Annual Report • Mar 19, 2019
Annual Report
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2 Relazioni e Bilancio 2018 · FinecoBank
| Cariche Sociali e Società di Revisione | 5 |
|---|---|
| Premessa alla lettura dei bilanci | 7 |
| Relazione e Bilancio consolidato di FinecoBank S.p.A. | 10 |
| La Relazione sulla Gestione consolidata | 12 |
| Dati di sintesi | 13 |
| Andamento della gestione | 22 |
| L'azione FinecoBank | 29 |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività | 30 |
| La rete dei consulenti finanziari | 35 |
| Le risorse | 37 |
| L'infrastruttura tecnologica | 39 |
| Il sistema dei controlli interni | 40 |
| Principali rischi e incertezze | 41 |
| La struttura organizzativa | 42 |
| Piano di continuità operativa | 44 |
| I principali aggregati patrimoniali | 45 |
| L'azionariato | 57 |
| I risultati economici | 58 |
| I risultati della controllante e della controllata | 65 |
| Le operazioni con parti correlate | 74 |
| La sostenibilità | 77 |
| Altre informazioni | 101 |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | |
| ed evoluzione prevedibile della gestione Proposte all'Assemblea |
102 |
| 104 | |
| Schemi del bilancio consolidato | 106 |
| Stato patrimoniale consolidato | 107 |
| Conto economico consolidato | 108 |
| Prospetto della redditività consolidata | 109 |
| complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto |
|
| consolidato | 110 |
| Rendiconto finanziario consolidato | 111 |
| Nota integrativa consolidata | 114 |
| Parte A – Politiche contabili |
116 |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato |
164 |
| Parte C – Informazioni sul conto economico |
|
| consolidato | 207 |
| Parte D – Redditività complessiva consolidata |
226 |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura |
228 |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato |
234 |
| Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti |
|
| imprese o rami d'azienda | 239 |
| Parte H – Operazioni con parti correlate |
|
| 241 | |
| Parte I – Accordi di pagamento basati su propri |
|
| strumenti patrimoniali Parte L – Informativa di settore |
248 256 |
| Allegati | 258 |
|---|---|
| Attestazione relativa al bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni |
262 |
| Relazione della Società di Revisione |
265 |
| Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. | 276 |
| Schemi del bilancio | 278 |
| Stato patrimoniale Conto economico Prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Rendiconto finanziario |
279 280 281 282 283 |
| Nota integrativa | 286 |
| Parte A – Politiche contabili Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C – Informazioni sul conto economico Parte D – Redditività complessiva Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F – Informazioni sul patrimonio Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda Parte H – Operazioni con parti correlate Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L – Informativa di settore |
288 338 384 404 406 454 459 461 469 477 |
| Allegati | 479 |
| Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni |
483 |
| Relazione della Società di Revisione | 486 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 496 |
Glossario 508
4 Relazioni e Bilancio 2018 · FinecoBank
| Consiglio di Amministrazione | |||
|---|---|---|---|
| Enrico Cotta Ramusino | Presidente | ||
| Francesco Saita | Vice Presidente | ||
| Alessandro Foti | Amministratore Delegato e Direttore Generale | ||
| Elena Biffi Gianmarco Montanari Manuela D'Onofrio Maria Chiara Malaguti Maurizio Santacroce Patrizia Albano |
Consiglieri | ||
| Collegio Sindacale | |||
| Elena Spagnol | Presidente | ||
| Barbara Aloisi Marziano Viozzi |
Membri Effettivi | ||
| Federica Bonato Gianfranco Consorti |
Membri Supplenti | ||
| Deloitte & Touche S.p.A. | Società di revisione | ||
| Lorena Pelliciari | Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
20131 Milano - Piazza Durante, 11
"FinecoBank Banca Fineco S.p.A." o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A." Società controllata da UniCredit S.p.A., Gruppo Bancario UniCredit, iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari n° 2008.1, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, codice ABI 03015, Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159
In data 11 aprile 2018 l'Assemblea degli Azionisti, unitamente all'approvazione del Bilancio 2017, ha provveduto a integrare il Collegio Sindacale, confermando Sindaco effettivo e Presidente del Collegio Sindacale la Signora Elena Spagnol, in sostituzione del Signor Stefano Fiorini, e nominando Sindaco supplente il Signor Gianfranco Consorti.
6 Relazioni e Bilancio 2018 · FinecoBank
Il presente fascicolo di bilancio è costituito dal Bilancio consolidato e dal Bilancio dell'impresa di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) entrambi redatti, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 31 dicembre 2018, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2018.
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati dalla Banca per la redazione dei presenti Bilancio consolidato e Bilancio dell'impresa.
FinecoBank, appartenente al Gruppo Bancario UniCredit, è tenuta a presentare il bilancio consolidato, come previsto dalle disposizioni di legge, in quanto controlla Fineco Asset Management DAC ed è emittente di strumenti finanziari negoziati in un mercato pubblico.
Il Bilancio consolidato comprende:
ed è accompagnato:
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il Bilancio dell'impresa comprende:
Per la Relazione sulla gestione del bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata in cui, in apposita sezione, sono riportati gli schemi di bilancio riclassificati, i risultati principali delle diverse aree di business della Banca ed i commenti ai risultati dell'esercizio.
Inoltre, completano il fascicolo di bilancio:
La Banca ha applicato la disposizione prevista al paragrafo 7.2.15 dell'IFRS 9 ed ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori di esercizi precedenti (comparativi) nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Ferma restando l'informativa in merito alla riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e i dati di apertura il primo bilancio redatto in applicazione del nuovo principio, sulla base delle nuove disposizioni contenute nel 5° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", e alla relativa metodologia utilizzata fornita nella sezione 5 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 9 - Strumenti finanziari" della nota integrativa consolidata e nella sezione 4 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 9 - Strumenti finanziari" della nota integrativa del Bilancio dell'impresa, gli schemi di bilancio sono stati integrati, laddove diverse, delle voci contabili degli schemi di bilancio 2017 – come previsti dal 4° aggiornamento della Circolare 262 – presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39. Anche le tabelle presenti nelle note integrative sono state integrate con le tabelle previste dal 4° aggiornamento della Circolare 262, presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39, ove non è stato possibile riportare i dati comparativi dell'esercizio precedente per effetto del 5° aggiornamento sopra citato.
Negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata, invece, i dati patrimoniali al 31 dicembre 2017 e i dati economici dell'esercizio 2017 sono stati riesposti, a totali invariati, in base allo schema di bilancio riclassificato adottato dalla Banca che recepisce le modifiche introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262. Si segnala che per una miglior esposizione, all'interno dello schema "Stato
patrimoniale consolidato - Evoluzione trimestrale", è stata presentata anche la situazione all'01.01.2018 in seguito all'applicazione della First Time Adoption dell'IFRS 9.
In particolare, le principali riclassifiche, i cui importi sono riportati in modo analitico negli schemi di raccordo in allegato al presente fascicolo, riguardano:
Per maggiori dettagli si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" riportati negli Allegati.
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 9
| La Relazione sulla gestione consolidata Schemi del bilancio consolidato |
|||
|---|---|---|---|
| Nota integrativa consolidata | |||
| Allegati | 258 | ||
| Attestazione relativa al bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni |
262 | ||
| Relazione della Società di Revisione | 265 |
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 11
| Dati di sintesi | 13 |
|---|---|
| Andamento della gestione | 22 |
| L'azione FinecoBank | 29 |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività | 30 |
| La rete dei consulenti finanziari | 35 |
| Le risorse | 37 |
| L'infrastruttura tecnologica | 39 |
| Il sistema dei controlli interni | 40 |
| Principali rischi e incertezze | 41 |
| La struttura organizzativa | 42 |
| Piano di continuità operativa | 44 |
| I principali aggregati patrimoniali | 45 |
| L'azionariato | 57 |
| I risultati economici | 58 |
| I risultati della controllante e della controllata | 65 |
| Le operazioni con parti correlate | 74 |
| La sostenibilità | 77 |
| Altre informazioni | 101 |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione | |
| prevedibile della gestione | 102 |
| Proposte all'Assemblea | 104 |
FinecoBank è la banca diretta multicanale del gruppo UniCredit, che vanta una delle maggiori reti di consulenti finanziari ed è leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario. La Banca propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di consulenti. Un unico conto con servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobili, quali applicazioni per smartphone e tablet.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index.
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel mese di giugno 2018 Standard Ethics ha confermato il rating della Banca, pari a EE, livello ritenuto un pieno "investment grade" dagli investitori che orientano le proprie decisioni verso aziende sostenibili con minore profilo di rischio reputazionale e buone prospettive nel lungo periodo.
Al fine di accrescere ulteriormente la capacità competitiva della Banca allargando il perimetro dei servizi offerti, in data 26 ottobre 2017 è stata costituita una società di gestione di diritto irlandese interamente partecipata dalla Banca, Fineco Asset Management DAC1 (di seguito Fineco AM), a seguito dell'approvazione del progetto di costituzione da parte del Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. del 2 agosto 2017 e successivamente del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 19 settembre 2017 che ha deliberato altresì l'importo del capitale sociale di cui dotare la costituenda società. L'obiettivo è quello di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività della Banca attraverso un modello di business integrato verticalmente.
In data 17 maggio 2018, Fineco AM ha ricevuto dalla Central Bank of Ireland l'autorizzazione a svolgere l'attività di gestione del risparmio. In data 1 giugno 2018 la società ha ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte dell'Autorità Lussemburghese Commission de Surveillance du Secteur Financier per sostituirsi ad Amundi Luxembourg S.A. nell'attività di gestione dei preesistenti fondi comuni di investimento di diritto lussemburghese denominati "CoreSeries" e a partire dal 2 luglio 2018 Fineco AM risulta pienamente operativa.
A fine 2018 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 69.333 milioni di euro, registrando un incremento del 3,2% rispetto ai 67.185 milioni di euro di fine 2017.
La raccolta netta totale dell'esercizio è stata pari a 6.222 milioni di euro, in crescita rispetto allo scorso anno (+4,4% a/a) nonostante il più complesso contesto di mercato; la raccolta gestita è stata pari a 2.263 milioni di euro, la raccolta amministrata è stata pari a 1.830 milioni di euro e la raccolta diretta è stata pari a 2.128 milioni di euro. La raccolta dei "Guided products & services" è stata pari a 2.766 milioni di euro, evidenziando un'incidenza rispetto al saldo totale della raccolta gestita pari al 67%, in crescita rispetto al 632% del 31 dicembre 2017.
La raccolta netta realizzata nel 2018 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 5.453 milioni di euro, in aumento dello 0,9% rispetto al 2017. Il saldo della raccolta diretta ed indiretta al 31 dicembre 2018 è pari a 59.910 milioni di euro (+3,5% a/a).
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela nel segmento Private Banking, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 25.830 milioni di euro, pari al 37% del totale raccolta diretta e indiretta della Banca.
Nel corso del 2018 sono stati erogati 248 milioni di euro di prestiti personali, 411 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 945 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 377 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 46,4%3 rispetto al 31 dicembre 2017. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 24 bp, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati al 31 dicembre 2018 rappresentano lo 0,11% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,16% al 31 dicembre 2017).
Il numero dei clienti si attesta a 1.277.787 in crescita del 6% rispetto allo scorso anno. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".
Il risultato d'esercizio si attesta a 241,2 milioni di euro, evidenziando un incremento a doppia cifra del 12,7% rispetto all'esercizio precedente. Il cost/income ratio si attesta al 39,3%, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2017 (39,74%), a conferma dell'elevata leva operativa della Banca e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. I risultati del 2018 confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di
1 Il 4 maggio 2018 la società ha modificato la propria ragione sociale da "Fineco Asset Management Limited" a "Fineco Asset Management DAC".
2 A partire dall'esercizio 2018, i dati relativi alla raccolta amministrata e diretta inclusa nei servizi di consulenza Advice e Plus sono stati riclassificati all'interno della raccolta gestita al fine di dare una migliore rappresentazione della natura consulenziale dei servizi Advice e Plus. I dati relativi al 2017 sono stati riesposti a fini comparativi.
3 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
generare utili in ogni condizione di mercato. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 20184 , il risultato d'esercizio sarebbe pari a 244,4 milioni di euro, in crescita dell'11,8% rispetto all'utile dell'esercizio 20175 anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate.
L'offerta della Banca si articola in tre aree di attività integrate: (i) il banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'investing, che include servizi di collocamento e distribuzione di oltre 6.000 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 78 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, tra le quali la controllata Fineco AM, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete di 2.578 consulenti finanziari.
4 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3 milioni di euro (-2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), severance corrisposte nell'esercizio per un importo di -1,6 milioni di euro (-1,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale) e oneri di integrazione per un importo di 0,1 milioni di euro (-0,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
5 Perdite da cancellazione e rettifiche di valore apportate all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per un importo di -12,9 milioni di euro (-8,6 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale); rilascio di integration cost stimati nell'esercizio precedente, per un importo di +0,4 milioni di euro (+0,3 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale); variazione positiva delle imposte correnti riferita all'applicazione della partecipation exemption sulla plusvalenza realizzata nel 2016 dalla cessione della partecipazione in VISA Europe Ltd, per un importo di +3,9 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| ATTIVO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 6 | 613 | (607) | -99,0% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 6.876 | 8.827 | (1.951) | -22,1% |
| Finanziamenti a banche | 3.058.882 | 3.039.207 | 19.675 | 0,6% |
| Finanziamenti a clientela | 2.955.074 | 2.129.219 | 825.855 | 38,8% |
| Altre attività finanziarie | 18.231.182 | 16.715.041 | 1.516.141 | 9,1% |
| Coperture | 8.187 | 10.048 | (1.861) | -18,5% |
| Attività materiali | 16.632 | 15.205 | 1.427 | 9,4% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 8.705 | 7.909 | 796 | 10,1% |
| Attività fiscali | 6.714 | 9.249 | (2.535) | -27,4% |
| Altre attività | 350.770 | 315.415 | 35.355 | 11,2% |
| Totale dell'attivo | 24.732.630 | 22.340.335 | 2.392.295 | 10,7% |
| CONSISTENZE AL | (Importi in migliaia) VARIAZIONI |
|||
|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 1.009.774 | 926.001 | 83.773 | 9,0% |
| Debiti verso clientela | 22.273.188 | 20.205.036 | 2.068.152 | 10,2% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.221 | 11.936 | (9.715) | -81,4% |
| Coperture | 7.941 | (397) | 8.338 | n.c. |
| Passività fiscali | 12.390 | 10.234 | 2.156 | 21,1% |
| Altre passività | 451.435 | 455.699 | (4.264) | -0,9% |
| Patrimonio | 975.681 | 731.826 | 243.855 | 33,3% |
| - capitale e riserve | 744.256 | 526.046 | 218.210 | 41,5% |
| - riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) | (1.454) | 17,4% |
| - risultato netto | 241.219 | 214.120 | 27.099 | 12,7% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.732.630 | 22.340.335 | 2.392.295 | 10,7% |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | ||||||
| ATTIVO | 31.12.2018 | 30.09.2018 | 30.06.2018 | 31.03.2018 | 01.01.2018 | 31.12.2017 |
| Cassa e disponibilità liquide | 6 | 532 | 1.733 | 745 | 613 | 613 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 6.876 | 12.253 | 10.871 | 10.368 | 8.827 | 8.827 |
| Finanziamenti a banche | 3.058.882 | 3.397.576 | 3.224.477 | 3.487.848 | 3.036.333 | 3.039.207 |
| Finanziamenti a clientela | 2.955.074 | 2.735.885 | 2.632.749 | 2.318.096 | 2.128.528 | 2.129.219 |
| Altre attività finanziarie | 18.231.182 | 17.665.380 | 17.188.339 | 17.095.494 | 16.724.188 | 16.715.041 |
| Coperture | 8.187 | 313 | 2.667 | 356 | 119 | 10.048 |
| Attività materiali | 16.632 | 14.545 | 15.036 | 14.839 | 15.205 | 15.205 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 8.705 | 7.898 | 7.827 | 7.584 | 7.909 | 7.909 |
| Attività fiscali | 6.714 | 17.758 | 10.914 | 6.428 | 8.639 | 9.249 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | 91 | - | - | - |
| Altre attività | 350.770 | 240.922 | 241.054 | 203.695 | 315.415 | 315.415 |
| Totale dell'attivo | 24.732.630 | 24.182.664 | 23.425.360 | 23.235.055 | 22.335.378 | 22.340.335 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | |||||||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31.12.2018 | 30.09.2018 | 30.06.2018 | 31.03.2018 | 01.01.2018 | 31.12.2017 | |
| Debiti verso banche | 1.009.774 | 999.543 | 907.794 | 960.046 | 926.001 | 926.001 | |
| Debiti verso clientela | 22.273.188 | 21.827.286 | 21.196.653 | 20.916.380 | 20.205.036 | 20.205.036 | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.221 | 5.512 | 4.568 | 4.892 | 11.936 | 11.936 | |
| Coperture | 7.941 | (285) | 2.374 | (460) | (397) | (397) | |
| Passività fiscali | 12.390 | 48.674 | 22.038 | 36.307 | 7.718 | 10.234 | |
| Altre passività | 451.435 | 397.621 | 417.933 | 325.843 | 456.150 | 455.699 | |
| Patrimonio | 975.681 | 904.313 | 874.000 | 992.047 | 728.934 | 731.826 | |
| - capitale e riserve | 744.256 | 746.340 | 763.818 | 937.076 | 521.178 | 526.046 | |
| - riserve da valutazione | (9.794) | (19.760) | (14.997) | (3.994) | (6.364) | (8.340) | |
| - risultato netto | 241.219 | 177.733 | 125.179 | 58.965 | 214.120 | 214.120 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.732.630 | 24.182.664 | 23.425.360 | 23.235.055 | 22.335.378 | 22.340.335 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | ||||
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Interessi netti | 278.659 | 264.781 | 13.878 | 5,2% | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 42 | 29 | 13 | 44,8% | |
| Commissioni nette | 300.443 | 270.083 | 30.360 | 11,2% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.239 | 48.219 | (3.980) | -8,3% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.913 | 3.760 | (1.847) | -49,1% | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 625.296 | 586.872 | 38.424 | 6,5% | |
| Spese per il personale | (86.606) | (79.294) | (7.312) | 9,2% | |
| Altre spese amministrative | (245.501) | (236.945) | (8.556) | 3,6% | |
| Recuperi di spesa | 96.767 | 93.367 | 3.400 | 3,6% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (10.424) | (10.369) | (55) | 0,5% | |
| Costi operativi | (245.764) | (233.241) | (12.523) | 5,4% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 379.532 | 353.631 | 25.901 | 7,3% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (4.384) | (5.351) | 967 | -18,1% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 375.148 | 348.280 | 26.868 | 7,7% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (21.380) | (19.025) | (2.355) | 12,4% | |
| Oneri di integrazione | (121) | 408 | (529) | -129,7% | |
| Profitti netti da investimenti | 1.105 | (13.399) | 14.504 | n.c. | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 354.752 | 316.264 | 38.488 | 12,2% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (113.533) | (102.144) | (11.389) | 11,1% | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 241.219 | 214.120 | 27.099 | 12,7% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 241.219 | 214.120 | 27.099 | 12,7% | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 241.219 | 214.120 | 27.099 | 12,7% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | |||||
| 4° TRIMESTRE | 3° TRIMESTRE | 2° TRIMESTRE | 1° TRIMESTRE | ||
| Interessi netti | 71.073 | 69.940 | 68.742 | 68.904 | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 12 | 10 | 13 | 7 | |
| Commissioni nette | 81.785 | 72.680 | 74.516 | 71.462 | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 5.900 | 10.721 | 13.080 | 14.538 | |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.680 | (350) | 96 | 487 | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 160.450 | 153.001 | 156.447 | 155.398 | |
| Spese per il personale | (21.905) | (23.202) | (20.966) | (20.533) | |
| Altre spese amministrative | (59.323) | (59.247) | (61.464) | (65.467) | |
| Recuperi di spesa | 22.982 | 25.162 | 23.922 | 24.701 | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (3.132) | (2.456) | (2.497) | (2.339) | |
| Costi operativi | (61.378) | (59.743) | (61.005) | (63.638) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 99.072 | 93.258 | 95.442 | 91.760 | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (2.333) | (895) | 155 | (1.311) | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 96.739 | 92.363 | 95.597 | 90.449 | |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.782) | (15.899) | (1.925) | (1.774) | |
| Oneri di integrazione | (115) | (2) | (2) | (2) | |
| Profitti netti da investimenti | (3.150) | (903) | 5.157 | 1 | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 91.692 | 75.559 | 98.827 | 88.674 | |
| Imposte sul reddito del periodo | (28.206) | (23.005) | (32.613) | (29.709) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 63.486 | 52.554 | 66.214 | 58.965 | |
| RISULTATO DI PERIODO | 63.486 | 52.554 | 66.214 | 58.965 | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 63.486 | 52.554 | 66.214 | 58.965 |
(Importi in migliaia)
| 2017 | ||||
|---|---|---|---|---|
| 4° TRIMESTRE | 3° TRIMESTRE | 2° TRIMESTRE | 1° TRIMESTRE | |
| Interessi netti | 70.069 | 67.415 | 64.334 | 62.963 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 11 | 6 | 6 | 6 |
| Commissioni nette | 70.696 | 69.680 | 65.026 | 64.681 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 11.100 | 11.127 | 12.282 | 13.710 |
| Saldo altri proventi/oneri | 3.930 | 63 | (764) | 531 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 155.806 | 148.291 | 140.884 | 141.891 |
| Spese per il personale | (20.601) | (19.769) | (19.708) | (19.216) |
| Altre spese amministrative | (60.031) | (53.021) | (61.451) | (62.442) |
| Recuperi di spesa | 24.987 | 21.888 | 23.215 | 23.277 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (2.908) | (2.628) | (2.503) | (2.330) |
| Costi operativi | (58.553) | (53.530) | (60.447) | (60.711) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 97.253 | 94.761 | 80.437 | 81.180 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (2.124) | (1.577) | (1.053) | (597) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 95.129 | 93.184 | 79.384 | 80.583 |
| Altri oneri e accantonamenti | 5.154 | (21.029) | (773) | (2.377) |
| Oneri di integrazione | 428 | (7) | 1 | (14) |
| Profitti netti da investimenti | (11.598) | (1.448) | (361) | 8 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 89.113 | 70.700 | 78.251 | 78.200 |
| Imposte sul reddito del periodo | (26.031) | (23.929) | (25.678) | (26.506) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 63.082 | 46.771 | 52.573 | 51.694 |
| RISULTATO DI PERIODO | 63.082 | 46.771 | 52.573 | 51.694 |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 63.082 | 46.771 | 52.573 | 51.694 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE | VARIAZIONI | |||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (1) | 2.632.270 | 1.798.520 | 833.750 | 46,4% |
| Totale attivo | 24.732.630 | 22.340.335 | 2.392.295 | 10,7% |
| Raccolta diretta da clientela (2) | 22.068.931 | 19.940.715 | 2.128.216 | 10,7% |
| Raccolta indiretta da clientela (3) | 47.263.709 | 47.243.837 | 19.872 | 0,0% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 69.332.640 | 67.184.552 | 2.148.088 | 3,2% |
| Patrimonio netto | 975.681 | 731.826 | 243.855 | 33,3% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park (per l'esercizio 2017 anche i pct passivi Supersave).
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
| DATI AL | ||
|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| N° Dipendenti | 1.170 | 1.119 |
| N° Consulenti finanziari | 2.578 | 2.607 |
| N° Negozi finanziari operativi (1) | 390 | 375 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| DATI AL | |||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||
| Interessi netti/Margine di intermediazione | 44,56% | 45,12% | |
| Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione | 55,43% | 54,88% | |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 141,03% | 138,08% | |
| Cost/income ratio | 39,30% | 39,74% | |
| Costi operativi/TFA | 0,36% | 0,37% | |
| Cost of risk | 24 bp | 45 bp | |
| CoR (sistema incentivante) | 24 bp | 40 bp | |
| ROE | 35,61% | 39,47% | |
| Rendimento delle attività | 0,98% | 0,96% | |
| EVA (calcolato sul capitale economico) | 194.309 | 193.269 | |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 167.840 | 165.295 | |
| RARORAC (calcolato sul capitale economico) | 33,50% | 54,58% | |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 18,52% | 24,21% | |
| ROAC (calcolato sul capitale economico) | 41,59% | 60,52% | |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 26,62% | 31,39% | |
| Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi | 60.579 | 60.938 | |
| Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) | 18.553 | 18.060 |
6 Si segnala che gli indicatori presenti nella tabella e relativi all'esercizio 2017 sono stati ricalcolati considerando ll'effetto dell'applicazione dell'IFRS 9.
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Margine d'intermediazione.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela e su accantonamenti per garanzie e impegni verso clientela e i crediti verso clientela (media delle medie dei singoli trimestri). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. Le modalità di determinazione dell'indicatore sono state modificate a partire dall'esercizio 2018; per omogeneità di confronto è stato rideterminato anche l'indicatore del 31 dicembre 2017 utilizzato ai fini comparativi.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela e Crediti verso clientela (media del saldo di fine esercizio e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente).
Rendimento delle attività: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile operativo al netto di imposte e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
| DATI AL | ||
|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 10,64% | 8,05% |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 12,37% | 13,60% |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 73,71% | 74,82% |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 89,23% | 89,26% |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 3,94% | 3,28% |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 11,93% | 9,02% |
| DATI AL | ||
|---|---|---|
| QUALITÀ DEL CREDITO | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,11% | 0,16% |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,06% | 0,10% |
| Coverage (1) - Sofferenze | 91,65% | 91,70% |
| Coverage (1) - Inadempienze probabili | 76,80% | 76,53% |
| Coverage (1) - Esposizioni scadute deteriorate | 64,60% | 53,69% |
| Coverage (1) - Totale crediti deteriorati | 88,23% | 88,27% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
FinecoBank non è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit, pertanto si rimanda a quanto esposto nella sezione relativa ai risultati conseguiti dalla controllante FinecoBank.
7 Si segnala che gli indicatori presenti nella tabella e relativi all'esercizio 2017 sono stati ricalcolati considerando l'effetto dell'applicazione dell'IFRS 9.
| Trading Borsa Italiana (Assosim) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Volumi intermediati c/terzi - Azioni | 24,75% | 19,65% |
| Classifica volumi intermadiati c/terzi - Azioni | 1° | 1° |
| Rete Consulenti finanziari (Assoreti) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Volumi Stock | 11,66% | 11,16% |
| Classifica Stock | 3° | 3° |
| Rete Consulenti finanziari (Assoreti) | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Volumi Raccolta Netta | 18,18% | 13,79% |
| Classifica Raccolta Netta | 2° | 3° |
| Raccolta complessiva (Banca d'Italia) | 30.09.2018 | 31.12.2017 |
| Quota di mercato Totale Raccolta | 1,64% | 1,61% |
| Quota di mercato Raccolta Diretta | 1,31% | 1,32% |
| Quota di mercato Raccolta Indiretta | 1,89% | 1,81% |
I dati della Raccolta complessiva (Banca d'Italia) si riferiscono al 30 settembre 2018, in quanto ultimi disponibili.
Per quanto riguarda la quota Banca d'Italia occorre specificare che nel corso del 2018 la modalità di rilevazione della raccolta diretta è stata modificata, su indicazioni della BCE, per includere assegni circolari, pct passivi ed altri debiti. Pertanto, anche i dati del 2017 sono stati ricalcolati.
Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita del 10,7% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 22.069 milioni di euro e confermando l'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dalla Banca da parte della clientela. Infatti, la quota preponderante della raccolta diretta è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti. La crescita di questa componente di raccolta conferma l'elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, contribuendo ad incrementare la persistenza della raccolta stessa.
Il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 47.264 milioni di euro in linea con il dato registrato al 31 dicembre 2017. L'effetto mercato negativo registrato nel 2018, pari a -4.073 milioni di euro (di cui -2.341 milioni di euro riferiti all'AUM e -1.732 milioni di euro riferiti all'AUC), ha sostanzialmente azzerato l'effetto positivo apportato dalla raccolta realizzata nel corso dell'esercizio, pari a 2.263 milioni di euro per quanto riguarda l'Asset Under Management-AUM e 1.830 milioni di euro per quanto riguarda l'Asset Under Custody-AUC.
Il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto i 69.333 milioni di euro, registrando un incremento del 3,2% rispetto a fine 2017, grazie ad una raccolta netta totale di 6.222 milioni di euro registrata nel 2018. È stata inoltre confermata la qualità della raccolta, che evidenzia un'incidenza percentuale dei "Guided products & services" 8 sui TFA del 32,3%, in linea con quanto registrato a fine 2017, e sul Risparmio Gestito del 66,8%, in miglioramento rispetto al 63,2% registrato a fine 2017, grazie al continuo perfezionamento dell'offerta, con una intensa attività sui servizi di advisory e prodotti assicurativi/previdenziali.
Si segnala che a partire dall'esercizio 2018 i dati relativi alla raccolta diretta e Asset Under Custody-AUC inclusa nei servizi di consulenza Advice e Plus sono stati riclassificati all'interno della raccolta gestita al fine di dare una migliore rappresentazione della natura consulenziale dei servizi Advice e Plus. I dati relativi al 2017 sono stati riesposti a fini comparativi.

AUC = Asset Under Custody
AUM = Asset Under Management
TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)
8 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Old Mutual" e "Best in class", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||||
| 31.12.2018 | COMP % | 31.12.2017 | COMP % | ASSOLUTA | % | ||
| Conti correnti e depositi liberi | 22.065.889 | 31,8% | 19.931.182 | 29,7% | 2.134.707 | 10,7% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 3.042 | 0,0% | 9.533 | 0,0% | (6.491) | -68,1% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 22.068.931 | 31,8% | 19.940.715 | 29,7% | 2.128.216 | 10,7% | |
| Gestioni patrimoniali | 1.095 | 0,0% | 6.729 | 0,0% | (5.634) | -83,7% | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 24.853.033 | 35,8% | 26.998.628 | 40,2% | (2.145.595) | -7,9% | |
| Prodotti assicurativi | 7.618.203 | 11,0% | 6.074.833 | 9,0% | 1.543.370 | 25,4% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.012.355 | 1,5% | 482.573 | 0,7% | 529.782 | 109,8% | |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 33.484.686 | 48,3% | 33.562.763 | 50,0% | (78.077) | -0,2% | |
| Titoli di stato, obbligazioni e azioni | 13.779.023 | 19,9% | 13.681.074 | 20,4% | 97.949 | 0,7% | |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 13.779.023 | 19,9% | 13.681.074 | 20,4% | 97.949 | 0,7% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA | 69.332.640 | 100,0% | 67.184.552 | 100,0% | 2.148.088 | 3,2% | |
| di cui Guided products & services | 22.369.583 | 32,3% | 21.227.005 | 31,6% | 1.142.578 | 5,4% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari. Il saldo complessivo, pari a 59.910 milioni di euro, ha registrato un incremento del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2017, grazie ad una raccolta netta di 5.453 milioni di euro, parzialmente assorbita da un effetto mercato negativo.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 31.12.2018 | COMP % | 31.12.2017 | COMP % | ASSOLUTA | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 16.564.769 | 27,6% | 14.674.039 | 25,3% | 1.890.730 | 12,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 2.793 | 0,0% | 8.424 | 0,0% | (5.631) | -66,8% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 16.567.562 | 27,7% | 14.682.463 | 25,4% | 1.885.099 | 12,8% |
| Gestioni patrimoniali | 1.095 | 0,0% | 6.729 | 0,0% | (5.634) | -83,7% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 24.476.015 | 40,9% | 26.565.970 | 45,9% | (2.089.955) | -7,9% |
| Prodotti assicurativi | 7.545.142 | 12,6% | 5.992.040 | 10,4% | 1.553.102 | 25,9% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.012.329 | 1,7% | 482.571 | 0,8% | 529.758 | 109,8% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 33.034.581 | 55,1% | 33.047.310 | 57,1% | (12.729) | 0,0% |
| Titoli di stato, obbligazioni e azioni | 10.307.435 | 17,2% | 10.157.116 | 17,5% | 150.319 | 1,5% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 10.307.435 | 17,2% | 10.157.116 | 17,5% | 150.319 | 1,5% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE | ||||||
| CONSULENTI FINANZIARI | 59.909.578 | 100,0% | 57.886.889 | 100,0% | 2.022.689 | 3,5% |
| di cui Guided products & services | 22.342.564 | 37,3% | 21.197.073 | 36,6% | 1.145.491 | 5,4% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta e indiretta effettuata nel corso del 2018 a confronto con l'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.
La raccolta netta totale si attesta a 6.222 milioni di euro evidenziando una crescita del 4,4% rispetto al dato relativo all'esercizo chiuso al 31 dicembre 2017.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ANNO 2018 | COMP % | ANNO 2017 | COMP % | VARIAZIONI | |||
| ASSOLUTA | % | ||||||
| Conti correnti e depositi liberi | 2.134.707 | 34,3% | 1.655.516 | 27,8% | 479.191 | 28,9% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (6.539) | -0,1% | (193.479) | -3,2% | 186.940 | -96,6% | |
| RACCOLTA DIRETTA | 2.128.168 | 34,2% | 1.462.037 | 24,5% | 666.131 | 45,6% | |
| Gestioni patrimoniali | (5.598) | -0,1% | (3.758) | -0,1% | (1.840) | 49,0% | |
| Fondi comuni di investimento e altri fondi | (140.273) | -2,3% | 2.299.626 | 38,6% | (2.439.899) | n.c. | |
| Prodotti assicurativi | 1.828.637 | 29,4% | 1.646.832 | 27,6% | 181.805 | 11,0% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 580.170 | 9,3% | 82.882 | 1,4% | 497.288 | 600,0% | |
| RACCOLTA GESTITA | 2.262.936 | 36,4% | 4.025.582 | 67,6% | (1.762.646) | -43,8% | |
| Titoli di stato, obbligazioni e azioni | 1.830.410 | 29,4% | 470.508 | 7,9% | 1.359.902 | 289,0% | |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.830.410 | 29,4% | 470.508 | 7,9% | 1.359.902 | 289,0% | |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 6.221.514 | 100,0% | 5.958.127 | 100,0% | 263.387 | 4,4% | |
| di cui Guided products & services | 2.765.823 | 44,5% | 4.559.314 | 76,5% | (1.793.491) | -39,3% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso dell'esercizio 2018 a confronto con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ANNO 2018 | COMP % | VARIAZIONI | |||||
| COMP % | ANNO 2017 | ASSOLUTA | % | ||||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.890.730 | 34,7% | 1.252.370 | 23,2% | 638.360 | 51,0% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (5.718) | -0,1% | (132.586) | -2,5% | 126.868 | -95,7% | |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.885.012 | 34,6% | 1.119.784 | 20,7% | 765.228 | 68,3% | |
| Gestioni patrimoniali | (5.598) | -0,1% | (3.758) | -0,1% | (1.840) | 49,0% | |
| Fondi comuni di investimento e altri fondi | (132.127) | -2,4% | 2.271.437 | 42,0% | (2.403.564) | n.c. | |
| Prodotti assicurativi | 1.830.387 | 33,6% | 1.651.876 | 30,6% | 178.511 | 10,8% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 580.298 | 10,6% | 82.910 | 1,5% | 497.388 | 599,9% | |
| RACCOLTA GESTITA | 2.272.960 | 41,7% | 4.002.465 | 74,1% | (1.729.505) | -43,2% | |
| Titoli di stato, obbligazioni e azioni | 1.295.366 | 23,8% | 282.136 | 5,2% | 1.013.230 | 359,1% | |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.295.366 | 23,8% | 282.136 | 5,2% | 1.013.230 | 359,1% | |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 5.453.338 | 100,0% | 5.404.385 | 100,0% | 48.953 | 0,9% | |
| di cui Guided products & services | 2.771.228 | 50,8% | 4.560.961 | 84,4% | (1.789.733) | -39,2% |
Il Margine di intermediazione si attesta a 625,3 milioni di euro, registrando un incremento del 6,5% rispetto ai 586,9 milioni di euro registrati nell'esercizio 2017.
Gli Interessi netti e le Commissioni nette contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, del 5,2% e dell'11,2%, mentre il Risultato negoziazione, coperture e fair value registra una flessione dell'8,3%.
Gli Interessi netti crescono di circa 13,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, soprattutto, all'incremento della liquidità transazionale e alla maggior incidenza dell'attività di lending. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,30% (1,35% al 31 dicembre 2017).
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 30,4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, prinicipalmente, a maggiori commissioni nette relative ai servizi di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari (+3 milioni di euro), collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito e commissioni di consulenza in materia di investimenti (+123,8 milioni di euro), servizi di incasso e pagamento (+2,9 milioni di euro), altri servizi (+2,2 milioni di euro), relativi principalmente al canone annuo sulle carte di credito.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano una riduzione di 3,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", che includono le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato, rispettivamente, un risultato positivo di 1,6 milioni di euro e negativo di 3 milioni di euro nell'esercizio 2018. Nella voce sono presenti infine gli utili generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per un importo di 1,7 milioni di euro.
I Costi operativi si confermano sotto controllo evidenziando un incremento di 12,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+7,3 milioni di euro relativi a spese per il personale, di cui 2,2 milioni di euro attribuibili a Fineco AM, e +5,2 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa", di cui 1,5 milioni di euro attribuibili a Fineco AM). La crescita del 5,4% (3,8% al netto di Fineco AM), infatti, risulta contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela e struttura, a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificata da un cost/income ratio che si attesta al 39,3% (39,74% al 31 dicembre 2017).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni si attestano a -4,4 milioni di euro. Occorre precisare che il principio contabile IFRS 9, entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie e ha determinato, per la Banca, un ampliamento del perimetro di valutazione (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della Parte A della nota integrativa consolidata), pertanto il confronto rispetto al 2017 non è significativo. Al 31 dicembre 2018 la voce include, da un lato, rettifiche riconducibili principalmente ai crediti commerciali nei confronti della clientela retail, maggiori rispetto al 2017 per effetto del significativo incremento delle esposizioni non deteriorate (i crediti deteriorati sono invece sostanzialmente invariati rispetto all'anno precedente) e, dall'altro, riprese di valore relative principalmente alle esposizioni nei confronti della Capogruppo UniCredit, conseguenti al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 21,4 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto all'esercizio 2017 per effetto, principalmente, di maggiori oneri per il contributo annuo, ordinario e aggiuntivo, al Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) e per il contributo annuo destinato al Fondo di Solidarietà, versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo complessivamente pari a 14,3 milioni di euro rispetto ai 10,6 milioni di euro versati nell'esercizio precedente, parzialmente compensati da minori accantonamenti netti al fondo rischi per controversie legali e reclami. Si ricorda che il contributo annuo versato al Sistema di Garanzia dei Depositi nell'esercizio 2017 beneficiava, peraltro, dei conguagli dei contributi versati relativamente agli esercizi 2015 e 2016 per complessivi 1,3 milioni di euro.
I Profitti netti da investimenti si attestano a 1,1 milioni di euro. Il principio contabile IFRS 9 ha introdotto significativi cambiamenti in materia di classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, pertanto il confronto rispetto all'anno precedente non è significativo (per maggiori dettagli si rimanda alla "Sezione 5 – Altri aspetti" della Parte A della nota integrativa consolidata). La voce include, da un lato, le rettifiche di valore apportate ai nuovi titoli di debito di Stato, Enti Sovranazionali e agenzie governative acquistati nel corso dell'esercizio 2018 e, dall'altro, le riprese di valore rilevate principalmente sui titoli di debito emessi dalla Capogruppo UniCredit S.p.A., in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 354,8 milioni di euro, in aumento del 12,2% rispetto all'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 20189 precedentemente illustrate, il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari 359,5 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto all'esercizio 201710 anch'esso depurato delle relative poste non ricorrenti registrate.
Il Risultato d'esercizio si attesta a 241,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 12,7% rispetto ai 214,1 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2018 precedentemente illustrate, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 244,4 milioni di euro, in crescita dell'11,8% rispetto all'utile dell'esercizio 2017 anch'esso depurato delle relative poste non ricorrenti registrate.
I Finanziamenti a banche si attestano a 3.058,9 milioni di euro, sostanzialmente invariati rispetto al 31 dicembre 2017 (+0,6%). Le esposizioni sono rappresentate, principalmente, dalla liquidità depositata su conti correnti e depositi vincolati presso la Capogruppo UniCredit.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 2.955,1 milioni di euro, in aumento del 38,8% rispetto al 31 dicembre 2017, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2018, infatti, sono stati erogati 248 milioni di euro di prestiti personali, 411 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 945 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 377 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 46,4% (2.632,3 milioni di euro) rispetto al 31 dicembre 2017 (1.798,5 milioni di euro). L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 2,8 milioni di euro (2,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017) con un coverage ratio dell'88,23%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,11% (0,16% al 31 dicembre 2017).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 18.231,2 milioni di euro, in aumento del 9,1% rispetto al 31 dicembre 2017. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 9.115,8 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 10.838,9 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2017. Si precisa, infatti, che nel corso dell'esercizio 2018 la Capogruppo ha rimborsato titoli di debito giunti a scadenza per un valore nominale di 1.680 milioni di euro e 50 milioni di dollari, mentre i nuovi acquisti effettuati dalla Banca hanno riguardato titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e Agenzie governative.
I Debiti verso banche sono pari a 1.009,8 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al 31 dicembre 2017 (+9%). I debiti includono, principalmente, le operazioni di pronti contro termine realizzate con la Capogruppo UniCredit e le operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro realizzate con controparti bancarie.
I Debiti verso clientela si attestano a 22.273,2 milioni di euro, in aumento del 10,2% rispetto al 31 dicembre 2017 grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.
Il Patrimonio si attesta a 975,7 milioni di euro, in crescita del 33,3% rispetto al 31 dicembre 2017. L'incremento è riconducibile, principalmente, all'emissione in data 31 gennaio 2018 di un prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp (5,5 anni) per un ammontare di 200 milioni di euro, sottoscritto interamente dalla Capogruppo, alla quota dell'utile dell'esercizio 2017 destinato ad incremento delle riserve, come deliberato dall'Assemblea dell'11 aprile 2018, per un ammontare di 40,9 milioni di euro, alla crescita dell'utile dell'esercizio 2018 rispetto all'esercizio precedente, +27,1 milioni di euro, parzialmente compensato dagli acquisti di azioni proprie effettuati nel corso dell'esercizio 2018 in relazione al "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e al sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN" a favore di selezionati consulenti finanziari.
Nel 2018 è stata confermata e sostenuta, attraverso diverse attività di comunicazione, la campagna di "Capitale Umano", che già nel 2017 aveva portato al centro del progetto strategico di comunicazione della Banca l'Uomo e la sua capacità di governare la tecnologia e l'innovazione che FinecoBank propone alla propria clientela ed alla propria rete di consulenti finanziari. Nell'offerta della Banca, il ruolo sempre più centrale del consulente e dei servizi di financial advisory sono parte integrante della comunicazione e riassunti nel claim "Da sempre investiamo sulla tecnologia più evoluta che esista: l'uomo".
"La banca che semplifica la banca" è stato confermato al centro del posizionamento, unico, che FinecoBank ha continuato a comunicare e valorizzare anche nel 2018.
9 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3 milioni di euro (-2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), severance corrisposte nell'esercizio per un importo di -1,6 milioni di euro (-1,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale) e oneri di integrazione per un importo di 0,1 milioni di euro (-0,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
10 Perdite da cancellazione e rettifiche di valore apportate all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per un importo di -12,9 milioni di euro (-8,6 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale); rilascio di integration cost stimati nell'esercizio precedente, per un importo di +0,4 milioni di euro (+0,3 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale); variazione positiva delle imposte correnti riferita all'applicazione della partecipation exemption sulla plusvalenza realizzata nel 2016 dalla cessione della partecipazione in VISA Europe Ltd, per un importo di +3,9 milioni di euro.
Il primo semestre del 2018 ha rappresentato per la Banca il periodo di massima esposizione mediatica, grazie alla pianificazione di un importante flight pubblicitario a febbraio nel quale sono stati attivati tutti i mezzi di comunicazione (TV, radio, stampa economico-finanziaria, digital ed affissioni sul territorio) ed altri due flight di sola TV tra aprile e maggio con l'obiettivo di andare in continuità e sostenere la brand awareness.
Nel corso dell'anno sono stati pianificati anche quattro flight TV dedicati al segmento trading che hanno coinvolto anche il digital con obiettivi acquisitivi.
Il presidio sulla stampa nazionale a supporto del segmento Private Banking con la campagna "Si scrive Private Banking, si legge Fineco" è continuato per tutto il 2018 e si è affiancato ad un'altra attività, sempre sulla stampa, ma questa volta locale, con l'obiettivo di aumentare la visibilità e presidiare il territorio per supportare sempre di più le strutture manageriali.
Numerose le attività e gli eventi organizzati sul territorio, a favore della clientela Private e non, grazie anche a partnership con brand di prestigio ed eventi con experience esclusive.
L'edizione 2018 del Fineco Golf Club, che si è svolta tra maggio e ottobre, si è confermata come un'attività sempre più strategica e come strumento di retention e di acquisizione di nuovi clienti di fascia alta, oltre che un importante appuntamento riconosciuto e riconoscibile in ambito golfistico.
Le attività su Fineco UK sono state intesificate dall'inizio dell'anno. È partita una campagna di comunicazione multichannel e sono stati pianificati corsi e webinar education per far entrare in contatto prospect e clienti con l'offerta della Banca e con le piattaforme di trading. A febbraio 2018 FinecoBank ha partecipato al London Forex Show dove, tra gli altri, si è aggiudicata il premio come Best Forex Provider of the Year. A novembre è partita la nuova campagna di comunicazione multisoggetto "The multicurrency Bank" che ha visto l'utilizzo di TV, stampa e digital.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 10 gennaio 2018, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 9 gennaio 2018, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti dell'11 aprile 2018:
Il Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2018, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso (a livello della Banca ed a livello di Gruppo, ove previste) e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa) e del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 febbraio 2018, ha approvato:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'8 maggio 2018, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 4 maggio 2018, ha approvato la promessa di assegnare massime n. 905.066 azioni ordinarie FinecoBank ai beneficiari del "Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2018-2020 per i dipendenti" identificati dalla Banca.
In un anno caratterizzato da turbolenze sui mercati finanziari a seguito delle crescenti tensioni geopolitiche e dell'incertezza a livello politico in Italia, l'azione FinecoBank si è distinta nel panorama azionario italiano registrando un'ottima performance relativa rispetto agli indici Ftse MIB e Euro STOXX Banks: da inizio anno il Ftse MIB e l'Euro STOXX Banks hanno registrato un calo rispettivamente del 16% e 33%, mentre il titolo FinecoBank ha evidenziato una crescita del 3%.
Al 31 dicembre 2018 il prezzo dell'azione si attesta a quota 8,78 euro, in rialzo rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2017 pari a 8,54 euro e con un valore medio nell'anno 2018 pari a 9,82 euro. Inoltre, nel corso del 2018 il prezzo dell'azione ha raggiunto il massimo valore storico pari a 11,89 euro.
La capitalizzazione di mercato della società al 31 dicembre 2018 risulta pari a 5.341 milioni di euro.
| ANNO 2014 | ANNO 2015 | ANNO 2016 | ANNO 2017 | ANNO 2018 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) | |||||
| - massimo | 4,750 | 7,805 | 7,400 | 8,735 | 11,890 |
| - minimo | 3,808 | 4,438 | 4,622 | 5,345 | 7,956 |
| - medio | 4,173 | 6,479 | 5,980 | 6,914 | 9,823 |
| - fine periodo | 4,668 | 7,625 | 5,330 | 8,535 | 8,778 |
| Numero azioni (milioni) | |||||
| - in circolazione a fine periodo | 606,3 | 606,5 | 606,8 | 607,7 | 608,4 |
Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing. A queste si aggiunge l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, pienamente operativa a partire dal 2 luglio 2018.
Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. La Banca, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato.
Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria della Banca è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.
Per quanto riguarda il Banking e le Carte di pagamento la Banca è costantemente impegnata nell'intento di offrire ai propri clienti nuovi servizi o migliorare i servizi già esistenti, con una forte attenzione all'attività di digitalizzazione e all'innovazione. In tale ambito, nell'anno 2018 le principali novità hanno riguardato:
Per quanto riguarda gli aspetti normativi si evidenzia:
Si segnala un incremento del numero di conti correnti accesi presso la Banca, il cui effetto si registra principalmente nel saldo della raccolta diretta che passa da 19.941 milioni di euro del 31 dicembre 2017 a 22.069 milioni di euro del 31 dicembre 2018.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ANNO 2018 | ANNO 2017 | VARIAZIONI | |||||||
| PRODOTTI DI CREDITO | IMPORTO DI | IMPORTO DI | SPENDING | IMPORTO DI BILANCIO | |||||
| SPENDING | BILANCIO | SPENDING | BILANCIO | ASSOLUTA | % | ASSOLUTA | % | ||
| Carte di credito revolving | 51.194 | 43.201 | 50.989 | 41.890 | 205 | 0,4% | 1.311 | 3,1% | |
| Carte di credito a saldo | 2.851.868 | 277.241 | 2.586.400 | 246.535 | 265.468 | 10,3% | 30.706 | 12,5% | |
| Totale | 2.903.062 | 320.442 | 2.637.389 | 288.425 | 265.673 | 10,1% | 32.017 | 11,1% |
Per quanto riguarda la concessione di finanziamenti, nel 2018 è proseguita l'evoluzione dell'offerta dei prestiti personali e dei servizi di digital lending, con il rilascio:
È continuata, inoltre, l'attività di completamento del portafoglio dei prodotti di mutui ipotecari tramite l'introduzione:
Infine, sono state ampliate e sviluppate nuove funzionalità del prodotto Credit Lombard prevedendo la possibilità di aumentare la linea di credito operativa, aggiungendo nuovi strumenti in garanzia provenienti da dossier non a garanzia (nuova funzionalità "Aggiuntivi Credit Lombard") e trasferire tutti i titoli già a pegno verso un altro dossier di diversa tipologia, senza impatti sulla linea di fido (nuova funzionalità "Migrazione Credit Lombard").
È altresì continuata l'attività di progettazione e gestione di campagne di marketing che combinano attività creativa, promozionale, logistica e monitoraggio finalizzate a migliorare il posizionamento del brand e dell'offerta Fineco attraverso strumenti di web advertising e/o iniziative di passaparola (member gets member) rivolte ai già clienti.
La tabella di seguito riportata evidenzia un incremento delle erogazioni di prestiti personali e sovvenzioni chirografarie e concessioni di fidi in conto corrente rispetto all'anno precedente, compensate da una riduzione delle erogazioni di mutui.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ANNO 2018 | ANNO 2017 | VARIAZIONI | ||||||
| PRODOTTI DI CREDITO | IMPORTO DI | IMPORTO DI | EROGAZIONI | IMPORTO DI BILANCIO | ||||
| EROGAZIONI | BILANCIO | EROGAZIONI | BILANCIO | ASSOLUTA | % | ASSOLUTA | % | |
| Prestiti personali e sovvenzioni | ||||||||
| chirografarie a rimborso rateale | 247.995 | 433.647 | 230.195 | 350.320 | 17.800 | 7,7% | 83.327 | 23,8% |
| Fidi in conto corrente * | 945.053 | 1.018.700 | 831.351 | 641.554 | 113.702 | 13,7% | 377.146 | 58,8% |
| Mutui | 411.064 | 856.870 | 521.475 | 516.251 | (110.411) | -21,2% | 340.619 | 66,0% |
| Totale | 1.604.112 | 2.309.217 | 1.583.021 | 1.508.125 | 21.091 | 1,3% | 801.092 | 53,1% |
* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.
Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nell'anno 2018 ammontano complessivamente a 924 milioni di euro (899 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 18 milioni di euro garantiti da pegni e 7 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.
Il 2018 viene archiviato con risultati positivi nel brokerage, grazie a una piattaforma integrata e un'offerta completa di servizi e strumenti per operare sui mercati, associata ad un modello di business diversificato e a una strategia che si è concentrata sulla sostenibilità di lungo periodo della crescita della Banca nel suo complesso. I risultati giungono in una fase di mercato molto complessa che FinecoBank ha affrontato con un rafforzamento della propria efficienza operativa e con un aumento della produttività, ponendo attenzione particolare alla qualità, alla trasparenza e all'innovazione.
L'assolvimento degli obblighi normativi di Mifid 2 ed ESMA hanno caratterizzato in modo significativo l'industry del brokerage online in particolar modo in un contesto di volatilità ridotta. Il 2018 è stato un anno di turning point per il trading online. Ciononostante, la Banca ha consolidato la leadership nel mercato del brokerage italiano su azioni, per controvalore scambiato e per numero di operazioni, con quote di mercato che si sono attestate rispettivamente al 24,75% e al 22,38%, come confermano i dati Assosim di fine anno.
Nel 2018 l'offerta si è ulteriormente allargata con l'introduzione dei seguenti nuovi servizi e funzionalità:
La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del 2018 rispetto all'anno precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| VARIAZIONI | ||||
| ANNO 2018 | ANNO 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) | 7.232.629 | 7.348.739 | (116.110) | -1,6% |
| Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) | 1.245.012 | 933.401 | 311.611 | 33,4% |
| Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) | 515.151 | 531.582 | (16.431) | -3,1% |
| Totale ordini Equity | 8.992.792 | 8.813.722 | 179.070 | 2,0% |
| Ordini - Bond | 488.314 | 498.338 | (10.024) | -2,0% |
| Ordini - Derivati | 3.346.848 | 2.834.055 | 512.793 | 18,1% |
| Ordini - Forex | 712.753 | 875.734 | (162.981) | -18,6% |
| Ordini - CFD | 2.719.951 | 3.641.412 | (921.461) | -25,3% |
| Ordini - Fondi | 2.476.182 | 2.423.506 | 52.676 | 2,2% |
| Ordini - Pct | - | 2.863 | (2.863) | -100,0% |
| TOTALE ORDINI | 18.736.840 | 19.089.630 | (352.790) | -1,8% |
Si segnala l'incremento del 33,4% degli ordini sui titoli azionari USA e una buona performance degli ordini relativi ai contratti derivati, con un aumento del 18,1%, mentre registrano una flessione del 25,3% gli ordini dei contratti derivati CFD e del 18,6% quelli dei contratti derivati Forex.
La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta con gli ordini della clientela, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, CFD e Logos, registrati nel 2018 rispetto all'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| VARIAZIONI | ||||
| ANNO 2018 | ANNO 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Equity (internalizzazione) | 67.620.264 | 52.665.758 | 14.954.506 | 28,4% |
| Forex | 43.345.841 | 52.211.278 | (8.865.437) | -17,0% |
| CFD e Logos | 74.818.404 | 48.093.537 | 26.724.867 | 55,6% |
| Totale Volumi "internalizzati" | 185.784.509 | 152.970.573 | 32.813.936 | 21,45% |
La Banca offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti.
Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del 2018 la gamma si è ulteriormente arricchita con l'inserimento in piattaforma di oltre 410 nuovi ISIN e di 3 nuove Case di Investimento a disposizione della clientela. Occorre inoltre segnalare l'ingresso in piattaforma dei fondi di Fineco Asset Management DAC, società interamente controllata dalla Banca. In un primo momento, a partire da luglio 2018, la società ha ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte dell'Autorità Lussemburghese Commission de Surveillance du Secteur Financier per sostituirsi ad Amundi Luxembourg S.A. nell'attività di gestione dei fondi comuni di investimento denominati "CoreSeries". In un secondo momento, a partire da settembre 2018, ha lanciato la nuova gamma di fondi in delega, utilizzando partnership con i migliori gestori internazionali. La struttura di Fineco AM sfrutterà a pieno le potenzialità dell'architettura aperta guidata di Fineco e permetterà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente
Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, a fine marzo la gamma è stata arricchita con il lancio, in esclusiva per la rete FinecoBank, di Core Pension, fondo pensione aperto di Amundi SGR per la copertura dell'investimento di lungo periodo. Un contenitore che consente di combinare le esigenze di risparmio previdenziale del cliente in funzione del ciclo lavorativo e del profilo di rischio sostenibile e di sfruttare le agevolazioni fiscali tipiche di strumenti di previdenza complementare. Il prodotto è caratterizzato da un'elevata flessibilità nella composizione del portafoglio, grazie alla possibilità di investire scegliendo tra quattro comparti di investimento a equity crescente e una linea garantita. Nel corso del 2018 Core Pension ha raccolto circa 60 milioni di euro con oltre 5.000 adesioni.
Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel mese di marzo la gamma è stata ampliata con l'introduzione di una nuova versione di "Multiramo" con 5 combinazioni di Gestione Separata GEFIN e Fondi Interni Assicurativi (FIA) denominata Core Multiramo Extra, la cui raccolta netta da inizio anno è stata pari a circa 90 milioni di euro. Nel mese di aprile è stata lanciata la nuova Core Multiramo Target, che si avvale della Gestione Separata GEFIN di Aviva quale prevalente investimento iniziale per poi spostare gradualmente gli asset su un Fondo Interno Assicurativo (FIA) Equity a seconda del programma "Target" prestabilito al momento della sottoscrizione, la cui raccolta netta da inizio anno è stata pari a circa 740 milioni di euro. Infine, nel mese di dicembre, con lo scopo di soddisfare le crescenti esigenze di personalizzazione dei Private Banker Fineco e della rete di consulenti con clienti di elevato standing, ma anche per accogliere le masse rivenienti dalle richieste di trasferimenti di clientela private con posizioni attive su altri collocatori, è stata lanciata la Polizza Unit linked di diritto lussemburghese Lombard Private Client Insurance, che prevede investimenti minimi di 500 mila euro.
Nell'ambito del "Brokeraggio Assicurativo" è stata avviata la collaborazione con il broker First Advisory, attraverso il quale nel mese di marzo è stata lanciata la nuova polizza temporanea caso morte "High Protection" di Eurovita dedicata alla clientela Private.
Con riferimento ai servizi di consulenza, il 2018 è stato caratterizzato dal lancio di "Plus", l'esclusivo servizio dedicato alla rete FinecoBank: un contratto di consulenza attraverso il quale il consulente finanziario può offrire ai propri clienti portafogli altamente diversificati e costruiti liberamente. Caratteristica principale di "Plus" è la possibilità di offrire una consulenza globale in totale libertà utilizzando, oltre al risparmio gestito (fondi e sicav), anche prodotti di risparmio amministrato, ETP (ETF, ETC, ETN) e prodotti di risparmio assicurativo.
"Plus" offre una rendicontazione analitica e professionale, anche tramite "app", per analizzare le performance, tenerle monitorate attraverso alert personalizzabili, controllare il reale rapporto rischio/rendimento, il livello di diversificazione, la qualità degli strumenti, con check periodici del portafoglio. E' possibile visualizzare le performance di portafoglio anche nella modalità al lordo della tassazione. Con un solo "click" è possibile inviare il contratto, la diagnosi e l'eventuale trasferimento dei prodotti presenti sul dossier ordinario, secondo lo stile che caratterizza FinecoBank.
Nel 2018 la Banca ha migliorato ulteriormente la rendicontazione del servizio di consulenza Fineco Advice, arricchendola con le ritenute fiscali applicate alle vendite ed ai dividendi di Fondi/Sicav, al fine di visualizzare anche per la performance al lordo della tassazione, e l'indicazione dei profitti e perdite fiscali su ogni strumento. Sono stati inoltre apportati miglioramenti alla piattaforma Advice a disposizione della rete, semplificandone l'utilizzo e la fruizione da parte dei consulenti finanziari.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | VARIAZIONE | ||||
| 31.12.2018 | COMP % | 31.12.2017 | COMP % | ASSOLUTA | % | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 24.853.033 | 74,2% | 26.998.628 | 80,4% | (2.145.595) | -7,9% |
| Prodotti assicurativi | 7.618.203 | 22,8% | 6.074.833 | 18,1% | 1.543.370 | 25,4% |
| Gestioni patrimoniali | 1.095 | 0,0% | 6.729 | 0,0% | (5.634) | -83,7% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.012.355 | 3,0% | 482.573 | 1,4% | 529.782 | 109,8% |
| Totale saldo raccolta gestita | 33.484.686 | 100,0% | 33.562.763 | 100,0% | (78.077) | -0,2% |
Per quanto riguarda la rete dei consulenti finanziari, l'anno 2018 è stato caratterizzato dall'entrata in vigore della MiFID II e dal ritorno della volatilità.
L'introduzione della normativa MiFID II non ha comportato cambiamenti significativi nell'attività della rete FinecoBank, che da sempre ha fondato il proprio modello di consulenza sulla trasparenza verso il cliente e ha potuto usufruire di un'infrastruttura tecnologica in grado di supportare i consulenti nella gestione degli adempimenti legati all'introduzione delle novità normative. Tali elementi distintivi hanno consentito ai consulenti finanziari di dedicarsi con maggior intensità all'attività di assistenza alla clientela, con il principale intento di rafforzare e consolidare sempre più la relazione con il cliente, sostanziando nel contempo i concetti di trasparenza ambiti dalla normativa stessa.
Nonostante la fase di mercato piuttosto complessa caratterizzata dal ritorno della volatilità, la rete dei consulenti finanziari ha confermato la propria capacità di porsi come interlocutore privilegiato nella pianificazione finanziaria della clientela. La raccolta netta totale registrata nell'anno 2018 è stata pari a 5.453 milioni di euro, di cui 2.273 milioni di euro di raccolta gestita. La raccolta sui servizi di Advisory è stata pari a 2.771 milioni di euro. 85.214 sono stati i conti correnti aperti tramite la rete dei consulenti finanziari.
Nell'ambito del segmento Private si segnala che la raccolta netta è stata pari a circa 2.133 milioni di euro e gli asset complessivi al 31 dicembre 2018 ammontano a 23.438 milioni di euro, pari al 39% degli asset totali gestiti dalla rete; il numero dei clienti private è pari a 26.555 al 31 dicembre 2018, corrispondente al 2% della clientela totale.
La crescita registrata, come sottolineato anche in passato, è prodotta principalmente dalla rete in essere, senza particolari contributi apportati da campagne commerciali tattiche e da reclutamento, grazie anche al continuo perfezionamento dell'offerta, con una intensa attività sui servizi di advisory e prodotti assicurativi/previdenziali caratterizzati da un approccio di pianificazione per obiettivi e di costante monitoraggio e controllo del rischio. La vicinanza alla clientela è esplicitata anche attraverso eventi organizzati su tutto il territorio nazionale, con l'obiettivo di dare informazione sui temi finanziari rilevanti; da inizio anno si sono tenuti in modo capillare n. 1.112 eventi che hanno visto la partecipazione di oltre 42.000 tra clienti e prospect.
Con riferimento alla qualità della raccolta, si evidenzia come la rete in essere abbia visto incrementare il portafoglio medio pro-capite del 4,7% nell'arco di 12 mesi, con un incremento delle masse gestite del 3,5% e di ben il 5,4% sui c.d. Guided Products rispetto alla fine dell'esercizio precedente.
Contestualmente è stato rafforzato l'input sulla selettività del reclutamento, focalizzato ad innalzare anche la qualità media della rete. Sono stati maggiormente focalizzati i target di interesse, tra i quali i comuni denominatori devono essere rappresentati da:
Nell'anno 2018 sono stati inseriti 70 nuovi consulenti finanziari provenienti dal settore delle reti, dalle banche tradizionali e dal Private Banking. Nell'ambito del c.d. "progetto giovani", che avvia alla professione giovani neolaureati, sono stati inseriti 51 nuovi consulenti.
Al 31 dicembre 2018 la rete è composta da 2.578 consulenti finanziari distribuiti sul territorio con 390 negozi finanziari (Fineco Center), gestiti direttamente dalla Banca o dai consulenti finanziari stessi. Continui anche gli investimenti sulle strutture commerciali utilizzate dai consulenti finanziari, che contribuiscono ad elevare l'immagine e dare sempre maggiore capillarità alla presenza della Banca sul territorio.
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso dell'esercizio 2018 a confronto con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ANNO 2018 | COMP % | VARIAZIONI | |||||
| ANNO 2017 | COMP % | ASSOLUTA | % | ||||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.890.730 | 34,7% | 1.252.370 | 23,2% | 638.360 | 51,0% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (5.718) | -0,1% | (132.586) | -2,5% | 126.868 | -95,7% | |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.885.012 | 34,6% | 1.119.784 | 20,7% | 765.228 | 68,3% | |
| Gestioni patrimoniali | (5.598) | -0,1% | (3.758) | -0,1% | (1.840) | 49,0% | |
| Fondi comuni di investimento e altri fondi | (132.127) | -2,4% | 2.271.437 | 42,0% | (2.403.564) | n.c. | |
| Prodotti assicurativi | 1.830.387 | 33,6% | 1.651.876 | 30,6% | 178.511 | 10,8% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 580.298 | 10,6% | 82.910 | 1,5% | 497.388 | 599,9% | |
| RACCOLTA GESTITA | 2.272.960 | 41,7% | 4.002.465 | 74,1% | (1.729.505) | -43,2% | |
| Titoli di stato, obbligazioni e azioni | 1.295.366 | 23,8% | 282.136 | 5,2% | 1.013.230 | 359,1% | |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.295.366 | 23,8% | 282.136 | 5,2% | 1.013.230 | 359,1% | |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 5.453.338 | 100,0% | 5.404.385 | 100,0% | 48.953 | 0,9% | |
| di cui Guided products & services | 2.771.228 | 50,8% | 4.560.961 | 84,4% | (1.789.733) | -39,2% |
La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 31 dicembre 2018. Il saldo della raccolta diretta e indiretta, pari a 59.910 milioni di euro, ha registrato un incremento del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2017, grazie all'apporto positivo della raccolta realizzata nel corso dell'esercizio, pari a 5.453 milioni di euro, nonostante l'effetto mercato negativo registrato nel 2018, che ha sostanzialmente azzerato la crescita della raccolta gestita e amministrata.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 31.12.2018 | COMP % | 31.12.2017 | COMP % | ASSOLUTA | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 16.564.769 | 27,6% | 14.674.039 | 25,3% | 1.890.730 | 12,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 2.793 | 0,0% | 8.424 | 0,0% | (5.631) | -66,8% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 16.567.562 | 27,7% | 14.682.463 | 25,4% | 1.885.099 | 12,8% |
| Gestioni patrimoniali | 1.095 | 0,0% | 6.729 | 0,0% | (5.634) | -83,7% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 24.476.015 | 40,9% | 26.565.970 | 45,9% | (2.089.955) | -7,9% |
| Prodotti assicurativi | 7.545.142 | 12,6% | 5.992.040 | 10,4% | 1.553.102 | 25,9% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.012.329 | 1,7% | 482.571 | 0,8% | 529.758 | 109,8% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 33.034.581 | 55,1% | 33.047.310 | 57,1% | (12.729) | 0,0% |
| Titoli di stato, obbligazioni e azioni | 10.307.435 | 17,2% | 10.157.116 | 17,5% | 150.319 | 1,5% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 10.307.435 | 17,2% | 10.157.116 | 17,5% | 150.319 | 1,5% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE | ||||||
| CONSULENTI FINANZIARI | 59.909.578 | 100,0% | 57.886.889 | 100,0% | 2.022.689 | 3,5% |
| di cui Guided products & services | 22.342.564 | 37,3% | 21.197.073 | 36,6% | 1.145.491 | 5,4% |
Al 31 dicembre 2018 le risorse della Banca sono pari a 1.154 in aumento rispetto alle 1.120 presenti in azienda al 31 dicembre 2017 e sono così composte:
| RISORSE | 31 DICEMBRE 2018 | 31 DICEMBRE 2017 |
|---|---|---|
| Dipendenti FinecoBank | 1.157 | 1.119 |
| Dipendenti del Gruppo distaccati in FinecoBank (+) | - | 4 |
| Dipendenti FinecoBank distaccati nel Gruppo (-) | (3) | (3) |
| Totale risorse | 1.154 | 1.120 |
Nel 2018 sono proseguite, con particolare attenzione alle tematiche di genere, le attività volte al rafforzamento ed all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo ed al controllo e gestione dei rischi. Questo ha portato all'assunzione di n. 127 risorse di cui:
Delle 120 assunzioni provenienti dal mercato, la maggior parte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.
In continuità con gli anni precedenti prosegue l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus ai Millenials, grazie anche ad iniziative di formazione volte a sensibilizzare il middle management per la corretta gestione e comprensione delle dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni.
Il 2018 ha visto un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 29 risorse consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.
Nel corso dell'anno le uscite hanno coinvolto complessivamente 89 risorse di cui:
Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:
| UOMINI | DONNE | TOTALE | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| QUALIFICA | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Dirigenti | 22 | 23 | 4 | 4 | 26 | 27 |
| Quadri Direttivi | 256 | 239 | 103 | 98 | 359 | 337 |
| Aree Professionali | 380 | 368 | 392 | 387 | 772 | 755 |
| Totale | 658 | 630 | 499 | 489 | 1.157 | 1.119 |
Al 31 dicembre 2018 i part-time presenti in Banca sono 89, circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 43% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 9 anni, mentre l'età media è pari a circa 40 anni.
Nel corso del 2018 la formazione dei dipendenti si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare focus sulla formazione obbligatoria, tecnica e linguistica.
Di seguito il dettaglio delle ore di formazione per area di intervento:
| AREA INTERVENTO | ORE DI FORMAZIONE |
|---|---|
| Obbligatoria | 8.414 |
| Tecnica | 14.183 |
| Linguistica | 9.918 |
| Comportamentale – Manageriale | 429 |
| Totale | 32.944 |
FinecoBank è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al nostro business di essere profittevole e sostenibile nel tempo.
In particolare, nel corso del 2018 è stata ribadita l'importanza della Compliance Culture, fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole è alla base del business di FinecoBank.
Per questo motivo la formazione obbligatoria viene estesa a tutti i dipendenti FinecoBank, che possono fruire dei corsi sia in modalità e-learning, grazie alla Piattaforma di Gruppo MyLearning, sia attraverso l'organizzazione di aule su tematiche specifiche (es. Antiriciclaggio, Financial Sanctions, Volcker Rule). Inoltre, sono stati effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria, al fine di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare la Società dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi.
Al fine di consentire l'acquisizione delle competenze tecniche necessarie per migliorare sia la produttività aziendale, che il livello di specializzazione dei dipendenti, sono stati organizzati interventi formativi mirati usufruendo della collaborazione di fornitorni esterni o di competenze interne.
Nel corso del 2018 il personale della Banca ha avuto la possibilità di partecipare, su base volontaria, al corso "Risk Cross Functions" (opportunità estesa a tutti i ruoli della Banca), ossia un corso dedicato alla formazione sui rischi, attraverso la piattaforma di Gruppo My Learning.
Inoltre, grazie al catalogo formativo di Gruppo (MyCampus), è stato possibile estendere ulteriormente l'offerta formativa e-learning dedicata a diverse tematiche.
Al fine di mantenere gli alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, all'interno della struttura del Customer Relationship Management sono stati organizzati corsi di formazione per un totale di 11.566 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo, oltre al rafforzamento delle capacità relazionali e di comunicazione.
A seguito dell'esperienza positiva a cui ha fatto da pilota l'area del CRM nel corso dell'anno precedente, nel 2018 alcune strutture della Banca sono state coinvolte nel Leadership Training Program, un percorso di formazione dedicato ai responsabili di Team, che li ha visti partecipare a sessioni in aula, coaching e training on the job. Lo scopo di questa iniziativa è quello di rafforzare le loro capacità manageriali e gestire il proprio ruolo in modo coerente ed efficace.
A sostegno del piano di Business Continuity della Banca è proseguita la formazione attraverso affiancamentI certificatI dalla compilazione di registri.
Considerata la rilevanza della formazione linguistica, è stata messa a disposizione dei dipendenti una piattaforma accessibile a tutti, che consente l'apprendimento della lingua inglese attraverso l'utilizzo di strumenti didattici come video, role-playing e aule virtuali. Circa 450 dipendenti si sono iscritti ed utilizzano tale piattaforma.
Nel 2018 circa 240 dipendenti hanno partecipato a corsi di inglese in aula o telefonici, a seconda delle necessità specifiche. In alcuni casi, sono stati realizzati corsi individuali di Business e Legal English.
Al 31 dicembre 2018 le risorse della società sono 13, di cui 4 donne e 9 uomini con un'età media pari a circa 35 anni.
Le assunzioni provenienti da mercato, avvenute nel 2018, sono state finalizzate alla costituzione dello staff della società, i profili selezionati infatti ricoprono sia funzioni di business che di supporto e controllo.
Il sistema informativo della Banca si compone fondamentalmente di sei elementi:
Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.
Nel corso del 2018 la struttura ICT è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili e ad alto valore aggiunto per la clientela.
Nella fattispecie, dal punto di vista architetturale, è proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, nonché il continuo miglioramento e tuning dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa.
Tra le principali attività progettuali concluse si segnalano:
Tra le attività di carattere normativo si segnalano:
Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.
La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.
Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.
La Banca Centrale Europea o la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.
Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca prevede quattro tipologie di controlli:
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni si fonda su:
organi e funzioni di controllo, comprendendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Rischi e Parti Correlate, il Comitato Remunerazione, il Comitato Nomine e Sostenibilità, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale11, il
11 Nominato anche "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" ai sensi del principio 7.P.3 del codice di Autodisciplina delle società quotate.
Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01 nonché le funzioni aziendali di controllo (Risk Management, Compliance12, Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo13;
In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato. La Banca, in quanto "ente creditizio insediato in uno Stato membro partecipante" ed appartenente al Gruppo UniCredit (classificato come "gruppo vigilato significativo"), risulta iscritta nell'elenco dei "soggetti vigilati significativi".
Per quanto concerne la controllata Fineco Asset Management DAC, formalmente costituita a fine 2017 e divenuta operativa nel mese di luglio 2018, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance e di Risk Management da parte di funzioni interne alla società, mentre l'attività di Internal Audit è attribuita in outsourcing a specifica struttura di UniCredit S.p.A..
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca deve fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
12 Nell'ambito di tale funzione è presente anche il Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricato di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo. Il Compliance Officer è nominato anche Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.
13 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni. In particolare nel caso della Banca, rilevano il Presidio Locale per la normativa in materia di Operazioni con Soggetti in conflitto di interesse (in carico alla Unit Segreteria Societaria della Direzione Legal & Corporate Affairs), il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF (identificato nel CFO della Banca), il Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro; la funzione Human Resources, il responsabile Business Continuity & Crisis Management e il responsabile dell'Outsourcing Management (Cost Manager Assistant). Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.
La struttura organizzativa della Banca è coerente con le Linee Guida emanate dalla Capogruppo (Group Organization Guidelines).
Le Linee Guida definiscono principi e regole organizzative al fine di garantire coerenza di applicazione a livello di tutte le Entità del Gruppo, attraverso:
Nel corso del primo semestre 2018 sono state apportate alcune modifiche alla struttura organizzativa. In particolare, nell'ambito della Direzione Global Business, della Direzione Legal & Corporate Affairs e della Direzione Chief Risk Officer (CRO) sono state ridistribuite alcune attività, riorganizzando le strutture interessate, con l'obiettivo di migliorarne l'efficienza e, ove possibile, di ridurre il numero di riporti gerarchici alle stesse direzioni.
In data 1 marzo 2018, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha nominato il Responsabile della protezione dei dati (anche Data Protection Officer), in ottemperanza dell'articolo 39 Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (GDPR).
Nel corso del secondo semestre 2018, le responsabilità e le attività della Direzione Servizi di Investimento e Private Banking sono state ridistribuite tra la Direzione Global Business e la Direzione Commerciale Rete PFA, ridenominata Direzione Commerciale Rete PFA & Private Banking. Conseguentemente è stata cancellata la Direzione Servizi di Investimento e Private Banking. Inoltre, nell'ambito della Direzione ICT, si è provveduto ad una riorganizzazione della Direzione stessa, identificando un unico punto di governo e supervisione per i processi in ambito ICT e di sicurezza informatica.
L'attuale modello organizzativo della Banca pone le proprie basi su un modello di tipo funzionale che promuove economie di scala e facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza. Il modello garantisce la necessaria dinamicità decisionale, mantenendo il "collegamento orizzontale" tra le varie funzioni. Nell'attuale formulazione, pur applicando il concetto di "specializzazione funzionale", viene mantenuto l'approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi.
I collegamenti orizzontali sono garantiti dal funzionamento di appositi Comitati che presidiano le linee di Business e lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti, anche al fine di garantire le necessarie sinergie dei canali distributivi.
In linea generale, il modello prevede un'articolazione in ranghi organizzativi (Department, Unit, Team e Strutture "tecniche"), in funzione del dimensionamento della struttura e del relativo grado di complessità organizzativa delle attività presidiate.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano le seguenti strutture: il Network PFA & Private Banking Department, il Global Business Department, il CFO (Chief Financial Officer) Department, il CRO (Chief Risk Officer) Department, il Network Controls, Monitoring and Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, il GBS (Global Banking Services) Department, la Unit Human Resources, la Unit Compliance e il Team Identity & Communication.
Il modello organizzativo consente di identificare tre principali linee funzionali, che governano:
In breve sintesi:
Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.
Con riferimento alle attività di audit, la Banca, in linea con le indicazioni della Capogruppo, ha adottato un modello di esternalizzazione basato su uno specifico contratto di servizio stipulato con UniCredit S.p.A.. In relazione a detto modello, il Comitato Rischi e Parti Correlate (comitato di derivazione consiliare) è chiamato a svolgere i compiti di "soggetto di collegamento" fra la Banca e l'outsourcer, oltre a supportare il Consiglio di Amministrazione – con funzioni informative, consultive, propositive ed istruttorie – nella definizione, basata su un approccio risk-oriented, delle linee di indirizzo del complessivo sistema di controllo interno e nella valutazione della sua efficacia ed efficienza.

Come previsto dalla normativa di riferimento, la Banca si è dotata di un modello che prevede strutture organizzative dedicate alla gestione della Business Continuity e delle Crisi, sia in regime di attività ordinaria sia in situazioni di emergenza.
L'impianto di Business Continuity e Crisis Management della Banca prevede il piano di gestione delle emergenze e delle crisi ed il piano di continuità operativa, di cui costituiscono parte integrante il piano di disaster recovery (che stabilisce le misure per il ripristino delle applicazioni e dei sistemi informativi colpiti da "disastro") ed il piano di cyber attack (che definisce - per i processi sistemici - le strategie per la gestione degli attacchi informatici su larga scala).
Tali Piani descrivono le modalità di gestione delle crisi e vengono aggiornati e verificati regolarmente per garantirne l'efficacia e l'adeguatezza.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| ATTIVO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 6 | 613 | (607) | -99,0% | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 6.876 | 8.827 | (1.951) | -22,1% | |
| Finanziamenti a banche | 3.058.882 | 3.039.207 | 19.675 | 0,6% | |
| Finanziamenti a clientela | 2.955.074 | 2.129.219 | 825.855 | 38,8% | |
| Altre attività finanziarie | 18.231.182 | 16.715.041 | 1.516.141 | 9,1% | |
| Coperture | 8.187 | 10.048 | (1.861) | -18,5% | |
| Attività materiali | 16.632 | 15.205 | 1.427 | 9,4% | |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - | |
| Altre attività immateriali | 8.705 | 7.909 | 796 | 10,1% | |
| Attività fiscali | 6.714 | 9.249 | (2.535) | -27,4% | |
| Altre attività | 350.770 | 315.415 | 35.355 | 11,2% | |
| Totale dell'attivo | 24.732.630 | 22.340.335 | 2.392.295 | 10,7% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Debiti verso banche | 1.009.774 | 926.001 | 83.773 | 9,0% | |
| Debiti verso clientela | 22.273.188 | 20.205.036 | 2.068.152 | 10,2% | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.221 | 11.936 | (9.715) | -81,4% | |
| Coperture | 7.941 | (397) | 8.338 | n.c. | |
| Passività fiscali | 12.390 | 10.234 | 2.156 | 21,1% | |
| Altre passività | 451.435 | 455.699 | (4.264) | -0,9% | |
| Patrimonio | 975.681 | 731.826 | 243.855 | 33,3% | |
| - capitale e riserve | 744.256 | 526.046 | 218.210 | 41,5% | |
| - riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) | (1.454) | 17,4% | |
| - risultato netto | 241.219 | 214.120 | 27.099 | 12,7% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.732.630 | 22.340.335 | 2.392.295 | 10,7% |
Le Attività finanziarie di negoziazione risultano pari a 6,9 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Conti correnti e depositi a vista | 1.922.041 | 1.993.139 | (71.098) | -3,6% |
| Depositi a scadenza | 1.127.298 | 1.028.152 | 99.146 | 9,6% |
| Altri finanziamenti: | 9.543 | 17.916 | (8.373) | -46,7% |
| 1 Pronti contro termine attivi | 416 | 54 | 362 | n.c. |
| 2 Altri | 9.127 | 17.862 | (8.735) | -48,9% |
| Totale | 3.058.882 | 3.039.207 | 19.675 | 0,6% |
I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti principalmente dai rapporti intrattenuti con UniCredit S.p.A., per un importo di bilancio pari a 1.887,3 milioni di euro (1.958,6 milioni di euro al 31 dicembre 2017), ed in misura inferiore dai conti correnti intrattenuti con banche esterne al Gruppo, tra i quali i conti correnti aperti dalla Banca per l'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti UK e i conti correnti aperti da Fineco AM per la gestione della propria liquidità.
I "Depositi a scadenza" sono costituiti dai depositi intrattenuti dalla Banca con UniCredit S.p.A. per un importo di 1.119,3 milioni di euro (1.028,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017), tra i quali il deposito per riserva obbligatoria, e il deposito intrattenuto da Fineco AM con UniCredit Bank Ireland Plc per un importo pari a 8 milioni di euro.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 5,3 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (14,6 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e per 3,8 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (3,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Conti correnti | 1.018.700 | 641.554 | 377.146 | 58,8% | |
| Pronti contro termine attivi | 148.797 | 202.701 | (53.904) | -26,6% | |
| Mutui | 856.870 | 516.251 | 340.619 | 66,0% | |
| Carte di credito, prestiti personali | 750.141 | 633.048 | 117.093 | 18,5% | |
| Altri finanziamenti | 180.566 | 135.665 | 44.901 | 33,1% | |
| Totale | 2.955.074 | 2.129.219 | 825.855 | 38,8% |
I Finanziamenti a clientela sono pari a 2.955,1 milioni di euro, in crescita del 38,8% rispetto al 31 dicembre 2017, e sono rappresentati da:
I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 2.632,3 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 46,4%, grazie all'erogazione, nel corso del 2018, di 248 milioni di euro di prestiti personali e 411 milioni di euro di mutui oltre a nuovi affidamenti in conto corrente per un importo di 945 milioni di euro, che hanno determinato un incremento delle esposizioni in conto corrente di 377,2 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| FINANZIAMENTI A CLIENTELA | CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||
| (RICLASSIFICA GESTIONALE) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % |
| Conti correnti | 1.016.930 | 639.726 | 377.204 | 59,0% |
| Utilizzo carte di credito | 320.379 | 288.382 | 31.997 | 11,1% |
| Mutui | 856.856 | 516.237 | 340.619 | 66,0% |
| Prestiti personali | 428.979 | 343.867 | 85.112 | 24,8% |
| Altri finanziamenti | 6.460 | 7.641 | (1.181) | -15,5% |
| Finanziamenti in bonis | 2.629.604 | 1.795.853 | 833.751 | 46,4% |
| Conti correnti | 1.770 | 1.828 | (58) | -3,2% |
| Mutui | 14 | 14 | - | 0,0% |
| Utilizzo carte di credito | 63 | 43 | 20 | 46,5% |
| Prestiti personali | 720 | 756 | (36) | -4,8% |
| Altri finanziamenti | 99 | 26 | 73 | 280,8% |
| Finanziamenti deteriorati | 2.666 | 2.667 | (1) | 0,0% |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 2.632.270 | 1.798.520 | 833.750 | 46,4% |
| Pronti contro termine | 148.768 | 202.620 | (53.852) | -26,6% |
| Pronti contro termine - deteriorati | 29 | 81 | (52) | n.c. |
| Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione | 84.963 | 42.609 | 42.354 | 99,4% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi | ||||
| finanziari | 88.922 | 85.284 | 3.638 | 4,3% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi | ||||
| finanziari - deteriorati | 122 | 105 | 17 | 16,2% |
| Crediti di funzionamento e altri crediti | 322.804 | 330.699 | (7.895) | -2,4% |
| Finanziamenti a clientela | 2.955.074 | 2.129.219 | 825.855 | 38,8% |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| IMPORTO LORDO | FONDO SVALUTAZIONE | IMPORTO NETTO | COVERAGE RATIO | |||||
| CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | CONSISTENZE AL | DATI AL | |||||
| CATEGORIA | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Sofferenze | 19.714 | 20.848 | (18.067) | (19.118) | 1.647 | 1.730 | 91,65% | 91,70% |
| Inapempienze probabili | 2.659 | 2.109 | (2.042) | (1.614) | 617 | 495 | 76,80% | 76,53% |
| Scaduti | 1.562 | 1.356 | (1.009) | (728) | 553 | 628 | 64,60% | 53,69% |
| Totale | 23.935 | 24.313 | (21.118) | (21.460) | 2.817 | 2.853 | 88,23% | 88,27% |
La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 2,8 milioni di euro, di cui 1,6 milioni di euro di crediti in sofferenza, 0,6 milioni di euro di inadempienze probabili e 0,6 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,11% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,16% al 31 dicembre 2017) e sono relativi, principalmente, a scoperti di conto corrente e prestiti personali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) | ||||
| altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 13.342 | 539.854 | (526.512) | -97,5% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||||
| complessiva | 961.773 | 1.042.471 | (80.698) | -7,7% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 17.256.067 | 15.132.716 | 2.123.351 | 14,0% |
| - titoli di debito emessi da banche | 9.382.112 | 10.406.251 | (1.024.139) | -9,8% |
| - titoli di debito emessi da clientela | 7.873.955 | 4.726.465 | 3.147.490 | 66,6% |
| Totale | 18.231.182 | 16.715.041 | 1.516.141 | 9,1% |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 6,1 milioni di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2018 pari a 1,6 milioni di euro, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in seguito alla contribuzione versata allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 7,2 milioni di euro (di cui 6,7 milioni di euro relativi all'operazione Carige e 0,5 milioni di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico 2018 di 3 milioni di euro. Per maggiori dettagli in merito all'esposizione nei confronti dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata.
Al 31 dicembre 2017 la medesima voce era comprensiva di due titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. con cedola in arrears, per un importo nominale complessivo di 532,6 milioni di euro, le cui caratteristiche contrattuali non ne hanno consentito il superamento del Test SPPI e pertanto sono stati riclassificati in sede di transizione all'IFRS 9 nella voce dell'attivo di bilancio IFRS 9 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value". Si precisa che il titolo UniCredit dell'importo di 150,1 milioni di euro è stato rimborsato in data 2 gennaio 2018, mentre il titolo dell'importo di 382,5 milioni di euro, valutato al fair value in sede di transizione all'IFRS 9, è stato oggetto di ristrutturazione in data 2 gennaio 2018, con conseguente derecognition del vecchio strumento finanziario e rilevazione del nuovo strumento finanziario fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (voce 40. dell'attivo di bilancio IFRS 9). Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata.
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali, in sede di prima applicazione dell'IFRS 9, è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"14 . Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stati suddivisi per paese emittente:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| CONTROPARTE | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Italia | 816.900 | 725.220 | 91.680 | 12,6% | |
| Spagna | - | 242.451 | (242.451) | -100,0% | |
| Francia | 35.471 | 10.124 | 25.347 | 250,4% | |
| America | 67.585 | 64.671 | 2.914 | 4,5% | |
| Irlanda | 41.812 | - | 41.812 | - | |
| Totale | 961.768 | 1.042.466 | (80.698) | -7,7% |
I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono a titoli obbligazionari emessi da:
14 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono esclusivamente ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta la suddivisione per emittente:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| CONTROPARTE | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Italia | 3.150.186 | 2.557.575 | 592.611 | 23,2% | |
| Spagna | 3.411.725 | 2.120.318 | 1.291.407 | 60,9% | |
| Germania | 127.432 | - | 127.432 | - | |
| Polonia | 79.660 | 48.572 | 31.088 | 64,0% | |
| Francia | 255.743 | - | 255.743 | - | |
| Austria | 208.562 | - | 208.562 | - | |
| Irlanda | 171.703 | - | 171.703 | - | |
| Belgio | 181.983 | - | 181.983 | - | |
| EFSF (European Financial Stability Facility) | 160.493 | - | 160.493 | - | |
| ESM (European Stability Mechanism) | 126.468 | - | 126.468 | - | |
| Totale | 7.873.955 | 4.726.465 | 3.147.490 | 66,6% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive | - | 400 | (400) | -100,0% | |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni positive | 3.314 | 58 | 3.256 | n.c. | |
| Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica | 4.873 | 9.590 | (4.717) | -49,2% | |
| Totale attivo | 8.187 | 10.048 | (1.861) | -18,5% | |
| di cui: | |||||
| Valutazioni positive | 2.575 | 499 | 2.076 | 416,0% | |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 739 | (41) | 780 | n.c. | |
| Adeguamento di valore delle attività coperte | 4.873 | 9.590 | (4.717) | -49,2% | |
| Totale attivo | 8.187 | 10.048 | (1.861) | -18,5% | |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative | 5.341 | 249 | 5.092 | 2045,0% | |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni negative | - | 3.126 | (3.126) | -100,0% | |
| Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica | 2.600 | (3.772) | 6.372 | n.c. | |
| Totale passivo | 7.941 | (397) | 8.338 | -2100,3% | |
| di cui: | |||||
| Valutazioni negative | 4.703 | 3.959 | 744 | 18,8% | |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 638 | (584) | 1.222 | n.c. | |
| Adeguamento di valore delle passività coperte | 2.600 | (3.772) | 6.372 | n.c. | |
| Totale passivo | 7.941 | (397) | 8.338 | -2100,3% |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| SINTESI VALUTAZIONI DERIVATI DI COPERTURA 31.12.2018 | ATTIVO | PASSIVO | SBILANCIO |
| Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo | 2.575 | 4.703 | (2.128) |
| Adeguamento di valore delle attività /passività coperte | 4.873 | 2.600 | 2.273 |
| Totale | 7.448 | 7.303 | 145 |
Al 31 dicembre 2018 le attività coperte sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono esclusivamente a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto di 0,1 milioni di euro di ratei interessi positivi contabilizzati nel margine di interesse, è positivo per 0,1 milioni di euro.
Le Attività materiali sono costituite da immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature. Gli investimenti, che hanno riguardato principalmente le macchine elettroniche, sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ALTRE VARIAZIONI E | AMMORTAMENTI E | ||||
| INVESTIMENTI | VENDITE | RETTIFICHE | |||
| ATTIVITÀ MATERIALI | SALDO AL 31.12.2017 | ANNO 2018 | ANNO 2018 | ANNO 2018 SALDO AL 31.12.2018 | |
| Immobili | 2.304 | 2 | (109) | (109) | 2.088 |
| Macchine elettroniche | 9.798 | 4.968 | (145) | (3.677) | 10.944 |
| Mobili e arredi | 1.480 | 1.472 | (1) | (1.115) | 1.836 |
| Impianti e attrezzature | 1.623 | 704 | - | (563) | 1.764 |
| Totale | 15.205 | 7.146 | (255) | (5.464) | 16.632 |
L'Avviamento iscritto in bilancio, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).
Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business della Banca, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.
L'impairment test dell'avviamento iscritto in bilancio, effettuato al 31 dicembre 2018, non ha fatto emergere alcuna evidenza di perdite di valore; per ogni ulteriore informazione relativa al test di impairment si rinvia alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato della nota integrativa consolidata.
Le Altre attività immateriali comprendono principalmente gli acquisti e le implementazioni delle procedure informatiche che presentano utilità pluriennale, necessarie al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte della Banca di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| SALDO AL | INVESTIMENTI ANNO | ALTRE VARIAZIONI E | AMMORTAMENTI E | SALDO AL | |
| ATTIVITÀ IMMATERIALI | 31.12.2017 | 2018 | VENDITE ANNO 2018 | RETTIFICHE ANNO 2018 | 31.12.2018 |
| Software | 7.081 | 5.588 | - | (4.650) | 8.019 |
| Altre attività immateriali | 828 | 167 | - | (309) | 686 |
| Totale | 7.909 | 5.755 | - | (4.959) | 8.705 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Attività fiscali | |||||
| Attività correnti | 467 | 1.765 | (1.298) | -73,5% | |
| Attività fiscali anticipate | 28.977 | 32.927 | (3.950) | -12,0% | |
| Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 | 4.033 | 3.828 | 205 | 5,4% | |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 33.477 | 38.520 | (5.043) | -13,1% | |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (26.763) | (29.271) | 2.508 | -8,6% | |
| Totale Attività fiscali | 6.714 | 9.249 | (2.535) | -27,4% | |
| Altre attività | |||||
| Partite in corso di lavorazione | 29 | 99 | (70) | -70,7% | |
| Partite in attesa di regolamento | 4.597 | 4.498 | 99 | 2,2% | |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 30.356 | 20.632 | 9.724 | 47,1% | |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 2.170 | 4.721 | (2.551) | -54,0% | |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali" | 269.189 | 249.443 | 19.746 | 7,9% | |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
4.303 | 2.153 | 2.150 | 99,9% | |
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 8.489 | 4.985 | 3.504 | 70,3% | |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da | |||||
| quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | 24.588 | 21.972 | 2.616 | 11,9% | |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 6.928 | 6.774 | 154 | 2,3% | |
| Altre partite | 121 | 138 | (17) | -12,3% | |
| Totale Altre attività | 350.770 | 315.415 | 35.355 | 11,2% |
Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.
La diminuzione delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuta principalmente alla riduzione delle "Attività fiscali anticipate" in sede di prima applicazione del principio contabile IFRS 9. Per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della Parte A – Politiche contabili.
Per quanto riguarda la voce Altre attività, si evidenzia l'incremento di 19,7 milioni di euro delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Attività fiscali" determinato da maggiori acconti versati per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi e per l'imposta di bollo, e l'incremento di 9,5 milioni di euro delle "Partite definitive non imputabili ad altre voci" determinato, principalmente, dal regolamento sui circuiti delle transazioni con carte di credito. Le Altre attività rilevate da Fineco AM ammontano a 0,2 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Debiti verso banche centrali | - | - | - | - | |
| Debiti verso banche | |||||
| Conti correnti e depositi a vista | 52.563 | 42.756 | 9.807 | 22,9% | |
| Finanziamenti | 933.352 | 868.651 | 64.701 | 7,4% | |
| - Pronti contro termine passivi | 933.352 | 868.651 | 64.701 | 7,4% | |
| Altri debiti | 23.859 | 14.594 | 9.265 | 63,5% | |
| Totale | 1.009.774 | 926.001 | 83.773 | 9,0% |
I Debiti verso banche, rappresentati principalmente da operazioni di pronti contro termine, sono pari a 1.009,8 milioni di euro ed evidenziano una crescita del 9% rispetto al 31 dicembre 2017.
