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Poste Italiane

Management Reports May 14, 2018

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Management Reports

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2018

INDICE

1. PREMESSA 3
2. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO4
3. SETTORI DI ATTIVITA' DEL GRUPPO5
4. CONTESTO MACROECONOMICO 7
5. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO9
6. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 29
7. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 34
8. ALTRE INFORMAZIONI 35
9. PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 36
10. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 MARZO 201840
11. PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 201841
12. DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI
CONTABILI SOCIETARI45
APPENDICE: INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 46

1. PREMESSA

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 marzo 2018 è stato redatto, su base volontaria, ai sensi dell'art. 82 ter del Regolamento Emittenti Consob "Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive". Per tali informazioni aggiuntive contenute nel documento, che non è sottoposto a revisione contabile, è garantita la coerenza e la correttezza, nonché la comparabilità dei relativi elementi informativi con i corrispondenti dati contenuti nelle relazioni finanziarie precedentemente diffuse al pubblico.

Quanto riportato nel presente documento è finalizzato a fornire un aggiornamento su fatti e circostanze intercorsi tra la chiusura dell'esercizio e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 marzo 2018.

Per una informativa completa si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2017 che sarà oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti in data 29 maggio 2018.

2. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente Maria Bianca Farina
Amministratore Delegato e Direttore Generale Matteo Del Fante
Consiglieri Giovanni Azzone
Carlo Cerami
Antonella Guglielmetti
Francesca Isgrò
Mimi Kung
Roberto Rao
Roberto Rossi
Collegio Sindacale (2)
Presidente Mauro Lonardo
Sindaci effettivi Alessia Bastiani
Maurizio Bastoni
Sindaci supplenti Marina Colletta
Antonio Santi
Ermanno Sgaravato
Organismo di Vigilanza (3)
Presidente
Componenti
Nadia Fontana
Paolo Casati (4)
Giulia Bongiorno (5)
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane
Francesco Petronio
Società di revisione
PricewaterhouseCoopersSpA
Comitato
Controllo, Rischi e Sostenibilità (6)
Comitato
Remunerazioni (6)
Comitato
Nomine e Corporate Governance
(6)
Comitato
Parti Correlate e Soggetti Collegati (6)
Antonella Guglielmetti (presidente) Carlo Cerami (presidente) Roberto Rao (presidente) Francesca Isgrò (presidente)
Giovanni Azzone Giovanni Azzone Antonella Guglielmetti Carlo Cerami
Francesca Isgrò Roberto Rossi Mimi Kung Mimi Kung
Roberto Rossi Roberto Rao

(1) Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.

(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018. Il 30 gennaio 2017 il Sindaco supplente Andrea Bonechi ha rassegnato, con efficacia immediata, le proprie dimissioni dall'incarico, pertanto l'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 ha nominato sindaco supplente Antonio Santi.

(3) L'Organismo di Vigilanza è stato nominato dal CdA il 24 maggio 2016 per la durata di 3 anni.

(4) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.

(5) Componente nominato dal CdA il 22 giugno 2017 (in sostituzione di Gennaro Terracciano dimessosi il 17 marzo 2017) e dimessosi nel mese di marzo 2018.

(6) I componenti dei Comitati sono stati nominati dal CdA del 28 aprile 2017. Nella riunione del 19 febbraio 2018 il CdA ha ridenominato il Comitato Nomine e il Comitato Controllo e Rischi rispettivamente Comitato Nomine e Corporate Governance e Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità.

3. SETTORI DI ATTIVITA' DEL GRUPPO

L'attività del Gruppo in coerenza con i nuovi indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "Deliver 2022" presentato alla comunità finanziaria il 27 febbraio 2018, è segmentata nei seguenti quattro settori operativi: Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale; Servizi Finanziari, Servizi Assicurativi.

A supporto dei settori operativi operano due canali commerciali, dedicati rispettivamente ai clienti retail e ai clienti business e Pubblica Amministrazione, cui si affiancano funzioni Corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

Il modello organizzativo è funzionale allo sviluppo di sinergie nell'ambito del Gruppo in ottica di integrazione industriale e trova applicazione attraverso modelli di governance e di funzionamento caratterizzati da:

  • gestione unitaria e integrata del Gruppo che garantisca un approccio al mercato univoco e coordinato, assicurando la centralità del cliente e valorizzando le possibili sinergie, nonché assegnando il coordinamento delle società controllate alle specifiche funzioni della Capogruppo attinenti ai settori operativi;
  • funzioni Corporate in grado di garantire, in una logica di coordinamento e integrazione delle rispettive famiglie professionali, il governo unitario del processo assegnato a livello di Gruppo e l'erogazione dei servizi in ottica di condivisione e di prossimità al business, per assicurare efficienza, economie di scala, qualità e supporto efficace alle differenti funzioni di business.

Operazioni societarie intervenute nel corso del periodo

In data 15 febbraio 2017, a seguito del rilascio delle autorizzazioni da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato e di Banca d'Italia, Poste Italiane ha acquistato, per un corrispettivo di 278,3 milioni di euro, una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl - società che detiene il 49,5% della SIA SpA (SIA) ed era posseduta al 100% da FSI Investimenti SpA. FSI Investimenti è a sua volta controllata da CDP Equity SpA che ne detiene il 77,1% del capitale sociale. A seguito dell'operazione, Poste Italiane detiene indirettamente una partecipazione del 14,85% del capitale della SIA. Contestualmente all'atto di acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, Poste Italiane ha altresì sottoscritto un "Atto di pegno" con il quale la stessa dichiara di essere vincolata, nei limiti e nell'esercizio della partecipazione acquisita, agli obblighi previsti in un accordo di finanziamento passivo stipulato in data 28 maggio 2014 da FSIA Investimenti Srl con alcuni istituti di credito. Secondo quanto previsto dagli accordi di compravendita il prezzo, corrisposto per l'80% al perfezionamento dell'acquisto e per il restante 20% nel mese di aprile 2018, è stato oggetto di aggiustamento in aumento di 0,5 milioni di euro in funzione dei valori della Posizione Finanziaria Netta di SIA al 31 dicembre 2016.

Attraverso il veicolo FSIA, gli azionisti FSI Investimenti (CDP Equity) e Poste Italiane esercitano controllo congiunto su SIA.

In data 7 agosto 2017 si è perfezionata la cessione da parte di Poste Italiane della partecipazione pari al 100% del capitale sociale di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale a favore dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia), al prezzo complessivo di circa 387 milioni di euro, di cui 317 milioni di euro incassati al 31 marzo 2018; la parte restante del prezzo è prevista in pagamento in più soluzioni, l'ultima delle quali a cinque anni dall'accordo.

In data 21 dicembre 2017 Poste Italiane e Anima Holding SpA (di cui Poste Italiane detiene il 10,04%) hanno sottoscritto un accordo vincolante per rafforzare la partnership già in essere nel settore del risparmio gestito. L'operazione prevede la scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare BancoPosta Fondi SGR SpA in favore di Anima SGR SpA. In esito alla scissione, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di vigilanza, Poste riceverà azioni Anima SGR di nuova emissione, che saranno contestualmente acquistate da Anima Holding, a fronte di un corrispettivo di 120 milioni di euro. Saranno inoltre rivisti e ampliati gli accordi di collaborazione tra Anima e il Gruppo Poste, risalenti a luglio 2015, in virtù dei quali Anima gestisce in delega fondi retail istituiti da BancoPosta Fondi e fondi interni relativi a prodotti assicurativi di Ramo III di Poste Vita. La revisione prevede un'estensione della partnership che avrà una durata di 15 anni.

In data 6 marzo 2018 Poste Italiane e Anima Holding, nonché Poste Vita, BancoPosta Fondi SGR e Anima SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini generali relativi all'accordo del dicembre 2017.

Per effetto di tale operazione, Poste manterrà il 100% di BancoPosta Fondi SGR con l'obiettivo di farne un centro di competenze nella gestione degli investimenti finanziari di tutto il Gruppo; l'operazione permetterà inoltre di rafforzare l'attività di formazione e aggiornamento della rete distributiva di Poste nell'ambito del risparmio gestito e di ampliare la gamma dei prodotti offerti ai risparmiatori. In particolare, con riferimento all'accordo di scissione e compravendita, la determinazione definitiva del prezzo, quantificato come detto in 120 milioni di euro, sarà soggetta a un meccanismo di earn-out in favore di Poste Italiane, in caso di incremento della redditività dei mandati/deleghe di gestione assegnati ad Anima SGR oltre determinate soglie e un meccanismo di aggiustamento prezzo a favore di Anima Holding. Il prezzo sarà integralmente corrisposto alla data di perfezionamento dell'operazione, entro il 31 dicembre 2018, sospensivamente subordinato al conseguimento delle previste autorizzazioni delle Autorità competenti.

Poste Italiane il 12 aprile 2018, dando seguito a quanto stabilito dal proprio Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, ha aderito all'aumento di capitale sociale a pagamento di Anima Holding SpA – per la quota di sua spettanza – per un totale di circa 30 milioni di euro mantenendo quindi una partecipazione del 10,04% del capitale sociale di Anima Holding SpA.

In data 19 aprile 2018 il Consiglio di Amministrazione di BancoPosta Fondi SGR SpA ha approvato il progetto di scissione della società e l'istanza di autorizzazione da presentare in Banca d'Italia.

In data 13 febbraio 2018 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione di Poste Tutela (100% Poste Italiane SpA) in Poste Italiane, con effetti giuridici dal 1° marzo 2018 ed effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2018.

Infine, con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha ritenuto opportuno concentrare in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale.

Tale iniziativa prevede il conferimento in natura in favore di PosteMobile SpA del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta e la costituzione, da parte di PosteMobile, di un patrimonio destinato tramite il quale la stessa Società possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), continuando altresì a svolgere le attuali attività di operatore mobile virtuale.

L'operazione, insieme alle proposte di modifica del Patrimonio e del Regolamento Bancoposta, nonché del conferimento dei relativi poteri per inoltrare l'istanza di autorizzazione alla Banca d'Italia, è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 25 gennaio 2018. A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte dell'Autorità di vigilanza, comunicato il 24 aprile 2018, l'Assemblea di Poste Italiane prevista per il 29 maggio 2018 sarà chiamata a deliberare in merito alla proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento.

4. CONTESTO MACROECONOMICO

Nel corso del primo trimestre del 2018 il quadro economico internazionale è stato positivo e caratterizzato da un rafforzamento dell'attività economica. Di fatto, l'aumento degli investimenti, il miglioramento del commercio mondiale e dell'occupazione stanno contribuendo a rendere la ripresa più generalizzata e l'Ocse, nell'Interim Economic Outlook di marzo, ha rivisto al rialzo la crescita del PIL mondiale 2018 al 3,9% (+0,2 pp rispetto a novembre 2017).

Tuttavia, alcuni fattori di rischio potrebbero modificare questo scenario molto positivo. Il recupero dei prezzi delle materie prime al momento non sta creando tensioni inflattive nelle principali economie avanzate, ma esistono rischi di un ulteriore aumento che potrebbe frenare la crescita. Tensioni sul mercato dei cambi o l'introduzione di dazi sulle importazioni da parte dell'amministrazione statunitense potrebbero avere impatti sul commercio mondiale. Inoltre, la riduzione delle politiche monetarie espansive potrebbe creare tensioni sui mercati finanziari deteriorando le condizioni del credito con effetti negativi sugli investimenti. L'economia americana ha chiuso il 2017 con il PIL in aumento del 2,5% e un tasso di disoccupazione stabile poco superiore al 4%, ma l'obiettivo della politica economica interna è un ritorno ai livelli di crescita pre-crisi. Per arrivare a questo traguardo l'amministrazione ha impostato una politica fiscale espansiva e ha introdotto una prima serie di misure protezionistiche che hanno suscitato, come sopra anticipato, preoccupazione per l'avvio di possibili tensioni commerciali a livello mondiale.

A marzo, come atteso dagli analisti, la Federal Reserve ha aumentato il costo del denaro di un quarto di punto dall'1,50 all'1,75%. Per l'anno in corso si ipotizzano altri due rialzi. La banca ha inoltre dichiarato che l'inflazione si sta muovendo verso l'obiettivo del 2%.

La Cina rimane impegnata a perseguire un alleggerimento della posizione debitoria degli operatori economici e stimolare una più rapida eliminazione degli NPL (Non performing loans). Tale strategia è orientata a migliorare il clima di fiducia degli investitori ma potrebbe avere un impatto sulla crescita del PIL nei prossimi trimestri.

Con riferimento alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, il presidente cinese nel mese di aprile ha promesso di aprire ulteriormente l'economia del Paese e di abbassare le tariffe di importazione su alcuni prodotti tra cui le automobili. Pechino intende inoltre estendere le concessioni alle banche estere perché possano operare sul mercato cinese, consentendo loro di essere concorrenti alle istituzioni locali.

l'Eurozona continua a mantenere una crescita solida e diffusa tra i paesi dell'Unione. Il 2017 si è chiuso con un aumento medio del PIL del 2,3%. La crescita mondiale mantiene alte le esportazioni e i bassi tassi di interesse favoriscono gli investimenti. Il PIL dell'Area è previsto in crescita sia per il 1° che per il 2° trimestre 2018 a un ritmo simile a quello registrato alla fine del 2017 (+0,6%) e una inflazione IPCA (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato) all'1,3%.

L'indicatore del ciclo economico dell'area Euro (€-Coin)1 a marzo ha registrato un leggero calo, attestandosi su un valore di 0,89 che è comunque vicino ai massimi osservati dal 2006. L'indicatore ha risentito del rallentamento dell'attività industriale e, in particolare, del calo della fiducia delle imprese nonché della correzione al ribasso dei corsi azionari.

La politica monetaria della BCE, anche se meno espansiva che in precedenza, rimane molto accomodante. L'apprezzamento dell'euro, salito di un ulteriore 2% nei confronti del dollaro, potrebbe rallentare ulteriormente la ripresa dell'inflazione costringendo quindi la BCE a rallentare la rimozione della politica monetaria ultra espansiva.

L'Italia sta beneficiando dell'accelerazione mondiale tramite una robusta crescita dell'export e degli investimenti in macchinari e mezzi di trasporto. L'Istat, nella nota di marzo sull'andamento dell'economia, ha messo in evidenza come siano migliorati anche i consumi e il potere di acquisto. Si rafforzano infatti i redditi, cresciuti grazie al recupero dell'occupazione e all'incremento delle retribuzioni e la fiducia di imprese e consumatori resta vicina ai massimi pre-crisi. Un segnale positivo per l'economia italiana è la crescita dei prestiti. Banca d'Italia nel rapporto "Banche e moneta: serie nazionali" ha evidenziato che i prestiti alle famiglie sono cresciuti a febbraio del 2,8%, come nel mese precedente, mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dell'1,2% (+2% gennaio). L'indicatore del ciclo economico ITA-Coin ha registrato un leggero calo dai massimi ciclici anche per l'Italia, ma rimane coerente con una espansione del PIL in linea con quella del trimestre scorso. Sul fronte dei mercati obbligazionari, lo spread decennale tra BTP e Bund ha mostrato un'inattesa forza registrando, nei primi mesi del 2018, una marcata contrazione che lo ha portato a toccare quota 120 punti base nel mese di febbraio per poi normalizzarsi nel resto del trimestre (oscillando tra i 130 e 140 p.b.) e attestarsi al 29 marzo 2018 a 129 p.b..

