AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Kme Group

Quarterly Report Sep 25, 2018

4070_ir_2018-09-25_5338d4fc-1a5e-414b-a57b-8f71aa825a19.pdf

Quarterly Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2018 (I SEMESTRE 2018)

Redatta ai sensi dell'art. 154-ter del TUF

Consiglio di Amministrazione del 18 settembre 2018

Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 335.069.009,80 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Organi di Amministrazione e Controllo 3
Relazione intermedia sulla gestione 4
Situazione economico finanziaria
della Capogruppo Intek Group
8
Andamento della gestione nei diversi settori di investimento 12
Settore "rame" 12
Private Equity 16
Non Operating assets 18
Real Estate/Altre attività 18
Culti Milano/Altri Servizi 19
Gestione finanziaria 20
I risultati di Gruppo 21
Aggiornamenti in materia di Governance
25
Altre informazioni 27
Azioni Proprie 27
Società controllante ed assetti proprietari 27
Operazioni con parti correlate 27
Adeguamento alla nuova normativa in materia di Privacy 28
Liti e Controversie 28
Il personale 29
Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007 29
Gestione Rischi 30
Fatti di rilievo successivi al 30 giugno 2018 31
Principali controllate strumentali all'attività di Intek Group 32
I2 Capital Partners SGR SpA 32
Immobiliare Pictea Srl 32
Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 33
Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria
34
Prospetto dell'utile (perdita) del semestre
e delle altre componenti
di conto economico complessivo
36
Prospetti delle variazioni di patrimonio netto
37
Rendiconto finanziario –
metodo indiretto
39
Note esplicative
40
Attestazione del Presidente e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili
societari
78
Relazione della Società di Revisione
79

Organi di Amministrazione e Controllo

Consiglio di Amministrazione (nominato dall'assemblea del 8 maggio 2018)

Presidente Vincenzo Manes B Vice Presidenti Diva Moriani B Marcello Gallo B Amministratori Giuseppe Lignana A,C James Macdonald Ruggero Magnoni Alessandra Pizzuti Luca Ricciardi A,C Francesca Marchetti A, C A. Consigliere indipendente B. Amministratore esecutivo

C. Membro del Comitato per il Controllo e Rischi (Presidente Giuseppe Lignana)

Collegio Sindacale (nominato dall'assemblea del 8 maggio 2018)

Presidente Marco Lombardi Sindaci Effettivi Giovanna Villa

Sindaci Supplenti Elena Beretta

Alberto Villani Andrea Zonca

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Giuseppe Mazza

Società di revisione (nominata dall'assemblea del 31 maggio 2016) Deloitte & Touche SpA

Rappresentante comune degli Azionisti di risparmio Simonetta Pastorino

Rappresentante Comune dei Portatori delle "Obbligazioni Intek Group SpA 2015/2020" Rossano Bortolotti

Relazione intermedia sulla gestione

Signori Azionisti,

anche nel corso del semestre in commento, Intek Group SpA (di seguito anche "Intek" o la "Società") ha proseguito nello svolgimento della sua attività caratteristica di holding di partecipazioni diversificate e quindi nella gestione attiva dei propri investimenti, al fine della loro valorizzazione. Obiettivo prioritario della Società è la gestione dinamica delle partecipazioni e degli altri asset detenuti, con una accentuata focalizzazione sulla loro capacità di generazione di cassa o su quella di accrescimento di valore nel tempo.

Intek realizza investimenti con orizzonti temporali di medio-lungo termine, con l'obiettivo di creare e mantenere un portafoglio di attività flessibile, con cicli di investimento ridotti rispetto al passato e conseguente generazione di cassa più veloce. In tale ottica, vengono colte le occasioni di disinvestimento eventualmente offerte dal mercato e permane l'attenzione nei confronti dei settori più performanti e promettenti, mentre viene favorita l'uscita dai comparti, sia industriali che finanziari, che presentano ridotte prospettive di valorizzazione o tempi di realizzazione non coerenti con le politiche di gestione del gruppo.

In linea con tale ridefinizione strategica, il management della Società ritiene che l'apprezzamento complessivo delle performance della stessa vada effettuato considerando, accanto alla valutazione dei risultati economici periodicamente conseguiti, anche, e soprattutto, l'incremento di valore registrato nel tempo dai singoli asset posseduti e dalla loro capacità di trasformarsi in ricchezza per gli azionisti.

La presente relazione intermedia di gestione viene presentata in continuità con quanto operato negli scorsi esercizi, utilizzando i principi contabili previsti per le entità di investimento (modifiche apportate agli IFRS 10, 12 e IAS 27) introdotti dal Regolamento UE 1174/2013. Non si procede pertanto al consolidamento integrale degli investimenti in società controllate non strumentali che vengono invece rilevati al fair value con effetto a conto economico.

Rimangono escluse dal consolidamento le partecipazioni detenute per investimento, tra cui figura KME AG, società holding a capo del Gruppo KME, operante nel settore del "rame" e principale investimento della Società, e Culti Milano SpA (di seguito "Culti Milano"). Quest'ultima società quotata al mercato AIM (Alternative Investment Market) da luglio 2017.

Si ricorda come quella svolta da Intek non costituisca attività di gestione collettiva del risparmio e che, pertanto, non è richiesta l'iscrizione nell'albo delle imprese di investimento previste dall'art. 20 del D.Lgs 58/98.

Vengono di seguito riportati i principali eventi che hanno caratterizzato il primo semestre del 2018 di Intek e delle partecipate:

(i) Attività di valorizzazione del settore rame.

• In tale comparto si evidenzia l'importante acquisizione, i cui termini sono stati definiti nei primi giorni di luglio 2018, di MKM (Mansfelder Kupfer und Messing GmbH), altro primario operatore nel mercato europeo del rame. La rilevanza strategica di questa operazione è notevole, in quanto accresce la competitività complessiva di KME nei mercati di riferimento e potrebbe contribuire a nuovi sviluppi atti a modificare ulteriormente il perimetro delle attività industriali in portafoglio.

Il prezzo di acquisto pattuito è pari ad Euro 80 milioni oltre ad una contenuta partecipazione nella business combination risultante dall'operazione, da riconoscere al venditore in funzione della futura creazione di valore.

KME finanzierà l'acquisizione tramite l'utilizzo di proprie disponibilità e la vendita di asset non core.

Il closing dell'operazione, previsto entro la fine del presente esercizio, è subordinato all'avverarsi di alcune condizioni sospensive, tra cui l'autorizzazione da parte della competente autorità antitrust, già interessata a tal fine dai contraenti ed il cui processo di verifica è stato avviato il 4 giugno 2018.

L'operazione descritta va nella direzione indicata dalle linee strategiche volte alla valorizzazione di questo settore attraverso:

  • (i) il contenimento e l'eliminazione delle aree di attività non performanti, sia tramite riduzione di siti produttivi che la cessione a terzi di aziende, rami di aziende o compendi;
  • (ii) il rafforzamento dell'assetto industriale, economico e patrimoniale/ finanziario del gruppo KME da attuarsi mediante azioni dirette alla crescita di efficienza operativa, alla semplificazione organizzativa ed alla concentrazione delle risorse nei business a più alto valore aggiunto e nelle aree geografiche più dinamiche che garantiscano sviluppo e stabilità reddituale nel lungo temine;
  • (iii) la razionalizzazione dell'assetto finanziario del gruppo KME.

A tale ultimo proposito, si segnala l'emissione lo scorso febbraio, da parte di KME AG, di un bond dell'ammontare di Euro 300 milioni riservato ad investitori istituzionali qualificati con scadenza nel 2023, al tasso fisso del 6,75%. Le risorse finanziarie così ottenute sono state utilizzate per rimborsare parzialmente il finanziamento bancario in pool e relativi interessi, per circa Euro 197 milioni, per estinguere i finanziamenti e relativi interessi nei confronti di Intek Group per oltre Euro 42 milioni e, in generale, a supporto delle esigenze del Gruppo KME.

La manovra in commento ha consentito di diversificare la struttura dei finanziamenti in essere prorogandone le relative scadenze. KME AG ha concluso, infatti, con gli istituti finanziatori accordi di modifica e proroga per 3 anni del contratto di finanziamento bancario in pool e dei contratti di factoring, con l'opzione, su consenso degli istituti finanziatori, per prorogarne la scadenza di ulteriori 2 anni.

Altro elemento di rilievo è la sensibile riduzione, da Euro 475 milioni ad Euro 100 milioni, dell'ammontare massimo della garanzia rilasciata nel 2014 da Intek Group in favore delle banche del pool, nell'interesse di KME AG.

E' importante soffermarsi sulla rilevanza di questa operazione. La capacità KME di affacciarsi sul mercato obbligazionario, svincolandosi in parte dal credito bancario, è prova dell'accresciuta credibilità di questo Gruppo e del riconoscimento dei risultati connessi all'intenso lavoro di razionalizzazione e riposizionamento strategico attuato negli ultimi anni.

Intek Group, sempre nell'ambito della diversificazione della struttura del debito, nel gennaio 2018, ha concesso a KME AG una linea di credito di massimi Euro 30 milioni per necessità di capitale circolante ed a corredo del citato finanziamento in pool. Tale linea, ad oggi, non è stata ancora utilizzata.

• Quanto alla redditività del business, si evidenzia che l'EBITDA del primo semestre 2018 é stato pari ad Euro 38,6 milioni, rispetto agli Euro 36,2 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio (+6,6%).

(ii) Andamento della controllata Culti Milano SpA

La società, quotata sul mercato AIM a partire dal luglio 2017, ha registrato nel primo semestre 2018 un andamento positivo con i principali indicatori economici in crescita rispetto al primo semestre dell'esercizio 2017 ed in linea con il budget. Il fatturato è stato pari ad Euro 3,1 milioni, in crescita del 13% rispetto al primo semestre del precedente esercizio.

(iii) Attività del Fondo I2 Capital Partners

Intek Group detiene il 19,15% del fondo I2 Capital Partners (di seguito anche il "Fondo"). Nel corso del primo semestre 2018 il Fondo ha ceduto la residua partecipazione (23%) detenuta in Nuovi Investimenti SIM SpA (di seguito anche "NIS"), ricevendo una nuova rata di prezzo pari ad Euro 1,3 milioni. Al contempo è stata concordata con gli acquirenti la riduzione delle garanzie contrattuali a suo tempo rilasciate e l'estensione fino al 30 giugno 2019 del pagamento del residuo prezzo di cessione di Euro 1,2 milioni.

La conclusione di tali operazioni ha consentito al Fondo di effettuare un rimborso parziale con la distribuzione di complessivi Euro 2,8 milioni (di cui Euro 0,5 milioni a favore di Intek). Ulteriori Euro 3,1 milioni (di cui Euro 0,5 milioni di competenza di Intek) sono stati distribuiti nel mese di luglio a seguito della chiusura della liquidazione della partecipata Isno 4 Srl e dello svincolo di parte delle garanzie rilasciate nell'ambito dell'operazione NIS/Alpi Fondi.

Inoltre, nel mese di luglio 2018 è stata ceduta l'intera partecipazione detenuta dal Fondo in Nuova GS SpA, con un incasso di complessivi Euro 1,9 milioni.

Prosegue l'attività per la valorizzazione dei residui attivi facenti capo al Fondo, la cui scadenza, già prorogata al luglio 2018, è stata oggetto di una ulteriore proroga al luglio 2019 per consentire la migliore realizzazione degli attivi ancora in portafoglio.

Con riferimento al fallimento Festival Crociere si segnala che a fine maggio 2018 il Tribunale di Genova ha emesso la sentenza di secondo grado in merito all'ultimo contenzioso attivo ancora in capo alla partecipata Isno 3 Srl, assuntore del concordato fallimentare Festival Crociere. La nuova sentenza conferma il giudizio di primo grado (emesso nel 2012) che condannava le nostre controparti al pagamento di Euro 6,8 milioni, oltre interessi dal 2004, a titolo di revocatoria, ma rigettava le principali domande avanzate da Isno 3 Srl.

(iv) Nuove iniziative nel campo del Private Equity

Costituzione di Nextep Srl - Società Benefit

Nel giugno 2018, Intek unitamente alla Vice Presidente Diva Moriani ed alla società Nativa Srl, nell'ambito degli investimenti di private equity, ha costituito la società benefit Nextep Srl, con un capitale sociale di Euro 10.000, prima piattaforma d'investimento italiana dedicata ad aziende interessate ad integrare la sostenibilità nel proprio modello di business.

Target degli investimenti saranno aziende italiane ad alto potenziale alle quali apportare competenze, capitali e visione strategica per accelerarne la crescita e l'evoluzione in una direzione di sostenibilità, intesa come innovazione e leva di crescita del valore, sia economico che ambientale e sociale.

Tale iniziativa prende avvio dall'interesse che il mercato manifesta nell'ambito ESG (Environmental, Social and Governance) e dall'esperienza che Intek ed il suo management hanno accumulato in tema di sostenibilità e governance. Per quanto riguarda l'aspetto ambientale il partner di riferimento è stato individuato in Nativa, società di consulenza attiva nel campo della sostenibilità, nata come prima Benefit Corporation in Italia e la cui mission è quella di creare un impatto positivo di larga scala sulla società, sulla biosfera e sull'economia.

L'obiettivo di questa iniziativa, che dovrebbe prevedere un impegno di investimento da parte di Intek di circa Euro 8,5 milioni, è infatti quello di investire in aziende interessate ad integrare la sostenibilità nelle proprie strategie di investimento e di creazione di valore. Al momento non vi sono ancora esperienze di private equity di tale tipologia. Lo strumento di raccolta fondi, stimata in complessivi Euro 200/250 milioni, è quello della SPAC che sta incontrando grande attenzione da parte del mondo bancario e finanziario.

(v) Attività non performing

Nell'ambito di tali attività si segnala che nel mese di settembre è stato definito un accordo transattivo per la definitiva chiusura della controversia in essere con la curatela del Fallimento Mareco Sistemi Industriali Srl. La chiusura di tale accordo ha consentito di rilasciare per Euro 1,6 milioni il fondo rischi in precedenza accantonato rilevando un provento di pari ammontare.

Sintesi della struttura societaria del Gruppo

I settori di investimento di Intek sono attualmente:

  • quello tradizionale del "rame", comprendente la produzione e la commercializzazione dei semilavorati in rame e sue leghe, che fa capo alla controllata tedesca KME AG;
  • il settore delle "attività finanziarie e immobiliari", che comprende l'attività di private equity, svolta prevalentemente attraverso il fondo di investimento chiuso I2 Capital Partners (il "Fondo") e la gestione di crediti (fiscali, non performing e derivanti da procedure concorsuali) e di beni immobili.

Per quanto riguarda le "attività finanziarie e immobiliari", nel semestre in analisi sono proseguiti i programmi volti ad accelerarne il progressivo realizzo e si segnalano incassi per circa Euro 0,4 milioni.

Per gli investimenti nel "private equity", i programmi attuali sono orientati, oltre che allo sviluppo del progetto Nextep, verso la definitiva liquidazione degli attivi facenti capo al Fondo I2 Capital Partners, che ha chiuso il periodo di investimento a fine luglio 2012 e la cui scadenza, originariamente prevista dal regolamento nel luglio 2017, è stata dapprima prorogata al luglio 2018 e successivamente prolungata per un ulteriore anno.

Situazione economico finanziaria della Capogruppo Intek Group

Intek ha realizzato nel passato investimenti con orizzonti temporali di medio-lungo termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida. La sua strategia attuale mira ad un portafoglio flessibile, con cicli di investimento ridotti e generazione di cassa più veloce.

In linea con tale ridefinizione strategica, si evidenzia, come già illustrato in precedenza, come l'apprezzamento complessivo di Intek vada effettuato considerando, accanto alla valutazione dei risultati economici di periodo, anche, e soprattutto, l'incremento di valore registrato nel tempo dai singoli asset.

Tale valutazione è alla base delle scelte di allocazione delle risorse finanziarie operate dal management, che intende privilegiare unicamente i settori che appaiono più performanti e promettenti, favorendo invece l'uscita dai comparti, sia industriali che finanziari, che presentano prospettive di valorizzazione ridotte o con tempi di realizzazione non in linea con le attuali politiche di gestione del gruppo. La massimizzazione del valore degli asset gestiti viene perseguita con una precisa definizione delle strategie di business e il presidio delle società controllate, l'identificazione di accordi e/o opportunità di partnership, la valorizzazione di specifici asset e la gestione di operazioni straordinarie per le società controllate.

Situazione patrimoniale sintetica individuale
(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Rame 464.133 88,57% 463.976 89,26%
Attività finanziarie e immobiliari
Private Equity 5.160 5.924
Non operating assets 8.955 5.728
Real Estate/Altri 31.149 31.013
Culti/Altri Servizi 11.989 12.087
Totale Attività finanziarie e immobiliari 57.253 10,93% 54.752 10,53%
Altre attività/passività 2.615 0,50% 1.070 0,21%
Investimenti netti 524.001 100,00% 519.798 100,00%
Obbligazioni in circolazione (*) (103.121) (105.590)
Disponibilità nette verso terzi 61.478 36.935
Indebitamento finanziario netto verso terzi (41.643) (68.655)
Investimenti di liquidità in KME - 35.000
Indebitamento finanziario netto riclassificato
Intek Group
(41.643) (33.655)
Indebitamento finanziario netto verso terzi holding (41.643) 7,95% (33.655) 6,47%
Patrimonio netto totale 482.358 92,05% 486.143 93,53%

I principali dati patrimoniali di Intek al 30 giugno 2018, confrontati con il 31 dicembre 2017, possono così essere riassunti:

Note:

Nel prospetto gli investimenti sono espressi al netto di eventuali rapporti di credito/debito finanziari in essere con Intek Group.

(*) compreso degli interessi in maturazione.

Investimenti

Gli Investimenti netti facenti capo alla Società ammontavano al 30 giugno 2018 ad Euro 524,0 milioni, mantenendosi allineati al dato del 31 dicembre 2017 (Euro 519,8 milioni). Anche l'incidenza dei singoli settori rimane invariata con il settore "rame" che rappresenta sempre il maggior settore di investimento della Società (89% circa).

Patrimonio Netto

Il patrimonio netto della holding è pari a Euro 482,4 milioni rispetto ad Euro 486,1 milioni al 31 dicembre 2017; la variazione è determinata dal risultato del periodo (negativo per Euro 2,7 milioni, in assenza di significativi proventi da partecipazioni) e dall'effetto della prima applicazione dell'IFRS 9 (Euro 1,0 milione, al netto dell'effetto fiscale). Il patrimonio netto per azione è pari a Euro 1,11 mantenendosi in linea rispetto al valore del 31 dicembre 2017 (Euro 1,12).

Il Capitale Sociale al 30 giugno 2018, invariato rispetto al 31 dicembre 2017, è pari a Euro 335.069.009,80 suddiviso in n. 389.131.478 azioni ordinarie e n. 50.109.818 azioni di risparmio. Tutte le azioni sono prive di indicazione del valore nominale.

Al 30 giugno 2018 Intek deteneva n. 5.713.572 azioni ordinarie proprie (1,468% del capitale di categoria) e n. 11.801 azioni di risparmio proprie (pari allo 0,024% del capitale di categoria).