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita dai conti correnti reciproci e di finanziamento con UniCredit S.p.A., per un importo di 18,3 milioni di euro (6,1 milioni di euro al 31 dicembre 2017), da conti correnti intrattenuti con banche esterne al Gruppo per l'operatività in titoli, per un importo di 1 milione di euro, e dai conti correnti aperti da banche clienti per 33,3 milioni di euro (36,7 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce è comprensiva di 751,8 milioni di euro di operazioni effettuate con UniCredit S.p.A. (764,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e 35,7 milioni di euro di operazioni prestito titoli garantite da somme di denaro effettuate con UniCredit Bank AG Monaco (40,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati e pronti contro termine, di cui 22,6 milioni di euro nei confronti della Capogruppo (13,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Conti correnti e depositi a vista | 22.046.700 | 19.935.285 | 2.111.415 | 10,6% | |
| Depositi a scadenza | 3.106 | 9.631 | (6.525) | -67,7% | |
| Finanziamenti | 116.299 | 146.410 | (30.111) | -20,6% | |
| - Pronti contro termine passivi | 116.299 | 146.410 | (30.111) | -20,6% | |
| Altri debiti | 107.083 | 113.710 | (6.627) | -5,8% | |
| Debiti verso clientela | 22.273.188 | 20.205.036 | 2.068.152 | 10,2% |
I Debiti verso clientela ammontano a 22.273,2 milioni di euro, in crescita del 10,2% rispetto al 31 dicembre 2017, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela, che evidenziano un incremento di 2.111,4 milioni di euro (+10,6%).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da:
La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 34 milioni di euro (39 milioni di euro al 31 dicembre 2017), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 38,9 milioni di euro (44,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 34,2 milioni di euro (29,8 milioni di euro al 31 dicembre 2017).
Le Passività finanziarie di negoziazione risultano pari a 2,2 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Passività fiscali | ||||
| Passività correnti | 12.390 | 10.234 | 2.156 | 21,1% |
| Passività fiscali differite | 26.763 | 29.271 | (2.508) | -8,6% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 39.153 | 39.505 | (352) | -0,9% |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (26.763) | (29.271) | 2.508 | -8,6% |
| Totale Passività fiscali | 12.390 | 10.234 | 2.156 | 21,1% |
| Altre passività | ||||
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
2.800 | 1.717 | 1.083 | 63,1% |
| Partite in corso di lavorazione | 561 | 481 | 80 | 16,6% |
| Partite in attesa di regolamento | 94.642 | 91.869 | 2.773 | 3,0% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 31.589 | 42.724 | (11.135) | -26,1% |
| Deleghe di pagamento | 21.716 | 19.068 | 2.648 | 13,9% |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni della Capogruppo UniCredit |
338 | 938 | (600) | -64,0% |
| Debiti verso personale dipendente e altro personale | 13.018 | 11.378 | 1.640 | 14,4% |
| Debiti verso Amministratori e Sindaci | 163 | 148 | 15 | 10,1% |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi | ||||
| finanziari | 24.181 | 23.690 | 491 | 2,1% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" | 116.031 | 116.515 | (484) | -0,4% |
| Contributi previdenziali da versare | 6.415 | 6.845 | (430) | -6,3% |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 22.123 | 18.097 | 4.026 | 22,2% |
| Altre partite | 3.492 | 4.817 | (1.325) | -27,5% |
| Trattamento di fine rapporto | 4.561 | 4.998 | (437) | -8,7% |
| Fondo per rischi ed oneri | 109.805 | 112.414 | (2.609) | -2,3% |
| Totale Altre passività | 451.435 | 455.699 | (4.264) | -0,9% |
Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".
Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia un decremento di 11,1 milioni di euro delle "Partite definitive non imputabili ad altre voci", dovuto principalmente alla riduzione delle operazioni in titoli e cedole da regolare.
Le "Altre passività" di Fineco AM, pari a 1,6 milioni di euro, si riferiscono principalmente a debiti verso personale dipendente e debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari.
Il Fondo per rischi ed oneri si compone di:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie | |||||
| rilasciate | 49 | - | 49 | - | |
| Controversie legali e fiscali | 32.290 | 34.987 | (2.697) | -7,7% | |
| - Cause in corso | 23.830 | 25.525 | (1.695) | -6,6% | |
| - Reclami | 4.575 | 5.531 | (956) | -17,3% | |
| - Vertenze fiscali | 3.885 | 3.931 | (46) | -1,2% | |
| Oneri per il personale | 4.809 | 5.690 | (881) | -15,5% | |
| Altri | 72.657 | 71.737 | 920 | 1,3% | |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.139 | 64.983 | (844) | -1,3% | |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 2.266 | 2.311 | (45) | -1,9% | |
| - Altri fondi | 6.252 | 4.443 | 1.809 | 40,7% | |
| Fondo rischi ed oneri - altri fondi | 109.756 | 112.414 | (2.658) | -2,4% | |
| Totale fondo rischi ed oneri | 109.805 | 112.414 | (2.609) | -2,3% |
Si precisa che la voce "Oneri per il personale" al 31 dicembre 2018 accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | ||||
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Capitale sociale | 200.773 | 200.545 | 228 | 0,1% | |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | - | - | |
| Riserve | 355.509 | 323.932 | 31.577 | 9,7% | |
| - Riserva legale | 40.155 | 40.109 | 46 | 0,1% | |
| - Riserva straordinaria | 272.454 | 251.367 | 21.087 | 8,4% | |
| - Riserva azioni proprie | 13.960 | 365 | 13.595 | n.c. | |
| - Altre riserve | 28.940 | 32.091 | (3.151) | -9,8% | |
| (Azioni proprie) | (13.960) | (365) | (13.595) | n.c. | |
| Riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) | (1.454) | 17,4% | |
| Strumenti di capitale | 200.000 | - | 200.000 | - | |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 241.219 | 214.120 | 27.099 | 12,7% | |
| Totale | 975.681 | 731.826 | 243.855 | 33,3% |
Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale ammonta a 200,8 milioni di euro, composto da 608.404.395 azioni ordinarie di nominali 0,33. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.
Le riserve sono costituite dalla:
Il patrimonio netto include la perdita portata a nuovo, pari a 0,2 milioni di euro, riferita al risultato al 31 dicembre 2017 di Fineco AM che ha chiuso il primo esercizio sociale il 31 dicembre 2018.
Il patrimonio netto contabile consolidato include, inoltre, il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes) emesso in data 31 gennaio 2018. L'emissione dello strumento finanziario è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement15, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. La scelta di procedere ad una emissione infragruppo ha presentato numerosi vantaggi: risparmi effettivi di costo, relativi ad esempio al Consorzio di collocamento e riduzione dei tempi necessari ad emettere al fine di non perdere il momento favorevole,
15 Unrated e unlisted.
massimizzando perciò i benefici dell'operazione. Viste le condizioni di mercato e i livelli di spread particolarmente vantaggiosi, la Banca ha deciso di emettere un Additional Tier 1 al fine di rafforzare la diversificazione del proprio portafoglio di investimenti.
I costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione dello strumento finanziario nonché le cedole corrisposte (per un importo pari a 5,9 milioni di euro) sono stati contabilizzati come una diminuzione delle riserve di utili (Riserva straordinaria) per un importo complessivo, al netto delle relative imposte, di 6 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 6 febbraio 2018, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 febbraio 2018, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
L'Assemblea di FinecoBank dell'11 aprile 2018 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2017, pari a 214,3 milioni di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,03 milioni di euro.
La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di circa 8,4 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per circa 6,5 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai Consulenti Finanziari della prima tranche del sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN", corrispondente a 658.624 azioni ordinarie FinecoBank.
Al 31 dicembre 2018 la Banca detiene numero 1.401.288 azioni proprie in portafoglio corrispondenti allo 0,23% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 14 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio 2018 sono state acquistate 27.644 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante", e 1.971.871 azioni in relazione al sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN" a favore di selezionati consulenti finanziari, in conformità con quanto autorizzato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti della Banca dell'11 aprile 2017. Nell'esercizio sono state assegnate ai Consulenti Finanziari n. 658.624 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN".
La Banca e la sua controllata non possiedono, nemmeno per il tramite di altre società o di interposta persona, azioni della controllante UniCredit S.p.A..
La Riserva da valutazione è costituita:
Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| DI CUI: RISULTATO NETTO | ||
| DESCRIZIONE | PATRIMONIO NETTO | AL 31.12.2018 |
| Saldi di FinecoBank al 31 dicembre 2018 | 962.548 | 227.922 |
| Effetto del consolidamento di Fineco AM | 21.133 | 21.297 |
| Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM | (8.000) | (8.000) |
| Patrimonio e utile di pertinenza di terzi | - | - |
| Saldi di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2018 | 975.681 | 241.219 |
Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di 200.773.450,35 euro, composto da 608.404.395 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Alla data del 31 dicembre 2018 i principali azionisti risultano essere i seguenti:
| MAGGIORI AZIONISTI | % DI POSSESSO |
|---|---|
| UniCredit S.p.A. | 35,385% |
| BlackRock Inc. | 6,884% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | ||||
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Interessi netti | 278.659 | 264.781 | 13.878 | 5,2% | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 42 | 29 | 13 | 44,8% | |
| Commissioni nette | 300.443 | 270.083 | 30.360 | 11,2% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.239 | 48.219 | (3.980) | -8,3% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.913 | 3.760 | (1.847) | -49,1% | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 625.296 | 586.872 | 38.424 | 6,5% | |
| Spese per il personale | (86.606) | (79.294) | (7.312) | 9,2% | |
| Altre spese amministrative | (245.501) | (236.945) | (8.556) | 3,6% | |
| Recuperi di spesa | 96.767 | 93.367 | 3.400 | 3,6% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (10.424) | (10.369) | (55) | 0,5% | |
| Costi operativi | (245.764) | (233.241) | (12.523) | 5,4% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 379.532 | 353.631 | 25.901 | 7,3% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (4.384) | (5.351) | 967 | -18,1% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 375.148 | 348.280 | 26.868 | 7,7% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (21.380) | (19.025) | (2.355) | 12,4% | |
| Oneri di integrazione | (121) | 408 | (529) | -129,7% | |
| Profitti netti da investimenti | 1.105 | (13.399) | 14.504 | n.c. | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 354.752 | 316.264 | 38.488 | 12,2% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (113.533) | (102.144) | (11.389) | 11,1% | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 241.219 | 214.120 | 27.099 | 12,7% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 241.219 | 214.120 | 27.099 | 12,7% | |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 241.219 | 214.120 | 27.099 | 12,7% |
Gli Interessi netti dell'esercizio 2018 si attestano a 278,7 milioni di euro, in aumento del 5,2% rispetto all'anno precedente, grazie, soprattutto, all'incremento della liquidità transazionale e alla maggior incidenza dell'attività di lending. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,30% (1,35% al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | |||
| INTERESSI ATTIVI | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 1 | (1) | -100,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||||
| complesiva | 4.534 | 8.505 | (3.971) | -46,7% |
| Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value | 2 | 1.233 | (1.231) | -99,8% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito | ||||
| emessi da banche | 158.908 | 184.796 | (25.888) | -14,0% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito | ||||
| emessi da clientela | 59.980 | 23.066 | 36.914 | 160,0% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche | 11.669 | 4.236 | 7.433 | 175,5% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a clientela | 55.772 | 41.541 | 14.231 | 34,3% |
| Derivati di copertura | (1.947) | 8.215 | (10.162) | -123,7% |
| Altre attività | 77 | 77 | - | 0,0% |
| Passività finanziarie | 4.133 | 3.997 | 136 | 3,4% |
| Totale interessi attivi | 293.128 | 275.667 | 17.461 | 6,3% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | ||||
| INTERESSI PASSIVI | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche | (396) | (612) | 216 | -35,3% | |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela | (10.919) | (8.549) | (2.370) | 27,7% | |
| Attività finanziarie | (3.154) | (1.725) | (1.429) | 82,8% | |
| Totale interessi passivi | (14.469) | (10.886) | (3.583) | 32,9% | |
| Interessi netti | 278.659 | 264.781 | 13.878 | 5,2% |
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A.. La diminuzione è imputabile, principalmente, alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza.
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati e Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nel 2018.
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi attivi relativi a finanziamenti a banche e clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato":
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | ||||
| DETTAGLIO INTERESSI ATTIVI | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Interessi attivi su finanziamenti a banche | 11.669 | 4.236 | 7.433 | 175,5% | |
| - conti correnti | 11.060 | 4.107 | 6.953 | 169,3% | |
| - pronti contro termine | 12 | 1 | 11 | 1100,0% | |
| - depositi vincolati | 546 | 103 | 443 | n.c. | |
| - altri finanziamenti | 51 | 25 | 26 | 104,0% | |
| Interessi attivi su finanziamenti a clientela | 55.772 | 41.541 | 14.231 | 34,3% | |
| - conti correnti | 10.738 | 7.704 | 3.034 | 39,4% | |
| - pronti contro termine | 11.602 | 9.624 | 1.978 | 20,6% | |
| - mutui | 11.028 | 3.720 | 7.308 | n.c. | |
| - carte di credito | 4.838 | 4.695 | 143 | 3,0% | |
| - prestiti personali | 17.448 | 15.639 | 1.809 | 11,6% | |
| - altri finanziamenti | 118 | 159 | (41) | -25,8% |
Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 11,7 milioni di euro, in aumento rispetto a 4,2 milioni di euro del 31 dicembre 2017. L'incremento è riconducibile, principalmente, ai maggiori interessi rilevati sui conti correnti in dollari per effetto dell'evoluzione dei tassi di mercato.
Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 55,8 milioni di euro, registrando un incremento del 34,3% rispetto all'esercizio precedente, grazie alla crescita degli interessi relativi agli impieghi per mutui, prestiti personali e utilizzi di aperture di credito in conto corrente per effetto del continuo sviluppo dell'attività di lending precedentemente menzionata. Anche gli interessi delle operazioni di pronti contro termine registrano un incremento del 20,6% riconducibile alle operazioni di "Leva multiday", grazie alla crescita dei volumi e del tasso d'interesse (modifica dello spread, introduzione del floor 0% e crescita del tasso Libor USD delle operazioni in dollari).
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi passivi relativi a banche e clientela contabilizzati nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato":
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | |||
| DETTAGLIO INTERESSI PASSIVI | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Interessi passivi su debiti verso banche | (396) | (612) | 216 | -35,3% |
| - conti correnti | (366) | (590) | 224 | -38,0% |
| - altri finanziamenti | (30) | (22) | (8) | 36,4% |
| Interessi passivi su debiti verso clientela | (10.919) | (8.549) | (2.370) | 27,7% |
| - conti correnti | (10.888) | (8.343) | (2.545) | 30,5% |
| - depositi vincolati | (31) | (137) | 106 | -77,4% |
| - pronti contro termine | - | (69) | 69 | -100,0% |
Gli interessi passivi su debiti verso banche ammontano a 0,4 milioni di euro, in riduzione del 35,3% rispetto all'esercizio precedente, grazie a minori interessi passivi pagati sui debiti in conto corrente.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 10,9 milioni di euro, in aumento di 2,4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, per effetto, principalmente, di maggiori interessi pagati sui conti correnti in dollari, riconducibile alla crescita del tasso Libor USD utilizzato per la remunerazione di tali conti correnti, parzialmente compensati da minori oneri assimilati agli interessi passivi riconosciuti ai clienti nell'ambito delle campagne di marketing.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | |||
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Interessi netti | 278.659 | 264.781 | 13.878 | 5,2% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 42 | 29 | 13 | 44,8% |
| Commissioni nette | 300.443 | 270.083 | 30.360 | 11,2% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.239 | 48.219 | (3.980) | -8,3% |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.913 | 3.760 | (1.847) | -49,1% |
| Margine d'intermediazione | 625.296 | 586.872 | 38.424 | 6,5% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| RICLASSIFICA GESTIONALE | ESERCIZIO | VARIAZIONI | |||
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | ||
| Servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 297.627 | 275.237 | 22.390 | 8,1% | |
| 1. negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari | 78.759 | 75.737 | 3.022 | 4,0% | |
| 2. custodia e amministrazione di titoli | (4.036) | (3.613) | (423) | 11,7% | |
| 3. collocamento e gestione prodotti del risparmio gestito | 168.197 | 155.339 | 12.858 | 8,3% | |
| 4. attività di consulenza in materia di investimenti | 55.443 | 48.190 | 7.253 | 15,1% | |
| 5. distribuzione altri prodotti | (736) | (416) | (320) | 76,9% | |
| Servizi di incasso e pagamento | 10.013 | 7.087 | 2.926 | 41,3% | |
| Tenuta e gestione dei conti correnti/conto deposito | (572) | (463) | (109) | 23,5% | |
| Altre provvigioni passive consulenti finanziari | (21.652) | (25.340) | 3.688 | -14,6% | |
| Prestito titoli | 3.181 | 3.915 | (734) | -18,7% | |
| Altri servizi | 11.846 | 9.647 | 2.199 | 22,8% | |
| Totale commissioni nette | 300.443 | 270.083 | 30.360 | 11,2% |
Le Commissioni nette ammontano a 300,4 milioni di euro ed evidenziano un incremento dell'11,2% rispetto all'esercizio precedente riconducibile, principalmente, a:
Le commissioni per prestito titoli comprendono la componente reddituale relativa al servizio prestato (ricevuto) per la messa a disposizione del titolo sia per le operazioni con garanzia rappresentata da contante sia per le operazioni con garanzia rappresentata da altri titoli. Per valutare l'operazione nel complesso è necessario considerare anche la componente reddituale contabilizzata nel margine d'interesse.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato, principalmente, dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano una riduzione di 3,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti, come precedentemente descritto, le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato, rispettivamente, un risultato positivo di 1,6 milioni di euro e negativo di 3 milioni di euro nell'esercizio 2018. Sono presenti infine gli utili generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per un importo di 1,7 milioni di euro.
Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 1,9 milioni di euro ed evidenzia un decremento di 1,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. A tal proposito si ricorda che nel corso dell'esercizio precedente erano stati registrati utili per 4 milioni di euro derivanti dalla vendita di obbligazioni UniCredit S.p.A..
(Importi in migliaia)
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| DETTAGLIO COSTI OPERATIVI | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Spese per il personale | (86.606) | (79.294) | (7.312) | 9,2% | |
| Altre spese amministrative | (245.501) | (236.945) | (8.556) | 3,6% | |
| Recuperi di spesa | 96.767 | 93.367 | 3.400 | 3,6% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (10.424) | (10.369) | (55) | 0,5% | |
| Totale costi operativi | (245.764) | (233.241) | (12.523) | 5,4% |
Le Spese per il personale si attestano a 86,6 milioni di euro, di cui 2,2 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento del 9,2% rispetto all'esercizio precedente per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.119 unità del 31 dicembre 2017 alle 1.170 unità al 31 dicembre 2018. Si precisa, inoltre, che le spese del personale includono le severance corrisposte nell'esercizio 2018.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | ||||
| SPESE DEL PERSONALE | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| 1) Personale dipendente | (85.461) | (77.872) | (7.589) | 9,7% | |
| - salari e stipendi | (56.636) | (52.734) | (3.902) | 7,4% | |
| - oneri sociali | (14.569) | (13.927) | (642) | 4,6% | |
| - indennità di fine rapporto | (2.182) | (912) | (1.270) | 139,3% | |
| - accantonamento al trattamento di fine rapporto | (114) | (98) | (16) | 16,3% | |
| - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | |||||
| a) a contribuzione definita | (3.450) | (3.082) | (368) | 11,9% | |
| - costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri | |||||
| strumenti patrimoniali* | (4.267) | (2.739) | (1.528) | 55,8% | |
| - altri benefici a favore di dipendenti | (4.243) | (4.380) | 137 | -3,1% | |
| 2) Amministratori e sindaci | (1.321) | (1.291) | (30) | 2,3% | |
| 3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | 245 | 232 | 13 | 5,6% | |
| 4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società | (69) | (363) | 294 | -81,0% | |
| Totale spese per il personale | (86.606) | (79.294) | (7.312) | 9,2% |
* Si precisa che la voce "costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" comprende gli oneri sostenuti dalla Banca per accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi da FinecoBank e strumenti finanziari emessi da UniCredit S.p.A..
| ESERCIZIO | (Importi in migliaia) VARIAZIONI |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE E RECUPERI DI SPESA | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (101.171) | (98.543) | (2.628) | 2,7% | |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | |||||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (16.746) | (16.041) | (705) | 4,4% | |
| Comunicazioni su mass media | (11.264) | (11.420) | 156 | -1,4% | |
| Marketing e promozioni | (5.130) | (4.488) | (642) | 14,3% | |
| Sponsorizzazioni | (22) | (95) | 73 | -76,8% | |
| Convention e comunicazione interna | (330) | (38) | (292) | 768,4% | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.399) | (1.586) | 187 | -11,8% | |
| Spese recupero crediti | (377) | (457) | 80 | -17,5% | |
| Informazioni commerciali e visure | (1.022) | (1.129) | 107 | -9,5% | |
| C) Spese indirette relative al personale | (28.291) | (26.167) | (2.124) | 8,1% | |
| Formazione del personale | (473) | (479) | 6 | -1,3% | |
| Noleggio auto e altre spese personale | (80) | (84) | 4 | -4,8% | |
| Spese consulenti finanziari | (26.885) | (25.003) | (1.882) | 7,5% | |
| Spese di viaggio | (744) | (534) | (210) | 39,3% | |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (109) | (67) | (42) | 62,7% | |
| D) Spese relative all'ICT | (34.694) | (32.079) | (2.615) | 8,2% | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (2.360) | (2.467) | 107 | -4,3% | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (8.848) | (8.092) | (756) | 9,3% | |
| Sistemi di comunicazione ICT | (6.658) | (5.723) | (935) | 16,3% | |
| Service ICT: personale esterno | (6.812) | (6.723) | (89) | 1,3% | |
| Infoprovider finanziari | (10.016) | (9.074) | (942) | 10,4% | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (3.950) | (4.247) | 297 | -7,0% | |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (3.114) | (2.665) | (449) | 16,8% | |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | (61) | (86) | 25 | -29,1% | |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e | |||||
| ottimizzazione organizzativa | (238) | (385) | 147 | -38,2% | |
| Spese legali | (198) | (61) | (137) | 224,6% | |
| Cause legali | (339) | (1.050) | 711 | -67,7% | |
| F) Spese relative agli immobili | (19.093) | (19.373) | 280 | -1,4% | |
| Service area immobiliare | (705) | (720) | 15 | -2,1% | |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (213) | (200) | (13) | 6,5% | |
| Manutenzione locali | (1.009) | (1.379) | 370 | -26,8% | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (14.594) | (14.387) | (207) | 1,4% | |
| Pulizia locali | (522) | (509) | (13) | 2,6% | |
| Utenze | (2.050) | (2.178) | 128 | -5,9% | |
| G) Altre spese di funzionamento | (37.856) | (36.036) | (1.820) | 5,1% | |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (404) | (347) | (57) | 16,4% | |
| Spese postali e trasporto documenti | (3.587) | (3.396) | (191) | 5,6% | |
| Servizi amministrativi e logistici | (19.737) | (18.772) | (965) | 5,1% | |
| Assicurazioni | (3.940) | (3.923) | (17) | 0,4% | |
| Stampati e cancelleria | (594) | (511) | (83) | 16,2% | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (9.118) | (8.695) | (423) | 4,9% | |
| Altre spese amministrative | (476) | (392) | (84) | 21,4% | |
| H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.301) | (2.873) | 572 | -19,9% | |
| I) Recupero spese | 96.767 | 93.367 | 3.400 | 3,6% | |
| Recupero spese accessorie | 155 | 334 | (179) | -53,6% | |
| Recuperi di imposte | 96.612 | 93.033 | 3.579 | 3,8% | |
| Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa | (148.734) | (143.578) | (5.156) | 3,6% |
Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 148,7 milioni di euro, comprensivi di 1,6 milioni di euro registrati dalla controllata Fineco AM, con un incremento di 5,2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, che risulta comunque contenuto se confrontato con la crescita di attività, masse, clientela e struttura della Banca.
L'incremento registrato è riconducibile, principalmente, alle seguenti voci:
"Altre spese di funzionamento", riferite, in particolare, a spese per "Servizi amministrativi e logistici" per 1 milione di euro e "Diritti, quote e contributi ad associazioni" per 0,4 milioni di euro.
Si evidenzia infine una riduzione delle "Imposte indirette e tasse" al netto dei relativi "Recuperi di imposte" per 1 milione di euro, grazie a minori imposte pagate dalla Banca relative alla Tobin Tax per l'operatività conto terzi, e delle "Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi" per 0,6 milioni di euro.
Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali non evidenziano variazioni significative rispetto all'esercizio precedente.
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Risultato di gestione | 379.532 | 353.631 | 25.901 | 7,3% |
| Rettifiche nette su crediti e | ||||
| su accantonamenti per garanzie e impegni | (4.384) | (5.351) | 967 | -18,1% |
| Risultato netto di gestione | 375.148 | 348.280 | 26.868 | 7,7% |
| Altri oneri e accantonamenti | (21.380) | (19.025) | (2.355) | 12,4% |
| Oneri di integrazione | (121) | 408 | (529) | -129,7% |
| Profitti netti da investimenti | 1.105 | (13.399) | 14.504 | n.c. |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 354.752 | 316.264 | 38.488 | 12,2% |
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni si attestano a -4,4 milioni di euro. Occorre precisare che il principio contabile IFRS 9, entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie e ha determinato, per la Banca, un ampliamento del perimetro di valutazione (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della Parte A della nota integrativa consolidata), pertanto il confronto rispetto al 2017 non è significativo. Al 31 dicembre 2018 la voce include, da un lato, maggiori rettifiche rispetto al 2017 riconducibili principalmente ai crediti commerciali nei confronti della clientela retail, determinate dal significativo incremento delle esposizioni non deteriorate (i crediti deteriorati sono sostanzialmente invariati rispetto all'anno precedente) e, dall'altro, riprese di valore relative principalmente alle esposizioni creditizie nei confronti della Capogruppo UniCredit, in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 21,4 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto all'esercizio 2017 per effetto, principalmente, di maggiori oneri per il contributo annuo, ordinario e aggiuntivo, al Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) e per il contributo annuo destinato al Fondo di Solidarietà, versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo pari a 14,3 milioni di euro rispetto ai 10,6 milioni di euro dell'esercizio precedente, compensati da minori accantonamenti netti al fondo rischi per controversie legali. Si ricorda che il contributo annuo versato al Sistema di Garanzia dei Depositi nell'esercizio 2017 beneficiava dei conguagli dei contributi relativi agli esercizi 2015 e 2016 per complessivi 1,3 milioni di euro.
Gli Oneri di integrazione si riferiscono, principalmente, agli accantonamenti effettuati al Fondo esodi ai sensi dell'accordo sindacale 1° febbraio 2018 (c.d. Piano Giovani) a fronte dell'adesione al Fondo di solidarietà di nuovi dipendenti.
I Profitti netti da investimenti si attestano a 1,1 milioni di euro. Il principio contabile IFRS 9 ha introdotto significativi cambiamenti, pertanto il confronto rispetto all'anno precedente non è significativo (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della Parte A della nota integrativa consolidata). La voce include, da un lato, le rettifiche di valore apportate ai nuovi titoli di debito di Stato, Enti sovranazionali e agenzie governative acquistati nel corso dell'esercizio 2018 e, dall'altro, le riprese di valore rilevate principalmente sui titoli di debito emessi dalla Capogruppo UniCredit S.p.A., in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 354,8 milioni di euro, in aumento del 12,2% rispetto all'esercizio 2017. Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita degli Interessi netti (+13,9 milioni di euro), delle Commissioni nette (+30,4 milioni di euro) e dei Profitti netti da investimenti (+14,5 milioni di euro), parzialmente compensati da minori proventi derivanti dal Risultato negoziazione, coperture e fair value (-4 milioni di euro), maggiori Costi operativi (-12,5 milioni di euro) e maggiori Altri oneri e accantonamenti (-2,4 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2018 precedentemente illustrate, il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesterebbe a 359,5 milioni di euro, evidenziando una crescita del 9,4% rispetto all'utile dell'esercizio 2017 anch'esso depurato delle relative poste non ricorrenti registrate.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | ||||
| DETTAGLIO IMPOSTE DELL'ESERCIZIO | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Oneri per imposte correnti IRES | (89.684) | (82.939) | (6.745) | 8,1% | |
| Oneri per imposte correnti IRAP | (19.637) | (18.889) | (748) | 4,0% | |
| Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi | - | 3.924 | (3.924) | -100,0% | |
| Totale imposte correnti | (109.321) | (97.904) | (11.417) | 11,7% | |
| Variazione delle imposte anticipate | (1.142) | (3.098) | 1.956 | -63,1% | |
| Variazione delle imposte differite | (2.624) | (696) | (1.928) | 277,0% | |
| Totale imposte differite | (3.766) | (3.794) | 28 | -0,7% | |
| Ammortamento proventi da affrancamento | (446) | (446) | - | - | |
| Imposte sul reddito d'esercizio | (113.533) | (102.144) | (11.389) | 11,1% |
Le Imposte sul reddito d'esercizio sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare nell'anno 2018 sono stati recepiti i decreti del Ministero dell'economia e delle finanze del 10.01.2018 e del 3.08.2018, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 145/2018 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti clientela, rilevate in sede di applicazione IFRS9, da effettuarsi in quote costanti in 10 periodi d'imposta.
Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.
La legge n. 2/2009 ha introdotto la possibilità, tramite il versamento di un'imposta sostitutiva, di rideterminare i valori fiscalmente deducibili dell'avviamento. In condivisione con la Capogruppo, la Banca ha provveduto, nell'anno 2008, al riallineamento dell'avviamento iscritto a seguito dall'operazione straordinaria di fusione di UniCredit Xelion Sim in UniCredit Xelion Banca S.p.A.. L'avviamento affrancato è ammortizzabile in via extracontabile in misura non superiore ad un nono per l'anno 2010 e ad un decimo a partire dall'anno 2011. Nell'anno 2008 si è provveduto a contabilizzare il beneficio fiscale atteso dalla deducibilità futura degli ammortamenti extracontabili, pari a 4 milioni di euro, beneficio che viene ammortizzato a conto economico un decimo per ogni anno in corrispondenza della deduzione fiscale degli ammortamenti fiscali dell'avviamento.
Il Risultato d'esercizio, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% dalla Banca, si attesta a 241,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 12,7% rispetto all'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2018 precedentemente illustrate, il Risultato d'esercizio sarebbe pari a 244,4 milioni di euro, in crescita dell'11,8% rispetto all'utile dell'esercizio 2017 anch'esso depurato delle relative poste non ricorrenti registrate.
Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2017 e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.
| DATI AL | ||
|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| N° Dipendenti | 1.154 | 1.119 |
| N° Consulenti finanziari | 2.578 | 2.607 |
| N° Negozi finanziari operativi (1) | 390 | 375 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| CONSISTENZE | VARIAZIONI | |||
|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (1) | 2.632.287 | 1.798.520 | 833.767 | 46,4% |
| Totale attivo | 24.713.574 | 22.340.391 | 2.373.183 | 10,6% |
| Raccolta diretta da clientela (2) | 22.068.931 | 19.940.715 | 2.128.216 | 10,7% |
| Raccolta indiretta da clientela (3) | 47.263.709 | 47.243.837 | 19.872 | 0,0% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 69.332.640 | 67.184.552 | 2.148.088 | 3,2% |
| Patrimonio netto | 962.548 | 731.990 | 230.558 | 31,5% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park;
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.
| DATI AL | |||
|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 10,65% | 8,05% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 12,32% | 13,60% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 73,78% | 74,82% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 89,30% | 89,26% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 3,89% | 3,28% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 11,93% | 9,02% |
| DATI AL | |||
|---|---|---|---|
| QUALITÀ DEL CREDITO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,11% | 0,16% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,06% | 0,10% | |
| Coverage (1) - Sofferenze | 91,65% | 91,70% | |
| Coverage (1) - Inadempienze probabili | 76,80% | 76,53% | |
| Coverage (1) - Esposizioni scadute deteriorate | 64,60% | 53,69% | |
| Coverage (1) - Totale crediti deteriorati | 88,23% | 88,27% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
16 Si segnala che gli indicatori presenti nella tabella e relativi all'esercizio 2017 sono stati ricalcolati considerando ll'effetto dell'applicazione dell'IFRS 9..
| DATI AL | |||
|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 702.713 | 484.960 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 2.376.033 | 2.335.013 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 21,16% | 20,77% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 29,58% | 20,77% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 29,58% | 20,77% | |
| DATI AL | |||
| 31.12.2018 31.12.2017 |
|||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 702.713 | 484.960 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 12.655.188 | 8.555.862 | |
| Indicatore di leva finanziaria transitorio | 5,55% | 5,67% |
I Fondi propri ed i Ratio di capitale sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza secondo gli standard di Basilea III inclusivi degli aggiustamenti transitori. I dati indicati comprendono la quota dell'utile dell'esercizio 2018 che non verrà distribuita e che verrà destinata ad incremento del valore delle riserve, per un importo pari a 43,4 milioni di euro, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
L'indicatore di leva finanziaria è stato calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014. Come previsto dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia Parte Seconda, Capitolo 12, Sezione III Esercizio delle discrezionalità nazionali, le esposizioni verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR sono state escluse nel calcolo dell'esposizione complessiva, ai sensi dell'articolo 429 (7) del CRR modificato dal Regolamento Delegato (UE) 2015/62.
Si precisa che nell'ambito della decisione del Consiglio di Governo della Banca Centrale Europea (BCE) circa i requisiti prudenziali di secondo Pilastro che UniCredit S.p.A. e le sue controllate devono rispettare, nessun requisito aggiuntivo di secondo Pilastro è stato richiesto a FinecoBank. La decisione si basa sul processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process), condotto sotto la guida della BCE. Di conseguenza, per FinecoBank il "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) corrisponde al requisito minimo di Pillar 1.
Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale transitori e delle riserve per FinecoBank richiesti per il 2018.
| REQUISITI | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| C) TSCR (A+B) | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 1,881% | 1,881% | 1,881% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 1,875% | 1,875% | 1,875% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,006% | 0,006% | 0,006% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 6,381% | 7,881% | 9,881% |
Al 31 dicembre 2018, tutti i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati da FinecoBank.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | VARIAZIONI | |||
| ATTIVO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 6 | 613 | (607) | -99,0% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 6.876 | 8.827 | (1.951) | -22,1% |
| Finanziamenti a banche | 3.044.974 | 3.038.741 | 6.233 | 0,2% |
| Finanziamenti a clientela | 2.947.390 | 2.129.219 | 818.171 | 38,4% |
| Altre attività finanziarie | 18.234.182 | 16.715.541 | 1.518.641 | 9,1% |
| Coperture | 8.187 | 10.048 | (1.861) | -18,5% |
| Attività materiali | 16.330 | 15.205 | 1.125 | 7,4% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 8.705 | 7.909 | 796 | 10,1% |
| Attività fiscali | 6.714 | 9.226 | (2.512) | -27,2% |
| Altre attività | 350.608 | 315.460 | 35.148 | 11,1% |
| Totale dell'attivo | 24.713.574 | 22.340.391 | 2.373.183 | 10,6% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | ||||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 1.009.774 | 926.001 | 83.773 | 9,0% |
| Debiti verso clientela | 22.269.098 | 20.205.036 | 2.064.062 | 10,2% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.221 | 11.936 | (9.715) | -81,4% |
| Coperture | 7.941 | (397) | 8.338 | n.c. |
| Passività fiscali | 12.184 | 10.234 | 1.950 | 19,1% |
| Altre passività | 449.808 | 455.591 | (5.783) | -1,3% |
| Patrimonio | 962.548 | 731.990 | 230.558 | 31,5% |
| - capitale e riserve | 744.420 | 526.046 | 218.374 | 41,5% |
| - riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) | (1.454) | 17,4% |
| - risultato netto | 227.922 | 214.284 | 13.638 | 6,4% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.713.574 | 22.340.391 | 2.373.183 | 10,6% |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | ||||||
| ATTIVO | 31.12.2018 | 30.09.2018 | 30.06.2018 | 31.03.2018 | 01.01.2018 | 31.12.2017 |
| Cassa e disponibilità liquide | 6 | 532 | 1.733 | 745 | 613 | 613 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 6.876 | 12.253 | 10.871 | 10.368 | 8.827 | 8.827 |
| Finanziamenti a banche | 3.044.974 | 3.389.611 | 3.222.651 | 3.485.263 | 3.035.869 | 3.038.741 |
| Finanziamenti a clientela | 2.947.390 | 2.731.630 | 2.634.016 | 2.318.096 | 2.128.528 | 2.129.219 |
| Altre attività finanziarie | 18.234.182 | 17.668.380 | 17.191.339 | 17.098.494 | 16.724.688 | 16.715.541 |
| Coperture | 8.187 | 313 | 2.667 | 356 | 119 | 10.048 |
| Attività materiali | 16.330 | 14.226 | 14.772 | 14.839 | 15.205 | 15.205 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 8.705 | 7.898 | 7.827 | 7.584 | 7.909 | 7.909 |
| Attività fiscali | 6.714 | 17.097 | 9.742 | 6.304 | 8.615 | 9.226 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di | ||||||
| dismissione | - | - | 91 | - | - | - |
| Altre attività | 350.608 | 240.813 | 240.994 | 203.763 | 315.459 | 315.460 |
| Totale dell'attivo | 24.713.574 | 24.172.355 | 23.426.305 | 23.235.414 | 22.335.434 | 22.340.391 |
| CONSISTENZE AL | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31.12.2018 | 30.09.2018 | 30.06.2018 | 31.03.2018 | 01.01.2018 | 31.12.2017 |
| Debiti verso banche | 1.009.774 | 999.543 | 907.794 | 960.046 | 926.001 | 926.001 |
| Debiti verso clientela | 22.269.098 | 21.825.892 | 21.196.653 | 20.916.380 | 20.205.036 | 20.205.036 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.221 | 5.512 | 4.568 | 4.892 | 11.936 | 11.936 |
| Coperture | 7.941 | (285) | 2.374 | (460) | (397) | (397) |
| Passività fiscali | 12.184 | 48.674 | 22.038 | 36.307 | 7.718 | 10.234 |
| Altre passività | 449.808 | 396.870 | 417.630 | 325.554 | 456.042 | 455.591 |
| Patrimonio | 962.548 | 896.149 | 875.248 | 992.695 | 729.098 | 731.990 |
| - capitale e riserve | 744.420 | 746.502 | 763.981 | 937.240 | 521.178 | 526.046 |
| - riserve da valutazione | (9.794) | (19.760) | (14.997) | (3.994) | (6.364) | (8.340) |
| - risultato netto | 227.922 | 169.407 | 126.264 | 59.449 | 214.284 | 214.284 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.713.574 | 24.172.355 | 23.426.305 | 23.235.414 | 22.335.434 | 22.340.391 |
I Finanziamenti a banche si attestano a 3.045 milioni di euro, sostanzialmente invariati rispetto al 31 dicembre 2017 (+0,2%). Le esposizioni sono rappresentate, principalmente, dalla liquidità depositata su conti correnti e depositi vincolati presso la Capogruppo UniCredit S.p.A..
I Finanziamenti a clientela si attestano a 2.947,4 milioni di euro, in aumento del 38,4% rispetto al 31 dicembre 2017, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2018, infatti, sono stati erogati 248 milioni di euro di prestiti personali, 411 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 945 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 377 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 46,4% rispetto al 31 dicembre 2017.
Le Altre attività finanziarie si attestano a 18.234,2 milioni di euro, in aumento del 9,1% rispetto al 31 dicembre 2017. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 9.115,8 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 10.838,9 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2017. Si precisa, infatti, che nel corso dell'esercizio 2018 la Capogruppo ha rimborsato titoli di debito giunti a scadenza per un valore nominale di 1.680 milioni di euro e 50 milioni di dollari e i nuovi acquisti effettuati dalla Banca hanno riguardato titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e Agenzie governative.
I Debiti verso banche sono pari a 1.009,8 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al 31 dicembre 2017 (+9%). I debiti includono, principalmente, le operazioni di pronti contro termine realizzate con la Capogruppo UniCredit S.p.A. e le operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro realizzate con controparti bancarie.
I Debiti verso clientela si attestano a 22.269,1 milioni di euro, in aumento del 10,2% rispetto al 31 dicembre 2017 grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.
Il Patrimonio si attesta a 962,5 milioni di euro, in crescita del 31,5% rispetto al 31 dicembre 2017. L'incremento è riconducibile, principalmente, all'emissione in data 31 gennaio 2018 di un prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp (5,5 anni) per un ammontare di 200 milioni di euro, alla quota dell'utile dell'esercizio 2017 destinato ad incremento delle riserve, come deliberato dall'Assemblea dell'11 aprile 2018, per un ammontare di 40,8 milioni di euro, alla crescita dell'utile dell'esercizio 2018 rispetto all'esercizio precedente, +13,6 milioni di euro, parzialmente compensato dagli acquisti di azioni proprie effettuate nel corso dell'esercizio 2018 in relazione al sistema incentivante "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e al sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN" a favore di selezionati consulenti finanziari.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO | VARIAZIONI | |||
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Interessi netti | 278.702 | 264.781 | 13.921 | 5,3% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 8.042 | 29 | 8.013 | n.c. |
| Commissioni nette | 273.828 | 270.083 | 3.745 | 1,4% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.239 | 48.219 | (3.980) | -8,3% |
| Saldo altri proventi/oneri | 300 | 3.806 | (3.506) | -92,1% |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 605.111 | 586.918 | 18.193 | 3,1% |
| Spese per il personale | (84.310) | (79.260) | (5.050) | 6,4% |
| Altre spese amministrative | (244.009) | (236.839) | (7.170) | 3,0% |
| Recuperi di spesa | 96.767 | 93.369 | 3.398 | 3,6% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (10.370) | (10.369) | (1) | 0,0% |
| Costi operativi | (241.922) | (233.099) | (8.823) | 3,8% |
| RISULTATO DI GESTIONE | 363.189 | 353.819 | 9.370 | 2,6% |
| Rettifiche nette su crediti e | ||||
| su accantonamenti per garanzie e impegni | (4.392) | (5.351) | 959 | -17,9% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 358.797 | 348.468 | 10.329 | 3,0% |
| Altri oneri e accantonamenti | (21.380) | (19.025) | (2.355) | 12,4% |
| Oneri di integrazione | (121) | 408 | (529) | -129,7% |
| Profitti netti da investimenti | 1.105 | (13.399) | 14.504 | n.c. |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 338.401 | 316.452 | 21.949 | 6,9% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (110.479) | (102.168) | (8.311) | 8,1% |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 227.922 | 214.284 | 13.638 | 6,4% |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 227.922 | 214.284 | 13.638 | 6,4% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | |||||
| 4° TRIMESTRE | 3° TRIMESTRE | 2° TRIMESTRE | 1° TRIMESTRE | ||
| Interessi netti | 71.095 | 69.950 | 68.753 | 68.904 | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 8.012 | 10 | 13 | 7 | |
| Commissioni nette | 67.059 | 60.790 | 74.517 | 71.462 | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 5.900 | 10.721 | 13.080 | 14.538 | |
| Saldo altri proventi/oneri | (30) | (345) | 124 | 551 | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 152.036 | 141.126 | 156.487 | 155.462 | |
| Spese per il personale | (21.063) | (22.479) | (20.509) | (20.259) | |
| Altre spese amministrative | (58.618) | (58.851) | (61.273) | (65.267) | |
| Recuperi di spesa | 22.982 | 25.162 | 23.922 | 24.701 | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (3.114) | (2.435) | (2.482) | (2.339) | |
| Costi operativi | (59.813) | (58.603) | (60.342) | (63.164) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 92.223 | 82.523 | 96.145 | 92.298 | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (2.322) | (913) | 154 | (1.311) | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 89.901 | 81.610 | 96.299 | 90.987 | |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.782) | (15.899) | (1.925) | (1.774) | |
| Oneri di integrazione | (115) | (2) | (2) | (2) | |
| Profitti netti da investimenti | (3.151) | (902) | 5.157 | 1 | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 84.853 | 64.807 | 99.529 | 89.212 | |
| Imposte sul reddito del periodo | (26.338) | (21.664) | (32.714) | (29.763) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 58.515 | 43.143 | 66.815 | 59.449 | |
| RISULTATO DI PERIODO | 58.515 | 43.143 | 66.815 | 59.449 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2017 | ||||
| 4° TRIMESTRE | 3° TRIMESTRE | 2° TRIMESTRE | 1° TRIMESTRE | |
| Interessi netti | 70.069 | 67.415 | 64.334 | 62.963 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 11 | 6 | 6 | 6 |
| Commissioni nette | 70.696 | 69.680 | 65.026 | 64.681 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 11.100 | 11.127 | 12.282 | 13.710 |
| Saldo altri proventi/oneri | 3.976 | 63 | (764) | 531 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 155.852 | 148.291 | 140.884 | 141.891 |
| Spese per il personale | (20.567) | (19.769) | (19.708) | (19.216) |
| Altre spese amministrative | (59.925) | (53.021) | (61.451) | (62.442) |
| Recuperi di spesa | 24.989 | 21.888 | 23.215 | 23.277 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (2.908) | (2.628) | (2.503) | (2.330) |
| Costi operativi | (58.411) | (53.530) | (60.447) | (60.711) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 97.441 | 94.761 | 80.437 | 81.180 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (2.124) | (1.577) | (1.053) | (597) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 95.317 | 93.184 | 79.384 | 80.583 |
| Altri accantonamenti e oneri | 5.154 | (21.029) | (773) | (2.377) |
| Oneri di integrazione | 428 | (7) | 1 | (14) |
| Profitti netti da investimenti | (11.598) | (1.448) | (361) | 8 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 89.301 | 70.700 | 78.251 | 78.200 |
| Imposte sul reddito del periodo | (26.055) | (23.929) | (25.678) | (26.506) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 63.246 | 46.771 | 52.573 | 51.694 |
| RISULTATO DI PERIODO | 63.246 | 46.771 | 52.573 | 51.694 |
Il Margine di intermediazione si attesta a 605,1 milioni di euro, registrando un incremento del 3,1% rispetto ai 586,9 milioni di euro registrati nell'esercizio 2017.
Gli Interessi netti e le Commissioni nette contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, del 5,3% e dell'1,4%, così come i Dividendi e altri proventi su partecipazioni, mentre il Risultato negoziazione, coperture e fair value registra una flessione dell'8,3%.
Gli Interessi netti crescono di circa 13,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, soprattutto, all'incremento della liquidità transazionale e alla maggior incidenza dell'attività di lending. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,30% (1,35% dell 31 dicembre 2017).
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono il dividendo percepito da Fineco AM nel corso dell'ultimo trimestre del 2018, pari a 8 milioni di euro, come deliberato dal Board in data 5 novembre 2018.
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 3,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, principalmente, a maggiori commissioni nette relative ai servizi di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari (+3 milioni di euro), servizi di incasso e pagamento (+2,9 milioni di euro), altri servizi (+2,2 milioni di euro), relativi principalmente al canone annuo sulle carte di credito, e minori commissioni passive a favore dei consulenti finanziari (+3,7 milioni di euro), relative, in particolare, a minori incentivi commerciali, mentre registrano una flessione, in particolare, le commissioni di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito e commissioni di consulenza in materia di investimenti (-6,5 milioni di euro).
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenziano una riduzione di 3,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato, rispettivamente, un risultato positivo di 1,6 milioni di euro e negativo di 3 milioni di euro nell'esercizio 2018. Sono presenti infine gli utili generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per un importo di 1,7 milioni di euro.
I Costi operativi si confermano sotto controllo nonostante evidenzino un incremento di 8,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+5 milioni di euro relativi a spese per il personale e +3,8 milioni di euro relativi alle Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa). La crescita del 3,8%, infatti, risulta contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela e struttura, a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificata da un cost/income ratio che si conferma stabile al 39,98% (39,72% al 31 dicembre 2017).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni si attestano a -4,4 milioni di euro. Occorre precisare che il principio contabile IFRS 9, entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2018, ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie e ha determinato, per la Banca, un ampliamento del perimetro di valutazione (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della Parte A della nota integrativa consolidata), pertanto il confronto rispetto al 2017 non è significativo. Al 31 dicembre 2018 la voce include, da un lato, maggiori rettifiche rispetto al 2017 riconducibili principalmente ai crediti commerciali nei confronti della clientela retail, determinate dal significativo incremento delle esposizioni non deteriorate (i crediti deteriorati sono sostanzialmente invariati rispetto all'anno precedente) e, dall'altro, riprese di valore relative principalmente alle esposizioni nei confronti della Capogruppo UniCredit S.p.A., in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 21,4 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto all'esercizio 2017 per effetto, principalmente, di maggiori oneri per il contributo annuo, ordinario e aggiuntivo, al Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) e per il contributo annuo destinato al Fondo di Solidarietà, versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo pari a 14,3 milioni di euro rispetto ai 10,6 milioni di euro dell'esercizio precedente, compensati da minori accantonamenti netti al fondo rischi per controversie legali e reclami. Si ricorda che il contributo annuo versato al Sistema di Garanzia dei Depositi nell'esercizio 2017 beneficiava dei conguagli dei contributi relativi agli esercizi 2015 e 2016 per complessivi 1,3 milioni di euro.
I Profitti netti da investimenti si attestano a 1,1 milioni di euro. Il principio contabile IFRS 9 ha introdotto significativi cambiamenti in materia di classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, pertanto il confronto rispetto all'anno precedente non è significativo (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della Parte A della nota integrativa consolidata). La voce include, da un lato, le rettifiche di valore apportate ai nuovi titoli di debito di Stato, Enti sovranazionali e agenzie governative acquistati nel corso dell'esercizio 2018 e, dall'altro, le riprese di valore rilevate principalmente sui titoli di debito emessi dalla Capogruppo UniCredit S.p.A., in relazione al decremento delle esposizioni ed al miglioramento del profilo di rischio delle stesse.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 338,4 milioni di euro, in aumento del 6,9% rispetto all'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 201817, il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari 343,2 milioni di euro, in crescita del 4,3% rispetto all'esercizio 201718 anch'esso depurato delle relative poste non ricorrenti registrate.
Il Risultato d'esercizio si attesta a 227,9 milioni di euro, evidenziando un incremento del 6,4% rispetto ai 214,3 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2018 precedentemente illustrate, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 231,1 milioni di euro, in crescita del 5,7% rispetto all'utile dell'esercizio 2017 anch'esso depurato delle relative poste non ricorrenti registrate.
17 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3 milioni di euro (-2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), severance corrisposte nell'esercizio per un importo di -1,6 milioni di euro (-1,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale) e oneri di integrazione per un importo di 0,1 milioni di euro (-0,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
18 Perdite da cancellazione e rettifiche di valore apportate all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per un importo di -12,9 milioni di euro (-8,6 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale); rilascio di integration cost stimati nell'esercizio precedente, per un importo di +0,4 milioni di euro (+0,3 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale); variazione positiva delle imposte correnti riferita all'applicazione della partecipation exemption sulla plusvalenza realizzata nel 2016 dalla cessione della partecipazione in VISA Europe Ltd, per un importo di +3,9 milioni di euro.
Fineco AM19, interamente controllata da FinecoBank, è stata costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività della Banca attraverso un modello di business integrato verticalmente. A tal fine, nel mese di dicembre 2017, Fineco AM ha chiesto alla Banca Centrale d'Irlanda l'autorizzazione a svolgere l'attività di gestione del risparmio, autorizzazione ricevuta in data 17 maggio 2018. Per consentire la conclusione positiva di tale processo, FinecoBank S.p.A., in qualità di unico azionista, ha sottoscritto nel mese di marzo 2018 un aumento di capitale, portando il capitale sociale da 500 mila euro a 3 milioni di euro.
Durante il primo semestre 2018 Fineco AM ha svolto il processo di passporting dall'Irlanda al Lussemburgo, con l'obiettivo di ottenere la gestione del "Fonds Commun de Placement (FCP) CORE SERIES Umbrella Fund", gestito da Amundi S.a.. Tale processo è stato concluso con successo il 2 luglio 2018, dopo aver ottenuto l'approvazione del nuovo prospetto del CORE SERIES dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier) e firmato con Amundi S.a. il contratto di trasferimento di CORE SERIES FCP, pertanto, a partire da tale data la società è pienamente operativa e al 31 dicembre 2018 ha chiuso il primo esercizio sociale.
Gli assets gestiti da Fineco AM al 31 dicembre 2018 sono pari a 10,0 miliardi di euro, di cui 6,0 miliardi di euro relativi a classi retail e 4,0 miliardi di euro relativi a classi istituzionali. Si precisa, inoltre, che 6,0 miliardi di euro sono riferiti al CoRe SERIES Umbrella Fund e 4,0 miliardi di euro sono riferiti a FAM Series UCITS ICAV.
Al 31 dicembre 2018 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 27,9 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato acceso presso UniCredit Bank Ireland Plc con scadenza dicembre 2019 per un importo di 8 milioni di euro e da disponibilità liquide depositate presso Bank AIB per 5,9 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi.
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 9,8 milioni di euro, sono rappresentati esclusivamente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali FinecoBank per 5,7 milioni di euro, e agli investment advisors.
Il Patrimonio si attesta a 16,1 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, dal risultato netto per 21,3 milioni di euro, al netto dei sopra citati dividendi pagati a FinecoBank nel corso dell'ultimo trimestre 2018 per 8 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2018 le risorse della società sono 13. Le assunzioni provenienti da mercato, avvenute nel 2018, sono state finalizzate alla costituzione dello staff della società, i profili selezionati infatti ricoprono sia funzioni di business che di supporto e controllo.
19 Il 4 maggio 2018 la Società ha modificato la propria ragione sociale da "Fineco Asset Management Limited" a "Fineco Asset Management DAC".
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con parti correlate e soggetti in conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 31 luglio 2018, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, l'ultimo aggiornamento delle vigenti "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" (le "Procedure"). Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:
Attesa l'appartenenza della Banca al Gruppo UniCredit, le predette Procedure assumono a riferimento anche la "Global Policy UniCredit per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" e la relativa "Global Process Regulation", diramate da UniCredit S.p.A. alle società controllate nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento dalla stessa esercitata.
Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni di Maggiore Rilevanza deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio 2018:
Si segnala, inoltre, che il Comitato Rischi e Parti Correlate ed il Consiglio di Amministrazione, rispettivamente in data 10 e 11 dicembre 2018, hanno rilasciato parere positivo, nel rispetto delle richiamate Procedure, in merito al perfezionamento di una operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato proposta dalla controllata Fineco Asset Management DAC (Fineco AM o FAM DAC) e relativa ad una "Delibera quadro - Depositi a termine di FAM DAC con UniCredit Bank Ireland Plc", avente ad oggetto le operazioni di deposito a termine con un plafond di 55 milioni di euro, che Fineco AM potrà porre in essere sino al 10 dicembre 2019 con UniCredit Bank Ireland Plc.
Come già riportato nell'informativa fornita nel Bilancio 2017, si rammenta che, in data 5 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato la sottoscrizione di un nuovo accordo di intermediazione assicurativa ramo vita tra FinecoBank S.p.A. e Aviva S.p.A. (parte correlata), destinato a sostituire quello originariamente sottoscritto nel 2002 da UniCredit Xelion Banca S.p.A., cui è subentrata – per effetto di fusione per incorporazione –- FinecoBank S.p.A.. La proiezione dei dati stimati al 31 dicembre 2017 (13,4 milioni di euro netti da riconoscersi alla Banca) inquadrava l'operazione come di "Maggior Rilevanza ordinaria e a condizioni di mercato". Il contratto è stato perfezionato in data 5 aprile 2018. Medio tempore, nel contesto del medesimo accordo, nel mese di marzo 2018 è stato introdotto il collocamento del prodotto di Aviva "Multiramo Extra" che si affianca e completa la gamma di altri prodotti "Multiramo" già in catalogo.
In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB del 12 marzo 2010 n. 17221.
Si precisa che il contratto "Liquidity Framework Agreement", stipulato con Capogruppo negli anni precedenti, è giunto a scadenza nel corso del primo semestre 2018 e non è stato rinnovato.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minore Rilevanza con la Capogruppo, altre società del Gruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.
Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 la Banca ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A. (garantita), a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di UniCredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la stessa oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per UniCredit S.p.A. con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256 milioni di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit S.p.A. relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte della Banca di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4,5 milioni di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata dalla Banca; tale operazione non ha comportato nessuna variazione negli impegni assunti secondo le forme, le modalità ed i rischi già valutati nel corso dell'esercizio 2012 che sono tuttora invariati; al riguardo si precisa, peraltro, che a seguito del consolidamento della definizione dei carichi pendenti collegati alle suddette fidejussioni, nel mese di dicembre 2018 UniCredit S.p.A. ne ha richiesto lo svincolo quasi totale (circa 224,5 milioni di euro) al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria e si è in attesa del relativo riscontro.
FinecoBank e Fineco AM sono soggette alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A. pertanto, ai sensi dell'art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile, nella Parte C - Sezione 24 della nota integrativa consolidata si riportano i dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della stessa.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2018 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2018 verso le imprese del Gruppo.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | PASSIVITÀ GARANZIE E IMPEGNI | CONTO ECONOMICO | ||
| Rapporti con impresa controllante UniCredit S.p.A. | 12.126.481 | 996.690 | 256.070 | 164.561 |
| Rapporti con imprese sottoposte al controllo di UniCredit S.p.A. | 8.351 | 35.821 | - | (8.444) |
Per l'informativa di dettaglio sulle operazioni con imprese del Gruppo e con altre parti correlate si rimanda a quanto evidenziato al riguardo nella Parte H della nota integrativa consolidata.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2018 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2018 verso Fineco AM oggetto di consolidamento.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | PASSIVITÀ GARANZIE E IMPEGNI | CONTO ECONOMICO | ||
| Rapporti con impresa controllata Fineco Asset Management DAC | 5.812 | - | - | 35.753 |
Al 31 dicembre 2018 la Banca detiene numero 1.401.288 azioni proprie in portafoglio corrispondenti allo 0,23% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 14 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio 2018 sono state acquistate 27.644 azioni in relazione al sistema incentivante "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante", e 1.971.871 azioni in relazione al sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN" a favore di selezionati consulenti finanziari, in conformità con quanto autorizzato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti della Banca dell'11 aprile 2017. Nello stesso periodo sono state assegnate ai Consulenti Finanziari 658.624 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN".
La Banca e la sua controllata non possiedono, nemmeno per il tramite di altre società o di interposta persona, azioni della controllante UniCredit S.p.A..
La nostra Banca è caratterizzata da un modello di business unico che combina in maniera efficace piattaforme digitali di banking e di brokerage con la presenza di una vasta rete di consulenti finanziari. La One Stop Solution è una caratteristica distintiva della Banca che ci permette di acquisire un forte vantaggio competitivo: prodotti e servizi di alta qualità sono accessibili da un unico conto corrente semplificando la vita dei nostri clienti.
Il nostro modello di business è costantemente orientato all'eccellenza e assicura ai nostri clienti una customer experience unica.
FinecoBank si fonda su tre pilastri principali: efficienza, innovazione e trasparenza, che rappresentano le chiavi della nostra strategia e guidano senza sosta il nostro percorso di crescita sostenibile.

Essendo stata costruita da zero, la Banca non presenta alcuna legacy, e questo ci permette maggiore efficienza. L'efficienza è un elemento distintivo della Banca che caratterizza ogni attività: grazie al nostro back-end proprietario, allo sviluppo interno e a processi automatizzati possiamo beneficiare di una struttura di costi snella ed efficiente e di un rapido time-to-market nella fornitura di nuovi prodotti e servizi.
L'innovazione è la via per raggiungere la nostra mission: semplificare la vita dei clienti con servizi di facile utilizzo e di altissima qualità. Ad esempio siamo stati pionieri nell'anticipare un chiaro trend strutturale rappresentato dalla crescente digitalizzazione degli italiani, che sempre più basano la scelta della propria banca di riferimento sulla qualità dei servizi.
Correttezza e trasparenza verso il cliente fanno parte del nostro DNA. Crediamo fortemente che questi fattori chiave siano la base per creare valore sostenibile a lungo termine per tutti i nostri stakeholder.
Il nostro lavoro si fonda sulla passione e sulla qualità delle nostre persone. Ci impegniamo ogni giorno per sostenere il benessere delle persone e il progresso delle comunità locali in cui operiamo. La continua interazione con i nostri stakeholder a tutti i livelli dell'organizzazione è essenziale per i nostri processi decisionali che mirano a creare valore a lungo termine.
Nel definire la nostra strategia di crescita sostenibile, l'orientamento a cui ci atteniamo e ispiriamo si basa su dichiarazioni e convenzioni, standard, principi, linee guida e raccomandazioni generalmente accettate a livello internazionale, fra cui:
Le nostre attività quotidiane sono costantemente ispirate a cinque Principi Fondamentali, che condividiamo con il Gruppo UniCredit:





Nel corso del 2018 abbiamo iniziato un percorso strutturato volto alla definizione della matrice di materialità per FinecoBank con il supporto scientifico di ALTIS, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
La matrice di materialità, prevista dagli Standard GRI, rappresenta in forma sintetica gli aspetti rilevanti (cosiddetti aspetti materiali) per FinecoBank e per i suoi stakeholder. Tali aspetti orientano sia la rendicontazione che il percorso di sostenibilità.
La matrice di materialità di FinecoBank comprende 20 aspetti, aggregati in 8 macro-aspetti:
La selezione degli aspetti materiali è il risultato di un processo di engagement diretto del management di FinecoBank e di un'analisi indiretta della rilevanza percepita dagli stakeholder, basata sull'elaborazione delle fonti informative a disposizione della Banca (indagini di Customer Satisfaction e di reputazione aziendale, rilevazioni di clima organizzativo, rassegna stampa, analisi di fonti normative e regolamentari, report di rating etico).
La matrice di materialità così ottenuta è stata approvata dal Comitato Manageriale Sostenibilità e dal Comitato endoconsiliare Nomine e Sostenibilità.

La tabella riportata di seguito descrive, per ciascun macro-aspetto, gli aspetti materiali e per ciascun aspetto materiale l'impatto interno ed esterno.
| MACRO-ASPETTO | ASPETTO | GRI STANDARD | IMPATTO DEGLI ASPETTI MATERIALI | ||
|---|---|---|---|---|---|
| INTERNO | ESTERNO | ||||
| TRASPARENZA | CORRETTEZZA E TRASPARENZA NELLA VENDITA DI PRODOTTI E SERVIZI |
417 | FinecoBank | Azionisti, clienti, autorità di regolamentazione e vigilanza |
20 Linee guida del Global Reporting Initiative. Sono ad oggi le linee guida di riferimento per la rendicontazione socio-ambientale, diffuse sia a livello internazionale che a livello nazionale.
| POLITICHE PER LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE |
401 | FinecoBank | Azionisti, dipendenti, consulenti finanziari | |
|---|---|---|---|---|
| SVILUPPO DELLE PERSONE |
GESTIONE RELAZIONI INDUSTRIALI |
402 | FinecoBank | Azionisti, dipendenti, consulenti finanziari |
| TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE SUL LAVORO |
403 | FinecoBank | Azionisti, dipendenti, consulenti finanziari | |
| FORMAZIONE DEL PERSONALE |
404 | FinecoBank | Azionisti, dipendenti, consulenti finanziari | |
| TUTELA DELLA DIVERSITÀ E DELLE PARI OPPORTUNITÀ |
405 | FinecoBank | Azionisti, dipendenti, consulenti finanziari | |
| POLITICHE DI NON DISCRIMINAZIONE |
406 | FinecoBank | Azionisti, dipendenti, consulenti finanziari | |
| EFFICIENZA E SOLIDITÀ | PERFORMANCE ECONOMICA | 201 | FinecoBank | Azionisti, comunità finanziaria, autorità di regolamentazione e vigilanza |
| SISTEMA DI CONTROLLI E GESTIONE DEI RISCHI |
GESTIONE DEI RISCHI | GRI G4 DMA, FORMER FS2 |
FinecoBank | Azionisti, clienti, comunità finanziaria, autorità di regolamentazione e vigilanza |
| SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE |
RIDUZIONE IMPATTI AMBIENTALI (CONSUMI DI MATERIE PRIME) |
301 | FinecoBank | Azionisti, territorio e collettività, fornitori |
| CONFORMITÀ A LEGGI O REGOLAMENTI IN MATERIA AMBIENTALE |
307 | FinecoBank | Azionisti, territorio e collettività, autorità di regolamentazione e vigilanza |
|
| CONTRASTO ALLA CORRUZIONE |
205 | FinecoBank | Azionisti, comunità finanziaria, autorità di regolamentazione e vigilanza |
|
| FAIRNESS | PREVENZIONE COMPORTAMENTI ANTI COMPETITIVI |
206 | FinecoBank | Azionisti, clienti, comunità finanziaria, autorità di regolamentazione e vigilanza |
| COMPLIANCE SOCIO ECONOMICA |
419 | FinecoBank | Azionisti, autorità di regolamentazione e vigilanza |
|
| TUTELA DELLA PRIVACY DEI CLIENTI |
419 | FinecoBank | Azionisti, clienti, autorità di regolamentazione e vigilanza |
|
| FINANZA RESPONSABILE | INCLUSIONE ED EDUCAZIONE FINANZIARIA |
GRI G4 FS14 G4 DMA FORMER FS16 |
FinecoBank | Azionisti, clienti, autorità di regolamentazione e vigilanza |
| PRODOTTI E INVESTIMENTI RESPONSABILI |
GRI G4 PRODUCT PORTFOLIO – FS7, FS8 |
FinecoBank | Azionisti, clienti, comunità finanziaria. |
In aggiunta agli aspetti GRI, sono stati considerati ai fini dell'analisi di materialità e valutati come materiali i seguenti aspetti:
| MACRO-ASPETTI | ASPETTI MATERIALI | PERIMETRO DEGLI ASPETTI MATERIALI | ||
|---|---|---|---|---|
| INTERNO | ESTERNO | |||
| INNOVAZIONE | FinecoBank | Azionisti, Clienti | ||
| INNOVAZIONE E CUSTOMER EXPERIENCE | QUALITÀ E VALORE | FinecoBank | Azionisti, Clienti, Comunità Finanziaria, Autorità di Regolamentazione e Vigilanza |
|
| FAIRNESS | CHIARO APPROCCIO AI MERCATI | FinecoBank | Azionisti, Autorità di Regolamentazione e Vigilanza |
Gli stakeholder chiave della Banca sono stati individuati dai manager aziendali nell'ambito delle interviste condotte ai fini dell'analisi di materialità.
I responsabili delle diverse funzioni aziendali hanno espresso una valutazione puntuale riguardo l'interesse degli stakeholder verso le attività, le strategie e i risultati di FinecoBank e il loro livello di influenza nei confronti della Banca, identificando come rilevanti i portatori di interesse che hanno riportato una valutazione superiore alla media con riferimento a entrambe le dimensioni: rilevanza per FinecoBank / interesse nei confronti di FinecoBank.
Nel corso degli anni abbiamo sviluppato diversi strumenti per interagire con gli stakeholder e gestire meglio la nostra relazione con loro. Sono numerose le attività di ascolto della Banca che coinvolgono in modo continuativo i numerosi stakeholder. Tramite un'analisi attenta dei bisogni e delle opinioni di ogni stakeholder, possiamo sviluppare strategie più mirate, migliorando il processo decisionale e la nostra offerta di prodotti e servizi.
Nella tabella seguente riportiamo le principali categorie di stakeholder (interni ed esterni) rilevanti per la Banca e i principali strumenti di dialogo attivati con essi:
| CLIENTI | Valutazione della soddisfazione del cliente |
|---|---|
| Valutazione della reputazione del brand |
|
| Customer Care |
|
| DIPENDENTI | Social Media |
| "People survey" sulla vita lavorativa in Fineco e nel Gruppo |
|
| Performance Management annuale per dipendenti / Talent Management Review per i talenti / Executive Development Plan per i dirigenti |
|
| Corporate aziendale (portale intranet) |
|
| Onboarding neoassunti con la partecipazione dei responsabili del business della Banca, della funzione Risorse |
|
| Umane e delle organizzazioni sindacali | |
| Indagini ad hoc su argomenti specifici (ad es. Smart Work, Onboarding) |
|
| CONSULENTI FINANZIARI |
Piattaforma dedicata |
| Incontri specifici a diversi livelli (Area Manager, General Manager, Team, one-to-one) |
|
| Calls e web conferences |
|
| Workshops e gruppi di lavoro dedicati |
|
| Comitati |
|
| Formazione |
|
| AZIONISTI | Assemblea Generale degli Azionisti |
| Riunioni e incontri con analisti, investitori e proxy advisors |
|
| Attività di Investor Relations |
|
| REGOLATORI | Incontri |
Nell'Agenda 2030, l'ONU ha definito gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)21. Si tratta di 17 impegni che puntano ad eliminare la povertà, proteggere il pianeta ed assicurare prosperità per tutti entro il 2030.
Le nostre iniziative più significative sono coerenti con il raggiungimento di questi obiettivi, per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere degli individui e conservare le risorse naturali.
21 La selezione delle iniziative e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è da considerarsi non esaustiva.

La crescente digitalizzazione in Italia sta cambiando il comportamento e le aspettative dei consumatori nella vita di tutti i giorni. Questo trend strutturale, fa sì che sempre più i clienti scelgano la propria banca di riferimento guidati dal concetto di qualità dei servizi, dei prodotti proposti e della customer experience complessiva più che da un mero concetto di prossimità territoriale. Per tale motivo il continuo miglioramento della customer experience è per noi fondamentale.
Al fine di semplificare la vita dei nostri clienti, la nostra offerta si basa sul concetto di One Stop Solution: il cliente può accedere ai servizi bancari, di brokerage e di investimento attraverso un unico conto corrente. Tuttavia, offrire una "soluzione unica" non è sufficiente: il nostro obiettivo è offrire sempre l'eccellenza. Grazie alla profonda cultura IT interna siamo in grado di sfruttare al massimo il valore derivante dalla conoscenza dei nostri clienti, che utilizzano in maniera importante le nostre piattaforme. Per questo siamo costantemente impegnati nello sviluppo di prodotti e servizi di facile utilizzo e di altissima qualità che siano in grado di soddisfare tutte le loro esigenze finanziarie.
La nostra offerta nel mondo del risparmio gestito, da sempre caratterizzata da una open architecture con oltre 6.000 fondi offerti dalle principali 78 case di investimento globali, evidenzia una componente rilevante di fondi SRI (Socially Responsible Investment): circa il 50% dei fondi offerti ha un ESG rating (con masse pari a 7,8 miliardi di euro), mentre il 34% dei fondi offerti ha un rating Morningstar pari a "High", "Above Average", "Average" (masse pari a 5,3 miliardi di euro). Per ulteriori dettagli sull'offerta si rinvia al capitolo "Investing" all'interno della presente Relazione di gestione consolidata.
La comunicazione con i nostri clienti si fonda su un costante dialogo attraverso il servizio di Customer Care interno e la rete di consulenti finanziari: per noi è molto importante ascoltare il Cliente e supportarlo nei suoi "momenti della verità" così da renderlo confidente nella nostra capacità competenza e passione nel servirlo sempre. Per fare questo è altresì necessario che il cliente disponga di canali appropriati per condividere feedback e reclami che oltre a garantirlo ci aiutino ad avere continui input per attivare quei processi di continuo miglioramento e di perfezionamento di prodotti e servizi che sono alla base del successo che ci accompagna sin dall'inizio della nostra storia. Gestiamo oltre 300.000 contatti ogni mese, via telefono, e-mail, chat e SMS con elevati livelli di servizio. Circa il 93% dei contatti viene evaso direttamente durante la conversazione con il cliente. I reclami dei nostri clienti sono sempre analizzati, compresi e registrati. Ad essi dedichiamo molta attenzione al fine di migliorare la qualità dei nostri servizi. Nel 2018 abbiamo gestito 3.446 reclami.

Secondo una ricerca condotta nel dicembre 2018, la soddisfazione dei nostri clienti raggiunge il 96%22 e consideriamo questo risultato estremamente importante per valutare il rapporto complessivo tra Banca e clientela.
Abbiamo però anche un indicatore più puntuale che misura il tasso di soddisfazione del cliente in ogni interazione attraverso i canali di contatto. Infatti, per noi ogni contatto con il cliente è un'occasione per avere un feedback sui nostri servizi e prodotti: al termine di ogni interazione chiediamo ai clienti se sono soddisfatti dell'assistenza ricevuta e, in caso contrario, di esporci i motivi della loro insoddisfazione. Questi commenti sono analizzati quotidianamente e rappresentano il motore che ci spinge a rivedere i nostri processi, affinché possano sempre rispondere all'evoluzione delle esigenze dei Clienti, nell'ottica di semplificare i servizi e renderli sempre più accessibili.
Meno del 4% delle interazioni che abbiamo con la clientela esprimono un grado di insoddisfazione.
Facciamo tesoro di queste informazioni per costruire il futuro della nostra Banca.
Nel corso del 2018 abbiamo introdotto la Password Vocale: ora i clienti possono accedere all'assistenza telefonica direttamente con la propria voce utilizzando la propria impronta vocale, in modo più veloce, sicuro e senza dover ricordare e digitare codici.
Ricordiamo che nel 2017, nella classifica realizzata dalla società di consulenza KPMG, FinecoBank è risultato il primo brand finanziario in Italia per la qualità della customer experience offerta ai propri clienti e il sesto in assoluto tra i big nazionali e internazionali su oltre 140 brand nazionali e internazionali attraverso un campione di oltre 2.500 consumatori. Lo studio ha attribuito a ciascuna realtà un punteggio, il Customer Experience Excellence Score, risultato della media dei singoli punteggi assegnati ai "Six Pillars", i sei indicatori di eccellenza della Customer Experience: Personalizzazione, Integrità, Aspettative, Risoluzione, Tempo ed Impegno, Empatia.

22 Elaborazione su dati Kantar TNS - dicembre 2018.
In un contesto competitivo che muta rapidamente, siamo consapevoli che il cambiamento e la continua evoluzione siano requisiti necessari per affrontare le sfide del mercato e che queste non possono prescindere dalla valorizzazione delle nostre persone e dallo sviluppo delle loro professionalità.
I dipendenti rappresentano infatti la chiave del successo della nostra Banca e uno dei nostri obiettivi principali è gestire, sviluppare, monitorare la loro continua crescita professionale.
Attraverso il corretto e coerente svolgimento delle attività di selezione, formazione, valutazione e sviluppo, abbiamo l'obiettivo di accrescere non solo le loro competenze ma anche la valorizzazione del talento e il senso di appartenenza.
Il loro sviluppo professionale è per noi fondamentale e per questo motivo assicuriamo a ciascun dipendente una formazione adeguata, training on the job, percorsi di Job Rotation, valutazione delle prestazioni, nonché sistemi di compensation su base meritocratica e nel rispetto delle pari opportunità.
Attraverso l'ascolto dei loro bisogni vogliamo supportarli durante tutte le fasi della loro vita professionale promuovendo la diversità, l'inclusione e l'equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.
La Banca investe ogni giorno per sviluppare un ambiente sostenibile basato sulla fiducia e sul senso di appartenenza. Per questo motivo, da alcuni anni misuriamo, attraverso una Survey biennale – People Survey – la motivazione e il livello di coinvolgimento dei nostri collaboratori e, in base alle loro indicazioni, definiamo e implementiamo specifici piani di azione sui quali, coerentemente con la nostra strategia di sviluppo, ci concentriamo nei due anni successivi.
People Care, Working Environment, Work-life Balance, Best Place To Work e People Development sono i cantieri sui quali ci stiamo concentrando a seguito dei risultati dell'analisi del 2017 che aveva posizionato l'Engagement Index all'81% un risultato molto positivo e tipico delle aziende di successo.

Vogliamo creare un ambiente di lavoro in cui i nostri collaboratori possano contribuire alla creazione di valore attraverso un costante impegno e condivisione di mission, valori e comportamenti.
a. Chi siamo
La popolazione23 di FinecoBank al 31.12.2018 è così suddivisa:

L'età media dei dipendenti di FinecoBank a fine 2018 è pari a circa 40 anni.
Investiamo costantemente per attrarre, gestire e favorire lo sviluppo dei "millennials", ponendo FinecoBank tra le aziende preferite in cui lavorare. Aspiriamo ad essere una realtà in cui le persone possano sfruttare appieno le proprie capacità, abilità ed esprimere il proprio potenziale. Per questo motivo crediamo nello sviluppo dei nostri dipendenti investendo su di loro, offrendo opportunità di crescita rapida, diventando specialisti in ogni campo.
Il principale punto di ingresso per i nuovi assunti in FinecoBank è il nostro Customer Care (CRM) che rappresenta un "incubatore di talenti", in cui i giovani hanno l'opportunità di acquisire una profonda conoscenza dei prodotti, dei servizi e dei processi della Banca. Al termine di un periodo di training on the job (circa 2 anni), hanno la possibilità di specializzarsi ulteriormente all'interno del Customer Care o di intraprendere un processo di
23 Le tabelle del presente paragrafo si riferiscono alla popolazione della holding. In aggiunta nel 2017 è stata costituita la società di gestione di diritto irlandese interamente partecipata dalla Banca, Fineco Asset Management DAC. Nel 2018, la società ha ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte dell'Autorità Lussemburghese Commission de Surveillance du Secteur Financier per sostituirsi ad Amundi Luxembourg S.A. nell'attività di gestione dei fondi comuni di investimento denominati "CoreSeries" e a partire dal 2 luglio 2018 Fineco AM risulta pienamente operativa. Al 31.12.2018 le risorse della società sono 13 di cui 4 donne e 9 uomini con età media pari a circa 35 anni. Le assunzioni provenienti da mercato, avvenute nel corso dell'anno, sono state finalizzate alla costituzione del lo staff della società, i profili selezionati infatti ricoprono sia funzioni di business che di supporto e controllo.
crescita orizzontale in FinecoBank o all'interno del Gruppo grazie a un'intensa attività di job rotation. A fine 2018, il 16% del totale dell'organico era impiegato presso il Customer Care.
Inoltre, iniziare il proprio percorso lavorativo all'interno del Customer Care consente ai giovani di assimilare fin da subito la cultura aziendale che si fonda su innovazione, spirito di imprenditorialità e attenzione al cliente.
Contattiamo i digital natives attraverso i loro canali di comunicazione preferiti: social media e job fairs. Per quanto riguarda i social media, abbiamo arricchito le nostre iniziative di social branding, #FinecoPeople (contenuti coinvolgenti su Linked-In dedicati a target specifici), con il lancio sui social di un video emozionale specificatamente dedicato al recruiting di giovani da inserire all'interno del nostro CRM.
Inoltre collaboriamo costantemente con i migliori atenei del Paese attraverso la partecipazione a Job Fairs. Nel 2018 siamo stati presenti nelle università di Bologna, Ferrara, Milano (Cattolica, Bocconi, Bicocca), Pavia, Roma (Luiss) e Venezia.
Attraverso una Global Policy, adottata a livello di Gruppo, abbiamo disciplinato il processo di selezione per tutti ruoli presenti in FinecoBank, dal livello base al livello manageriale. Questo garantisce un processo di assunzione trasparente univoco e ben definito. Inoltre, grazie alla digitalizzazione siamo in grado di offrire una candidate experience unica. Abbiamo infatti avviato la sperimentazione del Video-Colloquio che ci permette di velocizzare le tempistiche di screening e al contempo di ridurre i tempi di spostamento e l'utilizzo dei mezzi di trasporto.
Essendo parte del Gruppo UniCredit, anche per FinecoBank il Modello delle Competenze24 e il Global Job Model25 descrivono i comportamenti attesi da tutti e si basano sui Five Fundamentals.
Tutti i dipendenti ricevono annualmente una valutazione della performance da parte del proprio manager, che prende in considerazione non solo le prestazioni e i risultati legati a obiettivi specifici e condivisi, ma individua anche opportunità future di apprendimento e sviluppo.
In particolare tutti i dipendenti vengono valutati nell'ambito dell'UniCredit Performance Management (UPM), mentre i Dirigenti e i Talenti sono valutati rispettivamente nell'ambito dell'Executive Development Plan (EDP) e del Talent Management Review (TMR).
Le decisioni sulla crescita professionale e le scelte retributive si basano su processi strutturati volti a garantire l'equità, la meritocrazia e la trasparenza a tutti i livelli.
La revisione annuale ci consente di pianificare, gestire e sviluppare una pipeline della leadership sostenibile che definisce piani di carriera e di successione e identifica le attività a supporto dello sviluppo della leadership. Le nostre iniziative di apprendimento e sviluppo sono progettate per rispondere alle esigenze di crescita professionale dei dipendenti.
Allo scopo di rendere il nostro business sostenibile e di successo, stiamo investendo in una forza lavoro estremamente diversificata e in un ambiente di lavoro inclusivo in cui i talenti, le competenze, le esperienze e le diverse prospettive delle nostre persone possano essere pienamente espresse al fine di promuovere una maggiore innovazione, meglio identificare e gestire i rischi, migliorare la collaborazione e la flessibilità della forza lavoro.
Sin dal 2013 abbiamo adottato una politica globale sull'uguaglianza di genere. Questa politica stabilisce principi e linee guida per garantire parità di condizioni in cui tutti i dipendenti, indipendentemente dal genere, possano realizzare il loro pieno potenziale. Al 31 dicembre 2018, il 43% dei dipendenti della Banca era costituita da donne.
FinecoBank ha sempre sottolineato l'importanza dell'uguaglianza retributiva di genere a tutti i livelli e come negli anni precedenti, anche nel 2018 abbiamo inserito questo KPI in tutte le schede di valutazione della performance del Personale Rilevante Identificato. Anche l'analisi condotta nel 2018 mostra che in FinecoBank non è presente un divario retributivo significativo dovuto al genere.
Siamo costantemente impegnati a promuovere l'equilibrio di genere, a colmare le lacune generazionali e a sostenere le persone con disabilità. All'interno dell'azienda abbiamo nominato un Diversity Manager che rappresenta il punto di riferimento per attività ed iniziative relative al tema della Diversity a conferma dell'impegno a sviluppare la cultura dell'inclusione e a considerare la diversità una questione di business per la nostra Banca.
Nell'ambito delle iniziative dedicate all'inclusione delle persone con disabilità, nel 2018 sono stati organizzati eventi e workshop che hanno visto non solo la partecipazione dei dipendenti con disabilità, ma anche dei dipendenti HR e dei loro Responsabili. L'obiettivo comune è stato quello di sensibilizzare e promuovere l'inclusione nell'ambito lavorativo a tutti i livelli.
Nel 2018 abbiamo partecipato a un Diversity Day organizzato presso l'Università Bocconi di Milano, un progetto che promuove la gestione della diversità e l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette. Questo evento, che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone, è stato organizzato in partnership con società private, università, istituzioni pubbliche, media e comunità.
24 Il Modello delle Competenze di UniCredit descrive i comportamenti che devono essere adottati da tutte le persone di UniCredit durante le loro attività quotidiane.
25 Il Global Job Model è un sistema all'avanguardia che descrive e valuta tutti i ruoli all'interno di UniCredit e supporta la gestione delle persone e dei processi in modo globale, semplice e coerente
Abbiamo inoltre iniziato una collaborazione con Jobmetoo, una società di recruiting online che permette l'incontro tra le aziende e i candidati che appartengono alle categorie protette. Oltre alla pubblicazione di annunci, Jobmetoo ci ha offerto la possibilità di partecipare a workshop dedicati a tematiche quali la gestione e la valorizzazione del personale con disabilità.
Nell'ottica di sostenere il benessere delle nostre persone e delle loro famiglie e mantenere alto il livello di motivazione ed engagement nel 2018 è stato ulteriormente arricchito il sistema di welfare aziendale. Tutti i dipendenti hanno accesso a vari servizi che possono essere ricompresi in 4 aree tematiche:
Relativamente all'ultimo punto, proprio con l'obiettivo di supportare l'equilibrio tra vita lavorativa e vita privata dei nostri dipendenti e offrire loro una maggiore flessibilità nella gestione del tempo, abbiamo esteso ulteriormente il flexible work (che prevede la possibilità di lavorare da casa un giorno alla settimana). Nel 2018, circa il 50% della popolazione aziendale ha aderito con un impatto positivo sul loro livello di coinvolgimento e rendimento. Si tratta di un cambiamento profondo della cultura aziendale che favorisce un modello basato sulla fiducia e sulla performance. Inoltre l'adozione di un modello di lavoro flessibile ha portato anche alla semplificazione di procedure e al reingeneering dei processi contribuendo alla digitalizzazione e smaterializzazione dei flussi cartacei.
Allo scopo di "creare un miglior luogo di lavoro", stiamo investendo nel rinnovamento degli spazi di lavoro nella sede di Milano.
Inoltre, da ottobre 2018, abbiamo inaugurato una nuova iniziativa – MaggiorTempo - pensata per snellire alcune delle più comuni incombenze quotidiane dei dipendenti, dal ritiro pacchi, al servizio lavanderia, calzoleria, sartoria, disbrigo delle pratiche postali e amministrative. Uno strumento in più per conciliare i tempi della vita lavorativa e quelli della vita privata.
I servizi di MaggiorTempo sono gestiti da una Cooperativa Sociale che ha come mission l'integrazione lavorativa di persone socialmente svantaggiate.
La Rete dei consulenti finanziari di FinecoBank è la terza in Italia per dimensioni e per masse gestite.
Rappresenta un canale di business strategico per la Banca, sia per l'acquisizione di nuova clientela, sia per la gestione e la fidelizzazione di quella esistente.
Il focus della rete viaggia su due binari paralleli, la crescita e la qualità delle masse.
| CRESCITA | Il nostro modello di business è basato principalmente sulla crescita organica. Nel 2018, su una raccolta netta totale pari a 6,2 miliardi di euro, il 93% è stato generato organicamente e il 7% tramite i nuovi reclutati nell'anno. Siamo convinti che questa strategia sia sostenibile nel lungo periodo, anche da un punto di vista di costi, posizionando perfettamente la Banca nel fronteggiare una crescente pressione sui margini. Una delle risposte messe in atto dalla Banca è rappresentata dall'aumento della produttività della rete facendo leva su un elevato livello di soddisfazione della clientela e un'offerta caratterizzata da trasparenza e altissima qualità: la raccolta netta derivante da clientela esistente è quasi raddoppiata negli ultimi due anni (+90%). |
|---|---|
| Sempre a dimostrazione della soddisfazione e dell'apprezzamento del nostro modello di business, significativa è la crescita nel segmento del Private Banking. Circa il 2% della nostra base clienti è rappresentata da clientela afferente a questo segmento, costituendo il 37% delle masse della Banca. |
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| Il reclutamento è focalizzato a migliorare la qualità della Rete in essere. Cerchiamo prevalentemente figure professionali di esperienza, sia nel settore delle Reti, sia nelle banche tradizionali e nel Private Banking. Puntiamo ad attrarre professionisti che facciano della relazione con i clienti uno dei pilastri della propria attività e che abbiano voglia di misurarsi con il mercato ed espandere il proprio raggio di azione. Per queste figure garantiamo un percorso di inserimento accurato, finalizzato a consentire adeguata analisi del portafoglio gestito e conseguente agilità/rapidità del trasferimento e supporti economici flessibili e personalizzati, al fine di rispondere alle esigenze dei singoli. |
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| Nel 2018 16 Private Bankers con un patrimonio medio pro capite pari a 29,8 milioni di euro e 28 consulenti senior con un patrimonio medio pro capite pari a 16,5 milioni di euro hanno sposato il nostro modello, |
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| CRESCITA | contribuendo ad allargare la compagine dei professionisti Fineco. Si sono aggiunti alle fila della rete dei consulenti finanziari anche altri 26 professionisti con esperienze più recenti (patrimonio medio pro capite pari a 9,6 milioni). |
|---|---|
| FinecoBank investe anche sui "millennials", i consulenti di domani, inserendoli nella propria Rete commerciale con un progetto di selezione che si avvale di canali social, di partnership con le Università, oltre che dei canali tradizionali. Per accompagnarli nella creazione della propria professionalità fornisce tre tipologie di strumenti: supporti formativi dalla fase di preparazione all'esame di abilitazione fino ai due anni successivi all'inserimento in Rete, supporti economici ad hoc per 24 mesi e supporti operativi garantiti dalla presenza di un trainer sul territorio (51 "giovani" inseriti da inizio anno) |
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| La qualità è un aspetto da analizzare da differenti angolazioni. | |
| QUALITÀ QUALITA' |
La qualità della relazione con il cliente, prima di tutto. È estremamente importante che i nostri clienti abbiano un rapporto di fiducia con i consulenti che per questo svolgono la loro attività in un'ottica di consulenza a 360°; partendo dall'analisi dei bisogni, delle esigenze e delle aspettative del cliente, orientano la loro attività nell'ottica di trovare soluzioni concrete, senza un approccio di pura vendita, ma con l'obiettivo di rispondere alle attese del cliente e di costruire una relazione di fiducia e di lungo termine. |
| E poi la qualità dei servizi offerti, certamente non meno importante. Grazie a soluzioni di investimento all'avanguardia, i consulenti finanziari sono in grado di proporre portafogli che, tenendo conto degli obiettivi, ma anche della tolleranza al rischio, soddisfano i bisogni dei clienti e garantiscono un costante monitoraggio del rischio nel tempo. Poniamo grande attenzione a questo tema ed alla continua e costante evoluzione/innovazione di questa tipologia di servizi, migliorando quelli esistenti e/o affiancandone di nuovi. |
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| Anche la qualità della rete si dimostra significativamente in progresso: il patrimonio pro capite è cresciuto del 4,7% in 12 mesi (passando da 22,2 a 23,2 milioni) con un aumento importante della componente gestita e dei servizi di advisory. I consulenti finanziari con patrimonio superiore a 20 milioni rappresentano al 31.12.2018 il 44% della rete con il 73% delle masse. |
Per sostenere la crescita e la qualità, elemento fondamentale è l'efficienza e per questo abbiamo adottato un modello che definiamo di cyborgadvisory: grazie ad una piattaforma di consulenza estremamente evoluta dal punto di vista tecnologico ed estremamente "moderna" dal punto di vista delle soluzioni di investimento offerte, mettiamo in condizione i nostri consulenti di gestire, anche da remoto, un numero sempre maggiore di clienti, garantendo l'assistenza necessaria in modo tempestivo ed intervenendo con nuove proposte o ribilanciamenti durante la vita del rapporto, a seconda dei diversi scenari di mercato e a seconda di eventuali variazioni delle esigenze dei clienti.
Inoltre, partendo dalla nostra piattaforma ad architettura aperta, tra le più complete sul mercato, le soluzioni di investimento (c.d. "Guided Products & Services") mettono il consulente in condizione di lavorare senza conflitti di interesse, assicurando in questo modo le migliori risposte per il cliente.
Sfruttando quindi anche la nostra esperienza nell'innovazione, consentiamo ai nostri consulenti di dedicare molto più tempo nella gestione della relazione con i clienti, di analizzare ed approfondire le loro esigenze e come possono modificarsi nel tempo, incrementando costantemente la qualità dei servizi offerti e rafforzando il rapporto di fiducia reciproco. Abbiamo sviluppato internamente X-Net, la nuova Cyborg Advisory Platform dedicata ai consulenti finanziari, risultato della miglior tecnologia FinecoBank nelle piattaforme digitali retail: una piattaforma tecnologica all'avanguardia e di semplice accesso, che offre ai consulenti FinecoBank una soluzione integrata caratterizzata da una tecnologia intuitiva e personalizzabile.
Il consulente finanziario, quindi, viene messo al centro di un sistema di servizi digitali evoluti che semplificano il suo lavoro e rafforzano la relazione con il cliente. La piattaforma X-Net rappresenta uno dei pilastri del futuro modello di consulenza perché si muove nella logica del cyborg advisory che, a differenza del puro robot advisory, esalta la centralità del ruolo del consulente con il supporto però imprescindibile della tecnologia. Inoltre, con il servizio di Web e Mobile Collaboration, i clienti FinecoBank possono gestire in modo semplice, veloce e sicuro le proposte di investimento del proprio consulente finanziario in remoto, direttamente da mobile o dal PC, semplificando ancora di più l'interazione tra i consulenti finanziari e i clienti. Grazie alla Web e Mobile Collaboration il consulente beneficia di una gestione delle pratiche più rapida e paperless, con il vantaggio per la clientela di avere un servizio più comodo e flessibile. Il servizio è completamente integrato con X-Net.
La valorizzazione delle competenze ed esperienze professionali costituisce il presupposto della crescita della Società nel tempo. A tal fine, FinecoBank si impegna a favorire la crescita e lo sviluppo dei suoi collaboratori dedicando grande attenzione alla formazione continua.
Nel 2018, grazie alla piattaforma di training (MyCampus), è stato possibile rendere l'offerta formativa sempre più accessibile a tutti i dipendenti e fornire inoltre, in maniera estesa, la possibilità di trovare il corso o il percorso formativo più adatto alle varie esigenze professionali. L'offerta formativa si è ampliata con un crescente numero di moduli di e-learning su diverse tematiche ed è fruibile anche da remoto.
Nel 2018 FinecoBank ha erogato 32.944 ore di formazione, coinvolgendo tutti i dipendenti.
La formazione è in costante evoluzione e si adatta continuamente alle sfide che la nostra azienda affronta quotidianamente. Negli ultimi anni, uno dei nostri obiettivi principali è stato quello di rafforzare la nostra cultura del rischio e della compliance, al fine di rendere il nostro business sostenibile e prezioso.
Per questo motivo, anche nel 2018, la Banca ha prestato particolare attenzione alla formazione obbligatoria di tutti i dipendenti, che hanno frequentato i corsi sia in modalità e-learning, in particolare utilizzando la piattaforma di formazione del Gruppo (MyLearning), sia, ove necessario, attraverso interventi in aula.
I principali temi trattati sono stati: antiriciclaggio, anti-corruzione, rischi operativi, privacy e sicurezza dei dati, conflitti di interesse. I risultati sono stati monitorati per garantire l'apprendimento delle tematiche da parte di tutti i dipendenti, proteggendo in tal modo la Banca da qualsiasi rischio operativo, legale e reputazionale.
Inoltre, al fine di migliorare l'evoluzione del business e il livello di specializzazione dei dipendenti, sono state organizzate numerose sessioni di formazione per l'acquisizione di competenze tecniche, in collaborazione con fornitori esterni, partner strategici e Università.
Nel Customer Care dove l'età media è la più bassa della Banca, le ore di formazione tecnica per i nuovi assunti sono state in totale 11.566; inoltre al fine di mantenere un'elevata qualità del servizio e dell'attenzione del cliente, vengono costantemente organizzati corsi di formazione comportamentale incentrati sulla comunicazione.
