Annual Report • Aug 22, 2018
Annual Report
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Relazione e Bilancio al 31 dicembre 2017
Società per azioni
Sede Legale e Direzione Generale: Piazza F. Meda, 4 - 20121 Milano Appartenente al Gruppo Banco BPM- Iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari La società è soggetta all'attività di direzione e coordinamento del Banco BPM S.p.A. Capitale sociale al 31.12.2017: Euro 326.753.310,60 interamente versato Iscritta all'Albo delle banche n.1462 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Deposifi Partita IVA 01906000201, codice fiscale e n. iscrizione al registro delle imprese di Milano: 00103200762
Cariche Sociali, Direzione Generale e Società di Revisione CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA DATI DI SINTESI RELAZIONE SULLA GESTIONE
| Il contesto economico | 6 | |
|---|---|---|
| I Fatti di rillevo dell'esercizio | 13 | |
| Risultati | 18 | |
| La gestione dei rischi | 27 | |
| Attività di indirizzo, controllo e supporto | 30 | |
| Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio | 40 | |
| I Informativa sulle operazioni con parti correlate | 40 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione | 40 | |
| [ Evoluzione della riserva di utili indisponibile ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. 28 febbraio | ||
| 2005 n. 38 | 41 | |
| J Proposta distribuzione utile di esercizio | 41 | |
| PROSPETT CONTABILI | ||
| 1 | Stato patrimoniale | 43 |
| Conto economico | 44 | |
| Prospetto della redditività complessiva | 45 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto | 46 | |
| Rendiconto Finanziario | ਕੇ ਨ | |
| Nota Integrativa dell'impresa | ||
| I PARTE A - POLITICHE CONTABILI | 20 | |
| J PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE | 97 | |
| J PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECCNOMICO | 138 | |
| PARTE D - REDLiliVITA COMPLESSIVA | 156 | |
| PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA | 157 | |
| PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO | 232 | |
| PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA | 238 | |
| PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Parte I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI |
241 244 |
|
| J Parte L - INFORMATIVA DI SETTORE | 248 | |
| ALIFGATI | ||
| [] Raccordo tra le voci dello stato patrimoniale e lo schema dello stato patrimoniale | ||
| riclassificato | 250 | |
| Raccordo tra le voci del conto economico e lo schema del conto economico | ||
| riclassificato | 251 | |
| Stato Patrimoniale Banca Popolare di Milano Spa aggregato al 31 dicembre 2016 Elenco dei corrispettivi e dei servizi forniti dalla società di revisione e dalle entità |
252 | |
| appartenenti alla rete della società di revisione | 253 | |
| RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE | ||
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE |
Direzione
Presidente Umberto Ambrosoli Direttore Generale Paolo Testi
Vice presidente Enrico Perotti
Consiglieri Domenico De Angelis Salvatore Poloni Giovanni Sordello
Presidente Giuliano Buffelli
Sindaci Dorino Mario Agliardi Mario Signani
Sindaci supplenti Angelo Zanetti
Società di Revisione
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Gli Azionisti della Banca Popolare di Milano S.p.A. Jla "Banca") sono convocati in Assemblea straordinaria e ordinaria, che avrà luogo in prima convocazione il giorno 4 aprile 2018, presso la sede sociale in Milano, Piazza Filippo Meda n. 4, e occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 5 aprile 2018, stessi ora e luogo, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
parte straordinaria
Ai sensi di legge e di Statuto, possono intervenire in Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto.
Il Presidente Umberto Ambrosoli
Di seguito vengono riportati i dali di sintesi e i principali indici della Banca calcolati sulla base dei prospetti contabili
riclassificati.
Si segnala che, al solo fine di favorire la comparabilità dei dati, i saldi patrimonioli della Banca Popolare di Mantova S.p.A. [ora Banca Popolare di Milano S.p.A.] al 31 dicembre 2016 sono stati riesposti aggregandoli ai saldi del ramo d'azienda bancario conferito da Banca Popolare di Milano S.c.a r.l..
I dati di conto economico relativi all'esercizio precedente non sono omogenei, pertanto, nelle tabelle successive vengono riportati e commentati solo i dafi economici dell'esercizio 2017.
| (migliaia di euro) | 31/12/2017 | 31/12/2016 aggregato |
Var. 0557 | Vat. % |
|---|---|---|---|---|
| Dati economici | ||||
| Margine finanziario | 743.518 | n.a. | na. | A.CL. |
| Commissioni nette | 576.441 | n.a. | n.a. | n.a. |
| Proventi operativi | 346.628 | n.a. | n.a. | n.a. |
| Onen operativi | (738.341) | n.a. | n.a. | 1.0. |
| Risultato della gestione operativa | 608.287 | n.a. | na. | n.a. |
| Risuitato dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 61.954 | n.a. | na. | FI.CI. |
| Risultato nello | 41.312 | na. | na. | n.Cl. |
| (migliaia di euro) | 31/12/2017 | 31/12/2016 aggregato |
Var, ass. | Var. 7a |
|---|---|---|---|---|
| Dati patrimoniali | ||||
| Totale dell'affiva | 44.887.778 | 40.057-760 | 4.830.018 | 12.1% |
| Crediti verso clientela (lordi) | 36.199.137 | 36.855.316 | -656.179 | -1.8% |
| Attività finanziarie e derivati di copertura | 240 326 | 285.414 | -45.088 | -15.8% |
| Patrimonio netto | 4 175.071 | 4.024.865 | 150:206 | 3.7% |
| Attivita finanziarie della clientela | ||||
| Raccolta diretta | 26.567-697 | 26.274.337 | 293.360 | 1,1% |
| Raccolta indiretta | 25.824.179 | 31.071.233 | -5.247.054 | -16.9% |
| Risparmio gestito | 18.223 445 | 21 370 381 | -3.146.936 | -14.7% |
| - Fondi comuni e Sicav | 11.982 243 | 13.697.068 | -1.714.825 | -12.5% |
| - Gestioni patrimoniali mobiliari e in fondi | 769-089 | 1.294.250 | - 525.161 | -40 88 |
| Polizze assicurative | 5.482.112 | 6:379 063 | -896.951 | -14.1% |
| Risparmio amministrato | 7.590.735 | 9.700.852 | -2110.117 | -21.8% |
| Dati della struttura | ||||
| Numero medio dei dipendenti e altro personale | 4.793 | FMCI. | ma. | n.cl. |
| Numero degli sportelli bancari | 604 | 651 | - 47 | -7.2% |
| 31/12/2017 | |
|---|---|
| Indicatori alternativi di performance | |
| Indici di redditivita (%) | |
| ROE annualizzato | 0.99% |
| Return on asset (ROA) annualizzato | 0.09% |
| Margine finanziario / Proventi operativi | 55,21% |
| Commissioni nette / Proventi operativi | 42,81% |
| Onen operativi / Proventi operativi | -54,83% |
| Dati sulla produttivita operativa (€/1000) | |
| Crediti a clientela (lordi) per dipendente | 7,552,5 |
| i roventi operativi per dipendente annualizzati | 281.0 |
| Oneri operativi per dipendente annualizzati | -154.0 |
| Indici di rischiosità del credito (%) | |
| Sofferenze nette / Crediti verso clientela (netti) | 4,23% |
| Inadempienze probabili / Crediti verso clientela (netti) | 5,31% |
| Sofferenze nette / Patrimonio netto | 34,13% |
| Altri Indici | |
| Attività finanziarie e denvati di copertura / Totale attivo | 0,54% |
| Derivati attivi / Totale attivo | 0:20% |
| - derivati di negoziazione affivi / totale attivo | 0.18% |
| - derivati di copertura aftivi / totale attivo | 0.02% |
| Denvati di negoziazione netti / Totale attivo | -0.004% |
| Impieghi lordi / Raccolta diretta | 140% |
| Indici regolamentari di patrimonializzazione e di liquidita (DATI PROVVISORI) | |
| Common equity tier I ratio (CET) capital ratio) | 14.68% |
| Tier capital ratio | 14.68% |
| Total capital ratio | 14.68% |
| Titolo azionario | |
| Numero di azioni in essere | 126.648.570 |
| EPS base annualizzato | 0.3262 |
| EPS diluito annualizzato | 0.3262 |
L'esercizio 2017 è stato caratterizzato da un rafforzamento della ripresa economica globale favorita dal ridimensionamento di alcuni fattori d'incertezza. A inizio periodo, infatti, le attese di crescita erano più moderate per i timori legati ad alcuni rischi geopolitici che sono andati ridimensionandosi. In particolare le minacce protezionistiche USA che si erano profilate con l'insediamento dell'Amministrazione Trump non si sono materializzate nella misura temuta e i risultati delle consultazioni politiche in Olanda, Francia - e Germania hanno sensibilmente allentato le prospettive di una deriva populista e anti UE, alimentati dal risultati del referendum sulla Brexit e delle elezioni presidenziali statunitensi.
La riduzione del rischio politico percepto nell'Eurozona è andata in parallelo con un rafforzamento dell'economia dell'area e si è aggiunta ad altri fattori positivi concorrenti che hanno inciso sul tenore della ripresa. Il commercio internazionale ha subito una repentina accelerazione che testimonia la diffusione della crescita a livello globale e ne costituisce, al contempo, una dei principali motori: le stime più recenti indicano un aumento degli scambi nel 2017 vicino al 5%, un aato superiore a quello atteso per il Pil mondiale per la prima volta dopo un biennio. La crescita cinese si è mantenuta sui livelli auspicati dalle autorità, contribuendo in misura rilevante alle citate dinamiche degli scambi internazionali. Le politiche monetarie globali, pur considerando l'inversione di tendenza avviata dalla Fed e le misure adottate dalle autorità cinesi per contenere l'espansione dell'indebitamento delle imprese, sono rimaste in prevalenza orientate ad una stance espansiva, mantenendo condizioni di elevata liquidità per famiglie e imprese. L'inflazione ha mostrato alcuni cenni di ripresa dai livelli minimi del 2016 nelle principali economie avanzate, ma stenta a risalire con maggiore decisione, in particolare con riguardo alle componenti di fondo. I principali mercati azionari, risentendo delle prospettive di crescito e delle condizioni di liquidità, hanno messo a segno consistenti rialzi in un contesto caratterizzato da volatilità dei prezzi molto confenuta. In questo quadro espansivo il clima di fiducia delle famiglie e delle imprese è migliorato ed ha raggiunto livelli elevati in molti Paesi, favorendo consumi ed investimenti. Le più recenti stime del FMI collocano al +3,6% l'incremento del PLL globale per il 2017 (+3,2% nel 2016) e confermano le aspettative di prolungamento al 2018 (+3,7%) dell'attuale fase espansiva dell'economia mondiale.
Nel dettaglio, per l'economia USA le prime stime consuntive disponibili indicano per il 2017 un tasso di crescita del PIL al +2,3%, in accelerazione rispetto all'aumento dell'1,5% registrato nel 2016. Nel dettaglio hanno contribuito al positivo risultato quasi tutte le principali componenti. I consumi delle famiglie, infatti, hanno registrato aumentati consistenti, +2,7%, analogamente a quanto accaduto nel 2016. Gli investimenti fissi lordi, hanno rappresentato l'elemento di maggiore differenza rispetto al 2016, crescendo del 3,2% (-1,6% nell'anno precedente), con una punta del +4,8% per la componente in macchinari ed equipaggiamenti (-3,4% nel 2016); in rallentamento invece, è risultato l'andamento degli investimenti in costruzioni residenziali: +1,7% contro il +5,5% del 2016. La spesa delle famiglie è stata sostenuta anche dalla debole dinamica inflattiva che, a dispetto del picco iniziale a febbraio, chiude l'anno sui livelli di fine 2016: l'aumento tendenziale dei prezzi al consumo a dicembre è risultato infatti del 2,1%. Il tono vivace del mercato del lavoro ha ulteriormente contributo all'aumento dei consumi. Il numero degli occupati è aumentato, al pari del tasso di partecipazione della forza lavoro, mentre il tasso di disoccupazione è sceso a fine 2017 al 4,1% contro il 4,8% di dicembre 2016, un livello vicinissimo ai minimi da inizio secolo. I salari reali continuano ad aumentare, seppur meno di quanto in prospettiva starica avvenisse nelle fasi espansive. Quest'ultimo sviluppo, ancor più della debole dinamica inflattivo, rappresenta il maggior elemento d'incertezza per le scelte di politica monetaria della Fed avviata alla normalizzazione del livello dei tassi di rilerimento in questo guadro economico espansivo. La riforma fiscale promessa in campagna eleforale dal presidente Trump ha avuto il via libera dal Congresso Usa, "di misura", solo a dicembre. La nuova normativa, di cui si è molto dibattuto nel corso dell'esercizio ed i cui effetti sono ancora oggetto di valutazione, prevede, trai principali provvedimenti, il taglio dell'aliquota fiscale delle imprese e misure il rimpatrio dei capitali detenuti all'estero dalle società statunitensi.
In Cina, come accennato, l'economia mantiene un sentiero di crescita positivo, grazie anche al buon andamento dell'economia globale e nonostante l'esaurimento dell'impulso espansivo della politica di bilancio, riflessosi nella seconda metà dell'anno in un rallentamento degli investimenti. Il PIL è infatti cresciuto del 6,8% tendenziale nel quarto trimestre mentre le stime disponibili indicano un progresso del 6,9% per l'intero 2017 (superiore all'obiettivo governativo posto al 6,5%). In questo contesto l'inflazione dopo aver toccato un picco del +1,9% tendenziale in ottobre ha segnato un raffreddamento al +1,8% a dicembre, ancora inferiore rispetto all'obbiettivo del 3% posto dal Governo.
Il 19º Congresso del Partito comunista cinese, tenutosi in autunno, ha sancito un ulteriore rafforzamento della posizione del presidente Xi Jimping ed ha propiziato il successivo varo di riforme che favoriscono una maggiore
apertura dei mercati finanziari cinesi agli operatori esteri e stabiliscono limiti al ruolo dello "shadow banking" nell'economia della superpotenza asiatica.
Anche in Giappone l'evoluzione congiunturale ha superato le attese prevalenti ad inizio anno sostenuta dal lono ancora fortemente espansivo della politica monetaria. Il PIL è infatti cresciuto nel terzo trimestra de, in termini annualizzati e le stime disponibili indicano una crescita annua nel 2017 all'1,7%. Si è assistito a una certa ricomposizione della domanda, con un calo dei consumi - specie nei mesi estivi - e un'accelerazione della componente degli investimenti privati non residenziali e dal inatteso miglioramento delle esportazioni, specie nella prima parte dell'anno. Il mercato del lavoro, in coincidenza a questi positivi sviluppi, ha segnato un'evoluzione positiva con il tasso disoccupazione il 2,7% a novembre, il minimo negli ultimi 24 anni. Nonostante la vivace dinamica del PIL e la situazione occupazionale, l'andamento dell'inflazione rimane molto debole, +0,6% tendenziale, e lontana dall'obiettivo del 2% indicato dalle autorità monetarie.
I corsi internazionali in dollari delle principali materie prime non energetiche, a fronte della congiuntura e in particolare della vivace domanda cinese, si sono in generale mossi al rialzo con decisione nell'arco dell'esercizio. Il preggio, ii:vece, dopo una prima fase di debolezza nel primo semestre, ha chiuso l'anno in brusca accelerazione, superando i 60 dollari al barile, complice un'attività speculativa straordinariamente marcata, nonostante i risultati del meeting OPEC tenutosi a novembre non abbia consegnato risultati di rilievo in tema di tagli alla produzione.
Sul fronte valutario l'esercizio è stato caratterizzato da un continuo rafforzamento dell'euro nei confronti del dollaro, nonostante le attese di rialzo dei tassi negli Stati Uniti. Il cambio della moneta unica, infatti, è passato da un cross rote nell'intorno di 1,05, a inizio anno, sui livelli minimi degli ultimi 15 anni, a quotazioni vicine all'1,20, verso la fine, sui massimi dagli ultimi tre anni.
Anche in Eurozona il ciclo economico ha continuato a stupire per il suo vigore. Sorprende in particolore la domanda interna per la sua forza, specie per il ritmo di espansione dei consumi famigliari, silmolati dal buon andamento del mercato del lavoro e del potere di acquisto delle famiglie a frante di una dinamica inflattiva ancora molto modesta. Il sistema produtivo, nonostante l'apprezzamento dell'euro, beneficia in primis della domanda internazionale, ancora assai robusta, ma anche del tono favorevole di quella interna, in presenza di un'ampia offerta di lavoro disponibile.
La combinazione di elevata crescito e bassa inflazione, diffusa tra i paesi dell'UEM, si è riflessa in una crescita dei Pil che nel terzo trimestre ha raggiunto il +2,6% rispetto allo stesso frimestre del 2016 (+0,6% rispetto al trimestre precedente) mentre le stima preliminari di Eurostat indicano un progresso annuale per l'intero 2017 pari al +2,5%. Riguardo ai dettagli del 3º rimestre, è da rilevare il positivo contributo degli investimenti fissi lordi, +1,1% nel periodo (+2,2% nel precedente), il risultato è stato favorito anche dal buon andamento delle esportazioni, cresciute dell'1,2% nel trimestre (+1,0% nel precedente) nonostante l'apprezzamento dell'Euro.
L'evoluzione favorevole dell'Eurozona nel suo complesso nasconde ancora andamenti differenziati tra le economie dei Paesi membri, che si sono però attenuali nel corso degli ultimi trimestri. Da un lato troviamo l'economia tedesca e spagnola. La prima, che non ha accusato il contraccolpo della crisi dei debiti sovrani, gode di in una posizione ciclica più avanzata (+2,8% il PIL nel 3º trimestre) ed, anzi, registra allo sviluppo nella carenza di manodopera specializzata, la seconda che, beneficiando delle numerose riforme varate, presento la dinamica della crescita più vivace (+3,1% il PlL nel 3º frimestre). Dall'altro lato continuano a collocarsi altri partner con problemi di equilibrio dei conti pubblici più significativi che registrano maggiori difficoltà di sviluppo, anche se proprio il 2017 ha segnato un punto di svolta ciclica per alcuni di questi, tra cui proprio il nostro Paese . Nel complesso il tasso di crescita relativamente brillante ha ulteriormente migliorato, il tono già positivo del mercato del lavoro di Eurozona e la disoccupazione è calata all'8,7% a dicembre 2017, un dato che si confronta con il 9,7% del corrispondente periodo nel 2016. mentre la dinamica dei prezzi al consumo rimane particolarmente moderata, nonostante gli impulsi espansivi della politica monetaria: a dicembre 2017 il tasso di inflazione si è fermato al +1,4% contro 11,1% registrato a fine 2016 [1,5% a novembre per l'UE-19 e +1,8% per la Germania].
Nella favorevole cornice europea e internazionale, l'Italia ha registrazione della ripresa economica che ha spinto la crescita del PIL vicino ai livelli di output potenziale. Pur restando ampio, il differenziale che ha prevalso nell'ultimo decennio nei confronti delle economie più dinamiche dell'Eurozona si è ridimensionato nel 2017, anche grazie ad un mix di politiche fiscali espansive, a condizioni monetarie lasche ed al traino
del commercio estero che ha regalato al Paese una dinamica delle esportazioni ancor più vivace di quella media prevalente in Eurozona.
ll tasso di crescita del PIL alla fine del terzo trimestre ha infatti raggiunto il +1,7% tendenziale (+0,4% rispetto al trimestre precedente), un dato assai positivo che supporta la stima di una chiusura dell'anno per il PIL in crescita del 1,6% annuo, valore più elevato degli ultimi 7 anni e ampiamente superiore rispetto alle previsioni di inizio anno (+0,9% a marzo 2017). Nel dettaglio delle componenti il dato alla fine del terzo trimestre riceve un confributo positivo dai consumi delle famiglie (+0,3 rispetto al secondo trimestre dell'anno e +1,5% rispetto al periodo corrispondente dello scorso anno ), dagli investimenti fissi lordi (rispettivamente +3,0% e +4,6%), in particolare dalla componente dei macchinari e attrezzature (+6,0% e +5,4%) nonché dal buon andamento dell'export. Le importazioni sono cresciute (+1,2% e +6,0%), ma meno rispetto all'export [+1,6% e +5,3%) e hanno rallentato rispetto al trimestre precedente, consentendo un contributo positivo del settore estero di due decimi di punto al PlL. Le scorte, infine, sono diminuite dopo, l'accumulo nei primi sei mesi, con un leggero effetto negativo sul prodotto.
Nei primi 9 mesi dell'anno la crescita dei consumi delle famiglie è quindi proseguita, seppur a ritmi a tratti inferiori rispetto a quelli del precedente biennio, stimolata in primis dai progressi occupazionali. Ma la novità maggiore nell'esercizio è stata la spinta in più al prodotto proveniente dissi lordi, la componente critica nelle prime fasi della ripresa. Dopo un avvio d'anno debole, anche per l'incertezza sulla proroga degli incentivi fiscali in scadenza, gli investimenti hanno infatti recuperato vivacità, al traino di un andamento della domanda positiva e favorevoli condizioni di finanziamento. In un primo tempo sono stati più dinamici quelli destinati ai mezzi di trasporto, come nel 2016. Successivamente si è verficato un irrobustimento più deciso e diffuso, di tutte le tipologie di investimento, in particolare di quella in beni strumentali cui ha contribuito, verosimilmente, la domanda di beni ad alto contenuto tecnologico che hanno beneficiato degli incentivi fiscali varati nel frattempo (Industria 4.0). Anche gli investimenti in costruzioni hanno ritrovato nell'ultimo trimestre il segno positivo.
Il buon andamento delle esportazioni ha contribuito ad un ulteriore miglioramento dell'avanzo di conto corrente della bilancia dei pagamenti che nei primi otto mesi dell'anno ha raggiunto il 2,7% del PIL. Contestualmente si è assistito ad un assestamento dei beni immobiliari che in qualche circostanza evidenziano addirittura qualche segnale di recupero.
Il favorevole contesto ha influenzato in senso positivo anche le condizioni del mercato del lavoro, facendo proseguire il miglioramento in atto negli ultimi trimestri: il tasso di occupazione a novembre ha raggiunto il 58,4%, rispetto al 57,3% di dodici mesi prima mentre la disoccupazione è scesa all' 1,0% (11,9% nel novembre 2016). La ripresa congiunturale non ha peraltro alimentato spinte inflative: i prezzi al consumo hanno iniziato a manifestare una maggiore vivacità ma senzo struppi di particolare rilevanza, a tutto vantoggio - come già accennato - del potere di acquisto delle famiglie: in media d'anno essi registrano infatti una crescita dell'1,2% (a fronte di una lieve flessione nel 2016: -0,1%) mentre l'inflazione di fondo - al netto degli alimentari freschi - raggiunge il +0,7%, un livello marginalmente più elevato rispetto al 2016 (+0,5%).
Ad ottobre, sottolineando l'accelerazione congiunturale e le migliorate prospettive di crescita, Standard & Poor's ha deciso di rialzare di un notch il rafing dell'Italia, il primo aumento dal 2002 del nostro rating sovrano da parte di una delle principali agenzia di rating internazionali.
la finanza pubblica, nonostante le condizioni congiunturali, nel 2017 ha continuato a presentare elementi di complessità, pur in un quadro di graduale convergenza verso l'equilibrio. Mentre, infati, le uscie totali sono aumentate dell'1,3% nei primi 9 mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2016 (+1,1% nel 3° trimestre rispetto allo stesso trimestre del 2016), le entrate totali sono aumentate dell'1,7% [+1,5%]. Tenuto conto anche di tale evoluzione, alla fine del terzo trimestre è stata infatti rivista, in senso più graduale, la tabella di rientro verso il pareggio mentre è stata varato una manovra di bilancio che accresce il disavanzo di bilancio rispetto al valore tendenziale, atteso al 2,1% del PIL nel 2017 (contro il 2,5% del 2017). Il rapporto tra il debito pubblico ed il PL dovrebbe finalmente stabilizzarsi: per il 2017 è stimato al 131,8% (132,0% nel 2016).
La manovra fiscale di fine anno proroga gli incentivi agli investimenti: il superammortamento resta in vigore ma scende dal 140% al 130%, l'iper-ammortamento rimane invece al 250%.
Nel corso dell'anno il processo di normalizzazione della polita monetaria statunitense ha preso ulteriormente forma, stante le condizioni favorevoli dell'economia Usa La Federal Reserve ha proseguito, infatti, lungo il sentiero di rialzo dei tassi di riferimento, portando dapprima, a giugno, l'intervallo obiettivo sui FED Funds all'1,00% -1,25%- la
quarta revisione al rialzo dei tassi dal 2015 - e successivamente all' 1,25% - 1,50% a dicembre. Nella seconda metà dell'anno, inoltre, ha preso il via il processo di graduale ridimensionamento della consistenza dei fitoli detenuti in portafoglio dalla FED. L'annuncio delle modalità è stato dato nel meeting di giugno del FOMC e la decisione di avviarlo è stata presa ad ottobre. Il programma prevede di ridurre il reinvestimento del corrispettivo riveniente dai titoli in scadenza inizialmente per un ammontare pari a 10 miliardi di USD al mese, suddivisi tra Treasury (60%) e Asset Backed Securities (40%), aumentando gradualmente nell'arco di un anno tale ammontare, sino a 50 millardi mensili. Tale tiduzione mensile sarà poi mantenuta invariata sino alla normalizzazione del bilancio dal record raggiunto di oltre 4.500 miliardi di USD di attivi.
Nella sua ultima audizione al Congresso, lo scorso novembre, il presidente uscente della Fed, Janet Yellen, ha ribadito l'importanza di procedere alla politica monetaria, attraverso un graduale rialzo dei tassi di policy fino al livello "neutrale". Nell'apinione dei commentatori, il successore designato, Jerome Powell, che si insedierà a febbraio, dovrebbe condividere l'attuale impostazione della politica monetaria, mentre risulterebbe più favorevole rispetto al suo predecessore alle spinte dell'amministrazione Trump verso misure di deregolamentazione del sistema finanziario statunitense.
La Banca Centrale Europea ha invece mantenuto invariata per l'anno appena trascorso l'intonozione della politica monetaria rimanendo su una linea di elevato accomodamento e prospettando una sostanziale stabilità dei tassi di riferimento sui livelli attuali. Il Consiglio direttivo della BCE, ha più volte confermato l'opinione che un grado elevato di accomodamento monetario resti necessario per assicurare uno stable agaiustamento dell'inflazione verso l'obiettivo. Tuttavia nonostante le previsioni d'inflazione stentino a rialzarsi, complice anche il rafforzamento in atto dell'euro, in seno alla BCE ha preso avvio il dibattito sul programma di normalizzazione del piano di acquisto di fitoli iniziato nei primi mosi del 2015 e più in generale sula possibilità di ridurre l'attuale grado di stimolo monetario. A marzo è stata condotta l'ultima operazione prevista mirata a più lungo termine dell'Eurosistema (l'argeted Longer-Term Refinancing Operations, TLTRO). Nel convinicato seguito al consiglio direttivo di giugno il Presidente Draghi, sulla scorta di rialzo delle previsioni di crescita dell'area, ha definito la deflazione un rischio "di coda", eliminando dalla forward guidance la possibilità di abbassare ulteriormente i tassi - pur non legandosi le mani qualora tale rischio riemergesse. Nella riunione di ottobre, è stata annunciata ai mercati la decisione della BCE di prolungare almeno fino a settembre 2018 il programma di quantitative easing , riducendo, pero, a partire da gennaio 2018, gli acquisti netti mensili di titoli a 30 miliardi (dai 60 vigenti a quel momento) e, se necessario, anche tale termine. L'ammontare indicato si aggiunge al continuo reinvestimento dei corrispettivi derivanti dai titoli in scadenza, attività che proseguirà oltre la suindicata data di termine del programma. Nella riunione di dicembre è stata inoltre prospettata una graduale evoluzione della comunicazione al pubblico per preparare, sin dal principio del 2018, il mercati ad un lento ma progressivo spostamento dell'istituto di Francoforte verso una normalizzazione della politica monetaria nel caso di conferme ulteriori del rafforzamento dell'economia in Eurozona. Gli acquisti di titoli effettuati hanno portato, a metà ottobre, a 1.774 miliardi i titoli pubblici in possesso della Banca Centrale Europea (di cui oltre 300 miliardi emessi dalle autorità italiane) e 234 per le obbligazioni garantite.
Il quadro congiunturale espansivo, le aspettative di aumento degli utili aziendali e l'ampia liquidità oncora garantita dalle autorità monetarie hanno favorito un andamento positivo dei principali mercati azionari internazionali, in particolare di quelli statunitensi, in un clima di scambi ancora caratterizzato da volafilità di prezzi sui minimi storici. Neppure le aspre tensioni con il governo della Corea del Nord a seguito dei ripetuti esperimenti alomici e lanci missilistici hanno potuto imprimere flessioni durature dei listini azionari o generare significativo della volatilità implicita nei prezzi. I principali indici Usa, infatti, hanno registrato performance molto elevate inanellando una sequela di nuovi record storici: l'indice Dow Jones è cresciuto del 25, 1%, lo Standard & Poor's 500 del 19, 4% e il Nasdaq addirittura del 31,5%. Questo andamento euforico ha trovato riscontro anche su alcune delle principali piazze asiatiche, Hong Kong e Tokyo in primis, rispettivamente cresciute del 25, 1%, sui massimi storici, e del 19, 1 (Nikkei 225). Sui mercati emergenti i progressi sono stati ancora più evidenti: I'Msci Emerging market index (USD) è aumentato del 34,3%. In Europa l'aumento dei listini è stato meno pronunciato, ma comunque fovorevole: l'Eurostoxx 50 è aumentato del 6,5% nello stesso periodo, il Dax del 12,5%, mentre il FTSEMib è risultato uno dei migliori indice dell'Eurozona, con un progresso del 13,6%. Il clima favorevole è proseguito anche nelle prime settimane del 2018.
Anche i titoli azionari europei del settore bancario hanno beneficiato di performance positive, pur non brillando rispetto ad altri comparti. A valle del balzo dei prezzi avvenuto nell'ultimo trimestre 2016, l'Eurostoxx bancario nel 2017 ha intatti segnato una performance del +8,1%. In Italia l'incremento dei corsi del settore è stato ancora
maggiore, +14,9%, ma non sono mancate fasi di declino delle quotazioni, in particolare in autunno, all'indomani dell'annuncio da Parte delle autorità di vigilonza di integrazione della normativa riguardante la gestione dei crediti deteriorati. Nello stesso periodo il rischio percepito delle banche italiane si è ridotto in misura consistente grazie in primo luogo al rafforzamento del sistema bancario e alle soluzioni delle principali situazioni di crisi: i premi sui credit default swap (CDS) relativi ai titoli bancari, sono in media scesi di circa 100 punti base, ovvero all'incirca si sono dimezzati.
l'andamento dei rendimenti dei titoli obbligazionari americani e tedeschi, pur con una certa variabilità, hanno consolidato la tendenza rialzista di fondo emersa nell'ultimo trimestre 2016, coerente con il miglioramento dello scenario congjunturale, ma non hanno registrato un saldo di variazione marcato tra inizio e fine anno. All'indomani delle elezioni presidenziali statunitensi, infatti, il rafforzarsi delle prospettive di rialzo dei tossi da parte della Fed aveva spinto il rendimento del T-bond a dieci anni da livelli attorno all' 1,5% a fine settembre fino a superare brevemente il 2,5% a inizio 2017, facendo tornare in territorio positivo il rendimento del Bund di pari scadenza. Nel corso del corrente esercizio i rendimenti del t-bond si sono guindi stabilizzati, tornando in autunno vicine al 2%, sulla scorta di deboli sul fronte infict!vo, per poi chiudere l'anno in area 2,40%. Il rendimento del titolo decennale tedesco ha oscillato prevalentemente in un range tra lo 0,20%, con una punta nel corso dell'estate in area 0,60% sull'onda dei primi rumors di tapering da parte della BCE. L'andamento dei BTP e degli altri governativi dell'Eurozona, in misura più o meno accentuata, hanno risentito inizialmente dell'incertezza connessa ai rischi di risultati elettorali all'integrazione europea in vari paesi, che ha determinato un incremento generalizzato dei premi per il rischio sovrano in parte riassorbito dopo le elezioni olandesi. Lo spread BTP BUND, dai 160 punti a inizio anno, è salito fino ad oltre 200 p.b. nei momenti di maggior tensione, nel corso della primavera, per poi rientrare in area 140 p.b, sulla scorta dell'accelerazione congiunturale e del venire meno dei timori antieuropeisti, e chiudere l'anno sui indomani dello scioglimento delle camere. Non hanno avuto grosse ripercussioni sui titoli di stato italiani i due downgrade accusati a gennaio da parte di DBRS, che pur ha comportato un aumento degli scarti di garanzia (haircuts) nelle operazioni di rifinanziamento presso BCE, e da parte di Fitch, in Aprile e neppure ad ottobre il primo timido rialzo da parte di Standard & Poor's. Neppure l'annuncio della riduzione dell'ammontare di QE della BCE a partire dal prossimo gennaio ha scatenato movimenti di rilievo nei prezzi.
Del clima positivo sui mercati finanziari hanno beneficiato anche le obbligazioni corporate emesse su entrambe le sponde dell'Oceano Atlantico, con un generale restringimento degli spread dei titoli corporate nei confronti dei titoli risk-free (titoli di stato), i particolare per le obbligazioni high yield, Sul finire dell'anno si è assistito ad una qualche inversione di tendenza nei mercati statunitensi.
Grazie al consolidamento dei segnali di accelerazione dell'attività economica, si rafforza la ripreso del credito a famiglie e imprese, pur con ritmi di crescita ancora contenuti.
In tale contesto, a dicembre 2017, in base ai dati diffusi dall'ABI, il credito bancario al settore privato (calcolato includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto catolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni) è cresciuto del 2,2% tendenziale, mente quello alle sole famiglie ed imprese è aumentato del +2,3%. Sono tuttavia le famiglie a trainare la ripresa del credito, infatti a novembre (ultimo dato di dettaglio disponibile), il relativo stock di impieghi ha registrato del +2,8%, quelli ad imprese sono cresciuti soltanto del +0,3% annuo. La fiacca dinamica dei prestiti alle imprese, pur in un quadro congiunturale in significativo rafforzamento, risente di fenomeni che connotano sia il lato della domanda che quello dell'offerta di credito. Da lato delle imprese si nota, a fronte di una ripresa dell'attività di investimento, una maggiore tendenza a ricorre a fonti alternative di finanziamento rispetto a quella bancario, quali l'utilizzo della liquidità che si va formando al migliorare della congiuntura e un maggior ricorso ai mercati. L'offerta di credito, invece, pur in fase di allentamento, come risulta dalle più recenti indagini trimestrali sul credito bancario nell'arro (Bank Lending Survey), è maggiormente orientata alle imprese più solide e di maggior dimensione, che sono quelle che più facilmente possono ricorrere alle alternative sopracitate.
Sul fronte delle famiglie, hanno contribuito all'aumento dei prestiti sia il consumo (+10,1% tendenziale a novembre), ampliatosi più intensamente nel Nord, sia l'ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie (+3,4% a novembre), cresciuti in misura analoga sul territorio nazionale. Lo sviluppo del credito al consumo è stato stimolato dall'incremento delle spese per beni durevoli. I mutui delle famiglie sono stati sostenuti dalla moderata crescita del reddito, da fassi d'interesse ancora contenuti e da prospettive ottimistiche sul mercato immobiliare.
Sul fronte della qualità del credito nazionale, il 2017 ha segnato un importante punto di svolta, grazie a un progressivo miglioramento fruto non solo del consolidamento della congivntura economica, ma anche di un'attenta gestione del merito creditizio e dello stock di credifi deteriorati, come dimostrato da importanti di cartolarizzazione concluse nel corso dell'anno, oltre che da politiche di maggiore accantonamento incoraggiate dalla Vigilanza. Nel corso dell'esercizio, infatti, considerando anche le operazioni delle due popolari venete, acquisite dal Gruppo Intesa, e di MPS, il complesso delle cessioni avviate da parte degli Istituti nazionali è stimato per un valore record di circa 80 miliardi (17 miliardi nel 2016 e 19 nel 2015).
Il miglioramento della gualità del credito è stato inoltre molto rilevante. Nel terzo trimestre il flusso delle nuove sofferenze sul lotale dei finanziamenti, al netto dei fattori stagione d'anno, è sceso all'1,7%, un valore in linea con quello medio del biennio precedente l'avvio della crisi finanziaria globale. E' notevolmente accelerato, inoltre, il ritmo di riduzione del rapporto tra esposizione deteriorate a toccato il livello del 15,3%, 2 punti percentuali in meno rispetto al valore di fine 2016. Nel medesimo periodo, l'NPE ratio, al neto delle rettifiche, risultava pari al 7,8% grazie al miglioramento dei crediti deteriorati (54%), A novembre 2017 (ultimo dato disponibile) le softerenze nette significativamente in ragione d'anno, passando da 86,8 miliardi di dicembre (85,2 a novembre) a 66,3 miliardi, con un calo del 24%.
Lo stock di raccolta diretta complessiva da clientela (depositi e obbligazioni) a fine 2017 è rimasto ha stabile rispetto a fine 2016. Il trend dei depositi si conferma positivo, mentre la dinamica della componente obbligazionaria della raccolta bancaria risulta ancora decrescente. Anche nel corso del 2017 si conferma la preferenza per le forme di deposito a breve termine rispetto a quello a medio lungo termine. Prosegue pertanto la ricomposizione verso i depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito, pronfi contro termine al netto delle operazioni con controlo, dei depositi con durata prestabilita connessi con operazioni di cessioni di crediti); questi hanno evidenziato a novembre 2017 un incremento tendenziale del +3,6% (50,5 millardi di euro su base annua), continuando ad essere privilegiali tra le scelte di allocazione del risparmio per il basso livello dei tassi di interesse e la curva dei rendimenti piatta. Per contro, lo stock delle obbligazioni bancarie si riduce, nel medesimo arco temporale, del -1 5,2%, anche come conseguenza dell'elevato premio al rischio attribuito alle obbligazioni emesse da Istituti di credito generato dall'entrata in vigore della normativa sul bail-in bancario.
L'andamento dei tassi bancari attivi e passivi nel periodo è il risultato combinato dei fattori anzidetti. La forbice bancaria, calcolata come differenza tra tasso medio sulla raccolta totale da famiglie e società non finanziarie, si è conseguentemente ridotta di 8 p.b., passando dal 1,88% del dicembre 2016 all'1,80% di dicembre 2017. A fine anno il mark-up (calcolato come differenza tra il tasso medio sugli impieghi anzidetto e il tasso Euribor a 3 mesi) è sceso a 302 p.b. (-21 p.b. rispetto all'anno precedente), mentre il mark-down (calcolato come differenza tra tasso Euribor a 3 mesi e tasso sulla raccolta totale) si è chiuso di 9 p.b. passando de. 131 a 122 p.b. nello stesso periodo.
Nel complesso dell'anno le condizioni di solidità patrimoniale delle banche sono migliorate in misura apprezzabile. Il Common equity tier | |CET | delle banche significative dovrebbe, secondo le stime disponibili fornite da Banca d'Italia, aver raggiunto il 12,6% nell'ultimo trimestre dell'anno dall'11,8% della fine del primo semestre.
Nell'anno l'industria del risparmio gestito ha, infine, conseguito vna raccolta netta di +97,5 mld di euro (+54,9 mld nel 2016). Il patrimonio dei fondi aperti di dirito italiano ed estero alla fine dello stesso periodo è cresciuto, toccando i 1.013,3 miliardi di evro, contro i 903,3 miliardi dell'anno precedente. Questo valore è composto per il 25,6% da fondi di diritto italiano e per il restante 74,4% da fondi di diritto estero.
A inizio anno Banca d'Italia ha deliberato la stipula del contratto per la cessione a Ubi Banca Spa di tre delle quattro banche nate con la risoluzione - del novembre 2015 - di Banca dell'Efruria e del Lazio, Cassa di Risparnio di Chieti e Cassa di Risparmio di Ferrara. Il 30 giugno si è invece perfezionata la cessione a BPER Banca S.p.A. di Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara, chiudendo la vicenda delle quattro banche succitate oggetto di procedura di risoluzione.
Nel corso del 2017 hanno trovato positiva conclusione le vicende relative ai principali gruppi bancari in difficoltà nel nostro paese, le banche venete e Monte dei Paschi di Siena, oltre al Gruppo bancario Carige. Dopo l''esito non positivo degli interventi che hanno visto protagonista il Fondo Atlante, impegnato nel tentativo di risanamento dei gruppi succitati, complicati da alcuni ostacoli sul fronte regolamentare, il Ministero dell'Economia e delle Finanze con decreto del 25 giugno - su proposta della Banca d'Italia - ha in prima battuta risolto la crisi di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Le due banche sono infatti state messe in liquidazione coatta amministrativa e le loro
esposizioni deteriorate (pari a circa 18 miliardi) saranno cedute alla Bad Bank pubblica SGA, incaricata, direttamente od indirettamente, della successiva gestione. La parte sana delle passività delle due banche è invece stata ceduta, sulla base di una procedura aperta e concorrenziale affrancata da un sostegno statale, a Intesa Sanpaolo al prezzo simbolico di un euro. E' stata così garantita la continuità gestionale e minimizzato l'impatto sul sistema economico nazionale. La procedura di bail-in non è stata in effetti applicata, sebbene azionisti e detentori di obbligazioni subordinate abbiano comunque concorso alla copertura delle perdite, fatto salvo la previsione di un rimborso forfettario (ristoro) per gli obbligazionisti subordinati retail sottoposto a specifiche condizioni. Per guanto riguarda invece Banca MPS, dopo l'approvazione da parte delle autorità europee del piano di ristrutturazione, avvenuta il 4 luglio, si è concluso l'iter per l'accesso della medesima alla ricapitalizzazione precauzionale contemplata dalla Direttiva BRRD. In agosto è stata quindi completata l'operazione di capitalizzazione precauzionale del Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena con burden sharing sui delentori delle obbligazioni subordinate Lower Tier II per 4,7 miliardi circa. Contestualmente il Ministero dell'economia e delle Finanze ha sottoscrito un aumento di capitale nel Gruppo per 4,7 miliardi. Al Fondo Allante è stata concessa un'esclusiva per la gestione delle sofferenze di MPS (€29,4 miliardi a fine 2016). Infine Banca Carige, altro istituto in particolare difficoltà, dopo aver concluso uno cartolarizzazione di crediti dubbi per 938 milioni a fine anno ha ceduto a Credito Fondiario un'ulteriore tranche di 1,2 miliardi e nello stesso periodo ha anche concluso l'aumento di capitale, parte integrante del piano di rafforzamento patrimoniale annunciato a merò settembre, sottoscritto per un importo complessivo di oltre 544 milioni superiore al target posto dalla BCE a 500 milioni.
Al principio del quarto trimestre, infine, la BCE ha annunciato un'integrazione della normativa iguardante la gestione dei crediti deteriorati a cui sono sottoposte le banche significative ai fini di vigilanza. In particolare, seconda il progetto di revisione, sottoposto in consultazione alle banche dovranno svalutare interamente le nuove posizioni deteriorate entro due anni per la parte non assistita da garanzia ed entro sette per la parte assistita. L'entrata in vigore del provvedimente prevista per il 1º gennaio 2018 è stata tuttavia rinviata.
Nel seguito sono descritti i principali eventi che hanno caratterizzato l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.
In data 1ª gennaio 2017 si è perfezionata la fusione propria tra Banco Popolare Soc. Coop. ("Banco Popolare") e Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. ("BPM") che ha dato origine a una nuova società bancaria, avente forma di società per azioni, denominata Banco BPM S.p.A., capogruppo dell'omonimo Gruppo Bancario.
Nel dettaglio, il progetto di fusione e lo statuto della nuova Capogruppo, approvati dal Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare Soc. Coop. e dal Consiglio di Gestione della Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. in data 24 maggio 2016 - in linea con quanto stabilito nel protocollo di intesa (il "Protocollo") sottoscritto tra le due banche nel mese di marzo 2016 - sono stati delle rispettive Assemblee Straordinarie in data 15 ottobre 2016, con data di efficacia dal 1º gennaio 2017.
Di seguito si riepilogano le principali tappe che, nel corso dell'esercizio 2016, hanno portato alla realizzazione dell'operazione di aggregazione
Come previsto dal Protocollo sottoscritto nel marzo 2016, l'operazione è stata realizzata attraverso una cosiddetta fusione "propria", ossia mediante la costituzione della nuova capogruppo, destinata a svolgere al contempo attività bancaria e di holding capogruppo con funzioni operative e di coordinamento e direzione unitaria su tutte le società appartenenti al nuovo Gruppo.
La nuova Capogruppo ha la propria sede legale a Milano e la propria sede amministraliva a Verona.
Attraverso la fusione si è realizzata pertanto la trasformazione della Banco Popolare e della Banca Popolare di Milano da società cooperative in società per azioni, in conformità con quanto previsto dalla Riforma delle Banche Popolari.
Gli organi amministrativi delle parti hanno concordato che rispettive contribuzioni, norché degli effetti dell'aumento di capitale perfezionato dal Banco Popolare e della distribuzione dei dividendi ordinari a valere sull'utile dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 agli azionisti del Banco Popolare Soc. Coop. e di Banca Popolare di Milano S.c. a r.l., la fusione avvenisse sulla base dei seguenti rapporti di partecipazione:
Nel mese di maggio 2016 è terminata l'attività di due diligence confirmatoria incrociata condotta sulle due banche dalla quale non sono emersi elementi tali da richiedere una modifica dei rapporti di partecipazione.
Successivamente alla conclusione di aumento di capitale del Banco Popolare e in applicazione dei citati rapporti di partecipazione, i rapporti di cambio della fusione tra il Banco Popolare e BPM sono stati determinati in 1 azione della nuova Capogruppo per ogni azione Banco Popolare e in 1 azione della nuova Capogruppo per ogni 6,386 azioni di BPM in circolazione al momento dell'efficacia della fusione.
Nel mese di luglio 2016 l'operazione ha avuto il nulla osta da parte dell'Autorità Garante della concorrenza e del mercato, ai sensi dell'art. 16, comma 4, della Legge 10 ottobre 1990 n. 287.
L'iter autorizzativo, a seguito dell'istrutoria, si è concluso nel mese di settembre 2016, con il rilascio da parte della Banca d'Italia, in data 8 settembre 2016, dell'autorizzazione alla fusione al sensi dell'art. 57 del Testo Unico Bancario. La Banca Centrale Evropea ha altresi rilasciato, in dato 9 settembre 2016, l'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria in capo alla nuova Capogruppo. Nel mese di ottobre 2016 l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (NASS) ha autorizzato la nuova Capogruppo a detenere le partecipazioni qualificate nelle compagnie di assicurazione AviPop Vita, Popolare Vita, Bipiemme Vita e Bipiemme Assicurazioni, attualmente facenti capo alle società partecipanti alla fusione.
Le Assemblee straordinarie dei soci del Banco Popolare Soc. Coop. e della Banca Popolare di Milano S.c. a r.I., riunitesi in data 15 ottobre 2016, hanno approvato il Progetto di Fusione, nonchè l'atto costitutivo e lo statuto della società risultante dalla fusione, denominata Banco BPM S.p.A.
A seguito di tali deliberazioni sono state avviate le tappe successo di aggregazione, con la richiesta di ammissione alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana delle azioni di nuova emissione di Banco BPM.
In data 13 dicembre 2016 è stato stipulato l'atto di fusione.
L'operazione di fusione ha trovato il suo perfezionamento a seguito dell'iscrizione presso i competenti Registri delle Imprese di Verona e Milano dell'atto di fusione avvenuta il 1º gennaio 2017. Dalla stessa data decorrono gli effetti contabili e fiscali.
La nuova Capogruppo Banco BPM S.p.A. ha un capitale sociale iniziale di euro 7.100.000.000, rappresentato da n. 1.515.182.126 azioni ordinarie prive di valore nominale. Le azioni sono state quotate sull'MTA a partire dal 2 gennaio 2017, contestualmente alla revoca dalle negoziozioni delle due banche partecipanti alla fusione.
Il processo di definizione dell'assetto societario e organizzativo del Gruppo Banco BPM Con la nascita del Gruppo Banco BPM hanno preso il via anche le attività di definizione dell'assetto societario e organizzativo, nel seguito descritte.
Con decorrenza 1º gennaio 2017, in attuazione degli accordi contenuti nel protocollo d'intesa siglato nel marzo 2016, si è perfezionato il conferimento di un ramo d'azienda da parte della ex Banca Popolare di Milano S.c.a r.I., rappresentato dall'intera rete di sportelli di quest'ultima, a favore della Banca Popolare di Mantova S.p.A., che, con pari decorrenza, ha variato la denominazione sociale in Banca Popolare di Milano S.p.A. (di seguito "BPM S.p.A.).
La Brnca Popolare di Milano S.p.A., in esecuzione dell'assemblea stroordinaria della Banca Popolare di Mantova Spa del 12 dicembre 2016, contestualmente il capitale sociale a pagamento da nominali 2.968.290,00 euro a nominali 326.753.310,60 euro con sovrapprezzo di 3.676.214.979,40 euro le così per complessivi 4.000.000 euro) mediante emissione di complessive n.125.498.070 nuove azioni ordinarie riservate in sottoscrizione a Banca Popolare di Milano S.c.a r.l. e liberate mediante il suddetto conferimento in natura.
Per effetto dell'integrale esecuzione dell'aumento di capitale, la Capogruppo, già titolare del 96,74% della Banca Polare di Mantova S.p.A. al 31 dicembre 2016, detiene dal 1º gennaio 2017 il 99,97% del capitale sociole della Banca Popolare di Milano S.p.A. corrispondente a 126.611.112 azioni.
Nel primo semestre 2017 ha preso il via il riassetto delle attività di Private Banking e Corporate & Investment Banking del Gruppo previsto dal Piano Strategico 2016-2019. Tale riassetto prevede l'accentramento delle attività di Private Banking in Banca Aletti S.p.A. e quello delle attività Corporate & Investment Banking in Banca Akros S.p.A ..
Per quanto riguarda la Banca, nel mese di giugno Banca Popolare di Milano S.p.A. e Banca Aletti S.p.A. hanno sottoscritto in data 28 giugno 2017, con decorrenza 1º luglio, l'atto n. 13944/7364 di cessione del ramo d'azienda Private Banking di Banca Popolare di Milano Spa a favore di Banca Aletti S.p.A.. Il complesso aziendale ceduto da Banca Popolare di Milano S.p.A. a Banca Aletti è costituito dall'insieme di beni e rapporti funzionali all'esercizio dell'attività del Private Banking con la clientela ad esso connessa, nonché da tutti i rappori correlati all'attività Private Banking.
Il prezzo corrisposto per la cessione è stato determinato in euro 150,1 milioni, come emerso dalla situazione patrimoniale del ramo d'azienda alla data di efficacia dell'operazione. La plusvalenza di pari importo, al netto del relativo onere fiscale, è stata iscritta a riserva.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nella seduta del 18 ottobre, ha approvato le linee guida del nuovo modello di Rete Commerciale unico entrato in vigore dal 1º gennaio 2018 e che riguardano l'intera rete del Gruppo.
le linee guida prevedono un riasetto del Retail attraverso un modello organizzativo composto da 8 Direzioni Territoriali che coprono i territori di radicamento del Gruppo. Tali Direzioni avranno il ruolo di coordinamento e supporto commerciale di circa 45 Aree Retail da ognuna della quali dipenderanno circa 50 filiali al fine di garantire maggior vicinanza e velocità di risposta al cliente.
Il nuovo modello prevede anche la riorganizzazione lel Corporate, dedicato alle imprese con un faturato superiore ai 75 milioni di euro. La nuova struttura organizzativa prevede due articolazioni di business (Corporate e Large Corporate) con un forte presidio delle principali aree prodotto relative ai comparti Origination, Finanza strutturata, Estero e Trade Finance e si articola in 5 Mercati e 18 Centri Corporate.
Attraverso la descritta riorganizzazione, Banco BPM S.p.A. conferma la volontà di propria altività in coerenza con il Piano strategico che ha tra i suoi obiettivi la centralità del cliente e il rafforzamento del presidio sul territorio.
Il nuovo assetto territoriale di rete commerciale, composto dalla Banca Popolare di Milano S.p.A. e dal Banco BPM S.p.A., valorizza la prossimità territoriale aggregando le filiali nelle direzioni indipendentemente dalla società di appartenenza. Per quanto riguarda Banca Popolare di Milano S.p.A., le filiali retail e i centri corporate sono confluiti nelle direzioni territoriali e nelle aree in base alla dislocazione territoriale.
Nell'ambito del Piano Strategico del Gruppo, che prevede la cessione di sofferenze per un totale di euro 13 miliardi, Banco BPM nel corso del 2017 ha perfezionato tre operazioni di cessione prosoluto di crediti, portando a circa euro 4,5 miliardi il totale delle cessioni di sofferenze realizzate a partire dal 2016.
La prima operazione conclusa nel mese di gennaio, ha avuto per oggetto ur portafoglio di crediti in sofferenza di natura chirografaria relativo a circa 1.800 posizioni per un valore nominale complessivo pari a euro 641 milioni. Il portatoglio è stato acquistato da Marte SPV, veicolo di proprietà di Hoist Finance, istituto finanziario tra i più importanti operatori pan-europei nel mercato dei Non Performing Loans.
La seconda operazione, perfezionata a fine giugno, ha comportato la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza del settore turistico alberghiero e residenziale assistiti da garanzie reali (cosiddetto portafoglio "Project Rainbow") per un valore nominale complessivo pari a euro 693 milioni. Il portafoglio è stato trasferilo ad una società veicolo di Algebris.
L'ultima cessione, conclusa in dicembre, ha avuto ad oggetto due portafogli di crediti in sofferenza di natura chirografaria: un portafoglio denominato Large, composto da circa 370 debitori in procedura concorsuale con una esposizione lorda superiore a 1 milione di euro, e uno denominato Mid, composto da circa 16.400 debitori con esposizione lorda inferiore a 1 milione. L'ammontare nominale complessivo dell'operazione, che si profila come la più grande cessione pro-soluto di crediti unsecured finora compiuta sul mercato italiano, è pari a circa 1,8 millardi lordi al 30 settembre 2017. Alla fine del processo competitivo, che ha visto il coinvolgimento di oltre 50 investitori, nazionali e internazionali, l'offerta migliore per il Portafoglio Large è stata presentata da J Invest S.p.A., società di investimento italiana specializzata nell'acquisto di NPL unsecured, mentre Hoist Finance, uno dei principali investitori finanziari in NPL, quotato al Nasdaq di Stoccolma, si è aggiudicato il Portafoglio Mid.
Con riferimento specifico a Banca Popolare di Milano S.p.A., nell'ambito della seconda e terza operazione, la Banca ha ceduto complessivamente un portafoglio di crediti in sofferenza per un valore pari a euro 519 milioni, mentre nel perimetro della prima operazione sono rientrati solo crediti della Capogruppo.
Nel corso del mese di gennaio 2017 è stato avviato il Progetto NPL (Non Performing Loans) con l'obiettivo di definire il modello operativo target per la gestione dei crediti a sofferenza e di assicurare il raggiungimento degli
obiettivi definiti dal Piano Industriale in termini di riduzione del portatoglio sofferenze e ottimizzazione delle performance di recupero.
In particolare è stata creata una nuova struttura organizzativa dedicata: NPL Unit con riporto direto all'Amministratore Delegato, focalizzata alla gestione e al recupero dei crediti quindi gli altri crediti non performing) con l'obiettivo di ottimizzare l'efficienza e la velocità di recupero e di creare ulteriori opportunità di massimizzazione di valore, anche attraverso l'adozione di strategie di recupero differenziate per cluster di portafoglio.
La creazione di una struttura dedicata, parallelamente alla realizzazione di un piano di cessioni per almeno 8 miliardi (valore nominale lordo), testimonia una forte sensibilità e attenzione alla qualità del Gruppo.
La nuova struttura organizzativa prevede l'istituzione di un coordinamento unico dei gestori del recupero provenienti dal Banco Popolare Soc. Coop. e da Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. ed è costituita anche da alcune unità organizzative dedicate a specifiche attività e presidi a corollario delle attività di recupero: Supporto Amministrativo · Operations (NPL Amministrazione Cessioni, Performance Management e Real Estate Advisory.
La nuova struttura organizzativa NPL Unit svolge le attività di gestione e recupero dei crediti a sofferenza anche per Banca Popolare di Milano Spa nell'ambito dei servizi in outsourcing presso la Capogruppo.
Nel corso del 2017 è stata dedicata un'iniziativa progettuale specifica per la definizione di un modello di Gruppo per gestire il recupero crediti affidato a soggetti terzi, in outsourcing.
Da gennaio 2018 è stato rilasciato in produzione il nuovo modello estendendo a tutto il portafoglio del Gruppo Banco BPM le migliori pratiche esistenti antecedentemente la fusione del primo di gennaio 2017.
Il nuovo modello presuppone una gestione differenziata per prodotti e segmenti di clientela (conti correnti e finanziamenti su privati e aziende), e consente di ottenere vantaggi funzionali e operativi in termini di elevata automatizzazione, condizioni vantaggiose per la Banca, sinergie operative ed efficace monitoraggio delle atfività.
Dal secondo semestre 2017 è in corso un programma di evoluzione del Gruppo in ottica di sviluppo digitale e omnicanale, cioè funzionale a consentire al cliente di interagire con la banca attraverso tutti i canali in modo semplice. Il progetto prevede significativi investimenti ed il coinvolgimento di numerose risorse interne.
Il primo esito ha riguardato gli interventi sui sistemi di pagamento alle evoluzioni della normativa di riferimento ("PSD2").
Il progetto avrà come risultato il modello di risposta alle esigenze della clientela, con focus particolare sui bisogni distintivi e sull'offerto di credito alle piccole e medie imprese, ma anche con la realizzazione di nuovi strumenti di servizio.
Per realizzare quanto sopra sono state attivate molteplici attività, che spaziano dalla metodologia di ascolto della "voce" del cliente, allo sviluppo di nuove tecnologie per supportare i servizi e la relazione con la clientela, dalla diffusione della cultura digitale e dell'innovazione per tutte le risorse aziendali, alla riqualificazione dei canali social e dei siti pubblici.
Nell'ambito dei servizi IT in outsourcing, gli sviluppi del progetto saranno estesi anche alla clientela di Banca Popolare di Milano S.p.A..
In data 23 luglio 2017 (cosiddetto progetto Day M) tutte le strutture della Banca Popolare di Milano S.p.A. hanno adottato il sistema informativo Target ed i processi correlati. Il sistema Target è costituito dal sistema informativo
dell'ex Banco Popolare integrato con le "eccellenze" del mondo ex BPM Scarl, rappresentate da alcune applicazioni con un forte impatto commerciale che si è ritenuto opportuno rendere disponibili sul sistema di Gruppo.
La migrazione sulla piattaforma di Gruppo permetterà, subordinatamente al rilascio delle prescritte autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza, di estendere anche a Banca Popolare di Milano S.p.A. i processi validati AIRB di gestione del credito.
In data 12 settembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano S.p.A. ha deliberato di proporre all'Assemblea Straordinaria della Banca, subordinatamente al rilascio delle prescritte autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza, un'operazione di raggruppamento delle ozioni con un rapporto di raggruppamento di 25.000 a 1. Il raggruppamento potrà consentire a Banco BPM di conseguire il 100% delle azioni della controllata, allo scopo, in particolare, di rendere meno onerosa la gestione amministrativa della società nonché di poter citenere semplificazioni procedurali nelle operazioni Jocietarie da cui Banca Popolare di Milano S.p.A. potrà essere interessata; la Capogruppo, in qualità di socio di maggioranza, procederebbe inoltre all'acquisto dei resti generati dalle operazioni di raggruppamento.
Il Consiglio di Amministrazione - avvalendosi della società Ernst Young S.p.A., chiamata a stimare il valore economico della società utilizzando come data di riferimento il 30 giugno 2017 - ha approvato il valore unitario per azione che potrebbe essere riconosciuto ai soci di minoranza di Banca Popolare di Milano S.p.A. in euro 32,492 per azione (importo pari al Patrimonio Netto per azione al 30 giugno 2017), con un possibile arrotondamento a euro 32,5 per azione per semplicità esecutiva e a maggior favore dei Soci di minoranza.
Contestualmente, sarà proposto all'Assemblea l'eliminazione del valore nominale espresso delle azioni della Banca, come consentito dagli artt. 2328 e 2346 del Codice Civile. La possibilità, prevista dalla normativa, di emettere azioni prive del valore nominale espresso - che, in generale, risponde a finalità amministrativa nelle operazioni sul capitale - nel caso specifico potrà consentire di effettuare il raggruppamento senza dover procedere alla riduzione del capitale sociale, quale sarebbe altrimenti l'effetto connesso alla generazione di un resto conseguente all'appiicazione, relativamente all'attuale numero di azioni che compongono il capitale sociale, del rapporto di raggruppamento ipotizzato.
In data 25 gennaio 2018 è pervenuta alla Banca una comunicazione dell'Organo di Vigilanza che ha autorizzato le modifiche statutarie connesse all'operazione di cui sopra.
In data 20 ottobre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano S.p.A., in seguito alle dimissioni del Sindaco effettivo Ezio Simonelli, ha attivato le iniziative necessarie al fine di integrare il Collegio Sindacale, a norma di legge, mediante nomina del Sindaco Supplente più anziano, Mario Signani.
Nel corso del 2016 le due banche dalla cui fusione è originato il Banco BPM S.p.A. (Banco Popolare Soc. Coop, e Banca Popolare di Milano S.c.a r.l.), sono state oggetto, tra l'altro, di attività ispettive da parte della Banca Centrale Europea ("BCE"), aventi per oggetto la gestione del rischio di controparte ed il sistema di controllo del rischio. In data 18 maggio 2017, la BCE ha inviato a Banco BPM la lettera contenente le raccomandazioni circa le azioni che l'Organo di Vigilanza si attende venissero poste in essere da Banco BPM in relazione ai rillevi formulati all'esito delle ispezioni, riguardanti , tra l'altro, talune carenze, debolezze ed aree di miglioramento riscontrate nella governance, il sistema dei controlli interni, i processi di gestione, monitoraggio classificazione e valutazione del credito delle due precedenti banche. A fronte di tali raccomandazioni Banco BPM ha effettuoto una revisione dei propri processi di gestione, monitoraggio e valutazione dell'izie, al fine di conformarsi con gli interventi correttivi richiesti dall'Organo di Vigilanza; tali interventi hanno interessato anche Banca Popolare di Milano S.p.A ..
Si segnala che, al solo fine di favorire la comparabilità dei dafi, i saldi patrimoniali della Banca Popolare di Mantova S.p.A. [ora Banca Popolare di Milano S.p.A.] al 31 dicembre 2016 sono stati riesposti aggregandoli ai saldi del ramo d'azienda bancario conferito da Banca Popolare di Milano S.c.a r.l..
I dati di conto economico relativi all'esercizio precedente non sono omogenei, pertanto, nelle tabelle successive vengono riportati e commentati solo i dati economici dell'esercizio 2017. Per un confronto con i dati del 2016 si rimanda alla Nota Integrativa - Parte C Conto Economico.
Passando all'analisi dei valori economici, la Banca Popolare di Milano Spa chiude l'esercizio 2017 con un utile di periodo pari a euro 41,3 milioni rispetto all'utile di euro 2,3 milioni dell'anno precedente.
Si riporta di seguito il Conto Economico riclassificato secondo criteri gestionali, il cui risultato è stato determinato in conformità dei principi contabili internazionali.
| Vaci del conto economico riclassificate (migliaia di euro) |
31/12/2017 |
|---|---|
| Margine di Interesse | 743.518 |
| Dividendi e proventi simili | |
| Margine finanziario | 743,518 |
| Commissioni nette | 576:441 |
| Alfri proventi netti di gestione | 18.904 |
| Risulfato netto finanziario (senza FVO) | 7.765 |
| Altri proventi operativi | 603,110 |
| Proventi operativi | 1.346.628 |
| Spese per il personale | (351,312) |
| Alte spese amministrative | (360-446) |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (26.583) |
| Oneri operativi | (738,341) |
| Risultato della gestione operativa | 608.287 |
| Rettifiche nette su crediti verso clientela | (545.250) |
| Rettifiche nette su crediti verso banche ed altre attività | (12:535) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | 11:453 |
| (Rettifiche) Riprese di valore su avviamenti e partecipazioni ed altre attività immateriali | |
| Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni ed investimenti | (1) |
| Risultato dell'operativita corrente al lordo delle imposte | 61.954 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (20.642) |
| Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte | |
| Risultato netto | 41.312 |
| Composizione del margine di interesse | |
|---|---|
| -- | --------------------------------------- |
| (migliaia di euro) | 2017 |
|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione (HFT) | |
| Attività finanziarie valutate ai fair value (DAFV) | |
| Affività finanziane disponibili per la vendita (AFS) | 1.795 |
| Attività finanziarie detenute sino a scadenza (HTM) | |
| Interessi netti verso banche | 4.893 |
| Interessi netti verso clientela | 703,587 |
| Derivati di copertura (saldo netto) | 2.213 |
| Interessi netti su altre attività/passività | 31.226 |
| Titoli in circolazione | (189) |
| Passività finanziarie di negoziazione | |
| Passività finanziarie valutate al fair value | |
| Totale margine di interesse | 743.518 |
Il margine di interesse si attesta alla fine del 2017 a euro 743,5 milioni principalmente grazie agli interessi netti riferibili all'attività bancaria tradizionale con la clientela che contribuiscono per euro 703,6 milioni; al risultato dell'esercizio si aggiunge il contributo delle operazioni TLTRO che concorrono per euro 33 milioni.
| (migliaia di euro) | 2017 |
|---|---|
| Servizi di Gestione, Intermediazione e Consulenza | 269.137 |
| Distribuzione di prodotti di risparmio | 237.791 |
| Collocamento fifo! | 232 |
| Risparnio Gestito | 192.080 |
| Bancassurance | 45.479 |
| Credito al consumo | 7 443 |
| Curie di creatto e altri prodotti | 2.011 |
| Banca depositaria | 0 |
| Negoziazione titoli, valute e raccolta ordini | 14.257 |
| Altri | 7.635 |
| Tenuta e Gestione su C/C e Finanziamenti a Clientela | 66.725 |
| Servizi di Incasso e Pagamento | 49 949 |
| Garanzia rilasciate | 30.194 |
| Altri Servizi | 160.436 |
| Totale commissioni nette | 576.441 |
Il comparto delle commissioni nette al 31 dicembre 2017 si attesta a euro 576,4 milioni.
ln particolare, la distribuzione di prodotti di risparmio contribuisce per euro 237,8 milioni grazie a euro 192,1 milioni rivenienti dal risparmio gestito, a euro 45,5 milioni riferibili al distribuzione di prodotti assicurativi e a euro 0,2 milioni al collocamento di titoli.
Le commissioni per la per la "Tenuta e gestione dei conti correnti alla clientela per euro 66,7 milioni, le commissioni per 'Servizi di incasso e pagamento' per euro 50 milioni e le garanzie rilasciate per euro 30,2 milioni. La voce Altri servizi pari a euro 160,4 milioni è composta per euro 40 milioni dai servizi bancomat e carte di credito, euro 64,1 milioni dalle commissioni disponibilità creditizia, euro 37 milioni dalle commissioni su finanziamenti, euro 2,6 milioni dai canoni relativi alle cassette di sicurezza e euro 16 milioni dagli altri servizi che comprendono principalmente i canoni per i canali telematici.
| (migliaia di euro) | 2017 |
|---|---|
| Proventi su c/c e finanziamenti. | 14.450 |
| Fitti attivi | 3 |
| Oneri su beni rivenienti dal leasing | |
| Altri proventi ed onen | 4 451 |
| 0 Totale |
18.904 |
Gli altri proventi netti di gestione a euro 18,9 milioni in gran parte per effetto di euro 14,5 milioni relativi alla Commissione di Istruttoria Veloce (CIV) riportata nella voce Proventi su conti correnti e finanziomenti.
| (migliaia di euro) | 2017 |
|---|---|
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | 6.030 |
| Utili/Perdite da cessioni di affività finanziane | નિર્મ |
| Dividendi e proventi simili su attività finanziarie | |
| Utili/Perdite da riacquisto di passività finanziane | |
| Risultato netto dell'attività di copertura | 1 881 |
| Altri proventi/oneri | |
| Totale | 7.765 |
ll "risultato netto finanziario" presenta un saldo al 31 dicembre 2017 di euro 7,7 milioni per effetto del buon andamento del risultato netto dell'attività di negoziazione per 6 milioni in gran parte imputabile all'operatività con la clientela su derivati finanziari su tassi di interesse.
| (migliala di euro) | 2017 |
|---|---|
| Spese per il personale - Altre spese per Il personale |
(351.312) 351,312 |
| - Imposte e tasse | (82.232) |
| Servizi e consulenze | (264.315) |
| Immobili | (61.233) |
| Postali, telefoniche e cancelleria | (4.843) |
| Manutenzioni e canoni su mobili, macchinari e impianti | (6:487) |
| Pubblicità e rappresentanza | (5.187) |
| Altre spese amministrative 11 |
(15.673) |
| Recupen di spese | 79.624 |
| Rettifiche di valore su attività materiali | (26.583) |
| Rettifiche di valore su attività materiali | (20.648) |
| · Reffifiche di valore su attivita immateriali | (ട) |
| Rettifiche di valore su miglione a beni di terzi | (5.930) |
| Reffifiche di valore per deterioramento | |
| Tatala | (738.341) |
Totale
Al 31 dicembre 2017, l'aggregato degli oneri operativi - composto dalle spese del personale, dolle spese amministrative e dalle rettifiche di valore nette sulle attività materiali si attesta a euro 738 milloni. Le spese del personale si attestano a fine 2017 a euro 351 milioni, sulla voce ha avuto un impatto l'andamento degli organici puntuali che al 31 dicembre 2017 sono pari a 4.772 unità, in calo di 418 risorse rispetto alla fine del 2016 per effetto del fondo di solidarietà (308 uscite tra giugno e dicembre) e del trasferimento di 119 risorse a
Banca Aletti Spa a seguito della clientela Private a luglio. All'interno delle spese del personale, si segnala il rilascio, a seguito di un ricalcolo puntuale dei valori, di una quota del fondo di solidarietà accantonato
nel 2016 e conferito da Banca Popolare di Milano S.c.a r.l. che ha comportato un impatto positivo per euro 10,5 milioni.
Riguardo le Altre spese amministrative si segnala che:
Sulla base dei dati sopra riportati, il rapporto tra oneri operativi (cost income) si attesta al 54,83%.
| (migliaia di euro) | 2017 |
|---|---|
| Rettifiche di valore nette su crediti verso clientela | (453.882) |
| Rettifiche di valore specifiche: cancellazioni | (32.468) |
| Retfifiche di valore specifiche: altre | (670.286) |
| Riprese di valore specifiche | 226.233 |
| Rettifiche/riprese nette di portafoglio | 22.639 |
| Rettifiche nette su garanzie rilasciate | (20.283) |
| Utili/(perdite) da cessione di crediti | (71.085) |
| Totale | (545,250) |
| (migliaia di euro) | 2017 |
|---|---|
| Esposizioni deteriorate | (569.494) |
| - Softerenze | (338.185) |
| - Inadempienze probabili | (229.587) |
| - Esposizioni scadule | (1.722) |
| Esposizioni in bonis | 24.244 |
| Totale | (545.250) |
Il costo del credito si attesta alla fine di dicembre 2017 a euro 545 milioni pari a 162 bps.
Il dato comprende 71 milioni di utili/perdite su cessioni di crediti deteriorati e a rettifiche nette su crediti per 474 milioni; l'aggregato non include l'onere di euro 13,4 milioni relativo all'onere straordinario per la l'intervento dello Schema Volontario del F.I.T.D. a favore delle Casse di Risparmio di Rimini, Cesena e S. Miniato, che è stato ricondotto nella voce rettifiche nette su altre attività e operazioni.
Dopo aver registrato imposte per euro 20,6 milioni, l'esercizio 2017 si chiude con un risultato netto positivo di euro 41,3 milioni circa rispetto all'utile di euro 2,3 milioni di dicembre 2016 della Banca Popolare di Mantova Spa.
Allo scopo di rappresentare in modo sintetico l'andamento dei principali aggregati patrimoniali di seguito è riportato lo Stato Patrimoniale riclassificato:
| Voci dell'attivo riclassificate (migliala di euro) |
31/12/2017 | 31/12/2016 aggregato (*) |
Var. ass. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 254:470 | 249,339 | 5.131 | 2.1% |
| Attività finanziarie e derivati di copertura | 240.326 | 285.414 | (45.088) | (15,870) |
| Crediti verso banche | 10.020.379 | 4.785 594 | 5.234.785 | 109.4% |
| Crediti verso clientela | 33.667.856 | 34.163.770 | (495.914) | (1.5%) |
| Partecipazioni | 21:341 | 21.341 | ||
| Affivita materiali | 76.943 | 91.514 | (14.57)) | (15.9%) |
| Attivita immateriali | 17 | 21 | (4) | (19.0%) |
| Altre voci dell'attivo | 606.446 | 482.108 | 124,338 | 25.8% |
| Totale | 44.887.778 | 40.087.760 | 4.830.018 | 12.1% |
| Voci del passivo riclassificate (migliaia di euro) |
31/12/2017 | 31/12/2016 agaregato (-) |
Var. ass. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 12.565.763 | 8:512 261 | 4.053.502 | 47.6% |
| Debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività. | ||||
| finanziarie valufate al far value | 26.567.697 | 26.274.337 | 293 360 | 1.1% |
| Passivita finanziarie e derivati di copertura | 82.998 | 138.638 | (55-640) | (40.176) |
| Fondi del passivo | 236.078 | 275.829 | (39.751) | [14.476] |
| Altre voci del passivo | 1:260.171 | 83 830 | 428.341 | 51,5% |
| Patrimonio nelto | 4.175.071 | 4.024.865 | 150 208 | 3.7% |
| Capitale e riserve | 4.133.759 | 4.022.528 | 111:231 | 2.8% |
| Risultato netto | 41.312 | 2.337 | 38.975 | |
| Totale | 44.887.778 | 40.057.760 | 4.830.018 | 12.1% |
(*) I dati aggregati relativi al 31/12/2016 sono stati ottenuli come aggregato delle voci di Banca Popolare di Mantova e del conferimento.
| (migliaia di euro) | 31/2/2017 | Inc. 98 | 31/12/2016 aggregato |
Inc.% | Var ass. | Var. % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti verso clientela | 26.555247 | 99.95% | 261158.847 | 99,56% | 396.400 | 1,5% |
| Depositi e conti correnti | 26.272.170 | 98.89% | 25,978,256 | 98.87% | 293.914 | 1.1% |
| conti correnti e depositi non a risparmio vincolati |
25,188,774 | 94.81% | 24.120.405 | 91.80% | 1.068.369 | 4.4% |
| depositi vincolati e altra raccolta a scadenza. | 1.083.396 | 4.08% | 1.857.851 | 7.07% | (74.455) | (4 776) |
| Pronti confro fermine | 2.617 | 0.01% | 1.829 | 0,01% | 788 | 43,1% |
| Finanziamenti ed altri debiti | 280.460 | 1.06% | 178.762 | 0.68% | 101.698 | 56,9% |
| Titoli | 12.450 | 0.05% | 11152490 | 0.44% | (103.040) | (89,2%) |
| Obbligazioni e altri fitoli | 5.304 | 0.02% | 101-193 | 0.39% | (95.889) | (94.8%) |
| Cerlificati di depasito | 7. 46 | 0.03% | 14.297 | 0.05% | (7.151) | (50.076) |
| Totale raccolta diretto | 26.567.697 | 100,00% | 26.274.337 | 100,00% | 293.360 | 1,1%; |
Lo stock di raccolta diretta a dicembre 2017 è pari a euro 26,6 miliardi in aumento di circa +0,3 miliardi di euro rispetto al dato aggregato del 2016 soprattutto per effetto dell'incremento della componente a vista del segmento Corporate.
| (migliaia di euro) | 31/12/2017 | Inc.% | 3172/2016 aggregato |
Inc.76 | Var, ass. | Var. % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Raccolta gestita | 18,233,444 | 70,61% | 21870.381 | 68,78% | (3.136.937) | (14.7%) |
| fondi comuni e SICAV | 11.982.243 | 46.40% | 13:697:068 | 44.08% | (1.714.825) | (12.5%) |
| gestioni patrimoniali mobilian e GPF | 769.089 | 2.98% | 1.294.250 | 4.17% | (525 (81) | (40,6%) |
| polizze assicurative | 5.482.112 | 21.23% | R.379 003 | 20,53% | (896.95)) | (14.1%) |
| Raccolta amministrata | 7.590.735 | 29,39% | 9.700.852 | 31,22% | (2.110.117) | (21.8%) |
| Tatale raccolla indiretta | Be 25.824.179 |
100,00% 31.074 233 | 100,00% | (SP247,054) | (16,9%) |
A dicembre 2017 l'aggregato della raccolta indiretta risulta in calo per effetto della clientela Private in Banca Aletti, avvenuta il 1 luglio (euro 5 miliardi di raccolta indiretta). Al netto di questo effetto, la raccolta indiretta risulta sostanzialmente stabile.
| (migliaia di euro) | 31/12/2017 | Iric % | 31/12/2016 aggregato |
Inc. 76 | Var. ass. | Var. % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Mutui e altre operazioni | 29 630 686 | 88.01% | 30.106.079 | 88.12% | (475.393) | (1.6%) |
| Corifi correnti | 3.516.239 | 10.44% | 3.438.431 | 10.06% | 77.808 | 2.3% |
| Pronti contro fermine | 81293 | 0.02% | 2.994 | 001% | 5.299 | |
| Leasing finanziatio | 0 | 0.00% | 0 | 0.00% | ||
| Carte di credito, prestiti personali e cessoni del quinto | 399.149 | 1.19% | 589 502 | 1.73% | (190.356) | (32,3%) |
| Titali di debito | 113.489 | 0.34% | 26.761 | 0.08% | 86.728 | |
| Totale crediti netti verso la clientela | 33.667.856 | 100,00% | 34.163.770 | 100,00% | (475,914) | (1.5%) |
Gli impieghi vivi della rete commerciale risultano in calo rispetto alla dato 2016 per euro 0,5 millardi [-1,5%] per effetto, principalmente, di una riduzione dello stock a medio-lungo termine sul segmento Commecial.
| (migliaia di euro) | 31/2/2017 | 31/12/2016 aggregato | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione netta | Inc. 7c | Esposizione nelta | Inc.% | Var. ass. | Var. % | |
| Sofferenze | 424.949 | 4.23% | 1.535.870 | 4.50% | (110.921) | (7.2%) |
| Inademplenze probabili | 1:786.923 | 5.31% | 1.981 316 | 5,80% | (194.393) | (9,8%) |
| Esposizioni scadute deteriorate | 7.032 | 0.02% | 26.354 | 0.08% | (19.322) | (73,3%) |
| Esposizioni deferiorate | 3218.904 | 9.56% | 3.543.540 | 10 37% | (324.636) | (9,2%) |
| Esposizioni in bonis | 30.448.952 | 90.44% | 30.620.230 | 89.63% | (171.278) | (0,6%) |
| Totale crediti verso la clientela | 33.667 856 | 100,00% | 34.183.770 | 100,00% | (495.914) | (1.5%) |
| 31/12/2017 | 31/12/2016 oggregato | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Esposizione larda |
Reflici e di valore complessive |
Esposizione netta |
Coperfura | Esposizione larda |
Refliche di valore complessive |
Esposizione netta |
Copertura | |
| Sofferenze | 3.125:307 | [1 700 358] | 1:424.949 | 54.4% | 3.396.767 | (1.860.897) | 1.535.870 | 54,8% | |
| lnadempienze progabili | 2515.498 | (728.575) | 1.786.923 | 29.076 | 2.678.168 | (696.850) | 1981316 | 26,0% | |
| Esposizioni scadute deferiorate |
9:092 | (2.060) | 7.032 | 22.7% | 28.820 | (2.466) | 26.354 | 8.6% | |
| Esposizioni deteriorate | 5.649.897 | (2.430.993) | 3238.904 | 43,0% | 62 63753 | (2.560.213) | 3 8 3 540 | 41,9% | |
| di cui farbame | 1.905.092 | (564-279) | 1.340.813 | 29.6% | 1983.898 | (5.457) | 1.468.441 | 26.0% | |
| Esposizioni in bonis | 30.549.240 | (100,288) | 30.448.952 | 03% | 30.751.563 | (18) 223) | 30.620.230 | 0.4% | |
| di cui forboma | 593.254 | (8.642) | 584.812 | 1.5% | 828.971 | 11.931] | 817-040 | 14% | |
| Totale crediti verso la clientela |
36.199.137 | 21:53 219 | 33.667.856 | 7.0% | 36.85531316 | (2.69) 546) | 34.163.770 | 73% |
l crediti deteriorati lordi registrano un calo di euro 454 milioni principalmente per effetto delle cessioni effettuate nel periodo per un totale di euro 584 milioni lordi; in dettaglio, nei corso dell'esercizio sono state effettuate cessioni di sofferenze lorde per euro 527 milioni e cessioni di inadempienze probabili per euro 57 milioni. Al saldo di fine anno si aggiungono gli ingressi netti del periodo che mostrano rispetto agli esercizi precedenti.
