AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Enel

Notice of Dividend Amount Nov 15, 2018

4317_prs_2018-11-15_bb57fdcf-5679-4ac6-b554-61a5c7235056.pdf

Notice of Dividend Amount

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Distribuzione da parte di Enel SpA di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2018 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

6 novembre, 2018

Premessa 7
Attività di Enel SpA e fatti di rilievo dei primi nove mesi del 2018 10
Andamento economico di Enel SpA nei primi nove mesi del 2018 14
Situazione finanziaria di Enel SpA al 30 settembre 2018 16
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo 18
Principali rischi e incertezze 19
Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA 22
Conto economico 24
Prospetto dell'utile complessivo rilevato nel periodo 25
Stato patrimoniale 26
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 28
Rendiconto finanziario 29
Note di commento 30

Organi sociali di Enel SpA

Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale

Presidente Presidente

Patrizia Grieco Sergio Duca

Amministratore Delegato e Direttore Generale Sindaci effettivi

Consiglieri

Alberto Bianchi Michela Barbiero Cesare Calari Paola Girdinio Alberto Pera Anna Chiara Svelto

Segretario del Consiglio

Silvia Alessandra Fappani

Francesco Starace Romina Guglielmetti Roberto Mazzei

Alfredo Antoniozzi Sindaci supplenti

Alfonso Tono Franco Tutino

Angelo Taraborrelli Società di revisione Ernst & Young SpA

Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto sul dividendo a favore degli azionisti di Enel SpA

Premessa

Aspetti strategici

Si segnala che il Piano strategico 2017-2021 ha contemplato, tra le misure intese ad ottimizzare la remunerazione degli azionisti, la reintroduzione da parte della Capogruppo Enel SpA, a partire dall'esercizio 2016, di una politica di acconto sui dividendi. Tale politica era stata già adottata dal Gruppo nel periodo a partire dall'esercizio 2004 e fino a quello relativo all'esercizio 2011.

A partire dal 2016, pertanto, Enel SpA ha reintrodotto la distribuzione di un acconto sul dividendo che miri:

  • ad allineare sotto tale profilo Enel SpA alle principali utilities con cui essa è confrontata dagli investitori. Circa il 50% delle società comprese nell'indice EuroStoxx Utilities che in concreto pagano un dividendo risulta infatti avere adottato una politica di acconto sui dividendi;
  • a soddisfare maggiormente l'azionariato di Enel SpA. Innanzitutto, quasi il 70% del capitale di Enel SpA posseduto da investitori istituzionali è in mano ad investitori caratterizzati da uno stile di investimento c.d. "long-only", il 30% dei quali risulta guidato essenzialmente da valutazioni inerenti la distribuzione dei dividendi (anche per quanto riguarda la relativa frequenza). Inoltre, la pratica di distribuzione di uno o più acconti sui dividendi è assai diffusa negli Stati Uniti, dove essa è seguita da circa il 99% degli emittenti; a tale riguardo si segnala che oltre il 30% del capitale di Enel SpA posseduto da investitori istituzionali è in mano ad investitori statunitensi;
  • ad ottenere una valutazione positiva da parte degli investitori circa la capacità di Enel SpA di assicurare stabilità dei flussi di cassa.

Così come nell'esercizio precedente, nell'ambito della politica sui dividendi è stato pertanto previsto che i dividendi vengano corrisposti agli azionisti in due tranche nel corso di ciascun esercizio. In linea con la prassi prevalente delle società comprese nell'indice EuroStoxx Utilities che risultano avere adottato una politica di acconto sui dividendi, il pagamento dei dividendi da parte di Enel SpA avviene nei mesi di gennaio a titolo di acconto e di luglio a titolo di saldo. Si ricorda infine che il Piano strategico 2018-2022 prevede l'erogazione di un dividendo complessivo sui risultati dell'esercizio 2018 pari all'importo più elevato tra 0,28 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel.

Aspetti legali

L'art. 2433-bis del Codice Civile prevede che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita alle società il cui bilancio è assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e in presenza di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti. È altresì previsto che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.

Inoltre, la distribuzione deve essere deliberata dal Consiglio di Amministrazione sulla base di un prospetto contabile e di una relazione degli amministratori dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti deve essere acquisito il parere della società di revisione.

La normativa prevede, altresì, che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.

Tutto ciò premesso, si precisa che il bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2017, incluso nella Relazione finanziaria annuale 2017 e approvato dall'Assemblea degli Azionisti il 24 maggio 2018, è stato assoggettato a revisione legale da parte di EY SpA che ha rilasciato, in data 17 aprile 2017, un giudizio positivo.

Dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 non sono risultate perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.

Infine, l'art. 26.3 dello Statuto di Enel SpA prevede che il Consiglio di Amministrazione possa deliberare la distribuzione agli azionisti di acconti sui dividendi.

Nel caso di Enel SpA la distribuzione dell'acconto è determinata sulla base del prospetto contabile al 30 settembre 2018, predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai princípi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards – IFRS omologati dalla Unione Europea (IFRS-EU) utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2017, cui si fa rinvio, fatta eccezione per quei nuovi criteri introdotti dai princìpi contabili internazionali entrati in vigore dal 1 gennaio 2018. In particolare, ai fini del presente prospetto contabile, sono entrati in vigore le disposizioni dell'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" e dei relativi chiarimenti forniti dallo IASB e riportati nel documento "Chiarimenti dell'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti" (di seguito IFRS 15) e dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" (di seguito IFRS 9), sinteticamente descritte nella nota al Prospetto Contabile al 30 Settembre 2018.

In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) ed è stato predisposto, unitamente all'allegata Relazione degli Amministratori, esclusivamente per le finalità dell'articolo 2433-bis del codice civile.

Il presente Prospetto contabile è composto dal Conto economico del periodo intermedio dal 1° gennaio al 30 settembre 2018, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2018, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018 e dalle relative Note di commento.

I valori esposti sono confrontati, secondo quanto previsto dal menzionato principio contabile, con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio, fatta eccezione per lo Stato patrimoniale, il quale è confrontato con il corrispondente prospetto al 31 dicembre 2017.

Le riserve disponibili risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2018 ammontano a 14.058 milioni di euro, mentre l'utile di periodo disponibile ammonta a 2.424 milioni di euro.

Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione.

La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella.

Milioni di euro

Utile di Enel SpA del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018 2.424
Quota dell'utile da destinare a Riserva legale (1) -
Utile di periodo disponibile (2) 2.424
Riserve disponibili (3) 14.058
Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, cod.civ.) 2.424
Acconto massimo del dividendo oggetto di distribuzione 1.423
Acconto dividendo per azione (in euro) 0,14

(1) La riserva legale, pari a 2.034 milioni di euro, rappresenta il 20,0% del capitale sociale al 30 settembre 2018.

(2) Utile di periodo 1° gennaio – 30 settembre 2018 .

(3) Si rimanda alla nota 21 del Prospetto Contabile al 30 settembre 2018 di Enel SpA per una disamina puntuale.

Pertanto, ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del codice civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo è pari a 2.424 milioni di euro.

Tenuto conto che le condizioni previste dai commi da 1 a 4 dell'art. 2433-bis sono state rispettate, il Consiglio di Amministrazione, alla luce di quanto riportato nei successivi paragrafi in merito all'andamento della situazione economica e finanziaria di Enel SpA nei primi nove mesi del 2018 e delle informazioni incluse nel paragrafo "Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA", intende distribuire un acconto pari a 0,14 euro per azione da mettere in pagamento a decorrere dal 23 gennaio 2019, con "data stacco" della cedola n. 29 coincidente con il 21 gennaio 2019 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 22 gennaio 2019.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione ad oggi, 6 novembre 2018, pari a 10.166.679.946 l'ammontare complessivo dell'acconto risulta pari a 1.423 milioni di euro.

Nel presente documento, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica-finanziaria di Enel SpA vengono utilizzati alcuni "indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili IFRS-EU. In linea con la Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015 e con gli Orientamenti pubblicati in data 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) ai sensi del Regolamento n. 1095/2010/EU, si riportano di seguito il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:

  • Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment".
  • Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato come somma dei "Finanziamenti a lungo termine", delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine", dei "Finanziamenti a breve termine", al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" e dei crediti finanziari inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti" e nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • Debt to Equity: evidenzia il livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto.

Attività di Enel SpA e fatti di rilievo dei primi nove mesi del 2018

Enel SpA che opera nel settore dell'energia elettrica e del gas, ha la forma giuridica di società per azioni e ha sede in Roma, Viale Regina Margherita 137.

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla società, possono essere così sintetizzate:

  • Attività di Holding Functions, connesse al coordinamento dei processi di governance a livello di Gruppo:
  • Amministrazione, Finanza e Controllo;
  • Risorse Umane ed Organizzazione;
  • Comunicazione;
  • Affari Legali e Societari;
  • Innovazione e Sostenibilità;
  • Affari Europei;
  • Audit.

In data 1° gennaio 2018 le Global Business Line e le Global Services Function (di seguito "Strutture Globali"), ossia Global Infrastructure & Networks, Global Thermal Generation e Global Procurement, precedentemente allocate in Enel SpA, sono state oggetto di conferimento a favore delle società italiane interamente controllate Enel Global Infrastructure & Network Srl , Enel Global Thermal Generation Srl ed Enel Italia Srl.

Il riassetto societario delle "Strutture Globali" ha permesso di dotare il Gruppo di un assetto organizzativo e societario omogeneo, nell'ambito del quale ciascuna Struttura Globale potrà mirare ad una massima efficienza e ad una più chiara focalizzazione delle attività, secondo il modello basato sui c.d. "Global Hub", ossia entità organizzative in grado di:

  • svolgere la propria attività in una società operativa, diversa da Enel SpA;

  • erogare servizi tecnici a livello globale in favore delle società del Gruppo con un business omogeneo, perseguendo obiettivi di efficacia e efficienza operativa nonché di chiarezza giuridica e contabile;

  • cogliere le opportunità di sviluppo del proprio business nei mercati internazionali.

In tale contesto Enel SpA assume sempre più il ruolo di holding industriale di partecipazioni, concentrando la sua attività:

  • sulla direzione e coordinamento delle società del Gruppo;

  • sull'indirizzo strategico delle attività, remunerate esclusivamente tramite i dividendi percepiti dalle società controllate;

  • sui servizi istituzionali forniti dalle Funzioni di Staff di Holding a beneficio delle società controllate (remunerati attraverso il contratto di "institutional services").

Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.

La società, inoltre, provvede direttamente e attraverso la sua controllata Enel Insurance NV alla copertura dei rischi assicurativi.

Emissione del secondo "green bond"

In data 16 gennaio 2018 Enel Finance International ("EFI") ha collocato sul mercato europeo il suo secondo green bond, destinato ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata da Enel SpA.

L'emissione ammonta a complessivi 1.250 milioni di euro e prevede il rimborso in unica soluzione a scadenza in data 16 settembre 2026, e il pagamento di una cedola a tasso fisso pari a 1,125%, pagabile ogni anno in via posticipata nel mese di settembre, a partire da settembre 2018. Il prezzo di emissione è stato fissato in 99,184% ed il rendimento effettivo a scadenza è pari a 1,225%.

Tale green bond è quotato sul mercato regolamentato della Borsa d'Irlanda, sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo ed accede alla negoziazione sul sistema multilaterale di negoziazione "ExtraMOT PRO" organizzato e gestito da Borsa Italiana.

L'operazione ha raccolto adesioni per un importo superiore a 3 miliardi di euro, con una partecipazione significativa di c.d. Investitori Socialmente Responsabili ("SRI") ed ha permesso al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori. I proventi netti dell'emissione – effettuata nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie denominato "€35,000,000,000 Euro Medium Term Note Programme – saranno utilizzati per finanziare e/o rifinanziare, in tutto o in parte, i c.d. eligible green projects del Gruppo Enel individuati e/o da individuare in conformità ai c.d. "Green Bond Principles" pubblicati dall'ICMA – International Capital Market Association. In particolare, rientrano nella categoria degli eligible green projects, a titolo esemplificativo, i progetti di sviluppo, costruzione e repowering di impianti di generazione da fonti rinnovabili, realizzazione, gestione e funzionamento di reti di trasmissione e distribuzione, oltre a sistemi di smart metering.

L'operazione è in linea con la strategia finanziaria del Gruppo Enel, delineata nel Piano Strategico 2018-2020, che prevede, tra l'altro, il rifinanziamento di 10 miliardi di euro al 2020 anche attraverso l'emissione di green bonds quali strumenti dedicati al finanziamento di progetti funzionali al passaggio alla "low carbon economy" nonché con l'impegno assunto da Enel lo scorso 11 dicembre 2017, in occasione del "Paris 2017 Climate Finance Day" insieme ad altre 8 società industriali emittenti di green bonds, di continuare a sviluppare il mercato dei green bonds, oggi uno dei segmenti più dinamici della finanza sostenibile.

L'operazione è stata guidata da un sindacato di banche che ha visto coinvolti, in qualità di joint-bookrunners, Banca IMI, BNP Paribas, Credit Agricole CIB, HSBC, ING Bank, J.P. Morgan, Mediobanca, Natixis, SMBC Nikko, Societe Generale, UBI Banca, UniCredit Bank..

Il CDA di Enel SpA delibera l'emissione di prestiti obbligazionari fino ad un massimo di 3,5 miliardi di euro

In data 9 maggio 2018, nell'ambito della strategia di rifinanziamento del debito consolidato di Gruppo in scadenza, il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ("Enel") ha deliberato l'emissione, da parte di Enel S.p.A., entro il 31 dicembre 2019 di uno o più nuovi prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, per un importo massimo pari al controvalore di 3,5 miliardi di euro, da collocare presso investitori istituzionali. Il Consiglio ha demandato all'Amministratore Delegato il compito di definire importi, valute, tempi e caratteristiche delle singole emissioni, tenendo conto dell'evoluzione delle condizioni di mercato, con facoltà di richiedere la quotazione di tali emissioni presso uno o più mercati regolamentati dell'Unione Europea o presso sistemi multilaterali di negoziazione. In una logica di diversificazione, le emissioni potranno essere rivolte ad investitori istituzionali, comunitari e non comunitari, anche attraverso private placement.

Riorganizzazione delle partecipazioni detenute in Olanda, Romania e Russia

Nell'ambito del piano di riorganizzazione societaria del Gruppo, che prevede la razionalizzazione e la semplificazione della struttura societaria a livello di singoli Paesi di presenza, in data 11 luglio 2018 la Società ha finalizzato l'acquisto delle partecipazioni detenute da Enel Investment Holding BV, società di diritto olandese interamente controllata da Enel SpA, nelle società di seguito indicate:

  • le società romene di distribuzione e vendita: Enel Energie S.A., Enel Energie Muntenia S.A., E-Distributie Banat S.A., E-Distributie Dobrogea S.A., E-Distributie Muntenia S.A. nonché Enel Romania S.A. società di servizi;

  • Enel Russia (società di generazione russa);

  • Rusenergosbyt (società russa che commercializza energia sul mercato locale).

A completamento di tale processo di riorganizzazione societaria, in data 9 luglio 2018 è stata costituita una società a responsabilità limitata interamente controllata da Enel SpA e denominata "Enel Holding Finance", conferendole una partecipazione pari al 74,999% del capitale sociale della finanziaria olandese Enel Finance International N.V, interamente controllata da Enel SpA.

Enel ristruttura il portafoglio di obbligazioni ibride

In esecuzione di quanto deliberato il 9 maggio 2018 dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data 15 maggio 2018 Enel S.p.A. ha lanciato sul mercato europeo un'emissione multitranche di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi denominati in euro, destinati ad investitori istituzionali e aventi una durata media di circa sette anni, per un ammontare complessivo pari a euro 1.250 miliardi. L'operazione ha raccolto adesioni per un importo superiore a 3 miliardi di euro.

Enel S.p.A. successivamente in data 24 maggio 2018 ha completato la ristrutturazione del portafoglio di obbligazioni ibride tramite un'offerta di scambio volontaria non vincolante ("Exchange Offer") per il riacquisto di un bond ibrido con scadenza 15 gennaio 2075, in parte tramite incremento dell'ammontare della nuova emissione del prestito obbligazionario ibrido lanciata il 15 maggio 2018 e in parte tramite cassa, e un'offerta volontaria non vincolante ("Tender Offer") per il riacquisto tramite cassa dell'obbligazione ibrida con scadenza 10 gennaio 2074.

Le due operazioni sono finalizzate alla gestione attiva delle scadenze e del costo del debito del Gruppo Enel, nell'ambito di un programma di complessiva ottimizzazione della gestione finanziaria, in linea con il Piano Strategico 2018-2020.

