Annual Report • Aug 7, 2018
Annual Report
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| RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2018 3 | ||
|---|---|---|
| 1. | ASSETTO ORGANIZZATIVO 4 | |
| 2. | CONTESTO MACROECONOMICO 11 | |
| 3. | ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO 12 | |
| 4. | RISULTATI ECONOMICI PER SETTORI DI ATTIVITA' 18 | |
| 5. | INFORMAZIONI DI CARATTERE NON FINANZIARIO 35 | |
| 6. | GESTIONE DEI RISCHI 43 | |
| 7. | EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 44 | |
| 8. | ALTRE INFORMAZIONI 45 | |
| 9. | APPENDICE 46 | |
| BILANCIO SEMESTRALE CONSOLIDATO ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2018………………………….51 | ||
| 1. | PREMESSA……………………………………………………………………….……………52 | |
| 2. | MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEL BILANCIO SEMESTRALE CONSOLIDATO, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI……………………….…………52 |
|
| 3. | CAMBIAMENTI NELLE POLITICHE CONTABILI……………………….…………………67 | |
| 4. | EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NEL PERIODO……………………………………………………84 | |
| 5. | GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 30 GIUGNO 2018………………………87 | |
| 6. | ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI………………………………………………………….……………147 | |
| 7. | PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'……159 | |
| 8. | EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"……………………………………163 | |
| 9. | EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"……………………………….……163 | |
| 10. | EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL PERIODO…………………………….163 | |
| 11. | ULTERIORI INFORMAZIONI…………………………………………………………………163 | |
| 12. | ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE…………………………………………………………………………………………………………174 |
Ultimo aggiornamento: 5 dicembre 2017
Ultimo aggiornamento: 5 dicembre 2017
Ultimo aggiornamento: 5 dicembre 2017
| Consiglio di Amministrazione (1) | |
|---|---|
| Presidente | Maria Bianca Farina |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale | Matteo Del Fante |
| Consiglieri | Giovanni Azzone |
| Carlo Cerami | |
| Antonella Guglielmetti | |
| Francesca Isgrò | |
| Mimi Kung | |
| Roberto Rao | |
| Roberto Rossi | |
| Collegio Sindacale (2) | |
| Presidente | Mauro Lonardo |
| Sindaci effettivi | Alessia Bastiani |
| Maurizio Bastoni | |
| Sindaci supplenti | Marina Colletta |
| Antonio Santi | |
| Ermanno Sgaravato | |
| Organismo di Vigilanza (3) | |
| Presidente | Nadia Fontana |
| Componenti | Paolo Casati (4) |
| Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane | |
| Francesco Petronio | |
| Società di revisione | |
| PricewaterhouseCoopersSpA |
| Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (5) |
Comitato Remunerazioni (5) |
Comitato Nomine e Corporate Governance (5) |
Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati (5) |
|---|---|---|---|
| Antonella Guglielmetti (presidente) | Carlo Cerami (presidente) | Roberto Rao (presidente) | Francesca Isgrò (presidente) |
| Giovanni Azzone | Giovanni Azzone | Antonella Guglielmetti | Carlo Cerami |
| Francesca Isgrò | Roberto Rossi | Mimi Kung | Mimi Kung |
| Roberto Rossi | Roberto Rao |
(1) Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.
(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018. Il 30 gennaio 2017 il Sindaco supplente Andrea Bonechi ha rassegnato, con efficacia immediata, le proprie dimissioni dall'incarico, pertanto l'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2017 ha nominato sindaco supplente Antonio Santi.
(3) L'Organismo di Vigilanza è stato nominato dal CdA il 24 maggio 2016 per la durata di 3 anni. Giulia Bongiorno, nominata dal CdA il 22 giugno 2017 quale componente delll'Organismo di Vigilanza, si è dimessa il 12 marzo 2018.
(4) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.
(5) I componenti dei Comitati sono stati nominati dal CdA del 28 aprile 2017. Nella riunione del 19 febbraio 2018 il CdA ha ridenominato il Comitato Nomine e il Comitato Controllo e Rischi rispettivamente Comitato Nomine e Corporate Governance e Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità.
Nel primo semestre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane s i è riunito 9 volte in occasione delle quali sono stati esaminati i seguenti principali argomenti e assunte le relative delibere di competenza.
| DATA | PRINCIPALI DELIBERE |
|---|---|
| Proposta di Modifica del Patrimonio BancoPosta: Apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte di Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio |
|
| 25 gennaio 2018 | Proposta di Modifica del Patrimonio BancoPosta (rimozione del vincolo di destinazione ramo d'azienda "pagamenti e monetica"); Evoluzione della controllata PosteMobile: (A) autorizzazione all'istituzione di un patrimonio destinato alla monetica e prestazione dei servizi di pagamento, (B) trasformazione in Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) ibrido; Conferimento poteri per avvio iter di autorizzazione Banca d'Italia |
| Adesione all'aumento di capitale di Anima Holding SpA | |
| 19 febbraio 2018 | Risultati preliminari relativi all'esercizio 2017, proposta di dividendo |
| 26 febbraio 2018 | Approvazione Piano Industriale Deliver 2022 |
| Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 della società e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 | |
| 29 marzo 2018 | Proposta di distribuzione degli utili |
| Aggiornamento Codice Etico di Gruppo | |
| 19 aprile 2018 | Aggiornamento Linee Guida Segnalazione Violazioni (Whistleblowing) |
| Linee Guida Privacy (GDPR) | |
| 27 aprile 2018 | Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie |
| 9 maggio 2018 | Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018 |
| 29 maggio 2018 | Contratto pluriennale con Amazon per i servizi di recapito di prodotti postali (pacchi) |
| 28 giugno 2018 | Aggiornamento Modello 231 |
In data 7 agosto 2017 si è perfezionata la cessione da parte di Poste Italiane della partecipazione pari al 100% del capitale sociale di Banca del Mezzogiorno-Medio Credito Centrale a favore dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia), al prezzo complessivo di circa 387 milioni di euro, di cui 317 milioni di euro incassati al 30 giugno 2018; la parte restante del prezzo è prevista in pagamento in più soluzioni, l'ultima delle quali a cinque anni dall'accordo.
In data 6 marzo 2018 Poste Italiane e Anima Holding, nonché Poste Vita, BancoPosta Fondi SGR e Anima SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito in linea con i termini generali relativi all'accordo del 21 dicembre 2017.
Per effetto di tale operazione - che prevede la scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare BancoPosta Fondi SGR SpA in favore di Anima SGR SpA, nonché un'estensione della partnership che avrà una durata di 15 anni - Poste manterrà il 100% di BancoPosta Fondi SGR con l'obiettivo di farne un centro di competenze nella gestione degli investimenti finanziari di tutto il Gruppo; l'operazione permetterà inoltre di rafforzare l'attività di formazione e aggiornamento della rete distributiva di Poste nell'ambito del risparmio gestito e di ampliare la gamma dei prodotti offerti ai risparmiatori.
Poste Italiane il 12 aprile 2018, dando seguito a quanto stabilito dal proprio Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, ha aderito all'aumento di capitale sociale a pagamento di Anima Holding SpA – per la quota di sua spettanza – per un totale di circa 30 milioni di euro mantenendo quindi una partecipazione del 10,04% del capitale sociale di Anima Holding SpA.
In data 19 aprile 2018 il Consiglio di Amministrazione di BancoPosta Fondi SGR SpA ha approvato il progetto di scissione della società e l'istanza di autorizzazione da presentare in Banca d'Italia; l'Autorità ha rilasciato l'autorizzazione in data 11 luglio 2018.
Con l'intento di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di sviluppo in ambito pagamenti e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha ritenuto opportuno concentrare in un unico soggetto specializzato tutte le esperienze e competenze in ambito pagamenti, mobile e digitale.
Tale iniziativa prevede il conferimento in natura in favore di PosteMobile SpA del ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento afferente al Patrimonio BancoPosta e la costituzione, da parte di PosteMobile, di un patrimonio destinato tramite il quale la Società possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) "ibrido", continuando altresì a svolgere le attuali attività di operatore mobile virtuale.
L'operazione, insieme alle proposte di modifica del Patrimonio e del Regolamento BancoPosta, nonché del conferimento dei relativi poteri per inoltrare l'istanza di autorizzazione alla Banca d'Italia, è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 25 gennaio 2018.
A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte dell'Autorità di vigilanza, comunicato il 24 aprile 2018, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane il 29 maggio 2018 ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta relativamente alle attività, beni e rapporti giuridici che costituiscono il ramo di azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento. Poste Italiane sta fornendo alla Banca d'Italia, su base periodica, aggiornamenti in merito alle correlate attività di implementazione dei sistemi informativi. La medesima Assemblea, inoltre, ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione anche con riferimento all'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e di antiriciclaggio. Tali attività confluiranno in strutture accentrate di Poste Italiane con l'obiettivo di conseguire centri di competenza unici a livello di Gruppo, nonché elevati standard di qualità e maggiore efficacia ed efficienza dei processi.
Infine, in data 19 febbraio 2018, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha deliberato l'approvazione dell'iniziativa di tutela dei clienti del fondo "Europa Immobiliare n.1". In data 28 marzo 2018 il Gestore del fondo Vegagest SGR, ha comunicato al mercato di aver provvisoriamente sospeso la delibera di approvazione del rendiconto finale di liquidazione e, in data 13 giugno 2018 ha deliberato la distribuzione di un rimborso parziale ai quotisti nella misura del 50% del Valore finale di liquidazione. Successivamente, il 28 giugno 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha ridefinito l'iniziativa di tutela sopra richiamata, con un impatto sul Fondo per rischi e oneri al 30 giugno 2018 di circa 17 milioni di euro.
(*) La funzione Revisione Interna di BancoPosta riferisce direttamente al Consiglio d'Amministrazione e al Collegio Sindacale
Nel corso del primo semestre è stato avviato un percorso di evoluzione del modello organizzativo del Gruppo, volto ad abilitare il conseguimento degli indirizzi strategici e degli obiettivi definiti nel Piano Industriale Deliver 2022. In tale contesto, i principali elementi di novità introdotti hanno riguardato:
• l'avvio dei progetti di riorganizzazione del comparto della monetica e dei servizi di pagamento in ambito BancoPosta ai fini della costituzione dell'Istituto di Moneta Elettronica (IMEL).
| di 10 CMP Multiprodotto: Centri meccanizzazione postale (sia prioritaria, sia posta massiva) |
|---|
| di CMP Specializzato : Centri 6 meccanizzazione specializzati postale (prevalentemente posta prioritaria) |
| 7 Centri Prioritari a bassa meccanizzazione |
| 4 HUB SDA |
Nel corso dei primi mesi del 2018 il quadro economico internazionale è stato positivo, seppure in marginale rallentamento rispetto all'ultimo trimestre 2017.
Il Fondo Monetario, nella pubblicazione World Economic Outlook, prospetta per il 2018 una crescita del prodotto interno lordo globale del 3,9% in linea con il dato dell'anno precedente (3,8%), mentre prevede un indebolimento delle esportazioni di beni (+4,8% nel 2018 rispetto al +5,2% del 2017). La politica commerciale protezionistica americana e le probabili contromisure dei paesi coinvolti determinano incertezza e rischiano di frenare il commercio internazionale.
La ripresa mondiale ha portato un veloce riallineamento tra la domanda e l'offerta dei prodotti petroliferi determinando una significativa risalita dei prezzi. Il Brent è cresciuto del 62,1% passando da 48,85 \$ del 30 giugno 2017 a 79,2 \$ al barile del 29 giugno 2018.
Tra le economie industrializzate, gli Stati Uniti continuano a realizzare una crescita sostenuta (+0,5% nel primo trimestre 2018) e il Fondo Monetario prospetta per il 2018 un PIL in crescita del 2,9% rispetto al 2,3% del 2017. La riforma fiscale, approvata a dicembre, ha generato un aumento del reddito disponibile delle famiglie e permetterà alle imprese un aumento degli investimenti. L'incremento della crescita, tuttavia, creerà pochi vantaggi all'esterno degli Stati Uniti poiché l'amministrazione vuole mantenere gli effetti espansivi al suo interno, minimizzando quelli sul resto del mondo.
Anche l'economia del Regno Unito è in crescita, sebbene su tassi minori rispetto agli anni passati. Secondo una indagine di Bank of England, le incertezze sulle future relazioni commerciali con l'Europa (Brexit) hanno causato una minore crescita degli investimenti tra il 3% e il 4%. Un'alta inflazione (tasso al 2,4% al mese di maggio) evidenzia anche la possibilità di aumenti dei tassi di policy da parte della Banca Centrale.
In Cina prosegue il ribilanciamento dell'economia verso un modello più incentrato sui consumi interni dove le esportazioni sono cresciute a giugno dell'11,3% mentre le importazioni sono salite del 14,1%. Si è lievemente ridotta la spesa per investimenti a causa del progressivo inasprimento della politica monetaria finalizzato a contenere l'indebitamento dell'economia cinese.
L'economia dell'Area euro, dopo il forte progresso del 2017, ha registrato nel 1° trimestre 2018 una decelerazione del ritmo di crescita (+0,3% rispetto a +0,6% del quarto trimestre 2017). La Banca Centrale Europea (BCE) ha giudicato inatteso l'indebolimento che ha toccato nazioni come Germania e Francia. Il calo dell'indice Euro-Coin1 , sceso anche a giugno (0,48) per il quarto mese consecutivo, suggerisce un prolungamento del rallentamento in atto. L'inflazione è salita anche a giugno toccando valori superiori al 2% in molti paesi dell'Eurozona, principalmente per via dei prezzi energetici. L'inflazione core dell'Area rimane ancorata all'1,2%2 . La BCE potrebbe quindi iniziare a preparare il mercato a una possibile futura revisione della politica monetaria.
In sintonia con l'andamento ciclico dell'Area Euro, l'economia italiana ha chiuso il primo trimestre dell'anno con una leggera decelerazione del PIL (+0,3% rispetto a +0,4% del quarto trimestre 2017). La crescita è stata sostenuta in prevalenza dai consumi e dalle scorte. L'occupazione è in aumento e l'ultimo dato disponibile, riferito a maggio, ha registrato un nuovo record di occupati. La produzione industriale di maggio, dopo il calo di aprile, registra un aumento del 0,7% su aprile e del 2,1% su base annua, ma l'indice anticipatore Ita-Coin3 di giugno è sceso a 0,01 (da 0,53 di gennaio), confermando che la fase di rallentamento del PIL è proseguita anche nel secondo trimestre. Il calo di fiducia verso l'Italia da parte degli investitori, registrato nel mese di maggio in attesa dell'esito delle elezioni politiche, ha portato turbolenze sui
1 Indice prodotto dalla Banca d'Italia in collaborazione con il Centre for Economic Policy Research (CEPR) che fornisce una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell'area euro in termini di tasso di crescita trimestrale del PIL, depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo).
2 L'inflazione "core" è la misura dell'aumento medio dei prezzi (e della diminuzione del potere d'acquisto della moneta) che non tiene conto dei beni che presentano una forte volatilità di prezzo: in particolare quelli dell'energia e quelli alimentari.
3 Indice prodotto dalla Banca d'Italia che fornisce, in tempo reale, una stima mensile dell'evoluzione tendenziale dell'attività economica sfruttando l'informazione proveniente da diverse variabili di natura quantitativa (produzione industriale, inflazione, vendite al dettaglio, flussi di interscambio, indici azionari) e qualitativa (fiducia di famiglie e imprese, indicatori PMI). Ita-coin risponde quindi a finalità simili a quelle per le quali viene impiegato €-coin.
mercati e un aumento della percezione del rischio Paese con un aumento dei rendimenti sovrani. Tale situazione si è riflessa sullo spread decennale tra BTP e Bund che, a partire dal mese di maggio, è fortemente aumentato. Dopo un picco a 290 bps lo spread è sceso a fine giugno a 238 bps, in un contesto di elevata volatilità. Molto forte è stato l'incremento dei rendimenti anche sulle scadenze brevi, con le aste sui BOT che sono tornate a tassi positivi (nel 2017 hanno sempre fatto registrare rendimenti negativi all'emissione).
In tale contesto, l'attività finanziaria di BancoPosta è stata concentrata sulla gestione della politica di stabilizzazione della redditività del portafoglio titoli realizzando plusvalenze per 379 milioni di euro in linea con l'obiettivo di Piano per il 2018. Visto il protrarsi delle favorevoli condizioni di mercato è stata avviata la politica di stabilizzazione dei ricavi complessivi per l'esercizio 2019. Tale operatività è stata svolta nella prima parte dell'anno facendo ricorso ad operazioni di vendita forward di titoli di Stato, con valuta di regolamento all'inizio del 2019. Infine il forte aumento della volatilità verificatosi nel corso del mese di maggio ha permesso di concentrare l'attività sull'acquisto dei titoli in scadenza nel corso del 2018, anche con acquisti forward a rendimenti più alti di quanto previsto a valere sulle scadenze di BTP in portafoglio.
Anche sulla raccolta derivante dalla Pubblica Amministrazione, depositata presso il MEF, sono state fatte operazioni di copertura gestionale tese a fissare parte del rendimento ai livelli di fine giugno. Tale raccolta è infatti remunerata con un parametro variabile legato al rendimento dei BOT 6 mesi e del Rendistato. La copertura ha riguardato circa la metà della giacenza attesa nel secondo semestre 2018.
| 3. | ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2° trime | stre | 1° se | me stre |
||||||
| Variazioni | 2017 | 2018 | Dati economici (in milioni di euro) |
2018 | 2017 | Variazioni | |||
| -4,5% | (120) | 2.665 | 2.545 | Ricavi | 5.429 | 5.498 | (69) | -1,3% | |
| di cui: | |||||||||
| -3,9% | (35) | 898 | 863 | Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione | 1.761 | 1.812 | (51) | -2,8% | |
| 10,8% | 16 | 148 | 164 | Servizi di Pagamento, mobile e digitale | 307 | 278 | 29 | 10,4% | |
| -7,3% | (91) | 1.248 | 1.157 | Servizi Finanziari | 2.676 | 2.710 | (34) | -1,3% | |
| -2,7% | (10) | 371 | 361 | Servizi Assicurativi | 685 | 698 | (13) | -1,9% | |
| -6,8% | (150) | 2.205 | 2.055 | Costi | 4.104 | 4.370 | (266) | -6,1% | |
| di cui: | |||||||||
| -2,6% | (38) | 1.454 | 1.416 | Costo del lavoro totale | 2.846 | 2.934 | (88) | -3,0% | |
| -3,4% | (49) | 1.452 | 1.403 | di cui costo del lavoro | 2.827 | 2.930 | (103) | -3,5% | |
| n.s. | 11 | 2 | 13 | di cui incentivi all'esodo | 19 | 4 | 15 | n.s. | |
| -14,9% | (112) | 751 | 639 | Altri costi operativi | 1.258 | 1.436 | (178) | -12,4% | |
| 6,5% | 30 | 460 | 490 | EBITDA | 1.325 | 1.128 | 197 | 17,5% | |
| 0,7% | 1 | 139 | 140 | Ammortamenti e svalutazioni | 272 | 281 | (9) | -3,2% | |
| 9,0% | 29 | 321 | 350 | EBIT | 1.053 | 847 | 206 | 24,3% | |
| 1,7% | 12,0% | 13,8% | EBIT Margin | 19,4% | 15,4% | 4,0% | |||
| n.s. | 95 | (81) | 14 | Proventi/(Oneri) finanziari | 22 | (75) | 97 | n.s. | |
| 51,7% | 124 | 240 | 364 | Utile lordo | 1.075 | 772 | 303 | 39,2% | |
| 40,7% | 33 | 81 | 114 | Imposte | 340 | 262 | 78 | 29,8% | |
| 57,2% | 91 | 159 | 250 | Utile netto | 735 | 510 | 225 | 44,1% | |
| 57,2% | 0,070 | 0,121 | 0,191 | Utile netto per azione | 0,563 | 0,391 | 0,172 | 44,1% |
| Investimenti (in milioni di euro) | I semestre 2018 I semestre 2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Investimenti | 151 | 183 | (32) | -17,5% |
| di cui | ||||
| Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione | 111 | 148 | (37) | -25,0% |
| Pagamenti Mobile e Digitale | 19 | 19 | - | n.s. |
| Finanziario | 13 | 10 | 3 | 30,0% |
| Assicurativo | 8 | 6 | 2 | 33,3% |
| Dati Patrimoniali e Finanziari | 30 giugno 2018 | 31 dicembre 2017 |
Variazioni | |
| (dati in milioni di euro) | ||||
| Capitale immobilizzato | 2.991 | 3.077 | (86) | -2,8% |
| Capitale circolante netto | 2.204 | 1.452 | 752 | 51,8% |
| Capitale investito lordo | 5.195 | 4.529 | 666 | 14,7% |
| Fondi diversi e Altre attività/passività | (2.485) | (2.546) | 61 | -2,4% |
| Capitale investito netto | 2.710 | 1.983 | 727 | 36,7% |
| Patrimonio netto | 7.595 | 7.550 | 45 | 0,6% |
| Posizione finanziaria netta | (4.885) | (5.567) | 682 | -12,3% |
| Posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (ESMA) | (407) | (845) | 438 | -51,8% |
| Organico del Gruppo | I semestre 2018 I semestre 2017 | Variazioni | ||
| Numero medio dipendenti (*) | 135.284 | 137.970 | (2.686) | -1,9% |
| Costo del lavoro ordinario unitario (in migliaia di euro) | 41,8 | 42,6 | (0,8) | -1,9% |
(*) Dati espressi in full time equivalent .
La gestione del primo semestre 2018 ha permesso di conseguire un positivo risultato operativo consolidato che si attesta a 1.053 milioni di euro e registra una crescita del 24,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (847 milioni di euro), principalmente per effetto della riduzione dei costi operativi e del costo del lavoro.
I ricavi totali del Gruppo ammontano a 5,4 miliardi di euro, segnando una live flessione di 69 milioni rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (-1,3%).
Nel dettaglio, i ricavi dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si attestano a 1.761 milioni di euro evidenziando una contrazione del 2,8% rispetto al primo semestre del 2017 per effetto della riduzione dei volumi della corrispondenza tradizionale, parzialmente compensati dai risultati del comparto dei pacchi i cui volumi registrano un incremento del 7,3% passando da 55 milioni di spedizioni del primo semestre del 2017 a 59 milioni di spedizioni.
I servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale hanno contribuito alla formazione dei ricavi con 307 milioni di euro, in aumento del 10,4% rispetto al primo semestre 2017, e accolgono i ricavi dei servizi di pagamento, i prodotti di monetica e i servizi di telefonia PosteMobile SpA.
I ricavi dei servizi Finanziari ammontano complessivamente a 2.676 milioni di euro, in diminuzione dell'1,3% rispetto ai 2.710 milioni di euro del primo semestre 2017. La variazione, a fronte della buona performance del Servizio di Raccolta del Risparmio Postale in relazione ai meccanismi previsti dal nuovo Accordo con Cassa Depositi e Prestiti (+16%), riflette minori plusvalenze realizzate, in linea con la nuova strategia del Gruppo di ridurre la dipendenza dei risultati da effetti straordinari, nonché minori ricavi derivanti dalla cessione della partecipazione in Banca del Mezzogiorno–MCC avvenuta il 7 agosto 2017.
Il comparto Assicurativo ha contribuito alla formazione dei ricavi totali con 685 milioni di euro (698 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) segnando una riduzione di 13 milioni euro per effetto del rallentamento dei premi lordi dei prodotti Vita, che passano da 11,1 miliardi di euro del primo semestre 2017 a 8,8 miliardi di euro.
Come anticipato, l'analisi dei costi, che passano da 4,4 miliardi di euro del 2017 a 4,1 miliardi di euro, evidenzia una riduzione del 6,1%.
Il costo del lavoro evidenzia una riduzione del 3,0%, passando da 2.934 milioni di euro del primo semestre 2017 a 2.846 milioni di euro nel 2018, per effetto principalmente della riduzione degli organici mediamente impiegati nel periodo (circa 2.700 FTE in meno rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente) e dei maggiori costi sul rinnovo contrattuale stimati nel 2017.
Il costo per incentivi all'esodo sostenuto nel corso del semestre ammonta a 19 milioni di euro (4 milioni di euro nel 2017) ed è prevalentemente afferibile al personale dirigente, per il restante personale si è utilizzato il piano esodi precostituito.
Gli Altri costi operativi passano da 1.436 milioni di euro del primo semestre 2017 a 1.258 milioni di euro nel 2018 e segnano una riduzione del 12,4% per effetto prevalentemente dei maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri del primo semestre 2017 posti in prevalenza a presidio di rischi operativi ascrivibili a strumenti e prodotti di investimento a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese della clientela.
Tenuto conto degli Ammortamenti e svalutazioni del periodo (272 milioni di euro nel primo semestre 2018 rispetto a 281 milioni di euro del primo semestre 2017), dei proventi finanziari netti nel 2018 rispetto al 2017 che risentivano di maggiori oneri per effetto della svalutazione per 82 milioni di euro delle Contingent Convertible Notes sottoscritte nel dicembre 2014 da Poste Italiane ed emesse da Midco SpA (società che detiene il 51% della Alitalia SAI) nonché delle imposte del periodo, l'utile del periodo si attesta a 735 milioni di euro, segnando un incremento del 44,1% rispetto al risultato del primo semestre 2017 (510 milioni di euro di utile di periodo).
A partire dal primo gennaio 2018 il Gruppo Poste Italiane ha adottato l'IFRS 9 Strumenti Finanziari (emanato con Regolamento (UE) n. 2067/2016) e l'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti (adottato con Regolamento (UE) n. 1905/2016).
Le variazioni intervenute sono riferibili principalmente alle riclassifiche delle attività finanziarie, effettuate in coerenza con i modelli di business individuati, nelle nuove categorie contabili previste dall'IFRS 9 con un incremento netto delle stesse di 1.720 milioni di euro (principalmente per la riclassifica di strumenti finanziari precedentemente valutati al costo ammortizzato valutati ora al fair value) e alla rilevazione delle perdite attese in applicazione del nuovo modello di impairment sulle attività finanziarie e sui crediti per complessivi 39 milioni di euro. Gli effetti puntuali dei cambiamenti introdotti dai nuovi principi contabili sono riportati nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2018 al quale si rimanda.
| 30 giugno 2018 | 31 dicembre 2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | ||||
| Immobilizzazioni materiali | 1.953 | 2.053 | (100) | -4,9% |
| Immobilizzazioni immateriali | 497 | 516 | (19) | -3,7% |
| Partecipazioni | 541 | 508 | 33 | 6,5% |
| Capitale immobilizzato | 2.991 | 3.077 | (86) | -2,8% |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 6.620 | 6.170 | 450 | 7,3% |
| Debiti commerciali e Altre passività | (4.420) | (4.788) | 368 | -7,7% |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 4 | 70 | (66) | -94,3% |
| Capitale circolante netto | 2.204 | 1.452 | 752 | 51,8% |
| Capitale investito lordo | 5.195 | 4.529 | 666 | 14,7% |
| Fondi per rischi e oneri | (1.495) | (1.595) | 100 | -6,3% |
| Trattamento di fine rapporto | (1.221) | (1.274) | 53 | -4,2% |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 231 | 323 | (92) | -28,5% |
| Capitale investito netto | 2.710 | 1.983 | 727 | 36,7% |
| Patrimonio netto | 7.595 | 7.550 | 45 | 0,6% |
| di cui Riserva di fair value | 146 | 371 | (225) | -60,7% |
| Attività finanziarie | (191.093) | (186.766) | (4.327) | 2,3% |
| Cassa e depositi BancoPosta | (3.250) | (3.196) | (54) | 1,7% |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.703) | (2.428) | 725 | -29,9% |
| Riserve tecniche assicurative nette | 124.506 | 123.579 | 927 | 0,8% |
| Passività finanziarie | 66.655 | 63.244 | 3.411 | 5,4% |
| Posizione finanziaria netta | (4.885) | (5.567) | 682 | -12,3% |
| 30 giugno 2018 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 1.923 | 22 | - | 8 | - | 1.953 |
| Immobilizzazioni immateriali | 423 | 30 | - | 44 | - | 497 |
| Partecipazioni | 1.814 | 8 | 12 | 157 | (1.450) | 541 |
| Capitale immobilizzato | 4.160 | 60 | 12 | 209 | (1.450) | 2.991 |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 2.928 | 120 | 2.367 | 2.572 | (1.367) | 6.620 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (2.600) | (219) | (1.831) | (995) | 1.225 | (4.420) |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | (6) | (3) | (7) | 20 | - | 4 |
| Capitale circolante netto | 322 | (102) | 529 | 1.597 | (142) | 2.204 |
| Capitale investito lordo | 4.482 | (42) | 541 | 1.806 | (1.592) | 5.195 |
| Fondi per rischi e oneri | (937) | (21) | (526) | (12) | 1 | (1.495) |
| Trattamento di fine rapporto | (1.200) | (3) | (16) | (3) | 1 | (1.221) |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 371 | 16 | 65 | (221) | - | 231 |
| Capitale investito netto | 2.716 | (50) | 64 | 1.570 | (1.590) | 2.710 |
| Patrimonio netto | 3.123 | 271 | 2.588 | 3.203 | (1.590) | 7.595 |
| di cui Riserva di fair value | 1 | - | 152 | (7) | - | 146 |
| Attività finanziarie | (915) | (3.874) | (64.827) | (126.386) | 4.909 | (191.093) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.250) | - | - | (3.250) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (863) | (15) | (465) | (764) | 404 | (1.703) |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 124.506 | - | 124.506 |
| Passività finanziarie | 1.371 | 3.568 | 66.018 | 1.011 | (5.313) | 66.655 |
| Posizione finanziaria netta | (407) | (321) | (2.524) | (1.633) | - | (4.885) |
| 31 dicembre 2017 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 2.025 | 18 | 1 | 9 | - | 2.053 |
| Immobilizzazioni immateriali | 440 | 33 | - | 43 | - | 516 |
| Partecipazioni | 1.784 | 7 | 11 | 157 | (1.451) | 508 |
| Capitale immobilizzato | 4.249 | 58 | 12 | 209 | (1.451) | 3.077 |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 2.352 | 115 | 2.454 | 1.972 | (723) | 6.170 |
| Debiti commerciali e Altre passività | (2.892) | (171) | (1.526) | (781) | 582 | (4.788) |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | 77 | 3 | (1) | (9) | - | 70 |
| Capitale circolante netto | (463) | (53) | 927 | 1.182 | (141) | 1.452 |
| Capitale investito lordo | 3.786 | 5 | 939 | 1.391 | (1.592) | 4.529 |
| Fondi per rischi e oneri | (1.031) | (21) | (532) | (11) | - | (1.595) |
| Trattamento di fine rapporto | (1.253) | (3) | (16) | (3) | 1 | (1.274) |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | 388 | 10 | 94 | (170) | 1 | 323 |
| Capitale investito netto | 1.890 | (9) | 485 | 1.207 | (1.590) | 1.983 |
| Patrimonio netto | 2.735 | 325 | 2.702 | 3.378 | (1.590) | 7.550 |
| di cui Riserva di fair value | 12 | - | 180 | 179 | - | 371 |
| Attività finanziarie | (1.097) | (3.283) | (60.688) | (125.860) | 4.162 | (186.766) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.196) | - | - | (3.196) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.997) | (21) | (396) | (907) | 893 | (2.428) |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 123.579 | - | 123.579 |
| Passività finanziarie | 2.249 | 2.970 | 62.063 | 1.017 | (5.055) | 63.244 |
| Posizione finanziaria netta | (845) | (334) | (2.217) | (2.171) | - | (5.567) |
| Variazioni 30/06/2018 vs. 31/12/2017 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile, e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | (102) | 4 | (1) | (1) | - | (100) |
| Immobilizzazioni immateriali | (17) | (3) | - | 1 | - | (19) |
| Partecipazioni | 30 | 1 | 1 | - | 1 | 33 |
| Capitale immobilizzato | (89) | 2 | - | - | 1 | (86) |
| Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze | 576 | 5 | (87) | 600 | (644) | 450 |
| Debiti commerciali e Altre passività | 292 | (48) | (305) | (214) | 643 | 368 |
| Crediti (Debiti) per imposte correnti | (83) | (6) | (6) | 29 | - | (66) |
| Totale Capitale circolante netto | 785 | (49) | (398) | 415 | (1) | 752 |
| Capitale investito lordo | 696 | (47) | (398) | 415 | - | 666 |
| Fondi per rischi e oneri | 94 | - | 6 | (1) | 1 | 100 |
| Trattamento di fine rapporto | 53 | - | - | - | - | 53 |
| Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite | (17) | 6 | (29) | (51) | (1) | (92) |
| Capitale investito netto | 826 | (41) | (421) | 363 | - | 727 |
| Patrimonio netto | 388 | (54) | (114) | (175) | - | 45 |
| di cui Riserva di fair value | (11) | - | (28) | (186) | - | (225) |
| Attività finanziarie | 182 | (591) | (4.139) | (526) | 747 | (4.327) |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (54) | - | - | (54) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 1.134 | 6 | (69) | 143 | (489) | 725 |
| Riserve tecniche assicurative nette | - | - | - | 927 | - | 927 |
| Passività finanziarie | (878) | 598 | 3.955 | (6) | (258) | 3.411 |
| Posizione finanziaria netta | 438 | 13 | (307) | 538 | - | 682 |
La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 30 giugno 2018 un Capitale investito netto di 2.710 milioni di euro (1.983 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
Il Capitale immobilizzato si attesta a 2.991 milioni di euro segnando un decremento di 86 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2017. Alla formazione del saldo hanno concorso investimenti per 151 milioni di euro compensati da ammortamenti e svalutazioni per 272 milioni di euro – nonché la sottoscrizione, avvenuta nel mese di aprile 2018, da parte della Capogruppo dell'aumento del capitale sociale a pagamento di Anima Holding SpA per 30 milioni di euro.
Le attività di investimento, in linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2018 – 2022 a supporto degli obiettivi di Piano Strategico, hanno riguardato in larga parte il settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, nel cui ambito sono proseguiti gli interventi atti a perseguire l'obiettivo di ottimizzazione e automazione dei processi operativi. Tra questi, presso il CMP di Bologna è stato installato un nuovo impianto di smistamento finalizzato all'automazione dei processi di lavorazione della corrispondenza. Il Gruppo ha inoltre avviato nel mese di aprile la progressiva implementazione del nuovo modello di recapito "Joint delivery", finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo sviluppo dell'e-commerce e delle mutate esigenze dei clienti. È stata altresì attivata la nuova rete "PuntoPoste" con 287 lockers sul territorio nazionale per il ritiro degli acquisti on line e la spedizione di resi e pacchi o preaffrancati o prepagati e che si estenderà nei prossimi mesi con l'obiettivo di garantire maggiore copertura su tutto il territorio.
Ulteriori attività hanno invece riguardato la riqualificazione e l'adeguamento degli immobili strumentali, nonché il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei dipendenti secondo quanto previsto dalla normativa in materia (D.Lgs 81/08).
Per quanto riguarda i Servizi di Pagamenti, Mobile e Digitale, in coerenza con il percorso di digital transformation sono proseguiti gli interventi volti ad accrescere la competitività del Gruppo nel mercato della telefonia fissa e mobile. Sono state inoltre realizzate evoluzioni applicative della Piattaforma Postino telematico che introducono nuove funzionalità quali la possibilità di effettuare il recapito di un pacco a un secondo destinatario designato in fase di acquisto.
Con riferimento ai Servizi Finanziari, in linea con le previsioni del Piano Deliver 2022, a seguito dell'entrata in vigore in Italia il 3 gennaio 2018 della normativa MiFID 2, Poste Italiane ha continuato a sviluppare gli interventi di adeguamento riconducibili, prevalentemente, al rafforzamento dei processi di product governance, di informativa al cliente, di profilazione della clientela, di erogazione del servizio di consulenza guidata, nonché di formazione del personale della rete di vendita. Sempre nel periodo in esame, sono state attivate nuove offerte di prodotti, promozioni e funzionalità, che hanno riguardato il Risparmio Postale, il Risparmio Gestito, il comparto assicurativo e i prodotti di finanziamento.
Nei Servizi Assicurativi nel corso del primo semestre del 2018 sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e a supporto al business; in particolare, gli investimenti hanno interessato il sistema di gestione del portafoglio Vita e l'applicazione del Regolamento UE n. 2016/679 "relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati" (c.d. GDPR)" entrato in vigore il 25 maggio 2018.
Nell'ambito degli interventi di natura IT, che rappresentano un importante fattore abilitante al perseguimento degli obiettivi delineati nel Piano Industriale, sono proseguite le attività finalizzate alla razionalizzazione dell'infrastruttura dei Data Center del Gruppo, l'aggiornamento con tecnologia avanzata delle dotazioni hardware degli Uffici Postali, direzionali e di recapito, l'evoluzione e l'ottimizzazione delle architetture applicative e infrastrutturali per l'erogazione dei servizi.
Il Capitale circolante netto al 30 giugno 2018 ammonta a 2.204 milioni di euro e si incrementa di 752 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2017 per effetto di maggiori Crediti per 450 milioni di euro - in larga parte ascrivibili a un incremento dei crediti per sostituto d'imposta afferenti all'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sul capital gain delle polizze vita -; di minori Debiti verso il personale e verso istituti di previdenza e assistenza sociale per complessivi 368 milioni di euro (162 milioni di euro relativi alle liquidazioni esodi) e di minori crediti netti per imposte correnti per 66 milioni di euro.
Il saldo Fondi per rischi e oneri si decrementa di 100 milioni di euro passando da 1.595 milioni di euro di fine dicembre 2017 a 1.495 milioni di euro e tiene conto principalmente di accantonamenti netti per 190 milioni di euro circa al Fondo oneri del personale per la stima del premio di risultato e dei piani di incentivazione commerciale/operativa e manageriale, compensati da 257 milioni di euro di utilizzi del Fondo di incentivazione agli esodi - costituito nel 2017 per 446 milioni di euro per far fronte alle passività che Poste Italiane SpA dovrà sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, per dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019 - e di altre partite inerenti il personale per 12 milioni di euro; nonché dalla movimentazione del Fondo rischi vertenze con terzi (20 milioni di euro di utilizzi netti). Il saldo infine tiene conto del Fondo rischi operativi, che riflette l'adeguamento delle passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese.
Il Patrimonio netto al 30 giugno 2018 ammonta a 7.595 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2017, registra un incremento di 45 milioni di euro principalmente per effetto dell'utile netto del periodo per 735 milioni di euro. Tale variazione è stata in parte compensata dalla distribuzione dei dividendi per 549 milioni di euro e dal decremento delle riserve di 130 milioni di euro per riduzione della riserva di fair value di 225 milioni di euro - (che tiene conto dell'effetto positivo di 1.233 milioni di euro afferente alla transizione all'IFRS 9) in cui sono riflesse, in particolare, le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella nuova categoria FVTOCI - e aumento della riserva di cash flow hedge per 95 milioni di euro.
La Posizione finanziaria netta complessiva al 30 giugno 2018 è in avanzo di 4.885 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai valori al 31 dicembre 2017 (in cui presentava un avanzo di 5.567 milioni di euro). La variazione intervenuta nel periodo risente dell'aumento del capitale circolante netto.
| (dati in milioni di euro) | 30 giugno 2018 | 31 dicembre 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| A. Cassa | (3) | (4) | 1 | -25,0% |
| B. Altre disponibilità liquide | (860) | (1.993) | 1.133 | -56,8% |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - | - | - |
| D. Liquidità (A+B+C) | (863) | (1.997) | 1.134 | -56,8% |
| E. Crediti finanziari correnti | (82) | (245) | 163 | -66,5% |
| F. Debiti bancari correnti | 200 | 201 | (1) | -0,5% |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | - | 763 | (763) | n.s. |
| H. Altri debiti finanziari correnti | 1 9 |
8 2 |
(63) | -76,8% |
| I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) | 219 | 1.046 | (827) | -79,1% |
| J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) | (726) | (1.196) | 470 | -39,3% |
| K. Debiti bancari non correnti | - | 200 | (200) | n.s. |
| L. Obbligazioni emesse | 5 0 |
4 9 |
1 | 2,0% |
| M. Altri debiti non correnti | 3 2 |
3 6 |
(4) | -11,1% |
| N. Posizione finanziaria netta non corrente (K+L+M) | 8 2 |
285 | (203) | -71,2% |
| O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) | (644) | (911) | 267 | -29,3% |
| Attività finanziarie non correnti | (567) | (585) | 18 | -3,1% |
| Posizione Finanziaria Netta | (1.211) | (1.496) | 285 | -19,1% |
| Crediti finanziari intersettoriali | (266) | (267) | 1 | -0,4% |
| Debiti finanziari intersettoriali | 1.070 | 918 | 152 | 16,6% |
| Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori | (407) | (845) | 438 | -51,8% |
n.s.: non significativo
I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta si riferiscono principalmente a:
Nel mese di aprile 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un Finanziamento BEI di 200 milioni di euro.
Nel mese di giugno 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso dalla Capogruppo in data 18 giugno 2013 per una durata di cinque anni.
La Posizione Finanziaria Netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta una variazione di 438 milioni di euro, passando da un avanzo di 845 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a un avanzo di 407 milioni di euro al 30 giugno 2018. La sua evoluzione riflette:
| (dati in milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| I semestre 2018 | Corrispondenza, pacchi e distribuzione |
Pagamenti, mobile e digitale |
Finanziario | Assicurativo | Rettifiche ed elisioni |
Totale |
| Totale ricavi | 4.216 | 472 | 3.191 | 685 | (3.135) | 5.429 |
| Ricavi da terzi | 1.761 | 307 | 2.676 | 685 | - | 5.429 |
| Ricavi infrasettoriali | 2.455 | 165 | 515 | - | (3.135) | - |
| Totale costi | 4.032 | 371 | 2.783 | 325 | (3.135) | 4.376 |
| Costo del lavoro totale | 2.760 | 16 | 50 | 20 | - | 2.846 |
| di cui costo del lavoro | 2.749 | 16 | 43 | 19 | - | 2.827 |
| di cui incentivi all'esodo | 11 | - | 7 | 1 | - | 19 |
| Altri costi operativi | 985 | 85 | 147 | 41 | - | 1.258 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 252 | 12 | - | 8 | - | 272 |
| Costi infrasettoriali | 35 | 258 | 2.586 | 256 | (3.135) | - |
| EBIT | 184 | 101 | 408 | 360 | - | 1.053 |
| EBIT MARGIN | 4,4% | 21,4% | 12,8% | 52,6% | 19,4% | |
| Proventi/(Oneri) finanziari | (14) | - | 7 | 29 | - | 22 |
| Utile lordo | 170 | 101 | 415 | 389 | - | 1.075 |
| Imposte | 56 | 24 | 122 | 138 | - | 340 |
| Utile netto | 114 | 77 | 293 | 251 | - | 735 |
Il mercato postale europeo continua a essere caratterizzato al contempo dal declino della domanda per la distribuzione di lettere, quotidiani, periodici e pubblicità - quale conseguenza della diffusione delle comunicazioni elettroniche - e dalla crescita della domanda per i servizi di consegna dei pacchi, grazie allo sviluppo dell'e-commerce, sostenuto anche dalle nuove tecnologie (per es. acquisti e pagamenti on line effettuati dai dispositivi mobili).