1 €-coin – sviluppato dalla Banca d'Italia – fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell'area euro in termini di tasso di crescita trimestrale del PIL depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo) ed è pubblicato mensilmente dalla Banca d'Italia e dal CEPR (Center for Economic and Policy Research).

5. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

1° trime
stre
Dati economici 2018 2017 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi 2.884 2.833 51 1,8%
di cui:
Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 898 914 (16) -1,8%
Servizi di Pagamento, mobile e digitale 143 130 13 10,0%
Servizi Finanziari 1.519 1.462 57 3,9%
Servizi Assicurativi 324 327 (3) -0,9%
Costi 2.049 2.165 (116) -5,4%
di cui:
Costo del lavoro totale 1.430 1.480 (50) -3,4%
di cui costo del lavoro 1.424 1.478 (54) -3,7%
di cui incentivi all'esodo 6 2 4 n.s.
Altri costi operativi 619 685 (66) -9,6%
EBITDA 835 668 167 25,0%
Ammortamenti e svalutazioni 132 142 (10) -7,0%
EBIT 703 526 177 33,7%
EBIT Margin 24,4% 18,6% 5,8%
Gestione finanziaria 8 6 2 33,3%
Utile lordo 711 532 179 33,6%
Imposte 226 181 45 24,9%
Utile del periodo 485 351 134 38,2%
Utile per azione 0,372 0,269 0,10 38,2%
1° trime
stre
Investimenti industriali del Gruppo 2018 2017 Variazioni
Investimenti industriali 56 81 (25) -30,9%
Dati Patrimoniali e Finanziari 31 marzo 2018 31 dicembre
2017
Variazioni
(dati in milioni di euro)
Capitale immobilizzato 3.000 3.077 (77) -2,5%
Capitale circolante netto 2.125 1.452 673 46,3%
Capitale investito lordo 5.125 4.529 596 13,2%
Fondi diversi e Altre attività/passività (3.159) (2.546) (613) 24,1%
Capitale investito netto 1.966 1.983 (17) -0,9%
Patrimonio netto 9.627 7.550 2.077 27,5%
Posizione finanziaria netta (7.661) (5.567) (2.094) 37,6%
Posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
(ESMA)
(385) (845) 460 -54,4%
Principali KPI 31 marzo 2018 31 marzo 2017 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Masse gestite (dati in milioni di euro) 1 513.932 497.372 16.560 3,3%
Raccolta netta (in milioni di euro) 2 4.173 4.065 108 2,7%
Numero medio dipendenti espresso in full time equivalent 135.740 137.916 (2.176) -1,6%
Costo del lavoro ordinario unitario (in migliaia di euro) 42,0 43,1 (1,1) -2,6%
Servizi di Corrispondeza, pacchi e distribuzione
Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) 813 838 (25) -3,0%
Servizi di Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) 29,1 27,6 2 5,4%
Numero Centri di Recapito 2.039 2.101 (62) -3,0%
Numero Uffici Postali 12.822 12.822 - -
Servizi di Pagamento, mobile e digitale
Numero di Carte (in milioni) 26,0 23,8 2,2 9,2%
Valore Transato (valore delle transazioni in milioni di euro) 6.250 5.442 808 14,8%
SIM PosteMobile (consistenza media in migliaia) 3.812 3.659 153 4,2%
Servizi Finanziari
Risparmio Postale (valore medio in milioni di euro) 309.977 309.046 931 0,3%
Rendimento medio 0,59% 0,47% 0,1%
Conti Correnti (Giacenza media del periodo in milioni di euro) 57.757 54.533 3.224 5,9%
Rendimento medio c/c senza capital gain 2,53% 2,73% -0,2%
Plusvalenze nette (in milioni di euro) 378 397 (19) -4,8%
Servizi Assicurativi
Riserve tecniche nette (in milioni di euro) 3 128.189 115.300 12.889 11,2%
Premi lordi Gruppo Poste Vita (in milioni di euro) 4 5.336 5.935 (599) -10,1%

1 Gli importi comprendono le giacenze del Risparmio Postale, i Fondi comuni promossi, le Riserve Tecniche Vita e le giacenze dei Conti Correnti. Il valore delle Masse gestite al 31 dicembre 2017 è pari a 506.240 milioni di euro

2 Il valore della Raccolta netta al 31 dicembre 2017 è pari a 3.304 milioni di euro.

3 Il valore delle Riserve tecniche nette al 31 dicembre 2017 è pari a 123.579 milioni di euro.

4

Include i premi contabilizzati al lordo della riserva premi e della cessione in riassicurazione.

Altri KPI non finanziari
Organico suddiviso per genere
(numero puntuale espresso in full time equivalent )
31 marzo 2018 31 dicembre
2017
Variazioni
Totale Organico stabile 126.805 127.435 (630) -0,5%
di cui
Uomini 58.458 58.812 (354) -0,6%
Donne 68.347 68.623 (276) -0,4%
Totale Organico flessibile 8.335 9.120 (785) -8,6%
di cui
Uomini
Donne
4.944
3.391
5.436
3.684
(492)
(293)
-9,1%
-8,0%
Qualità del servizio postale universale
di cui
Consegna entro Obiettivo 31 marzo
2018
Risultato
31 dicembre
2017
Risultato
Posta 1 - Prioritaria 1 1 giorno 80,0% 82,7% 82,2%
Posta 1 - Prioritaria 1 4 giorni 98,0% 99,3% 99,1%
Posta 4 - Ordinaria 2 4 giorni 90,0% 90,2% 91,2%
Posta Massiva 1 4 giorni 90,0% 98,6% 96,7%
Posta Raccomandata 1 4 giorni 90,0% 94,2% 95,1%
Posta Assicurata 1 4 giorni 90,0% 99,2% 99,6%
Pacco ordinario 1 4 giorni 90,0% 96,7% 92,2%
1 Monitorata attraverso il sistema di tracciatura elettronica
2 Elaborazione s
u dati certificati da IZI s
u incarico AGCom (
2018)
i dati del mese di marzo non sono ancora disponibili, le performance riportate fanno riferimento al mese di febbraio

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

I ricavi totali del Gruppo ammontano a 2,9 miliardi di euro e si incrementano di 51 milioni rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (+1,8%).

La gestione del primo trimestre 2018 ha permesso di conseguire un positivo risultato operativo consolidato che si attesta a 703 milioni di euro e registra una crescita del 33,7% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (526 milioni di euro), principalmente per effetto delle positive performance conseguite dal settore dei servizi Finanziari e della riduzione dei costi operativi e del costo del lavoro.

L'utile di periodo ammonta a 485 milioni di euro, in crescita del 38,2% rispetto ai primi tre mesi del 2017 (351 milioni di euro di utile).

Nel dettaglio, i ricavi totali dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si attestano a 898 milioni di euro evidenziando una contrazione dell'1,8% rispetto al primo trimestre del 2017 per effetto della riduzione dei volumi della corrispondenza tradizionale, che passano da 838 milioni di pezzi del 2017 a 813 milioni (-3,0%). Continua invece a mostrare positivi segnali il comparto dei pacchi i cui volumi registrano un incremento del 5,4% passando da 27,6 milioni di spedizioni del primo trimestre del 2017 a 29,1 milioni di spedizioni.

I servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale hanno contribuito alla formazione dei ricavi per 143 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto al primo trimestre 2017, e accolgono i ricavi dei servizi di pagamento, i prodotti di monetica e i servizi di telefonia PosteMobile SpA.

I ricavi totali dei servizi Finanziari passano da 1.462 milioni di euro del primo trimestre 2017 a 1.519 milioni di euro, segnando un progresso del 3,9% ascrivibile alle positive performance dell'attività di gestione del Risparmio Postale; occorre peraltro rilevare che il risultato del periodo di confronto accoglieva i ricavi derivanti dalla partecipazione in Banca del Mezzogiorno–MCC per circa 25 milioni di euro.

Il comparto Assicurativo ha contribuito alla formazione dei ricavi totali con 324 milioni di euro (327 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) per effetto del rallentamento della produzione Vita, che passa da 5,9 miliardi di euro del primo trimestre 2017 a 5,3 miliardi di euro. Positivo invece il progresso del comparto Danni, con una raccolta netta di 28 milioni di euro rispetto a 25 milioni di euro del primo trimestre 2017.

Come anticipato, l'analisi dei costi, che passano da 2.165 milioni di euro del 2017 a 2.049 milioni di euro, evidenzia una riduzione del 5,4%, a conferma dell'attività di controllo dei costi intrapresa dal Gruppo.

Il costo del lavoro evidenzia una riduzione del 3,4%, passando da 1.480 milioni di euro del primo trimestre 2017 a 1.430 milioni di euro nel 2018, per effetto principalmente della riduzione degli organici medi (quasi 2.200 FTE in meno rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente).

Gli Altri costi operativi passano da 685 milioni di euro del primo trimestre 2017 a 619 milioni di euro nel 2018 e segnano una riduzione del 9,6% per effetto di efficienze e maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri del primo trimestre 2017.

Infine, ove si considerino anche gli Ammortamenti e svalutazioni del periodo, 132 milioni di euro nel primo trimestre 2018 rispetto a 142 milioni di euro del primo trimestre 2017, i costi totali ammontano a 2.181 milioni di euro ed evidenziano una riduzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (2.307 milioni di euro nel primo trimestre 2017).

RISULTATI ECONOMICI PER SETTORI DI ATTIVITA'

(dati in milioni di euro)
I trimestre 2018 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile e digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Totale ricavi 2.267 225 1.780 324 (1.712) 2.884
Ricavi da terzi 898 143 1.519 324 - 2.884
Ricavi infrasettoriali 1.369 82 261 - (1.712) -
Totale costi 2.004 168 1.541 180 (1.712) 2.181
Costi 1.989 54 103 35 - 2.181
Costo del lavoro totale 1.390 8 22 10 - 1.430
di cui costo del lavoro 1.385 8 21 10 - 1.424
di cui incentivi all'esodo 5 - 1 - - 6
Altri costi operativi 477 40 81 21 - 619
Ammortamenti e svalutazioni 122 6 - 4 - 132
Costi infrasettoriali 15 114 1.438 145 (1.712) -
EBIT 263 57 239 144 - 703
EBIT MARGIN 11,6% 25,3% 13,4% 44,4% 24,4%
Proventi/(oneri) finanziari (11) - - 14 - 3
Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con
il metodo del Patrimonio netto
- 1 4 - - 5
Proventi/(oneri) finanziari infrasettoriali 3 - (1) (2) - -
Risultato prima delle imposte 255 58 242 156 - 711
Imposte 81 15 69 61 - 226
Utile del periodo 174 43 173 95 - 485

(dati in milioni di euro)

I trimestre 2017 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti,
mobile e digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Totale ricavi 2.248 216 1.720 327 (1.678) 2.833
Ricavi da terzi 914 130 1.462 327 - 2.833
Ricavi infrasettoriali 1.334 86 258 - (1.678) -
Totale costi 2.113 161 1.529 182 (1.678) 2.307
Costi 2.098 53 121 35 - 2.307
Costo del lavoro totale 1.432 8 31 9 - 1.480
di cui costo del lavoro 1.431 8 30 9 - 1.478
di cui incentivi all'esodo 1 - 1 - - 2
Altri costi operativi 534 39 90 22 - 685
Ammortamenti e svalutazioni 132 6 - 4 - 142
Costi infrasettoriali 15 108 1.408 147 (1.678) -
EBIT 135 55 191 145 - 526
EBIT MARGIN 6,0% 25,5% 11,1% 44,3% 18,6%
Proventi/(oneri) finanziari (11) - - 13 - 2
Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con
il metodo del Patrimonio netto - - 4 - - 4
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 3 - (2) (1) - -
Risultato prima delle imposte 127 55 193 157 - 532
Imposte 47 16 58 60 - 181
Utile del periodo 80 39 135 97 - 351

SERVIZI DI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Il mercato dei servizi postali

Il mercato postale europeo continua a essere caratterizzato al contempo dal declino della domanda per la distribuzione di lettere, quotidiani, periodici e pubblicità - quale conseguenza della diffusione delle comunicazioni elettroniche - e dalla crescita della domanda per i servizi di consegna dei pacchi, grazie allo sviluppo dell'ecommerce, sostenuto anche dalle nuove tecnologie (per es. acquisti e pagamenti on line effettuati dai dispositivi mobili).

Il mercato italiano conferma la minore attitudine, rispetto ad altri player europei, all'utilizzo di strumenti di comunicazione cartacea; pesa in particolare il minore ricorso al Direct Marketing come strumento di comunicazione commerciale, nonché la minore propensione all'utilizzo di strumenti di rendicontazione cartacea

da parte di alcune specifiche industry quali il banking e le telecomunicazioni, caratterizzate dall'utilizzo di modelli di consumo prepagato.

Il mercato dei servizi di Corriere Espresso e Pacchi si conferma invece in crescita, registrando un incremento del 6,7%2 nel periodo 2016/2017 nelle attività su base nazionale (che rappresentano circa l'80% del totale), mentre i servizi basati sulla consegna o sulla ricezione verso/da paesi esteri cresce nello stesso periodo in media del 13,9%.

1° trime stre
(dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
Corrispondenza 665 679 (14) -2,1%
Pacchi 175 174 1 0,5%
Altri ricavi 58 61 (3) -4,9%
Ricavi infrasettoriali 1.369 1.334 35 2,6%
Totale Ricavi 2.267 2.248 19 0,8%
Costo del lavoro 1.390 1.432 (42) -2,9%
di cui costo del lavoro 1.385 1.431 (46) -3,2%
di cui incentivi all'esodo 5 1 4 n.s.
Altri costi operativi 477 534 (57) -10,7%
Costi infrasettoriali 15 15 - n.s.
Totale Costi 1.882 1.981 (99) -5,0%
EBITDA 385 267 118 44,2%
Ammortamenti e svalutazioni 122 132 (10) -7,6%
EBIT 263 135 128 94,8%
EBIT MARGIN 11,6% 6,0% 5,6%
Gestione finanziaria (8) (8) - n.s.
Risultato prima delle imposte 255 127 128 n.s.
Imposte 81 47 34 72,3%
Utile del periodo 174 80 94 n.s.

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

n.s.: non significativo

Il settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un Risultato operativo di 263 milioni di euro, in miglioramento di 128 milioni di euro rispetto al risultato operativo di 135 milioni di euro conseguito nel medesimo periodo dell'esercizio precedente, ascrivibile essenzialmente alla riduzione del costo del lavoro (-42 milioni di euro) e degli altri costi operativi (-57 milioni di euro) riconducibile, oltre che alle iniziative di efficienza, al rilascio del fondo rischi vertenze con terzi dovuti al venir meno di passività accantonate in precedenti esercizi.

I ricavi da mercato passano da 914 milioni di euro del primo trimestre 2017 a 898 milioni di euro, in diminuzione dell'1,8% per effetto dei minori ricavi derivanti dal comparto della Corrispondenza tradizionale (-14 milioni di euro). I ricavi infrasettoriali si incrementano del 2,6% passando da 1.334 milioni di euro del primo trimestre 2017 a 1.369 milioni di euro nel 2018 per effetto dell'aumento della remunerazione dei servizi di distribuzione resi al segmento finanziario.