Enel Finance International lancia Bond da 4 miliardi di dollari USA

Nell'ambito del programma di finanziamento del Gruppo Enel e di rifinanziamento del debito consolidato in scadenza, il 12 settembre 2018 Enel Finance International, società finanziaria del Gruppo controllata da Enel SpA, ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un'emissione obbligazionaria multi-tranche destinata ad investitori istituzionali per un totale di 4 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore complessivo in Euro di circa 3,5 miliardi. L'emissione, garantita da Enel SpA, ha ricevuto richieste in esubero per circa 3 volte, totalizzando ordini per un ammontare pari a circa 11 miliardi di dollari USA.

L'emissione lanciata sul mercato statunitense da Enel dal 2017 ad oggi conferma ancora una volta l'apprezzamento dei mercati finanziari per la solidità dei fondamentali, dei risultati economici e della struttura finanziaria del Gruppo.

Progetto di fusione per incorporazione di Enel Holding Cile Srl e Hydromac Energy Srl in Enel SpA

Il 5 luglio 2018 è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Roma il progetto di fusione per incorporazione in Enel SpA di Enel Holding Cile S.r.l. ("Enel Holding Cile"), società interamente partecipata da Enel in via diretta, e Hydromac Energy S.r.l. ("Hydromac Energy"), società interamente partecipata da Enel SpA per il tramite di Enel Holding Cile, approvato dagli organi di amministrazione delle suddette società.

L'operazione si inquadra nell'ambito del processo di semplificazione della struttura societaria del Gruppo, che rappresenta uno dei principi fondamentali del Piano Strategico 2018-2020 di Enel SpA. In particolare, l'operazione consentirà di consolidare in capo ad Enel SpA la partecipazione del Gruppo in Enel Chile S.A. pari al 61,93%, attualmente detenuta, in via diretta, dalla stessa Enel per il 43,03% e, in via indiretta, tramite Hydromac Energy per il 18,88% e Enel Holding Cile per lo 0,02%.

Come previsto dalla procedura semplificata di cui all'art. 2505 del codice civile e all'art. 20.2 dello statuto di Enel, in data 20 settembre 2018 la fusione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA.

Trattandosi di una fusione semplificata da effettuare senza concambio, Enel non procederà ad alcun aumento del proprio capitale sociale né assegnerà – ai sensi dell'art. 2504-ter del codice civile – azioni in sostituzione delle partecipazioni detenute in Enel Holding Cile e Hydromac Energy. Parimenti, non è prevista alcuna modifica dello statuto di Enel SpA. Gli effetti civilistici della fusione decorreranno, a norma di legge, dall'ultima delle iscrizioni dell'atto di fusione presso il registro delle imprese o dalla diversa data successiva che sarà stabilita nell'atto di fusione.

Andamento economico di Enel SpA nei primi nove mesi del 2018

Risultati economici di Enel SpA

Milioni di euro Primi nove mesi
2018 2017 Variazione
Ricavi e altri proventi 23 93 (70)
Costi
Servizi e godimento beni di terzi 71 88 (17)
Costo del personale 84 125 (41)
Altri costi operativi 19 11 8
Totale 174 224 (50)
Margine operativo lordo (151) (131) (20)
Ammortamenti e impairment 12 9 3
Risultato operativo (163) (140) (23)
Proventi / (Oneri) finanziari netti e da partecipazioni
Proventi da partecipazioni 2.863 2.976 (113)
Proventi finanziari 1.668 2.492 (824)
Oneri finanziari 2.018 2.982 (964)
Totale 2.513 2.486 27
Risultato prima delle imposte 2.350 2.346 4
Imposte (74) (115) 41
UTILE DEL PERIODO 2.424 2.461 (37)

Ricavi e altri proventi– Euro 23 milioni

I ricavi e altri proventi, pari a 23 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018 (93 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2017), si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse, nonché ad altri ricavi e proventi dovuti al riaddebito del personale in distacco.

Il decremento complessivo, pari a 70 milioni di euro, è imputabile principalmente al riassetto societario, avvenuto all'inizio del 2018, delle "Strutture Globali" nell'ambito del quale le Global Business Line, precedentemente incluse nella SpA, sono state oggetto di conferimento a favore delle società interamente controllate Enel Global Infrastructure & Network Srl, Enel Global Thermal Generation Srl ed Enel Italia Srl.

Costi – Euro 174 milioni

I costi includono:

prestazioni di servizi e godimento beni di terzi per complessivi 71 milioni di euro, di cui 29 milioni di euro da terzi (36 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) e 42 milioni di euro da società del Gruppo (52 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017). Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi promozionali, di pubblicità, propaganda, stampa, prestazioni professionali e tecniche, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione aziendale, nonché a servizi informatici. Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alla controllata Enel Italia Srl e sono relative a servizi informatici e amministrativi, servizi alla persona, servizi di edificio e di approvvigionamento, nonché a canoni di locazione. Rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, i costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi presentano un decremento di 17 milioni di euro, principalmente a seguito della riduzione dei costi sostenuti verso terzi per consulenze;

  • costo del personale per 84 milioni di euro, a fronte di una consistenza media del periodo di 773 unità. La variazione negativa di 41 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2017 è riferibile al decremento della consistenza media dei dipendenti (-380 unità in media rispetto all'analogo periodo del 2017) per effetto principalmente dei conferimenti commentati in precedenza, che ha comportato un diminuzione della voce salari e stipendi;
  • altri costi operativi per 19 milioni di euro, presentando un incremento di 8 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2017. Tale variazione è relativa principalmente alla definizione delle posizioni relative a servizi di management fee relativi ad anni pregressi.

Il margine operativo lordo risulta negativo per 151 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un peggioramento di 20 milioni di euro da ricondurre all'effetto congiunto della riduzione dei ricavi e dei costi.

La voce ammortamenti e impairment, pari a 12 milioni di euro, si riferisce nei primi nove mesi del 2018 esclusivamente ad ammortamenti delle attività materiali e immateriali.

Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, tale voce presenta un incremento di 3 milioni di euro per effetto dell'incremento dell'ammortamento delle attività immateriali.

Il risultato operativo, per effetto di quanto sopra, risulta negativo per 163 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un peggioramento di 23 milioni di euro.

Proventi/(Oneri) finanziari netti e da partecipazioni – Euro 2.513 milioni

La voce include i dividendi incassati dalle società controllate, collegate e in altre imprese per 2.863 milioni di euro parzialmente compensati da oneri finanziari netti per complessivi 350 milioni di euro. Rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente i proventi da partecipazione mostrano un decremento di 113 milioni di euro mentre gli oneri finanziari netti evidenziano una variazione in diminuzione di 140 milioni di euro attribuibile essenzialmente al decremento degli oneri netti da strumenti derivati di Enel SpA .

Imposte – Euro 74 milioni

Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 74 milioni di euro (positive per 115 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017). Tale andamento risente essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti nei due periodi di riferimento.

Il risultato del periodo si attesta a 2.424 milioni di euro. Rispetto all'utile del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (2.461 milioni di euro) presenta un decremento di 37 milioni di euro. Tale variazione è riconducibile principalmente alla riduzione dei ricavi parzialmente compensata dai minori costi.

Situazione finanziaria di Enel SpA al 30 settembre 2018

La situazione finanziaria complessiva di Enel SpA al 30 settembre 2018 è riepilogata nella seguente tabella.

Milioni di euro
al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Indebitamento a lungo termine:
- finanziamenti bancari 1.046 1.039 7
- obbligazioni 7.709 8.541 (832)
- quote accollate e finanziamenti ricevuti da società controllate 1.950 1.200 750
Indebitamento a lungo termine 10.705 10.780 (75)
- crediti finanziari verso terzi (3) (6) 3
- quote accollate e finanziamenti concessi alle società controllate - - -
Indebitamento netto a lungo temine 10.702 10.774 (72)
Indebitamento / (Disponibilità) a breve termine:
- quota a breve dei finanziamenti a lungo termine 1.362 3.654 (2.292)
- indebitamento a breve verso banche 82 245 (163)
- cash collateral ricevuti 221 256 (35)
Indebitamento a breve termine 1.665 4.155 (2.490)
- quota a breve dei crediti finanziari a lungo termine (1) (1) -
- quota a breve dei finanziamenti accollati/concessi (13) (27) 14
- altri crediti finanziari a breve 46
- cash collateral versati (1.345) (2.074) 729
- posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo 8.528 2.912 5.616
- disponibilità presso banche e titoli a breve (4.340) (2.489) (1.851)
Indebitamento / (Disponibilità) netto a breve termine 4.537 2.477 2.060
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 15.239 13.251 1.988

L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 risulta pari a 15.239 milioni di euro e registra un incremento di 1.988 milioni di euro, come risultato di una maggiore esposizione debitoria netta a breve termine per 2.060 milioni di euro parzialmente compensato da un decremento dell'indebitamento finanziario netto a lungo termine per 72 milioni di euro.

Le principali operazioni effettuate nel corso del 2018 che hanno avuto un impatto sull'indebitamento finanziario sono state:

  • una variazione netta in diminuzione del debito a lungo termine di 832 milioni di euro dovuta in massima parte a nuove emissioni di obbligazioni ibride e ristrutturazioni di quelle già esistenti nell'ambito del programma di "ristrutturazione del portafoglio obbligazionario" effettuato nel corso del mese di maggio;
  • l'incremento, rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2017, dei finanziamenti a lungo termine ricevuti da società controllate, in particolare il Loan Agreement tra Enel Spa e Enel Finance International NV per 750 milioni di euro, siglato nel mese di giugno;
  • il decremento della quota a breve dei finanziamenti a lungo termine per 2.292 milioni di euro dovuti ai rimborsi per prestiti obbligazionari scaduti nei primi nove mesi dell'anno, parzialmente compensati da nuove emissioni giunte a scadenza;
  • l'incremento per 5.616 milioni di euro dell'esposizione netta debitoria verso le società del Gruppo sul conto corrente intersocietario;
  • una flessione dei cash collateral versati per 729 milioni di euro.

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 4.340 milioni di euro, presentano, rispetto al 31 dicembre 2017, un incremento di 1.851 milioni di euro risentendo della normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta dalla Capogruppo.

L'indice "Debt to Equity" al 30 settembre 2018 è pari a 0,54 rispetto allo 0,49 del 31 dicembre 2017.

Flussi finanziari

I flussi finanziari dei primi nove mesi del 2018 di Enel SpA sono evidenziati di seguito.

Milioni di euro Primi nove mesi
2018 2017 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 2.489 3.038 (549)
Cash flow da attività operativa 2.105 2.569 (464)
Cash flow da attività di investimento/disinvestimento (1.684) (13) (1.671)
Cash flow da attività di finanziamento 1.430 (4.614) 6.044
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 4.340 980 3.360

Nel corso dei primi nove mesi del 2018 il cash flow da attività di finanziamento ha generato liquidità per 1.430 milioni di euro mentre nei primi nove mesi del 2017 aveva assorbito liquidità per 4.614 milioni di euro. In particolare, tale risultato risente principalmente della variazione netta dei finanziamenti a breve termine pari a 3.766 milioni parzialmente compensata dal pagamento dei dividendi per 2.409 milioni di euro.

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 1.684 milioni di euro (pari a 13 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017), ed è stato essenzialmente generato sia dall'effetto netto dell'operazione che ha riguardato l'acquisto da parte di Enel SpA delle partecipazioni detenute da Enel Investment Holding B.V., società olandese interamente controllata, nelle società romene e nelle società Enel Russia e Rusenergosbyt, sia dalla ripatrimonializzazione delle società controllate e-distribuzione ed Enel X.

I citati fabbisogni derivanti dall'attività di finanziamento e di investimento sono stati fronteggiati dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa che, positivo per 2.105 milioni di euro (pari a 2.569 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017), riflette essenzialmente l'incasso dei dividendi dalle società partecipate (2.863 milioni di euro), e dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti che al 30 settembre 2018 si attestano a 4.340 milioni di euro (2.489 milioni di euro al 1° gennaio 2018).

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo

Enel SpA prepara l'aumento della propria partecipazione in Enel Americas per un massimo del 5%

Nel mesi di ottobre Enel SpA ha stipulato due contratti di share swap (le "Operazioni di Share Swap") con un istituto finanziario, al fine di incrementare la propria partecipazione nella controllata cilena quotata Enel Américas S.A. ("Enel Américas"). In base a quanto previsto dalle Operazioni di Share Swap, Enel può acquistare, in date che si prevede ricorrano entro il quarto trimestre del 2019 fino a 1.895.936.970 azioni ordinarie di Enel Américas, e fino a 19.533.894 American depositary shares ("ADS") di Enel Américas, ognuna delle quali è equivalente a 50 delle suddette azioni ordinarie. Tutte queste azioni rappresentano complessivamente fino al 5,0% del capitale di Enel Américas.Il numero complessivo di azioni ordinarie e di ADS di Enel Américas effettivamente acquistate da Enel nell'ambito delle indicate Operazioni di Share Swap dipenderà dalla capacità dell'istituto finanziario che agisce quale controparte di effettuare le previste coperture nell'ambito delle Operazioni stesse.

Il corrispettivo per le azioni ordinarie di Enel Américas acquistate da Enel sarà basato sui prezzi ai quali l'istituto finanziario effettuerà la propria copertura rispetto alla relativa Operazione di Share Swap. Il corrispettivo per gli ADS di Enel Américas acquistati da Enel sarà invece basato sui prezzi medi ponderati per i volumi degli stessi ADS (definito "VWAP") durante il periodo in cui l'istituto finanziario effettuerà la propria copertura rispetto all'Operazione di Share Swap corrispondente.

Prima del regolamento dell'operazione, Enel non potrà disporre né esercitare il diritto di voto in relazione alle azioni ordinarie o agli ADS di Enel Américas acquisiti o detenuti dall'istituto finanziario a titolo di copertura in relazione alle Operazioni di Share Swap.

Il corrispettivo che Enel sarà tenuta a versare nell'ambito delle Operazioni di Share Swap sarà finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente.

L'incremento della partecipazione di Enel in Enel Américas risulta in linea con il Piano Strategico 2018-2020 del Gruppo Enel presentato ai mercati, che risulta focalizzato sulla riduzione della presenza delle partecipazioni di minoranza nelle società del Gruppo che operano in Sud America.

Principali rischi e incertezze

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze connesse al business del Gruppo, nonché a quelli più specifici di carattere finanziario correlati alla funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo.

Per contenere l'esposizione a tali rischi Enel SpA svolge una serie di attività di analisi, monitoraggio, gestione e controllo degli stessi che sono di seguito descritte.

Rischi connessi al business

I mercati energetici nei quali il Gruppo Enel è presente sono interessati da processi di progressiva liberalizzazione, che viene attuata in diversa misura e con tempistiche differenti da Paese a Paese. Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una crescente pressione competitiva derivante dall'ingresso di nuovi operatori e dallo sviluppo di mercati organizzati. I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione del Gruppo a mercati che presentano queste caratteristiche, sono stati fronteggiati con una strategia di integrazione lungo la catena del valore, con una sempre maggiore spinta all'innovazione tecnologica, alla diversificazione e all'espansione geografica.

Il cambiamento delle regole di funzionamento dei mercati, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, possono influire sull'andamento della gestione e dei risultati del Gruppo stesso.

A fronte dei rischi che possono derivare da tali fattori, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto regolatorio.

Inoltre la normativa comunitaria sul sistema di scambio di quote di anidride carbonica (CO2) impone degli oneri per il settore elettrico, che in futuro potranno essere sempre più rilevanti. In tale contesto, l'instabilità del mercato delle quote ne accentua la difficoltà di gestione e monitoraggio. Al fine di ridurre i fattori di rischio legati alla normativa in materia di CO2, il Gruppo svolge un'attività di presidio dello sviluppo e dell'attuazione della normativa comunitaria e nazionale, diversifica il mix produttivo a favore di tecnologie e fonti a basso tenore di carbonio, con particolare attenzione alle fonti rinnovabili e al nucleare, sviluppa strategie che gli consentono di acquisire quote a un costo più competitivo, ma soprattutto migliora le prestazioni ambientali dei propri impianti incrementandone l'efficienza energetica.