Gestione finanziaria

L'Indebitamento Finanziario Netto verso terzi holding ammontava al 31 dicembre 2017 ad Euro 33,7 milioni. La medesima grandezza al 30 giugno 2018 era pari ad Euro 41,6 milioni. Oltre ai titoli obbligazionari, scadenti nel febbraio 2020, non vi sono altri debiti finanziari verso terzi, se non un finanziamento di complessivi Euro 0,7 milioni riveniente dall'incorporata ErgyCapital e scadente nel dicembre 2019.

La Posizione finanziaria netta riclassificata di Intek al 30 giugno 2018, a raffronto con il 31 dicembre 2017, può essere così analizzata:

Posizione finanziaria netta riclassificata
(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Liquidità (52.150) (28.066)
Altre attività finanziarie (260) (150)
Crediti finanziari correnti verso controllate (7.261) (42.018)
(A) Attività finanziarie nette (A) (59.671) (70.234)
Debiti finanziari a breve termine 2.287 5.181
Debiti finanziari verso controllate 5.522 5.721
(B) Debiti finanziari a breve termine (B) 7.809 10.902
(C) Posizione finanziaria netta breve termine (A) - (B) (51.862) (59.332)
Debiti finanziari a lungo termine 238 476
Obbligazioni Intek Group 2015 – 2020 101.310 101.215
(D) Debiti finanziari a medio-lungo termine 101.548 101.691
(E) Posizione finanziaria netta (C) - (D) 49.686 42.359
Crediti finanziari non correnti verso controllate (1.050) (931)
Crediti finanziari non correnti verso terzi (9.985) (10.000)
(F) Crediti finanziari non correnti (11.035) (10.931)
(G) Posizione finanziaria netta riclassificata (E) + (F) 38.651 31.428
Rendiconto finanziario - metodo indiretto
(in migliaia di Euro) 1° semestre
2018
1° semestre
2017
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio
anno
28.066 9.216
Risultato ante imposte (2.678) (3.071)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 17 30
Svalutazione/(Rivalutazione) attività finanziarie correnti/non correnti 893 321
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 10 (109)
Variazione dei fondi rischi e spese (1.570) (402)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni di investimento (72) (1.907)
(Incrementi) decrementi in altri investimenti finanziari 398 4.655
Incrementi (decrementi) debiti finanziari verso correlate (199) (254)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari verso correlate 33.784 811
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 37 3.970
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (2.875) 180
(B) Cash flow totale da attività operative 27.745 4.224
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non
correnti
(17) (3)
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non
correnti
- 1.062
(C) Cash flow da attività di investimento (17) 1.059
Pagamento interessi su Obbligazioni (5.068) (5.068)
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 2.031 2.591
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (82) (10.172)
(D) Cash flow da attività di finanziamento (3.119) (12.649)
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
+ (D)
24.609 (7.366)
(F) Effetto cambiamenti principi contabili (525) -
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine
(A) + (E) +
periodo
(F)
52.150 1.850

I flussi finanziari del periodo possono così essere sintetizzati:

Il Conto economico che segue è stato riclassificato indicando in un'apposita sezione i risultati degli investimenti, inclusivi dei costi di gestione degli stessi.

Conto economico riclassificato
(in migliaia di Euro) 1° semestre
2018
1° semestre
2017
Variazioni fair value e altri oneri/proventi gestione investimenti 1.122 (237)
Costi di gestione investimenti (100) (258)
Risultato lordo degli investimenti 1.022 (495)
Commissioni attive su garanzie prestate (a) 786 1.974
Costi netti di gestione (b) (2.039) (2.226)
Costo struttura (a) - (b) (1.253) (252)
Risultato operativo (231) (747)
Oneri finanziari netti (1.814) (1.790)
Risultato ante imposte e poste non ricorrenti (2.045) (2.537)
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (634) (534)
Risultato ante imposte (2.679) (3.071)
Imposte dell'esercizio (62) 297
Risultato netto del periodo (2.741) (2.774)

La voce "Variazioni fair value e altri oneri/proventi gestione investimenti" è influenzata positivamente dalla conclusione della controversia Mareco legata all'attività ex Fime Leasing.

Le "Commissioni attive su garanzie prestate" diminuiscono a seguito della riduzione delle garanzie prestate a favore di KME.

* * *

Circa l'evoluzione prevedibile della gestione, i risultati dipenderanno prevalentemente dall'andamento dei singoli investimenti e da eventuali operazioni di disinvestimento delle attività ex-Intek. Matureranno inoltre le commissioni sulle garanzie finanziarie prestate nell'interesse di società controllate, pur in misura inferiore rispetto al passato. Per quanto attiene l'andamento della gestione delle partecipazioni si rinvia alle previsioni formulate nelle pagine successive sull'evoluzione dei settori in cui investe Intek.

* * *

Andamento della gestione nei diversi settori di investimento

Viene nel seguito illustrato l'andamento di gestione degli investimenti di Intek in essere al 30 giugno 2018, rappresentati dalle seguenti principali partecipazioni: KME AG, holding a capo del gruppo KME e Culti Milano. Viene inoltre definita quale investimento la quota del 19,15% detenuta da Intek nel Fondo I2 Capital Partners.

Si ricorda che le partecipazioni detenute per investimento sono valutate a fair value con effetto a conto economico.

Le altre partecipazioni detenute in portafoglio, reputate strumentali all'attività della Società, comprendono: I2 Capital Partners SGR e Immobiliare Pictea. Tali società, in considerazione dell'applicazione del principio contabile relativo alle Entità di Investimento, sono le uniche inserite nel perimetro del bilancio consolidato unitamente alla capogruppo Intek.

Relativamente alle partecipate strumentali, dopo il commento sugli investimenti, viene riportata una breve sintesi sull'andamento patrimoniale, economico e finanziario del primo semestre 2018.

* * *

Settore "rame"

L'investimento nel settore "rame" è così riepilogabile:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Partecipazione KME AG 456.368 456.368
Partecipazione KME Beteiligungsgesellsch.mbH 1.143 1.143
Altro 6.622 6.465
Totale "Rame" 464.133 463.976

Il settore "rame", che si riferisce alla produzione e commercializzazione dei semilavorati in rame e leghe di rame, fa capo alla società controllata tedesca KME AG e rappresenta il maggior investimento industriale di Intek.

Per l'ampio ventaglio dei loro impieghi, la domanda di semilavorati in rame e sue leghe è strettamente correlata all'andamento generale dell'attività economica nei diversi mercati di riferimento.

Sotto tale profilo la ripresa dell'economia globale si è andata rafforzando dalla fine del 2016, ma non si è tradotta in una solida ripresa del commercio mondiale. Un sostegno all'attività economica potrebbe derivare dall'attuazione di un programma di espansione fiscale da parte della nuova amministrazione statunitense, le cui caratteristiche sono tuttavia ancora incerte. E' emerso inoltre il rischio che la ripresa dell'economia globale sia frenata dall'innescarsi e dal diffondersi di spinte protezionistiche, quali i crescenti annunci di tariffe commerciali che impattano sui semilavorati a base di metallo.

Nell'area Euro, in cui il Gruppo KME è maggiormente presente, la crescita prosegue ad un ritmo moderato ma in graduale consolidamento, grazie alla spinta proveniente dalle componenti interne della domanda. L'incertezza sull'andamento dell'economia mondiale, in parte condizionata dalle tensioni geopolitiche, rappresenta il maggior fattore di rischio per l'attività economica.

Come già descritto nelle precedenti Relazioni sulla gestione, si evidenzia come il difficile contesto macroeconomico degli ultimi anni abbia spinto le unità operative del settore "rame" al rafforzamento dell'efficienza operativa e della flessibilità organizzativa e, nello stesso tempo, alla razionalizzazione del portafoglio dei business, con l'obiettivo di una maggiore focalizzazione delle risorse verso una serie di attività a più alto valore aggiunto e verso mercati a maggiore potenziale di crescita.

Ciò ha portato ad un chiaro orientamento strategico e al lancio di una serie di investimenti per l'espansione di laminati in lega con maggiore valore aggiunto in Germania, prodotti per applicazioni in electrical mobility e digitali che hanno una forte domanda nei connector.

Sotto il profilo dell'incremento dell'efficienza operativa sono stati portati a compimento i progetti di ristrutturazione di molti siti produttivi volti alla riduzione delle capacità in eccesso, a rendere meno pesante la struttura, ad ottimizzare i costi industriali, con impatti significativi sulla gestione in termini di recupero di efficienza e profittabilità.

Nel corso del primo semestre del 2018 KME ha ottenuto un incremento dell'afflusso ordini superiore al primo semestre del 2017, in linea con le generali aspettative di crescita. L'andamento nel mercato dell'acciaio, del petrolio e del gas a livello mondiale è stato favorevole per lo sviluppo dei prodotti speciali. In Germania, pur in presenza di un buon andamento di mercato, i semilavorati in rame e ottone hanno subito un impatto negativo dovuto all'accordo collettivo più oneroso del previsto ed alla mancanza di risorse lavorative.

In Italia la produzione ha registrato un miglioramento dell'andamento rispetto ai livelli del 2017 e continua a trarre beneficio dal trend positivo della domanda industriale. Per quanto riguarda tutti i semilavorati, le linee strategiche di incremento di efficienza ed il cambiamento del portafoglio prodotti verso elementi a più alto valore aggiunto continuano ad essere portate avanti e mostrano miglioramenti.

La joint venture KMD ha completato con successo un nuovo stabilimento di produzione di laminati per connectors in Cina nel luglio 2018. La linea di laminazione a freddo e ricottura è stata completata nell'autunno del 2017, mentre la fonderia e la linea di laminazione a caldo hanno iniziato ad operare nel luglio del 2018. Lo stabilimento di Henan ha operato secondo il piano di "ramp-up" adeguato per tutto il primo semestre del 2018.

In tale contesto, si evidenzia l'importanza dell'acquisizione, i cui termini sono stati definiti nei primi giorni di luglio 2018, di MKM (Mansfelder Kupfer und Messing Gmbh), altro primario operatore nel mercato europeo del rame. La rilevanza strategica di questa operazione è notevole, in quanto accresce la competitività complessiva di KME nei mercati di riferimento e potrebbe contribuire a nuovi sviluppi atti a modificare ulteriormente il perimetro delle attività industriali in portafoglio.

Il prezzo di acquisto pattuito è pari ad Euro 80 milioni oltre ad una contenuta partecipazione nella business combination risultante dall'operazione da riconoscere al venditore in funzione della futura creazione di valore.

KME finanzierà l'acquisizione tramite l'utilizzo di proprie disponibilità e la vendita di asset non core.

Il closing dell'operazione, previsto entro la fine del presente esercizio, è subordinato all'avverarsi di alcune condizioni sospensive, tra cui l'autorizzazione da parte della competente autorità antitrust, già interessata a tal fine dai contraenti ed il cui processo di verifica è stato avviato a far data dal 4 giugno 2018.

Si segnalano ulteriori trattative in corso con partners diversi che potranno generare positivi sviluppi strategici con possibili accordi prodromici alla cessione di alcuni comparti di business.

Andamento dei singoli mercati

Per quanto riguarda l'andamento del mercato, la domanda dei semilavorati in rame e sue leghe destinati all'edilizia continua ad essere caratterizzata da una debolezza di fondo che vanifica l'effetto positivo derivante dall'incremento di valore aggiunto ottenuto attraverso una politica di alta qualità, un'ampia gamma di prodotti, un servizio continuo di assistenza ai clienti e l'offerta di idee progettuali con la promozione di soluzioni innovative nel campo della casa, del suo arredamento e in generale dei grandi spazi pubblici. I volumi totali di laminati nel primo trimestre del 2018 hanno mostrato un elevato afflusso di ordini in proporzione alle vendite.

Nel comparto dei tubi idrotermosanitari per l'edilizia sia i volumi di vendita che i prezzi sono rimasti leggermente più deboli nella prima metà del 2018 rispetto all'anno precedente. La domanda di mercato dei tubi industriali si è presentata a livelli analoghi al 2017.

L'evoluzione della domanda dei semilavorati in rame e sue leghe destinati ai settori industriali, per i quali il Gruppo KME vuole rappresentare un partner importante mettendo a disposizione il proprio storico know-how nella metallurgia, sta confermando i segnali di stabilità, seppure differenziati, nei diversi comparti con un trend positivo in tutte le applicazioni correlate al settore "automotive" e dell'elettronica, mentre più o meno stabile nei settori tradizionali; prospettive interessanti di crescita si stanno manifestando anche nel comparto dell'"e-mobility".

Il livello di mercato è stabile su un alto standard in tutte le aree rilevanti, come per i settori "automotive", automazione, industria elettrica, ingegneria meccanica. In aggiunta alle crescenti richieste del settore "automotive", una nuova forza trainante del business in questo settore è lo sviluppo di "smart home".

Con riferimento ai prodotti per la tecnologia di fusione e colata, l'afflusso ordini, in considerazione dell'andamento dell'industria di produzione dell'acciaio, è stato decisamente positivo. In parallelo, sono stati registrati progetti nell'area dei prodotti di nicchia.

Nell'area dei prodotti per applicazioni marittime e fasci tubieri, la situazione degli ordini è migliore rispetto al 2017 – in particolare nel settore della marina – e attualmente porta ad un fatturato in linea con la pianificazione aziendale e ad un afflusso ordini superiore. Tale andamento è stato determinato soprattutto dagli ordini provenienti dagli Stati Uniti, dalla Cina e dal Regno Unito.

I prodotti della divisione estrusi e trafilati in rame e leghe di rame hanno ottenuto valori migliori delle previsioni. Tuttavia, negli ultimi mesi l'afflusso ordini è rimasto al di sotto delle aspettative.

Nell'ambito della divisione barre, si è avuto un livello molto elevato della domanda, supportato da una fase espansiva eccezionalmente lunga del business a livello europeo. Mentre i settori dell'"automotive" e delle "applicazioni industriali" (fili/ barre >15 mm) hanno sperimentato strozzature nella capacità e nei periodi di lunga consegna con conseguenti arretrati nelle spedizioni, gli ordini nel settore "edilizia" (barre>20 mm, tubi) sono rimasti altamente competitivi. Qui però la sostituzione con prodotti succedanei, la pressione delle importazioni sotto forma di pezzi finiti e la tendenza verso la miniaturizzazione hanno esercitato un effetto negativo sulla domanda e quindi sull'utilizzo della capacità degli stabilimenti di prodotti semilavorati, che negli anni recenti avevano continuato ad espandere la loro capacità produttiva.

Principali risultati settore rame
(in milioni di Euro) 1° semestre 2018 1° semestre 2017
Fatturato 1.027,9 954,9
Fatturato (al netto materie prime) 267,5 251,3
EBITDA 38,6 36,2
EBIT 23,1 20,5
Risultato ante poste non ricorrenti 5,8 6,9
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (7,1) (7,4)
Risultato al netto imposte ante valutazione IFRS rimanenze magazzino (1,2) (3,3)
Impatto valutazione IFRS rimanenze magazzino 9,1 12,3
Risultato partecipate a patrimonio netto (2,3) (4,4)
Risultato consolidato netto 4,9 3,8
Indebitamento netto * 189,9 254,4
Patrimonio netto di Gruppo * 201,6 198,3

Principali risultati consolidati del settore rame

(*) Dati al 30 giugno 2018 e al 31 dicembre 2017

Il Fatturato consolidato del primo semestre 2018 è stato di complessivi Euro 1.027,9 milioni, in incremento del 7,6 % rispetto al primo semestre 2017 (Euro 954,9 milioni). Al netto del valore delle materie prime, il fatturato è passato da Euro 251,3 milioni ad Euro 267,5 milioni, segnando un aumento del 6,4%.

L'Utile operativo lordo (EBITDA) del primo semestre 2018 é pari ad Euro 38,6 milioni, superiore del 6,6% rispetto a quello del primo semestre 2017 quando era stato pari a Euro 36,2 milioni, a conferma dell'effetto positivo delle misure di efficientamento, di flessibilità e di focalizzazione su margini più elevati adottate dal Gruppo.

L'Utile operativo netto (EBIT) è pari a Euro 23,1 milioni (Euro 20,5 milioni nel primo semestre 2017).

Il Risultato ante componenti non ricorrenti è positivo per Euro 5,8 milioni (Euro 6,9 milioni nel primo semestre 2017).

Il Risultato consolidato netto del primo semestre 2018 è positivo per Euro 4,9 milioni (negativo per Euro 3,8 milioni nel primo semestre 2017).

Tale risultato è stato influenzato positivamente per Euro 9,1 milioni dalla valutazione IFRS dello stock e degli impegni di vendita; positivo per Euro 12,3 milioni nel primo semestre 2017.

Sul risultato del primo semestre 2018 gravano Oneri non ricorrenti per Euro 7,1 milioni, dei quali 3,1 milioni afferiscono ad ammortamenti/perdite su trasferimenti, prevalentemente di impianti non più utilizzati nell'attività operativa.

La Posizione Finanziaria Netta al 30 Giugno 2018 era negativa per Euro 189,9 milioni mentre presentava un indebitamento di Euro 183,7 milioni al 30 giugno 2017. Detta grandezza al 31 dicembre 2017 ammontava ad Euro 254,4 milioni. Il gruppo sta continuando ad adottare misure volte all'ottimizzazione del fabbisogno di capitale circolante.

In data 9 febbraio 2018, KME AG ha emesso con successo un prestito obbligazionario ad alto rendimento dell'importo di Euro 300 milioni con durata cinque anni. Il prestito obbligazionario è stato oggetto di rating, è quotato, è dedicato agli investitori istituzionali ed è garantito da un pegno, con riserva del diritto di voto, sulle azioni di KME Germany GmbH & Co. KG, nonché da ipoteca di primo grado sugli immobili e sugli impianti industriali dello stabilimento di Osnabrück (di proprietà di KME Germany GmbH & Co. KG). Una parte del ricavato del prestito obbligazionario è stata utilizzata per rimborsare parte del finanziamento concesso dal pool bancario coordinato da Deutsche Bank AG che, in pari data, è stato prorogato fino al febbraio 2021, con opzione per l'estensione di due ulteriori anni su consenso degli istituti finanziatori per un ammontare totale fino ad Euro 350 milioni.

Nel giugno 2018 KfW IPEX-Bank GmbH ha aderito al pool bancario portando ad un incremento di Euro 15 milioni della linea di credito che ammonta ad Euro 365 milioni.

Sempre il 9 febbraio 2018 il gruppo KME ha firmato con Mediocredito Italiano SpA e Factofrance (già GE Factofrance SAS) la proroga fino al febbraio 2021 degli accordi di factoring firmati nel giugno 2016 relativi a linee utilizzabili dalle società francesi e italiane del Gruppo KME, per operazioni di factoring pro soluto e, parzialmente, pro solvendo, per un ammontare totale di Euro 400 milioni.

Tutti i finanziamenti sopra menzionati contengono covenants finanziari simili, soggetti a verifica trimestrale, ad eccezione del prestito obbligazionario, che è soggetto ad un "at incurrence covenant test" secondo gli standard dei bond ad alto rendimento. Alla data del 30 giugno 2018 il gruppo aveva rispettato tutti i covenants previsti.

