Notice of Dividend Amount • Nov 15, 2018
Notice of Dividend Amount
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Distribuzione da parte di Enel SpA di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2018 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile
6 novembre, 2018
| Premessa 7 | |
|---|---|
| Attività di Enel SpA e fatti di rilievo dei primi nove mesi del 2018 10 | |
| Andamento economico di Enel SpA nei primi nove mesi del 2018 14 | |
| Situazione finanziaria di Enel SpA al 30 settembre 2018 16 | |
| Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo 18 | |
| Principali rischi e incertezze 19 | |
| Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA 22 |
| Conto economico 24 | |
|---|---|
| Prospetto dell'utile complessivo rilevato nel periodo 25 | |
| Stato patrimoniale 26 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 28 | |
| Rendiconto finanziario 29 | |
| Note di commento 30 |
Presidente Presidente
Patrizia Grieco Sergio Duca
Amministratore Delegato e Direttore Generale Sindaci effettivi
Alberto Bianchi Michela Barbiero Cesare Calari Paola Girdinio Alberto Pera Anna Chiara Svelto
Silvia Alessandra Fappani
Francesco Starace Romina Guglielmetti Roberto Mazzei
Alfredo Antoniozzi Sindaci supplenti
Alfonso Tono Franco Tutino
Angelo Taraborrelli Società di revisione Ernst & Young SpA
Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto sul dividendo a favore degli azionisti di Enel SpA
Si segnala che il Piano strategico 2017-2021 ha contemplato, tra le misure intese ad ottimizzare la remunerazione degli azionisti, la reintroduzione da parte della Capogruppo Enel SpA, a partire dall'esercizio 2016, di una politica di acconto sui dividendi. Tale politica era stata già adottata dal Gruppo nel periodo a partire dall'esercizio 2004 e fino a quello relativo all'esercizio 2011.
A partire dal 2016, pertanto, Enel SpA ha reintrodotto la distribuzione di un acconto sul dividendo che miri:
Così come nell'esercizio precedente, nell'ambito della politica sui dividendi è stato pertanto previsto che i dividendi vengano corrisposti agli azionisti in due tranche nel corso di ciascun esercizio. In linea con la prassi prevalente delle società comprese nell'indice EuroStoxx Utilities che risultano avere adottato una politica di acconto sui dividendi, il pagamento dei dividendi da parte di Enel SpA avviene nei mesi di gennaio a titolo di acconto e di luglio a titolo di saldo. Si ricorda infine che il Piano strategico 2018-2022 prevede l'erogazione di un dividendo complessivo sui risultati dell'esercizio 2018 pari all'importo più elevato tra 0,28 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel.
L'art. 2433-bis del Codice Civile prevede che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita alle società il cui bilancio è assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e in presenza di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti. È altresì previsto che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.
Inoltre, la distribuzione deve essere deliberata dal Consiglio di Amministrazione sulla base di un prospetto contabile e di una relazione degli amministratori dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti deve essere acquisito il parere della società di revisione.
La normativa prevede, altresì, che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.
Tutto ciò premesso, si precisa che il bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2017, incluso nella Relazione finanziaria annuale 2017 e approvato dall'Assemblea degli Azionisti il 24 maggio 2018, è stato assoggettato a revisione legale da parte di EY SpA che ha rilasciato, in data 17 aprile 2017, un giudizio positivo.
Dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 non sono risultate perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.
Infine, l'art. 26.3 dello Statuto di Enel SpA prevede che il Consiglio di Amministrazione possa deliberare la distribuzione agli azionisti di acconti sui dividendi.
Nel caso di Enel SpA la distribuzione dell'acconto è determinata sulla base del prospetto contabile al 30 settembre 2018, predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai princípi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards – IFRS omologati dalla Unione Europea (IFRS-EU) utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2017, cui si fa rinvio, fatta eccezione per quei nuovi criteri introdotti dai princìpi contabili internazionali entrati in vigore dal 1 gennaio 2018. In particolare, ai fini del presente prospetto contabile, sono entrati in vigore le disposizioni dell'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" e dei relativi chiarimenti forniti dallo IASB e riportati nel documento "Chiarimenti dell'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti" (di seguito IFRS 15) e dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" (di seguito IFRS 9), sinteticamente descritte nella nota al Prospetto Contabile al 30 Settembre 2018.
In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) ed è stato predisposto, unitamente all'allegata Relazione degli Amministratori, esclusivamente per le finalità dell'articolo 2433-bis del codice civile.
Il presente Prospetto contabile è composto dal Conto economico del periodo intermedio dal 1° gennaio al 30 settembre 2018, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2018, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018 e dalle relative Note di commento.
I valori esposti sono confrontati, secondo quanto previsto dal menzionato principio contabile, con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio, fatta eccezione per lo Stato patrimoniale, il quale è confrontato con il corrispondente prospetto al 31 dicembre 2017.
Le riserve disponibili risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2018 ammontano a 14.058 milioni di euro, mentre l'utile di periodo disponibile ammonta a 2.424 milioni di euro.
Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione.
La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella.
Milioni di euro
| Utile di Enel SpA del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018 | 2.424 |
|---|---|
| Quota dell'utile da destinare a Riserva legale (1) | - |
| Utile di periodo disponibile (2) | 2.424 |
| Riserve disponibili (3) | 14.058 |
| Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, cod.civ.) | 2.424 |
| Acconto massimo del dividendo oggetto di distribuzione | 1.423 |
| Acconto dividendo per azione (in euro) | 0,14 |
(1) La riserva legale, pari a 2.034 milioni di euro, rappresenta il 20,0% del capitale sociale al 30 settembre 2018.
(2) Utile di periodo 1° gennaio – 30 settembre 2018 .
(3) Si rimanda alla nota 21 del Prospetto Contabile al 30 settembre 2018 di Enel SpA per una disamina puntuale.
Pertanto, ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del codice civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo è pari a 2.424 milioni di euro.
Tenuto conto che le condizioni previste dai commi da 1 a 4 dell'art. 2433-bis sono state rispettate, il Consiglio di Amministrazione, alla luce di quanto riportato nei successivi paragrafi in merito all'andamento della situazione economica e finanziaria di Enel SpA nei primi nove mesi del 2018 e delle informazioni incluse nel paragrafo "Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA", intende distribuire un acconto pari a 0,14 euro per azione da mettere in pagamento a decorrere dal 23 gennaio 2019, con "data stacco" della cedola n. 29 coincidente con il 21 gennaio 2019 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 22 gennaio 2019.
Sulla base del numero delle azioni in circolazione ad oggi, 6 novembre 2018, pari a 10.166.679.946 l'ammontare complessivo dell'acconto risulta pari a 1.423 milioni di euro.
Nel presente documento, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica-finanziaria di Enel SpA vengono utilizzati alcuni "indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili IFRS-EU. In linea con la Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015 e con gli Orientamenti pubblicati in data 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) ai sensi del Regolamento n. 1095/2010/EU, si riportano di seguito il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:
Enel SpA che opera nel settore dell'energia elettrica e del gas, ha la forma giuridica di società per azioni e ha sede in Roma, Viale Regina Margherita 137.
Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla società, possono essere così sintetizzate:
In data 1° gennaio 2018 le Global Business Line e le Global Services Function (di seguito "Strutture Globali"), ossia Global Infrastructure & Networks, Global Thermal Generation e Global Procurement, precedentemente allocate in Enel SpA, sono state oggetto di conferimento a favore delle società italiane interamente controllate Enel Global Infrastructure & Network Srl , Enel Global Thermal Generation Srl ed Enel Italia Srl.
Il riassetto societario delle "Strutture Globali" ha permesso di dotare il Gruppo di un assetto organizzativo e societario omogeneo, nell'ambito del quale ciascuna Struttura Globale potrà mirare ad una massima efficienza e ad una più chiara focalizzazione delle attività, secondo il modello basato sui c.d. "Global Hub", ossia entità organizzative in grado di:
svolgere la propria attività in una società operativa, diversa da Enel SpA;
erogare servizi tecnici a livello globale in favore delle società del Gruppo con un business omogeneo, perseguendo obiettivi di efficacia e efficienza operativa nonché di chiarezza giuridica e contabile;
cogliere le opportunità di sviluppo del proprio business nei mercati internazionali.
In tale contesto Enel SpA assume sempre più il ruolo di holding industriale di partecipazioni, concentrando la sua attività:
sulla direzione e coordinamento delle società del Gruppo;
sull'indirizzo strategico delle attività, remunerate esclusivamente tramite i dividendi percepiti dalle società controllate;
sui servizi istituzionali forniti dalle Funzioni di Staff di Holding a beneficio delle società controllate (remunerati attraverso il contratto di "institutional services").
Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.
La società, inoltre, provvede direttamente e attraverso la sua controllata Enel Insurance NV alla copertura dei rischi assicurativi.
In data 16 gennaio 2018 Enel Finance International ("EFI") ha collocato sul mercato europeo il suo secondo green bond, destinato ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata da Enel SpA.
L'emissione ammonta a complessivi 1.250 milioni di euro e prevede il rimborso in unica soluzione a scadenza in data 16 settembre 2026, e il pagamento di una cedola a tasso fisso pari a 1,125%, pagabile ogni anno in via posticipata nel mese di settembre, a partire da settembre 2018. Il prezzo di emissione è stato fissato in 99,184% ed il rendimento effettivo a scadenza è pari a 1,225%.
Tale green bond è quotato sul mercato regolamentato della Borsa d'Irlanda, sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo ed accede alla negoziazione sul sistema multilaterale di negoziazione "ExtraMOT PRO" organizzato e gestito da Borsa Italiana.
L'operazione ha raccolto adesioni per un importo superiore a 3 miliardi di euro, con una partecipazione significativa di c.d. Investitori Socialmente Responsabili ("SRI") ed ha permesso al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori. I proventi netti dell'emissione – effettuata nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie denominato "€35,000,000,000 Euro Medium Term Note Programme – saranno utilizzati per finanziare e/o rifinanziare, in tutto o in parte, i c.d. eligible green projects del Gruppo Enel individuati e/o da individuare in conformità ai c.d. "Green Bond Principles" pubblicati dall'ICMA – International Capital Market Association. In particolare, rientrano nella categoria degli eligible green projects, a titolo esemplificativo, i progetti di sviluppo, costruzione e repowering di impianti di generazione da fonti rinnovabili, realizzazione, gestione e funzionamento di reti di trasmissione e distribuzione, oltre a sistemi di smart metering.
L'operazione è in linea con la strategia finanziaria del Gruppo Enel, delineata nel Piano Strategico 2018-2020, che prevede, tra l'altro, il rifinanziamento di 10 miliardi di euro al 2020 anche attraverso l'emissione di green bonds quali strumenti dedicati al finanziamento di progetti funzionali al passaggio alla "low carbon economy" nonché con l'impegno assunto da Enel lo scorso 11 dicembre 2017, in occasione del "Paris 2017 Climate Finance Day" insieme ad altre 8 società industriali emittenti di green bonds, di continuare a sviluppare il mercato dei green bonds, oggi uno dei segmenti più dinamici della finanza sostenibile.
L'operazione è stata guidata da un sindacato di banche che ha visto coinvolti, in qualità di joint-bookrunners, Banca IMI, BNP Paribas, Credit Agricole CIB, HSBC, ING Bank, J.P. Morgan, Mediobanca, Natixis, SMBC Nikko, Societe Generale, UBI Banca, UniCredit Bank..
In data 9 maggio 2018, nell'ambito della strategia di rifinanziamento del debito consolidato di Gruppo in scadenza, il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ("Enel") ha deliberato l'emissione, da parte di Enel S.p.A., entro il 31 dicembre 2019 di uno o più nuovi prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, per un importo massimo pari al controvalore di 3,5 miliardi di euro, da collocare presso investitori istituzionali. Il Consiglio ha demandato all'Amministratore Delegato il compito di definire importi, valute, tempi e caratteristiche delle singole emissioni, tenendo conto dell'evoluzione delle condizioni di mercato, con facoltà di richiedere la quotazione di tali emissioni presso uno o più mercati regolamentati dell'Unione Europea o presso sistemi multilaterali di negoziazione. In una logica di diversificazione, le emissioni potranno essere rivolte ad investitori istituzionali, comunitari e non comunitari, anche attraverso private placement.
Nell'ambito del piano di riorganizzazione societaria del Gruppo, che prevede la razionalizzazione e la semplificazione della struttura societaria a livello di singoli Paesi di presenza, in data 11 luglio 2018 la Società ha finalizzato l'acquisto delle partecipazioni detenute da Enel Investment Holding BV, società di diritto olandese interamente controllata da Enel SpA, nelle società di seguito indicate:
le società romene di distribuzione e vendita: Enel Energie S.A., Enel Energie Muntenia S.A., E-Distributie Banat S.A., E-Distributie Dobrogea S.A., E-Distributie Muntenia S.A. nonché Enel Romania S.A. società di servizi;
Enel Russia (società di generazione russa);
A completamento di tale processo di riorganizzazione societaria, in data 9 luglio 2018 è stata costituita una società a responsabilità limitata interamente controllata da Enel SpA e denominata "Enel Holding Finance", conferendole una partecipazione pari al 74,999% del capitale sociale della finanziaria olandese Enel Finance International N.V, interamente controllata da Enel SpA.
In esecuzione di quanto deliberato il 9 maggio 2018 dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data 15 maggio 2018 Enel S.p.A. ha lanciato sul mercato europeo un'emissione multitranche di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi denominati in euro, destinati ad investitori istituzionali e aventi una durata media di circa sette anni, per un ammontare complessivo pari a euro 1.250 miliardi. L'operazione ha raccolto adesioni per un importo superiore a 3 miliardi di euro.
Enel S.p.A. successivamente in data 24 maggio 2018 ha completato la ristrutturazione del portafoglio di obbligazioni ibride tramite un'offerta di scambio volontaria non vincolante ("Exchange Offer") per il riacquisto di un bond ibrido con scadenza 15 gennaio 2075, in parte tramite incremento dell'ammontare della nuova emissione del prestito obbligazionario ibrido lanciata il 15 maggio 2018 e in parte tramite cassa, e un'offerta volontaria non vincolante ("Tender Offer") per il riacquisto tramite cassa dell'obbligazione ibrida con scadenza 10 gennaio 2074.
Le due operazioni sono finalizzate alla gestione attiva delle scadenze e del costo del debito del Gruppo Enel, nell'ambito di un programma di complessiva ottimizzazione della gestione finanziaria, in linea con il Piano Strategico 2018-2020.
Nell'ambito del programma di finanziamento del Gruppo Enel e di rifinanziamento del debito consolidato in scadenza, il 12 settembre 2018 Enel Finance International, società finanziaria del Gruppo controllata da Enel SpA, ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un'emissione obbligazionaria multi-tranche destinata ad investitori istituzionali per un totale di 4 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore complessivo in Euro di circa 3,5 miliardi. L'emissione, garantita da Enel SpA, ha ricevuto richieste in esubero per circa 3 volte, totalizzando ordini per un ammontare pari a circa 11 miliardi di dollari USA.
L'emissione lanciata sul mercato statunitense da Enel dal 2017 ad oggi conferma ancora una volta l'apprezzamento dei mercati finanziari per la solidità dei fondamentali, dei risultati economici e della struttura finanziaria del Gruppo.