Il grado di copertura sul totale dei deteriorati è pari al 43,0% e si eleva al 45,4% al lordo degli stralci, al netto delle cessioni, il dato delle rettifiche risulta sostanzialmente in aumento rispetto al dato 2016, si segnala l'aumento del grado di copertura delle inadempienze probabili di 3 punti percentuali attestandosi al 29% rispetto al 26% dell'anno precedente.
| 31/2012016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliala di euro) | 31/AV2/2017 | Inc. % | aggregato | Inc. % | Var, ass. | Var. % |
| Titali di debito | 142.605 | 59.34% | 152 835 | 53.55% | (10.230) | (6.7%) |
| Titoli di capitale | 4.322 | 1.80% | 4.148 | 1.45% | 174 | 4.2% |
| Quale di O.I.C.R. | 2 455 | 1.02% | O | 0.00% | 2.455 | |
| Totale Portafoglio titoli | 149.382 | 62 6% | 156.983 | 55.00% | (7.601) | (4,8%) |
| Strumenti derivati di negoziazione e di copertura | 90 944 | 37.84% | 128:431 | 45:00% | (37.487) | (29,2%) |
| Totale Attivita finanziarie | 240.326 | 100,00% | 285.414 | - 100,00% | (45,088) | (15,8%) |
L'aggregato delle attività finanziarie si attesta a euro 240 milioni in calo di euro 45 milioni rispetto al dato aggregato del periodo precedente (-15,8%) per effetto della riduzione dei titoli di debito per euro 10 milioni imputabili al rimborso di titoli di stato e al calo del fair value degli strumenti iscritti nell'attivo per euro 37 milioni (-29,2%) bilanciato da un calo di 56 milioni dei derivati iscritti nel passivo.
Di seguito si fornisce una spaccatura delle attività finanziarie per voce di bilancio.
| (migliaia di euro) | 31/12/2017 | Inc.% | 31/21/2016 aggregato |
Inc. 9% | Var. ass. | Var. % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli di debito | 0.00% | 0.00% | 14 | |||
| Titoli di capitale | 5 | 0.01% | 0.00% | 5 | ||
| Quate di O.I.C.R. | 0.00% | 0.00% | ||||
| Totale Portatoglio titoli | e | 0.01% | 0 | 0.00% | R | |
| Strumenti derivati di negoziazione e di copertura | 80.466 | 99.99% | 103.206 | 100,00% | (22.740) | (22.0%) |
| Totale Atlività finanziarie | 80.472 | 100,00% | 103.206 | 100,00% | (22.734) | (22.0%) |
| (migliaia di euro) | 31/12/2017 | Inc.% | 31/2/2016 aggregato |
Inc.%. | Var. ass. | Var. % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli di debito | 142 604 | 95.47% | 152 835 | 97.36% | (10.231) | (6,770) |
| Titoli di capitale | 4317 | 2.89% | 4.148 | 2.64% | 1 રત | 4.1% |
| Quote di 0.1.C.R. | 2 455 | 1.64% | 0.00% | 2.455 | ||
| Totale Attivita finanziarie | 149.376 14. 8. 6. 4. 4. 4. 1. 0. |
100,00% . |
156.983 | - 100.00% | (7.607) | (4.8%) |
La voce titoli di debito comprende 1 42 milioni di titoli di stato italiani.
| (migliaia di euro) | Inc. % | 31/12/2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso banche centrali | 31/12/2017 | aggregato | Incolo | Var. ass. | Var. % | |
| Crediti verso altre banche | 10.020879 | 0.00% 100,00 96 |
273.197 4.5 2397 |
5,719 94,29% |
(273.197) 5.507.982 |
122,1% |
| Conti correnti e depositi liberi | 2398.818 | 23,94% | 212.031 | 4.43% | 2.186.787 | |
| Depositi vincolati | 259 891 | 259% | 133 304 | 2.79% | 126.587 | 95.0% |
| Pronti contro termine | 3:257:876 | 32.5 1% | 0,00% | 3.257 876 | ||
| Titoli di debito: | 3:523:69 1 | 35 17% | 3.523.733 | 73.63% | (42) | (0.0%) |
| Altri creati | 580.103 | 5.79% | 643.329 | 13:44% | (63.226) | (9.8%) |
| Totale crediti (A) | 10.0208777 | 100,00 23 |
4.785.594 | 100,00% | 5,234.785 | 109.4% |
La voce titoli di debito è composta interamente da titoli covered bond emessi dalla Capogruppo ed utilizzati come collaterale per le operazioni di rifinanziamento TLTRO 2.
| (migliaia di euro) | 31/12/2017 | Inc.% | 3172/2016 aggregato |
Inc. % | Var. ass. | Var. % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche centrali | 6.407.019 | 50.99% | 6.309.488 | 749 276 | 97.531 | 1,5% |
| Operazioni di nfinanziamento (TLTRO2) | 6.407.019 | 50.99% | 6 309 488 | 74. 1298 | 97.531 | 1,5% |
| Altri debiti | 0.00% | 0.00% | ||||
| Debili verso altre banche | 6.158.744 | 49,01% | 2.2024778 | 25,88% | 3.955.971 | |
| Conti correnti e depositi liberi | 371.337 | 296% | 141.390 | 1:66% | 229.947 | |
| Depositi vincolati | 5:359 831 | 42.65% | 446.029. | 5.24% | 4.913.802 | |
| Pranti contro termine | 322:166 | 2:56% | 317 544 | 373% | 4.522 | 1.5% |
| Alti debiti | 105:410 | 0,84% | 1.297.810 | 15,25% | (1.192.400) | (9),9%) |
| Totale debiti (B) Sbilancio crediti/debiti (A) - (B) |
12,565.763 100,00% (2.545.384) |
8.512.281 (3.726.667) |
100,00% | 4.053.502 1.181.283 |
47,6% 31.7% |
l crediti/debiti verso banche includono PCT con Capogruppo in essere a partire da luglio 2017 per supportare il conteggio dell'LCR individuale.
| (migliaia di euro) | 31/12/2017 | 31/12/2016 aggregato |
Var. ass. | Var % |
|---|---|---|---|---|
| Attività materiali ad uso funzionale | 76.943 | 91514 | (14.571) | (15,9%) |
| Attività materiali a scopo di Investimento | ||||
| Totale attivita materiali (voce 120) | 76.943 | 91 514 | -14.571 | (15,9%) |
| Attività materiali in dismissione (voce 150) | ||||
| Totale attivita materiali | 76.943 | 91 514 | -14.57 | -15.92% |
L'esposizione nei confronti degli Stati sovrani al 31 dicembre 2017 ammonta a euro 683 milioni, così ripartita per singolo Paese:
| (migliaia di ovro) | |||
|---|---|---|---|
| Paesi | litoli di debilo | Finanziamenti | Totale |
| Italia | 141 832 | 540781 | 682.613 |
| Altri Paesi UE | |||
| Totale Paesi UE | 141.832 | 540.781 | 682,613 |
| Altri Poesi | |||
| Totale Altri Paesi | : + | ||
| Totale | 141 832 | 540.781 | 682.613 |
Per quanto riguarda l'esposizione in titoli di debito nei confronti di Paesi Ue, che rappresenta la totalità dell'esposizione complessiva, nella successiva tabella si forniscono informazioni di maggiore dettaglio in termine di ripartizione per portafogli contabili di appartenenza, scaglioni temporali di vita residua e gerarchia di fair value.
| (migliaia di euro) Stato |
Scadenza | Scadenza dal Scadenza dal Scadenza | Riserva | Reflitiche | Totale fair value per gerarchia | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| entro il 2018 al 2022 2022 al 2027 oltre il 2026 | AFS Netta | di valore | LEVEL 1 LEVEL 2 LEVEL 3 | ||||
| Italia | 106 175 | 35.717 | 1.328 | - 141 832 | |||
| Altri Paesi UE | |||||||
| Totale | 106.115 | 35.7 17 | 1.3281 | - 141 832 |
Il patrimonio netto comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo, al 31 dicembre 2017 ammonta a euro 4.175 milioni e presenta un incremento di euro 4.136 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Tale incremento è dovuto principalmente a:
I fondi propri sono costituiti interamente da Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CETI) e ammontano a euro 4.133 milioni, considerata l'ampia dotazione patrimoniali pari a 14,68% al 31 dicembre 2017 risultano superiori ai requisti dalla normativa di riferimento in vigore alla data.
L'attuale livello dei fondi propri e delle attività di rischio ponderate al Gruppo Banco BPM di rispettare ampiamente sia le soglie regolamentari sia le specifiche soglie richieste dall'Organismo di Vigilanza al termine dello svolgimento del processo di Supervisory Review and Evaluation Process (SREP).
Il Gruppo Banco BPM, al fine di fornire al proprio Management, agli stakeholders e all'Autorità di Vigilonza un'informativa completa e consapevole che testimoni l'adeguatezza dei fondi propri, primo presidio a fronte dei rischi assunti, valuta la propria situazione patrimoniale in situazione di stress, in ottica attuale e prospettica, sia in ambito di Primo che di Secondo Pilastro, sulla base delle regole di Basilea 3 e delle linee guida specifiche comunicate alle banche dall'Autorità di Vigilanza. L'adeguatezza patrimoniale del Gruppo si sostanzia nelle attività di monitoraggio e gestione nel continuo dei coefficienti patrimoniali al fine di rispetto dei limiti normativi e di assicurare il mantenimento dei livelli minimi di patrimonializzazione richiesti dall'Autorità di Vigilanza Tali ceefficie iti vengono inoltre stimati in sede di Budget . I o Piano Strategico e ne viene verificata la coerenza con le soglie fissate in ambito Risk Appetite Framework RAF è lo strumento che consente in modo unitario e sinergico di stabilire, formalizzare, comunicare la coerenza del profilo di rischio del Gruppo con la propensione al rischio approvata dal Consiglio di Amministrazione e costituisce elemento di indirizzo per la predisposizione dei principali processi aziendali. La Funzione Rischi sviluppa il RAF a supporto dell'Organo con Funzione di Gestione (OFG), in collaborazione Pianificazione e le altre Funzioni competenti, rivedendo almeno annualmente il framework anche in futamenti delle condizioni interne ed esterne in cui il Gruppo opera. L'attività di prevenzione di rischi non coerenti con la propensione al rischio trava esplicitazione operativa anche nel processo di gestione delle OMR - Operazioni di Maggior Rilievo (relative a operazioni in ambito credito, finanza, etc.), che coinvolge in primo luogo la Funzione Rischi, che è normativamente tenuta a esprimere un parere preventivo e non vincolante su tutte le operazioni che rientrano in tale perimetro. Tra le attività a presidio dei rischi assunti rientra altresi un efficace sistema di reporting integrato dei rischi che consente un monitoraggio stretto di tutte le misure di rischio e dei principali fattori di rischio a cui il Gruppo è esposto; tale sistema di reporting è integrato da analisi di benchmarking sull'andamento dei principali competitors nazionali e internazionali.
Al fine di presidiare in maniera rigorosa e puntuale i rischi a cui è esposto, il Gruppo Banco BPM si avvale di un articolato insieme di politiche, processi, metodologie e strumenti di cui nel proseguo viene fornita una breve descrizione, rimandando invece alla Nota integrativa (Parte E) per i relativi approfondimenti.
Per quanto rigvarda i processi e gli strumenti di gestione e controllo della qualità del portafoglio crediti, un elemento chiave è costituito dai rating interni che sono calcolati tramite modelli differenziati e stimati specificamente per segmento di clientela. Il rating rappresenta la valutazione, riferita ad un orizzonte temporale di 12 mesi, effettuata sulla base di tutte le informazioni ragionevolmente accessibili, di natura sia qualitativa, ed espressa mediante una classificazione su scala ordinale, della capacità di un soggetto affidare di onorare le obbligazioni contrattuali.
Il rating riveste un ruolo centrale nei processione del credito, di erogazione dei prodotti creditizi e di monitoraggio e gestione andamentale. In particolare, esso concorre alla determinazione degli organi compelenti per la delibera degli affidamenti, influisce sull'applicazione del rinnovo automatico delle posizioni con fidi a revoca e contribuisce a determinare l'intercettamento automatico nel processo di monitoraggio e gestione (Watch list).
Il controllo direzionale dei rischi creditzi viene realizzato anche attraverso un modello di sima del rischio VaR, appartenente alla categoria dei "default model", che viene applicato con frequenza mensile alle esposizioni creditizie delle banche del Gruppo, limitatamente ai crediti in bonis, di casso e di firma, della clientela, ordinaria e non, residente. Il modello permette di stimare il capitale economico a fronte del rischio di credito, tenendo conto della concentrazione del portafoglio e dell'ipotesi di inadempimento congiunto delle controparti, in un predefinito contesto di variabili macroeconomiche rilevanti. L'intervallo di confidenza utilizzato è il 99,9% e l'orizzonte temporale di riferimento è pari a un anno. Al termine del processo di simulazione del modello, la perdita massima potenziale del portafoglio crediti viene scomposta nella componente di perdita attesa e in quella di perdita inattesa. Per guanto concerne .. capitale economico sulle esposizioni non performing afferenti alla clientela Corporate e Retail esso è calcolato attraverso la modellistica interna oggetto di istanza presso la Banca Centrale Europea per il relativo calcolo del requisito patrimoniale (approccio AlRB); per le altre esposizioni, performing e non performing non rientranti nei precedenti trattamenti, il controllo dei rischi viene realizzato mediante l'utilizzo di metriche regolamentari di vigilanza (Standard).
La classificazione delle posizioni a credito deteriorato è effettuata in conformità con i criteri definiti dalle circolori della Banca d'Italia.
La gestione dei crediti deteriorati nel Gruppo Banco BPM è basata, in via prevalente, su un modello che assegna a risorse specializzate la gestione di un insieme definito (portafoglio) di posizioni. Il ricorso a modelli di gestione non basati su risorse specializzate è limitato alle posizioni classificate Past Due e Inadempienze probabili di importo inferiore a una soglia di materialità prestabilita.
Il monitoraggio, la gestione e la valutazione dei crediti deteriorati sono supportati da processi strutturati e da un'apposita procedura gestionale.
In particolare, le rettifiche di valore sono quantificate applicando forfettariamente la LGD media stimata dalla Funzione Rischi per le posizioni in Past due a prescindere dall'importo e per quelle a Inadempienze probabili o a Sofferenze di importo inferiore a una soglia di materialità mentre, per importi a tale soglia, sono quantificate analiticamente dul gestore. Le rettifiche di valore valutate analiticamente dai gestori sono periodicamente sottonoste a revisione
Il Gruppo Banco BPM è stato autorizzato dalla Vigilanza Europea a utilizzare ai fini regolamentari l'utilizzo combinato dell'approccio AMA (Advanced Measurement Approach), relativamente al perimetro validato ex Gruppo Banco Popolare (segmenti ex-Banco Popolare della Capogruppo, Banca Aletti, SGS BP e BP Property Management), del metodo TSA (Traditional Standardised Approach) sul perimetro ex Gruppo Banca Popolare di Milano (segmenti ex-BPM della Capogruppo, Banca Popolare di Milano SpA, ProFamily e Banca Akros) e BlA (Basic Indicator Approach) per le altre società residuali che compongono il Gruppo Banco BPM.
Il Gruppo Banco BPM, allo scopo di assicurare una misurazione maggiormente accurata dell'esposizione a tali rischi, il miglioramento delle prassi gestionali e delle tecniche di misurazione del rischio, il conseguimento nel medio periodo della riduzione delle frequenze e della severità decli eventi di perdita operativa e l'adozione di soluzioni in linea con le best practice del settore, ha sistema di misurazione e gestione (norme e processi, attori, ruoli e responsabilità, modelli e applicativi IT) in linea con i requisiti per i modelli avanzati AMA. Tale modello viene utilizzato per finalità di misurazione regolamentare di Primo pilastro sulla componente autorizzata all'utilizzo dei metodi avanzati, mentre a livello complessivo di Gruppo il modello in oggetto viene utilizzato nel continuo a livello gestionale e per finalità di Secondo pilastro.
La misurazione del rischio con i metodi AMA viene effettuata mediante una metodologia interna secondo la logica VaR, che si basa su analisi di tipo quantitativo. La valutazione quantitativa si fonda sui dati di perdita interni, raccolli attraverso un processo di loss collection e integrati esterne di perdita riferite al contesto bancario italiano (flussi di ritorno del consorzio DIPO, costituito in ambito ABI dai principali Gruppi bancari italiani), e sui dati rivenienti dal processo di autovalutazione prospettica al rischio (Risk Self Assessment), nel quale sono utilizzate anche le evidenze qualitatività di valutazione nel continuo del contesto operativo interno ed esterno.
Per quanto concerne il profilo di rischio attuale del Gruppo, le evidenze andamentali degli ultimi anni in termini di
perdite operative, nonché le analisi nel continuo del contesto operativo interno ed esterno e le valutazioni prospettiche, portano a evidenziare come le attività produttive del Gruppo Banco BPM si svolgano in un contesto operativo giudicato sostanzialmente favorevole.
Tale giudizio trova conforto, fra l'andamento storico flettente registrato dalle perdite operative rilevate nel periodo 2008 - 2017, che beneficia sia di presidi di controllo di primo, secondo e lerzo livello che si sono notevolmente rafforzati nell'arco di tempo considerato, sia di una costante azione di prevenzione e mitigazione del rischio.
Coerentemente con la mission del Gruppo Banco BPM, i principali impatti di rischio riguardano la categoria "Pratiche Commercial", seguita dai "Processi", che insieme rappresentano una parte prevalente del rischio totale e che si manifestano in maggior parte presso le reti commerciali del Gruppo.
Con riferimento alla casistica delle "Frodi Esterne", a fronte della tendenza a una maggiore sofislicatezza delle tecniche utilizzate dai malfattori (es. furii d'identità, frodi informatiche ecc.), il Gruppo attua un costante ra orzamento dei presidi di sicurezza fisica e logico, determinando così un contenimento dei fenomeni sia in fermini di frequenza che di impatto medio sugli eventi di perdita della specie.
A fronte dei principali fattori di rischio che emergono, il Gruppo attua gli opportuni interventi definiti nel Piano di mitigazione (es. formazione, implementazione di processi e/o procedure applicative ecc.).
Con riferimento al rischio di liquidità, nel corso del 2017 il Gruppo Banco BPM ha definito e avviato il processo valutazione interna dell'adeguatezza della liquidità (ILAAP - Internal Liquidity Adeguacy Assessment), attraverso il quale gli Organi aziendali garantiscono che il Gruppo opera con livelli di liquidità che rispettano sia i reguisti minimi regolamentari che la propensione al rischio approvata all'interno del RAF.
Nell'ambito di tale processo è previsto un monitoraggio periodico del rischio di liquidità, condatto su base infragiornaliera, giornaliera, mensile (liquidità di breve termine) e trimestrale) sia per le metriche regolamentari (LCR, NSFR, ALMM) sia per quelle elaborate internamente. Nel corso del 2017 sono stati effettuati gli interventi necessari a garantre l'invio di tutte le segnalazioni regolamentari di liquidità a livello sia di Gruppo Banco BPM che di società rilevanti.
Per maggiori informazioni sui rischi creditizi, finanziari e operativi si rinvia alla Parte E della Nota integrativa dedicata al presidio dei rischi. Nello stesso capitolo sono riportate informazioni di dettaglio con riferimento ai prodotti strutturati di credito, alle esposizioni verso Special Purpose Entities, alle operazioni di catolorizzazioni e all'operatività in derivati.
Il perdurare di condizioni di incertezza relativamente al contesto economico e dei mercati finanziari - in particolare nel medio termine · rendono non agevole l'inquadramento dell'evoluzione prevedibile dei rischi. Gli obiettivi del Gruppo sono in generale tesi ad un atteggiamento di prodente e costante presidio delle attività al fine di limitare l'impatto di possibili avverse evoluzioni, anche imprevedibili, del quadro economico.
Ciò premesso, per quanto riguarda il rischio di credito, le evidenze scaturenti dagli andamenti recenti, unitamente agli obiettivi perseguiti in termini di composizione degli impieghi, suggeriscono di ipolizzare un quadro di prudenziale miglioramento del profilo di rischio con riferimento sia alle esposizioni in bonis che - grazie alle politiche di accantonamento - al portafoglio deteriorato.
Alla luce dello scenario macroeconomico suddetto e considerati di derisking previsti dal Gruppo nel Piano Industriale, congiuntamente alle attività di smaltimento per vie interne (workout), proseguirà nel corso dei prossimi anni il piano di cessioni massive finalizzato ad accelerare la riduzione delle consistenze di NPL e la relativa incidenza sul portafoglio creditizio Banco BPM.
Il rischio di tasso di interesse del Gruppo permane con un profilo rialzista che, in caso di aumento dei tassi di mercato, consentirebbe di ottenere un miglioramento del interesse. Nel corso dell'esercizio il profilo di rischio di tasso generico del Gruppo si è mostrato adeguato e coerente con i limiti di rischio approvati, così come il profilo di liquidità si è mostrato adeguato sia a lungo termine, rispettando i limiti di rischio interni e, laddove presenti, regolamentari.
L'attività di gestione delle risorse umane è stata significativamente interessata dalla nascita del nuovo Gruppo ed è stata caratterizzata dalla necessità di presidiare efficacemente sia le nuove strutture di Direzione Generale, derivanti dalla riorganizzazione della Capogruppo, sia la rete distributiva, attraverso la preparazione delle attività propedeutiche alla successiva revisione del modello distributivo, favorendo nel contempo l'integrazione dei colleghi.
Il nuovo Gruppo ha favorito la valorizzazione del capitale umano, con l'impiego ottimale delle eccellenze manageriali delle due banche, anche attraverso un accurato processo di integrazione delle competenze distintive, garantendo il miglior presidio delle funzioni di Rischio, Compliance ed Operative ed al contempo un'eccellente copertura delle funzioni di business sia nelle strutture centrali, sia nei territori.
Il contesto ha favorito anche la nascita di nuovi percorsi di sviluppo professionale, in grado di offrire concrete possibilità di crescita in ogni ambito della banca.
In conformità a quanto previsto dal piano industriale, sono state poste in attività necessarie per favorire le uscite delle risorse che hanno aderito al Fondo di Solidarietà o che sono state interessate dogli esodi programmati.
E' stato quindi garantito il presidio delle posizioni lasciate libere dalle risorse in uscita. Ciò è stato possibile anche grazie alla definizione di percorsi di sviluppo professionale finalizzati a realizzare adeguati piani di successione.
Particolare impegno è stato dedicato alla riorganizzazione delle strutture di sede centrale, con l'obiettivo di alimentare un'architettura organizzativa funzionale ed efficace, che consentisse di ottenere sinergie finalizzate al rilascio di risorse da destinare al potenziamento della rete commerciale.
l colleghi e le colleghe interessati da questa attività sono stati inseriti in un percorso di riqualificazione professionale, supportato da un quolificato ed importante contributo formativo, con l'obiettivo di agevolare il loro inserimento nella nuova posizione.
Per garantire un adeguato ricambio generazionale, sono state perfezionate assunzioni di giovani al primo impiego, con brillante percorso di studi, inseriti nelle filiali con un contratto di apprendistato professionalizzante.
Particolare attenzione è stata dedicata all'ulteriore riduzione dei costi variabili, attraverso la migliore allocazione logistica delle risorse, al fine di eliminure i costi relativi alla mobilità e mediante l'orimale impiego delle risorse disponibili, secondo il criterio del miglior rapporto ruolo/inquadramento.
Nel quarto trimestre sono state e sviluppate le attività finalizzate alla riorganizzazione della rete Commerciale, che interesserà un bacino di circa 16 mila risorse.
| Numero medio | 2017 |
|---|---|
| 1 Personale dipendente | 4.791 |
| a) dirigenti | 41 |
| b) quadri direttivi | 1.583 |
| di cui: di 3º e 4º livello | 792 |
| c) restante personale dipendente | 3.167 |
| 2) Altro personale | 2 |
| Totale | 4.796 |
Il numero medio dei dipendenti non include gli amministratori e sindaci. Nel caso dei dipendenti partime è convenzionalmente considerato il 70 per cento.
La funzione ha presidiato le leve di sviluppo, selezione armonizzando e innovando i processi sottostanti per dare continuità ai percorsi di crescita professionale.
In tema di sviluppo è stato progettato il nuovo sistema di valuazione della prestazione, applicato a tutte le società del Gruppo. Il sistema intende promuovere la responsabilizzazione di capi e di collaboratori e favorire la diffusione di comportamenti di qualità e delle best practice, attraverso la valorizzazione dei contributi individuali e l'applicazione di criteri valutativi orientati a principi di equità e di meritocrazia. Il processo valutativo è stato avviato a dicembre con la fase di autovalutazione e si concluderà entro il primo quadrimestre 2018 con le fasi di valutazione e di restituzione del feedback. Le persone coinvolte sono 22.800 circa, di cui 2.200 valutatori e 350 facilitatori, ruolo rappresentato dai responsabili gerarchicamente superiori ai valutatori garanti della qualità complessiva del processo di valutazione.
El stato inoltre attivato un programma di riqualiticazione per sostenere la rete commerciale con l'inserimento di nuove risorse. L'obiettivo è quello di accompagnare le persone nella riprogettazione del proprio percorso professionale facilitando l'approccio el momento del cambiamento. La realizzazione del programma prevede l'individuazione della migliore coniugazione tra i profili professionali individuali e le esigenze aziendali e la costruzione di percorsi di sviluppo di medio periodo, partendo da una formazione tecnica di base personalizzata e dal supporto di un tutor dedicato per il periodo di inserimento nel nuovo contessionale. Il programma, avviato a metà anno, ha coinvolto nel 2017 un primo gruppo di persone e proseguirà nel 2018 per raggiungere gli obiettivi quantitativi necessari.
Banco BPM, nel corso del 2017, ha partecipato a diverse iniziative di employer branding, promosse dalle Università, con l'obiettivo di favorire la conoscenza dell'azienda da parte degli studenti, supportandoli nella fase di avvicinamento al mondo del lavoro. Nello specifico sono stati consolidati i rapporti di collaborazione con gli uffici Placement delle Università e con gli enti formativi del territorio, anche attraverso la partecipazione a career day e testimonianze aziendali. Queste iniziative affermano la volontà del Gruppo di consolidare i legami con il mondo accademico e con gli enti territoriali.
Gli stage si sono confermati uno strumento utile per i giovani studenti e neolaureati, poichè permettono loro di sperimentarsi nel contesto lavorativo. Nel 2017 il Gruppo Banco BPM ha avviato 19 stage provenienti da diverse realtà accademiche rappresentative dei territori di appartenenza. (Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Commerciale Luigi Bocconi, Politecnico di Milano, Università Degli Studi di Verona, Università USCP Europe, Università LIUC Carlo Cattaneo Castellanza, Università degli Studi Bicocca e Università degli Studi di Pavia).
La struttura ha fornito supporto nella ricerca di profili junior e senior da assumere nelle società del Gruppo. Nello specifico per i profili junior, in linea con quanto previsto dal piano industriale, hanno partecipato alle prove di selezione in aula circa 300 neo laureati. La selezione si è conclusa con l'assunzione di 149 nuove risorse, delle quali 130 inserite in azienda con il contratto di apprendistato professionalizzante. Per i profili senior, nell'ultimo bimestre si è dato avvio al recruiting di risorse da inserire nella nascente struttura di M&A di Banca Akros.
Nel 2017 la struttura dedicata alla formazione è stata chiamata a supportare le scelte organizzative finalizzate all'integrazione del Gruppo Banco BPM. In linea con quanto contenuto nelle milestones del Master Plan 2017 un significativo investimento è stato infatti dedicato a supporto della migrazione informatica di Banca Popolare di Milano S.p.A. verso il modello Target, dell'integrazione della rete Private Banking di Banca Popolare di Milano Spa. in Banca Aletti e del completamento dell'integrazione dei processi con l'adozione di un unico modello di consulenza finanziaria.
Sin dai primi mesi del 2017 la Formazione, accogliendo l'esigenza di ricercare nuove soluzioni e partendo dalle eccellenze sviluppate nelle realtà precedenti, ha definito una proposta formativa focalizzata ad armonizzazione le metodologie didattiche, gli strumenti di lavoro e i contenuti formativi.
Gli obiettivi prioritari sviluppati nel Piano di Formazione si sono pertanto focalizzati ad:
· accrescere le competenze professionali con percorsi formativi di ruolo;
Le principali iniziative formative realizzate nel 2017 sono state:
Nel 2017 la funzione Risorse Umane ha coordinato le attività afferenti alle politiche di remunerazione del personale di Gruppo.
Nell'ambito dell'attuazione delle politiche di remunerazione, particolare rilevanza hanno assunto le inizialive di seguito evidenziate:
I due sistemi rappresentano leve gestionali utili all'azienda per valorizzare il contributo del personale e riconoscere il merito individuale.
L'informativa dettagliata sulle politiche di remunerazione del Gruppo è contenuta nella "Relazione sulla Remunerazione del Gruppo Bancario Banco BPM", redatto in conformità alle vigenti disposizioni dettate in materia dall'autorità di vigilanza nazionale ed europea e approvato dagli Organi sociali della Banca.
La Relazione viene presentata all'annuale Assemblea Ordinaria dei Soci ed è pubblicata nel sito del Gruppo www.bancobpm.it (sezione Corporate Governance - Politiche di Remunerazione).
Nella prima parte dell'anno le relazioni industriali hanno registrato un'intensa attività di confronto con le Organizzazioni Sindacali, incentratasi sulle tematiche prioritariamente connesse all'attuazione del Piano Strategico 2016 - 2019 e degli accordi di fusione del 23 dicembre 2016.
Tra queste si evidenziano in parficolare:
Nel corso del secondo semestre l'attività di confronto con le Organizzazioni Sindacoli ha corsentito anzituto, attraverso la definizione di una specifica intesa, l'accesso al finanziamento del Fondo Paritetico Interprolessionale (FBA) relativo a 3 progetti formativi destinati ad ampie platee di lavoratori e volti ad accompagnare e sostenere la cultura del cambiamento funzionale alla crescita ed allo sviluppo del Gruppo.
Successivamente, le relazioni industriali hanno dato avvio ad un articolato percorso di trattativo con l'obiettivo di addivenire al Contratto Collettivo Aziendale di secondo livello del Gruppo Banco BPM applicabile a tutte le realtà societarie e coerente con gli assetti orgonizzativi del nuovo modello distributivo operativi a far data dal 2018.
In tale direzione, stabilite preventivamente le fasi di attuazione di tale complessa attività negoziale con l'intento di definire progressivamente le materie costituenti il menzionato Contratto Collettivo Aziendale ed esperita contestualmente la procedura contrattuale di confronto sindazione del nuovo modello distributivo, le parti sociali sono giunte a fine 2017 al perfezionamento di una prima complessiva intesa, con la quale si sono prioritariamente individuate le regolamentazioni normative in materia di:
Fermo restando l'impegno negoziale delle parti sociali a definire nelle su . essive fasi di trattaliva programmate le ulteriori discipline normative di segnatamente in materia di condizioni finanziarie al personale dipendente e di Welfare, l'attività di confronto sindacale ha altresì visto a fine anno, nell'ambito della cornice normativa dell'art. 48 del Contratto Collettivo Nazionale di settore, la stipula di uno specifico accordo in materia di premio aziendale.
Tale intesa consentirà, in presenza delle condizioni della remunerazione variabile aziendalmente previste per il riconoscimento del premio aziendale nel corso del 2018, l'erogazione in favore dei dipendenti nelle aree professionali e nei quadri direttivi di un importo fruibile le modalità di scelta individuale ("welfare" o "cash") stabiliti dalle disposizioni legislative e fiscali vigenti.
La Funzione Audit della Capogruppo ha la responsabilità da un lato di presidiare, in un'ottica di controlli di terzo livello, anche con verifiche in loco, il regolare andamento dell'operatività e l'evoluzione dei rischi, e, dall'altro, di valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità della strutura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni. La Funzione degli organi aziendali i possibili miglioramenti, con particolare riferimento al Risk Appetite Framework (RAF), al processo di gestione dei rischi, nonché agli strumenti di misurazione e controllo degli stessi. Sultati dei propri controlli formula raccomandazioni agli organi aziendali.
La Funzione Audit è competente per le attività di revisione interna riferite a tutte le strutture centrali e periferiche delle società italiane del Gruppo bancario; svolge, inolre, funzione di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti delle strutture incaricate delle attività di audit per le entità estere appartenenti al Gruppo.
Gli interventi condotti nel 2017 hanno riguardato i seguenti ambiti:
con riferimento ai processi organizzativi in uso, il rispetto della normativa interna, nonché i comportamenti del personale addetto.
In termini di rilevanza si segnolono le attività connesse alle istanze di estensione dei modelli interni per la misurazione dei rischi di credito e di mercato: verifiche propedeutiche previste dalla normativa esterna e approforidimenti successivi richiesti dall'Autorità di Vigilanza in sede di on-site inspection.
Notevole impegno è stato dedicato dalla Funzione al presidio di Progetto "Integrazione e Migrazione Sistemi Infornatici", attivato a seguito della fusione tra il gruppo BPM e Banco Popolare, al fine di garantire la coerenza con gli obiettivi aziendali e l'allineamento delle soluzioni con i requisiti di compliance del nuovo Gruppo.
La Funzione Audit, in coerenza con la definizione di Internal Audit prevista dai principi internazionali, svolge oltre all'attività tipica di revisione interna un'attività di natura consulenziale, prestando la propria esperienza prevalentemente con la partecipazione a progetti e gruppi di lavoro.
Tra i progetti più significativi dell'esercizio 2017 si segnalano le iniziative connesse ai processi creditizi, gli adeguamenti finalizzati all'adozione del nuovo principio contabile (IFRS 9) e delle normative Market Abuse II e Mifid II, il processo di riorganizzazione del Wealth Management di Gruppo e quello di adeguamento alla normativa EMIR.
Infine, la funzione ha partecipato a progetti esterni al Gruppo (favoli AllA) con riferimento a:
Il Gruppo Banco BPM attribuisce specifico rilievo al presidio dei rischi di non conformità alla normativa, nell'assunto che il rispetto delle leggi e della regolamentazione prevista di Vigilanza a tutela della correttezza sostanziale nelle relazioni di affari con la clientela costituiscono elementi fondamentali nello svolgimento dell'attività bancaria, per sua natura basata su un rapporto fiduciario.
A partire dal 1º gennaio 2017, nell'ambito del nuovo Gruppo, la funzione Compliance esercita le proprie atfività, con riporto diretto all'Amministratore Delegato, sia per la Capogruppo che per le società del Gruppo che hanno affidato il servizio in outsourcing.
L'attuale assetto organizzativo della funzione di conformità alle norme è articolato in quattro specifiche strutture:
A seguito dell'operazione di funzione Compliance ha inizialmente focalizzato la propria attività nella realizzazione delle progettualità intese a favorire un'efficace integrazione ed omogeneizzazione delle prassi di controllo, rispetto ai modelli preesistenti applicati dai Gruppi ex Banco Popolare ed ex BPM Scarl, con interventi che hanno riguardato la definizione e formalizzazione:
della Compliance Policy; .
In tema di servizi bancari e attività di governo e supporto, particolare rillevo hanno assunto della creazione della nuova realià giuridica, le attività di supporto di integrazione informatica nonché di verifica del nuovo impiano normativo interno e dei processi correlati, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti.
Si segnalano, inoltre, i seguenti interventi:
Con riguardo ai servizi di investimento, nel corso del 2017, il Gruppo Banco BPM ha avviato un'importante iniziativa denominata "Progetto MiFID II", volta a rendere coerente il modello operativo del Gruppo per la prestazione dei servizi di investimento ai nuovi requisiti normativi, entrati in vigore all'inizio del mese di gennaio 2018. In particolare, le aree maggiornente interessate dalle novità normative sono quelle della informativa e protezione dell'investitore e quella dei mercati.
In questo contesto, si è innestata un'ulteriore iniziativa, tesa ad estendere a tutte le reti del Gruppo il modello di consulenza di portafoglio ed in particolare alla rete commerciale di Banco Popolare), con le medesime tempistiche di entrata in vigore della direttiva MiFID II.
Si segnula altresì l'entrata in vigore, a fine 2017, di nuove previsioni normative in tema di transaction reporting, oggetto di analisi all'interno delle attività progettuali svolte a livello di Gruppo.
Inoltre, in ambito prevenzione degli abusi di mercato, il monitoraggio delle operazioni disposte presso Banco BPM, Banca Popolare di Milano Spa e Banca Aletti è stato integrato in un unico sistema informatico, utilizzando un set di diagnostici in linea con il Regolamento dei Parlamento Europeo e del Consiglio 596/2014 c.d. "MAR" e con la Direttiva Market Abuse Directive (MAD II).
La funzione Antiriciclaggio dipende gerarchicamente dalla funzione Compliance.
Nel corso dell'esercizio 2017 i principali interventi della funzione sono stati indirizzati alle integrazioni operalive, infornatiche e di processo necessarie al consolidamento in un'unica struttura delle pre-esistenti funzioni dei Gruppi ex Banco Popolare ed ex BPM Scarl.
Tali attività di consolidamento hanno in particolare riguardato:
sistemi informativi sul sistema informatico Target ed al miglioramento di questo.
Considerata la natura bancaria del Gruppo, le attività di ricerca e sviluppo sono prevalentemente indirizzate a studiare la possibile applicazione delle novità tecnologiche nei rapporti con la clientela, per migliorare e/o ampliare l'offerta di prodotti/servizi, come pure nei processi interni aziendali, per semplificarli e renderli più efficienti. Inoltre sono stati realizzati e sono in corso di realizzazione importanti progetti di natura regolamentare, legati all'emissione di nuove normative a livello di sistema.
Tali attività sono gestite in forma accentrata dalla controllata SGS BP, società nella quale il Gruppo Banco BPM ha concentrato le funzioni IT, la gestione della sicurezza e il presidio delle attività amministrative di middle e back office.
Nell'anno la società è stata fortemente impegnata nella pianificazione dell'articolato progetto di migrazione informatica sul sistema "Targe", costituito dal sistema informativa dell'ex Banco Popolare integrato con le "eccellenze" del mondo ex BPM Scarl, rappresentate da alcune applicazioni con un forte impatto commerciale che si è ritenuto opportuno rendere disponibili sul sistema di Gruppo.
Il "Programma di integrazione Banco BPM", si è articolato nelle seguenti altività:
Fra le attività che hanno impegnato la società, a latere del progetto di fusione, si registrano importanti progetti di natura regolamentare (legati all'emissione di nuove normative a livello di sistema), di business (anche sullo spunto dell'operazione di migrazione), o di razionalizzazione dei propri sistemi. Accanto a questi progetti sono proseguite anche le attività di evoluzione ordinaria del sistema, se pur in misura ridotta compatibilmente con la disponibilità delle risorse. Evidenziamo nel seguito le principali iniziative per ciascuna area.
Il Gruppo Banco BPM considera la sicurezza come l'elemento fondante per lo sviluppo; l'innovazione e la competitività del proprio business.
La sicurezza si pone come pre-requisito per qualsiasi altività svolta nel contesto operativo d'impresa, per fronteggiare la minaccia crescente proveniente dal cyberspace, che introduce nuovi scenari di rischia afferenti gli asset tradizionali (spazi, beni fisici) e quelli informatici ormai divenuti risorse strategiche (dati, informazioni, reli e servizi), che si declinano nel cosiddetto cyber risk.
Le molteplici attività svolte per rafforzare la sicurezza informatica si sono orientate all'applicazione di misure tecniche - organizzative - procedurali adeguate in ambito identi informatici e non ultimo, i nuovi applicativi (app) presenti nei dispositivi mobile della clientela.
Anche le iniziative progettuali in ambito Business Continuity si sono sviluppate in ottica cyber incident e cyber resilience, in quanto le azioni malavitose potrebbero impattare non solo sulle attività e processi d'impresa, bensì anche sull'intera capacità operativa dell'Azienda, mettendo a rischio finanche la propria sopravivenza.
IFRS9
Dal 1 gennaio 2018 entra in vigore il nuovo principio contabile internazionale IFRS 9 Financial Instruments (di seguito anche "Standard") che sostituisce l'attuale IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement nell'ambito della valutazione e contacilizzazione degli strumenti finenziari e introduce nuov se più severe regole di classificazione, misurazione e impairment degli strumenti finanziari.
Il Gruppo Banco BPM ha adottato tutta le misure di adeguamento dei processi e delle procedure per conformarsi ai principi definiti dal nuovo principio contabile che consente di far emergere con maggiore tempestività un eventuale deterioramento del valore delle posizioni a rischio e rende l'informativa di bilancio più efficace e chiara rispetto al passalo. Le attività progettuali legate al recepimento delle disposizioni normative IFRS9 proseguono per fare fronte agli adempimenti con decorrenza 2018.
Nel rimandare allo Parte A della Nota integrativa per la descrizione delle modifiche che verranno introdotte dal nuovo principio IFRS 9 (in vigore dal 1º gennaio 2018) e dello stato di implementazione del progetto nel Gruppo Banco BPM, si indicano di seguito le prime stime in merito agli impatti quantitativi derivanti dalla prima applicazione del nuovo principio sulla base delle informazioni al momento disponibili.
In particolare, gli impatti stimati, al lordo dei relativi effetti fiscali, derivano principalmente dall'applicazione del nuovo modello di impairment ai crediti non performing, con un incremento stimato dei fondi rettificativi per un valore pari a circa euro 0,3 miliardi. Tale impatto consegue all'inclusione degli scenari di vendita nell'ambito del processo di valutazione dei crediti.
A livello di ratio patrimoniali gli importi sopra indicati comportano una riduzione stimata di circa 98 bps sul CET 1 ratio fully phased. Tali impatti non tengono ronto del phase-in previsto dalla normativa che prevede la diluizione dell'effetto de ivante dall'applicazione del principio contabile IFRS 9 in 5 esercizio perfire dal 2018 (esercizio per il quale si tiene conto solo del 5% degli effetti rilevati in sede di prima applicazione). A tal riguardo, si segnala che il Gruppo Banco BPM ha esercitato l'opplicazione integrale della disciplina fransitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona ("phase in") hel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS9.
Si ritiene necessario premettere che le suddette stime d'impatto rappresentano le migliori informazioni di cui la Banco dispone alla data di approvazione della presente relazione. Per motivazioni operative connesse al tempi dei processi di consolidamento dei dati al 31 dicembre 2017 le stime dell'appiicazione del nuovo principio contabile al 1º gennaio 2018 sono basate in alcuni casi su informazioni contabili anteriori al 31 dicembre 2017 in quanto ritenute prevedibilmente non significativamente diverse da quelle di fine esercizio. Le suddette stime sono quindi state elaborate anche sulla base di elaborazioni extra-contabili. Le suddette stime devono quindi essere intese come soggette a possibili cambiamenti in relazione al completamento del processo di prima applicazione del principio IFRS 9 e progressivo affinamento dei nuovi criteri definità di validazione e di controllo interne ed esterne.
Il 3 gennaio 2018 entrano in vigore i nuovi requisiti normativi della Direttiva 2014/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 relativa ai mercati finanziari, che modifico la direttiva 2002/92/CE e la direttiva 2011/61/UE denominata "MIFID Il" che ha come obiettivo la sviluppo di un mercato unico dei servizi finanziari in Europa in cui siano assicurate la protezione degli investitori.
All'inizio del 2017, il Gruppo Banco BPM ho avviato una specifica iniziativa progettuale denominata "Progetto MirlD Il", volta a recepire le nuove disposizioni normative all'interno del Gruppo con specifico riterimento alla prestazione dei servizi di investimento.
In questo contesto si è innestata un'ulteriore iniziativa tesa a estendere, a tutta la rete commerciale del Gruppo Banco BPM, un modello di consulenza di portafoglio migliorando quindi i servizi di postvendita, uniformando la metodologia per la classificazione dei prodotti finanziari (es. complessità, rischio mercato, orizzonte lemporale) e i relativi controlli in fase di verifica di adeguatezza.
Banco BPM ha avviato nel 2017 un progetto di adeguamento alle nuove evoluzioni della normativa EMR riferite ai nuovi Regulatory Technical Standards e Implementing Technical Standards (RTS/ITS) e all'inclusione dei Forex Swap e Forex Forward all'interno della categoria di strumenti finanziari, la Commissione Europea ha adoltato, a ottobre 2016, i Regolamenti Delegati (UE) 2017/105 (ITS) con i quali ha integrato, con decorrenza dal 1ª novembre 2017, il set normativo ai già esistenti obblighi EMIR di segnalazione delle operazioni al Trade Repository.
Inoltre, l'entrata in vigore di MiFID II il 3 gennaio 2018 ha assoggettato, in quanto considerati strumenti finanziori a partire da quella data, i Forex Swap e Forex Forward agli obblighi in ambito EMIR già previsti per i derivati.
All'inizio del 2017 Banco BPM ha adeguato il proprio Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D. gs. 231/01 all'assetto organizzativo assunto dalla nuova Capogruppo, definendo, al standard uniformi a tutto il nuovo Gruppo in termini di struttura dei modello e di approccio di presidio sulle tematiche connesse alla normativa 231/01. Parallelamente sono state attivate le procedure di censimento dei "rischi 231/01" con il coinvolgimento delle funzioni aziendali di competenza della Capogruppo e sono state artività di aggiornamento del Modello 231/01 di Banca Popolare di Milano Spa.
A far data dal 25 maggio 2018 assumerà efficacia il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR, General Data Protection Regolamento UE 2016/679) tramite il quale la Commissione europea intende rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali di cittadini e dei residenti nell'Unione Europea, sia all'interno sia all'esterno dei confini dell'Unione (UE).
Il Gruppo Banco BPM ha attivato gli interventi necessari per conformarsi alle regole definite dal nuovo Regolamento UE cogliendo anche questa occasione per migliorare la propria offerta di servizi rendendoli più trasparenti e sicuri nei confronti della cliente a
Il Gruppo Banco BPM ha strutturato un nuovo modello Antiriciaggio (Anti-Money Laundering) di Gruppo che fiene conto delle disposizioni contenute nel Decreto legislativo 25 Maggio 2017, n. 90 che recepisce la direttiva UE 2015/849 (c.d. quarta direttiva antiriciclaggio) la quale ottimizza, in tutti gli Stati membri, l'utilizzo degli strumenti di contrasto al riciclaggio dei proventi di attività criminose e il finanziamento del terrorismo.
Nel corso del 2017 Banco BPM ha formalizzato la propria adesione a PagoPA, il sistema di pagamenti elettronici realizzato per rendere più sempici, sicuri e trasparenti della clientela verso la Pubblica Amministrazione garantendo, ad esempio, la correttezza dell'importo da versare e l'oftenimento di una ricevuta immediata con valore liberatorio.
Il Gruppo Banco BPM si pone l'obiettivo di garantire lo sviluppo e il miglioramento continuativo dei modelli e delle
metriche di misurazione dei rischi anche attraverso progetti finalizzati all'implementazione dei modelli avanzati, all'allineamento agli standard che, tempo per tempo, si vanno affermazionale, al recepimento delle normative e direttive di Vigilanza, nonché allo sviluppo di presidi sempre più efficaci.
Tali misure di rischio trovano una loro efficace rappresentazione all'interno dei processi strategici di Risk Appetite Framework (RAF) e nei processi ICAAP e ILAAP.
Sono state inoltre avviate le attività di controllo di secondo livello sulla Qualità dei Dati (DQ), finalizzate al completamento del framework di DQ, alla sua estensione su tutti gli rischio, alla valvtazione dell'ifficacia dei controlli di l'ivello, dl'applicazione di nuovi controlli di Il livello e, su alcuni specifici processi di reporting, alle attività di analisi per agevolare l'utilizzo di informazioni riconciliate, controllate e tracciabili.
Nel corso dell'anno 2017 il Gruppo Banco BPM si è impegnato nell'implementazione di un framework funzionale alla definizione della propensione al rischio del Gruppo e delle singole società del Gruppo, al monitoraggio del profilo di rischio e all'eventuale attivazione del processo di escalation. Il monitoraggio si concretizza in un reporting integrato dei rischi e de, principali tattori di rischio chiaro, forward-looking e tempestivo, corredato da an-lisi di benchmarking con i principali competitors italiani ed europei.
I processi di adeguatezza della liquidità hanno visto l'impiementazione di policy e procedure in grado di assicurare il mantenimento di livelli adeguati ed efficienti rispetto al business model del Gruppo.
In corso d'anno è stato svolto un lavoro di diffusione del rischio a tutti i livelli con specifico rferimento alle linee di business aziendali, anche l'erogazione di corsi di formazione ad hoc. E' stato implementato un approccio olistico all'esposizione ai rischi ed è stato creato un ambiente in grado di gestire futte le informazioni collegate alle tematiche di rischio, garantendo i necessari controlli di data quolity tramite la definizione di un framework strutturato.
Sono state inoltre avviate attività volte alla preparazione del Gruppo allo EU-Wide Stress Test 2018 dell'EBA. Nello specifico, nel corso del 2017 si sono concluse le attività di preparazione dello staring point, di recupero delle informazioni storiche e di prima stima degli impatti del principio contabile IFRS9 sul bilancio e sull'esercizio di stress test.
Nel corso dell'anno, inolte, il Gruppo ha portato a termine numerosi interventi che di seguito vengono illustrati in modo sintetico, suddivisi per tipologia di rischio.
· Completate da un punto di vista gestionale le attività volte all'estensione delle metriche avanzate AMA, già utilizzate per finalità di Primo Pilastro dall'ex Gruppo Banco Popolare, al perimetro ex Gruppo Banca Popolare di Milano.
· Estensione della modellistica interna sui rischi di tasso di interesse del banking book, liquidità e altri rischi di Secondo Pilastro sul perimetro Banco BPM;
Il Sistema Incentivante 2017 del Gruppo e delle singole società è stato definito sulla base delle nuove disposizioni di Vigilanza in materia di "Politiche e prassi di remunerazione" emonate dalla Banca d'Italia (7º Aggiornamento Circolare 285/2013). In tale contesto, le condizioni di attivazione del sistema incentivante 2017 sono state allineate con il framework RAF di Gruppo e, più in generale, con l'appetito per il rischio approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo.
Il capitale sociale di Banca Popolare di Milano è pari a Euro 326,753.310,60 ed è rappresentato da n. 126.648.570 azioni ordinarie da nominali Euro 2,58 ciascuna.
Ai sensi dell'art. 2428 del Codice Civile si precisa che la Banca:
La società Banca Popolare di Milano Spa, pur ricadendo nell'ambito di applicazione previsto dall'art. 2 del D. Lgs. 254/2016 non ha predisposto la dichiarazione di carattere non finanziario prevista dallo stesso D.Lgs. 254/2016 avvalendosi del caso di esonero previsto dall'art. 6 dello stesso Decreto, in quanto società figlia ricompresa nella dichiarazione consolidata di carattere non finanziario resa da Banco BPM S.p.A ..
In conformità con la disciplina speciale emanata dalla Banca d'Italia, i futti di ilievo avvenui dopo la chiusura dell'esercizio, se presenti, sono illustrati nella Nota Integrativa, parte A, Sezione 4.
Si fa rinvio alla Nota Integrativa, parte H, per una trattazione completa delle operazioni con parti correlate.
Nel contesto di uno scenario mandiale favorevole, l'economia italiana dovrebbe consolidare la propria tendenza espansiva, con un'accelerazione della spesa per invesimenti e consumi trainati dalle recenti dinamiche occupazionali.
Tale dinamica dovrebbe sostenere l'espansione dei credito al settore privato e i finanziamenti alle imprese, soprattutto manifatturiere, consentendo anche un complessivo miglioramento della qualità del credito.
Il Gruppo, avendo già completato un numero rilevante di progetti del Piano Strategico 2016-2019, tra cui la messa a regime dell'unità organizzativa dedicata alla gestione dei non performing loans, l'integrazione informatica, la definizione degli assetti delle partnership nell'asset managemente, la riorganizzazione della rele commerciale, focalizzerà la propria attenzione sulla razionalizzazione delle attività di private e investment banking, sul progetto di digital fransformation e accelererà l'azione di complessivo derisking, facendo leva sugli ottimi insultati sinora conseguiti e sulla solida posizione di capitale.
La gestione ordinaria resterà improntata al recupero di redditività, che trarrà vantaggio dagli effetti sinergici derivanti dalla fusione.
l'andamento dei proventi, pur permanendo pressioni competitive sulla marginalità, potrà beneficiare di un ulteriore contenimento del costo medio della raccolta, grazie ai residui margini di ottimizzazione del suo mix, della sviluppo degli impieghi e delle tendenze che caratterizzano l'aggregato delle commissioni, in particolare quelle derivanii da servizi di gestione, intermediazione e consulenza.
Il contenimento dei costi operativi, mediante il miglioramento dell'efficienza, la realizzazione di specifiche azioni volte all'ottimizzazione della razionalizzazione delle funzioni organizzative, continuerà a costituire uno dei principali fattori di attenzione.
l livelli di copertura dei crediti deteriorati si manterranno elevati, e la riduzione degli stock proseguirà sia altraverso il workout interno che, come detto, imprimendo un'accelerazione al complessivo piano di derisking.
In base a quanto disposto dall'art. 6 comma 1 lettera a) e dal comma 2 del D. lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, la quota parte dell'utile d'esercizio corrispondente alle plusvalenze non realizzate, al netto del relativo onere fiscale, iscrifte nel conto economico per effetto della valutazione al fair value non può essere distribuita e deve essere iscrifta in una riserva patrimoniale indisponibile.
Non rientrano in tale prescrizione per espressa disposizione dell'articolo citato:
In merito alla riserva indisponibile da costituire ai sensi del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, nel corso dell'esercizio la Banca non ha iscrito a conto economico plusvalenze che rientrano in questa fattispecie né residuano plusvalenze iscritte in esercizi precedenti ancora da realizzare.
Signori Soci,
il bilancio dell'esercizio 2017 chiude con un utile netto di 41.312.379,66 euro.
Cio posto, il Consiglio di Amministrazione Vi propone l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017, unitamente alla seguente distribuzione dell'utile:
| Utile netto dell'esercizio 2017 | 41.312.379.66 |
|---|---|
| - 5% a Riserva Legale | 2.065.618,98 |
| - ai soci in ragione di Euro 0,3 per ciascuna delle 126.648.570 azioni emesse | 37.994.571.00 |
| Residuo a Riserva Disponibile | 1.252.189,68 |
il Consiglio di Amministrazione
Milano, 6 febbraio 2018
| Voci dell'attivo | 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 254.470.271 | 1.907.964 |
| 20. | Attività finanziane detenute per la negoziazione | 80.471.585 | 150.393 |
| 40. | Attività finanziane disponibili per la vendita | 149.375.504 | 11.671.791 |
| ୧೧: | Crediti verso banche | 10.020.378.573 | 12.337.581 |
| 70. | Creaiti verso clientela | 33.667.855.631 | 533.397.146 |
| 80. | Derivati di copertura | 10.477.530 | |
| 90. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+ / -) |
9. 48.006 | |
| 100. | Partecipazioni | 21.340.950 | |
| 110. | Attivita materiali | 76.942.863 | 7.489.377 |
| 120. | Affivita immateriali | 16.562 | 21 413 |
| di cui: | |||
| - avviamento | |||
| 130. | Attivita fiscali | 65.27 815 | 6. 25.545 |
| a) correnti | 235,865 | 17.970 | |
| b) anticipate | 65.035.950 | 6.107.575 | |
| - di cui alla L. 214/2011 | 5.363.959 | 5.818.361 | |
| 150. | Alte attivita | 532.029.261 | 11.838.998 |
| Totale dell'attivo | 44.887.778.551 | 584.940.213 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Debiti verso banche | 12.565.762.518 | 196.747.786 |
| 20. | Debiti verso clientela | 26.555.246.638 | 327.029.763 |
| 30. | Titoli in circolazione | 12.450.153 | 11:049.167 |
| 40. | Passivita finanziarie di negoziazione | 82.356-147 | 164.255 |
| RO. | Derivati di copertura | 642.313 | |
| 70. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura genenca (+ / -) |
12.112.904 | |
| 80. | Passivita fiscali | 7.603.887 | 53.302 |
| al correnti | 6.637.287 | ||
| b) differite | 966.600 | 53.302 | |
| 1 00 . | Altre passività | 1.240.453.466 | 10.262.906 |
| 110. | Trattamento di fine rapporto del personale | 79.859.207 | 215.950 |
| 120. | Fondi per rischi e oneri: | 156.219.182 | 443.910 |
| b) altri fondi | 156.2 9.182 | 443.910 | |
| 130. | Riserve da valutazione | -13.725.632 | 18.408 |
| 160. | Riserve | 113.948.857 | 2.789.102 |
| 170. | Sovrapprezzi di emissione | 3.706.783.220 | 30.860.119 |
| 180. | Capitale | 326.753.311 | 2968.290 |
| 200. | Utile (Perdita) di esercizio (+ / -) | 41.312.380 | 2.337.255 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 44.887.718.551 | 584.940 216 |
| Voci | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 780.951.605 | 13.600.091 |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (37.433,722) | (1.890.908) |
| 30. | Margine di Interesse | 743.517.883 | 11.709.183 |
| 40. | Commissioni attive | 630.402.921 | 5.688.176 |
| 50: | Commissioni passive | (53.962.356) | (759.609) |
| 60. | Commissioni nette | 576.440.565 | 4.928.567 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 38 | |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 6.029.739 | 47.944 | |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | 1.681.188 | ||
| 100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | (80.469.440) | (52.534) | |
| a) crediti | (71.064.556) | (53.674) | |
| b) attività finanziane disponibili per la vendita | (9.384.884) | 1.140 | |
| 120. Margine di intermediazione | 1.247.199.973 | 16.633.161 | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: | (477.260.321) | (3.304.668) | |
| a) crediti | (452.983.123) | (3.383.961) | |
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | (3.994.624) | (15.807) | |
| d) altre operazioni finanziane | (20.282.574) | 95.100 | |
| 140. Risultato netto della gestione finanziaria | 769.939.652 | 13.328.493 | |
| 150. Spese amministrative: | (791.382.208) | (10.361.882) | |
| a) spese per il personale | (350.954.756) | (5.365.965) | |
| b) altre spese amministrative | (440.427.452) | (4.995.917) | |
| 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 11.452.567 | (12.692) | |
| 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attivita materiali | (20.647.652) | (443.170) | |
| 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (4.856) | (2.860) | |
| 190. Altri onen/proventi di gestione | 92.597.541 | 1.054.366 | |
| 200. Costi operativi | (707.984.608) | (9.766.238) | |
| 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (551) | ||
| 250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 61.954.493 | 3.562.255 | |
| 260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (20.642.113) | (1.225.000) | |
| 270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 41.312.380 | 2.337.255 | |
| 2-0. Ufile (Perdina) del periodo | 41 312380 | 2-37.255 |
| Voci | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) del periodo | 41 312 380 | 2.337.255 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
|||
| 40. | Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti. | 1.009.487 | (10.874) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
|||
| 100. | Affività finanziarie disponibili per la vendita | (938.607) | (23.082) |
| 136. | Totale altre componenti reddituali al netto delie imposte | 70.880 | (33.956) |
| 140. | Redditività complessiva (Voce 10+110) | 41 3:3260 | 2303 299 |
| Allacazione tilultalo esercizio precedente |
Vanazioni dell'esercizia | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bilstenza 0 31.12.2016 |
Modifica taidi aperfura |
Estitenza d 1.1.2017 |
Histories | Dividendi e allee linolinazioni |
Valozioni | Roddillivita | Patrimonio | |||||||||||
| di 1156592 (-) |
Ernissione Inoqza avonu (") |
Acquista ationi proprie |
Distribuzione programaria dividendi |
Valanone stromani ਦੇ cupliate |
Dorivall 111 proprie axionl |
Stock aptions |
completsive al 31.12.2017 |
netto al 31.12.2017 |
||||||||||
| Capitale: | 2968 290 | 2.968 290 | 323.785.021 | 326-753.311 | ||||||||||||||
| selatificali project ID | 2 758 290 | 2,968,290 | 323,785 221 | 376.753.311 | ||||||||||||||
| notation | ||||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione 30.860.119 | 30,850.119 | 3.675.923.101 | · 3.706.783.220 | |||||||||||||||
| 更加合(VD): | 2.789.102 | 2.789.102 | 2 337 255 | - 108.822 500 | 113.948.857 | |||||||||||||
| a) di ull | 2.789.102 | 2.789-102 | 2337.255 | · 108.822.300 | 113,948,857 | |||||||||||||
| ally alline | ||||||||||||||||||
| Riserve da valutazione | 18.408 | 18.406 | -13.814.920 | 70.880 | -13.725 632 | |||||||||||||
| Strumenti di capitale | ||||||||||||||||||
| Azioni program | - | |||||||||||||||||
| Ulle (Perdita) di esercizio | 2 337 255 | 2 337.255 | -2.337.255 | 41:312:380 | 41.312.380 | |||||||||||||
| Fattimonio netto | 38.973.174 | 3 38.973.174 | * | - 108.822.500 3.985.893.202 | 11 | 41.183.260 | 4.125.072/134 |
i colone "Process in treating simple dition come in the learner manus and on the on blood pick police of Minor Space per ancel control police of Mino S. o. L. representacial
46
| Bittenza di 31.12.2015 |
Allocatione risultato osarcido precedente |
Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Modifica saldi aperlura |
Eshteran al 1.1.2016 |
Ritoryo | Dividenti e alte destinationi |
Variazioni | Reddillvillà complessiva |
||||||||||
| di riserve | Ernislone nuova asioni |
Acquisto aziani neoprie |
Distributione straordinaria dividendi |
Variazione stumanti di capifole |
Derivali su propria ധാനി |
Stock арборг |
ರ 31.12.2016 |
31:12:2016 | |||||||
| Copitale: | 2.968.290 | 2.968 290 | 2.968.290 | ||||||||||||
| a) azioni ordinano | 2.968.290 | 3 48 8 380 | 2968290 | ||||||||||||
| hours andre | |||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione | 30.060 119 | 1 | 30.640.119 | 30.860.119 | |||||||||||
| Riserve: | 1.476,447 | 1.476.447 | 1.312.655 | 2.789.102 | |||||||||||
| littin ip (d) | 1176.447 | 1476447 | 1312.655 | 2.789 102 | |||||||||||
| sallo fre | |||||||||||||||
| Riserve da valutaziane | 52.364 | 52.364 | 33.956 | 18.400 | |||||||||||
| Skumenti di capitale | |||||||||||||||
| Azioni proprie | |||||||||||||||
| utile (Perdita) di eseccizio | 1.312 655 | 1,312.655 | +1:31265. | 2.337 255 | 2.337.255 | ||||||||||
| Patrimonio notto | 36:669,875 | 34.669.675 | : | 16 | 2.303 299 | 38.978.174 |
| ATTIVITA' OPERATIVA | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
|---|---|---|---|
| 1. Gestione | 579.318.470 | 6.285.426 | |
| - risultato d'esercizio [+/-] | 41.3 2.380 | 2.337.255 | |
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie defenule. | |||
| per la negoziazione e su atlività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) | (2.598.748) | (15.075) | |
| - plus/minusvallenze su attività di copertura (-/+) | (1.681188) | ||
| - rettifiche/riprese di valore nette per deterioriamento (+/-) | 511.220.462 | 3.490.531 | |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 20.652.507 | 446 030 | |
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | (7.710.219) | 26,685 | |
| - imposte e tasse non liquidate (+) | 18.123.276 | ||
| - remfiche/riprese di valore nette dei gruppi | |||
| di attivita in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) | |||
| - altri aggiustamenti (+/-1 | |||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (44.460.200.611) | (40,292,943) | |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | (77.722,444) | 31 344 | |
| - affivita finanzione valufate al fair value | |||
| - attività finanziarie disponibili per la vendita | (141.861.87) | (୧୦.398) | |
| - crediti verso banche: a vista | (2,396,585.471) | 1-609-278 | |
| · crediti verso banche: altri crediti | [7.610.556,434] | (6.943.949) | |
| - crediti verso clientela | (33,622.300.837) | (31.964.946) | |
| - altre attività | [6] 1.173.548] | (2.9642/2) | |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passivita finanziarie | 40.095.078.413 | 30.248.211 | |
| · debiti verso banche: a vista | 360.411.463 | (56.154.543) | |
| - debiti verso panche: altri debiti | 12.008.603.269 | 74,448.086 | |
| - debiti verso clientela | 26 228.2 6.875 | 20,753.630 | |
| - titoli in circolozione | 1-33 258 | (866.764) | |
| 82.191.892 | (33.623) | ||
| - passività finanziane di negoziazione | |||
| - passivita finanziane valufate al fair value - altre passivita |
1.414.323.656 | (7.898,575) | |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (3.785.803.728) | (3.759.306) | |
| B. | ATTIVITA DI INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da | 150.100.596 | ||
| - vendite di partecipazioni | |||
| - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
|||
| - vendile di attività materiali | 596 | ||
| - vendite di attivita immatenali | 150.100.000 | ||
| - vendite di rami di azienda | (111.442.683) | (114.552) | |
| 2. Liquidita assorbita da | (21.340.950) | ||
| - acquisti di partecipazoni | |||
| - acquisti ai affività finanziarie detenute sino alla scadenza | (90.101.733) | (114.552) | |
| - acquisti di affività materiali | |||
| - acquisti di attività immateriali | |||
| - acquisti di rami d'azienda | 38.657.913 | (114.552) | |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'aftività d'investimento | |||
| 0 | ATTIVITA DI PROVVISTA | 3.999.708.122 | |
| emissioni/acquisti di azioni proprie | |||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | |||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | |||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | 3.999.708.122 | ||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO | 252,562,307 | (3.873,858) | |
| 579.318.470 | |||
| RICONCILIAZIONE | 31 12 2017 | 31.12 2016 | |
| Voci di bilancio | |||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio del penodo | 1.907.964 | 2781 1827 | |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo | 252.562.307 | (3.873.858) |
In data 6/11/2017 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2017/1990 che modifica in parte lo IAS 7 "Rendiconto finanziario" aggiungendo i paragrafi da 44A a 44E ed il paragrafo 60 che richiede di fornire informazioni sulle variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento al fine di distinguere tra quelle che derivano da modifiche dei flussi finanziari da quelle originate diversamente.
Di seguito si riporta una tabella di riepilogo:
| Passivita derivanti da attivita di finanziamento | Importi |
|---|---|
| Saldo iniziale | 534.990.971 |
| Flussi di Cassa | 4.436.678.443 |
| Vatiazioni non monetarie: | 34.244 146.042 |
| aggregazioni aziendali/perdita di controllo di sociella | 34.308.781.275 |
| vanazione del fair value | (34,343,565) |
| - allro | (30.291.668) |
| Saldo finale | 39 215.815.456 |
Si dichiara in modo esplicito e senza riserve che Banca Popolare di Milano S.p.A. è esentata dall'obbligo di presentare il proprio bilancio d'esercizio in formato elaborabile ai sensi di quanto previsto dall'art. 3 del D.P.C.M. 10 dicembre 2008 in quanto società controllata inclusa nel bilancio consolidato di una non obbligata.
Il Legale Rappresentante Avv. Umberto Ambrosoli
In data 1º gennaio 2017 si è perfezionata la fusione propria tra Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. che ha dato origine a una nuova società bancaria, avente forma di società per azioni, denominata Banco BPM S.p.A., capogruppo dell'omonimo Gruppo Bancario.
Nell'ambito della fusione è stata realizzata l'operazione di conferimento della rete di sportelli e delle attività e passività afferenti i rapporti con la clientela ("Ramo d'azienda") da parte di Milano alla controllata Banca Popolare di Mantova S.p.A.. Quest'ultima a valle del conferimento ha assunto la denominazione di Banca Popolare di Milano S.p.A. ("BPM S.p.A.").
l'operazione di conferimento è stata realizzata attraverso la deliberazione di Banca Popolare di Mantova di un aumento di capitale pari a 4 miliardi riservato a Banca Popolare di Milano S.c. a r.l., che l'ha interamente sottoscritto mediante conferimento a favore di Banca Popolare di Mantova del predetto Ramo d'azienda.
L'operazione di conferimento ha avuto efficacia nell'istante precedente la fusione ed è avvenuta in continuità di valori essendo le attività oggetto di conferimento attribuibili ad entità "under common control".
Considerato che il conferimento da Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. a Banca Popolare di Mantova S.p.A. ha avuto decorrenza 1° gennaio 2017, i saldi riportati ai fini comparativi nei prospetti contabili e nella nota integrativa sono quelli del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 di Banca Popolare di Mantova S.p.A., ne consegue che i dati non sono comparabili.
Al fine di favorire un confronto per quanto possibile su basi omogenee, nei prospetti riclassificati e nelle tabelle di dettaglio contenuti nella "Relazione sulla gestione dell'Impresa" sono altresi indicati i valori al 31 dicembre 2016 su base aggregata nonché le relative modalità di costruzione.
Il presente bilancio d'esercizio, in applicazione del D.lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redato secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard (IASB) e le relaive interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Per l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili internazionali si è fatto riferimento ai seguenti documenti, seppur non omologati dalla Commissione Europea:
I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2017 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).
Per una panoramica relativa ai principi omologati nel corso del 2017 o a quelli omologati in esercizi precedenti, la cui applicazione è prevista per l'esercizio 2017 (o esercizi futuri), si fa rinvio alla successiva "Sezione 4 - Altri Aspetti".
Si sono inoltre considerate, per quanti, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob ed ESMA) che forniscono raccomandazioni sull'informativa da riportare nella Relazione Finanziaria su aspetii di maggior rilevanza o sul trattamento contabile di particolari operazioni.
Per l'illustrazione dei principi contabili ai fini della predisposizione della presente relazione si fa rinvio alla successiva parte "A.2 - Parte relati a alle principali voci di bilancio".
Tali politiche risultano sostanzialmente allineate rispetto a quelle adottate nell'esercizio 2016 dalle due società partecipanti alla fusione - Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. - ad ecezione del trattamento contabile degli utili per le connessi al proprio merito creditizio delle passività valutate in base alla fair value option, per il quale il Gruppo ha deciso di avvalersi della facoltà di applicare anticipatamente le nuove regge introdotte dal principio IFRS 9, come descrito in dettaglio paragrafo "Trattamento contabile del proprio merito creditizio per le passività finanziarie designate al fair value - Applicazione anticipata IFRS 9".
Inoltre, nell'ambito dell'integrazione fra le due società partecipanti alla fusione, si è operata un'analisi di deltaglio relativamente ai criteri di valutazione in uso che, confermando una sostanziale coerenza di tali criteri, ha comportato il riallineamento di prassi contabili che presentavano marginali difformità di applicazione fra le due banche.
Il bilancio d'esercizio è costituito dallo stato parrimoniale, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto inanziario e dalla nota integrativa ed è corredato dalla relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti (da ultimo quello pubblicato in data 15 dicembre della Circolare emanata dalla Banca d'Italia nell'esercizio dei poteri stabiliti dal citato D. Lgs. 38/2005 (di seguito detta anche "Circolare n. 262").
Il presente bilancio è redatto adottando l'Euro come moneta di conto.
Gli importi degli schemi di bilancio sono espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nelle tabelle di nota integrafiva sono espressi in migliaia di Euro, qualora non diversamente indicato.
Il bilancio d'esercizio è redatto con intento di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell'esercizio di Milano S.p.A.. Gli schemi di bilancio forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2017, l'informativa relativa all'ultimo bilancio approvato al 31 dicembre 2016. Come indicato nella premessa i dati comparativi sono quelli riferiti all'ex Banca Popolare di Mantova S.p.A ..
Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nella citata Circolare sono ritenute non sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo.
Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali fosse incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non sarebbe applicata. Nella nota integrativa si spiegherebbero i motivi dell'eventuale deroga e la sua influenza sulla rappresentazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato
Il bilancio d'esercizio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
Nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel prospetto della redditività complessiva non sono indicati i conti che non presentano importi né per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente;
La nota integrativa è suddivisa in parti: A-Politiche contabili, B-Informazioni sullo stato patrimoniale, C-Informazioni sul conto economico, D-Redditività complessiva, E-Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, F-Informazioni sul patrimonio, G-Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda, H-Operazioni con parti correlate.
Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione.
L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali.
Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari. A tale proposito si evidenzia che la situazione causota dall'attuale crisi economica e finanziaria ha reso necessarie assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza.
Proprio in considerazione della situazione di incertezza, non si può escludere che le ipotesi assunte, per quonto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. I risultati che si
consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio.
Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di BPM S.p.A., sia per la materialità dei valori da iscrivere in bilancio impattati da tali politiche sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni che implica il ricorso a stime ed assunzioni da parte del management, con rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa per un'informativa di dettaglio sui processi valutativi condotti al 31 dicembre 2017.
Determinazione delle rettifiche di valore dei crediti erogati iscritti nell'attivo patrimoniale
I crediti rappresentano una delle poste valutative maggiormente esposte alle scelte effettuate dalla Banca in materia di erogazione, gestione e monitoraggio del rischio.
Nel dettaglio, la Banca gestisce il rischio di inadempimento delle controparti finanziate, seguendo nel continuo l'evoluzione dei rapporti con la clientela al fine di valutarne le capacità di rimborso, sulla base della loro situazione economico-finanziaria. Tale attività di monitoraggio consente di segnali di deterioramento dei crediti e conseguentemente di stimare l'ammontare delle rettifiche di valore a fronte dei crediti o su base anglitica o su base forfettaria, queste ultime calcolate tenuto conto delle probabilità di insolvenza e delle perdite registrate storicamente su crediti aventi caratteristiche omogenee.
Per i crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita viene attuato un processo di valutazione collettiva sulla base di percentuali di perdite su serie storiche, opportunamente corrette per tenere conto delle condizioni correnti alla data di valutazione.