Ulteriori rischi legati al business del Gruppo sono ravvisabili nel malfunzionamento dei propri impianti, negli eventi accidentali avversi o nelle interruzioni di forniture di combustibili che possono compromettere la temporanea funzionalità degli stessi. Per mitigare tali rischi, il Gruppo fa ricorso alle migliori strategie di prevenzione e protezione, incluse tecniche di manutenzione preventiva e predittiva, survey tecnologici mirati alla rilevazione e al controllo dei rischi, nonché il ricorso alle best practices internazionali. Il rischio residuo, industriale e ambientale, viene gestito con il ricorso a specifici contratti di assicurazione, rivolti sia alla protezione dei beni aziendali che alla tutela dell'azienda nei confronti di terzi danneggiati da eventi accidentali, incluso l'inquinamento, che possono aver luogo nel corso dei processi legati alla generazione e distribuzione dell'energia elettrica e del gas. Per quanto concerne la generazione nucleare, Enel è attiva in Spagna attraverso Endesa e in joint venture con altri soci in Slovacchia attraverso la società Slovenske Elektrarne. Nell'ambito delle sue attività nucleari, il Gruppo è esposto anche a rischi operativi e potrebbe dover fronteggiare costi aggiuntivi a causa tra gli altri di incidenti, violazioni della sicurezza, atti di terrorismo, calamità naturali, malfunzionamenti di attrezzature, stoccaggio, movimentazione, trasporto, trattamento delle sostanze e dei materiali nucleari. Nei Paesi in cui Enel ha attività nucleari, specifiche disposizioni di legge, basate su convenzioni internazionali, richiedono che l'operatore si doti di una copertura assicurativa per la responsabilità civile legata ai rischi derivanti dall'uso e trasporto di combustibile nucleare, con massimali e condizioni di garanzia stabiliti per legge. Altre misure di mitigazione sono state messe in atto secondo le best practice internazionali.

Con riferimento infine ai rischi di interruzione delle forniture di combustibili, il Gruppo ha sviluppato una strategia di stabilizzazione dei margini che prevede il ricorso alla contrattualizzazione anticipata dell'approvvigionamento dei combustibili e delle forniture ai clienti finali o a operatori del mercato all'ingrosso.

Si è dotato, inoltre, di una procedura formale che prevede la misurazione del rischio commodity residuo, la definizione di un limite di rischio massimo accettabile e la realizzazione di operazioni di copertura mediante il ricorso a contratti derivati su mercati regolamentati o over the counter (OTC).

I citati rischi di business a cui il Gruppo è esposto nella sua naturale partecipazione ai diversi mercati dell'energia potrebbero limitare la capacità reddituale delle società partecipate direttamente e indirettamente da Enel SpA con conseguenti effetti sui risultati della gestione finanziaria della Società.

Rischi di carattere finanziario

La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta ad una varietà di rischi finanziari quali i rischi di mercato (relativi a tasso di interesse e tasso di cambio), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed i rischi connessi al rating. La governance dei rischi finanziari adottata da Enel prevede:

  • la presenza di specifici comitati interni, composti dal top management del Gruppo e presieduti dall'Amministratore Delegato della Società, cui spetta l'attività di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi;
  • l'emanazione di specifiche policy e procedure che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione del business e le strutture responsabili del controllo dei rischi;
  • la definizione di un sistema di limiti di rischio, periodicamente monitorati dalle unità deputate al controllo dei rischi.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di cambio sui flussi di cassa connessi all'acquisto e/o alla vendita di combustibili ed energia sui mercati internazionali, sui flussi di cassa relativi a investimenti o altre partite in divisa estera e sull'indebitamento denominato in valuta diversa da quella di conto dei rispettivi paesi. La principale esposizione del Gruppo al rischio di cambio è nei confronti del dollaro statunitense.

Al fine di minimizzare i rischi di natura economica Enel SpA pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter, diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap.

Nel corso dei primi nove mesi del 2018 la gestione del rischio tasso di cambio è proseguita nell'ambito del rispetto della politica di gestione dei rischi, che prevede la copertura delle esposizioni significative, senza alcun tipo di difficoltà nell'accesso al mercato dei derivati.

Con riferimento al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse, la principale fonte di esposizione per Enel SpA deriva dalla variabilità degli oneri connessi all'indebitamento finanziario espresso a tasso variabile.

La politica di gestione del rischio di tasso di interesse prevede il mantenimento di una struttura dell'indebitamento bilanciata in termini di rapporto tra debito a tasso fisso e a tasso variabile, al fine di limitare la volatilità dei risultati contenendo nel tempo il costo della provvista. Le politiche di gestione poste in essere da Enel SpA sono volte altresì a ottimizzare la situazione finanziaria complessiva del Gruppo, l'allocazione ottimale delle risorse finanziarie e il controllo dei rischi finanziari. Il mantenimento del livello desiderato del rapporto di copertura del debito è raggiunto anche attraverso l'utilizzo di varie tipologie di contratti derivati e in particolare interest rate swap e interest rate collar. Le coperture in derivati possono essere effettuate anche in anticipo rispetto a future emissioni obbligazionarie (c.d. operazioni di pre-hedge), ove la Società decida di fissare anticipatamente il costo dell'indebitamento.

In base a tali politiche, l'operatività in derivati per la gestione dei rischi di tasso di interesse e di cambio viene effettuata avendo particolare riguardo, tra l'altro, alla selezione delle controparti finanziarie e al monitoraggio delle relative esposizioni e livelli di rating.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie.

Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:

  • garantire un adeguato livello di liquidità per la Società, minimizzando il relativo costo opportunità;
  • mantenere una struttura del debito equilibrata in termini di profilo di maturity e fonti di finanziamento.

Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.

Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati /valute e controparti.

Rischio di credito

Il rischio di credito è rappresentato dalla possibilità che una variazione del merito di credito delle controparti di operazioni finanziarie determini effetti sulla posizione creditoria, in termini di insolvenza e mancato pagamento (rischio di default) o di variazioni nel valore di mercato della stessa (rischio di spread), tale da generare una perdita. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati, i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.

Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subito variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio.

La gestione del rischio di credito da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali ed internazionali con elevato standing creditizio considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.

In tale ambito generale, Enel ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di controparte.

Rischi connessi al rating

La possibilità di accesso al mercato dei capitali ed alle altre forme di finanziamento nonché i costi connessi dipendono, tra l'altro, dal merito di credito assegnato al Gruppo.

Eventuali riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating potrebbero costituire una limitazione alla possibilità di acceso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. L'attuale rating di Enel è pari a: (i) "BBB", con outlook positivo, secondo Standard & Poor's; (ii) "BBB+", con outlook stabile, secondo Fitch; e (iii) "Baa2", con outlook stabile, secondo Moody's.

Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA

Nel corso dei primi nove mesi del 2018, il Gruppo Enel ha conseguito importanti risultati per ciascuno degli obiettivi del piano strategico 2018-2020, presentato in versione aggiornata nel novembre 2017.

In qualità di Capogruppo, i risultati economici e la struttura finanziaria di Enel SpA saranno influenzati dai risultati delle partecipate e potranno trarre vantaggio dalla crescita prevista dei margini reddituali derivanti dai nuovi investimenti, dai contributi della strategia di attenzione al cliente su scala globale, nonché dal crescente contributo sia dei progetti di efficientamento, supportati dalla digitalizzazione, che di miglioramento dei flussi di cassa operativi.

Enel SpA, nella sua funzione di holding industriale, continuerà pertanto a supportare i programmi e le azioni delle società operative finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Gruppo.

In tal senso si colloca l'operazione straordinaria facente parte del Progetto Elqui che rappresenta uno dei principi fondamentali del Piano Strategico 2018-2020 di Enel e che verrà completata nei prossimi mesi.

Nel più ampio progetto di semplificazione della catena societaria di controllo, va menzionata la prossima fusione per incorporazione di Enel Holding Cile Srl e di Hydromac Energy Srl.

L'operazione consentirà di consolidare in capo ad Enel SpA la partecipazione del Gruppo in Enel Chile S.A. pari al 61,93%, attualmente detenuta, in via diretta, dalla stessa Enel per il 43,03% e, in via indiretta, tramite Hydromac Energy per il 18,88% e Enel Holding Cile per lo 0,02%. Enel Chile e Enel Americas rappresentano la gran parte del business del Gruppo in America Latina.

L'utile netto di Enel SpA per l'esercizio 2018 è atteso in aumento rispetto a quanto rilevato al 30 settembre, per effetto principalmente dell'incremento dei proventi derivanti da partecipazioni.

Prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2018

Conto economico

Milioni di euro Note Primi nove mesi
2018 2017
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Ricavi e altri proventi 3.a 23 23 93 92
Costi
Servizi e godimento beni di terzi 4.a 71 42 88 52
Costo del personale 4.b 84 125
Ammortamenti e impairment 4.c 12 9
Altri costi operativi 4.d 19 5 11
(SubTotale) 186 233
Risultato operativo (163) (140)
Proventi da partecipazioni 5 2.863 2.863 2.976 2.976
Proventi finanziari da contratti derivati 6 1.483 405 2.173 1.438
Altri proventi finanziari 7 185 165 319 109
Oneri finanziari da contratti derivati 6 1.444 983 2.348 619
Altri oneri finanziari 7 574 57 634 53
(SubTotale) 2.513 2.486
Risultato prima delle imposte 2.350 2.346
Imposte 8 (74) (115)
UTILE DEL PERIODO 2.424 2.461

Prospetto dell'utile complessivo rilevato nel periodo

Milioni di euro Note Primi nove mesi
2018 2017
Utile del periodo 2.424 2.461
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto
economico nei periodi successivi:
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari (31) (16)
Variazione di fair value dei costi di hedging 21 45
Variazione di fair value degli investimenti finanziari disponibili alla vendita - -
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto riclassificabili a Conto
economico nei periodi successivi
(10) 29
Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto
economico nei periodi successivi:
Rimisurazione delle passività per Piani a benefici ai dipendenti - -
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto non riclassificabili a Conto
economico nei periodi successivi
- -
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto 21 (10) 29
UTILE COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO 2.414 2.490

Stato patrimoniale

Milioni di euro Note
ATTIVITA' al 30.09.2018 al 31.12.2017
di cui con parti
correlate
di
cui con parti
correlate
Attività non correnti
Attività materiali 9 10 10
Attività immateriali 10 37 31
Attività per imposte anticipate 11 281 299
Partecipazioni 12 44.477 42.811
Derivati attivi 13 676 253 1.456 912
Altre attività finanziarie non correnti 14 12 16
Altre attività non correnti 15 137 128 148 139
(Totale) 45.630 44.771
Attività correnti
Crediti commerciali 16 180 178 237 228
Crediti per imposte sul reddito 17 91 265
Derivati attivi 13 100 19 111 98
Altre attività finanziarie correnti 18 2.028 705 4.350 2.185
Altre attività correnti 19 1.162 845 452 435
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20 4.340 2.489
(Totale) 7.901 7.904
TOTALE ATTIVITA' 53.531 52.675
Milioni di euro Note
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' al 30.09.2018 al 31.12.2017
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale 10.167 10.167
Altre riserve 11.432 11.442
Utili/(Perdite) accumulati 4.279 4.424
Utile del periodo (*) 2.424 1.202
TOTALE PATRIMONIO NETTO 21 28.302 27.235
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine 22 10.705 1.950 10.780 1.200
Benefíci ai dipendenti 23 235 273
Fondi rischi e oneri 24 27 43
Passività per imposte differite 11 147 168
Derivati passivi 25 1.269 12 2.270 28
Altre passività non correnti 26 11 9 12 9
(Subtotale) 12.394 13.546
Passività correnti
Finanziamenti a breve termine 22 9.334 9.032 5.397 4.896
Quote correnti dei finanziamenti a lungo
termine
22 1.362 3.654
Debiti commerciali 27 93 56 137 74
Derivati passivi 25 371 61 176 13
Altre passività finanziarie correnti 28 255 49 465 29
Altre passività correnti 30 1.420 550 2.065 428
(Subtotale) 12.835 11.894
TOTALE PASSIVITA' 25.229 25.440
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
E
PASSIVITA'
53.531 52.675

(*) Per l'esercizio 2017, l'utile dell'esercizio (pari a 2.270 milioni di euro) è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 1.068 milioni di euro.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Riserva
da
rimisurazione
della
Riserve da
valutazione
Riserve da
valutazione
passività/(attività) di strumenti di strumenti
Capitale Riserva
da sovr.
Riserva Riserve
ex lege
Altre
riserve
netta per piani a
benefici
ai
finanziari di
cash
flow
finanziari
costi
di
Utili/(Perdite) Utile
del
Totale
patrimonio
Milioni di euro sociale azioni legale 292/93 diverse dipendenti hedge hedging accumulati periodo netto
Al 1° gennaio 2017 10.167 7.496 2.034 2.215 68 (27) (376) 4.534 805 26.916
Applicazione nuovi principi contabili - - - - - - 118 (118) - - -
Al 1° gennaio 2017 restated 10.167 7.496 2.034 2.215 68 (27) (258) (118) 4.534 805 26.916
Riparto utile 2016:
- Distribuzione dividendi - - - - - - - - (712) (712)
- Riserva legale - - - - - - - - - -
- Utili portati a nuovo - - - - - - - (110) (93) (203)
Aumento di capitale - - - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo rilevato nel periodo:
Utili e perdite rilevate direttamente a Patrimonio netto - - - - - - (16) 45 - - 29
Utile del periodo - - - - - - - - 2.461 2.461
Totale al 30 settembre 2017 10.167 7.496 2.034 2.215 68 (27) (274) (73) 4.424 2.461 28.491
Al 1° gennaio 2018 10.167 7.496 2.034 2.215 68 (33) (268) (70) 4.424 1.202 27.235
Applicazione nuovi principi contabili - - - - - - - (5) - (5)
Al 1° gennaio 2018 restated 10.167 7.496 2.034 2.215 68 (33) (268) (70) 4.419 1.202 27.230
Riparto utile 2017*:
- Distribuzione dividendi - - - - - - - (142) (1.200) (1.342)
- Riserva legale - - - - - - - - - -
- Utili portati a nuovo - - - - - - - 2 (2) -
Aumento di capitale - - - - - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo rilevato nel periodo:
Utili e perdite rilevate direttamente a Patrimonio netto - - - - - - (31) 21 - (10)
Utile del periodo - - - - - - - - 2.424 2.424
Totale al 30 settembre 2018 10.167 7.496 2.034 2.215 68 (33) (299) (49) 4.279 2.424 28.302

Capitale sociale e riserve - (Nota 21)

*Acconto sul dividendo 2017 pari a 1.067 milioni di euro deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell'8 novembre 2017 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2018. Saldo dividendo 2017 pari a 1.342 milioni di euro messo in pagamento a decorrere dal 25 luglio 2018.

Rendiconto finanziario

Milioni di euro Note Primi nove mesi
2018 2017
di cui con
parti
correlate
di cui con
parti
correlate
Risultato prima delle imposte 2.350 2.346
Rettifiche per:
Ammortamenti e impairment di attività materiali e immateriali 4.c 12 9
Effetti adeguamento cambi attività e passività in valuta 40 (199)
Accantonamenti ai fondi 14 19
Dividendi da società controllate, collegate e altre imprese 5 (2.863) (2.853) (2.976) (2.976)
(Proventi)/Oneri finanziari netti 306 469 684 (875)
(Plusvalenze)/Minusvalenze e altri elementi non monetari - -
Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale
circolante netto
(141) (117)
Incremento/(Decremento) fondi (68) (68)
(Incremento)/Decremento di crediti commerciali 16 57 50 8 8
(Incremento)/Decremento di altre attività/passività (5) 493 497 (523)
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali 27 (44) (17) (10) 27
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 651 381 869 269
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati (947) (127) (1.417) (490)
Dividendi incassati da società controllate, collegate, altre imprese 5 2.863 2.853 2.976 2.976
Imposte pagate (consolidato fiscale) (261) (169)
Cash flow da attività operativa (a) 2.105 2.569
Investimenti in attività materiali e immateriali 9-10 (18) (8) (8)
Investimenti in partecipazioni 12 (1.666) (1.665) (5) (5)
Cash flow da attività di investimento/disinvestimento (b) (1.684) (13)
Finanziamenti a lungo termine assunti nel periodo 22 2.007 750 992
Finanziamenti a lungo termine rimborsati nel periodo 22 (4.369) (940)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a lungo 2.435 750 (2.852) (13)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a breve 3.766 5.630 15 9
Dividendi pagati 21 (2.409) (1.829)
Aumento di capitale e riserve 21 - -
Cash flow da attività di finanziamento (c) 1.430 (4.614)
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(a+b+c)
1.851 (2.058)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 20 2.489 3.038
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 20 4.340 980

Note di commento

1. Princípi contabili e criteri di valutazione

Il Prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2018, predisposto esclusivamente per finalità previste dall'articolo 2433-bis del Codice Civile per la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2017, è stato redatto in conformità ai criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standard – IAS e International Financial Reporting Standard – IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), alle interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) riconosciuti nella Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura del periodo. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati sono di seguito definiti "IFRS-EU". In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) ed è composto dal Conto economico del periodo rappresentato dai primi nove mesi del 2018 e avente termine al 30 settembre 2018, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2018, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018 e dalle relative Note di commento.

