale
% A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 80.758 0 0 0 0
0
0,0% 80.758 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 346.485 0 0 0 0
0
0,0% 346.934 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali (3) 32.023 0 0 0 0
0
0,0% 32.334 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni (4) 71.423 0 0 71.417 0 71.417 100,0% 68.878 0 0 68.871 0 68.871 100,0%
Altre attività non correnti (5) 13.023 0 0 7.510 0
7.510
57,7% 13.015 0 0 8.193 0 8.193 62,9%
Crediti per imposte anticipate (6) 11.483 0 0 0 0
0
0,0% 11.479 0 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 555.197 0 0 78.927 0 78.927 14,2% 553.397 0 0 77.063 0 77.063 13,9%
Attività correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Rimanenze (7) 2.774 0 0 0 0
0
0,0% 4.072 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali (8) 196.593 32 81 2.050 0
2.164
1,1% 156.884 11 89 1.437 0 1.537 1,0%
Altre attività correnti (9) 71.816 9.935 0 0 0 9.935 13,8% 57.865 5.162 0 0 0 5.162 8,9%
Crediti tributari (10) 2.720 0 0 0 0
0
0,0% 2.645 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 82.012 0 0 0 0
0
0,0% 15.555 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (12) 628 0 0 0 0
0
0,0% 1.510 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 356.543 9.967 81 2.050 0 12.098 3,4% 238.532 5.174 89 1.437 0 6.699 2,8%
Attività 911.740 9.967 81 80.977 0 91.025 10,0% 791.929 5.174 89 78.500 0 83.763 10,6%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0
0
0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (17.521) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0% (17.521) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 250.572 0 0 0 0
0
0,0% 228.620 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 467.462 0 0 0 0
0
0,0% 445.511 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Terzi 6.392 0 0 0 0
0
0,0% 4.989 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale (13) 473.854 0 0 0 0
0
0,0% 450.500 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi rischi ed oneri (14) 5.416 0 0 0 0
0
0,0% 5.913 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto (15) 5.003 0 0 0 0
0
0,0% 4.836 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine (16) 59.310 0 0 0 0
0
0,0% 54.360 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti (17) 23.195 0 0 0 0
0
0,0% 22.930 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti (18) 258 0 0 0 0
0
0,0% 277 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti per imposte differite (19) 15.469 0 0 0 0
0
0,0% 15.733 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 108.651 0 0 0 0
0
0,0% 104.048 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti (20) 76.037 0 0 0 0
0
0,0% 80.304 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali (21) 125.409 39 6 6.034 0
6.080
4,8% 117.653 0 35 3.440 0 3.475 3,0%
Debiti tributari (22) 2.719 0 0 0 0
0
0,0% 625 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti (23) 123.029 12.752 0 0 0 12.752 10,4% 38.312 7.738 0 0 0 7.738 20,2%
Passività finanziarie correnti (24) 2.010 0 0 1.808 0
1.808
89,9% 480 0 0 1.574 0 1.574 327,7%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (25) 31 0 0 0 0
0
0,0% 7 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 329.235 12.791 6 7.843 0 20.640 6,3% 237.382 7.738 35 5.014 0 12.787 5,4%
Passività 437.886 12.791 6 7.843 0 20.640 4,7% 341.430 7.738 35 5.014 0 12.787 3,7%
Passività e patrimonio netto 911.740 12.791 6 7.843 0 20.640 2,3% 791.929 7.738 35 5.014 0 12.787 1,6%

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primo trimestre Primo
di cui correlate trimestre di cui correlate
(migliaia di Euro) Note 2018 A B C D Totale % 2017 A B C D Totale
Ricavi (26) 200.648 20 112 3.207 0 3.339 1,7% 199.503 11 134 2.572 0 2.717
Totale costi operativi 165.133 0
168
23.364 0 23.533 14,3% 163.357 0 206 21.147 0 21.354
Costi acquisto materia prima gas (27) 109.185 0
0
18.011 0 18.011 16,5% 107.908 0 0 16.885 0 16.885
Costi acquisto altre materie prime (28) 8.273 0
0
0 0
0
0,0% 5.553 0 0 0 0 0
Costi per servizi (29) 31.747 0
168
5.353 0 5.522 17,4% 37.865 0 206 4.262 0 4.468
Costi del personale (30) 6.149 0
0
0 0
0
0,0% 5.958 0 0 0 0 0
Altri costi di gestione (31) 9.802 0
0
0 0
0
0,0% 6.122 0 0 0 0 0
Altri proventi (32) 22 0
0
0 0
0
0,0% 50 0 0 0 0 0
Ammortamenti e svalutazioni (33) 5.650 0
0
0 0
0
0,0% 5.063 0 0 0 0 0
Risultato operativo 29.864 20
(56)
(20.157) (0) (20.194) (67,6%) 31.083 11 73 18.575 0 18.637
Proventi finanziari (34) 58 0
0
0 0
0
0,0% 52 0 0 0 0 0
Oneri finanziari
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
(34) 245 0
0
4 0 4 1,5% 115 0 0 2 0 2
patrimonio netto (34) 3.783 0
1
(0) (0) 1 0,0% 3.713 0 1 (0) (0) 1
Utile ante imposte 33.460 20
(55)
(20.161) (0) (20.197) (60,4%) 34.733 11 71 18.578 0 18.638
Imposte del periodo (35) 8.461 8.703
Risultato del periodo 24.999 26.030

