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FinecoBank

Annual Report Aug 7, 2018

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2018

FINECO. LA BANCA CHE SEMPLIFICA LA BANCA.

FinecoBank S.p.A - Banca del Gruppo UniCredit

FinecoBank S.p.A. Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018

Indice

Cariche Sociali e Società di Revisione 3
-- ---------------------------------------- ---

La Relazione intermedia sulla gestione consolidata 6

  • Dati di sintesi 7
  • Andamento della gestione 16
  • L'azione FinecoBank 23
  • I risultati conseguiti nelle principali aree di attività 23
  • La rete dei consulenti finanziari 28
    • Le risorse 31
    • L'infrastruttura tecnologica 33
    • Il sistema dei controlli interni 34
    • Principali rischi e incertezze 37
    • La struttura organizzativa 37
  • I principali aggregati patrimoniali 40
  • Fondi propri e requisiti prudenziali di vigilanza 52
    • I risultati economici 53
  • I risultati della controllante e della controllata 61
    • Le operazioni con parti correlate 71
  • Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 74
  • Schemi del bilancio consolidato 76
    • Stato patrimoniale consolidato 77
    • Conto economico consolidato 78
  • Prospetto della redditività consolidata complessiva 79
  • Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 80
    • Rendiconto finanziario consolidato 82
    • Note illustrative 84
    • Parte A Politiche contabili 86
  • Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 136
    • Parte C Informazioni sul conto economico consolidato 163
  • Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 177
    • Parte F Informazioni sul patrimonio consolidato 214
    • Parte H Operazioni con parti correlate 225
      • Parte L Informativa di settore 233
      • Allegati 234
  • Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 238
  • Relazione della Società di Revisione 240

Sede legale

20131 Milano - Piazza Durante, 11

"FinecoBank Banca Fineco S.p.A."

o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A." Società controllata da UniCredit S.p.A., Gruppo Bancario UniCredit, iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari n° 2008.1, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, codice ABI 03015, Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche Sociali e Società di Revisione

CARICHE SOCIALI E SOCIETA' DI REVISIONE

Consiglio di Amministrazione

Presidente Enrico Cotta Ramusino
Vice Presidente Francesco Saita
Amministratore Delegato
e Direttore Generale Alessandro Foti
Consiglieri Elena Biffi
Gianmarco Montanari
Manuela D'Onofrio
Maria Chiara Malaguti
Maurizio Santacroce
Patrizia Albano
Collegio Sindacale
Presidente Elena Spagnol
Membri Effettivi Barbara Aloisi
Marziano Viozzi
Membri Supplenti Federica Bonato
Gianfranco Consorti

Società di Revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Lorena Pelliciari

In data 11 aprile 2018 l'Assemblea degli Azionisti, unitamente all'approvazione del Bilancio 2017, ha provveduto a integrare il Collegio Sindacale, confermando Sindaco effettivo e Presidente del Collegio Sindacale la Signora Elena Spagnol, in sostituzione del Signor Stefano Fiorini, e nominando Sindaco supplente il Signor Gianfranco Consorti.

PREMESSA ALLA LETTURA DELLA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA

La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018 di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank) è predisposta secondo quanto previsto dall'articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n.58, e comprende:

  • gli Schemi del bilancio consolidato semestrale abbreviato, redatti in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) omologati dalla Commissione Europea e, in particolare, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale IAS 34; tali schemi sono esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2017: come previsto dallo IAS 34, lo stato patrimoniale è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2017, mentre il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed il rendiconto finanziario sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente presentati nella relazione finanziaria semestrale individuale, in quanto il primo bilancio consolidato è stato redatto al 31 dicembre 2017;
  • le note illustrative, che comprendono, oltre alle informazioni di dettaglio richieste dallo IAS 34 esposte secondo gli schemi adottati in bilancio, le ulteriori informazioni richieste dalla Consob e quelle ritenute utili per dare una rappresentazione corretta della situazione aziendale.

È accompagnata:

  • dalla Relazione intermedia sulla gestione consolidata, nella quale sono stati riportati gli schemi di bilancio riclassificati, i commenti ai risultati del periodo ed ai fatti di rilievo, nonché le ulteriori informazioni richieste dalla Consob;
  • dall'Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'articolo 81-ter del Regolamento CONSOB n.11971/99 e successive modifiche e integrazioni.

L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Si precisa che gli schemi del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia. In particolare, si è fatto riferimento agli schemi previsti dal 5° aggiornamento del 22 dicembre 2017 che recepisce il principio contabile internazionale IFRS 9 "Financial Instruments" e IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers", nonché le conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali, tra cui l'IFRS 7 "Financial Instruments: Disclosures", applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2018.

La Banca ha esercitato la facoltà prevista al paragrafo 7.2.15 dell'IFRS 9 ed ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori comparativi nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Ferma restando l'informativa in merito alla riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e il primo bilancio redatto in base alle nuove disposizioni della Circolare e alla relativa metodologia utilizzata contenuta nella sezione 5 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 9 Strumenti finanziari" delle Note illustrative, gli schemi sono stati pertanto integrati, laddove diverse, delle voci contabili degli schemi di bilancio 2017 - previsti dal 4° aggiornamento della Circolare 262 – presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39. Anche le tabelle presenti nelle Note illustrative sono state integrate con le tabelle previste dal 4° aggiornamento della Circolare 262, presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39, ove non è stato possibile riportare i dati comparativi rispetto all'esercizio precedente per effetto degli aggiornamenti sopra citati.

Nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, invece, i dati patrimoniali al 31 dicembre 2017 e i dati economici del primo semestre 2017 sono stati riesposti, a totali invariati, in base allo schema di bilancio riclassificato che recepisce le modifiche introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262 sopra citato. Per maggiori dettagli si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" riportati negli Allegati.

Relazione intermedia sulla gestione consolidata

DATI DI SINTESI

FinecoBank è la banca diretta multicanale del gruppo UniCredit, che vanta una delle maggiori reti di consulenti finanziari ed è leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario. La Banca propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di consulenti. Un unico conto con servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobili, quali applicazioni per smartphone e tablet. Con la sua piattaforma completamente integrata, FinecoBank è player di riferimento per gli investitori moderni.

FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita all'interno dell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index.

FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel mese di giugno 2018 Standard Ethics ha confermato il rating della Banca, pari a EE, livello ritenuto un pieno "investment grade" dagli investitori che orientano le proprie decisioni verso aziende sostenibili con minore profilo di rischio reputazionale e buone prospettive nel lungo periodo.

Al fine di accrescere ulteriormente la capacità competitiva della Banca allargando il perimetro dei servizi offerti, in data 26 ottobre 2017 è stata costituita una società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese interamente partecipata dalla Banca, Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), a seguito dell'approvazione del progetto di costituzione da parte del Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. del 2 agosto 2017 e successivamente del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 19 settembre 2017 che ha deliberato l'importo del capitale sociale di cui dotare la costituenda società. In data 17 maggio 2018, Fineco Asset Management ha ricevuto dalla Central Bank of Ireland l'autorizzazione a svolgere l'attività di gestione del risparmio. In data 1 giugno 2018 la società ha ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte dell'Autorità Lussemburghese Commission de Surveillance du Secteur Financier per sostituirsi ad Amundi Luxembourg S.A. nell'attività di gestione dei fondi comuni di investimento denominati "CoreSeries" e a partire dal 2 luglio 2018 Fineco AM risulta pienamente operativa.

Nel primo semestre 2018 il totale della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 69.830 milioni di euro, registrando un incremento del 3,9% rispetto ai 67.185 milioni di euro di fine 2017.

La raccolta netta totale è stata pari a 3.596 milioni di euro (+24% a/a), confermando l'asset mix già evidenziato nel corso dell'anno precedente: la raccolta gestita è stata pari a 1.574 milioni di euro, la raccolta amministrata è stata pari a 995 milioni di euro e la raccolta diretta è stata pari a 1.027 milioni di euro. La raccolta dei "Guided products & services" è stata pari a 1.417 milioni di euro, confermando l'incidenza rispetto al saldo totale della raccolta gestita già registrata al 31 dicembre 2017, pari al 64%1 .

La raccolta netta tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 3.237 milioni di euro, in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dell'anno 2017. Il saldo della raccolta diretta ed indiretta è pari a 60.339 milioni di euro (+4% a/a). La raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela nel segmento Private Banking, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 26.992 milioni di euro, pari al 39% del totale raccolta diretta e indiretta della Banca.

Nel corso del primo semestre 2018 sono stati erogati 131 milioni di euro di prestiti personali, 231 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 550 milioni di euro, con un incremento delle

1 A partire dall'esercizio 2018, i dati relativi alla raccolta amministrata e diretta inclusa nei servizi di consulenza Advice e Plus sono stati riclassificati all'interno della raccolta gestita al fine di dare una migliore rappresentazione della natura consulenziale dei servizi Advice e Plus. I dati relativi al 2017 sono stati riproformati a fini comparativi.

esposizioni in conto corrente di 213 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 25,2% rispetto al 31 dicembre 2017. La qualità del credito si conferma elevata, il costo del rischio si attesta a 32 bp, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio.

Il risultato d'esercizio si attesta a 125,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 20,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il cost/income ratio è passato dal 42,85% del 30 giugno 2017 al 39,97% del 30 giugno 2018, a conferma dell'elevata leva operativa della Banca e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. I risultati del primo semestre 2018 confermano la solidità della Banca e la forza del modello di business: i clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".

L'offerta della Banca si articola in tre aree di attività integrate: (i) il banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui e i prestiti personali; (ii) il brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'investing, che include servizi di collocamento e distribuzione di oltre 6.000 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 77 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete di 2.621 consulenti finanziari.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale consolidato

Consistenze al Variazioni
ATTIVO 30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 1.733 613 1.120 182,7%
Attività finanziarie di negoziazione 10.871 8.827 2.044 23,2%
Finanziamenti a banche 3.224.477 3.039.207 185.270 6,1%
Finanziamenti a clientela 2.632.749 2.129.219 503.530 23,6%
Altre attività finanziarie 17.188.339 16.715.041 473.298 2,8%
Coperture 2.667 10.048 (7.381) -73,5%
Attività materiali 15.036 15.205 (169) -1,1%
Avviamenti 89.602 89.602 - -
Altre attività immateriali 7.827 7.909 (82) -1,0%
Attività fiscali 10.914 9.249 1.665 18,0%
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 91 - 91 -
Altre attività 241.054 315.415 (74.361) -23,6%
Totale dell'attivo 23.425.360 22.340.335 1.085.025 4,9%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Debiti verso banche 907.794 926.001 (18.207) -2,0%
Debiti verso clientela 21.196.653 20.205.036 991.617 4,9%
Passività finanziarie di negoziazione 4.568 11.936 (7.368) -61,7%
Coperture 2.374 (397) 2.771 n.c.
Passività fiscali 22.038 10.234 11.804 115,3%
Altre passività 417.933 455.699 (37.766) -8,3%
Patrimonio 874.000 731.826 142.174 19,4%
- capitale e riserve 763.818 526.046 237.772 45,2%
- riserve da valutazione (14.997) (8.340) (6.657) 79,8%
- risultato netto 125.179 214.120 (88.941) -41,5%
Totale del passivo e del patrimonio netto 23.425.360 22.340.335 1.085.025 4,9%

Stato patrimoniale consolidato - Evoluzione trimestrale

Consistenze al
ATTIVO 30-giu-18 31-mar-18 01-gen-18 31-dic-17 30-set-17 30-giu-17
Cassa e disponibilità liquide 1.733 745 613 613 1.671 2.902
Attività finanziarie di negoziazione 10.871 10.368 8.827 8.827 8.572 7.834
Finanziamenti a banche 3.224.477 3.487.848 3.036.333 3.039.207 2.834.849 2.979.553
Finanziamenti a clientela 2.632.749 2.318.096 2.128.528 2.129.219 1.715.683 1.503.866
Altre attività finanziarie 17.188.339 17.095.494 16.724.188 16.715.041 16.878.524 16.609.762
Coperture 2.667 356 119 10.048 16.172 15.417
Attività materiali 15.036 14.839 15.205 15.205 15.197 15.396
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 7.827 7.584 7.909 7.909 7.712 8.025
Attività fiscali 10.914 6.428 8.639 9.249 14.279 9.277
Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione 91 - - - - -
Altre attività 241.054 203.695 315.415 315.415 233.188 271.613
Totale dell'attivo 23.425.360 23.235.055 22.335.378 22.340.335 21.815.449 21.513.247

(Importi in migliaia)

Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-18 31-mar-18 01-gen-18 31-dic-17 30-set-17 30-giu-17
Debiti verso banche 907.794 960.046 926.001 926.001 696.554 929.859
Debiti verso clientela 21.196.653 20.916.380 20.205.036 20.205.036 20.007.773 19.440.617
Passività finanziarie di negoziazione 4.568 4.892 11.936 11.936 18.656 18.716
Coperture 2.374 (460) (397) (397) 3.349 1.481
Passività fiscali 22.038 36.307 7.718 10.234 49.310 19.525
Altre passività 417.933 325.843 456.150 455.699 368.307 482.182
Patrimonio 874.000 992.047 728.934 731.826 671.500 620.867
- capitale e riserve 763.818 937.076 521.178 526.046 524.273 522.475
- riserve da valutazione (14.997) (3.994) (6.364) (8.340) (3.811) (5.875)
- risultato netto 125.179 58.965 214.120 214.120 151.038 104.267
Totale del passivo e del patrimonio netto 23.425.360 23.235.055 22.335.378 22.340.335 21.815.449 21.513.247

Conto economico consolidato

1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Interessi netti 137.646 127.297 10.349 8,1%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 20 12 8 66,7%
Commissioni nette 145.978 129.707 16.271 12,5%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 27.618 25.992 1.626 6,3%
Saldo altri proventi/oneri 583 (233) 816 n.c.
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 311.845 282.775 29.070 10,3%
Spese per il personale (41.499) (38.924) (2.575) 6,6%
Altre spese amministrative (126.931) (123.893) (3.038) 2,5%
Recuperi di spesa 48.623 46.492 2.131 4,6%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (4.836) (4.833) (3) 0,1%
Costi operativi (124.643) (121.158) (3.485) 2,9%
RISULTATO DI GESTIONE 187.202 161.617 25.585 15,8%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (1.156) (1.650) 494 -29,9%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 186.046 159.967 26.079 16,3%
Accantonamenti per rischi ed oneri (3.699) (3.150) (549) 17,4%
Oneri di integrazione (4) (13) 9 -69,2%
Profitti netti da investimenti 5.158 (353) 5.511 n.c.
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 187.501 156.451 31.050 19,8%
Imposte sul reddito del periodo (62.322) (52.184) (10.138) 19,4%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 125.179 104.267 20.912 20,1%
RISULTATO DI PERIODO 125.179 104.267 20.912 20,1%
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 125.179 104.267 20.912 20,1%

Conto economico consolidato – Evoluzione trimestrale

2018
2° trimestre 1° trimestre
Interessi netti 68.742 68.904
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 13 7
Commissioni nette 74.516 71.462
Risultato negoziazione, coperture e fair value 13.080 14.538
Saldo altri proventi/oneri 96 487
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 156.447 155.398
Spese per il personale (20.966) (20.533)
Altre spese amministrative (61.464) (65.467)
Recuperi di spesa 23.922 24.701
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali (2.497) (2.339)
Costi operativi (61.005) (63.638)
RISULTATO DI GESTIONE 95.442 91.760
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni 155 (1.311)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 95.597 90.449
Accantonamenti per rischi ed oneri (1.925) (1.774)
Oneri di integrazione (2) (2)
Profitti netti da investimenti 5.157 1
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 98.827 88.674
Imposte sul reddito del periodo (32.613) (29.709)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 66.214 58.965
RISULTATO DI PERIODO 66.214 58.965
RISULTATO NETTO
DI PERTINENZA DEL GRUPPO 66.214 58.965
2017
4° trimestre 3° trimestre 2° trimestre 1° trimestre
Interessi netti 70.069 67.415 64.334 62.963
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 11 6 6 6
Commissioni nette 70.696 69.680 65.026 64.681
Risultato negoziazione, coperture e fair value 11.100 11.127 12.282 13.710
Saldo altri proventi/oneri 3.930 63 (764) 531
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 155.806 148.291 140.884 141.891
Spese per il personale (20.601) (19.769) (19.708) (19.216)
Altre spese amministrative (60.031) (53.021) (61.451) (62.442)
Recuperi di spesa 24.987 21.888 23.215 23.277
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali (2.908) (2.628) (2.503) (2.330)
Costi operativi (58.553) (53.530) (60.447) (60.711)
RISULTATO DI GESTIONE 97.253 94.761 80.437 81.180
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (2.124) (1.577) (1.053) (597)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 95.129 93.184 79.384 80.583
Accantonamenti per rischi ed oneri 5.154 (21.029) (773) (2.377)
Oneri di integrazione 428 (7) 1 (14)
Profitti netti da investimenti (11.598) (1.448) (361) 8
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 89.113 70.700 78.251 78.200
Imposte sul reddito del periodo (26.031) (23.929) (25.678) (26.506)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 63.082 46.771 52.573 51.694
RISULTATO DI PERIODO 63.082 46.771 52.573 51.694
RISULTATO NETTO
DI PERTINENZA DEL GRUPPO 63.082 46.771 52.573 51.694

Principali indici del bilancio consolidato

I principali dati patrimoniali

Consistenze Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (1) 2.251.520 1.798.520 453.000 25,2%
Totale attivo 23.425.360 22.340.335 1.085.025 4,9%
Raccolta diretta da clientela (2) 20.967.565 19.940.715 1.026.850 5,1%
Raccolta indiretta da clientela (3) 48.862.648 47.243.837 1.618.811 3,4%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 69.830.213 67.184.552 2.645.661 3,9%
Patrimonio netto 874.000 731.826 142.174 19,4%

(Importi in migliaia)

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie;

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park;

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.

Dati di struttura

Dati al
30-giu-18 31-dic-17 30-giu-17
N° Dipendenti 1.136 1.119 1.103
N° Consulenti finanziari 2.621 2.607 2.642
N° Negozi finanziari operativi (1) 384 375 370

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).

Indicatori di redditività, produttività ed efficienza

Dati al
30-giu-18 31-dic-17 30-giu-17
Interessi netti/Margine di intermediazione 44,14% 45,12% 45,02%
Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione 55,85% 54,88% 54,98%
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 139,74% 138,08% 128,32%
Cost/income ratio 39,97% 39,74% 42,85%
Costi operativi/TFA 0,36% 0,37% 0,39%
Cost of risk 32 bp 45 bp 40 bp
CoR (sistema incentivante) 31 bp 40 bp 40 bp
ROE 36,96% 39,47% 39,33%
Rendimento delle attività 1,07% 0,96% 0,97%
EVA (calcolato sul capitale economico) 101.923 193.269 91.409
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) 85.264 165.295 75.441
RARORAC (calcolato sul capitale economico) 41,84% 54,58% 58,66%
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) 19,00% 24,21% 21,82%
ROAC (calcolato sul capitale economico) 51,39% 60,52% 66,91%
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) 27,90% 31,39% 30,16%
Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi 61.934 60.938 58.133
Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) 18.664 18.060 17.060

(Importi in migliaia)

Legenda

Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.

Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Margine d'intermediazione.

Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo calcolato come media tra il saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente. I costi operativi al 30 giugno 2018 ed al 30 giugno 2017 sono stati annualizzati.

Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni verso clientela e i crediti verso clientela (media delle medie dei singoli trimestri). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni al 30 giugno 2018 e al 30 giugno 2017 sono state annualizzate. Le modalità di determinazione dell'indicatore sono state modificate a partire dall'esercizio 2018; per omogeneità di confronto è stato rideterminato anche l'indicatore del 31 dicembre 2017 e 30 giugno 2017 utilizzato ai fini comparativi.

CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela e Crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari. Le rettifiche nette su crediti al 30 giugno 2018 e al 30 giugno 2017 sono state annualizzate.

ROE: rapporto fra utile netto e patrimonio netto contabile medio del periodo (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione). Il risultato di periodo al 30 giugno 2018 e al 30 giugno 2017 è stato annualizzato.

Rendimento delle attività: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2018 e al 30 giugno 2017 è stato annualizzato.

EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile operativo al netto di imposte e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare assorbito e il capitale economico (nel caso di Fineco il capitale economico) sia utilizzando il patrimonio netto contabile.

RARORAC (Risk adjusted Return on Risk adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (calcolato utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare assorbito e il capitale economico o utilizzando il patrimonio netto contabile) e il capitale allocato ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e il capitale allocato. Il capitale allocato va inteso come il maggiore tra il capitale calcolato internamente sulla base di modelli condivisi all'interno del Gruppo Unicredit (Economic Capital) e il capitale regolamentare o il patrimonio netto contabile.

Si precisa che per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2018, il capitale interno è quello del 31 marzo 2018, ultimo dato disponibile fornito da Capogruppo, inoltre gli indicatori sono stati calcolati sulla base della situazione individuale, in quanto FinecoBank non è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.

Indicatori patrimoniali

Dati al
30-giu-18 31-dic-17
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 9,61% 8,05%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 13,76% 13,60%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 73,37% 74,82%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 89,51% 89,26%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 3,73% 3,28%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 10,74% 9,02%
Dati al
Qualità del credito 30-giu-18 31-dic-17
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,12% 0,16%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,08% 0,10%
Coverage (1) - Sofferenze 91,43% 91,70%
Coverage (1) - Inadempienze probabili 78,07% 76,53%
Coverage (1) - Esposizioni scadute deteriorate 68,55% 53,69%
Coverage (1) - Totale crediti deteriorati 88,65% 88,27%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

FinecoBank non è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit, pertanto si rimanda a quanto esposto nella sezione relativa ai risultati conseguiti dalla controllante FinecoBank.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Andamento della raccolta diretta e indiretta

Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita del 5,1% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 20.968 milioni di euro e confermando l'elevato grado di apprezzamento, da parte della clientela, della qualità dei servizi offerti dalla Banca. Infatti, la quota preponderante della raccolta diretta è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti. La crescita di questa componente di raccolta conferma l'elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, contribuendo ad incrementare la persistenza della raccolta stessa.

Il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 48.863 milioni di euro evidenziando un incremento del 3,4% rispetto al 31 dicembre 2017, nonostante l'effetto mercato negativo che ha ridotto il saldo di 950 milioni di euro.

Il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto i 69.830 milioni di euro, registrando un incremento del 3,9% rispetto a fine dicembre 2017, grazie ad una raccolta netta di 3.596 milioni di euro nel primo semestre 2018. E' stata inoltre confermata la qualità della raccolta, che evidenzia un'incidenza percentuale dei "Guided products & services"2 sui TFA del 32% e sul Risparmio Gestito del 64%, in linea con quanto registrato a fine 2017.

Si segnala che a partire dall'esercizio 2018, i dati relativi alla raccolta amministrata e diretta inclusa nei servizi di consulenza Advice e Plus sono stati riclassificati all'interno della raccolta gestita al fine di dare una migliore rappresentazione della natura consulenziale dei servizi Advice e Plus. I dati relativi al 2017 sono stati riproformati a fini comparativi.

AUC = Asset Under Custody - AUM = Asset Under Management - TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta, gestita ed amministrata dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.

2 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor" e "Old Mutual", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".

Saldo raccolta diretta e indiretta

Consistenze al Consistenze al Variazioni
30-giu-18 Comp % 31-dic-17 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 20.961.898 30,0% 19.931.182 29,7% 1.030.716 5,2%
Depositi vincolati e pronti contro termine 5.667 0,0% 9.533 0,0% (3.866) -40,6%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 20.967.565 30,0% 19.940.715 29,7% 1.026.850 5,1%
Gestioni patrimoniali 1.117 0,0% 6.729 0,0% (5.612) -83,4%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 26.808.755 38,4% 26.998.628 40,2% (189.873) -0,7%
Prodotti assicurativi 7.043.377 10,1% 6.074.833 9,0% 968.544 15,9%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza 642.914 0,9% 482.573 0,7% 160.341 33,2%
SALDO RACCOLTA GESTITA 34.496.163 49,4% 33.562.763 50,0% 933.400 2,8%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 14.366.485 20,6% 13.681.074 20,4% 685.411 5,0%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 14.366.485 20,6% 13.681.074 20,4% 685.411 5,0%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA 69.830.213 100,0% 67.184.552 100,0% 2.645.661 3,9%
di cui Guided products & services 22.198.836 31,8% 21.227.005 31,6% 971.831 4,6%
(Importi in migliaia)

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta, gestita ed amministrata relativa alla sola rete dei consulenti finanziari. Il saldo complessivo, pari a 60.339 milioni di euro, ha registrato un incremento del 4% rispetto al 31 dicembre 2017.

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete consulenti finanziari

Consistenze al Consistenze al Variazioni
30-giu-18 Comp % 31-dic-17 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 15.630.724 25,9% 14.674.039 25,3% 956.685 6,5%
Depositi vincolati e pronti contro termine 5.112 0,0% 8.424 0,0% (3.312) -39,3%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 15.635.836 25,9% 14.682.463 25,4% 953.373 6,5%
Gestioni patrimoniali 1.117 0,0% 6.729 0,0% (5.612) -83,4%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 26.393.184 43,7% 26.565.970 45,9% (172.786) -0,7%
Prodotti assicurativi 6.963.554 11,5% 5.992.040 10,4% 971.514 16,2%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza 642.912 1,1% 482.571 0,8% 160.341 33,2%
SALDO RACCOLTA GESTITA 34.000.767 56,3% 33.047.310 57,1% 953.457 2,9%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 10.702.171 17,7% 10.157.116 17,5% 545.055 5,4%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 10.702.171 17,7% 10.157.116 17,5% 545.055 5,4%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA - RETE CONSULENTI
FINANZIARI 60.338.774 100,0% 57.886.889 100,0% 2.451.885 4,2%
di cui Guided products & services 22.170.702 36,7% 21.197.073 36,6% 973.629 4,6%

(Importi in migliaia)

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita ed amministrata effettuata nel corso del primo semestre 2018 a confronto con l'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.

La raccolta netta totale si attesta a 3.596 milioni di euro evidenziando una crescita del 24,3% rispetto al 31 dicembre 2017.

Raccolta netta

1° semestre 2018 Comp % 1° semestre 2017 Comp % Variazioni
assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.030.717 28,7% 836.685 28,9% 194.032 23,2%
Depositi vincolati e pronti contro termine (3.891) -0,1% (176.268) -6,1% 172.377 -97,8%
RACCOLTA DIRETTA 1.026.826 28,6% 660.417 22,8% 366.409 55,5%
Gestioni patrimoniali (5.598) -0,2% (1.905) -0,1% (3.693) 193,9%
Fondi comuni di investimento e altri fondi 368.788 10,3% 992.467 34,3% (623.679) -62,8%
Prodotti assicurativi 1.040.668 28,9% 767.663 26,5% 273.005 35,6%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza 170.284 4,7% 51.508 1,8% 118.776 230,6%
RACCOLTA GESTITA 1.574.142 43,8% 1.809.733 62,6% (235.591) -13,0%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 995.139 27,7% 422.334 14,6% 572.805 135,6%
RACCOLTA AMMINISTRATA 995.139 27,7% 422.334 14,6% 572.805 135,6%
RACCOLTA NETTA TOTALE 3.596.107 100,0% 2.892.484 100,0% 703.623 24,3%
di cui Guided products & services 1.417.083 39,4% 1.951.951 67,5% (534.868) -27,4%

(Importi in migliaia)

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita ed amministrata della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del primo semestre 2018 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Raccolta netta - Rete consulenti finanziari

1° semestre 2018 Comp % 1° semestre 2017 Comp %
Variazioni
assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 956.685 29,6% 701.817 26,5% 254.868 36,3%
Depositi vincolati e pronti contro termine (3.373) -0,1% (124.494) -4,7% 121.121 -97,3%
RACCOLTA DIRETTA 953.312 29,5% 577.323 21,8% 375.989 65,1%
Gestioni patrimoniali (5.598) -0,2% (1.905) -0,1% (3.693) 193,9%
Fondi comuni di investimento e altri fondi 368.410 11,4% 977.000 37,0% (608.590) -62,3%
Prodotti assicurativi 1.041.548 32,2% 770.558 29,2% 270.990 35,2%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza 170.284 5,3% 51.535 1,9% 118.749 230,4%
RACCOLTA GESTITA 1.574.644 48,6% 1.797.188 68,0% (222.544) -12,4%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 708.850 21,9% 268.909 10,2% 439.941 163,6%
RACCOLTA AMMINISTRATA 708.850 21,9% 268.909 10,2% 439.941 163,6%
RACCOLTA NETTA TOTALE 3.236.806 100,0% 2.643.420 100,0% 593.386 22,4%
di cui Guided products & services 1.418.183 43,8% 1.954.585 73,9% (536.402) -27,4%

(Importi in migliaia)

Andamento degli aggregati economici

Il Margine di intermediazione si attesta a 311,8 milioni di euro, registrando un incremento del 10,3% rispetto ai 282,8 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2017.

Gli Interessi netti, le Commissioni nette e il Risultato di negoziazione, coperture e fair value contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, dell'8,1%, del 12,5% e del 6,3%.

Gli interessi netti crescono di circa 10,3 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie all'incremento della raccolta e alla maggior incidenza dell'attività di lending, che hanno compensato i minori interessi attivi registrati in conseguenza della discesa dei tassi. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo è stato pari al 1,32% leggermente in calo rispetto all'1,34% dell 30 giugno 2017.

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 16,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie a maggiori commissioni attive nette relative ai servizi di gestione intermediazione e consulenza (+12,5 milioni di euro), servizi di incasso e pagamento (+2 milioni di euro), altri servizi, relativi principalmente all'introduzione del canone annuo sulle carte di credito (+3 milioni di euro), parzialmente compensate da maggiori commissioni passive a favore dei consulenti finanziari (-1,5 milioni di euro).

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano un risultato sostanzialmente in linea con il primo semestre 2017. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti le preferred shares di Visa INC class "C", la cui valutazione al fair value ha determinato un risultato positivo pari a 1,5 milioni di euro nel primo semestre 2018.

I Costi operativi evidenziano un incremento di 3,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa (+2,6 milioni di euro relativi a spese per il personale, di cui 0,7 milioni di euro di Fineco AM, e +0,9 milioni di euro relativi alle Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa, di cui 0,4 milioni di euro di Fineco AM). Con l'incremento del 2,9% dei costi operativi, la Banca conferma l'elevata leva operativa e la diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificato da un cost/income ratio passato dal 42,85% del 30 giugno 2017 al 39,97% del 30 giugno 2018.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni e i Profitti netti da investimenti si attestano, rispettivamente, a -1,2 milioni di euro e +5,2 milioni di euro. Occorre precisare che il principio contabile IFRS 9, entrato in vigore obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2018, ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie e ha determinato, per la Banca, un ampliamento del perimetro di valutazione (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altre aspetti delle Note illustrative), pertanto il confronto rispetto al primo semestre 2017 non è significativo.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2018 includono, in particolare, maggiori rettifiche rispetto al primo semestre 2017 riconducibili ai crediti commerciali nei confronti della clientela retail, determinate dal significativo incremento delle esposizioni non deteriorate (i crediti deteriorati sono sostanzialmente invariati rispetto all'anno precedente) e, dall'altro, beneficiano di riprese di valore relative a rapporti con Capogruppo per 2 milioni di euro, di cui 1,6 milioni di euro relative a depositi, in relazione al miglioramento del profilo di rischio del comparto, e 0,4 milioni di euro relative al contratto "Liquidity Framework Agreement", stipulato con UniCredit S.p.A. in anni precedenti e scaduto nel corso del primo semestre 2018.

I Profitti netti da investimenti includono, principalmente, riprese di valore per 5,7 milioni di euro registrate sulle esposizioni in titoli di debito emessi dalla Capogruppo e contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 187,5 milioni di euro, in aumento del 19,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il Risultato di periodo si attesta a 125,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 20,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Andamento degli aggregati patrimoniali

I Finanziamenti a banche si attestano a 3.224,5 milioni di euro, in aumento del 6,1% rispetto al 31 dicembre 2017, per effetto della maggiore liquidità depositata sui conti correnti reciproci con UniCredit.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 2.632,7 milioni di euro, in aumento del 23,6% rispetto al 31 dicembre 2017, grazie alla crescente attività di lending. Nel corso del primo semestre 2018, sono stati erogati 131 milioni di euro di prestiti personali, 231 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 550 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 213 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria3 del 25,2% rispetto al 31 dicembre 2017. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 2,7 milioni di euro (2,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017) con un coverage ratio dell'89%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,12% (0,16% al 31 dicembre 2017).

Le Altre attività finanziarie si attestano a 17.188,3 milioni di euro, in aumento del 2,8% rispetto al 31 dicembre 2017. Nel corso del primo semestre 2018 sono stati rimborsati titoli di debito emessi dalla Capogruppo UniCredit giunti a scadenza per circa 1 miliardo di euro e sono stati acquistati titoli di Stato per circa 1,4 miliardi di euro.

I Debiti verso banche sono pari a 907,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i debiti rilevati al 31 dicembre 2017.

I Debiti verso clientela si attestano a 21.196,7 milioni di euro, in aumento del 4,9% rispetto al 31 dicembre 2017 grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.

Il Patrimonio si attesta a 874 milioni di euro, in crescita del 19,4% rispetto al 31 dicembre 2017. L'incremento è riconducibile, principalmente, all'emissione in data 31 gennaio 2018 di un prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp (5,5 anni) per un ammontare di 200 milioni di euro e alla rilevazione dell'utile del primo semestre 2018, pari a 125,2 milioni di euro, al netto del pagamento del dividendo deliberato dall'Assemblea dell'11 aprile 2018 per un ammontare di 173,4 milioni di euro.

La comunicazione e le relazioni esterne

Nel primo semestre 2018 la campagna di comunicazione "Capitale Umano", che già nel 2017 aveva portato al centro del progetto strategico di comunicazione della Banca l'Uomo e la sua capacità di governare la tecnologia e l'innovazione che FinecoBank propone alla propria clientela ed alla propria rete di consulenti finanziari. Nell'offerta

3 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

della Banca, il ruolo sempre più centrale del consulente e dei servizi di financial advisory sono parte integrante della comunicazione e riassunti nel claim "Da sempre investiamo sulla tecnologia più evoluta che esista: l'uomo".

"La banca che semplifica la banca" resta comunque al centro del posizionamento, unico, che Fineco intende continuare a comunicare e valorizzare anche nel 2018.

Nel corso del primo semestre dell'esercizio in corso è stato pianificato un importante flight pubblicitario, che ha coinvolto l'utilizzo di tutti i mezzi di comunicazione (TV, radio, stampa economico-finanziaria, digital ed affissioni sul territorio).

Il presidio sulla stampa nazionale a supporto del segmento Private Banking con la campagna "Si scrive Private Banking, si legge Fineco" è continuato anche quest'anno e si è affiancato ad un'altra attività sulla stampa locale con l'obiettivo di aumentare la visibilità e presidiare il territorio per supportare sempre di più le strutture locali.

Nel primo semestre sono state numerose le attività e gli eventi organizzati sul territorio a favore della clientela Private e non, grazie anche a partnership con brand di prestigio ed eventi con experience esclusive.

Il Fineco Golf Club, partito a maggio, si va a delineare come un'attività sempre più strategica e come strumento di retention e di acquisizione di nuovi clienti di fascia alta ed è un importante appuntamento riconosciuto e riconoscibile in ambito golfistico.

Le attività su Fineco UK sono state intesificate dall'inizio dell'anno. È partita una campagna di comunicazione multichannel e sono stati pianificati corsi e webinar education per far entrare in contatto prospect e clienti con l'offerta della Banca e con le piattaforme di trading. A febbraio 2018 FinecoBank ha partecipato al London Forex Show dove, tra gli altri, si è aggiudicata il premio come Best Forex Provider of the Year.

Piani di incentivazione

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 10 gennaio 2018, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 9 gennaio 2018, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione sottoposti all'Assemblea degli Azionisti dell'11 aprile 2018:

  • Sistema Incentivante 2018 per i Dipendenti appartenenti al "Personale più rilevante";
  • Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2018-2020 per i dipendenti;
  • Sistema Incentivante 2018 per i Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante";
  • Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2018−2020 per i Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante".

Il Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2018, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso (a livello della Banca ed a livello di Gruppo, ove previste) e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa) e del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 febbraio 2018, ha approvato

  • con riferimento ai piani "Sistema Incentivante 2014 e Sistema Incentivante 2015" (Bonus Pool):
  • o l'esecuzione dei piani;
  • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del piano 2014, attribuita nel 2015, corrispondente a n. 112.440 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2014;

  • o l'assegnazione della prima tranche azionaria del piano 2015, attribuita nel 2016, corrispondente a n. 84.117 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 22 gennaio 2015;

  • o un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 64.863,81 euro corrispondente a complessive n. 196.557 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento), in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti del 5 giugno 2014 e del 23 aprile 2015, ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited.
  • con riferimento al piano "2014-2017 Multi-year Plan Top Management":
  • o l'assegnazione di n. 494.493 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della seconda tranche azionaria del piano, attribuita nel 2015, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2015;
  • o un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 163.182,69 euro corrispondente a complessive n. 494.493 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento), in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti del 5 giugno 2014, ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dal suddetto aumento di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,08% del capitale fully diluited;
  • o modifiche al regolamento per quanto riguarda le condizioni di accesso.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2017 PFA":
  • o la proposta di determinazione del Bonus Pool 2017 per la rete dei Consulenti Finanziari;
  • o le proposte di determinazione del bonus 2017 e degli anni precedenti per i Consulenti Finanziari appartenenti al "Personale più rilevante";
  • o l'attribuzione di n. 27.644 azioni FinecoBank, da corrispondere gratuitamente ai Consulenti Finanziari sopra menzionati secondo quanto stabilito dai Regolamenti;
  • o l'acquisto di azioni proprie, in considerazione dell'autorizzazione ottenuta dall'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli art. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR), coerentemente alla deliberazione assembleare.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2017 (Bonus Pool)":
  • o il "Bonus Pool 2017" di FinecoBank;
  • o le proposte di determinazione del bonus 2017 per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, gli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche e altro Personale più rilevante;
  • o l'attribuzione di n. 142.290 azioni ordinarie FinecoBank, da corrispondere gratuitamente al Personale sopra menzionato secondo quanto stabilito dai Regolamenti.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2016":
  • o l'esecuzione del piano;
  • o l'assegnazione della seconda tranche in denaro del piano attribuita nel 2017.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2016 PFA":
  • o l'esecuzione del piano;
  • o l'assegnazione della seconda tranche in denaro del piano attribuita nel 2017.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2015 PFA":

  • o l'esecuzione del piano;

  • o l'assegnazione della prima tranche del piano, pari a n. 27.103 phantom share, attribuita nel 2016.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'8 maggio 2018, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 4 maggio 2018, ha approvato la promessa di assegnare massime n. 905.066 azioni ordinarie FinecoBank ai beneficiari del "Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2018-2020 per i dipendenti" identificati dalla Banca.

L'AZIONE FINECOBANK

Informazioni sul titolo azionario

L'azione FinecoBank ha evidenziato un forte incremento nel corso del primo semestre 2018, nonostante le turbolenze sui mercati finanziari a seguito delle crescenti tensioni geopolitiche e dell'incertezza a livello politico in Italia.

L'azione ha registrato un'ottima performance relativa rispetto all'indice Ftse MIB che nel primo semestre dell'anno ha registrato un -1% mentre il titolo FinecoBank ha evidenziato una crescita del 13%.

Al 30 giugno 2018 il prezzo dell'azione si attesta a quota 9,67 euro, in rialzo rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2017 pari a 8,54 euro e con un valore medio nel primo semestre 2018 pari a 9,60 euro. Inoltre, nel corso del primo semestre il prezzo dell'azione ha raggiunto il massimo valore storico pari a 10,37 euro.

La capitalizzazione di mercato della società al 30 giugno 2018 risulta pari a 5.884 milioni di euro.

Anno Anno Anno 1° semestre Anno 1° semestre
2014 2015 2016 2017 2017 2018
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo 4,750 7,805 7,400 7,170 8,735 10,370
- minimo 3,808 4,438 4,622 5,345 5,345 7,956
- medio 4,173 6,479 5,980 6,190 6,914 9,599
- fine periodo 4,668 7,625 5,330 6,890 8,535 9,672
Numero azioni (milioni)
- in circolazione a fine periodo 606,3 606,5 606,8 607,7 607,7 608,4

I RISULTATI CONSEGUITI NELLE PRINCIPALI AREE DI ATTIVITA'

Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Brokerage, Banking e Investing.

Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. La Banca, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato.

Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria della Banca è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.

BROKERAGE

Nel corso del primo semestre 2018 la Banca, con il proprio modello di business, ha consolidato la leadership nel mercato del brokerage italiano, con una quota di mercato del 24% rilevata a marzo 2018.

Dopo livelli insolitamente bassi, il ritorno della volatilità sui mercati azionari, con un rafforzamento della propensione degli investitori verso tale asset class, ha permesso alla Banca di ottenere ottime performance soprattutto nei mesi di gennaio, febbraio e maggio.

I dati Assosim relativi all'anno 2017, hanno posizionato FinecoBank in testa alla classifica per controvalore scambiato e per numero di operazioni, con quote di mercato che si sono attestate rispettivamente al 19,65% e al 17,56%. Tali dati sono stati consolidati nel corso del primo semestre dell'anno grazie all'eccellenza della piattaforma integrata Fineco e a un'offerta di azioni, futures, CFD e Forex sempre aggiornata e tra le più complete sul mercato, oltre a strumenti e app per operare anche da mobile, studiati per garantire sempre la massima semplicità e velocità di utilizzo.

Nello specifico, l'offerta è proseguita con l'introduzione dei seguenti nuovi servizi e funzionalità:

  • implementazione dell'operatività sui CFD con sottostanti Commodities, permettendone anche la negoziazione overnight;
  • rinnovo della veste grafica dell'ETF Center, con grafico intraday per i titoli più scambiati, lista dei titoli più presenti nei portafogli ETF Replay dei clienti e grafico dei titoli più scambiati e più osservati dai clienti per una view completa e sempre aggiornata sugli strumenti;
  • ampliamento della gamma di offerta CFD con nuovi Super CFD, che si caratterizzano per una size più elevata ed uno spread ridotto rispetto ai rispettivi CFD già offerti e per l'introduzione di una novità assoluta in Italia, il CFD sulla volatilità di azioni europee;
  • inserimento di nuovi tool sulla piattaforma PowerDesk, per migliorarne la usability, quali ad esempio, best&worst dinamico, basket order multi panel, duplicazione delle watchlist degli strumenti, possibilità di selezionare uno dei propri conti correnti su cui operare e, per l'analisi tecnica, l'introduzione delle candele Heiken Ashi e dell'Indicatore Ichimoku.

Continua il graduale spostamento dalle asset class tradizionali a quelle OTC, tra le quali continuano ad essere in evidenza i CFD su indici che risultano top performer in relazione ai profitti ottenuti.

La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazioni
assoluta %
Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) 3.963.212 3.993.100 (29.888) -0,7%
Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) 628.240 450.306 177.934 39,5%
Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) 289.028 265.160 23.868 9,0%
Totale ordini Equity 4.880.480 4.708.566 171.914 3,7%
Ordini - Bond 252.893 265.154 (12.261) -4,6%
Ordini - Derivati 1.637.962 1.522.231 115.731 7,6%
Ordini - Forex 430.227 473.759 (43.532) -9,2%
Ordini - CFD 2.038.862 1.802.569 236.293 13,1%
Ordini - Fondi 1.293.503 1.240.470 53.033 4,3%
Ordini - Pct - 1.720 (1.720) -100,0%
TOTALE ORDINI 10.533.927 10.014.469 519.458 5,2%

Si segnala l'incremento del 39,5% degli ordini sui titoli azionari USA e una buona performance dei CFD con un aumento del 13,1%.

La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta con gli ordini della clientela, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, CFD e Logos, registrati nel primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazioni
assoluta %
Equity (internalizzazione) 38.125.073 25.533.046 12.592.027 49,3%
Forex 27.816.824 29.292.874 (1.476.050) -5,0%
CFD e Logos 46.227.216 25.181.180 21.046.036 83,6%
Totale Volumi "internalizzati" 112.169.113 80.007.100 32.162.013 40,20%

(importi in migliaia)

Il numero di eseguiti complessivi si riferisce alle operazioni effettuate dalla clientela per la compravendita di azioni, bond, derivati, forex, cfd, fondi.

BANKING

Banking e Carte di pagamento

In area Banking e Carte di pagamento le principali novità del primo semestre 2018 hanno riguardato:

  • il recepimento della Direttiva (UE) 2015/2366 (meglio nota come Direttiva PSD2) relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, che ha l'obiettivo di creare un sistema dei pagamenti interno all'Unione Europea ancora più integrato, competitivo e aumentandone nel contempo il livello di sicurezza;
  • attivazione per tutta la customer base del Servizio Riconoscimento Vocale, che permette al cliente di accedere ai servizi di assistenza telefonica per finalità informative pronunciando una semplice frase (Vocal Password). Il sistema di autenticazione prevede l'utilizzo di un sistema di riconoscimento basato sulla biometria vocale in grado di riconoscere l'impronta vocale univoca di ciascun cliente (Voiceprint unica), consentendo l'accesso all'assistenza telefonica in modo ancora più semplice e veloce, ma sempre nella massima sicurezza; nel garantire la massima protezione dei dati dei propri clienti e la trasparenza sul loro trattamento; 14.407.275 13.537.575
  • recepimento del General Data Protection Regulation (GDPR), il nuovo regolamento europeo sulla privacy, entrato in vigore il 25 maggio 2018, con l'obiettivo di uniformare, all'interno dell'Unione Europea, il trattamento dei dati personali delle persone fisiche. Il recepimento della nuova normativa ha confermato il costante impegno di Fineco

  • lancio del servizio Apple Pay, il nuovo sistema di pagamento gratuito che consente di pagare nei negozi, in-app e online in assenza di carta di credito fisica, utilizzando i dispositivi Apple abilitati sia su circuito Visa che MasterCard. Con il lancio di Apple Pay è stata avviata anche un'iniziativa commerciale, dedicata ai clienti non titolari di una carta di credito per favorire la richiesta della carta Fineco, con la possibilità di azzeramento del canone nei primi 12 mesi in caso di utilizzo del servizio;

  • nell'ambito delle attività di Digital Site Innovation sono stati realizzati una serie di interventi per migliorare la usability e la fruibilità di alcuni servizi online, migliorando ulteriormente la user experience dei clienti;
  • il rafforzamento dell'offerta Fineco UK, che permette ai residenti sul territorio inglese di accedere ai servizi Fineco, dal brokerage al banking, attraverso piattaforme multicanali ideate appositamente per il mercato UK, strumenti di web advertising e/o iniziative di passaparola (member gets member) rivolte ai già clienti con residenza nel Regno Unito.

(importi in migliaia)

1° semestre 2018 31.12.2017 1° semestre 2017 Variazioni
Prodotti di credito Spending Importo di Importo di Spending Importo di
bilancio bilancio bilancio Spending Importo di bilancio
assoluta % assoluta %
Carte di credito revolving 24.445 41.513 41.890 24.352 39.953 93 0,4% 1.560 3,9%
Carte di credito a saldo 1.331.369 229.999 246.535 1.222.032 218.554 109.337 8,9% 11.445 5,2%
Totale 1.355.814 271.512 288.425 1.246.384 258.507 109.430 8,8% 13.005 5,0%

(importi in migliaia)

Mutui, fidi e prestiti personali

Nel primo semestre 2018 è proseguita l'evoluzione dell'offerta dei prestiti personali e dei servizi di digital lending, con il rilascio:

  • della nuova offerta di consolidamento dei prestiti personali, che consente ai clienti di richiedere fino a 30.000 euro rimborsabili anche in 72 rate, per consolidare i propri prestiti personali. L'offerta è sottoscrivibile direttamente online con firma digitale in modalità totalmente paperless;
  • della possibilità di richiedere, anche da app, il Prestito Personale a Valutazione Immediata, il servizio che consente di valutare la richiesta di finanziamento in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale 24 ore su 24 (anche il sabato e la domenica), grazie ad un sistema di rating interno in grado di prevalutare l'affidabilità e la capacità reddituale del richiedente.