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2018 era pari a Euro 201,6 milioni.

Nel corso del primo semestre 2018, gli investimenti sono stati pari a Euro 13,7 milioni (Euro 8,7 milioni nel 2017).

Il numero dei dipendenti al 30 Giugno 2018 è pari a 3.853 (3.801 a perimetro omogeneo) rispetto a 3.820 unità alla fine del 2017.

Circa l'evoluzione della gestione, i programmi di riorganizzazione ed efficientamento produttivo intrapresi negli ultimi mesi ed in corso di attuazione è previsto apportino ulteriori benefici in termini di efficienza e flessibilità. Con il consolidamento di una ripresa dell'attività produttiva in Europa il Gruppo KME potrà sfruttare al meglio il rafforzamento dell'accresciuta posizione competitiva e trarne a pieno i vantaggi per un ulteriore miglioramento dell'andamento economico anche attraverso il posizionamento del proprio portafoglio di prodotti verso quelli a margini più elevati. A supporto delle proprie strategie, KME continua a verificare le possibilità di consolidamento interne ed esterne ai fini di una migliore utilizzazione del proprio patrimonio.

Le quotazioni della materia prima rame nel primo semestre 2018 sono mediamente aumentate, rispetto all'esercizio precedente, del 20,3% in US\$ (essendo passate da US\$ 5.749/tonn. a US\$ 6.917/tonn.) e del 7,6% in Euro (da Euro 5.313/tonn. a Euro 5.716/tonn.). In termini di tendenza i prezzi medi del metallo rame nel secondo trimestre del 2018 hanno registrato un decremento del 1,3% in US\$ rispetto a quelli del primo trimestre del 2018 (da US\$ 6.961/tonn. a US\$ 6.873/tonn.), e del 1,8% in Euro (da Euro 5.664/tonn. a Euro 5.768/tonn.). In confronto con il quarto trimestre del 2017, la media del 2018 è aumentata del 1,6% in US\$ (da US\$ 6.809/tonn. a US\$ 6.917/tonn.) ed è diminuito del 1,2% in Euro (da Euro 5.784/tonn. ad Euro 5.716/tonn).

* * *

Private Equity

L'investimento nell'ambito del Private Equity è rappresentato dalla partecipazione detenuta dalla Società in I2 Capital Partners SGR, dai rapporti di debito e credito con la stessa e dalla quota del Fondo I2 Capital Partners detenuta direttamente da Intek Group.

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Fondo I2 Capital Partners 4.237 5.055
Partecipazione I2 Capital Partners SGR 2.177 2.177
Debiti finanziari verso I2 Capital Partners SGR (1.323) (1.312)
Altro 69 4
Totale Private Equity 5.160 5.924

Per i commenti sulla partecipazione I2 Capital Partners SGR si rimanda alla sezione "Principali controllate strumentali all'attività di Intek Group".

Fondo I2 Capital Partners

Intek detiene una quota del 19,15% nel fondo I2 Capital Partners (di seguito anche il "Fondo") che ha iniziato la sua operatività nel 2007, raccogliendo sottoscrizioni per Euro 200 milioni, pari all'ammontare massimo previsto dal Regolamento del Fondo. Le sottoscrizioni sono state raccolte unicamente presso investitori qualificati.

L'attività di investimento del Fondo, individuata nell'ambito delle cosiddette Special Situations, è terminata il 31 luglio 2012.

In coerenza con quanto previsto dal Regolamento del Fondo, l'Advisory Committee ed il Consiglio di Amministrazione di I2 Capital Partners SGR hanno deliberato di prorogare la durata del Fondo di un ulteriore anno e quindi fino al 31 luglio 2019, al fine di completare lo smobilizzo degli investimenti residui ed effettuare il rimborso completo delle quote alle migliori condizioni.

Al 30 giugno 2018 l'ammontare complessivo richiamato dall'avvio dell'operatività del Fondo era pari ad Euro 126,5 milioni, mentre gli impegni di versamento residui richiamabili ammontavano a circa Euro 8,2 milioni.

La seguente tabella riporta, per la quota di competenza Intek Group, i valori di fair value dei principali investimenti in essere al 30 giugno 2018, a raffronto con il 31 dicembre 2017.

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
ISNO 3 Srl - assuntore del concordato fall. Festival Crociere S.p.A 1.580 1.915
ISNO 4 Srl - assuntore del concordato fall. OP Computers SpA 349 349
Nuovi Investimenti SIM SpA 373 627
Benten Srl - (assuntore del concordato fall Mediafiction SpA) 405 405
Safim Leasing SpA in liquidazione 211 86
Editoriale Vita - -
Alitalia – Compagnia Aerea Italiana SpA - -
Nuova GS Srl / Selecta SpA 363 287
Totale Investimenti 3.281 3.669
Altro attivo/passivo 956 1.386
Totale Investimenti 4.237 5.055

Si riporta di seguito una sintetica descrizione dei principali investimenti ancora in essere al 30 giugno 2018.

ISNO 3 Srl – Procedura Festival Crociere

A fine maggio 2018 il Tribunale di Genova ha emesso la sentenza di secondo grado sull'unico contenzioso attivo ancora in essere di Isno 3 Srl. I giudici hanno confermato la sentenza di primo grado emessa nel dicembre 2012 condannando GIE Vision Bail, controllata al 100% da Calyon, al pagamento di Euro 6,8 milioni, oltre interessi, a titolo di revocatoria. La sentenza ha invece rigettato le principali domande avanzate da Isno 3, condannando la società al pagamento di ulteriori spese legali per circa Euro 300 migliaia che si sommano a quella della precedente pari a circa Euro 600 migliaia.

ISNO 4 Srl/OP Computers SpA

Al 30 giugno 2018 l'attivo di Isno 4 in liquidazione era costituito da disponibilità liquide per circa Euro 1,7 milioni. L'incasso di residui crediti fiscali, per circa Euro 0,1 milioni, nel luglio 2018 ha consentito la chiusura della liquidazione della società con assegnazione della liquidità complessiva al Fondo.

Nuovi Investimenti SIM SpA

Nel corso del primo semestre 2018 il Fondo ha ceduto la residua partecipazione (23%) detenuta in Nuovi Investimenti SIM SpA (di seguito anche "NIS"), ricevendo una nuova rata di prezzo pari ad Euro 1,3 milioni. Al contempo è stata concordata con gli acquirenti la riduzione delle garanzie contrattuali a suo tempo rilasciate e l'estensione fino al 30 giugno 2019 del pagamento del residuo prezzo di cessione di Euro 1,2 milioni.

Benten Srl

Al 30 giugno 2018 l'attivo da realizzare è costituito da crediti fiscali, per cui è in essere un contenzioso con l'Agenzia delle entrate.

Nuova GS SpA - Gruppo Selecta Srl – Investimento nel Gruppo Venturini

Nel mese di maggio 2018 è stato sottoscritto con il management della controllata il contratto per la cessione del 100% della partecipazione detenuta dal Fondo in Selecta SpA, attraverso la subholding Nuova GS SpA. La vendita della partecipazione, perfezionata nel successivo mese di luglio insieme alla cessione di un credito detenuto dal Fondo, ha comportato complessivamente l'incasso di circa Euro 1,9 milioni. Euro 150 migliaia sono potenzialmente richiamabili dalla controparte al manifestarsi, entro novembre 2019, di eventuali passività fiscali in capo a Nuova GS.

Non Operating assets

Possono così essere riassunti:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Partecipazione Breda Energia 6.162 6.162
Partecipazione Intek Investimenti 417 417
Crediti ex Fime (al netto anticipi) 5.260 5.274
Altri crediti non performing (crediti fiscali e da concordati) 2.279 2.279
Passività nette ex Isno 2 - (780)
Fondi Rischi (1.524) (3.260)
Crediti finanziari verso Intek Investimenti 580 -
Debiti finanziari verso Breda Energia in liquidazione (3.552) (3.608)
Altro (667) (756)
Totale Non Operating Assets 8.955 5.728

La variazione positiva di Euro 3,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2017 è da imputare:

  • alla positiva chiusura della vertenza con la curatela Mareco Sistemi Industriali che ha consentito, grazie alla sottoscrizione di un accordo transattivo, il rilascio parziale per Euro 1,6 milioni del fondo precedentemente stanziato;
  • al pagamento del debito di Euro 0,8 milioni legato a Isno 2;
  • all'incremento dei crediti finanziari a favore di Intek Investimenti a supporto delle iniziative della controllata.

* * *

E' proseguita l'attività di recupero crediti relativa alle attività ex Fime ed Isno 2 che ha consentito incassi nel corso del primo semestre per Euro 0,4 milioni.

* * *

Real Estate/Altre attività

L'attività Real Estate/Altre attività è così analizzabile:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Partecipazione Immobiliare Pictea 24.133 24.133
Immobili e terreni 973 973
Crediti finanziari verso Immobiliare Pictea 5.359 5.222
Partecipazione Progetto Ryan 2/Mecchld 217 217
Altro 467 468
Totale Real Estate/Altri 31.149 31.013

Sono proseguite nel semestre le attività volte alla valorizzazione degli attivi immobiliari detenuti dal Gruppo in particolare attraverso Immobiliare Pictea.

Nel corso del mese di settembre è stato sottoscritto un contratto di locazione per una parte dell'immobile di Varedo (ex Tecno), in precedenza completamente inutilizzato. La locazione di parte dello stabile, oltre ai benefici derivanti dai flussi finanziari (Euro 0,3 milioni annui a regime), potrà consentire una migliore conservazione dell'immobile ed aumentare l'interesse commerciale per la parte non locata, per la quale sono allo studio ipotesi di frazionamento.

Relativamente agli immobili ex Fime Leasing, si segnala la sottoscrizione di un preliminare di vendita per la cessione di parte dell'immobile di Sezze per un corrispettivo di circa Euro 0,5 milioni.

Culti Milano/Altri Servizi

Le attività sono così riepilogabili:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Partecipazione Culti Milano e Progetto Ryan 3 (ex Culti Srl) 11.400 11.735
Partecipazione Il Post 91 20
Debiti verso Progetto Ryan per acquisto partecipazione (804) (848)
Crediti finanziari verso partecipate ex-ErgyCapital 1.264 1.010
Altro 38 170
Totale Culti Milano/Altri servizi 11.989 12.087

Culti Milano SpA

Culti Milano SpA, che progetta, produce e vende in più di 30 nazioni, opera nel settore della produzione e distribuzione di fragranze d'ambiente d'alta gamma, un preciso segmento del mercato del lusso. Punti di forza del prodotto distribuito dalla società sono la chiara appartenenza allo stile Made in Italy, l'esclusività e la sofisticatezza delle fragranze e il design molto ricercato che lo fanno riconoscere quale brand iconico.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni nel primo semestre 2018 si sono attestati a Euro 3.052 migliaia, in crescita di Euro 327 migliaia (+13%) rispetto al 2017.

Le vendite realizzate sul mercato domestico si attestano a Euro 810 migliaia, con una crescita del 40% rispetto all'analogo aggregato del precedente semestre (Euro 580 migliaia); le vendite conseguite sui mercati internazionali (pari al 73% del fatturato complessivo) raggiungono Euro 2.242 migliaia, in sensibile incremento (6%) rispetto al primo semestre 2017.

L'EBITDA si attesta a Euro 220 migliaia (Euro 209 migliaia al 30 giugno 2017) (+5,26%) ed EBIT a Euro 42 migliaia, rispetto a Euro 75 migliaia del primo semestre 2017. Il risultato netto è negativo per Euro 125 migliaia (positivo per Euro 31 migliaia nel 2017).

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2018 è positiva per Euro 3,0 milioni rispetto all'indebitamento di Euro 206 migliaia del 30 giugno 2017. La medesima grandezza era positiva per Euro 3,7 milioni al 31 dicembre 2017.

Il potenziamento distributivo sui mercati internazionali, con una riorganizzazione negli Stati Uniti e l'ingresso in nuovi Paesi come Taiwan, hanno contribuito all'incremento delle vendite nel primo semestre 2018.

Nel luglio 2017 la società è stata ammessa alla quotazione sul mercato AIM (Alternative Investment Market) attraverso un aumento di capitale di complessivi Euro 4,5 milioni. Tali risorse hanno profondamente modificato il profilo patrimoniale della società, dotandola delle risorse necessarie per poter affrontare in modo adeguato l'importante piano di sviluppo commerciale in corso sia in Italia che all'estero, anche attraverso la presenza di punti vendita ad insegna Culti Milano, insieme con qualificati partner laddove opportuno. Il primo passo di questo piano di sviluppo è stata l'apertura delle Culti House a Napoli e Bari, effettuate a fine 2017.

Il primo semestre 2018 è stato di particolare rilevanza per la società. Si sono infatti sostanzialmente realizzate le attività essenziali, sia dal punto di vista commerciale che per gli aspetti inerenti l'ampliamento della collezione.

In particolare sono stati intensificati gli investimenti nel canale commerciale retail In Italia, con l'apertura delle nuove Culti House a Forte dei Marmi e Torino (che si vanno ad affiancare alle aperture del secondo semestre 2017 a Napoli e Bari). E' stato inoltre siglato il contratto relativo alla prossima apertura di una Culti House a Roma, nella centrale Via Vittoria, prevista per il mese di settembre 2018.

Attività ex ErgyCapital

Nel corso del primo semestre del corrente esercizio sono proseguite le attività inerenti alla gestione degli asset rivenienti dall'incorporazione di ErgyCapital, efficace a partire dal dicembre 2017. A seguito di detta fusione sono infatti pervenute ad Intek le residue attività nel campo della geotermia e del biogas per cui sono in corso iniziative volte alla loro realizzazione.

Nel luglio 2018 è stata ceduta a Veos SpA, al prezzo di Euro 150.000, la partecipazione interamente posseduta in E.GEO Srl, società operante nel settore della progettazione e installazione di impianti geotermici, principalmente nelle regioni del nord Italia.

Sempre nello scorso luglio è stata attuata la fusione per incorporazione in Energetica Solare Srl in liquidazione delle seguenti società, tutte interamente controllate da Intek: Ergyca Four Srl, Ergyca Two Srl in liquidazione ed Ergyca Sun Sicilia Srl in liquidazione.

* * *

Gestione finanziaria

La Capogruppo non ha alcuna posizione debitoria nei confronti di terzi oltre al prestito obbligazionario di Euro 101,2 milioni, con scadenza nel febbraio 2020 e ad un finanziamento di complessivi Euro 0,7 milioni riveniente dall'incorporata ErgyCapital con scadenza nel dicembre 2019.

Nel corso del primo semestre è stato incasso il finanziamento verso la controllata KME AG dell'importo di Euro 35 milioni scadente al 30 settembre 2018.

Intek ha assicurato nel semestre il necessario sostegno finanziario alle proprie partecipate sia strumentali che di investimento.

Al 30 giugno 2018 il saldo delle disponibilità liquide di Intek Group era pari ad Euro 52,2 milioni.

* * *

I risultati di Gruppo

Il risultato del periodo, in assenza di significativi risultati nell'ambito dei "Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni", è negativo per Euro 3,5 milioni ed è dovuto principalmente agli oneri finanziari netti ed alla riduzione dei ricavi da commissioni su garanzie prestate, quasi per intero compensati dal calo degli "Altri costi operativi".

Conto economico consolidato
(in migliaia di Euro)
semestre
2018

semestre
2017
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni (606) (276)
Commissioni su garanzie prestate 786 1.974
Altri proventi 632 526
Costo del lavoro (968) (955)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (425) (267)
Altri costi operativi (857) (2.512)
Risultato Operativo (1.438) (1.510)
Proventi Finanziari 904 1.140
Oneri Finanziari (2.932) (2.873)
Oneri Finanziari Netti (2.028) (1.733)
Risultato Ante Imposte (3.466) (3.243)
Imposte correnti 799 492
Imposte differite (839) (200)
Totale Imposte sul reddito (40) 292
Risultato del periodo (3.506) (2.951)

Con riferimento alla situazione patrimoniale il patrimonio netto consolidato può essere così sintetizzato:

Patrimonio netto consolidato
(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Capitale Sociale 335.069 335.069
Riserve 148.663 114.210
Risultato di periodo (3.506) 35.402
Patrimonio netto di competenza dei soci della capogruppo 480.226 484.681
Competenze di terzi - -
Patrimonio netto totale 480.226 484.681

La variazione è collegata, oltre che al risultato del periodo, agli effetti della prima applicazione dell'IFRS 9 che ha comportato, a livello consolidato, una riduzione del patrimonio netto di Euro 0,9 milioni.

Il Capitale investito netto consolidato è il seguente:

Capitale investito netto consolidato
(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Capitale immobilizzato netto 532.684 534.213
Capitale circolante netto 14.233 11.398
Imposte differite nette 1.237 1.774
Fondi (3.723) (5.361)
Capitale investito netto 544.431 542.024
Patrimonio netto totale 480.226 484.681
Posizione finanziaria netta 64.205 57.343
Fonti di finanziamento 544.431 542.024

Il "Capitale investito netto" è una grandezza finanziaria non prevista dagli IFRS e non è da considerarsi alternativa a quelle previste dagli IFRS. Di seguito si riporta il contenuto delle sue componenti:

  • Il "Capitale immobilizzato netto" è costituito dalla sommatoria delle voci dell'attivo non corrente fatta eccezione per le imposte differite attive.
  • Il "Capitale circolante netto" è costituito dalla sommatoria delle voci "Crediti commerciali" al netto dei "Debiti verso fornitori" e di "Altre attività/passività correnti", ad eccezione delle voci precedentemente considerate nella definizione di "Indebitamente finanziario netto".
  • I "Fondi netti" comprendono la voce "Benefici ai dipendenti" e "Fondi per rischi e oneri".
Posizione finanziaria netta consolidata –
Riclassificata
(in migliaia di Euro) 30 giu
2018
31 dic
2017
Debiti finanziari a breve termine 8.146 10.989
Debiti finanziari a medio lungo termine 6.004 6.629
Debiti finanziari v/società del Gruppo 4.198 4.409
(A) Debiti finanziari (A) 18.348 22.027
Liquidità (53.085) (28.886)
Altre attività finanziarie (315) (217)
Crediti finanziari v/società del gruppo (2.053) (36.796)
(B) Liquidità ed attività finanziarie correnti (B) (55.453) (65.899)
(C) Posizione finanziaria netta consolidata ante titoli in
circolazione
(A) + (B) +
(C)
(37.105) (43.872)
(D) Titoli di debiti in circolazione (al netto interessi) 101.310 101.215
(E) Posizione finanziaria netta consolidata (D) + (E) 64.205 57.343
(F) Attività finanziarie non correnti (13.683) (13.645)
(G) Totale Indebitamento finanziario netto (F) + (G) 50.522 43.698

Il dettaglio della "Posizione finanziaria netta" è il seguente:

I flussi finanziari del periodo possono così essere sintetizzati nel Rendiconto Finanziario Consolidato predisposto con il metodo indiretto:

Rendiconto finanziario consolidato -
metodo indiretto
(in migliaia di Euro) 1° semestre
2018
1° semestre
2017
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 28.886 10.444
Risultato ante imposte (3.466) (3.243)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 203 213
Svalutazione/(Rivalutazione) attività non correnti diverse dalle att. finanziarie 222 54
Svalutazione/(Rivalutazione) investimenti e attività finanziarie 943 294
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 18 (103)
Variazione dei fondi rischi e spese (1.571) (402)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni 326 (2.096)
(Incrementi) decrementi in investimenti finanziari e attività finanziarie (100) 4.847
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti verso correlate (211) (147)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti verso correlate 33.935 949
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 876 3.782
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (2.913) 37
(B) Cash flow totale da attività operative 28.262 4.185
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (158) (27)
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti - 1.528
(C) Cash flow da attività di investimento (158) 1.501
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti (3.379) (2.873)
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti - (10.217)
(D) Cash flow da attività di finanziamento (3.379) (13.090)
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
+ (D)
24.725 (7.404)
(F) Effetto cambiamenti principi contabili (526) -
(A) + (E) +
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(F)
53.085 3.040

* * *

Aggiornamenti in materia di Governance

In continuità con quanto effettuato nei precedenti esercizi, in occasione della presentazione della relazione semestrale, la Società ritiene opportuno aggiornare le informazioni in materia di corporate governance fornite con il bilancio dell'esercizio.