Nel 2018, FinecoBank ha esteso il percorso Leadership Training Program (già sperimentato nel 2017) composto da sessioni in aula, coaching e formazione sul campo. Lo scopo di questa iniziativa è quello di rafforzare le capacità manageriali del middle management aiutandolo a gestire il proprio ruolo in modo coerente ed efficace.
È continuato l'investimento relativo all'apprendimento dell'inglese attraverso un corso accessibile a tutti i dipendenti grazie a una piattaforma di elearning che offre oltre 5.000 contenuti di Business English e aule virtuali. Inoltre, in funzione delle esigenze professionali, FinecoBank offre corsi di formazione linguistica in aula o telefonici.
Di seguito il dettaglio delle ore di formazione per area di intervento:
| FORMAZIONE DIPENDENTI | ORE DI FORMAZIONE |
|---|---|
| Obbligatoria | 8.414 |
| Tecnica | 14.183 |
| Linguistica | 9.918 |
| Comportamentale | 429 |
| Totale | 32.944 |
La centralità della consulenza finanziaria nel modello di business di FinecoBank trova pieno riscontro anche nella profondità dei piani formativi rivolti ai consulenti stessi.
La volontà di offrire ai clienti un servizio di livello superiore e la consapevolezza della complessità e delicatezza del ruolo del consulente, ci ha portati negli anni a sviluppare un catalogo corsi sempre più ampio e variegato, in grado di tener conto di tutti gli aspetti legati all'attività di consulenza.
Per FinecoBank il consulente finanziario è il facilitatore in grado di aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi finanziari di medio/lungo periodo attraverso una pianificazione rigorosa e razionale. Proteggere il risparmio delle famiglie e farlo rendere attraverso investimenti sostenibili, personalizzati e sempre in linea con lo specifico profilo di rischio di ogni soggetto è l'obiettivo che ogni giorno perseguono i nostri consulenti finanziari.
In quest'ottica un'approfondita conoscenza dei mercati e degli strumenti finanziari è certamente indispensabile, seppur non sufficiente.
Dinamiche sociali, sviluppi tecnologici, evoluzioni normative, micro e macro trend economico/produttivi in atto a livello nazionale e internazionale: per svolgere al meglio un ruolo caratterizzato da un elevato impatto sociale è essenziale piena consapevolezza di una moltitudine di fattori, tutti concorrenti alla definizione dello scenario entro cui un consulente opera e si muove.
A tutto ciò si aggiunge la necessità di sviluppare e consolidare nel tempo competenze relazionali e capacità empatica: entrare in rapporto con il cliente significa comprenderne a fondo esigenze, timori e volontà, anche latenti.
Per accompagnare i consulenti finanziari FinecoBank in questo percorso continuo di aggiornamento e affinamento delle proprie competenze, i nostri piani formativi prevedono corsi multidisciplinari, sempre tenuti da specialisti interni o esterni, che mirano a rafforzare hard e soft skills nella convinzione che entrambe siano fondamentali.
Nel 2018 sono state erogate in totale 160.000 ore di formazione (61 ore circa a PFA), di cui:
Sono state strutturate attività ad alto valore aggiunto pensate per il segmento Private e le sue peculiari necessità. Lo specifico percorso formativo ha l'obiettivo primario di ampliare ulteriormente le competenze acquisite in termini di asset protection, private insurance e real estate advisory. Nel 2018 sono stati coinvolti circa 325 consulenti per un totale di 34 giornate di formazione.
Un'attenzione particolare, quest'anno, a seguito dell'emanazione del Nuovo Regolamento Intermediari in vigore dal 15 febbraio 2018, è stata rivolta anche ai temi di possesso e mantenimento dei requisiti di idonee conoscenze e competenze richiesti alla Rete dei consulenti finanziari (articoli 78- 82). Per ottemperare a tali obblighi, è stata effettuata una revisione delle esigenze di sviluppo e formazione, tramite un assessment di valutazione delle conoscenze e competenze reso disponibile per l'intera Rete Fineco. Gli eventuali gap di competenze sono stati colmati con specifici percorsi di formazione online. Inoltre, per garantire il mantenimento e l'aggiornamento delle idonee conoscenze e competenze, è stato individuato un percorso di formazione di 30 ore riconosciuto valido ai fini Consob, Ivass ed EFPA.
Infine, la Banca ha continuato ad investire sui giovani consulenti finanziari con un progetto di formazione biennale per l'acquisizione delle competenze tecniche e comportamentali utili e necessarie all'esercizio della professione. Nel dettaglio, sono stati erogati 43 corsi di formazione dedicati, sia a carattere tecnico che comportamentale, per un totale di oltre 90 giornate di formazione.
La formazione dedicata ai clienti attuali e potenziali si propone di migliorare l'educazione finanziaria dei risparmiatori e la loro consapevolezza attraverso la comprensione di come funzionano e si muovono i mercati finanziari e di come utilizzare gli strumenti finanziari per gestire al meglio il proprio patrimonio.
Rimane alta l'attenzione posta su temi di finanza comportamentale e aumentano le iniziative volte a rafforzare la cultura finanziaria dei nostri clienti e diffondere le regole base per una pianificazione finanziaria professionale: avere chiari i propri obiettivi e l'orizzonte temporale, diversificare e gestire l'emotività in fasi di mercato complesse, evitando scelte irrazionali che possono compromettere gli investimenti.
Coerentemente con il nostro ruolo di leader di mercato nel trading sentiamo forte questa responsabilità e la formazione dedicata ai clienti è anche volta a dare maggiore conoscenza dei mercati finanziari, passando da tematiche come l'analisi tecnica e fondamentale, ad analisi del rapporto rischio rendimento delle varie strategie di trading.
I corsi trading si suddividono in sessioni base, dove si spiega il funzionamento di prodotti e piattaforme, e sessioni più avanzate dove vengono approfonditi concetti di analisi tecnica e fondamentale, anche con il supporto di professionisti esterni. Inoltre, è ora a catalogo una rubrica settimanale per spiegare il contesto di mercato e aumentare la consapevolezza dei partecipanti per le proprie scelte di investimento.
In numeri, nel 2018, abbiamo raggiunto quota 18.000 partecipazioni ai corsi FinecoBank attraverso vari canali:
FinecoBank promuove in modo proattivo una costante ed efficace comunicazione con gli investitori e la comunità finanziaria globale, sottolineando il proprio impegno per la trasparenza. Il dialogo è gestito attraverso incontri periodici e conference call con azionisti istituzionali e analisti. Il team di Investor Relations fornisce comunicazioni accurate, efficaci e tempestive sulla performance finanziaria, la strategia e l'evoluzione della Banca al fine di supportare una valutazione equa della stessa e costruire il proprio azionariato in un'ottica di lungo termine.
Nel 2018 abbiamo dialogato con la comunità finanziaria attraverso:
raggiungendo 400 investitori istituzionali (+3% a/a di ore dedicate, + 34% investitori contattati rispetto al 2015, primo anno dopo la quotazione avvenuta a luglio 2014). La Banca inoltre, ha tenuto 4 conference call istituzionali per presentare al mercato i risultati economici trimestrali.
L'attenzione e l'impegno della Banca nell'instaurare con i propri investitori istituzionali una comunicazione efficace e trasparente sono confermati dai riconoscimenti ottenuti nel corso del 2018. Per maggiori dettagli si rinvia alla sezione 12.
Nel 2018 abbiamo continuato il percorso intrapreso nel 2017 di dialogo con gli investitori socialmente responsabili (Socially Responsible Investors - SRI) e agenzie di Sustainability Rating, aderendo ad esempio per la seconda volta all'Italian Sustainability Day organizzato da Borsa Italiana per supportare il dialogo tra società quotate e stakeholder finanziari, nel quale sono state approfondite tematiche relative alle metriche ESG (ambientali, sociali e di governance) tramite incontri dedicati. Uno dei nostri obiettivi si conferma essere il costante miglioramento della comunicazione con il mercato e la divulgazione di informazioni non finanziarie, interagendo e comunicando costantemente con gli investitori per discutere non solo dei nostri risultati finanziari, ma anche delle nostre perfomance in ambito sociale e ambientale, poiché i risultati in entrambe le aree sono strettamente collegati.
Anche per il 2018, Standard Ethics, un'agenzia indipendente che assegna rating di sostenibilità su richiesta, ha confermato il nostro Standard Ethics Rating a "EE", un "strong investment grade" assegnato a società sostenibili con un basso profilo di rischio reputazionale e forti prospettive di crescita a lungo termine. Lo Standard Ethics Rating è una valutazione di sostenibilità e governance basata sui principi e sulle direttive volontarie delle Nazioni Unite, dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dell'Unione europea. FinecoBank è anche inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (le componenti dell'Indice sono le 40 maggiori società italiane quotate sulla Borsa Italiana FTSE-MIB), nonché tra i principali indici e benchmark di performance ambientali, sociali e di governance.
Infine, nel corso del 2018 è proseguita l'attività di engagement nei confronti degli azionisti istituzionali e proxy advisors, al fine di fornire informazioni e supportare le analisi relativamente alle proposte assembleari e più in generale sulle politiche di remunerazione di FinecoBank.
Ci impegniamo costantemente con i regolatori al fine di sostenere un mercato finanziario competitivo e sostenibile.
I rapporti con le autorità di regolamentazione si basano sui principi di integrità, trasparenza, correttezza, professionalità e cooperazione, nel rispetto delle procedure stabilite dalla legislazione vigente, utilizzando e trasmettendo documenti e dichiarazioni completi.
Nel mese di luglio 2017 FinecoBank e UniCredit sono state le prime banche in Italia a essere ammesse al regime opzionale del c.d. adempimento collaborativo con l'Agenzia delle Entrate a seguito di istanza presentata a fine 2016. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie al riconoscimento dei previsti requisiti soggettivi ed oggettivi; tra cui, principalmente, la presenza di un sistema efficace per identificare, misurare, gestire e controllare il rischio fiscale così come previsto dalla legge e dai provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate che si sono fortemente ispirati alle indicazioni fornite dall'OCSE in materia. Questo sistema stabilisce un rapporto più stretto di fiducia e cooperazione con l'Agenzia delle Entrate, contribuendo a innalzare il livello di certezza sulle problematiche fiscali più significative in condizioni di piena trasparenza, tramite un dialogo costante e preventivo su situazioni che potrebbero generare rischi fiscali.
Il nostro impegno maggiore nel minimizzare l'impatto ambientale si è concentrato sui processi di dematerializzazione, attraverso innovazioni come la "firma digitale remota" e la "firma grafometrica" che riducono sensibilmente i flussi cartacei e le emissioni. Riducendo il consumo di materiali, rendiamo più sostenibile la Banca. L'uso della carta può infatti essere limitato grazie all'impiego della tecnologia.
In particolare, abbiamo rilasciato nuove modalità di sottoscrizione digitale di contratti e disposizioni. Tali funzionalità sono rivolte sia alla clientela che opera direttamente sul sito web della Banca sia alla clientela che opera per il tramite della Rete dei consulenti finanziari. Al 31 dicembre 2018, più del 70% delle richieste di apertura rapporti, veicolate tramite i consulenti finanziari, sono state sottoscritte dal cliente con la Firma Grafometrica, attraverso un processo completamente digitale.
Inoltre, le richieste di adesione con Firma Digitale Remota ad alcuni servizi quali, a titolo esemplificativo, la richiesta di carta di debito o la sottoscrizione di prestiti personali o le richieste di nuove aperture di fido, hanno raggiunto percentuali di utilizzo ampiamente sopra alla modalità tradizionale, svincolando il Cliente dalla necessità di dover stampare e inviare modulistica cartacea alla Banca.
Più in generale, l'ideazione e la realizzazione di nuovi servizi per la clientela, passa attraverso un approccio condiviso tra tutte le strutture di progetto coinvolte, finalizzato alla creazione di processi fortemente automatizzati, in ottica end-to-end, e di flussi di documenti digitali, con l'obiettivo di eliminare la necessità di stampare da parte del Cliente, del Consulente Finanziario e delle strutture di back office coinvolte, riducendo di fatto le emissioni a favore dell'ambiente.
Infine, stiamo lavorando all'implementazione di alcuni progetti tra cui la firma digitale per i contratti assicurativi, la raccomandata digitale e la trasformazione stampe cartacee interne con documenti digitali.
Continuiamo a promuovere soluzioni innovative che rendono possibili le riunioni a distanza utilizzando la tecnologia. Infatti, tutti i dipendenti della banca dispongono di strumenti di videocomunicazione e hanno accesso a sistemi di videoconferenza. Inoltre, abbiamo adottato la politica del Gruppo UniCredit relativa alle trasferte che incoraggia l'uso del trasporto pubblico e dal 2016 sono vietate le trasferte in una determinata settimana al mese.
Ricordiamo inoltre che FinecoBank si è impegnata nella mobilità sostenibile collaborando alla realizzazione del servizio di bike sharing del Comune di Milano (BikeMi), con realizzazione - interamente finanziata dalla Banca - di una stazione di servizio all'ingresso principale della sede di Milano. L'iniziativa ha l'obiettivo di contribuire a diminuire il traffico e l'inquinamento e favorire il benessere fisico.
Siamo convinti che rendere gli ambienti di lavoro più piacevoli, oltre che funzionali, possa influire positivamente sulle attività che i dipendenti svolgono ogni giorno, contribuendo a migliorare la quotidianità lavorativa. È proprio in quest'ottica che abbiamo avviato i lavori di ristrutturazione sia della sede di Reggio Emilia che di Milano. La sede di Reggio Emilia è stata completamente riqualificata e i lavori sono terminati nel corso del 2017: grazie a questi interventi, si stima una riduzione dei consumi energetici circa del 20%. Nella sede di Milano la ristrutturazione è in corso. Sono stati creati nuovi spazi adibiti a uffici, sale riunione e aule formazione, per i quali è stato pensato un layout più moderno, che verrà poi esteso durante i lavori a tutti gli spazi della Banca. Gli interventi hanno permesso una riduzione pari al 15% dei consumi energetici a fine dicembre 2018.
L'uso di energie rinnovabili è un elemento decisivo per la lotta al cambiamento climatico globale. Facciamo la nostra parte, acquistando la maggior parte dell'energia elettrica da fonti rinnovabili.
Il modello di approvvigionamento di FinecoBank segue le regole del Gruppo UniCredit e si ispira ai precetti della sostenibilità. Inoltre, i fornitori devono soddisfare alcuni requisiti minimi di sostenibilità e vengono scelti in base agli standard dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro in materia di diritti umani fondamentali, lavoro minorile, libertà di associazione, condizioni di lavoro, parità di retribuzione, salute, sicurezza ed etica di business. I fornitori devono inoltre conformarsi alle regole stabilite dalla Politica Ambientale di gruppo.
Oltre ad acquistare prodotti con certificazione ambientale, preferiamo usare fornitori con Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) certificati secondo gli standard EMAS e ISO 14001.
Abbiamo inoltre messo a disposizione del Comune e del quartiere di zona un maxi schermo pubblicitario posizionato fuori dalla sede FinecoBank, utilizzato oltre che per marketing, anche per le comunicazioni pubbliche ed emergenze del Comune.
Fin dai primi anni dalla sua fondazione, FinecoBank si è impegnata nel sostegno di progetti concreti di solidarietà in vari ambiti di intervento, tra i quali assistenza sociale o sanitaria, formazione, istruzione, promozione della cultura e dell'arte, ricerca scientifica e tutela dell'ambiente.
Oltre alle donazioni che vengono effettuate durante l'anno, il più importante momento dedicato alla solidarietà è quello della Campagna di Charity Natalizia, promossa ogni anno sul sito Fineco. La campagna prevede, oltre a una donazione da parte della Banca ad Associazioni e progetti selezionati di anno in anno, la possibilità di donare anche per clienti e non clienti.
I progetti devono essere promossi da Associazioni senza scopo di lucro (ONLUS, Fondazioni, Associazioni, Enti religiosi, Università, Istituzione Pubbliche) la cui attività si sviluppi ad ampio raggio su tutto il territorio nazionale. I progetti sostenuti da Fineco sono sempre sviluppati in Italia.
Il processo prevede un'attenta selezione e valutazione delle Associazioni attraverso la richiesta e lo studio della seguente documentazione:
Alle Associazioni viene anche sottoposto un questionario volto ad evitare di intraprendere iniziative a favore di Enti/Associazioni coinvolti in atti di corruzione.
Quest'anno FinecoBank si è focalizzata su tre grandi progetti.
L'obiettivo del progetto è quello di portare un sostegno immediato alle persone senza dimora nelle principali città italiane, attraverso la distribuzione di kit igienici, pasti e beni di prima necessità tramite le Unità di Strada dell'Associazione che assistono durante le ore serali le persone senza dimora. Ogni notte un team composto da un operatore specializzato e 3 volontari, raggiunge le persone senza dimora distribuendo loro pasti e generi di conforto, con l'obiettivo di alleviare il loro disagio, creare una relazione di fiducia e orientare queste persone verso i centri di accoglienza presenti sul territorio, per prevenire la cronicizzazione della vita di strada e attivare un percorso di reintegrazione. https://www.progettoarca.org/
"Spiagge e fondali puliti" è una delle più importanti campagne di volontariato attivo e di citizen science organizzata in Italia. Ogni anno Legambiente organizza l'ultimo fine settimana di maggio una tre giorni di pulizia spiagge, fondali e coste, coniugando passione per l'ambiente e educazione ambientale contro i rifiuti in mare. La campagna di Spiagge e Fondali Puliti è anche una grande occasione per richiamare l'attenzione sui temi della prevenzione dei rifiuti, della raccolta differenziata e degli stili di vita https://www.legambiente.it/.
Il servizio di accoglienza dei bambini tra i 3 e i 12 anni è rappresentato da 3 Comunità Residenziali psicoeducative, site a Milano. In queste strutture sono accolti bambini da tutta Italia allontanati dalle loro famiglie per decreto del Tribunale per i Minorenni, a causa di gravi situazioni che mettono in pericolo il loro benessere, la loro crescita e incolumità psicofisica e affettiva. Il lavoro di accoglienza e cura si articola in 3 fasi: pronto accoglimento, volto a creare un contesto di protezione e sostegno in cui il bambino impari a fidarsi delle nuove figure di riferimento, supporto psico-socioeducativo, incentrato sul processo di riparazione del trauma subito, e infine accompagnamento nel progetto di dimissione, che può consistere nel rientro in famiglia, nell'affido o adozione, oppure nella prosecuzione del percorso presso una comunità per adolescenti https://www.caf-onlus.org/
Il sistema di corporate governance adottato da FinecoBank promuove un chiaro e responsabile sviluppo dell'operatività bancaria, contribuendo in tal senso alla creazione di valore sostenibile di lungo periodo. Esso, in particolare, si basa sui principi riconosciuti dalla best practice internazionale come fondamentali per una buona governance: il ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione, la corretta gestione delle situazioni di conflitto di interessi, l'efficienza del sistema di controllo interno e la trasparenza nei confronti del mercato, con particolare riferimento alla comunicazione delle scelte di gestione societaria.
Più nello specifico, FinecoBank fa parte del Gruppo UniCredit ed è sottoposta all'attività di direzione e coordinamento della controllante UniCredit S.p.A., ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2497 e seguenti del Codice civile. Il quadro complessivo della corporate governance di FinecoBank è stato definito, quindi, in conformità alle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, tenendo presenti, altresì, le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina per le società quotate26
In tale contesto, FinecoBank adotta il sistema di amministrazione e controllo cosiddetto tradizionale, basato sulla presenza di due organi nominati dall'Assemblea dei soci: il Consiglio di Amministrazione, con funzioni di supervisione strategica e di gestione aziendale, e il Collegio Sindacale, con funzioni di controllo. La revisione legale dei conti è affidata a una società di revisione esterna, in conformità con la normativa applicabile.
Al fine di favorire un efficiente sistema di informazione e consultazione che permetta al Consiglio di amministrazione una migliore valutazione di taluni argomenti di sua competenza, in conformità alle Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia e alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, sono inoltre costituiti, in seno al Consiglio di Amministrazione, tre comitati con funzioni propositive, consultive e di coordinamento e segnatamente: (i) un Comitato Remunerazione, (ii) un Comitato Nomine e Sostenibilità e (iii) un Comitato Rischi e Parti Correlate.
26 Sin dalla quotazione FinecoBank ha adottato il Codice di Autodisciplina delle società quotate, che in linea, tra l'altro, con l'esperienza dei principali mercati internazionali, indica gli standard di corporate governance e le best practice raccomandati alle società quotate dal Comitato per la Corporate Governance - basati sulla trasparenza, responsabilità e una prospettiva di lungo termine - da applicare secondo il principio del comply or explain che richiede di spiegare nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari le ragioni del mancato adeguamento ad una o più raccomandazioni contenute nei suoi principi o criteri applicativi.
In particolare, si evidenzia che nel corso dell'anno è stata assegnata al Comitato Nomine la supervisione in materia di sostenibilità connessa all'esercizio dell'attività della Banca e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder, modificandone al contempo la denominazione in "Comitato Nomine e Sostenibilità". Il Comitato Nomine e Sostenibilità, in aggiunta ai compiti che già gli erano attribuiti, svolge anche le seguenti funzioni in materia di Sostenibilità:
A supporto di tale Comitato è stato, inoltre, istituito un Comitato Manageriale per la Sostenibilità.
Di seguito si rappresenta graficamente la struttura di governance di FinecoBank al 31 dicembre 2018.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank è composto da nove membri, tra cui il Presidente e l'Amministratore delegato e Direttore Generale. L'organo amministrativo così composto è stato nominato dall'Assemblea dei Soci dell'11 aprile 2017 e il suo mandato si concluderà in occasione dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2019. 27
La composizione del Consiglio in carica è quantitativamente e qualitativamente rispondente al profilo teorico approvato dal Consiglio stesso28, anche per quanto riguarda i limiti al numero di cariche detenute e la disponibilità di tempo necessaria ai fini dello svolgimento dell'incarico in FinecoBank. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione soddisfa i requisiti di integrità, esperienza e indipendenza (inclusa l'idoneità) previsti dalle statutarie e regolamentari vigenti.
27 I componenti del Consiglio di Amministrazione (e del Collegio Sindacale) sono nominati dall'Assemblea sulla base del meccanismo del voto di lista. Tale sistema di votazione, che prevede il ricorso a liste di candidati tra loro concorrenti, garantisce la nomina di esponenti delle minoranze azionarie.
28 In conformità alle vigenti disposizioni normative e regolamentari di settore, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank definisce la propria composizione qualitativa e quantitativa considerata ottimale per l'efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità affidate all'organo amministrativo dalla legge, dalle Disposizioni di Vigilanza e dallo Statuto. Il Consiglio stabilisce altresì i requisiti che gli amministratori di FinecoBank devono possedere, in aggiunta a quelli previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari, ed esprime il proprio orientamento riguardo al numero massimo di incarichi che possono essere ricoperti in altre società dagli amministratori stessi. Il Consiglio, prima della nomina dell'organo amministrativo, porta a conoscenza degli azionisti la composizione ritenuta ottimale affinché la scelta dei candidati possa tener conto delle professionalità richieste. Resta ovviamente salva la possibilità per gli azionisti di svolgere le proprie valutazioni sulla composizione ottimale dell'organo amministrativo e di presentare candidature coerenti con queste, motivando eventuali differenze rispetto all'analisi svolta dal Consiglio. Al riguardo, si rinvia al documento denominato "Composizione Qualitativa e Quantitativa del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank S.p.A." (approvato, da ultimo, dal Consiglio con delibera del 7 febbraio 2017), pubblicato sul sito internet della Società.





b.
FinecoBank promuove una cultura del rischio solida, basata su valori condivisi e comportamenti coerenti, elementi necessari al fine di garantire redditività sostenibile nel lungo periodo.
La funzione di Risk Management di FinecoBank è incaricata di identificare, quantificare e mitigare i rischi della Banca, utilizzando una serie di regole, metodologie, policy e strategie in linea con i requisiti normativi stabiliti dalle autorità di Vigilanza e con la normativa prodotta dalla capogruppo nell'ambito dei suoi poteri di direzione e coordinamento. Allo stesso tempo supporta la pianificazione strategica della Banca.
Per consentire il massimo allineamento tra rischi e redditività, la funzione di Risk Management adotta il Risk Appetite Framework (RAF), approvato dal Consiglio di Amministrazione, che stabilisce il livello di rischio accettabile per la Banca, in linea con gli obiettivi di business. Il RAF è volto a conseguire una profittabilità sostenibile contestualmente ad una solida crescita del business.
La funzione di Risk Management ha pertanto il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione nella definizione di una proposta di propensione al rischio per la Banca. Questa proposta è preliminare e propedeutica al processo di budget annuale e pluriennale ed è conforme alla strategia della Banca e del Gruppo. L'allineamento dei sistemi di incentivazione del Top Management e della rete dei Consulenti Finanziari al RAF incoraggiano un approccio prudenziale all'assunzione del rischio ed il mantenimento di livelli di rischio adeguati.
Il principale rischio di FinecoBank è il rischio di credito e di controparte seguito dal rischio operativo e dal rischio di mercato: tale dato è evidente anche nella ripartizione delle quote di Attività Ponderate per il Rischio (Risk Weighted Assets, RWA). Oltre ai rischi del Primo Pilastro di Basilea, Fineco è esposta ai rischi legati alle esposizioni in Stati Sovrani, al rischio tasso d'interesse, ai rischi di business ed ai rischi di liquidità. Questi ultimi rischi definiti dal secondo Pilastro di Basilea sono tutti ricompresi nel Risk Appetite Framework il cui rispetto rende sostenibile il business della Banca.
Per quanto riguarda i rischi di credito, nell'espansione dell'attività di Lending, la Banca presta una forte attenzione alla costruzione ed al mantenimento di un portafoglio poco rischioso e che conservi alta qualità nel tempo.
Nell'ambito dell'attività di concessione creditizia, la Banca ha condiviso l'insieme dei valori fondamentali contenuti nella Carta d'Integrità e nel Codice di Condotta, astenendosi dal partecipare ad operazioni quali:
La prevenzione e gestione dei rischi operativi e reputazionali consente da un lato la limitazione delle perdite riducendo ogni rischio di business e dall'altro mantiene un corretto rapporto con i clienti assicurando la persistenza della relazione con la Banca. Il presidio di tali rischi è assicurato non soltanto attraverso una serie di politiche e procedure di misurazione controllo e riduzione del rischio ma anche dalla attività di valutazione di ogni prodotto da parte di un Comitato Prodotti che assicura la disamina puntuale di ogni rischio attuale o prospettico.
Infine, per quanto riguarda i rischi di mercato le strategie della Banca sono volte ad assumere rischi contenuti, fisiologicamente compatibili all'operatività di intermediazione svolte dalla stessa: i controlli di primo e secondo livello sono volti a presidiare lo stretto monitoraggio delle soglie di rischio definite dal Consiglio di Amministrazione.
Il Risk Management è inoltre coinvolto nella diffusione e nel miglioramento della cultura del rischio nell'ambito dell'attività di formazione, a tutti i livelli. Nel corso del 2018, il comitato manageriale Internal Control & Business Committee è stato oggetto di specifiche attività di comunicazione in merito ai temi di Risk Appetite ed Adeguatezza Patrimoniale. Sempre nel corso del 2018 sono stati approfonditi con il Comitato Rischi e Parti Correlate specifici aspetti riguardanti le metodologie di provisioning IFRS 9, documentazione condivisa anche in sede di Consiglio di Amministrazione.
Da ultimo per rafforzare la cultura del rischio dell'azienda, la Banca partecipa alle iniziative di Gruppo riguardanti la Risk Academy, iniziativa progettata e gestita dalla funzione di Risk Management del Gruppo, in collaborazione con centri di competenza per l'apprendimento e la formazione. Tale approccio sviluppa ed uniforma la comprensione del rischio e la sua conoscenza.
Monitoriamo e gestiamo in modo proattivo i rischi connessi alla non conformità, svolgendo le nostre attività in linea con le norme vigenti, le procedure interne, gli standard di best practice e i principi etici. In questo modo, la nostra funzione di Compliance definisce, sviluppa e monitora con regolarità l'attuazione e il rispetto delle regole, delle procedure, delle metodologie e di altri standard di conformità della nostra Banca. Il senior management, che sovrintende a questo processo, si fa promotore di una solida cultura di compliance. Se il business è al centro del nostro operato, la compliance rappresenta il modo in cui tali attività vengono svolte.
La compliance è un prerequisito per la legittimità e la sostenibilità della nostra attività. Il rispetto di tutte le leggi, i regolamenti e le norme interne vigenti, sia a livello locale sia a livello di Gruppo, ci consente di prevenire comportamenti illeciti e di contribuire alla lotta contro i crimini finanziari. Dato il nostro impegno a promuovere in ogni dipendente un comportamento improntato alla compliance, è di fondamentale importanza mantenere una forte collaborazione tra la Compliance e le nostre unità aziendali.
Miriamo a costruire e implementare una cultura comune di compliance che coinvolga la nostra organizzazione a tutti i livelli. La Global Policy di Gruppo - Compliance Culture, approvata e adottata nel novembre 2016, definisce i principi chiave della cultura della compliance a livello di Gruppo e in FinecoBank, nonché i ruoli e le responsabilità delle funzioni interne deputate all'applicazione di tale politica (ad es. Compliance, Capitale Umano e Comunicazioni).
Nel 2018 abbiamo implementato un programma di Tone from the Top, finalizzato a garantire che i nostri senior manager continuino a rimanere focalizzati sugli aspetti di compliance, e ricordino periodicamente a tutti i dipendenti quali sono le aspettative rispetto alla condotta e ai comportamenti da adottare in FinecoBank. Sono stati promossi inoltre approfondimenti attraverso workshop e video a livello di Gruppo su una serie di temi di compliance, quali Personal Dealing, Mifid II, Anti-Money Laundering, Conflitti di interesse, Sanzioni Finanziarie, Anti Bribery & Corruption, General Data Protection, Finanancial Benchmark Regulation, PRIIPS, Whistleblowing e Antitrust.
La denuncia di eventuali irregolarità aiuta a proteggere l'azienda e la sua reputazione nonché tutti i nostri dipendenti. Nel 2011, abbiamo adottato un sistema attraverso cui i dipendenti e i consulenti finanziari possono segnalare eventuali comportamenti che violano la legge o le regole interne della Banca. Qualsiasi dipendente e consulente finanziario può avvalersi di questo meccanismo qualora nutra il ragionevole sospetto che si sia verificata o possa verificarsi una condotta illecita o un comportamento potenzialmente dannoso.
Nel caso in cui un dipendente o un consulente finanziario abbia motivo di sospettare che si sia verificata o possa verificarsi una condotta inaccettabile, questi lo segnala al Compliance Officer di FinecoBank (responsabile anti-corruzione locale), in qualità di responsabile dei sistemi di segnalazione interna, il quale garantisce il corretto svolgimento della procedura.
Nel caso in cui il Responsabile della Compliance sia gerarchicamente e funzionalmente subordinato alla persona a cui si riferisce la denuncia o se è egli stesso ritenuto responsabile della violazione o ha un potenziale interesse nella segnalazione tale da compromettere la sua imparzialità e l'indipendenza di giudizio, il dipendente o il consulente finanziario può contattare direttamente l'Internal Audit quale "funzione di riserva", inviando la segnalazione al Responsabile della funzione Internal Audit di Fineco.
La gestione di questo processo è concepita per garantire la massima riservatezza possibile riguardo all'identità del segnalatore e del soggetto accusato e per prevenire qualsiasi possibile rappresaglia o comportamento discriminatorio a seguito della segnalazione.
I canali messi a disposizione dei dipendenti e dei consulenti finanziari dalla Banca per effettuare la segnalazione di irregolarità, anche anonimamente, sono i seguenti (alcuni di questi sono disponibili 24 ore al giorno):
Informazioni sulla segnalazione delle irregolarità sono inoltre messe a disposizione dei dipendenti e dei consulenti finanziari tramite una sezione specifica dell'intranet aziendale dedicata all'importanza della questione, che specifica in dettaglio come e quando effettuare una segnalazione.
Il 15 novembre 2017 è stato approvato definitivamente il progetto di legge italiana per la segnalazione di irregolarità, che contiene disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità venute alla luce nel contesto di un rapporto di lavoro pubblico o privato. Per quanto riguarda il processo di whistleblowing della Banca, l'analisi effettuata nel corso del 2018 ha confermato la sostanziale conformità delle prassi interne ai requisiti della nuova legge.
Il nostro approccio per prevenire la corruzione e la concussione è definito nella Politica di Compliance Globale relativa alla lotta alla corruzione e nelle relative Istruzioni Operative, adottate dalla Banca. La Politica stabilisce standard minimi per la compliance in materia di anticorruzione e si applica ai funzionari e ai membri degli organi strategici, di controllo ed esecutivi, ai dipendenti e ai PFA.
La politica anticorruzione mira a:
Sono stati messi in atto i seguenti meccanismi per monitorare l'efficacia dell'approccio della Banca contro la corruzione e la concussione: procedure di escalation utilizzate per questioni significative e strategiche, richieste di informazioni trimestrali da parte del management, analisi e test dei risultati delle attività relative alla gestione dei controlli di secondo livello, processi di valutazione del rischio di Compliance eseguiti per ogni area di
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regolamentazione di competenza della funzione Compliance e ispezioni di Internal Audit. Gli ultimi due meccanismi (processo di valutazione del rischio di Compliance e le ispezioni dell'Internal Audit) generano delle azioni di mitigazione del rischio, che devono essere completate con la tempistica stabilita al fine di garantire la gestione dei rischi identificati.
I rischi di non conformità sono gestiti attraverso un processo di valutazione del rischio dedicato e controlli di secondo livello. In caso di non conformità, vengono messe in atto azioni correttive specifiche per mitigare eventuali rischi significativi.
La nostra Banca ha tolleranza zero nei confronti degli atti di corruzione, vieta i pagamenti di facilitazione e non consente alcun trasferimento di valori ai funzionari pubblici senza approvazione; essa proibisce inoltre le donazioni politiche.
La nostra Banca ha adottato un Codice Etico per mitigare il rischio operativo e reputazionale e promuovere una cultura diffusa del controllo interno. Il Codice svolge anche un ruolo nella prevenzione dei reati contemplati dal D.Lgs. 231/2001, in quanto contiene una serie di principi di etica aziendale che raccomandano, promuovono o vietano comportamenti specifici, indipendentemente dalle disposizioni normative. Il Codice contiene le regole volte a garantire che la condotta di tutti sia sempre guidata da criteri di correttezza, collaborazione, lealtà, trasparenza e rispetto reciproco.
La Carta dell'Integrità afferma i principi etici e deontologici che riconosciamo come nostri.
Il Codice di Condotta definisce i principi generali di condotta, con l'obiettivo di promuovere la nostra cultura della compliance e il nostro impegno per la sostenibilità. Per approfondire i temi del Codice nel corso del 2018 è stato messo a disposizione dei dipendenti un percorso formativo e interattivo, costituito dai 6 episodi "Jane e Kevin: stanno facendo le scelte giuste?".
Tutti questi documenti riflettono i valori e i principi etici della Banca, oltre a fornire una risposta concreta ai propri stakeholder: dipendenti, fornitori, clienti, partner, comunità locali e istituzioni, indicando impegni specifici verso di loro in termini di principi di condotta e controlli. Tuttavia, anche ai nostri stakeholder viene chiesto di rispettare tali valori, creando così una relazione reciproca.
I documenti si concentrano sui valori di libertà, eccellenza, rispetto, trasparenza, integrità e correttezza e identificano regole di condotta che costituiscono impegni specifici e obbligatori per ogni dipendente, contribuendo a costruire una cultura aziendale coerente con i nostri valori fondamentali. Questo approccio è volto a sottolineare i valori chiave alla base della nostra attività, nonché le regole attraverso cui i nostri valori vengono messi in pratica quotidianamente.
Nel corso dell'anno Fineco ha redatto un documento che riassume il proprio impegno in tema di diritti umani, l'approccio, i ruoli e le responsabilità nonché i principi, le regole, le procedure e i sistemi adottati.
FinecoBank opera conformemente alla Dichiarazione universale dei Diritti Umani, che stabilisce che "ogni individuo e ogni organo della società, incluse le aziende, debba cercare di promuovere il rispetto per i diritti e le libertà dell'uomo tramite l'insegnamento e l'istruzione e di garantirne l'effettivo e universale riconoscimento e osservanza, attraverso la progressiva adozione di misure a livello nazionale e internazionale".
La nostra Banca è caratterizzata da una forte cultura interna di IT e Operations, che rendono l'efficienza e l'innovazione parte del nostro DNA. Al 31 dicembre 2018, circa il 18% del nostro organico lavora nell'IT Department e il 24% nel Back Office.
Abbiamo strategicamente deciso, sin dall'inizio, di gestire internamente la maggior parte delle attività in questi ambiti, con il duplice obiettivo di ottenere un miglior controllo dei processi, raggiungendo alti livelli di efficienza, e di creare al contempo un profondo know-how interno che si traduce in un forte vantaggio competitivo.
La strategia di sviluppare internamente i prodotti e servizi ci permette di offrire prodotti customizzati e distintivi, riducendo i rischi e al contempo i tempi di risoluzione di eventuali problematiche, e utilizzando tecnologie consolidate in grado di garantire stabilità e time-to-market.
Lo sforzo continuo per offrire prodotti e servizi sempre più complessi mantenendo semplicità di utilizzo per i clienti che hanno possibilità di accedervi attraverso differenti canali, ci permette di offrire una flessibilità nella mobilità del cliente e una customer experience di altissimo livello.
Inoltre, la Banca gestisce internamente anche tutti i servizi di sicurezza. Speciale attenzione è posta alla parte di Cyber Security e di Fraud Management, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo.
Gestire il Rischio Informatico è fondamentale per la nostra banca, alla luce della nostra natura di banca multicanale.
Data la crescente complessità digitale del mondo in cui viviamo, la sicurezza delle informazioni è diventata di importanza cruciale per il settore bancario. La criminalità informatica, la frode online, il furto d'identità e l'hacktivism sono sicuramente argomenti della massima attualità.
Il nostro obiettivo è proteggere i nostri clienti e la nostra attività garantendo la sicurezza dei dati declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. I passi che stiamo compiendo contribuiscono a mitigare la nostra esposizione ai rischi operativi e reputazionali, pertanto dedichiamo risorse considerevoli al mantenimento della sicurezza dei beni e dei dati dei nostri clienti.
Sfortunatamente, man mano che il mondo diventa sempre più connesso e si muove a un ritmo sempre più veloce, i criminali hanno molte opportunità per abusare del sistema finanziario globale. Per questo abbiamo investito nella formazione dei dipendenti affinché comprendano il ruolo che svolgono nella lotta alla criminalità finanziaria (e-crime). Inoltre, abbiamo messo in atto processi per affrontare tali situazioni in modo rapido ed efficace.
La nostra strategia di sicurezza prevede un approccio a più livelli, basato su una profonda conoscenza dei nostri clienti, analisi comportamentali e valutazione del rischio. Ciò potenzia e rende più efficace il nostro processo antifrode, mantenendo un alto livello di praticità e usabilità. Conoscere meglio i nostri clienti rappresenta un elemento chiave per proteggerli dal crimine finanziario. Dobbiamo assicurarci che tutte le informazioni di cui disponiamo sui nostri clienti siano accurate, aggiornate e complete. Ciò aiuterà i nostri sistemi che rilevano l'attività criminale a operare in modo più efficace.
Riguardo alla Cyber-security: stiamo utilizzando un consolidato processo di sicurezza interno basato sulla valutazione e gestione del rischio, sull'impiego composto da personale molto qualificato e sull'utilizzo di un'infrastruttura tecnologica avanzata. L'obiettivo di mantenere un elevato standard di sicurezza viene verificato, in modo continuativo, anche tramite benchmarking con i livelli di frode di mercato, sia in ambito banking che in quello di monetica. Da diversi anni, il livello del fenomeno fraudolento di FinecoBank è sensibilmente più basso di quello di mercato, indicatore importante per valutare l'efficacia del processo stesso.
FinecoBank ha una forte cultura IT interna, che facilita una gestione efficace dei problemi di sicurezza informatica. Inoltre, sempre in tema IT, facciamo uso limitato di partner esterni, il che ci permette una migliore comprensione delle nostre applicazioni e dei nostri sistemi.
Infine, ma non meno importante, stiamo collaborando con le forze dell'ordine italiane, le associazioni di sicurezza nazionali e internazionali e note società nel settore della sicurezza. Non bisogna dimenticare che un approccio sistemico contro la criminalità informatica può essere molto più efficace rispetto a una lotta in solitario.
In termini di protezione dei clienti, abbiamo adottato politiche, strutture e governance chiare che coprono tutti i nostri processi, dalla progettazione dei prodotti e servizi, alla formazione, agli incentivi e all'interazione con il cliente. FinecoBank garantisce il rispetto delle norme sulla protezione dei dati attuando i principi previsti dalla legislazione italiana e recependo la Direttiva 95/46/CE tramite una nuova Politica Globale sulla Privacy. Nell'aprile 2016, il Parlamento UE ha approvato il regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione delle persone fisiche in merito al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati (il regolamento generale sulla protezione dei dati "GDPR"). Il nuovo regime di protezione dei dati, che sostituisce l'attuale direttiva, è entrato in vigore nel corso del 2018 ed è direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dell'Unione europea senza necessità di una specifica legislazione nazionale di attuazione. Nell'ambito delle attività inerenti alla protezione dei dati, il Compliance Risk Assessment ed i controlli di secondo livello sono finalizzati all'identificazione, al monitoraggio e alla gestione dei rischi di compliance in tale area normativa.
La Banca ha inoltre adottato un Piano formale ed esaustivo di risposta agli incidenti in materia di Sicurezza, articolato su più livelli: governance, organizzazione, operation e reporting.
Anche nel 2018 Fineco ha ottenuto diversi riconoscimenti di alto profilo, che confermano l'ottimo posizionamento della Banca sul mercato. Riconoscimenti che si aggiungono ad altri ottenuti in passato, come la ricerca "What really shapes the Customer Experience" dalla società di consulenza BCG, che nel 2015 ha definito Fineco come il brand bancario più consigliato a livello globale attraverso il passaparola.
Tra questi spicca in particolare Institutional Investor, l'autorevole magazine finanziario che per il secondo anno consecutivo ha premiato Alessandro Foti come miglior CEO in Europa nel 2018 nel settore bancario, per la categoria Small & Mid-Cap. L'edizione 2018 del sondaggio "All-Europe Executive Team" ha coinvolto circa 1.500 investitori istituzionali e 940 analisti, che hanno votato oltre 1.500 aziende. In particolare, Fineco si è posizionata tra le migliori società della survey, risultando tra le "Most Honored Companies". Oltre al premio come Best CEO, la Banca si è infatti classificata al secondo posto nelle seguenti categorie tra gli istituti Small & Mid Cap: "Best IR Professional", "Best Investor Relations Program" e "Best Website". I riconoscimenti di Institutional Investor confermano ancora una volta il posizionamento di FinecoBank tra i più importanti e riconosciuti player del settore bancario e finanziario a livello internazionale.
Nel corso del 2018 FinecoBank ha ottenuto ulteriori riconoscimenti, tra i quali in particolare quello di Professional Wealth Management, magazine del Gruppo Financial Times che, nell'ambito della prima edizione dei "Wealth Tech Awards", ha nominato FinecoBank "highly recommended" tra le realtà del Private Banking a livello europeo nella categoria "Best private bank for digitally empowering relationship managers". Inoltre, nell'ambito dei Bluerating Awards, Alessandro Foti ha ricevuto il premio per la carriera: "Il riconoscimento va a un manager che nella sua carriera ha dimostrato il corretto equilibrio tra la lungimiranza necessaria per prevenire le sfide del mercato e il pragmatismo fondamentale per affrontarle. Una combinazione alla base della storia di successo di Fineco, partita anni fa come una start-up e ormai uno dei player principali nel nostro settore".
Infine, Fineco UK è stata premiata dal London Forex Show come miglior Forex Provider dell'anno 2018, miglior Forex Trading Platform, miglior Forex New Entrant 2018, miglior Forex Trading Tools.
Ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Ai sensi dell'art. 84-quater, comma 1, del Regolamento emittenti, attuativo del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58, la "Relazione sulla remunerazione" è disponibile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Al fine di sostenere soluzioni tecnologiche in linea con la mission aziendale, le attività di ricerca e sviluppo sono indirizzate allo sviluppo di software che consentono di assicurare un'attività di consulenza finanziaria sempre più innovativa unitamente ad un'attività di negoziazione in conto proprio esclusiva.
Più nel dettaglio, i principali software sviluppati negli anni sono i seguenti:
Le attività si sono distinte sia con riferimento allo sviluppo di nuove applicazioni sia al rafforzamento/mantenimento delle funzionalità esistenti al fine di rispondere in modo sempre più efficiente alle esigenze della clientela.
Infine, nel corso del 2018, si sono consolidate le attività di sviluppo della piattaforma X-Net (la piattaforma in uso alla rete dei consulenti finanziari) mediante l'implementazione di servizi informativi e di rendicontazione.
Ai sensi dell'art. 2364, comma 2, del Codice Civile e dell'art. 6, comma 4, dello Statuto della Società, il Progetto di Bilancio d'esercizio sarà sottoposto ad approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria dei Soci entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio.
Si precisa che la Banca si è avvalsa dell'esercizio dell'esonero dalla redazione della Dichiarazione Non Finanziaria ai sensi dell'art. 6, comma 1, del D. Lgs. N. 254 del 30 dicembre 2016 in quanto sia FinecoBank sia Fineco Asset Management DAC sono incluse nel Bilancio Integrato redatto dalla Capogruppo UniCredit S.p.A..
In relazione alle prescrizioni richiamate dall'art. 2.6.2, comma 9, del Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A., si attesta che FinecoBank, soggetta all'attività di direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A., soddisfa tutti i requisiti richiesti dall'art. 16 del Regolamento mercati adottato con delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017, per la quotazione di azioni di società controllate sottoposte all'attività di direzione e coordinamento di altre società. In particolare, la Banca ha adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall'art. 2497-bis del codice civile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori, ha un Consiglio di Amministrazione composto in maggioranza da amministratori indipendenti e dispone di un Comitato Rischi e Parti Correlate (cui sono attribuite, tra l'altro, le funzioni che il Codice di Autodisciplina delle società quotate attribuisce al Comitato Controllo e Rischi) composto da amministratori indipendenti.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 10 gennaio 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 9 gennaio 2019, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione che saranno sottoposti all'Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 10 aprile 2019:
Il 31 gennaio 2019 FinecoBank ha acquistato da Immobiliare Stampa S.C.p.A. (facente capo al Gruppo Banca Popolare di Vincenza), la proprietà dell'immobile, con destinazione uso uffici e relativi accessori, presso cui è stabilita la sede legale della Banca sito in Milano, Piazza Durante 11, parzialmente condotto in locazione sino a tale data. La transazione si è conclusa a fronte di un corrispettivo di 62 milioni di euro, a fronte del quale l'immobile viene iscritto in bilancio oltre a imposte e costi diretti iniziali.
La differenza fra il suddetto valore d'iscrizione e l'attività determinata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di locazione dell'immobile che si sarebbe rilevata in relazione all'applicazione, a decorrere dal 1° gennaio 2019, del nuovo principio contabile IFRS16, che, introducendo una nuova definizione di leasing29, prevede l'iscrizione nell'attivo di bilancio di un bene in locazione basata sul controllo dello stesso ("right of use"), genera un maggior assorbimento patrimoniale di 34 bps in termini di CET1 ratio e un impatto economico positivo di circa 2,5 milioni di euro all'anno30, con conseguente effetto positivo in termini di EVA.
Infine, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 5 febbraio 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 1 febbraio 2019, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini, vede FinecoBank sfruttare due trend che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza.
Rispondendo alle principali tendenze che stanno ridisegnando i modelli di comportamento della clientela, FinecoBank conferma la propria focalizzazione sulla proposta di servizi evoluti di consulenza finanziaria e sulla digitalizzazione della propria offerta, dove la tecnologia enfatizza le capacità dei consulenti finanziari grazie alla semplificazione delle attività burocratiche che consente di offrire maggiore tempo per coltivare la relazione con il cliente. In questo quadro rientra il modello di cyborg advisory, che si prefigge gli obiettivi di migliorare la produttività della Rete e, al tempo stesso, di aumentare la qualità del servizio reso alla clientela.
La Banca continuerà a perseguire la propria strategia basata sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi, che consentono di coniugare allo stesso tempo gli interessi di tutti gli stakeholders: gli azionisti che cercano una remunerazione adeguata per il capitale investito; i clienti che reclamano servizi in linea con le proprie aspettative; i dipendenti e i consulenti finanziari dell'azienda, che mirano alla stabilità.
29 Nella definizione di Leasing prevista dal principio, che non distingue più tra leasing finanziario e leasing operativo, sono inclusi anche i contratti di locazione degli immobili.
30 L'impatto economico deriva per circa 2 milioni di euro dalla differenza fra la quota di ammortamento dell'immobile acquistato e la quota di ammortamento del right of use che sarebbe stato iscritto a fronte del medesimo immobile in continuità di locazione e per la restante parte dai proventi derivanti dalla locazione di una porzione dell'immobile acquistato al netto delle tasse collegate alla proprietà e degli interessi passivi che sarebbero stati rilevati sulla passività finanziaria iscritta in corrispondenza del right of use. Si precisa che la vita utile dell'immobile è pari a 33 anni, mentre il right of use e la corrispondente quota di ammortamento sono stati determinati considerando la scadenza del contratto di affitto in essere prima dell'acquisto, fissata al 31 dicembre 2026.
L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.
L'esercizio 2018 della Banca si chiude con un utile netto d'esercizio di 227.922.325,69 euro.
Si propone di destinare l'utile netto d'esercizio, come segue:
Si precisa che verrà girata a Riserva straordinaria la quota dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si troverà in possesso alla record date.
In conclusione, l'Assemblea è invitata ad approvare:
Il Consiglio di Amministrazione
Milano, 5 febbraio 2019
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti

FinecoBank S.p.A. Il Presidente Enrico Cotta Ramusino
Schemi del bilancio consolidato
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 105
| Stato patrimoniale consolidato | 107 |
|---|---|
| Conto economico consolidato | 108 |
| Prospetto della redditività consolidata complessiva |
109 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato |
110 |
| Rendiconto finanziario consolidato | 111 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI DELL'ATTIVO | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 6 | 613 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 20.218 | |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 6.876 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 13.342 | |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39 Voce 20) | 10.879 | |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 961.773 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 Voce 40) | 1.047.689 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.270.023 | |
| a) crediti verso banche | 12.440.994 | |
| b) crediti verso clientela | 10.829.029 | |
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39 Voce 50) | 4.826.390 | |
| Crediti verso banche (ex IAS 39 Voce 60) | 13.878.117 | |
| Crediti verso clientela (ex IAS 39 Voce 70) | 2.129.219 | |
| 50. Derivati di copertura | 3.314 | 458 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 4.873 | 9.590 |
| 90. Attività materiali | 16.632 | 15.205 |
| 100. Attività immateriali | 98.307 | 97.511 |
| di cui | ||
| - avviamento | 89.602 | 89.602 |
| 110. Attività fiscali | 6.714 | 9.249 |
| a) correnti | 467 | 1.765 |
| b) anticipate | 6.247 | 7.484 |
| 130. Altre attività | 350.770 | 315.415 |
| Totale dell'attivo | 24.732.630 | 22.340.335 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.282.962 | |
| a) debiti verso banche | 1.009.774 | |
| b) debiti verso la clientela | 22.273.188 | |
| Debiti verso banche (ex IAS 39 Voce 10) | 926.001 | |
| Debiti verso clientela (ex IAS 39 Voce 20) | 20.205.036 | |
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | 2.221 | |
| Passività finanziarie di negoziazione (ex IAS 39 Voce 40) | 2.617 | |
| 40. Derivati di copertura | 5.341 | 12.694 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 2.600 | (3.772) |
| 60. Passività fiscali | 12.390 | 10.234 |
| a) correnti | 12.390 | 10.234 |
| 80. Altre passività | 337.069 | 338.286 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 4.561 | 4.999 |
| 100. Fondi per rischi ed oneri: | 109.805 | 112.414 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 49 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 109.756 | 112.414 |
| 120. Riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) |
| 140. Strumenti di capitale | 200.000 | - |
| 150. Riserve | 355.509 | 323.932 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 200.773 | 200.545 |
| 180. Azioni proprie (-) | (13.960) | (365) |
| 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 241.219 | 214.120 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.732.630 | 22.340.335 |
| CONTO ECONOMICO 2018 10. Interessi attivi e proventi assimilati 293.128 di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 290.863 20. Interessi passivi e oneri assimilati (14.469) 30. Margine di interesse 278.659 40. Commissioni attive 571.514 50. Commissioni passive (271.071) 60. Commissioni nette 300.443 70. Dividendi e proventi simili 95 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 43.833 Risultato netto dell'attività di negoziazione (ex IAS 39 Voce 80) 90. Risultato netto dell'attività di copertura 171 100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: 1.683 a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 17 b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.666 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: (ex IAS 39 Voce 100) a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita |
(Importi in migliaia) |
|---|---|
| 2017 | |
| 269.746 | |
| (5.165) | |
| 264.581 | |
| 533.314 | |
| (263.231) | |
| 270.083 | |
| 55 | |
| 47.413 | |
| 19 | |
| 4.712 | |
| 3.951 | |
| 761 | |
| 110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (1.500) |
- |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (1.500) |
|
| 120. Margine di intermediazione 623.384 |
586.863 |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (3.520) |
|
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.406) |
|
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (114) |
|
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (ex IAS 39 Voce 130) | (18.043) |
| a) crediti | (5.158) |
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | (12.891) |
| d) altre operazioni finanziarie | 6 |
| 150. Risultato netto della gestione finanziaria 619.864 |
568.820 |
| 180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 619.864 |
568.820 |
| 190. Spese amministrative (344.234) |
(323.524) |
| a) spese per il personale (86.727) |
(78.886) |
| b) altre spese amministrative (257.507) |
(244.638) |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (6.672) |
(8.459) |
| a) impegni e garanzie rilasciate 402 |
|
| b) altri accantonamenti netti (7.074) |
(8.459) |
| 210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (5.464) |
(5.569) |
| 220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (4.959) |
(4.800) |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione 96.378 |
90.304 |
| 240. Costi operativi (264.951) |
(252.048) |
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (161) |
(508) |
| 290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 354.752 |
316.264 |
| 300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (113.533) |
(102.144) |
| 310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 241.219 |
214.120 |
| 330. Utile (Perdita) d'esercizio 241.219 |
214.120 |
| 350. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 241.219 |
214.120 |
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,40 | 0,35 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,40 | 0,35 |
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa consolidata, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI | 2018 | 2017 |
| 10. Utile (Perdita) d'esercizio | 241.219 | 214.120 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto econonomico | ||
| 70. Piani a benefici definiti | 3.429 | (3.473) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | ||
| 140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (6.859) | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 Voce 100) | 1.927 | |
| 170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (3.430) | (1.546) |
| 180. Redditività complessiva (voce 10+170) | 237.789 | 212.574 |
| 200. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo | 237.789 | 212.574 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ALLOCAZIONE RISULTATO | VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO | |||||||||||||||
| ESERCIZIO PRECEDENTE | OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO | |||||||||||||||
| ESISTENZE AL 31.12.2017 | MODIFICA SALDI APERTURA | ESISTENZE AL 01.01.2018 | RISERVE | DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI | VARIAZIONI DI RISERVE | EMISSIONI NUOVE AZIONI | ACQUISTO AZIONI PROPRIE | DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DI DIVIDENDI |
VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE | DERIVATI SU PROPRIE AZIONI | STOCK OPTIONS | VARIAZIONI INTERESSENZE PARTECIPATIVE | REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2018 | PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO ESERCIZIO 2018 | PATRIMONIO NETTO DI TERZI AL 31.12.2018 | |
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.545 | 200.545 | 228 | 200.773 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 291.841 | (4.868) | 286.973 | 40.725 | (5.933) | (228) | 321.537 | - | ||||||||
| - altre | 32.091 | 32.091 | 1.881 | 33.972 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione | (8.340) | 1.976 | (6.364) | (3.430) | (9.794) | - | ||||||||||
| Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 | - | |||||||||||||
| Azioni proprie | (365) | (365) | 6.548 (20.143) | (13.960) | - | |||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio | 214.120 | 214.120 | (40.725) | (173.395) | 241.219 | 241.219 | - | |||||||||
| Patrimonio netto del gruppo | 731.826 | (2.892) | 728.934 | - | (173.395) | (5.933) | 6.776 (20.143) | - | 200.000 | - | 1.653 | - | 237.789 | 975.681 | - | |
| Patrimonio netto di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2018, complessivamente pari a 173.395.252,58 euro, corrisponde ad euro 0,285 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ALLOCAZIONE RISULTATO | VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO | |||||||||||||||
| ESERCIZIO PRECEDENTE | OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO | |||||||||||||||
| ESISTENZE AL 31.12.2016 | MODIFICA SALDI APERTURA | ESISTENZE AL 01.01.2017 | RISERVE | DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI | VARIAZIONI DI RISERVE | EMISSIONI NUOVE AZIONI | ACQUISTO AZIONI PROPRIE | DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DI DIVIDENDI |
VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE | DERIVATI SU PROPRIE AZIONI | STOCK OPTIONS | VARIAZIONI INTERESSENZE PARTECIPATIVE |
REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2017 | PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO ESERCIZIO 2017 | PATRIMONIO NETTO DI TERZI AL 31.12.2017 | |
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.246 | 200.246 | 299 | 200.545 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 250.247 | 250.247 | 41.684 | 209 | (299) | 291.841 | - | |||||||||
| - altre | 28.160 | 28.160 | 3.931 | 32.091 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione | (6.794) | (6.794) | (1.546) | (8.340) | - | |||||||||||
| Strumenti di capitale | ||||||||||||||||
| Azioni proprie | (4.338) | (4.338) | 4.145 | (172) | (365) | - | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio | 211.844 | 211.844 | (41.684) | (170.160) | 214.120 | 214.120 | - | |||||||||
| Patrimonio netto del gruppo | 681.299 | - | 681.299 | - | (170.160) | 209 | 4.444 | (172) | - | - | - | 3.632 | - | 212.574 | 731.826 | - |
| Patrimonio netto di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2017, complessivamente pari a 170.159.736,60 euro, corrisponde ad euro 0,28 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" corrisponde alla quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| IMPORTO | ||
| A. ATTIVITÀ OPERATIVA | 2018 | 2017 |
| 1. Gestione | 356.581 | 361.011 |
| - risultato d'esercizio (+/-) | 241.219 | 214.120 |
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie | ||
| valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) | 2.839 | |
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (-/+) | ||
| (ex IAS 39) | (1.795) | |
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | (171) | (19) |
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 4.401 | |
| - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) (ex IAS 39) | 10.053 | |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 10.424 | 10.369 |
| - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 22.691 | |
| - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) (ex IAS 39) | 22.691 | |
| - premi netti non incassati (-) | - | - |
| - altri proventi/oneri assicurativi non incassati | - | - |
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 6.098 | 2.729 |
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | - | - |
| - altri aggiustamenti (+/-) | 69.080 | 102.863 |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (2.425.880) | 669.060 |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | 197 | |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) | (3.192) | |
| - attività finanziarie designate al fair value | - | |
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 142.484 | |
| - attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) | - | |
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla reddività complessiva | 56.220 | |
| - attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) | 246.012 | |
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (2.590.419) | |
| - crediti verso banche: a vista (ex IAS 39) | - | |
| - crediti verso banche: altri crediti (ex IAS 39) | 1.514.464 | |
| - crediti verso clientela (ex IAS 39) | (1.108.949) | |
| - altre attività | (34.362) | 20.725 |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 2.125.729 | 1.295.521 |
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.142.185 | |
| - debiti verso banche: a vista (ex IAS 39) | - | |
| - debiti verso banche: altri debiti (ex IAS 39) | (175.627) | |
| - debiti verso clientela (ex IAS 39) | 1.404.594 | |
| - titoli in circolazione (ex IAS 39) | - | |
| - passività finanziarie di negoziazione | (35) | |
| - passività finanziarie di negoziazione (ex IAS 39) | 144 | |
| - passività finanziarie designate al fair value | - | |
| - passività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) | ||
| - altre passività | (16.421) | - 66.410 |
| 56.430 | 2.325.592 | |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa B. ATTIVITÀ D'INVESTIMENTO |
||
| 1. Liquidità generata da | ||
| - vendite di partecipazioni | - | - |
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - |
| - vendite di attività materiali | 93 | 256 |
| - vendite di attività immateriali | - | - |
| - vendite di società controllate e di rami d'azienda | - | - |
| - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) | - | |
| 2. Liquidità assorbita da | ||
| - acquisti di partecipazioni | - | - |
| - acquisti di attività materiali | (7.146) | (7.084) |
| - acquisti di attività immateriali | (5.755) | (4.978) |
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | - | - |
| - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) | (2.430.228) | |
| Liquidità netta generata /assorbita dall'attività d'investimento | (12.808) | (2.442.034) |
| C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA | ||
| - emissione/acquisti di azioni proprie | (13.367) | 4.273 |
| - emissione/acquisti strumenti di capitale | 200.000 | - |
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (186.104) | (174.395) |
| - vendita/acquisto di controllo di terzi | ||
| Liquidità netta generata /assorbita dall'attività di provvista | - 529 |
(170.122) |
| LIQUIDITÀ NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 44.151 | (286.564) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| IMPORTO | ||
| VOCI DI BILANCIO | 2018 | 2017 |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 1.950.996 | 2.284.275 |
| Liquidità totale netta generata / assorbita nell'esercizio | 44.151 | (286.564) |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 24.167 | (46.715) |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 2.019.314 | 1.950.996 |
Legenda (+) generata
(-) assorbita
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi) al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi), nonché nelle rispettive voci, ex IAS 39, 60 dell'attivo e 10 del passivo.
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio 2018 comprende:
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio precedente comprendeva:
Rendiconto finanziario consolidato
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 113
| Parte A – |
Politiche contabili | 114 |
|---|---|---|
| Parte B – | Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato | 164 |
| Parte C – | Informazioni sul conto economico consolidato | 207 |
| Parte D – | Redditività consolidata complessiva |
226 |
| Parte E – | Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura | 228 |
| Parte F – | Informazioni sul patrimonio consolidato | 234 |
| Parte G – | Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda | 239 |
| Parte H – | Operazioni con parti correlate | 241 |
| Parte I – | Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali |
248 |
| Parte L – |
Informativa di settore | 256 |
Rendiconto finanziario consolidato
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 115
| A.1 | Parte generale | 117 |
|---|---|---|
| A.2 | Parte relativa alle principali voci di bilancio |
133 |
| A.3 | Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie |
154 |
| A.4 | Informativa sul fair value | 155 |
| A.5 | Informativa sul c.d. "Day one profit/loss" |
162 |
Il presente Bilancio consolidato di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 31 dicembre 2018, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2018.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione del presente Bilancio consolidato.
La redazione del presente Bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota Integrativa consolidata ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione sulla gestione consolidata") e dagli Allegati.
Inoltre, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione consolidata, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.
Gli schemi di Bilancio consolidato e la nota integrativa consolidata sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota Integrativa consolidata che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
La Banca ha applicato la disposizione prevista al paragrafo 7.2.15 dell'IFRS 9 ed ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori di esercizi precedenti (comparativi) nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Ferma restando l'informativa in merito alla riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e i dati di apertura del primo bilancio redatto in applicazione del nuovo principio, sulla base delle nuove disposizioni contenute nel 5° aggiornamento della Circolare 262 emanato il 22 dicembre 2017, e alla relativa metodologia utilizzata contenuta nella sezione 5 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 9 - Strumenti finanziari" della presente nota integrativa consolidata, gli schemi di cui sopra sono stati integrati, laddove diverse, delle voci contabili degli schemi di bilancio 2017 – come previsti dal 4° aggiornamento della Circolare 262 – presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39. Anche le tabelle presenti nella nota integrativa consolidata sono state integrate con le tabelle previste dal 4° aggiornamento della Circolare 262, presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39, ove non è stato possibile riportare i dati comparativi dell'esercizio precedente per effetto del 5° aggiornamento sopra citato. Gli eventuali saldi di apertura presenti nelle tavole della Nota integrativa consolidata sono quelli rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
Infine, con riferimento ad alcune tabelle di Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, le circostanze sopra menzionate hanno determinato la scelta di non fornire il periodo di confronto per alcune tabelle il cui contenuto risultava non comparabile a quelle del periodo precedente.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle di nota integrativa dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il presente Bilancio consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità del gruppo rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente esclusivamente, con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 5 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
Per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono stati utilizzati:
Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata. Il valore contabile della partecipazione nella suddetta società consolidata integralmente è eliminato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della Banca (100%, essendo la società interamente detenuta dalla Banca). I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate. I costi e i ricavi della controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo, coincidente con la data di costituzione della società stessa. Si segnala che, seppure la società ha chiuso il suo primo esercizio al 31/12/2018, il bilancio consolidato di FinecoBank al 31/12/2017 già includeva i costi sostenuti dalla controllata in fase di avvio. Pertanto, ai fini della redazione del bilancio consolidato 2018 sono stati considerati solo costi e ricavi registrati nel periodo 01/01/2018-31/12/2018.
| RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TIPO DI | |||||||||
| RAPPORTO | IMPRESA | QUOTA % | DISPONIBILITÀ VOTI % | ||||||
| DENOMINAZIONI IMPRESE | SEDE OPERATIVA | SEDE LEGALE | (1) | PARTECIPANTE | (2) | ||||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi |
Legenda:
(1) Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"
6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015" (2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento
Nessun dato da segnalare.
3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi Nessun dato da segnalare.
3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
Il Bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 5 febbraio 2019 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.
Nel corso dell'esercizio 2018 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2018:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata della Banca al 31 dicembre 2018, ad eccezione del principio contabile IFRS 9 che prevede nuovi requirement in materia di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, per i cui dettagli si rimanda a quanto più sotto illustrato, e, nella misura in cui più sotto descritto, del nuovo principio contabile IFRS 15 e relativi chiarimenti.
Nel corso dell'esercizio 2018, inoltre, sono stati omologati dalla Commissione Europea i seguenti emendamenti ai principi ed interpretazioni contabili applicabili obbligatoriamente ai bilanci relativi ai periodi che iniziano il, o dopo il, 1° gennaio 2019:
Tali principi ed emendamenti non sono stati applicati in via anticipata dalla Banca e dalla sua controllata.
Per quanto riguarda il principio IFRS 16 - Leasing (Reg. UE 2017/1986), omologato dalla Commissione Europea nel 2017, si rinvia a quanto più sotto riportato.
Al 31 dicembre 2018, infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
A marzo 2018, inoltre, lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting.
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca e la sua controllata, sono ragionevolmente stimati come non significativi; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono tuttora da completare.
Come già in precedenza indicato, in data 22 dicembre 2017 è stato emanato il 5° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" che ha recepito i principi contabili internazionali IFRS 9 "Financial Instruments" e IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers" e le conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali, tra cui l'IFRS 7 "Financial Instruments: Disclosures". Si precisa, inoltre, che il medesimo aggiornamento ha previsto che gli accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio siano esposti nella voce del passivo di bilancio 100. "Fondi per rischi e oneri" in luogo della precedente voce del passivo di bilancio, prevista dal 4° aggiornamento della Circolare 262, 100. "Altre passività" e che le attività materiali oggetto di contabilizzazione secondo quanto previsto da IAS 2 siano iscritte nella voce dell'attivo di bilancio 90. "Attività materiali".
Il principio contabile IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti è stato pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea il 22 settembre 2016 con il Regolamento UE 2016/1905.
Il principio sostituisce lo IAS 18 – Revenue e lo IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2018.
Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi secondo due approcci alternativi ("point in time" o "over time") da applicarsi a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello di analisi delle transazioni, focalizzato sul trasferimento del controllo, sono:
Per valutare gli impatti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 15 sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata della Banca, tenuto altresì conto dei chiarimenti sul principio pubblicati dallo IASB nell'aprile 2016 ed omologati dall'Unione Europea in data 6 novembre 2017, è stata effettuata un'analisi del piano dei conti con riferimento alle voci di ricavo della Banca e della società controllata che rientrano nell'ambito di applicazione del principio, identificate nella voce 40. "Commissioni attive" e voce 230. "Altri oneri e proventi di gestione" (limitatamente agli "Altri proventi") del conto economico consolidato.
Le analisi effettuate, sulla base della documentazione contrattuale e di altre evidenze che comprovano il rispetto di definite pratiche commerciali quando i contratti non specificano modalità e tempistiche di pagamento, hanno evidenziato che il trattamento contabile delle principali fattispecie di ricavi rivenienti da contratti con clienti (comprese le controparti istituzionali) era già in linea con le previsioni del nuovo principio e, di conseguenza, in applicazione dello stesso a partire dal 1° gennaio 2018, non sono emersi impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata della Banca a tale data, stante la non operatività di Fineco Asset Management DAC al 1° gennaio 2018. Le modifiche attengono invece il maggior dettaglio informativo richiesto dal principio e dalle relative declinazioni previste dalla Banca d'Italia nel sopracitato 5° aggiornamento della Circolare 262; il principio, infatti, prescrive uno specifico set informativo sulla natura, l'ammontare, la tempistica ed il grado di incertezza dei ricavi, nonché sui flussi di cassa rivenienti dai contratti con la clientela.
In particolare, ai fini della prima applicazione del principio, la Banca ha analizzato la documentazione contrattuale a disposizione al fine di verificare:
I costi rilevati per ottenere i contratti con i clienti, che la Banca non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto, sono rilevati come attività e ammortizzati a conto economico sistematicamente e coerentemente con la rilevazione dei ricavi relativi al trasferimento ai clienti dei beni o servizi ai quali i suddetti costi si riferiscono.
Dalle analisi effettuate non sono emersi contratti che prevedano la presenza di un corrispettivo non monetario.
A partire dal 1° gennaio 2018 FinecoBank e la sua controllata Fineco Asset Mamangement DAC – che tuttavia non era operativa a tale data – applicano il principio contabile IFRS 9 Strumenti finanziari.
Per quanto riguarda FinecoBank, il progetto di transazione al nuovo principio, in coordinamento con analogo progetto condotto a livello di Gruppo UniCredit e sviluppato con il coinvolgimento delle funzioni di riferimento della Banca e, da ultimo, del Consiglio di Amministrazione, è stato organizzato attraverso specifici work-stream, e in particolare:
Si evidenzia che il nuovo principio contabile:
31 Si precisa che FinecoBank e la sua controllata FAM, alla data di FTA e alla data del 31 dicembre 2018, non detengono proprie passività finanziarie valutate al fair value.
Per effetto dell'entrata in vigore dell'IFRS 9, la Banca ha proceduto a riclassificare le attività e le passività finanziarie esistenti al 1° gennaio 2018 nelle categorie previste dal nuovo principio contabile.
In proposito, si precisa che tale classificazione è basata sul business model e sulle caratteristiche dei relativi flussi di cassa contrattuali; per la classificazione degli strumenti finanziari nelle nuove categorie previste dal principio contabile l'analisi è stata condotta attraverso la mappatura delle attività finanziarie che compongono il bilancio della Banca e l'assegnazione a ciascuna di esse di uno specifico business model.
In proposito, si precisa che alle attività finanziarie che compongono il portafoglio bancario della Banca sono stati assegnati modelli di business "Held to collect" o "Held to collect and sell" in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover degli strumenti finanziari. Alle attività finanziarie che compongono il portafoglio di negoziazione è stato assegnato un modello di business "Altri business model" al fine di riflettere le intenzioni di trading.
Ai fini della classificazione degli strumenti finanziari nelle nuove categorie previste da IFRS 9, l'analisi del business model trova necessario complemento nell'analisi dei flussi contrattuali (c.d. "SPPI Test"). A tal proposito, coerentemente ed in allineamento con la Capogruppo UniCredit S.p.A., la Banca ha sviluppato sistemi e processi atti ad analizzare il portafoglio di titoli di debito e finanziamenti in essere al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali consentono la valutazione al costo ammortizzato (Held to collect – HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Held to collect and sell – HTCS).
L'analisi in oggetto è stata effettuata sia contratto per contratto sia tramite definizione di appositi cluster in base alle caratteristiche delle operazioni e con l'utilizzo di un apposito tool, sviluppato internamente ("SPPI Tool") per analizzare le caratteristiche dei contratti rispetto ai requisiti dell'IFRS 9.
Per maggiori chiarimenti in merito all'applicazione delle regole soprammenzionate si rimanda alla Parte A.2 - "Parte relativa alle principali voci di bilancio" della presente nota integrativa consolidata.
Con riferimento alle riclassificazioni degli strumenti finanziari operate per dare effetto al nuovo principio contabile, le seguenti tabelle riportano separatamente per le attività e le passività finanziarie:
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO IAS 39 | VOCI DI BILANCIO IFRS 9 | ||||||||||
| ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO | |||||||||||
| VALORE CONTABILE 31.12.2017 |
ATTIVITÀ FINANZIARIE | DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE |
DESIGNATE AL FAIR VALUE | ATTIVITÀ FINANZIARIE | ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE | OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE AL FAIR VALUE |
|||||
| IAS 39 | A | B | C | A | B | C | A | B | C | ||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 10.879 | 8.827 | - | 8.827 | - | - | - | 2.052 | - | 2.052 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.047.689 | - | - | - | - | - | - | 5.218 | - | 5.218 | |
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 4.826.390 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Crediti verso banche | 13.878.117 | - | - | - | - | - | - | 532.584 | 19.338 | 551.922 | |
| Crediti verso clientela | 2.129.219 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 8.827 | - | 8.827 | - | - | - | 539.854 | 19.338 | 559.192 |
A: Riclassificazione del valore di bilancio ex IAS 39
B: Cambiamento nella misurazione
C: Nuovo valore di bilancio ex IFRS 9
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO IAS 39 | VOCI DI BILANCIO IFRS 9 | |||||||||||
| VALORE | ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE |
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO | ||||||||||
| CONTABILE 31.12.2017 |
CON IMPATTO SULLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA |
CREDITI VERSO BANCHE | CREDITI VERSO CLIENTELA | |||||||||
| IAS 39 | A | B | C | A | B | C | A | B | C | |||
| Attività finanziarie detenute per la | ||||||||||||
| negoziazione | 10.879 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.047.689 | 1.042.471 | - | 1.042.471 | - | - | - | - | - | - | ||
| Attività finanziarie detenute sino alla | ||||||||||||
| scadenza | 4.826.390 | - | - | - | - | - | - | 4.826.390 | (469) | 4.825.921 | ||
| Crediti verso banche | 13.878.117 | - | - | - | 13.345.533 | (12.595) 13.332.938 | - | - | - | |||
| Crediti verso clientela | 2.129.219 | - | - | - | - | - | - | 2.129.219 | (691) | 2.128.528 | ||
| Totale | 1.042.471 | - | 1.042.471 | 13.345.533 | (12.595) 13.332.938 | 6.955.609 | (1.160) | 6.954.449 |
Di seguito si riportano i dettagli delle classificazioni effettuate:
Di seguito si riportano i dettagli delle rettifiche ai saldi iniziali apportate in data 1° gennaio 2018 per effetto del cambiamento della classificazione e misurazione:
32 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
33 Trattandosi di un titolo scaduto in data 31 dicembre 2017 e rimborsato alla pari il giorno 2 gennaio 2018, non sono state rilevate rettifiche di fair value in sede di first time adoption.
34 Si precisa che il titolo UniCredit valutato al fair value in sede di transizione all'IFRS 9 è stato peraltro oggetto di ristrutturazione in data 2 gennaio 2018, incorporando nel titolo ristrutturato le caratteristiche contrattuali del relativo contratto derivato utilizzato fino a tale data per la copertura del rischio di tasso d'interesse. La Banca ha pertanto effettuato la derecognition del vecchio strumento finanziario iscritto al 31 dicembre 2017 e ha rilevato il nuovo strumento finanziario le cui caratteristiche consentono il superamento del Test SPPI e la conseguente classificazione dello stesso fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO IAS 39 | VALORE | VOCI DI BILANCIO IFRS 9 | ||||||||||
| CONTABILE | PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO | |||||||||||
| 31.12.2017 IAS | DEBITI VERSO BANCHE | DEBITI VERSO CLIENTELA | TITOLI IN CIRCOLAZIONE | |||||||||
| 39 | A | B | C | A | B | C | A | B | C | |||
| Debiti verso banche | 926.001 | 926.001 | - | 926.001 | - | - | - | - | - | - | ||
| Debiti verso clientela | 20.205.036 | - | - | - | 20.205.036 | - | 20.205.036 | - | - | - | ||
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.617 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Derivati di copertura | 12.694 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 926.001 | - | 926.001 | 20.205.036 | - | 20.205.036 | - | - | - |
| VOCI DI BILANCIO IAS 39 | VOCI DI BILANCIO IFRS 9 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONTABILE 31.12.2017 IAS |
PASSIVITÀ FINANZIARIE DI PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE NEGOZIAZIONE AL FAIR VALUE |
DERIVATI DI COPERTURA | ||||||||
| 39 | A | B | C | A | B | C | A | B | C | |
| Debiti verso banche | 926.001 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti verso clientela | 20.205.036 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.617 | 2.617 | - | 2.617 | - | - | - | - | - | - |
| Derivati di copertura | 12.694 | 9.320 | - | 9.320 | - | - | - | 3.374 | - | 3.374 |
| Totale | 11.937 | - | 11.937 | - | - | - | 3.374 | - | 3.374 |
A: Riclassificazione del valore di bilancio ex IAS 39
B: Cambiamento nella misurazione
C: Nuovo valore di bilancio ex IFRS 9
La riclassificazione delle Passività finanziarie evidenzia una sostanziale continuità delle classificazioni applicate in base all'IFRS 9 rispetto a quelle applicate in base allo IAS 39 pur tenuto conto delle differenze di denominazione delle diverse voci di bilancio previste dal 5° Aggiornamento della Circolare 262.
Si precisa tuttavia che si è provveduto alla riclassifica nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del fair value del derivato di copertura del rischio tasso del titolo UniCredit con cedola in arrears precedentemente citato, per un importo di 9,3 milioni di euro.
Nelle tabelle sotto riportate sono esposti:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE IFRS 9 | 1° GENNAIO 2018 | |||
| RETTIFICHE IFRS | CLASSIFICAZIONE E | POST APPLICAZIONE | ||
| VOCI DELL'ATTIVO | 31 DICEMBRE 2017 | 9 IMPAIRMENT | VALUTAZIONE | IFRS 9 |
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 613 | - | - | 613 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 548.682 | - | 19.338 | 568.020 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 8.827 | - | - | 8.827 |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 539.855 | - | 19.338 | 559.193 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||||
| complessiva | 1.042.471 | - | - | 1.042.471 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 20.301.141 | (13.756) | - | 20.287.385 |
| a) crediti verso banche | 13.345.531 | (12.595) | - | 13.332.936 |
| b) crediti verso clientela | 6.955.610 | (1.161) | - | 6.954.449 |
| 50. Derivati di copertura | 458 | - | - | 458 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie | ||||
| oggetto di copertura generica (+/-) | 9.590 | - | (9.929) | (339) |
| 90. Attività materiali | 15.205 | - | - | 15.205 |
| 100. Attività immateriali | 97.511 | - | - | 97.511 |
| di cui | ||||
| - avviamento | 89.602 | - | - | 89.602 |
| 110. Attività fiscali | 9.249 | 909 | (1.519) | 8.639 |
| a) correnti | 1.765 | - | - | 1.765 |
| b) anticipate | 7.484 | 909 | (1.519) | 6.874 |
| 130. Altre attività | 315.415 | - | - | 315.415 |
| Totale dell'attivo | 22.340.335 | (12.847) | 7.890 | 22.335.378 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE IFRS 9 | 1° GENNAIO 2018 | |||
| RETTIFICHE IFRS | CLASSIFICAZIONE E | POST APPLICAZIONE | ||
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 31 DICEMBRE 2017 | 9 IMPAIRMENT | VALUTAZIONE | IFRS 9 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 21.131.037 | - | - | 21.131.037 |
| a) debiti verso banche | 926.001 | - | - | 926.001 |
| b) debiti verso la clientela | 20.205.036 | - | - | 20.205.036 |
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | 11.936 | - | - | 11.936 |
| 40. Derivati di copertura | 3.375 | - | - | 3.375 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura | ||||
| generica (+/-) | (3.772) | - | - | (3.772) |
| 60. Passività fiscali | 10.234 | (3.032) | 516 | 7.718 |
| a) correnti | 10.234 | (3.032) | 516 | 7.718 |
| 80. Altre passività | 338.286 | - | - | 338.286 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 4.999 | - | - | 4.999 |
| 100. Fondi per rischi ed oneri: | 112.414 | 451 | - | 112.865 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | - | 451 | - | 451 |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 112.414 | - | - | 112.414 |
| 120. Riserve da valutazione | (8.340) | 62 | 1.914 | (6.364) |
| 150. Riserve | 323.932 | (10.328) | 5.460 | 319.064 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | 1.934 |
| 170. Capitale | 200.545 | - | - | 200.545 |
| 180. Azioni proprie (-) | (365) | - | - | (365) |
| 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 214.120 | - | - | 214.120 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 22.340.335 | (12.847) | 7.890 | 22.335.378 |
Con riferimento all'impairment, la seguente tabella illustra l'esposizione lorda e le rettifiche di valore al 1° gennaio 2018 suddivise per voce di bilancio e per stadio di classificazione. Si precisa che l'esposizione lorda della voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" corrisponde all'importo di bilancio, in quanto tali attività finanziarie sono valutate al fair value e le relative rettifiche di valore sono rilevate in aumento della voce del passivo di bilancio IFRS 9 120. "Riserve di valutazione".
Le esposizioni fuori bilancio si riferiscono agli impegni e alle garanzie rilasciate che sono soggetti alle regole di svalutazione dell'IFRS 9.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ESPOSIZIONE LORDA | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE | |||||
| STAGE 1 | STAGE 2 | STAGE 3 | STAGE 1 | STAGE 2 | STAGE 3 | |
| Voce 30. Attività finanziarie valutate al fair value con | ||||||
| impatto sulla reddività complessiva | 1.042.471 | - | - | (93) | - | - |
| - Titoli di debito | 1.042.466 | - | - | (93) | - | - |
| - Titoli di capitale | 5 | - | - | - | - | - |
| Voce 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 20.297.910 | 11.454 | 23.723 | (18.692) | (5.964) | (21.043) |
| - Titoli di debito | 15.132.717 | - | - | (10.193) | - | - |
| - Crediti v erso banche | 3.039.207 | - | - | (2.872) | - | - |
| - Crediti v erso clientela | 2.125.986 | 11.454 | 23.723 | (5.627) | (5.964) | (21.043) |
| Esposizioni fuori bilancio | 2.581.092 | 404 | - | (450) | - | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO IAS 39 | VOCI DI BILANCIO IFRS 9 | ||||||||
| ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA |
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO | ||||||||
| CREDITI VERSO BANCHE | CREDITI VERSO CLIENTELA | ||||||||
| FONDO SVAL.NE (ex IAS 39) |
CAMB.TO NELLA MISUR.NE |
FONDO SVAL.NE (ex IFRS 9) |
FONDO SVAL.NE (ex IAS 39) |
CAMB.TO NELLA MISUR.NE |
FONDO SVAL.NE (ex IFRS 9) |
FONDO SVAL.NE (ex IAS 39) |
CAMB.TO NELLA MISUR.NE |
FONDO SVAL.NE (ex IFRS 9) |
|
| Attività finanziarie detenute | |||||||||
| per la negoziazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie | |||||||||
| disponibili per la vendita | - | (93) | (93) | - | - | - | - | - | - |
| - titoli di debito | - | (93) | (93) | - | - | - | - | - | - |
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie detenute | |||||||||
| sino alla scadenza | |||||||||
| - | - | - | - | - | - | - | (470) | (470) | |
| - titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | (470) | (470) |
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Crediti verso banche | - | - | - | - | (12.595) | (12.595) | - | - | - |
| - titoli di debito | - | - | - | - | (9.723) | (9.723) | - | - | - |
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | (2.872) | (2.872) | - | ||
| Crediti verso clientela | - | - | - | - | - | - | (32.534) | (100) | (32.634) |
| - titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | (32.534) | (100) | (32.634) |
| Totale | - | (93) | (93) | - | (12.595) | (12.595) | (32.534) | (570) | (33.104) |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ESPOSIZIONI PERFORMING | ESPOSIZIONI NON PERFORMING | |||||
| FONDO | CAMBIAMENTO | FONDO | FONDO | CAMBIAMENTO | FONDO | |
| SVALUTAZIONE | NELLA | SVALUTAZIONE | SVALUTAZIONE | NELLA | SVALUTAZIONE | |
| (ex IAS 39) | MISURAZIONE | (ex IFRS 9) | (ex IAS 39) | MISURAZIONE | (ex IFRS 9) | |
| Voce 30. Attività finanziarie valutate al fair | ||||||
| value impatto sulla reddività con |
||||||
| complessiva | - | (93) | (93) | - | - | - |
| - Titoli di debito | - | (93) | (93) | - | - | - |
| - Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - |
| Voce 40. Attività finanziarie valutate al | ||||||
| costo ammortizzato | (11.074) | (13.582) | (24.656) | (21.460) | 417 | (21.043) |
| - Titoli di debito | - | (10.193) | (10.193) | - | - | |
| - Crediti verso banche | - | (2.872) | (2.872) | - | - | |
| - Crediti verso clientela | (11.074) | (517) | (11.591) | (21.460) | 417 | (21.043) |
| Esposizioni fuori bilancio | - | (450) | (450) | - | - | - |
Si precisa che la colonna "Cambiamento nella misurazione" comprende anche la riduzione del fondo di svalutazione relativo agli interessi di mora, pari a circa 0,6 milioni di euro e riconducibile principalmente ai crediti in sofferenza. A partire dal 1° gennaio 2018, infatti, gli interessi di mora vengono rilevati nel valore lordo solo se non sono state registrate rettifiche di valore sulle esposizioni originarie e sono stati ritenuti dalla banca recuperabili. In precedenza gli interessi di mora venivano rappresentati sia nelle esposizioni lorde sia nel relativo fondo di svalutazione.
Come dettagliato in precedenza, l'adozione dell'IFRS 9 ha determinato un impatto negativo complessivo sul patrimonio netto consolidato per un ammontare pari a -2,9 milioni di euro (-4,8 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale), di cui -4,9 milioni di euro rilevati nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 150. "Riserve" e +2 milioni di euro rilevati nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 120. "Riserve da valutazione", in particolare:
Di seguito si riporta il patrimonio netto consolidato di chiusura al 31 dicembre 2017 e il patrimonio netto consolidato di apertura al 1° gennaio 2018.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 31 DICEMBRE 2017 | RETTIFICHE IFRS 9 | 1° GENNAIO 2018 | |
| 1. Capitale | 200.545 | - | 200.545 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 323.932 | (4.868) | 319.064 |
| - di utili | 291.841 | (4.868) | 286.973 |
| a) legale | 40.109 | - | 40.109 |
| b) azioni proprie | 365 | - | 365 |
| c) altre | 251.367 | (4.868) | 246.499 |
| - altre | 32.091 | - | 32.091 |
| 4. Strumenti di capitale | - | - | - |
| 5. (Azioni proprie) | (365) | - | (365) |
| 6. Riserve da valutazione | (8.340) | 1.976 | (6.364) |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio | 214.120 | - | 214.120 |
| Totale | 731.826 | (2.892) | 728.934 |
La riduzione del patrimonio netto contabile consolidato riportato nella tabella precedente, pari a -2,9 milioni di euro, coincide con la riduzione del patrimonio netto contabile individuale della Banca, stante la non operatività di Fineco Asset Management DAC al 1° gennaio 2018.
La Banca non è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit. Si rimanda pertanto a quanto esposto nella nota integrativa del Bilancio dell'impresa di FinecoBank.
In data 9 novembre 2017 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2017/1986 della Commissione del 31 ottobre 2017 che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'International Financial Reporting Standard 16.
L'IFRS16, applicabile a partire dal 1° gennaio 2019 (con facoltà di applicazione anticipata nel 2018 – congiuntamente all'applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 - di cui la Banca non si è avvalsa), sostituisce l'attuale set di principi contabili internazionali e interpretazioni sul leasing e, in particolare, lo IAS17. Il principio fornisce una nuova definizione di leasing ed introduce un criterio basato sul controllo ("right of use" o "diritto d'uso") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e il diritto di dirigere (vale a dire controllare) l'uso del bene.
Il principio conferma la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario con riferimento al modello contabile che deve applicare il locatore: un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà di un'attività sottostante; un leasing è classificato come operativo se, sostanzialmente, non trasferisce tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà di un'attività sottostante.
Con riferimento invece al modello contabile da applicarsi da parte del locatario, il nuovo principio prevede che, per tutte le tipologie di leasing, anche operativo,debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto.
Al momento dell'iscrizione iniziale detta attività è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività sarà valutata in base a quanto previsto per le attività materiali e immateriali da IAS 38, IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.
In tale ambito, la Banca e la sua controllata Fineco AM hanno condotto le attività finalizzate a garantire la piena conformità con il nuovo principio contabile, in particolar modo con riferimento al calcolo e alla contabilizzazione del diritto di utilizzo e dell'associata passività di leasing, aspetti che rappresentano la principale discontinuità rispetto al modello contabile previsto da IAS17, completando l'assessment preliminare dei potenziali impatti alla data di transizione (1° gennaio 2019).
Le attività relative allo sviluppo di regole, principi e sistemi IT atte a garantire il corretto calcolo delle nuove attività e passività, la loro misurazione successiva e la determinazione dei correlati effetti a conto economico, sono in fase di finalizzazione.
La Banca e la sua controllata, coerentemente con le scelte effettuate dalla Capogruppo UniCredit S.p.A., hanno deciso di non rideterminare i dati contabili relativi ad esercizi precedenti (comparativi) e di applicare il principio retroattivamente contabilizzando nel patrimonio netto alla data del 1° gennaio 2019 l'effetto cumulato derivante dall'applicazione iniziale, come previsto dal principio stesso (transizione con metodo retrospettivo modificato). Per le finalità di First Time Adoption, il valore della passività finanziaria sarà pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione e il valore del diritto di utilizzo sarà uguale a quello della suddetta passività finanziaria maggiorata dei risconti attivi relativi al leasing stesso, rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale (il presente bilancio al 31 dicembre 2018).
Ai fini del calcolo del debito per leasing e dell'associato "diritto d'uso", la Banca e la sua controllata procedono all'attualizzazione dei canoni futuri ad un appropriato tasso di interesse. In tale ambito i futuri canoni da attualizzare sono determinati alla luce delle previsioni dei contratti di locazione e calcolati al netto della componente IVA, pur essendo la stessa indetraibile per la Banca, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo.
La Banca e la sua controllata hanno identificato i contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio, rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dall'azienda e dei negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre a contratti di locazione di macchinari e autovetture.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, e coerentemente con le scelte effettuate dalla Capogruppo UniCredit S.p.A., sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), i leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "Short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni saranno rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Si precisa che il contratto di affitto dell'immobile sito in Milano, Piazza Durante 11, presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sarà qualificato in sede di prima applicazione del principio come "Short term lease" e quindi escluso dall'ambito di applicazione dell'IFRS 16, in quanto in data 31 gennaio 2019 la Banca ha perfezionato l'operazione di acquisto dell'immobile determinando la contestuale risoluzione del contratto di locazione.
La Banca e la sua controllata hanno determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto che rientra nell'ambito di applicazione, considerando a tal fine il periodo "non annullabile" durante il quale le stesse hanno il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte del locatario di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing è determinata , basandosi sull'esperienza storica, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di eventuali piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
L'IFRS 16 prevede che alla data di decorrenza del contratto il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.
La natura dei contratti stipulati dalla Banca e dalla controllata, che rientrano nel perimetro di applicazione del principio, rappresentati principalmente da contratti di affitto di immobili, non consentono di ricavare il tasso implicito in ogni contratto e per questo motivo l'attualizzazione viene effettuata utilizzando il tasso di finanziamento marginale. Quest'ultimo è determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.
Dal momento che FinecoBank non ha emesso propri strumenti di debito, il tasso applicato è il tasso di provvista senior secured di UniCredit S.p.A., considerando che la Capogruppo applica tale tasso per finanziarie le società del perimetro Italia.
Per effetto delle nuove regole di contabilizzazione previste dall'IFRS 16 dal punto di vista del locatore, alla data di prima applicazione sono attesi impatti sulla situazione patrimoniale consolidata della Banca derivanti dall'iscrizione, nell'attivo di bilancio di attività che rappresentano il diritto d'uso dei beni oggetto di locazione e, contestualmente, nel passivo di bilancio di debiti finanziari relativamente ai canoni da pagare previsti dai contratti in essere; nessun impatto è stato rilevato nel patrimonio netto consolidato.
In particolare, l'applicazione dell'IFRS 16 determinerà un incremento dell'attivo di bilancio consolidato pari a circa 64,5 milioni di euro (di cui circa 0,9 milioni riferiti a Fineco AM) e un incremento degli RWA della Banca il cui effetto può essere stimato, in via preliminare, in circa 55 basis point sul CET1 della Banca al 31 dicembre 2018. A tal riguardo si rammenta che la Banca non è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza su base consolidata, ma esclusivamente individuale, in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha provveduto nell'aprile 2016 alla ristrutturazione dell'intervento di sostegno che il FITD aveva operato nel luglio 2014 a favore di Banca Tercas; tale intervento non comportò ulteriori oneri per le banche aderenti. Successivamente la dotazione finanziaria dello Schema Volontario fu incrementata fino a 700 milioni di euro (16,8 milioni di euro riferibili, come impegno, a FinecoBank S.p.A.).
In tale ambito, nel mese di giugno 2016 lo Schema Volontario deliberò un intervento a favore di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), in relazione all'aumento di capitale dalla stessa deliberato in data 8 giugno 2016 per circa 280 milioni di euro. In data 30 settembre 2016 l'impegno proquota riferibile a FinecoBank S.p.A. si tradusse in un esborso monetario che comportò, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, il riconoscimento in bilancio di strumenti di capitale classificati – in base al pre-vigente principio contabile IAS 39 – come "Attvità finanziarie disponibili per la vendita" per un ammontare di 6,7 milioni di euro (coerente con l'esborso monetario). La valutazione degli strumenti al 31 dicembre 2016 in base ad un modello interno riveniente dall'applicazione del metodo dei multipli di borsa su un paniere di banche, integrato da stime relative al portafoglio creditizio della Cassa di Risparmio di Cesena e delle connesse esigenze/fabbisogni patrimoniali, ne comportò l'integrale svalutazione.