Tale Prospetto contabile, pertanto, può non comprendere tutte le informazioni richieste dal bilancio d'esercizio e deve essere letto unitamente al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 incluso nella Relazione Finanziaria Annuale 2017 del Gruppo Enel.

Pur avendo il Gruppo adottato il semestre quale periodo intermedio di riferimento ai fini dell'applicazione del citato principio contabile internazionale IAS 34 e della definizione di bilancio intermedio ivi indicata, il presente Prospetto contabile al 30 settembre 2018 è stato eccezionalmente redatto in osservanza di tale principio, per le finalità informative di cui all'art. 2433-bis del codice civile.

I princìpi contabili ed i criteri di rilevazione e misurazione utilizzati per la redazione del Prospetto contabile sono gli stessi adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017, cui si fa rinvio, fatta eccezione per i nuovi principi contabili internazionali entrati in vigore dal 1° gennaio 2018. In particolare, sono entrati in vigore le disposizioni dell'IFRS 15 "Ricavi proventi da contratti con i clienti" e i relativi chiarimenti forniti dallo IASB e riportati nel documento "Chiarimenti dell'IFRS 15 ricavi provenienti da contratti con i clienti" (di seguito IFRS 15) e dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" (di seguito IFRS 9), sinteticamente descritte nella nota 2.

La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro e i valori riportati nelle Note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.

Gli schemi dello Stato patrimoniale, del Conto economico e del Rendiconto finanziario, evidenziano le transazioni con parti correlate. Per la natura delle principali transazioni e per la definizione di parte correlata si rimanda a quanto indicato nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017.

L'utile per azione non è riportato giacché presentato su base consolidata nell'ambito del Resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2018.

2. Princípi contabili di recente emanazione

Princípi di prima adozione

A integrazione dei principi contabili utilizzati al 31 dicembre 2017, si riportano di seguito i principi, le interpretazioni e le modifiche ai principi esistenti, rilevanti per il Gruppo Enel, di prima adozione al 1° gennaio 2018:

"IFRS 9 – Strumenti finanziari", emesso, nella sua versione definitiva, il 24 luglio 2014, sostituisce lo IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement.

Ai fini della classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, il Gruppo iscrive le attività finanziarie al fair value comprensivo dei costi di transazione.

Le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito rientranti nell'ambito di applicazione del principio (e.g. crediti commerciali, crediti finanziari, ecc.), sono classificate sulla base del business model (i.e. il modo in cui il Gruppo gestisce le attività finanziarie al fine di generare i flussi di cassa) e dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa (i.e. SPPI test, solely payment of principal and interest), in una delle seguenti categorie:

  • costo ammortizzato, per le attività finanziarie detenute con l'obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali che superano l'SPPI test in quanto i flussi di cassa rappresentano esclusivamente pagamenti di capitale ed interesse; tale categoria include i crediti commerciali, altri crediti di natura operativa inclusi nelle altre attività correnti e non correnti e crediti di natura finanziaria inclusi nelle altre attività finanziarie correnti e non correnti.
  • fair value con contropartita patrimonio netto (FVOCI), per le attività finanziarie detenute con l'obiettivo sia di incassare i flussi di cassa contrattuali, che rappresentano esclusivamente pagamenti di capitale e interesse, sia di vendita. Le variazioni di fair value successive alla rilevazione iniziale sono rilevate con contropartita OCI e riciclano a conto economico in sede di derecognition. Il Gruppo classifica in tale categoria i titoli quotati che superano l'SPPI test e che sono detenuti con finalità di incasso dei flussi contrattuali e di vendita.
  • fair value con contropartita conto economico (FVTPL), come categoria residuale, per le attività che non sono detenute in uno dei business model di cui sopra. In tale categoria rientrano principalmente gli strumenti finanziari derivati detenuti con finalità di negoziazione, gli strumenti di debito i cui flussi contrattuali non sono rappresentati solo da capitale ed interesse.

Le attività finanziarie con derivati impliciti sono valutate interamente al fair value con contropartita conto economico se non superano l'SPPI test come unico strumento finanziario.

Le attività finanziarie che si qualificano come contingent consideration sono valutate al fair value con contropartita conto economico.

Sulla base dei sopra richiamati nuovi criteri introdotti dall'IFRS 9 (i.e. SPPI test e business model) sono state verificate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo previste dallo IAS 39 rispetto a quelle attuali.

Per le partecipazioni in altre imprese non detenute per finalità di trading, classificate come Available for Sale in base allo IAS 39, il Gruppo ha esercitato l'opzione, ammessa dal nuovo principio, di designare irrevocabilmente tali partecipazioni al FVOCI. Pertanto, le successive variazioni di fair value e l'impairment saranno rilevati nell'OCI, senza riclassifica a conto economico in caso di derecognition delle partecipazioni. Diversamente, i dividendi maturati affluiranno nel conto economico.

Ne deriva che tali partecipazioni, sono state riclassificate tra le attività finanziarie valutate al FVOCI. Analoga riclassifica, in ambito OCI, è stata effettuata da riserva AFS a riserva FVOCI.

In linea con l'IFRS 9, il Gruppo rileva le passività finanziarie non misurate al fair value con contropartita conto economico al fair value meno i costi di transazione.

Successivamente all'iscrizione iniziale il Gruppo valuta le passività finanziarie al costo ammortizzato o al fair value in presenza di specifiche circostanze. In caso di passività finanziarie per le quali sia stata eletta la fair value option in sede di rilevazione iniziale, la porzione delle variazioni di fair value dovute all'own credit risk è rilevata ad OCI.

Le passività finanziarie che si qualificano come contingent consideration sono valutate al fair value con contropartita conto economico.

A partire dal 1° gennaio 2018, inoltre il Gruppo applica le Modifiche all'IFRS 9: "Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa", in conformità alle quali i requisiti previsti dall'IFRS 9 per l'adeguamento del costo ammortizzato di una passività finanziaria in caso di modifica (o di una sostituzione) che non determina l'eliminazione contabile della passività finanziaria risultano coerenti con le analoghe previsioni per la modifica di un'attività finanziaria che non determina l'eliminazione contabile dell'attività. Di conseguenza, in tali circostanze, i nuovi flussi di cassa sono attualizzati al tasso di interesse effettivo originario e la differenza tra il valore contabile ante-modifica della passività ed il nuovo valore è rilevato a conto economico alla data della modifica.

In conformità all'IFRS 9 il Gruppo ha adottato, a partire dal 1° gennaio 2018, un nuovo modello di impairment per tutte le attività finanziarie non valutate al fair value con contropartita conto economico e per le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione del principio. Tale nuovo modello è basato sulla determinazione delle perdite attese (expected credit loss - ECL) secondo un approccio forward-looking.

In buona sostanza, il modello prevede:

  • a) l'applicazione di un unico framework a tutte le attività finanziarie;
  • b) la rilevazione delle perdite attese in ogni momento e l'aggiornamento dell'ammontare delle stesse ad ogni fine periodo contabile, al fine di riflettere le variazioni nel rischio di credito dello strumento finanziario;
  • c) la valutazione delle perdite attese sulla base delle ragionevoli informazioni, disponibili senza costi eccessivi, ivi incluse informazioni storiche, correnti e previsionali.

In considerazione dello specifico mercato di riferimento e del contesto normativo e regolatorio di settore, nonché delle aspettative di recupero dopo 90 giorni, ai fini della determinazione delle perdite attese, il Gruppo Enel applica principalmente una definizione di default pari a 180 giorni past due, in quanto effettiva indicazione di incremento significativo del rischio di credito. Pertanto, le attività finanziarie scadute da oltre 90 giorni, generalmente, non sono considerate come in default.

Per i crediti commerciali, i contract assets e i lease receivables, ivi inclusi quelli con componente finanziaria significativa, il Gruppo adotta l'approccio semplificato determinando le perdite attese su un orizzonte corrispondente all'intera vita del credito generalmente pari a 12 mesi.

In particolare, per i crediti commerciali il Gruppo applica principalmente un approccio collettivo basato sulla suddivisione degli stessi in specifici cluster, tenendo conto anche dello specifico contesto normativo e regolatorio di riferimento. Solo qualora i crediti commerciali siano ritenuti dal management individualmente significativi e si disponga di informazioni puntuali circa l'incremento significativo del rischio di credito, il Gruppo applica un approccio analitico.

Per tutte le altre attività finanziarie diverse dai crediti commerciali, contract assets e lease receivables il Gruppo applica l'approccio generale basato sul monitoraggio dell'andamento del rischio di credito a partire dall'origination. Il calcolo dell'expected credit loss, quindi, considera un orizzonte temporale di 12 mesi nel caso in cui, alla data di chiusura contabile, non si sia manifestato alcun incremento significativo del rischio di credito; in caso contrario, l'orizzonte temporale di riferimento per il calcolo sarà l'intera vita dell'attività, secondo un approccio lifetime.

Con riferimento all'hedge accounting, il Gruppo Enel si è dotato di un nuovo modello conforme al nuovo principio IFRS 9, applicato prospetticamente.

In base al nuovo approccio, una relazione di copertura risulta efficace se e solo se rispetta i seguenti requisiti:

  • a) esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • b) il rischio di credito non è dominante rispetto alle variazioni di valore; e
  • c) il rapporto di copertura (cd. hedge ratio) è il medesimo utilizzato per finalità di risk management ovvero la quantità coperta dell'elemento oggetto di copertura e la quantità dello strumento di copertura utilizzata per coprire l'elemento coperto.

Al 1° gennaio 2018, sono stati verificati i nuovi requisiti di efficacia di tutte le relazioni di copertura in essere senza necessità di effettuare interruzioni.

Con particolare riferimento ai costi di hedging, per tutte le relazioni di copertura in essere al 1° gennaio 2018 che utilizzano Cross Currency Swap (CCS) come strumento di copertura, il Gruppo ha optato per l'applicazione retrospettica delle previsioni relative alla separazione dei currency basis spread dalla relazione di copertura, sospendendo a OCI le relative variazioni di fair value.

In conformità all'IFRS 9, infine, il Gruppo procede ad effettuare il basis adjustment, riclassificando il risultato efficace della copertura a rettifica del valore di prima iscrizione dell'oggetto coperto, in caso di coperture di cash flow hedge di elementi non finanziari, principalmente rappresentati da investimenti in valuta estera effettuati dalle società del Gruppo operanti nel settore delle energie rinnovabili.

"IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti", emesso a maggio 2014, inclusivo delle "Modifiche all'IFRS 15: data di entrata in vigore dell'IFRS 15", emesse a settembre 2015. Il nuovo standard sostituisce "IAS 11 – Lavori su ordinazione", "IAS 18 – Ricavi", "IFRIC 13 – Programmi di fidelizzazione della clientela", "IFRIC 15 – Accordi per la costruzione di immobili", "IFRIC 18 – Cessioni di attività da parte della clientela", "SIC 31 Ricavi – Servizi di baratto comprendenti servizi pubblicitari" e si applica a tutti i contratti con i clienti, ad eccezione di alcune esclusioni (ad esempio, contratti di leasing e di assicurazione, strumenti finanziari, ecc.). In base a quanto previsto dal nuovo principio, il Gruppo Enel applica le nuove previsioni di riferimento per la rilevazione e la misurazione dei ricavi in modo da rappresentare fedelmente il processo di trasferimento dei beni e servizi ai clienti per un ammontare che riflette il corrispettivo che si attende di ottenere in cambio dei beni e dei servizi forniti. Ai fini della rilevazione dei ricavi, il Gruppo Enel applica un modello costituito da 5 fasi fondamentali (steps): identificare il contratto con il cliente (step 1); identificare le obbligazioni contrattuali, rilevando i beni o i servizi separabili come obbligazioni separate (step 2); determinare il prezzo della transazione, ossia l'ammontare del corrispettivo che si attende di ottenere (step 3); allocare il prezzo della transazione a ciascuna obbligazione individuata nel contratto sulla base del prezzo di vendita a sé stante di ciascun bene o servizio separabile (step 4); rilevare i ricavi quando (o se) ciascuna obbligazione contrattuale è soddisfatta mediante il trasferimento al cliente del bene o del servizio, ossia quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio (step 5).

L'IFRS 15 include anche una serie di note di commento che forniscono un'informativa completa circa la natura, l'ammontare, la tempistica e il grado di incertezza dei ricavi e dei flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti.

  • "Chiarimenti dell'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti", emesso ad aprile 2016, introduce delle modifiche al principio al fine di chiarire alcuni espedienti pratici e alcuni temi discussi nell'ambito del Joint Transition Resource Group costituito tra IASB e FASB. L'obiettivo di tali modifiche è quello di chiarire alcune previsioni dell'IFRS 15 senza alterare i principi cardine dello standard.
  • "Modifiche all'IFRS 4: Applicazione congiunta dell'IFRS 9 Strumenti finanziari e dell'IFRS 4 Contratti assicurativi", emesso a settembre 2016. Le modifiche:
  • permettono alle società la cui attività prevalente è connessa all'assicurazione di posticipare l'applicazione dell'IFRS 9 sino al 2021 ("temporary exemption"); e
  • attribuiscono alle società assicuratrici, sino alla futura emissione del nuovo principio contabile sui contratti di assicurazione, l'opzione di rilevare nelle altre componenti di conto economico (OCI), piuttosto che a conto economico, la volatilità che dovrebbe emergere dall'applicazione dell'IFRS 9 ("overlay approach").

Il Gruppo Enel ha deciso di non esercitare l'opzione di esenzione temporanea per l'applicazione dell'IFRS 9 al settore assicurativo.

  • "Modifiche allo IAS 40: Cambiamenti di destinazione di investimenti immobiliari", emesso a dicembre 2016; le modifiche chiariscono che i trasferimenti a, o da investimenti immobiliari, devono essere giustificati da un cambio d'uso supportato da evidenze; il semplice cambio di intenzione non è sufficiente a supportare tale trasferimento. Le modifiche hanno ampliato gli esempi di cambiamento d'uso per includere le attività in costruzione e sviluppo e non solo il trasferimento di immobili completati.
  • "Modifiche all'IFRS 2: Pagamenti basati su azioni", emesso a giugno 2016. Le modifiche:
  • chiariscono che il fair value di una transazione con pagamento basato su azioni regolate per cassa alla data di valutazione (i.e. alla data di assegnazione, alla chiusura di ogni periodo contabile e alla data di regolazione) deve essere calcolato tenendo in considerazione le condizioni di mercato (ad es.: un target del prezzo delle azioni) e le condizioni diverse da quelle di maturazione, ignorando le condizioni di permanenza in servizio e le condizioni di conseguimento dei risultati diverse da quelle di mercato;
  • chiariscono che i pagamenti basati su azioni con la caratteristica di liquidazione al netto della ritenuta d'acconto devono essere classificati interamente come operazioni regolate con azioni (a patto che sarebbero state così classificate anche senza la caratteristica del pagamento al netto della ritenuta d'acconto);
  • forniscono delle previsioni sul trattamento contabile delle modifiche ai termini e alle condizioni che determinano il cambiamento di classificazione da pagamenti basati su azioni regolati per cassa a pagamenti basati su azioni regolati mediante l'emissione di azioni.
  • "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2014-2016", emesso a dicembre 2016; in particolare sono stati modificati i seguenti principi:
  • "IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards"; le modifiche hanno eliminato le "esenzioni a breve termine" inerenti le disposizioni transitorie all'IFRS 7, IAS 19 e IFRS 10.
  • "IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture"; le modifiche chiariscono che la scelta di valutare le partecipazioni in società collegate o joint venture al fair value rilevato a conto economico detenute da una società d'investimento (o un fondo comune, fondo d'investimento o entità analoghe, inclusi i fondi assicurativi) deve essere effettuata alla data di rilevazione iniziale, su base individuale, per ciascuna partecipazione.
  • "IFRIC 22 Operazioni in valuta estera e anticipi", emesso a dicembre 2016; l'interpretazione chiarisce che, ai fini della determinazione del tasso di cambio da utilizzare in sede di rilevazione iniziale di un'attività, costi o ricavi (o parte di essi), la data dell'operazione è quella nella quale la società rileva l'eventuale attività (passività) non monetaria per effetto di anticipi versati (ricevuti). Se ci sono più pagamenti o incassi anticipati, la società deve determinare la data dell'operazione per ogni anticipo versato o ricevuto.

2.a Effetti derivanti dall'introduzione di nuovi princípi contabili

Con decorrenza 1° gennaio 2018, sono stati applicati per la prima volta i nuovi princípi rivisti e modificati dallo IASB: IFRS 9 e IFRS 15. La prima applicazione, retrospettica, ha comportato la rideterminazione di taluni saldi patrimoniali al 1° gennaio 2018, avendo Enel usufruito della semplificazione concessa dagli stessi princípi in sede di prima applicazione.