Il 5 luglio 2018 è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Roma il progetto di fusione per incorporazione in Enel SpA di Enel Holding Cile S.r.l. ("Enel Holding Cile"), società interamente partecipata da Enel in via diretta, e Hydromac Energy S.r.l. ("Hydromac Energy"), società interamente partecipata da Enel SpA per il tramite di Enel Holding Cile, approvato dagli organi di amministrazione delle suddette società.
L'operazione si inquadra nell'ambito del processo di semplificazione della struttura societaria del Gruppo, che rappresenta uno dei principi fondamentali del Piano Strategico 2018-2020 di Enel SpA. In particolare, l'operazione consentirà di consolidare in capo ad Enel SpA la partecipazione del Gruppo in Enel Chile S.A. pari al 61,93%, attualmente detenuta, in via diretta, dalla stessa Enel per il 43,03% e, in via indiretta, tramite Hydromac Energy per il 18,88% e Enel Holding Cile per lo 0,02%.
Come previsto dalla procedura semplificata di cui all'art. 2505 del codice civile e all'art. 20.2 dello statuto di Enel, in data 20 settembre 2018 la fusione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA.
Trattandosi di una fusione semplificata da effettuare senza concambio, Enel non procederà ad alcun aumento del proprio capitale sociale né assegnerà – ai sensi dell'art. 2504-ter del codice civile – azioni in sostituzione delle partecipazioni detenute in Enel Holding Cile e Hydromac Energy. Parimenti, non è prevista alcuna modifica dello statuto di Enel SpA. Gli effetti civilistici della fusione decorreranno, a norma di legge, dall'ultima delle iscrizioni dell'atto di fusione presso il registro delle imprese o dalla diversa data successiva che sarà stabilita nell'atto di fusione.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazione | |||
| Ricavi e altri proventi | 23 | 93 | (70) | ||
| Costi | |||||
| Servizi e godimento beni di terzi | 71 | 88 | (17) | ||
| Costo del personale | 84 | 125 | (41) | ||
| Altri costi operativi | 19 | 11 | 8 | ||
| Totale | 174 | 224 | (50) | ||
| Margine operativo lordo | (151) | (131) | (20) | ||
| Ammortamenti e impairment | 12 | 9 | 3 | ||
| Risultato operativo | (163) | (140) | (23) | ||
| Proventi / (Oneri) finanziari netti e da partecipazioni | |||||
| Proventi da partecipazioni | 2.863 | 2.976 | (113) | ||
| Proventi finanziari | 1.668 | 2.492 | (824) | ||
| Oneri finanziari | 2.018 | 2.982 | (964) | ||
| Totale | 2.513 | 2.486 | 27 | ||
| Risultato prima delle imposte | 2.350 | 2.346 | 4 | ||
| Imposte | (74) | (115) | 41 | ||
| UTILE DEL PERIODO | 2.424 | 2.461 | (37) |
I ricavi e altri proventi, pari a 23 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018 (93 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2017), si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse, nonché ad altri ricavi e proventi dovuti al riaddebito del personale in distacco.
Il decremento complessivo, pari a 70 milioni di euro, è imputabile principalmente al riassetto societario, avvenuto all'inizio del 2018, delle "Strutture Globali" nell'ambito del quale le Global Business Line, precedentemente incluse nella SpA, sono state oggetto di conferimento a favore delle società interamente controllate Enel Global Infrastructure & Network Srl, Enel Global Thermal Generation Srl ed Enel Italia Srl.
I costi includono:
prestazioni di servizi e godimento beni di terzi per complessivi 71 milioni di euro, di cui 29 milioni di euro da terzi (36 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) e 42 milioni di euro da società del Gruppo (52 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017). Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi promozionali, di pubblicità, propaganda, stampa, prestazioni professionali e tecniche, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione aziendale, nonché a servizi informatici. Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alla controllata Enel Italia Srl e sono relative a servizi informatici e amministrativi, servizi alla persona, servizi di edificio e di approvvigionamento, nonché a canoni di locazione. Rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, i costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi presentano un decremento di 17 milioni di euro, principalmente a seguito della riduzione dei costi sostenuti verso terzi per consulenze;
Il margine operativo lordo risulta negativo per 151 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un peggioramento di 20 milioni di euro da ricondurre all'effetto congiunto della riduzione dei ricavi e dei costi.
La voce ammortamenti e impairment, pari a 12 milioni di euro, si riferisce nei primi nove mesi del 2018 esclusivamente ad ammortamenti delle attività materiali e immateriali.
Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, tale voce presenta un incremento di 3 milioni di euro per effetto dell'incremento dell'ammortamento delle attività immateriali.
Il risultato operativo, per effetto di quanto sopra, risulta negativo per 163 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un peggioramento di 23 milioni di euro.
La voce include i dividendi incassati dalle società controllate, collegate e in altre imprese per 2.863 milioni di euro parzialmente compensati da oneri finanziari netti per complessivi 350 milioni di euro. Rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente i proventi da partecipazione mostrano un decremento di 113 milioni di euro mentre gli oneri finanziari netti evidenziano una variazione in diminuzione di 140 milioni di euro attribuibile essenzialmente al decremento degli oneri netti da strumenti derivati di Enel SpA .
Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 74 milioni di euro (positive per 115 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017). Tale andamento risente essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti nei due periodi di riferimento.
Il risultato del periodo si attesta a 2.424 milioni di euro. Rispetto all'utile del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (2.461 milioni di euro) presenta un decremento di 37 milioni di euro. Tale variazione è riconducibile principalmente alla riduzione dei ricavi parzialmente compensata dai minori costi.
La situazione finanziaria complessiva di Enel SpA al 30 settembre 2018 è riepilogata nella seguente tabella.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
| Indebitamento a lungo termine: | |||
| - finanziamenti bancari | 1.046 | 1.039 | 7 |
| - obbligazioni | 7.709 | 8.541 | (832) |
| - quote accollate e finanziamenti ricevuti da società controllate | 1.950 | 1.200 | 750 |
| Indebitamento a lungo termine | 10.705 | 10.780 | (75) |
| - crediti finanziari verso terzi | (3) | (6) | 3 |
| - quote accollate e finanziamenti concessi alle società controllate | - | - | - |
| Indebitamento netto a lungo temine | 10.702 | 10.774 | (72) |
| Indebitamento / (Disponibilità) a breve termine: | |||
| - quota a breve dei finanziamenti a lungo termine | 1.362 | 3.654 | (2.292) |
| - indebitamento a breve verso banche | 82 | 245 | (163) |
| - cash collateral ricevuti | 221 | 256 | (35) |
| Indebitamento a breve termine | 1.665 | 4.155 | (2.490) |
| - quota a breve dei crediti finanziari a lungo termine | (1) | (1) | - |
| - quota a breve dei finanziamenti accollati/concessi | (13) | (27) | 14 |
| - altri crediti finanziari a breve | 46 | ||
| - cash collateral versati | (1.345) | (2.074) | 729 |
| - posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo | 8.528 | 2.912 | 5.616 |
| - disponibilità presso banche e titoli a breve | (4.340) | (2.489) | (1.851) |
| Indebitamento / (Disponibilità) netto a breve termine | 4.537 | 2.477 | 2.060 |
| INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 15.239 | 13.251 | 1.988 |
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 risulta pari a 15.239 milioni di euro e registra un incremento di 1.988 milioni di euro, come risultato di una maggiore esposizione debitoria netta a breve termine per 2.060 milioni di euro parzialmente compensato da un decremento dell'indebitamento finanziario netto a lungo termine per 72 milioni di euro.
Le principali operazioni effettuate nel corso del 2018 che hanno avuto un impatto sull'indebitamento finanziario sono state:
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 4.340 milioni di euro, presentano, rispetto al 31 dicembre 2017, un incremento di 1.851 milioni di euro risentendo della normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta dalla Capogruppo.
L'indice "Debt to Equity" al 30 settembre 2018 è pari a 0,54 rispetto allo 0,49 del 31 dicembre 2017.
I flussi finanziari dei primi nove mesi del 2018 di Enel SpA sono evidenziati di seguito.
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazione | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 2.489 | 3.038 | (549) | |
| Cash flow da attività operativa | 2.105 | 2.569 | (464) | |
| Cash flow da attività di investimento/disinvestimento | (1.684) | (13) | (1.671) | |
| Cash flow da attività di finanziamento | 1.430 | (4.614) | 6.044 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 4.340 | 980 | 3.360 |
Nel corso dei primi nove mesi del 2018 il cash flow da attività di finanziamento ha generato liquidità per 1.430 milioni di euro mentre nei primi nove mesi del 2017 aveva assorbito liquidità per 4.614 milioni di euro. In particolare, tale risultato risente principalmente della variazione netta dei finanziamenti a breve termine pari a 3.766 milioni parzialmente compensata dal pagamento dei dividendi per 2.409 milioni di euro.
Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 1.684 milioni di euro (pari a 13 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017), ed è stato essenzialmente generato sia dall'effetto netto dell'operazione che ha riguardato l'acquisto da parte di Enel SpA delle partecipazioni detenute da Enel Investment Holding B.V., società olandese interamente controllata, nelle società romene e nelle società Enel Russia e Rusenergosbyt, sia dalla ripatrimonializzazione delle società controllate e-distribuzione ed Enel X.
I citati fabbisogni derivanti dall'attività di finanziamento e di investimento sono stati fronteggiati dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa che, positivo per 2.105 milioni di euro (pari a 2.569 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017), riflette essenzialmente l'incasso dei dividendi dalle società partecipate (2.863 milioni di euro), e dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti che al 30 settembre 2018 si attestano a 4.340 milioni di euro (2.489 milioni di euro al 1° gennaio 2018).
Nel mesi di ottobre Enel SpA ha stipulato due contratti di share swap (le "Operazioni di Share Swap") con un istituto finanziario, al fine di incrementare la propria partecipazione nella controllata cilena quotata Enel Américas S.A. ("Enel Américas"). In base a quanto previsto dalle Operazioni di Share Swap, Enel può acquistare, in date che si prevede ricorrano entro il quarto trimestre del 2019 fino a 1.895.936.970 azioni ordinarie di Enel Américas, e fino a 19.533.894 American depositary shares ("ADS") di Enel Américas, ognuna delle quali è equivalente a 50 delle suddette azioni ordinarie. Tutte queste azioni rappresentano complessivamente fino al 5,0% del capitale di Enel Américas.Il numero complessivo di azioni ordinarie e di ADS di Enel Américas effettivamente acquistate da Enel nell'ambito delle indicate Operazioni di Share Swap dipenderà dalla capacità dell'istituto finanziario che agisce quale controparte di effettuare le previste coperture nell'ambito delle Operazioni stesse.
Il corrispettivo per le azioni ordinarie di Enel Américas acquistate da Enel sarà basato sui prezzi ai quali l'istituto finanziario effettuerà la propria copertura rispetto alla relativa Operazione di Share Swap. Il corrispettivo per gli ADS di Enel Américas acquistati da Enel sarà invece basato sui prezzi medi ponderati per i volumi degli stessi ADS (definito "VWAP") durante il periodo in cui l'istituto finanziario effettuerà la propria copertura rispetto all'Operazione di Share Swap corrispondente.
Prima del regolamento dell'operazione, Enel non potrà disporre né esercitare il diritto di voto in relazione alle azioni ordinarie o agli ADS di Enel Américas acquisiti o detenuti dall'istituto finanziario a titolo di copertura in relazione alle Operazioni di Share Swap.
Il corrispettivo che Enel sarà tenuta a versare nell'ambito delle Operazioni di Share Swap sarà finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente.
L'incremento della partecipazione di Enel in Enel Américas risulta in linea con il Piano Strategico 2018-2020 del Gruppo Enel presentato ai mercati, che risulta focalizzato sulla riduzione della presenza delle partecipazioni di minoranza nelle società del Gruppo che operano in Sud America.
Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze connesse al business del Gruppo, nonché a quelli più specifici di carattere finanziario correlati alla funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo.
Per contenere l'esposizione a tali rischi Enel SpA svolge una serie di attività di analisi, monitoraggio, gestione e controllo degli stessi che sono di seguito descritte.
I mercati energetici nei quali il Gruppo Enel è presente sono interessati da processi di progressiva liberalizzazione, che viene attuata in diversa misura e con tempistiche differenti da Paese a Paese. Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una crescente pressione competitiva derivante dall'ingresso di nuovi operatori e dallo sviluppo di mercati organizzati. I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione del Gruppo a mercati che presentano queste caratteristiche, sono stati fronteggiati con una strategia di integrazione lungo la catena del valore, con una sempre maggiore spinta all'innovazione tecnologica, alla diversificazione e all'espansione geografica.
Il cambiamento delle regole di funzionamento dei mercati, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, possono influire sull'andamento della gestione e dei risultati del Gruppo stesso.
A fronte dei rischi che possono derivare da tali fattori, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto regolatorio.
Inoltre la normativa comunitaria sul sistema di scambio di quote di anidride carbonica (CO2) impone degli oneri per il settore elettrico, che in futuro potranno essere sempre più rilevanti. In tale contesto, l'instabilità del mercato delle quote ne accentua la difficoltà di gestione e monitoraggio. Al fine di ridurre i fattori di rischio legati alla normativa in materia di CO2, il Gruppo svolge un'attività di presidio dello sviluppo e dell'attuazione della normativa comunitaria e nazionale, diversifica il mix produttivo a favore di tecnologie e fonti a basso tenore di carbonio, con particolare attenzione alle fonti rinnovabili e al nucleare, sviluppa strategie che gli consentono di acquisire quote a un costo più competitivo, ma soprattutto migliora le prestazioni ambientali dei propri impianti incrementandone l'efficienza energetica.
Ulteriori rischi legati al business del Gruppo sono ravvisabili nel malfunzionamento dei propri impianti, negli eventi accidentali avversi o nelle interruzioni di forniture di combustibili che possono compromettere la temporanea funzionalità degli stessi. Per mitigare tali rischi, il Gruppo fa ricorso alle migliori strategie di prevenzione e protezione, incluse tecniche di manutenzione preventiva e predittiva, survey tecnologici mirati alla rilevazione e al controllo dei rischi, nonché il ricorso alle best practices internazionali. Il rischio residuo, industriale e ambientale, viene gestito con il ricorso a specifici contratti di assicurazione, rivolti sia alla protezione dei beni aziendali che alla tutela dell'azienda nei confronti di terzi danneggiati da eventi accidentali, incluso l'inquinamento, che possono aver luogo nel corso dei processi legati alla generazione e distribuzione dell'energia elettrica e del gas. Per quanto concerne la generazione nucleare, Enel è attiva in Spagna attraverso Endesa e in joint venture con altri soci in Slovacchia attraverso la società Slovenske Elektrarne. Nell'ambito delle sue attività nucleari, il Gruppo è esposto anche a rischi operativi e potrebbe dover fronteggiare costi aggiuntivi a causa tra gli altri di incidenti, violazioni della sicurezza, atti di terrorismo, calamità naturali, malfunzionamenti di attrezzature, stoccaggio, movimentazione, trasporto, trattamento delle sostanze e dei materiali nucleari. Nei Paesi in cui Enel ha attività nucleari, specifiche disposizioni di legge, basate su convenzioni internazionali, richiedono che l'operatore si doti di una copertura assicurativa per la responsabilità civile legata ai rischi derivanti dall'uso e trasporto di combustibile nucleare, con massimali e condizioni di garanzia stabiliti per legge. Altre misure di mitigazione sono state messe in atto secondo le best practice internazionali.