Il mercato italiano conferma la minore attitudine, rispetto ad altri Paesi europei, all'utilizzo di strumenti di comunicazione cartacea; pesa in particolare il minore ricorso al Direct Marketing e alla posta non indirizzata come strumenti di comunicazione commerciale, nonché la minore propensione all'utilizzo di strumenti di rendicontazione cartacea da parte di alcune specifiche industry quali il banking e le telecomunicazioni, caratterizzate dall'utilizzo di modelli di consumo prepagato.
Prosegue invece la crescita del mercato dei servizi di Corriere Espresso e Pacchi, trainata dallo sviluppo dell'e-commerce, con una previsione di incremento 2018/2017 pari a circa il 6,2% (circa +6,2 % per i servizi su base nazionale e circa +6,1% per i servizi basati sulla consegna o sulla ricezione verso/da paesi esteri) 4 .
Con la Legge 4 agosto 2017 n. 124 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" entrata in vigore il 29 agosto 2017 è stata eliminata, a partire dal 10 settembre 2017, la riserva postale per i servizi di notificazione degli atti giudiziari e della violazione del codice della strada aprendo il mercato di tali servizi agli altri operatori postali previo rilascio di una specifica licenza subordinato ad una serie di requisiti (es. affidabilità, professionalità e onorabilità) e obblighi di Servizio Universale con riguardo alla sicurezza, qualità, continuità, disponibilità ed esecuzione dei medesimi. A tale riguardo l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom), all'esito di una consultazione pubblica e acquisito il parere del Ministero della Giustizia, ha emanato la Delibera 77/18/CONS del 20 febbraio 2018, con cui ha definito il regime giuridico della licenza speciale per lo svolgimento dei servizi di notifica a mezzo posta di atti giudiziari e violazioni del Codice della strada.
Con Delibera 266/18/CONS del 6 giugno 2018 l'AGCom ha fissato nuove e più elevate tariffe base dei servizi postali universali per l'editoria"5 con decorrenza al pubblico dal 1° luglio 2018. La Delibera consente di adeguare le tariffe base del servizio universale per il comparto editoriale al fine di garantire una maggiore copertura dei costi in presenza di volumi strutturalmente decrescenti. Non variano invece le tariffe agevolate pagate dagli editori e dai soggetti no-profit (prorogate dalla Legge 27 febbraio 2017, n. 19 fino all'adozione di nuove tariffe agevolate postali) così da sostenere quanto più possibile un servizio di interesse economico generale, il cui fine è quello di assicurare l'accessibilità dell'informazione agli utenti finali.
I fondi stanziati per finanziare il sistema delle agevolazioni statali per gli anni 2018 e 2019 in base alle previsioni della Legge di Stabilità 2018, ammontano, rispettivamente a 59,3 e 57,5 milioni di euro.
A partire dal 3 luglio 2018, nel rispetto dei limiti a tutela dell'utenza disposti dall'AGCom con la Delibera 728/13/CONS, Poste Italiane ha introdotto le nuove condizioni economiche di alcuni servizi universali dandone comunicazione al pubblico il 30 maggio 2018. L'incremento delle tariffe risponde all'esigenza di mantenere elevati standard di qualità consentendo un parziale recupero dei costi sostenuti per garantire lo svolgimento del servizio postale universale su tutto il territorio.
4 Fonte Cerved Databank – aggiornamento giugno 2018 (le percentuale di crescita rappresentano una stima del mercato 2018 vs 2017 a ricavi).
5 In base al D.Lvo n. 261 del 1999 gli invii di libri, cataloghi, giornali, periodici e similari rientrano nel Servizio postale Universale.
| 2° trime stre |
1° se | me stre |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| -4,7% | (31) | 663 | 632 | Corrispondenza | 1.297 | 1.342 | (45) | -3,4% |
| 5,4% | 9 | 168 | 177 | Pacchi | 352 | 342 | 10 | 2,9% |
| -19,4% | (13) | 67 | 54 | Altri ricavi | 112 | 128 | (16) | -12,5% |
| -2,9% | (33) | 1.119 | 1.086 | Ricavi infrasettoriali | 2.455 | 2.453 | 2 | 0,1% |
| -3,4% | (68) | 2.017 | 1.949 | Totale Ricavi | 4.216 | 4.265 | (49) | -1,1% |
| -2,6% | (36) | 1.406 | 1.370 | Costo del lavoro | 2.760 | 2.838 | (78) | -2,7% |
| -3,0% | (42) | 1.406 | 1.364 | di cui costo del lavoro | 2.749 | 2.837 | (88) | -3,1% |
| n.s. | 6 | - | 6 | di cui incentivi all'esodo | 1 1 |
1 | 1 0 |
n.s. |
| -3,1% | (16) | 524 | 508 | Altri costi operativi | 985 | 1.058 | (73) | -6,9% |
| 5,3% | 1 | 19 | 20 | Costi infrasettoriali | 35 | 34 | 1 | 2,9% |
| -2,6% | (51) | 1.949 | 1.898 | Totale Costi | 3.780 | 3.930 | (150) | -3,8% |
| -25,0% | (17) | 68 | 51 | EBITDA | 436 | 335 | 101 | 30,1% |
| 1,6% | 2 | 128 | 130 | Ammortamenti e svalutazioni | 252 | 260 | (8) | -3,1% |
| -31,7% | (19) | (60) | (79) | EBIT | 184 | 75 | 109 | n.s. |
| -1,1% | -3,0% | -4,1% | EBIT MARGIN | 4,4% | 1,8% | 2,6% | ||
| 93,3% | 83 | (89) | (6) | Proventi/(Oneri) finanziari | (14) | (97) | 83 | 85,6% |
| 43,0% | 64 | (149) | (85) | Utile lordo | 170 | (22) | 192 | n.s. |
| 40,5% | 17 | (42) | (25) | Imposte | 56 | 5 | 51 | n.s. |
| 43,9% | 47 | (107) | (60) | Utile netto | 114 | (27) | 141 | n.s. |
n.s.: non significativo
| Principali KPI del settore Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione | 30 giugno 2018 | 30 giugno 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) | 1.572 | 1.627 | (55) | -3,4% |
| Servizi di Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) | 59 | 55 | 4 | 7,3% |
| Pacchi consegnati dai portalettere (volumi in milioni) | 19,3 | 13,1 | 6,2 | 47,3% |
| Ricavi/FTE (euro) | 31.763 | 31.570 | 193 | 0,6% |
| Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ritiro alternativi) | 293 | - | 293 | n.s. |
| Numero Centri di Recapito | 1.916 | 2.093 | (177) | -8,5% |
| Numero Uffici Postali | 12.824 | 12.822 | 2 | n.s. |
| Uffici Postali etnici | 27 | 27 | - | n.s. |
| Sale dedicate alla consulenza | 6.496 | 6.400 | 96 | 1,5% |
| Corner dedicati a prodotti e servizi PosteMobile | 341 | 340 | 1 | 0,3% |
| Corner UP (*) | 118 | 115 | 3 | 2,6% |
| Rete ATM Postamat | 7.271 | 7.250 | 21 | 0,3% |
(*) Tale formato, presente negli Uffici Postali ad alto potenziale di sviluppo, è finalizzato alla proposizione commerciale di servizi accessori al conto corrente e a fornire informazioni sull'offerta assicurativa orientando, in caso di interesse, il cliente verso gli specialisti dedicati al comparto.
Il settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un Risultato operativo di 184 milioni di euro, in miglioramento di 109 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente per effetto della riduzione dei costi (-150 milioni di euro) che ha ampiamente compensato la diminuzione dei ricavi (-49 milioni di euro).
I Ricavi da mercato passano da 1.812 milioni di euro a 1.761 milioni di euro, in diminuzione del 2,8% per effetto dei minori ricavi derivanti dal comparto della Corrispondenza tradizionale (-45 milioni di euro) e della variazione degli Altri ricavi (-16 milioni di euro) che accolgono, tra l'altro, le attività rese dalla compagnia aerea Mistral Air che nel corso del 2018 ha progressivamente cessato le attività di trasporto passeggeri come previsto dal Piano Industriale.
I ricavi infrasettoriali, in prevalenza riferibili alla remunerazione dei servizi di distribuzione dei prodotti finanziari e assicurativi negli Uffici Postali, si mantengono sostanzialmente in linea passando da 2.453 milioni di euro del primo semestre 2017 a 2.455 milioni di euro.
Come anticipato, i costi si riducono del 3,8% passando da 3.930 del primo semestre 2017 a 3.780 milioni di euro per effetto della riduzione del costo del lavoro (-78 milioni di euro) per la riduzione degli organici medi, nonché degli altri costi operativi (-73 milioni di euro) riconducibile principalmente a minori costi variabili (tra cui i minori costi operativi della compagnia
Mistral Air per la cessazione delle suddette attività) e dalla riduzione degli altri costi e oneri a seguito dei rilasci del fondo rischi vertenze con terzi dovuti al venir meno di passività accantonate in precedenti esercizi.
Il saldo netto degli oneri finanziari ammonta a 14 milioni di euro e registra un miglioramento di 83 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (-97 milioni di euro) sul quale incideva la svalutazione delle Contingent Convertible Notes sottoscritte nel dicembre 2014 da Poste Italiane ed emesse da Midco SpA (società che detiene il 51% della Alitalia SAI).
Tenuto conto delle imposte di periodo (56 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 114 milioni di euro, in miglioramento di 141 milioni di euro rispetto al risultato netto negativo per 27 milioni di euro conseguito nel primo semestre 2017.
| Analisi dei risultati | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Corrispondenza di Gruppo | ||||||||
| Volumi (in milioni) | Ricavi (in milioni di euro) | |||||||
| 1° se | me stre |
1° se me stre |
||||||
| 2018 | 2017 | Variazioni | 2018 | 2017 | Variazioni | |||
| Posta Indescritta | 727 | 734 | (7) | -1,0% | 414 | 434 | (20) | -4,6% |
| Posta Descritta | 100 | 96 | 4 | 4,2% | 481 | 482 | (1) | -0,2% |
| Direct Marketing | 314 | 338 | (24) | -7,1% | 73 | 79 | (6) | -7,6% |
| Servizi Integrati | 14 | 13 | 1 | 7,7% | 85 | 77 | 8 | 10,4% |
| Altro (1) | 417 | 446 | (29) | -6,5% | 95 | 120 | (25) | -20,8% |
| Compensazioni per il Servizio Postale Universale e Integrazioni tariffarie (2) |
149 | 150 | (1) | -0,7% | ||||
| Totale Corrispondenza di Gruppo | 1.572 | 1.627 | (55) | -3,4% | 1.297 | 1.342 | (45) | -3,4% |
n.s.: non significativo
(1) Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base.
(2) Le Compensazioni per il Servizio Postale Universale includono anche le compensazioni relative al Pacco ordinario. Le Integrazioni tariffarie sono relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate per motivi di legge.
I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi del 3,4% (corrispondenti a -55 milioni di invii e -45 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2017, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali, anche per effetto della progressiva dematerializzazione delle comunicazioni (lettere sostituite da e-mail, fatture inviate on line, ecc.). Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-7 milioni di invii, corrispondenti a -1,0 % rispetto al primo semestre 2017), ha generato un calo dei ricavi per 20 milioni di euro (-4,6%).
La Posta Descritta registra un aumento dei volumi del 4,2% (+4 milioni di invii) rispetto al primo semestre 2017, per effetto principalmente della crescita dei flussi di raccomandate internazionali inbound relative alla spedizione di piccoli oggetti legati allo sviluppo dell'e-commerce. A tale aumento dei volumi non è tuttavia corrisposta un'analoga variazione dei ricavi (-0,2% corrispondenti a -1 milione di euro) poiché tali prodotti sono caratterizzati da tariffe medie inferiori rispetto agli altri prodotti del comparto.
Il Direct Marketing segna un rallentamento dei volumi del 7,1% e dei ricavi del 7,6% (-24 milioni di invii, corrispondenti a - 6 milioni di euro) imputabile alla razionalizzazione effettuata dalla clientela delle spese in comunicazione a mezzo posta.
I Servizi Integrati sono cresciuti del 7,7% nei volumi, attestandosi a 14 milioni nel primo semestre 2018, e del 10,4% nei ricavi (85 milioni di euro conseguiti nel primo semestre 2018), essenzialmente per effetto del positivo apporto del Servizio Integrato Notifiche di Atti giudiziari.
Gli altri ricavi, che accolgono tra l'altro i servizi di Printing effettuati dalla controllata Postel, mostrano una riduzione del 6,5% dei volumi (-29 milioni di spedizioni) e del 20,8% dei ricavi (-25 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo del 2017, per effetto del calo del mercato della Stampa.
La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per il primo semestre 2018, cosi come previsto dal Contratto di Programma 2015-2019 ammonta a 131 milioni di euro, mentre le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale, introdotte dal 1° gennaio 2017 ammontano a 18 milioni di euro.
| Risultati Pacchi | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Volumi (in milioni) | Ricavi (in milioni di euro) | |||||||
| 1° se | me stre |
1° se | me stre |
|||||
| 2018 | 2017 | Variazioni | 2018 | 2017 | Variazioni | |||
| B2B | 15 | 15 | - | n.s. | 106 | 112 | (6) | -5,4% |
| B2C | 32 | 26 | 6 | 23,1% | 129 | 106 | 23 | 21,7% |
| C2C | 3 | 3 | - | n.s. | 28 | 29 | (1) | -3,4% |
| Altro (*) | 9 | 11 | (2) | -18,2% | 89 | 95 | (6) | -6,3% |
| Totale Pacchi | 59 | 55 | 4 | 7,3% | 352 | 342 | 10 | 2,9% |
n.s.: non significativo
(*) La voce altro include l'internazionali, le partnership con operatori logistici, i servizi dedicati, la logistica integrata e altri ricavi.
I risultati del comparto Pacchi evidenziano una crescita dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 7,3% (+4 milioni di invii) e del 2,9% (+10 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2017, per effetto del crescente sviluppo dell'e-commerce nel segmento B2C che ha conseguito ricavi per 129 milioni di euro, in crescita del 21,7% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, a fronte di 32 milioni di spedizioni realizzate.
Nel corso del mese di aprile, a valle dell'accordo con le Organizzazioni Sindacali, è stata avviata la progressiva implementazione del nuovo modello "Joint delivery", finalizzato a garantire l'evoluzione della rete di recapito in linea con lo sviluppo dell'e-commerce e delle mutate esigenze dei clienti. Tale modello prevede la possibilità di recapito dei pacchi attraverso la rete dei portalettere, introducendo turni pomeridiani e nel weekend, al fine di ottimizzare il buon esito della consegna e soddisfare le aspettative dei clienti destinatari.
La flessibilità offerta dal Joint delivery è stata valorizzata anche dall'accordo raggiunto con Amazon nel mese di giugno per la consegna di prodotti sul territorio nazionale. Grazie a tale partnership, che avrà durata triennale, rinnovabile per ulteriori 2 anni, il Gruppo contribuirà ad accelerare lo sviluppo dell'e-commerce in Italia.
Nel periodo è continuata anche la progressiva espansione della nuova rete PuntoPoste per il ritiro degli acquisti on line e la spedizione di resi e pacchi o preaffrancati o prepagati. La nuova rete PuntoPoste mette a disposizione dei clienti, sia locker (chioschi automatizzati dotati di terminale touch screen, lettore barcode e mini stampante), sia punti di ritiro alternativi e complementari agli Uffici Postali, per soddisfare i crescenti bisogni di prossimità e flessibilità oraria dei clienti. Nel corso del primo semestre 2018 sono stati attivati 287 locker PuntoPoste presso le aree self di alcuni Uffici Postali e in luoghi ad alta frequentazione come supermercati, centri commerciali, distributori di carburante; ulteriori attivazioni sono previste progressivamente nei prossimi mesi con l'obiettivo di garantire sempre maggiore copertura su tutto il territorio nazionale.
Infine, un importante passo in avanti in questa direzione è rappresentato dall'accordo quadro di collaborazione raggiunto nel mese di maggio tra Poste Italiane e la Federazione Italiana Tabaccai (FIT) che prevede la possibilità per le tabaccherie di entrare a far parte di "PuntoPoste – Tabaccaio".
In data 8 maggio 2018 l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) ha pubblicato la Verifica sui risultati conseguiti nel recapito dei prodotti del Servizio postale Universale nell'anno 2017. Tutti i risultati sono migliori degli obiettivi regolatori annui a livello nazionale ad eccezione del secondo obiettivo della Posta ordinaria (J+6: 97,1% vs obiettivo 98%).
Dopo anni di lento movimento, il mercato Italiano dei servizi di pagamento ha mostrato importanti segnali di crescita nel 2017, quando il valore delle transazioni effettuate con carta ha raggiunto i 220 miliardi di euro (+10% rispetto al 2016). Di queste transazioni, il 21% (15% nel 2016) sono state effettuate tramite modalità innovative di pagamento digitale: eCommerce ed ePayment (20,3 miliardi di euro), Contactless Payment (18 miliardi di euro), Mobile Payment & Commerce (6,7 miliardi di euro) e Mobile POS (0,9 miliardi di euro).
La crescita di questi New Digital Payment sarà spinta, oltre che dalle nuove abitudini dei consumatori, anche dal Contactless Payment e dal Mobile Proximity Payment: i pagamenti contactless sono cresciuti di oltre il 150% nel 2017 (l'8% del transato con carta).
Con riferimento al mercato Digital in Italia il 73% della popolazione ha accesso a internet (43 milioni di persone) e circa 34 milioni di utenti sono attivi sui social media, con una continua crescita del numero degli utenti 'connessi' anno dopo anno. L'83% di utenti utilizza il mobile come modalità di accesso a internet e il 51% degli utenti è attivo sui social mediante il mobile. Il tempo medio di connessione a internet è di 6 ore al giorno, di cui 2 vengono impiegate principalmente nell'attività sulle piattaforme social e gli utenti che utilizzano internet almeno una volta al giorno sono l'88%.
L'ecommerce conferma il trend positivo registrato negli ultimi anni e il mobile rappresenta una componente centrale nell'esperienza di acquisto da parte degli utenti.
Aspetti quali la user experience, l'immediata accessibilità dei servizi, la flessibilità e la velocità d'utilizzo rappresentano i driver prioritari che guidano gli utenti nella scelta di un servizio digitale. Le aziende quindi stanno avviando percorsi di trasformazione digitale in linea con le tendenze di mercato e le nuove esigenze degli utenti, sempre più connessi.
Il digitale è sempre più una priorità anche in ambito Pubblica Amministrazione: SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che ha l'obiettivo di fornire ai cittadini un sistema di "login" unico con cui accedere a tutti i servizi online della PA, abilita l'accesso a oltre 4.300 servizi online di circa 3.800 Pubbliche Amministrazioni centrali e locali aderenti tra le quali l'INPS, l'Agenzia delle Entrate, i Comuni e le Università6 . Poste Italiane al 30 giugno 2018 ha 2,3 milioni di identità, pari a una quota di mercato dell'86,6%.
Il mercato della telefonia mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili7 , ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si è attestata a circa il 167% della popolazione, con una quota degli MVNO attorno al 14%. Le linee complessive al primo trimestre 2018 sono stimate attorno ai 101 milioni comprensive di circa 17,2 milioni di SIM Machine to Machine (M2M). In relazione alle quote di mercato PosteMobile, con una quota complessiva attorno al 4%, rappresenta circa il 47% dei clienti human complessivi degli operatori mobili virtuali8 .
Nel 2018 si è consolidato inoltre il trend di sviluppo del mercato dell'Internet of Things (IoT) che si stima vedrà una crescita dei ricavi fino all'11% entro il 2025. Il lancio del 5G dovrebbe fornire una spinta all'IoT consentendo agli operatori del settore di aggiornare ulteriormente il proprio portafoglio di offerta sviluppando soluzioni end to end sempre più mirate a soddisfare le esigenze dei clienti9 .
È proseguita nel semestre la flessione dei ricavi relativi ai servizi tradizionali compensata dalla crescita della componente Browsing mentre i principali operatori mobili hanno adottato strategie acquisitive orientate a una sostanziale stabilità della politica di pricing e una minore focalizzazione sulle offerte operator attack10 allo scopo di preservare ricavi e margini, in attesa dell'ingresso sul mercato di nuovi players (il 29 maggio 2018 ha fatto il suo ingresso sul mercato italiano l'operatore
6 Fonte: Report 'Digital in 2018 – Italy', We Are Social, Hootsuite - gennaio 2018.
7 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 2/2018.
8 Stima interna PosteMobile sulla base del report AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni 2/2018.
9 ETNO (European Telecommunications Network Operators) Annual Economic Report 2017 M2M e IOT.
10 Le offerte operator attack sono una pratica commerciale per offrire offerte limitate verso specifici target di clienti attivi con uno o più operatori della concorrenza.
mobile francese Iliad). Al contempo si è rafforzato sia il trend di convergenza tra servizi di rete fissa e mobile, sia la prospettiva di realizzazione di partnership, più o meno forti, tra fornitori di contenuti digitali e operatori di rete di telecomunicazioni.
In tale contesto il principale elemento di evoluzione del mercato riguarda la rete fissa e in particolare la penetrazione del broadband (banda larga) che nel 2018 ha visto un ulteriore incremento della copertura attestandosi al 27,73% della popolazione Italiana (27,33% a fine 2017).
Con il D.Lgs 15 dicembre 2017 n. 218, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2018, il Legislatore italiano ha recepito la Direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (c.d. PSD2). La creazione di una "area unica dei pagamenti" in Europa ha avviato, ormai da anni, un percorso di razionalizzazione e innovazione del mercato dei pagamenti che, con l'entrata in vigore della PSD2, subirà una ulteriore accelerazione e un maggiore livello di competizione.
Con particolare riferimento alle norme tecniche di regolamentazione per l'autenticazione forte del cliente e gli standard aperti di comunicazione comuni e sicuri (RTS - Regulatory Technical Standards), il 13 marzo 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento delegato (UE) 2018/389 della Commissione del 27 novembre 2017, che integra la PSD2.
Il Regolamento delegato definisce i requisiti cui devono conformarsi i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) ai fini dell'attuazione di misure di sicurezza volte a: (i) applicare la procedura dell'autenticazione forte del cliente; (ii) esonerare dall'applicazione dei requisiti di sicurezza dell'autenticazione forte del cliente, a condizioni specifiche e limitate, sulla base del livello di rischio, dell'importo e della frequenza dell'operazione di pagamento e del canale di pagamento utilizzato per l'esecuzione dell'operazione; (iii) proteggere la riservatezza e l'integrità delle credenziali di sicurezza personalizzate dell'utente dei servizi di pagamento; (iv) stabilire standard aperti comuni e sicuri per la comunicazione tra i prestatori di servizi di pagamento di radicamento del conto e le terze parti (es. prestatori di servizi di disposizione di ordine di pagamento, prestatori di servizi di informazione sui conti, ecc.).
Il Regolamento si applicherà a partire dal 14 settembre 2019, a eccezione dei paragrafi relativi agli obblighi generali per le interfacce di accesso con le terze parti che si applicano a decorrere dal 14 marzo 2019.
A seguito degli assessment effettuati sono stati pianificati in Poste Italiane gli interventi tecnologici volti all'implementazione dell'"autenticazione forte" della clientela anche in fase di accesso e rafforzamento dei presidi in fase dispositiva (dynamic link).
Il 27 gennaio 2018 è entrato in vigore il nuovo testo del Codice Amministrazione Digitale (CAD) come modificato dal D.Lgs. n. 217 del 13 dicembre 2017. L'impostazione della revisione complessiva del CAD, nel contesto della digitalizzazione dei servizi ai cittadini, tende a garantire il diritto di questi ultimi di accedere ai propri dati, documenti e servizi in modalità digitale.
Il nuovo CAD, perseguendo obiettivi di semplificazione, tiene separate la normativa primaria da quella contenente le indicazioni di carattere tecnologico e funzionale, da espletarsi prevalentemente attraverso l'emanazione di Linee Guida (Art. 71) a cura dell'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) o, in specifici casi, attraverso l'emissione di DPCM o DM emessi da Ministri delegati.
I principali contenuti sono:
semplificazione dei procedimenti amministrativi con previsione di un nuovo processo di firma;
centralità dell'identità digitale SPID considerata come strumento che garantisce l'esercizio del diritto di accesso ai servizi online;
L'estensione ai gestori di servizi pubblici dell'ambito di applicazione del CAD produce una serie di impatti e necessità di adeguamento nella predisposizione dei servizi fruibili in modalità telematica. Di particolare rilievo sono gli obblighi connessi all'accesso ai servizi pubblici online tramite Identità Digitale e alla gestione delle comunicazioni tramite il Domicilio digitale; inoltre si applica anche a tali gestori l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici - anche basati sull'uso del credito telefonico - tramite la piattaforma messa a disposizione da AgID.
Il citato D.Lgs 218/2017 è intervenuto anche per modificare il D.Lgs. 11/2010 che dispone, all'art. 2, comma 2, lettera n), che i fornitori di reti o servizi di comunicazione elettronica possono, in aggiunta ai servizi di comunicazione forniti, offrire alla clientela anche servizi di pagamento basati sull'utilizzo del credito telefonico.
Tali servizi sono soggetti a limitazioni di valore (massimo 50 euro per singola operazione di pagamento e 300 euro complessive al mese) e di tipologia (acquisto di contenuti digitali e servizi a tecnologia vocale; attività di beneficenza e acquisto di biglietti per prestazioni di servizi) e richiedono l'iscrizione dell'operatore di comunicazioni elettroniche interessato nell'albo degli Istituti di Pagamento, nella sezione dei soggetti che operano in regime di esenzione.
L'iscrizione all'albo, tenuto dalla Banca d'Italia, non è autorizzativa e ha la finalità di verificare la sussistenza dei requisiti per operare in regime c.d. di esenzione rispetto all'applicazione della Normativa in questione e informare l'European Banking Authority (EBA) delle tipologie di operatori che offrono servizi di pagamento.
La Banca d'Italia in data 8 febbraio 2018 ha posto in consultazione pubblica la bozza del provvedimento relativa agli adempimenti connessi agli obblighi di notifica e relazione periodica. La consultazione si è conclusa il 12 marzo 2018.
| Conto economico del settore Pagamenti, mobile e digitale | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2° trime stre 1° se me stre |
||||||||
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| 26,0% | 13 | 50 | 63 | Monetica | 122 | 99 | 23 | 23,2% |
| -2,2% | (1) | 45 | 44 | Altri pagamenti | 76 | 76 | - | n.s. |
| 7,5% | 4 | 53 | 57 | Mobile | 109 | 103 | 6 | 5,8% |
| 1,2% | 1 | 82 | 83 | Ricavi infrasettoriali | 165 | 168 | (3) | -1,8% |
| 7,4% | 17 | 230 | 247 | Totale Ricavi | 472 | 446 | 26 | 5,8% |
| 14,3% | 1 | 7 | 8 | Costo del lavoro | 16 | 15 | 1 | 6,7% |
| 14,3% | 1 | 7 | 8 | di cui costo del lavoro | 1 6 |
1 5 |
1 | 6,7% |
| - | - | - | - | di cui incentivi all'esodo | - | - | - | - |
| -2,2% | (1) | 46 | 45 | Altri costi operativi | 85 | 85 | - | n.s. |
| 9,1% | 12 | 132 | 144 | Costi infrasettoriali | 258 | 240 | 18 | 7,5% |
| 6,5% | 12 | 185 | 197 | Totale Costi | 359 | 340 | 19 | 5,6% |
| 11,1% | 5 | 45 | 50 | EBITDA | 113 | 106 | 7 | 6,6% |
| 20,0% | 1 | 5 | 6 | Ammortamenti e svalutazioni | 12 | 11 | 1 | 9,1% |
| 10,0% | 4 | 40 | 44 | EBIT | 101 | 95 | 6 | 6,3% |
| 0,4% | 17,4% | 17,8% | EBIT MARGIN | 21,4% | 21,3% | 0,1% | ||
| n.s. | (3) | 2 | (1) | Proventi/(Oneri) finanziari | - | 2 | (2) | n.s. |
| 2,4% | 1 | 42 | 43 | Utile lordo | 101 | 97 | 4 | 4,1% |
| -18,2% | (2) | 11 | 9 | Imposte | 24 | 27 | (3) | -11,1% |
| 9,7% | 3 | 31 | 34 | Utile netto | 77 | 70 | 7 | 10,0% |
| Principali KPI del settore Servizi di Pagamento, mobile e digitale | 30 giugno 2018 | 30 giugno 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Numero di Carte (in milioni) | 26,2 | 24,6 | 1,6 | 6,5% |
| di cui Carte Postepay (in milioni) | 18,6 | 17,1 | 1,5 | 8,8% |
| di cui Carte Postepay Evolution (in milioni) | 5,4 | 4,0 | 1,4 | 35,0% |
| Valore Transato totale delle carte (in milioni di euro) | 12.894 | 11.038 | 1.856 | 16,8% |
| Numero transazioni delle carte (in milioni) | 554 | 436 | 118 | 27,1% |
| di cui numero transazioni e-commerce (in milioni) | 93 | 78 | 15,0 | 19,2% |
| Postepay Digital e-Wallets (in milioni) | 2,2 | 1,2 | 1,0 | 83,3% |
| SIM PosteMobile fisse e mobili emesse (in migliaia) | 598 | 569 | 29,0 | 5,1% |
| Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) | 16,2 | 13,5 | 2,7 | 20,0% |
| Identità digitali (numero in milioni) | 2,3 | 1,3 | 1,0 | 76,9% |
Il segmento Pagamenti, Mobile e Digitale (PMD) si pone l'obiettivo di rappresentare un presidio accentrato dei servizi di pagamento – anche in ottica di estensione alle nuove attività previste dalla PSD2 – nonché essere il centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo.
Il settore accoglie i servizi di incasso e pagamento del patrimonio destinato BancoPosta (gestiti in outsourcing), i prodotti di monetica e i servizi resi da PosteMobile SpA che negli anni ha sviluppato esperienza in ambito digital e a supporto del "mobile-banking e mobile-payment".
L'andamento economico del settore PMD evidenzia per il primo semestre 2018 un risultato della gestione operativa, tenuto conto di ammortamenti e svalutazioni, che si attesta a 101 milioni di euro, in crescita del 6,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
I ricavi totali ammontano a 472 milioni di euro (+5,8%) e beneficiano delle positive performance del comparto della Monetica che segna una crescita del 23,2% (+23 milioni di euro) per effetto dell'incremento del transato su Postepay (+25,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente) nonché dell'emissione da inizio anno di ca. 1,8 milioni di nuove carte Postepay. Al 30 giugno 2018 le carte in circolazione ammontano a circa 18,6 milioni, di queste 5,4 milioni sono le Postepay "evolution" cresciute del 35% rispetto al 30 giugno 2017. Il numero delle carte Postamat in circolazione è stabile a 7 milioni.
All'interno del comparto, anche i ricavi da servizi di acquiring mostrano una crescita rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente passando da 2,5 milioni di euro a 4,5 milioni di euro (+33,3%) beneficiando essenzialmente dell'incremento del transato.
I ricavi da Altri pagamenti sono stabili a 76 milioni di euro; di fatto, la leggera contrazione dei ricavi da incasso e rendicontazione bollettini (-4,2% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente) è stata compensata dalla crescita dei ricavi da accettazione deleghe di pagamento F23/F24 che passano da 24,6 milioni di euro a 25,8 milioni di euro (+4,9%).
I ricavi del Mobile passano da 103 milioni di euro del primo semestre 2017 a 109 milioni di euro per effetto prevalentemente dell'aumento della customer base del business fisso.
I costi totali del settore si attestano a 359 milioni di euro, in crescita del 5,6% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente per effetto dei maggiori Costi infrasettoriali (+7,5%) che accolgono principalmente le attività di adeguamento tecnologico, di back office e di collocamento rese dagli altri settori di Poste Italiane SpA per il business della monetica e pagamenti; in particolare l'incremento si riferisce maggiormente ai costi di stampa e imbustamento delle comunicazioni inviate alla clientela e ai costi per servizi di "acceptance".
I costi per ammortamenti e svalutazioni sono in linea con il primo semestre 2017 attestandosi a circa 12 milioni di euro. Tenuto conto delle imposte di periodo (24 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 77 milioni di euro, in crescita del 10,0% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
Nel corso del primo semestre del 2018 l'andamento dei mercati azionari internazionali è stato caratterizzato da un marcato aumento della volatilità. Le tensioni causate dalla politica commerciale americana hanno infatti causato una ulteriore fase di debolezza dei listini azionari globali. In particolare, sui mercati statunitensi l'indice S&P500, dopo un primo trimestre negativo ha recuperato e segna una performance positiva dell'1,66% da inizio anno. Le borse europee, complice lo stato di incertezza politica generale, sono tornate leggermente negative rispetto a inizio anno, con l'indice Euro Stoxx 50 a - 3,07%.
Il listino azionario italiano, dopo aver raggiunto il massimo dell'indice degli ultimi anni attestandosi a 24.544 il 7 maggio 2018, ha chiuso il semestre con -0,95% da inizio anno. L'incertezza che ha accompagnato l'esito delle elezioni politiche ha causato un aumento della volatilità e un marcato calo della borsa italiana, tornata sui livelli di inizio anno.
Tale situazione si è riflessa ancora di più sullo spread decennale tra BTP e Bund che, a partire dal mese di maggio, è fortemente aumentato. Dopo un picco a 290 bps lo spread è calato a 238 bps a fine giugno, in un contesto di elevata volatilità. Molto forte è stato l'incremento dei rendimenti anche sulle scadenze brevi, con le aste sui BOT che sono tornate a tassi positivi, tenuto conto che dal 2017 hanno sempre registrato rendimenti negativi all'emissione.
Sul mercato dei cambi il deprezzamento della valuta americana iniziato nel 2017 si è arrestato. A marzo il dollaro valeva 1,23 euro, mentre oggi è tornato a 1,17. La sterlina è rimasta sostanzialmente stabile nel primo semestre del 2018, con il cambio EUR/GBP compreso tra 0,8635 ed un massimo di 0,8911 .
Nei primi sei mesi del 2018 la dinamica della raccolta delle banche operanti in Italia, rappresentata dai depositi a clientela residente e dalle obbligazioni, ha registrato, in base alle rilevazioni ABI, una variazione su base annua del +1,8%. Lo stock della raccolta a fine giugno si è attestato a circa 1.736 miliardi di euro, segnando un aumento in valore assoluto di quasi 31 miliardi di euro rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, derivante dall'aumento dei depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) di circa 88 miliardi di euro (+6,34% rispetto allo stesso mese del 2017) che ha più che compensato il forte calo della raccolta obbligazionaria per 57 miliardi di euro (variazione annua pari a -18,3%). Il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) si è assestato intorno allo 0,73%.
I finanziamenti bancari nel medesimo periodo hanno registrato una dinamica positiva: a fine giugno 2018 il totale dei prestiti a residenti (settore privato e Pubblica Amministrazione) in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.773 miliardi di euro, con una variazione annua pari a +1,9%; all'aumento dei prestiti alle famiglie hanno contribuito sia il credito al consumo, sia i mutui per l'acquisto di abitazioni. Secondo le rilevazioni ABI aggiornate ad aprile 2018 l'ammontare dei mutui in essere ha registrato una variazione annua positiva del 2,6%.
Le sofferenze del sistema bancario, al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, sono in flessione; a maggio 2018 ammontavano a circa 49,3 miliardi di euro, riducendosi di quasi il 43% nell'arco di 17 mesi; il rapporto con gli impieghi si è ridotto, attestandosi a maggio 2018 al 2,84% (a fine 2016 era 4,89%). Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese si colloca al minimo storico, a giugno 2018 era pari al 2,60%, ben al di sotto dei livelli pre-crisi (6,18%, a fine 2007).
Il 3 gennaio 2018 è entrata in vigore, in tutta l'Unione Europea, la nuova Direttiva 2014/65/UE (c.d. "MiFID II") che, insieme alla MiFIR - Markets in financial instruments regulation (Regolamento EU n. 600/2014), ha modificato la precedente
11 Fonte: Bloomberg
regolamentazione. Per effetto del recepimento della MiFID II sono state introdotte, nella normativa e nella regolamentazione nazionale, modifiche al D.Lgs. 58/98 "TUF", in vigore dal 28 febbraio 2018, nonché ai relativi regolamenti attuativi tra i quali, il Regolamento CONSOB n.11971/99 (Emittenti) e il Regolamento n. 20249/2017 (Mercati), entrambi in vigore dal 3 gennaio 2018 e il Regolamento CONSOB n. 16190/2007 (Intermediari) abrogato dal 15 febbraio 2018. La nuova disciplina ha incrementato l'efficienza e la trasparenza dei mercati finanziari, ha innalzato il livello di tutela degli investitori e ha rafforzato alcuni presidi organizzativi e norme di condotta per gli intermediari.
Poste Italiane, già a partire dal 2017, ha provveduto ad avviare gli sviluppi e gli interventi di adeguamento volti a realizzare il pieno allineamento ai nuovi requisiti normativi, riconducibili prevalentemente al rafforzamento dei processi di product governance, di informativa al cliente, di profilazione della clientela, di erogazione del servizio di consulenza, nonché di formazione del personale di rete.
In ambito comunitario sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea L6 dell'11 gennaio 2018 tre Regolamenti (con entrata in vigore il 31 gennaio 2018) sulla comparabilità delle spese relative al conto di pagamento, sul trasferimento del conto di pagamento e sull'accesso al medesimo con caratteristiche di base (c.d. "Payment Accounts Directive – Direttiva PAD"). La PAD è stata recepita con il D.Lgs. n. 37 del 15 marzo 2017 che ha introdotto nel Titolo VI del Testo Unico Bancario il Capo II Ter "Disposizioni particolari relative ai conti di pagamento" e che prevede che i Prestatori di Servizi di Pagamento abbiano 180 giorni per adeguarsi all'emanazione delle relative disposizioni di attuazione, che Banca d'Italia deve adottare entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore delle norme tecniche.
L'8 febbraio 2018 la Banca d'Italia ha pubblicato sul proprio sito internet un documento in consultazione volto a dare attuazione agli Orientamenti dell'Autorità Bancaria Europea (EBA) sui "Dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio" del 22 marzo 2016. Al fine di dare attuazione a tali Orientamenti, la Sezione XI ("Requisiti organizzativi") delle Disposizioni in materia di "Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti" (Provvedimento della Banca d'Italia del 29 luglio 2009 e s.m.i.) è stata modificata con l'intento di disciplinare le misure organizzative che gli intermediari (produttori e collocatori di prodotti terzi) sono tenuti ad adottare per elaborare, monitorare e (se del caso) modificare i prodotti, nonché per la loro distribuzione alla clientela. Le norme poste in consultazione rafforzano le disposizioni a presidio della correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti assicurando che l'offerta sia rivolta ai target di clientela, individuati nella fase di ideazione dei prodotti stessi, per i quali essi possano risultare adatti. È previsto che gli intermediari si adeguino alle nuove disposizioni entro il 1° gennaio 2019 e si è in attesa della normativa definitiva all'esito della consultazione pubblica terminata il 9 aprile 2018.
Il 16 maggio 2018 è stato pubblicato il Decreto attuativo della Direttiva (UE) 2016/97 sulla distribuzione assicurativa (c.d. "IDD") che entrerà in vigore il 1° ottobre 2018 e che regola la distribuzione dei contratti di assicurazione e delinea la convergenza tra le regole per l'intermediazione assicurativa e quelle riferite al comparto dei servizi di investimento mutuandone modelli e presidi a tutela del cliente.
Il recepimento di tali novità normative, che produrrà effetti sui processi di product governance, profilazione della clientela, valutazione di adeguatezza delle proposte effettuate e informativa al cliente è oggetto di uno specifico progetto interfunzionale di Gruppo.
Il 25 maggio 2018 è entrato in vigore il Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (c.d. GDPR), che ha armonizzato nell'UE le regole in materia di privacy. Con riferimento a tale ambito, Poste Italiane ha adeguato le procedure interne in materia di privacy con particolare riferimento alla definizione di ruoli e responsabilità (ad es. designazione del Data Protection Officer), all'aggiornamento dell'informativa alla clientela in materia di trattamento dei dati personali e dei relativi diritti ed al rafforzamento delle misure di protezione dei dati trattati.
Nel 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata, estesa a tutta la rete Poste Italiane e sono stati al contempo realizzati ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la Direttiva MiFID2, entrata in vigore il 3 gennaio 2018.
Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto, nel corso del mese di marzo, di informativa specifica alla Consob.
Con riferimento all'accertamento ispettivo condotto dalla Banca d'Italia nel corso del 2017, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il piano di interventi di adeguamento è tutt'ora in corso di realizzazione; i relativi cantieri stanno procedendo con i lavori secondo la timeline stabilita.