Di seguito si commentano le principali novità apportate dai nuovi princípi e per maggiori dettagli sul loro contenuto si rimanda alla precedente nota 2:

"IFRS 9 - Strumenti finanziari", emesso, nella sua versione definitiva, il 24 luglio 2014, sostituisce l'attuale "IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement" e supera tutte le precedenti versioni. La versione finale dell'IFRS 9 ingloba i risultati delle tre fasi del progetto di sostituzione dello IAS 39 relative alla classificazione e misurazione, all'Impairment e all'Hedge Accounting.

Nel corso dell'esercizio 2017 è stato completato il progetto di transizione con riferimento ai tre ambiti di applicazione del nuovo Principio. In particolare, relativamente a ciascuno stream progettuale, si evidenzia quanto segue:

  • "Classification and Measurement": sono state verificate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari previste dallo IAS 39 rispetto ai nuovi criteri previsti dall'IFRS 9 (i.e SPPI test e business model). Peraltro, in considerazione del fatto che, nel corso del primo trimestre 2018, sono state omologate le modifiche all'"IFRS 9 - Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa", emesse dallo IASB a ottobre 2017 e applicabili a partire dal 1° gennaio 2019, con opzione di applicazione al 1° gennaio 2018, il Gruppo ha scelto di applicare anticipatamente e retrospettivamente le stesse. Nel corso del periodo sono state dunque analizzate le fattispecie impattate dalle modifiche che:

a) introducono un'eccezione per particolari attività finanziarie che altrimenti avrebbero flussi di cassa contrattuali che rappresentano esclusivamente pagamenti di capitale e interessi ma non soddisfano tale condizione solo per la previsione di un pagamento anticipato, consentendone la valutazione al fair value in determinate circostanze prescritte dal principio;

b) chiariscono che i requisiti previsti dall'IFRS 9 per l'adeguamento del costo ammortizzato di una passività finanziaria in caso di modifica (o di una sostituzione) che non determina l'eliminazione contabile risultano coerenti con le analoghe previsioni per la modifica di un'attività finanziaria. Di conseguenza, i nuovi flussi di cassa devono essere attualizzati al tasso di interesse effettivo originario e la differenza tra il valore attuale ante modifica della passività e il nuovo valore deve essere rilevata a Conto economico alla data della modifica. Relativamente a tale aspetto, Enel, con riferimento agli Exchange negoziati nel 2015 e nel 2016, applicò il trattamento contabile previsto dalle best practice internazionali, in conformità allo IAS 39, e non rilevò a Conto economico gli eventuali proventi e oneri alla data delle modifiche contrattuali, ammortizzando gli stessi lungo la vita residua della passività finanziaria modificata al tasso di interesse effettivo ricalcolato alla data di exchange. In virtù dell'applicazione anticipata di tali modifiche, si è dunque provveduto a contabilizzare con la nuova metodologia gli Exchange con decorrenza 1° gennaio 2018, rideterminando i saldi di apertura che hanno comportato una rettifica positiva del patrimonio netto del Gruppo e contestuale minor debito finanziario per 129 milioni di euro.

  • "Impairment": è stata effettuata l'analisi delle attività finanziarie in portafoglio oggetto di impairment con particolare riferimento ai crediti commerciali rappresentativi della maggior parte dell'esposizione creditizia del Gruppo. In particolare, in applicazione dell'approccio semplificato previsto dal principio, tali crediti sono stati suddivisi in specifici cluster, tenendo conto anche del contesto normativo e regolamentare di riferimento ed è stato applicato il modello di impairment basato sulle perdite attese sviluppato dal Gruppo per la valutazione collettiva. Per i crediti commerciali ritenuti dal management individualmente significativi e per cui si dispongono informazioni più puntuali sull'incremento significativo del rischio di credito, all'interno del modello semplificato, è stato applicato un approccio analitico. L'applicazione del nuovo modello di impairment ha generato un impatto negativo sul patrimonio netto di Gruppo al 1° gennaio 2018 pari a 5 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale.

  • "Hedge Accounting": sono state svolte le specifiche attività volte a implementare il nuovo modello di hedge accounting sia in termini di test di efficacia e ribilanciamento delle relazioni di copertura, sia di analisi delle nuove strategie applicabili in base all'IFRS 9. In relazione agli strumenti di copertura, le modifiche più significative rispetto al modello di hedge accounting proposto dallo IAS 39, riguardano la possibilità di differire il time value di un'opzione, la componente forward di un contratto forward e i currency basis spreads (i.e. "costi di hedging") nell'OCI fino al momento in cui l'elemento coperto impatta il Conto Economico. In pratica la riserva OCI che accoglieva il fair value degli strumenti di copertura (fair value "full") è stata ripartita in due riserve OCI che accolgono rispettivamente il fair value "Basis-free" e il "Basis spread element". In tabella si riepilogano gli effetti di tale ripartizione:

Milioni di euro
IFRS 9 01.01.2018
Derivati - Fair value "full" (691)
Derivati - Fair value "Basis-free" (621)
Derivati – "Basis spread element" (70)

"IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti", emesso a maggio 2014, inclusivo delle "Modifiche all'IFRS 15: data di entrata in vigore dell'IFRS 15", emesse a settembre 2015. Il principio non ha prodotto effetti rilevanti per la società.

Informazioni sul Conto economico

Ricavi

3.a Ricavi e altri proventi – Euro 23 milioni

I "Ricavi e altri proventi" sono così composti:

Milioni di euro Primi nove mesi
2018 2017 Variazione
Ricavi e altri proventi
Prestazioni di servizi 19 8
5
(66)
Altri ricavi e proventi 4 8 (4)
Totale ricavi e altri proventi 2
3
9
3
(70)

I ricavi per "Prestazioni di servizi", pari a 19 milioni di euro, si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse. La variazione, in diminuzione di 70 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, è imputabile principalmente al riassetto societario, avvenuto all'inizio del 2018, delle "Strutture Globali" nell'ambito del quale le Global Business Line, precedentemente incluse nella SpA, sono state oggetto di conferimento a favore delle società interamente controllate Enel Global Infrastructure & Network Srl, Enel Global Thermal Generation Srl ed Enel Italia Srl, nonché ai conguagli negativi riferiti all'esercizio 2017.

Gli "altri ricavi e proventi", complessivamente pari a 4 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente, sia nel periodo corrente che in quello a raffronto, a costi riaddebitati per il personale distaccato e presentano un decremento di 4 milioni di euro (8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017).

Costi

4.a Servizi e godimento beni di terzi – Euro 71 milioni

I costi per prestazioni di "Servizi e godimento beni di terzi" sono così ripartiti:

Milioni di euro

2018 2017 Variazione
Costi per servizi 63 76 (13)
Costi per godimento beni di terzi 8 12 (4)
Totale servizi e godimento beni di terzi 71 88 (17)

I "Costi per servizi" pari a 63 milioni di euro si riferiscono a servizi resi da terzi per 28 milioni di euro (34 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) e a servizi resi da società del Gruppo per 35 milioni di euro (42 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017).

Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, il decremento dei costi per servizi resi da società terze pari a 6 milioni di euro è riferibile principalmente a decremento delle spese professionali e tecniche.

I costi per servizi resi da società del Gruppo, rappresentati principalmente da servizi di assistenza informatica, servizi alla persona nonché da servizi di edificio erogati dalla controllata Enel Italia Srl, registrano un decremento pari a 7 milioni di euro.

I "costi per godimento beni di terzi", principalmente riferibili al godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia Srl, ammontano complessivamente a 8 milioni di euro e risultano in diminuzione per 4 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (12 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017).

4.b Costo del personale – Euro 84 milioni

Milioni di euro

2018 2017 Variazione
Salari e stipendi 53 79 (26)
Oneri sociali 17 26 (9)
Benefici successivi al rapporto di lavoro 5 6 (1)
Altri benefici a lungo termine 4 11 (7)
Altri costi e altri piani di incentivazione 5 3 2
Totale costo del personale 84 125 (41)

Il "Costo del personale" ammonta complessivamente a 84 milioni di euro con un decremento pari a 41 milione di euro rispetto ai primi nove mesi del 2017. Tale variazione è riferibile principalmente al decremento della consistenza media dei dipendenti (380 risorse medie in meno rispetto all'analogo periodo del 2017), che ha comportato un decremento complessivo dei salari e stipendi e dei relativi oneri sociali per 35 milioni di euro, e al decremento dei costi per benefici a lungo termine per 7 milioni di euro, di cui 6 milioni per piani di incentivazione "Long Term Incentive" (LTI).

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella dello stesso periodo dell'esercizio precedente, nonché la consistenza effettiva al 30 settembre 2018 e al 30 settembre 2017.

Numero dipendenti Primi nove mesi
2018 2017 Variazione
Consistenza del personale (alla data) 776 1.206 (430)
Manager 146 240 (94)
Middle manager 348 575 (227)
White collar 282 391 (109)
Consistenza media del personale 773 1.153 (380)
Manager 147 237 (90)
Middle manager 346 551 (205)
White collar 280 365 (85)

4.c Ammortamenti e impairment – Euro 12 milioni

La voce "ammortamenti e impairment" pari a 12 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018 si riferisce esclusivamente ad ammortamenti delle attività materiali e immateriali rispettivamente pari a 3 milioni di euro (3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) e 9 milioni di euro (6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017).

4.d Altri costi operativi – Euro 19 milioni

Gli altri costi operativi nei primi nove mesi del 2018 risultano pari a 19 milioni di euro e presentano un incremento di 8 milioni di euro rispetto al valore rilevato nei primi nove mesi del 2017.

Tale variazione è relativa principalmente alla definizione delle posizioni relative a servizi di management fee relativi a anni pregressi.

5. Proventi da partecipazioni – Euro 2.863 milioni

I proventi da partecipazioni, pari a 2.863 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle Assemblee degli Azionisti delle società controllate, collegate e in altre imprese e interamente incassati nel corso dei primi nove mesi del 2018:

Milioni di euro
2018 2017 Variazione
Dividendi da imprese controllate e collegate 2.853 2.976 (123)
Enel Produzione SpA 229 - 229
e-distribuzione SpA 949 1.448 (499)
Enel.Factor SpA 2 3 (1)
Enel Italia Srl 16 23 (7)
Enel Energia SpA 793 679 114
Servizio Elettrico Nazionale SpA 100 80 20
Enel Green Power SpA 58 50 8
Enel Iberia Srl 486 677 (191)
Enel Sole Srl - 15 (15)
Enel Américas SA 126 - 126
Enel Chile SA 91 - 91
Enel Global infrastructure & Network Srl 2 - 2
CESI SpA 1 1 -
Dividendi da altre imprese 10 - 10
Emittenti Titoli SpA 10 - 10
Empresa Propietaria de la Red SA -
Totale proventi da partecipazioni 2.863 2.976 (113)

6. Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati – Euro 39 milioni

Gli oneri finanziari netti sono di seguito riepilogati:

Milioni di euro
2018 2017 Variazione
Proventi finanziari da derivati
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 1.335 2.054 (719)
proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 1.335 2.054 (719)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 148 119 29
proventi da derivati di fair value hedge 18 30 (12)
proventi da derivati di cash flow hedge 118 77 41
proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 12 12 -

Distribuzione da parte di Enel SpA di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2018 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile – Prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2018

Totale Proventi finanziari da derivati 1.483 2.173 (690)
Oneri finanziari da derivati
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 1.330 2.045 (715)
oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 1.330 2.045 (715)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 114 303 (189)
oneri da derivati di fair value hedge 18 28 (10)
oneri da derivati di cash flow hedge 73 269 (196)
oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 23 6 17
Totale Oneri finanziari da derivati 1.444 2.348 (904)
TOTALE PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI 39 (175) 214

I proventi finanziari netti da contratti derivati ammontano a 39 milioni di euro (oneri finanziari netti per 175 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) e riflettono essenzialmente i proventi finanziari netti da strumenti finanziari derivati posti in essere nell'interesse di Enel SpA.

La variazione, rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell'esercizio precedente, è positiva per 214 milioni di euro ed è determinata essenzialmente dal risultato migliorativo netto dei derivati di cash flow hedge stipulati nell'interesse di Enel SpA, sia su tassi di interesse che su tassi di cambio.

7. Altri proventi/(oneri) finanziari netti – Euro (389) milioni

Il dettaglio è di seguito specificato.

Milioni di euro Primo nove mesi
2018 2017 Variazione
Altri proventi finanziari
Interessi attivi
Interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine 1 2 (1)
Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine 42 16 26
Totale 43 18 25
Differenze positive di cambio 11 204 (193)
Proventi FVH - adeguamento posta coperta 3 9 (6)
Altro 128 88 40
Totale Altri Proventi finanziari 185 319 (134)
Altri Oneri finanziari
Interessi passivi
Interessi passivi su finanziamenti bancari 14 18 (4)
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 421 554 (133)
Interessi passivi su altri finanziamenti 57 53 4
Totale 492 625 (133)
Differenze negative di cambio 48 4 44
Interessi passivi su piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine relativi al personale 3 3 -
Altro 31 2 29
Totale Altri Oneri finanziari 574 634 (60)
TOTALE ALTRI PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI (389) (315) (74)

Gli altri oneri finanziari netti pari a 389 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario pari a 492 milioni di euro parzialmente compensati dagli altri proventi finanziari per 128 milioni di euro, dovuti in massima parte a maggiori garanzie prestate a favore di società del Gruppo.

L'incremento degli altri oneri finanziari netti, complessivamente pari a 74 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2017, è stato determinato principalmente dal decremento, pari a 193 milioni di euro, delle differenze positive di cambio su finanziamenti in valuta coperti che hanno risentito dell'andamento delle quotazioni dell'euro sia sul dollaro che sulla sterlina; tali effetti sono in parte compensati dai minori interessi passivi su prestiti obbligazionari pari a 133 milioni di euro.

8. Imposte – Euro 74 milioni

.

Milioni di euro
2018 2017 Variazione
Imposte correnti (74) (114) 40
Imposte anticipate - - -
Imposte differite - (1) 1
Totale imposte (74) (115) 41

Le imposte dei primi nove mesi del 2018 sono state stimate sulla base delle specifiche norme tributarie applicabili determinando un tasso di incidenza fiscale coerente con quello medio atteso a fine esercizio.

Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 74 milioni di euro (positive per 115 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) per effetto essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti. In particolare, la determinazione delle imposte correnti di competenza risente della normativa tributaria applicabile al trattamento fiscale dei dividendi percepiti dalle società controllate, collegate e in altre imprese, esclusi nella misura del 95%, nonché della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia Ires (art. 96 TUIR).

Informazioni sullo Stato patrimoniale

Attivo

9. Attività materiali – Euro 10 milioni

Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali relativi ai primi nove mesi del 2018 sono di seguito riportati:

Attrezzature Migliorie
su
Immob.
in corso
Impianti e industriali e immobili e
Milioni di euro Terreni Fabbricati macchinari commerciali Altri beni di terzi acconti Totale
Costo storico 1 3 3 5 24 41 - 77
Fondo ammortamento - (2) (3) (5) (20) (37) - (67)
Consistenza al 31.12.2017 1 1 - - 4 4 - 10
Investimenti - - - - 1 - 2 3
Ammortamenti - - - - (1) (2) - (3)
Totale variazioni - - - - - (2) 2 -
Costo storico - 2 3 5 25 40 2 77
Fondo ammortamento - (1) (3) (5) (20) (38) - (67)
Consistenza al 30.09.2018 - 1 - - 5 2 2 10

Le attività materiali al 30 settembre 2018 sono pari a 10 milioni di euro e non presentano variazioni rispetto al valore del 31 dicembre 2017.

10. Attività immateriali – Euro 37 milioni

Il dettaglio e la movimentazione delle attività immateriali, tutte a vita utile definita, relativi ai primi nove mesi del 2018 sono di seguito riportati:

Diritti di brevetto
industriale e diritti di
utilizzazione delle opere
Altre
attività
immateriali
Milioni di euro dell'ingegno in corso Totale
Costo storico 131 - 131
Fondo ammortamento (100) (100)
Consistenza al 31.12.2017 31 - 31
Movimentazioni (4) 18 14
Passaggi in esercizio - - -
Ammortamenti (9) (9)
Totale variazioni (13) 18 5
Costo storico 127 18 145
Fondo ammortamento (108) - (108)
Consistenza al 30.09.2018 19 18 37

Le attività immateriali sono costituite dai "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", derivanti in prevalenza dai costi sostenuti per l'acquisizione di software applicativi a titolo di proprietà e a titolo di licenza d'uso a tempo indeterminato e per la manutenzione evolutiva sugli stessi. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi).