2 Fonte Osservatorio sulle Comunicazioni n. 1/2018 AGCOM.

Analisi dei risultati

Risultati Corrispondenza

Analisi dei risultati
Risultati Corrispondenza
Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
1° trime stre 1° trime stre
2018 2017 Variazioni 2018 2017 Variazioni
Posta Indescritta 378 382 (4) -1,0% 217 223 (6) -2,7%
Posta Descritta 50 48 2 4,2% 242 241 1 0,4%
Direct Marketing 166 176 (10) -5,7% 38 41 (3) -7,3%
Servizi Integrati 7 5 2 40,0% 43 35 8 22,9%
Altro (1) 212 227 (15) -6,6% 50 61 (11) -18,0%
Compensazioni per il Servizio Postale Universale e
Integrazioni tariffarie (2) 75 78 (3) -3,8%
Totale Corrispondenza di Gruppo 813 838 (25) -3,0% 665 679 (14) -2,1%

(1) Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base.

(2) Le Compensazioni per il Servizio Postale Universale includono anche le compensazioni relative al Pacco ordinario. Le Integrazioni tariffarie sono relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate per motivi di legge.

I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 3% (-25 milioni di invii) e del 2,1% (-14 milioni di euro) rispetto al primo trimestre 2017, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali, anche per effetto della progressiva dematerializzazione delle comunicazioni (lettere sostituite da e-mail, fatture inviate on line, ecc.). Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-4 milioni di invii, corrispondenti a -1 % rispetto al primo trimestre 2017), ha generato un calo dei ricavi per 6 milioni di euro (-2,7%).

La Posta Descritta registra un aumento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 4,2% (+2 milioni di invii) e dello 0,4% (+1 milioni di euro), rispetto al primo trimestre 2017, per effetto principalmente della crescita dei flussi di raccomandate internazionali inbound relative alla spedizione di piccoli oggetti legati allo sviluppo dell'ecommerce.

Il Direct Marketing segna un rallentamento dei volumi del 5,7% (-10 milioni di invii) imputabile alla razionalizzazione effettuata dalla clientela delle spese in comunicazione a mezzo posta; tale rallentamento ha generato una contrazione dei ricavi del 7,3% (-3 milioni di euro).

I volumi dei servizi integrati si incrementano di 2 milioni di spedizioni, attestandosi a 7 milioni nel primo trimestre 2018, e hanno generato ricavi per 43 milioni di euro, in crescita del 22,9% (+8 milioni di euro) rispetto al primo trimestre 2017, essenzialmente ascrivibile al Servizio Integrato Notifiche di Atti giudiziari.

Gli altri ricavi infine, che accolgono tra l'altro i servizi Printing effettuati dalla controllata Postel, mostrano una riduzione del 6,6% dei volumi (-15 milioni di spedizioni) e del 18% dei ricavi (-11 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo del 2017, per effetto del calo del mercato della Stampa.

La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per il primo trimestre 2018, cosi come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019, ammonta a 65,6 milioni di euro (65,6 milioni di euro nel primo trimestre del 2017), mentre le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale, introdotte dal 1° gennaio 2017, ammontano a 9,6 milioni di euro (12,2 milioni di euro nel 2017).

Risultati Pacchi

Risultati Pacchi
Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
1° trime
stre
1° trime stre
2018 2017 Variazioni 2018 2017 Variazioni
B2B 7.3 7.8 (0.5) -6.4% 52.1 56.6 (4.5) -8.0%
B2C 15.9 12.9 3.0 23.3% 63.5 53.6 9.9 18.5%
Altro 5.9 6.9 (1.0) -14.5% 59.8 64.3 (4.5) -7.0%
Totale Pacchi 29.1 27.6 1.5 5.4% 175.4 174.5 0.9 0.5%

I risultati del comparto Pacchi evidenziano una crescita dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 5,4% e dello 0,5% rispetto al primo trimestre 2017, per effetto essenzialmente del crescente sviluppo dell'e-commerce in Italia nel segmento B2C che ha permesso di conseguire ricavi del periodo per 63,5 milioni di euro, in crescita del 18,5% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, a fronte di quasi 16 milioni di spedizioni realizzate.

Tale crescita è stata in parte compensata dalla riduzione dei ricavi conseguiti nel segmento B2B (-4,5 milioni di euro pari al -8,0% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente), che sta scontando gli effetti di trascinamento sul trimestre delle agitazioni sindacali che hanno interessato la controllata SDA nei mesi di settembre e ottobre 2017.

Il Gruppo ha inoltre avviato il nuovo modello di Joint delivery, finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo sviluppo dell'e-commerce e delle mutate esigenze dei clienti. In particolare, il nuovo modello prevede la possibilità di recapito dei pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend, al fine di ottimizzare il buon esito della consegna e soddisfare le aspettative dei clienti destinatari. Tale nuovo modello, oggetto di concertazione con le Organizzazioni Sindacali, è stato avviato il 16 aprile 2018 e sarà progressivamente implementato nei prossimi mesi del 2018.

Nel primo trimestre del 2018, nell'ambito del percorso di ottimizzazione e automazione dei processi operativi, sono stati inoltre realizzati interventi atti a ridefinire i processi di smistamento; tra questi, l'installazione presso il CMP di Bologna di un nuovo impianto di smistamento della corrispondenza.

Nel periodo è continuata infine anche la progressiva espansione della nuova rete PuntoPoste per il ritiro degli acquisti on line e la spedizione di resi e pacchi preaffrancarti. La nuova rete PuntoPoste mette a disposizione dei clienti, sia locker (chioschi automatizzati), sia punti di ritiro alternativi e complementari agli Uffici Postali, per soddisfare i crescenti bisogni di prossimità e flessibilità oraria dei clienti. Nel corso del primo trimestre sono stati attivati 285 locker PuntoPoste; ulteriori attivazioni sono previste progressivamente nei prossimi mesi con l'obiettivo di garantire sempre maggiore copertura su tutto il territorio nazionale.

Qualità del Servizio postale Universale

Il 30 marzo 2018 sono stati trasmessi all'Autorità i risultati di qualità sulla posta registrata, massiva, prioritaria (anche con riferimento alle aree alterne) e pacco ordinario, relativi all'anno 2017. Tutti i risultati sono in linea con gli obiettivi regolatori.

Con la Delibera 77/18/CONS sono stati definiti dall'Autorità gli obiettivi regolatori di qualità per il servizio di notifica a mezzo posta di atti giudiziari e violazioni del Codice della Strada che si applicheranno a decorrere dall'entrata in vigore del successivo Disciplinare del MiSE.

Contesto normativo

Il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe), convertito in Legge. n.19 del 27 febbraio 2017, in vigore dal 1° gennaio 2017 ha disposto la proroga, fino all'adozione di nuove tariffe agevolate, delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha rispristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004 per un periodo di tre anni (2017-2019). Il Decreto ha altresì confermato, fino all'adozione di nuove tariffe agevolate, le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro e ripristinato le relative integrazioni tariffarie statali per un periodo di tre anni (2017-2019)3 .

Con la Legge 4 agosto 2017 n. 124 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" entrata in vigore il 29 agosto 2017, è stato abrogato, a partire dal 10 settembre 2017, l'art. 4 del D.Lgs 261/1999 e modificati gli articoli correlati, con soppressione della riserva postale per i servizi di notificazione degli atti giudiziari e della violazione del codice della strada (art. 1 comma 57). La nuova normativa ha inoltre previsto che il rilascio della licenza individuale per lo svolgimento di tali servizi, debba essere subordinato a specifici requisiti e obblighi del Servizio Universale con riguardo alla sicurezza, qualità, continuità, disponibilità ed esecuzione dei medesimi. A tale riguardo l'AGCom, all'esito di una consultazione pubblica e acquisito il parere del Ministero della Giustizia, ha emanato la Delibera 77/18/CONS del 20 febbraio 2018, con cui ha definito il regime giuridico della licenza speciale per lo svolgimento dei servizi di notifica a mezzo posta di atti giudiziari e violazioni del Codice della strada. Con l'adozione del Disciplinare attuativo, che sarà predisposto dal Ministero dello Sviluppo economico, gli operatori postali alternativi potranno presentare domanda per ottenere il rilascio della suddetta licenza speciale.

La disciplina di tali notificazioni è stata ulteriormente modificata dalla Legge di Bilancio 2018, che ha armonizzato le disposizioni della Legge 890/1982 "Notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari" con le nuove disposizioni dettate dalla Legge 124/2017.

La Legge di Bilancio 2018 ha, inoltre, attribuito ad AGCom la competenza di definire la misura dell'indennizzo che l'operatore dovrà corrispondere in caso di smarrimento dell'atto; a tale riguardo, l'Autorità ha avviato, in data 17 aprile 2018, un procedimento per la definizione delle misure e delle modalità di corresponsione degli indennizzi per gli atti giudiziari.

SERVIZI DI PAGAMENTO, MOBILE E DIGITALE

Contesto di mercato

Dopo anni di lento movimento, il mercato Italiano dei servizi di pagamento ha mostrato importanti segnali di crescita nel 2017, quando il valore delle transazioni effettuate con carta ha raggiunto i 220 miliardi di euro (+10% rispetto al 2016), cifra che corrisponde al 28% dei consumi totali delle famiglie italiane. Di queste transazioni, il 21% (15% nel 2016) sono state effettuate tramite modalità innovative di pagamento digitale: eCommerce

3 Con riferimento alle compensazioni statali dovute a fronte delle agevolazioni praticate a favore di editori e settore noprofit, lo stanziamento originariamente previsto dalla Legge di Bilancio 2017 ammontava a 60 milioni di euro annui per il periodo 2017-2019; successivamente il D.L. 50/2017 ha ridotto di circa 2,5 milioni di euro lo stanziamento relativo al 2017. Gli stanziamenti previsti dalla Legge di Bilancio 2018 ammontano a 59,3 milioni di euro per l'anno 2018 e 57,5 milioni di euro per l'anno 2019.

ed ePayment (20,3 miliardi di euro), Contactless Payment (18 miliardi di euro), Mobile Payment & Commerce (6,7 miliardi di euro) e Mobile POS (0,9 miliardi di euro).

La crescita di questi New Digital Payment sarà spinta, oltre che dalle nuove abitudini dei consumatori, anche dal Contactless Payment i cui pagamenti sono cresciuti di oltre il 150% nel 2017 (8% del transato con carta).

Con riferimento al mercato Digital, in Italia il 73% della popolazione è online (43 milioni di persone) e circa 34 milioni di utenti sono attivi sui social media, con una continua crescita del numero degli utenti 'connessi' anno dopo anno. L'83% di utenti utilizza il mobile come modalità di accesso a internet e il 51% degli utenti è attivo sui social mediante il mobile. Il tempo medio di connessione a internet è di 6 ore al giorno, di cui 2 vengono impiegate principalmente nell'attività sulle piattaforme social e gli utenti che utilizzano internet almeno una volta al giorno sono l'88%.

L'ecommerce conferma il trend positivo registrato negli ultimi anni e il mobile rappresenta una componente centrale nell'esperienza di acquisto da parte degli utenti.

Aspetti quali la user experience, l'immediata accessibilità dei servizi, la flessibilità e la velocità d'utilizzo rappresentano i driver prioritari che guidano gli utenti nella scelta di un servizio digitale. Le aziende quindi stanno avviando percorsi di trasformazione digitale in linea con le tendenze di mercato e le nuove esigenze degli utenti, sempre più connessi.

Il digitale è sempre più una priorità anche in ambito Pubblica Amministrazione: SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che ha l'obiettivo di fornire ai cittadini un sistema di "login" unico con cui accedere a tutti i servizi online della PA, abilita l'accesso a oltre 4.300 servizi online di circa 3.800 Pubbliche Amministrazioni centrali e locali aderenti tra le quali l'INPS, l'Agenzia delle Entrate, i Comuni e le Università4 .

Il mercato della telefonia mobile nel corso del quarto trimestre 2017, sulla base degli ultimi dati disponibili5 , ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si è attestata a circa il 165% della popolazione, con una quota degli MVNO attorno al 13%. Le linee complessive al quarto trimestre 2017 sono stimate attorno ai 99,8 milioni comprensive di circa 16 milioni di SIM Machine to Machine (M2M). In relazione alle quote di mercato, nell'ultimo trimestre 2017 PosteMobile, con una quota complessiva di mercato attorno al 4%, rappresenta oltre il 48% dei clienti complessivi degli operatori mobili virtuali6 .

Nel primo trimestre 2018 è proseguita la flessione dei ricavi relativi ai servizi tradizionali compensata dalla crescita della componente Browsing mentre si è rilevata l'adozione da parte dei principali operatori mobili di strategie acquisitive orientate ad una sostanziale stabilità della politica di pricing e una minore focalizzazione sulle offerte operator attack7 allo scopo di preservare ricavi e margini, in attesa dell'ingresso sul mercato di nuovi players. Al contempo si è rafforzato sia il trend di convergenza tra servizi di rete fissa e mobile, sia la prospettiva di realizzazione di partnership, più o meno forti, tra fornitori di contenuti digitali e operatori di rete di telecomunicazioni.

In tale contesto il principale elemento di evoluzione del mercato riguarda la rete fissa e in particolare la penetrazione del broadband (banda larga).

4 Fonte: Report 'Digital in 2018 – Italy', We Are Social, Hootsuite - gennaio 2018.

5 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2017.

6 Stima interna PosteMobile sulla base del report AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni 4/2017.

7 Le offerte operator attack sono una pratica commerciale per offrire offerte limitate verso specifici target di clienti attivi con uno o più operatori della concorrenza.

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE PAGAMENTI, MOBILE E DIGITALE
1° trime stre
(dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
Monetica 59 49 10 20,4%
Altri pagamenti 32 31 1 3,2%
Mobile 52 50 2 4,0%
Ricavi infrasettoriali 82 86 (4) -4,7%
Totale Ricavi 225 216 9 4,2%
Costo del lavoro 8 8 - n.s.
di cui costo del lavoro 8 8 - n.s.
di cui incentivi all'esodo - - - n.s.
Altri costi operativi 40 39 1 2,6%
Costi infrasettoriali 114 108 6 5,6%
Totale Costi 162 155 7 4,5%
EBITDA 63 61 2 3,3%
Ammortamenti e svalutazioni 6 6 - n.s.
EBIT 57 55 2 3,6%
EBIT MARGIN 25,3% 25,5% -0,1%
Gestione finanziaria 1 - 1 n.s.
Risultato prima delle imposte 58 55 3 5,5%
Imposte 15 16 (1) -6,3%
Utile del periodo 43 39 4 10,3%

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE PAGAMENTI, MOBILE E DIGITALE

n.s.: non significativo

Il segmento Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD) si pone l'obiettivo di rappresentare un presidio accentrato dei servizi di pagamento – anche in ottica di estensione alle nuove attività previste dalla PSD2 – nonché essere il centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo.

Il settore accoglie i servizi di incasso e pagamento del patrimonio destinato BancoPosta (gestiti in outsourcing), i prodotti di monetica e i servizi resi da PosteMobile SpA che negli anni ha sviluppato esperienza in ambito digital e a supporto del "mobile-banking e mobile-payment".

L'andamento economico del settore Pagamenti Mobile e Digital evidenzia per il primo trimestre 2018 un risultato della gestione operativa, tenuto conto di ammortamenti e svalutazioni, che si attesta a 57 milioni di euro, in crescita del 3,6% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (circa 55 milioni di euro).