Con riferimento infine ai rischi di interruzione delle forniture di combustibili, il Gruppo ha sviluppato una strategia di stabilizzazione dei margini che prevede il ricorso alla contrattualizzazione anticipata dell'approvvigionamento dei combustibili e delle forniture ai clienti finali o a operatori del mercato all'ingrosso.
Si è dotato, inoltre, di una procedura formale che prevede la misurazione del rischio commodity residuo, la definizione di un limite di rischio massimo accettabile e la realizzazione di operazioni di copertura mediante il ricorso a contratti derivati su mercati regolamentati o over the counter (OTC).
I citati rischi di business a cui il Gruppo è esposto nella sua naturale partecipazione ai diversi mercati dell'energia potrebbero limitare la capacità reddituale delle società partecipate direttamente e indirettamente da Enel SpA con conseguenti effetti sui risultati della gestione finanziaria della Società.
La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta ad una varietà di rischi finanziari quali i rischi di mercato (relativi a tasso di interesse e tasso di cambio), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed i rischi connessi al rating. La governance dei rischi finanziari adottata da Enel prevede:
Il Gruppo è esposto al rischio di cambio sui flussi di cassa connessi all'acquisto e/o alla vendita di combustibili ed energia sui mercati internazionali, sui flussi di cassa relativi a investimenti o altre partite in divisa estera e sull'indebitamento denominato in valuta diversa da quella di conto dei rispettivi paesi. La principale esposizione del Gruppo al rischio di cambio è nei confronti del dollaro statunitense.
Al fine di minimizzare i rischi di natura economica Enel SpA pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter, diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap.
Nel corso dei primi nove mesi del 2018 la gestione del rischio tasso di cambio è proseguita nell'ambito del rispetto della politica di gestione dei rischi, che prevede la copertura delle esposizioni significative, senza alcun tipo di difficoltà nell'accesso al mercato dei derivati.
Con riferimento al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse, la principale fonte di esposizione per Enel SpA deriva dalla variabilità degli oneri connessi all'indebitamento finanziario espresso a tasso variabile.
La politica di gestione del rischio di tasso di interesse prevede il mantenimento di una struttura dell'indebitamento bilanciata in termini di rapporto tra debito a tasso fisso e a tasso variabile, al fine di limitare la volatilità dei risultati contenendo nel tempo il costo della provvista. Le politiche di gestione poste in essere da Enel SpA sono volte altresì a ottimizzare la situazione finanziaria complessiva del Gruppo, l'allocazione ottimale delle risorse finanziarie e il controllo dei rischi finanziari. Il mantenimento del livello desiderato del rapporto di copertura del debito è raggiunto anche attraverso l'utilizzo di varie tipologie di contratti derivati e in particolare interest rate swap e interest rate collar. Le coperture in derivati possono essere effettuate anche in anticipo rispetto a future emissioni obbligazionarie (c.d. operazioni di pre-hedge), ove la Società decida di fissare anticipatamente il costo dell'indebitamento.
In base a tali politiche, l'operatività in derivati per la gestione dei rischi di tasso di interesse e di cambio viene effettuata avendo particolare riguardo, tra l'altro, alla selezione delle controparti finanziarie e al monitoraggio delle relative esposizioni e livelli di rating.
Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie.
Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:
Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.
Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati /valute e controparti.
Il rischio di credito è rappresentato dalla possibilità che una variazione del merito di credito delle controparti di operazioni finanziarie determini effetti sulla posizione creditoria, in termini di insolvenza e mancato pagamento (rischio di default) o di variazioni nel valore di mercato della stessa (rischio di spread), tale da generare una perdita. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati, i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.
Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subito variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio.
La gestione del rischio di credito da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali ed internazionali con elevato standing creditizio considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.
In tale ambito generale, Enel ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di controparte.
La possibilità di accesso al mercato dei capitali ed alle altre forme di finanziamento nonché i costi connessi dipendono, tra l'altro, dal merito di credito assegnato al Gruppo.
Eventuali riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating potrebbero costituire una limitazione alla possibilità di acceso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. L'attuale rating di Enel è pari a: (i) "BBB", con outlook positivo, secondo Standard & Poor's; (ii) "BBB+", con outlook stabile, secondo Fitch; e (iii) "Baa2", con outlook stabile, secondo Moody's.
Nel corso dei primi nove mesi del 2018, il Gruppo Enel ha conseguito importanti risultati per ciascuno degli obiettivi del piano strategico 2018-2020, presentato in versione aggiornata nel novembre 2017.
In qualità di Capogruppo, i risultati economici e la struttura finanziaria di Enel SpA saranno influenzati dai risultati delle partecipate e potranno trarre vantaggio dalla crescita prevista dei margini reddituali derivanti dai nuovi investimenti, dai contributi della strategia di attenzione al cliente su scala globale, nonché dal crescente contributo sia dei progetti di efficientamento, supportati dalla digitalizzazione, che di miglioramento dei flussi di cassa operativi.
Enel SpA, nella sua funzione di holding industriale, continuerà pertanto a supportare i programmi e le azioni delle società operative finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Gruppo.
In tal senso si colloca l'operazione straordinaria facente parte del Progetto Elqui che rappresenta uno dei principi fondamentali del Piano Strategico 2018-2020 di Enel e che verrà completata nei prossimi mesi.
Nel più ampio progetto di semplificazione della catena societaria di controllo, va menzionata la prossima fusione per incorporazione di Enel Holding Cile Srl e di Hydromac Energy Srl.
L'operazione consentirà di consolidare in capo ad Enel SpA la partecipazione del Gruppo in Enel Chile S.A. pari al 61,93%, attualmente detenuta, in via diretta, dalla stessa Enel per il 43,03% e, in via indiretta, tramite Hydromac Energy per il 18,88% e Enel Holding Cile per lo 0,02%. Enel Chile e Enel Americas rappresentano la gran parte del business del Gruppo in America Latina.
L'utile netto di Enel SpA per l'esercizio 2018 è atteso in aumento rispetto a quanto rilevato al 30 settembre, per effetto principalmente dell'incremento dei proventi derivanti da partecipazioni.
| Milioni di euro | Note | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Ricavi e altri proventi | 3.a | 23 | 23 | 93 | 92 |
| Costi | |||||
| Servizi e godimento beni di terzi | 4.a | 71 | 42 | 88 | 52 |
| Costo del personale | 4.b | 84 | 125 | ||
| Ammortamenti e impairment | 4.c | 12 | 9 | ||
| Altri costi operativi | 4.d | 19 | 5 | 11 | |
| (SubTotale) | 186 | 233 | |||
| Risultato operativo | (163) | (140) | |||
| Proventi da partecipazioni | 5 | 2.863 | 2.863 | 2.976 | 2.976 |
| Proventi finanziari da contratti derivati | 6 | 1.483 | 405 | 2.173 | 1.438 |
| Altri proventi finanziari | 7 | 185 | 165 | 319 | 109 |
| Oneri finanziari da contratti derivati | 6 | 1.444 | 983 | 2.348 | 619 |
| Altri oneri finanziari | 7 | 574 | 57 | 634 | 53 |
| (SubTotale) | 2.513 | 2.486 | |||
| Risultato prima delle imposte | 2.350 | 2.346 | |||
| Imposte | 8 | (74) | (115) | ||
| UTILE DEL PERIODO | 2.424 | 2.461 |
| Milioni di euro | Note | Primi nove mesi | |
|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||
| Utile del periodo | 2.424 | 2.461 | |
| Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi: |
|||
| Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari | (31) | (16) | |
| Variazione di fair value dei costi di hedging | 21 | 45 | |
| Variazione di fair value degli investimenti finanziari disponibili alla vendita | - | - | |
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi |
(10) | 29 | |
| Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi: |
|||
| Rimisurazione delle passività per Piani a benefici ai dipendenti | - | - | |
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto non riclassificabili a Conto economico nei periodi successivi |
- | - | |
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto | 21 | (10) | 29 |
| UTILE COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 2.414 | 2.490 |
| Milioni di euro | Note | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | |||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Attività non correnti | |||||
| Attività materiali | 9 | 10 | 10 | ||
| Attività immateriali | 10 | 37 | 31 | ||
| Attività per imposte anticipate | 11 | 281 | 299 | ||
| Partecipazioni | 12 | 44.477 | 42.811 | ||
| Derivati attivi | 13 | 676 | 253 | 1.456 | 912 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 14 | 12 | 16 | ||
| Altre attività non correnti | 15 | 137 | 128 | 148 | 139 |
| (Totale) | 45.630 | 44.771 | |||
| Attività correnti | |||||
| Crediti commerciali | 16 | 180 | 178 | 237 | 228 |
| Crediti per imposte sul reddito | 17 | 91 | 265 | ||
| Derivati attivi | 13 | 100 | 19 | 111 | 98 |
| Altre attività finanziarie correnti | 18 | 2.028 | 705 | 4.350 | 2.185 |
| Altre attività correnti | 19 | 1.162 | 845 | 452 | 435 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 20 | 4.340 | 2.489 | ||
| (Totale) | 7.901 | 7.904 | |||
| TOTALE ATTIVITA' | 53.531 | 52.675 |
| Milioni di euro | Note | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | |||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 10.167 | 10.167 | |||
| Altre riserve | 11.432 | 11.442 | |||
| Utili/(Perdite) accumulati | 4.279 | 4.424 | |||
| Utile del periodo (*) | 2.424 | 1.202 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 21 | 28.302 | 27.235 | ||
| Passività non correnti | |||||
| Finanziamenti a lungo termine | 22 | 10.705 | 1.950 | 10.780 | 1.200 |
| Benefíci ai dipendenti | 23 | 235 | 273 | ||
| Fondi rischi e oneri | 24 | 27 | 43 | ||
| Passività per imposte differite | 11 | 147 | 168 | ||
| Derivati passivi | 25 | 1.269 | 12 | 2.270 | 28 |
| Altre passività non correnti | 26 | 11 | 9 | 12 | 9 |
| (Subtotale) | 12.394 | 13.546 | |||
| Passività correnti | |||||
| Finanziamenti a breve termine | 22 | 9.334 | 9.032 | 5.397 | 4.896 |
| Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine |
22 | 1.362 | 3.654 | ||
| Debiti commerciali | 27 | 93 | 56 | 137 | 74 |
| Derivati passivi | 25 | 371 | 61 | 176 | 13 |
| Altre passività finanziarie correnti | 28 | 255 | 49 | 465 | 29 |
| Altre passività correnti | 30 | 1.420 | 550 | 2.065 | 428 |
| (Subtotale) | 12.835 | 11.894 | |||
| TOTALE PASSIVITA' | 25.229 | 25.440 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
53.531 | 52.675 |
(*) Per l'esercizio 2017, l'utile dell'esercizio (pari a 2.270 milioni di euro) è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 1.068 milioni di euro.
| Riserva da rimisurazione della |
Riserve da valutazione |
Riserve da valutazione |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| passività/(attività) | di strumenti | di strumenti | |||||||||
| Capitale | Riserva da sovr. |
Riserva | Riserve ex lege |
Altre riserve |
netta per piani a benefici ai |
finanziari di cash flow |
finanziari costi di |
Utili/(Perdite) | Utile del |
Totale patrimonio |
|
| Milioni di euro | sociale | azioni | legale | 292/93 | diverse | dipendenti | hedge | hedging | accumulati | periodo | netto |
| Al 1° gennaio 2017 | 10.167 | 7.496 | 2.034 | 2.215 | 68 | (27) | (376) | 4.534 | 805 | 26.916 | |
| Applicazione nuovi principi contabili | - | - | - | - | - | - | 118 | (118) | - | - | - |
| Al 1° gennaio 2017 restated | 10.167 | 7.496 | 2.034 | 2.215 | 68 | (27) | (258) | (118) | 4.534 | 805 | 26.916 |
| Riparto utile 2016: | |||||||||||
| - Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | (712) | (712) | |
| - Riserva legale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Utili portati a nuovo | - | - | - | - | - | - | - | (110) | (93) | (203) | |
| Aumento di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Utile/(Perdita) complessivo rilevato nel periodo: | |||||||||||
| Utili e perdite rilevate direttamente a Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | (16) | 45 | - | - | 29 |
| Utile del periodo | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.461 | 2.461 | |
| Totale al 30 settembre 2017 | 10.167 | 7.496 | 2.034 | 2.215 | 68 | (27) | (274) | (73) | 4.424 | 2.461 | 28.491 |
| Al 1° gennaio 2018 | 10.167 | 7.496 | 2.034 | 2.215 | 68 | (33) | (268) | (70) | 4.424 | 1.202 | 27.235 |
| Applicazione nuovi principi contabili | - | - | - | - | - | - | - | (5) | - | (5) | |
| Al 1° gennaio 2018 restated | 10.167 | 7.496 | 2.034 | 2.215 | 68 | (33) | (268) | (70) | 4.419 | 1.202 | 27.230 |
| Riparto utile 2017*: | |||||||||||
| - Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | (142) | (1.200) | (1.342) | |
| - Riserva legale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Utili portati a nuovo | - | - | - | - | - | - | - | 2 | (2) | - | |
| Aumento di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Utile/(Perdita) complessivo rilevato nel periodo: | |||||||||||
| Utili e perdite rilevate direttamente a Patrimonio netto | - | - | - | - | - | - | (31) | 21 | - | (10) | |
| Utile del periodo | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.424 | 2.424 | |
| Totale al 30 settembre 2018 | 10.167 | 7.496 | 2.034 | 2.215 | 68 | (33) | (299) | (49) | 4.279 | 2.424 | 28.302 |
Capitale sociale e riserve - (Nota 21)
*Acconto sul dividendo 2017 pari a 1.067 milioni di euro deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell'8 novembre 2017 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2018. Saldo dividendo 2017 pari a 1.342 milioni di euro messo in pagamento a decorrere dal 25 luglio 2018.
| Milioni di euro | Note | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Risultato prima delle imposte | 2.350 | 2.346 | |||
| Rettifiche per: | |||||
| Ammortamenti e impairment di attività materiali e immateriali | 4.c | 12 | 9 | ||
| Effetti adeguamento cambi attività e passività in valuta | 40 | (199) | |||
| Accantonamenti ai fondi | 14 | 19 | |||
| Dividendi da società controllate, collegate e altre imprese | 5 | (2.863) | (2.853) | (2.976) | (2.976) |
| (Proventi)/Oneri finanziari netti | 306 | 469 | 684 | (875) | |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze e altri elementi non monetari | - | - | |||
| Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale circolante netto |
(141) | (117) | |||
| Incremento/(Decremento) fondi | (68) | (68) | |||
| (Incremento)/Decremento di crediti commerciali | 16 | 57 | 50 | 8 | 8 |
| (Incremento)/Decremento di altre attività/passività | (5) | 493 | 497 | (523) | |
| Incremento/(Decremento) di debiti commerciali | 27 | (44) | (17) | (10) | 27 |
| Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati | 651 | 381 | 869 | 269 | |
| Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati | (947) | (127) | (1.417) | (490) | |
| Dividendi incassati da società controllate, collegate, altre imprese | 5 | 2.863 | 2.853 | 2.976 | 2.976 |
| Imposte pagate (consolidato fiscale) | (261) | (169) | |||
| Cash flow da attività operativa (a) | 2.105 | 2.569 | |||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 9-10 | (18) | (8) | (8) | |
| Investimenti in partecipazioni | 12 | (1.666) | (1.665) | (5) | (5) |
| Cash flow da attività di investimento/disinvestimento (b) | (1.684) | (13) | |||
| Finanziamenti a lungo termine assunti nel periodo | 22 | 2.007 | 750 | 992 | |
| Finanziamenti a lungo termine rimborsati nel periodo | 22 | (4.369) | (940) | ||
| Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a lungo | 2.435 | 750 | (2.852) | (13) | |
| Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a breve | 3.766 | 5.630 | 15 | 9 | |
| Dividendi pagati | 21 | (2.409) | (1.829) | ||
| Aumento di capitale e riserve | 21 | - | - | ||
| Cash flow da attività di finanziamento (c) | 1.430 | (4.614) | |||
| Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (a+b+c) |
1.851 | (2.058) | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 20 | 2.489 | 3.038 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 20 | 4.340 | 980 |
Il Prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2018, predisposto esclusivamente per finalità previste dall'articolo 2433-bis del Codice Civile per la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2017, è stato redatto in conformità ai criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standard – IAS e International Financial Reporting Standard – IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), alle interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) riconosciuti nella Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura del periodo. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati sono di seguito definiti "IFRS-EU". In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) ed è composto dal Conto economico del periodo rappresentato dai primi nove mesi del 2018 e avente termine al 30 settembre 2018, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2018, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2018 e dalle relative Note di commento.