Nel mese di settembre 2017, per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) (approvato dal Consiglio di gestione dello Schema Volontario e basato su un aumento di capitale di 464 milioni di euro e sulla sottoscrizione di titoli rivenienti dalla cartolarizzazione degli NPL delle suddette banche per 170 milioni di euro), il fondo deliberò un incremento della propria dotazione patrimoniale fino a 795 milioni di euro in conseguenza del quale la quota di impegno riferibile a FinecoBank S.p.A. divenne pari a 13,3 milioni di euro al netto dei contributi di cui sopra già versati. Successivamente, nello stesso mese, FinecoBank versò 1,4 milioni di euro, come richiesto dal Fondo, a fronte della parte di intervento relativa all'aumento di capitale di Carim e Carismi. Nel mese di dicembre 2017 FinecoBank versò ulteriori 12,2 milioni di euro (7,5 milioni di euro destinati alla ricapitalizzazione delle banche e 4,7 milioni di euro destinati alla sottoscrizione dei titoli della cartolarizzazione). A seguito di questi versamenti, l'impegno residuo di FinecoBank verso lo Schema Volontario risultò sostanzialmente azzerato (pari a 0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
I versamenti effettuati nel corso del 2017 a fronte della ricapitalizzazione delle banche hanno comportato, analogamente ai precedenti, il riconoscimento in bilancio di strumenti di capitale classificati – in base al pre-vigente principio contabile IAS39 – quali "Attività finanziarie disponibili per la vendita" per un ammontare complessivo pari a 8,9 milioni di euro, interamente cancellati nel bilancio 2017 in quanto ritenuti non recuperabili per effetto dell'avvenuta cessione delle banche a Credit Agricole CariParma ad un prezzo simbolico.
Per quanto riguarda invece il versamento inerente la quota di intervento relativa alla sottoscrizione da parte dello Schema Volontario dei titoli Junior e Mezzanine della cartolarizzazione (4,7 milioni di euro per FinecoBank), il valore di iscrizione dei corrispondenti strumenti di capitale è stato rettificato nel bilancio 2017 per allinearlo al fair value dei titoli fornito dallo Schema Volontario stesso (0,7 milioni di euro per FinecoBank) risultante dalle analisi dell'advisor incaricato dal FITD delle valutazioni dei crediti sottostanti i sopra citati titoli Mezzanine e Junior, elaborate in funzione delle evidenze di un modello Discounted Cash Flow basato sulle previsioni di recupero elaborate dagli special servicer.
Relativamente a tali strumenti di capitale, classificati alla voce 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", a seguito dell'avvenuto aggiornamento della valutazione pervenuta dallo Schema Volontario (risultante dalle analisi dell'advisor incaricato), alla data del 31 dicembre 2018 è stata rilevata un'ulteriore rettifica di valore pari a 0,2 milioni di euro.
In data 30 novembre 2018, l'Assemblea delle banche aderenti allo Schema Volontario ha deciso di intervenire a favore di Banca Carige S.p.A. mediante sottoscrizione di un prestito subordinato Tier 2 (per un ammontare massimo pari a 320 milioni di euro) da emetterso da parte della Banca Carige S.p.A. stessa e destinato alla conversione in capitale nella misura necessaria a consentire un aumento di capitale previsto in 400 milioni di euro.
Alla medesima data, nel quadro dell'accordo appositamente stipulato con lo Schema Volontario, Banca Carige S.p.A. ha collocato obbligazioni per 320 milioni di euro, dei quali 318,2 milioni di euro sono stati sottoscritti direttamente dallo stesso Schema Volontario. Le obbligazioni sono state emesse alla pari (100% del valore nominale), cedola a tasso fisso pari al 13% e durata di 10 anni (scadenza 30 novembre 2028). Tuttavia, come previsto dal relativo Term Sheet, dato il mancato conferimento - entro il 22 dicembre 2018 - da parte dell'Assemblea Straordinaria di Banca Carige S.p.A. della delega al Consiglio di Amministrazione, anche ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, per aumentare a pagamento il capitale sociale per un importo massimo complessivo, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, pari a 400 milioni di euro, con effetto retroattivo a decorrere dalla suddetta data di emissione, gli interessi sull'importo in linea capitale delle obbligazioni in essere di tempo in tempo, maturano al tasso fisso nominale lordo del 16%.
Con riferimento al suddetto intervento il contributo di FinecoBank richiesto dallo Schema Volontario è stato pari a circa 9,5 milioni di euro ed è stato rilevato, all'atto del suo versamento nel mese di dicembre, come uno strumento finanziario classificato – in base al vigente principio contabile IFRS 9 ed in continuità con quanto effettuato in sede di transizione al principio al 1° gennaio 2018 per gli strumenti rilevati a fronte dei precedenti versamenti allo Schema Volontario - alla voce 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, al 31 dicembre 2018 il fair value dello strumento è stato determinato dalla Banca utilizzando modelli interni (basati sulle metodologie Discounted Cash Flow e Multipli di Mercato applicate in analisi multi-scenario), avendo anche a riferimento la valutazione effettuata dall'incaricato dal FITD nell'ambito degli adempimenti connessi alla formazione del Rendiconto 2018 dello Schema Volontario ed inviato dal FITD stesso alle banche aderenti e tenendo in considerazione le significative condizioni di incertezza presenti e future riguardo l'istituzione creditizia emittente. Nel bilancio consolidato 2018 è stata rilevata un'ulteriore rettifica di valore pari a 2,8 milioni di euro.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes – DGS), con comunicazione del 6 dicembre 2018, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che in applicazione di un criterio uniforme di ripartizione delle contribuzioni ordinarie negli anni di accumulo, l'importo complessivamente dovuto dalle banche consorziate per l'esercizio 2018 risulterebbe pari a 538,7 milioni di euro. La normativa europea e nazionale, tuttavia, definisce un livello obiettivo finale, consentendo ai sistemi di garanzia dei depositi, per il calcolo delle contribuzioni, di tenere conto del ciclo economico e del possibile impatto prociclico delle medesime (art. 96.2, comma 2 TUB). In forza di tale previsione, allo scopo di fare fronte alle esigenze finanziarie connesse all'alimentazione del Fondo di solidarietà, istituito dalla Legge di Stabilità 2016, con l'utilizzo delle risorse del FITD, senza richiedere ulteriori versamenti alle Consorziate, già in ciascuno degli anni 2016 e 2017 le contribuzioni ordinarie DGS sono state ridotte di 100 milioni di euro, da recuperare negli anni di accumulo della dotazione finanziaria (con conseguente incremento delle contribuzioni future). Il Consiglio del Fondo, nella riunione del 28 novembre 2018, ha deliberato di procedere su tale linea anche per il 2018, destinando 80 milioni di euro dell'importo complessivamente dovuto dalle banche consorziate al Fondo di solidarietà, al fine di fronteggiare le esigenze finanziarie derivanti dall'erogazione dei ristori e degli indennizzi relativi alle procedure in corso, arbitrale e forfettaria.
Di conseguenza il contributo ordinario complessivo di cui alla direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes - DGS), destinato alla costituzione della dotazione finanziaria del FITD per l'esercizio 2018, è stato stabilito in misura pari a 458,7 milioni di euro.
Al contributo ordinario così quantificato si aggiungono, ai sensi dell'art. 25, comma 2 dello Statuto, le quote di contribuzione aggiuntiva pari a 1,2 milioni di euro, finalizzate al recupero graduale negli anni 2018-2024 della parte di dotazione finanziaria fin qui complessivamente utilizzata a fronte di interventi.
Il Consiglio del FITD, nella cennata riunione, ha altresì deliberato di richiedere alle banche consorziate un contributo supplementare di 16,5 milioni di euro, da riconoscere, a titolo di arrangement fee, al pool delle banche arranger, nell'ambito dell'operazione di concessione di una linea di credito quale fonte di funding alternativo per far fronte alle proprie obbligazioni, in luogo della richiesta di contribuzioni straordinarie, qualora se ne determinassero le condizioni, la cui chiamata graverebbe immediatamente sulla liquidità e sul conto economico delle consorziate, con possibili effetti prociclici.
In totale, quindi, la contribuzione dovuta dalle banche Consorziate per il 2018, incluse le risorse da destinare al Fondo di solidarietà e il suddetto contributo supplementare, ammonta a complessivi 556,4 milioni di euro. La quota di competenza di ciascuna consorziata è calcolata in funzione dell'ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2018 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.
La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2018, versata e contabilizzata nella voce 190. Spese Amministrative, ammonta complessivamente a 14,3 milioni di euro, così composta:
Nessuna contribuzione è stata richiesta alla Banca da parte del Single Resolution Board, per l'esercizio 2018, con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund).
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa presentate nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2018. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio.
Alla data di predisposizione del presente Bilancio consolidato non riteniamo che vi siano incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca (e nella misura in cui applicabile, della società controllata), sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri utilizzate ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili. Per ulteriore informativa al riguardo si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali. Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla specifica Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente Parte A.
Con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi" della nota integrativa del Bilancio dell'impresa.
Per ulteriori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "18. Altre informazioni - Impairment" della Parte A "Politiche contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio".
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è sottoposto a revisione contabile ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico consolidato.
Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.
Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo.
Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".
Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questa voce:
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, la Banca ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;
b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposti nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.
Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività consolidata complessiva ed anch'esse esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.
In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico.
In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce 150. "Riserve".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari).
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;
b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
La Banca, coerentemente con il Gruppo UniCredit, si è avvalsa della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.
Nel portafoglio "derivati di copertura" sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come:
I contratti derivati di copertura sono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata.
La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60. dell'attivo o 50. del passivo è rilevata a conto economico consolidato tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico consolidato.
Alla data di riferimento del presente bilancio sono in essere operazioni di copertura generica dal rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela retail e raccolta diretta a tasso fisso da clientela.
I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni regolati dagli IFRS10 Bilancio consolidato, IAS27 Bilancio separato, IAS28 Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS11 Accordi a controllo congiunto sono dettagliati, nella misura in cui applicabili, nella Sezione 3. "Area e metodi di consolidamento" della Parte A.1 della presente nota integrativa consolidata che include l'informativa sulle valutazioni e assunzioni significative adottate per stabilire l'esistenza di controllo, controllo congiunto o influenza notevole in ossequio a quanto previsto dall'IFRS12 (paragrafi 7-9).
Le restanti interessenze azionarie, diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nella voce 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" (si veda la Sezione 8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione), sono classificate quali attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value e trattate in modo corrispondente (si vedano le Sezioni 1 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" e 2 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva").
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.
Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce 130. "Altre attività" .
Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico consolidato, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
ovvero:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| | Fabbricati | non superiore a 33 anni |
|---|---|---|
| | Mobili e arredi | non superiore a 9 anni |
| | Macchine e dispositivi elettronici | non superiore a 5 anni |
| | Impianti, macchinari e attrezzature | non superiore a 14 anni |
| | Automezzi | non superiore a 4 anni |
I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce "280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero "210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 220. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce "280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero "220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".
Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.
L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.
Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio consolidato, corrispondente all'avviamento iscritto nel bilancio d'esercizio della Banca, riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.
In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 270. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Infatti, considerato il particolare modello di business della Banca, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.
Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la Sezione 10.3 "Attività immateriali – Altre informazioni" della successiva Parte B della presente nota integrativa.
Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte rispettivamente alle voci 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva (si veda Parte D - Redditività consolidata complessiva).
Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 320. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico consolidato. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico consolidato.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti "Attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione".
Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale consolidato del bilancio rispettivamente nelle voci 110. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.
In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite, sono calcolate applicando le legislazioni fiscali nazionali vigenti (con riferimento a ciascuna società consolidata integralmente) e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate.
In particolare per la fiscalità corrente, relativa a FinecoBank, l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%. A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.
Per quanto riguarda la partecipata irlandese Fineco AM, le imposte sono state calcolate applicando l'aliquota del 12,5% (prevista dalla relativa legislazione fiscale).
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico consolidato alla voce 300. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività consolidata complessiva tra le riserve da valutazione.
Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:
Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:
La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico consolidato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".
I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
In particolare:
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 120. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.
Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Nel caso dei fondi rischi e oneri per controversie legali, la stima include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, anche le spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Tale stima è stata determinata dalla Banca, in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base dell'analisi del trend storico delle spese legali sostenute, per tipologia di contenzioso e grado di giudizio.
Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: b) altri accantonamenti netti" del conto economico consolidato, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.
Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.
In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico consolidato per meglio rifletterne la natura.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.
Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico consolidato alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto consolidato iscritta alla voce "140. Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto consolidato è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie della Banca a livello consolidato non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile l'IFRIC 19 "Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale").
Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato non sono presenti titoli in circolazione, strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:
tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero,
un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Banca.
Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico consolidato nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 120. Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo.
In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.
Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto consolidato sono esposte anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
L'IFRS4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l'assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo (l'assicurato), concordando di risarcire quest'ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto.
In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l'iscrizione:
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti attività e passività assicurative.
Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l 'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l 'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).
In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:
e
allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell'aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.
Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.
La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.
Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:
Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).
Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.
Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stadio 3. Qualora, a seguito di un miglioramento del merito creditizio della controparte, le attività risultino "in bonis" le stesse sono classificate nell'ambito dello Stadio 2. Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stadio 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate".
I benefici per i dipendenti a lungo termine sono iscritti alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:
In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa consolidata, riportate in Parte B - Altre informazioni.
In tali tavole, in particolare, sono esposti:
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:
È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:
Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:
Il Business model della Banca è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (risk appetite framework) stabilito annualmente dalla Banca. Tuttavia, la Banca può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.
Per il business model Held to collect, la Banca ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.
La Banca ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:
Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dalla Banca nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente della Banca, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.
Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.
In particolare, si tratta delle seguenti attività identificate dalla Banca:
Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.
Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:
Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali), coerentemente ed in allineamento con la Capogruppo UniCredit S.p.A..
Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.
Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.
Si precisa che la Banca non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli della Banca, composto da attività finanziarie plain vanilla.
La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale consolidato di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.
Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, la società non procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.
Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.
I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci attività finanziarie al costo ammortizzato, attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne e di Gruppo UniCredit che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.
Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno. Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, la Banca fa riferimento a specifici modelli sviluppati dal Gruppo Unicredit per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD utilizzati a fini regolamentari e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile35. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking"36 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata, per le controparti istituzionali comuni al Gruppo, utilizzando le metodologie ed i parametri creditizi sviluppati a livello accentrato.
Per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information in modo del tutto coerente con l'approccio di Gruppo come di seguito descritto.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito la Banca ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare. In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
35 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.
36 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, il Gruppo UniCredit ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo.
Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di rimuovere il margine di conservativismo e riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:
La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:
Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (metodo standardizzato). Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall'appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini del Regolamento (UE) n.575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento ("perdita in caso di inadempienza" o LGD - Loss given default).
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Il processo definito per includere scenari macroeconomici è altresì pienamente coerente con i processi di previsione macroeconomica utilizzati dal Gruppo UniCredit per ulteriori fini di gestione del rischio (quali i processi adottati per tradurre le previsioni macroeconomiche nelle perdite creditizie attese in base a quanto previsto da EBA Stress Test e il Framework ICAAP) e ha fatto leva anche sulla funzione indipendente di UniCredit Research.
I forecasts in termini di delta Default rate e delta Recovery Rate forniti dalla funzione di Stress Test sono inglobati all'interno dei parametri di PD ed LGD in fase di calibrazione. I parametri creditizi, infatti, sono normalmente calibrati su un orizzonte through-the-cycle (TTC), si rende quindi necessaria una loro calibrazione Point-in-time (PIT) e forward-looking (FL) che permetta di riflettere in tali parametri creditizi la situazione corrente nonché le aspettative circa l'evoluzione futura del ciclo economico.
Il processo di determinazione delle previsioni di perdita (Loan Loss Provisions) ai fini contabili include gli aggiustamenti descritti ai parametri creditizi, il calcolo della perdita attesa multiperiodale, la inclusione delle componenti macroeconomiche e forward-looking nonché la inclusione degli scenari di vendita ove applicabile.
È stato inoltre definito uno specifico processo per la produzione e la condivisione, tra FinecoBank ed il Gruppo UniCredit, degli aggiustamenti multiscenario e forward looking inerenti il perimetro dei crediti "Group Wide" (ovvero crediti afferenti a Clienti comuni con il Gruppo).
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attività finanziarie al costo ammortizzato , ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.
Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.
Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:
Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (in particolare i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni FinecoBank o della Capogruppo UniCredit, che consistono nell'assegnazione di:
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa a favore dei consulenti finanziari, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte a conto economico consolidato alla voce 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 50. "Commissioni passive" tutte le variazioni di fair value.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni della Capogruppo Unicredit S.p.A. e da quest'ultima direttamente assegnati ai dipendenti delle società del Gruppo e che prevedono la regolazione con azioni della Capogruppo stessa, l'esistenza di accordi tra le società del Gruppo e la Capogruppo relativamente al regolamento monetario degli stessi comporta la rilevazione del relativo fair value, determinato al momento dell'assegnazione dei relativi diritti, come costo a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative", in contropartita della voce 80. "Altre passività", secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività tramite un'analisi di tipo qualitativo, in altri casi, invece, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo, per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.
Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non sono sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico consolidato come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni".
In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazioni e che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.
In particolare sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:
Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:
Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati in voce 140. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 150. "Riserve", al netto delle relative imposte.
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 10 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto consolidato nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
La Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:
Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:
Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.
o
Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, la Banca procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.
L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che la Banca prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.
Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.
Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.
Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che la Banca utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per questo motivo l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.
A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza, ecc.) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.
In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dalla Banca in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:
L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente all'iscrizione iniziale, la modifica del proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie e impongono, di conseguenza, la riclassifica di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dall'alta dirigenza della Banca, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni della società e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza la Banca modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
a) un cambiamento di intenzione in relazione a determinate attività finanziarie (anche in caso di cambiamenti significativi delle condizioni di mercato); b) la temporanea scomparsa di un dato mercato per le attività finanziarie;
c) il trasferimento di attività finanziarie tra parti dell'entità con diversi modelli di business.
Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 la Banca non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato riclassifiche.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi
Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo
Nessun dato da segnalare.
La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato o altri input osservabili, quali il prezzo quotato di un'attività identica in un mercato non attivo, non risultino disponibili, la Banca ricorre a modelli valutativi alternativi, quali:
La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità, rischio prezzo ed ogni altro rischio rilevante, relativi allo strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri "di mercato" consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dall'unità di Risk Management indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, la Banca, con il coordinamento delle competenti strutture di Capogruppo deputate a tali attività a beneficio di tutte le entità del Gruppo UniCredit, utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il Fair value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere un fair value della posizione. I FVA consentono quindi di assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente possibile.
La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Secondo le linee guida del Group Market Risk Governance di Capogruppo, affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office delle Società del Gruppo sono testate a livello centrale in modo indipendente e validate dalle funzioni del Group Internal Validation. Lo scopo di questa struttura di controllo indipendente è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dal Market Risk della Banca con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
La Banca determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" la Banca ha adottato il modello sviluppato da Capogruppo per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto del 6,25%, determinato stimando il "litigation risk" in misura pari allo 0,25% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione all'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato pari alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche acquistati dallo Schema Volontario) effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dallo stesso Fondo Interbancario Tutela Depositi ai fini della predisposizione del Rendiconto dello Schema Volontario al 31 dicembre 2018. Il modello valutativo adottato dall'advisor è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero formulate dagli special servicer.
Il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando un modello interno adottato dal Gruppo UniCredit basato sul Discounted Cash Flow e Multipli di mercato applicate in analisi multi-scenario, avendo anche a riferimento la valutazione delle attività finanziarie detenute dallo Schema Volontario effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dallo stesso Schema Volontario ai fini della predisposizione del Rendiconto al 31 dicembre 2018.
Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
La Banca detiene investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo.
I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile.
I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, dal momento che tali attività e passività non vengono generalmente scambiati, la determinazione del fair value si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti. Alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva che per i titoli UniCredit contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando la metodologia di Gruppo basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato ad UniCredit S.p.A.. Il Credit Spread è determinato utilizzando le curve di rischio subordinate e non subordinate di UniCredit S.p.A.. Alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.
Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||
| ATTIVITÀ/PASSIVITÀ MISURATE AL FAIR VALUE | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 3.390 | 3.557 | 13.271 | |||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 3.354 | 3.523 | - | |||
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | |||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 36 | 34 | 13.271 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 961.767 | - | 5 | |||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) | 6.030 | 4.834 | 15 | |||
| Attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) | - | - | - | |||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) | 1.042.465 | - | 5.224 | |||
| 3. Derivati di copertura | - | 3.314 | - | - | 458 | - |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 965.157 | 6.871 | 13.276 | 1.048.495 | 5.292 | 5.239 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 1.552 | 669 | - | |||
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | |||
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) | 2.032 | 579 | 6 | |||
| Passività finanziarie designate al fair value (ex IAS 39) | - | - | - | |||
| 3. Derivati di copertura | - | 5.341 | - | - | 12.694 | - |
| Totale | 1.552 | 6.010 | - | 2.032 | 13.273 | 6 |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Nel corso del 2018 non vi sono stati trasferimenti tra i livelli della gerarchia del fair value (livello 1 e livello 2). Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
| ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A | CONTO ECONOMICO | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA |
DERIVATI DI COPERTURA |
ATTIVITÀ MATERIALI |
ATTIVITÀ IMMATERIALI |
|
| 1. Esistenze iniziali | 5.234 | 6 | - | 5.228 | 5 | - | - | - |
| 2. Aumenti | 16.205 | 5.128 | - | 11.077 | - | - | - | - |
| 2.1 Acquisti | 14.613 | 5.128 | - | 9.485 | - | - | - | - |
| 2.2 Profitti imputati a: | 1.592 | - | - | 1.592 | - | - | - | - |
| 2.2.1 Conto Economico | 1.592 | - | - | 1.592 | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | 1.585 | - | - | 1.585 | - | - | - | - |
| 2.2.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (8.168) | (5.134) | - | (3.034) | - | - | - | - |
| 3.1 Vendite | (5.135) | (5.128) | - | (7) | - | - | - | - |
| 3.2 Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3 Perdite imputate a: | (3.033) | (6) | - | (3.027) | - | - | - | - |
| 3.3.1 Conto Economico | (3.033) | (6) | - | (3.027) | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | (3.033) | (6) | - | (3.027) | - | - | - | - |
| 3.3.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 13.271 | - | - | 13.271 | 5 | - | - | - |
Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle attività finanziare rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le riclassificazioni conseguenti alla prima apllicazione dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata).
Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico consolidato, ove presenti, nelle seguenti voci:
Le sottovoci 2.2.2 "Profitti imputati a Patrimonio netto" e 3.3.2 "Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| PASSIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE |
PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE |
DERIVATI DI COPERTURA |
|
| 1. Esistenze iniziali | 6 | - | - |
| 2. Aumenti | - | - | - |
| 2.1 Emissioni | - | - | - |
| 2.2 Perdite imputate a: | - | - | - |
| 2.2.1 Conto Economico | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | - | - | - |
| 2.2.2 Patrimonio netto | X | - | - |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | - | - | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (6) | - | - |
| 3.1 Rimborsi | - | - | - |
| 3.2 Riacquisti | - | - | - |
| 3.3 Profitti imputati a: | (6) | - | - |
| 3.3.1 Conto Economico | (6) | - | - |
| - di cui plusvalenze | (6) | - | - |
| 3.3.2 Patrimonio netto | X | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | - | - | - |
Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle passività finanziare rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le riclassificazioni conseguenti alla prima apllicazione dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata).
Le sottovoci "2.2.1 Perdite imputate a Conto Economico" e "3.3.1 Profitti imputati a Conto Economico" delle passività finanziarie confluiscono a conto economico consolidato, ove presenti, nelle seguenti voci:
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ/PASSIVITÀ NON MISURATE AL FAIR |
31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
| VALUE O MISURATE AL FAIR VALUE SU BASE NON RICORRENTE |
VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo | ||||||||
| ammortizzato | 23.270.024 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.117.326 | ||||
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | ||||||||
| (ex IAS 39) | 4.826.390 | 4.855.200 | - | - | ||||
| Crediti verso banche (ex IAS 39) | 13.878.117 | - | 11.311.889 | 3.039.207 | ||||
| Crediti verso clientela (ex IAS 39) | 2.129.219 | - | - | 2.204.926 | ||||
| 2. Attività materiali detenute a scopo di | ||||||||
| investimento | 2.088 | - | - | 2.950 | 2.304 | - | - | 3.491 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di | ||||||||
| dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 23.272.112 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.120.276 | 20.836.030 | 4.855.200 | 11.311.889 | 5.247.624 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo | ||||||||
| ammortizzato | 23.282.962 | - | 3.111 | 23.279.856 | ||||
| Debiti verso banche (ex IAS 39) | 926.001 | - | - | 926.001 | ||||
| Debiti verso clientela (ex IAS 39) | 20.205.036 | - | 9.622 | 20.195.477 | ||||
| Titoli in circolazione (ex IAS 39) | - | - | - | - | ||||
| 2. Passività associate ad attività in via di | ||||||||
| dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 23.282.962 | - | 3.111 | 23.279.856 | 21.131.037 | - | 9.622 | 21.121.478 |
L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 163
| Attivo | 165 | |
|---|---|---|
| Sezione 1 - | Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 | 165 |
| Sezione 2 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 | 165 |
| Sezione 3 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |
| Sezione 4 - | – Voce 30 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40 |
169 171 |
| Sezione 5 - | Derivati di copertura – Voce 50 | 175 |
| Sezione 6 - | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60 |
176 |
| Sezione 7 - | Le partecipazioni – Voce 70 | 176 |
| Sezione 8 - | Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 | 176 |
| Sezione 9 - | Attività materiali – Voce 90 | 177 |
| Sezione 10 - | Attività immateriali – Voce 100 | 180 |
| Sezione 11 - | Attività fiscali e passività fiscali – Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo | 183 |
| Sezione 12 - | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate | 187 |
| Sezione 13 - | – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo Altre attività – Voce 130 |
187 |
| Passivo | 189 | |
| Sezione 1 - | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 | 189 |
| Sezione 2 - | Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20 | 191 |
| Sezione 3 - | Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 | 192 |
| Sezione 4 - | Derivati di copertura – Voce 40 | 193 |
| Sezione 5 - | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – | 193 |
| Sezione 6 - | Voce 50 Passività fiscali – Voce 60 |
194 |
| Sezione 7 - | Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 | 194 |
| Sezione 8 - | Altre passività - Voce 80 | 194 |
| Sezione 9 - | Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90 | 195 |
| Sezione 10 - | Fondi per rischi e oneri - Voce 100 | 196 |
| Sezione 11 - | Riserve tecniche – Voce 110 | 199 |
| Sezione 12 - | Azioni rimborsabili – Voce 130 | 199 |
| Sezione 13 - | Patrimonio del gruppo – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180 | 199 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| (a) Cassa | 6 | 613 |
| (b) Depositi a vista presso Banche Centrali | - | - |
| Totale | 6 | 613 |
Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |||
| VOCI/VALORI | L1 | L2 | L3 |
| A. Attività per cassa | |||
| 1. Titoli di debito | 5 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | 5 | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 2.110 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2 | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - |
| Totale (A) | 2.117 | - | - |
| B. Strumenti derivati | |||
| 1. Derivati finanziari | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.1 di negoziazione | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - |
| Totale (B) | 1.236 | 3.523 | - |
| Totale (A+B) | 3.353 | 3.523 | - |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 3.509 migliaia di euro (4.756 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.250 migliaia di euro (1.758 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| VOCI/VALORI | TOTALE 31.12.2018 |
| A. Attività per cassa | |
| 1. Titoli di debito | 5 |
| a) Banche Centrali | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - |
| c) Banche | - |
| d) Altre società finanziarie | 5 |
| di cui: imprese di assicurazione | - |
| e) Società non finanziarie | - |
| 2. Titoli di capitale | 2.110 |
| a) Banche | - |
| b) Altre società finanziarie | 175 |
| di cui: imprese di assicurazione | - |
| c) Società non finanziarie | 1.935 |
| d) Altri emittenti | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2 |
| 4. Finanziamenti | - |
| a) Banche Centrali | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - |
| c) Banche | - |
| d) Altre società finanziarie | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - |
| e) Società non finanziarie | - |
| f) Famiglie | - |
| Totale (A) | 2.117 |
| B. Strumenti derivati | |
| a) Controparti centrali | 73 |
| b) Altre | 4.686 |
| Totale (B) | 4.759 |
| Totale (A+B) | 6.876 |
Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |||
| VOCI/VALORI | L1 | L2 | L3 |
| 1. Titoli di debito | 31 | 34 | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 31 | 34 | - |
| 2. Titoli di capitale | 6 | - | 13.271 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - |
| Totale | 37 | 34 | 13.271 |
| Legenda: | |||
| L1: Livello 1 | |||
| L2: Livello 2 | |||
| L3: Livello 3 |
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 6.086 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2018 pari a 1.585 migliaia di euro, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 7.177 migliaia di euro (di cui 6.652 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 525 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico 2018 per effetto della valutazione al fair value di 3.025 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa consolidata.
La Banca ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 6 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |
| 1. Titoli di capitale | 13.277 |
| di cui: banche | 1 |
| di cui: altre società finanziarie | 6.087 |
| di cui: società non finanziarie | 12 |
| 2. Titoli di debito | 65 |
| a) Banche Centrali | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 29 |
| c) Banche | 2 |
| d) Altre società finanziarie | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - |
| e) Società non finanziarie | 34 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - |
| 4. Finanziamenti | - |
| a) Banche Centrali | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - |
| c) Banche | - |
| d) Altre società finanziarie | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - |
| e) Società non finanziarie | - |
| f) Famiglie | - |
| Totale | 13.342 |
Si segnala che la voce 1. "Titoli di capitale" include i titoli rilevati per effetto delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, il cui importo complessivo (pari a 7.177 migliaia di euro), non rientra tra i dettagli previsti dalla tabella sopra riportata.
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | |||
| VOCI/VALORI | LIVELLO 1 | LIVELLO 2 | LIVELLO 3 |
| A. Attività per cassa | |||
| 1. Titoli di debito | 18 | 30 | - |
| 1.1 Titoli strutturati | 3 | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 15 | 30 | - |
| 2. Titoli di capitale | 2.288 | - | 9 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2.019 | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - |
| Totale (A) | 4.325 | 30 | 9 |
| B. Strumenti derivati | |||
| 1. Derivati finanziari | 1.705 | 4.804 | 6 |
| 1.1 di negoziazione | 1.705 | 4.804 | 6 |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - |
| Totale (B) | 1.705 | 4.804 | 6 |
| Totale (A+B) | 6.030 | 4.834 | 15 |
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| VOCI/VALORI | TOTALE 31.12.2017 |
| A. Attività per cassa | |
| 1. Titoli di debito | 48 |
| a) Governi e Banche Centrali | 11 |
| b) Altri enti pubblici | - |
| c) Banche | 37 |
| d) Altri emittenti | - |
| 2. Titoli di capitale | 2.297 |
| a) Banche | 1 |
| b) Altri emittenti: | 2.296 |
| - imprese di assicurazione | - |
| - società finanziarie | 95 |
| - imprese non finanziarie | 2.201 |
| - altri | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2.019 |
| 4. Finanziamenti | - |
| a) Governi e Banche Centrali | - |
| b) Altri enti pubblici | - |
| c) Banche | - |
| d) Altri emittenti | - |
| Totale (A) | 4.364 |
| B. Strumenti derivati | |
| a) Banche | 346 |
| - fair value | 346 |
| b) Clientela | 6.169 |
| - fair value | 6.169 |
| Totale (B) | 6.515 |
| Totale (A+B) | 10.879 |
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |||
| VOCI/VALORI | L1 | L2 | L3 |
| 1. Titoli di debito | 961.767 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 961.767 | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 |
| 3. Finanziamenti | - | - | - |
| Totale | 961.767 | - | 5 |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali, in sede di prima applicazione dell'IFRS 9, è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"37. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| VOCI/VALORI TOTALE 31.12.2018 |
|||
| 1. Titoli di debito | 961.767 | ||
| a) Banche Centrali | - | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | 961.767 | ||
| c) Banche | - | ||
| d) Altre società finanziarie | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | ||
| e) Società non finanziarie | - | ||
| 2. Titoli di capitale | 5 | ||
| a) Banche | - | ||
| b) Altri emittenti: | 5 | ||
| - altre società finanziarie | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | ||
| - società non finanziarie | 5 | ||
| - altri | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | ||
| a) Banche Centrali | - | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | - | ||
| c) Banche | - | ||
| d) Altre società finanziarie | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | ||
| e) Società non finanziarie | - | ||
| f) Famiglie | - | ||
| Totale | 961.772 |
37 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VALORE LORDO | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE | |||||||
| PRIMO STADIO |
DI CUI: STRUMENTI CON BASSO RISCHIO DI CREDITO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
PRIMO STADIO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
|
| Titoli di debito | 961.938 | 961.938 | - | - | (171) | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 961.938 | 961.938 | - | - | (171) | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2017 | ||||||||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | |||
| VOCI/VALORI | LIVELLO 1 | LIVELLO 2 | LIVELLO 3 |
| 1. Titoli di debito | 1.042.465 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 1.042.465 | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5.224 |
| 2.1 Valutati al fair value | - | - | 5.219 |
| 2.2 Valutati al costo | - | - | 5 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - |
| Totale | 1.042.465 | - | 5.224 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| VOCI/VALORI TOTALE 31.12.2017 |
|||
| 1. Titoli di debito | 1.042.465 | ||
| a) Governi e Banche Centrali | 1.042.465 | ||
| b) Altri enti pubblici | - | ||
| c) Banche | - | ||
| d) Altri emittenti | - | ||
| 2. Titoli di capitale | 5.224 | ||
| a) Banche | - | ||
| b) Altri emittenti: | 5.224 | ||
| - imprese di assicurazione | - | ||
| - società finanziarie | 4.501 | ||
| - imprese non finanziarie | 5 | ||
| - altri | 718 | ||
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | ||
| 4. Finanziamenti | - | ||
| a) Governi e Banche Centrali | - | ||
| b) Altri enti pubblici | - | ||
| c) Banche | - | ||
| d) Altri soggetti | - | ||
| Totale | 1.047.689 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||||||
| VALORE DI BILANCIO | FAIR VALUE | |||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
L1 | L2 | L3 |
| A. Crediti verso Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria | - | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche | 12.440.994 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | 3.058.882 |
| 1. Finanziamenti | 3.058.882 | - | - | - | - | 3.058.882 |
| 1.1 Conti correnti e depositi a vista | 1.922.041 | - | - | X | X | X |
| 1.2 Depositi a scadenza | 1.127.298 | - | - | X | X | X |
| 1.3 Altri finanziamenti: | 9.543 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi | 416 | - | - | X | X | X |
| - Leasing finanziario | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 9.127 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 9.382.112 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | - |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito | 9.382.112 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | - |
| Totale | 12.440.994 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | 3.058.882 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I crediti verso banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti principalmente dai rapporti intrattenuti con UniCredit S.p.A., per un importo di bilancio pari a 1.887.303 migliaia di euro (1.958.602 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), ed in misura inferiore dai conti correnti intrattenuti con banche esterne al Gruppo per l'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti e i conti correnti aperti da Fineco AM per la gestione della propria liquidità, per un importo di 13.908 migliaia di euro.
I "Depositi a scadenza" sono costituiti dai depositi intrattenuti dalla Banca con UniCredit S.p.A. per un importo di 1.119.303 migliaia di euro (1.028.153 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), tra i quali il deposito per riserva obbligatoria, e il deposito intrattenuto da Fineco AM con UniCredit Bank Ireland Plc per un importo pari a 7.986 migliaia di euro.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 5.280 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (14.647 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e per 3.847 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (3.215 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
I "Titoli di debito" sono comprensivi di 9.115.783 migliaia di euro relativi ad emissioni di UniCredit S.p.A. (10.838.910 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||||||
| VALORE DI BILANCIO | FAIR VALUE | |||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
L1 | L2 | L3 |
| 1. Finanziamenti | 2.952.257 | 2.817 | - | - | 3.058.444 - |
|
| 1.1 Conti correnti | 1.016.930 | 1.770 | - | X | X | X |
| 1.2 Pronti contro termine attivi | 148.768 | 29 | - | X | X | X |
| 1.3 Mutui | 856.856 | 14 | - | X | X | X |
| 1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
749.358 | 783 | - | X | X | X |
| 1.5 Leasing finanziario | - | - | - | X | X | X |
| 1.6 Factoring | - | - | - | X | X | X |
| 1.7 Altri finanziamenti | 180.345 | 221 | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 7.873.955 | - | - | 7.848.422 | - - |
|
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - - |
|
| 2.2 Altri titoli di debito | 7.873.955 | - | - | 7.848.422 | - - |
|
| Totale | 10.826.212 | 2.817 | - | 7.848.422 | 3.058.444 - |
Legenda:
L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
I titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono costituiti da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.
Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||||
| PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: ATTIVITÀ IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Titoli di debito |
7.873.955 | |||
| a) Amministrazioni pubbliche | 7.873.955 | - - |
- - |
|
| b) Altre società finanziarie | - | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | - | |
| c) Società non finanziarie | - | - | - | |
| 2. Finanziamenti verso: | 2.952.257 | 2.817 | - | |
| a) Amministrazioni pubbliche | 8 | - | - | |
| b) Altre società finanziarie | 179.436 | 2 | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | 19.028 | - | - | |
| c) Società non finanziarie | 908 | 9 | - | |
| d) Famiglie | 2.771.905 | 2.806 | - | |
| Totale | 10.826.212 | 2.817 | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VALORE LORDO | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE | |||||||
| PRIMO STADIO |
DI CUI: STRUMENTI CON BASSO RISCHIO DI CREDITO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
PRIMO STADIO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
|
| Titoli di debito | 17.264.880 | 17.264.880 | - | - | (8.812) | - | - | - |
| Finanziamenti | 6.012.795 | - | 14.650 | 23.936 | (10.312) | (5.994) | (21.118) | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 23.277.675 | 17.264.880 | 14.650 | 23.936 | (19.124) | (5.994) | (21.118) | - |
| Totale 31 dicembre 2017 | ||||||||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | |||||
| FV | |||||
| VB | LIVELLO 1 | LIVELLO 2 | LIVELLO 3 | ||
| 1. Titoli di debito | 4.826.390 | 4.855.200 | - | - | |
| - Strutturati | - | - | - | - | |
| - Altri | 4.826.390 | 4.855.200 | - | - | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | |
| Totale | 4.826.390 | 4.855.200 | - | - |
Legenda FV = fair value VB = valore di bilancio
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Titoli di debito | 4.826.390 |
| a) Governi e Banche Centrali | 4.726.466 |
| b) Altri enti pubblici | 99.924 |
| c) Banche | - |
| d) Altri emittenti | - |
| 2. Finanziamenti | - |
| a) Governi e Banche Centrali | - |
| b) Altri enti pubblici | - |
| c) Banche | - |
| d) Altri soggetti | - |
| Totale | 4.826.390 |
| Totale fair value | 4.855.200 |
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | ||||||
| FV | ||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | VB | LIVELLO 1 | LIVELLO 2 | LIVELLO 3 | ||
| A. Crediti verso Banche Centrali | - | - | - | - | ||
| 1. Depositi vincolati | - | X | X | X | ||
| 2. Riserva obbligatoria | - | X | X | X | ||
| 3. Pronti contro termine | - | X | X | X | ||
| 4. Altri | - | X | X | X | ||
| B. Crediti verso banche | 13.878.117 | - | 11.311.889 | 3.039.207 | ||
| 1. Finanziamenti | 3.039.207 | - | - | 3.039.207 | ||
| 1.1 Conti correnti e depositi liberi | 1.993.139 | X | X | X | ||
| 1.2 Depositi vincolati | 1.028.152 | X | X | X | ||
| 1.3 Altri finanziamenti: | X | X | X | |||
| - Pronti contro termine attivi | 54 | X | X | X | ||
| - Leasing finanziario | - | X | X | X | ||
| - Altri | 17.862 | X | X | X | ||
| 2. Titoli di debito | 10.838.910 | - | 11.311.889 | - | ||
| 2.1 Titoli strutturati | - | X | X | X | ||
| 2.2 Altri titoli di debito | 10.838.910 | X | X | X | ||
| Totale | 13.878.117 | - | 11.311.889 | 3.039.207 |
Legenda
FV = fair value VB = valore di bilancio
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | ||||||||
| VALORE DI BILANCIO | FAIR VALUE | |||||||
| DETERIORATI | L3 | |||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI / VALORI | NON DETERIORATI | ACQUISTATI | ALTRI | L1 | L2 | |||
| Finanziamenti | 2.126.366 | - | 2.853 | - | - | 2.204.926 | ||
| 1. Conti correnti | 639.726 | - | 1.828 | X | X | X | ||
| 2. Pronti contro | ||||||||
| termine attivi | 202.620 | - | 81 | X | X | X | ||
| 3. Mutui | 516.237 | - | 14 | X | X | X | ||
| 4. Carte di credito, | ||||||||
| prestiti personali e | ||||||||
| cessione del quinto | 632.249 | - | 799 | X | X | X | ||
| 5. Leasing finanziario | - | - | - | X | X | X | ||
| 6. Factoring | - | - | - | X | X | X | ||
| 7. Altri finanziamenti | 135.534 | - | 131 | X | X | X | ||
| Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | ||
| 8. Titoli strutturati | - | - | - | X | X | X | ||
| 9. Altri titoli di debito | - | - | - | X | X | X | ||
| Totale | 2.126.366 | - | 2.853 | - | - | 2.204.926 |
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | |||||||
| DETERIORATI | |||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | NON DETERIORATI | ACQUISTATI | ALTRI | ||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | ||||
| a) Governi | - | - | - | ||||
| b) Altri Enti pubblici | - | - | - | ||||
| c) Altri emittenti: | - | - | - | ||||
| - imprese non finanziarie | - | - | - | ||||
| - imprese finanziarie | - | - | - | ||||
| - imprese di assicurazione | - | - | - | ||||
| - altri | - | - | - | ||||
| 2. Finanziamenti | 2.126.366 | - | 2.853 | ||||
| a) Governi | - | - | - | ||||
| b) Altri Enti pubblici | - | - | - | ||||
| c) Altri soggetti: | 2.126.366 | - | 2.853 | ||||
| - imprese non finanziarie | 20.492 | - | 99 | ||||
| - imprese finanziarie | 107.681 | - | 5 | ||||
| - imprese di assicurazione | 16.651 | - | - | ||||
| - altri | 1.981.542 | - | 2.749 | ||||
| Totale | 2.126.366 | - | 2.853 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FAIR VALUE 31.12.2018 | FAIR VALUE 31.12.2017 | VN | ||||||
| L1 | L2 | L3 | 31.12.2018 | L1 | L2 | L3 | 31.12.2017 | |
| A. Derivati finanziari | - | 3.314 | - | 570.000 | - | 458 | - | 151.109 |
| 1) Fair value | - | 3.314 | - | 570.000 | - | 458 | - | 151.109 |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 3.314 | - | 570.000 | - | 458 | - | 151.109 |
Legenda:
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FAIR VALUE | FLUSSI FINANZIARI | INVESTIMENTI | ||||||||
| SPECIFICA | ESTERI | |||||||||
| OPERAZIONI / TIPO DI COPERTURA | TITOLI DI DEBITO E TASSI DI INTERESSE |
TITOLI DI CAPITALE E INDICI AZIONARI |
VALUTE E ORO |
CREDITO | MERCI | ALTRI | GENERICA | SPECIFICA | GENERICA | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo | ||||||||||
| ammortizzato | - | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 3.314 | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | 3.314 | - | - | - | |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | X | |||
| - | - | - |
Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Adeguamento positivo | 4.873 | 10.130 |
| 1.1 di specifici portafogli | 4.873 | 10.130 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.873 | 10.130 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | - | (540) |
| 2.1 di specifici portafogli | - | (540) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | (540) |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 4.873 | 9.590 |
Sezione 7 – Le partecipazioni – Voce 70
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ / VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Attività di proprietà | 14.544 | 12.901 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | - | - |
| c) mobili | 1.835 | 1.480 |
| d) impianti elettronici | 10.944 | 9.798 |
| e) altre | 1.765 | 1.623 |
| 2. Attività acquisite in leasing finanziario | - | - |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | - | - |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | - | - |
| Totale | 14.544 | 12.901 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||||||
| FAIR VALUE VALORE DI |
FAIR VALUE VALORE DI |
|||||||
| ATTIVITÀ / VALORI | BILANCIO | L1 | L2 | L3 | BILANCIO | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività di proprietà | 2.088 | - | - | 2.950 | 2.304 | - | - | 3.491 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 2.088 | - | - | 2.950 | 2.304 | - | - | 3.491 |
| 2. Attività acquisite in leasing finanziario | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 2.088 | - | - | 2.950 | 2.304 | - | - | 3.491 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| IMPIANTI | ||||||
| TERRENI | FABBRICATI | MOBILI | ELETTRONICI | ALTRE | TOTALE | |
| A. Esistenze iniziali lorde | - | - | 13.873 | 30.710 | 10.360 | 54.943 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | (12.393) | (20.912) | (8.737) | (42.042) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | - | 1.480 | 9.798 | 1.623 | 12.901 |
| B. Aumenti: | - | - | 1.474 | 4.968 | 704 | 7.146 |
| B.1 Acquisti | - | - | 1.472 | 4.968 | 704 | 7.144 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | ||||||
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento | - | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | - | 2 | - | - | 2 |
| C. Diminuzioni: | - | - | (1.118) | (3.822) | (563) | (5.503) |
| C.1 Vendite | - | - | - | (1) | - | (1) |
| C.2 Ammortamenti | - | - | (1.095) | (3.677) | (486) | (5.258) |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a | - | |||||
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | (20) | - | (77) | (97) |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a | ||||||
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | ||||||
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento | - | - | X | X | X | - |
| b) attività non corrente e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - | (3) | (144) | - | (147) |
| D. Rimanenze finali nette | - | - | 1.836 | 10.944 | 1.764 | 14.544 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | (13.061) | (24.134) | (9.025) | (46.220) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | - | - | 14.897 | 35.078 | 10.789 | 60.764 |
| E. Valutazione al costo | - | - | 1.836 | 10.944 | 1.764 | 14.544 |
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE | ||
| TERRENI | FABBRICATI | |
| A. Esistenze iniziali lorde | - | 3.765 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.461) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | 2.304 |
| B. Aumenti | - | 2 |
| B.1 Acquisti | - | 2 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | - |
| B.4 Riprese di valore | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - |
| B.7 Altre variazioni | - | - |
| C. Diminuzioni | - | (218) |
| C.1 Vendite | - | (91) |
| C.2 Ammortamenti | - | (109) |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - |
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | ||
| a) immobili ad uso funzionale | - | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | (18) |
| D. Rimanenze finali nette | - | 2.088 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.512) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | - | 3.600 |
| E. Valutazione al fair value | - | 2.950 |
I Fabbricati indicati nella tabella sopra riportata sono iscritti al costo.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2018 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 540 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||
| ATTIVITÀ/VALORI | DURATA DEFINITA | DURATA INDEFINITA | DURATA DEFINITA | DURATA INDEFINITA |
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.2 di pertinenza di terzi | X | - | X | - |
| A.2 Altre attività immateriali | 8.705 | 7.909 | ||
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 8.705 | - | 7.909 | - |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) Altre attività | 8.705 | - | 7.909 | - |
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) Altre attività | - | - | - | - |
| Totale | 8.705 | 89.602 | 7.909 | 89.602 |
La vita utile del software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile della altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| AVVIAMENTO | ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI: GENERATE INTERNAMENTE |
ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI: ALTRE |
TOTALE | |||
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | |||
| A. Esistenze iniziali lorde | 124.729 | - | 79.811 - |
204.540 - |
||
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (35.127) | - | (71.902) - |
(107.029) - |
||
| A.2 Esistenze iniziali nette | 89.602 | - | 7.909 - |
97.511 - |
||
| B. Aumenti | - | - | 5.755 - |
5.755 - |
||
| B.1 Acquisti | - | - | 5.755 - |
5.755 - |
||
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | - | - - |
- - |
||
| B.3 Riprese di valore | X | - | - - |
- - |
||
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | ||||||
| - a patrimonio netto | X | - | - - |
- - |
||
| - a conto economico | X | - | - - |
- - |
||
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - - |
- - |
||
| B.6 Altre variazioni | - | - | - - |
- - |
||
| C. Diminuzioni | - | - | (4.959) - |
(4.959) - |
||
| C.1 Vendite | - | - | - - |
- - |
||
| C.2 Rettifiche di valore | ||||||
| - Ammortamenti | X | - | (4.959) - |
(4.959) - |
||
| - Svalutazioni | ||||||
| + patrimonio netto | X | - | - - |
- - |
||
| + conto economico | - | - | - - |
- - |
||
| C.3 Variazioni negative di fair value | ||||||
| - a patrimonio netto | X | - | - - |
- - |
||
| - a conto economico | X | - | - - |
- - |
||
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti | ||||||
| in via di dismissione | - | - | - - |
- - |
||
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - - |
- - |
||
| C.6 Altre variazioni | - | - | - - |
- - |
||
| D. Rimanenze finali nette | 89.602 | - | 8.705 - |
98.307 - |
||
| D.1 Rettifiche di valore totali nette | (35.127) | - | (76.861) - |
(111.988) - |
||
| E. Rimanenze finali lorde | 124.729 | - | 85.566 - |
210.295 - |
||
| F. Valutazione al costo | 89.602 | - | 8.705 - |
98.307 - |
DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.
Al 31 dicembre 2018 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 721 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.
Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business di FinecoBank, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:
I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i vari fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale per la Banca è la somma dei seguenti addendi:
Per ragioni prudenziali, il costo del capitale della Banca è stato elevato al livello del costo del capitale del Commercial Banking Germany del Gruppo UniCredit, che è stato considerato come valore "floor" nell'ambito del Gruppo, ed è pari all'8,11%.
Il costo del capitale utilizzato per l'impairment test ha 4 punti target (budget 2019, Multi Year Plan 2020 e Terminal Value) tra i quali viene inserita una convergenza lineare.
La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test effettuato (approvato dal Consiglio di Amministrazione del 5 febbraio 2019) conferma la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2018 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile dello stesso.
In considerazione della complessita del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.
La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.
| DECREMENTO DELL'1% DEL | DECREMENTO | UTILIZZO DEL | |||
|---|---|---|---|---|---|
| INCREMENTO DELL'1% DEL | INCREMENTO DELL'1% | TASSO DI CRESCITA | DEL 5% DEGLI | CORE TIER1 RATIO | |
| TASSO DI ATTUALIZZAZIONE | DEL CORE TIER 1 | NOMINALE PER IL CALCOLO | UTILI | AL 31.12.2018 | |
| AL NETTO DELLE IMPOSTE (KE) | RATIO TARGET | DEL TERMINAL VALUE | ANNUALI | (21,16%) | |
| Variazione valore d'uso | -19,1% | -0,7% | -14,1% | -6,6% | -5,9% |
I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.
Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even con una variazione assoluta positiva del tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) di oltre 17 punti percentuali, ovvero con una riduzione di oltre il 75% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).
Si evidenzia infine che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 5.341 milioni di euro di euro al 31 dicembre 2018, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato internamente, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.
La voce "Attività fiscali", pari a 6.714 migliaia di euro, si compone di:
Le attività fiscali anticipate sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali differite e sono di seguito dettagliate:
La voce "Passività fiscali", pari a 12.390 migliaia di euro, si compone esclusivamente di "Passività fiscali correnti".
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| Attività fiscali correnti | 467 | 1.765 |
| Passività fiscali correnti | 12.390 | 10.234 |
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte sono state determinate con l'aliquota del 12,5% e non sono state iscritte imposte anticipate o differite.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.17 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 26.237 | 26.702 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 2.740 | 6.225 |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 4.033 | 3.828 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 33.010 | 36.755 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (26.763) | (29.271) |
| Totale | 6.247 | 7.484 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 26.560 | 23.982 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 203 | 5.289 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 26.763 | 29.271 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (26.763) | (29.271) |
| Totale | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| 1. Importo iniziale | 31.469 | 33.223 |
| 2. Aumenti | 3.727 | 3.936 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 3.727 | 3.532 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | 206 | - |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 3.521 | 3.532 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | 404 |
| 3. Diminuzioni | (4.926) | (6.629) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (4.926) | (6.629) |
| a) rigiri | (4.687) | (6.629) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | (239) | - |
| 3.2 Riduzione di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 | - | - |
| b) altre | - | - |
| 4. Importo finale | 30.270 | 30.530 |
L'importo iniziale dell'esercizio 2018 è rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
Le variazioni in aumento e in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono principalmente alle seguenti voci:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| 1. Importo iniziale | 3.828 | 4.180 |
| 2. Aumenti | 205 | - |
| 3. Diminuzioni | - | (352) |
| 3.1 Rigiri | - | (352) |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | ||
| a) derivante da perdite di esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 4.033 | 3.828 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| 1. Importo iniziale | 24.069 | 23.278 |
| 2. Aumenti | 2.688 | 712 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 2.688 | 704 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | - | - |
| c) altre | 2.688 | 704 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | 8 |
| 3. Diminuzioni | (197) | (8) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (197) | (8) |
| a) rigiri | (64) | (8) |
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | - | - |
| c) altre | (133) | - |
| 3.2 Riduzione di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 26.560 | 23.982 |
L'importo iniziale dell'esercizio 2018 è rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite per effetto del trattamento contabile e fiscale dell'avviamento.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| 1. Importo iniziale | 1.937 | 7.617 |
| 2. Aumenti | 1.128 | 270 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 1.128 | 270 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | - | - |
| c) altre | 1.128 | 270 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (325) | (1.662) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (325) | (1.662) |
| a) rigiri | (325) | (1.619) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento dei criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | (43) |
| 3.2 Riduzione di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 2.740 | 6.225 |
L'importo iniziale dell'esercizio 2018 è rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
La variazione in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferisce principalmente alla valutazione al fair value dei titoli di debito classificati nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
La variazione in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferisce alla rilevazione di imposte anticipate per utili attuariali iscritti a patrimonio netto nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||
| 1. Importo iniziale | 2.463 | 5.968 |
| 2. Aumenti | 192 | 1.104 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 192 | 1.104 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 192 | 1.104 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (2.452) | (1.783) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (2.452) | (1.783) |
| a) rigiri | (2.452) | (1.783) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzione di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 203 | 5.289 |
L'importo iniziale dell'esercizio 2018 è rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
Le variazioni in aumento e in diminuzione delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono all'iscrizione e al rigiro di imposte differite per effetto della valutazione al fair value dei titoli di debito e titoli di capitale classificati nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo
Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o | ||
| passività àfinanziarie | 4.303 | 2.993 |
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 8.489 | 4.985 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 2 | 18 |
| Partite in attesa di regolamento: | ||
| - effetti, assegni ed altri documenti | 4.597 | 4.498 |
| Partite in corso di lavorazione: | ||
| - altre partite in corso di lavorazione | 29 | 99 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 2.170 | 4.721 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | ||
| - titoli e cedole da regolare | 5.131 | 4.617 |
| - altre operazioni | 25.225 | 16.016 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce 110: | ||
| - acconti d'imposta | 262.261 | 242.539 |
| - crediti d'imposta | 6.893 | 6.875 |
| - acconti d'imposta su TFR | 35 | 28 |
| Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie | 119 | 119 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle | ||
| pertinenti attività o passività finanziarie | 24.588 | 21.132 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 6.928 | 6.774 |
| Totale | 350.770 | 315.414 |
A seguito della prima applicazione del principio IFRS15, nella tabella sopra riportata sono state aggiunte le voci "Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15" e "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", in modo da fornire un dettaglio specifico per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratti con i clienti così come richiesto dal par. 116 a). E' stata inoltre aggiunta la voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie". I saldi al 31 dicembre 2017 sono stati riclassificati nelle nuove voci.
Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione", così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| RATEI E RISCONTI | ||
| RATEI E RISCONTI ATTIVI | PASSIVI | |
| Esistenze iniziali | 2.993 | 1.737 |
| AUMENTI | 3.454 | 1.895 |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | 3.454 | 1.895 |
| DIMINUZIONI | (2.144) | (832) |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | (2.144) | (832) |
| Rimanenze Finali | 4.303 | 2.800 |
Per quanto riguarda, l'informativa richiesta dal parag. 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Durata attesa delle obbligazioni di fare | ||
| <= 1 ANNO | > 1 ANNO | |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente | ||
| adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par 120a) | 4.368 | - |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente | ||
| adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par 120a) | 935 | 1.865 |
| Totale | 5.303 | 1.865 |
Si segnala, infine, che l'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, esposto nella tabella sopra riportata, è pari a 7.168 migliaia di euro. Il 74% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||||
| VB | FAIR VALUE | |||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | L1 | L2 L3 |
||
| 1. Debiti verso banche centrali | - | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 1.009.774 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 52.563 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 933.352 | X | X | X |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 933.352 | X | X | X |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X |
| 2.5 Altri debiti | 23.859 | X | X | X |
| Totale | 1.009.774 | - | 1.009.774 - |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita dai conti correnti reciproci e di finanziamento con UniCredit S.p.A., per un importo di 18.318 migliaia di euro (6.093 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine effettuate con UniCredit S.p.A. per 751.841 migliaia di euro (764.353 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e 35.668 migliaia di euro di operazioni prestito titoli garantite da somme di denaro effettuate con UniCredit Bank AG Monaco (40.348 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
La voce "Altri debiti" comprende i margini di variazione ricevuti per l'operatività in pronti contro termine con la Capogruppo per 22.574 migliaia di euro (13.340 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |||||
| VB | FAIR VALUE | ||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | L1 | L2 L3 |
|||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 22.046.700 | X | X | X | |
| 2. Depositi a scadenza | 3.106 | X | X | X | |
| 3. Finanziamenti | 116.299 | X | X | X | |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 116.299 | X | X | X | |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | |
| 5. Altri debiti | 107.083 | X | X | X | |
| Totale | 22.273.188 | - | 3.111 22.270.081 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/COMPONENTI DEL GRUPPO | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Debiti verso banche centrali | - |
| 2. Debiti verso banche | 926.001 |
| 2.1 Conti correnti e depositi liberi | 42.756 |
| 2.2 Depositi vincolati | - |
| 2.3 Finanziamenti | 868.651 |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 868.651 |
| 2.3.2 Altri | - |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - |
| 2.5 Altri debiti | 14.594 |
| Totale | 926.001 |
| Fair value - livello 1 | - |
| Fair value - livello 2 | - |
| Fair value - livello 3 | 926.001 |
| Totale fair value | 926.001 |
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/COMPONENTI DEL GRUPPO | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Conti correnti e depositi liberi | 19.935.285 |
| 2. Depositi vincolati | 9.631 |
| 3. Finanziamenti | 146.410 |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 146.410 |
| 3.2 Altri | - |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - |
| 5. Altri debiti | 113.710 |
| Totale | 20.205.036 |
| Fair value - livello 1 | - |
| Fair value - livello 2 | 9.622 |
| Fair value - livello 3 | 20.195.477 |
| Totale fair value | 20.205.099 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||||||
| FAIR VALUE | FAIR | |||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | VN | L1 | L2 | L3 | VALUE * | |
| A. Passività per cassa | ||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | |
| 2. Debiti verso clientela | 589 | 346 | - | - | 346 | |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | |
| Totale A | 589 | 346 | - | - | 346 | |
| B. Strumenti derivati | ||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 1.206 | 669 | - | X | |
| 1.1 Di negoziazione | X | 1.206 | 669 | - | X | |
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | |
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | |
| Totale B | X | 1.206 | 669 | - | X | |
| Totale (A+B) | X | 1.552 | 669 | - | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 699 migliaia di euro (565 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.177 migliaia di euro (1.670 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | |||||
| VN | FV | FV* | |||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Passività per cassa | |||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | 578 | 382 | - | - | 382 |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X |
| Totale A | 578 | 382 | - | - | 382 |
| B. Strumenti derivati | |||||
| 1. Derivati finanziari | X | 1.650 | 579 | 6 | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 1.650 | 579 | 6 | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X |
| Totale B | X | 1.650 | 579 | 6 | X |
| Totale (A+B) | X | 2.032 | 579 | 6 | X |
Legenda
FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VN FAIR VALUE 31.12.2018 |
VN | FAIR VALUE 31.12.2017 | ||||||
| 31.12.2018 | L1 | L2 | L3 | 31.12.2017 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Derivati finanziari | 576.477 | - | 5.341 | - | 1.085.339 | - | 12.694 | - |
| 1) Fair value | 576.477 | - | 5.341 | - | 1.085.339 | - | 12.694 | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 576.477 | - | 5.341 | - | 1.085.339 | - | 12.694 | - |
Legenda
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
I derivati di copertura al 31 dicembre 2017 erano comprensivi del fair value negativo di contratti derivati stipulati con UniCredit S.p.A. per 9.320 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FAIR VALUE | FLUSSI FINANZIARI | INVESTIM. | ||||||||
| SPECIFICA | ESTERI | |||||||||
| TITOLI DI | TITOLI DI | |||||||||
| DEBITO E | CAPITALE E | GENERICA | SPECIFICA | GENERICA | ||||||
| TASSI DI | INDICI | VALUTE E | ||||||||
| OPERAZIONI / TIPO DI COPERTURA | INTERESSE | AZIONARI | ORO | CREDITO | MERCI | ALTRI | ||||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair | ||||||||||
| value con impatto sulla redditività | ||||||||||
| complessiva | - | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo | ||||||||||
| ammortizzato | - | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 5.341 | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | - | - | - | - | - | 5.341 | - | - | - | |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività | ||||||||||
| finanziarie | X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ COPERTE/COMPONENTI DEL GRUPPO | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 2.600 | - |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | (3.772) |
| Totale | 2.600 | (3.772) |
Vedi sezione 11 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o | ||
| passività finanziarie | 2.800 | 1.737 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 13.018 | 11.378 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 163 | 148 |
| Somme a disposizione della clientela | 3.333 | 4.650 |
| Partite in corso di lavorazione: | ||
| - bonifici in arrivo | 543 | 423 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 18 | 57 |
| Partite in attesa di regolamento: | ||
| - bonifici in partenza | 94.545 | 75.288 |
| - POS e bancomat | 97 | 16.581 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 24.181 | 23.690 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | ||
| - titoli e cedole da regolare | 12.921 | 30.351 |
| - deleghe di pagamento | 21.716 | 19.068 |
| - altre partite | 18.670 | 12.373 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni della Capogruppo UniCredit | 338 | 938 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 22.123 | 18.097 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 60: | ||
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 17.805 | 22.173 |
| - altre | 98.226 | 94.342 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle | ||
| pertinenti attività o passività finanziarie | 157 | 148 |
| Contributi previdenziali da versare | 6.415 | 6.845 |
| Totale | 337.069 | 338.287 |
Il 5° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" ha previsto che gli accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio siano esposti nella voce del passivo di bilancio 100. "Fondi per rischi e oneri" in luogo della precedente voce del passivo di bilancio, prevista dal 4° aggiornamento della Circolare 262, 100. "Altre passività". Si precisa che al 31 dicembre 2017 non erano presenti accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio.
Inoltre, a seguito della prima applicazione del principio IFRS15, nella tabella sopra riportata è stata aggiunta la voce "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", in modo da fornire un dettaglio specifico delle passività derivanti da contratti con i clienti così come richiesto dal par. 116 a), e la voce "Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie". I saldi al 31 dicembre 2017 sono stati riclassificati nelle nuove voci.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| A. Esistenze iniziali | 4.999 | 5.253 |
| B. Aumenti | 136 | 125 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 70 | 65 |
| B.2 Altre variazioni | 66 | 60 |
| C. Diminuzioni | (574) | (379) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (305) | (155) |
| C.2 Altre variazioni | (269) | (224) |
| di cui rettifiche per utili attuariali su TFR (IAS19R) | (234) | (211) |
| D. Rimanenze finali | 4.561 | 4.999 |
| Totale | 4.561 | 4.999 |
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2018 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.
L'esercizio in corso è stato interessato:
dai normali accadimenti riferibili al fondo trattamento di fine rapporto in conformità alle previsioni di legge ed agli accordi aziendali vigenti; dalle movimentazioni per cessione dei contratti di lavoro ai sensi degli art. 1406 e seguenti del Codice Civile relativi alla mobilità individuale infragruppo.
Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,60% | 1,45% |
| Tasso di inflazione atteso | 1,20% | 1,40% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO: ALTRE INFORMAZIONI | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Accantonamento dell'esercizio | 70 | 65 |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti | - | - |
| - Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti | 70 | 65 |
| - Utili e perdite da riduzioni o estinzioni | - | - |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate | - | - |
| (Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) | (234) | (211) |
| - Utili/perdite attuariali sull'esercizio | (85) | (202) |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche | 1 | - |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie | (150) | (9) |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 135 migliaia di euro (+2,96%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 131 migliaia di euro (-2,86%). Una variazione di -25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 82 migliaia di euro (-1,79%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 83 migliaia di euro (+1,82%).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI/COMPONENTI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 49 | |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi rischi ed oneri | 109.756 | 112.414 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 32.290 | 34.987 |
| 4.2 oneri per il personale | 4.809 | 5.690 |
| 4.3 altri | 72.657 | 71.737 |
| Totale | 109.805 | 112.414 |
Il 5° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" ha previsto che gli accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio ("Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate") siano esposti nella voce del passivo di bilancio 100. "Fondi per rischi e oneri" in luogo della precedente voce del passivo di bilancio, prevista dal 4° aggiornamento della Circolare 262, 100. "Altre passività". Si precisa che al 31 dicembre 2017 non erano presenti accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio.
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 28.405 migliaia di euro (31.056 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.885 migliaia di euro (3.931 migliaia di euro al 31 dicembre 2017). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 64.139 migliaia di euro (64.983 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 2.266 migliaia di euro (2.311 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, per un importo pari a 6.252 migliaia di euro (4.443 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| FONDI SU ALTRI IMPEGNI E ALTRE GARANZIE RILASCIATE |
FONDI DI QUIESCENZA |
ALTRI FONDI PER RISCHI ED ONERI |
TOTALE | |
| A. Esistenze iniziali | - | - | 112.414 | 112.414 |
| B Aumenti | - | - | 9.913 | 9.913 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | - | 9.024 | 9.024 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 884 | 884 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | 5 | 5 |
| B.4 Altre variazioni | - | - | - | - |
| C Diminuzioni | - | - | (12.571) | (12.571) |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | - | (12.125) | (12.125) |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | (9) | (9) |
| C.3 Altre variazioni | - | - | (437) | (437) |
| D. Rimanenze finali | - | - | 109.756 | 109.756 |
Le "Altre variazioni" in diminuzione si riferiscono agli oneri di integrazione riallocati nelle "Altre passività".
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| FONDI PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A IMPEGNI E GARANZIE FINANZIARIE RILASCIATE |
||||
| PRIMO STADIO | SECONDO STADIO | TERZO STADIO | TOTALE | |
| Impegni a erogare fondi | 10 | - | - | 10 |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 39 | - | - | 39 |
| Totale | 49 | - | - | 49 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| Controversie legali e fiscali | 32.290 | 34.987 |
| - Cause in corso | 23.830 | 25.525 |
| - Reclami | 4.575 | 5.531 |
| - Vertenze fiscali | 3.885 | 3.931 |
| Oneri per il personale | 4.809 | 5.690 |
| Altri | 72.657 | 71.737 |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.139 | 64.983 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 2.266 | 2.311 |
| - Altri fondi | 6.252 | 4.443 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 109.756 | 112.414 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE | UTILIZZI | TRASFERIMENTI | UTILI (PERDITE) | ACCANTONAMENTI | TOTALE | |
| FONDO RISCHI E ONERI | 31.12.2017 | E ALTRE VARIAZIONI | ATTUARIALI IAS 19R * | NETTI** | 31.12.2018 | |
| Controversie legali e fiscali | 34.987 | (3.362) | - | - | 665 | 32.290 |
| - Cause in corso | 25.525 | (2.418) | 248 | - | 475 | 23.830 |
| - Reclami | 5.531 | (898) | (248) | - | 190 | 4.575 |
| - Vertenze fiscali | 3.931 | (46) | - | - | - | 3.885 |
| Oneri per il personale | 5.690 | (4.471) | (437) | - | 4.027 | 4.809 |
| Altri | 71.737 | (4.292) | - | (4.830) | 10.042 | 72.657 |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.983 | (1.646) | - | (4.823) | 5.625 | 64.139 |
| - Indennità contrattuale | ||||||
| e patti di non concorrenza | 2.311 | (90) | - | (7) | 52 | 2.266 |
| - Altri fondi | 4.443 | (2.556) | - | - | 4.365 | 6.252 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 112.414 | (12.125) | (437) | (4.830) | 14.734 | 109.756 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,60% | 1,45% |
| Tasso di incremento salariale | 1,00% | 2,60% |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.
Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 1.707 migliaia di euro (+2,66%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.638 migliaia di euro (-2,55%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 495 migliaia di euro (-0,77%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 508 migliaia di euro (+0,79%).
Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 36 migliaia di euro (+1,73%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 35 migliaia di euro (-1,67%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 2 migliaia di euro (-0,09%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 2 migliaia di euro (+0,09%).
Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2018 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile.
La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che
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la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo eticoprofessionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa consolidata.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari ed eventi formativi per consulenti finanziari.
Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110 Nessun dato da segnalare.
Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale ammonta a 200.773 migliaia di euro, composto da 608.404.395 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 31 dicembre 2018 la Banca detiene numero 1.401.288 azioni proprie in portafoglio corrispondenti allo 0,23% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 13.960 migliaia di euro. Nel corso dell'esercizio 2018 sono state acquistate 27.644 azioni in relazione al sistema incentivante "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante", e 1.971.871 azioni in relazione al sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN" a favore di selezionati consulenti finanziari, in conformità con quanto autorizzato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti della Banca dell'11 aprile 2017. Nello stesso periodo sono state assegnate ai Consulenti Finanziari 658.624 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN".
La Banca e la sua controllata non possiedono, nemmeno per il tramite di altre società o di interposta persona, azioni della controllante UniCredit S.p.A..
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 6 febbraio 2018, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 febbraio 2018, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| Capitale sociale | 200.773 | 200.545 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 355.509 | 323.932 |
| - Riserva legale | 40.155 | 40.109 |
| - Riserva straordinaria | 272.454 | 251.367 |
| - Riserva azioni proprie | 13.960 | 365 |
| - Altre riserve | 28.940 | 32.091 |
| (Azioni proprie) | (13.960) | (365) |
| Riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) |
| Strumenti di capitale | 200.000 | - |
| Utile (Perdita) del periodo | 241.219 | 214.120 |
| Totale | 975.681 | 731.826 |
| VOCI/TIPOLOGIE | ORDINARIE | ALTRE |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | ||
| - interamente liberate | 607.713.345 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (60.397) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 607.652.948 | - |
| B. Aumenti | ||
| B.1 Nuove emissioni | ||
| - a pagamento: | ||
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito | ||
| - a favore dei dipendenti | 691.050 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | - | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 658.624 | - |
| C. Diminuzioni | ||
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (1.999.515) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 607.003.107 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 1.401.288 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | ||
| - interamente liberate | 608.404.395 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni consegnate ai consulenti finanziari nell'ambito del sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN" a favore dei Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:
Il patrimonio netto include, inoltre, la riserva negativa rilevata in seguito all'introduzione dell'IFRS 9, pari a -4.868 migliaia di euro, e la perdita portata a nuovo, pari a -163 migliaia di euro, relativa al risultato negativo conseguito da Fineco AM, che ha chiuso il primo esercizio sociale il 31 dicembre 2018, dalla sua costituzione al 31 dicembre 2017.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 6 febbraio 2018 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione "2014-2017 multi-year plan top management" e Sistemi Incentivanti 2014 e 2015 con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 228 migliaia di euro.
L'Assemblea di FinecoBank dell'11 aprile 2018 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2017 di FinecoBank, pari a 214.284 migliaia di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 25 migliaia di euro.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso dell'esercizio 2018 sono state acquistate un totale di 1.999.515 azioni, in relazione al sistema incentivante "Sistema incentivante 2017 PFA" e al sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN", per un ammontare complessivo di 20.143 migliaia di euro. Nello stesso periodo sono state assegnate ai Consulenti Finanziari n. 658.624 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata incrementata di complessivamente di 13.960 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
Infine, la Riserva straordinaria è stata ridotta per un ammontare di 5.958 migliaia di euro per il pagamento delle cedole e dei costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione del prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 descritta successivamente, al netto del relativo effetto fiscale.
In data 31 gennaio 2018 FinecoBank ha emesso il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes). L'emissione dello strumento finanziario è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement38, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. La scelta di procedere ad una emissione infragruppo ha presentato numerosi vantaggi: risparmi effettivi di costo, relativi ad esempio al Consorzio di collocamento e riduzione dei tempi necessari ad emettere al fine di non perdere il momento favorevole, massimizzando perciò i benefici dell'operazione.
Viste le condizioni di mercato e i livelli di spread particolarmente vantaggiosi, la Banca ha deciso di emettere un Additional Tier 1 al fine di rafforzare la diversificazione del proprio portafoglio di investimenti.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
38 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| VALORE NOMINALE SU IMPEGNI E GARANZIE FINANZIARIE RILASCIATE |
TOTALE 31.12.2017 | ||||
| PRIMO STADIO | SECONDO STADIO |
TERZO STADIO | TOTALE 31.12.2018 | ||
| 1. Impegni a erogare fondi | 1.037.687 | 279 | 154 | 1.038.120 | 2.904.788 |
| a) Banche centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | 2.125.000 |
| d) Altre società finanziarie | 164 | - | - | 164 | 884 |
| e) Società non finanziarie | 147 | - | - | 147 | 311 |
| f) Famiglie | 1.037.376 | 279 | 154 | 1.037.809 | 778.593 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 256.827 | - | - | 256.827 | 256.732 |
| a) Banche centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 256.070 | - | - | 256.070 | 256.065 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 757 | - | - | 757 | 667 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, i margini disponibili sulle linee di credito concesse alla clientela e, in misura inferiore, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche sono comprensive di n. 5 fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo complessivo di 256.065 migliaia di euro.
Si precisa che il contratto "Liquidity Framework Agreement", il cui importo al 31 dicembre 2017 era pari a 2.125.000 migliaia di euro, stipulato con Capogruppo negli anni precedenti, è giunto a scadenza nel corso del primo semestre 2018 e non è stato rinnovato.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VALORE NOMINALE | ||
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | - | - |
| di cui : esposizioni creditizie deteriorate | - | |
| a) Banche centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 152.376 | 165.987 |
| di cui : esposizioni creditizie deteriorate | - | |
| a) Banche centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 97 | 790 |
| d) Altre società finanziarie | 19.369 | 26.774 |
| e) Società non finanziarie | 37 | 804 |
| f) Famiglie | 132.873 | 137.619 |
Gli Altri impegni si riferiscono esclusivamente a operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| PORTAFOGLI | IMPORTO 31.12.2018 | IMPORTO 31.12.2017 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | - | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 529.725 | |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.487.813 | |
| 4. Attività materiali | - | |
| di cui : attività materiali che costituiscono rimanenze | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:
Al 31 dicembre 2017 risultavano impegnati a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e a garanzia dell'operatività in contratti derivati titoli di Stato appartenenti alla categoria "Attività disponibili per la vendita" per un importo di bilancio di 131.101 migliaia di euro. Per quanto riguarda le operazioni di prestito titoli con la clientela, risultavano impegnati titoli emessi da UniCredit S.p.A., appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti", per un importo di bilancio di 890.325 migliaia di euro.
In relazione ai contratti di locazione non cancellabili in essere, i pagamenti futuri ammontano a:
Non vi sono operazioni di subleasing.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TIPOLOGIA SERVIZI | IMPORTO 31.12.2018 |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 363.432.347 |
| Titoli | 84.513.882 |
| a) acquisti | 43.125.743 |
| 1. Regolati | 42.888.260 |
| 2. Non regolati | 237.483 |
| b) vendite | 41.388.139 |
| 1. Regolate | 41.128.733 |
| 2. Non regolate | 259.406 |
| Contratti derivati | 278.918.465 |
| a) acquisti | 139.439.219 |
| 1. Regolati | 139.139.453 |
| 2. Non regolati | 299.766 |
| b) vendite | 139.479.246 |
| 1. Regolate | 139.166.898 |
| 2. Non regolate | 312.348 |
| 2. Gestioni di portafogli | 9.957.818 |
| a) individuali | - |
| b) collettive | 9.957.818 |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse gestioni di portafogli) | - |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 17.978.915 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 3.085 |
| 2. altri titoli | 17.975.830 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 17.978.908 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 17.572.121 |
| 4. Altre operazioni | 27.734.358 |
| Attività di ricezione e trasmissione degli ordini | 27.734.358 |
| a) acquisti | 13.795.575 |
| b) vendite | 13.938.783 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AMMONTARI CORRELATI NON | |||||||
| OGGETTO DI COMPENSAZIONE AMMONTARE |
|||||||
| AMMONTARE | NETTO DELLE | IN BILANCIO | |||||
| AMMONTARE | DELLE PASSIVITÀ | ATTIVITÀ | DEPOSITI DI | ||||
| LORDO DELLE | FINANZIARIE | FINANZIARIE | CONTANTE | AMMONTARE | |||
| ATTIVITÀ | COMPENSATO IN | RIPORTATO IN | STRUMENTI | RICEVUTI IN | NETTO | AMMONTARE | |
| FINANZIARIE | BILANCIO | BILANCIO | FINANZIARI | GARANZIA | 31.12.2018 | NETTO | |
| FORME TECNICHE | (A) | (B) | (C=A-B) | (D) | (E) | (F=C-D-E) | 31.12.2017 |
| 1. Derivati | 998 | - | 998 | - | 640 | 358 | - |
| 2. Pronti contro termine | 1.812.375 | 1.800.522 | 11.853 | 11.853 | - | - | - |
| 3. Prestito titoli | 444 | - | 444 | 444 | - | - | 179 |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 1.813.817 | 1.800.522 | 13.295 | 12.297 | 640 | 358 | X |
| Totale 31 dicembre 2017 | 179 | - | 179 | - | - | X | 179 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AMMONTARE | AMMONTARE DELLE ATTIVITÀ |
AMMONTARE NETTO DELLE PASSIVITÀ |
AMMONTARI CORRELATI NON OGGETTO DI COMPENSAZIONE IN BILANCIO |
||||
| LORDO DELLE | FINANZIARIE | FINANZIARIE | DEPOSITI DI | AMMONTARE | |||
| PASSIVITÀ | COMPENSATO IN | RIPORTATO IN | STRUMENTI | CONTANTE POSTI A | NETTO | AMMONTARE | |
| FINANZIARIE | BILANCIO | BILANCIO | FINANZIARI | GARANZIA | 31.12.2018 | NETTO | |
| FORME TECNICHE | (A) | (B) | (C=A-B) | (D) | (E) | (F=C-D-E) | 31.12.2017 |
| 1. Derivati | - | - | - | - | - | - | 1.173 |
| 2. Pronti contro termine | 2.573.577 | 1.800.522 | 773.055 | 763.694 | - | 9.361 | 764.353 |
| 3. Prestito titoli | 244.373 | - | 244.373 | 234.981 | - | 9.392 | 177.878 |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 2.817.950 | 1.800.522 | 1.017.428 | 998.675 | - | 18.753 | X |
| Totale 31 dicembre 2017 | 952.754 | - | 952.754 | - | 9.350 | X | 943.404 |
L'ammontare delle attività e passività oggetto di compensazione in bilancio è riferito alle operazione di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS. Si precisa, inoltre, che al 31 dicembre 2018 sono in essere contratti derivati swap con un fair value positivo di 2.316 migliaia di euro ed un fair value negativo di 5.341 migliaia di euro, per i quali è stato pagato un margine di variazione positivo di 2.936 migliaia di euro, non riportati nella tabella sopra esposta in quanto oggetto di clearing presso un Partecipante diretto di una Controparte Centrale. Tali esposizioni sono state oggetto del trattamento prudenziale previsto dall'articolo 305 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di ottimizzare il rendimento del portafoglio dei clienti, soddisfare le richieste delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di pronti contro termine passivi e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli, la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositate in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 1.153.071 migliaia di euro, mentre il fair value è pari a 1.037.085 migliaia di euro, così dettagliato:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TIPOLOGIA TITOLI (VALORE NOMINALE AL 31 DICEMBRE 2018) | ||||
| TITOLI RICEVUTI IN PRESTITO DA: | CEDUTI | CEDUTI IN PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI |
ALTRE FINALITÀ | |
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 395 | - | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | - | 4.999 | 280 | |
| Altri soggetti | 589 | 1.144.410 | 2.398 | |
| Totale valore nominale | 589 | 1.149.804 | 2.678 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TIPOLOGIA TITOLI (FAIR VALUE AL 31 DICEMBRE 2018) | |||||
| CEDUTI IN PRONTI CONTRO | |||||
| TITOLI RICEVUTI IN PRESTITO DA: | CEDUTI | TERMINE PASSIVI | ALTRE FINALITÀ | ||
| Banche | - | - | - | ||
| Società finanziarie | - | 502 | 35 | ||
| Assicurazioni | - | - | - | ||
| Imprese non finanziarie | - | 5.518 | 294 | ||
| Altri soggetti | 347 | 1.023.573 | 6.816 | ||
| Totale fair value | 347 | 1.029.593 | 7.145 |
Nessun dato da segnalare.
Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
206 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
| Sezione 1 - | Gli interessi - Voce 10 e 20 | 208 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Le commissioni – Voci 40 e 50 | 209 |
| Sezione 3 - | Dividendi e proventi simili – Voce 70 | 210 |
| Sezione 4 - | Il risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80 | 211 |
| Sezione 5 - | Il risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 | 212 |
| Sezione 6 - | Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 | 212 |
| Sezione 7 - | Il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110 |
213 |
| Sezione 8 - | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130 | 213 |
| Sezione 9 - | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 | 215 |
| Sezione 10 - | Premi netti – Voce 160 | 215 |
| Sezione 11 - | Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 | 215 |
| Sezione 12 - | Le spese amministrative – Voce 190 | 215 |
| Sezione 13 - | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 200 | 218 |
| Sezione 14 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 210 | 218 |
| Sezione 15 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 220 | 219 |
| Sezione 16 - | Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 | 219 |
| Sezione 17 - | Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250 | 219 |
| Sezione 18 - | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 |
219 |
| Sezione 19 - | Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 | 220 |
| Sezione 20 - | Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 280 | 220 |
| Sezione 21 - | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 300 | 220 |
| Sezione 22 - | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 | 221 |
| Sezione 23 - | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 | 221 |
| Sezione 24 - | Altre informazioni | 221 |
| Sezione 25 - | Utile per azione | 224 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TITOLI DI | ALTRE | TOTALE | TOTALE | ||
| VOCI/FORME TECNICHE | DEBITO | FINANZIAMENTI | OPERAZIONI | 2018 | 2017 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: | 2 | - | - | 2 | |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 2 | - | - | 2 | |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) | 1 | ||||
| Attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) | - | ||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | |||||
| complessiva | 4.534 | - | X | 4.534 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) | 8.505 | ||||
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 218.888 | 67.441 | - | 286.329 | |
| 3.1 Crediti verso banche | 158.908 | 11.669 | X | 170.577 | |
| 3.2 Crediti verso clientela | 59.980 | 55.772 | X | 115.752 | |
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) | 23.066 | ||||
| Crediti verso banche (ex IAS 39) | 188.853 | ||||
| Crediti verso clientela (ex IAS 39) | 41.029 | ||||
| 4. Derivati di copertura | X | X | (1.947) | (1.947) | 8.215 |
| 5. Altre attività | X | X | 77 | 77 | 77 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 4.133 | |
| Totale | 223.424 | 67.441 | (1.870) | 293.128 | 269.746 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 197 | - | 197 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Interessi attivi su attività in valuta | 19.448 | 15.100 |
1.2.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE | TOTALE | ||||
| VOCI/FORME TECNICHE | DEBITI | TITOLI ALTRE OPERAZIONI |
2018 | 2017 | |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (11.315) | - | (11.315) - |
||
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | |
| 1.2 Debiti verso banche | (396) | X | X | (396) | |
| 1.3 Debiti verso clientela | (10.919) | X | X | (10.919) | |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | X - |
- | ||
| Debiti verso banche centrali (ex IAS 39) | - | ||||
| Debiti verso banche (ex IAS 39) | 3.070 | ||||
| Debiti verso clientela (ex IAS 39) | (8.235) | ||||
| Titoli in circolazione (ex IAS 39) | - | ||||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - - |
||
| Passività finanziarie di negoziazione (ex IAS 39) | - | ||||
| 3. Passività finanziarie desginate al fair value | - | - | - - |
||
| Passività finanziarie valutate al fair value (ex IAS39) | - | ||||
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - - |
||
| 5. Derivati di copertura | X | X | - - |
||
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (3.154) | |
| Totale | (11.315) | - | (14.469) - |
(5.165) |
1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Interessi passivi su passività in valuta | (9.216) | (4.882) |
1.4.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 3.410 | 20.102 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (5.357) | (11.887) |
| C. Saldo (A-B) | (1.947) | 8.215 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| (a) garanzie rilasciate | 82 | 67 |
| (b) derivati su crediti | - | - |
| (c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 517.928 | 484.259 |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | 73.349 | 71.072 |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestioni di portafogli | 65.195 | - |
| 3.1 individuali | - | - |
| 3.2 collettive | 65.195 | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 895 | 1.079 |
| 5. banca depositaria | - | - |
| 6. collocamento di titoli | 10.511 | 14.307 |
| 7. attività di ricezione e trasmissione ordini | 13.114 | 11.862 |
| 8. attività di consulenza | 52.321 | 43.233 |
| 8.1. in materia di investimenti | 52.321 | 43.233 |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 302.543 | 342.706 |
| 9.1. gestioni di portafogli | 235.008 | 280.210 |
| 9.1.1 individuali | 10 | 28 |
| 9.1.2 collettive | 234.998 | 280.182 |
| di cui commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento | 231.673 | 277.309 |
| 9.2. prodotti assicurativi | 67.535 | 62.495 |
| 9.3. altri prodotti | - | 1 |
| (d) servizi di incasso e pagamento | 31.664 | 28.761 |
| (e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| (f ) servizi per operazioni di factoring | - | - |
| (g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - |
| (h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| (i) tenuta e gestione dei conti correnti | 4.641 | 4.716 |
| (j) altri servizi | 12.043 | 9.798 |
| (k) operazioni di prestito titoli | 5.156 | 5.713 |
| Totale | 571.514 | 533.314 |
L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2018 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 832 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SERVIZI/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| (a) garanzie ricevute | - | - |
| (b) derivati su crediti | - | - |
| (c) servizi di gestione e intermediazione: | (246.984) | (239.360) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | (7.547) | (7.018) |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestioni di portafogli: | (4.196) | - |
| 3.1 proprie | - | - |
| 3.2 delegate a terzi | (4.196) | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (4.931) | (4.692) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (230.310) | (227.650) |
| (d) servizi di incasso e pagamento | (21.651) | (21.674) |
| (e) altri servizi | (461) | (399) |
| (f) operazioni di prestito titoli | (1.975) | (1.798) |
| Totale | (271.071) | (263.231) |
Nella voce "(c) Servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita, rispettivamente, nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 310 migliaia di euro (260 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 56 migliaia di euro (166 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |||
| VOCI/PROVENTI | DIVIDENDI | PROVENTI SIMILI | DIVIDENDI | PROVENTI SIMILI |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 52 | - | ||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) | 26 | - | ||
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 43 | - | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) | - | - | ||
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | ||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) | 29 | - | ||
| D. Partecipazioni | - | X | - | X |
| Totale | 95 | - | 55 | - |
Al 31 dicembre 2018
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PLUSVALENZE | UTILI DA | MINUSVALENZE | PERDITE DA | RISULTATO NETTO | |
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | NEGOZIAZIONE (B) | (C) | NEGOZIAZIONE (D) | [(A+B)-(C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 43 | 119.843 | (32) | (111.209) | 8.645 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 3.366 | - | (3.068) | 298 |
| 1.2 Titoli di capitale | 43 | 114.656 | (32) | (106.475) | 8.192 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 1.821 | - | (1.666) | 155 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | 951 | (14) | (932) | 5 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | 951 | (14) | (932) | 5 |
| Attività e passività finanziarie: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 7.128 |
| 3.Strumenti derivati | 4.625 | 65.592 | (5.168) | (46.808) | 28.055 |
| 3.1 Derivati finanziari: | 4.625 | 65.592 | (5.168) | (46.808) | 28.055 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 137 | 1.301 | (124) | (1.043) | 271 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 4.438 | 60.397 | (5.020) | (43.405) | 16.410 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 9.814 |
| - Altri | 50 | 3.894 | (24) | (2.360) | 1.560 |
| 3.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 4.668 | 186.386 | (5.214) | (158.949) | 43.833 |
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
| PLUSVALENZE UTILI DA MINUSVALENZE PERDITE DA OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI (A) NEGOZIAZIONE (B) (C) NEGOZIAZIONE (D) 1. Attività finanziarie di negoziazione 28 84.293 (36) (76.448) 1.1 Titoli di debito 1 3.080 (1) (2.604) 1.2 Titoli di capitale 9 80.165 (26) (72.960) 1.3 Quote di O.I.C.R. 18 1.048 (9) (884) 1.4 Finanziamenti - - - - 1.5 Altre - - - - 2. Passività finanziarie di negoziazione 1 12 (1) (8) 2.1 Titoli di debito - - - - 2.2 Debiti - - - - 2.3 Altre 1 12 (1) (8) 3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 4.Strumenti derivati (5.280) (35.134) 5.541 53.513 4.1 Derivati finanziari: 5.541 53.513 (5.280) (35.134) - Su titoli di debito e tassi di interesse 176 1.465 (187) (1.049) - Su titoli di capitale e indici azionari 5.365 47.244 (5.093) (31.822) - Su valute e oro X X X X (2.263) - Altri 4.804 - - 4.2 Derivati su crediti - - - - (5.317) (111.590) Totale 5.570 137.818 |
(Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|---|
| RISULTATO NETTO | |||
| [(A+B)-(C+D)] | |||
| 7.837 | |||
| 476 | |||
| 7.188 | |||
| 173 | |||
| - | |||
| - | |||
| 4 | |||
| - | |||
| - | |||
| 4 | |||
| 6.210 | |||
| 33.362 | |||
| 33.362 | |||
| 405 | |||
| 15.694 | |||
| 14.722 | |||
| 2.541 | |||
| - | |||
| 47.413 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTI REDDITUALI/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 6.391 | 10.865 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) | 5.212 | 10.036 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) | - | 4.230 |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 11.603 | 25.131 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (5.060) | (20.727) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) | - | (4.385) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) | (6.372) | - |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (11.432) | (25.112) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) | 171 | 19 |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |||||
| UTILI | PERDITE | RISULTATO NETTO |
UTILI | PERDITE | RISULTATO NETTO |
|
| VOCI/COMPONENTI REDDITUALI | ||||||
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 17 | - | 17 | |||
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | |||
| 1.2 Crediti verso clientela | 17 | - | 17 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto | ||||||
| sulla redditività complessiva | 1.666 | - | 1.666 | |||
| 2.1 Titoli di debito | 1.666 | - | 1.666 | |||
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | |||
| 1. Crediti verso banche | 3.951 | - | 3.951 | |||
| 2. Crediti verso clientela | - | - | - | |||
| 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita | 761 | - | 761 | |||
| 3.1 Titoli di debito | 761 | - | 761 | |||
| 3.2 Titoli di capitale | - | - | - | |||
| 3.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | |||
| 3.4 Finanziamenti | - | - | - | |||
| 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | - | - | - | |||
| Totale attività (A) | 1.683 | - | 1.683 | 4.712 | - | 4.712 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | |||
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | |||
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | |||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | |||
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | |||
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | |||
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PLUSVALENZE | UTILI DA | MINUSVALENZE | PERDITE DA | RISULTATO NETTO | |
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | REALIZZO (B) | (C) | REALIZZO (D) | [(A+B)-(C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 1.371 | 10 | (3.031) | (65) | (1.715) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 2 | (2) | - | - |
| 1.2 Titoli di capitale | 1.371 | 8 | (3.029) | - | (1.650) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | (65) | (65) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 215 |
| Totale | 1.371 | 10 | (3.031) | (65) | (1.500) |
Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | ||||||
| PRIMO E SECONDO | TERZO STADIO | PRIMO E SECONDO | TERZO | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | ||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | STADIO | WRITE-OFF | ALTRE | STADIO | STADIO | ||
| A. Crediti verso banche | (1.180) | - | - | 4.306 | - | 3.126 | |
| - Finanziamenti | (867) | - | - | 1.427 | - | 560 | |
| - Titoli di debito | (313) | - | - | 2.879 | - | 2.566 | |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | |
| B. Crediti verso clientela | (6.586) | (134) | (4.306) | 2.996 | 1.498 | (6.532) | |
| - Finanziamenti | (5.371) | (134) | (4.306) | 2.967 | 1.498 | (5.346) | |
| - Titoli di debito | (1.215) | - | - | 29 | - | (1.186) | |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | (7.766) | (134) | (4.306) | 7.302 | 1.498 | (3.406) |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | ||||||
| PRIMO E SECONDO | TERZO STADIO | PRIMO E SECONDO TERZO |
|||||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | STADIO | WRITE-OFF | ALTRE | STADIO | STADIO | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| A. Titoli di debito | (115) | - | - | 1 | - | (114) | |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o | |||||||
| originate | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | (115) | - | - | 1 | - | (114) |
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | |||||||
| SPECIFICHE | DI | SPECIFICHE | DI PORTAFOGLIO | |||||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | CANCELLAZIONI | ALTRE | PORTAFOGLIO | A | B | A | B | TOTALE 2017 |
| A. Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (200) | (4.857) | (2.053) | 200 | 1.275 | - | 477 | (5.158) |
| Crediti deteriorati acquistati | - | - | - | - | - | - | ||
| - Finanziamenti | - | - | X | - | - | - | X | - |
| - Titoli di debito | - | - | X | - | - | - | X | - |
| Altri crediti | (200) | (4.857) | (2.053) | 200 | 1.275 | - | 477 | (5.158) |
| - Finanziamenti | (200) | (4.857) | (2.053) | 200 | 1.275 | - | 477 | (5.158) |
| - Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Totale | (200) | (4.857) | (2.053) | 200 | 1.275 | - | 477 | (5.158) |
Legenda: A = Da interessi B = Altre riprese
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | ||||
| SPECIFICHE | SPECIFICHE | TOTALE 2017 | |||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | CANCELLAZIONI | ALTRE | A | B | |
| A. Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| B. Titoli di capitale | (8.896) | (3.995) | - | - | (12.891) |
| C. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - |
| D. Finanziamenti a banche | - | - | - | - | - |
| E. Finanziamenti a clientela | - | - | - | - | - |
| F. Totale | (8.896) | (3.995) | - | - | (12.891) |
Legenda A = Da interessi B = Altre riprese
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Nessun dato da segnalare.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | |||||||
| SPECIFICHE | DI | SPECIFICHE | DI PORTAFOGLIO | TOTALE 2017 | ||||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | CANCELLAZIONI | ALTRE | PORTAFOGLIO | A | B | A | B | |
| A. Garanzie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati su crediti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Impegni ad erogare fondi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Altre operazioni | - | - | - | - | 6 | - | - | 6 |
| E. Totale | - | - | - | - | 6 | - | - | 6 |
Legenda: A = Da interessi B = Altre riprese
Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 Nessun dato da segnalare.