È continuata, inoltre, l'attività di completamento del portafoglio dei prodotti di mutui ipotecari tramite il lancio, a marzo, del Mutuo Rifinanziamento, che permette di ottenere fino a 500.000 euro, a tasso fisso o variabile, rimborsabili in 20 anni, per trasferire il proprio mutuo in Fineco e, allo stesso tempo, richiedere liquidità aggiuntiva, senza vincoli di destinazione, per finanziare nuovi progetti e nuovi investimenti.

La tabella di seguito riportata evidenzia un incremento del 47,4% delle erogazioni di prestiti, mutui e dei fidi concessi nel corso del primo semestre 2018 rispetto al primo semestre dell'anno precedente.

Si precisa che gi affidamenti garantiti da titoli ammontano complessivamente a 539, milioni di euro (522 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 12 milioni di euro garantiti da pegni e 5 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.

1° semestre 2018 31.12.2017 1° semestre 2017 Variazioni
Prodotti di credito Erogazioni Importo di
bilancio
Importo di
bilancio
Erogazioni Importo di
bilancio
Erogazioni Importo di bilancio
assoluta % assoluta %
Prestiti personali e sovvenzioni chirografarie130.625 402.060 350.320 121.209 306.498 9.416 7,8% 95.562 31,2%
Fidi in conto corrente * 549.590 854.373 641.554 242.406 360.386 307.184 126,7% 493.987 137,1%
Mutui 231.060 721.117 516.251 254.607 256.771 (23.547) -9,2% 464.346 180,8%
Totale 911.275 1.977.550 1.508.125 618.222 923.655 293.053 47,4% 1.053.895 114,1%

(importi in migliaia)

* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.

L'aumento degli impieghi conseguito nel primo semestre 2018 è il risultato dell'evoluzione della gamma dei prodotti di finanziamento offerti, associata ad un'oculata personalizzazione dell'offerta e dalle politiche di tasso, mantenendo sempre particolare attenzione alla redditività complessiva dei prodotti.

INVESTING

La Banca offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV, e riconducibile a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate.

Nel corso del primo semestre del 2018 la gamma dei prodotti di risparmio gestito si è ulteriormente arricchita con l'inserimento in piattaforma di oltre 150 nuovi ISIN e di una nuova Casa di Investimento a disposizione della clientela.

A fine marzo è stata arricchita la gamma di prodotti previdenziali con il lancio, in esclusiva per la rete FinecoBank, di Core Pension, fondo pensione aperto per la copertura dell'investimento di lungo periodo. Un contenitore che consente di combinare le esigenze di risparmio previdenziale del cliente in funzione del ciclo lavorativo e del profilo di rischio sostenibile e di sfruttare le agevolazioni fiscali tipiche di strumenti di previdenza complementare. Il prodotto è caratterizzato da un'elevata flessibilità nella composizione del portafoglio, grazie alla possibilità di investire scegliendo tra quattro comparti di investimento a equity crescente e una linea garantita.

Nel corso del primo semestre 2018 è stato ampliato anche il catalogo della consulenza assicurativa. In particolare nel mese di marzo è stata ampliata la gamma "Multiramo" attraverso la nuova versione con 5 combinazioni di Gestione Separata GEFIN e Fondi Interni Assicurativi (FIA) denominata Core Multiramo Extra (raccolta netta da inizio anno pari a circa 33 milioni di euro). Inoltre nel mese di aprile è stata lanciata la nuova Core Multiramo Target (raccolta netta da inizio anno pari a circa 142 milioni di euro) che si avvale della Gestione Separata GEFIN di Aviva quale prevalente investimento iniziale per poi spostare gradualmente gli asset su un Fondo Interno Assicurativo (FIA) Equity a seconda del programma "Target" prestabilito al momento della sottoscrizione.

Infine, nell'ambito del "Brokeraggio Assicurativo", è stata avviata la collaborazione con il broker First Advisory, attraverso il quale nel mese di marzo è stata lanciata la nuova polizza temporanea caso morte "High Protection" di Eurovita dedicata alla clientela Private.

Nell'ambito dei servizi di consulenza il primo semestre 2018 è stato caratterizzato dal lancio di "Plus", l'esclusivo servizio dedicato alla rete FinecoBank: un contratto di consulenza attraverso il quale il Consulente può offrire ai propri clienti portafogli altamente diversificati e costruiti liberamente.

Caratteristica principale di "Plus" è la possibilità di offrire una consulenza globale in totale libertà utilizzando, oltre al risparmio gestito (fondi e sicav), anche prodotti di risparmio amministrato ed ETP (ETF, ETC, ETN) e, nel breve, anche prodotti di risparmio assicurativo.

"Plus" conta su una rendicontazione analitica e professionale, anche tramite APP, per analizzare le performance, controllare il reale rapporto rischio/rendimento, il livello diversificazione, la qualità degli strumenti e la loro capacità di rispondere a situazioni di mercato complesse, con check periodici del portafoglio. Con un solo "click" è possibile inviare il contratto, la diagnosi e l'eventuale trasferimento dei prodotti presenti sul dossier ordinario, secondo lo stile che caratterizza FinecoBank.

Nel primo semestre 2018 la Banca ha lavorato anche per migliorare ulteriormente la rendicontazione del Servizio di Consulenza Fineco Advice e la piattaforma per la Rete, arricchendola con le ritenute fiscali applicate alle vendite ed ai dividendi di Fondi/Sicav e l'indicazione del P&L fiscale dei singoli titoli.

Consistenze al Consistenze al Variazione
30-giu-18 Comp % 31-dic-17 Comp % assoluta %
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 26.808.755 77,7% 26.998.628 80,4% (189.873) -0,7%
Prodotti assicurativi 7.043.377 20,4% 6.074.833 18,1% 968.544 15,9%
Gestioni patrimoniali 1.117 0,0% 6.729 0,0% (5.612) -83,4%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza 642.914 1,9% 482.573 1,4% 160.341 33,2%
Totale saldo raccolta gestita 34.496.163 100,0% 33.562.763 100,0% 933.400 2,8%

(importi in migliaia)

LA RETE DEI CONSULENTI FINANZIARI

Per quanto riguarda la rete dei consulenti finanziari, il primo semestre 2018 è stato caratterizzato dall'entrata in vigore della MiFID II.

Questa importante novità normativa, che per lungo tempo è stata oggetto di profondi dibattiti in tutte le sedi istituzionali ed associative, ha richiesto molto impegno a tutti i livelli organizzativi e, in particolare per quanto concerne i consulenti finanziari, ha richiesto una energica attività di presidio della clientela. A quest'ultima sono state illustrate le implementazioni e le novità apportate da MIFID II rispetto alla normativa precedente, con il principale intento di rafforzare e consolidare sempre più la relazione con il cliente, sostanziando nel contempo i concetti di assistenza e trasparenza ambiti dalla normativa stessa. L'attività è stata pertanto attuata in perfetta continuità con l'approccio che da sempre ha caratterizzato il modello Fineco, ancor prima che le normative MIFID fossero pensate e attuate. Pur non essendo quantificabile in termini strettamente produttivi, indubbi sono gli effetti indiretti sul business, derivanti dal potenziamento dell'immagine di FinecoBank come partner attento e trasparente e alimentando fiducia e fedeltà della clientela.

Il primo semestre 2018 ha rappresentato comunque una fase estremamente favorevole per la crescita, confermando il modello di business efficace e di successo di FinecoBank, capace di esercitare doti di leadership nel mercato di riferimento. La raccolta netta totale si attesta, infatti, a 3.237 milioni di euro (+22% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

Buoni sono stati i risultati conseguiti anche sul fronte della raccolta gestita, nonostante la maggiore volatilità registrata sui mercati, ed infatti:

  • la raccolta gestita si è attestata a 1.575 milioni di euro;
  • la raccolta sui servizi di Advisory si è attestata a 1.418 milioni di euro.

La crescita registrata, come sottolineato anche in passato, è prodotta principalmente dalla rete in essere, senza particolari contributi apportati da campagne commerciali tattiche e da reclutamento.

È stato strategicamente rafforzato l'input sulla selettività del reclutamento, il cui obiettivo principale è l'innalzamento della qualità media della Rete. A tal fine la Banca ha maggiormente focalizzato i target di interesse, tra i quali i comuni denominatori devono essere rappresentati da:

  • visione cliente-centrica dell'attività;
  • operatività incentrata su consulenza e trasparenza;
  • tendenza ad operare in un contesto dinamico, moderno e caratterizzato da un elevato contenuto tecnologico.

Al 30 giugno 2018 sono stati inseriti 34 nuovi consulenti finanziari provenienti dal settore delle reti, dalle banche tradizionali e dal Private Banking. Nell'ambito del c.d. "progetto giovani", che avvia alla professione giovani neolaureati, sono stati inseriti 29 nuovi consulenti.

Nel primo semestre è stata registrata un'intesa attività anche dal punto di vista del perfezionamento dell'offerta. Sono stati lanciati, infatti, nuovi servizi di advisory e prodotti assicurativi e previdenziali caratterizzati da un approccio di pianificazione per obiettivi e di costante monitoraggio e controllo del rischio. Segnaliamo in particolare il servizio "Plus", che in poco più di due mesi dal lancio ha registrato una raccolta pari a 1,7 miliardi di euro.

Anche il segmento Private continua a registrare una forte crescita: nel primo semestre 2018 la raccolta riferibile a questo segmento di clientela è stata pari a circa 1,5 miliardi di euro e il numero dei clienti private al 30 giugno 2018 è 31.006.

Il ritorno della volatilità è stata un'ulteriore opportunità per stare vicino ai clienti, attraverso l'organizzazione di eventi con l'obiettivo di informare e sensibilizzare sui temi finanziari rilevanti. Da inizio anno si sono tenuti in modo capillare su tutto il territorio nazionale n. 572 eventi clienti che hanno visto la partecipazione di oltre 21.000 tra clienti e prospect.

Continuo e costante l'investimento in formazione, erogata a tutti i livelli della rete, per accrescere sempre più competenze tecniche e relazionali dei consulenti finanziari, soprattutto per quanto attiene i temi più sofisticati che rispondono alle esigenze di servizi di consulenza evoluti.

Raccolta netta - Rete consulenti finanziari

1° semestre 2018 Comp % 1° semestre 2017 Comp %
Variazioni
assoluta
%
Conti correnti e depositi liberi 956.685 29,6% 701.817 26,5% 254.868 36,3%
Depositi vincolati e pronti contro termine (3.373) -0,1% (124.494) -4,7% 121.121 -97,3%
RACCOLTA DIRETTA 953.312 29,5% 577.323 21,8% 375.989 65,1%
Gestioni patrimoniali (5.598) -0,2% (1.905) -0,1% (3.693) 193,9%
Fondi comuni di investimento e altri fondi 368.410 11,4% 977.000 37,0% (608.590) -62,3%
Prodotti assicurativi 1.041.548 32,2% 770.558 29,2% 270.990 35,2%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza 170.284 5,3% 51.535 1,9% 118.749 230,4%
RACCOLTA GESTITA 1.574.644 48,6% 1.797.188 68,0% (222.544) -12,4%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 708.850 21,9% 268.909 10,2% 439.941 163,6%
RACCOLTA AMMINISTRATA 708.850 21,9% 268.909 10,2% 439.941 163,6%
RACCOLTA NETTA TOTALE 3.236.806 100,0% 2.643.420 100,0% 593.386 22,4%
di cui Guided products & services 1.418.183 43,8% 1.954.585 73,9% (536.402) -27,4%

(Importi in migliaia)

La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2018. Il saldo della raccolta diretta e indiretta, pari a 60.339 milioni di euro, ha registrato un incremento del 4,2% rispetto al 31 dicembre 2017.

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete consulenti finanziari

Consistenze al Consistenze al Variazioni
30-giu-18 Comp % 31-dic-17 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 15.630.724 25,9% 14.674.039 25,3% 956.685 6,5%
Depositi vincolati e pronti contro termine 5.112 0,0% 8.424 0,0% (3.312) -39,3%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 15.635.836 25,9% 14.682.463 25,4% 953.373 6,5%
Gestioni patrimoniali 1.117 0,0% 6.729 0,0% (5.612) -83,4%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 26.393.184 43,7% 26.565.970 45,9% (172.786) -0,7%
Prodotti assicurativi 6.963.554 11,5% 5.992.040 10,4% 971.514 16,2%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza 642.912 1,1% 482.571 0,8% 160.341 33,2%
SALDO RACCOLTA GESTITA 34.000.767 56,3% 33.047.310 57,1% 953.457 2,9%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 10.702.171 17,7% 10.157.116 17,5% 545.055 5,4%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 10.702.171 17,7% 10.157.116 17,5% 545.055 5,4%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA - RETE CONSULENTI
FINANZIARI 60.338.774 100,0% 57.886.889 100,0% 2.451.885 4,2%
di cui Guided products & services 22.170.702 36,7% 21.197.073 36,6% 973.629 4,6%

Continui anche gli investimenti sulle strutture commerciali utilizzate dai consulenti finanziari, che contribuiscono ad elevare l'immagine e dare sempre maggiore capillarità alla presenza della Banca sul territorio.

Al 30 giugno 2018 la rete è composta da 2.621 consulenti finanziari distribuiti sul territorio con 384 negozi finanziari (Fineco Center), gestiti direttamente dall'azienda o dai consulenti finanziari stessi.

LE RISORSE

LA CONTROLLANTE: FINECOBANK S.p.A

Al 30 giugno 2018 le risorse della Banca sono pari a 1.125 rispetto alle 1.120 presenti in azienda al 31 dicembre 2017 e sono così composte:

Risorse 30 giugno 2018 31 dicembre 2017
Dipendenti FinecoBank 1.128 1.119
Dipendenti del Gruppo distaccati in FinecoBank (+) 1 4
Dipendenti FinecoBank distaccati nel Gruppo (-) (4) (3)
Totale risorse 1.125 1.120

Nel corso del primo semestre 2018 sono proseguite le attività volte al rafforzamento ed all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo ed al controllo e gestione dei rischi con particolare attenzione alle tematiche di genere. Questo ha portato all'assunzione di n. 51 risorse di cui:

  • n. 5 provenienti da altra Società del Gruppo;
  • n. 46 provenienti dal mercato.

Delle 46 assunzioni provenienti dal mercato, la maggior parte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.

In continuità con gli altri anni prosegue l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus ai Millenials, grazie anche ad iniziative di formazione volte a sensibilizzare il middle management per la corretta gestione e comprensione delle dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni.

Il primo semestre 2018 ha visto un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 20 risorse consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.

Nel corso dell'anno le uscite hanno coinvolto complessivamente 42 risorse di cui:

  • 17 per dimissioni;
  • 14 cessioni a società del Gruppo;
  • 11 per altri motivi.

Qualifica Uomini Donne Totale 30.06.18 31.12.17 30.06.18 31.12.17 30.06.18 31.12.17 Dirigenti 24 23 4 4 28 27 Quadri Direttivi 248 239 106 98 354 337 Aree Professionali 367 368 379 387 746 755 Totale 639 630 489 489 1.128 1.119

Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:

Al 30 giugno 2018 i part-time presenti in Banca sono 92 ovvero l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 43% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 9 anni, mentre l'età media è pari a circa 40 anni.

FORMAZIONE DIPENDENTI

La formazione dei dipendenti nel corso del 1° semestre 2018 ha riguardato sia l'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, che l'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare focus sulla formazione obbligatoria, tecnica e linguistica.

Di seguito il dettaglio delle ore di formazione per area di intervento:

Area intervento Ore di formazione
Obbligatoria 3.146
Tecnica 7.456
Linguistica 3.767
Comportamentale – Manageriale 40
Totale 14.409

Formazione obbligatoria

FinecoBank è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al nostro business di essere profittevole e sostenibile nel tempo.

In particolare, nel corso del 1° semestre è stata ribadita l'importanza della Compliance Culture, fondamentale per promuovere tra i colleghi la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole è alla base del business di FinecoBank.

Per questo motivo, anche nel corso del primo semestre 2018, è stato attribuito grande rilievo alla formazione obbligatoria per tutti i dipendenti FinecoBank, che hanno potuto fruire dei corsi sia in modalità e-learning, grazie alla Piattaforma di Gruppo My Learning, sia attraverso l'organizzazione di aule su tematiche specifiche (Antiriciclaggio, Financial Sanctions, Volcker Rule…).

La fruizione della formazione obbligatoria è stata monitorata periodicamente, al fine di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare la Società dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi.

Formazione tecnica

Nei primi sei mesi dell'anno sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di competenze tecniche necessarie per migliorare non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti.

Il personale della Banca ha avuto la possibilità di fruire, su base volontaria, del corso "Risk Cross Functions" (opportunità estesa a tutti i ruoli della Banca), ossia un corso dedicato alla formazione sui rischi, attraverso la piattaforma di Gruppo My Learning.

In ottica di mantenimento degli alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, all'interno della struttura del Customer Relationship Management sono stati organizzati corsi di formazione per un totale di 5.708 ore, in parte "in ingresso" su tematiche tecniche e in parte "in itinere" su materie tecnico-comportamentali (legate in particolare alla Comunicazione e al Servizio).

Formazione linguistica

Data la rilevanza della formazione linguistica, la Banca ha messo a disposizione dei dipendenti una piattaforma accessibile a tutti, che consente l'apprendimento della lingua inglese attraverso l'utilizzo di strumenti didattici come video, role-playing e aule virtuali. Circa 450 colleghi si sono iscritti ed utilizzano tale piattaforma.

Inoltre, nel corso del primo semestre del 2018, circa 200 dipendenti hanno partecipato a corsi di inglese in aula o telefonici, a seconda delle necessità specifiche. In alcuni casi, sono stati realizzati corsi individuali di Business e Legal English.

La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica in aula o telefonica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali degli addetti.

LA CONTROLLATA: FINECO ASSET MANAGEMENT DESIGNATED ACTIVITY COMPANY (DAC)

Al 30 giugno 2018 le risorse della società sono 8 di cui 2 donne e 6 uomini con età media pari a circa 36 anni. Le assunzioni provenienti da mercato, avvenute nel primo semestre 2018, sono state finalizzate alla costituzione dello staff della società, i profili selezionati infatti ricoprono sia funzioni di business che di supporto e controllo.

L'INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA

Il sistema informativo della Banca si compone fondamentalmente di sei elementi:

Procedure applicative a supporto dell'attività bancaria;

  • Sistema di Trading Online (applicazioni dedicate per la compravendita in real time di titoli e strumenti finanziari sui principali mercati europei ed americani);
  • Sistema di gestione per le attività della sala operativa e degli investitori istituzionali ed accesso alla parte informativa/dispositiva di mercati italiani/esteri;
  • Sistema di gestione dei servizi d'investimento, quali Fondi, SICAV e Banca Assicurazione;
  • Sistema di gestione di carte di credito e debito, con emissione di carte per i circuiti VISA e Mastercard;
  • Sistema di gestione della rete dei consulenti finanziari, che consente di operare in modo integrato, da un unico portale, con tutti i prodotti offerti dalla Banca.

Nel corso del primo semestre 2018 l'Area ICT è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del Sistema Informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili e ad alto valore aggiunto per la clientela.

Nella fattispecie, dal punto di vista architetturale, è proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, nonché il continuo miglioramento e tuning dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa.

Tra le principali attività progettuali concluse si segnalano:

  • offerta del nuovo prodotto di consulenza finanziaria "Plus";
  • offerta del nuovo prodotto di trading CFD Commodities;
  • l'estensione della disponibilità del sistema di trading professionale PowerDesk alla clientela del mercato UK;
  • l'arricchimento dell'offerta Mutui con i prodotti Accollo e Rifinanziamento;
  • attivazione del sistema di autenticazione vocale per la clientela;
  • l'attivazione del servizio di pagamento mobile Apple Pay;
  • arricchimento servizi sulle APP mobile quali: Plus, Logos Day, Extracash Instant Approval.

Tra le attività di carattere normativo si segnalano:

  • il primo blocco di implementazioni necessarie all'adeguamento dei sistemi al nuovo regolamento GDPR;
  • l'avvio della gestione degli assegni nella nuova modalità dematerializzata (CIT);
  • le implementazioni necessarie all'adeguamento dei sistemi al nuovo principio contabile IFRS9.

IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.

La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.

I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.

Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.

La Banca Centrale Europea o la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.

Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della Banca (Risk Appetite Framework - "RAF");
  • prevenzione del rischio che la Banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l'usura ed il finanziamento al terrorismo);
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
  • affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
  • conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne.

Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca prevede quattro tipologie di controlli:

  • controlli di 1° livello (cd. "controlli di linea"): sono controlli relativi allo svolgimento delle singole attività lavorative e sono posti in essere sulla base di procedure esecutive all'uopo predisposte sulla base di un'apposita normativa interna. Il presidio sui processi ed il loro costante aggiornamento è affidato ai "responsabili di processo", che hanno l'incarico di porre in essere controlli idonei a garantire il corretto svolgimento dell'attività quotidiana da parte del personale interessato, nonché il rispetto delle deleghe conferite. I processi presidiati riguardano sia le strutture di contatto con la clientela sia quelle esclusivamente interne alla Banca;
  • controlli di 2° livello: sono controlli legati all'operatività quotidiana connessi al processo di misurazione dei ris chi quantificabili e sono effettuati in via continuativa da strutture diverse da quelle operative. I controlli sui rischi di mercato, di credito e operativi, aventi ad oggetto la verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative ed il controllo della coerenza dell'operatività delle singole aree produttive rispetto ai predefiniti obiettivi di rischio/rendimento, sono assegnati alla funzione Risk Management; i controlli sui rischi di non conformità alle norme sono in carico alla unit Compliance; sulle aree normative per le quali sono già previste forme di controllo da parte di strutture specialistiche della Banca, il presidio del rischio di non conformità è attribuito a queste ultime sulla base del modello operativo di «Coverage Indiretto» adottato anche dalla Capogruppo;
  • controlli di 3° livello: sono quelli tipici della revisione interna, basati sull'analisi delle informazioni ricavate dalle basi-dati o dai report aziendali nonché sullo svolgimento di verifiche in loco. Questo tipo di controllo è finalizzato a verificare la funzionalità del complessivo sistema di controllo interno e del sistema informativo (ICT audit) e ad individuare eventuali andamenti anomali, violazioni delle procedure e della regolamentazione. Tali controlli sono assegnati alla funzione Internal Audit che è accentrata presso UniCredit S.p.A. ed opera sulla base dello specifico contratto di servizio;

controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi istituzionali della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni si fonda su:

  • organi e funzioni di controllo, comprendendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Rischi e Parti Correlate, il Comitato Remunerazione e Nomine, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale4 , il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01 nonché le funzioni aziendali di controllo (Risk Management, Compliance5 , Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo6 ;
  • modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi che prevedono:
  • o forme di collaborazione e coordinamento tra le funzioni di controllo, sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo;
  • o applicazione del modello di coordinamento di Gruppo definito nel quadro dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo;
  • o definizione dei flussi informativi sia tra gli Organi Aziendali e le funzioni di controllo all'interno della Banc a, sia nei confronti di Capogruppo, al fine di consentire il corretto svolgimento dell'attività di direzione e coordinamento da parte di quest'ultima.

In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato. La Banca, in quanto "ente creditizio insediato in uno Stato membro partecipante" ed appartenente al Gruppo UniCredit (classificato come "gruppo vigilato significativo"), risulta iscritta nell'elenco dei "soggetti vigilati significativi".

Per quanto concerne la controllata Fineco AM, formalmente costituita a fine 2017 e divenuta operativa nel mese di luglio 2018, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance e di Risk Management da parte di funzioni interne alla società, mentre l'attività di Internal Audit è attribuita in outsourcing a specifica struttura di UniCredit S.p.A..

4 Nominato anche "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" ai sensi del principio 7.P.3 del codice di Autodisciplina delle società quotate.

5 Nell'ambito di tale funzione è presente anche il Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricato di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo. Il Compliance Officer è nominato anche Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.

6 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni. In particolare nel caso della Banca, rilevano il Presidio Locale per la normativa in materia di Operazioni con Soggetti in conflitto di interesse (in carico alla Unit Segreteria Societaria della Direzione Legal & Corporate Affairs), il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF (identificato nel CFO della Banca), il Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro; la funzione Human Resources, il responsabile Business Continuity & Crisis Management e il responsabile dell'Outsourcing Management (Cost Manager Assistant). Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca deve fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle Note illustrative.

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

La struttura organizzativa della Banca è coerente con le Linee Guida emanate dalla Capogruppo (Group Organization Guidelines).

Le Linee Guida definiscono principi e regole organizzative al fine di garantire coerenza di applicazione a livello di tutte le Entità del Gruppo, attraverso:

  • principi e criteri organizzativi chiari;
  • specifici documenti organizzativi;
  • adeguati processi per le modifiche organizzative.

Nel corso del primo semestre 2018 sono state apportate alcune modifiche alla struttura organizzativa. In particolare, nell'ambito della Direzione Global Business, della Direzione Legal & Corporate Affairs e della Direzione Chief Risk Officer (CRO) sono state ridistribuite alcune attività, riorganizzando le strutture interessate, con l'obiettivo di migliorarne l'efficienza e, ove possibile, di ridurre il numero di riporti gerarchici alle stesse direzioni.

In data 1 marzo 2018, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha nominato il Responsabile della protezione dei dati (anche Data Protection Officer), in ottemperanza dell'articolo 39 Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (GDPR).

Il modello organizzativo

L'attuale modello organizzativo della Banca pone le proprie basi su un modello di tipo funzionale che promuove economie di scala e facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza. Il modello garantisce la necessaria dinamicità decisionale, mantenendo il "collegamento orizzontale" tra le varie funzioni. Nell'attuale formulazione, pur applicando il concetto di "specializzazione funzionale", viene mantenuto l'approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi.

I collegamenti orizzontali sono garantiti dal funzionamento di appositi Comitati che presidiano le linee di Business e lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti, anche al fine di garantire le necessarie sinergie dei canali distributivi.

In linea generale, il modello prevede un'articolazione in ranghi organizzativi (Department, Unit, Team e Strutture "tecniche"), in funzione del dimensionamento della struttura e del relativo grado di complessità organizzativa delle attività presidiate.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano le seguenti strutture: il Network PFA Department, l'Investment and Private Banking Services Department, il Global Business Department, il CFO (Chief Financial Officer) Department, il CRO (Chief Risk Officer) Department, il Network Controls, Monitoring and Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, il GBS (Global Banking Services)Department, la unit Human Resources, la unit Compliance e il team Identity & Communication.

Il modello organizzativo consente di identificare quattro principali linee Funzionali, che governano:

  • la rete di vendita (Network PFA Department);
  • i servizi di investimento (Investment and Private Banking Services Department);

  • i prodotti Trading, Banking e Credit e le piattaforme di investimento (Gobal Business Department);

  • il funzionamento operativo (GBS Department).

In breve sintesi:

  • al Network PFA Department è affidato il compito di presidiare la gestione e lo sviluppo della Rete dei consulenti finanziari;
  • all'Investment Services and Private Banking Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei prodotti collocati e dei servizi di consulenza finanziaria prestati a tutta la clientela della Banca;
  • al Global Business Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei prodotti Trading, Banking e Credit e delle piattaforme per i prodotti di Investing e per la Rete dei consulenti finanziari. L'Investment and Private Banking Department ed il Global Business Department agiscono in stretto coordinamento tra loro, allo scopo di sviluppare un'offerta alla clientela sinergica e coerente con gli indirizzi di marketing e con le strategie di business della Banca;
  • il GBS (Global Banking Services) Department coordina le strutture organizzative preposte al presidio dei processi organizzativi/operativi, dei sistemi informativi e della logistica, necessari per garantire l'efficace ed efficiente esercizio dei sistemi al servizio del business. Al GBS Department riportano le seguenti strutture: il team Information Security & Fraud Management, l'ICT – Information & Communication Technology Department, il CRM – Customer Relationship Management Department, l'Organization & Bank Operations Department, il Financial Operations Department, la unit Network Services, la Unit General Services e il team PFA Operational Monitoring & Private Bankers.

Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.

Con riferimento alle attività di audit, la Banca, in linea con le indicazioni della Capogruppo, ha adottato un modello di esternalizzazione basato su uno specifico contratto di servizio stipulato con UniCredit S.p.A.. In relazione a detto modello, il Comitato Rischi e Parti Correlate (comitato di derivazione consiliare) è chiamato a svolgere i compiti di "soggetto di collegamento" fra la Banca e l'outsourcer, oltre a supportare il Consiglio di Amministrazione – con funzioni informative, consultive, propositive ed istruttorie – nella definizione, basata su un approccio risk-oriented, delle linee di indirizzo del complessivo sistema di controllo interno e nella valutazione della sua efficacia ed efficienza.

I PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI

Consistenze al Variazioni
ATTIVO 30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 1.733 613 1.120 182,7%
Attività finanziarie di negoziazione 10.871 8.827 2.044 23,2%
Finanziamenti a banche 3.224.477 3.039.207 185.270 6,1%
Finanziamenti a clientela 2.632.749 2.129.219 503.530 23,6%
Altre attività finanziarie 17.188.339 16.715.041 473.298 2,8%
Coperture 2.667 10.048 (7.381) -73,5%
Attività materiali 15.036 15.205 (169) -1,1%
Avviamenti 89.602 89.602 - -
Altre attività immateriali 7.827 7.909 (82) -1,0%
Attività fiscali 10.914 9.249 1.665 18,0%
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 91 - 91 -
Altre attività 241.054 315.415 (74.361) -23,6%
Totale dell'attivo 23.425.360 22.340.335 1.085.025 4,9%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Debiti verso banche 907.794 926.001 (18.207) -2,0%
Debiti verso clientela 21.196.653 20.205.036 991.617 4,9%
Passività finanziarie di negoziazione 4.568 11.936 (7.368) -61,7%
Coperture 2.374 (397) 2.771 n.c.
Passività fiscali 22.038 10.234 11.804 115,3%
Altre passività 417.933 455.699 (37.766) -8,3%
Patrimonio 874.000 731.826 142.174 19,4%
- capitale e riserve 763.818 526.046 237.772 45,2%
- riserve da valutazione (14.997) (8.340) (6.657) 79,8%
- risultato netto 125.179 214.120 (88.941) -41,5%
Totale del passivo e del patrimonio netto 23.425.360 22.340.335 1.085.025 4,9%

Attività finanziarie di negoziazione

Le Attività finanziarie di negoziazione risultano pari a 10,9 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:

  • titoli obbligazionari, azionari e quote di O.I.C.R., per un importo pari a 4 milioni di euro, presenti nel portafoglio di proprietà in seguito all'attività di negoziazione oppure utilizzati per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte nei confronti dei clienti e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione positiva dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 3,8 milioni di euro, che trovano corrispondenza nelle valutazioni negative rilevate nelle "Passività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione positiva dei contratti CFD (indici, azioni, tassi di interesse, merci e valute), negoziati in contropartita dei clienti, e dei contratti Futures, utilizzati per la relativa copertura gestionale, per 3,1 milioni di euro.

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

Finanziamenti a banche

Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Conti correnti e depositi a vista 2.136.232 1.993.139 143.093 7,2%
Depositi a scadenza 1.039.565 1.028.152 11.413 1,1%
Altri finanziamenti: 48.680 17.916 30.764 171,7%
1 Pronti contro termine attivi 1.566 54 1.512 n.c.
2 Altri 47.114 17.862 29.252 163,8%
Totale 3.224.477 3.039.207 185.270 6,1%

(Importi in migliaia)

I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti principalmente dai rapporti intrattenuti con UniCredit S.p.A., per un importo di bilancio pari a 2.107 milioni di euro (1.958,6 milioni di euro al 31 dicembre 2017), ed in misura inferiore dai conti correnti intrattenuti con banche esterne al Gruppo, tra i quali i conti correnti aperti per l'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per un importo di 1,8 milioni di euro per la gestione della liquidità di Fineco AM.

I "Depositi a scadenza" sono costituiti dai depositi intrattenuti con UniCredit S.p.A., tra i quali il deposito per riserva obbligatoria, che si attestano a 1.039,6 milioni di euro (1.028,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

La voce "Pronti contro termine attivi" include 1 milione di euro relativo ad operazioni effettuate con la Capogruppo.

La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 42,3 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati e pronti contro termine (14,6 milioni di euro al 31 dicembre 2017), di cui 36,2 milioni di euro con UniCredit S.p.A. (9 milioni di euro al 31 dicembre 2017), e per 4,8 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (3,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Finanziamenti a clientela

Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Conti correnti 854.373 641.554 212.819 33,2%
Pronti contro termine attivi 201.303 202.701 (1.398) -0,7%
Mutui 721.117 516.251 204.866 39,7%
Carte di credito, prestiti personali 668.726 633.048 35.678 5,6%
Altri finanziamenti 187.230 135.665 51.565 38,0%
Totale 2.632.749 2.129.219 503.530 23,6%

(Importi in migliaia)

I Finanziamenti a clientela, pari a 2.632,7 milioni di euro, sono costituiti da:

  • 2.251,5 milioni di euro di crediti di finanziamento con clientela ordinaria;
  • 201,3 milioni di euro di operazioni di pronti contro termine attivi;
  • 78,5 milioni di euro di depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati;
  • 101,4 milioni di euro di crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.

La voce "Pronti contro termine attivi" è costituita da:

  • operazioni di "Leva Multiday" con clientela retail e operazioni di stock lending con clientela istituzionale, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli;
  • operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS oggetto di compensazione in bilancio come previsto dallo IAS 32.

Gli "Altri finanziamenti" sono costituiti da depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati e da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.

Finanziamenti a clientela Consistenze al Variazioni
(Riclassifica gestionale) 30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Conti correnti 852.598 639.726 212.872 33,3%
Utilizzo carte di credito 271.475 288.382 (16.907) -5,9%
Mutui 721.117 516.237 204.880 39,7%
Prestiti personali 396.531 343.867 52.664 15,3%
Altri finanziamenti 7.197 7.641 (444) -5,8%
Finanziamenti in bonis 2.248.918 1.795.853 453.065 25,2%
Conti correnti 1.775 1.828 (53) -2,9%
Mutui - 14 (14) -100,0%
Utilizzo carte di credito 37 43 (6) -14,0%
Prestiti personali 683 756 (73) -9,7%
Altri finanziamenti 107 26 81 311,5%
Finanziamenti deteriorati 2.602 2.667 (65) -2,4%
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 2.251.520 1.798.520 453.000 25,2%
Pronti contro termine 201.289 202.620 (1.331) -0,7%
Pronti contro termine - deteriorati 14 81 (67) n.c.
Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione 78.475 42.609 35.866 84,2%
Crediti di funzionamento connessi con la
prestazione di servizi finanziari 101.362 85.284 16.078 18,9%
Crediti di funzionamento connessi con la
prestazione di servizi finanziari - deteriorati 89 105 (16) -15,2%
Crediti di funzionamento e altri crediti 381.229 330.699 50.530 15,3%
Crediti verso clientela 2.632.749 2.129.219 503.530 23,6%

Il portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è costituito principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, conti correnti e utilizzo carte di credito; complessivamente i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria evidenziano un incremento del 25,2%, grazie all'erogazione, nel corso del primo semestre 2018, di ulteriori 131 milioni di euro di prestiti personali e 231 milioni di euro di mutui oltre a nuovi affidamenti in conto corrente per un importo di 550 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 213 milioni di euro.

Le attività deteriorate

Categoria Importo lordo
Consistenze al
Fondo svalutazione
Consistenze al
Importo netto
Consistenze al
Coverage ratio
Dati al
30-giu-18 31-dic-17 30-giu-18 31-dic-17 30-giu-18 31-dic-17 30-giu-18 31-dic-17
Sofferenze 19.993 20.848 (18.279) (19.118) 1.714 1.730 91,43% 91,70%
Inapempienze probabili 2.257 2.109 (1.762) (1.614) 495 495 78,07% 76,53%
Scaduti 1.577 1.356 (1.081) (728) 496 628 68,55% 53,69%
Totale 23.827 24.313 (21.122) (21.460) 2.705 2.853 88,65% 88,27%

(Importi in migliaia)

La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 2,7 milioni di euro, di cui 1,7 milioni di euro di crediti in sofferenza, 0,5 milioni di euro di inadempienze probabili e 0,5 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati sono relativi, principalmente, a scoperti di conto corrente e prestiti personali.

Altre attività finanziarie

Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico c) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value 6.725 539.854 (533.129) -98,8%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla altre componenti reddituali
1.100.810 1.042.471 58.339 5,6%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 16.080.804 15.132.716 948.088 6,3%
- titoli di debito emessi da banche 9.886.081 10.306.326 (420.245) -4,1%
- titoli di debito emessi da clientela 6.194.723 4.826.390 1.368.333 28,4%
Totale 17.188.339 16.715.041 473.298 2,8%

(Importi in migliaia)

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 6 milioni di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso del primo semestre 2018 pari a 1,5 milioni di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), per un importo di 0,7 milioni di euro.

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla altre componenti reddituali" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali, in sede di prima applicazione dell'IFRS 9, è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"7 .

7 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

Di seguito si riporta la suddivisione dei titoli emessi da Stati sovrani:

Controparte Consistenze al
30-giu-18 31-dic-17 Variazioni
assoluta
%
Italia 718.284 725.220 (6.936) -1,0%
Spagna 239.401 242.451 (3.050) -1,3%
Francia 35.509 10.124 25.385 250,7%
America 65.721 64.671 1.050 1,6%
Irlanda 41.890 - 41.890 -
Totale 1.100.805 1.042.466 58.339 5,6%

(Importi in migliaia)

I titoli rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" emessi da banche si riferiscono esclusivamente a titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A.. I titoli emessi da clientela si riferiscono esclusivamente a titoli di Stato e titoli emessi dall'Instituto de Credito Oficial (ICO). Di seguito si riporta la suddivisione per controparte dei titoli emessi da clientela:

Controparte Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Italia 3.171.494 2.557.575 613.919 24,0%
Spagna 2.625.965 2.120.318 505.647 23,8%
Polonia 79.641 48.572 31.069 64,0%
Francia 99.781 - 99.781 -
Irlanda 117.960 - 117.960 -
Instituto de Credito Oficial 99.882 99.925 (43) 0,0%
Totale 6.194.723 4.826.390 1.368.333 28,4%

(Importi in migliaia)

Coperture

Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive 134 400 (266) -66,5%
Derivati copertura del passivo - valutazioni positive 805 58 747 n.c.
Adeguamento di valore delle attività oggetto
di copertura generica 1.728 9.590 (7.862) -82,0%
Totale attivo 2.667 10.048 (7.381) -73,5%
di cui:
Valutazioni positive 555 499 56 11,2%
Ratei attivi e passivi ricondotti 384 (41) 425 n.c.
Adeguamento di valore delle attività coperte 1.728 9.590 (7.862) -82,0%
Totale attivo 2.667 10.048 (7.381) -73,5%
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative 2.128 249 1.879 754,6%
Derivati copertura del passivo - valutazioni negative 1.275 3.126 (1.851) -59,2%
Adeguamento di valore delle passività oggetto
di copertura generica (1.029) (3.772) 2.743 -72,7%
Totale passivo 2.374 (397) 2.771 -698,0%
di cui:
Valutazioni negative 3.267 3.959 (692) -17,5%
Ratei attivi e passivi ricondotti 136 (584) 720 n.c.
Adeguamento di valore delle passività coperte (1.029) (3.772) 2.743 -72,7%
Totale passivo 2.374 (397) 2.771 -698,0%

(Importi in migliaia)

Sintesi valutazioni derivati di copertura 30-giu-2018 Attivo Passivo Sbilancio
Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo 555 3.267 (2.712)
Adeguamento di valore delle attività /passività coperte 1.728 (1.029) 2.757
Totale 2.283 2.238 45

Al 30 giugno 2018 le attività coperte sono rappresentate da mutui verso clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono esclusivamente a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto di 0,2 milioni di euro di ratei interessi positivi contabilizzati nel margine di interesse, è positivo per 45 migliaia di euro.

Attività materiali

Gli investimenti in macchine elettroniche, come nei precedenti esercizi, sono finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca. Gli investimenti in mobili, arredi e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.

Attività materiali Saldo al
31-dic-17
Investimenti
1° semestre 2018
Altre variazioni
e vendite
Ammortamenti
e rettifiche
Saldo al
30-giu-18
1° semestre 2018 1° semestre 2018
Immobili 2.304 2 (91) (73) 2.142
Macchine elettroniche 9.798 1.667 (145) (1.810) 9.510
Mobili e arredi 1.480 599 - (277) 1.802
Impianti e attrezzature 1.623 198 - (239) 1.582
Totale 15.205 2.466 (236) (2.399) 15.036

(Importi in migliaia)

Avviamento

L'Avviamento iscritto in bilancio deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).

Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso.

Osserviamo infatti che in considerazione del particolare modello di business della Banca, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.

Si evidenzia che al 30 giugno 2018 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio.

È stata condotta un'analisi qualitativa rispetto alle principali ipotesi utilizzate nell'impairment test svolto con riferimento al 31 dicembre 2017 e, sulla base dei risultati dell'analisi qualitativa condotta, il risultato dell'impairment test al 31 dicembre 2017 è confermato anche con riferimento al 30 giugno 2018.

Per ogni ulteriore informazione relativa al test di impairment si rinvia alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale delle Note illustrative.

Altre attività immateriali

Le Altre attività immateriali comprendono principalmente gli acquisti e le implementazioni delle procedure informatiche che presentano utilità pluriennale, necessarie al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte della Banca di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi.

Attività immateriali Saldo al Investimenti Altre variazioni Ammortamenti Saldo al
31-dic-17 1° semestre 2018 e vendite e rettifiche 30-giu-18
1° semestre 2018 1° semestre 2018
Software 7.081 2.323 - (2.281) 7.123
Altre attività immateriali 828 32 - (156) 704
Totale 7.909 2.355 - (2.437) 7.827

(Importi in migliaia)

Attività fiscali e Altre attività

Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Attività fiscali
Attività correnti 1.613 1.765 (152) -8,6%
Attività fiscali anticipate 30.977 32.927 (1.950) -5,9%
Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 3.388 3.828 (440) -11,5%
Totale ante compensazione IAS 12 35.978 38.520 (2.542) -6,6%
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (25.064) (29.271) 4.207 -14,4%
Totale Attività fiscali 10.914 9.249 1.665 18,0%
Altre attività
Partite in corso di lavorazione 17 99 (82) -82,8%
Partite in attesa di regolamento 11.736 4.498 7.238 160,9%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 32.540 25.617 6.923 27,0%
Crediti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 2.059 4.721 (2.662) -56,4%
Partite fiscali diverse da quelle imputate
alla voce "Attività fiscali" 153.545 249.443 (95.898) -38,4%
Risconti attivi 31.201 22.143 9.058 40,9%
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 6.456 6.774 (318) -4,7%
Altre partite 3.500 2.120 1.380 65,1%
Totale Altre attività 241.054 315.415 (74.361) -23,6%

(Importi in migliaia)

L'aumento delle Attività fiscali, pari a 1,7 milioni di euro, è dovuto principalmente all'incremento delle attività fiscali anticipate iscritte a fronte delle variazioni di fair value dei titoli rilevati nelle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulle altre componenti reddituali.

Con riferimento a Fineco AM, sono state contabilizzate Attività fiscali correnti per 1 milione di euro e Attività fiscali anticipate, a fronte delle perdite registrate, per un importo di 0,2 milioni di euro, determinatesi, non essendo ancora avviata l'operatività, per effetto dei costi operativi iniziali sostenuti sino alla data del 30 giugno 2018.

Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.

Per quanto riguarda la voce Altre attività, si evidenzia il decremento di 95,9 milioni di euro delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Attività fiscali", determinato da minori acconti versati, in qualità di sostituti di imposta, per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi, per la ritenuta fiscale sugli interessi e per l'imposta di bollo.

Le Altre attività di Fineco AM sono rilevate nei "Risconti attivi" per 0,1 milioni di euro e nelle "Partite definitive non imputabili ad altre voci" per 0,1 milioni di euro.

Debiti verso banche

Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Debiti verso banche centrali - - - -
Debiti verso banche
Conti correnti e depositi liberi 86.785 42.756 44.029 103,0%
Finanziamenti 820.515 868.651 (48.136) -5,5%
1. Pronti contro termine passivi 820.515 868.651 (48.136) -5,5%
Altri debiti 494 14.594 (14.100) -96,6%
Totale 907.794 926.001 (18.207) -2,0%

(Importi in migliaia)

La voce "Conti correnti e depositi liberi" è costituita dai conti correnti reciproci e di finanziamento con UniCredit S.p.A., per un importo pari a 6 milioni di euro (6,1 milioni di euro al 31 dicembre 2017), nonché dai conti correnti aperti da banche clienti per 80,8 milioni di euro (36,7 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli.

La voce è comprensiva di 687,4 milioni di euro di operazioni effettuate con UniCredit S.p.A. (764,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e 50,5 milioni di euro di operazioni prestito titoli garantite da somme di denaro effettuate con UniCredit Bank AG Monaco (40,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

La voce "Altri debiti" comprende i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati. Si ricorda che al 31 dicembre 2017 la voce comprendeva margini di variazioni su operazioni di pronti contro termine con la Capogruppo per 13,3 milioni di euro.

Debiti verso clientela

I Debiti verso clientela, rappresentati principalmente da conti correnti, sono pari a 21.196,7 milioni di euro ed evidenziano una crescita del 4,9% rispetto al 31 dicembre 2017.

Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 20.960.483 19.935.285 1.025.198 5,1%
Depositi vincolati 5.752 9.631 (3.879) -40,3%
Finanziamenti 123.058 146.410 (23.352) -15,9%
1. Pronti contro termine passivi 123.058 146.410 (23.352) -15,9%
Altri debiti 107.360 113.710 (6.350) -5,6%
Debiti verso clientela 21.196.653 20.205.036 991.617 4,9%

(Importi in migliaia)

Si evidenzia un incremento di 1.025,2 milioni di euro della liquidità depositata sui conti correnti.

La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da:

  • operazioni di "Short selling" con clientela retail e operazioni di stock lending con clientela istituzionale, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli;
  • operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS oggetto di compensazione in bilancio come previsto dallo IAS 32.

La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 33 milioni di euro (39 milioni di euro al 31 dicembre 2017), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati, che si attestano a 38,8 milioni di euro (44,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 35,6 milioni di euro (29,8 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Passività finanziarie di negoziazione

Le Passività finanziarie di negoziazione risultano pari a 4,6 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:

  • scoperti tecnici pari a 0,4 milioni di euro, presenti nel portafoglio di proprietà per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte nei confronti dei clienti e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione negativa dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 3,7 milioni di euro, che trovano corrispondenza nelle valutazioni positive rilevate nelle "Attività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione negativa dei contratti CFD (indici, azioni, tassi di interesse, merci e valute), negoziati in contropartita dei clienti, e dei contratti futures, utilizzati per la relativa copertura gestionale, per 0,5 milioni di euro.

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Passività fiscali
Passività correnti 22.038 10.234 11.804 115,3%
Passività fiscali differite 25.064 29.271 (4.207) -14,4%
Totale ante compensazione IAS 12 47.102 39.505 7.597 19,2%
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (25.064) (29.271) 4.207 -14,4%
Totale Passività fiscali 22.038 10.234 11.804 115,3%
Altre passività
Partite in corso di lavorazione 1.128 481 647 134,5%
Partite in attesa di regolamento 66.180 91.869 (25.689) -28,0%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 27.978 42.724 (14.746) -34,5%
Deleghe di pagamento 80.551 19.068 61.483 322,4%
Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o
azioni della Capogruppo UniCredit 339 938 (599) -63,9%
Debiti verso personale dipendente e altro personale 14.045 11.378 2.667 23,4%
Debiti verso Amministratori e Sindaci 202 148 54 36,5%
Debiti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 21.501 23.690 (2.189) -9,2%
Partite fiscali diverse da quelle imputate
alla voce "Passività fiscali" 66.757 116.515 (49.758) -42,7%
Contributi previdenziali da versare 5.570 6.845 (1.275) -18,6%
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 9.601 18.097 (8.496) -46,9%
Altre partite 7.371 6.534 837 12,8%
Trattamento di fine rapporto 4.922 4.998 (76) -1,5%
Fondo per rischi ed oneri 111.788 112.414 (626) -0,6%
Totale Altre passività 417.933 455.699 (37.766) -8,3%

Passività fiscali e Altre passività

(Importi in migliaia)

Le "Passività fiscali", post compensazione IAS 12, si riferiscono esclusivamente a passività fiscali correnti.

Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".

Per quanto riguarda le Altre passività si rileva:

  • un decremento di 25,7 milioni di euro delle "Partite in attesa di regolamento", per bonifici in partenza e transazioni POS da regolare;
  • un decremento di 14,7 milioni di euro delle "Partite definitive non imputabili ad altre voci", principalmente dovuto alla riduzione delle operazioni in titoli e dividendi da regolare;
  • un incremento di 61,5 milioni di euro delle "Deleghe di pagamento", per effetto dell'aumento delle deleghe fiscali in attesa di versamento all'Agenzia delle Entrate;
  • un decremento di 49,8 milioni di euro delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali", per effetto, principalmente, della diminuzione del debito rilevato per l'imposta di bollo e per l'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato da versare.

Le Altre passività di Fineco AM, pari a 0,3 milioni di euro, sono rilevate, principalmente, nei "Debiti verso personale dipendente e altro personale".

Il Fondo per rischi ed oneri si compone di:

  • Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment" delle Note illustrative alle quali si rimanda per maggiori dettagli, per un importo di 0,1 milioni di euro;
  • Fondi rischi ed oneri Altri fondi che accolgono accantonamenti per complessivi 111,7 milioni di euro, per i quali, in presenza di una passività con scadenza e ammontare incerti, è stata riscontrata un'obbligazione in corso come risultato di un evento passato ed è stato possibile effettuare una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.
Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e
garanzie finanziarie rilasciate 62 - 62 -
Controversie legali e fiscali 33.899 34.987 (1.088) -3,1%
- Cause in corso 25.090 25.525 (435) -1,7%
- Reclami 4.922 5.531 (609) -11,0%
- Vertenze fiscali 3.887 3.931 (44) -1,1%
Oneri per il personale 2.767 5.690 (2.923) -51,4%
Altri 75.060 71.737 3.323 4,6%
- Indennità suppletiva clientela 66.756 64.983 1.773 2,7%
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 2.270 2.311 (41) -1,8%
- Altri fondi 6.034 4.443 1.591 35,8%
Fondo rischi ed oneri - altri fondi 111.726 112.414 (688) -0,6%
Totale fondo rischi ed oneri 111.788 112.414 (626) -0,6%

(Importi in migliaia)

Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

Il Patrimonio

Al 30 giugno 2018 il capitale sociale ammonta a 200,8 milioni di euro, composto da 608.404.395 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Le riserve sono costituite dalla:

  • Riserva Sovrapprezzi di emissione, per un ammontare pari a 1,9 milioni di euro;
  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40,2 milioni di euro;
  • Riserva straordinaria, per un ammontare pari a 289,5 milioni di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 0,6 milioni di euro;
  • Riserva connessa ai piani Equity Settled, per un ammontare pari a 36,5 milioni di euro;
  • Riserva negativa rilevata in seguito all'introduzione dell'IFRS 9, pari a -4,9 milioni di euro.

La perdita portata a nuovo, pari a 0,2 milioni di euro, si riferisce al risultato del 31 dicembre 2017 di Fineco AM che chiuderà il primo esercizio sociale il 31 dicembre 2018.

Il patrimonio netto contabile include, inoltre, il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) emesso in data 31 gennaio 2018. L'emissione dello strumento finanziario è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement8 , perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. La scelta di procedere ad una emissione infragruppo ha presentato numerosi vantaggi: risparmi effettivi di costo, relativi ad esempio al Consorzio di collocamento e riduzione dei tempi necessari ad emettere al fine di non perdere il momento favorevole, massimizzando perciò i benefici dell'operazione.

Viste le condizioni di mercato e i livelli di spread particolarmente vantaggiosi, la Banca ha deciso di emettere un Additional Tier 1 al fine di rafforzare la diversificazione del proprio portafoglio di investimenti.

I costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione dello strumento finanziario nonché le cedole corrisposte sono stati contabilizzati come una diminuzione delle riserve di utili per un importo, al netto delle relative imposte, di 2,3 milioni di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 6 febbraio 2018, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 febbraio 2018, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:

  • 2014-2017 multi-year plan top management per i dipendenti. In particolare è stata approvata l'assegnazione di n. 494.493 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della seconda tranche azionaria del Piano, attribuita nel 2015, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 163.182,69 euro con efficacia immediata;
  • Sistemi Incentivanti 2014, 2015, 2016 e 2017 per i dipendenti. In particolare è stata approvata l'assegnazione di n. 196.557 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della seconda tranche azionaria del Sistema Incentivante 2014 e della prima tranche azionaria del Sistema Incentivante 2015, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 64.863,81 euro con efficacia dal 30 marzo 2018.

A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.

8 Unrated e unlisted.

L'Assemblea di FinecoBank dell'11 aprile 2018 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2017, pari a 214,3 milioni di euro, come segue:

  • alla Riserva Legale per 0,05 milioni di euro, pari allo 0,02% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva Straordinaria per 40,8 milioni di euro;
  • alle 608.404.395 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, un dividendo unitario di 0,285 euro per complessivi euro 173,4 milioni di euro.

Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,03 milioni di euro.

La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata per circa 4,4 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank.

Al 30 giugno 2018 la Banca detiene numero 88.041 azioni proprie in portafoglio corrispondenti allo 0,01% del capitale sociale, per un ammontare pari a 0,6 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2018 sono state acquistate 27.644 azioni in relazione al piano "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante", in conformità con quanto autorizzato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti di FinecoBank del 11 aprile 2017.

La Banca e la sua controllata non possiedono, nemmeno per il tramite di altre società o di interposta persona, azioni della propria controllante.

La Riserva da valutazione è costituita:

  • per -5,4 milioni di euro dalla riserva netta negativa dei titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla altre componenti reddituali", che registra un decremento di 9 milioni di euro nel corso del primo semestre 2018, di cui 8,1 milioni di euro relativi alla variazione negativa di fair value e 0,9 milioni di euro relativi al rigiro a conto economico di utili realizzati a fronte della vendita e rimborso dei titoli;
  • per -9,6 milioni di euro dalla Riserva negativa IAS19, che registra un decremento di 0,2 milioni di euro nel primo semestre 2018 per effetto della contabilizzazione di utili attuariali riconducibili, principalmente, al Fondo indennità suppletiva di clientela.

Patrimonio netto

Consistenze al Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Capitale sociale 200.773 200.545 228 0,1%
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934 - -
Riserve 361.897 323.932 37.965 11,7%
- Riserva legale 40.155 40.109 46 0,1%
- Riserva straordinaria 289.459 251.367 38.092 15,2%
- Riserva azioni proprie 623 365 258 70,7%
- Altre riserve 31.660 32.091 (431) -1,3%
(Azioni proprie) (623) (365) (258) 70,7%
Riserve da valutazione (14.997) (8.340) (6.657) 79,8%
Strumenti di capitale 200.000 - 200.000 -
Utile (Perdita) portato a nuovo (163) - (163) -
Utile (Perdita) del periodo 125.179 214.120 (88.941) -41,5%
Totale 874.000 731.826 142.174 19,4%

(Importi in migliaia)

Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato

Descrizione Patrimonio netto
di cui: risultato netto
al 30.06.2018
Saldi di FinecoBank al 30 giugno 2018 875.248 126.264
Effetto del consolidamento di Fineco AM (perdita) (1.248) (1.085)
Patrimonio e utile di pertinenza di terzi - -
Saldi di pertinenza del Gruppo al 30 giugno 2018 874.000 125.179

(Importi in migliaia)

FONDI PROPRI E REQUISITI PRUDENZIALI DI VIGILANZA

La Banca non è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit. Si rimanda pertanto a quanto esposto nella sezione relativa ai risultati conseguiti dalla controllante FinecoBank.

I RISULTATI ECONOMICI

Conto economico riclassificato

1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Interessi netti 137.646 127.297 10.349 8,1%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 20 12 8 66,7%
Commissioni nette 145.978 129.707 16.271 12,5%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 27.618 25.992 1.626 6,3%
Saldo altri proventi/oneri 583 (233) 816 n.c.
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 311.845 282.775 29.070 10,3%
Spese per il personale (41.499) (38.924) (2.575) 6,6%
Altre spese amministrative (126.931) (123.893) (3.038) 2,5%
Recuperi di spesa 48.623 46.492 2.131 4,6%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (4.836) (4.833) (3) 0,1%
Costi operativi (124.643) (121.158) (3.485) 2,9%
RISULTATO DI GESTIONE 187.202 161.617 25.585 15,8%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (1.156) (1.650) 494 -29,9%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 186.046 159.967 26.079 16,3%
Accantonamenti per rischi ed oneri (3.699) (3.150) (549) 17,4%
Oneri di integrazione (4) (13) 9 -69,2%
Profitti netti da investimenti 5.158 (353) 5.511 n.c.
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 187.501 156.451 31.050 19,8%
Imposte sul reddito del periodo (62.322) (52.184) (10.138) 19,4%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 125.179 104.267 20.912 20,1%
RISULTATO DI PERIODO 125.179 104.267 20.912 20,1%
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 125.179 104.267 20.912 20,1%

(Importi in migliaia)

Interessi netti

Gli Interessi netti del primo semestre 2018 si attestano a 137,6 milioni di euro, in aumento dell'8,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, grazie all'incremento della raccolta e alla maggior incidenza dell'attività di lending, che hanno compensato la riduzione degli interessi attivi collegata alla discesa dei tassi. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo è stato pari al 1,32% leggermente in calo rispetto all'1,34% dell 30 giugno 2017.

Interessi attivi 1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1 (1) -100,0%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulle
altre componenti reddituali 2.211 4.640 (2.429) -52,3%
Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value 1 - 1 -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito
emessi da banche 82.195 94.570 (12.375) -13,1%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito
emessi da clientela 26.631 7.572 19.059 251,7%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti
a banche 5.979 1.824 4.155 227,8%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti
a clientela 26.358 18.208 8.150 44,8%
Derivati di copertura (500) 4.548 (5.048) -111,0%
Altre attività 7 4 3 75,0%
Passività finanziarie 2.057 1.877 180 9,6%
Totale interessi attivi 144.939 133.244 11.695 8,8%

(Importi in migliaia)

Interessi passivi 1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti
verso banche (350) (269) (81) 30,1%
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti
verso clientela (5.436) (5.075) (361) 7,1%
Attività finanziarie (1.507) (603) (904) 149,9%
Totale interessi passivi (7.293) (5.947) (1.346) 22,6%
Interessi netti 137.646 127.297 10.349 8,1%

(Importi in migliaia)

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, esclusivamente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A.. La diminuzione è imputabile, principalmente, alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza.

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli di Stato. L'incremento è imputabile alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nel periodo, come descritto precedentemente.

Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi attivi relativi a finanziamenti a banche e clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato":

1° semestre Variazioni
Dettaglio interessi attivi 2018 2017 assoluta %
Interessi attivi su finanziamenti a banche 5.979 1.824 4.155 227,8%
- conti correnti 5.750 1.730 4.020 232,4%
- pronti contro termine 1 64 (63) -98,4%
- depositi vincolati 206 17 189 n.c.
- altri finanziamenti 22 13 9 69,2%
Interessi attivi su finanziamenti a clientela 26.358 18.208 8.150 44,8%
- conti correnti 5.019 3.505 1.514 43,2%
- pronti contro termine 5.467 4.099 1.368 33,4%
- mutui 4.878 697 4.181 n.c.
- carte di credito 2.370 2.279 91 4,0%
- prestiti personali 8.561 7.542 1.019 13,5%
- altri finanziamenti 63 86 (23) -26,7%

Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 6 milioni di euro, in aumento rispetto a 1,8 milioni di euro del 30 giugno 2017. L'incremento è riconducibile, principalmente, ai maggiori interessi rilevati sui conti correnti in dollari per effetto dell'evoluzione dei tassi di mercato e dell'aumento dei volumi.

Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 26,4 milioni di euro, registrando un incremento del 44,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie alla crescita degli interessi relativi agli impieghi per mutui, prestiti personali e utilizzi di aperture di credito in conto corrente per effetto del continuo sviluppo dell'attività di lending precedentemente menzionata, nonché delle operazioni di "Leva multiday" per effetto dell'incremento dei volumi.

Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi passivi relativi a banche e clientela contabilizzati nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato":

Dettaglio interessi passivi 1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Interessi passivi su debiti verso banche (350) (269) (81) 30,1%
- conti correnti (329) (259) (70) 27,0%
- altri finanziamenti (21) (10) (11) 110,0%
Interessi passivi su debiti verso clientela (5.436) (5.075) (361) 7,1%
- conti correnti (5.415) (4.909) (506) 10,3%
- depositi vincolati (21) (106) 85 -80,2%
- pronti contro termine - (60) 60 -100,0%

(Importi in migliaia)

Gli interessi passivi su debiti verso banche sono sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 5,4 milioni di euro, in aumento di 0,4 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017, per effetto, principalmente, di maggiori interessi rilevati sui conti correnti in dollari, riconducibile alla crescita del tasso Libor USD utilizzato per la remunerazione di tali conti correnti, parzialmente compensati da minori oneri assimilati agli interessi passivi riconosciuti ai clienti nell'ambito delle campagne di marketing.

Proventi di intermediazione e diversi

1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Interessi netti 137.646 127.297 10.349 8,1%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 20 12 8 66,7%
Commissioni nette 145.978 129.707 16.271 12,5%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 27.618 25.992 1.626 6,3%
Saldo altri proventi/oneri 583 (233) 816 n.c.
Margine d'intermediazione 311.845 282.775 29.070 10,3%

Commissioni nette

Riclassifica gestionale 1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 149.052 136.515 12.537 9,2%
1. negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari 42.704 39.853 2.851 7,2%
2. custodia e amministrazione di titoli (2.264) (1.820) (444) 24,4%
3. collocamento e gestione prodotti
del risparmio gestito 81.250 75.940 5.310 7,0%
4. attività di consulenza in materia di investimenti 27.692 22.685 5.007 22,1%
5. distribuzione altri prodotti (330) (143) (187) 130,8%
Servizi di incasso e pagamento 4.157 2.134 2.023 94,8%
Tenuta e gestione dei conti correnti/conto deposito (223) (349) 126 -36,1%
Altre provvigioni passive consulenti finanziari (14.768) (13.272) (1.496) 11,3%
Prestito titoli 1.925 1.955 (30) -1,5%
Altri servizi 5.835 2.724 3.111 114,2%
Totale commissioni nette 145.978 129.707 16.271 12,5%

(Importi in migliaia)

Le Commissioni nette ammontano a 146 milioni di euro ed evidenziano un incremento del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente riconducibile, principalmente, a:

  • maggiori commissioni per negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari (+7,2%), grazie, principalmente, all'incremento degli ordini equity;
  • maggiori commissioni di consulenza in materia di investimenti (+22,1%);
  • maggiori commissioni relative al collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito (+7%), grazie, principalmente, alla crescita Guided products;
  • maggiori commissioni per servizi di incasso e pagamento (+94,8%), relative principalmente alle transazioni con carte di debito e Visa Debit nonchè all'introduzione del canone sui prelievi di importo inferiore a 100 euro;
  • maggiori commissioni per altri servizi (114,2%), relative, in particolare, alla progressiva introduzione del canone annuo sulle carte di credito;

parzialmente compensate da:

maggiori commissioni passive a favore dei consulenti finanziari (+11,3%).

Le commissioni per prestito titoli comprendono la componente reddituale relativa al servizio prestato (ricevuto) per la messa a disposizione del titolo sia per le operazioni con garanzia rappresentata da contante sia per le operazioni con garanzia rappresentata da altri titoli. Per valutare l'operazione nel complesso è necessario considerare anche la componente reddituale contabilizzata nel margine d'interesse.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano un risultato sostanzialmente in linea con il primo semestre 2017. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti, come precedentemente descritto, le preferred shares di Visa INC class "C", la cui valutazione al fair value ha determinato un risultato positivo 1,5 milioni di euro nel primo semestre 2018.

Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,6 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 0,8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, a minori oneri per accordi transattivi e reclami al netto di rimborsi assicurativi.

Costi operativi

Dettaglio costi operativi 1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Spese per il personale (41.499) (38.924) (2.575) 6,6%
Altre spese amministrative (126.931) (123.893) (3.038) 2,5%
Recuperi di spesa 48.623 46.492 2.131 4,6%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali (4.836) (4.833) (3) 0,1%
Totale costi operativi (124.643) (121.158) (3.485) 2,9%

(Importi in migliaia)

Le Spese per il personale si attestano a 41,5 milioni di euro, in aumento del 6,6% rispetto al primo semestre 2017 per effetto della continua crescita della struttura operativa. Occorre evidenziare che l'incremento include 0,7 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM non presenti nel primo semestre 2017.

1° semestre Variazioni
Spese per il personale 2018 2017 assoluta %
1) Personale dipendente (40.909) (38.275) (2.634) 6,9%
- salari e stipendi (27.320) (25.575) (1.745) 6,8%
- oneri sociali (7.327) (6.907) (420) 6,1%
- indennità di fine rapporto (469) (411) (58) 14,1%
- accantonamento al trattamento di fine rapporto (60) (55) (5) 9,1%
- versamenti ai fondi di previdenza
complementari esterni:
a) a contribuzione definita (1.657) (1.573) (84) 5,3%
- costi derivanti da accordi di pagamento
basati su propri strumenti patrimoniali* (1.918) (1.323) (595) 45,0%
- altri benefici a favore di dipendenti (2.158) (2.431) 273 -11,2%
2) Altro personale in attività - - - -
3) Amministratori e sindaci (647) (611) (36) 5,9%
4) Personale collocato a riposo - - - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati
presso altre aziende 120 120 - 0,0%
6) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati
presso la società (63) (158) 95 -60,1%
Totale spese per il personale (41.499) (38.924) (2.575) 6,6%

(Importi in migliaia)

* Si precisa che la voce "costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" comprende gli oneri sostenuti dalla Banca per accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi da FinecoBank e strumenti finanziari emessi da UniCredit S.p.A..

Relazione intermedia sulla gestione consolidata

1° semestre Variazioni
Altre spese amministrative e recuperi di spesa 2018 2017 assoluta %
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE
2) COSTI E SPESE DIVERSE
(51.040) (49.278) (1.762) 3,6%
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (9.083) (10.899) 1.816 -16,7%
Comunicazioni su mass media (6.368) (8.705) 2.337 -26,8%
Marketing e promozioni (2.682) (2.134) (548) 25,7%
Sponsorizzazioni (11) (29) 18 -62,1%
Convention e comunicazione interna (22) (31) 9 -29,0%
B) Spese relative al rischio creditizio (881) (939) 58 -6,2%
Spese recupero crediti (292) (279) (13) 4,7%
Informazioni commerciali e visure (589) (660) 71 -10,8%
C) Spese indirette relative al personale (15.200) (13.636) (1.564) 11,5%
Formazione del personale (246) (277) 31 -11,2%
Noleggio auto e altre spese personale (33) (29) (4) 13,8%
Spese consulenti finanziari (14.496) (13.016) (1.480) 11,4%
Spese di viaggio (362) (279) (83) 29,7%
Fitti passivi per immobili ad uso del personale (63) (35) (28) 80,0%
D) Spese relative all'ICT (16.599) (15.363) (1.236) 8,0%
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.207) (1.263) 56 -4,4%
Spese software - affitto e manutenzione (4.322) (3.700) (622) 16,8%
Sistemi di comunicazione ICT (3.111) (2.584) (527) 20,4%
Service ICT: personale esterno (2.988) (3.054) 66 -2,2%
Infoprovider finanziari (4.971) (4.762) (209) 4,4%
E) Consulenze e servizi professionali (2.323) (2.233) (90) 4,0%
Consulenza relativa ad attività ordinarie (1.729) (1.337) (392) 29,3%
Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo (10) - (10) n.c.
Consulenze per strategia, evoluzione del business e
ottimizzazione organizzativa (247) (168) (79) 47,0%
Spese legali (24) - (24) n.c.
Cause legali (313) (728) 415 -57,0%
F) Spese relative agli immobili (10.020) (10.086) 66 -0,7%
Service area immobiliare (353) (360) 7 -1,9%
Manutenzione mobili, macchine, impianti (232) (187) (45) 24,1%
Manutenzione locali (884) (896) 12 -1,3%
Fitti passivi per locazione immobili (7.270) (7.047) (223) 3,2%
Pulizia locali (282) (285) 3 -1,1%
Utenze (999) (1.311) 312 -23,8%
G) Altre spese di funzionamento (20.661) (19.706) (955) 4,8%
Servizi di sicurezza e sorveglianza (202) (207) 5 -2,4%
Spese postali e trasporto documenti (1.819) (1.636) (183) 11,2%
Servizi amministrativi e logistici (9.734) (9.322) (412) 4,4%
Assicurazioni (1.983) (1.876) (107) 5,7%
Stampati e cancelleria (258) (262) 4 -1,5%
Diritti, quote e contributi ad associazioni (6.518) (6.204) (314) 5,1%
Altre spese amministrative (147) (199) 52 -26,1%
H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (1.124) (1.753) 629 -35,9%
I) Recupero spese 48.623 46.492 2.131 4,6%
Recupero spese accessorie 82 163 (81) -49,7%
Recuperi di imposte 48.541 46.329 2.212 4,8%
Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa (78.308) (77.401) (907) 1,2%

(Importi in migliaia)

Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 78,3 milioni di euro, con un incremento di 0,9 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.

Si evidenzia un incremento delle "Altre spese di funzionamento", riconducibili a maggiori spese per call center, attività amministrative legate alle carte di credito e carte di debito, postali e trasporto documenti e contributi Enasarco, "Spese relative all'ICT", riconducibili a maggiori spese di manutenzione software e sistemi di comunicazione, "Spese indirette relative al personale", riconducibili, principalmente, a maggiori oneri per piani di fidelizzazione dei consulenti finanziari,

parzialmente compensati dalla riduzione delle "Spese di pubblicità – Marketing e comunicazione" e da minori "Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi".

Con riferimento alle "Imposte indirette e tasse" e relativi "Recuperi di imposte" si segnala che l'effetto positivo è riconducibile alle minori imposte pagate dalla Banca relative alla Tobin Tax per l'operatività conto terzi.

Le Altre spese amministrative di Fineco AM ammontano a 0,4 milioni di euro e si riferiscono a costi operativi iniziali sostenuti nel primo semestre 2018 per rendere operativa la società.

Le Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali sono sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Risultato lordo dell'operatività corrente

1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Risultato di gestione 187.202 161.617 25.585 15,8%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (1.156) (1.650) 494 -29,9%
Risultato netto di gestione 186.046 159.967 26.079 16,3%
Accantonamenti netti per rischi ed oneri (3.699) (3.150) (549) 17,4%
Oneri di integrazione (4) (13) 9 -69,2%
Profitti netti da investimenti 5.158 (353) 5.511 n.c.
Utile lordo dell'operatività corrente 187.501 156.451 31.050 19,8%

(Importi in migliaia)

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni si attestano a -1,2 milioni di euro. Occorre precisare che il principio contabile IFRS 9, entrato in vigore obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2018, ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie e ha determinato, per la Banca, un ampliamento del perimetro di valutazione (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti delle Note illustrative), pertanto il confronto rispetto al primo semestre 2017 non è significativo.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2018 includono, da un lato, maggiori rettifiche rispetto al primo semestre 2017 riconducibili ai crediti commerciali nei confronti della clientela retail, determinate dal significativo incremento delle esposizioni non deteriorate (i crediti deteriorati sono sostanzialmente invariati rispetto all'anno precedente) e, dall'altro, beneficiano di riprese di valore relative a rapporti con Capogruppo per 2 milioni di euro, di cui 1,6 milioni di euro relative a depositi, in relazione al miglioramento del profilo di rischio del comparto, e 0,4 milioni di euro relative al contratto "Liquidity Framework Agreement", stipulato con UniCredit S.p.A. in anni precedenti e scaduto nel corso del primo semestre 2018.

Gli Accantonamenti netti per rischi ed oneri sono pari a 3,7 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto ai 3,2 milioni di euro registrati nel primo semestre 2017, per effetto, principalmente, di maggiori accantonamenti al Fondo indennità suppletiva clientela.

Gli Oneri di integrazione si riferiscono agli oneri da attualizzazione relativi ai costi stimati in capo alla Banca relativamente al Piano Industriale del Gruppo UniCredit.

I Profitti netti da investimenti si attestano a 5,2 milioni di euro. Come descritto precedentemente, il principio contabile

IFRS 9 ha introdotto significativi cambiamenti, pertanto il confronto rispetto al primo semestre 2017 non è significativo. I profitti netti del primo semestre 2018 comprendono, principalmente, riprese di valore per 5,7 milioni di euro registrate sulle esposizioni in titoli di debito emessi dalla Capogruppo e contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 187,5 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto al primo semestre 2017. Il risultato è stato conseguito grazie alla crescita degli Interessi netti (+10,3 milioni di euro), delle Commissioni nette (+16,3 milioni di euro) e dei Profitti netti da investimenti (+5,5 milioni di euro), parzialmente compensati da maggiori Costi operativi (-3,5 milioni di euro).

Imposte sul reddito del periodo

1° semestre Variazioni
Dettaglio imposte del periodo 2018 2017 assoluta %
Oneri per imposte correnti IRES (49.405) (39.032) (10.373) 26,6%
Oneri per imposte correnti IRAP (10.754) (9.096) (1.658) 18,2%
Totale imposte correnti (60.159) (48.128) (12.031) 25,0%
Variazione delle imposte anticipate (1.686) (3.608) 1.922 -53,3%
Variazione delle imposte differite (254) (225) (29) 12,9%
Totale imposte differite (1.940) (3.833) 1.893 -49,4%
Ammortamento proventi da affrancamento (223) (223) - -
Imposte sul reddito del periodo (62.322) (52.184) (10.138) 19,4%

(Importi in migliaia)

Le imposte correnti sul reddito sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia.

Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.

Per quanto riguarda Fineco AM le imposte anticipate sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.

La legge n. 2/2009 ha introdotto la possibilità, tramite il versamento di un'imposta sostitutiva, di rideterminare i valori fiscalmente deducibili dell'avviamento. Su indicazione della Capogruppo, la Banca ha provveduto, nell'anno 2008, al riallineamento dell'avviamento iscritto a seguito dall'operazione straordinaria di fusione di UniCredit Xelion Sim in UniCredit Xelion Banca S.p.A.. L'avviamento affrancato è ammortizzabile in via extracontabile in misura non superiore ad un nono per l'anno 2010 e ad un decimo a partire dall'anno 2011. Nell'anno 2008 si è provveduto a contabilizzare il beneficio fiscale atteso dalla deducibilità futura degli ammortamenti extracontabili, pari a 4 milioni di euro, beneficio che viene ammortizzato a conto economico un decimo per ogni anno in corrispondenza della deduzione fiscale degli ammortamenti fiscali dell'avviamento.

Risultato di periodo e Risultato netto di pertinenza del gruppo

Il Risultato d'esercizio, coincidente con il risultato netto di pertinenza del gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% dalla Banca, si attesta a 125,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 20,1% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.

I RISULTATI DELLA CONTROLLANTE E DELLA CONTROLLATA LA CONTROLLANTE: FINECOBANK S.p.A.

Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2017 e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.

Principali indici di bilancio

Dati di struttura

Dati al
30-giu-18 31-dic-17 30-giu-17
N° Dipendenti 1.128 1.119 1.103
N° Consulenti finanziari 2.621 2.607 2.642
N° Negozi finanziari operativi (1) 384 375 370

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).

Indicatori di redditività, produttività ed efficienza

Dati al
30-giu-18 31-dic-17 30-giu-17
Interessi netti/Margine di intermediazione 44,13% 45,11% 45,02%
Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione 55,87% 54,88% 54,98%
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 141,10% 138,19% 128,32%
Cost/income ratio 39,59% 39,72% 42,85%
Costi operativi/TFA 0,36% 0,37% 0,39%
Cost of risk 32 bp 45 bp 40 bp
CoR (sistema incentivante) 31 bp 40 bp 40 bp
ROE 37,27% 39,50% 39,33%
Rendimento delle attività 1,08% 0,96% 0,97%
EVA (calcolato sul capitale economico) 101.923 193.269 91.409
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) 85.264 165.295 75.441
RARORAC (calcolato sul capitale economico) 41,84% 54,58% 58,66%
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) 19,00% 24,21% 21,82%
ROAC (calcolato sul capitale economico) 51,39% 60,52% 66,91%
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) 27,90% 31,39% 30,16%
Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi 61.934 60.938 58.133
Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) 18.684 18.060 17.060
(Importi in migliaia)

Legenda

Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.

Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Margine d'intermediazione.

Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo calcolato come media tra il saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente. I costi operativi al 30 giugno 2018 ed al 30 giugno 2017 sono stati annualizzati.

Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni verso clientela e i crediti verso clientela (media delle medie dei singoli trimestri). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni al 30 giugno 2018 e al 30 giugno 2017 sono state annualizzate. Le modalità di determinazione dell'indicatore sono state modificate a partire dall'esercizio 2018; per omogeneità di confronto è stato rideterminato anche l'indicatore del 31 dicembre 2017 e 30 giugno 2017 utilizzato ai fini comparativi.

CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela e Crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari. Le rettifiche nette su crediti al 30 giugno 2018 e al 30 giugno 2017 sono state annualizzate.

ROE: rapporto fra utile netto e patrimonio netto contabile medio del periodo (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione). Il risultato di periodo al 30 giugno 2018 ed al 30 giugno 2017 è stato annualizzato.

Rendimento delle attività: rapporto tra l'utile netto e il totale di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2018 ed al 30 giugno 2017 è stato annualizzato.

EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile operativo al netto di imposte e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare assorbito e il capitale economico (nel caso di Fineco il capitale economico) sia utilizzando il patrimonio netto contabile.

RARORAC (Risk adjusted Return on Risk adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (calcolato utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare assorbito e il capitale economico o utilizzando il patrimonio netto contabile) e il capitale allocato ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e il capitale allocato. Il Capitale allocato va inteso come il maggiore tra il capitale calcolato internamente sulla base di modelli condivisi all'interno del Gruppo Unicredit (Economic Capital) e il capitale regolamentare o il patrimonio netto contabile.

Si precisa che per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2018, il capitale interno è quello del 31 marzo 2018, ultimo dato disponibile fornito da Capogruppo, inoltre gli indicatori sono stati calcolati sulla base della situazione individuale, in quanto FinecoBank non è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.

I principali dati patrimoniali

Consistenze Variazioni
30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (1) 2.252.786 1.798.520 454.266 25,3%
Totale attivo 23.426.305 22.340.391 1.085.914 4,9%
Raccolta diretta da clientela (2) 20.967.565 19.940.715 1.026.850 5,1%
Raccolta indiretta da clientela (3) 48.862.648 47.243.837 1.618.811 3,4%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 69.830.213 67.184.552 2.645.661 3,9%
Patrimonio netto 875.248 731.990 143.258 19,6%

(Importi in migliaia)

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park;

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.

Indicatori patrimoniali

Dati al
30-giu-18 31-dic-17
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 9,62% 8,05%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 13,76% 13,60%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 73,38% 74,82%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 89,50% 89,26%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 3,74% 3,28%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 10,74% 9,02%
Dati al
Qualità del credito 30-giu-18 31-dic-17
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,12% 0,16%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,08% 0,10%
Coverage (1) - Sofferenze 91,43% 91,70%
Coverage (1) - Inadempienze probabili 78,07% 76,53%
Coverage (1) - Esposizioni scadute deteriorate 68,55% 53,69%
Coverage (1) - Totale crediti deteriorati 88,65% 88,27%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

Dati al
30-giu-18 31-dic-17
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 679.326 484.960
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 2.320.063 2.335.013
Ratio - Capitale primario di classe 1 20,66% 20,77%
Ratio - Capitale di classe 1 29,28% 20,77%
Ratio - Totale fondi propri 29,28% 20,77%
Dati al
30-giu-18 31-dic-17
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 679.326 484.960
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 10.435.426 8.555.862
Indicatore di leva finanziaria transitorio 6,51% 5,67%

I Fondi propri ed i Ratio di capitale sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza secondo gli standard di Basilea III inclusivi degli aggiustamenti transitori. I dati indicati comprendono la quota dell'utile del primo semestre 2018 destinato ad incremento del valore delle riserve, per un importo pari a 24,1 milioni di euro, calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'ultimo esercizio, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

L'indicatore di leva finanziaria è stato calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014. Come previsto dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia Parte Seconda, Capitolo 12, Sezione III Esercizio delle discrezionalità nazionali, le esposizioni verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR sono state escluse nel calcolo dell'esposizione complessiva, ai sensi dell'articolo 429 (7) del CRR modificato dal Regolamento Delegato (UE) 2015/62.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale

Consistenze al Variazioni
ATTIVO 30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 1.733 613 1.120 182,7%
Attività finanziarie di negoziazione 10.871 8.827 2.044 23,2%
Finanziamenti a banche 3.222.651 3.038.741 183.910 6,1%
Finanziamenti a clientela 2.634.016 2.129.219 504.797 23,7%
Altre attività finanziarie 17.191.339 16.715.541 475.798 2,8%
Coperture 2.667 10.048 (7.381) -73,5%
Attività materiali 14.772 15.205 (433) -2,8%
Avviamenti 89.602 89.602 - -
Altre attività immateriali 7.827 7.909 (82) -1,0%
Attività fiscali 9.742 9.226 516 5,6%
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 91 - 91 -
Altre attività 240.994 315.460 (74.466) -23,6%
Totale dell'attivo 23.426.305 22.340.391 1.085.914 4,9%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-18 31-dic-17 assoluta %
Debiti verso banche 907.794 926.001 (18.207) -2,0%
Debiti verso clientela 21.196.653 20.205.036 991.617 4,9%
Passività finanziarie di negoziazione 4.568 11.936 (7.368) -61,7%
Coperture 2.374 (397) 2.771 n.c.
Passività fiscali 22.038 10.234 11.804 115,3%
Altre passività 417.630 455.591 (37.961) -8,3%
Patrimonio 875.248 731.990 143.258 19,6%
- capitale e riserve 763.981 526.046 237.935 45,2%
- riserve da valutazione (14.997) (8.340) (6.657) 79,8%
- risultato netto 126.264 214.284 (88.020) -41,1%
Totale del passivo e del patrimonio netto 23.426.305 22.340.391 1.085.914 4,9%

Stato patrimoniale - Evoluzione trimestrale

Consistenze al
ATTIVO 30-giu-18 31-mar-18 01-gen-18 31-dic-17 30-set-17 30-giu-17
Cassa e disponibilità liquide 1.733 745 613 613 1.671 2.902
Attività finanziarie di negoziazione 10.871 10.368 8.827 8.827 8.572 7.834
Finanziamenti a banche 3.222.651 3.485.263 3.035.869 3.038.741 2.834.849 2.979.553
Finanziamenti a clientela 2.634.016 2.318.096 2.128.528 2.129.219 1.715.683 1.503.866
Altre attività finanziarie 17.191.339 17.098.494 16.724.688 16.715.541 16.878.524 16.609.762
Coperture 2.667 356 119 10.048 16.172 15.417
Attività materiali 14.772 14.839 15.205 15.205 15.197 15.396
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 7.827 7.584 7.909 7.909 7.712 8.025
Attività fiscali 9.742 6.304 8.615 9.226 14.279 9.277
Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione 91 - - - - -
Altre attività 240.994 203.763 315.459 315.460 233.188 271.613
Totale dell'attivo 23.426.305 23.235.414 22.335.434 22.340.391 21.815.449 21.513.247

(Importi in migliaia)

Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-18 31-mar-18 01-gen-18 31-dic-17 30-set-17 30-giu-17
Debiti verso banche 907.794 960.046 926.001 926.001 696.554 929.859
Debiti verso clientela 21.196.653 20.916.380 20.205.036 20.205.036 20.007.773 19.440.617
Passività finanziarie di negoziazione 4.568 4.892 11.936 11.936 18.656 18.716
Coperture 2.374 (460) (397) (397) 3.349 1.481
Passività fiscali 22.038 36.307 7.718 10.234 49.310 19.525
Altre passività 417.630 325.554 456.042 455.591 368.307 482.182
Patrimonio 875.248 992.695 729.098 731.990 671.500 620.867
- capitale e riserve 763.981 937.240 521.178 526.046 524.273 522.475
- riserve da valutazione (14.997) (3.994) (6.364) (8.340) (3.811) (5.875)
- risultato netto 126.264 59.449 214.284 214.284 151.038 104.267
Totale del passivo e del patrimonio netto 23.426.305 23.235.414 22.335.434 22.340.391 21.815.449 21.513.247

(Importi in migliaia)

Le Attività finanziarie di negoziazione risultano pari a 10,9 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:

  • titoli obbligazionari, azionari e quote di O.I.C.R., per un importo pari a 4 milioni di euro, presenti nel portafoglio di proprietà in seguito all'attività di negoziazione oppure utilizzati per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte nei confronti dei clienti e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione positiva dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 3,8 milioni di euro, che trovano corrispondenza nelle valutazioni negative rilevate nelle "Passività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione positiva dei contratti CFD (indici, azioni, tassi di interesse, merci e valute), negoziati in contropartita dei clienti, e dei contratti Futures, utilizzati per la relativa copertura gestionale, per 3,1 milioni di euro.

I Finanziamenti a banche si attestano a 3.222,7 milioni di euro, in aumento del 6,1% rispetto al 31 dicembre precedente, per effetto della maggiore liquidità depositata sui conti correnti reciproci con UniCredit S.p.A..

I Finanziamenti a clientela si attestano a 2.634 milioni di euro, in aumento del 23,7% rispetto al 31 dicembre 2017, grazie alla crescente attività di lending. Nel corso del primo semestre 2018, sono stati erogati 131 milioni di euro di prestiti personali, 231 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 551 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 214 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela del 25,3%.

Le Altre attività finanziarie si attestano a 17.191,3 milioni di euro, in aumento del 2,8% rispetto al 31 dicembre 2017 e includono:

  • "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", per un importo di 6,7 milioni di euro, rappresentate, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C" per un importo di 6 milioni di euro e dall'esposizione residua in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) per un importo di 0,7 milioni di euro;
  • "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulle altre componenti reddituali", per un importo di 1.100,8 milioni di euro, rappresentate da titoli emessi da Stati sovrani oltre ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per un importo di 5 migliaia di euro per le quali, in sede di prima applicazione dell'IFRS 9, è stata esercitata l'opzione "FVTOCI";
  • "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Titoli di debito emessi da banche", per un importo di 9.886,1 milioni di euro, rappresentati esclusivamente da titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A.;
  • "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Titoli di debito emessi da clientela", per un importo di 6.194,7 milioni di euro, rappresentati esclusivamente da titoli di Stato e titoli emessi dall'Instituto de Credito Oficial (ICO);
  • "Partecipazioni", per 3 milioni di euro, rappresentate esclusivamente dalla partecipazione totalitaria in Fineco AM. Si precisa che nel corso del primo semestre 2018 la Banca ha sottoscritto l'aumento di capitale realizzato dalla Società per complessivi 2,5 milioni di euro.

I Debiti verso banche sono pari a 907,8 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto ai debiti rilevati al 31 dicembre 2017.

I Debiti verso clientela si attestano a 21.196,7 milioni di euro, in aumento del 4,9% rispetto al 31 dicembre 2017 grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.

Il Patrimonio si attesta a 875,2 milioni di euro, in crescita del 19,6% rispetto al 31 dicembre 2017. L'incremento è riconducibile, principalmente, all'emissione in data 31 gennaio 2018 di un prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp (5,5 anni) per un ammontare di 200 milioni di euro e alla rilevazione dell'utile del primo semestre 2018, pari a 126 milioni di euro, al netto del pagamento del dividendo deliberato dall'Assemblea dell'11 aprile 2018 per un ammontare di 173 milioni di euro.

Conto economico

1° semestre Variazioni
2018 2017 assoluta %
Interessi netti 137.657 127.297 10.360 8,1%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 20 12 8 66,7%
Commissioni nette 145.979 129.707 16.272 12,5%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 27.618 25.992 1.626 6,3%
Saldo altri proventi/oneri 675 (233) 908 n.c.
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 311.949 282.775 29.174 10,3%
Spese per il personale (40.768) (38.924) (1.844) 4,7%
Altre spese amministrative (126.540) (123.893) (2.647) 2,1%
Recuperi di spesa 48.623 46.492 2.131 4,6%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (4.821) (4.833) 12 -0,2%
Costi operativi (123.506) (121.158) (2.348) 1,9%
RISULTATO DI GESTIONE 188.443 161.617 26.826 16,6%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (1.157) (1.650) 493 -29,9%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 187.286 159.967 27.319 17,1%
Accantonamenti per rischi ed oneri (3.699) (3.150) (549) 17,4%
Oneri di integrazione (4) (13) 9 -69,2%
Profitti netti da investimenti 5.158 (353) 5.511 n.c.
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 188.741 156.451 32.290 20,6%
Imposte sul reddito del periodo (62.477) (52.184) (10.293) 19,7%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 126.264 104.267 21.997 21,1%
RISULTATO DEL PERIODO 126.264 104.267 21.997 21,1%

Conto economico – Evoluzione trimestrale

2018
2° trimestre 1° trimestre
Interessi netti 68.753 68.904
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 13 7
Commissioni nette 74.517 71.462
Risultato negoziazione, coperture e fair value 13.080 14.538
Saldo altri proventi/oneri 124 551
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 156.487 155.462
Spese per il personale (20.509) (20.259)
Altre spese amministrative (61.273) (65.267)
Recuperi di spesa 23.922 24.701
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali (2.482) (2.339)
Costi operativi (60.342) (63.164)
RISULTATO DI GESTIONE 96.145 92.298
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni 154 (1.311)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 96.299 90.987
Accantonamenti per rischi ed oneri (1.925) (1.774)
Oneri di integrazione (2) (2)
Profitti netti da investimenti 5.157 1
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 99.529 89.212
Imposte sul reddito del periodo (32.714) (29.763)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 66.815 59.449
RISULTATO DI PERIODO 66.815 59.449
2017
4° trimestre 3° trimestre 2° trimestre 1° trimestre
Interessi netti 70.069 67.415 64.334 62.963
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 11 6 6 6
Commissioni nette 70.696 69.680 65.026 64.681
Risultato negoziazione, coperture e fair value 11.100 11.127 12.282 13.710
Saldo altri proventi/oneri 3.976 63 (764) 531
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 155.852 148.291 140.884 141.891
Spese per il personale (20.567) (19.769) (19.708) (19.216)
Altre spese amministrative (59.925) (53.021) (61.451) (62.442)
Recuperi di spesa 24.989 21.888 23.215 23.277
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali (2.908) (2.628) (2.503) (2.330)
Costi operativi (58.411) (53.530) (60.447) (60.711)
RISULTATO DI GESTIONE 97.441 94.761 80.437 81.180
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (2.124) (1.577) (1.053) (597)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 95.317 93.184 79.384 80.583
Accantonamenti per rischi ed oneri 5.154 (21.029) (773) (2.377)
Oneri di integrazione 428 (7) 1 (14)
Profitti netti da investimenti (11.598) (1.448) (361) 8
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 89.301 70.700 78.251 78.200
Imposte sul reddito del periodo (26.055) (23.929) (25.678) (26.506)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 63.246 46.771 52.573 51.694
RISULTATO DI PERIODO 63.246 46.771 52.573 51.694

(Importi in migliaia)

Il Margine di intermediazione si attesta a 311,9 milioni di euro, registrando un incremento del 10,3% rispetto ai 282,8 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2017.

Gli Interessi netti, le Commissioni nette e il Risultato di negoziazione, coperture e fair value contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, dell'8,1%, del 12,5% e del 6,3%. Gli interessi netti crescono di circa 10,4 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie all'incremento della raccolta e alla maggior incidenza dell'attività di lending, che hanno compensato i minori interessi attivi registrati in conseguenza della discesa dei tassi. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo è stato pari al 1,32% leggermente in calo rispetto all'1,34% del 30 giugno 2017.

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 16,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie a maggiori commissioni attive nette relative ai servizi di gestione intermediazione e consulenza (+12,5 milioni di euro), servizi di incasso e pagamento (+2 milioni di euro), altri servizi, relativi principalmente all'introduzione del canone annuo sulle carte di credito (+3 milioni di euro), parzialmente compensate da maggiori commissioni passive a favore dei consulenti finanziari (-1,5 milioni di euro).

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano un risultato sostanzialmente in linea con il primo semestre 2017. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti, come precedentemente descritto, le preferred shares di Visa INC class "C", la cui valutazione al fair value ha determinato un risultato positivo 1,5 milioni di euro nel primo semestre 2018.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni e i Profitti netti da investimenti si attestano, rispettivamente, a -1,2 milioni di euro e +5,2 milioni di euro. Occorre precisare che il principio contabile IFRS 9, entrato in vigore obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2018, ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie e ha determinato, per la Banca, un ampliamento del perimetro di valutazione (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altre aspetti delle Note illustrative), pertanto il confronto rispetto al primo semestre 2017 non è significativo.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2018 includono, in particolare, maggiori rettifiche rispetto al primo semestre 2017 riconducibili ai crediti commerciali nei confronti della clientela retail, determinate dal significativo incremento delle esposizioni non deteriorate (i crediti deteriorati sono sostanzialmente invariati rispetto all'anno precedente) e, dall'altro, beneficiano di riprese di valore relative a rapporti con Capogruppo per 2 milioni di euro, di cui 1,6 milioni di euro relative a depositi, in relazione al miglioramento del profilo di rischio del comparto, e 0,4 milioni di euro relative al contratto "Liquidity Framework Agreement", stipulato con UniCredit S.p.A. in anni precedenti e scaduto nel corso del primo semestre 2018.

I Profitti netti da investimenti includono, principalmente, riprese di valore per 5,7 milioni di euro registrate sulle esposizioni in titoli di debito emessi dalla Capogruppo e contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

I Costi operativi evidenziano un incremento di 2,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa (+1,8 milioni di euro relativi a spese per il personale e +0,5 milioni di euro relativi alle Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa).

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 188,7 milioni di euro, in aumento del 20,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il Risultato di periodo si attesta a 126,3 milioni di euro, evidenziando un incremento del 21,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

LA CONTROLLATA: FINECO ASSET MANAGEMENT DESIGNATED ACTIVITY COMPANY (DAC)

Fineco AM9 è stata costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda e nel mese di dicembre 2017 ha chiesto alla Banca Centrale d'Irlanda l'autorizzazione a svolgere l'attività di gestione del risparmio, autorizzazione ricevuta in data 17 maggio 2018. Al fine di consentire la conclusione positiva di tale processo, FinecoBank S.p.A., in qualità di unico azionista di Fineco AM, ha sottoscritto nel mese di marzo 2018 un aumento di capitale, portando il capitale sociale da 500 mila euro a 3 milioni di euro.

Durante il primo semestre 2018 Fineco AM ha svolto il processo di passporting dall'Irlanda al Lussemburgo, con l'obiettivo di ottenere la gestione del "Fonds Commun de Placement (FCP) CORE SERIES Umbrella Fund", gestito da Amundi S.a.. Tale processo è stato concluso con successo il 2 luglio 2018, dopo aver ottenuto l'approvazione del nuovo prospetto del CORE SERIES dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier) e firmato con Amundi S.a. il contratto di trasferimento di CORE SERIES FCP, pertanto, a partire da tale data la società è pienamente operativa.

Alla data del 30 giugno 2018 Fineco AM, che chiuderà il primo esercizio sociale il 31 dicembre 2018, non è operativa e presenta un totale attivo pari a 3,4 milioni euro, di cui 1,8 milioni di euro relativi a disponibilità liquide depositate presso Bank AIB, 1,2 milioni di euro relativi ad attività fiscali correnti e differite, 0,2 milioni di euro di attività materiali e 0,2 milioni di euro di altre attività.

Per quanto riguarda il passivo è presente un debito di 1,3 milioni di euro relativo all'utilizzo di una linea di fido concessa da FinecoBank, debiti di funzionamento per 0,4 milioni di euro e un patrimonio netto di 1,7 milioni di euro, costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, dalla perdita registrata al 31 dicembre 2017 per -0,2 milioni di euro e dal risultato negativo del primo semestre 2018, pari a -1,1 milioni di euro.