Nel mese di maggio 2018, a seguito di un accertamento ispettivo condotto su un campione di Uffici Postali conclusosi a dicembre 2017, relativamente al contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la Banca d'Italia ha invitato BancoPosta a trasmettere un'informativa, aggiornata al 30 settembre 2018, sull'avanzamento di tutte le iniziative intraprese in materia.
| 2° trime stre |
1° se | me stre |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| -98,6% | (138) | 140 | 2 | Plusvalenze lorde | 404 | 537 | (133) | -24,8% |
| 6,6% | 24 | 362 | 386 | Interessi attivi | 747 | 728 | 19 | 2,6% |
| 6,7% | 28 | 416 | 444 | Raccolta risparmio postale | 894 | 771 | 123 | 16,0% |
| 1,7% | 4 | 229 | 233 | Transaction banking | 459 | 467 | (8) | -1,7% |
| -11,4% | (9) | 79 | 70 | Distribuzione di prodotti di terzi | 128 | 162 | (34) | -21,0% |
| n.s. | - | 22 | 22 | Gestione del risparmio | 44 | 45 | (1) | -2,2% |
| -2,7% | (7) | 261 | 254 | Ricavi infrasettoriali | 515 | 519 | (4) | -0,8% |
| -6,5% | (98) | 1.509 | 1.411 | Totale ricavi | 3.191 | 3.229 | (38) | -1,2% |
| -12,5% | (4) | 32 | 28 | Costo del lavoro | 50 | 63 | (13) | -20,6% |
| -26,7% | (8) | 3 0 |
2 2 |
di cui costo del lavoro | 4 3 |
6 0 |
(17) | -28,3% |
| n.s. | 4 | 2 | 6 | di cui incentivi all'esodo | 7 | 3 | 4 | n.s. |
| -58,2% | (92) | 158 | 66 | Altri costi operativi | 147 | 248 | (101) | -40,7% |
| n.s. | (1) | 1 | - | Ammortamenti e svalutazioni | - | 1 | (1) | n.s. |
| -2,9% | (34) | 1.182 | 1.148 | Costi infrasettoriali | 2.586 | 2.590 | (4) | -0,2% |
| -9,5% | (131) | 1.373 | 1.242 | Totale Costi | 2.783 | 2.902 | (119) | -4,1% |
| 24,3% | 33 | 136 | 169 | EBIT | 408 | 327 | 81 | 24,8% |
| 3,0% | 9,0% | 12,0% | EBIT MARGIN | 12,8% | 10,1% | 2,7% | ||
| n.s. | 3 | 1 | 4 | Proventi/(Oneri) finanziari | 7 | 3 | 4 | n.s. |
| 26,3% | 36 | 137 | 173 | Utile lordo | 415 | 330 | 85 | 25,8% |
| 39,5% | 15 | 38 | 53 | Imposte | 122 | 96 | 26 | 27,1% |
| 99 | 120 | Utile netto | 293 | 234 | 59 | 25,2% |
| Principali KPI del settore Servizi Finanziari | 30 giugno 2018 31 dicembre 2017 | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Masse gestite (dati in miliardi di euro) | 510,3 | 506,2 | 4,1 | 0,8% | |
| di cui | |||||
| Risparmio Postale | 322,1 | 322,9 | (0,8) | -0,2% | |
| Buoni fruttiferi postali | 216,5 | 214,3 | 2,2 | 1,0% | |
| Libretti postali | 105,6 | 108,6 | (3,0) | -2,8% | |
| Conti Correnti | 55,6 | 51,9 | 3,7 | 7,1% | |
| Riserve tecniche Vita | 124,4 | 123,5 | 0,9 | 0,7% | |
| Fondi di investimento | 8,2 | 7,9 | 0,3 | 3,8% | |
| CET 1 Capital (in milioni di euro) | 2.074 | 2.059 | 15 | 0,7% | |
| CET 1 Ratio | 17,5% | 16,9% | 0,6% |
| 30 giugno 2018 | 30 giugno 2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Raccolta netta (in milioni di euro) 1 | 4.372 | 5.413 | (1.041) | -19,2% |
| Risparmio Postale (giacenza media in miliardi di euro) | 308,7 | 307,7 | 1,0 | 0,3% |
| Conti Correnti (Giacenza media del periodo in miliardi di euro) 2 | 58,0 | 54,4 | 3,6 | 6,6% |
| Finanziamenti (erogato in milioni di euro) | 1.587 | 1.390 | 197 | 14,2% |
| Numero di prodotti finanziari e assicurativi venduti (in milioni) | 4,2 | 3,9 | 0,3 | 7,7% |
| Fees per cliente (in euro) 3 | 118,8 | 114,8 | 4,0 | 3,5% |
| Rendimento medio c/c senza capital gain | 2,58% | 2,70% | -0,12% | |
| Plusvalenze nette (in milioni di euro) | 379 | 532 | (153) | -28,8% |
| Unrealized gains (in milioni di euro) | (1.291) | 1.424 | (2.715) | n.s. |
1 Il valore della Raccolta netta al 31 dicembre 2017 è pari a 5.056 milioni di euro.
2 Il dato non include la liquidità propria di Poste Italiane
3 Il dato include i ricavi del settore finanziario e assicurativo, al netto degli interessi attivi e degli utili da cessione di attività finanziarie, rapportati al numero complessivo dei clienti, fatta eccezione per il segmento low er mass.
L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per il primo semestre del 2018 un risultato della gestione operativa che si attesta a 408 milioni di euro, in aumento del 24,8% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (327 milioni di euro).
I ricavi totali ammontano a 3.191 milioni di euro, in diminuzione dell'1,2% rispetto ai 3.229 milioni di euro del primo semestre 2017. Tale variazione, a fronte di una buona performance del Servizio di Raccolta del Risparmio Postale (+16%) in relazione ai meccanismi previsti dal nuovo Accordo con Cassa Depositi e Prestiti, risente delle minori plusvalenze realizzate, in linea con gli obiettivi del Piano Industriale (-24,8%), della riduzione delle commissioni da Transaction banking (-1,7%), sulle quali ha inciso la flessione dei volumi dei bollettini per effetto, principalmente del cambio di fatturazione da parte di un grande cliente, da mensile a bimestrale, nonché dei mancati ricavi correlati alla cessione di BDM-MCC, avvenuta, lo si ricorda, nel secondo semestre dello scorso anno.
I costi totali del settore mostrano un decremento rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente del 4,1% (-119 milioni di euro) essenzialmente per effetto della riduzione degli Altri costi operativi (-101 milioni di euro corrispondenti a - 40,7%) il cui saldo del periodo di confronto risentiva di maggiori accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri posti a presidio di rischi operativi ascrivibili a prodotti di investimento a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese della clientela.
Anche il costo del lavoro si riduce, passando da 63 a 50 milioni di euro (-20,6%), principalmente per effetto della cessione di MCC.
Tenuto conto dei proventi finanziari netti, che ammontano a 7 milioni di euro, e delle imposte di periodo (122 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 293 milioni di euro, in crescita del 25,2% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.
In data 11 aprile 2018 Poste Italiane e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo quadro triennale per la distribuzione di specifici prodotti e servizi dei due Gruppi. Nell'ambito di tale accordo e in particolare in relazione all'asset management è iniziata la distribuzione sulla rete di Poste Italiane di "BancoPosta Orizzonte Reddito", fondo comune di investimento frutto della collaborazione tra BancoPosta Fondi SGR ed Eurizon Capital SGR, società interamente controllata da Intesa Sanpaolo.
Il Fondo adotta una strategia di gestione flessibile e investe nei mercati obbligazionari e azionari su scala mondiale, così da massimizzare le opportunità di investimento e di diversificazione del portafoglio, tenendo al contempo sempre sotto controllo il rischio dell'intero investimento.
In data 29 maggio 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato l'apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte di Poste Italiane SpA – per un importo pari ad euro 210 milioni – al Patrimonio BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework. L'operazione si concretizzerà alla fine del terzo trimestre 2018, trascorsi i termini di legge per l'eventuale opposizione dei creditori.
Nel corso del primo semestre 2018 l'indice di leva finanziaria è stato influenzato dagli effetti patrimoniali dell'adozione del nuovo principio contabile IFRS 9, dall'evoluzione dei volumi operativi e dalla dinamica del valore delle attività in funzione dei rendimenti di mercato; a fine periodo l'indicatore si attestava al 2,9% senza considerare i nuovi mezzi patrimoniali deliberati dall'Assemblea degli azionisti; ove si consideri compiuta la suddetta operazione l'indice si attesta al 3,2%.
Il Common Equity Tier 1 (CET1) ratio al 30 giugno 2018 è pari a 17,5% rispetto al 16,9% del 31 marzo 2018 confermando la solidità patrimoniale; il CET1 Capital al 30 giugno 2018 si attesta a 2.074 milioni di euro rispetto a 2.059 milioni di euro del 31 dicembre 2017.
Sulla base dei dati ufficiali disponibili (fonte ANIA), al 31 maggio 2018 la nuova produzione di polizze vita ha raggiunto 36,4 miliardi di euro (+3,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente). Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge i 43,1 miliardi di euro, sostanzialmente in linea (+0,2%) rispetto all'analogo periodo del 2017. Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di ramo I ammontano a 23,3 miliardi di euro, in aumento del 2,2% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente; in crescita risulta altresì l'andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (+6,3%), a fronte di un volume premi di 0,7 miliardi di euro. Con riguardo all'andamento della nuova produzione vita di ramo III, nella forma unit-linked, si segnala una forte crescita nei primi cinque mesi dell'anno (+6,8% rispetto al dato rilevato nello stesso periodo del 2017) con un volume d'affari che ammonta a 12,3 miliardi di euro). Positivo risulta inoltre l'andamento dei nuovi premi afferenti le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV) con un volume che, seppur contenuto e pari a 7 milioni di euro, è in aumento di oltre il 56% rispetto al corrispondente periodo del 2017.
In riferimento ai nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali si osserva che alla fine di maggio 2018 la raccolta risulti in lieve crescita (+0,9%) rispetto allo stesso periodo del 2017, raggiungendo da inizio anno un volume di 0,5 miliardi di euro.
La modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 94% del totale dei premi emessi e il 60% del numero di polizze.
Con riferimento, infine, al canale distributivo oltre il 70% della nuova produzione è stata intermediata tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 26,0 miliardi di euro e una crescita del 7,0% rispetto ai primi cinque mesi del 2017. Riguardo invece l'intero canale agenziale, il volume di nuovi affari distribuito ammonta a 5,0 miliardi di euro nei primi cinque mesi del 2018, con una crescita pari al 2,4% rispetto all'analogo periodo del 2017.
Negativo, invece, l'andamento della raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati che, a fronte di un ammontare premi di 5,2 miliardi di euro, registra una contrazione del 9,2% rispetto a quanto collocato nel medesimo periodo del 2017.
Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo quindi della produzione effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili (fonte: ANIA) alla fine del primo trimestre del 2018, si sono attestati a 9,1 miliardi di euro in lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2017 (+1,7%). Si tratta della quarta variazione tendenziale positiva dopo cinque anni di continua riduzione. A tale andamento vi ha contribuito sia la lieve crescita dei premi del comparto Auto sia l'ulteriore aumento dei premi degli altri rami danni.
Nel dettaglio, i premi del ramo R.C. Auto sono stati pari a 3,4 miliardi di euro in calo dello 0,2% rispetto al primo trimestre del 2017 (quando la diminuzione era invece pari a -3,5%), mentre i premi del ramo Corpi veicoli terrestri sono stati pari a 0,8 miliardi di euro in crescita del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli altri rami danni confermano il trend positivo degli ultimi trimestri, contabilizzando alla fine del primo trimestre del 2018 oltre 4,8 miliardi di premi con un tasso di crescita del 2,1%.
Tra gli altri rami, per volumi e livello di crescita si segnalano il ramo R.C. generale con premi per 1,0 miliardi di euro e una crescita del 4,5%, il ramo malattia con premi per 0,7 miliardi di euro (+3,2%) e il ramo altri danni ai beni con 0,7 miliardi di Euro (+2,9%).
Per quanto concerne i canali distributivi, relativamente ai premi raccolti dalle imprese italiane e delle rappresentanze di imprese extra UE, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato del 75,2%, in lieve calo rispetto ai dati registrati alla fine del primo trimestre 2017 (75,8%). I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni, con una quota di mercato del 8,8%. Mentre risulta in linea rispetto allo stesso periodo del 2017, la quota di mercato degli sportelli bancari e postali che si attesta al 6,4%. L'incidenza della vendita diretta alla fine del primo trimestre 2018 risulta pari al 9,3%, in crescita rispetto al dato rilevato alla fine del primo trimestre del 2017 (8,9%).
L'IVASS con Lettera al mercato del 19 marzo 2018 ha comunicato, nell'ambito del terzo pilastro della direttiva Solvency II, i principali adempimenti a carico delle imprese relativamente all'invio delle segnalazioni trimestrali e annuali e con Lettera al mercato del 28 marzo 2018 ha comunicato gli esiti di un'analisi comparativa condotta dall'Istituto sui nuovi strumenti di informazione per il supervisore o per il mercato introdotti dal framework Solvency II. Sono stati altresì indicati gli aspetti sui quali l'Autorità di Vigilanza si attende un miglioramento a partire dalle relazioni chiuse nel 2017, che sono sostanzialmente analoghe a quelle riscontrate nelle relazioni presentate delle altre imprese europee, come evidenziato dalle analisi comparative svolte dall'EIOPA e da altre autorità nazionali.
L'IVASS con provvedimento n. 74 dell'8 maggio 2018 ha apportato modifiche e integrazioni al regolamento Isvap n. 7 del 13 luglio 2007 concernente gli schemi per il bilancio delle imprese di assicurazione e di riassicurazione che sono tenute all'adozione dei principi contabili internazionali, rese necessarie dall'entrata in vigore dell'IFRS 9 (Financial instruments) che, a partire dai bilanci 2018, sostituisce il precedente IAS 39.
Inoltre, con Lettera al mercato del 5 giugno 2018, l'IVASS ha comunicato gli esiti delle analisi condotte dall'Istituto in merito al calcolo della miglior stima delle riserve tecniche relative ai contratti di assicurazione sulla vita (Best Estimate of Liabilities). Le verifiche hanno fatto emergere la necessità di rafforzare i processi sottostanti l'applicazione sia dei principi generali, sia delle regole applicative per il calcolo delle riserve tecniche.
Infine, in data 3 luglio 2018, l'IVASS ha emanato il Regolamento n. 38, recante disposizioni in materia di sistema di governo societario, dell'impresa e del gruppo. Le nuove disposizioni regolamentari implementano le Linee Guida emanate da EIOPA sul sistema di governo societario e riprendono le previsioni, compatibili con il nuovo quadro normativo primario, del Regolamento ISVAP n. 20 del 26 marzo 2008, assicurando un rafforzamento dei requisiti qualitativi di gestione che, unitamente ai requisiti prudenziali di tipo quantitativo, rappresentano i presìdi a salvaguardia della stabilità delle imprese e dei gruppi.
| 2° trime stre |
1° se | me stre |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | 2017 | 2018 | (dati in milioni di euro) | 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| -27,6% | (29) | 105 | 76 | Up Front Vita | 193 | 228 | (35) | -15,4% |
| 9,5% | 22 | 232 | 254 | Margine Finanziario Vita | 452 | 437 | 15 | 3,4% |
| 14,3% | 1 | 7 | 8 | Margine Protezione Vita | 10 | 12 | (2) | -16,7% |
| n.s. | (15) | 4 | (11) | Variazione altre riserve tecniche e altri oneri/proventi tecnici |
(33) | (27) | (6) | 22,2% |
| -6,0% | (21) | 348 | 327 | Ricavi netti Vita | 622 | 650 | (28) | -4,3% |
| 37,5% | 12 | 32 | 44 | Premi assicurativi | 82 | 65 | 17 | 26,2% |
| 30,0% | (3) | (10) | (13) | Variazione riserve tecniche e oneri da liquidazione sinistri (*) |
(21) | (19) | (2) | 10,5% |
| n.s. | 1 | (1) | - | Risultato della Riassicurazione | (4) | (3) | (1) | n.s. |
| n.s. | 1 | (1) | - | Proventi netti Danni (**) | - | (1) | 1 | n.s. |
| 55,0% | 11 | 20 | 31 | Ricavi netti Danni | 57 | 42 | 15 | 35,7% |
| n.s. | - | 3 | 3 | Altri ricavi e proventi | 6 | 6 | - | n.s. |
| -2,7% | (10) | 371 | 361 | Totale ricavi | 685 | 698 | (13) | -1,9% |
| 11,1% | 1 | 9 | 10 | Costo del lavoro | 20 | 18 | 2 | 11,1% |
| n.s. | - | 9 | 9 | di cui costo del lavoro | 1 9 |
1 8 |
1 | 5,6% |
| n.s. | 1 | - | 1 | di cui incentivi all'esodo | 1 | - | 1 | n.s. |
| -13,0% | (3) | 23 | 20 | Altri costi operativi | 41 | 45 | (4) | -8,9% |
| -20,0% | (1) | 5 | 4 | Ammortamenti e svalutazioni | 8 | 9 | (1) | -11,1% |
| -14,0% | (18) | 129 | 111 | Costi infrasettoriali | 256 | 276 | (20) | -7,2% |
| -15,1% | (18) | 119 | 101 | di cui provvigioni | 237 | 257 | (20) | -7,8% |
| -12,7% | (21) | 166 | 145 | Totale Costi | 325 | 348 | (23) | -6,6% |
| 5,4% | 11 | 205 | 216 | EBIT | 360 | 350 | 10 | 2,9% |
| 4,6% | 55,3% | 59,8% | EBIT MARGIN | 52,6% | 50,1% | 2,4% | ||
| n.s. | 12 | 5 | 17 | Proventi/(Oneri) finanziari | 29 | 17 | 12 | 70,6% |
| 11,0% | 23 | 210 | 233 | Utile lordo | 389 | 367 | 22 | 6,0% |
| 4,1% | 3 | 74 | 77 | Imposte | 138 | 134 | 4 | 3,0% |
| 14,7% | 20 | 136 | 156 | Utile netto | 251 | 233 | 18 | 7,7% |
n.s.: non significativo
(*) Tale voce non include il ribaltamento della quota parte di costo del lavoro e costi per beni e servizi per l'attività di gestione/liquidazione sinistri.
(**) Include i proventi finanziari da investimenti ramo danni e altri proventi/oneri da operatività assicurativa.
| Principali KPI del settore Servizi Assicurativi | 30 giugno 2018 31 dicembre 2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro) | 124,5 | 123,6 | 0,9 | 0,7% |
| 30 giugno 2018 | 30 giugno 2017 | Variazioni | ||
| Premi lordi Gruppo Poste Vita (in milioni di euro) 1 | 8.902 | 11.127 | (2.225) | -20,0% |
| Prodotti assicurativi P&C venduti (numero in milioni) | 0,20 | 0,20 | - | n.s. |
| Combined ratio (vista ANIA) | 55,4% | 64,1% | -8,7% | |
| Loss ratio | 27,8% | 31,5% | -3,7% | |
| Expenses ratio (vista ANIA) | 27,6% | 32,6% | -5,0% | |
| GWP - Life (in milioni di euro) 2 | 8.305 | 10.570 | (2.265) | -21,4% |
| GWP - Private Pension Plan (in milioni di euro) 2 | 510 | 487 | 23 | 4,7% |
| GWP - P&C (in milioni di euro) 2 | 96 | 73 | 23 | 31,5% |
1 Include i premi di competenza al lordo delle cessioni in riassicurazione di Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA e i ricavi di Poste Welfare Servizi Srl.
2 Include i premi lordi contabilizzati al lordo della riserva premi e delle cessioni in riassicurazione.
L'andamento economico del settore dei Servizi Assicurativi evidenzia per il primo semestre del 2018 un risultato della gestione operativa che si attesta a 360 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (350 milioni di euro).
I ricavi totali passano da 698 milioni di euro del primo semestre del 2017 a 685 milioni di euro (-1,9%) e sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 622 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta a 57 milioni di euro.
I ricavi netti Vita si riducono del 4,3% (-28 milioni di euro rispetto al primo semestre 2017) prevalentemente per effetto della minore raccolta lorda realizzata rispetto al precedente esercizio, -2,2 miliardi di euro (-20%), che ha determinato minori caricamenti per 35 milioni di euro parzialmente compensati dall'incremento del margine finanziario di 15 milioni di euro che beneficia invece dell'aumento delle masse gestite.
I ricavi netti Danni ammontano a 57 milioni di euro e registrano una crescita del 35,7% rispetto al primo semestre 2017 (42 milioni di euro) trainati prevalentemente dai positivi risultati commerciali, con una produzione complessiva di 96,412 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto al dato dell'analogo periodo del 2017 (73,3 milioni di euro). Tali dinamiche sono state accompagnate anche da un positivo andamento tecnico conseguente a una contenuta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio.
I costi totali ammontano a 325 milioni di euro, in diminuzione di 23 milioni di euro rispetto al dato del medesimo periodo del 2017, e sono relativi a:
La gestione finanziaria ha prodotto proventi per 29 milioni di euro (proventi netti di patrimonio libero per 43 milioni di euro al netto degli interessi passivi sui prestiti subordinati per 14 milioni di euro) segnando una crescita del 70,6% rispetto al primo semestre 2017 sul quale incideva la svalutazione di 12 milioni di euro sull'investimento del patrimonio libero di Poste Vita nel Fondo Atlante.
Tenuto conto delle imposte di periodo (138 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 251 milioni di euro, in crescita del 7,7% rispetto ai 233 milioni dell'analogo periodo del precedente esercizio.
Nel corso del primo semestre la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in linea con gli obiettivi strategici, è stata principalmente finalizzata a:
Nell'ambito Vita è stata razionalizzata l'offerta di Ramo I ed è stato lanciato un nuovo prodotto caratterizzato da una maggiore flessibilità nella scelta dei versamenti. Entro il mese di luglio 2018 l'offerta sarà ulteriormente arricchita con il lancio di una nuova polizza Multiramo. In ambito Protezione, sono proseguite le attività di promozione commerciale volte a supportare la rete di vendita e a fidelizzare la clientela.
La raccolta lorda del business Vita è stata pari a 8,8 miliardi di euro, in rallentamento rispetto al primo semestre 2017 (11,1 miliardi di euro) ma con una dinamica differenziata per ramo di business. Il ramo III si attesta a 416 milioni di euro in significativa crescita rispetto a 232 milioni di euro dell'analogo periodo del 2017 (+79%) supportato dalla raccolta del prodotto PIR (Piano Individuale di Risparmio in collocamento dal secondo semestre del 2017) pari a 225 milioni di euro e dall'andamento positivo del prodotto Multiramo che, con una raccolta complessiva di 299 milioni di euro, registra una crescita del 45% rispetto al 2017. La raccolta lorda dei prodotti rivalutabili tradizionali, compresi i prodotti previdenziali, si attesta a 8,2 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 10,7 miliardi del primo semestre 2017.
La raccolta netta Vita complessiva è positiva per 4,9 miliardi di euro (5,9 miliardi di euro nel primo semestre 2017) contribuendo in maniera significativa alla crescita delle masse gestite, coerentemente con gli obiettivi di consolidamento della leadership di mercato. Le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela ammontano a 4,0 miliardi di euro (5,1 miliardi nel primo semestre 2017) e comprendono scadenze di polizze per 1,3 miliardi di euro (2,8 miliardi nell'analogo periodo del 2017), di queste, 0,7 miliardi di euro afferiscono a prodotti di ramo III. I riscatti ammontano complessivamente
12 I premi lordi di competenza ammontano a 82 milioni di euro.
a 1,7 miliardi di euro (1,5 miliardi di euro nello stesso periodo del 2017) con un'incidenza rispetto alle riserve iniziali del 3,1% (3,0% al 30 giugno 2017); il tasso medio di riscatto continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato di mercato (ultimo dato pubblicato sul sito Ania al 31 marzo 2018 è 6,96%).
Le riserve tecniche afferenti ai rami Vita, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano a 124,4 miliardi di euro (di cui riserve matematiche per 119,7 miliardi di euro) in crescita rispetto ai 123,5 miliardi di euro (di cui matematiche 114,0 miliardi di euro) e ai 118,5 miliardi di euro (di cui matematiche 109,5 miliardi) rilevati rispettivamente a dicembre e a giugno del precedente esercizio.
Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità, il potenziamento dell'offerta e l'ottimizzazione del modello di supporto alla rete. La crescita dei premi lordi contabilizzati (+32%) è trainata da tutti i comparti: CPI +44%, linee Beni e Persona +11% grazie anche al lancio del prodotto "Posta Protezione Casa 360" che ha introdotto le coperture sulle garanzie legate alle catastrofi naturali, Welfare i cui ricavi passano da 4 milioni di euro del primo semestre 2017 a 14 milioni di euro, supportati sia dalla partenza il 1° aprile 2018 del Fondo sanitario per i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, sia dalla crescita di adesioni agli altri Fondi Sanitari e alle polizze collettive infortuni. Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 180 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto al dato rilevato alla fine del 2017 (160 milioni di euro).
Con oltre 135mila dipendenti FTE (full time equivalent) impiegati sul territorio nazionale, Poste Italiane si conferma il primo datore di lavoro in Italia.
| datore di lavoro in Italia. | ||||
|---|---|---|---|---|
| Gruppo Poste Italiane | ||||
| Numero medio dei dipendenti (*) | ||||
| I se | me stre |
|||
| Organico stabile | 2018 | 2017 | variazioni | |
| Dirigenti | 701 | 743 | (42) | -5,7% |
| Quadri | 15.551 | 15.895 | (344) | -2,2% |
| Impiegati | 110.783 | 115.673 | (4.890) | -4,2% |
| Totale unità a tempo indeterminato | 127.035 | 132.311 | (5.276) | -4,0% |
| Contratti d'inserimento | 0 | 1 | (1) | n.s. |
| Contratti di apprendistato | 3 | 17 | (14) | -82,4% |
| Totale organico stabile | 127.038 | 132.329 | (5.291) | -4,0% |
| Organico flessibile | ||||
| Contratti di somministrazione | 121 | 2 | 119 | n.s. |
| Contratti a tempo determinato | 8.125 | 5.639 | 2.486 | 44,1% |
| Totale organico flessibile | 8.246 | 5.641 | 2.605 | 46,2% |
| Totale organico stabile e flessibile | 135.284 | 137.970 | (2.686) | -1,9% |
(*) Dati espressi in full time equivalent .
| Organico suddiviso per genere (numero puntuale espresso in full time equivalent ) |
30 giugno 2018 | 30 giugno 2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Organico stabile | 125.687 | 131.160 | (5.473) | -4,2% | |
| di cui | |||||
| Uomini | 57.752 | 61.049 | (3.297) | -5,4% | |
| Donne | 67.935 | 70.111 | (2.176) | -3,1% | |
| Organico flessibile | 8.149 | 6.019 | 2.130 | 35,4% | |
| di cui | |||||
| Uomini | 4.875 | 3.586 | 1.289 | 35,9% | |
| Donne | 3.274 | 2.433 | 841 | 34,6% |
Per quanto riguarda la diversità di genere negli Organi di governo del Gruppo, nel corso del primo semestre 2018, i consigli di amministrazione delle società del Gruppo sono stati presieduti da 63 persone. La percentuale femminile è pari al 32 % sul totale (41% nella fascia di età 30-50).
Nel corso del primo semestre 2018 sono state gestite complessivamente circa 1,4 milioni di ore di formazione, erogate in aula e in modalità online distinte tra:
In data 8 febbraio 2018 è stata sottoscritta da tutte le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) l'Ipotesi di Accordo di riorganizzazione del Recapito. Il nuovo assetto è caratterizzato da:
Tale riassetto operativo e organizzativo verrà realizzato nel corso degli anni 2018 e 2019, ciascuno suddiviso in 4 fasi, la prima delle quali è stata avviata il 16 aprile 2018.
Le Parti hanno inoltre definito le modalità per la gestione delle eccedenze occupazionali rinvenienti dal processo di riorganizzazione, escludendo il ricorso alle procedure di licenziamento collettivo disciplinate dalla Legge n. 223/91.
Infine, facendo seguito agli impegni assunti con la sottoscrizione del CCNL in data 30 novembre 2017 in tema di Politiche attive del lavoro, le Parti in data 13 giugno 2018 hanno raggiunto un'intesa con la quale sono state individuate le modalità e i criteri di gestione delle dinamiche degli organici a valere per il triennio 2018-2020. In particolare, nel periodo di riferimento, sono state previste azioni occupazionali pari a 6.000 FTE, a fronte di un numero di esodi volontari di lavoratori con contratto a tempo indeterminato pari ad almeno 15.000 FTE. Le leve gestionali ed organizzative necessarie per far fronte alla copertura dei fabbisogni aziendali sono state individuate nei seguenti istituti: 1) assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che abbiano reso prestazione lavorativa con contratto a termine; 2) assunzioni da mercato
esterno, prevalentemente mediante contratto di apprendistato professionalizzante; 3) trasformazioni da part-time in fulltime; 4) mobilità volontaria.
In data 19 giugno 2018, in coerenza con le precedenti intese, sono stati sottoscritti due accordi: 1) consolidamenti dei lavoratori ex CTD e somministrati destinatari di un provvedimento giudiziale favorevole di riammissione/immissione in servizio non ancora passato in giudicato, che operino in Azienda e che non siano risultati destinatari di precedenti analoghe intese; 2) assunzione a tempo determinato dei dipendenti delle Agenzie di Recapito rimasti privi di occupazione ovvero destinatari di ammortizzatori sociali per effetto dei processi di internalizzazione totale o parziale delle attività di recapito riferibili a Poste Italiane.
Nel corso del semestre il sistema di welfare aziendale ha continuato a promuovere servizi inclusivi a favore delle fasce deboli e a sviluppare specifiche iniziative orientate alle esigenze dei dipendenti e dei loro familiari.
Nell'ambito del protocollo d'intesa sottoscritto con il MIUR "I campioni dell'alternanza" è stato avviato il progetto nazionale di alternanza scuola lavoro che prevede la realizzazione di percorsi formativi in cinque aree tematiche identificative dei principali processi aziendali, che ha visto il coinvolgimento di circa 150 studenti.
Per quanto concerne le iniziative mirate a favorire lo sviluppo della genitorialità attiva, è stato esteso anche ai padri il percorso MAAM, il cui obiettivo è quello di rendere la genitorialità una "palestra" per lo sviluppo delle soft skill dei genitori.
Il 30 aprile si è conclusa la prima fase di adesione al Piano sanitario PosteVitaFondosalute, istituito in occasione del rinnovo contrattuale del 30 novembre 2017. Tale Piano sanitario si articola in due pacchetti: "Base" a totale carico dell'Azienda e "Plus" che estende le garanzie del "Base" con il versamento di una quota aggiuntiva a carico del dipendente. Ad oggi hanno aderito al Piano sanitario quasi 100mila dipendenti, pari al 75% degli aventi diritto.
Nel corso del primo semestre, tra le nuove iniziative di sviluppo a supporto delle sfide delineate nel Piano Deliver 2022, è stato avviato il progetto Mentoring, quale strumento per rafforzare una comunità di pratica della Leadership, che ha coinvolto 40 mentor identificati tra gli executive manager e circa 80 mentee selezionati fra quadri in sviluppo.
E' proseguito, inoltre, il ciclo di Hackathon interni che hanno coinvolto circa 250 talenti impegnati nell'ideazione di progetti innovativi a supporto del cambiamento.
E' stata lanciata la community virtuale "MLAB Community", che conta circa 400 partecipanti ed è finalizzata a consolidare le competenze manageriali in linea con il cambiamento che Poste Italiane sta affrontando.
E' stato completato il processo di valutazione delle prestazioni relativo al 2017 che ha coinvolto tutta della popolazione del Gruppo e oltre 8mila valutatori.
E' continuata la programmazione dei programmi di scouting MLab e POP dedicati rispettivamente a quadri e impiegati best performer.
L'obiettivo di garantire un riscontro qualificato e competente alle esigenze della clientela e del mercato, attraverso l'adozione di soluzioni tecnologiche e organizzative, è alla base dell''approccio alla qualità del Gruppo, che si fonda sui principi di semplificazione e trasparenza delle informazioni alla clientela, uguaglianza e imparzialità del servizio a tutti i clienti senza alcuna discriminazione.
| Risultato | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Qualità dei prodotti rientranti nel servizio universale (*) | Consegna entro | Obiettivo | I semestre 2018 |
I semestre 2017 |
|
| Posta 1 - Prioritaria (1) | 1 giorno | 80,0% | 87,2% (5) | 85,9% | |
| Posta 1 - Prioritaria (1) | 4 giorni | 98,0% | 99,3% (5) | 98,9% | |
| Posta 4 - Ordinaria (2) | 4 giorni | 90,0% | 89,9% (4) | 92,3% (3) | |
| Posta 4 - Ordinaria (2) | 6 giorni | 98,0% | 97,5% (4) | 97,3% (3) | |
| Posta Massiva (1) | 4 giorni | 90,0% | 98,8% | 96,6% | |
| Posta Massiva (1) | 6 giorni | 98,0% | 99,8% | 99,6% | |
| Posta Raccomandandata (1) | 4 giorni | 90,0% | 95,6% | 94,7% | |
| Posta Raccomandandata (1) | 6 giorni | 98,0% | 98,1% | 97,6% | |
| Posta Assicurata (1) | 4 giorni | 90,0% | 99,4% | 99,6% | |
| Posta Assicurata (1) | 6 giorni | 98,0% | 99,9% | 99,9% | |
| Pacco Ordinario (1) | 4 giorni | 90,0% | 96,9% (5) | 95,4% |
(1) Monitorata attraverso il sistema di tracciatura elettronica
(2) Elaborazione su dati certificati da IZI su incarico AGCom
(3) Dato disponibile a Luglio YTD (non comprensivo dello standard di precisione)
(4) Dato disponibile a Maggio YTD (non comprensivo dello standard di precisione)
(5) Dato disponibile a Maggio YTD
(*) dati non consolidati
| Le conciliazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| I se | me stre |
|||
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Conciliazioni discusse su prodotti Postali Retail | 348 | 476 | (128,0) | -26,9% |
| di cui conciliate | 97% | 89% | 8,0% | |
| Conciliazioni discusse su prodotti Postali Business | 29 | 46 | (17,0) | -37,0% |
| di cui conciliate | 93% | 67% | 26,0% | |
| Conciliazioni discusse su prodotti Bancoposta | 224 | 163 | 61,0 | 37,4% |
| di cui conciliate | 55% | 57% | -2,0% | |
| Conciliazioni discusse su prodotti PosteMobile | 25 | 21 | 4,0 | 19,0% |
| di cui conciliate | 96% | 52% | 44,0% | |
| Totale conciliazioni discusse | 626 | 706 | (80,0) | -11,3% |
| di cui conciliate | 512 | 560 | (48,0) | -8,6% |
(*) La procedura relativa alla conciliazione dei Fondi Immobiliari IRS ha avuto come termine di presentazione il 15 settembre 2017.
n.s.: non significativo
Nel corso del semestre sono pervenute 626 domande di conciliazione di cui 512 (82%) concluse con il raggiungimento di un accordo fra le parti.
| I reclami gestiti | ||||
|---|---|---|---|---|
| I se me stre |
||||
| Uffici postali | 2018 | 2017 | Variazioni | |
| Reclami pervenuti (*) | 4.651 | 4.274 | 377 | 8,8% |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 31 | 33 | (2) | -6,1% |
| Corrispondenza | ||||
| Reclami pervenuti (*) | 45.435 | 52.402 | (6.967) | -13,3% |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 27 | 29 | (2) | -6,9% |
| Pacchi | ||||
| Reclami pervenuti (*) | 101.064 | 95.480 | 5.584 | 5,8% |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 17 | 22 | (5) | -22,7% |
| Reclami Servizi Finanziari | ||||
| Reclami pervenuti (*) | 46.264 | 40.976 | 5.288 | 12,9% |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 10 | 15 | (5) | -33,3% |
| Reclami Servizi Assicurativi | ||||
| Reclami pervenuti (*) | 1.536 | 1.651 | (115) | -7,0% |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 14 | 15 | (1) | -6,7% |
| Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni | 89 | 97 | (8) | -8,2% |
| Reclami Poste Mobile | ||||
| Reclami pervenuti telefonia mobile (*) | 6.515 | 8.695 | (2.180) | -25,1% |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 5 | 5 | - | - |
| Reclami pervenuti telefonia fissa (*) | 427 | 60 | 367 | n.s. |
| Tempo medio di risposta (giorni) | 15 | 10 | 5 | 50,0% |
(*) I dati sui reclami sono relativi ai ticket aperti per i quali è richiesto l'intervento delle strutture di back office.
n.s.: non significativo
Il Contact Center "Poste Risponde" ha gestito nel primo semestre 2018 11,6 milioni di contatti (12 milioni del primo semestre 2017) fornendo assistenza su servizi finanziari e postali, assicurativi e previdenziali, servizi Digitali e servizi di telefonia mobile. Il percorso di evoluzione del Contact Center è proseguito nel semestre grazie anche all'integrazione dell'assistenza dedicata ai grandi clienti business e PA a livello centrale e territoriale, con l'obiettivo di migliorare la capacità di rispondere alle esigenze della clientela top sui prodotti e servizi del Gruppo.
Inoltre, la capacità di risposta del Contact Center, misurata dalla percentuale di chiamate dei Clienti che hanno avuto risposta, è migliorata dal 91,8% del primo semestre 2017 al 95,2% del primo semestre 2018.
| risposta, è migliorata dal 91,8% del primo semestre 2017 al 95,2% del primo semestre 2018. | ||||
|---|---|---|---|---|
| I tempi di attesa in Ufficio Postale | ||||
| I se me stre |
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| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Tempo medio di attesa negli Uffici Postali (minuti) | 8,17 | 7,79 | 0,4 | 4,9% |
| Clienti serviti entro 15 minuti (%) | 83,9 | 84,9 | (1,0) | -1,2% |
| INCLUSIONE Gli ATM per l'inclusione |
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|---|---|---|---|---|---|---|
| I se me |
stre | |||||
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||||
| ATM totali | 7.271 | 7.250 | 21,0 | 0,3% | ||
| di cui: | Copertura | Copertura | ||||
| ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non vedenti e mappe grafiche ad alto contrasto per ipovedenti |
7.271 | 100% | 7.250 | 100% | 21,0 | 0,3% |
| ATM dotati di guida vocale | 6.035 | 83% | 5.501 | 76% | 534,0 | 9,7% |
L'attenzione di Poste Italiane ai clienti con disabilità ha trovato traduzione nella realizzazione di Uffici Postali di nuova generazione privi di barriere architettoniche. Inoltre, l'83% degli ATM sono dotati di attacco cuffie per l'ausilio di una guida vocale completa, che aiutano i clienti ipo e non vedenti; il sistema guida alla navigazione attraverso una serie di mappe grafiche ad alto contrasto, attivabili tramite il tasto numerico munito di rilievo di orientamento. Su tutti i 7.271 ATM di Poste Italiane è disponibile il prelievo per ipovedenti e, da dicembre 2017, anche la lista movimenti.
| Uffici Postali per l'integrazione culturale | ||||
|---|---|---|---|---|
| I se me |
stre | |||
| 2018 | 2017 | Variazioni | ||
| Monoetnici (numero) | 2 | 2 | - | - |
| Multietnici (numero) | 25 | 25 | - | - |
| Numero clienti serviti (numero in migliaia) | 1.657 | 1.653 | 4,0 | 0,2% |
| Totale operazioni effettuate (numero in migliaia) | 2.777 | 2.828 | (51,0) | -1,8% |
L'impegno di Poste Italiane all'evoluzione del contesto sociale, in cui l'avvicinamento ai cittadini stranieri in Italia è diventato un elemento importante per il superamento della barriera linguistica, si è tradotto nella realizzazione di 2 tipologie di Uffici Postali che offrono servizi sia alla clientela italiana, sia a un bacino di clienti di diverse etnie:
A supporto degli operatori, l'Ufficio Postale etnico è allestito con tutto il materiale di comunicazione e pubblicità tradotto nelle varie lingue del target di clienti individuato.
| I se me stre |
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|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazioni | |
| Nuove aperture di conti correnti retail | |||
| Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) | 24,5 | 25,0 | (0,5) |
| Incidenza % dei titolari di conto corrente senior (over 65) | 24,2 | 24,4 | (0,2) |
| Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" | 16,5 | 17,4 | (0,9) |
| Nuove aperture di Postepay standard retail (*) | |||
| Incidenza % dei titolari di Postepay standard giovani (under 35) | 35,1 | 37,9 | (2,8) |
| Incidenza % dei titolari di Postepay standard senior (over 65) | 7,7 | 6,6 | 1,1 |
| Incidenza % dei titolari di Postepay standard "nuovi italiani" | 12,4 | 12,9 | (0,5) |
| Nuove aperture di Postepay Evolution retail (*) | |||
| Incidenza % dei titolari di Postepay Evolution giovani (under 35) | 44,7 | 44,5 | 0,2 |
| Incidenza % dei titolari di Postepay Evolution senior (over 65) | 5,7 | 5,5 | 0,2 |
| Incidenza % dei titolari di Postepay Evolution "nuovi italiani" | 21,7 | 20,9 | 0,8 |
(*) Dal numero di sottoscrizioni delle postepay standard ed evolution sono esclusi i rinnovi avvenuti nel periodo.
Nel semestre una quota significativa di clienti che hanno aperto un conto corrente Retail o una carta prepagata (Standard o Evolution) ha riguardato soggetti ricompresi nelle categorie a maggior rischio di esclusione finanziaria (giovani, senior e "nuovi italiani"), tenendo conto naturalmente delle specificità dei prodotti considerati (ad esempio la postepay è molto diffusa tra i giovani per la semplicità di utilizzo e i pagamenti on line).
Il Digital rappresenta una leva cruciale nella relazione con gli stakeholder che interagiscono con Poste Italiane in modalità multicanale, sia fisicamente attraverso la rete dei 12.824 Uffici Postali, sia da PC tramite il sito internet e dalle App per smartphone o tablet.