Sezione 10 – Premi netti – Voce 160 Nessun dato da segnalare.
Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA DI SPESE/SETTORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| 1) Personale dipendente | (85.337) | (77.232) |
| a) salari e stipendi | (56.636) | (52.734) |
| b) oneri sociali | (14.569) | (13.927) |
| c) indennità di fine rapporto | (2.182) | (912) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (114) | (98) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | ||
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | ||
| - a contribuzione definita | (3.450) | (3.082) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (4.267) | (2.739) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (4.364) | (3.972) |
| j) recuperi compensi personale distaccato | 245 | 232 |
| 2) Altro personale in attività | (69) | (363) |
| 3) Amministratori e sindaci | (1.321) | (1.291) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (86.727) | (78.886) |
Nella voce 1 "h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 4.243 migliaia di euro (2.693 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), e su strumenti finanziari emessi da UniCredit S.p.A., che trovano contropartita nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 24 migliaia di euro (46 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 1.138 | 1.100 |
| (a) dirigenti | 32 | 27 |
| (b) quadri direttivi | 353 | 330 |
| (c) restante personale dipendente | 753 | 743 |
| Altro personale | 15 | 15 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA DI SPESE / VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| Incentivi all'esodo | (120) | 385 |
| Piano medico | (1.034) | (1.477) |
| Buoni pasto | (953) | (936) |
| Altri | (2.257) | (1.944) |
| Totale | (4.364) | (3.972) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | ||||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (101.171) | (98.543) | |||
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | |||||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (16.746) | (16.041) | |||
| Comunicazioni su mass media | (11.264) | (11.420) | |||
| Marketing e promozioni | (5.130) | (4.488) | |||
| Sponsorizzazioni | (22) | (95) | |||
| Convention e comunicazione interna | (330) | (38) | |||
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.399) | (1.586) | |||
| Spese recupero crediti | (377) | (457) | |||
| Informazioni commerciali e visure | (1.022) | (1.129) | |||
| C) Spese indirette relative al personale | (28.291) | (26.167) | |||
| Formazione del personale | (473) | (479) | |||
| Noleggio auto e altre spese personale | (80) | (84) | |||
| Spese consulenti finanziari | (26.885) | (25.003) | |||
| Spese di viaggio | (744) | (534) | |||
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (109) | (67) | |||
| D) Spese relative all'ICT | (34.694) | (32.079) | |||
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (2.360) | (2.467) | |||
| Spese software - affitto e manutenzione | (8.848) | (8.092) | |||
| Sistemi di comunicazione ICT | (6.658) | (5.723) | |||
| Service ICT: personale esterno | (6.812) | (6.723) | |||
| Infoprovider finanziari | (10.016) | (9.074) | |||
| E) Consulenze e servizi professionali | (3.950) | (4.247) | |||
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (3.114) | (2.665) | |||
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | (61) | (86) | |||
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (238) | (385) | |||
| Spese legali | (198) | (61) | |||
| Cause legali | (339) | (1.050) | |||
| F) Spese relative agli immobili | (19.093) | (19.373) | |||
| Service area immobiliare | (705) | (720) | |||
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (213) | (200) | |||
| Manutenzione locali | (1.009) | (1.379) | |||
| Fitti passivi per locazione immobili | (14.594) | (14.387) | |||
| Pulizia locali | (522) | (509) | |||
| Utenze | (2.050) | (2.178) | |||
| G) Altre spese di funzionamento | (37.858) | (36.036) | |||
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (404) | (347) | |||
| Spese postali e trasporto documenti | (3.587) | (3.396) | |||
| Servizi amministrativi e logistici | (19.737) | (18.772) | |||
| Assicurazioni | (3.940) | (3.923) | |||
| Stampati e cancelleria | (594) | (511) | |||
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (9.118) | (8.695) | |||
| Altre spese amministrative | (478) | (392) | |||
| H) Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico e FITD | (14.306) | (10.566) | |||
| Totale | (257.508) | (244.638) |
Nella voce "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari" sono inclusi gli oneri relativi al piano "PFA 2015-2017" assegnato ai consulenti finanziari, che trova contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 3.778 migliaia di euro. Nell'esercizio precedente tale voce ammontava a 5.110 migliaia di euro e includeva anche gli oneri relativi al piano "PFA 2014", il cui periodo di vesting è terminato al 30 giugno 2017.
I costi registrati nell'anno 2018 per contributi versati nell'esercizio al Deposit Guarantee Schemes (DGS), presentati nella voce "Altre spese amministrative" (punto H) della tabella sopra riportata, sono stati complessivamente pari a 14.306 migliaia di euro e sono relativi al contributo ordinario, aggiuntivo e al contributo annuo al Fondo di Solidarietà per l'anno 2018. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
Nessun costo è stato registrato in relazione al Single Resolution Fund (nessun contributo dovuto).
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE DI VALORE | |||||
| PRIMO E SECONDO | PRIMO E SECONDO | |||||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | STADIO TERZO STADIO | STADIO TERZO STADIO | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | ||
| 1. Impegni a erogare fondi | (9) | - | 401 | - | 392 | |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (1) | - | 11 | - | 10 | |
| Totale | (10) | - | 412 | - | 402 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |||||
| ACCANTONAMENTI | RIATTRIBUZIONI | TOTALE | ACCANTONAMENTI | RIATTRIBUZIONI | TOTALE | |
| Controversie legali e fiscali | (3.713) | 3.048 | (665) | (8.836) | 5.012 | (3.824) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (5.625) | - | (5.625) | (5.008) | - | (5.008) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (1.302) | 518 | (784) | (330) | 703 | 373 |
| Totale | (10.640) | 3.566 | (7.074) | (14.174) | 5.715 | (8.459) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| AMMORTAMENTO | RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE | RISULTATO NETTO | RISULTATO NETTO | |
| ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | PER DETERIORAMENTO (B) | DI VALORE (C) | 2018 (A+B-C) | 2017 |
| A. Attività materiali | |||||
| A.1 Di proprietà | (5.367) | (97) | - | (5.464) | (5.569) |
| - Ad uso funzionale | (5.258) | (97) | - | (5.355) | (5.456) |
| - Per investimento | (109) | - | - | (109) | (113) |
| - Rimanenze | X | - | - | - | - |
| A.2 Acquisite in leasing finanziario | - | - | - | - | - |
| - Ad uso funzionale | - | - | - | - | - |
| - Per investimento | - | - | - | - | - |
| Totale | (5.367) | (97) | - | (5.464) | (5.569) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| AMMORTAMENTO | RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE | RISULTATO NETTO | RISULTATO NETTO | |
| ATTIVITÀ/COMPONENTE REDDITUALE | (A) | PER DETERIORAMENTO (B) | DI VALORE (C) | 2018 (A+B-C) | 2017 |
| A. Attività immateriali | |||||
| A.1 Di proprietà | (4.959) | - | - | (4.959) | (4.800) |
| - Generate internamente all'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (4.959) | - | - | (4.959) | (4.800) |
| A.2 Acquisite in leasing finanziario | - | - | - | - | - |
| Totale | (4.959) | - | - | (4.959) | (4.800) |
Le rettifiche di valore su attività immateriali sono relative al software, ammortizzato in tre anni, e agli oneri sostenuti per la realizzazione del sito internet Fineco, ammortizzati in 5 anni.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Rimborsi e abbuoni | (147) | (141) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (1.170) | (2.427) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (2.293) | (2.844) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili del gruppo | (7) | (29) |
| Insussistenze di attività | (295) | (317) |
| Altri oneri di gestione | (229) | (244) |
| Totale | (4.141) | (6.002) |
Le insussistenze di attività comprendono i costi sostenuti per frodi con carte di credito per un importo pari a 98 migliaia di euro (261 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Recupero di spese: | 96.767 | 93.368 |
| - recupero spese accessorie | 155 | 334 |
| - recuperi di imposta | 96.612 | 93.034 |
| Fitti attivi da investimenti immobiliari | - | 155 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 3.752 | 2.783 |
| Totale | 100.519 | 96.306 |
Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250 Nessun dato da segnalare.
Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| COMPONENTE REDDITUALE/SETTORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| A. Immobili | |||
| - Utili da cessione | - | - | |
| - Perdite da cessione | (18) | - | |
| B. Altre attività | |||
| - Utili da cessione | - | 9 | |
| - Perdite da cessione | (143) | (517) | |
| Risultato netto | (161) | (508) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| 1. Imposte correnti (-) | (109.767) | (102.274) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | 3.924 |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) | - | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (1.142) | (3.098) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | (2.624) | (696) |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (113.533) | (102.144) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | ||||
| Utile ante imposte | 354.752 | 316.264 | |||
| IMPOSTE | |||||
| IRES | IRAP | ESTERE | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica | (90.867) | (18.405) | (2.044) | (111.316) | (104.627) |
| + Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base imponibile | 4.237 | (1.232) | (1.010) | 1.995 | 2.799 |
| - Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile | - | - | - | - | |
| - Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti | - | - | - | - | - |
| - Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive | (446) | - | - | (446) | (446) |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva | (87.076) | (19.637) | (3.054) | (109.767) | (102.274) |
Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.
FinecoBank S.p.A. e Fineco Asset Management DAC appartengono al Gruppo Bancario UniCredit e sono soggette alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A..
UniCredit S.p.A. Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano-Monza-Brianza-Lodi Iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit - Albo dei Gruppi Bancari cod. 2008.1
Sede Sociale e Direzione Generale: Piazza Gae Aulenti 3 - Tower A - 20154 Milano
FinecoBank S.p.A. e Fineco Asset Management DAC sono soggette alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A. pertanto, ai sensi dell'art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile, si riportano i dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della stessa.
| (Importi in milioni) | |
|---|---|
| ATTIVO | 31.12.2017 |
| Cassa e disponibilità liquide | 25.817 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 13.864 |
| Crediti verso banche | 27.567 |
| Crediti verso clientela | 208.965 |
| Investimenti finanziari | 105.278 |
| Coperture | 6.114 |
| Attività materiali | 2.209 |
| Avviamenti | - |
| Altre attività immateriali | 4 |
| Attività fiscali | 10.311 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 150 |
| Altre attività | 4.701 |
| Totale dell'attivo | 404.980 |
| (Importi in milioni) | |
|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31.12.2017 |
| Debiti verso banche | 56.807 |
| Raccolta da clientela e titoli | 262.084 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 13.068 |
| Passività finanziarie valutate al fair value | 2.738 |
| Coperture | 6.279 |
| Fondi per rischi ed oneri | 1.843 |
| Passività fiscali | 1 |
| Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione | - |
| Altre passività | 8.652 |
| Patrimonio | 53.508 |
| - capitale e riserve | 46.964 |
| - riserve da valutazione (attività disponibili per la vendita - copertura dei flussi finanziari - su piani a benefici definiti) | 308 |
| - utile (perdita) netto | 6.236 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 404.980 |
| (Importi in milioni) | |
|---|---|
| 31.12.2017 | |
| Interessi netti | 3.711 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 3.808 |
| Commissioni nette | 3.798 |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | 302 |
| Saldo altri proventi/oneri | (95) |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 11.524 |
| Spese per il personale | (3.139) |
| Altre spese amministrative | (2.694) |
| Recuperi di spesa | 546 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (137) |
| Costi operativi | (5.424) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 6.100 |
| Avviamenti | - |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.854) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 4.246 |
| Altri oneri e accantonamenti | (565) |
| Oneri di integrazione | 14 |
| Profitti (Perdite) netti da investimenti | 2.427 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 6.122 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 30 |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 6.152 |
| Utile (Perdita) delle attività in via di dismissione al netto delle imposte | 84 |
| Rettifiche di valore su avviamenti | - |
| UTILE (PERDITA) NETTO | 6.236 |
Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale Deloitte & Touche S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA DI SERVIZI | SOGGETTO CHE HA EROGATO IL SERVIZIO | COMPENSI |
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 211.495 |
| Revisione Contabile | Deloitte Ireland LLP | 15.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 90.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte Ireland LLP | 7.500 |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| TOTALE | 333.995 |
Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2018 FinecoBank ha incassato i seguenti contributi pubblici erogati da soggetti italiani:
Riduzione del contributo straordinario ai sensi dell'art. 1, comma 235 della Legge 232 dell'11 dicembre 2016 a carico della Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | FinecoBank S.p.A. | 131 |
| TOTALE | 131 |
Contributi per la assunzione/stabilizzazione del personale derivanti dall'applicazione del CCNL del Credito tempo per tempo vigente
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Fondo nazionale per il sostegno dell'occupazione nel settore del credito | FinecoBank S.p.A. | 225 |
| TOTALE | 225 |
Contributi per neoassunti/stabilizzazioni, introdotto da legge di stabilità 2018 (legge n. 205/2017) e analoghe normative precedenti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | FinecoBank S.p.A. | 292 |
| TOTALE | 292 |
Contributi per la sezione Ordinaria del Fondo Solidarietà - prestazioni: Decreto Interministeriale 83486 del 28/07/2014 – art. 10, comma 2
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | FinecoBank S.p.A. | 3 |
| TOTALE | 3 |
Art. 8 del DL 30/9/2005, n. 203 convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248. Misure compensative alle imprese che conferiscono il TFR a forme pensionistiche complementari e/o al Fondo per l'erogazione del TFR
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | FinecoBank S.p.A. | 260 |
| TOTALE | 260 |
Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".
L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) | 241.219 | 214.120 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 607.575.060 | 607.158.443 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 609.101.538 | 608.829.187 |
| Utile per azione base | 0,397 | 0,353 |
| Utile per azione diluito | 0,396 | 0,352 |
Nessun dato da segnalare.
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 225
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| 10. Utile (Perdita) d'esercizio | 241.219 | 214.120 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | ||
| 20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | |
| a) variazione di fair value b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto |
- | |
| - | ||
| 30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): | - | |
| a) variazione di fair value | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | |
| 40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | |
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | |
| 50. Attività materiali | - | - |
| 60. Attività immateriali | - | - |
| 70. Piani a benefici definiti | 5.063 | (5.162) |
| 80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. Quota delle riserva da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | (1.635) | - |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | ||
| 110. Copertura di investimenti esteri: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - |
| b) rigiro a conto economico | - | - |
| c) altre variazioni | - | - |
| 120. Differenze di cambio: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - |
| b) rigiro a conto economico | - | - |
| c) altre variazioni | - | - |
| 130. Copertura dei flussi finanziari: | - | |
| a) variazioni di fair value | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | |
| c) altre variazioni | - | |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | |
| 140. Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | |
| a) variazioni di fair value | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | |
| c) altre variazioni | - | |
| 150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | (10.247) | - |
| a) variazioni di fair value | (6.565) | - |
| b) rigiro a conto economico | (3.682) | - |
| - rettifiche per rischio di credito | (1) | - |
| - utili/perdite da realizzo | (3.681) | - |
| c) altre variazioni | - | - |
| 160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - |
| b) rigiro a conto economico | - | |
| c) altre variazioni 170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: |
- | - |
| - | - | |
| a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico |
- | - |
| - rettifiche da deterioramento | - | - |
| - utili/perdite da realizzo | - | - |
| c) altre variazioni | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | - | - 2.499 |
| a) variazioni di fair value | 3.956 | |
| b) rigiro a conto economico | (2.352) | |
| - rettifiche da deterioramento | ||
| - utili/perdite da realizzo | (2.352) | |
| c) altre variazioni | 895 | |
| 180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | 3.389 | 1.117 |
| 190. Totale altre componenti reddituali | (3.430) | (1.546) |
| 200. Redditività complessiva (voce 10+190) | 237.789 | 212.574 |
| 210. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | - | - |
| 220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 237.789 | 212.574 |
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 227
| Sezione 1 - | Rischi del consolidato contabile | 230 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Rischi del consolidato prudenziale | 232 |
| Sezione 3 - | Rischi delle imprese di assicurazione | 232 |
| Sezione 4 - | Rischi delle altre imprese | 232 |
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di Risk Management è strutturato in coerenza con le scelte organizzative effettuate dal Gruppo e con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della Banca in collaborazione con l'omologa funzione di Capogruppo che esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo dei rischi in ottica di Gruppo. Il modello organizzativo prevede uno specifico punto di riferimento nella funzione Chief Risk Officer, di seguito "CRO", cui sono assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Banca è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni della Capogruppo, con la dotazione patrimoniale e le regole di vigilanza prudenziale.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività della Banca. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle direttive della Capogruppo e delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il CRO Department, in linea con le indicazioni e le linee guida della Capogruppo, è responsabile delle attività di credit operations e dell'attività di Risk Management. L'informativa, a diversi livelli, è fornita a diversi Organi (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate). In relazione alle indicazioni del Secondo Pilastro di Basilea, sono inoltre oggetto di controllo e di reporting i rischi reputazionali, di business e, in collaborazione con il CFO, i rischi di liquidità.
Il CRO ed il CFO, hanno la responsabilità di proporre ed adattare il Risk Appetite Framework di Gruppo alla realtà di FinecoBank e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
Il CRO Department assicura il presidio del profilo di rischio complessivo della Banca monitorando le esposizioni delle diverse tipologie di rischio, coerentemente con le metodologie definite dalla Capogruppo.
La Unit Risk Management è deputata a prevenire e monitorare i rischi della Banca nelle sue diverse componenti. In particolare il Risk Management effettua un controllo dei rischi di credito, di mercato ed operativi ai quali la Banca è esposta. L'attività del Risk Management comporta altresì il monitoraggio dei rischi di business, reputazionale e di liquidità. La Unit Risk Management supporta il CRO, per quanto di competenza del Department, nelle attività di monitoraggio e di informativa all'Organo di Supervisione Strategica e di Gestione.
In considerazione della complessità dell'attività svolta dalla Banca e della significatività dei rischi connessi, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha ritenuto opportuno costituire il Comitato Rischi e Parti Correlate, per il controllo interno, costituito da membri non esecutivi dello stesso Board e con il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile del Risk Management permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali della Banca.
Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.
Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente e secondo le linee guida impartite dalla Capogruppo UniCredit S.p.A.. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.
Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PORTAFOGLIO / QUALITÀ | SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE DETERIORATE |
ESPOSIZIONI SCADUTE NON DETERIORATE |
ALTRE ESPOSIZIONI NON DETERIORATE |
TOTALE |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.647 | 617 | 553 | 11.605 | 23.255.603 | 23.270.025 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 961.767 | 961.767 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | 65 | 65 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 1.647 | 617 | 553 | 11.605 | 24.217.435 | 24.231.857 |
| Totale 31 dicembre 2017 | 1.730 | 495 | 627 | 7.511 | 21.865.828 | 21.876.191 |
Al 31 dicembre 2018 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.
A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DETERIORATE | NON DETERIORATE | ||||||||
| PORTAFOGLIO / QUALITÀ | ESPOSIZIONE LORDA |
RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
ESPOSIZIONE LORDA |
RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA |
TOTALE (ESPOSIZIONE NETTA) |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
23.936 | (21.118) | 2.818 | - | 23.292.325 | (25.119) | 23.267.207 | 23.270.025 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 961.938 | (171) | 961.767 | 961.767 | |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | X | X | - | - | |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 65 | 65 | |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31 dicembre 2018 | 23.936 | (21.118) | 2.818 | - | 24.254.263 | (25.290) | 24.229.039 | 24.231.857 | |
| Totale 31 dicembre 2017 | 24.313 | (21.460) | 2.853 | - | 21.884.411 | (11.073) | 21.873.338 | 21.876.191 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ DI EVIDENTE SCARSA QUALITÀ CREDITIZIA | ||||
| PORTAFOGLIO / QUALITÀ | MINUSVALENZE CUMULATE | ESPOSIZIONE NETTA | ESPOSIZIONE NETTA | |
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 4.764 | |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 3.314 | |
| Totale 31 dicembre 2018 | - | - | 8.078 | |
| Totale 31 dicembre 2017 | - | - | 7.021 |
Nessun dato da segnalare.
B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente
Nessun dato da segnalare
La Banca ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.
La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO / TIPOLOGIA DI ENTITÀ STRUTTURATA |
PORTAFOGLI CONTABILI DELL'ATTIVO |
TOTALE ATTIVITÀ (A) |
PORTAFOGLI CONTABILI DEL PASSIVO |
TOTALE PASSIVITÀ (B) |
VALORE CONTABILE NETTO (C=A-B) |
ESPOSIZIONE MASSIMA AL RISCHIO DI PERDITA (D) |
DIFFERENZA TRA ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI PERDITA E VALORE CONTABILE (E=D-C) |
| 1.O.I.C.R. | HFT | 2 | - | 2 | 2 | - |
Legenda HFT = Attività finanziarie di negoziazione
FinecoBank, pur assumendo il ruolo di controllante, è una filiazione di un ente autorizzato (UniCredit S.p.A.) nello stesso Stato membro e non si qualifica, pertanto, come "impresa madre in uno Stato membro UE". Non essendo impresa madre FinecoBank non è tenuta ad effettuare le segnalazioni di vigilanza prudenziali armonizzate su base consolidata e, per tale ragione, non fornisce le informazioni relative alla presente sezione.
Pertanto, per un'informativa completa di natura qualitativa e quantitativa dei profili di rischio della Banca si rimanda alla Parte E "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della nota integrativa individuale.
6.
Nessuna informazione da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 233
| Sezione 1 - | Il patrimonio consolidato | 235 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari | 237 |
La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio (analisi delle performance previste e conseguite, analisi e controllo dei limiti, analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali).
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Nella gestione dinamica del capitale, la Banca elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.
Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione dei Fondi propri e dall'altro alla pianificazione e all'andamento dei "risk weighted asset" (RWA).
In data 31 gennaio 2018 FinecoBank ha emesso il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes). L'emissione dello strumento finanziario è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement39, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. La scelta di procedere ad una emissione infragruppo ha presentato numerosi vantaggi: risparmi effettivi di costo, relativi ad esempio al Consorzio di collocamento e riduzione dei tempi necessari ad emettere al fine di non perdere il momento favorevole, massimizzando perciò i benefici dell'operazione.
Viste le condizioni di mercato e i livelli di spread particolarmente vantaggiosi, la Banca ha deciso di emettere un Additional Tier 1 al fine di rafforzare la diversificazione del proprio portafoglio di investimenti.
39 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DEL PATRIMONIO NETTO | CONSOLIDATO PRUDENZIALE |
IMPRESE DI ASSICURAZIONE ALTRE IMPRESE |
ELISIONE E AGGIUSTAMENTI DA CONSOLIDAMENTO |
TOTALE | |
| 1. Capitale sociale | 200.773 | - | - | - | 200.773 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 355.673 | - | - | (164) | 355.509 |
| 4. Strumenti di capitale | 200.000 | - | - | - | 200.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (13.960) | - | - | - | (13.960) |
| 6. Riserve da valutazione | (9.794) | - | - | - | (9.794) |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - |
| - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(3.410) | - | - | - | (3.410) |
| - Attività materiali | - | - | - | - | - |
| - Attività immateriali | - | - | - | - | - |
| - Copertura di investimenti esteri | - | - | - | - | - |
| - Copertura dei flussi finanziari | - | - | - | - | - |
| - Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - | |||
| - Differenze di cambio | - | - | - | - | - |
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | |||
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - | - | - | - |
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (6.384) | - | - | - | (6.384) |
| - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate a patrimonio netto |
- | - | - | - | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione | - | - | - | - | - |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi | 227.922 | - | - | 13.297 | 241.219 |
| Totale | 962.548 | - | - | 13.133 | 975.681 |
La colonna "Elisione e aggiustamenti da consolidamento" include i dati riferibili alla controllata Fineco AM.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSOLIDATO PRUDENZIALE |
IMPRESI DI ASSICURAZIONE |
ELISIONI E AGGIUSTAMENTI ALTRE IMPRESE A CONSOLIDAMENTO |
TOTALE | |||||||
| ATTIVITÀ/VALORI | RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
RISERVA POSITIVA |
RISERVA NEGATIVA |
| 1. Titoli di debito | 410 | (3.820) | - | - | - | - | - | - | 410 | (3.820) |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2018 | 410 | (3.820) | - | - | - | - | - | - | 410 | (3.820) |
| Totale 31.12.2017 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TITOLI DI DEBITO | TITOLI DI CAPITALE | FINANZIAMENTI | |
| 1. Esistenze iniziali | 3.449 | - | - |
| 2. Variazioni positive | 449 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 372 | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | 77 | - | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | - | - |
| 2.4 Trasferimenti da altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (7.308) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (4.843) | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (1) | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: - da realizzo | (2.464) | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | (3.410) | - | - |
Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle riserve da valutazione rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le modifiche ai saldi di apertura conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della presente nota integrativa consolidata).
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| UTILI (PERDITE) ATTUARIALI SU PIANI | |
| PREVIDENZIALI A BENEFICI DEFINITI | |
| 1. Esistenze iniziali | (9.812) |
| 2. Variazioni positive | 3.428 |
| 2.1 Incrementi di fair value | 3.428 |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3.Variazioni negative | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (6.384) |
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione (ex IAS 39)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GRUPPO BANCARIO | IMPRESE DI ASSICURAZIONE |
ALTRE IMPRESE | ELISIONE E AGGIUSTAMENTI DA CONSOLIDAMENTO |
TOTALE | ||||||
| RISERVA | RISERVA | RISERVA | RISERVA | RISERVA | RISERVA | RISERVA | RISERVA | RISERVA | RISERVA | |
| ATTIVITÀ/VALORI | POSITIVA | NEGATIVA | POSITIVA | NEGATIVA | POSITIVA | NEGATIVA | POSITIVA | NEGATIVA | POSITIVA | NEGATIVA |
| 1. Titoli di debito | 10.529 | (10.216) | - | - | - | - | - | - | 10.529 | (10.216) |
| 2. Titoli di capitale | 1.159 | - | - | - | - | - | - | - | 1.159 | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2017 | 11.688 | (10.216) | - | - | - | - | - | - | 11.688 | (10.216) |
FinecoBank non è tenuta a predisporre la segnalazione relativa ai Fondi propri e ai coefficienti di vigilanza consolidati in virtù dell'appartenenza al Gruppo bancario UniCredit.
Nota integrativa consolidata Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa da parte degli Enti ai sensi del Regolamento (UE) 575/2013 al 31 dicembre 2018", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013, è pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
238 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Nessuna informazione da segnalare.
Nota integrativa consolidata Parte H – Operazioni con parti correlate
240 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
| 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica | 242 |
|---|---|
| 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate | 242 |
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti il Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 5.750 | 5.470 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 214 | 213 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 214 | 213 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | 1.227 | - |
| e) pagamenti in azioni | 3.236 | 2.479 |
| Totale | 10.427 | 8.162 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con parti correlate e soggetti in conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 31 luglio 2018, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, l'ultimo aggiornamento delle "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" (le "Procedure").
Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:
Attesa l'appartenenza della Banca al Gruppo UniCredit, le predette Procedure assumono a riferimento anche la "Global Policy UniCredit per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" e la relativa "Global Process Regulation", diramate da UniCredit S.p.A. alle società controllate nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento dalla stessa esercitata.
Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni di Maggiore Rilevanza deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio 2018:
(siano esse attive o passive) e (ii) Depositi a termine con la Capogruppo con un plafond di 6,3 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto;
Si segnala, inoltre, che il Comitato Rischi e Rischi e Parti Correlate ed il Consiglio di Amministrazione, rispettivamente in data 10 e 11 dicembre 2018, hanno rilasciato parere positivo, nel rispetto delle richiamate Procedure, in merito al perfezionamento di una operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato proposta dalla controllata Fineco Asset Management DAC (Fineco AM o FAM DAC) e relativa ad una "Delibera quadro - Depositi a termine di FAM DAC con UniCredit Bank Ireland Plc", avente ad oggetto le operazioni di deposito a termine con un plafond di 55 milioni di euro, che Fineco AM potrà porre in essere sino al 10 dicembre 2019 con UniCredit Bank Ireland Plc.
Come già riportato nell'informativa fornita nel Bilancio 2017, si rammenta che, in data 5 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato la sottoscrizione di un nuovo accordo di intermediazione assicurativa ramo vita tra FinecoBank S.p.A. e Aviva S.p.A. (parte correlata), destinato a sostituire quello originariamente sottoscritto nel 2002 da UniCredit Xelion Banca S.p.A., cui è subentrata – per effetto di fusione per incorporazione –- FinecoBank S.p.A.. La proiezione dei dati stimati al 31 dicembre 2017 (13,4 milioni di euro netti da riconoscersi alla Banca) inquadrava l'operazione come di "Maggiore Rilevanza ordinaria e a condizioni di mercato". Il contratto è stato perfezionato in data 5 aprile 2018. Medio tempore, nel contesto del medesimo accordo, nel mese di marzo 2018 è stato introdotto il collocamento del prodotto di Aviva "Multiramo Extra" che si affianca e completa la gamma di altri prodotti "Multiramo" già in catalogo.
In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB del 12 marzo 2010, n. 17221.
Si precisa che il contratto "Liquidity Framework Agreement", stipulato con Capogruppo negli anni precedenti, è giunto a scadenza nel corso del primo semestre 2018 e non è stato rinnovato.
Alla data del 31 dicembre 2018 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minore Rilevanza con la Capogruppo, altre società del Gruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.
Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 la Banca ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit (garantita), a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di UniCredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la stessa oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per UniCredit S.p.A. con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256 milioni di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit S.p.A. relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte della Banca di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4,5 milioni di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata dalla Banca; tale operazione non ha comportato nessuna variazione negli impegni assunti secondo le forme, le modalità ed i rischi già valutati nel corso dell'esercizio 2012. A seguito del consolidamento della definizione dei carichi pendenti collegati alle suddette fidejussioni, nel mese di dicembre 2018 UniCredit S.p.A. ne ha richiesto lo svincolo quasi totale (circa 224,5 milioni di euro) al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria e si è in attesa del relativo riscontro.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2018, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL 31 DICEMBRE 2018 | ||||||
| AMMINISTRATORI, COLLEGIO SINDACALE E DIRIGENTI STRATEGICI |
ALTRE PARTI CORRELATE |
TOTALE | % SULL'IMPORTO DI BILANCIO |
AZIONISTI | % SULL'IMPORTO DI BILANCIO |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche |
- | 4 | 4 | 0,00% | - | 0,00% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela |
1.002 | 13.113 | 14.115 | 0,13% | 1.762 | 0,02% |
| Totale attivo | 1.002 | 13.117 | 14.119 | 0,06% | 1.762 | 0,01% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche |
- | 1.641 | 1.641 | 0,01% | - | 0,00% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela |
2.281 | 6.480 | 8.761 | 0,04% | - | 0,00% |
| Altre passività | 130 | 61 | 191 | 0,06% | - | 0,00% |
| Totale del passivo | 2.411 | 8.182 | 10.593 | 0,04% | - | 0,00% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 92 | 8 | 100 | 0,01% | - | 0,00% |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO ESERCIZIO 2018 | ||||||
| AMMINISTRATORI, COLLEGIO SINDACALE E DIRIGENTI STRATEGICI |
ALTRE PARTI CORRELATE |
TOTALE | % SULL'IMPORTO DI BILANCIO |
AZIONISTI | % SULL'IMPORTO DI BILANCIO |
|
| Interessi attivi e proventi assimilati | 11 | 16 | 27 | 0,01% | - | 0,00% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (1) | - | (1) | 0,01% | - | 0,00% |
| Commissioni attive | 11 | 40.321 | 40.332 | 7,06% | 7.548 | 1,32% |
| Commissioni passive | - | (254) | (254) | 0,09% | - | 0,00% |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | - | (20) | (20) | -0,05% | - | 0,00% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (2) | (9) | (11) | 0,31% | (2) | 0,06% |
| Altre spese amministrative | - | (172) | (172) | 0,07% | - | 0,00% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 36 | 10 | 46 | 0,05% | - | 0,00% |
| Totale conto economico | 55 | 39.892 | 39.947 | 7.546 |
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi della Banca (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e della Capogruppo UniCredit S.p.A., rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e mutui, passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca e costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
alle società collegate, e loro controllate, alla Capogruppo UniCredit S.p.A..
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da:
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che detengono in FinecoBank o nella Capogruppo UniCredit S.p.A. una partecipazione superiore al 2% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. I rapporti sono rappresentati da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per all'attività di collocamento di prodotti del risparmio gestito e i ricavi generati dalla stessa attività di collocamento.
Sono escluse le consistenze al 31 dicembre 2018 e le componenti economiche maturate nel corso dell'esercizio 2018 nei confronti della Capogruppo UniCredit S.p.A. e delle società del Gruppo UniCredit, in quanto riportate nelle pagine seguenti.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| % SULL'IMPORTO DI | ||
| TOTALE RAPPORTI CON IMPRESE DEL GRUPPO UNICREDIT | TOTALE 31.12.2018 | BILANCIO |
| Attivo | 12.134.832 | 49,06% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso banche | 12.130.425 | 97,50% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela | 46 | 0,00% |
| Altre attività | 4.361 | 1,24% |
| Passivo | 1.032.511 | 4,17% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti verso banche | 828.401 | 82,04% |
| Altre passività | 4.072 | 1,21% |
| Fondi per rischi ed oneri a) impegni e garanzie rilasciate | 38 | 77,55% |
| Strumenti di capitale | 200.000 | 100,00% |
| Garanzie e impegni | 256.070 | 17,17% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 256.070 | 17,17% |
| Conto economico | 156.117 | |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 173.469 | 59,18% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (2.931) | 20,26% |
| Commissioni attive | 1.329 | 0,23% |
| Commissioni passive | (6.582) | 2,43% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | 3.151 | 89,52% |
| Spese amministrative | (12.744) | 3,70% |
| Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 412 | 102,49% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 13 | 0,01% |
Riportiamo di seguito un riepilogo dei rapporti con le società del Gruppo UniCredit al 31 dicembre 2018.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| GARANZIE | CONTO | |||
| SOCIETÀ | ATTIVO | PASSIVO | E IMPEGNI | ECONOMICO |
| Unicredit S.p.A. | 12.126.481 | 996.690 | 256.070 | 164.561 |
| Unicredit Bank AG | 85 | 35.668 | - | 764 |
| Unicredit Bank AG Milano | - | - | - | 136 |
| UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. | - | - | - | 27 |
| Unicredit Factoring S.p.A. | - | - | - | 81 |
| Unicredit Leasing S.p.A. | - | - | - | 6 |
| Unicredit Business Integrated Solutions S.C.p.A. | 234 | 137 | - | (9.468) |
| Cordusio Società Fiduciaria per Azioni | 46 | 16 | - | 24 |
| Unicredit Bank Ireland p.l.c. | 7.986 | - | - | (14) |
| Totale | 12.134.832 | 1.032.511 | 256.070 | 156.117 |
Riportiamo di seguito i dettagli delle voci dell'Attivo, del Passivo, Garanzie e impegni, dei Costi e dei Ricavi per singola società del Gruppo.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit S.p.A. | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 12.126.481 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso banche | 12.122.389 |
| Altre attività | 4.092 |
| Passivo | 996.690 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti verso banche | 792.733 |
| Altre passività | 3.919 |
| Fondi per rischi ed oneri a) impegni e garanzie rilasciate | 38 |
| Strumenti di capitale | 200.000 |
| Garanzie e impegni | 256.070 |
| Garanzie rilasciate e impegni | 256.070 |
| Conto economico | 164.561 |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 173.318 |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (2.931) |
| Commissioni attive | 507 |
| Commissioni passive | (6.553) |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | 3.167 |
| Spese amministrative | (3.372) |
| Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 412 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 13 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit Bank AG | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 85 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso banche | 50 |
| Altre attività | 35 |
| Passivo | 35.668 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti verso banche | 35.668 |
| Conto economico | 764 |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 149 |
| Commissioni attive | 616 |
| Commissioni passive | (1) |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit Bank AG Milano | TOTALE 31.12.2018 |
| Conto economico | 136 |
| Commissioni attive | 136 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. | TOTALE 31.12.2018 |
| Conto economico | 27 |
| Commissioni attive | 27 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit Factoring S.p.A. | TOTALE 31.12.2018 |
| Conto economico | 81 |
| Spese amministrative | 81 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit Business Integrated Solutions S.C.p.A. | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 234 |
| Altre attività | 234 |
| Passivo | 137 |
| Altre passività | 137 |
| Conto economico | (9.468) |
| Spese amministrative | (9.468) |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Cordusio Società Fiduciaria per Azioni | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 46 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela | 46 |
| Passivo | 16 |
| Altre passività | 16 |
| Conto economico | 24 |
| Commissioni attive | 44 |
| Commissioni passive | (28) |
| Spese amministrative | 8 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit Bank Ireland p.l.c. | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 7.986 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso banche | 7.986 |
| Conto economico | (14) |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 2 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (16) |
| A. | Informazioni di natura qualitativa | 249 |
|---|---|---|
| B. | Informazioni di natura quantitativa | 254 |
Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti e consulenti finanziari della Banca sono riconoscibili le seguenti tipologie di strumenti:
Alle categorie sopra riportate sono riconducibili le assegnazioni dei seguenti piani:
40 Commisurato al valore economico di strumenti rappresentativi del Patrimonio Netto di FinecoBank S.p.A..
Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 per i consulenti finanziari identificati come Personale più rilevante che offre ai consulenti finanziari che saranno identificati nel 2020 come personale più rilevante, un premio in denaro e in azioni FinecoBank a fronte del raggiungimento di obiettivi commerciali di performance nel triennio 2018-2020. Il piano prevede condizioni di accesso a livello di Banca e di Gruppo e condizioni di malus e clawback. Il piano prevede altresì una struttura di pagamento in un arco pluriennale.
I piani di incentivazione riservati ai dipendenti della Banca che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti di capitale rivenienti da aumenti di capitale gratuiti ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile.
I piani di incentivazione riservati ai consulenti finanziari della Banca che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti finanziari acquistati sul mercato in esecuzione dell'autorizzazione dell'Assemblea della Banca ai sensi dell'art. 2357 del Codice Civile e dell'Autorità di Vigilanza.
L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi descritti dal piano. In particolare la determinazione del raggiungimento degli obiettivi viene espresso in termini percentuali variabili da 0% a 150% (non market vesting conditions). Tale percentuale, corretta attraverso l'applicazione di un fattore di rischio/sostenibilità – Group Gate - al primo pagamento e moltiplicata per l'ammontare dell'incentivo, determina l'effettivo importo che verrà corrisposto al beneficiario.
Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata dei Piani.
Nel corso del 2018 non sono stati assegnati nuovi piani.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2017 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE | ||||
|---|---|---|---|---|
| SISTEMA INCENTIVANTE 2017 (BONUS POOL) | ||||
| RATA 2020 | RATA 2021 | RATA 2022 | RATA 2023 | |
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 09-gen-17 | 09-gen-17 | 09-gen-17 | 09-gen-17 |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 06-feb-18 | 06-feb-18 | 06-feb-18 | 06-feb-18 |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-17 | 01-gen-17 | 01-gen-17 | 01-gen-17 |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-17 | 31-dic-19 | 31-dic-20 | 31-dic-21 |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,690 | 9,690 | 9,690 | 9,690 |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | -0,575 | -0,894 | -1,267 | -1,921 |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 9,115 | 8,796 | 8,423 | 7,769 |
Il sistema incentivante 2018 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Nel corso del 2018 non sono stati assegnati nuovi piani, ma sono stati contabilizzati gli effetti economici e patrimoniali riferibili al Piano Let's 2017, in linea con quanto previsto dal regolamento.
Il piano offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank a beneficiari appartenenti alla categoria dei Dirigenti con Responsabilità Strategica. Le azioni vengono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari, decorso il periodo di vesting e verificato il rispetto delle condizioni previste, in 4 tranche annuali a partire dal 2017.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano fissa obiettivi legati ai target 2020 di FinecoBank in termini di creazione di valore, sostenibilità e rischio.
I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" della Banca, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PIANO DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE 2018-2020 - IDENTIFIED STAFF E CEO | |||||
| RATA 2023 | RATA 2023 | RATA 2024 | RATA 2025 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-mag-18 | 08-mag-18 | 08-mag-18 | 08-mag-18 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-20 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,880 | 9,880 | 9,880 | 9,880 | |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | -1,354 | -1,354 | -1,721 | -2,084 |
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PIANO DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE 2018-2020 - ALTRO PERSONALE | |||||
| RATA 2023 | RATA 2023 | RATA 2024 | RATA 2025 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-mag-18 | 08-mag-18 | 08-mag-18 | 08-mag-18 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-20 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,880 | 9,880 | 9,880 | 9,880 | |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | -0,609 | -0,983 | -1,354 | -1,721 |
L'ammontare dell'incentivo è stato determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi di performance descritti dal piano, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei consulenti finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta cumulata predefinito per il triennio 2015 - 2017.
Il piano contribuisce ad allineare gli interessi dei destinatari, degli azionisti e degli altri stakeholders e a realizzare prassi remunerative efficaci, in conformità con l'impianto normativo e regolamentare applicabile. Il piano è soggetto alla verifica delle condizioni previste secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE | |||
|---|---|---|---|
| PIANO PFA 2015-2017 | |||
| RATA 2018 | RATA 2019 | RATA 2020 | |
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 02-lug-14 | 02-lug-14 | 02-lug-14 |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-feb-18 | 08-feb-18 | 08-feb-18 |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-15 | 01-gen-15 | 01-gen-15 |
| Scadenza periodo di Vesting | 30-giu-18 | 30-giu-19 | 30-giu-20 |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 10,087 | 10,087 | 10,087 |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | 0,000 | -0,290 | -0,609 |
L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi descritti dal piano.
Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata del Piano. Il valore economico delle phantom shares assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione FinecoBank.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2015 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE | |||
|---|---|---|---|
| GROUP INCENTIVE SYSTEM PFA 2015 | |||
| RATA 2018 | RATA 2019 | RATA 2020 | |
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-mar-15 | 10-mar-15 | 10-mar-15 |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-feb-16 | 08-feb-16 | 08-feb-16 |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-15 | 01-gen-15 | 01-gen-15 |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-15 | 31-dic-17 | 31-dic-18 |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,690 | Da definire | Da definire |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | 0,000 | Da definire | Da definire |
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2016 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2017 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| AZIONI ASSEGNATE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| SISTEMA INCENTIVANTE 2017 PFA | |||||
| RATA 2020 | RATA 2021 | RATA 2022 | |||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 09-gen-17 | 09-gen-17 | 09-gen-17 | ||
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 06-feb-18 | 06-feb-18 | 06-feb-18 | ||
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-17 | 01-gen-17 | 01-gen-17 | ||
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-17 | 31-dic-19 | 31-dic-20 | ||
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,690 | 9,690 | 9,690 | ||
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | -0,575 | -0,894 | -1,267 | ||
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 9,115 | 8,796 | 8,423 |
Il Sistema Incentivante 2018 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano è dedicato ai Consulenti Finanziari che saranno identificati come personale più rilevante della Banca al 2020 e prevede obiettivi commerciali di performance triennali (2018–2020). Il piano inoltrre prevede:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| CONSOLIDATO PRUDENZIALE | IMPRESE DI ASSICURAZIONE | ALTRE IMPRESE | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI / NUMERO OPZIONI E PREZZI DI | NUMERO | PREZZI | SCADENZA | NUMERO | PREZZI | SCADENZA | NUMERO | PREZZI | SCADENZA | NUMERO | PREZZI | SCADENZA | NUMERO | PREZZI | SCADENZA |
| ESERCIZIO | OPZIONI | MEDI | MEDIA | OPZIONI | MEDI | MEDIA | OPZIONI | MEDI | MEDIA | OPZIONI | MEDI | MEDIA | OPZIONI | MEDI | MEDIA |
| A. Esistenze iniziali | 1.971.985 | - | gen-19 | - | - | - | - | 1.971.985 | - | gen-19 | 2.937.685 | - | nov-17 | ||
| B. Aumenti | 3.046.264 | - | X | - | - | X | - | - | X | 3.046.264 | - | X | 632.553 | - | X |
| B.1 Nuove emissioni | 3.046.264 | - | ott-20 | - | - | - | - | 3.046.264 | - | ott-20 | 632.553 | - | gen-20 | ||
| B.2 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| C. Diminuzioni | (1.438.004) | - | X | - | - | X | - | - | X | (1.438.004) | - | X | (1.598.253) | - | X |
| C.1 Annullate | (61.227) | - | X | - | - | X | - | - | X | (61.227) | - | X | (4.897) | - | X |
| C.2 Esercitate | (1.376.777) | - | X | - | - | X | - | - | X | (1.376.777) | - | X | (1.593.356) | - | X |
| C.3 Scadute | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| C.4 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| D. Rimanenze finali | 3.580.245 | - | set-20 | - | - | - | - | 3.580.245 | - | set-20 | 1.971.985 | - | gen-19 | ||
| E. Opzioni esercitabili alla fine del periodo | 552.883 | - | X | - | - | X | - | - | X | 552.883 | - | X | 718.153 | - | X |
Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.
Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank e della controllante UniCredit, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled.
L'impatto a conto economico consolidato è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||
| COMPLESSIVO | PIANI VESTED | COMPLESSIVO | PIANI VESTED | |
| Oneri | 8.410 | 8.275 | ||
| - relativi a Piani Equity Settled | 8.354 | 8.109 | ||
| - relativi a Piani CashSettled | 56 | 166 | ||
| Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 417 | 231 | ||
| Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 64 | |||
| Debito maturato verso Unicredit S.p.A. | 179 | 573 | ||
| Credito maturato verso Unicredit S.p.A. | 76 | - | ||
| Debito maturato verso i promotori finanziari relativo a piani di Cash Settled | 159 | 365 |
Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Spese Amministrative o nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari. Gli oneri relativi ai Piani Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari sono stati contabilizzati nelle Commissioni passive.
Parte L - Informativa di settore
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 255
L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto non è significativo identificare settori operativi distinti.
I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.
Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato della presente nota integrativa consolidata.
Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo.
Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate di rilevanza informativa dal management e quindi non vengono fornite.
257 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
Allegati
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato 259
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | |||
| ATTIVO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 6 | 613 | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 6.876 | 8.827 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la | |||
| negoziazione | 6.876 | 8.827 | |
| Finanziamenti a banche | 3.058.882 | 3.039.206 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 12.440.994 | 13.345.532 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (9.382.112) | (10.306.326) | |
| Finanziamenti a clientela | 2.955.074 | 2.129.219 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 10.829.029 | 6.955.609 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (7.873.955) | (4.826.390) | |
| Altre attività finanziarie | 18.231.182 | 16.715.042 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
|||
| 13.342 | 539.855 | ||
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditivià complessiva | 961.773 | 1.042.471 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 9.382.112 7.873.955 |
10.306.326 4.826.390 |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | |||
| Coperture | 8.187 | 10.048 | |
| 50. Derivati di copertura | 3.314 | 458 | |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Attività materiali = voce 90 |
4.873 | 9.590 | |
| Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento | 16.632 | 15.205 | |
| Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| 8.705 | 7.909 | ||
| Attività fiscali = voce 110 | 6.714 | 9.249 | |
| Altre attività = voce 130 | 350.770 | 315.415 | |
| Totale dell'attivo | 24.732.630 | 22.340.335 |
| CONSISTENZE AL | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||
| Debiti verso banche | 1.009.774 | 926.001 | |||
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 1.009.774 | 926.001 | |||
| Debiti verso clientela | 22.273.188 | 20.205.036 | |||
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 22.273.188 | 20.205.036 | |||
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 2.221 | 11.936 | |||
| Coperture | 7.941 | (397) | |||
| 40. Derivati di copertura | 5.341 | 3.375 | |||
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 2.600 | (3.772) | |||
| Passività fiscali = voce 60 | 12.390 | 10.234 | |||
| Altre passività | 451.435 | 455.699 | |||
| 80. Altre passività | 337.069 | 338.286 | |||
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.561 | 4.999 | |||
| 100. Fondo rischi ed oneri | 109.805 | 112.414 | |||
| Patrimonio | 975.681 | 731.826 | |||
| - capitale e riserve | 744.256 | 526.046 | |||
| 140. Strumenti di capitale | 200.000 | - | |||
| 150. Riserve | 355.509 | 323.932 | |||
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | |||
| 170. Capitale | 200.773 | 200.545 | |||
| 180. Azioni proprie | (13.960) | (365) | |||
| - riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) | |||
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (3.410) | 1.472 | |||
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti | (6.384) | (9.812) | |||
| - Risultato netto = voce 200 | 241.219 | 214.120 | |||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.732.630 | 22.340.335 |
Come precisato nella "Premessa alla lettura dei bilanci "i dati patrimoniali al 31 dicembre 2017 sono stati riesposti, a totali invariati, in base allo schema di bilancio riclassificato che recepisce le modifiche introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262 sopra citato.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO | ESERCIZIO 2018 |
2017 |
| Interessi netti | 278.659 | 264.781 |
| 30. Margine d'interesse | 278.659 | 264.781 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 42 | 29 |
| 70. Dividendi e proventi simili | 94 | 55 |
| a dedurre: dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (52) | (26) |
| Commissioni nette = voce 60 | 300.443 | 270.083 |
| 60. Commissioni nette | 300.443 | 270.083 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.239 | 48.219 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 43.833 | |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | 171 | 19 |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | (1.500) | - |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.666 | |
| + dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 52 | - 26 |
| + utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | 17 | |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione (ex IAS 39 voce 80) | 47.413 | |
| Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 voce 100) | 761 | |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.913 | 3.760 |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione | 96.379 | 90.303 |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (96.767) | (93.367) |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 2.301 | 2.873 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 17 | - |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non | ||
| deteriorati) | (17) | - |
| Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) crediti (ex IAS 39 voce 100) MARGINE D'INTERMEDIAZIONE |
625.296 | 3.951 586.872 |
| Spese per il personale | ||
| 190. Spese amministrative - a) spese per il personale | (86.606) (86.727) |
(79.294) (78.886) |
| a dedurre: oneri di integrazione | 121 | (408) |
| Altre spese amministrative | (245.502) | (236.945) |
| 190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (257.507) | (244.638) |
| a dedurre: contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 14.306 | 10.566 |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.301) | (2.873) |
| Recuperi di spesa | 96.767 | 93.367 |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 96.767 | 93.367 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (10.423) | (10.369) |
| 210. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | (5.464) | (5.569) |
| 220. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (4.959) | (4.800) |
| Costi operativi RISULTATO DI GESTIONE |
(245.764) 379.532 |
(233.241) 353.631 |
| Rettifiche nette su crediti e su acccantonamenti per garanzie e impegni | (4.384) | (5.351) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (3.406) | |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli | ||
| di debito | (1.380) | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva | (114) | |
| a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla | ||
| redditività complessiva - titoli di debito | 114 | |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 402 | - |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti (ex IAS 39 voce 130) | (5.357) | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: d) altre operazioni finanziarie (ex IAS 39 voce 130) | 6 | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE Accantonamenti per rischi ed oneri |
375.148 (21.380) |
348.280 (19.025) |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (7.074) | (8.459) |
| + contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (14.306) | (10.566) |
| Oneri di integrazione | (121) | 408 |
| Profitti netti da investimenti | 1.105 | (13.399) |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 1.380 | |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
| - titoli di debito | (114) | |
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (161) | (508) |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 voce 130) | (12.891) | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 354.752 | 316.264 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 300 | (113.533) | (102.144) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE RISULTATO D'ESERCIZIO |
241.219 241.219 |
214.120 214.120 |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 241.219 | 214.120 |
Come precisato nella "Premessa alla lettura dei bilanci "i dati economici dell'esercizio 2017 sono stati riesposti, a totali invariati, in base allo schema di bilancio riclassificato che recepisce le modifiche introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262 sopra citato.
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-Ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 261
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2018.
Milano, 5 febbraio 2019
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari
Relazione della Società di Revisione
FinecoBank Relazioni e Bilanci 2018 263
Relazione della Società di Revisione
264 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia
Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it
Agli Azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. e sua controllata (il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2018, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa consolidata.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. n. 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (la "Banca") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
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Sede Legale: Via Tortona, 25 – 20144 Milano │ Capitale Sociale Euro 10.328.220,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese Milano n. 03049560166 – REA Milano n. 1720239 │ Partita IVA IT 03049560166
Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.
Descrizione dell'aspetto chiave della revisione
La voce 100 "Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri" del passivo di stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2018 include fondi per controversie legali pari a Euro 28,4 milioni che accolgono gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, di controversie in essere con i consulenti finanziari e di altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 - Rischi operativi della nota integrativa del bilancio d'esercizio, a cui nella nota integrativa consolidata viene fatto rimando, al paragrafo "Rischi derivanti da pendenze rilevanti", gli Amministratori evidenziano che in relazione ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca, individualmente non rilevanti, vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la Banca potrebbe essere chiamata a sostenere; laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. Per quanto riguarda le spese da riconoscere ai legali, tale stima è stata determinata dalla Banca, in relazione al contenzioso in essere, sulla base dell'analisi del trend storico delle spese legali sostenute, per tipologia di contenzioso e grado di giudizio.
Il paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" della Parte A – Politiche contabili, A.1 – Parte generale, Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata riporta l'informativa riguardo la soggettività e la complessità del processo di stima adottato a supporto del valore di iscrizione in bilancio di alcune poste di natura valutativa. Per alcune di esse, tra cui i fondi per rischi e oneri, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
In relazione alla numerosità dei reclami e delle controversie, sia pure fisiologica rispetto all'operatività tipica della Banca, alle incertezze connesse agli esiti delle stesse e alla complessità ed articolazione del processo di stima, la stima dei fondi rischi e oneri per controversie legali è stata considerata un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
| Procedure di revisione svolte |
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti: • analisi e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Banca, ai diversi livelli della sua organizzazione, per l'individuazione, la gestione e il monitoraggio dei reclami da clientela e delle controversie legali con la stessa, in relazione all'operatività bancaria e all'operatività dei consulenti finanziari di cui la Banca si avvale; • analisi e comprensione del processo seguito dalla Direzione per lo sviluppo delle stime nella determinazione degli stanziamenti, inclusa la stima dei costi previsti in relazione all'attività dei legali esterni, consulenti tecnici e/o esperti della Banca, e valutazione della ragionevolezza dei criteri, metodi e assunzioni utilizzati; • svolgimento di periodici incontri con i responsabili delle preposte funzioni della Banca per analisi e discussione dello stato del contenzioso e dei reclami; • analisi della documentazione rilevante, tra cui il registro reclami e le relazioni predisposte dalle funzioni di controllo della Banca; • ottenimento ed esame delle risposte alle richieste di informazioni ai legali incaricati dalla Banca; • verifica, per una selezione di controversie e reclami e sulla base dei dati e delle informazioni disponibili raccolte ad esito delle procedure di cui sopra, della congruità del relativo accantonamento, inclusivo, per le controversie, delle spese legali come più sopra illustrato, e dell'accuratezza e completezza dei dati utilizzati per la stima. Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa resa nella nota integrativa consolidata rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento. |
|---|---|
| Erogazione, classificazione e valutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela per finanziamenti |
|
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Come indicato nella Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato della nota integrativa consolidata e nella relazione sulla gestione, al 31 dicembre 2018 le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela per finanziamenti ammontano a Euro 2.955 milioni (esposizione netta, comprensiva di Euro 23,9 milioni di crediti deteriorati al netto delle relative rettifiche di valore per Euro 21,1 milioni). Nell'ambito di tale voce, il portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, costituito principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, conti correnti e utilizzo carte di credito, evidenzia complessivamente un incremento di oltre il 46% rispetto all'esercizio precedente, anche in relazione alle erogazioni avvenute nel corso del 2018. |
| Nella nota integrativa consolidata, Parte A – Politiche contabili, sono descritti i processi di classificazione e valutazione delle esposizioni creditizie per i quali la Banca fa riferimento alla normativa di settore, integrata dalle disposizioni interne che, secondo quanto previsto dai principi contabili applicabili, disciplinano le regole di classificazione e trasferimento delle suddette esposizioni nell'ambito delle diverse categorie di rischio e le relative modalità di valutazione. Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di |
copertura - Sezione 1 – Rischio di credito della nota integrativa del bilancio d'esercizio, a cui nella nota integrativa consolidata viene fatto rimando, sono inoltre illustrate le politiche di gestione del rischio di credito.
In considerazione della significatività dell'ammontare dei crediti verso la clientela per finanziamenti iscritti in bilancio e della complessità dei sistemi di valutazione, gestione, e controllo del rischio di credito adottati dalla Banca, che includono un'articolata attività di classificazione delle esposizioni creditizie e un processo di valutazione caratterizzato da una rilevante componente discrezionale, l'erogazione, la classificazione e la valutazione dei crediti in oggetto sono state considerate un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
| Procedure di revisione svolte |
Nello svolgimento delle nostre procedure di revisione abbiamo preliminarmente acquisito una conoscenza del processo creditizio che ha incluso, in particolare, la rilevazione e la comprensione dei presidi organizzativi e procedurali previsti dalla normativa interna della Banca e messi in atto dalla stessa con riferimento a: |
|---|---|
| • valutazione del merito creditizio finalizzata alla concessione ed erogazione del credito; |
|
| • valutazione e monitoraggio della qualità del credito; |
|
| • classificazione e valutazione dei crediti secondo le disposizioni della normativa di settore e in conformità ai principi contabili applicabili. |
|
| Tale attività ha compreso la verifica dell'implementazione dei corrispondenti processi aziendali e delle relative procedure, nonché, per quanto riguarda i controlli rilevanti del processo di concessione e erogazione del credito, la verifica dell'efficacia operativa. |
|
| Le procedure di revisione svolte hanno inoltre incluso, tra le altre, le seguenti: | |
| • l'analisi e la comprensione dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati, anche con il supporto di esperti informatici appartenenti al nostro network; |
|
| • l'ottenimento e l'esame delle risposte alle richieste di conferma saldi ai clienti effettuate su base campionaria; |
|
| • l'ottenimento e l'analisi della reportistica di monitoraggio predisposta dalle responsabili funzioni aziendali e unità organizzative coinvolte; |
|
| • per i crediti non deteriorati (in stage 1 e stage 2, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione secondo il quadro normativo sull'informativa finanziaria e regolamentare applicabile e l'esame della ragionevolezza dei criteri di valutazione e delle assunzioni adottati dalla Banca per la determinazione delle rettifiche di valore; |
|
| • per i crediti deteriorati (in stage 3, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione e della relativa valutazione in conformità a quanto disposto dalla normativa di settore e dai principi contabili applicabili. |
|
| Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nella nota integrativa consolidata rispetto a quanto previsto dai principi contabili applicabili e dalla normativa di riferimento. |
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
La prima applicazione, alla data del 1° gennaio 2018, del principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari" ha comportato la classificazione e misurazione delle attività e passività finanziarie del Gruppo secondo le nuove categorie contabili previste dal principio e la definizione di una metodologia di determinazione delle rettifiche di valore (impairment) delle attività finanziarie secondo il modello delle perdite attese (c.d. "expected credit losses"). |
|---|---|
| La Banca ha scelto, secondo quanto consentito dallo stesso principio, di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting IAS 39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging. Si è, altresì, avvalsa della facoltà prevista dall'IFRS 9 di non rideterminare i dati comparativi dell'esercizio precedente. |
|
| Come descritto nella Parte A – Politiche Contabili Sezione 5 – Altri Aspetti della nota integrativa consolidata, che riporta l'informativa richiesta dai principi contabili internazionali applicabili, ivi incluse le principali scelte metodologiche effettuate, la prima applicazione del principio ha determinato al 1° gennaio 2018 un effetto complessivo negativo sul patrimonio netto consolidato pari a Euro 2,9 milioni al netto delle imposte (Euro 4,9 milioni al lordo delle imposte). |
|
| Tale effetto è stato determinato ad esito del complessivo processo di implementazione che ha in vario modo interessato i diversi aspetti del sistema di controllo interno della Banca. |
|
| In tale ambito, in particolare, la determinazione delle rettifiche di valore delle attività finanziarie secondo il modello delle perdite attese (c.d. "expected credit losses") costituisce il risultato di un complesso processo di stima che include numerose variabili soggettive riguardo i criteri utilizzati per l'identificazione di un incremento significativo del rischio di credito, ai fini dell'allocazione delle attività finanziarie negli stage previsti dall'IFRS 9, e la definizione dei modelli per la misurazione delle perdite attese, con utilizzo di diversi possibili scenari, assunzioni e parametri, che tengano conto delle informazioni macroeconomiche attuali e prospettiche (c.d. "forward-looking"). |
|
| In considerazione delle pervasive complessità operative connesse alla transizione al nuovo principio, del relativo effetto sopra illustrato e della soggettività insita nel processo di stima adottato dalla Banca nella valutazione delle attività finanziarie secondo la nuova metodologia di impairment, la prima applicazione dell'IFRS 9 è stata considerata un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018. |
|
| Procedure di revisione svolte |
Nello svolgimento delle procedure di revisione abbiamo preliminarmente esaminato, anche con l'ausilio di esperti del nostro network in ambito di processi e sistemi IT e di modelli di valutazione e misurazione del rischio di credito, il progetto di implementazione posto in essere dalla Banca con particolare riferimento alle scelte applicative adottate, per verificarne appropriatezza e conformità ai requisiti dell'IFRS 9, e ai relativi effetti. |
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti procedure, anche con il supporto degli esperti sopra citati:
Infine, relativamente all'impatto derivante dalla prima applicazione del principio, abbiamo acquisito i dettagli della relativa quantificazione e verificato l'accuratezza matematica. Abbiamo altresì verificato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nella nota integrativa consolidata rispetto a quanto previsto dai principi contabili internazionali applicabili.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D. Lgs. N. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo FinecoBank Banca Fineco S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. ci ha conferito in data 16 aprile 2013 l'incarico di revisione legale dei conti della Banca per gli esercizi dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2021.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Come descritto nella relazione sulla gestione, gli Amministratori di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. si sono avvalsi dell'esonero dalla predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi dell'art. 6, comma 1, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Paolo Gibello Ribatto Socio
Milano, 8 marzo 2019
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 275
| Schemi del bilancio | 278 |
|---|---|
| Nota integrativa | 286 |
| Allegati | 478 |
| Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni |
|
| Relazione della Società di Revisione | 485 |
Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A.
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 277
| Stato patrimoniale | 279 |
|---|---|
| Conto economico | 280 |
| Prospetto della redditività complessiva | 281 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto | 282 |
| Rendiconto finanziario | 283 |
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| VOCI DELL'ATTIVO | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 6.301 | 613.033 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 20.218.404 | |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 6.876.395 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 13.342.009 | |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39 Voce 20) | 10.878.797 | |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 961.772.500 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 Voce 40) | 1.047.689.459 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.248.430.877 | |
| a) crediti verso banche | 12.427.086.350 | |
| b) crediti verso clientela | 10.821.344.527 | |
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39 Voce 50) | 4.826.390.118 | |
| Crediti verso banche (ex IAS 39 Voce 60) | 13.877.651.228 | |
| Crediti verso clientela (ex IAS 39 Voce 70) | 2.129.219.267 | |
| 50. Derivati di copertura | 3.314.298 | 458.102 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 4.872.990 | 9.590.000 |
| 70. Partecipazioni | 3.000.000 | 500.000 |
| 80. Attività materiali | 16.329.860 | 15.205.122 |
| 90. Attività immateriali | 98.306.988 | 97.511.341 |
| di cui | ||
| - avviamento | 89.601.768 | 89.601.768 |
| 100. Attività fiscali | 6.713.818 | 9.225.684 |
| a) correnti | 467.153 | 1.765.333 |
| b) anticipate | 6.246.665 | 7.460.351 |
| 120. Altre attività | 350.608.473 | 315.459.327 |
| Totale dell'attivo | 24.713.574.509 | 22.340.391.478 |
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.278.872.115 | |
| a) debiti verso banche | 1.009.774.261 | |
| b) debiti verso la clientela | 22.269.097.854 | |
| Debiti verso banche (ex IAS 39 Voce 10) | 926.001.336 | |
| Debiti verso clientela (ex IAS 39 Voce 20) | 20.205.035.993 | |
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | 2.221.144 | |
| Passività finanziarie di negoziazione (ex IAS 39 Voce 40) | 2.616.556 | |
| 40. Derivati di copertura | 5.341.114 | 12.693.848 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 2.599.548 | (3.772.231) |
| 60. Passività fiscali | 12.183.994 | 10.233.645 |
| a) correnti | 12.183.994 | 10.233.645 |
| 80. Altre passività | 335.441.396 | 338.180.110 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 4.560.830 | 4.998.596 |
| 100. Fondi per rischi ed oneri: | 109.805.202 | 112.413.921 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 48.741 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 109.756.461 | 112.413.921 |
| 110. Riserve da valutazione | (9.793.542) | (8.340.274) |
| 130. Strumenti di capitale | 200.000.000 | - |
| 140. Riserve | 355.672.568 | 323.932.039 |
| 150. Sovrapprezzi di emissione | 1.934.113 | 1.934.113 |
| 160. Capitale | 200.773.450 | 200.545.404 |
| 170. Azioni proprie (-) | (13.959.749) | (365.178) |
| 180. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 227.922.326 | 214.283.600 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.713.574.509 | 22.340.391.478 |
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| VOCI | 2018 | 2017 |
| 10. Interessi attivi e proventi assimilati | 293.143.864 | 269.746.119 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 290.878.968 | |
| 20. Interessi passivi e oneri assimilati | (14.441.626) | (5.165.001) |
| 30. Margine di interesse | 278.702.238 | 264.581.118 |
| 40. Commissioni attive | 540.701.773 | 533.314.118 |
| 50. Commissioni passive | (266.873.807) | (263.230.692) |
| 60. Commissioni nette | 273.827.966 | 270.083.426 |
| 70. Dividendi e proventi simili | 8.094.622 | 54.580 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 43.833.406 | |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione (ex IAS 39 Voce 80) | 47.413.142 | |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | 170.678 | 19.195 |
| 100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: | 1.683.296 | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 17.451 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.665.845 | |
| Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: (ex IAS 39 voce 100) | 4.711.990 | |
| a) crediti | 3.951.003 | |
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | 760.987 | |
| 110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | (1.500.396) | |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (1.500.396) | |
| 120. Margine di intermediazione | 604.811.810 | 586.863.451 |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (3.527.646) | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (3.413.638) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (114.008) | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (ex IAS 39 Voce 130) | (18.042.404) | |
| a) crediti | (5.157.695) | |
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | (12.891.185) | |
| d) altre operazioni finanziarie | 6.476 | |
| 150. Risultato netto della gestione finanziaria | 601.284.164 | 568.821.047 |
| 160. Spese amministrative | (340.446.086) | (323.383.787) |
| a) spese per il personale | (84.431.588) | (78.852.608) |
| b) altre spese amministrative | (256.014.498) | (244.531.179) |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | (6.671.938) | (8.458.948) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 401.654 | |
| b) altri accantonamenti netti | (7.073.592) | (8.458.948) |
| 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (5.410.873) | (5.569.276) |
| 190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (4.959.091) | (4.799.956) |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 94.766.784 | 90.349.875 |
| 210. Costi operativi | (262.721.204) | (251.862.092) |
| 250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (161.161) | (507.788) |
| 260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 338.401.799 | 316.451.167 |
| 270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (110.479.473) | (102.167.567) |
| 280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 227.922.326 | 214.283.600 |
| 300. Utile (Perdita) d'esercizio | 227.922.326 | 214.283.600 |
| 2018 | 2017 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,38 | 0,35 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,37 | 0,35 |
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa, Parte C – Informazioni sul conto economico, Sezione 22.
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| VOCI | 2018 | 2017 |
| 10. Utile (Perdita) d'esercizio | 227.922.326 | 214.283.600 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto econonomico | ||
| 70. Piani a benefici definiti | 3.428.875 | (3.473.350) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | ||
| 140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (6.858.725) | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 Voce 100) | 1.927.465 | |
| 170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (3.429.850) | (1.545.885) |
| 180. Redditività complessiva (voce 10+170) | 224.492.476 | 212.737.715 |
| (Importi in euro) | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A LLOC A Z ION E R ISULT A T O ESER C IZ IO VA R IA Z ION I D ELL'ESER C IZ IO P R EC ED EN T E |
||||||||||||||
| OP ER A Z ION I SUL P A T R IM ON IO N ET T O | ||||||||||||||
| ESISTENZE AL 31.12.2017 | MODIFICA SALDI APERTURA | ESISTENZE AL 01.01.2018 | RISERVE | DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI | VARIAZIONI DI RISERVE | EMISSIONI NUOVE AZIONI | ACQUISTO AZIONI PROPRIE | DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI |
VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE |
DERIVATI SU PROPRIE AZIONI | STOCK OPTIONS | REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2018 |
PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2018 | |
| Capitale: | ||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 200.545.404 | 200.545.404 | 228.046 | 200.773.450 | ||||||||||
| b) altre azioni | ||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934.113 | 1.934.113 | 1.934.113 | |||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||
| a) di utili | 291.840.855 (4.868.257) 286.972.598 | 40.888.348 | (5.932.752) | (228.046) | 321.700.148 | |||||||||
| b) altre | 32.091.184 | 32.091.184 | 1.881.236 | 33.972.420 | ||||||||||
| Riserve da valutazione | (8.340.274) | 1.976.582 | (6.363.692) | (3.429.850) | (9.793.542) | |||||||||
| Strumenti di capitale | 200.000.000 | 200.000.000 | ||||||||||||
| Azioni proprie | (365.178) | (365.178) | 6.548.384 (20.142.955) | (13.959.749) | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio | 214.283.600 | 214.283.600 (40.888.348) | (173.395.252) | 227.922.326 | 227.922.326 | |||||||||
| Patrimonio netto | 731.989.704 | (2.891.675) 729.098.029 | - | (173.395.252) (5.932.752) 6.776.430 (20.142.955) | - 200.000.000 | - | 1.653.190 224.492.476 | 962.549.166 |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2018, complessivamente pari a 173.395.252,58 euro, corrisponde ad euro 0,285 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.
| (Importi in euro) | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A LLOC A Z ION E R ISULT A T O ESER C IZ IO P R EC ED EN T E |
VA R IA Z ION I D ELL'ESER C IZ IO | |||||||||||||
| OP ER A Z ION I SUL P A T R IM ON IO N ET T O | ||||||||||||||
| ESISTENZE AL 31.12.2016 | MODIFICA SALDI APERTURA | ESISTENZE AL 01.01.2017 | RISERVE | DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI | VARIAZIONI DI RISERVE | EMISSIONI NUOVE AZIONI | ACQUISTO AZIONI PROPRIE | DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI |
VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE |
DERIVATI SU PROPRIE AZIONI | STOCK OPTIONS | REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2017 |
PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2017 | |
| Capitale: | ||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 200.245.794 | 200.245.794 | 299.610 | 200.545.404 | ||||||||||
| b) altre azioni | ||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934.113 | 1.934.113 | 1.934.113 | |||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||
| a) di utili | 250.247.571 | 250.247.571 | 41.684.057 | 208.837 | (299.610) | 291.840.855 | ||||||||
| b) altre | 28.160.350 | 28.160.350 | 3.930.834 | 32.091.184 | ||||||||||
| Riserve da valutazione | (6.794.389) | (6.794.389) | (1.545.885) | (8.340.274) | ||||||||||
| Strumenti di capitale | ||||||||||||||
| Azioni proprie | (4.337.809) | (4.337.809) | 4.144.410 | (171.779) | (365.178) | |||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio | 211.843.794 | 211.843.794 | (41.684.057) | (170.159.737) | 214.283.600 | 214.283.600 | ||||||||
| Patrimonio netto | 681.299.424 | - | 681.299.424 | - | (170.159.737) | 208.837 4.444.020 | (171.779) | - | - | - | 3.631.224 | 212.737.715 | 731.989.704 |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2017, complessivamente pari a 170.159.736,60 euro, corrisponde ad euro 0,28 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" corrisponde alla quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria.
| IMPORTO A. ATTIVITÀ OPERATIVA 2018 2017 1. Gestione 334.930.310 361.197.723 - risultato d'esercizio (+/-) 227.922.326 214.283.600 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) 2.838.506 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (-/+) (ex IAS 39) (1.795.053) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (170.678) (19.195) - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 4.409.064 - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) (ex IAS 39) 10.052.616 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 10.369.964 10.369.232 - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 22.616.637 - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) (ex IAS 39) 22.691.175 - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 5.868.613 2.728.516 - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - - - altri aggiustamenti (+/-) 61.075.878 102.886.832 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (2.409.937.472) 669.013.589 - attività finanziarie detenute per la negoziazione 196.874 - attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) (3.192.436) - attività finanziarie designate al fair value - - - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 142.484.215 - attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla reddività complessiva 56.220.463 - attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) 246.011.519 - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.574.757.573) - crediti verso banche: a vista (ex IAS 39) - - crediti verso banche: altri crediti (ex IAS 39) 1.514.464.035 - crediti verso clientela (ex IAS 39) (1.108.949.383) (34.081.451) - altre attività 20.679.854 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 2.120.120.081 1.295.414.604 - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.138.095.178 - debiti verso banche: a vista (ex IAS 39) - - debiti verso banche: altri debiti (ex IAS 39) (175.626.539) - debiti verso clientela (ex IAS 39) 1.404.593.717 - titoli in circolazione (ex IAS 39) - - passività finanziarie di negoziazione (35.102) - passività finanziarie di negoziazione (ex IAS 39) 143.908 - passività finanziarie designate al fair value - - passività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) - - altre passività (17.939.995) 66.303.518 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 45.112.919 2.325.625.916 B. ATTIVITÀ D'INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - - - dividendi incassati su partecipazioni 8.000.000 - - vendite di attività materiali 92.518 256.331 - vendite di attività immateriali - - - vendite di rami d'azienda - - - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) - 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni (2.500.000) (500.000) (6.789.899) (7.083.818) - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali (5.754.738) (4.978.013) - acquisti di rami d'azienda - - - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) (2.430.228.291) Liquidità netta generata /assorbita dall'attività d'investimento (6.952.119) (2.442.533.791) C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA - emissione/acquisti di azioni proprie (13.366.525) 4.272.241 - emissione/acquisti strumenti di capitale 200.000.000 - - distribuzione dividendi e altre finalità (186.104.434) (174.394.920) Liquidità netta generata /assorbita dall'attività di provvista 529.041 (170.122.679) LIQUIDITÀ NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 38.689.841 (287.030.554) |
(Importi in euro) | |
|---|---|---|
| (Importi in euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| IMPORTO | ||||
| VOCI DI BILANCIO | 2018 | 2017 | ||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 1.950.529.450 | 2.284.274.859 | ||
| Liquidità totale netta generata / assorbita nell'esercizio | 38.689.841 | (287.030.554) | ||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 24.166.974 | (46.714.855) | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 2.013.386.265 | 1.950.529.450 |
(-) assorbita
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi) al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi), nonché nelle rispettive voci, ex IAS 39, 60 dell'attivo e 10 del passivo.
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio 2018 comprende:
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio precedente comprendeva:
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 285
| Parte A – Politiche contabili |
288 |
|---|---|
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale |
338 |
| Parte C – Informazioni sul conto economico |
384 |
| Parte D – Redditività complessiva |
404 |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura |
406 |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio |
454 |
| Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda |
459 |
| Parte H – Operazioni con parti correlate |
461 |
| Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali |
469 |
| Parte L – Informativa di settore |
477 |
Nota integrativa Parte A - Politiche contabili
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 287
| A.1 Parte generale | 289 |
|---|---|
| A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio | 304 |
| A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie | 326 |
| A.4 Informativa sul Fair value | 327 |
| A.5 Informativa sul c.d. "Day one profit/loss" | 334 |
Il presente Bilancio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 31 dicembre 2018, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2018.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio.
La redazione del presente Bilancio è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione (si rimanda alla Relazione sulla gestione consolidata) e dagli Allegati.
Inoltre, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.
Gli schemi di bilancio sono redatti in unità di euro mentre la nota integrativa, salvo quando diversamente indicato, è redatta in migliaia di euro; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente. Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
La Banca ha applicato la disposizione prevista al paragrafo 7.2.15 dell'IFRS 9 ed ai paragrafi E1 e E2 dell'IFRS 1 "First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards", secondo cui – ferma restando l'applicazione retrospettiva delle nuove regole di misurazione e rappresentazione richiesta dallo standard – non è vi è obbligo di rideterminazione dei valori di esercizi precedenti (comparativi) nel bilancio di prima applicazione del nuovo principio. Ferma restando l'informativa in merito alla riconciliazione tra i dati dell'ultimo bilancio approvato e i dati di apertura del primo bilancio redatto in applicazione del nuovo principio, sulla base delle nuove disposizioni contenute nel 5° aggiornamento della Circolare 262 emanato il 22 dicembre 2017, e alla relativa metodologia utilizzata contenuta nella sezione 4 – "Altri aspetti – La transizione all'IFRS 9 - Strumenti finanziari" della presente nota integrativa, gli schemi di cui sopra sono stati integrati, laddove diverse, delle voci contabili degli schemi di bilancio 2017 – come previsti dal 4° aggiornamento della Circolare 262 – presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39. Anche le tabelle presenti nella nota integrativa sono state integrate con le tabelle previste dal 4° aggiornamento della Circolare 262, presentando i relativi valori determinati secondo IAS 39, ove non è stato possibile riportare i dati comparativi dell'esercizio precedente per effetto del 5° aggiornamento sopra citato. Gli eventuali saldi di apertura presenti nelle tavole della Nota integrativa sono quelli rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
Infine, con riferimento ad alcune tabelle di Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, le circostanze sopra menzionate hanno determinato la scelta di non fornire il periodo di confronto per alcune tabelle il cui contenuto risultava non comparabile a quelle del periodo precedente.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle di nota integrativa dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il presente Bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità della Banca di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 4 – "Altri aspetti", con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni, e alla successiva Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio al 31 dicembre 2018.
Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2018 è stato approvati dal Consiglio di Amministrazione del 5 febbraio 2019, che ne ha autorizzato la diffusione pubblica, anche ai sensi dello IAS10.
Nel corso dell'esercizio 2018 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2018:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca al 31 dicembre 2018, ad eccezione del principio contabile IFRS 9 che prevede nuovi requirement in materia di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, per i cui dettagli si rimanda a quanto più sotto illustrato, e, nella misura in cui più sotto descritto, del nuovo principio contabile IFRS 15 e relativi chiarimenti.
Nel corso dell'esercizio 2018, inoltre, sono stati omologati dalla Commissione Europea i seguenti emendamenti ai principi ed interpretazioni contabili applicabili obbligatoriamente ai bilanci relativi ai periodi che iniziano il, o dopo il, 1° gennaio 2019:
Tali principi ed emendamenti non sono stati applicati in via anticipata dalla Banca.
Per quanto riguarda il principio IFRS 16 - Leasing (Reg. UE 2017/1986) omologato dalla Commissione Europea nel 2017, si rinvia a quanto più sotto riportato.
Al 31 dicembre 2018, infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
A marzo 2018, inoltre, lo IASB ha pubblicato la versione rivista del Conceptual Framework for Financial Reporting.
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non significativi; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono tuttora da completare.
Come già in precedenza indicato, in data 22 dicembre 2017 è stato emanato il 5° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" che ha recepito i principi contabili internazionali IFRS 9 "Financial Instruments" e IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers" e le conseguenti modifiche introdotte in altri principi contabili internazionali, tra cui l'IFRS 7 "Financial Instruments: Disclosures". Si precisa, inoltre, che il medesimo aggiornamento ha previsto che gli accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio siano esposti nella voce del passivo di bilancio 100. "Fondi per rischi e oneri" in luogo della precedente voce del passivo di bilancio, prevista dal 4° aggiornamento della Circolare 262, 100. "Altre passività" e che le attività materiali oggetto di contabilizzazione secondo quanto previsto da IAS 2 siano iscritte nella voce dell'attivo di bilancio 80. "Attività materiali".
Il principio contabile IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti è stato pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea il 22 settembre 2016 con il Regolamento UE 2016/1905.
Il principio sostituisce lo IAS 18 – Revenue e lo IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues - Barter Transactions Involving Advertising Services a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2018.
Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi secondo due approcci alternativi ("point in time" o "over time") da applicarsi a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello di analisi delle transazioni, focalizzato sul trasferimento del controllo, sono:
Per valutare gli impatti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 15 sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca, tenuto altresì conto dei chiarimenti sul principio pubblicati dallo IASB nell'aprile 2016 ed omologati dall'Unione Europea in data 6 novembre 2017, è stata effettuata un'analisi del piano dei conti con riferimento alle voci di ricavo della Banca che rientrano nell'ambito di applicazione del Principio, identificate nella Voce 40. "Commissioni attive" e Voce 200. "Altri oneri/proventi di gestione" (limitatamente agli "Altri proventi") del conto economico.
Le analisi effettuate, sulla base della documentazione contrattuale e di altre evidenze che comprovano il rispetto di definite pratiche commerciali quando i contratti non specificano modalità e tempistiche di pagamento, hanno evidenziato che il trattamento contabile delle principali fattispecie di ricavi rivenienti da contratti con clienti (comprese le controparti istituzionali) era già in linea con le previsioni del nuovo principio e, di conseguenza, in applicazione dello stesso a partire dal 1° gennaio 2018, non sono emersi impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca. Le modifiche attengono invece il maggior dettaglio informativo richiesto dal principio e dalle relative declinazioni previste dalla Banca d'Italia nel sopracitato 5° aggiornamento della Circolare 262; il principio, infatti, prescrive uno specifico set informativo sulla natura, l'ammontare, la tempistica ed il grado di incertezza dei ricavi, nonché sui flussi di cassa rivenienti dai contratti con la clientela.
In particolare, la Banca ha analizzato la documentazione contrattuale a disposizione al fine di verificare:
I costi rilevati per ottenere i contratti con i clienti, che la Banca non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto, sono rilevati come attività e ammortizzati a conto economico sistematicamente e coerentemente con la rilevazione dei ricavi relativi al trasferimento ai clienti dei beni o servizi ai quali i suddetti costi si riferiscono.
Dalle analisi effettuate non sono emersi contratti che prevedano la presenza di un corrispettivo non monetario.
A partire dal 1° gennaio 2018 FinecoBank applica il principio contabile IFRS 9 Strumenti finanziari.
Il progetto di transazione al nuovo principio, in coordinamento con analogo progetto condotto a livello di Gruppo UniCredit e sviluppato con il coinvolgimento delle funzioni di riferimento della Banca e, da ultimo, del Consiglio di Amministrazione, è stato organizzato attraverso specifici workstream, e in particolare:
Si evidenzia che il nuovo principio contabile:
41 Si precisa che FinecoBank, alla data di FTA e alla data del 31 dicembre 2018, non detiene proprie passività finanziarie valutate al fair value.
Per effetto dell'entrata in vigore dell'IFRS 9, la Banca ha proceduto a riclassificare le attività e le passività finanziarie esistenti al 1° gennaio 2018 nelle categorie previste dal nuovo principio contabile.
In proposito, si precisa che tale classificazione è basata sul business model e sulle caratteristiche dei relativi flussi di cassa contrattuali; per la classificazione degli strumenti finanziari nelle nuove categorie previste dal principio contabile l'analisi è stata condotta attraverso la mappatura delle attività finanziarie che compongono il bilancio della Banca e l'assegnazione a ciascuna di esse di uno specifico business model.
In proposito, si precisa che alle attività finanziarie che compongono il portafoglio bancario della Banca sono stati assegnati modelli di business "Held to collect" o "Held to collect and sell" in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover degli strumenti finanziari. Alle attività finanziarie che compongono il portafoglio di negoziazione è stato assegnato un modello di business "Altri business model" al fine di riflettere le intenzioni di trading.
Ai fini della classificazione degli strumenti finanziari nelle nuove categorie previste da IFRS 9, l'analisi del business model trova necessario complemento nell'analisi dei flussi contrattuali (c.d. "SPPI Test"). A tal proposito, coerentemente ed in allineamento con la Capogruppo UniCredit S.p.A., la Banca ha sviluppato sistemi e processi atti ad analizzare il portafoglio di titoli di debito e finanziamenti in essere al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali consentono la valutazione al costo ammortizzato (Held to collect – HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Held to collect and sell – HTCS).
L'analisi in oggetto è stata effettuata sia contratto per contratto sia tramite definizione di appositi cluster in base alle caratteristiche delle operazioni e con l'utilizzo di un apposito tool, sviluppato internamente ("SPPI Tool") per analizzare le caratteristiche dei contratti rispetto ai requisiti dell'IFRS 9.
Per maggiori chiarimenti in merito all'applicazione delle regole soprammenzionate si rimanda alla Parte A.2 – "Parte relativa alle principali voci di bilancio" della presente nota integrativa.
Con riferimento alle riclassificazioni degli strumenti finanziari operate per dare effetto al nuovo principio contabile, le seguenti tabelle riportano separatamente per le attività e le passività finanziarie:
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO IAS 39 | VOCI DI BILANCIO IFRS 9 | ||||||||||
| ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO | |||||||||||
| VALORE CONTABILE 31.12.2017 IAS 39 |
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE |
DESIGNATE AL FAIR VALUE | ATTIVITÀ FINANZIARIE | ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE AL FAIR VALUE |
|||||||
| A | B | C | A | B | C | A | B | C | |||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 10.879 | 8.827 | - | 8.827 | - | - | - | 2.052 | - | 2.052 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.047.689 | - | - | - | - | - | - | 5.218 | - | 5.218 | |
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 4.826.390 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Crediti verso banche | 13.877.651 | - | - | - | - | - | - | 532.584 | 19.338 | 551.922 | |
| Crediti verso clientela | 2.129.219 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 8.827 | - | 8.827 | - | - | - | 539.854 | 19.338 | 559.192 |
Legenda
A: Riclassificazione del valore di bilancio ex IAS 39
B: Cambiamento nella misurazione
C: Nuovo valore di bilancio ex IFRS 9
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO IAS 39 | VOCI DI BILANCIO IFRS 9 | |||||||||||
| VALORE | ATTIVITÀ FINANZIARIE | ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO | ||||||||||
| CONTABILE 31.12.2017 IAS 39 |
VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA |
CREDITI VERSO BANCHE | CREDITI VERSO CLIENTELA | |||||||||
| A | B | C | A | B | C | A | B | C | ||||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 10.879 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 1.047.689 | 1.042.471 | - | 1.042.471 | - | - | - | - | - | - | ||
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 4.826.390 | - | - | - | - | - | - | 4.826.390 | (469) | 4.825.921 | ||
| Crediti verso banche | 13.877.651 | - | - | - | 13.345.067 | (12.595) | 13.332.472 | - | - | - | ||
| Crediti verso clientela | 2.129.219 | - | - | - | - | - | - | 2.129.219 | (691) | 2.128.528 | ||
| Totale | 1.042.471 | - | 1.042.471 | 13.345.067 | (12.595) | 13.332.472 | 6.955.609 | (1.160) | 6.954.449 |
Di seguito si riportano i dettagli delle classificazioni effettuate:
Di seguito si riportano i dettagli delle rettifiche ai saldi iniziali apportate in data 1° gennaio 2018 per effetto del cambiamento della classificazione e misurazione:
42 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
43 Trattandosi di un titolo scaduto in data 31 dicembre 2017 e rimborsato alla pari il giorno 2 gennaio 2018, non sono state rilevate rettifiche di fair value in sede di first time adoption.
44 Si precisa che il titolo UniCredit valutato al fair value in sede di transizione all'IFRS 9 è stato peraltro oggetto di ristrutturazione in data 2 gennaio 2018, incorporando nel titolo ristrutturato le caratteristiche contrattuali del relativo contratto derivato utilizzato fino a tale data per la copertura del rischio di tasso d'interesse. La Banca ha pertanto effettuato la derecognition del vecchio strumento finanziario iscritto al 31 dicembre 2017 e ha rilevato il nuovo strumento finanziario le cui caratteristiche consentono il superamento del Test SPPI e la conseguente classificazione dello stesso fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO IAS 39 | VOCI DI BILANCIO IFRS 9 | |||||||||
| VALORE | PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO | |||||||||
| CONTABILE | ||||||||||
| 31.12.2017 | DEBITI VERSO BANCHE DEBITI VERSO CLIENTELA |
TITOLI IN CIRCOLAZIONE | ||||||||
| IAS 39 | A | B | C | A | B | C | A | B | C | |
| Debiti verso banche | 926.001 | 926.001 | - | 926.001 | - | - | - | - | - | - |
| Debiti verso clientela | 20.205.036 | - | - | - | 20.205.036 | - | 20.205.036 | - | - | - |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.617 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Derivati di copertura | 12.694 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 926.001 | - | 926.001 | 20.205.036 | - | 20.205.036 | - | - | - |
Legenda
A: Riclassificazione del valore di bilancio ex IAS 39
B: Cambiamento nella misurazione
C: Nuovo valore di bilancio ex IFRS 9
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BILANCIO IAS 39 | VOCI DI BILANCIO IFRS 9 | |||||||||
| VALORE CONTABILE 31.12.2017 |
PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE |
PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE |
DERIVATI DI COPERTURA | |||||||
| IAS 39 | A | B | C | A | B | C | A | B | C | |
| Debiti verso banche | 926.001 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti verso clientela | 20.205.036 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività finanziarie di negoziazione | 2.617 | 2.617 | - | 2.617 | - | - | - | - | - | - |
| Derivati di copertura | 12.694 | 9.320 | - | 9.320 | - | - | - | 3.374 | - | 3.374 |
| Totale | 11.937 | - | 11.937 | - | - | - | 3.374 | - | 3.374 |
La riclassificazione delle Passività finanziarie evidenzia una sostanziale continuità delle classificazioni applicate in base all'IFRS 9 rispetto a quelle applicate in base allo IAS 39 pur tenuto conto delle differenze di denominazione delle diverse voci di bilancio previste dal 5° Aggiornamento della Circolare 262.
Si precisa tuttavia che si è provveduto alla riclassifica nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del fair value del derivato di copertura del rischio tasso del titolo UniCredit con cedola in arrears precedentemente citato, per un importo di 9,3 milioni di euro.
Nelle tabelle sotto riportate sono esposti:
| 1° GENNAIO 2018 | ||||
|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE IFRS 9 | POST | |||
| VOCI DELL'ATTIVO | 31 DICEMBRE 2017 | RETTIFICHE IFRS 9 IMPAIRMENT |
CLASSIFICAZIONE E VALUTAZIONE |
APPLICAZIONE IFRS 9 |
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 613 | 613 | ||
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 548.682 | - | - 19.338 |
568.020 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 8.827 | - | 8.827 | |
| 539.854 | - | - 19.338 |
559.192 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | |||
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||||
| complessiva | 1.042.471 | - | - | 1.042.471 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 20.300.677 | (13.756) | - | 20.286.921 |
| a) crediti verso banche | 13.345.067 | (12.595) | - | 13.332.472 |
| b) crediti verso clientela | 6.955.610 | (1.161) | - | 6.954.449 |
| 50. Derivati di copertura | 458 | - | - | 458 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie | ||||
| oggetto di copertura generica (+/-) | 9.590 | - | (9.929) | (339) |
| 70. Partecipazioni | 500 | - | - | 500 |
| 80. Attività materiali | 15.205 | - | - | 15.205 |
| 90. Attività immateriali | 97.511 | - | - | 97.511 |
| di cui | ||||
| avviamento - |
89.602 | - | - | 89.602 |
| 100. Attività fiscali | 9.226 | 909 | (1.519) | 8.616 |
| a) correnti | 1.765 | - | - | 1.765 |
| b) anticipate | 7.460 | 909 | (1.519) | 6.850 |
| 120. Altre attività | 315.459 | - | - | 315.459 |
| Totale dell'attivo | 22.340.391 | (12.847) | 7.890 | 22.335.434 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° GENNAIO 2018 | ||||
| RETTIFICHE IFRS 9 | POST | |||
| RETTIFICHE IFRS 9 | CLASSIFICAZIONE | APPLICAZIONE | ||
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 31 DICEMBRE 2017 | IMPAIRMENT | E VALUTAZIONE | IFRS 9 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 21.131.037 | - | - | 21.131.037 |
| a) debiti verso banche | 926.001 | - | - | 926.001 |
| b) debiti verso la clientela | 20.205.036 | - | - | 20.205.036 |
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | 11.936 | - | - | 11.936 |
| 40. Derivati di copertura | 3.375 | - | - | 3.375 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura | ||||
| generica (+/-) | (3.772) | - | - | (3.772) |
| 60. Passività fiscali | 10.234 | (3.032) | 516 | 7.718 |
| a) correnti | 10.234 | (3.032) | 516 | 7.718 |
| 80. Altre passività | 338.178 | - | - | 338.178 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 4.999 | - | - | 4.999 |
| 100. Fondi per rischi ed oneri: | 112.414 | 451 | - | 112.865 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | - | 451 | - | 451 |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 112.414 | - | - | 112.414 |
| 110. Riserve da valutazione | (8.340) | 62 | 1.914 | (6.364) |
| 140. Riserve | 323.932 | (10.328) | 5.460 | 319.064 |
| 150. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | 1.934 |
| 160. Capitale | 200.545 | - | - | 200.545 |
| 170. Azioni proprie (-) | (365) | - | - | (365) |
| 180. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 214.284 | - | - | 214.284 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 22.340.391 | (12.847) | 7.890 | 22.335.434 |
Con riferimento all'impairment, la seguente tabella illustra l'esposizione lorda e le rettifiche di valore al 1° gennaio 2018 suddivise per voce di bilancio e per stadio di classificazione. Si precisa che l'esposizione lorda della voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" corrisponde all'importo di bilancio, in quanto tali attività finanziarie sono valutate al fair value e le relative rettifiche di valore sono rilevate in aumento della voce del passivo di bilancio IFRS 9 110. "Riserve di valutazione".