Nella valutazione dei crediti assumono rilievo centrale non solo i dati consuntivi e le informazioni certe esistenti alla data di redazione del bilancio d'esercizio, ma altri fattori quali:
Alla luce di quanto sopra esposto, non si può escludere che criteri di monitoraggio alternativi o differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie della Banca, influenzati peraltro anche dalle possibili strategie alternative poste in essere per il recupero delle stesse e dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento, possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2017. Anche nell'ipotesi di mantenere costanti i criteri di monitoraggio ed i parametri ritenuti espressivi della recuperabilità del credito, si deve osservare che, a partire dal 1 gennaio 2018, il processo di determinazione delle rettifiche sui crediti sarà influenzato in modo significativo dal nuovo modello di impairment introdotto dal principio IFRS 9, basato sulle perdite attese "forward looking", come illustrato in maggior dettaglio nel paragrafo "Nuovi principi contabili/interpretazioni o modifiche di quelli esistenti approvati dallo IASB/IFRIC" a cui si fa rinvio.
In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modellì di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.
Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.
Per l'informativa qualitativa sulla modalità di determinazione del fair value per gli strumenti inisurali in bilancio al fair value e per quelli valutati al costo ammortizzato, si fa rinvio a quanto contenuto nella presente Nota Integrativa, "Parte A.4 - Informativa sul fair value".
Stima delle perdite di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita
Per le attività finanziarie disponibili per la vendita un elemento critico è rappresentato dall'individuazione di obiettive evidenze di perdita, in presenza delle quali si rende necessario rilevare del tair value in contropartita del conto economico, anziché della specifica riserva di patrimonio netto. Per i titoli di capitole e gli investimenti in fondi di private equity e in veicoli di investimento assimilabili, la policy approvata dal Gruppo cui appartiene la Banca prevede delle soglie parametriche connesse al carattere significativo o perdurante della riduzione del fair value, al superamento delle quali risulta necessario rilevare una perdita a conto economico, salvo circ: tanze escezionali e motivate.
Le verifiche di impairment sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono illustrare nella Sezione 4 della Parte B relativa all'attivo della presente Nota Integrativa.
La Banca presenta tra le proprie attività patrimoniali attività fiscali per imposte anticipate principalmenti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti. L'iscrizione di tali successivo mantenimento in bilancio presuppone un giudizio di probabilità in merito al recupero delle stesse. Tale giudizio di recuperabilità deve considerare le prospettive reddituali ed i conseguenti redditi imponibili attesi della società nonché le disposizioni normative fiscali vigenti alla di redazione del bilancio che, consentendo la trasformazione di talune attività per imposte anticipate in crediti di imposta al ricorrere di determinate condizioni, rendono certo il loro recupero, a prescindere dalla capacità di generare una redditività futura.
BPM è soggetto passivo in alcune cause legali. La complessità delle situazioni societarie che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente alle problematiche riguardanii la legislozione applicabile, richiedono significativi elementi di giudizio nella sima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l'an sia il quantum nonche i tempi di eventuale manifestazione della passività, e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.
Per informativa sulle posizioni di rischio relative a controversie legali si fa rinvio alla Sezione 12 - "Fondi per rischi ed oneri" contenuta nella Parte B - Passivo della presente Nota Integrativa.
La determinazione delle passività ai benefici a favore dei dipendenti, con particolare rifermento ai piani a benefici deliniti ed ai benefici a lungo termine, impica un certo grado di complessità le risultanze della valutazione dipendono, in larga misura, dalle ipotesi attuariali utilizzate di natura sia demografica (quali tassi di moralità e di turnover dei dipendenti) sia finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione). Risulta pertanto fondamentale il giudizio espresso dal management nella basi tecniche più opportune per la valutazione della fattispecie, che risulta influenzato dal contesto socio economico in cui la Banca si trova ad operare, nonché dall'andamento dei mercati finanziari. L'illustrazione delle principali ipotesi attuariali, unitamente all'analisi di sensitività delle passività rispetto alle ipotesi attuariali ritenute più significative, sono fornite nella sezione 11 del passivo "Fondo di trattamento di fine rapporto", contenuta nella Parte B della presente Nota Integrativa.
L'elenco dei processi valutativi sopra indicati viene fornito al consentire al lettore una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è inteso in alcun modo a suggerire che assunzioni alternative, allo stato attuale, possano essere più appropriate. Il valutazioni di bilancio sono formulate sulla base del presupposto della continuità aziendale: gli amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro predisposto il bilancio nella
presunzione della continuità aziendale. L'informativa sui relativi presidi è contenuta nella Parte E -"Informazioni sui rischi e sulle relative polítiche di copertura" della presente Nota Integrativa, nonché nell'ambito della relazione sull'andamento della gestione dell'impresa.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Dalla data di riferimento del bilancio d'esercizio, 31 dicembre 2017 e fino al 6 febbraio 2018, data in cui la bozza di bilancio è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di BPM S.p.A., non sono intervenuti eventi che comportino impatti significativi sui valori aggregati rilevati nel bilancio.
Sezione 4 - Altri aspetti
Il progeto di bilancio di Banca Popolare di Milano S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 6 febbraio e sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci convocata per il 5 Aprile 2018.
Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 è sottoposto a revisione contabile a cura della società di revisione PricewalerhouseCoopers S.p.A., in applicazione dell'incarico conferito a detta società per gli esercizi 2016-2024 con delibera assembleare del 23 marzo 2016.
La relazione di revisione è depositata e messa a disposizione dei relazione finanziaria annuale, ai sensi dell'art. 2429 del codice civile.
Nuovi principi contabili/interpretazioni o modifiche di quelli esistenti approvati dallo IASB/IFRIC Di seguito si riporta u. l'illustrazione dei nuovi principi contabili o delle modificne ai principi esistenti approvati dallo IASB, nonché delle nuove interpretazioni o modifiche di quelle esistenti, pubblicate dall'IFRIC, con evidenza separata di quelli applicabili nell'esercizio 2017 da quelli applicabili negli esercizi successivi.
Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni SIC/IFRIC omologati e da applicare obbligatoriamente ai fini della redazione del bilancio 2017
Le modifiche si pongono come obiettivo quello di fornire taluni chiarimenti ed esempi sulla rilevazione delle attività per imposte differite relative a minusvalenze su strumenti di debito misurati al fair value.
L'applicazione delle modifiche è prevista obbligatoriamente a partire dal 1º gennaio 2017.
Regolamento n. 1990 del 6 novembre 2017 - IAS 7 "Iniziativa di informativa"
Le modifiche si pongono come obiettivo quello di fornire agli utilizzatori del bilancio maggioni informazioni per valutare se le variazioni delle passività per finanziamenti siano da imputare o meno a variazioni di flussi finanziari per cassa.
L'applicazione delle modifiche è prevista obbligatoriamente a partire dal 1º gennaio 2017.
Si segnala che l'applicazione delle sudette modifiche non ha comportato impatti significativi per la Banca.
Principi contabili IAS/IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC omologati, la cui applicazione decorre successivamente al 31 dicembre 2017
Di seauto si fornisce un'illustrazione dei principi contabili/interpretazioni o modifiche degli stessi emanati dallo IASB/IFRIC ed omologati dalla Commissione Europea, che troveranno applicazione obbligatoria successivamente all'esercizio 2017.
Con Regolamento n. 2067 del 22 novembre 2016 è stato omologato || nuovo principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanzian", che disciplina le fasi di classificazione, impairment e hedge accounting relative agli strumenti finanziari, in sostituzione del principio contabile IAS 39.
Di seguito si farnisce l'informativa sulle principali novita introdotte, sullo stato di avanzome. No del progetto di implementazione, sulle principali scelle operative e decisioni assunte con riferimento alle politiche contabili e relative aree di giudizio, agli impatti attesi, di natura qualitativa, sul patrimonio netto contabile e di vigilanza.
Al riguardo si precisa che detta informativa viene fornita in ottemperanza alle principio contabile IAS 8 ed alle indicazioni dell'ESMA contenute nel documento intitolato "European common enforcement priorities for 2017 financial statement" del 27 ottobre 2017.
Si deve premettere che l'implementazione del principio contabile IFRS 9 è stata seguita da un apposito gestito dal Gruppo Banco BPM, al fine di garantire un'adozione coerente ed organica per la Capogruppo e per le società controllate. Pertanto, nei seguenti poragrafi i riferimenti alle decisioni assunte dal Gruppo Banco BPM devono ritenersi applicabili a BPM, in qualità di controllata.
Le principali novità riguardano i seguenti quattro aspetti:
L'applicazione obbligatoria del principio è prevista a partire dal 1º gennaio 2018.
In considerazione della rilevanza delle modifiche introdotte dal nuovo principio IFRS 9 ed in seguito all'operazione di fusione del'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM, a partire da gennaio 2017, il Gruppo Banco BPM ha unificato gli specifici progetti già avviati dai precedenti aruppi bancari. Il progetto unificato è stato finalizzato a:
A partire dal quarto trimestra 2017 le attività progettuali si sono concentrate nel formalizzare le decisioni assunte, mediante l'emanazione della normativa di riferimento in termini di metodologie, processi e procedure, e nel verificare la corretta implementazione delle modifiche necessarie nei sistemi informativi target.
Allo stato attuale sono in corso di ultimazione alcuni informatici finalizzati a mettere in produzione nei processi amministrativi e contabili alcune scelte metodologiche assunte nel progetto IFRS 9.
l'articolazione del progetto i filoni di novità introdotte dal nuovo principio in precedenza illustrate (Classificazione e Misurazione (C&M), Impairment, Hedge Accounting); per ciascuna area tematica è stato atlivato uno specifico gruppo di lavoro a cui è affidata la relativa responsabilità.
Per ciascuna delle principali direttici del progetto, è stato ufilizzato il medesimo approccio metodologico declinato nelle seguenti già citate tre macro fasi di attività: conferma andlisi e scelte preliminari, disegno del modello operativo target, sviluppo ed analisi d'impatto. Al riguardo va sottolineato che per la direttrice "impairment", a partire dal secondo trimestre 2017 sono state aperti due filoni paralleli di implementazione, il primo dei quali riguarda lo "stage assignment", affidato alla responsabilità della funzione Crediti, mentre il secondo riguarda il "motore di calcolo ed i modelli", guidato dalla funzione Rischi; nel corso del terzo trimestre 2017 è stato aperto un ulteriore filone di implementazione dedicato alla metodologia di valutazione dei crediti deteriorati (stage 3), in linea con l'approccio mulfi scenario previsto dal principio IFRS 9, guidato dalla funzione NPL.
Il progetto complessivo è guidato dal Responsabile della funzione e Bilancio, coadivvato dalla funzione Progetti Speciali e Monitoraggio, e vi partecipano attivamente i rappresentanti delle funzioni Rischi, Crediti, Commerciale, Organizzazione, IT, Finanza, Pianificazione e Controllo, Audit ed NPL Unit. I risultati delle attività svolte e le scelle strulegiche da assumere sono portate all'attenzione di un comitato Operativo, costituito da tutti i responsabili delle funzioni aziendali coinvolte in modo diretto dall'implementazione delle nuove regole. Le principali scelle o decisioni da assumere sono sottoposte di un Comitato Guida (costituito dall'Amministratore Delegato, dal Direttore Generale, dai Condirettori Generali, dal Responsabile di Progetto e dal Responsabile della Funzione Progetti Speciali e Monitoraggio), come pure al Consiglio di Amministrazione. In particolare al Comitato Guida sono state sottoposte le risultanze di impatto (Impatto (Impatto (Impact Assessment) richiesta dall'EBA sulla situazione di riferimento sia al 30 settembre 2016 (sul perimetro separato degli ex Gruppi Banco Popolare e Banco BPM), consegnata tra febbraio e marzo 2017, sia al 31 dicembre 2016, consegnata a luglio 2017.
Il progetto complessivo così come le decisioni assunte e le iniziative intraprese sono state oggetto di specifica analisi e valutazione da parte della BCE (c.d. IFRS 9 Thematic Review), che, nel corso del primo semestre 2017, ha effettuato un'analisi dello stato di avanzamento del Gruppo Banco BPM con riferimento alla data del 31 marzo 2017. Ad esito della propria analisi 170rgano di Vigilanza ha comunicato in data 9 ottobre 2017 le proprie osservazioni riguardanti principalmente l'approccio progettuale e la formalizzazione delle scelle metodologiche. L'Organo di Vigilonza ha anche suggerito le azioni di rimedio ("recommendations") indicando le relative scadenze entro le quali implementare le suddette azioni. Le osservazioni dell'Organo di Vigilanza, ove non già superate dalle attività svolte dal progetto successivamente al 31 marzo 2017, sono state tenute in debita considerazione nell'aggiornamento del progetto. In maggior dettaglio le "recommendations" sono state indirizzate altraverso specifiche altività che alla di redazione della presente relazione risultano quasi totalmente concluse.
Per BPM i nuovi requisiti di classificazione, misurazione e impairment saranno applicati a partire dal 1 gennaio 2018, data di prima applicazione, fatta eccezione per il trattamento contabile degli utili e delle perdite correlate al proprio merito creditizio per le passività finanziarie designate al fair value per i quoli ci si è avvalsi di un'applicazione anticipata nel corso dell'esercizio 2017, in linea con le politiche contabili del Gruppo di appartenza.
L'applicazione dei nuovi requisiti comporterà un aggiustamento dei saldi del patrimonio netto di apertura al 1 gennaio 2018, determinati applicando retrospettivamente il principio IFRS 9, salvo quanto diversamente previsto. In linea con quanto consentito dal principio contabile IFRS 9, la banca non presenterà nell'esercizio 2018 alcuna informazione su base comparativa.
Per motivazioni operative connesse ai tempi dei processi di consolidamento dei dati al 31 dicembre 2017 e di completamento di alcune attività progettuali, alla data di redazione del presente bilancio non risultano disponibili gli effetti relativi all'applicazione del nuovo principio, ottenuti in base alle risultanze prodotte dalle procedure contabiliamministrative. Tuttavia al fine di consentire un apprezzamento degli effetti correlati all'applicazione delle nuove regole contabili, nella selazione sulla gestione è fornita una stima preliminare degli impatti quantitativi sul patrimonio netto contabile e di vigilanza al 1 gennaio 2018; detta stima è stata condotta facendo affidamento sulle migliori informazioni disponibili alla data di redazione della presente relazione finanziaria, ottenute di elaborazioni extra-contabili, Le citate elaborazioni sono talvolta riferite a dati antecedenti al 31 dicembre 2017, in quanto ritenuti prevedibilmente non significativamente diversi da quelli di fine esercizio. Sulla base di quanto in precedenza illustrato, le stime devono quindi essere intese come soggette a possibili cambiamenti in relazione al completamento del processo di prima applicazione del principio IFRS 9 e delle attività di validazione e controllo interno ed esterno sul medesimo. Nel corso dell'esercizio 2018 il Gruppo Banco BPM continuerà, infatti, le attività volte ad affinare il framework metodologico di riferimento nonché i relativi processi contabili e sistemi di controllo.
Si riporta l'illustrazione delle principali decisioni assunte dal Gruppo di appartenenza e dei principali impatti attesi per la banca, di natura qualitativa, per ciascuna area progettuale.
In base al principio contabile IFRS 9 la classificazione delle attività finanziarie dipende dalla combinazione dei seguenti due driver:
Sulla base delle combinazioni tra i business model e le caratteristiche delle attività finonziarie sono individuabili le seguenti categorie contabili:
scelga l'opzione irrevocabile di classificarli nella categoria delle attività finanziarie designate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, senza alcun riciclo nel conto economico delle componenti valutative e realizzative lad eccezione dei dividendi che continuono ad essere rilevati a conto economico).
In aggiunta alle categorie in precedenza illustrate, è prevista la facoltà di utilizzare la categoria contabile delle attività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico; tale opzione è irrevocabile ed è ammessa solo per eliminare o ridurre significativamente un'incoerenza nella rilevazione ("asimentia contabile") che altrimenti risulterebbe dalla valutazione delle attività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse.
Ciò premesso, per quanto concerne la classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, le attività progettuali sono state indirizzate ad individuare il business model del Gruppo, nonché a stabilire le modalità di effettuazione del test sulle caratteristiche contrattuali dei cash flow (cosiddetto "SPPI test").
Nella definizione del "business model", effettuata sia a livello di Gruppo che di singola entità giuridica, si sono tenute in considerazione tutte le informazioni rilevanti, tra cui i dati storici relativi alle vendite passate, alle metodologie di misurazione e di rendicontazione delle attività finanziarie, alla modalità di gestione e misurazione di rischi che possono influenzare le performance delle attività finanziarie, alle politiche di remunerazione dell'alta direzione. Sono state quindi elaborate specifiche linee guida volte a definire il business model del Gruppo ed eventuali suoi cambiamenti. Per il portafoglio delle attività valutate al costo ammortizzato, considerato che obiettiva del modello di business è l'incasso dei relativi flussi di cassa, sono stati deliniti i criteri di ammissibilità delle vendite al verificarsi di determinate circostanze (come ad esempio un incremento significativo del rischio di credito o vendite prossime alla scadenza) o in relazione alla non significatività delle stesse in termini di ammontare o frequenza.
Per quanto riguarda il test SPPI è stato definito l'approccio metodologico di Gruppo e sono stati implementati i modelli target, in termini di procedure e processi, per lo svolgimento del test per tutte le attività finanziarie, sia crediti che fitoli di debito.
Per il portaloglio titoli di debito in essere al 31 dicembre 2017, potenzialmente da classificare nelle categorie contabili delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, il test SPPL è stato ultimato. Le analisi condotte hanno evidenziato il mancato superamento per una percentuale limitata di strumenti di debito, sia come controvalore. I suddetti strumenti finanziari saranno classificati nella categoria contabile delle attività finanziarie valutate obbligatoriamente al fair value con impatto sul conto economico.
Per gli strumenti finanziari rapprosentati da finanziamenti, l'approccio di analisi è stato uifferenziato a seconda che gli stessi facessero riferimento a prodotti standard, codificati come tali sulla base di cataloghi o schede prodotto, tipici del mondo retail, small business o mid corporate, piuttosto che ad erogazioni "failor made". Per la prima tipologia di strumenti finanziari, l'analisi è stata incentrata sull'esame delle schede descrittive dei prodotti attualmente in vendita. Per la seconda tipologia di strumenti finanziari, l'analisi è stata incentrata sull'esame puntuale dei singoli contratti di finanziamento. Le analisi svolte hanno portato ad identificare specifiche tipologie di prodotti standard (si tratta di un numero di strumenti finanziari del tutto marginale rispetto alle esposizioni complessive del Gruppo) ed alcuni contratti "tailor made" che, in virtù di specifiche clausole contratiuali, non superano il test.
Allo stato attuale sono in fase di completamento le attività di conduzione del test sui crediti in essere alla data del 31 dicembre 2017, con particolare riferimento ai finanziamenti originati nel secondo semestre.
Per tutti gli strumenti di debito che presentano un valore temporale del denaro modificato e quindi, a titolo esemplificativo, evidenziano un mismatch tra la periodicità della rata ed il tenor del tasso, è stata definita una specifica metodologia volta ad accertare il superamento del cosiddetto "Benchmark Cash Flow Test". Le analisi svolte non hanno evidenziato posizioni significative che presentano un volore temporale modificato tale da comportare il fallimento del "Bechmark Cash Flow Test" e la conseguente classificazione nella categoria contabile delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto sul conto economico.
Ciò premesso, si ritiene che i criteri di misurazione delle nuove categorie contabili IFRS 9 in cui saranno classificati gli strumenti in essere alla data di transizione risulteranno sostanzialmente allineati a quelli delle precedenti categorie IAS 39, salvo limitati casi, imputabili a modifiche del modello di business, alle caratteristiche intrinseche degli strumenti finanziori, all'adozione di scelle contabili consentite dal principio. Gli impatti sul patrimonio netto contabile relativi alla prima applicazione delle nuove regole di classificazione non sono quindi attesi essere significativi.
In maggior dettaglio, alla data di prima applicazione del portafoglio di attività finanziarie, basata sul business model esistente al 1 gennaio 2018, sarà effettuata secondo le seguenti linee guida:
In base al principio IFRS 9, tutte le attività finanziarie non oggetto di misurazione in bilancio al fair valve con impatto nel conto economico, rappresentate da titoli di debito e finanziamenti, e le esposizioni fuori bilancio devono essere assoggettati al nuovo modello di impairment basato sulle perdite attese.
Nel dettaglio, il modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9 si basa sul concetto di valutazione "forward looking", ovvero sulla nozione di perdita attesa (Expected Credit Loss), sia essa calcolata a 12 mesi (Stage 1) o fino alla vita residua dello strumento (perdita lifetime per gli Stage 2 e Stage 3).
Secondo il modello di calcolo delle Expected Credit Loss, le perdite devono essere registrate non solo facendo riferimento alle oggettive evidenze di valore già manifestatesi alla data di reporting, ma anche sulla base dell'aspettativa di perdite di valore future non ancora manifestatesi, che devono riflettere:
Ne consegue che la determinazione delle perdite attese è un esercizio complesso che richiede significativi elementi di giudizio e di stima, anche con riferimento alle informazioni forward looking di natura macroeconomica.
Al fine di implementare i requisiti sopra illustrati, nell'ambito del cantiere impoirment, che prevede filoni progettuali specifici e distinti tra crediti e titoli, nel corso dell'esercizio 2017:
è stato definito il framework di riferimento per accertare la sussistenza o meno di un significativo deterioramento del rischio di credito (cosiddetto "Framework Stage Assignment") e la conseguente classificazione delle esposizioni performing dallo stage 1 allo stage 2;
sono stati elaborati i modelli - inclusivi delle informazioni forward looking - da utilizzare sia ai fini dello stage assignment (PD lifetime) sia ai fini del calcolo dell'expected credit loss ad un anno e lifetime.
Ai fini dell'allocazione delle esposizioni nei diversi stage:
Con riferimento alle esposizioni performing, il significativo deterioramento del merito creditizio sarà delerminato a livello di singolo rapporto tramite il confronto tra il rischio di credito allo strumento finanziario all'atto della valutazione e quella al momento iniziale dell'erogazione o dell'acquisizione. Tale confronto sarà effettuato assumendo a riferimento sia criteri quantitativi. Per lo staging dei titoli di debito, caratterizzati da più transazioni di acquisto a fronte di un medesimo ISIN, il Gruppo ha deciso di utilizzare il metodo FIFO (First In-First Out) quale metodologia per la determinazione del merito creditizio originario delle quantità oggetto di valutazione.
Più in dettaglio, al fine di accertare l'esistenza di un significativo deterioramento della qualità creditizia ed il conseguente passaggio dello strumento finanziario dallo Stage 2, il Gruppo ha individuato i seguenti criteri:
Con particolare riferimento al criterio quantitativo relativo applicabile alle esposizioni creditizie nei confronti della clientela, il Gruppo Banco BPM intende prendere in considerazione tra la probabilità di default (PD) alla data di origine dello strumento finanziario e la medesimo probabilità misurata alla data di reporting. Lo sviluppo del modello ha comportato l'individuazione di specifiche di variazione tra la probabilità di default rilevata all'origine del rapporto contrattuale e la probabilità di default rilevata alla data di valutazione, differenziote per Segmento di rischio; classe di Rating e vita residua. Il superamento delle suddette soglie costituisce espressione di un significativo incremento del rischio di credito. A tale proposito, il Gruppo Banco BPM è ricorso ad un confronto tra curve di PD lifetime (origine vs reporting), contenenti informazioni forward looking; tall informazioni riguardano i fattori macroeconomici e altri elementi quali il settore dell'attività, il tipo di strumento finanziario, e la durata residua dello strumento finanziario stesso.
Per i portafogli rappresentati dai crediti verso banche e dai titoli di debito, il criterio quantitativo relativo è basato sulla variazione della probabilità di default a dodici mesi, anziché per futta la vita residua dello strumento. Tale approccio semplificato tenuto conto della tipologia di controparte/emittenti è giustificatività della differenza di impatto rispetto al modello più complesso utilizzato sul portafoglio crediti verso clienti.
Si precisa che il Gruppo Banco BPM non si intende avvalere della "Low Credit Risk Exemption", ossia dell'espediente pratico di non effettuare il test relativo al significato deterioramento del rischio di credito per le transazioni che alla data di valutazione presentano un basso rischio di credito, fatta eccezione per il portafoglio dei titoli di debito che presentano un livello di rating "Investment grade".
Con riferimento al funzionamento del modello, il Gruppo Banco BPM ha deciso di adottare un modello di riclassificazione da Stage 2 a Stage 1 di tipo simmetrico: nei casi in cui le condizioni scatenanti il significativo
deterioramento del rischio di credito cessino di sussistere ad una data di valutazione successiva, lo strumento finanziario torna ad essere misurato in base alla perdita attesa misurata su un orizzonte temporale di dodici mesi. Si precisa inoltre, che in caso di rientro in bonis dallo Stage 3, non è previsto un passaggio obbligatorio dei rapporti della controparte in Stage 2. La classificazione negli stadi delle esposizioni performing (Stage 1 o Stage 2) dipenderà dall'applicazione automatica del framework di stage assignement precedentemente illustrato.
Con riferimento al modello di calcolo dell'Expected Credit Loss (ECI) per la misurazione dell'impairment degli strumenti classificati negli stage 1 e 2 appare opportuno premettere che il suo sviluppo è stato fondato sul nuovo modello interno per la misurazione del rischio di credito che è attualmente sottoposto alla validazione dell'Organo di Vigilanza. Si prevede che il processo di validazione dovrebbe concludersi entro la fine del primo trimestre 2018. Oggetto della richiesta di validazione è anche l'estensione del suddetto nuovo modello interno anche alle esposizioni creditizie acquisite dall'ex Gruppo BPM nell'ambito dell'operazione di aggregazione aziendale da cui il Banco BPM ha avuto origine.
Partendo da tale modello sono stati elaborati nuovi parametri di rischio IFRS 9 "compliant", in termini di:
Nella definizione dei parametri del modello si è tenuto conto:
Come già indicato, la definizione di default adottata risulta allineato a quella regolamentare.
In aggiunta, nel rispetto dei requisti dallo standard, secondo il quale la stima dell'ECL deve essere il risultato della ponderazione di una serie di possibili scenari forward looking (c.d. "probability weighted"), il Gruppo ha sviluppato una metodologia di generazione di scenari macroeconomici multipli ai quali sono associate le rispettive probabilità di accadimento. In maggior dettaglio, accanto allo scenario "baseline", ossia allo scenario macroeconomico previsionale sulla base del quale il Gruppo sviluppa le proiezioni relative a dati economico/patrimoniali e di ri-chio lungo un orizzonte temporale di breve e di medio termine, ritenuto muggiormente probabile, sono stati elaborati scenari alternativi migliorativi e peggiorativi.
Come già evidenziato, i suddetti parametri saranno oggetto di possibile affinamento del processo di prima applicazione del principio IFRS 9 e delle attività di controllo sul medesimo, anche in relozione agli sviluppi che saranno registrati sul nuovo modello interno di misurazione del rischio di credito.
Con riferimento alle esposizioni deteriorate, corrispondenti alle attività classificate nello stage 3, pur in presenza di una sostanziale corrispondenza con il perimetro delle esposizioni deteriorate in base al previgente principio IAS 39, è stata elaborata una specifica metodologia volta ad includere elementi forward looking correlati a scenari di vendita, in aggiunta allo scenario che prevede di recuperare i flussi di cassa mediante l'attività di gestione interna (cosiddetto approccio "multi scenario"). Come espressamente previsto dall'ITG dello IASB, nella determinazione delle perdite attese è infatti possibile considerare i flussi recuperabili per il tramite della vendita, nella misura in cui sia possibile elaborare aspettative ed assunzioni desunte in ragionevoli e dimostrabili (si veda al riguardo il documento: Meeting Summary-11 December 2015 - Inclusion of cash flows expected from the sale on default of a loan in the measurement of expected credit losses").
Alla luce degli obiettivi della NPL strategy, già comunicati al mercato, il Gruppo ha quindi ritenuto sussistenti i presupposti più sopra richiamati per le proprie esposizioni in sofferenza. La valutazione delle suddette esposizioni sarà quindi elaborata altraverso la configurazione, per ciascun portafoglio, di due stime dei flussi di casa che il Gruppo si aspetta di ricevere: la prima determinato assumendo a riferimento di recupero dal debitore sulla base dell'attività di recupero interna coerente con le valutazioni effettuate ai sensi del principio contabile IAS 39 (scenario work out) e la seconda assumendo a riferimento lo scenario di recupero tramite cessione del credito (scenario vendita). La perdita attesa sarà pari alla media ponderata per le probabilità assegnate ai due scenari delle stime dei flussi di cassa che il Gruppo si aspetta di ricevere a fronte dei medesimi. In maggior dettaglio, il portafoglio delle sofferenze verrà segmentato in diversi cluster, considerati ai fini dell'analisi del portafoglio
di sofferenze (esempio: vintage, ammontare esposizioni, segmento clientelo). Ai vari cluster saranno assegnate probabilità di cessione vs workout differenziate coerenti con il raggiungimento del livello di cessioni target comunicato al mercato (Euro 8,5 miliardi nel triennio 2018-2020). Per la determinazione dei flussi di recupero tramite la vendita, la metodologia utilizzata è fondata su un processo di attualizzazione dei flussi di cassa recuperabili, in base alla tecnica del "discounted cash flows", in funzione di alcuni parametri ritenuti rappresentativi nell'ottica del potenziale acquirente.
Con riferimento al riconoscimento e alla rilevazione delle relazioni di copertura, il nuovo modello di Hedge Accounting introdotto doll'IFRS 9 mira a semplificarne la contabilizzazione garantendo un maggiore allineamento tra la rappresentazione contabile delle coperture e le logiche gestionali (risk management). Di particolare interesse per le istituzioni non finanziarie, il nuovo modello prevede un ampliamento delle regole dell'hedge acconting con riferimento agli strumenti di copertura ed ai relativi rischi "eligible" .
Il nuovo standard non affronta esplicitamente la contabilizzazione delle attività di copertura macro, in quanto oggetto di trattazione dallo IASB nell'ambito di un filone progettuale separato rispetto all'IFRS 9. Per tale motivo, I'IFRS 9 prevede la possibilità di mantenere le regole dell'hedge accounting dello IAS 39 (opt out), fin tanto che verranno definite le nuove regole del macro hedging.
In sede di prima applicazione, il Gruppo ha quindi deciso di avvalersi dell'opzione "opt out", ossia le operazioni di copertura continueranno ad essere gestite nel rispetto dell'hedge accounting previste dallo IAS 39 attualmente omologato (nella versione "carve-out").
Il Gruppo valuterà se mantenere o meno tale scelta per i reporting period successivi al 2018.
Con il Regolamento UE n. 2395 del 12 dicembre 2017 è stato aggiornato il Regolamento 577/2013 CRR, inserendo il nuovo articolo 473 bis "Introduzione dell'IFRS 9" contenente la disciplina transitoria degli impatti correlati alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9, con l'obiettivo di dilazionare nel tempo gli impatti sui fondi propri derivanti dal nuovo modello di impairment su tutti gli strumenti finanziari. Tale disciplina consente di includere nel CET 1 una porzione dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese per i primi cinque esercizi (rispettivamente pari al 95%, all'85%, al 70%, al 50% e al 25% a partire dal 2018 fino al 2022) . Dal 1 gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà pienamente riflesso nel computo dei fondi propri.
Oltre alla possibilità di dilazionare i impatto derivante dalla prima applicazione dei principio contabile alla data del 1 gennaio 2018, la citata disciplina transitoria prevede la possibilità di dilazionare gli eventuali impatti che l'applicazione del nuovo modello di impairment produrrà anche nei primi esercizi alla prima applicazione del nuovo principio contabile, ancorché limitatamente a quelli derivanti dalla valutazione delle altività finanziarie non deteriorate (Stage 1 e Stage 2).
L'impatto deve essere calcolato separatamente per il portafoglio incluso nel perimetro dei modelli interni, da quello assoggettato alla metodologia standard; la sterilizzazione opererà solamente nell'ipotesi in cui i fondi rettificativi contabili dovessero eccedere rispetto ai fondi rettificativi determinati sulla base delle perdite attese regolamentari a un anno.
Al riguardo si rappresenta che Banco BPM ha deliberato e comunicato alla BCE la propria scelta di utilizzare il regime transitorio sopra illustrato nella sua integralità. Nel 2018 il Gruppo potrà quindi sterilizzare nel CET 1 il 95% dell'impatto negativo conseguente al nuovo modello di impairment. Al fine di garantire una comparazione su basi omogenee, le linee dell'European Banking Autority (EBA), in vigore da marzo 2018, prevedono che le banche che utilizzano le disposizioni transitorie debbano fornire informativa degli assorbimenti di capitale e dei ratio prudenziali anche sulla base delle regole fully phased, ossia delle regole che saranno applicabili a partire dal 1 gennaio 2023.
Regolamento n. 1905 del 22 settembre 2016 - IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti"
Il principio, pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2014, introduce un unico modello per la rilevazione di tutti i ricavi derivanti dai contratti stipulati con la clientela e sostituisce i precedenti standard/interpretazioni sui ricavi (lAS 18, IAS 11, IFRIC 13, IFRIC 18 SIC 31). In base a tale modello, l'entità deve riconoscere i ricovi in base al compenso che ci si attende di ricevere a fronte dei servizi forniti, determinato sulla base dei seguenti
cinque passi:
A titolo di esempio, la commissione di ingresso ("up front") incassata da un cliente per il servizio di gestione patrimoniale comporta il riconoscimento di un ricavo in funzione obligations" identificate nel contratto, indipendentemente dal fatto che il ricavo sia certo. In tal caso, qualora alla data di sfipula non sia possibile identificare un bene o un servizio trasferito, la commissione up front dovrà essere considerata come un anticipo e rilevata a conto economico nel momento in cui si rifene adempiuta l'obbligazione a fronte della quale è stato pattuito il compenso.
Al riguardo si precisa che, sulla base di una preliminare ricognizione delle potenziali fattispecie, il Gruppo non ha ancora avviato una formale attività di valutazione degli impatti, che si prevedono comunque non essere significativi.
Il principio è stato pubblicato dallo IASB in data 13 gennaio 2016, con l'intento di migliorare la rendicontrazione contabile dei contratti di leasing. L'applicazione obbligatoria è prevista a partire dal 1º gennaio 2019.
Nel dettaglio, il principio introduce nuove regole per la rappresentazione contabile dei contratti di leasing sia per i locatori sia per i locatari, sostituendo i precedenti standard/interpretazioni (IAS 17, IFRIC 4, SIC 15 e SIC 27). Il leasing è definito come quel contratto la cui esecuzione dipende dall'uso di un bene identificato e che attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo del bene per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.
L'IFRS ló stabilisce i principi in materia di rilevazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. La finalità è assicurare che locatori forniscano informazioni appropriate secondo modaliu che rappresentino fedelmente le operazioni. Le informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio gli elementi per valutare l'effetto del leasing sulla situazione patrimoniale, il risultato economico e i flussi finanziari dell'entità.
Il Principio si applica a tutti i contengono il diritto ad utilizzare un bene (c.d. "Right of Use") per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. L'IFRS 16 si applico a tutte le transazioni che prevedono un diritto ad utilizzare il bene, indipendentemente dalla forma contrattuale, i.e. leasing finanziario o operativo, affitto o noleggio.
La principale novità riguarda la rappresentazione patrimoniale del locatario in riferimento al "Right of use" ed all'impegno assunto relativamente ai leasing operativi, tramite l'iscrizione di un'attività e una passività. In particolare il locatario dovrà rilevare una passività sulla base del valore attuale dei canoni futuri in contropartita dell'iscrizione tra le attività del diritto d'uso del bene oggetto del contratto di leasing.
Successivamente all'iscrizione iniziale:
Rimangono esclusi dall'IFRS 16 i contratti con durata inferiore ai 12 mesi o che abbiano un valore unitario a nuovo del bene oggetto di leasing di modesto valore.
Per il locatore restano sostanzialmente confermate le regole di contratti di leasing dello IAS 17, differenziate a seconda che si tratti di leasing operativo o leasing finanziario. In caso di leasing finanziario il locatore continuerà a rilevare nello stato patrimoniale un credito per i canoni di leasing futuri.
Si segnala che l'applicazione del suddetto principio non comporterà impatti significativi per la Banca.
Regolamento n. 1987 del 31 ottobre 2017 - "Chiarimenti sull'IFRS 15 - Ricavi provenienti dai contratti con i clienti" L'applicazione delle modifiche è prevista obbligatoriamente a partire dal 1º gennaio 2018, contestualmente all'adozione del principio contabile nella sua interezza.
L'obiettivo delle modifiche è di agevolare la transizione per le entità che adotteranno il principio.
Regolamento n. 1988 del 3 novembre 2017 - "Applicazione congiunta dell'IFRS 9 Strumenti finanziari e dell'IFRS 4 Contratti assicurativi"
Le modifiche si pongono come obiettivo quello di risolvere, per le società che svolgono attività assicurativa, le problematiche legate all'applicazione del principio IFRS 9, prima dell'implementazione dello standard che sostiluirà l'IFRS 4 sui contratti d'assicurazione (IFRS 17).
L'applicazione delle modifiche è prevista obbligatoriamente a partire dal 1ª gennaio 2018, contestualmente all'adozione del principio contabile IFRS 9.
Per completezza si fornisce di seguito un'elencazione degli ulteriori principi ed interpretazioni, emanati dallo IAS/IFRIC ma non ancora omologati che, pur essendo di potenziale interesse per il Gruppo, non sono ritenuti iali da impattare in modo significativo sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo, nonché sull'informativa di bilancio:
Per completezza informativa si segnala che in data 18 maggio 2017 la IASB ha emanato il nuovo principio contabile IFRS 17 che disciplina i contratti emessi dalle compagnie di assicurazione e la cui applicazione è prevista a partire dal 1º gennaio 2021. Per l'operatività del Gruppo non sono tuttavia previsti impatti diretti.
Gli schemi di bilancio e le tabelle di nota integrativa forniscono, oltre al dato contabile dell'esercizio 2017, l'informativa comparativa relativa all'esercizio 2016.
Per una corretta comprensione dei dati comparativi si deve segnalare che i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2016
e quelli economici dell'esercizio 2016 si riferiscono alla Banca Popolare di Mantova S.p.A.. Tali soldi non sono quindi omogenei rispetto ai corrispondenti saldi riferiti all'esercizio 2017 a seguito dell'operazione di conferimento da Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. che si è perfezionato in data 1 gennaio 2017, come già indicato in premessa.
Nel corso del 2016 le due banche dalla cui fusione è originato il Banco BPM S.p.A. (Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c.a r.l.), sono state oggetto, tra l'altro, di attività ispettive da parte della Banca Centrale Europea ("BCE"), aventi per oggetto la gestione del rischio di credito e di controparte ed il sistema di controllo del rischio.
In data 18 maggio 2017, la BCE ha inviato a Banco BPM la lettera contenente raccomandazioni sulle azioni da porre in relazione ai rilievi formulati all'esito delle ispezioni. Tali indicazioni riguardano, tra l'altro, talune carenze, debolezze ed aree di miglioramento, riscontrate nella governance, il sistema dei controlli interni, i processi di gestione, monitoraggio, classificazione e valutazione del credito delle due precedenti banche.
Al riguardo si evidenzia che le diverse valutazioni espresse dal team ispettivo della BCE a fronte delle esposizioni oggetto di "credit file review" (quantitative findings) erano state oggetto di attento esame sin dalla redazione dei bilanci al 31 dicembre 2016 delle due banche dalla cui fusione Banco BPM ha tratto origine. Le suddette esposizioni sono state oggetto di attento monitoraggio anche nel corso dell'esercizio 2017 al fine di aggiornare le valutazioni sulla base delle informazioni e degli eventi intervenuti nel corso dell'esercizio.
Con riferimento alle raccomandazioni di tipo qualitativo sui processi adottati dalle precedenti banche nella classificazione e nella valutazione dei crediti, nel corso del secondo semestre 2017 si è proceduto ad effettuare una revisione dei processi di gestione, monitoraggio e valutazione delle esposizioni creditizie considerando le suddete indicazioni.
Le principali modifiche introdotte nei processi di classificazione dei crediti hanno interessato, fra gli altri, i seguenti aspetti:
valutazione secondo parameri statistici in luogo della valutazione analitica dei crediti a sofferenze o a inadempienze probabili in funzione della significatività del credito (soglia di rilevanza);
valutazione dei crediti garantii da ipoteca su beni immobili, con particolare riferimento alla modalità di determinazione dei valo e dei beni da considerare ai fini della coperturo fornita dalla garanzia ipotecaria;
attualizzazione delle previsioni di recupero del credito, con particolare riferimento alle esposizioni classificate ad inadempienze probabili.
In considerazione dell'introduzione progressiva nel corso dell'esercizio delle modifiche infrodotte nei processi di valutazione dei crediti e del fatto che taluni aspetti oggetto di modifica risultano essere integrati in processi valutativi complessi ed articolati, non è possibile fornire una precisa ed attendibile indicazione del loro impatto sul conto economico dell'esercizio 2017 avente carattere non ricorrente.
Per completezza di informazione si evidenzia che anche i processi di valutazione del credito performing sono stati oggetto di significative modifiche nel corso dell'esercizio. Tali modifiche da un lato sono riconducibili ad una armonizzazione di criteri all'interno del nuovo Gruppo e dall'altro conseguono alla parallela revisione dei modelli interni di misurazione del rischio di fini prudenziali, i cui parametri sono utilizzati, fatte salve le opportune modifiche richieste dai principi contabili, come base di riterimento dei crediti ai fini contabili.
Al 31 dicembre 2017 le operazioni di raccolta da BCE, interamente costituite dai finanziamenti TLTRO II, ammontano a 6,4 miliardi.
Per ciascuna operazione TLTRO II, avente scadenza fissa di quattro anni dal momento dell'erogazione (avvenuta in base a quattro aste trimestrali a partire da giugno 2016), il tasso di riferimento è quello applicato alle operazioni di rifinanziamento principale alla di ciascuna aggiudicazione, pari allo zero. E' tuttavia prevista la possibilità di beneficiare del più favorevole tasso di interesse sui depositi presso la BCE, nella misura massima dello 0,4%,
qualora, nel periodo dal 1º febbraio 2016 al 31 gennaio 2018, i presiti netti idonei dovessero superare di almeno il 2,5% un determinato livello benchmark.
Per il bilancio al 31 dicembre 2017 gli interessi maturati sulle citate passività, che ammontano complessivamente a 33,0 milioni, risultano accertati nella misura massima dello 0,4% essendo ormai noto il raggiungimento del target fissato di 31 gennaio 2018. Al riguardo si precisa che gli interessi così accertati si riferiscono per 7 milioni a competenze non rilevate nel bilancio dell'esercizio precedente, non sussistendo alla data di redazione di questo ultimo bilancio elementi chiari e sostenibili per poter supportare la probabilità di conseguimento del beneficio potenziale.
Detti interessi, anche se riferiti a passività finanziarie, risultano iscritti nella voce di conto economico degli "interessi attivi"
Con le Direttive 2014/49/UE |Deposit Guarantee Schemes Directive - "DGSD") del 16 aprile 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive - "BRD") del 15 maggio 2014 e l'istituzione del Mecconismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014), il legislatore europeo ha impresso modifiche significative alla disciplina delle crisi bancarie, con l'obiettivo strategico di rafforzare la stabilità sistemica. A seguito del recepimento di tali direttive nell'ordinamento nazionale, a partire dall'esercizio 2015, gli enti creditzi sono obbligati a fornire le risorse finanziarie necessarie per il finanziamento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e del Fondo di Risoluzione Nazionale (confluito nel Fondo di Risoluzione Unico (FRU), a partire dall'esercizio 2016), framite il versamento di contributi ordinari e di eventuali contributi straordinari.
In ottemperanza alla direttiva DGSD, il FITD ha previsto che le banche italiano versare contributi ordinari annuali fino al raggiungimento del livello obiettivo, pari allo 0,8% del totale dei depositi protetti delle banche italiane aderenti al FITD. Tale livello deve essere raggiunto obbligatoriamente entro il 3 luglio 2024. L'entità del contributo richiesto alla singola banca è commisurato alla consistenza dei propri depositi protetti esistenti alla data del 30 settembre di ogni anno rispetto al totale dei depositi protetti delle banche italiane aderenti al FITD e del grado di rischio relativo alla banca consorziata avente depositi protetti rispetto al grado di rischio di tutte le altre banche aderenti al FITD.
Secondo quanto previsto dalla BRRD, le banche italiane devono versare contributi ordinari annuali fino a dotare il FRU di risorse finanziarie almeno pari all'1% del totale dei depositi protetti di tutti gli enti creditizi autorizzati in tutti gli Stati membri partecipanti. Tale livello deve essere raggiunto obbligatoriamente entro il 1º gennaio 2024. I contributi di ciascut ente sono calcolati in funzione del rapporto tra l'amuontare delle proprie passività lal netto dei depositi protetti e dei fondi propri e, per gli enti appartenenti ad un gruppo, al netto delle passività infragruppo) rispetto al totale del passivo (al netto dei depositi protetti e dei fondi propri) delle banche italiane e del grado di rischio relativo a ciascun ente creditizio rispetto al tutte le altre banche italiane.
Si evidenzia che qualora i mezzi finanziari disponibili del FITD non dovessero risultare sufficienti, rispettivamente per garantire il rimborso ai depositanti o per finanziare la risoluzione, è previsto che gli enti creditzi debbano provvedere mediante versamento di contributi straordinari.
La contribuzione ordinaria è oggetto di rilevazione nella voce "150. b| Altre spese amministrative" in applicazione dell'interpretazione IFRC 21 "Tributi", in base alla quale la passività relativa al pagamento di un tributo - le contribuzioni in esame sono state considerate assimilabili ad un tributo sotto il profilo contabile - nasce nel momento in cui si verifica il cosiddetto "fatto vincolante", ossia nel momento in cui sorge l'obbligazione al pagamento della quota annude. Per le contribuzione in oggetto, il momento dell'insorgenza del "fatto vincolante" è stato individuato nel primo trimestre per il FRU e nel terzo trimestre per il FITD.
Nel dettaglio, per l'esercizio 2017:
Le banche del Gruppo Banco BPM, BPM, BPM, Banca Aletti, Banca Akros) hanno aderito allo Schema Volontario del FITD, istituito nel mese di novembre 2015, con l'obiettivo di realizzare interventi a sostegno delle banche ad esso aderenti che siano in amministrazione straordinaria o in stato di dissesto.
Sulla base delle comunicazioni pervenute dallo Schema Volontario, in data 21 dicembre 2017 si è perfezionato l'intervento di sostegno nei confronti delle tre banche Carim e Carismi, che sono state acquisite da Crédit Agricole Cariparma. Nel dettaglio, l'intervento si è perfezionato nei seguenti termini:
L'intervento complessivo realizzato dallo Schema Volontario nel corso del 2017 ammonta quindi a 634 milioni ed è stato finanziato per 510 milioni attraverso le risorse richiamate dalle banche aderenti il 20 settembre e il 7 dicembre 2017 e per 130 milioni dal ricavato della cessione delle tre banche a Crédit Agricole Cariparna, importo che è stato impiegato dallo stesso Schema Volontario per finanziare complessiva. L'eccedenza di risorse richiamate dalle banche aderenti (510 milioni rispetto ai necessari 504 milioni) è imputabile al minor versamento a favore di Caricesena a seguito di minori rettifiche patrimoniali apportate nella fase di "closina" rispetto a quanto inizia mente previsto.
Tenuto conto della partecipazione di BPM S.p.A. allo Schema Volontario, alle rispettive date di richiamo, il contributo complessivamente versato nell'esercizio 2017 ammonta a 14,3 milioni (nel 2016 ex Banca Popolare di Mantova aveva versato 65 mila euro).
Relativamente alla valutazione dell'investimento nello Schema Volontario si deve precisare che:
Tenuto conto di quanto in precedenza illustrato, al 31 aicembre 2017 l'investimento residuo di BPM ... lo Surema Volontario, contabilizzato nel portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" ammonta quindi a 0,8 milloni
Tenuto conto degli interventi così realizzati, al 31 dicembre 2017 l'impegno residuo di BPM nei confronti dello Schema Volontario ammonta a 0,1 milione è la quota di impegno di spettanza del BPM.
Si riportano nel seguito i principi contabili, dettagliati per voce di bilancio, che sono stati adottati per la predisposizione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi.
Sono classificati in questa categoria esclusivamente i titoli di debito e di capitale, le quote di OICR ed il valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione, nonché i derivati connessi con le attività/passività valutate al fair value. Fra i contrati sono inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto:
· gli strumenti ibridi cui appartengono non sono contabilizzati a fair value con le relative variazioni rilevate a conto economico.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, senza considerare i costi o i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento finanziario, che risultano imputati nel conto economico. Eventuali derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal contratto primario e valutati al fair value, mentre al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in controparita al conto economico. Per gli strumenti derivati, nel caso in cui il fair volue di un'attività finanziaria diventi negativo, tale posta è contabilizzata come passività finanziaria di negoziazione.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziati in un mercato attivo vengono utilizzate guolozioni di mercato rilevate alla data di riferimento del bilancio. In assenza di un mercato attivo vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basali su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basali sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili. Per le modalità di determinazione del fair value si fa rinvio alla successiva "Parte A.4 -Informativa sul fair value".
I titoli di capitale ed i correlati derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo e svalutati nell'eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore. Tali perdite di valore non possono essere oggetto di successivo ripristino.
Gli utili e le perdite da negoziazione e le plusvalenze da valutazione del portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce "80. Risultato netto dell'attività di negoziazione", ad eccezione di quelli relati a si umenti derivati connessi con la fair v lue o tion che sono classificati nella voce " 1 0. Risultato netto delle attività e delle passività finanziarie valutate al fair value".
Le attività finanziarie vengono cancellate quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi.
Le riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie (Crediti, Attività finanziarie disponibili per la vendita, Attività finanziarie detenute sino alla scadenza) sono ammissibili in presenza di rare circostanze o qualora siano rispettate certe condizioni per l'iscrizione. Nel dettaglio:
Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair valve al momento della riclassifica, che rappresenta il nuovo costo o costo ammortizzato. In sede di riclassificazione viene effettuata la verifica dell'eventuale presenza di contrati derivati incorporati da scorporare.
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non diversamente classificate come Crediti, Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie sino alla scadenza o Attività finanziarie valutate al fair value.
In particolare, vengono incluse in questa voce le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity, la quota dei prestiti sindacati sottoscritti che, sin dall'origine, viene destinata alla cessione ed i titoli obbligazionari che non sono oggetto di attività di negoziazione.
L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso delle altre attività finanziarie no» classificate come crediti.
All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate a! fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Per le attività iscritte a seguito della riclassifica dal porrafoglio delle "Attività finanziarie detenute sino alle scadenza" la differenza tra il fair value, alla data di riclassifica, ed il valore contabile viene rilevata in una specifica riserva di patrimonio netto, al pari delle successive variazioni di fair value.
L'iscrizione a seguito della riclassifica dal comparto delle "Attività finanziarie per la negoziazione" per la negoziazione" può avvenire solo in rare circostanze e comunque qualora l'attività non sia più detenuta per essere negoziata nel breve periodo. In tal caso, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value alla data del trasferimento, che rappresenta il nuovo costo ammortizzato per i titoli di debito.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value, con la rilevazione a conto economico della quota di interesse risultante dall'applicazione del costo ammortizzato, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto sino a che l'attività finanziaria non viene rilevata una perdita di valore (impairment), con conseguente imputazione a conto economico dell'intera differenza tra valore di carico e prezzo di cessione o fair value. Per le modalità di determinazione del fair value si fa rinvio alla successiva "Parte A.4 - Informativa sul fair value".
I fitoli ai capitale ed i correlati derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in naniera attendibile, sono mantenuti al costo e svalutati nell'eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore.
la verifica dell'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore (lest di impairment) viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Per ulteriori dettagli sugli eventi espressivi di valore si rinvia a quanto riportato nel successivo paragrafo "17- Altre informazioni, Modolità di determinazione delle perdite di valore di attività finanziarie (impairment)".
Per quanto riguarda i titoli di capitale cositiuisce evidenza di impairment una riduzione significativa o prolungata del fair value al di sotto del valore di acquisto. La policy di impairment della Banca prevede quindi delle soglie parametriche |connesse al carattere significativo o perdurante del fair value) al superamento delle quali è necessario rilevare una perdita a conto economico, salvo circostanze eccezionali. Tali soglie sono individuate tenendo conto delle peculiarità e dei caratteri distintivi che contraddistinguono le diverse tipologie di investimento.
In particolare, per i titoli di capitale costituisce evidenza di impairmento di una delle seguenti soglie:
Oltre agli investimenti diretti nel capitale di società (titoli di capitale in senso stretto), la Banca deliene investimenti in fondi di private equity e in veicoli di investimento assimilabili (OICR, Sicav, holding di partecipazioni o altre strutture assimilabili) aventi come obiettivo quello di investire in strumenti di capitale e assimilabili, direttamente e/o tramite altri fondi di private equity e veicoli societari. Per questa tipologia di investimenti, aventi un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, costituisce evidenza di impairment il una delle seguenti soglie:
· decremento di fair valve superiore al 40% rispetto al valore contabile originario; o
In mancanza del superamento di dette soglie automatiche, vengono effettuate delle analisi qualitative volte a verificare la presenza di un eventuale impairment:
In questi ultimi casi, la differenza tra il fair value ed il valore di carico non costituisce di per sé elemento sufficiente per concludere che vi sia una perdita di valore. Tale evidenza rappresenta semplicemente un primo segnale di un eventuale impairment, che deve essere tuttavia integrato da un'analisi qualitativa, volta all'individuazione di possibili eventi negativi, che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse.
Se sussiste l'evidenza di una perdita di valore, l'importo della svalutazione, misurato come differenza tra il costo d'acquisto originario dell'attività ed il fair valve corrente, è registrato nel conto economico come costo dell'esercizio nella voce "130. b) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita", al netto di eventuali perdite di valore già precedentemente rilevate nel conto economico. Qualora i molivi della perdita di valore vengano meno a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione, viene iscritta una ripresa di valore nel conto economico se riferita a titoli di debito o crediti, o ad una specifica riserva di patrimonio netto nel caso di titoli di capitale o strumenti assimilati. Per i titoli di debito e per i crediti deto ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che sarebbe stato il costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi
Le attività finanziarie disponibili per la vendita possono essere riclassificate nelle "Attività finanziarie detenute sino alla scadenza", qualora:
Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica; gli utili e le perdire precedentemente sospesi nella riserva di patrimonio netto sono oggetto di ammortamento lungo la durata residua dell'investimento in base al metodo del tasso di interesse effettivo,
E inoltre possibile effettuare una riclassifica nel portafoglio dei "Credit", se lo strumento finanziario rispetta, alla data della riclassifica, la definizione di "Crediti" e la società ha l'intento e la capacità di detenerlo nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.
Al 31 dicembre 2017, così come per il periodo di confronto, la presente voce non risulta valorizzata.
I credit includono gli impieghi con clientela e con banche, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamentí fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un meicato altivo e che non sono stati classificati all'origine tra le Attività finanziatie disponibili per la vendita. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali ed i fitoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinabili,
non quotati in mercati attivi. Per quanto riguarda i crediti acquistati pro-soluto, gli stessi sono inclusi nello voce crediti, previo accertamento della inesistenza di clausole contrattuali che alterino in modo significativo l'esposizione al rischio della società cessionaria.
Tra i crediti per cassa rientrano i crediti originati da operazionio (che, conformemente allo IAS 17, vengono rilevati secondo il cosiddetto "metodo finanziario"). Sono altresi compresi i beni in attesa di essere concessi in locazione finanziaria, inclusi gli immobili in corso di costruzione. Le attività in attesa di locazione vengono iscritte all'atto della stipula del contratto tra i crediti per "Altri finanziamenti" e vengono trasferite tra i crediti per "Leasing finanziario" nel momento in cui i contratti vengono messi a reddito.
Sono altresi incluse le operazioni di "Pronti contro termine" con obbligo di vendita a termine dei fiioli e le operazioni di "Presitto titoli" con versamento di garanzia in denaro che rientra nella piena disponibilità del prestatore. Tali operazioni sono contabilizzate come operazioni di impiego e non determinano alcuna movimentazione del portafoglio titoli di proprietà.
Rientrano nella presente categoria anche i crediti di funzionamento connessi con la fornitura di servizi finanziari come definiti nel Testo Unico Bancario e nel Testo Unico della Finanza.
La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un fitolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del fair value dello strumento finanziario. Quest'ultimo è normalmente pari all'ammontare erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso ad opera debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Nel caso in cui non vi sia concidenza tra la data di sottoscrizione del contratto e quella di erogazione, si provede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento.
Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalle Attività disponibili per la vendita o dalle Attività finanziarie detenute per la negoziazione, il valore di iscrizione corrisponde al fair value esistente alla data in cui viene deliberato il trasferimento, che viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell'attività stessa.
Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effetivo - della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttomente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato culcolando il tasso che eguaglia il valore attucie dei fiussi fuuri del credito, per capitale ed interes.3, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. La stima dei flussi finanziari deve tenere conto di tutte le clausole contrattuali che possono influire sugli importi e sulle scadenze, senza considerare invece le perdite attese sul finanziamento. Tale modalità di contabilizzazione, una logica finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicozione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i costi/proventi agli stessi riferibili sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore, così come rappresentate nel successivo paragrafo "17 - Altre informazioni, Modalità di determinazione delle peraite di valore di attività finanziarie (impairment)". Rientrano in tale ambito i crediti considerati deteriorati (softerenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute deleriorate) secondo le definizioni stabilite dalle vigenti segnalazioni di vigilanza (Circolare di Banca d'Italia n. 272 "Matrice dei conti") e richiamate dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", in quanto ritenute coerenti con la normativa contabile IAS/IFRS, in termini di evidenze obiettive di impairment. In base alle citate circolari, il perimetro delle esposizioni deteriorate corrisponde all'aggregato "Non Performing Exposure", definito dal Regolamento UE 2015/227 con il quale è stato recepito l'Implementation Technical Standard (ITS) dell'EBA. Nel dettaglio le richiamate circolari individuano le seguenti categorie di attività deteriorale, ritenute espressive:
Sofferenze: rappresentano il complesso delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente
equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca;
In aggiunta, la normativa di Banca d'Italia, in linea con gli siandard dell'EBA, ha introdotto la definizione di "esposizioni oggetto di concessione" (cosiddette "Forborne Exposure"). Trattasi in particolare delle esposizioni beneficiarie di misure di tolleranza, che consistono in termini di modifico e/o di rifinanziamento di un preesistente credito, nei confronti di un debitore esclusivamente in ragione di, o per prevenire, un suo stato di difficoltà finanziaria che potrebbe avere effetti negativi sulla sua capacità di adempiere agli impegni contrattruali originariamente assunti, e che non sarebbero state concesse ad un altro debitore con analogo profilo di rischio non in difficoltà finanziaria. Dette concessioni devono essere identificate a livello di singola linea di credito e possono riguardare esposizioni di debitori classificati sia in status non performing, In ogni caso, le esposizioni rinegoziate non devono essere considerate forborne quando il debitore non si trovi in una situazione di difficoltà finanziaria (rinegoziazioni concesse per motivi commerciali).
I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica volto all'individuazione dei previsti flussi di cassa. Per alcune categorie omogenee di crediti deteriorati, i processi valutativi contemplano che le previsioni di perdita siano basate su metodologie di calcolo di tipo fortettario/stafistico, da ricondurre in modo andilitio ad ogni singola posizione; trattasi, ad esempio, dei crediti di importo non significativo o delle esposizioni scadute (cosiddette "past due"), ossia i crediti che presentano sconfinamenti o ritardati pagamenti, individuati in via automatica a cura delle procedure informatiche della Banca, secondo le citate regole dell'Organo di Vigilanza. Il complesso delle rettifiche di valore su crediti deieriorati risultano rappresentate come "Reffifiche di valore specifiche", nel rispetto delle disposizioni contenute nella Circolare di Banca d'Italia n. 262.
L'ammontare della retifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio, o della situazione infrannuale dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato), ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. Per i crediti a tasso di interesse variabile, il tasso utilizzazione dei flussi viene aggiornato relativamente al parametro di indicizzazione, mantenendo invece costante lo spread originariamente fissato.
l flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata non vengono attualizzati.
In caso di reftifica di valore contabile di carico dell'allività è ridotto attraverso la costituzione in contabilità di un apposito fondo svalutazione rettificativo e l'ammontare di tale rettifica di volore è iscritta a conto economico alla voce "130. a) Rettitiche/riprese di valore nette per delerioramento di crediti". Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento venticatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritto nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. In aggiunta, anche le riprese di valore relative ai ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo, corrispondenti agli interessi maturati nell'esercizio sulla base dell'originario tasso di interesse effettivo (precedentemente utilizzato per calcolare le rettifiche di valore), sono rilevate ad ogni dota di bilancio a conto economico nella voce "130. a| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti".
I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita e cicè i credit in bonis sono sottoposii a valutazione collettiva. Tale valulazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi
osservabili alla data della valutazione, che consentono di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. In particolare, le rettifiche collettive di valore sono determinate come prodotto fra l'esposizione ed i paramerri PD (Probability of Default) e LGD (Loss Given Default), costruiti secondo le logiche della normativa di Basilea 2, oppotunamente corretti al fine di considerare le condizioni correnti alla data di valutazione e del tempo che intercorre tra il deterioramento del merito di credito del debitore e la classificazione tra le esposizioni deteriorate, espresso in ragione d'anno.
I crediti sono cancellati allorché il diritto a ricevere i flussi di cassa dall'attività finanziaria è estinto, quando sono stati trasferiti in maniera sostanziale tutti i rischi ed i benefici connessi alla detenzione di quella determinata attività o nel caso in cui il credito è considerato definitivamente irrecuperabile, dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate.
La cancellazione del credito può avvenire anche in presenza di modifiche sostanziali dei termini contrattuali quali a titolo esemplificativo accordi di ristrutturazione, cosidetti debtequity swap, che prevedono uno scambio tra ntolo esempineanvo di capitale (quali ozioni, strumenti finanzicii partecipativi). Tali operazioni, comportando una modifica sostanziale dei termini contrattuali, determinano da un punto di vista contabile la cancellazione del preesistente rapporto e l'iscrizione al fair value dei nuovi strumenti ricevuti, con conseguente rilevazione a conto economico della differenza tra il fair value delle attività ricevute ed il valore contabile del credito estinto.
I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio o nella situazione infrannuale solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio o della situazione infrannuale, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effetivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio o dalla situazione infrannuale qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso controrio, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio o nella situazione infrannuale dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduli vengono cancellati dal bilancio o dalla situazione infrannuale nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.
Non sono ammesse riclassifiche nelle altre categorie di attività finanziarie previste dallo IAS 39.
Al 31 dicembre 2017, così come per il periodo di confronto, la presente voce non risulta valorizzata.
Nelle voci dell'attivo e del possivo finanziari di copertura, che alla data di riferimento del bilancio o della situazione infrannuale presentano rispettivamente un fair value positivo e negativo.
Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato strumento finanziario o su un gruppo di strumenti finanziari, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili rilevabili su un diverso strumento finanziario o gruppo di strumenti finanziari nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi.
Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di coperture:
attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio o ad una operazione prevista altamente probabile;
Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall'intervallo 80-125%) quando le variazioni di fair valve lo dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto, per l'elemento di rischio oggetto di copertura. La valutazione dell'efficacia è effettuata ad bilancio o di situazione infrannuale utilizzando:
Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono iscritti al fair valve, alla data di stipula dei relativi contrati (data di contrattazione o trade date).
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
Se i test non confermano l'efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la o "i icon itone delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta. In questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. Inoltre, la relazione di copertura cessa quando:
La voce include le interessenze detenute in società direttamente controllate, soggette a controllo congiunto nonché le partecipazioni di minoranza in società controllate e collegate appartenenti al Gruppo.
no le l'ontrollata" la società su cui si esercita il conirollo. Tale condizione si configura quando si ha il potere di determinare, direttamente, le scelte amministrative e gestionali dell'impresa così da poter ottenere i relativi benefici. Ciò avviene quando è detenuta, direttamente, più della metà dei diritti di voto o in presenza di altre condizioni di controllo di fatto, quali ad esempio la nomina della maggioranza degli Amministratori.
Si considerano collegate le società non controllate in cui si esercita un'influenza significativa. Si presume che la società eserciti un'influenza significativa in tutti i casi in cui deliene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e, societa este addia quota posseduta, quolora sussista il potere di partecipare alle decisioni gestionali e finanziarie delle partecipate, in virti di particolari legami giuridici, quali patti parasociali, aventi la finalità per i partecipanti al patto di assicurare la rappresentatività negli organi di gestione e di salvaguardare l'unitarietà di indirizzo della gestione, senza tuttavia averne il controllo.
Sono considerate società a controllo congiunto quelle per cui vi sono accordi contrattuali o di altra natura in base ai quali è necessario il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo per l'assunzione di decisioni finanziarie e gestionali aventi valenza strategica.
L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento al costo di costi diretiamente attribuibili.
Successivamente, le partecipazioni sono valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del volore recuperabile della partecipazione stessa, che rappresenta il fair value, al netto dei costi di vendita, ed il valore d'uso. Il valore d'uso viene determinato attualizzando i flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione findle dell'investimento. Qualora il valore di recupero pariccipazione perializa, la relativa differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, fino a concorrenza dell'impairment in precedenza rilevato.
Con riferimento alle partecipazioni di controllo, l'effettuazione del test di impairment avviene individualmente per ogni singola partecipata nel caso in cui la stessa presenti autonome capacità di generazione di flussi di cassa. Qualora il modello organizzativo del Gruppo preveda che le attività della partecipato incluse in una Cash Generation Unit (CGU) di maggiori dimensioni o con una diversa struttura, nel bilancio separato il test di impairment non viene condotto per ogni singola partecipazione di controllo, ma sulla singola CGU individuata a livello consolidato, in quanto solo in base a tale procedimento è possibile determinare il valore recuperabile della CGU.
I dividendi sono contabilizzati come ricavi nel momento in cui sorge il diritto al ricevimento degli stessi, ossia quando ne viene deliberata la distribuzione, a prescindere dal fatto che si tratti di dividendi generati anteriormente o successivamente alla data di acquisizione. Il rischio che la contabilizzazione del dividendo a conto economico possa comportare una sopravalutazione della partecipazione, qualora relativo a utili formatisi in data antecedente
all'acquisizione, è superato dalla conduzione del test di impairment della partecipazione stessa. Nell'eventualità di una perdita di controllo, collegamento o controllo congiunto, per effetto di una dismissione
parziale della partecipazione, l'interessenza residua detenuta viene iscritta in bilancio al fair value e gli ufili e le perdite rispetto al precedente valore di carico sono rilevati nel conto economico.
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanziolmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
Le attività materiali comprendono i terreni, gli investimenti immobiliari, gli impianii tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritlene di utilizzare per più di un periodo.
La voce include infine le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di ferzi, qualora rappresentino attività materiali identificabili e separabili. Nello specifico, trattasi dei costi di ristrutturazione di immobili presi in affitto sostenuti al fine di renderli idonei all'uso per i quali sono destinati. Tali costi sono oggetto di classificazione nella specifica categoria a cui si riferiscono (esempio impianti tecnici, attrezzature).
Le attività materiali sono inizialmente iscritte ol costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.
Nel caso di immobili ritirati a seguito di chiusura della originaria posizione creditoria (cd. "datio in solutum"), l'iscrizione avviene al minore tra il valore del credito lordo rilevato al momento del bene e:
Dopo la rilevazione iniziale, le attività materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione:
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di caspite ed il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di velore d'uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla nievazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, originate da diritti legali o contrattuali, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale, dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Tra le attività immateriali può figurare l'avviamento, pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel paragrafo "17 - Altre informazioni, Aggregazioni aziendali, avviamento e modifiche interessenze azionarie".
Le attività immateriali sono iscritte al costo, retificato per eventuali oneri accessori, solo se è probabile che i benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e che il costo della stessa attività possa essere determinato in modo attendibile. In caso contrario, il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è sostenuto.
Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all'ammortamente alla periodica verifica dell'adeguatezza del valore di iscrizione. Ad ogni chiusura di situazione infrannuale, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è parì alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.
Tra le attività immateriali sono inclusi i software, le attività immateriali legate alla valorizzazione dei rapporti con la clientela (client relationship) o alla valorizzazione del marchio iscritte in occasioni di aggregazioni aziendali.
Con riferimento all'avviamento, lo stesso non è soggetto cu ammortamento, ma ad una verifica pericilica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio. In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore, e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni di di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento. Detta unità rappresenta il livello minimo al quale l'avviamento è monitorato per finalità gestionali interne e non deve essere maggiore rispetto al settore operativo determinato in conformità al principio IFRS 8.
L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'ovviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico.
Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano altesi benefici economici tuturi.
Al 31 dicembre 2017, così come per il periodo di confronto, la presente voce non risulta valorizzata.
Le voci includono rispettivamente le attività fiscali correnti ed anticipate e le passività fiscali correnti e differite relative alle imposte sul reddito.
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della vigente normativa fiscale, sono contabilizzate in base al criterio della competenza, coerentemente con la rilevazione in bilancio dei ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto l'onere fiscale, pari al saldo fra la fiscalità corrente e quella anticipata e differita, relativo al reddito dell'esercizio. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a partite addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto, per le quali la rilevazione della relativa fiscalità avviene, per coerenza, a patrimonio netto.
In particolare, le passività (attività) fiscali correnti, dell'esercizio in corso e di quelli precedenti, riflettono l'ammontare delle imposte sul reddito che ci si aspetta di pagare (recuperare) nei confronti delle autorità fiscali, in base ad una stima prudente, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigente alla data di riferimento del bilancio (situazione infrannuale). Le attività e le passività fiscali correnti sono esposte nello stato patrimoniale a saldi compensati, qualora il regolamento avverrà sulla base del saldo netto, per l'esistenza di un diritto legale alla compensazione.
Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra i valori contabili ed i valori fiscali delle singole attività o passività.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio o nella situazione infrannuale, nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità interessata e del Gruppo, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al c.d. "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi nei futuri esercizi, tenuto altresì conto delle disposizioni fiscali tempo per tempo vigenti, come ad esempio la Legge 214/2011 che prevede, a certe condizioni, la trasformabilità in crediti di talune attività per imposte anticipate. Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio o nella situazione infrannuale, con le sole eccezioni delle attività iscritte in bilancio per un importo superiore al valore fiscalmente riconosciuto e delle riserve in sospensione d'imposta, per le quali è ragionevole ritenere che non saranno effettuate d'iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valulate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle aliguote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della Banca
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti di ammontare o scadenza incerti e sono rilevati in bilancio se:
Nella voce fondi per rischi ed oneri sono inclusi i fondi relativi a prestazioni di lungo termine e a prestazioni successive alla cessazione del rapporto di lavoro trattati dallo IAS 19 e i fondi per rischi ed oneri trattati dallo IAS 37.
Nella voce dei fondi per rischi ed oneri non sono comprese le svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate, dei derivati creditizi ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39 e degli impegni irrevocabili ad erogare fondi che risultano iscritte nella voce "100. Altre passività".
Nella sottovoce "Altri fondi per rischi ed oneri" sono compresi gli stanziamenti a fronte degli esborsi stimati per obbligazioni legali o implicite derivani da eventi passati. Tali esborsi possono essere di natura contrattuale, come ad esempio gli stanziamenti per incentivi all'esodo del personale, gli indennizzi previsti da clausole contrattuali al verificarsi di determinati eventi, o di natura risarcitoria, come quelli a fronte di perdite presunte sulle cause passive, incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimali a fronte dei reclami della clientela per l'attività di intermediazione in titoli, i contenziosi di natura fiscale.
l'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'esborso finanziario per assolvere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette i rischi e le incertezze insite nei fatti e nelle circostanze esaminate. Ladove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e l'effetto dell'attualizzazione sono rilevati a conto economico nella voce "160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri", così come l'incremento del fondo per effetto del passare del tempo.
I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando l'impiego di risorse, atte a produrre benefici economici per adempire all'obbligazione, diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
In aggiunta, ciascun fondo è utilizzato unicamente per far fronte a quelle uscite per le quali è stato originariamente costituito.
Nella sottovoce "Fondi di quiescenza e obblighi simili" figurano i fondi a prestazioni definite, ovvero i fondi di previdenza per i quali è stata rilasciata uno garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari, come riportato nel successivo paragrafo "17 - Altre informazioni. Trattamento di fine rapporto e altri benefici per i dipendenti". I benefici che dovranno essere erogati in futuro sono valutati da un attuario esterno, utilizzando il "metodo della proiezione unitaria del credito", come richiesto dallo IAS 19.
le voci "10. Debiti verso banche", "20. Debiti verso clientela" e "30. Titoli in circolazione" comprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e fitoli obbligazionari in circolazione, al netto, pertanto, dell'eventuale ammontare riacquistato. Sono inoltre incluse le operazioni di pronti contro termine e di titoli dati a prestito con ricevimento di garanzia in denaro che rientra nella piena disponibilità del prestatore. Tra i debiti rientrano anche i debiti di funzionamento connessi con la fornitura di servizi finanziari come definiti nel Testo Unico Bancario e nel Testo Unico della Finanza.
La prima iscrizione di tali passività finanziarie all'atto della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito e viene effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di enissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.
Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta per l'importo corrisposto a pronti.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, le quali rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività. Si evidenzia, inoltre, che gli strumenti di raccolta oggetto di una relazione di copertura efficace vengono valutati sulla base delle regole previste per le operazioni di copertura.
Per gli strumenti strutturati, qualora vengano rispettati i requisiti dallo IAS 39, il derivato incorporato è separato dal contratto ospite e rilevato al fair value come attività/passività di negoziazione. In quest'ultimo caso il contratto ospite è iscritto al costo ammortizzato.
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio o dalla situazione infrannuale quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di ritoli precedentemente emessi. La differenza fra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato contabilmente come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
La voce include il valore negativo dei contrati di trading valutali al fair value e le passività finanziarie per cassa detenute per finalità di negoziazione.
Sono comprese, inoltre, le valutazioni negative dei derivati alle attività ed alle passività valutate al fair value, i derivati impliciti che ai sensi dello IAS 39 sono stati scorporati dagli strumenti finanziari composti, nonché le passività che si originano da scoperti tecnici generati dall'attività di negoziazione di titoli.
L'iscrizione iniziale delle passivilà finanziarie di negoziazione avviene alla data di regolamento per le passività per cassa e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair valve della passività, normalmente incassalo, senza considerare i costi o i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che sono imputati direttamente a conto economico.
Per le modalità di determinazione del fair value si fa rinvio alla successiva "Parte A.4 - Informativa sul fair value".
Gli utili e le peraite derivanti dalla variazione del fair value e/o dalla cessione degli strumenti di trading sono contabilizzati nel conto economico. Per gli strumenti derivati, nel caso in cui il fair value di una passività finanziaria diventi positivo, tale posta è contabilizzato nell'attivo nella voce "20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione".
Gli utili e le perdite da negoziazione e le plusvalenze da valutazione del portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce "80. Risultato netto dell'attività di negoziozione", ad eccezione di quelli relativi a strumenti connessi con la fair value option che sono classificati nella voce "110. Risultato netto delle attività e delle passività finanziarie valutate al fair value".
Le passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando le passività finanziarie sono cedute con frasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse.
Al 31 dicembre 2017, così come per il periodo di confronto, la presente voce non risulta valorizzata.
Tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valuta diversa dall'euro, anche quelle che prevedono clauscle di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio dell'euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute.
Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono suddivise tra poste monetarie e non monetarie.
Gli elementi monetari consistono nelle somme in denaro e nelle attività e passività che esprimono il diritto di ricevere o l'obbligo di pagare importi di denaro fissi o determinabili (crediti, titoli di debito, passività finanziarie). Gli elementi non monetari (quali, ad esempio, i titoli di capitale) sono attività o passività che non contemplano il diritto di ricevere o l'obbligo di pagare importi di denaro fissi o determinabili.
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valutate come seque:
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.
Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento e rilevata anch'essa a patrimonio. Per contro, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio
La voce comprende le valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere ed i depositi liberi verso la Banca Centrale del Paese o dei Paesi in cui la Banca opera con proprie società o filiali. La voce è iscritta per il valore facciale. Per le divise estere il valore facciale viene convertito in euro al cambio di chiusura della data di fine periodo.
Nelle presenti voci figurano rispettivamente le variazioni di fair volue di attività e passività finanziarie oggetto di copertura generica ("macrohedging") dal rischio di tasso di interesse, in base al rispettivo saldo, sia esso positivo che negctivo.
Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniole. La voce può includere a titolo esemplificativo:
Sono inoltre comprese le migliorie e le spese incrementative sostenute sui beni di terzi in affitto, diverse da quelle riconducibili alla voce "110. Attività materiali", in quanto non separabili dai beni cui si riferiscono e quindi non utilizzabili in modo autonomo (esempio opere murarie). Tali costi sono rilevati in questa voce in quanto il contratto di affitto rappresenta per la società utilizzatrice una forma di controllo sui beni, dal cui utilizzo sono altesi benefici economici futuri. I suddetti costi sono imputati a conto economico nel periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese incrementative possono essere utilizzate e la durata residua del contratto di affitto, comprensivo del periodo di rinnovo, qualora vi siano evidenze in tal senso.
Possono anche figurarvi eventuali rimanenze (di "saldo debitore") di partite viaggianti e sospese non attribuite ai conti di pertinenza, purché di importo complessivamente irrilevante.
