AGM Information • Jun 22, 2018
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10cm 28757
sono Ferdinando Laghi, Primario ospedaliero di Medicina Interna, membro del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Pollino e, Presidente eletto per il triennio 2019-2021 di ISDE Internazionale, Associazione cui aderiscono i Medici per l'Ambiente di trenta diverse Nazioni. Parlo, in questa sede per il Forum ambientalista "Stefano Gioia", su delega della Fondazione Culturale di Banca Etica.
Interverrò anche quest'anno sulla centrale a biomasse dell'Enel nella Valle del Mercure, nel cuore del Parco del Pollino, che è anche Zona di Protezione Speciale (ZPS) dell'Unione Europea (UE) e patrimonio dell'umanità UNESCO.
Due i punti su cui oggi mi soffermerò.
E' un fatto che il primo pre-contratto di fornitura di biomasse per la centrale del Mercure, siglato da Enel, sia stato sottoscritto con un consorzio guidato da persona cui era stato negato per ben due volte il certificato antimafia e più volte oggetto di gravissime informative da parte delle Forze dell'Ordine.
E' ugualmente vero che il titolare di un'altra ditta attualmente fornitrice della centrale del Mercure sia stato ucciso in un agguato, attribuito alla "mafia dei boschi", nell'estate 2015.
Nell'estate 2017 sono scoppiati, in Calabria circa novemila incendi, quasi tutti dolosi. Così come numerosissimi sono stati i tagli boschivi illegali. Avvenimenti che sono stati messi in relazione anche con l'approvvigionamento di biomasse per le centrali esistenti in quella regione, Mercure compresa. Diverse Procure stanno attualmente indagando, mentre ad inizio anno, nell'ambito dell'operazione Stige, coordinate dalla DDA di Catanzaro, sono state arrestate oltre 160 persone sospettate di attività criminali legate alla 'ndrangheta. Tra questi due dei fornitori di biomasse della centrale del Mercure. A riprova che gli allarmi che stiamo lanciando da circa 10 anni sono più che fondati! Il legame tra incendi e tagli boschivi abusivi, con la fornitura di biomasse alle centrali è stato pure segnalato dal Responsabile della Protezione Civile calabrese -dott. Carlo Tansi- e dal Commissario di Calabria Verde-generale Aloisio Mariggiò. Tutto ciò è stato ampiamente e più volte rilanciato dalla stampa e dagli altri organi di informazione, locali e nazionali. L'immagine di ENEL esce da questi avvenimenti assai gravemente pregiudicata, con conseguente, grave penalizzazione della comunità degli stakeholders e dei loro interessi. La ripetuta commistione di interessi tra ENEL, ditte boschive e personaggi implicati con la criminalità organizzata calabrese -la "ndrangheta"- è davvero riprovevole e allarmante e dovrebbe indurre la Società a scelte radicali e definitive, che non possono certo ridursi alla mera risoluzione di contratti con le persone e le ditte di volta in volta colpite da provvedimenti delle Forze dell'Ordine e della Magistratura. Nè si può tacere del clima di allarme sociale che tali avvenimenti hanno suscitato nella pacifica popolazione della valle del Mercure, certo non avvezza a fenomeni criminali di tale rilevanza.
Una pronuncia del TAR Puglia (LE) Sez III n.17137 del 15 novembre 2016 evidenzia la nullità di ogni accordo che preveda indennizzi ad Amministrazioni, per la mera localizzazione sul territorio delle stesse di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili. Non si giustificano perciò i 17,5 milioni di euro che ENEL ha in parto già versato e continua a versare, a titolo di "indennizzo", alle Amministrazioni di: Regione Calabria e Basilicata, Ente Parco del Pollino, Comuni di Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lauria, Laino Castello, Mormanno, Papasidero e Laino Borgo, con evidente, grave e immotivato danno economico per gli Azionisti.
1B. Si ribalise la dominité sull'approvirgionement
Concludo chiedendo che queste note vengano allegate al verbale della seduta. Grazie. Roma 24 maggio 2018
Ferdinate 29 $Z'$
Io Notaio Nicola ATLANTE di Roma certifico che la presente copia, del mio atto rep. 56764 e sua prosecuzione e completamento rep. 56892 racc. 28757 (verbale della assemblea di "Enel S.p.A." tenutasi il 24 maggio 2018), composta di 1605 pagine scritte compresa la presente, è conforme all'originale firmato a norma di legge.
Roma 11, 20 giugno 2018
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