Le esposizioni fuori bilancio si riferiscono agli impegni e alle garanzie rilasciate che sono soggetti alle regole di svalutazione dell'IFRS 9.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ESPOSIZIONE LORDA | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE | |||||
| STAGE 1 | STAGE 2 | STAGE 3 | ||||
| Voce 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla | ||||||
| reddività complessiva | 1.042.471 | - | - | (93) | - | - |
| - Titoli di debito | 1.042.466 | - | - | (93) | - | - |
| - Titoli di capitale | 5 | - | - | - | - | - |
| Voce 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 20.297.444 | 11.454 | 23.723 | (18.692) | (5.964) | (21.043) |
| - Titoli di debito | 15.132.717 | - | - | (10.193) | - | - |
| - Crediti verso banche | 3.038.741 | - | - | (2.872) | - | - |
| - Crediti verso clientela | 2.125.986 | 11.454 | 23.723 | (5.627) | (5.964) | (21.043) |
| Esposizioni fuori bilancio | 2.581.092 | 404 | - | (450) | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI DI BI LANCI O I AS 3 9 | VOCI DI BI LANCI O I FRS 9 | |||||||||||
| ATTI VI TÀ FI NANZI ARI E VALUTATE AL FAI R VALUE | ATTI VI TÀ FI NANZI ARI E VALUTATE AL COS TO AM M ORTI ZZATO | |||||||||||
| CON I M P ATTO S ULLA REDDI TI VI TÀ COM P LES S I VA | CREDI TI VERS O BANCHE | CREDI TI VERS O CLI ENTELA | ||||||||||
| FONDO S VALUTAZI ONE ( EX I AS 3 9 ) |
CAM BI AM ENTO NELLA M I S URAZI ONE |
FONDO S VALUTAZI ONE ( EX I FRS 9 ) |
FONDO S VALUTAZI ONE ( EX I AS 3 9 ) |
CAM BI AM ENTO NELLA M I S URAZI ONE |
FONDO S VALUTAZI ONE ( EX I FRS 9 ) |
FONDO S VALUTAZI ONE ( EX I AS 3 9 ) |
CAM BI AM ENTO NELLA M I S URAZI ONE |
FONDO S VALUTAZI ONE ( EX I FRS 9 ) |
||||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| - titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Attività finanziarie | ||||||||||||
| disponibili per la vendita | - | (93) | (93) | - | - | - | - | - | - | |||
| - titoli di debito | - | (93) | (93) | - | - | - | - | - | - | |||
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Attività finanziarie detenute | ||||||||||||
| sino alla scadenza | - | - | - | - | - | - | - | (470) | (470) | |||
| - titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | (470) | (470) | |||
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Crediti verso banche | - | - | - | - | (12.595) | (12.595) | - | - | - | |||
| - titoli di debito | - | - | - | - | (9.723) | (9.723) | - | - | - | |||
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | (2.872) | (2.872) | - | |||||
| Crediti verso clientela | - | - | - | - | - | - | (32.534) | (100) | (32.634) | |||
| - titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| - finanziamenti e crediti | - | - | - | - | - | - | (32.534) | (100) | (32.634) | |||
| Totale | - | (93) | (93) | - | (12.595) | (12.595) | (32.534) | (570) | (33.104) |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ESPOSIZION I PER FOR M IN G | ESPOSIZION I N ON PER FOR M IN G | |||||
| FON D O SV A LU TA ZION E ( EX IA S 3 9 ) |
C A M B IA M EN TO N ELLA M ISU R A ZION E |
FON D O SV A LU TA ZION E ( EX IFR S 9 ) |
FON D O SV A LU TA ZION E ( EX IA S 3 9 ) |
C A M B IA M EN TO N ELLA M ISU R A ZION E |
FON D O SV A LU TA ZION E ( EX IFR S 9 ) |
|
| Voce 30. Attività finanziarie valutate al fair value con | ||||||
| impatto sulla reddività complessiva | - | (93) | (93) | - | - | - |
| - Titoli di debito | - | (93) | (93) | - | - | - |
| - Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - |
| Voce 40. Attività finanziarie valutate al costo |
||||||
| ammortizzato | (11.074) | (13.582) | (24.656) | (21.460) | 417 | (21.043) |
| - Titoli di debito | - | (10.193) | (10.193) | - | - | |
| - Crediti v erso banche | - | (2.872) | (2.872) | - | - | |
| - Crediti v erso clientela | (11.074) | (517) | (11.591) | (21.460) | 417 | (21.043) |
| Esposizioni fuori bilancio | - | (450) | (450) | - | - | - |
Si precisa che la colonna "Cambiamento nella misurazione" comprende anche la riduzione del fondo di svalutazione relativo agli interessi di mora, pari a circa 0,6 milioni di euro e riconducibile principalmente ai crediti in sofferenza. A partire dal 1° gennaio 2018, infatti, gli interessi di mora vengono rilevati nel valore lordo solo se non sono state registrate rettifiche di valore sulle esposizioni originarie e sono stati ritenuti dalla banca recuperabili. In precedenza gli interessi di mora venivano rappresentati sia nelle esposizioni lorde sia nel relativo fondo di svalutazione.
Come dettagliato in precedenza, l'adozione dell'IFRS 9 ha determinato un impatto negativo complessivo sul patrimonio netto per un ammontare pari a -2,9 milioni di euro (-4,8 milioni di euro al lordo dell'effetto fiscale), di cui -4,9 milioni di euro rilevati nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 140. "Riserve" e +2 milioni di euro rilevati nella voce del passivo di bilancio IFRS 9 110. "Riserve da valutazione", in particolare:
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Di seguito si riporta il patrimonio netto di chiusura al 31 dicembre 2017 e il patrimonio netto di apertura al 1° gennaio 2018.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 31 DICEMBRE 2017 | RETTIFICHE IFRS 9 | 1° GENNAIO 2018 | |
| 1. Capitale | 200.545 | - | 200.545 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 323.932 | (4.868) | 319.064 |
| - di utili | 291.841 | (4.868) | 286.973 |
| a) legale | 40.109 | - | 40.109 |
| b) azioni proprie | 365 | - | 365 |
| c) altre | 251.367 | (4.868) | 246.499 |
| - altre | 32.091 | - | 32.091 |
| 4. Strumenti di capitale | - | - | - |
| 5. (Azioni proprie) | (365) | - | (365) |
| 6. Riserve da valutazione | (8.340) | 1.976 | (6.364) |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio | 214.284 | - | 214.284 |
| Totale | 731.990 | (2.892) | 729.098 |
L'applicazione dell'IFRS 9 ha determinato una riduzione del CET1 corrispondente alla riduzione del patrimonio netto contabile della Banca, mentre non sono stati rilevati impatti significativi nella determinazione delle attività di rischio ponderate e nell'esposizione ai fini della leva finanziaria.
In data 27 dicembre 2017 è stato pubblicato il Regolamento UE 2017/2395 che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda le disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri e per il trattamento delle grandi esposizioni di talune esposizioni del settore pubblico denominate nella valuta nazionale di uno Stato membro. In particolare, il Regolamento ha introdotto l'articolo 473 bis che prevede, come opzione, la possibilità per le istituzioni finanziarie di adottare un regime transitorio che consente di reintegrare a CET1 le rettifiche conseguenti all'adozione del modello di impairment secondo il nuovo principio contabile, con un meccanismo a scalare (c.d. "phase-in") lungo un periodo di 5 anni a partire dal 2018.
FinecoBank, coerentemente con la scelta effettuata dal Gruppo UniCredit, non ha adottato tale regime transitorio.
In data 9 novembre 2017 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2017/1986 della Commissione del 31 ottobre 2017 che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'International Financial Reporting Standard 16.
L'IFRS16, applicabile a partire dal 1° gennaio 2019 (con facoltà di applicazione anticipata nel 2018 – congiuntamente all'applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 - di cui la Banca non si è avvalsa), sostituisce l'attuale set di principi contabili internazionali e interpretazioni sul leasing e, in particolare, lo IAS17. Il principio fornisce una nuova definizione di leasing ed introduce un criterio basato sul controllo ("right of use" o "diritto d'uso") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e il diritto di dirigere (vale a dire controllare) l'uso del bene.
Il principio conferma la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario con riferimento al modello contabile che deve applicare il locatore: un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà di un'attività sottostante; un leasing è classificato come operativo se, sostanzialmente, non trasferisce tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà di un'attività sottostante.
Con riferimento invece al modello contabile da applicarsi da parte del locatario, il nuovo principio prevede che, per tutte le tipologie di leasing anche operativo, debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto d'uso del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto.
Al momento dell'iscrizione iniziale detta attività è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività sarà valutata in base a quanto previsto per le attività materiali e immateriali da IAS 38, IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.
In tale ambito, la Banca ha condotto le attività finalizzate a garantire la piena conformità con il nuovo principio contabile, in particolar modo con riferimento al calcolo e alla contabilizzazione del diritto di utilizzo e dell'associata passività di leasing, aspetti che rappresentano la principale discontinuità rispetto al modello contabile previsto da IAS17, completando l'assessment preliminare dei potenziali impatti alla data di transizione (1° gennaio 2019).
Le attività relative allo sviluppo di regole, principi e sistemi IT atte a garantire il corretto calcolo delle nuove attività e passività, la loro misurazione successiva e la determinazione dei correlati effetti a conto economico, sono in fase di finalizzazione.
La Banca, coerentemente con le scelte effettuate dalla Capogruppo UniCredit S.p.A., ha deciso di non rideterminare i dati contaabili relativi a esercizi precedenti (comparativi) e di applicare il principio retroattivamente contabilizzando nel patrimonio netto alla data del 1° gennaio 2019 l'effetto cumulato derivante dall'applicazione iniziale, come previsto dal principio stesso (transizione con metodo retrospettivo modificato). Per le finalità di First Time Adoption, il valore della passività finanziaria sarà pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione e il valore del diritto di utilizzo sarà uguale a quello della suddetta passività finanziaria maggiorata dei risconti attivi relativi al leasing stesso, rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale (il presente bilancio al 31 dicembre 2018).
Ai fini del calcolo del debito per leasing e dell'associato "diritto d'uso", la Banca e la sua controllata procedono all'attualizzazione dei canoni futuri ad un appropriato tasso di interesse. In tale ambito i futuri canoni da attualizzare sono determinati alla luce delle previsioni dei contratti di locazione e calcolati al netto della componente IVA, pur essendo la stessa indetraibile per la Banca, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo.
La Banca ha identificato i contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio, rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dall'azienda e dei negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre a contratti di locazione di macchinari e autovetture.
In conformità con le regole del principi o, che concede esenzioni al riguardo, e coerentemente con le scelte effettuate dalla Capogruppo UniCredit S.p.A., sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), i leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "Short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da software). Per tali contratti, i relativi canoni saranno rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Si precisa che il contratto di affitto dell'immobile sito in Milano, Piazza Durante 11, presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sarà qualificato in sede di prima applicazione del principio come "Short term lease" e quindi escluso dall'ambito di applicazione dell'IFRS 16, in quanto in data 31 gennaio 2019 la Banca ha perfezionato l'operazione di acquisto dell'immobile determinando la contestuale risoluzione del contratto di locazione.
La Banca ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto che rientra nell'ambito di applicazione, considerando il periodo non annullabile durante il quale la stessa ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che potessero modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In particolare, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte del locatario di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo, la durata del leasing è determinata considerando elementi quali la durata del primo periodo, l'esistenza di eventuali piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché ogni altra circostanza indicativa dell'esistenza della ragionevole certezza del rinnovo.
L'IFRS 16 prevede che alla data di decorrenza del contratto il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.
La natura dei contratti stipulati dalla Banca, che rientrano nel perimetro di applicazione del principio, rappresentati principalmente da contratti di affitto di immobili, non consentono di ricavare il tasso implicito in ogni contratto e per questo motivo l'attualizzazione viene effettuata utilizzando il tasso di finanziamento marginale. Quest'ultimo è determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.
Dal momento che FinecoBank non ha emesso propri strumenti di debito, il tasso applicato è il tasso di provvista senior secured di UniCredit S.p.A., considerando che la Capogruppo applica tale tasso per finanziarie le società del perimetro Italia.
Per effetto delle nuove regole di contabilizzazione previste dall'IFRS 16 dal punto di vista del locatore, alla data di prima applicazione sono attesi impatti sulla situazione patrimoniale della Banca derivanti dall'iscrizione nell'attivo di bilancio di attività che rappresentano il diritto d'uso dei beni oggetto di locazione e, contestualmente, nel passivo di bilancio di debiti finanziari relativamente ai canoni da pagare previsti dai contratti in essere; nessun impatto è stato rilevato nel patrimonio netto.
In particolare, l'applicazione dell'IFRS 16 determinerà un incremento dell'attivo di bilancio pari a circa 63,5 milioni di euro e un incremento degli RWA individuali il cui effetto può essere stimato, in via preliminare, in 55 basis point sul CET1 individuale della Banca al 31 dicembre 2018.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha provveduto nell'aprile 2016 alla ristrutturazione dell'intervento di sostegno che il FITD aveva operato nel luglio 2014 a favore di Banca Tercas; tale intervento non comportò ulteriori oneri per le banche aderenti. Successivamente la dotazione finanziaria dello Schema Volontario fu incrementata fino a 700 milioni di euro (16,8 milioni di euro riferibili, come impegno, a FinecoBank S.p.A.).
In tale ambito, nel mese di giugno 2016 lo Schema Volontario deliberò un intervento a favore di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), in relazione all'aumento di capitale dalla stessa deliberato in data 8 giugno 2016 per circa 280 milioni di euro. In data 30 settembre 2016 l'impegno proquota riferibile a FinecoBank S.p.A. si tradusse in un esborso monetario che comportò, secondo quanto indicato d banca d'Italia, il riconoscimento in bilancio di strumenti di capitale classificati – in base al pre-vigente principio contabile IAS 39 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" per un ammontare di 6,7 milioni di euro (coerente con l'esborso monetario). La valutazione degli strumenti al 31 dicembre 2016 in base ad un modello interno riveniente dall'applicazione del metodo dei multipli di borsa su un paniere di banche, integrato da stime relative al portafoglio creditizio della Cassa di Risparmio di Cesena e delle connesse esigenze/fabbisogni patrimoniali, ne comportò l'integrale svalutazione.
Nel mese di settembre 2017, per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) (approvato dal Consiglio di gestione dello Schema Volontario e basato su un aumento di capitale di 464 milioni di euro e sulla sottoscrizione di titoli rivenienti dalla cartolarizzazione degli NPL delle suddette banche per 170 milioni di euro), il Fondo deliberò un incremento della propria dotazione patrimoniale fino a 795 milioni di euro in conseguenza della quale la quota di impegno riferibile a FinecoBank S.p.A. divenne pari a 13,3 milioni di euro al netto dei contributi di cui sopra già versati. Successivamente, nello stesso mese, FinecoBank versò 1,4 milioni di euro, come richiesto dal Fondo, a fronte della parte di intervento relativa all'aumento di capitale di Carim e Carismi. Nel mese di dicembre 2017 FinecoBank versò ulteriori 12,2 milioni di euro (7,5 milioni di euro destinati alla ricapitalizzazione delle banche e 4,7 milioni di euro destinati alla sottoscrizione dei titoli della cartolarizzazione). A seguito di questi versamenti, l'impegno residuo di FinecoBank verso lo Schema Volontario risultò sostanzialmente azzerato (pari a 0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
I versamenti effettuati nel corso del 2017 a fronte della ricapitalizzazione delle banche hanno comportato, analogamente ai precedenti, il riconoscimento in bilancio di strumenti di capitale classificati – in base al pre-vigente principio contabile IAS39 – quali "Attività finanziarie disponibili per la vendita" per un ammontare complessivo pari a 8,9 milioni di euro, interamente cancellati nel bilancio 2017 in quanto ritenuti non recuperabili per effetto dell'avvenuta cessione delle banche a Credit Agricole CariParma ad un prezzo simbolico.
Per quanto riguarda invece il versamento inerente a quota di intervento relativa alla sottoscrizione da parte dello Schema Volontario dei titoli Junior e Mezzanine della cartolarizzazione (4,7 milioni di euro per FinecoBank), il valore di iscrizione dei corrispondenti strumenti di capitale è stato rettificato nel bilancio 2017 per allinearlo al fair value dei titoli fornito dallo Schema Volontario stesso (0,7 milioni di euro per FinecoBank) risultante dalle analisi dell'advisor incaricato dal FITD delle valutazioni dei crediti sottostanti i sopra citati titoli Junior e Mezzanine, elaborate in funzione delle evidenze di un modello Discounted Cash Flow basato sulle previsioni di recupero elaborate dagli special servicer.
Relativamente a tali strumenti di capitale, classificati alla voce "20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", a seguito dell'avvenuto aggiornamento della valutazione pervenuta dallo Schema Volontario (risultante dalle analisi dell'advisor incaricato), alla data del 31 dicembre 2018 è stata rilevata un'ulteriore rettifica di valore pari a 0,2 milioni di euro.
In data 30 novembre 2018, l'Assemblea delle banche aderenti allo Schema Volontario ha deciso di intervenire a favore di Banca Carige S.p.A. mediante sottoscrizione di un prestito subordinato Tier 2 (per un ammontare massimo pari a 320 milioni di euro) da emettersi da parte della Banca Carige S.p.A. stessa e destinato alla conversione in capitale nella misura necessaria a consentire un aumento di capitale previsto in 400 milioni di euro.
Alla medesima data, nel quadro dell'accordo appositamente stipulato con lo Schema Volontario, Banca Carige S.p.A. ha emesso obbligazioni per 320 milioni di euro, dei quali 318,2 milioni di euro sono stati sottoscritti direttamente dallo stesso Schema Volontario. Le obbligazioni sono state emesse alla pari (100% del valore nominale), cedola a tasso fisso pari al 13% e durata di 10 anni (scadenza 30 novembre 2028). Tuttavia, come previsto dal relativo Term Sheet, dato il mancato conferimento - entro il 22 dicembre 2018 - da parte dell'Assemblea Straordinaria di Banca Carige S.p.A. della delega al Consiglio di Amministrazione, anche ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, per aumentare a pagamento il capitale sociale per un importo massimo complessivo, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, pari a 400 milioni di euro, con effetto retroattivo a decorrere dalla suddetta data di emissione gli interessi sull'importo in linea capitale delle obbligazioni in essere di tempo in tempo, maturano al tasso fisso nominale lordo del 16%.
Con riferimento al suddetto intervento, il contributo di FinecoBank richiesto dallo Schema Volontario è stato pari a circa 9,5 milioni di euro ed è stato rilebvato, all'atto del suo versamento nel mese di dicembre, come uno strumento finanziario classificato – in base al vigente principio contabile IFRS 9 ed in continuità con quanto effettuato in sede di transizione al principio al 1° gennaio 2018 per gli strumenti rilevati a fronte dei precedenti versamenti allo Schema Volontario - alla voce 20. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, al 31 dicembre 2018 il fair value dello strumento è stato determinato dalla Banca utilizzando modelli interni (basati sulle metodologie Discounted Cash Flow e Multipli di Mercato), avendo anche a riferimento la valutazione effettuata dall'advisor incaricato dal FITD nell'ambito degli adempimenti connessi alla formazione del Rendiconto 2018 dello Schema Volontario ed inviato dal FITD stesso alle banche aderenti e tenendo in considerazione le significative condizioni di incertezza presenti e future riguardo l'istituzione creditizia emittente. Nel bilancio 2018 è stata rilevata un'ulteriore rettifica di valore pari a 2,8 milioni di euro.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes – DGS), con comunicazione del 6 dicembre 2018, il Fondo Interbancario di Tutela dei depositi ha comunicato che in applicazione di un criterio uniforme di ripartizione delle contribuzioni ordinarie negli anni di accumulo, l'importo complessivamente dovuto dalle banche consorziate per l'esercizio 2018 risulterebbe pari a 538,7 milioni di euro. La normativa europea e nazionale, tuttavia, definisce un livello obiettivo finale, consentendo ai sistemi di garanzia dei depositi, per il calcolo delle contribuzioni, di tenere conto del ciclo economico e del possibile impatto prociclico delle medesime (art. 96.2, comma 2 TUB). In forza di tale previsione, allo scopo di fare fronte alle esigenze finanziarie connesse all'alimentazione del Fondo di solidarietà, istituito dalla Legge di Stabilità 2016, con l'utilizzo delle risorse del FITD, senza richiedere ulteriori versamenti alle Consorziate, già in ciascuno degli anni 2016 e 2017, le contribuzioni ordinarie DGS sono state ridotte di 100 milioni di euro, da recuperare negli anni di accumulo della dotazione finanziaria (con conseguente incremento delle contribuzioni future). Il Consiglio del Fondo, nella riunione del 28 novembre 2018, ha deliberato di procedere su tale linea anche per il 2018, destinando 80 milioni di euro dell'importo complessivamente dovuto dalle banche consorziate al Fondo di solidarietà al fine di fronteggiare le esigenze finanziarie derivanti dall'erogazione dei ristori e degli indennizzi relativi alle procedure in corso, arbitrale e forfettaria.
Di conseguenza il contributo ordinario complessivo di cui alla direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes - DGS), destinato alla costituzione della dotazione finanziaria del FITD per l'esercizio 2018, è stato stabilito in misura pari a 458,7 milioni di euro.
Al contributo ordinario così quantificato si aggiungono, ai sensi dell'art. 25, comma 2 dello Statuto,le quote di contribuzione aggiuntiva pari a 1,2 milioni di euro,finalizzate al recupero graduale negli anni 2018-2024 della parte di dotazione finanziaria fin qui complessivamente utilizzata a fronte di interventi.
Il Consiglio del FITD, nella cennata riunione, ha altresì deliberato di richiedere alle banche consorziate un contributo supplementare di 16,5 milioni di euro, da riconoscere, a titolo di arrangement fee, al pool delle banche arranger, nell'ambito dell'operazione di concessione di una linea di credito quale fonte di funding alternativo per far fronte alle proprie obbligazioni, in luogo della richiesta di contribuzioni straordinarie, qualora se ne determinassero le condizioni, la cui chiamata graverebbe immediatamente sulla liquidità e sul conto economico delle consorziate, con possibili effetti prociclici.
In totale, quindi, la contribuzione dovuta dalle banche consorziate per il 2018, incluse le risorse da destinare al Fondo di solidarietà e il suddetto contributo supplementare, ammonta a complessivi 556,4 milioni di euro. La quota di competenza di ciascuna consorziata è calcolata in funzione dell'ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2018 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.
La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2018, versata e contabilizzata nella voce 160. Spese Amministrative, ammonta complessivamente a 14,3 milioni di euro, così composta:
Nessuna contribuzione è stata richiesta alla Banca da parte del Single Resolution Board, per l'esercizio 2018, con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund).
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa presentate nel Bilancio al 31 dicembre 2018, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2018. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio.
Alla data di predisposizione del presente Bilancio non riteniamo che vi siano incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca (e nella misura in cui applicabile, della società controllata), sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri utilizzate ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento iscritto in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili. Per ulteriore informativa al riguardo si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale – Sezione 9 – Attività Immateriali.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla specifica Sezione A.4 Informativa sul fair value della presente Parte A.
Con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi.
Per ulteriori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "15. Altre informazioni - Impairment" della Parte A "Politiche contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio".
Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2018 è sottoposto a revisione contabile , ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.
Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo.
Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".
Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questa voce:
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, la Banca ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto.
Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività complessiva ed anch'esse esposte nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposte nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto.
In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico.
In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce "140. Riserve".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari).
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;
b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
La Banca, coerentemente con il Gruppo UniCredit, si è avvalsa della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.
Nel portafoglio "derivati di copertura" sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come:
I contratti derivati di copertura sono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata.
La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60 dell'attivo o 50 del passivo è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico.
Alla data di riferimento del presente bilancio sono in essere operazioni di copertura generica dal rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela retail e raccolta diretta a tasso fisso da clientela.
Gli investimenti partecipativi rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, e conseguentemente di strumento finanziario, contenuta nello IAS32.
Gli investimenti in strumenti di patrimonio netto, effettuati con l'intento di stabilire o mantenere un rapporto operativo di lungo termine nelle società partecipate possono essere considerati come un "investimento strategico".
In particolare, essi si distinguono in:
Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali si dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso la capacità di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui si è esposti attraverso il rapporto con la stessa.
Al fine di verificare l'esistenza di controllo vengono considerati i seguenti fattori:
Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.
Tra le controllate possono essere comprese anche eventuali "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.
Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.
Una joint venture è un'entità relativamente alla quale si dispone:
In particolare il controllo congiunto esiste qualora le decisioni relative alle attività rilevanti richiedano il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
La Banca, alla data di riferimento del bilancio, non detiene investimenti partecipativi in joing venture.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto.
L'influenza notevole si presume quando la partecipante:
Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.
La Banca, alla data di riferimento del bilancio, non detiene investimenti partecipativi in Società collegate.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures, sono valutate secondo il metodo del costo.
Il costo di acquisto di una partecipazione è determinato come somma:
dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;
più
qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede a confrontare il valore di iscrizione in bilancio con il valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendo riferimento al valore d'uso degli investimenti partecipativi.
Il valore d'uso è determinato mediante modelli di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e basati sull'attualizzazione dei previsti flussi finanziari futuri ricavabili dalla partecipazione (metodologia cosiddetta Discounted Cash Flow).
Qualora non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d'uso il valore del patrimonio netto della società. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico alla voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.
Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce 120. "Altre attività" .
Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
ovvero:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| | Fabbricati | non superiore a 33 anni |
|---|---|---|
| | Mobili e arredi | non superiore a 9 anni |
| | Macchine e dispositivi elettronici | non superiore a 5 anni |
| | Impianti, macchinari e attrezzature | non superiore a 14 anni |
| | Automezzi | non superiore a 4 anni |
I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico, rispettivamente, alla voce 250. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| | software | non superiore a 3 anni; |
|---|---|---|
| | altre attività immateriali | non superiore a 5 anni. |
Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 190. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico, rispettivamente, alla voce 250. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 190. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".
Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.
L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.
Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.
In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 240. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Infatti, considerato il particolare modello di business della Banca, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.
Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la sezione 9.3 Attività immateriali – Altre informazioni della successiva Parte B della presente nota integrativa consolidata.
Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte rispettivamente alle voci 110. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva (si veda Parte D - Redditività complessiva).
Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 290. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti "Attività non correnti in via di dismissione".
Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci 100. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.
In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite sono calcolate applicando la legislazione fiscale nazionale vigente e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare per la fiscalità corrente l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%.
A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce 270. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività complessiva tra le riserve da valutazione.
Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:
Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:
La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico alla voce 170. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".
I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
In particolare:
un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l'età, gli anni di servizio e le politiche di remunerazione dell'impresa. In questo caso il rischio attuariale e il rischio d'investimento ricadono in sostanza sull'impresa;
un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l'impresa versa dei contributi predeterminati. Il beneficio è dato dall'ammontare accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal rendimento sui contributi. L'erogante non ha rischio attuariale e/o d'investimento legato a tale tipologia di piano in quanto non ha l'obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi qualora il fondo non detenga attività sufficienti per pagare i benefici a tutti i dipendenti.
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 110. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività complessiva.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.
Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Nel caso dei fondi rischi e oneri per controversie legali, la stima include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, anche le spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Tale stima è stata determinata dalla Banca, in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base dell'analisi del trend storico delle spese legali sostenute, per tipologia di contenzioso e grado di giudizio.
Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 170. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti" del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.
Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.
In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico per meglio rifletterne la natura.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.
Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 130. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie della Banca a livello consolidato non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile l'IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale).
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti titoli in circolazione, strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:
tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero,
un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Banca.
Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 110. Riserve da valutazione" del patrimonio netto a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo.
In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.
Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.
Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l 'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l 'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).
In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:
e
allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell'aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.
Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti
da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.
La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.
Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:
Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).
Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.
Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stadio 3. Qualora, a seguito di un miglioramento del merito creditizio della controparte, le attività risultino "in bonis" le stesse sono classificate nell'ambito dello Stadio 2. Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stadio 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate.
I benefici per i dipendenti a lungo termine sono iscritti alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:
In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa, riportate in Parte B Altre informazioni.
In tali tavole, in particolare, sono esposti:
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:
È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:
Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:
Il Business model della Banca è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (risk appetite framework) stabilito annualmente dalla Banca. Tuttavia, la Banca può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.
Per il business model Held to collect, la Banca ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.
La Banca ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:
Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dalla Banca nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente della Banca, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.
Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.
In particolare, si tratta delle seguenti attività identificate dalla Banca:
Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.
Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:
Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali), coerentemente ed in allineamento con la Capogruppo UniCredit S.p.A..
Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.
Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.
Si precisa che la Banca non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli della Banca, composto da attività finanziarie plain vanilla.
La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.
Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, la società non procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.
Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.
I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci attività finanziarie al costo ammortizzato, attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne e di Gruppo UniCredit che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.
Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno. Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, la Banca fa riferimento a specifici modelli sviluppati dal Gruppo Unicredit per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD utilizzati a fini regolamentari e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile45. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking"46 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata, per le controparti istituzionali comuni al Gruppo, utilizzando le metodologie ed i parametri creditizi sviluppati a livello accentrato.
Per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information in modo del tutto coerente con l'approccio di Gruppo come di seguito descritto.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito la Banca ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare. In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, il Gruppo UniCredit ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo.
45 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.
46 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.
Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di rimuovere il margine di conservativismo e riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:
La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:
Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute". Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall'appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini del Regolamento (UE) n.575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento ("perdita in caso di inadempienza" o LGD - Loss given default).
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Il processo definito per includere scenari macroeconomici è altresì pienamente coerente con i processi di previsione macroeconomica utilizzati dal Gruppo UniCredit per ulteriori fini di gestione del rischio (quali i processi adottati per tradurre le previsioni macroeconomiche nelle perdite creditizie attese in base a quanto previsto da EBA Stress Test e il Framework ICAAP) e ha fatto leva anche sulla funzione indipendente di UniCredit Research.
I forecasts in termini di delta Default rate e delta Recovery Rate forniti dalla funzione di Stress Test sono inglobati all'interno dei parametri di PD ed LGD in fase di calibrazione. I parametri creditizi, infatti, sono normalmente calibrati su un orizzonte through-the-cycle (TTC), si rende quindi necessaria una loro calibrazione Point-in-time (PIT) e forward-looking (FL) che permetta di riflettere in tali parametri creditizi la situazione corrente nonché le aspettative circa l'evoluzione futura del ciclo economico.
Il processo di determinazione delle previsioni di perdita (Loan Loss Provisions) ai fini contabili include gli aggiustamenti descritti ai parametri creditizi, il calcolo della perdita attesa multiperiodale, la inclusione delle componenti macroeconomiche e forward-looking nonché la inclusione degli scenari di vendita ove applicabile.
È stato inoltre definito uno specifico processo per la produzione e la condivisione, tra Fineco ed il Gruppo UniCredit, degli aggiustamenti multiscenario e forward looking inerenti il perimetro dei crediti "Group Wide" (ovvero crediti afferenti a Clienti comuni con il Gruppo).
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attiività finanziarie al costo ammortizzato , ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico consolidato relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.
Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.
Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:
Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.
Il rischio di controparte riferito a queste ultime tipologie di operazioni di prestito titoli attivo o passivo è riportato nell'ambito delle esposizioni fuori bilancio nelle tavole di Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 - rischio di credito - A. Qualità del credito.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (in particolare i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni FinecoBank o della Capogruppo UniCredit, che consistono nell'assegnazione di:
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 140. "Riserve" del patrimonio netto, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa a favore dei consulenti finanziari, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte a conto economico consolidato alla voce 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 50. "Commissioni passive" tutte le variazioni di fair value.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni della Capogruppo Unicredit S.p.A. e da quest'ultima direttamente assegnati ai dipendenti delle società del Gruppo e che prevedono la regolazione con azioni della Capogruppo stessa, l'esistenza di accordi tra le società del Gruppo e la Capogruppo relativamente al regolamento monetario degli stessi comporta la rilevazione del relativo fair value, determinato al momento dell'assegnazione dei relativi diritti, come costo a conto economico consolidato alla voce 160. "Spese amministrative", in contropartita della voce 80. "Altre passività", secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività tramite un'analisi di tipo qualitativo, in altri casi, invece, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo, per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.
Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non sono sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni.
In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazioni e che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.
In particolare sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:
Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:
Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati in voce 130. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 140. "Riserve" al netto delle relative imposte.
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 12 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività complessiva.
La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
La Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:
Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:
Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, la Banca procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.
L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che la Banca prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.
Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.
Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.
Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che la Banca utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per questo motivo l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.
A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.
In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dalla Banca in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:
L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente all'iscrizione iniziale, la modifica del proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie e impongono, di conseguenza, la riclassifica di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dall'alta dirigenza della Banca, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni della società e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza la Banca modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
a) un cambiamento di intenzione in relazione a determinate attività finanziarie (anche in caso di cambiamenti significativi delle condizioni di mercato);
b) la temporanea scomparsa di un dato mercato per le attività finanziarie;
c) il trasferimento di attività finanziarie tra parti dell'entità con diversi modelli di business.
Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 la Banca non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato riclassifiche.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi
Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo
Nessun dato da segnalare.
La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato o altri input osservabili, quali il prezzo quotato di un'attività identica in un mercato non attivo, non risultino disponibili, la Banca ricorre a modelli valutativi alternativi, quali:
La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità, rischio prezzo ed ogni altro rischio rilevante, relativi allo strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri "di mercato" consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dall'unità di Risk Management indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, la Banca, con il coordinamento delle competenti strutture di Capogruppo deputate a tali attività a beneficio di tutte le entità del Gruppo UniCredit, utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il Fair value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere un fair value della posizione. I FVA consentono quindi di assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente possibile.
La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Secondo le linee guida del Group Market Risk Governance di Capogruppo, affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office delle Società del Gruppo sono testate a livello centrale in modo indipendente e validate dalle funzioni del Group Internal Validation. Lo scopo di questa struttura di controllo indipendente è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dal Market Risk della Banca con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
La Banca determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" la Banca ha adottato il modello sviluppato da Capogruppo per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto del 6,25%, determinato stimando il "litigation risk" in misura pari allo 0,25% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione all'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato pari alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche acquistati dallo
Schema Volontario) effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dallo stesso Fondo Interbancario Tutela Depositi ai fini della predisposizione del Rendiconto dello Schema Volontario al 31 dicembre 2018. Il modello valutativo adottato dall'advisor è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero formulate dagli special servicer.
Il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando un modello interno adottato dal Gruppo UniCredit basato sul Discounted Cash Flow e Multipli di mercato applicate in analisi multi-scenario, avendo anche a riferimento la valutazione delle attività finanziarie detenute dallo Schema Volontario effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dallo stesso Schema Volontario ai fini della predisposizione del Rendiconto al 31 dicembre 2018.
Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
La Banca detiene investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo.
I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile.
I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, dal momento che tali attività e passività non vengono generalmente scambiati, la determinazione del fair value si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti. Alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva che per i titoli UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando la metodologia di Gruppo basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato ad UniCredit S.p.A.. Il Credit Spread è determinato utilizzando le curve di rischio subordinate e non subordinate di UniCredit S.p.A.. Alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.
Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||
| ATTIVITÀ/PASSIVITÀ MISURATE AL FAIR VALUE | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 3.390 | 3.557 | 13.271 | |||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 3.354 | 3.523 | - | |||
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | |||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 36 | 34 | 13.271 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 961.767 | - | 5 | |||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) | 6.030 | 4.834 | 15 | |||
| Attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) | - | - | - | |||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) | 1.042.465 | - | 5.224 | |||
| 3. Derivati di copertura | - | 3.314 | - | - | 458 | - |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 965.157 | 6.871 | 13.276 | 1.048.495 | 5.292 | 5.239 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 1.552 | 669 | - | |||
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | |||
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) | 2.032 | 579 | 6 | |||
| Passività finanziarie designate al fair value (ex IAS 39) | - | - | - | |||
| 3. Derivati di copertura | - | 5.341 | - | - | 12.694 | - |
| Totale | 1.552 | 6.010 | - | 2.032 | 13.273 | 6 |
Legenda:
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Nel corso dell'esercizio 2018 non vi sono stati trasferimenti tra i livelli della gerarchia del fair value (livello 1 e livello 2). Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
| ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A | CONTO ECONOMICO | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA |
DERIVATI DI COPERTURA |
ATTIVITÀ MATERIALI |
ATTIVITÀ IMMATERIALI |
|
| 1. Esistenze iniziali | 5.234 | 6 | - | 5.228 | 5 | - | - | - |
| 2. Aumenti | 16.205 | 5.128 | - | 11.077 | - | - | - | - |
| 2.1 Acquisti | 14.613 | 5.128 | - | 9.485 | - | - | - | - |
| 2.2 Profitti imputati a: | 1.592 | - | - | 1.592 | - | - | - | - |
| 2.2.1 Conto Economico | 1.592 | - | - | 1.592 | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | 1.585 | - | - | 1.585 | - | - | - | - |
| 2.2.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (8.168) | (5.134) | - | (3.034) | - | - | - | - |
| 3.1 Vendite | (5.135) | (5.128) | - | (7) | - | - | - | - |
| 3.2 Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3 Perdite imputate a: | (3.033) | (6) | - | (3.027) | - | - | - | - |
| 3.3.1 Conto Economico | (3.033) | (6) | - | (3.027) | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | (3.033) | (6) | - | (3.027) | - | - | - | - |
| 3.3.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 13.271 | - | - | 13.271 | 5 | - | - | - |
Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle attività finanziare rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le riclassificazioni conseguenti alla prima apllicazione dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 4 – Altri aspetti della presente nota integrativa).
Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico, ove presenti, nelle seguenti voci:
Le sottovoci "2.2.2 Profitti imputati a Patrimonio netto" e "3.3.2 Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| PASSIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE |
PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE |
DERIVATI DI COPERTURA |
|
| 1. Esistenze iniziali | 6 | - | - |
| 2. Aumenti | - | - | - |
| 2.1 Emissioni | - | - | - |
| 2.2 Perdite imputate a: | - | - | - |
| 2.2.1 Conto Economico | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | - | - | - |
| 2.2.2 Patrimonio netto | X | - | - |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | - | - | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (6) | - | - |
| 3.1 Rimborsi | - | - | - |
| 3.2 Riacquisti | - | - | - |
| 3.3 Profitti imputati a: | (6) | - | - |
| 3.3.1 Conto Economico | (6) | - | - |
| - di cui plusvalenze | (6) | - | - |
| 3.3.2 Patrimonio netto | X | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | - | - | - |
Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle passività finanziare rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le riclassificazioni conseguenti alla prima apllicazione dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 4 – Altri aspetti della presente nota integrativa).
Le sottovoci 2.2.1 Perdite imputate a Conto Economico e 3.3.1 Profitti imputati a Conto Economico delle passività finanziarie confluiscono a conto economico, ove presenti, nelle seguenti voci:
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ/PASSIVITÀ NON MISURATE AL FAIR VALUE O | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
| MISURATE AL FAIR VALUE SU BASE NON RICORRENTE | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.248.432 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.095.734 | ||||
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) | 4.826.390 | 4.855.200 | - | - | ||||
| Crediti verso banche (ex IAS 39) | 13.877.651 | - | 11.311.889 | 3.038.741 | ||||
| Crediti verso clientela (ex IAS 39) | 2.129.219 | - | - | 2.204.926 | ||||
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | 2.088 | - | - | 2.950 | 2.304 | - | - | 3.491 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di | ||||||||
| dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 23.250.520 | 8.115.915 | 9.182.023 | 6.098.684 | 20.835.564 | 4.855.200 | 11.311.889 | 5.247.158 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.278.873 | - | 3.111 | 23.275.766 | ||||
| Debiti verso banche (ex IAS 39) | 926.001 | - | - | 926.001 | ||||
| Debiti verso clientela (ex IAS 39) | 20.205.036 | - | 9.622 | 20.195.477 | ||||
| Titoli in circolazione (ex IAS 39) | - | - | - | - | ||||
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 23.278.873 | - | 3.111 | 23.275.766 | 21.131.037 | - | 9.622 | 21.121.478 |
VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.
Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
336 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 337
| Attivo | 339 | |
|---|---|---|
| Sezione 1 - | Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 | 339 |
| Sezione 2 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 | 341 |
| Sezione 3 - | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | |
| Sezione 4 - | – Voce 30 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40 |
343 345 |
| Sezione 5 - | Derivati di copertura – Voce 50 | 349 |
| Sezione 6 - | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60 |
350 |
| Sezione 7 - | Le partecipazioni – Voce 70 | 351 |
| Sezione 8 - | Attività materiali – Voce 80 | 352 |
| Sezione 9 - | Attività immateriali – Voce 90 | 355 |
| Sezione 10 - | Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo | 358 |
| Sezione 11 - | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo |
361 |
| Sezione 12 - | Altre attività – Voce 120 | 362 |
| Passivo | 364 | |
| Sezione 1 - | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 | 364 |
| Sezione 2 - | Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20 | 366 |
| Sezione 3 - | Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 | 366 |
| Sezione 4 - | Derivati di copertura – Voce 40 | 369 |
| Sezione 5 - | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50 |
369 |
| Sezione 6 - | Passività fiscali – Voce 60 | 369 |
| Sezione 7 - | Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 | 369 |
| Sezione 8 - | Altre passività - Voce 80 | 369 |
| Sezione 9 - | Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90 | 370 |
| Sezione 10 - | Fondi per rischi e oneri - Voce 100 | 371 |
| Sezione 11 - | Azioni rimborsabili – Voce 120 | 374 |
| Sezione 12 - | Patrimonio dell'impresa – Voci 110, 130, 140, 150, 160, 170 e 180 | 374 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| (a) Cassa | 6 | 613 |
| (b) Depositi liberi presso Banche Centrali | - | - |
| Totale | 6 | 613 |
Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |||
| VOCI/VALORI | L1 | L2 | L3 |
| A. Attività per cassa | |||
| 1. Titoli di debito | 5 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | 5 | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 2.110 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2 | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - |
| Totale (A) | 2.117 | - | - |
| B. Strumenti derivati | |||
| 1. Derivati finanziari | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.1 di negoziazione | 1.236 | 3.523 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - |
| Totale (B) | 1.236 | 3.523 | - |
| Totale (A+B) | 3.353 | 3.523 | - |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 3.509 migliaia di euro (4.756 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.250 migliaia di euro (1.758 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI/VALORI | ||
| A. Attività per cassa | ||
| 1. Titoli di debito | 5 | |
| a) Banche Centrali | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | |
| c) Banche | - | |
| d) Altre società finanziarie | 5 | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | |
| e) Società non finanziarie | - | |
| 2. Titoli di capitale | 2.110 | |
| a) Banche | - | |
| b) Altre società finanziarie | 175 | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | |
| c) Società non finanziarie | 1.935 | |
| d) Altri emittenti | - | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2 | |
| 4. Finanziamenti | - | |
| a) Banche Centrali | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | |
| c) Banche | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | |
| e) Società non finanziarie | - | |
| f) Famiglie | - | |
| Totale (A) | 2.117 | |
| B. Strumenti derivati | ||
| a) Controparti centrali | 73 | |
| b) Altre | 4.686 | |
| Totale (B) | 4.759 | |
| Totale (A+B) | 6.876 |
Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |||
| VOCI/VALORI | L1 | L2 | L3 |
| 1. Titoli di debito | 31 | 34 | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 31 | 34 | - |
| 2. Titoli di capitale | 6 | - | 13.271 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - |
| Totale | 37 | 34 | 13.271 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 6.086 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2018 pari a 1.585 migliaia di euro, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 7.177 migliaia di euro (di cui 6.652 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 525 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico 2018 per effetto della valutazione al fair value di 3.025 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa.
La Banca ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 6 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |
| 1. Titoli di capitale | 13.277 |
| di cui: banche | 1 |
| di cui: altre società finanziarie | 6.087 |
| di cui: società non finanziarie | 12 |
| 2. Titoli di debito | 65 |
| a) Banche Centrali | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 29 |
| c) Banche | 2 |
| d) Altre società finanziarie | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - |
| e) Società non finanziarie | 34 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - |
| 4. Finanziamenti | - |
| a) Banche Centrali | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - |
| c) Banche | - |
| d) Altre società finanziarie | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - |
| e) Società non finanziarie | - |
| f) Famiglie | - |
| Totale | 13.342 |
Si segnala che la voce 1. "Titoli di capitale" include i titoli rilevati per effetto delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, il cui importo complessivo (pari a 7.177 migliaia di euro), non rientra tra i dettagli previsti dalla tabella sopra riportata.
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) TOTALE 31.12.2017 |
||||
|---|---|---|---|---|
| VOCI/VALORI | LIVELLO 1 | LIVELLO 2 | LIVELLO 3 | |
| A. Attività per cassa | ||||
| 1. Titoli di debito | 18 | 30 | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | 3 | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 15 | 30 | - | |
| 2. Titoli di capitale | 2.288 | - | 9 | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2.019 | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | |
| Totale (A) | 4.325 | 30 | 9 | |
| B. Strumenti derivati | ||||
| 1. Derivati finanziari | 1.705 | 4.804 | 6 | |
| 1.1 di negoziazione | 1.705 | 4.804 | 6 | |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | |
| 1.3 altri | - | - | - | |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | |
| 2.3 altri | - | - | - | |
| Totale (B) | 1.705 | 4.804 | 6 | |
| Totale (A+B) | 6.030 | 4.834 | 15 |
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| VOCI/VALORI | TOTALE 31.12.2017 |
| A. Attività per cassa | |
| 1. Titoli di debito | 48 |
| a) Governi e Banche Centrali | 11 |
| b) Altri enti pubblici | - |
| c) Banche | 37 |
| d) Altri emittenti | - |
| 2. Titoli di capitale | 2.297 |
| a) Banche | 1 |
| b) Altri emittenti: | 2.296 |
| - imprese di assicurazione | - |
| - società finanziarie | 95 |
| - imprese non finanziarie | 2.201 |
| - altri | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 2.019 |
| 4. Finanziamenti | - |
| a) Governi e Banche Centrali | - |
| b) Altri enti pubblici | - |
| c) Banche | - |
| d) Altri emittenti | - |
| Totale (A) | 4.364 |
| B. Strumenti derivati | |
| a) Banche | 346 |
| - fair value | 346 |
| b) Clientela | 6.169 |
| - fair value | 6.169 |
| Totale (B) | 6.515 |
| Totale (A+B) | 10.879 |
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |||
| VOCI/VALORI | L1 | L2 | L3 |
| 1. Titoli di debito | 961.767 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 961.767 | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 |
| 3. Finanziamenti | - | - | - |
| Totale | 961.767 | - | 5 |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali, in sede di prima applicazione dell'IFRS 9, è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"47. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI/VALORI TOTALE 31.12.2018 |
||
| 1. Titoli di debito | 961.767 | |
| a) Banche Centrali | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | 961.767 | |
| c) Banche | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | |
| e) Società non finanziarie | - | |
| 2. Titoli di capitale | 5 | |
| a) Banche | - | |
| b) Altri emittenti: | 5 | |
| - altre società finanziarie | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | |
| - società non finanziarie | 5 | |
| - altri | - | |
| 3. Finanziamenti | - | |
| a) Banche Centrali | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | |
| c) Banche | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | |
| e) Società non finanziarie | - | |
| f) Famiglie | - | |
| Totale | 961.772 |
47 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VALORE LORDO | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE | |||||||
| PRIMO STADIO |
DI CUI: STRUMENTI CON BASSO RISCHIO DI CREDITO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
PRIMO STADIO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
|
| Titoli di debito | 961.938 | 961.938 | - | - | (171) | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 961.938 | 961.938 | - | - | (171) | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2017 | ||||||||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | |||
| VOCI/VALORI | LIVELLO 1 | LIVELLO 2 | LIVELLO 3 |
| 1. Titoli di debito | 1.042.465 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 1.042.465 | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5.224 |
| 2.1 Valutati al fair value | - | - | 5.219 |
| 2.2 Valutati al costo | - | - | 5 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - |
| Totale | 1.042.465 | - | 5.224 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI/VALORI TOTALE 31.12.2017 |
||
| 1. Titoli di debito | 1.042.465 | |
| a) Governi e Banche Centrali | 1.042.465 | |
| b) Altri enti pubblici | - | |
| c) Banche | - | |
| d) Altri emittenti | - | |
| 2. Titoli di capitale | 5.224 | |
| a) Banche | - | |
| b) Altri emittenti: | 5.224 | |
| - imprese di assicurazione | - | |
| - società finanziarie | 4.501 | |
| - imprese non finanziarie | 5 | |
| - altri | 718 | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | |
| 4. Finanziamenti | - | |
| a) Governi e Banche Centrali | - | |
| b) Altri enti pubblici | - | |
| c) Banche | - | |
| d) Altri soggetti | - | |
| Totale | 1.047.689 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||||||
| VALORE DI BILANCIO | FAIR VALUE | |||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
L1 | L2 | L3 |
| A. Crediti verso Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria | - | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche | 12.427.086 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | 3.044.974 |
| 1. Finanziamenti | 3.044.974 | - | - | - | - | 3.044.974 |
| 1.1 Conti correnti e depositi a vista | 1.916.128 | - | - | X | X | X |
| 1.2 Depositi a scadenza | 1.119.303 | - | - | X | X | X |
| 1.3 Altri finanziamenti: | 9.543 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi | 416 | - | - | X | X | X |
| - Leasing finanziario | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 9.127 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 9.382.112 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | - |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito | 9.382.112 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | - |
| Totale | 12.427.086 | - | - | 267.493 | 9.182.023 | 3.044.974 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I crediti verso banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti principalmente dai rapporti intrattenuti con UniCredit S.p.A., per un importo di bilancio pari a 1.887.303 migliaia di euro (1.958.602 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), ed in misura inferiore dai conti correnti intrattenuti con banche esterne al Gruppo per l'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti.
I "Depositi a scadenza" sono costituiti dai depositi intrattenuti dalla Banca con UniCredit S.p.A. per un importo di 1.119.303 migliaia di euro (1.028.153 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), tra i quali il deposito per riserva obbligatoria.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 5.280 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (14.647 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e per 3.847 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (3.215 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
I "Titoli di debito" sono comprensivi di 9.115.783 migliaia di euro relativi ad emissioni di UniCredit S.p.A. (10.838.910 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||||||
| VALORE DI BILANCIO | FAIR VALUE | |||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
L1 | L2 | L3 |
| 1. Finanziamenti | 2.944.573 | 2.817 | - | - | - | 3.050.760 |
| 1.1 Conti correnti | 1.016.947 | 1.770 | - | X | X | X |
| 1.2 Pronti contro termine attivi | 148.768 | 29 | - | X | X | X |
| 1.3 Mutui | 856.856 | 14 | - | X | X | X |
| 1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
749.358 | 783 | - | X | X | X |
| 1.5 Leasing finanziario | - | - | - | X | X | X |
| 1.6 Factoring | - | - | - | X | X | X |
| 1.7 Altri finanziamenti | 172.644 | 221 | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 7.873.955 | - | - | 7.848.422 | - | - |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito | 7.873.955 | - | - | 7.848.422 | - | - |
| Totale | 10.818.528 | 2.817 | - | 7.848.422 | - | 3.050.760 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2
I titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono costituiti da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della nota integrativa.
Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | PRIMO E SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
DI CUI: ATTIVITÀ IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
||
| 1. Titoli di debito | 7.873.955 | - | - | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 7.873.955 | - | - | ||
| b) Altre società finanziarie | - | - | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | - | - | - | ||
| 2. Finanziamenti verso: | 2.944.573 | 2.817 | - | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 8 | - | - | ||
| b) Altre società finanziarie | 171.751 | 2 | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | 19.028 | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | 908 | 9 | - | ||
| d) Famiglie | 2.771.906 | 2.806 | - | ||
| Totale | 10.818.528 | 2.817 | - |
L3: Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VALORE LORDO | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE | |||||||
| PRIMO STADIO |
DI CUI: STRUMENTI CON BASSO RISCHIO DI CREDITO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
PRIMO STADIO |
SECONDO STADIO |
TERZO STADIO |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
|
| Titoli di debito | 17.264.880 | 17.264.880 | - | - | (8.812) | - | - | - |
| Finanziamenti | 5.991.210 | - | 14.650 | 23.936 | (10.319) | (5.994) | (21.118) | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 23.256.090 | 17.264.880 | 14.650 | 23.936 | (19.131) | (5.994) | (21.118) | - |
| Totale 31 dicembre 2017 | ||||||||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | ||||
| FV | ||||
| VB | LIVELLO 1 | LIVELLO 2 | LIVELLO 3 | |
| 1. Titoli di debito | 4.826.390 | 4.855.200 | - | - |
| - Strutturati | - | - | - | - |
| - Altri | 4.826.390 | 4.855.200 | - | - |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - |
| Totale | 4.826.390 | 4.855.200 | - | - |
Legenda FV = fair value VB = valore di bilancio
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Titoli di debito | 4.826.390 |
| a) Governi e Banche Centrali | 4.726.466 |
| b) Altri enti pubblici | 99.924 |
| c) Banche | - |
| d) Altri emittenti | - |
| 2. Finanziamenti | - |
| a) Governi e Banche Centrali | - |
| b) Altri enti pubblici | - |
| c) Banche | - |
| d) Altri soggetti | - |
| Totale | 4.826.390 |
| Totale fair value | 4.855.200 |
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | |||||||
| FV | |||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | VB | LIVELLO 1 | LIVELLO 2 | LIVELLO 3 | |||
| A. Crediti verso Banche Centrali | - | - | - | - | |||
| 1. Depositi vincolati | - | X | X | X | |||
| 2. Riserva obbligatoria | - | X | X | X | |||
| 3. Pronti contro termine | - | X | X | X | |||
| 4. Altri | - | X | X | X | |||
| B. Crediti verso banche | 13.877.651 | - | 11.311.889 | 3.038.741 | |||
| 1. Finanziamenti | 3.038.741 | - | - | 3.038.741 | |||
| 1.1 Conti correnti e depositi liberi | 1.992.673 | X | X | X | |||
| 1.2 Depositi vincolati | 1.028.152 | X | X | X | |||
| 1.3 Altri finanziamenti: | X | X | X | ||||
| - Pronti contro termine attivi | 54 | X | X | X | |||
| - Leasing finanziario | - | X | X | X | |||
| - Altri | 17.862 | X | X | X | |||
| 2. Titoli di debito | 10.838.910 | - | 11.311.889 | - | |||
| 2.1 Titoli strutturati | - | X | X | X | |||
| 2.2 Altri titoli di debito | 10.838.910 | X | X | X | |||
| Totale | 13.877.651 | - | 11.311.889 | 3.038.741 |
Legenda FV = fair value VB = valore di bilancio
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | |||||||
| FAIR VALUE | |||||||
| DETERIORATI | L2 | L3 | |||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI / VALORI | NON DETERIORATI | ACQUISTATI | ALTRI | L1 | |||
| Finanziamenti | 2.126.366 | - | 2.853 | - | - | 2.204.926 | |
| 1. Conti correnti | 639.726 | - | 1.828 | X | X | X | |
| 2. Pronti contro termine attivi | 202.620 | - | 81 | X | X | X | |
| 3. Mutui | 516.237 | - | 14 | X | X | X | |
| 4. Carte di credito, prestiti personali e | |||||||
| cessione del quinto | 632.249 | - | 799 | X | X | X | |
| 5. Leasing finanziario | - | - | - | X | X | X | |
| 6. Factoring | - | - | - | X | X | X | |
| 7. Altri finanziamenti | 135.534 | - | 131 | X | X | X | |
| Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 8. Titoli strutturati | - | - | - | X | X | X | |
| 9. Altri titoli di debito | - | - | - | X | X | X | |
| Totale | 2.126.366 | - | 2.853 | - | - | 2.204.926 |
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | ||||||
| DETERIORATI | ||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | NON DETERIORATI | ACQUISTATI | ALTRI | |||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | |||
| a) Governi | - | - | - | |||
| b) Altri Enti pubblici | - | - | - | |||
| c) Altri emittenti: | - | - | - | |||
| - imprese non finanziarie | - | - | - | |||
| - imprese finanziarie | - | - | - | |||
| - imprese di assicurazione | - | - | - | |||
| - altri | - | - | - | |||
| 2. Finanziamenti | 2.126.366 | - | 2.853 | |||
| a) Governi | - | - | - | |||
| b) Altri Enti pubblici | - | - | - | |||
| c) Altri soggetti: | 2.126.366 | - | 2.853 | |||
| - imprese non finanziarie | 20.492 | - | 99 | |||
| - imprese finanziarie | 107.681 | - | 5 | |||
| - imprese di assicurazione | 16.651 | - | - | |||
| - altri | 1.981.542 | - | 2.749 | |||
| Totale | 2.126.366 | - | 2.853 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FAIR VALUE 31.12.2018 | VN | FAIR VALUE 31.12.2017 | VN | |||||
| L1 | L2 | L3 | 31.12.2018 | L1 | L2 | L3 | 31.12.2017 | |
| A. Derivati finanziari | - | 3.314 | - | 570.000 | - | 458 | - | 151.109 |
| 1) Fair value | - | 3.314 | - | 570.000 | - | 458 | - | 151.109 |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 3.314 | - | 570.000 | - | 458 | - | 151.109 |
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FAIR VALUE | FLUSSI FINANZIARI | INVESTIMENTI | ||||||||
| SPECIFICA | GENERICA | SPECIFICA | GENERICA | ESTERI | ||||||
| TITOLI DI | TITOLI DI | |||||||||
| DEBITO E | CAPITALE E | |||||||||
| TASSI DI | INDICI | VALUTE E | ||||||||
| OPERAZIONI / TIPO DI COPERTURA | INTERESSE | AZIONARI | ORO | CREDITO | MERCI | ALTRI | ||||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair | ||||||||||
| value con impatto sulla redditività | ||||||||||
| complessiva | - | - | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo | ||||||||||
| ammortizzato | - | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 3.314 | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | 3.314 | - | - | - | |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività | ||||||||||
| finanziarie | X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Adeguamento positivo | 4.873 | 10.130 |
| 1.1 di specifici portafogli | 4.873 | 10.130 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.873 | 10.130 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | - | (540) |
| 2.1 di specifici portafogli | - | (540) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | (540) |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 4.873 | 9.590 |
| QUOTA DI | DISPONIBILITÀ VOTI | |||
|---|---|---|---|---|
| DENOMINAZIONI | SEDE LEGALE | SEDE OPERATIVA | PARTECIPAZIONE % | % |
| A. Imprese controllate in via esclusiva | ||||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 100% | 100% |
| B. Imprese controllate in modo congiunto | ||||
| C. Imprese sottoposte a influenza notevole |
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||
| A. Esistenze iniziali | 500 | - | ||
| B. Aumenti | 2.500 | 500 | ||
| B.1 Acquisti | 2.500 | 500 | ||
| B.2 Riprese di valore | - | |||
| B.3 Rivalutazioni | - | - | ||
| B. 4 Altre variazioni | - | - | ||
| C. Diminuzioni | - | - | ||
| C.1 Vendite | - | - | ||
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | ||
| C.3 Svalutazioni | - | - | ||
| C.4 Altre variazioni | - | - | ||
| D. Rimanenze finali | 3.000 | 500 | ||
| E. Rivalutazioni totali | - | - | ||
| F. Rettifiche totali | - | - |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ / VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | ||
| 1. Attività di proprietà | 14.242 | 12.901 | ||
| a) terreni | - | - | ||
| b) fabbricati | - | - | ||
| c) mobili | 1.608 | 1.480 | ||
| d) impianti elettronici | 10.869 | 9.798 | ||
| e) altre | 1.765 | 1.623 | ||
| 2. Attività acquisite in leasing finanziario | - | - | ||
| a) terreni | - | - | ||
| b) fabbricati | - | - | ||
| c) mobili | - | - | ||
| d) impianti elettronici | - | - | ||
| e) altre | - | - | ||
| Totale | 14.242 | 12.901 | ||
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | ||||||||
| VALORE DI | FAIR VALUE | VALORE DI | FAIR VALUE | ||||||
| ATTIVITÀ/VALORI | BILANCIO | L1 | L2 | L3 | BILANCIO | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività di proprietà | 2.088 | - | - | 2.950 | 2.304 | - | - | 3.491 | |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) fabbricati | 2.088 | - | - | 2.950 | 2.304 | - | - | 3.491 | |
| 2. Attività acquisite in | |||||||||
| leasing finanziario | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 2.088 | - | - | 2.950 | 2.304 | - | - | 3.491 | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TERRENI | FABBRICATI | MOBILI | IMPIANTI ELETTRONICI |
ALTRE | TOTALE | |
| A. Esistenze iniziali lorde | - | - | 13.873 | 30.710 | 10.360 | 54.943 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | (12.393) | (20.912) | (8.737) | (42.042) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | - | 1.480 | 9.798 | 1.623 | 12.901 |
| B. Aumenti: | - | - | 1.206 | 4.880 | 704 | 6.791 |
| B.1 Acquisti | - | - | 1.204 | 4.880 | 704 | 6.788 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | ||||||
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti | ||||||
| a scopo di investimento | - | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | - | 2 | - | - | 3 |
| C. Diminuzioni: | - | - | (1.078) | (3.809) | (562) | (5.450) |
| C.1 Vendite | - | - | - | (1) | - | (1) |
| C.2 Ammortamenti | - | - | (1.055) | (3.664) | (485) | (5.204) |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a | - | |||||
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | (20) | - | (77) | (98) |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a | ||||||
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | ||||||
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento | - | - | X | X | X | |
| b) attività non corrente e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - | (3) | (144) | - | (147) |
| D. Rimanenze finali nette | - | - | 1.608 | 10.869 | 1.765 | 14.242 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | (13.061) | (24.134) | (9.025) | (46.220) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | - | - | 14.669 | 35.003 | 10.790 | 60.462 |
| E. Valutazione al costo | - | - | 1.608 | 10.869 | 1.765 | 14.242 |
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.
| TOTALE TERRENI FABBRICATI 3.765 - A.1 Riduzioni di valore totali nette (1.461) - 2.304 - 2 - B.1 Acquisti - - B.2 Spese per migliorie capitalizzate 2 - B.3 Variazioni positive di fair value - - B.4 Riprese di valore - - B.5 Differenze di cambio positive - - B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - - B.7 Altre variazioni - - (218) - C.1 Vendite (91) - C.2 Ammortamenti (109) - C.3 Variazioni negative di fair value - - C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - - C.5 Differenze di cambio negative - - C.6 Trasferimenti a: a) immobili ad uso funzionale - - b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - C.7 Altre variazioni (18) - 2.088 - D.1 Riduzioni di valore totali nette (1.512) - D.2 Rimanenze finali lorde 3.600 - 2.950 - |
(Importi in migliaia) | |
|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali lorde | ||
| A.2 Esistenze iniziali nette | ||
| B. Aumenti | ||
| C. Diminuzioni | ||
| D. Rimanenze finali nette | ||
| E. Valutazione al fair value |
I Fabbricati indicati nella tabella sopra riportata sono iscritti al costo.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2018 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 540 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||
| DURATA DEFINITA | DURATA INDEFINITA | DURATA DEFINITA | DURATA INDEFINITA | ||
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 | |
| A.2 Altre attività immateriali | 8.705 | 7.909 | |||
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 8.705 | - | 7.909 | - | |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) Altre attività | 8.705 | - | 7.909 | - | |
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - | |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) Altre attività | - | - | - | - | |
| Totale | 8.705 | 89.602 | 7.909 | 89.602 |
La vita utile del software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile della altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| AVVIAMENTO | ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI: GENERATE INTERNAMENTE |
ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI: ALTRE | TOTALE | |||
| DEF INDEF |
DEF | INDEF | ||||
| A. Esistenze iniziali lorde | 124.729 | - | - | 79.811 | - | 204.540 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (35.127) | - | - | (71.902) | - | (107.029) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 89.602 | - | - | 7.909 | - | 97.511 |
| B. Aumenti | - | - | - | 5.755 | - | 5.755 |
| B.1 Acquisti | - | - | - | 5.755 | - | 5.755 |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | X | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | ||||||
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | - | (4.959) | - | (4.959) |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | ||||||
| - Ammortamenti | X | - | - | (4.959) | - | (4.959) |
| - Svalutazioni | ||||||
| + patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| + conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value | ||||||
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti | ||||||
| in via di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 89.602 | - | - | 8.705 | - | 98.307 |
| D.1 Rettifiche di valore totali nette | (35.127) | - | - | (76.861) | - | (111.988) |
| E. Rimanenze finali lorde | 124.729 | - | - | 85.566 | - | 210.295 |
| F. Valutazione al costo | 89.602 | - | - | 8.705 | - | 98.307 |
Legenda DEF: a durata definita
INDEF: a durata indefinita
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.
Al 31 dicembre 2018 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 721 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.
Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite promotori finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business di FinecoBank, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:
I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i vari fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale per la Banca è la somma dei seguenti addendi:
Per ragioni prudenziali, il costo del capitale della Banca è stato elevato al livello del costo del capitale del Commercial Banking Germany del Gruppo UniCredit S.p.A., che è stato considerato come valore "floor" nell'ambito del Gruppo, ed è pari all'8,11%. Il costo del capitale utilizzato per l'impairment test ha 4 punti target (budget 2019, Multi Year Plan 2020 e Terminal Value) tra i quali viene inserita una convergenza lineare.
La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test effettuato (approvato dal Consiglio di Amministrazione del 6 febbraio 2018) conferma la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2018 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile dello stesso.
In considerazione della complessita del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.
La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.
| INCREMENTO DELL'1% DEL | DECREMENTO DELL'1% DEL | UTILIZZO DEL | |||
|---|---|---|---|---|---|
| TASSO DI ATTUALIZZAZIONE | INCREMENTO DELL'1% | TASSO DI CRESCITA | DECREMENTO | CORE TIER1 RATIO | |
| AL NETTO DELLE IMPOSTE | DEL CORE TIER 1 | NOMINALE PER IL CALCOLO | DEL 5% DEGLI | AL 31.12.2018 | |
| (KE) | RATIO TARGET | DEL TERMINAL VALUE | UTILI ANNUALI | (21,16%) | |
| Variazione valore d'uso | -19,1% | -0,7% | -14,1% | -6,6% | -5,9% |
I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.
Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even con una variazione assoluta positiva del tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) di oltre 17 punti percentuali, ovvero con una riduzione di oltre il 75% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).
Si evidenzia infine che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 5.341 milioni di euro al 31 dicembre 2018, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato internamente, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.
La voce "Attività fiscali", pari a 6.714 migliaia di euro, si compone di:
La voce "Passività fiscali", pari a 12.184 migliaia di euro, si compone esclusivamente di "Passività fiscali correnti".
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| Attività fiscali correnti | 467 | 1.765 |
| Passività fiscali correnti | 12.184 | 10.234 |
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57%.
Non vi sono perdite fiscali riportabili agli esercizi successivi.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 26.237 | 26.679 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 2.740 | 6.225 |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 4.033 | 3.828 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 33.010 | 36.732 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (26.763) | (29.271) |
| Totale | 6.247 | 7.461 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ATTIVITÀ/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 26.560 | 23.982 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 203 | 5.289 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 26.763 | 29.271 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (26.763) | (29.271) |
| Totale | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| 1. Importo iniziale | 31.446 | 33.223 |
| 2. Aumenti | 3.727 | 3.912 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 3.727 | 3.508 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | 206 | - |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 3.521 | 3.508 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | 404 |
| 3. Diminuzioni | (4.903) | (6.629) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (4.903) | (6.629) |
| a) rigiri | (4.664) | (6.629) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | (239) | - |
| 3.2 Riduzione di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 | - | - |
| b) altre | - | - |
| 4. Importo finale | 30.270 | 30.506 |
L'importo iniziale dell'esercizio 2018 è rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
Le variazioni in aumento e in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono principalmente alle seguenti voci:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| 1. Importo iniziale | 3.828 | 4.180 |
| 2. Aumenti | 205 | - |
| 3. Diminuzioni | - | (352) |
| 3.1 Rigiri | - | (352) |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | ||
| a) derivante da perdite di esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 4.033 | 3.828 |
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 24.069 | 23.278 |
| 2. Aumenti | 2.688 | 712 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 2.688 | 704 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | - | - |
| c) altre | 2.688 | 704 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | 8 |
| 3. Diminuzioni | (197) | (8) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (197) | (8) |
| a) rigiri | (64) | (8) |
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | - | - |
| c) altre | (133) | - |
| 3.2 Riduzione di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 26.560 | 23.982 |
L'importo iniziale dell'esercizio 2018 è rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite per effetto del trattamento contabile e fiscale dell'avviamento.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| 1. Importo iniziale | 1.937 | 7.617 |
| 2. Aumenti | 1.128 | 270 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 1.128 | 270 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento dei criteri contabili | - | - |
| c) altre | 1.128 | 270 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (325) | (1.662) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (325) | (1.662) |
| a) rigiri | (325) | (1.619) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento dei criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | (43) |
| 3.2 Riduzione di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 2.740 | 6.225 |
L'importo iniziale dell'esercizio 2018 è rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
La variazione in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferisce principalmente alla valutazione al fair value dei titoli di debito classificati nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
La variazione in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferisce alla rilevazione di imposte anticipate per utili attuariali iscritti a patrimonio netto nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | ||
| 1. Importo iniziale | 2.463 | 5.968 | |
| 2. Aumenti | 192 | 1.104 | |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 192 | 1.104 | |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | |
| c) altre | 192 | 1.104 | |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - | |
| 2.3 Altri aumenti | - | - | |
| 3. Diminuzioni | (2.452) | (1.783) | |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (2.452) | (1.783) | |
| a) rigiri | (2.452) | (1.783) | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | |
| c) altre | - | - | |
| 3.2 Riduzione di aliquote fiscali | - | - | |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - | |
| 4. Importo finale | 203 | 5.289 |
L'importo iniziale dell'esercizio 2018 è rinvenienti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS9.
Le variazioni in aumento e in diminuzione delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono all'iscrizione e al rigiro di imposte differite per effetto della valutazione al fair value dei titoli di debito e titoli di capitale classificati nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 11 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo
Nessun dato da segnalare.
Nessuna informazione da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o | ||
| passività finanziarie | 4.303 | 2.993 |
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 8.489 | 4.985 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 2 | 18 |
| Partite in attesa di regolamento: | ||
| - effetti, assegni ed altri documenti | 4.597 | 4.498 |
| Partite in corso di lavorazione: | ||
| - altre partite in corso di lavorazione | 29 | 99 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 2.188 | 4.767 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | ||
| - titoli e cedole da regolare | 5.131 | 4.617 |
| - altre operazioni | 25.120 | 16.015 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce 100: | ||
| - acconti d'imposta | 262.261 | 242.539 |
| - crediti d'imposta | 6.893 | 6.875 |
| - acconti d'imposta su TFR | 35 | 28 |
| Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie | 119 | 119 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle | ||
| pertinenti attività o passività finanziarie | 24.513 | 21.132 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 6.928 | 6.774 |
| Totale | 350.608 | 315.459 |
A seguito della prima applicazione del principio IFRS15, nella tabella sopra riportata sono state aggiunte le voci "Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15" e "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", in modo da fornire un dettaglio specifico per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratti con i clienti così come richiesto dal par. 116 a). E' stata inoltre aggiunta la voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie". I saldi al 31 dicembre 2017 sono stati riclassificati nelle nuove voci.
Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nella voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione", così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| RATEI E RISCONTI | RATEI E RISCONTI | |
| ATTIVI | PASSIVI | |
| Esistenze iniziali | 2.993 | 1.737 |
| AUMENTI | 3.454 | 1.895 |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività | ||
| derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una | ||
| modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione | ||
| della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) | - | - |
| c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività | ||
| derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) | - | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi | ||
| provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) | - | - |
| f) altro | 3.454 | 1.895 |
| DIMINUZIONI | (2.144) | (832) |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività | ||
| derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) | - | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi | ||
| provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) | - | - |
| f) altro | (2.144) | (832) |
| Rimanenze Finali | 4.303 | 2.800 |
Per quanto riguarda, l'informativa richiesta dal parag. 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Durata attesa delle obbligazioni di fare | |||
| <= 1 ANNO | > 1 ANNO | ||
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente | |||
| adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par 120a) | 4.368 | - | |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente | |||
| adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par 120a) | 935 | 1.865 | |
| Totale | 5.303 | 1.865 |
Si segnala, infine, che l'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, esposto nella tabella sopra riportata, è pari a 7.168 migliaia di euro. Il 74% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||||
| VB | FAIR VALUE | |||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | L1 | L2 L3 |
||
| 1. Debiti verso banche centrali | - | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 1.009.774 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 52.563 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 933.352 | X | X | X |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 933.352 | X | X | X |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X |
| 2.5 Altri debiti | 23.859 | X | X | X |
| Totale | 1.009.774 | - | 1.009.774 - |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita dai conti correnti reciproci e di finanziamento con UniCredit S.p.A., per un importo di 18.318 migliaia di euro (6.093 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine effettuate con UniCredit S.p.A. per 751.841 migliaia di euro (764.353 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e 35.668 migliaia di euro di operazioni prestito titoli garantite da somme di denaro effettuate con UniCredit Bank AG Monaco (40.348 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
La voce "Altri debiti" comprende i margini di variazione ricevuti per l'operatività in pronti contro termine con la Capogruppo per 22.574 migliaia di euro (13.340 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||||
| VB | FAIR VALUE | |||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 22.046.700 | X | X | X |
| 2. Depositi a scadenza | 3.106 | X | X | X |
| 3. Finanziamenti | 116.299 | X | X | X |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 116.299 | X | X | X |
| 3.2 Altri | - | X | X | X |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X |
| 5. Altri debiti | 102.993 | X | X | X |
| Totale | 22.269.098 | - | 3.111 | 22.265.991 |
Legenda: VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Debiti verso banche centrali | - |
| 2. Debiti verso banche | 926.001 |
| 2.1 Conti correnti e depositi liberi | 42.756 |
| 2.2 Depositi vincolati | - |
| 2.3 Finanziamenti | 868.651 |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 868.651 |
| 2.3.2 Altri | - |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - |
| 2.5 Altri debiti | 14.594 |
| Totale | 926.001 |
| Fair value - livello 1 | - |
| Fair value - livello 2 | - |
| Fair value - livello 3 | 926.001 |
| Totale fair value | 926.001 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Conti correnti e depositi liberi | 19.935.285 |
| 2. Depositi vincolati | 9.631 |
| 3. Finanziamenti | 146.410 |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 146.410 |
| 3.2 Altri | - |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - |
| 5. Altri debiti | 113.710 |
| Totale | 20.205.036 |
| Fair value - livello 1 | - |
| Fair value - livello 2 | 9.622 |
| Fair value - livello 3 | 20.195.477 |
| Totale fair value | 20.205.099 |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | |||||||||
| VN | FAIR VALUE | FAIR | |||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | L1 | L2 | L3 | VALUE * | |||||
| A. Passività per cassa | |||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | ||||
| 2. Debiti verso clientela | 589 | 346 | - | - | 346 | ||||
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | ||||
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | ||||
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | ||||
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | ||||
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | ||||
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | ||||
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | ||||
| Totale A | 589 | 346 | - | - | 346 | ||||
| B. Strumenti derivati | |||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 1.206 | 669 | - | X | ||||
| 1.1 Di negoziazione | X | 1.206 | 669 | - | X | ||||
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | ||||
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | ||||
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | ||||
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | ||||
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | ||||
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | ||||
| Totale B | X | 1.206 | 669 | - | X | ||||
| Totale (A+B) | X | 1.552 | 669 | - | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 699 migliaia di euro (565 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.177 migliaia di euro (1.670 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | ||||||||
| VN | FV | FV* | ||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI | L1 | L2 | L3 | |||||
| A. Passività per cassa | ||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | |||
| 2. Debiti verso clientela | 578 | 382 | - | - | 382 | |||
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | |||
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | |||
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | |||
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | |||
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | |||
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | |||
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | |||
| Totale A | 578 | 382 | - | - | 382 | |||
| B. Strumenti derivati | ||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 1.650 | 579 | 6 | X | |||
| 1.1 Di negoziazione | X | 1.650 | 579 | 6 | X | |||
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | |||
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | |||
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | |||
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | |||
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | |||
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | |||
| Totale B | X | 1.650 | 579 | 6 | X | |||
| Totale (A+B) | X | 2.032 | 579 | 6 | X | |||
Legenda FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VN | FAIR VALUE 31.12.2018 | VN | FAIR VALUE 31.12.2017 | |||||
| 31.12.2018 | L1 | L2 | L3 | 31.12.2017 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Derivati finanziari | 576.477 | - | 5.341 | - | 1.085.339 | - | 12.694 | - |
| 1) Fair value | 576.477 | - | 5.341 | - | 1.085.339 | - | 12.694 | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 576.477 | - | 5.341 | - | 1.085.339 | - | 12.694 | - |
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
I derivati di copertura al 31 dicembre 2017 erano comprensivi del fair value negativo di contratti derivati stipulati con UniCredit S.p.A. per 9.320 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FAIR VALUE | FLUSSI FINANZIARI | |||||||||||
| SPECIFICA | ||||||||||||
| GENERICA | SPECIFICA | GENERICA | INVESTIM. ESTERI | |||||||||
| TITOLI DI DEBITO E | TITOLI DI CAPITALE | |||||||||||
| OPERAZIONI/TIPO DI COPERTURA | TASSI DI INTERESSE | E INDICI AZIONARI VALUTE E ORO | CREDITO | MERCI | ALTRI | |||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair | ||||||||||||
| value con impatto sulla redditività | ||||||||||||
| complessiva | - | - | - | - | X | X | X | - | X | X | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al costo | ||||||||||||
| ammortizzato | - | X | - | - | X | X | X | - | X | X | ||
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 5.341 | X | - | X | ||
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | X - |
- | X | - | |||
| Totale attività | - | - | - | - | 5.341 - |
- | - | - | ||||
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | X - |
- | X | X | |||
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X | ||
| Totale passività | - | - | - | - | - - |
- | - | - | ||||
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X | ||
| 2. Portafoglio di attività e passività | ||||||||||||
| finanziarie | X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ COPERTE/VALORI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 2.600 | - |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | (3.772) |
| Totale | 2.600 | (3.772) |
Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60 Vedi sezione 10 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 11 dell'attivo.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o | ||
| passività finanziarie | 2.800 | 1.737 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 12.349 | 11.378 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 163 | 148 |
| Somme a disposizione della clientela | 3.333 | 4.650 |
| Partite in corso di lavorazione: | ||
| - bonifici in arrivo | 543 | 423 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 18 | 57 |
| Partite in attesa di regolamento: | ||
| - bonifici in partenza | 94.545 | 75.288 |
| - POS e bancomat | 97 | 16.581 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 23.751 | 23.583 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | ||
| - titoli e cedole da regolare | 12.921 | 30.351 |
| - deleghe di pagamento | 21.716 | 19.068 |
| - altre partite | 18.200 | 12.373 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni della Capogruppo UniCredit | 338 | 938 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 22.123 | 18.097 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 60: | ||
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 17.805 | 22.173 |
| - altre | 98.167 | 94.342 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle | ||
| pertinenti attività o passività finanziarie | 157 | 148 |
| Contributi previdenziali da versare | 6.415 | 6.845 |
| Totale | 335.441 | 338.180 |
Il 5° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" ha previsto che gli accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio siano esposti nella voce del passivo di bilancio 100. "Fondi per rischi e oneri" in luogo della precedente voce del passivo di bilancio, prevista dal 4° aggiornamento della Circolare 262, 100. "Altre passività". Si precisa che al 31 dicembre 2017 non erano presenti accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio.
Inoltre, a seguito della prima applicazione del principio IFRS15, nella tabella sopra riportata è stata aggiunta la voce "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", in modo da fornire un
dettaglio specifico delle passività derivanti da contratti con i clienti così come richiesto dal par. 116 a), e la voce "Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie". I saldi al 31 dicembre 2017 sono stati riclassificati nelle nuove voci.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| A. Esistenze iniziali | 4.999 | 5.253 |
| B. Aumenti | 136 | 125 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 70 | 65 |
| B.2 Altre variazioni | 66 | 60 |
| C. Diminuzioni | (574) | (379) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (305) | (155) |
| C.2 Altre variazioni | (269) | (224) |
| di cui rettifiche per utili attuariali su TFR (IAS19R) | (234) | (211) |
| D. Rimanenze finali | 4.561 | 4.999 |
| Totale | 4.561 | 4.999 |
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2018 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.
L'esercizio in corso è stato interessato:
Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,60% | 1,45% |
| Tasso di inflazione atteso | 1,20% | 1,40% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO: ALTRE INFORMAZIONI | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Accantonamento dell'esercizio | 70 | 65 |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti | - | - |
| - Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti | 70 | 65 |
| - Utili e perdite da riduzioni o estinzioni | - | - |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate | - | - |
| (Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) | (234) | (211) |
| - Utili/perdite attuariali sull'esercizio | (85) | (202) |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche | 1 | - |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie | (150) | (9) |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 135 migliaia di euro (+2,96%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 131 migliaia di euro (-2,86%). Una variazione di -25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 82 migliaia di euro (-1,79%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 83 migliaia di euro (+1,82%).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI/COMPONENTI | TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 |
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 49 | |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi rischi ed oneri | 109.756 | 112.414 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 32.290 | 34.987 |
| 4.2 oneri per il personale | 4.809 | 5.690 |
| 4.3 altri | 72.657 | 71.737 |
| Totale | 109.805 | 112.414 |
Il 5° aggiornamento della Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" ha previsto che gli accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio ("Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate") siano esposti nella voce del passivo di bilancio 100. "Fondi per rischi e oneri" in luogo della precedente voce del passivo di bilancio, prevista dal 4° aggiornamento della Circolare 262, 100. "Altre passività". Si precisa che al 31 dicembre 2017 non erano presenti accantonamenti a fronte di esposizioni fuori bilancio.
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 28.405 migliaia di euro (31.056 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.885 migliaia di euro (3.931 migliaia di euro al 31 dicembre 2017). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 64.139 migliaia di euro (64.983 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 2.266 migliaia di euro (2.311 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, per un importo pari a 6.252 migliaia di euro (4.443 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| FONDI SU ALTRI IMPEGNI E ALTRE GARANZIE |
FONDI DI | ALTRI FONDI PER | ||
| RILASCIATE | QUIESCENZA | RISCHI ED ONERI | TOTALE | |
| A. Esistenze iniziali | - | - | 112.414 | 112.414 |
| B Aumenti | - | - | 9.913 | 9.913 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | - | 9.024 | 9.024 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 884 | 884 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | 5 | 5 |
| B.4 Altre variazioni | - | - | - | - |
| C Diminuzioni | - | - | (12.571) | (12.571) |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | - | (12.125) | (12.125) |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | (9) | (9) |
| C.3 Altre variazioni | - | - | (437) | (437) |
| D. Rimanenze finali | - | - | 109.756 | 109.756 |
Le "Altre variazioni" in diminuzione si riferiscono agli oneri di integrazione riallocati nelle "Altre passività".
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| FONDI PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A IMPEGNI E GARANZIE FINANZIARIE RILASCIATE |
||||
| PRIMO STADIO | SECONDO STADIO | TERZO STADIO | TOTALE | |
| Impegni a erogare fondi | 10 | - | - | 10 |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 39 | - | - | 39 |
| Totale | 49 | - | - | 49 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| Controversie legali e fiscali | 32.290 | 34.987 |
| - Cause in corso | 23.830 | 25.525 |
| - Reclami | 4.575 | 5.531 |
| - Vertenze fiscali | 3.885 | 3.931 |
| Oneri per il personale | 4.809 | 5.690 |
| Altri | 72.657 | 71.737 |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.139 | 64.983 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 2.266 | 2.311 |
| - Altri fondi | 6.252 | 4.443 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 109.756 | 112.414 |
| TOTALE | UTILIZZI | TRASFERIMENTI | UTILI (PERDITE) | ACCANTONAMENTI | TOTALE | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| FONDO RISCHI E ONERI | 31.12.2017 | E ALTRE VARIAZIONI | ATTUARIALI IAS 19R * | NETTI** | 31.12.2018 | |
| Controversie legali e fiscali | 34.987 | (3.362) | - | - | 665 | 32.290 |
| - Cause in corso | 25.525 | (2.418) | 248 | - | 475 | 23.830 |
| - Reclami | 5.531 | (898) | (248) | - | 190 | 4.575 |
| - Vertenze fiscali | 3.931 | (46) | - | - | - | 3.885 |
| Oneri per il personale | 5.690 | (4.471) | (437) | - | 4.027 | 4.809 |
| Altri | 71.737 | (4.292) | - | (4.830) | 10.042 | 72.657 |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.983 | (1.646) | - | (4.823) | 5.625 | 64.139 |
| - Indennità contrattuale | ||||||
| e patti di non concorrenza | 2.311 | (90) | - | (7) | 52 | 2.266 |
| - Altri fondi | 4.443 | (2.556) | - | - | 4.365 | 6.252 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 112.414 | (12.125) | (437) | (4.830) | 14.734 | 109.756 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,60% | 1,45% |
| Tasso di incremento salariale | 1,00% | 2,60% |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.
Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 1.707 migliaia di euro (+2,66%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.638 migliaia di euro (-2,55%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 495 migliaia di euro (-0,77%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 508 migliaia di euro (+0,79%).
Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 36 migliaia di euro (+1,73%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 35 migliaia di euro (-1,67%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 2 migliaia di euro (-0,09%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 2 migliaia di euro (+0,09%).
Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2018 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile.
La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che
la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo eticoprofessionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presenta nota integrativa.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari ed eventi formativi per consulenti finanziari.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2018 il capitale sociale ammonta a 200.773 migliaia di euro, composto da 608.404.395 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 31 dicembre 2018 la Banca detiene numero 1.401.288 azioni proprie in portafoglio corrispondenti allo 0,23% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 13.960 migliaia di euro. Nel corso dell'esercizio 2018 sono state acquistate 27.644 azioni in relazione al sistema incentivante "Sistema incentivante 2017 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e 1.971.871 azioni in relazione al sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN" a favore di selezionati consulenti finanziari, in conformità con quanto autorizzato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti della Banca dell'11 aprile 2017. Nello stesso periodo sono state assegnate ai Consulenti Finanziari 658.624 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN".
La Banca non possiede, nemmeno per il tramite di altre società o di interposta persona, azioni della propria controllante UniCredit S.p.A..
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 6 febbraio 2018, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 febbraio 2018, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione / fidelizzazione:
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
(Importi in migliaia)
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 200.773 | 200.545 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 355.673 | 323.932 |
| - Riserva legale | 40.155 | 40.109 |
| - Riserva straordinaria | 272.454 | 251.367 |
| - Riserva azioni proprie | 13.960 | 365 |
| - Altre riserve | 29.104 | 32.091 |
| (Azioni proprie) | (13.960) | (365) |
| Riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) |
| Strumenti di capitale | 200.000 | - |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 227.922 | 214.284 |
| Totale | 962.548 | 731.990 |
| VOCI/TIPOLOGIE | ORDINARIE | ALTRE |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | ||
| - interamente liberate | 607.713.345 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (60.397) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 607.652.948 | - |
| B. Aumenti | ||
| B.1 Nuove emissioni | ||
| - a pagamento: | ||
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito | ||
| - a favore dei dipendenti | 691.050 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | - | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 658.624 | - |
| C. Diminuzioni | ||
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (1.999.515) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 607.003.107 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 1.401.288 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | ||
| - interamente liberate | 608.404.395 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 Altre variazioni sono state riportate le azioni consegnate ai consulenti finanziari nell'ambito del piano di stock granting "2015-2017 PFA PLAN" a favore dei Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:
Il patrimonio netto include, inoltre, la riserva negativa rilevata in seguito all'introduzione dell'IFRS 9, pari a -4.868 migliaia di euro.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 6 febbraio 2018 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione / fidelizzazione "2014-2017 multi-year plan top management" e Sistemi Incentivanti 2014 e 2015 con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 228 migliaia di euro.
L'Assemblea di FinecoBank dell'11 aprile 2018 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2017 di FinecoBank, pari a 214.284 migliaia di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 25 migliaia di euro.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso dell'esercizio 2018 sono state acquistate un totale di 1.999.515 azioni, in relazione al sistema incentivante "Sistema incentivante 2017 PFA" e al sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN", per un ammontare complessivo di 20.143 migliaia di euro. Nello stesso periodo sono state assegnate ai Consulenti Finanziari n. 658.624 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito del sistema incentivante "2015-2017 PFA PLAN". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata incrementata di complessivamente di 13.960 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
Infine, la Riserva straordinaria è stata ridotta per un ammontare di 5.958 migliaia di euro per il pagamento delle cedole e dei costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione del prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 descritta successivamente, al netto del relativo effetto fiscale.
In conformità all'art. 2427, comma 7-bis c.c., e secondo il documento n.1 emanato il 25 ottobre 2004 dall'Organismo Italiano di Contabilità, si fornisce l'indicazione analitica delle voci del patrimonio netto distinguendole in relazione alla loro disponibilità, distribuibilità ed al loro utilizzo negli ultimi tre esercizi.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| RIEPILOGO DELLE UTILIZZAZIONI EFFETTUATE NEI TRE ESERCIZI PRECEDENTI |
|||||
| NATURA/DESCRIZIONE | IMPORTO | POSSIBILITÀ DI UTILIZZAZIONE |
QUOTA DISPONIBILE |
PER COPERTURA PERDITE |
PER ALTRE RAGIONI |
| Capitale | 200.773 | - | - | - | - |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | A, B, C | 1.934 | (1) - |
- |
| Riserve: | |||||
| Riserva legale | 40.155 | B | 40.155 | - | - |
| Riserve straordinarie | 272.454 | A, B, C | 272.454 | - | 5.256 |
| Riserva connessa ai piani Equity settled | 33.972 | - | - | - | 8.362 |
| Riserva per azioni proprie | 13.960 | - | - | ||
| Altre riserve | (4.868) | - | - | - | - |
| Riserve da valutazione: | |||||
| Riserve da valutazione Attività finanziarie valutate al fair value con | (2) | ||||
| impatto sulla redditività complessiva | (3.410) | - | - | - | - |
| Riserve da valutazione utili (perdite) attuariali relativi a piani | |||||
| previdenziail a benefici definiti | (6.384) | - | - | - | - |
| TOTALE | 548.586 | 314.543 | |||
| Quota non distribuibile | 40.155 | ||||
| Residua quota distribuibile | 274.388 |
Legenda
A: per aumento di capitale.
B: per copertura perdite.
C: per distribuzione soci.
(1) Ai sensi dell'art. 2431 c.c., si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c.. (2) La riserva, ove positiva, è indisponibile ai sensi dell'art.6 del D.Lgs 38/2005.
Di seguito si riportano in dettaglio gli utilizzi delle riserve effettuate nei tre esercizi precedenti.
In data 31 gennaio 2018 FinecoBank ha emesso il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes). L'emissione dello strumento finanziario è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement48, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. La scelta di procedere ad una emissione infragruppo ha presentato numerosi vantaggi: risparmi effettivi di costo, relativi ad esempio al Consorzio di collocamento e riduzione dei tempi necessari ad emettere al fine di non perdere il momento favorevole, massimizzando perciò i benefici dell'operazione.
Viste le condizioni di mercato e i livelli di spread particolarmente vantaggiosi, la Banca ha deciso di emettere un Additional Tier 1 al fine di rafforzare la diversificazione del proprio portafoglio di investimenti.
Nessun dato da segnalare.
48 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| VALORE NOMINALE SU IMPEGNI E GARANZIE FINANZIARIE RILASCIATE |
TOTALE 31.12.2018 TOTALE 31.12.2017 | ||||
| PRIMO STADIO | SECONDO | STADIO TERZO STADIO | |||
| 1. Impegni a erogare fondi | 1.037.687 | 279 | 154 | 1.038.120 | 2.904.788 |
| a) Banche centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | 2.125.000 |
| d) Altre società finanziarie | 164 | - | - | 164 | 884 |
| e) Società non finanziarie | 147 | - | - | 147 | 311 |
| f) Famiglie | 1.037.376 | 279 | 154 | 1.037.809 | 778.593 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 256.827 | - | - | 256.827 | 256.732 |
| a) Banche centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 256.070 | - | - | 256.070 | 256.065 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 757 | - | - | 757 | 667 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, i margini disponibili sulle linee di credito concesse alla clientela e, in misura inferiore, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche sono comprensive di n. 5 fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo complessivo di 256.065 migliaia di euro.
Si precisa che il contratto "Liquidity Framework Agreement", il cui importo al 31 dicembre 2017 era pari a 2.125.000 migliaia di euro, stipulato con Capogruppo negli anni precedenti, è giunto a scadenza nel corso del primo semestre 2018 e non è stato rinnovato.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VALORE NOMINALE | ||
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | - | - |
| di cui : esposizioni creditizie deteriorate | - | |
| a) Banche centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 152.376 | 165.987 |
| di cui : esposizioni creditizie deteriorate | - | |
| a) Banche centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 97 | 790 |
| d) Altre società finanziarie | 19.369 | 26.774 |
| e) Società non finanziarie | 37 | 804 |
| f) Famiglie | 132.873 | 137.619 |
Gli Altri impegni si riferiscono esclusivamente a operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| PORTAFOGLI | IMPORTO 31.12.2018 | IMPORTO 31.12.2017 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | - | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 529.725 | |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.487.813 | |
| 4. Attività materiali | - | |
| di cui : attività materiali che costituiscono rimanenze | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:
Al 31 dicembre 2017 risultavano impegnati a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e a garanzia dell'operatività in contratti derivati titoli di Stato appartenenti alla categoria "Attività disponibili per la vendita" per un importo di bilancio di 131.101 migliaia di euro. Per quanto riguarda le operazioni di prestito titoli con la clientela, risultavano impegnati titoli emessi da UniCredit S.p.A., appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti", per un importo di bilancio di 890.325 migliaia di euro.