Il percorso di trasformazione digitale ha l'obiettivo di valorizzare la rete degli Uffici Postali, sviluppare modalità di accesso multicanale e strumenti per interpretare e anticipare i bisogni della clientela, qualificare l'Azienda come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione, favorire l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale.
| I numeri dei servizi digitali | ||||
|---|---|---|---|---|
| I se | me stre |
|||
| Categoria | 2018 | 2017 | Variazioni | |
| Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) | 16,2 | 13,5 | 2,7 | 20,0% |
| Identità digitali rilasciate (in milioni) | 2,3 | 1,3 | 1,0 | 76,9% |
| Download App (*) (in milioni) | 17,9 | 12,1 | 5,8 | 47,9% |
| Operazioni effettuate dai canali digitali consumer (web e app) (in milioni) | 22,5 | 18,6 | 3,9 | 21,0% |
| Focus – Clienti Poste Vita | ||||
| Clienti Gruppo Assicurativo Poste Vita registrati all'area riservata (numero) | 478.313 | 385.833 | 92.480 | 24,0% |
| Utenti che utilizzano i servizi Poste vita e Poste assicura attraverso device mobili | 35,9% | 30,1% | 5,8% |
La dematerializzazione dei contratti e delle transazioni, gestita attraverso il progetto Gestione Elettronica Contratti e Transazioni (GECT), si pone l'obiettivo di realizzare processi di lavorazione in modalità completamente elettronica, consentendo di eliminare la stampa e la conservazione cartacea di milioni di pagine di atti in Ufficio Postale e di notificare ai clienti la copia contrattuale tramite email attraverso l'introduzione di originali elettronici sottoscritti con firma elettronica e conservati a norma. I vantaggi per l'ambiente sono un minor consumo di risorse (carta) e produzione di rifiuti (toner), una riduzione dell'energia utilizzata per le stampe e delle emissioni di CO2, ma ci sono anche vantaggi in termini di migliore efficienza operativa, grazie alla velocità di consultazione dei documenti e alla diminuzione dei tempi di risposta per verifiche e accertamenti.
| I semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| Numero di pratiche (dati in migliaia) |
2018 | 2017 | ||
| N. Pratiche | % dematerializzate | N. Pratiche | % dematerializzate | |
| Totale | 7.566 | 84% | 7.190 | 70% |
| I semestre | ||||
| Transazioni corrispondenti (dati in migliaia) |
2018 | 2017 | ||
| Dematerializzate e digitalizzate |
Dematerializzate | Dematerializzate e digitalizzate |
Dematerializzate | |
| Totale Transazioni | 37.803 | 18.955 | 37.274 | 21.059 |
| Totale Transazioni elettroniche | 33.498 | 16.571 | 28.669 | 15.106 |
| Transazioni elettroniche sul totale (%) | 89% | 87% | 77% | 72% |
Al 30 giugno 2018 gli Uffici Postali "dematerializzati" sia per i contratti, sia per le transazioni sono 10.670 (l'83% del totale); in particolare, rispetto al primo semestre 2017, gli Uffici Postali dematerializzati per i contratti si sono incrementati di 7.066 Uffici (3.604 gli Uffici abilitati al 30 giugno 2017), mentre quelli abilitati alla dematerializzazione delle transazioni si sono incrementati di 2.213 Uffici (8.457 Uffici abilitati al 30 giugno 2017).
| Carta e Cartone (tonnellate) | 10.216 | 10.549 | (333) | -3,2% |
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | variazioni | ||
| I se me stre |
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| Consumi di Carta e Cartone per i servizi di stampa | ||||
| incrementati di 2.213 Uffici (8.457 Uffici abilitati al 30 giugno 2017). |
Postel SpA è la società del Gruppo che mette a disposizione dei clienti una piattaforma tecnologica per la digitalizzazione delle comunicazioni e dei processi di gestione documentale, consentendo la dematerializzazione e l'elaborazione elettronica dei documenti. Inoltre è attiva anche nel settore servizi di stampa presso i centri di Milano, Roma e Genova, dotati di impianti per la stampa massiva (bollette, fatture estratti conto) e imbustamento. Al fine di minimizzare l'impatto legato all'utilizzo di carta, sono state adottate soluzioni di carta leggera e buste con finestrelle in materiale biodegradabile che rispettano il sistema di gestione della Catena di Custodia FSC® (Forest Stewardship Council), che garantisce la rintracciabilità dei materiali come il legno e i suoi derivati (pasta di cellulosa e carta) provenienti da foreste gestite responsabilmente.
| I semestre 2018 | Consumi (GJ) * | CO2 emessa (tonnellate) |
|---|---|---|
| Energia rinnovabile | 845.836 | - |
| Energia elettrica certificata garanzia di origine | 845.836 | - |
| Energia non rinnovabile | 481.428 | 29.701 |
| di cui: | ||
| Energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale | 37.841 | 3.942 |
| Gas Metano | 373.524 | 20.955 |
| GPL | 7.169 | 452 |
| Gasolio | 48.407 | 3.585 |
| Teleriscaldamento | 14.487 | 767 |
| Totale energia | 1.327.264 | 29.701 |
* Per la conversione dei consumi energetici in GJ (Gigajoule) sono stati utilizzati gli Energy fuel conversion factors di IPC (International Post Corporation).
Il consumo di energia in Poste Italiane è prevalentemente attribuibile al patrimonio immobiliare, rappresentato da oltre 15mila sedi lavorative. Il presidio dell'utilizzo degli asset energetici è finalizzato al contenimento dei consumi e alla conseguente riduzione degli impatti ambientali in termini di gas serra prodotti; in tal senso, tra l'altro, è stato avviato il progetto LED che prevede la sostituzione dei corpi illuminanti contenenti lampade a fluorescenza (tipo neon) con corpi illuminanti a tecnologia LED (plafoniere e faretti): nel corso del primo semestre 2018 sono stati realizzati i primi 405 siti. Nel semestre sono state emesse 29.701 tonnellate di CO2 a fronte di circa 1,3 milioni di GJ di energia utilizzata.
| Nel semestre sono state emesse 29.701 tonnellate di CO2 a fronte di circa 1,3 milioni di GJ di energia utilizzata. | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati sulla flotta aziendale | ||||
| I se me stre |
||||
| 2018 | 2017 | variazioni | ||
| Totale km percorsi (in migliaia) | 171.544 | 168.180 | 3.364 | 2,0% |
| Totale veicoli | 33.578 | 39.014 | (5.436) | -13,9% |
| di cui: | ||||
| Numero veicoli tradizionali | 29.622 | 34.321 | (4.699) | -13,7% |
| Numero veicoli alternativi | 3.956 | 4.693 | (737) | -15,7% |
| di cui: | ||||
| Biciclette | 324 | 324 | - | - |
| Veicoli elettrici | 833 | 1.064 | (231) | -21,7% |
| Auto ibride | 93 | 113 | (20) | -17,7% |
| Veicoli alimentati a benzina-metano | 1.727 | 2.210 | (483) | -21,9% |
| Veicoli alimentati a benzina-GPL | 979 | 982 | (3) | -0,3% |
| Percentuale veicoli alternativi | 11,8% | 12,1% | -0,3% | |
| gr CO2 /Km | 210 | 210 | - | - |
ll progressivo raggiungimento di migliori standard di qualità ed efficienza, unitamente alle opportunità di sviluppo legate al mercato dell'e-commerce, hanno determinato una rimodulazione del fabbisogno complessivo di mezzi. La riduzione di motomezzi e quadricicli elettrici è stata in parte compensata dall'acquisizione di nuovi mezzi a 4 ruote in grado di garantire un fattore di carico adeguato al crescente volume di pacchi gestiti. Inoltre, la riduzione di circa 5mila veicoli rispetto al primo semestre 2017 è dovuta alla sostituzione dell'intera flotta a 4 ruote completata nel corso del 2017; tale fenomeno ha comportato un periodo di sovrapposizione dei mezzi in dismissione con quelli nuovi. Depurando gli effetti di tale fenomeno e considerando dunque l'effettiva consistenza media del 2017, la riduzione reale è di circa 1.000 unità.
Il Gruppo Poste italiane ha adottato, nell'ambito del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), un modello di Risk Management di Gruppo (RMG) basato sul framework Enterprise Risk Management (ERM), in linea con i requisiti di autodisciplina delle società quotate e con le best practice a livello nazionale e internazionale. Nel percorso di sviluppo e miglioramento continuo di tale modello, sono stati analizzati i diversi settori in cui Poste Italiane opera, con l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva del Gruppo, l'armonizzazione delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza che la conoscenza del rischio, la sua misurazione e l'identificazione delle azioni "sostenibili" idonee a contenerlo, nelle svariate forme in cui esso può manifestarsi in una realtà variegata e complessa come quella di Poste Italiane, rientra tra le attività prioritarie e può incidere in modo significativo sul raggiungimento degli obiettivi strategici. Nell'ambito delle misure organizzative necessarie ai fini della vigilanza e dell'efficace trattamento dei rischi aziendali, il Gruppo Poste al fine di garantire una maggiore governance dei processi e renderli più efficienti ha istituito la struttura di Governo dei Rischi di Gruppo, con il compito di:
Il processo di Risk Management del Gruppo Poste Italiane si articola nelle seguenti fasi:
Indirizzo nella gestione dei rischi: il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA, previo parere del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (CCRS), definisce gli indirizzi nella gestione dei rischi di gruppo, in modo che i principali rischi risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati. Inoltre, il CdA, nell'esercizio delle proprie responsabilità e del proprio ruolo di indirizzo, determina, previo parere del CCRS, il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici;
Definizione e aggiornamento framework RMG: la funzione GRG, con frequenza normalmente annuale, rivede e aggiorna gli strumenti e le metodologie di analisi dei rischi, in coerenza con l'evoluzione del business, del contesto normativo di riferimento e delle leading practice;
Goal Analysis & Risk Briefing: almeno annualmente e con il supporto dei presidi specialistici, la funzione GRG analizza gli obiettivi e i relativi processi aziendali e procede all'identificazione preliminare dei rischi che possono minacciare il raggiungimento dei principali obiettivi;
Risk Assessment Integrato (Identification, Valuation, Aggregation & Prioritization): GRG, sulla base della mappatura preliminare dei rischi della precedente fase, integra e approfondisce con i Risk Owner e tramite le unità di presidio specialistiche, le principali aree di rischio del Gruppo, allo scopo di identificare, descrivere, valutare e rappresentare in modo organico e per rilevanza i rischi;
Risk Treatment: per i rischi identificati e valutati nella fase di Risk Assessment vengono definite, con periodicità almeno annuale, le strategie di trattamento più opportune, in coerenza con il livello di propensione al rischio. In particolare, i Risk Owner identificano sulla base dell'ordine di priorità dei rischi e di un'analisi costi-benefici condivisa con la funzione GRG, le strategie di trattamento più appropriate per i rischi di loro competenza;
Risk Monitoring & Reporting: il monitoraggio dell'andamento del profilo di rischio del Gruppo viene effettuato periodicamente nel corso dell'anno dalla funzione GRG con il contributo dei diversi presidi specialistici, attraverso specifici indicatori, definiti nella precedente fase di Risk Treatment, ai quali vengono eventualmente affiancati studi ed approfondimenti ad hoc ritenuti necessari per una migliore comprensione dei rischi monitorati e per l'individuazione di eventuali rischi emergenti.
La funzione Governo dei Rischi di Gruppo supporta il Vertice aziendale nell'efficace implementazione e gestione integrata del processo di Risk Management con riferimento a tutte le aree/tipologie di rischi presenti nel Gruppo, individuati, in via primaria, secondo una logica per processi.
Il Gruppo si è inoltre dotato di una piattaforma integrata di Governance, Risk e Compliance (GRC) che permette il censimento e l'archiviazione di tutti i rischi e, a ciascun attore del processo, la visualizzazione delle informazioni coerente con il proprio livello di profilazione. Il sistema supporta inoltre la funzione GRG e gli altri attori nella predisposizione della reportistica integrata sui rischi.
I principali rischi che derivano dalle attività del Gruppo sono descritti nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario integrata nella Relazione Finanziaria Annuale 2017, cui si rimanda. Con riferimento invece ai rischi di natura finanziaria e assicurativa si rimanda al Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2018 - Analisi e Presidio dei rischi.
Il Gruppo Poste Italiane nel secondo semestre del 2018 sarà impegnato nell'attuazione degli obiettivi delineati nel Piano quinquennale Deliver 2022, approvato dal CdA il 26 febbraio 2018. Obiettivo strategico del Piano Industriale del Gruppo è realizzare la trasformazione fisica e digitale, cogliendo i trend di mercato e dell'economia italiana in recupero
Nel comparto dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione il Gruppo sarà impegnato nella progressiva implementazione del nuovo modello di joint delivery; proseguirà inoltre l'impiego di nuove tecnologie di automazione a supporto dei processi produttivi con l'obiettivo di aumentare efficienza e qualità dei servizi postali, massimizzando le sinergie del network logistico-produttivo e valorizzando tutti gli asset disponibili del Gruppo, nonché migliorare il posizionamento competitivo sul mercato dei pacchi cogliendo le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'e-commerce.
Con la creazione della nuova unità di business Pagamenti, Mobile e Digitale, il Gruppo Poste vuole diventare il principale ecosistema dei pagamenti in Italia, assicurando la convergenza tra pagamenti e mobile e tra canali fisici e digitali attraverso l'utilizzo degli asset esistenti, in termini di competenze, base clientela, network fisico e digitale.
L'obiettivo è quello di contribuire al Programma Evoluzione Offerta Pagamenti ai fini dello sviluppo del comparto della monetica e dei servizi di pagamento.
In tale contesto competitivo, considerando le opportunità nei pagamenti digitali (l'incidenza del contante in Italia è pari all'85% vs una media EU del 68%), il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA del 25 gennaio 2018 ha deliberato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell'ambito di PosteMobile SpA attraverso cui quest'ultima possa operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL). A seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, comunicato il 24 aprile 2018, l'Assemblea di Poste Italiane il 29 maggio 2018 ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento.
Le suddette modifiche spiegheranno la loro efficacia dal 1° ottobre 2018.
Nel settore dei Servizi Finanziari, l'ambizione di Piano è cogliere le opportunità derivanti dalle recenti innovazioni normative (Mifid 2 e IDD), valorizzando gli attuali punti di forza: base clienti, rete distributiva e brand. Allo stesso tempo, il Risparmio Postale beneficerà del nuovo accordo con Cassa Depositi e Prestiti siglato a dicembre 2017. Inoltre, la strategia di gestione attiva del portafoglio di strumenti finanziari è mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato da interessi attivi e plusvalenze realizzate.
Il consolidamento della partnership con il Gruppo Intesa San Paolo nei finanziamenti, porterà al lancio di due nuovi prodotti a protezione del credito e dell'immobile oggetto del finanziamento erogato. Nei finanziamenti l'avvio della commercializzazione dei mutui residenziali grazie alla partnership con Intesa SanPaolo consentirà di sviluppare anche su questo prodotto una strategia multipartner, completando l'offerta in essere con Deutsche Bank.
Nel comparto Assicurativo il Gruppo intende mantenere la leadership nel Ramo Vita, fornendo ai clienti i prodotti migliori dell'attuale macro–scenario, rafforzare la propria offerta di fondi previdenziali e continuare a sviluppare piani pensionistici privati, prodotto di cui è già leader di mercato. Nel comparto danni l'obiettivo sarà quello di perseguire una rapida crescita nel ramo Infortuni, nel Welfare e nel settore danni non auto, sfruttando il suo forte potenziale inespresso.
Sul fronte dei mercati obbligazionari I primi sei mesi del 2018 sono stati caratterizzati da una prolungata fase di tassi e spread in calo, cui è seguito un repentino aumento della percezione del rischio Italia in seguito all'incertezza derivante dall'esito delle elezioni politiche tenutesi il 4 marzo.
Il forte aumento della volatilità verificatosi nel corso del mese di maggio ha portato a un incremento dello spread particolarmente marcato sulla parte breve della curva BTP.
Attualmente il mercato sembra essere entrato in una fase di attesa e riflessione; è ragionevole attendersi un periodo di volatilità dei tassi di interesse sui BTP e dunque sullo spread.
Nel mese di luglio è stato incassato dalla Capogruppo Poste Italiane SpA il dividendo di 238 milioni di euro distribuito dalla controllata Poste Vita.
Ulteriori accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Semestrale 2018 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018.
Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, nel corso del primo semestre 2018, quattro operazioni in pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back, scadute nel periodo, e sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché quindici operazioni di compravendita titoli di Stato.
Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, nel corso del primo semestre 2018, due operazioni in pronti contro termine passivi.
Al 30 giugno 2018 non sono state concluse ulteriori operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza preventivamente sottoposte al Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati ai sensi delle Linee Guida per la gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati.
Il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate è riportato nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2018 (parti correlate).
Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 30 giugno 2018 comparativo con quello al 31 dicembre 2017 è riportato nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2018 (Capitale sociale).
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali13 nel corso del primo semestre 2018.
Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questo Resoconto, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS) e utilizzati per la redazione dei Bilanci al 31 dicembre 2017, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo.
Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:
EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.
EBIT margin - rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo.
CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.
Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.
CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza e delle Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione e Passività associate ad attività in dismissione. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.
13 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Attività finanziarie, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo al lordo dei rapporti con gli altri settori.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL SETTORE CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE (ESMA) è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
LOSS RATIO è un indicatore di economicità della gestione tecnica di una compagnia di assicurazione operante nel ramo danni ed è calcolato come il rapporto tra gli Oneri per sinistri (comprensivi delle spese di liquidazione) e i Premi lordi di competenza.
EXPENSE RATIO è calcolato come il rapporto fra il totale delle spese (Costi di funzionamento e Provvigioni di competenza) e i Premi lordi contabilizzati.
COMBINED RATIO è un indicatore di redditività che misura l'incidenza percentuale dei costi complessivi per sinistri e spese rispetto al valore dei premi di competenza e ai premi lordi contabilizzati nel periodo ed è calcolato come la somma del Loss ratio e dell'Expense ratio.
I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo elaborati secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.
| POSTE ITALIANE SPA | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | I semestre 2018 | I semestre 2017 | Variazioni | |
| Ricavi, proventi e altri | 4.854 | 4.583 | 271 | 5,9% |
| Risultato operativo | 905 | 469 | 436 | 93,0% |
| Risultato netto | 696 | 261 | 435 | n.s. |
| Investimenti | 121 | 151 | (30) | -19,9% |
| Patrimonio netto (*) | 5.729 | 5.118 | 611 | 11,9% |
| Organico stabile - medio | 123.678 | 128.425 | (4.747) | -3,7% |
| Organico flessibile - medio | 8.056 | 5.475 | 2.581 | 47,1% |
(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2017 è riferito al 31 dicembre 2017.
n.s.: non significativo
| POSTEL SPA | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | I semestre 2018 | I semestre 2017 | Variazioni | |
| Ricavi, proventi e altri | 102.322 | 115.036 | (12.714) | -11,1% |
| Risultato operativo | (1.819) | 2.073 | (3.892) | n.s. |
| Risultato netto | (644) | 507 | (1.151) | n.s. |
| Investimenti | 1.439 | 5.649 | (4.210) | -74,5% |
| Patrimonio netto (*) | 99.609 | 101.459 | (1.850) | -1,8% |
| Organico stabile - medio | 1.063 | 1.122 | (59) | -5,3% |
| Organico flessibile - medio | 27 | 25 | 2 | 8,0% |
(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2017 è riferito al 31 dicembre 2017.
n.s.: non significativo
| (dati in migliaia di euro) | I semestre 2018 | I semestre 2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi, proventi e altri | 269.876 | 286.217 | (16.341) | -5,7% |
| Risultato operativo | (29.389) | (10.205) | (19.184) | n.s. |
| Risultato netto | (22.942) | (7.666) | (15.276) | n.s. |
| Investimenti | 5.283 | 1.118 | 4.165 | n.s. |
| Patrimonio netto (*) | (10.379) | (22.876) | 12.497 | -54,6% |
| Organico stabile - medio | 1.335 | 1.368 | (33) | -2,4% |
| Organico flessibile - medio | 127 | 71 | 56 | 78,9% |
(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2017 è riferito al 31 dicembre 2017. Il patrimonio netto del 1° semestre 2018 comprende la ricapitalizzazione di 40 milioni di euro effettuata nel semestre dalla Capogruppo.
| EUROPA GESTIONI IMMOBILIARI SPA | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | I semestre 2018 I semestre 2017 Variazioni |
|||
| Ricavi, proventi e altri | 43.426 | 44.782 | (1.356) | -3,0% |
| Risultato operativo | 1.878 | 2.250 | (372) | -16,5% |
| Risultato netto | 653 | 862 | (209) | -24,2% |
| Investimenti | 153 | 453 | (300) | -66,2% |
| Patrimonio netto (*) | 237.898 | 237.263 | 635 | 0,3% |
| Organico stabile - medio | 28 | 28 | 0 | n.s. |
| Organico flessibile - medio | 1 | - | 1 | n.s. |
(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2017 è riferito al 31 dicembre 2017.
n.s.: non significativo
| MISTRAL AIR SRL | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | I semestre 2018 | I semestre 2017 | Variazioni | |
| Ricavi, proventi e altri | 25.872 | 35.913 | (10.041) | -28,0% |
| Risultato operativo | (4.031) | (5.389) | 1.358 | -25,2% |
| Risultato netto | (3.222) | (4.355) | 1.133 | -26,0% |
| Investimenti | 73 | 158 | (85) | -53,8% |
| Patrimonio netto (*) | 1.822 | (1.895) | 3.717 | n.s. |
| Organico stabile - medio | 121 | 136 | (15) | -11,0% |
| Organico flessibile - medio | 28 | 41 | (13) | -31,7% |
(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2017 è riferito al 31 dicembre 2017. Il patrimonio netto comprende la ricapitalizzazione di 7 milioni di euro effettuata nel semestre dalla Capogruppo.
n.s.: non significativo
| POSTE VITA SPA (*) | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | I semestre 2018 | I semestre 2017 | Variazioni | |
| Premi assicurativi (**) | 8.815.652 | 11.057.651 | (2.241.999) | -20,3% |
| Risultato netto | 229.789 | 221.900 | 7.889 | 3,6% |
| Attività finanziarie (***) | 126.126.079 | 125.626.314 | 499.765 | 0,4% |
| Riserve tecniche assicurative (***) | 124.400.497 | 123.489.910 | 910.587 | 0,7% |
| Patrimonio netto (***) | 3.137.532 | 3.323.728 | (186.196) | -5,6% |
| Organico stabile - medio | 395 | 372 | 23 | 6,2% |
| Organico flessibile - medio | 3 | 3 | - | - |
(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.
(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.
(***) Il valore indicato nella colonna I semestre 2017 è riferito al 31 dicembre 2017. Nel corso del semestre la società ha deliberato la distribuzione di dividendi per 238 milioni di euro.
| POSTE ASSICURA SPA (*) | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | I semestre 2018 | I semestre 2017 | Variazioni | |
| Premi assicurativi (**) | 81.561 | 64.720 | 16.841 | 26,0% |
| Risultato netto | 20.125 | 11.510 | 8.615 | 74,8% |
| Attività finanziarie (***) | 260.061 | 233.498 | 26.563 | 11,4% |
| Riserve tecniche assicurative (***) | 180.411 | 160.005 | 20.406 | 12,8% |
| Patrimonio netto (***) | 113.477 | 104.359 | 9.118 | 8,7% |
| Organico stabile - medio | 58 | 50 | 8 | 16,0% |
| Organico flessibile - medio | 1 | - | 1 | n.s. |
(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.
(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.
(***) Il valore indicato nella colonna I semestre 2017 è riferito al 31 dicembre 2017.
| BANCOPOSTA FONDI SPA SGR | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | I semestre 2018 | I semestre 2017 | Variazioni | |
| Commissioni attive | 53.160 | 53.464 | (304) | -0,6% |
| Commissioni nette | 25.622 | 28.641 | (3.019) | -10,5% |
| Risultato netto | 12.746 | 15.087 | (2.341) | -15,5% |
| Impieghi finanziari (liquidità + titoli) (*) | 92.120 | 71.372 | 20.748 | 29,1% |
| Patrimonio netto (*) | 66.065 | 53.886 | 12.179 | 22,6% |
| Organico stabile - medio | 56 | 56 | - | - |
| Organico flessibile - medio | 1 | - | 1 | n.s. |
(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2017 è riferito al 31 dicembre 2017.
n.s.: non significativo
| POSTEMOBILE SPA | ||||
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | I semestre 2018 | I semestre 2017 | Variazioni | |
| Ricavi, proventi e altri | 120.566 | 114.929 | 5.637 | 4,9% |
| Risultato operativo | 20.050 | 11.740 | 8.310 | 70,8% |
| Risultato netto | 14.383 | 8.190 | 6.193 | 75,6% |
| Investimenti | 14.827 | 13.273 | 1.554 | 11,7% |
| Patrimonio netto (*) | 63.072 | 57.905 | 5.167 | 8,9% |
| Organico stabile - medio | 202 | 211 | (9) | -4,3% |
| Organico flessibile - medio | - | 4 | (4) | n.s. |
(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2017 è riferito al 31 dicembre 2017. Nel corso del semestre la società ha deliberato la distribuzione di dividendi per 9 milioni di euro.
Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.
Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 30 giugno 2018 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF.
Il presente Bilancio consolidato abbreviato riguarda il semestre chiuso il 30 giungo 2018 ed è redatto in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera. E' costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) di periodo, dal Conto economico complessivo, del Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario sintetico e dalle note al bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note illustrative sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.
Il presente Bilancio semestrale consolidato è redatto secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.
Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 1° agosto 2018, data in cui il Consig lio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale.
Il presente Bilancio semestrale consolidato è redatto in conformità allo IAS 34 – Bilanci intermedi e all'articolo 154-ter (comma 3) del Testo Unico della Finanza. In applicazione della facoltà concessa dal citato principio, i contenuti informativi previsti in tale bilancio sono ridotti rispetto a quelli di un bilancio annuale completo (ai sensi dello IAS 1 – Presentazione del bilancio), in quanto finalizzati a fornire un aggiornamento sulle attività, fatti e circostanze intercorsi nel semestre di riferimento - se ritenuti rilevanti - oltre che alcune informazioni integrative minime espressamente richieste dal medesimo principio, omettendo pertanto informazioni, dati e note già presentati e commentati nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017, cui si rimanda per una più completa comprensione delle informazioni riportate nel presente documento. La rilevanza delle informazioni di seguito fornite è stata valutata, secondo quanto previsto dallo IAS 34, nell'ottica di assicurare la comprensibilità delle variazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche rilevate nel corso del primo semestre 2018.
I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Bilancio semestrale consolidato sono uniformi a quelli di predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 ad eccezione di quanto concerne la classificazione, misurazione e impairment degli strumenti finanziari, nonché la modalità di riconoscimento dei ricavi, modificati a seguito dell'entrata in vigore dei nuovi principi contabili IFRS 9 - Strumenti finanziari e IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
Alla luce di quanto sopra riportato, nel presente Bilancio semestrale consolidato vengono descritti gli effetti della transizione ai nuovi principi contabili internazionali e sono dettagliate le nuove politiche contabili del Gruppo Poste Italiane.
Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) di periodo e Rendiconto finanziario sintetico sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile (perdita) di periodo sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento delle attività. Tenuto conto della diversificata natura e della numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando ricorrono congiuntamente i requisiti di non ricorrenza ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati.
Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei principi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali14 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa.
I bilanci oggetto di consolidamento integrale sono redatti al 30 giugno 2018, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.
14 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attua zione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché rego le di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP. Nell'esercizio 2018 sono intervenuti due ulteriori Decreti diretti a coordinare, con le regole di determinazione della base imponibile IRES e IRAP, i principi contabili internazionali IFRS 9 "Strumenti finanziari" e IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" entrati in vigore nell'esercizio 2018.
Non sono stati inclusi nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.
I criteri e le metodologie di consolidamento adottati nel presente Bilancio semestrale sono unformi a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, cui si rinvia per una trattazione esaustiva degli stessi.
Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:
| Società controllate/controllo congiunto | 30/06/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|
| Consolidate con il metodo integrale 15 | 14 | 15 |
| Valutate con il metodo del Patrimonio netto | 6 | 6 |
| Totale società | 20 | 21 |
L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella Nota 11 Ulteriori informazioni – Dati salienti.
Per la redazione del Bilancio semestrale consolidato è richiesto un uso più esteso dei metodi di stima rispetto all'informativa annuale. Tuttavia, sia in relazione alle fattispecie di riferimento che alle metodologie di calcolo e valutazione adottate, non sono intervenute variazioni rispetto a quanto evidenziato nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2017, ad eccezione, come si è detto, delle stime riferite all'applicazione delle regole di impairment degli strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS 9 e alle stime delle componenti variabili di prezzo incluse nella rilevazione dei ricavi introdotte dall'IFRS 15; tali stime sono dettagliate nel paragrafo 3 Cambiamenti nelle Politiche Contabili.
Qui di seguito si fornisce un aggiornamento di quei trattamenti contabili, consistentemente adottati, che, per le rilevazioni prodotte nel corso del semestre, sono meritevoli di aggiornamento. Per una completa descrizione dell'uso di stime si rinvia alla Relazione finanziaria annuale 2017.
Ancorché in misura sensibilmente inferiore rispetto al passato, il Gruppo vanta rilevanti crediti verso la Pubblica Amministrazione. La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e
15 La variazione intervenuta nel perimetro si riferisce alla fusione per incorporazione di PosteTutela SpA in Poste Italiane SpA, perfezionatasi in data 13 febbraio 2018. L'operazione ha acquisito efficacia giuridica dal 1° mar zo 2018, mentre gli effetti contabili e fiscali sono decorsi dal 1° gennaio 2018.
aggiornamenti, e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 30 giugno 2018 possano riflettere variazioni delle stime formulate.
Al 30 giugno 2018, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 998 milioni di euro (969 milioni di euro al 31 dicembre 2017), al lordo delle svalutazioni..
Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Crediti | 30.06.2018 | 31.12.2017 | |
| OSU | (i) | 75 | 31 |
| Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali | (ii) | 83 | 83 |
| Remunerazione raccolta su c/c | (iii) | 20 | 25 |
| Servizi delegati | (iii) | 28 | 56 |
| Altro | 3 | 2 | |
| Crediti commerciali vs Controllante | 209 | 197 | |
| Operazioni con azionisti: | |||
| Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 | (iv) | 39 | 39 |
| Totale crediti verso MEF | 248 | 236 | |
| Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: PdCM per agev.ni editoriali | (v) | 61 | 43 |
| Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE | (vi) | 77 | 77 |
| Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni | (vii) | 540 | 538 |
| Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni | 678 | 658 | |
| Altri crediti e attività: | |||
| Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione | (viii) | 5 | 8 |
| Crediti su rimborso IRES | 55 | 55 | |
| Crediti su rimborso IRAP | 12 | 12 | |
| Crediti per imposte correnti e relativi interessi | (ix) | 67 | 67 |
| Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione | 998 | 969 | |
Nel dettaglio, al 30 giugno 2018, l'esposizione complessiva nei confronti della Pubblica Amministrazione comprende.
iv. Crediti per 39 milioni di euro derivanti dall'annullamento della Decisione CE 16/07/08 per interessi relativi alla sentenza del Tribunale (UE) 30 settembre 2013, i cui effetti nel patrimonio netto della Capogruppo sono sospesi o rettificati.
v. Crediti verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per agevolazioni concesse agli editori 16 per 61 milioni di euro, di cui 19 milioni maturati nel periodo, stanziati nei Bilanci dello Stato 2017 e 2018. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di 42 milioni di euro, relativo alle riduzioni tariffarie praticate nell'esercizio 2017, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria nel mese di giugno 2018 su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea.
16 Le agevolazioni editoriali sono state ripristinate con il D.L. n. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Milleproroghe) in vigore dal 1° gennaio 2017 e convertito con modificazioni dalla Legge n. 19 del 27 febbraio 2017.
17 Le principali convenzioni scadute riguardano i rapporti con INPS per il servizio di pagamento dei voucher (si rimanda alla Nota 5.3 – A7 Crediti commerciali) e con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini e il servizio di notifica contravvenzioni.
presentato dalla Capogruppo contro il mancato rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate di Roma. Tale sentenza non è stata oggetto di appello nei termini di legge ed è quindi passata in giudicato.
Al 30 giugno 2018, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, degli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché di prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.
Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.
Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento volte a verificare l'eventuale necessità di impairment.
L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti.
In particolare, per la Capogruppo il test di impairment è stato svolto sul segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al quale non sono allocati Avviamenti. Ciascuna altra società del Gruppo è considerata una separata unità generatrice di flussi finanziari. Gli Avviamenti iscritti sono dettagliati nella tabella A3.2.
Per l'esecuzione degli impairment test al 30 giugno 2018, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani quinquennali delle unità organizzative interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili. I dati dell'ultimo anno di Piano, o delle più recenti previsioni disponibili, sono stati utilizzati per la determinazione dei flussi di cassa degli anni successivi con un orizzonte temporale illimitato. È stato quindi applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) 18 .
L'attuale contesto di crisi, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 30 giugno 2018, anche tenuto conto di quanto previsto dal Piano Industriale
18 Per le valutazioni al 30 giugno 2018 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo compreso tra l'1,53% e l'1,6% mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo del 5,76% e un valore massimo del 6,96%. Il costo del capitale proprio (Ke) è stimato pari a 6,78% per l'attività bancaria e del 7,12% per l'attività di gestione del risparmio.
2018-2022 del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 26 febbraio 2018, nonché del perdurare della crisi del settore postale e del mercato immobiliare, il segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione della Capogruppo è stato oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto. Per stimare il valore d'uso del segmento, coerentemente con le migliori tecniche di valutazione di generale accettazione, si è fatto riferimento alle previsioni economiche del Piano Industriale 2018-2022 e nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito, tenendo anche conto dell'esistenza di eventuali elementi positivi il cui valore non sia riflesso nelle previsioni esplicite dell'arco di piano. Si è fatto riferimento inoltre, ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane, come riflessi nell'aggiornamento del Piano Industriale. E' stato utilizzato un WACC del 6,13%. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio.
Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo, mantenendo talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato e confrontandole con le evidenze al 30 giugno 2018. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dal progressivo aggiornamento delle perizie immobiliari affidate a un primario esperto indipendente, continua a risultare sensibilmente superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.
La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su conclusioni raggiunte da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura dell'esercizio. Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), per misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.
Come meglio descritto nella Nota 11 Ulteriori informazioni – Accordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione al fair value del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock", del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2017-2019 (ILT) – Piano di Phantom Stock" (entrambi approvati in data 24 maggio 2016 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane), del Piano di incentivazione a breve termine (MBO) per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta (approvato in data 27 aprile 2017 dall'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane) e dei Piani per la cessazione del rapporto di lavoro, ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità a breve termine e/o solvibilità in conseguenza dei quali la valutazione delle passività comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.
Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2017 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio, oltre che delle Linee Guida della gestione finanziaria del Gruppo rivisitate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nel mese di dicembre 2017.
In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.
Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.
La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.
Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.
Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.
Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.
Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.
Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.
Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.
Buy & Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy & Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:
Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:
Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.
Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:
Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.
Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.
Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite di un'asta pubblica.
Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
Principi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2018:
• Modifiche all'IFRS 4 - Applicazione congiunta dell'IFRS 9 Strumenti finanziari e dell'IFRS 4 Contratti assicurativi, adottate con Regolamento (UE) n. 1988/2017. Forniscono indicazioni nella gestione dello sfasamento temporale tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 e la data di entrata in vigore del nuovo principio contabile sui contratti assicurativi (IFRS 17) che sostituirà, presumibilmente a partire dal 1° gennaio 2021, l'IFRS 4.
In particolare, per effetto di tali nuove disposizioni, è concessa alle compagnie di assicurazione la possibilità di:
Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2014 - 2016, adottato con Regolamento (UE) n. 182/2018 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali. I principi contabili impattati dalle modifiche apportate dal presente Regolamento, applicabili dal 1° gennaio 2018, sono lo IAS 28 - Partecipazioni in società collegate e joint venture e l'IFRS 1 - Prima adozione degli International Financial Reporting Standard.
Quanto di seguito esposto è, invece, applicabile a partire dal 1° gennaio 2019:
• IFRS 16 - Leasing, adottato con Regolamento (UE) n. 1986/2017. Il nuovo principio è teso a migliorare la contabilizzazione dei contratti di leasing, fornendo agli utilizzatori del bilancio elementi utili a valutare l'effetto del leasing sulla situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico, e sui flussi finanziari del locatario. Tale disciplina comporta una considerevole revisione dell'attuale trattamento contabile dei contatti passivi di leasing introducendo, per il locatario, un modello unificato per le diverse tipologie di leasing (sia finanziario che operativo).
Le principali disposizioni previste per i bilanci della società locataria sono:
L'ambito di applicazione del principio può non comprendere i contratti cd. "di breve durata" (non oltre dodici mesi) e quelli cd. "di basso valore" (con item di valore non superiore ai 5.000 dollari); per tali contratti il locatario ha facoltà di esercitare l'opzione di non applicare l'IFRS 16, e di continuare pertanto a far riferimento all'attuale regime contabile. Tra i contratti per i quali il principio concede la facoltà di non applicazione, pur ricorrendo i requisiti per l'identificazione di un accordo di leasing, sono quelli in cui il bene oggetto di scambio è un'attività immateriale diversa da quelle espressamente escluse dal principio (es. diritti su filmati cinematografici, videocassette, opere teatrali, opere letterarie, brevetti e altri diritti d'autore).
• Modifiche all'IFRS 9 - Strumenti finanziari - Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa adottate con Regolamento UE n. 498/2018. Le modifiche apportate al presente principio sono volte a chiarire la classificazione di determinate attività finanziarie rimborsabili anticipatamente quando si applica l'IFRS 9.
Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni princípi contabili, emendamenti ed interpretazioni:
I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione.
Nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2018, la Capogruppo ha avviato uno specifico progetto di implementazione del IFRS 16, articolato nelle seguenti fasi successive.
In linea con le tempistiche previste, al termine del primo semestre 2018 si è conclusa la ricognizione dei contratti di leasing passivi di Poste Italiane SpA e delle altre società del Gruppo. Le principali tipologie contrattuali riscontrate che, conformemente alle disposizioni del nuovo principio, risultano nell'ambito di applicazione, riguardano principalmente:
Alla data di redazione della presente Relazione finanziaria semestrale, gli effetti economico patrimoniali dell'applicazione dell'IFRS 16 non sono ancora stati definiti in termini sufficientemente esaurienti e attendibili. Tuttavia, tenuto conto della significativatà e numerosità dei beni condotti in locazione da parte delle società del Gruppo, è ragionevole prevedere che tali effetti potranno essere rilevanti sotto il profilo patrimoniale, apprezzabili a livello economico e con significative implicazioni sui processi di gestione e controllo.
A partire dal primo Gennaio 2018 il Gruppo Poste Italiane ha adottato l'IFRS 9 Strumenti Finanziari (emanato con Regolamento (UE) n. 2067/2016) e l'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti (emanato con Regolamento (UE) n. 1905/2016).
Di seguito si fornisce evidenza dei nuovi criteri generali di redazione introdotti dai principi contabili sopra richiamati e dei relativi impatti della prima adozione sullo stato patrimoniale del Gruppo Poste Italiane.
La classificazione delle attività e passività finanziarie è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui essi sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date), ovvero, come nel caso dell'operatività del BancoPosta, alla data di regolamento (Settlement date) 19. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.
I crediti commerciali sono, invece, iscritti al prezzo di transazione ai sensi dell'IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie sulla base del modello di business definito per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali delle stesse:
• Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato
Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model Held to Collect - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (Solely Payments of Principal and Interest). Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore dell'attività al momento della rilevazione iniziale, meno i rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento accumulato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, di tutte le differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza e rettificato per l'eventuale fondo a copertura perdite. Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.
• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (Other Comprehensive Income - OCI)
Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model Held to Collect and Sell - HTC&S) e i cui termini contrattuali prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (Solely Payments of Principal and Interest).
Tali attività sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo, ad eccezione degli utili e delle perdite per riduzione di valore e degli utili e delle perdite su cambi, fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata. Se l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, l'utile/(perdita) cumulato precedentemente rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato nel Conto economico.
All'interno di tale categoria sono compresi oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, anche gli strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato
19 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).
a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVTOCI option). Tale opzione prevede esclusivamente la rilevazione a Conto economico dei soli dividendi.
• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico
Tale categoria, individuata come residuale, accoglie: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); (b) quelle designate come tali al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; (c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico; (d) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa cash flow hedge. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value e le relative variazioni sono imputate a Conto economico. Gli strumenti finanziari di questa categoria sono classificati nel "breve termine" se sono detenuti per la negoziazione o ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati, ove previsto contrattualmente.
La classificazione nelle attività correnti o non correnti dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio.
Per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo deve essere rilevato un fondo a copertura delle perdite attese determinato secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)". Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:
Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale.
Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo.
Relativamente ai crediti commerciali è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.
In caso di cambiamento nel business model, le attività finanziarie precedentemente contabilizzate sono riclassificate nella nuova categoria contabile di competenza; gli effetti della riclassifica sono rilevati solo prospetticamente, dunque non devono essere rideterminati gli utili/perdite e interessi rilevati in precedenza. Di seguito sono descritti gli effetti derivanti dalle riclassifiche:
Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo.
Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.
Quando obbligatoriamente previsto dal principio contabile (ad esempio in caso di strumenti derivati passivi) ovvero quando si decide irrevocabilmente di designare tali strumenti al fair value (fair value option), le passività finanziarie sono valutate al fair value rilevato a Conto economico. In quest'ultimo caso le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente a Patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico. Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento in cui sono estinte o si trasferiscono tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
Alla data di stipula del contratto, gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se essi non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico del periodo. Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value seguono le regole previste dallo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, per la cui completa trattazione si rimanda a quanto descritto nella Relazione Finanziaria Annuale 2017.
I ricavi sono rilevati per rappresentare il trasferimento di merci o servizi promessi al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo a cui ci si aspetta di avere diritto in cambio dello stesso (prezzo di transazione).
La rilevazione dei ricavi segue un processo denominato «5 step framework» così composto:
In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation.
Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).
Ai fini della rilevazione del ricavo, il principio contabile IFRS 15 prevede la rilevazione delle componenti variabili del corrispettivo; in particolare il ricavo presuppone l'inclusione di tali componenti nel prezzo di transazione (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari).
Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni); tali componenti negative di reddito sono rilevate in diretta diminuzione dei ricavi.
In presenza di più performance obligation, il prezzo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni di cui la Società può avvalersi (condizioni di mercato,informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.
I costi incrementali relativi all'ottenimento del contratto devono essere capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile del contratto, se superiore ai 12 mesi, mentre i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto che non sono costi incrementali, sono spesati nel momento in cui sostenuti. Nel caso di costi per l'adempimento delle obbligazioni connesse al contratto, e qualora tali costi non siano disciplinati da altri standard (IAS 2 - Rimanenze, IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari o IAS 38 - Attività immateriali), essi devono essere capitalizzati solo se sono soddisfatti tutti i seguenti criteri:
L'attività derivante da contratto è il diritto di ottenere il corrispettivo per beni o servizi trasferiti al cliente. Se il trasferimento di beni o servizi al cliente avviene prima che il pagamento sia dovuto il corrispettivo deve essere classificato come attività derivante da contratto.
La passività derivante da contratto è l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali è stato ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo). Tale corrispettivo deve essere classificato come passività derivante da contratto.
Di seguito si fornisce la descrizione delle stime adottate dal Gruppo Poste Italiane a seguito dell'applicazione delle nuove regole di impairment previste dall'IFRS 9 e della determinazione delle componenti variabili di prezzo introdotte dall'IFRS 15.
Ai fini del calcolo dell'impairment i principali fattori che sono oggetto di stime da parte del Gruppo Poste Italiane sono i seguenti:
I principali fattori inclusi nella rilevazione dei ricavi comprendono componenti variabili del corrispettivo, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).
Il Gruppo Poste Italiane ha scelto di applicare l'IFRS 9 e l'IFRS 15 a partire dalla loro effettiva entrata in vigore il 1° gennaio 2018, senza applicazione antic ipata; tra i metodi consentiti per la transizione, ha deciso di:
Il Gruppo Poste Italiane, tenuto conto della natura del preponderante business della Poste Vita SpA e dell'effetto stabilizzatore determinato dall'applicazione del meccanismo dello Shadow Accounting, ha valutato che l'applicazione dell'IFRS 9 anche alle entità operanti nel business assicurativo, Poste Vita SpA e Poste Assicura Spa, non avrebbe comportato significativi effetti di volatilità sul conto economico, né asimmetrie contabili. Pertanto, ha deciso un'applicazione full compliant sin dal 1° gennaio 2018 dell'IFRS 9.