Nella presente voce figurano le passività non riconducibili nelle altre voci dello stato patrimoniale. La voce include a titolo esemplificativo:
a) gli accordi di pagamento che l'IFRS 2 impone di classificare come debiti;
Il trattamento di fine rapporto rappresenta, ai sensi dello IAS 19, un "beneficio successivo al rapporto di lavoro".
A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, sono state introdotte nuove regole per il trattamento di fine rapporto maturato a partire dal 1º gennaio 2007, che rilevano ai fini del relativo trattamento contabile
In particolare, per le società con in media almeno 50 dipendenti nel corso del Irattamento di fine rapporto del personale maturate a partire dal 1º gennaio 2007 si configurano comubilmente come un "puano a contribuzione definita"; l'onere è limitato alla contribuzione stabilità dalla normativa prevista dal Cadice Civile, senza applicazione di alcuna metodologia attuariale.
Diversamente, il fondo di trattamento di fine rapporto maturato alla data del 31 dicembre 2006 continua a qualificarsi contabilmente come un "piano a benefici definiti".
In linea generale, i "piani successivi al rapporto di lavoro" - che comprendono, oltre al Fondo trattamento di fine rapporto, i frandi di quiescenza - sono distinti nelle due categorie a "prestazioni definite" in base alle relative caratteristiche.
In particolare, per i piani a contributi definiti il costo è rappresentato dai contributi maturati nell'esercizio, dato che la società ha solo l'obbligo di versare dei contributi fissati su base contrattuale ad un fondo e conseguentemente non ha alcuna obbligazione legale o implicita a corrispondere, oltre al versamento della contribuzione, ulteriori importi qualora il fondo non disponga di sufficienti attività per pagare tutfi i benefici ai dipendenti.
Per i piani a prestazioni definite, il rischio attuariale e di investimento, ossia il rischio di un'eventuale insufficienza di contributi o di un insufficiente rendimento degli asset in cui i contributi sono investiti, ricade sulla società. La passivila viene delerminata da un attuario esterno secondo la metodologia attuariale della "Proiezione unitaria del credito". In base alla citata metodologia è necessario prevedere gli esborsi futuri sulla base di ipotesi demografiche e finanziarie, da attualizzare per tenere conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento e da riproporzionare in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità leorica stimata al momento dell'erogazione del beneficio. Il valore attuariale della passività così determinato deve poi essere rettificato del fair value delle eventuali attività al servizio del piano {passività/attivi:à netta}.
Gli utili e le perdite attuariali che si originano per effetto di aggiustamenti delle precedenti ipotesi attuariali formulate, a seguito dell'esperienza effettivamente riscontrata o a causa di modifiche delle stesse ipotesi attuariali, comportano una rimisurazione della passività netta e sono imputati in contropartita di una riserva di parrimonio netto. Tali utili e perdite sono oggetto di rappresentazione nel "Prospetto della redditività complessiva".
la variazione della passività conseguente ad una riduzione di piano è rilevata nel conto economico come utile o perdita. Nel dettaglio, la fattispecie della modifica interviene qualora venga introdotto un nuovo piano, piuttosto che venga rilirato o modificato un piano esistente. Si ha invece una riduzione in presenza di una significativa variazione negativa del numero dei dipendenti compresi nel piano, come ad esempio nel caso di piani di riduzione del personale in esubero (accesso al Fondo di Solidarietà).
l'a metodologia della "Proiezione unitaria del credito", in precedenza descrita, viene seguita anche per la valutazione dei benefici a lungo termine, quali i "premi di dipendenti. A differenza di quanto descrito per i "piani a benefici definiti", gli utili e le perdite attuariali connessi alla valutazione dei benefici a lungo termine vengono rilevati immediatamente nel conto economico.
Nella presente voce figurano le riserve da valutazione relatività finanziarie disponibili per la vendita e agli utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti.
la voce capitale include l'importo delle azioni, sia ordinarie che privilegiate, emesse al netto dell'importo dell'eventuale capitale sottoscritto ma non ancora versato alla situazio o della situazione infrannuale. La
voce è esposta al lordo delle eventuali azioni proprie detenute dalla banca. Queste ultime vengono iscritte in bilancio a voce propria come componente negativa del patrimonio netto.
Il costo originario delle azioni proprie riacquistate e gli utili o le perdite derivanti dalla loro successiva vendita sono rilevati come movimenti del patrimonio netto.
l costi di transazione relativi ad un'operazione sul capitale, quale ad esempio un aumento del capitale sociale, sono contabilizzati come una riduzione del patrimonio netto, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso.
I dividendi su azioni ordinarie sono contabilizzati a riduzione del patrimonio nell'esercizio in cui l'Assemblea degli azionisti ne ha deliberato la distribuzione. Eventuali acconti sui dividendi erogati ai soci sono rilevati nella voce del passivo dello stato patrimoniale "Acconti su dividendi" con il segno negativo.
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi; i costi che non presentano una diretta associazione con i ricavi sono imputati immediatamente a conto economico. In particolare:
La Banca non ha in essere accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali.
Per completezza intornativa si precisa che, si tratta di pagamenti a favore dei dipendenti, come corrispettivo dell'attività lavorativo prestata, basati su azioni rappresentative del capitale, che consistono, ad esempio, nell'assegnazione di:
In considerazione delle difficoltà di stima diretta del fair value delle prestazioni lavorative ricevute in contropartita dell'assegnazione di azioni, è possibile misurare il valore delle prestazioni ricevute, in modo indiretto, facendo riterimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale, alla data della loro assegnazione. Il fair value dei
pagamenti regolati con l'emissione di azioni è rilevato, in base al criterio di competenza della prestazione fornita, nella voce "150. a) Spese per il personale" in controparita di un incremento della voce "160. Riserve". In particolare, quando le azioni assegnate non sono immediatamente "usufruibili" dal dipendente, ma lo saranno quando il dipendente avrà completato uno specifico periodo di servizio, l'impresa riconosce il costo come corrispettivo della prestazione resa lungo il periodo di maturazione delle condizioni stesse ("vesting period").
le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali la Banca vende a terzi dei titoli con l'obbligo di riacquisto degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, vengono iscritte nei debiti verso banche o verso clientela a seconda della controparte. Analogamente, le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali la Banca acquista da titoli con l'obbligo di rivendita degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, sono contabilizzate come crediti verso banche o clientela, a seconda della controparte. La differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine delle predette operazioni è contabilizzata come interesse (passivo o attivo a seconda dei cas) e registrata per competenza lungo la vita dell'operazione. Le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nellu piena disponibilità economica del prestatore vengono rilevate in bilancio come le anzidette aperazioni di pronti contro termine.
Nel caso di operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli, ovvero senza garanzia, il prestare e il prestatario continuano a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale, il titolo oggetto del presito e quello eventualmente dato in garanzia. La remunerazione di tale operatività è rilevata dal prestatore nella voce "40. Commissioni attive" e dal prestatario nella voce "50. Commissioni passive".
Nelle operazioni di cartolarizzazione, la cessione delle altività finanziarie ad una società veicolo, anche se pro soluto, comporta la cancellazione dal bilancio di tali attività (cosidetto "derecognition"), soltanto nell'ipotesi in cui vi sia un sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici.
Per le cartolarizzazioni originate dalla di perfezionamento dell'operazione, non si è proceduto ad effettuare alcuna "derecognition" dal bilancio dei crediti, ancorché ceduti. La Banca ha mantenuto, infatti, il rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato ed i relativi benefici, per il tramite della sottoscrizione della tranche dei fitoli junior, ossia dei titoli che sopportano il rischio dell'assunzione di esposizioni analoghe. Con aguentemente, nel bilancio della bance originator i continuono a rimanere iscritti in bi'ancio come "Attività cedule e non cancellate"; il corrispettivo incassato dalla cessione viene rilevato in contropatita di un debito verso la società veicolo, al netto dei titoli sottoscritti dalla banca stessa.
Ai fini della redazione per la Parte E della presente nota integrativa, i crediti in operazioni di cartolarizzazione si considerano come "Attività cedute e non cancellate", a meno che la Banca non abbia sottoscrito, fin dalla data di emissione, il complesso di tutte le passività emesse dalla società veicolo [cosiddette operazioni di auto cartolarizzazione).
Per ulteriori dettagli si fa rinvio all'informativa riportata nella presente Nota Integrativo, in corrispondenza della "Parte E -Sezione 1 - C. Operazioni di cartolarizzazione".
Le esposizioni creditizie fuori bilancio, rappresentate dalle garanzie rilasciate e dagli impegni irrevocabili ad erogare fondi, danno luogo ad accantonamenti nella misura in cui sia ritenuta probabile una fuoriuscita di risorse economiche per adempiere all'obbligazione legale. Dette esposizioni sono oggetto di un processo di valutazione analitica, qualora vi sia un'elevata probabilità di default sulla singola posizione; diversamente, l'accantonamento viene determinato su base collettiva, tenuto della probabilità di perdita rilevata su un portafoglio di obbligazioni omogenee. Il procedimento di stima collettiva delle esposizioni fuori bilancio in bonis è condotto applicando i medesimi criteri utilizzati per la valutazione colletiva dei crediti, tenuto conto di un fattore di conversione. Come rappresentato nel precedente paragrafo "12 = Fondi per rischi ed oneri", i fondi correlati alla svalutazione di garanzie rilasciate ed impegni ad erogare fondi sono iscritti nella voce di stato parrimoniale "100. Altre passività", in conformità alle disposizioni contenute nella Circolare n. 262; la contropartilia è la voce di conto economico "130. d| Rettifiche/riprese di valore per deterioramento di altre operazioni finanziarie".
Un'aggregazione aziendale consiste nell'unione di imprese o di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un'aggregazione può dar luogo ad un legame partecipativo tra la Capogruppo acquirente e la controllata acquisita. In tale circostanza, l'acquirente applica il principio IFRS 3 nel bilancio consolidato mentre nel bilancio separato rileva l'interessenza acquisita come partecipazione in una controllata applicando il principio contabile IAS 27 "Bilancio separato".
Un'aggregazione può anche prevedere l'acquisto dell'attivo netto di un'altra entità, incluso l'eventuale avviamento, oppure l'acquisto del capitale di un'altra entità (fusioni, conferimenti, acquisizioni di rami d'azienda). Una tale aggregazione non si traduce in un legame partecipativo analogo a quello tra controllante e quindi in tali casi si applica il principio contabile IFRS 3 anche nel bilancio separato dell'acquirente.
la aggreazioni aziendali sono contabilizzate usando il metodo dell'acquisto ("purchase method"), che richiede: (i) to logo ogaione dell'acquirente; (ii) la determinazione del costo dell'aggregazione; (iii) l'allocazione del prezzo di acquisizione ("Purchase Price Allocation").
Il principio IFRS 3 richiede che per tutte le aggregazioni aziendali venga individuato un acquirente, identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità, inteso come il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di tale entità al fine di ricevere benefici dalle sue attività. In presenza di operazioni di aggregazione che determinano lo scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve considerare fattori quali: (i) il numero delle nuove azioni ordinarie con diritto di voto emesse rispetto al totale delle azioni ordinarie con diritto di voto che costituiranno il capitale della società esistente dopo l'aggregazione; (ii) il fair valve delle entità che artecipano all'aggregazione; (lii) la composizione dei nuovi organi societari; (iv) l'entità che emette le nuove azioni.
ll corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è pari al fair value, alla data dell'acquisizione, delle attività cedute, delle passività sostenute e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio dell'ottenimento del controllo dell'acquisito. Il corrispettivo che l'acquirente trasferisce in cambio dell'entità acquisita comprende qualsiasi attività e passività risultante da un accordo sul "corrispettivo potenziale", da rilevare di acquisizione sulla base del fair value. Modifiche al corrispettivo trasferito sono possibili se derivano da informazioni addizionali su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione e sono riconoscibili entro il periodo di misurazione dell'aggregazione aziendale (ossia entro dodici mesi dalla data dell'acquisizione, come di seguilo verrà precisato). Ogni altra modifica che deriva da eventi o circostanze successive all'acquisizione, come ad esempio quella riconosciuta al venditore legata al raggiungimento di determinate reddituali, deve essere rilevata nel conto economico.
l costi correlati all'acquisizione, che includono provvigioni di intermediazione, spese di consulenza, legali, contabili, professionali, costi amministrativi generali, sono registrati nel conto economico al momento del loro sostenimento, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari e di titoli di debito che sono rilevati sulla base di quanto disposto dai principi IAS 32 e IAS 39.
In base al metodo dell'acquisto, alla data di acquisizione, l'acquirente deve allocare il costo dell'aggregazione (c.d. PPA, "Purchase Price Allocation") alle attività identificabili acquisità assunte misurate ai relativi fair value a tale data, rilevando altresì il valore degli interessi di minoranza dell'entità acquisita. Occorre pertanto redigere una situazione patrimoniale della società acquisita, alla data dell'acquisizione, valorizzando al fair value le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate doll'entità acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali).
Per ogni aggregazione aziendale, le interessenze di minoranza possono essere rilevate al fair value o in proporzione alla quota detenuta nelle attività nette identificabili della società acquisita.
In aggiunta, se il controllo viene realizzato mediante acquisti successivi (aggregazioni aziendali realizzate in più fosi), l'interessenza azionaria in precedenza detenuta è oggetto di misurazione al fair value alla data dell'acquisizione e la differenza rispetto al precedente valore di carico deve essere rilevata nel conto economico.
Alla data di acquisizione l'acquirente deve quindi determinare la differenza tra:
l'importo di qualsiasi interessenza di minoranza come sopra îllustrato;
L'eventuale differenza positiva deve essere iscritta come avviamento (Goodwill); diversamente, l'eventuale differenza negativa deve essere rilevata nel conomico dell'entità risultante dall'aggregazione aziendale quale utile derivante dall'acquisto a prezzi favorevoli (avviamento negativo o Badwill), dopo avere effettuato una nuova misurazione volta ad accertare il corretto processo di identificazione di tutte le attività acquisite e delle passività assunte
l'identificazione del fair value delle passività deve essere perfezionata in modo definitivo entro il termine massimo di dodici mesi dalla data di acquisizione (periodo di misurazione).
Una volta ottenuto il controllo ed applicato il metodo dell'acquisizione in precedenza descritto, qualsiasi ulteriore variazione in aumento o diminuzione nell'interessenza partecipativa in una società controllata che continua a mantenersi di controllo è contabilizzata come una transazione tra soci. Pertanto, i valori conubili del patrimonio netto di gruppo e di terzi devono essere rettficati per riflettere le modifiche di interessenze nella controllata. Qualsiasi differenza tra il valore per il quale le interessenze di minoranza vengono rettificate ed il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto deve essere rilevata direttamente nel patrimonio netto di gruppo.
In presenza di un evento che determina la perdita del controllo, viene rilevato un effetto di conto economico pari alla differenza tra (i) la somma del fair value del corrispettivo ricevuto e del fair value dell'interessenza residua detenuta e (ii), il precedente valore contabile delle attività (incluso l'avviamento), delle passività della controllata, dell'eventuale patrimonio di terzi. Gli ammontari in precedenza riconosciuti nel prospetto della redditività complessiva (come ad esempio le riserve da valutazione di attività finanziarie disponibili per la vendita) devono essere contabilizzati analogamente a quanto richiesto nel caso in cui la controllante avesse dismesso diretamente le attività o le relative passività (mediante riclassifica nel conto economico o negli utili a nuovo).
Il fair value di una qualsiasi interessenza detenuta nella ex partecipazione di controllo deve essere considerato pari al fair valve al momento della rilevazione iniziale di un'attività finanziaria in base allo IAS 39, oppure, laddove appropriato, pari al costo al momento della rilevazione iniziale in una società collegata o in un'enitià a controllo congiunto.
Non sono considerate aggregazioni aziendali le operazioni realizzate con finalità riorganizzativa, tra due o più imprese o attività aziendali facenti parte del Gruppo. I principi contabili internazionali non regolano infatti le transazioni sotto controllo comune, che sono continuità di valori dell'ertità acquisita nel bilancio dell'acquirente, qualora non presentino una significativa influenza sui flussi di cassa futuri. Ciò in aderenza a quanto previsto dallo IAS 8 par.10, che richiede, in assenza di un principio specifico, di fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile al fine di fornire un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione.
Ad ogni data di bilancio tutte le attività finanziarie, eccetto quelle valutate al fair value rilevato a conto economico, sono soggette ad una verifica per riduzione di valore (lest di impairment) al fine di verificare l'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore, tali da compromettere la recuperabilità dell'investimento.
ln particolare, l'obiettiva evidenza di perdita di valore di un'attività o di un gruppo di attività finanziarie è riconducibile ai seguenti eventi negativi:
· cccadimenti che indichino un'apprezzabile diminuzione dei flussi finanziari futuri dell'emittente lin tale fattispecie rientrano le condizioni generali dell'economia locale o nazionale di riferimento in cui opera l'emittente).
Inoltre, per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale vi è obiettiva evidenza di perdita di valore in corrispondenza ai seguenti ulteriori eventi negativi:
Qualora si evidenzi un'obiettiva riduzione di valore, in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell'attività, è necessario calcolare la peraita di valore secondo regole differenti per gli strumenti finanziari valutati al costo ammorizzato o per le attività value con imputazione delle variazioni a patrimonio netto.
Per il modello di acterminazione delle perdite di valore si rimanda a quento descritto in currispondenza delle voci "3. Attività finanziarie delenute sino alla scadenza", "4. Crediti" per le attività valutate al costo ammortizzato e delle "2. Attività finanziarie disponibili per la vendito" per le attività valutate al fair value in controparito di una specifica riserva di patrimonio netto.
Si omette l'informativa relativa alla seguente parte di nota integrativa in quanto la Banca, nel presente esercizio e nei precedenti, non ha proceduto ad alcun trasferimento tra portatogli di attività finanziarie.
Il fair value è definito come il prezzo che verrebbe per la vendita di un'attività o pagato per il trasterimento di una passività in una regolare operatori di mercato, alle condizioni correnti alla data di valutazione nel mercato principale o nel mercato più vantaggioso (prezzo di uscita). Sottostante alla misurazione del fair value vi à la presunzione ch : l'entità si trovi in una situazione di continuità aziendal s (going concern), ossia che si trovi in una situazione pienamente operativa e che non intenda quindi liquidare o ridurre sensibilmente la propria operatività o intraprendere operazioni a condizioni sfavorevoli. Il fair value non è quindi l'importo che l'entità riceverebbe o pagnerebbe in caso di operazioni forzose o vendite sottocosto.
Il fair value è un criterio di valutazione di mercato e non specficamente riferito alle stime circa i possibili cash flow futuri elaborati dalla singola impresa; il fair value deve intatti essere determinato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella delerminazione della possività, presumendo che essi agiscano nel migliore dei modi al fine di soddisfare il proprio interesse economico.
Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività, finanziarie e non, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sulla fonte e sulla qualità degli input utilizzati:
Per gli strumenti finanziari, oggetto di misurazione in bilancio al fair value, il nuovo Gruppo Banco BPM, di cui BPM S.p.A. fa parte, si è dotato di una "Fair Value Policy" che attribuisce la massima priorità ai prezzi quotali su mercali attivi (livello 1) e priorità più bassa all'utilizzo di input non osservabili (livello 3), in quanto maggiornente discrezionali, in linea con la gerarchia di fair value sopra rappresentata. Nel dettaglio tale policy definisce:
Nel determinare il fair value, la Banca utilizza, ogni volta che sono disponibili, informazioni basate su dati di mercato oftenuli da fonti indipendenti, in quanto considerate la migliore evidenza del fair value. In fair value è il prezzo di mercato dello stesso strumento oggetto di valutazione, ossia senza modifiche o ricomposizioni dello stesso strumento, desumibile dalle quotazioni espresse da un mercato altivo le classificato nel livello 1 della gerarchia di fair value). Un mercato si considera attivo quando i prezzi di quotazione esprimono effettivi e regolari operazioni di mercato e risultano prontamente e regolarnente borse, mediatori, intermediari, società del settore, servizi di quotazione o enti autorizzati.
Qualora non sia applicabile la "Market Policy", per l'assenza di prezzi direttamente osservabili su mercati considerati attivi, è necessario fare ricorso a tecniche di valutazione che massimizzino il ricorso alle informazioni disponibili sul mercato, in base ai seguenti approcci valutativi:
La classificazione nel livello 2 piutosto che nel livello 3 è determinato in base all'osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Uno strumento finanziario deve essere classificato nella sua interezza in un unico livelo; pertanto, qualora nella tecnica di valutazione siano impiegati input appartenenti a diversi livelli, l'intera valutazione deve essere classificata in corrispondenza del livelo della gerarchia in cui è classificato l'input di più basso livello, qualora significativo per la delerminazione del fair value nel suo complesso.
Sono normalmente considerati di livello 2 le seguenti tipologie di investimento:
Sono di regola considerati di livello 3 i seguenti strumenti finanziari:
conto degli eventi non recepiti nella valorizzazione della quota o per riflettere una diversa valorizzazione degli asset sottostanti il fondo stesso;
Allività e le passività valutate di fair value su base ricorrente sono rappresentate, per la Banca, dalle attività e ce anivita e le passivilo valor valoc so no scelle direttamente osservabili su mercati aditi, risulto pussivilo "indiziare". Por fair "vilue sulla base dell'approccio valutativo del "Comparable Approach" o del "Model necessuno delemminere un fori vello bane paragrafo. Di seguito si fornisce illustrazione sulle principali tecniche di valutazione adottate per ogni tipologia di strumento finanziario.
Tholi di deblo veligono valbiali ili baso ana firente. Le fonti informative da cui attingere lo spreod ritenuto opponunumente consin per inno e coline gerarchico, sono le seguenti: i) curva di "credit spread cash" ricovata dai espressivo del fiscilo emittente, caratterizzati dalla medesima seniority e divisa, quotati su mercati considerati prezzi "del mon dell'emittente a parità di seniority; (iii) curva di credit spread di titoli di debito allif), [i] carve "Crean Dell'inoma" comparable"; [iv] curve credit spread cash di rating/settore; (v) curva di credit default swap settoriali.
mor or copilate non quere.
Sono valutati con riferimento a transazioni dirette sullo stesso titoli similari osservate in un congruo arco Sono valuli con menticino a valutazione, al metodo dei multipli di mercato di società comparabili e in via subordinata a metodi di valutazione finanziari, reddituali e patrimoniali.
Sono valutati sulla base dei NAV messi a disposizione dal fund administrator o dalla società di gestione. In tali investimenti rientrano tipicamente i fondi di private equity, i fondi immobiliari ed i fondi hedge.
Denvall Over the Connel (Ore Sono valoriali sona boso ar ano mono, rischio prezzo, ecc.) che ne influenzono la relativa valulazione. Il riferimente al tasso, rischilio, non fini dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri, è identificato nella curva OIS ("Overnight Indexed Swap").
Nel dettaglio, per gli strumenti non opzionali (come ad esempio, interest rate swap, forward rate agreement, overnight interest swap, domestic currency swap) le tecniche valutative adottate appartengono alla categoria dei "discount cash flow models", basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa certi o tendenziali.
Per gli strumenti di natura opzionale, vengono utilizzati modelli comunemente riconosciuti nelle prassi di mercato, quali, a titolo di esempio, Black&Scholes, Black-like, Hull&Whife. In particolare:
elevato di ripetizioni relative all'evoluzione nel tempo dei fattori di rischio sottostanti all'opzione. Tali modelli stimano la probabilità che uno specifico evento si verifichi incorporando assunzioni come la volatilità delle stime o il prezzo dello strumento sottostante. Il prezzo del derivato è quindi ottenuto come media aritmetica scontata dei valori ottenuti per ogni scenario.
Nel caso di strumenti che contengano componenti derivative di natura differente, opzionali e non opzionali, la valutazione viene effettuata applicando a ciascuna componente dello strumento l'opproprita metodologia di valutazione.
In aggiunta, al fine della misurazione del fair value sono considerati alcuni "fair value adjustment", con l'obiettivo di riflettere al meglio il prezzo di una transazione di mercato effettivamente possibile. Trattasi, in particolare, del rischio modello, del rischio di liquidità e del rischio di controparte di seguito espossi.
Rischio modello: tale rettifica è operata al fine di fronteggiare il rischio che i modelli di pricing, pur se validati, possano generare valori di fuir value non direttamente osservabili o non immediatamente comparabili con i areazi di mercato. E' il caso, in genere, di prodotti strutturati che presentano una notevole complessità nella volutazione e per i quali la tecnica di scomposizione in componenti elementari "sommabili" (strumento ospite e derivato incorporato) può generare qualche imprecisione nelle valutazione, oppure nel caso di algoritpi d' pricina o fipologie di pay-off particolarmente "esotiche" che non presentano un adeguato grado di diffusione sul mercato o in presenza di modelli particolarmente sensibili difficilmente osservabili sul mercato.
Rischio liquidità: tale rettifica viene effettuata al fine di tenere conto dell'ampiezza del cosiddetto "bid/ask spread", ossia del costo effettivo di smobilizzo della posizione in derivati OTC in mercati scorsamente efficiranti. L'effera di correzione del rischio di liquidità è tanto maggiore quanto più il prodotto è strutturato, per i connessi rosti di copertura/smobilizzo, e quanto più il modello di valutazione non sia sufficientemente affermato e diffuso tra di operatori, poiché ciò rende le valutazioni maggiormente aleatorie.
Rischio di controparte: le rettitiche del valore di mercato sugli strumenti derivati "in bonis" sono operate al fine di riflettere:
La considerazione del proprio rischio di credito, nella valutazione al fair value di una passività finanziaria, è coerente con la valutazione operata nella prospettiva dell'entità che detiene lo stesso strumento come un'attività finanziaria ed è espressamente previsto dal principio IFRS 13 ("non-performance risk").
l correttivi CVA/DVA sono determinati per ogni singola entità giuridica appartenente al Gruppo, in funzione dell'esposizione futura attesa degli strumenti derivati, delle probabilità di default delle parti (PD) e delle relative perdite attese (LGD). In particolare, il calcolo dell'esposizione attesa è variamente configurato per considerare gli effetti derivanti dall'esistenza di "netting e collateral agreement", in grado di mitigare il rischio di controparte In particolare, i contratti di "Credit Support Annex" (CSA) negoziati con le controparti per l'operatività in clarivati, disciplinano le modalità di regolamento di garanzie reali finanziarie, in funzione dell'andamento del mark to market. Market. Nella stima delle PD si è massimizzato il ricorso ai parameri di mercato, facendo riferimento alle quotazioni dei Credit Default Swap, laddove disponibili, rispetto a parametri interni.
Nella seguente tabella si riporta un riepilogo delle principali tipologie di derivati in essere con evidenza dei relativi modelli di valutazione e dei principali input.
| Categoria di derivati Prodotto | Modelli di valutazione | Principali input del modello | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Swap | Discounted cash flow e libor Convexity adjustment |
||||
| Cap - Floor | Bachelier - analitico | Curve dei tassi d'interesse, volatilità | |||
| Derivati finanziari su tassi di interesse |
Swaption europee | Bachelier analitico | tassi di inferesse, correlazione dei | ||
| Swaption bermudiane | Mistura di Hull-White a un fattore - tassi di interesse albero trinomiale |
||||
| CMS spread option | Bachelier - analitico |
| CMS cap/floor/swap | Bachelier e Cms Convexity adjustment (Hagan) |
|||
|---|---|---|---|---|
| FRA | Discounted cash flow - analitico | |||
| Interest Rate Futures | Analitico con convexity adjustment Hull- White a un fattore |
|||
| Bond Option | Black - analitico | |||
| Discounted cash flow - analitico | Bond Futures e Bond Repo | |||
| Bond Futures option | Albero binomiale | |||
| Derivati su inflazione |
tassi di Swap, Cap - floor | Lognormal Forward Inflation Model - di inflazione, volatilità/correlazioni analitico |
Curve del tassi d'interesse e dei tassi tassi di interesse/inflazione calibrati sulla base dei prezzi di mercato |
|
| Opzioni plain vanilla single asset Black and Scholes - Analitico | Volatilità equity/forex, curve dei tassi | |||
| Opzioni americane single asset | Black and Scholes - albero binomiale (equity) - albero trinomiate (forex) |
d'interesse, fassi di cambio, prezzo spot indici azionari, dividendi, tassi repo |
||
| Opzioni esotiche | Black and Scholes - Monte Carlo | |||
| Opzioni europee su basket | Black and Scholes /Mistura di Black Volatilità equity/forex, curve dei tassi and Scholes - Analitico |
d'interesse, fassi di cambio, prezzo | ||
| Derivati | su azioni/ Opzioni con barriera americana Local volatility - Monfe Carlo | spot indici azionari, dividendi, tassi | ||
| indici azionari combi |
/ Opzioni con barriera americana Albero trinomiale su cambio |
repo, correlazioni | ||
| Opzioni autocallable | Ibrido Black and Scholes, Hull e White a due fattori - Monte Carlo |
Volatilità equity/forex/tassi di interesse, correlazioni; tassi d'interesse, tassi di cambio, prezzo spot indici azionari dividendi, tassi repo |
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| Dividend Swap e Total Return Discounted cash flow - analitico Swap |
Trassi d'interesse, tassi di cambio, dividendi, tassi repo |
|||
| Derivati su crediti | Credit Default Swap | Discounted cash flow - analitico | Tassi d'interesse, curva Credit Detault Swap |
Le tecniche ed i parametri per la determinazione del foir value, nonché i criteri per l'assegnazione della gerarchia di fair value sono definiti e formalizzati in un'apposita "fair value policy" adottata dal Gruppo Banco BPM di cui BPM S.p.A. fa parte. L'attendibilità delle valutazioni al fair valve risulta inoltre garantita di verifica svolte da una struttura di Risk Management. Questa ultima struttura, che risulta indipendente dalle unità di Front Office che detengano le posiziori, si occupa di rivedere periodicamente l'elenco dei modelli di pricing da utilizzare ai fini della Fair Value Policy; tali modelli devono infatti rappresentare standard o best practices di mercato e le relative lecniche di calibrazione devono garantire un risultazioni che siano in grado di riflettere le "correnti condizioni di mercato". Nel dettaglio, ai fini di una corretta delerminazione del fair value, per ogni prodotto risulta associato un modello di pricing, generalmente accettato dal mercato e selezionato in funzione delle caratteristiche e delle variabili di mercato sottostanti al prodotto stesso. Nel caso di prodotti particolarmente complessi o nel caso in cui si ritenesse mancante o non adeguato il modello di valutazione esistente per i prodotti in essere viene attivato un processo interno volto ad integrare gli attuali modelli. In base a tale processo, la citata struttura di Risk Management effettua una prima fase di validazione dei modelli di pricing, che possono essere nativi del sistema di Position Keeping o essere rilasciati da un'apposita struttura interna; segue poi una fase, da parte della medesima struttura, volta a garantire una costante affidabilità del modello in precedenza validato.
Nel dettaglio, l'attività di validazione è volta a verificare la robustezza teorica del modello, mediante un repricing indipendente del prezzo, un'eventuale calibrazione dei parametri ed un confronto con i prezzi delle controparti. Qualora tali attività abbiano dato esito positivo, l'utilizzo dei modelli è comunque ulteriormente subordinato all'approvazione da parte di appositi Comitali interni al Gruppo. Successivamente alla fase di validazione, è prevista una continua attività di revisione al fine di confermare l'accuratezza e l'aderenza al mercato dei modelli di pricing in uso presso il Gruppo, mediante opportuni interventi, sui modelli e sulle relative ipotesi teoriche sottostanti. Al fine di fronteggiare il rischio che i modelli di pricing, pur se validati, possano generare volori di fair value non immediatamente comparabili con i prezzi di mercato è prevista una adeguata reftifica per il cosiddetto "Rischio modello", come in precedenza descritto.
Per le attività e passività finanziarie in bilancio in base al costo ammortizzato, classificate nei portafogli contabili dei "Crediti/Debiti verso banche o clientela", "Titoli in circolazione" o "Attività finanziarie sino alla scadenza", si procede alla determinazione del fair value, ai solo fini informativi, come richiesto dal principio contabile di riferimento IFRS 7. In particolare:
Per i crediti e debiti a vista o a breve termine, il valore di bilancio viene considerato come buona approssimazione del fair value come consentito dal principio contabile IFRS 7.
Con riferimento agli impieghi a medio-lungo termine performing e per quelli deteriorati si deve precisare che i metodi e le assunzioni utilizzati per la sima del fair value sono frutto di valutazioni soggettive; per tale ragione, il fair valve riportato in bilancio ai soli fini di disclosure potrebbe risultare significativamente diverso rispetto ai valori delerminati per finalità differenti così come potrebbe non risultare comparabile con ito da alte istituzioni finanziarie.
Alla data di redazione del presente bilancio, BPM S.p.A. non detiene alcuna attività non finanziaria per la quale i principi contabili di riferimento richiedono l'indicazione del fair value.
I parametri non osservabili in grado di influenzare la valutazione degli strumenti classificati come uvello 3 sono principalmente rappresentati dalle stime ed assunzioni ai modelli utilizzati per misurare gli investimenti in titoli di capitale e le quote di OICR. Per tali investimenti non è stata elaborata alcuna analisi quantilativa di sensitivity del fair value rispetto al cambiamento degli input non osservabili, in quanto o il fair value è stato attinto da fonti terze senza apportare alcuna rettifica oppure è frutto di un modello i cui input sono specifici dell'entità oggetto di valutazione (esempio valori parimoniali della società) e per i quali non è ragionevolmente ipolizzabile prevedere valori alternativi.
Si precisa che l'ammontare del fair value relativo agli strumenti classificati a livello 3, risulta essere immateriale al 31 dicembre 2017.
Ai fini della compilazione dell'informativa sui trasferimenti tra i livelli fornita nel successivo paragrafo A.4.5.1, A.4.5.2, A.4.5.3, si segnala che, per i titoli in posizione al 31 dicembre 2017 e che presentano un livello di fair value differente rispetto a quello al 31 dicembre 2016, si è ipolizzato che il trasterimento tra i i ivelli sia avvenuto con riferimento ai saldi esistenti all'inizio del periodo di riferimento.
Al 31 dicembre 2017 non si riporta alcuna informazione sulla "highest and best use" in quanto la Banca non detiene alcuna attività materiale detenuta a scopo d'investimento.
Si deve inoltre precisare che la Banca, in linea con il Gruppo, si è avvalso della possibilità di misurare l'esposizione a livello complessivo netto, al fine di calcolare compiutamente il rischio di controparte associato ai contrati derivati rientranti in un medesimo accordo di Netting , come descrito nel precedente paragrafo "A.4.1 Livelli di foir volue 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati". In presenza di collateral agreement (CSA), l'esposizione associata al
singolo derivato viene determinata in funzione del suo contributo marginale all'esposizione netta attesa generata da tutti i contratti stipulati con una determinata controparte nell'ambito del medesimo CSA.
Come definito dal citato principio IFRS 13, le valutazioni ricorrenti si riferiscono a quelle attività o passività misurate al fair value nel prospetto di stato patrimoniale, sulla base di quanto previsto o permesso dai principi contabili internazionali di riferimento. Al riguardo si deve precisare che per Banco Aletti le passività valutate al fair value su base ricorrente sono di natura finanziaria, come riportato nella seguente tabella:
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività misurate al fair value | level 1 | Level 2 | Level 3 | Level 1 | Level 2 | Level 3 |
| l Attività finanziarie defenute per la negoziazione |
6 | 80.058 | 408 | 6 | 140 | 10 |
| 2. Attività finanziarie valutate al tair value | ||||||
| 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita | 41.832 | 7.543 | 11.623 | 49 | ||
| 4. Derivati di copertura | 10 477 | |||||
| 5. Attività materiali | - | - | ||||
| 6. Affività immateriali | ||||||
| Totale | 141.838 | 90.535 | 7.951 | 11 623 | 1140 | 59 |
| I Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
82.356 | 164 | ||||
| 2. Passivita finanziarie valutate al fair value | ||||||
| 3. Derivati di copertura | 642 | |||||
| Totalo | 82,998 | 164 |
Gli strumenti finanziari valorizzati sulla base di prezzi attivi (Livello 1) o deferminati sulla base di parametri osservabili sul mercato (Livello 2) rappresentano la quasi totalità finanziarie valutate al fair value; la valorizzazione degli strumenti valutati in modo significativo sulla base di parametri non osservabili (livelo 3), pari a 7,95 milioni, sono rappresentate principalmente dalle seguenti fipologie di investimenti:
Le attività finanziarie sono costituite per 90,5 milioni da strumenti detenuti con finalità di negoziozione pareggiata con la clientela e di copertura; trattasi in massima parte (90,1 milioni) di contratti Over the Counter (OTC) la cui volutazione è effettuata attraverso modelli di valutazione in misura significativa parametri osservabili sul mercato o attinti da fonti indipendenti (Livelo 2) ed in misuro residuale (0,4 milioni) di un contratto per il quale i parametri di input non osservabili utilizzati dal modello di pricing sono ritenuti significativi ai fini della misurazione del fair value.
le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono costituite da strumenti detenuti con finalità di negozione pareggiata con la clientela, pari a 82,4 milioni, classificati in corrispondenza del livello 2 coerentemente con quanto descritto al punto precedente.
I derivati di copertura presentano un fair value negativo pari a 0,6 milioni e sono classificati interamente in corrispondenza del livello 2.
Trasferimenti tra livelli del fair value (Livello 1 e Livello 2)
Nel corso dell'esercizio 2017, non vi sono stati i trasferimenti.
Impatto del Credit Value Adjustement (CVA) e del Debit Valve Adjustement (DVA) sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati
Sulla base della metodologia descritta nel precedente paragrato "A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati", al 31 dicembre 2017 le rettfiche apportate al fair value degli strumenti finanziari derivati, per tenere conto del rischio di controparte, sono pari alla somma delle seguenti componenti:
Al 31 dicembre 2017 le rettfiche per i correttivi CVA/DVA sono risultate complessivamente negative per 1,4 milioni.
| A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) | ||
|---|---|---|
| ----------------------------------------------------------------------------------------------- | -- | -- |
| Altivilà finanziarie detenute per la negoziazione |
Allivilà finanziarie valulate al fair value |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
Derivati di copertura |
Altivilà materiali |
Allività immateriali |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Esistenze iniziali | 10 | 49 | ||||
| 2. Aumenti | ୧୫୫ | 20.927 | ||||
| 2.1 Acquisti | 16.778 | |||||
| 2.2. Profitti imputati a: | ||||||
| 2.2.1. Conto Economico | ||||||
| - di cui plusvalenze | ||||||
| 2.2.2 Patrimonio Netto | × | X | ||||
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | ୧୫୫ | |||||
| 2.4. Altre variazioni in aumento | 4.149 | |||||
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale |
4. 49 | |||||
| 3. Diminuzioni | (290) | (13.433) | ||||
| 3:1. Vendite | ||||||
| 3.2. Rimborsi | ||||||
| 3.3. Perdite imputate a: | ||||||
| 3.3.1. Conto Economico | (280) | (13.433) | ||||
| - di cui minusvalenze | (280) | (3 865) | ||||
| 3.3.2. Patrimonio Netto | X | X | ||||
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | ||||||
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | (10) | |||||
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale |
||||||
| 4. Rimanenze finali | 408 | 7.543 |
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Alla data di bilancio non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value di livello 3.
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
| Attivita/Passività non misurate | 31/12/2017 | 31/12/2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente |
Valore di Bilancio |
FV Livello | FV Livello 2 | FV Livello 3 | Valore di Bilancio |
FV Livello | FV Livello 2 | FV Livello 3 | |
| I Attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
|||||||||
| 2. Crediti verso banche | 10.020.379 | 3.510,864 | 6.490.967 | 12 338 | 12338 | ||||
| 3. Crediti verso clientela | 33 667 856 | 34 407 797 | 533.397 | 577.205 | |||||
| 4. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
|||||||||
| 5. Attività non correnti e gruppi di aftivita in via di dismissione |
|||||||||
| Tatale | 43.688.235 | 3.510.864-40.808.764 | 545 735 | 589,543 | |||||
| 1. Debiti verso banche | 12:565.762 | 12.565.762 | 196748 | 196.748 | |||||
| 2. Debiti verso clientela | 26 555 246 | 26 555 247 | 327 030 | 327.030 | |||||
| 3. Titali in circalazione | 12.450 | 5.367 | 7 46 | 11:049 | 9 137 | 2.204 | |||
| 4. Passivita associate ad attivita in via di dismissione |
|||||||||
| Totale | 39.133.458 | 5.367 | 7.146 39.121 009 | 534.827 | 9.137 | 525.982 |
Per l'informativa sul fair value delle passività finanziarie valutate al costo si fa rinvio a quanto illustrato nel precedente paragrafo "Attività e passività finanziarie valutate in bilancio al costo ammortizzato".
Tutti i crediti/debiti verso banche/clientela, diversi dai titoli di debito, sono considerati di livello 3, in quanto:
Per i citati portalogli le regole seguite per la classificazione nei livelli di gerarchia, nonché le tecniche ed i parametri utilizzati nella stima del fair valve, da indicare in bilancio ai soli fini di disclosure, richiedono significativi elementi di giudizio; non si può quindi escludere che un differente apprezzamento di tali parametri o il ricorso a tecniche di valutazione alternative possano condure a valori di fair value significativamente differenti, anche in funzione delle diverse finalità di determinazione degli stessi.
Ai sensi dell'IFRS 7 paragrafo 28 si rappresenta che nell'esercizio 2017, nell'ambito degli strumenti finanziari, non sono stati rilevati effetti consegventi alla rilevazione del cosiddetto "Day 1 Profit" inteso come differenza tra il fair value al momento della rilevazione iniziale (prezzo della transazione) e l'importo delerminato a quella data utilizzando una tecnica di valutazione.
Sezione 1 Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| a) Cassa | 254 470 | 1 908 |
| b) Depositi liberi presso Banche Centrali | ||
| Totale | 254.470 | 8088 |
Sezione 2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
| Voci/Valari | 31/12/2017 | 31/12/2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| A. Attività per cassa | |||||||
| 1. Titoli di debito | 5 | ||||||
| 1.1 Titoli strutturati | |||||||
| 1_2 Altri titoli di debito | 5 | ||||||
| 2. Titoli di capitale | 1 | ||||||
| 3 Quote di O.I.C.R. | |||||||
| 4. Finanziamenti | |||||||
| 4. 1 Pronti contro termine attivi | |||||||
| 4.2 Altri | |||||||
| Totale A | 6 | ||||||
| B. Strumenti derivati | |||||||
| I. Derivati finanziari: | 80.058 | 408 | 140 | 10 | |||
| 1.1 di negoziazione | 80.058 | 408 | 140 | 10 | |||
| 1.2 corinessi con la fair value option | |||||||
| 1.3 altri | |||||||
| 2. Derivati creditizi: | |||||||
| 2. I di negoziazione | |||||||
| 2.2 connessi con la fair value aption | |||||||
| 2.3 altri | |||||||
| Totale B | 80.058 | 408 | 140 | 10 | |||
| Totale (A+B) | 6 | 80.058 | 408 | 140 | 10 |
Nei titoli di debito non sono presenti attività finanziarie connesse con operazioni di cartolarizzazione. Nella sottovoce "1... 2 Altri titoli di debito" non sono presenti attività finanziarie subordinate.
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2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
| Voci/Valori | ||
|---|---|---|
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
| A. ATTIVITA' PER CASSA | ||
| 1. Titoli di debito | 5 | |
| a) Governi e Banche Centrali | 5 | |
| b) Altri enti pubblici | ||
| c) Banche | ||
| d) Altri emittenti | ||
| 2. Titoli di capitale | I | |
| a) Banche | ||
| b) Altri emi enti: | ||
| - imprese di assicurazione | ||
| - società finanziarie | ||
| - imprese non finanziarie | ||
| - altri | ||
| 3. Quote di O.I.C.R | ||
| 4. Finanziamenti | ||
| a) Governi e Banche Centrali | ||
| b] Altri enti pubblici | ||
| c) Banche | ||
| d) Altri soggetti | ||
| Totale A | 6 | |
| B. STRUMENTI DERIVATI | ||
| a) Banche | 22.589 | 20 |
| b) Clientela | 57.877 | 130 |
| Totale B | 80.466 | 150 |
| Totale ( A + B ) | 80.472 | 150 |
Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
Alla data di riferimento del Bilancio non si segnalano attività finanziarie valutate al fair value.
| Voci/Valori | 31/12/2017 | 31/12/2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello I | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Titoli di debito. | 141.832 | 771 | 11.623 | ||||
| 1.1 Titoli strutturati | - | ||||||
| 1.2 Altri titoli di debito | 14 832 | 771 | 11:623 | 114 | |||
| 2. Titoli di capitale | 4.317 | + | 49 | ||||
| 2.1 Valutati al tair value | 6 | - | 4.317 | - | 49 | ||
| 2.2 Valutati al costo | e | 16 | |||||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2.455 | + | + | ||||
| 4. Finanziamenti | ) 6 | ||||||
| Totale | 141,832 | 6 | 7.543 | 11.623 | 36 | 49 |
L'esposizione in fitoli di debito è rappresentata quasi interamente da obbligazioni emesse da governi come pure nel precedente esercizio.
l titoli di capitale classificati come disponibili per la vendita sono rappresentati da interessenze azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di controllo congiunto.
Le quote O.I.C.R. di livello 3 sono rappresentate esclusivamente dalle quote di un fondo mobiliare chiuso.
Nella tabella seguente viene fornita la composizione per tipologia di fondo della voce "Quote di O.I.C.R.".
| Voci/Valori | 31/12/2017 | 31/12/2016 |
|---|---|---|
| Fondi Azionari | ||
| Fondi Bilanciati | 2 455 | ト |
| Fondi Obbligazionari | ||
| Fondi di Liquidità | 16 | |
| Fondi Flessibili | 4 | |
| Fondi Hedge | ||
| Fondi Immobiliari | ||
| Totale 6 |
2.455 - |
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
| Voci/Valori | 31/12/2017 | 31/12/2016 |
|---|---|---|
| I. Titoli di debito | 142.603 | 11.623 |
| a) Governi e Banche Centrali | 141.832 | 11-623 |
| b) Altri enti pubblici | ||
| c) Banche | ||
| d) Altri emittenti | 771 | |
| 2. Titoli di capitale | 4.317 | 49 |
| a) Banche | ||
| b) Altri emittenfi: | 4.317 | ಗರ |
| - imprese di assicurazione | ||
| - società finanziarie | 168 | 49 |
| - imprese non finanziarie | 4 149 | |
| - oltri | ||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2.455 | = |
| 4. Finanziamenti | ||
| a) Governi e Banche Centrali | ||
| b) Altri enti pubblici | ||
| c) Banche | ||
| d) Altri soggetti | ||
| Totale | 149.375 | 11.672 |
I titoli di debito subordinati in portatoglio che hanno subito un impairment nel corso dell'esercizio pari a 3.995 mila euro sono iscritti in bilancio ad un controvalore di 771 mila euro.
Alla data di riferimento del Bilancio non si segnalano attività finanziarie valutate disponibili per la vendita oggetto ti sopertura specifica.
Alla data di riferimento del Bilancio non si segnalano attività finanziarie detenute sino alla scadenza.
| 3 / 12/2017 | 31/12/2016 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Valote di | Fair Value | Valore di | Fair Value | |||||
| Bilancio | Livello 1 | livello 2 | Livello 3 | Bilancio | livello l | Livello 2 | Livello 3 | ||
| A. Crediti verso Banche Centrali | |||||||||
| 1. Depositi vincolati | X | ಸ | × | x | X | × | |||
| 2. Riserva obbligatoria | × | X | x | × | X | ਮ | |||
| 3. Pronti contro terninte attivi | × | × | x | × | × | × | |||
| A. Altri | × | × | X | × | X | X | |||
| B. Crediti verso banche | 10.020.379 | 3.510.864 6,490.967 | 12.338 | 12338 | |||||
| 1. Finanziamenti | 6 496,688 | 6,490,967 | 12 338 | 12338 | |||||
| 1 1 Conti correnti e depositi liberi | 2398819 | X | X | X | 2.233 | × | x | X | |
| 1.2 Depositi vincolati | 259 891 | × | × | x | 10.000 | x | × | X | |
| 1 3 Altri finanziamenti | 3.837 978 | × | X | ਮ | 105 | X | X | x | |
| - Pronti contro termine attivi | 3.257 876 | × | × | × | X | X | X | ||
| - Leasing finanziario | × | x | X | × | × | × | |||
| - Altri | 580.102 | × | × | X | 105 | × | x | X | |
| 2. Titoli di debito | 3.523.691 | 3 510:864 | |||||||
| 2. I Titoli strutturati | ਮ | × | x | X | × | X | |||
| 2.2 Altri fitoli di debito | 3.523.691 | x | × | X | X | × | X | ||
| Totale | 10.020.379 | 3.510.864 6.490.967 | 12338 | 12.338 |
Per il dettaglio delle attività deteriorate si rinvia alla "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 1, Rischio di credito".
Non sono presenti crediti verso banche oggetto di copertura specifica come pure nel precedente esercizio.
Non sono presenti nei crediti verso banche finanziamenti a fronte di contratti di leasing finanziario come pure nel precedente esercizio.
Sezione 7 Crediti verso clientela - Voce 70
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Foir Value | Valare di bilancia | Fra Value | |||||||||
| Tipalogia operazioni/Volori | Deteriorall Non |
Nort | Oaterioron | 131 | 12 | 13 | ||||||
| deleriorall | Acquisiest | Altti | 11 | 12 | 13 | deteriorati | Acquistoal | Alles | ||||
| Finanziamenti | 30.340.963 | 3 213 404 | - 34.294.343 | 483 223 | 46.174 | 577 205 | ||||||
| Coali correnti | 3 BBB POW | 627.635 | X | X | 44/221 | 9:609 | N | K | ||||
| 2 Fronti contro fermine affivi | B 293 | X | ಹ | |||||||||
| 3. Mutth | 20 633 052 | 2 007.937 | 1 | 359 551 | 26:025 | X | × | |||||
| A Corte di credito, prestiti personali a cessioni del Quinto: |
390 313 | 8.936 | × | ਮ | 2.441 | 1 998 | X | x | × | |||
| ciparzudali Buredaj C | × | × | ||||||||||
| 6 Factoring | 74.995 | 88 | X | X | ||||||||
| 7 Altri finanziamenti | 6345 796 | 568 808 | 81 019 | 7.942 | 1 | X | X | |||||
| Titoli di debito: | 107.989 | 5 500 | 113 424 | |||||||||
| 8 Titoli strumunati | 5.000 | |||||||||||
| 9 Alti ntol di deboo | 107. 888 | 200 | × | |||||||||
| Totala | 30 448 957 | 3218.904 | 34 407 797 | ATT 2PX | 46,174 | 577 708 |
Nel cosa dell'esercizio sono intervenute cestindi lordi per 560 milioni. L'addebito netto a conto economico per efferto della cessione è risultato pari a 71 milioni.
La voce "pronti contro termine attivi" riporto l'ammontare dell's operazioni in presilio titoli con la clientela.
ta voce "Thali di debro" include mini bond e altri prestiti obbligazionari emessi dolla clientela soloscrificacila Banca in sede di emissione.
Per il dettaglio delle attività deteriorate si rinvia alla "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 1 , Rischio di credito".
| Tipologia operazioni/Valori | 31/12/2017 | 31/12/2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorati Non |
Non | Deteriorati | ||||
| deteriorali | Acquistati | Alfri | deteriorati | Acquistati | Altri | |
| 1. Titoli di Debito | 107.989 | 5.500 | ||||
| a) Governi | ||||||
| b) Altri Enti pubblici | ||||||
| c) Altri emittenti | 107.989 | 5.500 | ||||
| - imprese non finanziarie | 105.919 | 5.500 | ||||
| - imprese finanziarie | 2.070 | 443 | ||||
| - assicurazioni | ||||||
| - altri | ||||||
| 2. Finanziamenti verso: | 30.340.963 | 3.213.404 | 487 223 | 46.174 | ||
| d) Governi | 540 534 | 247 | 4 | |||
| b) Altri Enti pubblici | 15 577 | 1213 | 125 | 3 | ||
| c) Altri soggetti | 29:648 852 | 3.211.944 | 487.098 | 46.171 | ||
| - imprese non finanziarie | 15.4 1.392 | 2.814.043 | 260.964 | 37.724 | ||
| - imprese finanziarie | 4 392 878 | 94.576 | 5.960 | 12 | ||
| - assicurazioni | 18.963 | 47 | ||||
| - altri | 9.825.619 | 303.325 | 220.127 | 8 435 | ||
| Tatale | 30.448.952 | 3.218.904 | 487.223 | 46.174 |
Non sono presenti crediti verso clientela oggetto di copertura specifica come pure nel precedente esercizio.
Non sono presenti nei crediti verso clientela finanziamenti a fronte di contratti di leasing finanziario come pure nel precedente esercizio.
13 = Livello 3
| FV 31/12/2017 | VN | FV 31/12/2016 | VN | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| LI | L2 | 13 | 31/12/201 | LI | 12 | 13 | 31/12/201 0 |
||
| A) Derivati finanziari | 1 | 10.477 | = | 510.000 | |||||
| 1) Fair value | 10.477 | 510.000 | |||||||
| 2) Flussi finanziari | |||||||||
| 3) Investimenti esteri | = | 11 | |||||||
| B) Derivati creditizi | - | = | = | ||||||
| 1) Fair value | |||||||||
| 2) Flussi finanziari | = | ||||||||
| Totale | 10.477 | 18 | 510.000 | ||||||
| Legenda | |||||||||
| VN = valore nozionale | |||||||||
| 11 = Livello 1 | |||||||||
| 12 = Livello 2 |
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
| Fair value | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Specifica | Investime | |||||||
| lasso | rischio di rischio di rischio di rischio di cambio |
credito | prezzo | più rischi | Generica Specifica Generica nti esteri | ||||
| 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita |
X | x | × | ||||||
| 2. Crediti | x | X | × | x | |||||
| 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
X | X | X | × | × | ||||
| 4. Portatoglio | X | X | X | X | X | 615 | X | X | |
| 5. Altre operazioni | X | × | |||||||
| Totale altività | 615 | ||||||||
| 1. Passività finanziarie | × | X | X | X | |||||
| 2. Portatoglio | × | × | X | X | X | 9.862 | X | × | |
| fotale passivită | 9.862 | ||||||||
| I. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | × | ని | |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
× | X | X | × | X | X |
9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|---|
| 1. Adeguamento positivo | 9.504 | ||
| 1.1 di specifici portatogli: | 9.504 | ||
| a) crediti | 9.504 | ||
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | - | ||
| 1.2 complessivo | |||
| 2. Adeguamento negativo | (356) | ||
| 2.1 di specifici portatogli: | (356) | ||
| a) crediti | (356) | ||
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | |||
| 2 2 complessivo | = | ||
| Totale | 9.148 |
L'adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di riferisce alle variazioni di fair value, imputabili alle oscillazioni dei tassi di alcuni specifici portafogli di crediti verso la clientela, il cui ammontare è riportato nella successiva tabella 9.2.
Nella voce sono compresi 8,2 milioni di quota residua di coperture non più efficaci da rilasciarsi pro-rata temporis fino alla scadenza originaria delle operazioni di copertura.
I proventi e gli oneri da valutazione relativi ai derivati di copertora e al portafoglio coperto vengono rilevati nella voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura".
| 31/12/2016 | |||
|---|---|---|---|
| Altività coperte | 31/12/2017 | ||
| Crediti | 114.725 | ||
| 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita | i t | ||
| 3. Portafoglio | |||
| otale | 114.725 |
| Descrizione | Sede legale | Sede operativa | Quota di partecipazione diretta % |
Disponibilità voli % |
|---|---|---|---|---|
| C. mprese sottoposte ad influenza notevole |
||||
| Società di Gestione Servizi - BP Soc. consortile p.Az | Verona | Verond | 17.51% | 17.51% |
No. vi sono partecipazioni significative.
Non vi sono partecipazioni significative.
| Descrizione | Valore di bilancio delle partecipazi GMI |
Totale allivo |
Totale passivita |
Ricavi fotali | Unite (Perdita) dell'operati vila corrente al nello della. imposte |
Utile (Perdita) delle allivilà operative cessato al netto delle imposte |
Utile (Perdita) dell'eserciz io (II) |
Alte componenti reacifuali al netto delle imposte (2) |
Redditività complessiv a (3)= (1)+(2) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| C. Imprese sottoposte ad influenza nolevole |
|||||||||
| Società di Gestione Servizi - BP Soc consortile p.Az |
21 341 | 455.198 | 333.085 | 569.712 | 2.352 | 1 442 | (936) | 506 |
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| A. Esistenze Iniziali | ||
| B. Aumenti | 21.341 | |
| B. I Acquisti | 21.341 | |
| di cui: operazioni di aggregazione aziendale | ||
| B.2 Riprese di Valore | ||
| B.3 Rivalutazioni | ||
| 8.4 Altre Variazioni | ||
| C. Diminuzioni | - | |
| C. 1 Vendite | 11 | |
| di cui; operazioni di aggregazione aziendale | ||
| C.2 Rettifiche di valore | ||
| C.3 Altre variazioni | ||
| D. Rimanenze Finali | 21.341 | |
| E. Rivalutazioni Totali | . . | |
| F. Rettifiche Totali |
L'incremento della voce partecipazioni registrato nell'esercizio si riferisce interamente all'acquisio delle quote nella società del gruppo Società di Gestione Servizi - BP Soc. consortile p.Az.
Non vi sono partecipazioni controllate in modo congiunto.
Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole.
Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole.
Non si segnalano altre informazioni.
Le attività materiali al 31 dicembre 2017 ammontano a 77 milioni e si confrontano con il dato di 7,5 milioni dell'esercizio precedente.
| Attività/Valori | ||
|---|---|---|
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
| 1.1 Attività di proprietà | 76.943 | 7.489 |
| a) terreni | 1.834 | 11.834 |
| b) fabbricati | 4.702 | 4.904 |
| c) mobili | 14.373 | 317 |
| d) impianti elettronici | 2.301 | 197 |
| e altre | 53.733 | 237 |
| 1.2 Attività acquisite in leasing finanziario | ||
| a) terreni | 10 | |
| b) fabbricati | ||
| c) mobili | - | |
| d) impianti elettronici | - | |
| e) alfre | ||
| Totale | 76.943 | 7.489 |
| Vita utile (in anni) | |
|---|---|
| Terreni | indefinita |
| Fabbricati | 33 |
| Mobili e arredi | 7-9 |
| Impianti | 3 - 13 |
Non sono presenti attività materiali detenute a scopo di investimento, come pure nel precedente esercizio.
Non sono presenti attività materiali ad uso funzionale rivalutate, come pure nel precedente esercizio.
Non sono presenti attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value, come pure lo scorso esercizio.
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali lorde | 1.834 | 6. 25 | 1-660 | 13 | 1.982 | 12.314 |
| A. I Riduzioni di valore totali nette | (1.221) | (1.343) | (516) | (1745) | (4.825) | |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 1.834 | 4.904 | 317 | 197 | 237 | 7.489 |
| B. Aumenti | 19.096 | 3.856 | 70.520 | 93.472 | ||
| B. Acquisti | 19.007 | 575 | 70.520 | 90.102 | ||
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | 18.480 | 147 | 65.398 | 84 025 | ||
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | ||||||
| B.3 Riprese di valore | ||||||
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: | ||||||
| - a) patrimonio nello | ||||||
| · b) conto economico | ||||||
| B.5 Differenze positive di cambio | ||||||
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
||||||
| B.7 Altre variazioni | ದಿರ | 3.281 | 3.370 | |||
| C. Diminuzioni | (202) | (5.040) | (1.752) | (17.024) | (24.018) | |
| C. I Vendite | ||||||
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | ||||||
| C.2 Ammortamenti | (202) | (5.040) | (1.752) | (13.654) | (20.648) | |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: |
||||||
| - a) patrimonio netto | ||||||
| - b) conto economico | ||||||
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: | ||||||
| - a) patrimonio netto | ||||||
| - b) canto economico | ||||||
| C.5 Differenze negative di cambio | ||||||
| C.6 Trasferimenti a: | ||||||
| - a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
||||||
| - b) attività in via di dismissione | ||||||
| C.7 Altre variazioni | (3 370) | (3.370) | ||||
| D. Rimanenze finali nette | 1.834 | 4.702 | 14.373 | 2.301 | 53.733 | 76.943 |
| D. 1 Riduzioni di valore totali nette | (1:423) | (114,447) | 76.052) | (144.441) | (336,363) | |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 1.834 | 011 25 | 128.820 | 78.353 | 198.174 | 413.306 |
| E. Valutazione al casto |
Non sono presenti attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value, come pure lo scorso esercizio.
Non sono presenti impegni per l'acquisto di attività materiali, come pure lo scorso esercizio.
| Totale | Totale 31/12/2016 |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | 31/12/2017 | ||||
| Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita | |||||
| A. I Avviamento | × | X | |||
| A. 2 Altre attività immateriali | 1 Q | 21 | |||
| A.2. Attività valutate al costo: | 16 | 21 | |||
| a) Attività immateriali generate internamente | - | ||||
| b) Altre attività | 16 | 21 | |||
| A.2.2 Attività valutato al tair value: | |||||
| a) Attività immateriali generate internamente | |||||
| b) Altre attivita | |||||
| Totale | 16 | 21 |
| Avviamento | generate internamente | Altre attività immateriali: | Altre attività immateriali: | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Definita | Indefinita | Definita | Indefinita | |||
| A. Esistenze iniziali lorde | 177 | 177 | ||||
| A. I Riduzioni di valore totali nette | (156) | (156) | ||||
| A.2 Esistenze iniziali nette | 21 | 21 | ||||
| B. Aumenti | ||||||
| B. I Acquisti | ||||||
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | ||||||
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | |||||
| B.3 Riprese di valore | X | |||||
| B.4 Variazioni positive di fair value | ||||||
| - a patrimonio netto | X | |||||
| - a conto economico | X | |||||
| B.5 Differenze di cambio positive | ||||||
| B.6 Altre variazioni | ||||||
| C. Diminuzioni | (5) | (5) | ||||
| C. Vendite | ||||||
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | ||||||
| C.2 Rettifiche di valore | (5) | (ર) | ||||
| - Ammortamenti | X | (5) | (5) | |||
| Svalutazioni | ||||||
| + patrimonio netto | X | |||||
| + conto economico | ||||||
| C.3 Variazioni negative di fair value | ||||||
| - a patrimonio nello | × | |||||
| - a conto economico | X | |||||
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione |
||||||
| C.5 Differenze di cambio negative | ||||||
| C.6 Altre variazioni | ||||||
| D. Rimanenze finali nette | 16 | 16 | ||||
| D. I Rettifiche di valore totali nette | [1Q1] | (161) | ||||
| E. Rimanenze linali lorde | 177 | 177 | ||||
| F. Valutazione al costo |
La voce C2 "Rettifiche di valore – Ammortamenti" si riferisce agli intangibili a durata definita contabilizzati a voce 180 - "Rettifiche di valore nette su attività immateriali" di conto economico.
Non vi sono impegni riferiti alle attività immateriali come pure l'esercizio precedente.
Sezione 13 Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell'attivo e Voce 80 del passivo
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
| IRES | IRAP | Altre imposte | 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|---|---|---|
| A) In contropartita del Conto Economico | |||||
| Svalutazione crediti deducibili in esercizi successivi |
4 943 | 421 | 5.364 | 5.819 | |
| Accantonamenti e rettifiche di valore deducibili in esercizi successivi |
27 485 | 27.485 | 152 | ||
| Valori contabili inferiori ai valori fiscalmente riconosciuti derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanzialie |
|||||
| Imposte anticipate su plusvalenze infragruppo eliminate in sede di consolianmento |
|||||
| Spese per il personale ed accantonamenti per Trattamento di Fine Rapporto deducibili in esercizi successivi |
32.152 | 32 152 | |||
| Svalutazioni partecipazioni deducibili in esercizi successivi |
|||||
| Rettifiche di valore su immobili deducibili in esercizi successivi |
35 | 35 | 23 | ||
| Costi deducibili in esercizi successivi conseguenti ad affrancamenti di avviamenti ed altre attività immateriali |
|||||
| Perdite fiscali riportabili a nuovo | |||||
| Altri casi di disallineamento tra valori contabili e valori fiscali |
71 | ||||
| Totale A | 64.615 | 421 | 65 036 | 6.095 | |
| B] In contropartita a Patrimonio Netto | |||||
| Valori contabili inferiori ai valori fiscalmente riconosciuti derivanti dalla valutazione al fair value delle attività inanzione disponibili per la vendita |
|||||
| Altri casi di disallineamento tra valori contabili e valori fiscali |
13 | ||||
| Totale B | 13 | ||||
| Totale (A+B) | 64.615 | 421 . | 65.036 | 6.108 |
| IRES | IRAP Altre imposte 31/12/2017 31/12/2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| A) In contropartita del conto economico: | ||||||
| Valori contabili eccedenti i valori fiscalmente riconosciuti conseguenti alla valutazione al fair value di strumenti finanziari |
258 | 52 | 310 | 10 | ||
| Valori contabili eccedenti i valori fiscalmente riconosciuti conseguenti al processo di ammortamento fiscale di avviamenti ed altre attività immateriali |
||||||
| Valori contabili eccedenti i valori fiscalmente riconosciuti conseguenti a rettifiche di valore calcolate ai soli fini fiscali |
||||||
| Imposte differite su utili delle partecipate imponibili in eserciz successivi |
||||||
| Plusvalenze imponibili in esercizi successivi | ||||||
| Valori cantabili eccedenti i valori fiscalmente riconosciuti derivanti dalla Purchase Price Allocation effettuata in occasione di operazioni di aggregazione aziendale |
||||||
| Rettifiche di valore su altre attività immateriali imponibili in esercizi successivi |
||||||
| Altri casi di disallineamento tra valori contabili e valori fiscali |
17 | |||||
| Totale A | 258 | 52 | 310 | 27 | ||
| B) | In contropartita a Patrimonio Netto | |||||
| Valori contabili inferiori ai valori fiscalmente riconosciuti conseguenti alla valutazione al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
546 | 111 | 657 | 26 | ||
| Altri casi di disallineamento tra valori contobili e valori fiscali |
||||||
| Totale B | 546 | a 11 | 657 | 26 | ||
| Totale (A+B) | 804 | 163 | 967 | 53 |
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 6.095 | 6.446 |
| 2. Aumenti | 81.099 | 112 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 14.331 | 112 |
| a) relative a precedenti esercizi | 2.582 | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) riprese di valore | ||
| d) altre | 11.749 | 112 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | 66.768 | |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | 65.234 | |
| 3. Diminuzioni | (22-158) | (463) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (21.665) | (463) |
| a) rigiri | (18.248) | (463) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | (3.417) | |
| c) mutamento di criteri contabili | ||
| d) altre | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | (493) | |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L 214/2011 | ||
| b) altre | (493) | |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | (493) | |
| 4. Importo finale | 65.036 | 6.095 |
13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011 (in contropartita del conto economico)
| 31/12/2016 | ||
|---|---|---|
| 31/12/2017 | ||
| I . Importo iniziale | 5.818 | 6.125 |
| 2. Aumenti | ||
| di cui operazioni di aggregazione aziendale | ||
| 3. Diminuzioni | (454) | (307) |
| 3.1 Rigiri | (454) | (307 |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | ||
| a) derivante da perdite di esercizio | ||
| b) derivante da perdite fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | + | |
| di cui operazioni di aggregazione aziendale | ||
| 4. Importo finale " | 5.364 | 5.818 |
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| I . Importo iniziale | 27 | 11 |
| 2 Aumenti | 8.941 | 16 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 4.737 | 16 |
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | 4.737 | 16 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | 4.204 | |
| di cui operazioni di aggregazione aziendale | 4,204 | |
| 3. Diminuzioni | (8.658) | |
| 3.1 imposte differite annullate nell'esercizio. | (4.437) | |
| a) rigirl | (4.437) | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| c) altre | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | (4.221) | |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | ||
| 4. Importo linale | 310 | 27 |
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| I. Importo iniziale | 13 | 9 |
| 2. Abilenti | 6.080 | 4 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 4 | |
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | 4 | |
| c) altre | 4 | |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2 3 Altri aumenti | 6.080 | |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale: | 6.080 | |
| 3. Diminuzioni | (6.093) | |
| 3. Imposte anticipate chnullate nell' esercizio | (338) | |
| a) rigiri | (338) | |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | ||
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | ||
| d) altre | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | (5.755) | |
| di cui operazioni di aggregazione aziendale | ||
| 4. Importo finale | 13 |
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| I . Importo iniziale | 26 | 37 |
| 2. Aumenti | 1.094 | |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | ||
| a) relative a precedenti esercizi | ||
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | ||
| c) altre | ||
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | ||
| 2.3 Altri aumenti | 1.094 | |
| - di cui operazioni di agareguzione aziendale | 1.094 | |
| 3. Diminuzioni | (463) | (11) |
| 3.1 Imposte differite annullate tiell'esercizio | (463) | (11) |
| a) rigiri | (463) | (1.1) |
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | ||
| c) altre | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | 4 | 17 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | ||
| 4. Importo finale | 657 | 26 |
In merito alla posizione fiscale della Banca, per gli esercizi non ancora prescritti non è stato ad oggi notificato alcun avviso di accertamento.
Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha in essere attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione e relative passività associate.
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| Crediti verso società del gruppo relativi al consolidato fiscale | 113 | 307 |
| Crediti verso Amministrazioni Finanziarie (non classificabili nelle attività fiscali) | 98:046 | 1.451 |
| Crediti per la cessione di beni ed erogazione di servizi | 1 467 | |
| Altri proventi da ricevere | ||
| Cassa ed altri valori in carico al cassiere | 15.302 | 1.213 |
| Partite in corso di lavorazione | 291 779 | 4.566 |
| Partite viaggianti tra filiali | 30.622 | |
| Partite illiquide per operazioni di portatoglio | 6 | |
| Titoli e cedole da regolare | 6.114 | |
| Altre operazioni da regolare | ||
| Migliorie e spese incrementative su beni di terzi | 26.891 | 2.172 |
| Ratei e risconti attivi non riconducibili a voce propria | 222 | 291 |
| Altre partite | 61 474 | 1 839 |
| lotale | 532.030 | 11.839 |
La voce "Partite in corso di lavorazione" contiene essenzialmente somme in attesa di imputazione definitiva e partite varie in sospeso, nonché gli addebiti ricevuti dalle società esterne relativi alla domiciliazione delle utenze da regolare sui c/c della clientela.
Nella voce "Migliorie e spese incrementative su beni di terzi" sono inclusi i costi capitalizzati e relativi ai lavori effettuati su filiali che si trovano in immobili di terzi al netto delle quote di ammortamento calcolate in base alla durata del contratto di affitto.
Nella voce "Altre partite" sono ricomprese attività per operazioni di Check Truncation per 24,6 milioni e importi da addebitare alla clientela per il bollo su prodotti finanziari per 14,8 milioni.
Sezione ] Debiti verso banche - Voce 10
| Tipologia operazioni/Valori | 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|---|
| 1. Debiti verso banche centrali | 6.407.019 | ||
| 2. Debiti verso banche | 6.158.743 | 196.748 | |
| 2.1 Conti correnti e depositi liberi | 371.337 | 10.926 | |
| 2 2 Depositi vincolati | 5 359 831 | 185.822 | |
| 2.3 Finanziamenti | 409.782 | ||
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 322.166 | ||
| 2.3.2 Alri | 87.616 | ||
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | |||
| 2.5 Altri debiti | 17.793 | ||
| lotale | 12.565.762 | 196.748 | |
| Fair value - livello 1 | |||
| Fair value - livello 2 | |||
| Fair value - livello 3 | 12.565.762 | 196.748 | |
| Totale Fair value | 12.565.762 | 196.748 |
La voce "Debiti verso banche centrali", come pure nel precedente esercizio, si riferisce principalmente alle operazioni di rifinanziamento a lungo termine (TLTRO2) con la Banca Centrale Europea.
Non sono presenti debiti subordinati verso banche, come pure nel precedente esercizio.
Al 31 dicembre 2017, così come pure nel precedente esercizio, non sono presenti debiti che hanno richiesto lo scorporo di derivati incorporati ai sensi dello IAS 39 (cosiddetti "debiti strutturati").
Non sono presenti debiti verso banche oggetto di copertura specifica, come pure nel precedente esercizio.
Non sono presenti debiti per leasing finanziario, come pure nel precedente esercizio.
| Tipologia operazioni/Valori | ||
|---|---|---|
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
| I. Conti correnti e depositi liberi | 25 188.774 | 324.438 |
| 2. Depositi vincolati | 083.396 | 2.465 |
| 3. Finanziamenti | 34.723 | |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 2617 | |
| 3 2 Altri | 32.106 | |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | ||
| 5. Altri debiti | 248,353 | 127 |
| Totale | 26.555.246 | 327.030 |
| Fair value - livello 1 | ||
| Fair value - livello 2 | ||
| Fair value - livello 3 | 26.555.247 | 327,030 |
| Totale Fair Value | 26 555 247 | 327 0301 |
Nella voce 5. "Altri debiti" sono ricondotti i debiti connessi con le operazioni di cessione di attività finanziarie che non rispettano i requisiti posti dallo IAS 39 per la loro integrale cancellazione dal bilancio ("passività a fronte di attività cedute non cancellate"). In particolare figura il debito per 87,5 milioni verso la società veicolo "Bpm Securitisation 2 S.r.l.' a fronte dell'operazione di cartolarizzazione descritta nella parte E della presente Nota integrativa del Bilancio.
Alla data di riferimento del bilancio, così come alla fine dell'esercizio precedente, non sono presenti debiti verso clientela subordinati.
Al 31 dicembre 2017, così come pure nel precedente esercizio, non sono presenti debiti che hanno richiesto lo scorporo di derivati incorporati ai sensi dello IAS 39 (cosiddetti "debiti strutturati").
Non sono presenti debiti verso la clientela oggetto di copertura specifica, come pure nel precedente esercizio.
Non sono presenti debiti verso la clientelo legati ad operazioni di locazione finanziaria, come pure nel precedente esercizio.
| Tipologia titoli / Valori |
31/12/2017 | 31/12/2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore | Fair Value | Valore Bilancio |
Fair Value | |||||
| Bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | livello l | Livello 2 | Livello 3 | ||
| A. Titoli | ||||||||
| 1. Obbligazioni | 5.304 | 5 367 | 8 845 | 9.137 | 11 | |||
| 1 strutturate | 11 | = | ||||||
| 1.2 alte | 5.304 | 5.367 | 8.845 | 6 | 9.137 | - | ||
| 2 Altri titali | 7.46 | 7. 46 | 2.204 | 2.204 | ||||
| 2. I strutturati | ||||||||
| 2.2 alti | 7. 46 | 74146 | 2.204 | 11 | 2.204 | |||
| Totale | 12.450 | 5367 | 7.146 | 15 | 11.049 | 9,137 | 2.204 |
La sottovoce 2.2 "Altri titoli: altri" è costituita interamente da certificati di deposito, così come nel precedente esercizio.
Alla data di riferimento del bilancio, così come alla fine dell'esercizio precedente, non sono presenti titoli in circolazione subordinati.
Non sono presenti titoli in circolazione oggetto di copertura specifica, come pure nel precedente esercizio.
| 31/12/2016 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | 31/12/2017 EV |
FV | ||||||||
| VN | 11 | 12 | 13 | FV* | VN | 11 | 12 | 13 | FV. | |
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1 Debiti verso banche | ||||||||||
| 2. Debiti verso clientela | ||||||||||
| 3_Titoli di debito | ||||||||||
| 3.1 Obblig-zioni | ||||||||||
| 3.1.1 Strutturate | × | X | ||||||||
| 3.1.2 Altre obbligazioni | × | × | ||||||||
| 3,2 Altri titoli | ||||||||||
| 3.2 1 Struttorati | × | ਡਟ | ||||||||
| 3.2.2 Altri | X | × | ||||||||
| Totale A | ||||||||||
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1 Derivati finanziari | × | 82.356 | × | × | 164 | X | ||||
| I_1 Di negoziazione | × | 82 356 | X | x | 164 | × | ||||
| 1 2 Connessi con la fair value option | X | X | × | X | ||||||
| 1 3 Altri | x | x | × | × | ||||||
| 2. Derivati credifizi | x | × | X | × | ||||||
| 2.1 Di negoziazione | X | × | X | x | ||||||
| 2.2 Connessi con la fair value option | × | × | × | × | ||||||
| 2.3 Alti | x | X | X | × | ||||||
| Totale B | × | 82.356 | X | X | 164 | x | ||||
| Totale (A+B) | × | 82 356 | × | X | 164 | X |
FV = Fair Value
FV = FV calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento dell'emiltente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale
LT = Livello I
12 = livello 2
L3 = Livello 3
Non sono presenti passività finanziarie di negoziazione subordinate, come pure nel precedente esercizio.
Al 31 dicembre 2017, così come pure nel precedente esercizio, non sono presenti debiti che hanno richiesto lo scorporo di derivati incorporati ai sensi dello IAS 39 (cosiddetti "debiti strutturati").
