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Enel

AGM Information Jun 22, 2018

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AGM Information

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COPIA AUTENTICA INTEGRALE DEI VERBALI RELATIVI ALLA ASSEMBLEA DI ENEL S.P.A. TENUTASI A ROMA IL 24 MAGGIO 2018 Repertorio N. 56764

VERBALE DI ASSEMBLEA DI S.P.A.

REPUBBLICA ITALIANA

L'anno duemiladiciotto, il giorno ventiquattro del mese di maggio

(24 maggio 2018)

in Roma, presso il Centro Congressi Enel in viale Regina Margherita 125;

alle ore 14,05

avanti a me Dr. Nicola Atlante, Notaio in Roma, iscritto al Collegio Notarile di Roma

è presente

la Dott.ssa Maria Patrizia Grieco nata a Milano il 1° febbraio 1952, domiciliata ai fini di questo atto a Roma viale Regina Margherita 137, che dichiara di agire quale Presidente del Consiglio d'Amministrazione di:

"Enel S.p.A."

con sede in Roma, viale Regina Margherita n. 137, capitale sociale euro 10.166.679.946,00 interamente versato, codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 00811720580.

Della identità personale di essa comparente io Notaio sono certo.

La comparente, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione assume, ai sensi dell'articolo 12.1 dello Statuto sociale e dell'articolo 4.1 del Regolamento assembleare, la presidenza dell'Assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci di Enel - Società per Azioni.

L'Assemblea è stata indetta in questa sede alle ore 14:00 di oggi, giovedì 24 maggio 2018, in unica convocazione, come da avviso:

• pubblicato in forma integrale sul sito internet della Società, nonché diffuso tramite il sistema di diffusione delle informazioni regolamentate denominato "eMarket SDIR" e trasmesso al meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket Storage" in data 19 aprile 2018; nonché

• pubblicato per estratto sui quotidiani "Il Sole 24 Ore" e "Milano Finanza" in data 21 aprile 2018.

Passando quindi all'espletamento degli adempimenti preliminari per l'apertura dell'Assemblea, ai sensi dell'articolo 2371, comma 2, e dell'articolo 2375 del codice civile nonché

dell'articolo 4.2 del Regolamento assembleare, affida a me Notaio l'incarico di redigere il verbale dell'Assemblea, anche per la parte ordinaria, rinunciando alla facoltà di richiedere l'assistenza di un segretario.

Dà atto che del Consiglio di Amministrazione, oltre al Presidente, sono presenti i signori:

• Ing. Francesco Starace – Amministratore Delegato e Direttore Generale

  • Avv. Alberto Bianchi Consigliere
  • Dott. Cesare Calari Consigliere
  • Prof.ssa Paola Girdinio Consigliere
  • Avv. Anna Chiara Svelto Consigliere
  • Dott. Angelo Taraborrelli Consigliere.

Del Collegio Sindacale sono presenti i signori:

  • Dott. Sergio Duca Presidente
  • Avv. Romina Guglielmetti Sindaco effettivo

• Prof. Roberto Mazzei – Sindaco effettivo.

Dà atto che è presente altresì il Magistrato Delegato della Corte dei Conti, Dott. Carlo Alberto Manfredi Selvaggi e che è altresì presente il Segretario del Consiglio di Amministrazione, Avv. Silvia Fappani.

Partecipano all'Assemblea, a norma dell'articolo 2.2 del Regolamento assembleare, Dirigenti che occupano posizioni di particolare responsabilità nell'ambito del Gruppo.

Partecipano altresì, sempre a norma dell'art. 2.2 del Regolamento assembleare, i rappresentanti della Società di revisione Ernst & Young.

Ai fini dello svolgimento della presente Assemblea, ai sensi dell'articolo 4.3 del Regolamento assembleare:

• ha costituito un ufficio di presidenza composto da: Dott. Fabio Bonomo, Avv. Michele Carpinelli, Avv. Silvia Fappani, Avv. Giulio Fazio, Prof. Avv. Paolo Valensise;

• ha nominato altresì 3 scrutatori, nelle persone dei Signori Avv. Raffaella Ferraro, Dott. Giancarlo Pescini e Avv. Luisa Sarchioto, i quali assisteranno l'ufficio di presidenza. I componenti l'ufficio di presidenza e gli scrutatori sono contraddistinti da apposito tesserino.

Ha inoltre consentito che – da una postazione esterna rispetto a quella assembleare, con collegamento TV a circuito chiuso – assistano all'Assemblea esperti, analisti finanziari e giornalisti accreditati, in conformità a quanto previsto dall'articolo 2.3 del Regolamento assembleare.

Informa che ai sensi della normativa applicabile in materia di protezione dei dati personali, di cui al Regolamento comunitario n. 679 del 27 aprile 2016 ed al Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196, i dati dei partecipanti all'Assemblea vengono raccolti e trattati dalla Società esclusivamente ai fini dell'effettuazione degli adempimenti assembleari e societari obbligatori. Parimenti, la registrazione audio e video dell'Assemblea, nonché la trascrizione in tempo reale dei lavori assembleari mediante stenotipia elettronica computerizzata, vengono effettuate al solo fine di agevolare la verbalizzazione della riunione e di documentare quanto trascritto nel verbale. Pertanto, tutti i dati, nonché i supporti audio e video, verranno distrutti una volta completata la verbalizzazione.

È presente – ai sensi dell'articolo 4.4 del Regolamento assembleare – personale del servizio di assistenza per fare fronte alle esigenze tecniche e organizzative dei lavori, riconoscibile dal tesserino "staff".

Dà atto che:

• il capitale sociale iscritto al registro delle imprese ammonta attualmente ad Euro 10miliardi 166milioni 679mila 946, interamente versati, ed è suddiviso in altrettante azioni ordinarie da nominali 1 Euro ciascuna, con diritto di intervento e di voto nella presente Assemblea. Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza di fornirle l'indicazione dei presenti ai fini dell'accertamento della regolare costituzione dell'Assemblea.

***

L'azionista Bava lamenta che le domande degli azionisti poste prima dell'assemblea ai sensi dell'art. 127 ter TUF e le risposte non sono state consegnate prima dell'inizio dell'assemblea. Il Presidente replica che saranno consegnate a me Notaio e allegate al verbale e rende noto che il documento completo è stato messo a disposizione dei partecipanti all'assemblea in apposito fascicolo.

Il Presidente dichiara che sono presenti o rappresentati n. 1.519 azionisti portatori di n. 4.409.539.184 azioni pari al 43,372460% del capitale sociale;

***

e precisa che tali azioni in assemblea sono rappresentate da 35 teste.

Pertanto,

• verificata a cura dell'ufficio di presidenza l'identità personale degli intervenuti, la regolarità delle comunicazioni pervenute – attestanti la titolarità delle azioni alla cosiddetta "record date" del 15 maggio 2018 ai fini

dell'intervento in Assemblea – nonché delle deleghe presentate, documenti che dichiara acquisiti agli atti della Società;

• considerato che, in base alle norme di legge e statutarie, in unica convocazione l'Assemblea ordinaria è regolarmente costituita qualunque sia la parte del capitale sociale in essa rappresentata, mentre l'Assemblea straordinaria è regolarmente costituita quando è rappresentato almeno un quinto del capitale sociale;

• constatata la presenza in Assemblea degli aventi diritto al voto, in proprio o per delega, il cui elenco nominativo sarà riportato in apposito allegato al verbale dell'Assemblea; in base ai poteri conferiti dall'articolo 2371 del codice civile e dall'articolo 4.8 del Regolamento assembleare, dichiara

l'Assemblea regolarmente costituita ed atta a deliberare sui seguenti argomenti all'ordine del giorno:

Parte Ordinaria

  1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 e della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2017.

  2. Destinazione dell'utile d'esercizio e distribuzione di riserve disponibili.

  3. Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea ordinaria del 4 maggio 2017. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

  4. Adeguamento del corrispettivo per l'incarico di revisione legale dei conti riferito agli esercizi 2018 e 2019 in relazione ad intervenute modifiche normative.

  5. Piano 2018 di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel S.p.A. e/o di società da questa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile.

  6. Relazione sulla remunerazione.

Parte Straordinaria

  1. Modifiche dello Statuto sociale: soppressione dell'articolo 31, recante clausola transitoria in materia di equilibrio tra i generi nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale; e integrazione dell'articolo 21, concernente la facoltà per il Consiglio di

Amministrazione di istituire nel proprio ambito Comitati con funzioni propositive e/o consultive. Dà inoltre atto che:

• la documentazione relativa ai singoli argomenti all'ordine del giorno è stata messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Società, tramite il sistema di diffusione delle informazioni regolamentate denominato "eMarket SDIR", nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket Storage" nei termini e con le modalità previste dalle disposizioni del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e del relativo regolamento attuativo in materia di emittenti emanato dalla CONSOB con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni;

• in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto degli aggiornamenti relativi all'odierna Assemblea, delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'articolo 120 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e delle altre informazioni a disposizione, risultano partecipare al capitale sociale in misura superiore al 3% il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in possesso di 2miliardi 397milioni 856mila 331 azioni, pari al 23 virgola 585% circa del capitale sociale, nonché BlackRock Inc., in possesso per il tramite di 15 società controllate di 570milioni 891mila 262 azioni, pari al 5 virgola 615% circa del capitale sociale. L'elenco di tali società controllate e del numero di azioni Enel da ciascuna di esse possedute sarà riportato in apposito allegato al verbale dell'Assemblea;

• non si ha conoscenza dell'esistenza di patti parasociali di cui all'articolo 122 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 che abbiano ad oggetto azioni della Società. In proposito ricorda inoltre che:

• ai sensi dell'articolo 120, comma 5 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, non può essere esercitato il diritto di voto inerente le azioni quotate per le quali sono state omesse dai relativi titolari le comunicazioni concernenti il possesso di partecipazioni rilevanti, ossia superiori al 3% del capitale;

• ai sensi dell'articolo 122, comma 4 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, non può essere esercitato il diritto di voto inerente le azioni quotate per le quali non sono stati adempiuti dai relativi titolari gli obblighi inerenti la trasparenza dei patti parasociali;

• ai sensi dell'articolo 3 del Decreto-Legge 31 maggio 1994, n. 332 – convertito con modificazioni dalla Legge 30 luglio 1994, n. 474 – nonché dell'articolo 6.1 dello Statuto sociale, non può essere esercitato il diritto di voto inerente le azioni detenute in eccedenza rispetto al limite massimo di possesso azionario pari al 3% del capitale di Enel. Tale limite non trova applicazione alle partecipazioni al capitale della Società detenute dallo Stato, da enti pubblici o da soggetti da essi controllati.

Tutto ciò premesso, richiede quindi formalmente che i partecipanti all'Assemblea dichiarino la loro eventuale carenza di legittimazione al voto ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e di quanto previsto dall'articolo 6.1 dello Statuto sociale, non risultando alla Società che tali disposizioni trovino applicazione nei riguardi di alcuno degli azionisti presenti o rappresentati nella odierna Assemblea.

Nessuno rende la dichiarazione richiesta.

Il Presidente rivolge quindi il suo saluto agli Azionisti. Il testo è allegato al verbale.

Al termine l'Amministratore Delegato a sua volta rivolge il suo saluto agli Azionisti. Il testo è allegato al verbale.

Il Presidente aggiorna le presenze: n. 3.065 azionisti per n. 6.294.824.649 azioni pari al 61,916227% del capitale e cede quindi la parola al Segretario del Consiglio di Amministrazione, Avv. Silvia Fappani, per l'illustrazione delle modalità di svolgimento dei lavori assembleari.

Prende quindi la parola l'Avv. Fappani la quale provvede ad illustrare per conto del Presidente le modalità operative di svolgimento degli odierni lavori assembleari, richiamando la attenzione dei presenti sulle indicazioni riportate nella comunicazione contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Le operazioni di registrazione delle presenze e di rilevazione dei risultati delle votazioni sono gestite con l'ausilio di apparecchiature elettroniche e di una procedura informatica.

Ricorda che ogni partecipante ha ricevuto un'apparecchiatura elettronica denominata "radiovoter", nella quale è memorizzato un codice di identificazione del Socio e delle relative azioni per le quali potrà esprimere il voto.

Tale apparecchiatura dovrà essere utilizzata per la rilevazione delle presenze ogni volta che si entra nella sala assembleare o si esce dalla stessa.

Le votazioni avverranno quindi mediante l'utilizzo del "radiovoter".

A tal fine, una volta dichiarata aperta la procedura di votazione su ciascun argomento all'ordine del giorno, i Soci sono invitati a digitare sul "radiovoter" il tasto verde per esprimere voto favorevole, ovvero il tasto rosso per esprimere voto contrario, oppure il tasto giallo per esprimere la propria astensione dal voto.

Fa inoltre presente che per tutte le votazioni – prima di attivare il tasto "OK" – i Soci sono ancora in condizione di modificare la scelta effettuata, digitando semplicemente il tasto relativo alla nuova scelta che intendono compiere.

Raccomanda quindi ai Soci di verificare sullo schermo del "radiovoter" la correttezza della scelta effettuata e di digitare, solo dopo avere effettuato tale verifica, il tasto "OK" per esprimere definitivamente il proprio voto, ricevendone conferma sullo schermo medesimo. Da questo momento il voto espresso non è più modificabile se non recandosi alla postazione "voto assistito" situata in fondo alla sala.

Segnala che le modalità di utilizzo del "radiovoter" sono comunque descritte in dettaglio in un apposito documento contenuto nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

I voti contrari e di astensione verranno registrati automaticamente e riportati analiticamente in allegato al verbale dell'Assemblea.

Segnala inoltre che, per gli Azionisti portatori di deleghe che intendono esprimere voti diversificati nell'ambito delle azioni complessivamente rappresentate, è stata predisposta l'apposita postazione di voto sopra indicata, denominata "voto assistito".

Ricorda, con riferimento alle norme di legge e statutarie vigenti, che l'Assemblea ordinaria delibera a maggioranza assoluta del capitale sociale in essa rappresentato, mentre l'Assemblea straordinaria delibera con il voto favorevole di almeno i due terzi del capitale sociale in essa rappresentato. Rivolge infine un vivo invito a non uscire dalla sala ed a non entrare nella stessa durante le operazioni di voto, per consentire una corretta rilevazione delle presenze.

I nominativi di coloro che si sono allontanati prima di una votazione, ed il relativo numero di azioni possedute, saranno riportati in allegato al verbale.

Al fine di consentire la più ampia partecipazione alla discussione, sempre per conto del Presidente, invita ad attenersi alle disposizioni dell'articolo 6 del Regolamento assembleare, che troveranno puntuale applicazione per lo svolgimento della presente Assemblea.

Tenuto conto della contiguità delle tematiche che caratterizzano taluni argomenti all'ordine del giorno, annuncia che è intenzione del Presidente disporre – con il consenso dei presenti – che alcuni di tali argomenti siano raggruppati e discussi in unica soluzione, al fine di garantire un proficuo ed ordinato svolgimento dei lavori assembleari, in attuazione di quanto previsto dall'articolo 5.1 del Regolamento assembleare. Pur procedendo alla discussione di tali argomenti in forma congiunta, le votazioni sugli argomenti stessi verranno poi svolte in forma distinta e separata.

In particolare:

• l'accorpamento della discussione riguarderà anzitutto il primo ed il secondo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria concernenti, rispettivamente, il bilancio dell'esercizio 2017 e la destinazione degli utili maturati nel corso dell'esercizio stesso, nonché la distribuzione di riserve disponibili;

• sarà inoltre accorpata la discussione sul quinto e sesto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria, tra loro strettamente connessi ed inerenti, rispettivamente, il Piano 2018 di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel S.p.A. e delle altre società del Gruppo, nonché la relazione sulla remunerazione.

Verrà invece mantenuta distinta la discussione – oltre, naturalmente, alla votazione – concernente:

• il terzo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria, inerente il rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie;

• il quarto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria, inerente l'adeguamento del corrispettivo dell'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2018 e 2019; nonché

• l'unico argomento all'ordine del giorno di parte straordinaria, inerente alcune modifiche statutarie intese ad elevare ulteriormente gli standard di governo societario di Enel.

Sempre al fine di assicurare un ordinato svolgimento dei lavori assembleari e di non protrarre eccessivamente la relativa durata, in considerazione dell'oggetto e della rilevanza dei singoli argomenti posti in discussione, fa altresì presente che – in base a quanto previsto dall'articolo 6.6 del Regolamento assembleare – è intenzione del Presidente predeterminare in 5 minuti la durata massima degli interventi

ed in 2 minuti quella delle repliche.

***

L'azionista Bava si oppone, sostenendo che la limitazione del tempo degli interventi e delle repliche è contraria alla legge.

***

Prosegue poi l'Avv. Fappani.

Tali limiti temporali dovranno essere osservati in tutti i casi sopra indicati in cui la discussione su una pluralità di argomenti risulti accorpata, nel senso che per ciascun gruppo di argomenti oggetto di discussione unitaria sarà possibile effettuare un unico intervento complessivamente non superiore a 5 minuti ed un'unica replica complessivamente non superiore a 2 minuti.

Fa presente che apparirà sullo schermo dietro il tavolo della presidenza un apposito semaforo che segnalerà, passando dal colore verde a quello giallo e quindi a quello rosso, l'approssimarsi della scadenza fissata per lo svolgimento dell'intervento o della replica.

Per assicurare un ordinato e corretto svolgimento della discussione, il Presidente inviterà a concludere immediatamente l'esposizione allorché si accenderà la luce rossa.

Ritenendo di potere contare su un ampio consenso in merito all'accorpamento della discussione sopra indicato, invita per conto del Presidente i presenti a manifestare ora, mediante alzata di mano, solo il loro eventuale dissenso sull'accorpamento in questione.

Nessuno manifesta dissenso, tranne l'azionista Bava.

Il Presidente prende atto del fatto che è stato manifestato un unico dissenso e invita l'Avv. Fappani a proseguire.

Prosegue l'Avv. Fappani.

Dispone pertanto, per conto del Presidente, che la discussione sugli argomenti in precedenza indicati venga accorpata.

Sempre in merito alle modalità di svolgimento della discussione, segnala che coloro che intendono effettuare interventi sono tenuti a compilare e sottoscrivere l'apposita "scheda per richiesta di intervento", una per ciascun argomento all'ordine del giorno, contenuta nella cartella.

Al fine di garantire un ordinato svolgimento dei lavori assembleari – anche in considerazione dell'oggetto e della complessità degli argomenti all'ordine del giorno – è intenzione del Presidente disporre che le schede in questione possano essere presentate entro 5 minuti dal momento che provvederà ad indicare in apertura della discussione sui vari argomenti.

Resta salva la facoltà del Presidente, nel caso in cui ne ravvisi la necessità per consentire un corretto svolgimento dei lavori assembleari, di anticipare ulteriormente, con adeguato preavviso, il termine ultimo di presentazione delle richieste di intervento.

Le "schede per richiesta di intervento" devono essere consegnate dagli interessati, presentando anche il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza situata in fondo alla sala.

Gli interventi avranno luogo secondo l'ordine di presentazione delle richieste.

Al fine di consentire la più ampia partecipazione alla discussione, sempre per conto del Presidente rivolge l'invito – a norma di quanto disposto dal Regolamento assembleare – a formulare interventi che siano attinenti ai punti all'ordine del giorno di volta in volta in discussione ed a contenere la durata degli stessi.

Ricorda che ciascun Azionista può svolgere un solo intervento su ciascun gruppo di argomenti all'ordine del giorno di cui è stato disposto l'accorpamento della discussione.

Ciascuna volta, al termine degli interventi, verranno fornite le risposte alle richieste dei Soci, previa eventuale sospensione dei lavori assembleari per un periodo limitato di tempo, secondo quanto consentito dall'articolo 7.1 del Regolamento assembleare.

Coloro che hanno chiesto la parola avranno la facoltà di effettuare, dopo le risposte, una breve replica.

Come previsto dalla normativa vigente, gli interventi saranno riportati nel verbale in forma sintetica, con l'indicazione nominativa degli intervenuti e le risposte loro fornite.

Segnala infine di avere provveduto ad incaricare due traduttori, uno di lingua inglese ed uno di lingua spagnola, che si affiancheranno ad eventuali Azionisti che avessero la necessità di effettuare il loro intervento in una di tali lingue e che cureranno quindi la traduzione contestuale in italiano di eventuali interventi effettuati in lingua inglese o spagnola.

Segnala che nel verbale tali interventi e le eventuali repliche verranno comunque riportati solo nella loro traduzione in italiano.

Sottolinea che i suddetti Azionisti dovranno comunque contenere la durata dei loro interventi e di eventuali

repliche, ivi inclusi i tempi richiesti per la relativa traduzione contestuale, entro la durata massima – pari, rispettivamente, a 5 minuti ed a 2 minuti – in precedenza segnalata.

Ricorda infine che nella sala è funzionante un sistema di amplificazione della voce e che si procede a registrazione audiovisiva al solo fine di agevolare la verbalizzazione, come consentito dall'articolo 4.2 del Regolamento assembleare.

******************

Per poter disporre del tempo necessario alla verbalizzazione del successivo svolgimento di tutte le altre attività assembleari, che si concluderanno con (1) l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017; (2) l'approvazione della destinazione dell'utile d'esercizio e della distribuzione di riserve disponibili; (3) l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie; (4) l'adeguamento del corrispettivo per l'incarico di revisione legale; (5) la approvazione del Piano 2018 di incentivazione di lungo termine destinato al management dell'Enel S.p.A. e/o di società da questa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile; (6) l'approvazione della relazione sulla remunerazione (7) la approvazione delle modifiche statutarie di cui all'ordine del giorno - onde il Presidente ha dichiarato l'assemblea terminata essendo le ore 22,05 del giorno 24 maggio 2018 - io Notaio interrompo la redazione del presente verbale il cui completamento avverrà, proseguendo in calce al medesimo, senza ritardo a norma dell'art.2375 ultimo comma cod. civ..

*********

Di che ho redatto il presente verbale, dattiloscritto da persona di mia fiducia e completato di mio pugno su numero diciotto pagine e fin qui della diciannovesima di cinque fogli, del quale prima della sottoscrizione ho dato lettura al comparente che lo approva e con me Notaio lo sottoscrive oggi ventiquattro maggio duemiladiciotto alle ore 22,30. F.ti: Maria Patrizia GRIECO - dr. Nicola ATLANTE, Notaio. Rep. n.56892 Racc. n.28757

PROSECUZIONE E COMPLETAMENTO DEL VERBALE DELLA

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA

di Enel S.p.A. TENUTASI IL 24/5/2018 REPUBBLICA ITALIANA

L'anno duemiladiciotto, il giorno diciannove del mese di giugno

(19 giugno 2018) in Roma, viale Regina Margherita 137; alle ore 17,30 avanti a me Dr. Nicola Atlante Notaio in Roma, iscritto al Collegio Notarile di Roma è presente la Dott.ssa Maria Patrizia Grieco nata a Milano il 1° febbraio 1952, domiciliata ai fini di questo atto a Roma viale Regina Margherita 137, la quale dichiara di agire nella qualità di: - Presidente del Consiglio d'amministrazione di "Enel S.p.A." con sede in Roma, viale Regina Margherita n. 137, capitale sociale euro 10.166.679.946,00 interamente versato, codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 00811720580; - Presidente dell'Assemblea ordinaria e straordinaria di "Enel S.p.A." tenutasi in unica adunanza il 24 maggio 2018. Della identità personale di essa comparente io Notaio sono certo. La redazione del verbale della Assemblea di "Enel Società per Azioni" tenutasi il 24 maggio 2018 prosegue e viene completata come appresso, in calce al precedente mio rep. 56.764 del 24 maggio 2018 che contiene la verbalizzazione della fase iniziale della Assemblea in oggetto. ********************** Riprende la parola il Presidente, che apre la trattazione degli argomenti all'ordine del giorno. Primo e secondo argomento all'ordine del giorno – parte ordinaria – Approvazione del bilancio 2017 – Destinazione dell'utile di esercizio e distribuzione di riserve disponibili. Tenuto conto dell'accorpamento in precedenza disposto in merito alla discussione sul primo e sul secondo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria, informa che si procederà congiuntamente alla relativa trattazione, mantenendo peraltro distinte e separate le rispettive votazioni, come già annunciato. Per quanto riguarda in particolare il primo punto all'ordine

  1. "Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 e

p

del giorno, relativo a:

della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2017"

si astiene con l'accordo dei presenti dal dare lettura integrale della relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, nonché della relazione del Collegio Sindacale e delle relazioni della Società di revisione sul bilancio civilistico e sul bilancio consolidato, per le quali rinvia al testo riprodotto nel fascicolo della Relazione finanziaria annuale 2017, incluso nella cartella consegnata all'atto del ricevimento al pari della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2017. Ciò consentirà di lasciare maggiore spazio alla discussione e, quindi, alla trattazione degli argomenti meritevoli di più specifico approfondimento.

Si astiene con l'accordo dei presenti dal dare lettura della relazione illustrativa predisposta dal Consiglio di Amministrazione sul presente punto all'ordine del giorno, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Per quanto riguarda il secondo argomento all'ordine del giorno, relativo a:

  1. "Destinazione dell'utile di esercizio e distribuzione di riserve disponibili"

si astiene con l'accordo dei presenti dal dare lettura della relazione illustrativa predisposta dal Consiglio di Amministrazione, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Invita coloro che fossero interessati a presentare richiesta di intervento sul primo e/o sul secondo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria – concernenti dunque, rispettivamente, il bilancio dell'esercizio 2017 e la destinazione degli utili maturati nel corso dell'esercizio stesso, nonché la distribuzione di riserve disponibili – a recarsi, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala.

Segnala che gli interessati hanno 5 minuti di tempo per presentare richiesta di intervento sugli argomenti appena indicati.

Invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornirle l'elenco delle richieste di intervento e ad aggiornarlo in caso di ulteriori richieste presentate nel corso degli interventi e nel rispetto del limite temporale in precedenza indicato, siano tali richieste relative tanto al primo quanto al secondo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria.

Informa che nei giorni precedenti l'Assemblea sono pervenute alla Società una serie di domande che alcuni aventi diritto al voto, ai sensi dell'articolo 127-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, hanno posto nel rispetto del termine per la relativa presentazione e secondo le modalità richiamate nell'avviso di convocazione.

In particolare, tali domande sono state formulate dagli Azionisti Marco Bava, Carlo Maria Braghero, Emanuele Caltagirone, Fondazione Finanza Etica, Tommaso Marino, nonché dall'Avvocato Riccardo Zena per conto dell'Azionista Agim Kazazi.

Al fine di accelerare lo svolgimento dei lavori assembleari – e nel rispetto di quanto indicato dall'ultimo comma del citato articolo 127-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 – segnala che è stato predisposto un apposito fascicolo contenente le risposte fornite alle domande poste prima dell'Assemblea e nel rispetto del termine e delle modalità richiamate nell'avviso di convocazione. Fin dall'avvio dell'adunanza gli aventi diritto al voto presenti in Assemblea possono ritirare copia di tale fascicolo presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Consegna a me Notaio copia del medesimo fascicolo per l'allegazione al verbale assembleare.

Precisa, inoltre, in proposito che si è ritenuto da parte della Società di dover dare risposta solo a quelle domande che risultano, ai sensi dell'articolo 127-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, essere attinenti alle materie all'ordine del giorno dell'Assemblea. Si è pertanto soprasseduto dal dare risposta alle domande che, essendo riferite ad aspetti caratterizzati da un elevato tecnicismo od a questioni di portata circoscritta, non appaiono di interesse ai fini delle deliberazioni da assumere su tali materie. Si è soprasseduto, altresì, dal dare risposte a temi sensibili tutelati dal diritto alla riservatezza, dalla cui divulgazione possa derivare una lesione degli interessi del Gruppo.

In relazione alle suddette domande ritenute non attinenti all'ordine del giorno, sottolinea comunque la disponibilità da parte della Società a fornire, se del caso, gli opportuni chiarimenti agli Azionisti interessati, che potranno avanzare in tal senso apposita richiesta agli uffici preposti alla gestione dei rapporti con gli Azionisti stessi.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita a

raggiungere il podio coloro che hanno richiesto di intervenire, ricordando di contenere l'intervento entro 5 minuti.

Seguono gli interventi che sono sintetizzati come segue:

  • Marco Bava: Ricordo che ho espresso il mio dissenso nei confronti del limite di durata all'intervento perché è illegale.

I miei siti sono www.marcobava.it, www.nuovomodellodisviluppo.it e www.omicidioedoardoagnelli.it. Ho fatto delle domande e comincio con una denuncia ex art. 2408 c.c. al Collegio Sindacale, in quanto ritengo che non rispetti la normativa il fatto che le domande preasssembleari non siano state inserite direttamente in ingresso con il resto della documentazione fornita.

Sempre relativamente alle mie domande, ho chiesto che tipo di brevetto abbia Enel X per la colonnina della luce.

Mi interessa avere il numero e la data di deposito; visto che anch'io ne ho uno, volevo sapere se il mio precede il vostro oppure viceversa.

Per quanto riguarda la domanda n. 4 dell'elettroliasi, voi dite che ci sono impianti termoelettrici che la utilizzano.

A parte che il concetto mio è diverso dal vostro, in quanto l'elettroliasi, lo dico in modo semplice, è la depurazione dell'acqua salata in acqua dolce, che produce energia elettrica. Quindi, in alcuni Paesi dove siamo presenti, chiaramente questo potrebbe essere un vantaggio.

Per quanto riguarda in generale le risposte alle mie proposte, noto un'apertura che temo, dall'atteggiamento che ho visto stamane da parte del dott. Starace e anche della Presidenza, che sia più di apparenza che di sostanza, in quanto credo che l'evoluzione del mercato dell'energia sia talmente rapida che penso neanche un treno veloce la possa rappresentare.

E parlo di treni perché ho visto manager di Stato altrettanto bravi come lei, dott. Starace, che per una leggerezza sono deragliati; mi riferisco al suo ex collega Moretti e mi riferisco all'incidente di Viareggio. Anche perché dietro l'angolo c'è, secondo me, una tendenza alla discesa dei margini delle energie rinnovabili.

È vero che voi pensate di tassarle, dicendo: le energie rinnovabili sono verdi, quindi le pagate di più. Non è vero. Perché questo al mercato non riuscirà, l'esempio Bastioli/sacchetti lo ha dimostrato, e se si va su questa strada credo che l'Europa non vi seguirà.

Si è parlato poi dei rapporti con gli utenti e lo sviluppo del

mercato. Io non credo che sia corretta la sua analisi relativamente alle auto elettriche e allo stoccaggio, perché c'è un problema di batterie. Il litio è limitato e c'è il problema di riciclo delle batterie. La soluzione del futuro, oltre a quella dell'elettroliasi che produce energia elettrica, secondo me è quella della produzione a bordo. Anche su questo voi sembrate molto interessati, ma io non ci credo, anche perché il modo migliore oggi per creare valore aggiunto è quello di aumentare il business. Lei ha una possibilità che non ci ha detto, quella che passa attraverso le telecomunicazioni.

Sono tre anni che cerco di parlare con lei, la sua segreteria è gentilissima: le scrivo "siete interessati a Telecom?" Lei mi ha risposto nettamente, in modo - mi passi il termine simpatico, non ne ho un altro migliore, almeno vuole essere simpatico da parte mia – dittatoriale.

Al Presidente Grieco che segnala che il tempo è scaduto, rispondo che nessuna norma le permette di fare questo.

Io credo che Telecom sia una ricchezza di questo Paese, è un'impresa pubblica. Bisogna tener conto di questo fatto. Tenendo conto che il business sarebbe interessante e che il mestiere noi non lo sappiamo fare, lo stiamo cominciando a fare in modo non del tutto chiaro, chiedo un'azione di responsabilità per la mancanza di visione strategica nel campo delle telecomunicazioni, nonostante gli investimenti vengano fatti, nei confronti del Presidente e dell'Amministratore Delegato.

  • Mauro Meggiolaro: Sono di Fondazione Finanza Etica, creata nel 2003 da Banca Popolare Etica. Dal 2008 interveniamo alle Assemblee degli Azionisti delle principali imprese italiane per sollecitare la riflessione degli Amministratori e degli Azionisti sugli impatti che la condotta delle imprese in campo ambientale e sociale può avere sul loro bilancio e sulla reputazione.