La perdita registrata da Fineco AM nel primo semestre 2018 è riconducibile principalmente alle spese per il personale e alle altre spese amministrative sostenute per rendere operativa la società, ottenere l'autorizzazione dalla Banca centrale d'Irlanda e completare il processo di passporting sopra citato.

LE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con parti correlate e soggetti in conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 6 giugno 2017, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, rilasciati in data 5 giugno 2017, le vigenti "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse".

Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come successivamente modificato;
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d'Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 ("Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e successivi aggiornamenti);
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia".

9 Il 4 maggio 2018 la Società ha modificato la propria ragione sociale da "Fineco Asset Management Limited" a "Fineco Asset Management DAC".

Attesa l'appartenenza della Banca al Gruppo UniCredit, le predette Procedure assumono a riferimento anche la "Global Policy UniCredit per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" e la relativa "Global Process Regulation", diramate da UniCredit S.p.A. alle società controllate nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento dalla stessa esercitata.

Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni poste in essere nel corso del primo semestre 2018:

  • in data 23 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha deliberato l'emissione di un prestito obbligazionario Additional Tier 1 per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto tramite private placement dalla Capogruppo UniCredit S.p.A.; la durata del prestito è perpetua, legata alla durata statutaria della Banca e la cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. L'operazione è stata qualificata come "Operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato";
  • in data 6 febbraio 2018, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha deliberato in ordine al rinnovo della "Delibera quadro relativa alla stipula di contratti derivati di copertura con Capogruppo o società del Gruppo UniCredit", operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato, che consente alla Banca, fino al 6 febbraio 2019, di sottoscrivere con la Capogruppo e con UniCredit Bank AG, contratti derivati a copertura di attività o passività commerciali che, per esigenze di ALM, richiedano una copertura dal rischio di tasso per un ammontare massimo pari a 1.000 milioni di euro con la Capogruppo UniCredit S.p.A. e pari a 1.300 milioni di euro con UniCredit Bank AG;
  • in data 8 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha deliberato il rinnovo:
  • (a) della "Delibera quadro - Operazioni di Pronti contro Termine e Depositi a termine con la Capogruppo", operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato con efficacia sino al 9 maggio 2019, avente ad oggetto operazioni di (i) Pronti contro Termine con la Capogruppo con un plafond massimo di 7,1 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto (siano esse attive o passive) e (ii) Depositi a termine con la Capogruppo con un plafond massimo di 6,3 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto;
  • (b) della "Delibera quadro relativa alle operazioni intrattenute nell'ambito dei rapporti di conto corrente con UniCredit", operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato che consente alla Banca di porre in essere - sino all'8 maggio 2019 - operazioni nell'ambito dei rapporti di conto corrente con UniCredit S.p.A., nei limiti di un ammontare sino a 1.000 milioni di euro inteso come singola operazione (singolo versamento e singolo prelevamento);
  • in data 12 giugno 2018, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, successivamente rettificata dal Consiglio di Amministrazione del 31 luglio 2018, ha deliberato il rinnovo della "Delibera quadro - Negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali e con UniCredit, in conto proprio e per conto terzi, rispettivamente da parte delle funzioni Tesoreria e Markets", operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato con efficacia sino all'11 giugno 2019, che consente alla Banca di effettuare operazioni di negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali parti correlate, con un plafond massimo pari a: (i) 2,70 miliardi di euro con UniCredit Bank AG, (ii) 250 milioni di euro con Mediobanca S.p.A. e (iii) 1 miliardo di euro con UniCredit S.p.A..

Come già riportato nell'informativa fornita nel Bilancio 2017, si rammenta che in data 5 dicembre 2017 il Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato la sottoscrizione di un nuovo accordo di intermediazione assicurativa ramo vita tra FinecoBank S.p.A. e Aviva S.p.A. (parte correlata), destinato a sostituire quello originariamente sottoscritto nel 2002 da UniCredit Xelion Banca S.p.A., cui è subentrata – per effetto di fusione per incorporazione - FinecoBank S.p.A.. La proiezione dei dati stimati al 31 dicembre 2017 (13,4 milioni di euro netti da riconoscersi alla Banca) inquadrava l'operazione come di "Maggior Rilevanza ordinaria e a condizioni di mercato". Il contratto è stato perfezionato in data 5 aprile 2018. Medio tempore, nel contesto del medesimo accordo, nel mese di marzo 2018 è stato introdotto il collocamento del prodotto di Aviva "Multiramo Extra" che si affianca e completa la gamma di altri prodotti "Multiramo" già in catalogo.

In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB 17221 del 12 marzo 2010.

Nel corso del semestre non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minor Rilevanza con la Capogruppo, altre società del Gruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.

Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 la Banca ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A. (garantita), a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di UniCredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la stessa oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per UniCredit S.p.A. con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256 milioni di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte della Banca di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4,5 milioni di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata dalla Banca; tale operazione non ha comportato nessuna variazione negli impegni assunti secondo le forme, le modalità ed i rischi già valutati nel corso dell'esercizio 2012 che sono tuttora invariati.

Rapporti verso imprese del Gruppo

La Banca è soggetta alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A. pertanto, ai sensi dell'art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile, nella Parte C - Sezione 20 delle Note illustrative si riportano i dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della stessa.

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2018 nonché i costi e ricavi rilevati nel primo semestre 2018 verso le imprese del Gruppo, ad eccezione di Fineco AM oggetto di consolidamento.

Attività Passività Garanzie e Conto
impegni economico
Rapporti con impresa controllante UniCredit S.p.A. 13.073.848 898.023 256.070 91.174
Rapporti con imprese sottoposte al controllo di UniCredit S.p.A. 199 51.141 - (4.828)

(Importi in migliaia)

Per l'informativa di dettaglio sulle operazioni con imprese del Gruppo e con altre parti correlate si rimanda a quanto evidenziato al riguardo nella Parte H delle Note illustrative.

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2018 nonché i costi e ricavi rilevati nel primo semestre 2018 verso Fineco AM oggetto di consolidamento.

Attività Passività Garanzie e Conto
impegni economico
Rapporti con impresa controllata Fineco AM 1.389 - - 102
(Importi in migliaia)

Numero di azioni proprie o della società controllante

Al 30 giugno 2018 la Banca detiene numero 88.041 azioni proprie in portafoglio corrispondenti allo 0,01% del capitale sociale, per un ammontare pari a 0,6 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2018 sono state acquistate 27.644 azioni in relazione al sistema incentivante "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante", in conformità con quanto autorizzato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Fineco del 11 aprile 2017.

La Banca e la sua controllata non possiedono, nemmeno per il tramite di altre società o di interposta persona, azioni della propria controllante.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

A partire dal 2 luglio, ai sensi e per gli effetti dell'art. 144-bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 11971 del 24 febbraio 1999, la Banca ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie a servizio del piano di stock granting - "2015-2017 PFA PLAN" - a favore di selezionati Consulenti Finanziari, in conformità con quanto autorizzato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti della Banca del 11 aprile 2017, ai sensi rispettivamente degli artt. 2357-ter e 2359-bis del codice civile, nonché delle altre norme di legge e di regolamento applicabili.

Il programma ha ad oggetto l'acquisto di azioni proprie nel rispetto del limite massimo di 5.520.000 (pari a circa lo 0,91% del capitale sociale della Banca); in particolare, le azioni proprie oggetto di acquisto sono destinate all'esecuzione della prima, seconda e terza tranche del suddetto piano di stock granting - "2015-2017 PFA PLAN".

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Come in precedenza illustrato, la Banca ha costituito nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2017 una società di investimento di diritto irlandese (Fineco AM), interamente controllata, dedicata alle attività di gestione del risparmio. Fineco AM nel corso del primo semestre 2018 ha ricevuto dalla Central Bank of Ireland l'autorizzazione a svolgere l'attività di gestione del risparmio e ha ottenuto dall'Autorità Lussemburghese Commission de Surveillance du Secteur Financier le necessarie autorizzazioni per sostituirsi ad Amundi Luxembourg S.A. nell'attività di gestione dei fondi comuni di investimento denominati "CoreSeries". A partire dal 2 luglio 2018, stipulato con Amundi S.a. il contratto di trasferimento della gestione di tali fondi, Fineco AM risulta pienamente operativa. La mission di Fineco AM è quella di gestire fondi di fondi, utilizzando partnership strategiche con i migliori gestori internazionali. La struttura di Fineco AM sfrutterà a pieno le potenzialità dell'architettura aperta guidata di Fineco e permetterà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.

Lo scenario prospettico vede FinecoBank sfruttare due trend che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza. Rispondendo alle principali tendenze che stanno ridisegnando i modelli di comportamento della clientela, FinecoBank conferma la propria focalizzazione sulla proposta di servizi evoluti di consulenza finanziaria e sulla digitalizzazione della propria offerta. In questo quadro rientra il modello di cyborg advisory, che si prefigge gli obiettivi di migliorare la produttività della Rete e, al tempo stesso, di aumentare la qualità del servizio reso alla clientela.

Prosegue altresì l'impegno a sviluppare l'area Credit, con un crescente focus sui prestiti personali, sui mutui ipotecari prima e seconda casa e sull'offerta di fidi rotativi con pegno di titoli.

La Banca continuerà a perseguire la propria strategia rafforzando ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution".

Schemi del bilancio consolidato

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Voci dell'attivo 30-giu-18 31-dic-17
10. Cassa e disponibilità liquide 1.733 613
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico 17.596
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 10.871
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 6.725
Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39 Voce 20) 10.879
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 1.100.810
Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 Voce 40) 1.047.689
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 21.938.030
a) crediti verso banche 13.110.558
b) crediti verso clientela 8.827.472
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39 Voce 50) 4.826.390
Crediti verso banche (ex IAS 39 Voce 60) 13.878.117
Crediti verso clientela (ex IAS 39 Voce 70) 2.129.219
50. Derivati di copertura 939 458
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura
generica (+/-) 1.728 9.590
90. Attività materiali 15.036 15.205
100. Attività immateriali 97.429 97.511
di cui
-
avviamento
89.602 89.602
110. Attività fiscali 10.914 9.249
a) correnti 1.613 1.765
b) anticipate 9.301 7.484
120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 91 -
130. Altre attività 241.054 315.415
Totale dell'attivo 23.425.360 22.340.335

(Importi in migliaia)

Voci del passivo e del patrimonio netto 30-giu-18 31-dic-17
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 22.104.447
a) debiti verso banche 907.794
b) debiti verso la clientela 21.196.653
Debiti verso banche (ex IAS 39 Voce 10) 926.001
Debiti verso clientela (ex IAS 39 Voce 20) 20.205.036
20. Passività finanziarie di negoziazione 4.568
Passività finanziarie di negoziazione (ex IAS 39 Voce 40) 2.617
40. Derivati di copertura 3.403 12.694
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-) (1.029) (3.772)
60. Passività fiscali 22.038 10.234
a) correnti 22.038 10.234
80. Altre passività 301.223 338.286
90. Trattamento di fine rapporto del personale 4.922 4.999
100. Fondi per rischi ed oneri: 111.788 112.414
a) impegni e garanzie rilasciate 62
c) altri fondi per rischi e oneri 111.726 112.414
120. Riserve da valutazione (14.997) (8.340)
140. Strumenti di capitale 200.000 -
150. Riserve 361.734 323.932
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
170. Capitale 200.773 200.545
180. Azioni proprie (-) (623) (365)
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 125.179 214.120
Totale del passivo e del patrimonio netto 23.425.360 22.340.335

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Voci 1-gen-2018 / 30-giu-2018 1-gen-2017 / 30-giu-2017
10. Interessi attivi e proventi assimilati 144.939 130.655
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 143.373
20. Interessi passivi e oneri assimilati (7.293) (3.467)
30. Margine di interesse 137.646 127.188
40. Commissioni attive 284.488 259.181
50. Commissioni passive (138.509) (129.474)
60. Commissioni nette 145.979 129.707
70. Dividendi e proventi simili 52 21
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 25.979
Risultato netto dell'attività di negoziazione (ex IAS 39 Voce 80) 25.998
90. Risultato netto dell'attività di copertura 70 (14)
100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: 134
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 134
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico 1.402 -
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.402
120. Margine di intermediazione 311.262 282.900
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: 3.757
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.810
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (53)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (ex IAS 39 Item 130) (1.541)
a) crediti (1.542)
d) altre operazioni finanziarie 1
150. Risultato netto della gestione finanziaria 315.019 281.359
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 315.019 281.359
190. Spese amministrative (167.310) (161.077)
a) spese per il personale (41.503) (38.937)
b) altre spese amministrative (125.807) (122.140)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (3.311) (3.150)
a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate 388
b) altri accantonamenti netti (3.699) (3.150)
210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (2.399) (2.418)
220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (2.437) (2.415)
230. Altri oneri/proventi di gestione 48.082 44.505
240. Costi operativi (127.375) (124.555)
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (143) (353)
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 187.501 156.451
300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (62.322) (52.184)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 125.179 104.267
330. Utile (Perdita) del periodo 125.179 104.267
350. Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della capogruppo 125.179 104.267
(Importi in migliaia)
1-gen-2018 / 30-giu-2018 1-gen-2017 / 30-giu-2017
Utile per azione (euro) 0,21 0,17
Utile per azione diluito (euro) 0,21 0,17

Note:

Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle Note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 21.

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

Voci 1-gen-2018 / 30-giu-2018 1-gen-2017 / 30-giu-2017
10. Utile (Perdita) del periodo 125.179 104.267
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
econonomico
70. Piani a benefici definiti 255 982
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva (8.888)
Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 Item 100) (62)
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (8.633) 920
180. Redditività complessiva (voce 10+170) 116.546 105.187
200. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo 116.546 105.187

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 30.06.2018

Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio Patrimonio Patrimonio
Esistenze al
31.12.2017
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
01.01.2018
Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissioni
nuove azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Operazioni sul patrimonio netto
Variazione
strumenti di
capitale
Derivati su
proprie
azioni
Stock
options
Variazioni
interessenze
partecipative
Redditività
complessiva al
30-giu-18
netto del
gruppo al 30-
giu-18
netto di terzi
al 30-giu-18
Capitale:
a) azioni ordinarie 200.545 200.545 228 200.773 -
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934 1.934 -
Riserve:
a) di utili 291.841 (4.868) 286.973 40.725 (2.265) (228) 325.205 -
b) altre 32.091 32.091 4.438 36.529 -
Riserve da valutazione (8.340) 1.976 (6.364) (8.633) (14.997) -
Strumenti di capitale 200.000 200.000 -
Azioni proprie (365) (365) (258) (623) -
Utile (Perdita) dell'esercizio 214.120 214.120 (40.725) (173.395) 125.179 125.179 -
Patrimonio netto del gruppo 731.826 (2.892) 728.934 - (173.395) (2.265) 228 (258) - 200.000 - 4.210 -
116.546
874.000 -
Patrimonio netto di terzi -
-
-
-
- - - - - -
-
- -
-
- -

L'ammontare del dividendo distribuito agli azionisti nell'esercizio 2018, complessivamente pari a 173.395.252,58 euro, corrisponde ad euro 0,285 per azione.

La colonna "Stock option" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva Straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 30.06.2017

Esistenze al
31.12.2016
Modifica saldi
apertura
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio Patrimonio Patrimonio
Esistenze al
01.01.2017
Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissioni
nuove azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Operazioni sul patrimonio netto
Variazione
strumenti di
capitale
Derivati su
proprie
azioni
Stock
options
Variazioni
interessenze
partecipative
Redditività
complessiva al
30-giu-17
netto del
gruppo al 30-
giu-17
netto di terzi
al 30-giu-17
Capitale:
a) azioni ordinarie 200.246 200.246 299 200.545 -
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934 1.934 -
Riserve:
a) di utili 250.247 250.247 41.684 209 (299) 291.841 -
b) altre 28.160 28.160 4.504 32.664 -
Riserve da valutazione (6.794) (6.794) 920 (5.874) -
Strumenti di capitale
Azioni proprie (4.338) (4.338) (172) (4.510) -
Utile (Perdita) dell'esercizio 211.844 211.844 (41.684) (170.160) 104.267 104.267 -
Patrimonio netto del gruppo 681.299 - 681.299 - (170.160) 209 299 (172) - -
-
4.205 - 105.187 620.867 -
Patrimonio netto di terzi -
-
-
-
-
-
- - - -
-
-
-
- - -

L'ammontare del dividendo distribuito agli azionisti nell'esercizio 2017, complessivamente pari a 170.159.736,60 euro, corrisponde ad euro 0,28 per azione.

La colonna "Stock option" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva Straordinaria.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Metodo indiretto

A. ATTIVITA' OPERATIVA IMPORTO
1-gen-2018 / 30-giu-2018 1-gen-2017 / 30-giu-2017
1. Gestione 189.819 188.766
- risultato d'esercizio (+/-) 125.179 104.267
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) 263
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su
attività/passività valutate al fair value (-/+) (ex IAS 39) (546)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (70) 14
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) (3.344)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) (ex IAS 39) 1.905
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 4.836 4.833
- accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 13.473
- accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) (ex IAS 39) 11.871
- premi netti non incassati (-) - -
- altri proventi/oneri assicurativi non incassati - -
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 16.566 9.342
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto
fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) 32.916 57.080
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (1.000.367) (88.480)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione (1.804)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) (2.267)
- attività finanziarie designate al fair value -
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 152.006
- attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) -
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla reddività complessiva (75.602)
- attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) (199.549)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.148.541)
- crediti verso banche: a vista (ex IAS 39) -
- crediti verso banche: altri crediti (ex IAS 39) 528.750
- crediti verso clientela (ex IAS 39) (480.738)
- altre attività 73.574 65.324
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 877.976 607.823
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 926.126
- debiti verso banche: a vista (ex IAS 39)
-
- debiti verso banche: altri debiti (ex IAS 39) (138.756)
- debiti verso clientela (ex IAS 39) 638.993
- titoli in circolazione (ex IAS 39) -
- passività finanziarie di negoziazione (12)
- passività finanziarie di negoziazione (ex IAS 39) 554
- passività finanziarie designate al fair value -
- passività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) -
- altre passività (48.138) 107.032
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 67.428 708.109
B. ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività materiali 1 228
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di società controllate e di rami d'azienda - -
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) -
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni - -
- acquisti di attività materiali (2.466) (3.944)
- acquisti di attività immateriali (2.355) (2.709)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) (843.377)
Liquidità netta generata /assorbita dall'attività d'investimento (4.820) (849.802)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissione/acquisti di azioni proprie (258) (172)
- emissione/acquisti strumenti di capitale 200.000 300
- distribuzione dividendi e altre finalità (175.660) (170.251)
- vendita/acquisto di controllo di terzi -
Liquidità netta generata /assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA / ASSORBITA NEL PERIODO
24.082
86.690
(170.123)
(311.816)

RICONCILIAZIONE

Voci di Bilancio IMPORTO
1-gen-2018 / 30-giu-2018 1-gen-2017 / 30-giu-2017
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 1.950.529 2.284.275
Liquidità totale netta generata / assorbita nel periodo 86.690 (311.816)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 14.829 (22.981)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 2.052.049 1.949.478
(Importi in migliaia)

Legenda

(+) generata

(-) assorbita

Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi) al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi).

La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura del primo semestre 2018 comprende:

  • la Cassa contabilizzata nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" per 1.733 migliaia di euro;
  • i Conti correnti e depositi liberi contabilizzati nella voce 60 dell'attivo "Crediti verso banche" per 2.137.070 migliaia di euro;
  • al netto dei Conti correnti e depositi liberi contabilizzati nella voce 10 del passivo "Debiti verso banche" per 86.754 migliaia di euro.

La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura del semestre precedente comprendeva:

  • la Cassa contabilizzata nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" per 2.902 migliaia di euro;
  • i Conti correnti e depositi liberi contabilizzati nella voce IAS 39 60 dell'attivo "Crediti verso banche" per 1.956.267 migliaia di euro;
  • al netto dei Conti correnti e depositi liberi contabilizzati nella voce IAS 39 10 del passivo "Debiti verso banche" per 9.691 migliaia di euro.

Note illustrative

Parte A – POLITICHE CONTABILI

  • Parte B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
  • Parte C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
  • Parte E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
  • Parte F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO
  • Parte H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
  • Parte L – INFORMATIVA DI SETTORE

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 30 giugno 2018, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2012 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, ed ai sensi dell'art. 154-ter comma 3 del Testo Unico della Finanza (TUF, D. Lgs. 24/2/1998 n. 58).

Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale consolidata ai sensi del comma 2 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).

La Relazione finanziaria semestrale consolidata, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione consolidata e l'Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

In particolare, il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio la Banca si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea e applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2018. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS;
  • i documenti predisposti dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dallo Stato Patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti Note illustrative ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione e dagli Allegati.

Gli schemi e le note illustrative del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia. In particolare, si è fatto riferimento agli schemi previsti dal 5° aggiornamento del 22 dicembre 2017 che recepisce il principio contabile internazionale IFRS 9 e IFRS 15 (e le conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali tra cui l'IFRS 7). La Banca ha esercitato la facoltà prevista al paragrafo 7.2.15 dell'IFRS 9 ed ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori comparativi nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Ferma restando l'informativa in merito alla riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e il primo bilancio redatto in base alle nuove disposizioni della Circolare e alla relativa metodologia utilizzata contenuta nella sezione 5 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 9 Strumenti finanziari" delle presenti Note illustrative, gli schemi di cui sopra sono stati pertanto integrati, laddove diverse, delle voci contabili degli schemi di bilancio 2017 - previsti dal 4° aggiornamento della Circolare 262 – presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39. Anche le tabelle presenti nelle Note illustrative sono state integrate con le tabelle previste dal 4° aggiornamento della Circolare 262, presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39, ove non è stato possibile riportare i dati comparativi rispetto all'esercizio precedente per effetto degli aggiornamenti sopra citati.

Gli Schemi di bilancio e le Note illustrative, salvo quando diversamente indicato, sono redatte in migliaia di euro; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per il periodo cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio o periodo precedente.

Lo stato patrimoniale consolidato è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2017, mentre il conto economico consolidato, il prospetto della redditività consolidata complessiva, le variazioni del patrimonio netto consolidato ed il rendiconto finanziario consolidato sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente. Si precisa inoltre che i dati comparativi relativi al primo semestre dell'anno precedente si riferiscono al Bilancio dell'impresa semestrale abbreviato della Banca, in quanto il primo bilancio consolidato è stato predisposto con riferimento all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, in seguito alla costituzione in data 26 ottobre 2017 di Fineco Asset Management DAC, società di diritto irlandese interamente partecipata dalla Banca.

L'eventuale mancata quadratura tra i dati delle tabelle delle Note illustrative e i dati dei suddetti Schemi di bilancio dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità del gruppo rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco AM di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).

I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 5 – "Altri aspetti", con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni, e alla successiva Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".

L'attività della Banca non è significativamente soggetta a stagionalità e/o ciclicità.

Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento

Per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 sono stati utilizzati:

  • la situazione contabile semestrale al 30 giugno 2018 di FinecoBank S.p.A.;
  • la situazione contabile semestrale al 30 giugno 2018 di Fineco AM, consolidata integralmente.

Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle società controllate. Il valore contabile della partecipazione nella suddetta società consolidata integralmente è eliminato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della Banca. I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate. I costi e i ricavi della controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo, coincidente con la data di costituzione della società stessa.

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Denominazioni imprese Sede operativa Sede legale Tipo di
rapporto (1)
Rapporto di partecipazione Disponibilità
voti % (2)
Impresa
partecipante
Quota %
1. Fineco Asset
Management DAC
Dublino Dublino 1 FinecoBank 100% 100% effettivi

Legenda:

  • (1) Tipo di rapporto:
  • 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea
  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo
  • 5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"
  • 6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"
  • (2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento Nessun dato da segnalare.

  • 3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interesse di terzi significative
  • 3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi Nessun dato da segnalare.

3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili Nessun dato da segnalare.

4. Restrizioni significative Nessun dato da segnalare.

5. Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Successivamente al 30 giugno 2018 non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato alla stessa data.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 31 luglio 2018 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.

Sezione 5 – Altri aspetti

Nel corso del primo semestre 2018 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2018:

  • IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti (Reg. UE 2016/1905);
  • IFRS 9 Strumenti finanziari (Reg. UE 2016/2067);
  • Chiarimenti sull'IFRS 15: Proventi da contratti con la clientela (Reg. UE 2017/1987);
  • Modifiche all'IFRS 4: Applicazione dell'IFRS 9 Strumenti finanziari con l'IFRS 4 Contratti assicurativi (Reg. UE 2017/1988);
  • Ciclo annuale di miglioramenti 2014 2016 dei principi contabili internazionali (Reg. UE 2018/182);
  • Modifiche allo IAS 40: Cambiamenti di destinazione di investimenti immobiliari (Reg. UE 2018/400);
  • IFRIC 22 Interpretazione operazioni e prestiti in valuta estera (Reg. UE 2018/519);
  • Modifiche all'IFRS 2: Classificazione e valutazione dei pagamenti basati su azioni (Reg. UE 2018/289).

Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata della Banca al 30 giugno 2018, ad eccezione del nuovo principio contabile IFRS 9 che prevede nuovi requirement in materia di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, per i cui dettagli si rimanda a quanto più sotto illustrato, e, nella misura in cui più sotto descritto, del nuovo principio contabile IFRS 15 e relativi chiarimenti.

Nel corso dell'esercizio 2017 e del primo semestre 2018, inoltre, sono stati omologati dalla Commissione Europea i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili applicabili obbligatoriamente ai bilanci relativi ai periodi che iniziano il, o dopo il, 1° gennaio 2019:

  • IFRS 16 Leasing (Reg. UE 2017/1986);
  • Modifiche all'IFRS 9 Estinzioni anticipate con compensazione negativa (Reg. UE 2018/498).

Tali principi ed emendamenti non sono stati applicati in via anticipata dalla Banca; con particolare riferimento al nuovo principio IFRS 16 si rinvia a quanto più sotto riportato.

Al 30 giugno 2018 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • IFRS 14 Attività con regolazione tariffaria (gennaio 2014);
  • Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Cessione o conferimento di un asset ad una joint venture o collegata (settembre 2014);
  • IFRS 17 Contratti assicurativi (maggio 2017);
  • IFRIC 23 Incertezze sul trattamento fiscale dei redditi (giugno 2017);
  • Modifiche allo IAS 28 Crediti a lungo termine verso società collegate o joint venture (ottobre 2017);
  • Ciclo annuale di miglioramenti 2015 2017 dei principi contabili internazionali (dicembre 2017);
  • Modifiche allo IAS 19: modifica del piano, riduzione o regolamento (febbraio 2018).

A marzo 2018, inoltre, lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting. I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, quando applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non significativi; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono tuttora da completare.

Come già in precedenza indicato, in data 22 dicembre 2017 è stato emanato il 5° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" che ha recepito i principi contabili internazionali IFRS 9 "Financial Instruments" e IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers" e le conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali, tra cui l'IFRS 7 "Financial Instruments: Disclosures". Si precisa, inoltre, che il medesimo aggiornamento ha previsto che gli accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio siano esposti nella voce del passivo di bilancio 100. "Fondi per rischi e oneri" in luogo della precedente voce del passivo di bilancio, prevista dal 4° aggiornamento della Circolare 262, 100. "Altre passività" e che le attività materiali oggetto di contabilizzazione secondo quanto previsto da IAS 2 siano iscritte nella voce dell'attivo di bilancio 90. "Attività materiali".

La transizione all'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Il principio contabile IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti è stato pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea il 22 settembre 2016 con il Regolamento UE 2016/1905.

Il principio sostituisce lo IAS 18 – Revenue e lo IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2018.

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi secondo due approcci alternativi ("point in time" o "over time") da applicarsi a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello di analisi delle transazioni, focalizzato sul trasferimento del controllo, sono:

  • l'individuazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligation del contratto (obbligazione di fare);
  • la determinazione del prezzo;

allocazione del prezzo alle performance obligation del contratto;

i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Per valutare gli impatti attesi dall'applicazione dell'IFRS 15 sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca, tenuto altresì conto dei chiarimenti sul principio pubblicati dallo IASB nell'aprile 2016 ed omologati dall'Unione Europea in data 6 novembre 2017, è stata effettuata un'analisi del piano dei conti con riferimento alle voci di ricavo della Banca che rientrano nell'ambito di applicazione del Principio, identificate nella Voce 40. "Commissioni attive" e Voce 230. "Altri oneri e proventi di gestione" (limitatamente agli Altri proventi) del conto economico consolidato.

Per quanto riguarda la controllata Fineco AM, si precisa che alla data del 30 giugno 2018 la Società non è operativa e non ha registrato ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Le analisi effettuate, sulla base della documentazione contrattuale e di altre evidenze che comprovano il rispetto di definite pratiche commerciali quando i contratti non specificano modalità e tempistiche di pagamento, hanno evidenziato che il trattamento contabile delle principali fattispecie di ricavi rivenienti da contratti con clienti (comprese le controparti istituzionali) era già in linea con le previsioni del nuovo principio e, di conseguenza, in applicazione dello stesso a partire dal 1° gennaio 2018, non sono emersi impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca. Le modifiche attengono invece il maggior dettaglio informativo richiesto dal principio e dalle relative declinazioni previste dalla Banca d'Italia nel 5° aggiornamento della Circolare 262; il principio infatti prescrive un ampio set informativo sulla natura, l'ammontare, la tempistica ed il grado di incertezza dei ricavi, nonché sui flussi di cassa rivenienti dai contratti con la clientela.

In particolare, la Banca ha analizzato la documentazione contrattuale a disposizione al fine di verificare:

  • l'allineamento dei criteri di iscrizione dei ricavi rispetto alle previsioni del nuovo principio. Le analisi non hanno evidenziato disallineamenti rispetto alle previsioni del nuovo principio. A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato;
  • se alcuni beni o servizi contenessero più di performance obligations con differente modello di trasferimento del controllo al cliente e, conseguentemente, con differente rilevazione dei ricavi ("over time" oppure "point in time"). In tale ambito la Banca ha identificato un servizio, rappresentato dal servizio annuale di gestione della carta di credito che include le spese di spedizione, che contiene due performance obligations con un differente modello di trasferimento al cliente; il ricavo relativo alla spedizione è comunque un ricavo non materiale che continua ad essere attribuito interamente alla performance obligation principale (gestione annuale della carta di credito) e rilevato conseguentemente secondo il relativo schema di riconoscimento dei ricavi;
  • se il corrispettivo promesso nel contratto includa un corrispettivo variabile. In tale ambito non sono stati rilevati disallineamenti rispetto alle previsioni del nuovo principio, in quanto eventuali corrispettivi variabili vengono stimati e rilevati se e solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati, prendendo in considerazione tutte le informazioni ragionevolmente a disposizione della Banca. Si precisa inoltre che non sono stati considerati un corrispettivo variabile:

  • o le commissioni di gestione, collocamento e consulenza di prodotti finanziari incassate dalla Banca la cui quantificazione è calcolata come rapporto fra il controvalore/giacenza media del prodotto collocato e l'aliquota applicabile prevista nel contratto;

  • o l'importo percepito nell'ambito di un contratto che prevede l'applicazione di un diverso livello commissionale (che prevede, ad esempio, l'addebito di commissioni decrescenti fino al loro completo azzeramento) in funzione di parametri quantitativi previsti nel contratto stesso

in quanto i dati per la determinazione del compenso sono disponibili nel momento della rilevazione dei ricavi e non hanno alcun impatto sul conto economico futuro della Banca. Per quanto riguarda il collocamento di polizze assicurative il cui rendimento è determinato in base al rendimento della gestione separata alla ricorrenza annuale della polizza, si precisa, tuttavia, che è presente una variabilità determinata dal rendimento della gestione separata, che può determinare una riduzione dell'aliquota applicabile;

  • se il corrispettivo promesso nel contratto includa una componente di finanziamento significativa. In tale ambito non sono stati rilevati contratti contenenti una componente di finanziamento significativa non correttamente rilevata. Sono presenti, tuttavia, alcuni contratti, stipulati principalmente con controparti istituzionali o società prodotto, che non riportano esplicitamente la data di pagamento dei corrispettivi, i quali vengono regolati sulla base di prassi di mercato o di accordi verbali, oppure contratti che prevedono il pagamento anticipato/posticipato del bene o servizio. Per tali contratti è stato utilizzato l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per effetto del quale la Banca non ha rettificato l'importo promesso del corrispettivo per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento in quanto l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno;
  • la presenza di un corrispettivo da pagare al cliente. In tale ambito sono stati riscontrati alcuni contratti che prevedono un corrispettivo da pagare la cui gestione contabile risultava già allineata alle previsioni del nuovo principio.

I costi rilevati per ottenere i contratti con i clienti, che la Banca non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto, sono rilevati come attività e ammortizzati a conto economico sistematicamente e coerentemente con la rilevazione dei ricavi relativi al trasferimento ai clienti dei beni o servizi ai quali i suddetti costi si riferiscono.

Dalle analisi effettuate non sono emersi contratti che prevedano la presenza di un corrispettivo non monetario.

La transizione all'IFRS 9 Strumenti finanziari

A partire dal 1° gennaio 2018 FinecoBank ha adottato il principio contabile IFRS 9 Strumenti finanziari.

Il progetto, in coordinamento con analogo progetto condotto a livello di Gruppo UniCredit e sviluppato con il coinvolgimento delle funzioni di riferimento della Banca e, da ultimo, del Consiglio di Amministrazione, è stato organizzato attraverso specifici work-stream, e in particolare:

  • work-stream "Classificazione e Valutazione", volto a rivedere la classificazione degli strumenti finanziari in linea con i nuovi criteri dell'IFRS9;
  • work-stream "Impairment", finalizzato a sviluppare e implementare modelli e metodologie per il calcolo delle rettifiche di valore.

Si evidenzia che il nuovo principio contabile:

• ha introdotto cambiamenti significativi, rispetto allo IAS 39, circa le regole di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari. Con riferimento ai finanziamenti e ai titoli di debito la classificazione, e la conseguente valutazione, di questi strumenti è basata sul modello di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests). Con riferimento agli strumenti di capitale si prevede la loro classificazione al fair value con iscrizione delle differenze a conto economico oppure fra le "altre componenti reddituali". In questo secondo caso, a differenza di quanto previsto dallo IAS 39 per le attività finanziarie disponibili per la vendita, l'IFRS 9 ha eliminato la richiesta di procedere alla rilevazione di perdite durevoli di valore e ha previsto che, in caso di cessione dello strumento, gli utili e le perdite da cessione devono essere riclassificate ad altra riserva di patrimonio netto e non a conto economico. Infine con riferimento alle passività finanziarie valutate al fair value, ha modificato la contabilizzazione del cosiddetto "own credit risk", ovverosia delle variazioni di valore delle passività designate al fair value imputabili alle oscillazioni del proprio merito creditizio. Il nuovo principio ha previsto che dette variazioni debbano trovare riconoscimento in una riserva di patrimonio netto, anziché a conto economico come previsto dal principio IAS 39, eliminando pertanto una fonte di volatilità dei risultati economici10;

  • ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello vigente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime";
  • è intervenuto sull'"hedge accounting" riscrivendo le regole per la designazione di una relazione di copertura e per la verifica della sua efficacia con l'obiettivo di garantire un maggiore allineamento tra la rappresentazione contabile delle coperture e le logiche gestionali sottostanti. Si evidenzia che la Banca, coerentemente con il Gruppo UniCredit, si è avvalsa della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS 39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macrohedging.

Per effetto dell'entrata in vigore dell'IFRS 9, la Banca ha proceduto a riclassificare le attività e le passività finanziarie esistenti al 1° gennaio 2018 nelle categorie previste dal nuovo principio contabile.

In proposito, si precisa che tale classificazione è basata sul business model e sulle caratteristiche dei relativi flussi di cassa contrattuali; per la classificazione degli strumenti finanziari nelle nuove categorie previste dal principio contabile l'analisi è stata condotta attraverso la mappatura delle attività finanziarie che compongono il bilancio della Banca e l'assegnazione a ciascuna di esse di uno specifico business model.

In proposito, si precisa che alle attività finanziarie che compongono il portafoglio bancario della Banca sono stati assegnati modelli di business "Held to collect" o "Held to collect and sell" in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover degli strumenti finanziari. Alle attività finanziarie che compongono il portafoglio di negoziazione è stato assegnato un modello di business "Altri business model" al fine di riflettere le intenzioni di trading.

Ai fini della classificazione degli strumenti finanziari nelle nuove categorie previste da IFRS 9, l'analisi del business model trova necessario complemento nell'analisi dei flussi contrattuali (c.d. "SPPI Test"). A tal proposito, coerentemente ed in allineamento con la Capogruppo UniCredit S.p.A., la Banca ha sviluppato sistemi e processi atti ad analizzare il portafoglio di titoli di debito e finanziamenti in essere al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali consentono la valutazione al costo ammortizzato (Held to collect – HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Held to collect and sell – HTCS).

10 Si precisa che FinecoBank, alla data di FTA e alla data del 30 giugno 2018, non detiene proprie passività finanziarie valutate al fair value.

L'analisi in oggetto è stata effettuata sia contratto per contratto sia tramite definizione di appositi cluster in base alle caratteristiche delle operazioni e con l'utilizzo di un apposito tool, sviluppato internamente ("SPPI Tool") per analizzare le caratteristiche dei contratti rispetto ai requisiti dell'IFRS 9.

Per maggiori chiarimenti in merito all'applicazione delle regole soprammenzionate si rimanda alla Parte A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio delle presenti Note illustrative.

Con riferimento alle riclassificazioni degli strumenti finanziari operate per dare effetto al nuovo principio contabile, le seguenti tabelle riportano separatamente per le attività e le passività finanziarie:

  • la voce di bilancio di appartenenza IAS 39 e il relativo saldo di chiusura al 31 dicembre 2017;
  • la riclassificazione di tale saldo nelle diverse voci di bilancio IFRS 9;
  • gli effetti derivanti dall'applicazione dei criteri valutativi previsti da IFRS 9;
  • il saldo di apertura IFRS 9 al 1° gennaio 2018 (dato dalla somma di b. e c.).

Riclassificazione delle attività finanziarie

Legenda

  • A: Riclassificazione del valore di bilancio ex IAS 39
  • B: Cambiamento nella misurazione

C: Nuovo valore di bilancio ex IFRS 9

Voci di bilancio IAS 39 Voci di bilancio IFRS 9
Valore Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
contabile
31/12/2017 IAS
39
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie designate al fair value
Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
A B C A B C A B C
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione 10.879 8.827 - 8.827 - - -
2.052
- 2.052
Attività finanziarie disponibili per la
vendita 1.047.689 -
-
- - - -
5.218
- 5.218
Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza 4.826.390 -
-
- - - -
-
- -
Crediti verso banche 13.878.117 -
-
- - - -
532.584
19.338 551.922
Crediti verso clientela 2.129.219 -
-
- - - -
-
- -
Totale 8.827 - 8.827 - - -
539.854
19.338 559.192

(Importi in migliaia)

Voci di bilancio IAS 39 Voci di bilancio IFRS 9
Valore Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
contabile
31/12/2017 IAS
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
Crediti verso banche Crediti verso clientela
39 A B C A B C A B C
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione 10.879 - - - - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la
vendita 1.047.689 1.042.471 - 1.042.471 - - - - - -
Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza 4.826.390 - - - - - - 4.826.390 (469) 4.825.921
Crediti verso banche 13.878.117 - - - 13.345.533 (12.595) 13.332.938 - - -
Crediti verso clientela 2.129.219 - - - - - - 2.129.219 (691) 2.128.528
Totale 1.042.471 - 1.042.471 13.345.533 (12.595) 13.332.938 6.955.609 (1.160) 6.954.449

Di seguito si riportano i dettagli delle classificazioni effettuate:

  • le attività finanziarie esposte nella voce di bilancio IAS 39 20. "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" sono state classificate negli "Altri business model" ed esposte:
  • o nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione", per un importo di 8,8 milioni di euro, relativi ai titoli detenuti nell'ambito dell'attività di internalizzazione con la clientela e trading;
  • o nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", per un importo di 2,05 milioni di euro, relativo a titoli ritirati dalla clientela (spezzature e/o titoli in default) per un importo di 30 migliaia di euro e a quote di O.I.C.R. detenute in portafoglio per l'attività di seeding iniziale per un importo di 2,02 milioni di euro;
  • le attività finanziarie esposte nella voce di bilancio IAS 39 40. "Attività finanziarie disponibili per la vendita", per un importo di 1.048 milioni di euro, sono state classificate
  • o nel business model "Held to collect and sell HTCS" ed esposte nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per la quota parte rappresentata da titoli emessi da Stati sovrani, per un importo di 1.042,5 milioni di euro;
  • o negli "Altri business model" ed esposte nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", per un importo di 5,2 milioni di euro, costituito dalle preferred shares di Visa INC class "C" per un importo di 4,5 milioni di euro e dall'esposizione residua in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) per un importo di 0,7 milioni di euro;
  • o infine è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"11 per gli strumenti rappresentativi di capitale relativi alle quote di partecipazione in UniCredit Business Integrated Solutions S.C.p.A. e Consorzio Patti chiari (iscritte in bilancio per un valore, rispettivamente, di 172 euro e 5.000 euro) esposti nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva";
  • le attività finanziarie esposte nella voce dell'attivo di bilancio IAS 39 50. "Attività finanziarie detenute sino alla scadenza", rappresentate esclusivamente da titoli emessi da Stati sovrani per un importo di 4.826 milioni di euro, sono state classificate nel business model "Held to collect – HTC" ed esposte nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela";
  • le attività finanziarie esposte nella voce dell'attivo di bilancio IAS 39 60. "Crediti verso banche", per un importo di 13.878 milioni di euro, sono state classificate nel business model "Held to collect – HTC" ed esposte nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche", ad eccezione di:

11 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

  • o un titolo di debito emesso da UniCredit S.p.A. con cedola in arrears, per un importo di 382,5 milioni di euro, sottoscritto dalla Banca in esercizi precedenti il cui rischio tasso è coperto con un contratto derivato stipulato con la stessa Capogruppo, le cui caratteristiche contrattuali non ne hanno consentito il superamento del Test SPPI e pertanto esposto nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value";
  • o un titolo di debito emesso da UniCredit S.p.A. con cedola in arrears, per un importo di 150 milioni di euro, sottoscritto dalla Banca in esercizi precedenti, le cui caratteristiche contrattuali non ne hanno consentono il superamento del Test SPPI e pertanto esposto nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value"; tale titolo è scaduto in data 31 dicembre 2017, ma regolato in data 2 gennaio 201812;
  • le attività finanziarie esposte nella voce dell'attivo di bilancio IAS 39 70. "Crediti verso clientela", per un importo di 2.129 milioni di euro, sono state classificate nel business model "Held to collect – HTC" ed esposte nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela".

Di seguito si riportano i dettagli delle rettifiche ai saldi iniziali apportate in data 1° gennaio 2018 per effetto del cambiamento della classificazione e misurazione in seguito all'introduzione dell'IFRS 9:

  • per effetto dell'applicazione delle riduzioni di valore basato sulla "perdita attesa" ("Expected Credit Loss" o "ECL")
  • o sono state apportate riduzioni di valore ai titoli e finanziamenti appartenenti al business model HTC e rilevati nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche" per complessivi 12,6 milioni di euro;
  • o sono state apportate riduzioni di valore ai titoli e finanziamenti appartenenti al business model HTC e rilevati nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela" per complessivi 1,2 milioni di euro, di cui:

    • a) 0,7 milioni di euro relativi a finanziamenti verso clientela;
  • b) 0,5 milioni di euro relativi ad esposizioni in titoli emessi da Enti Sovrani, appartenenti al business model HTC e valutati al costo ammortizzato;

  • è stata rilevata la valutazione positiva di fair value, per un importo di 19,3 milioni di euro, del titolo di debito emesso da UniCredit S.p.A. con cedola in arrears, sottoscritto dalla Banca in esercizi precedenti, il cui rischio tasso è coperto con un contratto derivato stipulato con la stessa Capogruppo, le cui caratteristiche contrattuali non hanno consentono il superamento del Test SPPI, con la conseguente riclassifica nella voce dell'attivo di

12 Trattandosi di un titolo scaduto in data 31 dicembre 2017 e rimborsato alla pari il giorno 2 gennaio 2018, non sono state rilevate rettifiche di fair value in sede di first time adoption.

bilancio IFRS 9 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value"13 .

Con riferimento alle attività finanziarie riclassificate nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", si precisa che la tabella non include gli effetti conseguenti all'applicazione delle regole di impairment di tali strumenti, pari a 0,1 milioni di euro, in quanto i titoli restano iscritti nell'attivo di bilancio al loro fair value. Si precisa, tuttavia, che tali effetti non hanno impatti sul patrimonio netto complessivo poiché, secondo le regole del principio, l'impairment determina in sede di prima applicazione la rilevazione di una riserva negativa nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 150. "Riserve" compensata da un incremento di pari importo della voce del passivo di bilancio IFRS 9 120. "Riserve di valutazione".

Si precisa inoltre che è stata effettuata una rettifica al saldo di apertura della voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 60. "Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)", per un importo di -9,9 milioni di euro, per effetto della chiusura dell'adeguamento positivo di valore del titolo UniCredit S.p.A. precedentemente citato, oggetto di riclassifica nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

13 Si precisa che il titolo UniCredit valutato al fair value in sede di transizione all'IFRS 9 è stato peraltro oggetto di ristrutturazione in data 2 gennaio 2018, incorporando nel titolo ristrutturato le caratteristiche contrattuali del relativo contratto derivato utilizzato fino a tale data per la copertura del rischio di tasso d'interesse. La Banca ha pertanto effettuato la derecognition del vecchio strumento finanziario iscritto al 31 dicembre 2017 e ha rilevato il nuovo strumento finanziario le cui caratteristiche consentono il superamento del Test SPPI e la conseguente classificazione dello stesso fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Riclassificazione delle passività finanziarie

Legenda

  • A: Riclassificazione del valore di bilancio ex IAS 39
  • B: Cambiamento nella misurazione
  • C: Nuovo valore di bilancio ex IFRS 9
Voci di bilancio IAS 39 Voci di bilancio IFRS 9
Valore Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
contabile
31/12/2017 IAS Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione
39 A B C A B C A B C
Debiti verso banche 926.001 926.001 - 926.001 - - - - - -
Debiti verso clientela 20.205.036 - - - 20.205.036 -
20.205.036
- - -
Passività finanziarie di negoziazione 2.617 - - - - - - - - -
Derivati di copertura 12.694 - - - - - - - - -
Totale 926.001 - 926.001 20.205.036 -
20.205.036
- - -

(Importi in migliaia)

Voci di bilancio IAS 39 Voci di bilancio IFRS 9
Valore
contabile
31/12/2017 IAS
Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie designate al fair value Derivati di copertura
39 A B C A B C A B C
Debiti verso banche 926.001 - -
-
- -
-
- - -
Debiti verso clientela 20.205.036 - -
-
- -
-
- - -
Passività finanziarie di negoziazione 2.617 2.617 -
2.617
- -
-
- - -
Derivati di copertura 12.694 9.320 -
9.320
- -
-
3.374 - 3.374
Totale 11.937 -
11.937
- -
-
3.374 - 3.374

(Importi in migliaia)

La riclassificazione delle Passività finanziarie evidenzia una sostanziale continuità delle classificazioni applicate in base all'IFRS 9 rispetto a quelle applicate in base allo IAS 39 pur tenuto conto delle differenze di denominazione delle diverse voci di bilancio conseguenti all'applicazione del 5° Aggiornamento della Circolare 262.

Si precisa tuttavia che si è provveduto alla riclassifica nella voce del passivo di bilancio 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del fair value del derivato di copertura del rischio tasso del titolo UniCredit con cedola in arrears precedentemente citato, per un importo di 9,3 milioni di euro.