L'Assemblea degli azionisti del 8 maggio 2018 ha approvato la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione ed il bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, nonché la proposta di destinazione dell'utile di esercizio di Euro 36.746.666 come segue:

  • quanto ad Euro 1.837.334 a riserva legale;
  • la restante parte, pari ad Euro 34.909.332, mediante accantonamento in apposita riserva indisponibile ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs 38/2005, degli utili rivenienti dall'applicazione del criterio del fair value.

L'assemblea ha inoltre approvato, in via consultiva, la relazione sulla remunerazione ai sensi dell'art. 123 ter del D.Lgs 58/1998.

La medesima assemblea ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali nominando il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale che rimarranno in carica per un triennio e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

Gli Amministratori, tutti nominati sulla base della lista presentata dal socio Quattroduedue SpA, sono Vincenzo Manes, Diva Moriani, Marcello Gallo, Giuseppe Lignana (indipendente), James Macdonald, Ruggero Magnoni, Francesca Marchetti (indipendente), Alessandra Pizzuti e Luca Ricciardi (indipendente).

Il Collegio Sindacale è composto da Marco Lombardi (Presidente), Giovanna Villa e Alberto Villani (Sindaci effettivi). Sono stati nominati quali Sindaci supplenti Elena Beretta e Andrea Zonca.

Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea, ha nominato Vincenzo Manes Presidente e Diva Moriani e Marcello Gallo Vice Presidenti, conferendo agli stessi idonei poteri per la gestione della Società.

Nella stessa riunione, il Consiglio ha nominato i componenti il Comitato per il Controllo e Rischi, costituito integralmente da amministratori indipendenti, individuati nelle persone di Giuseppe Lignana (Presidente), Luca Ricciardi e Francesca Marchetti. È previsto che tale Comitato svolga anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti correlate.

Il Consiglio ha deliberato inoltre di non istituire il Comitato per le Nomine (previsto dal Principio 5.P.1 del Codice), la cui previsione è motivata dal Codice in relazione alla esigenza di assicurare un adeguato livello di indipendenza degli amministratori rispetto al management.

A tal fine il Consiglio ha ritenuto di non procedere al riguardo, tenuto conto che gli Amministratori indipendenti, 3 su 9 componenti totali, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbiano una adeguata conoscenza delle strutture della Società e del Gruppo.

Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ritiene che i pareri in merito alla dimensione ed alla composizione del Consiglio di Amministrazione, le proposte per la nomina di candidati alla carica di amministratore in caso di cooptazione, ove occorra sostituire amministratori indipendenti e la predisposizione di un eventuale piano per la successione di amministratori esecutivi possano essere discussi e decisi nell'ambito delle competenze e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione stesso.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, nominato dall'assemblea dell'8 maggio 2018, chiamato a deliberare in merito alla nomina del Comitato per la Remunerazione, ai sensi dell'art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, ha ritenuto, in linea con quanto già definito per il triennio 2015 – 2017, di non procedere alla costituzione di detto Comitato.

Il Consiglio ribadisce che la ridefinizione da parte della Società della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del nuovo assetto di governance, successivi alla fusione del 2012, abbia semplificato, rispetto al passato, la gestione della politica delle remunerazioni, che riguarda

unicamente gli Amministratori esecutivi della Società, in quanto quella degli Amministratori e dei Dirigenti delle società controllate/partecipate, considerate come investimenti, è di competenza degli organi amministrativi delle singole società controllate/partecipate fermo restando il coinvolgimento della capogruppo in relazione a compensi straordinari connessi alla dismissione degli investimenti.

I criteri di incentivazione di Amministratori esecutivi saranno sempre più correlati al raggiungimento di specifici obiettivi di valorizzazione degli asset e delle partecipazioni in portafoglio (dividendi e capital gains) – e, quindi, in termini di creazione di "valore" per la Società – piuttosto che – come in passato - ad obiettivi di performance e/o redditività delle singole controllate.

In tale nuovo contesto, l'istituzione del Comitato per le remunerazioni avrebbe un ambito operativo estremamente limitato tanto da non renderlo funzionale.

Si ritiene infatti che il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, sia il soggetto che possa adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.

I compiti stabiliti dal Codice di Autodisciplina a proposito del Comitato per le remunerazioni (cfr. Principio 6.C.5) possono quindi essere svolti, nel caso specifico di Intek Group, dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di consentire all'organo amministrativo di condurre una valutazione la più consapevole e la più accorta possibile, è stato confermato, come definito per il precedente triennio, che il Consiglio di Amministrazione possa farsi supportare, all'occorrenza, dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, di volta in volta, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.

L'esperienza e la indipendenza di tali amministratori sono in grado di garantire al consiglio un valido supporto rendendo così pleonastica la nomina del comitato per le remunerazioni.

Il Consiglio di Amministrazione ha confermato nella funzione di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno il Presidente Vincenzo Manes, ed ha nominato quali componenti dell'Organismo di Vigilanza 231/2001 Fabio Ambrosiani (con funzioni di Presidente), Elena Pagliarani e Vittorio Gennaro.

Infine, il Consiglio ha confermato Giuseppe Mazza quale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e Roberto De Vitis quale Segretario del Consiglio.

L'Assemblea speciale degli Azionisti di risparmio, anch'essa tenutasi l'8 maggio, ha nominato quale Rappresentante Comune degli Azionisti di tale categoria Simonetta Pastorino, che resterà in carica per un triennio e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

L'Assemblea degli Obbligazionisti non ha potuto deliberare in merito alla nomina del Rappresentante Comune della categoria in quanto non ha raggiunto il previsto quorum costitutivo. Pertanto, a seguito di specifica istanza presentata dalla Società, il Tribunale di Milano, con provvedimento emesso in data 26 luglio 2018, ha nominato quale Rappresentante Comune dei Titolari del Prestito Obbligazionario "Intek Group 2015 – 2020" Rossano Bortolotti, che rimarrà in carica per un triennio e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020.

Per quanto riguarda il capitale sociale, non vi sono state modifiche nella sua entità e composizione. Si ricorda che, a partire dal 2 maggio 2013, le azioni di risparmio in circolazione hanno una unica linea di quotazione caratterizzata dai seguenti codici ISIN:

  • IT0004552375 quanto alle azioni di risparmio nominative;
  • IT0004552367 quanto alle azioni di risparmio al portatore.

* * *

Altre informazioni

Azioni Proprie

La Società alla data di redazione della presente relazione, dispone di n. 5.713.572 azioni ordinarie proprie pari al 1,468% del capitale votante (1,30% sul capitale complessivo) e di n. 11.801 azioni di risparmio proprie (pari allo 0,024% del capitale di categoria).

Nel corso del primo semestre 2018 non state effettuate operazioni di acquisto o dismissione di azioni proprie ordinarie o di risparmio da parte della Società o di sue controllate.

Società controllante ed assetti proprietari

La Società è controllata da Quattroduedue Holding B.V. con sede in Amsterdam - Duivendrecht (Olanda), Entrada 306, 5th Floor, tramite Quattroduedue SpA, società interamente controllata dalla predetta Quattroduedue Holding B.V. Alla data del 30 giugno 2018 Quattroduedue Holding B.V. risultava in possesso di n. 182.778.192 azioni ordinarie Intek Group, pari al 46,97% del capitale ordinario e di n. 1.424.031 azioni di risparmio pari al 2,842% del capitale di categoria.

Nel mese di giugno 2018, ricorrendone i presupposti e le condizioni previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto sociale, ha avuto effetto la maggiorazione del diritto di voto con riferimento a n. 158.067.500 azioni ordinarie Intek Group detenute dal socio Quattroduedue SpA; pertanto, per effetto di tale maggiorazione, il numero complessivo dei diritti di voto spettanti, alla data attuale, a Quattroduedue SpA ammonta a n. 340.845.692, pari al 61,66% del totale dei n. 552.777.337 diritti di voto esercitabili nelle assemblee della Società.

Si segnala che, in ossequio alla nuova normativa di riferimento, i detentori delle cosiddette partecipazioni potenziali e/o posizioni lunghe che riguardino il capitale dell'Emittente devono effettuare apposita segnalazione a Consob ed all'Emittente stesso. Al riguardo nello scorso mese di luglio la Società ha ricevuto una dichiarazione da Intesa Sanpaolo SpA con riferimento al possesso di strumenti finanziari partecipativi (prestiti convertendi) che, ove vengano in essere i presupposti per la loro conversione, darebbero diritto all'attribuzione di una partecipazione pari al 25% circa del capitale ordinario della Società.

Per ogni altra informazione relativa agli assetti proprietari, alla governance della Società e ad ogni altro adempimento si fa espresso rinvio alla apposita relazione predisposta per l'esercizio 2017 ai sensi dell'art. 123 bis del D. Lgs 58/98 ed inserita nel fascicolo di bilancio.

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato.

Al 30 giugno 2018 i principali finanziamenti attivi nei confronti di seguenti controllate, dirette ed indirette, non consolidate erano:

  • Società Agricola Agrienergia per Euro 1,2 milioni;
  • Intek Investimenti per Euro 0,5 milioni;
  • Società Agricola Carmagnola per Euro 0,3 milioni.

Intek vanta inoltre un credito per un finanziamento di Euro 5,3 milioni nei confronti di Immobiliare Pictea, eliso in sede di bilancio consolidato.

I finanziamenti passivi in essere con società non consolidate sono relativi a:

  • Breda Energia Srl in liquidazione (Euro 3,6 milioni) che è anche titolare di un credito finanziario di Euro 2,1 milioni nei confronti della controllante Quattroduedue SpA;
  • Energetica Solare Srl in liquidazione (Euro 0,6 milioni).

E' in essere un finanziamento passivo per Euro 1,3 milioni da I2 Capital Partners SGR eliso in sede di bilancio consolidato.

Il dettaglio delle transazioni con parti correlate è inserito nelle note esplicative al bilancio semestrale.

Adeguamento alla nuova normativa in materia di Privacy

La Società ha dato corso agli adempimenti di adeguamento previsto dal Regolamento UE 2016/679 – Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali che sostituisce il precedente d.lgs. 196/2003, Codice in materia di protezione dei dati personali.

È stato predisposto il Registro dei trattamenti ai sensi dell'art. 30 del Regolamento; inoltre, previo riferimento ai criteri individuati nel WP 248 rev. 01 (Linee guida in materia di valutazione di impatto sulla protezione dei dati e determinazione della possibilità che il trattamento possa presentare un rischio elevato ai fini del Regolamento UE 2016/679) ed ai sensi dell'art. 35 del Regolamento, è stata sviluppata la Valutazione di impatto sulla protezione dei dati per i trattamenti che sono stati individuati come potenzialmente a rischio elevato.

Quale responsabile della protezione dei dati personali, di cui svolge la funzione di titolare il Presidente della Società, è stato nominato un soggetto esterno indipendente di comprovata elevata professionalità.

Liti e Controversie

Si illustra di seguito il contenzioso più significativo che coinvolge Intek Group.

Nel corso dell'esercizio in commento sono proseguite le controversie pendenti dal primo semestre 2016 con alcuni azionisti di risparmio.

Due di tali cause sono state definite con sentenze di primo grado, entrambe favorevoli alla Società, di cui una appellata davanti alla Corte d'Appello di Bari, territorialmente competente, in relazione alla quale si è già celebrata udienza di precisazione delle conclusioni, mentre l'altra è divenuta definitiva.

In particolare, la sentenza oggetto di appello, aveva accolto l'opposizione proposta dalla Società contro un decreto ingiuntivo dell'importo di Euro 118 migliaia emesso dal Tribunale di Bari, che, in sede di decisione definitiva, è stato revocato, con condanna della controparte alla restituzione di quanto Intek Group aveva versato in forza della provvisoria esecutività del decreto, alla rifusione delle spese di lite ed al risarcimento del danno per lite temeraria.

Le altre cause pendenti davanti al Tribunale di Bari e consistenti in opposizioni a decreti ingiuntivi (nessuno dei quali provvisoriamente esecutivo) ottenuti da alcuni soci di risparmio sempre per il medesimo oggetto, sono, per due di esse, in attesa di discussione sui provvedimenti istruttori richiesti dalle controparti e per le restanti due, rinviate per precisazione delle conclusioni.

Le due cause pendenti davanti al Tribunale Civile di Roma sono state recentemente definite con due sentenze che, in pieno accoglimento delle istanze della Società, hanno accertato la mancata violazione dei diritti degli azionisti di risparmio nonché l'infondatezza di ogni loro pretesa in relazione alla già descritta assegnazione, condannando le controparti al pagamento delle spese di lite.

Infine, per quanto concerne un'ulteriore causa pendente davanti al Tribunale Civile di Milano, rientrante nell'ambito di detto complesso contenzioso, la stessa è stata abbandonata a seguito della intervenuta rinuncia irrevocabile di controparte alla propria pretesa verso Intek Group ed è quindi stata dichiarata estinta.

Intek Group, nella certezza di aver sempre agito nel pieno rispetto dei diritti e delle prerogative dei propri azionisti nonché delle norme di statuto, di legge e di regolamento, si è opposta con fermezza alle iniziative così avviate da alcuni azionisti di risparmio nell'intenzione di assumere ogni più efficace misura a tutela dei propri interessi e della propria immagine.

A tal fine si è vista costretta ad assumere anche iniziative giudiziarie in ambito penalistico, provvedendo a sporgere denuncia-querela nei confronti di chi, in più occasioni, ha accusato la Società di comportamenti dallo stesso definiti illeciti che non hanno alcun riscontro nella realtà.

* * *

Per quanto concerne le principali controversie riguardanti la ex Fime Leasing, si segnala la chiusura definitiva attraverso accordo transattivo del contenzioso deciso dalla Corte di Appello di Napoli del 2014 che aveva condannato Intek Group al pagamento di Euro 2,6 milioni (a fronte dei quali è stato stanziato apposito fondo rischi nel 2014) a favore della curatela fallimentare di Mareco Sistemi Industriali Srl nell'ambito di vertenze legate all'attività ex-Fime Leasing. Nelle more della sentenza della Suprema Corte di Cassazione l'accordo transattivo ha permesso ad Intek di ridurre ad Euro 1,0 milione l'onere della vertenza.

Sempre per le attività condotte dalla ex-Fime Leasing, la stessa era stata oggetto in passato di accertamenti per indebita detrazione di IVA derivante da una truffa per operazioni inesistenti, in cui la società era parte lesa. Rimane ad oggi attivo il contenzioso per interessi e compensi di riscossione, relativo al 1992, di ammontare pari a Euro 1,0 milione (già oggetto di pagamento ed interamente coperto da accantonamento in bilancio) per il quale nel 2011 la Commissione Tributaria Regionale ha emesso sentenza avversa alla società e si attende il giudizio della Corte di Cassazione.

* * *

Il personale

I dipendenti di Intek al 30 giugno 2018 erano pari a 12, di cui n. 2 dirigenti e n. 10 impiegati.

Il numero medio dei dipendenti delle società consolidate, a raffronto con quello del precedente esercizio, è il seguente:

30/06/2018 31/12/2017 Variazione Variazione %
Dirigenti 4 3 1 33,33%
25,00% 21,43%
Impiegati 12 11 1 9,09%
75,00% 78,57%
Totale addetti (medio) 16 14 2 14,29%
100,00% 100,00%
* * *

Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007

Con riferimento a quanto previsto dagli artt. 36, 37 e 38 del Regolamento in oggetto si segnala che:

  • Intek in merito a quanto previsto dall'art. 36, non detiene partecipazioni rilevanti, ai sensi dell'art. 151 Regolamento Emittenti Consob, in paesi extra-UE;
  • la Società, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., ritiene di non essere soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:
  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con Quattroduedue Holding B.V. o sue controllate alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • il numero di Amministratori indipendenti (3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari;

in merito a quanto previsto dall'art. 38, la Società non rientra nell'ambito di applicazione in quanto il proprio oggetto sociale non prevede in via esclusiva l'attività di investimento in partecipazioni secondo limiti prefissati.

* * *

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71 bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

* * *

Gestione Rischi

Intek nella sua posizione di holding di investimenti dinamica è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici della Società dipendono prevalentemente da tale operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società partecipate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare con riferimento alle partecipazioni in società non quotate, direttamente o indirettamente detenute, non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

Per maggiore informativa sui rischi aziendali, si rimanda all'apposito paragrafo contenuto nelle Note esplicative alla relazione semestrale.

Fatti di rilievo successivi al 30 giugno 2018

Non si segnalano eventi successivi degni di menzione oltre a quanto già esposto in precedenza.

Principali controllate strumentali all'attività di Intek Group

Vengono di seguito riportati, in sintesi, dei brevi commenti sull'attività svolta nel corso del primo semestre 2018 dalle società individuate come strumentali all'attività di Intek.

Per maggiori dettagli si rimanda all'apposita nota sull'andamento della gestione nei diversi settori di investimento.

I2 Capital Partners SGR SpA

I2 Capital Partners SGR è attiva nella gestione collettiva del risparmio attraverso la promozione, l'istituzione, l'organizzazione e la gestione di fondi comuni di investimento mobiliare di tipo chiuso, attivi nel settore del private equity e concentrati in modo particolare nell'ambito delle cosiddette Special Situations.

Ad oggi la società gestisce un unico fondo, I2 Capital Partners che ha complessivamente raccolto sottoscrizioni per Euro 200 milioni, pari all'ammontare massimo previsto, unicamente da investitori qualificati, fra cui la stessa Intek che, alla data odierna, detiene una quota del Fondo pari al 19,15%.

L'attività di investimento del Fondo è terminata il 31 luglio 2012 e pertanto le possibili ulteriori operazioni sono limitate ai soli add on su investimenti già effettuati o deliberati ante chiusura del periodo di investimento.

Nel luglio del corrente esercizio l'Advisory Committee del fondo ed il Consiglio di Amministrazione della società hanno deliberato di proragare la durata del fondo di un ulteriore anno e quindi fino al 31 luglio 2019.