La nostra iniziativa è svolta in stretta collaborazione con le reti e le organizzazioni della società civile italiana e internazionale, e da quest'anno con la nuova rete europea di investitori istituzionali "SFC - Shareholder For Change" (Azionisti per il Cambiamento).

Parliamo oggi quindi anche a nome di SFC, che include per ora 7 investitori da Italia, Francia, Austria, Germania e Spagna, con asset totali pari a circa 22 miliardi di euro. L'investitore francese Ecofi Investissements, membro di SFC, detiene 291.661 azioni di Enel e voterà oggi i vari punti all'ordine del giorno allo stesso modo di Fondazione Finanza Etica, seguendo una lista di indicazioni di voto che abbiamo discusso e condiviso prima dell'Assemblea. Oltre alle domande che abbiamo inoltrato alla Società prima dell'Assemblea ai sensi dell'articolo 127-ter del TUF, in collaborazione con le associazione Re:Common, "IIDMA - Institucion Internacional de Derecho y Medio Ambiente" e Forum Stefano Gioia, vorremmo portare all'attenzione della Società e degli azionisti alcune questioni relative al punto primo all'ordine del giorno, in particolare per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da carbone.

Nel 2017 si sono prodotti 70.497 gigawattora di energia dal carbone, 1.845 gigawattora in meno rispetto al 2016. L'incidenza relativa del carbone sul mix di produzione energetica complessivo a livello globale però è salita dal 27,63% al 28,21% dal 2016 al 2017.

Prima domanda: come si spiega questo incremento dell'incidenza del carbone sul totale del mix di produzione?

Seconda domanda: nell'ottica della decarbonizzazione totale di Enel al 2050, sono stati fissati degli obiettivi per la riduzione di incidenza del carbone sul mix di produzione energetica nei prossimi 3 anni? Se sì, quali sono gli obiettivi per il 2018, il 2019 e il 2020?

Terza domanda: è stato fissato un tetto all'incidenza relativa del carbone sul mix di produzione complessivo, in modo da non superare la soglia del 30%, considerata come criterio di esclusione dagli investimenti da una serie di investitori istituzionali? Tra questi ultimi figura il fondo pensione norvegese, che è il maggiore fondo sovrano al mondo con 885 miliardi di euro di patrimonio.

Volevo poi chiedere come si spiega la leggera diminuzione dell'incidenza relativa dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, che passa da 32,83% al 32,69%.

E volevo chiedere poi, per quanto riguarda la produzione termoelettrica a carbone in Russia, di quanto è aumentata in megawattora e per quali motivi, e per quando è prevista la cessione della centrale a carbone di Reftinskaya Gres? Si attuerà entro fine giugno come annunciato?

Dopo la cessione di Reftinskaya Gres la produzione di energia elettrica da carbone di Enel Russia sarà azzerata? Se no, quali altri impianti continueranno a produrre energia elettrica da carbone in Russia?

Una domanda sulla centrale a carbone di Brindisi Sud, che è stata sequestrata a seguito di un provvedimento del GIP di Lecce: il sequestro è stato poi cancellato, Enel ha ottenuto una proroga di esercizio per 90 giorni a partire dal 24 febbraio 2018, quindi la proroga scadrebbe oggi o comunque in questi giorni: è stata ottenuta una nuova proroga per l'esercizio della centrale? Per quanti giorni la centrale è rimasta inattiva dal 28 settembre 2017 ad oggi a seguito delle indagini della Procura della Repubblica di Lecce? A quanto ammontano gli eventuali mancati ricavi di Enel?

I 523 milioni di euro sequestrati sono stati accantonati nel fondo rischi e oneri? Se no, come sono stati contabilizzati? Per quanto riguarda il Sahara occidentale, domanda che ci chiede di fare Meeschaert Asset Management, altro membro del network, a quale punto sono i progetti per gli impianti eolici? Sono stati definiti i contratti? Enel intende stabilire un dialogo con il Fronte Polisario al fine di ottenere un consenso informato preventivo della popolazione saharawi come richiesto dalla Corte di Giustizia Europea del 21/12/2016 e dal punto 3.27 del Codice Etico di Enel? È vero che la sentenza fa riferimento al settore agricoltura e pesca, ma Enel potrebbe riferirsi allo spirito della sentenza anche alla luce del punto 3.27 del Codice Etico.

  • Francesco Saccomanno: Io intervengo per la questione che è stata posta nelle relazioni introduttive, in particolare dalla Presidentessa, sulla sostenibilità che è stata definita al centro degli obiettivi della Società, di Enel. Ora, atteso che Enel non è una società qualunque, ma è una Società che in ogni caso, al di là del fatto che è una società privata, una società per azioni, ha una presenza consistente e rilevante di azioni da parte del Ministero delle Finanze, con una quota che corrisponde più o meno a circa un terzo degli azionisti presenti. Allora questa sostenibilità, che deve essere al centro dell'azione di Enel, come si coniuga con la presenza della centrale del Mercure all'interno del Parco nazionale del Pollino? E poi, quello che sosteneva il Presidente circa gli accordi con le comunità locali, come si accorda con il fatto che le popolazioni della Valle del Mercure nel centro del Parco del Pollino da anni lamentano i danni che quella centrale produce alle popolazioni locali? La Costituzione Italiana ci dice che la libertà di impresa deve essere coniugata con la tutela dei valori collettivi, quindi la tutela delle libertà, della sicurezza collettiva della salute. E c'è da anni una querela aperta sui danni che quella centrale fa all'interno del Parco. Per cui sostenibilità e accordo con le popolazioni locali sono, in questo momento, messe in discussione da quell'esempio lampante di un investimento che Enel fa violando il volere delle popolazioni locali, che più volte hanno manifestato espressamente il loro dissenso rispetto a questa violazione, e portando danno alla salute, agli interessi dei cittadini di quel territorio. Come Forum Stefano Gioia abbiamo rappresentato più volte questo problema e lo portiamo nella sede dell'Assemblea degli azionisti dell'Enel, visto che, ripeto, è presente per un terzo delle azioni un organo dello Stato e un rappresentante di un organo dello Stato.

Come si può coniugare lo sviluppo di un'azienda, l'attività di un'azienda, in contrasto con quello che nell'Assemblea degli Azionisti viene definita come la mission principale dell'azienda?

  • Ferdinando Laghi: Sono Ferdinando Laghi, primario ospedaliero di medicina interna, membro del Consiglio Direttivo del Parco nazionale del Pollino e Presidente eletto per il triennio 2019-2021 di ISDE Internazionale, associazione a cui aderiscono i medici per l'ambiente di trenta diverse nazioni.

Parlo in questa sede per il Forum ambientalista Stefano Gioia su delega della Fondazione di Banca Etica, interverrò anche quest'anno sulla centrale a biomasse dell'Enel nella Valle del Mercure, nel cuore del Parco del Pollino che è anche zona di protezione speciale dell'Unione Europea e patrimonio dell'umanità, dell'UNESCO.

Due i punti su cui oggi mi soffermerò. Il primo riguarda l'approvvigionamento di biomasse e le infiltrazioni criminali ad esso collegate. È un fatto che il primo precontratto di fornitura di biomasse per la centrale del Mercure siglato da Enel sia stato sottoscritto con un consorzio guidato da persone cui era stato negato per ben due volte il certificato antimafia e più volte oggetto di gravissime informative da parte delle Forze dell'Ordine. È ugualmente vero che il titolare di un'altra ditta attualmente fornitrice della centrale del Mercure sia stato ucciso in un agguato attribuito alla "mafia dei boschi" nell'estate 2015. Nell'estate 2017 sono scoppiati in Calabria circa 9 mila incendi quasi tutti dolosi, così come numerosissimi sono stati i tagli boschivi illegali, avvenimenti che sono stati messi in relazione anche con l'approvvigionamento di biomasse per le centrali esistenti in quella Regione, Mercure compresa. Diverse Procure stanno attualmente indagando, mentre ad inizio anno, nell'ambito dell'"Operazione Stige" coordinata dalla DDA di Catanzaro, sono state arrestate oltre 160 persone sospettate di attività criminali legate alla 'ndrangheta, tra cui due dei fornitori di biomasse della centrale del Mercure. A riprova che gli allarmi che stiamo lanciando da circa dieci anni sono più che fondati.

Il legame tra incendi e tagli boschivi abusivi con la fornitura di biomasse alle centrali è stato pure segnalato dal responsabile della Protezione civile calabrese, dottor Carlo Tanzi, e dal commissario di Calabria Verde, generale Aloisio Mariggiò. Tutto ciò è stato ampiamente e più volte rilanciato dalla stampa e dagli organi di informazione locali e nazionali. L'immagine di Enel esce da questi avvenimenti assai gravemente pregiudicata, con conseguente grave penalizzazione della comunità degli stakeholders e dei loro interessi. La ripetuta commistione di interessi tra Enel, ditte boschive e personaggi implicati con la criminalità organizzata calabrese, la 'ndrangheta, è davvero riprovevole e allarmante e dovrebbe indurre la Società a scelte radicali e definitive, che non possono certo ridursi alla mera risoluzione di contratti con le persone e le ditte di volta in volta colpite da provvedimenti delle Forze dell'Ordine e della Magistratura. Né si può tacere del clima di allarme sociale che tali avvenimenti hanno suscitato nella pacifica popolazione della Valle del Mercure, certo non avvezza a fenomeni criminali di tale rilevanza.

Il secondo punto riguarda la dazione non dovuta da parte di Enel di 17 milioni e mezzo di euro. Una pronuncia del TAR Puglia evidenzia la nullità di ogni accordo che preveda indennizzi ad amministrazioni per la mera localizzazione sul territorio delle stesse di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili; non si giustificano perciò 17 milioni e mezzo di euro che Enel ha in parte già versato e continua a versare a titolo di indennizzo alle amministrazioni della Regione Calabria e della Regione Basilicata, dell'Ente Parco del Pollino, dei Comuni di Castelluccio Inferiore e Superiore, Lauria, Laino Castello, Laino Borgo, Papasidero e Mormanno, con evidente grave e immotivato danno economico per gli azionisti.

Domande: Non ritiene Enel che i gravissimi problemi al patrimonio forestale calabrese che la stessa Enel contribuisce, direttamente o indirettamente, a determinare e le evidenti ripetute allarmanti infiltrazioni 'ndranghetiste legate all'approvvigionamento di biomasse, suggeriscano di per sé la chiusura della centrale del Mercure? Ribadisco un'altra

cosa. Nelle domande presentate precedentemente, la domanda numero 26 non è stata evasa perché si continua a dire che i dati richiesti sono stati forniti ed è una falsità.

Infine, qual è allo stato la somma già versata da Enel nell'ambito dell'accordo di compensazione firmato al MISE con i ricordati sottoscrittori? Non ritiene a tal proposito Enel che debba immediatamente cessare il danno economico arrecato agli Azionisti attraverso tali indebite dazioni di denaro e mettere anzi in atto ogni possibile iniziativa per rientrare di quanto già versato? Concludo chiedendo che queste note vengano allegate al verbale della seduta.

  • Paolo Parentela: Sono Paolo Parentela sono anche un Deputato di questa Repubblica. Fin dall'inizio del 2016, in concomitanza con la riapertura della centrale del Mercure, si è verificata in Calabria una recrudescenza senza precedenti di tagli boschivi illegali su cui sta attivamente indagando la Magistratura, che ringrazio davvero di cuore, e che sta distruggendo il nostro patrimonio boschivo, contribuendo al dissesto idrogeologico, ai processi di desertificazione, allo sviluppo del fenomeno della criminalità organizzata noto come "Mafia dei boschi".

Lo scandalo della centrale a biomassa dell'Enel nel bel mezzo del Parco nazionale del Pollino, che come ha affermato chi mi ha preceduto, grida vendetta, per non parlare del silenzio e l'omertà finora dimostrata dalle istituzioni, che uccidono di fatto due volte l'economia e la salute di quel territorio. Sono decine le interrogazioni parlamentari non solo del sottoscritto, ma anche di altre forze politiche (io sono un portavoce del Movimento 5 Stelle) tuttora rimaste senza risposta.

La riapertura della centrale va contro una sentenza del Consiglio di Stato e una del TAR di Catanzaro in dispregio alle regole dell'Ente Parco che prevedono centrali a biomasse delle dimensioni massime venti volte inferiori rispetto a quella attivata. Ma non solo, da anni ci chiediamo come sia stato possibile da parte delle istituzioni rilasciare parere favorevole alla riattivazione di questa centrale in mancanza delle autorizzazioni ambientali, l'AIA DIA, la VINCA, la valutazione d'impatto sulla salute e via dicendo. Ma non finisce qui. Ho anche richiesto con atto di sindacato ispettivo di avere accesso al protocollo DICA AC numero 687 del 6 maggio 2015, nel quale le Regioni Calabria e Basilicata hanno di fatto autorizzato questa centrale.

Già il Governo Renzi e anche l'attuale Governo in carica,

Governo appunto per gli affari correnti, continuano a nascondere a un Parlamentare della Repubblica Italiana un importante documento, nonostante l'abbia esplicitamente richiesto in più atti ufficiali.

Come Parlamentare del Movimento mi sto battendo per ripristinare la legalità, la trasparenza e la tutela della salute dei cittadini che vivono nella Valle del Mercure. L'attività invasiva, altamente impattante di questa centrale schiaccia di fatto le altre attività economiche presenti sul territorio: mi riferisco alle attività turistiche. Ci tengo a precisare che il Parco nazionale del Pollino, oltre ad essere uno dei parchi più grandi d'Europa, è anche stato promosso come patrimonio dell'umanità e quindi è visitato da migliaia di turisti all'anno. Esistono anche altre attività economiche importanti che sono le attività agricole. Spesso si sente parlare del fatto che questo Paese è vocato all'agricoltura e al turismo, ma di fatto anche in questa occasione viene calpestata l'attività agricola, che è tra l'altro tutelata anche dai marchi protetti dall'Unione Europea: ci sono delle DOP, delle IGP, ci sono i fagioli bianchi e le melanzane rosse che vengono calpestate, ma anche altre produzioni eccellenti che hanno scommesso sull'agricoltura biologica.

Sulla questione legname ho chiesto esplicitamente ad Enel di avere un accesso agli atti per conoscere la filiera del legname e per conoscere anche la tipologia del legname che viene utilizzato e di cui è chiaro che la centrale ha bisogno, non essendovi biomasse adeguate sul territorio ed essendo chiaro che è costretta anche ad importarle da altre nazioni, dall'estero quindi, importando anche delle fitopatie che potrebbero essere rischiose per il settore primario di questo Paese. Guarda caso noi in Calabria abbiamo importato dei coleotteri che stanno devastando l'apicoltura, quindi si rischia di violare anche direttive europee come la Direttiva Habitat.

A parte questo, anch'io tengo a precisare che sull'Osservatore Ambientale - su cui ho fatto delle interrogazioni parlamentari - è prevalso il conflitto di interessi: ciò non è tollerabile. Ci sono delle autorità preposte da legge che prevedono il controllo e il monitoraggio ambientale, queste sono le ARPA. Non potrà essere di certo un Osservatore Ambientale.

Concludo che gli interessi economici di Enel sono evidentemente prevalenti rispetto agli interessi del territorio, cosa che non si concilia appunto con la sostenibilità di cui parlava chi mi ha preceduto. La vera sostenibilità può esserci se c'è un ottimo rapporto con il territorio, ma soprattutto rispetto della tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Concludo che la vicenda della centrale del Mercure mostra un'arroganza, un'ipocrisia letale nella gestione dell'Enel che continua a chiudere gli occhi, a non rispondere, come per i controlli su una presunta truffa denunciata dall'ex dipendente Foglia, punito benché segnalatore.

  • Alberto Olivetti: Parlo a nome della Fondazione ENPAM, l'Ente Nazionale Previdenza dei Medici e Dentisti Italiani, in qualità di presidente e legale rappresentante della Fondazione stessa.

Con piacere siamo ancora una volta qui ad esercitare il nostro diritto di voto; ormai da alcuni anni siamo Azionisti di Enel con una quota pari a circa lo 0,30%, dopo averlo originariamente investito in Enel Green Power a sostegno della modernizzazione della produzione e approvvigionamento di fonti energetiche del Paese. Prendiamo atto che questo processo di sviluppo è stato adeguatamente portato avanti dal management sia dal punto di vista culturale che industriale e che sarà centrale anche nel piano strategico 2018-2020. Come Cassa di previdenza e assistenza dei medici e dentisti le nostre decisioni di investimento non possono che avere come orizzonte il lungo periodo e puntare su aziende solide, con un management forte e capace di una strategia sostenibile.

Anche in questo senso non possiamo che esprimere soddisfazione per le performance di Enel, abbiamo avuto modo di apprezzare i risultati conseguiti nel 2017 con ricavi in crescita del 5%, investimenti ancora una volta mirati ed un risultato netto in forte crescita. Ed ancora auspichiamo che l'implementazione del nuovo piano strategico sappia cogliere gli obiettivi prefissati, dai temi di grande attualità della digitalizzazione agli sfidanti obiettivi prefissati in materia di energia rinnovabile e progressiva riduzione delle emissioni. A riguardo abbiamo potuto apprezzare il traguardo prefissato dalla Società e rappresentato dal raggiungimento qui in Italia del sorpasso della capacità installata degli impianti rinnovabili rispetto a quella dei classici impianti termici.

Infine, e non per importanza, accogliamo positivamente l'incremento della remunerazione di noi Azionisti, garantito da un aumento del dividendo minimo per azione nel 2018 che passa a 28 centesimi.

Alla soddisfazione per i risultati operativi e finanziari si

accompagna il suggerimento ad una sempre maggiore attenzione alla gestione dei rischi di impresa e alla trasparenza, oltre che all'attenzione al tema della sostenibilità nel settore energetico, dove Enel si conferma un riferimento. Presteremo quindi molta attenzione all'impegno che Enel sarà in grado di dimostrare su questo fronte.

In relazione anche agli interventi che mi hanno preceduto, fra cui quello del collega primario di medicina interna, dico che la Fondazione ENPAM ha istituito un osservatorio per la legalità, previdenza e salute, a cui partecipano il Corpo Generale della Guardia di Finanza e quello dei Carabinieri, oltre a Eurispes, ed è presieduto dal Procuratore Generale della Repubblica, Vincenzo Macrì. Quindi siamo molto attenti anche a eventuali profili di illegalità, per cui invitiamo alla massima attenzione, come abbiamo impressione però che venga esercitata.

Alla luce di quanto esposto dichiaro che Enpam, per garantire la continuità operativa e strategica all'Azienda, voterà a favore di tutte le risoluzioni all'ordine del giorno.

  • Pietro Pernetti: Leggo la dichiarazione di voto all'Assemblea in qualità di azionista delegato incaricato dal presidente dell'Associazione Dipendenti e Azionisti costituitasi nel mese di marzo del 2008 e in nome e per conto del dott. De Masi, che fa i migliori auguri di buon lavoro.

E' l'undicesima volta che partecipiamo all'Assemblea degli Azionisti, con il proposito di portare la voce di chi oltre al suo destino lavorativo ha investito i propri risparmi, la dignità personale e quella della propria famiglia in questa azienda. Formuliamo anche quest'anno l'invito ad un maggiore coinvolgimento dell'Associazione, anche attraverso email dedicate e locali aziendali presso la sede centrale, per realizzare una maggiore partecipazione, come auspicato dall'Osservatorio sulle eccellenze dei sistemi di governo in Italia di cui Enel è soggetto partecipe. I vantaggi correlati ad un maggiore utilizzo dello strumento di partecipazione dell'azionariato dei dipendenti vanno dal canale alternativo di finanziamento alla maggiore stabilità dell'azionariato, con un allineamento degli interessi di lungo periodo dei dipendenti con quelli degli azionisti istituzionali.

Sul bilancio, premesso il voto positivo, rileviamo i soddisfacenti incrementi dei ricavi delle vendite generati dall'aumento della domanda di energia in regime di prezzi crescenti.

Il risultato di esercizio è influenzato dai minori oneri

finanziari a parità di indebitamento e dalla diminuzione della imposizione fiscale in Italia, vedi IRES, e negli Stati Uniti d'America, per la riforma tributaria delle società residenti negli States.

Apprezziamo, alla luce della transizione energetica, la produzione aziendale da fonti rinnovabili, pari al 33% e il correlato impegno in materia di reti intelligenti e di tecnologie legate ai sistemi di gestione e accumulo di energia. Tale impostazione risente del processo di decarbonizzazione, che avrà impatti particolari sull'ambiente, avendo Enel fra l'altro assunto impegni circa i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Le campagne di acquisizione pongono Enel all'avanguardia mondiale nelle tecnologie applicate all'elettricità, attraverso la branch Enel X, grazie al grande lavoro di Enel Green Power North America sulla significativa presenza del segmento storage, in particolare con la leadership a New York City, e l'acquisizione della piattaforma JuiceNet da utilizzare per le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici a livello globale.

Gli effetti di tale scelta si riverberano già adesso e ancora per lungo tempo sulla redditività aziendale e il corso del titolo azionario. A tale proposito rileviamo la esaustiva esposizione delle tabelle rappresentative legate al titolo, agli stakeholders, che ci inducono comunque ad evidenziare una disparità di valore economico creato e distribuito fra azionisti e dipendenti rispetto agli altri stakeholders, giusta tabella di pagina 142 della Relazione finanziaria annuale 2017. Nondimeno apprezziamo la saggia e prudente gestione finanziaria con emissione fra l'altro del primo "Green Bond", valutando tuttavia tra i rischi futuri da gestire sia quelli valutari, ad eccezione dell'effetto translation in un bilancio di un gruppo mondiale qual è l'Enel, sia quelli legati all'approssimarsi di politiche monetarie, soprattutto europee, di normalizzazione dei tassi di interesse, alla fine del cosiddetto "quantitative easing". Condividiamo le vostre osservazioni sulle ulteriori insidie derivanti da mutamenti dei quadri regolatori nei diversi Paesi, dalle varie legislazioni interessate, e a tal proposito sollecitiamo una maggiore frequenza degli "impairment test" per i riflessi reddituali che determinano. Rivolgendo uno sguardo al sociale, apprezziamo le opere realizzate nei Paesi poveri del globo attraverso singole iniziative, ad esempio la partecipazione al centro di eccellenza pediatrica in Africa, e

invece guardando da noi constatiamo il significativo incremento degli infortuni mortali nelle imprese appaltatrici di Enel.

La centralità delle risorse umane è fondamentale in un'ottica di sviluppo futuro e avanzato, con congrue assunzioni, un welfare aziendale motivante e una formazione altrettanto qualificata per le sfide che ci attendono. Volendo considerare solo una fra queste, in ambito domestico il definitivo prossimo consolidamento ipotizzato dello scenario relativo al libero mercato, per il quale chiediamo il mantenimento, sia pure in una corretta logica di antitrust, delle interlocuzioni fisiche commerciali esistenti per l'elevatissimo numero di clienti coinvolti, considerata la parziale presenza pubblica nell'azionariato di Enel oltre che per la tradizionale responsabilità aziendale.

Esprimiamo apprezzamento per la view realizzata col titolo e il rating dell'indebitamento, auspichiamo un maggiore coinvolgimento della nostra Associazione.

  • Matteo Del Giudice: Anch'io ho avuto difficoltà a non avere a disposizione le domande degli altri Soci prima dell'Assemblea, come di consueto almeno all'entrata, perché ci sono a mio modo di vedere degli interventi interessanti, e non si ha il tempo durante l'esposizione degli Amministratori di leggere e magari svolgere delle ulteriori domande sui punti in questione.

Per esempio mi ha colpito una domanda relativa al prezzo medio di acquisto delle materie prime, essendo stato risposto "No, quei prezzi sono coperti da clausole di riservatezza quindi non è possibile dare delle indicazioni". A me pare che le clausole di riservatezza riguardino gli specifici acquisti e non globalmente gli acquisti in generale. Quindi come può il diritto di informazione dell'Azionista trovare un ostacolo così forte per una domanda così banale?

Io qui rappresento i fondi pensione della Siemens e un fondo Pawl Equity Fund Ahead Wealth del Liechtenstein con 8.675 azioni, che hanno delegato per questa Assemblea il dottor Hans Buhlmann che è un "proxy voter" europeo, che a sua volta ha delegato me. Il merito di questa partecipazione va a lui, che comunque è attivissimo a livello europeo da un ventennio.

Un analista finanziario amico mi ha inviato delle osservazioni rapide, generali, sul bilancio. Per quanto riguarda i dati della Relazione finanziaria 2017, pur constatando il conseguimento di un risultato in crescita rispetto all'esercizio precedente, si rilevano alcune perplessità sulla struttura dei ricavi: in particolare, la circostanza che l'incremento determinante dei ricavi è stato prodotto alla voce "altri ricavi" per circa 2 miliardi e, apparentemente, sembrerebbe trattarsi di ricavi non ripetibili. Sul punto si chiede un chiarimento dal management.

Altro chiarimento che si rende necessario è quanto emerge dalla relazione della Società di revisione formulata secondo il nuovo schema previsto dal Regolamento europeo. Ci si riferisce alle "KAM", ossia alle "Key Audit Matters", in sostanza gli elementi ritenuti di particolare interesse ai fini della revisione da parte del revisore stesso. Quindi, tralasciando alcune voci classiche, quali l'"impairment test", balza all'attenzione la presenza delle cause legali e la questione relativa al rilevamento dei ricavi in bilancio e l'assunzione per determinarli. Questo aspetto evidenziato dalla Società di revisione, che non è un warning bensì un atto di attenzione, mette in luce non solo una materia di revisione, ma un rischio reale sulla misurazione dei ricavi e alcune perplessità nella statuizione dei ricavi all'interno di strategie e politiche di bilancio.

Quindi concentrandomi, spero in tempi brevi, sulle questioni che a me stanno a cuore, in particolare le famose cause che sono state avviate dalla società albanese Albania Beg, chiedo in sintesi, perché ho poco tempo, gli aggiornamenti sugli sviluppi di queste cause, in quanto la sostanza di tutto quel discorso molto lungo e complicato è che c'è un rischio di perdere 450 milioni di euro, ci sono stati vari sequestri, i sequestri sono stati impugnati, non sono state prestate contro-garanzie dalla controparte di Enel. In realtà tutte le azioni sono state quasi fermate, però questo rischio potenziale pare sussistere in base a quella che è la relazione in inglese di Enel Investment Holding. Quindi, per rimanere nei tempi, chiedo aggiornamenti su queste cause perché poi alla fine di ciascun paragrafetto, dove si parla delle varie situazioni nei vari Paesi rilevanti, si lascia diciamo un punto in sospeso.

  • Antonietta Lauria: Portavoce del Forum Stefano Gioia, sono qui in veste di cittadina, che rappresenta due comunità: quella di Rotonda e quella di Viggianello, che si oppongono al progetto scellerato della centrale del Mercure ormai da quindici anni.

Abbiamo iniziato che eravamo giovani, abbiamo adesso i capelli bianchi e smetteremo solamente quando la centrale sarà smantellata.

Io vivo nella Valle del Mercure, che è uno dei posti più suggestivi e più belli del Parco del Pollino; invito chiunque vuole venire a vedere questi nostri posti suggestivi.

Se non fosse poi che all'ingresso del Parco è posta la centrale. Voglio far vedere e commentare un po' di foto. (Mostra le foto).

Ecco, questa è la porta d'ingresso del Parco, la centrale praticamente insiste nel Comune dove c'è la sede dell'Ente Parco. La gente arriva e trova questo.

Naturalmente l'Enel ha sempre detto che ha utilizzato per questa centrale la migliore tecnologia.

Questa è una foto recentissima, io che ci vivo sotto vedo un ammasso di ferraglia e che ci dobbiamo tappare la bocca quando passiamo là davanti perché la ruggine ci finisce nei polmoni.

Questo è ciò che respiriamo ogni giorno, i veleni controllati. Ma noi non vogliamo morire controllati, noi vogliamo vivere.

Qui la centrale bisogna cercarla, ma c'è. Questa è la mancata inversione termica, che degli illustri professori pagati da Enel hanno detto che nella Valle del Mercure non c'è. Peccato che abbiano preso ad esempio la Valle di Latronico, che con la nostra Valle non c'entra assolutamente nulla.

Mi piace concludere con questa, perché nomina il mio paese, che è un paese di combattenti, e che dice "Viggianello, paese delle ginestre. Uno spettacolo incantevole".

Peccato che quando ci si arriva ci si deve tappare il naso per la puzza che emana la biomassa.

  • Antonio Rizzo: Chi mi ha preceduto è una cittadina del mio Comune, io sono il Sindaco di Viggianello, il Comune appunto di cui si parlava poco fa. Sono stato qui anche lo scorso anno appunto per portare questa nostra vicenda alla vostra attenzione e anche per chiedere, nel caso, un colloquio maggiore a riguardo e per delle delucidazioni.

È passato un anno, delucidazioni non ne abbiamo avute e nemmeno altro. La centrale del Mercure è nel Comune di Laino Borgo, una situazione abbastanza particolare, provo a fare nel brevissimo tempo possibile una breve memoria. Una vecchia centrale a lignite e olio combustibile viene riconvertita, una centrale del '65 viene riconvertita successivamente con una storia durata diciamo 50 anni tra diversi problemi di iter autorizzativi, a centrale a biomasse. Le due comunità di Rotondo e Viggianello sono le comunità limitrofe alla centrale, che però è ubicata nel Comune di Laino poiché la strada a fianco alla centrale è in regione Basilicata, mentre la centrale è in regione Calabria, e i due Comuni sono al

confine tra due Regioni.

Non voglio entrare nel merito del progetto Enel, perché non mi basterebbe forse tutta questa adunanza, voglio entrare su qualche situazione particolare: la centrale riapre nel 2015 e nel 2018 scatta un'operazione che si chiama 'Operazione Stige'. Io, oltre ad essere il Sindaco, sono anche responsabile della sicurezza pubblica della mia comunità e ho il dovere e l'obbligo di attenzionare una questione, cioè se eventuali infiltrazioni mafiose stanno arrivando all'interno della mia comunità o a fianco alla mia comunità, ho il dovere di attenzionarlo in ogni dove. E infatti sarà fatto e voglio testimoniarlo anche qui.

Infiltrazioni mafiose in un'area in cui noi siamo abituati a stare con la chiave davanti la porta, davanti il portone, perché abbiamo la fortuna di vivere in un paradiso non soltanto naturale, perché appunto siamo l'area protetta più grande del mondo, ma anche per la tranquillità. Bene, la centrale oltre che a mettere in discussione il patrimonio naturale che abbiamo, mette in discussione anche la tranquillità e la calma che abbiamo avuto finora.

L'amministratore della seconda società che trasporta biomassa nella centrale del Mercure, ben 9 mila tonnellate, viene ammanettato nel 2018. Ora voglio chiedere al direttore, al Consiglio di Amministrazione tutto, al dottor Starace, se oltre a questa società sono state fatte delle analisi anche sulle altre società, se c'è una provenienza da parte di una determinata zona del nostro bel Paese da parte di diverse società, qualcuno viene ammanettato, forse bisognerebbe controllare anche le altre.

Poi c'è il tema della viabilità. Un altro problema importante. La mia area vive diciamo un percorso alternativo alla A3, ora A2, autostrada del Mediterraneo Galdo Pollino, e il traffico veicolare che da sempre è stato posto come uno dei problemi di questa centrale, non soltanto quindi l'inquinamento, non soltanto le infiltrazioni mafiose, bensì anche il pericolo che tutti i giorni i miei cittadini diciamo percorrono quelle strade, anche per arrivare all'ospedale più vicino sono obbligati a percorrerla e incontrano dei camion che si incontrano anche con altri veicoli.

Il mio Paese, si diceva prima, è il Paese delle ginestre e anche il borgo dell'acqua, abbiamo anche un investimento sull'acqua, quindi materia prima che ci permette di vivere tutti i giorni, ed ecco perché io sono costretto e ho l'obbligo, per il ruolo che rivesto, di attenzionare queste tematiche importanti.

In più, dato che qui si parla anche di bilancio, una domanda al dottor Starace: alcuni giornali, qualche mese fa, intitolavano di un'eventuale vendita da parte dell'Enel della centrale del Mercure, questo mi fa riflettere su un punto: se oltre i problemi della viabilità, i problemi dell'inquinamento, i problemi dei controlli dell'area che non ci sono perché vengono fatti in un'altra area, cioè a Latronico, ben distante dalla nostra, c'è anche un problema da un punto di vista di bilancio, perché credo che esclusi i certificati verdi non ci sia un attivo diciamo per la centrale del Mercure, anche questo è un altro punto che ci fa tenere le antenne alzate, perché se Enel vuole vendere vuol dire che qualche motivo ci sarà, e questa è una domanda che faccio al dottor Starace.

