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Landi Renzo

Annual Report Mar 29, 2019

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Annual Report

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PROGETTO DI BILANCIO 2018

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2017 2

MISSION

Costruire un mondo più pulito e disegnare un futuro di migliore qualità per le prossime generazioni, osservando il più alto senso di responsabilità sociale verso il territorio, la società e l'ambiente nella diffusione dellaculturadellamobilitàecosostenibile.

La nostra mission offre un contributo tangibile a questo ambizioso obiettivo: da oltre 60 anni forniamo risposte concrete ed efficaci alle problematiche di sostenibilità ambientale attraverso la commercializzazione e l'installazione di sistemi di alimentazione per autotrazione che utilizzano combustibili alternativi menocostosi e rispettosidell'ambiente.

Tecnologia, innovazione, rispetto per il pianeta e per l'essere umano sono i valori attraverso i quali, quotidianamente, trasformiamo il presente nel futuro che desideriamo.

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2017 3

INDICE

LETTERA AGLI AZIONISTI 4
BILANCIO SINTETICO 2018 6
LA STRUTTURA DEL GRUPPO 8
ORGANI SOCIALI 10
LA STRUTTURA SOCIETARIA AL 31 DICEMBRE 2018 12
FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO
AZIONISTI E MERCATI FINANZIARI
13
14
Relazione sulla gestione
ANDAMENTO DELLA GESTIONE 17
PROSPETTO DI RACCORDO TRA I DATI DEL BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO ED I DATI DEL
BILANCIO CONSOLIDATO
30
LE SOCIETA' DEL GRUPPO LANDI RENZO 31
ALTRE INFORMAZIONI 35
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 43
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE
DELLA GESTIONE
130
ALLEGATO: Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 132
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 197
SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA 198
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 199
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 200
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 201
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 202
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018 203
ALLEGATO: Prospetto Parti Correlate 283
Attestazione del bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. 58/98
Relazione della Società di Revisione
286
287
Bilancio separato al 31 dicembre 2018 296
SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA 297
CONTO ECONOMICO 298
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 299
RENDICONTO FINANZIARIO 300
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 301
NOTE ILLUSTRATIVE AI PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2018 302
ALLEGATO: Prospetto Parti Correlate 381
Attestazione del bilancio d'Esercizio ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. 58/98 384
Relazione della Società di Revisione
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti
385
393

LETTERA AGLI AZIONISTI

Cari Azionisti,

è con grande soddisfazione che voglio rendervi partecipi degli ottimi risultati raggiunti dal nostro Gruppo nel corso del 2018, frutto di una gestione al contempo "prudente" e lungimirante, proiettata verso il futuro. Grazie a un management team molto capace e a una squadra di professionisti motivati e determinati a raggiungere gli obiettivi, abbiamo fatto un lavoro straordinario nell'ultimo biennio, affinché la nostra azienda potesse accrescere la sua posizione di leadership nello sviluppo della gas mobility come tecnologia sempre più rilevante per la mobilità del futuro.

Questi risultati ci danno ragione della bontà delle azioni ad ora intraprese, con il completamento della ristrutturazione industriale, che ci ha permesso di raggiungere una razionalizzazione dei costi e dei processi, e di ottenere una valorizzazione delle sinergie infragruppo, e la rifocalizzazione sul settore Automotive, core business storico di Landi Renzo.

A parità di perimetro, considerando il solo settore Automotive, a fronte della cessione del settore Sound e al deconsolidamento della divisione Gas Distribution e Compressed Natural Gas, Landi Renzo ha registrato infatti una crescita dei principali indicatori economici, in anticipo rispetto al Piano Strategico 2018-2022, e ha anche accresciuto la sua capacità di generare cassa attraverso la gestione ordinaria.

Anche il mercato di riferimento continua ad essere a noi favorevole, in considerazione della crescita della mobilità alternativa e dell'accresciuta coscienza ecologica dei consumatori, oltre che delle sempre più stringenti normative europee per la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. A parità di performance delle vetture alimentate a benzina e a diesel, quelle a metano e a GPL rappresentano infatti un importante strumento di riduzione dell'inquinamento, consentendo di ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 tra il 10 e il 20%, e di oltre il 90% di particolato.