Non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value, come pure nel precedente esercizio.
| Fair Value 31/12/2017 | VN | Fair Value 31/12/2016 | VN | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 11 | 12 | 13 | 31/12/201 | 11 | 12 | 13 | 31/12/2016 | |||
| A. Derivati finanziari | 642 | - | 14.925 | - | ||||||
| 1 Fair value | = | 642 | 14.925 | 1.1 | ||||||
| 2) Flussi finanziari | - | 1 | 1 | |||||||
| 3 Investimenti esteri | - | 6 | ||||||||
| B. Derivati creditizi | ||||||||||
| 1) Fair value | 11 | |||||||||
| 2) Flussi finanziari | . . | |||||||||
| Totale | 642 | 14.925 |
VN = valore nominale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
13 = Livello 3
| Fair Value | Flussi finanziari | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Specifica | Investiment | |||||||
| OSSDI | Rischio di Rischio di Rischio di Rischio di cambio |
credito | prezzo | Più rischi | Generica Specifica Generica i esteri | ||||
| 1. Aftività finanziarie disponibili per la vendita |
X | X | × | ||||||
| 2. Crediti | X | X | × | × | |||||
| 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
X | X | X | × | × | ||||
| 4. Portatoglio | X | X | X | X | × | 642 | X | × | |
| 5. Altre operazioni | X | × | |||||||
| Totale allività | 642 | ||||||||
| 1. Passivita finanziarie | X | X | X | X | |||||
| 2. Portafoglio | X | × | × | X | X | X | × | ||
| Totale passività | |||||||||
| l. Transazioni attese | X | × | X | X | × | X | X | X | |
| 2. Partatoglio di attivita e passivita finanziarie |
X | X | X | X | X | X | = |
Sezione 7 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70
7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Valori | 31/12/2017 | 31/12/2016 |
|---|---|---|
| . Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 12 113 | |
| 2. Adeguamento negativo delle possività finanziarie | ||
| Totale | 12 113 |
Neila voce sono compresi 3,49 milioni di valore residuo della quota efficace di operazioni di "core deposit" chiuse nel 2011 | da rilasciarsi pro-rata temporis fino alla scadenza originaria delle operazioni di copertura (scadenza massima prevista marzo 2020).
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| . Debiti | 410.000 | |
| 2. Titoli in circolazione | ||
| 3. Portafoglio | ||
| Totale | 410.000 |
Le passività fiscali sono state commentate nella "Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali" dello stato patrimoniale attivo.
Per il dettaglio delle passività associate alle attività in via di dismissione si rimanda alla "Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" dello stato patrimoniale attivo.
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| Debiti verso società del Gruppo relativi al consolidato fiscale | 46.730 | |
| Debiti verso Erario (non classificabili tra le passività fiscali) | 27 824 | 1.072 |
| Debiti verso il personale | 2.247 | 161 |
| Debiti verso enti previdenziali | 12.578 | 223 |
| Debiti verso fornitori | 144.924 | 1.324 |
| Debiti per partite diverse del Servizio Riscossione Tributi | ||
| Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza | 1.569 | |
| Somme a disposizione da riconoscere a terzi | 179.187 | 323 |
| Bonifici da regolare in stanza | 348 365 | |
| Partite relative ad operazioni in titoli | 4 862 | |
| Altre partite in corso di lavorazione | 389 406 | 7.059 |
| Rettifiche per partite illiguide di portatoglio | 15.361 | |
| Ratei e risconti passivi non riconducibili a voce propria | 13.203 | 5 |
| Altre partite | 54.199 | 97 |
| i otale | 1.240.455 | 10.264 |
La voce "Debiti verso l'Erario (non classificabili nelle passività fiscali)" include le passività fiscali nette quali i debiti IVA, riterate su interessi passivi e redditi da lavoro dipendente e altre partie fiscali non rilevate nella voce 80 "Passività fiscali".
La voce "Debiti verso il personale" è costituita principalmente dagli oneri relativi sociali obbligatori.
La voce "Bonifici da regolare in stanza" è relativa principalmente ad operazioni di bonifici UNIPAY da accreditare. La voce "Partite relative ad operazioni in titoli" comprendita titoli per contanti effetuale a cavallo d'anno e somme in attesa di definitiva imputazione.
La voce "Rettifiche per partite illiquide di portafoglio" include gli effetti in portafoglio ("portafoglio di terzi" e portafoglio proprio").
la voce "Altre partite" è formata in gran parte da passività relative agli accantonamenti per le svalutazioni di garanzie e impegni per circa 54,1 milioni.
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| A. Esistenze inziali | 216 | 187 |
| B. Aumenti | 92.722 | 29 |
| B. 1 Accantonamento dell'esercizio | 1.126 | 14 |
| B.2 Altre variazioni | 91.596 | 15 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | 91.275 | |
| C. Diminuzioni | (13.079) | |
| C. I Liquidazioni effettuate | (10:164) | |
| C.2 Altre variazioni | (2.915) | 16 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | (1.316) | |
| D. Rimanenze finali | 79.859 | 216 |
La sottovoce B.1 "Accantonamento dell'esercizio" si riferisce agli oneri rilevati nella voce 150 a) "spese amministrative: per il personale" del conto economico.
Nella sottovoce B.2 "Altre variazioni" sono compresi 91,3 milioni relativi all'incremento del TFR a seguito della conferimento di ramo d'azienda da parte di Banca Popolare di Milano S.c. a r.l.
Nella voce C2 "Altre variazioni" sono compresi (i) 1,3 milioni relativi al decremento del TFR a seguito della cessione di ramo d'azienda a Banca Aletti e (i) gli ufili attuariali netti per 1,4 milioni, iscritti, al netto del relativo effetto fiscale, in contropartito della riserva da valutazione di patrimonio netto "Utili perdite) a piani previdenziali a benefici definiti" ed oggetto di rendicone nel prospetto della redditività complessiva.
Come descritto nella Parte A - Politiche contabili, 17 Altre Informazioni - Trattamento di tine rapporto ed altri benefici per i dipendenti", a seguito della previdenza complementare, il trattamento di fine rapporte del personale contabilizzato nella presente voce di bilancio si riferisce, per le società che avevano in media almeno 50 dipendenti nel corso del 2006, alla sola quota maturata sino al 31 dicembre 2006.
Per tali società l'accantonamento non comprende pertanto le quote che per effetto della citata riforma sono versate a forme di previdenza complementare oppure al fondo di Tesoreria presso l'INPS. In tal caso, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturate a partire dal 1º gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" e sono rilevate tra i costi del personale nella sottovoce "indennità di fine rapporto", sulla base dei contributi dovuli senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali, in contropartita alla voce patrimoniale "Altre passività" o di un'uscita di disponibilità liquide.
La valutazione attuariale del TFR è stata condotta da un attuario esterno indipendente, sulla base della metodologia dei "benefici maturali" mediante il criterio "Projected Unit Credit", come previsto dallo IAS 19. Nella seguente tabella sono riportate le principali ipo demografico, economico - finanziario sulle quali è fondata la valutazione al 31 dicembre 2017 rispetto a quella al 31 dicembre 2016.
| Ipotesi demografiche (2017-2016) | ||
|---|---|---|
| Probabilità di decesso degli attivi | IPS55 Base demogratica per le assicurazioni di rendita. | |
| Frequenza delle anticipazioni di TFR | 0% | |
| Frequenza del turnover | 3,5% | |
| Probabilità di pensionamento | Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto dall'Assicurazione Generale Obbligatoria. |
|
| Ipotesi finanziarie (2017-2016) | ||
| Tasso annuo di attualizzazione | Indice Iboxx Corporate AA 10+, in coerenza con la duration media delle prestazioni (previdenza, TFR e premi di anzianità) superiori a 10 anni. 31/12/2017: 1,30% 31/12/2016 1,31% |
|
| Tasso annuo di inflazione | 1,50% |
Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR
Come illustrato nel precedente paragrafo 11.1, le modifiche di alcune ipotesi sottostanti la valutazione del TFR al 31 dicembre 2017, rispetto al precedente esercizio, hanno comportato complessivamente una diminuzione del fondo di 1,4 milioni, pari alla somma di:
Per quanto riguarda il tasso di attualizzazione, che è una delle più importanti assunzioni utilizzate nella misurazione delle obbligazioni per i piani a benefici definiti, si è fatto riferimenti di aziende aventi raling "AA", considerati quale migliore espressione di rendimenti di primaria qualità. Il principio contabile di riferimento IAS 19 precisa, infatti, che tale tasso deve riflettere il valore temporale del denaro, ma non il rischio di credito specifico dell'entità, né il rischio attuariale o di investimento e nemmeno il rischio che, in futuro, i dali redi sperimentali possano differire rispetto alle ipolesi attuariali utilizzate. Il principio specifica, inoltre, che tale tasso deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di chiusura dell'esercizio, di fitoli di aziende primarie del paese in cui opera l'entità (cosiddetto "High Quality Corporate Bond yield") e, alternativamente, in assenza di un mercato spesso per tali titoli, con riferimenti di mercato di filoli governativi. Nel dettaglio, ci si è riferiti all'indice "Iboxx Corporate AA" avente un orizzonte di riferimento pari a +10 anni, in coerenza con la duration media delle prestazioni. Il decremento del tasso di attualizzazione di 1 basis point (1,30% al 31 dicembre 2017 contro 1,31% del 31 dicembre 2016) è imputabile esclusivamente all'evoluzione di mercato, in quanto il riferimento al 31 dicembre 2017 è risultato il medesimo di quello dell'esercizio precedente.
Come richiesto dallo IAS 19, si è provveduto a condurre un'andlisi di sensitività dell'obbligazione relativa al trattamento di fine rapporto nell'ipotesi di aumentare o diminuire il tasso di attualizzazione di 50 punti base, ipotesi attuariale ritenuta più significativa. L'analizzata a mostrare di quanto varierebbe la passività di bilancio in relazione alle oscillazioni ragionevolmente possibili di tale ipotesi attuariale.
| Variazione TFR in termini assoluti 1 |
Variazione TFR in fermini percentuali |
|
|---|---|---|
| Tasso attualizzazione +0,5% | (3.405) | -4,26% |
| Tasso attualizzazione -0,5% | 3.628 | 4.54% |
(*) gli importi tra porenesi indicano un decremento del fondo
| Voci/Valori | 31/12/2017 | 31/12/2016 |
|---|---|---|
| Fondi di quiescenza aziendale | ||
| 2. Altri fondi per rischi e oneri | 156 220 | 444 |
| 2.1 controversie legali | 40 635 | 20 |
| 2.2 oneri per il personale | 11.746 | 385 |
| 2.3 allai | 3.039 | 39 |
| Of States Property Totale 1000 ---- |
156 220 | -- 444 |
Non sono presenti fondi di quiescenza aziendale, come pure nel precedente esercizio.
Nell'ambito degli altri fondi per rischi ed oneri, la sottoversie legali" comprende i fondi per cause revocatorie per l'importo di 13,4 milioni, e quelli a fronte di altre vertenze legali per la quota parte residua.
la Banca opera in un contesto legale e normativo che la espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse, ad esempio, alle condizioni praticate alla propria clientela, alla natura ed alle caratteristiche dei prodotti e dei servizi finanziari prestati, alle irregolarità amministrative, alle liti giuslavoristiche. I reidivi rischi sono oggetto di specifica analisi da parte della fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al fondo rischi ed oneri, qualora l'esborso sia ritenuto probabile, sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili. Come indicato nella "Parte A - Politiche contabili" della presente nota integrativa, le complessità delle situazioni e delle operazioni societarie che sono alla base dei contenziosi implicativi elementi di giudizio che possono interessare sia l'an, sia il quantum e relativi tempi di manifestazione della passività.
Nel seguito sono dettagliate le principali controversie legali in corso alla chiusura dell'esercizio, caratterizzate da significativi profili di complessità e/o potenziale onerosità, con la mera finalità di rappresentare la massima esposizione al rischio, a prescindere dal giudizio espresso dalla Banca in merito al relativo grado di socombenza. Per molte di tali vertenze, la Banca reputa infatti che vi siano limitati profili di rischio e quindi, trattandosi di passività possibili, non ha effettuato alcun accantonamento; per le passività considerate probabili, l'informativa su tale giudizio e sull'ammontare dello stanziamento viene fornita solo nell'eventualità in cui non possa recare pregiudizio nell'evoluzione del contenzioso con la controparte, per via giudiziale o transattiva. Al riguardo si deve sotolineare che, per quanto le stime condotte dalla Banca siano ritenute attendibili e conformi ai dettami dei principi contabili di riferimento, non si può tuttavia escudere che i costi per la definizione delle vertenze possano rivelarsi significativamente più alti rispetto a quelli accantonati.
Società ammessa alla procedura di Amministrazione Straordinaria, la procedura ha notficato all'aitazione chiedendo la restituzione di euro 30,9 milioni, ex art 67LF. La ctu contabile ha ritenuto revocabili rimesse per soli euro 0,035 milioni, circostanza per l'esito della causa. L'udienza di precisazione delle conclusioni è oggetto di rinvii per pendenza di trattative.
Impresa S.p.A ex Banca Popolare di Milano
Società in Amministrazione Straordina di A.S. ha citato avanii il Tribunale di Roma il ceto bancario componente di un pool, di cui BPM partecipava per solo (8%, oltre agli amministratori della società per risarcimento danni quantificati in solido per euro 166,9 milioni. L'udienza di ammissione mezzi istruttori è fissala per la fine del mese di ottobre 2018.
Nella sottovoce "oneri del personale" ammontante a 111,7 milioni solidarietà per 96,5 milioni, premi di fedeltà per 0,4 milioni, sistemi incentivanti per 8,03 milioni e altri accantonamenti per 6 milioni.
La sotovoce "altri" include 3,6 milioni per oneri derivanti da iniziative riferite ai rapporti con la clientela e altri accantonamenti per 0,2 milioni.
| Fondi di quiescenza | Altri fondi | Totale | |
|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | AAA | AAA | |
| B_ Aumenti | 205 244 | 205 244 | |
| B. Accantonamento dell'esercizio | 21.341 | 21.341 | |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | 9 | ಿ | |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | |||
| R. 4 Altre variazioni | 183.894 | 183.894 | |
| di cui: operazioni di aggregazione aziendale | 183.894 | 183.894 | |
| C. Diminuzioni | (49.468) | (49.468) | |
| C. I Utilizzo nell'esercizio | (15.197) | (15.197 | |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | (6) | (6) |
| C.3 Altre variazioni | (34.265) | (34.265) | |
| di cui: operazioni di aggregazione aziendale | (1.794) | (1.794) | |
| D. Rimanenze finali | 156,220 | 156.220 |
La voce B.1 "Accantonamento dell'esercizio" degli altri rondi include per 11,3 milioni gli accantonamenti per gli oneri del personale e per 10 milioni altri accantonamenti, imputati rispettivamente alle voci 150 a) - "Spese per il personale" e 160 - "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" di conto economico.
Nella sottovoce B.4 "Altre variazioni" sono compresi 184 milioni relativi all'incremento del fondi a seguito del conferimento di ramo d'azienda da parte di Banca Popolare di Milano S.c. a r.l.
La voce C. 1. "Utilizzo nell'esercizio" degli altri fondi include gli utilizzi effettuati in contropartita al pagamento degli oneri del personale ed a seguito della chiusura di revocatorie ed altre vertenze per le quali erano stati sianziati specifici accantonamenti.
Nelle voce C.3 "Altre variazioni" degli altri fondi (i) 2 milioni relativi al decremento dei fondi del personale a seguito della cessione di ramo d'azienda a Banca Aletti e (ii) riprese di valore per 32,3 milioni di cui: 10,7 milioni relative agli oneri del personale e 10,9 milioni agli altri fondi, inclusi rispettivamente nella voce 150 a) - "Spese per il personale" e nella voce 160 - "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" di conto economico.
Non sono presenti fondi di quiescenza aziendali, come pure nel precedente esercizio.
Per l'informativa relativa ai fondi per rischi ed oneri - altri fondi si rimanda al commento riportato nel precedente paragrafo 12.1 - "Fondi per rischi ed oneri: composizione",
Alla data di bilancio non vi sono azioni rimborsabili così come nel precedente esercizio.
Il capitale sociale al 31 dicembre 2017 risulto pari a 326.753.310,60 euro ed è composto 126.648.570 azioni ordinarie, interamente liberate, del valore nominale di 2,58 euro.
In data 12 dicembre 2016 l'assemblea straordinaria della Banca Popolare di Mantova Spa ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento da nominali 2.968.290,00 euro a nominali 326.753.310,60 euro con sovrapprezzo di 3.676.214.979,40 euro (e così per complessivi 4.000.000.000 euro) mediante emissione di complessive n. 125.498.070 nuove azioni ordinarie da riservare in sottoscrizione a Banca Popolare di Milano Scarl e da liberarsi mediante il conferimento in natura da parte della stessa di un ramo d'azienda composto essenzialmente dall'intera rete di sportelli.
Con decorrenza 1º gennaio 2017, in attuazione degli accordi contenuti nel protocollo d'intesa siglato nel marzo 2016, si è perfezionato il conferimento di un ramo d'azienda da parte della ex Banca Popolare di Milano S.c.a r.I., rappresentato dall'intera rete di sportelli di quest'ultima, a favore della Banca Popolare di Mantova S.p.A., che, con pari decorrenza, ha variato la denominazione sociale in Banca Popolare di Milano S.p.A ..
Si segnala che, alla data di redazione del bilancio, la banca non ha in portafoglio azioni proprie.
| Ordinarie | Altre | |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 1.150.500 | |
| - interamente liberate | 1-150.500 | |
| - non interamente liberate | ||
| A. 1 Azioni proprie (-) | ||
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 1.150.500 | |
| B. Aumenti | 125.498.070 | |
| B. ] Nuove emissioni | 125.498.070 | |
| - a pagamento | 125,498,070 | |
| - operazioni di aggregazioni di imprese | ||
| - conversione di obbligazioni | ||
| - esercizio di warrant | ||
| - altre | 125.498.070 | |
| - a titolo gratuito | ||
| - a favore dei dipendenti | ||
| - a favore degli amministratori | ||
| - altre | ||
| B.2 Vendita azioni proprie | ||
| B.3 Altre variazioni | ||
| C. Diminuzioni | ||
| C.1 Annullamento | ||
| C.2 Acquisto di azioni proprie | ||
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | ||
| C.4 Altre variazioni | ||
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 126.648.570 | |
| D. Azioni proprie (+) | ||
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 126.648.570 | |
| - Interamente liberate | ||
| - non interamente liberate |
Non ci sono altre informazioni da segnalare rispetto a quanto segnalato nei precedenti punti della presente sezione.
In base alle previsioni dello IAS 1, paragrafo 79 - lettera b), e dell'art. 2427 commi 7-bis e 22-septies del codice civile, di seguito si riporta l'informativa relativa:
14.4.rmativa ai sensi dell'art. 2427 comma 7-bis del codice civile
| Natura/descrizione | 31.12.2017 | Riepilogo utilizzazioni effettuate negli ultimi tre esercizi (b) |
Vincolo fiscale (c) |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale | Disponibilità | per copen a perdite |
Alti ulilizzi | ||||||
| િ Riserve |
Quota | Possibilità (a) |
di utilizzazione | ||||||
| 1 Capitale | 326 753 | ||||||||
| 2. Sovropprezzi di emissione | 3.706.783 3.642.504 | A | B | C | (1) | 1.337 | |||
| 3 Riserve | 113 249 | 112.877 | 236 | ||||||
| - di utili | |||||||||
| a) legale | 1.072 | A | B | (2) | |||||
| b) statutaria | 1 60 | 160 | A | B | C | ||||
| c) azioni proprie d) altre: - indisponibile ex. Art. 6 D.Lgs 38/05 |
(3) | ||||||||
| · disponibile | 3 659 | 3.659 | A | B | C | ||||
| - Riserva an. 13 c 6 D.lgs 124/93 | A | B | C | ||||||
| - Riserva art 7 L. 30/7/90 n. 218 | 236 | 236 | A | B | C | 236 | |||
| - Riserva art. 55 DPR 22/12/86 n. 917 | A | B | C | ||||||
| - Gitre | 108.822 | 108.822 | A | B | C | ||||
| 4. Strumenti di capitale | |||||||||
| 5. (Azioni proprie) | |||||||||
| 6. Riserve da valutazione | :13726 | ||||||||
| - Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1 328 | (3) | |||||||
| - Attività non correnti in via di dismissione | |||||||||
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a banefici definiti |
-15.054 | (3) | |||||||
| Totale | 4.133.759 3.755.381 | 1.337 | 236 | ||||||
| Quata non distribuibile | |||||||||
| Quala distribuibile | 3 755 381 |
A = per aumento gratuito di capitale
B = per copertura perdite
C = per distribuzione ai soci
[1] Ai sensi dell'art. 2431 c.c. la "isserva sovropprezzi di enissione" può essere distribuita per l'intero ammontare solo a condizione che la riserva legale abbio raggiunto il quinto del capitale (lino doll'art. 2430 c c.). In particolare la differenzo tra l'annontre dei "Sovrappezzi di emissione" e la quota disponibile è pari all'importo mancante all'inite previsto della riserva stesso.
(2) Lulizzo dello riseva legde è per lo più limitato cli copertura delle perdite di esercizio. La riseva è disponibile, anche per aumenti grabili del capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale (art. 2430, comma 1 , c . )
(3) Riserve indisponibili ai sensi dell'art 6 del D Lgs. N. 38/2005
| Descrizione delle riserve unità di euro |
Riserve e fondi che in caso di distribuzione distribuzione non concorrono farmare il reddito dei soci |
Riserve e fondi che ને in OSED a concorrono formare il reddito imponibile della società |
Altre riserve e londi |
31.12.2017 | 31 12 2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (a +b + c) | (a +b + c) | |
| Sovraprezzi di emissione | 3.706.783.220 | - 3.706.783.220 | 30.860 119 | ||
| Riserve: | 1.097 | 235 556 113.712.204 | 113.948.857 | 2789 102 | |
| di utili | |||||
| a) legate | 1.097 | 1:070:535 | 1.071.632 | 954 770 | |
| b) statutaria | 159.878 | 159 878 | 159 878 | ||
| c) azioni proprie | |||||
| d) altre: disponibile | 3.659.291 | 3.659.291 | 1.438.898 | ||
| riserva art7 L 30/7/90 n 218 | 235 556 | 235 556 | 235.556 | ||
| riserva art. 55, DPR 22/12/86 n. 917 | |||||
| -offee! | 108.822.500 | 108.822 500 | |||
| Strumenti di capitali | |||||
| Riserve da valutazione: | - - 13.725.532 | -13.725.632 | 18.408 | ||
| - Attività finanziare disponibili per la vendita | 1.327 790 | 1.327.790 | 52.300 | ||
| previdenziali a benefici definiti | -15.053 422 | -15 053 422 | 33 892 | ||
| Totale | 3.706.784.317 | 235 556 99.986.572 3.807.006.445 | 33.667.629 |
Posizione fiscale delle voci che compongono il patrimonio netto e relativo trattamento fiscale in caso di distribuzione
Il bilancio dell'esercizio 2017 chiude con un utile netto di 41.312.379,66 euro; ciò posto, il Consiglio di Amministrazione propone ai soci, unitamente l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017, la seguente proposta di distribuzione dell'utile:
| Utile netto dell'esercizio 2017 | 41.312.379,66 | ||
|---|---|---|---|
| - 5% a Riserva Legale | 2.065.618,98 | ||
| - ai soci in ragione di Euro 0,3 per ciascuna delle 126,648,570 azioni emesse | 37.994.571,00 | ||
| Residuo a Riserva Disponibile | 1.252.189,68 |
Alla data di bilancio, come pure il precedente esercizio, non sono presenti strumenti di capitale.
Non si segnalano altre informazioni oltre a quelle fornite nella presente sezione.
| Operazioni | 31/12/2017 | 31/12/2016 |
|---|---|---|
| I Garanzie rilasciate di natura finanziaria | 186.220 | 34 |
| a) Banche | 5.535 | |
| b) Clientela | 180.685 | 34 |
| 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale | 2 543 274 | 6.225 |
| a) Banche | 80.873 | |
| b) Clientela | 2.462.401 | 6.225 |
| 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi | 4.674.858 | 11.455 |
| a) Banche | 191.123 | |
| i) a utilizzo certo | 6. 24 | |
| ii) a utilizzo incerto | 184.999 | |
| b) Clientela | 4.488.735 | 11.455 |
| i] a utilizzo certo | 46.548 | 7.501 |
| ii) a utilizzo incerto | 4 442 187 | 3.894 |
| 4) Impegni softostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione | ||
| 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi | 6.376.485 | |
| 6) Altri impegni | 208 547 | 566 |
| Totale | 13.994.384 | 18.280 |
| Portatogli | 31/12/2017 | 31/12/2016 |
|---|---|---|
| 1. Attivita tinanziarie detenute per la negoziazione | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value | ||
| 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita | 26.144 | 424 |
| 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | ||
| 5. Crediti verso banche | 3.558.311 | |
| 6. Crediti verso clientela | 3.690.425 | |
| 7. Attività materiali | ||
| Totale | 7.274.880 | 424 |
Le attività costituite a garanzia di proprie passività ed impegni e che risultano iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale si riferiscono tra l'altro:
Come collaterale dei finanziamenti ricevuti dalla BCE, in aggiunta a quanto esposto in precedenza, si segnalano le seguenti ulteriori attività, che da un punto di vista contabile non trovano alcuna rappresentazione nell'attivo patrimoniale:
· titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione di proprie attività per un valore nominale residuo pari a
223,6 milioni;
· titoli derivanti da un'operazione di pegno per un valore nominale residuo pari a 436,4 milioni.
Da ultimo si segnala che alla data di bilancio risultano in essere operazioni di provvista garantite rappresentate da pronti contro termine passivi con sottostante titoli acquisiti nell'ambito di pronti contro termine attive. Il valore di bilancio delle citate operazioni di PCT attive, esposte tra i crediti verso banche e clientela, in funzione della controparte, ammonta a 994,99 milioni (valore nominale 1.065 milioni).
Non vi sono attività e passività in leasing operativo significative alla data di bilancio.
| fipologia servizi | Importo |
|---|---|
| 31/12/2017 | |
| l . Esecuzione di ordini per conto della clientela | |
| a) acquisti | 789 |
| 1. regolati | 789 |
| 2. non regolati | |
| b) vendite | 22.383 |
| 1. regolate | 22383 |
| 2. non regolate | |
| 2. Gestioni di portatogli | |
| a) Individuali | |
| b] Collettive | |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portatogli) |
47.192 |
| I . titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | |
| 2. altri litoli | 47 192 |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portatogli); altri | 14.240.270 |
| I titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | 7.922 |
| 2. altri titoli | 14.232.348 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 13.842.264 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 4.502.072 |
| 4. Altre operazioni |
In base alle modifiche così omologate, il principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa degli strumenti finanziari:
Nel fornire disclosure di tali accordi, il principio richiede altresì di prendere in considerazione gli effetti delle garanzie reali finanziarie (incluse le garanzie in disponibilità liquide) ricevute e prestate.
Al riguardo si segnala che la Banca è aderente ad un sistema di clearing, per il quale si è ritenuto che la
documentazione contrattuale che ne governa il meccanismo di clearing sia tale da rispettare i requisiti richiesti dallo IAS 32 per la compensazione: Al 31 dicembre 2017 i contratti in essere con la controparte (LCH) avevano tutti un fair value attivo per cui non si segnalano strumenti finanziari oggetto di compensazione in bilancio.
Con riferimento agli strumenti compensabili, al ricorrere di taluni eventi e da esporre nelle seguenti tabelle 5. e 6. in corrispondenza delle colonne "Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio", si segnala nel Gruppo la presenza dei seguenti accordi:
Con riferimento alle operazioni di prestito titoli si deve evidenziare che nelle seguenti tabelle 5. e 6. sono riportate le operazioni che prevedono il versamento di garanzia in denaro che rientra nella piena disponibilità del prestatore, in quanto tratasi delle uniche operazioni che trovano rappresentazione nello stato patrimoniale. Ai fini della riconciliazione con i saldi patrimoniali delle operazioni di pronti contro termine rientranti in accordi di compensazione o similari si segnala che le citate operazioni sono rappresentate in corrispondenza delle voci "Pronti contro termine attivi/passivi" esposte in corrispondenza delle tabelle di composizione dei crediti e dei debiti verso banche e verso la clientela, in funzione della controparte, contenute nella Parte B -Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato. Il relativo criterio di misurazione è quello del costo ammortizzato.
Ai fini della compilazione delle successive tabelle 5. e 6., in linea con il principio IFRS 7 e con le istruzioni contenute nella Circolare n. 262, si fa presente che:
Tali effetti sono computati per ogni singola controparte assistita da un accordo quadro di netting nei limiti dell'esposizione netta indicata nella colonna (c).
In base alle modalità di compilazione sopra rappresentate, gli accordì di netting tra gli strumenti finanziari e relative garanzie finanziarie consentono di ridure in modo significativo l'esposizione creditoria verso la controparte, come indicato in corrispondenza della colonna (f) "Ammontare nelle successive trbelle 5. e 6.
| Ammontare | Ammontare delle passività |
Ammontare netto dalle altivita |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare nello |
Ammontore netto |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme lecniche | lordo delle affivita finanziarie (a) |
tinanziarie compensato in bilancio (b) |
finanziarie: riportato in bilancio (c=a- D |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuli in garanzia (e) |
31/12/2017 | ||
| (firc-d-e) | 3 7/2/2016 | |||||||
| . Derivati | 33 746 | 33.746 | 30 569 | 3 138 | 39 | |||
| 2 Pronti contro fermine | 3 257 876 | 3.257 876 | 3 257 876 | n | ||||
| 3. Prestito titoli | T | |||||||
| 4 Altri | ||||||||
| Totale | 31/12/2017 | 3.291.622 | 3 291 622 | 3 288 445 | 3.138 | 39 | X | |
| Totale | 31/12/2016 | 20 | 20 | 20 | x |
ó. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
| Forme lecniche | Ammontare lordo delle |
Ammontare delle allivita linanziarie compansato in bilancio (b) |
Ammontare nello delle passivila |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare nello |
Ammonlare nello |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| passivita | finanziarie riportato in bilancio (c=a- D |
Strumenti linanziari (d) |
Depositi di contante posti a garanzia (e) |
31/12/2017 | 31/12/2016 | ||
| finanziarie (a) | (F=c-d-e) | ||||||
| Derivati | 77 243 | 77 243 | 30 569 | 46.114 | 200 | 124 | |
| 2. Pronti contro fermine | |||||||
| 3 Prestito fifoli | 322 166 | 322 166 | 304 430 | 17.736 | |||
| 4. Alte operazioni | - | ||||||
| Totale | 31/12/201 399 409 |
399.409 | 334.999 | 24, 114 | 18.296 | ||
| Totale | 31/12/201 144 0 |
AND CONSULTION | 144 | 20 | X | 124 |
Le operazioni di prestito titoli che prevedono il versamento di garanzia in denaro, che rientra nella piena disponibilità del prestatore, trovano rappresentazione nello stato patrimoniale tra i crediti/debiti verso banche o clientela, in corrispondenza della forma tecnica dei "pronti contro termine". Al 31 dicembre 2017 le uniche operazioni della specie sono esposte rispettivamente tra i Crediti verso Clientela per 8,3 milioni, tra i Debiti verso Banche per 322,1 milioni e tra i Debiti verso Clientela per 2,6 milioni in corrispondenza della forma tecnica "Pronti contro termine". I rapporti con controparte banche sono relativi all'operatività con Banca Akros.
Le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli o da contante che non rientra nella piena disponibilità del prestatore, non trovano alcuna esposizione patrimoniale. Tale operatività non risulta significativa a livello d'impresa individuale; per maggiori informazioni sull'operatività del Gruppo si rimanda fornita nella corrispondente sezione della Nota integrativa consolidata.
Alla data di bilancio non sono presenti attività a controllo congjunto.
Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni |
Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| l. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | = | - | |||
| 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.795 | 1.795 | 56 | ||
| 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | |||||
| 4. Crediti verso banche | 9784 | 1 629 | 11 413 | ਤੇ | |
| 5. Crediti verso clientela | 902 | 724.806 | 725 708 | 13.520 | |
| 6. Atlività finanziarie valutate al fair value | 11 | ||||
| 7. Derivati di copertura | × | X | 2.213 | 2213 | |
| 8 Altre attivita | × | × | 39.822 | 39 822 | 21 |
| Totale | 12.481 | 726.435 | 42.035 | 780.951 | 13.600 |
| Esercizio | Esercizio 2016 |
|
|---|---|---|
| 2017 | ||
| Interessi su esposizioni in bonis | 737.092 | 13.303 |
| Interessi su esposizioni classificate come "deteriorate" | 43.859 | 297 |
| lotale | 780.951 | 13 600 |
| Voci | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | |
|---|---|---|---|
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 3822 | ||
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | -1 609 | ||
| C. Saldo (A-B) | L | 1 22 12 |
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta.
| Voci | Esercizio 2017 Esercizio 2016 | |
|---|---|---|
| Interessi attivi su attività finanziarie in valuta | 71777 |
| Voci/Forme tecniche | Titoli | Altre operazioni |
Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | 2017 | 2016 | |||
| I . Debiti verso banche centrali | (1) | x | (1) | ||
| 2. Debiti verso banche | (6.519) | x | (6.519) | (173) | |
| 3. Debiti verso clientela | (22.122) | X | (22.122) | (1.471) | |
| 4. Titoli in circolazione | × | (189) | (198) | (247) | |
| 5. Passività finanziarie di negoziazione | V | ||||
| 6. Passività finanziarie valutate al fair value | 4 | ||||
| 7. Altre passivita e fondi | X | X | (8.595) | (8.595) | |
| 8. Derivati di copertura | × | × | |||
| Totale | (28.642) | 1961 | (8.595) | (37 433) | 1.891 |
Per il dettaglio dei differenziali relativi alle operazioni di copertura si rimanda al precedente paragrafo 1.2 "Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura".
| Voci | Esercizio 2017 Esercizio 2016 | |
|---|---|---|
| Interessi passivi su passività finanziarie in valuta | 1 663) | (34) |
Non sono presenti interess: passività per operazioni di leusing finciziario, come pure lo scorso esercizio.
| Esercizio | Esercizio | ||
|---|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | 2017 | 2016 | |
| a) garanzie rilasciate | 31-682 | 133 | |
| b) derivati su crediti | |||
| c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 281 521 | 1-136 | |
| I negoziazione di strumenti finanziari | 632 | 9 | |
| 2 negoziazione di valute | 3,175 | 42 | |
| 3. gestioni di portafogli | |||
| 3.1. individuali | |||
| 3.2. collettive | |||
| 4 custodia e amministrazione di fitoli | 8 042 | 20 | |
| 5. banca depositaria | |||
| 6. collocamento di titoli | 195.968 | 506 | |
| 7 attività di ricezione e trasmissione di ordini | 15.866 | 47 | |
| 8. attività di consulenza | 13 | ||
| 8.1 in materia di investimenti | 13 | ||
| 8.2 in materia di struttura finanziaria | |||
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 57.825 | 512 | |
| 9.1 gestioni di portafogli | 2.482 | 17 | |
| 9.1.1. individuali | 2.482 | 17 | |
| 9.1.2 collettive | |||
| 9.2 prodotti assicurativi | 45.479 | 364 | |
| 9.3 altri prodotti | 9 864 | 131 | |
| d servizi di incasso e pagamento | 55.158 | 1 595 | |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | |||
| f) servizi per operazioni di factoring | |||
| g) esercizio di esattorie e ricevitorie | |||
| h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione | |||
| i) tenuta e gestione dei confi correnti | 66.725 | ਦੇ ਉਹ | |
| i) altri servizi | 195.317 | 2.235 | |
| Totale | 630.403 | 5.688 |
La sottovoce "c) 6. Collocamento di titoli" si riferisce per 195,7 milioni altive di collocamento di quote di OICR.
La sottovoce "¡] altri servizi" include 64 milioni per i Corrispettivi per Disponibilità Creditizia (CDC), 37 milioni per commissioni su finanziamenti, 73 milioni per commissioni su carte di credito e bancomat, 2,5 milioni relativi ai canoni delle cassette di sicurezza, 0,9 milioni per commissioni e 4 milioni per i canoni su servizi telematici.
| Esercizio | Esercizio | ||
|---|---|---|---|
| Canali/Valori | 2017 | 2016 | |
| a) presso propri sportelli | 251.432 | 1.018 | |
| I gestione di portafogli | |||
| 2. collocamento di titoli | 194.615 | 506 | |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 56.817 | 512 | |
| b) offerta fuori sede | 2361 | = | |
| 1 . gestione di portatogli | |||
| 2. collocamento di titoli | 1.353 | 14 | |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 1 008 | = | |
| c) altri canali distributivi | |||
| 1. gestione di portarogli | |||
| 2. collocamento di titoli | |||
| 3, servizi e prodotti di terzi |
| Servizi/Valori | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| a) garanzie ricevute | (1 488) | |
| b) derivati su crediti | ||
| c) servizi di gestione e intermediazione: | (12.384) | (33) |
| l . negoziazione di strumenti finanziari | (5.416) | |
| 2. negoziazione di valute | ||
| 3. gestioni di portafagli: | ||
| 3. I proprie | ||
| 3.2 delegate da terzi | ||
| 4. custodia e amministrazione di fitoli | (817) | (33) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | ||
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (6.151) | |
| d) servizi di incasso e pagamento | (5.209) | (382) |
| e) altri servizi | (34.881) | (342) |
| Totale | (53.962) | 760 |
La sottovoce e) "altri servizi" include le commissioni relative ai servizi bancomat e carte di credito per 33,2 milioni.
| Voci/Proventi | Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
||
|---|---|---|---|---|
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | |||
| B. Attività finanziarie disponibili per la vendita | ||||
| C. Attività finanziarie valutate al fair value | ||||
| D. Partecipazioni | X | × | ||
| Totale |
La quota di dividendi percepita nel corso dell'esercizio è inferiore al migliaio di euro.
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (हि. |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) - [C+D]] Esercizio 2017 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 13 | 3.970 | (3.052) | 931 | |
| I.I Titoli di debito | 13 | (4) | 9 | ||
| 1.2 Titoli di capitale | 23 | (113) | (80) | ||
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | (4) | (4) | |||
| 1.4 Finanziamenti | |||||
| 1-5 Allre | 3.947 | (2.931) | 1.016 | ||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | |||||
| 2.1 Titoli di debito | |||||
| 2 2 Debiti | |||||
| 2.3 Altre | |||||
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio |
x | x | x | X | (5.695) |
| 4. Strumenti derivati | 24.918 | 40.188 | 22.332 | (35.807) | 10.794 |
| 4. Derivati tinanziari: | 24918 | 40 188 | (22.332) | (35.807) | 10.794 |
| - Su titoli di debito e lassi di interesse | 24.918 | 40.188 | (22.332) | (35.736) | 7.038 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | (21) | (71) | |||
| · Su valufe e oro | X | X | X | X | 3.827 |
| - Altri | |||||
| 4.2 Derivati su crediti | |||||
| Totale | 24.931 | 44.158 | (22 332) | (38.859) | 6.030 |
| Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | 2017 | 2016 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A. Derivati di copertura del fair value | 1.711 | |
| A. 2 Altività finanziarie coperte (fair value) | 1.094 | |
| A.3 Passività finanziarie coperte (frair value) | 4.848 | |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | ||
| A.5 Attività e passività in valuta | ||
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 7.653 | |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B. Derivati di copertura del fair value | (4.737) | |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (1.235) | |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | ||
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | ||
| B.5 Attività e passività in valuta | ||
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (5.972) | |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) | 1.681 |
| Esercizio | Esercizio 2016 |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | 2017 | |||||
| UHF | Perdite | Risultato netto |
UHIT | Perdite | Risultato neffo |
|
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Crediti verso banche | ||||||
| 2. Crediti verso clientela | 17.417 | (88.502) | (71-085) | (54) | (54) | |
| 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita | ਟ ਕ | (9.439) | (9.385) | |||
| 3.1 Titoli di debito | 54 | 54 | ||||
| 3.2 Titoli di capitale | (9.439) | (8.439) | 11 | |||
| 3.3 Quote di O.I.C.R. | ||||||
| 3.4 Finanziomenti | ||||||
| 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | ||||||
| Totale attività | 17.471 | (97.941) | (80.470) | 10 | (54) | (53) |
| Passività finanziarie | ||||||
| l. Debifi verso banche | ||||||
| 2. Debiti verso clientela | ||||||
| 3. Titoli in circolazione | ||||||
| Totale passività |
La voce "Crediti verso clientela" si riferisce interamente alle cessione di crediti deteriorati effettuate nel corso dell'esercizio.
Nell'ambito degli utili/perdite da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita, la colonna perdite relative ai titoli di capitale si riferisce interamente ad una quota parte dell'onere straordinario complessivo sostenuto per l'intervento dello Schema Volontario del F.I.T.D. a favore delle Casse di Risparnio di Rimini, Cesena e S. Miniato.
Alla dala di riferimento del Bilancio, come per l'esercizio precedente, non sono presenti attività o passività finanziarie valutate al fair value.
| Rettifiche di valore | Riprese di valore | Esercizio | Esercizio | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali |
Specifiche | Di | Specifiche | Di portafoglio | |||||
| portaloglio Cancellazioni B Altre A B A |
2017 | 2016 | |||||||
| A. Crediti verso banche | Boo | 899 | 3 | ||||||
| Finanziamenti | 10 | 899 | 899 | 3 | |||||
| Titali di debita | |||||||||
| B. Crediti verso clientela | (32.468) | 670 286 | (8.264) | 49.425 | 176 808 | 30 903 | (453.882) | (3.387) | |
| Crediti deferiorati acquistati |
|||||||||
| Finanziamenti | × | X | - | ||||||
| - Titoli di debito | × | X | |||||||
| Altri crediti | (32 7 28) | (670.286) | (8:264) | 49.425 | 176 808 | 30.903 | (453.882) | (3,387) | |
| - Finanziamenti | (32.468) | (657.254) | 18.264) | 49 425 | 176.808 | 30.903 | (440.850) | (3.387) | |
| - Titoli di debito: | (13:032) | (13.032) | |||||||
| C. Totalc | (32 468) | (670,286) | (8 264) | 49 425 | 176.808 | 31.802 | (452.983) | (3.384) |
Legenda:
A = Da Interessi
B = Altre riprese
Le riprese di volore della sottovoce B. Crediti verso clientela "Riprese di valore Specifiche B - Altri credit" includono l'impatto derivante dal rientro (per il semplice passaggio del tempo, etc.) degli effetti del processo di attualizzazione dei crediti deteriorati (principalmente sofferenze).
Le rettifiche di valore sui titoli di debito della sottovoce "B. Crediti verso clientela" si riferiscono a rettifiche su controparti classificate come deteriorate.
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
| Rettifiche di valore | Riprese di valore | Esercizio | Esercizio | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Specifiche | Specifiche | |||||
| Allre B Cancellazioni A |
2017 | 2016 | |||||
| A. Titoli di debito | (3.995) | (3.995) | |||||
| B. Titoli di capitale | (16) | ||||||
| C. Quote OICR | 11 | × | × | ||||
| D. Finanziamenti a banche | × | ||||||
| E. Finanziamenti a clientela | |||||||
| F. Totale | (3.995) | (3.995) | (16) |
Legenda.
A = Da Interessi
B = Altre riprese
La riga relativa alle rettifiche dì valore dei fitoli di debito si riferisce interamente ad una quota parte dell'onere straordinario complessivo sostenuto per l'intervento del F.I.T.D. a favore delle Casse di Risparmio di Rimini, Cesena e S. Miniato.
Non sono presenti rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie sino alla scadenza così come nel precedente esercizio.
| Rettitiche di valore | Riprese di valore | Esercizio | Esercizio | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti redditzali |
Specifiche | Di | Specifiche | Di portatoglio | |||||
| Cal argzioni | Altre | portatoglio | C | 0 | ್ | B | 2017 | 2016 | |
| A. Garanzie rilasciate | (21 443) | 7.630 | 1.819 | (11 994) | 05 | ||||
| B. Derivati su crediti | - | 4 | |||||||
| C. Impegni ad erogare fondi | (8.288) | (8.288) | |||||||
| D. Altre operazioni | 1 | ||||||||
| E. Totole | - (21,443) | (8.288) | D | 7.630 | 1819 | (20.282) | 95 |
legenda:
A = Da Interessi
B = Altre riprese
La voce "A. Garanzie Rilasciate" si riferisce principalmente alle rettifiche a fronte dell'aggregato dei crediti di firma deteriorati. I crediti di firma e gli impegni irrevocabili ad erogare fondi nei confropari in bonis sono stati oggetto di valutazione su base collettiva al fine di riflettere la probabilità di esborso di risorse finanziarie sulla base di portafogli omogenei, in inea con la metodologia di deferminazione delle rettifiche di valore collettive delle esposizioni per cassa.
| Tipologia di spese/Valori | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| 1 Personale dipendente | (349.355) | (4.441) |
| a) salari e stipendi | (253.130) | (2,996) |
| b) oneri sociali | (68.878) | (883) |
| c) indennità di fine rapporto | (14.015) | (179) |
| d) spese previdenziali | ||
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (1.126) | [14] |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblig. - simili: | ||
| · a contribuzione definita | ||
| - a benefici definiti | ||
| g) versamenti ai tondi di previdenza complementare esterni: | (10.533) | (113) |
| · a contribuzione definita | (10.533) | (113) |
| · a benefici definiti | ||
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | ||
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (1.673) | (256) |
| 2) Altro personale in attività | (27) | (229) |
| 3) Amministratori e sindaci | (669) | (262) |
| 4) Personale collocato a riposo | ||
| 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | 862 | |
| 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società | (1.766) | (434) |
| Totale | (350.955) | (5.366) |
| Numero medio (*) | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| 1) Personale dipendente | 4.791 | 68 |
| a) dirigenti | 41 | |
| b) quadri direttivi | 1 283 | 27 |
| di cui: di 3º e 4º livello | 792 | 11 |
| c) restante personale dipendente | 3 167 | 40 |
| 2) Altro personale | 2 | 8 |
| Totale |
4.793 | 76 |
Il numero medio dei dipendenti non include gli amministratori e sindaci. Nel caso dei dipendenti partime è convenzionalmente considerato il 70 per cento.
Alla data di riferimento del Bilancio, come per l'esercizio precedente, non sono presenti fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti.
Negli altri benefici a favore dei dipendenti, i cui costi sono riportati nella precedente tabella 9.1, al punto "i) altri benefici a favore dei dipendenti" sono inclusi costi per buoni pasto e servizio mensa per 4,5 milioni, contributi per assistenza e malattia per 5,2 milioni e per 0,3 milioni le spese di formazione del personale; al saldo finale concorre un rilascio per 10,5 milioni del fondo di solidarietà del 2016.
| Tipologia servizi/Valori | Esercizio e | Esercizio |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| a) Spese relative agli immobili | (6) 233) | (885) |
| - fitti e manutenzioni locali | (50.850) | (775) |
| - spese di pulizia | (2.866) | (રંજો |
| energia, acqua e riscalacmento | 7-517 | (152) |
| b) Imposte indirette e tasse | (82.232) | (915) |
| c) Spese postali, telefoniche, stampati e altre per ufficio | (4.943) | (383) |
| d) Manutenzioni e canoni per mobili, macchine e impianti | (6.487) | (363) |
| e) Prestazioni professionali e consulenze | (22.431) | (317) |
| f) Spese per visure e informazioni | (2.453) | (73) |
| g) Sorveglianza e scorta valori | (3.432) | (84) |
| h) Prestazione di servizi da terzi | (241.884) | 11.565 |
| Pubblicità, rappresentanza e omaggi | (5.187) | (210) |
| I) Premi assicurativi | (2.199) | (127) |
| m] Trasporti, noleggi e viaggi | (1.074) | |
| n) Altri costi e spese diverse | (6.872) | 26 |
| Totale | [440.427] | (4.996) |
Nella voce h] Prestazione di servizi da terzi sono compresi 153 milioni percepti dalla società del gruppo SGS per i servizi II in outsourcing e 78 milioni riferibili alla fornitura dei servizi di outsourcing effettuato principalmente dalla Controllante; per la quota residua trattasi di servizi non professionali prestati da terzi.
La voce n) Altri costi e spese di 31 dicembre 2017 include il contributo ordinario al FITD relativo al DCS (Deposit Guarantee Scheme) per 14,4 milioni.
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
| Accantonamenti | Riattribuzioni di eccedenze |
Esercizio 2017 |
Esercizio e 2016 |
|
|---|---|---|---|---|
| Rischi ed oneri su controversie legali | 18 8891 | 10.877 | 1 988 | 10 |
| Rischi ed oneri relativi al personale | ||||
| Altri rischi ed oneri | 9.465 | 9.465 | (23) | |
| Totale | (8.889) | 20.342 | 11.453 | (13) |
Sezione 11 - Rettifiche di valore nette su attività materia!! - Voce 170
11.1 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali: composizione
| Attività/Componenti reddituali | Ammortamento | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Risultato nelto |
|---|---|---|---|---|
| (a) | per deterioramento | (c) | (a+b+c) Esercizio 2017 |
|
| (b) | ||||
| A. Attività materiali | ||||
| A. 1 Di proprieta | (20.648) | 11 | (20.648) | |
| Ad uso funzionale | (20.648) | V | (20.648) | |
| - Per investimento | ||||
| A.2 Acquisite in leasing finanziario | ||||
| - Ad uso funzionale | 4 | |||
| - Per investimento | ||||
| Totale | (20.648) | (20.648) |
Sezione 12 - Rettifiche di valore nette su attività immateriali - Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
| Attività/Componenti reddituali | Rettifiche di valore | Riprese di valore (c) |
Risultato netto | |
|---|---|---|---|---|
| Ammortamento (a) |
per deterioramento (b) |
(a + b + c) Esercizio 2017 |
||
| A. I Di proprietà | (5) | + | (5) | |
| Generate internamente dall'azienda | ||||
| - Allre | (5) | (5) | ||
| A.2 Acquisite in leasing finanziario | 11 | |||
| Totale | (5) | (5) |
| Esercizio 2017 |
Esercizio 2016 |
||
|---|---|---|---|
| Oneri su beni rivenienti dal leasing | 00 | ||
| Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi | (5.930) | (428) | |
| Alti | (9.594) | ||
| Totale | (15.524) | (499) |
La voce "altri" include 7 milioni per perdite operative in parte assicurate e oneri per transazioni su cause non accantonati o eccedenti i fondi rischi per 1 milione circa.
| Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Proventi su c/c e finanziamenti | 14.450 | |
| Recuperi di imposte | 76.967 | 816 |
| Recuperi di spese | 2.657 | |
| Fitti attivi su immobili | 3 | |
| Altri | 14 045 | 739 |
| Totale | 108.122 | 1.555 |
La voce "altri" include proventi di natura diversa, tra cui proventi relativi a rimborsi assicurativi e transazioni altive perfe ionat- si nel corso dell'esercizio.
Al 31 dicembre 2017, così come nel precedente esercizio, non sono presenti utili o perdite dalle partecipazioni.
Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali - Voce 220
15.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali ed immateriali: composizione
Non sono presenti attività materiali ed immateriali valutate al fair value, così come lo scorso esercizio.
Sezione 16 - Rettifiche di valore dell'avviamento - Voce 230
16.1 Rettifiche di valore dell'avviamento: composizione
Al 31 dicembre 2017, così come nel precedente esercizio, non sono presenti avviamenti.
Sezione 17 - Utili (perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
| Componente reddituale/Valori | Esercizio | Esercizio | |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| A. Immobili | |||
| - Utili da cessione | |||
| - Perdite da cessione | V | ||
| B. Altre attività | (1) | ||
| - Utili da cessione | 1 | ||
| - Perdite da cessione | (1) | - | |
| Risultato nello | 100 |
18.1 Imposte sul reddito dell'operatività corrente: corrente: composizione
| Componenti reddituali/Valori | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 |
|---|---|---|
| Imposte correnti (-) | (10.489) | (949) |
| 2 Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi +/-) | (2.519) | 01 |
| 3 Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | ||
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti di imposta di cui alla legge 214/2011 [+) |
||
| 4 Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (7.334) | (351) |
| 5.Variazione delle imposte differite [+/-) | (300) | (10) |
| c. Imposte di competenza dell'esercizio [] -1 +/- 2 + 3 + 3bis +/ 4 +/ 5) > | (20.642) | (1225) |
| IRES | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 61.955 | 3.562 | ||
| Componenti negativi del risultato lordo non rilevanti definitivamente (+) | 5.044 | 465 | ||
| Interessi passivi non deducibili | 70 | |||
| Minusvalenze da realizzo/valutazione su partecipazioni/AFS | ||||
| Imposte indeducibili diverse da quelle sui redditi | 66 | 36 | ||
| Perdite su crediti indeducibili | 290 | |||
| Spese amministrative a deducibilità limitata | 1 008 | 13 | ||
| Altre spese non deducibili | 3.680 | 25 | ||
| Impairment Avviamenti | ||||
| Accantonamenti | 321 | |||
| Altro | ||||
| Componenti positivi del risultato lordo non ritevanti definitivamente (-) | ||||
| Quota non rilevante delle plus da realizzo/valutazione su partecipazioni/AFS | ||||
| Quota non rilevante dei dividendi | ||||
| Variazioni in aumento definitive non legate ad elementi del risultato | ||||
| lordo (+) | ||||
| Alte | ||||
| Variazioni in diminuzione definitive non legate ad elementi del risultato lordo [-] | (4.283) | (60) | ||
| Utilizzi fondi rischi senza anticipate | (3.553) | |||
| Quota 4% degli accantonamenti a TFR e fondi previdenza | (540) | (7) | ||
| Deduzioni Irap | (20) | |||
| Altro | (190) | (33) | ||
| Base di calcolo IRES a conto economico | 62.715 | 3.967 | ||
| Aliquota nominale IRES | 24,00% | 27,50% | ||
| IRES effettiva | 15.051 | 1.091 | ||
| Tax rate IRES | 24,29% | 30,63% |
| IRAP | Esercizio 2017 | Esercizio 2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 61.955 | 3.562 | ||
| Componenti negativi del risultato lordo non rilevanti definitivamente (+) | 66.291 | 000 | ||
| Interessi passivi non deducibili | 76 | |||
| Quota non deducibile degli ammortamenti su beni ad uso funzionale | 2 065 | AA | ||
| Altre spese amministrative non deducibili | 44.043 | 496 | ||
| Spese del personale al netto delle deduzioni ammesse (riduzione cuneo, disabili, 3CC ) |
355 | |||
| Altre rettifiche di valore non rilevanti | 20.183 | |||
| Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri | 13 | |||
| Perdite delle partecipazioni | ||||
| Impairment avviamenti | ||||
| Altro | 6 | |||
| Componenti positivi del iiscitato lordo non rilevanti definitivamente 1-1 | (21.490) | (513) | ||
| Quota non rilevante dei dividendi (50%) | ||||
| Utilizzi e riprese di valore su fondi rischi (senza anticipate iscrifte) | (11.452) | |||
| Altri proventi di gestione | (10.037) | (320) | ||
| Utili da cessioni di investimenti | (1) | |||
| Altro | (193) | |||
| Variazioni in aumento definitive non legate ad elementi del risultato lordo (+) | 32 008 | |||
| Rettifiche per neutralizzazione valore della produzione negativa | 32.008 | |||
| Variazioni in diminuzione definitive non legate ad elementi del risultato lordo (-) |
(138.764) | |||
| Recapture componenti negativi irrilevanti di esercizi precedenti | (138.764) | |||
| Allre | ||||
| Base di calcolo IRAP a conto economico | 4.039.497 | |||
| Aliquota nominale media ponderata IRAP | 5,57% | 5,57% | ||
| IRAP effettiva | 225.000 | |||
| Tax rate IRAP | 6,32% |
Sezione 19 - Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 280
19.1 Utile (perdita) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione
Non sono presenti utili/perdite dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte, per i quoli riportare la composizione così come nel precedente esercizio.
Non vi sono imposte sul reddito relative a gruppi di attività/passività in via di dismissione, così come nel precedente esercizio.
Non vi sono altre informazioni da riportare nella presente sezione.
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Risultato attribuibile annualizzato |
Media ponderata azioni orc.narie |
EPS | Risultato attribuibile annualizzato |
Media ponderata azioni ordinarie |
EPS (euro) |
|||
| leurol | euro | (euro) | ||||||
| EPS Base | 41.312.380 | 126.648.570 | 0.326 | 2337.255 | 1-150.500 | 2032 | ||
| EPS Diluito | 41.312.380 | 126.648.570 | 0.326 | 2337 255 | 1-150.500 | 2,032 |
Si segnala che al 31 dicembre 2017 I'EPS Base coincide con l'EPS diluito in quanto non risultano in essere strumenti finanziari con potenziali effetti diluitivi così come nel precedente esercizio.
Non si segnalano altre informazioni di rilievo oltre a quanto già indicato nelle sezioni precedenti.
A partire dal 1 gennaio 2017 l'attività di direzione e coordinamento di Banca Popolare di Milano S.p.A. è svolta da Banco BPM S.p.A., con sede legale in Milano, Piazzo F. Meda 4, ossia dalla società bancaria, costituita in forma di società per azioni, originata a seguito dell'operazione di fusione tra Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c.a r.l..
Ai sensi dell'art. 2497 bis del Codice Civile, di seguito viene fornito un prospetto riepilogativo dei dati essenziali pubblicati negli ultimi bilanci approvati da Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c.ar.l.
| (milioni di euro) | 31/12/2516 | 31/2/2015 | Variaz. |
|---|---|---|---|
| Dati economici | |||
| Margine finanziario | 1 480 7 | 1.478.6 | 0,1% |
| Commissioni nette | 1.207.8 | 1 357 8 | (17,1%) |
| Proventi operativi | 2.878,9 | 3.14000 | (8,8%) |
| Oneri operativi | 12 247 7 | (2. 64.9) | 3,8% |
| Risultato della gestione operativa | 631,3 | 97510 | (35,3%) |
| Risultato fordo dell'operatività corrente | (1.912.5) | 6001 | |
| Risultato netto senza FVO | (1.314.3) | 185.9 | |
| Impatto FVO | 5,0 | e 19 | |
| Risultato netto | (1.308,7) | 186.9 |
| (milioni di euro) | 31/12/2016 31/12/2015 (*) | Variaz. | |
|---|---|---|---|
| Dati patrimoniali | |||
| Totale dell'attivo | 116.639,4 | 119.226.1 | (2,2%) |
| Crediti verso clientela (lordi) | 82.117.7 | 84.245.8 | (2,5%) |
| Attività tinanziarie e derivati di coperfura | 22.477,5 | 22.982,3 | (2,2%) |
| Patrimonio netto | 6.144 8 | 6.689 2 | (8,1%) |
| A"vità finanziarie della clientela | |||
| Raccolta diretta | 89 547 1 | 91.142,0 | (1 / 70) |
| Raccolta indiretta | 61.968,2 | 64.306,4 | 3,5% |
| - Risparmio gestito | 31.976,2 | 31.23018 | 2,4% |
| - Fondi comuni e Sicav | 18.751,4 | 18.124 6 | 3,5% |
| Gestioni patrimoniali mobiliari e in fondi | 2.956,0 | 2.978.2 | (0,7%) |
| - Polizze assicurative | 10.268,8 | 10.127.9 | 11 4% |
| - Risparmio amministrato | 29.992,0 | 33.075,6 | (9,3%) |
| Dati della struttura | |||
| Numero medio dei dipendenti e altro personale ["] | 14 486 | 14797 | |
| Numero degli sportelli bancari (***) | 1697 | 1874 |
(**) Media panderata del personale calcolata su base mensile. Non comprende gli Amministratori e Sindaci della Società.
"Inclusi gli sportelli di tesoreria e le cosse remote.
Banca Popolare di Milanco S.C. a r.I.
| Principali dati patrimoniali | 31.12.2016 | 31.12.2015 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (dati in migliaia di euro) | valore | ನೀ | ||
| Crediti verso clientela | 34.230.459 | 33.474.317 | 756.142 | 2,3 |
| di cui sofferenze nette | 1.559 721 | 1 467 070 | 92.651 | 6,3 |
| Immobilizzazioni | 1.105.079 | 1-251.017 | -145.938 | 11,7 |
| Raccolta diretta ["] | 35.122.372 | 36.183.785 | -1.081.413 | -2,9 |
| Raccolta indiretta da clientela | 30.902.811 | 31 837 844 | -985 033 | -2,9 |
| di cui: risparmio gestito | 279 567 | 19917 04 | 1 362 463 | 68 |
| di cui: risparmio amministrato | 9.623.244 | 11.920.740 | -2.297.496 | 193 |
| Tatale attività | 48.286.593 | 47.443.264 | 843.329 | 18 |
| Patrimonio netto escluso Utile (perdita) del periado | 4.121 013 | 4 213.589 | -92.576 | -2,2 |
| Patrimonio di Vigilanza | 4.605.614 | 4.811 400 | -205.786 | -4,3 |
| di cui: Common Equity Tier 1 | 3.946.003 | 3.880.755 | 65 248 | 17 |
| Principali dati economici | 31.12.2016 | 31.12.2015 | Variazioni | |
| valora | ହିଁ ହେ | |||
| Margine di interesse | 722 668 | 74 197 | (18.529) | -2,5 |
| Proventi operativi | 1.492.642 | 1.534.962 | (42.320) | -2,8 |
| Oneri operativi (**) | (917.818) | (937.665) | 19.847 | -2,1 |
| di cui: costo del personale (** ) | (565.486) | (573.540) | 8.054 | -1,4 |
| Risultato della gestione operativa | 307 314 | 597.297 | (289.983) | 48,5 |
| Rettifiche di valore nette su crediti e altre operazioni | (411.69) | (325 525) | (86.166) | 26,5 |
| Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte |
11.022 | 295.117 | (284.095) | -96,3 |
| Risultato netto | 65 722 | 241 117 | (175.395) | 72,7 |
| Struttura operativa | 31.12.2016 | 31.12.2015 | Variazioni | |
| valore | నే | |||
| Organico (dipendenti e altro personale) | 7.195 | 7.257 | -62 | 09 |
| Numero degli sportelli | 635 | 637 | -2 | -0,3 |
[*] La voce comprende; i debiti verso clientela, i titali in circolazione e le possività finanziarie valutate al fair value.
(**) || dato al 31.12.2016 è al netto degli oneri per 11 "Fondo di Solidarietà" e dei costi straordinari per la fusione.
Il bilancio consolidato sarà redatto dalla Capogruppo Banco BPM.
Prospetto analitico della reddittività complessiva
| Voci | Importo lordo | Imposta sul reddito |
Importo netto | |
|---|---|---|---|---|
| 10. Utile (Perdita) d'esercizio | x | X | 41.312 | |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | ||||
| 20. Altività materiali | ||||
| 30. Attività immateriali | ||||
| 40. Piani a benefici definiti | 1.392 | (383) | 1.000 | |
| 50. Attività non correnti in via di dismissione | ||||
| 60. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
|||
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | ||||
| 70. Copertura di investimenti esteri: | ||||
| a) variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 80. Differenze di cambio: | ||||
| a) variazioni di valore | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 90. Copertura dei flussi finanziari: | ||||
| a] variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: | (1.403) | 464 | (838) | |
| n) variazioni di fair value | (1.322) | 438 | 1884) | |
| b) rigiro a conto economico | (811 | 26 | (55) | |
| - rettitiche da deterioramento | ||||
| - utili/perdite da realizzo | (81) | 26 | (55) | |
| c) allre variazioni | ||||
| 110. Attività non correnti in via di dismissione: | ||||
| a) variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 120. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio nello: |
|||
| a) variazioni di fair value | ||||
| b) rigiro a conto economico | ||||
| - rettifiche da deterioramento | ||||
| - utili/perdite da realizzo | ||||
| c) altre variazioni | ||||
| 130. Totale altre componenti reddituali | (11) | 81 | 740 41.382 |
Il documento che riguarda gli adempimenti relativi alla disciplina del Terzo Pillar 3) recante le informazioni finalizzate a fornire disclosure sulle attività di monitoraggio e gestione dei rischi relative al Gruppo Banco BPM (adeguatezza patrimoniale, esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei sistemi preposti alla loro gestione e controllo), secondo quanto previsto dalla circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e nello specifico dalla Parte Otto del Regolamento CRR UE n.575/2013, è reso disponibile nei termini previsti dalla normativa nella sezione Investor Relations del sito www.bancobpm.it.
A seguito dell'operazione di fusione tra Banco Popolare di Milano, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Banco BPM ha approvato il nuovo Risk Appetite Framework (di seguito anche "RAF") attraverso il vuale l'Organo con Funzione Strategica definisce il livello di rischio che il Gruppo è disposto ad assumere nel perseguimento dei propri obiettivi strategici.
Il nuovo framework si compone dei seguenti elementi fondanti:
Il RAF è lo strumento che consente in modo unitario e sinergico di stabilire, formalizzare, comunicare e monitorare la coerenza del profilo di rischio (del Gruppo e delle singole società rilevanti) con la propensione al rischio approvata dal Consiglio di Amministrazione e costituisce elemento di indirizzo per la predisposizione dei principali processi aziendali.
Il "sistema delle metriche" tiene conto delle recenti indicazioni normative in tema di Risk Governance e fa leva sul processo interno di Risk Identification svolto annualmente, che ha permesso di individuare 5 ambiti di rischio come rilevanti per il Gruppo ai fini RAF: Adeguatozza del Capitale di Primo e Secondo Pilastro, Adeguatezza della Liquidità, Qualnà del credito, Redditività, Operativo/di Condotta.
Gli indicatori selezionati per il monitoraggio dell'esposizione del Gruppo nei citati ambiti di rischio sono stati suddivisi in 2 livelli, ossia "strategici" – in quanto consentono al Consiglio di Amministrazione di indirizzare le scelte strategiche del Gruppo - e "gestionali", in quanto integrano gli indicatori strategici e, ove possibile, ne anticipano le dinamiche attraverso una maggior frequenza di monitoraggio.
Il "sistema delle soglie" per gli indicatori strategici prevede la definizione di 4 livelli: i) Risk Target (Obiettivo di MedioLungo termine); ii) Risk Trigger, il cui superamento attiva i processi di escalation previsti dal Framework; iii) Risk Tolerance (soglia di tolleranza) e iv) Risk Capacity (massimo rischio assumibile). Per gli indicatori Gestionali, invece, viene declinata solo la soglia di Risk Trigger, distinguendo l'area di stress da quella di business as usual.
La Funzione Rischi sviluppa il RAF a supporto dell'Organo con Funzione di Gestione (OFG), in collaborazione con la Funzione Pianificazione e le altre Funzioni competenti, rivedendo almeno annualmente il framework anche in funzione dei mutamenti delle condizioni interne ed esterne in cui il Gruppo opera.
L'attività di prevenzione dei rischi trova esplicitazione operativa anche nel processo di gestione delle Operazioni di Maggior Rilievo (relative a operazioni in ambito credito, finanza, cessione sofferenze, etc.), che coinvolge in primo luogo la Funzione Rischi tenuta a esprimere un parere preventivo e non vincolante su tutte le operazioni che rientrano in tale perimetro.
Il Gruppo inoltre provvede ad erogare attività formativa specifica e percorsi formativi dedicati anche al fine di diffondere e promuovere all'interno della banca una solida e robusta cultura del rischio. Negli ultimi anni si ricordano in particolare alcune iniziative rivolte a tutto il personale del Gruppo, svolte tramite corsi specifici (sia in aula che erogati online) riguardanti ad esempio i rischi operativi, la compliance, la sicurezza, la responsabilità amministrativa delle banche, la normativa Mifid, l'antiriciclaggio, la salute e sicurezza sul lavoro e in ambito stress lavoro-correlato.
Il RAF è lo strumento che consente in modo unitario di stabilire, formalizzare, comunicare, approvare e monitorare gli obiettivi di rischio che il Gruppo e le singole legal Entifies rilevanti intendono assumere. A tal fine, viene articolato in soglie e ambiti di rischio che consentono di individuare a priori i livelli e le tipologie di rischio che il Gruppo intende assumere, andando a declinare i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali coinvolte nel processo di gestione di tali rischi. Il Gruppo deve garantire che il RAF nella sua declinazione operativa sia utilizzato e interiorizzato e costituisca elemento di indirizzo per la processi quali, a titolo esemplificativo, il Piano Strategico e il Budget nonché del processo interno di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e dell'adeguatezza di liguidità (ILAAP). Il framework viene utilizzato anche come strumento operativo nell'ambito del Piano di Risanamento (cd. Recovery Plan).
I principi generali che guidano la strategia di assunzione di rischio del Gruppo sono sintelizzabili nei seguenti aspetti:
Il set di indicatori del RAF fa leva sul processo di Risk Identification e tiene conto delle recenti indicazioni normative in tema di Risk Governance. Tutti i rischi rilevanti identficati durante tale processo vengono considerati in fase di definizione del Risk Appetite Framework e vengono individuati specifici indicatori per il loro monitoraggio. In particolare, il perimetro RAF del Gruppo ha identificato differenti indicatori suddivisi nei principali ambiti di rischio: Adeguatezza del Capitale di Primo e Secondo Pilasto, Adeguatezza della Liquidità, Qualità del credito, Redditività, Operativo/di Condotta.
Gli indicatori che sintetizzano il profilo di rischio del Gruppo in tali ambiti sono stati suddivisi in 2 livelli, differenziandoli tra indicatori strategici, che consentono al Consiglio di Amministrazione di indirizzare le scelte strategiche del Gruppo, e indicatori gestionali, al fine di integrare le dinamiche - ove possibile - degli indicatori strategici.
Nel dettaglio:
Il sistema delle soglie per gli indicatori strategici prevede la definizione dei seguenti limiti:
Per gli indicatori Gestionali, invece, viene declinata solo la soglia di Risk Trigger. Il superamento dei limiti di rischio determina la tempestiva attivazione di appositi processi di escalation.
La Funzione Rischi, in collaborazione con la Pianificazione e altre Funzioni competenti, sviluppa il RAF, a supporto dell'Organo con Funzione di Gestione (OFG), nell'aspetto normativo e operativo, in coerenza con la strategia, i piani di business, l'allocazione del capitale nelle condizioni ordinarie e in situazione di stress. Il RAF viene aggiornato almeno annualmente anche in funzione dei mutamenti delle condizioni interne ed esterne in cui il Gruppo opera.
L'attività di prevenzione dei rischi trova espicitazione operativa anche nel processo di gestione delle Operazioni di Maggior Rilievo (relative a operazioni in ambito credito, finanza, cessione crediti, etc.), che convolge in primo luogo la Funzione Rischi tenuta a esprimere un parere preventivo e non vincolante su tutte le operazioni che rientrano in questa categoria sulla base dei requisiti e normati internamente.
La Funzione Rischi della Capogruppo ha definito, in collaborazione con il top management di BPM S.p.A., un RAF individuale approvato dagli Organi Sociali nel corso del primo semestre 2017. Gli indicatori RAF sono oggetto di monitoraggio trimestrale nell'ambito del report integrato rischi.
l'attività di monitoraggio e controllo dei rischi svolta dalla Funzione Rischi ha il compito di assicurare, a livello di Gruppo e di singole società, il presidio unitario dei rischi di propria competenza garantendo informazioni appropriate e tempestive agli Organi Aziendali e alle Unià Organizzative coinvolte nella gestione dei rischi stessi, assicurando lo sviluppo e il miglioramento continuo delle metodologie e dei modelli relativi alla loro misurazione.
A tali fini, la Capogruppo procede mensilmente con la predisposizione della reportistica verso gli Organi Aziendali in linea con le policy interne del Gruppo. Nell'ambito della reportistica integrata dei rischi la Funzione Rischi effettua un'analisi dei principali rischi a cui il Gruppo è esposto e procede con l'assessment periodico del risk profile degli indicatori RAF comparandolo con le soglie definite nel framework, fornendo analisi storiche e di dettaglio che ne spieghino le dinamiche, i punti di attenzione e le aree di miglioramento.
Analisi di benchmarking sulle principali banche italiane ed europee permettono agli Organi Aziendali e al top management una visione maggiormente integrata dei rischi di Gruppo.
Il Gruppo Banco BPM, al fine di fornire al proprio management e all'Autorità di Vigilanza un'informativa completa e consapevole che testimoni l'adeguatezza dei fondi propri, primo presidio a fronte dei rischi assunti, valuta la propria situazione patrimoniale in otfica attuale e prospettica, sia in ambito di Primo che di Secondo Pilastro sulla base delle regole di Basilea 3 (che travano applicazione tramite la CRR/CRD IV) e le linee guida specifiche comunicate alle banche dall'Autorità di Vigilanza.
Per quanto concerne il Primo Pilastro, l'adeguatezza patrimoniale del Gruppo si sostanzia nelle attività di monitoraggio e gestione nel continuo dei coefficienti patrimoniali, calcolati sulla base delle informazioni fornite dalla Funzione Contabilità e Bilancio attraverso l'applicazione delle regole stabilite dalla Normativa di Vigilanza, al fine di veriticare i rispetto dei limiti normativi e di assicurare i mantenmento dei livelli minimi di patrimonializzazione richiesti dalla Normativa di Vigilanza. Tali coefficienti vengono inoltre stimati in sede di Budget o Piano Strategico e ne viene verificata la coerenza con le soglie fissate in ambito Risk Appelite Framework e le stime effettuate nel Capital Plan.
In ambito Secondo Pilastro, la Funzione Rischi ha il compito di coordinare il processo interno di determinazione dell'adegualezza patrimoniale del Gruppo, coerentemente con le disposizioni normative, e di effettuare le stime attuali e prospettiche sintetizzate nell'annuale resoconto ICAAP (Internal Copital Adequacy Assessment Process).
La valutazione dell'adeguatezza patrimoniale, in ambito ICAAP, avviene attraverso il indicatori patrimoniali specifici che tengono conto del capitale economico originato dai rischi di secondo pilastro, attivando i processi di escalation in caso di superamento.
l'esito dell'autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, condotto su base pluriennale, tiene in considerazione le simulazioni effettuate sia secondo l'ottica regolamentare che attraverso l'applicazione di metodologie interne gestionali. Le simulazioni vengono condizione di normale corso degli affari e tengono conto anche dei risultati derivanti dall'applicazione di scenari di stress.
l'autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale secondo l'ottica gestionale è imperniata sul confronto tra le AFR (dotazione di patrimonio a disposizione del Gruppo) e i fabbisogni di capitale calcolati tramite metodologie avanzate sviluppate internamente e validate dalla competente Funzione aziendale.
Il Gruppo Banco BPM gestisce l'adeguatezza del profilo di liquidità sia in ottica attuale che prospettica, in ambito di Primo e di Secondo Pilastro sulla base dell'impianto di Basilea 3 e delle linee guida dell'Autorità di Vigilanza.
Relativamente al primo pilastro l'adeguatezza di liquidità del Gruppo viene monitorata nel confinuo attraverso due
indicatori: il Liquidity Coverage Ratio (LCR) indicatore volto a promuovere la resilienza a breve termine del profilo di rischio di liquidità della banca assicurando che essa disponga di sufficienti risorse liquide di alta qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese; e il Net Stable Funding Ratio (NSFR) indicatore volto a favorire la resilienza a più lungo termine fornendo alla banca maggiori incentivi a finanziare la propria attività attingendo su base strutturale a fonti di provvista più stabili. Questo indicatore strutturale ha un orizzonte temporale di un anno ed è stato elaborato per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Tali indicatori sono integrati nell'ambito del secondo pilatro da metriche sviluppare internamente e complementari agli indicatori di liquidità regolamentare oltre che da analisi di stress.
Il Gruppo si è inoltre dotato di una strategia e di un processo di controllo interno dell'adeguatezza della liquidità (Internal Liguidity Adequacy Assessment Process - ILAAP), L'ILAAP è infatti il processo interno con cui il Gruppo Banco BPM gestisce e monitora il rischio di liquidità a livello di Gruppo e valuta l'adeguatezza della liquidità sia nel breve sia nel medio lungo termine. L'ILAAP prevede inoltre un'avtovalutazione interna annuale (self-assessment) del complessivo liquidity risk management framework volto al continuo miglioramento del processo stesso.
Il processo di identificazione dei rischi (cd. Risk Identification) rappresenta il punto di tutti i processi strategici risk-based di Gruppo. L'output del processo si concreizza nella mappa dei rischi che consiste nell'elenco dei rischi ritenuti rilevanti per il Gruppo Banco BPM. Il processo è condotto annualmente dalla funzione Rischi e prevede due fasi:
La mappa dei rischi rappresenta la base per la definizione degli indicatori di RAF e i rischi in essa contenuti devono essere considerati in ambito ICAAP, sia da un punto di vista di quantificazione, ove possibile, che da un punto di vista di descrizione e valutazione dei presidi in essere per la prevenzione e mitigazione del rischio.
La Capogruppo Banco BPM assicura la misurazione, il monitoraggio e la gestione dei fabbisogni patrimoniali a fronte di ciascuna tipologia di rischio e garantisce il presidio e la quantificazione delle risorse patrimonioli di cui il Gruppo dispone per coprire l'esposizione ai rischi in modo da ottemperare agli obblighi normativi di Primo e Secondo Pilastro di Basilea 2. In particolare, il presidio centralizzato dell'adeguatezza patrimoniale del Gruppo, che si concretizza nell'attività di confronto tra l'ammontare delle risorse patrimoniali a disposizione e i fabbisogni patrimoniali derivanti dai rischi cui il Gruppo è esposto, in sede consuntiva e prospettice, in condizioni di normalità e ai stress, è realizzato attraverso l'attuazione del processo (CAAP, così come richiesto dalle "Disposizioni di Vigilanza per le banche" (Circolare 285/2013).