Alla dottoressa Grieco dico: prima si parlava di best practice, si faceva una domanda alla dottoressa "what's your power?" qual è la forza? Credo che la forza di Enel, che rappresenta anche lo Stato nel nostro Paese, sia la forza anche di noi comuni mortali singoli, cioè i territori. Forse bisognerebbe ascoltarli maggiormente così da dare una risposta alla domanda "what's your power?".

  • Lanfranco Pedersoli: Ci sono degli aspetti positivi che non rimarco, perché qui si guardano le domande, si ascoltano le risposte su problemi che possono essere critici. Cash-flow d'investimento e disinvestimenti è negativo rispetto al 2016, quindi si è investito. Bisogna dire anche come e gli effetti. Effetto per le azioni ed i cambi, praticamente c'è un aspetto negativo quest'anno di 390; l'anno scorso era positivo di 250, noi abbiamo ben registrati le garanzie sui derivati sui cambi, perché questo aspetto negativo? Se noi abbiamo speso sui cambi, adesso esistono strumenti di copertura, CDS erano chiamati a livello più speculativo, però abbiamo investito per quanto riguarda questo aspetto sugli strumenti di copertura. 4.576 nel 2017, 3.366 nel 2016 e ci troviamo praticamente con una scopertura di 390, per quale motivo? Non avete fatto le previsioni possibili, perché i costi sono stati alti, molte volte si possono trasformare i derivati in strumenti che servono alla speculazione. Mi hanno assicurato quattro/cinque anni fa in questa Assemblea che non è così, erano ingenti mezzi finanziari investiti e naturalmente disinvestiti.

Un altro aspetto. C'è sempre un trading di investimento e disinvestimento. Nell'America meridionale c'è stata una fusione per incorporazione in Enel di South America. Non sarebbe bene tenere distinti i rischi e la finanza? Non era meglio previamente fare questa fusione con Enel Green Power? Altro aspetto: l'Enel prodotta è minore rispetto all'Enel distribuita: '17: 249,9; nel '16: 261,8 prodotta, distribuita lo stesso, praticamente nel 2016, 426,5, adesso 445,2. Allora diminuiscono i ricavi di economia reale di produzione, aumentano i ricavi di trading commerciale, sperando che il tutto non si trasformi in un trading finanziario.

Indebitamento finanziario netto: si diceva che è diminuito 0,5, adesso mi sembra che sia 0,2. In questa situazione di finanza perché è bene diminuirlo? È bene diminuirlo perché si pagano meno interessi.

Le dico questo: avete considerato che c'è il metano da agricoltura che può soppiantare parti dell'Enel, che vende meno gas? Per quanto riguarda l'Iran, avete fatto investimenti in Iran? Perché con l'effetto Trump i nostri investimenti in Nord America possono essere penalizzati. Per quanto riguarda l'idrogeno, lei Presidente l'anno scorso ha dato una risposta sbrigativa: è in espansione in America e anche soprattutto in Giappone. Ciò pone dei problemi.

  • Olaya Carlota Ruiz Bautista: (con interprete) Il mio nome è Carlota Ruiz Bautista, avvocato dell'Istituto Internazionale di Diritto e Ambiente.

La mia domanda riguarda la strategia di business di Enel e la sua coerenza con l'obiettivo di limitare l'aumento della temperatura globale molto al di sotto di 2 gradi centigradi. Per poter rispettare e raggiungere questo obiettivo, e contribuire così a una transizione graduale verso un'economia a basso contenuto di carbone, sarebbe necessario che l'Enel integrasse rischi e opportunità collegati al cambiamento climatico nella propria attività. Inoltre è necessario che queste informazioni siano messe a disposizione degli investitori in maniera chiara. In tal senso, come ha sottolineato la signora Presidente, le raccomandazioni della task force "Climate-Related Financial Disclosure" pubblicate a giugno 2017 hanno messo in rilievo l'importanza del fatto che gli investitori abbiano queste informazioni nelle loro mani. È necessario che gli investitori abbiano informazioni adeguate su come si stanno preparando le imprese a intraprendere una transizione verso un'economia a basso contenuto di carbone e qual è anche la risposta rispetto ai rischi che rappresenta il cambiamento climatico.

Naturalmente, continuare ad avere asset basati su combustibili fossili - come può essere il carbone - implica un grande rischio per il business di Enel, e come diceva la Presidente nel discorso di apertura, è importante essere leader nelle azioni e non soltanto con le parole. Sebbene siamo consapevoli che esista un piano di decarbonizzazione da parte di Enel da qui al 2050, è necessario che questo piano abbia obiettivi non soltanto quantitativi di riduzione delle emissioni, ma che contenga misure precise di come si prevede di raggiungere questi obiettivi. Per questo insistiamo sul fatto che questa transizione avvenga in maniera ordinata e progressiva, ed è imperativo che Enel presenti un calendario con date molto chiare di chiusura delle strutture, riferito alle centrali.

Quindi le domande sono: come vengono tenuti in considerazione i rischi climatici nelle strategie di business del Gruppo Enel?

L'Enel può confermare che le imprese del suo Gruppo stiano informando nella maniera adeguata sui rischi climatici e che producano relazioni di gestione in accordo con la direttiva relativa alla divulgazione di informazione non finanziaria?

L'ultima domanda: che cosa sta aspettando Enel ad introdurre delle date concrete per la chiusura delle centrali nel suo piano di decarbonizzazione?

  • Luca Catelli: Sono un piccolo azionista fin dalla privatizzazione del 1999, partecipo per la prima volta all'Assemblea pronunciando voto contrario al bilancio, in quanto se il bilancio contiene poste inesigibili e illegittime, come il caso che sto per riferire, il bilancio è per me insostenibile e invotabile.

Descrivo i fatti, sperando che sia una questione privata, poi magari ci verrà riferito in che percentuale sulle fatturazioni Enel si crea il disagio che io ho dovuto patire. Il 4 aprile ultimo scorso ricevo una fattura relativa alla fornitura di energia elettrica misurata con contatore elettronico, e quindi da voi teleletto a distanza, con conguaglio a cinque anni pari a un consumo di 95 mila kilowatt e spesa per oltre 17 mila Euro. Peccato che lo stesso giorno la lettura del contatore elettronico da me effettuata segna un consumo di 700 kilowatt e quindi risulto addirittura a credito, ovvero viene addebitato un consumo pari a 13.500% in più, 95 mila kilowatt di consumo contro 700. Peraltro la fattura è illegittima perché calcola il conguaglio degli ultimi cinque anni, cosa che la legge non vi consente o, almeno, non vi consente più, limitandolo agli ultimi due anni. Di più, non soddisfatti di questo avete inviato una successiva fattura di energia elettrica con scadenza 31 maggio di 665 Euro, con lettura da voi stimata ma che si basa tuttavia sulla precedente lettura mostruosamente errata.

Ho inviato un primo reclamo scritto il 10 aprile, un secondo reclamo il primo maggio, un terzo il 15 maggio, comunicando naturalmente l'autolettura corretta. Ho reclamato la situazione all'operatore telefonico fin dal 4 aprile, giorno di ricevimento della fattura, e più volte successivamente. Da allora sono trascorsi 50 giorni.

Concludo. A parte l'errore nella fatturazione, è inaccettabile la perseverazione nell'errore inviando una successiva fattura stimata senza prima aver controllato la fattura in questione. Manca un sistema di alert che blocchi fatture mostruosamente errate sulla base dei consumi storici del cliente. Il tempo per la correzione del vostro errore è inaccettabilmente lungo, l'indennizzo, che peraltro chiedo per il disagio causato, è irrisorio a tal punto da non incentivare il miglioramento del servizio. Lascio le due fatture mostruosamente errate all'Amministratore Delegato per la risposta, sperando che a lui sia sufficiente la pausa per i lavori per risolvere quello che non ha potuto in 50 giorni un cliente Azionista.

  • Ana Maria Barreira Lopez: (con interprete) Sono Ana Barreira, Direttore dell'Instituto Internacional de Derecho y Medio Ambiente.

Tenendo in considerazione i rischi climatici a cui faceva riferimento la mia collega, vorrei adesso portare alcuni dati. Martedì 22 maggio è stato reso pubblico uno studio dell'Osservatorio della Sostenibilità, che dimostra che Endesa nel 2017 è stata l'azienda che più ha aumentato le emissioni di CO2 in Spagna, con emissioni superiori del 15% rispetto all'anno precedente, cioè 4,5 milioni di tonnellate di CO2 in più.

Quindi nel 2017 Endesa ha raggiunto una produzione di 33,6 milioni di tonnellate di CO2, che costituiscono il 23,80% del totale prodotto da tutte le fonti fisse in Spagna.

Inoltre Endesa è in testa anche a tutte le emissioni di combustione da carbone di tutte le compagnie elettriche. Rappresenta il 52%.

Naturalmente questo costituisce un grandissimo rischio tanto per il clima quanto per gli investitori. Endesa è la compagnia elettrica che ha la maggior percentuale di carbone all'interno del suo portafoglio, cioè oltre il 50%.

Dunque, dopo aver letto le risposte alle nostre domande che ci sono state consegnate oggi arrivando e che ci suggeriscono di configurare la politica di Enel come una politica del tipo

"act, don't talk", le nostre domande sono le seguenti.

Innanzitutto perché Enel ha una comunicazione ambigua rispetto alla chiusura delle centrali di Compostilla e Teruel?

Perché velatamente richiede l'Enel pagamenti per capacità, per poter mantenere queste centrali aperte, malgrado i rischi climatici che rappresentano?

Perché non viene preso un impegno definitivo rispetto alla chiusura dei Gruppi 1 e 2 di Alcudia, che è la centrale che origina più del 70% delle emissioni di CO2 nelle Isole Baleari?

Ci sono già le autorizzazioni per ridurre e per dare inizio alle opere di riduzione dei centri di produzione di ossido di azoto nelle Isole Baleari?

Enel considera che queste azioni siano coerenti con gli impegni di decarbonizzazione da essa presi in linea con l'Accordo di Parigi, e che siano coerenti inoltre con gli obiettivi di sviluppo sostenibile?

  • Antonio Tricarico: Intervengo a nome dell'Associazione Re:Common. Non nascondo che alla scorsa Assemblea degli azionisti noi siamo stati molto soddisfatti di quello che il dottor Starace ha affermato, soprattutto per quanto riguarda impegni molto più chiari sull'uscita dal carbone, anche in termini temporali, e un impegno molto coraggioso di sospendere l'import di carbone dalla Colombia, accogliendo quelle che erano le nostre richieste. Devo dire che non abbiamo riconosciuto lo stesso piglio di coraggio nelle risposte che sono state date alle domande pre-assembleari, elaborate da noi insieme ai nostri colleghi e presentate tramite la Fondazione Finanza Etica.

Ci chiediamo perché oggi non ci sia questo coraggio. In particolare vorrei portare l'attenzione su due punti: il primo riguarda la relazione fra Enel ed Endesa. E' senza dubbio un fatto che Endesa è una società autonoma, listata sul mercato spagnolo, però io penso che vada anche detto che Endesa è controllata al 70% quasi da Enel. Quindi penso che abbiamo tutto il diritto di rivolgerci e sapere cosa pensa l'azionista di maggioranza assoluta, che quindi ha il potere di fare il bello e il cattivo tempo, di imporsi con decisione e coraggio sul management di Endesa. Perché sto dicendo questo? Perché abbiamo la sensazione che non ci sia un allineamento chiaro nella comunicazione da parte del Gruppo Enel, anche con riferimento all'atteggiamento che ha il management spagnolo di Endesa, che ondeggia tra posizioni molto contrastanti, peraltro sollevando - glielo dico molto candidamente –

l'imbarazzo che proviamo nei confronti di molti nostri partner internazionali, nei confronti anche di investitori internazionali con cui parliamo regolarmente e che ci chiedono chiarezza su questo punto.

Vorrei sostanzialmente porre questa domanda, cioè se non ritenete che ci sia un rischio in ultima istanza di doppio standard, di "double standard". Abbiamo un contesto italiano dove si va verso il "phase out" del carbone nel 2025 e un contesto spagnolo molto differente, su cui però Endesa sembra essere in finestra e aspettare. Non ci è quindi collegato a questo un chiaro rischio di immagine?

La sua leadership giustamente ha puntato molto negli ultimi quattro anni sul rivedere profondamente l'immagine di Enel, ma pensiamo che alcuni errori da parte della comunicazione in Spagna pongano dei rischi di immagine e, di conseguenza, anche dei rischi finanziari.

Chiudo a questo punto semplicemente aggiungendo una postilla. Francamente lungi da me il difendere il principale competitor energetico in Italia vostro, che è Eni, ma all'Assemblea di Eni agli ospiti internazionali – voi siete un gruppo globale come Eni - viene garantito lo stesso tempo tramite la traduzione simultanea, e francamente io penso che un gruppo globale deve dare diritto agli azionisti, in qualunque lingua parlino, di avere questi servizi, soprattutto se sono lingue come l'inglese e lo spagnolo.

Il mio secondo punto riguarda l'import del carbone dalla Colombia. Come detto è stato raggiunto un ottimo obiettivo per quanto riguarda Enel, ci rallegriamo ovviamente che il blocco dell'import dalla regione del Cesar sia stato esteso a tutte le società del Gruppo, inclusa Endesa, però vorremmo porre una nota di prudenza per quanto riguarda l'import dalla regione de La Guajira, in particolare dalla società Cerrejòn; ciò perché riteniamo che ci possano essere delle condizioni parimenti problematiche, non semplicemente di aspetto sociale e soprattutto, così come all'inizio del nostro engagement con voi sulla questione dell'import dal Cesar, riteniamo che gli standard di Bettercoal non siano adeguati. Motivo per cui, nel caso del Cesar, Enel con coraggio è andata avanti con la sua indagine indipendente ed è arrivata effettivamente a delle conclusioni diverse. La domanda è se non ritiene Enel di impegnarsi parimenti per fare una sua "due diligence", anche indipendente, sull'import dalla regione de La Guajira e quindi arrivare a una sua autonoma e trasparente decisione.

  • Maria Amor Penarrubia Fraguas: (con interprete) Mi chiamo

Susanna Penarrubia, sono responsabile dell'integrazione ESG e sono a capo del settore utilities dell'ufficio investimenti di DWS, una delle più grandi società di asset management in Europa, con patrimonio gestito di 676 miliardi di euro.

Vorrei partire da qualche questione riguardante la governance. Per quanto riguarda la remunerazione dei dirigenti siamo molto contenti degli impegni che sono stati presi e soprattutto dei cambiamenti che sono stati introdotti nella politica generale. Per quanto riguarda il punto 4 all'ordine del giorno, cioè i Revisori esterni, sosteniamo le modifiche che sono state proposte ma vorremmo una maggiore trasparenza in merito alla nomina dei partner che si occupano delle revisioni, per valutarne meglio l'indipendenza e l'obiettività. Siamo convinti che una rotazione concernente non la società di revisione ma i relativi partner, ossia i responsabili della revisione, non dovrebbe superare i 5 anni.

Quindi vengo alla mia domanda: per quanto riguarda i partner, i capi, i responsabili delle revisioni che lavorano per Enel, il Consiglio di Amministrazione ha pensato ad una rotazione più frequente al posto dei sei anni prescritti dalla legge in Italia?

Per quanto riguarda l'ambiente, vorremmo esprimerci non soltanto come Azionisti di Enel, ma anche come sostenitori della "Climate Action 100 Plus" e vorremmo quindi fare alcune domande su questo argomento. Per esempio l'Enel ha mai preso in considerazione di nominare nel Consiglio di Amministrazione un esperto in materia di cambiamenti climatici che quindi possa diventare la figura responsabile della strategia climatica, rafforzando la tutela di Enel a fronte dei rischi legati al clima e all'ambiente? Come mai questo esperto oggi non è ancora stato nominato, ove questa ipotesi sia già stata presa in esame?

Quali sono le prossime misure che riguardano appunto la presenza di un esperto di clima nel Consiglio di Amministrazione e un aumento progressivo della trasparenza per quanto riguarda la pianificazione degli scenari sulla base delle raccomandazioni della "Task-Force on Climate-related Financial Disclosure"?

Un'ultima domanda: il Consiglio di Amministrazione prenderà in considerazione degli obiettivi basati su dati scientifici, o qualcosa del genere, per ridurre le emissioni e quindi rispettare gli obiettivi degli Accordi di Parigi?

  • Mario Ricci: Vorrei fare alcune domande alla Presidenza nella qualità di Azionista privato, in merito anche ad alcuni investimenti che da cronache giornalistiche ed economiche si sta apprestando a fare Enel. In modo particolare nei confronti di alcuni paesi sui quali forse si chiedono più spiegazioni in termini di rischio politico o economico, mi riferisco a un investimento di 100 megawatt in progetto in Etiopia e in modo più particolare a quell'offerta di acquisto sulle azioni della società di distribuzione brasiliana Eletropaulo, dove in questi giorni l'Enel ha fatto una prima offerta, che poi è stata superata, e ha anche attivato una seconda offerta per l'acquisto di questa società brasiliana. Di conseguenza volevo sapere se è giustificata la partecipazione all'asta per l'acquisto di questa società brasiliana, vista la situazione politico-economica di questo Paese.

Volevo anche alcune spiegazioni sul fatto che la Società ha in previsione alcune dismissioni ed alcune acquisizioni, specialmente in alcuni paesi come il Perù, il Kansas, il Messico, l'acquisto di cinque parchi eolici in Spagna e di due parchi eolici negli Stati Uniti, mentre contemporaneamente in Messico si sta realizzando un parco eolico e si sta vendendo una quota maggioritaria di un impianto fotovoltaico. Per cui non si riesce a comprendere come nello stesso Paese contemporaneamente si acquisisce la realizzazione in un parco eolico e poi si vende un impianto di energia rinnovabile.

L'altra domanda che vorrei fare si riferisce alle questioni di Open Fiber, visto e considerato che la vocazione che ha l'Enel in proposito è stata ribadita a più di un'Assemblea degli Azionisti da parte del dottor Starace, ossia che l'Enel non intende entrare nel mercato della telefonia ma solamente offrire la propria struttura di rete. Volevo sapere con riferimento a Telecom, visto il cambio di governance che ha attraversato questa società, se ci sono in previsione ulteriori sviluppi di collaborazione, tenuto conto del fatto che Telecom è la prima azienda telefonica in Italia; volevo inoltre sapere se si ha l'intenzione di quotare in Borsa Open Fiber. Se c'è l'intenzione di quotare in Borsa questa società, che penso possa forse comportare un deprezzamento del valore economico in Borsa di Enel, volevo inoltre sapere se si ha interesse di dare un qualche privilegio per l'acquisto delle azioni di Open Fiber agli attuali azionisti di Enel.

  • Gerardino Garrì: Io intervengo a nome di un'associazione di piccoli azionisti, che si chiama "Azionisti Consapevoli", che ha il compito di diffondere la cultura finanziaria tra piccoli azionisti. Innanzitutto, in via preliminare, lamento anch'io il fatto che le domande pre-assembleari sono state messe a disposizione di noi Azionisti solamente dopo che il dibattito assembleare era stato avviato, cosa che secondo noi come associazione comprime il dibattito e non consente di valorizzare quello che è lo strumento delle domande preassembleari. Tra le altre cose, uno dei nostri associati ha posto delle questioni e io non ho avuto neanche il tempo di esaminare tutte le risposte, per cui è prassi nelle altre società di fornirle all'inizio dell'assemblea. Vi consiglieremmo, come best practice che si usa in tutte le società quotate, di fornirle all'inizio dell'Assemblea e di dare la possibilità agli Azionisti di rendersi conto e di animare il dibattito. Questo, se il Presidente ce lo consente, la prossima volta sarebbe cosa abbastanza gradita.

Poi, sempre a nome dell'associazione, vorremmo solidarizzare con la popolazioni del Mercure: anch'io sono calabrese, mia moglie è di quelle zone, conosco un po' la vicenda, vi siamo vicini e speriamo che la risolviate in qualche maniera. Penso che la Società dovrebbe intervenire quando si denunciano alcune situazioni di infiltrazioni, per chi vive in quelle zone duole il cuore e vi siamo vicini.

Adesso andiamo un po' ad alcuni chiarimenti in merito alla governance societaria: sostanzialmente vorrei sapere se la scelta del soggetto a cui affidate il ruolo di rappresentante designato è stata fatta dal Consiglio di Amministrazione e se quest'ultimo ha preso in considerazione diversi soggetti, anche in relazione a diversi preventivi di prezzo. Poi, se le procedure per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate e per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico e quelle di report sulle operazioni significative da parte di società controllate sono state sottoposte a test di adeguatezza nel 2017, se sono state apportate modifiche, e se sì quali.

Poi, con riferimento alle informazioni contenute sul sito internet, vorrei sapere come viene garantita la catena di responsabilità fino al Consiglio di Amministrazione per le informazioni contenute nel sito ex articolo 125-quater del TUF. Per i comunicati la cui approvazione non è attribuita al Consiglio di Amministrazione da specifiche disposizioni, se essi vengono trasmessi ai membri del Consiglio di Amministrazione nello stesso momento della pubblicazione sul sito internet o precedentemente.

Poi vorrei sapere quali sono le risorse destinate da Enel alla gestione dei rapporti con gli Azionisti, oltre al canale classico e-mail, fax e telefono dell'Investor Relator.

Poi qual è il budget di spesa assegnato al Comitato di Controllo interno e all'Internal Audit per l'espletamento delle sue funzioni.

Poi vorrei sapere se è stato aggiornato il modello organizzativo ai sensi della 231 del 2001 e se è stato affidato a un consulente esterno, e se sì qual è il suo costo. Poi quante operazioni con parti correlate non sono state soggette alle procedure previste per le operazioni di minore o maggiore rilevanza ai sensi dei limiti di esclusione stabiliti dal regolamento Consob; qual è stato l'oggetto dell'operazione e la contropartita correlata.

Poi quante richieste di informazioni ex articolo 115 del D.Lgs. 58/98 da parte di Consob sono state ricevute dalla Società nel corso dell'esercizio e qual è stato l'oggetto delle richieste.

Quali sono, se ci sono, i rischi e gli impatti connessi all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, la cosiddetta "Brexit".

Qual è l'utilizzo di risorse energetiche della Società e la percentuale tra risorse rinnovabili e non rinnovabili. Quali sono le emissioni di gas serra imputabili al business societario.

Quali sono gli strumenti adottati contro la corruzione, sia attiva che passiva.

Qual è il ruolo che svolge il "chief informatic officer" e quali funzioni ricadono sotto il suo controllo, ed infine i rapporti tra quest'ultimo e il Consiglio di Amministrazione.

  • Melania Martelli: Sono qui per ricoprire il ruolo di delegata dall'azionista Marianna D'Atri. Mi chiedevo, al di là delle norme in merito alla composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, quali sono i meccanismi esistenti nella struttura societaria che sostengono l'equilibrio tra i generi e le pari opportunità negli accessi ai ruoli direzionali; qual è stato l'incremento percentuale rispetto al 2016 della presenza femminile nelle posizioni apicali e del management. Chiedo ancora: gli Amministratori hanno competenze professionali per valutare l'adeguatezza e la correttezza del bilancio, ovvero si sono avvalsi di terzi? Le decisioni degli Amministratori sono state assunte sempre all'unanimità?

Gli Amministratori non esecutivi hanno svolto missioni fuori sede o avuto ruoli anche in mera rappresentanza o introduzione rispetto a specifiche attività o contratti stipulati? I Sindaci si avvalgono di collaboratori nell'attività di controllo, i nominativi sono stati comunicati alla Società, in qualche caso la Società ha negato l'accesso ai collaboratori? Inoltre gli stessi sono iscritti nell'apposito registro con impegno di riservatezza e di accesso ai dati riservati? Qualche Sindaco ha esercitato individualmente l'attività di controllo in qualche occasione? Sono stati organizzati programmi di formazione rivolti a Consiglieri, così come previsti dal Codice di Autodisciplina? Se sì, su quali argomenti e quanto sono durati?

  • Marco Forte: Intervengo a nome di Tommaso Marino e sono qui per riportare alcune domande. Sono avvenuti attacchi informatici ai sistemi di comunicazione? Se sì, di che tipo e con quali effetti? Quali strumenti di difesa informatica sono messi in campo? Esiste uno specifico responsabile o uno staff dedicato alla sicurezza informatica? Se sì, è interno o esterno? Dove si trovano i libri sociali? Con quali procedure sono accessibili ai Soci? Con quali costi? È possibile effettuare interrogazioni al database contenente codesti dati? Quali sono le modalità per garantire la privacy dei Soci? Inoltre, è possibile ottenere per il singolo Socio copia integrale del libro dei Soci? È possibile ottenere tale copia in formato digitale? Se sì, a quale costo? Quale attività è stata svolta dai singoli Amministratori a favore della Società in termini di grado di responsabilità, in termini di riunioni, in termini di tempo di lavoro? Da qui ne viene l'adeguatezza o meno del compenso stabilito e ripartito, è stato parametrizzato in base a questi criteri o altri? Se sì, quali? Gli Amministratori si avvalgono per l'esame delle pratiche della Società di collaboratori propri? In caso affermativo, gli stessi sono iscritti nell'apposito registro con impegno di riservatezza e di accesso ai dati rispettivi? Possiamo conoscerne i nomi? In particolare, ai fini dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del presente bilancio, gli Amministratori quanto tempo hanno a disposizione e quanto tempo hanno dedicato allo studio dello stesso?

  • Valter Militi: Rappresento Cassa Forense, che è l'Ente Previdenziale degli Avvocati italiani, investitore di lungo periodo, che apprezza particolarmente il risultato dell'esercizio 2017 perché ogni investitore di lungo periodo ha due riferimenti importanti: uno è la solidità del Gruppo, che mi pare testimoniata ampiamente dai risultati di bilancio e da tutto quello che è contenuto nel bilancio, l'altro è l'attenzione particolare nella politica di dividendo e perciò di premiare gli azionisti, che salutiamo con particolare

favore.

Abbiamo apprezzato lo sforzo fatto nel 2017 per la semplificazione degli assetti proprietari delle società del Gruppo. Crediamo che il percorso sia questo, vediamo che sul piano dell'ambiente e sul piano della sostenibilità si tratta di un percorso coerente, perché negli anni abbiamo seguito gli sviluppi e i punti di avanzamento dell'azione, perciò voteremo favorevolmente all'approvazione del bilancio ed esprimiamo un plauso agli Amministratori che hanno guidato l'Azienda Enel, auspicando che quello che è previsto nel bilancio preventivo del 2018 trovi una sua realizzazione, come ci pare di poter affermare che in questi anni sia sempre accaduto.

  • Gianfranco D'Atri: Innanzitutto ringrazio per la cortesia e l'intelligenza di aggiungermi in ultimo, tenendo conto delle difficoltà organizzative, nel senso che sono arrivato in ritardo con un volo aereo da Milano.

Questo mostra che esistono margini di discussione, ovvero che su vari temi, una volta che gli Azionisti li presentano, si può discutere.

Chiaramente la prima domanda che ci dobbiamo porre da stamattina, visto che è stato nominato, o incaricato, ancora non siamo certi, il nuovo Primo Ministro, fra le altre cose ha parlato in qualche maniera un suo indiretto delegato essendo il Primo Ministro iscritto sicuramente alla Cassa Forense, vediamo se anche lui condividerà l'idea di un'ottima gestione ed altro. Abbiamo due ottiche da un punto di vista generale: aumentano i dividendi e sicuramente l'Azionista prende di più, ma se ci sono dividendi maggiori potevano essere anche utilizzati per una riduzione dei costi di bolletta all'ingrosso ovviamente. Quindi la gestione di questa Società chiaramente ha bisogno di essere rivista alla luce di una politica generale dello Stato, della nostra Nazione. Altri interventi, che hanno chiesto cosa avviene negli Stati esteri, alla fine si riconducono a questa logica. Probabilmente non possiamo neanche responsabilizzare i nostri Amministratori, se da parte di un Governo non intervengono delle indicazioni precise. Qualsiasi cosa, se non è coordinata all'interno di un ruolo del nostro Stato in Europa e nel mondo, chiaramente può essere giusta o sbagliata; perché investire in America, perché investire in Colombia o disinvestire? Non può dipendere dalle scelte di un'amministrazione concentrata sul profitto specifico del bilancio da presentare a fine anno.

Detto questo, le domande riguardano: il costo del "decommissioning" dell'energia nucleare: questi costi in che misura si riversano sulle bollette, in che misura questo è un problema per la nostra gestione e quali potrebbero essere gli interventi auspicabili a livello nazionale per ridurre, come risultato finale, il costo della bolletta. Gradiremmo che in questa sede ci fosse una esplicita indicazione del perché il costo dell'energia in Italia è così elevato. Ovviamente quello riguarda anche le altre aziende energetiche, ma Enel, essendo partecipata dallo Stato, non può sottrarsi dal dare una risposta chiara, non solo ai suoi Azionisti ma anche ai cittadini.

Purtroppo è su questa linea che io vorrei portarvi a dire quando facciamo questa Assemblea, e speriamo che lo sia per i prossimi anni, è un'Assemblea in cui sono presenti gli altri shareholders, i cittadini italiani, attraverso il loro rappresentante e in particolare vorrei conoscere chi rappresenta il MEF e la Cassa Depositi e Prestiti in questa sede eventualmente.

Politiche dell'innovazione. Vorrei sapere costi, ricavi, quale valore abbiamo patrimonializzato a bilancio e qual è invece che abbiamo patrimonializzato in termini di valori immateriali. Non ho avuto modo di vederlo, se c'è già l'indicazione chiara all'interno del bilancio mi indicate le pagine, ma penso che questo tipo di approfondimento che richiederebbe un grosso capitolo eventualmente non è stato fornito e lo gradirei in termini di risposte.

La gestione dei dati degli Azionisti è un problema. Sicuramente i dati degli Azionisti e quelli dei clienti, alla luce della nuova normativa: vi chiedo di sapere come pensate di affrontarla.

I contatori. Quante tipologie di contatori abbiamo, quanti sono i contatori intelligenti e in che misura tuteliamo e abbiamo ottenuto le dichiarazioni dagli utenti di autorizzarci - dico autorizzarci perché chiaramente l'Azienda è nostra - al trattamento dei dati. Ad esempio, il mio contatore so che rileva se io sto consumando corrente, lo associa ad una data specifica, ad un orario specifico, è molto semplice conoscendo questi dati sapere se io sono in casa, se sono fuori e che cosa faccio.

Vorrei infine sapere la distribuzione per Regione, in particolare quelle meridionali, della produzione e del consumo della nostra attività. L'obiettivo è di appurare a livello fiscale quale reddito è prodotto per Regione, quale quota di reddito della nostra attività quota per Regione e quali siano i contributi alla fiscalità nazionale anche lì divisa per

Regione.

***

Al termine il Presidente chiede conferma che nessun altro intenda intervenire.

Non essendovi altri interessati, dichiara terminati gli interventi e alle ore 17,00 sospende i lavori per predisporre le risposte alle domande presentate.

*****

Alle ore 18,15 il Presidente riapre i lavori per fornire le risposte ai quesiti presentati.

Seguono le risposte che sono sintetizzate come segue.

  • Presidente Grieco: Parto dall'azionista Bava, il quale ha formulato anzitutto una denuncia ex articolo 2408 cod. civ. al Collegio Sindacale, in quanto le domande presentate prima dell'Assemblea non sono state messe a disposizione all'ingresso dei locali dove si svolge l'Assemblea stessa. Osservo in proposito che l'articolo 127-ter, comma terzo, del Testo Unico della Finanza prevede che si considera fornita in Assemblea la risposta in formato cartaceo messa a disposizione di ciascuno degli aventi diritto al voto all'inizio dell'adunanza. In conformità con tale disposizione, le risposte alle domande formulate nei termini prima dell'odierna Assemblea sono state regolarmente messe a disposizione dei presenti presso la postazione "richiesta d'intervento" all'avvio dei lavori assembleari. Ma per l'anno prossimo sarà mia cura assicurare che le risposte alle domande anteassemblea vengano messe a disposizione dei presenti anche prima dell'inizio dei lavori assembleari.