________________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

(migliaia di E uro) di cui correlate di cui correlate
P rimo trimestre
2018
A B C D Totale P rimo trimestre
2017
A B C D Totale
Utile netto del periodo di gr uppo 23.502 24.541
Flussi cassa gener ati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccor dar e l'utile netto alle disponibilità liquide
R isultato di pertinenza di terzi 1.497 0 1.489 0
Ammortamenti 5.650 0 5.063 0
Svalutazione dei crediti 345 0 478 0
Variazione del trattamento di fine rapporto 167 0 59 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari 798 0 1.009 0
Variazione netta altri fondi (3) 0 (4) 0
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (3.783) 0 (2.546) (2.546) (3.713) 0 (6.593) 0 (6.593)
Interessi passivi pagati (418) 0 (146) 0
Interessi passivi di competenza 243 0 112 0
Imposte di competenza 8.461 0 8.703 0
Variazioni nelle attività e passività:
R imanenze di magazzino 1.298 0 2.031 0
Crediti commerciali (40.054) (21) 8 (614) 0 (627) (57.337) 0 0
Altre attività correnti (13.160) (4.772) 0 0 0 (4.772) (5.324) (4.925) (52) (9.900) 0 (14.877)
Debiti commerciali 7.756 39 (29) 2.595 0 2.606 557 0 0
Altre passività correnti 76.598 5.014 0 0 0 5.014 64.923 0 3.163 0 3.163
Altre attività non correnti (8) 0 0 683 0 683 (3) 0 0 (8.193) (8.193)
Altre passività non correnti 266 0 0 0 0 0 316 0
Totale rettifiche e variazioni 45.654 260 (21) 118 0 357 18.212 (4.925) (52) (21.522) 0 (26.499)
Flussi cassa gener ati/(utilizzati) dall'attività operativa 69.156 260 (21) 118 0 357 42.754 (4.925) (52) (21.522) 0 (26.499)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (4.705) 0 (3.980) 0
R ealizzo di immobilizzazioni immateriali 78 0 0 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (264) 0 (390) 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (4.891) 0 0 0 0 0 (4.370) 0 0 0 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (19) 0 0 0 0 0 (24) 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (9) 0 16.275 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 1.530 0 0 234 0 234 (1.860) 0
Accensioni finanziamenti e mutui 80.000 0 16.000 0
R imborsi finanziamenti e mutui (79.309) 0 (28.500) 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 2.193 0 0 234 0 234 1.891 0 0 5.934 0 5.934
Variazione delle disponibilità liquide 66.457 0 40.275 0
Disponibilità correnti del periodo precedente 15.555 0 8.822 0
Disponibilità correnti del periodo corrente 82.012 0 49.097 0

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.03.2018 A B C D Totale % 31.12.2017 A B C D
Totale
%
A Cassa 19 0 0 0 0 0 0,0% 17 0 0 0 0 0 0,0%
B Altre disponibilità liquide 81.993 0 0 0 0 0 0,0% 15.538 0 0 0 0 0 0,0%
C Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 82.012 0 0 0 0 0 0,0% 15.555 0 0 0 0 0 0,0%
E Crediti finanziari correnti (0) 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
F Debiti bancari correnti (65.114) 0 0 0 0 0 0,0% (70.123) 0 0 0 0 0 0,0%
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (10.923) 0 0 0 0 0 0,0% (10.181) 0 0 0 0 0 0,0%
H Altri debiti finanziari correnti (2.010) 0 0 (1.808) 0 (1.808) 89,9% (480) 0 0 (279) 0 (279) 58,1%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (78.047) 0 0 (1.808) 0 (1.808) 2,3% (80.785) 0 0 (279) 0 (279) 0,3%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) 3.965 0 0 (1.808) 0 (1.808) -45,6% (65.230) 0 0 (279) 0 (279) 0,4%
K Debiti bancari non correnti (59.310) 0 0 0 0 0 0,0% (54.360) 0 0 0 0 0 0,0%
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 0 0 0 0 0 0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
M Altri debiti non correnti (258) 0 0 0 0 0 0,0% (277) 0 0 0 0 0 0,0%
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (59.568) 0 0 0 0 0 0,0% (54.637) 0 0 0 0 0 0,0%
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (55.603) 0 0 (1.808) 0 (1.808) 3,3% (119.867) 0 0 (279) 0 (279) 0,2%

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti B Società consociate C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società collegate e a controllo congiunto:

  • Asco TLC S.p.A.
  • Seven Center S.r.l. in liquidazione

Gruppo C – Società consociate:

  • Estenergy S.p.A.
  • ASM Set S.r.l.
  • Unigas Distribuzione S.r.l.
  • Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2018

Si è riunita il 26 aprile 2018, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., in sede ordinaria.