In aggiunta ai rischi di primo pilastro (rischio di credito, rischio di mercato, rischio di mercato, rischio operativo) sono di seguito elencati i rischi considerati rilevanti dal Gruppo Banco BPM in seguito all'attuazione del processo di Risk Identification:
È il rischio legato ad una percezione negativo dell'immagine della clientela, degli azionisti, degli investitori, degli analisti finanziari e delle Autorità di Vigilanza che potrebbe influenzare la capacità della banca di mantenere o sviluppare nuove opportunità di business o continuare ad avere accesso alle fonti di funding.
È il rischio che le tecniche riconosciute per l'attenuazione del rischio di credito ufilizzate dal Gruppo risultino meno efficaci del previsto. Per la sua quantificazione, viene valutato la rilevanza delle diverse tipologie di strumenti di Credit Risk Mitigation (CRM) in termini di riduzione del requisito patrimoniale ottenuto grazie al loro utilizzo.
Rischio attuale e prospettico legato ad una potenziale flessione del interesse rispetto agli obiettivi stabiliti dovuto a una bassa soddisfazione della clientela sui prodotti e servizi offerti dal Gruppo a causa di condizioni di mercato avverse.
Rischio attuale o prospettico legato ad una potenziale flessione degli utili o del capitale dovuto a un inadeguato
posizionamento di mercato o decisioni manageriali errate.
Il rischio di non conformità, che include il rischio di anti-riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, è il rischio di incorrere in sanzioni legali o regolamentari, perdite finanziarie o danni reputazionali a causa di violazione di regole vincolanti (leggi, regolamentazione) o di autoregolamentazione (es. statuto, codice di condotta).
E il rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda la Banca vulnerabile, rendendo necessaria l'adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle restanti attività.
E' il rischio derivante da cambiamenti nel valore delle partecipazioni detenute nel portafoglio bancario a cousa della volatilità del mercato o dello stato dell'emittente.
Rischio di perdita generato dall'operatività sui mercati riguardante classificate nel portafoglio bancario.
Rischio che il modello utilizzato in un processo di misurazione o in base al quale vengono prese decisioni strategiche dia un output errato a causa di un'errata specificazione o un uso improprio del modello.
Rappresenta il rischio di incorrere in perdite finanziarie, reputazionali e di quote di mercato dovuto all'utilizzo di tecnologia informatica e di comunicazione (ICT).
Rischio attuale o prospettico derivante da variazioni di valore degli immobili di proprietà detenuti.
Rischio che la sostanza economica dell'operazione effettuata da società del Gruppo non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di valutazione e di gestione del rischio non considera le operazioni di auto cartolarizzazione e le attività cedute ai fini contabili, già comprese nel ischio di credito.
Il rischio Paese è il rischio di perdite da eventi che si verificano in un Paese diverso dall'Italia. Il concetto di rischio Paese è più ampio di quello di rischio sovrano in quanto è riferito a tutte le esposizioni indipendentemente dalla natura delle controparti, siano esse persone fisiche, imprese, banche o amministrazioni pubbliche.
Il rischio di trasterimento è il rischio che una banca, esposta nei confronti di un soggetto che si finanzio in una valuta diversa da quella in cui percepisce le sue principali fonti di reddito, realizzi delle perdite dovute alle difficoltà del debitore di convertire la propria valuta nella valuta in cui è denominata l'esposizione.
Perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.
Rischio derivante dagli attuali sviluppi regolamentari che potrebbero il perseguimento delle strategie individuate dal Gruppo.
Rappresenta il rischio che l'esposizione verso una singola controparte possa originare, allo stesso tempo, differenti tipi di rischio.
Il processo di Risk Identification viene declinato anche a livello individuale per BPM S.p.A., individuata come società rilevante a livello di Gruppo sulla base dei criteri definiti internamente.
Il Gruppo Banco BPM ha implementato un articolato framework di stress testing, inteso come l'insieme di tecniche quantitative e qualitative mediante le quali la banca valuta la propria vulnerabilità ad eventi eccezionali ma plausibili. Nell'ambito del framework sono inoltre stabilite le linee guida relative all'applicazione degli scenari di stress oltre ai ruoli e responsabilità delle funzioni aziendali e degli Organi Sociali. Il framework per le proiezioni di Ungo termine e per le prove di stress adottato dal Banco BPM costituisce dunque un insieme coordinato di metodologie, processi, controlli e procedure che definiscono le principali da utilizzare in offica prospettica per le stime in condizioni ordinarie e avverse finalizzate ai processi di pianificazione e risk management sia a fini regolamentari che gestionali.
le prove di stress sono volte a valutare gli effetti sui rischi della banca di eventi specifici (andisi di sensitività) o di movimenti congiunti di un insieme di variabili economico-finanziarie in ipotesi di scenari avversi (analisi di scenario), con riferimento ai singoli rischi (stress test specifici) o in maniera integrata su più rischi (stress test congiunto).
Il processo di analisi si basa sulla quantificazione degli impatti relativi a prove di stress testing di tipo firm-vide che consente una valutazione globale in termini di profilo di rischio della Banca.
Attraverso tali analisi è possibile individuare quei fattori di altri contribuiscono a deferminare risultati negativi e, conseguentemente, permettono di porre in essere strategie che consentono di limitare la perdita al realizzarsi di detti scenari.
Il Gruppo utilizza tali strumenti a supporto di altre tecniche di gestione e di misurazione dei rischi, in offica di:
Le metodologie di stress test sopra descritte trovano applicazione all'interno del processo ICAAP di Gruppo, in ottica di una più compiuta e attenta valutazione di adeguatezza patrimoniale e di liquidità prospettica.
Nel seguito è riportata la descrizione delle strutture e dei compiti attribuiti alle funzioni aziendali di controllo del nuovo Gruppo Banco BPM. Le principali funzioni aziendali della Capogruppo Banco BPM spa preposte al controllo dei rischi sono le seguenti:
La Funzione Audit è a riporto diretto del Consiglio di Amministrazione, svolge l'attività di Revisione Interna prevista dalle Disposizioni di Vigilanza mediante lo svolgimento di attività di verifica e monitoraggio – in loco e a distonza – presso le Banche e le Società Prodotto del Gruppo, in forza di uno specifico contratto di outsourcing ovvero in qualità di Capogruppo. Il responsabile della funzione Audit ha accesso diretto all'Organo con funzione di controllo e comunica con esso senza restrizioni o intermediazioni.
La funzione Audit è volta, da un lato a presidiare, in un'ottica di controlli di terzo livello, anche con verifiche in loco, il regolare andamento dell'operatività e l'evoluzione dei rischi, a valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni. La Funzione porta all'attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti, con particolare riferimento al RAF, al processo di gestione dei rischi nonché agli strumenti di misurazione e controllo degli stessi. Sulla base dei risultati dei propri controlli formula raccomandazioni agli Organi aziendali.
ln coerenza con il Modello di Governance del Gruppo, la Capogruppo svolge in modalità accentrata per tutto il Gruppo le attività della funzione di revisione interna per conto anche delle Società Controllate.
Nello svolgimento dei propri compiti la funzione Audit tiene conto di quanto previsto dagli standard professionali diffusamente accettati. La funzione Audit comunica in via diretta i risultati degli accertamenti e delle valutazioni agli Organi aziendali. La funzione Audit, per svolgere adeguatamente i propri compiti, ha accesso a tutte le attività della Capogruppo e delle Società del Gruppo, comprese quelle esternalizzate, svolte sia presso gli uffici centrali sia presso le strutture periferiche. La funzione Audit intrattiene i rapporti con le Autorità di Vigilanza secondo quanto disciplinato dalla normativa interna.
La Funzione Rischi è a riporto diretto dell'Amministratore Delegato del Banco BPM spa; il suo responsabile accede direttamente all'Organo con funzione di supervisione strategica e all'Organo con funzione di controllo e comunica con essi senza restrizioni o intermediazioni.
La funzione Rischi di Capogruppo assume il ruolo di funzione di controllo dei rischi ai sensi della Circolare 285/2013 di Banca d'Italia, assicura il coordinamento funzionale dei rischi di controllo dei rischi delle Società del Gruppo e presidia - a livello di Gruppo ed in modo integrato - i processi di governo e controllo (Enterprise Risk Management), sviluppo e misurazione dei rischi (Risk Models) e il processo di convalida dei modelli interni di misurazione dei rischi (Validazione Interna).
La Funzione Rischi e le strutture che in essa operano sono indipendenti dalle funzioni e attività operative. In particolare provvedono a:
Le attività di competenza del responsabile della Funzione Rischi consistono inoltre nell'agevolare gli Organi aziendali nello svolgimento dei rispettivi compiti in materia di Sistema dei Controlli Interni, attraverso:
La funzione di Validazione Interna, collocata a diretto riporto della funzione Rischi, è volta a presidiare in modo
indipendente i processi di validazione interna dei sistemi di rischi, a valutare il rischio di modello implicito nelle metodologie utilizzate per la misurazione i controlli finalizzati alla validazione del calcolo dei reguisiti patrimoniali e validare i modelli di pricing.
La funzione Compliance di Capogruppo è a riporto gerarchico dell'Amministratore Delegato e presiede alla gestione del rischio di non conformità con riguardo a tutta l'attività aziendo un approccio basato sul rischio verficando che le procedure interne siano adeguate a prevenire tale rischio. A tal fine la funzione di conformità alle norme ho accesso a tutte le attività della Capogruppo e delle Società del Gruppo, centrali e periferiche, e a qualsiasi informazione necessaria, anche attraverso il colloguio diretto con il personale. Accede direttamente all'Organo con funzione di supervisione strategica e all'Organo con funzione di controllo e comunica con essi senza restrizioni o intermediazioni.
la funzione Compliance è direttamente responsabile della gestione del rischio di non conformità per le norme più rilevanti che riguardano l'esercizio dell'attività bancaria e di intermediazione, la gestione dei conflitti di interesse, la trasparenza nei confronti della clientela e, più in generale, la disciplina posta a tutela del consumatore, e per quelle norme per le quali non siano già previste forme di presidio all'interno della Capogruppo e delle Società del Gruppo. Con riferimento ad altre normative per le quali sono previste forme specifiche di Presidio Specialistico, i compili della funzione Compliance - in base ad una valutazione dell'adeguatezza dei controlli specialistici a gestire i profili di rischio di non conformità - sono graduati e la stessa funzione Compliance è comunque responsabile (in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate) della:
La funzione Compliance assume anche le responsabilità definite all'interno del Regolamento congiunto Banca d'Italia e Consob del 29 ottobre 2007 e successive modifiche e integrazioni in termini di controllo di conformità e relativo reporting in materia di servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio (art. 16).
La funzione Antiriciclaggio di Capogruppo è collocata all'interno della funzione Compliance e riferisce direttamente agli Organi aziendali per gli ambiti di competenza. Presidia, nella piena avtonomia di controllo, il rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, nonché le segnalozioni sospette. Assolve alle attività previste dalla normativa in capo al responsabile della funzione Antiricicloggio e al Delegato Segnalazione Operazioni Sospette (SOS).
Il Gruppo Banco BPM ha avviato nel tempo molteplici attività progettuali volte al miglioramento del proprio sistema di gestione e controllo dei rischi. In particolare il Gruppo risulta all'utilizzo dei propri modelli interni ai fini del calcolo degli assorbimenti patrimoniali regolamentari con riferimento ai seguenti rischi di primo pilastro:
Banca Italease, prima segnalazione al 30 giugno 2016). L'ex Gruppo BPM ha adottato per le società rilevanti del Gruppo (Capogruppo e tutte le società che nel tempo sono state in essa incoroprate, Banca Akros e ProFamily) la metodologia standardizzato (Traditional Standardised Approach) a partire dal 2008. Le altre società residuali dei due ex-Gruppi hanno adottato dal 2008 la metodologia BIA (Basic Indicator Approach). Dalla data di fusione il Gruppo Banco BPM è stato autorizzato dalla Vigilanza Europea a utilizzare ai fini regolamentari l'utilizzo combinato dell'approccio AMA (Advanced Measurement Approach), relativamente al perimetro validato ex Gruppo Banco Popolare (segmenti ex-Banco Popolare della Capogruppo, Banca Aletti, SGS BP e BP Property Management), del metodo TSA (Traditional Standardised Approach) sul perimetro ex Gruppo Banca Popolare di Milano (segmenti ex-BPM della Capogruppo, BPM SpA, ProFamily e Banca Akros) e BIA (Basic Indicator Approach) per le altre società residuali che compongono il Gruppo Banco BPM. Il Gruppo Banco BPM ha avviato nel corso del 2017 un progetto di estensione ai metodi avanzati sulla componente ex-BPM, per finalità gestionali.
Il Gruppo Banco BPM persegue gli obiettivi di politica creditizia indirizzati a:
Al fine di perseguire l'obiettivo di ottimizzare la qualità del credito e minimizzare il costo complessivo del rischio creditizio per il Gruppo e per le singole società, il modello organizzativo assegna alla Funzione Crediti della Capogruppo il ruolo di indirizzo delle politiche creditizie sia per le società del Gruppo.
Nell'ambito del Gruppo sono stabilite inee di comportamento in merito all'assunzione del rischio creditizio al fine di evitare eccessive concentrazioni, limitare le potenziali perdite la qualità del credito. In particolare, nella iase di concessione del credito la Capogruppo esercita il ruolo di indirizzo, governo e supporto del Gruppo.
Il monitoraggio del portafoglio crediti, svolto dalla sopra citata Funzione, è focalizzato sull'analisi dell'andamento del profilo di rischio dei settori economici, delle aree geografiche, dei segmenti di clientela e delle tipologie di affidamento accordato e su altre dimensioni di analisi, che permettono a livello centrale di definire le eventuali azioni correttive.
la funzione Rischi della Capogruppo ha il compito di supportare l'Alta Direzione nella pianificazione e controllo dell'esposizione al rischio e dell'assorbimento di capitale, in ordinento di condizioni di stabilità del Gruppo, verificando l'adeguatezza patrimoniale prospettica e stressata nonché il rispetto delle soglie RAF, dei limiti di rischio e di propensione al rischio del Gruppo. In particolare, la Funzione è incaricato di sviluppare, gestire e ottimizzare nel tempo i modelli interni di rating (Primo Pilastro), il modello di credito (Secondo Pilastro) e di presidiare - nell'ambito dei controlli di secondo livello di perinenza - il calcolo delle attività di rischio ponderate con metodi avanzati.
L'attività di monitoraggio dei rischi di credito a livello di portafoglio è condotta tramite l'utilizzo di un modello appartenente alla categoria dei "default model", applicato con frequenza mensile principalmente alle esposizioni creditizie del Gruppo Banco BPM, limitatamente ai crediti in bonis, di cassa e di firma, della clientela residente.
Il Gruppo governa il rischio di credito attribuendo specifiche responsabilità agli Organi, alle funzioni e ai Comitati di Capogruppo e delle Società controllate, coerentemente con il proprio Sistema dei Controlli Interni e sulla base di un modello organizzativo che prevede il presidio accentrato presso la Capogruppo al fine di esprimere un indirizzo e un governo unitario nella gestione dei rischi stessi.
Le politiche di governo del rischio di credito rappresentano il riferimento per l'operatività delle strutture deputate alla gestione del rischio, sono aggiornate annualmente nell'ambito del RAF e indirizzano le politiche creditizie in relazione all'evoluzione dell'attività aziendale, del profilo di rischio attesto esterno.
Come richiesto dalla normativa di vigilanza, il Gruppo ha definito, internamente, il processo di gestione exante delle Operazioni di Maggior Rilevo (OMR) e il presidio sulle grandi esposizioni, disciplinato dallo specifico regolamento aziendale in materia.
La Capogruppo definisce le politiche creditizie di Gruppo, in parallelo con il processo di budget e in coerenza con le strategie, la propensione al rischio e gli obiettivi economici approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Per la misurazione del rischio di credito nelle sue diverse accezioni e componenti il Gruppo adotta modelli e metriche sviluppati in conformità con la normativa di vigilanza, orientati a assicurare una sana e prudente gestione delle posizioni di rischio assunte e a rispettare i reguisiti regolamentari, valutando anche l'effetto di variazioni di scenario cui è esposto il portafoglio creditizio.
Toli modelli devono essere sottoposti a backtesting e stress testing periodico al fine di garantirne la robustezza statistica e la prudenzialità, convalidati da una unità operativa indipendente rispetto alla funzione deputata al loro sviluppo, oggetto di revisione almeno annuale da parte della Funzione Audit.
In ottica regolamentare, gli attivi ponderati per il rischio di credito (RWA) sono determinati con metodologia basata su rating interni (AIRB Approach) sui segmenti/paramerri di rischio validati dagli Organi di Vigilanza e con Approccio Standard per le altre esposizioni (fra cui le esposizioni di Banca Popolare di Milano S.p.a.), in coerenza con il piano di roll-out del Gruppo.
I modelli sono soggetti a calibrazione periodica dei parametri di rischio.
Il processo di sviluppo e aggiornamento/"model change" dei modelli di rating è costituito dall'insieme delle attività e procedure volte a definire, in fase iniziale o di successivo aggiornamento, i modelli di rating applicabili alle esposizioni creditizie, cioè modelli statistici o esperienziali finalizzati a supportare le valutazioni creditizie effettuate dalle Società del Gruppo Bancario e a consentire la determinazione dei requisiti patrimoniali della stessa a fronte del rischio di perdite inattese.
Con riferimento ai segmenti validati, sono presenti:
in ottica gestionale, la misurazione della perdita inciesa sul rischio avviene quantificando il capitale economico attraverso l'applicazione di un modello di portafoglio Credit VaR.
Sono altresì previsti modelli gestionali utilizzati all'interno del modello di portafoglio, quali a esempio l'EAD sul segmento Corporate, i modelli di PD e LGD sul segmento Banche e sul comparto Leasing, ecc.
l'elemento centrale dei modelli di misurazione del rischio di credito dal Sistema di Rating, ovvero un insieme strutturato e documentato di metodologie, processi organizzativi e di controllo e modalità di organizzazione delle basi dati che consente la raccolta e l'elaborazione delle informazioni rilevanti per la formulazione di valutazioni sintetiche della rischiosità di una controparte e delle singole operazioni creditizie.
Il sistema di rating è integrato nei processi decisionali e nella gestione dell'operatività aziendo una funzione rilevante nei seguenti processi di Gruppo:
Le modalità di utilizzo gestionale del rating nei diversi processi aziendali sono discipinate nelle normative tempo per tempo emanale relative ai suddetti ambiti. L'impianto normativo posto a presidio del rischio di credito, sviluppato in coerenza con gli standard aziendali, si basa su specifici Regolamenti e Norme di Processo, in particolare il Regolamento in materia di rischi di credito e di controparte e il Regolamento dei Limiti di autonomia e delle facoltà per la concessione e la gestione del credito.
I principi definiti nei Regolamenti emanati sono applicati e inseriti nella normativa in forma organica, per i processi compresi nella tassonomia aziendale.
I processi di concessione del credito garantiscono un'adeguata, obiettiva e omogenea valutazione del merito creditizio e dei rischi, attraverso l'utilizzo del rating per indirizzare le fasi decisionali.
ln particolare i rating sono utilizzati per la definizione deliberativa attraverso una metodologia di ponderazione basata sulla valutazione di merito creditizio di ciascuna controparte, sintetizzata dal rating, nonché sui fattori di contenimento del rischio assunto.
La valutazione dei rischi già assunti o da assumere è effettuata nei confronti del singolo cliente e del Gruppo di Rischio, cioè l'insieme dei soggetti collegati attraverso i legami considerati per il censimento dei Gruppi Economici nonché quelli di cointestazione e di coobbligazione, con riferimento all'intero Gruppo Bancario.
l criteri di attribuzione delle responsabilità ai diversi soggetti/unità organizzative che partecipano al processo di concessione del credito sono ispirati a principi di separattre indipendenza di giudizio e prudenza nell'assunzione dei rischi.
A questo fine, nell'ambito delle attività previste nel processo di concessione del credito, sono chiaramente distinti i ruoli del "Proponente", del "Deliberante" e dell'eventuale "Organo intermedio esprimente parere".
Nel caso di clientela "non residente", l'assunzione di "Rischi di Credito", "Rischi di "Rischi di Collocamento" e di "Rischio di Evidenza" deve essere soggetta alla preventiva verifica del plafond autorizzato per "Rischio Paese".
La Norma "Autorizzazione, monitoraggio e gestione degli sconfinamenti e/o scaduti" definisce le altività di costante monitoraggio che il Gestore deve effettuare nella relazione con riferimento agli sconfinamenti, alle rate scadute e non pagate ed agli utilizzi a fronte di fidi scaduti o ridotti.
La gestione degli sconfinamenti è accompagnata da apposita procedura che ha reso più efficiente l'accesso ai dati relativi alle posizioni nella situazione definita "past due in corso di formazione", permettendo consultazioni attuali e storiche delle informazioni disponibili sino al dettaglio del singolo rapporto, nonché di ottenere elenchi in funzione di criteri di selezione parametrici a scelta dell'utente
L'identificazione del credito forborne è effettuata nell'ambito del processo di concessione del credito e, conseguentemente, mediante le funzionalità della PEF.
L'individuazione di crediti forborne è svolta con riterimento sia alle posizioni in ponis inserite nella watch list, sia a quelle classificate a credito deteriorato, per le quali siano riscontrati lo stato di difficoltà finanziaria (tale stato è oggettivo per le posizioni classificate a credito deteriorato) e la concessione di una tolleranza.
Al Gestore della relazione, nel ruolo di "Proponente", è attribuita la responsabilità di:
All'Organo intermedio esprimente parere è richiesta la condivisione delle valutazioni del Proponente.
Agli Organi Deliberanti è attribuita la responsabilità di attestare la coerenza o l'incoerenza della volutazione formulata dal Proponente.
l'evidenza espressa in sede di delibera sulla singola linea di credito identifica automaticamente tutti i rapporti ad essa collegati come "forborne".
Una volta classificate come forborne, le esposizioni sono gestite nell'ambito dei processi di riferimento ("Monitoraggio e gestione del credito deteriorato" per le "Esposizioni oggetto di concessioni deteriorate" e "Monitoraggio e gestione del credito: watch list" per le "Altre esposizioni oggetto di concessioni").
Le decisioni in merito alla cessata condizione di credito forborne, od alla riclassificazione "in bonis" delle "Esposizioni oggetto di concessioni deteriorate", sono assistite dal sistema informativo.
In merito sono automaticamente evidenziate le posizioni che superano i parametri oggettivi definiti dalla normaliva ESA e le proposte sono oggetto di un processo strutturato che consente l'esame e la storicizzazione di tutti gli elementi di valutazione disponibili.
La riclassilicazione a maggior rischio dell'esposizione "in bonis", già precedentemente oggetto di concessione di tolleranza, è automatica al verificarsi degli eventi definiti dalla normativa EBA.
Il Rischio Paese, che identifica i fattari di rischio ascrivibili alla situazione politica, macroeconomica, istituzionale e legale di un Paese estero, viene considerato, con riferimento a tutte le operazioni di natura commerciale e finanzioria, nel caso la controparte sia residente o abbia sede in un Paese estero. Il rischio Paese è incentrato su due elementi principali:
Nel caso di clientela "non residente", l'assunzione di "Rischi di Credito", "Rischi di Consegna", di "Rischi di Collocamento" e di "Rischio di Evidenza" deve essere soggetta alla preventiva verifica del rispetto del plafond autorizzato per "Rischio Paese".
Con riferimento al Rischio di Trasferimento, si segnala che tale rischio è incluso nei portafogli creditizi che utilizzano rating ECAI (esposizioni verso Stati ed Amministrazioni centrali, Intermediari vigilati e Corporate non residenti). Il perimetro residuale (clientela non residente sprovvista di ECAI), di ampiezza limitata, è monitorato periodicamente dalla Funzione Rischi della Capogruppo.
Le strutture organizzative della Funzione Crediti e dei Crediti delle Divisioni sono definite in aderenza ai processi di concessione, di monitoraggio e di gestione del credito.
Inoltre, il Responsabile della struttura Crediti di Divisione riporta funzionalmente al Responsabile della Funzione Crediti ed il Responsabile Crediti di Area Affari, a sua volta, riporta funzionalmente al Responsabile della struttura Crediti di Divisione.
Sotto il profilo delle procedure e strumenti a supporto dei processi si evidenziano in particolare:
La Funzione Crediti, con periodicità trimestrale - in concomitanza con la pubblicazione dei dati trimestrali di bilancio - predispone un report direzionale che contempla una serie di sintesi circa le principali dimensioni del credito; in particolare, la reportistica si compone di focus riferiti a: scenario nazionale; distribuzione impieghi del Gruppo; distribuzione settoriale degli impieghi; distribuzione per classi di rating; evoluzione degli impieghi; focus sui mutui ai Privati - Famiglie consumatrici.
La Funzione Rischi produce con cadenza mensile la reportistica "Rischio di Credito - modello di portafoglio" in cui sono riportate le evidenze con viste di gruppo, per società, settore economico e area geografica.
E stata avviata inoltre, con frequenza mensile, la produzione di sintesi relativo all'andamento complessivo dei rischi di primo e secondo pilastro, a supporto della periodica reportistica integrata dei rischi del Gruppo, finalizzato a monitorare l'evoluzione del capitale economico e rendicontare le opportune evidenze agli Organi aziendali.
Il Gruppo Banco BPM si avvale di un articolato insieme di strumenti per concedere e gestire il credito e per monitorare l'andamento della qualità del portafoglio.
Il rating riveste un ruolo centrale nei processi di concessione dei credito, di erogazione dei prodotti creditizi e di mon:toraggio e gestione andamentale. In particolare, esso concorre alla delerminazione degli organi competenti per la delibera degli affidamenti, influisce sull'applicazione del meccanismo di rinnovo automatico delle posizioni con fidi a revoca e contribuisce a determinare l'intercettamento automatico del processo di monitoraggio e gestione (Watch list).
Il Sistema interno di rating, strutturato sulla base dei parametri di rischio PD (probability of default), LGD (loss given default), EAD (exposure at default), oltre a essere utilizzato per la valutazione della controparte in fase di concessione, monitoraggio e rinnovo dell'affidamento, viene utilizzato anche nel processo di svalutazione collettiva dei crediti in bilancio.
Le classificazioni delle posizioni a credito deteriorato è effettuata in conformità con i criteri definiti dall'EBA.
La gestione dei crediti deteriorati nel Gruppo è basata, in via prevalente, su un modello che assegna a risorse specializzate la gestione di un insieme definito (portafoglio) di posizioni. In particolare il Gruppo a inizio anno si è dotato di un'unità dedicata alla gestione delle posizioni in sofferenza, anche attraverso la cessione di portalogli, denominata NPL Unit, coerentemente con quanto previsto dalle linee guida del Piano Strategico 2016-2019. La funzione NPL, a riporto dell'Amministratore Delegato, ha come obiettivo primario la gestione dei crediti in sofferenza con l'obiettivo di ottimizzare l'efficienza e la velocità di recupero e di creare opportunità di massimizzazione di valore.
La valutazione del credito finalizzata a determinare l'ammontare della previsione di crediti deteriorati prevede modalità differenziate in relazione alla dimensione dell'esposizione. Le previsioni di perdita valutate analiticamente dal gestore sono periodicamente sottoposte a revisione.
Per la fotografia dei cicaiti deteriorati della Banca al 31 dicembre 2017 si nimanda a quanto già illustrato nell'ambito della precedente sezione di commento dei Risultati del periodo.
L'attività di monitoraggio dei rischi di credito a livello di portafoglio è inoltre condatta tramite l'utilizzo di un modello appartenente alla categoria dei "default model", applicato con frequenza mensile alle esposizioni creditizie del Gruppo Banco BPM, limitatamente ai crediti in bonis, di cassa e di firma, della clientela residente. Per un approfondimento delle caratteristiche generali di tale modello si rimando a quanto riportato nel paragrafo "D. Gruppo Bancario - modelli per la misurazione del rischio di credito".
Per le altre esposizioni - diverse da quelle verso la clientela ordinaria e finanziaria residente in 'bonis - il controllo dei rischi viene realizzato mediante l'utilizzo di metriche regolamentari di Vigilanza (Standard).
Il Gruppo è da sempre attento all'acquisizione di strumenti a maggior tutela del credito ovvero all'utilizzo di applicativi e tecniche che determinino una riduzione del rischio di credito. A tale fine sono acquisite, quanda ritenute necessarie, le garanzie tipiche dell'attività bancaria, vale a dire, principalmente, ipoteche su beni immobili, garanzie reali su titoli oltre alle garanzie personali rilasciate dai fideiussori.
In generale, la decisione sull'acquisizione di una garanzia si basa sulla valutazione del merito creditizio del cliente e sulle caratteristiche dell'operazione. Dopo tale analisi, può essere ritenuto opportuno raccogliere delle garanzie supplementari ai fini della mitigazione del rischio, tenuto conto del presumibile valore recuperabile offerto dalla garanzia.
Il sistema di censimento dei beni immobili posti a garanzia di finanziamento consente la rivalutazione periodica automatica del valore dei beni ed identifica i beni per i quali ricorrono le condizioni per l'aggiornamento della perizia in linea con i criteri stabiliti dalle Norme vigenti.
Il valore delle garanzie reali finanziarie è sottoposto a un costante monitoraggio automatico che permette il
confronto tra il valore attuale della garanzia rispetto a quello iniziale, in modo da consentire al gestore di intervenire tempestivamente nel caso si registri una significativa riduzione della garanzia stessa.
Per le garanzie costituite da pegno su titoli è operativo un sistema automatico di alert che evidenzia la perdita di valore della garanzio oltre una determinato soglia, evidenziando al gestore della relazione la crificità affinché quest'ultimo possa provvedere con interventi mirati.
Per quanto riguarda l'attività in derivati con controparti di mercato, sono preferite le entità con le quali sono attivi accordi di prestazione di collaterale, con particolare riferimento agli ISDA - Credit Support Annex, al fine di ridurre significativamente il rischio di credito.
La classificazione delle posizioni a credito deteriorato è effettuata in conformità con i criteri definiti dell'EBA. In particolare la classificazione a non performing è effettuata:
La gestione dei crediti deteriorati nel Gruppo Banco BPM è basata, in via prevalente, su un modello che assegna a risorse specializzate la gestione di un insieme definito (portafoglio) di posizioni.
Un focus specifico merita il modello di gestione delle sofferenze studiato per rendere maggiormente efficace ed efficiente il processo di recupero e derisking di tale portafoglio. In particolare, le regole di assegnazione delle singole posizioni a gestori con competenze specialistiche prevedono l'applicazione di criteri dimensionali e qualitativi che permettono di individuare portafogli gestiti da team specialistici dedicati.
l'assegnazione delle pratiche ai diversi portafogli e le relative lavorazioni sono monitorate con un elevato livello di granularità al fine evidenziare l'efficacia delle azioni poste in essere e di instradare interventi di portatoglio o relativi a specifici deal che permettano di meglio garantire la realizzazione delle strategie operative secondo gli obiettivi complessivi del Piano di derisking definito.
Oltre alla gestione del processo di recupero, i gestori sono responsabili della valutazione del credito a sofferenza finalizzata a determinare delle previsioni di perdita sulle singole posizioni che presentano un'esposizione complessiva superiore a 300.000 euro. Nell'effettuare il gestore deve tenere conto di:
Per supportare le attività relative agli ultimi due punti, la banca ha stimato su basi empiriche parametri di Haircut, definiti come lo scarti da applicare al valore dei beni posti a garanzia per allinearii all'importo che l'istiuto verosimilmente riuscirà ad incassare dopo la loro vendita, e di estensione temporale che il gestore deve tenere in considerazione ai fini della valutazione analifica della posizione a sofferenza. Le previsioni di perdita così oftenute sono periodicamente sottoposte a revisione e confinuo monitoraggio.
Il processo sopra descritto non viene applicato alle sofferenze che presentano un'esposizione complessiva pari o inferiore alla soglia di rilevanza di 300.000 euro per le quali si usa la valutazione statistica derivante dall'applicazione della corrispondente griglia ELBE (Expected Loss Best Estimata dalla funzione Rischi.
Con riferimento alle posizioni in Past due e Unlikely to pay (UTP), la valutazione del credito finalizzata a determinare l'ammontare delle previsione di perdita prevede modalità differenziate in relazione allo status ed alla dimensione della esposizione:
Le previsioni di perdita valutate analiticamente dal gestore sono periodicamente sottoposte a revisione.
L'assetto del sistema dei controlli relativo ai processi del credito è basato su:
La nascita del Gruppo Banco BPM ha visto la creazione della nuova Unità NPL, a diretto riporto del CEO, dedicata alla gestione e al recupero dei crediti in sofferenza al fine di assicurare il raggiungimento degli sfidanti obiettivi definiti dal Piano Industriale in termini di riduzione del portafoglio sofferenze e ottimizzazione delle performance di recupero. Nello specifico, le principali responsabilità in carico alla nuova funzione sono:
Per adempiere alle sue responsabilità, la nuova Unità si è articolata come segue:
L'attività di monitoraggio e costante controllo degli obietivi di riduzione delle sofferenze indicate nel Piano Industriale, nonché della performance derivante dall'attività di recupero, è rendicontata su base mensile al Comitato NPL, che presenta tra le principali finalità:
Ai fini dell'informativa di natura qualità del credito, con il termine "esposizioni creditizie" si intendono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R., mentre il termine "esposizioni" include i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.
A. Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A. I. I Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| Portalogli/qualità I . Attivita finanziarie disponibili per la vendita |
Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadule deferiorate |
Esposizioni scadule non deferiorate |
Alte esposizioni non deferiorate |
Tolate | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 771 | 141,832 | 142.603 | |||||
| 2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
|||||||
| 3. Crediti verso banche | 10:020 379 | 10.020.379 | |||||
| 4. Crediti verso clientela | 1 424 949 | 1.786.923 | 7.032 | 067 385 | 29.381.567 | 33 667 856 | |
| 5. Attività finanziarie valutate al fair value | |||||||
| 6. Attività finanziarie in corso di dismissione | |||||||
| Totale | 31/12/2017 | 1.424 949 | 1.787.694 | 7.08 2 | 1 067 385 | 39,543,778 | 43.830.838 |
| Totale | 31/12/2016 | 23,592 | 22.207 | 375 | 11-458 | 499 726 | 557 358 |
Al 31 dicembre 2017, le esposizioni non deteriorate, inclusive di quelle classificate nei portafogli delle "Attività finanziarie di negoziazione" e tei "Deri. ali copertura" indicate nella successiva tribella 1.1.2 "Portaroglio detenuto per la negoziazione e derivati" tra le "Altre attività", ammontano complessivamente a 40.702 milioni. Per tali esposizioni, nella seguente tabella si fornisce un'analisi degli scaduti, in linea con quanto previsto dall'IFRS 7 "Financial Instruments: Disclosure", paragrafo 37, lettera a].
| Esposizione non deteriorate per anzionità di scadulo | Totale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni / Anzianità di Scaduto | Scaduti lino a 3 mesi |
Scaduli da oltre 3 mesí lino a 6 mesi |
Scaduli da ofte 6 mesi lino a anno |
Scaduli da offe anno |
Non scaduff | Esposizione Netta) |
|
| I Attività finanziarie detenute per | 80.076 | 80:076 | |||||
| la negoziazione | |||||||
| 2 Attività finanziarie disponibili per la vendita |
141 832 | 141.832 | |||||
| 3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
|||||||
| 4 Crediti verso banche | 10.020.379 | 10.020.379 | |||||
| 5 Crediti verso clientela | 888 628 | 100.395 | 17 699 | 663 | 29 381 567 | 30.448.952 | |
| 6. Attività finanziarie valutate al fair value |
|||||||
| / Attività tinanziarie in corso di dismissione |
|||||||
| 8 Derivati di copertura | 10 477 | 10.477 | |||||
| Totale | 31/12/2017 | 888 628 | 100.395 | 77.699 | 663 | 39.634.331 | 40.701716 |
Al 31 dicembre 2017, le esposizioni oggetto di misure di concessione (cosiddette esposizioni con misure di "forbearance"), ammontano a 1.925,4 milioni (di cui 1.340,8 milioni deteriorate e 584,6 milioni non deteriorate) e sono interamente riconducibili al portafoglio dei "Crediti verso clientela"; per ulteriori informazioni su dete esposizioni si fa quindi rinvio alla successiva tabella A.1.6.
A. 1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| Attività deteriorate | Attivita non de criorate | fotale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portatogli / Qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche specifiche |
Esposizione nella |
Esposizione lorda |
Rettifiche di portatoglio |
Esposizione netta |
(Esposizione nella) |
| I . Attività finanziarie disponibili per la vendita |
4.766 | 3.995) | 771 | 141 832 | 141 832 | 142 603 | |
| 2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza |
|||||||
| 3 Crediti versa banche | 10.021 716 |
(1.337) | 10.020.379 | 10.020 379 | |||
| 4. Crediti verso clientela | 5.649.898 | (2.430.994) | 3.218.904 | 30 549 240 | (100.288) | 30.448.952 | 33.667.856 |
| 5. Attività finanziarie valutate al fair value | X | × | |||||
| 6. Altività finanziarie in corso di dismissione | |||||||
| 31/12/2017 Totale |
5.654.664 (2.434.989) | 3 219 675 | 40.712.788 | (101 625) | 40,611,163 | 43.830.838 | |
| 31/12/2016 Totale |
77.667 | (31.493) | 46.174 | 514.014 | (2 830) | 511-184 | 557 358 |
Nella seguente tabella si fornisce evidenza della qualità creditizia riferita alle esposizioni classificate nel portafoglio delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (fitoli e dei derivati di copertura (non oggetto di rappresentazione nella precedente tabellaj:
| Attività di evidente scarsa qualità creditizio |
Altre allività | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Portatogli / Qualità | Minusvalenze cumulate |
Esposizione nella | Esposizione netta | ||
| . Attività finanziarie detenute per la negoziozione | (45) | 395 | 80.076 | ||
| 2. Derivati di copertura | 10.477 | ||||
| Totale Totale |
31/12/2017 31/12/2016 |
(45) 0 |
395 0 |
90 553 150 |
Le esposizioni di scarsa qualità creditizia si riferiscono esclusivamente a strumenti derivati con la clientela.
le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate qualungue sia il loro portafoglio di allocazione contabile (negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività finanziarie in via di dismissione).
le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di tali operazioni.
| Esposizione lorda | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Atività deferiorate | Rettifiche | Rellifiche di | Esposizione | ||||||
| Tipologie esposizioni/valori | Da oltre 3 Fino a 3 mest 6 mesi |
Da oftre 6 mesi fino a mesi fino a anno |
Olte 1 onno |
Attività non deteriorate |
di valore | valore di specifiche portaloglio |
nelta | ||
| A. ESPOSIZIONI PER CASSA | |||||||||
| a) Softerenze | × | × | |||||||
| di cui esposizioni oggetto di concessioni | x | X | |||||||
| b) Inadempienze probabili | X | X | |||||||
| di cui esposizioni oggetto di concessioni | × | × | |||||||
| c) Esposizioni scadule deteriorate | x | X | |||||||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | × | |||||||
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | × | × | × | × | ਮ | ||||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | × | X | × | × | X | ||||
| e) Altre esposizioni non deferiorate | × | × | × | X 10.02 716 | × | (1 337) | 10.020 379 | ||
| di cui esposizioni oggetto di concessioni | X | × | ਮ | × | × | ||||
| TOTALE A | 8 | - 10.02 716 | T | (1.337) | 10.020.379 | ||||
| B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | |||||||||
| a) Deteriorate | X | X | |||||||
| b) Non deteriorate | × | × | × | × | 277.676 | × | [145) | 277 531 | |
| TOTALE B | 277.678 | 1 | (145) | 277.531 | |||||
| TOTALE (A+B) | 10.299.392 | (1.482) 10.297.910 |
Al 31 dicembre 2017, così come per l'esercizio precedente, non esistono esposizioni verso banche deteriorate; si omette pertanto la relativa tabella.
Al 31 dicembre 2017, così come per l'esercizio precedente, non esistono esposizioni verso banche oggetto di misure di concessione; si omette pertanto la relativa tabella.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Al 31 dicembre 2017, così come per l'esercizio precedente, non esistono esposizioni verso banche deteriorate; si omette pertanto la relativa tabella.
l'e esposizioni per casso comprendono tutte le attività finanziarie perso la clientela, qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività finanziarie in via di dismissione).
Le esposizioni "fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di tali operazioni, ivi incluse le esposizioni in strumenti derivati.
| Esposizione lorda | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valari | Attività deteriorate | Rettifiche di Rettifiche di | valore di partamalio |
Esposizione netla |
||||
| Fino a 3 1. 351 |
Da offre 3 mesi fino a 6 mest |
Da altre 6 n: 51 fino onno |
Oltre I anno | Allivito non deferiorate |
valore specifiche |
|||
| A. ESPOSIZIONI PER CASSA | ||||||||
| a) Softerenze | 110 | 158 | 375 | 3 124.664 | x | (1 700 358) | X | 1 424 949 |
| di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
97 | 88 | 2 | 300 818 | × | (139 579) | × | 181 524 |
| b) Inadempienze probabili | 1.322.684 | 236 931 | 528 094 | 432 556 | × | (732 571) | × | 1 787 694 |
| di cui esposizioni oggetto di concessioni |
990 528 | 165 377 | 246.229 | 201 621 | × | (424.653) | × | 1 179 102 |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 1.305 | 5 296 | 2.263 | 228 | X | (2 000) | X | 7.032 |
| di cui esposizioni oggetto di concessioni |
3 | 104 | 125 | 2 | X | (47) | × | 187 |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | × | X | x | X | 1.082 099 | × | (14.714) | 1.087.385 |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni |
x | × | x | × | 79.948 | × | (1,584) | 78.364 |
| e) Alfre esposizioni non deferiorate | × | × | ਮ | × | 29.608.978 | × | 185.574) | 29 523 404 |
| - di cui esposizioni oggetto di CONCESSIONI |
X | × | x | X | 513.306 | × | (7.057) | 506 249 |
| TOTALE A | 1.324.099 | 242 385 | 530 732 | 3.557.448 | 30.691.077 (2.434.989) | (100.288) | 33.810.464 | |
| B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | ||||||||
| a) Deteriorate | 517.641 | × | (32.556) | X | 485.085 | |||
| b) Non deteriorate | × | X | X | X | 13.313.637 | × | (21.495) | 13.292 142 |
| TOTALE B | 517.641 | 13.313.637 | (32.556) | (21.495) | 13.777.227 | |||
| TOTALE (A+B) | 1.841.740 | 242,385 | 530.732 | 3.557.448 | 44.004.714 (2.467.545) | (12) 783) | 47,587,691 |
Le rettifiche di valore (specifiche e di portatoglio) relative alle esposizioni fuori bilancio, sono riconducibili principalmente alle valutazioni delle garanzie rilasciate e degli impegni irrevocabili ad erogare fondi.
A. 1 .7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadule deteriorate |
|---|---|---|---|
| A. Esposizione lorda iniziale | 49.942 | 27 319 | 406 |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | |||
| B. Variazioni in aumento | 3.864.383 | 3.596.517 | 42.990 |
| B. I ingressi da esposizioni in bonis | 121.207 | 666 892 | 8 502 |
| B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 351 482 | 9.731 | 310 |
| B.3 altre variazioni in aumento | 3.391.694 | 29 9.894 | 34. 178 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | 3 346,824 | 2.650.847 | 28 414 |
| C Variazioni in diminerione | (789.018) | (1.103.571) | (34.304) |
| C. I uscite verso esposizioni in bonis | (7.922) | (174.786) | (13.577) |
| C.2 cancellazioni | (524.315) | (76.406) | (297) |
| C.3 incassi | (138.280) | (463 296) | (5.813) |
| C.4 realizzi per cessioni | (31731) | (39.720) | |
| C.5 perdite da cessione | (86 102) | (2.397) | |
| C.6 trasterimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | (346 906) | [14.617] | |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | (008) | ||
| di cui operazioni di aggregazione aziendale | |||
| D. Esposizione lorda finale | 3.125.307 | 2.520.265 | 9.092 |
| di cui: esposizioni cedute non cancellate | 37 547 | 3 210 | 1 86 |
A. 1.7bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia
| Causali/Categorie | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
|---|---|---|
| A. Esposizione lorda iniziale | 20.673 | 23.248 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | ||
| B. Variazioni in aumento | 2.370.144 | 1.066.826 |
| B. I ingressi da esposizioni in bonis non oggetto di concessioni. | 33 239 | 139.347 |
| B.2 ingressi da esposizioni in bonis oggetto di concessioni | 141.942 | × |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 102.326 |
| B.4 altre variazioni in aumento | 2-194.963 | 825.153 |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | 1 963 225 | 805 724 |
| C. Variazioni in diminuzione | (485.725) | (496.820) |
| C. I uscite verso esposizioni in bonis non oggetto di concessioni | X | (237.048) |
| C.2 uscite verso esposizioni in bonis oggetto di concessioni | (102.326) | × |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | (14 942) |
| C.4 cancellazioni | (95.404) | |
| C.5 incassi | (252.924) | (17.830) |
| C.6 realizzi per cessioni | (26.615) | |
| C.7 perdite da cessione | (8.456) | |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | ||
| D. Esposizione lorda finale | 1.905.092 | 593 254 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | 466 | 563 |
A. 1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive
| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadule deteriorate |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Totale | Di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | Di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | Di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
|
| A. Rettifiche complessive iniziali | 26:350 | 520 | 5 112 | 2.881 | 31 | 2 | |
| · di cui esposizioni cedute non cancellate | |||||||
| B. Variazioni in aumento | 2.402.612 | 190.387 | 1.036.168 | 548.372 | 4.793 | 358 | |
| B I rettitiche di valore | 368 163 | 51185 | 336 332 | 138 896 | 2254 | ਕੀ। | |
| B.2 perdite da cessione | 86-102 | 6 508 | 2 397 | 1 948 | |||
| B.3 trasterimenti da altre ttegorie di esposizioni deteriorate |
104 954 | 30.281 | 910 | 169 | 84 | 1 | |
| B 4 altre variazioni in aumento | 1 843 393 | 102:413 | 696.529 | 409.359 | 2 455 | 316 | |
| operazioni di aggregazione aziendale | 1 834 546 | 102 379 | 691 738 | 409.359 | 2.435 | 316 | |
| C. Variazioni in diminuzione | (728.604) | (51.328) | (308.709) | (126.600) | (2.764) | (313) | |
| C. I riprese di valore da valutazione | (85.551) | (5 483) | (105.625) | (35.759) | (1.097) | (125) | |
| C.2 riprese di valore da incasso | (15.145) | (336) | (18.782) | (1 479) | (33) | (1) | |
| C.3 utili da cessione | (16.566) | (245) | (848) | (202) | |||
| C.4 cancellazioni | (524 315) | (38.456) | (76,466) | (56.948) | (297) | ||
| C.5 trasterimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
(20) | (104.59)) | (30.264) | (1 337) | (187) | ||
| operazioni di aggregazione aziendale | |||||||
| C.6 altre variazioni in diminuzione | (87.007) | (6.508) | (2.397) | (1.948) | |||
| D. Rettitiche complessive finali | 1.700.358 | 139.579 | 732.571 | 424,653 | 2.060 | 47 | |
| di cui esposizioni cedute non cancellate | 17:657 | 12 | 438 | વર્સ્ | 12 |
In linea con le di posizioni contenute nella Circolare di Banca d'Italia n. 262, le esposizioni indicate nella presente tabella comprendono le esposizioni in quote di O.I.C.R. e il rischio di controparte connesso con le operazioni "Securities financial Transactions" (SFT), limitatamente alle operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in presito. Si precisa che indicato nella suddetta circolare la presente tabella risulta, fatto salvo per le quote O.I.C.R., in quadratura con le esposizioni indicate nelle precedenti tabelle A.1.3 e A.1.6.
Il Gruppo Banco BPM adotta le valutazioni del merito creditizio rilasciate dalle seguenti agenzie esterne di valutazione del merito di credito (ECAI): Standard & Poor's ratings Services, Moody's Investors Service, Fitch Ratings e Cerved Rating Agency SpA Le suddette agenzie sono valide per tutte le banche appartenenti al Gruppo ad eccezione di Cerved Rating Agency SpA utilizzata dalla sola entity Banca Popolare di Milano S.p.A.. Si evidenzia che, laddove siano presenti due valutazioni dello stesso cliente, viene adottata quella più pridenziale; nel caso di tre valutazioni quella intermedia.
Di seguito la tabella di raccordo tra le classi di rischio ed i rating delle agenzie utilizzate.
| CLASSE | Fitch Ratings | Moody's | Standard & Poor's | Cerved Rating Agency SpA |
|---|---|---|---|---|
| AAA/AA | do AAA O AA- | do Ado a Aa3 | da AAA a AA- | do All GAL 3 |
| A+/A- | do A+ a A- | da Al a A3 | da A+ a A- | da A2 a A3 ] |
| BBB+/BBB- | do BBB+ a BBB | da Baal a Baa3 | da BBB+ a BBB | da B1 1 0 81 2 |
| BB+/BB | da BB+ a BB- | do Bal a Ba3 | da BB+ a BB- | da B2. 1 a B2.2 |
| B+/B- | da B+ a B- | da B1 a B3 | do B+a B+ | Clif |
| Interiore B- | CCC+ e interiori | Caal e interiori | CCC+ e interiori | Cl 2 e inferiori |
| Classi di rating etterni | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| съромани | ARAJAN | Assler | 888+/BBB | BB+ BB | B+/B | Interiore B | Sneated | Tolale | |
| Espasizioni per casso | \$18.139 | 6,481,616 | 4,544,187 | 11.500.081 | 601.422 | 421.492 | 20.166.361 | 43.833.298 | |
| Denvali | 213 | 3.781 | 12.793 | 26:873 | 1 187 | 472 | 15.055 | 60.374 | |
| B . ] Denvati Programati | 213 | 3:781 | 12.793 | 36873 | 1 187 | 472 | 15,055 | 60.374 | |
| B:2 Cleinia) Creditio | P | ||||||||
| C. | C. Garanzie masciale | 94.950 | 645.130 | 742,396 | 6 626.010 | 73.732 | 40.817 | 878.944 | 9.105.979 |
| D. Impegni a erogate foodi | 26.600 | 767,129 | 1.040.643 | 704.777 | 121.504 | 31.961 | 2.195.786 | 4.888.405 | |
| Alte | |||||||||
| Totale Esposizioni | 243,900 | 7 897 655 | 6 340 019 | 11 857 741 | 797 845 | 494747 | 23 256 146 | 57 888 084 |
179
A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per clossi di rating interni
Alle esposizioni rappesentate nelle A.2.2 sono ossocial relizati solo a fini gestinato e nor fielmento dilo clientele inquilis Mil Cagacente e Small Rupper Small Rupper Small Ale esposzon roppesente nelle invel in inizial solo init general, Mid Concorde Pla, Mid Cloncole e Small Elession e Small el Associato Anno Amall Al esounde est uno demail el quotiro di il il sistena di raing in tutzone di singlo segment, dedici dell'inding (vidi bonis en vind definiti onis en eno defruit, di seguito roggiupper per fasce di rischia,
| Classi di rating interni | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni versa Bancha | AAA | AA | A | BUS | 球网 | P | COC | Defoult | Chromic | Totala |
| A Esposizioni per casio | 84 360 | 77.310 | 13.023 | 9:407 100 | 1 979 | 436 AD7 | 10.020.379 | |||
| B. Darivati | ||||||||||
| B. 1. Denvati Firanziari | ||||||||||
| 8.2 Derivati Creditizi | ||||||||||
| C. Garanzie rilasciate | 186 | 36 368 | 21 612 | 15.902 | 2.306 | 234 | 9.800 | 85 408 | ||
| D. D. Impegni a cirogare fondi | 191 123 | 184 999 | ||||||||
| E Alse | ||||||||||
| THE LE | 186 | 2011851 | 98.922 | 281925 | 9:409,606 | 2713 | 444 200 | 10,291,784 |
| Esposizioni verso Clentala | Fasce di rischits interne | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DASSO | MEDIO BASSO! | MEDICA | MEDIO ALTO | AHO | DEFAULT | UNDATHD | Cotala | |||||
| A Esposizioni per cosso | 7.524.793 | 7-753 542 | 5 591 746 | 3 451 046 | 542 597 | 3.098 146 | 1 812-243 | 29:774-113 | ||||
| B - Derivati | 3.753 | 4 938 | 10:513 | 10:409 | 1.48 | લુકુ | 23:400 | 53.756 | ||||
| B Derivan Finanisian | 3751 | 4.938 | 10.513 | 10:409 | 148 | 398 | 23 400 | 53 756 | ||||
| H Z Darwati Creellis | ||||||||||||
| C Garanzie ilasciato | 554:090 | 582 385 | 563.604 | 474.647 | 15.000 | 241 651 | 6 405931 | 8.837.021 | ||||
| D D. Impegni o erogare fandi | 718:201 | 1.159.248 | 931 509 | 815.046 | 53 B97 | 241 582 | 184.594 | 4.104:077 | ||||
| Alten | ||||||||||||
| Tolgla Esposizioni segmentate | 8 800 837 | 9.500.113 | 7.097 8372 | 4751 148 | 611 642 | 3:581 487 | B 426 368 | 42.768.967 | ||||
| Totale Esposizioni non segmentale | 123,273 | 4.695.451 | 4.818 724 | |||||||||
| Totale | 8 800 117 | 9400 115 | 7.097 372 | 4751 148 | 611 642 | 3.704-750 | 618-12-219 | 47:587 691 |
| Espostrioni verso Chentelo segmentate | Fasco di rischio interne: | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dellaglio per segmento | CASSO | MEDIO BASSO | CIGIONA | AFDIO ALCO | ADD | DEFAULT | UNPATED | Tale | ||||
| large Corporate | 235861 | 1442 126 | 1 100:855 | 1-242 952 | 1.459 | 226875 | 86.525 | 5 536.653 | ||||
| Mid Corporate Plus | 475.417 | 1 663 520 | 1:52:767 | 11 185 709 | 115.488 | 1 122 255 | 436 289 | 6.938 445 | ||||
| Mid Corporati | 896.933 | 780 7201 | 2 102 5 | 1 536 BB2 | 143 509 | 670 470 | 371 470 | 4.452.695 | ||||
| Smoll Summers: | 2087:414 | : 900 935 | 1 379.453 | 468:774 | 188.033 | 1:345.530 | 7 421 567 | 13.791.717 | ||||
| Privati | 4.105.182 | 477283 | 5-24: 7 B& | 336:831 | 163 153 | ·266 357 | 110 317 | 0-049-457 | ||||
| Estoniale Esposizioni segmento)e | 8 800 817 | 9 500 1 13 | 7.097 377 | 27511188 | 611.642 | 3 58 1 487 | 8,426,142 | 42 768 967 |
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
| Gatanzia personali [2] | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Gardezie reali [1] | Coader di Bras Deciviti su stadili |
||||||||||||||
| Valonu 000000000000 |
Immobili, | Altin | Alto derivati | Castini e | Testerles (1) (12) |
||||||||||
| 위원회원 | 112/2011 portic He |
Saltos) Proporio |
Tripli | COMMER a reali |
ON | Governi a Resulta Cameral |
Altri anti 1536869000 |
Bonche | Alti 100000011 |
Children Cantrali |
Altri pau publici |
Balleya | Alleri | ||
| Espesizioni creditizie per cassa gamailite. | 3.257 876 | 3.257.076 | 3.257.07 | ||||||||||||
| tokalmante poruntile | 3:257:676 | प | 3 257 876 | = 3.257 876 | |||||||||||
| erociculatoriconate | ( | ||||||||||||||
| 12. parzigimente gorante | |||||||||||||||
| el cui deterioreste | . | ||||||||||||||
| 2 Espesizioni creditizin "fuari bilancia" garantihe | |||||||||||||||
| 2. housitiente gargritiste | 2 | ||||||||||||||
| si cai stelehousle | |||||||||||||||
| Buildolog Blommoversed . Z.Z. | 6 | ||||||||||||||
| mitronameter hot if | 9 | ||||||||||||||
| Totale | 3 257 876 | t | 3 257 376 | 3 257 51 |
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
| Gornitzie Herschull 21 | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori | Garanne reali [1] | Derivati nu crediti | |||||||||||||||
| Backs todal | нетовии. | Altred | Alti derivali | Schildtille | Totalie [1]+[2] | ||||||||||||
| mars | mmonni 1250550001190 |
Distant BANDADER |
Tirel | m(2011/04/21) 10011 |
CIN | Sommin Bancha Collival |
Ami leoni multiplici |
Benchu | Alti aggion |
Bunche Corurali |
Alti anti uubbliis |
Banche Altri soggetti | |||||
| Mittprop production the liczilibaro roduzing the | 19 644 526 | 16.026.783 | 363.929 | 224 739 | 16.843 | 2.800 | 2.626.911 | 19:262 005 | |||||||||
| Minnerite strenning to I | 18.970-206 | 16 015 678 | 315776 | 193 724 | 13:323 1 |
2 758 | 2,429,485 | 18 970 704 | |||||||||
| = D = Cut Gatemarane | 2.309.995 | 9031322 | 13:384 | 21.776 | 5,024 | (30 | 022:377 | 2308.995 | |||||||||
| [ 2 parzionnie garamini | 670.820 | 1111155 | 48 153 | 131 003 | 1.520 | 12 | 197 426 | 201 299 | |||||||||
| atores state sing | 三〇六年四 | 6 120 | 3.243 | 1.289 | 3.428 | 42 | 41 400 | 52.527 | |||||||||
| 2. Esposizioni proditizie "fuori billancio "garantise: | 485-789 | 693.104 | 66 780 | 75 248 | 52 | 758 | 516.090 | 1:352:032 | |||||||||
| stitioning winstulphol 1,2 | 1-233 538 | CBA 720 | 20.757 | 23.049 | ਤੇ ਹੋ | 23 | 451,203 | BEN EEE | |||||||||
| -d cu theleriarum | 288 343 | 140.752 | 4.321 | 249 | 12.95 | 165,343 | |||||||||||
| 2. c. par calmente garantille | 252.251 | 5:546 | 26:023 | 21202 | 22 | 735 | 64 887 | 11日:404 | |||||||||
| interspring in P | Camill | 1:521 | 3.610 | 45 | 20 | 5 382 | |||||||||||
| 21 130.315 16 19.417. | 430,709 799,987 | 16 895 | 3.558 9.743,001 | 20 614 932 |
B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie
B. I Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizio per cassa e "fuori bilancio" verso clientelo (valore di bilancio)
| 130Verri | Altri neili publici | Società finanziatie | Società di maicurazione | Impresse non fingeriaria | Alti soggetti | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Espectrioni/Controporti | nello | 1988 1999 | di poriologio | Espedirio Hallo |
like a salar | di pornaldeilla | The Pro | are 19 | કરાવિત્રા di portalegiin 477179 |
대한민국 서비스 대학교 | unche val | di parlalogia | and the states | ing like va | di portalogio | Illiche vala specifiche milligher |
a partifornia | |
| A Zaponition par centre | ||||||||||||||||||
| A: 1 Safferenza | 236 | 331 | ಸ | X | 8.910 | 126,259 | ਲ | x | 212.907 11:437 133 | ಸ | 202 895 1196.674 | |||||||
| 12 (1) msposizioni oggema al (consessional |
3 341 | (1.621) | X | 46773 | 1957 DEFI | 1 | 191162 | (7.020) | ||||||||||
| Fitboooth #15810181101011 > P | . Di | X | 1212 | (672) | K | 16 431 | 190 5541 | x | 8 | 1.602.190 | 116822191 | 2 | 97.850 | (22:493) | ||||
| In the pool indictimitye intribution Uncathemy |
X | 69 413 | 10-2 : nos | X | 1,057 526 | (352-417) | 风 | 42.172 | 77 4311 | |||||||||
| A. J fipesizioni scodus contributes | X | 11 | N | 0 | 151 | × | A | 1. 266 | 11 2451 | x | 2570 | 1810 | ||||||
| Il de cul espasizioni nogoma di concessioni |
1 | 1 | 165 | (20) | 122 | [19] | 1 | |||||||||||
| A 4 Espailizioni from deteforate | 993 315 | K | 11:2891 | 151 577 | ੱਟ | (322) | 4 394948 | r | 17 543 | 11 063 | x | - 15.517.310 | x | (83.1731 | 9,825.639 | X 15.937 | ||
| - di cui esposizioni poperto di MOTIACQUOS |
X | ನ | 30.162 | X | 1442 | )( | 45 369 | X | 17-7451 | 1103 1062 | (454) | |||||||
| Tatalo A | 657 616 | 1821 | (1,289) | 152,790 | 16921 | 12225 | 4.490.295 (122.009) | 7.5651 | 18.963 | 10 | - 18.336.853 (2.091224) | (85.17.5) 10.128.944 (220;177) 15.927] | ||||||
| Esposizioni interesti i fright bilancia" | ||||||||||||||||||
| 1 1 Salleleize | 305 | (431) | X | × | 9753 | ি হতে | × | 780 | (2) | > | ||||||||
| 2 trojdering mazili propotim | x | 973 | 6 | A4 9 30 | (450) | 425:398 | (211330) | × | 1 434 | 16 | ||||||||
| # 1 2 1 2 1 1 2 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 | ಗ | X | 0 | 0 | 1733 | 1577) | × | 63 | ||||||||||
| E 4 Espergooni non deteriorsis | 11 | x | 160.160 | ಸ | (133) | 7.066 293 | 7. | 2538 | 27 978 | 1 | (ବିଭି | 1.636.399 | X 118 479 | 220:513 | -1 | 38.41 | ||
| Totalo B | 14 | 161:139 | 11331 | 7211 528 | 18811 | 12.5385 | 27.928 | 167 | 6 243 832 | (216) 118.679) | 232.776 | \$8.1 | ਲਨ | |||||
| Tatato (A=0) 21/12/2017 | 682 683 | 1877 | 6267016 1586 11 | 16921 | 11.00 11.00 123 1133 1133 100 11 1631031 | 16:197 | [6]] 24.580.005 [22.343] [193.1854] [193.1854] [0:36] [220.23][1] [0.02] | |||||||||||
| Totale [A+8] 31/17/2016 | 11 623 | 11 257 | 1001 | 0 | 60079 | 17 | 100 | 17 | 213 303 | (21 (699) C2 1827 | 230 N76 (3.367) | 1580 |
B.2 Distribuzione territoriole delle esposizioni creditizie per cosso e "fuori bilancio" verso clientelo (valore di biloncio)
| 1107 122 | Altri paeii enropei | America | Asts | Resto del mando | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aren geografiche | Esposizione Cillus |
Raille licher at SISCHER COMPLESSIVE |
DIAGESTICATION netta |
Reifficial of volore complessive |
Esposizione uella |
Retillche di valore Completsive |
DOCKINGSCHE natio |
Rottifiche di volgen complesting |
Espondione notter |
Redifiche di VOLCITE completitive |
|
| A. Esposizioni per cassa | |||||||||||
| A. Softerenze | 1 424, 085 | 687 104 | 863 | [日 400] | 14:3341 | (620) | |||||
| A 2 Inadempientra probabili | 1265715 | (207 817) | 21 935 | [22.503] | AA | 12:2511 | |||||
| A 3 Esposizioni scadute defericinate |
7.029 | (2.055) | 3 | 15) | |||||||
| A 4 Espouzioni non deferiorde | 30 312 312 | 149 384 | BBC ZVIZ | (613) | 33:404 | િકારી | 7393 | (1) | 394 | (5) | |
| Talain A. | 33:509:341 | (2.496.560) | 394: 885 | (31 521) | 33 449 | (6.570) | 7.393 | (62.1) | 360 | (5) | |
| B. Esposizioni "huari bilancio" | |||||||||||
| 6 1 Satternum | 10.553 | (10 153) | - | ||||||||
| B 2 Inadempenze probabili | 472-735 | (21-786) | |||||||||
| B 3 Alte attivilla deteriorate | 1.817 | 10177 | |||||||||
| etchromated non inon delencircute | 3.039.201 | 21 124 | 226 010 | (333) | 7.963 | (4) | 23.966 | 1341 | |||
| Totale H | 11524 286 | (53.680) | 276.010 | 13331 | 2.963 | ્લ્લે) | 33 866 | (34) | 2 | ||
| Totale A+B Totals A.B. |
31/12/2017 31/12/2016 |
47,033,627 667 733 |
(7,550,240) (34 303) |
490 095 19797 |
131 854 4421 |
36 412 | (6.574) | 26359 | বিহত | 398 | (2) |
185
| Halia Nord Crvest | Italia Nard Est | Italia Centro | Italia Sin a Isola | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Ates geografiche | Esposizione nella | Refliche di valore complessive |
Espotizione lieflit | Refliche di valore CAMMINIESSIVE |
Espesizions name | Reflifiche di valore complets we |
Fipositions nello 83 88 43.953 2:367 1 807 633 1737 146 1318 2 202 284.81 P 288 336 7 025 482 |
Restifiche di valore withing missing |
|
| A: Esponizioni per costa | |||||||||
| A Sistemare | 1 333:005 | (1)254 149) | 65.790 | 11:18:893 | 142.097 | (203/24) | [112:524] | ||
| Hillogoid as with chiefers (2) 2 x | 1.785 840 | (520.015) | 184.087 | (77 124) | 249.835 | (95,441) | [15.237] | ||
| A 3 Esposizioni scodule deferrare | 3.477 | 11:220 | 208 | ((3) | 977 | (327) | (533) | ||
| A 4 Esposizioni non deteriorate | 20 181 377 | (93 194) | 275748 | 110 489 | 5747-751 | (17:25:0 | (8 644) | ||
| Totale A | 22 603 609 | 11 838 477 | 3.027.833 | (204 579) | 6.140.663 | (3) 8 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 | (136,938) | ||
| B Esposizioni "fuori bilancio" | |||||||||
| B. 1 Softerenze | 7.589 | 6:740) | 1219 | 11:621 | 407 | (୧୫3) | [11109] | ||
| 16:2 Innderspienze probabili | 347 509 | (12,673) | 52 190 | B. 6801 | 70.834 | (2.246) | 1821 | ||
| 8:3 Altre offività debecicinate | 1:755 | (614) | 12 | (3) | 50 | ||||
| showorlding non non deteriorite | 4 383 230 | િક કર્યું તા | B36 289 | 11:03:1 | 7-534-946 | (11:222 | [1 082] | ||
| Totale B | 4740.083 | 129 8721 | 089 830 | (6 981) | 7.606.237 | 114 4541 | (2.373) | ||
| Totalo (Arti 31/12/2017 |
27.243782 | 11,858,3497 | 3.917 463 | 1211 560 | 13:746 900 | G3 (220) | 1139,311) |
189
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di biliancio)
| lleria | Altri pansi ourapoi | America | Asia | Resto dal mondo | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree grografiche | ГаровАтсин nutes |
Remifiche di PSICHER cumpletsive |
inioanome Pidestics |
Rattifiche di whiche complessive |
Esposizione: 2149112 |
Rentficho di radita completsive |
EsponTione 4/16/2017 |
Remitiche di Voltare completesting |
Esposizione 的的性用 |
Rattiticho di watere complessive |
| A. Esposizioni per coasa | ||||||||||
| A Satterenze | ||||||||||
| A. 2 Inodempieore probabili | ||||||||||
| A 3 Esposition seadius seperiorita | ||||||||||
| apriginated nou mon defenorate | 0 085 655 | 11:313 | 17.041 | 대 | B 476 | 8.997 | 1 अ | 200 | ||
| Tatale A | 9 985 665 | [13]3] | 17.041 | (8) | 8 476 | 9 | 8.997 | (16) | 200 | |
| B. Esposizioni "huori bilancia" | ||||||||||
| B. 1 Softerenze | ||||||||||
| B. Inudempienze grobabili | ||||||||||
| B:1 Alte attività deberior ate | ||||||||||
| d A caposizioni non deferiorafit | 208:165 | 1911 | 54 887 | 1991 | 1 948 | (ન્દ) | 10.284 | 101 | 2:267 | 141 |
| Teiler B | 208 165 | [19] | 54 B67 | (99) | 1 948 | (4) | 10:284 | (19) | 2 267 | (4) |
| Tutale A+B 31/12/2017 |
10.193 830 | 11 337 | 30000000 | (1075 | 10.424 | (4) | 19:28 1 | (35) | 2 467 | মে |
| Tatala A+35 31/12/2016 |
173 | 11 665 | 13 | 522 | (5) |
Con il 6º aggiornamento della Circolare n. 263 "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" del 27 dicembre 2010 è stato rivista la disciplina prudenziale in materia di concentrazione dei rischi per allinearla a quanto previsto dalla Direttiva 2009/111/CE. In particolare, in base alla nuova normativa i "grandi rischi" sono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle "esposizioni", anziché a quello ponderato; inoltre, nei bilanci individuali vanno ora considerate nell'ambito di tali esposizioni anche quelle infragruppo (che, per le società appartenenti al gruppo bancario di vigilanza, hanno ponderazione zero per cento).
| 31/12/2017 31/12/2016 | ||
|---|---|---|
| Numero posizioni di rischio | 8 | 18 |
| Esposizioni | 22.315.709 | 102.562 |
| di cui: infragruppo | 18.235.769 | |
| Posizioni di rischio | 2.236.488 | 47 969 |
| di cui: infragruppo | 797 |
Riguardo le "grandi esposizioni" alla data di riferimento del bilancio si segnala quanto segue:
Nella presente sezione viene fornita illustrazione della Banca verso le catolarizzazioni, sia per quelle in cui la Banca riveste il ruolo di originator dei crediti, sia per quelle di terzi in cui la Banca opera in qualità di investitore.
In particolare, per le cartolarizzazioni di terzi, dettagliate nella successiva tabella C.2, il valore di bilancio ammonta a 1,3 milioni.
Si segnala che lo strumento delle catolarizzazioni è stato progressivamente sostituito dall'attività di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite ("OBG" o "Covered Bond"), come rappresentato nel successivo paragrafo "E.4 Gruppo Bancario - Operazioni di Covered Bond". Tuttavia, il Gruppo sta comunque realizzando operazioni di autocartolarizzazione volte al rifinanziamento degli attivi in operazioni di politica monetaria con l'Eurosistemo. Il Gruppo si è dotato di un comparto dedicato all'interno della Struttura Organizzativa Direzione Finanza della Capogruppo in grado di strutturare le operazioni di cartolarizzazione e e emissioni di OBG. I portafoali a collaterale delle operazioni realizzate sono sottoposti a monitoraggio costante attraverso la produzione di report mensili e trimestrali da cui si evince l'andamento degli incassi in linea capitale e interessi e lo status dei crediti.
le operazioni di catolarizzazione che si qualificano per l'integrale sottoscrizione da parte del Gruppo delle passivilà emesse dal veicolo si definiscono come "auto-cartolarizzazioni" ed il funding rappresenta l'obiettivo esclusivo di tali operazioni. La Banca o la Capogruppo, infatti, intervenso la sottoscrizione dei fitoli senior e mezzanine che vengono utilizzati per ottenere liquidità dal mercato attraverso operazioni di politica monetaria con l'Eurosistema o mediante operazioni di pronti contro termine con controparti di mercato. Peranto, tali operazioni sono esposte nella parte E - Sezione 1- Rischi del Gruppo Bancario. 1.3 Rischio di Liauidità.
Nella tabella seguente sono elencate le operazioni di cartolarizzazione in essere al 31 dicembre 2017.
| Socielà Veicolo | Originator (*) | Data emissione tiloli |
Operazione | lipologia di carlolarizzazione |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Cartolarizzazioni non cancellate dal bilancio | ||||||
| BPM Securitisation 2 S.r.I. | Banco BPM ( ex BPM) | Luglio 2006 | CMBS 2006 | Mutui residenziali in bonis |
In dala 30 maggio 2006 Bancu Popolare di Milano S.c. a r.l. ha ceduto alla società veicolo BPM Securitisation 2 S r.l. mutui residenziali fondiari e mutui residenziali assistiti da ipoteca volontaria su immobili. L'ammontare del portafoglio ceduto era pari a 2.011,3 milioni; la società veicolo ha emesso in data 4 luglio 2006 tre classi di titloli dotati di rating e collocati presso investitori istituzionali e una classe di titoli junior dotati di rating e sottoscriti dall'Originator; tutte le classi di titali sono quotate presso la Borsa del Lussemburgo. La Banca Originator ha assunto l'incarico di Servicer gesterdo l'incasso dei crediti. A seguito della fusione tra Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. ed il Banco Popolare Soc. Coop., realizzatasi con atto del 13 dicembre 2016, i cui effetti civilistici, contabili e fiscali decorrono dal 1º gennaio 2017, l'attività d'incasso e di gestione dei crediti in bonis viene effettuata dalla Banca Popolare di Milano S.p.A., mentre Banco BPM S.p.A. svolge le restanti attività previste dal ruolo di Servicer.
| Banca | Valore 31/12/2017 |
|---|---|
| Banca Popolare di Milano S.p.A. (*) | 211.346 |
| Totale |
Gli importi indicati rappresentano i crediti in bonis, le inademi e gi scadali deteriorali, al netto dei relativi fondi svalultzione, costo ammortizzato e comprensivi dei ratei sui mutui
| Classi | Tipologia | Valore emissione |
Valore 31.12.2017 |
Tasso di interesse | Scadenza | Rating Fitch/Moody's/ S&P (2) |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Al | Senior | 000000000 | Interamente rimborsate |
|||
| A2 | Senior (1) | 1.574.600 | 142 874 | Euribor 3 mesi + 0,14% | 15.0 2043 | AA/Aa2/AA |
| B | Mezzanine | 40.9001 | 7.698 | Euribor 3 mesi + 0,20% | 15 0 2043 | AA/A02/A+ |
| C | Mezzanine | 50 400 | 50 400 | Euribor 3 mesi + 0,70% | 15.01 2043 | BBB/A3/A+ |
| Totale | 210115 300 | 200 972 |
[1] L'ex Banca Popolare di Mlano S.c. a r.l. ha acquistico, dopo il loro collocamento sul mercato, ittoli Senior A2 per un valore nominale attude di 42,5 milioni, i titoli sono stati oggetto di conferimento in BPM Spa.
(2) Rating al 31 dicembre 2017
Nel mese di maggio 2017 l'agenzio Fitch ha diminuito il rating dei titoli senior di classe A2 (Senior) e di classe B da "AA+" ad "AA". Inoltre, l'ogenzia Moody's ha upgradato il rating dei Titoli di Classe C dell'operazione da "Baa2" a "Baal" nel mese di maggio 2017 e da "Baa1" ad "A3" nel mese di luglio. Nel mese di novembre 2017 l'agenzia S&P ha upgradato il rating dei Titoli di Classe A2 da "AA-" a "AA" e di Classe B e C da "A+".
La struttura dell'operazione prevede la costituzione di una Cash Reserve a garanzia degli impegni contrattuali di euro 26,6 milioni costituita, alla data di emissione dei fitoli, tramite l'erogazione da parte della ex Banco Popolare di Milano S.c. a r.l., ora Banca Popolare di Milano S.p.A., di un prestito subordinato di pari importo. Tale finanziamento viene rimborsato periodicamente tenuto conto dell'effettivo excess spread generato dai mutui ceduti. Al fine di immunizzare il rischio di tasso in capo alla società veicolo dovuto al mismatching tra i tassi dei mutui cartolarizzati e i rendimenti delle obbligazioni emesse è stato stipulato dall'Arranger dell'operazione (Citibank) con la società veicolo un contratto di Interest Rate Swap.
Sostegno finanziario fornito all'entità (IFRS 12, par. 15)
Nel corso dell'esercizio non è stato fornito alcun sostegno finanziario, diverso da quello contrattualmente previsto.
C. Esposizione derivanti dolle principali operazioni di cartolorizzazione "proprio" riportile per lipologia di esposizioni
| ESPOSIZIONI PER CASSA | GARANZIE RILASCIATE | UNEE DI GREDITO | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia allività inoriziatizinte / Esposizioni |
Senlist | Miszanine | Turick | Sonice | Mezzanine | ມິນເມຣິເນ | Santar | Merzonine | Masica | ||||||||||
| Valore di hiloncio |
riprese di Volore Rettiticties / |
Valam di bilancio. |
Rantiches riprese di Voloro |
Valpre di станста |
ripress di Valore Ratifiche/ |
Esposizione neffa |
ripresse di Valore Restificial |
Liposizion 1586 |
riprese di Valore Rettificatio |
Esposition coller |
ripress di Volore Restliction |
Spanizion hella |
ripress di Valore Rattificho/ |
Esposizion Botto |
riptess di Valare Retifichn/ |
Esportion nello | ripress di Valore Banilicho/ |
||
| Oggettis di integrate concellazione dal bilancio Atlvito deleriorore |
|||||||||||||||||||
| Creath in softeren an | |||||||||||||||||||
| Attinta non deferiorate | 42:451 | : 50 439 | 1 | . B. H. S. S. B. S. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B. B | |||||||||||||||
| H e |
Oggetto di parziole cancellazione dal bilancia Non cuncelliste dal bilancio |
||||||||||||||||||
| Attvilà non deferiorate | |||||||||||||||||||
| Ci | Mului ipolecali 中世人的是在之前 |
||||||||||||||||||
| C2 | Motui ipotecati noti. iendanziali |
191
C.2 Esposizioni derivani dalle principali di cartolorizzazione di "terzi" ripartile per lipologia delle altività carolorizzate e per fipo di esposizione
| ESPOSIZIONI PER CASSA | GARANZIE KILASCIATE | UNET DI CREDITO | |||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| lipologia attività carlolarizzate Esposizioni |
Sonior | Merrining | fonice | Samiot | Welconne | Success | Stinidt | Mozzilline | Junicht | ||||||||||||
| Valore di bilancin | riprese di Volore Calificho/ |
Valorn di bilancia | 1000 A 1000 A 1000 1 | Volate di bilancio | ripense di Valore stiche/ |
iposizio nella | Relificho/ Figrese di Valore | sposizio nolla | Reffiche/ riprese di Valore | posizi nong | ירושלים או ראו נייר | sposizi | 1979 A | notta | iprese di Valore emiliche |
notto post |
iprese di Valore REMHEAT |
||||
| లు, ర | SCHEMA VOLONTASTO FITD 2027. V. |
||||||||||||||||||||
| - crediti districiti | 336 | 435 (3.992) | |||||||||||||||||||
| A 4 Multiseller 16-30 d. A1 2% | |||||||||||||||||||||
| - crediti in sotterenza | 516 |
| Nome Cartolarizzazione | Altività | Passivita | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione societa veicolo | Sede Legale Consolidamento | Credifi | Titoli di debito |
Alfre | Senior Mezzanine Junior | |||
| Bpm Securitisation 2 | Romo | Cantabile | 232 420 | 11 | 6 150.612 50.400 | 8915 |
Alla data di riferimento del bilancio non vi sono società veicolo non consolidate.