Sempre l'Azionista Bava ha criticato poi i cinque minuti messi a disposizione dei singoli Azionisti, poiché nessuna norma prevede tale limitazione. Il Regolamento assembleare approvato dall'Assemblea degli Azionisti di Enel stabilisce che il Presidente, tenuto conto dell'oggetto e della rilevanza dei singoli argomenti posti in discussione, nonché del numero dei richiedenti la parola e di eventuali domande formulate dai Soci prima dell'Assemblea a cui non sia già stata data risposta da parte della Società, predetermina la durata degli interventi e delle repliche. Per quanto concerne l'odierna seduta assembleare, il Presidente ha ritenuto congruo determinare in cinque minuti la durata degli interventi e in due minuti quella delle eventuali repliche, in considerazione anche del numero delle richieste di intervento pervenute e dei punti all'ordine del giorno.

L'Azionista Penarrubia Fraguas ha chiesto da quando i

responsabili-chiave della revisione hanno assunto tale ruolo per Enel e se il Consiglio di Amministrazione ha valutato una rotazione più frequente di tali responsabili rispetto ai sei anni prescritti dalla legge in Italia. Rispondo in proposito che la legge italiana stabilisce che l'incarico di responsabile-chiave della revisione dei bilanci non può essere esercitato da una medesima persona per un periodo eccedente i sette esercizi. Il legislatore italiano non ha quindi esercitato l'opzione, prevista nel Regolamento Comunitario n. 537 del 2014, che rimette agli Stati membri di individuare un termine massimo di svolgimento dell'incarico da parte dei responsabili della revisione legale inferiore a sette anni dalla data della loro nomina. Il legislatore italiano, quindi, ha considerato appropriato far scattare l'obbligo di rotazione del partner dopo sette anni, nel rispetto della durata massima fissata dal Regolamento Comunitario. L'Assemblea dell'Enel tenutasi il 29 aprile 2011 ha deliberato, su proposta motivata del Collegio Sindacale, di affidare a Ernst & Young l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi dal 2011 al 2019. Il partner responsabile della revisione del Bilancio civilistico e del Bilancio consolidato di Enel dal 2011 al 2016 è stato il dott. Massimo Delli Paoli. A partire dal primo gennaio 2017 tale ruolo è stato assunto dal dott. Massimo Antonelli. Vorrei far notare che, sebbene il dott. Delli Paoli avrebbe potuto occuparsi anche delle verifiche circa le relazioni finanziarie di Enel al 31 dicembre 2017, Ernst & Young ha deciso volontariamente di operare la "partner rotation" con un anno di anticipo rispetto ai sette anni previsti dalla legge.

Sempre la stessa Azionista Penarrubia Fraguas ha chiesto quali sono i prossimi passi pianificati da Enel per quanto riguarda sia la presenza di un esperto di clima in seno al Consiglio di Amministrazione, sia un aumento progressivo della trasparenza sulla pianificazione degli scenari, in base alle raccomandazioni della "task-force" sul cambiamento climatico. Rilevo in proposito che, come indicato nella Politica in materia di diversità del Consiglio di Amministrazione di Enel, il Consiglio stesso, nel rispetto delle prerogative spettanti naturalmente agli Azionisti in sede di designazione e nomina dei propri componenti, ritiene che i Consiglieri non esecutivi dovrebbero essere rappresentati da figure con un profilo manageriale e/o professionale, e/o accademico e/o istituzionale tale da realizzare un insieme di competenze ed esperienze fra loro diverse e complementari. Attraverso tale Politica in materia di diversità, nonché – in occasione del proprio rinnovo – tramite la pubblicazione di specifici Orientamenti agli azionisti su dimensione e composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione, il Consiglio stesso esprime orientamenti in relazione alle candidature formulate dagli Azionisti, assicurando un'adeguata considerazione dei benefici che possono derivare da un'armonica composizione del medesimo Consiglio, allineata ai vari criteri di diversità indicati nell'apposita Politica e, appunto, negli Orientamenti. In occasione del proprio rinnovo da parte dell'Assemblea chiamata all'approvazione del Bilancio 2019, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto degli esiti della "board review", valuterà se raccomandare agli Azionisti di candidare anche un esperto in materia di cambiamenti climatici, ferma restando la prerogativa naturalmente spettante ai medesimi Azionisti nell'individuare e votare le candidature ritenute più idonee.

Il Gruppo Enel ha inoltre firmato la lettera di supporto all'adozione delle linee-guida volontarie della "Task-force on Climate-Related Financial Disclosures", che ha sviluppato raccomandazioni sulla trasparenza degli impatti finanziari relativi a grandezze "non finanziarie" attinenti al cambiamento climatico. Enel ha quindi avviato un gruppo di lavoro che sta conducendo un'analisi su tre filoni principali: modelli di clima e definizione di scenari climatici chiave, mappatura dei rischi e delle opportunità correlate al cambiamento climatico; "reporting" finanziario associato al cambiamento climatico.

L'Azionista Garrì ha chiesto se la scelta del soggetto cui affidare il ruolo di rappresentante designato è stata fatta dal Consiglio di Amministrazione e se il Consiglio stesso ha preso in considerazione diversi soggetti, anche sulla base di diversi preventivi di prezzo. Ha chiesto inoltre quale sia il relativo costo. Rispondo al riguardo che il servizio di rappresentante designato rientra tra quelli inclusi nel contratto in essere con la società Computershare, relativo anche alla tenuta e all'aggiornamento del libro Soci, alla gestione informatica delle Assemblee e al pagamento dei dividendi. Il contratto è stato concluso in conformità con l'attuale assetto dei poteri adottato dal Consiglio di Amministrazione. La Società ha pertanto nominato Computershare quale rappresentante designato ai sensi dell'articolo 135 undecies del Testo Unico della Finanza, a cui i soci possono conferire una delega con istruzione di voto su tutte o alcune

delle proposte all'ordine del giorno dell'Assemblea degli azionisti. Per lo specifico servizio di rappresentante designato, è stato riconosciuto a Computershare un corrispettivo pari a 15.000 Euro per l'Assemblea degli azionisti del 4 maggio 2017, ridotto a 11.500 Euro per l'odierna Assemblea.

L'Azionista Garrì ha inoltre chiesto se le procedure per la gestione e il trattamento delle informazioni privilegiate e per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico, e quelle di "report" sulle operazioni significative da parte delle società controllate, sono state sottoposte a test di adeguatezza nel 2017. Lo stesso Azionista ha altresì chiesto se sono state apportate modifiche a tali procedure e, in caso di risposta affermativa, ha chiesto di conoscere la natura di tali modifiche. Segnalo al riguardo che, come illustrato nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari relativa all'esercizio 2017, nell'ambito del Gruppo Enel trova applicazione un apposito regolamento per la gestione interna e il trattamento delle informazioni riservate, in base al quale Amministratori e Sindaci sono tenuti a mantenere riservati documenti e informazioni acquisiti nello svolgimento dei loro compiti. Tale regolamento, da ultimo aggiornato nel corso del mese di marzo 2017 per tenere conto delle modifiche introdotte in materia di "market abuse", è finalizzato a preservare la segretezza delle informazioni riservate, assicurando al contempo che l'informativa al mercato relativa a dati e informazioni aziendali sia corretta, completa, adeguata, tempestiva e non selettiva. Il regolamento in questione rimette in via generale alla responsabilità dell'Amministratore Delegato di Enel e degli amministratori delegati delle altre società del Gruppo la gestione delle informazioni riservate di rispettiva competenza, disponendo che la divulgazione delle informazioni riservate relative alle singole controllate debba comunque avvenire d'intesa con l'Amministratore Delegato di Enel. Il medesimo regolamento istituisce specifiche procedure da osservare per la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni di carattere aziendale, dettando una specifica disciplina per quanto riguarda la divulgazione delle informazioni privilegiate e delle informazioni finanziarie, e regola attentamente le modalità attraverso cui gli esponenti aziendali entrano in contatto con la stampa e altri mezzi di comunicazione di massa, nonché con analisti finanziari e investitori istituzionali. Tale regolamento è messo a disposizione del pubblico sul sito internet della Società.

L'Azionista Garrì ha poi chiesto come viene garantita la catena di responsabilità fino al Consiglio di Amministrazione per le informazioni contenute nel sito internet ex articolo 125-quater del Testo Unico della Finanza. Rilevo in proposito che, in base all'assetto organizzativo di Enel, la responsabilità concernente le informazioni contenute sul sito internet ex articolo 125-quater del Testo Unico della Finanza è assegnata alla Funzione "Affari Legali e Societari".

L'Azionista Garrì ha poi chiesto se i comunicati la cui approvazione non è attribuita al Consiglio di Amministrazione da specifiche disposizioni vengono trasmessi ai membri – o ad alcuni membri – del medesimo Consiglio contestualmente alla relativa pubblicazione sul sito internet o precedentemente alla stessa. Informo al riguardo che i comunicati stampa non "price sensitive" non sono trasmessi al Consiglio di Amministrazione prima della relativa diffusione al mercato e pubblicazione sul sito internet della Società.

L'Azionista Garrì ha poi chiesto quali sono le risorse adibite dalla Società per la gestione dei rapporti con gli azionisti, al di là dei canali e-mail, fax, telefono dell'Investor Relator. Informo a tale riguardo che nell'ambito della Società sono istituite un'Unità "Investor Relations", attualmente collocata all'interno della Funzione "Amministrazione, Finanza e Controllo" e un'area nell'Unità "Affari Societari". Enel, inoltre, si avvale di diverse modalità di interazione con gli investitori, che includono: (i) un adeguato allestimento del sito internet della Società, in cui è stata creata un'apposita sezione denominata 'Investitori', che raccoglie sia informazioni di carattere economico-finanziario, sia dati e documenti aggiornati di interesse per la generalità degli azionisti (quali comunicati stampa "price sensitive" e documenti di "corporate governance"); (ii)l'organizzazione di apposite "conference call" con analisti finanziari e investitori istituzionali, nel corso delle quali la Società illustra i risultati economico-finanziari periodici previamente comunicati al mercato, nonché eventuali operazioni straordinarie di particolare rilievo strategico per il Gruppo; (iii) la periodica organizzazione di "roadshow", dove il "top management" incontra gli investitori istituzionali maggiormente rilevanti, inclusi quelli "ESG-SRI", e illustra loro il piano strategico del Gruppo, i dati economicofinanziari più recenti ed eventuali operazioni straordinarie in corso; (iv) l'organizzazione con cadenza annuale di un incontro con la comunità finanziaria, il cosiddetto "Capital Markets Day" in cui il "top management" presenta agli investitori istituzionali l'aggiornamento del piano strategico del Gruppo. Per una descrizione più dettagliata delle modalità di gestione dei rapporti con gli investitori istituzionali e con la generalità dei Soci, si rinvia comunque alla relazione sul governo societario e gli assetti proprietari.

L'Azionista Garrì ha poi chiesto quale sia il "budget" di spesa assegnato all'"Internal Audit" per l'espletamento delle rispettive funzioni. Rilevo che il "budget" di spesa assegnato alla Funzione "Internal Audit" per la realizzazione delle attività relative all'anno 2017 è stato pari a 3,5 milioni di Euro.

L'Azionista Garrì ha poi chiesto se l'ultimo aggiornamento del cosiddetto "Modello organizzativo 231" sia stato affidato a un consulente esterno e, in caso di risposta affermativa, il relativo costo. Segnalo che l'ultimo aggiornamento del "Modello organizzativo 231" non ha visto il coinvolgimento di consulenti esterni, essendo stato realizzato mediante il solo ricorso a professionalità interne alla Società.

L'Azionista Garrì ha poi chiesto quante operazioni con parti correlate non sono state soggette alle procedure previste per operazioni di minore o maggiore rilevanza ai sensi dei limiti di esclusione stabiliti dal Regolamento Consob. Hanno inoltre chiesto di conoscere quale sia stato l'oggetto delle operazioni esenti e le relative controparti correlate. Rispondo che tutte le operazioni con parti correlate vengono trattate in conformità alla normativa di riferimento e all'apposita procedura aziendale. Per maggior dettagli si rinvia a quanto illustrato nella nota 47 del bilancio consolidato del Gruppo Enel.

L'Azionista Garrì ha poi domandato quante richieste di informazioni provenienti dalla Consob ex articolo 115 del Testo Unico della Finanza sono state ricevute dalla Società nel corso dell'esercizio 2017 e quale sia stato il relativo oggetto. Rilevo in proposito che nel corso del 2017 è pervenuta a Enel da parte di Consob unicamente una richiesta di informazioni ai sensi della disposizione sopra indicata, in merito alla descrizione del cosiddetto "Contenzioso BEG" nell'ambito della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, anche alla luce delle ulteriori informazioni al riguardo contenute nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017.

L'Azionista Garrì ha poi chiesto quali sono gli strumenti

attualmente adottati contro la corruzione, sia attiva che passiva. Segnalo al riguardo che il sistema di gestione anticorruzione di Enel, certificato conforme allo "standard" internazionale 37001:2016, si fonda su un impegno del Gruppo alla lotta alla corruzione in tutte le sue forme, attive e passive, nel settore pubblico e tra privati, applicando criteri di trasparenza e di condotta secondo quanto dettagliato nel Piano "Tolleranza Zero alla Corruzione"; tale ultimo documento costituisce la politica anticorruzione di Enel, unitamente al Codice etico del Gruppo, ai modelli di prevenzione dei principali rischi penali nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera, nonché all'Enel Global Compliance Program per le società estere del Gruppo. La certificazione 37001:2016 è stata recentemente conseguita anche da Enel Green Power e da Endesa e analoghe attività risultano in corso di svolgimento nelle altre principali società del Gruppo. La formazione, tanto in aula quanto su piattaforma di "e-learning", in Italia e all'estero, assume un ruolo estremamente significativo nell'ambito delle diverse iniziative di contrasto alla corruzione attiva e passiva, con l'obiettivo di un rafforzamento continuo dell'integrità del business. In particolare, sul piano della promozione della cultura dell'integrità lungo la catena dei fornitori, si ricorda che Enel partecipa a iniziative di diffusione di strumenti di prevenzione tra le piccole e medie imprese, italiane e non, anche nell'ambito di progetti promossi con Transparency International. Si segnala che la Società ha adeguato il proprio "Modello organizzativo 231" alle prescrizioni contenute nella Legge n. 179/2017, recante disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto pubblico e privato.

L'Azionista Martelli ha chiesto di indicare, al di dà delle norme in merito alla composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, quali sono i meccanismi esistenti nell'organizzazione aziendale che sostengono in Enel l'equilibrio tra i generi e le pari opportunità di accesso a ruoli direzionali. Ha chiesto inoltre di conoscere qual'è stato l'incremento percentuale rispetto al 2016 della presenza femminile nelle posizioni apicali del "management". In proposito segnalo anzitutto che il Consiglio di Amministrazione di Enel è stato rinnovato nel 2017 e, in linea con la normativa vigente, risulta costituito da 9 membri, di cui 3 donne. A settembre 2015 Enel ha pubblicato la

Policy aziendale sulla diversità e l'inclusione, che si basa sui principi fondamentali di non discriminazione, pari opportunità e uguale dignità per tutte le forme di diversità, nonché di inclusione, bilanciamento tra vita privata e vita professionale, prevedendo azioni specifiche per incidere sulla diversità di genere, età, nazionalità e disabilità, oltre che azioni di sensibilizzazione trasversale. Nello stesso anno Enel ha aderito ai "Women Empowerment Principles", iniziativa promossa dal Global Compact delle Nazioni Unite e finalizzata a promuovere la "gender equality", chiamando le aziende a sottoscrivere sette principi chiave sulla promozione delle donne nel business, incluso quello di istituire una leadership aziendale di alto livello per sostenere l'uguaglianza di genere. I dati relativi alla rappresentanza manageriale femminile in Enel evidenziano nel 2017 un incremento del 6% delle donne manager, da 220 a 233; la donne manager rappresentano il 18% dell'intera popolazione manageriale, con un incremento dell'1% rispetto al 2016. Le principali metriche e azioni volte alla promozione della parità di genere sono pubblicate nel bilancio annuale di sostenibilità.

L'Azionista Forte ha chiesto dove si trovano i libri sociali, con quali procedure essi sono accessibili ai Soci e se Enel ne ha in concreto negato l'accesso ai medesimi Soci. Rilevo al riguardo che Enel ha affidato a Computershare il compito di assicurare il funzionamento del sistema informatico di tenuta, gestione e aggiornamento del libro dei Soci. L'esercizio della facoltà di accesso a tale libro avviene nel rispetto delle normative sulla privacy italiana ed europea e solo previa dimostrazione da parte del richiedente della qualità di Socio Enel, mediante esibizione e/o allegazione della comunicazione di cui all'articolo 23 del "Regolamento recante la disciplina dei servizi di gestione accentrata", adottato con Provvedimento congiunto Banca d'Italia e Consob del 22 febbraio 2008. Al Socio è attribuita dall'articolo 2422, comma primo, del codice civile anche la facoltà di estrazione di informazioni contenute all'interno del libro dei soci a spese dello stesso socio istante e previa apposita richiesta. Non è mai stato negato da parte di Enel l'accesso al libro dei Soci a soggetti a ciò legittimati.

Sempre con riferimento ai libri sociali, l'Azionista Forte ha chiesto inoltre con quali costi essi siano accessibili, se è possibile effettuare interrogazioni al "database", e quali sono le modalità per garantire la privacy dei Soci. Mi sembra di avere già risposto. Abbiamo affidato a Computershare il

compito di assicurare il funzionamento del sistema informatico di tenuta, gestione e aggiornamento del libro dei Soci. Anche circa l'esercizio della facoltà di accesso a tale libro ho già risposto.

L'Azionista Forte ha inoltre chiesto in proposito se è possibile ottenere per il singolo Socio copia integrale del libro Soci, eventualmente anche in formato digitale, e, in caso di risposta affermativa, quali siano i relativi costi. Sulla facoltà di accesso mi sembra di avere già risposto, come sopra segnalato. Ribadisco che al Socio è inoltre attribuita dalla legge anche la facoltà di estrazione di informazioni contenute all'interno del libro dei soci a spese dello stesso socio istante e previa apposita richiesta.

L'azionista Martelli ha chiesto se gli Amministratori hanno le competenze professionali per valutare l'adeguatezza e la correttezza del bilancio, ovvero se si sono avvalsi di terzi. Faccio notare che tutti gli Amministratori dispongono di adeguate competenze affinché il Consiglio di Amministrazione possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti, assumendo decisioni che possono concretamente avvalersi del contributo di una pluralità di qualificati punti di vista, in grado di esaminare le tematiche in discussione da prospettive anche diverse. Il profilo professionale degli Amministratori è dettagliatamente descritto nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari. Alla Società non risulta che gli Amministratori si siano avvalsi di terzi ai fini della valutazione del bilancio.

L'Azionista Martelli ha poi chiesto se le decisioni degli Amministratori sono state assunte sempre all'unanimità? La risposta è affermativa; nel 2017 tutte le decisioni del Consiglio di Amministrazione sono state assunte all'unanimità. L'Azionista Martelli ha inoltre chiesto se gli Amministratori non esecutivi hanno svolto missioni fuori sede o avuto ruoli anche di mera rappresentanza o introduzione rispetto a

specifiche attività o contratti stipulati. La risposta è negativa. L'Azionista Martelli ha poi chiesto se gli eventuali collaboratori del Collegio Sindacale sono iscritti nell'apposito registro con impegno di riservatezza e di

accesso ai dati riservati. Rispondo che non risultano collaboratori dei Sindaci esterni al Gruppo.

L'Azionista Martelli ha poi chiesto se qualche Sindaco ha esercitato individualmente l'attività di controllo in qualche occasione? La risposta è negativa, il Collegio Sindacale ha svolto la propria attività di controllo e vigilanza esclusivamente in forma collegiale.

L'Azionista Martelli ha chiesto inoltre se sono stati organizzati programmi di formazione rivolti ai Consiglieri, così come previsto dal Codice di Autodisciplina. In caso di risposta affermativa, è stato richiesto di indicare gli argomenti trattati e la durata delle sessioni. Rilevo in proposito che, come riportato nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, Enel ha organizzato nel corso del 2017, al pari degli anni precedenti, un apposito programma di "induction" indirizzato ad Amministratori e Sindaci, le cui iniziative, della durata media di due ore, hanno riguardato in particolare: l'analisi dei principi di corretta gestione dei rischi e della relativa declinazione nell'ambito della Società e del Gruppo; le strategie seguite nell'ambito del Gruppo Enel per quanto attiene i rischi in materia di "cyber security"; l'organizzazione e le attività svolte dalla nuova Global Business Line "E-Solutions", nonché un incontro di approfondimento dedicato alle tematiche della responsabilità d'impresa ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001. In aggiunta alle iniziative promosse in ambito societario, anche nel corso del 2017 è stata data la possibilità agli Amministratori non esecutivi e ai Sindaci di partecipare a spese della Società a programmi di formazione organizzati da Assogestioni e Assonime su compiti e responsabilità inerenti la carica di componente di organi di amministrazione e controllo di società con azioni quotate, con approfondimenti dedicati in particolare alla gestione del rischio nelle società stesse. Infine, anche nel corso del 2017 si è svolto il Vertice strategico annuale, nel mese di ottobre, dedicato all'analisi e approfondimento da parte dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale delle strategie di medio e lungo termine, in vista dell'approvazione da parte dello stesso Consiglio del piano strategico del Gruppo.

L'Azionista Forte ha poi chiesto quale attività è stata svolta dai singoli Amministratori a favore della Società in termini di grado di responsabilità, in termini di riunioni, in termini di tempo di lavoro. Segnalo al riguardo che nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sono riportati, per ciascun Amministratore, i dati relativi alla partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, all'eventuale partecipazione ai diversi Comitati endoconsiliari, al ruolo rivestito all'interno di tali Comitati, al numero di riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati cui abbia preso parte, nonché al numero complessivo e alla durata media delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati. Segnalo che nel corso del 2017 si sono tenute 15 riunioni del Consiglio di Amministrazione, per una durata media di 3 ore, e gli Amministratori hanno partecipato a tutte le suddette riunioni. Sempre l'Azionista Forte, con riferimento alla precedente domanda su ruoli e responsabilità degli Amministratori, ha poi chiesto se la misura del compenso di questi ultimi è stata stabilita e parametrata sugli aspetti sopra indicati. In proposito, mi limito a rinviare alla Relazione sulla remunerazione per una dettagliata illustrazione della politica per la remunerazione relativa ai componenti del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche.

Ancora l'Azionista Forte ha chiesto se gli Amministratori si avvalgono per l'esame delle pratiche della Società di collaboratori propri. In caso affermativo, ha chiesto di conoscere se tali collaboratori sono iscritti nell'apposito registro con impegno di riservatezza e di accesso a dati riservati, chiedendo altresì di conoscerne i nomi. Rispondo che, per quanto a conoscenza di Enel, non vi sono collaboratori degli Amministratori esterni al Gruppo che assistono questi ultimi nell'esame della documentazione societaria.

Sempre l'Azionista Forte ha chiesto di conoscere quanto tempo hanno avuto a disposizione gli Amministratori ai fini dell'approvazione consiliare del presente bilancio e quanto tempo hanno concretamente dedicato allo studio dello stesso. Rispondo che la documentazione relativa al bilancio è stata messa a disposizione del Consiglio di Amministrazione in conformità al preavviso ritenuto congruo dal Consiglio stesso, stabilito in almeno tre giorni antecedenti la riunione consiliare; nella fattispecie, la bozza del bilancio è stata messa a disposizione del Consiglio di Amministrazione una settimana prima della riunione stessa. Ricordo inoltre che l'andamento gestionale del Gruppo viene riportato al Consiglio di Amministrazione su base periodica almeno trimestrale.

L'Azionista Martelli ha chiesto se i Sindaci si avvalgono di collaboratori nell'attività di controllo. In caso di risposta affermativa, ha inoltre chiesto se i relativi nominativi sono stati comunicati alla Società e se in qualche caso la Società ha negato l'accesso a tali collaboratori. Ribadisco che, per

quanto a conoscenza di Enel, non vi sono collaboratori dei Sindaci esterni al Gruppo che assistano questi ultimi nell'esame della documentazione societaria.

L'Azionista D'Atri ha chiesto di conoscere chi rappresenta oggi il Ministero dell'Economia e delle Finanze in Assemblea. Rispondo che nell'odierna Assemblea il Ministero dell'Economia e delle Finanze è rappresentato dal dott. Di Stefano.

Io penso di avere esaurito la parte di "governance" o, almeno, lo spero.

  • Amministratore Delegato Starace: Nel rispondere cercherò di raggruppare le tematiche che hanno formato oggetto di intervento da parte degli Azionisti, avendo questi ultimi spesso formulato più domande sullo stesso argomento.

Cominciamo dall'Azionista Catelli, che ha segnalato l'esistenza di una bolletta sbagliata a suo carico; pur trattandosi di un tema personale, ritengo sia comunque bene rispondere pubblicamente al problema sollevato. Effettivamente è stata emessa una fattura sulla scorta di letture non corrette. Il sistema di controllo in realtà ha riscontrato una significativa discrepanza tra il suo normale consumo e quello effettivamente addebitato in bolletta; è stata quindi attivata una verifica, che risulta ad oggi ancora in corso. Procederemo pertanto quanto prima a sistemare questa pratica. Mi spiace che sia successo, mi scuso, ma era un semplice errore di lettura.

Per quanto riguarda il "decommissioning" del nucleare, l'Azionista D'Atri ha chiesto come si riversa in bolletta il relativo costo.

Devo premettere che le attività di "decommissioning" delle centrali nucleari italiane non fanno capo ad Enel, bensì ad una società a controllo pubblico che si chiama Sogin e che non fa parte del Gruppo Enel. Ciò posto, riguardo ai costi di tale attività segnalo che, con riferimento alla bolletta di un consumatore domestico, caratterizzata da un consumo medio annuo di 2.700 kilowattora, si può calcolare un aggravio di circa 3 Euro all'anno per l'attività di smaltimento delle scorie delle centrali elettronucleari svolta da Sogin.

L'Azionista D'Atri ha chiesto poi di potere disporre dei dati di produzione e consumo di energia disaggregati per Regione. Pur riferendosi la domanda in particolare alle Regioni meridionali, in realtà la risposta è valida per tutte le Regioni. Ci sono due siti internet, quello di ARERA, che è l'autorità di Regolazione di Energia Reti ed Ambiente, e quello di Terna, dove sono disponibili i dati di produzione e

consumo di energia disaggregati per Regione, nonché i punti di prelievo. In base a tali dati si è quindi in grado di effettuare tutte le verifiche e i calcoli desiderati. Con riferimento al connesso tema fiscale, su cui l'Azionista D'Atri chiedeva pure delucidazioni, segnalo che la fiscalità relativa al reddito prodotto nelle Regioni del Sud è sostanzialmente quella ordinaria prevista dalle disposizioni di legge che si applicano alla generalità delle società, che mediamente oggi è pari a circa il 29%.

L'Azionista D'Atri ha effettuato poi un'articolata domanda concernente i contatori, chiedendo quali sono le relative tipologie, quanti sono quelli intelligenti e come funzionano. Segnalo in proposito che esistono due tipologie di contatori sviluppati dal Gruppo Enel e installati sia sulle reti Enel che presso altri distributori estranei al Gruppo Enel. Una prima tecnologia è utilizzata in Italia, la cui seconda generazione – in corso di installazione in tutte le case italiane in questo momento – si chiama "Open Meter"; l'altra tecnologia è utilizzata all'estero, ed è denominata "Cervantes". Quest'ultima viene fornita in Colombia, in Perù, in Cile, in Argentina, in Spagna e in Romania in conformità con le normative locali, ed è un modello che esiste in funzione monofase, trifase diretto e trifase semidiretto. I contatori "Cervantes" sono telegestiti e permettono di raccogliere curve orarie relative al prelievo ed immissione di energia; possono essere attivati o cessati remotamente; possono essere configurati remotamente in termini di tariffa e profili di consumo; possono essere aggiornate in remoto le relative configurazioni per introdurre nuove funzionalità; consentono infine di raccogliere remotamente le informazioni relative alla qualità del servizio e ai parametri operativi della rete, come tensione e corrente. Per quanto riguarda i contatori installati in Italia, anche in tal caso ne esistono di tre tipologie: il monofase arriva fino a 10 kilowatt, il trifase diretto arriva fino a 30 kilowatt, mentre il trifase semidiretto riguarda le forniture superiori a 30 kilowatt. Attualmente sono installati 29 milioni di contatori monofase e 3 milioni di trifase. Nel 2017, a seguito dell'approvazione del piano di sostituzione dei contatori di prima generazione da parte dell'ARERA, è stata avviata una campagna di sostituzione dei contatori di prima generazione con quelli di seconda generazione. Attualmente risultano installati circa 3,3 milioni di contatori "Open Meter", pari a circa il 10% del parco contatori complessivo. Tutti i dati raccolti dal

contatore elettronico e che risultano necessari alla gestione del servizio di misura vengono trattati dalla controllata edistribuzione in linea con la vigente normativa sul trattamento dei dati personali.

I dati sono trasmessi, sulla base delle regole definite da ARERA, al sistema informativo integrato dell'Acquirente Unico, che a sua volta li rende disponibili alle società di vendita titolari dello specifico contratto di fornitura.

Poi c'è una domanda sul "Contenzioso BEG" dell'Azionista Del Giudice, il quale chiede un aggiornamento in proposito. Richiamo al riguardo l'attenzione anzitutto sul capitolo della Relazione finanziaria al 31 dicembre 2017 dedicato alle "Passività e Attività potenziali", in cui è descritto in dettaglio lo stato dell'arte. Riferisco, in sintesi, che il Tribunal de Grande Instance di Parigi ha statuito che la sentenza del Tribunale di Tirana del 24 marzo 2009 è in contrasto con il lodo arbitrale italiano del 2002; in particolare, il Tribunale francese ha rigettato integralmente le domande di Albania Beg Ambient e negato quindi l'exequatur della sentenza del Tribunale di Tirana perché ha ritenuto, tra l'altro, che tale sentenza contrasti con il lodo emesso in Italia nel 2002 e che la circostanza per la quale, tramite Albania Beg Ambient, BEG abbia proposto in Albania le medesime domande rigettate dal lodo del 2002 di fatto rappresenti una frode. Il giudice francese ha ritenuto queste motivazioni di per sé sufficienti a rigettare integralmente la domanda di Albania Beg Ambient, senza necessità di pronunciarsi sulle ulteriori argomentazioni di Enel. Ricordo inoltre che sia i tribunali irlandesi che la Appelate Division della Supreme Court di New York hanno affermato la propria carenza di giurisdizione, accogliendo l'eccezione formulata da Enel; di conseguenza, non pende alcun procedimento in tali Paesi in merito al contenzioso in questione. Non vi sono infine provvedimenti cautelari in essere in Olanda, in Lussemburgo, nello Stato di New York e neanche in Irlanda.

L'Azionista Garrì ha chiesto quale ruolo svolge il CIO e quali funzioni ricadono sotto il suo controllo. Rispondo che sotto il controllo del CIO ricadono le attività di progettazione e sviluppo, manutenzione ed esercizio delle soluzioni informatiche, delle telecomunicazioni nonché la cosiddetta "cyber security", che è chiaramente importantissima.

Il medesimo Azionista Garrì ha quindi chiesto che rapporti ci sono tra il CIO e il Consiglio di Amministrazione. Segnalo che il CIO si relaziona con il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Controllo e Rischi a chiamata su temi di specifico interesse che risultano all'ordine del giorno delle rispettive riunioni, con particolare riguardo ai temi di "cyber security".

L'Azionista Forte, sempre in tema di "cyber security", ha fatto una domanda più precisa, chiedendo se ci sono stati attacchi informatici ai sistemi di comunicazione e, in caso di risposta affermativa, di che tipo e con quali effetti. Confermo che ci sono stati e ci sono sempre, purtroppo, attacchi informatici ad una infrastruttura grande e diffusa, come quella di Enel. Il "Cyber Emergency Readiness Team" di Enel svolge una sistematica e continua attività di prevenzione, protezione, monitoraggio, identificazione e gestione degli incidenti "cyber", che ha consentito finora di evitare che gli attacchi informatici avessero effetti significativi sulla continuità del business. Riferisco qualche numero, per dare un'idea più precisa del fenomeno. Mediamente nel 2017 su base giornaliera nell'ambito del Gruppo Enel sono stati identificati e bloccati oltre 2,8 milioni di messaggi mail in ingresso malevoli o riconducibili a spam, oltre 900 virus, fino a 500 attacchi ai portali web del Gruppo. Nel Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Enel è presente un capitolo dedicato proprio alla "cyber security" dove sono reperibili ulteriori dati relativi ai fenomeni maggiormente frequenti.