Al 30 giugno 2018 la Società aveva un patrimonio netto di Euro 2,0 milioni dopo avere rilevato una perdita per il semestre di Euro 0,2 milioni.

Immobiliare Pictea Srl

La società, di cui Intek ha assunto il controllo totalitario nel corso del 2015, è proprietaria dell'immobile di Milano - Foro Buonaparte, 44 in cui hanno sede, oltre ad Intek, anche alcune società dalla stessa partecipate.

A seguito della fusione di Rede Immobiliare Srl, I2 Real Estate Srl e Tecno Servizi Srl, avvenuta a fine dicembre 2017, Immobiliare Pictea è divenuta titolare delle attività di quest'ultime.

La società ha un patrimonio netto di Euro 18,2 milioni ed ha conseguito un risultato del periodo negativo per Euro 0,5 milioni.

Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
30-giu-18 31-dic-17
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 4.1 488.183 442.140 489.483 442.140
Attività finanziarie non correnti 4.2 15.118 5.134 13.645 3.595
Immobili, impianti e macchinari 4.3 11.277 11.323
Investimenti immobiliari 4.4 19.528 19.750
Attività immateriali 4.5 7 6
Altre attività non correnti 4.6 6 6
Attività per imposte differite 4.20 4.724 5.310
Totale Attività non correnti 538.843 539.523
Attività finanziarie correnti 4.7 3.298 2.983 39.390 39.173
Crediti commerciali 4.8 13.703 6.814 13.413 6.531
Altri crediti ed attività correnti 4.9 7.136 1.030 7.504 232
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.10 53.085 28.886
Totale Attività correnti 77.222 89.193
Totale Attività 616.065 628.716

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Attivo

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 4.21

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
30-giu-18 31-dic-17
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Capitale sociale 335.069 335.069
Altre Riserve 79.467 43.962
Azioni proprie (1.820) (1.820)
Risultati di esercizi precedenti 71.145 72.196
Riserva altri componenti Conto economico
complessivo
(129) (128)
Utile (perdita) del periodo (3.506) 35.402
Patrimonio netto di Gruppo 4.11 480.226 484.681
Partecipazioni di terzi - -
Totale Patrimonio netto 4.11 480.226 484.681
Benefici ai dipendenti 4.12 336 322
Passività per imposte differite 4.20 3.487 3.536
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.13 7.439 6.629
Titoli obbligazionari 4.14 101.310 101.215
Altre passività non correnti 4.15 1.492 1.492
Fondi per rischi ed oneri 4.16 3.387 5.039
Totale Passività non correnti 117.451 118.233
Debiti e passività finanziarie correnti 4.17 13.274 4.198 17.775 4.409
Debiti verso fornitori 4.18 1.449 339 2.647 434
Altre passività correnti 4.19 3.665 1.672 5.380 1.759
Totale Passività correnti 18.388 25.802
Totale Passività e Patrimonio netto 616.065 628.716

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Passivo

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 4.21

Prospetto dell'utile (perdita) del periodo e delle altre componenti di conto economico complessivo

di cui parti
di cui parti
correlate
correlate
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni
(606)
(276)
5.1
Commissioni su garanzie prestate
786
786
1.974
3.029
5.2
Altri proventi
632
46
526
69
5.3
Costo del lavoro
(968)
-
(955)
(19)
5.4
Ammortamenti, impairment e svalutazioni
(425)
(267)
5.5
Altri costi operativi
(857)
(907)
(2.512)
(936)
5.6
Risultato Operativo
(1.438)
(1.510)
Proventi Finanziari
904
205
1.140
2.336
Oneri Finanziari
(2.932)
(45)
(2.873)
(141)
Oneri Finanziari Netti
(2.028)
(1.733)
5.7
Risultato Ante Imposte
(3.466)
(3.243)
Imposte correnti
799
492
5.8
Imposte differite
(839)
(200)
5.8
Totale Imposte sul reddito
(40)
292
Risultato netto dell'esercizio
(3.506)
(2.951)
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti
4
14
Imposte su altri componenti del c.e. complessivo
-
-
Componenti che non potranno essere riclassificate
nel risultato d'esercizio
4
14
Utili/(perdite) per conversione bilanci esteri
-
-
Variazione netta della riserva di cash flow hedge
(6)
112
Altre
-
-
Imposte su altri componenti del c. e. complessivo
1
(27)
Componenti che potranno essere riclassificate nel
risultato d'esercizio
(5)
85
Altri componenti del conto economico complessivo
al netto degli effetti fiscali:
(1)
99
Totale conto economico complessivo dell'esercizio
(3.507)
(2.852)
Risultato del periodo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi
-
-
- agli azionisti della controllante
(3.506)
(2.951)
Risultato del periodo
(3.506)
(2.951)
Totale conto economico complessivo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi
-
-
- agli azionisti della controllante
(3.507)
(2.852)
Totale conto economico complessivo del periodo
(3.507)
(2.852)
Utile per azione (dati in Euro)
Utile (perdita) base per azione
(0,0081)
(0,0076)
(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
1° semestre 2018 1° semestre 2017
Utile (perdita) diluito per azione (0,0081) (0,0076)

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 4.21

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre
riserve
Azioni
proprie
Risultati
esercizi
precedenti
Prestito
convertendo
Riserve di
consolidamento
Riserva altri
componenti
conto
economico
complessivo
Risultato
del periodo
Totale
patrimonio
di Gruppo
Interessenze
di terzi
Totale
patrimonio
consolidato
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 314.225 41.073 (1.820) 72.261 20.844 - (227) (4.378) 441.978 - 441.978
Allocazione risultato della Capogruppo - (4.041) - - - - 4.041 - - -
Allocazione risultato delle controllate - (381) - 44 - - - 337 - - -
Riclassifiche - 109 - (109) - - - - - - -
Conversione Prestito Convertendo 20.844 - - - (20.844) - - - - - -
Fusione ErgyCapital - 7.202 - - - - - - 7.202 - 7.202
Componenti del conto economico complessivo - - - - - - 99 - 99 - 99
Risultato del periodo - - - - - - - 35.402 35.402 - 35.402
Totale conto economico complessivo - - - - - - 99 35.402 35.501 - 35.501
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 335.069 43.962 (1.820) 72.196 - - (128) 35.402 484.681 - 484.681
Riclassifica azioni proprie (1.820) - 1.820 - - - - - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 333.249 43.962 - 72.196 - - (128) 35.402 484.681 - 484.681

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2017

Al 31 dicembre 2017 la Capogruppo deteneva direttamente numero 5.713.572 azioni ordinarie e numero 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 30 giugno 2018

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre
riserve
Azioni
proprie
Risultati
esercizi
precedenti
Prestito
convertendo
Riserve di
consolidamento
Riserva altri
componenti
conto
economico
complessivo
Risultato
del
periodo
Totale
patrimonio
di Gruppo
Interessenze
di terzi
Totale
patrimonio
consolidato
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 -
pubblicato
335.069 43.962 (1.820) 72.196 - - (128) 35.402 484.681 - 484.681
Effetto dei cambiamenti di principi contabili - - - (948) - - - - (948) - (948)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 335.069 43.962 (1.820) 71.248 - - (128) 35.402 483.733 - 483.733
Allocazione risultato della Capogruppo - 36.747 - - - - - (36.747) - - -
Allocazione risultato delle controllate - (1.242) - (103) - - - 1.345 - - -
Componenti del conto economico complessivo - - - - - - (1) - (1) - (1)
Risultato del periodo - - - - - - - (3.506) (3.506) - (3.506)
Totale conto economico complessivo - - - - - - (1) (3.506) (3.507) - (3.507)
Patrimonio netto al 30 giugno 2018 335.069 79.467 (1.820) 71.145 - - (129) (3.506) 480.226 - 480.226
Riclassifica azioni proprie (1.820) - 1.820 - - - - - - - -
Patrimonio netto al 30 giugno 2018 333.249 79.467 - 71.145 - - (129) (3.506) 480.226 - 480.226

Al 30 giugno 2018 la Capogruppo deteneva direttamente numero 5.713.572 azioni ordinarie e numero 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(in migliaia di Euro) 1° semestre
2018
1° semestre
2017
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 28.886 10.444
Risultato ante imposte (3.466) (3.243)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 203 213
Svalutazione/(Rivalutazione) attività non correnti diverse dalle att. finanziarie 222 54
Svalutazione/(Rivalutazione) investimenti e attività finanziarie 943 294
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 18 (103)
Variazione dei fondi rischi e spese (1.571) (402)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni 326 (2.096)
(Incrementi) decrementi in investimenti finanziari e attività finanziarie (100) 4.847
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti verso correlate (211) (147)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti verso correlate 33.935 949
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 876 3.782
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (2.913) 37
Imposte in corso d'anno - -
(B) Cash flow totale da attività operative 28.262 4.185
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (158) (27)
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti - 1.528
(C) Cash flow da attività di investimento (158) 1.501
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti (3.379) (2.873)
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti - (10.217)
(D) Cash flow da attività di finanziamento (3.379) (13.090)
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
+ (D)
24.725 (7.404)
(F) Effetto cambiamenti principi contabili (526) -
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(A) + (E) + (F)
53.085 3.040

Rendiconto finanziario – metodo indiretto

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Note esplicative

1. Informazioni generali

Intek Group è una holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata da un'ottica imprenditoriale dinamica, focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

Intek Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il registro delle imprese di Milano con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato telematico azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

Intek Group, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., attraverso la controllata totalitaria Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli art. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • il numero di Amministratori indipendenti (3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 18 settembre 2018 e verrà pubblicato nei previsti termini di legge e di regolamento.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Valutazione sulla qualifica di Entità di investimento

Intek Group ritiene di soddisfare le caratteristiche previste dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10 per la qualifica di Entità di investimento.

Il paragrafo 27 dell'IFRS 10 richiede che la società:

  • a) ottenga fondi da uno o più investitori al fine di fornire loro servizi di gestione degli investimenti;
  • b) si impegni nei confronti dei propri investitori a perseguire la finalità commerciale di investire i fondi esclusivamente per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi; e
  • c) calcoli e valuti i rendimenti della quasi totalità degli investimenti in base al fair value.

Le caratteristiche tipiche delle Entità di investimento previste dal paragrafo 28 dell'IFRS 10 sono le seguenti:

  • a) ha più di un investimento;
  • b) ha più di un investitore;
  • c) ha investitori che non sono parti correlate della entità; e
  • d) ha interessenze partecipative in forma di capitale o interessenze similari.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 è stato pertanto redatto applicando i principi contabili relativi alle Entità di investimento e quindi misurando a fair value gli investimenti in società controllate non strumentali che non vengono pertanto consolidati integralmente in linea con quanto effettuato a partire dal bilancio al 31 dicembre 2014.

2.2. Criteri di redazione

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018 è costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal prospetto dell'utile (perdita) del periodo e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, nonché dalle relative note esplicative.

I prospetti contabili e le note esplicative al bilancio presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto con l'esercizio precedente. Non si sono avute modifiche nella forma dei prospetti di bilancio rispetto a quelli presentati al 31 dicembre 2017.

Il Prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria è predisposto classificando distintamente attività correnti e non correnti e passività correnti e non correnti.

Il Gruppo ha optato per la presentazione di un unico prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato in cui sono presentate per natura le voci di ricavo e costo rilevate nel periodo, ivi compresi gli oneri finanziari, la quota dell'utile perdita di collegate e joint venture contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, gli oneri tributari, e un unico importo relativo al totale delle attività operative cessate. E' data evidenza nella sezione delle "Altre componenti di conto economico complessivo", degli elementi che, su specifica indicazione di singoli IFRS, sono rilevati al di fuori dell'utile (perdita) del periodo corrente. Tali elementi sono suddivisi in due categorie:

  • quelle che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio;
  • quelle che saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio, quando saranno soddisfatte determinate condizioni.

Viene data evidenza sia della quota attribuibile ai soci dell'entità controllante che di quella attribuibile alle interessenze di minoranza.

Il metodo utilizzato per la presentazione dei flussi finanziari all'interno del Rendiconto finanziario è quello indiretto, secondo il quale il risultato del periodo è rettificato per gli effetti:

  • delle variazioni di crediti e debiti generati dall'attività operativa, che include anche quella di investimento;
  • delle operazioni di natura non monetaria;
  • di tutti gli altri elementi i cui effetti monetari sono flussi finanziari dell'attività di investimento o finanziaria.

I flussi relativi agli investimenti in partecipazioni e fondi comuni, ivi inclusi crediti e debiti finanziari verso correlate, sono classificati tra i flussi della gestione operativa. In caso di variazione dell'area di consolidamento, le variazioni patrimoniali sono considerate in base alla data di primo consolidamento.

Nella redazione del presente bilancio gli Amministratori hanno tenuto conto del principio della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2017, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2018. Il presente bilancio è, inoltre, redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità del Gruppo di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro.

Il dettaglio dei principi contabili, emendamenti e interpretazioni di nuova applicazione per il Gruppo, la cui applicazione non ha comportato, ad eccezione dell'IFRS 9, effetti sul patrimonio netto e sul risultato dell'esercizio, è il seguente:

IFRS 9 – Financial Instruments. Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39.

Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste variazioni siano dovute alla variazione del merito creditizio dell'emittente della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel prospetto "Other comprehensive income" e non più nel conto economico. Inoltre, nelle modifiche di passività non sostanziali non è più consentito spalmare gli effetti economici della rinegoziazione sulla durata residua del debito modificando il tasso di interesse effettivo a quella data, ma occorrerà rilevarne a conto economico il relativo effetto.

Con riferimento all'impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti sia effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto ed ai crediti commerciali.

Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall'attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti e non idonei a riflettere le politiche di risk management delle società. Le principali novità del documento riguardano:

  • l'incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, includendo anche i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
  • il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico;
  • le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell'80-125% con il principio della "relazione economica" tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell'efficacia retrospettica della relazione di copertura.

La maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive di informativa sulle attività di risk management.

Le analisi svolte, rivenienti dall'implementazione dell'IFRS 9, hanno riguardato in modo particolare la valutazione dell'expected credit losses dei crediti e delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Tali valutazioni hanno comportato una riduzione del patrimonio netto di Gruppo, al netto degli effetti fiscali, di un importo pari a Euro 948 migliaia.

(in migliaia di Euro) Classificazione IAS 39 Nuova Classificazione IFRS 9 Valore
contabile
IAS 39
Valore
contabile
IFRS 9
Differenza
Attività finanziarie non correnti Finanziamenti e crediti Costo Ammortizzato 13.645 13.617 28
Attività finanziarie correnti
Crediti Finanziamenti e crediti Costo Ammortizzato 36.946 36.252 694
Strumenti di capitale Attività finanziarie al
fair value rilevato a
conto economico
Fair value - conto economico 67 67 -
Crediti commerciali Finanziamenti e crediti Costo Ammortizzato 13.413 13.413 -
Altri crediti e attività correnti Finanziamenti e crediti Costo Ammortizzato 7.504 7.504 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Finanziamenti e crediti Costo Ammortizzato 28.886 28.361 525
100.461 99.214 1.247
Effetto fiscale (299)
948

Il dettaglio di tale rettifica e la riconciliazione tra categoria di valutazione originaria e quella prevista dall'IFRS 9 sono indicati nella seguente tabella:

Non si è rilevato alcun impatto sulle passività finanziarie.

In coerenza con quanto consentito dal principio contabile IFRS 9 (par. 7.2.15), il Gruppo si è avvalso della facoltà di non procedere ad alcuna rideterminazione dei saldi riferiti all'esercizio precedente, anche in considerazione del limitato impatto derivante dall'introduzione di tale principio, applicando i nuovi criteri valutativi introdotti dal principio IFRS 9 dal 1° gennaio 2018.

IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Tale principio, unitamente ad ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016, sostituisce i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services.

Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: l'identificazione del contratto con il cliente, l'identificazione delle performance obligations del contratto, la determinazione del prezzo, l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto ed i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Stante l'attività del Gruppo, non si sono avuti effetti significativi dall'applicazione del principio.

"Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts".

Per le entità il cui business è costituito in misura predominante dall'attività di assicurazione, le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire le preoccupazioni derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 9 alle attività finanziarie, prima che avvenga la sostituzione dell'attuale principio IFRS 4 con il principio IFRS 17 Insurance Contracts, sulla base del quale sono invece valutate le passività finanziarie. Le modifiche introducono due possibili approcci: overlay approach o deferral approach. Il principio non è di interesse all'attività del Gruppo.

  • "Classification and measurement of share-based payment transactions (Amendments to IFRS 2)". Il documento contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IFRS 2 che forniscono alcuni chiarimenti in relazione: - alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, - alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement ed alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Non si sono avuti effetti dall'applicazione del principio.
  • "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle", documento che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi.

Le principali modifiche riguardano:

  • IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards Deletion of short-term exemptions for first-time adopters. La modifica a tale principio è applicabile al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio al 1° gennaio 2018 e riguarda l'eliminazione di alcune short-term exemptions previste dai paragrafi E3-E7 dell'Appendix E di IFRS 1 in quanto il beneficio di tali esenzioni si ritiene ormai superato.
  • IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures Measuring investees at fair value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice. La modifica chiarisce che l'opzione per una venture capital organization o di altra entità così qualificata (come ad esempio un fondo comune d'investimento o un'entità simile) per misurare gli investimenti in società collegate e joint venture valutate al fair value through profit or loss (piuttosto che mediante l'applicazione il metodo del patrimonio netto) viene effettuata per ogni singolo investimento al momento della rilevazione iniziale.
  • IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities Clarification of the scope of the Standard. La modifica chiarisce l'ambito di applicazione dell'IFRS 12 specificando che l'informativa richiesta dal principio, ad eccezione di quella prevista nei paragrafi B10-B16, si applica a tutte le quote partecipative che vengono classificate come possedute per la vendita, detenute per la distribuzione ai soci o come attività operative cessate secondo quanto previsto dall'IFRS 5.

Non si sono avuti effetti dall'applicazione del documento.

"Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (IFRIC Interpretation 22)". L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo.

Non si sono avuti effetti dall'applicazione di questa interpretazione.

"Transfers of Investment Property (Amendments to IAS 40)". Il documento contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 40. Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte del management di un'entità. Non si sono avuti effetti nel bilancio dall'adozione di queste modifiche.

Il Gruppo non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati successivamente al paragrafo 2.21, che, pur se emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio consolidato o non hanno ancora completato il processo di adozione da parte dell'Unione Europea.

Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione sulla gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.

Il presente bilancio è espresso in Euro, moneta funzionale della Capogruppo e di tutte le controllate consolidate. I prospetti ed i dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono in migliaia di Euro.

2.3. Principi di consolidamento

Tali principi interessano unicamente le partecipazioni in società controllate aventi natura strumentale in quanto dall'area di consolidamento restano escluse le partecipate detenute per investimento.

Le controllate sono tutte le società sulle quali Intek Group ha contemporaneamente:

  • il potere cioè detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la stessa;
  • la capacità di esercitare il proprio potere.