Le attività immateriali al 30 settembre 2018, pari a 37 milioni di euro, si incrementano rispetto al valore del 31 dicembre 2017 di 6 milioni di euro come conseguenza dell'incremento degli investimenti pari a 18 milioni di euro, parzialmente compensati dagli ammortamenti per 9 milioni di euro.

Gli investimenti del periodo hanno riguardato progetti di information technology connessi all'evolutiva di sistemi già in essere ed allo sviluppo di nuovi sistemi.

11. Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite – Euro 281 milioni ed Euro 147 milioni

Nel seguito vengono dettagliati i movimenti delle "Attività per imposte anticipate" e delle "Passività per imposte differite" per tipologia di differenze temporali.

Milioni di euro al
31.12.2017
Increm./(Decrem.)
con imputazione
a Conto
economico
Increm./(Decrem.)
con imputazione
a patrimonio netto
Altri
movimenti
al
30.09.2018
Totale Totale
Attività per imposte anticipate
Natura delle differenze temporanee:
- accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore 5 - - - 5
- strumenti finanziari derivati 230 - (13) - 217
- costi aumento capitale 2 - - - 2
- altre partite 62 - 2 (7) 57
Totale Attività per imposte anticipate 299 - (11) (7) 281
Passività per imposte differite
Natura delle differenze temporanee:
- valutazione strumenti finanziari 163 - (21) - 142
- altre partite 5 - - - 5
Totale Passività per imposte differite 168 - (21) - 147
Attività per imposte anticipate su Ires risultanti anche dopo
un'eventuale compensazione
162 161
Passività per imposte differite su Irap risultanti anche dopo
un'eventuale compensazione
(31) (27)

Le "Attività per imposte anticipate", pari a 281 milioni di euro, registrano un decremento per complessivi 18 milioni di euro rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2017. Tale variazione è da riferire alla rilevazione della fiscalità anticipata relativa alla valutazione a fair value delle operazioni di cash flow hedge.

Le "Passività per imposte differite", pari a 147 milioni di euro, evidenziano un decremento di 21 milioni di euro da riferirsi essenzialmente alle imposte differite relative alla valutazione a fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge.

12. Partecipazioni – Euro 44.477 milioni

Il prospetto seguente riassume i movimenti intervenuti nel corso dei primi nove mesi del 2018 per ciascuna partecipazione in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese, con i corrispondenti valori di inizio e fine periodo.

Milioni di euro Costo
originari
o
(Svalutazioni)/
Rivalutazioni
Altre
Variazioni -
IFRIC11 e
IFRS2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso
%
Acquisizioni / (Cessioni)
/
(Liquidazioni)/(Rimborsi)
Costituzioni /
Conferimenti (+/-) /
Fusioni (+/-) /
Scissioni (+/-)
Saldo
movimenti
Costo
originario
(Svalutazioni)/
Rivalutazioni
Altre
Variazioni -
IFRIC11 e
IFRS2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso
%
al 31.12.2017 Movimenti del 2018 al 30.09. 2018
A) Imprese controllate 30.09.
Enel Produzione SpA 4.895 (986) 4 3.913 100,0 - - - 2018
4.895
(986) 4 3.913 100,0
e-distribuzione SpA 4.054 - 2 4.056 100,0 - - 2.275 6.329 - 2 6.331 100,0
Servizio Elettrico Nazionale SpA 110 - - 110 100,0 - - - 110 - - 110 100,0
Enel Global Trading SpA (già Enel Trade) 1.401 (208) 1 1.194 100,0 - - - 1.401 (208) 1 1.194 100,0
SpA)
Enel Green Power SpA
6.538 - 2 6.540 100,0 - (71) (71) 6.467 - 2 6.469 100,0
Enel X Srl 5 - - 5 100,0 - - 518 523 - - 523 100,0
Enel Investment Holding BV 8.498 (4.473) - 4.025 100,0 (3.811) - (3.811) 4.687 (4.473) - 214 100,0
Enelpower SpA 189 (159) - 30 100,0 - - - 189 (159) - 30 100,0
Enel Global Thermal Generation Srl 1 - - 1 100,0 - 10 10 11 - - 11 100,0
Enel Energia SpA 1.321 (8) - 1.313 100,0 - - - 1.321 (8) - 1.313 100,0
Enel Iberia Srl 13.713 - - 13.713 100,0 - - - 13.713 - - 13.713 100,0
Enel.Factor SpA 18 - - 18 100,0 - (18) (18) - - - - -
Enel Italia Srl 525 (41) 3 487 100,0 - 18 18 543 (40) 3 506 100,0
Enel Innovation Hub Srl 70 (54) - 16 100,0 - - - 70 (54) - 16 100,0
Enel Global Infrastructure and Network Srl 12 - - 12 100,0 - 10 10 22 - - 22 100,0
Enel Finance International NV 2.397 - - 2.397 100,0 - (1.798) (1.798) 599 - - 599 25,0
Enel Holding Finance Srl - - - - - - 1.798 1.798 1.798 - - 1.798 100,0
Enel Americas SA 2.822 - - 2.822 51,8 - - - 2.822 - - 2.822 51,8
Enel Chile SA 1.760 - - 1.760 60,6 - - - 1.760 - - 1.760 43,0
Enel Holding Chile Srl - - - - - - 71 71 71 - - 71 100,0
E- Distributie Banat SA - - - - - 421 - 421 421 - - 421 51,0
E- Distributie Dobrogea SA - - - - - 261 - 261 261 - - 261 51,0
E- Distributie Muntenia SA - - - - - 951 - 951 951 - - 951 78,0
Enel Energie Muntenia SA - - - - - 330 - 330 330 - - 330 78,0
Enel Energie SA - - - - - 208 - 208 208 - - 208 51,0
Enel Romania SA - - - - - 15 - 15 15 - - 15 100,0
Enel Russia PJSC - - - - - 442 - 442 442 - - 442 56,4
Rusenergosbyt LLC - - - - - 41 - 41 41 - - 41 49,5
Tynemouth Energy Storage Limited 5 - - 5 100,0 - (5) (5) - - - - -
Vektör Enerji Üretim A.Ş - - - - - - - - - - - - 100,0
Totale controllate 48.334 (5.929) 12 42.417 (1.142) 15 1.666 50.000 (5.928) 12 44.084
B) Imprese a controllo congiunto
OpEn Fiber SpA 365 - - 365 50,0 - - - 365 - - 365 50,0
Totale controllo congiunto 365 - - 365 - - - 365 - - 365
C) Imprese collegate
CESI SpA 23 - - 23 42,7 - - - 23 - - 23 42,7
Totale collegate 23 - - 23 - - - 23 - - 23
D) Altre imprese
Empresa Proprietaria de la Red SA 5 - - 5 11,1 - - - 5 - - 5 11,1
Red Centroamericana deTelecomunicacionese - - - - 11,1 - - - - - - - 11,1
tTelecomunicaciones Telecomunicaciones
Elcogas SA
5 (5) - - 4,3 - - - 5 (5) - - 4,3
Emittenti Titoli SpA in liquidazione 1 - - 1 10,0 (1) - (1) - - - - -
Idrosicilia SpA - - - - 1,0 - - - - - - - 1,0
Totale altre imprese 11 (5) - 6 (1) - (1) 10 (5) - 5
TOTALE PARTECIPAZIONI 48.733 (5.934) 12 42.811 (1.143) 15 1.665 50.398 (5.933) 12 44.477

Nel corso dei primi nove mesi del 2018 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un incremento di 1.666 milioni di euro a seguito:

  • dell'aumento, in data 1° gennaio 2018, del capitale sociale della controllata Enel Global Infrastructure & Network Srl (già Enel M@p Srl), per un importo di 10 milioni di euro, mediante conferimento del ramo d'azienda denominato "Global Infrastrucutre & Network";
  • dell'aumento, in data 1° gennaio 2018, del capitale sociale della controllata Enel Global Thermal Generation Srl, per un importo di 10 milioni di euro, mediante conferimento del ramo d'azienda denominato "Global Thermal Generation";
  • del conferimento alla controllata Enel Global Thermal Generation Srl dell'intera partecipazione in Tynemouth Energy Storage Limited per 5 milioni di euro nell'ambito del sopra descritto conferimento di ramo d'azienda;
  • della ripatrimonializzazione, in data 8 marzo 2018, della controllata e-distribuzione SpA mediante rinuncia a parte del credito finanziario vantato nei confronti della stessa sul conto corrente intersocietario per un importo pari a 2.275 milioni di euro, destinato da quest'ultima a un'apposita riserva disponibile di patrimonio netto;
  • della ripatrimonializzazione, in data 30 marzo 2018, della controllata Enel X Srl mediante rinuncia a parte del credito finanziario vantato nei confronti della stessa sul conto corrente intersocietario per un importo pari a 78 milioni di euro;
  • della ripatrimonializzazione in data 20 giugno 2018 della controllata Enel X Srl mediante un versamento in conto capitale per un importo pari a 290 milioni di euro, destinato da quest'ultima a un'apposita riserva disponibile di patrimonio netto;
  • della ripatrimonializzazione in data 18 luglio 2018 della controllata Enel X Srl mediante un versamento in conto capitale per un importo pari a 150 milioni di euro, finalizzato all'integrazione del patrimonio netto di Enel X International Srl ;
  • della fusione per incorporazione in data 1° luglio 2018 della società Enel.Factor S.p.A. in Enel Italia S.r.l.;
  • della costituzione in data 9 luglio 2018 della società Enel Holding Finance Srl, tramite il conferimento di circa il 75% del capitale sociale della finanziaria olandese Enel Finance International N.V., interamente controllata da Enel SpA;
  • dell'acquisizione in data 11 luglio 2018 delle partecipazioni detenute da Enel Investment Holding B.V, società olandese interamente controllata da Enel SpA, nelle società Enel Russia, Rusenergosbyt e nelle società romene Enel Romania, E-Distributie Banat, E-Distributie Dobrogea, E-Distribuzie Muntenia, Enel Energie, Enel Energie Muntenia per un valore complessivo di 2.670 milioni di euro;
  • della riduzione del valore della partecipazione di Enel Investment Holding B.V. di 3.811 milioni di euro a seguito della riduzione del capitale sociale di 1.592 milioni di euro e della distribuzione della riserva sovrapprezzo azioni per 2.219 milioni di euro.

Si segnala inoltre la seguente operazione societaria che non ha determinato variazioni nel valore complessivo delle partecipazioni detenute da Enel SpA.

Nell'ambito del "Progetto Elqui lato Italia" in data 30 marzo 2018 è stata perfezionata la scissione parziale di Enel Green Power Spa in favore della neo costituita Enel Holding Cile Srl che ha determinato:

  • l'adeguamento di valore, pari 71 milioni di euro, della partecipazione in Enel Green Power SpA;

  • l'acquisizione della partecipazione dell'intero capitale della neo costituita Enel Holding Cile Srl per un valore pari a 71 milioni di euro.

Si rileva, infine, che non sono emersi indicatori di impairment dall'analisi delle partecipazioni in portafoglio e pertanto non si è provveduto a effettuare test di impairment sul valore recuperabile delle stesse.

13. Derivati attivi – Euro 676 milioni, euro 100 milioni

La composizione di tale voce è la seguente:

Milioni di euro Non correnti Correnti
al 30.09.2018 al 31.12.2017 al 30.09.2018 al 31.12.2017
Attività finanziarie - Derivati attivi 676 1.456 100 111

Più dettagliatamente, la tabella seguente indica il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività non correnti e correnti.

Milioni di euro Non corrente (Nota 13.1) Corrente (Nota 13.2)
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
al 30.09.2018 al
31.12.2017
al 30.09.2018 al
31.12.2017
Variazione al 30.09.2018 al
31.12.2017
al 30.09.2018 al
31.12.2017
Variazione
Derivati designati come strumenti di copertura
Cash flow hedge
- sul rischio di tasso di interesse - - - - - - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 1.743 2.327 411 501 (90) 619 - 22 - 22
Totale Cash flow hedge 1.743 2.327 411 501 (90) 619 - 22 - 22
Fair value hedge
- sul rischio di tasso di interesse - 800 - 15 (15) - - - - -
Totale Fair value hedge - 800 - 15 (15) - - - - -
Derivati al FVTPL
- sul rischio di tasso di interesse 4.728 9.586 245 405 (160) 23 50 - 1 (1)
- sul rischio di tasso di cambio 1.185 5.632 20 535 (515) 2.686 2.419 78 110 (32)
Totale Derivati al FVTPL 5.913 15.218 265 940 (675) 2.709 2.469 78 111 (33)
TOTALE DERIVATI ATTIVI 7.656 18.345 676 1.456 (780) 3.328 2.469 100 111 (11)

13.1 Contratti derivati classificati tra le attività non correnti – Euro 676 milioni

I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2018, presentano un valore nozionale di 1.743 milioni di euro e un fair value di 411 milioni di euro e sono riferiti essenzialmente all'operazione di copertura del tasso di cambio su emissioni obbligazionarie in sterline inglesi e dollari statunitensi. Il decremento del fair value rispetto al precedente esercizio, pari a 90 milioni di euro, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese e del dollaro statunitense.

I contratti derivati al fair value through profit or loss, sia su tassi d'interesse che su tassi di cambio, al 30 settembre 2018, presentano un valore nozionale di 5.913 milioni di euro e un fair value di 265 milioni di euro. Il decremento del fair value dei derivati su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 160 milioni di euro, è riconducibile principalmente alla chiusura di alcuni contratti derivati stipulati per conto delle società del Gruppo, nonché a generale aumento della curva dei tassi di interesse rispetto al 31 dicembre 2017.

Il decremento del fair value dei derivati su cambi, rispetto al precedente esercizio, pari a 515 milioni di euro, ha risentito principalmente delle novazioni di contratti stipulati sul mercato per conto dalla Società Enel Finance Int. ed ora allocati in capo alla stessa, nonché dell'andamento dei cambi.

13.2 Contratti derivati classificati tra le attività correnti – Euro 100 milioni

I contratti derivati classificati tra le attività correnti sono rappresentati esclusivamente da derivati al fair value through profit or loss, costituiti principalmente dalle operazioni di copertura del cambio su commodity energetiche effettuate per conto delle società del Gruppo.

14. Altre attività finanziarie non correnti – Euro 12 milioni

La composizione di tale voce è la seguente:

Milioni di euro
al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Risconti attivi finanziari 9 10 (1)
Crediti finanziari (*) 3 6 (3)
Crediti verso imprese controllate - - -
Altri crediti finanziari 3 6 (3)
TOTALE 12 16 (4)

(*) Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento

I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono essenzialmente ai costi di transazione residui sia sulla linea di credito revolving stipulata, in data 19 aprile 2010, tra Enel, Enel Finance International e Mediobanca nonché a quelli relativi alla sua ricontrattazione mediante il Forward Start Facility Agreement sottoscritto, in data 8 febbraio 2013 e alla successiva rinegoziazione effettuata il 12 febbraio 2015 per 9,4 miliardi di euro. La rinegoziazione ha comportato una generale riduzione del costo e l'estensione della durata fino al 2020. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è fatto in funzione della tipologia delle fee e della durata delle linee.

La voce " Altri crediti finanziari", pari a 3 milioni di euro, si riferisce esclusivamente a prestiti al personale.

15. Altre attività non correnti – Euro 137 milioni

La voce accoglie le partite di seguito descritte.

Milioni di euro

al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Crediti tributari 9 9 -
Crediti verso società controllate per accollo PIA 128 139 (11)
TOTALE ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI 137 148 (11)

La voce "Crediti tributari" accoglie il credito emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003 mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante.

La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA", pari a 128 milioni di euro, si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefici definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefici ai dipendenti".

16. Crediti commerciali – Euro 180 milioni

La composizione della voce "Crediti commerciali" è la seguente:

Milioni di euro
al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Crediti commerciali:
- verso imprese controllate 176 208 (32)
- verso clienti terzi 4 29 (25)
Totale 180 237 (57)

I crediti commerciali, complessivamente pari a 180 milioni di euro, sono rappresentati da crediti verso imprese controllate per 176 milioni di euro e da crediti verso clienti terzi per 4 milioni di euro. I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e

coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo. Rispetto al 31

dicembre 2017, il decremento, pari a 32 milioni di euro, risente dell'andamento dei ricavi connessi ai medesimi servizi.

I crediti verso clienti terzi, riferiti a prestazioni di servizi di varia natura, registrano un decremento di 25 milioni.

17. Crediti per imposte sul reddito – Euro 91 milioni

I "Crediti per imposte sul reddito" sono riferiti principalmente alla stima dell'Ires di Enel SpA al 30 settembre 2018.