Le seguenti tabelle mostrano gli effetti derivanti dalla transizione all'IFRS 9 e all'IFRS 15 rilevate per ogni singola voce del bilancio di Gruppo. In particolare, lo stato patrimoniale di Gruppo include gli effetti derivanti dalle nuove regole di classificazione e misurazione dettate dall'IFRS 9 e rilevate in sede di transizione sulle singole voci dell'attivo, mentre le rettifiche includono le regole derivanti dall'iniziale applicazione del nuovo modello di impairment.
| (dati in milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Saldo al 31 dicembre 2017 |
Classificazione e misurazione (IFRS 9) e Riclassifiche (IFRS 15)* |
Rettifiche (IFRS 9 e 15)** | Saldo al 1° gennaio 2018 |
| Attività non correnti | ||||
| Immobili, impianti e macchinari | 2.001 | - | - | 2.001 |
| Investimenti immobiliari | 52 | - | - | 52 |
| Attività immateriali | 516 | - | - | 516 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto | 508 | - | - | 508 |
| Attività finanziarie | 171.004 | 1.747 | (7) | 172.744 |
| Crediti commerciali | 9 | - | - | 9 |
| Imposte differite attive | 869 | (156) | 4 | 717 |
| Altri crediti e attività | 3.043 | - | (1) | 3.042 |
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | 71 | - | - | 71 |
| Totale | 178.073 | 1.591 | (4) | 179.660 |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze | 138 | - | - | 138 |
| Crediti commerciali | 2.026 | - | (12) | 2.014 |
| Crediti per imposte correnti | 93 | - | 5 | 98 |
| Altri crediti e attività | 954 | - | - | 954 |
| Attività finanziarie | 15.762 | (27) | (4) | 15.731 |
| Cassa e depositi BancoPosta | 3.196 | - | - | 3.196 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 2.428 | - | - | 2.428 |
| Totale | 24.597 | (27) | (11) | 24.559 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | - | - | - |
| TOTALE ATTIVO | 202.670 | 1.564 | (15) | 204.219 |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | Classificazione e Saldo al 31 misurazione (IFRS 9) e dicembre 2017 Riclassifiche (IFRS 15)* |
Rettifiche (IFRS 9 e 15)** | Saldo al 1° gennaio 2018 |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 1.306 | - | - | 1.306 | |
| Riserve | 1.611 | 1.218 | 15 | 2.844 | |
| Risultati portati a nuovo | 4.633 | 13 | (30) | 4.616 | |
| Totale Patrimonio netto di Gruppo | 7.550 | 1.231 | (15) | 8.766 | |
| Patrimonio netto di terzi | - | - | - | - | |
| Totale | 7.550 | 1.231 | (15) | 8.766 | |
| Passività non correnti | |||||
| Riserve tecniche assicurative | 123.650 | 1 | - | 123.651 | |
| Fondi per rischi e oneri | 692 | - | - | 692 | |
| Trattamento di fine rapporto | 1.274 | - | - | 1.274 | |
| Passività finanziarie | 5.044 | - | - | 5.044 | |
| Imposte differite passive | 546 | 331 | - | 877 | |
| Altre passività | 1.207 | - | - | 1.207 | |
| Totale | 132.413 | 332 | - | 132.745 | |
| Passività correnti | |||||
| Fondi per rischi e oneri | 903 | - | - | 903 | |
| Debiti commerciali | 1.332 | 28 | 1 | 1.361 | |
| Debiti per imposte correnti | 23 | 1 | (1) | 23 | |
| Altre passività | 2.249 | (28) | - | 2.221 | |
| Passività finanziarie | 58.200 | - | - | 58.200 | |
| Totale | 62.707 | 1 | - | 62.708 | |
| Passività associate ad attività in dismissione | - | - | - | - | |
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 202.670 1.564 (15) 204.219 * La colonna Classificazione e misurazione (IFRS 9) e Riclassifiche (IFRS 15) include:
le rimisurazioni derivanti dall'iniziale applicazione delle nuove regole di Classificazione e misurazione in ottemperanza all'applicazione dell'IFRS 9.7.2.3 e seguenti;
le riclassificazioni derivanti dall'iniziale applicazione dell'IFRS 15;
** Le rettifiche includono principalmente l'impairment derivante dall'iniziale applicazione dell'IFRS 9;
Gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione sono stati rilevati nei saldi di apertura al primo gennaio 2018 dei Risultati portati a nuovo e della riserva di Fair value. Di seguito si forniscono le riconciliazioni tra il saldo al 31 dicembre 2017 e quello al primo gennaio 2018.
| Riconciliazione dei Risultati portati a nuovo | (dati in milioni di euro) |
|---|---|
| Risultati portati a nuovo al 31 dicembre 2017 | 4.633 |
| Effetti derivanti dalle riclassifiche di strumenti finanziari - IFRS 9 | 13 |
| Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 | (39) |
| Effetti relativi all'iniziale applicazione dell'IFRS 15 | (1) |
| Effetti fiscali | 10 |
| Risultati portati a nuovo al primo gennaio 2018 | 4.616 |
| Riconciliazione della Riserva di fair value | (dati in milioni di euro) |
|---|---|
| Riserva di fair value al 31 dicembre 2017 - IAS 39 (AFS) | 371 |
| Effetti derivanti dalle riclassifiche di strumenti finanziari - IFRS 9 | 1.705 |
| Effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese - IFRS 9 | 15 |
| Effetti fiscali | (487) |
| Riserva di fair value al primo gennaio 2018 - IFRS 9 (FVTOCI) | 1.604 |
Nel presente paragrafo vengono illustrate le principali scelte effettuate dal Gruppo Poste Italiane in merito all'applicazione dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari e formalizzate in data 13 dicembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA il quale ha approvato una specifica Linea Guida IFRS 9, redatta con l'obiettivo di definire i seguenti indirizzi:
Di seguito, sono riportati gli aspetti più significativi formalizzati nell'ambito della Linea Guida IFRS 9 per Classification & Measurement, Impairment e Hedge Accounting.
Sulla base di quanto previsto dal nuovo principio contabile in materia di attività finanziarie, il Gruppo Poste Italiane ha individuato i seguenti Business Model:
• Hold to Collect (HTC): nel quale l'attività finanziaria è posseduta al fine di percepire i flussi finanziari contrattuali per capitale ed interessi, con vendite poco frequenti e/o scarsi volumi; gli strumenti finanziari che rispondono a tale business model e che hanno superato il test SPPI sono valutati al costo ammortizzato.
Gli strumenti di equity rappresentano una quota di portafoglio residuale rispetto ai titoli di debito e alle quote di fondi comuni detenuti dal Gruppo Poste Italiane. Per la quasi totalità delle azioni possedute dal Gruppo la classificazione è al fair value rilevato a conto economico.
In merito all'applicazione delle disposizioni in materia di riduzione di valore delle attività finanziarie, il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte, mentre per i Crediti commerciali è applicato l'approccio semplificato, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.
Si rimanda al paragrafo "Pratiche di gestione del rischio di credito" per una illustrazione dettagliata delle pratiche di gestione del rischio di credito e di come esse sono in relazione con la valutazione e la rilevazione delle perdite attese sugli strumenti finanziari attivi.
Il Gruppo non si è avvalso della Low Credit Risk Exemption.
Per le operazioni in Hedge Accounting il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9 e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39.
Di seguito sono riportati gli effetti derivanti dall'iniziale applicazione dell'IFRS 9 separatamente per Classification & Measurement ed Impairment.
La seguente tabella descrive la categoria di valutazione originaria secondo lo IAS 39 e la nuova categoria di valutazione secondo l'IFRS 9 per ogni classe di attività finanziarie del Gruppo Poste Italiane al primo gennaio 2018.
| Categoria contabile IAS 39 | Categoria contabile IFRS 9 | Valore contabile IAS 39 |
Valore contabile IFRS 9 |
|
|---|---|---|---|---|
| (dati in mln di euro ) | ||||
| Crediti finanziari | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 7.916 | 7.913 |
| Finanziamenti e crediti | Fair value a conto economico | 216 | 216 | |
| Detenuti sino a scadenza | Costo ammortizzato | 3.246 | 3.245 | |
| Detenuti sino a scadenza | FVOCI -Titoli di debito | 9.666 | 11.131 | |
| Investimenti disponibili per la vendita Costo ammortizzato | 17.014 | 17.262 | ||
| Titoli a reddito fisso | Investimenti disponibili per la vendita FVOCI -Titoli di debito | 117.067 | 117.067 | |
| Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico | 308 | 308 | ||
| Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | 2.420 | 2.420 | |
| Fair value a conto economico | FVOCI -Titoli di debito | 3.800 | 3.800 | |
| Fair value a conto economico | FVOCI -Titoli di debito | 546 | 546 | |
| Altri investimenti | Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | 22.514 | 22.514 |
| Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico | 1.352 | 1.352 | ||
| Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | 58 | 58 | |
| Azioni | Investimenti disponibili per la vendita Fair value a conto economico | 59 | 59 | |
| Investimenti disponibili per la vendita FVOCI -Titoli di capitale | 5 | 5 | ||
| Derivati non di copertura | Fair value a conto economico | Fair value a conto economico | 184 | 184 |
| Derivati di copertura | Fair Value - Strumento di copertura | Fair Value - Strumento di copertura | 395 | 395 |
| Totale attività finanziarie | - 186.766 |
- 188.475 |
||
| Crediti per accordi CTD | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 188 | 187 |
| Crediti commerciali | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 2.035 | 2.023 |
| Disponibilità liquide | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 2.428 | 2.428 |
| Cassa e Depositi BancoPosta | Finanziamenti e crediti | Costo ammortizzato | 3.196 | 3.196 |
Di seguito il dettaglio dei principali effetti alla data di transizione, derivanti dall'applicazione delle nuove regole di classificazione e misurazione e delle rettifiche per perdite attese.
| SALDO AL | Classificazione, Misurazione e Impairment | SALDO AL 1 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | Note | 31/12/2017 (IAS39) |
Costo ammortizzato |
FVTOCI | FVTPL | Azioni FVTPL Azioni FVTOCI | gennaio 2018 (IFRS 9) |
|
| Saldo al 31 dicembre 2017 delle Attività finanziarie (IAS 39) | 186.766 | |||||||
| Investimenti disponibili per la vendita | 135.805 | |||||||
| Riclassifiche da AFS a costo ammortizzato | i) a | (17.014) | 17.014 | - | - | - | - | 17.014 |
| Rimisurazioni | 255 | - | - | - | - | 255 | ||
| Riclassifiche da AFS a FVTOCI | i) b | (117.072) | - | 117.067 | - | - | 5 | 117.072 |
| Riclassifiche da AFS a FVTPL | i) c | (1.719) | - | - | 1.660 | 59 | - | 1.719 |
| Investimenti posseduti fino a scadenza e Finanziamenti e crediti | 21.044 | - | ||||||
| Riclassifiche da HTM e Finanziamenti e crediti a costo ammortizzato | ii) a | (11.162) | 11.162 | - | - | - | - | 11.162 |
| Riclassifiche da HTM a FVTOCI | ii) b | (9.666) | - | 9.666 | - | - | - | 9.666 |
| Rimisurazioni | - | 1.465 | - | - | - | 1.465 | ||
| Riclassifiche da Finanziamenti e crediti a FVTPL | ii) c | (216) | - | - | 216 | - | - | 216 |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E | 29.338 | - | ||||||
| Riclassifica da FVTPL a FVTOCI | iii) a | (4.346) | - | 4.346 | - | - | - | 4.346 |
| FVTPL | iii) b | (24.992) | - | - | 24.934 | 58 | - | 24.992 |
| Strumenti finanziari derivati | 579 | - | ||||||
| Effetti delle riclassifiche | (579) | - | - | 579 | - | - | 579 | |
| Effetti della rettifica per perdite attese su strumenti al costo ammortizzato | (11) | - (11) |
||||||
| Saldo al primo gennaio 2018 delle attività finanziarie(IFRS 9) | 28.420 | 132.544 | 27.389 | 117 | 5 | 188.475 |
AFS: Available For Sale (Investimenti disponibili per la vendita)
HTM: Held To Maturity (Investimenti posseduti fino a scadenza)
FVTPL: Fair Value Through Profit or Loss (Stumenti finanziari al fair value rilevati a conto economico)
FVTOCI: Fair Value Through Other Comprehensive Income (Strumenti finanziari al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo)
misurazione al FVTOCI la cui riclassifica ha generato un incremento dei Risultati portati a nuovo e la contestuale riduzione della Riserva di fair value di 16 milioni di euro ascrivibili alle azioni Visa Inc..
L'applicazione dell'IFRS 9 alle voci Crediti commerciali non ha comportato riclassifiche. Sulla scorta del nuovo modello di impairment è stato rideterminato il valore del Fondo svalutazione crediti.
| SALDO AL | Riclassifiche e rettifiche | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (dati in milioni di euro) | 31/12/2017 (IAS39) |
Costo | FVTOCI | FVTPL | Azioni FVTPL Azioni FVTOCI | |
| ammortizzato | ||||||
| Crediti commerciali | 2.649 | |||||
| F.do svalutazione crediti commerciali | (614) | |||||
| Totale crediti commerciali (IAS 39) | 2.035 | |||||
| Effetti della riclassifica | (2.035) | 2.035 | ||||
| Effetti della rettifica per perdite attese | (12) | - | - | - - |
||
| Saldo al primo gennaio 2018 (IFRS 9) | 2.023 | - | - | - - |
La voce Altri crediti e Attività ha subito una rideterminazione del valore del fondo svalutazione per 1 milione di euro.
Gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo modello di impairment, che in sede di transizione trovano contropartita nei Risultati portati a nuovo, sono di seguito evidenziati:
Il nuovo modello di impairment è stato applicato alle voci "Cassa e disponibilità liquide" e "Cassa e depositi Bancoposta", e non ha comportato tuttavia una svalutazione significativa di tali poste di bilancio.
Il nuovo modello di svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari misurati al costo ammortizzato e al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo è basato sulle Expected Credit Losses (ECL). Di seguito i dettagli delle metodologie adottate nella gestione del rischio di credito .
Il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:
Per i Crediti commerciali è applicato il Simplified approach come meglio descritto più avanti.
Sulla base dei modelli di impairment di cui il Gruppo Poste Italiane si è dotato al fine di rispondere alle esigenze del nuovo principio contabile, la determinazione del significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, avviene sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.
Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:
I rating utilizzati nella staging allocation derivano dai modelli interni, con riferimento alle controparti bancarie e sovrane, e da modelli esterni, con riferimento alle controparti corporate e della Pubblica Amministrazione. Sulla base delle informazioni sopra riportate si ritiene pertanto confutata da parte del Gruppo Poste Italiane la presunzione che vi siano stati aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale quando le attività finanziarie sono scadute da più di 30 giorni.
20 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating di arrivo più diventa alta la soglia per il passaggio a Stage 2.
21 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:
• una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;
• variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.
Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.
Per quanto riguarda i crediti commerciali, data l'adozione dell'approccio semplificato previsto dal nuovo principio contabile, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento.
Il Gruppo Poste Italiane definisce il Default sulla base di valuatazioni ad hoc che prendono in considerazione:
Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione.
La svalutazione individuale è considerata tale solo per le svalutazioni analitiche fatte sui crediti commerciali di importo superiore ad una determinata soglia, per i quali si effettua una valutazione ad hoc per il singolo credito.
Secondo le indicazioni fornite dal principio, il calcolo dell'ECL deve considerare anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.
L'approccio seguito dal Gruppo Poste Italiane è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario alla stima della PD nel momento in cui si rendono disponibili stime attendibili, o dati consuntivi, riferiti solamente ad alcune variabili per un determinato periodo temporale. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili.
Per lo sviluppo di modelli di credit scoring per le controparti Sovereign e Banking, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, è necessario adottare un approccio low default. In particolare, il Gruppo Poste Italiane ha sviluppato un modello con la metodologia di tipo shadow rating.
Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating.
E' stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.
Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:
• dati macroeconomici;
La stima dei modelli interni ha utilizzato una definizione di default basata sulla seguente impostazione:
Per la determinazione del rating dei titoli corporate si fa riferimento al rating pubblico delle principali società di rating. Qualora non fossero disponibili tali informazioni il rating viene stimato compilando una scorecard che prende in considerazione, tra le altre cose:
La determinazione delle perdite attese (ECL) viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:
Di seguito le principali assunzioni/scelte adottate nella determinazione dei singoli fattori:
Le tabelle sotto rappresentate forniscono informazioni circa l'esposizione al rischio di credito al 1° gennaio 2018 in riferimento alle Attività finanziarie al costo ammortizzato e al Fair Value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per i quali è utilizzato il General deterioration model.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating interni | (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | ||||||||||
| Descrizione | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | Totale | Not rated | Totale |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 206 | - | - | 27.472 | - | - | 54 | - | - | 27.732 | 403 | 28.135 |
| Finanziamenti e crediti | 200 | - | - | 6.983 | - | - | 50 | - | - | 7.233 | 403 | 7.636 |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Crediti | 200 | - | - | 6.983 | - | - | 50 | - | - | 7.233 | 403 | 7.636 |
| Titoli a reddito fisso | 6 | - | - | 20.489 | - | - | 4 | - | - | 20.499 | - | 20.499 |
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 1.373 | - | - | 121.856 | - | - | 271 | - | - | 123.500 | - | 123.500 |
| Finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 1.373 | - | - | 121.310 | - | - | 271 | - | - | 122.954 | - | 122.954 |
| Altri investimenti | - | - | - | 546 | - | - | - | - | - | 546 | - | 546 |
Totale al 1° gennaio 2018 1.579 - - 149.328 - - 325 - - 151.232 403 151.635
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating esterni | (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | ||||||||||
| Descrizione | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | Stage 1 | Stage 2 | Stage 3 | Totale | Not rated | Totale |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | 285 | - | - | - | - | - | 285 | - | 285 |
| Finanziamenti e crediti | - | - | - | 277 | - | - | - | - | - | 277 | - | 277 |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Crediti | - | - | - | 277 | - | - | - | - | - | 277 | - | 277 |
| Titoli a reddito fisso | - | - | - | 8 | - | - | - | - | - | 8 | - | 8 |
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 730 | - | - | 7.748 | 2 | - | 527 | 38 | - | 9.045 | - | 9.045 |
| Finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 730 | - | - | 7.748 | 2 | - | 527 | 38 | - | 9.045 | - | 9.045 |
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale al 1° gennaio 2018 | 730 | - | - | 8.033 | 2 | - | 527 | 38 | - | 9.330 | - | 9.330 |
Il Gruppo adotta l'approccio semplificato per la determinazione dell'impairment dei crediti commerciali. Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:
Le tabelle di seguito forniscono informazioni in merito alla svalutazione dei Crediti commerciali e una riconciliazione del Fondo ECL al 1° gennaio 2018.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 01.01.2018 | |||||
| Descrizione | Valore contabile lordo |
Fondo svalutazione crediti |
|||
| Crediti commerciali | |||||
| Crediti verso clienti | 1.634 | 412 | |||
| Cassa Depositi e Prestiti | 374 | - | |||
| Ministeri ed enti pubblici | 416 | 99 | |||
| Corrispondenti esteri | 174 | 1 | |||
| Privati | 670 | 312 | |||
| Crediti verso Controllante | 195 | 31 | |||
| Totale | 1.829 | 443 |
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 01.01.2018 | |||||||
| Fasce di scaduto | Valore contabile lordo |
Fondo svalutazione crediti |
|||||
| Crediti commerciali non scaduti | 427 | 4 | |||||
| Scaduto 0 - 1 anno | 145 | 10 | |||||
| Scaduto 1 - 2 anni | 55 | 11 | |||||
| Scaduto 2 - 3 anni | 17 | 8 | |||||
| Scaduto 3 - 4 anni | 12 | 7 | |||||
| Scaduto > 4 anni | 40 | 38 | |||||
| Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale | 124 | 105 | |||||
| Totale | 820 | 183 | |||||
| Riconciliazione fondo a copertura delle perdite attese crediti commerciali | (milioni di euro) | ||||||
| Descrizione | |||||||
| Fondo a copertura perdite al 31 dicembre 2017 (IAS 39 compliant) | 614 | ||||||
| Impairment aggiuntivo rilevato al 1° gennaio 2018 s u: | |||||||
| Crediti commerciali | 12 | ||||||
Fondo a copertura perdite al 1° gennaio 2018 (IFRS 9 compliant) 626
Qui di seguito si riportano le principali conclusioni delle valutazioni effettuate:
L'iniziale applicazione dell'IFRS 15 ha inoltre comportato per il Gruppo Poste Italiane una riclassifica nei Debiti commerciali per circa 28 milioni di euro relativa a passività derivanti da contratti con i clienti, precedentemente iscritti nella voce Altre passività.
• Accordi definitivi tra Poste Italiane e Anima Holding per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito
In data 6 marzo 2018 Poste Italiane SpA e Anima Holding SpA, nonché Poste Vita SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR e Anima SpA SGR, per quanto di rispettiva competenza, hanno sottoscritto gli accordi attuativi per il rafforzamento della partnership nel risparmio gestito, secondo i termini e le condizioni annunciati il 21 dicembre 2017. Si prevede che l'operazione – avente ad oggetto, tra l'altro, la scissione parziale in favore di Anima SpA SGR delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I per oltre 70 miliardi di euro di cui è titolare Bancoposta Fondi SpA SGR (controllata al 100% da Poste Italiane SpA), nonché un'estensione della partnership già in essere per una durata di 15 anni dal closing - sarà completata nel secondo semestre del 2018. In data 19 aprile 2018, il Consiglio di Amministrazione di BancoPosta Fondi SGR SpA ha approvato il progetto di scissione della società e l'istanza di autorizzazione da presentare in Banca d'Italia. In data 11 luglio 2018 le competenti autorità di vigilanza hanno rilasciato le necessarie autorizzazioni.
In data 26 febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato "Deliver 2022", il piano strategico quinquennale che ha, tra gli altri, l'obiettivo di massimizzare il valore della rete di distribuzione di Poste Italiane SpA, già riconosciuta come la più efficiente e sicura del Paese.
In data 12 aprile 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, Poste Italiane SpA ha aderito all'aumento di capitale sociale a pagamento di Anima Holding SpA – per la quota di sua spettanza – per un totale di circa 30 milioni di euro mantenendo quindi una partecipazione del 10,04% del capitale sociale della società collegata.
In data 29 maggio 2018, l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA ha autorizzato l'acquisto e la successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 65,3 milioni di azioni della Società, rappresentative del 5% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 500 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie è stato consentito per diciotto mesi a decorrere dalla delibera assembleare; non è stato invece previsto alcun limite temporale per la disposizione delle azioni proprie acquistate. L'Assemblea ha inoltre definito, secondo quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione, finalità, termini e condizioni dell'acquisto e della vendita di azioni proprie, individuando in particolare le modalità di calcolo del prezzo di acquisto, nonché le modalità operative di effettuazione delle operazioni di acquisto.
In data 29 maggio 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta: (i) dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento, e (ii) dell'insieme dei rapporti giuridici inerenti le attività di back office e le attività antiriciclaggio.
La delibera è in linea con gli indirizzi strategici dell'azienda e con i progetti di riorganizzazione avviati già a partire dagli ultimi mesi dell'esercizio precedente. In particolare, la rimozione del vincolo di destinazione delle attività, beni e rapporti giuridici inerenti la monetica e i servizi di pagamento si inquadra nell'opportunità di creare, nell'ambito del Gruppo Poste Italiane, un presidio accentrato dei servizi di monetica e pagamento e un centro di competenza a supporto dell'implementazione della strategia digitale del Gruppo stesso. Il ramo d'azienda così delineato verrà trasferito a PosteMobile SpA che a sua volta provvederà a istituire un patrimonio destinato, al fine di poter operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) "ibrido", in conformità alle Disposizioni di Vigilanza in materia.
In data 29 maggio 2018, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, e a seguito della preventiva autorizzazione della Banca d'Italia avvenuta nel mese di aprile, l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato l'apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte di Poste Italiane SpA – per un importo pari ad euro 210 milioni – al Patrimonio BancoPosta per il riequilibrio del leverage ratio ai valori obiettivo stabiliti nel Risk Appetite Framework. Tale Operazione si concretizzerà alla fine del terzo trimestre, trascorsi i termini di legge per l'eventuale opposizione dei creditori.
Nel corso del primo semestre 2018 sono altresì intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:
conferendo all'Amministratore delegato poteri e facoltà di porre in essere tutte le azioni, anche prodromiche e conseguenti, per l'implementazione dell'iniziativa stessa.
Gruppo Poste Italiane Bilancio al 30 giugno 2018
| di cui parti di cui parti 31 dicembre ATTIVO Note 30 giugno 2018 correlate 2017 correlate Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari [A1] 1.904 - 2.001 - Investimenti immobiliari [A2] 49 - 52 - Attività immateriali [A3] 497 - 516 - Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto [A4] 541 541 508 508 5.064 3.059 Attività finanziarie [A5] 171.877 171.004 Crediti commerciali [A7] 8 - 9 - Imposte differite attive [C13] 1.014 - 869 - Altri crediti e attività [A8] 3.391 1 3.043 1 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 75 - 71 - Totale 179.356 178.073 Attività correnti Rimanenze [A6] 135 - 138 - Crediti commerciali [A7] 2.151 753 2.026 688 Crediti per imposte correnti [C13] 215 - 93 - Altri crediti e attività [A8] 935 5 954 5 Attività finanziarie [A5] 19.216 8.471 15.762 6.211 Cassa e depositi BancoPosta [A9] 3.250 - 3.196 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 1.703 440 2.428 385 Totale 27.605 24.597 Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - - - TOTALE ATTIVO 206.961 202.670 di cui parti 31 dicembre di cui parti PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 30 giugno 2018 correlate correlate 2017 Patrimonio netto Capitale sociale [B2] 1.306 - 1.306 - Riserve [B4] 1.482 - 1.611 - Risultati portati a nuovo 4.807 - 4.633 - Totale Patrimonio netto di Gruppo 7.595 7.550 Patrimonio netto di terzi - - - - Totale 7.595 7.550 Passività non correnti Riserve tecniche assicurative [B5] 124.581 - 123.650 - Fondi per rischi e oneri [B6] 710 60 692 58 Trattamento di fine rapporto [B7] 1.221 - 1.274 - Passività finanziarie [B8] 4.846 11 5.044 - Imposte differite passive [C13] 783 - 546 - Altre passività [B10] 1.157 - 1.207 - Totale 133.298 132.413 Passività correnti Fondi per rischi e oneri [B6] 785 11 903 13 Debiti commerciali [B9] 1.324 194 1.332 194 Debiti per imposte correnti [C13] 211 - 23 - Altre passività [B10] 1.938 60 2.249 70 Passività finanziarie [B8] 61.809 359 58.200 3.541 Totale 66.067 62.707 Passività associate ad attività in dismissione 1 - - - TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 206.961 202.670 |
(milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | I Semestre 2018 |
di cui parti correlate |
I Semestre 2017 |
di cui parti correlate |
||
| Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro | [C1] | 1.761 | 249 | 1.812 | 244 | |
| Ricavi da pagamenti, mobile e digitale | [C2] | 307 | 30 | 278 | 29 | |
| Ricavi da servizi finanziari | [C3] | 2.676 | 979 | 2.710 | 822 | |
| Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
[C4] | 685 | 8 | 698 | 8 | |
| Premi assicurativi | 8.871 | - | 11.098 | - | ||
| Proventi derivanti da operatività assicurativa | 1.729 | 8 | 2.131 | 8 | ||
| Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri | (9.078) | - | (12.171) | - | ||
| Oneri derivanti da operatività assicurativa | (837) | - | (360) | - | ||
| Ricavi netti della gestione ordinaria | 5.429 | 5.498 | ||||
| Costi per beni e servizi | [C5] | 1.126 | 93 | 1.184 | 98 | |
| Oneri derivanti da operatività finanziaria | [C6] | 35 | 1 | 33 | - | |
| Costo del lavoro | [C7] | 2.846 | 21 | 2.934 | 19 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | [C8] | 272 | - | 281 | - | |
| Incrementi per lavori interni | (6) | - | (13) | - | ||
| Altri costi e oneri | [C9] | 93 | 4 | 210 | 12 | |
| Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività | [C10] | 10 | - | 22 | - | |
| Risultato operativo e di intermediazione | 1.053 | 847 | ||||
| Oneri finanziari | [C11] | 40 | - | 48 | - | |
| Proventi finanziari | [C11] | 54 | - | 58 | 1 | |
| di cui proventi non ricorrenti | - | 2 | ||||
| Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | [C12] | - | - | 94 | ||
| di cui oneri (proventi) non ricorrenti | - | 82 | ||||
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
[A4] | 8 | - | 9 | - | |
| Risultato prima delle imposte | 1.075 | 772 | ||||
| Imposte del periodo | [C13] | 340 | - | 262 | - | |
| di cui oneri (proventi) non ricorrenti | - | (9) | ||||
| UTILE DEL PERIODO | 735 | 510 | ||||
| di cui Quota Gruppo | 735 | 510 | ||||
| di cui Quota di spettanza di Terzi | - | - | ||||
| Utile per azione | [B3] | 0,563 | 0,391 | |||
| Utile diluito per azione | [B3] | 0,563 | 0,391 |
(milioni di euro) (milioni di euro)
| Note | I Semestre 2018 | Esercizio 2017 I Semestre 2017 | ||
|---|---|---|---|---|
| Utile/(Perdita) del periodo | 735 | 689 | 510 | |
| Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo | ||||
| Strumenti di debito valutati al FVOCI | ||||
| Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo | [tab. B4] | (1.656) | (315) | (591) |
| Trasferimenti a Conto economico da realizzo | [tab. B4] | (381) | (676) | (596) |
| Incremento/(Decremento) per perdite attese | (3) | |||
| Copertura di flussi | ||||
| Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo | [tab. B4] | 135 | (57) | (18) |
| Trasferimenti a Conto economico | [tab. B4] | (1) | (4) | (1) |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo |
544 | 287 | 350 | |
| Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) | - | - | - | |
| Incremento/(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione (al netto dell'effetto fiscale) |
[tab. B4] | - | 2 | (1) |
| Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo | ||||
| Strumenti di capitale valutati al FVOCI | ||||
| Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo | - | |||
| Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto | - | |||
| Utili/(Perdite) attuariali da TFR | [tab. B7] | 7 | (1) | 41 |
| Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo |
(2) | - | (12) | |
| Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) | - | - | - | |
| Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo | (1.357) | (764) | (828) | |
| TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO | (622) | (75) | (318) | |
| di cui Quota Gruppo | (622) | (75) | (318) | |
| di cui Quota di spettanza di Terzi | - | - | - |
| (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||||||||||
| Riserve | |||||||||||
| Capitale sociale |
Riserva Legale |
Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
Riserva Cash flow hedge |
Riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione |
Riserva da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
Risultati portati a nuovo |
Totale Patrimonio netto di Gruppo |
Capitale e riserve di Terzi |
Totale Patrimonio netto |
|
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 1.306 | 299 | 1.000 | 1.092 | (18) | (1) | 2 | 4.454 | 8.134 | - | 8.134 |
| Totale conto economico complessivo del periodo | - | - | - | (843) | (13) | (1) | - | 539 | (318) | - | (318) |
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | (509) | (509) | - | (509) |
| Saldo al 30 giugno 2017 | 1.306 | 299 | 1.000 | 249 | (31) | (2) | 2 | 4.484 | 7.307 | - | 7.307 |
| Totale conto economico complessivo del periodo | - | - | - | 121 | (30) | 3 | - | 149 | 243 | - | 243 |
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Riclassifica a/da riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione | - | - | - | 1 | - | (1) | - | - | - | - | - |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 1.306 | 299 | 1.000 | 371 | (61) | - | 2 | 4.633 | 7.550 | - | 7.550 |
| Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 | - | - | - | 1.233 | - - |
- (17) |
1.216 | - | 1.216 | ||
| Riclassifiche di strumenti finanziari | - | - | - | 1.705 | - - |
- 13 |
1.718 | - 1.718 |
|||
| Rettifiche | - | - | - | 15 | - - |
- (40) |
(25) | - (25) |
|||
| Effetti fiscali | - | - | - | (487) | - - |
- 10 |
(477) | (477) - |
|||
| Saldo al 1° gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 | 1.306 | 299 | 1.000 | 1.604 | (61) | - | 2 | 4.616 | 8.766 | - | 8.766 |
| Totale conto economico complessivo del periodo | - | - | - | (1.458) | 96 | - | - | 740 (*) | (622) | - | (622) |
| Dividendi distribuiti | - | - | - | - | - | - | - | (549) | (549) | - | (549) |
| Saldo al 30 giugno 2018 | 1.306 | 299 | 1.000 | 146 | 35 | - | 2 | 4.807 | 7.595 | - | 7.595 |
* La voce comprende l'utile del periodo di 735 milioni di euro, gli utili attuariali sul TFR di 7 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite di 2 milioni di euro.
| I Semestre 2018 2017 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo 1.978 2.292 Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego - 780 Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato 55 - Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative 358 799 Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali 15 12 Scoperti di conto corrente 1 2 Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli 21 17 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 2.428 3.902 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 2.428 3.902 Risultato del periodo 735 510 Ammortamenti e svalutazioni 272 281 Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti 13 22 (Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti - (1) Impairment gruppi di attività in dismissione - 7 Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie - 94 (Incremento)/Decremento Rimanenze - - (Incremento)/Decremento Crediti e Altre attività (533) (452) Incremento/(Decremento) Debiti e Altre passività (242) (379) Variazione relativa a gruppi di attività e passività in dismissione - 145 Variazioni dei fondi rischi e oneri (99) 114 Variazione del Trattamento fine rapporto e Fondo di quiescenza (47) (55) Differenza ratei su oneri e proventi finanziari (correzione per cassa) (28) (22) Altre variazioni 147 (12) Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria [a] 218 252 Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria 4.557 4.149 Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria (2.917) (3.166) (Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta (54) (742) (Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività finanziaria (1.085) (1.039) Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria [b] 501 (798) Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività assicurativa (4.632) (4.465) Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 5.132 6.827 (Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value a conto economico 695 (363) (Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività assicurativa (1.063) (973) Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa [c] 132 1.026 Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 851 480 - di cui parti correlate (7.616) (3.826) Investimenti: Immobili, impianti e macchinari, Inv.immob.ri ed attività immateriali (151) (183) Partecipazioni (30) (228) Altre attività finanziarie - (1) Disinvestimenti: Immobili, impianti e macchinari, inv.immob.ri, attività immateriali ed attività destinate alla vendita 2 3 Partecipazioni - - Altre attività finanziarie 163 5 Variazione perimetro di consolidamento - - Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] (16) (404) - di cui parti correlate 134 (218) Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari (1.011) 11 (Incremento)/Decremento crediti finanziari - 1 Dividendi pagati (549) (509) Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [f] (1.560) (497) - di cui parti correlate (406) (327) Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] (725) (421) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 1.703 3.481 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 1.703 3.481 Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego - - Deposito indisponibile presso Tesoreria dello Stato (97) - Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative (413) (1.806) Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (17) (13) Scoperti di conto corrente - - Gestioni incassi in contrassegno e altri vincoli (14) (24) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine del periodo 1.162 1.638 |
(milioni di euro) | |
|---|---|---|
| I Semestre | ||
Nel primo semestre 2018 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:
| tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati strumentali |
Impianti e macchinari |
Attrezzature ind.li e comm.li |
Migliorie beni di terzi |
Altri beni | Immobilizz. in corso e acconti |
Totale | |
| Costo | 76 | 2.956 | 2.168 | 325 | 482 | 1.875 | 43 | 7.925 |
| Fondo ammortamento | - | (1.756) | (1.837) | (295) | (286) | (1.658) | - | (5.832) |
| Fondo svalutazione | - | (66) | (14) | (1) | (10) | (1) | - | (92) |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 76 | 1.134 | 317 | 29 | 186 | 216 | 43 | 2.001 |
| Variazioni del periodo | ||||||||
| Acquisizioni | - | 8 | 13 | 1 | 8 | 16 | 16 | 62 |
| Rettifiche | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Riclassifiche | - | 8 | 4 | 1 | 5 | 8 | (23) | 3 |
| Dismissioni | - | 2 | (1) | - | (2) | 1 | - | - |
| Ammortamento | - | (57) | (37) | (4) | (16) | (50) | - | (164) |
| (Svalutazioni) / Riprese di valore | - | 4 | - | - | (2) | - | - | 2 |
| Totale variazioni | - | (35) | (21) | (2) | (7) | (25) | (7) | (97) |
| Costo | 76 | 2.974 | 2.159 | 321 | 492 | 1.874 | 36 | 7.932 |
| Fondo ammortamento | - | (1.815) | (1.851) | (293) | (301) | (1.682) | (5.942) | |
| Fondo svalutazione | - | (60) | (12) | (1) | (12) | (1) | - | (86) |
| Saldo al 30 giugno 2018 | 76 | 1.099 | 296 | 27 | 179 | 191 | 36 | 1.904 |
La voce Immobili, impianti e macchinari al 30 giugno 2018 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 47 milioni di euro.
Gli investimenti del primo semestre 2018 per 62 milioni di euro sono composti principalmente da:
Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 23 milioni di euro e si riferiscono al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso del semestre.
Il saldo riclassifiche della voce Immobili, Impianti e Macchinari pari a 3 milioni di euro si riferisce alla mutata classificazione di un immobile detenuto dalla controllata EGI SpA non più destinato alla vendita (A6 – Rimanenze).
Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente gli alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e gli alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:
| tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari | (milioni di euro) |
|---|---|
| --------------------------------------------------------- | ------------------- |
| Costo | 141 |
|---|---|
| Fondo ammortamento | (88) |
| Fondo svalutazione | (1) |
| Saldo a inizio periodo | 52 |
| Variazioni del periodo | |
| Acquisizioni | - |
| Dismissioni | (1) |
| Ammortamento | (2) |
| (Svalutazioni) / Riprese di valore | - |
| Totale variazioni | (3) |
| Costo | 139 |
| Fondo ammortamento | (89) |
| Fondo svalutazione | (1) |
| Saldo a fine periodo | 49 |
| Fair value a fine periodo | 101 |
Il fair value degli Investimenti immobiliari al 30 giugno 2018 è rappresentato per 66 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda22 .
La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefíci legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.
22 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.
| tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto ind.le e di utilizz. opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili |
Immobilizz. in corso e acconti |
Avviamento | Altre | Totale | |
| Costo Ammortamenti e svalutazioni cumulati |
2.871 (2.531) |
117 - |
120 (69) |
100 (92) |
3.208 (2.692) |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 340 | 117 | 51 | 8 | 516 |
| Variazioni del periodo | |||||
| Acquisizioni | 32 | 57 | - | - | 89 |
| Riclassifiche | 69 | (69) | - | - | - |
| Cessazioni e Dismissioni | - | - | - | - | - |
| Ammortamenti e svalutazioni | (106) | - | - | (2) | (108) |
| Totale variazioni | (5) | (12) | - | (2) | (19) |
| Costo | 2.972 | 105 | 120 | 100 | 3.297 |
| Ammortamenti e svalutazioni cumulati | (2.637) | - | (69) | (94) | (2.800) |
| Saldo al 30 giugno 2018 | 335 | 105 | 51 | 6 | 497 |
Nel primo semestre 2018 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:
Gli investimenti del primo semestre 2018 in Attività immateriali ammontano a 89 milioni di euro e comprendono 6 milioni di euro riferibili a software sviluppato all'interno del Gruppo. Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.
L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 32 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nel semestre, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi e alle acquisizioni di licenze software. Il saldo della voce comprende il valore netto contabile di 10 milioni di euro della piattaforma informatica per lo sviluppo del progetto Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) condotta in leasing finanziario da PosteMobile SpA e ammortizzata in dieci anni.
L'incremento delle Immobilizzazioni immateriali in corso si riferisce principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali (24 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (14 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (8 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (6 milioni di euro). Il saldo comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (41 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (31 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (11 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (8 milioni di euro).
Nel corso del semestre sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 69 milioni di euro dovute principalmente al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.
La voce Avviamento è composta come segue:
| tab. A3.1 - Avviamento | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 |
| Postel SpA | 33 | 33 |
| Poste Welfare Servizi Srl | 18 | 18 |
| Totale | 51 | 51 |
Sul valore dell'avviamento sono state svolte le analisi previste dai princípi contabili di riferimento e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili e degli impairment test eseguiti, non è emersa la necessità di rettificare gli avviamenti iscritti.
| tab. A4 - Partecipazioni | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 |
| Partecipazioni in imprese collegate | 251 | 219 |
| Partecipazioni in imprese controllate | 3 | 3 |
| Partecipazioni in imprese a controllo congiunto | 287 | 286 |
| Totale | 541 | 508 |
La variazione della voce Partecipazioni si riferisce principalmente:
Alla data del 30 giugno 2018, tenuto conto dell'elevata volatilità dei valori di borsa del titolo Anima Holding SpA, è stato condotto l'impairment test sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili, non è emersa la necessità di rettificare l'avviamento iscritto al momento dell'acquisizione della partecipazione.
L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori Informazioni – Dati Salienti (Nota 11).
| Attività finanziarie | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | ||
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 22.418 | 12.491 | 34.909 | 11.708 | 9.336 | 21.044 | ||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 121.000 | 4.609 | 125.609 | 130.969 | 4.836 | 135.805 | ||
| Attività finanziarie al FVTPL | 28.159 | 1.859 | 30.018 | 27.857 | 1.481 | 29.338 | ||
| Strumenti finanziari derivati | 300 | 257 | 557 | 470 | 109 | 579 | ||
| Totale | 171.877 | 19.216 | 191.093 | 171.004 | 15.762 | 186.766 |
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | |
| OPERATIVITA' FINANZIARIA | 49.625 | 14.433 | 64.058 | 49.415 | 10.663 | 60.078 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 20.981 | 12.329 | 33.310 | 11.675 | 8.837 | 20.512 | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 28.293 | 1.975 | 30.268 | 37.346 | 1.825 | 39.171 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | 51 | 7 | 58 | - | - | - | |
| Strumenti finanziari derivati | 300 | 122 | 422 | 394 | 1 | 395 | |
| OPERATIVITA' ASSICURATIVA | 121.685 | 4.701 | 126.386 | 121.005 | 4.853 | 125.858 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 1.404 | 85 | 1.489 | - | 258 | 258 | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 92.173 | 2.629 | 94.802 | 93.072 | 3.006 | 96.078 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | 28.108 | 1.852 | 29.960 | 27.857 | 1.481 | 29.338 | |
| Strumenti finanziari derivati | - | 135 | 135 | 76 | 108 | 184 | |
| OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE | 567 | 82 | 649 | 584 | 246 | 830 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 33 | 77 | 110 | 33 | 241 | 274 | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 534 | 5 | 539 | 551 | 5 | 556 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | - | - | - | |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 171.877 | 19.216 | 191.093 | 171.004 | 15.762 | 186.766 |
Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:
Gli effetti della transizione al principio contabile IFRS 9 sono commentati nella Nota 3 - Cambiamenti nelle Politiche contabili alla quale si rimanda.