In relazione ai contratti di locazione non cancellabili in essere, i pagamenti futuri ammontano a:
Non vi sono operazioni di subleasing.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| TIPOLOGIA SERVIZI | IMPORTO 31.12.2018 |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 363.432.347 |
| Titoli | 84.513.882 |
| a) acquisti | 43.125.743 |
| 1. Regolati | 42.888.260 |
| 2. Non regolati | 237.483 |
| b) vendite | 41.388.139 |
| 1. Regolate | 41.128.733 |
| 2. Non regolate | 259.406 |
| Contratti derivati | 278.918.465 |
| a) acquisti | 139.439.219 |
| 1. Regolati | 139.139.453 |
| 2. Non regolati | 299.766 |
| b) vendite | 139.479.246 |
| 1. Regolate | 139.166.898 |
| 2. Non regolate | 312.348 |
| 2. Gestioni individuali di portafogli | - |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di | |
| banca depositaria (escluse gestioni di portafogli) | - |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 17.978.915 |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | 3.085 |
| 2. altri titoli | 17.975.830 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 17.978.908 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 17.572.121 |
| 4. Altre operazioni | 27.734.358 |
| Attività di ricezione e trasmissione degli ordini | 27.734.358 |
| a) acquisti | 13.795.575 |
| b) vendite | 13.938.783 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AMMONTARI CORRELATI NON | |||||||
| OGGETTO DI COMPENSAZIONE AMMONTARE |
|||||||
| AMMONTARE | NETTO DELLE | IN BILANCIO | |||||
| AMMONTARE | DELLE PASSIVITÀ | ATTIVITÀ | DEPOSITI DI | ||||
| LORDO DELLE | FINANZIARIE | FINANZIARIE | CONTANTE | AMMONTARE | |||
| ATTIVITÀ | COMPENSATO IN | RIPORTATO IN | STRUMENTI | RICEVUTI IN | NETTO | AMMONTARE | |
| FINANZIARIE | BILANCIO | BILANCIO | FINANZIARI | GARANZIA | 31.12.2018 | NETTO | |
| FORME TECNICHE | (A) | (B) | (C=A-B) | (D) | (E) | (F=C-D-E) | 31.12.2017 |
| 1. Derivati | 998 | - | 998 | - | 640 | 358 | - |
| 2. Pronti contro termine | 1.812.375 | 1.800.522 | 11.853 | 11.853 | - | - | - |
| 3. Prestito titoli | 444 | - | 444 | 444 | - | - | 179 |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 1.813.817 | 1.800.522 | 13.295 | 12.297 | 640 | 358 | X |
| Totale 31 dicembre 2017 | 179 | - | 179 | - | - | X | 179 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AMMONTARE | AMMONTARI CORRELATI NON | ||||||
| AMMONTARE | NETTO DELLE | OGGETTO DI COMPENSAZIONE IN | |||||
| AMMONTARE | DELLE ATTIVITÀ | PASSIVITÀ | BILANCIO | ||||
| LORDO DELLE | FINANZIARIE | FINANZIARIE | DEPOSITI DI | AMMONTARE | |||
| PASSIVITÀ | COMPENSATO IN | RIPORTATO IN | STRUMENTI | CONTANTE POSTI A | NETTO | AMMONTARE | |
| FINANZIARIE | BILANCIO | BILANCIO | FINANZIARI | GARANZIA | 31.12.2018 | NETTO | |
| FORME TECNICHE | (A) | (B) | (C=A-B) | (D) | (E) | (F=C-D-E) | 31.12.2017 |
| 1. Derivati | - | - | - | - | - | - | 1.173 |
| 2. Pronti contro termine | 2.573.577 | 1.800.522 | 773.055 | 763.694 | - | 9.361 | 764.353 |
| 3. Prestito titoli | 244.373 | - | 244.373 | 234.981 | - | 9.392 | 177.878 |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 2.817.950 | 1.800.522 | 1.017.428 | 998.675 | - | 18.753 | X |
| Totale 31 dicembre 2017 | 952.754 | - | 952.754 | - | 9.350 | X | 943.404 |
L'ammontare delle attività e passività oggetto di compensazione in bilancio è riferito alle operazione di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS. Si precisa, inoltre, che al 31 dicembre 2018 sono in essere contratti derivati swap con un fair value positivo di 2.316 migliaia di euro ed un fair value negativo di 5.341 migliaia di euro, per i quali è stato pagato un margine di variazione positivo di 2.936 migliaia di euro, non riportati nella tabella sopra esposta in quanto oggetto di clearing presso un Partecipante diretto di una Controparte Centrale. Tali esposizioni sono state oggetto del trattamento prudenziale previsto dall'articolo 305 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di ottimizzare il rendimento del portafoglio dei clienti, soddisfare le richieste delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di pronti contro termine passivi e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli, la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositate in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 1.153.071 migliaia di euro, mentre il fair value è pari a 1.037.085 migliaia di euro, così dettagliato:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TIPOLOGIA TITOLI (VALORE NOMINALE AL 31 DICEMBRE 2018) CEDUTI IN PRONTI CONTRO |
||||
| TITOLI RICEVUTI IN PRESTITO DA: | CEDUTI | TERMINE PASSIVI | ALTRE FINALITÀ | |
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 395 | - | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | - | 4.999 | 280 | |
| Altri soggetti | 589 | 1.144.410 | 2.398 | |
| Totale valore nominale | 589 | 1.149.804 | 2.678 | |
| (Importi in migliaia) | ||||
| TIPOLOGIA TITOLI (FAIR VALUE AL 31 DICEMBRE 2018) | ||||
| TITOLI RICEVUTI IN PRESTITO DA: | CEDUTI | CEDUTI IN PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI |
ALTRE FINALITÀ |
| TITOLI RICEVUTI IN PRESTITO DA: | CEDUTI | ||
|---|---|---|---|
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 502 | 35 |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | - | 5.518 | 294 |
| Altri soggetti | 347 | 1.023.573 | 6.816 |
| Totale fair value | 347 | 1.029.593 | 7.145 |
Nessun dato da segnalare.
Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Passivo (SEGUE)
382 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
Parte C - Informazioni sul conto economico
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 383
| Sezione 1 - | Gli interessi - Voce 10 e 20 | 385 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Le Commissioni - Voci 40 e 50 | 386 |
| Sezione 3 - | Dividendi e proventi simili - Voce 70 | 388 |
| Sezione 4 - | Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80 | 388 |
| Sezione 5 - | Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90 | 389 |
| Sezione 6 - | Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 | 390 |
| Sezione 7 - | Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico- Voce 110 |
390 |
| Sezione 8 - | Le rettifiche/riprese di valore netto per rischio di credito - Voce 130 | 391 |
| Sezione 9 - | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 | 393 |
| Sezione 10 - | Le spese amministrative - Voce 160 | 393 |
| Sezione 11 - | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 170 | 395 |
| Sezione 12 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 180 | 395 |
| Sezione 13 - | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 190 | 396 |
| Sezione 14 - | Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 200 | 396 |
| Sezione 15 - | Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 220 | 396 |
| Sezione 16 - | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 230 |
397 |
| Sezione 17 - | Rettifiche di valore dell'avviamento - Voce 240 | 397 |
| Sezione 18 - | Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 250 | 397 |
| Sezione 19 - | Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 270 | 397 |
| Sezione 20 - | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte - Voce 290 | 398 |
| Sezione 21 - | Altre informazioni | 398 |
| Sezione 22 - | Utile per azione | 401 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ALTRE | TOTALE | TOTALE | |||
| VOCI/FORME TECNICHE | TITOLI DI DEBITO | FINANZIAMENTI | OPERAZIONI | 2018 | 2017 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: | 2 | - | - | 2 | |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 2 | - | - | 2 | |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) | 1 | ||||
| Attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) | - | ||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | |||||
| complessiva | 4.534 | - | X | 4.534 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) | 8.505 | ||||
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 218.888 | 67.457 | - | 286.345 | |
| 3.1 Crediti verso banche | 158.908 | 11.667 | X | 170.575 | |
| 3.2 Crediti verso clientela | 59.980 | 55.790 | X | 115.770 | |
| Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) | 23.066 | ||||
| Crediti verso banche (ex IAS 39) | 188.853 | ||||
| Crediti verso clientela (ex IAS 39) | 41.029 | ||||
| 4. Derivati di copertura | X | X | (1.947) | (1.947) | 8.215 |
| 5. Altre attività | X | X | 77 | 77 | 77 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 4.133 | |
| Totale | 223.424 | 67.457 | (1.870) | 293.144 | 269.746 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 197 | - | 197 |
1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Interessi attivi su attività in valuta | 19.448 | 15.100 |
1.2.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ALTRE | TOTALE | TOTALE | ||||
| VOCI/FORME TECNICHE | DEBITI | TITOLI | OPERAZIONI | 2018 | 2017 | |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (11.315) | - | - | (11.315) | ||
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | ||
| 1.2 Debiti verso banche | (396) | X | X | (396) | ||
| 1.3 Debiti verso clientela | (10.919) | X | X | (10.919) | ||
| 1.4 Titoli in circolazione | X | - | X | - | ||
| Debiti verso banche centrali (ex IAS 39) | - | |||||
| Debiti verso banche (ex IAS 39) | 3.070 | |||||
| Debiti verso clientela (ex IAS 39) | (8.235) | |||||
| Titoli in circolazione (ex IAS 39) | - | |||||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | ||
| Passività finanziarie di negoziazione (ex IAS 39) | - | |||||
| 3. Passività finanziarie desginate al fair value | - | - | - | - | ||
| Passività finanziarie valutate al fair value (ex IAS39) | - | |||||
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | ||
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | ||
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (3.126) | ||
| Totale | (11.315) | - | - | (14.441) | (5.165) |
1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Interessi passivi su passività in valuta | (9.216) | (4.882) |
1.4.2 Interessi passivi su operazioni di leasing finanziario
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 3.410 | 20.102 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (5.357) | (11.887) |
| C. Saldo (A-B) | (1.947) | 8.215 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| (a) garanzie rilasciate | 82 | 67 |
| (b) derivati su crediti | - | - |
| (c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 487.115 | 484.259 |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | 73.349 | 71.072 |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestioni individuali di portafogli | - | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 895 | 1.079 |
| 5. banca depositaria | - | - |
| 6. collocamento di titoli | 10.511 | 14.307 |
| 7. attività di ricezione e trasmissione ordini | 13.114 | 11.862 |
| 8. attività di consulenza | 52.321 | 43.233 |
| 8.1. in materia di investimenti | 52.321 | 43.233 |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 336.925 | 342.706 |
| 9.1. gestioni di portafogli | 269.390 | 280.210 |
| 9.1.1 individuali | 10 | 28 |
| 9.1.2 collettive | 269.380 | 280.182 |
| di cui commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento | 266.055 | 277.309 |
| 9.2. prodotti assicurativi | 67.535 | 62.495 |
| 9.3. altri prodotti | - | 1 |
| (d) servizi di incasso e pagamento | 31.664 | 28.761 |
| (e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| (f ) servizi per operazioni di factoring | - | - |
| (g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - |
| (h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione | - | - |
| (i) tenuta e gestione dei conti correnti | 4.641 | 4.716 |
| (j) altri servizi | 12.044 | 9.798 |
| (k) operazioni di prestito titoli | 5.156 | 5.713 |
| Totale | 540.702 | 533.314 |
L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2018 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 832 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| CANALI/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| (a) presso propri sportelli: | - | - |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | - | - |
| 3. servizi e prodotti di terzi | - | - |
| (b) offerta fuori sede: | 326.959 | 331.552 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | 8.895 | 11.680 |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 318.064 | 319.872 |
| (c) altri canali distributivi: | 20.476 | 25.462 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | 1.615 | 2.627 |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 18.861 | 22.835 |
Le commissioni riportate nel punto (c) "altri canali distributivi" si riferiscono alle commissioni generate dal canale online e comprendono anche le commissioni incassate dalle società prodotto, collocamento e mantenimento, a fronte della sottoscrizione online di quote di fondi comuni di investimento e prodotti assicurativi.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| SERVIZI/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| (a) garanzie ricevute | - | - | |
| (b) derivati su crediti | - | - | |
| (c) servizi di gestione e intermediazione: | (242.788) | (239.360) | |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | (7.547) | (7.018) | |
| 2. negoziazione di valute | - | - | |
| 3. gestioni di portafogli: | - | - | |
| 3.1 proprie | - | - | |
| 3.2 delegate a terzi | - | - | |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (4.931) | (4.692) | |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - | |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (230.310) | (227.650) | |
| (d) servizi di incasso e pagamento | (21.650) | (21.674) | |
| (e) altri servizi | (461) | (399) | |
| (f) operazioni di prestito titoli | (1.975) | (1.798) | |
| Totale | (266.874) | (263.231) |
Nella voce "(c) Servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita, rispettivamente, nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 310 migliaia di euro (260 migliaia di euro al 31 dicembre 2017) e nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 56 migliaia di euro (166 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | ||||
| VOCI/PROVENTI | DIVIDENDI | PROVENTI SIMILI | DIVIDENDI | PROVENTI SIMILI | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 52 | - | |||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione (ex IAS 39) | 26 | - | |||
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 43 | - | |||
| Attività finanziarie valutate al fair value (ex IAS 39) | - | - | |||
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | |||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) | 29 | - | |||
| D. Partecipazioni | 8.000 | X | - | X | |
| Totale | 8.095 | - | 55 | - |
Al 31 dicembre 2018
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PLUSVALENZE | UTILI DA | MINUSVALENZE | PERDITE DA | RISULTATO NETTO | |
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | NEGOZIAZIONE (B) | (C) | NEGOZIAZIONE (D) | [(A+B)-(C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 43 | 119.843 | (32) | (111.209) | 8.645 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 3.366 | - | (3.068) | 298 |
| 1.2 Titoli di capitale | 43 | 114.656 | (32) | (106.475) | 8.192 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 1.821 | - | (1.666) | 155 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | 951 | (14) | (932) | 5 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | 951 | (14) | (932) | 5 |
| Attività e passività finanziarie: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 7.128 |
| 3.Strumenti derivati | 4.625 | 65.592 | (5.168) | (46.808) | 28.055 |
| 3.1 Derivati finanziari: | 4.625 | 65.592 | (5.168) | (46.808) | 28.055 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 137 | 1.301 | (124) | (1.043) | 271 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 4.438 | 60.397 | (5.020) | (43.405) | 16.410 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 9.814 |
| - Altri | 50 | 3.894 | (24) | (2.360) | 1.560 |
| 3.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value | |||||
| option | X | X | X | X | - |
| Totale | 4.668 | 186.386 | (5.214) | (158.949) | 43.833 |
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PLUSVALENZE | UTILI DA | MINUSVALENZE | PERDITE DA | RISULTATO NETTO | |
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | NEGOZIAZIONE (B) | (C) | NEGOZIAZIONE (D) | [(A+B)-(C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 28 | 84.293 | (36) | (76.448) | 7.837 |
| 1.1 Titoli di debito | 1 | 3.080 | (1) | (2.604) | 476 |
| 1.2 Titoli di capitale | 9 | 80.165 | (26) | (72.960) | 7.188 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 18 | 1.048 | (9) | (884) | 173 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 1 | 12 | (1) | (8) | 4 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 1 | 12 | (1) | (8) | 4 |
| 3. Altre attività e passività finanziarie: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 6.210 |
| 4.Strumenti derivati | 5.541 | 53.513 | (5.280) | (35.134) | 33.362 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 5.541 | 53.513 | (5.280) | (35.134) | 33.362 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 176 | 1.465 | (187) | (1.049) | 405 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 5.365 | 47.244 | (5.093) | (31.822) | 15.694 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 14.722 |
| - Altri | - | 4.804 | - | (2.263) | 2.541 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| Totale | 5.570 | 137.818 | (5.317) | (111.590) | 47.413 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTI REDDITUALI/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 6.391 | 10.865 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) | 5.212 | 10.036 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) | - | 4.230 |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 11.603 | 25.131 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (5.060) | (20.727) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) | - | (4.385) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) | (6.372) | - |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (11.432) | (25.112) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) | 171 | 19 |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | ||||||
| RISULTATO | RISULTATO | ||||||
| VOCI/COMPONENTI REDDITUALI | UTILI | PERDITE | NETTO | UTILI | PERDITE | NETTO | |
| Attività finanziarie | |||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 17 | - | 17 | ||||
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | ||||
| 1.2 Crediti verso clientela | 17 | - | 17 | ||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla | |||||||
| redditività complessiva | 1.666 | - | 1.666 | ||||
| 2.1 Titoli di debito | 1.666 | - | 1.666 | ||||
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | ||||
| 1. Crediti verso banche (ex IAS 39) | 3.951 | - | 3.951 | ||||
| 2. Crediti verso clientela (ex IAS 39) | - | - | - | ||||
| 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39) | 761 | - | 761 | ||||
| 3.1 Titoli di debito | 761 | - | 761 | ||||
| 3.2 Titoli di capitale | - | - | - | ||||
| 3.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | ||||
| 3.4 Finanziamenti | - | - | - | ||||
| 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (ex IAS 39) | - | - | - | ||||
| Totale attività (A) | 1.683 | - | 1.683 | 4.712 | - | 4.712 | |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | |||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | ||||
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | ||||
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | ||||
| 1. Debiti verso banche (ex IAS 39) | - | - | - | ||||
| 2. Debiti verso clientela (ex IAS 39) | - | - | - | ||||
| 3. Titoli in circolazione (ex IAS 39) | - | - | - | ||||
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - | |
Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PLUSVALENZE | UTILI DA | MINUSVALENZE | PERDITE DA | RISULTATO NETTO | |
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | REALIZZO (B) | (C) | REALIZZO (D) | [(A+B)-(C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 1.371 | 10 | (3.031) | (65) | (1.715) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 2 | (2) | - | - |
| 1.2 Titoli di capitale | 1.371 | 8 | (3.029) | - | (1.650) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | (65) | (65) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 215 |
| Totale | 1.371 | 10 | (3.031) | (65) | (1.500) |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | TOTALE 2017 | |||||
| TERZO STADIO PRIMO E |
PRIMO E | TOTALE 2018 | |||||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | SECONDO STADIO |
WRITE-OFF | ALTRE | SECONDO STADIO |
TERZO STADIO | ||
| A. Crediti verso banche | (1.164) | - | - | 4.306 | - | 3.142 | |
| - Finanziamenti | (851) | - | - | 1.427 | - | 576 | |
| - Titoli di debito | (313) | - | - | 2.879 | - | 2.566 | |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | |
| B. Crediti verso clientela | (6.610) | (134) | (4.306) | 2.996 | 1.498 | (6.556) | |
| - Finanziamenti | (5.395) | (134) | (4.306) | 2.967 | 1.498 | (5.370) | |
| - Titoli di debito | (1.215) | - | - | 29 | - | (1.186) | |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | (7.774) | (134) | (4.306) | 7.302 | 1.498 | (3.414) |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | ||||||
| TERZO STADIO PRIMO E |
PRIMO E | ||||||
| SECONDO | WRITE-OFF | ALTRE | SECONDO | TERZO STADIO | |||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | STADIO | STADIO | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |||
| A. Titoli di debito | (115) | - | - | 1 | - | (114) | |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o | |||||||
| originate | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | (115) | - | - | 1 | - | (114) |
Si riportano di seguito le tavole redatte in conformità al principio contabile IAS39 rappresentate secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | |||||||
| SPECIFICHE | DI | SPECIFICHE | DI PORTAFOGLIO | TOTALE 2017 | ||||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | CANCELLAZIONI | ALTRE | PORTAFOGLIO | A | B | A | B | |
| A. Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (200) | (4.857) | (2.053) | 200 | 1.275 | - | 477 | (5.158) |
| Crediti deteriorati acquistati | - | - | - | - | - | - | ||
| - Finanziamenti | - | - | X | - | - | - | X | - |
| - Titoli di debito | - | - | X | - | - | - | X | - |
| Altri crediti | (200) | (4.857) | (2.053) | 200 | 1.275 | - | 477 | (5.158) |
| - Finanziamenti | (200) | (4.857) | (2.053) | 200 | 1.275 | - | 477 | (5.158) |
| - Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Totale | (200) | (4.857) | (2.053) | 200 | 1.275 | - | 477 | (5.158) |
Legenda:
A = Da interessi B = Altre riprese
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | ||||
| SPECIFICHE | SPECIFICHE | TOTALE 2017 | |||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | CANCELLAZIONI | ALTRE | A | B | |
| A. Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| B. Titoli di capitale | (8.896) | (3.995) | - | - | (12.891) |
| C. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - |
| D. Finanziamenti a banche | - | - | - | - | - |
| E. Finanziamenti a clientela | - | - | - | - | - |
| F. Totale | (8.896) | (3.995) | - | - | (12.891) |
Legenda A = Da interessi
B = Altre riprese
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
Nessun dato da segnalare.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE (1) | RIPRESE DI VALORE (2) | |||||||
| SPECIFICHE | DI | SPECIFICHE | DI PORTAFOGLIO | |||||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | CANCELLAZIONI | ALTRE | PORTAFOGLIO | A | B | A | B | |
| A. Garanzie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati su crediti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Impegni ad erogare fondi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Altre operazioni | - | - | - | - | 6 | - | - | 6 |
| E. Totale | - | - | - | - | 6 | - | - | 6 |
Legenda: A = Da interessi B = Altre riprese
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |||
| 1) Personale dipendente | (83.351) | (77.430) | |||
| a) salari e stipendi | (54.884) | (52.700) | |||
| b) oneri sociali | (14.401) | (13.927) | |||
| c) indennità di fine rapporto | (2.182) | (912) | |||
| d) spese previdenziali | - | - | |||
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (114) | (98) | |||
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | |||||
| - a contribuzione definita | - | - | |||
| - a benefici definiti | - | - | |||
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | |||||
| - a contribuzione definita | (3.247) | (3.082) | |||
| - a benefici definiti | - | - | |||
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (4.192) | (2.739) | |||
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (4.331) | (3.972) | |||
| 2) Altro personale in attività | - | ||||
| 3) Amministratori e sindaci | (1.278) | (1.291) | |||
| 4) Personale collocato a riposo | - | - | |||
| 5) Recuperi di spese per i dipendenti distaccati presso altre aziende | 266 | 232 | |||
| 6) Recuperi di spese per i dipendenti di terzi distaccati presso la società | (69) | (363) | |||
| Totale | (84.432) | (78.852) |
Nella voce 1 "h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimonial"i sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 4.168 migliaia di euro (2.693 migliaia di euro al 31 dicembre 2017), e su strumenti finanziari emessi da UniCredit S.p.A., che trovano contropartita nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 24 migliaia di euro (46 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 1.128 | 1.100 |
| (a) dirigenti | 27 | 27 |
| (b) quadri direttivi | 349 | 330 |
| (c) restante personale dipendente | 752 | 743 |
| Altro personale | 12 | 15 |
10.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA DI SPESE / VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| Incentivi all'esodo | (120) | 385 |
| Piano medico | (1.011) | (1.477) |
| Buoni pasto | (953) | (936) |
| Altri | (2.246) | (1.944) |
| Totale | (4.330) | (3.972) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 2018 | |||||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (101.053) | (98.543) | |||
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | |||||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (16.740) | (16.041) | |||
| Comunicazioni su mass media | (11.264) | (11.420) | |||
| Marketing e promozioni | (5.124) | (4.488) | |||
| Sponsorizzazioni | (22) | (95) | |||
| Convention e comunicazione interna | (330) | (38) | |||
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.399) | (1.586) | |||
| Spese recupero crediti | (377) | (457) | |||
| Informazioni commerciali e visure | (1.022) | (1.129) | |||
| C) Spese indirette relative al personale | (28.183) | (26.167) | |||
| Formazione del personale | (473) | (479) | |||
| Noleggio auto e altre spese personale | (80) | (84) | |||
| Spese consulenti finanziari | (26.885) | (25.003) | |||
| Spese di viaggio | (693) | (534) | |||
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (52) | (67) | |||
| D) Spese relative all'ICT | (34.498) | (32.079) | |||
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (2.359) | (2.467) | |||
| Spese software - affitto e manutenzione | (8.833) | (8.092) | |||
| Sistemi di comunicazione ICT | (6.614) | (5.723) | |||
| Service ICT: personale esterno | (6.745) | (6.723) | |||
| Infoprovider finanziari | (9.947) | (9.074) | |||
| E) Consulenze e servizi professionali | (3.353) | (4.150) | |||
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (2.753) | (2.629) | |||
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | (23) | (86) | |||
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (238) | (385) | |||
| Cause legali | (339) | (1.050) | |||
| F) Spese relative agli immobili | (18.996) | (19.373) | |||
| Service area immobiliare | (705) | (720) | |||
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (213) | (200) | |||
| Manutenzione locali | (1.009) | (1.379) | |||
| Fitti passivi per locazione immobili | (14.529) | (14.387) | |||
| Pulizia locali | (519) | (509) | |||
| Utenze | (2.021) | (2.178) | |||
| G) Altre spese di funzionamento | (37.486) | (36.026) | |||
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (404) | (347) | |||
| Spese postali e trasporto documenti | (3.585) | (3.396) | |||
| Servizi amministrativi e logistici | (19.417) | (18.761) | |||
| Assicurazioni | (3.906) | (3.923) | |||
| Stampati e cancelleria | (587) | (511) | |||
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (9.110) | (8.695) | |||
| Altre spese amministrative | (477) | (393) | |||
| H) Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico e FITD | (14.306) | (10.566) | |||
| Totale | (256.014) | (244.531) |
Nella voce "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari" sono inclusi gli oneri relativi al piano "PFA 2015-2017" assegnato ai consulenti finanziari, che trova contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 3.778 migliaia di euro. Nell'esercizio precedente tale voce ammontava a 5.110 migiaia di euro e includeva anche gli oneri relativi al piano "PFA 2014", il cui periodo di vesting è terminato al 30 giugno 2017.
I costi registrati nell'anno 2018 per contributi versati nell'esercizio al Deposit Guarantee Schemes (DGS), presentati nella voce "Altre spese amministrative" (punto H) della tabella precedente, sono stati complessivamente pari a 14.306 migliaia di euro e sono relativi al contributo ordinario, aggiuntivo e al contributo annuo al Fondo di Solidarietà per l'anno 2018. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
Nessun costo è stato registrato in relazione al Single Resolution Fund (nessun contributo dovuto).
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE DI VALORE | |||||
| PRIMO E SECONDO | PRIMO E SECONDO | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |||
| OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI | STADIO TERZO STADIO | STADIO TERZO STADIO | ||||
| 1. Impegni a erogare fondi | (9) | - | 401 | - | 392 | |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (1) | - | 11 | - | 10 | |
| Totale | (10) | - | 412 | - | 402 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |||||
| ACCANTONAMENTI | RIATTRIBUZIONI | TOTALE | ACCANTONAMENTI | RIATTRIBUZIONI | TOTALE | |
| Controversie legali e fiscali | (3.713) | 3.048 | (665) | (8.836) | 5.012 | (3.824) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (5.625) | - | (5.625) | (5.008) | - | (5.008) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (1.302) | 518 | (784) | (330) | 703 | 373 |
| Totale | (10.640) | 3.566 | (7.074) | (14.174) | 5.715 | (8.459) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| AMMORTAMENTO | RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE | RISULTATO NETTO | RISULTATO NETTO | |
| ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI | (A) | PER DETERIORAMENTO (B) | DI VALORE (C) | 2018 (A+B-C) | 2017 |
| A. Attività materiali | |||||
| A.1 Di proprietà | (5.313) | (98) | - | (5.411) | (5.569) |
| - Ad uso funzionale | (5.204) | (98) | - | (5.302) | (5.456) |
| - Per investimento | (109) | - | - | (109) | (113) |
| - Rimanenze | X | - | - | - | - |
| A.2 Acquisite in leasing finanziario | - | - | - | - | - |
| - Ad uso funzionale | - | - | - | - | - |
| - Per investimento | - | - | - | - | - |
| Totale | (5.313) | (98) | - | (5.411) | (5.569) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| AMMORTAMENTO | RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE | RISULTATO NETTO | RISULTATO NETTO | |
| ATTIVITÀ/COMPONENTE REDDITUALE | (A) | PER DETERIORAMENTO (B) | DI VALORE (C) | 2018 (A+B-C) | 2017 |
| A. Attività immateriali | |||||
| A.1 Di proprietà | (4.959) | - | - | (4.959) | (4.800) |
| - Generate internamente all'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (4.959) | - | - | (4.959) | (4.800) |
| A.2 Acquisite in leasing finanziario | - | - | - | - | - |
| Totale | (4.959) | - | - | (4.959) | (4.800) |
Le rettifiche di valore su attività immateriali sono relative al software, ammortizzato in tre anni, e agli oneri sostenuti per la realizzazione del sito internet Fineco, ammortizzati in 5 anni.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 12.3 Altre informazioni.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Rimborsi e abbuoni | (147) | (141) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (1.170) | (2.427) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (2.293) | (2.844) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili del gruppo | (7) | (29) |
| Insussistenze di attività | (295) | (317) |
| Altri oneri di gestione | (229) | (244) |
| Totale | (4.141) | (6.002) |
Le insussistenze di attività comprendono i costi sostenuti per frodi con carte di credito per un importo pari a 98 migliaia di euro (261 migliaia di euro al 31 dicembre 2017).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Recupero di spese: | 96.767 | 93.369 |
| - recupero spese accessorie | 155 | 335 |
| - recuperi di imposta | 96.612 | 93.034 |
| Fitti attivi da investimenti immobiliari | - | 155 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 2.141 | 2.828 |
| Totale | 98.908 | 96.352 |
Sezione 16 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 230
Nessun dato da segnalare.
Sezione 17 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 240 Nessun dato da segnalare.
Sezione 18 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 250
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTE REDDITUALE/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| A. Immobili | ||
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | (18) | - |
| B. Altre attività | ||
| - Utili da cessione | - | 9 |
| - Perdite da cessione | (143) | (517) |
| Risultato netto | (161) | (508) |
Sezione 19 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 270
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTI REDDITUALI/VALORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| 1. Imposte correnti (-) | (106.713) | (102.274) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | 3.924 |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) | - | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (1.142) | (3.122) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | (2.624) | (696) |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (110.479) | (102.168) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Utile ante imposte | 338.402 | 316.451 |
| IMPOSTE | ||||
|---|---|---|---|---|
| IRES | IRAP | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 | |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica | (93.060) | (18.849) | (111.909) | (104.650) |
| + Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base imponibile | 8.531 | (788) | 7.743 | 2.822 |
| - Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile | (2.101) | - | (2.101) | - |
| - Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti | - | - | - | - |
| - Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive | (446) | - | (446) | (446) |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva | (87.076) | (19.637) | (106.713) | (102.274) |
Sezione 20 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 290 Nessun dato da segnalare.
FinecoBank S.p.A. appartiene al Gruppo Bancario UniCredit ed è soggetta alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A..
UniCredit S.p.A. Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano-Monza-Brianza-Lodi Iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit - Albo dei Gruppi Bancari cod. 2008.1
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FinecoBank S.p.A. è soggetta alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A. pertanto, ai sensi dell'art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile, si riportano i dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della stessa.
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| (Importi in milioni) | |
|---|---|
| ATTIVO | 31.12.2017 |
| Cassa e disponibilità liquide | 25.817 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 13.864 |
| Crediti verso banche | 27.567 |
| Crediti verso clientela | 208.965 |
| Investimenti finanziari | 105.278 |
| Coperture | 6.114 |
| Attività materiali | 2.209 |
| Avviamenti | - |
| Altre attività immateriali | 4 |
| Attività fiscali | 10.311 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 150 |
| Altre attività | 4.701 |
| Totale dell'attivo | 404.980 |
| (Importi in milioni) | |
|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31.12.2017 |
| Debiti verso banche | 56.807 |
| Raccolta da clientela e titoli | 262.084 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 13.068 |
| Passività finanziarie valutate al fair value | 2.738 |
| Coperture | 6.279 |
| Fondi per rischi ed oneri | 1.843 |
| Passività fiscali | 1 |
| Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione | - |
| Altre passività | 8.652 |
| Patrimonio | 53.508 |
| - capitale e riserve | 46.964 |
| - riserve da valutazione (attività disponibili per la vendita - copertura dei flussi finanziari - su piani a benefici definiti) | 308 |
| - utile (perdita) netto | 6.236 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 404.980 |
| (Importi in milioni) | |
|---|---|
| 31.12.2017 | |
| Interessi netti | 3.711 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 3.808 |
| Commissioni nette | 3.798 |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | 302 |
| Saldo altri proventi/oneri | (95) |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 11.524 |
| Spese per il personale | (3.139) |
| Altre spese amministrative | (2.694) |
| Recuperi di spesa | 546 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (137) |
| Costi operativi | (5.424) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 6.100 |
| Avviamenti | - |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.854) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 4.246 |
| Altri oneri e accantonamenti | (565) |
| Oneri di integrazione | 14 |
| Profitti (Perdite) netti da investimenti | 2.427 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 6.122 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 30 |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 6.152 |
| Utile (Perdita) delle attività in via di dismissione al netto delle imposte | 84 |
| Rettifiche di valore su avviamenti | - |
| UTILE (PERDITA) NETTO | 6.236 |
Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale Deloitte & Touche S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| TIPOLOGIA DI SERVIZI | SOGGETTO CHE HA EROGATO IL SERVIZIO | COMPENSI |
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 211.495 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 90.000 |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| TOTALE | 311.495 |
Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2018 FinecoBank ha incassato i seguenti contributi pubblici erogati da soggetti italiani:
Riduzione del contributo straordinario ai sensi dell'art. 1, comma 235 della Legge 232 dell'11 dicembre 2016 a carico della Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | FinecoBank S.p.A. | 131 |
| TOTALE | 131 |
Contributi per la assunzione/stabilizzazione del personale derivanti dall'applicazione del CCNL del Credito tempo per tempo vigente
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Fondo nazionale per il sostegno dell'occupazione nel settore del credito | FinecoBank S.p.A. | 225 |
| TOTALE | 225 |
Contributi per neoassunti/stabilizzazioni, introdotto da legge di stabilità 2018 (legge n. 205/2017) e analoghe normative precedenti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | FinecoBank S.p.A. | 292 |
| TOTALE | 292 |
Contributi per la sezione Ordinaria del Fondo Solidarietà - prestazioni: Decreto Interministeriale 83486 del 28/07/2014 – art. 10, comma 2
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | FinecoBank S.p.A. | 3 |
| TOTALE | 3 |
Art. 8 del DL 30/9/2005, n. 203 convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248. Misure compensative alle imprese che conferiscono il TFR a forme pensionistiche complementari e/o al Fondo per l'erogazione del TFR
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| SOGGETTO EROGANTE | ENTITA' BENEFICIARIA | IMPORTO DEL CONTRIBUTO PUBBLICO |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | FinecoBank S.p.A. | 260 |
| TOTALE | 260 |
Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".
L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) | 227.922 | 214.284 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 607.575.060 | 607.158.443 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 609.101.538 | 608.829.187 |
| Utile per azione base | 0,375 | 0,353 |
| Utile per azione diluito | 0,374 | 0,352 |
Nessun dato da segnalare.
Nota integrativa Parte D – Redditività complessiva
402 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
Nota integrativa Parte D – Redditività complessiva
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 403
| VOCI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
|---|---|---|
| 10. Utile (Perdita) d'esercizio | 227.922 | 214.284 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | ||
| 20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | |
| 30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): | - | - |
| a) variazione di fair value | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | |
| 40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | |
| 50. Attività materiali | - | - |
| 60. Attività immateriali | - | - |
| 70. Piani a benefici definiti | 5.063 | (5.162) |
| 80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | ||
| 90. Quota delle riserva da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | - (1.635) |
- |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | - | |
| 110. Copertura di investimenti esteri: | ||
| a) variazioni di fair value | - | - |
| - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - |
| c) altre variazioni | - | - |
| 120. Differenze di cambio: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - |
| b) rigiro a conto economico | - | - |
| c) altre variazioni | - | - |
| 130. Copertura dei flussi finanziari: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - |
| b) rigiro a conto economico | - | - |
| c) altre variazioni | - | - |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | |
| 140. Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - |
| b) rigiro a conto economico | - | |
| c) altre variazioni | - | - |
| 150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | (10.247) | - |
| a) variazioni di fair value | (6.565) | - |
| b) rigiro a conto economico | (3.682) | - |
| - rettifiche per rischio di credito | (1) | |
| - utili/perdite da realizzo | (3.681) | - |
| c) altre variazioni | - | - |
| 160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - |
| b) rigiro a conto economico | - | |
| c) altre variazioni | - | - |
| 170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - |
| b) rigiro a conto economico | - | - |
| - rettifiche da deterioramento | - | - |
| - utili/perdite da realizzo | - | - |
| c) altre variazioni | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | 2.499 | |
| a) variazioni di fair value | 3.956 | |
| b) rigiro a conto economico | (2.352) | |
| - rettifiche da deterioramento | ||
| - utili/perdite da realizzo | (2.352) | |
| c) altre variazioni | 895 | |
| 180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | 3.389 | 1.117 |
| 190. Totale altre componenti reddituali | ||
| 200. Redditività complessiva (voce 10+190) | (3.430) | (1.546) |
| 224.492 | 212.738 |
Nota integrativa Parte D – Redditività complessiva
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 405
| Sezione 1 - | Rischio di credito | 408 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Rischi di mercato | 427 |
| Sezione 3 - | Gli strumenti derivati e le politiche di copertura | 437 |
| Sezione 4 - | Rischio di liquidità | 442 |
| Sezione 5 - | Rischi operativi | 447 |
| Sezione 6 - | Altri rischi e informazioni | 449 |
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di Risk Management è strutturato in coerenza con le scelte organizzative effettuate dal Gruppo e con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della Banca in collaborazione con l'omologa funzione di Capogruppo che esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo dei rischi in ottica di Gruppo. Il modello organizzativo prevede uno specifico punto di riferimento nella funzione Chief Risk Officer, di seguito "CRO", cui sono assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Banca è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni della Capogruppo, con la dotazione patrimoniale e le regole di vigilanza prudenziale.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività della Banca. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle direttive della Capogruppo e delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il CRO Department, in linea con le indicazioni e le linee guida della Capogruppo, è responsabile delle attività di credit operations e dell'attività di Risk Management. L'informativa, a diversi livelli, è fornita a diversi Organi (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate). In relazione alle indicazioni del Secondo Pilastro di Basilea, sono inoltre oggetto di controllo e di reporting i rischi reputazionali, di business e, in collaborazione con il CFO, i rischi di liquidità.
Il CRO ed il CFO, hanno la responsabilità di proporre ed adattare il Risk Appetite Framework di Gruppo alla realtà di FinecoBank e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
Il CRO Department assicura il presidio del profilo di rischio complessivo della Banca monitorando le esposizioni delle diverse tipologie di rischio, coerentemente con le metodologie definite dalla Capogruppo.
La Unit Risk Management è deputata a prevenire e monitorare i rischi della Banca nelle sue diverse componenti. In particolare il Risk Management effettua un controllo dei rischi di credito, di mercato ed operativi ai quali la Banca è esposta. L'attività del Risk Management comporta altresì il monitoraggio dei rischi di business, reputazionale e di liquidità. La Unit Risk Management supporta il CRO, per quanto di competenza del Department, nelle attività di monitoraggio e di informativa all'Organo di Supervisione Strategica e di Gestione.
In considerazione della complessità dell'attività svolta dalla Banca e della significatività dei rischi connessi, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha ritenuto opportuno costituire il Comitato Rischi e Parti Correlate, per il controllo interno, costituito da membri non esecutivi dello stesso Board e con il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile del Risk Management permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali della Banca.
Obiettivo della Banca è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la Propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari, business avviato a fine 2016, e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali. Al 31 dicembre 2018 il valore di bilancio dei crediti relativi a mutui ammonta a 857 milioni di euro.
La Banca ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo procedendo all'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e all'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente depositi con UniCredit S.p.A., nonché l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nel 2018 la Banca ha incrementato l'esposizione (in termini di valori nominali) in titoli di Stato: Italia per 860 milioni di euro, Spagna per 1.179,5 milioni di euro (di cui ICO per 14,5 milioni di euro), Irlanda per 188 milioni di euro, Francia per 285 milioni di euro, Germania per 125 milioni di euro, Belgio per 180 milioni di euro, Austria per 205 milioni di euro, Polonia per 29 milioni di euro e Supranational per 436 milioni di euro.
La Banca nel 2017 ha emanato ed approvato la policy "Rischio emittente negli strumenti obbligazionari – Contingency Plan" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella policy, il Risk Management monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio della Banca; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio.
Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:
La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità Operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido, mutui). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia e dalla anagrafe di Gruppo.
Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore.
Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.
Relativamente ai prodotti con piano di ammortamento ed in particolare per i mutui, sono effettuate rilevazioni specifiche degli insoluti finalizzate al passaggio di stato. Tale modalità è affiancata anche alla raccolta di notizie relative al Cliente debitore già utilizzate per gli interventi sugli affidamenti.
In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.
La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente dalla Banca sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.
Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.
La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili sociodemografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia.
Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performaces del portafoglio crediti al fine, da un lato di valutare le perdite attese, e dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.
Nello svolgimento della propria attività creditizia la Banca è esposta al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca. Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, la Banca è esposta all'ulteriore rischio di controparte per tutte le attività di regolamento e di pre-regolamento con le controparti istituzionali e bancarie necessarie per lo svolgimento del business. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa. Le controparti di tali transazioni potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.
Altre operazioni che comportano rischio di controparte sono:
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
La Banca controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e le best practices di Gruppo ed in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico.
La Banca comunica alla Capogruppo ogni informazione utile alla valutazione, da parte della stessa, di ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale ha intenzione di detenere dei rapporti e nei confronti della quale è prevista la definizione di un limite di rischio (plafond) entro il quale il Gruppo intende operare.
La valutazione è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione la Banca riceve dalla Capogruppo un plafond di rischio da monitorare.
La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia, anagrafe di Gruppo con i dati relativi a posizioni condivise con altre banche del Gruppo ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dalla Banca. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca, dal Gruppo e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente.
A partire dal 1° gennaio 2018 FinecoBank ha adottato il principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari.
Il progetto, in coordinamento con analogo progetto condotto a livello di Gruppo UniCredit e sviluppato con il coinvolgimento delle funzioni di riferimento della Banca e, da ultimo, del Consiglio di Amministrazione, ha introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
La valutazione globale dei rischi del portafoglio, al fine di individuare la sostenibilità dell'attività ed i margini di remunerazione, è effettuata sia con l'ausilio di uno strumento condiviso con Capogruppo (Credit Tableau de Bord) che contiene tutti i principali indicatori di rischio ed i rapporti più significativi tra le grandezze espresse, sia con l'ausilio di specifici report di prodotto che individuano i trend dei tassi di decadimento suddivisi per periodo di erogazione e per livello di default.
Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la scomposizione per classe di rating e per settore degli emittenti che determinano la rischiosità implicita dei contratti.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di imparment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD utilizzati a fini regolamentari e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali comuni al Gruppo, utilizzando le metodologie ed i parametri creditizi sviluppati a livello accentrato.
Per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. A differenza tuttavia dell'approccio seguito in applicazione del principio IAS 39, per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information in modo del tutto coerente con l'approccio di Gruppo come di seguito descritto.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito la Banca ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:
La richiamata Circolare n.272 di Banca d'Italia, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:
ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Le inadempienze probabili sono generalmente valutate in bilancio analiticamente (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee. Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione cosiddette forborne, possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momento della concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing Technical Standards dell'EBA.
Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario.
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate in FinecoBank sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute. Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall'appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini del Regolamento (UE) n.575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento ("perdita in caso di inadempienza" o LGD - Loss given default).
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Il processo definito per includere scenari macroeconomici è altresì pienamente coerente con i processi di previsione macroeconomica utilizzati dal Gruppo per ulteriori fini di gestione del rischio (quali i processi adottati per tradurre le previsioni macroeconomiche nelle perdite creditizie attese in base a quanto previsto da EBA Stress Test e il Framework ICAAP) e ha fatto leva sulla funzione indipendente di UniCredit Research.
I forecasts in termini di delta Default rate e delta Recovery Rate forniti dalla funzione di Stress Test sono inglobati all'interno dei parametri di PD ed LGD in fase di calibrazione. I parametri creditizi, infatti, sono normalmente calibrati su un orizzonte through-the-cycle (TTC), si rende quindi necessaria una loro calibrazione Point-in-time (PIT) e forward-looking (FL) che permetta di riflettere in tali parametri creditizi la situazione corrente nonché le aspettative circa l'evoluzione futura del ciclo economico.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Ipoteche sui mutui fondiari, pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente.
La presenza di garanzie reali non solleva, in ogni caso, la Banca dall'effettuare una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali, differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritte dalla policy "Erogazioni di mutui residenziali con garanzia ipotecaria a correntisti di FinecoBank S.p.A.". La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse.
Le valutazioni sono, inoltre, soggette a revisione periodica.
La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia ed ai limiti definiti da Capogruppo. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono le azioni che devono essere effettuate per il recupero dei crediti ordinate per anzianità di scaduto.
La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra la Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business della Banca e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
In particolare nel caso di rinegoziazioni considerate non sostanziali si procede alla rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico come utile o perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziai le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazioni e che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PORTAFOGLIO / QUALITÀ | SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE DETERIORATE |
ESPOSIZIONI SCADUTE NON DETERIORATE |
ALTRE ESPOSIZIONI NON DETERIORATE |
TOTALE |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.647 | 617 | 553 | 11.605 | 23.234.010 | 23.248.432 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3. Attività finanziarie designate al fair value |
- - |
- - |
- - |
- - |
961.767 - |
961.767 - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | 65 | 65 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 1.647 | 617 | 553 | 11.605 | 24.195.842 | 24.210.264 |
| Totale 31 dicembre 2017 | 1.730 | 495 | 627 | 7.511 | 21.865.362 | 21.875.725 |
Al 31 dicembre 2018 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.
A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| NON DETERIORATE | (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DETERIORATE RETTIFICHE DI WRITE-OFF |
||||||||
| ESPOSIZIONE | VALORE | ESPOSIZIONE | PARZIALI | ESPOSIZIONE | RETTIFICHE DI VALORE |
ESPOSIZIONE | TOTALE | |
| PORTAFOGLIO / QUALITÀ | LORDA | COMPLESSIVE | NETTA | COMPLESSIVI | LORDA | COMPLESSIVE | NETTA | (ESPOSIZIONE NETTA) |
| 1. Attività finanziarie valutate al | ||||||||
| costo ammortizzato | 23.936 | (21.118) | 2.818 | - | 23.270.740 | (25.126) | 23.245.614 | 23.248.432 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair | ||||||||
| value con impatto sulla redditività | ||||||||
| complessiva | - | - | - | - | 961.938 | (171) | 961.767 | 961.767 |
| 3. Attività finanziarie designate al | ||||||||
| fair value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie | ||||||||
| obbligatoriamente valutate al fair | ||||||||
| value | - | - | - | - | X | X | 65 | 65 |
| 5. Attività finanziarie in corso di | ||||||||
| dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 23.936 | (21.118) | 2.818 | - | 24.232.678 | (25.297) | 24.207.446 | 24.210.264 |
| Totale 31 dicembre 2017 | 24.313 | (21.460) | 2.853 | - | 21.883.945 | (11.073) | 21.872.872 | 21.875.725 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ DI EVIDENTE SCARSA QUALITÀ CREDITIZIA | |||||||
| PORTAFOGLIO / QUALITÀ | MINUSVALENZE CUMULATE | ESPOSIZIONE NETTA | ESPOSIZIONE NETTA | ||||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 4.764 | ||||
| 2. Derivati di copertura | - | - | 3.314 | ||||
| Totale 31 dicembre 2018 | - | - | 8.078 | ||||
| Totale 31 dicembre 2017 | - | - | 7.021 |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PRIMO STADIO | SECONDO STADIO | ||||||||
| PORTAFOGLI / STADI DI RISCHIO | DA 1 GIORNO A 30 GIORNI |
DA OLTRE 30 GIORNI FINO A 90 GIORNI |
OLTRE 90 GIORNI |
DA 1 GIORNO A 30 GIORNI |
DA OLTRE 30 GIORNI FINO A 90 GIORNI |
OLTRE 90 GIORNI |
DA 1 GIORNO A 30 GIORNI |
DA OLTRE 30 GIORNI FINO A 90 GIORNI |
OLTRE 90 GIORNI |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
9.573 | 28 | 1 | 65 | 1.634 | 304 | 12 | 12 | 2.557 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31 dicembre 2018 | 9.573 | 28 | 1 | 65 | 1.634 | 304 | 12 | 12 | 2.557 |
| Totale 31 dicembre 2017 |
A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamiche delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| (Importi in migliaia) | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE | |||||||||||||||||
| ATTIVITÀ RIENTRANTI NEL PRIMO STADIO | ATTIVITÀ RIENTRANTI NEL SECONDO STADIO ATTIVITÀ RIENTRANTI NEL TERZO STADIO |
ACCANTONAMENTI COMPLESSIVI SU IMPEGNI A EROGARE FONDI E GARANZIE FINANZIARIE RILASCIATE |
|||||||||||||||
| CAUSALI / STADI DI RISCHIO | ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO |
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDIVITÀ COMPLESSIVA |
DI CUI: SVALUTAZIONI INDIVIDUALI | DI CUI: SVALUTAZIONI COLLETTIVE | ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO |
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDIVITÀ COMPLESSIVA |
DI CUI: SVALUTAZIONI INDIVIDUALI | DI CUI: SVALUTAZIONI COLLETTIVE | ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO |
ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDIVITÀ COMPLESSIVA |
DI CUI: SVALUTAZIONI INDIVIDUALI | DI CUI: SVALUTAZIONI COLLETTIVE | DI CUI: ATTIVITÀ FINANZIARIE IMPAIRED ACQUISITE O ORIGINATE |
PRIMO STADIO | SECONDO STADIO | TERZO STADIO | TOTALE |
| Esistenze iniziali | (18.692) | (93) | - | (18.784) | (5.964) | - | - | (5.964) | (21.043) | - | (18.446) | (2.597) | - | (450) | - | - | (46.242) |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cancellazioni diverse dai write-off | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
(441) | (78) | - | (519) | (31) | - | - | (31) | (2.857) | - | (1.226) | (1.632) | - | 402 | - | - | (3.005) |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Write-off | 1 | - | - | 1 | - | - | - | - | 2.782 | - | 2.755 | 28 | - | - | - | - | 2.783 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.071) | 1.071 | - | - | - | - | - |
| Rimanenze finali | (19.132) | (171) | - | (19.302) - | (5.995) | - | - | (5.995) - | (21.118) | - | (17.988) | (3.130) | - - | (48) | - | - | (46.464) |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | (23) | - | (23) | - | - | - | - | - | (23) |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | 134 | - | 94 | 40 | - | - | - | - | 134 |
A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VALORI LORDI / VALORE NOMINALE | ||||||||||||
| TRASFERIMENTI TRA PRIMO STADIO E SECONDO STADIO |
TRASFERIMENTI TRA SECONDO STADIO E TERZO STADIO |
TRASFERIMENTI TRA PRIMO STADIO E TERZO STADIO |
||||||||||
| PORTAFOGLI / STADI DI RISCHIO | DA PRIMO STADIO A SECONDO STADIO |
DA SECONDO STADIO A PRIMO STADIO |
DA SECONDO STADIO A TERZO STADIO |
DA TERZO STADIO A SECONDO STADIO |
DA PRIMO STADIO A TERZO STADIO |
DA TERZO STADIO A PRIMO STADIO |
||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
2.387 | 905 | 837 | 58 | 3.821 | 243 | ||||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | ||||||
| 3. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
18 | - | 4 | - | 148 | - | ||||||
| Totale 31 dicembre 2018 Totale 31 dicembre 2017 |
2.405 | 905 | 841 | 58 | 3.969 | 243 |
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESPOSIZIONE LORDA | RETTIFICHE DI VALORE | ||||
| TIPOLOGIE ESPOSIZIONI / VALORI | DETERIORATE | NON DETERIORATE |
COMPLESSIVE E ACCANTONAMENTI COMPLESSIVI |
ESPOSIZIONE NETTA |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | - | X | - | - | - |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | - | X | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | - | X | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | X | - | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 12.436.542 | (9.454) | 12.427.088 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | X | - | - | - | - |
| Totale (A) | - | 12.436.542 | (9.454) | 12.427.088 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - |
| b) Non deteriorate | X | 331.170 | (38) | 331.132 | - |
| Totale (B) | - | 331.170 | (38) | 331.132 | - |
| Totale (A+B) | - | 12.767.712 | (9.492) | 12.758.220 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 71.369 migliaia di euro.
Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia di denaro con banche.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| ESPOSIZIONE LORDA | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE E |
||||
| TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI | DETERIORATE | NON DETERIORATE |
ACCANTONAMENTI COMPLESSIVI |
ESPOSIZIONE NETTA |
WRITE-OFF PARZIALI COMPLESSIVI |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| a) Sofferenze | 19.714 | X | (18.067) | 1.647 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | 186 | X | (161) | 25 | - |
| b) Inadempienze probabili | 2.659 | X | (2.042) | 617 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | 105 | X | (74) | 31 | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 1.562 | X | (1.009) | 553 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | 34 | X | (23) | 11 | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 12.123 | (518) | 11.605 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | X | 73 | (2) | 71 | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 11.784.084 | (15.326) | 11.768.758 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessione | X | 151 | (1) | 150 | - |
| Totale (A) | 23.935 | 11.796.207 | (36.962) | 11.783.180 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||
| a) Deteriorate | 155 | X | - | 155 | - |
| b) Non deteriorate | X | 1.302.513 | (11) | 1.302.502 | - |
| Totale (B) | 155 | 1.302.513 | (11) | 1.302.657 | - |
| Totale (A+B) | 24.090 | 13.098.720 | (36.973) | 13.085.837 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con l'operatività in prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli e con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 257.363 migliaia di euro.
Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli senza garanzia di denaro ovvero senza garanzia costituita da altri titoli con clientela.
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Nessun dato da segnalare.
A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| CAUSALI / CATEGORIE | SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE DETERIORATE |
| A. Esposizione lorda iniziale | 20.260 | 2.107 | 1.355 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 3.260 | 4.849 | 6.562 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 18 | 505 | 5.942 |
| B.2 ingressi da attività finaniarie impaired acquisite o originate | - | - | - |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 3.136 | 3.909 | - |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 106 | 435 | 620 |
| C. Variazioni in diminuzione | (3.806) | (4.297) | (6.355) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | - | (298) | (578) |
| C.2 write-off | (2.849) | (66) | (1) |
| C.3 incassi | (891) | (786) | (1.682) |
| C.4 realizzi per cessioni | - | - | - |
| C.5 perdite da cessione | - | - | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | (3.135) | (3.910) |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (66) | (12) | (184) |
| D. Esposizione lorda finale | 19.714 | 2.659 | 1.562 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle attività finanziare rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le riclassificazioni conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 4 – Altri aspetti della presente nota integrativa). In particolare, l'esposizione lorda è stata ridotta dell'importo degli interessi di mora (sofferenze per 588 migliaia euro, inadempienze probabili per 2 migliaia di euro ed esposizioni scadute deteriorate per 1 migliaia di euro). A partire dal 1° gennaio 2018, infatti, gli interessi di mora vengono rilevati nel valore lordo solo se non sono state registrate rettifiche di valore sulle esposizioni originarie e sono stati ritenuti dalla Banca recuperabili.
A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ESPOSIZIONI OGGETTO DI | ESPOSIZIONI OGGETTO DI | |
| CAUSALI / QUALITÀ | CONCESSIONI: DETERIORATE | CONCESSIONI: NON DETERIORATE |
| A. Esposizione lorda iniziale | 297 | 183 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 520 | 295 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | 72 | 184 |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 144 | X |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 90 |
| B.4 altre variazioni in aumento | 304 | 21 |
| C. Variazioni in diminuzione | (491) | (254) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | - |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | (90) | X |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | (144) |
| C.4 write-off | (24) | - |
| C.5 incassi | (97) | (110) |
| C.6 realizzi per cessioni | - | - |
| C.7 perdite da cessione | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (280) | - |
| D. Esposizione lorda finale | 326 | 224 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle attività finanziare rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le riclassificazioni conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 4 – Altri aspetti della presente nota integrativa). In particolare, l'esposizione lorda è stata ridotta dell'importo degli interessi di mora. A partire dal 1° gennaio 2018, infatti, gli interessi di mora vengono rilevati nel valore lordo solo se non sono state registrate rettifiche di valore sulle esposizioni originarie e sono stati ritenuti dalla Banca recuperabili.
A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI | ESPOSIZIONI SCADUTE DETERIORATE |
|||||
| CAUSALI / CATEGORIE | TOTALE | DI CUI: ESPOSIZIONI OGGETTO DI CONCESSIONI |
TOTALE | DI CUI: ESPOSIZIONI OGGETTO DI CONCESSIONI |
TOTALE | DI CUI: ESPOSIZIONI OGGETTO DI CONCESSIONI |
|
| A. Rettifiche complessive iniziali | (18.530) | (97) | (1.660) | (110) | (853) | (18) | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - | |
| B. Variazioni in aumento | (3.293) | (106) | (1.903) | (66) | (968) | (22) | |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | X | - | X | - | X | |
| B.2 altre rettifiche di valore | (2.198) | (45) | (1.432) | (52) | (962) | (16) | |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - | |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | (1.071) | (61) | (463) | (6) | - | - | |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | X | - | X | - | X | |
| B.6 altre variazioni in aumento | (24) | - | (8) | (8) | (6) | (6) | |
| C. Variazioni in diminuzione | 3.756 | 42 | 1.521 | 102 | 812 | 17 | |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 267 | 4 | 94 | 34 | 252 | 8 | |
| C.2 riprese di valore da incasso | 640 | 13 | 292 | 7 | 79 | 3 | |
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 write-off | 2.849 | 25 | 66 | - | 1 | - | |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | - | 1.061 | 61 | 474 | 6 | |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | X | - | X | - | X | |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | - | - | 8 | - | 6 | - | |
| D. Rettifiche complessive finali | (18.067) | (161) | (2.042) | (74) | (1.009) | (23) | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |
A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono ai fondi di svalutazione rilevati al 1° gennaio 2018 dopo le modifiche ai saldi di apertura conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 4 – Altri aspetti della presente nota integrativa).
A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CLASSI DI RATING ESTERNI | ||||||||
| ESPOSIZIONI | CLASSE 1 | CLASSE 2 | CLASSE 3 | CLASSE 4 | CLASSE 5 | CLASSE 6 | SENZA RATING | TOTALE |
| A. Attività finanziarie valutate al costo | ||||||||
| ammortizzato | 1.220.146 | 3.791.444 | 15.283.153 | 4.158 | - | - | 2.995.775 | 23.294.676 |
| - Primo stadio | 1.220.146 | 3.791.444 | 15.283.153 | 4.158 | - | - | 2.957.189 | 23.256.090 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 14.650 | 14.650 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 23.936 | 23.936 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair | ||||||||
| value con impatto sulla redditività | ||||||||
| complessiva | 103.055 | 41.812 | 816.900 | - | - | - | - | 961.767 |
| - Primo stadio | 103.055 | 41.812 | 816.900 | - | - | - | - | 961.767 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A + B) | 1.323.201 | 3.833.256 | 16.100.053 | 4.158 | - | - | 2.995.775 | 24.256.443 |
| di cui: attività finanziarie impaired | ||||||||
| acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Impegni a erogare fondi e garanzie | ||||||||
| finanziarie rilasciate | - | - | 256.070 | - | - | - | 1.038.876 | 1.294.946 |
| - Primo stadio | - | - | 256.070 | - | - | - | 1.038.443 | 1.294.513 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 279 | 279 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 154 | 154 |
| Totale (C) | - | - | 256.070 | - | - | - | 1.038.876 | 1.294.946 |
| Totale (A + B + C) | 1.323.201 | 3.833.256 | 16.356.123 | 4.158 | - | - | 4.034.651 | 25.551.389 |
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.
La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.
Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, FinecoBank si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Stati sovrani (portafogli "Amministrazioni centrali e banche centrali", "Enti" ed "Enti del settore Pubblico). Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100 per cento, fatte salve le principali eccezioni stabilite dal CRR 575/2013.
Le esposizioni verso soggetti retail (al 31 dicembre 2018 costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli) non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente dai crediti verso la Capogruppo sia per l'attività di tesoreria che per la copertura delle posizioni di banking book attraverso derivati sui tassi di interesse. Le rimanenti esposizioni con rating riguardano crediti funzionali all'operatività di trading dei clienti ed hanno come controparte primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.
A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)
La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.
A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GARANZIE PERSONALI (2) | ||||||||||||||||
| GARANZIE REALI (1) | DERIVATI SU CREDITI | CREDITI DI FIRMA | ||||||||||||||
| ALTRI DERIVATI | ||||||||||||||||
| ESPOSIZIONE LORDA | ESPOSIZIONE NETTA | IMMOBILI - IPOTECHE | IMMOBILI - LEASING FINANZIARIO | TITOLI | ALTRE GARANZIE REALI | CLN | CONTROPARTI CENTRALI | BANCHE | ALTRE SOCIETA' FINANZIARIE | ALTRI SOGGETTI | AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE | BANCHE | ALTRE SOCIETA' FINANZIARIE | ALTRI SOGGETTI | TOTALE (1)+(2) |
|
| 1. Esposizioni creditizie per | ||||||||||||||||
| cassa garantite: | ||||||||||||||||
| 1.1 totalmente garantite | 416 | 416 | - | - | 379 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 379 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
||||||||||||||||
| 2.1 totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GARANZIE PERSONALI (2) | ||||||||||||||||
| GARANZIE REALI (1) | DERIVATI SU CREDITI | CREDITI DI FIRMA | ||||||||||||||
| ALTRI DERIVATI | ||||||||||||||||
| ESPOSIZIONE LORDA | ESPOSIZIONE NETTA | IMMOBILI - IPOTECHE | IMMOBILI - LEASING FINANZIARIO | TITOLI | ALTRE GARANZIE REALI | CLN | CONTROPARTI CENTRALI | BANCHE | ALTRE SOCIETA' FINANZIARIE | ALTRI SOGGETTI | AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE | BANCHE | ALTRE SOCIETA' FINANZIARIE | ALTRI SOGGETTI | TOTALE (1)+(2) |
|
| 1. Esposizioni creditizie per | ||||||||||||||||
| cassa garantite: | ||||||||||||||||
| 1.1 totalmente garantite | 1.887.667 1.884.760 856.856 | - 1.026.680 | 1.221 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.884.757 | |||
| - di cui deteriorate | 52 | 42 | - | - | 42 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 42 |
| 1.2 parzialmente garantite | 2.380 | 2.369 | - | - | 1.856 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.856 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
||||||||||||||||
| 2.1 totalmente garantite | 13.476 | 13.466 | - | - | 10.185 3.281 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 13.466 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 parzialmente garantite | 231 | 231 | - | - | 133 | 38 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 171 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nessun dato da segnalare.
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE |
SOCIETÀ FINANZIARIE | SOCIETÀ FINANZIARIE (DI CUI: IMPRESE DI ASSICURAZIONE) |
SOCIETÀ NON FINANZIARIE |
FAMIGLIE | ||||||
| ESPOSIZIONI / CONTROPARTI | ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | 1 | (19) | - | - | 1 | (5) | 1.645 | (18.043) |
| - di cui: esposizioni oggetto di | ||||||||||
| concessioni | - | - | - | - | - | - | - | - | 25 | (161) |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | 5 | (11) | 613 | (2.031) |
| - di cui: esposizioni oggetto di | ||||||||||
| concessioni | - | - | - | - | - | - | - | - | 31 | (74) |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | 1 | (1) | - | - | 3 | (7) | 549 | (1.001) |
| - di cui: esposizioni oggetto di | ||||||||||
| concessioni | - | - | - | - | - | - | - | - | 11 | (23) |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 8.835.759 | (1.826) | 171.756 | (460) | 19.028 | (46) | 943 | (3) | 2.771.906 | (13.553) |
| - di cui: esposizioni oggetto di | ||||||||||
| concessioni | - | - | - | - | - | - | - | - | 222 | (2) |
| TOTALE (A) | 8.835.759 | (1.826) | 171.758 | (480) | 19.028 | (46) | 952 | (26) | 2.774.713 | (34.628) |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | 155 | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 38 | - | 2.040 | - | - | - | 253 | - | 1.042.810 | (11) |
| TOTALE (B) | 38 | - | 2.040 | - | - | - | 253 | - | 1.042.965 | (11) |
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2018 | 8.835.797 | (1.826) | 173.798 | (480) | 19.028 | (46) | 1.205 | (26) | 3.817.678 | (34.639) |
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2017 | 5.869.238 | - | 110.976 | (181) | 16.651 | - | 21.014 | (3.713) | 2.024.184 | (28.639) |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA | ALTRI PAESI EUROPEI | AMERICA | ASIA | RESTO DEL MONDO | ||||||
| ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE | ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||
| A.1 Sofferenze | 1.643 | (18.041) | 4 | (26) | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Inadempienze probabili | 617 | (2.039) | 1 | (2) | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 547 | (996) | 7 | (12) | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 6.858.181 | (14.925) | 4.725.517 | (910) | 69.451 | (7) | 633 | (1) | 126.582 | - |
| TOTALE (A) | 6.860.988 | (36.001) | 4.725.529 | (950) | 69.451 | (7) | 633 | (1) | 126.582 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 155 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1.041.777 | (11) | 2.984 | - | 74 | - | 278 | - | 28 | - |
| TOTALE (B) | 1.041.932 | (11) | 2.984 | - | 74 | - | 278 | - | 28 | - |
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2018 | 7.902.920 | (36.012) | 4.728.513 | (950) | 69.525 | (7) | 911 | (1) | 126.610 | - |
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2017 | 5.388.548 | (32.508) | 2.586.022 | (24) | 66.219 | (1) | 745 | (1) | 529 | - |
| ITALIA NORD OVEST | ITALIA NORD EST | ITALIA CENTRO | ITALIA SUD E ISOLE | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ESPOSIZIONI / AREE GEOGRAFICHE | ESPOSIZIONE NETTA |
RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA |
RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA |
RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA |
RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||
| A.1 Sofferenze | 422 | (4.686) | 194 | (2.512) | 373 | (3.633) | 655 | (7.209) | ||
| A.2 Inadempienze probabili | 220 | (914) | 67 | (193) | 152 | (421) | 177 | (511) | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 114 | (231) | 60 | (122) | 136 | (267) | 237 | (375) | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 923.332 | (4.493) | 389.454 | (1.446) | 4.838.592 | (5.286) | 706.803 | (3.699) | ||
| TOTALE (A) | 924.088 | (10.324) | 389.775 | (4.273) | 4.839.253 | (9.607) | 707.872 | (11.794) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 23 | - | 7 | - | 47 | - | 78 | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 359.789 | (4) | 164.693 | (2) | 286.333 | (2) | 230.962 | (2) | ||
| TOTALE (B) | 359.812 | (4) | 164.700 | (2) | 286.380 | (2) | 231.040 | (2) | ||
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2018 | 1.283.900 | (10.328) | 554.475 | (4.275) | 5.125.633 | (9.609) | 938.912 | (11.796) | ||
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2017 | 692.387 | (9.654) | 286.683 | (4.224) | 3.898.429 | (7.726) | 511.048 | (10.903) |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA | ALTRI PAESI EUROPEI | AMERICA | ASIA | RESTO DEL MONDO | ||||||
| ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE | ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 12.150.092 | (9.420) | 175.726 | (33) | - | - | - | - | 101.271 | - |
| TOTALE (A) | 12.150.092 | (9.420) | 175.726 | (33) | - | - | - | - | 101.271 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 256.032 | (38) | 3.462 | - | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE (B) | 256.032 | (38) | 3.462 | - | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2018 | 12.406.124 | (9.458) | 179.188 | (33) | - | - | - | - | 101.271 | - |
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2017 | 16.250.074 | - | 9.648 | - | - | - | - | - | 1 | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ITALIA NORD OVEST | ITALIA NORD EST | ITALIA CENTRO | ITALIA SUD E ISOLE | ||||||
| ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE | ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
ESPOSIZIONE NETTA | RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 12.150.091 | (9.420) | - | - | 1 | - | - | - | |
| TOTALE (A) | 12.150.091 | (9.420) | - | - | 1 | - | - | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 256.032 | (38) | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE (B) | 256.032 | (38) | - | - | - | - | - | - | |
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2018 | 12.406.123 | (9.458) | - | - | 1 | - | - | - | |
| TOTALE (A + B) 31 dicembre 2017 | 16.250.072 | - | - | - | 3 | - | - | - |
Al 31 dicembre 2018 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dalla Circolare 286 del 17 dicembre 2013 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" emanata dalla Banca d'Italia sono le seguenti:
Si informa che le imposte differite attive rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
La Banca ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.
La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PORTAFOGLI | PORTAFOGLI | VALORE | DIFFERENZA TRA ESPOSIZIONE AL | ||||
| VOCI DI BILANCIO / TIPOLOGIA DI ENTITÀ | CONTABILI | TOTALE ATTIVITÀ | CONTABILI DEL | TOTALE | CONTABILE | ESPOSIZIONE MASSIMA AL | RISCHIO DI PERDITA E VALORE |
| STRUTTURATA | DELL'ATTIVO | (A) | PASSIVO | PASSIVITÀ (B) | NETTO (C=A-B) | RISCHIO DI PERDITA (D) | CONTABILE (E=D-C) |
| 1.O.I.C.R. | HFT | 2 | - | 2 | 2 | - |
Legenda
HFT = Attività finanziarie di negoziazione
La Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli.
I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto la Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ FINANZIARIE CEDUTE RILEVATE PER INTERO | PASSIVITÀ FINANZIARIE ASSOCIATE | ||||||
| VALORE DI BILANCIO |
DI CUI: OGGETTO DI OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE |
DI CUI: OGGETTO DI CONTRATI DI VENDITA CON PATTO DI RIACQUISTO |
DI CUI DETERIORATE |
VALORE DI BILANCIO |
DI CUI: OGGETTO DI OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE |
DI CUI: OGGETTO DI CONTRATI DI VENDITA CON PATTO DI RIACQUISTO |
|
| A. Attività finanziarie detenute per | |||||||
| la negoziazione | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Derivati | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Altre attività finanziarie | |||||||
| obbligatoriamente valutate al fair | |||||||
| value | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie designate al | |||||||
| fair value | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Attività finanziarie valutate al | |||||||
| fair value con impatto sulla | |||||||
| redditività complessiva | 402.933 | - | 402.933 | - | 401.255 | - | 401.255 |
| 1. Titoli di debito | 402.933 | - | 402.933 | - | 401.255 | - | 401.255 |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| E. Attività finanziarie valutate al | |||||||
| costo ammortizzato | 1.471.944 | - | 1.471.944 | - | 1.420.480 | - | 1.420.480 |
| 1. Titoli di debito | 1.471.944 | - | 1.471.944 | - | 1.420.480 | - | 1.420.480 |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale al 31 dicembre 2018 | 1.874.877 | - | 1.874.877 | - | 1.821.735 | - | 1.821.735 |
| Totale al 31 dicembre 2017 | - | - | - | - | - | - | - |
Si precisa che il valore delle passività finaniarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso l'attribuzione della classe di rating per tutti gli strumenti finanziari detenuti.
Il portafoglio bancario della Banca è composto da titoli, conti correnti e depositi con la Capogruppo. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.
La Banca è esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2018. Precisiamo che la Banca detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 29 migliaia euro.
La Banca ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla gestione consolidata).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| VALORE NOMINALE AL | VALORE DI BILANCIO AL | FAIR VALUE AL | % SULLA VOCE | |
| 31.12.2018 | 31.12.2018 | 31.12.2018 | DI BILANCIO | |
| Italia | 3.738.000 | 3.967.086 | 3.898.412 | 16,05% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 797.000 | 816.900 | 816.900 | 84,94% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.941.000 | 3.150.186 | 3.081.512 | 13,55% |
| Spagna | 3.040.000 | 3.411.725 | 3.446.946 | 13,81% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.040.000 | 3.411.725 | 3.446.946 | 14,68% |
| Germania | 125.000 | 127.432 | 129.320 | 0,52% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 127.432 | 129.320 | 0,55% |
| Polonia | 73.000 | 79.660 | 80.540 | 0,32% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 73.000 | 79.660 | 80.540 | 0,34% |
| Francia | 285.000 | 291.215 | 292.530 | 1,18% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 35.000 | 35.471 | 35.471 | 3,69% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 250.000 | 255.744 | 257.059 | 1,10% |
| Stati Uniti | 69.869 | 67.585 | 67.585 | 0,27% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 69.869 | 67.585 | 67.585 | 7,03% |
| Austria | 205.000 | 208.562 | 210.032 | 0,84% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 205.000 | 208.562 | 210.032 | 0,90% |
| Irlanda | 188.000 | 213.515 | 214.331 | 0,86% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 35.000 | 41.812 | 41.812 | 4,35% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 153.000 | 171.703 | 172.519 | 0,74% |
| Belgio | 180.000 | 181.983 | 182.394 | 0,74% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 180.000 | 181.983 | 182.394 | 0,78% |
| Totale esposizioni sovrane | 7.903.869 | 8.548.763 | 8.522.090 | 34,59% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo della Banca, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 31 dicembre 2018 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 34,59% del totale dell'attivo della Banca. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dalla Banca non vi sono titoli di debito strutturati. La Banca, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.
Nella tabella seguente vengono indicati i rating al 31 dicembre 2018 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali la Banca è esposta.
| MOODY'S | FITCH RATINGS | STANDARD & POOR'S | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Polonia | A2 | A- | A |
| Francia | Aa2 | AA | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | A2 | A+ | A+ |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio della Banca, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nell'ambito dei suoi poteri di direzione e coordinamento stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato definendo, livelli massimi di propensione al rischio.
Il Consiglio di Amministrazione della Banca, in coerenza con l'approccio del Gruppo, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, nonché delle metodologie.
L'approccio strategico della Banca è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
Al fine di assicurare l'effettiva esecuzione delle attività e la coerenza delle politiche, delle metodologie e delle pratiche in materia di rischio di mercato in tutte le entità del Gruppo, il modello di Gruppo per le attività legate al rischio di mercato si basa sulla definizione di precise responsabilità.
La Capogruppo, nell'ambito dei rapporti con FinecoBank, ha principalmente - ma non esclusivamente - la responsabilità di:
La funzione Rischi di Mercato della Banca, all'interno della Unit Risk Management, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali, opera in collaborazione con la Funzione Financial Risk Italy della Capogruppo ed è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Il principale strumento utilizzato dalla Banca per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 500 giorni.
La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti della Banca. La Capogruppo è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario a livello consolidato ma condivide tale responsabilità con le competenti funzioni delle Entità a livello locale.
La Capogruppo definisce la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting a livello locale e di Gruppo.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.
Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto della Banca. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La Banca assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Secondo le Group Market Risk Governance Guidelines, linee guida che definiscono principi e regole per la gestione ed il controllo delle attività che comportano un rischio di mercato, al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è portata avanti centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici della Banca.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello effettuata dalla Capogruppo prevede una serie di vantaggi:
Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework previsto da Capogruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
La Banca non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione della Banca è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui la Banca si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Euro
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TIPLOGIA/DURATA RESIDUA | A VISTA | FINO A 3 MESI |
DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI |
DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO |
DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI |
DA OLTRE 5 ANNI FINO A 10 ANNI |
OLTRE A 10 ANNI |
DURATA INDETERMINATA |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | 142 | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | 142 | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | 72 | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 551 | 63.559 | - | - | - | 463 | 803 | - |
| + Posizioni corte | 551 | 63.544 | - | - | - | 449 | 804 | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 42.731 | 260 | 33.910 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 51.433 | 4.300 | 29.200 | - | - | - | - |
Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FINO A 3 | DA OLTRE 3 MESI | DA OLTRE 6 MESI | DA OLTRE 1 ANNO | DA OLTRE 5 ANNO | OLTRE 10 | DURATA | ||
| TIPLOGIA/DURATA RESIDUA | A VISTA | MESI | FINO A 6 MESI | FINO A 1 ANNO | FINO A 5 ANNI | FINO A 10 ANNI | ANNI | INDETERMINATA |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | 5 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | 5 | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | 5 | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | 2 | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | 2 | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 87.140 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 88.638 | 70 | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 89.926 | 5.445 | 57.170 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 81.149 | 1.210 | 61.132 | - | - | - | - |
Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| QUOTATI | |||||||
| TIPOLOGIA OPERAZIONI/INDICE QUOTAZIONE | USA | SVIZZERA | ITALIA | GERMANIA | FRANCIA | ALTRI PAESI | NON QUOTATI |
| A. Titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 1.838 | - | 186 | 52 | 10 | 21 | - |
| - posizioni corte | 127 | - | 49 | 14 | 10 | - | - |
| B. Compravendite non ancora regolate | |||||||
| su titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 86.246 | - | 56.636 | 6.646 | 7 | - | - |
| - posizioni corte | 86.015 | - | 56.672 | 6.646 | 6 | - | - |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 436 | - | 146 | 25 | 9 | 1.442 | - |
| - posizioni corte | 2.721 | - | 263 | 63 | 11 | 22 | - |
| D. Derivati su indici azionari | |||||||
| - posizioni lunghe | 7.467 | 1.339 | 3.670 | 5.328 | 1.420 | 976 | - |
| - posizioni corte | 7.550 | 350 | 4.896 | 5.764 | 1.491 | 1.073 | - |
La Banca monitora il VaR del Trading Book con periodicità settimanale.
Al 31 dicembre 2018 il Var giornaliero del Trading Book ammonta a 117,8 migliaia di euro.
2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
La Banca, coerentemente con l'approccio del Gruppo, misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione definite dalla Capogruppo. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse precedentemente concordati con la Capogruppo UniCredit S.p.A.. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Banca gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TIPOLOGIA/DURATA RESIDUA | A VISTA FINO A 3 MESI | DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI |
DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO |
DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI |
DA OLTRE 5 ANNI FINO A 10 ANNI |
OLTRE 10 ANNI | DURATA INDETERMINATA |
|
| 1. Attività per cassa | 2.535.077 | 10.055.870 | 775.582 | 616.640 | 3.850.669 | 5.302.924 | 253.985 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 8.643.608 | 384.723 | 521.473 | 3.415.307 | 5.097.715 | 2 | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 8.643.608 | 384.723 | 521.473 | 3.415.307 | 5.097.715 | 2 | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 1.424.000 | 634.611 | 339.740 | 59 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 1.111.077 | 777.651 | 51.119 | 95.108 | 435.362 | 205.209 | 253.983 | - |
| - c/c | 1.017.535 | 121 | 108 | 156 | 660 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 93.542 | 777.530 | 51.011 | 94.952 | 434.702 | 205.209 | 253.983 | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | 4.702 | 295.714 | 50.480 | 91.630 | 431.523 | 205.172 | 253.940 | - |
| - altri | 88.840 | 481.816 | 531 | 3.322 | 3.179 | 37 | 43 | - |
| 2. Passività per cassa | 21.390.361 | 457.241 | 339.283 | 245.128 | 1.364 | - | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 21.316.631 | 44.262 | 421 | 63.618 | 1.364 | - | - | - |
| - c/c | 21.231.012 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 85.619 | 44.262 | 421 | 63.618 | 1.364 | - | - | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 85.619 | 44.262 | 421 | 63.618 | 1.364 | - | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 73.730 | 412.979 | 338.862 | 181.510 | - | - | - | - |
| - c/c | 49.871 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 23.859 | 412.979 | 338.862 | 181.510 | - | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 576.477 | - | - | 290.000 | 280.000 | - | - |
| + Posizioni corte | - | 580.755 | 10.712 | 21.265 | 172.843 | 188.502 | 172.401 | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 259 | 7.035 | 6.169 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 6.428 | 7.035 | - | - | - | - | - |
| (importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TIPOLOGIA/DURATA RESIDUA | A VISTA FINO A 3 MESI | DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI |
DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO |
DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI |
DA OLTRE 5 ANNI FINO A 10 ANNI |
OLTRE 10 ANNI | DURATA INDETERMINATA |
|
| 1. Attività per cassa | 499.874 | 251.647 | - | 373 | 67.588 | 1 | 34 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 87.451 | - | - | 67.585 | 1 | 34 | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 87.451 | - | - | 67.585 | 1 | 34 | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 497.874 | 148.334 | - | 357 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 2.000 | 15.862 | - | 16 | 3 | - | - | - |
| - c/c | 199 | - | - | - | 3 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 1.801 | 15.862 | - | 16 | - | - | - | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 1.801 | 15.862 | - | 16 | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | 822.384 | 12.323 | - | 9 | - | - | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 819.692 | 12.323 | - | 9 | - | - | - | - |
| - c/c | 815.688 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 4.004 | 12.323 | - | 9 | - | - | - | - |
| - con opzione di | ||||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 4.004 | 12.323 | - | 9 | - | - | - | |
| 2.2 Debiti verso banche | 2.692 | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | 2.692 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di | - | |||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di | - | |||||||
| rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | |||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe + Posizioni corte |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 3.927 | 3.584 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 3.584 | 3.927 | - | - | - | - | - |
Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate.
Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio della Banca è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. Il Gruppo UniCredit ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ----------------------- | -- | -- |
| ANALISI SUL VALORE | ANALISI SUL VALORE |
ANALISI SUL VALORE |
ANALISI SUL MARGINE DI INTERESSE |
ANALISI SUL MARGINE DI |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (SHIFT + 200 BP) | (SHIFT - 200 BP) | (SHIFT +1 BP) | IRVAR* | (+100 BP) | INTERESSE (-30 BP) | |
| 31.12.2018 | 9.519 | 149.404 | -147,13 | 1.214 | 109.478 | -30.209 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto positivo che si attesta a 9.519 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 149.404 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -147,13 migliaia di euro.
L'Interest Rate VaR della Banca si attesta a circa 1.214 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli di Stato italiani e spagnoli detenuti per l'impiego della liquidità, è pari a 52.594 migliaia di euro.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 109.478 migliaia di euro. Uno shift di -30 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -30.209 migliaia di euro.
Nell'ambito dell'attività di tesoreria, la Banca effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima in conti correnti, emissioni obbligazionarie e depositi a tempo, nella stessa valuta, con la Capogruppo UniCredit S.p.A.. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni della Banca non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| VALUTE | ||||||
| VOCI | DOLLARO USA STERLINA INGLESE FRANCO SVIZZERO | YEN | DOLLARO CANADESE |
ALTRE VALUTE | ||
| A. Attività finanziarie | 654.199 | 85.856 | 85.244 | 76 | 71 | 2.180 |
| A.1 Titoli di debito | 155.077 | - | - | - | - | - |
| A.2 Titoli di capitale | 8.090 | 7 | - | 5 | - | 1 |
| A.3 Finanziamenti a banche | 473.600 | 85.493 | 85.197 | 71 | 71 | 2.133 |
| A.4 Finanziamenti a clientela | 17.432 | 356 | 47 | - | - | 46 |
| A.5 Altre attività finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| B. Altre attività | 79 | 6 | - | - | - | 1.138 |
| C. Passività finanziarie | 660.791 | 85.751 | 85.652 | 76 | 146 | 2.429 |
| C.1 Debiti verso banche | - | - | 300 | 76 | 146 | 2.170 |
| C.2 Debiti verso clientela | 660.791 | 85.751 | 85.352 | - | - | 259 |
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| D. Altre passività | 413 | 299 | - | - | - | 257 |
| E. Derivati finanziari | ||||||
| - Opzioni | ||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||
| + Posizioni lunghe | 86.659 | 14.524 | 6.674 | 7.391 | 14.182 | 24.671 |
| + Posizioni corte | 82.860 | 14.695 | 5.642 | 1.789 | 14.056 | 26.030 |
| Totale attività | 740.937 | 100.386 | 91.918 | 7.467 | 14.253 | 27.989 |
| Totale passività | 744.064 | 100.745 | 91.294 | 1.865 | 14.202 | 28.716 |
| Sbilancio (+/-) | (3.127) | (359) | 624 | 5.602 | 51 | (727) |
L'impatto di variazioni dei tassi di cambio sono quantificate attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.
Al 31 dicembre 2018 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 96,2 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||||||
| OVER THE COUNTER OVER THE COUNTER |
||||||||
| SENZA CONTROPARTI CENTRALI | SENZA CONTROPARTI CENTRALI | |||||||
| ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI |
CONTROPARTI CENTRALI |
CON ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
SENZA ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
MERCATI ORGANIZZATI |
CONTROPARTI CENTRALI |
CON ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
SENZA ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
MERCATI ORGANIZZATI |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | 358 | 128 | - | - | 1.135 | 162 |
| a) Opzioni | - | - | 4 | - | - | - | 71 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 128 | - | - | - | 162 |
| e) Altri | - | - | 354 | - | - | - | 1.064 | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | 33.506 | 11.588 | - | - | 49.482 | 14.681 |
| a) Opzioni | - | - | 72 | - | - | - | 72 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 11.588 | - | - | - | 14.681 |
| e) Altri | - | - | 33.434 | - | - | - | 49.410 | - |
| 3. Valute e oro | - | - | 195.226 | 561 | - | - | 262.317 | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | 34 | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 561 | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | 195.192 | - | - | - | 262.317 | - |
| 4. Merci | - | - | 1.561 | 1.580 | - | - | - | - |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 230.651 | 13.857 | - | - | 312.934 | 14.843 |
La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 TOTALE 31.12.2017 |
||||||||
| OVER THE COUNTER | OVER THE COUNTER | |||||||
| SENZA CONTROPARTI CENTRALI | SENZA CONTROPARTI CENTRALI | |||||||
| ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI |
CONTROPARTI CENTRALI |
CON ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
SENZA ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
MERCATI ORGANIZZATI |
CONTROPARTI CENTRALI |
CON ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
SENZA ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
MERCATI ORGANIZZATI |
| 1. Fair value positivo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 43 | - | - | - | 23 |
| g) Altri | - | - | 3.466 | - | - | - | 4.733 | - |
| Totale | - | - | 3.466 | 43 | - | - | 4.733 | 23 |
| 2. Fair value negativo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 41 | - | - | - | 27 |
| g) Altri | - | - | 658 | - | - | - | 538 | - |
| Totale | - | - | 658 | 41 | - | - | 538 | 27 |
| (importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONTROPARTI | ALTRE SOCIETÀ | |||
| ATTIVITÀ SOTTOSTANTI | CENTRALI | BANCHE | FINANZIARIE | ALTRI SOGGETTI |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 358 |
| - fair value positivo | X | - | - | 5 |
| - fair value negativo | X | - | - | 1 |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | 72 | 33.434 |
| - fair value positivo | X | - | - | 1.437 |
| - fair value negativo | X | - | - | 362 |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | 97.267 | 101 | 97.858 |
| - fair value positivo | X | 144 | 5 | 1.832 |
| - fair value negativo | X | 132 | - | 159 |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 1.561 |
| - fair value positivo | X | - | - | 43 |
| - fair value negativo | X | - | - | 4 |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | ||||
| 4) Merci | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | ||||
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| - | - | - | - | |
| 5) Altri - valore nozionale |
||||
| - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| OLTRE 1 ANNO E | ||||
| SOTTOSTANTI/VITA RESIDUA | FINO A 1 ANNO | FINO A 5 ANNI | OLTRE 5 ANNI | TOTALE |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | 354 | - | 4 | 358 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari | 3.698 | - | 29.808 | 33.506 |
| A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro | 195.226 | - | - | 195.226 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 1.561 | - | - | 1.561 |
| A.5 Derivati finanziari su altri valori | - | - | - | - |
| Totale al 31 dicembre 2018 | 200.839 | - | 29.812 | 230.651 |
| Totale al 31 dicembre 2017 | 267.964 | - | 44.970 | 312.934 |
Nessun dato da segnalare.
Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono normalmente qualificate di tipo generico, ossia connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività della Banca.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività della Banca.
Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La Banca utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.
Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (poste a vista).
Le attività coperte sono rappresentate da mutui erogati a clientela a tasso fisso contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modelizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dalla Banca.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||||||
| OVER THE COUNTER | OVER THE COUNTER | |||||||
| SENZA CONTROPARTI CENTRALI | SENZA CONTROPARTI CENTRALI | |||||||
| ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI |
CONTROPARTI CENTRALI |
CON ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
SENZA ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
MERCATI ORGANIZZATI |
CONTROPARTI CENTRALI |
CON ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
SENZA ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
MERCATI ORGANIZZATI |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 896.477 | 250.000 | - | - | 603.947 | 632.500 | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | 896.477 | 250.000 | - | - | 603.947 | 632.500 | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 896.477 | 250.000 | - | - | 603.947 | 632.500 | - | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | ||||||||
| OVER THE COUNTER | OVER THE COUNTER | ||||||||
| SENZA CONTROPARTI CENTRALI | SENZA CONTROPARTI CENTRALI | ||||||||
| ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI |
CONTROPARTI CENTRALI |
CON ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
SENZA ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
MERCATI ORGANIZZATI |
CONTROPARTI CENTRALI |
CON ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
SENZA ACCORDI DI COMPENSAZIONE |
MERCATI ORGANIZZATI |
|
| 1. Fair value positivo | |||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Interest rate swap | 2.316 | 998 | - | - | 458 | - | - | - | |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 2.316 | 998 | - | - | 458 | - | - | - | |
| 2. Fair value negativo | |||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Interest rate swap | 5.341 | - | - | - | 2.171 | 10.523 | - | - | |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 5.341 | - | - | - | 2.171 | 10.523 | - | - |
| (importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| CONTROPARTI | ALTRE SOCIETÀ | |||
| ATTIVITÀ SOTTOSTANTI | CENTRALI | BANCHE | FINANZIARIE | ALTRI SOGGETTI |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | 896.477 | 250.000 | - | - |
| - fair value positivo | 2.316 | 998 | - | - |
| - fair value negativo | 5.341 | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | ||||
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | - | - | - | - |
| - valore nozionale | ||||
| - | - | - | - | |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| OLTRE 1 ANNO E | ||||
| SOTTOSTANTI/VITA RESIDUA | FINO A 1 ANNO | FINO A 5 ANNI | OLTRE 5 ANNI | TOTALE |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | 42.731 | 462.843 | 640.903 | 1.146.477 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - |
| A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro | - | - | - | - |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - |
| A.5 Derivati finanziari su altri valori | - | - | - | - |
| Totale al 31 dicembre 2018 | 42.731 | 462.843 | 640.903 | 1.146.477 |
| Totale al 31 dicembre 2017 | 19.798 | 711.899 | 504.751 | 1.236.448 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Si evidenzia che la Banca, coerentemente con il Gruppo UniCredit, si è avvalsa della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS 39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.
La Banca, pertanto, non presenta l'informativa richiesta dalla presente sezione in quanto non applica le regole contabili di copertura ai sensi dell'IFRS 9. Per completezza di informazione, si segnala esclusivamente che l'ammontare monetario delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" coperto è pari a 576,5 milioni di euro, riferito esclusivamente ai mutui, mentre l'ammontare monetario delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" coperto è pari a 570 milioni di euro, riferito esclusivamente alla raccolta core coperta.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura
Nessun dato da segnalare.
Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che la Banca, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dalla Banca sono:
rischio di finanziamento, la Banca potrebbe non essere in grado di affrontare in modo efficace eventuali uscite di cassa previste o Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità la Banca investe la componente della propria liquidità che sulla base delle proprie analisi interne risulta essere caratterizzata da una minor grado di persistenza e stabilità (c.d. liquidità non core) in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade della Banca stessa.
La "Liquidity Policy Fineco", approvata dal Consiglio di Amministrazione, afferma l'autonomia gestionale della funzione Tesoreria della Banca e stabilisce i principi e le regole che la Banca applica nella gestione ordinaria e di emergenza della liquidità in un'ottica di coerenza rispetto al presidio del rischio di liquidità da parte del Gruppo UniCredit.
La "Fineco Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Finanza, Tesoreria e Risk Management, coerentemente con l'approccio del Gruppo.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Liquidity Policy Fineco" fa esplicito riferimento alle normative di Gruppo riguardo l'implementazione dei monitoraggi – di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
In tale contesto, la Banca considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così la Banca dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che la Banca sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
La Banca calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo della Banca è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale della Banca è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dalla Banca consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. Gli indicatori utilizzati e monitorati nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR ed NSFR adjusted) garantiscono che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.
Periodicamente, la Banca riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti ed entità sono condivisi e concordati con le funzioni della Capogruppo.
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Risk Management di FinecoBank e validati dall'unità di Validazione Interna della Banca.
L'obiettivo del "Contingency Plan sul rischio di liquidità" di FinecoBank è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo viene raggiunto attraverso:
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DA OLTRE 1 GIORNO A 7 |
DA OLTRE 7 GIORNI A 15 |
DA OLTRE 15 GIORNI A 1 |
DA OLTRE 1 MESE FINO A |
DA OLTRE 3 MESI FINO A |
DA OLTRE 6 MESI FINO A |
DA OLTRE 1 ANNO FINO A |
OLTRE 5 | DURATA | ||
| VOCI/SCAGLIONI TEMPORALI | A VISTA | GIORNI | GIORNI | MESE | 3 MESI | 6 MESI | 1 ANNO | 5 ANNI | ANNI | INDETERMINATA |
| A. Attività per cassa | 2.531.247 | 33.072 | 469.120 | 622.238 | 313.104 | 879.054 | 1.564.722 | 10.490.823 | 5.985.920 | 217.067 |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | 20.358 | 27.812 | 58.832 | 617.197 | 3.016.554 | 4.583.010 | - |
| A.2 Titoli di debito | 625 | 2.942 | 5.073 | 385.070 | 25.128 | 417.161 | 828.236 | 6.984.500 | 772.502 | - |
| A.3 Quote O.I.C.R. | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 2.530.622 | 30.130 | 464.047 | 216.810 | 260.164 | 403.061 | 119.289 | 489.769 | 630.408 | 217.067 |
| - Banche | 1.425.060 | 820 | 177.773 | 119.432 | 119.939 | 339.984 | 59 | - | - | 217.067 |
| - Clientela | 1.105.562 | 29.310 | 286.274 | 97.378 | 140.225 | 63.077 | 119.230 | 489.769 | 630.408 | - |
| B. Passività per cassa | 42.632.199 | 4.721 | 177.689 | 128.426 | 146.785 | 339.337 | 245.901 | 2.668 | 176 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 21.280.895 | 33 | 48 | 147 | 319 | 422 | 768 | 1.334 | - | - |
| - Banche | 49.871 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 21.231.024 | 33 | 48 | 147 | 319 | 422 | 768 | 1.334 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | 21.231.024 | 33 | 48 | 147 | 319 | 422 | 768 | 1.334 | - | - |
| B.3 Altre passività | 120.280 | 4.655 | 177.593 | 128.132 | 146.147 | 338.493 | 244.365 | - | 176 | - |
| C. Operazioni fuori bilancio | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di | ||||||||||
| capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 76.398 | 141 | - | 128 | - | - | - | 1.033 | 309 |
| - Posizioni corte | - | 83.280 | 223 | - | - | - | - | - | 1.220 | 310 |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio | ||||||||||
| di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | 784 | - | - | 195 | 277 | 1.316 | 1.462 | - | - | - |
| - Posizioni corte | 138 | - | 375 | - | 1.259 | 1.654 | 3.140 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da | ||||||||||
| ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 7.035 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 7.035 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare | ||||||||||
| fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | 6.169 | - | 259 | - | - |
| - Posizioni corte | - | 6.169 | - | 259 | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI/SCAGLIONI TEMPORALI | A VISTA | DA OLTRE 1 GIORNO A 7 GIORNI |
DA OLTRE 7 GIORNI A 15 GIORNI |
DA OLTRE 15 GIORNI A 1 MESE |
DA OLTRE 1 MESE FINO A 3 MESI |
DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI |
DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO |
DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI |
OLTRE 5 ANNI |
DURATA INDETERMINATA |
| A. Attività per cassa | 500.355 | 3.312 | 537 | 96.575 | 65.331 | 1.059 | 2.883 | 157.212 | 36 | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | 393 | - | 393 | 69.869 | 1 | - |
| A.2 Titoli di debito | - | 184 | - | 161 | 701 | 1.059 | 2.117 | 87.336 | 35 | - |
| A.3 Quote O.I.C.R. | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 500.353 | 3.128 | 537 | 96.414 | 64.237 | - | 373 | 7 | - | - |
| - Banche | 498.274 | - | - | 94.706 | 53.814 | - | 357 | - | - | - |
| - Clientela | 2.079 | 3.128 | 537 | 1.708 | 10.423 | - | 16 | 7 | - | - |
| B. Passività per cassa | 1.638.191 | 4.907 | 143 | 655 | 6.641 | - | 9 | - | 2 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 818.380 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | 2.692 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 815.688 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | 815.688 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 4.123 | 4.907 | 143 | 655 | 6.641 | - | 9 | - | 2 | - |
| C. Operazioni fuori bilancio | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di | ||||||||||
| capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 106.928 | 222 | - | 666 | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 100.311 | 140 | 1.406 | 561 | 70 | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio | ||||||||||
| di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | 2.724 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 540 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da | ||||||||||
| ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 3.927 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 3.927 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare | ||||||||||
| fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | 3.584 | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 3.584 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |
| Fair value dei titoli ricevuti in garanzia nelle operazioni di pronti contro termine e prestito titoli con garanzia di denaro | 2.025.197 | 258.844 |
| Fair value dei titoli ricevuti in prestito senza garanzia di denaro | 1.037.084 | 949.550 |
| Fair value dei titoli ricevuti e consegnati tramite operazioni passive di pronti contro termine e prestito titoli con garanzia di | ||
| denaro | (1.029.844) | (996.775) |
Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Gruppo UniCredit ha definito l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi nel Gruppo e nelle entità controllate. Le policy di rischio operativo, applicabili a tutte le entità del Gruppo, sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo. Tali principi e disposizioni normative sono stati declinati nel Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi e recepiti all'interno del Manuale dei Rischi Operativi di FinecoBank.