I ricavi totali ammontano a 225 milioni di euro (+4,2%) e beneficiano delle positive performance del comparto della Monetica che segna una crescita del 20,4% (+10 milioni di euro) per effetto dell'incremento delle transazioni su Postepay nonché dall'emissione di nuove carte (oltre 18 milioni di carte in circolazione, di cui 5 milioni sono le Postepay Evolution, con una crescita del 13% circa rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente). Il numero delle carte Postamat in circolazione è stabile a 7 milioni.

Anche i ricavi da servizi di acquiring mostrano una crescita del 51,4% passando da 3 milioni di euro a 4,6 milioni di euro, grazie all'incremento del transato rispetto al periodo di confronto. I ricavi del Mobile passano da 50 milioni di euro del primo trimestre 2017 a 52 milioni di euro per effetto dell'aumento della customer base (sia del business fisso che mobile).

I costi totali del settore si attestano a 162 milioni di euro, in crescita rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (+4,5%) per effetto dei maggiori Costi infrasettoriali (+5,6%) che accolgono prevalentemente le attività di adeguamento tecnologico, di back office e di distribuzione rese dagli altri settori di Poste Italiane SpA ai business della monetica e dei pagamenti.

Tenuto conto della gestione finanziaria (1 milione di euro) e delle imposte di periodo (15 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di circa 43 milioni di euro, in crescita del 10,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.

Nell'ambito del percorso di digital transformation sono state rilasciate diverse funzionalità sul canale APP e Web. In particolare, è stata realizzata la nuova versione dell'App BP che consente la gestione dei Buoni fruttiferi postali dematerializzati regolati sul conto corrente ed è stata rilasciata la funzionalità di ricarica delle carte Postepay da conto corrente su App BancoPosta e BPOL.

Contesto normativo

Con il D.Lgs 15 dicembre 2017 n. 218, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2018, il Legislatore italiano ha recepito la Direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (c.d. PSD2). La creazione di una "area unica dei pagamenti" in Europa ha avviato, ormai da anni, un percorso di razionalizzazione e innovazione del mercato dei pagamenti che, con l'entrata in vigore della PSD2, subirà una ulteriore accelerazione e un maggiore livello di competizione.

Con particolare riferimento alle norme tecniche di regolamentazione per l'autenticazione forte del cliente e gli standard aperti di comunicazione comuni e sicuri (RTS -Regulatory Technical Standards), il 13 marzo 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento delegato (UE) 2018/389 della Commissione del 27 novembre 2017, che integra la PSD2.

Il Regolamento delegato definisce i requisiti cui devono conformarsi i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) ai fini dell'attuazione di misure di sicurezza volte a: (i) applicare la procedura dell'autenticazione forte del cliente; (ii) esonerare dall'applicazione dei requisiti di sicurezza dell'autenticazione forte del cliente, a condizioni specifiche e limitate, sulla base del livello di rischio, dell'importo e della frequenza dell'operazione di pagamento e del canale di pagamento utilizzato per l'esecuzione dell'operazione; (iii) proteggere la riservatezza e l'integrità delle credenziali di sicurezza personalizzate dell'utente dei servizi di pagamento;

(iv) stabilire standard aperti comuni e sicuri per la comunicazione tra i prestatori di servizi di pagamento di radicamento del conto e le terze parti (es. prestatori di servizi di disposizione di ordine di pagamento, prestatori di servizi di informazione sui conti, ecc.).

Il Regolamento si applicherà a partire dal 14 settembre 2019, a eccezione dei paragrafi relativi agli obblighi generali per le interfacce di accesso con le terze parti che si applicano a decorrere dal 14 marzo 2019.

A seguito degli assessment effettuati sono stati pianificati in Poste Italiane gli interventi tecnologici volti all'implementazione dell'"autenticazione forte" della clientela anche in fase di accesso e rafforzamento dei presidi in fase dispositiva (dynamic link).

Il 27 gennaio 2018 è entrato in vigore il nuovo testo del Codice Amministrazione Digitale (CAD) come modificato dal D.Lgs. n. 217 del 13 dicembre 2017. L'impostazione della revisione complessiva del CAD, nel contesto della digitalizzazione dei servizi ai cittadini, tende a garantire il diritto di questi ultimi di accedere ai propri dati, documenti e servizi in modalità digitale.

Il nuovo CAD, perseguendo obiettivi di semplificazione, tiene separate la normativa primaria da quella contenente le indicazioni di carattere tecnologico e funzionale, da espletarsi prevalentemente attraverso l'emanazione di Linee Guida (Art. 71) a cura dell'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) o, in specifici casi, attraverso l'emissione di DPCM o DM emessi da Ministri delegati.

I principali contenuti sono:

  • ampliamento dell'ambito di applicazione ai gestori di pubblici servizi, comprese le società quotate, in relazione ai servizi di pubblico interesse gestiti;
  • rafforzamento dei processi di armonizzazione con il quadro normativo europeo in materia di strumenti di identificazione, comunicazione e autenticazione;
  • semplificazione dei procedimenti amministrativi con previsione di un nuovo processo di firma;
  • centralità dell'identità digitale SPID considerata come strumento che garantisce l'esercizio del diritto di accesso ai servizi online;
  • centralità del domicilio digitale ai fini delle comunicazioni elettroniche aventi valore legale;
  • sostegno ai pagamenti digitali ed elettronici nelle transazioni con le pubbliche amministrazioni, inclusi i micro-pagamenti del credito telefonico.

L'estensione ai gestori di servizi pubblici dell'ambito di applicazione del CAD produce una serie di impatti e necessità di adeguamento nella predisposizione dei servizi fruibili in modalità telematica. Di particolare rilievo sono gli obblighi connessi all'accesso ai servizi pubblici online tramite Identità Digitale e alla gestione delle comunicazioni tramite il Domicilio digitale; inoltre si applica anche a tali gestori l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici - anche basati sull'uso del credito telefonico - tramite la piattaforma messa a disposizione da AgID. L'evoluzione di tale piattaforma dovrà garantire, durante tutta la gestione del processo di pagamento, l'autenticazione degli utenti tramite SPID o Carta d'Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.

Il citato D.Lgs 218/2017 è intervenuto anche per modificare il D.Lgs. 11/2010 che dispone, all'art.2, comma 2, lettera n), che i fornitori di reti o servizi di comunicazione elettronica possono, in aggiunta ai servizi di comunicazione forniti, offrire alla clientela anche servizi di pagamento basati sull'utilizzo del credito telefonico. Tali servizi sono soggetti a limitazioni di valore (massimo 50 euro per singola operazione di pagamento e 300 euro complessive al mese) e di tipologia (acquisto di contenuti digitali e servizi a tecnologia vocale; attività di beneficenza e acquisto di biglietti per prestazioni di servizi) e richiedono l'iscrizione dell'operatore di comunicazioni elettroniche interessato nell'albo degli Istituti di Pagamento, nella sezione dei soggetti che operano in regime di esenzione.

L'iscrizione all'albo, tenuto dalla Banca d'Italia, non è autorizzativa e ha la finalità di verificare la sussistenza dei requisiti per operare in regime c.d. di esenzione rispetto all'applicazione della Normativa in questione e informare l'European Banking Authority (EBA) delle tipologie di operatori che offrono servizi di pagamento. La Banca d'Italia in data 8 febbraio 2018 ha posto in consultazione pubblica la bozza del provvedimento relativa agli adempimenti connessi agli obblighi di notifica e relazione periodica. La consultazione si è conclusa il 12 marzo 2018 e si è in attesa di conoscerne gli esiti.

SERVIZI FINANZIARI

Andamento dei mercati finanziari

Nel corso del primo trimestre del 2018 l'andamento dei mercati azionari internazionali è stato caratterizzato da un marcato aumento della volatilità. In particolare, sui mercati statunitensi l'indice S&P500, dopo aver toccato i massimi di sempre a fine gennaio, ha ritracciato in maniera piuttosto consistente chiudendo il trimestre a livelli inferiori rispetto a quelli di inizio anno (circa -1,6%). Anche le borse europee (indice Euro Stoxx 50) dopo un avvio positivo, hanno subito una forte riduzione facendo registrare un rendimento negativo di circa il 3,65% nel primo trimestre. Il listino azionario italiano invece, pur avendo seguito un andamento simile agli indici europei e

americani, ha fatto registrare una performance superiore alla media europea chiudendo il primo trimestre del 2018 con un rendimento positivo di circa il 2,50%.

Sul fronte dei mercati obbligazionari, lo spread decennale tra BTP e Bund ha mostrato un'inattesa forza registrando, nei primi mesi del 2018, una marcata contrazione che lo ha portato a toccare quota 120 punti base nel mese di febbraio per poi normalizzarsi nel resto del trimestre (oscillando tra i 130 e 140 p.b.) e attestarsi al 29 marzo 2018 a 129 p.b..

Sul mercato dei cambi è proseguito il deprezzamento della valuta americana iniziato lo scorso anno (il cambio EUR/USD a fine marzo 2018 è pari a 1,23 rispetto a 1,20 di fine 2017). La sterlina ha avuto invece una dinamica di sostanziale stabilità nel primo trimestre del 2018 (il cambio medio EUR/GBP è oscillato tra un minimo di 0,87 a fine gennaio e un massimo di 0,89 ad inizio marzo)8 .

Sistema creditizio

Nel corso dei primi mesi del 2018 la dinamica della raccolta delle banche italiane, rappresentata dai depositi a clientela residente e dalle obbligazioni, ha evidenziato una lieve crescita; lo stock della raccolta a marzo 2018 si è attestato a circa 1.722 miliardi di euro, registrando una variazione annua positiva dello 0,9% ascrivibile, come già avvenuto negli ultimi anni, all'aumento dei depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) di 72,9 miliardi di euro in valore assoluto su base annua (+5,3% rispetto allo stesso mese del 2017) che ha compensato il forte calo della raccolta da obbligazioni per 59 miliardi di euro (variazione annua pari a -18%). I depositi dall'estero hanno continuato a registrare un trend in flessione (circa 298 miliardi di euro a febbraio 2018, con un calo annuo dello 0,8%). Il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) è in leggera contrazione (0,73% a marzo 2018 rispetto allo 0,76% di dicembre 2017 e allo 0,79% di marzo 2017).

I finanziamenti bancari nei primi mesi del 2018 hanno registrato una dinamica positiva: a marzo 2018 il totale dei prestiti a residenti (settore privato e Pubblica Amministrazione) in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.766 miliardi di euro, con una variazione annua pari a +1,7%; anche la dinamica dei prestiti alle famiglie è in crescita, con l'ammontare dei mutui in essere che a febbraio 2018 ha registrato una variazione annua positiva del 2,6%.

Le sofferenze del sistema bancario, al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, sono in flessione; a febbraio 2018 ammontano a circa 55 miliardi di euro, con un calo annuo di circa 22 miliardi di euro; il rapporto con gli impieghi si è ridotto, attestandosi a febbraio 2018 al 3,16% (un anno prima era 4,41%). Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese a marzo 2018 è pari al 2,68%, rispetto al 2,69% di dicembre 2017 e al 2,83% di marzo 20179 .

8 Fonte: Bloomberg.

9 Fonti: Bollettini Economici di Banca d'Italia; ABI Monthly Outlook – Economia e Mercati Finanziari-Creditizi; Elaborazioni del Sole 24 Ore.

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE DEI SERVIZI FINANZIARI

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE DEI SERVIZI FINANZIARI
1° trime stre
(dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
Plusvalenze 402 397 5 1,3%
Interessi attivi 361 366 (5) -1,4%
Raccolta risparmio postale 450 355 95 26,8%
Transaction banking 226 238 (12) -5,0%
Distribuzione di prodotti di terzi 58 83 (25) -30,1%
Gestione del risparmio 22 23 (1) -4,3%
Ricavi infrasettoriali 261 258 3 1,2%
Totale ricavi 1.780 1.720 60 3,5%
Costo del lavoro 22 31 (9) -29,0%
di cui costo del lavoro 2
1
3
0
(9) -30,0%
di cui incentivi all'esodo 1 1 - n.s.
Altri costi operativi 81 90 (9) -10,0%
Ammortamenti e svalutazioni - - - n.s.
Costi infrasettoriali 1.438 1.408 30 2,1%
Totale Costi 1.541 1.529 12 0,8%
EBIT 239 191 48 25,1%
EBIT MARGIN 13,4% 11,1% 2,3%
Gestione finanziaria 3 2 1 50,0%
Risultato prima delle imposte 242 193 49 25,4%
Imposte 69 58 11 19,0%
Utile del periodo 173 135 38 28,1%

n.s.: non significativo

L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per il primo trimestre del 2018 un risultato della gestione operativa che si attesta a 239 milioni di euro, in aumento del 25,1% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (191 milioni di euro).

I ricavi totali mostrano un incremento rispetto al primo trimestre del 2017 (+3,5%) per effetto prevalentemente dell'aumento delle commissioni attive per il Servizio di Raccolta del Risparmio Postale a seguito dei meccanismi previsti nel nuovo Accordo con Cassa Depositi e Prestiti. Tale positiva performance è stata in parte compensata dalla contrazione dei proventi da Distribuzione di prodotti di terzi (-30,1%) per effetto del cessato contributo ai ricavi da parte di BDM-MCC, ceduta il 7 agosto 2017, nonché dalla riduzione dei proventi da Transaction banking (-5,0%), sui quali incide la flessione dei volumi sui bollettini.

I costi totali del settore mostrano un incremento rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente dello 0,8% (+12 milioni di euro) per effetto dei maggiori Costi infrasettoriali – principalmente legati alla crescita del costo della distribuzione per maggiori ricavi, in parte compensati dalla riduzione degli Altri costi operativi sul cui saldo 2017 insistevano maggiori accantonamenti al fondo rischi e oneri del Patrimonio BancoPosta.

Tenuto conto della gestione finanziaria (3 milioni di euro) e delle imposte di periodo (69 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 173 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.

Con riferimento alla struttura patrimoniale Bancoposta, si segnala che il Common Equity Tier 1 (CET1) ratio al 31 marzo 2018 è pari a 16,9% (16,9% anche al 31 dicembre 2017), confermando la solidità patrimoniale, che sarà ulteriormente rafforzata dall'apporto di nuovi mezzi per 210 milioni da parte di Poste Italiane SpA che sarà deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 29 maggio 2018.

Per quanto riguarda il leverage ratio il valore alla fine del primo trimestre 2018 è pari a 2,9% rispetto a 3,1% del 31 dicembre 2017.

Contesto normativo

Il 3 gennaio 2018 è entrata in vigore, in tutta l'Unione Europea, la nuova Direttiva 2014/65/UE (c.d. "MiFID II") che, insieme alla MiFIR - Markets in financial instruments regulation (Regolamento EU n. 600/2014), ha modificato la precedente regolamentazione. Per effetto del recepimento della MiFID II sono state introdotte nella normativa e nella regolamentazione nazionale, modifiche al D.Lgs. 58/98 "TUF", in vigore dal 28 febbraio 2018, nonché ai relativi regolamenti attuativi tra i quali, il Regolamento CONSOB n.11971/99 (Emittenti) e il Regolamento n. 20249/2017 (Mercati), entrambi in vigore dal 3 gennaio 2018 e il Regolamento CONSOB n. 16190/2007 (Intermediari) abrogato dal 15 febbraio 2018. La nuova disciplina ha l'obiettivo di incrementare l'efficienza e la trasparenza dei mercati finanziari, ha innalzato il livello di tutela degli investitori e ha rafforzato alcuni presidi organizzativi e norme di condotta per gli intermediari.