Tale Prospetto contabile, pertanto, può non comprendere tutte le informazioni richieste dal bilancio d'esercizio e deve essere letto unitamente al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 incluso nella Relazione Finanziaria Annuale 2017 del Gruppo Enel.
Pur avendo il Gruppo adottato il semestre quale periodo intermedio di riferimento ai fini dell'applicazione del citato principio contabile internazionale IAS 34 e della definizione di bilancio intermedio ivi indicata, il presente Prospetto contabile al 30 settembre 2018 è stato eccezionalmente redatto in osservanza di tale principio, per le finalità informative di cui all'art. 2433-bis del codice civile.
I princìpi contabili ed i criteri di rilevazione e misurazione utilizzati per la redazione del Prospetto contabile sono gli stessi adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017, cui si fa rinvio, fatta eccezione per i nuovi principi contabili internazionali entrati in vigore dal 1° gennaio 2018. In particolare, sono entrati in vigore le disposizioni dell'IFRS 15 "Ricavi proventi da contratti con i clienti" e i relativi chiarimenti forniti dallo IASB e riportati nel documento "Chiarimenti dell'IFRS 15 ricavi provenienti da contratti con i clienti" (di seguito IFRS 15) e dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" (di seguito IFRS 9), sinteticamente descritte nella nota 2.
La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro e i valori riportati nelle Note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.
Gli schemi dello Stato patrimoniale, del Conto economico e del Rendiconto finanziario, evidenziano le transazioni con parti correlate. Per la natura delle principali transazioni e per la definizione di parte correlata si rimanda a quanto indicato nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017.
L'utile per azione non è riportato giacché presentato su base consolidata nell'ambito del Resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2018.
A integrazione dei principi contabili utilizzati al 31 dicembre 2017, si riportano di seguito i principi, le interpretazioni e le modifiche ai principi esistenti, rilevanti per il Gruppo Enel, di prima adozione al 1° gennaio 2018:
"IFRS 9 – Strumenti finanziari", emesso, nella sua versione definitiva, il 24 luglio 2014, sostituisce lo IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement.
Ai fini della classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, il Gruppo iscrive le attività finanziarie al fair value comprensivo dei costi di transazione.
Le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito rientranti nell'ambito di applicazione del principio (e.g. crediti commerciali, crediti finanziari, ecc.), sono classificate sulla base del business model (i.e. il modo in cui il Gruppo gestisce le attività finanziarie al fine di generare i flussi di cassa) e dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa (i.e. SPPI test, solely payment of principal and interest), in una delle seguenti categorie:
Le attività finanziarie con derivati impliciti sono valutate interamente al fair value con contropartita conto economico se non superano l'SPPI test come unico strumento finanziario.
Le attività finanziarie che si qualificano come contingent consideration sono valutate al fair value con contropartita conto economico.
Sulla base dei sopra richiamati nuovi criteri introdotti dall'IFRS 9 (i.e. SPPI test e business model) sono state verificate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo previste dallo IAS 39 rispetto a quelle attuali.
Per le partecipazioni in altre imprese non detenute per finalità di trading, classificate come Available for Sale in base allo IAS 39, il Gruppo ha esercitato l'opzione, ammessa dal nuovo principio, di designare irrevocabilmente tali partecipazioni al FVOCI. Pertanto, le successive variazioni di fair value e l'impairment saranno rilevati nell'OCI, senza riclassifica a conto economico in caso di derecognition delle partecipazioni. Diversamente, i dividendi maturati affluiranno nel conto economico.
Ne deriva che tali partecipazioni, sono state riclassificate tra le attività finanziarie valutate al FVOCI. Analoga riclassifica, in ambito OCI, è stata effettuata da riserva AFS a riserva FVOCI.
In linea con l'IFRS 9, il Gruppo rileva le passività finanziarie non misurate al fair value con contropartita conto economico al fair value meno i costi di transazione.
Successivamente all'iscrizione iniziale il Gruppo valuta le passività finanziarie al costo ammortizzato o al fair value in presenza di specifiche circostanze. In caso di passività finanziarie per le quali sia stata eletta la fair value option in sede di rilevazione iniziale, la porzione delle variazioni di fair value dovute all'own credit risk è rilevata ad OCI.
Le passività finanziarie che si qualificano come contingent consideration sono valutate al fair value con contropartita conto economico.
A partire dal 1° gennaio 2018, inoltre il Gruppo applica le Modifiche all'IFRS 9: "Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa", in conformità alle quali i requisiti previsti dall'IFRS 9 per l'adeguamento del costo ammortizzato di una passività finanziaria in caso di modifica (o di una sostituzione) che non determina l'eliminazione contabile della passività finanziaria risultano coerenti con le analoghe previsioni per la modifica di un'attività finanziaria che non determina l'eliminazione contabile dell'attività. Di conseguenza, in tali circostanze, i nuovi flussi di cassa sono attualizzati al tasso di interesse effettivo originario e la differenza tra il valore contabile ante-modifica della passività ed il nuovo valore è rilevato a conto economico alla data della modifica.
In conformità all'IFRS 9 il Gruppo ha adottato, a partire dal 1° gennaio 2018, un nuovo modello di impairment per tutte le attività finanziarie non valutate al fair value con contropartita conto economico e per le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione del principio. Tale nuovo modello è basato sulla determinazione delle perdite attese (expected credit loss - ECL) secondo un approccio forward-looking.
In buona sostanza, il modello prevede:
In considerazione dello specifico mercato di riferimento e del contesto normativo e regolatorio di settore, nonché delle aspettative di recupero dopo 90 giorni, ai fini della determinazione delle perdite attese, il Gruppo Enel applica principalmente una definizione di default pari a 180 giorni past due, in quanto effettiva indicazione di incremento significativo del rischio di credito. Pertanto, le attività finanziarie scadute da oltre 90 giorni, generalmente, non sono considerate come in default.
Per i crediti commerciali, i contract assets e i lease receivables, ivi inclusi quelli con componente finanziaria significativa, il Gruppo adotta l'approccio semplificato determinando le perdite attese su un orizzonte corrispondente all'intera vita del credito generalmente pari a 12 mesi.
In particolare, per i crediti commerciali il Gruppo applica principalmente un approccio collettivo basato sulla suddivisione degli stessi in specifici cluster, tenendo conto anche dello specifico contesto normativo e regolatorio di riferimento. Solo qualora i crediti commerciali siano ritenuti dal management individualmente significativi e si disponga di informazioni puntuali circa l'incremento significativo del rischio di credito, il Gruppo applica un approccio analitico.
Per tutte le altre attività finanziarie diverse dai crediti commerciali, contract assets e lease receivables il Gruppo applica l'approccio generale basato sul monitoraggio dell'andamento del rischio di credito a partire dall'origination. Il calcolo dell'expected credit loss, quindi, considera un orizzonte temporale di 12 mesi nel caso in cui, alla data di chiusura contabile, non si sia manifestato alcun incremento significativo del rischio di credito; in caso contrario, l'orizzonte temporale di riferimento per il calcolo sarà l'intera vita dell'attività, secondo un approccio lifetime.
Con riferimento all'hedge accounting, il Gruppo Enel si è dotato di un nuovo modello conforme al nuovo principio IFRS 9, applicato prospetticamente.
In base al nuovo approccio, una relazione di copertura risulta efficace se e solo se rispetta i seguenti requisiti:
Al 1° gennaio 2018, sono stati verificati i nuovi requisiti di efficacia di tutte le relazioni di copertura in essere senza necessità di effettuare interruzioni.
Con particolare riferimento ai costi di hedging, per tutte le relazioni di copertura in essere al 1° gennaio 2018 che utilizzano Cross Currency Swap (CCS) come strumento di copertura, il Gruppo ha optato per l'applicazione retrospettica delle previsioni relative alla separazione dei currency basis spread dalla relazione di copertura, sospendendo a OCI le relative variazioni di fair value.
In conformità all'IFRS 9, infine, il Gruppo procede ad effettuare il basis adjustment, riclassificando il risultato efficace della copertura a rettifica del valore di prima iscrizione dell'oggetto coperto, in caso di coperture di cash flow hedge di elementi non finanziari, principalmente rappresentati da investimenti in valuta estera effettuati dalle società del Gruppo operanti nel settore delle energie rinnovabili.
"IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti", emesso a maggio 2014, inclusivo delle "Modifiche all'IFRS 15: data di entrata in vigore dell'IFRS 15", emesse a settembre 2015. Il nuovo standard sostituisce "IAS 11 – Lavori su ordinazione", "IAS 18 – Ricavi", "IFRIC 13 – Programmi di fidelizzazione della clientela", "IFRIC 15 – Accordi per la costruzione di immobili", "IFRIC 18 – Cessioni di attività da parte della clientela", "SIC 31 Ricavi – Servizi di baratto comprendenti servizi pubblicitari" e si applica a tutti i contratti con i clienti, ad eccezione di alcune esclusioni (ad esempio, contratti di leasing e di assicurazione, strumenti finanziari, ecc.). In base a quanto previsto dal nuovo principio, il Gruppo Enel applica le nuove previsioni di riferimento per la rilevazione e la misurazione dei ricavi in modo da rappresentare fedelmente il processo di trasferimento dei beni e servizi ai clienti per un ammontare che riflette il corrispettivo che si attende di ottenere in cambio dei beni e dei servizi forniti. Ai fini della rilevazione dei ricavi, il Gruppo Enel applica un modello costituito da 5 fasi fondamentali (steps): identificare il contratto con il cliente (step 1); identificare le obbligazioni contrattuali, rilevando i beni o i servizi separabili come obbligazioni separate (step 2); determinare il prezzo della transazione, ossia l'ammontare del corrispettivo che si attende di ottenere (step 3); allocare il prezzo della transazione a ciascuna obbligazione individuata nel contratto sulla base del prezzo di vendita a sé stante di ciascun bene o servizio separabile (step 4); rilevare i ricavi quando (o se) ciascuna obbligazione contrattuale è soddisfatta mediante il trasferimento al cliente del bene o del servizio, ossia quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio (step 5).
L'IFRS 15 include anche una serie di note di commento che forniscono un'informativa completa circa la natura, l'ammontare, la tempistica e il grado di incertezza dei ricavi e dei flussi finanziari derivanti dai contratti con i clienti.
Il Gruppo Enel ha deciso di non esercitare l'opzione di esenzione temporanea per l'applicazione dell'IFRS 9 al settore assicurativo.
Con decorrenza 1° gennaio 2018, sono stati applicati per la prima volta i nuovi princípi rivisti e modificati dallo IASB: IFRS 9 e IFRS 15. La prima applicazione, retrospettica, ha comportato la rideterminazione di taluni saldi patrimoniali al 1° gennaio 2018, avendo Enel usufruito della semplificazione concessa dagli stessi princípi in sede di prima applicazione.
Di seguito si commentano le principali novità apportate dai nuovi princípi e per maggiori dettagli sul loro contenuto si rimanda alla precedente nota 2:
"IFRS 9 - Strumenti finanziari", emesso, nella sua versione definitiva, il 24 luglio 2014, sostituisce l'attuale "IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement" e supera tutte le precedenti versioni. La versione finale dell'IFRS 9 ingloba i risultati delle tre fasi del progetto di sostituzione dello IAS 39 relative alla classificazione e misurazione, all'Impairment e all'Hedge Accounting.
Nel corso dell'esercizio 2017 è stato completato il progetto di transizione con riferimento ai tre ambiti di applicazione del nuovo Principio. In particolare, relativamente a ciascuno stream progettuale, si evidenzia quanto segue:
a) introducono un'eccezione per particolari attività finanziarie che altrimenti avrebbero flussi di cassa contrattuali che rappresentano esclusivamente pagamenti di capitale e interessi ma non soddisfano tale condizione solo per la previsione di un pagamento anticipato, consentendone la valutazione al fair value in determinate circostanze prescritte dal principio;
b) chiariscono che i requisiti previsti dall'IFRS 9 per l'adeguamento del costo ammortizzato di una passività finanziaria in caso di modifica (o di una sostituzione) che non determina l'eliminazione contabile risultano coerenti con le analoghe previsioni per la modifica di un'attività finanziaria. Di conseguenza, i nuovi flussi di cassa devono essere attualizzati al tasso di interesse effettivo originario e la differenza tra il valore attuale ante modifica della passività e il nuovo valore deve essere rilevata a Conto economico alla data della modifica. Relativamente a tale aspetto, Enel, con riferimento agli Exchange negoziati nel 2015 e nel 2016, applicò il trattamento contabile previsto dalle best practice internazionali, in conformità allo IAS 39, e non rilevò a Conto economico gli eventuali proventi e oneri alla data delle modifiche contrattuali, ammortizzando gli stessi lungo la vita residua della passività finanziaria modificata al tasso di interesse effettivo ricalcolato alla data di exchange. In virtù dell'applicazione anticipata di tali modifiche, si è dunque provveduto a contabilizzare con la nuova metodologia gli Exchange con decorrenza 1° gennaio 2018, rideterminando i saldi di apertura che hanno comportato una rettifica positiva del patrimonio netto del Gruppo e contestuale minor debito finanziario per 129 milioni di euro.
"Impairment": è stata effettuata l'analisi delle attività finanziarie in portafoglio oggetto di impairment con particolare riferimento ai crediti commerciali rappresentativi della maggior parte dell'esposizione creditizia del Gruppo. In particolare, in applicazione dell'approccio semplificato previsto dal principio, tali crediti sono stati suddivisi in specifici cluster, tenendo conto anche del contesto normativo e regolamentare di riferimento ed è stato applicato il modello di impairment basato sulle perdite attese sviluppato dal Gruppo per la valutazione collettiva. Per i crediti commerciali ritenuti dal management individualmente significativi e per cui si dispongono informazioni più puntuali sull'incremento significativo del rischio di credito, all'interno del modello semplificato, è stato applicato un approccio analitico. L'applicazione del nuovo modello di impairment ha generato un impatto negativo sul patrimonio netto di Gruppo al 1° gennaio 2018 pari a 5 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale.