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L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio 2017 e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo pari a 0,18 Euro per azione. Il dividendo è stato pagato il 9 maggio 2018, con stacco cedola il 7 maggio 2018 (record date 8 maggio 2018).

L'Assemblea ha, inoltre, approvato la politica per la remunerazione della Società, redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e rimosso parzialmente il vincolo di indisponibilità sul premio in azioni, per la quota sufficiente a corrispondere le ritenute fiscali e contributive a carico del beneficiario, con riferimento al Documento Informativo - redatto ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti Consob - "Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria 2015- 2017

L'Assemblea ha altresì approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria per il triennio 2018-2020, riservato agli amministratori esecutivi e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società da essa controllate. Da ultimo, ha approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie a norma degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, in sostituzione e revoca della precedente autorizzazione del 28 aprile 2017.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguardo il segmento della vendita di gas, il Gruppo intende attuare le necessarie azioni per salvaguardare i livelli di redditività attuali in un contesto di mercato che si profila in mutamento, attraverso una politica commerciale incentrata sulla proposizione di formule di pricing differenziato e sul miglioramento della qualità del servizio. In questo segmento il Gruppo intende perseguire degli obiettivi di crescita della quota di mercato sia attraverso l'acquisizione diretta di nuova clientela, sia attraverso operazioni straordinarie di acquisizione aziendale e/o di partnership.

Dati di sintesi al 31 marzo 2018 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

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Estenergy S.p.A.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Attività correnti 90.025 63.213
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 27.944 12.953
Attivita non correnti 67.781 67.147
Passività correnti 58.541 34.801
di cui
Passività finanziarie correnti 1 132
Passività non correnti 4.559 4.577
94.705 90.982
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Valore di carico della partecipazione 46.405 44.580

Conto Economico - dati r iassuntivi

Primo trimestre Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi 54.444 53.899
Totale costi operativi 47.151 45.737
M argine operativo Lordo 7.293 8.162
Ammortamenti e svalutazioni 9 424
Risultato oper ativo 7.285 7.739
Proventi finanziari 46 39
Oneri finanziari 0 14
Utile ante imposte 7.331 7.763
Imposte dell'esercizio 2.090 2.277
Risultato netto del per iodo 5.240 5.486
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Utile netto del periodo di competenza del gr uppo 2.568 2.688

La diminuzione registrata dal margine operativo lordo della società è principalmente assoggettabile alla prima applicazione del principio contabile internazionale IFRS 9 nell'ambito della valutazione della stima delle perdite su

crediti. La diversa logica sottostante ha determinato l'iscrizione di maggiori accantonamenti per rischi su crediti per complessivi 1.681 migliaia di Euro di cui: Euro 275 migliaia a conto economico in relazione alla quota di accantonamento trimestrale, ed Euro 1.406 migliaia (al netto del relativo effetto fiscale) quale rettifica di patrimonio netto sui crediti iscritti al 31 dicembre 2017.

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Unigas Distribuzione S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,86% in Unigas Distribuzione S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella distribuzione del gas naturale.

La partecipazione del Gruppo in Unigas Distribuzione S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi
(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Attività correnti 19.671 18.234
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.920 3.141
Attivita non correnti 47.879 47.867
Passività correnti 23.267 22.319
di cui
Passività finanziarie correnti 0 0
Passività non correnti 1.184 1.139
43.099 42.643
Quota detenuta dal gruppo 48,860% 48,860%
Valore di carico della partecipazione 21.058 20.835

Gruppo Ascopiave

Conto Economico - dati riassuntivi

Primo trimestre Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi 4.654 5.495
Totale costi operativi 3.364 4.507
Margine operativo Lordo 1.290 988
Ammortamenti e svalutazioni 599 600
Risultato operativo 691 387
Proventi finanziari 0 0
Oneri finanziari 8 115
Utile ante imposte 684 273
Imposte del periodo 229 195
Risultato netto dell'esercizio 455 78
Quota detenuta dal gruppo 48,86% 48,86%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 222 38

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Asm Set S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

____________________________________________________________________________________________

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi
(migliaia di Euro) 31.03.2018 31.12.2017
Attività correnti 13.109 10.339
di cui
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 575 664
Attivita non correnti 5.067 5.078
Passività correnti 9.157 7.423
di cui
Passività finanziarie correnti 0 0
Passività non correnti 949 943
8.070 7.051
Quota detenuta dal gruppo 49,000% 49,000%
Valore di carico della partecipazione 3.954 3.455

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

Conto Economico - dati riassuntivi

Primo trimestre Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2018 2017
Ricavi 11.941 12.277
Totale costi operativi 10.519 10.278
Margine operativo Lordo 1.422 1.999
Ammortamenti e svalutazioni 1 51
Risultato operativo 1.420 1.949
Proventi finanziari 6 5
Oneri finanziari 1 4
Utile ante imposte 1.425 1.949
Imposte del periodo 407 549
Risultato netto dell'esercizio 1.019 1.400
Quota detenuta dal gruppo 49,00% 49,00%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 499 686

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Pieve di Soligo, 14 maggio 2018

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

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