Poste Italiane, già a partire dal 2017, ha provveduto a sviluppare gli interventi di adeguamento, ad oggi ancora in corso, volti a realizzare il pieno allineamento ai nuovi requisiti normativi, riconducibili prevalentemente al rafforzamento dei processi di product governance, di informativa al cliente, di profilazione della clientela, di erogazione del servizio di consulenza, nonché di formazione del personale di rete.

In ambito comunitario, sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea L 6 dell'11 gennaio 2018 tre Regolamenti (con entrata in vigore il 31 gennaio 2018) sulla comparabilità delle spese relative al conto di pagamento, sul trasferimento del conto di pagamento e sull'accesso al medesimo con caratteristiche di base (c.d. "Payment Accounts Directive – Direttiva PAD"). La PAD è stata recepita con il D.Lgs. n. 37 del 15 marzo 2017 che ha introdotto nel Titolo VI del Testo Unico Bancario il Capo II Ter "Disposizioni particolari relative ai conti di pagamento" e che prevede che i Prestatori di Servizi di Pagamento abbiano 180 giorni per adeguarsi all'emanazione delle relative disposizioni di attuazione, che Banca d'Italia deve adottare entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore delle norme tecniche (presumibilmente le disposizioni di attuazione saranno emanate dall'Autorità di Vigilanza entro il mese di luglio 2018).

L'8 febbraio 2018 la Banca d'Italia ha pubblicato sul proprio sito internet un documento in consultazione volto a dare attuazione agli Orientamenti dell'Autorità Bancaria Europea (EBA) sui "Dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio" del 22 marzo 2016. Al fine di dare attuazione a tali Orientamenti, la Sezione XI ("Requisiti organizzativi") delle Disposizioni in materia di "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti" (Provvedimento della Banca d'Italia del 29 luglio 2009 e s.m.i.) è stata modificata con l'intento di disciplinare le misure organizzative che gli intermediari (produttori e collocatori di prodotti terzi) sono tenuti ad adottare per elaborare, monitorare e (se del caso) modificare i prodotti, nonché per la loro distribuzione alla clientela. Le norme poste in consultazione rafforzano le disposizioni a presidio della correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti assicurando che l'offerta sia rivolta ai target di clientela, individuati nella fase di ideazione dei prodotti stessi, per i quali essi possano risultare adatti. E' previsto che gli intermediari si adeguino alle nuove disposizioni entro il 1° gennaio 2019 e si è in attesa della normativa definitiva all'esito della consultazione pubblica che terminerà il 9 aprile 2018.

SERVIZI ASSICURATIVI

Il mercato dei servizi assicurativi

Sulla base dei dati ufficiali disponibili (fonte ANIA), al 28 febbraio 2018 la nuova produzione di polizze vita ha raggiunto 14,5 miliardi di euro (+7,3% rispetto all'esercizio precedente). Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge i 17,4 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto all'analogo periodo del 2017. Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di ramo I ammontano a 9,4 miliardi di euro, in aumento dell'1,5% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente; positivo anche l'andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (+19,2%), a fronte di un volume premi di 0,3 miliardi di euro e l'andamento della nuova produzione vita di ramo III, nella forma unit-linked, con un volume d'affari che ammonta a 4,9 miliardi di euro (+19,8% rispetto all'analogo periodo del 2017).

Positivo anche l'andamento del volume dei contributi per nuove adesioni individuali a forme previdenziali che, con 223 milioni di euro, ha registrato un incremento del 3,8% rispetto all'analogo periodo del 2017.

La modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 94% del totale dei premi emessi e il 63% del numero di polizze.

Con riferimento, infine, al canale distributivo oltre il 70% della nuova produzione è stata intermediata tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 10,5 miliardi di euro e una crescita del 10% rispetto ai primi due mesi del 2017. Riguardo invece l'intero canale agenziale, il volume di nuovi affari distribuito ammonta a 2 miliardi di euro nei primi due mesi del 2018, consolidando una crescita del 9,0% rispetto all'analogo periodo del 2017. Negativo, invece, l'andamento della raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati che, a fronte di un ammontare premi di 1,9 miliardi di euro, registra una contrazione del 7,1% rispetto a quanto collocato nell'analogo periodo del 2017.

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo quindi della produzione effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili (fonte: ANIA) alla fine del quarto trimestre del 2017, si sono attestati a 36,8 miliardi di euro in lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2016 (+1,1%). Si tratta della terza variazione tendenziale positiva dopo cinque anni consecutivi di calo

All'inversione di tendenza hanno contribuito la crescita dei premi degli altri rami danni (+ 2,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) e un'ulteriore decelerazione del tasso di decremento dei premi del comparto Auto. Nel dettaglio, i premi del ramo RC Auto ammontano a 13,8 miliardi di euro, in calo del 2,2% rispetto al quarto trimestre del 2016 (quando la diminuzione era invece pari a 5,5%), mentre i premi del ramo Corpi veicoli terrestri sono stati 3,0 miliardi di euro (+6,5% rispetto allo stesso periodo del 2016).

Tra gli altri rami, per volumi e livello di crescita si segnalano il ramo infortuni con premi per 3,5 miliardi di euro e una crescita del 2,7%, il ramo malattia con premi per 2,7 miliardi di euro (+9,4%), il ramo perdite pecuniarie con 0,8 miliardi di euro (+12,6%), il ramo tutela legale con premi per 0,4 miliardi (+6,1%) e il ramo assistenza con premi per 0,7 miliardi di euro (+5,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

Per quanto concerne i canali distributivi, relativamente ai premi raccolti dalle imprese italiane e delle rappresentanze di imprese extra UE, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato del 76,3%, in lieve calo rispetto ai dati registrati negli esercizi precedenti (77,1% alla fine del quarto trimestre del 2016). I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni, con una quota di mercato del 9,3%. In crescita anche la quota di mercato degli sportelli bancari e postali che si attesta al 6,1% (5,5% alla fine del quarto trimestre 2016). L'incidenza della vendita diretta è al 7,9%, sostanzialmente invariata rispetto al dato rilevato alla fine del terzo trimestre del 2016 (8,0%).

CONTO ECONOMICO DEL SETTORE DEI SERVIZI ASSICURATIVI

1° trime stre
(dati in milioni di euro) 2018 2017 Variazioni
Premi assicurativi Vita 5.284 5.891 (607) -10,3%
Proventi netti Vita (*) 425 979 (554) -56,6%
Variazioni riserva premi, riserve tecniche assicurative,
riassicurazione ed oneri da liquidazione sinistri Vita
(5.414) (6.568) 1.154 -17,6%
Ricavi netti Vita 295 302 (7) -2,3%
Premi assicurativi Danni 28 25 3 12,0%
Proventi netti Danni (*) 4 3 1 33,3%
Variazioni riserva premi, riserve tecniche assicurative,
riassicurazione ed oneri da liquidazione sinistri Danni
(6) (6) - n.s.
Ricavi netti Danni 26 22 4 18,2%
Altri ricavi e proventi 3 3 - n.s.
Totale ricavi 324 327 (3) -0,9%
Costo del lavoro 10 9 1 11,1%
di cui costo del lavoro 1
0
9 1 11,1%
di cui incentivi all'esodo - - - n.s.
Altri costi operativi 21 22 (1) -4,5%
Ammortamenti e svalutazioni 4 4 - n.s.
Costi infrasettoriali 145 147 (2) -1,4%
Totale Costi 180 182 (2) -1,1%
EBIT 144 145 (1) -0,7%
EBIT MARGIN 44,4% 44,3% 0,1%
Gestione finanziaria 12 12 - n.s.
Risultato prima delle imposte 156 157 (1) -0,6%
Imposte 61 60 1 1,7%
Utile del periodo 95 97 (2) -2,1%

(*) Al netto degli Oneri derivanti da opearatività assicurativa.

n.s.: non significativo

La produzione del Gruppo Poste Vita, al netto della quota ceduta in riassicurazione, ammonta a 5,3 miliardi di euro, evidenziando un decremento del 10,3% rispetto ai 5,9 miliardi di euro del primo trimestre 2017 e attiene essenzialmente al collocamento di prodotti "vita", con una raccolta di 5,3 miliardi di euro (5,9 miliardi di euro nel 2017), mentre continua la crescita dei prodotti "danni" con una raccolta netta di 28 milioni di euro (25 milioni di euro nello stesso periodo del 2017).

Il Risultato Operativo del settore dei servizi Assicurativi ammonta alla fine del primo trimestre 2018 a 144 milioni di euro sostanzialmente in linea rispetto al dato relativo al medesimo periodo del 2017 (145 milioni di euro) nonostante il decremento della produzione vita e la riduzione dei proventi finanziari netti, stante gli effetti della volatilità dei mercati finanziari, per effetto principalmente della correlata variazione delle riserve tecniche registrata nel periodo rispetto all'analogo periodo del 2017.

La Gestione finanziaria ha prodotto proventi per 12 milioni di euro (proventi di patrimonio libero positivi per 19 milioni di euro al netto degli interessi passivi sui prestiti subordinati per 7 milioni di euro) e l'utile conseguito nel periodo si attesta a 95 milioni di euro in diminuzione di 2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2017).

I proventi netti ammontano a 429 milioni di euro (982 milioni di euro alla fine del primo trimestre 2017), di cui 425 milioni di euro (979 milioni di euro nei primi tre mesi del 2017) attengono al comparto Vita e si riferiscono principalmente:

  • per 460 milioni di euro a proventi finanziari netti su titoli a copertura di prodotti assicurativi tradizionali, in diminuzione di 457 milioni di euro rispetto ai 917 milioni di euro rilevati nell'analogo periodo del 2017. Tale andamento è da ricondurre principalmente alle minusvalenze nette da valutazione rilevate nel periodo per circa 241 milioni di euro (riferite quasi esclusivamente a fondi multi-asset aperti armonizzati di tipo UCITS) rispetto a plusvalenze nette da valutazione registrate nello stesso periodo del 2017 per circa 225 milioni di euro. Tali partite valutative attengono a investimenti inclusi nelle gestioni separate e pertanto interamente attribuite agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting;
  • per 28 milioni di euro a oneri finanziari netti da valutazione su prodotti index e unit linked, rispetto a 77 milioni di euro di proventi finanziari netti rilevati nel medesimo periodo del 2017, stante le condizioni meno favorevoli dei mercati finanziari. Tale importo, che riverbera gli effetti della volatilità di mercato e si riflette pressoché integralmente nella valutazione delle correlate riserve tecniche.

Per effetto delle sopramenzionate dinamiche e della corrispondente rivalutazione delle passività assicurative in virtù dei risultati finanziari conseguiti e delle dinamiche dei mercati finanziari, la variazione delle riserve tecniche, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammonta a 5,4 miliardi di euro contro 6,6 miliardi di euro dell'analogo periodo del 2017.

Le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela ammontano a 2,2 miliardi di euro (2,4 miliardi nel primo trimestre del 2017) e comprendono scadenze di polizze per 0,9 miliardi di euro (1,3 miliardi nell'analogo periodo del 2017), di queste, 0,7 miliardi di euro afferiscono a prodotti di ramo III. I riscatti ammontano complessivamente a 0,9 miliardi di euro (0,8 miliardi di euro nello stesso periodo del 2017) con un'incidenza rispetto alle riserve iniziali del 3,0% (3,0% al 31 marzo 2017); dato che continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato (ultimo dato pubblicato sul sito Ania al 31 dicembre 2017 è 6,89%).

Gli Altri ricavi e proventi ammontano a 3 milioni di euro (in linea con il primo trimestre 2017) e afferiscono quasi esclusivamente ai ricavi conseguiti da Poste Welfare Servizi.

In relazione a ciò, i ricavi netti si attestano a 324 milioni di euro (327 milioni di euro nel primo trimestre 2017).

I costi totali ammontano a 180 milioni di euro, in diminuzione di 2 milioni di euro rispetto al dato del medesimo periodo del 2017, e sono relativi a:

  • costi infrasettoriali per 145 milioni di euro (147 milioni di euro nel primo trimestre 2017) riferiti alle provvigioni corrisposte per l'attività di distribuzione, incasso e mantenimento per 136 milioni di euro;
  • costo del lavoro per 10 milioni di euro (9 milioni di euro nel primo trimestre 2017);
  • ammortamenti e svalutazioni per complessivi 4 milioni di euro (4 milioni di euro nel primo trimestre 2017);
  • altri costi per complessivi 21 milioni di euro (22 milioni di euro al 31 marzo 2017).

Nel corso del primo trimestre del 2018 la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in linea con gli obiettivi strategici delineati nel corso del 2017, è stata principalmente finalizzata a:

  • rafforzare la leadership nel mercato vita con una maggiore focalizzazione sul business di Ramo III e Previdenziale,
  • crescere nel segmento della protezione e del welfare.

In particolare, la raccolta lorda del business Vita è stata pari a 5,3 miliardi di euro in rallentamento rispetto all'anno precedente (5,9 miliardi di euro) ma con una dinamica differenziata per ramo di business. Il ramo III si attesta a 213 milioni di euro rispetto a 94 milioni di euro dell'analogo periodo del 2017, evidenziando una crescita del 126% rispetto a un mercato che è cresciuto del 20%. Il prodotto PIR (Piano Individuale di Risparmio), la cui commercializzazione è stata avviata a partire dal secondo semestre del 2017, ha contribuito per 119 milioni di euro. Anche il comparto della Previdenza è cresciuto significativamente, con una raccolta lorda che si è attestata a 272 milioni di euro con una crescita del 54% rispetto ad un mercato che è cresciuto del 4%. Dopo anni di significativa crescita, la raccolta lorda del Ramo I si è attestata a 5 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 5,8 miliardi di euro dell'anno precedente, mentre la raccolta netta è positiva a 3,6 miliardi di euro (4 miliardi di euro nel primo trimestre 2017) contribuendo in maniera significativa alla crescita delle masse gestite, coerentemente con gli obiettivi di consolidamento della leadership di mercato.

Positiva anche la commercializzazione di prodotti a premio ricorrente (Multiutile Ricorrente, Long Term Care, Posta Futuro Da Grande), così come le vendite del prodotto PostaPrevidenzaValore che, con un livello di adesioni che ha raggiunto le circa 957mila unità, hanno permesso a Poste Vita di consolidare il proprio ruolo di leadership nel mercato della previdenza.

Con riferimento ai prodotti di puro rischio (temporanee caso morte), venduti "stand alone" (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria) nel corso del periodo sono state vendute oltre 4mila nuove polizze, mentre per quanto riguarda i prodotti di puro rischio abbinati ai Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane sono state vendute oltre 16mila nuove polizze.

Per quanto concerne le attività di intermediazione assicurativa, sono stati avviati gli interventi informatici e procedurali volti a recepire le previsioni della Direttiva UE 2016/97 mirante a innalzare il livello di tutela della clientela nella distribuzione dei prodotti assicurativi (cd "IDD") e il cui recepimento nell'ordinamento italiano è previsto nel corso del 2018.

Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità, il potenziamento dell'offerta e l'ottimizzazione del modello di supporto alla rete. Sebbene la contribuzione al risultato sia ancora marginale, i risultati commerciali sono positivi, con una produzione complessiva di 48,310 milioni di euro, in crescita del 20,9% rispetto al dato dell'analogo periodo del 2017 (39,9 milioni di euro). Tali dinamiche sono state accompagnate anche da un positivo andamento tecnico conseguente a una contenuta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio.

Per quanto attiene alla gestione finanziaria, nel corso del periodo le scelte di investimento continuano a essere improntate, in coerenza con le linee strategiche definite dall'Organo Amministrativo, a obiettivi di prudenza con un portafoglio che continua a essere investito prevalentemente in Titoli di Stato e obbligazioni "corporate", la cui esposizione complessiva, rappresenta circa l'80% dell'intero portafoglio. La restante parte del portafoglio, è investita principalmente in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITS (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities).

In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali e finanziarie, le riserve tecniche del portafoglio diretto italiano ammontano a 128,3 miliardi di euro (123,6 miliardi di euro a fine 2017), composte principalmente da circa 115,5 miliardi di euro di Ramo I e V (111,5 miliardi di euro a fine 2017) mentre le riserve afferenti a prodotti per cui il rischio d'investimento è sopportato dagli assicurati ammontano a circa 3,0 miliardi di euro (3,5 miliardi

10 I premi lordi di competenza ammontano a 38,5 milioni di euro.

di euro al 31 dicembre 2017) in diminuzione per effetto principalmente delle scadenze dei prodotti registrate nel periodo. La Riserva di Deferred Policyholder Liability (DPL), correlata alla variazione di fair value degli strumenti finanziari a copertura delle riserve riferite ai prodotti appartenenti alle gestioni separate, ammonta a 9,3 miliardi di euro, rispetto a 8,2 miliardi di euro di inizio anno.

Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 171 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al dato rilevato alla fine del 2017 (160 milioni di euro).

Contesto normativo

L'IVASS ha recentemente comunicato (Lettera al mercato del 19 marzo 2018), nell'ambito del terzo pilastro della direttiva Solvency II, i principali adempimenti a carico delle imprese relativamente all'invio delle segnalazioni, comprensivi dell'indicazione delle scadenze per l'inoltro delle segnalazioni trimestrali e annuali e con la Lettera al mercato del 28 marzo 2018, ha comunicato gli esiti di un'analisi comparativa condotta dall'Istituto sui nuovi strumenti di informazione per il supervisore o per il mercato introdotti dal framework Solvency II. Vengono indicati, altresì, gli aspetti sui quali l'Autorità di Vigilanza si attende un miglioramento a partire dalle relazioni sul 2017, che sono sostanzialmente analoghe a quelle riscontrate nelle relazioni presentate delle altre imprese europee, come evidenziato dalle analisi comparative svolte dall'EIOPA e da altre autorità nazionali.

6. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

A partire dal primo gennaio 2018 il Gruppo Poste Italiane ha adottato l'IFRS 9 Strumenti Finanziari (emanato con Regolamento (UE) n. 2067/2016) e l'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti (adottato con Regolamento (UE) n. 1905/2016).

Le variazioni intervenute sono riferibili principalmente alle riclassifiche delle attività finanziarie, effettuate in coerenza con i modelli di business individuati, nelle nuove categorie contabili previste dall'IFRS 9 con un incremento netto delle stesse di 1.720 milioni di euro (principalmente per la riclassifica di strumenti finanziari precedentemente valutati al costo ammortizzato valutati ora al fair value) e alla rilevazione delle perdite attese in applicazione del nuovo modello di impairment sulle attività finanziarie e sui crediti per complessivi 39 milioni di euro. Gli effetti dei cambiamenti introdotti dai nuovi principi contabili sono di seguito sinteticamente evidenziati.

(dati in milioni di euro)
ATTIVO Saldo al 31
dicembre 2017
Riclassifiche Saldo al 1°
gennaio 2018
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 2.001 - - 2.001
Investimenti immobiliari 52 - - 52
Attività immateriali 516 - - 516
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 508 - - 508
Attività finanziarie 171.004 1.747 (7) 172.744
Crediti commerciali 9 - - 9
Imposte differite attive 869 (156) 4 717
Altri crediti e attività 3.043 - (1) 3.042
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 71 - - 71
Totale 178.073 1.591 (4) 179.660
Attività correnti
Rimanenze 138 - - 138
Crediti commerciali 2.026 - (12) 2.014
Crediti per imposte correnti 93 - 5 98
Altri crediti e attività 954 - - 954
Attività finanziarie 15.762 (27) (4) 15.731
Cassa e depositi BancoPosta 3.196 - - 3.196
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.428 - - 2.428
Totale 24.597 (27) (11) 24.559
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - - -
TOTALE ATTIVO 202.670 1.564 (15) 204.219
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Saldo al 31
dicembre 2017
Riclassifiche Rettifiche Saldo al 1°
gennaio 2018
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306 - - 1.306
Riserve 1.611 1.218 15 2.844
Risultati portati a nuovo 4.633 13 (30) 4.616
Totale Patrimonio netto di Gruppo 7.550 1.231 (15) 8.766
Patrimonio netto di terzi - - - -
Totale 7.550 1.231 (15) 8.766
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative 123.650 1 - 123.651
Fondi per rischi e oneri 692 - - 692
Trattamento di fine rapporto 1.274 - - 1.274
Passività finanziarie 5.044 - - 5.044
Imposte differite passive 546 331 - 877
Altre passività 1.207 - - 1.207
Totale 132.413 332 - 132.745
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri 903 - - 903
Debiti commerciali 1.332 28 1 1.361
Debiti per imposte correnti 23 1 (1) 23
Altre passività 2.249 (28) - 2.221
Passività finanziarie 58.200 - - 58.200
Totale 62.707 1 - 62.708
Passività associate ad attività in dismissione - - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 202.670 1.564 (15) 204.219

La Riserva di fair value, a seguito delle riclassifiche e delle rettifiche effettuate si incrementa, al netto del relativo effetto imposte, di 1.233 milioni di euro mentre i Risultati portati a nuovo subiscono un decremento, al netto del relativo effetto imposte, di 17 milioni di euro.

Di seguito la riconciliazione al 1° gennaio 2018 delle due riserve.

Riconciliazione della Riserva di fair value
(dati in milioni di euro)
Riserva di fair value al 31 dicembre 2017 - IAS 39 371
Effetti derivanti dalle riclassifiche di strumenti finanziari - IFRS 9 1.705
Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 1
5
Effetti fiscali (487)
Riserva di fair value al primo gennaio 2018 - IFRS 9 1.604

Di seguito la riconciliazione al 1° gennaio 2018 dei Risultati portati a nuovo.

Riconciliazione dei Risultati portati a nuovo
(dati in milioni di euro)
Risultati portati a nuovo al 31 dicembre 2017 4.633
Effetti derivanti dalle riclassifiche di strumenti finanziari - IFRS 9 1
3
Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 (39)
Effetti relativi all'iniziale applicazione dell'IFRS 15 (1)
Effetti fiscali 1
0
Risultati portati a nuovo al primo gennaio 2018 4.616

Andamento patrimoniale e finanziario

(dati in milioni di euro)
31 marzo 2018 Corrispondenza,
pacchi e distribuzione
Pagamenti, mobile,
e digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Capitale immobilizzato:
Immobilizzazioni materiali 1.962 20 1 8 1 1.992
Immobilizzazioni immateriali 428 31 - 43 (1) 501
Partecipazioni 1.784 9 8 157 (1.451) 507
Totale Capitale immobilizzato
(a)
4.174 60 9 208 (1.451) 3.000
Capitale circolante netto:
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.669 123 2.727 2.391 (962) 6.948
Debiti commerciali e Altre passività (2.369) (191) (1.719) (1.222) 819 (4.682)
Crediti (Debiti) per imposte correnti (88) (1) (4) (49) 1 (141)
Totale Capitale circolante netto:
(b)
212 (69) 1.004 1.120 (142) 2.125
Capitale investito lordo
(a+b)
4.386 (9) 1.013 1.328 (1.593) 5.125
Fondi per rischi e oneri (1.049) (21) (532) (12) - (1.614)
Trattamento di fine rapporto (1.208) (3) (16) (3) 1 (1.229)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 397 11 (597) (129) 2 (316)
Capitale investito netto 2.526 (22) (132) 1.184 (1.590) 1.966
Patrimonio netto 2.911 367 4.601 3.338 (1.590) 9.627
di cui Riserva di fair value 14 - 1.894 47 - 1.955
Attività finanziarie (928) (3.455) (66.086) (129.167) 4.800 (194.836)
Cassa e depositi BancoPosta - - (2.828) - - (2.828)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.236) (10) (629) (2.202) 1.044 (4.033)
Riserve tecniche assicurative nette - - - 128.188 - 128.188
Passività finanziarie 2.779 3.076 64.810 1.027 (5.844) 65.848
Posizione finanziaria netta (385) (389) (4.733) (2.154) - (7.661)
(dati in milioni di euro)
31 dicembre 2017 Corrispondenza,
pacchi e distribuzione
Pagamenti, mobile,
e digitale
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed
elisioni
Totale
Capitale immobilizzato:
Immobilizzazioni materiali 2.025 18 1 9 - 2.053
Immobilizzazioni immateriali 440 33 - 43 - 516
Partecipazioni 1.784 7 11 157 (1.451) 508
Totale Capitale immobilizzato
(a)
4.249 58 12 209 (1.451) 3.077
Capitale circolante netto:
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.352 115 2.454 1.972 (723) 6.170
Debiti commerciali e Altre passività (2.892) (171) (1.526) (781) 582 (4.788)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 77 3 (1) (9) - 70
Totale Capitale circolante netto:
(b)
(463) (53) 927 1.182 (141) 1.452
Capitale investito lordo
(a+b)
3.786 5 939 1.391 (1.592) 4.529
Fondi per rischi e oneri (1.031) (21) (532) (11) - (1.595)
Trattamento di fine rapporto (1.253) (3) (16) (3) 1 (1.274)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 388 10 94 (170) 1 323
Capitale investito netto 1.890 (9) 485 1.207 (1.590) 1.983
Patrimonio netto 2.735 325 2.702 3.378 (1.590) 7.550
di cui Riserva di fair value 12 - 180 179 - 371
Attività finanziarie (1.097) (3.283) (60.688) (125.860) 4.162 (186.766)
Cassa e depositi BancoPosta - - (3.196) - - (3.196)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.997) (21) (396) (907) 893 (2.428)
Riserve tecniche assicurative nette - - - 123.579 - 123.579
Passività finanziarie 2.249 2.970 62.063 1.017 (5.055) 63.244
Posizione finanziaria netta (845) (334) (2.217) (2.171) - (5.567)

La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 31 marzo 2018 un Capitale investito netto di 1.966 milioni di euro (1.983 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 3.000 milioni di euro segnando un decremento di 77 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2017 dovuto a investimenti netti del periodo di 56 milioni di euro più che compensati da ammortamenti e svalutazioni di 132 milioni di euro.

Le attività di investimento hanno riguardato in larga parte il settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, nel cui ambito sono proseguiti gli interventi atti a perseguire l'obiettivo di ottimizzazione e automazione dei processi operativi. Tra questi, presso il CMP di Bologna è stato installato un nuovo impianto di smistamento finalizzato all'automazione dei processi di lavorazione della corrispondenza. Il Gruppo ha inoltre completato lo studio di un nuovo modello di Joint delivery, finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo sviluppo dell'e-commerce e delle mutate esigenze dei clienti.

Ulteriori attività hanno invece riguardato la riqualificazione e l'adeguamento degli immobili strumentali, nonché il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei dipendenti secondo quanto previsto dalla normativa in materia (D.Lgs 81/08).

Per quanto concerne i Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale, sono proseguiti gli investimenti in ambito digital banking e gli interventi volti ad accrescere la competitività del Gruppo nel mercato della telefonia fissa e mobile. Sono state inoltre realizzate evoluzioni applicative della Piattaforma Postino telematico.

Con riferimento ai Servizi Finanziari sono stati realizzati interventi di evoluzione del modello di servizio con l'obiettivo di adeguare il processo di erogazione dei servizi di Investimento di Poste Italiane ai principi contenuti nella normativa "MiFID II", entrata in vigore in Italia il 3 gennaio 2018, e sono state attivate promozioni, nuove offerte e funzionalità nell'ambito dei prodotti di Finanziamento per garantire una produzione in linea con le previsioni strategiche.

Nei Servizi Assicurativi sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e a supporto del business.

Il Capitale circolante netto al 31 marzo 2018 ammonta a 2.125 milioni di euro e si incrementa di 673 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2017 per effetto di un significativo incremento dei crediti commerciali per circa 590 milioni11 e del decremento dei debiti verso il personale per circa 500 milioni di euro (riferiti al pagamento degli

11 Al 31 marzo 2018 la Capogruppo vantava un credito verso Cassa Depositi e Prestiti SpA di 832 milioni di euro (374 milioni

incentivi all'esodo, di quanto previsto una-tantum a favore dei dipendenti a seguito del rinnovo del CCNL e della 14^ mensilità) parzialmente compensati dall'incremento dei debiti netti per imposte correnti e dalla variazione dei debiti e crediti per sostituto d'imposta afferenti all'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita.

La variazione del saldo netto dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per -639 milioni di euro (al 31 marzo 2018 saldo passivo di 316 milioni di euro rispetto a un saldo attivo di 323 milioni di euro al 31 dicembre 2017) si riferisce principalmente alla variazione delle imposte anticipate/differite per 483 milioni di euro rilevate al 1° gennaio 2018 a seguito dell'applicazione dei nuovi principi contabili (si veda al riguardo quanto riportato nella nota che precede sulla transizione agli IFRS 9 e IFRS 15) e per l'ammontare residuo alla variazione positiva netta della riserva di fair value intervenuta nel periodo in commento per i titoli classificati nel portafoglio FVTOCI (incremento di debiti per imposte differite).

Infine, i crediti tengono conto per 55 milioni di euro del residuo credito IRES da recuperare sulla mancata deduzione forfetaria del 10% dell'IRAP e della mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro, di cui 8 milioni di quota capitale e 47 milioni di interessi. Per il recupero di gran parte dell'importo in questione sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane dichiarando che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste, oltre agli interessi. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane impugnerà tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Peraltro, la recente sentenza, in contrasto con altri precedenti pronunciamenti positivi, introduce nuovi elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda. Il Patrimonio netto al 31 marzo 2018 ammonta a 9.627 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2017, registra un incremento di 2.077 milioni di euro per effetto della variazione della riserva di fair value di 1.584 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale (di cui 1.233 milioni di euro relativo alla transizione all'IFRS 9) in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella nuova categoria FVTOCI. A tale variazione si aggiunge l'incremento netto dei Risultati portati a nuovo per 473 milioni di euro riferito al Risultato netto del periodo di 485 milioni di euro, ridotto per 17 milioni di euro degli effetti della transizione ai nuovi principi contabili (si veda al riguardo quanto riportato nella nota che precede sulla transizione agli IFRS 9 e IFRS 15).