Il medesimo Azionista Forte ha chiesto inoltre in proposito quali sono gli specifici sistemi di difesa che sono stati messi in campo da parte di Enel in materia di sicurezza informatica. Informo che il Gruppo Enel, a supporto della sua strategia di digitalizzazione, si è dotato di un'unità dedicata alla "cyber security" nell'ambito della Funzione "Global Digital Solutions". Questa unità ha uno staff di risorse interne che sono coadiuvate da servizi di supporto acquisiti da primarie società nel settore. Tale unità opera a livello globale, erogando servizi di monitoraggio e difesa 24 ore al giorno con soluzioni tecnologiche di primordine; essa presiede inoltre agli indirizzi strategici e architetturali a protezione di tutti gli ambienti tecnologici del Gruppo, sia gestionali che industriali. La "cyber security" ha fondamento in un "framework" di riferimento aziendale, promulgato direttamente dal Vertice, che ha stabilito un assetto organizzativo e operativo avanzato. È stato inoltre creato, come ho segnalato nella precedente risposta, un "Cyber Emergency Readiness Team" per prevenire, monitorare e gestire

gli eventi di sicurezza a protezione del Gruppo e dei servizi essenziali erogati. Tale struttura è parte della comunità internazionale della "cyber security" ed è accreditata presso i CERT istituzionali dei principali Paesi in cui opera il Gruppo Enel. Ritengo, anche in base all'esperienza finora maturata, che il coordinamento tra i team di "cyber security" delle varie aziende, e anche a livello di organizzazioni governative, rappresenti un elemento essenziale per la prevenzione dei rischi informatici.

L'azionista Pernetti ha evidenziato una disparità di valore economico creato e distribuito tra azionisti e dipendenti rispetto agli altri "stakeholders", secondo quanto indicato in apposita tabella riportata in bilancio. Rilevo in proposito che la tabella cui si fa riferimento sintetizza la ripartizione del valore aggiunto globale del Gruppo tra i vari "stakeholders"; quanto attribuito ai dipendenti rappresenta il costo sostenuto dalle società del Gruppo per le prestazioni di lavoro dei propri dipendenti, mentre l'importo indicato come distribuito agli azionisti è l'acconto del dividendo sui risultati dell'esercizio 2017. Questo spiega la differenza.

Sempre l'Azionista Pernetti sollecita una maggiore frequenza degli "impairment test", tenuto conto dei livelli reddituali che determinano. Rilevo in proposito che le verifiche di recuperabilità sulle attività immobilizzate vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36, dettagliatamente descritti nella nota 20 del Bilancio al 31 dicembre 2017. In particolare, il valore contabile delle attività non correnti viene sottoposto a verifica periodica e ogniqualvolta le circostanze o gli eventi lo richiedano; l'avviamento viene sottoposto a verifica almeno una volta l'anno.

In materia di bilancio l'Azionista Del Giudice ha anzitutto evidenziato perplessità sulla struttura dei ricavi, con particolare riferimento all'incremento di "altri ricavi" per 2 miliardi di Euro, di cui ha chiesto le motivazioni per cui sembrano classificati come ricavi non ripetibili. Il medesimo Azionista ha chiesto inoltre chiarimenti sulla relazione della Società di revisione, che nell'ambito delle "key audit matters" contiene una notazione circa la presenza di cause legali e circa il rilevamento dei ricavi a voce bilancio. Riguardo alla prima domanda, segnalo che la nota 7B del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2017 riporta il dettaglio delle componenti più significative che confluiscono nella voce "altri ricavi e proventi", che per loro natura sono essenzialmente ricorrenti, ad eccezione delle

plusvalenze per alienazioni di attività che risentono della frequenza delle operazioni straordinarie. Quanto alla seconda domanda, rilevo che la relazione della Società di revisione include, in base all'articolo 10 del Regolamento dell'Unione Europea n. 537/2014, le cosiddette "key audit matters"; queste ultime non rappresentano rischi o perplessità del revisore sulle aree evidenziate, ma sono le principali tematiche affrontate dal medesimo revisore nello svolgimento delle sue attività di verifica.

L'Azionista Bava ha chiesto informazioni sui brevetti di cui è titolare Enel X. Segnalo in proposito che, a partire dal 2009, la società Enel Sole – attualmente ricompresa nel perimetro di business di Enel X - ha brevettato alcune componenti legate alle armature stradali che abbiano una tecnologia a led. Tale tipologia di armature, quindi parliamo del corpo illuminante, è stata denominata "Archilede" ed è disponibile per varie potenze di illuminazione. Il relativo brevetto è registrato in diversi Paesi, ha formato oggetto di varie revisioni nel corso degli anni ed è tuttora vigente.

Il medesimo Azionista Bava, sempre in tema di brevetti, ha chiesto se Enel ha intenzione di applicare l'elettrodialisi nelle centrali del Gruppo. Secondo tale Azionista si tratta di un processo che potrebbe risultare molto vantaggioso in alcuni Paesi in cui il Gruppo Enel è presente. Informo che abbiamo analizzato l'elettrodialisi ma non l'abbiamo trovata interessante a sufficienza.

Sempre l'Azionista Bava ha poi chiesto come pensa il Gruppo Enel di superare i problemi legati al riciclo delle batterie e alla scarsa disponibilità di litio nel mondo. In proposito segnalo che Enel ha sottoscritto nel 2016 un accordo con il consorzio Cobat – che si occupa di raccolta, trattamento e riciclo di pile ed accumulatori – per studiare la possibilità di realizzare un impianto per la rigenerazione e il "repackaging" delle batterie di veicoli elettrici. Relativamente al tema del litio, non vediamo in questo momento un problema di scarsità di tale risorsa sulla base di tre elementi di valutazione: anzitutto si stanno già sviluppando tecnologie alternative al litio, che probabilmente ne ridurranno la domanda nel tempo; in secondo luogo vi è possibilità di riciclo del litio alla fine della sua vita utile e, infine, è possibile che intervenga la scoperta di nuove fonti di litio, eventualmente a costi maggiori.

L'Azionista Meggiolaro, con riferimento al tema del Sahara occidentale, ha chiesto anzitutto a che punto sono i progetti

eolici in Marocco. Informo in proposito che il consorzio tra Enel Green Power, il socio locale Nareva e Siemens è risultato provvisoriamente aggiudicatario della gara volta allo sviluppo, finanziamento, costruzione, esercizio e manutenzione di cinque progetti eolici. Si prevede l'inizio dell'attività di costruzione del primo progetto di Midelt nel secondo semestre 2018 e l'inizio della realizzazione del secondo progetto di Boujdour nel 2019.

Sempre in merito al Sahara occidentale, l'Azionista Meggiolaro ha chiesto poi se Enel prevede un dialogo con il Fronte Polisario. Informo in proposito che le sentenze della Corte di Giustizia Europea non riconoscono l'applicabilità al Sahara occidentale degli accordi di partenariato reciproci conclusi tra Unione Europea e Marocco. Questi accordi si riferiscono ad attività nei settori agricoli e della pesca. Gli investimenti di Enel sono nel settore di generazione di elettricità da fonti rinnovabili e non prevedono esportazione di materie prime o beni dal territorio di residenza della popolazione Sahrawi. Inoltre, le sentenze della Corte di Giustizia Europea riguardano aspetti di diritto dei trattati che si applicano agli Stati, non a investitori privati come Enel Green Power. Segnalo infine che quest'ultima non ha preso posizione alcuna su questioni politiche.

L'Azionista Del Giudice, con riferimento alle risposte alle domande ante Assemblea, ha criticato l'invocazione da parte di Enel di clausole di riservatezza per quanto riguarda i prezzi medi di acquisto delle materie prime utilizzate nelle centrali. Rispondo a tale riguardo che Enel, pur prestando la massima attenzione nel rispondere alle richieste di informazioni formulate dai propri azionisti in vista dell'Assemblea, deve altresì valutare se la diffusione dei dati richiesti possa pregiudicare il proprio primario interesse a mantenere riservate informazioni ritenute strategiche e/o sensibili; in tale circostanza, quindi, la Società non può che astenersi dal comunicare le informazioni richieste.

E' al contempo un dato di fatto che i prezzi medi delle "commodities" di cui stiamo parlando sono pubblicati su svariati siti internet a ciò dedicati e alimentati dai principali operatori di mercato.

L'Azionista Pedersoli ha fatto riferimento ad un'operazione di fusione per incorporazione realizzata da Enel in Sud America, chiedendo se non era meglio farla effettuare ad Enel Green Power.

Informo che l'operazione "Elqui", effettuata in Sud America e conclusa all'inizio dello scorso mese di aprile, ha comportato la fusione per incorporazione in Enel Chile di Enel Green Power Latin America, società titolare degli asset di generazione da fonti rinnovabili in Cile, oltre ad un'offerta pubblica di acquisto sul capitale di Enel Generaciòn Chile da parte della stessa Enel Chile.

Se l'Azionista Pedersoli ha inteso invece riferirsi alla fusione per incorporazione di Enel South America S.r.l. in Enel S.p.A., segnalo che si è trattato di un'operazione del tutto marginale, effettuata semplicemente per eliminare una società priva di "asset" operativi all'interno della complicata struttura societaria ereditata in America Latina.

Lo stesso Azionista Pedersoli ha poi chiesto se Enel ha fatto investimenti in Iran. La risposta è negativa.

Sempre l'Azionista Pedersoli ha chiesto perché Enel abbia aumentato l'indebitamente finanziario netto. Rilevo che in realtà l'indebitamento finanziario netto consolidato è diminuito nel 2017 di circa 140 milioni rispetto all'anno precedente, mentre l'indebitamento finanziario lordo è rimasto sostanzialmente invariato. Il livello attuale del debito è ritenuto più che sostenibile rispetto al margine operativo lordo e non vediamo in questo momento alcuna necessità di ridurlo.

L'Azionista Pedersoli ha quindi chiesto spiegazioni sulla variazione delle coperture finanziarie nel 2017 rispetto al 2016, per le quali ha evidenziato una variazione in negativo di 390. Tale variazione è relativa alla conversione delle disponibilità liquide in valute diverse dall'euro nei due esercizi a confronto, quindi trattasi di un effetto cosiddetto traslativo. Più in generale, gli effetti derivanti dalle operazioni di copertura finanziaria sono controbilanciati dai risultati realizzati sulle partite cui essi si riferiscono, ossia il cosiddetto "sottostante"; ciò conferma che Enel non effettua operazioni in derivati di tipo speculativo e, in base alle policy di cui il Gruppo si è dotato, le operazioni sono destinate a coprire i rischi sottostanti alle attività caratteristiche e alla struttura del debito.

L'Azionista Ricci ha chiesto come viene valutato da parte del Gruppo Enel il "rischio paese", con particolare riferimento ai 100 megawatt di investimento in Etiopia e alla offerta pubblica di acquisto recentemente lanciata in Brasile su Eletropaulo. Informo al riguardo che una valutazione rigorosa e puntuale del "rischio paese" è per Enel un elemento

determinante sia nella predisposizione del piano industriale, sia in fase di approvazione di ciascun investimento. In particolare, in ambito Enel tale valutazione riguarda principalmente tre parametri: anzitutto il paese interessato deve disporre di più di una risorsa energetica naturale ampiamente disponibile, non considerandosi pertanto sufficiente una risorsa soltanto; occorre poi che il medesimo paese abbia un'oggettiva necessità di disporre di ulteriore capacità e, quindi, di nuovi investimenti; il paese interessato deve infine disporre di un sistema legale e regolatorio comprensibile ed affidabile. La procedura di valutazione ora descritta è applicata a tutti gli investimenti del Gruppo Enel, inclusi quelli in Etiopia ed in Brasile citati dall'Azionista Ricci.

L'Azionista Garrì ha chiesto se ci sono per Enel rischi e impatti connessi all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Informo che il Gruppo Enel non ha business di rilievo nel Regno Unito, quindi la risposta è negativa.

Il medesimo Azionista Garrì ha chiesto qual è l'attuale utilizzo di risorse energetiche della Società e la ripartizione percentuale tra risorse rinnovabili e non, nonché quali sono le emissioni di gas ad effetto serra imputabili alle attività del Gruppo Enel. Anche con riferimento ad altre domande dal contenuto almeno in parte analogo, informo che nel mix di generazione riferito all'esercizio 2017 i combustibili fossili hanno avuto un'incidenza pari al 55%, il nucleare al 10% e le risorse rinnovabili al 35%. Le emissioni di gas serra imputabili direttamente al business del Gruppo Enel sono risultate pari a 105,5 milioni di tonnellate, in calo di circa l'1,1% rispetto all'anno precedente. In base al piano strategico 2018-2020, il Gruppo Enel prevede di investire 8,3 miliardi di Euro in nuovi impianti da fonti rinnovabili, aggiungendo 7.800 megawatt di capacità rinnovabile a quella di cui già dispone e raggiungendo quindi nel 2020 una capacità installata da fonti rinnovabili di 48.000 megawatt. Nello stesso periodo è prevista la dismissione o la chiusura di impianti termoelettrici in modo da diminuire la relativa incidenza dai 43.000 megawatt attuali a 36.000 megawatt, con conseguente significativa riduzione delle emissioni di CO2. L'Azionista D'Atri ha chiesto come Enel affronti la nuova normativa sulla "privacy", con particolare riferimento a clienti e azionisti, ed anche con riguardo ai dati raccolti dai contatori intelligenti. Questo è un tema di estrema attualità, in quanto la nuova normativa di fonte comunitaria in materia di "privacy" entra in vigore proprio domani. Informo che il piano di "compliance" è stato avviato nel mese di luglio 2017 con la nomina di un responsabile a livello di Gruppo. Tale piano ha comportato la ridefinizione degli obiettivi strategici, tra cui la revisione del modello organizzativo della "privacy", l'aggiornamento delle informative e delle modalità di raccolta dei consensi al trattamento dei dati, l'adeguamento delle clausole contrattuali della "privacy", la tenuta del "registro dei trattamenti", la selezione di una metodologia di valutazione d'impatto della "privacy", la definizione di ulteriori misure di sicurezza tecniche e organizzative adeguate al livello di rischiosità dei trattamenti per i diritti degli interessati. Ciò posto in linea generale, con particolare riferimento al quesito concernente il rispetto della "privacy" degli Azionisti Enel, rimando alla risposta fornita in precedenza dalla Presidente ad una pluralità di quesiti concernenti le modalità di consultazione del libro dei Soci. Per quanto riguarda invece i dati raccolti dal contatore elettronico, quindi i dati di consumo, segnalo che essi sono quelli necessari alla gestione puntuale del servizio di misura e vengono trattati dalla controllata e-distribuzione in linea con la normativa sul trattamento dei dati personali.

L'Azionista D'Atri ha poi chiesto dettagli sulle politiche di innovazione, con particolare riferimento a costi e ricavi, valore patrimonializzato a bilancio e valore indicato come bene immateriale. Rispondo che il Gruppo Enel ha investito nell'esercizio 2017 circa 94 milioni di euro in progetti di ricerca e innovazione, trattandosi in molti casi di progetti a carattere trasversale concernenti diversi Paesi di presenza del Gruppo.

Sempre l'Azionista D'Atri ha chiesto perché in Italia il costo dell'energia è così alto. Osservo anzitutto in proposito che il costo dell'energia all'ingrosso, in qualunque Paese, discende dal mix di generazione che il medesimo Paese ha adottato. Il costo dell'elettricità all'ingrosso in Italia è stato storicamente penalizzato da un mix di generazione meno competitivo a causa di una maggiore presenza del gas rispetto a tecnologie meno costose, come il carbone e il nucleare, più utilizzate nei principali Paesi europei, come la Francia e la Germania. Tuttavia, negli ultimi anni il differenziale di costo rispetto ai principali Paesi europei si è abbastanza ridotto, grazie allo sviluppo delle fonti rinnovabili, che sono state importanti anche da questo punto di vista. Il

prezzo dell'energia elettrica per i consumatori finali risente tuttavia di ulteriori oneri sostenuti per interessi di carattere generale, oltre che dei costi delle reti e delle imposte. Il confronto europeo evidenzia che il prezzo dell'elettricità complessivo per un cliente domestico medio, con un consumo tra i 1.000 e i 2.500 kilowattora annui, risulta essere in Italia di 21,73 centesimi di Euro al kilowattora, di cui la componente energia pesa per il 35%. Lo stesso cliente medio paga in Germania 32,80 centesimi di Euro al kilowattora, in Francia 18,76 centesimi di Euro al kilowattora e nel Regno Unito 21,7 centesimi di Euro al kilowattora, più o meno come in Italia.

Veniamo ad Open Fiber. In proposito l'Azionista Ricci, pur ricordando che Open Fiber ha dichiarato di non volere entrare nel campo delle telecomunicazioni, ha chiesto se il Gruppo Enel intende riprendere una collaborazione con Telecom Italia alla luce del recente cambio di "governance" di quest'ultima società. Rispondo che occorre intendersi sul significato della parola "collaborazione". Enel non ha alcun interesse a divenire azionista di una società di telecomunicazioni come Telecom; dal punto di vista della "mission", dal punto di vista industriale non abbiamo nulla da dire. Dal punto di vista invece di una collaborazione di "business", Open Fiber – non Enel direttamente – ha sempre detto di essere aperta a collaborare con qualunque operatore telefonico di trasmissione dati o di gestione di contenuti interessato ad utilizzare la capacità di fibra messa a disposizione; quindi se Telecom ne volesse fare utilizzo, Open Fiber sarebbe molto contenta, e l'ha sempre detto.

Lo stesso Azionista Ricci ha poi chiesto se si pensa di quotare Open Fiber in Borsa e, in caso di risposta affermativa, se gli Azionisti Enel potrebbero avere un qualche privilegio nell'acquisto delle azioni di Open Fiber. Rispondo che non prevediamo di quotare Open Fiber in Borsa.

Sempre sul tema delle telecomunicazioni, l'Azionista Bava ha invitato Enel, per aumentare il proprio "business", ad investire ovvero acquisire partecipazioni in Telecom Italia. Ribadisco che non vediamo alcun valore aggiunto nel diventare azionisti di Telecom Italia, svolgendo tale società un altro mestiere. Ricordo che Enel ha già fatto nel passato un'avventura nelle telecomunicazioni, attraverso Wind, società che è stata venduta. Non si vedono novità tali da permetterci di tornare indietro su questo tema.

Passiamo al tema del carbone, su cui si sono registrate

numerose domande.

L'Azionista Ruiz Bautista ha chiesto anzitutto se il Gruppo Enel è in grado di fornire un programma chiaro, con date puntuali, per la chiusura di ogni singola centrale a carbone che possiede. Ribadisco in proposito che il Gruppo Enel ha un obiettivo di decarbonizzazione della generazione di energia elettrica che prevede il raggiungimento dello status "carbon free" entro il 2050, con un obiettivo intermedio al 2020 inferiore a 350 grammi di CO2 per kilowattora che è stato certificato come "science-based", quindi realmente raggiungibile ed in linea con quanto richiesto dagli Accordi di Parigi sul clima. Coerentemente con tale obiettivo, il piano strategico prevede entro il 2020 una progressiva riduzione della generazione da fonte fossile per 7.300 megawatt e la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili per 7.800 megawatt. Quindi chiudiamo alcuni impianti e ne facciamo partire di altri. In questo scenario si colloca la progressiva chiusura degli impianti a carbone del Gruppo. Le date puntuali di chiusura di ogni singolo impianto non sono oggi definite, in quanto dipendono da svariate condizioni normative e regolatorie nei singoli mercati, intese a garantire la stabilità del sistema e la disponibilità di strumenti di supporto. Quindi le date per la chiusura di ogni singola centrale a carbone non le possiamo stabilire da soli, le dobbiamo fissare d'intesa con i governi dei vari Paesi dove sono ubicati gli impianti interessati e si tratta di un processo non banale.

L'Azionista Ruiz Bautista ha poi chiesto se Enel può confermare che le società controllate stanno relazionando adeguatamente sui rischi climatici, in coerenza con la Direttiva comunitaria sulla "non financial information". La risposta è affermativa. In particolare, Enel redige la dichiarazione consolidata non finanziaria ai sensi del Decreto Legislativo n. 254/2016, una specifica sezione della quale tratta dei principali rischi aziendali, tra cui i rischi industriali e ambientali, e delle relative azioni di mitigazione. Anche Endesa redige una dichiarazione analoga. Sempre l'Azionista Ruiz Bautista ha chiesto come si tiene conto del rischio climatico nella strategia di Enel. Osservo che Enel ha definito una strategia chiaramente improntata a una progressiva decarbonizzazione, e che il piano strategico e quello di sostenibilità sono pienamente integrati. In tale strategia il peso delle fonti rinnovabili cresce di anno in anno, e la capacità termoelettrica si va riducendo, con

conseguente riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre il "top management" aziendale ha firmato recentemente il suo supporto alla "Task force on Climate-related Financial Disclosure", dimostrando grande attenzione alla comunicazione di dati che riguardano l'avanzamento di questo percorso.

L'azionista Meggiolaro ha chiesto come si spiega l'aumento dell'incidenza del carbone sul mix di produzione registrato nel corso del 2017, pur a fronte di una riduzione in termini assoluti della produzione da carbone verificatasi nello stesso periodo. Effettivamente tale affermazione è corretta, in quanto nel 2017 è diminuita di 2 terawattora la produzione di energia elettrica da carbone; ciononostante, l'incidenza del carbone sul mix di produzione è leggermente aumentata, salendo dal 27,8% al 28,1%. Tale fenomeno è imputabile alla riduzione complessiva, per 12 terawattora, della produzione del Gruppo Enel, principalmente dovuta al deconsolidamento della generazione da fonte nucleare di Slovenské Elektrárne. A fronte di tale deconsolidamento la produzione da carbone, pur diminuita in valore assoluto, è aumentata percentualmente. Nel 2018 tale effetto non si ripeterà, e si prevede quindi che il peso del carbone nel mix di produzione possa scendere significativamente.

Sempre l'Azionista Meggiolaro ha poi chiesto quali sono gli obiettivi di Enel per quanto riguarda la riduzione dell'incidenza del carbone sul mix di produzione per i prossimi tre anni. Osservo che tali obiettivi prevedono una riduzione dell'incidenza del carbone da circa il 28% del 2017 al 21% nel 2020, quindi si tratta di una riduzione di circa 7 punti percentuali, da ritenersi assai rilevante.

Ancora l'Azionista Meggiolaro ha chiesto se, nel fissare il tetto per quanto riguarda l'incidenza del carbone sul mix produttivo, Enel ha considerato che alcuni degli investitori non investono se tale incidenza è maggiore del 30%. Rispondo in proposito ribadendo che nel 2017 l'incidenza in questione si è attestata per i motivi sopra esposti al 28% e che l'obiettivo al 2020 è posto al 21%, ad un livello pertanto ben inferiore al 30% indicato dall'Azionista Meggiolaro.

L'Azionista Tricarico ha affermato di avere la sensazione di un disallineamento tra Enel ed il "management" di Endesa, ritenendo che vi sia il rischio di un doppio standard con conseguenze d'immagine e finanziarie. Rispondo che noi non abbiamo assolutamente questa percezione, confidando nel fatto che i nostri colleghi spagnoli siano pienamente allineati e focalizzati sull'obiettivo della decarbonizzazione; a tal fine essi hanno in corso un confronto aperto e molto trasparente con il Governo spagnolo per definire insieme e in maniera sostenibile il progressivo "phase-out" di impianti a carbone e la progressiva loro sostituzione con impianti ad energia rinnovabile.

L'Azionista Meggiolaro ha chiesto quando è prevista la cessione della centrale russa a carbone di Reftinskaya e, in particolare, se sarà rispettata la data di fine giugno. Rispondo che entro fine giugno confidiamo di riuscire a trovare un accordo con il compratore, essendovi in corso negoziazioni in fase molto avanzata; quindi, a valle dell'accordo, e tenuto conto delle tempistiche richieste dagli adempimenti connessi alla cessione di tale tipo di impianti, pensiamo di potere effettuare il "closing" entro l'anno.

Sempre l'Azionista Meggiolaro ha chiesto se, dopo la cessione della centrale di Reftinskaya, il Gruppo Enel continuerà a disporre di produzione a carbone in Russia o meno. La risposta è negativa, essendo Reftinskaya l'unica centrale a carbone del Gruppo Enel in Russia.

Ancora l'Azionista Meggiolaro voleva sapere di quanto è aumentata la produzione da carbone in Russia nell'ultimo anno. Osservo in proposito che nel 2017 la produzione a carbone del Gruppo Enel in Russia è rimasta pressoché stabile rispetto al 2016, perché abbiamo prodotto 18,57 terawattora nel 2017 a fronte di 18,26 terawattora nel 2016.

L'Azionista Tricarico ha parlato poi delle forniture di carbone provenienti dalla Regione colombiana de La Guajira, se non mi sbaglio, paventando sostanzialmente che in tale territorio possano essersi verificate violazioni dei diritti delle popolazioni indigene analoghe a quelle della Regione del Cesar. Posso assicurare in proposito che da parte del Gruppo Enel si stanno effettuando le opportune verifiche, anche se, a prima vista, non sembra ci sia una storia pregressa come quella del Cesar.

Colgo l'occasione per segnalare che in una passata Assemblea era stata affacciata la preoccupazione che il Gruppo Enel, nel rinunciare alle forniture di carbone della Regione del Cesar, manifestasse la volontà di abbandonare del tutto tale Regione. In realtà, mentre stiamo parlando, in questo momento è in corso in Colombia, proprio nella Regione del Cesar, l'avvio della costruzione da parte del Gruppo Enel del parco solare fotovoltaico di El Paso, la più grande struttura di tal genere attualmente in corso di realizzazione in Colombia.

L'Azionista Meggiolaro ha poi chiesto per quanti giorni è

stata ferma la centrale di Brindisi Sud. Rilevo a tale riguardo che la centrale in questione non è stata mai ferma in conseguenza del provvedimento di sequestro, in quanto quest'ultimo ha previsto la facoltà d'uso del bene.

Il medesimo Azionista Meggiolaro ha poi chiesto, sempre con riferimento alle vicende che hanno di recente riguardato la centrale di Brindisi Sud, se i 523 milioni di euro che erano stati messi sotto sequestro sono stati accantonati nel fondo rischi e oneri e come sono stati contabilizzati. Rispondo in proposito che la rappresentazione nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 del sequestro preventivo di 523 milioni di euro relativo alla centrale di Brindisi Sud è in linea con quanto previsto dai principi contabili applicati nell'ambito del Gruppo Enel. In tal senso non sono stati previsti accantonamenti specifici per tale fattispecie, in assenza dei presupposti previsti al riguardo dal principio contabile di riferimento IAS 37. Si evidenzia inoltre che, in ragione di tale sequestro preventivo, la controllata Enel Produzione ha reso disponibile alle autorità competenti un credito di importo equivalente.

Ancora con riferimento alle vicende che hanno di recente interessato la centrale di Brindisi Sud, l'Azionista Meggiolaro ha chiesto se è intervenuta un'ulteriore proroga per l'esercizio provvisorio dell'impianto. Informo al riguardo che, con provvedimento dello scorso 21 maggio, il GIP presso il Tribunale di Lecce ha autorizzato la proroga della facoltà d'uso dell'impianto in questione per ulteriori 90 giorni a partire da oggi.

L'Azionista Barreira Lopez ha fatto anzitutto una domanda sul carbone e le emissioni di CO2 in Spagna, chiedendo perché Enel abbia una comunicazione ambigua per quanto riguarda la chiusura delle centrali di Teruel e Compostilla. In questa sede daremo la risposta già fornita da Endesa a un'analoga domanda posta durante la recente assemblea di tale società in Madrid, cui ero presente. Il piano strategico di Endesa non prevede investimenti di ambientalizzazione per gli impianti a carbone di Teruel e Compostilla. Nelle condizioni attuali, difatti, gli interventi di ristrutturazione per adattare questi impianti sono antieconomici e, quindi, non è prevista la relativa effettuazione. Questa è la risposta che Endesa ha dato e che noi ripetiamo, essendo completamente allineati con i nostri colleghi spagnoli.

L'Azionista Barreira Lopez ha poi chiesto perché Enel – penso che lei in realtà volesse dire Endesa, perché Enel non opera

direttamente in alcun modo in Spagna – conti sul "capacity payment" per tenere aperte le centrali a carbone in Spagna, nonostante i connessi rischi climatici. Rispondo in proposito che il progressivo e ulteriore sviluppo della generazione da fonti rinnovabili e la trasformazione del parco di generazione termica in una fonte di sicurezza e di stabilità per il sistema elettrico di qualunque Paese, incluso quello spagnolo, farà sì che i regolatori dovranno definire dei sistemi di "capacity payment" per tenere in vita in via transitoria un sufficiente numero di centrali termiche, per il tempo sufficiente a permettere alla successiva ondata di crescita delle rinnovabili di sostituirle ed al fine di consentire di mantenere in equilibrio il sistema elettrico dei singoli Paesi; credo che il governo spagnolo stia facendo molto bene in questo momento a continuare lungo questa strada.

L'Azionista Barreira Lopez ha altresì formulato una domanda specifica sulla centrale di Alcudia nelle Baleari, chiedendo perché non vi sia un impegno chiaro e definitivo sulla chiusura dei gruppi 1 e 2 di tale impianto. Rispondo che questi gruppi verranno chiusi nel momento in cui l'operatore del sistema dichiarerà che non sono più necessari per assicurare la stabilità di sistema insulare.

Sempre riguardo alla centrale di Alcudia, l'Azionista Barreira Lopez ha chiesto inoltre se Endesa dispone già dell'autorizzazione ad avviare i lavori che consentiranno di intervenire sui gruppi 3 e 4 di tale impianto per ridurne le emissioni di ossido di azoto. Rispondo che l'esercizio dei gruppi 3 e 4 dell'impianto di Alcudia sarà effettuato in conformità alle leggi vigenti ed alle necessità di stabilità del sistema insulare. Allo stato l'iter autorizzativo per l'installazione degli impianti di denitrificazione deve essere avviato da Endesa.

L'Azionista Barreira Lopez ha inoltre chiesto se Enel ritiene coerente la propria posizione sulle centrali a carbone in Spagna con gli obiettivi di Parigi e con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo. Rispondo affermativamente, in quanto tale posizione è coerente con gli obiettivi complessivi di decarbonizzazione del Gruppo, che sono riconosciuti come "science-based". Aggiungo anche che a livello europeo i singoli Paesi partono da livelli assai differenti di incidenza del carbone tra le fonti di produzione di energia elettrica, e quindi è logico che essi non possano decarbonizzare tutti contemporaneamente nella stessa misura. La Spagna quindi, secondo me, ha un responsabile atteggiamento a fare con

cautela un passaggio che, in ogni caso, dovrebbe portarla a rispettare gli obiettivi di Parigi.

Passiamo ora alle domande concernenti la centrale del Mercure. L'Azionista Saccomanno ha chiesto in proposito come si fa a coniugare la presenza della centrale del Mercure, situata al centro del Parco del Pollino, con l'importanza attribuita da Enel alla Sostenibilità. Rispondo che la centrale del Mercure è stata regolarmente autorizzata e rispetta le vigenti normative ambientali, così come confermato dai rilevamenti microclimatici.

L'Azionista Rizzo, avendo letto sulla stampa della possibile vendita della centrale del Mercure, ha chiesto se ciò sia dovuto al fatto che tale impianto non è remunerativo, al di là dei certificati verdi. Rispondo che in realtà l'eventuale vendita della centrale del Mercure non sarebbe legata in alcun modo alla sua redditività, ma si inquadrerebbe nell'ambito della strategia di gestione attiva e rotazione degli "asset" perseguita dal Gruppo Enel. Segnalo che il Gruppo stesso ha un piano di valorizzazione degli impianti a biomassa in Italia, tra cui quello del Mercure; se vi fosse un investitore interessato a tale portafoglio di "asset", Enel valuterebbe quindi le relative proposte.