Le metodologie di classificazione e controllo di completezza dei dati, analisi di scenario, indicatori di rischio, reporting e misurazione del capitale di rischio sono responsabilità del Group Operational & Reputational Risks department di Capogruppo e sono applicate da FinecoBank in qualità di entità del Gruppo. Elemento cardine del sistema di controllo è l'applicativo informatico a supporto per la raccolta dei dati, il controllo dei rischi e la misurazione del capitale.
La conformità del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi alla normativa esterna e agli standard di Gruppo è valutata attraverso un processo di convalida interna. Responsabile di questo processo è il Group Internal Validation department della Capogruppo, struttura indipendente dal Group Operational & Reputational Risks department.
La Banca ha ottenuto l'approvazione da parte della Banca d'Italia per l'utilizzo dei metodi avanzati (AMA) per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi a partire dal 30 giugno 2010.
Il Consiglio di Amminitrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dal Risk Management per il Consiglio di Amministrazione, garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno della Banca e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business della Banca.
Il team Operational Risk Management (ORM) è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Le principali attività svolte dal Risk Management nell'ambito dei rischi operativi sono:
In ottemperanza ai requisiti regolamentari, Capogruppo ha istituito un processo di convalida interna del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi, al fine di verificarne la rispondenza alle prescrizioni normative ed agli standard di Gruppo. Questo processo è di responsabilità della Unit Operational and Pillar II Risk Validation, all'interno del Group Internal Validation department.
L'utilizzo del metodo avanzato AMA per il calcolo del capitale regolamentare implica la redazione annuale del documento relativo al sistema di gestione e controllo dei rischi operativi da parte del team di Operational Risk. Il Report di Convalida annuale contiene un'autovalutazione del sistema ed esamina nello specifico la struttura di governo, il processo di raccolta dei dati di perdita, le analisi di scenario e del sistema dei controlli interni così come l'utilizzo gestionale del sistema di misurazione.
Il Report è sottoposto, oltre che all'approvazione del Consiglio di Amministrazione, alla validazione sia dell'Internal Audit, sia della struttura di Gruppo GIV (Group Internal Validation). Entrambe le strutture hanno confermato per il 2018, ultima validazione effettuata, la presenza di un buon presidio dei rischi e l'adeguatezza del sistema di gestione e controllo esistente.
La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
A partire da settembre 2011 è stato introdotto un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio della Banca; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert.
In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 20 indicatori).
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti.
Inoltre, la struttura Rischi Operativi è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Il metodo interno per la misurazione del requisito di capitale è stato sviluppato da UniCredit S.p.A.; il requisito patrimoniale è calcolato tenendo conto dei dati di perdita interni, dei dati di perdita esterni, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è gestita da un sistema di Gruppo denominato ARGO (Application for Risk Gauging On line). Le informazioni raccolte, oltre a finalità di prevenzione e miglioramento interno, sono utilizzate per il calcolo dei requisiti patrimoniali di Primo e Secondo Pilastro.
Per quanto riguarda gli indicatori sono attualmente presenti 53 Key Risk Indicators suddivisi in otto aree di controllo (Legale, Reclami, Carte di Credito, Back Office, PFA, Sistemi IT, Sistemi di pagamento, Compliance) che contribuiscono al calcolo del capitale regolamentare e con i quali la Banca si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dagli indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione della Banca a rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
L'inclusione dei dati generati tramite le analisi di scenario e dell'andamento degli indicatori di rischio forniscono un elemento forward-looking nel modello di calcolo del capitale a rischio.
L'attività di raccolta e controllo dei dati è gestita dalla Banca, mentre la gestione e manutenzione del modello per il calcolo del capitale regolamentare è accentrato in Capogruppo per tutte le Legal Entities del Gruppo.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 31 dicembre 2018, risulta pari a 48.292 migliaia di euro.
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la stessa potrebbe essere chiamata a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami da clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, la Banca ha in essere al 31 dicembre 2018 un fondo per rischi e oneri pari a 28.405 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, e eventuali consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dalla Banca, in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base dell'analisi del trend storico delle spese legali sostenute, per tipologia di contenzioso e grado di giudizio, in coerenza con la metodologia definita al riguardo dalla Capogruppo.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2018 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già pagato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.
A fronte dei contenziosi, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri.
Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2018 la Banca ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,9 milioni di euro.
La disciplina prudenziale prevede che le Banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico della Banca sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le Banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici della Banca (hardware e software).
La Capogruppo, nell'esercizio del proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo, ha definito un approccio comune a tutto il Gruppo per la valutazione dei rischi informatici ed il Risk Management di FinecoBank ha adottato tale framework.
L'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione della Banca è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione della Banca nel corso del 2018.
I dati interni di perdita operativa costituiscono la componente principale per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. L'analisi delle perdite consente al team ORM di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi della Banca e di individuare eventuali aree critiche. Al 31 dicembre 2018 le perdite operative registrate contabilmente sono state circa 1,8 milioni di euro.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per la Banca. Nell'ambito di quanto previsto dal Secondo Pilastro della regolamentazione di Basilea 2, la Banca - con il supporto della Capogruppo – ha individuato altre tipologie di rischio, oltre a credito, mercato, operativo e liquidità già descritti:
La Banca non considera nel perimetro di rischio della Banca il Rischio immobiliare ("Real Estate Risk") in quanto non detiene posizioni significative in immobili di proprietà, né i rischi assicurativi non essendo incluse nel proprio perimetro di consolidamento imprese di assicurazione. Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, la Capogruppo definisce il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa è effettuata dalla Capogruppo utilizzando i dati inviati dalla Banca e porta all'individuazione del Capitale Interno.
I rischi di credito, mercato, operativo, di business sono misurati da Capogruppo in maniera quantitativa tramite:
Il Capitale Interno rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività della Banca e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
A fini di controllo, il Capitale Interno è calcolato trimestralmente dalla Capogruppo sulla base dei dati consuntivi inviati dalla Banca.
La natura multi dimensionale del rischio richiede di integrare la misurazione del capitale economico con analisi di stress test, non solo al fine di stimare le perdite in alcuni scenari, ma anche di cogliere l'impatto delle determinanti delle stesse.
Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità della Banca ad eventi "eccezionali ma plausibili", fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Le attività di stress testing, in coerenza con quanto richiesto dalle Autorità di Vigilanza, sono effettuate sulla base di un insieme di scenari di stress definiti internamente e sono effettuati periodicamente da apposite funzioni della Capogruppo.
Coerentemente con le disposizioni del Secondo Pilastro, la misurazione del profilo di rischio è un elemento fondamentale del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP).
L'approccio del Gruppo UniCredit al processo ICAAP si basa sulla definizione di una "Risk Governance" come requisito preliminare, mentre il processo si articola nelle seguenti fasi:
L'adeguatezza patrimoniale è valutata considerando l'equilibrio tra i rischi assunti, sia di Primo che di Secondo Pilastro, ed il capitale disponibile. Per il Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno.
Tra gli elementi principali del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale si colloca la definizione ed il monitoraggio del Risk Appetite. Il Risk Appetite è definito come il livello di rischio che la Banca è disposta ad accettare per il perseguimento dei propri obiettivi strategici e del business plan, considerando gli interessi dei propri clienti e degli azionisti, i requisiti di capitale e gli altri requisiti.
I principali obiettivi del Risk Appetite sono:
valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello locale e di Gruppo, che la Banca decide di assumere (o di evitare) in una prospettiva di lungo termine;
Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business della Banca e all'ICAAP locale e di Gruppo. Per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget.
La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento della Banca in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento della Banca nelle seguenti categorie:
Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento della Banca attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.
I Target rappresentano l'ammontare di rischio che la Banca intende assumere in condizioni di normale operatività in coerenza con le Ambition. I target sono da considerarsi come le soglie di riferimento per lo sviluppo del business. I Trigger rappresentano la massima deviazione accettabile dai target; sono definiti in modo da assicurare l'operatività anche in condizioni di stress entro il massimo livello di rischio accettabile.
I Limiti rappresentano il massimo livello di assunzione di rischio accettabile per la Banca.
La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo e considerando la coerenza con il Risk Appetite di Gruppo.
Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.
452 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 453
| Sezione 1 - | Patrimonio dell'impresa | 455 |
|---|---|---|
| Sezione 2 - | Fondi propri e i coefficienti di vigilanza | 457 |
La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio (analisi delle performance previste e conseguite, analisi e controllo dei limiti, analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali).
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Nella gestione dinamica del capitale, la Banca elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.
Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione dei Fondi propri e dall'altro alla pianificazione e all'andamento dei "risk weighted asset" (RWA).
In data 31 gennaio 2018 FinecoBank ha emesso il prestito obbligazionario Additional Tier 1 Perp Non Call June 2023 (5,5 anni, Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes). L'emissione dello strumento finanziario è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement49, perpetuo, emesso per un ammontare di 200.000 migliaia di euro, ed è stato interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. La scelta di procedere ad una emissione infragruppo ha presentato numerosi vantaggi: risparmi effettivi di costo, relativi ad esempio al Consorzio di collocamento e riduzione dei tempi necessari ad emettere al fine di non perdere il momento favorevole, massimizzando perciò i benefici dell'operazione.
Viste le condizioni di mercato e i livelli di spread particolarmente vantaggiosi, la Banca ha deciso di emettere un Additional Tier 1 al fine di rafforzare la diversificazione del proprio portafoglio di investimenti.
49 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| VOCI/VALORI | IMPORTO 31.12.2018 | IMPORTO 31.12.2017 |
| 1. Capitale | 200.773 | 200.545 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 3. Riserve | 355.673 | 323.932 |
| - di utili | 321.701 | 291.841 |
| a) legale | 40.155 | 40.109 |
| b) statutaria | - | - |
| c) azioni proprie | 13.960 | 365 |
| d) altre | 267.586 | 251.367 |
| - altre | 33.972 | 32.091 |
| 4. Strumenti di capitale | 200.000 | - |
| 5. (Azioni proprie) | (13.960) | (365) |
| 6. Riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (3.410) | 1.472 |
| - Attività materiali | - | - |
| - Attività immateriali | - | - |
| - Copertura di investimenti esteri | - | - |
| - Copertura dei flussi finanziari | - | - |
| - Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - |
| - Differenze di cambio | - | - |
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) | - | - |
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (6.384) | (9.812) |
| - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto | - | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione | - | - |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio | 227.922 | 214.284 |
| Totale | 962.548 | 731.990 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | ||
| ATTIVITÀ/VALORI | RISERVA POSITIVA | RISERVA NEGATIVA |
| 1. Titoli di debito | 410 | (3.820) |
| 2. Titoli di capitale | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| Totale | 410 | (3.820) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| TITOLI DI DEBITO | TITOLI DI CAPITALE | FINANZIAMENTI | |
| 1. Esistenze iniziali | 3.449 | - | - |
| 2. Variazioni positive | 449 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 372 | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | 77 | - | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | - | - |
| 2.4 Trasferimenti da altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (7.308) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (4.843) | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (1) | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: - da realizzo | (2.464) | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | (3.410) | - | - |
Le esistenze iniziali riportate nella tabella si riferiscono alle riserve da valutazione rilevate al 1° gennaio 2018 dopo le modifiche ai saldi di apertura conseguenti all'entrata in vigore dell'IFRS 9 (per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 5 – Altri aspetti della presenta nota integrativa).
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| UTILI (PERDITE) ATTUARIALI SU PIANI | |
| PREVIDENZIALI A BENEFICI DEFINITI | |
| 1. Esistenze iniziali | (9.812) |
| 2. Variazioni positive | 3.428 |
| 2.1 Incrementi di fair value | 3.428 |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3.Variazioni negative | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (6.384) |
Si riporta di seguito la tavola redatta in conformità al principio contabile IAS39 rappresentata secondo quanto previsto dalla precedente circolare 262 di Banca d'Italia (IV aggiornamento del 15 dicembre 2015).
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione (ex IAS 39)
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2017 | ||
| ATTIVITÀ/VALORI | RISERVA POSITIVA | RISERVA NEGATIVA |
| 1. Titoli di debito | 10.529 | (10.216) |
| 2. Titoli di capitale | 1.159 | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| Totale | 11.688 | (10.216) |
Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa da parte degli Enti ai sensi del Regolamento (UE) 575/2013 al 31 dicembre 2018", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013, è pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
458 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Nessuna informazione da segnalare.
460 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
| 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche | 462 |
|---|---|
| 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate | 462 |
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti il Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI | TOTALE 2018 | TOTALE 2017 |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 5,750 | 5,470 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 214 | 213 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 214 | 213 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | 1,227 | - |
| e) pagamenti in azioni | 3,236 | 2,479 |
| Totale | 10,427 | 8,162 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con parti correlate e soggetti in conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 31 luglio 2018, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, l'ultimo aggiornamento delle vigenti "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" (le "Procedure").
Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:
Attesa l'appartenenza della Banca al Gruppo UniCredit, le predette Procedure assumono a riferimento anche la "Global Policy UniCredit per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" e la relativa "Global Process Regulation", diramate da UniCredit S.p.A. alle società controllate nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento dalla stessa esercitata.
Premesso quanto sopra, di seguito si riportano le operazioni di Maggiore Rilevanza deliberate dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio 2018:
Si segnala, inoltre, che il Comitato Rischi e Rischi e Parti Correlate ed il Consiglio di Amministrazione, rispettivamente in data 10 e 11 dicembre 2018, hanno rilasciato parere positivo, nel rispetto delle richiamate Procedure, in merito al perfezionamento di una operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato proposta dalla controllata Fineco Asset Management DAC (Fineco AM o FAM DAC) e relativa ad una "Delibera quadro - Depositi a termine di FAM DAC con UniCredit Bank Ireland Plc", avente ad oggetto le operazioni di deposito a termine con un plafond di 55 milioni di euro, che Fineco AM potrà porre in essere sino al 10 dicembre 2019 con UniCredit Bank Ireland Plc.
Come già riportato nell'informativa fornita nel Bilancio 2017, si rammenta che, in data 5 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, ha approvato la sottoscrizione di un nuovo accordo di intermediazione assicurativa ramo vita tra FinecoBank S.p.A. e Aviva S.p.A. (parte correlata), destinato a sostituire quello originariamente sottoscritto nel 2002 da UniCredit Xelion Banca S.p.A., cui è subentrata – per effetto di fusione per incorporazione –- FinecoBank S.p.A.. La proiezione dei dati stimati al 31 dicembre 2017 (13,4 milioni di euro netti da riconoscersi alla Banca) inquadrava l'operazione come di "Maggior Rilevanza ordinaria e a condizioni di mercato". Il contratto è stato perfezionato in data 5 aprile 2018. Medio tempore, nel contesto del medesimo accordo, nel mese di marzo 2018 è stato introdotto il collocamento del prodotto di Aviva "Multiramo Extra" che si affianca e completa la gamma di altri prodotti "Multiramo" già in catalogo.
In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB del 12 marzo 2010 n. 17221.
Si precisa che il contratto "Liquidity Framework Agreement", stipulato con Capogruppo negli anni precedenti, è giunto a scadenza nel corso del primo semestre 2018 e non è stato rinnovato.
Alla data del 31 dicembre 2018 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Inoltre, sono state poste in essere operazioni di Minore Rilevanza con la Capogruppo, altre società del Gruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni di mercato e/o standard.
Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 la Banca ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A. (garantita), a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di UniCredit S.p.A. al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la stessa oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per UniCredit S.p.A. con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256 milioni di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit S.p.A. relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte della Banca di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4,5 milioni di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata dalla Banca; tale operazione non ha comportato nessuna variazione negli impegni assunti secondo le forme, le modalità ed i rischi già valutati nel corso dell'esercizio 2012. A seguito del consolidamento della definizione dei carichi pendenti collegati alle suddette fidejussioni, nel mese di dicembre 2018 Unicredit S.p.A.ne ha richiesto lo svincolo quasi totale (circa 224,5 milioni di euro) al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria e si è in attesa del relativo riscontro.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2018, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL 31 DICEMBRE 2018 | ||||||
| AMMINISTRATORI, | ||||||
| COLLEGIO | ||||||
| SINDACALE E | ALTRE | % | % | |||
| DIRIGENTI | PARTI | SULL'IMPORTO | SULL'IMPORTO | |||
| STRATEGICI | CORRELATE | TOTALE | DI BILANCIO | AZIONISTI | DI BILANCIO | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | - | 4 | 4 | 0,00% | - | 0,00% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 1.002 | 13.113 | 14.115 | 0,13% | 1.762 | 0,02% |
| Altre attività | - | - | - | 0,00% | - | 0,00% |
| Totale attivo | 1.002 | 13.117 | 14.119 | 0,06% | 1.762 | 0,01% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | - | 1.641 | 1.641 | 0,16% | - | 0,00% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso | ||||||
| clientela | 2.281 | 6.480 | 8.761 | 0,04% | - | 0,00% |
| Altre passività | 130 | 61 | 191 | 0,06% | - | 0,00% |
| Totale del passivo | 2.411 | 8.182 | 10.593 | 0,04% | - | 0,00% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 92 | 8 | 100 | 0,01% | - | 0,00% |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO ESERCIZIO 2018 | ||||||
| AMMINISTRATORI, | ||||||
| COLLEGIO | ||||||
| SINDACALE E | % | % | ||||
| DIRIGENTI | ALTRE PARTI | SULL'IMPORTO | SULL'IMPORTO | |||
| STRATEGICI | CORRELATE | TOTALE | DI BILANCIO | AZIONISTI | DI BILANCIO | |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 11 | 16 | 27 | 0,01% | - | 0,00% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (1) | - | (1) | 0,01% | - | 0,00% |
| Commissioni attive | 11 | 40.321 | 40.332 | 7,46% | 7.548 | 1,40% |
| Commissioni passive | - | (254) | (254) | 0,10% | - | 0,00% |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | - | (20) | (20) | -0,05% | - | 0,00% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (2) | (9) | (11) | 0,31% | (2) | 0,06% |
| Altre spese amministrative | - | (172) | (172) | 0,07% | - | 0,00% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 36 | 10 | 46 | 0,05% | - | 0,00% |
| Totale conto economico | 55 | 39.892 | 39.947 | 7.546 |
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi della Banca (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e della Capogruppo UniCredit S.p.A., rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e mutui, passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca e costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da:
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che detengono in FinecoBank o nella Capogruppo UniCredit una partecipazione superiore al 2% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. I rapporti sono rappresentati da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per all'attività di collocamento di prodotti del risparmio gestito e i ricavi generati dalla stessa attività di collocamento.
Sono escluse le consistenze al 31 dicembre 2018 e le componenti economiche maturate nel corso dell'esercizio 2018 nei confronti della Capogruppo UniCredit S.p.A. e delle società del Gruppo UniCredit, in quanto riportate nelle pagine seguenti.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| % SULL'IMPORTO DI | ||
| TOTALE RAPPORTI CON IMPRESE DEL GRUPPO UNICREDIT | TOTALE 31.12.2018 | BILANCIO |
| Attivo | 12.132.658 | 49,09% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso banche | 12.122.439 | 97,55% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela | 5.766 | 0,05% |
| Altre attività | 4.453 | 1,27% |
| Passivo | 1.032.511 | 4,18% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti verso banche | 828.401 | 82,04% |
| Altre passività | 4.072 | 1,21% |
| Fondi per rischi ed oneri a) impegni e garanzie rilasciate | 38 | 77,55% |
| Strumenti di capitale | 200.000 | 100,00% |
| Garanzie e impegni | 256.070 | 24,93% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 256.070 | 24,93% |
| Conto economico | 191.962 | |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 173.484 | 59,18% |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (2.931) | 20,29% |
| Commissioni attive | 36.953 | 6,83% |
| Commissioni passive | (6.582) | 2,47% |
| Dividendi e proventi simili | - | 0,00% |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | - | 0,00% |
| Risultato netto dell'attività di copertura | - | 0,00% |
| Utile (perdite) da cessione o riacquisto | - | 0,00% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | 3.144 | 89,12% |
| Spese amministrative | (12.645) | 3,71% |
| Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 412 | 102,49% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 127 | 0,13% |
Riportiamo di seguito un riepilogo dei rapporti con le società del Gruppo UniCredit al 31 dicembre 2018.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| SOCIETÀ | ATTIVO | PASSIVO | GARANZIE E IMPEGNI |
CONTO ECONOMICO |
| Unicredit S.p.A. | 12.126.481 | 996.690 | 256.070 | 164.639 |
| Unicredit Bank AG | 85 | 35.668 | - | 764 |
| Unicredit Bank AG Milano | - | - | - | 136 |
| UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. | - | - | - | 27 |
| Unicredit Factoring S.p.A. | - | - | - | 81 |
| Unicredit Leasing S.p.A. | - | - | - | 6 |
| Unicredit Business Integrated Solutions S.C.p.A. | 234 | 137 | - | (9.468) |
| Cordusio Società Fiduciaria per Azioni | 46 | 16 | - | 24 |
| Fineco Asset Management DAC | 5.812 | - | - | 35.753 |
| Totale | 12.132.658 | 1.032.511 | 256.070 | 191.962 |
Riportiamo di seguito i dettagli delle voci dell'Attivo, del Passivo, Garanzie e impegni, dei Costi e dei Ricavi per singola società del Gruppo.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit S.p.A. | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 12.126.481 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso banche | 12.122.389 |
| Altre attività | 4.092 |
| Passivo | 996.690 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti verso banche | 792.733 |
| Altre passività | 3.919 |
| Fondi per rischi ed oneri a) impegni e garanzie rilasciate | 38 |
| Strumenti di capitale | 200.000 |
| Garanzie e impegni | 256.070 |
| Garanzie rilasciate e impegni | 256.070 |
| Conto economico | 164.639 |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 173.318 |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (2.931) |
| Commissioni attive | 506 |
| Commissioni passive | (6.553) |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | 3.167 |
| Spese amministrative | (3.293) |
| Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 412 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 13 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit Bank AG | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 85 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Crediti verso banche | 50 |
| Altre attività | 35 |
| Passivo | 35.668 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti verso banche | 35.668 |
| Conto economico | 764 |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 149 |
| Commissioni attive | 616 |
| Commissioni passive | (1) |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit Bank AG Milano | TOTALE 31.12.2018 |
| Conto economico | 136 |
| Commissioni attive | 136 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. | TOTALE 31.12.2018 |
| Conto economico | 27 |
| Commissioni attive | 27 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit Factoring S.p.A. | TOTALE 31.12.2018 |
| Conto economico | 81 |
| Spese amministrative | 81 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Unicredit Business Integrated Solutions S.C.p.A. | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 234 |
| Altre attività | 234 |
| Passivo | 137 |
| Altre passività | 137 |
| Conto economico | (9.468) |
| Spese amministrative | (9.468) |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Cordusio Società Fiduciaria per Azioni | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 46 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela | 46 |
| Passivo | 16 |
| Altre passività | 16 |
| Conto economico | 24 |
| Commissioni attive | 44 |
| Commissioni passive | (28) |
| Spese amministrative | 8 |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Fineco Asset Management DAC | TOTALE 31.12.2018 |
| Attivo | 5.812 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela | 5.720 |
| Altre attività | 92 |
| Conto economico | 35.753 |
| Interessi attivi e proventi assimilati | 18 |
| Commissioni attive | 35.624 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (24) |
| Spese amministrative | 21 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 114 |
Nota integrativa Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
468 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
| A. Informazioni di natura qualitativa | 466 |
|---|---|
| B. Informazioni di natura quantitativa | 470 |
Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti e consulenti finanziari della Banca sono riconoscibili le seguenti tipologie di strumenti:
Equity-Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di azioni della Capogruppo UniCredit S.p.A. e della Banca stessa;
.
Cash Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di denaro50
Alle categorie sopra riportate sono riconducibili le assegnazioni dei seguenti piani:
50 Commisurato al valore economico di strumenti rappresentativi del Patrimonio Netto di FinecoBank S.p.A..
Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 per i consulenti finanziari identificati come Personale più rilevante che offre ai consulenti finanziari che saranno identificati nel 2020 come personale più rilevante, un premio in denaro e in azioni FinecoBank a fronte del raggiungimento di obiettivi commerciali di performance nel triennio 2018-2020. Il piano prevede condizioni di accesso a livello di Banca e di Gruppo e condizioni di malus e clawback. Il piano prevede altresì una struttura di pagamento in un arco pluriennale.
I piani di incentivazione riservati ai dipendenti della Banca che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti di capitale rivenienti da aumenti di capitale gratuiti ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile.
I piani di incentivazione riservati ai consulenti finanziari della Banca che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti finanziari acquistati sul mercato in esecuzione dell'autorizzazione dell'Assemblea della Banca ai sensi dell'art. 2357 del Codice Civile e dell'Autorità di Vigilanza.
L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi descritti dal piano. In particolare la determinazione del raggiungimento degli obiettivi viene espresso in termini percentuali variabili da 0% a 150% (non market vesting conditions). Tale percentuale, corretta attraverso l'applicazione di un fattore di rischio/sostenibilità – Group Gate - al primo pagamento e moltiplicata per l'ammontare dell'incentivo, determina l'effettivo importo che verrà corrisposto al beneficiario.
Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata dei Piani.
Nel corso del 2018 non sono stati assegnati nuovi piani.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2017 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE | ||||
|---|---|---|---|---|
| SISTEMA INCENTIVANTE 2017 (BONUS POOL) | ||||
| RATA 2020 | RATA 2021 | RATA 2022 | RATA 2023 | |
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 09-gen-17 | 09-gen-17 | 09-gen-17 | 09-gen-17 |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 06-feb-18 | 06-feb-18 | 06-feb-18 | 06-feb-18 |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-17 | 01-gen-17 | 01-gen-17 | 01-gen-17 |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-17 | 31-dic-19 | 31-dic-20 | 31-dic-21 |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,690 | 9,690 | 9,690 | 9,690 |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | -0,575 | -0,894 | -1,267 | -1,921 |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 9,115 | 8,796 | 8,423 | 7,769 |
Il sistema incentivante 2018 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Nel corso del 2018 non sono stati assegnati nuovi piani, ma sono stati contabilizzati gli effetti economici e patrimoniali riferibili al Piano Let's 2017, in linea con quanto previsto dal regolamento.
Il piano offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank a beneficiari appartenenti alla categoria dei Dirigenti con Responsabilità Strategica. Le azioni vengono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari, decorso il periodo di vesting e verificato il rispetto delle condizioni previste, in 4 tranche annuali a partire dal 2017.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano fissa obiettivi legati ai target 2020 di FinecoBank in termini di creazione di valore, sostenibilità e rischio.
I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" della Banca, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PIANO DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE 2018-2020 - Identified Staff e CEO | |||||
| RATA 2023 | RATA 2023 | RATA 2024 | RATA 2025 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-mag-18 | 08-mag-18 | 08-mag-18 | 08-mag-18 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-20 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,880 | 9,880 | 9,880 | 9,880 | |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | -1,354 | -1,354 | -1,721 | -2,084 | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 8,526 | 8,526 | 8,159 | 7,796 |
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PIANO DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE 2018-2020 - Altro personale | |||||
| RATA 2023 | RATA 2023 | RATA 2024 | RATA 2025 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-mag-18 | 08-mag-18 | 08-mag-18 | 08-mag-18 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-20 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,880 | 9,880 | 9,880 | 9,880 | |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | -0,609 | -0,983 | -1,354 | -1,721 | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 9,271 | 8,897 | 8,526 | 8,159 |
L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi di performance descritti dal piano, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei consulenti finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta cumulata predefinito per il triennio 2015 - 2017.
Il piano contribuisce ad allineare gli interessi dei destinatari, degli azionisti e degli altri stakeholders e a realizzare prassi remunerative efficaci, in conformità con l'impianto normativo e regolamentare applicabile. Il piano è soggetto alla verifica delle condizioni previste secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE PIANO PFA 2015-2017 |
|||
|---|---|---|---|
| RATA 2018 | RATA 2019 | RATA 2020 | |
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 02-lug-14 | 02-lug-14 | 02-lug-14 |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-feb-18 | 08-feb-18 | 08-feb-18 |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-15 | 01-gen-15 | 01-gen-15 |
| Scadenza periodo di Vesting | 30-giu-18 | 30-giu-19 | 30-giu-20 |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 10,087 | 10,087 | 10,087 |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | 0,000 | -0,290 | -0,609 |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 10,087 | 9,797 | 9,478 |
L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi descritti dal piano.
Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata del Piano. Il valore economico delle phantom shares assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione FinecoBank.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2015 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| AZIONI FINECOBANK ASSEGNATE GROUP INCENTIVE SYSTEM PFA 2015 |
|||
|---|---|---|---|
| RATA 2018 | RATA 2019 | RATA 2020 | |
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-mar-15 | 10-mar-15 | 10-mar-15 |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-feb-16 | 08-feb-16 | 08-feb-16 |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-15 | 01-gen-15 | 01-gen-15 |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-15 | 31-dic-17 | 31-dic-18 |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,690 | Da definire | Da definire |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | 0,000 | Da definire | Da definire |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 9,690 | Da definire | Da definire |
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2016 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2017 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| AZIONI ASSEGNATE | ||||
|---|---|---|---|---|
| SISTEMA INCENTIVANTE 2017 PFA | ||||
| RATA 2020 | RATA 2021 | RATA 2022 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 09-gen-17 | 09-gen-17 | 09-gen-17 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 06-feb-18 | 06-feb-18 | 06-feb-18 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-17 | 01-gen-17 | 01-gen-17 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-17 | 31-dic-19 | 31-dic-20 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,690 | 9,690 | 9,690 | |
| Valore economico delle condizioni di v esting [€] | -0,575 | -0,894 | -1,267 | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 9,115 | 8,796 | 8,423 |
Il Sistema Incentivante 2018 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano è dedicato ai Consulenti Finanziari che saranno identificati come personale più rilevante della Banca al 2020 e prevede obiettivi commerciali di performance triennali (2018–2020). Il piano inoltrre prevede:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||||
| VOCI / NUMERO OPZIONI E PREZZI DI ESERCIZIO | NUMERO OPZIONI |
PREZZI MEDI | SCADENZA MEDIA |
NUMERO OPZIONI |
PREZZI MEDI | SCADENZA MEDIA |
| A. Esistenze iniziali | 1.971.985 | - | gen-19 | 2.937.685 | - | nov-17 |
| B. Aumenti | 3.046.264 | - | X | 632.553 | - | X |
| B.1 Nuove emissioni | 3.046.264 | - | ott-20 | 632.553 | - | gen-20 |
| B.2 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X |
| C. Diminuzioni | (1.438.004) | - | X | (1.598.253) | - | X |
| C.1 Annullate | (61.227) | - | X | (4.897) | - | X |
| C.2 Esercitate | (1.376.777) | - | X | (1.593.356) | - | X |
| C.3 Scadute | - | - | X | - | - | X |
| C.4 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X |
| D. Rimanenze finali | 3.580.245 | - | set-20 | 1.971.985 | - | gen-19 |
| E. Opzioni esercitabili alla fine del periodo | 552.883 | - | X | 718.153 | - | X |
Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.
Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank e della controllante UniCredit, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled.
L'impatto a conto economico è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| TOTALE 31.12.2018 | TOTALE 31.12.2017 | |||
| COMPLESSIVO | PIANI VESTED | COMPLESSIVO | PIANI VESTED | |
| Oneri | 8.336 | 8.275 | ||
| - relativi a Piani Equity Settled | 8.280 | 8.109 | ||
| - relativi a Piani CashSettled | 56 | 166 | ||
| Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 417 | 231 | ||
| Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 64 | |||
| Debito maturato verso Unicredit S.p.A. | 179 | 573 | ||
| Credito maturato verso Unicredit S.p.A. e Fineco Asset Management DAC | 151 | - | ||
| Debito maturato verso i promotori finanziari relativo a piani di Cash Settled | 159 | 365 |
Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Spese Amministrative o nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari. Gli oneri relativi ai Piani Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari sono stati contabilizzati nelle Commissioni passive.
Nota integrativa Parte L – Informativa di settore
476 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
L'informativa di settore, come richiesto dal principio contabile internazionale IFRS 8 viene presentata esclusivamente in forma consolidata. Si rimanda, pertanto, all'informativa di settore fornita nella Parte L della Nota integrativa consolidata.
Allegati
478 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
Allegato 1 -Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato 480
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | |||
| ATTIVO | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 6 | 613 | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 6.876 | 8.827 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la | |||
| negoziazione | 6.876 | 8.827 | |
| Finanziamenti a banche | 3.044.974 | 3.038.741 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 12.427.086 | 13.345.067 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (9.382.112) | (10.306.326) | |
| Finanziamenti a clientela | 2.947.390 | 2.129.219 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 10.821.345 | 6.955.609 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (7.873.955) | (4.826.390) | |
| Altre attività finanziarie | 18.234.182 | 16.715.541 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente | 13.342 | 539.854 | |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditivià complessiva | 961.773 | 1.042.471 | |
| 70. Partecipazioni | 3.000 | 500 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 9.382.112 | 10.306.326 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 7.873.955 | 4.826.390 | |
| Coperture | 8.187 | 10.048 | |
| 50. Derivati di copertura | 3.314 | 458 | |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | 4.873 | 9.590 | |
| Attività materiali = voce 80 | 16.330 | 15.205 | |
| Avviamenti = voce 90. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| Altre attività immateriali = voce 90 al netto dell'avviamento | 8.705 | 7.909 | |
| Attività fiscali = voce 100 | 6.714 | 9.226 | |
| Altre attività = voce 120 | 350.608 | 315.460 | |
| Totale dell'attivo | 24.713.574 | 22.340.391 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| CONSISTENZE AL | ||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
| Debiti verso banche | 1.009.774 | 926.001 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 1.009.774 | 926.001 |
| Debiti verso banche | 22.269.098 | 20.205.036 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 22.269.098 | 20.205.036 |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 2.221 | 11.936 |
| Coperture | 7.941 | (397) |
| 40. Derivati di copertura | 5.341 | 3.375 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 2.600 | (3.772) |
| Altre passività | 449.808 | 455.591 |
| 80. Altre passività | 335.442 | 338.178 |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.561 | 4.999 |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 109.805 | 112.414 |
| Patrimonio | 962.548 | 731.990 |
| - capitale e riserve | 744.420 | 526.046 |
| 130. Strumenti di capitale | 200.000 | - |
| 140. Riserve | 355.673 | 323.932 |
| 150. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 160. Capitale | 200.773 | 200.545 |
| 170. Azioni proprie | (13.960) | (365) |
| - riserve da valutazione | (9.794) | (8.340) |
| 110. Riserve da valutazione di cui: Attività finanziarie disponibili per la vendita | (3.410) | 1.472 |
| 110. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti | (6.384) | (9.812) |
| - Risultato netto = voce 180 | 227.922 | 214.284 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 24.713.574 | 22.340.391 |
Come precisato nella "Premessa alla lettura dei bilanci "i dati patrimoniali al 31 dicembre 2017 sono stati riesposti, a totali invariati, in base allo schema di bilancio riclassificato che recepisce le modifiche introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262 precedentemente citato.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| ESERCIZIO | ||
| CONTO ECONOMICO Interessi netti |
2018 278.702 |
2017 264.781 |
| 30. Margine d'interesse | 278.702 | 264.781 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 8.042 | 29 |
| 70. Dividendi e proventi simili | 8.094 | 55 |
| a dedurre: dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (52) | (26) |
| Commissioni nette = voce 60 | 273.828 | 270.083 |
| 60. Commissioni nette | 273.828 | 270.083 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 44.239 | 48.219 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 43.833 | |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | 171 | 19 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva | 1.666 | |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | (1.500) | - |
| + dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 52 | 26 |
| + utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non | ||
| deteriorati) | 17 | |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione (ex IAS 39 voce 80) | 47.413 761 |
|
| Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 voce 100) Saldo altri proventi/oneri |
300 | 3.806 |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 94.766 | 90.350 |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (96.767) | (93.368) |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 2.301 | 2.873 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 17 | |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di | ||
| debito (non deteriorati) | (17) | |
| Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti (ex IAS 39 voce 100) | 3.951 | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 605.111 | 586.918 |
| Spese per il personale | (84.310) | (79.260) |
| 160. Spese amministrative - a) spese per il personale | (84.431) | (78.852) |
| a dedurre: oneri di integrazione | 121 | (408) |
| Altre spese amministrative | (244.009) | (236.839) |
| 160. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (256.014) | (244.532) |
| a dedurre: contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 14.306 | 10.566 |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.301) | (2.873) |
| Recuperi di spesa | 96.767 | 93.369 |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 96.767 | 93.369 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (10.370) | (10.369) |
| 180. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | (5.411) | (5.569) |
| 190. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (4.959) | (4.800) |
| Costi operativi | (241.922) | (233.099) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 363.189 | 353.819 |
| Rettifiche nette su crediti e su acccantonamenti per garanzie e impegni | (4.392) | (5.351) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (3.414) | |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo | ||
| ammortizzato - titoli di debito | (1.380) | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla |
(114) | |
| redditività complessiva - titoli di debito | 114 | |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 402 | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramenti di: a) crediti (ex IAS 39 voce 130) | (5.357) | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramenti di: d) altre operazioni finanziarie (ex IAS 39 voce 130) | 6 | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 358.797 | 348.468 |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (21.380) | (19.025) |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (7.074) | (8.459) |
| + contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (14.306) | (10.566) |
| Oneri di integrazione | (121) | 408 |
| Profitti netti da investimenti | 1.105 | (13.399) |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di | ||
| debito | 1.380 | - |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva - titoli di debito | (114) | - |
| 250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (161) | (508) |
| Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramenti di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita (ex IAS 39 voce 130) | (12.891) | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 338.401 | 316.452 |
| Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente = voce 270 | (110.479) | (102.168) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 227.922 | 214.284 |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 227.922 | 214.284 |
Come precisato nella "Premessa alla lettura dei bilanci "i dati economici dell'esercizio 2017 sono stati riesposti, a totali invariati, in base allo schema di bilancio riclassificato che recepisce le modifiche introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262 precedentemente citato.
Attestazione
482 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2018.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio è basata su un modello definito nell'ambito del Gruppo UniCredit, in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.
I sottoscritti attestano, inoltre, che
3.1 il Bilancio d'esercizio:
3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Milano, 5 febbraio 2019
Alessandro Foti Lorena Pelliciari
FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Il Dirigente Preposto alla redazione Direttore Generale dei documenti contabili societari
Allegati Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
484 Relazioni e Bilanci 2018 · FinecoBank
Relazione della Società di Revisione Allegati
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 485

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia
Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it
Agli Azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2018, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Banca al 31 dicembre 2018, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. n. 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Banca in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
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Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.
Descrizione dell'aspetto chiave della revisione
La voce 100 "Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri" del passivo di stato patrimoniale del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 include fondi per controversie legali pari a Euro 28,4 milioni che accolgono gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, di controversie in essere con i consulenti finanziari e di altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali, consulenti tecnici e/o esperti, che assistono la Banca nelle controversie in essere nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della nota integrativa, al paragrafo "Rischi derivanti da pendenze rilevanti", gli Amministratori evidenziano che in relazione ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca, individualmente non rilevanti, vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la Banca potrebbe essere chiamata a sostenere; laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. Per quanto riguarda le spese da riconoscere ai legali, tale stima è stata determinata dalla Banca, in relazione al contenzioso in essere, sulla base dell'analisi del trend storico delle spese legali sostenute, per tipologia di contenzioso e grado di giudizio.
Il paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" della Parte A – Politiche contabili, A.1 – Parte generale, Sezione 4 – Altri aspetti della nota integrativa riporta l'informativa riguardo la soggettività e la complessità del processo di stima adottato a supporto del valore di iscrizione in bilancio di alcune poste di natura valutativa. Per alcune di esse, tra cui i fondi per rischi e oneri, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti dei procedimenti, controversie e contenziosi.
In relazione alla numerosità dei reclami e delle controversie in essere, sia pure fisiologica rispetto all'operatività tipica della Banca, alle incertezze connesse agli esiti degli stessi e alla complessità ed articolazione del processo di stima, la stima dei fondi rischi e oneri per controversie legali è stata considerata un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018.
| Procedure di revisione svolte |
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti: |
|---|---|
| • analisi e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Banca, ai diversi livelli della sua organizzazione, per l'individuazione, la gestione e il monitoraggio dei reclami da clientela e delle controversie legali con la stessa, in relazione all'operatività bancaria e all'operatività dei consulenti finanziari di cui la Banca si avvale; |
Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa resa nella nota integrativa rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento.
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Come indicato nella nota integrativa Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale e nella relazione sulla gestione, al 31 dicembre 2018 le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela per finanziamenti ammontano a Euro 2.947 milioni (esposizione netta, comprensiva di Euro 23,9 milioni di crediti deteriorati al netto delle relative rettifiche di valore per Euro 21,1 milioni). |
|---|---|
| Nell'ambito di tale voce, il portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, costituito principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, conti correnti e utilizzo carte di credito, evidenzia complessivamente un incremento del 46,4% rispetto all'esercizio precedente, per effetto delle erogazioni avvenute nel corso del 2018. |
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| Nella nota integrativa, Parte A – Politiche contabili, sono descritti i processi di classificazione e valutazione delle esposizioni creditizie per i quali la Banca fa riferimento alla normativa di settore, integrata dalle disposizioni interne che, secondo quanto previsto dai principi contabili applicabili, disciplinano le regole di classificazione e trasferimento delle suddette esposizioni nell'ambito delle diverse categorie di rischio e le relative modalità di valutazione. Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 - Rischio di credito sono inoltre illustrate le politiche di gestione del rischio di credito. |
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| In considerazione della significatività dell'ammontare dei crediti verso la clientela per finanziamenti iscritti in bilancio e della complessità dei sistemi di valutazione, gestione e controllo del rischio di credito adottati dalla Banca, che includono un'articolata attività di classificazione delle esposizioni creditizie e un processo di valutazione caratterizzato da una rilevante componente |
discrezionale, l'erogazione, la classificazione e la valutazione dei crediti in oggetto sono state considerate un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio della Banca al 31 dicembre 2018.
| Procedure di revisione svolte |
Nello svolgimento delle nostre procedure di revisione abbiamo preliminarmente acquisito una conoscenza del processo creditizio che ha incluso, in particolare, la rilevazione e la comprensione dei presidi organizzativi e procedurali previsti dalla normativa interna della Banca e messi in atto dalla stessa con riferimento a: |
|---|---|
| • valutazione del merito creditizio finalizzata alla concessione ed erogazione del credito; |
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| • valutazione e monitoraggio della qualità del credito; |
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| • classificazione e valutazione dei crediti secondo le disposizioni della normativa di settore e in conformità ai principi contabili applicabili. |
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| Tale attività ha compreso la verifica dell'implementazione dei corrispondenti processi aziendali e delle relative procedure, nonché, per quanto riguarda i controlli rilevanti del processo di concessione e erogazione del credito, la verifica dell'efficacia operativa. |
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| Le procedure di revisione svolte hanno inoltre incluso, tra le altre, le seguenti: | |
| • l'analisi e la comprensione dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati, anche con il supporto di esperti informatici appartenenti al nostro network; |
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| • l'ottenimento e l'esame delle risposte alle richieste di conferma saldi ai clienti effettuate su base campionaria; |
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| • l'ottenimento e l'analisi della reportistica di monitoraggio predisposta dalle responsabili funzioni aziendali e unità organizzative coinvolte; |
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| • per i crediti non deteriorati (in stage 1 e stage 2, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione secondo il quadro normativo sull'informativa finanziaria e regolamentare applicabile e l'esame della ragionevolezza dei criteri di valutazione e delle assunzioni adottati dalla Banca per la determinazione delle rettifiche di valore; • per i crediti deteriorati (in stage 3, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione e della relativa |
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| valutazione in conformità a quanto disposto dalla normativa di settore e dai principi contabili applicabili. |
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| Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nella nota integrativa rispetto a quanto previsto dai principi contabili applicabili e dalla normativa di riferimento. |
Descrizione dell'aspetto chiave della revisione La prima applicazione, alla data del 1° gennaio 2018, del principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari" ha comportato la classificazione e misurazione delle attività e passività finanziarie della Banca secondo le nuove categorie contabili previste dal principio e la definizione di una metodologia di determinazione delle rettifiche di valore (impairment) delle attività finanziarie secondo il modello delle perdite attese (c.d. "expected credit losses").
| La Banca ha scelto, secondo quanto consentito dallo stesso principio, di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting IAS 39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging. Si è altresì avvalsa della facoltà prevista dall'IFRS 9 di non rideterminare i dati comparativi dell'esercizio precedente. |
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|---|---|
| Come descritto nella Parte A – Politiche Contabili Sezione 4 – Altri Aspetti della nota integrativa, che riporta l'informativa richiesta dai principi contabili internazionali applicabili, ivi incluse le principali scelte metodologiche effettuate, la prima applicazione del principio ha determinato al 1° gennaio 2018 un effetto complessivo negativo sul patrimonio netto della Banca pari a Euro 2,9 milioni al netto delle imposte (Euro 4,9 milioni al lordo delle imposte). Tale effetto è stato determinato ad esito del complessivo processo di implementazione che ha in vario modo interessato i diversi aspetti del sistema di controllo interno della Banca. |
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| In tale ambito, in particolare, la determinazione delle rettifiche di valore delle attività finanziarie secondo il modello delle perdite attese (c.d. "expected credit losses") costituisce il risultato di un complesso processo di stima che include numerose variabili soggettive riguardo i criteri utilizzati per l'identificazione di un incremento significativo del rischio di credito, ai fini dell'allocazione delle attività finanziarie negli stage previsti dall'IFRS 9, e la definizione dei modelli per la misurazione delle perdite attese, con utilizzo di diversi possibili scenari, assunzioni e parametri, che tengano conto delle informazioni macroeconomiche attuali e prospettiche (c.d. "forward-looking"). |
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| In considerazione delle pervasive complessità operative connesse alla transizione al nuovo principio, del relativo effetto sopra illustrato e della soggettività insita nel processo di stima adottato dalla Banca nella valutazione delle attività finanziarie secondo la nuova metodologia di impairment, la prima applicazione dell'IFRS 9 è stata considerata un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio della Banca al 31 dicembre 2018. |
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| Procedure di revisione svolte |
Nello svolgimento delle procedure di revisione abbiamo preliminarmente esaminato, anche con l'ausilio di esperti del nostro network in ambito di processi e sistemi IT e di modelli di valutazione e misurazione del rischio di credito, il progetto di implementazione posto in essere dalla Banca con particolare riferimento alle scelte applicative adottate, per verificarne appropriatezza e conformità ai requisiti dell'IFRS 9, e ai relativi effetti. |
| Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti procedure, anche con il supporto degli esperti sopra citati: |
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| • ottenimento e esame dei verbali del Consiglio di Amministrazione della Banca e di ogni ulteriore documentazione sviluppata, approvata e resa disponibile, nonché delle procedure contabili conseguentemente definite, con particolare riferimento agli ambiti interpretativi, anche mediante raccolta di informazioni e colloqui con le competenti funzioni della Banca; |
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| • analisi della documentazione tecnico-metodologica relativa all'individuazione dei business model della Banca con particolare riferimento ai criteri di classificazione delle attività finanziarie in tali modelli di business; |
Infine, relativamente all'impatto derivante dalla prima applicazione del principio, abbiamo acquisito i dettagli della relativa quantificazione e verificato l'accuratezza matematica. Abbiamo altresì verificato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nella nota integrativa rispetto a quanto previsto dai principi contabili internazionali applicabili.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D. Lgs. N. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Banca di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. ci ha conferito in data 16 aprile 2013 l'incarico di revisione legale dei conti della Banca per gli esercizi dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2021.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Banca al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Paolo Gibello Ribatto Socio
Milano, 8 marzo 2019
Allegati Relazione del Collegio Sindacale
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 495
Relazione del Collegio Sindacale
ai sensi dell' art. 2429, comma 2, del Codice Civile e dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), il Collegio Sindacale (il "Collegio") di FinecoBank S.p.A. ("Finecobank" o la "Banca") riferisce sull'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2018.
Nel corso dell'esercizio 2018 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei D.Lgs. n.385/1993 (TUB), n.58/1998 (TUF) e n. 39/2010 (Testo unico della revisione legale), delle norme statutarie e delle norme emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo, altresì, in considerazione le Norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Anche in osservanza delle indicazioni espresse dalla CONSOB, fornite con comunicazione n. DEM/ 1025564 del 06 aprile 2001 e successive integrazioni, precisiamo quanto segue.
Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank dell'11 aprile 2017 e rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019.
Si dà inoltre atto che ai sensi della vigente normativa e del Codice di Autodisciplina delle società quotate, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto, in occasione della riunione del 5 febbraio 2019, previo parere del Comitato Nomine e Sostenibilità, alla verifica annuale della sussistenza del requisito di indipendenza in capo alla maggioranza degli Amministratori, con gli esiti indicati nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, oltre al mantenimento dei requisiti di onorabilità e professionalità ed il rispetto del divieto di interlocking. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.
Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank dell'11 aprile 2017 e resterà in carica fino all'Assemblea di approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
In data 4 settembre 2017 il signor Stefano Fiorini ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Presidente del Collegio Sindacale e, ai sensi di legge e di statuto, il Sindaco Supplente signora Elena Spagnol è subentrata in pari data nella carica di Sindaco Effettivo e Presidente del Collegio Sindacale
L'assemblea dei Soci tenutasi in data 11 aprile 2018, in competenza ordinaria ha provveduto ad integrare il Collegio Sindacale, confermando Sindaco effettivo e Presidente la signora Elena Spagnol, in sostituzione del Signor Stefano Fiorini e nominando sindaco supplente il signor Gianfranco Consorti.
Il Collegio Sindacale ha valutato, da ultimo nella riunione del 25 gennaio 2019, l'indipendenza dei propri membri, oltre al possesso dei requisiti di legge e statutari e l'assenza di cause ostative di cui all'articolo 36 del D. L. n. 201/2011.
In conformità a quanto richiesto da parte delle Autorità di Vigilanza – in particolare dalla Circolare 285/2013 di Banca d'Italia e come previsto dal regolamento degli Organi aziendali – il Collegio Sindacale ha svolto, in data 4 febbraio 2019, l'autovalutazione sulla propria composizione e sul proprio funzionamento.
Nel corso dell'esercizio il Collegio si è riunito ventuno volte ed ha partecipato a n. 1 riunione Assembleare, a n. 14 riunioni del Consiglio di Amministrazione ed a n. 14 riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate. Inoltre, almeno un Sindaco Effettivo ha partecipato alle n. 11 riunioni del Comitato Remunerazione ed alle n. 8 riunioni del Comitato Nomine e Sostenibilità.
FinecoBank aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate ("Codice") e, in ossequio al Codice, all'interno del Consiglio di Amministrazione operano, con funzioni propositive, consultive e di coordinamento, il Comitato Nomine e Sostenibilità, il Comitato Remunerazione e il Comitato Rischi e Parti correlate. I comitati sono composti da amministratori indipendenti non esecutivi. Al Comitato Nomine sono state assegnate anche le funzioni di supervisione delle questioni di sostenibilità con delibera del 1° marzo 2018 del Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio ha riscontrato la corretta applicazione delle regole di governo societario espresse nel suddetto Codice di Autodisciplina.
FinecoBank – in quanto facente parte del Gruppo UniCredit - è soggetta alla disciplina dei gruppi bancari contenuta nel TUB e nelle disposizioni di vigilanza per le Banche finalizzata ad assicurare la stabilità e la unitarietà delle società appartenenti allo stesso Gruppo bancario. In tale contesto UniCredit S.p.A. esercita nei confronti di FinecoBank attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. del Codice Civile.
La Banca si è avvalsa dell'esercizio dell'esonero della redazione della Dichiarazione Non Finanziaria ai sensi dell'art. 6, co. 1, del D.L.gs. 254/2016 in quanto sia FinecoBank sia Fineco Asset Management DAC (FAM) sono incluse nel Bilancio Integrato redatto dalla Capogruppo UniCredit S.p.A..
Il Collegio ha vigilato sull' osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione sia nello svolgimento della propria attività, inclusiva della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati Endoconsiliari, sia durante gli incontri con il management e con i Responsabili delle varie Aree e Funzioni della Banca.
La partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ha consentito di ottenere periodicamente dagli Amministratori informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, patrimoniale e finanziario deliberate nell'esercizio. Sulla base delle informazioni disponibili, il Collegio può ragionevolmente affermare che le operazioni stesse sono conformi alla legge e allo statuo sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Tra i fatti significativi dell'esercizio il Collegio ricorda che in data 23 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha approvato, al fine di rafforzare la struttura patrimoniale della Banca a fronte della diversificazione del proprio portafoglio di investimenti (in particolare incremento degli acquisti di titoli di Stato e sviluppo dei prodotti di finanziamento e mutuo alla clientela), l'emissione di un prestito obbligazionario Additional Tier 1, perpetuo e non callable fino a giugno 2023, per un ammontare di € 200 milioni, interamente sottoscritto, tramite private placement, da UniCredit S.p.A. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata al 4,82%.
In data 17 maggio 2018, FAM ha ricevuto dalla Central Bank of Ireland l'autorizzazione a svolgere l'attività di gestione di risparmio. In data 1 giugno 2018 la società ha ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte dell'Autorità Lussemburghese Commission de Surveillance du Secteur Financier per sostituirsi ad Amundi Luxemburg S.A. nell'attività di gestione dei preesistenti fondi comuni di investimento di diritto lussemburghese denominati "CoreSeries" e a partire dal 2 luglio 2018 FAM risulta pienamente operativa.
Inoltre, in data 31 gennaio 2019 Finecobank ha acquistato da immobiliare Stampa S.C.p.A. (facente capo al Gruppo Banca Popolare di Vicenza) la proprietà dell'immobile, con destinazione uso uffici e relativi accessori, presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, Piazza Durante 11, parzialmente condotto in locazione sino alla data indicata. La transazione si è conclusa a fronte di un corrispettivo di 62 milioni di euro.
Durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha tra l'altro accertato che i soggetti delegati hanno riferito, ai sensi dell'art. 150, comma 1, del TUF, sulle operazioni compiute in funzione dei poteri loro attribuiti.
La frequenza delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, le informazioni fornite nel corso delle riunioni e, in generale, il complesso dei flussi informativi, posti in essere, sono a nostro giudizio esaurienti rispetto agli obblighi di legge e di statuto e dei regolamenti applicabili.
Il Collegio Sindacale ha verificato l'osservanza degli obblighi informativi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o richieste dalle Autorità di vigilanza.
Durante le sedute del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione i Sindaci hanno preso visione delle relazioni trimestrali delle Funzioni di controllo della Banca, delle relazioni del Dirigente Preposto e hanno appurato che le relazioni e le informazioni previste dalla normativa di vigilanza sono state rispettate.
In data 5 marzo 2019 il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato, con riferimento all'esercizio 2018, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.
La Relazione sulla Gestione, le informazioni ricevute nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e quelle ricevute dal Presidente e dall'Amministratore Delegato, dal management e dal Revisore legale dei conti non hanno evidenziato l'esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Le operazioni infragruppo o con parti correlate, di maggior rilievo economico, patrimoniale e finanziario, sono evidenziate nella Relazione sulla Gestione e nell'apposita sezione della Nota Integrativa con l'indicazione delle attività, delle passività e delle garanzie ed impegni in essere al 31 dicembre 2018, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
Il Collegio, nel corso dell'esercizio, ha sempre partecipato alle riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate, che si è riunito per fornire i pareri preventivi e motivati sull'interesse della Banca al compimento delle operazioni con parti correlate e con soggetti collegati in ossequio alle "Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse". La vigente versione di tali procedure è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 31 luglio 2018, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale. Le Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione: (i) delle operazioni con parti correlate ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221; (ii) delle operazioni con soggetti collegati ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dalle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche; (iii) delle obbligazioni degli esponenti bancari ai sensi dell'art. 136 del TUB.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dalla Banca nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico ed ha verificato che nella Relazione sulla Gestione e nelle note al Bilancio il Consiglio di Amministrazione abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate in base alla vigente disciplina.
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Per l'informativa di dettaglio sulle singole operazioni infragruppo e con parti correlate – operazioni di maggior rilevanza, ordinarie e a condizioni di mercato - si rinvia alle apposite sezioni della Relazione sulla Gestione e della Nota Integrativa di Bilancio.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa e sul suo corretto funzionamento nell' ambito di diversi incontri con i vertici aziendali e con i Responsabili delle varie aree e funzioni; da tale attività di vigilanza non sono emerse significative carenze di natura organizzativa.
In particolare il Collegio, nel corso del 2018, ha vigilato sulle iniziative finalizzate al miglioramento della organizzazione aziendale ed ha preso atto delle modifiche – debitamente approvate dal Consiglio di Amministrazione previo parere, qualora necessario, del Comitato Nomine e Sostenibilità, e sottoposte, qualora previsto, alla valutazione della competente funzione di Capogruppo - apportate alle strutture della Direzione centrale e di Rete, all'Organigramma aziendale - recante una chiara identificazione delle funzioni, dei compiti e delle linee di responsabilità - ed al Regolamento interno della Banca.
In particolare, nell'ambito della Direzione Global Business, della Direzione Legal & Corporate Affairs e della Direzione Chief Risk Officer (CRO) sono state ridistribuite alcune attività, riorganizzando le strutture interessate, con l'obiettivo di migliorarne l'efficienza e, ove possibile, di ridurre il numero di riporti gerarchici alle stesse direzioni.
In data 1 marzo 2018, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha nominato il Responsabile della protezione dei dati (anche Data Protection Officer), in ottemperanza dell'articolo 39 Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (GDPR).
Nel corso del secondo semestre 2018, le responsabilità e le attività della Direzione Servizi di Investimento e Private Banking sono state ridistribuite tra la Direzione Global Business e la Direzione Commerciale Rete PFA, ridenominata Direzione Commerciale Rete PFA & Private Banking.
Conseguentemente è stata cancellata la Direzione Servizi di Investimento e Private Banking. Inoltre, nell'ambito della Direzione ICT, si è provveduto ad una riorganizzazione della Direzione stessa, identificando un unico punto di governo e supervisione per i processi in ambito ICT e di sicurezza informatica.
Il Regolamento Interno della Banca – approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione in data 18.10.2018 – descrive il modello organizzativo e la struttura in cui lo stesso si articola (organi, department, team). Oltre ai Comitati endoconsiliari, risultano costituiti, quali organi collegiali finalizzati ad assicurare indirizzi unitari e partecipativi e a garantire continuità direzionale, i seguenti Comitati manageriali:
Il Collegio ha preso atto del costante recepimento e del grado di attuazione delle Linee Guida emanate dalla Capogruppo – alla cui attività di direzione e coordinamento la Banca è soggetta - e delle conseguenti modifiche organizzative attuate dalla Banca.
Il Collegio dà atto del continuo aggiornamento e implementazione, in linea con le vigenti Disposizioni di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285 e con le Global Rules emanate da Capogruppo, del Piano di Continuità Operativa della Banca (Business Continuity Plan) e della avvenuta esecuzione, con esito complessivamente positivo, delle attività di test di Business Continuity e di Disaster Recovery annualmente pianificate.
In conformità alla normativa applicabile ed alla Policy sulle "Esternalizzazioni/Internalizzazioni", i Sindaci danno atto che la funzione di Revisione Interna ha predisposto la relazione prevista dalle disposizioni di vigilanza relativa ai controlli svolti sulle funzioni operative importanti o di controllo esternalizzate ed alle eventuali carenze rilevate. Detto documento "Esternalizzazione di funzioni aziendali (outsourcing) – Relazione annuale della funzione di Revisione Interna", assistito dalle considerazioni del Collegio Sindacale, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2019.
Si segnala da ultimo che la Banca è stata ammessa al regime di adempimento collaborativo istituito con D.Lgs. n. 128/2015 a cui possono aderire i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione misurazione e controllo del rischio fiscale.
Sulla base della documentazione esaminata e delle informazioni ricevute nell'espletamento delle attività di vigilanza, in presenza di un Organigramma e del relativo Regolamento aziendale che dettaglia ruoli e responsabilità delle strutture organizzative, verificati il corretto esercizio del sistema di deleghe rilasciate dal Consiglio di Amministrazione e la definizione, l'applicazione ed il monitoraggio di precise normative aziendali finalizzate allo svolgimento delle attività proprie di ciascuna funzione di FinecoBank, il Collegio Sindacale valuta complessivamente adeguato l'assetto organizzativo della Banca.
In recepimento di quanto previsto dalla Circolare n. 285, la Banca si è dotata del "Documento degli Organi e delle Funzioni con compiti di Controllo" che definisce il Sistema dei Controlli Interni della Banca con l'analitica individuazione dei compiti e delle responsabilità degli Organi aziendali e delle funzioni di controllo.
Il Sistema dei controlli interni di FinecoBank si conforma ai principi del Codice di Autodisciplina delle società quotate, alle normative di settore applicabili ed alle best practices.
La Banca ha istituito le funzioni aziendali di controllo permanenti ed indipendenti: i) di conformità alle norme (Compliance); ii) di controllo dei rischi (Risk Management); iii) di revisione interna (Internal Audit).
L'Amministratore Delegato e Direttore Generale è stato designato Amministratore Incaricato di sovrintendere al Sistema di Controllo Interno e di gestione dei Rischi in relazione a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana. In data 05 febbraio 2019 è stato presentato al Consiglio di Amministrazione il documento "2018 Statement on ICS Managerial Assessment" in cui il CEO della Banca dichiara, alla luce delle analisi eseguite, che il Sistema di Controllo Interno di FinecoBank è "Mostly Satisfactory", individuando, contemporaneamente, alcune aree di miglioramento per le quali sono state definite ed avviate le opportune azioni correttive.
Relativamente alla Rete dei Consulenti Finanziari la struttura organizzativa "Risk Management" coordina anche l'attività del team "Rischi operativi e reputazionali", team che effettua sistematici controlli a distanza mediante gli Indicatori di Rischio, su tutta la Rete dei Consulenti Finanziari, predisponendo specifica reportistica. FinecoBank, inoltre, per gestire e prevenire gli eventuali comportamenti non conformi alla normativa dei propri Consulenti Finanziari, ha adottato una serie di controlli di primo e di secondo livello in capo ad alcune strutture organizzative ed un flusso informativo che accentra, al fine della tempestiva adozione nei confronti del Consulente Finanziario delle azioni ritenute necessarie, tutte le relative informazioni verso la Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete da parte del Risk Management, del referente Compliance, del Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo, del team Information Security and Fraud Management, degli altri Uffici della Banca e dell'Internal Audit. La Unit Controlli Rete – operante nell'ambito della Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – procede semestralmente, in conformità a quanto richiesto dalle Nuove disposizioni di Vigilanza prudenziale per le Banche, alla presentazione al Comitato Rischi e Parti Correlate ed al Consiglio di Amministrazione di apposita Relazione indicante le verifiche effettuate, i risultati emersi, le eventuali criticità e gli interventi rivolti alla loro rimozione, in relazione all'attività dei Consulenti Finanziari.
L'attività di Internal Audit a favore di FinecoBank è svolta in outsourcing da risorse dell'Internal Audit Department di UniCredit S.p.A. sulla base di specifico contratto di servizio e nel rispetto di quanto disciplinato nell'apposito "Mandato di Audit di Gruppo" adottato dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank. Il responsabile dell'Internal Audit della Banca, Sig.ra Patrizia Verdesca, è stata nominata dal Consiglio di Amministrazione del 7 marzo 2017, con decorrenza dal 13 marzo 2017 (previo parere dell'allora Comitato Remunerazioni e Nomine e dell'allora Comitato Audit e Parti Correlate e sentito il Collegio Sindacale).
Si riscontra che le Relazioni trimestrali predisposte dall'Internal Audit per la propria valutazione del Sistema di Controllo Interno - contenenti anche sezioni dedicate alla risultanze dell'attività di Audit svolta sulla Rete dei Consulenti Finanziari, agli Audit Findings nella loro composizione anche temporale - sono state regolarmente presentate al Comitato Rischi e Parti Correlate ed al Consiglio di Amministrazione ed ivi discusse.
Nel mese di dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione ha approvato, con il parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, sentito il Collegio Sindacale, il Piano di Audit annuale 2019 e il Piano di Audit strategico 2019-2023.
Il Collegio, nel corso della propria attività, ha monitorato il rispetto del piano di Audit – sia per quanto concerne le strutture centrali ed i processi sia con riferimento alle strutture di Rete - a suo tempo definito, verificandone le tempistiche di effettiva attuazione e le motivazioni a base delle intervenute variazioni.
Nel corso del 2018 sono stati emessi n. 12 audit report pianificati sui processi della Banca, di cui n. 6 con valutazione "good", n. 4 "satisfactory", n. 1 "unsatisfactory" e n. 1 non valutato, inclusi n. 2 carry-over del 2017. Con riferimento all'audit con valutazione unsatisfactory la Banca ha pianificato ed avviato le azioni correttive necessarie alla rimozione delle carenze rilevate.
A tali interventi si aggiungono n. 2 interventi annuali obbligatori non pianificati, uno non valutato ed uno con esito satisfactory . L'emissione di n. 2 audit report previsti nel Piano di Audit 2018 relativi al recepimento della normativa MIFID II nel processo di gestione degli ordini della clientela su strumenti finanziari e nei processi di collocamento e consulenza è avvenuta in data 28.02.2019 con esito Satisfactory.
Il piano delle verifiche relative alla rete dei consulenti finanziari, che prevedeva lo svolgimento di n. 400 verifiche, è stato completato, con l'emissione di n. 426 audit report nel corso del 2018.
Nel complesso, il sistema dei controlli interni è stato valutato "mostly satisfactory" dalla funzione di revisione interna.
Il Collegio ha altresì preso atto della "Relazione sull'attività di revisione interna di FinecoBank di cui al Manuale Consob degli obblighi informativi dei soggetti vigilati", elaborata dall'Internal Audit sulla base della propria attività svolta nell'anno 2018, presentata prima al Comitato Rischi e Parti Correlate e successivamente al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 5 marzo 2019.
Le analisi svolte hanno nel complesso evidenziato la conformità alla normativa MiFID del processo di autovalutazione e convalida dei sistemi di negoziazione algoritmica, e la relativa relazione redatta dalla Funzione di Gestione del Rischio della Banca descrive correttamente i presidi impostati dalla Banca al fine di rispettare i requirement definiti dal Regolamento (UE) 589/2017.
E' inoltre emersa un'adeguata gestione dei sistemi incentivanti del personale dipendente e della rete di vendita, in conformità a quanto definito dalla normativa esterna in materia e dalla Politica Retributiva di Gruppo. A fronte di detta Relazione il Collegio sindacale formulerà le proprie Considerazioni a Consob nei termini previsti.
Il Collegio Sindacale ha esaminato gli Audit Report emessi dall'Internal Audit nel corso del 2018 utilizzando le informazioni ivi contenute per lo svolgimento della propria attività e per monitorare, con particolare attenzione nei confronti dei Responsabili delle Aree organizzative interessate, il recepimento delle raccomandazioni e degli interventi correttivi in essi contenute, con particolare attenzione al rispetto delle scadenze per lo svolgimento delle azioni remediali previste.
Relativamente alla controllata FAM, dall'analisi delle informazioni richieste al CEO ai sensi dell'art. 151, co.2, del TUF e dei risultati di audit, non sono emerse criticità.
Il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio, ha tenuto incontri periodici con il Responsabile Compliance della Banca, per valutare l'attività di pianificazione dei controlli in base ai rischi evidenziati e gli esiti dei controlli di secondo livello svolti, verificando e raccomandando il rispetto delle tempistiche previste nei monitoraggi trimestrali per la chiusura delle azioni correttive di volta in volta individuate e prestando particolare attenzione ai rischi residuali evidenziati in detti monitoraggi.
Il Collegio ha altresì preso atto della "Relazione sulle attività 2018 della funzione Compliance di FinecoBank" dove la Funzione Compliance esprime un giudizio di sintesi "mostly satisfactory" in quanto dalle attività svolte nel 2018 non emergono rilevanti criticità. In particolare, la valutazione dei rischi primari di non conformità soggetti a presidio diretto della funzione Compliance, svolta considerando anche le risultanze dei controlli di secondo livello, dei rilievi formulati da Audit e dalle Autorità di Vigilanza, non ha individuato alcuna area normativa con livello di rischio "Critical" e, per la sola area AML con residual risk "Significant", è attesa una riduzione del livello di rischio entro il termine del terzo trimestre 2019 in virtù del completamento della maggior parte delle azioni correttive pianificate.
Le aree sottoposte a presidio indiretto presentano livelli di rischio non superiori a "medium". Il Collegio Sindacale predisporrà le proprie "Osservazioni" che accompagneranno la "Relazione di Compliance" da trasmettersi alla CONSOB entro trenta giorni dall'approvazione del bilancio d'esercizio.
Nel corso del 2018 i risultati dei monitoraggi svolti sono stati presentati al Comitato Rischi e Parti Correlate e al Collegio Sindacale mediante appositi report trimestrali. Il report di sintesi dei monitoraggi svolti nell'ultimo trimestre evidenzia un livello di rischio "medium" sulla maggior parte delle aree normative considerate e "significant" sull'area AML.
Nel corso del 2018 la funzione Compliance, oltre a svolgere attività di consulenza alle strutture di business e di operations di FinecoBank nell'applicazione delle norme vigenti, a seguito dell'entrata in vigore della normativa introdotta dalla Direttiva 2014/65/UE (MiFID II), dal Regolamento UE n. 600/2014 (MiFIR), dal Regolamento UE n. 1286/2014 (PRIIPs), ha seguito le attività di fine-tuning degli interventi già realizzati e il completamento di quelli connessi al recepimento degli obblighi aventi decorrenza nel corso del 2018.
Con specifico riferimento al recepimento della normativa GDPR (General Data Protection Regulation, regolamento UE n. 2016/679), la funzione Compliance ha monitorato costantemente gli aggiornamenti normativi e supportato le diverse funzioni interessate (in primis Organizzazione, ICT, Security) nell'attività di adeguamento al Regolamento attraverso la graduale implementazione delle soluzioni applicative individuate. Il Data Protection Officer (DPO) di FinecoBank ha redatto la "Relazione del Data Protection Officer di FinecoBank S.p.A. - Anno 2018", presentata al Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2019, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e al Collegio Sindacale, col fine di riassumere gli esiti delle attività svolte e delle iniziative intraprese nella Società per proteggere i dati personali trattati e gestirne il collegato e possibile rischio di violazione, sui malfunzionamenti accertati e sulle relative azioni correttive adottate, nonché sull'attività formativa del personale, in conformità a quanto richiesto dal Regolamento Generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Con riferimento all'attività svolta dalla Funzione Antiriciclaggio, il Collegio rileva che la Banca ha attivato – ai sensi del Provvedimento della Banca d'Italia entrato in vigore nel settembre 2011 - flussi informativi adeguati e tempestivi indirizzati agli Organi sociali ed ai vertici aziendali sulla situazione dei presidi aziendali in FinecoBank a prevenzione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, inclusi i risultati dei controlli di secondo livello.
Con riferimento all'attività ricognitiva sulle procedure adottate in materia di individuazione e adeguata verifica rafforzata delle Persone Politicamente Esposte (c.d. PEPs) svolta nel corso del I° semestre 2017 da Banca d'Italia, la Banca ha completato nel corso del 2018 il piano di interventi predisposto a fronte di alcune carenze e aree di miglioramento rilevate dal Regulator.
L'autovalutazione svolta dalla Funzione antiriciclaggio, in osservanza alla comunicazione del 21 ottobre 2015 di Banca d'Italia, ha identificato il rischio residuo della Banca in "Significant".
Il Collegio Sindacale ha preso, altresì, atto della "Relazione sulla situazione complessiva dei reclami ricevuti da FinecoBank S.p.A. nel 2018", predisposta dalla funzione Compliance, avente ad oggetto sia i reclami riferiti alla prestazione dei servizi di investimento che gli altri reclami.
La "Relazione sui reclami annota una riduzione percentuale dei reclami ricevuti nel 2018 rispetto al 2017; principalmente dovuta alla significativa riduzione dei reclami relativi ai "Finanziamenti e mutui", che rimane la principale area di contestazione, per reclami relativi a operazioni di cessione del quinto dello stipendio (CQS), tipologia di rapporti ceduti nel 2008 e non più commercializzati dalla Banca.
Si segnala infine che la Banca si è dotata di un sistema interno di segnalazioni da parte dei dipendenti di eventuali irregolarità o violazioni della normativa applicabile e delle procedure interne, garantendo l'anonimato del segnalante (cd. whistleblowing).
La funzione Compliance ha redatto la "Relazione sul sistema interno di segnalazione delle violazioni (c.d. Whistleblowing)", presentata al Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2019, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e al Collegio Sindacale; la Relazione illustra sinteticamente le informazioni concernenti le n. 3 segnalazioni pervenute nel corso dell'anno 2018, di cui n. 2 chiuse nel corso dell'anno ed una in sospeso, in attesa di informazioni aggiuntive richieste al segnalante.
FinecoBank si avvale di un Organismo appositamente istituito per lo svolgimento delle funzioni di Organismo di Vigilanza di cui al D. Lgs. 231/2001. L'Organismo di Vigilanza è stato nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 aprile 2017, per la durata di tre anni; successivamente ne è stata modificata la composizione, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16 ottobre 2017, prevedendo la riduzione da tre a due "membri interni" con l'uscita del Responsabile Internal Audit che continua in ogni caso a partecipare alle riunioni come invitato permanente, e la nomina di un nuovo membro esterno, in sostituzione del Presidente del Collegio Sindacale.
Il Collegio Sindacale ha incontrato nel corso del 2018 l'Organismo di Vigilanza ed ha esaminato la "Relazione informativa dell'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza (OdV) ai sensi del D.Lgs. 08 giugno 2001, n. 231, al 31 dicembre 2018"; dalle risultanze delle attività svolte dall'OdV non sono emerse violazioni della normativa di riferimento e si riscontra che, tra l'altro, lo stesso ha proposto modifiche al Modello di Organizzazione e Gestione di Fineco (approvate dal Consiglio di amministrazione della Banca in data 6 novembre 2018), ha esaminato e approvato le nuove versioni di n. 7 protocolli di decisione, ha analizzato i flussi ricevuti relativi alle segnalazioni periodiche ed occasionali in merito a comportamenti contrari ai principi di cui al Decreto, ha esaminato le risultanze dei controlli effettuati dall'Audit nel corso del 2018 su n. 4 Protocolli di decisione.
Sulla base della documentazione esaminata, delle informazioni ricevute e dei riscontri effettuati nel corso della propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale, pur richiamando l'esistenza di alcuni interventi correttivi in atto, ritiene complessivamente adeguato il Sistema di Controllo Interno.
In FinecoBank risulta istituita ed attiva la funzione di Risk Management avente lo scopo di valutare e monitorare l'adeguatezza dei sistemi di misurazione, di controllo e di gestione dei rischi tipici connaturati allo svolgimento dell'attività bancaria e finanziaria, in particolare il rischio di liquidità, il rischio di credito, il rischio di mercato, il rischio operativo, il rischio di business oltreché il rischio reputazionale ed il rischio informatico.
La funzione CRO ha provveduto, in conformità alle disposizioni di Vigilanza prudenziale, a presentare la "Relazione dell'attività svolta dal Risk Management nell'esercizio 2018 e programmazione per l'anno 2019" in cui, tra l'altro, si dà atto del monitoraggio del Risk Appetite Framework e dei limiti operativi all'assunzione delle varie tipologie di rischio, del monitoraggio dei rischi dell'attività svolta dalla Banca nonché della proposta di politiche di mitigazione del rischio ove ritenuto necessario, del monitoraggio trimestrale dell'adeguatezza del capitale interno della Banca (ICAAP), dei flussi informativi diretti agli Organi aziendali ed alla Capogruppo.
In detta Relazione la funzione di Risk Management evidenzia che nel corso dell'esercizio trascorso non sono emerse particolari criticità.
Nel corso del 2018 il Risk Management è stato impegnato nel fine-tuning del recepimento del nuovo principio contabile IFRS9 e nell'implementazione di dettaglio nei processi operativi. Il Risk Management ha infine provveduto nel corso del 2018 all'importazione del modello delle Poste a Vista della Banca prima gestito a livello di Gruppo, provvedendone così, autonomamente, all'esecuzione, manutenzione e gestione; il modello è stato validato dalla funzione di Validazione Locale in staff al CRO.
Il Collegio Sindacale ha verificato l'effettività e l'adeguatezza dei flussi informativi, inclusi i report che evidenziano la liquidità strutturale e la capacità della Banca di far fronte agli impegni a breve termine e quelli finalizzati a verificare il rispetto dei limiti individuati per la gestione della liquidità stessa.
FinecoBank ha approvato a dicembre 2017 – conformemente alle disposizioni di Banca d'Italia - il documento "2018 FinecoBank Risk Appetite" le cui metriche, inclusive del rischio tasso in relazione alle politiche di copertura, sono state oggetto di valutazione da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e che è anche finalizzato a verificare la coerenza tra il modello di business, il RAF stesso ed il processo di budget.
Con riferimento ai rischi operativi, la funzione Internal Audit della Banca nel documento "Basel 2 – Operational Risk –AMA – Local Internal Audit Report on the Operational Risk Management System", emesso il 30 novembre 2018, esprime, accertando la sussistenza dei requisiti stabiliti dalla Banca d'Italia nella Circolare 285/2013, una valutazione complessiva "good", in quanto le verifiche svolte hanno evidenziato una adeguatezza dei processi aziendali volti all'identificazione, gestione e misurazione dei rischi operativi. Il Collegio ha espresso il proprio parere positivo al Consiglio di Amministrazione.
A febbraio 2019 l'Internal Audit della Banca ha emesso e presentato al Comitato Rischi e Parti Correlate (e successivamente al Consiglio di Amministrazione) la Relazione sull''Internal Capital Adequacy Assessment Process (ICAAP) e Risk Appetite Framework (RAF) di FinecoBank, in conformità alla Circolare n.285/2013 della Banca d'Italia. La Relazione conferma l'adeguatezza dei presidi adottati dalla Banca nelle procedure di definizione del Risk Appetite Framework e di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP).
In particolare, la Relazione evidenzia che i dati consuntivi relativi alle metriche del RAF 2018 rispettano i limiti previsti, sono coerenti con le previsioni di budget e di Multi Year Plan 2019-2021 e sono riconciliati con le evidenze contabili e le segnalazioni di vigilanza.n Il RAF 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'11 dicembre 2018, dopo la previa valutazione del Comitato Rischi e Parti Correlate.
Nel corso della sua attività il Collegio ha incontrato periodicamente il Chief Risk Office per valutarne, tra l'altro, l'operato ed approfondire le relazioni informative dallo stesso predisposte per gli Organi Aziendali.
Il Collegio giudica il sistema di gestione dei rischi complessivamente adeguato alle dimensioni e alle caratteristiche della società.
Il Collegio Sindacale, identificato dall'art. 19 del D.Lgs 39/2010 nella versione riformulata a seguito della riforma della revisione legale recepita mediante il D.Lgs 135/2016 quale "Comitato per il controllo interno e per la revisione contabile", ha esercitato il monitoraggio sul processo di informativa finanziaria, sull'attività di revisione legale e sull'l'indipendenza del Revisore legale dei conti, in particolare per quanto riguarda la prestazione di servizi non di revisione.
Il Collegio Sindacale ha esaminato le relazioni di revisione rilasciate in data 8 marzo 2019 dalla Società di Revisione legale Deloitte e Touche S.p.A. ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014 sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato della Banca (quest'ultimo riferito alla Banca e alla controllata irlandese) al 31 dicembre 2018. In particolare, le relazioni di revisione sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato:
In data 8 marzo 2019 la Società di Revisione ha inviato al Collegio la Relazione aggiuntiva, ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, da cui non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di governance. Unitamente alla Relazione Aggiuntiva la Società di Revisione ha fornito al Collegio la dichiarazione sull'indipendenza (articolo 6 del Regolamento UE sopra citato) da cui non emergono situazioni che possono comprometterne l'indipendenza.
Il Collegio ha tenuto diversi incontri periodici, in conformità all'art. 150, comma 3, del TUF e delle disposizioni portate dal D. Lgs. n. 39/2010, con la Società di Revisione – esaminando il piano delle attività di revisione 2018, verificandone l'adeguatezza, seguendone l'esecuzione e scambiando tempestivamente i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti - senza che siano stati evidenziati rilievi particolari da dover comunicare, né fatti ritenuti censurabili che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del TUF. Nelle Note Integrative è data pubblicità dei corrispettivi di revisione legale dei conti nonché dei corrispettivi per i servizi consentiti diversi dalla revisione prestati nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 a FinecoBank dalla Società di revisione e dalle entità della rete cui appartiene la Società di revisione stessa.
Si riportano di seguito tali compensi (al netto di IVA e spese):
(importi in euro)
| TIPOLOGIA DI SERVIZI | SOGGETTO CHE HA EROGATO IL SERVIZIO | COMPENSI |
|---|---|---|
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 211.495 |
| Revisione Contabile | Deloitte Ireland LLP | 15.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 90.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte Ireland LLP | 7.500 |
| Altri Servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
I Servizi di attestazione si riferiscono allo svolgimento delle procedure finalizzate all'emissione della comfort letter per la BCE ai fini dell'inclusione dell'utile d'esercizio nei Fondi Propri della Banca, alla revisione contabile limitata dei reporting package trimestrali predisposti dalla Banca per la capogruppo alle attività legate alla transizione della Banca all'IFRS 9 ed alla revisione finalizzata all'attestazione degli investimenti pubblicitari per l'ottenimento del credito d'imposta; gli altri servizi si riferiscono allo svolgimento di procedure di verifica concordate sulla segnalazione per la contribuzione al Fondo di risoluzione.
Nel corso del 2018 il Collegio Sindacale ha autorizzato:
Si precisa che ad ottobre 2018 è stata emanata apposita Circolare per la gestione dei rapporti contrattuali con la Società di revisione incaricata della revisione legale.
Il Collegio Sindacale ha verificato il rispetto della normativa interna inerente il processo che consente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ed all'Amministratore Delegato di rilasciare le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio, del bilancio consolidato e di ogni altra comunicazione finanziaria, sono state predisposte sotto la Responsabilità del Dirigente preposto che, unitamente all'Amministratore Delegato, nella periodica rendicontazione sulle stesse e, da ultimo, nella "Relazione sul sistema dei controlli interni sul financial reporting in ottemperanza alla legge n.262/2005", approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2019, ne attesta – sulla base dei test di effettiva applicazione dei controlli - l'adeguatezza e l'effettiva applicazione per la formazione del bilancio al 31 dicembre 2018 e del reporting package verso UCI Holding.
Il Dirigente Preposto, nel corso degli incontri con il Collegio Sindacale, non ha segnalato carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il suddetto giudizio di adeguatezza e di effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili al fine della corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili adottati. Periodicamente il Dirigente Preposto presenta al Consiglio di Amministrazione un aggiornamento dello stato delle attività svolte e lo stato di avanzamento lavori delle attività dirette al miglioramento del Sistema di Controllo Interno relativo all'attività di Financial Reporting.
Nel corso dei periodici incontri finalizzati allo scambio di informazioni, il Revisore legale dei conti non ha segnalato significative criticità del sistema di controllo interno inerente il processo di informativa finanziaria.
Il Collegio prende atto che il Bilancio al 31 dicembre 2018 è stato redatto in conformità ai principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board, inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 31 dicembre 2018, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabile ai bilanci di esercizio che iniziano dall'1 gennaio 2017.
Il bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2018 risulta composto dallo Stato Patrimoniale, dal Conto economico, dal prospetto della Redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa ed è corredato dalla "Relazione sulla gestione" e dall'Attestazione prevista dall'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni rilasciata in data 5 febbraio 2019. Il bilancio utilizza, altresì, gli schemi di bilancio e della nota integrativa previsti dalle istruzioni stabilite dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22.12.2005, successivamente aggiornata e modificata.
Ai sensi del Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 03 marzo 2010 ed alla normativa interna che ha recepito la Legge n. 262/2005, si dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha approvato, in via preventiva ed autonoma, rispetto al momento di approvazione del bilancio, la procedura di impairment test dell'avviamento. I risultati confermano la sostenibilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio.
L'Area amministrativa ha provveduto nel corso del 2018 ad inviare periodicamente a Capogruppo i flussi informativi per il calcolo del Patrimonio di Vigilanza e per il calcolo del Capitale di secondo pilastro. Al 31.12.2018 il CET1 Capital ratio (Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate) risulta pari al 21,16% così come dettagliato nel documento "Informativa da parte degli Enti ai sensi del Regolamento (UE) 575/2013 al 31 dicembre 2018" pubblicato dalla Banca sul sito internet.
Il Collegio Sindacale, alla luce delle informazioni ricevute, della documentazione esaminata e dell'attività svolta, esprime una valutazione di sostanziale adeguatezza del processo di formazione dell'informativa finanziaria.
Nel corso del 2018, secondo quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in materia di "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione", il Collegio Sindacale ha verificato l'adeguatezza e la rispondenza al quadro normativo delle politiche e delle prassi di remunerazione adottate da FinecoBank ed i relativi processi aziendali.
La Banca ha provveduto a dare esecuzione alla Politica retributiva 2018 e, in data 5 marzo 2019, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione, ha approvato la "Politica Retributiva di FinecoBank per l'anno 2019", formulata dalla funzione Risorse Umane, con il coinvolgimento delle funzioni Risk Management e Compliance ed inclusiva dell'individuazione dei "soggetti più rilevanti", c.d. identified staff, che sarà sottoposta all'approvazione dell'Assemblea. Detto documento dà atto, altresì, della Politica Retributiva applicata agli appartenenti alla rete dei Consulenti Finanziari di FinecoBank, coerentemente con le specificità retributive di questi ultimi. La definizione della Politica 2019 è stata inoltre supportata e validata dal Consulente esterno indipendente del Comitato Remunerazione.
La funzione Internal Audit ha effettuato l'annuale verifica del sistema di remunerazione variabile della Banca, in coerenza con quanto previsto dalla Normativa di vigilanza emanata dalla Banca d'Italia ed ha verificato il disegno, l'implementazione e gli effetti del processo di remunerazione, nonché la conformità dello stesso ai requisiti normativi di riferimento ed alla politica retributiva della Banca. Sono stati oggetto di valutazione la fase di pagamento e differimento relativa al sistema incentivante dell'anno precedente, il processo di definizione e distribuzione del bonus pool ed il rispetto dei limiti al rapporto fra remunerazione variabile e fissa previsti dalla politica retributiva della Banca; è inoltre stato esaminato il processo di identificazione delle risorse appartenenti alla categoria del personale più rilevante al fine di riscontrarne la conformità ai requisiti stabiliti dal Regolamento Delegato (UE) n. 604/2014. La suddetta verifica annuale – i cui risultati sono stati presentati al Comitato Remunerazione dell'1 marzo 2019 – si è conclusa con la formulazione di un giudizio "good".
La Politica Retributiva 2019, comprensiva della "Relazione Annuale sulla Remunerazione" e recante in allegato i "Piani retributivi 2019 basati su strumenti finanziari", è stata a tutt'oggi messa a disposizione del pubblico ai sensi del Regolamento CONSOB n. 11971/1999; la Relazione assolve contemporaneamente agli obblighi informativi di cui agli artt. 114-bis e 123-ter del TUF e agli obblighi previsti dalla normativa bancaria.
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta tenutasi in data 15 aprile 2014 ha approvato la Procedura recante la disciplina relativa al trattamento delle informazioni Privilegiate finalizzate ad evitare che il trattamento delle stesse possa avvenire in modo intempestivo, in forma incompleta o inadeguata.
In conformità alla normativa in vigore, il Consiglio di Amministrazione, da ultimo in data 10 gennaio 2018, ha approvato l'attuale versione del Codice di comportamento in materia di internal dealing per regolare la gestione, il trattamento e la comunicazione delle informazioni relative ad operazioni sulle azioni e sugli strumenti di debito quotati di FinecoBank nonché sui derivati e sugli strumenti finanziari ad essi collegati effettuate dai soggetti rilevanti e dalle persone ad essi strettamente legate.
Nel corso del 2018 il Collegio non ha ricevuto alcuna denuncia ex art. 2408 del codice civile; è stato ricevuto, tramite posta elettronica certificata, un esposto da parte di un ex cliente della banca.
Il Collegio Sindacale ha inviato, nell'agosto e ottobre 2018, n. 2 comunicazioni ai sensi dell'art. 46, co. 1, lett. B), del D.Lgs. 231/2017 (novellato dal D.Lgs. 90/2017).
Il Collegio è stato chiamato ad esprimere il proprio parere in occasione delle seguenti circostanze:
Inoltre il Collegio ha espresso le proprie osservazioni alle Relazioni ex artt. 13, 14 e 16 del Regolamento della Banca d'Italia e della CONSOB (adottato con provvedimento 29 ottobre 2007, ai sensi dell'art. 6, comma 2-bis, del TUF) e le proprie "Considerazioni sul documento "Esternalizzazione di funzioni aziendali (outsourcing).
Infine, si è espresso, in vista delle deliberazioni di competenza del Consiglio di Amministrazione, come richiesto dal Codice di Autodisciplina – art. 7, criterio 7.C.1, in relazione al piano di attività di Internal Audit 2019.
Sulla base dell'attività svolta e delle informazioni ottenute non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili o irregolarità significative da richiedere la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente Relazione.
Il Collegio Sindacale, sulla base dell'attività di vigilanza esercitata, non ha riscontrato significative irregolarità né omissioni e/o fatti censurabili né è venuto a conoscenza di operazioni non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere non in conformità alla Legge e allo Statuto Sociale, non rispondenti all'interesse di FinecoBank, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate, tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Il Collegio Sindacale non ritiene necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'art. 153, secondo comma, del TUF.
Preso atto dei risultati espressi dal bilancio e del contenuto della "Relazione sulla Gestione", del contenuto dell'attestazione del bilancio d'esercizio e consolidato, sottoscritta dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale e dal Dirigente Preposto, e considerato il contenuto delle Relazioni redatte dal Revisore legale dei conti, il Collegio Sindacale non rileva, per quanto di propria competenza, motivi ostativi all'approvazione della proposta di bilancio al 31 dicembre 2018 e di destinazione dell'utile d'esercizio formulata dal Consiglio di Amministrazione.
Milano, 11 marzo 2019
I Sindaci
Elena Spagnol - Presidente Aloisi Barbara Viozzi Marziano
FinecoBank · Relazioni e Bilanci 2018 507
Procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti. Questo tipo di operazione è spesso utilizzata dagli azionisti di maggioranza per cedere pacchetti azionari oppure dalla stessa società per reperire velocemente capitali (per acquisizioni o per rifinanziamento del debito).
Applicando questa metodologia l'ammontare del requisito di rischio operativo è determinato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaborati dalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l'utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per i sistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione.
Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".
Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.
Titoli di stato, obbligazioni ed azioni.
Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).
Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.
Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".
Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.
Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.
Pillar 1 (primo pilastro): fermo restando l'obiettivo di un livello di capitalizzazione pari all'8% delle esposizioni ponderate per il rischio, è stato delineato un nuovo sistema di regole per la misurazione dei rischi tipici dell'attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi) che prevede metodologie alternative di calcolo caratterizzate da diversi livelli di complessità con la possibilità di utilizzare, previa autorizzazione dell'Organo di Vigilanza, modelli sviluppati internamente;
Pillar 2 (secondo pilastro): prevede che le banche devono dotarsi di processi e strumenti per determinare il livello di capitale interno complessivo (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP) adeguato a fronteggiare tutte le tipologie di rischio, anche diverse da quelle presidiate dal requisito patrimoniale complessivo (primo pilastro), nell'ambito di una valutazione dell'esposizione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto di riferimento. All'Autorità di Vigilanza spetta il compito di esaminare il processo ICAAP, formulare un giudizio complessivo ed attivare, ove necessario, le opportune misure correttive;
Pillar 3 (terzo pilastro): introduce obblighi di pubblicazione delle informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi.
Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.
Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).
Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.
Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.
Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.
Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza (sia nel periodo transitorio sia a regime).
Rappresenta la quota più solida e facilmente disponibile del patrimonio della banca determinato in base alle regole definite dalla disciplina di vigilanza.
Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).
Chief Financial Officer.
Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.
Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.
Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni verso clientela e i crediti verso clientela (media delle medie dei singoli trimestri). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.
È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela e Crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).
Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).
EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.
Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).
Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.
Chief Risk Officer.
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.
L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.
Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).
Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).
Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.
Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:
Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate possono essere determinate facendo riferimento, alternativamente, al singolo debitore o alla singola transazione. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).
L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile operativo netto di imposta e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra la media dei trimestri dell'anno del capitale regolamentare assorbito e la media dei trimestri dell'anno del capitale economico (nel caso di FinecoBank il capitale economico) sia utilizzando la media dei trimestri dell'anno del patrimonio netto contabile.
Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.
I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, ai seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.
Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.
Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor" e "Old Mutual", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Rapporto fra i Guided products & services (vedi voce) e l'Asset Asset under management (vedi voce).
Rapporto fra i Guided products & services e il Total Financial Asset.
Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi; (iii) il Capitale ammissibile è pari ai Fondi Propri dell'Emittente.
High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.
Principi contabili internazionali (InternationalAccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP - UnitedStates Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).
Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".
Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.
Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.
Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD –Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.
Vedi voce "Swap".
Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.
Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.
Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.
Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.
Loss Confirmation Period.
Contratto con il quale una parte (locatore) concede all'altra (locatario) per un tempo determinato il godimento di un bene, acquistato o fatto costruire dal locatore su scelta e indicazione del locatario, con facoltà per quest'ultimo di acquistare la proprietà del bene a condizioni prefissate al termine del contatto di locazione.
Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).
La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.
Tipologia di contratto in forza del quale due o più parti regolano i termini essenziali di successive operazioni e/o di ulteriori contratti da porre in essere tra le stesse in futuro.
Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.
Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attvità cumulate oltre l'anno.
La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).
La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.
Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.
Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.
Piccole e medie imprese.
Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.
Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.
Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.
Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.
Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).
Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.
Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti,
multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.
Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari, a regime, al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.
Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente).
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.
Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).
Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).
Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.
Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.
Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.
Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.
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