Le attività e le passività, gli oneri ed i proventi delle imprese controllate consolidate con il metodo integrale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente alla data d'acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta nella voce dell'attivo "avviamento e differenze di consolidamento"; se negativa, a conto economico. Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle minoranze sono iscritte in apposite voci di bilancio. Dopo la rilevazione iniziale, "l'avviamento" è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività.

Gli utili derivanti da operazioni infragruppo non ancora realizzati nei confronti dei terzi, se significativi, sono eliminati. Sono altresì oggetto di eliminazione i crediti, i debiti, i proventi, gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Le perdite infragruppo non sono eliminate perché considerate rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto. Tutti i bilanci delle controllate sono, se necessario, rettificati allo scopo di ottenere l'uniformità dei principi e dei criteri di valutazione adottati a livello di Gruppo.

Tutte le controllate incluse nell'area di consolidamento hanno l'esercizio sociale coincidente con l'anno solare e redigono il bilancio in Euro.

Nell'ipotesi di cessione o conferimento di una società partecipata, il deconsolidamento viene contabilizzato dalla data di effettiva perdita del controllo.

Nel caso di conferimento di una società controllata in una società controllata congiuntamente o collegata, il riconoscimento dell'utile o della perdita derivante dalla perdita del controllo viene contabilizzata a conto economico, così come previsto dall'IFRS 10, paragrafo 25. In tal caso:

  • a) sono eliminate contabilmente le attività e le passività della ex controllata dal prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria;
  • b) viene rilevata qualsiasi partecipazione mantenuta nella ex controllata al rispettivo fair value alla data della perdita del controllo e, successivamente, viene contabilizzata insieme a qualsiasi ammontare dovuto dalla o alla ex controllata secondo quanto previsto dai pertinenti IFRS. Tale fair value diventa la base per la successiva contabilizzazione dell'investimento;
  • c) vengono rilevati l'utile o la perdita correlati alla perdita del controllo attribuibile all'ex partecipazione di maggioranza;
  • d) vengono riclassificati nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio o trasferiti direttamente negli utili portati a nuovo, se previsti da altri IFRS, gli ammontari rilevati tra le altre componenti di conto economico complessivo relativo alla ex controllata.
Denominazione Sede Valuta Attività % di possesso
Capitale sociale diretta indiretta

Nel seguito si fornisce l'elenco delle società controllate consolidate con il metodo integrale:

Intek Group SpA Italia Euro 335.069.009,80 Holding Capogruppo I2 Capital Partners Sgr SpA Italia Euro 1.500.000 Gestione fondi inv. 100,00% Immobiliare Pictea Srl Italia Euro 80.000 Immobiliare 100,00%

45

2.4. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

La voce comprende gli investimenti, anche di controllo, in partecipazioni effettuati per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi. Sono comprese in questa voce anche le quote di fondi di investimento.

Queste attività sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Misurazione del fair value

Il fair value iniziale è determinato per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato.

Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio. Le tecniche di valutazione utilizzate sono il metodo basato sui flussi di cassa (discounted cash flows), il metodo dei multipli di mercato o di transazioni, il metodo del costo ed il metodo patrimoniale.

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flows, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato".

Il metodo dei multipli di mercato consiste nello stimare il valore corrente teorico considerando le indicazioni espresse dal mercato relativamente ad un campione di società quotate aventi un profilo di business assimilabile all'azienda da valutare. Il metodo dei multipli delle transazioni comparabili consiste nel riconoscere all'azienda un valore pari ai prezzi fatti in transazioni recenti, aventi per oggetto aziende similari operanti nello stesso settore di quella da valutare.

Il metodo patrimoniale si basa sulle situazioni patrimoniali rettificando le voci dell'attivo e del passivo sulla base del loro fair value.

2.5. Investimenti immobiliari

Si tratta di immobili non utilizzati nella produzione o nella fornitura di beni o servizi da parte del Gruppo. Dette attività sono valutate al fair value rilevando eventuali variazioni a conto economico e quindi non soggette a sistematico ammortamento.

Per la determinazione del fair value si fa riferimento ad un valore determinato prevalentemente attraverso perizie esterne, redatte da terzi indipendenti in possesso di qualifiche professionali riconosciute e che vantano esperienze nella tipologia di immobili. Tali perizie si basano sul valore per metro quadrato stimato sulla base delle valutazioni effettuate dall'agenzia del territorio per immobili ubicati nella stessa area, con la stessa destinazione e considerando lo stato di manutenzione e tenuto conto delle potenzialità immobiliari future.

2.6. Attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono classificate in tre diverse categorie:

  • Strumenti finanziari valutati al fair value con impatto a conto economico;
  • Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • Strumenti finanziari valutate al costo ammortizzato.

Strumenti finanziari valutati al fair value con impatto a conto economico

Le attività e le passività finanziarie acquisite o detenute principalmente con il fine di vendita sono classificate come "attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico".

Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.

Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS9, al momento della rilevazione iniziale, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:

  • tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite; ovvero
  • un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Società.

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

In particolare sono classificati in questo portafoglio:

  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né held to collectheld to collect and sell ma che non appartengono al portafoglio di negoziazione;
  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti, i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi;
  • quote di Oicr;
  • strumenti di capitale non detenuti per finalità di negoziazione per i quali la società non applica l'opzione concessa dal principio IFRS 9 di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie ("held-to-collect and sell");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Inoltre sono classificati in questa categoria, gli strumenti di capitale non detenuti per finalità di negoziazione per i quali la società applica l'opzione contabile concessa dal principio IFRS 9 di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Strumenti finanziari valutate al costo ammortizzato

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("held- to-collect");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.

Misurazione del fair value

Il fair value delle attività e delle passività finanziarie al fair value è determinato al momento della loro rilevazione iniziale per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato o ricevuto.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato. I prezzi di mercato utilizzati per i derivati sono i bid price, mentre per le passività finanziarie sono gli ask price. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione, basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio.

Il fair value degli strumenti finanziari non derivati non quotati è determinato scontando i flussi finanziari futuri per mezzo del tasso di interesse di mercato alla data di riferimento del bilancio.

Determinazione della perdita durevole di valore (impairment)

Tutte le attività e le passività finanziarie, ad eccezione delle "Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico", sono soggette a verifica per riduzione di valore conformemente a quanto definito dall'IFRS 9 e quindi considerando anche gli effetti delle expected losses.

Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell'attività.

Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza fra il valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo originale. La perdita di valore di un'attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico complessivo è calcolata sulla base del fair value di detta attività.

Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico. L'eventuale perdita accumulata di un'attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico complessivo, laddove sussistano evidenze obiettive di aver superato le soglie di significatività e di durevolezza, viene trasferita a conto economico anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata.

Le perdite vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente collegato ad un evento che si è verificato successivamente alla riduzione dello stesso. Nel caso delle attività valutate al costo ammortizzato e delle attività a fair value rilevato a conto economico complessivo corrispondenti a titoli di debito, il ripristino è rilevato a conto economico.

2.7. Immobili, impianti e macchinari

Investimenti in beni strumentali di proprietà

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore accumulate, ad eccezione dei terreni che non sono ammortizzati e che sono valutati al costo al netto delle perdite di valore accumulate.

I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell'esercizio di sostenimento mentre i costi di sostituzione di alcune parti delle immobilizzazioni ed i costi di manutenzione straordinaria sono capitalizzati quando è probabile che da questi derivino futuri benefici economici misurabili. Gli oneri finanziari relativi all'acquisto di immobilizzazioni sono capitalizzati ai sensi dello IAS 23.

Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.

La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:

Fabbricati da 25 a 50 anni
Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altre attrezzature da 4 a 15 anni

Immobilizzazioni in leasing finanziario

Il leasing è un contratto per mezzo del quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un pagamento o di una serie di pagamenti, il diritto di utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito. I contratti che sostanzialmente trasferiscono tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono definiti "leasing finanziari" anche quando la proprietà non è trasferita al termine del contratto. I leasing finanziari sono stati rilevati ai sensi dello IAS 17 paragrafi 20-32 e pertanto i relativi beni patrimoniali sono contabilizzati come elementi di immobili, impianti e macchinari in contropartita del relativo debito. Il costo del canone è scomposto nelle sue componenti di onere finanziario, contabilizzato a conto economico, e di rimborso del capitale, iscritto a riduzione del debito finanziario. Le attività possedute in leasing finanziario sono riconosciute al minore fra il loro costo e il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing alla data di inizio decorrenza del contratto. I beni oggetto di leasing sono ammortizzati lungo il periodo più breve tra la durata del leasing e la loro vita utile, a meno che non vi sia la ragionevole certezza che se ne otterrà la proprietà al termine del contratto.

I contratti di "leasing operativi" sono definiti per esclusione come quelli che non sono considerati finanziari.

Perdite di valore durevoli

In presenza di indicatori specifici di perdite di valore durevoli, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso.

2.8. Attività immateriali

(a) Avviamento

L'avviamento si riferisce alla differenza fra il costo di acquisizione delle partecipazioni ed il valore corrente di attività, passività e passività potenziali della controllata alla data di acquisizione. L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata annualmente e comunque quando si verificano eventi che facciano presupporre una riduzione di valore. Le eventuali svalutazioni non sono oggetto di ripristini di valore.

(b) Altre attività immateriali a vita utile definita

Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono valutate inizialmente e rispettivamente al costo e al fair value comprensivi degli oneri di diretta attribuzione. Esse sono poi ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo di utilizzo, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 5 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.

Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

2.9. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in un ammontare noto di denaro e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).

2.10. Patrimonio netto

Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare. Il valore delle azioni proprie, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.

I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.

2.11. Crediti e debiti

I crediti e i debiti sono rilevati al fair value che normalmente coincide con il valore nominale quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante.

2.12. Imposte correnti e differite

L'onere fiscale del periodo comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile del periodo, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura del periodo. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenzi né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita fiscale), nonché le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel presumibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.

Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano essere utilizzate. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

2.13. Benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta, è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata, con il supporto di esperti indipendenti, sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.

2.14. Fondi rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti. Tali fondi sono rilevati solo se:

  • il Gruppo ha un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.

2.15. Dividendi

I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nel periodo nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti. I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento.

2.16. Attività non correnti detenute per la vendita (IFRS 5)

Sono classificate in questa categoria le attività non correnti quando è previsto che il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. L'operazione di vendita deve essere altamente probabile, con una realizzazione prevista all'interno dei dodici mesi. Se la vendita è prevista concludersi dopo più di un anno, sono valutati i costi di vendita al loro valore attuale. Qualsiasi incremento nel valore attuale dei costi di vendita derivante dal trascorrere nel tempo è rilevata come componente finanziaria nel conto economico.

2.17. Riconoscimento dei ricavi

I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi, ivi incluse le garanzie prestate, sono rilevati sulla base dello stato di avanzamento della prestazione alla data di riferimento del bilancio.

I costi e gli altri oneri operativi sono rilevati come componente del risultato nel momento in cui sono sostenuti in base al principio della competenza temporale che regola i ricavi e quando non hanno i requisiti della contabilizzazione come attività nello stato patrimoniale.

2.18. Oneri e proventi finanziari

Gli oneri e proventi finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione.

2.19. Utile (perdita) per azione

Per il calcolo dell'utile (perdita) base e diluita per azione ordinaria sono stati impiegati i seguenti criteri:

  • a) al numeratore è utilizzato il risultato economico attribuibile all'entità Capogruppo rettificato del risultato che deve essere attribuito, per l'anno in corso, alle azioni di risparmio in circolazione al netto delle azioni proprie di risparmio detenute direttamente o tramite controllate;
  • b) al denominatore dell'indicatore "utile base per azione" è applicata la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel semestre al netto delle azioni ordinarie proprie;
  • c) al denominatore dell'indicatore "utile diluito per azione" la media ponderata delle azioni ordinarie è rettificata ipotizzando l'emissione di nuove azioni ordinarie in seguito:
  • i) alla conversione di tutti i warrant eventualmente in circolazione;
  • ii) all'esercizio di tutte le stock option eventualmente assegnate.

In detto calcolo si ipotizza che le conversioni dei warrant e l'esercizio delle stock option siano avvenuti all'inizio del semestre e che non vi siano maggiori proventi o minori oneri derivanti da questi accadimenti.

Il calcolo al 30 giugno 2018 dell'utile base per azione è stato effettuato considerando il risultato netto di Gruppo al netto della quota spettante alle azioni di risparmio, attribuibile ai possessori di azioni ordinarie in circolazione e il numero medio ponderato di azioni in circolazione pari a 433.515.923 tenendo conto delle eventuali operazioni di frazionamento e/o raggruppamento e degli eventuali aumenti/riduzioni di capitale sociale ai sensi dello IAS 33 par. 64.

2.20. Uso delle stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzano i valori delle attività e delle passività di bilancio. In considerazione che i bilanci intermedi si basano per lo più su aggiornamenti delle stime effettuate per i precedenti bilanci di fine esercizio, in assenza di elementi oggettivi, i valori di attività e passività sono rettificati unicamente se i risultati degli aggiornamenti dei processi di stima differiscono significativamente dai precedentì.

Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione: del fair value degli investimenti in partecipazioni e fondi, degli investimenti immobiliari, delle vite utili delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile, degli accantonamenti per rischi su crediti, delle eventuali perdite durevoli di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito, della stima delle attività immateriali a vita indefinita e degli accantonamenti e fondi.

Tali stime ed assunzioni saranno riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.21. Principi contabili non ancora applicati

Al 30 giugno 2018, alcuni nuovi standard e interpretazioni già omologati dall'Unione Europea non sono ancora obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata da Intek Group al 30 giugno 2018.

Fra i più significativi ricordiamo:

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che hanno già applicato l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Non sono attesi effetti significativi dall'applicazione del principio.

In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Prepayment Features with Negative Compensation (Amendments to IFRS 9)". Tale documento specifica che uno strumento di debito che prevede un'opzione di rimborso anticipato potrebbe rispettare le caratteristiche dei flussi finanziari contrattuali ("SPPI" test) e, di conseguenza, potrebbe essere valutato mediante il metodo del costo ammortizzato o del fair value through other comprehensive income anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" prevista in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio.

Al 30 giugno 2018 gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentino fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore. Non sono attesi effetti significativi da questo principio in considerazione dell'attività svolta dal Gruppo.
  • In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito.

Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questa interpretazione sul bilancio.

  • In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio.
  • In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
  • IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.
  • IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) devono essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
  • IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10.

Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento. Sono in corso le valutazioni dei possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio.

  • In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
  • Emendamento allo IAS 19 "Plant Amendment, Curtailment or Settlement" (pubblicato in data 7 febbraio 2018). Il documento chiarisce come un'entità debba rilevare una modifica (i.e. un curtailment o un settlement) di un piano a benefici definiti. Le modifiche richiedono all'entità di aggiornare le proprie ipotesi e rimisurare la passività o l'attività netta riveniente dal piano. Gli emendamenti chiariscono che dopo il verificarsi di tale evento, un'entità utilizzi ipotesi aggiornate per misurare il current service cost e gli interessi per il resto del periodo di riferimento successivo all'evento. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti dinamica è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici del Gruppo dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare con riferimento alle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente in società non quotate non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: stante l'attività di Intek e delle sue controllate consolidate non vi sono significativi crediti nei confronti di soggetti terzi;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono monitorati centralmente. Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari;

c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto al rischio che il fair value degli investimenti al di fuori dell'area Euro fluttuino in relazione alla variazione di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono il Gruppo ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

4. Note esplicative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2018

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Partecipazioni in controllate e collegate 475.792 476.206 (414)
Partecipazioni in altre imprese 7.012 7.012 -
Quote di fondi comuni 4.237 5.055 (818)
Altri investimenti 1.142 1.210 (68)
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 488.183 489.483 (1.300)

4.1. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

Il dettaglio della voce è il seguente:

Denominazione Sede Attività Quota
posseduta al
30/06/2018
31/12/2017 Incrementi Decrementi Altri
Movimenti
Variazioni
positive
fair value
Variazioni
negative
fair value
30/06/2018
KME AG Osnabruck
(D)
Industriale 100,00% 456.369 - - - - - 456.369
Culti Milano SpA Milano Complementi
arredo
72,04% 10.525 - - - - (267) 10.258
Breda Energia Srl in liquidazione Milano Holding 100,00% 6.162 - - - - - 6.162
KME Beteiligungsgesellsch.mbH Osnabruck
(D)
Immobiliare 100,00% 1.143 - - - - - 1.143
Partecipazioni ex ErgyCapital Energie Alternative 839 - - (5) - (219) 615
Fossati Uno Srl Milano Immobiliare 35,00% 514 - - - - - 514
Intek Investimenti Srl Milano Assunzione
concordati
100,00% 417 - - - - - 417
Progetto Ryan 3 in liquidazione Milano Complementi
arredo
100,00% - - - - - - -
Mecchld srl Milano Mediatore
creditizio
20,00% 217 - - - - - 217
Il Post Srl Milano Editoria 19,90% 20 71 - - - - 91
Nextep Società Benefit Srl Milano Investimenti 60,00% - 6 - - - - 6
Totale Controllate e Collegate 476.206 77 - (5) - (486) 475.792
Ducati Energia 7.000 - - - - - 7.000
Altre minori 12 - - - - - 12
Altre partecipazioni 7.012 - - - - - 7.012
Totale partecipazioni 483.218 77 - (5) - (486) 482.804
I2 Capital Partners Fund 5.055 138 (536) - - (420) 4.237
Totale quote di fondi 5.055 138 (536) - - (420) 4.237
Culti Milano Warrant 1.210 - - - - (68) 1.142
Totale altri investimenti 1.210 - - - - (68) 1.142
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 489.483 215 (536) (5) - (974) 488.183

Con riferimento alla partecipazione in KME AG è stata utilizzata, con l'ausilio di un consulente esterno, la metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli assets stessi (al netto dell'effetto fiscale) ad un tasso di sconto rappresentativo del costo medio del capitale (WACC) pari all'10,16%, maggiorato anche di un premio addizionale del 1,5% per riflettere i rischi intrinseci alle previsioni tenendo conto delle deviazioni storiche registrate. Come base informativa sono state utilizzate le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano 2018-2022 già utilizzato in precedenza. Similarmente al 31 dicembre 2017, sono state effettuate analisi di sensitività sia in relazione al WACC applicato che ai livelli di EBITDA.

I valori ottenuti sono stati posti a confronto e mediati con quelli risultanti da altri metodi, in particolare con il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione utilizzando il multiplo EV/EBITDA.

I risultati del processo valutativo avrebbero condotto ad una variazione positiva di fair value di circa il 6,7% rispetto a quella utilizzata al 31 dicembre.

Tale variazione è da ricondursi all'andamento dei metodi dei multipli. Alla luce di tali risultanze e del maggior livello di stima insito in un processo di aggiornamento del calcolo non sono state apportate modifiche al valore di carico della partecipazione, nel rispetto delle previsioni della policy sulla determinazione del fair value in sede di redazione della relazione semestrale.