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.1 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro) |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Titoli a reddito fisso | Totale | |||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 7.600 | 12.912 | 20.512 | ||
| Effetti prima applicazione IFRS9 | (10) | 6.182 | 6.172 | ||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 7.590 | 19.094 | 26.684 | ||
| Acquisti | 5.182 | 5.182 | |||
| Variaz. per costo ammortizzato | - | (37) | (37) | ||
| Variazioni del fair value a CE | - | 152 | 152 | ||
| Var.ni per op. di CFH (*) | - | - | - | ||
| Variazioni per impairment | - | - | - | ||
| Variazioni nette | 2.446 | 2.446 | |||
| Effetti delle vendite a CE | - | 2 | 2 | ||
| Ratei | - | 169 | 169 | ||
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (1.288) | (1.288) | |||
| Saldo al 30 Giugno 2018 | 10.036 | 23.274 | 33.310 |
(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.
| tab. A5.1.1 - Crediti al costo ammortizzato | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | Attività non correnti |
Attività correnti | Totale | |
| Depositi presso il MEF | - | 6.191 | 6.191 | - | 6.011 | 6.011 | |
| Crediti | - | 6.194 | 6.194 | - | 6.011 | - | |
| Fondo svalutazione Depositi presso il M EF | - | (3) | (3) | - | - | - | |
| MEF conto Tesoreria dello Stato | - | 2.177 | 2.177 | - | - | - | |
| Altri crediti finanziari | - | 1.668 | 1.668 | 8 | 1.581 | 1.589 | |
| Totale | - | 10.036 | 10.036 | 8 | 7.592 | 7.600 |
La voce Crediti include:
23Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore a un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni.
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni | - | 2.212 | 2.212 | - | (3.375) | (3.375) | |
| Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale | - | 160 | 160 | - | 83 | 83 | |
| Debiti per responsabilità connesse a rapine | - | (160) | (160) | - | (157) | (157) | |
| Debiti per rischi operativi | - | (35) | (35) | - | (35) | (35) | |
| Totale | - | 2.177 | 2.177 | - | (3.483) | (3.483) |
Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni di 2.212 milioni di euro accoglie il credito dovuto ai versamenti della raccolta e delle eventuali eccedenze di liquidità al netto del debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| Anticipazioni nette | - | 2.212 | 2.212 | - | (3.375) | (3.375) | |
| Conti correnti postali del MEF e altri debiti | - | (670) | (670) | - | (671) | (671) | |
| Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento | - | - | - | - | - | - | |
| MEF - Gestione pensioni di Stato | - | 671 | 671 | - | 671 | 671 | |
| Totale | - | 2.212 | 2.212 | - | (3.375) | (3.375) |
Al 31 dicembre 2017, la voce Anticipazioni nette presentava un saldo a debito, per effetto di quanto previsto dalla Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 che, modificando il calendario di corresponsione delle pensioni, ha posticipato di un giorno lavorativo bancario il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2018. Conseguentemente, il pagamento delle pensioni del mese di gennaio 2018 per conto dell'ente erogante INPS è stato effettuato il primo giorno lavorativo dell'esercizio 2018 anziché l'ultimo giorno lavorativo del mese di dicembre 2017. Al 30 giugno 2018 tale voce presenta un saldo comparabile con quello al 30 giugno 2017.
Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 160 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni del periodo in commento e regolati nel periodo successivo. Al 30 giugno 2018, il saldo è rappresentato da un credito di 116 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 44 milioni di euro verso il MEF
I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 160 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.
Altri crediti finanziari, comprendono depositi in garanzia per 1.299 milioni di euro, di cui 935 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex), 298 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement) e 66 milioni di euro per somme versate a fronte di operazioni in essere con Controparti Centrali.
Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 21.482 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 23.274 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 11.309 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura per 11.162 milioni di euro rettificato per 803 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti delle operazioni di fair value hedge. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato, a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 30 giugno 2018 ammonta a circa 8 milioni di euro (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).
Al 30 giugno 2018 il fair value24 di tali titoli è di 21.745 milioni di euro.
La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 152 milioni di euro riflette i rapporti di copertura di fair value hedge in essere.
In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare di 4.500 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 30 giugno 2018 il valore di bilancio è pari a 4.522 milioni di euro).
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI), comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.2- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Titoli a reddito fisso | Azioni | Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 39.130 | 41 | 39.171 |
| Effetti prima applicazione IFRS9 | (4.267) | (41) | (4.308) |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 34.863 | - | 34.863 |
| Acquisti | 673 | - | 673 |
| Trasf.ti riserve di PN | (368) | - | (368) |
| Variaz. per costo ammortizzato | (7) | - | (7) |
| Variazioni del fair value a PN | (1.586) | - | (1.586) |
| Variazioni del fair value a CE | 132 | - | 132 |
| Var.ni per op. di CFH (*) | - | - | - |
| Effetti delle vendite a CE | 350 | - | 350 |
| Ratei | 308 | - | 308 |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (4.097) | - | (4.097) |
| Saldo al 30 Giugno 2018 | 30.268 | - | 30.268 |
24 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 17.375 milioni di euro e di Livello 2 per 4.370 milioni di euro.
Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana, e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 28.399 milioni di euro, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta.
L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 1.454 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1.586 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 132 milioni di euro relativo alla parte coperta.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata in apposita riserva di patrimonio netto in contropartita del conto economico. Il fondo impairment al 30 giugno 2018 ammonta a 11 milioni di euro (14 milioni di euro al 1° gennaio 2018).
Nel corso del primo semestre 2018 sono state effettuate vendite per un nozionale di 3.128 milioni di euro.
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.3 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Crediti | Azioni | Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | - | - | - |
| Effetti prima applicazione IFRS 9 | 8 | 41 | 49 |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 8 | 41 | 49 |
| Acquisti | - | - | |
| Variazioni del fair value vs CE | - | 9 | 9 |
| Variazioni nette | - | - | |
| Ratei | - | - | - |
| Effetti delle vendite a CE | - | - | - |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | - | - | |
| Saldo al 30 Giugno 2018 | 8 | 50 | 58 |
I Crediti per circa 8 milioni di euro si riferiscono a una posizione vantata dalla Capogruppo per il corrispettivo differito maturato a seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd. a Visa Incorporated (pagabile al terzo anno dal perfezionamento dell'operazione avvenuta il 21 giugno 2016). A seguito del mancato superamento dell'SPPI test il credito è valutato al fair value in contropartita del conto economico.
La voce in commento si riferisce:
• per 45 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,89325 azioni ordinarie ogni azione di classe C e opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;
25 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.
• per 5 milioni di euro, al fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.
L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è positiva per 9 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella voce proventi derivanti da operatività finanziaria.
I movimenti degli strumenti derivati rilevati nel periodo sono i seguenti:
| tab. A5.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro) |
||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cash flow hedging | Fair value hedging | FV vs CE | ||||||||||||
| Acquisti a termine | Vendite a termine | Asset swap | Asset swap | Acquisti a termine | Vendite a termine | Totale | ||||||||
| nozionale | fair value | nozionale | fair value | nozionale | fair value | nozionale | fair value | nozionale | fair value | nozionale | fair value | nozionale | fair value | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | - | - | 1.408 | (23) | 1.110 | (59 ) | 19.755 | (1.160) | - | - | - | - | 22.273 | (1.242) |
| Incrementi/(decrementi) * | 685 | 16 | 1.340 | 126 | - | (7) | 4.380 | (285) | 852 | 3 | - | - | 7.257 | (147) |
| Proventi/(Oneri) a CE ** | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - | - | (1) |
| Operazioni completate *** | - | - | (1.408) | - | - | (11) | (1.445) | 296 | (77) | - | - | - | (2.930) | 285 |
| Saldo al 30 Giugno 2018 | 685 | 16 | 1.340 | 103 | 1.110 | (77) | 22.690 | (1.150) | 775 | 3 | - | - | 26.600 | (1.105) |
| Di cui: | ||||||||||||||
| Strumenti derivati attivi | 685 | 16 | 1.340 | 103 | 175 | 28 | 6.835 | 272 | 775 | 3 | - | - | 9.810 | 422 |
| Strumenti derivati passivi | - | - | - , |
- | 935 | (105) | 15.855 | (1.422) | - | - | - | - | 16.790 | (1.527) |
* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel periodo sul portafoglio complessivo.
** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.
*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.
Le operazioni di fair value hedge in asset swap si riferiscono a titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 10.335 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 12.355 milioni di euro.
Le operazioni di cash flow hedge in asset swap e per vendite a termine, invece, si riferiscono a titoli al FVTOCI per un nominale rispettivamente di 1.110 milioni di euro e di 1.340 milioni di euro.
Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nel periodo in commento una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 135 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.
Gli strumenti di fair value hedge hanno complessivamente subito nel semestre in commento una variazione negativa netta efficace del fair value di 285 milioni di euro, i titoli coperti sia classificati al costo ammortizzato che al FVTOCI (tab. A5.1 e A.5.2) hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 284 milioni di euro, essendo la differenza di 1 milione di euro dovuta ai differenziali pagati.
Nel semestre in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:
Inoltre, la Capogruppo ha stipulato acquisti a termine e vendite a pronti per un nozionale complessivo di 852 milioni di euro (rilevati al fair value verso conto economico), finalizzati a stabilizzare il rendimento, per l'esercizio in corso, dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica sul deposito presso il controllante MEF, remunerato ad un tasso variabile (tab. A5.1.1).
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
tab. A5.5 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro)
| Crediti | Titoli a reddito fisso | Totale | ||
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 258 | - | 258 | |
| Effetti prima applicazione IFRS9 | (208) | 1.412 | 1.204 | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 50 | 1.412 | 1.462 | |
| Acquisti | 17 | 17 | ||
| Variaz. per costo ammortizzato | - | 4 | 4 | |
| Variazioni del fair value a CE | - | - | - | |
| Var.ni per op. di CFH (*) | - | - | - | |
| Variazioni per impairment | - | - | - | |
| Variazioni nette | 21 | 21 | ||
| Effetti delle vendite a CE | - | - | - | |
| Ratei | - | 15 | 15 | |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (30) | (30) | ||
| Saldo al 30 Giugno 2018 | 71 | 1.418 | 1.489 |
I crediti finanziari ammontano a 71 milioni di euro e si riferiscono principalmente a cedole di competenza non ancora incassate al 30 giugno 2018.
I titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato al 30 giugno 2018 esprimono un valore di bilancio pari a 1.418 milioni di euro. I titoli nella categoria in esame si riferiscono esclusivamente al patrimonio libero delle società Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA. Al 30 giugno 2018 il fair value26 di tali titoli è di 1.534 milioni di euro.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 30 giugno 2018 ammonta a circa 0,5 milioni di euro (0,6 milioni di euro al 1° gennaio 2018).
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
26 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 1.278 milioni di euro e di Livello 2 per 256 milioni di euro..
| tab. A5.6- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Titoli a reddito fisso | Altri investimenti | Azioni | Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 94.709 | 1.352 | 17 | 96.078 |
| Effetti prima applicazione IFRS9 | 1.875 | (806) | (17) | 1.052 |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 96.584 | 546 | - | 97.130 |
| Acquisti | 9.065 | - | - | 9.065 |
| Trasf.ti riserve di PN | (199) | - | - | (199) |
| Variaz. per costo ammortizzato | 153 | - | - | 153 |
| Variazioni del fair value a PN | (4.032) | (41) | - | (4.073) |
| Effetti delle vendite a CE | 163 | - | - | 163 |
| Ratei | 720 | - | - | 720 |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (8.157) | - | - | (8.157) |
| Saldo al 30 Giugno 2018 | 94.297 | 505 | - | 94.802 |
Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione negativa netta di fair value per 4.073 milioni di euro, di cui una quota di 4.017 milioni di euro, dovuta principalmente a oneri netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA, è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e una quota di 56 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione negativa dell'apposita riserva di Patrimonio netto.
Al 30 giugno 2018 tali titoli si riferiscono a investimenti principalmente di Poste Vita SpA per 94.297 milioni di euro (valore nominale di 91.540 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting. La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 1.113 milioni di euro.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata in apposita riserva di patrimonio netto in contropartita di conto economico, che al 30 giugno 2018 ammonta a 37 milioni di euro, di cui una quota di 36 milioni di euro è stata retrocessa agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting (al 1° gennaio 2 018 la svalutazione era pari a 43 milioni di euro, di cui 42 milioni di euro è stata retrocessa agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting).
Al 30 giugno 2018 il private placement del tipo Costant Maturity Swap di Cassa Depositi e Prestiti classificato nella categoria FVTOCI, a seguito dell'applicazione iniziale dell'IFRS 9, ammonta a 505 milioni di euro. Il decremento di fair value registrato nel periodo pari a 41 milioni di euro è stato ribaltato agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, tale investimento è soggetto a svalutazione rilevata in apposita riserva di patrimonio netto in contropartita di conto economico, che al 30 giugno 2018 risulta pari a 0,3 milioni di euro interamente retrocesse agli assicurati.
Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, comprensiva degli effetti della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9:
| tab. A5.7 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Titoli a reddito fisso | Altri investimenti | Azioni | Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | - | 6.220 | 23.060 | 58 | 29.338 |
| Effetti prima applicazione IFRS 9 | 208 | (3.492) | 806 | 17 | (2.461) |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 208 | 2.728 | 23.866 | 75 | 26.877 |
| Acquisti | 230 | 5.166 | 75 | 5.471 | |
| Variazioni del fair value vs CE | - | (22) | (664) | (6) | (692) |
| Variazioni nette | 5 | 5 | |||
| Effetti delle vendite a CE | - | (5) | - | 2 | (3) |
| Ratei | - | 9 | - | - | 9 |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (758) | (921) | (28) | (1.707) | |
| Saldo al 30 Giugno 2018 | 213 | 2.182 | 27.447 | 118 | 29.960 |
La voce in commento si riferisce a pagamenti effettuati per sottoscrizione e/o richiami di capitale di fondi comuni di investimento per cui non sono state ancora emesse le corrispondenti quote.
Al 30 giugno 2018, i titoli a reddito fisso pari a 2.182 milioni di euro sono costituiti per 1.525 milioni di euro da BTP stripped e Zero Coupon acquisiti principalmente a copertura di polizze di Ramo III e per 657 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti, di cui 413 milioni di euro posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate, 229 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III e per i rimanenti 15 milioni di euro da titoli del patrimonio libero della Compagnia.
La voce Altri investimenti ammonta a complessivi 27.447 milioni di euro e si riferisce per:
Il fair value degli Altri Investimenti ha subito un decremento pari a circa 664 milioni di euro, effetto quasi interamente retrocesso agli assicurati di Ramo I con il meccanismo dello Shadow Accounting.
Gli investimenti in Azioni ammontano a 118 milioni di euro, e sono effettuati a fronte di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e di Ramo III. La variazione del periodo è da attribuirsi all'effetto congiunto di investimenti netti per circa 47 milioni di euro, proventi per vendite per circa 2 milioni di euro e un decremento di fair value per circa 6 milioni di euro.
Al 30 giugno 2018, gli strumenti in essere sono rappresentati da warrants stipulati da Poste Vita SpA destinati a copertura di polizze di Ramo III per un fair value di 135 milioni di euro e un nozionale complessivo di 1.528 milioni di euro. La riduzione di valore per complessivi 49 milioni di euro intervenuta nel periodo in commento è ascrivibile al rimborso/vendite intervenute nel periodo (45 milioni di euro) e alla variazione di fair value (4 milioni di euro). Il dettaglio della posizione in warrants del Gruppo è la seguente:
| tab. A5.8 - Warrants | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.18 | 31.12.17 | ||||
| Polizza | Valore nominale | Fair value | Valore nominale | Fair value | |
| Titanium | - | - | 621 | 45 | |
| Arco | 165 | 34 | 165 | 34 | |
| Prisma | 166 | 30 | 166 | 29 | |
| 6Speciale | 200 | - | 200 | - | |
| 6Avanti | 200 | - | 200 | - | |
| 6Sereno | 173 | 17 | 173 | 18 | |
| Primula | 176 | 16 | 176 | 17 | |
| Top5 | 223 | 17 | 223 | 18 | |
| Top5 edizione II - |
225 | 21 | 225 | 23 | |
| Totale | 1.528 | 135 | 2.149 | 184 |
Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari per un importo di 110 milioni di euro.
| tab. A5.9 - Crediti finanziari al costo ammortizzato | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | |
| Depositi in garanzia | - | 35 | 35 | - | 40 | 40 |
| Vs. acquirenti alloggi di servizio | 5 | 2 | 7 | 5 | 2 | 7 |
| Vs. Altri | 28 | 40 | 68 | 28 | 199 | 227 |
| Fondo svalutazione crediti finanziari | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 33 | 77 | 110 | 33 | 241 | 274 |
I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap.
I crediti verso Altri sono relativi al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA avvenuta in data 7 agosto 2017.
| tab. A5.10- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Titoli a reddito fisso | Azioni | Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 551 | 5 | 556 |
| Effetti prima applicazione IFRS9 | - | - | - |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 551 | 5 | 556 |
| Acquisti | - | - | - |
| Trasf.ti riserve di PN | - | - | - |
| Variaz. per costo ammortizzato | - | - | - |
| Variazioni del fair value a PN | (14) | - | (14) |
| Variazioni del fair value a CE | (4) | - | (4) |
| Var.ni per op. di CFH (*) | - | - | - |
| Effetti delle vendite a CE | - | - | - |
| Ratei | 6 | - | 6 |
| Vendite, rimborsi ed estinzione ratei | (5) | - | (5) |
| Saldo al 30 Giugno 2018 | 534 | 5 | 539 |
La voce accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.
A seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, i titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata in apposita riserva di patrimonio netto in contropartita del conto economico. Il fondo impairment al 30 giugno 2018 ammonta a 0,2 milioni di euro (invariato rispetto al 1° gennaio 2018).
La voce comprende la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita per 75 milioni di euro nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.
La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes27 il cui valore, al 30 giugno 2018, è pari a zero.
27Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.
| tab. A5.11 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| I° semestre 2018 | |||||
| Cash Flow hedging |
Fair value hedging |
Fair value vs. conto economico |
Totale | ||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | (5) | (34) | - | (39) | |
| Incrementi/(decrementi) (*) | - | (2) | - | (2) | |
| Perfezionamento copertura | - | - | - | - | |
| Proventi / (Oneri) a CE (**) | - | - | - | - | |
| Operazioni completate (*) | (1) | 5 | - | 5 | |
| Saldo al 30 Giugno 2018 | (6) | (31) | - | (36) | |
| di cui: | |||||
| Strumenti derivati attivi | - | - | - | - | |
| Strumenti derivati passivi | (6) | (31) | - | (36) |
* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.
Al 30 giugno 2018 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:
| Gerarchia del fair value | (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2018 | 31.12.2017 | |||||||
| Descrizione | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale |
| Attività finanziarie | ||||||||
| Attività finanziarie al FVTOCI | 117.375 | 8.229 | 5 | 125.609 | 129.465 | 5.418 | 922 | 135.805 |
| Azioni | - | - | 5 | 5 | 17 | 4 | 42 | 63 |
| Titoli a reddito fisso | 117.375 | 7.724 | - | 125.099 | 129.448 | 4.942 | - | 134.390 |
| Altri investimenti | - | 505 | - | 505 | - | 472 | 880 | 1.352 |
| Attività finanziarie al FVTPL | 781 | 26.991 | 2.246 | 30.018 | 6.796 | 21.788 | 754 | 29.338 |
| Crediti | - | 8 | 213 | 221 | - | - | - | - |
| Azioni | 117 | 5 | 46 | 168 | 58 | - | - | 58 |
| Titoli a reddito fisso | 572 | 1.610 | - | 2.182 | 6.212 | 8 | - | 6.220 |
| Altri investimenti | 92 | 25.368 | 1.987 | 27.447 | 526 | 21.780 | 754 | 23.060 |
| Strumenti finanziari derivati | - | 557 | - | 557 | - | 579 | - | 579 |
| Totale | 118.156 | 35.777 | 2.251 | 156.184 | 136.261 | 27.785 | 1.676 | 165.722 |
| Passività finanziarie | ||||||||
| Passività finanziarie al fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari derivati | - | (1.563) | - | (1.563) | - | (1.676) | - | (1.676) |
| Totale | - | (1.563) | - | (1.563) | - | (1.676) | - | (1.676) |
Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita e definiti sulla base delle risultanze dei livelli del fair value al primo gennaio 2018 (data di transizione al nuovo principio contabile IFRS 9 - Strumenti finanziari):
| Trasferimenti netti tra Livello 1 e 2 al 30 giugno 2018 | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Da Livello 1 a Livello 2 | Da Livello 2 a Livello 1 | ||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 1 | Livello 2 | |||
| Trasferimenti Attività finanziarie | (6.576) | 6.576 | 613 | (613) | ||
| Attività finanziarie al FVTOCI | ||||||
| Azioni | - | - | - | - | ||
| Titoli a reddito fisso | (6.227) | 6.227 | 613 | (613) | ||
| Altri investimenti | - | - | - | - | ||
| Attività finanziarie al FVTPL | ||||||
| Crediti | - | - | - | - | ||
| Azioni | - | - | - | - | ||
| Titoli a reddito fisso | (40) | 40 | - | - | ||
| Altri investimenti | (309) | 309 | - | - | ||
| Trasferimenti netti | (6.576) | 6.576 | 613 | (613) |
Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 30 giugno 2018, non è risultato riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 30 giugno 2018, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.
Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nel semestre:
| Variazioni strumenti finanziari livello 3 | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | ||||
| Descrizione | Attività finanziarie al FVTOCI |
Attività finanziarie al FVTPL |
Strumenti finanziari derivati |
Totale |
| Esistenza al 31 dicembre 2017 | 922 | 754 | - | 1.676 |
| Effetti prima applicazione IFRS 9 | (917) | 1.130 | - | 213 |
| Esistenza al 1° gennaio 2018 | 5 | 1.884 | - | 1.889 |
| Acquisti/Emissioni Vendite/Estinzione Ratei iniziali Rimborsi |
- - - |
1.018 (692) - |
- - - |
1.018 (692) - |
| Variazioni del fair value vs CE Variazioni del fair value a PN |
- - |
36 - |
- - |
36 - |
| Trasferimenti a Conto economico Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Trasferimenti nel livello 3 Trasferimenti ad altri livelli |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Variazioni per Costo ammortizzato Write-off Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) |
- - - |
- - - |
- - - |
- - - |
| Esistenza al 30 giugno 2018 | 5 | 2.246 | - | 2.251 |
Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA.
Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono principalmente a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, nonché le variazioni di fair value intervenute nel corso del periodo (di cui una componente positiva di 8 milioni di euro relativa alle azioni "Series C Visa Inc convertible preferred stock" detenute dalla Capogruppo).
| tab. A6 - Rimanenze | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 | Variazioni economiche |
Riclassifiche | Saldo al 30.06.18 |
| Immobili destinati alla vendita | 119 | 2 | (3) | 118 |
| Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci | 10 | (1) | - | 9 |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 9 | (1) | - | 8 |
| Totale | 138 | - | (3) | 135 |
Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value28 al 30 giugno 2018 è di circa 281 milioni di euro.
| tab. A7 - Crediti commerciali | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Crediti vs. clienti | 8 | 1.974 | 1.982 | 9 | 1.860 | 1.869 |
| Crediti vs. Controllante | - | 176 | 176 | - | 166 | 166 |
| Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto | - | 1 | 1 | - | - | - |
| Anticipi a fornitori | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 8 | 2.151 | 2.159 | 9 | 2.026 | 2.035 |
|--|
| tab. A7.1 - Crediti verso clienti | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Ministeri ed Enti Pubblici | - | 678 | 678 | - | 658 | 658 |
| Cassa Depositi e Prestiti | - | 410 | 410 | - | 374 | 374 |
| Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere | - | 292 | 292 | - | 259 | 259 |
| Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto | 20 | 252 | 272 | 20 | 254 | 274 |
| Corrispondenti esteri | - | 237 | 237 | - | 229 | 229 |
| Crediti per conti correnti con saldo debitore | - | 148 | 148 | - | 148 | 148 |
| Crediti per altri servizi BancoPosta | - | 119 | 119 | - | 87 | 87 |
| Crediti per gestione immobiliare | - | 7 | 7 | - | 7 | 7 |
| Crediti verso altri clienti | 3 | 422 | 425 | 4 | 412 | 416 |
| Fondo svalutazione crediti verso clienti | (15) | (591) | (606) | (15) | (568) | (583) |
| Totale | 8 | 1.974 | 1.982 | 9 | 1.860 | 1.869 |
I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici comprendono:
28 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
lo svincolo di quanto depositato e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea.
• Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS, per 63 milioni di euro. Per la liquidazione di parte di quanto dovuto, l'INPS ha manifestato la propria disponibilità a definire una compensazione tra crediti vantati da parte della Capogruppo con passività che, secondo Poste Italiane, non hanno lo stesso grado di certezza, liquidità e esigibilità e che la Società ha rilevato con le modalità e nella misura prevista dai principi contabili di riferimento. Nelle more dell'adempimento della controparte, la Società ha dato mandato ai propri legali di agire per il recupero del credito, riservandosi di assumere azioni esecutive una volta esperiti tutti i tentativi di comporre la controversia. Al momento, comunque, in attesa di alcune ulteriori verifiche tra INPS e Poste Italiane, relative alle rispettive posizioni debitorie/creditorie, le azioni giudiziali di recupero del credito nei confronti dell'INPS sono state sospese.
Il Fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.
Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
| tab. A7.2 - Crediti verso Controllante | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |
| Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. | 83 | 83 | |
| Servizio Universale | 75 | 31 | |
| Servizi delegati | 28 | 56 | |
| Remunerazione raccolta su c/c | 20 | 25 | |
| Altri | 3 | 2 | |
| F.do sval.cred. vs. Controllante | (33) | (31) | |
| Totale | 176 | 166 |
Nel dettaglio:
I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2017 e nei precedenti. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di 55 milioni di euro depositato dal MEF nel mese di dicembre 2017 su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Sono in corso di definizione con il MEF le procedure operative per lo svincolo delle somme depositate e il pagamento del residuo credito.
• I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:
| tab. A7.2.1 - Crediti per Servizio Universale | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 |
| Primo semestre 2018 | 44 | - |
| Residuo esercizio 2012 | 23 | 23 |
| Residuo esercizio 2005 | 8 | 8 |
| Totale | 75 | 31 |
Nel corso del primo semestre 2018 sono maturati crediti per 131 milioni di euro dei quali 87 milioni di euro incassati nel corso del semestre e 44 milioni di euro incassati nel mese di luglio 2018.
Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.
Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.
Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto da Poste Italiane SpA che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. All'esito della consultazione pubblica, avviata dall'AGCom nel corso dell'esercizio 2016, l'Autorità ha pubblicato la delibera n. 298/17/CONS, nella quale ha quantificato l'onere del servizio postale universale per gli esercizi 2013 e 2014 rispettivamente in 393 milioni di euro e 409 milioni di euro, a fronte di ricavi rispettivamente di 343 e 277 milioni di euro rilevati nei conti economici della Società per i servizi resi negli esercizi di competenza. L'Autorità ha infine stabilito che per gli esercizi oggetto di analisi non è istituito il fondo di compensazione degli oneri del servizio universale. Avverso la delibera AGCom, in data 6 novembre 2017, la Società ha presentato ricorso al TAR.
In data 27 ottobre 2017 l'Autorità ha comunicato l'avvio del procedimento di verifica del costo netto sostenuto dalla Società per gli esercizi 2015 e 2016.
Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.
| tab. A8 - Altri crediti e attività | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Note | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale | Attività non correnti |
Attività correnti |
Totale |
| Crediti per sostituto di imposta | 3.284 | 500 | 3.784 | 2.926 | 541 | 3.467 | |
| Crediti per accordi CTD | 92 | 86 | 178 | 101 | 87 | 188 | |
| Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) | - | 101 | 101 | - | 98 | 98 | |
| Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari | - | 79 | 79 | - | 75 | 75 | |
| Ratei e risconti attivi di natura commerciale | - | 19 | 19 | - | 11 | 11 | |
| Crediti tributari | - | 1 | 1 | - | 5 | 5 | |
| Crediti diversi | 15 | 171 | 186 | 16 | 159 | 175 | |
| Fondo svalutazione crediti verso altri | - | (72) | (72) | - | (72) | (72) | |
| Altri crediti e attività | 3.391 | 885 | 4.276 | 3.043 | 904 | 3.947 | |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRES | [C11.1] | - | 47 | 47 | - | 47 | 47 |
| Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP | [C11.1] | - | 3 | 3 | - | 3 | 3 |
| Totale | 3.391 | 935 | 4.326 | 3.043 | 954 | 3.997 |
In particolare:
29 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 512 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 30 giugno 2018, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).
30 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giu gno 2012).
sostenuta sul costo del lavoro e quasi totalmente vantati dalla Capogruppo. Per il recupero di questi ultimi, si è aperto un contenzioso sul cui esito sussistono elementi di incertezza. Del residuo credito complessivo di 55 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) si è detto nella Nota 2.4 – Uso di stime.
Il Fondo svalutazione crediti verso altri è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.
| tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 |
| Denaro e valori in cassa | 2.904 | 2.799 |
| Depositi bancari | 346 | 397 |
| Totale | 3.250 | 3.196 |
Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (1.209 milioni di euro) e presso le Società di service (1.695 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 343 milioni di euro.
| tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 |
| Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato | 1.250 | 2.034 |
| Depositi presso il MEF | 440 | 379 |
| Denaro e valori in cassa | 13 | 15 |
| Totale | 1.703 | 2.428 |
Il saldo delle disponibilità liquide al 30 giugno 2018 comprende somme non liberamente utilizzabili per circa 541 milioni di euro, di cui 413 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 97 milioni di euro depositati dal MEF su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato (si veda al riguardo anche quanto riportato nella precedente Nota A7 sui Crediti Commerciali), 17 milioni di euro per somme indisponibili per provvedimenti giudiziali e 14 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.
La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:
tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto (milioni di euro)
| Patrimonio netto 30.06.18 |
Variazioni patrimoniali I Semestre 2018 |
Risultato I Semestre 2018 |
Patrimonio netto al 1° gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 |
Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 |
Patrimonio netto 31.12.17 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Bilancio Poste Italiane SpA | 5.729 | (1.847) | 696 | 6.880 | 1.368 | 5.512 |
| - Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate | 3.533 | - | 252 | 3.281 | (12) | 3.293 |
| - Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto | 35 | - | 8 | 27 | - | 27 |
| - Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate | (30) | (46) | - | 16 | (140) | 156 |
| - Differenze attuariali su TFR società partecipate | (4) | - | - | (4) | - | (4) |
| - Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA | (40) | - | - | (40) | - | (40) |
| - Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppo: SDA Express Courier SpA EGI SpA Postel SpA PosteShop SpA |
2 (71) 17 1 |
- - - - |
- - - - |
- 2 (71) 17 1 |
- - - - |
2 (71) 17 1 |
| - Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) | (1.852) | (13) | (253) | (1.586) | - | (1.586) |
| - Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate | 448 | - | 20 | 428 | - | 428 |
| - Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento | (139) | - | - | (139) | - | (139) |
| - Impairment gruppi di attività in dismissione | (40) | - | - | (40) | - | (40) |
| - Altre rettifiche di consolidamento | 6 | - | 12 | (6) | - | (6) |
| Patrimonio netto del Gruppo | 7.595 | (1.906) | 735 | 8.766 | 1.216 | 7.550 |
| - Patrimonio netto di Terzi (escluso risultato) |
- | - | - | - | - | - |
| - Risultato di Terzi | - | - | - | - | - | - |
| Patrimonio netto di Terzi | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO | 7.595 | (1.906) | 735 | 8.766 | 1.216 | 7.550 |
Per la determinazione dell'Utile base e dell'Utile diluito è stato assunto il risultato netto consolidato. Il denominatore utilizzato nel calcolo è rappresentato dal numero delle azioni emesse dalla Capogruppo, sia nel calcolo dell'Utile base che dell'Utile diluito, non esistendo elementi diluitivi né al 30 giugno 2018 né al 30 giugno 2017.
Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.
Al 30 giugno 2018, tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie.
Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2018, in data 20 giugno 2018 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 549 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,42).
| tab. B4 - Riserve | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Riserva legale | Riserva per il Patrimonio BancoPosta |
Riserva fair value |
Riserva Cash Flow Hedge |
Riserva da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
Totale | |
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 299 | 1.000 | 371 | (61) | 2 | 1.611 |
| Modifiche derivanti dall'IFRS 9 e IFRS 15 | - | - | 1.233 | - | - | 1.233 |
| Riclassifiche di strumenti finanziari | - | - | 1.705 | - | - | 1.705 |
| Rettifiche | - | - | 15 | - | - | 15 |
| Effetti fiscali | - | - | (487) | - | - | (487) |
| Saldo al 1° gennaio 2018 comprensivo degli effetti IFRS 9 e IFRS 15 | 299 | 1.000 | 1.604 | (61) | 2 | 2.844 |
| Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio | - | - | (1.656) | 135 | - | (1.521) |
| Effetto fiscale sulla variazione di fair value | - | - | 473 | (38) | - | 435 |
| Trasferimenti a Conto economico da realizzo | - | - | (381) | (1) | - | (382) |
| Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico | - | - | 109 | - | - | 109 |
| Incremento/(Decremento) per perdite attese - |
- | - | (3) | - | - | (3) |
| Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto | - | - | (1.458) | 96 | - | (1.362) |
| Saldo al 30 giugno 2018 | 299 | 1.000 | 146 | 35 | 2 | 1.482 |
Il dettaglio è il seguente:
Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite determinatesi nell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:
| tab. B5 - Riserve tecniche assicurative | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 |
Saldo al 31.12.17 |
| Riserve matematiche | 117.109 | 111.014 |
| Riserve per somme da pagare | 639 | 631 |
| Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati | 3.218 | 3.530 |
| Altre Riserve | 3.434 | 8.315 |
| per spese di gestione | 94 | 90 |
| passività differite verso gli assicurati | 3.340 | 8.225 |
| Riserve tecniche danni | 181 | 160 |
| Totale | 124.581 | 123.650 |
Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.
La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 30 giugno 2018 del portafoglio delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (3.784 milioni di euro da plusvalenze nette da valutazione) e, in via residuale, di quelli classificati nel fair value rilevato a conto economico (444 milioni di euro da minusvalenze nette da valutazione). La contrazione della Riserva riflette gli effetti dell'oscillazione dello spread intervenuta nell'ultimo bimestre del periodo in commento.
| tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nel I° semestre 2018 | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 1° gennaio 2018 |
Accant.ti | Oneri finanziari |
Rilasci a Conto economico |
Utilizzi | Saldo al 30.06.18 |
| Fondo rischi operativi | 439 | 24 | - | (3) | (23) | 437 |
| Fondo vertenze con terzi | 369 | 17 | - | (30) | (8) | 348 |
| Fondo vertenze con il personale (1) | 77 | 7 | - | (1) | (11) | 72 |
| Fondo oneri del personale | 133 | 222 | - | (6) | (28) | 321 |
| Fondo di incentivazione agli esodi | 446 | - | - | - | (257) | 189 |
| Fondo buoni postali prescritti | 15 | - | - | - | - | 15 |
| Fondo oneri fiscali/previdenziali | 14 | - | - | - | - | 14 |
| Altri fondi per rischi e oneri | 102 | 2 | - | - | (5) | 99 |
| Totale | 1.595 | 272 | - | (40) | (332) | 1.495 |
| Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri: | ||||||
| - quota non corrente | 692 | 710 | ||||
| - quota corrente | 903 | 785 | ||||
| 1.595 | 1.495 |
(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 3 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 2 milioni di euro.
• Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che il Gruppo si è impegnato irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2019. Il fondo è stato utilizzato nel semestre per 257 milioni di euro.
Nel primo semestre 2018 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:
| tab. B7 - Movimentazione TFR | (milioni di euro) |
|---|---|
| I° semestre 2018 |
|
| Saldo al 1° gennaio | 1.274 |
| Costo relativo alle prestazioni correnti | - |
| Componente finanziaria | 11 |
| Effetto (utili)/perdite attuariali | (7) |
| Utilizzi dell'esercizio | (57) |
| Saldo a fine periodo | 1.221 |
Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.
Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:
| 30.06.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,30% | 1,25% |
| Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% |
| Tasso annuo incremento TFR | 2,625% | 2,625% |
| 30.06.2018 | |
|---|---|
| Mortalità | RG48 differenziata per sesso |
| Tassi di inabilità | Tavola INPS 1998 differenziata per sesso |
| Tasso di Turnover del personale | Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio |
| Tasso di anticipazione | Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio |
| Pensionamento | In accordo alle regole INPS |
Le basi tecniche demografiche non hanno subito variazioni nel semestre in commento.
Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati prevalentemente dalle variazioni delle ipotesi finanziarie.
| tab. B8 - Passività finanziarie | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti per conti correnti postali | - | 50.244 | 50.244 | - | 46.575 | 46.575 |
| Finanziamenti | 3.281 | 6.447 | 9.728 | 3.398 | 3.419 | 6.817 |
| Obbligazioni | 50 | 751 | 801 | 798 | 775 | 1.573 |
| Debiti vs. istituzioni finanziarie | 3.231 | 5.695 | 8.926 | 2.600 | 2.643 | 5.243 |
| Debiti per mutui | - | - | - | - | - | - |
| Debiti per leasing finanziari | - | 1 | 1 | - | 1 | 1 |
| MEF conto tesoreria dello Stato | - | - | - | - | 3.483 | 3.483 |
| Strumenti finanziari derivati | 1.564 | (1) | 1.563 | 1.645 | 31 | 1.676 |
| Cash flow hedging | 117 | (6) | 111 | 101 | 17 | 118 |
| Fair Value hedging | 1.447 | 5 | 1.452 | 1.544 | 14 | 1.558 |
| Fair Value vs. conto economico | - | - | - | - | - | - |
| Altre passività finanziarie | 1 | 5.119 | 5.120 | 1 | 4.692 | 4.693 |
| Totale | 4.846 | 61.809 | 66.655 | 5.044 | 58.200 | 63.244 |
I Debiti per conti correnti postali rappresentano la raccolta diretta Bancoposta.
Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating.
La voce obbligazioni si riferisce a:
31 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
32 Gli obbligazionisti godono di diritti di rimborso subordinati rispetto a quelli derivanti dalle polizze detenute dalla clientela assicurata.
33 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.
Nel mese di giugno 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato il prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso dalla Capogruppo in data 18 giugno 2013 per una durata di cinque anni.
| tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Pronti contro termine | 3.231 | 5.495 | 8.726 | 2.400 | 2.442 | 4.842 |
| Fin.to BEI TF scad. 11/04/18 | - | - | - | - | 200 | 200 |
| Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 | - | 200 | 200 | 200 | - | 200 |
| Scoperti di conto corrente bancario | - | - | - | - | 1 | 1 |
| Totale | 3.231 | 5.695 | 8.926 | 2.600 | 2.643 | 5.243 |
TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso
Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge34 .
Al 30 giugno 2018 sono in essere debiti per 8.726 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 8.068 milioni di euro. Tali debiti sono così composti:
Il fair value35 dei pronti contro termine in commento al 30 giugno 2018 ammonta a 8.742 milioni di euro.
Il fair value36 del Finanziamenti BEI a tasso fisso percepito dalla Capogruppo per 200 milioni di euro è di 201 milioni di euro.
Nel mese di aprile 2018 è giunto a scadenza ed è stato rimborsato un Finanziamento BEI di 200 milioni di euro a suo tempo concesso alla Capogruppo.
Al 30 giugno 2018 sono disponibili i seguenti affidamenti:
34 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.
35 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
36 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.
Al 30 giugno 2018, le linee di credito committed e uncommitted non sono state utilizzate.
A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.
Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 561 milioni di euro, non utilizzata al 30 giugno 2018.
Le variazioni della voce in oggetto intervenute nel primo semestre 2018 sono commentate nella Nota A5 – Attività finanziarie.
Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value e si riferiscono principalmente all'operatività del Patrimonio BancoPosta.
| tab. B8.2 - Altre passività finanziarie | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| per gestione carte prepagate | - | 3.287 | 3.287 | - | 2.853 | 2.853 | |
| per trasferimento fondi naz. e intern.li | - | 626 | 626 | - | 734 | 734 | |
| per RAV, F23, F24 e bolli auto | - | 299 | 299 | - | 145 | 145 | |
| per depositi in garanzia | - | 193 | 193 | - | 100 | 100 | |
| per assegni da accreditare sui libretti di risparmio | - | 168 | 168 | - | 243 | 243 | |
| per assegni vidimati | - | 163 | 163 | - | 188 | 188 | |
| per importi da accreditare alla clientela | - | 84 | 84 | - | 88 | 88 | |
| per altri importi da riconoscere a terzi | - | 80 | 80 | - | 68 | 68 | |
| per altre partite in corso di lavorazione | - | 195 | 195 | - | 190 | 190 | |
| altri | 1 | 24 | 25 | 1 | 83 | 84 | |
| Totale | 1 | 5.119 | 5.120 | 1 | 4.692 | 4.693 |
I Debiti per depositi in garanzia sono relativi a somme ricevute dalla Capogruppo da controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).
Ai fini della scala gerarchica del fair value la posizione degli strumenti finanziari derivati detenuti al 30 giugno 2018 (1.563 milioni di euro) è di livello 2.
| tab. B9 - Debiti commerciali | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 |
Saldo al 31.12.17 |
| Debiti verso fornitori | 974 | 1.064 |
| Passività derivanti da contratti | 331 | 253 |
| Debiti verso imprese controllate | 2 | 1 |
| Debiti verso imprese collegate | 2 | 2 |
| Debiti verso imprese a controllo congiunto | 15 | 12 |
| Totale | 1.324 | 1.332 |
| tab. B9.1 - Debiti verso fornitori | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al | Saldo al |
| 30.06.18 | 31.12.17 | |
| Fornitori Italia | 851 | 926 |
| Fornitori estero | 23 | 30 |
| Corrispondenti esteri (1) | 100 | 108 |
| Totale | 974 | 1.064 |
(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | ||
|---|---|---|---|---|
| Anticipi e acconti da clienti | 267 | 246 | ||
| Passività per commissioni da retrocedere | 16 | - | ||
| Altre passività derivanti da contratti | 48 | 7 | ||
| Totale | 331 | 253 |
Gli Anticipi e acconti da clienti riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi
da eseguire ed elencati di seguito:
| Descrizione | Note | Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 |
|---|---|---|---|
| Anticipi da corrispondenti esteri | 84 | 107 | |
| Anticipi da Controllante | [tab. A7.2] | 55 | 55 |
| Affrancatura meccanica | 47 | 47 | |
| Anticipi dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della PCM | [tab. A7.1] | 42 | - |
| Spedizioni senza affrancatura | 14 | 13 | |
| Spedizioni in abbonamento postale | 7 | 7 | |
| Altri servizi | 18 | 17 | |
| Totale | 267 | 246 |
Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1 Gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.