Ci sono quindi tutti i presupposti per un proseguimento di questo trend positivo per il Gruppo, forti anche di un brand riconosciuto, a rapporti consolidati con i principali OEM globali e a una radicata presenza diretta e attraverso partner locali in Paesi dove la gas mobility è in fortissima crescita, sia nel segmento passenger car, che in quello Heavy Duty. Mi riferisco a Brasile, India, Sud America, Cina, Medio Oriente, Russia. Pensate che l'India è prossima a raggiungere il 30% delle nuove vetture alimentate a metano (contro una media europea inferiore al 5%) e che le stazioni di rifornimento a gas potrebbero arrivare a 5.000 entro il 2025. Proprio in India e in Brasile abbiamo siglato, a inizio 2019, due importanti accordi strategici: per Ford India, attraverso la nostra joint venture Landi Krishna, convertiremo a metano un loro nuovo modello di punta e per Uber Brasile ci occuperemo di convertire a metano le auto dei loro autisti partner, garantendo anche un servizio di assistenza post vendita. Inoltre, in Europa e in Russia, dove sono previsti sviluppi consistenti nelle infrastrutture a gas, stiamo lavorando sia come Landi Renzo che attraverso la

controllata SAFE&CEC, per consolidare la nostra quota di mercato e sviluppare soluzioni innovative sia per il canale OEM, che per quello After Market.

Il nostro Gruppo continua a guardare al futuro, investendo in Ricerca&Sviluppo, forte del suo polo R&D a Cavriago (RE), che lavora in collaborazione con università, altri centri di ricerca italiani e stranieri e OEM a progetti per la creazione e sviluppo di soluzioni e componenti per motori green alimentati a biometano - la soluzione ad oggi più clean e vicina all'ambiente, anche in comparazione con l'elettrico puro -, a metano liquido e a idrogeno.

Tutti questi tasselli fondamentali, che hanno portato Landi Renzo a chiudere un anno ricco di soddisfazioni e di successi, confermano il grande potenziale che il nostro Gruppo può ancora esprimere. Poter contare sulla guida strategica della nostra squadra di manager e sull'impegno di tutti i lavoratori di Landi Renzo, oltre che sul vostro fondamentale supporto e fiducia, è il presupposto per cogliere le nuove opportunità di crescita ed essere dei player protagonisti della mobilità del futuro.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Stefano Landi

Bilancio sintetico 2018

A seguito delle operazioni straordinarie avvenute al termine del precedente esercizio, che hanno portato al deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas, i dati economici dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non risultano direttamente comparabili con il medesimo periodo del 2017.

(Migliaia di Euro)
INDICATORI ECONOMICI 2018 2017 2016
Ricavi 188.079 206.294 184.242
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted (1) 25.237 12.723 2.744
Margine operativo lordo (EBITDA) 21.512 4.699 -2.902
Margine operativo netto (EBIT) 11.269 -11.490 -18.920
Risultato ante imposte 4.185 3.474 -23.126
Risultato netto del Gruppo e dei terzi 4.533 3.702 -26.004
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted / Ricavi 13,4% 6,2% 1,5%
Risultato netto del Gruppo e dei terzi / Ricavi 2,4% 1,8% -14,1%

Di seguito si riportano i principali indicatori economici a parità di perimetro (settore Automotive)