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 marzo 2018 è in avanzo di 7.661 milioni di euro, in aumento rispetto ai valori al 31 dicembre 2017 (in cui presentava un avanzo di 5.567 milioni di euro). La variazione intervenuta si riferisce principalmente alla diversa valutazione di una parte del portafoglio titoli a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 (variazione di 1.708 milioni di euro circa) e all'incremento del fair value intervenuto nel periodo, ridotto delle relative vendite intervenute, degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVTOCI (492 milioni di euro circa). La riserva di fair value relativa a strumenti finanziari FVTOCI ammonta, al lordo del relativo effetto fiscale, a 2.719 milioni di euro (520 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

di euro al 31 dicembre 2017). Nel mese di aprile 2018 è stato incassato il saldo dell'esercizio 2017.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE (ESMA)

Posizione finanziaria netta ESMA (milioni di euro)
Al 31 marzo 2018 Al 31 dicembre 2017
A. Cassa (3) (4)
B. Altre disponibilità liquide (2.233) (1.993)
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) (2.236) (1.997)
E. Crediti finanziari correnti (77) (245)
F. Debiti bancari correnti 400 201
G. Parte corrente dell'indebitamento 769 763
H. Altri debiti finanziari correnti 72 82
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) 1.241 1.046
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) (1.072) (1.196)
K. Debiti bancari non correnti - 200
L. Obbligazioni emesse 50 49
M. Altri debiti non correnti 33 36
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) 83 285
O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) (989) (911)
Attività finanziarie non correnti (585) (585)
Posizione Finanziaria Netta (1.574) (1.496)
Crediti finanziari intersettoriali (266) (267)
Debiti finanziari intersettoriali 1.455 918
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori (385) (845)

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta si riferiscono principalmente a:

  • due Finanziamenti BEI di 200 milioni di euro ciascuno, di cui uno rimborsato l'11 aprile 2018 e il secondo in scadenza a marzo 2019 (Debiti bancari correnti);
  • Prestito obbligazionario in scadenza il 18 giugno 2018 per circa 769 milioni di euro, per un nozionale di 750 milioni di euro (Parte corrente dell'indebitamento non corrente);
  • Private placement per circa 50 milioni di euro (Obbligazioni emesse).

La Posizione Finanziaria Netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione subisce una variazione di 460 milioni di euro, passando da un avanzo di 845 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a un avanzo di 385 milioni di euro al 31 marzo 2018. La sua evoluzione riflette:

  • una gestione operativa positiva per 279 milioni di euro;
  • una variazione negativa del circolante e dei debiti/crediti per imposte per circa 700 milioni di euro, derivante principalmente dalla diminuzione dei debiti verso il personale per circa 500 milioni di euro, dall'aumento dei crediti commerciali per circa 255 milioni di euro compensati dall'aumento dei debiti per imposte;
  • un assorbimento di cassa da investimenti per circa 46 milioni di euro.

7. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il Gruppo Poste Italiane nel prosieguo del 2018 sarà impegnato nell'attuazione degli obiettivi delineati nel Piano quinquennale Deliver 2022, approvato dal CdA il 26 febbraio 2018. Obiettivo strategico del Piano Industriale del Gruppo è realizzare la trasformazione fisica e digitale, cogliendo i trend di mercato e dell'economia italiana in recupero.

Nel comparto dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione il Gruppo sarà impegnato nella progressiva implementazione del nuovo modello di joint delivery, finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo sviluppo dell'e-commerce e delle mutate esigenze dei clienti. Tale modello prevede una articolazione di base a giorni alterni per tutte le consegne in cassetta e una articolazione business quotidiana a turno differito per le consegne al destinatario veloci.

Proseguirà inoltre l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi con l'obiettivo di aumentare efficienza e qualità dei servizi postali, massimizzando le sinergie del network logistico-produttivo e valorizzando tutti gli asset disponibili del Gruppo, nonché migliorare il posizionamento competitivo sul mercato dei pacchi cogliendo le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'e-commerce.

Con la creazione della nuova unità di business Pagamenti, Mobile e Digitale, il Gruppo Poste vuole diventare il principale ecosistema dei pagamenti in Italia, assicurando la convergenza tra pagamenti e mobile e tra canali fisici e digitali attraverso l'utilizzo degli asset esistenti, in termini di competenze, base clientela, network fisico e digitale.

L'obiettivo è quello di contribuire al Programma Evoluzione Offerta Pagamenti ai fini dello sviluppo del comparto della monetica e dei servizi di pagamento.

In tale contesto competitivo, considerando le opportunità nei pagamenti digitali (l'incidenza del contante in Italia è pari all'85% vs una media EU del 68%), il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA del 25 gennaio 2018 ha deliberato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA attraverso cui quest'ultima possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL). A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, comunicato il 24 aprile 2018, l'Assemblea di Poste Italiane prevista per il 29 maggio 2018 sarà chiamata a deliberare in merito alla proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento.

Il Gruppo Poste Italiane sarà altresì impegnato nel Digital Acceleration Program, il programma di trasformazione digitale tracciato dal Piano industriale che investe l'Azienda di un ruolo di motore di innovazione e di sviluppo inclusivo per offrire ai cittadini, alle imprese e alla Pubblica Amministrazione servizi evoluti, sicuri semplici ed efficaci da integrare con l'offerta tradizionale.

Nel settore dei Servizi Finanziari, l'ambizione di Piano è cogliere le opportunità derivanti dalle recenti innovazioni normative (Mifid 2 e IDD), valorizzando gli attuali punti di forza: base clienti, rete distributiva e brand. Allo stesso tempo, il Risparmio Postale beneficerà del nuovo accordo con Cassa Depositi e Prestiti siglato a dicembre 2017. Inoltre, la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari è mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato da interessi attivi e plusvalenze realizzate.

Nel corso dei prossimi mesi del 2018 proseguirà inoltre il percorso di valorizzazione della partecipazione in Anima Holding SpA.

Nel comparto Assicurativo il Gruppo intende mantenere la leadership nel Ramo Vita, fornendo ai clienti i prodotti migliori dell'attuale macro–scenario, rafforzare la propria offerta di fondi previdenziali e continuare a sviluppare piani pensionistici privati, prodotto di cui il Gruppo è già leader di mercato. Nel comparto danni l'obiettivo sarà quello di perseguire una rapida crescita nel ramo Infortuni, nel Welfare e nel settore danni non auto, sfruttando il suo forte potenziale inespresso.

L'implementazione degli obiettivi di Piano sopra descritti sarà supportata da un Piano degli Investimenti, nel periodo 2018-2022, di 2,8 miliardi di euro, pari al 5% dei ricavi delle vendite (4% negli anni precedenti 2015- 2017). L'allocazione degli investimenti prevede il 61% in Information Technology, il 23% nel settore Real Estate e il 16% in altri progetti prevalentemente ascrivibili alla riorganizzazione dei processi del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

L'ulteriore elemento abilitante il conseguimento degli obiettivi di Piano riguarda la dinamica attesa del costo del lavoro complessivo, previsto in diminuzione durante il periodo di Piano. Si stima una riduzione del numero delle persone di circa 15mila unità, considerata anche l'assunzione di circa 10mila nuove risorse. La riduzione dell'organico è infatti riconducibile all'iniziativa avviata dall'azienda negli ultimi anni, volta ad anticipare il ricambio generazionale attraverso esodi volontari incentivati per i dipendenti prossimi alla pensione.

8. ALTRE INFORMAZIONI

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, nel corso del primo trimestre 2018, quindici operazioni di buy & sell back12, scadute nel periodo, e tre operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché cinque operazioni di compravendita titoli di Stato.

Non sono da segnalare ulteriori operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza concluse nel primo trimestre 2018 ai sensi delle Linee Guida per la gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati.

RISORSE UMANE

Nel corso del primo trimestre del 2018 e in coerenza con gli obiettivi definiti nel nuovo Piano Industriale, sono stati ridefiniti gli assetti territoriali relativi alle funzioni Risorse Umane e Organizzazione, Posta, Comunicazione e Logistica e Mercato Privati con la costituzione di sei Macro Aree, in luogo delle precedenti nove articolazioni. Tale iniziativa rientra nel percorso finalizzato a rendere il Gruppo Poste Italiane più competitivo e in grado di rispondere sempre meglio alle aspettative dei clienti, attraverso la semplificazione e lo snellimento dei presidi territoriali e la realizzazione di modelli di funzionamento e processi più efficaci ed efficienti.

12 Le operazioni di Buy & Sell Back, per impiego temporaneo della liquidità in eccesso sul deposito presso il MEF (c.d. conto Buffer), sono acquisti a pronti e vendita a termine di titoli di Stato.

Relazioni industriali

Posta, Comunicazione e Logistica

In data 8 febbraio 2018 è stata sottoscritta da tutte le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) l'Ipotesi di Accordo di riorganizzazione del Recapito. Il nuovo assetto è caratterizzato da:

  • Modello di consegna a giorni alterni per le aree previste dall'assetto regolatorio esistente (Delibera AGCom 395/15/CONS) il cui recapito sarà garantito dall'Articolazione di Base operante a giorni alterni. Con riferimento a opportunità di business connesse a specifici accordi commerciali, quali la distribuzione di quotidiani in determinate aree, saranno attivate Articolazioni di business temporanee.
  • Modello Joint Delivery per le restanti aree, per i quali il recapito sarà assicurato dall'Articolazione di Base e dall'Articolazione Linea Business per la consegna quotidiana dei prodotti "al destinatario" con Service Level Agreement pari a J+1.

Tale riassetto operativo e organizzativo verrà realizzato nel corso degli anni 2018 e 2019, ciascuno suddiviso in 4 fasi, la prima delle quali è stata avviata il 16 aprile 2018.

Le Parti hanno inoltre definito le modalità per la gestione delle eccedenze occupazionali rinvenienti dal processo di riorganizzazione, escludendo il ricorso alle procedure di licenziamento collettivo disciplinate dalla Legge n. 223/91.

Infine, facendo seguito agli impegni sottoscritti in data 30 novembre 2017 in tema di Politiche attive del lavoro, le Parti hanno confermato la propria attenzione alle politiche occupazionali, individuando per la Funzione Posta, Comunicazione e Logistica specifiche leve gestionali.

Piano sanitario per i dipendenti

Il CCNL 30 novembre 2017 ha previsto la possibilità per i dipendenti del Gruppo Poste di aderire, su base volontaria, al Piano sanitario PosteVitaFondosalute. Tale Piano sanitario si articola in due pacchetti: "Base" a totale carico dell'Azienda e "Plus" che estende le garanzie del "Base" con il versamento di una quota aggiuntiva a carico del dipendente. Alla data del 30 marzo 2018 hanno aderito al Piano sanitario 63.056 dipendenti, di cui 49.981 al pacchetto "Base" e 13.075 al pacchetto "Plus".

Sostegno e crescita delle nuove generazioni

Nell'ambito delle iniziative a sostegno delle future generazioni, prosegue il progetto "PosteOrienta", con la realizzazione di seminari di orientamento professionale e agli studi dedicati ai figli dei dipendenti. Inoltre, Poste Italiane ha messo in campo un piano nazionale di alternanza scuola lavoro, proponendo 7 percorsi formativi in cinque aree tematiche diversificate e identitarie della realtà aziendale.

9. PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

La seguente informativa deve essere letta congiuntamente a quanto riportato al riguardo nella Relazione Finanziaria annuale al 31 dicembre 2017.

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom)

Con riferimento alla quantificazione dell'onere del Servizio Universale, a settembre 2017 l'Autorità ha pubblicato la Delibera 298/17/CONS relativa alla valutazione del costo netto sostenuto dalla Società per gli anni 2013 e 2014 e all'applicabilità del meccanismo di ripartizione dell'onere. Nel dettaglio, per gli anni 2013 e 2014 l'Autorità, nel confermare che l'onere del Servizio Universale ha presentato caratteri di iniquità e che è quindi meritevole di compensazione, lo ha quantificato rispettivamente in 393 e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici di Poste Italiane SpA. L'Autorità ha stabilito inoltre che per gli anni 2013 e 2014 non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del Servizio Universale di cui all'art. 10 del D.lgs. n. 261/1999. Avverso la suddetta Delibera e in relazione ad aspetti metodologici del calcolo del costo netto, in data 6 novembre 2017 la Società ha presentato ricorso al TAR del Lazio, attualmente pendente, avverso la delibera 412/14/CONS con cui è stato verificato il costo netto per gli anni 2011 e 201213 .

In data 27 ottobre 2017 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto per gli anni 2015 e 2016.

In tema di diritto di accesso alla rete postale universale pende ancora il ricorso promosso da Poste Italiane avverso la Delibera 728/13/CONS che ha posto in capo alla Società l'obbligo di fornire, su richiesta di soggetti terzi, l'accesso a condizioni eque e ragionevoli liberamente negoziate con le parti. Nelle more del ricorso, Poste ha ricevuto quattro richieste di accesso alla rete nessuna delle quali ha portato alla stipula di un accordo con altro operatore né sono sorti contenziosi, relativi alle negoziazioni, dinanzi ad AGCom.

Sul medesimo tema, l'Autorità in data 18 ottobre 2017 ha pubblicato la Delibera 384/17/CONS recante "Riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all'infrastruttura postale di Poste Italiane". Tale delibera ha istituito un nuovo regime dell'accesso alla rete basato sui seguenti punti:

  • i) mantenimento dell'obbligo per Poste Italiane di fornire, agli operatori terzi, l'accesso alla rete postale a condizioni eque e ragionevoli liberamente negoziate su tutto il territorio nazionale14 integrato, nelle aree di recapito dove è presente solo la rete della Società, da un ulteriore obbligo di fornire l'accesso a tariffe definite sulla base dei costi effettivamente sostenuti, pertinenti e opportunamente efficientati;
  • ii) obbligo di fornire agli operatori terzi accesso alle caselle postali15 collocate presso gli Uffici Postali e obbligo di trasparenza verso il mercato in caso di modifiche dei CAP;
  • iii) definizione della soglia di volumi superata la quale si assume che il servizio di restituzione degli invii di altri operatori rinvenuti nella rete di Poste sia considerato un "servizio di accesso in raccolta".
  • iv) definizione, con successivo provvedimento, di un test per la verifica della replicabilità delle offerte di Poste di servizi di recapito di invii multipli rivolte ai grandi clienti privati o formulate nell'ambito di gare a evidenza pubblica.

Su ognuno dei punti evidenziati, la Società ha formulato proprie proposte, come richiesto dall'Autorità. Inoltre, con riferimento al punto iv) l'Autorità, con Delibera 165/18/CONS pubblicata in data 13 aprile 2018, ha avviato la "Consultazione pubblica sulla definizione del test di replicabilità delle offerte di servizi di recapito di invii multipli di Poste Italiane e dei criteri per la sua conduzione", al fine assicurare il rispetto del principio di non discriminazione e il contenimento di possibili fenomeni di compressione dei margini ("margin squeeze") per i concorrenti di Poste Italiane. I soggetti interessati potranno inviare le proprie osservazioni alla consultazione entro 30 giorni dalla pubblicazione della suddetta Delibera.

13 In data 29 luglio 2014 il Consiglio dell'AGCom, con delibera 412/14/CONS, ha approvato il provvedimento che definisce le modalità di calcolo e quantifica il costo netto del Servizio Universale postale per gli anni 2011 e 2012. La Delibera, nel confermare che l'onere del Servizio Universale ha presentato caratteri di iniquità e che è quindi meritevole di compensazione, ha quantificato l'onere per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati dalla Società rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro circa. In data 13 novembre 2014 avverso tale delibera Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR.