"Hedge Accounting": sono state svolte le specifiche attività volte a implementare il nuovo modello di hedge accounting sia in termini di test di efficacia e ribilanciamento delle relazioni di copertura, sia di analisi delle nuove strategie applicabili in base all'IFRS 9. In relazione agli strumenti di copertura, le modifiche più significative rispetto al modello di hedge accounting proposto dallo IAS 39, riguardano la possibilità di differire il time value di un'opzione, la componente forward di un contratto forward e i currency basis spreads (i.e. "costi di hedging") nell'OCI fino al momento in cui l'elemento coperto impatta il Conto Economico. In pratica la riserva OCI che accoglieva il fair value degli strumenti di copertura (fair value "full") è stata ripartita in due riserve OCI che accolgono rispettivamente il fair value "Basis-free" e il "Basis spread element". In tabella si riepilogano gli effetti di tale ripartizione:
| Milioni di euro | |
|---|---|
| IFRS 9 | 01.01.2018 |
| Derivati - Fair value "full" | (691) |
| Derivati - Fair value "Basis-free" | (621) |
| Derivati – "Basis spread element" | (70) |
"IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti", emesso a maggio 2014, inclusivo delle "Modifiche all'IFRS 15: data di entrata in vigore dell'IFRS 15", emesse a settembre 2015. Il principio non ha prodotto effetti rilevanti per la società.
I "Ricavi e altri proventi" sono così composti:
| Milioni di euro | Primi nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 Variazione | |||
| Ricavi e altri proventi | ||||
| Prestazioni di servizi | 19 | 8 5 |
(66) | |
| Altri ricavi e proventi | 4 | 8 | (4) | |
| Totale ricavi e altri proventi | 2 3 |
9 3 |
(70) | |
I ricavi per "Prestazioni di servizi", pari a 19 milioni di euro, si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse. La variazione, in diminuzione di 70 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, è imputabile principalmente al riassetto societario, avvenuto all'inizio del 2018, delle "Strutture Globali" nell'ambito del quale le Global Business Line, precedentemente incluse nella SpA, sono state oggetto di conferimento a favore delle società interamente controllate Enel Global Infrastructure & Network Srl, Enel Global Thermal Generation Srl ed Enel Italia Srl, nonché ai conguagli negativi riferiti all'esercizio 2017.
Gli "altri ricavi e proventi", complessivamente pari a 4 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente, sia nel periodo corrente che in quello a raffronto, a costi riaddebitati per il personale distaccato e presentano un decremento di 4 milioni di euro (8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017).
I costi per prestazioni di "Servizi e godimento beni di terzi" sono così ripartiti:
Milioni di euro
| 2018 | 2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 63 | 76 | (13) |
| Costi per godimento beni di terzi | 8 | 12 | (4) |
| Totale servizi e godimento beni di terzi | 71 | 88 | (17) |
I "Costi per servizi" pari a 63 milioni di euro si riferiscono a servizi resi da terzi per 28 milioni di euro (34 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) e a servizi resi da società del Gruppo per 35 milioni di euro (42 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017).
Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, il decremento dei costi per servizi resi da società terze pari a 6 milioni di euro è riferibile principalmente a decremento delle spese professionali e tecniche.
I costi per servizi resi da società del Gruppo, rappresentati principalmente da servizi di assistenza informatica, servizi alla persona nonché da servizi di edificio erogati dalla controllata Enel Italia Srl, registrano un decremento pari a 7 milioni di euro.
I "costi per godimento beni di terzi", principalmente riferibili al godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia Srl, ammontano complessivamente a 8 milioni di euro e risultano in diminuzione per 4 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (12 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017).
Milioni di euro
| 2018 | 2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 53 | 79 | (26) |
| Oneri sociali | 17 | 26 | (9) |
| Benefici successivi al rapporto di lavoro | 5 | 6 | (1) |
| Altri benefici a lungo termine | 4 | 11 | (7) |
| Altri costi e altri piani di incentivazione | 5 | 3 | 2 |
| Totale costo del personale | 84 | 125 | (41) |
Il "Costo del personale" ammonta complessivamente a 84 milioni di euro con un decremento pari a 41 milione di euro rispetto ai primi nove mesi del 2017. Tale variazione è riferibile principalmente al decremento della consistenza media dei dipendenti (380 risorse medie in meno rispetto all'analogo periodo del 2017), che ha comportato un decremento complessivo dei salari e stipendi e dei relativi oneri sociali per 35 milioni di euro, e al decremento dei costi per benefici a lungo termine per 7 milioni di euro, di cui 6 milioni per piani di incentivazione "Long Term Incentive" (LTI).
Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella dello stesso periodo dell'esercizio precedente, nonché la consistenza effettiva al 30 settembre 2018 e al 30 settembre 2017.
| Numero dipendenti | Primi nove mesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazione | ||||
| Consistenza del personale (alla data) | 776 | 1.206 | (430) | |||
| Manager | 146 | 240 | (94) | |||
| Middle manager | 348 | 575 | (227) | |||
| White collar | 282 | 391 | (109) | |||
| Consistenza media del personale | 773 | 1.153 | (380) | |||
| Manager | 147 | 237 | (90) | |||
| Middle manager | 346 | 551 | (205) | |||
| White collar | 280 | 365 | (85) |
La voce "ammortamenti e impairment" pari a 12 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018 si riferisce esclusivamente ad ammortamenti delle attività materiali e immateriali rispettivamente pari a 3 milioni di euro (3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) e 9 milioni di euro (6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017).
Gli altri costi operativi nei primi nove mesi del 2018 risultano pari a 19 milioni di euro e presentano un incremento di 8 milioni di euro rispetto al valore rilevato nei primi nove mesi del 2017.
Tale variazione è relativa principalmente alla definizione delle posizioni relative a servizi di management fee relativi a anni pregressi.
I proventi da partecipazioni, pari a 2.863 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle Assemblee degli Azionisti delle società controllate, collegate e in altre imprese e interamente incassati nel corso dei primi nove mesi del 2018:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazione | |
| Dividendi da imprese controllate e collegate | 2.853 | 2.976 | (123) |
| Enel Produzione SpA | 229 | - | 229 |
| e-distribuzione SpA | 949 | 1.448 | (499) |
| Enel.Factor SpA | 2 | 3 | (1) |
| Enel Italia Srl | 16 | 23 | (7) |
| Enel Energia SpA | 793 | 679 | 114 |
| Servizio Elettrico Nazionale SpA | 100 | 80 | 20 |
| Enel Green Power SpA | 58 | 50 | 8 |
| Enel Iberia Srl | 486 | 677 | (191) |
| Enel Sole Srl | - | 15 | (15) |
| Enel Américas SA | 126 | - | 126 |
| Enel Chile SA | 91 | - | 91 |
| Enel Global infrastructure & Network Srl | 2 | - | 2 |
| CESI SpA | 1 | 1 | - |
| Dividendi da altre imprese | 10 | - | 10 |
| Emittenti Titoli SpA | 10 | - | 10 |
| Empresa Propietaria de la Red SA | - | ||
| Totale proventi da partecipazioni | 2.863 | 2.976 | (113) |
Gli oneri finanziari netti sono di seguito riepilogati:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazione | |
| Proventi finanziari da derivati | |||
| - posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: | 1.335 | 2.054 | (719) |
| proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 1.335 | 2.054 | (719) |
| - posti in essere nell'interesse di Enel SpA: | 148 | 119 | 29 |
| proventi da derivati di fair value hedge | 18 | 30 | (12) |
| proventi da derivati di cash flow hedge | 118 | 77 | 41 |
| proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 12 | 12 | - |
Distribuzione da parte di Enel SpA di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2018 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile – Prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2018
| Totale Proventi finanziari da derivati | 1.483 | 2.173 | (690) |
|---|---|---|---|
| Oneri finanziari da derivati | |||
| - posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: | 1.330 | 2.045 | (715) |
| oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 1.330 | 2.045 | (715) |
| - posti in essere nell'interesse di Enel SpA: | 114 | 303 | (189) |
| oneri da derivati di fair value hedge | 18 | 28 | (10) |
| oneri da derivati di cash flow hedge | 73 | 269 | (196) |
| oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 23 | 6 | 17 |
| Totale Oneri finanziari da derivati | 1.444 | 2.348 | (904) |
| TOTALE PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI | 39 | (175) | 214 |
I proventi finanziari netti da contratti derivati ammontano a 39 milioni di euro (oneri finanziari netti per 175 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) e riflettono essenzialmente i proventi finanziari netti da strumenti finanziari derivati posti in essere nell'interesse di Enel SpA.
La variazione, rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell'esercizio precedente, è positiva per 214 milioni di euro ed è determinata essenzialmente dal risultato migliorativo netto dei derivati di cash flow hedge stipulati nell'interesse di Enel SpA, sia su tassi di interesse che su tassi di cambio.
Il dettaglio è di seguito specificato.
| Milioni di euro | Primo nove mesi | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazione | ||
| Altri proventi finanziari | ||||
| Interessi attivi | ||||
| Interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine | 1 | 2 | (1) | |
| Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine | 42 | 16 | 26 | |
| Totale | 43 | 18 | 25 | |
| Differenze positive di cambio | 11 | 204 | (193) | |
| Proventi FVH - adeguamento posta coperta | 3 | 9 | (6) | |
| Altro | 128 | 88 | 40 | |
| Totale Altri Proventi finanziari | 185 | 319 | (134) | |
| Altri Oneri finanziari | ||||
| Interessi passivi | ||||
| Interessi passivi su finanziamenti bancari | 14 | 18 | (4) | |
| Interessi passivi su prestiti obbligazionari | 421 | 554 | (133) | |
| Interessi passivi su altri finanziamenti | 57 | 53 | 4 | |
| Totale | 492 | 625 | (133) | |
| Differenze negative di cambio | 48 | 4 | 44 | |
| Interessi passivi su piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine relativi al personale | 3 | 3 | - | |
| Altro | 31 | 2 | 29 | |
| Totale Altri Oneri finanziari | 574 | 634 | (60) | |
| TOTALE ALTRI PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI | (389) | (315) | (74) |
Gli altri oneri finanziari netti pari a 389 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario pari a 492 milioni di euro parzialmente compensati dagli altri proventi finanziari per 128 milioni di euro, dovuti in massima parte a maggiori garanzie prestate a favore di società del Gruppo.
L'incremento degli altri oneri finanziari netti, complessivamente pari a 74 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2017, è stato determinato principalmente dal decremento, pari a 193 milioni di euro, delle differenze positive di cambio su finanziamenti in valuta coperti che hanno risentito dell'andamento delle quotazioni dell'euro sia sul dollaro che sulla sterlina; tali effetti sono in parte compensati dai minori interessi passivi su prestiti obbligazionari pari a 133 milioni di euro.
.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | Variazione | |
| Imposte correnti | (74) | (114) | 40 |
| Imposte anticipate | - | - | - |
| Imposte differite | - | (1) | 1 |
| Totale imposte | (74) | (115) | 41 |
Le imposte dei primi nove mesi del 2018 sono state stimate sulla base delle specifiche norme tributarie applicabili determinando un tasso di incidenza fiscale coerente con quello medio atteso a fine esercizio.
Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 74 milioni di euro (positive per 115 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017) per effetto essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti. In particolare, la determinazione delle imposte correnti di competenza risente della normativa tributaria applicabile al trattamento fiscale dei dividendi percepiti dalle società controllate, collegate e in altre imprese, esclusi nella misura del 95%, nonché della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia Ires (art. 96 TUIR).
Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali relativi ai primi nove mesi del 2018 sono di seguito riportati:
| Attrezzature | Migliorie su |
Immob. in corso |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Impianti e | industriali e | immobili | e | |||||
| Milioni di euro | Terreni | Fabbricati | macchinari | commerciali | Altri beni | di terzi | acconti | Totale |
| Costo storico | 1 | 3 | 3 | 5 | 24 | 41 | - | 77 |
| Fondo ammortamento | - | (2) | (3) | (5) | (20) | (37) | - | (67) |
| Consistenza al 31.12.2017 | 1 | 1 | - | - | 4 | 4 | - | 10 |
| Investimenti | - | - | - | - | 1 | - | 2 | 3 |
| Ammortamenti | - | - | - | - | (1) | (2) | - | (3) |
| Totale variazioni | - | - | - | - | - | (2) | 2 | - |
| Costo storico | - | 2 | 3 | 5 | 25 | 40 | 2 | 77 |
| Fondo ammortamento | - | (1) | (3) | (5) | (20) | (38) | - | (67) |
| Consistenza al 30.09.2018 | - | 1 | - | - | 5 | 2 | 2 | 10 |
Le attività materiali al 30 settembre 2018 sono pari a 10 milioni di euro e non presentano variazioni rispetto al valore del 31 dicembre 2017.
Il dettaglio e la movimentazione delle attività immateriali, tutte a vita utile definita, relativi ai primi nove mesi del 2018 sono di seguito riportati:
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere |
Altre attività immateriali |
||
|---|---|---|---|
| Milioni di euro | dell'ingegno | in corso | Totale |
| Costo storico | 131 | - | 131 |
| Fondo ammortamento | (100) | (100) | |
| Consistenza al 31.12.2017 | 31 | - | 31 |
| Movimentazioni | (4) | 18 | 14 |
| Passaggi in esercizio | - | - | - |
| Ammortamenti | (9) | (9) | |
| Totale variazioni | (13) | 18 | 5 |
| Costo storico | 127 | 18 | 145 |
| Fondo ammortamento | (108) | - | (108) |
| Consistenza al 30.09.2018 | 19 | 18 | 37 |
Le attività immateriali sono costituite dai "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", derivanti in prevalenza dai costi sostenuti per l'acquisizione di software applicativi a titolo di proprietà e a titolo di licenza d'uso a tempo indeterminato e per la manutenzione evolutiva sugli stessi. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi).
Le attività immateriali al 30 settembre 2018, pari a 37 milioni di euro, si incrementano rispetto al valore del 31 dicembre 2017 di 6 milioni di euro come conseguenza dell'incremento degli investimenti pari a 18 milioni di euro, parzialmente compensati dagli ammortamenti per 9 milioni di euro.
Gli investimenti del periodo hanno riguardato progetti di information technology connessi all'evolutiva di sistemi già in essere ed allo sviluppo di nuovi sistemi.
Nel seguito vengono dettagliati i movimenti delle "Attività per imposte anticipate" e delle "Passività per imposte differite" per tipologia di differenze temporali.
| Milioni di euro | al 31.12.2017 |
Increm./(Decrem.) con imputazione a Conto economico |
Increm./(Decrem.) con imputazione a patrimonio netto |
Altri movimenti |
al 30.09.2018 |
|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||||
| Attività per imposte anticipate | |||||
| Natura delle differenze temporanee: | |||||
| - accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore | 5 | - | - | - | 5 |
| - strumenti finanziari derivati | 230 | - | (13) | - | 217 |
| - costi aumento capitale | 2 | - | - | - | 2 |
| - altre partite | 62 | - | 2 | (7) | 57 |
| Totale Attività per imposte anticipate | 299 | - | (11) | (7) | 281 |
| Passività per imposte differite | |||||
| Natura delle differenze temporanee: | |||||
| - valutazione strumenti finanziari | 163 | - | (21) | - | 142 |
| - altre partite | 5 | - | - | - | 5 |
| Totale Passività per imposte differite | 168 | - | (21) | - | 147 |
| Attività per imposte anticipate su Ires risultanti anche dopo un'eventuale compensazione |
162 | 161 | |||
| Passività per imposte differite su Irap risultanti anche dopo un'eventuale compensazione |
(31) | (27) |
Le "Attività per imposte anticipate", pari a 281 milioni di euro, registrano un decremento per complessivi 18 milioni di euro rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2017. Tale variazione è da riferire alla rilevazione della fiscalità anticipata relativa alla valutazione a fair value delle operazioni di cash flow hedge.