Sempre l'Azionista Rizzo, con riferimento alla cosiddetta "Operazione Stige", ha chiesto se il Gruppo Enel ha controllato la reputazione e l'onestà degli altri fornitori dopo il recente arresto di uno di essi. Segnalo in proposito che nell'ambito del Gruppo Enel la selezione dei fornitori avviene nel più rigoroso rispetto di quanto previsto dalla normativa nazionale e comunitaria e sulla base di un processo interno di preventiva verifica tecnico/produttiva che integra gli adempimenti previsti dalla normativa italiana in materia antimafia. E' prevista la risoluzione immediata dei contratti di fornitura di biomassa in caso di provvedimenti interdittivi a carico dei fornitori, nonché di violazioni di quanto previsto dal Codice Etico e dal Piano "Tolleranza Zero alla Corruzione". Posso dire che ciò vale sia per la fornitura della biomassa che per qualunque altro appalto noi facciamo in qualunque altra zona soggetta all'attenzione della malavita organizzata.

L'Azionista Parentela, sempre con riferimento alla centrale del Mercure, ha poi chiesto informazioni sulla filiera, sulla tipologia e sulla provenienza del legname importato. Osservo in proposito che i nominativi delle imprese fornitrici, le quantità approvvigionate, le provenienze e le tipologie di specie arboree sono informazioni fornite in varie occasioni su richiesta del Parco nazionale del Pollino; l'ultima volta che abbiamo fornito questi dati era lo scorso 15 maggio, quindi circa dieci giorni fa.

  • Interviene l'Azionista Laghi: Io faccio parte del Consiglio Direttivo del Parco.

  • Amministratore Delegato Starace: Allora poi vediamo se li abbiamo mandati a qualcuno di diverso da chi avrebbe dovuto riceverli, però mi viene segnalato che abbiamo trasmesso al Parco questi dati il 15 maggio 2018.

  • Azionista Laghi: Non le fanno fare una bella figura, poi replicherò.

  • Amministratore Delegato Starace: Non si preoccupi, la figura mia è poco rilevante, l'importante è quello che davvero le stanno trasmettendo.

  • Azionista Laghi: Le assicuro, glielo dirò, le mettono in bocca delle affermazioni probabilmente false.

  • Amministratore Delegato Starace: Aspetti, poi dopo, se mi aiuta anche a fare chiarezza su questo, io... guardi, non sono un fan del Mercure, lei penso l'abbia capito.

L'Azionista Laghi ha poi chiesto quanto è stato versato fino ad oggi da parte del Gruppo Enel in favore dei Comuni con cui ha sottoscritto gli accordi presso il MISE. Rispondo che la somma versata ad oggi ammonta a 6,15 milioni di Euro.

  • Interviene l'Azionista Saccomanno: La domanda non era questa, la domanda è: avete pagato, c'è un accordo? C'è una sentenza del TAR che dice che questi soldi non devono essere dati ai Comuni.

  • Amministratore Delegato Starace: Se permette il tema è di più ampia portata, non riguardando specificamente il Mercure, bensì la generalità degli accordi con i vari Comuni italiani. Il tema è quello degli indennizzi ai Comuni. Noi ovviamente non è che siamo contenti di pagare tali indennizzi, quindi abbiamo chiesto di fare chiarezza a fronte della decisione del TAR cui lei ha fatto riferimento. Ci è stato detto che, per quanto riguarda gli accordi pregressi, dobbiamo continuare ad onorarli, pur non essendo possibile stipularne di nuovi. Questa è la realtà.

L'Azionista Laghi ha poi chiesto se Enel ritiene che le connessioni tra i problemi forestali calabresi e le infiltrazioni criminali suggeriscano già di per sé la chiusura della centrale del Mercure.

Personalmente non lo ritengo, perché sarebbe dire che a questo punto consegniamo la Calabria alla 'ndrangheta. Non capisco

una logica di questo tipo, cioè che se vi sono dei criminali che cercano di arricchirsi intorno ad un "business" perfettamente legittimo, occorrerebbe per forza chiudere quel business; quest'ultimo va a mio avviso difeso, casomai, ma non chiuso.

L'Azionista Parentela ha poi chiesto, con riferimento alla riapertura della centrale del Mercure, di avere accesso al Protocollo n. 687 del 6 maggio 2015. Segnalo che tale documento risulta tra quelli citati nel provvedimento del Consiglio dei Ministri dell'11 giugno 2015, che si è espresso in senso favorevole alla riconversione dell'impianto in questione; tale provvedimento spiega come nel documento sopra indicato siano contenute le motivazioni espresse dalle Regioni Calabria e Basilicata. Il medesimo documento rientra tuttavia tra quelli interni all'istruttoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, quindi, non è in possesso di Enel. Con riferimento al tema delle energie rinnovabili, l'Azionista Bava, nel lamentare una discesa dei margini, ha chiesto se un'eventuale proposta di tassazione delle energie rinnovabili non possa essere vista di buon occhio dall'Unione Europea, e come pensa di reagire in tal caso il Gruppo Enel. Trovo la domanda francamente un po' confusa. Un'eventuale proposta di tassazione delle energie rinnovabili non sarebbe coerente con le attuali politiche comunitarie di decarbonizzazione e promozione delle stesse energie rinnovabili. Tali politiche hanno trovato recente recepimento in Italia nell'ambito della "SEN - Strategia Energetica Nazionale". L'ipotetica introduzione di una tassazione delle energie rinnovabili nel

"Piano Clima ed Energia" italiano, che dovrà essere notificato nel 2019 alla Commissione Europea, sarebbe sicuramente destinata a destare forti perplessità. Casomai la direttiva comunitaria sulla fiscalità energetica prevede possibili esenzioni per l'elettricità prodotta da fonti rinnovabili ed, in tal senso, va nella direzione diametralmente opposta.

L'Azionista Meggiolaro ha poi chiesto come si spiega la leggera diminuzione dell'incidenza della produzione da fonti rinnovabili registrata nel 2017. L'ho in parte spiegato prima, ciò è dovuto al combinato disposto del deconsolidamento di Slovenské Elektrárne, che dispone di una produzione da fonte idroelettrica oltre che nucleare, e ad un basso tasso di idraulicità registrato lo scorso anno in vari Paesi di presenza del Gruppo. Tali fattori negativi sono stati solo parzialmente compensati dalla nuova capacità rinnovabile installata nel corso del 2017.

L'Azionista Ricci ha confessato di essere rimasto un po' perplesso nel rilevare che in alcuni Paesi il Gruppo Enel procede contemporaneamente alla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili e alla relativa alienazione. Informo a tale riguardo che il Gruppo Enel persegue ormai da qualche anno una politica di rotazione degli "asset", tesa a massimizzare il valore complessivo del portafoglio. In particolare, negli Stati Uniti d'America ed in Messico, il Gruppo Enel ha proceduto alla cessione di quote del portafoglio di "asset" rinnovabili nell'ambito della strategia presentata ai mercati finanziari nel novembre 2017. Tale strategia nasce dalle seguenti due considerazioni: da un lato, la capacità del Gruppo Enel di realizzare e sviluppare impianti da fonti rinnovabili ha ormai superato la capacità di finanziarli; gli investimenti del Gruppo stesso fino al 2020 sono d'altra parte destinati ad essere prioritariamente posti a servizio dell'ingente piano di sostituzione dei contatori digitali previsto in Italia. Quindi, sulla base di tali premesse, il Gruppo Enel continua a costruire impianti da fonti rinnovabili, in presenza di un partner disposto ad acquistare tali impianti e li lascia in gestione al Gruppo stesso, con facoltà per quest'ultimo di acquisirne nuovamente il controllo decorso un certo periodo.

L'Azionista Penarrubia Fraguas ha chiesto se il Consiglio di Amministrazione di Enel è pronto a dare seguito all'impegno di prendere parte a discussioni proattive con gli investitori che partecipano al "Climate Action 100+". Rispondo che Enel è profondamente coinvolta nella transizione verso un modello a basse emissioni, in quanto "utility" attiva a livello globale. Per tale motivo sia il sottoscritto che la Presidente abbiamo aderito lo scorso mese di gennaio all'iniziativa del "Climate Action 100+". Enel ha sviluppato un modello di "business" integrato per gestire il rischio ed estrarre sinergie lungo l'intera catena del valore, trovando tale modello pienamente calzante per un mondo digitale e "low carbon". Siamo quindi pronti ad impegnarci con gli investitori che hanno firmato questa iniziativa per illustrare loro i progressi compiuti nell'ambito del "Climate Action 100+".

Sempre l'Azionista Penarrubia Fraguas ha chiesto se il Consiglio di Amministrazione di Enel prenderà in considerazione la definizione di un obiettivo "science-based", o equivalente, per ridurre le emissioni in linea con quanto previsto dagli Accordi di Parigi. Confermo, come già in precedenza riferito, che il "target" di riduzione delle emissioni di CO2 al 2020 era stato riconosciuto già nel 2015 come "science-based". Ricordo che il Gruppo Enel si propone di raggiungere al 2020 un quantitativo di emissioni inferiore a 350 grammi di CO2 per kilowattora equivalente. D'altronde, nella strategia di Enel il mix di fonti rinnovabili cresce di anno in anno a fronte della riduzione del peso delle fonti termoelettriche, essendo previsto dall'attuale piano industriale, per il periodo 2018-2020 e come in precedenza illustrato, un investimento complessivo di 8,3 miliardi di Euro in nuovi impianti da fonti rinnovabili, per complessivi 7.800 megawatt che dovrebbero permettere di raggiungere al 2020 48.000 megawatt installati da fonti rinnovabili. Nello stesso periodo di piano la capacità termoelettrica è prevista invece in diminuzione di circa 7.000 megawatt, passando da 43.000 megawatt a 36.000 megawatt.

L'Azionista Ruiz Bautista ha chiesto infine come si tiene conto del rischio climatico nella strategia di Enel. Diciamo che in parte ho già risposto a tale domanda con i numeri appena riferiti, concernenti la sostituzione di impianti rinnovabili agli impianti termolettrici. Per quanto riguarda la generazione termoelettrica, inoltre, man mano che si chiudono impianti ci si interroga sugli interventi di ambientalizzazione da effettuare su quelli che devono rimanere in funzione ancora per qualche anno, perché il percorso per arrivare alla totale decarbonizzazione dura ancora un pò. Segnalo in proposito che gli investimenti ambientali della generazione termoelettrica ammontano fino al 2020 a 500 milioni di Euro in relazione all'implementazione delle "International Best Environmental Performance". C'è poi da segnalare che le attività di Enel X sulla gestione della domanda attiva e l'efficienza energetica contribuiscono a loro volta al processo di decarbonizzazione.

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Ultimate le risposte, il Presidente ricorda che è concessa facoltà di replica, per massimi 2 minuti, a chi è già intervenuto nella discussione.

Invita pertanto coloro che fossero interessati ad avvalersi della facoltà di replica a presentare ora apposita richiesta presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Ad essi verrà data la parola secondo l'ordine di effettuazione degli interventi.

Seguono le repliche, che sono sintetizzate come segue.

  • Francesco Saccomanno: Evidentemente non mi sono spiegato bene sul concetto di sostenibilità. Io parlavo di

sostenibilità in generale, legata alla sicurezza delle persone, quindi legata al territorio, al contesto, alla sostenibilità ambientale e alla sostenibilità legale. L'Amministratore Delegato mi ha risposto sulla questione delle autorizzazioni, che penso abbia a che fare con la sostenibilità dal punto di vista autorizzativo, diciamo, che comunque è stata più volte messa in discussione da sentenza del Consiglio di Stato, due volte annullata, ed è bene che gli Azionisti sappiano che il 31 maggio prossimo ci sarà un'ulteriore decisione del Consiglio di Stato. Ogni volta il Consiglio di Stato ha deciso per la non sostenibilità dal punto di vista delle autorizzazioni per il Mercure. Poi, per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, è evidente che un impianto che brucia a biomassa è un impianto a clima alterante, quindi poco si coniuga con la sostenibilità dal punto di vista ambientale, se collocato al centro e nel cuore del Parco del Pollino, il parco più grande d'Europa. Quindi la sostenibilità non è rispettata in quell'impianto, né dal punto di vista ambientale, né dal punto di vista autorizzativo – perché quando la magistratura amministrativa ha deciso al massimo livello l'ha sempre bocciato – né dal punto di vista legale. È inutile nascondersi: lo dico al rappresentante del Ministero delle Finanze in questo consesso. Pensate che sia giusto che a un'azienda come Enel per tre volte sfuggano i controlli sulla questione della permeabilità della 'ndrangheta rispetto al tessuto produttivo? È possibile secondo voi? Io penso che da questo punto di vista bisogna stare molto attenti. Non fate abbastanza.

  • Ferdinando Laghi: Anch'io temo di non essere stato abbastanza preciso. Dicevo che secondo il TAR Puglia, Lecce, Sezione Terza 17137 del 15/11/2016, i contratti fatti in questi termini sono nulli. Quindi, essendo nulli, nulla è dovuto. Enel non deve continuare a pagare gli altri 11 milioni di Euro che a questo punto rappresenterebbero una dazione indebita, che rischia di passare come un tentativo di ammorbidire le amministrazioni per far continuare a far funzionare la centrale. Quindi vi invito a non danneggiare gli Azionisti e a smettere di pagare dei soldi che non dovete pagare. Due, per quanto riguarda poi il problema della 'ndrangheta per la verità tanto 'talebani' non credo siate, perché appunto come ha detto l'Azionista Saccomanno, per tre volte c'è stata questa ingerenza. Debbo dire che la centrale va chiusa perché le caratteristiche sono particolari, è all'interno di un parco nazionale, ed è in una Regione -

l'avete detto voi che uno dei criteri è la necessità di apporto energetico - che secondo Terna l'anno scorso ha prodotto il 155% di energia in più del necessario.

Infine, dottor Starace, e chiedo che venga messo a verbale, io come membro del Consiglio Direttivo del Parco dichiaro ufficialmente che i dati più volte richiesti, nella forma in cui lei li ha indicati, non sono mai stati forniti né personalmente, nè a me nè all'Ente Parco. Quindi a nessuno, a nessun ente che li abbia richiesti ufficialmente. Quindi l'ho detto anche l'anno scorso, lo ripeto quest'anno, possiamo chiedere la prova quando volete e vederci, però non dite che li avete i dati perché non li avete i dati.

  • Paolo Parentela: Volevo spiegarmi meglio perché non ho trovato risposta soddisfacente in merito alle specie arboree che non solo provengono dal territorio italiano, ma anche dall'estero. Ho messo in evidenza la Direttiva Habitat proprio perché in Italia è vietata l'intrusione di specie aliene che minano la nostra biodiversità e di fatto potrebbe essere avvenuto, visto che gran parte delle fitopatie o coleotteri stanno proprio nel cippato di legno e guarda caso Gioia Tauro, che è uno dei porti commerciali più grandi, riceve queste specie arboree, questo cippato che poi è fornito alla centrale. Inoltre volevo aggiungere – in caso se dovessi dire qualche informazione errata vorrei essere smentito – che l'anno scorso questa centrale ha prodotto in termini di guadagni 47 milioni di euro, di cui 10 per effettiva produzione energetica e 37 di incentivi statali. Questo dato mi fa riflettere, anche perché la conseguenza è che abbiamo un patrimonio boschivo devastato; la conseguenza è che purtroppo la salute dei cittadini non è garantita e l'economia del territorio viene calpestata. Ho parlato prima di agricoltura e turismo. Quindi sulla base di questo mi viene da riflettere su come intervenire per modificare questo sistema drogato di incentivi statali che vengono dati a queste biomasse, che tutto sono tranne che rinnovabile in questi termini.

  • Pietro Pernetti: Ringrazio il Dottor Starace per le risposte che sono state fornite, in particolare la precisazione che la valutazione dell'avviamento avviene con cadenza annuale. Ovviamente questa esigenza nasce dalla fluttuazione che determina nei valori di bilancio in particolare tenendo conto delle diverse legislazioni, specie quelle dei paesi sudamericani. Faccio un esempio: il diritto fallimentare brasiliano è caratterizzato dalla tutela dell'azionista anziché del creditore. Faccio riferimento al "Recuperacao Judicial" di Oi Brasil, che è il più grande operatore telefonico fisso, a fronte dei creditori, fra cui potrebbero certamente rientrare le nostre imprese all'estero, vedremo che vanno ad influenzare i valori di bilancio. Rinnovo in maniera sentita l'invito affinché l'associazione dipendenti e azionisti venga ulteriormente coinvolta; sarebbe auspicabile disporre di un ufficio nella sede centrale, perché si possano realizzare gli obiettivi di cui all'Osservatorio al quale Enel è partecipe. C'era prima una riflessione sulle sfide che ci attendono, in particolare sull'apertura definitiva del mercato elettrico "retail". Ci sono una serie di decreti attuativi da emanare e, quindi, verrà fatta con gradualità, tenendo conto che ci sono 24 milioni di clienti che sono in attesa di una risposta definitiva. Questo è un dato credo che ci condizionerà molto nel "business" complessivo.

  • Olaya Carlota Ruiz Bautista: Semplicemente per quanto riguarda la risposta del dottor Starace, dove si è riferito che in Spagna il carbone ha un ruolo più importante che in Italia, vorrei sottolineare un fatto importante che è stato dimenticato: in Spagna abbiamo più del 30% di sovracapacità nel sistema elettrico. Inoltre l'organo che regola l'energia in Spagna ha confermato recentemente che la maggior parte delle centrali a carbone potrebbe chiudere subito. Quindi è chiaro che neanche in Spagna il carbone dovrebbe avere un ruolo importante nel sistema elettrico e potrebbe e dovrebbe essere chiuso entro il 2025.

  • Luca Catelli: Io sono soddisfatto della risposta dell'Amministratore Delegato e, soprattutto, del fatto che la soluzione di questa questione privata abbia dimostrato che questa Azienda ha, sia pure con un po' di ritardo, capacità di autocorreggersi. Devo scusarmi con tutta l'Assemblea per aver utilizzato questo palco per una questione privata, voglio soltanto dire che l'Enel, pur avendo naturalmente una dimensione mondiale, milioni di clienti, e pur non essendo statisticamente possibile l'annullamento dell'errore nelle fatturazioni, ma soltanto una tendenza verso zero errori, dovrebbe prestare una maggiore attenzione per i clienti, soprattutto quelli che non hanno voce, a differenza dell'opportunità che mi è stata data oggi.

  • Ana Maria Barreira Lopez (con interprete): Dopo aver controllato il "non financial statement", lo considero un rapporto molto generico, non mi sembra di vedere quali siano i modi in cui viene gestito il rischio, né mi sembra che vengano fuori le informazioni su come vengono gestiti i rischi

riguardo alla compagnia, riguardo al Gruppo Enel. Per cui spero che il gruppo di lavoro che è stato creato possa darci l'anno prossimo informazioni chiare sugli scenari climatici da parte della compagnia e anche una mappatura dei rischi.

  • Gerardino Garrì: Innanzitutto ringrazio per l'attenzione che ci avete riservato, avete risposto a quasi tutte le mie domande, ho visto che per altre avete un po' svicolato e questa è una cosa che un po' mi lascia perplesso. Avrei due proposte un po' operative. Innanzitutto un qualcosa da dedicare agli azionisti "retail", visto che dalle risposte che avete dato vi dedicate solo agli azionisti istituzionali. Sarebbe il caso, come si fa in molte "public company" di dimensioni come le nostre, di dedicare una giornata in cui il "management" si confronta con gli azionisti "retail", con i piccoli azionisti che il più delle volte non hanno modo di accedere ad alcuna informazione se non tramite canali indiretti. E per il prossimo anno vi suggerirei di organizzare i lavori in maniera diversa, perché obiettivamente arrivare alle dieci di sera e ancora non aver votato su un punto all'ordine del giorno è scoraggiante. Partite alla mattina, forse sarebbe più opportuno. Rispetto ad un'eventuale dichiarazione di voto, alcuni dei miei deleganti mi avevano già dato disposizione per votare in maniera contraria all'approvazione del bilancio, sugli altri punti valuterò alla fine del dibattito.

  • Marco Forte: Ringrazio l'ingegner Starace per la risposta completa e complessiva. Vorrei porre l'attenzione sugli "smart meter", ovvero i nuovi contatori. Questi nuovi sistemi come vengono protetti dal punto di vista della "cyber" sicurezza? Perché qui entriamo in un campo totalmente nuovo. Allo stesso tempo c'è da porre l'attenzione sulla "cyber" sicurezza, dal punto di vista di come viene gestita oggi. Qui c'è da porre l'attenzione sulla componente umana, che oggi è la parte più critica nella "cyber" sicurezza. Sicuramente è un concetto che è chiaro a tutti, però ci tenevo a ribadirlo. Sempre sugli "smart meter", qui si apre la problematica, come è successo all'Azionista Luca Catelli: non potendo accedere al dato istantaneo o perlomeno con cadenza giornaliera dei consumi, è facile poi trovarsi in quel tipo di problematica. A questo fine si potrebbe riuscire in qualche maniera ad abilitare l'utente finale ad accedere a questi dati, per ragioni di trasparenza, e magari certificare questi dati utilizzando le più moderne tecnologie a nostra disposizione. Aggiungo dicendo che ad una domanda "Quali sono i costi?", se si risponde con

"I costi dell'operazione", diciamo che è poco esplicativo.

  • Gianfranco D'Atri: Il tema generale, a prescindere dalle domande, è di riuscire ad organizzare la prossima Assemblea in una maniera migliore, in cui si riesca ad operare e quindi avere anche le regole chiare della discussione. Innanzitutto chiedo che venga esplicitato meglio quali fossero le denunzie al Collegio Sindacale di cui si prende atto. Dopodiché, alla domanda se gli Amministratori si avvalgono di collaboratori, la risposta è stata "per quanto a conoscenza della Società". Ma se la domanda è fatta e gli Amministratori sono qua, noi vogliamo sapere cosa fanno gli Amministratori. Nel caso non siate in grado in questo momento di dare la risposta, si invita il Collegio Sindacale a mettere in piedi opportune verifiche per controllare che non ci sia un passaggio di informazioni riservate attraverso i normali canali dello studio. A proposito delle politiche di parità di genere e di diversità, non ho colto quali siano gli elementi circa le comunità LGBT, soprattutto se all'interno della nostra Società ci sono problemi in questa direzione. La questione delle bollette, che è stata presentata in un caso specifico, porta a chiedere quale è il tasso di errore, qual è l'incidenza quantitativa che annualmente si verifica. Magari grazie alle verifiche scopriamo che le rilevazioni sono corrette. Però vorremmo conoscere il dato, visto che il problema che ha sollevato è reale e non tutti coloro che lamentano errori nelle bollette poi vengono in Assemblea. Per ultimo, la pratica sulla contabilizzazione delle innovazioni. Essendo messo tutto a costo e non avendo nessuna misura quindi del risultato, noi annualmente come facciamo a misurare l'utilità, il risultato? Da qualche parte io Azionista gradirei avere, e possibilmente diciamo dai responsabili di questa funzione, dei dati quantitativi circa l'utilità dell'attività svolta. Per il momento l'unica cosa che abbiamo potuto vedere sul giornale è che ci sono dei droni militari che vengono utilizzati attorno alle nostre centrali, però possiamo quantificarli in termini di utilità, ad esempio anche un drone? Visto che questa è sede di Bilancio, gradiremmo maggiori informazioni sull'utilità delle innovazioni che svolgiamo.

  • Maria Amor Penarrubia Fraguas (con interprete): Grazie per le risposte, però ci sono ancora un paio di punti che non mi sono chiari. Il primo è il tempo di rotazione dei "lead partner" della Società di revisione; poi l'esigenza di una maggiore trasparenza al mercato circa i criteri di selezione delle persone che rivestono tale incarico.

  • Matteo Del Giudice: L'Amministratore Delegato ha rassicurato l'Assemblea circa lo stato dell'arte di tutte le azioni giudiziarie che riguardano Albania Beg contro Enel; questo riguarda solo i sequestri o anche, per esempio, le azioni concernenti il merito, come quella che è pendente in secondo grado presso la Corte di Appello di Amsterdam per rivedere "in toto" il giudizio? Lei esclude quindi categoricamente che ci possano essere rischi collegati alla possibile esecuzione di quel provvedimento del 2009 reso dalla Corte albanese? Poi non mi è chiaro come mai ad un certo punto questa collaborazione commerciale con questa società albanese è cessata. Si è deciso di recedere, probabilmente per delle ragioni sostanziali e questo ha esposto Enel a questi rischi collegati a tutte queste cause che ci sono state in giro per il mondo: New York, Olanda, Francia... e in un altro Paese ancora. Il punto è: è escluso questo rischio di condanna? Un altro punto è: quella clausola di partenza era abilitante nei confronti di Enel per poter recedere dal punto di vista giuridico oppure no? Secondo l'Italia sì, secondo l'Albania no.

*****

Terminate le repliche, si procede a fornire alcune risposte alle repliche presentate, che sono sintetizzate come segue.

  • Amministratore Delegato Starace: Chiedo all'avvocato Giulio Fazio (Responsabile della Funzione Affari Legali e Societari), che è presente in Assemblea, di dare due risposte, una all'Azionista Del Giudice, che ha appena parlato, e l'altra all'Azionista Laghi in merito al tema degli indennizzi ai Comuni, nonché in merito alla trasmissione della lettera, perché noi abbiamo la copia della lettera con la quale i dati sono stati trasmessi all'Ente Parco nazionale del Pollino.

  • Avvocato Fazio: Allora innanzitutto la lettera, le do il protocollo di trasmissione, è stata mandata con PEC da Enel Produzione, il numero di protocollo è: enel-pro-15maggio2018- 0009864.

  • Ferdinando Laghi: Le posso dire che avete già mandato altre lettere che non contenevano però i dati che ha citato l'Amministratore Delegato.

  • Avvocato Fazio: È una lettera che contiene in allegato tutti i fornitori di biomasse, che è quello che lei ha chiesto.

  • Ferdinando Laghi: No, io ho chiesto non solo i fornitori di biomasse, ma anche la provenienza delle biomasse, la quantità per fornitore e il tipo delle biomasse fornite. E questo è su tutte le lettere che abbiamo mandato come Ente Parco all'Enel, e voi altre volte ci avete risposto non risolvendo questi

interrogativi da noi posti, non avete mai risposto a queste cinque domande.

  • Avvocato Fazio: Non abbiamo indicazioni di inadempienza su questo tema, ad ogni modo verificheremo.

  • Ferdinando Laghi: Chiedo scusa, anche questo non è vero. Nel senso che dato che voi in una risposta ci avete detto l'anno scorso che non è pervenuta alcuna protesta o contestazione da parte del Parco, anche questo non è vero.

  • Avvocato Fazio: Ci parliamo dopo. E quello che dobbiamo dare di altro, lo diamo.

  • Presidente Grieco: Credo che la cosa migliore da fare sia capirsi bene sul contenuto di quello che voi chiedete e di quello che noi vi abbiamo risposto. Quindi pregherei di contattare l'Azionista Laghi.

  • Avvocato Fazio: Provvederò in tal senso. Passo al tema del TAR Puglia. Quest'ultimo, senza ovviamente alcuno specifico riferimento alla centrale del Mercure, si è pronunciato su un tema che è stato sollevato per la prima volta da Enel, quello della legittimità delle compensazioni ambientali, con particolare riferimento alla prassi nel mercato di stipulare tali compensazioni ambientali direttamente con i Comuni in violazione di legge. Cosa prevede la legge? Che le compensazioni ambientali possono essere fatte per misure specifiche, tendenzialmente non solo con dazioni in denaro ed, in ogni caso, con approvazione dello Stato e delle Regioni. Quello che abbiamo contestato in molti casi era che vi fossero convenzioni stipulate solo con i Comuni, senza l'approvazione di Stato e Regioni o la copertura della Conferenza Stato-Regioni e, quindi, poi approvate in Conferenza di servizi; le convenzioni approvate nel rispetto della procedura in precedenza descritta sono invece valide. La convenzione relativa alla centrale del Mercure è stata approvata al MISE con la presenza delle Regioni. Quindi ha i requisiti di legge e non è neppure stata impugnata; non rispettarla, pertanto, comporterebbe un inadempimento.

Passando al tema del contenzioso BEG, informo che non c'era nessun contratto vincolante a realizzare il progetto, c'era un impegno a realizzare degli studi di fattibilità del progetto da effettuare insieme, studi che si sono rivelati non fattibili. La circostanza che tali studi fossero fattibili o non fattibili e, quindi, fosse possibile realizzare l'impianto ha formato oggetto di un giudizio arbitrale in Italia, in cui il Gruppo Enel è risultato vittorioso. La controparte ha deciso di intentare la stessa identica causa in Albania

attraverso una società controllata e in Albania, con un processo che noi riteniamo viziato per molti motivi, è risultata vittoriosa la controparte. Quello che ha riconosciuto il Tribunale di Parigi è che il processo era lo stesso, che la sentenza albanese è inconciliabile con il lodo arbitrale italiano e che, quindi, è stata fatta una frode processuale ai danni di Enel ottenendo la sentenza albanese. Non vi è alcuna decisione definitiva che abbia riconosciuto l'exequatur, non c'è alcun sequestro pendente, è vero che c'è un Appello pendente ad Amsterdam e confidiamo che vada esattamente nei termini in cui è andato il Tribunale di Parigi. Ai fini contabili tutto è trattato secondo lo IAS 37 e, quindi, non c'è alcun rischio di accantonamenti, anzi siamo fortemente convinti che in questo momento stiamo difendendo l'Enel, tra l'altro, da una frode processuale.

  • Matteo Del Giudice: Chiedo scusa, quello di Amsterdam è stato sfavorevole o sbaglio?

  • Avvocato Fazio: È stata pronunciata sentenza sfavorevole da parte di un Tribunale locale, che ha peraltro rifiutato di riconoscere la provvisoria esecuzione e in questo momento la controversia è all'attenzione della Corte d'Appello; anche con l'emersione di una serie di prove nuove che sono state presentate nel processo e che sono le stesse depositate dinanzi al Tribunale di Parigi, come Azionista credo che le prospettive siano interessanti, diversamente da quanto accade per la controparte.

  • Francesco Saccomanno: Io chiedevo esplicitamente che su questa cosa delle infiltrazioni della malavita nella centrale del Mercure si pronunciasse il rappresentante del Ministero delle Finanze. Noi sosteniamo che c'è problema di legalità e l'Amministratore Delegato ci dice che Enel è talebana, viene fuori che non c'è la possibilità di ottenere da anni i nominativi dei fornitori delle biomasse cui è connessa la permeabilità della 'ndrangheta in questo impianto di produzione, allora è un problema serio che non riguarda l'Azionista Laghi personalmente e l'Avvocato Fazio, ma riguarda tutti gli Azionisti dell'Enel e, in particolare, quelli che intervengono in questa sede per conto dello Stato.

  • Avvocato Fazio: Mi perdoni, la lettera contiene nomi, tipologia, quantità, a pagina 4.

  • Matteo Del Giudice: Avvocato, io non sono contento invece come Azionista perché il secondo grado non è ancora arrivato.

  • Presidente Grieco: L'Avvocato Fazio prenderà contatto con l'Azionista Laghi per chiarire tutto quello che c'è da chiarire, almeno per condividere ciò che effettivamente è stato inviato all'Ente Parco, perché mi sembra che sia necessario ripartire da lì. Segnalo inoltre che sono presenti in Assemblea due legali rappresentanti dell'Enel e, quindi, il rappresentante dell'Azionista Tesoro non può aggiungere nulla riguardo ai profili evocati dall'Azionista Saccomanno. Per quanto riguarda BEG posso assicurare che il Consiglio di Amministrazione di Enel segue con molta attenzione questo contenzioso, specie con riguardo al tema degli accantonamenti.

  • Gianfranco D'Atri: Ci sono altre risposte da dare.

  • Amministratore Delegato Starace: C'erano delle domande sullo "smart meter" e sulla relativa resilienza a eventuali attacchi "cyber". Segnalo al riguardo che gli "smart meter" attualmente in uso hanno un codice anticriptaggio, diciamo, che li rende resistenti a tentativi di "hacking". Il dato viene trasmesso dallo "smart meter" ad e-distribuzione tramite "PLC", quindi non viaggia tramite protocolli facilmente aggredibili. Come tutti i sistemi informatici, gli "smart meter" possono naturalmente formare oggetto di attacchi, ma finora non si sono registrati particolari problemi.