18. Altre attività finanziarie correnti – Euro 2.028 milioni

La composizione di tale voce al 30 settembre 2018 è la seguente:

Milioni di euro
al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 1.820 4.085 (2.265)
Crediti finanziari verso società del Gruppo: 520 2.011 (1.491)
- crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) 504 1.984 (1.480)
- quote correnti dei crediti per accollo di finanziamenti 13 27 (14)
- altri crediti finanziari a breve termine 3 - 3
Crediti finanziari verso terzi: 1.300 2.074 (774)
- quota corrente dei crediti finanziari a lungo 1 1 -
- altri crediti finanziari (46) (1) (45)
- cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC 1.345 2.074 (729)
Altre attività finanziarie correnti 208 265 (57)
TOTALE 2.028 4.350 (2.322)

I "Crediti finanziari verso società del Gruppo" complessivamente pari a 520 milioni di euro, presentano un decremento, rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2017, di 1.491milioni di euro essenzialmente per effetto dei minori crediti finanziari a breve termine vantati sul conto corrente intersocietario (1.480 milioni di euro).

I "Crediti finanziari verso terzi", pari a 1.300 milioni di euro al 30 settembre 2018 evidenziano un decremento di 774 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 attribuibile essenzialmente a decremento dei cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati over the counter su tassi e cambi.

Le "Altre attività finanziarie correnti", pari a 208 milioni di euro al 30 settembre 2018 sono rappresentate principalmente da crediti connessi a interessi e altri proventi maturati sia sui conti correnti intersocietari sia sui crediti vantati verso terzi, ed evidenziano un decremento di 57 milioni di euro rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente, riconducibile essenzialmente sia alla liquidazione nel corso del 2018 di partite verso terzi sia alla riduzione del saldo a credito verso le società del gruppo sul conto corrente intercompany.

19. Altre attività correnti – Euro 1.162 milioni

La composizione di tale voce al 30 settembre 2018 è di seguito descritta.

Milioni di euro

al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Crediti tributari 268 10 258
Altri crediti verso società del Gruppo 845 435 410
Crediti verso altri 49 7 42
Totale 1.162 452 710

Le "Altre attività correnti", pari a 1.162 milioni di euro, si sono incrementate di 710 milioni di euro, principalmente per i "Crediti tributari" relativi al versamento, nel mese di giugno 2018 del 1° acconto Ires per l'esercizio 2018 (260 milioni di euro), nonché per l'incremento degli "Altri crediti verso società del Gruppo" per 409 milioni di euro in nesso ai maggiori crediti per IVA verso le società controllate aderenti all'IVA di Gruppo.

I "Crediti verso altri", pari a 49 milioni di euro al 30 settembre 2018, presentano un incremento di 42 milioni di euro essenzialmente per gli anticipi erogati (per conto di tutte le società del Gruppo aderenti) per contributi spettanti alle associazioni ricreativo-assistenziali per il personale.

20. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Euro 4.340 milioni

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così costituite:

Milioni di euro

al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Depositi bancari e postali 4.340 2.489 1.851
Denaro e valori in cassa - - -
Totale 4.340 2.489 1.851

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 4.340 milioni di euro, presentano un incremento di 1.851 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017, derivante dalla normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta dalla Capogruppo.

Passivo

21. Patrimonio netto – Euro 28.302 milioni

Il patrimonio netto è pari a 28.302 milioni di euro in aumento di 1.067 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. Tale variazione è riferibile all'utile complessivo rilevato nei primi nove mesi del 2018 (2.414milioni di euro) e alla distribuzione del saldo dividendo dell'esercizio 2017 nella misura di 0,132 euro per azione (complessivamente pari a 1.342 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 24 maggio 2018.

Capitale sociale – Euro 10.167 milioni

Al 30 settembre 2018, il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari ad Euro 10.166.679.946, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto al precedente ammontare registrato al 31 dicembre 2017.

Al 30 settembre 2018, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli unici azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 4,953% del capitale sociale, posseduto tramite controllate alla data del 3 settembre 2018 a titolo di gestione del risparmio).

Altre riserve – Euro 11.432 milioni

Riserva da sovrapprezzo azioni – Euro 7.496 milioni

La riserva sovrapprezzo azioni al 30 settembre 2018 risulta pari a 7.496 milioni di euro e non ha presentato variazioni rispetto al precedente esercizio.

Riserva legale – Euro 2.034 milioni

La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non ha presentato variazioni rispetto al precedente esercizio.

Riserva ex lege n. 292/1993 – Euro 2.215 milioni

Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.

In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve ex art. 47 del TUIR.

Altre riserve diverse – Euro 68 milioni

La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art.55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986) rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione, oltre alla riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.

Riserva da valutazione di strumenti finanziari – Euro 348 milioni

La voce al 30 settembre 2018 è costituita esclusivamente dalle riserve da valutazione di strumenti finanziari derivati di cash flow hedge e di costi di hedging negative per 348 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo per 75 milioni di euro).

Riserva da rimisurazione della passività/(attività) netta per piani a benefici ai dipendenti – Euro (33) milioni

Al 30 settembre 2018 la riserva per Piani a benefici ai dipendenti è pari a 33 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 8 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevate direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 – Benefici per i dipendenti".

Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari e da rimisurazione della passività/attività netta per Piani a benefici ai dipendenti avvenuti nel corso degli esercizi 2017e 2018.

Milioni di euro o
al
Utili/(Perdite
) lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizi
Rilasci
a
Conto
economic
o lordi
Impost
e
Utili/(Perdite
) netti rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizi
o
al
Utili/(Perdite
) lordi rilevati
a patrimonio
netto
nel
periodo
Rilasci
a
Conto
economic
o lordi
Impost
e
Utili/(Perdite
) netti rilevati
a patrimonio
netto
nel
periodo
al
01.01.2017 31.12.2017 30.09.2018
Riserva da
valutazione di
strumenti
finanziari di cash
flow hedge (258) (249) 232 7 (268) 5 (45) 9 (299)
Riserva da
valutazione di
strumenti
finanziari di costi
di hedging
(118) 48 - - (70) 21 - - (49)
Riserva da
rimisurazione
della
passività/(attività
) netta per piani
a benefici ai
dipendenti
(27) (8) - 2 (33) - - - (33)
Utili/(Perdite)
rilevati
direttamente a
patrimonio
netto
(403) (209) 232 9 (371) 26 (45) 9 (381)

Utili e perdite accumulateEuro 4.279 milioni

Al 30 settembre 2018 la voce ha presentato un decremento di 145 milioni di euro per effetto di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 4 maggio 2017, che ha previsto l'utilizzo di tale riserva, per 142 milioni di euro, per la distribuzione del saldo dividendi a favore degli azionisti e la destinazione a "utili portati a nuovo" di una quota parte del risultato positivo dell'esercizio 2017 pari a 93 milioni di euro.

Utile del periodoEuro 2.424 milioni

Il risultato dei primi nove mesi del 2018 pari a 2.424 milioni di euro, presenta un decremento di 37 milioni di euro rispetto al risultato del corrispondente periodo del precedente esercizio in nesso principalmente all'andamento del risultato della gestione finanziaria.

Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.

Milioni di euro
al 30.09.2018 Possibilità
di
utilizzare
Quota
disponibile
Capitale sociale 10.167
Riserve di capitale:
- riserva da sovrapprezzo azioni 7.496 ABC 7.496
Riserve di utili:
- riserva legale 2.034 B -
- riserva ex lege 292/1993 2.215 ABC 2.215
- riserve da valutazione di strumenti finanziari (348) -
- riserva contributi in conto capitale 19 ABC 19
- riserva stock option 29 ABC 29 (1)
(2)
- riserva da rimisurazione della passività per piani a benefici ai
dipendenti
(33) -
- altre 20 ABC 20
Utili / (Perdite) accumulati 4.279 ABC 4.279
Totale 25.878 14.058
di cui quota distribuibile 14.055

A: aumento di capitale.

B: per copertura perdite.

C: per distribuzione ai soci.

(1) Relativi a opzioni non più esercitabili. (2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.

Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.

Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 1.159 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.

Gli obiettivi di Enel nella gestione del capitale sono ispirati alla creazione di valore per gli azionisti, alla garanzia degli interessi degli stakeholder e alla salvaguardia della continuità aziendale, nonché al mantenimento di un adeguato livello di patrimonializzazione che consenta un economico accesso a fonti esterne di finanziamento tese a supportare adeguatamente lo sviluppo dell'attività del Gruppo.

22. Finanziamenti – Euro 10.705 milioni, euro 1.362 milioni, euro 9.334milioni

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 30.09.2018 al 31.12.2017 al 30.09.2018 al 31.12.2017
Finanziamenti a lungo termine 22.1 10.705 10.780 1.362 3.654
Finanziamenti a breve termine 22.2 - - 9.334 5.397

22.1 Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi) – Euro 12.067 milioni

Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari e ad altri finanziamenti, in euro e altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 1.362 milioni di euro), ammonta al 30 settembre 2018 a 12.067 milioni di euro.

La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 30 settembre 2018, inclusa la quota in scadenza nei dodici mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso d'interesse. Per la totalità degli strumenti di debito, non quotati il fair value, è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura del periodo, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.

Milioni di euro Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota
con
scadenza
oltre i 12
mesi
Fair
value
Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota
con
scadenza
oltre i 12
mesi
Fair
value
Valore
contabile
al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Obbligazioni:
- tasso fisso 7.909 7.813 1.136 6.677 8.732 10.447 10.390 3.088 7.302 11.880 (2.577)
-
tasso
variabile
1.258 1.258 226 1.032 1.207 1.805 1.805 566 1.239 1.767 (547)
Totale 9.167 9.071 1.362 7.709 9.939 12.252 12.195 3.654 8.541 13.647 (3.124)
Finanziamenti
bancari:
-
tasso
variabile
1.046 1.046 - 1.046 1.038 1.039 1.039 - 1.039 1.043 7
Totale 1.046 1.046 - 1.046 1.038 1.039 1.039 - 1.039 1.043 7
Finanziamenti
da società del
Gruppo:
- tasso fisso 1.950 1.950 - 1.950 2.213 1.200 1.200 - 1.200 1.540 750
Totale 1.950 1.950 - 1.950 2.213 1.200 1.200 - 1.200 1.540 750
Totale
finanziamenti
a tasso fisso
9.859 9.763 1.136 8.627 10.945 11.647 11.590 3.088 8.502 13.420 (1.827)
Totale
finanziamenti
a
tasso
variabile 2.304 2.304 226 2.078 2.245 2.844 2.844 566 2.278 2.810 (540)
TOTALE 12.163 12.067 1.362 10.705 13.190 14.491 14.434 3.654 10.780 16.230 (2.367)

Il saldo delle obbligazioni è al netto dell'importo di 875 milioni di euro relativo alle obbligazioni a tasso variabile non quotate "Serie speciale riservata al personale 1994-2019" detenute da Enel SpA.

Maturity analysis

La seguente tabella sintetizza il profilo di scadenza delle passività finanziarie della società sulla base dei flussi di pagamento contrattuali non attualizzati.

Milioni di euro Saldo
contabile
Quote
correnti
Quote
con
scadenza Quote scadenti nel
al 30.09.2018 <12
mesi
>12 mesi 4° trim.
2019
2020 2021 2022 Oltre
Obbligazioni:
- tasso fisso quotate 7.813 1.136 6.677 - 1.194 559 - 4.924
- tasso variabile quotate 250 - 250 - - - - 250
- tasso variabile non quotate 1.008 226 782 22 27 111 97 525
Totale 9.071 1.362 7.709 22 1.221 670 97 5.699
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 1.046 - 1.046 - 650 396 - -
Totale 1.046 - 1.046 - 650 396 - -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 1.950 - 1.950 - - - - 1.950
Totale 1.950 - 1.950 - - - - 1.950
TOTALE 12.067 1.362 10.705 22 1.871 1.066 97 7.649

Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.

Valore Tasso
medio
di
interesse in
Tasso
interesse
effettivo
di
in
Milioni di euro Saldo contabile nominale vigore vigore
al 31.12.2017 al 30.09.2018 al 30.09.2018
Euro 10.939 8.527 8.591 3,9% 4,1%
Dollari USA 1.218 1.263 1.275 7,9% 8,3%
Sterline inglesi 2.277 2.277 2.297 6,5% 6,7%
Totale valute non Euro 3.495 3.540 3.572
TOTALE 14.434 12.067 12.163

La movimentazione del periodo del valore nominale dell'indebitamento a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella:

Milioni di euro Valore
nominale
Rimborsi Nuove
emissioni
Accolli Obbligazioni
proprie
riacquistate
Differenze di
cambio
Valore
nominale
al
31.12.2017
al
30.09.2018
Obbligazioni 12.252 (4.354) 1.250 - (15) 34 9.167
Finanziamenti bancari 1.039 - - - - 7 1.046
Finanziamenti da società del
Gruppo
1.200 - 750 - - - 1.950
Totale 14.491 (4.354) 2.000 - (15) 41 12.163

Rispetto al 31 dicembre 2017 il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un decremento di 2.328 milioni di euro quale saldo di 4.354 milioni di euro riferiti a rimborsi, di 15 milioni di euro riferiti al riacquisto di obbligazioni proprie, di 41 milioni di euro relativi a differenze negative di cambio e di 2.000 milioni di euro connessi a nuove emissioni.

Tra le principali operazioni effettuate nel corso dei primi nove mesi del 2018 si segnalano:

  • la ristrutturazione del portafoglio di obbligazioni ibride, durante lo scorso mese di maggio, effettuata parte tramite cassa, e in parte tramite un'offerta volontaria non vincolante ("Tender Offer") per il riacquisto dell'obbligazione ibrida con scadenza 10 gennaio 2074, per un ammontare di 732 milioni di euro, nonché tramite "exchange" per un ammontare di 250 milioni di euro, e la contemporanea emissione di prestiti obbligazionari ibridi, per un ammontare complessivo di 1.250 milioni di euro;
  • rimborso di due prestiti obbligazionari giunti a scadenza per complessivi 3.591 milioni di euro;
  • il rimborso di due tranche dei prestiti obbligazionari Ina e Ania per complessivi 32 milioni di euro;
  • il riacquisto di obbligazioni proprie a tasso variabile non quotate "Serie speciale riservata al personale 1994-2019" per 15 milioni di euro;
  • l'incremento dei finanziamenti a lungo termine ricevuti da società controllate, in particolare il Loan Agreement tra Enel Spa e Enel Finance International NV per 750 milioni di euro, siglato nel mese di giugno.

I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmente dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "Bond Ibridi"), dal Revolving Facility Agreement sottoscritto in data 18 dicembre 2017 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche, per un importo fino a 10 miliardi di euro, e dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con UniCredit SpA.

I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. "Green Bonds" di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i c.d. "eligible green projects" del Gruppo) possono essere riassunti come segue:

  • clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente e il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;

  • clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;

  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante

o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

I principali covenant relativi ai Bond Ibridi di Enel SpA possono essere riassunti come segue:

  • clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente e ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";

  • divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset a un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.

I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agreement e nei contratti di finanziamento sottoscritti tra Enel SpA e UniCredit SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue:

  • clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;

  • clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;

  • clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;

  • clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti a esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio del finanziamento da parte del debitore;

  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

Dal 2017, Enel Finance International NV ha emesso alcuni prestiti obbligazionari sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, i cui principali covenant sono gli stessi delle emissioni obbligazionarie effettuate ai sensi del programma Euro Medium Term Notes.

Tutti gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa. Nessuno dei covenant sopra considerati risulta a oggi disatteso.

Si precisa infine che a seguito della scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA ("EGP") in favore di Enel SpA, a far data dall'ultimo istante del 31 marzo 2016 alcuni elementi patrimoniali e rapporti giuridici di EGP sono stati assegnati a Enel SpA. Tra i rapporti giuridici oggetto di assegnazione sono incluse le garanzie rilasciate da EGP nell'interesse delle sue controllate a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie e i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.

22.2 Finanziamenti a breve termine – Euro 9.334 milioni

La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 30 settembre 2018, distinti per natura.

Milioni di euro
al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Finanziamenti da terzi
Finanziamenti bancari 30 120 (90)
Debiti verso banche (conto corrente ordinario) 52 125 (73)
Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti 221 256 (35)
Totale 303 501 (198)
Finanziamenti dal gruppo
Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo (conto corrente
intersocietario)
9.031 4.896 4.135
Totale 9.031 4.896 4.135
TOTALE 9.334 5.397 3.937

I finanziamenti a breve termine ammontano a 9.334 milioni di euro (5.397 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e presentano un incremento di 3.937 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito principalmente:

  • decremento complessivo, per 198 milioni di euro, dei finanziamenti da banche;
  • dell'incremento di 4.135 milioni di euro, della voce "Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo", da imputare al peggioramento della posizione debitoria sul conto corrente intersocietario intrattenuto con le società controllate.

Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.