14 Gli altri operatori postali possono accedere alla rete di raccolta a livello di CMP per lo smistamento in partenza o in alternativa alla rete di recapito a livello di CMP per lo smistamento in arrivo.

15 Gli operatori terzi possono consegnare agli Uffici postali, per il recapito nelle caselle postali, gli invii a essi affidati, correttamente indirizzati e recanti l'indicazione dell'Ufficio Postale presso il quale la casella è allocata.

Avverso la Delibera 384/17/CONS in data 18 dicembre 2017 sono stati presentati tre ricorsi al TAR del Lazio rispettivamente dalle società Fulmine Group Srl (consorziata AREL - Agenzie Recapito Licenziatari), Nexive SpA e Assopostale/GPS/MailExpress/CityPost, con i quali gli operatori ne hanno chiesto l'annullamento, previa sospensione, nelle parti in cui determina il grado di copertura delle reti alternative, ridetermina i punti di accesso e i relativi obblighi per Poste, prevede lo strumento del test di replicabilità e non disciplina gli obblighi di accesso all'infrastruttura. Il ricorso è pendente. Nell'udienza del 7 febbraio 2018 non è stata concessa la sospensiva e si è in attesa della fissazione dell'udienza di merito.

La società GPS ha impugnato innanzi al TAR Lazio alcune comunicazioni dell'AGCom miranti a obbligare l'operatore a sottoscrivere le nuove Condizioni generali di contratto di Poste (ritenute in linea con la delibera 621/15/CONS recante "Condizioni giuridiche ed economiche di restituzione degli invii affidati ad altri operatori e rinvenuti nella rete di Poste Italiane"). Sul tema è stato inoltre avviato dall'AGCom contro GPS un procedimento sanzionatorio successivamente archiviato dalla medesima Autorità con Delibera 456/17/CONS per insussistenza dell'obbligo alla sottoscrizione. In data 5 marzo 2018 Poste Italiane ha depositato ricorso contro tale provvedimento di archiviazione.

In data 17 aprile 2018 l'AGCom ha avviato un procedimento per la definizione delle modalità tecniche e operative che il servizio postale deve osservare per assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture agli utenti da parte dei soggetti gestori di servizi di pubblica utilità, in attuazione di quanto disposto dall'art. 1, comma 9, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. E' prevista sia l'apertura di un tavolo tecnico con gli operatori, sia una fase di consultazione pubblica su uno schema di regolamento che l'Autorità pubblicherà ad esito dei lavori del tavolo.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2-quater, della L. 287/90 un procedimento (SP/157), volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA (oggi Wind Tre SpA). Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con un provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.

Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane e PosteMobile hanno depositato ricorso al Tar Lazio che, pur avendo respinto con sentenza i ricorsi proposti, ha affermato l'importante principio, sostenuto da Poste ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata a un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da Poste alla propria controllata PosteMobile16 .

A valle del provvedimento adottato dall'AGCM la società H3G ha promosso un giudizio civile innanzi al Tribunale di Roma, chiedendo la condanna di Poste Italiane e PosteMobile al risarcimento del danno, pari a 375,8 milioni

16 L'AGCM Infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quater, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.

di euro, patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra. All'udienza del 29 marzo 2017 il giudice istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio.

Infine, in data 28 marzo 2018, Poste Italiane, PosteMobile e Wind Tre SpA hanno raggiunto un accordo con cui, senza riconoscimento alcuno e al fine di ricostruire sereni rapporti imprenditoriali, hanno rinunciato al contenzioso in oggetto. Con la sottoscrizione dell'accordo Poste Italiane si è impegnata a riconoscere a Wind Tre SpA un importo omnicomprensivo di 1,5 milioni di euro a copertura dei costi di gestione, delle spese generali e del personale sostenute anche in relazione ai contenziosi che comprendono a titolo esemplificativo e non esaustivo la raccolta ed elaborazione di tutti i dati informativi e societari da parte degli uffici di Wind Tre, gli onorari e le spese per il patrocinio legale, gli oneri relativi alle consulenze tecniche di parte.

A giugno 2016 l'AGCM ha notificato a Poste Italiane l'avvio dell'istruttoria A493 ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.

In data 15 gennaio 2018 è stato notificato il provvedimento conclusivo adottato dall'Autorità con cui è stata accertata l'infrazione per abuso di posizione dominante con diffida alla Società di astenersi da comportamenti analoghi per il futuro. Con il medesimo provvedimento ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria limitata - rispetto ai precedenti dell'Autorità - al 2% del fatturato e scontata in relazione agli obblighi di ottemperanza assunti anticipatamente da Poste e valutati positivamente da Nexive, dell'importo di 23 milioni di euro. L'AGCM ha assegnato il termine di 60 giorni per trasmettere la relazione di ottemperanza.

Avverso il predetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di sospensiva che non è stata concessa ed è stata fissata un'udienza di merito al 5 dicembre 2018. Nel frattempo la Società ha aperto un tavolo di dialogo in contraddittorio con l'AGCM per definire le modalità di ottemperanza. Poste si è riservata di proporre impugnativa al Consiglio di Stato.

CONSOB

Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata che, nel corso dell'anno, è stata gradualmente estesa a tutta la rete Poste Italiane. In parallelo, nel corso del secondo semestre 2017, il comparto è stato oggetto di ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID2, entrata in vigore il 3 gennaio 2018. Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto di informativa specifica alla Consob.

Commissione Europea

In data 6 marzo 2018 la Corte di Cassazione, in un contenzioso tra Poste Italiane ed Equitalia Centro SpA in materia di commissioni per il servizio di pagamento dei bollettini ICI, ha ritenuto pregiudiziali alcune questioni d'interpretazione del diritto comunitario, ordinando la sospensione del giudizio e la trasmissione degli atti alla Corte di Giustizia.

PROCEDIMENTI GIUDIZIARI

L'Agenzia delle Entrate, in data 27 febbraio 2015, ha notificato a Poste la richiesta di invio a giudizio contabile dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per il Lazio riguardante alcuni conti giudiziali aventi ad oggetto la gestione e distribuzione dei valori bollati per gli anni dal 2007 al 2010. Con sentenza del 9 luglio 2015 la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale Lazio ha condannato in primo grado la Società al pagamento della somma di 8 milioni di euro, con rivalutazione monetaria e interessi legali. Poste ha presentato ricorso in appello, accolto dalla Corte dei Conti in data 15 novembre 2017 che ha limitato la condanna iniziale all'importo che Poste Italiane aveva già riconosciuto come dovuto, ovvero 4 milioni di euro.

10. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 MARZO 2018

In data 11 aprile 2018 Poste Italiane e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo quadro triennale per la distribuzione di specifici prodotti e servizi dei due Gruppi.

Nell'ambito di tale accordo ed in particolare in relazione all'asset management è iniziata la distribuzione sulla rete di Poste Italiane di "BancoPosta Orizzonte Reddito", fondo comune di investimento frutto della collaborazione di BancoPosta Fondi SGR - la società di gestione del risparmio del Gruppo Poste Italiane - con Eurizon Capital SGR, società interamente controllata da Intesa Sanpaolo.

Il Fondo adotta una strategia di gestione flessibile e investe nei mercati obbligazionari e azionari su scala mondiale, così da massimizzare le opportunità di investimento e di diversificazione del portafoglio, tenendo allo stesso tempo, sempre sotto controllo il rischio dell'intero investimento.

In data 27 aprile 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha deliberato di sottoporre all'Assemblea ordinaria degli azionisti, convocata per il 29 maggio 2018, una proposta di autorizzazione all'acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 65,3 milioni di azioni ordinarie della Società, rappresentative del 5% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 500 milioni di euro.

L'acquisto di azioni proprie sarà consentito per diciotto mesi a decorrere dalla data della delibera assembleare di autorizzazione; non è invece previsto alcun limite temporale per la disposizione delle azioni proprie acquistate.

Ulteriori accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del Resoconto intermedio di gestione sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 marzo 2018.

11. PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2018

(milioni di euro)

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO 31 marzo 2018 31 dicembre 2017
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.941 2.001
Investimenti immobiliari 51 52
Attività immateriali 501 516
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 507 508
Attività finanziarie 176.366 171.004
Crediti commerciali 7 9
Imposte differite attive 655 869
Altri crediti e attività 3.393 3.043
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 74 71
Totale 183.495 178.073
Attività correnti
Rimanenze 137 138
Crediti commerciali 2.619 2.026
Crediti per imposte correnti 113 93
Altri crediti e attività 792 954
Attività finanziarie 18.470 15.762
Cassa e depositi BancoPosta 2.828 3.196
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.033 2.428
Totale 28.992 24.597
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - -
TOTALE ATTIVO 212.487 202.670
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 31 marzo 2018 31 dicembre 2017
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306 1.306
Riserve 3.215 1.611
Risultati portati a nuovo 5.106 4.633
Totale Patrimonio netto di Gruppo 9.627 7.550
Patrimonio netto di terzi - -
Totale 9.627 7.550
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative 128.262 123.650
Fondi per rischi e oneri 713 692
Trattamento di fine rapporto 1.229 1.274
Passività finanziarie 5.395 5.044
Imposte differite passive 971 546
Altre passività 1.178 1.207
Totale 137.748 132.413
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri 901 903
Debiti commerciali 1.278 1.332
Debiti per imposte correnti 254 23
Altre passività 2.225 2.249
Passività finanziarie 60.453 58.200
Totale 65.111 62.707
Passività associate ad attività in dismissione 1 -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 212.487 202.670
(milioni di euro)
I Trimestre
2018
I Trimestre
2017
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro 898 914
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale 143 130
Ricavi da servizi finanziari 1.519 1.462
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri
relativi a sinistri
324 327
Premi assicurativi 5.312 5.916
Proventi derivanti da operatività assicurativa 832 1.118
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (5.420) (6.574)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (400) (133)
Ricavi netti della gestione ordinaria 2.884 2.833
Costi per beni e servizi 557 587
Oneri derivanti da operatività finanziaria 30 8
Costo del lavoro 1.430 1.480
Ammortamenti e svalutazioni 132 142
Incrementi per lavori interni (2) (9)
Altri costi e oneri 27 88
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività 7 11
Risultato operativo e di intermediazione 703 526
Oneri finanziari 20 23
Proventi finanziari 23 25
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie - -
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
5 4
Risultato prima delle imposte 711 532
Imposte del periodo 226 181
UTILE DEL PERIODO 485 351
di cui Quota Gruppo 485 351
di cui Quota di spettanza di Terzi - -
Utile per azione 0,372 0,269
Utile diluito per azione 0,372 0,269

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) DI PERIODO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

I Trimestre 2018 Esercizio 2017 I Trimestre 2017
Utile/(Perdita) del periodo 485 689 351
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Strumenti di debito valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo 863 (315) (1.197)
Trasferimenti a Conto economico da realizzo (370) (676) (438)
Incremento/(Decremento) per perdite attese (1)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo 33 (57) (10)
Trasferimenti a Conto economico (5) (4) (4)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto
dell'utile/(perdita) del periodo
(149) 287 473
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) - - -
Incremento/(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione (al netto
dell'effetto fiscale)
- 2 (4)
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Strumenti di capitale valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo -
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto -
Utili/(Perdite) attuariali da TFR 7 (1) -
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel
Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
(2) - -
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) - - -
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo 376 (764) (1.180)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO 861 (75) (829)
di cui Quota Gruppo 861 (75) (829)
di cui Quota di spettanza di Terzi - - -

(milioni di euro) (milioni di euro)

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Capitale
sociale
Riserva Legale Riserva per il Patrimonio
BancoPosta
value Riserve relative a gruppi di attività e
passività in dismissione
Riserva da partecipazioni
valutate con il metodo del
Risultati portati
a nuovo
Totale Patrimonio
netto di Gruppo
Capitale e
riserve di Terzi
Totale Patrimonio
netto
1.306 299 1.000 1.092 4.454 8.134 - 8.134
- - - - 351 - (829)
1.306 1.000 4.805 7.305 7.305
- - - 444 6 - 337 754 - 754
- - - - - - - (509) - (509)
- - - 1 - - - - - -
1.306 1.000 - 4.633 7.550 7.550
- - - (17) 1.216 1.216
- - - 13 1.718 1.718
- - - (40) (25) (25)
- - - 10 (477) (477)
1.306 1.000 - 4.616 8.766 8.766
- - - 351 - - 861 - 861
1.306 1.000 - 5.106 9.627 9.627
299
299
-
-
-
-
299
299
Riserve
Riserva fair
flow hedge
(1.166)
(74)
371
1.233
1.705
15
(487)
1.604
20
1.955
Riserva Cash
(18)
(10)
(28)
(33)
(61)
-
-
-
-
(61)
(41)
Patrimonio netto
(1)
(4)
(5)
(1)
patrimonio netto
2
2
2
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Gruppo Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018 43

RENDICONTO FINANZIARIO SINTETICO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
I Trimestre I Trimestre
2018 2017
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo 1.978 2.292
Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego - 780
Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato 55
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative 358 799
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali 15 12
Scoperti di conto corrente 1 2
Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli 21 17
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 2.428 3.902
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 2.428 -
3.902
Risultato del periodo 485 351
Ammortamenti e svalutazioni 132 142
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti 7 10
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti - (1)
Impairment gruppi di attività in dismissione - 2
(Incremento)/Decremento Rimanenze 1 -
(Incremento)/Decremento Crediti e Altre attività (834) (744)
Incremento/(Decremento) Debiti e Altre passività 142 197
Variazione relativa a gruppi di attività e passività in dismissione - 26
Variazioni dei fondi rischi e oneri 20 106
Variazione del Trattamento fine rapporto e Fondo di quiescenza (39) (48)
Differenza ratei su oneri e proventi finanziari (correzione per cassa) 13 12
Altre variazioni 8 5
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria [a] (65) 58
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria 2.873 1.929
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria (2.116) (988)
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta 368 (463)
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività finanziaria (786) (610)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria [b] 339 (132)
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività assicurativa (1.758) (2.426)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 3.255 3.890
(Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value a conto economico 276 (238)
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività assicurativa (545) (634)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa [c] 1.228 592
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 1.502 518
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari, Inv.immob.ri ed attività immateriali (56) (81)
Partecipazioni - (227)
Altre attività finanziarie - -
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, inv.immob.ri, attività immateriali ed attività destinate alla vendita 1 2
Partecipazioni - -
Altre attività finanziarie
Variazione perimetro di consolidamento
164
-
6
-
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] 109 (300)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari (6) 6
(Incremento)/Decremento crediti finanziari - -
Dividendi pagati - -
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [f] (6) 6
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] 1.605 224
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 4.033 4.126
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 4.033 4.126
Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego - (435)
Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato (55) -
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative (1.481) (1.848)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (15) (13)
Scoperti di conto corrente - -
Gestioni incassi in contrassegno e altri vincoli (13) (20)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine del periodo 2.469 1.810

12. DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Luciano Loiodice dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis comma 2 del testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

APPENDICE: INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questo Resoconto, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS) e utilizzati per la redazione dei Bilanci al 31 dicembre 2017, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.

EBIT margin - rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo.

CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti. CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza e delle Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Attività finanziarie, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE (ESMA) è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

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