Nelle tabelle sotto riportate sono esposti:

  • i saldi patrimoniali IAS 39 esposti al 31 dicembre 2017 in base allo schema di stato patrimoniale che recepisce le modifiche introdotte dall'IFRS 9 (5° Aggiornamento del 22 dicembre 2017 della Circolare 262 Banca d'Italia "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione") da applicarsi alle rendicontazioni finanziarie dell'esercizio 2018;
  • le rettifiche a tali saldi apportate in data 1° gennaio 2018 in seguito all'introduzione dell'IFRS 9, distinte in rettifiche conseguenti alle nuove previsioni in tema di impairment e rettifiche da valutazione al fair value derivanti dalle nuove previsioni di classificazione e valutazione, ed i relativi effetti fiscali;
  • i saldi patrimoniali di apertura IFRS 9 al 1° gennaio 2018.
VOCI DELL'ATTIVO 31 dicembre 2017 Rettifiche IFRS 9 Rettifiche IFRS 9 1° gennaio 2018
impairment Classificazione e valutazione post applicazione
IFRS 9
10. Cassa e disponibilità liquide 613 - - 613
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
20. economico 548.682 - 19.338 568.020
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 8.827 - - 8.827
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 539.855 - 19.338 559.193
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 1.042.471 - - 1.042.471
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 20.301.141 (13.756) - 20.287.385
a) crediti verso banche 13.345.532 (12.596) - 13.332.936
b) crediti verso clientela 6.955.609 (1.160) - 6.954.449
50. Derivati di copertura 458 - - 458
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-) 9.590 - (9.929) (339)
90. Attività materiali 15.205 - - 15.205
100. Attività immateriali 97.511 - - 97.511
di cui
-
avviamento
89.602 - - 89.602
110. Attività fiscali 9.249 909 (1.519) 8.639
a) correnti 1.765 - - 1.765
b) anticipate 7.484 909 (1.519) 6.874
130. Altre attività 315.415 - - 315.415
Totale dell'attivo 22.340.335 (12.847) 7.890 22.335.378

(Importi in migliaia)

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 31 dicembre 2017 Rettifiche IFRS 9 Rettifiche IFRS 9 1° gennaio 2018
impairment Classificazione e valutazione post applicazione
IFRS 9
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 21.131.037 - - 21.131.037
a) debiti verso banche 926.001 - - 926.001
b) debiti verso la clientela 20.205.036 - - 20.205.036
20. Passività finanziarie di negoziazione 11.936 - - 11.936
40. Derivati di copertura 3.375 - - 3.375
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-) (3.772) - - (3.772)
60. Passività fiscali 10.234 (3.032) 516 7.718
a) correnti 10.234 (3.032) 516 7.718
80. Altre passività 338.286 - - 338.286
90. Trattamento di fine rapporto del personale 4.999 - - 4.999
100. Fondi per rischi ed oneri: 112.414 451 - 112.865
a) impegni e garanzie rilasciate - 451 - 451
c) altri fondi per rischi e oneri 112.414 - - 112.414
120. Riserve da valutazione (8.340) 62 1.914 (6.364)
150. Riserve 323.932 (10.328) 5.460 319.064
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 - - 1.934
170. Capitale 200.545 - - 200.545
180. Azioni proprie (-) (365) - - (365)
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 214.120 - - 214.120
Totale del passivo e del patrimonio netto 22.340.335 (12.847) 7.890 22.335.378

Con riferimento all'impairment, la seguente tabella illustra l'esposizione lorda e le rettifiche di valore al 1° gennaio 2018 suddivise per voce di bilancio e per stadio di classificazione. Si precisa che l'esposizione lorda della voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" corrisponde all'importo di bilancio, in quanto tali attività finanziarie sono valutate al fair value e le relative rettifiche di valore sono rilevate in aumento della voce del passivo di bilancio IFRS 9 120. "Riserve di valutazione".

Le esposizioni fuori bilancio si riferiscono agli impegni e alle garanzie rilasciate che sono soggetti alle regole di svalutazione dell'IFRS 9.

Suddivisione per Stage delle esposizioni e delle rettifiche di valore complessive

Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive
Stage 1 Stage 2 Stage 3 Stage 1 Stage 2 Stage 3
Voce 30. Attività finanziarie valutate
a
l
fair
value
con
impatto
sulla
reddività complessiva 1.042.471 - - (93) - -
- Titoli di debito 1.042.466 - - (93) - -
- Titoli di capitale 5 - - - - -
Voce 40. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato 20.297.910 11.454 23.723 (18.692) (5.964) (21.043)
- Titoli di debito 15.132.717 - - (10.193) - -
- Crediti verso banche 3.039.207 - - (2.872) - -
- Crediti verso clientela 2.125.986 11.454 23.723 (5.627) (5.964) (21.043)
Esposizioni fuori bilancio 2.581.092 404 - (450) - -

(Importi in migliaia)

Riconciliazione tra il saldo di apertura IFRS 9 e il saldo di chiusura IAS 39 del fondo di svalutazione

Voci di bilancio IAS 39 Voci di bilancio IFRS 9
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
Crediti verso banche Crediti verso clientela
Fondo Cambiamento Fondo Fondo Cambiamento Fondo Fondo Cambiamento Fondo
svalutazione nella svalutazione svalutazione nella svalutazione svalutazione nella svalutazione
(ex IAS 39) misurazione (ex IFRS 9) (ex IAS 39) misurazione (ex IFRS 9) (ex IAS 39) misurazione (ex IFRS 9)
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione - - - - - - - - -
- titoli di debito -
-
-
- - - -
-
-
- finanziamenti e crediti -
-
-
-
-
-
-
-
Attività finanziarie disponibili per la
vendita - (93) (93) - - - - - -
- titoli di debito - (93) (93) - - - - - -
- finanziamenti e crediti - - - - - - - - -
Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza - - - - - - - (470) (470)
- titoli di debito - - - - - - - (470) (470)
- finanziamenti e crediti - - - - - - - - -
Crediti verso banche - - - - (12.595) (12.595) - - -
- titoli di debito - - - - (9.723) (9.723) - - -
- finanziamenti e crediti - - - - (2.872) (2.872) -
Crediti verso clientela - - - - - - (32.534) (100) (32.634)
- titoli di debito - - - - - - - - -
- finanziamenti e crediti - - - - - - (32.534) (100) (32.634)
Totale - (93) (93) - (12.595) (12.595) (32.534) (570) (33.104)

(Importi in migliaia)

Esposizioni performing Esposizioni non performing
Fondo
svalutazione
Cambiamento
nella
Fondo
svalutazione
Fondo
svalutazione
Cambiamento
nella
Fondo
svalutazione
(ex IAS 39) misurazione (ex IFRS 9) (ex IAS 39) misurazione (ex IFRS 9)
Voce 30. Attività finanziarie valutate
a
l
fair
value
con
impatto
sulla
reddività complessiva - (93) (93) - - -
- Titoli di debito - (93) (93) - - -
- Titoli di capitale - - - - - -
Voce 40. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato (11.074) (13.582) (24.656) (21.460) 417 (21.043)
- Titoli di debito - (10.193) (10.193) - -
- Crediti verso banche - (2.872) (2.872) - -
- Crediti verso clientela (11.074) (517) (11.591) (21.460) 417 (21.043)
Esposizioni fuori bilancio - (450) (450) - - -

Si precisa che la colonna "Cambiamento nella misurazione" comprende anche la riduzione del fondo di svalutazione relativo agli interessi di mora, pari a circa 0,6 milioni di euro e riconducibile principalmente ai crediti in sofferenza. A partire dal 1° gennaio 2018, infatti, gli interessi di mora vengono rilevati nel valore lordo solo se non sono state registrate rettifiche di valore sulle esposizioni originarie e sono stati ritenuti dalla banca recuperabili. In precedenza gli interessi di mora venivano rappresentati sia nelle esposizioni lorde sia nel relativo fondo di svalutazione.

L'adozione dell'IFRS 9 ha determinato un impatto negativo complessivo sul patrimonio netto per un ammontare pari a -2,9 milioni di euro (-4,8 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale), di cui -4,9 milioni di euro rilevati nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 150. "Riserve" e +2 milioni di euro rilevati nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 120. "Riserve da valutazione", in particolare:

  • -10,3 milioni di euro (-14,3 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale) relativi all'applicazione delle riduzioni di valore basate sulla "perdita attesa", rilevati nella Riserva FTA nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 150. "Riserve";
  • +5,4 milioni di euro (+6,1 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale) relativi alla classificazione e valutazione delle attività finanziarie, rilevati nella Riserva FTA nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 150. "Riserve";
  • +2 milioni di euro (+3,4 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale) relativi alla classificazione e valutazione delle attività finanziarie, rilevati nella riserva da valutazione nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 120. "Riserve da valutazione".

Di seguito si riporta il patrimonio netto consolidato di chiusura al 31 dicembre 2017 e il patrimonio netto consolidato di apertura al 1° gennaio 2018.

31 dicembre 2017 Rettifiche 1° gennaio 2018
IFRS 9
1. Capitale 200.545 - 200.545
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 - 1.934
3. Riserve 323.932 (4.868) 319.064
- di utili 291.841 (4.868) 286.973
a) legale 40.109 - 40.109
b) azioni proprie 365 - 365
c) altre 251.367 (4.868) 246.499
- altre 32.091 - 32.091
4. Strumenti di capitale - - -
5. (Azioni proprie) (365) - (365)
6. Riserve da valutazione (8.340) 1.976 (6.364)
7. Utile (Perdita) d'esercizio 214.120 - 214.120
Totale 731.826 (2.892) 728.934

(Importi in migliaia)

La riduzione del patrimonio netto contabile consolidato riportato nella tabella precedente, pari a -2,9 milioni di euro, coincide con la riduzione del patrimonio netto contabile individuale della Banca, stante la non operatività di Fineco AM al 1° gennaio 2018.

Impatti sul patrimonio regolamentare derivanti dall'adozione di IFRS 9

L'applicazione dell'IFRS 9 ha determinato una riduzione del CET1 corrispondente alla riduzione del patrimonio netto contabile individuale della Banca, mentre non sono stati rilevati impatti significativi nella determinazione delle attività di rischio ponderate e nell'esposizione ai fini della leva finanziaria.

Il Regolamento UE 2017/2395 pubblicato il 27 dicembre 2017 prevede, come opzione, la possibilità per le istituzioni finanziarie di adottare un regime transitorio dove poter reintegrare a CET1 le rettifiche conseguenti all'adozione del modello di impairment secondo il nuovo principio contabile, con un meccanismo a scalare (c.d. "phase-in") lungo un periodo di 5 anni a partire dal 2018; la Banca, coerentemente con la scelta effettuata dal Gruppo UniCredit, non adotterà tale regime transitorio.

IFRS 16 - Leasing

L'IFRS16, applicabile a partire dal 1° gennaio 2019, sostituisce l'attuale set di principi contabili internazionali e interpretazioni sul leasing e, in particolare, lo IAS17.

L'IFRS16 introduce una nuova definizione di leasing e un criterio basato sul controllo ("right of use") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi e cancella l'attuale distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario. Con riferimento al modello contabile da applicarsi da parte del locatario, il nuovo principio prevede che debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto.

Al momento dell'iscrizione iniziale di detta attività, nella determinazione del diritto d'uso si includono: l'importo iniziale della passività prevista dal contratto di leasing, eventuali canoni pagati al momento o prima della data in cui il bene locato è reso disponibile, eventuali costi iniziali diretti sostenuti in relazione al leasing e la stima degli eventuali costi necessari per procedere alla rimozione del bene locato o al ripristino dello stesso al termine del contratto e alle condizioni previste da quest'ultimo. Il debito da iscrivere in contropartita è rilevato al valore attuale dei canoni di leasing futuri da pagare.

Il nuovo principio fornisce inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" e i leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, il nuovo principio non comprende modifiche significative per il locatore.

La Banca ha identificato il perimetro dei contratti che rientrano nell'ambito di applicazione del principio, rappresentati principalmente dai contratti di affitto per sedi e negozi finanziari, e sono in corso le attività di analisi e ricognizione degli impatti ed effetti conseguenti alla prima applicazione del principio da parte della Banca, prevista per il 1° gennaio 2019 (non avendo optato per l'applicazione in via anticipata, come consentito, congiuntamente all'applicazione obbligatoria dell'IFRS 15), così come le attività di implementazione e/o adeguamento dei processi amministrativi e contabili. La Banca, infatti, intende applicare il principio retroattivamente contabilizzando in tale data l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale.

Fondo Interbancario Tutela dei Depositi – Schema Volontario

Alla data del 30 giugno 2018 l'esposizione in titoli di capitale derivante dalla contribuzione a favore dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi ammonta a 0,7 milioni di euro, invariato rispetto al valore di bilancio al 31 dicembre 2017 che era stato allineato al fair value fornito dallo stesso Schema Volontario ad esito delle analisi dell'advisor incaricato delle valutazioni dei crediti sottostanti. La Banca ha ritenuto di confermare tale valore al 30 giugno 2018. Per effetto dell'entrata in vigore dell'IFRS 9, l'esposizione in titoli di capitale, in precedenza rilevata nelle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", è stata rilevata nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

Al 30 giugno 2018 l'impegno residuo nei confronti dello Schema Volontario è pari a 0,1 milioni di euro e verrà utilizzato, solo in caso di effettiva necessità, per coprire le spese operative connesse alla gestione dell'intervento.

Contributi a fondi di garanzia e di risoluzione

Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes - DGS), i contributi saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel corso del secondo semestre dell'esercizio. Nessuna contribuzione è stata richiesta alla Banca da parte del Single Resolution Board, per l'esercizio 2018, con

riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund).

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa presentate nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2018, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.

I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2018. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.

Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.

I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio.

Alla data di predisposizione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato non riteniamo che vi siano incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo.

Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria;
  • trattamento di fine rapporto e altri benefici dovuti ai dipendenti e consulenti finanziari;

  • fondi per rischi e oneri;

  • avviamento;
  • fiscalità differita attiva;
  • passività fiscali;

la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, nonché dell'evoluzione e gli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.

Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri utilizzate ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili. Per ulteriore informativa al riguardo si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 12 – Attività Immateriali. Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili, laddove utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla specifica Sezione A.4 Informativa sul fair value della presente Parte A. Con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali, si rimanda alla parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 1.5 – Rischi operativi).

Altre Informazioni

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società Deloitte & Touche S.p.A. incaricata, ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014, della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.

I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.

A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Alcuni principi contabili adottati per la predisposizione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato risultano modificati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2017.

Tali modifiche derivano dall'entrata in vigore dei seguenti principi contabili internazionali:

  • IFRS 9 "Strumenti finanziari", emanato dallo IASB nel mese di luglio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea il 22 novembre 2016 con il Regolamento UE 2067/2016, da applicare obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2018 in sostituzione dello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione;
  • IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con clienti", emanato dallo IASB nel mese di maggio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea il 22 settembre 2016 con il Regolamento UE 2016/1905, da applicare obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2018 in sostituzione dello IAS 18 – Revenue e lo IAS 11 – Construction Contracts, nonché delle interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services.

Di seguito si riportano i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle principali voci di bilancio modificate in seguito all'entrata in vigore dei principi contabili sopra citati. Per quanto riguarda i criteri di classificazione e valutazione delle altre voci contabili si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della Nota integrativa consolidata del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.

1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:

  • è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve;
  • fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo;
  • è un contratto derivato non designato nell'ambito di operazioni di copertura contabile ivi compresi i derivati aventi fair value positivo incorporati in passività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico.

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico consolidato.

Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.

Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:

  • il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata "sottostante") a condizione che, nel caso di variabile non finanziaria, questa non sia specifica di una delle parti contrattuali;
  • non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione di valore in risposta a cambiamenti di fattori di mercato;
  • è regolato a data futura.

Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.

Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:

  • le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a quelle del contratto che lo ospita;
  • uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato, e;
  • lo strumento ibrido non è valutato nella sua interezza al fair value con effetto rilevato a conto economico.

Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.

Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".

Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo.

b) Attività finanziarie designate al fair value

Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.

Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività e passività finanziarie designate al fair value".

Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".

c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

In particolare sono classificati in questa voce:

strumenti di debito, titoli e finanziamenti detenuti all'interno di un business model il cui obiettivo non è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Held to collect), nè il possesso di attività finalizzato sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle attività finanziarie (Held to collect & sell) e che non sono un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione;

  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi;
  • quote di O.I.C.R.;
  • strumenti di capitale per le quali la Banca non esercita l'opzione concessa dal principio di valutare tali strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie ("held-to-collect and sell");
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, la Banca ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:

a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;

b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.

Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.

Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto.

Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività complessiva ed anch'esse esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.

In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposte nella voce "120. Riserve da valutazione" del patrimonio netto.

Gli strumenti di capitale non sono oggetto di rilevazione a conto economico di perdite durevoli di valore in ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9.

In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce "150. Riserve".

3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("Held to collect");
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche e clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari).

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:

a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;

b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.

Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.

Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

4 - Operazioni di copertura

La Banca, coerentemente con il Gruppo UniCredit, si è avvalsa della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.

Nel portafoglio "derivati di copertura" sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come:

  • strumenti di copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività;
  • strumenti di copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa, attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività rilevata o ad una operazione prevista altamente probabile, che potrebbero influire sul conto economico degli esercizi successivi;
  • strumenti di copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono gestite in una valuta differente dall'Euro.

I contratti derivati di copertura sono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.

Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.

Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata.

La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.

I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:

  • nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è rilevata a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura". Le variazioni nel fair value dell'elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato, sono iscritte alla medesima voce di conto economico in contropartita del cambiamento del valore di carico dell'elemento coperto. L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'elemento coperto. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita dell'elemento coperto, quest'ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di valutazione previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza. Nel caso di strumenti fruttiferi di interessi, la differenza fra il valore di carico dell'elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita, è rilevata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi, lungo la vita residua della copertura originaria. Nel caso in cui l'elemento coperto venga venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto" di conto economico consolidato. La differenza di fair value del derivato di copertura rispetto all'ultima data di misurazione dell'efficacia è rilevata immediatamente a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura";
  • nel caso di copertura di flussi finanziari, gli strumenti derivati di copertura sono valutati al fair value; la variazione del fair value dello strumento di copertura considerata efficace è imputata alla voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. La parte inefficace è invece imputata a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura". Se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata efficace, oppure la relazione di copertura è terminata, l'ammontare complessivo dei profitti o delle perdite su quello strumento di copertura, già rilevato tra le "Riserve da valutazione", vi rimane fino al momento in cui la transazione oggetto di copertura ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la transazione si verifichi; in quest'ultima circostanza i profitti o perdite sono trasferiti dal patrimonio netto consolidato alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato. Le variazioni di fair value complessivamente rilevate nella voce 120. "Riserve da valutazione" sono esposte nel Prospetto della redditività consolidata complessiva;
  • nel caso di copertura dell'investimento netto in una società estera, le coperture di investimenti in società estere le cui attività sono gestite in una valuta differente dall'Euro sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari. L'utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è classificato nel patrimonio netto ed è rilevato nel conto economico nel momento in cui l'investimento netto nell'entità viene ceduto. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 120. "Riserve da valutazione" sono esposte

anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva; la parte inefficace è invece imputata a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura";

  • nel caso di operazioni di copertura generica di portafoglio di attività/passività, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria, ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possano essere utilizzati per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere designati come oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture specifiche di fair value, una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua durata, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura e se i risultati effettivi siano all'interno di un intervallo compreso fra l'80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica misurata con riferimento al rischio coperto è rilevato nelle voci 60. dell'attivo o 50. del passivo, in contropartita della voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Nella stessa voce di conto economico consolidato è rilevata la variazione del fair value dello strumento di copertura.

L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60 dell'attivo o 50 del passivo è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.

Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico consolidato.

Alla data di riferimento del presente bilancio sono in essere operazioni di copertura generica dal rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela retail e raccolta diretta a tasso fisso da clientela.

5 - Fondi per rischi e oneri

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico consolidato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate".

6 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.

Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.

Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.

Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce "140. Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.

Si precisa che le esposizioni debitorie della Banca a livello consolidato non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale).

Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti titoli in circolazione, strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.

7 - Passività finanziarie di negoziazione

Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:

  • contratti derivati che non sono designati come strumenti di copertura;
  • obbligazioni a consegnare attività finanziarie prese a prestito da un venditore allo scoperto (ossia le vendite allo scoperto di attività finanziarie non già possedute);
  • passività finanziarie emesse con l'intento di riacquistarle a breve termine;
  • passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato unitariamente e per il quale sussiste evidenza della sua gestione in un'ottica di negoziazione.

Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.

Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".

8 - Passività finanziarie designate al fair value

Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:

tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;

ovvero,

un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Banca.

Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.

Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.

Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 120. Riserve da valutazione" del patrimonio netto a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.

Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".

9 - Altre informazioni

Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate (Purchased Originated Credit Impaired- POCI)

Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).

Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.

Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stadio 3. Qualora, a seguito di un miglioramento del merito creditizio della controparte, le attività risultino "in bonis" le stesse sono classificate nell'ambito dello Stadio 2. Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stadio 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.

Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate.

Criteri di classificazione delle attività finanziarie

Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).

In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:

  • "detenute per incassare flussi di cassa contrattuali" ("HTC"), valutate al costo ammortizzato e sottoposte a riduzione di valore basata sulle perdite attese;
  • "detenute per incassare i flussi di cassa e per la vendita" ("HTCS"), valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, in una riserva di patrimonio netto, e sottoposte a riduzione di valore basata sulle perdite attese);
  • "detenute nell'ambito di altri modelli di business", ad esempio detenute per la negoziazione, valutate al fair value rilevato a conto economico.

È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:

  • designare irrevocabilmente un'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato a conto economico se in questo modo si elimina o si riduce significativamente un disallineamento ("disallineamento contabile") che altrimenti risulterebbe da una differente valutazione di attività o passività o dalla rilevazione di utili e perdite su basi differenti;
  • designare irrevocabilmente particolari investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a conto economico, come valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Al momento della cessione le variazioni di fair value iscritte in apposita riserva di patrimonio netto non sono riclassificate a conto economico, bensì ad altra riserva di patrimonio netto.

Business model

Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:

Held to Collect (HTC): il cui obiettivo è quello di detenere le attività finanziarie al fine di incassare i flussi di cassa contrattuali. L'inserimento di un portafoglio di attività finanziarie in tale business model non comporta necessariamente l'impossibilità di vendere gli strumenti anche se è necessario considerare la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite negli esercizi precedenti, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future;

  • Held to Collect and Sell (HTCS): il cui obiettivo è perseguito sia mediante l'incasso dei flussi contrattuali sia mediante la vendita delle attività finanziarie. Entrambe le attività (raccolta dei flussi contrattuali e vendita) sono indispensabili per il raggiungimento dell'obiettivo del modello di business. Pertanto, le vendite sono più frequenti e significative rispetto ad un business model HTC e sono parte integrante delle strategie perseguite;
  • Altri modelli di business: nei quali confluiscono sia le attività finanziarie detenute con finalità di trading sia le attività finanziarie gestite con un modello di business non riconducibile ai business model precedenti.

Il Business Model della Banca è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business Model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (risk appetite framework) stabilito annualmente dalla Banca. Tuttavia, la Banca può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.

Per i portafogli Held to Collect, la Banca ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.

La Banca ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:

  • finanziamenti alla clientela (mutui, prestiti personali, sovvenzioni chirografarie, carte di credito revolving, aperture di credito in conto corrente e, convenzionalmente, scoperti di conto corrente);
  • operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail "Leva multiday";
  • carte di credito a saldo;
  • depositi, finanziamenti e pronti contro termine di tesoreria;
  • altri crediti di funzionamento;
  • titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dalla Banca nella propria politica di investimento è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali con l'intento di conseguire una redditività di medio/lungo termine.

Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dalla Banca nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente della Banca, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.

Negli "Altri Business Model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading. In particolare, si tratta delle seguenti attività identificate dalla Banca:

  • attività finanziare connesse all'internalizzazione
  • attività finanziarie di trading
  • titoli ritirati dalla clientela
  • altri titoli (che non rientrano in nessuno dei precedenti punti).

SPPI Test

Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).

Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.

Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:

  • Capitale: è il fair value (valore equo) dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale. Tale valore può modificarsi durante la vita dello strumento finanziario, per esempio per effetto dei rimborsi di parte del capitale;
  • Interesse: costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al prestito, nonché per il margine di profitto.

Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali), coerentemente ed in allineamento con la Capogruppo UniCredit S.p.A..

Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.

Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.

Si precisa che la Banca non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli della Banca, composto da attività finanziarie plain vanilla.

Derecognition di attività finanziarie

La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale consolidato di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.

Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:

  • la parte comprende soltanto flussi finanziari identificati specificamente dall'attività finanziaria (o dal gruppo di attività finanziarie similari);
  • la parte comprende soltanto la quota interamente proporzionale (pro rata) dei flussi finanziari dall'attività finanziaria (o dal gruppo di attività finanziarie similari);
  • la parte comprende soltanto una quota interamente proporzionale dei flussi finanziari identificati specificamente dall'attività finanziaria (o dal gruppo di attività finanziarie similari).

In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.

Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività. I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):

  • non sussiste l'obbligo da parte della società a corrispondere importi non incassati dall'attività originaria;
  • è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell'attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari;
  • sussiste l'obbligo a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari incassati e non si ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo.

Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.

Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.

Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.

Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, la società non procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.

Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.

Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.

Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.

Impairment

Aspetti generali

I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci attività finanziarie al costo ammortizzato, attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9.

Tali strumenti sono classificati nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:

  • Stadio 1: comprende le esposizioni creditizie di nuova erogazione o acquisizione nonché le esposizioni che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 2: comprende le esposizioni creditizie che, sebbene performing, hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 3: comprende le esposizioni creditizie deteriorate.

Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno. Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.

Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD utilizzati a fini regolamentari e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile14. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking"15 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.

La perdita attesa è calcolata, per le controparti istituzionali comuni al Gruppo, utilizzando le metodologie ed i parametri creditizi sviluppati a livello accentrato.

14 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.

15 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.

Per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information in modo del tutto coerente con l'approccio di Gruppo come di seguito descritto.

Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.

Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:

  • il confronto a livello di transazione fra la misura della PD al momento dell'erogazione e quella rilevata alla data di reporting, entrambe quantificate secondo modelli interni, attraverso l'utilizzo di soglie fissate in modo tale da considerare tutte le variabili chiave di ciascuna transazione che possono influenzare l'aspettativa della banca circa le variazioni di PD nel tempo (e.g. età, scadenza, livello della PD al momento dell'erogazione);
  • elementi assoluti quali i backstop previsti dalla normativa (e.g. 30 giorni di scaduto);
  • ulteriori evidenze interne (e.g. classificazione forborne).

Con riferimento ai titoli di debito la Banca ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare. In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.

Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.

I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.

Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore

Come menzionato nel precedente paragrafo, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo.

Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns). In particolare:

  • la PD (Probability of Default), esprime la probabilità di accadimento di un evento di default della posizione creditizia, in un determinato arco temporale (es. 1 anno);
  • la LGD (Loss Given Default), esprime la percentuale di perdita stimata, e quindi il tasso atteso di recupero, all'accadimento di un evento di default della posizione creditizia;
  • la EAD (Exposure at Default), esprime la misura della esposizione al momento del evento di default della posizione creditizia;
  • il Tasso di Interesse Effettivo è il tasso di sconto espressione del valore temporale del denaro.

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.

I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

  • rimuovere il conservativismo richiesto solo a fini regolamentari;
  • introdurre adeguamenti "point-in-time" in sostituzione degli adeguamenti "through-the-cycle" previsti a fini regolamentari;
  • includere informazioni "forward looking";
  • estendere i parametri di rischio creditizio ad una prospettiva pluriennale.

Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.

Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di rimuovere il margine di conservativismo e riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.

Con riferimento alla componente quantitativa del modello di assegnazione dello Staging, il Gruppo ha adottato un approccio statistico basato su una regressione dei quantili il cui obiettivo è definire una soglia in termini di variazione massima accettabile fra la misura della PD al momento dell'erogazione e quella rilevata alla data di reporting. La variabile target del modello regressivo è quindi la variazione tra PD alla reporting date rispetto all'erogazione mentre le variabili esplicative sono fattori quali l'età della transazione, la PD alla data di erogazione, etc.. Componente fondamentale del modello è la definizione del quantile che identifica la quota di Stage 2 attesa in media nel lungo periodo e che influisce sulla determinazione della soglia di variazione di PD al superamento della quale la transazione viene spostata in Stage 2. Il quantile medio di lungo periodo è determinato in base all'aspettativa media di deterioramento del portafoglio determinato dal tasso di scivolamento in default così come in uno degli altri stadi di deterioramento (es.: past-due 30 giorni). L'ammontare di Stage 2 a ciascuna data di reporting oscillerà intorno al quantile di lungo periodo in base alle condizioni economiche correnti nonché alle aspettative future circa l'evoluzione del ciclo economico.

Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014). In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:

  • esposizioni materiali scadute da più di 90 giorni;
  • esposizioni per le quali la banca valuta improbabile che il debitore possa adempiere interamente alle sue obbligazioni creditizie, senza procedere all'escussione e al realizzo delle garanzie, a prescindere dall'esistenza di esposizioni scadute e/o sconfinanti e dal numero dei giorni di scaduto.

La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:

  • Sofferenze: rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfettaria per tipologie di esposizioni omogenee;
  • Inadempienze probabili ("Unlikely to Pay"): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Le inadempienze probabili sono valutate in bilancio analiticamente (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee. Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione cosiddette forborne, possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momento della concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing Technical Standards dell'EBA.

Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;

• Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute". Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall'appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini del Regolamento (UE) n.575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento ("perdita in caso di inadempienza" o LGD - Loss given default).

Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore

La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking" al fine di compensare la parziale non linearità che è naturalmente insita nella correlazione fra le variazioni macroeconomiche e la rischiosità creditizia.

Il processo definito per includere scenari macroeconomici è altresì pienamente coerente con i processi di previsione macroeconomica utilizzati dal Gruppo per ulteriori fini di gestione del rischio (quali i processi adottati per tradurre le previsioni macroeconomiche nelle perdite creditizie attese in base a quanto previsto da EBA Stress Test e il Framework ICAAP) e ha fatto leva anche sulla funzione indipendente di UniCredit Research.

I forecasts in termini di delta Default rate e delta Recovery Rate forniti dalla funzione di Stress Test sono inglobati all'interno dei parametri di PD ed LGD in fase di calibrazione. I parametri creditizi, infatti, sono normalmente calibrati su un orizzonte through-the-cycle (TTC), si rende quindi necessaria una loro calibrazione Point-in-time (PIT) e forward-looking (FL) che permetta di riflettere in tali parametri creditizi la situazione corrente nonché le aspettative circa l'evoluzione futura del ciclo economico.

A tal proposito, il parametro di PD viene calibrato mediante una normale procedura di calibrazione, logistica o bayesiana, utilizzando come punto di ancoraggio una media aritmetica tra gli ultimi tassi di default osservati sul portafoglio e i tassi di dafault attesi forniti dalla funzione di Stress Test. La PD così ottenuta perderà la sua natura TTC a favore di una filosofia PIT/FL.

Il parametro di LGD viene reso PIT mediante un fattore scalare che permette di considerare il rapporto tra recuperi medi di lungo periodo e recuperi realizzati negli ultimi anni. L'inclusione dei forecast all'interno del parametro di LGD avviene invece mediante la rettifica dei recovery rate annui impliciti in tale parametro per tener conto delle aspettative di variazione dei tassi di recupero futuri fornite dalla funzione di Stress Test.

Governance (Risk management organization, processes and key functions have been organized to run the ECL Methodology)

Il processo di determinazione delle previsioni di perdita (Loan Loss Provisions) ai fini contabili include gli aggiustamenti descritti ai parametri creditizi, il calcolo della perdita attesa multiperiodale, la inclusione delle componenti macroeconomiche e forward-looking nonché la inclusione degli scenari di vendita ove applicabile.

È stato Inoltre definito uno specifico processo per la produzione e la condivisione, tra Fineco ed il Gruppo UniCredit, degli aggiustamenti multiscenario e forward looking inerenti il perimetro dei crediti "Group Wide" (ovvero crediti afferenti a Clienti comuni con il Gruppo).

Rinegoziazioni

Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.

La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività tramite un'analisi di tipo qualitativo, in altri casi, invece, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo, per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.

Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non sono sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni" come utile o perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni.

In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.

In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazioni e che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.

Write–off

La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.

Il write-off, che può riguardare un'intera attività finanziaria oppure una sua parte, è contabilizzato prima che le azioni legali attivate al fine di procedere al recupero dell'esposizione siano concluse e non implica la rinuncia al diritto legale di recuperare la stessa.

Per effetto di quanto precede la Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:

  • non esistono più aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività finanziaria pur in presenza dei diritti legali di recuperare capitale e interessi maturati;
  • rinuncia al proprio diritto legale di recuperare capitale e interessi maturati;
  • venir meno del diritto legale di recuperare capitale e interessi maturati per effetto della conclusione delle azioni di recupero esperite.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEI COSTI

I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:

  • gli interessi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. Gli interessi attivi (o gli interessi passivi) comprendono anche i differenziali o i margini, positivi (o negativi), maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a
  • a) contratti derivati finanziari di copertura di attività e passività che generano interessi;
  • b) contratti derivati finanziari classificati nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value (c.d. fair value option);
  • c) contratti derivati finanziari connessi gestionalmente con attività e passività classificate nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione o connessi gestionalmente con "altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze (c.d. contratti "pluriflusso");
  • gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso;
  • i dividendi sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione;
  • le commissioni da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, in relazione alla prestazione dei servizi da cui sono originate, secondo le previsioni del principio IFRS 15 (come nel seguito dettagliato). Le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo sono rilevate tra gli interessi;
  • gli utili e perdite derivanti dalla vendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti a conto economico in sede di rilevazione dell'operazione se il fair value è determinabile con riferimento a prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi, ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario (livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value). Qualora i parametri di riferimento utilizzati per la valutazione non siano osservabili sul mercato (livello 3) o gli strumenti stessi presentino una ridotta liquidità, lo strumento finanziario viene iscritto per un importo pari al prezzo della transazione; la differenza rispetto al fair value affluisce al conto economico lungo la durata dell'operazione;

  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti a conto economico al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi;

  • gli utili e perdite derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del perfezionamento della vendita, ovvero quando è adempiuta l'obbligazione di fare nei confronti del cliente;
  • i costi sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza; eventuali costi rilevati per ottenere i contratti con i clienti, che la Banca non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto, sono rilevati come attività e ammortizzati a conto economico sistematicamente e coerentemente con la rilevazione dei ricavi relativi al trasferimento ai clienti dei beni o servizi ai quali l'attività si riferisce.

I ricavi per commissioni da servizi e altri proventi contabilizzati in applicazione del principio contabile IFRS 15 possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("point in time"),
  • o
  • nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

L'entità deve rilevare i ricavi quando (o man mano che) adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dalla Banca in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:

  • le commissioni di negoziazione e di collocamento di strumenti finanziari sono contabilizzate "point in time" nel momento della prestazione del servizio;
  • le commissioni di consulenza, di gestione di portafogli collettivi e di gestione di prodotti assicurativi sono contabilizzate "over time" nel corso della durata del contratto;
  • le commissioni relative ai sistemi di pagamento sono rilevate principalmente "point in time", ad eccezione di alcuni servizi contabilizzati "over time" nel corso della durata del contratto;
  • i recuperi dell'imposta di bollo sulle attività finanziarie sono contabilizzati "over time" nel corso della durata del contratto;
  • i ricavi derivanti dai contratti che prevedono due o più performance obligations con differente modello di trasferimento dei beni o servizi al cliente vengono rilevati a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time"). Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale;
  • ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi;
  • eventuali ricavi variabili vengono stimati e rilevati se e solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati, prendendo in considerazione tutte le informazioni ragionevolmente a disposizione della Banca;

eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che la Banca utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per questo motivo l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.

A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente all'iscrizione iniziale, la modifica del proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie e impongono, di conseguenza, la riclassifica di tutte le attività finanziarie interessate.

Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dall'alta dirigenza della Banca, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni della società e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza la Banca modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.

In particolare, possono essere riclassificate:

  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria della valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria del fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio a quella del fair value (valore equo) rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo e viceversa.

I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:

a) un elemento che in precedenza era uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto non presenta più tali caratteristiche;

b) un elemento diventa uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto;

c) cambiamenti della valutazione.

Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:

a) un cambiamento di intenzione in relazione a determinate attività finanziarie (anche in caso di cambiamenti significativi delle condizioni di mercato);

b) la temporanea scomparsa di un dato mercato per le attività finanziarie;

c) il trasferimento di attività finanziarie tra parti dell'entità con diversi modelli di business.

Nel semestre chiuso al 30 giugno 2018 la Banca non ha effettuato riclassifiche a seguito della modifica del proprio modello di business.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore di bilancio e interessi attivi Nessun dato da segnalare.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva

Nessun dato da segnalare.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo Nessun dato da segnalare.

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).

Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.

Qualora le quotazioni di mercato o altri input osservabili, quali il prezzo quotato di un'attività identica in un mercato non attivo, non risultino disponibili, la Banca ricorre a modelli valutativi alternativi, quali:

  • (i) Metodo della valutazione di mercato (utilizzo di quotazioni di mercato di passività o strumenti di patrimonio simili detenuti come attività da altri attori di mercato);
  • (ii) Metodo del costo (l'ammontare costo di sostituzione che sarebbe richiesto al momento per sostituire la capacità di servizio di un'attività);
  • (i) Metodo reddituale (tecnica del valore attualizzato basata sui flussi di cassa futuri attesi da una controparte di mercato che detiene una passività o uno strumento di patrimonio netto come attività).

La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.

Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità, rischio prezzo ed ogni altro rischio rilevante, relativi allo strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri "di mercato" consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.

Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici.

Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:

  • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
  • processi di verifica ai fini della quantificazione delle rettifiche di Fair Value (Fair Value Adjustment o FVA).

I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dall'unità di Risk Management indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, la Banca utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.

Discounted cash flow

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

Modelli interni di valutazione - Multipli di mercato

Il metodo dei multipli di mercato è basato sul prezzo di attività comparabili (società quotate appartenenti allo stesso settore) applicato alle grandezze di bilancio e rappresenta quindi il rapporto tra prezzo (capitalizzazione) e dati di bilancio. Le grandezze di bilancio più comunemente impiegate sono gli utili, il patrimonio netto e le vendite.

Fair Value Adjustment (FVA)

Il Fair Value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere un fair value della posizione. I FVA consentono quindi di assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente possibile.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Secondo le linee guida del Group Market Risk Governance di Capogruppo, affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office delle Società del Gruppo sono testate a livello centrale in modo indipendente e validate dalle funzioni del Group Internal Validation. Lo scopo di questa struttura di controllo indipendente è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.

Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dal Market Risk della Banca con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.

Sono previsti, in particolare, tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi;
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente significativi input non osservabili su mercati attivi.

A.4.4 Altre informazioni

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.

Attività e passività valutati al fair value su base ricorrente

Titoli obbligazionari a reddito fisso

I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.

Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.

Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.

Prodotti finanziari strutturati

La Banca determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.

Derivati Over-the-counter (OTC)

Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo si ottiene utilizzando un metodo di valutazione. In tali casi, quando è presente un mercato attivo per le componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato dei singoli componenti. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su input non osservabili sono classificate come Livello 3.

Titoli di capitale

I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto. Per i titoli di capitale valutati al costo è previsto un impairment qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" la Banca ha adottato il modello sviluppato da Capogruppo per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto di circa il 7%, determinato stimando il "litigation risk" (pari a circa l'1%) ed il "illiquidity risk" (pari a circa il 6%). La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

I titoli di capitale rilevati per effetto della contribuzione versata a favore dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi sono stati valutati allineando il valore di iscrizione al fair value dei titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche, nell'ambito del complessivo intervento a favore delle stesse, fornito dallo FITD e risultante dalle analisi dell'advisor incaricato delle valutazioni dei crediti sottostanti, elaborate in funzione delle evidenze di un modello discounted cash flow basato sulle previsioni di recupero formulate dagli special servicer. Il fair value al 30 giugno 2018 è invariato rispetto al valore di bilancio al 31 dicembre 2017. A tali titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

Fondi di Investimento

I fondi di investimento calcolano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, dal momento che tali attività e passività non vengono generalmente scambiati, la determinazione del fair value si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.

Crediti verso banche e clientela

Il fair value dei crediti verso banche e clientela, contabilizzati al costo ammortizzato, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie. Ai crediti verso banche e clientela con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Si rileva che per i titoli UniCredit contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando la metodologia di Gruppo basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.

Passività

Il fair value delle passività, contabilizzate al costo ammortizzato, è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato ad UniCredit. Il Credit Spread è determinato utilizzando le curve di rischio subordinate e non subordinate di UniCredit. Ai debiti verso banche e clientela con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.

Cassa e disponibilità liquide

Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

30-giu-18 31-dic-17
Attività/Passività misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 7.798 3.105 6.693
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 7.766 3.105 -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 32 - 6.693
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 1.100.805 - 5
Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) 6.030 4.834 15
Attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) 1.042.465 - 5.224
3. Derivati di copertura - 939 - - 458 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 1.108.603 4.044 6.698 1.048.495 5.292 5.239
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 4.027 541 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - -
Passività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) 2.032 579 6
Passività finanziarie designate al fair value (ex IAS 39) - - -
3. Derivati di copertura - 3.403 - - 12.694 -
Totale 4.027 3.944 - 2.032 13.273 6

(Importi in migliaia)

Legenda:

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Nel corso del primo semestre 2018 non vi sono stati trasferimenti tra i livelli della gerarchia del fair value (livello 1 e livello 2). Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico Attività finanziarie Derivati di Attività materiali Attività
Totale di cui: a) attività di cui: b) attività di cui: c) altre valutate al fair copertura immateriali
finanziarie finanziarie attività finanziarie value con impatto
detenute per la designate al fair obbligatoriament sulla redditività
negoziazione value e valutate al fair complessiva
value
1. Esistenze iniziali 5.234 6 - 5.228 5 -
-
-
2. Aumenti 6.589 5.120 - 1.469 - -
-
-
2.1 Acquisti 5.122 5.120 - 2 - -
-
-
2.2 Profitti imputati a: 1.467 - - 1.467 - -
-
-
2.2.1 Conto Economico 1.467 - - 1.467 - -
-
-
- di cui plusvalenze 1.463 - - 1.463 - -
-
-
2.2.2 Patrimonio netto - X X X - -
-
-
2.3 Trasferimenti da altri livelli - - - - - -
-
-
2.4 Altre variazioni in aumento - - - - - -
-
-
3. Diminuzioni (5.130) (5.126) - (4) - -
-
-
3.1 Vendite (5.124) (5.120) - (4) - -
-
-
3.2 Rimborsi - - - - - -
-
-
3.3 Perdite imputate a: (6) (6) - - - -
-
-
3.3.1 Conto Economico (6) (6) - - - -
-
-
- di cui minusvalenze (6) (6) - - - -
-
-
3.3.2 Patrimonio netto - X X X - -
-
-
3.4 Trasferimenti ad altri livelli - - - - - -
-
-
3.5 Altre variazioni in diminuzione - - - - - -
-
-
4. Rimanenze finali 6.693 - - 6.693 5 -
-
-

(Importi in migliaia)

Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle attività finanziare rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le riclassificazioni conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti delle Note illustrative).

Le sottovoci 2.2.1 Profitti imputati a Conto Economico e 3.3.1 Perdite imputate a Conto Economico delle attività finanziarie confluiscono a conto economico consolidato, ove presenti, nelle seguenti voci:

  • Voce 80: "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
  • Voce 110:"Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico";
  • Voce 90: "Risultato netto dell'attività di copertura".

Le sottovoci 2.2.2 Profitti imputati a Patrimonio netto e 3.3.2 Perdite imputate a Patrimonio netto derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Passività finanziarie Passività finanziarie Derivati di copertura
detenute per la valutate al fair value
negoziazione
1. Esistenze iniziali 6 - -
2. Aumenti - - -
2.1 Emissioni - - -
2.2 Perdite imputate a: - - -
2.2.1 Conto Economico - - -
- di cui minusvalenze - - -
2.2.2 Patrimonio netto X X -
2.3 Trasferimenti da altri livelli - - -
2.4 Altre variazioni in aumento - - -
3. Diminuzioni (6) - -
3.1 Rimborsi - - -
3.2 Riacquisti - - -
3.3 Profitti imputati a: (6) - -
3.3.1 Conto Economico (6) - -
- di cui plusvalenze (6) - -
3.3.2 Patrimonio netto X X -
3.4 Trasferimenti ad altri livelli - - -
3.5 Altre variazioni in diminuzione - - -
4. Rimanenze finali - - -

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Importi in migliaia)

Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle passività finanziare rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le riclassificazioni conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti delle Note illustrative).

Le sottovoci 2.2.1 Perdite imputate a Conto Economico e 3.3.1 Profitti imputati a Conto Economico delle passività finanziarie confluiscono a conto economico consolidato, ove presenti, nelle seguenti voci:

• Voce 80: "Risultato netto dell'attività di negoziazione";

  • Voce 110: "Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico";
  • Voce "90: "Risultato netto dell'attività di copertura".

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate al fair 30-giu-18 31-dic-17
value o misurate al fair value su base
non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato 21.938.030 6.132.431 10.037.086 5.947.350
Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza (ex IAS 39) 4.826.390 4.855.200 - -
Crediti verso banche (ex IAS 39) 13.878.117 - 11.311.889 3.039.207
Crediti verso clientela (ex IAS 39) 2.129.219 - - 2.204.926
2. Attività materiali detenute a scopo
di investimento 2.142 - - 3.375 2.304 - - 3.491
3. Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione 91 - - 91 - - - -
Totale 21.940.263 6.132.431 10.037.086 5.950.816 20.836.030 4.855.200 11.311.889 5.247.624
1. Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato 22.104.447 - 5.792 22.098.743
Debiti verso banche (ex IAS 39) 926.001 - - 926.001
Debiti verso clientela (ex IAS 39) 20.205.036 - 9.622 20.195.477
Titoli in circolazione (ex IAS 39) - - - -
2. Passività associate ad attività in
via di dismissione - - - - - - - -
Totale 22.104.447 - 5.792 22.098.743 21.131.037 - 9.622 21.121.478

(Importi in migliaia)

Legenda:

L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio

Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente. Le Attività in via di dismissione si riferiscono ad un immobile destinato alla vendita.

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.

Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico consolidato, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.

Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico consolidato nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.

L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico consolidato non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico consolidato, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico consolidato di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.

Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
(a) Cassa 1.733 613
(b) Depositi a vista presso Banche Centrali - -
Totale 1.733 613

(Importi in migliaia)

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Voci/Valori L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 34 - -
1.1 Titoli strutturati - - -
1.2 Altri titoli di debito 34 - -
2. Titoli di capitale 3.938 - -
3. Quote di O.I.C.R. 46 - -
4. Finanziamenti - - -
4.1 Pronti contro termine - - -
4.2 Altri - - -
Totale A 4.018 - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 3.748 3.105 -
1.1 di negoziazione 3.748 3.105 -
1.2 connessi con la fair value option - - -
1.3 altri - - -
2. Derivati creditizi - - -
2.1 di negoziazione - - -
2.2 connessi con la fair value option - - -
2.3 altri - - -
Totale B 3.748 3.105 -
Totale (A+B) 7.766 3.105 -

(Importi in migliaia)

Legenda:

L1: Livello 1

L2: Livello 2

L3: Livello 3

I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 3.036 migliaia di euro (4.756 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.818 migliaia di euro (1.758 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica
Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Voci/Valori L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 26 - -
1.1 Titoli strutturati 4 - -
1.2 Altri titoli di debito 22 - -
2. Titoli di capitale 6 - 6.693
3. Quote di O.I.C.R. - - -
4. Finanziamenti - - -
4.1 Pronti contro termine - - -
4.2 Altri - - -
Totale 32 - 6.693

(Importi in migliaia)

Legenda:

  • L1: Livello 1
  • L2: Livello 2

L3: Livello 3

Le "Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 5.964 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso del primo semestre 2018 pari a 1.463 migliaia di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), per un importo di 718 migliaia di euro.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39 Voce 20)

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 18 30 -
1.1 Titoli strutturati 3 - -
1.2 Altri titoli di debito 15 30 -
2. Titoli di capitale 2.288 - 9
3. Quote di O.I.C.R. 2.019 - -
4. Finanziamenti - - -
4.1 Pronti contro termine - - -
4.2 Altri - - -
Totale A 4.325 30 9
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 1.705 4.804 6
1.1 di negoziazione 1.705 4.804 6
1.2 connessi con la fair value option - - -
1.3 altri - - -
2. Derivati creditizi - - -
2.1 di negoziazione - - -
2.2 connessi con la fair value option - - -
2.3 altri - - -
Totale B 1.705 4.804 6
Totale (A+B) 6.030 4.834 15

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

Voci/Valori Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 1.100.805 - -
1.1 Titoli strutturati - - -
1.2 Altri titoli di debito 1.100.805 - -
2. Titoli di capitale - - 5
3. Finanziamenti - - -
Totale 1.100.805 - 5

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Importi in migliaia)

Legenda:

L1: Livello 1

  • L2: Livello 2
  • L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla altre componenti reddituali" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali, in sede di prima applicazione dell'IFRS 9, è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"16 . Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E delle Note illustrative.