Le "Passività per imposte differite", pari a 147 milioni di euro, evidenziano un decremento di 21 milioni di euro da riferirsi essenzialmente alle imposte differite relative alla valutazione a fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge.
Il prospetto seguente riassume i movimenti intervenuti nel corso dei primi nove mesi del 2018 per ciascuna partecipazione in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese, con i corrispondenti valori di inizio e fine periodo.
| Milioni di euro | Costo originari o |
(Svalutazioni)/ Rivalutazioni |
Altre Variazioni - IFRIC11 e IFRS2 |
Valore a bilancio |
Quota di possesso % |
Acquisizioni / (Cessioni) / (Liquidazioni)/(Rimborsi) |
Costituzioni / Conferimenti (+/-) / Fusioni (+/-) / Scissioni (+/-) |
Saldo movimenti |
Costo originario |
(Svalutazioni)/ Rivalutazioni |
Altre Variazioni - IFRIC11 e IFRS2 |
Valore a bilancio |
Quota di possesso % |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2017 | Movimenti del 2018 | al 30.09. 2018 | |||||||||||
| A) Imprese controllate | 30.09. | ||||||||||||
| Enel Produzione SpA | 4.895 | (986) | 4 | 3.913 | 100,0 | - | - | - | 2018 4.895 |
(986) | 4 | 3.913 | 100,0 |
| e-distribuzione SpA | 4.054 | - | 2 | 4.056 | 100,0 | - | - | 2.275 | 6.329 | - | 2 | 6.331 | 100,0 |
| Servizio Elettrico Nazionale SpA | 110 | - | - | 110 | 100,0 | - | - | - | 110 | - | - | 110 | 100,0 |
| Enel Global Trading SpA (già Enel Trade) | 1.401 | (208) | 1 | 1.194 | 100,0 | - | - | - | 1.401 | (208) | 1 | 1.194 | 100,0 |
| SpA) Enel Green Power SpA |
6.538 | - | 2 | 6.540 | 100,0 | - | (71) | (71) | 6.467 | - | 2 | 6.469 | 100,0 |
| Enel X Srl | 5 | - | - | 5 | 100,0 | - | - | 518 | 523 | - | - | 523 | 100,0 |
| Enel Investment Holding BV | 8.498 | (4.473) | - | 4.025 | 100,0 | (3.811) | - | (3.811) | 4.687 | (4.473) | - | 214 | 100,0 |
| Enelpower SpA | 189 | (159) | - | 30 | 100,0 | - | - | - | 189 | (159) | - | 30 | 100,0 |
| Enel Global Thermal Generation Srl | 1 | - | - | 1 | 100,0 | - | 10 | 10 | 11 | - | - | 11 | 100,0 |
| Enel Energia SpA | 1.321 | (8) | - | 1.313 | 100,0 | - | - | - | 1.321 | (8) | - | 1.313 | 100,0 |
| Enel Iberia Srl | 13.713 | - | - | 13.713 | 100,0 | - | - | - | 13.713 | - | - | 13.713 | 100,0 |
| Enel.Factor SpA | 18 | - | - | 18 | 100,0 | - | (18) | (18) | - | - | - | - | - |
| Enel Italia Srl | 525 | (41) | 3 | 487 | 100,0 | - | 18 | 18 | 543 | (40) | 3 | 506 | 100,0 |
| Enel Innovation Hub Srl | 70 | (54) | - | 16 | 100,0 | - | - | - | 70 | (54) | - | 16 | 100,0 |
| Enel Global Infrastructure and Network Srl | 12 | - | - | 12 | 100,0 | - | 10 | 10 | 22 | - | - | 22 | 100,0 |
| Enel Finance International NV | 2.397 | - | - | 2.397 | 100,0 | - | (1.798) | (1.798) | 599 | - | - | 599 | 25,0 |
| Enel Holding Finance Srl | - | - | - | - | - | - | 1.798 | 1.798 | 1.798 | - | - | 1.798 | 100,0 |
| Enel Americas SA | 2.822 | - | - | 2.822 | 51,8 | - | - | - | 2.822 | - | - | 2.822 | 51,8 |
| Enel Chile SA | 1.760 | - | - | 1.760 | 60,6 | - | - | - | 1.760 | - | - | 1.760 | 43,0 |
| Enel Holding Chile Srl | - | - | - | - | - | - | 71 | 71 | 71 | - | - | 71 | 100,0 |
| E- Distributie Banat SA | - | - | - | - | - | 421 | - | 421 | 421 | - | - | 421 | 51,0 |
| E- Distributie Dobrogea SA | - | - | - | - | - | 261 | - | 261 | 261 | - | - | 261 | 51,0 |
| E- Distributie Muntenia SA | - | - | - | - | - | 951 | - | 951 | 951 | - | - | 951 | 78,0 |
| Enel Energie Muntenia SA | - | - | - | - | - | 330 | - | 330 | 330 | - | - | 330 | 78,0 |
| Enel Energie SA | - | - | - | - | - | 208 | - | 208 | 208 | - | - | 208 | 51,0 |
| Enel Romania SA | - | - | - | - | - | 15 | - | 15 | 15 | - | - | 15 | 100,0 |
| Enel Russia PJSC | - | - | - | - | - | 442 | - | 442 | 442 | - | - | 442 | 56,4 |
| Rusenergosbyt LLC | - | - | - | - | - | 41 | - | 41 | 41 | - | - | 41 | 49,5 |
| Tynemouth Energy Storage Limited | 5 | - | - | 5 | 100,0 | - | (5) | (5) | - | - | - | - | - |
| Vektör Enerji Üretim A.Ş | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 100,0 |
| Totale controllate | 48.334 | (5.929) | 12 | 42.417 | (1.142) | 15 | 1.666 | 50.000 | (5.928) | 12 | 44.084 | ||
| B) Imprese a controllo congiunto | |||||||||||||
| OpEn Fiber SpA | 365 | - | - | 365 | 50,0 | - | - | - | 365 | - | - | 365 | 50,0 |
| Totale controllo congiunto | 365 | - | - | 365 | - | - | - | 365 | - | - | 365 | ||
| C) Imprese collegate | |||||||||||||
| CESI SpA | 23 | - | - | 23 | 42,7 | - | - | - | 23 | - | - | 23 | 42,7 |
| Totale collegate | 23 | - | - | 23 | - | - | - | 23 | - | - | 23 | ||
| D) Altre imprese | |||||||||||||
| Empresa Proprietaria de la Red SA | 5 | - | - | 5 | 11,1 | - | - | - | 5 | - | - | 5 | 11,1 |
| Red Centroamericana deTelecomunicacionese | - | - | - | - | 11,1 | - | - | - | - | - | - | - | 11,1 |
| tTelecomunicaciones Telecomunicaciones Elcogas SA |
5 | (5) | - | - | 4,3 | - | - | - | 5 | (5) | - | - | 4,3 |
| Emittenti Titoli SpA in liquidazione | 1 | - | - | 1 | 10,0 | (1) | - | (1) | - | - | - | - | - |
| Idrosicilia SpA | - | - | - | - | 1,0 | - | - | - | - | - | - | - | 1,0 |
| Totale altre imprese | 11 | (5) | - | 6 | (1) | - | (1) | 10 | (5) | - | 5 | ||
| TOTALE PARTECIPAZIONI | 48.733 | (5.934) | 12 | 42.811 | (1.143) | 15 | 1.665 | 50.398 | (5.933) | 12 | 44.477 |
Nel corso dei primi nove mesi del 2018 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un incremento di 1.666 milioni di euro a seguito:
Si segnala inoltre la seguente operazione societaria che non ha determinato variazioni nel valore complessivo delle partecipazioni detenute da Enel SpA.
Nell'ambito del "Progetto Elqui lato Italia" in data 30 marzo 2018 è stata perfezionata la scissione parziale di Enel Green Power Spa in favore della neo costituita Enel Holding Cile Srl che ha determinato:
l'adeguamento di valore, pari 71 milioni di euro, della partecipazione in Enel Green Power SpA;
l'acquisizione della partecipazione dell'intero capitale della neo costituita Enel Holding Cile Srl per un valore pari a 71 milioni di euro.
Si rileva, infine, che non sono emersi indicatori di impairment dall'analisi delle partecipazioni in portafoglio e pertanto non si è provveduto a effettuare test di impairment sul valore recuperabile delle stesse.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Milioni di euro | Non correnti | Correnti | ||
|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | |
| Attività finanziarie - Derivati attivi | 676 | 1.456 | 100 | 111 |
Più dettagliatamente, la tabella seguente indica il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività non correnti e correnti.
| Milioni di euro | Non corrente (Nota 13.1) | Corrente (Nota 13.2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale | Fair value | Valore nozionale | Fair value | |||||||
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 |
al 30.09.2018 | al 31.12.2017 |
Variazione | al 30.09.2018 | al 31.12.2017 |
al 30.09.2018 | al 31.12.2017 |
Variazione | |
| Derivati designati come strumenti di copertura | ||||||||||
| Cash flow hedge | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - sul rischio di tasso di cambio | 1.743 | 2.327 | 411 | 501 | (90) | 619 | - | 22 | - | 22 |
| Totale Cash flow hedge | 1.743 | 2.327 | 411 | 501 | (90) | 619 | - | 22 | - | 22 |
| Fair value hedge | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | - | 800 | - | 15 | (15) | - | - | - | - | - |
| Totale Fair value hedge | - | 800 | - | 15 | (15) | - | - | - | - | - |
| Derivati al FVTPL | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 4.728 | 9.586 | 245 | 405 | (160) | 23 | 50 | - | 1 | (1) |
| - sul rischio di tasso di cambio | 1.185 | 5.632 | 20 | 535 | (515) | 2.686 | 2.419 | 78 | 110 | (32) |
| Totale Derivati al FVTPL | 5.913 | 15.218 | 265 | 940 | (675) | 2.709 | 2.469 | 78 | 111 | (33) |
| TOTALE DERIVATI ATTIVI | 7.656 | 18.345 | 676 | 1.456 | (780) | 3.328 | 2.469 | 100 | 111 | (11) |
I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2018, presentano un valore nozionale di 1.743 milioni di euro e un fair value di 411 milioni di euro e sono riferiti essenzialmente all'operazione di copertura del tasso di cambio su emissioni obbligazionarie in sterline inglesi e dollari statunitensi. Il decremento del fair value rispetto al precedente esercizio, pari a 90 milioni di euro, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese e del dollaro statunitense.
I contratti derivati al fair value through profit or loss, sia su tassi d'interesse che su tassi di cambio, al 30 settembre 2018, presentano un valore nozionale di 5.913 milioni di euro e un fair value di 265 milioni di euro. Il decremento del fair value dei derivati su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 160 milioni di euro, è riconducibile principalmente alla chiusura di alcuni contratti derivati stipulati per conto delle società del Gruppo, nonché a generale aumento della curva dei tassi di interesse rispetto al 31 dicembre 2017.
Il decremento del fair value dei derivati su cambi, rispetto al precedente esercizio, pari a 515 milioni di euro, ha risentito principalmente delle novazioni di contratti stipulati sul mercato per conto dalla Società Enel Finance Int. ed ora allocati in capo alla stessa, nonché dell'andamento dei cambi.
I contratti derivati classificati tra le attività correnti sono rappresentati esclusivamente da derivati al fair value through profit or loss, costituiti principalmente dalle operazioni di copertura del cambio su commodity energetiche effettuate per conto delle società del Gruppo.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
| Risconti attivi finanziari | 9 | 10 | (1) |
| Crediti finanziari (*) | 3 | 6 | (3) |
| Crediti verso imprese controllate | - | - | - |
| Altri crediti finanziari | 3 | 6 | (3) |
| TOTALE | 12 | 16 | (4) |
(*) Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento
I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono essenzialmente ai costi di transazione residui sia sulla linea di credito revolving stipulata, in data 19 aprile 2010, tra Enel, Enel Finance International e Mediobanca nonché a quelli relativi alla sua ricontrattazione mediante il Forward Start Facility Agreement sottoscritto, in data 8 febbraio 2013 e alla successiva rinegoziazione effettuata il 12 febbraio 2015 per 9,4 miliardi di euro. La rinegoziazione ha comportato una generale riduzione del costo e l'estensione della durata fino al 2020. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è fatto in funzione della tipologia delle fee e della durata delle linee.
La voce " Altri crediti finanziari", pari a 3 milioni di euro, si riferisce esclusivamente a prestiti al personale.
La voce accoglie le partite di seguito descritte.
Milioni di euro
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari | 9 | 9 | - |
| Crediti verso società controllate per accollo PIA | 128 | 139 | (11) |
| TOTALE ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI | 137 | 148 | (11) |
La voce "Crediti tributari" accoglie il credito emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003 mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante.
La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA", pari a 128 milioni di euro, si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefici definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefici ai dipendenti".
La composizione della voce "Crediti commerciali" è la seguente:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
| Crediti commerciali: | |||
| - verso imprese controllate | 176 | 208 | (32) |
| - verso clienti terzi | 4 | 29 | (25) |
| Totale | 180 | 237 | (57) |
I crediti commerciali, complessivamente pari a 180 milioni di euro, sono rappresentati da crediti verso imprese controllate per 176 milioni di euro e da crediti verso clienti terzi per 4 milioni di euro. I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e
coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo. Rispetto al 31
dicembre 2017, il decremento, pari a 32 milioni di euro, risente dell'andamento dei ricavi connessi ai medesimi servizi.
I crediti verso clienti terzi, riferiti a prestazioni di servizi di varia natura, registrano un decremento di 25 milioni.
I "Crediti per imposte sul reddito" sono riferiti principalmente alla stima dell'Ires di Enel SpA al 30 settembre 2018.
La composizione di tale voce al 30 settembre 2018 è la seguente:
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
| Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento | 1.820 | 4.085 | (2.265) |
| Crediti finanziari verso società del Gruppo: | 520 | 2.011 | (1.491) |
| - crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) | 504 | 1.984 | (1.480) |
| - quote correnti dei crediti per accollo di finanziamenti | 13 | 27 | (14) |
| - altri crediti finanziari a breve termine | 3 | - | 3 |
| Crediti finanziari verso terzi: | 1.300 | 2.074 | (774) |
| - quota corrente dei crediti finanziari a lungo | 1 | 1 | - |
| - altri crediti finanziari | (46) | (1) | (45) |
| - cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC | 1.345 | 2.074 | (729) |
| Altre attività finanziarie correnti | 208 | 265 | (57) |
| TOTALE | 2.028 | 4.350 | (2.322) |
I "Crediti finanziari verso società del Gruppo" complessivamente pari a 520 milioni di euro, presentano un decremento, rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2017, di 1.491milioni di euro essenzialmente per effetto dei minori crediti finanziari a breve termine vantati sul conto corrente intersocietario (1.480 milioni di euro).
I "Crediti finanziari verso terzi", pari a 1.300 milioni di euro al 30 settembre 2018 evidenziano un decremento di 774 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 attribuibile essenzialmente a decremento dei cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati over the counter su tassi e cambi.
Le "Altre attività finanziarie correnti", pari a 208 milioni di euro al 30 settembre 2018 sono rappresentate principalmente da crediti connessi a interessi e altri proventi maturati sia sui conti correnti intersocietari sia sui crediti vantati verso terzi, ed evidenziano un decremento di 57 milioni di euro rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente, riconducibile essenzialmente sia alla liquidazione nel corso del 2018 di partite verso terzi sia alla riduzione del saldo a credito verso le società del gruppo sul conto corrente intercompany.