Alla data di riferimento del bilancio la Banca non ha in essere operazioni di cartolarizzazioni proprie dove le attività cedute sono state cancellate dal bilancio e per le quali svolge attività di servicing.
Alla data di riferimento del bilancio, come per l'esercizio precedente, la Banca non ha posizioni in entità strutturate non consolidate contabilmente
Al 31 dicembre 2017, le operazioni di trasterimento che non hanno comportato la cancellazione dal bilancio delle sottostanti attività finanziarie sono rappresentate da:
Per le operazioni passive di pronti contro termine, la mancato "derecognition" del titolo, oggetto di cessione a pronti, deriva dal fatto che la banca trattiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi al fitolo, avendo l'obbligo di riacquistarlo a termine ad un prezzo stabilito contrattualmente. I titoli oggetto di trasferimento continuano pertanto a trovare rappresentazione nei portafogli contabili di appartenenza; il corrispettivo della cessione viene rilevato tra i debiti verso le banche o verso la clientela, in funzione della tipologia di controparte.
Per le operazioni di cartolarizzazione, descritte nel precedente paragrafo "C. 1 Operazioni di cartolarizzazione", la mancata "derecognition" consegue alla sottoscrizione, da parte delle tranche dei fitoli Junior o di esposizioni analoghe, che comportano, in capo alla stessa, il rischio delle prime perdite e, parimenti, il beneficio connesso al rendimento del portatoglio delle attività trasferità sono oggetto di cessione pro soluto e quindi non sono liberamente disponibili da parte della banca cedente; mediante un contratto di servicer, la banca mantiene l'impegno a svolgere il servizio di gestione, incasso, riscossione e recupero crediti per conto del veicolo.
A fronte del trasterimento, il corrispettivo incassato viene rilevato in contropartita della rilevazione di un debito verso la società veicolo, al netto delle tranche di titoli sotoscrifti o di utilizzi di forme di sostegno di liguidità a favore del veicolo al fine di effettuare pagamenti in linea capitale. Il finanziamento così iscritto verso la società veicolo è destinato a ridursi per effetto dell'originator, in qualità di "servicer", e trasferite allo stesso veicolo.
E. 1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero
| Anvita finanziaria dalumita per lo zegaziozituzione |
Anività manziarie: valuate al fair salue |
ABIVITD ADGILDOTHE disposibili per la vendita |
Alfrita finanzionia detenom ama alla scadenta |
Crediti varsa banches | Crediti versa clientelo | Testal | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A Anintà per cassa | A | ಲ್ಲಿ | C | A | B | C | ん | તિ | C | A | તિ | 0 | A | 19 | C | A | ്ര | C 31/13/2017 31/12/3019 | ||||
| A Atività per casio | - 201 346 | 2111340 | ||||||||||||||||||||
| 1 Imali di debita | ||||||||||||||||||||||
| 2 Titoli di copitali | 0 | X | X | X | × | X | X | |||||||||||||||
| 3 Olca | 0 | ष् | X | 2 | X | x | 】 | x | ||||||||||||||
| 4 Finanzigenwali | - 211:346 | 211,346 | ||||||||||||||||||||
| B. Strumonn derivati | 0 | 1 | 1 | x | X | × | x | X | X | K | X | X | X | × | X | X | ||||||
| lalam | 31/15/2017 | 211,346 | 211 346 | |||||||||||||||||||
| di cu detationite | 1 | - 22.837 | 22 837 | |||||||||||||||||||
| Tatalu | 33/12/2016 | 1 | 1 | 3 | B | D | ||||||||||||||||
| di cui disteripinta | 0 | x |
segenda
A – Amula ha mala la mula estude per misuran sinusan anumin anumini al
5 – Aminità Snamziarie ceditire clievate parzicitre (valore di bilancol
C · Amività finantziarie cadure rilevane pars comente firm · >alors !
194
E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio
| Passività/Portatoglio attività | Altività detenute per la valutate al negoziazione fair value |
Allivita finanziarie finanziarie |
Altività finanziarie disponibili per la vendita |
Allività finanziorie delenute sino alla scadenza |
Crediti | Crediti v/banche v/clientela |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Debiti verso cliente a | 87.454 | 87.454 | |||||
| a) a fronte di attività rilevate per intero |
87.454 | 87.454 | |||||
| b) a fronte di attività rilevate parzialmente |
|||||||
| 2. Debiti verso banche | |||||||
| a) a fronte di attività rilevate per intero |
|||||||
| b) a fronte di attività rilevate parzialmente |
|||||||
| Totale | 31/12/2017 | 87 454 | |||||
| Totale | 31/12/2016 |
Nella presente tabella figurano le passività iscritte tra i "debiti verso banche" in relazione ai trasferimenti delle attività finanziarie che non hanno comportato la cancellazione integrale dal bilancio.
E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value
| Forme tecniche/Portalogic | Altività finanziarie defension per la | negoziozione | Allanta finanziatil walvigate of four value |
Altività lingnziatie Idisponibili per la vendita |
Attività finanziarie defenum sing allo scadenza ligir velije |
[til volue) | Crediti verso lianche | Crediti verso clientulo (10) 78 vel |
Totale | lamla | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A | 15 | A | A | A | B | A | H | 31/12/2017 | 31/12/2018 | |||||||
| A. Attività par cossa | 216,600 | P | 216.606 | |||||||||||||
| 1) Tholim demin | 0 | |||||||||||||||
| 2 Ribil di copitale | X | × | X | X | X | x | ||||||||||
| 3 QIER | 0 | X | X | X | x | X | ಹ | 1 | ||||||||
| [indinziomaiomal] | 216.606 | 216 656 | ||||||||||||||
| B. Strumanti decivali | × | X | x | X | X- | x | X | X | x | |||||||
| Totalo Alterita | 00 | 5 | 1 | 1 | 216.606 | 2 | 216.606 | |||||||||
| C. Possimin associate | 87 454 | X | ||||||||||||||
| 1. Debir versis clamelo | 37.454 | |||||||||||||||
| 2: Detam varsa branche | ||||||||||||||||
| Totale Passicità | - | - | 0 | 대 인이 | 87 454 | 0 | 87 454 | |||||||||
| Volare Niebo | 31/12/2017 | 129 152 | 129,152 | 27 | ||||||||||||
| Valere News | 31/12/2016 | 197 | న |
legenda.
A - Anivisa finanziarie sedule siavate per intern
S - Amento finanzione cedule rilitscate paczialmente
Nella pe senta tabella u famise rappresentazione de " . corelate passiviz riconducibili in via estusivo alle operazioni di carda "Luzzione, in quonto considerate le unicie fattispecie in essoro per la bascietà veicolo, abbia rivalsa esclusiva sule attività traserite, ropresentario di fatto gli unici flussi di cassa disponibili per il pagamento delle note emesse.
La fattispecie non è presente alla data di bilancio.
L'emissione di Obbligazioni Bancarie Garantie ("OBG") si inserisce nel piano strategico del Gruppo Banco BPM quale strumento di diversificazione delle fonti di riduzione del relativo costo e di allungamento delle scadenze del passivo.
A livello dell'ex Gruppo Banco Popolare nel corso del 2010 è stato avviato il primo programma di emissione di OBG avente ad oggetto mutui residenziale" o "BP OBG1"). I'importo massimo di OBG che possono essere emesse nell'ambito del programma è stato incrementato dagli iniziali a 10 miliardi nel febbraio 2011. Successivamente, l'ex Banco Popolare, nel Consiglio di Amministrazione del 13 dicembre 2011, ha approvato la realizzazione di un programma OBG avente ad oggetto mutui residenziali e commerciali ("OBG Commerciale" o "BP OBG2"), il cui vulore nominale complessivo è pari a 5 miliardi.
A livello dell'ex Gruppo Bipiemme, in data 13 novembre 2007 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo na autorizzato un programma di emissione di OBG ("BPM OBG1") per un importo massimo di euro 10 miliardi, in cui sono stali ceduti esclusivamente mutui fondiali, ma struturato per poter ricomprendere anche mului commerciali. Successivamente, in data 10 marzo 2015, il Consiglio di Gestione dell'ex Gruppo Bipiemme ha approvato un secondo programma di emissione di OBG ("BPM OBG2") strutturato per ammettere esclusivamente la cessione di mutui fondiari e ipotecari residenziali per un ammontare massimo pari ad euro 10 millardi.
A seguito della fusione tra Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. con decorrenza 1º gennaio 2017 il Banco BPM S.p.A. è subentrato (i) nell'ambito dei programmi OBG dell'ex Gruppo Banco Popolare, al Banco Popolare Soc. Coop. tra gli altri, nel ruolo di Banca Emittente delle OBG e di Banca Cedente degli attivi ai sensi dell'an. 7bis della legge 30 aprile 1999, n.130 e di Banca Finanziatrice e (ii) nell'ambito dei Programmi OBG dell'ex Gruppo Bipiemme, alla Banca Popolare di Milano S .. a r.l. nel ruolo, tra gli altri, di Banca Emittente delle OBG, mentre nella Banca Popolare di Milano S.p.A., sono confluiti i ruoli di Banca Cedente gli attivi e di Banco Finanziatrice. Inoltre, nell'ambito del programma BPM OBG2, Banco BPM S.p.A. ha assunto i ruoli di Banca Cedente e di Banca Finanziatrice in seguito al perfezionamento della prima cessione di attivi erogati dal Banco BPM stesso.
Nello specifico, con rifermento ai programmi BPM OBG1 e BPM OBG2, a seguito delle citate operazioni di fusione e scorporo, nel mese di maggio 2017 sono state finalizzate delle modifiche ad alcuni dei contratti al fine di riflettere la riallocazione dei ruoli, originariamente ricoperti da BPM S.c.a r.l., tra Banco BPM S.p.A. In particolare, è stato previsto che a Banca Popolare di Milano S.p.A. facciano capo i ruoli attinenti alla gestione, riscosso dei crediti ceduti dalla stessa.
Con riferimento ai programmi BPM OBG2, i crediti pecuniari derivanti da mutui fondiari e ipotecari residenziali aventi le caratteristiche di cui all'art. 2 del Decreto MEF sono stati ceduti alla Società Veicolo BPM Covered Bond S.r.l. (partecipata all'80% dal Banco BPM) nell'ambito del programma "BPM OBG1" e alla Società Veicolo BPM Covered Bond 2 S.r.l. (partecipata all'80% dal Banco BPM) nell'ambito del programma "BPM OBG2".
Per tutti i programmi OBG del Gruppo Banco BPM, a fronte della cessione degli attivi, le Banche Originator hanno erogato un Prestito Subordinato a fine di dotare delle disponibilità finanziarie necessarie per poter acquisire i relativi crediti (tranne nel caso in cui la Società Veicolo provveda al pagamento diretto degli attivi acquistati); le Società Veicolo dovranno rimborsare i finanziamenti subordinati all'ultima data di rimborso finale tenuto conto della estensione della data di rimborso in caso di inadempimento dell'Emittente, in conformità all'ordine di priorità dei pagamenti applicabile e nei limiti dei fondi disponibili. E' in ogni caso prevista, ad ogni data di pagamento degli interessi, la possibilità di procedere al rimborso anticipato dei finanziamenti subordinati a condizione che l'ammontare residuo in linea capitale dei finanziamenti sia pari o superiore al debito residuo delle OBG in circolazione e che i test previsti ai sensi della normativa e quelli contratuali siano rispettiti subordinati vengono corrisposti interessi o a tasso fisso oppure pari al tasso medio di interesse delle Serie di OBG emesse più l'eventuale excess spread generato dalla struttura.
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I programmi di emissione BP OBG1 e BPM OBG2 hanno in essere, rispettivamente, due e tre contratti derivati denominati "Covered Bond Swap" sottoscritti dalle società veicolo e da contropati di mercato. Questi swap, appartenenti alla tipologia interest rate swap, consentono di coprire, a livello consolidato, anche in caso di default dell'Emittente, il rischio di tasso derivante dal disallineamento tra i flussi di interessi del attivi ceduti ai rispettivi veicoli ed i flussi di interessi sulle OBG emesse. Inoltre, nell'ambito del programma BP OBG1 sono altresì presenti tre contrati derivati denominati "Mortgages Pool Swap" sottoscritti tra il veicolo BP Covered Bond sit e una controparte di mercato. Tali swap consentono di mitigare il rischio tasso "base" in capo alla società veicolo derivante dalle diverse tipologie di tasso presenti nell'attivo del bilancio della stessa e il tasso euribor che deve essere scambiato al fine di incassare le cedole a tasso fisso maturate sulle OBG in essere.
Le Società Veicolo al fine di garantire il rimborso delle OBG, nell'ipotesi in cui l'Emittente fosse inadempiente ai propri obblighi di pagamento, hanno rilasciato una garanzia primaria, incondizionata ed irrevocabile a valere sugli attivi segregati a beneficio degli investitori che sottoscriveranno le OBG. L'ammontare garantito è pari al totale degli interessi e del capitale che deve essere corrisposto agli investitori sulle singole serie di OBG. La normativa stabilisce che l'integrità della garanzia vada assicurata durante la vita delle OBG e a tale scopo sono previsti test che tengono conto dell'ammontare e delle caratteristiche sia degli attivi ceduti che delle OBG emesse. I test sono effettuati su base trimestrale dal Servizio Finanza di Gruppo e sono sottoposti a verifica almeno semestrale dal Servizio di Risk Management. L'accuratezza dei test viene inoltre verficata, al momento dell'emissione delle singole serie di OBG e successivamente su base trimestrale, da un soggetto esterno, l'Asset Monitor che, come previsto dalle Disposizioni di Vigilanza, deve essere una società di revisione diversa da quella incaricato per la revisione del bilancio. L'Assel Monitor deve anche verificare, predisponendo apposita relazione annuale, la qualità e l'integrità degli attivi ceduti. Il sistema dei controlli si avvale anche dell'Internal Audit che verifica l'adeguatezza dei controlli internamente, basandosi anche sulla relazione annuale predisposta dall'Asset Monitor.
I test normativi, effettuati su base trimestrale, sui portatogli di ciascuno dei programmi di emissione, sono i seguenti:
Qualora tutti i test siano rispettati si potrà procedere ad effettuare i pagamenti secondo l'ordine indicato nella relativa "cascata". Ai sensi della documentazione contrattuale dei programmi occorre rispettare anche l'"Asset Coverage Test" sul portafoglio, che verifica che il valore nominale dei crediti, ponderato sulla base di eventuali ritardi nei pagamenti di questi ultimi e del livello di overcollateralisation previsto dai contratti, sia maggiore del valore nominale delle OBG in essere. La violazione dei test normativi e dei test contrattuali fa sorgere in capo alle banche cedenti un obbligo di integrazione del portatoglio.
Per il programma BPM OBG2, l'attività d'incasso e di gestione dei crediti (attività di servicing) viene effettuato dalla Banca Popolare di Milano S.p.A. per i crediti erogati da quest'ultima e da Banco BPM S.p.A. per i crediti erogati dallo stesso. Le somme incasate sono versate sui conti intestati a BPM Covered Bond 2 S.r.l. ed aperti presso le rispettive banche originator. Su base giornaliera, le somme incassate vengono trasferite sui conti intestati alla società veicolo presso BNP Paribas.
Per il programma BPM OBG1, l'attività d'incasso e di gestione dei crediti viene effettuata dalla Banca Popolare di Milano S.p.A., in: qualità si Servicer, dato che i crediti in questo programma sono stati originati esclusivamente dalla rete appartenente all'ex Gruppo Bipiemme. Le somme incassate sono versate su un conto corrente intestato a BPM Covered Bond S.r.l. aperto presso Banca Popolare di Milano S.p.A.e su base giornaliera trasferite sui conti intestati alla
società veicolo presso Banco BPM.
le banche cedenti hanno ceduto alla Società Veicolo BPM Covered Bond S.r.l., nel corso dei precedenti esercizi, complessivamente sette portafogli mutui per un totale di euro 7,5 miliardi. La Società Veicolo per il pagamento dei prezzi di acquisto dei diversi portafogli si è avvalsa dei Finanziamenti Subordinati concessi dalle banche cedenti e della liquidità disponibile derivante dall'ammortamento del portafoglio crediti depositata sui suoi conti presso BPM.
Di seguito il valore complessivo dei crediti ceduti alla Società Veicolo alla data del 31 dicembre 2017:
| Banca | Valore al 31/12/2017 |
|---|---|
| Banca Popolare di Milano S.p.A. | 3 345 531 |
Gli importi indicati roppresentano i crediti in bonis, le inoduli deteriorati e le sofferezze, al neto dei relativ fordi svalutazione, costo ammortizzato e comprensivi dei ratei sui mutui.
| Banca | Valore al 31/12/2017 |
|---|---|
| Banca Popolare di Milano S.p.A. | 44 998 |
Nel corso dell'esercizio 2017 il portafoglio mutui ha generato incassi 499 milioni, di cui 435 milioni come incassi in linea capitale e 64 milioni come incassi in linea interessi.
Nell'ambito del programma BPM OBG1, il Banco BPM, già Banca Popolare di Milano S.c. a r.l., ha emesso otto Serie di OBG, quotate presso il Luxemburg Stock Exchange, per complessivi euro 7,4 miliardi, sottoscritti in origine da invesitiori istituzionali o dall'ex BPM stessa Nol corsc del 2011 è stata rimborsata la Prima Serie del valore nominale di euro 1 miliardo alla scadenza del 15 luglio 2011; nel 2015 è stata effetuata una riduzione parziale di euro 500 milioni della Quarta Serie emessa nel 2011 ed è stata rimborsata la Terza Serie alla scadenza del 16 novembre 2015 dal valore nominale di euro 1,1 miliardi. Nel corso del 2016 è stata effettuata una riduzione di euro 275 milioni della Quinta Serie emessa nel 2015 ed è stota rimborsata la Secorda Serie alla scadenza del 17 ottobre 2016 dal valore nominale di euro 1 miliardo.
Pertanto alla data del 31 dicembre 2017 sono in essere cinque Serie di obbligazioni bancarie garantite, interamente riacquistate da parte di BPM S.p.A., e i relativi itilizzati per operazioni di rifinanziamento con la BCE, per un totale di euro 3,5 miliardi così dettagliati:
| Data emissione |
Serie/Tranche | Nozionale | Cedola | Scadenza | Previs Emissione secca) |
Kaling s (corso Moody's |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 18/07/2011 | 4 Serie (1) | 500 000 | Euribor 3 mesi + 100 bps | 18/01/2019 (1) | Coorooo F | A01 |
| 28/11/2018 | 5 Serie (3) | 600 5 XB | Eunbor 3 mesi + 135 bps | 29/05/2021 ["] | 1 00:00 | Al |
| 16/03/2015 | 6° Serie (2) | 0000000 | Euribat 3 mesi + 30 bps | 16/03/2020 | 100.00 | Al |
| 19/11/2015 | 7. Serie | 900-000 | Euribor 3 mesi + 60 bps | 19/11/2012 | 100.00 | A1 |
| 07/11/2016 | 8 Serie | 0000000001 | Euribor 3 mesi + 30 bps | 07/11/2021 | 100 00 | AI |
| Totale | 000 948 88 |
Valore nominale di emissione ariginano euro 1 millardo; nel carso del 2015 sono stati rimborsati nominali 500 milioni di evro
Emissione di euro 600 milioni del 16 marzo 2015 incementato da emissione tap (integrativa) di euro 150 milioni in data 26 giugno 2015
Valore nominale di emissione originatio euro 650 milioni; in data 111 moggio 2013 il valore e stoto ridotto di euro 275 milioni
(*) Nel corso del 2013 è stata prorogata la "Maturity Date" originario dal 18 gennaio 2014 al 18 gennaio 2019
(**) Nel mese di maggio 2016 è stata prorogata la "Maturity Dote" originaria dal 28 maggio 2016 al 29 maggio 2021
Nel mese di maggio 2017 tutti i conti del veicolo BPM Covered Bond S.r.l. sono stati trasferiti presso Banco BPM (ad eccezione del Collection Account che continuerà ad essere detenuto presso BPM S.p.A.) che ha assunto peranto il ruolo di Account Bank, mentre il ruolo di Back-up Account Bank è stato assegnato a Bank of New York Mellon.
In data 10 gennaio 2018 è stata rimborsata anticipatamente la Quinta Serie del programma BPM OBG1 per un valore nominale residuo di euro 375 milioni. In occasione della Payment Date del 15 gennaio 2018 è stato inoltre rimborsato per euro 350 milioni il finanziamento subordinato concesso alla Società Veicolo.
la banca cedente Banca Popolare di Milano S.c.a r.l. ha ceduto alla Società Veicolo "BPM Covered Bond 2 S.r.l.", nel corso dei precedenti esercizi, complessivamente quattro portafogli di mutui: in data 26 agosto 2015 un portafoglio di crediti in bonis per euro 1.364 milioni, in data 12 novembre 2015 un secondo portatoglio di mutui per euro 756 milioni, in data 26 maggio 2016 la cessione di un terzo portafoglio di crediti per euro 870 milioni e in data 28 settembre 2016 un quarto portafoglio di mutui per euro 424 milioni. A seguito delle citate operazioni di fusione e scorporo, il ruolo di Banca Cedente è stato assunto dalla Banca Popolare di Milano S.p.A., In data 28 aprile 2017 BPM S.p.A ha ceduto alla Società Veicolo "BPM Covered Bond 2 S.r.)." un nuovo portafoglio di attivi idonei (quinta cessione) avente un debito residuo pari a circa euro 560 milioni e costituito da mutui residenziali e fondiari originati da BPM Sp.A. Il pagamento del prezzo del portafoglio da parte della Società Veicolo è stato interamente effettuato mediante utilizzo di una linea di credito subordinata messa a disposizione da BPM S.p.A. Nel mese di ottobre 2017 Banco BPM (in qualità di Addional Seller) ha ceduto alla Società Veicolo un nuovo portafoglio di mutui residenziali (sesta cessione, ma primo portaloglio Banco BPM) avente un debito residuo pari a circa 1,1 millardi. Per il pagamento del prezzo di acquisto del portafoglio la Società Veicolo ha utilizzato una linea di credito subordinata concessa da Banco BPM.
Di seguito il valore complessivo dei crediti alla Società Veicolo alla data del 31 dicembre 2017:
| Banca | Valore al 31/12/2017 |
|---|---|
| Banca Popolare di Milano S.p.A. | 3.064.456 |
Gli importi indicati roppresentono i creatifii in boris maieria deleitorali e la softerere, al netro dei relativ fordi svalidazione, costo ammortizzato e comprensivi dei ratei sui mului
Nella tabella seguente si espongono i crediti deteriorati:
| Banca | Valore al 31/12/2017 |
|---|---|
| Banca Popolare di Milano S.p.A. | 7.869 |
Nel corso dell'esercizio 2017 il portafoglio mutui ha generato incassi per complessivi 524 milioni, di cui 457 milioni come incassi in linea capitale e 67 milioni come incassi in linea interessi.
Il Banco BPM, già Banca Popolare di Milano S.c. a r.l., ha emesso tre Serie di OBG a valere sul programma BPM OBG2, quotate presso il Luxemburg Stock Exchange per un valore nominale complessivo di euro 2.500 milioni. Tutti i fitoli emessi dal programma sono stati collocati sul mercato dei capitali.
| Alla data del 31 dicembre 2017 i titoli emessi e in essere sono così dettagliati: | |
|---|---|
| -- | ----------------------------------------------------------------------------------- |
| Data emissione |
Serie/Tranche | Nozionale | Cedola | Scadenza | Prezzo Emissione (corso secco) |
Rating Moody's |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 14/09/2015 | 1º Serie | 000 000 000 | 0.875% | 14/09/2022 (1) | 99.872 | AT | |
| 02/12/2015 | 2º Sene | 750 000 | 1.500% | 02/12/2025 (2) | 98 946 | AI | |
| 08/06/2016 | 3° Serie | 000 000 | 0167596 | 08/06/2023 (3) | 99761 | AI | |
| Totale | 2.500.000 |
Estendibile al 17 settembre 2023 Estendibile finn al 2 dicembre 2026
Estendibile fino all'8 giugno 2024
Nell'ambito del programma BPM OBG2, il Banco BPM ha emesso in data 23 gennaio 2018 la Quarta Serie di OBG per un valore nominale pari a 750 milioni, collocata presso investitori istituzionali, cedola a tasso fisso pari all'1%, scadenza 23 gennaio 2025. In occasione della Payment Date del 18 gennaio 2018 è stato inoltre rimborsato per euro 200 milioni il finanziamento subordinato concesso alla Società Veicolo.
Nel bilancio consolidato le banche cedenti, ora Banco BPM S.p.A. la Capogruppo Emittente e le Società Veicolo fanno parte del Gruppo ed incluse nell'area di consolidamento con il metodo integrale.
Di seguito si fornisce la rappresentazione contabile delle principali connesse all'emissione di OBG: i mutui ceduti dalle banche cedenti alle Società Veicolo continuano ad essere rilevati nell'attivo dello Stato Partimoniale nella voce 70 "Crediti verso clientela", mentre i relativi sono iscritti nella voce 10 del conto economico "Interessi all'i e proventi assimilati". Per i valcri di bilancio dei mului al 31 dicembre 2017 si rimanda alle e belle sopiu riportate. Tale valore è oggetto di specifica evidenza tra le "Altività costituite a garanzia di proprie passività e impegni" tra le Altre informazioni contenute nella Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa.
Le OBG emesse sono iscritte tra i titoli in circolazione (voce 30 del Passivo) della Capogruppo.
Il conto economico della Banca consta dei ricavi iscritti alla voce "Interessi attivi" dove sono contabilizzati gli interessi sui mutui ceduti (cover pool) e l'eventuale excess spread.
Nell'ambito della misurazione del rischio di portafoglio la Banca utilizza a fini gestionali un modello econometrico alimentato da un insieme esteso di dati e di variabili di rischio.
Il modello consente, mediante l'utilizzo di metriche di Credit-VaR, di definire di probabilità delle perale del portafoglio creditizio, limitatamente alle esposizioni in bonis, di cassa e di firma, della clientela ordinaria e finanziaria residente. Questa distribuzione è utilizzata per misurare la perdita massima potenziale lungo un intervallo temporale annuale e con uno specifico livello di confidenza.
In particolare, al fine di ricavare tale distribuzione, il motore di calcolo utilizza un approccio di simulazione "MonteCarlo", mediante il quale viene simulato un numero di scenari sufficientemente devato da fornire una buona approssimazione empirica della distribuzione teorica delle perdite del portafoglio crediti.
la deleminazione della perdita massima potenziale, scomponibile nelle classiche misure di Perdita Inattesa (Capitale Economico), rispetivamente, del rischio di concentrazione (derivante da esposizioni di ammontare elevato verso singole contropari - name concentration - o verso tipologie di controparti, omogenee in termini di aree geografiche e/o settori economici, il cui merilo creditizio dipende da uno o più fattori sistematici - industry
concentration) e del rischio sistematico (derivante dall'impatto di fattori macroeconomici sulla probabilità di insolvenza delle singole controparti).
L'impatto di tali componenti sul rischio dipende, oltre che dal grado di concentrazione del portafoglio creditizio, anche dalla struttura della matrice di correlazione delle probabilità di default, a sua volta stimata mediante un modello quantitativo di stress testing (sviluppato e aggiornato internamente), in grado di legare i tassi di decadimento di controparti omogenee in termini di settore economico e area geografica ad un insieme dei fattori economicofinanziari di "primo livello" (internazionali e nazionali).
Il modello di portafoglio viene, infine, sottoposto periodicamente a prove di stress al fine di valutare la sensibilità del rischio di credito del portafoglio di Gruppo a variazioni estreme (purché plausibili) di uno (cd. analisi di sensilività) o più (cd. analisi di scenario) fattori economico-finanziari.
I modelli interni per la stima di PD e LGD sono sottoposti a un processo di validazione interna da parte della Funzione Rischi e a un controllo di terzo livello da parte della Funzione Audit: l'esito di tali processi è riportato in apposite relozioni, sottoposte agli Organi Sociali e trasmesse alla Banca Centrale Europea/Banca d'Italia.
Il Gruppo Banco BPM adotta - ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del Rischio di Credito e sul solo perimetro della Capogruppo - stime interne di PD e di LGD per i portafogli Imprese e Privati.
Il confronto tra stime e dati empirici viene effettuato separatamente, per PD con cadenza almeno semestrale, per LGD con cadenza annuale, mediante attività di backtesting condotta dalla funzione interna. L'ultimo backlesing ha avuto a oggetto i modelli PD e LGD attualmente in produzione.
Con riferimento ai modelli PD, il Gruppo Banco BPM adotta misure di performance per verificare la capacità discriminante delle stime laccuracy ratio-AR] e test di calibrazione (test binomiali "classici", multi-periodali e monoperiodali, e test binomiali "adjusted", tra cui quelli corretti per la ciclicità dello scenario macroeconomico di riferimento) per confrontare i tassi di decadimento (TD) realizzati su un orizzonte temporale annuale con i valori stimati di PD
Relativamente al segmento Imprese, dall'ultimo backtesting emerge una buona capacità discriminante dei modelli a livello sia di singoli moduli sia di score integrato finale, che si attesta su valori comparabili, e a volte superiori, rispetto a quelli ottenuti nella fase di sviluppo.
Per quanto concerne la calibrazione, sì rilevano valori soddisfacenti per il modello Large Corporate. Con riferimento al test binomiale classico "multi-periodale", i segmenti Mid Corporate e Small Business evidenziano, invece, un maggior numero di classi non calibrate; tali valori sono dovuti ad una generale sottostima della rischiosità delle controparti, che si ritiene potrà essere risolta a seguito dell'adozione dei nuovi modelli interni ristimali con unc definizione di default a 90 giorni. Si registra, comunque, sulla coorte annuale di riferimento delle con miglioramento delle percentuali di default per classe di rating, supportato dal test binomiale monoperiodale il cui numero di classi non calibrate è sostanzialmente stabile rispetto a quello del periodo precedente).
Relativamente al segmento Privati, si osserva nel complesso un buon livello di performance del modello. In diversi moduli si riscontrano performance migliori di quanto ottenuto in fase di sviluppo. Si registra una diminuzione del modulo sociologico che viene applicato, tuttavia, a un numero esiguo di controparti rispetto alla totalità del portafoglio. Per quanto riguarda la calibrazione, gli estii del test binomiale "multi-periodale" sono soddisfacenti, mentre quelli del test "adjusted" confermano quanto già rilevato per le Imprese.
In generale, si segnala che nel corso del 2017 sono state condotte le attività di fine tuning dei modelli finalizzati principalmente al fine di rendere la default compliant con le richieste normative. Gli esili delle attività condotte evidenziano un pieno superamento dei test di calibrazione. Questi aspetti di miglioramenti sono stati oggetto di confronto con la Vigilanza.
A seguito dell'aggiornamento delle serie storiche, sono state condotte le andisi sul modello LGD in produzione confrontando, sia per il segmento Imprese che per il segmento Privati, per i parametri considerati più rilevanti (Probabilità di Sofferenza, Loss Given Default Bonis/Chiusura, Loss Given Sofferenza), i valori ottenuti in fase di stima con quelli derivanti dall'aggiornamento suddetto, al fine di evidenziare eventuali scostamenti.
I valori aggiornati del parametro "Probabilità di Sofferenza" sono, sia per il segmento Imprese sia per il segmento Privati, inferiori a quelli calcolati nella fase di sviluppo (modello in produzione) evidenziando una prudenzialità nelle stime.
La "IGD Bonis/Chiusura", sia per il segmento Imprese che per quello Privati, ha registrato diminuzioni per gli stati "Bonis" e "Past Due"; presenta invece aumenti per lo stato di "Unlikely to pay".
Per quanto riguarda, infine, la "Loss Given Sofferenza" relativa al segmento Imprese, si registra un generale incremento per i mutui; al contrario diminuiscono i valori residuali. Per i conti correnti si registrano aumenii in caso di presenza di garanzia personale. Nel segmento Privati si registrano aumenti per tutti i driver fatta eccezione dei prodotti rateali in assenza di garanzia personale. I driver di stima della LGS mantengono, comunque, una sostanziole stabilità nel campione di backtesting.
Anche con riferimento alla LGD sono stati condotti degli sviluppi di natura modellistica al fine di rendere i modelli utilizzati maggiormente in linea con la normativa relativamente al calcolo delle attività ponderate per le posizioni deleriorate. Questi aspetti di miglioramenti sono stati oggetto di confronto con la Vigilanza.
Il rischio di mercato è il rischio che il Gruppo subisca minori ricavi rispetto a quelli previsti, perdite di valore delle poste patrimoniali o minusvalenze economiche relativamente alle posizioni finanziorie detenute, a causa di sensibili e avverse variazioni delle condizioni di mercato e in particolare dei tassi di interesse, dei corsi azionari, dei cambi e delle relative volatilità e correlazioni (rischio generico), o per il verificarsi di fattori che comprometano la capacità di rimborso dell'emittente (rischio di default) o che comunque comportino una variazione della solvibilità dell'emittente stesso (rischio spread di credito). Il rischio di mercato si relativamente al portalogilo di negoziazione (trading book), comprendente gli strumenti finanziari di strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio bancario, che comprende le attività e passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book.
Il modello organizza.ivo adottato dal Gruppo Banco BPM per i poliafogli di negoziazione soggetti al rischio tasso di interesse e al rischio di prezzo prevede:
All'interno del piano di integrazione del Gruppo Banco Akros è stata individuata come Corporate & Investment Bank del Gruppo. A seguito di tale decisione, nel corso del 2018 è previsto che le attività di corporate e investment banking svolte da Banca Aletti siano accentrate presso Banca Akros, attraverso un'operazione di conferimento di ramo di azienda. Nel medesimo contesto di razionazione delle metodogie, dei processi e dei sistemi informativi si inquadra l'istanza di estensione avanzata presso l'Autorità di Vigilanza del modello interno sui rischi di Capocruppo a Banca Akros, che sostituirà l'attuale modello interno adoltato da quest ultima.
L'attività di controllo della gestione dei rischi finanziari, volta all'individuazione delle diverse tipologie di rischi, alla definizione delle metodologie di misurazione degli stessi, al controllo dei limiti a livello strategico e della coerenza dell'operatività delle stesse con gli obiettivi di rischio/rendimento assegnati è accentrata nella Capogruppo sotto la responsabilità della Funzione Rischi per tutte le banche del Gruppo.
In particolare per la rilevazione, la gestione ed il controllo operativo delle posizioni di rischio delle Banche del Gruppo, la funzione Finanza della Capogruppo, Banca Aletti e Banca Akros si avvalgono di sofisticati sistemi di position keeping e controllo dei rischi che consentono il costante governo dei livelli di esposizione e la puntuale verifica del rispetto dei limiti dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e dai Consigli di Amministrazione delle banche del Gruppo.
L'analisi del rischio relativo al portafoglio di Trading viene effettuata mediante l'utilizzo di indicatori sia deterministici, quali la sensitività ai fattori di rischio di mercato, sia probabilistici quali il VaR (Value at Risk), che è una misura di massima perdita potenziale del portafoglio entro un certo orizzonte temporale e con un determinato livello di confidenza.
Relativamente al perimetro Banca Aletti, le stime di capitale a rischio gestionale con approccio VaR sono effettuate utilizzando la metodologia historical simulation e considerando un orizzonte temporale di un giorno lavorativo e un intervallo di confidenza statistica del 99%. Viene calcolato un VaR sia applicando un coefficiente Lambda (fattore di decadimento) pari a 0,99, così da rendere più reatliva la stima alle variazioni più recenti dei
parametri di mercato, sia equi pesando le osservazioni storiche. Quest'ultimo viene utilizzato, se maggiore rispetto al VaR calcolato con il fattore di decadimento citato, ai fini della stima del rischio.
Il rischio dipende in particolare dalla componente generica ed in particolare alle posizioni su titoli governativi in essere sul portafoglio di proprietà del Banco BPM che generano sia rischio tasso d'interesse che rischio specifico sui titoli di debito.
Banca Akros, per la misurazione dei rischi di mercato del portafoglio di negoziazione e la quantificazione dei relativi requisiti patrimoniali utilizza, con riferimento ai rischi generic. [di tasso di volatilità di tasso di cambio), il proprio modello interno, basato sulla metrica del VaR e riconosciuto a fini regolomentari. La metodologia di generazione degli scenari è basata sulla Montecarlo simulation e i parameri del modello VaR adottati sono: lookback period: 1 anno; intervallo di confidenza: 99%: holding period: 1 giorno; fattore di decadimento: 0.992. Il reguisito patrimoniale relativo alla componente di rischio specifico è calcolato tramite la metodologia standardizzata. Gestionalmente, i rischi del negoziazione sono misurati mediante la metrica del credit spread VaR, che è estesa anche al rischio emittente, oltre che da un insieme di rischio deterministiche e di livello, su cui sono posti limiti operativi.
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
6 mesi | Da oltre 3 Da oltre 6 mesi fino a mesi fino a I anno |
Da oltre 1 a 5 anni |
Da oltre 5 anno fino anni fino a 10 anni |
Oltre 10 onni |
Durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| I. Attività per cassa | 2.791 | 5 | ||||||
| 1.1 Titoli di debito | 5 | |||||||
| - con opzione di rimborso anticipato |
||||||||
| - altri | 5 | |||||||
| 1.2 Altre attività | 2.791 | |||||||
| 2. Passività per cassa | ||||||||
| 2.1 P.C.T. passivi | ||||||||
| 2.2 Altre passivita | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3. Con titolo sattostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 6124 | |||||||
| + Posizioni carte | 6.124 | |||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 11 698 | 11.182 | 19.988 | 2.452 | 286 | 2 | ||
| + Posizioni corte | 11 698 | 11.182 | 19.988 | 2 452 | 286 | 2 | ||
| Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 108.077 1.343.084 1.295.614 | 216.286 1.341.350 | 310.271 | 701 387 | ||||
| + Posizioni corte | 108.085 1.343 142 1.304.088 | 216.653 1.333.429 | 309.025 | 701 387 |
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
6 mesi | Da oltre 3 Da oltre 6 mesi fino a mesi fino a l anno |
a 5 anni | Da oltre Da oltre 5 anno fino anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività per cassa | ||||||||
| 1.1 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato |
: | |||||||
| - altri | ||||||||
| 1.2 Altre attività | ||||||||
| 2. Passività per cassa | ||||||||
| 2.1 P.C.T. passivi | ||||||||
| 2.2 Altre passivita | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con fitolo sottostante | ||||||||
| Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| Opzionî | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 11:075 | 10 567 | 18919 | 67 | 21 | |||
| + Posizioni corte | 11.075 | 10.567 | 18.919 | 67 | 21 | |||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 300 014 | 17.134 | 13.181 | 4.437 | 3.681 | |||
| + Posizioni corte | 234 | 300 017 | 117 134 | 13.181 | 4.437 | 3.681 |
| Quotati | ||||
|---|---|---|---|---|
| ITALIA | ALTRI PAESI | Non quotati | ||
| ITALIA | ALTRI PAESI | |||
| A. Titoli di capitale | ||||
| posizioni lunghe | ||||
| posizioni corte | ||||
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale | ||||
| posizioni lunghe | ||||
| posizioni corte | ||||
| C. Altri derivati su titoli di capitale | ||||
| - posizioni lunghe | ||||
| - posizioni corte | 11 | |||
| D. Derivati su indici azionari | ||||
| · posizioni lunghe | ||||
| posizioni corte |
Il rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio bancario deriva eminentemente dall'attività caratteristica esercitata in qualità di intermediario impegnato nel processo di trasformazione delle scadenze, In particolare, costituiscono fonte di rischio di tasso da "fair value" le emissioni di prestiti obbligazionari a tasso fisso, "erogazione di mutui e impieghi commerciali a tasso fisso e la raccolta mediante conti correnti a vista mentre costituiscono fonte di rischio di tasso di interesse da flussi di cassa le attività/passività finanziarie a tasso variabile.
La struttura ALM della Funzione Finanza della Capogruppo è deputata alla gestione del rischio di tasso d'interesse e opera nel rispetto dei limiti di esposizione al rischio tasso d'initi nell'ambito del Risk Appetite Framework (RAF) e delle indicazioni del Comitato Finanza.
L'attività di monitoraggio e controllo del rischio di tasso d'interesse del portafoglio bancario è svolta dalla Funzione Rischi della Capogruppo, anche per le società finanziarie controllate. L'attività, condotta su base mensile, si pone l'obiettivo di verificare il rispetto dei limiti fissati in termini di variazione del margine di interesse e del valore economico del portafoglio bancario.
Nel corso del primo semestre del 2017 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il "Regolamento in materia di rischio di tasso" che stabilisce ruoli e responsabilità di Organi e funzioni aziendali in materia di tasso di interesse del banking book e i modelli e le metriche utilizzate per la misurazione del rischio. Nel corso dell'anno sono state inoltre avviate e portate a conclusione le attività di ristima dei modelli comportamentali utilizzati per la misurazione del rischio di tasso di interesse, estendendoli a tutte le banche del gruppo ed allineando alla medesima metodologia le entità rivenienti dai due ex gruppi confluiti nel Gruppo Banco BPM.
Nell'ambito del monitoraggio del rischio di tasso di interesse, in particolare le misure di rischio utilizzate internamente oggetto di limite RAF sono:
A fronte di uno scenario di mercato caratterizzato dalla persistenza di tassi negativi sulle scadenze a breve termine, nelle analisi di sensitivity del rischio di interesse viene applicato il floor sulla discesa dei tassi previsto dalle EBA-Guidelines la cui adozione è stata autorizzata dal CdA della Capogruppo nella seduta del 19/12/2017.
Il Gruppo Banco BPM, seguendo la normale prassi gestionale nonché la normaliva interna, effettua periodiche prove di stress applicando shock istantanei o variabili nel tempo e paralleli, sulle curve dei tassi delle divise in cui sono denominate le poste del portafoglio bancario. Inoltre, in corrispondenza dell'esercizio ICAAP viene valutato l'impatto di variazioni estreme ma plausibili dei fattori di VaR secondo la prospettiva dell'adeguatezza del capitale.
La politica di gestione del rischio di tasso adottata dal Gruppo Banco Popolare nel rispetto di quanto stabilito nel Regolamento di riferimento, è finalizzazione del margine d'interesse e del valore economico alle variazioni dei tassi di interesse. Ciò ha, nel tempo, comportato la copertura debligazionarie sia a tasso lisso sia di tipo strutturato, trasterendo il rischio al mercato attraverso coperture attuate per il tramile di contratti OTC (principalmente IRS e opzioni su tassi). Allo stesso modo il Gruppo ha posto in tempi diversi ma con le medesime finalità, alcune operazioni di copertura generica attraverso contralti OTC per frastormare parte dei finanziamenti a tasso fisso, erogati alla clientela, in operazioni a tasso variobile. Tutte queste operazioni di copertura sono effettuate per il tramite di Banca Aletti.
Presso BPM S.p.A. sono presenti attività di copertura macro fair value hedge relative alla copertura generica di attività e passività non identificabili singolarmente e rappresentati da mutui a clientela ordinaria e dalle poste a vista.
Il Gruppo Banco Popolare ha messo in alto, al fine di stabilizzare il costo della propria raccolla a tasso variabile e ridurre lo sbilancio attivo, alcune coperture tramite swap classificate come macro cash flow hedge. Presso BPM S.p.A. non sono presenti attività di copertura dei flussi finanziari.
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fina a 3 mesi |
Da oftre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da offre 6 mesi a fino: ound 1 a |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oftre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 | Ourata anni indeterminato |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Affività per cassa | 10.738.527 21.969.616 | 1.853.664 | 1:436.195 | 4.007.994 | 1.599.932 | 1.817.877 | ||
| 1.1 Titoli di debito | 2.821 | 3.535.379 | 136 450 | 313 | 103.776 | 1.014 | ||
| - con opzione di rimborso anticipato | 1 339 | 3 522 366 | 103 | 103 | 101 265 | |||
| · altri | 17512 | 13.013 | 136.347 | 210 | 2.511 | 1.014 | ||
| I 2 Finanziamenti a banche | 2 480.405 | 3.64 42 | 65.013 | 70.872 | 2 4.211 | |||
| 1.3 Finanziamenti a cliente a | 8.255.271 | 4.793.095 | 1652 201 | 1.365.010 | 3 690,007 | 1 209 932 | 1816863 | |
| - conti correnti | 3 175 209 | 23.517 | 35 847 | 97.630 | 93 BRY | 26.534 | ||
| - altri finanziamenti | 5.080.082 | 14.769.578 | 1616.354 | 1-267 380 | 3.596 140 | 1 573 398 | 1818883 | |
| - con opzione di rimborso anticipato |
2.524.140 | 13.555.029 | 1.317.327 | 845.505 | 2,633.591 | 1.432.011 | 1.816.847 | |
| - altri | 2 555,922 | 12 4 549 | 299.027 | 421 875 | 962 549 | 141 387 | 10 | |
| 2. Passività per cassa | 25.452.900 | 5.593 184 | 451.684 | 569 856 | 6.547.603 | 7.308 | 1 638 | |
| 2.1 Debiti verso clientela | 25.087.053 | 484 378 | 202 800 | 248 282 | 133 607 | 123 | ||
| - conti correnti | 23.930.098 | |||||||
| · altri debiti | 1-156.955 | 484 378 | 308 202 | 248 282 | 133 607 | 123 | ||
| - con opzione di rimborso anticipato |
||||||||
| - altri | 1 156 955 | 484 378 | 308 202 | 248.282 | 133.607 | 123 | ||
| 2.2 Debiti verso banche | 362 925 | 5 107 592 | 137 188 | 320 218 | 6413332 | 7 185 | 1.638 | |
| - conti correnti | 216.773 | |||||||
| - altri debiti | 146. 152 | 5 107 592 | 137 188 | 320 218 | 6 413.332 | 7.185 | 1.638 | |
| 2.3 Titali di debito | 2922 | 1214 | 6294 | 1.356 | 664 | |||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - atri | 2.922 | 1214 | 6.294 | 1.356 | 664 | |||
| 2.4 Altre passività | ||||||||
| · con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 3. Derivati tinanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sattostante | ||||||||
| Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni carte | ||||||||
| 3.2 Senza titolo sottolo sottosfante | ||||||||
| Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 378 | 18 142 | 3 635 | 11 | 120 | 112 | 711 | |
| + Posizioni corte | 1-486 | 1 475 | 2.060 | 12 121 | 4.008 | 2,962 | ||
| Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 175,000 | 210:000 | 125.000 | |||||
| + Posizioni corte | 410:000 | 100.000 | ||||||
| 4. Altre operazioni tuari bilancio | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni carte | - | 6 |
| tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi lino a 6 mest |
Da oltre 6 mesi a fino a lanno |
Da oltre 1 anno fino a Sanni |
Da altre 5 anni fina a 10 onni |
Oltre 10 | Durata anni indelerminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| I. Attività per cassa | 102.979 | 289 981 | 13,098 | 829 | 146 | |||
| 1_1 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 1.2 Finanziamenti a banche | 20.642 | 3 865 | 538 | |||||
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 82 337 | 286.116 | 13.098 | 291 | 140 | |||
| · conti correnti | 63 635 | |||||||
| - altri finanziamenti | 18.702 | 286.116 | 13.098 | Sol | 146 | |||
| - con opzione di rimborso onticipato |
2 | 364 | ||||||
| - altri | 18.700 | 286.116 | 12734 | 291 | 146 | |||
| 2. Passività per cassa | 316.831 | 99:150 | 13.122 | રા રા | 147 | |||
| 2. 1 Debiti verso clientela | 214.179 | |||||||
| - confi correnti | 214.179 | |||||||
| - altri debiti | ||||||||
| - con opzione di rimbarso anticipato |
||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.2 Debiti verso banche | 102 652 | 99.150 | 13.122 | 615 | 147 | |||
| - confi correnti | 88.838 | |||||||
| - altri debiti | 3714 | 99.150 | 13.122 | 615 | 147 | |||
| 2.3 Titoli di debito | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 2.4 Altre passivita | ||||||||
| - con opzione di rimborso anticipato | ||||||||
| - altri | ||||||||
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | ||||||||
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | |||||||
| + Posizioni corte | 1.6 | |||||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | ||||||||
| + Posizioni corte | . . | |||||||
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 79 694 | 14 354 | ||||||
| + Posizioni corte | 79 694 | 14 354 |
Nell'ambito del Gruppo viene utilizzata una procedura di Asset & Liability Management allo scopo di misurare, con frequenza mensile, gli impatti ("sensitivity") derivanti da variazioni della struttura dei tassi di interesse sul margine finanziario atteso e sul valore economico del patrimonio relativamente al portafoglio bancario.
Per quanto concerne il margine finanziario atteso il sistema di ALM ne stima la variazione su un orizzonte temporale annuale nell'ipotesi di shock deterministico delle curve dei tassi (aumento/diminuzione in punti base applicati a futte le curve dei tassi come variazione istantanea, unica e parallela), nonché di adeguamento dei tassi forward impliciti nei tassi di mercato a contante o shock frutto di previsioni che riflettono scenari alternativi. Le stime sono condotte sotto l'ipotesi di invarianza della struttura patrimoniale in termini di insieme di attività e relative caratteristiche finanziarie (tassi, spread, duration).
Relativamente al valore economico del patrimonio viene applicata la medesima metodologia di variazione della curva dei tassi, misurando la differenza riscontrata nel valore attuale di tutte le operazioni e confrontando queste variazioni con il valore dei fondi propri.
Si ricorda che a fronte di uno scenario di mercato caratterizzato dalla persistenza di tassi negativi sulle scadenze a breve termine, nelle analisi di sensitività di rischio di tasso di interesse viene applicato il floor sulla discesa dei fassi previsto dalle EBA-Guidelines.
Nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (processo ICAAP), è inoltre utilizzato un terzo indicatore, di tipo probabilistico, che prevede la misurazione del valore a rischio attraverso la metodologia VaR (Value at Risk) su un orizzonte temporale di 12 mesi e con un intervallo di confidenza del 99,9%. Tale indicatore, a livello di Gruppo è assoggettato ad un massimale sottoposto a monitoraggio mensile.
Nella tabella seguente si riporta l'esposizione al rischio di tasso di interesse della Banca alla fine dell'esercizio 2017 secondo le misure di rischio gestionali.
| esercizio 2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Indici di rischiosità (%) | 3 dicembre | Media | Massimo | Minimo | |
| Per shift + 100 bp | |||||
| Margine finanziario a rischio / Margine finanziario |
28,0% | 21,5% | 28,0% | 19,2% | |
| Per shift - 100 bp | 27% | 3,5% | 4,5% | 2,7% | |
| Valore economico a rischio / Valore economico del capitale |
-23,4% | -10,9% | -7,7% | -23,4% | |
| Per shift + 100 bp | |||||
| Margine finanziario a rischio / Margine finanziario |
=1,5% | -2,5% | -1,3% | -4,1% |
Al fine della corretta interpretazione dei dati sopra esposti, è opportuno precisare che i valori riferiti ai dati "media", "massimo" e "minimo" sono relativi solo al secondo semestre 2017, per effetto della omogenizzazione informatica sui sistemi target delle metriche di rischio avvenuta a luglio; tali dati, inoltre, sono solo parzialmente comparabili con il dato consuntivo di fine esercizio, con impatto prevalente sulla metrica di margine finanziario a rischio nello scenario di ribasso dei tassi di mercato, a seguito della rimodulazione del floor applicato, pari a -75 punti base fino a novembre e ricalibrato in base a quanto previsto dalle nuove Guidelines EBA (pari a -150 punti base sul nodo overnight della curva e linearmente crescente fino a O punti base sul nodo a 30 anni) a partire da dicembre.
La gestione dei rischi di cambio è accentrata presso la Tesoreria per l'operatività della Finanza di Gruppo, presso il Servizio Equity Currency and Commodity per Banca Aleiti e presso il Banca Akros. Le esposizioni sulla Tesoreria di Banco BPM risultano essere intorno a 10 milioni di euro di controvalore, per quanto concerne l'operatività in derivati di cambio di Banca Aletti si osservano posizioni inferiori a 1 milione di controvalore mentre per Banca Akros le esposizioni si sono attestate entro il valore massimo di 15 milioni di Euro.
Relativamente ai metodi di misurazione e controllo del rischio di cambio generato dal portafoglio di negoziozione si rimanda a quanto descritto nella sezione "Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza". Le metodologie adottate, come nel caso degli altri rischi, non sono applicate ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali.
Le esposizioni al rischio cambio sono monitorate su base giornaliera e vengono coperte in modo da rispettare i limifi di rischio previsti per ciascuna funzione.
| Valute | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| DOLLARO USA |
YEN GIAPPONESE |
STERUNA INGLESE |
FRANCO SVIZZERO |
CORONA NORVEGESE |
ALTRE VALUITE |
|
| A. Attività finanziarie | 385.344 | રેત્ડેર | 6.599 | 10.685 | 76 | 3734 |
| A 1 Titoli di debito | ||||||
| A.2 Titoli di capitale | ||||||
| A.3 Finanziamenti a banche | 12993 | 379 | 2.127 | 6913 | 76 | 2 556 |
| A. 4 Finanziamenti a clientela | 372.351 | 214 | 4 472 | 3.772 | 1.178 | |
| A.5 Altre attività finanziarie | ||||||
| B. Altre attività | 11.362 | 1.457 | 3 495 | 2 053 | 116 | 1.368 |
| C. Passività finanziarie | 403 043 | 1.897 | 9.592 | 11.651 | 193 | 3.490 |
| C:1 Debiti verso banche |
210.386 | 976 | 1.534 | 1.316 | 1 475 | |
| C.2 Debiti verso clientela | 192.657 | 921 | 8.058 | 10.335 | 193 | 2.015 |
| C.3 Titoli di debito | ||||||
| C.4 Altre passività tinanziarie | ||||||
| D. Altre passività | 4.256 | 154 | 509 | 1.087 | 1 555 | |
| E. Derivati finanziari | ||||||
| Opzioni | ||||||
| + Posizioni lunghe | 39.567 | 091 | ||||
| + Posizioni corte | 39 567 | 991 | ||||
| Altri derivati | ||||||
| + Posizioni lunghe | 142 895 | 2.779 | 251.112 | 3.101 | 9 | 24.178 |
| + Posizioni corte | 143 056 | 2779 | 251-111 | 3.100 | 9 | 24.252 |
| Totale Attività | 579 168 | 4.829 | 262.197 | 15.839 | 201 | 29.280 |
| Totale Passività | 589.922 | 4.830 | 262.203 | 15.838 | 202 | 29.297 |
| Sbilancio (+/-) | (10.754) | (1) | (୧) | - | (1) | (17) |
Il monitoraggio del rischio di cambio generato dal portafoglio di negoziazione e dal portafoglio bancario è effettuato tramite un modello interno VaR, descritto nella sezione "Rischio di interesse e rischio di prezzo -Portafoglio di negoziazione di vigilanza" dove vengono esposti i valori assunti da tale indicatore.
A fronte dell'operatività in strumenti derivati il Gruppo Banco BPM si è dotato di specifici e robusti processi di validazione e controllo dei modelli di pricing e dei relativi parametri di mercato.
Il Gruppo Banco BPM si è dotato di una Fair Value Policy che definisce le regole contabili per la valorizzazione dei parametri di mercato. Per l'adempimento di tale Policy è in vigore un processo rigoroso di censimento, validazione e controllo dei parametri di mercato utilizzati per la misurazione del valore di mercato e per la stima del rischio delle posizioni in derivati. Tale processo è effettuato dalla Funzione Rischi della Capogruppo e prevede, in particolare:
A supporto delle attività di controllo il Gruppo si è dotato di un sistema applicativo evoluto (alimentato dal sistema di front office e, con finalità di benchmarking, da infoproviders alternativi ed altamente specializzati) al fine di poter monitorare nel tempo l'andamento dei parametri, con funzionalità di analisi stalistica degli scostamenti e di warning operativi.
Il Gruppo Banco-BPM opera in strumenti derivati OTC utilizzando, ai fini della loro valutazione, modelli quantitativi di pricing alineali alle best practice di mercato e già inclusi nell'applicativo di Front Office oppure, per particolari strutture, modelli sviluppati dall'ingegneria finanziaria di Banca Aletti.
Al fine di assicurare un governo preciso e rigoroso del processo di adozione di nuovi modelli di pricing - siano essi di mercato o sviluppati internamente - è operativo un processo di validazione che prevede:
validazione modelli svolta da una specifica unità organizzativa di validazione all'interno della Funzione Rischi;
validazione dei modelli tramite il ricorso a rigorosi test di robustezza, condotti anche con la consulenza di esponenti del mondo accademico;
validazione ufficiale dei nuovi modelli da parte del Comitato Innovazione Prodotti, con il coinvolgimento dei principali esponenti del management aziendale.
Da evidenziare che l'attuale politica prudenziale perseguita dal Gruppo prevede che la stipula di strumenti finanziari con caratteristiche innovative sia consentita in merito all'attendibilità ed accuratezza dei relativi modelli di pricing.
Residuano un numero limitato di derivati OTC riconducibili ad attività di intermediazione pareggiata, per i quali i relativi tair value risultano difficilmente riproducibili dai modelli teorici sviluppati internamente a causa della loro complessità.
Si sottolinea, tuttavia, che per tali prodotti il Gruppo Banco BPM non è esposto a rischi di mercato trattandosi di internediazione pareggiata, ponendo cioè in essere un'attività di intermediazione in cui l'operatore non tiene mai aperte posizioni di rischio. Al fine di una corretta quantificazione del rischio di controparte e di una corretta valutazione di bilancio, per detti contratti la valutazione è assunta sulla base di informazioni provenienti da contributori esterni, attraverso fonti non pubblicamente reperibili. L'incidenza percentuale di tali strumenti è comunque destinata a ridursi progressivamente nel tempo, in relazione alla scadenza dei contratti in essere e alla
politica prudenziale citata in precedenza.
| Totale | 31/12/2017 | Totale | 31/12/2016 | |
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Over the counter | Controparti Centrali |
Over the counter | Controparti Centrali |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 5.915.409 | 15.815 | ||
| a) Opzioni | 1.002.782 | 11 483 | ||
| b) Swap | 4.9 2.627 | 4.332 | ||
| c) Forward | ||||
| d) Futures | . . | |||
| e) Altri | ||||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| a) Opzioni | ||||
| b) Swap | ||||
| c) Forward | ||||
| d) Futures | 11 | |||
| e) Altri | ||||
| 3. Valute e oro | 606.170 | |||
| a) Opzioni | 88.964 | |||
| b) Swap | ||||
| c) Forward | 517.206 | 11 | ||
| d) Futures | ||||
| e) Altri | ||||
| 4. Merci | ||||
| 5. Altri sottostanti | ||||
| Totale | 6.521.579 | 15.815 |
ra
A. 2.1 Di copertura
| Totale | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2017 | 31/12/2016 | ||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Over the counter | Controparti Centrali |
Over the counter | Controparti Centrali |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 524.925 | |||
| a) Opzioni | 14.925 | |||
| b) Swap | 510.000 | |||
| c) Forward | ||||
| d) Futures | ||||
| e) Altri | ||||
| 2.Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| a) Opzioni | ||||
| b) Swap | ||||
| c) Forward | 11 | |||
| d) Futures | . . | |||
| e Altri | ||||
| 3. Valute e oro | ||||
| a) Opzioni | ||||
| b) Swap | ||||
| c) Forward | ||||
| d) Futures | ||||
| e Altri | ||||
| 4. Merci | ||||
| 5. Altri sottostanti | ||||
| Totale | 524.925 |
| Totale | 31/12/2017 | Totale | 31/12/2016 | |
|---|---|---|---|---|
| Attività softostanti/Tipologie derivati | Over the counter | Controparti Centrali |
Over the counter | Controparti Centrali |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| a) Opzīoni | ||||
| b) Swap | ||||
| c) Forward | . . | |||
| d) Futures | ||||
| el Altri | ||||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| inoizoni | ||||
| b) Swap | ||||
| c) Forward | ||||
| d) Futures | ||||
| e] Altri | ||||
| 3. Valute e oro | ||||
| a) Opzioni | . . | |||
| b) Swap | ||||
| c) Forward | ||||
| d) Futures | ||||
| e) Altri | ||||
| 4. Merci | ||||
| 5. Altri softostanti | ||||
| Totale |
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
| Fair value positivo | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2017 | Totale | 31/12/2016 | |||
| Portafogli/Tipologie derivati | Over the counter | Controparti Centrali |
Over the counter | Controparti Centrali |
||
| A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza | 77.675 | 150 | ||||
| a) Opzioni | 2.892 | 20 | ||||
| b) Interest rate swap | 71.294 | 130 | ||||
| c) Cross currency swap | ||||||
| d) Equity Swap | 4.0 | |||||
| e) Forward | 3.489 | |||||
| f) Futures | ||||||
| g) Altri | ||||||
| B. Portatoglio bancario - di copertura | 10.477 | 4 . 00 | ||||
| a) Opzioni | ||||||
| b) Interest rate swap | 10.477 | |||||
| c) Cross currency swap | ||||||
| d) Equity Swap | ||||||
| e Forward | ||||||
| f) Futures | ||||||
| g) Altri | ||||||
| C. Portatoglio bancario - altri derivati | ||||||
| a) Opzioni | ||||||
| b) Interest rate swap | ||||||
| c) Cross currency swap | ||||||
| d) Equity Swap | ||||||
| e) Forward | ||||||
| F Futures | ||||||
| g) Altri |
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
| Fair value negativo | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portatogli/Tipologie derivati | Totale 31/12/2017 | Totale 31/12/2016 | ||||||
| Over the counter | Controparti Centrali |
Over the counter | Controparti Centrali |
|||||
| A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza | 82.356 | 164 | ||||||
| a) Opzioni | 6.383 | 20 | ||||||
| b} Interest rate swap | 72:603 | 144 | ||||||
| c) Cross currency swap | ||||||||
| d) Equity Swap | ||||||||
| e) Forward | 3 370 | |||||||
| f) Futures | ||||||||
| g) Altri | ||||||||
| B. Portafoglio bancario - di copertura | 642 | |||||||
| a) Opzioni | 642 | |||||||
| b) Interest rate swap | ||||||||
| c) Cross currency swap | ||||||||
| d) Equity Swap | ||||||||
| e) Forward | ||||||||
| f) Futures | ||||||||
| g) Altri | ||||||||
| C. Portafoglio bancario - altri derivati | ||||||||
| a) Opzioni | ||||||||
| b) Interest rate swap | ||||||||
| c) Cross currency swap | ||||||||
| d) Equity Swap | ||||||||
| e) Forward | ||||||||
| f) Futures | ||||||||
| g) Altri | ||||||||
| Totale 2 4 4 0 0 - 6- |
82 998 | Control Controller | 2764 - |
A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione |
Governi e Banche Centrali |
Altri enti pubblici |
Banche | Società | finanziarie assicurazione finanziarie | Società di Imprese non | Altri soggetti |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | |||||||
| - valore nozionale | 190.988 | 2 203 836 | 66.364 | ||||
| - fair value positivo | 4110 | 43,243 | 3 335 | ||||
| - fair value negativo | 26 | 827 | 3.635 | ||||
| · esposizione futura | 822 | 12.200 | 208 | ||||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
|||||||
| · valore nozionale | |||||||
| fair value positivo | |||||||
| - fair value negativo | 4.13 | ||||||
| esposizione futura | |||||||
| 3. Valute e oro | |||||||
| - valore nozionale | 113-891 | 182.826 | 6.510 | ||||
| tair value positivo | 301 | 3.274 | 145 | ||||
| fair value negativo | 1.256 | 12 | |||||
| esposizione futuro | 41 | 1.139 | 1-884 | ર્ણ રેટ | |||
| 4. Altri valori | |||||||
| - valore nozionale | |||||||
| fair value positivo | |||||||
| fair value negativo | 15 | ||||||
| · esposizione futura |
A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
| Contratti rientranti in accordi di compensazione |
Governi e Banche Centrali |
Altri enti pubblici |
Banche | Società | Società di Imprese non finanziarie assicurazione finanziarie |
Altri soggetti |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse |
||||||
| - valore nozionale | 120.880 | 3.292.770 | 35.520 | 5.051 | ||
| fair value positivo | 647 | 21.338 | 32 | |||
| fair value negativo | 19.966 | 52.991 | ਟ 4 | |||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
||||||
| - valore nozionale | 14 | |||||
| fair value positivo | ||||||
| fair value negativo | ||||||
| 3. Valute e oro | ||||||
| - valore nozionale | 302.973 | |||||
| fair value positivo | 1.250 | |||||
| fair value negativo | 3,589 | |||||
| 4. Altri valori | ||||||
| - valore nozionale | ||||||
| fair value positivo | ||||||
| - fair value negativo |
A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione |
Governi e Banche Centrali |
Altri enti pubblici |
Banche | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse |
|||||
| - valore nozionale | |||||
| fair value positivo | |||||
| - fair value negativo | |||||
| esposizione futura | |||||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
|||||
| - valore nozionale | |||||
| fair value positivo | |||||
| fair value negativo | |||||
| - esposizione futura | |||||
| 3. Valute e oro | |||||
| - valore nozionale | |||||
| fair value positivo | |||||
| fair value negativo | |||||
| esposizione futura | |||||
| 4. Altri valori | |||||
| - valore nozionale | |||||
| fair value positivo | |||||
| fair value negativo | |||||
| · esposizione futura |
A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
| Contratti rientranti in accordi di compensazione |
Governi e Banche Centrali |
Altri enti pubblici |
Banche | Società | Società di Imprese non finanziarie assicurazione finanziarie |
Altri soggetti |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||||
| · valore nozionale | 249.925 | 275.000 | ||||
| fair value positivo | 7.333 | 3.144 | ||||
| - fair value negativo | 642 | |||||
| 2. Titoli di capitale e indici IIDUOIZD |
||||||
| - valore nozionale | ||||||
| - fair value positivo | ||||||
| - fair value negativo | ||||||
| 3. Valute e oro | ||||||
| - valore nozionale | ||||||
| - fair value positivo | ||||||
| - fair value negativo | ||||||
| 4. Altri valori | ||||||
| - valore nozionale | ||||||
| - fair value positivo | ||||||
| - fair value negativo |
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anna |
Oltre I anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| A. Portatoglio di negoziazione di vigilanza | 1.261.718 | 3.349.100 | 1.910.761 | 6.52 1.579 | |
| A. 1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse |
658 814 | 3.345 834 | 1.910.761 | 5.915.409 | |
| A. 2 Derivati finanziari su fitoli di capitale ed indici azionari |
|||||
| A 3 Derivati finanziari su tassi di cambio ed oro | 602.904 | 3.200 | 606:170 | ||
| A. 4 Derivati finanziari su altri valori | |||||
| B. Portafoglio bancario | 75.000 | 210 177 | 239.748 | 524.925 | |
| B. I Derivati finanziori su titoli di debito e lassi ui interesse |
75.000 | 210.177 | 239 748 | 524 925 | |
| B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici iDDUGIZD |
|||||
| B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio ed oro | |||||
| B.4 Derivati finanziari su altri valori | |||||
| Totale | 31/12/2017 | 1.336.718 | 3.559.277 | 2 50.509 | 7.046.504 |
| Totale | 31/12/2016 | 3.792 | 3.986 | 8.037 | 15.815 |
Il rischio di controparte viene definito come il rischio che la controparte di un'operazione risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi di cassa dell'operazione stessa (Regolamento UE nr. 575/2013). Relativamente a tale tipologia di rischio, la Capogruppo e Banca Aletti utilizzano, a fini gestionali e a supporto dei processi di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (processo ICAAP), metodologie interne per la stima delle esposizioni a rischio di eventuale default delle controparti di operazioni in derivati OTC.
Tali metodologie sono basate prevalentemente su approcci di tipo statistico-quantitativo, in parte riconducibili alle tecniche utilizzate per la stima del VaR (Value at Risk), che consentono di valutare gli impatti che i fattori di rischio di mercato possono produrre sul valore positivo futuro di mercato del portafoglio complessivo delle posizioni in derivati.
Per la Capogruppo e per Banca Aletti, la stima dell'esposizione al rischio di controparte, relativamente alle posizioni in essere con controparti con le quali è stato sottoscrito un "collateral agreement" (Credit Support Annex -CSA), viene effettuata con metodologia semplificata "Shortcut Method" e valutata sulla basse delle possibili variazioni del Mark to Market dei singoli contratti sottostanti al medesimo CSA di riferimento su un orizzonte temporale dato dal "periodo di margine a rischio" caratteristico di ciascun contratto. Per la restante parte delle esposizioni, viene effettuata con un EPE con formula analitica o con le misure standardizzate di vigilanza.
La misura è implementato anche nella filiera dei processi creditizi della Capogruppo e Banca Aletti, con un sistema di monitoraggio e reporting giornaliero.
Banca Akros, per il monitoraggio gestionale del rischio controparte riveniente dalla propria operatività non assistita da accordi di CSA, utilizza una misurazione basata sul mark-to-market netto incrementato di un add-on differenziato per scadenza e per asset class. Per il calcolo del CVA/DVA adjustment, viene adottato un modello simulativo di stima basato sull'evoluzione forward delle variabili di mercato (Montecarlo simulation)
L'adesione in via indiretta (per il tramite di Clearing Brokers) a una Clearing House per l'operatività in Derivati OTC ha consentito di conseguire i seguenti obiettivi:
In conformità allo Schema di Regolamentazione Basilea 3 sono inoltre calcolati i requistit di capitale aggiuntivi in materia di
Per il calcolo delle esposizioni al rischio di controparte, al fini Segnaletici di Vigilanza, sono utilizzate dalla Banca e dal Gruppo metodologie standard sull'intero perimetro di riferimento (derivati, pronti contro termine, presitio itioli e finanziamenti a medio e lungo termine).
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi della fattispecie.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi della fattispecie.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi della fattispecie.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati credifizi della fattispecie.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi della fattispecie.
Alla data di bilancio non sono presenti derivati creditizi della fattispecie.
Il modello interno villizzato dal Gruppo per la stima gestionale del rischio di controparte derivati è applicato anche ai derivati creditizi eventualmente presenti in portafoglio.
| Governi e Banche Centrali |
Altri enti pubblici |
Banche | Società | finanziarie assicurazione | Società di Imprese non finanziarie |
Altri soggetti | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| I ) Accordi bilaterali Derivati Finanziari |
20.457 | 53.725 | 7.204 | 92 | |||
| fair value positivo | 3.144 | 32 | |||||
| · tair value negativo | 19.319 | 27.301 | 24 | ||||
| - esposizione futura | 569 | 13.212 | 2 000 | 14 | |||
| - rischio di controparte netto | રેવેતે | 13.212 | 2.006 | 46 | |||
| 2] Accordi bilaterali Derivati Credifizi |
|||||||
| fair value positivo | |||||||
| fair value negativo | |||||||
| esposizione futura | |||||||
| - rischio di controparte netto | |||||||
| 3) Accordi "Cross product" | |||||||
| fair value positivo | . . | ||||||
| - fair value negativo | |||||||
| · esposizione futura | |||||||
| - rischio di controparte netto |
Per rischio di liquidità si intende il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, certi o previsti con ragionevole certezza. Normalmente vengono individuate due manifestazioni del rischia di liquidità: il Funding e Liguidity Risk, ovvero il rischio che il Gruppo non sia in grado, nel breve (liquidity) e lungo termine (funding), di far fronte ai propri impegni di pagamento e alle proprie obbligazioni in modo efficiente per incapacità di reperire fondi senza pregiudicare la sua attività caratteristica e/o la sua situazione finanziaria; il Market Liquidity Risk, cioè il rischio che il Gruppo non sia in grado di liguidare una attività se non a costo di incorrere in perdite in conto capitale a causa della scarsa profondità del mercato di riferimento e/o in conseguenza del timing con cui è necessario realizzare l'operazione.
Nel Gruppo Banco BPM il rischio di liguidità e di funding è normato dal "Regolamento in materia di rischio di liquidità, funding e l'AAP" che è stato approvato nel corso del primo semestre cel 2017 e che stabilisce: ruoli e responsabilità degli organi societari e delle funzioni aziendali, i modelli e le metriche utilizzati per la misurazione del rischio, le linee guida per l'esecuzione delle analisi di stress e il Liquidity Contingency Plan.
Il rischio di liguidità viene gestito e monitorato del processo di valutazione interna dell'adeguatezza della liquidità (ILAAP - Internal Liguidity Adeguacy Assessment Processo con cui il Gruppo identifica, misura, monitora, mitiga e rendiconta il profilo di liquidità del Gruppo. Nell'ambito di tale processo il Gruppo procede a un'autovalutazione annuale circa "adeguatezza del framework complessivo di gestione e misurazione del rischio di liquidità che include, inoltre, governance, metodologie, sistemi informativi, strumenti di misurazione e reporting. I risultati della valutazione di adeguatezza del profilo di rischio e dell'autovalutazione complessiva sono rendicontati agli Organi aziendali e portati a conoscenza dell'Autorità di Vigilanza.
Il governo della liquidità è accentrato presso la Capogruppo. La gestione operativa della liquidità è coordinata dalla Capogruppo e avviene in maniera accentrata pur consentendo, nell'ambito di opportune deroghe, che parte della gestione avvenga in modo decentrato a livello di singola entità comunque nell'ambito della propensione al rischio definita dal Gruppo.
L'attività di monitoraggio e controllo del rischio di liquidità è condotta su base giornaliera (liquidità di breve termine) e mensile (liquidità strutturale) e si pene l'obiettivo di monitorare del profilo di rischio verificandone l'adegualezza rispetto al Risk Appetite Framework e ai limiti operati. Su base trimestrale vengono svolte analisi di stress al fine di testare la capacità del Gruppo di resistere a scenari sfavorevoli e vengono aggiornate le stime di liquidità generabile con le contromisure (il cosiddetto action plan, parte integrante del Liquidity Contingency Plan) attivabili al realizzarsi di uno scenario di stress.
In particolare il Gruppo utilizza un sistema di montoraggio che indicatori di liquidità sia di breve termine (orizzonte temporale da intra-giornaliero fino a dodici mesi) sia di lungo termine (oltre dodici mes). A tal fine sono utilizzate sia metriche regolamentari (LCR, NSFR, ALMM) sia metriche elaborate internamente e che includono l'utilizzo di modelli di stima di parametri comportamentali e/o opzionali.