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo stadio di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo stadio Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 1.100.936 1.100.936 - - (131) - - -
Finanziamenti - - - - - - - -
Totale 30 giugno 2018 1.100.936 1.100.936 - - (131) - - -
Totale 31 dicembre 2017 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
X X - - X - - -

(Importi in migliaia)

16 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 Voce 40)

Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 1.042.465 - -
1.1 Titoli strutturati - - -
1.2 Altri titoli di debito 1.042.465 - -
2. Titoli di capitale - - 5.224
2.1 Valutati al fair value - - 5.219
2.2 Valutati al costo - - 5
3. Quote di O.I.C.R. - - -
4. Finanziamenti - - -
Totale 1.042.465 - 5.224

(Importi in migliaia)

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche Centrali - - - - - -
1. Depositi a scadenza - - - X X X
2. Riserva obbligatoria - - - X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X
4. Altri - - - X X X
B. Crediti verso banche 13.110.558 - - - 10.037.086 3.224.477
1. Finanziamenti 3.224.477 - - - - 3.224.477
1.1 Conti correnti e depositi a vista 2.136.232 - - X X X
1.2 Depositi a scadenza 1.039.565 - - X X X
1.3 Altri finanziamenti: 1.566 - - X X X
- Pronti contro termine attivi 1.566 - - X X X
- Leasing finanziario - - - X X X
- Altri 47.114 - - X X X
2. Titoli di debito 9.886.081 - - - 10.037.086 -
2.1 Titoli strutturati - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito 9.886.081 - - - 10.037.086 -
Totale 13.110.558 - - - 10.037.086 3.224.477

(Importi in migliaia)

Legenda:

L1: Livello 1

L2: Livello 2

L3: Livello 3

I crediti verso banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti principalmente dai rapporti intrattenuti con UniCredit S.p.A., per un importo di bilancio pari a 2.106.987 migliaia di euro, ed in misura inferiore dai conti correnti intrattenuti con banche esterne al Gruppo, tra i quali i conti correnti aperti per l'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per un importo di 1.826 migliaia di euro per la gestione della liquidità di Fineco AM.

I "Pronti contro termine attivi" includono 1.014 migliaia di euro relativi ad operazioni effettuate con Capogruppo.

I "Depositi a scadenza" sono costituiti dai depositi intrattenuti con UniCredit S.p.A., tra i quali il deposito per riserva obbligatoria, per complessivi 1.039.565 migliaia di euro.

La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 42.318 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati e pronti contro termine, di cui 36.182 migliaia di euro con UniCredit S.p.A., e per 4.797 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.

I Titoli di debito sono costituiti esclusivamente da titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A..

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 2.630.044 2.705 - - - 2.722.873
1.1 Conti correnti 852.598 1.775 - X X X
1.2 Pronti contro termine attivi 201.289 14 - X X X
1.3 Mutui 721.117 - - X X X
1.4 Carte di credito, prestiti
personali e cessioni del quinto 668.006 720 - X X X
1.5 Leasing finanziario - - - X X X
1.6 Factoring - - - X X X
1.7 Altri finanziamenti 187.034 196 - X X X
2. Titoli di debito 6.194.723 - - 6.132.431 - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito 6.194.723 - - 6.132.431 - -
Totale 8.824.767 2.705 - 6.132.431 - 2.722.873

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia) Legenda:

L1: Livello 1

L2: Livello 2

L3: Livello 3

I Titoli di debito sono costituiti esclusivamente da titoli di Stato e titoli emessi dall'Instituto de Credito Oficial (ICO). Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E delle Note illustrative.

4.5 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo stadio di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo stadio Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 16.085.641 16.085.641 - - (4.838) - - -
Finanziamenti 5.853.331 - 15.711 23.827 (8.260) (6.261) (21.122) -
Totale 30 giugno 2018 21.938.972 16.085.641 15.711 23.827 (13.098) (6.261) (21.122) -
Totale 31 dicembre 2017 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
X X - - X - - -

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39 Voce 50)

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
FV FV
VB Livello 1 Livello 2 Livello 3 VB Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 4.826.390 4.855.200 - -
- Strutturati - - - -
- Altri 4.826.390 4.855.200 - -
2. Finanziamenti - - - -
Totale 4.826.390 4.855.200 - -

(Importi in migliaia)

Legenda

FV = fair value

VB = valore di bilancio

Crediti verso banche (ex IAS 39 Voce 60)

Crediti verso banche: composizione merceologica

Totale 30.06.2018 Totale 31-dic-17
Tipologia operazioni/Valori FV FV
VB Livello 1 Livello 2 Livello 3 VB Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali - - - -
1. Depositi vincolati - X X X
2. Riserva obbligatoria - X X X
3. Pronti contro termine - X X X
4. Altri - X X X
B. Crediti verso banche 13.878.117 - 11.311.889 3.039.207
1. Finanziamenti 3.039.207 - - 3.039.207
1.1 Conti correnti e depositi liberi 1.993.139 X X X
1.2 Depositi vincolati 1.028.152 X X X
1.3 Altri finanziamenti: X X X
- Pronti contro termine attivi 54 X X X
- Leasing finanziario - X X X
- Altri 17.862 X X X
2. Titoli di debito 10.838.910 - 11.311.889 -
2.1 Titoli strutturati - X X X
2.2 Altri titoli di debito 10.838.910 X X X
Totale 13.878.117 - 11.311.889 3.039.207

(Importi in migliaia)

Legenda

FV = fair value

VB = valore di bilancio

Crediti verso clientela (ex IAS 39 Voce 70)

Crediti verso clientela: composizione merceologica

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Valore di bilancio Fair value Fair value
Tipologia operazioni/valori Non Deteriorati Non Deteriorati
deteriorati Acquistati Altri L1 L2 L3 deteriorati Acquistati Altri L1 L2 L3
Finanziamenti 2.126.366 - 2.853 - - 2.204.926
1. Conti correnti 639.726 - 1.828 X X X
2. Pronti contro
termine attivi 202.620 - 81 X X X
3. Mutui 516.237 - 14 X X X
4. Carte di credito,
prestiti personali e
cessione del quinto 632.249 - 799 X X X
5. Leasing finanziario - - - X X X
6. Factoring - - - X X X
7. Altri finanziamenti 135.534 - 131 X X X
Titoli di debito - - - - - -
8. Titoli strutturati - - - X X X
9. Altri titoli di debito - - - X X X
Totale 2.126.366 - 2.853 - - 2.204.926

(Importi in migliaia)

Sezione 5 – Derivati di copertura – Voce 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

Fair value 30-giu-18 VN
Fair value 31-dic-17
VN
L1 L2 L3 30-giu-18 L1 L2 L3 31-dic-17
A. Derivati finanziari - 939 - 327.336 - 458 - 151.109
1) Fair value - 939 - 327.336 - 458 - 151.109
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 939 - 327.336 - 458 - 151.109

(Importi in migliaia)

Legenda:

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

Adeguamento di valore delle attività coperte/Valori Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
1. Adeguamento positivo 2.029 10.130
1.1 di specifici portafogli 2.029 10.130
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.029 10.130
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (301) (540)
2.1 di specifici portafogli (301) (540)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (301) (540)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale 1.728 9.590

Sezione 7 – Partecipazioni – Voce 70

Nessun dato da segnalare.

Sezione 8 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80

Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
1. Attività di proprietà 12.894 12.901
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili 1.802 1.480
d) impianti elettronici 9.510 9.798
e) altre 1.582 1.623
2. Attività acquisite in leasing finanziario - -
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
Totale 12.894 12.901
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

(Importi in migliaia)

9.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Valore di Fair value Valore di Fair value
bilancio L1 L2 L3 bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 2.142 - - 3.375 2.304 - - 3.491
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati 2.142 - - 3.375 2.304 - - 3.491
2. Attività acquisite in
leasing finanziario - - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 2.142 - - 3.375 2.304 - - 3.491
di cui: ottenute tramite
l'escussione delle garanzie
ricevute - - - - - - - -

(Importi in migliaia)

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Nessun dato da segnalare.

9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.

9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Nessun dato da segnalare.

Sezione 10 – Attività immateriali – Voce 100

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Attività/Valori Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1
Avviamento
X 89.602 X 89.602
A.1.1 di pertinenza del gruppo X 89.602 X 89.602
A.1.2 di pertinenza di terzi X - X -
A.2
Altre attività immateriali
7.827 7.909
A.2.1 Attività valutate al costo: 7.827 - 7.909 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 7.827 - 7.909 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale
7.827
89.602 7.909 89.602
(Importi in migliaia)

10.3 Altre informazioni

Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Altre informazioni – Impairment test

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.

Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:

  • il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
  • l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività).

Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.

Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.

Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.

La definizione della CGU

La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite promotori finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.

La Banca nel suo complesso costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business di FinecoBank, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa.

I risultati dell'impairment test

Con riferimento al test di impairment, si evidenzia che al 30 giugno 2018 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. È stata condotta un'analisi qualitativa rispetto alle principali ipotesi utilizzate nell'impairment test svolto con riferimento al 31 dicembre 2017 e, sulla base dei risultati dell'analisi qualitativa condotta, il risultato dell'impairment test al 31 dicembre 2017 è confermato anche con riferimento al 30 giugno 2018. Per ogni altra informazione relativa al test di impairment si rimanda al bilancio 2017.

Si evidenzia infine che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 5,9 miliardi di euro al 30 giugno 2018, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato internamente, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.

Sezione 11 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo

La voce "Attività fiscali", pari a 10.914 migliaia di euro, si compone di:

  • "Attività fiscali correnti" per 1.613 migliaia di euro;
  • "Attività fiscali anticipate" per 9.301 migliaia di euro.

Le attività fiscali anticipate sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali differite e sono di seguito dettagliate:

  • o "Attività fiscali anticipate" in contropartita del conto economico per 29.783 migliaia di euro;
  • o "Attività fiscali anticipate" in contropartita del patrimonio netto per 4.582 migliaia di euro;
  • o "Passività fiscali differite" in contropartita del conto economico per 24.323 migliaia di euro;
  • o "Passività fiscali differite" in contropartita del patrimonio netto per 741 migliaia di euro.

La voce "Passività fiscali", pari a 22.038 migliaia di euro, si compone esclusivamente di "Passività fiscali correnti".

Attività e Passività fiscali correnti

Attività/Valori Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Attività fiscali correnti 1.613 1.765
Passività fiscali correnti 22.038 10.234

(Importi in migliaia)

Attività/Passività fiscali anticipate/differite

In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:

  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRES tiene conto dei risultati economici attesi dalla Banca per i futuri esercizi, secondo le determinazioni assunte dai competenti organi societari;
  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRAP avviene sulla base dei risultati economici attesi dalla Banca nei futuri esercizi, tenendo conto dell'evoluzione del contesto normativo di riferimento;
  • la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.

Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.

Per quanto riguarda Fineco AM le imposte sono state determinate con l'aliquota del 12,5%; in particolare sono state iscritte imposte anticipate sulla perdita di periodo (dalla costituzione al 30 giugno 2018) tenuto conto dei risultati economici attesi dalla stessa in relazione al previsto sviluppo del business.

Con riferimento alla Banca non vi sono perdite fiscali riportabili agli esercizi successivi.

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Attività/Valori Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Accantonamenti in contropartita del conto economico 26.395 26.702
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 4.582 6.225
Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) 3.388 3.828
Totale ante compensazione IAS 12 34.365 36.755
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (25.064) (29.271)
Totale 9.301 7.484
(Importi in migliaia)

11.2 Passività per imposte differite: composizione

Attività/Valori Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Accantonamenti in contropartita del conto economico 24.323 23.982
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 741 5.289
Totale ante compensazione IAS 12 25.064 29.271
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (25.064) (29.271)
Totale - -

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo

12.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività
Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
A. Attività possedute per la vendita
A.1 Attività finanziarie - -
A.2 Partecipazioni - -
A.3 Attività materiali 91 -
di cui : ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
A.4 Attività immateriali - -
A.5 Altre attività non correnti - -
Totale (A) 91 -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 91 -
B. Attività operative cessate
B.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico - -
- attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - -
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
B.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
B.4 Partecipazioni - -
B.5 Attività materiali - -
di cui : ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -
B.6 Attività immateriali - -
B.7 Altre attività
Totale (B)
-
-
-
-
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
C. Passività associate ad attività possedute per la vendita
C.1 Debiti - -
C.2 Titoli - -
C.3 Altre passività - -
Totale (C) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
D. Passività associate ad attività attività operative cessate
D.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
D.2 Passività finanziarie di negoziazione - -
D.3 Passività finanziarie designate al fair value - -
D.4 Fondi - -
D.5 Altre passività - -
Totale (D) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -

(importi in migliaia)

12.2 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 13 – Altre attività – Voce 130

13.1 Altre attività: composizione

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle relative attività finanziarie 3.364 1.982
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 16 18
Partite in attesa di regolamento:
- effetti, assegni ed altri documenti 11.736 4.498
Partite in corso di lavorazione:
- altre partite in corso di lavorazione 17 99
Crediti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 2.059 4.721
Partite definitive non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare 8.635 4.617
- competenze da addebitare ai clienti 6.660 4.985
- altre operazioni 17.246 16.017
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce 110:
- acconti d'imposta 146.730 242.539
- crediti d'imposta 6.815 6.875
- acconti d'imposta su TFR - 28
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 119 119
Risconti attivi 31.201 22.143
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 6.456 6.774
Totale 241.054 315.415

(importi in migliaia)

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Tipologia operazioni/Valori VB Fair value VB Fair value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali - X X X
2. Debiti verso banche 907.794 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 86.785 X X X
2.2 Depositi a scadenza - X X X
2.3 Finanziamenti 820.515 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 820.515 X X X
2.3.2 Altri - X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali - X X X
2.5 Altri debiti 494 X X X
Totale 907.794 - -
907.794

(Importi in migliaia)

Legenda:

VB: Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Tipologia operazioni/Valori Fair value Fair value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 20.960.483 X X X
2. Depositi a scadenza 5.752 X X X
3. Finanziamenti 123.058 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi 123.058 X X X
3.2 Altri - X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali - X X X
5. Altri debiti 107.360 X X X
Totale 21.196.653 -
5.792
21.190.949

(Importi in migliaia)

Legenda:

VB: Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

Nessun dato da segnalare.

Debiti verso banche (ex IAS Voce 10)

Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Componenti del gruppo Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
1. Debiti verso banche centrali -
2. Debiti verso banche 926.001
2.1 Conti correnti e depositi liberi 42.756
2.2 Depositi vincolati -
2.3 Finanziamenti 868.651
2.3.1 Pronti contro termine passivi 868.651
2.3.2 Altri -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali -
2.5 Altri debiti 14.594
Totale 926.001
Fair value - livello 1 -
Fair value - livello 2 -
Fair value - livello 3 926.001
Totale fair value 926.001

Debiti verso clientela (ex IAS Voce 20)

Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Componenti del gruppo Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
1. Conti correnti e depositi liberi 19.935.285
2. Depositi vincolati 9.631
3. Finanziamenti 146.410
3.1 Pronti contro termine passivi 146.410
3.2 Altri -
4. Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali -
5. Altri debiti 113.710
Totale 20.205.036
Fair value - livello 1 -
Fair value - livello 2 9.622
Fair value - livello 3 20.195.477
Totale fair value 20.205.099

(Importi in migliaia)

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Tipologia operazioni/Valori Fair value Fair Fair value Fair
VN L1 L2 L3 value* VN L1 L2 L3 value*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - -
2. Debiti verso clientela 576 351 - - 351
3. Titoli di debito - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X
Totale A 576 351 - - 351
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 3.676 541 - X
1.1 Di negoziazione X 3.676 541 - X
1.2 Connessi con la fair value option X - - - X
1.3 Altri X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X
2.2 Connessi con la fair value option X - - - X
2.3 Altri X - - - X
Totale B X 3.676 541 - X
Totale (A+B) X 4.027 541 - X

(Importi in migliaia)

Legenda:

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Fair Value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 476 migliaia di euro (565 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.741 migliaia di euro (1.670 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

Passività finanziarie di negoziazione (ex IAS Voce 40)

Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Tipologia operazioni/Componenti del
gruppo
VN FV FV* VN FV FV*
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - -
2. Debiti verso clientela 578 382 - - 382
3. Titoli di debito - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X
Totale A 578 382 - - 382
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 1.650 579 6 X
1.1 Di negoziazione X 1.650 579 6 X
1.2 Connessi con la fair value option X - - - X
1.3 Altri X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X
2.2 Connessi con la fair value option X - - - X
2.3 Altri X - - - X
Totale B X 1.650 579 6 X
Totale (A+B) X 2.032 579 6 X

(Importi in migliaia)

Legenda

FV = fair value

FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30

Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Derivati di copertura – Voce 40

VN Fair value 30-giu-18 VN Fair value 31-dic-17
30-giu-18 L1 L2 L3 31-dic-17 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari 717.014 - 3.403 - 1.085.339 - 12.694 -
1) Fair value 717.014 - 3.403 - 1.085.339 - 12.694 -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale 717.014 - 3.403 - 1.085.339 - 12.694 -

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)

Legenda

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

I derivati di copertura al 31 dicembre 2017 erano comprensivi del fair value negativo di contratti derivati stipulati con UniCredit S.p.A. per 9.320 migliaia di euro.

Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50

5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte

Adeguamento di valore delle passività coperte/Componenti del
gruppo Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 285 -
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie (1.314) (3.772)
Totale (1.029) (3.772)

(Importi in migliaia)

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60

Vedi sezione 11 dell'attivo.

Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70

Vedi sezione 12 dell'attivo.

Sezione 8 – Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare
sulle pertinenti passività finanziarie 184 148
Altri debiti relativi al personale dipendente 14.044 11.378
Altri debiti relativi ad altro personale 1 -
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 202 148
Somme a disposizione della clientela 4.830 4.650
Partite in corso di lavorazione:
- bonifici in arrivo 1.087 423
- altre partite in corso di lavorazione 40 57
Partite in attesa di regolamento:
- bonifici in partenza 60.043 75.288
- POS e bancomat 6.138 16.581
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione
di servizi finanziari 21.501 23.690
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare 19.901 30.351
- deleghe di pagamento 80.551 19.068
- altre partite 8.077 12.373
Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o
azioni della Capogruppo UniCredit 339 938
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 9.601 18.097
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 60:
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 16.541 22.173
- altre 50.216 94.342
Risconti passivi 2.357 1.737
Contributi previdenziali da versare 5.570 6.845
Totale 301.223 338.287

(Importi in migliaia)

Il 5° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" ha previsto che gli accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio siano esposti nella voce del passivo di bilancio 100. "Fondi per rischi e oneri" in luogo della precedente voce del passivo di bilancio, prevista dal 4° aggiornamento della Circolare 262, 100. "Altre passività". Si precisa che al 31 dicembre 2017 non erano presenti accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio.

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto del personale al 30 giugno 2018 ammonta a 4.922 migliaia di euro (4.999 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30-giu-18 31-dic-17
Tasso di attualizzazione 1,50% 1,45%
Tasso di inflazione atteso 1,45% 1,40%

La rimisurazione al 30 giugno 2018 dell'impegno relativo al Trattamento di fine rapporto del personale ha determinato una variazione positiva della riserva da valutazione relativa ad utili/perdite attuariali su piani previdenziali a benefici definiti di 9 migliaia di euro al netto delle relative imposte.

Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2017.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie
rilasciate 62
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi rischi ed oneri 111.726 112.414
4.1 controversie legali e fiscali 33.900 34.987
4.2 oneri per il personale 2.767 5.690
4.3 altri 75.059 71.737
Totale 111.788 112.414

(Importi in migliaia)

Il 5° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" ha previsto che gli accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio ("Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate") siano esposti nella voce del passivo di bilancio 100. "Fondi per rischi e oneri" in luogo della precedente voce del passivo di bilancio, prevista dal 4° aggiornamento della Circolare 262, 100. "Altre passività". Si precisa che al 31 dicembre 2017 non erano presenti accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio.

La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 30.012 migliaia di euro (31.056 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.887 migliaia di euro (3.931 migliaia di euro al 31 dicembre 2017). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.

La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 66.756 migliaia di euro (64.983 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 2.270 migliaia di euro (2.311 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, per un importo pari a 6.034 migliaia di euro (4.443 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale
Impegni a erogare fondi 41 - - 41
Garanzie finanziarie rilasciate 21 - - 21
Totale 62 - - 62

(Importi in migliaia)

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

Nessun dato da segnalare.

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nessun dato da segnalare.

10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Controversie legali e fiscali 33.899 34.987
- Cause in corso 25.090 25.525
- Reclami 4.922 5.531
- Vertenze fiscali 3.887 3.931
Oneri per il personale 2.767 5.690
Altri 75.060 71.737
- Indennità suppletiva clientela 66.756 64.983
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 2.270 2.311
- Altri fondi 6.034 4.443
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 111.726 112.414

(Importi in migliaia)

Fondo rischi ed oneri Totale Utilizzi Trasferimenti Utili (perdite) Accantonamenti Totale
31-dic-17 e altre variazioni attuariali IAS 19R * netti ** 30-giu-18
Controversie legali e fiscali 34.987 (1.724) - - 636 33.899
- Cause in corso 25.525 (833) 208 - 190 25.090
- Reclami 5.531 (847) (208) - 446 4.922
- Vertenze fiscali 3.931 (44) - - - 3.887
Oneri per il personale 5.690 (4.471) (437) - 1.985 2.767
Altri 71.737 (3.146) - (364) 6.833 75.060
- Indennità suppletiva clientela 64.983 (682) - (357) 2.812 66.756
- Indennità contrattuale
e patti di non concorrenza 2.311 (60) - (7) 26 2.270
- Altri fondi 4.443 (2.404) - - 3.995 6.034
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 112.414 (9.341) (437) (364) 9.454 111.726

(Importi in migliaia)

* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R. ** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30-giu-18 31-dic-17
Tasso di attualizzazione 1,50% 1,45%
Tasso di incremento salariale 2,60% 2,60%

La rimisurazione al 30 giugno 2018 dell'impegno relativo al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale ha determinato una variazione positiva della riserva da valutazione relativa ad utili/perdite attuariali su piani previdenziali a benefici definiti pari, rispettivamente, a 241 migliaia di euro e 5 migliaia di euro al netto delle relative imposte. Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2017.

Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti . Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.

Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile.

La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.

Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.

Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle presenti Note illustrative.

Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari ed eventi formativi per consulenti finanziari.

Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110

Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130

Nessun dato da segnalare.

Sezione 13 – Patrimonio dell'impresa – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Al 30 giugno 2018 il capitale sociale ammonta a 200.773 migliaia di euro, composto da 608.404.395 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Al 30 giugno 2018 la Banca detiene numero 88.041 azioni proprie in portafoglio corrispondenti allo 0,01% del capitale sociale, per un ammontare pari a 623 migliaia di euro. Nel corso del primo semestre 2018 sono state acquistate 27.644 azioni in relazione al piano "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante", in conformità con quanto autorizzato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti di FinecoBank del 11 aprile 2017.

La Banca e la sua controllata non possiedono, nemmeno per il tramite di altre società o di interposta persona, azioni della propria controllante.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 6 febbraio 2018, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 febbraio 2018, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:

  • 2014-2017 multi-year plan top management per i dipendenti. In particolare è stata approvata l'assegnazione di n. 494.493 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della seconda tranche azionaria del Piano, attribuita nel 2015, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 163.182,69 euro con efficacia immediata;
  • Sistemi Incentivanti 2014, 2015, 2016 e 2017 per i dipendenti. In particolare è stata approvata l'assegnazione di n. 196.557 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della seconda tranche azionaria del Sistema Incentivante 2014

e della prima tranche azionaria del Sistema Incentivante 2015, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 64.863,81 euro con efficacia dal 30 marzo 2018.

A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Capitale sociale 200.773 200.545
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
Riserve 361.897 323.932
- Riserva legale 40.155 40.109
- Riserva straordinaria 289.459 251.367
- Riserva azioni proprie 623 365
- Altre riserve 31.660 32.091
(Azioni proprie) (623) (365)
Riserve da valutazione (14.997) (8.340)
Strumenti di capitale 200.000 -
Utile (Perdita) portato a nuovo (163) -
Utile (Perdita) del periodo 125.179 214.120
Totale 874.000 731.826

(Importi in migliaia)

13.2 Capitale – Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

Voci/tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate 607.713.345 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (60.397) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 607.652.948 -
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito
- a favore dei dipendenti 691.050 -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie (27.644) -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 608.316.354 -
D.1 Azioni proprie (+) 88.041 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate 608.404.395 -
- non interamente liberate - -

13.3 Capitale: altre informazioni

Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40.155 migliaia di euro;
  • Riserva straordinaria, per un ammontare pari a 289.459 migliaia di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 623 migliaia di euro.

Il patrimonio netto include, inoltre, la riserva negativa rilevata in seguito all'introduzione dell'IFRS 9, pari a -4.868 migliaia di euro, e la perdita portata a nuovo, pari a -163 migliaia di euro, relativa al risultato negativo conseguito da Fineco AM, che chiuderà il primo esercizio sociale il 31 dicembre 2018, dalla sua costituzione al 31 dicembre 2017.

L'Assemblea di FinecoBank dell'11 aprile 2018 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2017 di FinecoBank, pari a 214.284 migliaia di euro, come segue:

  • alla Riserva Legale per 46 migliaia di euro, pari allo 0,02% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva Straordinaria per 40.843 migliaia di euro;
  • alle 608.404.395 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, un dividendo unitario di 0,285 euro per complessivi euro 173.395 migliaia di euro.

Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 25 migliaia di euro.

Nel corso del primo semestre 2018, in seguito all'acquisto delle azioni proprie in relazione al piano "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante", la Riserva azioni proprie è stata incrementata di 258 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva Straordinaria. Inoltre, la Riserva straordinaria è stata ridotta per un ammontare di 2.289 migliaia di euro, al netto del relativo effetto fiscale, per il pagamento della cedola e dei costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione del prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 descritta successivamente.

13.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

In data 31 gennaio 2018 FinecoBank ha emesso il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes). L'emissione dello strumento finanziario è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement17, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. La scelta di procedere ad una emissione infragruppo ha presentato numerosi vantaggi: risparmi effettivi di costo, relativi ad esempio al Consorzio di collocamento e riduzione dei tempi necessari ad emettere al fine di non perdere il momento favorevole, massimizzando perciò i benefici dell'operazione.

Viste le condizioni di mercato e i livelli di spread particolarmente vantaggiosi, la Banca ha deciso di emettere un Additional Tier 1 al fine di rafforzare la diversificazione del proprio portafoglio di investimenti.

13.6 Altre informazioni Nessun dato da segnalare.

17 Unrated e unlisted.

Sezione 14 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190

14.1 Dettaglio della voce 190 "patrimonio di pertinenza di terzi" Nessun dato da segnalare.

14.2 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

ALTRE INFORMAZIONI

1 Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Valore nominale su impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
Totale 30-giu
18
Totale 31-dic
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio 17
1. Impegni a erogare fondi 947.766 505 195 948.466 2.904.788
a) Banche centrali - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - -
c) Banche - - - - 2.125.000
d) Altre società finanziarie 791 - 2 793 884
e) Società non finanziarie 246 - - 246 311
f) Famiglie 946.729 505 193 947.427 778.593
2. Garanzie finanziarie rilasciate 256.844 - - 256.844 256.732
a) Banche centrali - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - -
c) Banche 256.070 - - 256.070 256.065
d) Altre società finanziarie - - - - -
e) Società non finanziarie - - - - -
f) Famiglie 774 - - 774 667

(Importi in migliaia)

Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, i margini disponibili sulle linee di credito concesse alla clientela e, in misura inferiore, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.

Le garanzie di natura finanziaria verso banche sono comprensive di n. 5 fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 su richiesta di UniCredit, a tempo indeterminato, per un importo complessivo di 256.065 migliaia di euro.

Si precisa che il contratto "Liquidity Framework Agreement", stipulato con Capogruppo negli anni precedenti, è giunto a scadenza nel corso del primo semestre 2018 e non è stato rinnovato.

2 Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale
Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
1. Altre garanzie rilasciate - -
di cui : esposizioni creditizie deteriorate -
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
2. Altri impegni 285.702 165.987
di cui : esposizioni creditizie deteriorate -
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche 1.199 790
d) Altre società finanziarie 33.583 26.774
e) Società non finanziarie 610 804
f) Famiglie 250.310 137.619

Gli Altri impegni si riferiscono esclusivamente a operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli Importo 30-giu-18 Importo 31-dic-17
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 204.579
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.476.886
4. Attività materiali -
di cui : attività materiali che costituiscono rimanenze -

(Importi in migliaia)

Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

  • titoli di Stato impegnati in operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione;
  • titoli di Stato impegnati a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e/o a garanzia dell'operatività in contratti derivati. I titoli risultano impegnati fino al momento in cui la Banca decide di cessare l'operatività a fronte della quale sono stati posti a cauzione o garanzia;
  • titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. impegnati a garanzia di operazioni di prestito titoli realizzate con la clientela. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione;
  • titoli di Stato impegnati in operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione, a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e a garanzia dell'operatività in contratti derivati.

Al 31 dicembre 2017 risultavano impegnati a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e a garanzia dell'operatività in contratti derivati titoli di Stato appartenenti alla categoria "Attività disponibili per la vendita" per un importo di bilancio di 131.101 migliaia di euro.

Per quanto riguarda le operazioni di prestito titoli con la clientela, risultavano impegnati titoli emessi da UniCredit S.p.A., appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti", per un importo di bilancio di 890.325 migliaia di euro.

4. Informazioni sul leasing operativo

In relazione ai contratti di locazione non cancellabili in essere, i pagamenti futuri ammontano a:

  • 971 migliaia di euro fino a dodici mesi;
  • 31 migliaia di euro da uno a cinque anni.

Non vi sono operazioni di subleasing.

9. Operazioni di prestito titoli

La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di ottimizzare il rendimento del portafoglio dei clienti, soddisfare le richieste delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di pronti contro termine passivi e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli.

A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli, la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositate in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.

Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 787.760 migliaia di euro, mentre il fair value è pari a 893.171 migliaia di euro, così dettagliato:

Tipologia titoli (valore nominale al 30 giugno 2018)
Ceduti in pronti contro
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti termine passivi Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie - 103 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 3.042 3
Altri soggetti 576 782.203 1.833
Totale valore nominale 576 785.348 1.836

(Importi in migliaia)

Tipologia titoli (fair value al 30 giugno 2018)
Ceduti in pronti contro
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti termine passivi Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie - 166 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 3.347 6
Altri soggetti 351 882.047 7.254
Totale fair value 351 885.560 7.260

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Sezione 1 – Interessi – Voce 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale Totale
30-giu-18 30-giu-17
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico: 1 - - 1
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value 1 - - 1
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva 2.211 - X 2.211
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato 108.826 32.337 - 141.163
3.1 Crediti verso banche 82.195 5.979 X 88.174
3.2 Crediti verso clientela 26.631 26.358 X 52.989
4. Derivati di copertura X X (500) (500)
5. Altre attività X X 7 7
6. Passività finanziarie X X X 2.057
Totale 111.038 32.337 (493) 144.939
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - 99 - 99

(Importi in migliaia)

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale Totale
30-giu-18 30-giu-17
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (5.786) - -
(5.786)
1.1 Debiti verso banche centrali - X X -
1.2 Debiti verso banche (350) X X (350)
1.3 Debiti verso clientela (5.436) X X (5.436)
1.4 Titoli in circolazione X - X -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - -
-
3. Passività finanziarie desginate al fair value - - -
-
4. Altre passività e fondi X X -
-
5. Derivati di copertura X X -
-
6. Attività finanziarie X X X (1.507)
Totale (5.786) - -
(7.293)

(Importi in migliaia)

Interessi (ex IAS 39 Voce 10 e 20)

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale
30-giu-17
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 - - 1
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4.640 - - 4.640
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 7.572 - - 7.572
4. Crediti verso banche 94.570 1.372 - 95.942
5. Crediti verso clientela - 17.948 - 17.948
6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -
7. Derivati di copertura - - 4.548 4.548
8. Altre attività - - 4 4
Totale 106.783 19.320 4.552 130.655

Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale
30-giu-17
1. Debiti verso banche centrali - - - -
2. Debiti verso banche 1.524 - - 1.524
3. Debiti verso clientela (4.991) - - (4.991)
4. Titoli in circolazione - - - -
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - -
6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - -
7. Altre passività e fondi - - - -
8. Derivati di copertura - - - -
Totale (3.467) - - (3.467)

(Importi in migliaia)

Sezione 2 – Commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
(a) garanzie rilasciate 34 34
(b) derivati su crediti - -
(c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 258.880 238.582
1. negoziazione di strumenti finanziari 39.703 37.773
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli - -
3.1 individuali - -
3.2 collettive - -
4. custodia e amministrazione di titoli 175 403
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli 5.836 7.793
7. attività di ricezione e trasmissione ordini 6.894 6.011
8. attività di consulenza 24.785 20.558
8.1. in materia di investimenti 24.785 20.558
8.2. in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi 181.487 166.044
9.1. gestioni di portafogli 145.638 136.033
9.1.1 individuali 7 14
9.1.2 collettive 145.631 136.019
di cui commissioni di mantenimento di quote di fondi
comuni di investimento 143.982 134.652
9.2. prodotti assicurativi 35.849 30.010
9.3. altri prodotti - 1
(d) servizi di incasso e pagamento 14.445 12.671
(e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
(f ) servizi per operazioni di factoring - -
(g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
(h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
(i) tenuta e gestione dei conti correnti 2.331 2.313
(j) altri servizi 5.898 2.716
(k) operazioni di prestito titoli 2.900 2.865
Totale 284.488 259.181

2.2 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
(a) garanzie ricevute - -
(b) derivati su crediti - -
(c) servizi di gestione e intermediazione: (127.057) (117.911)
1. negoziazione di strumenti finanziari (3.808) (3.830)
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli: - -
3.1 proprie - -
3.2 delegate a terzi - -
4. custodia e amministrazione di titoli (2.439) (2.223)
5. collocamento di strumenti finanziari - -
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (120.810) (111.858)
(d) servizi di incasso e pagamento (10.288) (10.537)
(e) altri servizi (189) (116)
(f) operazioni di prestito titoli (975) (910)
Totale (138.509) (129.474)

(Importi in migliaia)

Nella voce "(c) Servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita, rispettivamente, nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 195 migliaia di euro (313 migliaia di euro al 30 giugno 2017) e nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 60 migliaia di euro (77 migliaia di euro al 30 giugno 2017).

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
Voci/Proventi Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 32 -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value 20 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva - -
D. Partecipazioni - X
Totale 52 -

(Importi in migliaia)

Dividendi e proventi simili (ex IAS 39 Voce 70)

Dividendi e proventi simili: composizione

Totale 30-giu-17
Voci/Proventi Dividendi Proventi da quote
di O.I.C.R.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 9 -
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 12 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value - -
D. Partecipazioni - X
Totale 21 -

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Al 30 giugno 2018

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze Utili da Minusvalenze Perdite da Risultato netto
(A) negoziazione (B) (C) negoziazione (D) [(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 11 64.226 (110) (58.923) 5.204
1.1 Titoli di debito - 1.446 (1) (1.281) 164
1.2 Titoli di capitale 11 61.660 (107) (56.656) 4.908
1.3 Quote di O.I.C.R. - 1.120 (2) (986) 132
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 3 461 - (525) (61)
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 3 461 - (525) (61)
Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio X X X X 2.711
3.Strumenti derivati 6.926 38.599 (7.478) (26.296) 18.125
3.1 Derivati finanziari: 6.926 38.599 (7.478) (26.296) 18.125
- Su titoli di debito e tassi di interesse 232 1.026 (227) (846) 185
- Su titoli di capitale e indici azionari 6.599 35.553 (7.249) (24.374) 10.529
- Su valute e oro X X X X 6.374
- Altri 95 2.020 (2) (1.076) 1.037
3.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value
option X X X X -
Totale 6.940 103.286 (7.588) (85.744) 25.979
(Importi in migliaia)

Al 30 giugno 2017 (ex IAS 39)

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze Utili da Minusvalenze Perdite da Risultato netto
(A) negoziazione (B) (C) negoziazione (D) [(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 2 45.623 (79) (41.113) 4.433
1.1 Titoli di debito - 1.854 - (1.473) 381
1.2 Titoli di capitale 2 43.088 (30) (39.092) 3.968
1.3 Quote di O.I.C.R. - 681 (49) (548) 84
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 30 - (3) - 27
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 30 - (3) - 27
3. Altre attività e passività finanziarie:
differenze di cambio X X X X 3.646
4.Strumenti derivati 6.264 28.860 (5.812) (18.741) 17.892
4.1 Derivati finanziari: 6.264 28.860 (5.812) (18.741) 17.892
- Su titoli di debito e tassi di interesse 125 837 (132) (635) 195
- Su titoli di capitale e indici azionari 6.139 25.325 (5.680) (16.881) 8.903
- Su valute e oro X X X X 7.321
- Altri - 2.698 - (1.225) 1.473
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale
6.296
74.483 (5.894) (59.854) 25.998

Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 2.746 1.612
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) 2.067 6.859
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) - 4.661
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 4.813 13.132
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (2.000) (11.538)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) - (1.608)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) (2.743) -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (4.743) (13.146)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) 70 (14)
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

(Importi in migliaia)

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Totale 30-giu-2018 Totale 30-giu-2017
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - - -
1.1 Crediti verso banche - - -
1.2 Crediti verso clientela - - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva 134 - 134
2.1 Titoli di debito 134 - 134
2.2 Finanziamenti - - -
Totale attività (A) 134 - 134
Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1. Debiti verso banche - - -
2. Debiti verso clientela - - -
3. Titoli in circolazione - - -
Totale passività (B) - - -

(Importi in migliaia)

Utili (Perdite) da cessione/riacquisto (ex IAS 39 Voce 100)

Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Nessun dato da segnalare.

SEZIONE 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value Nessun dato da segnalare.

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Al 30 giugno 2018

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 1.333 6 (2) (65) 1.272
1.1 Titoli di debito - 2 (1) - 1
1.2 Titoli di capitale 1.333 4 (1) - 1.336
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - (65) (65)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta:
differenze di cambio X X X X 130
Totale 1.333 6 (2) (65) 1.402

(Importi in migliaia)

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato:

composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio Totale 30-giu
Operazioni/Componenti reddituali Primo e Primo e
secondo stadio
Terzo stadio 18 17
secondo stadio Write-off Altre
A. Crediti verso banche (589) - - 7.855 - 7.266
- Finanziamenti (430) - - 2.027 - 1.597
- Titoli di debito (159) - - 5.828 - 5.669
di cui: crediti impaired acquisiti o
originati - - - - - -
B. Crediti verso clientela (3.856) (48) (2.308) 1.886 870 (3.456)
- Finanziamenti (3.541) (48) (2.308) 1.885 870 (3.142)
- Titoli di debito (315) - - 1 - (314)
di cui: crediti impaired acquisiti o
originati - - - - - -
Totale (4.445) (48) (2.308) 9.741 870 3.810

(Importi in migliaia)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio Totale 30-giu Totale 30-giu
Operazioni/Componenti reddituali Primo e Primo e Terzo stadio 18 17
secondo stadio Write-off Altre secondo stadio
A. Titoli di debito (53) - - - - (53)
B. Finanziamenti - - - - - -
- Verso clientela - - - - - -
- Verso banche - - - - - -
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate - - - - - -
Totale (53) - - - - (53)

Le rettifiche/riprese di valore netto per deterioramento (ex IAS 39 Voce 130)

Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Specifiche Specifiche Di portafoglio Totale
Cancellazioni Altre Di portafoglio A B A B 30-giu-17
A. Crediti verso banche - - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - - -
B. Crediti verso clientela (76) (2.053) (804) 109 627 - 655 (1.542)
Crediti deteriorati acquistati - - - - - -
- Finanziamenti - - X - - - X -
- Titoli di debito - - X - - - X -
Altri crediti (76) (2.053) (804) 109 627 - 655 (1.542)
- Finanziamenti (76) (2.053) (804) 109 627 - 655 (1.542)
- Titoli di debito - - - - - - - -
C. Totale (76) (2.053) (804) 109 627 - 655 (1.542)

(Importi in migliaia)

Legenda

A = Da interessi

B = Altre riprese

Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Nessun dato da segnalare.

Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Nessun dato da segnalare.

Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Specifiche Specifiche Di portafoglio Totale
Cancellazioni Altre Di portafoglio A B A B 30-giu-17
A. Garanzie rilasciate - - - - - - - -
B. Derivati su crediti - - - - - - - -
C. Impegni ad erogare fondi - - - - - - - -
D. Altre operazioni - - - - 1 - - 1
E. Totale - - - - 1 - - 1

(Importi in migliaia)

Legenda

A = Da interessi B = Altre riprese

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

Nessun dato da segnalare.

Sezione 10 – Premi netti – Voce 160

Nessun dato da segnalare.

Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170

Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Spese amministrative – Voce 190

12.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Settori Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
1) Personale dipendente (40.793) (38.168)
a) salari e stipendi (27.320) (25.575)
b) oneri sociali (7.327) (6.907)
c) indennità di fine rapporto (469) (411)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (60) (55)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni:
- a contribuzione definita (1.657) (1.573)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali (1.918) (1.323)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (2.162) (2.444)
l) recuperi compensi personale distaccato 120 120
2) Altro personale in attività (63) (158)
3) Amministratori e sindaci (647) (611)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (41.503) (38.937)

(Importi in migliaia)

Nella voce 1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 1.898 migliaia di euro (1.305 migliaia di euro al 30 giugno 2017), e su strumenti finanziari emessi da UniCredit S.p.A., che trovano contropartita nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 20 migliaia di euro (18 migliaia di euro al 30 giugno 2017).

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Tipologia di spese / Valori Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
Incentivi all'esodo (4) (13)
Piano medico (516) (990)
Buoni pasto (474) (465)
Altri (1.168) (976)
Totale (2.162) (2.444)

12.5 Altre spese amministrative: composizione

Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (51.040) (49.278)
2) COSTI E SPESE DIVERSE
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (9.083) (10.899)
Comunicazioni su mass media (6.368) (8.705)
Marketing e promozioni (2.682) (2.134)
Sponsorizzazioni (11) (29)
Convention e comunicazione interna (22) (31)
B) Spese relative al rischio creditizio (881) (939)
Spese recupero crediti (292) (279)
Informazioni commerciali e visure (589) (660)
C) Spese indirette relative al personale (15.200) (13.636)
Formazione del personale (246) (277)
Noleggio auto e altre spese personale (33) (29)
Spese consulenti finanziari (14.496) (13.016)
Spese di viaggio (362) (279)
Fitti passivi per immobili ad uso del personale (63) (35)
D) Spese relative all'ICT (16.599) (15.363)
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.207) (1.263)
Spese software - affitto e manutenzione (4.322) (3.700)
Sistemi di comunicazione ICT (3.111) (2.584)
Service ICT: personale esterno (2.988) (3.054)
Infoprovider finanziari (4.971) (4.762)
E) Consulenze e servizi professionali (2.323) (2.233)
Consulenza relativa ad attività ordinarie (1.729) (1.337)
Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo (10) -
Consulenze per strategia, evoluzione del business e
ottimizzazione organizzativa (247) (168)
Spese legali (24) -
Cause legali (313) (728)
F) Spese relative agli immobili (10.020) (10.086)
Service area immobiliare (353) (360)
Manutenzione mobili, macchine, impianti (232) (187)
Manutenzione locali (884) (896)
Fitti passivi per locazione immobili (7.270) (7.047)
Pulizia locali (282) (285)
Utenze (999) (1.311)
G) Altre spese di funzionamento (20.661) (19.706)
Servizi di sicurezza e sorveglianza (202) (207)
Spese postali e trasporto documenti (1.819) (1.636)
Servizi amministrativi e logistici (9.734) (9.322)
Assicurazioni (1.983) (1.876)
Stampati e cancelleria (258) (262)
Diritti, quote e contributi ad associazioni (6.518) (6.204)
Altre spese amministrative (147) (199)
Totale (125.807) (122.140)

(Importi in migliaia)

Nella voce "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari" sono inclusi gli oneri relativi al piano "PFA 2015-2017" assegnato ai consulenti finanziari, che trova contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 2.281 migliaia di euro. Nel primo semestre dell'esercizio precedente tale voce ammontava a 2.873 migliaia di euro e includeva anche gli oneri relativi al piano "PFA 2014", il cui periodo di vesting è terminato al 30 giugno 2017.

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 200

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

Rettifiche di valore Riprese di valore
Operazioni/Componenti reddituali Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Totale 30-giu
18
Totale 30-giu
17
1. Impegni a erogare fondi (41) - 429 - 388
2. Garanzie finanziarie rilasciate - - - - -
Totale (41) - 429 - 388

(Importi in migliaia)

13.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione

Nessun dato da segnalare.

13.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali e fiscali (1.657) 1.021 (636) (3.167) 2.538 (629)
Fondo indennità suppletiva clientela (2.812) - (2.812) (2.504) - (2.504)
Altri fondi rischi ed oneri (251) - (251) (25) 8 (17)
Totale (4.720) 1.021 (3.699) (5.696) 2.546 (3.150)

(Importi in migliaia)

Sezione 14 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 210

14.1 Rettifiche di valore nette di attività materiali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento Rettifiche di valore Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
(a) per deterioramento (b) (c) 30-giu-18 (a+b-c) 30-giu-17
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà (2.354) (45) - (2.399) (2.418)
- Ad uso funzionale (2.299) (45) - (2.344) (2.362)
- Per investimento (55) - - (55) (56)
- Rimanenze X - - - -
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - - -
- Ad uso funzionale - - - - -
- Per investimento - - - - -
Totale
(2.354)
(45) - (2.399) (2.418)

(Importi in migliaia)

Sezione 15 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 220

15.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
30-giu-18 (a+b-c)
Risultato netto
30-giu-17
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà (2.437) - - (2.437) (2.415)
- Generate internamente all'azienda - - - - -
- Altre (2.437) - - (2.437) (2.415)
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
(2.437)
- - (2.437) (2.415)

Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230

16.1 Altri oneri di gestione: composizione

Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
Rimborsi e abbuoni (83) (81)
Penali, ammende e sentenze sfavorevoli (201) (1.909)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi (1.112) (1.741)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili del gruppo (13) (12)
Insussistenze di attività (71) (120)
Altri oneri di gestione (42) (107)
Totale (1.522) (3.970)

(Importi in migliaia)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
Recupero di spese: 48.624 46.492
- recupero spese accessorie 82 163
- recuperi di imposta 48.542 46.329
Fitti attivi da investimenti immobiliari - 116
Altri proventi dell'esercizio corrente 980 1.867
Totale 49.604 48.475

(Importi in migliaia)

Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250

Nessun dato da segnalare.

Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260

Nessun dato da segnalare.

Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270

Nessun dato da segnalare.

Sezione 20 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 280

20.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

Componente reddituale/Settori Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
A. Immobili
- Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività
- Utili da cessione - 8
- Perdite da cessione (143) (361)
Risultato netto (143) (353)

Sezione 21 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 300

21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Settori Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
1. Imposte correnti (-) (60.382) (48.351)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - -
3. Riduzione delle imposte correnti del periodo (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti
d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (1.686) (3.608)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (254) (225)
6. Imposte di competenza del periodo (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (62.322) (52.184)

(Importi in migliaia)

Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320

Nessun dato da segnalare.

Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340

Nessun dato da segnalare.

Sezione 24 – Altre informazioni

FinecoBank S.p.A. e Fineco Asset Management DAC appartengono al Gruppo Bancario UniCredit e sono soggette alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A..

1.1 Denominazione Capogruppo

UniCredit S.p.A.

Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano-Monza-Brianza-Lodi

Iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit - Albo dei Gruppi Bancari cod. 2008.1

1.2 Sede Capogruppo

Sede Sociale e Direzione Generale: Piazza Gae Aulenti 3 - Tower A - 20154 Milano

1.3 I principali dati reddituali, patrimoniali e di struttura della Capogruppo

FinecoBank S.p.A. e Fineco Asset Managment DAC sono soggette alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A. pertanto, ai sensi dell'art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile, si riportano i dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della stessa.

UniCredit S.p.A. – Stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2017

ATTIVO 31-dic-17
Cassa e disponibilità liquide 25.817
Attività finanziarie di negoziazione 13.864
Crediti verso banche 27.567
Crediti verso clientela 208.965
Investimenti finanziari 105.278
Coperture 6.114
Attività materiali 2.209
Avviamenti -
Altre attività immateriali 4
Attività fiscali 10.311
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150
Altre attività 4.701
Totale dell'attivo 404.980

(Importi in milioni)

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31-dic-17
Debiti verso banche 56.807
Raccolta da clientela e titoli 262.084
Passività finanziarie di negoziazione 13.068
Passività finanziarie valutate al fair value 2.738
Coperture 6.279
Fondi per rischi ed oneri 1.843
Passività fiscali 1
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione -
Altre passività 8.652
Patrimonio 53.508
- capitale e riserve
- riserve da valutazione (attività disponibili per la vendita - copertura dei flussi finanziari - su
46.964
piani a benefici definiti) 308
- utile (perdita) netto 6.236
Totale del passivo e del patrimonio netto 404.980

(Importi in milioni)

Unicredit S.p.A. – Conto economico riclassificato esercizio 2017

31-dic-17
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Commissioni nette
Risultato negoziazione, coperture e fair value
Saldo altri proventi/oneri
3.711
3.808
3.798
302
(95)
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 11.524
Spese per il personale
Altre spese amministrative
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
(3.139)
(2.694)
546
(137)
Costi operativi (5.424)
RISULTATO LORDO DI GESTIONE 6.100
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (1.854)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 4.246
Accantonamenti per rischi ed oneri
Oneri di integrazione
Profitti netti da investimenti
(565)
14
2.427
UTILE (PERDITA) LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
6.122
Imposte sul reddito dell'esercizio 30
UTILE (PERDITA) NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
6.152
Utile (Perdita) delle attività in via di dismissione al netto delle imposte
Rettifiche di valore su avviamenti
84
-
UTILE NETTO 6.236

(Importi in milioni)

Sezione 25 – Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto del primo semestre 2018 per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso del primo semestre 2018.

30-giu-18 30-giu-17
Utile netto del periodo (migliaia di euro) 125.179 104.267
Numero medio delle azioni in circolazione 608.111.697 606.769.353
Numero medio delle azioni in circolazione (comprese
potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) 609.512.881 609.347.306
Utile per azione base 0,21 0,17
Utile per azione diluito 0,21 0,17

25.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di Risk Management è strutturato in coerenza con le scelte organizzative effettuate dal Gruppo e con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.

Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della Banca in collaborazione con l'omologa funzione di Capogruppo che esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo dei rischi in ottica di Gruppo. Il modello organizzativo prevede uno specifico punto di riferimento nella funzione Chief Risk Officer, di seguito "CRO" della Capogruppo, cui sono assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.

Alla Banca è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni della Capogruppo, con la dotazione patrimoniale e le regole di vigilanza prudenziale.

Struttura organizzativa

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività della Banca. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle direttive della Capogruppo e delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.

Il CRO Department, in linea con le indicazioni e le linee guida della Capogruppo, è responsabile delle attività di credit operations e dell'attività di Risk Management. L'informativa, a diversi livelli, è fornita a diversi Organi (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate). In relazione alle indicazioni del Secondo Pilastro di Basilea, sono inoltre oggetto di controllo e di reporting i rischi reputazionali, di business e, in collaborazione con il CFO, i rischi di liquidità.

Il CRO ed il CFO, hanno la responsabilità di proporre ed adattare il Risk Appetite Framework di Gruppo alla realtà di FinecoBank e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.

Il CRO Department assicura il presidio del profilo di rischio complessivo della Banca monitorando le esposizioni delle diverse tipologie di rischio, coerentemente con le metodologie definite dalla Capogruppo.

La Unit Risk Management è deputata a prevenire e monitorare i rischi della Banca nelle sue diverse componenti. In particolare il Risk Management effettua un controllo dei rischi di credito, di mercato ed operativi ai quali la Banca è esposta. L'attività del Risk Management comporta altresì il monitoraggio dei rischi di business, reputazionale e di liquidità. La Unit Risk Management supporta il CRO, per quanto di competenza del Department, nelle attività di monitoraggio e di informativa all'Organo di Supervisione Strategica e di Gestione.

In considerazione della complessità dell'attività svolta dalla Banca e della significatività dei rischi connessi, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha ritenuto opportuno costituire il Comitato Rischi e Parti Correlate, per il controllo interno, costituito da membri non esecutivi dello stesso Board e con il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile del Risk Management permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali della Banca.

Sezione 1 – Rischi del consolidato contabile

Si rimanda alle informazioni di natura qualitativa contenute nella Sezione 2 "Rischi del consolidato prudenziale".

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --
Portafoglio/Qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute
non deteriorate
Altre
esposizioni
non deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
1.714 495 496 16.587 21.918.738 21.938.030
impatto sulla redditività complessiva - - - - 1.100.805 1.100.805
3. Attività finanziarie designate al fair value
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
- - - - - -
valutate al fair value - - - - 27 27
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale 30 giugno 2018 1.714 495 496 16.587 23.019.570 23.038.862
Totale 31 dicembre 2017 1.730 495 627 7.511 21.865.828 21.876.191

(Importi in migliaia)

Al 30 giugno 2018 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Deteriorate Non deteriorate Totale
Portafoglio/Qualità Esposizione Rettifiche di
valore
Esposizione Write-off
parziali
Esposizione Rettifiche di
valore
Esposizione (esposizione
lorda complessive netta complessivi lorda complessive netta netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
23.827 (21.122) 2.705 - 21.954.683 (19.359) 21.935.325 21.938.030
impatto sulla redditività complessiva - - - - 1.100.937 (132) 1.100.805 1.100.805
3. Attività finanziarie designate al fair value
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
- - - - X X - -
valutate al fair value - - - - X X 27 27
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
Totale 30 giugno 2018 23.827 (21.122) 2.705 - 23.055.620 (19.491) 23.036.157 23.038.862
Totale 31 dicembre 2017 24.313 (21.460) 2.853 - 21.884.411 (11.073) 21.873.338 21.876.191

(Importi in migliaia)

Portafoglio/qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
6.887
2. Derivati di copertura - -
939
Totale 30 giugno 2018 - -
7.826
Totale 31 dicembre 2017 - -
7.021

(Importi in migliaia)

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione)

B.1 Entità strutturate consolidate

Nessun dato da segnalare.

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente

Nessun dato da segnalare

B.2.2 Altre entità strutturate

Informazioni di natura qualitativa

La Banca ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.

Informazioni di natura quantitativa

La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.

Voci di
bilancio/Tipologia di
entità strutturata
Portafogli
contabili
dell'attivo
Totale attività
(A)
Portafogli
contabili del
passivo
Totale
passività (B)
Valore
contabile netto
(C=A-B)
Esposizione
massima al
rischio di
perdita (D)
Differenza tra
esposizione al
rischio di
perdita e valore
contabile (E=D
C)
1.O.I.C.R. HFT 46 -
46
46 -

Legenda

HFT = Attività finanziarie di negoziazione

Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale

1.1 – Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Obiettivo della Banca è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.

I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la Propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.

La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.

L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari, business avviato a fine 2016, e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard).

L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali. Al 30 giugno 2018 il valore di bilancio dei crediti relativi a mutui ammonta a 721 milioni di euro.

Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.

La Banca ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo procedendo all'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e all'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.

Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente depositi con UniCredit S.p.A., nonché l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nel primo semestre del 2018 la Banca ha incrementato l'esposizione (in termini di valori nominali) in titoli di Stato Italiani per 558 milioni di euro, titoli di Stato Spagnoli per 460 milioni di euro, titoli di Stato Irlandesi per 135 milioni di euro, titoli di Stato Francesi per 125 milioni di euro, titoli di Stato Polacchi per 29 milioni di euro.

La Banca nel 2017 ha emanato ed approvato la policy "Rischio emittente negli strumenti obbligazionari – Contingency Plan" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella policy, il Risk Management monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio della Banca; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:

  • valutazione del merito creditizio;
  • concessione/erogazione del credito;
  • controllo andamentale dei crediti;
  • gestione dei crediti deteriorati;
  • misurazione e controllo dei rischi.

La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità Operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido, mutui). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia e dalla anagrafe di Gruppo.

Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore.

Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.

Relativamente ai prodotti con piano di ammortamento ed in particolare per i mutui, sono effettuate rilevazioni specifiche degli insoluti finalizzate al passaggio di stato. Tale modalità è affiancata anche alla raccolta di notizie relative al Cliente debitore già utilizzate per gli interventi sugli affidamenti.

In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.

La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente dalla Banca sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.

Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.

La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili socio-demografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia. Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performances del portafoglio crediti al fine, da un lato

di valutare le perdite attese, e dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.

2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito

Nello svolgimento della propria attività creditizia la Banca è esposta al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca. Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito.

Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, la Banca è esposta all'ulteriore rischio di controparte per tutte le attività di regolamento e di pre-regolamento con le controparti istituzionali e bancarie necessarie per lo svolgimento del business. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa. Le controparti di tali transazioni potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Altre operazioni che comportano rischio di controparte sono:

  • sottoscrizione di contratti derivati;
  • compravendite di titoli, "futures", valute;
  • detenzione di titoli di terzi.

Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.

La Banca controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e le best practices di Gruppo ed in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico.

La Banca comunica alla Capogruppo ogni informazione utile alla valutazione, da parte della stessa, di ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale ha intenzione di detenere dei rapporti e nei confronti della quale è prevista la definizione di un limite di rischio (plafond) entro il quale il Gruppo intende operare.

La valutazione è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione la Banca riceve dalla Capogruppo un plafond di rischio da monitorare.

2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo

La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia, anagrafe di Gruppo con i dati relativi a posizioni condivise con altre banche del Gruppo ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dalla Banca. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca, dal Gruppo e dal Sistema. La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa

sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente.

A partire dal 1° gennaio 2018 FinecoBank ha adottato il principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari.

Il progetto, in coordinamento con analogo progetto condotto a livello di Gruppo UniCredit e sviluppato con il coinvolgimento delle funzioni di riferimento della Banca e, da ultimo, del Consiglio di Amministrazione, ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.

La valutazione globale dei rischi del portafoglio, al fine di individuare la sostenibilità dell'attività ed i margini di remunerazione, è effettuata sia con l'ausilio di uno strumento condiviso con Capogruppo (Credit Tableau de Bord) che contiene tutti i principali indicatori di rischio ed i rapporti più significativi tra le grandezze espresse, sia con l'ausilio di specifici report di prodotto che individuano i trend dei tassi di decadimento suddivisi per periodo di erogazione e per livello di default.

Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la scomposizione per classe di rating e per settore degli emittenti che determinano la rischiosità implicita dei contratti.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.

In proposito tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:

  • Stadio 1: comprende le esposizioni creditizie di nuova erogazione o acquisizione nonché le esposizioni che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 2: comprende le esposizioni creditizie che, sebbene performing, hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 3: comprende le esposizioni creditizie deteriorate.

Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.

Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.

Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD utilizzati a fini regolamentari e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.

La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali comuni al Gruppo, utilizzando le metodologie ed i parametri creditizi sviluppati a livello accentrato.

Per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. A differenza tuttavia dell'approccio seguito in applicazione del principio IAS 39, per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information in modo del tutto coerente con l'approccio di Gruppo come di seguito descritto.

Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.

Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:

  • il confronto a livello di transazione fra la misura della PD al momento dell'erogazione e quella rilevata alla data di reporting, entrambe quantificate secondo modelli interni, attraverso l'utilizzo di soglie fissate in modo tale da considerare tutte le variabili chiave di ciascuna transazione che possono influenzare l'aspettativa della banca circa le variazioni di PD nel tempo (e.g. età, scadenza, livello della PD al momento dell'erogazione);
  • elementi assoluti quali i backstop previsti dalla normativa (e.g. 30 giorni di scaduto);
  • ulteriori evidenze interne (e.g. classificazione forborne).

Con riferimento ai titoli di debito la Banca ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.

In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze e inadempienze probabili, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.

Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.

Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.

I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.

Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore

Come menzionato nel precedente paragrafo, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).

In particolare:

  • la PD (Probability of Default), esprime la probabilità di accadimento di un evento di default della posizione creditizia, in un determinato arco temporale (es. 1 anno);
  • la LGD (Loss Given Default), esprime la percentuale di perdita stimata, e quindi il complemento a uno del tasso atteso di recupero, all'accadimento di un evento di default della posizione creditizia;
  • la EAD (Exposure at Default), esprime la misura della esposizione al momento dell'evento di default della posizione creditizia;
  • il Tasso di Interesse Effettivo è il tasso di sconto espressione del valore temporale del denaro.

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.

I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

  • introdurre adeguamenti "point-in-time" in sostituzione degli adeguamenti "through-the-cycle" previsti a fini regolamentari;
  • includere informazioni "forward looking";
  • estendere i parametri di rischio creditizio ad una prospettiva pluriennale.

Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.

Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.

Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).

In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:

esposizioni materiali scadute da più di 90 giorni;

esposizioni per le quali la banca valuta improbabile che il debitore possa adempiere interamente alle sue obbligazioni creditizie, senza procedere all'escussione e al realizzo delle garanzie, a prescindere dall'esistenza di esposizioni scadute e/o sconfinanti e dal numero dei giorni di scaduto.

La richiamata Circolare n.272 di Banca d'Italia, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:

  • Sofferenze: rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfettaria per tipologie di esposizioni omogenee.
  • Inadempienze probabili ("Unlikely to Pay"): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.

La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Le inadempienze probabili sono generalmente valutate in bilancio analiticamente (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee. Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione cosiddette forborne, possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momento della concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing Technical Standards dell'EBA.

Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario.

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate in FinecoBank sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute. Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall'appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini del Regolamento (UE) n.575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento ("perdita in caso di inadempienza" o LGD - Loss given default).

Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore

La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".

Il processo definito per includere scenari macroeconomici è altresì pienamente coerente con i processi di previsione macroeconomica utilizzati dal Gruppo per ulteriori fini di gestione del rischio (quali i processi adottati per tradurre le previsioni macroeconomiche nelle perdite creditizie attese in base a quanto previsto da EBA Stress Test e il Framework ICAAP) e ha fatto leva sulla funzione indipendente di UniCredit Research.

I forecasts in termini di delta Default rate e delta Recovery Rate forniti dalla funzione di Stress Test sono inglobati all'interno dei parametri di PD ed LGD in fase di calibrazione. I parametri creditizi, infatti, sono normalmente calibrati su un orizzonte through-the-cycle (TTC), si rende quindi necessaria una loro calibrazione Point-in-time (PIT) e forward-looking (FL) che permetta di riflettere in tali parametri creditizi la situazione corrente nonché le aspettative circa l'evoluzione futura del ciclo economico.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Ipoteche sui mutui fondiari, pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente.

La presenza di garanzie reali non solleva, in ogni caso, la Banca dall'effettuare una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali, differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.

Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritte dalla policy "Erogazioni di mutui residenziali con garanzia ipotecaria a correntisti di FinecoBank S.p.A". La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse.

Le valutazioni sono, inoltre, soggette a revisione periodica.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

3.1 Strategie e politiche di gestione

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia ed ai limiti definiti da Capogruppo. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.

Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.

Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.

Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono le azioni che devono essere effettuate per il recupero dei crediti ordinate per anzianità di scaduto.

3.2 Write-off

La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.

Per effetto di quanto sopra la Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:

  • non esistono più aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività finanziaria pur in presenza dei diritti legali di recuperare capitale e interessi maturati;
  • rinuncia al proprio diritto legale di recuperare capitale e interessi maturati;
  • al venir meno del diritto legale di recuperare capitale e interessi maturati per effetto della conclusione delle azioni di recupero esperite.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

L'attuale modello di business della Banca e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc…) a clienti già deteriorati.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della significatività della modifica contrattuale medesima.

In particolare nel caso di rinegoziazioni considerate non significative si procede alla rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico come utile o perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni.

In proposito, si precisa che sono considerate significative le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazioni e che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Portafogli/Stadi di rischio Da 1 giorno a 30
giorni
Da oltre 30 giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30
giorni
Da oltre 30 giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30
giorni
Da oltre 30 giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90 giorni
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato 11.891 45 - 19 1.697 2.935 8 7 2.533
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - - - - - - - - -
Totale 30 giugno 2018 11.891 45 - 19 1.697 2.935 8 7 2.533
Totale 31 dicembre 2017

A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamiche delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Rettifiche di valore complessive
Causali/stadi di rischio Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio Di cui: attività
finanziarie
impaired
acquisite o
originate
Accantonamenti
complessivi su
impegni a erogare
fondi e garanzie
finanziarie rilasciate
Totale
Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla reddività
complessiva
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla reddività
complessiva
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla reddività
complessiva
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Esistenze iniziali (18.692) (93) - (18.785) (5.964) - - (5.964) (21.043) - (21.043) - - (450) - - (46.242)
Variazioni in aumento da attività
finanziarie acquisite o originate
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Cancellazioni diverse dai write
off
Rettifiche/riprese di valore nette
15 - - 15 - - - - - - - - - - - - 15
per rischio di credito (+/-) 5.578 (38) - 5.540 (297) - - (297) (1.450) - (1.450) - - 388 - - 4.181
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Cambiamenti della metodologia
di stima - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off - - - - - - - - 1.371 - 1.371 - - - - - 1.371
Altre variazioni - - - - - - - - - - - - - - - - -
Rimanenze finali (13.099) (131) - (13.230) (6.261) - - (6.261) (21.122) - (21.122) - - (62) - - (40.675)
Recuperi da incasso su attività
finanziarie oggetto di write-off - - - - - - - - 11 - 11 - - - - - 11
Write-off rilevati direttamente a
conto economico - - - - - - - - (48) - (48) - - - - - (48)
(Importi in migliaia)

A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo stadio
e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo stadio
e terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da primo stadio a
secondo stadio
Da secondo stadio a
primo stadio
Da secondo stadio a terzo
stadio
Da terzo stadio a secondo
stadio
Da primo stadio a terzo
stadio
Da terzo stadio a primo
stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato 4.933 766 614 22 1.112 285
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - - - - - -
3. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate - - - - - -
Totale 30 giugno 2018 4.933 766 614 22 1.112 285
Totale 31 dicembre 2017

(Importi in migliaia)

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di
valore
complessive e
Esposizione
netta
Write-off parziali
complessivi
Deteriorate Non deteriorate accantonamenti
complessivi
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione - X - - -
b) Inadempienze probabili - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione - X - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione - X - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 13.115.895 (5.329) 13.110.566 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X - - - -
Totale (A) - 13.115.895 (5.329) 13.110.566 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - X - - -
b) Non deteriorate X 283.964 (20) 283.944 -
Totale (B) - 283.964 (20) 283.944 -
Totale (A+B) - 13.399.859 (5.349) 13.394.510 -

(Importi in migliaia)

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 26.611 migliaia di euro.

Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia di denaro con banche.

Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di
valore
complessive e
Esposizione Write-off parziali
complessivi
Deteriorate Non deteriorate accantonamenti
complessivi
netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 19.993 X (18.279) 1.714 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione 135 X (114) 21 -
b) Inadempienze probabili 2.258 X (1.762) 496 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione 137 X (97) 40 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 1.577 X (1.081) 496 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione 76 X (52) 24 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X 17.472 (885) 16.587 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X 50 (1) 49 -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 9.922.314 (13.276) 9.909.038 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X 70 - 70 -
Totale (A) 23.828 9.939.786 (35.283) 9.928.331 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 195 X - 195 -
b) Non deteriorate X 1.187.460 (42) 1.187.418 -
Totale (B) 195 1.187.460 (42) 1.187.613 -
Totale (A+B) 24.023 11.127.246 (35.325) 11.115.944 -

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con l'operatività in prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli e con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 225.758 migliaia di euro.

Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli senza garanzia di denaro ovvero senza garanzia costituita da altri titoli con clientela.

A.1.6 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Nessun dato da segnalare.

A.1.6bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia Nessun dato da segnalare.

A.1.7 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze Esposizioni scadute
probabili deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 20.260 2.107 1.355
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 1.628 2.186 3.077
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 3 332 2.829
B.2 ingressi da attività finaniarie impaired
acquisite o originate - - -
B.3 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate 1.577 1.638 -
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
B.5 altre variazioni in aumento 48 216 248
C. Variazioni in diminuzione (1.895) (2.036) (2.855)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - (128) (288)
C.2 write-off (1.387) (30) (1)
C.3 incassi (443) (298) (863)
C.4 realizzi per cessioni - - -
C.5 perdite da cessione - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate - (1.577) (1.638)
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
C.8 altre variazioni in diminuzione (65) (3) (65)
D. Esposizione lorda finale 19.993 2.257 1.577
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

(Importi in migliaia)

Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle attività finanziare rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le riclassificazioni conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti delle presenti Note illustrative). In particolare, l'esposizione lorda è stata ridotta dell'importo degli interessi di mora (sofferenze per 588 migliaia euro, inadempienze probabili per 2 migliaia di euro ed esposizioni scadute deteriorate per 1 migliaia di euro). A partire dal 1° gennaio 2018, infatti, gli interessi di mora vengono rilevati nel valore lordo solo se non sono state registrate rettifiche di valore sulle esposizioni originarie e sono stati ritenuti dalla Banca recuperabili.

A.1.7bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Causali/Qualità Esposizioni oggetto di Esposizioni oggetto di
concessioni: deteriorate concessioni: non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 298 183
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -
B. Variazioni in aumento 217 81
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni 33 53
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 87 X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 12
B.4 altre variazioni in aumento 97 16
C. Variazioni in diminuzione (166) (144)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X -
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni (24) X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X (87)
C.4 write-off (10) -
C.5 incassi (49) (57)
C.6 realizzi per cessioni - -
C.7 perdite da cessione - -
C.8 altre variazioni in diminuzione (83) -
D. Esposizione lorda finale 349 120
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

(Importi in migliaia)

A.1.8 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di

valore complessive

Nessun dato da segnalare.

A.1.9 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche

di valore complessive

Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
di cui: di cui: di cui:
Causali/Categorie esposizioni esposizioni esposizioni
oggetto di oggetto di oggetto di
Totale concessioni Totale concessioni Totale concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali (18.530) (98) (1.660) (118) (853) (26)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -
B. Variazioni in aumento (1.622) (31) (1.213) (25) (922) (42)
B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie
impaired acquisite o originate - X - X - X
B.2 altre rettifiche di valore (688) (8) (816) (17) (922) (42)
B.3 perdite da cessione - - - - - -
B.4 trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate (924) (23) (397) (8) - -
B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X
B.6 altre variazioni in aumento (10) - - - - -
C. Variazioni in diminuzione 1.873 15 1.111 46 694 16
C.1 riprese di valore da valutazione 171 2 74 21 236 6
C.2 riprese di valore da incasso 315 3 94 1 50 2
C.3 utili da cessione - - - - - -
C.4 write-off 1.387 10 30 - 1 -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di
esposizioni deteriorate - - 913 24 407 8
C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X
C.7 altre variazioni in diminuzione - - - - - -
D. Rettifiche complessive finali (18.279) (114) (1.762) (97) (1.081) (52)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono ai fondi di svalutazione rilevati al 1° gennaio 2018 dopo le modifiche ai saldi di apertura conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti delle presenti Note illustrative).

B.4 Grandi esposizioni

Al 30 giugno 2018 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dalla Circolare 286 del 17 dicembre 2013 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" emanata dalla Banca d'Italia sono le seguenti:

a) valore non ponderato: 21.572.166 migliaia di euro, di cui: 14.073.517 migliaia di euro nei confronti del Gruppo UniCredit;

b) valore ponderato: 182.846 migliaia di euro, nessun importo nei confronti del Gruppo UniCredit;

c) numero "posizioni di rischio": 8, compreso il Gruppo UniCredit.

Si informa che le imposte differite attive rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

C. Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

La Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli.

I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto la Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.

Informazioni di natura quantitativa

D.1 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Nessun dato da segnalare.

D.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente e passività finanziarie associate: valori di bilancio Nessun dato da segnalare.

D.3 Consolidato prudenziale - Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value Nessun dato da segnalare.

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento ("continuing involvement") Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D.4 Consolidato prudenziale - operazioni di covered bond Nessun dato da segnalare.

E. Consolidato prudenziale – modelli per la misurazione del rischio di credito

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio di Negoziazione

Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso l'attribuzione della classe di rating per tutti gli strumenti finanziari detenuti.

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio Bancario

Il portafoglio bancario della Banca è composto da titoli, conti correnti e depositi con la Capogruppo. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.

Informativa relativa alle esposizioni Sovrane

La Banca è esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 30 giugno 2018.

Precisiamo che la Banca detiene esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 11 migliaia euro e titoli emessi dall'Instituto de Credito Oficial (ICO), contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di bilancio di 99,9 milioni di euro.

Valore nominale al Valore di bilancio al Fair value al % sulla voce
30-giu-18 30-giu-18 30-giu-18 di bilancio
Esposizioni sovrane verso Italia 3.638.000 3.889.778 3.792.425
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva 697.000 718.284 718.284 65,25%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.941.000 3.171.494 3.074.141 14,46%
Esposizioni sovrane verso Spagna 2.560.000 2.865.366 2.896.708
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva 225.000 239.401 239.401 21,75%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.335.000 2.625.965 2.657.307 11,97%
Esposizioni sovrane verso Polonia 73.000 79.641 79.686
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 73.000 79.641 79.686 0,36%
Esposizioni sovrane verso Francia 135.000 135.290 136.909
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva 35.000 35.509 35.509 3,23%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 100.000 99.781 101.400 0,45%
Esposizioni sovrane verso America 68.622 65.721 65.721
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva 68.622 65.721 65.721 5,97%
Esposizioni sovrane verso Irlanda 135.000 159.850 161.467
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva 35.000 41.890 41.890 3,81%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 100.000 117.960 119.577 0,54%
Totale esposizioni Sovrane 6.609.622 7.195.646 7.132.916 30,72%

(Importi in migliaia)

Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Al 30 giugno 2018 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 30,72% del totale dell'attivo della Banca. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dalla Banca non vi sono titoli di debito strutturati. La Banca, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.

Nella tabella seguente vengono indicati i rating al 30 giugno 2018 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali la Banca è esposta.

Italia Spagna Polonia Francia America Irlanda
MOODY'S Baa2 Baa1 A2 Aa2 Aaa A2
FITCH RATINGS BBB A- A- AA AAA A+
STANDARD & POOR'S BBB A- BBB+ AA AA+ A+

Sezione 1.2 – Rischi di mercato

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio della Banca, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.

Strategie e processi di gestione del rischio

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nell'ambito dei suoi poteri di direzione e coordinamento stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato definendo, livelli massimi di propensione al rischio.

Il Consiglio di Amministrazione della Banca, in coerenza con l'approccio del Gruppo, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, nonché delle metodologie.

L'approccio strategico della Banca è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite framework approvati dal Consiglio di Amministrazione. Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:

  • Misure globali di rischio di mercato (ad esempio il VaR): che hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale economico ed alla perdita economica accettata per le attività di negoziazione; questi limiti devono essere coerenti con il budget di ricavi assegnato e la Risk Taking Capacity assunta;
  • Misure granulari di rischio di mercato (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): che esistono indipendentemente, ma agiscono in parallelo ai limiti globali; al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio, portafogli e prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livelli fissati per i limiti granulari mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli fattori di rischio o l'eccessiva esposizione verso fattori di rischio che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR.

Struttura e organizzazione

Al fine di assicurare l'effettiva esecuzione delle attività e la coerenza delle politiche, delle metodologie e delle pratiche in materia di rischio di mercato in tutte le entità del Gruppo, il modello di Gruppo per le attività legate al rischio di mercato si basa sulla definizione di precise responsabilità.

La Capogruppo, nell'ambito dei rapporti con FinecoBank, ha principalmente - ma non esclusivamente - la responsabilità di:

  • definire, implementare e perfezionare adeguate metriche a livello globale per la misurazione dell'esposizione al rischio di mercato;
  • fissare, sulla base delle metriche definite, i limiti di rischio coerenti con la struttura di propensione al rischio approvata dal Gruppo medesimo.

La funzione Rischi di Mercato della Banca, all'interno della Unit Risk Management, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali, opera in collaborazione con la Funzione Financial Risk Italy della Capogruppo ed è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:

  • calcolare le metriche di rischio per le misure globali e granulari per i portafogli della Banca;
  • verificare che le metriche siano compatibili con i limiti approvati;
  • dare inizio al processo di escalation in caso di superamento dei limiti, coinvolgendo la funzione Financial Risk Italy della Capogruppo;
  • discutere e approvare i nuovi prodotti aventi profili di rischio di mercato innovativi o complessi, fornire alla funzione Financial Risk Italy della Capogruppo informazioni adeguate al rilascio di un parere non vincolante in proposito.

Sistemi di misurazione e di reporting

Portafoglio di Negoziazione

Il principale strumento utilizzato dalla Banca per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.

Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 500 giorni.

Portafoglio Bancario

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel banking book risiede presso gli organi competenti della Banca. La Capogruppo è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul banking book a livello consolidato ma condivide tale responsabilità con le competenti funzioni delle Entità a livello locale.

La Capogruppo definisce la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting a livello locale e di Gruppo.

Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.

Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.

La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il banking book riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto della Banca. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:

  • Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e passivo. Il valore economico della Banca può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi, cioè i flussi attesi dell'attivo meno quelli del passivo. Una misura di rischio rilevante da questo punto di vista è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1 punti base. Questa misura è riportata al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200 punti base. Una variabile di controllo da questo punto di vista è il Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse;
  • Income perspective: l'analisi si concentra sull'impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 100 punti base. Tale misura fornisce un'indicazione dell'impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi 12 mesi.

La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione

La Banca assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.

Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).

In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.

Secondo le Group Market Risk Governance Guidelines, linee guida che definiscono principi e regole per la gestione ed il controllo delle attività che comportano un rischio di mercato, al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è portata avanti centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici della Banca.

In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di frontoffice, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.

Misure di rischio

Il VaR

Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello effettuata dalla Capogruppo prevede una serie di vantaggi:

  • è facilmente comprensibile e comunicabile;
  • non richiede di esplicitare alcuna ipotesi particolare circa la forma funzionale della distribuzione dei rendimenti dei fattori di rischio;
  • non richiede di stimare la matrice delle varianze-covarianze dei fattori di mercato che possono influenzare il valore del portafoglio considerato.

cattura la struttura delle correlazioni riflessa nelle variazioni congiunte dei fattori di mercato ipotizzando implicitamente che essa resti costante anche in futuro.

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework previsto da Capogruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati - quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.

La Banca non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione della Banca è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui la Banca si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

Informazioni di natura quantitativa

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività La Banca monitora il VaR del Trading Book con periodicità settimanale.

Al 30 giugno 2018 il Var giornaliero del Trading Book ammonta a 94,9 migliaia di euro.

1.2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:

  • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della Banca (cash flow risk);
  • sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri (fair value risk).

La Banca, coerentemente con l'approccio del Gruppo, misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione definite dalla Capogruppo. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.

Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

  • repricing risk: rischio derivante dalle discrepanze temporali in termini di riprezzamento delle attività e passività della banca. Tali discrepanze comportano un rischio legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativo all'esposizione della banca rispetto a variazioni, nell'inclinazione e nella forma, della curva dei tassi d'interesse. Un rischio collegato è il basis risk. Tale rischio deriva dall'imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su differenti strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento simili;
  • optionality risk rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di banking book.

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse precedentemente concordati con la Capogruppo UniCredit S.p.A.. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Banca gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.

Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

Le strategie di copertura con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono normalmente qualificate di tipo generico, ovvero connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività.

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività della Banca.

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività della Banca.

Informazioni di natura quantitativa

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività

Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate.

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio della Banca è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. Il Gruppo UniCredit ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

La disponibilità di dati storici ha reso possibile il completo allineamento della rappresentazione del profilo di rischio tasso di interesse con quello utilizzato dal Gruppo e, sulla base di tale rappresentazione, sono fornite le analisi sottostanti.

Analisi sul
valore (Shift
+ 200 bp)
Analisi sul
valore (Shift
- 200 bp)
Analisi sul
valore (Shift
+1 bp)
IrVaR* Analisi sul
margine di
interesse
(+100)
Analisi sul
margine di
interesse (-30)
30/06/2018 -17.492 169.586 -250,80 1.093,74 116.319 -33.222

Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.

(Importi in migliaia)

*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%

L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a -17.492 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 169.586 migliaia di euro.

L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a 250,80 migliaia di euro.

L'Interest Rate VaR della Banca si attesta a circa 1.093,74 migliaia di euro.

Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai Titoli di Stato italiani e spagnoli detenuti per l'impiego della liquidità, è pari a 45.356,18 migliaia di euro.

L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 116.319 migliaia di euro. Uno shift di -30 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -33.222 migliaia di euro.

1.2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Nell'ambito dell'attività di tesoreria, la Banca effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima in conti correnti, emissioni obbligazionarie e depositi a tempo, nella stessa valuta, con la Capogruppo UniCredit S.p.A.. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.

Il VaR delle posizioni della Banca non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

Informazioni di natura quantitativa

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi della sensitività

Al 30 giugno 2018 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 67,5 migliaia di euro.

1.4 – Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che la Banca, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.

I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dalla Banca sono:

  • rischio di finanziamento, la Banca potrebbe non essere in grado di affrontare in modo efficace eventuali uscite di cassa previste o impreviste a causa della mancata disponibilità di fonti di finanziamento;
  • rischio di mercato, la Banca, nel liquidare un considerevole ammontare di asset, si trova di fronte a una notevole (e sfavorevole) variazione di prezzo generato da fattori esogeni o endogeni;
  • rischio di mismatch, il rischio generato dal disallineamento tra gli importi e/o le scadenze dei flussi finanziari in entrata e in uscita;
  • rischio di contingency, futuri e inaspettati impegni (ad esempio tiraggio delle linee di credito, prelievo di depositi, aumento delle garanzie) potrebbero richiedere alla Banca una maggiore quantità di liquidità rispetto a quella utilizzata nell'ordinaria gestione.

Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità la Banca investe la componente della propria liquidità che sulla base delle proprie analisi interne risulta essere caratterizzata da una minor grado di persistenza e stabilità (c.d. liquidità non core) in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.

Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade della Banca stessa.

I principi fondamentali

La "Liquidity Policy Fineco", approvata dal Consiglio di Amministrazione, afferma l'autonomia gestionale della funzione Tesoreria della Banca e stabilisce i principi e le regole che la Banca applica nella gestione ordinaria e di emergenza della liquidità in un'ottica di coerenza rispetto al presidio del rischio di liquidità da parte del Gruppo UniCredit.

Ruoli e responsabilità

La "Fineco Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Finanza, Tesoreria e Risk Management, coerentemente con l'approccio del Gruppo.

La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.

La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.

A tal fine la "Liquidity Policy Fineco" fa esplicito riferimento alle normative di Gruppo riguardo l'implementazione dei monitoraggi – di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:

    1. Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità della Banca da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità della Banca di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;
    1. Gestione del rischio di liquidità strutturale (rischio strutturale) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità della Banca oltre l'anno. L'obiettivo primario è quello di mantenere un adeguato rapporto tra passività a medio/lungo termine e attività a medio/lungo termine, finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di finanziamento, attuali e prospettiche, a breve termine.
    1. Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità. La Banca riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.

In tale contesto, la Banca considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così la Banca dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.

Gestione della liquidità di breve termine

L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che la Banca sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.

La Banca calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.

L'obiettivo della Banca è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.

Gestione della liquidità strutturale

L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale della Banca è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dalla Banca consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. Gli indicatori utilizzati e monitorati nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR ed NSFR adjusted) garantiscono che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.

Stress test di liquidità

Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.

Periodicamente, la Banca riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti ed entità sono condivisi e concordati con le funzioni della Capogruppo.

Modelli comportamentali per le poste dell'attivo e del passivo

Il Gruppo ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Più specificatamente, la modellazione dell'attivo e del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Risk Management di FinecoBank e validati dall'unità di Validazione Interna della Banca.

Contingency Liquidity Policy di FinecoBank

Una crisi di liquidità è un evento caratterizzato da un impatto elevato, sia pure scarsamente probabile. È stato pertanto definito un modello operativo specifico per situazioni di crisi, che può essere attivato efficacemente in caso di crisi, sulla base di una procedura approvata e definita nella policy di FinecoBank "Contingency Plan sul rischio di liquidità".

La capacità di agire tempestivamente è essenziale per ridurre al minimo le conseguenze potenzialmente distruttive di una crisi di liquidità. Le analisi degli stress test rappresentano un valido strumento per l'individuazione delle conseguenze attese e la definizione anticipata delle azioni più adeguate per affrontare uno specifico scenario di crisi. In combinazione con gli Early Warning Indicator (EWI), la Banca può riuscire ad attenuare gli effetti di crisi di liquidità già nelle prime fasi della crisi.

L'obiettivo del "Contingency Plan sul rischio di liquidità" di FinecoBank è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo viene raggiunto attraverso:

  • attivazione di un modello operativo straordinario e di governo della liquidità;
  • coerente comunicazione interna e verso il Gruppo;
  • una serie di azioni disponibili per mitigare gli effetti negativi sulla liquidità;
  • una serie di Early Warning Indicator i quali indichino che si sta sviluppando una crisi.

1.5 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Definizione di rischio operativo

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.

Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi

Il Gruppo UniCredit ha definito l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi nel Gruppo e nelle entità controllate. Le policy di rischio operativo, applicabili a tutte le entità del Gruppo, sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo. Tali principi e disposizioni normative sono stati declinati nel Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi e recepiti all'interno del Manuale dei Rischi Operativi di FinecoBank.

Le metodologie di classificazione e controllo di completezza dei dati, analisi di scenario, indicatori di rischio, reporting e misurazione del capitale di rischio sono responsabilità del Group Operational & Reputational Risks department di Capogruppo e sono applicate da FinecoBank in qualità di entità del Gruppo. Elemento cardine del sistema di controllo è l'applicativo informatico a supporto per la raccolta dei dati, il controllo dei rischi e la misurazione del capitale.

La conformità del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi alla normativa esterna e agli standard di Gruppo è valutata attraverso un processo di convalida interna. Responsabile di questo processo è il Group Internal Validation department della Capogruppo, struttura indipendente dal Group Operational & Reputational Risks department.

La Banca ha ottenuto l'approvazione da parte della Banca d'Italia per l'utilizzo dei metodi avanzati (AMA) per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi a partire dal 30 giugno 2010.

Struttura Organizzativa

Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.

La reportistica prodotta dal Risk Management per il Consiglio di Amministrazione, garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno della Banca e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business della Banca.

Il team Operational Risk Management (ORM) è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Le principali attività svolte dal Risk Management nell'ambito dei rischi operativi sono:

rilevazione, classificazione, validazione e segnalazione delle perdite operative con conseguente individuazione delle aree critiche;

valutazione delle potenzialità di rischio attraverso l'esecuzione di analisi di scenario e indicatori di rischio (Key Risk Indicator-KRI);

  • monitoraggio e ottimizzazione del sistema dei controlli;
  • politiche di mitigazione e di trasferimento del rischio mediante coperture assicurative;
  • sviluppo della cultura del rischio operativo nell'ambito della Banca;
  • reportistica al Consiglio di Amministrazione e all'Alta Direzione dell'andamento dei rischi.

Convalida Interna

In ottemperanza ai requisiti regolamentari, Capogruppo ha istituito un processo di convalida interna del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi, al fine di verificarne la rispondenza alle prescrizioni normative ed agli standard di Gruppo. Questo processo è di responsabilità della Unit Operational and Pillar II Risk Validation, all'interno del Group Internal Validation department.

L'utilizzo del metodo avanzato AMA per il calcolo del capitale regolamentare implica la redazione annuale del documento relativo al sistema di gestione e controllo dei rischi operativi da parte del team di Operational Risk. Il Report di Convalida annuale contiene un'autovalutazione del sistema ed esamina nello specifico la struttura di governo, il processo di raccolta dei dati di perdita, le analisi di scenario e del sistema dei controlli interni così come l'utilizzo gestionale del sistema di misurazione.

Il Report è sottoposto, oltre che all'approvazione del Consiglio di Amministrazione, alla validazione sia dell'Internal Audit, sia della struttura di Gruppo GIV (Group Internal Validation). Entrambe le strutture hanno confermato per il 2017, ultima validazione effettuata, la presenza di un buon presidio dei rischi e l'adeguatezza del sistema di gestione e controllo esistente.

Gestione e mitigazione del rischio

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.

A partire da settembre 2011 è stato introdotto un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio della Banca; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.

Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.

Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert.

In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 20 indicatori).

Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti.

Inoltre, la struttura Rischi Operativi è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.

Sistema di misurazione e allocazione del capitale

Il metodo interno per la misurazione del requisito di capitale è stato sviluppato da UniCredit; il requisito patrimoniale è calcolato tenendo conto dei dati di perdita interni, dei dati di perdita esterni, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.

L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è gestita da un sistema di Gruppo denominato ARGO (Application for Risk Gauging On line). Le informazioni raccolte, oltre a finalità di prevenzione e miglioramento interno, sono utilizzate per il calcolo dei requisiti patrimoniali di Primo e Secondo Pilastro.

Per quanto riguarda gli indicatori sono attualmente presenti 47 Key Risk Indicators suddivisi in otto aree di controllo (Legale, Reclami, Carte di Credito, Back Office, PFA, Sistemi IT, Sistemi di pagamento, Compliance) che contribuiscono al calcolo del capitale regolamentare e con i quali la Banca si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dagli indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi.

Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione della Banca a rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.

L'inclusione dei dati generati tramite le analisi di scenario e dell'andamento degli indicatori di rischio forniscono un elemento forward-looking nel modello di calcolo del capitale a rischio.

L'attività di raccolta e controllo dei dati è gestita dalla Banca, mentre la gestione e manutenzione del modello per il calcolo del capitale regolamentare è accentrato in Capogruppo per tutte le Legal Entities del Gruppo.

Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 30 giugno 2018, risulta pari a 53.526 migliaia di euro.

Rischi derivanti da pendenze rilevanti

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la stessa potrebbe essere chiamata a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami da clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, la Banca ha in essere al 30 giugno 2018 un fondo per rischi e oneri pari a 30.012 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, e eventuali consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dalla Banca, in relazione al contenzioso in essere, sulla base dell'analisi del trend storico delle spese legali sostenute, per tipologia di contenzioso e grado di giudizio, in coerenza con la metodologia definita al riguardo dalla Capogruppo.

Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria

I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2018 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già pagato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.

A fronte dei contenziosi, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri.

Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.

In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2018 la Banca ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,9 milioni di euro.

La valutazione del rischio operativo ICT

La disciplina prudenziale prevede che le Banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico della Banca sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.

In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le Banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici della Banca (hardware e software).

La Capogruppo, nell'esercizio del proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo, ha definito un approccio comune a tutto il Gruppo per la valutazione dei rischi informatici ed il Risk Management di FinecoBank ha adottato tale framework.

L'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione della Banca è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione della Banca nel corso del 2017.

Informazioni di natura quantitativa

I dati interni di perdita operativa costituiscono la componente principale per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. L'analisi delle perdite consente al team ORM di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi della Banca e di individuare eventuali aree critiche. Al 30 giugno 2018 le perdite operative registrate contabilmente sono state circa 0,8 milioni di euro.

Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:

  • Frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna della Banca o legata da contratto di agenzia (consulente finanziario);
  • Frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni alla Banca;
  • Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;
  • Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;
  • Danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

1.6 – Altri rischi e informazioni

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per la Banca. Nell'ambito di quanto previsto dal Secondo Pilastro della regolamentazione di Basilea 2, la Banca - con il supporto della Capogruppo – ha individuato altre tipologie di rischio, oltre a credito, mercato, operativo e liquidità già descritti:

Rischio di business è definito come la distanza tra il risultato netto della Banca atteso e eventuali variazioni impreviste ed avverse. Può avere origine, innanzitutto, da un deterioramento rilevante del contesto di mercato, da cambiamenti nella situazione concorrenziale o nella struttura dei costi della Banca;

Rischio strategico si intende il rischio di incorrere in perdite potenziali dovute a decisioni o cambiamenti radicali nel contesto operativo, da un'attuazione impropria delle decisioni, dalla mancanza di reattività a cambiamenti nel contesto operativo, con impatti negativi sul profilo di rischio e conseguentemente sul capitale, sugli utili nonché sull'orientamento generale e sul raggio di azione di una banca nel lungo periodo;

Rischio reputazionale, che rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili derivante da una percezione negativa dell'immagine della Banca da parte di Clienti, controparti, azionisti, investitori o Autorità di Vigilanza.

La Banca non considera nel perimetro di rischio della Banca il Rischio immobiliare ("Real Estate Risk") in quanto non detiene posizioni significative in immobili di proprietà, né i rischi assicurativi non essendo incluse nel proprio perimetro di consolidamento imprese di assicurazione.

Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, la Capogruppo definisce il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa è effettuata dalla Capogruppo utilizzando i dati inviati dalla Banca e porta all'individuazione del Capitale Interno.

I rischi di credito, mercato, operativo, di business sono misurati da Capogruppo in maniera quantitativa tramite:

  • capitale economico, calcolo del beneficio di diversificazione ed aggregazione come componente del capitale interno (comprensivo di un cushion prudenziale a fronte del rischio modello e della variabilità del ciclo economico);
  • stress test.

Il Capitale Interno rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività della Banca e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.

A fini di controllo, il Capitale Interno è calcolato trimestralmente dalla Capogruppo sulla base dei dati consuntivi inviati dalla Banca.

La natura multi dimensionale del rischio richiede di integrare la misurazione del capitale economico con analisi di stress test, non solo al fine di stimare le perdite in alcuni scenari, ma anche di cogliere l'impatto delle determinanti delle stesse.

Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità della Banca ad eventi "eccezionali ma plausibili", fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.

Le attività di stress testing, in coerenza con quanto richiesto dalle Autorità di Vigilanza, sono effettuate sulla base di un insieme di scenari di stress definiti internamente e sono effettuati periodicamente da apposite funzioni della Capogruppo.

Processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process)

Coerentemente con le disposizioni del Secondo Pilastro, la misurazione del profilo di rischio è un elemento fondamentale del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP).

L'approccio del Gruppo UniCredit al processo ICAAP si basa sulla definizione di una "Risk Governance" come requisito preliminare, mentre il processo si articola nelle seguenti fasi:

  • definizione del perimetro ed identificazione dei rischi;
  • valutazione del profilo di rischio;
  • definizione del risk appetite e allocazione del capitale;
  • monitoraggio e reporting.

L'adeguatezza patrimoniale è valutata considerando l'equilibrio tra i rischi assunti, sia di Primo che di Secondo Pilastro, ed il capitale disponibile. Per il Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno.

Risk Appetite

Tra gli elementi principali del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale si colloca la definizione ed il monitoraggio del Risk Appetite. Il Risk Appetite è definito come il livello di rischio che la Banca è disposta ad accettare per il perseguimento dei propri obiettivi strategici e del business plan, considerando gli interessi dei propri clienti e degli azionisti, i requisiti di capitale e gli altri requisiti.