(Migliaia di Euro)
INDICATORI ECONOMICI 2018 2017 2016
Ricavi 188.079 167.144 145.325
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted (1) 25.237 10.745 3.773
Margine operativo lordo (EBITDA) 21.512 2.721 -1.872
Margine operativo netto (EBIT) 11.269 -11.860 -16.100
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted / Ricavi 13,4% 6,4% 2,6%
(Migliaia di Euro)
SITUAZIONE PATRIMONIALE 2018 2017 2016
Immobilizzazioni nette ed altre attività non correnti 100.983 103.152 96.967
Capitale di funzionamento (2) 18.893 17.279 36.442
Passività non correnti (3) -7.428 -14.760 -12.611
CAPITALE INVESTITO NETTO 112.448 105.671 120.798
Posizione finanziaria netta (4) 52.872 48.968 75.716
Patrimonio netto 59.576 56.703 45.082
FONTI DI FINANZIAMENTO 112.448 105.671 120.798
(Migliaia di Euro)
PRINCIPALI INDICATORI 2018 2017 2016
Capitale di funzionamento / Fatturato (5) 10,0% 10,3% 20,0%
Indebitamento finanziario netto / Patrimonio netto 88,7% 86,4% 168,0%
Indebitamento finanziario netto / EBITDA adjusted 2,10 3,84 27,60
Personale (puntuale) (6) 494 599 781
(Migliaia di Euro)
FLUSSI DI CASSA 2018 2017 2016
Flusso di cassa operativo al lordo 9.946 8.954 -6.104
Flusso di cassa per attività di investimento -8.269 3.319 -9.144
FREE CASH FLOW lordo (7) 1.677 12.273 -15.248
Esborsi non ricorrenti per incentivi all'esodo e TFR -4.377 0 0
FREE CASH FLOW netto -2.700 12.273 -15.248
Versamenti in conto futuro aumento di capitale 0 8.867 0

(1) I dati non includono la contabilizzazione di costi non ricorrenti. Poiché l'EBITDA non è identificato come misura contabile, nell'ambito dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS), la determinazione quantitativa dello stesso potrebbe non essere univoca. L'EBITDA è una misura utilizzata dal management della società per monitorare e valutare l'andamento operativo della stessa. Il management ritiene che l'EBITDA sia un importante parametro per la misurazione della performance operativa della società in quanto non è influenzato dagli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dell'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Il criterio di determinazione dell'EBITDA applicato dalla società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre società/gruppi e pertanto il suo valore potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.

(2) È dato dalla differenza fra Crediti commerciali, Rimanenze, Lavori in corso su ordinazione, Altre attività correnti e Debiti commerciali, Debiti tributari, Altre passività correnti

(3) Sono date dalla somma di Passività fiscali differite, Piani a benefici definiti per i dipendenti e Fondi per rischi ed oneri

(4) La posizione finanziaria netta è calcolata secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

(5) I dati al 31 dicembre 2017 sono stati "normalizzati" per tenere in considerazione il deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas.

(6) Il dato del Personale puntuale al 31 dicembre 2017 non include i dipendenti di Eighteen Sound S.r.l. e SAFE S.p.A., uscite dal perimetro del consolidato di Gruppo ripettivamente a novembre e dicembre 2017, pari rispettivamente a 38 e 73 unità.

(7) Flusso di cassa operativo al lordo degli esborsi non ricorrenti relativi agli incentivi all'esodo, pari ad Euro 3.732 migliaia, e relativo TFR, per Euro 645 migliaia, erogati nel corso del 2018 in base a quanto previsto dall'accordo di mobilità sottoscritto con le parti sociali.

LA STRUTTURA DEL GRUPPO

L'unica variazione della struttura del Gruppo avvenuta nel corso del 2018 rispetto al 31 dicembre 2017 è la fusione per incorporazione di Emmegas S.r.l. in Landi Renzo S.p.A..

Il Gruppo Landi Renzo nel mondo

Il Gruppo Landi Renzo declina la propria vocazione internazionale con una presenza sia diretta, con 17 società in 13 Paesi e 494 dipendenti, sia indiretta, in tutti e cinque i continenti. La centralità delle tematiche ambientali evidenzia una crescente correlazione alla capacità del Gruppo di conquistare una posizione primaria a livello mondiale, grazie al continuo sviluppo tecnologico e qualitativo dei propri prodotti, alla scelta di adottare un approccio flessibile al cliente e alla capillare commercializzazione delle tecnologie aziendali.