Nel corso del 2017 il profilo di liquidità del nuovo Gruppo Banco BPM si è mostrato adeguato sia a breve sia a lungo termine, rispettando i imiti di rischio previsti sia internamente sia, laddove presenti, a livello regolamentare.
| Voci/ Scagliani lemporali | A 115/0 | giornu a 7 giorni | Do altra 1 Dia altre 7 alorni o 15 pictuit |
De ollis 15 gromi a limuts |
fied 3 mesi | Do othe I mase Do othe I mest Fino a 6 meti |
Do site & mast fina a I anno |
Do altre 1 aans find a S anni |
Offee 5 gani | Directs of conningla |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attivite per casses | 10.084.137 | 51.728 | 471,972 | 1 406.670 | 3 538 769 | 1 454 274 | 2.621.557 | 13 646.147 | 10.42 1.138 | 259.891 |
| A I Titall di Saats | 563 | 10.021 | 24,000 | 1 - 350 | 103 574 | |||||
| A.2 Altri titali di dobita | 1.557 | 375.000 | 000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000 | 193 | 213 | 1:257-216 | 6.284 | |||
| A J Chicke CICR | 2.453 | |||||||||
| A = Finanziomenti | 10 080 01 | 51.728 | 96.972 | 1.403.870 | 1.528748 | 1 430 081 | 2.019.094 | 10 273 357 | 10:41:054 | 259.801 |
| Banche | 2 480 195 | 541 | 373 | 989.341 | 2-241-838 | 36:447 | 72:050 | 155.000 | 250 201 | |
| Cliennela | 7.600 100 | 53.107 | 665 96 | 414 329 | 1 245 910 | 393.634 | 2,547,044 | 3 630 317 | Ostanci | |
| PossWith per cosses | 25 418 782 | 82.104 | 120.134 | 257.933 | 0001 1958 | 469 417 | 603.922 | 6 609 259 | 14.271 | |
| 8. I Depositi e conti coment | 25 250 139 | 70380 | 110 004 | 254,281 | 5-039 Not | alidat 9051 | 254.532 | 134.048 | ||
| Scherre | 275.189 | 46.930 | 0-5-563 | THO 977 | 4789511 | 138744 | 6.205 | 1:507. | ||
| = 11, 118-21990 | 018 285 12 | 21850 | 34.081 | 71.204 | 2541193 | 209 157 | 228-227 | -33 :04 | ||
| Hill di di debins | 2.923 | 188 | 160 | 600 | 2 466 | 1166 | 043 | |||
| B.I Alex pawello | \$77.722 | 11324 | 62 | 3.450 | 11.349 | 201022 | 340 204 | 6 553 645 | 12.273 | |
| Operazioni "hian bilanpa" | ||||||||||
| ended to a scheen and Hostronic in reverse in noverse in D | ||||||||||
| Pouristi lunghe | 243 | 276:011 | 11 004 | 47 1122 | 41012 | 134 197 | 32 257 | 1 Ald | ||
| Posizioni curre | 282 092 | 10 989 | 47 11 39 | 01:90B | 23 031 | 32 255 | 1616 | |||
| C.2. Derivati finanziani senza scambio di capitale | ||||||||||
| Podizioni lutighe | 72:556 | |||||||||
| Posizioni come | 77.403 | |||||||||
| C 3 Depositi a fimanament da ripevent | ||||||||||
| Posizioni lunghe | ||||||||||
| - Asubigni south | ||||||||||
| C a limpegni interescotti u erogare forul | ||||||||||
| Posizioni lunghe | ||||||||||
| Progripoi conte | ||||||||||
| C.5 Geranzie finanziame trosciale | 2- 59 | m | ਤੋਂ | 13 | 1:293 | 13:107 | 25% | 103:238 | 34.411 | |
| CA Geronzia hodnovie ricevim | ||||||||||
| C 7 Derivali creditizi con stambro di capitale | ||||||||||
| - Pourshi Laghe | ||||||||||
| · Pealesoni cade | ||||||||||
| whilesse it bromosis seller is sending scopers inouited 8. 9 | ||||||||||
| Psa 230 Hi TimpHe | ||||||||||
| Poarbiotti conte |
226
| Voci/ Scontinal Jumpstali | A . 15 giorno a 7 giorni | Da olim Da olire / grorni | On offe 15 8 15 giarni giorni a I mese |
Da olth: I masse Da often J masi fine : D minist |
Ting a di mest | 1115 12 2110 | Do offre b mes 1 1 sime 1 anno 10000 5 Unfi |
Ober 5 and | Qurote Inclettires increa |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Delips per calla | 102.401 | 3.986 | 9:238 | 17:733 | 70.755 | 16.254 | 6.060 | 159.720 | 90/870 | |
| A.1 Tiron & Stato | ||||||||||
| A 2 Alli time di debits | ||||||||||
| 43 Quale CHCR | ||||||||||
| A 4 FRINEKINGH | 102.401 | 1.688. | 11/23H | 17791 | 70 755 | 16254 | 5000 | 159,720 | 30.970 | |
| · Stanche | 20.642 | · 3.672 | 538 | |||||||
| - Linesfa | 81759 | 3916 | 10.230 | 17311 | 66.683 | 16254 | 5522 | 154720 | 20.970 | |
| PHODD HBQ DONESTIC | 316.617 | 4.046 | 6.698 | 18:545 | 70:452 | 13:241 | 625 | 147 | ||
| a Depositi e conti comenti | -315.231 | 4. 346 | 공 강성공 | 15 555 | 73.453 | 13.241 | 635 | 147 | ||
| - Beneba | 00 037 | 4 1189 | 8498 | 16543 | A3 452 | 13:241 | 825 | 147 | ||
| Cherrole | 214 120 | |||||||||
| 11:2 Titall di debits | ||||||||||
| 11.2 Alta partiviti | 3 400 | |||||||||
| Ciperazioni "fuari bilancia" | ||||||||||
| C Detwan immenti con scamme di zapirale | ||||||||||
| - Fas soni stighe | 176 508 | 10752 | 52.944 | 63.437 | 127.524 | 31.746 | 1533 | |||
| etips frastis (rod - | 772 | 176301 | 10.737 | 52,944 | 63 432 | 127 524 | 3 76 | 1 633 | ||
| C.2 Denvan linanzioni scambi di capitale | ||||||||||
| Posizioni lutighe | 1.1.80 | |||||||||
| Pusizion) carte | 90 | - | ||||||||
| CHIPONITI : finante sment da: Downloa | ||||||||||
| · Possion ningha | 27500 | |||||||||
| - Postzioni corle | 34 10E | 16.03 E | 14354 | |||||||
| C 4 firpagiti interproble o estagore fand | ||||||||||
| · Pasiguini linghe | 2 4 1 104 | 1.0 (256) | 14 354 | 4 | ||||||
| I Pesiguelli corte | 46-548 | |||||||||
| C 5 Garai II hhorizone cases | 568 | 5773 | 7. | 177 | ||||||
| Historia Historically Brantifron (icestif | ||||||||||
| C ? Derimple president scompre di copiente | ||||||||||
| - Fosterah lienghe | ||||||||||
| - Potiriatil corte | ||||||||||
| C8 Desienti meditizi norman simmino di quinde | ||||||||||
| P=1 x sin Jusigne | 64 | |||||||||
| Pationi corte |
227
La Banca ha sottoscritto , a fronte di operazioni di "auto cartolarizzazione" generate, titoli utilizzabili come collaterale per operazioni di politica monetaria con l'Eurosistema o per operazioni di pronti contro termine con controparti di mercato. Di seguito vengono descritte le operazioni di "auto cartolarizzazione" in essere al 31 dicembre 2017.
| Società Veicolo | Originator | Data emissione litoli |
Operazione | lipologia di carlo atizzazione |
|---|---|---|---|---|
| Operazioni di auto-cartolarizzazione non cancellate dal bilancio | ||||
| BPM Securitisation 3 S.r.I. | Banco BPM (ex BPM) | seffembre 2014 |
CMBS 2014 | Mutui commerciali in bonis |
L'operazione di cartolarizzazione è stata originata dalla Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. e si è perfezionata in due fasi: in data 1º agosto 2014 la Banca Originator ha ceduto alla società veicolo BPM Securilisation 3 S.r.l. mutui ipotecari commerciali e prestiti chirografari per un valore pari a 865,5 milioni ed in data 30 settembre 2014 la società veicolo ha emesso due classi di fitoli obbligazionari, entrambi interamente sottoscritii dall'Originator. In data 29 giugno 2016, nell'ambito dell'operazione, la Banca Originator ha ceduto un ulteriore portafoglio di mutui e finanziamenti erogati a piccole e medie imprese, con le stesse caratteristiche del portafoglio originale, per un valore pari ad euro 638 milioni. Per finanziare l'acquisto del portatoglio successivo, in data 20 luglio 2016 la Società Veicolo ha incrementato il valore nominale delle Notes in essere emesse dalla Società nel mese di settembre 2014. | Titoli Senior sono guotati presso la Borsa del Lussemburgo e vengono utilizzati dall'Originator, ora Banca Popolare di Milano S.p.A., come collaterale per operazioni di politica monetaria con l'Eurosistema.
La Banca Originator ha assunto l'incarico di Servicer gestendo l'incasso dei crediti. A seguito della fusione tra Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. ed il Banco Popolare Soc. Coop., realizzatasi con atto del 13 dicembre 2016, i cui eftetti civilistici, contabili e fiscali decorrono dal 1º gennaio 2017, l'attività di incasso e gestione dei crediti ceduti in bonis viene effettuata dalla Banca Popolare di Milano S.p.A., mentre Banco BPM S.p.A. svolge le restanti attività previste dal ruolo di Servicer in aggiunta al ruolo di Cash Manager.
| Banca | Valore 31/12/2017 |
|---|---|
| Banca Popolare di Milano S.p.A. | 585.781 |
Gli impori indicati rappresentano i crediti in bonis, le inadeti deleriorati e la softerenze, al netto dei relativi fondi svaluazione, costo ammortizzato e comprensivi dei ratei sui mutui
| Classi Tipologia | Valore emissione |
Valore 31/12/2017 |
Tosso di interesse | Scadenza | Rating Moody's/DBRS (3) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| A | Sentor (1) | 3.109.600 | 181053 | Euribor 3 mesi + 0.6% | 20101 2057 | AG2/AAA |
| Junfor (2) | 00288117 | 418 700 | Additional Return | 20:01 20:57 | unraled | |
| Totale | 3 528 300 | 599.753 |
(1) Titoli emessi in data 30 settembre 2014 pe un valcre nominali 2.53 milioni in data 20 luglio 2016, quotali presso la Borsa del Lussemburgo ed interamente sottoscritti doll'ex Banca Popolare di Milano 5 c a r.), ora Banca Papolare di Milano S.p.A. (2) Tiloli unior emessi in data 30 settenbre. 2014 per un volore nominale di 304 milioni, incrementato per nominali 114,7 milioni in dao 20 logilo 2016,
non quotati e sottoscriti dall'ex Banca Popolare di Milano S.c. ar 1, ora Banca Popolare di Milano S.p.A.
{3} Rating al 31 dicembre 2017
Alla data iniziale di emissione dei proventi deivanti dall'emissione dei titoli è stata destinata alla costituzione di una Cash Reserve di 11,46 milioni che può essere utilizzata ad ogni data di pagamento per il
pagamento della Società, delle commissioni degli agenti e degli interessi sui titali Senior qualora i fondi disponibili non siano sufficienti. Nell'ambito dell'operazione avvenuta nel corso del 2016, la riserva di cassa è stata aumentata in occasione della data di pagamento di luglio 2016 e al 31 dicembre 2017 ammonta ad euro 5, 13 milioni.
La struttura dell'operazione prevede un diritto di option) in virtù del quale l'Originator avrà la facoltà di riacquistare tutti i creduti alla società veicolo, emittente dei Titoli ABS, e non ancora incassali ad ogni payment date.
Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in talta, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interuzioni dell'operatività dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. All'interno del rischio operativo è rischio giuridico mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
Le fonti principali di manifestazione del rischio operativo sono: la scarsa affidabilità - in fermini di efficacia/efficienza - dei processi operativi, le frodi interne ed esterne, gli errori operativi, il livello qualitativo della sicurezza fisica e logica, l'inadeguatezza dell'apparato informatico rispetto al livello dimensionale dell'aperatività, il crescente ricorso all'automazione, l'esternalizzazione di funzioni aziendali, l'utilizzo di pochi fornitori, l'adozione di cambiamenti di strategia, la presenza di non corrette politiche di gestione del personale ed infine gli impatti sociali e ambientali.
Il Gruppo Banco BPM è tato autorizzato dalla Vigilanza Europea a ufilizzo e ai fini regolamentari ('utilizzo combinato dell'approccio AMA (Advanced Measurement Approach), relativamente al perimetro validato ex Gruppo Banco Popolare (segmenti ex-Banco Popolare della Capogruppo, Banca Aletti, SGS BP e BP Property Management), del metodo TSA (Traditional Standardised Approach) sul perimetro ex Gruppo Banca Popolare di Milano (segmenti ex-BPM della Capogruppo, BPM SpA, ProFamily e Banca Akros) e BIA (Basic Indicator Approach) per le altre società residuali che compongono il Gruppo Banco BPM.
Il Gruppo ha adottato - anche in aderenza alle apposite prescrizioni normative - un modello di gestione del rischio operativo che prevede al suo interno le modalità di gestione e gli attori coinvolti nei processi di identificazione, misurazione, monitoraggio, miligazione e reporting, con particolare riferimento sia ai presidi accentrali (governance e tunzioni di controllo che ai presidi decentrati (coordinatori e referenti ORM, impegnali in particolare nei processi chiave di raccolta dei dali ui perdita operativa, di valutazione nel contesto operativo e di valutazione prospettica dell'esposizione al rischio). Tale modello è disciplinato in uno specifico Regolamento di Gruppo, approvato dagli Organi di Governo.
Il requisito patrimoniale secondo il metodo AMA viene determinato la misura di rischio ottenuta dal modello basato sulle perdite operative storiche, sia interne che esterne, con quella ottenuta sulla base del modello che impiega le evidenze delle analisi di scenario. Entrambi i modelli seguono l'approccio noto come Loss Distribution Approach, che si tonda sulla modellizzazione della perdita annua, definita come somma degli importi di perdita (severity) associati a ciascuno degli eventi di perdita che accadono in un anno (frequency). lo stima di rischio viene effettuata misura di Value at Risk con un intervallo di confidenza del 99,9% e sull'orizzonte temporale di un anno. Il requisito patrimoniale relativo al perimetro AMA tiene conto degli eventuali benefici di diversificazione dall'esposizione alle differenti tipologie di rischio operativo e prevede la deirazione degli accantonamenti passati a conto economico nel limite delle perdita attesa.
Il Gruppo Banco Popolare adotta un modello di reporting, articolato in un sistema di informativa direzionale, destinata agli Organi sociali e all'Alta Direzione (perdite significative e relativi recuperi, valutazione complessiva sul
profilo di rischio, assorbimenti parrimoniali e politiche di gestione del rischio realizzate e/o pianificate), e in un sistema di reportistica operativa, utile ai fini di un'adeguata gestione del rischio nei relativi ambiti di pertinenza.
Relativamente alle fonti di manifestazione del rischio operativo, è stata condotta un'andisi con riferimento agli eventi di rischio operativo della società, con perdita lorda maggiore o uguale a 200 euro (soglia minima di rilevanza) ed aventi data di rilevazione pari o posteriore al 1º gennaio 2008.
I dati di perdita in oggetto, censiti nell'archivio gestionale di Gruppo, sono stati articolari per tipologia di evento, con viste per impatto e per numerosità di accadimento, secondo lo schema di classificazione degli eventi previsto dal Regulator.
a) Composizione per impatto


Dall'analisi dei grafici emerge che le categorie di eventi prevalenti in termini di impatto riguardano i fenomeni relativi a:
· pratiche commerciali, con perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;
· processi, con perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi nonché a perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori;
i
· illeciti esterni, con perdite dovute a frode, appropriazione di leggi da parte di soggetti esterni alla banca.
Il patrimonio netto dell'impresa è costituito dalla sommatoria dei saldi delle seguenti voci del passivo patrimoniale:
Il patrimonio netto comprensivo delle riserve da valutazione e della periodo, al 31 dicembre 2017 ammonta a 4.175 milioni e presenta un incremento di 4.136 milioni dell'esercizio precedente.
Tale incremento è dovuto principalmente alle seguenti operazioni:
Il prezzo corrisposto per la cessione è stato determinato in 150,1 milioni, come emerso dalla situazione patrimoniale del ramo d'azienda alla data di efficacia dell'operazione e la plusvalenza di pari importo, al netto del relativo onere fiscale, è stata iscritta a riserva.
| Voci/Valori | Importo 31/12/2017 |
Importo 31/12/2016 |
|---|---|---|
| I. Capitale | 326.753 | 2968 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 3.706.783 | 30.880 |
| 3. Riserve | 113.948 | 2.789 |
| - di utili | 5.127 | 11115 |
| a) legale | 1.072 | 955 |
| b) statutaria | 160 | 160 |
| c) azioni proprie | ||
| d) altre | 3.895 | 1.674 |
| - altre | 108.822 | |
| 3.5 Acconti su dividendi | ||
| 4. Strumenti di capitale | ||
| 5. (Azioni proprie) | ||
| 6. Riserve da valutazione | (13.725) | 18 |
| - Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.328 | 52 |
| - Attività materiali | ||
| - Attività immateriali / FVO | ||
| - Copertura di investimenti esteri | ||
| - Copertura dei flussi finanziari | ||
| - Differenze di cambio | ||
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (15.053) | (34) |
| - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto | ||
| - Leggi speciali di rivalutazione | ||
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 41.312 | 2.337 |
| 20 Totale |
2012 18 2 12 2018 | 38.972 |
La voce "Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti" inclusa nelle riserve da volutazione si riferisce alle componenti attuariali del trattamento di fine rapporto che, per effetto dell'applicazione del principio IAS 19, vengono rilevati a patrimonio netto. Tale riserva alla data di bilancio presenta un saldo negativo di 74,4 milioni.
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
| Totale 31/12/2017 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa | |||
| 1. Titoli di debito | 1.328 | 52 | ||
| 2. Titoli di capitale | 4 | |||
| 3. Quote di O.I.C.R | 1 | |||
| 4. Finanziamenti | ||||
| Totale | 1328 | A | 52 |
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
| Titoli di debito Titoli di capitale | Quate di OALCR. |
Finanziamenti | ||
|---|---|---|---|---|
| I. Esistenze iniziali | 52 | |||
| 2. Variazioni positive | 3.773 | - | ||
| 2.1 Incrementi di fair value | ||||
| 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative | ||||
| da deterioramento | - | |||
| - da realizzo | ||||
| 2.3 Altre variazioni | 3.773 | |||
| di cui operazioni di aggregazione aziendale | 3.309 | |||
| 3. Variazioni negative | (2.497) | - | ||
| 3.1 Riduzioni di fair value | (1.322) | = | 1.1 | |
| 3 2 Rettifiche da deterioramento | = | |||
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo |
(81) | |||
| 3.4 Altre variazioni | (1.094) | |||
| di cui operazioni di aggregazione aziendale | (1.094) | " | = | |
| 4. Rimanenze finali | 1328 |
| 31/12/2017 | |
|---|---|
| I. Esistenze iniziali | (34) |
| 2. Variazioni positive | 1.392 |
| 2.1 Utili dovuti a modifiche delle ipotesi finanziarie | 70 |
| 2.2 Altri utili attuariali | 1.322 |
| 2.3 Altre variazioni | |
| 3. Variazioni negative | (16.411) |
| 3.1 Perdite dovute a moditiche delle ipotesi finanziarie | |
| 3.2 Altre perdite attuariali | |
| 3.3 Altre variazioni | (16.41) |
| 4. Rimanenze finali | (15.053) |
Dal 1º gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR") e nella direttiva 2013/36/UE ("CRD IV") del 26 giugno 2013 che traspongono nell'Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3).
Ai sensi del CRR e della Circolare n. 285, l'ammontare di fondi propri detenuto dalla banca è suddiviso in: (i) capitale primario di classe 1; (ii) capitale aggiuntivo di classe 1; (iii) capitale di classe 2. BPM S.p.A. non ha emesso strumenti innovativi e non innovativi di capitale o passività subordinate che verrebbero inclusi rispettivamente nel capitale aggiuntivo di classe 1 (Addifional Tier 1 - AT1) e nel Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) .
| COMPOSIZIONE DEI FONDI PROPRI | Totale 31/12/2017 |
Totale 31/12/2016 |
|
|---|---|---|---|
| Capilale primario di classe (Common Equity Tier 1 - CETI) prima dell'applicazione | 4 133 759 | 36.636 | |
| dei filtri prudenziali | |||
| di cui strumenti di CETI oggetto di disposizioni transitorie | |||
| B. Filtri prudenziali del CETI (+/-) | (419) | (12) | |
| C. CETT al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) | 36.624 | ||
| D | Elementi da dedurre dal CETI | (16) | (42) |
| ui | Regime transitorio - Impatto su CET] [+/-], inclusi gli interessi di minoranza oggetto di disposizioni transitorie |
(266) | |
| F. Totale Capitale primario di classe Common Equily Tier 1 - CETI) (C - D +/-El | 4.133.058 | 36 582 | |
| త్ర. | Capitale aggiuntivo di classe [Additional Tier 1 - AT]] al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
||
| di cui strumenti di ATI oggetto di disposizioni transitorie | |||
| H. | Elementi da dedurre dall'AT1 | ||
| Regime transitorio - Impatto su AT {-}, inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nell'ATI per effetto di disposizioni transitorie |
|||
| Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - ATI) (G - H +/- 1) | |||
| Capitale di classe 2 (Tier2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli efetti del regime transitorio |
|||
| di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie | |||
| N. Elementi da dedurre dal T2 | |||
| Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e | |||
| inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie | |||
| P. Totale Capitale di classe 2 (Tier2 - T2) (M - N +/- O) | |||
| Q. Totale fondi propri (F + L + P) | 4.133.058 | 36.582 |
In base alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il requisito patrimoniale complessivo è pari alla somma dei requisiti patrimoniali prescritti a fronte dei rischi di credito, controparte, mercato e operativo.
| Categorie/valori | Importi non ponderati |
Importi ponderati/ requisiti |
Importi non ponderati |
Importi ponderati/ requisiti |
|
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | 31/12/2017 | 31/12/2016 | 31/12/2016 | ||
| A. | Attivita di rischio | ||||
| A.I. | Rischio di credito e di controparte | 55.318.217 | 25.966.481 | 587.991 | 382.151 |
| 1. Metodologia standardizzata | 55.316.930 | 25.956.329 | 587 991 | 382.151 | |
| 2. Metodologia basata sui rating interni | |||||
| 2.1 Base | |||||
| 22 Avanzata | |||||
| 3 Cartolarizzazioni | 1.287 | 10.152 | |||
| B. | Requisiti patrimoniali di vigilanza | 2077.318 | 30 572 | ||
| B. I | Rischio di credito e di controparte | 275 | |||
| B.2 | Rischio di aggiustamento della valutazione del credito | 275 | |||
| 83 | Rischio di regolamento | ||||
| B.4 | Rischi di mercato | 247 | |||
| I. Metodologia standard | 247 | ||||
| 2. Modelli interni | |||||
| 3. Rischio di concentrazione | |||||
| B:5 | Rischio operativo | 174.379 | 2.034 | ||
| 1. Metodo base | |||||
| 2 Metodo standardizzata | 174.379 | 2.034 | |||
| 3 Metodo avanzato | |||||
| B.6. | Altri elementi di calcolo | ||||
| B.7 | Totale requisiti prudenziali | 2.252.219 | 32.606 | ||
| ﻧﺎ | Attivita di rischio e coefficienti di vigilanza | ||||
| C.1 Attività di rischio ponderate | 28 152.733 | 407 577 | |||
| C.2 Capitale primario di classe 1/Atlività di rischio ponderate (CET) capital ratio) |
14,68% | 8,98% | |||
| C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier l capital ratio) |
14,68% | 8,98% | |||
| C.4 Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) |
14,68% | 8,98% |
1.1. Conferimento rete sportelli della ex Banca Popolare di Milano S.c.a r.l.
Nell'ambito dell'operazione di fusione "propria" fra Banca Popolare di Milano Scarl e Banco Popolare Soc. Coop. (che ha dato vita a Banco BPM S.p.A.), la Banca Popolare di Mantova SpA è stata beneficiaria, con efficacia dal 1º gennaio 2017, del conferimento di un ramo d'azienda da parte di Banca Popolare di Milano Scarl rappresentato, in sostanza, dall'intera rete di sportelli della stessa Banca Popolare di Milano Scarl (e, contestualmente a tale conferimento, Banca Popolare di Mantova SpA ha cambiato la propria denominazione in Banca Popolare di Milano SpA); a servizio di tale conferimento è stata posta in essere un'operazione di aumento di capitale sociale a pagamento - e, pertanto, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 4, primo periodo, del codice civile - per complessivi Euro 4 miliardi (comprensivi di capitale e sovrapprezzo), liberati mediante conferimento in natura da parte di Banca Popolare di Milano Scarl del sopra citato ramo d'ozienda; il capitale sociale della Banca è pertanto passato, in data 1º gennaio 2017, da euro 2.968.290,00 a euro 326.753.310,60, mediante emissione di numero 125.498.070 azioni ordinarie da nominali euro 2,58 ciascuna, con un sovrapprezzo complessivo pari a euro 3.676.214.979,40.
Per effetto dell'integrale esecuzione dell'aumento di capitale, la Capogruppo, già titolare del 96,74% della Banca, detiene dal 1º gennaio 2017 il 99,97% del capitale sociale della controllata.
Si segnala che tale operazione, considerato che Banca Popolare di Mantova SpA è controllata dalla Banca Popolare di Milano Scarl, rientra nella "business combination between entifies under common control" e, pertanto, esclusa dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3. Trattasi di "operazione sotto comune controllo" che per sua natura viene rilevata in continuità di valori contabili, senza la rilevazione di effetti economici.
Di seguito si riporta la situazione patrimoniale del ramo d'azienda conferito:
| avia aura) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | dell'attivo | Ramo d'azienda conferito in BPM S.D.A. |
|
| 10 | Cassa e disponibilità liquide | 247.431.345 | |
| 201 | Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 103.055.162 | |
| 40. | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 145.310.807 | |
| 60. | Crediti verso banche | 4.773.256.360 | |
| 70. | Crediti verso clientela | 33.630.372.649 | |
| 80: | Den ali di copertura | 14.710.943 | |
| 90. | Adeguamento di valore delle arrività finanziane oggetto di copertura generica (+ / -) | 10.513.700 | |
| 110. | Attivita materiali | 84.024.722 | |
| 130 | Affivita fiscali | 71.314.001 | |
| b) anticipate | 71.314,001 | ||
| di cui clia L. 214/11 | |||
| 150. | Altre attività | 393.122.087 | |
| Totale | dell'attivo | 39.473.11776 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto | Ramo d'azienda conferito in BPM S.p.A. |
|
|---|---|---|
| 10. | Debiti verso banche | 8315.513.389 |
| 20. | Debiti verso clientela | 25.831.817.362 |
| 30. | Titoll in circolazione | 104.441.328 |
| 40. | Passivita finanziane di negoziazione | 110.237.160 |
| 60. | Berivati di copertura | 8.295.548 |
| 70. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+ ) - ) | 19.940.574 |
| 801 | Passivita fiscali | 5.298.143 |
| b) differite | 5.298.143 | |
| 100. | Altre passivita | 816.213.790 |
| 110. | Trattamento di fine rapporto del personale | 91 275 252 |
| 125. | Fondi per rischi e onen: | 183.894.150 |
| b) altriondi | 183.894.150 | |
| 130: | Riserve da valutazione | -13.814.920 |
| 170. | Sovrapprezzi di emissione | 36762 4979 |
| 180 | Capitale | 323.785.02 |
| Totale | del passivo e del patrimonio netto | 39.473 11 276 |
1.2.Riorganizzazione delle attività di Private Banking
Nel primo semestre 2017 ha preso il via il riassetto delle attività di Private Banking e Corporate & Investment Banking del Gruppo previsto dal Piano Strategico 2016-2019. Tale riassetto prevede l'accentramento delle attività di Private Banking in Banca Aletti e quello delle attività Corporate & Investment Banking in Banca Akros.
In particolare, nel mese di giugno le controllate Banca Popolare di Milano S.p.A. e Banca Aletti hanno sottoscrito, con decorrenza 1º luglio, l'atto n. 13944/7364 di cessione del ramo d'azienda Private Banking di BPM a favore di Banca Aletti. Il complesso aziendale ceduto da Banca Popolare di Milano S.p.A. ad Aletti è costituito dall'insieme di beni e rapporti funzionali all'esercizio dell'attività del Private Banking con la clientela ad esso connessa, nonché da tutti i rapporti correlati all'attività Private Banking.
Il prezzo corrisposto per la cessione è stato determinato in 150,1 milioni, come emerso dalla situazione patrimoniale del ramo d'azienda alla di efficacio dell'operazione. La plusvalenza di pari importo, al netto del relativo onere fiscale, è stata iscritta a riserva.
Di seguito si riporta la situazione patrimoniale del ramo d'azienda ceduto:
| Do earer | ||
|---|---|---|
| Voci dell'affivo | 30/06/2017 | |
| 60: | Crediti verso banche | 56:775.951 |
| 130. | Altivita fiscali | 493 388 |
| b) arificipate | 493.386 | |
| di cui alla L 214/11 | ||
| Totale dell'attivo | 57.269.337 | |
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 30/06/2017 | |
| 20. | Debiti verso clientela | 53.227.964 |
| 100. | Alte passività. | 930.860 |
| 110. | Trattamento di fine rapporto del personale | 1.316.383 |
| 120. | Fondi per rischi e oneri: | 1.794.130 |
| a) quiescenza e obblighi simili | ||
| all fondi 01 |
1.794.130 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 57269 337 | |
| Raccolta: | 5.258.393.502 | |
| Amministrata | 1.120.506.737 | |
| Gestito | 4.137.886.765 |
La Situazione Patrimoniale del Ramo include gli elemente riferibili al complesso di beni, delle risorse umane e rapporti giuridici afferenti l'attività di Private Banking di Milano S.p.A. oggetto di trasferimento e in particolare:
Il Ramo comprende valori relatività finanziarie sottostanii a rapporti contrattuali di amministrazione e custodia (euro 1.121 milioni) e a rapporti contrattuali di risparmio gestito (euro 4.138 milioni), ivi compresi i prodotti assicurativi.
Il valore economico del Ramo di azienda di Private Banking di Banca Popolare di Milano S.p.A. è stato determinato sulla base del Dividend Discount Model in euro 150, 1 milioni, quale valore centrale di valori euro 142,1 milioni (valore minimo) ed euro 159,1 milioni (valore massimo) definiti dall'advisor KPMG.
Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Dopo la chiusura dell'esercizio non sono state effettuate nuove operazioni.
Sezione 3 - Rettifiche retrospettive
Nel corso dell'esercizio non sono state effettuate rettifiche retrospettive.
Di seguito viene riportata l'informativa relativa ai compensi dei consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale) e dei dirigenti con responsabilità strategiche del 2017.
| 2017 | 2016 | |
|---|---|---|
| Totale retribuzione lorda | 949 | 502 |
| di cui: | ||
| Amministratori e Sindaci | 669 | 262 |
| Dipendenti | 245 | 240 |
| Benefici a breve termine (es autovetturo, alloggio, polizza infortuni, assistenza sanitaria) | 4 | |
| Benefici successivi al rapporto di lavoro (es. fondo pensioni, sistema integrativo previdenziale) | 20 | 23 |
| Benefici a lungo termine (eventuale) | ||
| Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro les trattamento di fine rapporto, altre indennità). | ||
| Pagamenti in azioni (stock option / stock grant, pagamento di premi in azioni) | 01 | 17 |
La Capogruppo Banco BPM S.p.A. ha adottato una "Norma di processo per la gestione delle parti correlate IAS 24" Tale "Norma di processo", che è valida per lo stesso Banco BPM e per tutte le società del Gruppo, definisce i seguenti criteri operativi per l'identificazione delle parti correlate:
Società controllante: Banco Bpm S.p.A. che riveste il ruolo di Capogruppo dell'omonimo Gruppo bancario;
Società controllate: le società controllate da BPM, dalle altre società del Gruppo ed oggetto di consolidamento integrale nel bilancio consolidato della Capogruppo, ai sensi del principio contabile IFRS 10.
Società soggette ad influenza notevole e a controllo congiunto ed eventuali loro controllate: le società sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, ai sensi del principio contabile IAS 28 e le società sulle quali il Gruppo esercita un controllo congiunto, ai sensi dei principi contabile IFRS 11 ;
Dirigenti con responsabilità strategiche: sono qualificati come tali oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione, i componenti effettivi del Collegio Sindacale, il Condirettori Generali di BPM S.p.A., della Capogruppo Banco BPM e delle società del Gruppo, i vertici operativi e direttivi di Banco BPM, individuati da apposita determinazione consiliare, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Responsabile della funzione di conformirà, il Responsabile della funzione Internal Audit di Banco BPM, ulteriori responsabili di strutture individuati dal Consiglio di Banco BPM ed eventuali liquidatori straordinari;
Stretti familiari dei Dirigenti con responsabilità strategiche: rilevano i soli familiari in grado di influenzare il (o di essere influenzati dal) Dirigente con responsabilità strategiche nel proprio con BPM S.p.A. o le altre Società del Gruppo; si presumono tali, salvo diversa dichiarazione scritta dal Dirigente, resa sotto propria responsabilità recante adeguata ed analitica motivazione delle ragioni che escludono la possibilità di influenza: il coniuge, il convivente more uxorio (compresi conviventi di fatto non si rilevi dal certificato di famiglia), i figli del soggetto, del convivente more uxorio, le persone a carico del soggetto, del coniuge o del convivente more uxorio. E inolte parte correlata ogni altra persona che il soggetto riflene lo possa influenzare lo essere da lui influenzata) nel proprio con BPM S.p.A., con la Capogruppo Banco BPM o con le altre società del Gruppo;
Rapporti partecipativi riconducibili ai dirigenti con responsabilità strategiche ed ai loro stretti familiari: sono considerate parti correlate le entità nelle quali i dirigenti con responsabilità strategiche o i loro stretti familiari
detengono il controllo ex art. 2359 comma 1, del codice civile, o il controllo congiunto o esercitano un'influenza notevole che si presume qualora detengono, direttamente o indirettamente, almeno il 20% dei diritti di volo esercitabili nell'assemblea ordinaria, ovvero il 10% se la società ha azioni quotate in mercati regolamentali;
Fondi pensionistici del Gruppo: i Fondi Pensione per il personale del Gruppo e di qualsiasi altra entità correlata;
Titolari di una partecipazione rilevante: sono considerate parti correlate gli azionisti e i relativi gruppi societari (entità giuridiche controllate o sottoposte a controllo congiunto) che controllano la Capogruppo Banco BPM, anche congiuntamente, o che esercitano un'influenza notevole sulla società. Si presume sussistere, come minimo, una situazione di influenza notevole qualora l'azionista detenga un'interessenza con dirito di voto superiore al 10% del capitale sociale di Banco BPM. Sono inoltre considerate parti correlate i soggetti non appartenenti al Gruppo che detengono in BPM e nelle altre società del Gruppo, una partecipazione superiore al 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria, ovvero il 10% se la società ha azioni quotate in mercati regolamentati;
Soggetti in grado, ex se, di nominare componenti del Consiglio di Amministrazione: sono considerate parti correlate i sougetti che, in virtù di statuto o di accordi parasociali, sono in grado di nominare, da soli, uno o più consiglieri di amministrazione di Banco BPM, di BPM o di qualsiasi altra entità controllata.
I rapporti finanziari e commerciali intrattenuti con le parti correlate rientrano nell'ambito della normale gestione e sono stafi conclusi a condizioni sostanzialmente allineate al mercato.
Nelle tabelle che seguono vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2017 (con relativa incidenza sulle voci di bilancio) intratteruti con la Capogruppo, le altre società del Gruppo, le partecipazioni rilevanti del Gruppo valutate a patrimonio netto, il management del Gruppo con responsabilità strategiche (che include gli organi di controllo) e le altre parti correlate del Gruppo.
| PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE E DELLA LORO INCIDENZA SULLE VOCI DI BILANCIO (migliaia di euro) |
Società Controllante |
Società del Gruppo (Consolidate) |
Altre Partecipazioni rilevanti valutate a PN (Collegate) |
Dirigenti con Responsabilità Strategiche |
Altre Parti Correlate |
TOTALE | 20 SUI Bilancia |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie di negoziazione | 315 | 22.273 | 33 | 22:621 | 28,11% | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value | |||||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | |||||||
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | |||||||
| Crediti verso Banche | 9 407 274 | 33 983 | ි | 0 | 0 | 9 441 257 | 94,22% |
| Crediti verso Clientela | 2:133.715 | 955.731 | 3,015 | 20.845 | 3.113.306 | 9,25% | |
| Derivati di copertura | 7.333 | 7.333 | 69 99% | ||||
| Altre voci dell'attivo (voci 10-90-110-120-130-140-150-160) |
4 976 | 1 019 | 10 | 6 905 | 0,7.4% | ||
| Debiti verso banche | 5.562.098 | 434 493 | 5.996.591 | 47,72% | |||
| Debiti verso clientela | 174 929 | 105 979 | 4.00/ | 18 912 | 303 827 | 1 - 1 4% | |
| litoli in circolazione | 465 | 465 | 3,73% | ||||
| Passività finanziarie di negoziazione | 1712 | 54.868 | 56 580 | 68,70% | |||
| Passività finanziarie valutate al fair value | |||||||
| Derivati di copertura | 642 | 642 | 100,00 ్లో |
||||
| Altre voci del passivo (voci 70-80-90-100-110-120-130) |
119:262 | 28.647 | 20 | 147.929 | 9,89% | ||
| Garanzie rilasciate | 5.942 | 35.788 | 5.330 | 47 060 | 1:72% | ||
| Garanzie ricevute | 2.085 | 35 351 | 37 436 | ||||
| mpegni | 6 24 | 150:037 | 49 | 156.210 | 3,34% | ||
| Interessi attivi e proventi assimilati | 13.112 | 35 104 | 3.628 | 28 | 639 | 52.511 | 6,72% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | 9.454 | 2613 | -151 | -3 | -30 | -12:251 | 32,73% |
| Commissioni attive | ි | 11 131 | 41 866 | 4 | 5 645 | 58:646 | 9,30% |
| Commissioni passive | 0 | -1 226 | -1.226 | 2,27% | |||
| Dividendi e proventi simili | |||||||
| Risultato finanziaria (voci 80-90-100-110) | |||||||
| Rettinche / Riprese di valore (voci 30-200-210-260) | |||||||
| Spese amministrative | 82878 | -153 704 | -12 | 949 | 10 | -236 533 | 29,89% |
| di cui: Spese per il personale | -1.512 | 173 | 41 | 949 | 10 | -2 237 | 0:64% |
| di cui Altre spese amministrative | 80 356 | -153.877 | 23 | -234 296 | 53,20% | ||
| Altri proventi / oneri di gestione (voce 220 - 190) | 538 | 38 | 0,52% | ||||
| Costi / Ricavi relativi a gruppi di attività in via di dismis (IFRS 5) |
315 | 22 273 | 33 | 22 62 | 28,11% | ||
| Altri proventi / oneri |
Banco BPM, in qualità di Capogruppo, predispone l'annuale Relazione al sensi delle vigenti disposizioni in materia di politiche e prassi di remunerazione della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 7ª aggiornamento del 18 novembre 2014, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 58/1998 ("Testo Unico della Finanza" o "TUF") e dell'art. 84-quater della delibera Consob n. 11971/1999 e successive modificazioni ("Regolamento Emittenti").
le politiche di renunerazione ("Policy"), definiscono - nell'interesse al tutti gli stakeholder - le lince guida dei sistemi di remunerazione e incentivazione del personale del Gruppo con l'obiettivo, da un lato, di favorite il perseguimento delle strategie, degli obiettivi e dei risultati di lungo periodo, in coerenza con il quadro generale di politiche di governo e di gestione dei rischi e con i livelli di liquidità e patrimonializzazione, dall'altro, di altrarre e mantenere nel Gruppo soggetti aventi professionalità e capacità adeguate alle esigenze d'impresa, a vantaggio della competitività e del buon governo, perseguendo l'equità interna e verso il mercato del lavoro esterno. E inoltre scopo delle politiche di remunerazione del Gruppo garantire un'adeguata remunerazione a fronte di una
performance durevole, che permetta, al contempo, di valorizzare il contributo individuale al raggiungimento dei risultati e disincentivare condotte non improntate a criteri di correttezza nelle relazioni con la clientela e di rispetto delle norme o che propendano verso un'eccessiva esposizione al rischio o inducano a violazioni normative.
Il sistema di remunerazione prevede una componente variabile collegato ai sistemi di incentivazione con periodicilà annuale ("bonus"), correlata all'attivazione di un sistema di incentivazione da parte della Società del Gruppo presso cui si opera; il riconoscimento del bonus è subordinato al rispetto integrale di predefinite condizioni di accesso ("cancelli di accesso").
Il bonus del personale più rilevante (ossia i soggetti la cui attività professionale ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo stesso, identificati sulla base del Regolamento Delegato (UE) 604/2014) è suddiviso in:
Nei casi in cui il bonus riconosciuto fosse superiore a 300 mila euro, la quota soggetta al periodo di differimento sarebbe pari al 60% del bonus, corrisposta in cinque quote importo, differite nel periodo quinquennale successivo all'anno di maturazione della quota up-front.
Sia il 50% della quota up-front, sia il 50% di quelle differite del bonus è corrisposto in azioni ordinarie Banco BPM.
Inoltre, in coerenza con le prassi del sistema bancario nazionale e nel rispetto delle disposizioni vigenti, nei casi in cui il bonus riconosciuto risultasse interiore o pari alla soglia di rilevanza di 50 mila euro e contestualmente inferiore o pari a un terzo della retribuzione annua fissa lorda (RAL) individuale, esso sarebbe erogato in contanti e in un'unica soluzione; tale previsione non riguarda il personale più rilevante di fascia alta'1), a cui pertanto è sempre applicata integralmente la norma in termini di differimento e di attribuzione di azioni.
A partire dal 2017, è introdotto nel Gruppo un sistema di lungo termine (ILT) su base triennale ("bonus ILT"), correlato agli obiettivi del Piano Strategico 2016-2019; tale scelta nasce dalla volontà di legare parte della remunerazione dei manager del vertice aziendale agli interessi degli azionisti che richiedono creazione di valore per l'impresa nel tempo.
11 ll personale più rilevante di fascia alla è identificato - per il 2017 - nei seguenti soggetti. Amministratore Delegato, Direttore Generale, Condiretori Generali e Resporsobil della prino linea manageriale di Capagruppo, Amministratore Generale, Condiretore Generale e Vice Direttore Generale (ove present) di Banca Popolare di Milano, Aleti & C. Banca d'Investimento Mobiliare, Aleti Gestielle SGR, Banco Akros, Por annily e Società Gestione Servizi BP
Anche il riconoscimento del borus ILT è subordinato al rispetto integrale di predefinite condizioni di accesso ("cancelli di accesso").
Il bonus ILT è corrisposto interamente in azioni ordinarie Banco BPM ("performance share") che è suddiviso in:
In entrambi i sistemi (annuale e triennale) per le azioni maturate è previsto di retention (vincolo alla vendita) di due anni per quelle up-front e di un anno per le differite; per queste ultime il periodo di retention decorre dal momento in cui la remunerazione differita è maturata. L'assegnazione delle azioni ai rispettivi beneficiari (e quindi l'effettiva entrata in possesso) avviene al termine del periodo di retention.
Sia la quota up-front, sia le quote differite sono soggette a meccanismi di malus e di claw-back, così come declinati nella Policy.
l'Assemblea Ordinaria dei Soci di Banco BPM in data 8 aprile 2017 ha approvato, ai sensi dell'articolo 114-bis del TUF e dell'articolo 84-bis del Regolamento Emittenti i piani di compensi basali su azioni del Banco BPM, così come definiti nei rispettivi Documenti Informativi allo scopo predisposi dal Amministrazione in ada 28 febbraio 2017, sulla base delle Politiche di Remunerazione 2017:
I'Assemblea Ordinaria dei Soci ha approvato il Piano Annuale, con un fabbisogno massimo teorico di azioni pari a circa 12 milioni (inclusi 5 milioni desinati al pagamento di eventuali golden parachute), e il Piano Triennale, con un costo complessivo massimo teorico che non potrà eccedere (1 % dell'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte (al netto delle componenti non ricorrenti) consolidato previsto a fine Piano Strategico, pari a circa 14 milioni.
La Relazione sulla Remunerazione 2017, il Piano Annuale 2017-2019 sono disponibili sul sito internet www.bancobpm.it (Sezione Corporate Governance - Politiche di Remunerazione).
Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM in data 28 febbraio l'apertura dei "cancelli di accesso" al Sistema di Incentivazione 2016 dell'ex Gruppo bancario BPM, nonché:
In relazione alle quote azionarie, di competenza di esercizi precedenti, il numero di azioni ordinarie dell'a ex Banca Popolare di Milano Scarl riconosciute è stato convertito in azioni Banco BPM - in virtù dell'avvenuta fusione con l'ex Banco Popolare Soc. Coop. - sulla base del valore stabilito per il concambio pari a 1 azione Banco BPM ogni 6,386 azioni della ex Banca Popolare di Milano Scarl; anche le azioni ordinarie dell'ex Banco Popolare Sac. Coop. riconosciute sono state convertite in azioni Banco BPM - in virtù dell'avvenuta fusione con Banca Popolare di Milano Scarl - sulla base del valore stabilito per il concambio pari un'azione Banco BPM per ogni azione dell'ex Banco Popolare Soc. Coop.
Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di atribuzione delle azioni a valere sui Piani sopra descritii, si rinvia ai rispettivi documenti informativi predisposti ai sensi del Regolamento Emittenti, depositati presso la Sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e a disposizione del pubblico, tra l'altro, sul sito internet del Banco BPM S.p.A. all'indirizzo www.bancobpm.it (sezione Documentazione Storica - Assemblee dei Soci).
Per alcuni soggetti ricompresi tra il personale più rilevante, in determinati casi di risoluzione del rapporto di lavoro, è facoltà pattuire - secondo le modalità definite nella Policy - eventuali cosiddetti "golden parachute", nella misura massima di due annualità della retribuzione annua fissa lorda ed entro il limite massimo di 2,4 milioni (lordo dipendente).
Fatte salve le deroghe previste dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia, l'erogozione avviene nel rispetto dei seguenti criteri:
Per le azioni maturate è previsto un periodo di retention di due anni per quelle up-front e di un anno per le differile; per queste ultime il periodo di retention decorre dal momento in cui la remunerazione differita è maturata.
Sia la quota up-front, sia le quote differite sono soggette a meccanismi di malus e di claw-back, così come declinati nelle vigenti politiche di remunerazione.
l piani di incentivazione per il personale più rilevante sopra descritti, che prevedono il pagamento basato su azioni della Capogruppo si configurano- a livello consolidato · come piani "equity settled" in accordo con le previsioni dell'IFRS 2. Tali pagamenti basati su azioni sono rilevati - nel conto economico nella voce "Spese del personale" in contropartita di un incremento delle "Riserve" di patrimonio netto consolidato e nel patrimonio netto della capogruppo.
Le società controllate invece - nel proprio bilancio separato - contabilizzano il costo di competenza del periodo nella voce di conto economico "Spese amministrative: Spese per il personale" in contropartia di un incremento della voce dello stato patrimoniale passivo "Fonai per rischi ed oneri" in quanto i piani di incentivazione per il personale più rilevante prevedono il pagamento basato su azioni della Capogruppo che verrà regoleto dalle singole controllate e, pertanto, si configurano come operazioni "cash settled" .
Per effetto della fusione si è proceduto all'annullamento di tutte le azioni in circolazione dell'ex Banca Popolare di Milano Scarl e dell'ex Banco Popolare Soc. Coop.
L'Assemblea Ordinaria dei Soci di Banco BPM in data 8 aprile 2017 ha deliberato l'autorizzazione all'acquisto di azioni ordinarie della Banca per un ammontare massimo complessivo pari all'1% del capitale sociale, al fine, tra l'altro, di dare attuazione - anche mediante la costituzione di un c.d. "magazzino fitoli", nel rispetto delle prassi di mercato ammesse ai sensi dell'articolo 180, comma 1, lett. c), del TUF (le "Prassi di Mercato") - alle politiche di remunerazione adottate dalla Banca (vi comprese, ove occorresse, le politiche di remunerazione adoltate nei precedenti esercizi da Banco Popolare Soc. Coop. e/o Banca Popolare di Milano Scarl].
Previa autorizzazione della Banca Centrale Europea ("BCE"), pervenuta il 25 ottobre 2017, in data 7 novembre 2017 è confluito nel "magazzino titoli" il riacquisto di n.4.627.460 azioni ordinarie Banco BPM, rivenienti dall'esercizio del "diritto di recesso" da parte di alcuni azionisti nell'ambito della fusione tra Banco Popolare e BPM.
In data 20 novembre 2017 - in attuazione delle politiche di remunerazione dell'ex Gruppo BPM sono state consegnate complessivamente n. 6.066 azioni ordinarie Banco BPM a 2 beneficiari del bonus riconosciuto nell'ambito del Sistema di Incentivazione alla quota up-front e alla prima quota differita, maturate rispettivamente nel 2015 e 2016.
In relazione ai sistemi di incentivazione deliberati dalla Capogruppo, BPM Spa ha stanziato, a titolo di bonus riconosciuto in azioni per personale più rilevante.
Relativamente al Sistema di Iungo termine 2017-2019, în applicazione dei principi contabili internazionali, che impongono di considerare il periodo di maturazione dei diritti, è stata accantonato un importo di 1 2 mila euro, corrispondente ad un terzo della quota up-front del bonus ILT, che potrebbe giungere a maturazione nel 2020.
Nel 2017 inoltre, a seguito di conciliazione giudiziale, è stato riconosciuto ad un soggetto cessato, già identificato tra personale più rilevante dell'ex Gruppo bancario BPM, un golden parachute per una quota azionaria complessiva pari a 90 mila euro (lordo dipendente), di cui una quota up-front maturata nel 2017 pari a 54 mila euro (lordo dipendente).
Conformente a quanto previsto nella circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, la presente sezione non viene redatta non essendo la Banca né quotata né emittente di titoli diffusi.
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è ottenuto mediante aggregazioni delle voci di stato patrimoniale dello schema previsto dalla circolare 262/2005 di Banca d'Italia.
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato |
Voci dello schema di stato patrimoniale | 31.12.2017 | 31.12.16 aggregato |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 254 470 | 249 339 249 339 |
|||
| Voce | 10 | Cassa e disponibilità liquide | 254.470 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value e derivati di copertura: |
240 326 | 274.900 | |||
| Voce | 20 | Attivita finanziarie detenute per la negoziazione | 80 472 | 103 206 | |
| Voce | 30 | Attività finanziarie valutate al fair value | 0 | ||
| Noce | 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita: | 149 376 | 156.983 | ||
| Voce | 50 | Attivita finanziane detenute sino alla scadenza | 0 | 0 | |
| Voce | 80 | Derivati di copertura | 10 478 | 14711 | |
| Crediti verso banche | 10.020.379 | 4.785 594 | |||
| Voce | 60 | Crediti verso banche | 10.020.379 | 4.785.594 | |
| Crediti verso clientela | 33.667 856 | 34.163.770 | |||
| Voce | 70 | Crediti verso clientela | 33.667.856 | 34 63.770 | |
| Immobilizzazioni | 98.301 | 91 535 | |||
| Voce | 100 Partecipazioni | 21.341 | 0 | ||
| Voce | 110 Attività materiali | 76,943 | 91 514 | ||
| Voce | 120 Attività immateriali | 17 | 21 | ||
| Altre attivita | 606.446 | 492 622 | |||
| Voce | 90 | Adeguamento di valore delle attività tinanziarie oggetto di copertura generica (+ / -) |
9 48 | 10514 | |
| Voce | 130 Attività fiscali | 65.272 | 77 550 | ||
| Voce | 150 Altre attività | 532-026 | 404 55B | ||
| Totale attività | 44.887.778 | 40.057.760 |
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato |
Voci dello schema di stato patrimoniale | 3 12 2017 | PINNING aggregato |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 12.565.763 | 8.512.261 | |||
| Voce | 10 | Debiti verso banche | 12.565.763 | 8 512 261 | |
| Debiti verso clientela | 26.555.247 | 26.158.847 | |||
| Voce | 20 | Debiti verso cliente a | 26 555.247 | 26 58 847 | |
| Titoli in circolozione | 12.450 | 115.490 | |||
| voce | 30 | Titoli in circolazione | 12:450 | 115.490 | |
| Passività linanziarie e derivati di copertura: |
82 998 | 118.697 | |||
| Voce | AO | Passività finanziarie di negoziazione | 82 356 | 110 401 | |
| Voce | 50 | Passività tinanzione valutate al fair value | 0 | 0 | |
| Voca | 60 | Derivati di copertura | 642 | 8 296 | |
| Altre voci del passivo | 1:260.171 | 851.771 | |||
| Voce | 70 | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica {+ / - } |
12113 | 19941 | |
| Voce | 80 | Passività fiscali | 7.604 | 5 351 | |
| Voce | 100 Altre passività | 1.240.454 | 826.479 | ||
| Fondi del passivo | 236.078 | 275.829 | |||
| Voce | 110. Trattamento di fine rapporto del personale | 79.859 | 91 491 | ||
| Voce | 120 Fondi per rischi e oneri | 156.219 | 184 338 | ||
| Capitale e riserve | 4.133.759 | 4.022.528 | |||
| Voce | 130 Riserve da valutazione | -13.726 | -13 797 | ||
| Voce | 140 Azioni rimborsabili | 0 | 0 | ||
| Voce | 150 Strumenti di capitale | 0 | 0 | ||
| Voce | 160 Riserve | 113.949 | 2789 | ||
| Voce | 170 Sovrapprezzi di emissione | 3 706.783 | 3 706 783 | ||
| Voce | 180 Capitale | 326 753 | 326.753 | ||
| Voce | 190 Azioni proprie (-) | 0 | 0 | ||
| Utile (Perdita) del periodo (+ / -) | 41312 | 2.337 | |||
| Voce 200 Utile (Perdita) del periodo [+ / -) | 41312 | 2 337 | |||
| Totale passivita e patrimonio netto | 44 887 778 | 40.057.760 |
| (in migliaia di euro) | Esercizio 2017 | |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 743.518 | |
| Margine di interesse | 743.518 | |
| Dividendi e Risultato delle partecipazioni | ||
| MARGINE FINANZIARIO | 743 518 | |
| Commissioni nette | 576.441 | |
| Altri proventi nelli di gestione | 18.904 | |
| 220 | Altri proventi e oneri di gestione | 92.598 |
| (meno) rettifiche su miglione su beni di terzi | 5,930 | |
| (meno) recupero spese legali e altre | (2 657) | |
| 180 | [mena] recupero imposte indirette | (76,967) |
| Risultato netto finanziario | 7.765 | |
| 70 | Dividendi e proventi simili su attività finanziarie | |
| 80 | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 6.030 |
| 90 | Risultato netto dell'attività di copertura | 1 681 |
| 100 | Utile (Perdita) da cessione affività fin. AFS | 54 |
| ALTRI PROVENTI OPERATIVI | 603 110 | |
| PROVENTI OPERATIVI | 1 346.628 | |
| Spese per il personale (al netto dei recuperi) | (351.312) | |
| 180 | Spese per il personale | (350.955) |
| (meno) recupero spese amministrative connesse con il personale | (357) | |
| Altre spese amministrative (al netto dei recuperi) | (360_446) | |
| 180 | Altre spese amministrative | (440.427) |
| [più] recupero spese amministrative connosse con il personale | 387 | |
| (più) recupero spese legali e altre | 2657 | |
| 220 | (piu) recupero imposte indirette | 76.967 |
| Rettifiche su attività materiali e immateriali | (26.583) | |
| Rettifiche di valore su attività materiali | (20 648) | |
| Rettifiche di valore su attività immateriali | (5) | |
| 220 | (più) rettifiche su migliorie su beni di terzi | (5.930) |
| ONERI OPERATIVI | (738.341) | |
| RISUITATO DELLA GESTIONE | 608.287 | |
| Rettitiche nette su crediti verso Clientela | (545 250) | |
| 100 | Litile (Perdita) da cessione crediti v/ Clientela) | 171 082 |
| 130 | Rettifiche nette su crediti v/ Clientela | (453 882) |
| 130 | Rettitiche su garanzie rilasciate | 20 283 |
| Rettifiche nette su altre attività e operazioni | (12.535) | |
| 130 | Rettifiche nette su crediti v/ Banche | පිරිත |
| 130 | Rettifiche nette so attivita finanziarie AFS | (13.434) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 11.453 | |
| 190 | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 11.453 |
| Utili (Perdite) da cessioni di parlecip. e investim. | (1) | |
| 270 | Utili/Perdite da cessione di immobili ed altre attività | 1001 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPER. CORRENTE | 61.954 | |
| Imposte sul reddito dell'operatività corrente | (20.642) | |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO | 41.312 | |
La voce 100" Utile (Perdita) da cessione attività fin. AFS" è stata depurata dell'onere straordinario di euro 9.439 mila euro relativo all'intervento dello Schema Volontario del F.I.T.D. iscritto in questa voce e ricondotto nelle "Rettifiche nette su altre attività e operazioni".
Di seguito si riportano i valori al 31 dicembre 2016 su base aggregata.
| Voci | dell'affivo | Banca Popolare di Mantova Spa |
Ramo d'azienda conferito |
Spese Aumento di capitale |
Banca Papolare di Milano Spa 31/12/2018 aggregato |
|---|---|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 1.907.964 | 247-43 345 | 249 339 309 | |
| 20 | Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 150.393 | 103 055 162 | 103 205 555 | |
| 40 | Attività finanziarie disponibili per la vendita | 11.671.791 | 145 310 807 | 156.982.598 | |
| 60 | Crediti verso banche | 12:337 581 | 4773 256 360 | 4.785.593.941 | |
| 70 | Crediti verso clientela | 533 397 146 | 33.630.372.649 | 34.163.769.795 | |
| 80 | Derivati di copertura | 14710943 | 14.710.943 | ||
| 90. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura ger crica (+ / -) |
10-513.700 | 10.513 700 | ||
| 110 | Attivita materiali | 7 489 377 | 84.024.722 | 91.514.099 | |
| 120 | Altivita immateriali | 21.418 | 21.418 | ||
| 130 | Attività fiscali | 6:125 545 | 71 314.001 | 110.712 | 77 550 258 |
| a) correnti | 17 970 | 17.970 | |||
| b) anticipate | 6.107.575 | 71 314.001 | 110.712 | 77.532.288 | |
| di cui alla 214/11 | 5.818 361 | 5.818.391 | |||
| 150 | Altre attivita | 11 838 998 | 393.122.087 | -402 591 | 404 558 494 |
| Totale dell'attivo | 584.940.213 | 39 473 111776 | -291 879 | 40.057.760.110 |
| Voci | del passivo e del patrimonio netto | Banca Popalare di Mantova Spa |
Ramo d'azienda conferito |
Spese Aumento di capitale |
Banca Popolare di Milano Spa 31/12/2016 aggregato |
|---|---|---|---|---|---|
| 10 | Debiti verso banche | 196747 786 | 8315 513 389 | 8512.261 175 | |
| 20 | Debiti verso clientela | 327 029 763 | 25 83 1 8 17 362 | 26 158 847 125 | |
| 30 | Titali in circolazione | 11 049 167 | 104 441 328 | 115 490 495 | |
| AD | Passività finanziarie di negoziazione | 164 255 | 110.237 160 | 110.401 415 | |
| 60 | Derivati di capertura | 8 295 548 | 8 295,548 | ||
| 70 | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+ / -) |
19940 574 | 19.940.574 | ||
| 80. | Passivita fiscali | 53 302 | 5 298 143 | 5.351 445 | |
| b) differite | 53 302 | 5.298.143 | 5351 445 | ||
| 1.00 | Altre passivita | 10.262.906 | 816 213.790 | 826.476.696 | |
| 110 | Trattamento di fine rapporto del personale | 215.950 | 91 275 252 | 91 491 202 | |
| 120: | Fondi per rischi e oneri! | 443 910 | 183 894 150 | 184.338.060 | |
| altri fondi b): |
443 910 | 183 894 150 | 184.338.060 | ||
| 130 | Riserve da valutazione | 18:408 | -13.814920 | -13796512 | |
| 160 | Riserve | 2789 102 | 2.789 102 | ||
| 170 | Sovrapprezzi di emissione | 30 860 119 | 3.676.214.979 | -291 879 | 3706783 219 |
| 180 | Capitale | 2.968.290 | 323.785.021 | 326.753.311 | |
| 200. | Utile (Perdita) di esercizio (+ / +) | 2337 255 | 2 337 255 | ||
| Totale | del passivo e del patrimonio netto | 584 9402 3 | 39.473.111.776 | -291 879 | 40.057.760.110 |
Informativa resa ai sensi dell'art. 149 - duodecies del Regolamento Emittenti Consob.
Nell'anno 2017 la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. e le società appartenenti alla stessa rete hanno svolto, per conto della Banca Popolare di Milano Spa, i servizi di seguito dettagliati:
| Tipologia di servizi (importi in migliaia di euro) |
PricewaterhouseCoopers S.p.A. | Altre società del network PricewaterhouseCoopers S.p.A. |
|---|---|---|
| Revisione Contabile | 652 | |
| Servizi di affestazione | 3 : | |
| Altri servizi (") | 81 | |
| Totale 12 No |
655 | BH. 1 |
(*) Supporto metodologico in ambito normativo GIR\FACTA
il progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 completo della nota integrativa e accompagnato dalla relazione degli amministratori sull'andamento della gestione è stato approvato il 6/02/2018 dal Consiglio di Amministrazione e messo a disposizione del Collegio Sindacale nei termini di legge.
Nello svolgere l'attività di controllo il Collegio Sindacale si è attenato in particolare alle norme dettate dall'art. 2429. comma 2, del Codice Civile, dal D.lgs. n. 39/2010 come modificato dal D.lgs. n. 135/2016, e alle Disposizioni di Vigilanza emanate della Banca d'Italia. Il Collegio ha inoltre ritenuto opportuno attenersi anche alle norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate emanate dal CNDCEC il 15/04/2015, nonché alla Comunicazione Consob DEM/1025564 del 6/04/2001 e succ. mod.
Si premette che il Collegio Sindacale della società originariamente composto:
| 4 | dal prof. Giultano Buffelli | Presidente |
|---|---|---|
| dal dott. Ezio Simonelli | Sindaco effettivo | |
| dal dott. Dorino Mario Agliardi | Sindaco effettivo | |
| dal dott. Mario Signani | Sindaco supplente | |
| - | dal dott. Angelo Zanetti | Sindaco supplente |
si è modificato nel corso del 2017, a seguito dimissioni del Sindaco effettivo dott. Ezio Simonelli con subentro del Sindaco supplente più anziano di età, ed è attualmente così composto:
| - | dal prof. Giuliano Buffelli | Presidente |
|---|---|---|
| - | dal dott. Dorino Mario Agliardi | Sindaco effettivo |
| dal dott. Mario Signani | Sindaco effettivo | |
| dal dott. Angelo Zanetti | Sindaco supplente |
L'Assemblea sarà chiamata a pre evedere ai sensi dell'articolo 2401 del Codice Citile,
Per lo svolgimento delle funzioni di vigilanza il Collegio Sindacale ha acquisito le necessarie informazioni partecipando alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, incontrando il Direttore Generale, la società di revisione incaricata e i vari responsabili delle funzioni di controllo interno, oltre agli altri responsabili (o delegati) delle competenti strutture aziendali di volta incontrati su specifici temi.
Il Collegio Sindacale dà inoltre atto di aver vigilato sul rispetto della statuto sociale e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione
Il Collegio Sindacale fornisce qui di seguito le informazioni salienti riguardo all'attività di controllo svolta.
Il bilancio è stato redatto conformemente ai criteri di valutazione e di rilevazione stabiliti dagli IAS e dagli IFRS, in ossequio alla circolare della Banca d'Italia n. 262 decembre 2005 e successivi aggiornamenti.
I saldi riportati ai fini comparativi nei prospetti contabili e nella nota integrativa sono quelli del bilancio al 31/12/2016 di Banca Popolare di Mantova S.p.a. e non sono comparabili in considerazione dell'operazione straordinaria deliberata nel corso del 2016 e attuata nel mese di gennaio 2017. in particolare il conferimento di ramo d'azienda da Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. a Banca Popolare di Mantova S.p.a. con decorrenza 1/01/2017 (si veda verbale del Collegio Sindacale sul bilancio al 31/12/2016).
Premesso quanto sopra, di seguito si sviluppa la relazione del Collegio al bilancio dell'esercizio 2017.
Quanto all'esercizio 2017, e in particolare ai rapporti intercorsi tra la Banca Popolare di Milano S.p.a con le altre società del Gruppo e in generale con le parti correlate, si precisa che le operazioni intercorse risultano poste in essere a condizioni conformi alle procedure di Gruppo; si fa presente:
| (migliaia ili curo) | 2017 | 2016 | |
|---|---|---|---|
| Totale retribuzione lorda | 949 | 502 | |
| di car: | |||
| Amministratori e Sindaci | 669 | 242 | |
| Dipendenti | 245 | 240 | |
| Benefici a breve termine (es. nutovettura, alloggio, polizza infortuni, assistenza sanitaria). |
1 | ||
| Benefici successivi al rapporto di lavoro (es. fonda pensioni, sistema integrativo previdenziale) |
20 | 23 | |
| Benefici a lungo termine (eventuale) | |||
| Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro (es, trattamento di fine rapporto, allre indennita) |
|||
| Pagamenti in azioni (stock option / stock grant, pagamento di premi in azioni) | 11 | 17 |
nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2017 (con relativa incidenza sulle voci di bilancio) intrattenuti con la Capogruppo, le altre società del Gruppo, le entità considerate quali "partecipazioni rilevanti" del Gruppo e valutate a patrimonio netto, , il management del Gruppo con responsabilità strategiche (che include gli organi di controllo) e le altre parti correlate del Gruppo.
| PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE E DELLA LONO INCIDENZA SULLE VIXI DI BILANCHE (migliata di suru) |
Società Castrollanto |
Altre Speits del Gruppo (Commilliate) |
Parlexipakismi HUVANI valuiate i PN (CMC799) |
Diriged tim Responsebilità Mrategiche |
Altre Parti Currente |
TOTALE | % mal Balancio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Amisita finanziarie di nogoria maga | 315 | 22 373 | 33 | 22621 | 28 11 42 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair 1:16 150 |
|||||||
| Astroita finanziarie disponibili per la readita |
|||||||
| Attivita fimanziarie detemate inno alla SCADedra |
|||||||
| Crediti versa Hanche | 0 401 104 | 11 (18) | 0 | 0 | 11 | 14 1 257 | |
| Crediti versa Chentels | 2 133 215 | 058.724 | 2012 | 20 542 | 0-113-306 | 44 72 % 93596 |
|
| Derivali di repertura | 2 233 | 1111 | 117.999 | ||||
| Altre voci doll'atlico 0000 110-00-110-120-130-130-130-1903 |
4,976 | 1 019 | 10 | 6. 4115 | 11:74% | ||
| Debiti versa bittelle | 5 543 1198 | 431 493 | 2654 201 | 87,7276 | |||
| Debiti versa chennela | 134 820 | 105 979 | 4 007 | 18,912 | 301 877 | 1144 | |
| Then in corcolariane | 265 | 265 | 3,2394 | ||||
| Passività t-anxistir in morociarione | 1712 | 1-8 16-11 | 20 338 | 镇 205 | |||
| Passavità finanzierie valutate al fair VAND |
|||||||
| Derivati di copertura | 612 | 617 | 100 CCA. | ||||
| Altre voci dei pussivo [yoci 70-80-30-101)-118-120-1303 |
119 262 | 21,647 | 20 | 111.029 | 2.000 | ||
| Garmient rilasciate | 5942 | 35.788 | 4.330 | 47 Cob D | 1,7294 | ||
| Garantie neevate | 2.005 | 35.351 | 37,456 | ||||
| Empegra | 6 124 | 158 637 | 19 | 156.210 | 3,344 | ||
| Interesti amste preventi assimilati | 13/11/2 | 35 804 | 3.00 B | ੋਡ | 6.77 | 52.511 | 6,72% |
| Interessi passist e non i ausmitali | માં જોડી | -1613 | -151 | . I | -10 | =12.241 | 12.7324 |
| Cummissioni aftive | ದ | 11.131 | 41 8010 | 1 | 5.1145 | રજી તનવ | 4 3016 |
| Commissioni passare | 0 | 。】 126 | 4 236 | 2.274 | |||
| Dividendi o proventi umili | |||||||
| Risultata finanziario (roci 80-96-105- 110) |
|||||||
| Rettifiche Riprese di valure (voci 130-200-210-260) |
|||||||
| Spese amministrative | -11 871 | -111-704 | -12 | -919 | 10 | 24 533 | 29,57% |
| di cui: Spese per il personale | -1.512 | 173 | 41 | -941 | 10 | 223 | 数元度%。 |
| di cus. Altre spese amministrative | -111 156 | -153-877 | -43 | 214 296 | 63,20% | ||
| Altri provesti / nace i di gratione (Del - 120 - 190) |
238 | 438 | 0.6396 | ||||
| Codi / Ricavo relativi a gruppi in alfrittà in 114 di dismis, (IFRS 5) |
ਤੇ ਸਿੰ | 22:313 | 33 | 22 411 | 26.11% | ||
| Altri proventi ! meri |
Banca Popolare di Milano S.p.a. ha attribuito a PricewaterhouseCoopers S.p.a. l'incarico di revisione legale dei conti (per un'entità di compensi maturati per il 2017 pari a Euro 652 mila, senza considerare I'IVA, le spese e il contributo Consob) e di attestazione del contributo al Fondo Nazionale di Garanzia (per un'entità di compensi maturati per il 2017 pari a Euro 3 milla, senza considerare I'VA c le spese).
E' stata accertata l'esistenza dell'indipendenza della società di revisione ex art. 17 del D.lgs. n. 39/2010 come modificato dal Dlgs. n. 135/2016 anche sulla base di lettera di conferma annuale dell'indipendenza datata 15/02/2018, rilasciata ai sensi dell'art. 6. paragrafo 2, lett. a) del Regolamente Europeo n. 537/2014.
Si fa inoltre presente che il Collegio Sindacale, tramite il suo Presidente o altro Sindaco effettivo designato, ha partecipato alle riunioni dell'Organismo di Vigilanza ex D.lgs, n. 231/2001 della Banca. In particolare si precisa che l'Organismo di Vigilanza 231, nella relazione sull'attività svolta nel 2017 non ha riscontrato significative criticità da rappresentare al Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Milano S.p.a. L'Organismo di Vigilanza 231, luttavia, si raccomanda affinché venga aggiornato quanto prima il "Modello 231" di Banca Popolare di Milano S.p.a. tenendo conto delle modifiche normative intervenute confermandone, in tal modo, la solidità strutturale.
La società di revisione ha rilasciato "la relazione aggiuntiva" ex art. I I del Regolamento di cui si e data informativa al precedente punto 4.
Nel corso dell'esercizio negli incontri con la società di revisione non sono emersi fatti meritevoli di attenzione
Dalla data di riferimento d'esercizio, 31 dicembre 2017, e fino al 6 febbraio 2018, data in cui il progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare Milano S.p.a. non sono intervenuti eventi che comportino impatti sui valori aggregati rilevati nel bilancio.
...
In relazione a tutto quanto sopra esposto. Il Collegio Sindacale - vista la relazione della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.a. datata 14/03/2018 relativa alla revisione contabile dell'esercizio e rilevato che nella stessa è dichiarato che il bilancio è conforme agli international Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 43 del D.lgs. n. 1362015, che esso fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrinomiale : finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa della società » ritiene che non rilevino motivi ostativi all'approvazione del bilancio di esercizio così come redatto dal Consiglio di Amministrazione.
La relazione della società di revisione contiene un giudizio senza rilievi sulla relazione sulla gestione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e) del Dilgs. n. 39/2010.
Quanto alla proposta di distribuzione del risultato dell'esercizio formulata dal Consiglio di Anministrazione la stessa è rispettosa delle disposizioni di Vigilanza.
Milano. 14/03/2018
Il Collegio Sindacale Prof. Giuliano Buffell Dott Dorino Mario Agliardi
Dott. Mario Signani

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, 11º 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) a" 537/2014
Agli azionisti di Banca Popolare di Milano SpA (già Banca Popolare di Mantova SpA)
Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Banca Popolare di Milano SpA (di seguito anche la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Banca al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 43 del DLgs nº 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a Banca Popolare di Milano SpA in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
1.12.0.000 Fines Pones Pona Pona Pona Ponaciandialio o Tel 04.000 Februario
Procedure di revisione in rispasta aali aspetti chiave
Valutazione dei crediti verso la clientela per finanziamenti
Nota integrativa: Parte A- Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale, sezione 7 dell'attivo Parte C - Informazioni sul conto economico, sezione 8 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
I crediti verso la clientela per finanziamenti al 31 dicembre 2017 rappresentano la parte preponderante della voce 70 "Crediti verso la clientela" che mostra un saldo pari ad Euro 33.668 milioni, corrispondente al 75 per cento del totale dell'attivo del bilancio. Le rettifiche di valore nette dei crediti verso clientela addebitate nell'esercizio ammontano a Euro 454 milioni e rappresentano la migliore stima formulata dagli amministratori al fine di recepire le perdite insite nel portafoglio crediti alla data di riferimento del bilancio sulla base dei principi contabili applicabili.
Alla valutazione di tali crediti è stata dedicata particolare attenzione nell'ambito della nostra attività di revisione tenuto conto della rilevanza del valore di bilancio, dell'elevata incidenza del credito deteriorato e dei cambiamenti apportati nel corso dell'esercizio ad alcuni criteri di stima. Sotto diverso profilo, i processi e le modalità di valutazione risultano inevitabilmente caratterizzati da un'elevata soggettività e richiedono complessi processi di stima di numerose variabili. Il ricorso a significative assunzioni rileva, in particolare, oltre che per la verifica dell'esistenza di obiettive evidenze di perdite alla data di bilancio, per la determinazione dei dati di input ai modelli utilizzati e, per i crediti valutati in via analitica, per la determinazione dei flussi di cassa futuri attesi, dei tempi di recupero, nonché del valore di realizzo delle eventuali garanzie.
Nello svolgimento della revisione contabile abbiamo tenuto in considerazione il controllo interno rilevante per la redazione del bilancio al fine di definire le procedure di revisione appropriate nelle circostanze. In particolare, al fine di indirizzare questo aspetto chiave della revisione, abbiamo effettuato la comprensione e la valutazione del disegno dei controlli rilevanti in ambito monitoraggio, classificazione e valutazione del credito e la verifica dell'efficacia operativa di tali controlli.
Particolare attenzione è stata dedicata alla comprensione e verifica della appropriatezza delle politiche, delle procedure e dei modelli utilizzati per la valutazione del credito sia su base analitica che su base collettiva, nonché delle modalità di determinazione e stima dei principali parametri utilizzati nell'ambito di tali modelli. In relazione ai cambiamenti apportati nel corso dell'esercizio ai criteri di stima si è proceduto, altresi, alla comprensione ed alla valutazione dell'appropriatezza e ragionevolezza di tali cambiamenti.
Al fine di valutare la zagionevolezza delle conclusioni raggiunte dagli amministratori in merito alla valutazione dei crediti, tenuto, peraltro, conto della classificazione in bilancio secondo le categorie previste dal quadro normativo sull'informazione finanziaria e regolamentare applicabile, abbiamo selezionato un campione di crediti deteriorati e verificato la ragionevolezza delle assunzioni formulate con particolare riferimento all'identificazione e quantificazione dei flussi di cassa futuri attesi, alla valutazione delle garanzie che assistono tali esposizioni ed alla stima dei tempi di recupero.

| Aspetti chiave | Procedure di revisione in risposta agli aspetti chiave |
|---|---|
| Abbiamo, altresi selezionato un campione di crediti non identificati come deteriorati e verificato la ragionevolezza della classificazione sulla base delle informazioni disponibili in merito allo stato del debitore e di altre evi enze informative disponibili, ivi incluse quelle esterne. |
|
| Per i credit deteriorati valutati sulla base di parametri statistici e per i crediti non deteriorati valutati su base collettiva, oltre a verificare la corretta applicazione del criterio definito, specifiche verifiche sono state effettuate con riferimento alla determinazione dei principali parametri di stima nell'ambito dei modelli utilizzati e con riferimento alla completezza ed accuratezza dei dati alimentanti tali modelli. |
Migrazione dei sistemi informativi dell'ex Gruppo BPM sulla piattaforma Banco BPM
A seguito del perfezionamento dell'operazione di aggregazione tra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo BPM ed in esecuzione di quanto previsto dal piano strategico in tale ambito predisposto, nel corso dell'esercizio è stata effettuata la migrazione dei sistemi informativi, ivi inclusi quelli contabili, riconducibili all'ex Gruppo BPM sulla piattaforma del nuovo Gruppo. Nell'ambito della nostra attività di revisione abbiamo prestato particolare attenzione al processo di migrazione dei sistemi contabili, tenuto conto della complessità operativa della stessa e dei possibili riflessi sul bilancio collegati al potenziale rischio di non completa ed accurata migrazione delle informazioni dal vecchio al nuovo sistema contabile.
Nello svolgimento della revisione contabile, specifica attenzione è stata prestata all'analisi della metodologia di migrazione definita edapplicata, nonché alle attività di verifica pianificate e svolte al fine di presidi re i rischi connessi a tale processo, ivi inclusi i controlli effettuati dalla funzione di revisione interna.
Abbiamo proceduto, anche con il supporto di specialisti, all'esame ed alla verifica dell'effettivo svolgimento dei principali controlli volti a garantire la completezza ed accuratezza dei dati migrati, delle ulteriori attività di verifica e controllo eventualmente resesi necessarie a seguito di anomalie ed eccezioni ed a verificare, su base campionaria, la completa ed accurata migrazione dei saldi contabili dal vecchio al nuovo sistema.
Abbiamo, inoltre svolto specifiche analisi e verifiche dei contri transitori e di eventuali transazioni in sospeso connesse alle attività di migrazione, procedendo, altresi, a verificare la relativa appropriata e tempestiva investigazione e sistemazione.

La Banca, come richiesto dalla legge, ha inserito nella nota integrativa i dati essenziali dell'ultimo bilancio di Banco Popolare Società Cooperativa e Banca Popolare di Milano Scarl, che, fondendosi, hanno dato origine alla società che esercita l'attività di direzione e coordinamento su Banca Popolare di Milano SpA. Il nostro giudizio sul bilancio di Banca Popolare di Milano SpA non si estende a tali dati.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 43 del DLgs nº 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non conter ga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Banca di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli atilizzatori sulla base del bilancio d'esercizão.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostre indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto zali aspetti nella relazione di revisione.

L'assemblea degli azionisti di Banca Popolare di Milano SpA ci ha conferito in data 23 marzo 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Banca per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, parazzafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rim-sti indipendenti rispetto atia Banca nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.
Gli amministratori di Banca Popolare di Milano SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione di Banca Popolare di Milano SpA al 31 dicembre 2017, inclusa la sua coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la sua conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio di Banca Popolare di Milano SpA al 31 dicembre 2017 e sulla conformità della stessa alle norme di legge, noché di rilasciare una dichiarazione su eventuali "rrori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio di Banca Popolare di Milano SpA al 31 dicembre 2017 ed è redatta in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cuí all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Milano, 14 marzo 2018
PricewaterhouseCoopers SpA
Pieffrancesco Anglani (Revisore legale)
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