Un'ulteriore domanda riguardava la possibilità per il cliente di disporre della medesima informazione in tempo reale che il contatore dà al distributore. La risposta è affermativa, in quanto i contatori digitali di seconda generazione dispongono di ambedue le modalità di trasmissione dati, quindi non appena avremmo finito di installarli, entro i prossimi due o tre anni, tali contatori forniranno in tempo reale la stessa informazione al distributore e al cliente, usando sempre la tecnologia "PLC".

  • Presidente Grieco: Un'altra domanda era quella relativa ai tempi di rotazione del "partner" della Società di revisione. Ora, premesso che la tempistica adottata in ambito Enel risulta perfettamente in linea con le previsioni dell'ordinamento italiano, la trasparenza della indicata rotazione è garantita dal fatto che ogni anno nella relazione al bilancio predisposta dalla Società di revisione è indicato il nome del "partner" che l'ha sottoscritta, quindi si tratta di un quadro trasparente. Prendiamo atto che secondo l'Azionista Penarrubia Fraguas il "partner" dovrebbe comunque ruotare più spesso.

Poi, c'è il tema delle denunce pervenute al Collegio Sindacale da parte di un Azionista. Queste denunce, tutte formulate da parte di un singolo Azionista titolare di una sola azione, traggono spunto in grande prevalenza da articoli di stampa e sono riferite ad undici fatti ritenuti censurabili da parte del medesimo Azionista, ai sensi appunto dell'articolo 2408 del codice civile.

Il Collegio Sindacale, effettuate le opportune verifiche con il supporto dell'Audit e delle strutture aziendali, non ha riscontrato irregolarità da segnalare e ha informato l'Azionista interessato circa l'esito delle analisi svolte.

  • Gianfranco D'Atri: La domanda riguardava noi Azionisti, perché una denunzia, una volta fatta, non è una contestazione di bolletta. Quindi chiedo che venga data la risposta su quali erano gli argomenti delle denunce, se no si lascia un'ombra a mio avviso.

  • Presidente Grieco: Qui c'è il Presidente del Collegio Sindacale, cui chiedo di riferire circa gli argomenti oggetto delle denunce presentate ai sensi dell'articolo 2408 del codice civile.

  • Sergio Duca (Presidente del Collegio Sindacale): Non li ricordo tutti perché erano veramente tanti. Abbiamo comunque effettuato le opportune verifiche, con il supporto della Funzione "Audit" e delle competenti strutture aziendali, e non abbiamo riscontrato irregolarità da segnalare, come indicato nella relazione del Collegio Sindacale alla presente Assemblea.

  • Gianfranco d'Atri: Il mio è il suggerimento di dare una risposta esplicita che chiarisca il concetto che poi ha detto lei.

  • Presidente Grieco: Le denunce in questione sono state presentate tutte dall'azionista Marino e riguardano le tematiche diffusamente da quest'ultimo affrontate nelle domande formulate ante-Assemblea e numerate da A) a Z10) nell'apposito fascicolo.

***

Prima di passare alla delibera sul primo punto all'ordine del giorno, il Presidente ricorda che l'Azionista Bava ha proposto un'azione di responsabilità nei confronti del Presidente e dell'Amministratore Delegato per carenza di visione strategica nel campo delle telecomunicazioni. Essendo evidentemente in conflitto di interessi, il Presidente ha chiesto al Presidente del Collegio Sindacale di rispondere.

  • Sergio Duca (Presidente del Collegio Sindacale): Per ciò che concerne la proposta di azione di responsabilità nei confronti del Presidente e dell'Amministratore Delegato formulata dall'Azionista Bava, titolare di n. 1 azione, con riferimento alla mancanza di visione strategica nel campo delle

telecomunicazioni nonostante gli investimenti vengano fatti, il Collegio Sindacale, riunitosi d'urgenza con la presenza di tutti i suoi componenti durante la sospensione dei lavori assembleari, considerato che la medesima proposta risulta generica, la ritiene palesemente carente dei requisiti di motivazione e la considera dunque inammissibile.

Il Presidente dichiara quindi chiusa la discussione tanto sul primo quanto sul secondo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria e passa alla votazione sul primo di tali argomenti.

***

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione della Assemblea sul primo argomento di parte ordinaria il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione. "L'Assemblea di Enel S.p.A.:

• esaminati i dati del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 con le relative relazioni presentate dal Consiglio di Amministrazione, dal Collegio Sindacale e dalla Società di revisione legale;

• preso atto dei dati del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 con le relative relazioni presentate dal Consiglio di Amministrazione e dalla Società di revisione legale;

• preso atto della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario concernente l'esercizio 2017 e della relativa relazione della Società di revisione legale;

delibera

di approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017." Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al primo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter".

Ricorda che si deve provvedere, in sequenza:

• a digitare il tasto relativo alla votazione prescelta;

• a verificare sullo schermo la correttezza di tale scelta;

• a digitare il tasto "OK";

• a verificare sullo schermo che il voto sia stato registrato. Invita quindi ad utilizzare il "radiovoter" per esprimere, secondo le modalità sopra descritte, il voto. Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter". Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul primo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornirle l'esito delle votazioni. Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza: - votanti n. 3.056 azionisti, per n. 6.341.774.177 azioni tutte ammesse al voto, pari al 62,378025% del capitale sociale; - favorevoli n. 6.326.650.718 azioni, pari al 99,761526% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 7.400.160 azioni, pari allo 0,116689% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - astenuti n. 7.723.294 azioni, pari allo 0,121784% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 5 azioni. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione del primo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Passa quindi alla votazione sul secondo argomento di parte ordinaria. Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione dell'Assemblea il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione. "L'Assemblea di Enel S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione, delibera 1. di destinare come segue l'utile netto dell'esercizio 2017 di Enel S.p.A., pari a Euro 2miliardi 269milioni 988mila 186 virgola84:

• alla distribuzione in favore degli Azionisti:

  • Euro zero virgola 105 per ognuna delle 10miliardi 166milioni 679mila 946 azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola", a copertura dell'acconto sul

dividendo messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2018, previo stacco in data 22 gennaio 2018 della cedola n. 27 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'articolo 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'articolo 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.) coincidente con il 23 gennaio 2018, per un importo complessivo di Euro 1 miliardo 67milioni 501mila 394 virgola33;

  • Euro zero virgola 118 per ognuna delle 10miliardi 166milioni 679mila 946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 23 luglio 2018, data prevista per lo "stacco cedola", a titolo di saldo del dividendo, per un importo complessivo di Euro 1 miliardo 199milioni 668mila 233 virgola63;

• a "utili accumulati" la parte residua dell'utile stesso, per un importo complessivo di Euro 2milioni 818mila 558 virgola 88;

  1. di destinare inoltre alla distribuzione in favore degli Azionisti, sempre a titolo di saldo del dividendo, una parte della riserva disponibile denominata "utili accumulati" appostata nel bilancio di Enel S.p.A. (ammontante al 31 dicembre 2017 a complessivi Euro 4miliardi 424milioni 283mila 417 virgola 19), per un importo di Euro zero virgola zero 14 per ognuna delle 10miliardi 166milioni 679mila 946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 23 luglio 2018, data prevista per lo "stacco cedola", per un importo complessivo di Euro 142milioni 333mila 519 virgola 24;

  2. di porre in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, il saldo del dividendo complessivo di Euro zero virgola 132 per azione ordinaria – di cui Euro zero virgola 118 a titolo di distribuzione di parte dell'utile residuo dell'esercizio 2017 ed Euro zero virgola zero 14 a titolo di parziale distribuzione della riserva disponibile denominata "utili accumulati" – a decorrere dal 25 luglio 2018, con "data stacco" della cedola n. 28 coincidente con il 23 luglio 2018 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'articolo 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'articolo 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.) coincidente con il 24 luglio 2018."

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al secondo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito". Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza illustrate. Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter". Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul secondo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni. Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza: - votanti n. 3.056 azionisti, per n. 6.341.774.177 azioni tutte ammesse al voto, pari al 62,378025% del capitale sociale; - favorevoli n. 6.327.169.306 azioni, pari al 99,769704% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 14.544.994 azioni, pari allo 0,229352% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - astenuti n. 59.875 azioni, pari al 0,000944% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 2 azioni. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione del secondo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Terzo argomento all'ordine del giorno – parte ordinaria – Autorizzazione al rinnovo del programma di "buy-back" Il Presidente passa quindi alla trattazione del terzo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria, concernente 3. "Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di

azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea ordinaria del 4 maggio 2017. Deliberazioni inerenti e conseguenti".

Si astiene con il consenso dei presenti dal dare lettura della

relazione illustrativa predisposta dal Consiglio di Amministrazione, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento. Invita coloro che fossero interessati a presentare richiesta di intervento sul presente punto all'ordine del giorno a recarsi, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Ricorda che la discussione sul presente argomento non risulta accorpata con quella relativa ad alcun altro argomento.

Segnala che gli interessati hanno 5 minuti di tempo per presentare richiesta di intervento sul presente argomento.

Invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornirle l'elenco delle richieste di intervento e ad aggiornarlo in caso di ulteriori richieste presentate nel corso degli interventi e nel rispetto del limite temporale in precedenza indicato.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita a raggiungere il podio coloro che hanno richiesto di intervenire, ricordando di contenere l'intervento entro 5 minuti.

Seguono gli interventi, che sono sintetizzati come segue.

- Gianfranco D'Atri: Preciso di essere portatore in Assemblea di due azioni che, non solo per me, per tutti, si deve tenere presente che le azioni portate in assemblea non rappresentano necessariamente il totale di azioni di cui si è titolari. Così come approfitto, visto che l'intervento è molto più breve dei cinque minuti, per precisare, circa l'azione di responsabilità proposta dall'Azionista Bava, che i Soci avrebbero potuto anche voler integrare la denunzia. Però vorrei segnalare che fondamentalmente il Socio Bava non ha quantificato il danno, cosa che avrebbe dovuto fare presentando la denunzia. Chiaramente occorre individuare un danno, perché l'azione di responsabilità non riguarda la generica competenza o meno degli Amministratori a fare qualche cosa.

Detto questo, nel caso specifico l'intervento che ci viene richiesto è relativo ad una delibera intesa ad assegnare una delega totalmente libera al Consiglio di Amministrazione nell'esercitare un'attività di un importo veramente importante, almeno come delibera (che poi sia o meno attuata è un altro discorso). Ritengo che questa delibera, che è una sorta di prassi che viene presa normalmente, che la legge consente, in una società come Enel non dovrebbe essere utilizzata in maniera generica, cioè nel tempo di diciotto mesi, termine massimo che abbiamo, e che dovrebbe essere meglio motivata. Quindi su questo faccio una segnalazione – che non ha la portata di una denunzia ex art. 2408 del codice civile – al Collegio Sindacale, che però non so se durante le decisioni ha fatto o meno delle osservazioni in proposito; la segnalazione è quella che si debba dare indicazione al Consiglio di Amministrazione di circoscrivere, di limitare comunque i propri poteri. Ed è ovvio che questo tipo di osservazione la rivolgiamo soprattutto al Ministro, chiaramente alla funzione di ministro perché in questo momento abbiamo una "vacatio" e, quindi, il rappresentante del Governo presente spero che faccia una relazione, questo è sempre stato molto dubbio, quale fosse il modo con cui il delegato in assemblea poi relaziona al Ministro, sperando che tutto ciò cambi nel futuro. Gradirei che il Notaio registrasse regolarmente la richiesta fatta da un Socio per portare all'attenzione del Socio di maggioranza l'inopportunità di delibere per una società di queste dimensioni, controllata dallo Stato, nel tenore che è stata indicata.

Una domanda a questo punto: volete darci almeno un esempio concreto di possibile utilizzo di questa delega?

  • Gerardino Garrì: Io vorrei sapere quali sono i risultati dell'attività di acquisto di azioni proprie negli ultimi cinque anni, chi sono gli intermediari interessati e quante azioni ad oggi abbiamo in cassa e le finalità del loro utilizzo.

  • Matteo Del Giudice: Il mio è un semplice intervento adesivo nei confronti dell'intervento del Socio D'Atri in punto di genericità, perché l'acquisto di azioni proprie, come richiede il Socio D'Atri, dovrebbe forse essere più circoscritto.

****

Il Presidente chiede conferma che nessun altro intenda intervenire.

Non essendovi altri interessati, dichiara terminati gli interventi e provvede a fornire le risposte ai quesiti presentati, sintetizzate come segue.

- Presidente Grieco: Informo che Enel non dispone di azioni proprie, non avendo finora effettuato alcuna attività di acquisto di azioni proprie. Abbiamo chiesto per la prima volta l'anno scorso una delega nell'ambito dei limiti previsti dalla legge per esercitare eventualmente questa facoltà. Segnalo che, come da prassi, la delega richiesta alla presente Assemblea elenca svariate possibili forme di utilizzo delle azioni proprie; il Consiglio di Amministrazione sta quindi

chiedendo una delega, è facoltà dell'Assemblea accordarla o meno nei termini in cui essa è stata richiesta, credo che non vi sia nient'altro da aggiungere.

****

Ultimate le risposte, ricorda che è concessa facoltà di replica, per massimi 2 minuti, a chi è già intervenuto nella discussione.

Invita pertanto coloro che fossero interessati ad avvalersi della facoltà di replica a presentare ora apposita richiesta presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Ad essi verrà data la parola secondo l'ordine di effettuazione degli interventi.

Seguono le repliche, che sono sintetizzate come segue.

  • Gianfranco D'Atri: Allora, posto che la domanda era volta al Consiglio di Amministrazione, perché sono loro che la richiedono, è il caso di dire che il mancato intervento del Governo, come prassi nelle assemblee di società quotate, è qualcosa di sbagliato che ci auguriamo che venga nel futuro modificato. Sicuramente il Consiglio di Amministrazione potrebbe essere più aperto ad un mutamento anziché aspettare l'eventuale cambiamento dei tempi. Detto ciò, è ovvio che gradisco che sia segnato a verbale con chiarezza, quindi il Notaio saprà come meglio, perché con la stanchezza anche il mio eloquio credo cominci a zoppicare, è l'invito rivolto al Socio, perché questa è l'Assemblea dei Soci, rivolta al Socio che avendone la maggioranza e chiaramente rivolto in parte anche a quei fondi che eventualmente avessero preferito fornire un'eventuale indicazione a favore di questa delibera, di votare contro.

Quindi in sede assembleare il mio invito al Socio di maggioranza relativa è di respingere la proposta del Consiglio di Amministrazione. Ovviamente immagino che abbia delle istruzioni di voto, le seguirà ma poi i verbali saranno i documenti che rimangono nella storia, registrati e riscoperti poi dai futuri archeologi che troveranno i verbali del Notaio.

*****

Terminate le repliche il Presidente dichiara quindi chiusa la discussione e passa alla votazione.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione della Assemblea il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione:

"L'Assemblea di Enel S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

  1. di revocare la deliberazione di autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie adottata dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 4 maggio 2017; 2. di autorizzare il Consiglio di Amministrazione – ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2357 del codice civile – a procedere all'acquisto di azioni della Società, in una o più volte e per un periodo di diciotto mesi dalla data della presente delibera, per il perseguimento delle finalità di cui alla relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione all'odierna Assemblea relativa al presente punto all'ordine del giorno, nei termini e alle condizioni di seguito precisati:

il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 500 milioni di azioni ordinarie della Società, rappresentative del 4 virgola92% circa del capitale sociale di Enel S.p.A., che ammonta attualmente a 10miliardi 166milioni 679mila 946 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1 ciascuna, per un esborso complessivo fino a Euro 2 miliardi; gli acquisti dovranno essere effettuati nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato;

gli acquisti dovranno essere effettuati ad un prezzo che sarà individuato di volta in volta, avuto riguardo alla modalità prescelta per l'effettuazione dell'operazione e nel rispetto delle eventuali prescrizioni regolamentari, anche comunitarie, o prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti, fermo restando che tale prezzo in ogni caso non dovrà discostarsi, in diminuzione o in aumento, di oltre il 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo Enel S.p.A. nella seduta del Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., del giorno precedente ogni singola operazione;

gli acquisti dovranno essere effettuati in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti e secondo le modalità previste dalla normativa, anche comunitaria, di riferimento e dalle prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti, come richiamate nella relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione all'odierna Assemblea relativa al presente punto all'ordine del giorno, fermo restando che gli acquisti non potranno essere effettuati mediante attribuzione ai soci, proporzionalmente alle azioni da questi possedute, di un'opzione di vendita, né nello svolgimento dell'attività di internalizzazione sistematica secondo modalità non discriminatorie e che prevedano l'esecuzione in via automatica e non discrezionale delle operazioni in base a parametri preimpostati;

  1. di autorizzare il Consiglio di Amministrazione – ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2357-ter del codice civile – a procedere alla disposizione, in una o più volte, di tutte o parte delle azioni proprie in portafoglio, senza limiti temporali, anche prima di aver esaurito il quantitativo massimo di azioni acquistabile, nonché all'eventuale riacquisto delle azioni stesse in misura tale per cui le azioni proprie detenute dalla Società e, se del caso, dalle società dalla stessa controllate, non superino il limite stabilito dall'autorizzazione di cui al precedente punto 2, fermo restando quanto precisato al riguardo nella relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione all'odierna Assemblea relativa al presente punto all'ordine del giorno. Gli atti di disposizione e/o utilizzo delle azioni proprie in portafoglio potranno avvenire per il perseguimento delle finalità di cui alla predetta relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione, nei termini e alle condizioni di seguito precisati:

la vendita o gli altri atti dispositivi di azioni proprie in portafoglio potranno avvenire con le modalità ritenute più opportune e rispondenti all'interesse della Società e, in ogni caso, nel rispetto della normativa, anche comunitaria, di riferimento e delle prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti;

la vendita o gli altri atti dispositivi di azioni proprie in portafoglio potranno avvenire secondo i termini e le condizioni di volta in volta stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, in conformità alle finalità e ai criteri di cui alla presente autorizzazione, fermo in ogni caso il rispetto dei limiti eventualmente previsti dalla normativa, anche comunitaria, di riferimento e dalle prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti;

le azioni proprie a servizio di eventuali piani di incentivazione azionaria saranno assegnate con le modalità e nei termini indicati dai regolamenti dei piani stessi;

  1. di conferire al Consiglio di Amministrazione – e, per esso, al Presidente e all'Amministratore Delegato, in via disgiunta tra loro e con facoltà di subdelega – ogni potere occorrente per dare esecuzione alle deliberazioni di cui ai punti precedenti, ponendo in essere tutto quanto richiesto, opportuno, strumentale e/o connesso per il buon esito delle

stesse, nonché per provvedere all'informativa al mercato richiesta dalla normativa, anche comunitaria, di riferimento e dalle prassi di mercato ammesse "pro-tempore" vigenti." Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al terzo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito". Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza illustrate. Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter". Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul terzo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni. Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza: - votanti n. 3.048 azionisti, per n. 6.258.372.746 azioni tutte ammesse al voto, pari al 61,557684% del capitale sociale; - favorevoli n. 6.143.461.561 azioni, pari al 98,163881% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 114.854.095 azioni, pari al 1,835207% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - astenuti n. 57.088 azioni, pari allo 0,000912% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 2 azioni. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione del terzo argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Quarto argomento all'ordine del giorno – parte ordinaria –

Adeguamento del corrispettivo per l'incarico di revisione legale dei conti – esercizi 2018 e 2019

Il Presidente passa quindi alla trattazione del quarto

argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria, concernente

  1. "Adeguamento del corrispettivo per l'incarico di revisione legale dei conti riferito agli esercizi 2018 e 2019 in relazione ad intervenute modifiche normative".

Si astiene, con il consenso dei presenti, dal dare lettura della apposita relazione illustrativa, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Ricorda in proposito che l'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2011 ha deliberato, su proposta del Collegio Sindacale, di conferire a Reconta Ernst & Young S.p.A. (oggi ridenominata EY S.p.A.) l'incarico di revisione legale dei conti di Enel S.p.A. con riferimento agli esercizi dal 2011 al 2019, determinando il relativo corrispettivo.

Tale corrispettivo è stato determinato in conformità con i criteri di cui alla Comunicazione Consob n. 3556 del 18 aprile 1996 ed è pertanto soggetto alla variabilità ivi prevista, riferita al "verificarsi di circostanze eccezionali e/o imprevedibili", in presenza delle quali la Società di revisione è chiamata a formulare un'integrazione della propria proposta.

In relazione a talune modifiche normative che hanno trovato recentemente attuazione in ambito comunitario e nazionale e che comportano lo svolgimento di attività di revisione più complesse, in data 5 febbraio 2018 EY S.p.A. ha formalizzato una richiesta di integrazione del corrispettivo fissato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2011, che è stata sottoposta all'esame e alla valutazione del Collegio Sindacale.

Ai sensi dell'articolo 13, comma 1 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, il Collegio Sindacale ha quindi formulato in materia una proposta motivata, che il Consiglio di Amministrazione sottopone pertanto all'approvazione della presente Assemblea. Trattandosi di una proposta elaborata da parte del Collegio Sindacale, sarà quindi lo stesso Collegio a fornire risposta alle eventuali domande che potranno essere formulate dagli Azionisti sul presente argomento all'ordine del giorno.

Invita coloro che fossero interessati a presentare richiesta di intervento sul presente punto all'ordine del giorno a recarsi, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Ricorda che anche la discussione sul presente

argomento non risulta accorpata con quella relativa ad alcun altro argomento.

Segnala che da questo momento gli interessati hanno 5 minuti di tempo per presentare richiesta di intervento sul presente argomento.

Invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'elenco delle richieste di intervento e ad aggiornarlo in caso di ulteriori richieste presentate nel corso degli interventi e nel rispetto del limite temporale in precedenza indicato.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita a raggiungere il podio coloro che hanno richiesto di intervenire.

Segue un unico intervento, sintetizzato come segue:

  • Gianfranco D'Atri: Gradirei partire dalla ripresa dei dati che sono sicuramente contenuti in bilancio, ma non in questo punto specifico, sul compenso attuale e soprattutto sui compensi per attività "non-audit" assegnate nell'anno passato o comunque negli ultimi anni alla Società di revisione. Volevo chiedere se è stato adottato dalla Società il regolamento per il conferimento di incarichi "non-audit" previsto dalla normativa e, quindi, se il Collegio Sindacale sta intervenendo sugli eventuali incarichi "non-audit" conferiti alla Società di revisione, in particolare rispetto a quest'ultimo anno per quale motivo, posto che il Collegio, non avendo segnalato anomalie, avrà ritenuto congruenti questi conferimenti di incarichi. Vorrei conoscere i motivi per cui risulta conveniente per la Società, posto che è legittimo, assegnare alla Società di revisione determinati incarichi "non-audit". È evidente che, sempre in considerazione delle dimensioni della nostra Azienda, il tema dei compensi della Società di revisione, che possono trovare in questo caso un'apparente giustificazione, perché comunque sicuramente il Collegio Sindacale ha esaminato e un incremento di 25 mila euro annui e un incremento di 15 mila. Però non ho a mente il compenso totale. Attualmente quant'è il compenso della Società di revisione? È più spedito il mio discorso se ho il numero di riferimento. La necessità su un complesso di attività di portare queste piccole modifiche, creare anche una presenza in Assemblea, mi sfugge: gradirei capire come mai diventa così importante integrare il compenso in Assemblea. Nello specifico, vorrei capire quali difficoltà aggiuntive la Società di revisione si trova ad affrontare durante il periodo. Gradirei che il Collegio Sindacale facesse parte noi altri Soci delle riflessioni che lo hanno portato ad approvare e valutare positivamente tale proposta.

*******

Il Presidente chiede conferma che nessun altro intenda intervenire.

Non essendovi altri interessati, dichiara terminati gli interventi e passa la parola al Presidente del Collegio Sindacale per fornire le risposte ai quesiti presentati. Seguono le risposte che sono sintetizzate come segue.

  • Sergio Duca (Presidente del Collegio Sindacale): Mi sembra che l'Azionista D'Atri abbia toccato diversi temi, che proverò ad esaminare distintamente.

In primo luogo segnalo che quanto viene sottoposto alla presente Assemblea non rappresenta un nuovo incarico da affidare alla Società di revisione, ricollegandosi piuttosto all'incarico principale di revisione legale dei conti, che per legge dura 9 anni e, quindi, essendo stato affidato in Enel nel 2011, si protrarrà fino al 2019. In base alla normativa comunitaria e nazionale di riferimento sono stati affidati alla Società di revisione dei compiti nuovi ed ulteriori rispetto a quelli che si conoscevano al momento dell'affidamento dell'incarico e, quindi, in base alla disciplina Consob, essendo intervenuti fatti eccezionali e/o imprevedibili, è prevista la possibilità di integrare il compenso della Società di revisione. Analogamente a quanto fatto da larga parte delle società quotate italiane, anche il Collegio Sindacale di Enel ha ritenuto opportuno sottoporre ad approvazione assembleare tale adeguamento del compenso della Società di revisione. Segnalo tuttavia che l'integrazione relativa al 2017 è stata autorizzata direttamente da parte dello stesso Collegio Sindacale, che avrebbe altrimenti dovuto convocare un'Assemblea "ad hoc" per deliberare al riguardo. Per il 2018 e il 2019 è invece richiesto alla presente Assemblea di deliberare l'adeguamento del compenso della Società di revisione. Per quanto riguarda i compiti nuovi ed ulteriori che giustificano il segnalato adeguamento del compenso, essi si riferiscono ad esempio alla cosiddetta "Relazione Aggiuntiva" predisposta da Ernst & Young a beneficio del Collegio Sindacale di Enel in qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ovvero al nuovo e più articolato modello di relazione di revisione applicabile ad Enel in qualità di "Ente di Interesse Pubblico" ai sensi della normativa di riferimento. In merito alla misura dell'adeguamento del compenso spettante alla Società di revisione che la presente Assemblea è chiamata a deliberare per quanto di competenza della Capogruppo, informo che si tratta di complessivi 130.000 euro per il biennio 2018/2019, cifra che è stata determinata moltiplicando il numero delle ore di attività aggiuntiva per le tariffe orarie autorizzate dall'Assemblea nel 2011.

Per quanto riguarda l'affidamento di incarichi "non-audit", ossia diversi dalla revisione legale dei conti, ad entità del "network" del revisore principale, segnalo che fin dal 2009 Enel ha adottato una procedura assai rigorosa che prevede un costante coinvolgimento del Collegio Sindacale a presidio dell'indipendenza del revisore stesso. Il Collegio, a sua volta, si attiene scrupolosamente alle previsioni di tale procedura. Le motivazioni per cui incarichi "non-audit" vengono talvolta affidati ad entità del "network" del revisore principale sono riconducibili alla profonda conoscenza delle società del Gruppo Enel di cui il medesimo revisore principale dispone, che gli permette di svolgere alcune attività consentite per legge in minor tempo e, quindi, per un minor corrispettivo. Segnalo, comunque, che in svariate occasioni il Collegio Sindacale ha richiesto espressamente alle competenti strutture aziendali di acquisire almeno un'offerta alternativa a quella del "network" del revisore principale, per verificare l'effettiva convenienza delle condizioni proposte da quest'ultimo.

Per quanto riguarda il compenso complessivo riconosciuto ad Ernst & Young per la revisione legale dei conti in base a quanto approvato dall'Assemblea di Enel nel 2011, chiedo supporto a Fabio Bonomo (Responsabile dell'Unità Affari Societari). Mi sembra di ricordare si trattasse all'incirca di complessivi 60 milioni di euro.

  • Roberto Mazzei (Sindaco effettivo): Un importo di circa 64 milioni di euro riguardava l'intero Gruppo Enel per il novennio 2011-2019. Per quanto riguarda invece Enel S.p.A., il corrispettivo complessivo nel medesimo arco temporale è di circa 3.480.000 euro.

  • Sergio Duca: Si tratta per l'esattezza di 3.480.791,55 euro per l'intero novennio con riferimento alla sola Enel S.p.A., mentre adesso abbiamo un incremento complessivo di 130.000 euro per due anni, quindi la percentuale bisognerebbe calcolarla, ma non è una percentuale di particolare rilievo.

  • Dottor Bonomo: Le cifre sono ricavabili dalla relazione sul presente punto all'ordine del giorno che avete all'interno delle vostre cartelline. In particolare, alle pagine 18 e

seguenti dell'apposita brochure è riportata l'intera relazione su questo punto all'ordine del giorno.

E' ivi indicato, come segnalato dal Presidente del Collegio Sindacale, che il corrispettivo complessivo per le attività concernenti Enel S.p.A., quelle che l'Assemblea ha approvato nel 2011, risulta pari per l'intero novennio a circa 3 milioni e mezzo di euro. Quindi, se vogliamo fare una media su base annua, sostanzialmente si tratta di dividere per nove l'importo di 3 milioni e mezzo di euro.

Dopodiché, l'ulteriore domanda che è stata fatta, se ho capito bene, riguarda quanto accade nelle altre società del Gruppo. Anche a tale domanda vi è risposta nella relazione, in particolare alle pagine 19 e 21. In buona sostanza, perché viene portata questa proposta all'Assemblea? Perché vi sono tre tipi di attività, nuove o più complesse, che la Società di revisione è chiamata a svolgere e che giustificano l'adeguamento del relativo compenso. Si tratta, in primo luogo, del nuovo modello della Relazione di revisione. A pagina 19 sono indicati gli aumenti che riguardano le varie società italiane del Gruppo, dove per Enel S.p.A. – che è la sola società per cui questa Assemblea è chiamata a dare la sua approvazione – si tratta di 25 mila euro su base annua, sia per il 2018 che per il 2019. La seconda tipologia di attività riguarda la cosiddetta "Relazione Aggiuntiva", già menzionata dal Presidente del Collegio Sindacale, documento che risulta indirizzato al Collegio Sindacale. Essendo prevista soltanto per gli Enti di Interesse Pubblico, cioè le società quotate in base alla normativa comunitaria, questa Relazione è prevista soltanto per Enel S.p.A. e non anche per le altre società del Gruppo. Per tale attività è previsto un adeguamento del compenso di Ernst & Young di 15 mila euro, riguardante la sola Enel S.p.A. e che forma oggetto di approvazione da parte della presente Assemblea. La terza tipologia di attività riguarda le ulteriori verifiche circa la conformità della Relazione sulla gestione con il Bilancio; a tale proposito, a pagina 21 sono indicati gli importi, pari a 25 mila euro su base annua, sia per il 2018 che per il 2019, concernenti Enel S.p.A. e che formano oggetto di approvazione da parte della presente Assemblea, nonché gli importi concernenti le altre società italiane del Gruppo. Penso che questa sia la risposta alle domande che erano state poste.

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Ultimate le risposte, il Presidente ricorda che è concessa facoltà di replica, per massimi 2 minuti, a chi è già

intervenuto nella discussione.

Invita pertanto coloro che fossero interessati ad avvalersi della facoltà di replica a presentare ora apposita richiesta presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Ad essi verrà data la parola secondo l'ordine di effettuazione degli interventi.

Seguono le repliche - e le risposte alle repliche - che sono sintetizzate come segue.

  • Gianfranco D'Atri: il dato sintetico che non riesco a cogliere, perché i numeri sono sparsi, quindi era questo: complessivamente Ernst & Young dalle società del Gruppo in senso lato nell'anno 2017 che importo ha riscosso, a parte questo incremento?

  • Dottor Bonomo: Il dato glielo posso dare traendolo dal bilancio.

  • Gianfranco D'Atri: Ho capito. Questa nuova retribuzione di quanto in percentuale aumenta? Vorrei sapere approssimativamente se del 5, del 10, del 50. Me lo dica a mente approssimativamente, per capire se sto parlando di una cosa irrilevante.