Il Gruppo Landi Renzo nel mondo

Organi sociali

L'Assemblea degli Azionisti della capogruppo Landi Renzo S.p.A. del 29 aprile 2016 ha nominato il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale per il triennio 2016-2018, e quindi sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2018. In data 28 aprile 2017, l'Assemblea, dopo aver elevato da otto a nove il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione, ha nominato consigliere Cristiano Musi (già Direttore Generale); in pari data il Consiglio di Amministrazione gli ha conferito l'incarico di Amministratore Delegato revocando ogni altra delega precedentemente conferita. Il Presidente Stefano Landi rimane Presidente esecutivo del Consiglio. In data 17 ottobre 2017 l'Assemblea degli Azionisti della capogruppo Landi Renzo S.p.A. ha approvato la riduzione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione da nove a otto membri, a seguito delle dimissioni rassegnate dall'Ing. Claudio Carnevale nel luglio 2017.

Nella medesima seduta, onde consentire il rispetto dei requisiti per l'equilibrio di genere in seno al Collegio Sindacale della società, in ragione della prematura scomparsa nel maggio 2017 del sindaco dott. Massimiliano Folloni, l'assemblea ordinaria di Landi Renzo S.p.A. ha altresì approvato la nomina del dott. Domenico Sardano alla carica di sindaco effettivo.

Consiglio di Amministrazione
Nome e cognome Carica Luogo e data di nascita Qualifica
Giovannina Domenichini Presidente Onorario Casina (RE), 6 agosto
1934
Non esecutivo
Stefano Landi Presidente Esecutivo Reggio Emilia, 30
giugno 1958
Esecutivo
Cristiano Musi Amministratore Delegato Parma, 27 aprile 1974 Esecutivo
Silvia Landi Consigliere Reggio Emilia, 8 giugno
1960
Non esecutivo
Angelo Iori Consigliere Reggio Emilia, 11
dicembre 1954
Non esecutivo
Anton Karl Consigliere Mistelbach (Austria), 16
marzo 1976
Non esecutivo e Indipendente*
Sara Fornasiero** Consigliere indipendente Merate (LC), 9
settembre 1968
Non esecutivo e Indipendente*
Ivano Accorsi Consigliere indipendente Correggio (RE), 14
luglio 1938
Non esecutivo e Indipendente*

Al 31 dicembre 2018 le cariche sociali risultano così attribuite:

* Indipendente ai sensi dell'articolo 148 del Testo Unico e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina ** Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director

Collegio Sindacale

Nome e cognome Carica Luogo e data di nascita
Eleonora Briolini Presidente del Collegio Sindacale Pescara, 1971
Diana Rizzo Sindaco Effettivo Bologna, 1959
Domenico Sardano Sindaco Effettivo Genova, 1970
Andrea Angelillis Sindaco Supplente Milano, 1977
Filomena Napolitano Sindaco Supplente Nola (Napoli), 1970
Comitato controllo e rischi
Nome e cognome Carica
Presidente Sara Fornasiero
Membro del Comitato Ivano Accorsi
Membro del Comitato Angelo Iori
Comitato per la remunerazione
Nome e cognome Carica
Presidente Ivano Accorsi
Membro del Comitato Sara Fornasiero
Membro del Comitato Angelo Iori
Comitato per le operazioni con parti correlate
Nome e cognome Carica
Presidente Ivano Accorsi
Membro del Comitato Sara Fornasiero
Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/01
Nome e cognome Carica
Presidente Jean-Paule Castagno
Membro dell'Organismo Sara Fornasiero
Membro dell'Organismo Domenico Sardano ***
*** Nominato in data 15 marzo 2018

Società di Revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili

Paolo Cilloni

Sede legale e dati societari

Landi Renzo S.p.A. Via Nobel 2/4/6 42025 Corte Tegge – Cavriago (RE) – Italia Tel. +39 0522 9433 Fax +39 0522 944044 Capitale Sociale: Euro 11.250.000 C.F. e P.IVA IT00523300358