Le Altre passività derivanti da contratti si riferiscono principalmente a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti verso il personale | 6 | 681 | 687 | 4 | 932 | 936 |
| Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale | 36 | 357 | 393 | 35 | 482 | 517 |
| Altri debiti tributari | 1.012 | 764 | 1.776 | 1.065 | 687 | 1.752 |
| Altri debiti vs. imprese a controllo congiunto | - | 1 | 1 | - | 1 | 1 |
| Debiti diversi | 92 | 75 | 167 | 92 | 68 | 160 |
| Ratei e risconti passivi | 11 | 60 | 71 | 11 | 79 | 90 |
| Totale | 1.157 | 1.938 | 3.095 | 1.207 | 2.249 | 3.456 |
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | |
| per 13^ e 14^ mensilità | - | 239 | 239 | - | 231 | 231 | |
| per incentivi | 6 | 284 | 290 | 4 | 448 | 452 | |
| per permessi e ferie maturate e non godute | - | 96 | 96 | - | 56 | 56 | |
| per altre partite del personale | - | 62 | 62 | - | 197 | 197 | |
| Totale | 6 | 681 | 687 | 4 | 932 | 936 |
Al 30 giugno 2018, talune passività nei confronti del personale, il cui ammontare è ancora in corso di definizione, sono state accantonate nel Fondo oneri del personale.
| tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti verso INPS | 1 | 271 | 272 | 1 | 385 | 386 |
| Debiti verso fondi pensione | - | 69 | 69 | - | 82 | 82 |
| Debiti verso fondi sanitari | - | 4 | 4 | - | - | - |
| Debiti verso INAIL | 35 | 3 | 38 | 34 | 3 | 37 |
| Debiti verso altri Istituti | - | 10 | 10 | - | 12 | 12 |
| Totale | 36 | 357 | 393 | 35 | 482 | 517 |
| tab. B10.3 - Altri debiti tributari | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debito per imposta di bollo | 1.012 | 90 | 1.102 | 1.065 | 31 | 1.096 |
| Debito per imposta sulle riserve assicurative | - | 512 | 512 | - | 489 | 489 |
| Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo | - | 52 | 52 | - | 98 | 98 |
| Debito per IVA | - | 41 | 41 | - | 21 | 21 |
| Debito per imposta sostitutiva | - | 19 | 19 | - | 24 | 24 |
| Ritenute su c/c postali | - | 1 | 1 | - | 1 | 1 |
| Debiti tributari diversi | - | 49 | 49 | - | 23 | 23 |
| Totale | 1.012 | 764 | 1.776 | 1.065 | 687 | 1.752 |
In particolare:
| tab. B10.4 - Debiti diversi | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 Saldo al 31.12.17 |
||||||
| Descrizione | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale | Passività non correnti |
Passività correnti |
Totale |
| Debiti diversi della gestione BancoPosta | 75 | 6 | 81 | 75 | 8 | 83 |
| Depositi cauzionali | 10 | 1 | 11 | 10 | 4 | 14 |
| Altri debiti | 7 | 68 | 75 | 7 | 56 | 63 |
| Totale | 92 | 75 | 167 | 92 | 68 | 160 |
I Debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.
tab. C1 - Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Ricavi da corrispondenza e pacchi | 1.664 | 1.702 |
| Altri ricavi | 97 | 110 |
| Totale | 1.761 | 1.812 |
| Descrizione | I Semestre 2018 | I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Spedizioni senza la materiale affrancatura | 552 | 567 |
| Francatura meccanica presso terzi e presso UP | 346 | 382 |
| Pacchi Posta celere e Corriere Espresso | 196 | 214 |
| Servizi integrati | 76 | 67 |
| Carte valori | 66 | 81 |
| Corrispondenza e pacchi - estero | 111 | 83 |
| Spedizioni in abbonamento postale | 44 | 46 |
| Servizi GED (gestione elettronica documentale) ed e-procurement | 6 | 19 |
| Telegrammi | 19 | 21 |
| Servizi innovativi | 6 | 6 |
| Servizi di logistica | 6 | 5 |
| Altri servizi postali | 87 | 61 |
| Totale ricavi da mercato | 1.515 | 1.552 |
| Compensi per Servizio Universale | 131 | 131 |
| Integrazioni tariffarie Editoria | 18 19 |
|
| Totale | 1.664 | 1.702 |
I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso del periodo è di 131 milioni di euro è stato rilevato in base a quanto definito nel Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016.
La voce Integrazioni tariffarie Editoria37 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per il semestre in commento, l'importo delle
37 Il D.L. 244 del 30 dicembre 2016 (c.d. Mille-proroghe), convertito con Legge n.19 del 27 febbraio 2017, ha disposto la proroga delle tariffe postali agevolate di cui al Decreto interministeriale del 21 ottobre 2010 per le spedizioni delle imprese editrici e delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e ha ripristinato le integrazioni tariffarie statali previste dalla Legge n.46 del 27 febbraio 2004. Il Decreto ha inoltre confermato le tariffe agevolate per gli invii promozionali delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro.
agevolazioni che la Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2018, ma è oggetto di approvazione da parte della Commissione Europea.
tab. C2 - Ricavi da pagamenti, mobile e digitale
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Mobile | 109 | 103 |
| Monetica | 122 | 98 |
| Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate | 111 | 89 |
| Commissioni per acquiring | 4 | 3 |
| Altre commissioni | 7 | 6 |
| Servizi di pagamento | 76 | 77 |
| Commissioni di incasso e rendicontazione | 38 | 40 |
| Commissioni per accettazione F23 e F24 | 26 | 25 |
| Servizi di trasferimento fondi | 10 | 11 |
| Altri prodotti e servizi | 2 | 1 |
| Totale | 307 | 278 |
Sono costituiti prevalentemente dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile resi da PosteMobile SpA e dai ricavi resi dalla Capogruppo per i prodotti di monetica e per servizi di pagamento.
Il dettaglio è il seguente: tab. C3 - Ricavi da servizi finanziari Ricavi per servizi finanziari 2.258 2.169 Proventi derivanti da operatività finanziaria 418 539 Altri ricavi e proventi - 2 Totale 2.676 2.710 Descrizione I Semestre 2018 I Semestre 2017
Sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo.
tab. C3.1 - Ricavi per servizi finanziari
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale | 894 | 771 |
| Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali | 744 | 727 |
| Commissioni su bollettini di c/c postale | 209 | 226 |
| Ricavi dei servizi di c/c | 183 | 177 |
| Collocamento prodotti di finanziamento | 117 | 101 |
| Proventi dei servizi delegati | 51 | 52 |
| Commissioni gestione fondi SGR | 44 | 45 |
| Servizi di trasferimento fondi | 8 | 9 |
| Deposito Titoli | 2 | 3 |
| Commissioni da collocamento e negoziazione titoli | 2 | 2 |
| Interessi attivi su finanziamenti e altri proventi | - | 22 |
| Commissioni gestione fondi pubblici | - | 27 |
| Altri prodotti e servizi | 4 | 7 |
| Totale | 2.258 | 2.169 |
In particolare:
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Proventi degli impieghi in titoli | 722 | 712 |
| Interessi su titoli al costo ammortizzato | 236 | 249 |
| Interessi su titoli al FVOCI | 480 | 486 |
| Interessi attivi (passivi) su asset swap su titoli al FVOCI e al costo ammortizzato | 1 | (26) |
| Interessi su operazioni di pronti contro termine | 5 | 3 |
| Proventi degli impieghi presso il MEF | 22 | 15 |
| Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il M EF) | 22 | 15 |
| Totale | 744 | 727 |
I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella Nota A5 – Attività finanziarie.
I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano gli interessi maturati nel periodo sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.
Il dettaglio dei Proventi derivanti da operatività finanziaria è il seguente:
tab. C3.2 - Proventi derivanti da operatività finanziaria
| Descrizione | I Semestre 2018 I Semestre 2017 | |
|---|---|---|
| Proventi da strumenti di capitale al FVPL | 9 | - |
| Utili da valutazione Proventi da attività finanziarie al FVPL Utili da valutazione |
9 2 2 |
- - - |
| Proventi da attività finanziarie al FVOCI Utili realizzati |
400 400 |
536 536 |
| Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato Utili realizzati |
4 4 |
- - |
| Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge Utili da valutazione |
- - |
1 1 |
| Utili su cambi | 3 | 2 |
| Proventi diversi | - | - |
| Totale | 418 | 539 |
tab. C4 - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Premi assicurativi | 8.871 | 11.098 |
| Proventi derivanti da operatività assicurativa | 1.729 | 2.131 |
| Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri | (9.078) | (12.171) |
| Oneri derivanti da operatività assicurativa | (837) | (360) |
| Totale | 685 | 698 |
Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Ramo I | 8.329 | 10.764 |
| Ramo III | 416 | 232 |
| Ramo IV | 15 | 14 |
| Ramo V | 56 | 48 |
| Premi dell'esercizio lordi "vita" | 8.816 | 11.058 |
| Premi ceduti in riassicurazione | (7) | (9) |
| Premi dell'esercizio netti "vita" | 8.809 | 11.049 |
| Premi danni | 82 | 65 |
| Premi ceduti in riassicurazione | (20) | (16) |
| Premi dell'esercizio netti "danni | 62 | 49 |
| Totale | 8.871 | 11.098 |
Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:
| Descrizione | I Semestre 2018 | I Semestre 2017 | |
|---|---|---|---|
| Proventi da attività finanziarie al FVPL | 310 | 752 | |
| Interessi | 217 | 175 | |
| Utili da valutazione | 75 | 556 | |
| Utili realizzati | 18 | 21 | |
| Proventi da attività finanziarie al FVOCI | 1.394 | 1.361 | |
| Interessi | 1.234 | 1.194 | |
| Utili realizzati | 160 | 167 | |
| Proventi diversi | 25 | 18 | |
| Totale | 1.729 | 2.131 |
Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:
tab. C4.3 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri
| Descrizione | I Semestre 2018 | I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Somme pagate | 3.943 | 5.342 |
| Variazione delle Riserve matematiche | 6.097 | 7.730 |
| Variazione della Riserva per somme da pagare | 9 | (213) |
| Variazione delle Altre riserve tecniche | (667) | 246 |
| Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati | (312) | (939) |
| Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione vita | 9.070 | 12.166 |
| Quota a carico dei riassicuratori gestione vita | (4) | (8) |
| Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione danni | 21 | 19 |
| Quota a carico dei riassicuratori gestione danni | (9) | (6) |
| Totale | 9.078 | 12.171 |
La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:
| tab. C4.4 - Oneri derivanti da operatività assicurativa | ||
|---|---|---|
| Descrizione | I Semestre 2018 | I Semestre 2017 |
| Oneri da attività finanziarie al FVPL | 824 | 164 |
| Perdite da valutazione | 807 | 150 |
| Perdite da realizzo | 17 | 14 |
| Oneri da attività finanziarie al FVOCI | 4 | 69 |
| Interessi | 2 | - |
| Perdite da realizzo | 2 | 69 |
| Rettifiche/(riprese) di valore nette per risc. credito | (6) | 93 |
| Variazione di fair value delle passività finanziarie | - | - |
| Altri oneri | 15 | 34 |
| Totale | 837 | 360 |
| tab. C5 - Costi per beni e servizi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | I Semestre 2018 | I Semestre 2017 |
| Costi per servizi | 917 | 949 |
| Godimento beni di terzi | 148 | 166 |
| Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 61 | 69 |
| Totale | 1.126 | 1.184 |
| Descrizione | I Semestre 2018 | I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica | 277 | 270 |
| Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica | 117 | 118 |
| Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne | 83 | 95 |
| Spese per servizi del personale | 69 | 73 |
| Utenze energetiche e idriche | 60 | 61 |
| Servizi di telefonia mobile per la clientela | 47 | 46 |
| Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito | 45 | 41 |
| Servizio movimento fondi | 44 | 49 |
| Pulizia, smaltimento e vigilanza | 34 | 31 |
| Scambio corrispondenza, telegrafia e telex | 29 | 28 |
| Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati | 28 | 31 |
| Pubblicità e propaganda | 25 | 39 |
| Servizi di stampa e imbustamento | 15 | 15 |
| Consulenze varie e assistenze legali | 10 | 14 |
| Commissioni per attività di gestione patrimoni | 10 | 9 |
| Costi aeroportuali | 6 | 10 |
| Premi di assicurazione | 6 | 8 |
| Provvigioni ai rivenditori e diverse | 6 | 6 |
| Oneri per custodia e gestione titoli | 1 | 1 |
| Compensi e spese sindaci | 1 | 1 |
| Altro | 4 | 3 |
| Totale | 917 | 949 |
| tab. C5.2 - Godimento beni di terzi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
| Affitto immobili e spese accessorie | 90 | 92 |
| Veicoli in full rent | 23 | 35 |
| Noleggi apparecchiature e licenze softw are | 23 | 23 |
| Altri costi per godimento di beni di terzi | 12 | 16 |
| Totale | 148 | 166 |
| tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Nota | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
| Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita | 33 | 39 | |
| Carburanti, lubrificanti e combustibili | 25 | 26 | |
| Stampa francobolli e carte valori | 2 | 3 | |
| SIM card e scratch card | 1 | 1 | |
| Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci | [tab. A6] | 1 | 1 |
| Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo | [tab. A6] | 1 | - |
| Var.ne immobili destinati alla vendita | [tab. A6] | (2) | (1) |
| Altri | - | - | |
| Totale | 61 | 69 |
| tab. C6 - Oneri derivanti da operatività finanziaria | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
| Oneri da attività finanziarie al FVTOCI Perdite da realizzo |
22 22 |
5 5 |
| Oneri da attività finanziarie al costo ammortizzato Perdite da realizzo |
3 3 |
- - |
| Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge Perdite da valutazione |
1 1 |
- - |
| Perdite su cambi | - | 1 |
| Interessi passivi | 8 | 13 |
| Altri oneri | 1 | 14 |
| Totale | 35 | 33 |
Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nei Ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:
| tab. C7 - Costo del lavoro | (milioni di euro) |
|---|---|
| ---------------------------- | ------------------- |
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Nota | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 2.108 | 2.198 | |
| Oneri sociali | 598 | 619 | |
| TFR: costo relativo alle prestazioni correnti | [tab. B7] | - | - |
| TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS | 128 | 130 | |
| Contratti di somministrazione/a progetto | 3 | - | |
| Compensi e spese amministratori | 1 | 1 | |
| Incentivi all'esodo | 19 | 4 | |
| Accantonamenti (rilasci) netti per vertenze con il personale | [tab. B6] | 3 | (10) |
| Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi | [tab. B6] | - | - |
| Recuperi del personale per vertenze | (2) | (4) | |
| Pagamenti basati su azioni | 2 | 1 | |
| Altri costi (recuperi di costo) del personale | (14) | (5) | |
| Totale | 2.846 | 2.934 |
Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella Nota B6 – Fondi per rischi e oneri.
I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.
Il numero medio dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:
| Unità | Numero dei dipendenti (*) Medio |
|||
|---|---|---|---|---|
| I Semestre 2018 | I Semestre 2017 | |||
| Dirigenti | 701 | 743 | ||
| Quadri | 15.551 | 15.895 114.843 |
||
| Aree operative | 110.181 | |||
| Aree di base | 602 | 830 | ||
| Tot. unità tempo indeterminato | 127.035 | 132.311 |
(*) Dati espressi in full time equivalent
Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nel periodo in commento è stato di 135.284 (137.970 nel I semestre 2017).
Il dettaglio è il seguente:
| tab. C8 - Ammortamenti e svalutazioni | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
| Ammortamenti Immobili impianti e macchinari | 164 | 168 |
| Fabbricati strumentali | 57 | 56 |
| Impianti e macchinari | 37 | 41 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 4 | 4 |
| M igliorie beni di terzi | 16 | 15 |
| Altri beni | 50 | 52 |
| Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari | (2) | (7) |
| Ammortamenti Investimenti immobiliari | 2 | 2 |
| Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali | 108 | 118 |
| Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili | 106 | 115 |
| Altre | 2 | 3 |
| Totale | 272 | 281 |
La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:
| tab. C9 - Altri costi e oneri | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Nota | I Semestre 2018 | I Semestre 2017 |
| Manifestazione rischi operativi Rapine subite Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi Altre perdite operative del BancoPosta |
25 2 1 22 |
24 2 1 21 |
|
| Accantonamenti netti ai (rilasci netti dai) fondi rischi e oneri per vertenze con terzi per rischi operativi per altri rischi e oneri |
[tab. B6] [tab. B6] [tab. B6] |
10 (13) 21 2 |
122 8 101 13 |
| Minusvalenze | 1 | 1 | |
| IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse | 38 | 36 | |
| Impairment gruppi di attività in dismissione | - | 7 | |
| Altri costi correnti | 19 | 20 | |
| Totale | 93 | 210 |
Gli Altri costi e oneri del periodo mostrano un decremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente principalmente per effetto della riduzione degli accantonamenti per rischi operativi il cui saldo del periodo di confronto risentiva di maggiori accantonamenti netti posti a presidio di rischi ascrivibili a prodotti di investimento a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese della clientela.
| Descrizione | I Semestre 2018 | I Semestre 2017 |
|---|---|---|
| Svalutazioni nette e perdite su crediti e altre attività (assorbimenti del fondo svalutazione) | 13 | 22 |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti verso clienti | 14 | 18 |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante | (1) | - |
| Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi | - | 4 |
| Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al FVOCI | (3) | - |
| Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al Costo ammortizzato | - | - |
| Totale | 10 | 22 |
Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.
| tab. C11.1 - Proventi finanziari | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | I Semestre 2018 |
I Semestre 2017 |
| Proventi da attività finanziarie FVOCI Interessi Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging Proventi da realizzo |
20 20 (5) 5 |
45 47 (5) 3 |
| Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato | 28 | - |
| Proventi da attività finanziarie FVPL | - | 1 |
| Altri proventi finanziari | 3 | 6 |
| Utili su cambi | 3 | 6 |
| Totale | 54 | 58 |
tab. C11.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)
| Descrizione | Nota | I Semestre 2018 I Semestre 2017 | |
|---|---|---|---|
| Oneri sulle passività finanziarie | 25 | 26 | |
| su prestiti obbligazionari su debiti verso istituzioni finanziarie da strumenti finanziari derivati |
24 - 1 |
24 1 1 |
|
| Oneri diversi sulle attività finanziarie | - | - | |
| Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR e F.do di quiescenza | [tab. B7] | 11 | 11 |
| Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi | [tab. B6] | 1 | 1 |
| Interessi passivi sulla liquidità propria | - | - | |
| Altri oneri finanziari | 1 | 3 | |
| Perdite su cambi | 2 | 7 | |
| Totale | 40 | 48 |
Il dettaglio è il seguente:
| tab. C12 - Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie | ||
|---|---|---|
| Descrizione | I Semestre 2018 | I Semestre 2017 |
| Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al FVOCI | - | 12 |
| Rettifiche/(riprese) di valore attività finanziarie al Costo ammortizzato | - | 82 |
| Totale | - | 94 |
Le rettifiche di valore rilevate nel primo semestre 2017 si riferivano alla svalutazione effettuata sulle Notes emesse dalla Midco SpA e sottoscritte da Poste Italiane SpA (82 milioni di euro comprensivo degli interessi) e alla svalutazione delle quote in Atlante I detenute da Poste Vita SpA e classificate nel patrimonio libero della Compagnia (12 milioni di euro).
Il dettaglio è il seguente:
| tab. C13 - Imposte sul reddito | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| I Semestre 2018 | I Semestre 2017 | |||||
| Descrizione | IRES | IRAP | Totale | IRES | IRAP | Totale |
| Imposte correnti | 151 | 39 | 190 | 232 | 41 | 273 |
| Imposte differite attive | (101) | 2 | (99) | (39) | (1) | (40) |
| Imposte differite passive | 249 | - | 249 | 23 | 6 | 29 |
| Totale | 299 | 41 | 340 | 216 | 46 | 262 |
tab. C13.1 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
| Imposte correnti I Semestre 2018 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | IRES IRAP |
|||||
| Crediti/ (Debiti) |
Crediti/ (Debiti) |
Totale | ||||
| Saldo al 1° gennaio | 71 | (1) | 70 | |||
| Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9 e IFRS 15 | 5 | - | 5 | |||
| Pagamenti | 74 | 40 | 114 | |||
| per acconti dell'esercizio corrente | 72 | 31 | 103 | |||
| per saldo esercizio precedente | 2 | 9 | 11 | |||
| Accantonamenti a Conto Economico | (151) | (39) | (190) | |||
| Accantonamenti a Patrimonio Netto | 2 | - | 2 | |||
| Altro | 3 | - | 3 | |||
| Saldo a fine periodo | 4 | - | 4 | |||
| di cui: | ||||||
| Crediti per imposte correnti | 172 | 43 | 215 | |||
| Debiti per imposte correnti | (168) | (43) | (211) |
I Crediti per imposte correnti al 30 giugno 2018 di 215 milioni di euro, oltre agli acconti sulle imposte di competenza nell'esercizio 2018 di 193 milioni di euro, comprendono i crediti descritti nella Nota 2.4 – Uso di stime, per un valore complessivo di 17 milioni di euro.
| tab. C13.2 - Imposte differite | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 30.06.18 |
Saldo al 31.12.17 |
| Imposte differite attive | 1.014 | 869 |
| Imposte differite passive | (783) | (546) |
| Totale | 231 | 323 |
L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota media teorica IRAP del Gruppo calcolata al 31 dicembre 2017 era del 6,33%38. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:
38 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,20% per le imprese che esercitano attività in concessione, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni. Inoltre +/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo.
| tab. C13.3 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | I Semestre 2018 |
Esercizio 2017 |
| Saldo al 1° gennaio | 323 | 53 |
| Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9 e IFRS 15 | (484) | - |
| Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico | (150) | (16) |
| Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto | 542 | 286 |
| Saldo a fine periodo | 231 | 323 |
| Al 30 giugno 2018 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti: |
||
| tab. C13.4 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto | (milioni di euro) | |
| Maggior/(Minor) Patrimonio netto | ||
| Descrizione | I Semestre 2018 | Esercizio 2017 |
| Riserva fair value per attività finanziarie al FVOCI | 582 | 269 |
| Risultati a nuovo per operazioni con azionisti | - | - |
|---|---|---|
| Totale | 542 | 286 |
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura (38) 18 Utili/(Perdite) attuariali da TFR (2) (1)
I Settori operativi identificati, coerenti con i nuovi indirizzi strategici del Gruppo riflessi nel Piano Industriale 2018-2022 e con le modifiche organizzative intervenute nel corso dell'esercizio 2017 , sono quelli relativi a:
Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva a alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.
Il Settore dei Servizi Pagamenti, Mobile e Digitale comprende le attività svolte dalla neo costituita funzione aziendale della Capogruppo e i servizi di telefonia mobile di PosteMobile SpA e del Consorzio per i servizi di telefonia Mobile ScpA.
Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta, della BancoPosta Fondi SpA SGR e di Poste Tributi ScpA in liquidazione.
Il Settore dei Servizi Assicurativi attiene alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.
La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.
I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.
Con riferimento ai ricavi rilevati secondo le disposizioni dell'IFRS 15, nella tabella seguente viene fornita la distinzione per settore operativo dei ricavi verso terzi a seconda che la rilevazione avvenga in un "determinato momento" ovvero "nel corso del tempo".
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| I Semestre 2018 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed | elisioni | Totale | |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi | 1.761 | 307 | 2.676 | 685 | - | 5.429 |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori | 2.455 | 165 | 515 | - | (3.135) | - |
| Ricavi netti della gestione ordinaria | 4.216 | 472 | 3.191 | 685 | (3.135) | 5.429 |
| Risultato operativo e di intermediazione | 184 | 101 | 408 | 360 | - | 1.053 |
| Proventi/(oneri) finanziari | (19) | - | - | 33 | - | 14 |
| (Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività | - | - | - | - | - | - |
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
- | - | 8 | - | - | 8 |
| Proventi/(oneri) finanziari da altri settori | 5 | - | (1) | (4) | - | - |
| Imposte del periodo | (56) | (24) | (122) | (138) | - | (340) |
| Utile/(perdita) del periodo | 114 | 77 | 293 | 251 | - | 735 |
| Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti | 1.737 | 305 | 1.484 | 5 | - | 3.531 |
| Rilevazione in un determinato momento | 319 | 13 | 218 | - | - | 550 |
| Rilevazione nel corso del tempo | 1.418 | 292 | 1.266 | 5 | - | 2.981 |
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| I Semestre 2017 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed | elisioni | Totale | |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi | 1.812 | 278 | 2.710 | 698 | - | 5.498 |
| Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori | 2.453 | 168 | 519 | - | (3.140) | - |
| Ricavi netti della gestione ordinaria | 4.265 | 446 | 3.229 | 698 | (3.140) | 5.498 |
| Risultato operativo e di intermediazione | 75 | 95 | 327 | 350 | - | 847 |
| Proventi/(oneri) finanziari | (20) | - | (1) | 31 | - | 10 |
| (Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività | (82) | - | - | (12) | - | (94) |
| Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto |
- | 2 | 7 | - | - | 9 |
| Proventi/(oneri) finanziari da altri settori | 5 | - | (3) | (2) | - | - |
| Imposte del periodo | (5) | (27) | (96) | (134) | - | (262) |
| Utile/(perdita) del periodo | (27) | 70 | 234 | 233 | - | 510 |
L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 30 giugno 2018 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.
La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.
| Rapporti patrimoniali con entità correlate al 30 giugno 2018 | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | |||||||
| Denominazione | Attività Finanz. |
Cred. comm.li |
Altre attività Altri crediti |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
Passività finanz. |
Deb. comm.li | Altre pass. |
| Controllate | |||||||
| Address Softw are Srl Kipoint SpA Risparmio Holding SpA |
- - - |
- - - |
- - - |
- - - |
- - - |
1 1 - |
- - 1 |
| Controllo congiunto | |||||||
| Gruppo FSIA | - | - | - | - | - | 15 | - |
| Collegate | |||||||
| Gruppo Anima Holding | - | - | - | - | - | 2 | - |
| Correlate esterne | |||||||
| Ministero Economia e Finanze | 8.371 | 333 | 16 | 440 | 3 | 100 | 8 |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 5.049 | 410 | - | - | 72 | 1 | - |
| Gruppo Enel | - | 28 | - | - | - | 5 | - |
| Gruppo Eni | - | 5 | - | - | - | 14 | - |
| Gruppo Equitalia | - | - | - | - | - | - | - |
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | - | 38 | - |
| Gruppo Montepaschi | 51 | 6 | - | - | 295 | - | - |
| Altre correlate esterne | 68 | 13 | - | - | - | 17 | 51 |
| F.do svalutaz. vs correlate esterne | (4) | (42) | (10) | - | - | - | - |
| Totale | 13.535 | 753 | 6 | 440 | 370 | 194 | 60 |
Al 30 giugno 2018, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 71 milioni di euro .
Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2017
| Saldo al 31.12.17 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Disponibilità | ||||||||||
| Denominazione | Attività | Cred. | Altre attività | liquide e | Passività | Deb. | Altre | |||
| Finanz. | comm.li | Altri crediti | mezzi | finanz. | comm.li | pass. | ||||
| equivalenti | ||||||||||
| Controllate | ||||||||||
| Address Softw are Srl | - | - | - | - | - | 1 | - | |||
| Kipoint SpA | - | - | - | - | - | 1 | - | |||
| Risparmio Holding SpA | - | - | - | - | - | - | 1 | |||
| Controllo congiunto | ||||||||||
| Gruppo FSIA | - | - | - | - | - | 12 | - | |||
| Collegate | ||||||||||
| Gruppo Anima Holding | - | - | - | - | - | 2 | - | |||
| Indabox | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Altre collegate del gruppo SDA | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Correlate esterne | ||||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 6.011 | 316 | 17 | 379 | 3.485 | 96 | 8 | |||
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 3.032 | 375 | - | - | 56 | 2 | - | |||
| Gruppo Enel | - | 30 | - | - | - | 11 | - | |||
| Gruppo Eni | - | 1 | - | - | - | 18 | - | |||
| Gruppo Equitalia | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | - | 33 | - | |||
| Gruppo Montepaschi | - | 2 | - | 6 | - | - | - | |||
| Altre correlate esterne | 227 | 6 | - | - | - | 18 | 61 | |||
| F.do svalutaz. vs correlate esterne | - | (42) | (11) | - | - | - | - | |||
| Totale | 9.270 | 688 | 6 | 385 | 3.541 | 194 | 70 |
142 Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2018
| I° semestre 2018 | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | Costi | ||||||||||||
| Investimenti | Spese correnti | ||||||||||||
| Denominazione | Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro |
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale |
Ricavi da servizi finanziari |
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
Proventi finanziari |
Immob., imp. e macchin. |
Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Costo del lavoro |
Altri costi e oneri |
Oneri derivanti da operatività finanziaria |
Rettifiche/(ripre se) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività |
Oneri finanziari |
| Controllate | |||||||||||||
| Address Softw are Srl Kipoint SpA |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- 1 |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Controllo congiunto Gruppo FSIA |
- | - | - | - | - | - | 1 | 15 | - | - | - | - | - |
| Collegate Gruppo Anima Holding Altre collegate del gruppo SDA |
1 - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
3 - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Correlate esterne | |||||||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 183 | 25 | 51 | - | - | - | - | 2 | - | 4 | 1 | (1) | - |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 1 | - | 928 | 8 | - | - | - | 3 | - | - | - | 1 | - |
| Gruppo Enel | 4 30 | - | - | - | - | - | 15 | - | - | - | - | - | |
| Gruppo Eni | 1 9 | - | - | - | - | - | 19 | - | - | - | - | - | |
| Gruppo Equitalia | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | - | 1 | 5 | 16 | - | - | - | - | - |
| Gruppo Montepaschi | 11 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre correlate esterne | 14 | - | - | - | - | - | - | 19 | 21 | - | - | - | - |
| Totale | 249 | 30 | 979 | 8 | - | 1 | 6 | 93 | 21 | 4 | 1 | - | - |
Al 30 giugno 2018, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 0,5 milioni di euro.
| Rapporti economici con entità correlate nel I° seme stre 2017 | (milioni di euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| I° semestre 2017 | ||||||||||||
| Ricavi | Costi | |||||||||||
| Investimenti | Spese correnti | |||||||||||
| Denominazione | Ricavi da corrisponden za, pacchi e altro |
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale |
Ricavi da servizi finanziari |
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
Proventi finanziari |
Immob., imp. e macchin. |
Attività immateriali |
Costi per beni e servizi |
Costo del lavoro |
Altri costi e oneri |
Oneri derivanti da operatività finanziaria |
Oneri finanziari |
| Controllate | ||||||||||||
| Address Softw are Srl Kipoint SpA |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- 1 |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Controllo congiunto | ||||||||||||
| Gruppo FSIA | - | - | - | - | - | - | 1 | 13 | - | - | - | |
| Collegate Gruppo Anima Holding Altre collegate del gruppo SDA |
1 1 |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
2 - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Correlate esterne | ||||||||||||
| Ministero Economia e Finanze | 168 | 24 | 45 | - | - | - | - | 3 | - | 1 | - | - - |
| Gruppo Cassa Depositi e Prestiti | 1 | - | 777 | 8 | - | - | - | 4 | - | - | - | - |
| Gruppo Enel | 39 | 4 | - | - | - | - | - | 16 | - | 2 | - | - |
| Gruppo Eni | 10 | 1 | - | - | - | - | - | 21 | - | - | - | - |
| Gruppo Equitalia | 19 | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | - |
| Gruppo Leonardo | - | - | - | - | - | - | 5 | 16 | - | - | - | - |
| Altre correlate esterne | 5 | - | - | - | - | - | - | 20 | 18 | - | - | - |
| Totale | 244 | 29 | 822 | 8 | - | - 6 |
97 | 18 | 3 | - | - |
La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito.
• I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per spedizioni senza la materiale affrancatura, per i servizi di incasso, per il servizio integrato notifiche e rendicontazione dei pagamenti tramite F24. I costi sostenuti si riferiscono principalmente a servizi di trasmissione dei flussi di rendicontazione relativi ai versamenti unificati. A seguito della creazione dell'Agenzia delle Entrate e delle riscossioni, ente pubblico economico sottoposto ad indirizzo e vigilanza del MEF, e conseguente scioglimento delle principali società rientranti nel Gruppo Equitalia, taluni compensi per servizio integrato notifiche e per spedizioni senza materiale affrancatura nonché i costi sostenuti per trasmissione di flussi telematici F24, che alla data del comparativo erano esposti verso il Gruppo Equitalia, sono esposti verso la controllante MEF.
L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| Incidenza delle operazioni con parti correlate | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Totale voce di bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) |
Totale voce di bilancio |
Totale entità correlate |
Incidenza (%) |
| Saldo al 30.06.18 | Saldo al 31.12.17 | |||||
| Rapporti patrimoniali | ||||||
| Attività finanziarie | 191.093 | 13.535 | 7,1 | 186.766 | 9.270 | 5,0 |
| Crediti commerciali | 2.159 | 753 | 34,9 | 2.035 | 688 | 33,8 |
| Altri crediti e attività | 4.326 | 6 | 0,1 | 3.997 | 6 | 0,2 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 1.703 | 440 | 25,8 | 2.428 | 385 | 15,9 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | - | - | n.a. | - | - | n.a. |
| Fondi per rischi e oneri | 1.495 | 71 | 4,7 | 1.595 | 71 | 4,5 |
| Passività finanziarie | 66.655 | 370 | 0,6 | 63.244 | 3.541 | 5,6 |
| Debiti commerciali | 1.324 | 194 | 14,7 | 1.332 | 194 | 14,6 |
| Altre passività | 3.095 | 60 | 1,9 | 3.456 | 70 | 2,0 |
| Passività associate ad attività in dismissione | 1 | - | n.a. | - | - | n.a. |
| I° semestre 2018 | I° semestre 2017 | |||||
| Rapporti economici | ||||||
| Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali | 1.761 | 249 | 14,1 | 1.812 | 244 | 13,5 |
| Ricavi da servizi di pagamento, mobile e digital | 307 | 30 | 9,8 | 278 | 29 | 10,4 |
| Ricavi da servizi finanziari | 2.676 | 979 | 36,6 | 2.710 | 822 | 30,3 |
| Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri |
685 | 8 | 1,2 | 698 | 8 | 1,1 |
| Costi per beni e servizi | 1.126 | 93 | 8,3 | 1.184 | 98 | 8,3 |
| Oneri da operatività finanziaria | 35 | 1 | 2,9 | 33 | - | n.a. |
| Costo del lavoro | 2.846 | 21 | 0,7 | 2.934 | 19 | 0,6 |
| Altri costi e oneri | 93 | 4 | 4,3 | 210 | 12 | 5,7 |
| Oneri finanziari | 40 | - | n.a. | 48 | - | n.a. |
| Proventi finanziari | 54 | - | n.a. | 58 | 1 | 1,7 |
| Flussi finanziari | ||||||
| Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa | 851 | (7.616) | n.a. | 480 | (3.826) | n.a. |
| Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento | (16) | 134 | n.a. | (404) | (218) | n.a. |
| Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti |
(1.560) | (406) | 26,0 | (497) | (327) | 65,8 |
Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:
| Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche | (migliaia di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione Competenze con pagamento a breve/medio termine Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro |
I° semestre 2018 | I° semestre 2017 | |
| 6.857 | 6.883 | ||
| 230 | 220 | ||
| Altri benefici con pagamento a lungo termine | 257 | 316 | |
| Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro | - | 139 | |
| Pagamenti basati su azioni | 1.174 | (101) | |
| Totale | 8.518 | 7.457 |
| Compensi e spese sindaci | (migliaia di euro) | |
|---|---|---|
| Denominazione | I° semestre 2018 |
I° semestre 2017 |
| Compensi | 646 | 695 |
| Spese | 29 | 24 |
| Totale | 675 | 719 |
Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per il semestre in commento, a circa 32 migliaia di euro al 30 giugno 2018. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.
Nel corso del primo semestre 2018 non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 30 giugno 2018 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.
La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.
Il Fondo Pensione FondoPoste è un Piano a contribuzione definita e gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti.
Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 settembre 2017 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, nel corso del primo semestre 2018, quattro operazioni in pronti contro termine passivi, quindici operazioni di buy & sell back, scadute nel periodo, sette operazioni di Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, e quindici operazioni di compravendita titoli di Stato.
Nell'ambito dell'operatività con Cassa Depositi e Prestiti, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 ottobre 2016 previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, nel corso del primo semestre 2018, due operazioni in pronti contro termine passivi.
Al 30 giugno 2018 non sono state concluse ulteriori operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza preventivamente sottoposte al Comitato parti Correlate e Soggetti Collegati ai sensi delle Linee Guida per la gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati.
Di seguito si fornisce una breve disamina sulle partite patrimoniali soggette a rischi finanziari (declinati secondo l'impostazione dell' IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative), resa in forma sintetica nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 34 – Bilanci intermedi.
Il coordinamento e la gestione delle operazioni d'impiego e la copertura dei rischi sul mercato dei capitali sono affidati alla funzione Coordinamento Gestione Investimenti della Capogruppo, con l'obiettivo di garantire l'unitarietà di indirizzo tra le diverse entità finanziarie del Gruppo Poste Italiane. Le attività di tesoreria aziendale e centralizzata, la definizione della struttura di capitale ottimale del Gruppo, nonché la valutazione delle operazioni di funding e di finanza straordinaria e agevolata, sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.
La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e a Poste Vita SpA.
• L'operatività del Patrimonio BancoPosta di Poste Italiane SpA è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro39, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management.
Al 30 giugno 2018 l'indice di leva finanziaria (leverage ratio) si attesta a circa il 2,94% (3% valore minimo di riferimento normativo). Al fine di riequilibrare tale indice di leva finanziaria ai valori obiettivo interni (3,15%), in data 29 maggio 2018, l'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane SpA, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 25 gennaio 2018, ha deliberato l'apporto di nuovi mezzi patrimoniali da parte di Poste Italiane SpA per un importo pari a 210 milioni di euro. Le funzioni competenti procederanno nel corso del 2018 ad un attento monitoraggio dell'indicatore di leva finanziaria per verificare tempo per tempo l'allineamento ad obiettivi, soglie e limiti Risk Appettite Framework (RAF).
39 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.
Dal 1° aprile 2015, la corrispondenza tra raccolta dalla clientela privata BancoPosta e relativi impieghi, verificata con cadenza trimestrale, è riferita al costo ammortizzato calcolato sul corso secco degli strumenti in portafoglio. In precedenza, l'equivalenza era misurata con riferimento al valore nominale degli strumenti in portafoglio.
• Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked.
Con riferimento alle polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) gli utili e perdite da valutazione degli investimenti a copertura vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.
Tale rischio attiene a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.
Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento si riferiscono a:
Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in warrants per 135 milioni di euro, detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni associate alle polizze di Ramo III.
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.
Al rischio in commento sono esposti principalmente i Crediti e Debiti Commerciali detenuti dalla Capogruppo verso Corrispondenti Esteri, i citati investimenti della Capogruppo in azioni Visa (complessivi 59 milioni di USD al 30 giugno 2018) e le quote di taluni dei Fondi detenuti da Poste Vita SpA (56 milioni di USD al 30 giugno 2018).
È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.
Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa (spread) degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.
Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento riguardano principalmente impieghi detenuti nella quasi totalità dalla Capogruppo e da Poste Vita SpA. Nel dettaglio:
Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento sono detenute da Poste Vita SpA e attengono a una quota degli investimenti impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 2.182 milioni di euro (costituiti per un fair value di 1.525 milioni di euro da BTP coupon stripped40 principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e per un fair value di 657 milioni di euro da titoli
40 Il coupon stripping è l'operazione di separazione delle componenti cedolari dal valore di rimborso di un titolo. L'operazione di coupon stripping consente di ottenere una serie di titoli zero coupon da ciascun titolo di Stato. Ciascuna componente può essere negoziata separatamente.
corporate posti a copertura di impegni contrattuali di Ramo I, III e V e in via residuale ad investimenti riferiti al patrimonio libero della Compagnia), alla posizione in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni per 406 milioni di euro e da un titolo emesso dalla CDP SpA per un fair value di 20 milioni di euro.
Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 1.340 milioni di euro e contratti di acquisto a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 685 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, stipulati dal Patrimonio BancoPosta nel semestre in commento, nonché un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile di 50 milioni di euro.
Al 30 giugno 2018 con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration41 degli impieghi complessivi BancoPosta è di 5,08.
È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.
La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.
Il primo semestre 2018 è stato caratterizzato, fino alla metà del mese di maggio, da un livello contenuto del differenziale del rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) che in tale periodo si è attestato in media a circa 133 bps. A partire dalla seconda metà del mese di maggio l'incertezza politica ha accresciuto la volatilità del mercato portando il differenziale BTP/Bund fino ad un valore massimo di 290 bps.
Al 30 giugno 2018 il differenziale di rendimento dei Titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco presenta un valore di circa 238 bps, in aumento rispetto al valore dello scorso anno (159 bps al 31 dicembre 2017). Nelle prime tre settimane del mese di luglio 2018 lo spread ha raggiunto il valore massimo di 243 bps con una media di 229 bps.
Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:
(i) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 28 miliardi di euro) ha subito una
41 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.
complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 1,5 miliardi di euro rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 1,6 miliardi di euro relativamente alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 0,1 miliardi di euro per ciò che riguarda la parte coperta;
(ii) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di circa 92 miliardi di euro) ha registrato una variazione di fair value negativa complessiva di circa 4 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting (gli effetti rilevati nella specifica riserva di fair value ammontano a circa 56 milioni di euro).
Al 30 giugno 2018 è stata eseguita un'analisi di sensitività al rischio spread limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.
Le posizioni di Poste Italiane SpA esposte al rischio in commento riguardano Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo per un fair value al 30 giugno 2018 di 30.767 milioni di euro (nozionale di 28.864 milioni di euro) e strumenti finanziari derivati, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, per un fair value di 119 milioni di euro (nozionale di 655 milioni di euro). L'Analisi di sensitivity effettuata sulle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo evidenzia come un incremento dello spread di 100 bps genererebbe un effetto negativo sulle riserve di fair value di circa 2.572 milioni di euro al lordo del relativo effetto imposte (di cui 2.559 milioni di euro attribuibili al Patrimonio BancoPosta).
Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al BancoPosta che al 30 giugno 2018 ammontano a 23.274 milioni di euro (nozionale di 21.482 milioni di euro) e il cui fair value è di 21.745 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 2 miliardi di euro.
Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.
Con riferimento invece al Gruppo Poste Vita, il portafoglio esposto al rischio in commento ammonta complessivamente al 30 giugno 2018 a 97.410 milioni di euro (nozionale di 94.207 milioni di euro) ed è costituito per 94.802 milioni di euro da Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (nozionale di 92.040 milioni di euro) e per i restanti 2.608 milioni di euro da Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (nozionale di 2.167 milioni di euro). L'analisi di sensitivity eseguita sul portafoglio complessivo evidenzia come un eventuale incremento dello spread di 100 bps generebbe una variazione negativa di fair value di circa 6.415 milioni di euro. Di tale variazione, 6.342 milioni di euro sarebbero attribuiti alle passività differite verso gli assicurati tramite il meccanismo dello shadow accounting42, 14 milioni di euro sarebbero riflessi nel conto economico della Compagnia e 59 milioni di euro inciderebbero sulla riserva di fair value dei titoli appartenenti al patrimonio libero.