  • Dottor Bonomo: Provo a fornire gli elementi per effettuare il calcolo da lei indicato. In sostanza gli importi che questa Assemblea è chiamata ad approvare, concernenti la Capogruppo, sono di 25.000 euro, più 15.000 euro, più 25.000 euro – ossia, complessivamente, 65.000 euro – per ciascuno degli anni 2018 e 2019. A pagina 404 del fascicolo della Relazione finanziaria annuale è indicato che l'importo complessivo erogato a Ernst & Young nel corso del 2017 è stato di 21,2 milioni di euro, dove le attività di revisione contabile in senso stretto, cioè quelle a cui si riferisce l'adeguamento del corrispettivo oggetto di esame da parte della presente Assemblea, sono state valorizzate per: 2,3 milioni di euro per quanto riguarda le attività svolte per Enel S.p.A. da parte di Ernst & Young S.p.A.; 2,8 milioni di euro per quanto riguarda le attività svolte per le controllate da parte di Ernst & Young S.p.A.; 11,6 milioni di euro per quanto riguarda le attività svolte per le medesime controllate da parte delle entità del "network" Ernst & Young. Se vuole fare un paragone omogeneo, che riguardi quindi la sola Capogruppo Enel S.p.A., che penso sia l'obiettivo cui voleva arrivare, abbiamo in sostanza: 65.000 euro al numeratore, per ciascuno degli anni 2018 e 2019; e 2,3 milioni di euro al denominatore, valevoli per il 2017 e proiettabili indicativamente per il 2018 e il 2019.

  • Gianfranco D'Atri: Allora la forzatura fatta dal Collegio

Sindacale per l'anno scorso – perché il Presidente ha detto che si sono assunti la responsabilità prima di questa delibera di autorizzare l'adeguamento relativo al 2017 - comunque è di questa dimensione. A questo punto nasce la domanda: perché l'hanno autorizzato senza convocare per tempo l'Assemblea?

  • Dottor Bonomo: Anche in tal caso la risposta si ricava dalla lettura di un inciso della relazione illustrativa del presente punto all'ordine del giorno: i principi di revisione ISA Italia, sulla base dei quali la Società di revisione ha potuto svolgere le sue attività di verifica dei bilanci dell'esercizio 2017 ed ha quindi potuto quantificare l'"effort" aggiuntivo e formulare la proposta d'integrazione dei corrispettivi, sono stati emanati nella seconda metà del 2017. La proposta della Società di revisione è arrivata all'inizio del 2018, quindi più o meno in concomitanza con la convocazione della presente Assemblea.

  • Gianfranco D'Atri: Però a questo punto la domanda è: per una società come Ernst & Young, che nel complesso guadagna circa 20 milioni dal Gruppo Enel, quei 10 – 12.000 euro in più potevano forse non esserci. Ciò lascia perplessi.

*******

Terminate le repliche e le risposte il Presidente dichiara quindi chiusa la discussione e passa alla votazione.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione della Assemblea il seguente ordine del giorno proposto dal Collegio Sindacale:

"L'Assemblea di Enel S.p.A.,

• esaminata la relazione illustrativa del Collegio Sindacale;

• preso atto che, alla luce delle modifiche normative recentemente intervenute in ambito comunitario e nazionale in materia di disciplina della revisione legale dei conti (con particolare riferimento a quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 537/2014 e dal Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal Decreto Legislativo 17 luglio 2016, n. 135), la Società di revisione EY S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti di Enel S.p.A. per gli esercizi dal 2011 al 2019, ha presentato in data 5 febbraio 2018 una richiesta di integrazione del corrispettivo, giustificata dal maggior "effort" richiesto alla luce del nuovo quadro normativo;

• considerato che il Collegio Sindacale, nel condividere in occasione dell'adunanza del 13 febbraio 2018 le valutazioni

espresse in proposito dalle competenti strutture interne di Enel, ha ritenuto che la richiesta di integrazione del corrispettivo formulata da EY S.p.A. risulta giustificata dalle segnalate modifiche normative recentemente intervenute in ambito comunitario e nazionale in materia di disciplina della revisione legale dei conti e, al contempo, congrua in relazione al maggiore "effort" richiesto dal nuovo quadro normativo;

• tenuto conto che il Collegio Sindacale, in occasione della medesima adunanza del 13 febbraio 2018, ha espresso il proprio preventivo parere favorevole (secondo quanto previsto dall'art. 7.3 della Procedura per l'affidamento di incarichi alle società di revisione nell'ambito del Gruppo Enel, approvata dal medesimo Collegio in data 20 novembre 2017) circa l'integrazione del corrispettivo dovuto a EY S.p.A. in relazione al maggior "effort" richiesto dal nuovo quadro normativo per le attività di revisione contabile del bilancio di esercizio di Enel S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2017;

delibera

  1. di approvare una integrazione del corrispettivo spettante alla Società di revisione EY S.p.A. per lo svolgimento dell'incarico di revisione legale dei conti di Enel S.p.A. con riferimento agli esercizi dal 2011 al 2019 – così come determinato con deliberazione dell'Assemblea ordinaria del 29 aprile 2011 – essendosi verificate "circostanze eccezionali e/o imprevedibili" al momento del conferimento dell'incarico, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 3556 del 18 aprile 1996;

  2. di riconoscere conseguentemente alla Società di revisione EY S.p.A., nell'ambito dello svolgimento della revisione contabile del bilancio di esercizio di Enel S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2019:

  3. un incremento di 25mila euro annui, corrispondenti a 560 ore di lavoro, per la predisposizione della relazione di revisione secondo i nuovi contenuti di cui all'articolo 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014;

  4. un incremento di 15mila euro annui, corrispondenti a 336 ore di lavoro, per la predisposizione della relazione aggiuntiva da presentare al Collegio Sindacale (in qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi dell'articolo 19, comma 2, lettera a) del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal Decreto Legislativo 17 luglio 2016, n. 135); - un incremento di 25mila euro annui, corrispondenti a 560 ore di lavoro, per l'emissione del nuovo giudizio di conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione e di alcune informazioni contenute nella relazione sul governo societario di Enel S.p.A." Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al quarto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito". Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza illustrate. Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter". Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul quarto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni. Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza: - votanti n. 3.047 azionisti, per n. 6.258.366.746 azioni tutte ammesse al voto, pari al 61,557625% del capitale sociale; - favorevoli n. 6.218.498.743 azioni, pari al 99,362965% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 39.810.913 azioni, pari allo 0,636123% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - astenuti n. 57.088 azioni, pari allo 0,000912% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 2 azioni. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione del quarto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Quinto e sesto argomento all'ordine del giorno – parte ordinaria – Piano LTI 2018 e Relazione sulla remunerazione

Tenuto conto dell'accorpamento in precedenza disposto in merito alla discussione sul quinto e sesto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria, il Presidente procede nuovamente in questo caso alla loro trattazione congiunta, mantenendo peraltro distinte e separate le rispettive votazioni, come già annunciato.

Ricorda che si tratta di argomenti tra loro strettamente connessi ed inerenti, in sequenza:

  1. "Piano 2018 di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel S.p.A. e/o di società da questa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile"; 6. "Relazione sulla remunerazione".

Ancora una volta, data la lunghezza del testo e per lasciare maggiore spazio alla discussione, si astiene con l'accordo dei presenti dal dare lettura delle relazioni illustrative predisposte dal Consiglio di Amministrazione sugli argomenti sopra indicati, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Invita coloro che fossero interessati a presentare richiesta di intervento sul quinto e/o sul sesto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria – concernenti dunque, rispettivamente, il Piano 2018 di incentivazione a lungo termine destinato al management di Enel S.p.A. e delle altre società del Gruppo, nonché la Relazione sulla remunerazione – a recarsi, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala.

Segnala che gli interessati hanno 5 minuti di tempo per presentare richiesta di intervento sugli argomenti appena indicati.

Invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'elenco delle richieste di intervento e ad aggiornarlo in caso di ulteriori richieste presentate nel corso degli interventi e nel rispetto del limite temporale in precedenza indicato, siano tali richieste relative tanto al quinto quanto al sesto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita a raggiungere il podio coloro che hanno chiesto di intervenire. Segue un unico intervento, sintetizzato come segue.

  • Gianfranco D'Atri: Passando al tema, perché è chiaro che quando si arriva a parlare a quest'ora, poche presenze, ma qui la maggioranza importante l'abbiamo presente, ed è il funzionario del Ministero. Noi abbiamo un Socio di

maggioranza, quindi il mio intervento, posto che ora formulerò delle domande, si rivolge al Ministro e sarebbe utile sentirlo prima. Questo qui è uno strumento diciamo di dialogo, l'Assemblea dovrebbe essere dei Soci, quindi può darsi che alcune cose poi non risultino. Nel concreto comportamento del Ministero non risultano corrispondenti a quanto immagino io. La domanda è questa: la complessità e l'articolazione di questo piano, che chiaramente non riguarda tutto il "top management", in particolare mi pare di capire riguarda sicuramente il Presidente e l'Amministratore Delegato o no?

  • Presidente Grieco: Posso dirle subito che non riguarda il Presidente. Il Presidente non ha compensi variabili, in linea con le previsioni del Codice di Autodisciplina.

- Gianfranco D'Atri: Quindi riguarda l'Amministratore Delegato? A questo punto se si potesse con semplicità scorporare da tutto il documento complessivo il "benefit" specifico, anche perché mi pare che nel testo si faccia riferimento a società internazionali comparabili. È chiaro che non ho alcun motivo per tentare di limitare i compensi dell'Amministratore Delegato, da semplice Socio, laddove come cittadino chiedo ovviamente al Ministro perché ritiene che sia invece opportuno comparare il compenso dell'Amministratore Delegato di Enel con quello di pari attività all'estero, nel momento in cui ad esempio il PIL dell'Italia non è lo stesso dell'estero. Quindi evidentemente non basta dire nel mondo ci sono compensi anche maggiori per poi trarne la conclusione che si debba adeguare il compenso del nostro Amministratore Delegato.

Domando se fosse possibile sapere quant'è il compenso che percepirebbe sulla base dell'attuale deliberazione l'Amministratore da qui fino alla scadenza, e quanto percepirebbe una volta che venisse approvato il piano e che i risultati ipotizzati si realizzassero. Sicuramente questo potrebbe essere ottimistico, però ci dia magari una forchetta di possibili risultati e quindi dopo questa informazione potrà essere più semplice valutare anche di che cosa stiamo parlando. Dato che però il piano di incentivazione è rivolto in parte anche ad altre tipologie di dirigenti, sarebbe interessante se potessimo avere un'ipotesi di numero, in particolare rispetto alle controllate. Il fascicolo delle nostre controllate è grandissimo, quindi sulla base di che criterio si potrà individuare a quale controllate applicare o meno il piano. Chiedo quindi qualche informazione in più che probabilmente è contenuta nel fascicolo, ma la lettura del

fascicolo richiede tempo e altro, servirebbe avere in questo momento di stanchezza una sintesi.

Seguono le risposte, che sono sintetizzate come segue.

  • Presidente Grieco: cercheremo di fare una sintesi, le risponderà però per competenza il Presidente del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni di Enel.

  • Alberto Bianchi (Presidente del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni): alle pagine da 49 a 51 della Relazione sulla remunerazione viene fornita la risposta alla domanda dell'azionista D'Atri. In sintesi, le componenti della remunerazione dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale sono tre: la componente fissa, la componente variabile di breve termine e la componente variabile di lungo termine. Le cifre sono quelle che seguono. La componente fissa ammonta complessivamente a 1.470.000 Euro lordi annui. La componente variabile di breve termine può andare da 0 fino a un massimo di 1.764.000 Euro lordi annui. La componente variabile di lungo termine può andare da 0 fino ad un massimo di 4.116.000 Euro lordi annui. Questo è quanto risulta dalla Relazione sulla remunerazione ed è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione, sulla base delle proposte del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni.

  • Presidente Grieco: segnalo che c'è una parte deliberativa che riguarda il cosiddetto Piano "LTI - long term incentive", e una parte che viene denominata comunemente "say on pay", che riguarda il voto consultivo sulla politica per la remunerazione.

Chiede conferma che nessun altro intenda intervenire.

Non essendovi altri interessati, dichiara terminati gli interventi e ricorda che è concessa facoltà di replica, per massimi 2 minuti, a chi è già intervenuto nella discussione.

Invita pertanto coloro che fossero interessati ad avvalersi della facoltà di replica a presentare ora apposita richiesta presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Ad essi verrà data la parola secondo l'ordine di effettuazione degli interventi.

Non essendovi ulteriori richieste di replica, invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'elenco delle richieste che sono state presentate.

Seguono le repliche - e le risposte alle repliche - che sono sintetizzate come segue.

  • Gianfranco D'Atri: Sulla base di quello che attualmente è deliberato dall'Assemblea, qual è il compenso? Perché questo non è chiaro. Io ho chiesto quant'è oggi e quanto sarà a

seguito della delibera, voglio i due numeri e poi posso replicare.

  • Dottor Bonomo: In base al Testo Unico della Finanza, il voto che l'Assemblea è chiamata ad esprimere sulla Relazione sulla remunerazione – e, in particolare, sulla politica contenente i dati indicati in precedenza dal Presidente del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni – è un voto consultivo, quindi i compensi in questione sono già stati determinati dal Consiglio di Amministrazione. L'Assemblea può approvarli o meno, ma i compensi indicati nella Relazione sulla remunerazione si continueranno ad applicare.

  • Presidente Grieco: La risposta è che l'Assemblea è chiamata a deliberare con valore vincolante solo sul piano di "long term incentive" per il 2018, che comporta per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale un compenso variabile da zero a 4 milioni di Euro circa, mi sembra di ricordare.

  • Alberto Bianchi: 4.116.000 Euro lordi, per l'esattezza.

  • Presidente Grieco: Questo è quello che l'Assemblea è chiamata a deliberare oggi con portata vincolante. Il resto è di competenza del Consiglio di Amministrazione. Vi è poi un voto consultivo dell'odierna Assemblea sulla Relazione sulla remunerazione, che include anche la componente fissa e la componente variabile di breve termine dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale.

  • Gianfranco D'Atri: Si interviene in Assemblea con il numero di azioni necessarie a partecipare, non essendo determinante il voto del socio di minoranza, non esiste la necessità di mostrare il proprio patrimonio. Questo è uno dei problemi della normativa italiana e del prevalere delle attività finanziarie e dei fondi eccetera. Però questo è un altro discorso, che mi farebbe piacere approfondire con i Soci, dopodiché gli interventi vanno misurati sulla loro sensatezza e utilità. Finalmente io ho capito, se lei l'aveva capito prima, meglio. Stiamo deliberando di consegnare un potenziale bonus di 4 milioni all'Amministratore Delegato. Su questa specifica delibera sicuramente in questo momento assistiamo, in seguito anche alla modifica dell'assetto politico, ad un'anticipazione, mentre alcune decisioni richiederebbero probabilmente un momento di riflessione da parte del Ministro attuale. E' un intervento che può essere interpretato di natura politica, ma non è di natura politica, riguarda la Società nella misura in cui c'è un Socio di maggioranza che determina queste decisioni. Credo comunque che non sia giustificato, sulla base degli argomenti di parificazione a valori internazionali, l'aumento del compenso. Chiedo quindi che il Socio, il con-Socio Ministero voti contro. Grazie Notaio, può segnarlo, sempre per quell'archivio della storia.

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Il Presidente dichiara quindi chiusa la discussione tanto sul quinto quanto sul sesto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria e passa alle votazioni.

Passa quindi alla votazione sul quinto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione dell'Assemblea il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione.

"L'Assemblea di Enel S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione e il documento informativo sul Piano LTI 2018 predisposto ai sensi dell'articolo 84-bis, comma 1, del Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999,

delibera

  1. di approvare il Piano di Incentivazione di lungo termine per il 2018 destinato al "management" di Enel S.p.A. e/o di società da questa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, le cui caratteristiche sono descritte nel documento informativo predisposto ai sensi dell'articolo 84 bis, comma 1, del Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999 e messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, nella sezione del sito internet della Società dedicata alla presente Assemblea e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket Storage";

  2. di attribuire al Consiglio di Amministrazione, con facoltà di subdelega, tutti i poteri occorrenti alla concreta attuazione del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2018, da esercitare nel rispetto di quanto indicato nel relativo documento informativo. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione potrà provvedere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla individuazione dei destinatari di tale Piano nonché all'approvazione del regolamento di attuazione del Piano stesso."

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al quinto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito". Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza più volte illustrate. Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter". Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul quinto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni. Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza: - votanti n. 3.046 azionisti, per n. 6.258.366.745 azioni tutte ammesse al voto, pari al 61,557625% del capitale sociale; - favorevoli n. 5.871.178.409 azioni, pari al 93,813269% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 381.927.148 azioni, pari al 6,102665% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - astenuti n. 231.964 azioni, pari allo 0,003706% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 5.029.224 azioni, pari allo 0,080360% del capitale sociale rappresentato in Assemblea. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione del quinto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Passa quindi alla votazione sul sesto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria. Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione dell'Assemblea il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione. "L'Assemblea di Enel S.p.A.,

  • esaminata la relazione sulla remunerazione predisposta dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'articolo 123 ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'articolo 84-quater del Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999;

  • esaminata e discussa in particolare la prima sezione della suddetta relazione, contenente l'illustrazione della politica per la remunerazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche adottata dalla Società per l'esercizio 2018, nonché delle procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica medesima;

  • considerato che la suddetta politica per la remunerazione è stata predisposta in coerenza con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, al quale la Società aderisce;

  • considerato che, ai sensi dell'articolo 123-ter, comma 6, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, la presente Assemblea è chiamata a esprimere un voto non vincolante sulla prima sezione della relazione sulla remunerazione;

delibera

di esprimere voto in senso favorevole sulla prima sezione della relazione sulla remunerazione redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'articolo 84-quater del Regolamento Emittenti adottato dalla Consob con Deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999, contenente l'illustrazione della politica per la remunerazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche adottata dalla Società per l'esercizio 2018, nonché delle procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica medesima."

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito al sesto argomento all'ordine del giorno di parte ordinaria.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter" , secondo le consuete modalità in precedenza più volte illustrate.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sul sesto argomento all'ordine

del giorno di parte ordinaria. Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni. Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza: - votanti n. 3.046 azionisti, per n. 6.239.931.106 azioni tutte ammesse al voto, pari al 61,376291% del capitale sociale; - favorevoli n. 5.456.944.541 azioni, pari al 87,452000% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - contrari n. 768.215.103 azioni, pari al 12,311275% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - astenuti n. 9.742.238 azioni, pari allo 0,156127% del capitale sociale rappresentato in Assemblea; - non votanti n. 5.029.224 azioni, pari allo 0,080597% del capitale sociale rappresentato in Assemblea. La proposta, avendo raggiunto la maggioranza assoluta del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione di tutti gli argomenti all'ordine del giorno di parte ordinaria. Terminata la trattazione degli argomenti all'ordine del giorno di parte ordinaria, passa alla parte straordinaria dell'Assemblea per la trattazione dell'unico argomento all'ordine del giorno, concernente alcune modifiche statutarie intese ad elevare ulteriormente gli standard di governo societario di Enel.

Unico argomento di parte straordinaria Modifiche statutarie

Passando quindi alla parte straordinaria dell'Assemblea, il Presidente chiede preliminarmente alla segreteria dell'ufficio di presidenza di fornirle l'indicazione numerica dei presenti ai fini della verifica del "quorum".

Il Presidente dichiara che sono presenti o rappresentati n. 3.046 azionisti portatori di n. 6.239.931.106 azioni, pari al 61,376291% del capitale sociale;

e precisa che tali azioni in assemblea sono rappresentate da 17 teste.

Passa quindi alla trattazione dell'unico argomento all'ordine del giorno di parte straordinaria, concernente:

1) "Modifiche dello Statuto sociale: soppressione dell'articolo 31, recante clausola transitoria in materia di equilibrio tra i generi nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, ed integrazione dell'art. 21 con la facoltà per il Consiglio di Amministrazione di istituire nel proprio ambito Comitati con funzioni propositive e/o consultive".

Di nuovo in questo caso, data la lunghezza del testo e per lasciare maggiore spazio alla discussione, si astiene, con l' accordo dei presenti, dal dare lettura della relazione illustrativa predisposta dal Consiglio di Amministrazione, il cui testo è riportato nella brochure contenuta nella cartella consegnata all'atto del ricevimento.

Invita coloro che fossero interessati a presentare richiesta di intervento sull'unico argomento all'ordine del giorno di parte straordinaria a recarsi, con l'apposita scheda ed il proprio "radiovoter", presso la segreteria dell'ufficio di presidenza presente in fondo alla sala. Ricorda che la discussione sul presente argomento non risulta accorpata con quella relativa ad alcun altro argomento.

Segnala che gli interessati hanno 5 minuti di tempo per presentare richiesta di intervento sul presente argomento.

Invita quindi la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'elenco delle richieste di intervento e ad aggiornarlo in caso di ulteriori richieste presentate nel corso degli interventi e nel rispetto del limite temporale in precedenza indicato.

Seguendo l'ordine di presentazione delle richieste, invita a raggiungere il podio coloro che hanno richiesto di intervenire.

Segue un unico intervento, sintetizzato come segue.

  • Gianfranco D'Atri: vorrei conoscere meglio la motivazione per cui i Comitati debbano essere inseriti in Statuto e quindi per quale motivo non sarebbe stato possibile mantenere in maniera ordinaria, diciamo, l'eventuale istituzione di Comitati. D'altra parte sarebbe bene capire meglio qual'è il ruolo e la funzione di questi Comitati. Per quanto attiene l'eliminazione della clausola transitoria e la sua trasformazione in clausola permanente, l'osservazione che nascevano come clausole transitorie quelle della parità di genere era fondata sull'idea che durante la fase transitoria si sarebbe formata all'interno della società, oggetto della modifica, una cultura di non discriminazione. Ritengo che eliminare la clausola in termini provvisori per inserirla in maniera permanente nello Statuto sia una forma di riconoscimento di fallimento da parte della Società ad aver creato un clima in questo genere, eventualmente avrebbe senso dire 'non siamo ancora pronti, inseriamo una clausola statutaria per la durata di ulteriori due o tre periodi', ma

quella di trasformare in norma cogente una norma che serve a ipotizzare un equilibrio di genere credo che sia sbagliato. Mi interessa conoscere il motivo per cui l'adozione viene sulla base di indicazioni ad esempio del Socio di maggioranza rispetto ad una politica generica o se la motivazione nasce semplicemente dalla constatazione che esiste questo limite. Da ultimo un'osservazione: una volta che si organizza un'Assemblea straordinaria per apportare modifiche allo Statuto sarebbe stato il caso - e invito a farlo per la prossima volta in cui c'è comunque da fare una delibera di natura straordinaria – di rimettere mano allo Statuto, andando eventualmente a individuare in particolare quelle norme che potrebbero migliorare l'esercizio dei diritti da parte dei Soci. La legge prevede la possibilità di forme anche diverse di assemblea, e quella che abbiamo visto oggi dimostra come i tempi delle assemblee fisiche ad oltranza, come quella che stiamo facendo, siano passati. Il vero problema è che questa struttura delle assemblee non è più al corrente con i tempi. Ho delle idee su come si potrebbe fare, altri ne hanno delle altre, ma sicuramente dovrebbe essere un obiettivo anche del Consiglio di Amministrazione di studiare quali miglioramenti si possano apportare, proprio per evitare che sia necessario poi anche per il Socio necessariamente esercitare dei diritti che ad alcuni possono sembrare delle prevaricazioni; devo ricordare che i diritti del Socio di esprimere opinioni ed interessi diversi da quelli che sono della maggioranza sono estremamente contenuti. Ad esempio, normare meglio il principio dell'azione di responsabilità richiesta dai Soci avrebbe senso. Normare meglio significa trovare forme alternative per il Socio di esprimere il proprio dissenso. È evidente che la legge è un residuo storico dove dispone che a tal fine è sufficiente il possesso di un'azione. Modifichiamo lo Statuto tenendo conto anche dei suggerimenti che sporadicamente provengono dai Soci minori, laddove il Ministero o altri Soci di riferimento siano un po' latenti rispetto alle innovazioni.

Al termine il Presidente, nell'osservare che l'Azionista D'Atri più che porre domande ha espresso delle valutazioni personali che saranno puntualmente verbalizzate, chiede conferma che nessun altro intenda intervenire.

***

Non essendovi altri interessati, dichiara terminati gli interventi e passa alla votazione.

Riferisce che, come indicato nella relazione illustrativa sul

presente punto all'ordine del giorno, saranno ora messe distintamente in votazione, in successione, dapprima le proposte modifiche statutarie concernenti la materia dell'equilibrio tra i generi nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e, quindi, quelle concernenti la facoltà per il Consiglio di Amministrazione di istituire al proprio interno Comitati con funzioni propositive e/o consultive, trattandosi di modifiche statutarie tra loro diverse, sebbene accomunate dal segnalato intento di elevare ulteriormente gli standard di governo societario di Enel. In tal modo verrà consentito ai Soci di differenziare all'occorrenza il proprio voto.

Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, sottopone pertanto alla approvazione dell'Assemblea il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione in merito alle modifiche statutarie concernenti la materia dell'equilibrio tra i generi nella composizione del medesimo Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

"L'Assemblea di Enel S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

• di approvare la proposta di soppressione dell'intero articolo 31 dello Statuto sociale, contenente la clausola transitoria che limita sotto il profilo temporale l'efficacia della disciplina statutaria intesa ad assicurare l'equilibrio tra i generi nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale;

• di dare mandato disgiuntamente al Presidente del Consiglio di Amministrazione e all'Amministratore Delegato di approvare e introdurre nella deliberazione sopra indicata le modificazioni, integrazioni o soppressioni che dovessero risultare necessarie o anche solo opportune ai fini della relativa iscrizione nel registro delle imprese".

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto.

Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito all'unico argomento all'ordine del giorno di parte straordinaria, concernente le modifiche statutarie in materia di equilibrio tra i generi nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza più volte illustrate.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sull'unico argomento all'ordine del giorno di parte straordinaria, concernente le modifiche statutarie in materia di equilibrio tra i generi nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

- votanti n. 3.046 azionisti, per n. 6.239.931.106 azioni tutte ammesse al voto, pari al 61,376291% del capitale sociale;

- favorevoli n. 6.236.564.034 azioni, pari al 99,946040% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

- contrari n. 155.287 azioni, pari allo 0,002489% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

- astenuti n. 3.211.783 azioni, pari allo 0,051471% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

- non votanti n. 2 azioni.

La proposta, avendo raggiunto la maggioranza dei due terzi del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Secondo quanto previsto dall'articolo 10.1 del Regolamento assembleare, passa quindi ora a sottoporre alla approvazione

dell'Assemblea il seguente ordine del giorno proposto dal Consiglio di Amministrazione in merito alle modifiche statutarie concernenti la facoltà per il medesimo Consiglio di Amministrazione di istituire al proprio interno Comitati con funzioni propositive e/o consultive.

"L'Assemblea di Enel S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

• di approvare la proposta di integrazione dell'articolo 21 dello Statuto sociale con un paragrafo 21.3, inteso ad esplicitare la facoltà per il Consiglio di Amministrazione di istituire al proprio interno Comitati con funzioni propositive e/o consultive, del seguente tenore:

"Il consiglio di amministrazione può inoltre istituire al proprio interno uno o più comitati con funzioni propositive e/o consultive, di cui approva i rispettivi regolamenti organizzativi che ne disciplinano la composizione, i compiti e le modalità di svolgimento delle riunioni.

Nel valutare l'opportunità di istituire tali comitati, di cui nomina i componenti determinandone la remunerazione, il consiglio di amministrazione tiene conto dell'esigenza di assicurare che il sistema di governo societario di Enel sia allineato alle previsioni della normativa vigente, alle raccomandazioni formulate da codici di comportamento in materia di governo societario, promossi da società di gestione di mercati regolamentati o da associazioni di categoria, cui la Società aderisce, nonché alle migliori pratiche nazionali ed internazionali."

• di dare mandato disgiuntamente al Presidente del Consiglio di Amministrazione e all'Amministratore Delegato di approvare e introdurre nella deliberazione sopra indicata le modificazioni, integrazioni o soppressioni che dovessero risultare necessarie o anche solo opportune ai fini della relativa iscrizione nel registro delle imprese".

Prega di non uscire dalla sala durante le operazioni di voto. Dichiara quindi aperta la procedura di votazione sulla indicata proposta di deliberazione in merito all'unico argomento all'ordine del giorno di parte straordinaria, concernente la facoltà per il Consiglio di Amministrazione di istituire al proprio interno Comitati con funzioni propositive e/o consultive.

I portatori di deleghe, che intendono esprimere voti diversificati in merito a tale proposta, sono pregati di recarsi alla postazione "voto assistito".

Per quanto concerne gli altri Azionisti, essi possono restare al posto ed esprimere il proprio voto mediante utilizzo del "radiovoter", secondo le consuete modalità in precedenza più volte illustrate.

Chiede alla segreteria dell'ufficio di presidenza se vi sono segnalazioni di Azionisti che intendono correggere il voto espresso mediante il "radiovoter".

Non essendovi segnalazioni, dichiara chiusa la votazione in ordine all'indicata proposta sull'unico argomento all'ordine del giorno di parte straordinaria, concernente la facoltà per il Consiglio di Amministrazione di istituire al proprio interno Comitati con funzioni propositive e/o consultive.

Invita la segreteria dell'ufficio di presidenza a fornire

l'esito delle votazioni.

Comunica quindi l'esito delle votazioni fornito dalla segreteria dell'ufficio di presidenza:

- votanti n. 3.046 azionisti, per n. 6.239.931.106 azioni tutte ammesse al voto, pari al 61,376291% del capitale sociale;

- favorevoli n. 6.226.800.545 azioni, pari al 99,789572% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

- contrari n. 9.918.795 azioni, pari allo 0,158957% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

- astenuti n. 3.211.766 azioni, pari allo 0,051471% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;

- non votanti n. 0 azioni.

La proposta, avendo raggiunto la maggioranza dei due terzi del capitale rappresentato in Assemblea, è dichiarata approvata. Dà atto che è terminata la trattazione di tutti gli argomenti all'ordine del giorno.

************

Quindi, conclusa la trattazione degli argomenti all'ordine del giorno, procede alla chiusura dell'Assemblea.

Prima di concludere, il Presidente rivolge un vivo ringraziamento al Notaio, ai componenti l'ufficio di presidenza, agli scrutatori ed a tutti coloro che hanno collaborato per l'organizzazione e lo svolgimento di questa Assemblea.

Rivolge anche a tutti i presenti un sentito ringraziamento per aver partecipato ai lavori assembleari e dichiara chiusa l'Assemblea alle ore 22,05.

************

Elenco documenti allegati

Il Presidente mi consegna, chiedendo che ne venga fatta allegazione al verbale e dispensandomi dalla lettura di quanto come appresso allegato:

a) saluto del Presidente agli Azionisti;

b) saluto dell'Amministratore Delegato agli Azionisti;

c) presenze alla costituzione dell'Assemblea ordinaria;

d) esito prima votazione (bilancio);

e) esito seconda votazione (destinazione utile e distribuzione riserve);

f) esito terza votazione (azioni proprie);

g) esito quarta votazione (adeguamento corrispettivo Società di revisione);

h) esito quinta votazione (piano di incentivazione 2018);

i) esito sesta votazione (relazione sulla remunerazione);

l) presenze alla costituzione dell'Assemblea straordinaria; m) esito prima votazione assemblea straordinaria; n) esito seconda votazione assemblea straordinaria; o) elenco dei partecipanti e dei deleganti e giornale presenze in Assemblea; p) relazione finanziaria annuale 2017 (comprende tra l'altro: relazione sulla gestione; bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 con rispettiva relazione del Collegio Sindacale e relazione della Società di revisione; bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 con rispettiva relazione della Società di revisione); q) dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2017; r) relazioni del Consiglio di Amministrazione sui singoli punti all'ordine del giorno; s) relazione sulla remunerazione e documento informativo relativo al piano di incentivazione di lungo termine 2018; t) elenco partecipazioni BlackRock; u) risposte alle domande pre-assembleari formulate da alcuni Azionisti; v) Statuto coordinato; z) intervento sui primi due punti all'ordine del giorno dell'Azionista Laghi. Di che ho redatto il presente verbale, dattiloscritto da persona di mia fiducia e completato di mio pugno in calce all'ultima pagina del precedente mio Rep. 56.764 del ventiquattro maggio duemiladiciotto e quindi, di seguito, su altre centonovantuno pagine e fin qui della centonovantaduesima di quarantotto fogli. Di tale verbale prima della sottoscrizione ho dato lettura al comparente che lo approva e con me Notaio lo sottoscrive il giorno diciannove giugno duemiladiciotto alle ore 19,00. F.ti: Maria Patrizia GRIECO - dr. Nicola ATLANTE, Notaio. Segue copia degli allegati A - B - C - D - E - F - G - H - I - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V e Z firmati a norma di legge.

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