I principali obiettivi del Risk Appetite sono:

  • valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello locale e di Gruppo, che la Banca decide di assumere (o di evitare) in una prospettiva di lungo termine;
  • specificare i tipi di rischio che la Banca intende assumere, stabilendo target, trigger e limiti sia in condizioni operative normali che di stress;
  • assicurare "ex-ante" un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come definita dalle proiezioni di rendimento del piano strategico/budget;
  • assicurare che il business si sviluppi entro i limiti di tolleranza al rischio stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, in conformità alle vigenti regolamentazioni nazionali e internazionali;
  • supportare le discussioni sulle opzioni strategiche future con riferimento al profilo di rischio;
  • indirizzare la visione degli stakeholder interni ed esterni su un profilo di rischio coerente con il piano strategico;
  • fornire delle descrizioni qualitative rispetto ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) ai fini di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli interni.

Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business della Banca e all'ICAAP locale e di Gruppo. Per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget.

La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento della Banca in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento della Banca nelle seguenti categorie:

  • Pillar 1 KPI: requisiti regolamentari, per includere i KPI richiesti dall'Autorità di Vigilanza (ad esempio, requisiti di capitale e di liquidità come LCR ed NSFR);
  • Managerial KPI: per garantire l'allineamento con il budget in termini di ritorno sul Capitale e qualità del credito;
  • Specific Risk KPI: per garantire il controllo su tutti i principali rischi (ad esempio, l'adeguatezza patrimoniale di Secondo Pilastro, i rischi di mercato, il rischio tasso ed il rischio operativo).

Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento della Banca attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.

I Target rappresentano l'ammontare di rischio che la Banca intende assumere in condizioni di normale operatività in coerenza con le Ambition. I target sono da considerarsi come le soglie di riferimento per lo sviluppo del business. I Trigger rappresentano la massima deviazione accettabile dai target; sono definiti in modo da assicurare l'operatività anche in condizioni di stress entro il massimo livello di rischio accettabile.

I Limiti rappresentano il massimo livello di assunzione di rischio accettabile per la Banca.

La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo e considerando la coerenza con il Risk Appetite di Gruppo.

Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.

Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 4 – Rischi delle altre imprese

Nessuna informazione da segnalare.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO

Sezione 1 – Il patrimonio consolidato

A. Informazioni di natura qualitativa

La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio (analisi delle performance previste e conseguite, analisi e controllo dei limiti, analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali). Tali attività sono previste anche in relazione alla controllata Fineco AM, una volta che la stessa avrà avviato la propria operatività.

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.

Nella gestione dinamica del capitale, la Banca elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.

Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione dei Fondi propri e dall'altro alla pianificazione e all'andamento dei "risk weighted asset" (RWA).

In data 31 gennaio 2018 FinecoBank ha emesso il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes). L'emissione dello strumento finanziario è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement18, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. La scelta di procedere ad una emissione infragruppo ha presentato numerosi vantaggi: risparmi effettivi di

18 Unrated e unlisted.

costo, relativi ad esempio al Consorzio di collocamento e riduzione dei tempi necessari ad emettere al fine di non perdere il momento favorevole, massimizzando perciò i benefici dell'operazione.

Viste le condizioni di mercato e i livelli di spread particolarmente vantaggiosi, la Banca ha deciso di emettere un Additional Tier 1 al fine di rafforzare la diversificazione del proprio portafoglio di investimenti.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio contabile consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

Voci del patrimonio netto Consolidato Imprese di Elisione e
aggiustamenti
da
prudenziale assicurazione Altre imprese consolidamento Totale
Capitale sociale 200.773 - - - 200.773
Sovrapprezzi di emissione 1.934 - - - 1.934
Riserve 361.734 - - - 361.734
Strumenti di capitale 200.000 - - - 200.000
(Azioni proprie) (623) - - - (623)
Riserve da valutazione (14.997) - - - (14.997)
- Titoli di capitale designati al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - - - - -
- Copertura di titoli di capitale designati al fair
value con impatto sulla redditività complessiva - - - - -
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale)
valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (5.440) - - - (5.440)
- Attività materiali - - - - -
- Attività immateriali - - - - -
- Copertura di investimenti esteri - - - - -
- Copertura dei flussi finanziari - - - - -
- Strumenti di copertura (elementi non
designati) - -
- Differenze di cambio - - - - -
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione - -
- Passività finanziarie designate al fair value con
impatto a conto economico (variazioni del
proprio merito creditizio) - - - - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani
previdenziali a benefici definiti (9.557) - - - (9.557)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle
partecipate valutate a patrimonio netto - - - - -
- Leggi speciali di rivalutazione - - - - -
Utile (Perdita) del periodo (+/-) del gruppo e di
terzi 125.179 - - - 125.179
Totale 874.000 - - - 874.000

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva:

composizione

Attività/Valori Consolidato
prudenziale
Impresi di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti a
consolidamento
Totale
Riserva
positiva
Riserva
negativ
a
Riserva
positiva
Riserva
negativ
a
Riserva
positiva
Riserva
negativ
a
Riserva
positiva
Riserva
negativ
a
Riserva
positiv
a
Riserva
negativ
a
1. Titoli di debito 1.500 (6.940) - - - - - - 1.500 (6.940)
2. Titoli di capitale - - - - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 30-giu-2018 1.500 (6.940) - - - - - - 1.500 (6.940)
Totale 31-dic-2017

(Importi in migliaia)

Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione (ex IAS 39)

Gruppo bancario Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisione e
aggiustamenti da
Totale
Attività/Valori Riserva
positiva
Riserva
negativ
a
Riserva
positiva
Riserva
negativ
a
Riserva
positiva
Riserva
negativ
a
Riserva
positiva
consolidamento
Riserva
negativ
a
Riserva
positiv
a
Riserva
negativ
a
1. Titoli di debito 10.529 (10.216) - - - - - - 10.529 (10.216)
2. Titoli di capitale 1.159 - - - - - - - 1.159 -
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31-dic-2017 11.688 (10.216) - - - - - - 11.688 (10.216)

(Importi in migliaia)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva:

variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 3.449 - -
2. Variazioni positive 409 - -
2.1 Incrementi di fair value 374 - -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito 35 - -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo - - -
2.4 Trasferimenti da altre componenti di patrimonio netto (titoli di
capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
3. Variazioni negative (9.298) - -
3.1 Riduzioni di fair value (8.384) - -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito - - -
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: - da realizzo (914) - -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di
capitale) - - -
3.5 Altre variazioni - - -
4. Rimanenze finali (5.440) - -

(Importi in migliaia)

Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle riserve da valutazione rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le modifiche ai saldi di apertura conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti delle presenti Note illustrative).

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Utili (Perdite) attuariali su piani
previdenziali a benefici definiti
1. Esistenze iniziali (9.812)
2. Variazioni positive 255
2.1 Incrementi di fair value 255
2.2 Altre variazioni -
3. Variazioni negative -
3.1 Riduzioni di fair value -
3.2 Altre variazioni -
4. Rimanenze finali (9.557)

(Importi in migliaia)

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

FinecoBank non è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza consolidati in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.

Di seguito si riportano, pertanto, i fondi propri e i coefficienti di vigilanza individuali di FinecoBank S.p.A..

2.1 Fondi propri

A. Informazioni di natura qualitativa

I Fondi propri vengono rilevati con periodicità trimestrale nel rispetto della normativa di vigilanza. Le risultanze vengono portate a conoscenza del Consiglio di Amministrazione e della Capogruppo.

I Fondi propri al 30 giugno 2018 ammontano a 679.326 migliaia di euro e sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza secondo gli standard di Basilea III inclusivi degli aggiustamenti transitori. L'incremento rispetto al 31 dicembre 2017 è riconducibile, principalmente, all'emissione in data 31 gennaio 2018 di uno strumento di capitale Additional Tier 1 (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Capitale aggiuntivo di classe 1).

Si precisa inoltre che il Capitale primario di classe 1 comprende l'utile del primo semestre (per la quota parte che non sarà distribuita calcolata sulla base del tasso di distribuzione dell'ultimo anno) assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 479.326 484.960
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) 200.000 -
Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2) - -
Totale Fondi Propri 679.326 484.960

(Importi in migliaia)

1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1)

Gli strumenti finanziari computati nel Capitale primario di classe 1 sono rappresentati da 608.404.395 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, per un importo pari a 200.773 migliaia di euro, al netto di 88.041 azioni proprie detenute in portafoglio, per un importo pari a 623 migliaia di euro.

Per gli altri elementi che compongono il Capitale primario di classe 1 si rimanda a quanto indicato in calce alla tabella riportata nelle Informazioni di natura quantitativa.

2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

In data 31 gennaio 2018 FinecoBank ha emesso il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes). L'emissione dello strumento finanziario è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement19, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%.

3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)

Alla data del 30 giugno 2018 non sono presenti elementi di Capitale di classe 2.

B. Informazioni di natura quantitativa

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima
dell'applicazione dei filtri prudenziali 552.124 556.545
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) (394) (1.256)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
(A +/- B) 551.730 555.289
D. Elementi da dedurre dal CET1 74.169 73.766
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) 1.765 3.437
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 -CET1) (C - D +/-
E) 479.326 484.960
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi
da dedurre e degli effetti del regime transitorio 200.000 -
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) - -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) (G - H +/- I) 200.000 -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli
effetti del regime transitorio - -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) - -
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) - -
Q. Totale fondi propri (F + L + P) 679.326 484.960

(Importi in migliaia)

A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali

La voce include:

  • capitale sociale, costituito da 608.404.395 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, per un importo pari a 200.773 migliaia di euro;
  • riserva sovrapprezzo azioni, per un importo pari a 1.934 migliaia di euro;
  • riserva legale, straordinaria e altre riserve, per un importo pari a 361.898 migliaia di euro, comprensive della riserva negativa derivante dalla prima applicazione dell'IFRS 9, pari a -4.868 migliaia di euro;
  • altre componenti di conto economico accumulate (OCI) che sono costituite dalla riserva netta negativa di titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulle altre componenti reddituali", per -5.440 migliaia euro, e dalla Riserva negativa IAS19 per -9.557 migliaia di euro;
  • quota dell'utile del primo semestre 2018 destinato ad incremento del valore delle riserve, per un importo pari a 24.093 migliaia di euro, calcolato sulla base dal tasso di distribuzione dell'anno precedente, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR). A tal fine, in

19 Unrated e unlisted.

assenza di una politica dei dividendi formalizzata, ai soli fini del calcolo dei Fondi propri al 30 giugno 2018, gli utili non distribuiti inclusi nel capitale primario di classe 1 sono stati stimati assumendo quale riferimento il maggiore fra il dividendo calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente e il dividendo calcolato sulla base della media dei tassi di distribuzione degli ultimi tre anni, come previsto dalla Decisione UE n. 2015/656 della Banca Centrale Europea.

Dalla voce sono stati dedotti:

  • Strumenti di CET1 propri detenuti in portafoglio per 623 migliaia di euro;
  • Strumenti di CET1 propri detenuti da clienti che contestualmente hanno utilizzato una linea di fido, anche se in nessun caso concessa dalla Banca a tale scopo, per 951 migliaia di euro;
  • esposizioni sintetiche in Strumenti di CET1 propri detenute nel portafoglio di negoziazione di vigilanza per un importo pari a 34 migliaia di euro;
  • l'impegno al riacquisto di azioni proprie per 19.969 migliaia di euro. A partire dal 2 luglio, ai sensi e per gli effetti dell'art. 144-bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 11971 del 24 febbraio 1999, la Banca ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie a servizio del piano di stock granting - "2015-2017 PFA PLAN" - a favore di selezionati Consulenti Finanziari, in conformità con quanto autorizzato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti della Banca del 11 aprile 2017, ai sensi rispettivamente degli artt. 2357-ter e 2359-bis del codice civile, nonché delle altre norme di legge e di regolamento applicabili. Il programma ha ad oggetto l'acquisto di azioni proprie nel rispetto del limite massimo di 5.520.000 (pari a circa lo 0,91% del capitale sociale della Banca); in particolare, le azioni proprie oggetto di acquisto sono destinate all'esecuzione della prima, seconda e terza tranche del suddetto piano di stock granting - "2015-2017 PFA PLAN".

B. Filtri prudenziali del CET1

La voce include il filtro relativo agli aggiustamenti di valutazione supplementari (additional valuation adjustments - AVA) calcolati sulle attività e passività valutate al valore equo, per un importo pari a -394 migliaia di euro.

D. Elementi da dedurre dal CET1

La presente voce include:

  • l'avviamento al netto della fiscalità differita, per un importo pari a 65.624 migliaia di euro;
  • le altre attività immateriali, per un importo pari a 7.827 migliaia di euro;
  • l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per un importo pari a 718 migliaia di euro.

E. Regime transitorio – Impatto sul CET1

La voce include il filtro prudenziale positivo del 20% dell'importo della riserva netta negativa IAS19 per un importo di 1.765 migliaia di euro. La modifica apportata con decorrenza 1° gennaio 2013 (IAS 19R), che ha comportato l'eliminazione del metodo del corridoio con conseguente iscrizione del valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, ha determinato un impatto sul patrimonio netto della Banca connesso alla rilevazione nelle riserve di valutazione degli utili/perdite attuariali non precedentemente rilevate in applicazione di detto metodo. Dal punto di vista regolamentare, il regolatore ha disposto l'applicazione di un filtro prudenziale volto a sterilizzare l'impatto delle modifiche in esame pari, per l'anno 2018, al 20%.

G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio

Il Capitale aggiuntivo di classe 1 include il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) emesso da FinecoBank in data 31 gennaio 2018, come precedentemente descritto.

Riconciliazione dei Fondi propri con i valori di Bilancio

Totale 30-giu-18 Totale 31-dic-17
Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve 564.605 526.411
Altre componenti di conto economico accumulate (OCI) (14.997) (8.340)
Utile destinato a riserva 24.093 40.888
Strumenti di CET1 propri detenuti in portafoglio (623) (365)
Strumenti di CET1 propri detenuti da clienti che contestualmente hanno utilizzato
una linea di fido (951) -
Strumenti di CET1 propri detenuti indirettamente o sinteticamente (34) (2.049)
Impegni per acquisto di strumenti di CET1 propri (19.969) -
Rettifiche di valore di vigilanza (AVA) (394) (538)
Attività immateriali - Avviamento (65.624) (65.857)
Attività immateriali - Altre immobilizzazioni immateriali (7.827) (7.909)
Esposizione nei confronti dello Schema Volontario (718) (718)
Altri aggiustamenti transitori al capitale primario di classe 1 1.765 3.437
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 479.326 484.960
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) 200.000 -
Capitale di classe 1 (T1= CET1 + AT1) 679.326 -
Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2) - -
Totale Fondi Propri 679.326 484.960

Evoluzione Fondi Propri

1-gen-18 / 30-giu-18 1-gen-17 / 31-dic-17
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)
Inizio del periodo 484.960 438.121
Strumenti e Riserve
Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve (2.694) 4.140
Strumenti di CET1 propri detenuti in portafoglio (258) 3.973
Strumenti di CET1 propri detenuti da clienti che contestualmente hanno
utilizzato una linea di fido (951) -
Strumenti di CET1 propri detenuti indirettamente o sinteticamente 2.015 (1.985)
Impegni per acquisto di strumenti di CET1 propri (19.969) 1.750
Altre componenti di conto economico accumulate (OCI) (6.657) (1.546)
Utile destinato a riserva 24.093 40.888
Rettifiche regolamentari
Attività immateriali - Avviamento 233 467
Attività immateriali - Altre immobilizzazioni immateriali 82 (178)
Rettifiche di valore di vigilanza (AVA) 144 40
Deduzione esposizione in titoli di capitale Schema Volontario - (718)
Altri aggiustamenti transitori al capitale primario di classe 1 (1.672) 8
Fine del periodo 479.326 484.960
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
Inizio del periodo - -
Emissione strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1
– AT1) 200.000
Fine del periodo 200.000 -
Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2)
Inizio del periodo - -
Fine del periodo - -
Totale Fondi Propri 679.326 484.960

(Importi in migliaia)

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2018 sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza Basilea III, metodo standardizzato, ad eccezione dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi operativi determinati utilizzando i metodi avanzati.

Sulla base delle disposizioni comunitarie contenute nella Direttiva 2013/36/UE e nel Regolamento n. 575/2013/UE, raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche", la Banca deve soddisfare i seguenti i requisiti in materia di Fondi Propri previsti dall'articolo 92 del CRR, espressi in percentuale dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio (RWA – Risk Weighted Assets):

  • un coefficiente di capitale primario di classe 1 pari almeno al 4,5%;
  • un coefficiente di capitale di classe 1 pari almeno al 6%;
  • un coefficiente di capitale totale pari almeno all'8%.

Inoltre, le banche hanno l'obbligo di detenere, in aggiunta al patrimonio primario di classe 1 necessario per soddisfare i requisiti in materia di Fondi Propri previsti dall'articolo 92 del CRR, una riserva di conservazione del capitale pari, per l'anno 2018, all'1,875% dell'esposizione complessiva al rischio della Banca (2,5% a partire dal 2019).

L'articolo 136 della direttiva UE/2013/36 (Capital Requirements Directive, CRD4) stabilisce l'obbligo per le autorità nazionali designate di attivare un quadro operativo per la definizione del coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB) a decorrere dal 1° gennaio 2016. Il coefficiente è soggetto a revisione con cadenza trimestrale. La normativa europea è stata attuata in Italia con la Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia (Disposizioni di vigilanza per le banche), che contiene apposite norme in materia di CCyB. Il decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 72 ha individuato nella Banca d'Italia l'autorità designata ad adottare le misure macroprudenziali nel settore bancario, incluso il CCyB. La disciplina si applica a livello individuale e consolidato alle banche ed alle imprese di investimento. A partire dal 1° gennaio 2016, pertanto, gli enti hanno l'obbligo di detenere una loro specifica riserva di capitale anticiclica equivalente all'importo complessivo della loro esposizione al rischio, calcolato conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013, moltiplicato per la media ponderata dei coefficienti anticiclici. L'introduzione del coefficiente di riserva anticiclica prevede un periodo di phasein tra il 1° gennaio 2016 e fine 2018, diventando pienamente efficace il 1° gennaio 2019 (nel 2018 il coefficiente di riserva anticiclica non può essere superiore allo 1,875%). Il coefficiente della riserva di capitale anticiclica specifica della Banca al 30 giugno 2018 è pari allo 0,0004%, corrispondente a circa 89 migliaia di euro.

A seguito degli esiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) condotto dalla BCE nel corso del 2017, le autorità competenti hanno stabilito che nessuna decisione in applicazione della normativa nazionale di attuazione dell'articolo 104 (1) (a) della direttiva 2013/36/UE o dell'articolo 16 del Regolamento (UE) n. 1024/2013 è richiesta per la Banca.

Per quanto riguarda le informazioni di natura qualitativa circa le modalità utilizzate dalla Banca per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale dei Fondi Propri a sostegno delle attività correnti e prospettiche, si rimanda alla Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa della presente Parte F.

B. Informazioni di natura quantitativa

Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
Categorie/Valori 30-giu-18 31-dic-17 30-giu-18 31-dic-17
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 23.208.546 22.964.253 1.626.482 1.585.514
1. Metodologia standardizzata 23.208.546 22.964.253 1.626.482 1.585.514
2. Metodologia basata sui rating interni - - - -
2.1 Base - - - -
2.2 Avanzata - - - -
3. Cartolarizzazioni - - - -
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 130.119 126.841
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del
credito 76 47
B.3 Rischio di regolamento 8 2
B.4 Rischi di mercato 1.876 4.149
1. Metodologia standard 1.876 4.149
2. Modelli interni - -
3. Rischio di concentrazione - -
B.5 Rischio operativo 53.526 55.762
1. Metodo base - -
2. Metodo standardizzato - -
3. Metodo avanzato 53.526 55.762
B.6 Altri elementi di calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 185.605 186.801
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 2.320.063 2.335.013
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate
(CET1 capital ratio) 20,66% 20,77%
C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1
capital ratio) 29,28% 20,77%
C.3 Fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital
ratio) 29,28% 20,77%

(Importi in migliaia)

Le attività di rischio ponderate sono state determinate come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (l'inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all'8%).

Esposizione al rischio di credito e controparte: suddivisione per portafoglio di appartenenza

30-giu-18 31-dic-17
Portafoglio di appartenenza Esposizione
al rischio di
credito e
controparte
Attività
ponderate per
il rischio
Esposizione
al rischio di
credito e
controparte
Attività
ponderate per
il rischio
Esposizioni soggette al metodo IRB
Totale - metodo IRB - - - -
Esposizioni soggette al metodo standardizzato
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni centrali e
banche centrali 7.382.934 80.856 6.051.345 72.270
Esposizioni verso o garantite da Enti 13.427.738 29.807 14.656.637 28.597
Organismi del settore pubblico 99.882 - 99.924 -
Esposizioni verso o garantite da Banche multilaterali di
sviluppo 1 - - -
Esposizioni verso o garantite da Imprese ed altri soggetti 185.700 185.691 194.078 194.064
Esposizioni al dettaglio 1.275.423 956.567 1.347.655 1.010.741
Esposizioni garantite da immobili 721.095 252.739 515.982 180.847
Esposizioni in stato di default 2.699 2.702 2.779 2.798
Esposizioni in strumenti di capitale 8.980 13.480 5.006 5.006
Altre esposizioni 104.048 104.040 90.818 90.812
Totale - metodo standardizzato 23.208.500 1.625.882 22.964.224 1.585.135
Attività di rischio - Rischio di credito e controparte 23.208.500 1.625.882 22.964.224 1.585.135
Esposizioni verso controparti centrali nella forma di
contributi prefinanziati al Fondo di Garanzia
600 379
Requisito patrimoniale - Rischio di credito e controparte 130.119 126.841

(Importi in migliaia)

Requisito patrimoniale per tipologia di rischio e metodologia utilizzata

Tipologia di rischio Metodologia utilizzata Requisiti patrimoniali Requisiti patrimoniali
30-giu-18 31-dic-17
1. Attività di rischio per cassa Metodologia standardizzata 115.331 111.647
2. Garanzie rilasciate e impegni ad erogare fondi Metodologia standardizzata 103 100
3. Contratti derivati Metodo del valore corrente 263 123
CRM - Metodo integrale con
4. Operazioni SFT rettifiche di vigilanza per volatilità 14.374 14.941
Requisiti patrimoniali rischio di credito e controparte 130.071 126.811
Requisiti patrimoniali Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi
prefinanziati al Fondo di Garanzia 48 30
Rischi di mercato
1. Rischio di cambio Metodologia standard - 1.090
2. Rischio posizione titoli di debito Metodologia standard 865 1.691
3. Rischio posizione titoli di capitale Metodologia standard 930 722
4. Rischio di posizione su merci Metodologia standard 80 -
5. Rischio di posizione in OIC Metodologia standard 1 646
Requisiti patrimoniali rischi di mercato 1.876 4.149
1. Rischio di concentrazione Metodologia standard - -
Requisiti patrimoniali rischio di concentrazione - -
1. Rischio di aggiustamento della valutazione del credito Metodologia standard 76 47
Requisiti patrimoniali rischio di aggiustamento della valutazione del credito 76 47
1. Rischio di regolamento Metodologia standard 8 2
Requisiti patrimoniali rischio di regolamento 8 2
1. Metodo avanzato Metodologia avanzata 53.526 55.762
Requisiti patrimoniali rischio operativo 53.526 55.762
Requisiti patrimoniali totali 185.605 186.801

2.3 Ratio minimi stabiliti dalla Banca

Indicatori di adeguatezza del capitale 30-giu-18 Target 2018 Trigger 2018 Limit 2018
Common Equity Tier 1 ratio 20,66% 12,00% 7,125% 6,625%
Total capital ratio 29,28% 16,00% 10,625% 10,125%

Il Common Equity Tier 1 ratio e il Total capital ratio rispettano i limiti previsti nel Risk Appetite Framework approvato dal Consiglio di Amministrazione del 5 dicembre 2017.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti il Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Office, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA, il Vice Direttore Generale/Responsabile Banca Diretta e il Responsabile Servizi di Investimenti & Wealth Management.

Totale 30-giu-18 Totale 30-giu-17
Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori
e Collegio sindacale
a) benefici a breve termine 2.952 2.712
b) benefici successivi al rapporto di lavoro 109 107
di cui relativi a piani a prestazioni definite - -
di cui relativi a piani a contribuzioni definite 109 107
c) altri benefici a lungo termine - -
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - -
e) pagamenti in azioni 1.429 1.196
Totale 4.490 4.015

(Importi in migliaia)

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con parti correlate e soggetti in conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 6 giugno 2017, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, rilasciati in data 5 giugno 2017, le vigenti "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse".

Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:

delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come successivamente modificato;

  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d'Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 ("Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e successivi aggiornamenti);
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia".

Attesa l'appartenenza della Banca al Gruppo UniCredit, le predette Procedure assumono a riferimento anche la "Global Policy UniCredit per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" e la relativa "Global Process Regulation", diramate da UniCredit S.p.A. alle società controllate nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento dalla stessa esercitata.

Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni poste in essere nel corso del primo semestre 2018:

  • in data 23 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha deliberato l'emissione di un prestito obbligazionario Additional Tier 1 per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto tramite private placement dalla Capogruppo UniCredit S.p.A.; la durata del prestito è perpetua, legata alla durata statutaria della Banca e la cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. L'operazione è stata qualificata come "Operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato";
  • in data 6 febbraio 2018, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha deliberato in ordine al rinnovo della "Delibera quadro relativa alla stipula di contratti derivati di copertura con Capogruppo o società del Gruppo UniCredit", operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato, che consente alla Banca, fino al 6 febbraio 2019, di sottoscrivere con la Capogruppo e con UniCredit Bank AG, contratti derivati a copertura di attività o passività commerciali che, per esigenze di ALM, richiedano una copertura dal rischio di tasso per un ammontare massimo pari a 1.000 milioni di euro con la Capogruppo UniCredit e pari a 1.300 milioni di euro con UniCredit Bank AG;
  • in data 8 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha deliberato il rinnovo:
  • (a) della "Delibera quadro - Operazioni di Pronti contro Termine e Depositi a termine con la Capogruppo", operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato con efficacia sino al 9 maggio 2019, avente ad oggetto operazioni di (i) Pronti contro Termine con la Capogruppo con un plafond massimo di 7,1 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto (siano esse attive o passive) e (ii) Depositi a termine con la Capogruppo con un plafond massimo di 6,3 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto;
  • (b) della "Delibera quadro relativa alle operazioni intrattenute nell'ambito dei rapporti di conto corrente con UniCredit", operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato che consente alla Banca di porre in essere - sino all'8 maggio 2019 - operazioni nell'ambito dei rapporti di conto corrente con UniCredit, nei limiti di un ammontare sino a 1.000 milioni di euro inteso come singola operazione (singolo versamento e singolo prelevamento);

in data 12 giugno 2018, il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, successivamente rettificata dal Consiglio di Amministrazione del 31 luglio 2018, ha deliberato il rinnovo della "Delibera quadro - Negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali e con UniCredit, in conto proprio e per conto terzi, rispettivamente da parte delle funzioni Tesoreria e Markets", operazione di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato con efficacia sino all'11 giugno 2019, che consente alla Banca di effettuare operazioni di negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali parti correlate, con un plafond massimo pari a: (i) 2,70 miliardi di euro con UniCredit Bank AG, (ii) 250 milioni di euro con Mediobanca S.p.A. e (iii) 1 miliardo di euro con UniCredit S.p.A..

Come già riportato nell'informativa fornita nel Bilancio 2017, si rammenta che in data 5 dicembre 2017 il Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato la sottoscrizione di un nuovo accordo di intermediazione assicurativa ramo vita tra FinecoBank S.p.A. e Aviva S.p.A. (parte correlata), destinato a sostituire quello originariamente sottoscritto nel 2002 da UniCredit Xelion Banca S.p.A., cui è subentrata – per effetto di fusione per incorporazione - FinecoBank S.p.A.. La proiezione dei dati stimati al 31 dicembre 2017 (13,4 milioni di euro netti da riconoscersi alla Banca) inquadrava l'operazione come di "Maggior Rilevanza ordinaria e a condizioni di mercato". Il contratto è stato perfezionato in data 5 aprile 2018. Medio tempore, nel contesto del medesimo accordo, nel mese di marzo 2018 è stato introdotto il collocamento del prodotto di Aviva "Multiramo Extra" che si affianca e completa la gamma di altri prodotti "Multiramo" già in catalogo.

In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB 17221 del 12 marzo 2010.

Nel corso del semestre non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minor Rilevanza con la Capogruppo, altre società del Gruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.

Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 la Banca ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit (garantita), a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di UniCredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la stessa oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per UniCredit con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256 milioni di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte della Banca di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4,5 milioni di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata dalla Banca; tale operazione non ha comportato nessuna variazione negli impegni assunti secondo le forme, le modalità ed i rischi già valutati nel corso dell'esercizio 2012 che sono tuttora invariati.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2018, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:

Consistenze al 30 giugno 2018
Amministratori,
Collegio Sindacale
e dirigenti
strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a)
crediti verso banche - 7 7 0,00%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a)
crediti verso clientela 1.015 11.828 12.843 0,15%
Altre attività - - - 0,00%
Totale attivo 1.015 11.835 12.850 0,05%
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a)
debiti verso banche - 18.060 18.060 0,09%
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b)
debiti verso clientela 1.474 19.005 20.479 0,10%
Altre passività 141 26 167 0,06%
Totale del passivo 1.615 37.091 38.706 0,17%
Garanzie rilasciate e impegni 90 3 93 0,01%

(Importi in migliaia)

Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:

Conto economico al 30 giugno 2018
Amministratori,
Collegio Sindacale
e dirigenti
strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Interessi attivi e proventi assimilati - 4 4 0,00%
Commissioni attive 2 21.531 21.533 7,57%
Commissioni passive - (123) (123) 0,09%
Risultato netto dell'attività di negoziazione - 11 11 0,04%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per
garanzie e impegni (2) (2) (4) -0,11%
Altre spese amministrative - (95) (95) 0,08%
Altri oneri/proventi di gestione 16 5 21 0,04%
Totale conto economico 16 21.331 21.347

(Importi in migliaia)

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi della Banca (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e della Capogruppo UniCredit S.p.A., rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e mutui, passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca e costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:

  • agli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche (ovvero quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, il soggetto interessato);
  • alle controllate (anche congiuntamente) dai "dirigenti con responsabilità strategiche" o dei loro stretti familiari;
  • alle società collegate, e loro controllate, alla Capogruppo UniCredit S.p.A.;
  • agli azionisti, e loro controllate, della Banca o della Capogruppo UniCredit S.p.A..

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da:

  • attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca oppure a fronte di operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro;
  • attività per crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, riferiti essenzialmente a crediti per commissioni da incassare relativamente all'attività di collocamento di prodotti del risparmio gestito e del risparmio assicurativo;
  • costi e ricavi generati dalle suddette attività e passività, riferiti essenzialmente alle commissioni attive di sottoscrizione e gestione a fronte dell'attività di collocamento di prodotti del risparmio gestito e del risparmio assicurativo.

Sono escluse le consistenze al 30 giugno 2018 e le componenti economiche maturate nel corso del primo semestre 2018 nei confronti della Capogruppo UniCredit S.p.A. e delle società del Gruppo UniCredit, in quanto riportate nelle pagine seguenti.

RAPPORTI CON LA CAPOGRUPPO E LE ALTRE SOCIETA' DEL GRUPPO UNICREDIT

Totale Rapporti con imprese del gruppo UniCredit Totale 30-giu-18 % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso
banche 13.069.904 99,69%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso
clientela 9 0,00%
Altre attività 4.134 1,71%
Attivo 13.074.047 55,81%
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti verso
banche 743.979 81,95%
Altre passività 5.165 1,71%
Fondi per rischi ed oneri a) impegni e garanzie rilasciate 20 32,26%
Strumenti di capitale 200.000 100,00%
Passivo 949.164 4,05%
Garanzie rilasciate e impegni 256.070 17,17%
Garanzie e impegni 256.070 17,17%
Interessi attivi e proventi assimilati 89.893 62,02%
Interessi passivi e oneri assimilati (1.677) 22,99%
Commissioni attive 581 0,20%
Commissioni passive (3.223) 2,33%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito 7.266 193,40%
Spese amministrative (6.934) 4,14%
Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri a) per rischio di credito
relativo a impegni e garanzie rilasciate 430 110,82%
Altri oneri/proventi di gestione 10 0,02%
Conto economico 86.346

(Importi in migliaia)

Riportiamo di seguito un riepilogo dei rapporti con le società del Gruppo UniCredit al 30 giugno 2018.

Garanzie e Conto
Società Attivo Passivo impegni economico
Unicredit S.p.A. 13.073.848 898.023 256.070 91.174
Unicredit Bank AG 142 50.508 - 354
Unicredit Bank AG Milano - - - 78
UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. - - - 27
Unicredit Factoring S.p.A. 16 - - 34
Unicredit Leasing S.p.A. 6 - - 6
Unicredit Business Integrated Solutions S.C.p.A. 20 613 - (5.330)
Cordusio Società Fiduciaria per Azioni 15 20 - 3
Totale 13.074.047 949.164 256.070 86.346

(Importi in migliaia)

Riportiamo di seguito i dettagli delle voci dell'Attivo, del Passivo, Garanzie e impegni, dei Costi e dei Ricavi per singola società del Gruppo.

Rapporti con impresa controllante

Unicredit S.p.A. Totale 30-giu-18
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso banche 13.069.828
Altre attività 4.020
Attivo 13.073.848
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti verso banche 693.471
Altre passività 4.532
Fondi per rischi ed oneri a) impegni e garanzie rilasciate 20
Strumenti di capitale 200.000
Passivo 898.023
Garanzie rilasciate e impegni 256.070
Garanzie e impegni 256.070
Interessi attivi e proventi assimilati 89.825
Interessi passivi e oneri assimilati (1.677)
Commissioni attive 180
Commissioni passive (3.206)
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito 7.266
Spese amministrative (1.654)
Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e
garanzie rilasciate 430
Altri oneri/proventi di gestione 10
Conto economico 91.174

(Importi in migliaia)

Rapporti con imprese sottoposte al controllo di UniCredit S.p.A.

Unicredit Bank AG Totale 30-giu-18
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso banche 76
Altre attività 66
Attivo 142
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti verso banche 50.508
Passivo 50.508
Interessi attivi e proventi assimilati 68
Commissioni attive 286
Conto economico 354

(Importi in migliaia)

Unicredit Bank AG Milano Totale 30-giu-18
Commissioni attive 78
Conto economico 78
(Importi in migliaia)

UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. Totale 30-giu-18 Commissioni attive 27 Conto economico 27

Unicredit Factoring S.p.A. Totale 30-giu-18
Altre attività 16
Attivo 16
Spese amministrative 34
Conto economico 34

(Importi in migliaia)

Unicredit Leasing S.p.A. Totale 30-giu-18
Altre attività 6
Attivo 6
Spese amministrative 6
Conto economico 6

(Importi in migliaia)

Unicredit Business Integrated Solutions S.C.p.A. Totale 30-giu-18
Altre attività 20
Attivo 20
Altre passività 613
Passivo 613
Spese amministrative (5.330)
Conto economico (5.330)

(Importi in migliaia)

Cordusio Società Fiduciaria per Azioni Totale 30-giu-18
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela 9
Altre attività 6
Attivo 15
Altre passività 20
Passivo 20
Commissioni attive 10
Commissioni passive (17)
Spese amministrative 10
Conto economico 3

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

L'informativa relativa al segment reporting non è esposta in quanto il particolare modello di business della Banca (stante la non operatività della controllata Fineco AM) prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività. La Banca offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente alla Banca di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento.

Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.

Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.

Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rinvia ai dettagli informativi riportati nell'ambito della Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato delle presenti Note illustrative.

Si evidenzia che FinecoBank si rivolge, prevalentemente, a clientela retail in Italia, stante l'impatto ancora irrilevante dell'operatività in UK; le informazioni in merito alle aree geografiche e al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono, pertanto, considerate di rilevanza informativa dal management e quindi non vengono fornite.

Allegati

SCHEMI DI RICONDUZIONE PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

Consistenze al
ATTIVO 30-giu-18 31-dic-17
Cassa e disponibilità liquide = voce 10 1.733 613
Attività finanziarie di negoziazione
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie
10.871 8.827
detenute per la negoziazione 10.871 8.827
Finanziamenti a banche
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di
3.224.477
13.110.558
3.039.207
13.345.533
debito (9.886.081) (10.306.326)
Finanziamenti a clientela
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela
2.632.749
8.827.472
2.129.219
6.955.609
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di
debito
(6.194.723) (4.826.390)
Altre attività finanziarie
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività
17.188.339 16.715.041
finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditivià complessiva
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito
6.725
1.100.810
9.886.081
6.194.723
539.854
1.042.471
10.306.326
4.826.390
Coperture
50. Derivati di copertura
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
2.667
939
1.728
10.048
458
9.590
Attività materiali = voce 90 15.036 15.205
Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento 89.602 89.602
Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento 7.827 7.909
Attività fiscali = voce 110 10.914 9.249
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione = voce 120 91 -
Altre attività = voce 130 241.054 315.415
Totale dell'attivo 23.425.360 22.340.335
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-18 31-dic-17
Debiti verso banche
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche
907.794
907.794
926.001
926.001
Debiti verso clientela
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela
21.196.653
21.196.653
20.205.036
20.205.036
Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 4.568 11.936
Coperture
40. Derivati di copertura
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
2.374
3.403
(1.029)
(397)
3.375
(3.772)
Passività fiscali = voce 60 22.038 10.234
Altre passività
80. Altre passività
90. Trattamento di fine rapporto
100. Fondo rischi ed oneri
417.933
301.223
4.922
111.788
455.699
338.286
4.999
112.414
Patrimonio 874.000 731.826
- capitale e riserve
140. Strumenti di capitale
150. Riserve
160. Sovrapprezzi di emissione
170. Capitale
180. Azioni proprie
763.818
200.000
361.734
1.934
200.773
(623)
526.046
-
323.932
1.934
200.545
(365)
- riserve da valutazione
120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività
(14.997) (8.340)
complessiva
120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici
(5.440) 1.472
definiti (9.557) (9.812)
- Risultato netto = voce 200 125.179 214.120
Totale del passivo e del patrimonio netto 23.425.360 22.340.335
1° semestre
CONTO ECONOMICO 2018 2017
Interessi netti
30. Margine d'interesse
137.646
137.646
127.297
127.297
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
70. Dividendi e proventi simili
a dedurre: dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70
20
52
(32)
12
20
(8)
Commissioni nette = voce 60
60. Commissioni nette
145.978
145.978
129.707
129.707
Risultato negoziazione, coperture e fair value
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
90. Risultato netto dell'attività di copertura
110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
27.618
25.980
70
1.402
134
25.992
25.998
(14)
-
-
+ dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) 32 8
Saldo altri proventi/oneri
200. Altri oneri/proventi di gestione
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese
a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
583
48.082
(48.623)
1.124
(233)
44.506
(46.492)
1.753
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 311.845 282.775
Spese per il personale
160. Spese amministrative - a) spese per il personale
a dedurre: oneri di integrazione
(41.499)
(41.503)
4
(38.924)
(38.937)
13
Altre spese amministrative
160. Spese amministrative - b) altre spese amministrative
+ rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
(126.931)
(125.807)
(1.124)
(123.893)
(122.140)
(1.753)
Recuperi di spesa
200. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese
48.623
48.623
46.492
46.492
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
180. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali
190. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali
(4.836)
(2.399)
(2.437)
(4.833)
(2.418)
(2.415)
Costi operativi (124.643) (121.158)
RISULTATO DI GESTIONE 187.202 161.617
Rettifiche nette su crediti e su acccantonamenti per garanzie e impegni
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo
(1.156)
-
(1.650)
-
ammortizzato
a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo
3.810 (1.650)
ammortizzato - titoli di debito
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
(5.354)
(53)
-
-
a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito
53 -
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
rilasciate
388 -
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 186.046 159.967
Accantonamenti per rischi ed oneri
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti
(3.699)
(3.699)
(3.150)
(3.150)
Oneri di integrazione (4) (13)
Profitti netti da investimenti
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - titoli di debito
5.158
5.354
(353)
-
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva - titoli di debito
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
(53)
(143)
-
(353)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 187.501 156.451
Imposte sul reddito del periodo = voce 270 (62.322) (52.184)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 125.179 104.267
RISULTATO DI PERIODO 125.179 104.267
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 125.179 104.267

Attestazione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

  1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e

• l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2018.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato è basata su un modello definito nell'ambito del Gruppo UniCredit, in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

  2. I sottoscritti attestano, inoltre, che

3.1 il Bilancio consolidato semestrale abbreviato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

3.2 la Relazione intermedia sulla gestione consolidata comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione finanziaria semestrale consolidata comprende altresì una analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 31 luglio 2018

FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. Alessandro Foti Lorena Pelliciari

L'Amministratore Delegato e Il Dirigente Preposto alla redazione Direttore Generale dei documenti contabili societari

Relazione della Società di Revisione

Glossario

GLOSSARIO DELLA TERMINOLOGIA TECNICA E DEGLI ACRONIMI UTILIZZATI

Accelerated bookbuilding offering

Procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti. Questo tipo di operazione è spesso utilizzata dagli azionisti di maggioranza per cedere pacchetti azionari oppure dalla stessa società per reperire velocemente capitali (per acquisizioni o per rifinanziamento del debito).

AMA (Advanced Measurement Approach)

Applicando questa metodologia l'ammontare del requisito di rischio operativo è determinato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaborati dalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l'utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per i sistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione.

Attività di rischio ponderate

Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".

Asset under management

Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.

Asset Under Custody

Titoli di stato, obbligazioni ed azioni.

Audit

Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).

Available financial resources (AFR)

Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.

Banking book - Portafoglio bancario

Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".

Bail-in

Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.

Basilea 2

Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.

  • Pillar 1 (primo pilastro): fermo restando l'obiettivo di un livello di capitalizzazione pari all'8% delle esposizioni ponderate per il rischio, è stato delineato un nuovo sistema di regole per la misurazione dei rischi tipici dell'attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi) che prevede metodologie alternative di calcolo caratterizzate da diversi livelli di complessità con la possibilità di utilizzare, previa autorizzazione dell'Organo di Vigilanza, modelli sviluppati internamente;
  • Pillar 2 (secondo pilastro): prevede che le banche devono dotarsi di processi e strumenti per determinare il livello di capitale interno complessivo (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP) adeguato a fronteggiare tutte le tipologie di rischio, anche diverse da quelle presidiate dal requisito patrimoniale complessivo (primo pilastro), nell'ambito di una valutazione dell'esposizione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto di riferimento. All'Autorità di Vigilanza spetta il compito di esaminare il processo ICAAP, formulare un giudizio complessivo ed attivare, ove necessario, le opportune misure correttive;
  • Pillar 3 (terzo pilastro): introduce obblighi di pubblicazione delle informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi.

Basilea 3

Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.

Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD

Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).

Basis point

Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.

Best practice

Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.

Budget

Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.

Capitale economico

Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.

Capitale Interno

Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.

Capitale primario di classe 1 o CET 1

La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza (sia nel periodo transitorio sia a regime).

Capitale di classe 1 - Tier 1 Capital

Rappresenta la quota più solida e facilmente disponibile del patrimonio della banca determinato in base alle regole definite dalla disciplina di vigilanza.

CDS – Credit Default Swap

Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).

CFO

Chief Financial Officer.

CGU – Cash Generating Unit

Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.

Classe di merito di credito

Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.

Clausola di Claw back

Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la

valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.

Corporate

Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.

Cost/Income Ratio

Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.

Costo del rischio/Cost of risk

È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni verso clientela e i crediti verso clientela (media delle medie dei singoli trimestri). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.

CoR (sistema incentivante)

E' il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela e Crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.

Covenant

Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).

Covered bond

Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).

Credit Quality – EL

EL%= EL/EAD

Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis. Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.

CRD (Capital Requirement Directive)

Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.

Crediti deteriorati

I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).

CRM - Credit Risk Mitigation

Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.

CRO

Chief Risk Officer.

Default

Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.

EAD – Exposure At Default

Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.

EBA European Banking Authority

L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.

ECA

Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).

ECAI

Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).

ECB (European Central Bank)

Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.

EL Perdite attese (Expected Losses)

Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).

EPS – Earnings Per Shares (Utile per azione)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

EPS – Earnings Per Shares diluito (Utile per azione diluito)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.

Esposizioni non performing

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:

  • (i) esposizioni rilevanti scadute/sconfinante da più di 90 giorni;
  • (ii) esposizioni per cui banca giudica improbabile l'integrale adempienza del debitore senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, a prescindere dall'esistenza di un ammontare scaduto o dal numero di giorni di scaduto.

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate

Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate possono essere determinate facendo riferimento, alternativamente, al singolo debitore o alla singola transazione. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).

EVA – Economic Value Added

L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile operativo netto di imposta e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare assorbito e il capitale economico (nel caso di FinecoBank il capitale economico) sia il patrimonio netto contabile.

Fair value

Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.

Fondi propri o Total Capital

I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, ai seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.

Forbearance/Esposizioni oggetto di concessione

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).

Funding

Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.

Futures

Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.

Goodwill (Avviamento)

Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.

Guided products & services

Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor" e "Old Mutual", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".

Guided products & services/AuM

Rapporto fra i Guided products & services (vedi voce) e l'Asset Asset under management (vedi voce).

Guided products & services/TFA

Rapporto fra i Guided products & services e il Total Financial Asset.

Grandi esposizioni

Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi; (iii) il Capitale ammissibile è pari ai Fondi Propri dell'Emittente.

HNWI

High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.

IAS/IFRS

Principi contabili internazionali (InternationalAccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP - UnitedStates Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).

ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process

Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".

Impairment

Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.

Inadempienze probabili ("Unlikely toPay")

Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Index linked

Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.

IRB – Internal Rating Based

Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD –Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.

IRS – Interest RateSwap

Vedi voce "Swap".

Joint venture

Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.

Ke

Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.

KPI - "Key Performance Indicators" - "indicatori di prestazione chiave".

Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.

Key Risk Indicators

Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.

LCP

Loss Confirmation Period.

Leasing

Contratto con il quale una parte (locatore) concede all'altra (locatario) per un tempo determinato il godimento di un bene, acquistato o fatto costruire dal locatore su scelta e indicazione del locatario, con facoltà per quest'ultimo di acquistare la proprietà del bene a condizioni prefissate al termine del contatto di locazione.

LGD – Loss Given Default

Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).

Marginazione Long e Short

La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.

Master servicing agreement

Tipologia di contratto in forza del quale due o più parti regolano i termini essenziali di successive operazioni e/o di ulteriori contratti da porre in essere tra le stesse in futuro.

Maturity Ladder

Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.

Model Risk Category

Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.

OICR – Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio

La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).

OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari

La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.

Option

Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).

OTC – Over The Counter

La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.

Payout ratio

Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.

PD – Probability of Default

Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.

PMI

Piccole e medie imprese.

Private banking

Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.

Raccolta diretta da clientela

Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.

RARORAC - Risk adjusted Return on Risk adjusted Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (calcolato utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare assorbito e il capitale economico o utilizzando il patrimonio netto contabile) e il capitale allocato ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

Ratio Capitale di Classe 1 - Tier 1 Capital Ratio

Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).

Rating

Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.

Retail

Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.

Rischio di credito

Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.

Rischio di credito di controparte

Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.

Rischio di liquidità

Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).

Rischio di mercato

Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.

Rischio operativo

Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Riserva di capitale anticiclica

Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.

Riserva di conservazione del capitale

Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari, a regime, al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.

Risk Taking Capacity

Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.

ROAC – Return On Risk Allocated Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e il capitale allocato. Il Capitale allocato va inteso come il maggiore tra il capitale calcolato internamente sulla base di modelli condivisi all'interno del Gruppo Unicredit (Economic Capital) e il capitale regolamentare o il patrimonio netto contabile.

ROE

Rapporto fra utile netto e patrimonio netto contabile medio del periodo (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione).

RWA – Risk Weighted Assets (Attività di rischio ponderate)

Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.

Sensitivity

Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.

Sensitivity Analysis

L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).

Sofferenze

Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).

SPV –Special Purpose Vehicle

Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.

Swap

Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.

Total Financial Asset - TFA

Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).

Trading book - Portafoglio di negoziazione

Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

Validazione (interna)

Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.

VaR – Value at Risk

Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.

finecobank.com

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