La composizione di tale voce al 30 settembre 2018 è di seguito descritta.
Milioni di euro
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari | 268 | 10 | 258 |
| Altri crediti verso società del Gruppo | 845 | 435 | 410 |
| Crediti verso altri | 49 | 7 | 42 |
| Totale | 1.162 | 452 | 710 |
Le "Altre attività correnti", pari a 1.162 milioni di euro, si sono incrementate di 710 milioni di euro, principalmente per i "Crediti tributari" relativi al versamento, nel mese di giugno 2018 del 1° acconto Ires per l'esercizio 2018 (260 milioni di euro), nonché per l'incremento degli "Altri crediti verso società del Gruppo" per 409 milioni di euro in nesso ai maggiori crediti per IVA verso le società controllate aderenti all'IVA di Gruppo.
I "Crediti verso altri", pari a 49 milioni di euro al 30 settembre 2018, presentano un incremento di 42 milioni di euro essenzialmente per gli anticipi erogati (per conto di tutte le società del Gruppo aderenti) per contributi spettanti alle associazioni ricreativo-assistenziali per il personale.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così costituite:
Milioni di euro
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 4.340 | 2.489 | 1.851 |
| Denaro e valori in cassa | - | - | - |
| Totale | 4.340 | 2.489 | 1.851 |
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 4.340 milioni di euro, presentano un incremento di 1.851 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017, derivante dalla normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta dalla Capogruppo.
Il patrimonio netto è pari a 28.302 milioni di euro in aumento di 1.067 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. Tale variazione è riferibile all'utile complessivo rilevato nei primi nove mesi del 2018 (2.414milioni di euro) e alla distribuzione del saldo dividendo dell'esercizio 2017 nella misura di 0,132 euro per azione (complessivamente pari a 1.342 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 24 maggio 2018.
Al 30 settembre 2018, il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari ad Euro 10.166.679.946, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto al precedente ammontare registrato al 31 dicembre 2017.
Al 30 settembre 2018, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli unici azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 4,953% del capitale sociale, posseduto tramite controllate alla data del 3 settembre 2018 a titolo di gestione del risparmio).
La riserva sovrapprezzo azioni al 30 settembre 2018 risulta pari a 7.496 milioni di euro e non ha presentato variazioni rispetto al precedente esercizio.
La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non ha presentato variazioni rispetto al precedente esercizio.
Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.
In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve ex art. 47 del TUIR.
La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art.55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986) rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione, oltre alla riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.
La voce al 30 settembre 2018 è costituita esclusivamente dalle riserve da valutazione di strumenti finanziari derivati di cash flow hedge e di costi di hedging negative per 348 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo per 75 milioni di euro).
Al 30 settembre 2018 la riserva per Piani a benefici ai dipendenti è pari a 33 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 8 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevate direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 – Benefici per i dipendenti".
Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari e da rimisurazione della passività/attività netta per Piani a benefici ai dipendenti avvenuti nel corso degli esercizi 2017e 2018.
| Milioni di euro | o al |
Utili/(Perdite ) lordi rilevati a patrimonio netto nell'esercizi |
Rilasci a Conto economic o lordi |
Impost e |
Utili/(Perdite ) netti rilevati a patrimonio netto nell'esercizi o al |
Utili/(Perdite ) lordi rilevati a patrimonio netto nel periodo |
Rilasci a Conto economic o lordi |
Impost e |
Utili/(Perdite ) netti rilevati a patrimonio netto nel periodo al |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 01.01.2017 | 31.12.2017 | 30.09.2018 | |||||||
| Riserva da valutazione di strumenti finanziari di cash |
|||||||||
| flow hedge | (258) | (249) | 232 | 7 | (268) | 5 | (45) | 9 | (299) |
| Riserva da valutazione di strumenti finanziari di costi di hedging |
(118) | 48 | - | - | (70) | 21 | - | - | (49) |
| Riserva da rimisurazione della passività/(attività ) netta per piani a benefici ai dipendenti |
(27) | (8) | - | 2 | (33) | - | - | - | (33) |
| Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto |
(403) | (209) | 232 | 9 | (371) | 26 | (45) | 9 | (381) |
Al 30 settembre 2018 la voce ha presentato un decremento di 145 milioni di euro per effetto di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 4 maggio 2017, che ha previsto l'utilizzo di tale riserva, per 142 milioni di euro, per la distribuzione del saldo dividendi a favore degli azionisti e la destinazione a "utili portati a nuovo" di una quota parte del risultato positivo dell'esercizio 2017 pari a 93 milioni di euro.
Il risultato dei primi nove mesi del 2018 pari a 2.424 milioni di euro, presenta un decremento di 37 milioni di euro rispetto al risultato del corrispondente periodo del precedente esercizio in nesso principalmente all'andamento del risultato della gestione finanziaria.
Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | Possibilità di utilizzare |
Quota disponibile |
||
| Capitale sociale | 10.167 | |||
| Riserve di capitale: | ||||
| - riserva da sovrapprezzo azioni | 7.496 | ABC | 7.496 | |
| Riserve di utili: | ||||
| - riserva legale | 2.034 | B | - | |
| - riserva ex lege 292/1993 | 2.215 | ABC | 2.215 | |
| - riserve da valutazione di strumenti finanziari | (348) | - | ||
| - riserva contributi in conto capitale | 19 | ABC | 19 | |
| - riserva stock option | 29 | ABC | 29 | (1) (2) |
| - riserva da rimisurazione della passività per piani a benefici ai dipendenti |
(33) | - | ||
| - altre | 20 | ABC | 20 | |
| Utili / (Perdite) accumulati | 4.279 | ABC | 4.279 | |
| Totale | 25.878 | 14.058 | ||
| di cui quota distribuibile | 14.055 |
A: aumento di capitale.
B: per copertura perdite.
C: per distribuzione ai soci.
(1) Relativi a opzioni non più esercitabili. (2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.
Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.
Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 1.159 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.
Gli obiettivi di Enel nella gestione del capitale sono ispirati alla creazione di valore per gli azionisti, alla garanzia degli interessi degli stakeholder e alla salvaguardia della continuità aziendale, nonché al mantenimento di un adeguato livello di patrimonializzazione che consenta un economico accesso a fonti esterne di finanziamento tese a supportare adeguatamente lo sviluppo dell'attività del Gruppo.
| Milioni di euro | Non corrente | Corrente | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Note | al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | |
| Finanziamenti a lungo termine | 22.1 | 10.705 | 10.780 | 1.362 | 3.654 |
| Finanziamenti a breve termine | 22.2 | - | - | 9.334 | 5.397 |
Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari e ad altri finanziamenti, in euro e altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 1.362 milioni di euro), ammonta al 30 settembre 2018 a 12.067 milioni di euro.
La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 30 settembre 2018, inclusa la quota in scadenza nei dodici mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso d'interesse. Per la totalità degli strumenti di debito, non quotati il fair value, è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura del periodo, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.
| Milioni di euro | Valore nominale |
Valore contabile |
Quota corrente |
Quota con scadenza oltre i 12 mesi |
Fair value |
Valore nominale |
Valore contabile |
Quota corrente |
Quota con scadenza oltre i 12 mesi |
Fair value |
Valore contabile |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |||||||||
| Obbligazioni: | |||||||||||
| - tasso fisso | 7.909 | 7.813 | 1.136 | 6.677 | 8.732 | 10.447 | 10.390 | 3.088 | 7.302 | 11.880 | (2.577) |
| - tasso variabile |
1.258 | 1.258 | 226 | 1.032 | 1.207 | 1.805 | 1.805 | 566 | 1.239 | 1.767 | (547) |
| Totale | 9.167 | 9.071 | 1.362 | 7.709 | 9.939 | 12.252 | 12.195 | 3.654 | 8.541 | 13.647 | (3.124) |
| Finanziamenti bancari: |
|||||||||||
| - tasso variabile |
1.046 | 1.046 | - | 1.046 | 1.038 | 1.039 | 1.039 | - | 1.039 | 1.043 | 7 |
| Totale | 1.046 | 1.046 | - | 1.046 | 1.038 | 1.039 | 1.039 | - | 1.039 | 1.043 | 7 |
| Finanziamenti da società del Gruppo: |
|||||||||||
| - tasso fisso | 1.950 | 1.950 | - | 1.950 | 2.213 | 1.200 | 1.200 | - | 1.200 | 1.540 | 750 |
| Totale | 1.950 | 1.950 | - | 1.950 | 2.213 | 1.200 | 1.200 | - | 1.200 | 1.540 | 750 |
| Totale finanziamenti a tasso fisso |
9.859 | 9.763 | 1.136 | 8.627 | 10.945 | 11.647 | 11.590 | 3.088 | 8.502 | 13.420 | (1.827) |
| Totale finanziamenti a tasso |
|||||||||||
| variabile | 2.304 | 2.304 | 226 | 2.078 | 2.245 | 2.844 | 2.844 | 566 | 2.278 | 2.810 | (540) |
| TOTALE | 12.163 | 12.067 | 1.362 | 10.705 | 13.190 | 14.491 | 14.434 | 3.654 | 10.780 | 16.230 | (2.367) |
Il saldo delle obbligazioni è al netto dell'importo di 875 milioni di euro relativo alle obbligazioni a tasso variabile non quotate "Serie speciale riservata al personale 1994-2019" detenute da Enel SpA.
La seguente tabella sintetizza il profilo di scadenza delle passività finanziarie della società sulla base dei flussi di pagamento contrattuali non attualizzati.
| Milioni di euro | Saldo contabile |
Quote correnti |
Quote con |
scadenza Quote scadenti nel | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | <12 mesi |
>12 mesi | 4° trim. 2019 |
2020 | 2021 | 2022 | Oltre | |
| Obbligazioni: | ||||||||
| - tasso fisso quotate | 7.813 | 1.136 | 6.677 | - | 1.194 | 559 | - | 4.924 |
| - tasso variabile quotate | 250 | - | 250 | - | - | - | - | 250 |
| - tasso variabile non quotate | 1.008 | 226 | 782 | 22 | 27 | 111 | 97 | 525 |
| Totale | 9.071 | 1.362 | 7.709 | 22 | 1.221 | 670 | 97 | 5.699 |
| Finanziamenti bancari: | ||||||||
| - tasso variabile | 1.046 | - | 1.046 | - | 650 | 396 | - | - |
| Totale | 1.046 | - | 1.046 | - | 650 | 396 | - | - |
| Finanziamenti da società del Gruppo: | ||||||||
| - tasso fisso | 1.950 | - | 1.950 | - | - | - | - | 1.950 |
| Totale | 1.950 | - | 1.950 | - | - | - | - | 1.950 |
| TOTALE | 12.067 | 1.362 | 10.705 | 22 | 1.871 | 1.066 | 97 | 7.649 |
Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.
| Valore | Tasso medio di interesse in |
Tasso interesse effettivo |
di in |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | Saldo contabile | nominale | vigore | vigore | ||
| al 31.12.2017 | al 30.09.2018 | al 30.09.2018 | ||||
| Euro | 10.939 | 8.527 | 8.591 | 3,9% | 4,1% | |
| Dollari USA | 1.218 | 1.263 | 1.275 | 7,9% | 8,3% | |
| Sterline inglesi | 2.277 | 2.277 | 2.297 | 6,5% | 6,7% | |
| Totale valute non Euro | 3.495 | 3.540 | 3.572 | |||
| TOTALE | 14.434 | 12.067 | 12.163 |
La movimentazione del periodo del valore nominale dell'indebitamento a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella:
| Milioni di euro | Valore nominale |
Rimborsi | Nuove emissioni |
Accolli | Obbligazioni proprie riacquistate |
Differenze di cambio |
Valore nominale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2017 |
al 30.09.2018 |
||||||
| Obbligazioni | 12.252 | (4.354) | 1.250 | - | (15) | 34 | 9.167 |
| Finanziamenti bancari | 1.039 | - | - | - | - | 7 | 1.046 |
| Finanziamenti da società del Gruppo |
1.200 | - | 750 | - | - | - | 1.950 |
| Totale | 14.491 | (4.354) | 2.000 | - | (15) | 41 | 12.163 |
Rispetto al 31 dicembre 2017 il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un decremento di 2.328 milioni di euro quale saldo di 4.354 milioni di euro riferiti a rimborsi, di 15 milioni di euro riferiti al riacquisto di obbligazioni proprie, di 41 milioni di euro relativi a differenze negative di cambio e di 2.000 milioni di euro connessi a nuove emissioni.
Tra le principali operazioni effettuate nel corso dei primi nove mesi del 2018 si segnalano:
I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmente dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "Bond Ibridi"), dal Revolving Facility Agreement sottoscritto in data 18 dicembre 2017 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche, per un importo fino a 10 miliardi di euro, e dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con UniCredit SpA.
I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. "Green Bonds" di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i c.d. "eligible green projects" del Gruppo) possono essere riassunti come segue:
clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente e il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;
clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante
o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili.
I principali covenant relativi ai Bond Ibridi di Enel SpA possono essere riassunti come segue:
clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente e ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";
divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset a un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.
I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agreement e nei contratti di finanziamento sottoscritti tra Enel SpA e UniCredit SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue:
clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;
clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;
clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;
clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti a esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio del finanziamento da parte del debitore;
clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.
Dal 2017, Enel Finance International NV ha emesso alcuni prestiti obbligazionari sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, i cui principali covenant sono gli stessi delle emissioni obbligazionarie effettuate ai sensi del programma Euro Medium Term Notes.
Tutti gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa. Nessuno dei covenant sopra considerati risulta a oggi disatteso.
Si precisa infine che a seguito della scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA ("EGP") in favore di Enel SpA, a far data dall'ultimo istante del 31 marzo 2016 alcuni elementi patrimoniali e rapporti giuridici di EGP sono stati assegnati a Enel SpA. Tra i rapporti giuridici oggetto di assegnazione sono incluse le garanzie rilasciate da EGP nell'interesse delle sue controllate a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie e i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.
La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 30 settembre 2018, distinti per natura.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
| Finanziamenti da terzi | |||
| Finanziamenti bancari | 30 | 120 | (90) |
| Debiti verso banche (conto corrente ordinario) | 52 | 125 | (73) |
| Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti | 221 | 256 | (35) |
| Totale | 303 | 501 | (198) |
| Finanziamenti dal gruppo | |||
| Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo (conto corrente intersocietario) |
9.031 | 4.896 | 4.135 |
| Totale | 9.031 | 4.896 | 4.135 |
| TOTALE | 9.334 | 5.397 | 3.937 |
I finanziamenti a breve termine ammontano a 9.334 milioni di euro (5.397 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e presentano un incremento di 3.937 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito principalmente:
Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.
La società riconosce ai dipendenti varie forme di benefici individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, Indennità per Mensilità Aggiuntive e Indennità Sostitutiva del Preavviso, Premi di Fedeltà, Previdenza Integrativa Aziendale, Assistenza Sanitaria, Indennità aggiuntiva contributi Fopen, Contributi Fopen superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.
La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefici dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefici definiti nonché altri benefici a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.
Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".
Tale passività pari a 235 milioni di euro è essenzialmente costituita dalla Previdenza Integrativa Aziendale (PIA e ASI) per 171 milioni di euro, dall'Assistenza Sanitaria (ASEM) per 40 milioni di euro, dai piani Long Term Incentive per 15 milioni di euro e dal TFR per 6 milioni di euro.