23. Benefíci ai dipendenti – Euro 235 milioni

La società riconosce ai dipendenti varie forme di benefici individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, Indennità per Mensilità Aggiuntive e Indennità Sostitutiva del Preavviso, Premi di Fedeltà, Previdenza Integrativa Aziendale, Assistenza Sanitaria, Indennità aggiuntiva contributi Fopen, Contributi Fopen superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.

La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefici dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefici definiti nonché altri benefici a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.

Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".

Tale passività pari a 235 milioni di euro è essenzialmente costituita dalla Previdenza Integrativa Aziendale (PIA e ASI) per 171 milioni di euro, dall'Assistenza Sanitaria (ASEM) per 40 milioni di euro, dai piani Long Term Incentive per 15 milioni di euro e dal TFR per 6 milioni di euro.

Con riguardo alla PIA si precisa che, in seguito agli avvenuti conferimenti dei vari rami d'azienda, gli obblighi pensionistici verso i dirigenti in quiescenza, stante la loro permanenza ope legis in capo a Enel SpA, sono stati accollati alle conferitarie, ai sensi dell'art. 1237 cod. civ. ("accollo semplice", avente cioè validità unicamente interna) iscrivendo tra le "altre attività non correnti" della conferente il credito risultante dall'accollo alle società conferitarie e rilevando a conto economico tra gli "altri proventi finanziari" le quote degli oneri riaddebitate. Al 30 settembre 2018 il credito residuo dell'accollo alle società conferitarie ammonta a 128 milioni di euro.

24. Fondi rischi e oneri – Euro 27 milioni

I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le potenziali passività ritenute possibili che potrebbero derivare alla società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti di quelle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.

Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nel periodo, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti e non riguardanti i rami aziendali conferiti.

La movimentazione del periodo dei fondi per rischi ed oneri è di seguito riportata:

Rilevazione a Conto economico
Milioni di euro Accantonamenti Rilasci Utilizzi Altri
movimenti
Totale
al
31.12.2017
al 30.09.2018
di cui quota
corrente
Fondo contenzioso, rischi e
oneri diversi:
- contenzioso legale 11 1 (1) (2) - 9 6
- altri 11 - - (5) 6 3
Totale Fondo contenzioso,
rischi e oneri diversi
22 1 (1) (7) - 15 10
Fondo oneri per incentivi
all'esodo
21 2 - (4) (7) 12 -
TOTALE FONDI RISCHI E
ONERI
43 3 (1) (11) (7) 27 10

Il decremento complessivo dei fondi per rischi e oneri nei primi nove mesi del 2018, pari a 16 milioni di euro, riflette gli utilizzi del periodo, nonché il trasferimento, in parte del fondo oneri per incentivi all'esodo a seguito delle operazioni di conferimento da parte di Enel S.p.A. dei ramo d'azienda delle Global Business Line e della Startup Initiatives and business incubator in favore delle società del Gruppo, intervenute nel corso dell'anno.

25. Derivati passivi – Euro 1.269 milioni, euro 371 milioni

La composizione di tale voce è la seguente:

Milioni di euro Non correnti Correnti
al 30.09.2018 al 31.12.2017 al 30.09.2018 al 31.12.2017
Passività finanziarie - Derivati passivi 1.269 2.270 371 176

Più dettagliatamente, la tabella seguente indica, il valore nozionale e il fair value dei derivati passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in passività non correnti e correnti.

Milioni di euro Non corrente (Nota 25.1) Corrente (Nota 25.2)
Valore nozionale Fair value Valore
nozionale
Fair value
al
30.09.20
18
al
31.12.2
017
al
30.09.20
18
al
31.12.20
17
Variazione al
30.09.
2018
al
31.12.
2017
al
30.09.20
18
al
31.12.20
17
Variazi
one
Derivati
designati
come
strumenti di copertura
Cash flow hedge
- sul rischio di tasso di interesse 1.440 390 134 135 (1) - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 1.886 2.501 871 1.192 (321) 619 - 228 - 228
Totale Cash flow hedge 3.326 2.891 1.005 1.327 (322) 619 - 228 - 228
Derivati al FVTPL
- sul rischio di tasso di interesse 4.741 9.624 244 408 (164) 147 150 63 66 (3)
- sul rischio di tasso di cambio 1.185 5.632 20 535 (515) 2.680 2.425 80 110 (30)
Totale Derivati al FVTPL 5.926 15.256 264 943 (679) 2.827 2.575 143 176 (33)
TOTALE DERIVATI PASSIVI 9.252 18.147 1.269 2.270 (1.001) 3.446 2.575 371 176 195

25.1 Contratti derivati classificati tra le passività non correnti – Euro 1.269 milioni

I derivati finanziari classificati tra le passività non correnti, al 30 settembre 2018, presentano un valore nozionale complessivo pari a 9.252 milioni di euro e un fair value pari a 1.269 milioni di euro, ed evidenziano, se confrontati con i valori al 31 dicembre 2017, rispettivamente una riduzione di 8.895 milioni di euro e un decremento di 1.001 milioni di euro.

I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2018, presentano un valore nozionale di 3.326 milioni di euro e un fair value di 1.005 milioni di euro.

I derivati su cambi di cash flow hedge sono riferiti principalmente alle operazioni di copertura del tasso di cambio della tranche di 1,1 miliardi di sterline inglesi dell'emissione obbligazionaria, che rientra nel programma Global Medium Term Notes del 2007, nonché ad altre emissioni obbligazionarie e finanziamenti in sterline e in dollari avvenute nel corso degli esercizi 2013, 2014 e 2017. Il miglioramento del fair value, rispetto al precedente esercizio, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese e del dollaro statunitense.

La riduzione del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 164 milioni di euro, è riconducibile principalmente alla chiusura di contratti derivati stipulati per conto delle società del Gruppo, nonché al generale aumento della curva dei tassi di interesse.

Il miglioramento del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su cambi, rispetto al precedente esercizio, pari a 515 milioni di euro, è imputabile alla novazione di contratti stipulati sul mercato per conto della società Enel Finance Int. ed ora allocati in capo alla stessa.

25.2 Contratti derivati classificati tra le passività correnti – Euro 371 milioni

I derivati passivi correnti presentano un valore nozionale pari a 3.446 milioni di euro e un corrispondente fair value pari a 371 milioni di euro.

I derivati su cambi di cash flow hedge sono riferiti principalmente alla copertura del tasso di cambio di una tranche dell'emissione di 1,1 miliardi di sterline inglesi che giungerà a scadenza nei prossimi dodici mesi.

26. Altre passività non correnti – Euro 11 milioni

Le "Altre passività non correnti" pari a 11 milioni di euro (12 milioni di euro al 31 dicembre 2017) sono riferite al debito verso le società del Gruppo, rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 15).

27. Debiti commerciali – Euro 93 milioni

I debiti commerciali accolgono prevalentemente i debiti per forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse per attività svolte entro il 30 settembre 2018, e sono costituiti da debiti verso terzi per 37 milioni di euro (66 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e da debiti verso le società del Gruppo per 56 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2017.

Milioni di euro
al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Debiti commerciali:
- verso terzi 37 66 (29)
- verso società del Gruppo 56 71 (15)
Totale 93 137 (44)

28. Altre passività finanziarie correnti – Euro 255 milioni

Milioni di euro
al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Passività finanziarie differite 237 450 (213)
Altre partite 18 15 3
Totale 255 465 (210)

Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine periodo.

In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono essenzialmente i debiti verso le società del Gruppo maturati al 30 settembre 2018, liquidabili nel periodo successivo, connessi sia a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity sia a interessi passivi maturati sui conti correnti intercompany.

29. Posizione finanziaria netta e crediti finanziari e titoli a lungo termine – Euro 15.239 milioni

La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.

Milioni di euro
Note al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Finanziamenti a lungo termine 22 10.705 10.780 (75)
Finanziamenti a breve termine 22 9.334 5.397 3.937
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine 22 1.362 3.654 (2.292)
Altre
attività
finanziarie
non
correnti
incluse
nell'indebitamento
14 2 6 (4)
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 18 1.820 4.085 (2.265)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20 4.340 2.489 1.851
TOTALE 15.239 13.251 1.988

30. Altre passività correnti – Euro 1.420 milioni

Milioni di euro

al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Debiti tributari 825 502 323
Debiti diversi verso società del Gruppo 550 428 122
Debiti verso il personale, associazioni ricreative e assistenziali 15 27 (12)
Debiti verso istituti di previdenza 5 12 (7)
Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi 2 2 -
Altri 23 1.094 (1.071)
Totale 1.420 2.065 (645)

Al 30 settembre 2018, i "Debiti tributari", pari a 825 milioni di euro, sono relativi essenzialmente al debito per Iva di Gruppo del mese di settembre 2018 e del terzo trimestre 2018 (complessivamente pari a 820 milioni di euro). L'incremento rispetto al precedente esercizio, pari a 323 milioni di euro, risente essenzialmente della nuova normativa in materia di split payment applicabile a partire dal 1° luglio 2017.

La voce "debiti diversi verso società del Gruppo", pari a 550 milioni di euro, si riferisce principalmente ai debiti generati dal consolidato fiscale Ires per 491 milioni (175 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e per 21 milioni di euro dai debiti generati dall'IVA di Gruppo (252 milioni di euro al 31 dicembre 2017). L'incremento di 122 milioni di euro rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2017, riflette essenzialmente l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.

I debiti "Altri" accoglievano al 31 dicembre 2017 il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2017 erogato nel mese di gennaio 2018 (complessivamente pari a 1.067 milioni di euro).

31. Impegni contrattuali e garanzie

Gli impegni contrattuali assunti da Enel SpA e le garanzie prestate sono di seguito riepilogati:

Milioni di euro

al 30.09.2018 al 31.12.2017 Variazione
Fideiussioni e garanzie prestate a:
- terzi 27 36 (9)
- imprese controllate 62.614 52.752 9.862
Totale 62.641 52.788 9.853

Le fideiussioni prestate a terzi riguardano sostanzialmente una fidejussione bancaria a favore del Banco Centroamericano de Integracion Economica (BCIE) di 27 milioni di euro acquisita a seguito della fusione per incorporazione di Enel South America in Enel S.p.A.

Le altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:

  • per 32.959 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International a copertura di emissioni obbligazionarie sui mercati europei e internazionali;

  • per 13.225 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse delle diverse società del perimetro Enel Green Power per lo sviluppo di nuovi progetti in linea con il piano industriale;

  • per 3.111 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione, Enel Produzione, Enel Green Power, Enel Green Power Perù ed Enel Sole;

  • per 2.052 milioni di euro a garanzie rilasciate all'Amministrazione Finanziaria per l'adesione alla procedura "IVA di Gruppo", nell'interesse delle società Enel Italia, Enel Innovation Hubs, Enel Global Trading, Enel Produzione, Enelpower, Servizio Elettrico Nazionale, Nuove Energie, Enel.si, Enel Green Power, Enel Sole, Energy Hydro Piave ed Enel X Italia;

  • per 2.095 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International a copertura del programma di Euro commercial paper;

  • per 1.407 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di edistribuzione, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;

  • per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Servizio Elettrico Nazionale SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;

  • per 973 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art.4 legge 92/2012);

  • per 598 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna nell'interesse di e-distribuzione, Enel Global Trading, Enel Produzione ed Enel Energia, relative alle "Convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";

  • per 302 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas nell'interesse di Enel Global Trading e di Enel.si per "capacità di trasporto gas";

  • per 300 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il "Gestore dei Mercati Energetici", nell'interesse di Enel Global Trading e di Enel Produzione;

  • per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Global Trading per "Acquisti di energia elettrica";

  • per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata ad E.ON nell'interesse di Enel Global Trading per "attività di trading sul mercato elettrico";

  • per 32 milioni di euro a una garanzia rilasciata in favore di Wingas GmbH & CO.KG e nell'interesse di Enel Global Trading per "forniture di gas";

  • per 38 milioni di euro alla garanzia rilasciata nell'interesse di Enel Italia in favore di Excelsia Nove per il corretto adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;

  • per 4.272 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla holding nell'interesse delle società controllate.

Rispetto al 31 dicembre 2017, l'incremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate è principalmente ascrivibile all'emissione di prestiti obbligazionari, nell'ambito della strategia di finanziamento del Gruppo Enel e di rifinanziamento del debito consolidato.

In particolare, Enel Finance International in data 9 gennaio 2018 ha collocato il sul mercato europeo il suo secondo green bond, per complessivi 1.250 milioni di euro, destinato ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata dalla stessa Enel SpA e in data 12 settembre 2018 ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un'emissione obbligazionaria multi-tranche, garantita da Enel e destinata ad investitori istituzionali per un totale di 4 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore complessivo in Euro di circa 3.500 milioni di euro.

Si evidenzia inoltre che Enel SpA in qualità di controllante ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative ad operazioni di cessione di crediti.

32. Attività e passività potenziali

Di seguito si riportano i principali aggiornamenti riferibili ad Enel SpA, rispetto a quanto già descritto nel Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 e nella Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2018.

Centrale termoelettrica di Porto Tolle - Inquinamento atmosferico - Procedimento penale a carico di Amministratori e dipendenti di Enel

Con riferimento al ricorso in Cassazione presentato da Enel nel febbraio 2015 avverso la sentenza della Corte d'Appello di Venezia del 10 luglio 2014, il 25 settembre 2018 la Corte di Cassazione ha accolto uno dei motivi di ricorso delle difese, annullando la condanna generica pronunciata a favore del Ministero e rinviando il giudizio alla Corte d'Appello di Venezia affinché si pronunci specificamente sull'eventuale risarcimento del danno.

Centrale Termoelettrica di Brindisi Sud - Procedimenti penali a carico di dipendenti Enel

Con riferimento al procedimento di appello avviato nei confronti della sentenza del Tribunale di Brindisi del 26 ottobre 2016 dai dipendenti condannati e dal Responsabile civile, Enel Produzione Spa, nonché dal dipendente per il quale era stata dichiarata la prescrizione, la prima udienza del processo di appello si è tenuta il 15 giugno 2018 con la requisitoria della Procura, cui è seguita la discussione di alcune parti civili. All'udienza del 19 ottobre 2018 sono state sentite altre parti civili ed è stato disposto un ulteriore rinvio all'udienza del 16 novembre 2018.

Contenzioso stragiudiziale e giudiziale connesso al black-out del 28 settembre 2003

Con riguardo al procedimento di appello avviato da Cattolica avverso la sentenza di primo grado del 21 ottobre 2013, con sentenza pubblicata il 9 ottobre 2018, la Corte d'Appello di Roma ha rigettato l'appello di Cattolica, confermando per l'effetto la sentenza di primo grado.

Contenzioso BEG

Procedimenti intrapresi da Albania BEG Ambient Shpk per il riconoscimento della sentenza emessa dal Tribunale distrettuale di Tirana il 24 marzo 2009

Olanda

Con riferimento al procedimento di appello avviato dinanzi la Corte di Appello di Amsterdam da Enel ed Enelpower nei confronti di Albania BEG Ambient Shpk ("ABA") per impugnare la sentenza del Tribunale di Amsterdam del 29 giugno 2016, con decisione del 17 luglio 2018, la Corte di Appello di Amsterdam ha accolto l'appello proposto da Enel ed Enelpower e ha quindi dichiarato che la sentenza albanese non può essere riconosciuta ed eseguita nei Paesi Bassi. La Corte di Appello ha ritenuto la decisione albanese arbitraria e manifestamente irragionevole e pertanto contraria all'ordine pubblico olandese. Per questi motivi, la Corte non ha considerato necessario analizzare gli ulteriori argomenti di Enel ed Enelpower.

Il procedimento dinanzi alla Corte di Appello prosegue relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA nell'ambito del procedimento di appello, volta a ottenere che la Corte accerti il merito della controversia oggetto del contenzioso in Albania e in particolare l'asserita responsabilità extracontrattuale di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione della centrale in Albania. Enel ed Enelpower continueranno a difendersi anche in questa fase eccependo il difetto di giurisdizione dei giudici olandesi e, comunque, contestando in toto il merito ribadendo la totale infondatezza della pretesa.

33. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo

Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti successivamente al 30 settembre 2018, si rinvia a quanto illustrato nella "Relazione degli Amministratori" che precede il presente "Prospetto contabile di Enel SpA".

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza (D.Lgs. n. 58/1998)

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto De Paoli dichiara, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente fascicolo che riporta la relazione circa la distribuzione di un acconto sul dividendo per l'esercizio 2018 a favore degli azionisti di Enel SpA, nonché il prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2018, corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Roma, 6 novembre 2018

Alberto De Paoli Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA

Enel

Società per Azioni Sede legale in Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale Sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Codice Fiscale e Registro Imprese di Roma n. 00811720580 R.E.A. di Roma n. 756032 Partita IVA n. 00934061003

enel.com

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.