Il sopra descritto processo di stima è caratterizzato da significativi profili di complessità e soggettività, basandosi, nel caso della metodologia Unlevered discounted cash flow, su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi dalla partecipata, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate); tali assunzioni sono influenzate da aspettative future e da condizioni di mercato, con particolare riferimento al mercato europeo del rame. Elementi di soggettività, peraltro, caratterizzano anche l'applicazione delle metodologie fondate sui multipli, in relazione alla scelta e definizione dei campioni di riferimento.

La partecipazione in Culti Milano ed i relativi warrant, entrambi quotati sul mercato AIM, sono stati valutati sulla base dei prezzi di borsa al 30 giugno 2018.

Per le altre partecipazioni si è fatto principalmente riferimento al valore del patrimonio netto delle stesse rettificandolo sulla base dei valori correnti delle relative attività.

Le quote di "Fondi comuni di investimento" sono relative quasi esclusivamente all'interessenza di Intek Group (pari al 19,15%) nel fondo di investimento I2 Capital Partners gestito dalla controllata I2 Capital Partners SGR SpA.

4.2. Attività finanziarie non correnti

La voce può essere così analizzata:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Crediti verso correlate 3.699 3.595 104
Crediti per commissioni su garanzie rilasciate 1.435 - 1.435
Altre attività finanziarie non correnti 9.984 10.050 (66)
Attività finanziarie non correnti 15.118 13.645 1.473

Il dettaglio dei crediti a società controllate e collegate, al netto degli effetti dell'applicazione dell'IFRS 9; è il seguente:

Fossati Uno Srl 2.664
Società Agricola Agrienergia Srl 398
Società Agricola Carmagnola Srl 262
Mecchld 200
NewCocot 175
3.699

I "Crediti per commissioni su garanzie rilasciate" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri, riferite ad oltre i 12 mesi, per le garanzie prestate dalla Capogruppo sui finanziamenti ottenuti da controllate non consolidate, a favore degli istituti di credito e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondevano debiti di pari importo.

Le"Altre attività finanziarie non correnti" sono relative a depositi in garanzia a favore di società di assicurazione del credito a supporto dell'attività di KME.

4.3. Immobili, impianti e macchinari:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Fabbricati 10.546 10.721 (175)
Altri beni 364 375 (11)
Acconti e costruzioni in corso 367 227 140
Immobili, impianti e macchinari 11.277 11.323 (46)

Nella posta "Fabbricati" l'importo più rilevante è riconducibile all'immobile in Milano Foro Buonaparte n. 44 dove hanno sede la capogruppo Intek ed altre società del Gruppo.

I movimenti del periodo sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Fabbricati Beni mobili Acconti Totale
Valore lordo 13.506 2.405 227 16.138
Ammortamenti accumulati (2.785) (2.030) - (4.815)
Totale al 31 dicembre 2017 10.721 375 227 11.323
Valore lordo al 31 dicembre 2017 13.506 2.405 227 16.138
Acquisti del periodo - 16 140 156
Cessioni (costo) - (36) - (36)
Valore lordo al 30 giugno 2018 13.506 2.385 367 16.258
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2017 (2.785) (2.030) - (4.815)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (175) (27) - (202)
Cessioni (fondo ammortamento) - 36 - 36
Ammortamenti cumulati al 30 giugno 2018 (2.960) (2.021) - (4.981)
Valore lordo 13.506 2.385 367 16.258
Ammortamenti accumulati (2.960) (2.021) - (4.981)
Totale al 30 giugno 2018 10.546 364 367 11.277

Gli acconti versati si riferiscono a stati di avanzamento lavori corrisposti nell'ambito dei lavori di ristrutturazione del quinto e sesto piano di Foro Buonaparte, 44 – Milano.

4.4. Investimenti immobiliari

(in migliaia di Euro)
Totale al 31 dicembre 2017 19.750
Rettifiche di fair value (222)
Totale al 30 giugno 2018 19.528

Il dettaglio per singolo immobile è il seguente:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018
Limbiate – Varedo 14.340
Ivrea 3.036
Padova 843
Sezze 718
Altri 591
Totale al 30 giugno 2018 19.528

4.5. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Altre 7 6 1
Attività immateriali 7 6 1

Le immobilizzazioni immateriali di cui alla precedente tabella hanno vita utile definita e sono relative a software.

Le movimentazioni del periodo sono state le seguenti:

(in migliaia di Euro) Altre Acconti e
immobilizzazioni
in corso
Totale
Valore lordo 15 - 15
Ammortamenti accumulati (9) - (9)
Totale al 31 dicembre 2017 6 - 6
Valore lordo al 31 dicembre 2017 15 - 15
Acquisti del periodo 2 - 2
Decrementi (costo) (1) - (1)
Valore lordo al 30 giugno 2018 16 - 16
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2017 (9) - (9)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (1) - (1)
Decrementi (fondo ammortamento) 1 - 1
Ammortamenti cumulati al 30 giugno 2018 (9) - (9)
Valore lordo 16 - 16
Ammortamenti accumulati (9) - (9)
Totale al 30 giugno 2018 7 - 7

4.6. Altre attività non correnti

Il contenuto della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Depositi cauzionali 6 6 -
Altre attività non correnti 6 6 -

4.7. Attività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Crediti finanziari verso correlate 2.053 36.796 (34.743)
Crediti per commissioni su garanzie rilasciate 930 2.377 (1.447)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 57 67 (10)
Altre attività finanziarie correnti 258 150 108
Attività finanziarie correnti 3.298 39.390 (36.092)

I "Crediti finanziari verso correlate", dettagliati nella tabella 4.21, comprendono principalmente:

  • per Euro 869 migliaia il saldo del finanziamento fruttifero in essere con Società Agricola Agrienergia Srl;
  • per Euro 565 migliaia il saldo del conto corrente di corrispondenza con Intek Investimenti Srl;
  • per Euro 284 migliaia il saldo del conto corrente di corrispondenza con KME Yorkshire Ltd.

I sopraindicati valori sono indicati al netto delle rettifiche IFRS 9.

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire entro i prossimi 12 mesi per le garanzie prestate da Intek Group SpA su finanziamenti ottenuti dalle società del Gruppo, a favore degli istituti di credito finanziatori e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che la Società non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Verso clienti - valore lordo 657 635 22
Fondo svalutazione crediti (264) (264) -
Verso clienti - valore netto 393 371 22
Verso correlate 6.814 6.531 283
Crediti per factoring/leasing 6.496 6.511 (15)
Crediti commerciali 13.703 13.413 290

4.8. Crediti commerciali

I "Crediti verso correlate" al 30 giugno 2018 si riferiscono prevalentemente a corrispettivi per garanzie prestate. Nel mese di luglio sono stati incassati crediti per Euro 1.878 migliaia.

I "Crediti per attività di leasing e di factoring" sono rappresentati da crediti non in bonis relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring.

4.9. Altri crediti ed attività correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Crediti tributari 885 1.575 (690)
Crediti da special situations 3.510 3.510 -
Ratei e risconti attivi 198 56 142
Crediti da correlate 1.030 232 798
Altri crediti 1.513 2.131 (618)
Altri crediti e attività correnti 7.136 7.504 (368)

I "Crediti tributari" si riducono anche per le compensazioni di crediti sia IVA che IRES operate nel semestre in commento.

I "Crediti per attività di special situation" sono relativi per Euro 2.000 migliaia a crediti nei confronti della procedura Isotta Fraschini, per la quale sono attesi riparti nel corso del 2018 e per Euro 1.510 migliaia a crediti garantiti da ipoteche su immobili.

I "Crediti verso correlate" includono unicamente, sia per il 2018 che per il 2017, posizioni sorte nell'ambito del consolidato fiscale.

Nella voce "Altri crediti" al 31 dicembre 2017 era incluso un deposito cauzionale di Euro 466 migliaia, versato nell'ambito della cessione di un immobile, che è stato incassato nel semestre.

L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi da usufruire nei successivi periodi.

Tutti i crediti sono scadenti entro dodici mesi.

4.10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite da depositi bancari e postali e da valori in cassa.

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Depositi bancari e postali 53.079 28.870 24.209
Cassa e disponibilità liquide 6 16 (10)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 53.085 28.886 24.199

Si rimanda al Rendiconto finanziario per i flussi finanziari del semestre.

4.11. Patrimonio netto di Gruppo

Per l'illustrazione delle variazioni del patrimonio netto consolidato si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".

Non si sono avute variazioni nel numero di azioni nel corso del semestre.

4.12. Benefici ai dipendenti

La voce è relativa al "Trattamento di fine rapporto" così composto:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazione
Dirigenti 68 64 4
Impiegati 232 220 12
Rettifica IAS 36 38 (2)
Benefici ai dipendenti 336 322 14

La movimentazione della voce è la seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 Incrementi Decrementi Versamenti a
fondo
30 giu 2018
Dirigenti 64 19 - (15) 68
Impiegati 220 18 - (6) 232
Differenze IFRS 38 - (2) - 36
Benefici a dipendenti 322 37 (2) (21) 336

I principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti" sono stati i seguenti:

Criteri generali adottati 30 giu 2018 31 dic 2017
Tasso di attualizzazione 0,98-1,45% 0,88-1,30%
Tasso incremento retribuzioni future 0,5-1,0% 0,5-1,0%
Vita lavorativa residua media 8,1-12,8 anni 8,2-13,1 anni
Criteri generali adottati

Per la valutazione attuariale del TFR è stato utilizzato anche al 30 giugno 2018 un tasso di attualizzazione basato sull'indice "Iboxx Eurozone Corporate AA".

4.13. Debiti e passività finanziarie non correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 1.435 - 1.435
Verso istituti di credito 5.831 6.463 (632)
Verso altri 173 166 7
Debiti e passività finanziarie non correnti 7.439 6.629 810

I debiti "Verso istituti di credito", anche con riferimento alla suddivisione tra quota a breve e quota a medio-lungo possono così essere dettagliati:

(in migliaia di Euro) Quota a Breve Quota a Lungo Totale
Intesa SanPaolo 286 296 582
UBI 40 208 248
Banco BPM 467 5.088 5.555
Mediocredito centrale 5.066 - 5.066
Mutui passivi ipotecari 5.859 5.592 11.451
Finanziamento Friulia 476 239 715
Totale Debiti verso istituti di credito 6.335 5.831 12.166

Su tutti i finanziamenti in essere non sono previsti covenant finanziari.

Il finanziamento in essere con Banco BPM ha scadenza al luglio 2030 e prevede un tasso variabile pari all'Euribor a 1 mese maggiorato di uno spread di 2,80 punti. A copertura del rischio di variazione del tasso è stato sottoscritto un contratto di Interest Rate Swap di copertura di uguale durata e nozionale di tipo amortizing pari al 100% del finanziamento coperto con un tasso fisso dello 0,99%. Il fair value di tale strumento alla data di riferimento del bilancio è contenuto nella voce "Verso altri". A garanzia del finanziamento è stata concessa ipoteca sull'immobile di Milano – Foro Buonaparte, 44.

Il finanziamento di Intesa Sanpaolo ha scadenza al 30 giugno 2020 e prevede interessi in base all'Euribor a sei mesi maggiorato di uno spread di 0,9 punti, mentre il finanziamento UBI, con scadenza al 30 giugno 2024, prevede interessi in base all'Euribor a sei mesi maggiorato di uno spread di 1,25 punti. Il finanziamento Intesa Sanpaolo è garantito da ipoteca sull'immobile di Ivrea, mentre quello UBI da ipoteca sugli immobili di Padova.

Il finanziamento con Mediocredito Centrale, garantito da ipoteca sull'immobile di Varedo, è relativo a due mutui scaduti al 31 dicembre 2015 e comprende Euro 4.841 migliaia di quota capitale ed Euro 225 migliaia di interessi maturati stimati. L'accordo formale per la proroga di tali mutui non è ancora stato sottoscritto alla data di redazione del presente bilancio e pertanto il debito è classificato come esigibile entro l'esercizio successivo.

Il Finanziamento Friulia è relativo alla quota non corrente di un finanziamento dell'incorporata ErgyCapital scadente al 31 dicembre 2019 con un tasso del 5%.

Per i "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" si rimanda alla nota 4.2 "Attività finanziarie non correnti".

4.14. Titoli obbligazionari

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Obbligazioni Intek Group 2015/2020 101.310 101.215 95
Titoli obbligazionari 101.310 101.215 95

Le "Obbligazioni Intek Group 2015-2020" hanno scadenza al febbraio 2020 e sono remunerate ad un tasso fisso del 5%. Il valore nominale dell'emissione è pari ad Euro 101.703.751,20, mentre il valore contabile è stato iscritto al netto dei costi di emissione che sono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante. La variazione del periodo è legata al progressivo addebito a conto economico dei costi di emissione.

4.15. Altre passività non correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazioni
Debiti per "special situations" 692 692 -
Altri debiti 800 800 -
Altre passività non correnti 1.492 1.492 -

I "Debiti per special situations" sono originati nell'ambito di assunzione di concordati e sono relativi a creditori irreperibili della procedura ex FEB – Ernesto Breda SpA.

Gli "Altri debiti" pari ad Euro 800 migliaia si riferiscono a un accordo di investimento sull'iniziativa Fossati Uno, che prevede la retrocessione alla controparte di parte dei proventi rivenienti dall'iniziativa stessa.

4.16. Fondi per rischi ed oneri

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi rischi ed oneri:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 Incrementi Rilasci/
utilizzi
30 giugno 2018
Fondi rischi su partecipazioni 858 - (81) 777
Fondi rischi contenziosi fiscali 300 - - 300
Fondi rischi attività special situations 2.731 - (1.571) 1.160
Fondi rischi garanzie su cessione attivi 936 - - 936
Altri fondi rischi ed oneri 214 - - 214
Totale 5.039 - (1.652) 3.387

I "Fondi rischi su partecipazioni" rivenienti dalla fusione con ErgyCapital sono stanziati a fronte di partecipazioni con patrimonio netto negativo, principalmente per la controllata Energetica Solare in liquidazione.

I "Fondi rischi per contenziosi fiscali", invariato rispetto al 31 dicembre 2017, contengono, tra l'altro, un accantonamento in materia di IVA che scaturisce da una truffa per operazioni inesistenti in cui il Gruppo Fime, che svolgeva attività di leasing e factoring, era parte lesa. Il fondo accantonato è a copertura dell'intero rischio del contenzioso, per il quale si è in attesa della sentenza della Corte di Cassazione.

I "Fondi rischi garanzie per cessione attivi" si riferisce ad un accantonamento legato agli impegni assunti in fase di cessione di una partecipazione ed è relativo ad un accertamento tributario che è divenuto definitive dopo che nel 2015 è stata emessa sentenza dalla Corte di Cassazione. Nel corso del 2017, in attesa della definizione degli importi residui da corrispondere, sono state pagate le passività relative alle cartelle ricevute.

Il "Fondi rischi attività special situations" si riferiva, al 31 dicembre 2017, principalmente ad un accantonamento di Euro 2.597 migliaia, effettuato, nel 2014, in seguito ad una sentenza negativa emessa dalla Corte di Appello di Napoli per un contenzioso promosso dalla curatela fallimentare di un cliente ex leasing. Contro tale sentenza era stato proposto appello alla Corte di Cassazione. Nel mese di settembre è stata sottoscritta una transazione definitiva extra-giudiziale che ha posto fine alla vicenda. Tale transazione ha comportato un onere per il Gruppo di Euro 1.025 migliaia; il fondo rischi è stato pertanto ridotto a tale importo, rilevando un provento di Euro 1.572 migliaia.

Gli "Altri fondi rischi ed oneri" contengono tra l'altro accantonamenti per contenziosi con ex dipendenti.

Alla data di pubblicazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato non esistono altre passività potenziali significative.

4.17. Debiti e passività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazione
Verso correlate 4.198 4.409 (211)
Scoperti su conti correnti bancari ex ErgyCapital - 59 (59)
Quote di finanziamenti in scadenza 6.335 6.553 (218)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 930 2.377 (1.447)
Interessi passivi su obbligazioni 1.811 4.375 (2.564)
Verso società di leasing - 2 (2)
Debiti e passività finanziarie correnti 13.274 17.775 (4.501)

I "Debiti verso correlate" sono relativi al saldo del conto corrente di corrispondenza, stipulato a tasso di mercato con remunerazione prevista pari ad Euribor maggiorato da uno spread, in essere principalmente con le seguenti società controllate:

  • Euro 3.553 migliaia con Breda Energia;
  • Euro 637 migliaia con Energetica Solare.

Le "Quote di finanziamenti in scadenza" comprendono le quote in scadenza entro dodici mesi dei finanziamenti a lungo termine già in precedenza commentati.

Per i "Debiti per garanzie rilasciate" si rimanda a quanto già commentato in relazione alla voce "Attività finanziarie non correnti".

La voce "Interessi passivi su obbligazioni" si riferisce alla cedola in maturazione per il periodo dal 20 febbraio al 30 giugno 2018.

Nel corso del semestre non sono stati sottoscritti nuovi finanziamenti né vi sono state nuove erogazioni di precedenti finanziamenti. Gli eventuali incrementi sono relativi unicamente a interessi maturati.

L'ammontare della posizione finanziaria netta con il dettaglio delle sue principali componenti ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 e della raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" è indicata nella "Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione" anziché in queste note esplicative.

4.18. Debiti verso fornitori

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazione
Verso fornitori 1.110 2.213 (1.103)
Verso correlate 339 434 (95)
Debiti verso fornitori 1.449 2.647 (1.198)

La riduzione della voce è da collegare al pagamento dei fornitori rivenienti dalla incorporata ErgyCapital.

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

4.19. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazione
Verso dipendenti 213 502 (289)
Verso istituti previdenziali 81 172 (91)
Debiti tributari 144 450 (306)
Debiti verso amministratori per trattamento fine mandato 687 774 (87)
Debiti verso correlate 985 985 -
Altri debiti 1.555 2.497 (942)
Altre passività correnti 3.665 5.380 (1.715)

I "Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato" sono riferiti al residuo debito nei confronti del Presidente per il trattamento di fine mandato maturato fino al 31 dicembre 2012 data in cui è cessato tale istituto. Sulla somma in oggetto maturano dal 2014 interessi compensativi pari al 5%. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2018 la data di scadenza del pagamento.

La riduzione dei "Debiti verso dipendenti" (riferita alle competenze maturate ma non ancora liquidate), "Debiti verso istituti previdenziali" (per contributi trattenuti a dipendenti o collaboratori o a carico delle società) e "Debiti tributari" (che include principalmente debiti per ritenute d'acconto da versare) è da collegare al pagamento dei debiti riferibili alla incorporata ErgyCapital.

Nei "Debiti verso correlate", oltre ai debiti verso amministratori per i compensi maturati, è compreso il debito residuo di Euro 804 migliaia verso Progetto Ryan 3 per l'acquisto di azioni, avvenuto nel 2017, di Culti Milano .

La riduzione della voce "Altri debiti" è correlabile al pagamento, nel marzo 2018, di un debito di Euro 945 migliaia relativo all'attività di special situations. La voce comprende, per Euro 1.266 migliaia, debiti verso clienti ex leasing relativi a somme incassate a titolo di anticipo dai clienti e non compensati con poste creditorie.