Con riguardo alla PIA si precisa che, in seguito agli avvenuti conferimenti dei vari rami d'azienda, gli obblighi pensionistici verso i dirigenti in quiescenza, stante la loro permanenza ope legis in capo a Enel SpA, sono stati accollati alle conferitarie, ai sensi dell'art. 1237 cod. civ. ("accollo semplice", avente cioè validità unicamente interna) iscrivendo tra le "altre attività non correnti" della conferente il credito risultante dall'accollo alle società conferitarie e rilevando a conto economico tra gli "altri proventi finanziari" le quote degli oneri riaddebitate. Al 30 settembre 2018 il credito residuo dell'accollo alle società conferitarie ammonta a 128 milioni di euro.
I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le potenziali passività ritenute possibili che potrebbero derivare alla società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti di quelle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.
Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nel periodo, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti e non riguardanti i rami aziendali conferiti.
La movimentazione del periodo dei fondi per rischi ed oneri è di seguito riportata:
| Rilevazione a Conto economico | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | Accantonamenti | Rilasci | Utilizzi | Altri movimenti |
Totale | |||
| al 31.12.2017 |
al 30.09.2018 | |||||||
| di cui quota corrente |
||||||||
| Fondo contenzioso, rischi e oneri diversi: |
||||||||
| - contenzioso legale | 11 | 1 | (1) | (2) | - | 9 | 6 | |
| - altri | 11 | - | - | (5) | 6 | 3 | ||
| Totale Fondo contenzioso, rischi e oneri diversi |
22 | 1 | (1) | (7) | - | 15 | 10 | |
| Fondo oneri per incentivi all'esodo |
21 | 2 | - | (4) | (7) | 12 | - | |
| TOTALE FONDI RISCHI E ONERI |
43 | 3 | (1) | (11) | (7) | 27 | 10 |
Il decremento complessivo dei fondi per rischi e oneri nei primi nove mesi del 2018, pari a 16 milioni di euro, riflette gli utilizzi del periodo, nonché il trasferimento, in parte del fondo oneri per incentivi all'esodo a seguito delle operazioni di conferimento da parte di Enel S.p.A. dei ramo d'azienda delle Global Business Line e della Startup Initiatives and business incubator in favore delle società del Gruppo, intervenute nel corso dell'anno.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Milioni di euro | Non correnti | Correnti | ||
|---|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | |
| Passività finanziarie - Derivati passivi | 1.269 | 2.270 | 371 | 176 |
Più dettagliatamente, la tabella seguente indica, il valore nozionale e il fair value dei derivati passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in passività non correnti e correnti.
| Milioni di euro | Non corrente (Nota 25.1) | Corrente (Nota 25.2) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale | Fair value | Valore nozionale |
Fair value | |||||||
| al 30.09.20 18 |
al 31.12.2 017 |
al 30.09.20 18 |
al 31.12.20 17 |
Variazione | al 30.09. 2018 |
al 31.12. 2017 |
al 30.09.20 18 |
al 31.12.20 17 |
Variazi one |
|
| Derivati designati come strumenti di copertura |
||||||||||
| Cash flow hedge | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 1.440 | 390 | 134 | 135 | (1) | - | - | - | - | - |
| - sul rischio di tasso di cambio | 1.886 | 2.501 | 871 | 1.192 | (321) | 619 | - | 228 | - | 228 |
| Totale Cash flow hedge | 3.326 | 2.891 | 1.005 | 1.327 | (322) | 619 | - | 228 | - | 228 |
| Derivati al FVTPL | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 4.741 | 9.624 | 244 | 408 | (164) | 147 | 150 | 63 | 66 | (3) |
| - sul rischio di tasso di cambio | 1.185 | 5.632 | 20 | 535 | (515) | 2.680 | 2.425 | 80 | 110 | (30) |
| Totale Derivati al FVTPL | 5.926 | 15.256 | 264 | 943 | (679) | 2.827 | 2.575 | 143 | 176 | (33) |
| TOTALE DERIVATI PASSIVI | 9.252 | 18.147 | 1.269 | 2.270 | (1.001) | 3.446 | 2.575 | 371 | 176 | 195 |
I derivati finanziari classificati tra le passività non correnti, al 30 settembre 2018, presentano un valore nozionale complessivo pari a 9.252 milioni di euro e un fair value pari a 1.269 milioni di euro, ed evidenziano, se confrontati con i valori al 31 dicembre 2017, rispettivamente una riduzione di 8.895 milioni di euro e un decremento di 1.001 milioni di euro.
I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2018, presentano un valore nozionale di 3.326 milioni di euro e un fair value di 1.005 milioni di euro.
I derivati su cambi di cash flow hedge sono riferiti principalmente alle operazioni di copertura del tasso di cambio della tranche di 1,1 miliardi di sterline inglesi dell'emissione obbligazionaria, che rientra nel programma Global Medium Term Notes del 2007, nonché ad altre emissioni obbligazionarie e finanziamenti in sterline e in dollari avvenute nel corso degli esercizi 2013, 2014 e 2017. Il miglioramento del fair value, rispetto al precedente esercizio, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese e del dollaro statunitense.
La riduzione del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 164 milioni di euro, è riconducibile principalmente alla chiusura di contratti derivati stipulati per conto delle società del Gruppo, nonché al generale aumento della curva dei tassi di interesse.
Il miglioramento del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su cambi, rispetto al precedente esercizio, pari a 515 milioni di euro, è imputabile alla novazione di contratti stipulati sul mercato per conto della società Enel Finance Int. ed ora allocati in capo alla stessa.
I derivati passivi correnti presentano un valore nozionale pari a 3.446 milioni di euro e un corrispondente fair value pari a 371 milioni di euro.
I derivati su cambi di cash flow hedge sono riferiti principalmente alla copertura del tasso di cambio di una tranche dell'emissione di 1,1 miliardi di sterline inglesi che giungerà a scadenza nei prossimi dodici mesi.
Le "Altre passività non correnti" pari a 11 milioni di euro (12 milioni di euro al 31 dicembre 2017) sono riferite al debito verso le società del Gruppo, rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 15).
I debiti commerciali accolgono prevalentemente i debiti per forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse per attività svolte entro il 30 settembre 2018, e sono costituiti da debiti verso terzi per 37 milioni di euro (66 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e da debiti verso le società del Gruppo per 56 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2017.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
| Debiti commerciali: | |||
| - verso terzi | 37 | 66 | (29) |
| - verso società del Gruppo | 56 | 71 | (15) |
| Totale | 93 | 137 | (44) |
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
| Passività finanziarie differite | 237 | 450 | (213) |
| Altre partite | 18 | 15 | 3 |
| Totale | 255 | 465 | (210) |
Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine periodo.
In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono essenzialmente i debiti verso le società del Gruppo maturati al 30 settembre 2018, liquidabili nel periodo successivo, connessi sia a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity sia a interessi passivi maturati sui conti correnti intercompany.
La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| Note | al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
| Finanziamenti a lungo termine | 22 | 10.705 | 10.780 | (75) |
| Finanziamenti a breve termine | 22 | 9.334 | 5.397 | 3.937 |
| Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine | 22 | 1.362 | 3.654 | (2.292) |
| Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento |
14 | 2 | 6 | (4) |
| Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento | 18 | 1.820 | 4.085 | (2.265) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 20 | 4.340 | 2.489 | 1.851 |
| TOTALE | 15.239 | 13.251 | 1.988 |
Milioni di euro
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Debiti tributari | 825 | 502 | 323 |
| Debiti diversi verso società del Gruppo | 550 | 428 | 122 |
| Debiti verso il personale, associazioni ricreative e assistenziali | 15 | 27 | (12) |
| Debiti verso istituti di previdenza | 5 | 12 | (7) |
| Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi | 2 | 2 | - |
| Altri | 23 | 1.094 | (1.071) |
| Totale | 1.420 | 2.065 | (645) |
Al 30 settembre 2018, i "Debiti tributari", pari a 825 milioni di euro, sono relativi essenzialmente al debito per Iva di Gruppo del mese di settembre 2018 e del terzo trimestre 2018 (complessivamente pari a 820 milioni di euro). L'incremento rispetto al precedente esercizio, pari a 323 milioni di euro, risente essenzialmente della nuova normativa in materia di split payment applicabile a partire dal 1° luglio 2017.
La voce "debiti diversi verso società del Gruppo", pari a 550 milioni di euro, si riferisce principalmente ai debiti generati dal consolidato fiscale Ires per 491 milioni (175 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e per 21 milioni di euro dai debiti generati dall'IVA di Gruppo (252 milioni di euro al 31 dicembre 2017). L'incremento di 122 milioni di euro rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2017, riflette essenzialmente l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.
I debiti "Altri" accoglievano al 31 dicembre 2017 il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2017 erogato nel mese di gennaio 2018 (complessivamente pari a 1.067 milioni di euro).
Gli impegni contrattuali assunti da Enel SpA e le garanzie prestate sono di seguito riepilogati:
Milioni di euro
| al 30.09.2018 | al 31.12.2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Fideiussioni e garanzie prestate a: | |||
| - terzi | 27 | 36 | (9) |
| - imprese controllate | 62.614 | 52.752 | 9.862 |
| Totale | 62.641 | 52.788 | 9.853 |
Le fideiussioni prestate a terzi riguardano sostanzialmente una fidejussione bancaria a favore del Banco Centroamericano de Integracion Economica (BCIE) di 27 milioni di euro acquisita a seguito della fusione per incorporazione di Enel South America in Enel S.p.A.
Le altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:
per 32.959 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International a copertura di emissioni obbligazionarie sui mercati europei e internazionali;
per 13.225 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse delle diverse società del perimetro Enel Green Power per lo sviluppo di nuovi progetti in linea con il piano industriale;
per 3.111 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione, Enel Produzione, Enel Green Power, Enel Green Power Perù ed Enel Sole;
per 2.052 milioni di euro a garanzie rilasciate all'Amministrazione Finanziaria per l'adesione alla procedura "IVA di Gruppo", nell'interesse delle società Enel Italia, Enel Innovation Hubs, Enel Global Trading, Enel Produzione, Enelpower, Servizio Elettrico Nazionale, Nuove Energie, Enel.si, Enel Green Power, Enel Sole, Energy Hydro Piave ed Enel X Italia;
per 2.095 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International a copertura del programma di Euro commercial paper;
per 1.407 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di edistribuzione, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;
per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Servizio Elettrico Nazionale SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;
per 973 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art.4 legge 92/2012);
per 598 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna nell'interesse di e-distribuzione, Enel Global Trading, Enel Produzione ed Enel Energia, relative alle "Convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";
per 302 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas nell'interesse di Enel Global Trading e di Enel.si per "capacità di trasporto gas";
per 300 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il "Gestore dei Mercati Energetici", nell'interesse di Enel Global Trading e di Enel Produzione;
per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Global Trading per "Acquisti di energia elettrica";
per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata ad E.ON nell'interesse di Enel Global Trading per "attività di trading sul mercato elettrico";
per 32 milioni di euro a una garanzia rilasciata in favore di Wingas GmbH & CO.KG e nell'interesse di Enel Global Trading per "forniture di gas";
per 38 milioni di euro alla garanzia rilasciata nell'interesse di Enel Italia in favore di Excelsia Nove per il corretto adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;
per 4.272 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla holding nell'interesse delle società controllate.
Rispetto al 31 dicembre 2017, l'incremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate è principalmente ascrivibile all'emissione di prestiti obbligazionari, nell'ambito della strategia di finanziamento del Gruppo Enel e di rifinanziamento del debito consolidato.
In particolare, Enel Finance International in data 9 gennaio 2018 ha collocato il sul mercato europeo il suo secondo green bond, per complessivi 1.250 milioni di euro, destinato ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata dalla stessa Enel SpA e in data 12 settembre 2018 ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un'emissione obbligazionaria multi-tranche, garantita da Enel e destinata ad investitori istituzionali per un totale di 4 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore complessivo in Euro di circa 3.500 milioni di euro.
Si evidenzia inoltre che Enel SpA in qualità di controllante ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative ad operazioni di cessione di crediti.
Di seguito si riportano i principali aggiornamenti riferibili ad Enel SpA, rispetto a quanto già descritto nel Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 e nella Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2018.
Con riferimento al ricorso in Cassazione presentato da Enel nel febbraio 2015 avverso la sentenza della Corte d'Appello di Venezia del 10 luglio 2014, il 25 settembre 2018 la Corte di Cassazione ha accolto uno dei motivi di ricorso delle difese, annullando la condanna generica pronunciata a favore del Ministero e rinviando il giudizio alla Corte d'Appello di Venezia affinché si pronunci specificamente sull'eventuale risarcimento del danno.
Con riferimento al procedimento di appello avviato nei confronti della sentenza del Tribunale di Brindisi del 26 ottobre 2016 dai dipendenti condannati e dal Responsabile civile, Enel Produzione Spa, nonché dal dipendente per il quale era stata dichiarata la prescrizione, la prima udienza del processo di appello si è tenuta il 15 giugno 2018 con la requisitoria della Procura, cui è seguita la discussione di alcune parti civili. All'udienza del 19 ottobre 2018 sono state sentite altre parti civili ed è stato disposto un ulteriore rinvio all'udienza del 16 novembre 2018.
Con riguardo al procedimento di appello avviato da Cattolica avverso la sentenza di primo grado del 21 ottobre 2013, con sentenza pubblicata il 9 ottobre 2018, la Corte d'Appello di Roma ha rigettato l'appello di Cattolica, confermando per l'effetto la sentenza di primo grado.
Con riferimento al procedimento di appello avviato dinanzi la Corte di Appello di Amsterdam da Enel ed Enelpower nei confronti di Albania BEG Ambient Shpk ("ABA") per impugnare la sentenza del Tribunale di Amsterdam del 29 giugno 2016, con decisione del 17 luglio 2018, la Corte di Appello di Amsterdam ha accolto l'appello proposto da Enel ed Enelpower e ha quindi dichiarato che la sentenza albanese non può essere riconosciuta ed eseguita nei Paesi Bassi. La Corte di Appello ha ritenuto la decisione albanese arbitraria e manifestamente irragionevole e pertanto contraria all'ordine pubblico olandese. Per questi motivi, la Corte non ha considerato necessario analizzare gli ulteriori argomenti di Enel ed Enelpower.
Il procedimento dinanzi alla Corte di Appello prosegue relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA nell'ambito del procedimento di appello, volta a ottenere che la Corte accerti il merito della controversia oggetto del contenzioso in Albania e in particolare l'asserita responsabilità extracontrattuale di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione della centrale in Albania. Enel ed Enelpower continueranno a difendersi anche in questa fase eccependo il difetto di giurisdizione dei giudici olandesi e, comunque, contestando in toto il merito ribadendo la totale infondatezza della pretesa.
Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti successivamente al 30 settembre 2018, si rinvia a quanto illustrato nella "Relazione degli Amministratori" che precede il presente "Prospetto contabile di Enel SpA".
Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto De Paoli dichiara, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente fascicolo che riporta la relazione circa la distribuzione di un acconto sul dividendo per l'esercizio 2018 a favore degli azionisti di Enel SpA, nonché il prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2018, corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Roma, 6 novembre 2018
Alberto De Paoli Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA
Società per Azioni Sede legale in Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale Sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Codice Fiscale e Registro Imprese di Roma n. 00811720580 R.E.A. di Roma n. 756032 Partita IVA n. 00934061003
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