Per completezza di informazione, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili al Gruppo Poste Vita che al 30 giugno 2018 ammontano a 1.418 milioni di euro (nozionale di 1.474 milioni di euro) e il cui fair value è di 1.534 milioni di euro, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 100 milioni di euro43 .
È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, a eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.
Per le Attività finanziarie soggette al rischio in commento e per le quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore (descritte nel paragrafo "Pratiche di gestione del rischio di credito"), si riporta di seguito l'esposizione del Gruppo Poste Italiane al 30 giugno 2018 per grado di rating, come richiesto dal parafrafo 35M dell'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative. L'esposizione al rischio di credito per le suddette attività finanziarie è presentata in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima del rating della controparte sia interno o esterno.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating interni | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | |||||
| Descrizione | Stage 1 | Stage 1 | Stage 1 | Totale | Not rated | Totale | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 134 | 33.937 | 59 | 34.130 | 370 | 34.500 | |
| Finanziamenti e crediti | 134 | 9.253 | 59 | 9.446 | 370 | 9.816 | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Crediti | 134 | 9.253 | 59 | 9.446 | 370 | 9.816 | |
| Titoli a reddito fisso | - | 24.684 | - | 24.684 | - | 24.684 | |
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 857 | 116.010 | 68 | 116.935 | - | 116.935 | |
| Finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Crediti | - | - | - | - | - | - | |
| Titoli a reddito fisso | 857 | 115.505 | 68 | 116.430 | - | 116.430 | |
| Altri investimenti | - | 505 | - | 505 | - | 505 | |
| Totale al 30 giugno 2018 | 991 | 149.947 | 127 | 151.065 | 370 | 151.435 |
42 Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. LAT), per misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato.
43 In conformità alla normativa vigente, la Compagnia Posta Vita SpA redige il proprio bilancio separato secondo i principi contabili nazionali. Tali principi prevedono che gli impieghi non immobilizzati siano rilevati al minor valore tra il costo di acquisto e il prezzo di mercato, e non consentono di riflettere nelle passività verso gli assicurati eventuali minusvalenze latenti sul portafoglio. Per effetto delle oscillazioni dello spread intervenute nell'ultimo bimestre del periodo di riferimento, al 30 giugno 2018 è probabile che la Compagnia possa consuntivare nel proprio bilancio separato per il primo semestre 2018 un risultato economico netto negativo di circa 400 milioni di euro.
| Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating esterni | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| da AAA a AA- | da A+ a BBB- | da BB+ a C | |||||
| Descrizione | Stage 1 | Stage 1 | Stage 1 | Stage 2 | Totale | Not rated | Totale |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | 409 | - | - | 409 | - | 409 |
| Finanziamenti e crediti | - | 401 | - | - | 401 | - | 401 |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Crediti | - | 401 | - | - | 401 | - | 401 |
| Titoli a reddito fisso | - | 8 | - | - | 8 | - | 8 |
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 699 | 7.287 | 663 | 20 | 8.669 | - | 8.669 |
| Finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Crediti | - | - | - | - | - | - | - |
| Titoli a reddito fisso | 699 | 7.287 | 663 | 20 | 8.669 | - | 8.669 |
| Altri investimenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale al 30 giugno 2018 | 699 | 7.696 | 663 | 20 | 9.078 | - | 9.078 |
Nell'ambito degli strumenti finanziari derivati, per i quali non si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore, si precisa che a presidio del rischio di credito in operazioni derivate, sono previsti idonei limiti di rating espressi dalle principali agenzie e un monitoraggio della concentrazione per gruppo/controparte. Inoltre i contratti di interest rate, asset swap e acquisti/vendite a termine sono oggetto di collateralizzazione mediante la prestazione di depositi o la consegna di strumenti finanziari in garanzia (collateral previsti da Credit Support Annex). La quantificazione e il monitoraggio delle esposizioni avvengono applicando il metodo del "valore di mercato" previsto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Basilea 3).
Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano44 del Gruppo al 30 giugno 2018, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.
| Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| 30.06.2018 | ||||
| Descrizione | Valore | Valore di | Valore di | |
| nominale | Bilancio | mercato | ||
| Italia | 122.918 | 128.121 | 126.944 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 18.434 | 20.147 | 18.970 | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 102.961 | 106.450 | 106.450 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | 1.523 | 1.524 | 1.524 | |
| Belgio | 89 | 94 | 94 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 89 | 94 | 94 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | |
| Francia | 151 | 176 | 176 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 151 | 176 | 176 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | |
| Germania | 59 | 68 | 68 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 58 | 67 | 67 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | 1 | 1 | 1 | |
| Irlanda | 10 | 11 | 11 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | - | - | - | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 10 | 11 | 11 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | |
| Spagna | 1.704 | 2.056 | 2.056 | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 3 | 3 | 3 | |
| Attività finanziarie al FVTOCI | 1.701 | 2.053 | 2.053 | |
| Attività finanziarie al FVTPL | - | - | - | |
| Totale | 124.931 | 130.526 | 129.349 |
44 Per "debito sovrano" si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.
In relazione ai ricavi e crediti verso lo Stato, la natura della clientela, la struttura dei ricavi e la modalità degli incassi sono tali da limitare la rischiosità del portafoglio clienti commerciali. Tuttavia, come anche illustrato nella nota 2.4, per talune attività della Capogruppo, regolamentate da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, il cui rinnovo risulta talora di particolare complessità, la puntuale corresponsione dei compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati.
Tutti i crediti sono oggetto di attività di monitoraggio e di reporting a supporto delle azioni di sollecito e incasso.
Nelle tabelle di seguito si forniscono, per ciascuna classe di strumento finanziario, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS9 a presidio delle perdite attese.
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Costo ammortizzato
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Costo ammortizzato | |||
| Descrizione | Crediti | Titoli a reddito fisso | |
| Stage 1 | Stage 1 | Totale | |
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 3 | 8 | 11 |
| Impairment/(Reversal) strumenti in portafoglio all'inizio del periodo | - | (1) | (1) |
| Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo | - | 2 | 2 |
| Reversal per vendite/incasso | - | - | - |
| Reversal per w rite off | - | - | - |
| Cambiamenti nel modello di stima/risk parameters | - | - | - |
| Modifica dei flussi finanziari contrattuali senza cancellazioni (rinegoziazione) | - | - | - |
| Altre variazioni | - | - | - |
| Saldo al 30 giugno 2018 | 3 | 9 | 12 |
Al 30 giugno 2018 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al costo ammortizzato ammonta a circa 12 milioni di euro. L'incremento netto di un milione di euro si riferisce principalmente all'impairment sui titoli a reddito fisso acquistati nel periodo in commento dal Patrimonio destinato BancoPosta (circa 5,2 miliardi di euro) al netto del reversal per il progressivo avvicinamento dei titoli alla rispettiva scadenza.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FVTOCI | |||||||
| Descrizione | Titoli a reddito fisso | Altri investimenti | |||||
| Stage 1 | Stage 1 | Totale | |||||
| Saldo al 1° gennaio 2018 | 15 | - | 15 | ||||
| Impairment/(Reversal) strumenti finanziari in portafoglio all'inizio del periodo | (2) | - | (2) | ||||
| Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo | - | - | - | ||||
| Reversal per vendite/incasso | (1) | - | (1) | ||||
| Altre variazioni | - | - | - | ||||
| Saldo al 30 giugno 2018 | 12 | - | 12 |
Al 30 giugno 2018 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al fair value rilevato nelle Altre componenti di Conto economico complessivo ammonta a circa 12 milioni di euro. La diminuzione netta di 3 milioni di euro si riferisce principalmente al reversal per il progressivo avvicinamento dei titoli alla rispettiva scadenza e al reversal a seguito della vendita di titoli a reddito fisso avvenuta nel corso del periodo.
Le movimentazioni del fondo a presidio delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Costo ammortizzato e sugli strumenti al fair value rilevato nelle Altre componenti di Conto economico complessivo registrate nel periodo in commento non comprendono la quota retrocessa agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti e verso la Controllante) è la seguente:
| Dettaglio fondo a copertura perdite attese per crediti commerciali (milioni di euro) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Saldo al 31.12.17 |
Effetti prima applicazione IFRS 9 |
Saldo al 1° gennaio 2018 |
Acc.ti netti | Utilizzi | Saldo al 30.06.18 |
| Crediti commerciali | ||||||
| Crediti vs clienti | ||||||
| Amm.ni pubbliche | 144 | 2 | 146 | 4 | - | 150 |
| Amm.ni postali estere | 7 | - | 7 | 1 | - | 8 |
| Privati | 382 | 7 | 389 | 9 | (1) | 397 |
| Per interessi per ritardati pagamenti | 50 | - | 50 | 8 | (7) | 51 |
| Crediti verso Controllante | 31 | 3 | 34 | (1) | - | 33 |
| Totale | 614 | 12 | 626 | 21 | (8) | 639 |
Il Fondo svalutazione crediti verso altri non ha subito movimentazioni significative nel periodo. Per quanto attiene i Crediti per accordi CTD, il fondo al 30 giugno 2018 ammonta a circa 9,5 milioni di euro.
È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo.
Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso:
Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana, nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).
Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.
È' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere
fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.
Riguarda gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.
Nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:
Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA, nonché le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo cd. conto "Buffer".
E' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.
Al 30 giugno 2018, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA per un nominale 10.494 milioni di euro e dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 2.075 milioni di euro.
Di seguito si illustrano in sintesi i principali ulteriori rischi cui è esposto il Gruppo Poste Italiane al 30 giugno 2018. Per una trattazione completa si rimanda alla Relazione finanziaria annuale 2017.
È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.
Nel corso del primo semestre 2018 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2017.
Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.).
In linea con i requisiti normativi e le leading practice di riferimento, Poste Italiane SpA sta sviluppando a livello di Gruppo uno specifico framework per l'assessment, il monitoraggio e il reporting integrato dei rischi reputazionali basato su un approccio per processi. Il modello individua i principali stakeholder del Gruppo (tra cui il personale dipendente, i clienti, i fornitori, i regulator), le tematiche di interesse e i driver di impatto ad essi associati (ad esempio, l'integrità e la trasparenza); identifica altresì le strutture di Poste Italiane SpA e delle società del Gruppo coinvolte nella gestione degli stakeholder, definendone ruoli e responsabilità, criteri di analisi, strumenti e flussi di reporting verso il Vertice e gli Organi aziendali. Il progetto rientra fra le attività avviate nel percorso di definizione di processi strutturati a presidio degli stakeholder (stakeholder engagement), allo scopo di intercettare le fonti di rischio reputazionale, indirizzare le iniziative di sostenibilità e rendicontarle anche ai fini della disclosure sulle "Non financial information". Nel corso del primo semestre 2018 è stata formalizzata la Linea Guida "Il processo ESG (Environmental Social and Governance) nel Gruppo Poste Italiane" tra cui rientra l'integrazione trasversale, uniforme e coerente dei principi alla base del concetto di sostenibilità alle diverse attività aziendali, il coinvolgimento permanente, trasparente e proattivo degli stakeholder e il presidio del rischio reputazionale ad essi associato.
Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato e riconducibile prevalentemente al collocamento dei prodotti del risparmio postale e di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).
In tale ambito, al fine di ottimizzare il profilo rischio rendimento dei prodotti offerti alla propria clientela, Poste Italiane SpA adotta policy e procedure di selezione competitiva degli emittenti terzi, che consentono esclusivamente la selezione di emittenti nazionali ed esteri di natura bancaria-finanziaria con rating investment grade. Inoltre, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo, nonché di preservare i propri interessi commerciali a fronte di un'eventuale insoddisfazione dei risparmiatori, viene svolta un'adeguata attività di monitoraggio a livello di Gruppo, finalizzata ad assicurare la consapevolezza sulle performance dei prodotti collocati e sull'evoluzione dei rischi a carico della clientela, valutando la natura contrattuale dei prodotti in questione sotto l'aspetto della loro adeguatezza con le caratteristiche della clientela stessa.
In particolare, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, la Capogruppo continua a monitorare attentamente l'andamento fino alle rispettive scadenze, valutandone gli eventuali riflessi sugli accantonamenti a Fondi rischi e oneri iscritti in bilancio. Nel corso del semestre chiuso il 30 giugno 2018, la stima delle
passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento, a suo tempo collocati e con performance non in linea con le attese, è stata oggetto di aggiornamento. Si ricorda che Poste Italiane SpA, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2017, ha definito un'iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2003, hanno acquistato quote del Fondo Immobiliare Invest Real Security (IRS), e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2016, data di scadenza; il fondo stanziato a copertura della suddetta iniziativa di tutela è stato interamente utilizzato nel corso dell'esercizio 2017. Inoltre, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 19 febbraio e del 28 giugno 2018, con l'obiettivo di consolidare il rapporto storico che la società intrattiene con i propri clienti fondato sulla fiducia e sulla trasparenza, è stata definita una nuova iniziativa di tutela a favore di tutti i propri clienti che nel 2004, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del Fondo Europa Immobiliare 1, e che ne erano ancora in possesso al 31 dicembre 2017, data di scadenza. Con riferimento esclusivo a tale prodotto, l'obiettivo perseguito è di permettere a ciascun risparmiatore di recuperare la differenza tra quanto investito al tempo della sottoscrizione, inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del Fondo, e quanto sarà dallo stesso incassato con il "Valore Finale di Liquidazione" del fondo. Le stimate passività derivanti dall'iniziativa sono riflesse nei Fondi per rischi e oneri al 30 giugno 2018 (nota B6).
La trattazione che segue, redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali, riporta i soli procedimenti in corso per i quali sono intervenute significative variazioni nel primo semestre 2018. Per la trattazione completa si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2017.
In data 19 aprile 2018 la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Roma, ha effettuato l'accesso presso la sede della società SDA Express Courier SpA per eseguire una verifica ai fini dell'IVA, delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle ritenute per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai sensi e per gli effetti degli artt. 52 e 63 del D.P.R. 633/72, art. 33 del D.P.R. 600/73, art. 2 del D. Lgs. 68/2001, nonché della Legge n. 4/1929. L'ispezione è ancora in corso e al momento non sono stati notificati rilievi.
A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel SpA e di Postelprint SpA (di cui, in data 27 aprile 2015, è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione in Postel SpA con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2015) delle note di rettifica, alcune d elle quali confermate in avvisi di addebito, per complessivi 18,8 milioni di euro al 30 giugno 2018, con le quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperte dal regime IPOST che, a dire dell'Istituto, le due società avrebbero omesso. Avverso le richieste formulate, sono stati proposti tempestivi ricorsi, dapprima in via amministrativa al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, e poi in via giudiziale al Tribunale di Genova, al fine di farne accertare la infondatezza. Con nota del 20 ottobre 2016, il Ministero del Lavoro si è espresso nel senso che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.
In relazione a tre giudizi riuniti dei cinque pendenti davanti al tribunale di Genova, in data 11 luglio 2017 il giudice ha dato lettura della sentenza con cui la domanda dell'INPS, pari complessivamente a 9,16 milioni di euro, è stata accolta limitatamente alle differenze contributive tra gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti e quanto asseritamente spettante secondo INPS a titolo di contributo CUAF, con condanna al pagamento della sola somma di 0,22 milioni di euro. Risulta invece non dovuta la contribuzione per CIG, CIGS e mobilità (pari a 8,94 milioni di euro) sulla base del rilievo che, essendo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite la Capogruppo (requisito esistente sino alla data di quotazione di Poste Italiane SpA), rientra nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge stessa esclude l'obbligo del pagamento della cassa integrazione e della mobilità. In data 20 ottobre 2017 la Società ha proceduto al pagamento della somma richiesta. L'INPS, in data 9 marzo 2018, ha depositato ricorso in appello, contestando nell'an e nel quantum la sentenza di primo grado emessa ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo dello 0,68% richiesto negli avvisi di addebito oggetto dei giudizi. La Società si è tempestivamente costituita in entrambi i giudizi eccependo la inammissibilità e la infondatezza dei ricorsi in appello ex adverso proposti, presentando a sua volta appello incidentale condizionato all'ipotesi in cui la Corte di Appello di Genova dovesse accogliere i ricorsi in appello proposti dall'Inps.
Risultano ancora pendenti gli ulteriori due giudizi, al momento ancora in fase istruttoria, relativi ai ricorsi presentati da Postel SpA avverso gli avvisi di addebito per i periodi da febbraio 2011 a settembre 2017. Tenuto conto della sentenza favorevole di primo grado dell'11 luglio 2017, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi sulla scorta del parere dello studio legale che la assiste nel contenzioso.
In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 un procedimento, volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA (oggi Wind tre SpA). Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con il
provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.
Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane e PosteMobile hanno depositato ricorso al Tar Lazio che, pur avendo respinto con sentenza i ricorsi proposti, ha affermato l'importante principio, sostenuto da Poste, ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata ad un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate da Poste alla propria controllata PosteMobile45 .
A valle del provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha promosso un giudizio civile innanzi al Tribunale di Roma chiedendo la condanna di Poste Italiane e PosteMobile al risarcimento del danno, pari a 375,8 milioni di euro, patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra. All'udienza del 29 marzo 2017 il giudice istruttore ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio.
Infine, in data 28 marzo 2018, Poste Italiane, PosteMobile e Wind Tre SpA hanno raggiunto un accordo con cui, senza riconoscimento alcuno e al fine di ricostruire sereni rapporti imprenditoriali, hanno rinunciato al contenzioso in oggetto. Con la sottoscrizione dell'accordo, Poste Italiane si è impegnata a riconoscere a Wind Tre SpA un importo omnicomprensivo di 1,5 milioni di euro a copertura dei costi di gestione, delle spese generali e del personale sostenute anche in relazione ai contenziosi che comprendono a titolo esemplificativo e non esaustivo la raccolta ed elaborazione di tutti i dati informativi e societari da parte degli uffici di Wind Tre, gli onorari e le spese per il patrocinio legale, gli oneri relativi alle consulenze tecniche di parte, ecc.. Con decreto del 28 maggio 2018 il Tribunale di Roma ha dichiarato l'estinzione del giudizio.
In data 8 giugno 2016, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio di un'istruttoria ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.
In data 13 dicembre 2017 l'Autorità ha adottato il provvedimento conclusivo dell'istruttoria, notificato in data 15 gennaio 2018, con cui è stata accertata l'infrazione per abuso di posizione dominante con diffida alla Società di astenersi da comportamenti analoghi per il futuro. Con il medesimo provvedimento ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria dell'importo di 23 milioni di euro, limitata - rispetto ai precedenti dell'Autorità - al 2% del fatturato e scontata in relazione agli obblighi di ottemperanza assunti anticipatamente da Poste Italiane e valutati positivamente da Nexive.
Avverso il predetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar del Lazio con richiesta di sospensiva, che non è stata concessa, ed è stata fissata un'udienza di merito al 5 dicembre 2018. Nel frattempo la Società ha aperto un tavolo di dialogo con l'AGCM per definire le proposte di ottemperanza.
In data 27 giugno 2018, il Consiglio di Stato, decidendo sulla sospensiva richiesta da Poste Italiane, ha invitato l'AGCM a valutare le conseguenze collaterali (anche indirette) che potrebbero discendere da interventi proattivi messi in campo nel periodo intercorrente tra la data di adozione della decisione e la data
45 L'AGCM infatti con provvedimento del 14 settembre 2016 ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90 che, all'art. 8, comma 2-quarter, sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate.
di definizione del processo di primo grado, anche astenendosi dall'assumere decisioni idonee a complicare gravemente ed ulteriormente il quadro della ridetta vicenda contenziosa.
Al 30 giugno 2018, la Capogruppo continua a tener conto della sanzione nel calcolo dei Fondi rischi per vertenze con terzi.
Nel corso del 2017, coerentemente con il piano di roll-out avviato a ottobre 2016, sono stati completati i rilasci informatici della nuova piattaforma di consulenza guidata che, nel corso dell'anno, è stata gradualmente estesa a tutta la rete Poste Italiane. In parallelo, nel corso del secondo semestre 2017, il comparto è stato oggetto di ulteriori interventi di adeguamento volti a recepire la direttiva MiFID2, entrata in vigore il 3 gennaio 2018. Le innovazioni apportate negli assetti procedurali e informatici e gli ulteriori interventi previsti nel 2018 per il consolidamento dei presidi aziendali in materia sono stati oggetto di informativa specifica alla Consob.
Con riferimento all'accertamento ispettivo condotto dalla Banca d'Italia lo scorso anno, finalizzato ad analizzare i sistemi di governo e controllo e di gestione dei rischi operativi e informatici nell'ambito delle attività di BancoPosta, il piano di interventi di adeguamento è tutt'ora in corso di realizzazione; i relativi cantieri stanno procedendo con i lavori secondo la timeline stabilita.
Nel mese di maggio 2018, a seguito di un accertamento ispettivo condotto su un campione di Uffici Postali conclusosi a dicembre 2017, relativamente al contrasto del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la Banca d'Italia ha invitato BancoPosta a trasmettere un'informativa, aggiornata al 30 settembre 2018, sull'avanzamento di tutte le iniziative intraprese in materia.
Alla data del 30 giugno 2018 risultano pendenti due procedimenti, avviati dall'Autorità di Vigilanza nei confronti di Poste Vita SpA, aventi ad oggetto la violazione dell'art. 183, comma 1, lett. "a", del Codice delle assicurazioni private, essendo contestato il pagamento delle prestazioni assicurative di polizze vita oltre il termine contrattualmente previsto.
Inoltre, in data 1° giugno 2018 è stata notificata un'ordinanza ingiuntiva da parte dell'IVASS a definizione di un procedimento, per il quale era stata formulata contestazione per la violazione dell'art. 183, comma 1, lettera a) del Decreto legislativo 7 settembre 2015 n. 209 con riferimento alla liquidazione di una prestazione oltre il termine di 30 giorni previsto dal contratto, con la quale alla Compagnia è stata comminata la sanzione amministrativa pari al minimo edittale di ammontare trascurabile oltre le spese del procedimento.
In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti della Postel SpA nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti si era tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione è stato proposto ricorso e istanza di sospensione degli effetti al Tribunale civile di Roma, accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016, il giudice designato ha annullato l'ordinanza di ingiunzione limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito. Per effetto della suddetta sentenza, al 31 dicembre 2016 le passività di cui si è tenuto conto in bilancio sono state aggiornate. In data 21 marzo 2017 Equitalia Servizi di riscossione SpA ha notificato una cartella di pagamento in cui oltre a richiedere il pagamento dell'importo di 0,24 milioni di euro a titolo di sanzione, come ridotta dalla sentenza del Tribunale di Roma, ha provveduto ad applicare, inter alia, una maggiorazione pari a 0,12 milioni di euro. La società ha impugnato la cartella che è stata annullata relativamente alla somma di 0,12 milioni di euro. Per il recupero di tali somme (già versate da Postel in esito al pignoramento presso terzi promosso dall'Amministrazione), la Società ha già provveduto ad avanzare formale richiesta all'Autorità.
Ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere eventi e operazioni significative non ricorrenti46 nel corso del primo semestre 2018.
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali47 nel corso del primo semestre 2018.
Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del Bilancio sono descritti nelle note che precedono e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2018.
Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 30 giugno 2018 del Gruppo Poste Italiane.
46 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.
47Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
| Posizione finanziaria netta al 30 giugno 2018 | (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 30.06.18 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari |
Servizi Assicurativi |
Elisioni | Consolidato | di cui parti correlate |
| Passività finanziarie | 1.371 | 3.568 | 66.018 | 1.011 | (5.313) | 66.655 | |
| Debiti per conti correnti postali | - | - | 50.648 | - | (404) | 50.244 | - |
| Obbligazioni | 50 | - | - | 751 | - | 801 | - |
| Debiti vs istituzioni finanziarie | 200 | - | 8.726 | - | - | 8.926 | 327 |
| Debiti per mutui | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti per leasing finanziari | - | 1 | - | - | - | 1 | - |
| MEF conto tesoreria dello Stato | - | - | - | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari derivati | 36 | - | 1.527 | - | - | 1.563 | 11 |
| Altre passività finanziarie | 15 | 3.567 | 1.529 | 9 | - | 5.120 | 32 |
| Passività finanziarie verso altri settori | 1.070 | - | 3.588 | 251 | (4.909) | - | - |
| Riserve tecniche assicurative | - | - | - | 124.581 | - | 124.581 | - |
| Attività finanziarie | (915) | (3.874) | (64.827) | (126.386) | 4.909 | (191.093) | |
| Finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - |
| Investimenti posseduti fino a scadenza | - | - | - | - | - | - | - |
| Investimenti disponibili per la vendita | - | - | - | - | - | - | - |
| Strumenti finanziari al costo ammortizzato | (110) | - | (33.310) | (1.489) | - | (34.909) | (12.981) |
| Strumenti finanziari al FVOCI | (539) | - | (30.268) | (94.802) | - | (125.609) | (505) |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico | - | - | (58) | (29.960) | - | (30.018) | (21) |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | (422) | (135) | - | (557) | (28) |
| Attività finanziarie verso altri settori | (266) | (3.874) | (769) | - | 4.909 | - | - |
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | - | - | - | (75) | - | (75) | - |
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 456 | (306) | 1.191 | (869) | (404) | 68 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.250) | - | - | (3.250) | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (863) | (15) | (465) | (764) | 404 | (1.703) | (440) |
| Posizione finanziaria netta | (407) | (321) | (2.524) | (1.633) | - | (4.885) |
| Saldo al 31.12.17 | Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione |
Pagamenti, Mobile e Digitale |
Servizi Finanziari |
Servizi Assicurativi |
Elisioni | Consolidato | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | 2.249 | 2.970 | 62.063 | 1.017 | (5.055) | 63.244 | |
| Debiti per conti correnti postali | - | - | 47.468 | - | (893) | 46.575 | - |
| Obbligazioni | 812 | - | - | 761 | - | 1.573 | - |
| Debiti vs istituzioni finanziarie | 401 | - | 4.842 | - | - | 5.243 | - |
| Debiti per mutui | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti per leasing finanziari | - | 1 | - | - | - | 1 | - |
| MEF conto tesoreria dello Stato | - | - | 3.483 | - | - | 3.483 | 3.483 |
| Strumenti finanziari derivati | 39 | - | 1.637 | - | - | 1.676 | - |
| Altre passività finanziarie | 79 | 2.969 | 1.639 | 6 | - | 4.693 | 56 |
| Passività finanziarie verso altri settori | 918 | - | 2.994 | 250 | (4.162) | - | - |
| Riserve tecniche assicurative | - | - | - | 123.650 | - | 123.650 | - |
| Attività finanziarie | (1.097) | (3.283) | (60.688) | (125.860) | 4.162 | (186.766) | |
| Finanziamenti e crediti | (274) | - | (7.600) | (258) | - | (8.132) | (6.239) |
| Investimenti posseduti fino a scadenza | - | - | (12.912) | - | - | (12.912) | - |
| Investimenti disponibili per la vendita | (556) | - | (39.171) | (96.078) | - | (135.805) | (2.485) |
| Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico | - | - | - | (29.338) | - | (29.338) | (555) |
| Strumenti finanziari derivati | - | - | (395) | (184) | - | (579) | - |
| Attività finanziarie verso altri settori | (267) | (3.283) | (610) | (2) | 4.162 | - | - |
| Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | - | - | - | (71) | - | (71) | - |
| Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) | 1.152 | (313) | 1.375 | (1.264) | (893) | 57 | |
| Cassa e depositi BancoPosta | - | - | (3.196) | - | - | (3.196) | - |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (1.997) | (21) | (396) | (907) | 893 | (2.428) | (385) |
| Posizione finanziaria netta | (845) | (334) | (2.217) | (2.171) | - | (5.567) |
Al 30 giugno 2018 la posizione finanziaria netta complessiva consolidata, come sopra rappresentata è in avanzo di 4.885 milioni di euro. La variazione intervenuta nel periodo risente del decremento registrato sul fair value degli strumenti finanziari al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (2.037 milioni di euro); la relativa riserva di fair value ammonta, al lordo dell'effetto fiscale, a 190 milioni di euro.
Al 30 giugno 2018, la posizione finanziaria netta secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è la seguente:
| Posizione finanziaria netta ESMA | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Al 30 giugno 2018 | Al 31 dicembre 2017 |
|
| A. Cassa | (3) | (4) |
| B. Altre disponibilità liquide | (860) | (1.993) |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D. Liquidità (A+B+C) | (863) | (1.997) |
| E. Crediti finanziari correnti | (82) | (245) |
| F. Debiti bancari correnti | 200 | 201 |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | - | 763 |
| H. Altri debiti finanziari correnti | 19 | 82 |
| I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) | 219 | 1.046 |
| J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) | (726) | (1.196) |
| K. Debiti bancari non correnti | - | 200 |
| L. Obbligazioni emesse | 50 | 49 |
| M. Altri debiti non correnti | 32 | 36 |
| N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) | 82 | 285 |
| O. Posizione Finanziaria Netta ESMA (J+N) | (644) | (911) |
| Attività finanziarie non correnti | (567) | (585) |
| Posizione Finanziaria Netta | (1.211) | (1.496) |
| Crediti finanziari intersettoriali | (266) | (267) |
| Debiti finanziari intersettoriali | 1.070 | 918 |
| Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori | (407) | (845) |
Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, Poste Vita SpA ha nel tempo acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi permettono di concludere che la Compagnia non eserciti poteri di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali.
A seguito dell'entrata in vigore dell'IFRS 9, a far data dal primo gennaio 2018, taluni fondi comuni di investimento precedentemente classificati tra gli strumenti AFS sono stati riclassificati nella categoria Fair value rilevato a conto economico.
Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.
| NAV del Fondo | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ISIN | Denominazione | Natura dell'Entità | Attività del Fondo | % Investimento | Data di rif. | Importo |
| LU1379774190 | Multiflex-Diversified Dis-Cm | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/06/2018 | 5.617 |
| LU1407712014 | Multiflex - Global Optimal Multi Asset Fund | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/06/2018 | 4.770 |
| LU1407712287 | Multiflex - Strategic Insurance Distribution | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/06/2018 | 4.542 |
| LU1193254122 | Mfx - Global Fund - Asset Global Fund (Pimco Multi Asset) |
Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/06/2018 | 3.939 |
| LU1407711800 | Multiflex - Dynamic Multi Asset Fund | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/06/2018 | 3.572 |
| IT0004937691 | Tages Platinum Growth | Fondo di Hedge Fund non armonizzato |
Perseguimento di rendimenti assoluti, con un basso livello di volatilità e di correlazione di lungo termine rispetto ai principali mercati finanziari |
100 | 08/06/2018 | 448 |
| LU1808839242 | Multiflex-Olymp Insurn Ma-Cm | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/06/2018 | 398 |
| LU1808838863 | Multiflex-Olympium Opt Ma-Cm | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/06/2018 | 398 |
| LU1500341240 | Multiflex-Lt Optimal M/A-Cm | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/06/2018 | 345 |
| IT0005212193 | Diamond Italian Properties | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare con natura traslativa e da rapporti concessori, nonché degli altri diritti assimilabili ai sensi della normativa pro tempore vigente |
100 | 31/12/2017 | 151 |
| LU1500341752 | Multiflex-Dynamic Lt M/A-Cm | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/06/2018 | 149 |
| IT0005174450 | Fondo Diamond Eurozone Office Ubs | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad uso lavorativo (uffici), situati nell'Eurozona, e denominati in Euro |
100 | 31/03/2018 | 135 |
| IT0005210387 | Diamond Eurozone Retail Property Fund | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad uso retail, situati nell'Eurozona, e denominati in Euro |
100 | 31/03/2018 | 99 |
| LU1081427665 | Shopping Property Fund 2 | Fondo Chiuso Armonizzato | Master fund che principalmente investe in immobili del settore commerciale secondariamente uffici e settori alternativi. Non investe nel debito immobiliare |
64 | 31/03/2018 | 91 |
| LU1581282842 | Indaco Sicav Sif - Indaco Cifc Us Loan | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds, loans e equities) |
100 | 30/04/2018 | 81 |
| QU0006738854 | Prima Credit Opportunity Fund | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 30/04/2018 | 78 |
| IT0005215113 | Fondo Cbre Diamond | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare, partecipazioni in società immobiliari e quote di investimento alternativi immobiliari |
100 | 31/03/2018 | 67 |
| QU0006738052 | Prima Eu Private Debt Opportunity Fund | Fondo Aperto Armonizzato UCITS | Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government bonds e equities) |
100 | 29/03/2018 | 61 |
| IT0005210593 | Diamond Other Sector Italia | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare, partecipazioni in società immobiliari e la gestione professionale e la valorizzazione del patrimonio del Fondo |
100 | 31/12/2017 | 57 |
| IT0005247819 | Fondo Diamond Value Added Properties | Fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi di diritto italiano |
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari, ivi inclusi quelli derivanti da contratti di leasing immobiliari con natura traslativa e da rapporti concessori nonché in partecipazioni in società immobiliari non quotate |
100 | 31/12/2017 | 52 |
| IT0004597396 | Advance Capital Energy Fund | Fondo di Fondi Chiuso non armonizzato |
Investimento in imprese nel settore dell'energia allo scopo di incrementarne il valore e mediante la successiva dismissione, conseguirne delle plusvalenze |
86 | 31/03/2018 | 25 |
Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.
Di seguito si forniscono alcune informazioni di dettaglio al 30 giugno 2018.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ISIN | Denominazione | Categoria di bilancio | Valore contabile investimento |
Massima esposizione alla perdita * |
Confronto tra valore contabile e massima esposizione |
Metodologia determinazione massima esposizione alla perdita |
| LU1379774190 | Multiflex-Diversified Dis-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
5.617 | 935 | 4.682 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| LU1407712014 | Multiflex - Global Optimal Multi Asset Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
4.770 | 255 | 4.515 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1407712287 | Multiflex - Strategic Insurance Distribution | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
4.542 | 495 | 4.047 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1193254122 | Mfx - Global Fund - Asset Global Fund (Pimco Multi Asset) |
Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
3.939 | 399 | 3.540 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1407711800 | Multiflex - Dynamic Multi Asset Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
3.572 | 197 | 3.375 | Dato ricevuto dal gestore |
| IT0004937691 | Tages Platinum Growth | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
448 | 33 | 415 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1808839242 | Multiflex-Olymp Insurn Ma-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
398 | 42 | 356 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1808838863 | Multiflex-Olympium Opt Ma-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
398 | 22 | 376 | Dato ricevuto dal gestore |
| LU1500341240 | Multiflex-Lt Optimal M/A-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
345 | 22 | 323 | Dato ricevuto dal gestore |
| IT0005212193 | Diamond Italian Properties | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
151 | 46 | 105 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| LU1500341752 | Multiflex-Dynamic Lt M/A-Cm | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
149 | 8 | 141 | Dato ricevuto dal gestore |
| IT0005174450 | Fondo Diamond Eurozone Office Ubs | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
135 | 44 | 91 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| IT0005210387 | Diamond Eurozone Retail Property Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
99 | 25 | 74 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| LU1081427665 | Shopping Property Fund 2 | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
58 | 25 | 33 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| LU1581282842 | Indaco Sicav Sif - Indaco Cifc Us Loan | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
81 | 49 | 32 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| QU0006738854 Prima Credit Opportunity Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
78 | 38 | 40 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
|
| IT0005215113 | Fondo Cbre Diamond | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
67 | 25 | 42 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| QU0006738052 Prima Eu Private Debt Opportunity Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
61 | 8 | 53 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
|
| IT0005210593 | Diamond Other Sector Italia | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
57 | 14 | 43 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| IT0005247819 | Fondo Diamond Value Added Properties | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
52 | 14 | 38 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
| IT0004597396 | Advance Capital Energy Fund | Attività finanziaria a fair value rilevato a CE |
22 | 12 | 10 | VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1 anno |
*La massima perdita è stimata al lordo della capacità di assorbimento delle perdite delle passività rappresentando quindi una stima più prudenziale
Si forniscono di seguito le diverse tipologie di strumenti finanziari in cui investono i Fondi e i principali mercati di riferimento.
| (milioni di euro) |
|---|
| Fair Value |
| 10.279 |
| 9.450 |
| 2.526 |
| 2.053 |
| 962 |
| 26 |
| (53) |
| (168) |
| 25.075 |
| (milioni di euro) |
| Fair Value |
| 3.014 |
| 3.352 |
| 1.328 |
| 1.094 |
| 159 |
| 1.500 |
Eurotlx 292 Euromtf 486 Tokyo 403 Euronext 948 Trace 2.531 Singapore 471 Hong Kong 165 Altri 7.652 Fondi 1.680 Totale 25.075
L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.
Il numero di Phantom Stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 30 giugno 2018 per 39 Beneficiari è di 393.328 unità. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo. Il costo rilevato per il primo semestre 2018 è stato di circa 0,7 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2,1 milioni di euro.
Il numero di Phantom Stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 53 Beneficiari è stato di 589.376. La valutazione, effettuata utilizzando un modello di simulazione Monte Carlo, è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo. Il costo rilevato per il primo semestre 2018 è stato di circa 0,9 milioni di euro, mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a 1,7 milioni di euro.
La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.
Al 30 giugno 2018, il numero di Phantom Stock in essere è di 101.694 unità. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le miglior prassi di mercato. La passività iscritta tra i debiti per il personale ammonta a circa 0,6 milioni di euro.
I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio Bancoposta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.
Al 30 giugno 2018 il numero di Phantom Stock in essere è di 276.744 unità; la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a 1,7 milioni di euro.
| Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente | (migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|---|
| Denominazione (sede sociale) | Quota % posseduta |
Capitale sociale |
Risultato del periodo |
Patrimonio netto |
| BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) | 100,00% | 12.000 | 12.746 | 66.065 |
| Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) | 100,00% | 516 | - | 738 |
| Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) | 100,00% | 120 | - | 116 |
| Consorzio PosteMotori (Roma) | 80,75% | 120 | - | 290 |
| Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) | 100,00% | 103.200 | 653 | 237.898 |
| Mistral Air Srl (Roma) (**) | 100,00% | 1.000 | (3.222) | 1.822 |
| PatentiViaPoste ScpA (Roma) (*) | 86,86% | 120 | (1) | 123 |
| PosteMobile SpA (Roma) | 100,00% | 7.561 | 14.383 | 63.072 |
| Poste Tributi ScpA (Roma) () (*) | 100,00% | 2.325 | - | (1.788) |
| Poste Vita SpA (Roma) (*) | 100,00% | 1.216.608 | 229.789 | 3.137.532 |
| Poste Assicura SpA (Roma) (*) | 100,00% | 25.000 | 20.125 | 113.477 |
| Postel SpA (Roma) | 100,00% | 20.400 | (644) | 99.609 |
| SDA Express Courier SpA (Roma) (**) | 100,00% | 10.000 | (22.942) | (10.379) |
| Poste Welfare Servizi Srl (Roma) | 100,00% | 16 | 1.429 | 9.079 |
(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.
(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl per l'esercizio 2018 e Poste Tributi ScpA per la durata della liquidazione.
| Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto | (migliaia di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione (sede sociale) | Natura del rapporto |
Valore a Stato Patrimoniale |
Quota % posseduta |
Attività | Passività | Patrimonio netto |
Ricavi e proventi | Risultato del periodo |
| Address Softw are Srl (Roma) (a) | Controllata | 237 | 51,00% | 931 | 466 | 465 | 1.087 | 38 |
| Anima Holding SpA (Milano) (b) | Collegata | 250.783 | 10,04% | 2.014.902 | 1.158.102 | 856.800 | 313.011 (*) | 44.961 |
| Conio Inc. (San Francisco) (c) | Collegata | 27 | 18,50% | 140 | 136 | 4 | - | (205) |
| FSIA Investimenti Srl (Milano) (d) | Controllo congiunto | 286.781 | 30,00% | 1.021.588 | 68.307 | 953.281 | 5.971 (**) | (2.886) |
| Indabox Srl (Roma) (a) | Controllata | 1.222 | 100,00% | 755 | 151 | 604 | 98 | (289) |
| ItaliaCamp Srl (Roma) (a) | Collegata | 54 | 20,00% | 1.157 | 521 | 636 | 848 | 153 |
| Kipoint SpA (Roma) | Controllata | 698 | 100,00% | 2.937 | 2.239 | 698 | 2.349 | 84 |
| Risparmio Holding SpA (Roma) | Controllata | 845 | 80,00% | 1.119 | 64 | 1.055 | - | (35) |
| Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (e) | Controllata | - | 100,00% | 4.104 | 4.339 | (235) | 5.791 | (413) |
| Altre collegate del gruppo SDA (f) | Collegate | 4 |
a. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.17.
b. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CDA della società al 31.03.2018.
c. Dati riferiti alla Conio Inc. e alla sua controllata conio Srl al 31.12.2017.
d. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione approvato dal CDA della società al 31.03.2018 comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation.
e. Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.15.
f. Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono MDG Express Srl e Speedy Express Courier Srl.
(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.
(**) Il valore comprende l'importo dei dividendi e della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto.
Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.
| Risparmio postale | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
| Descrizione | 30.06.18 | 31.12.17 | |
| Libretti di deposito | 105.610 | 108.564 | |
| Buoni Fruttiferi Postali | 216.544 | 214.347 | |
| Cassa Depositi e Prestiti | 149.915 | 146.104 | |
| M inistero dell' Economia e delle Finanze | 66.629 | 68.243 | |
| Totale | 322.154 | 322.911 |
L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile del semestre, al 30 giugno 2018 era di 8.192 milioni di euro (7.984 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
Gli Impegni di acquisto del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.
| Impegni | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 30.06.18 | 31.12.17 |
| Impegni di acquisto | ||
| Contratti per affitti passivi di immobili | 502 | 523 |
| Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari | 60 | 42 |
| Contratti per acquisto di Attività immateriali | 46 | 32 |
| Contratti per leasing flotta automezzi | 179 | 200 |
| Contratti per altri canoni | 28 | 26 |
| Totale | 815 | 823 |
La società EGI SpA al 30 giugno 2018, si è impegnata per il secondo semestre 2018 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 9.677 milioni di euro. Al 30 giugno 2018 il corrispondente valore di mercato è di 11.828 milioni di euro.
Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno del Gruppo sono le seguenti:
| Garanzie | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 30.06.18 | 31.12.17 |
| Fidejussioni e altre garanzie rilasciate: | ||
| da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi | 272 | 283 |
| dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi | 21 | 21 |
| Totale | 293 | 304 |
I Beni di terzi presso società del Gruppo, sono dettagliati nella tabella che segue.
| Beni di terzi | (milioni di euro) | |
|---|---|---|
| Descrizione | 30.06.18 | 31.12.17 |
| Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi | 3.150 | 3.562 |
| Totale | 3.150 | 3.562 |
Al 30 giugno 2018, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 107 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.
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