4.20. Imposte differite attive e passive

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazione
Imposte differite attive 4.724 5.310 (586)
Imposte differite passive (3.487) (3.536) 49
Imposte differite attive e passive 1.237 1.774 (537)

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato il Gruppo ha rilevato attività fiscali differite su perdite fiscali pregresse per Euro 2,6 milioni. Sono inoltre disponibili perdite per Euro 35,7 milioni su cui non sono state rilevate attività fiscali differite.

Imposte differite attive Imposte differite passive
(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 30 giu 2018 31 dic 2017
Immobili, impianti e macchinari - - (1.482) (1.507)
Investimenti immobiliari 384 382 - -
Partecipazioni/Investimenti finanziari - - (987) (991)
Attività finanziarie non correnti 7 - - -
Crediti commerciali 3.051 3.328 (1.018) (1.036)
Altri crediti e attività correnti 115 115 - -
Attività non correnti possedute per la vendita - - - -
Attività finanziarie correnti 13 - - (2)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 128 - - -
Passività finanziarie non correnti 42 40 - -
Fondi per rischi ed oneri 313 729 - -
Altre passività correnti 46 91 - -
Imposte differite su perdite fiscali pregresse 625 625 - -
Totale 4.724 5.310 (3.487) (3.536)

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

4.21. Informativa sulle operazioni con parti correlate

Nelle tabelle seguenti si evidenziano i rapporti di debito, credito e di costi e ricavi con parti correlate. Le transazioni che hanno generato queste poste sono state eseguite a prezzi e valori di mercato. Si rimanda a quanto già indicato nei commenti alle singole poste di bilancio per la natura delle operazioni.

(in migliaia di Euro) Attività
finanziarie
non
correnti
Attività
finanziarie
correnti
Crediti
Commerciali
Altri
crediti
ed
attività
correnti
Altre
passività
non
correnti
Debiti e
passività
finanziarie
Fornitori Altre
passività
correnti
Breda Energia Srl in liquidaz. - - 9 - - (3.553) - -
Culti Milano SpA - - 13 - - - - (1)
HG Power Srl in liquidazione - 11 - - - - - -
Soc Agr. Carmagnola Srl 262 - - - - - - -
Società Agricola Agrienergia
Srl
398 869 17 - - - - (144)
Ergyca Two Srl - 8 7 - - - - -
Ergyca Sun Sicilia - 153 50 - - - - -
Ergyca Bio - 163 - - - - - -
ErgycaTracker 2 Srl - - - - - - - (3)
ErgycaFour Srl - - 4 - - (8) - -
Energetica Solare Srl in
liquidazione
- - - - - (637) - -
Mecchld Srl 200 - - - - - - -
EM Moulds Srl - - 24 - - - - -
Green Recycle Srl - - 1 - - - - -
Intek Investimenti Srl - 565 9 - - - - -
KME AG - - 6.035 - - - - -
KMD Connectors Stolberg - - 15 - - - - -
KME Brass Germany Gmbh - - - - - - (37) -
KME Brass Italy Srl - - 34 - - - - -
Tréfimetaux Sas - - 12 - - - - -
KME Italy SpA - - 112 - - - (126) -
KME Germany GmbH - - 163 - - - - -
KME Yorkshire Ltd - 284 245 - - - (8) -
KME Srl - - 20 - - - (162) -
Valika Sas - - 3 - - - - -
New Cocot Srl in liquidazione 175 - 15 - - - - -
Nextep Srl società benefit - - 8 - - - - -
Progetto Ryan 3 Srl in
liquidazione (già Culti Srl)
- - - - - - - (804)
Quattroduedue SpA - - 18 - - - - -
Fossati Uno Srl 2.664 - - - - - - -
Crediti per garanzie 1.435 930 - - - - - -
Crediti/Debiti per Consolidato
Fiscale
- - - 1.030 - - - -
Amministratori e Sindaci - - - - - - (6) (720)
5.134 2.983 6.814 1.030 - (4.198) (339) (1.672)
Totale voce bilancio 15.118 3.298 13.703 7.136 (1.492) (13.274) (1.449) (3.665)
Incidenza percentuale 33,96% 90,45% 49,73% 14,43% 0,00% 31,63% 23,40% 45,62%
(in migliaia di Euro) Commissioni
su garanzie
prestate
Altri proventi
operativi
Altri costi
operativi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Breda Energia Srl in Liquidazione - 8 - - (45)
Culti Milano SpA 3 7 - - -
EM Moulds Srl 12 - - - -
Società Agricola Agrienergia S.r.l. - 17 - 25 -
Intek Investimenti Srl - 7 - - -
KME AG 691 - - 171 -
KME Brass Italy 15 - - - -
KME Germany & CO KG Gmbh 33 - - - -
KME Italy Srl 31 - (2) - -
KME Srl - - (13) - -
KME Yorkshire Ltd - - - 5 -
Green Recycle 1 - - - -
Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione - - - 4 -
Quattroduedue SpA - 7 - - -
Amministratori/Sindaci - - (892) - -
786 46 (907) 205 (45)
Totale voce bilancio 786 632 (857) 904 (2.932)
Incidenza percentuale 100,00% 7,28% 105,83% 22,68% 1,53%

5. Conto economico

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293/06 si precisa che il Gruppo non ha effettuato nel corso del primo semestre 2018 "operazioni atipiche e/o inusuali".

5.1. Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazione Variazione %
Rettifiche di valore su partecipazioni e titoli (50) - (50) n/a
Utili/Perdite cessione quote di fondi e titoli 32 28 4 14,29%
Rettifiche di valore su crediti finanziari v/correlate - (137) 137 -100,00%
Valutazione a fair value di partecipazioni (407) (169) (238) 140,83%
Valutazione a fair value di quote di fondi e titoli (488) - (488) n/a
Dividendi 307 2 305 15250,00%
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni (606) (276) (330) 119,57%

La voce è così dettagliabile:

  • i dividendi sono relativi per Euro 178 migliaia a Culti Milano e Euro 77 migliaia a AgriEnergia;
  • la valutazione a fair value di partecipazioni comprende quelle negative su azioni Culti Milano per Euro 267 migliaia e per Euro 220 migliaia sulle partecipazioni ex ErgyCapital. Nella voce è presente l'effetto positivo del rilascio di Euro 80 migliaia del fondo rischi su partecipazioni;
  • La valutazione a fair value di quote di fondi e titoli comprende Euro 420 migliaia negativi su I2 Capital Fund ed Euro 68 migliaia negativi su Warrant Culti Milano

5.2. Commissioni su garanzie prestate

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazione Variazione %
Commissioni su garanzie prestate 786 1.974 (1.188) -60,18%
Commissioni su garanzie prestate 786 1.974 (1.188) -60,18%

Sono relative a garanzie prestate a favore di società controllate e si riferiscono prevalentemente a KME AG ed alle sue controllate. La riduzione delle commissioni è da collegare alla diminuzione dell'ammontare delle garanzie prestate avvenuto nell'ambito della rinegoziazione delle linee bancarie di KME.

5.3. Altri proventi

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazione Variazione %
Proventi da "special situation" 158 10 148 1480,00%
Commissioni di gestione fondi 344 407 (63) -15,48%
Affitti attivi 25 36 (11) -30,56%
Prestazioni di servizi a correlate 46 29 17 58,62%
Altri 59 44 15 34,09%
Altri proventi 632 526 106 20,15%

Le "Commissioni di gestione fondi" sono relative alle commissioni percepite da I2 Capital Partners SGR per la gestione del fondo I2 Capital Partners Fund, che essendo chiuso il periodo di investimento sono calcolate sull'ammontare investito.

I "Proventi da special situation" sono relativi all'attività di Intek legata ad operazioni di assunzioni di concordati.

La posta "Prestazioni di servizi a correlate" accoglie unicamente gli importi fatturati per prestazioni di assistenza amministrativa a società del gruppo.

5.4. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazione Variazione %
Salari e stipendi (558) (594) 36 -6,06%
Oneri sociali (183) (184) 1 -0,54%
Altri costi del personale (227) (177) (50) 28,25%
Costo del lavoro (968) (955) (13) 1,36%

Nella voce sono ricompresi retribuzioni per Euro 94 migliaia e contributi per Euro 39 migliaia relativi a personale dell'incorporata ErgyCapital.

Negli "Altri costi del personale" sono inclusi i compensi a collaboratori per Euro 115 migliaia e l'accantonamento a trattamento di fine rapporto del personale per Euro 35 migliaia.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti:

30/06/2018 31/12/2017 Variazione Variazione %
Dirigenti 4 3 1 33,33%
25,00% 21,43%
Impiegati 12 11 1 9,09%
75,00% 78,57%
Totale addetti (medio) 16 14 2 14,29%
100,00% 100,00%

5.5. Ammortamenti, impairment e svalutazioni

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazione Variazione %
Ammortamento su immobilizzazioni materiali (202) (213) 11 -5,16%
Ammortamento su immobilizzazioni immateriali (1) - (1) n/a
Rettifiche su investimenti immobiliari (222) (54) (168) 311,11%
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (425) (267) (158) 59,18%

5.6. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazione Variazione %
Emolumenti amministratori e sindaci (698) (691) (7) 1,01%
Prestazioni professionali (553) (580) 27 -4,66%
Spese di viaggio (111) (190) 79 -41,58%
Altri costi per il personale (46) (37) (9) 24,32%
Pubblicità legale e societaria (54) (45) (9) 20,00%
Elettricità, riscaldamento, postali e telefoniche (142) (106) (36) 33,96%
Premi assicurativi (57) (64) 7 -10,94%
Locazioni immobiliari (84) (79) (5) 6,33%
Manutenzioni (59) (45) (14) 31,11%
Canoni di leasing e noleggi (49) (36) (13) 36,11%
Oneri tributari diversi (385) (458) 73 -15,94%
Contributi associativi (91) (89) (2) 2,25%
Costi diversi netti (77) (78) 1 -1,28%
Beneficenze (11) (4) (7) 175,00%
Oneri per servizi da banche (12) (10) (2) 20,00%
(2.429) (2.512) 83 -3,30%
Rilascio fondi 1.572 - 1.572 n/a
Altri costi operativi (857) (2.512) 1.655 -65,88%

Il "Rilascio fondi" è relativo ai positivi effetti della transazione Mareco, commentata nell'ambito della voce "Fondi per rischi ed oneri".

5.7. Oneri finanziari netti

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazione Variazione %
Interessi attivi da correlate 205 1.139 (934) -82,00%
Altri interessi e proventi finanziari 699 1 698 n/a
Totale proventi finanziari 904 1.140 (236) -20,70%
Interessi passivi a correlate (45) (47) 2 -4,26%
Interessi passivi su finanziamenti (148) (85) (63) 74,12%
Interessi passivi su titoli emessi (2.616) (2.611) (5) 0,19%
Altri interessi passivi (13) (27) 14 -51,85%
Altri oneri finanziari (110) (103) (7) 6,80%
Totale oneri finanziari (2.932) (2.873) (59) 2,05%
Totale oneri finanziari netti (2.028) (1.733) (295) 17,02%

Gli interessi attivi e passivi da correlate sono relativi alle posizioni di credito e debito descritte nell'ambito delle attività finanziarie correnti e non correnti e delle passività finanziarie correnti. Il dettaglio è riportato nel paragrafo relativo alle parti correlate.

Nella voce "Altri interessi e proventi finanziari" sono inclusi Euro 697 migliaia relativi al rilascio di rettifiche su perdite attese ai sensi dell'IFRS 9 conseguente all'incasso delle posizioni sottostanti.

Gli "Altri oneri finanziari" comprendono sia rettifiche su perdite attese (Euro 69 migliaia) che differenziali su contratti di copertura dei tassi di interesse (Euro 40 migliaia).

5.8. Imposte correnti e differite

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2018 1° semestre 2017 Variazione Variazione %
Imposte correnti 799 492 307 62,40%
Imposte differite (839) (200) (639) 319,50%
Imposte correnti e differite (40) 292 (332) -113,70%

A decorrere dal 2007 Intek Group e la maggior parte delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

Correlazione fra oneri fiscali e risultato contabile:

(in migliaia di Euro) 1° semestre 2018
Risultato ante imposte (3.466)
Carico fiscale teorico (aliquota fiscale utilizzata 27,9%) 968
Riconciliazione:
Effetto dovuto alle diverse aliquote fiscali: -
Altri effetti: -
- (Oneri) non deducibili e proventi non imponibili (899)
- Rivalutazioni/Svalutazioni su partecipazioni e titoli (109)
Imposte rilevate a conto economico (40)

6. Altre informazioni

6.1. Strumenti finanziari per categorie

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017 Variazione
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 490.605 491.927 (1.322)
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
complessivo
- - -
Costo ammortizzato 89.039 98.825 (9.786)
Attività finanziarie 579.644 590.752 (11.108)
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (2.538) (2.543) 5
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (125.947) (132.145) 6.198
Passività finanziarie (128.485) (134.688) 6.203

6.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Strumenti finanziari e riconciliazione con le voci di bilancio al 30 giugno 2018:

(in migliaia di Euro) Totale Misurato al
costo
ammortizzato
Misurato al fair
value
Non
disciplinato ex
IFRS 7
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 488.183 - 488.183 -
Attività finanziarie non correnti 15.118 13.683 1.435 -
Altre attività non correnti 6 6 - -
Crediti commerciali 13.703 13.703 - -
Altri crediti e attività correnti 7.136 6.251 - 885
Attività finanziarie correnti 3.298 2.311 987 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 53.085 53.085 - -
Totale attività finanziarie 580.529 89.039 490.605 885
Debiti e passività finanziarie non correnti (7.439) (5.831) (1.608) -
Obbligazioni (101.310) (101.310) - -
Altre passività non correnti (1.492) (1.492) - -
Debiti e passività finanziarie correnti (13.274) (12.344) (930) -
Debiti verso fornitori (1.449) (1.449) - -
Altre passività correnti (3.665) (3.521) - (144)
Totale passività finanziarie (128.629) (125.947) (2.538) (144)

Il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente bilancio non si discosta dal loro fair value.

I livelli di fair value previsti sono tre:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
(in migliaia di Euro) Totale
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 488.183 11.400 - 476.783
Attività finanziarie non correnti 1.435 - - 1.435
Attività finanziarie correnti 987 - - 987
Totale attività finanziarie 490.605 11.400 - 479.205
Debiti e passività finanziarie non correnti (1.608) - (173) (1.435)
Debiti e passività finanziarie correnti (930) - - (930)
Totale passività finanziarie (2.538) - (173) (2.365)

L'analisi di attività e passività finanziarie secondo il livello di fair value è la seguente:

Negli strumenti finanziari appartenenti al Livello 1 rientrano l'investimento in azioni Culti Milano e relativi warrant.

6.3. Valore nozionale degli strumenti finanziari e dei derivati

Non vi sono strumenti finanziari derivati iscritti in bilancio al 30 giugno 2018 fatta eccezione per lo strumento di copertura del rischio di tasso sul finanziamento ipotecario di Immobiliare Pictea, il cui valore nozionale è pari a Euro 5.639 migliaia.

6.4. Esposizione al rischio credito e perdite durevoli di valore

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio credito.

L'anzianità dei crediti commerciali da operazioni correnti alla data del presente bilancio consolidato era la seguente:

(in migliaia di Euro) Valore lordo
contabile
Svalutazione al
30 giu 2018
Valore netto
Non ancora scaduti 5 - 5
Scaduti fino a 60 giorni 5 - 5
Scaduti da 61 a 120 giorni 6 - 6
Scaduti da 121 giorni a 1 anno - - -
Scaduti da più di un anno 641 (264) 377
Crediti commerciali 657 (264) 393

La movimentazione della svalutazione crediti è la seguente:

(in migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2017 180
Svalutazione dell'esercizio 84
Utilizzi -
Rilasci -
Saldo al 30 giugno 2018 264

6.5. Esposizione al rischio cambio

Al 30 giugno 2018 non vi sono attività e passività in valuta.

6.6. Esposizione al rischio tasso

Il profilo del tasso di interesse applicato agli strumenti finanziari del Gruppo fruttiferi di interessi al 30 giugno 2018 era il seguente:

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018 31 dic 2017
Attività finanziarie - 50
Passività finanziarie (107.580) (108.220)
Strumenti a tasso fisso (107.580) (108.170)
Attività finanziarie 69.073 79.411
Passività finanziarie (10.094) (10.481)
Strumenti a tasso variabile 58.979 68.930

Un incremento (o decremento) di 50 basis point dei tassi di interesse alla data di riferimento del presente bilancio comporterebbe un incremento (decremento) del patrimonio netto e del risultato di circa Euro 290 migliaia.

6.7. Esposizione al rischio liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono coordinate per le società consolidate dalla holding.

* * *

7. Impegni e garanzie

Intek Group è garante a favore di KME AG e delle sue principali controllate operanti nel settore dei semilavorati in rame e sue leghe:

  • per Euro 100 milioni per il finanziamento ottenuto da un pool di Istituti bancari;
  • per Euro 355 milioni per l'accordo firmato con GE Commercial Finance per operazioni di factoring pro-soluto.

Sono inoltre in essere garanzie per ulteriori finanziamenti bancari a revoca legati al settore rame per Euro 23 milioni, nonché garanzie per crediti fiscali per circa Euro 2,1 milioni scadenti per Euro 0,4 milioni nel 2018, per Euro 0,3 milioni nel 2019 e per Euro 1,4 milioni nel 2020.

Nel dicembre 2015 Intek Group ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Associazione Dynamo nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali.

Inoltre la Capogruppo, quale sottoscrittore di una quota del Fondo I2 Capital Partners ha un impegno residuo di investimento di Euro 1,6 milioni.

Allegati alle note esplicative:

Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo Intek Group SpA ed il risultato consolidato di spettanza al 30 giugno 2018

(in migliaia di Euro) 30 giu 2018
Risultato bilancio separato Intek Group S.p.A. (2.741)
Risultato di competenza delle societa' consolidate (708)
Ammortamento su excess cost immobile (netto effetto fiscale) (63)
Altri 6
Risultato netto consolidato di Gruppo (3.506)

Prospetto di raccordo tra il patrimonio di Intek Group SpA ed il patrimonio consolidato di spettanza al 30 giugno 2018:

(importi in migliaia di Euro) 30 giu 2018
Patrimonio netto della Capogruppo incluso il risultato 482.358
Allocazione excess cost su immobile (netto effetto fiscale) 3.835
Altro 143
Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione (6.110)
Patrimonio consolidato di Gruppo incluso il risultato 480.226

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E AI SENSI DELL'ART. 81 TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Vincenzo Manes, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Intek Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato nel corso del periodo dal 01.01.2018 al 30.06.2018, ivi comprese le policy di cui si è dotata la Società per rispettare i requisiti previsti dall'IFRS 10 relativamente alle Entità di Investimento.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1. il bilancio consolidato semestrale abbreviato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Al presente bilancio è stato applicato il principio contabile relativo alle Entità di Investimento (apportate modifiche agli IFRS 10 e 12 ed allo IAS 27, come introdotto dal Regolamento UE n. 1174/2013);
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 3.2 la Relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, una analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 18 settembre 2018

Il Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Vincenzo Manes

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.