Il presente fascicolo è disponibile sul sito internet www.landirenzogroup.com

La struttura societaria al 31 dicembre 2018

Descrizione Sede Capitale
sociale
Partecipazione
diretta
Partecipazio
ne indiretta
Note
Landi Renzo S.p.A. Cavriago (RE) EUR 11.250.000 Soc.
Capogruppo
Landi International B.V. Utrecht (Olanda) EUR 18.151 100,00%
Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. Varsavia (Polonia) PLN 50.000 100,00% (*)
LR Industria e Comercio Ltda Espirito Santo (Brasile) BRL 4.320.000 99,99%
Beijing Landi Renzo Autogas
System Co. Ltd
Pechino (Cina) USD 2.600.000 100,00%
L.R. Pak (Pvt) Limited Karachi (Pakistan) PKR 75.000.000 70,00%
Landi Renzo Pars Private Joint
Stock Company
Teheran (Iran) IRR 55.914.800.0
00
99,99%
Landi Renzo RO srl Bucarest (Romania) RON 20.890 100,00%
Landi Renzo USA Corporation Wilmington - DE (USA) USD 3.067.131 100,00%
AEB America S.r.l. Buenos Aires (Argentina) ARS 2.030.220 96,00%
Lovato Gas S.p.A. Vicenza EUR 120.000 100,00%
Lovato do Brasil Ind Com de
Equipamentos para Gas Ltda
Curitiba (Brasile) BRL 100.000 100,00% (#)
(^)
Officine Lovato Private Limited Mumbai (India) INR 19.091.430 74,00% (#)
Landi Renzo Argentina S.r.l. Buenos Aires (Argentina) ARS 1.378.000 96,00% 4,00% (#)
(^)
Landi Renzo Ve C.A. Caracas (Venezuela) VEF 2.035.220 100,00% (^)
SAFE&CEC S.r.l. S.Giovanni in Persiceto
(BO)
EUR 2.500.000 51,00% (&)
Krishna Landi Renzo India Private
Ltd Held
Gurgaon - Haryana
(India)
INR 118.000.000 51,00% (&)
EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC Navoi Region -
Uzbekistan
USD 800.000 50,00% (&)
(^)

Note di dettaglio delle

partecipazioni: (*) detenute da Landi International B.V.

(#) quota indiretta detenuta da Lovato Gas S.p.A.

(^) non consolidata vista la scarsa significatività

(&) joint venture societaria

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Aprile In data 24 aprile 2018 l'Assemblea degli Azionisti della Landi Renzo S.p.A. ha, inter alia, deliberato:
-
di approvare il Bilancio dell'esercizio 2017 e di destinare l'utile d'esercizio realizzato dalla Landi
Renzo S.p.A., pari ad Euro 1.938.986,13, a Riserva Straordinaria, avendo la Riserva Legale
già raggiunto il quinto del capitale sociale;
-
di autorizzare il Consiglio di Amministrazione all'acquisto di azioni proprie.
Aprile Nel mese di aprile, Automotive News Europe, una delle più prestigiose testate del settore
Automotive, ha premiato il CEO Cristiano Musi come una delle "Rising Star 2018" del settore nella
categoria General Management. Il riconoscimento si colloca in un programma annuale che premia i
manager del settore automobilistico in tutte le discipline.
Giugno Il Consiglio di Amministrazione di Landi Renzo S.p.A. in data 20 giugno 2018 ha approvato la
proposta di fusione per incorporazione della società interamente controllata Emmegas S.r.l
L'operazione si inserisce nell'ambito del piano strategico 2018-2022 del Gruppo Landi Renzo, con il
proseguimento della politica di efficientamento, razionalizzazione e semplificazione dei processi e
dei flussi produttivi, che consentiranno di ottenere sinergie e una riduzione dei costi complessivi.
Tale operazione straordinaria non genererà effetti sul consolidato del gruppo.
Giugno Il Consiglio di Amministrazione di Landi Renzo S.p.A. in data 20 giugno 2018 ha altresì nominato il
Dottor Filippo Alliney responsabile della funzione aziendale di internal audit, dopo averne verificato
– in quanto soggetto esterno all'organizzazione - i requisiti di professionalità e indipendenza.
Luglio In conformità a quanto previsto dall'Accordo di ottimizzazione finanziaria, che prevedeva il rimborso
come eccesso di cassa nel caso di cessione del settore Sound e del ramo d'azienda del Centro
Tecnico ad AVL, operazioni che rientravano nelle c.d. "Operazioni consentite", in data 2 luglio 2018
la Landi Renzo S.p.A. ha corrisposto ai possessori del prestito obbligazionario un importo
complessivo addizionale pari ad Euro 1.061 migliaia (pari al 26.13% dei proventi netti eccedenti Euro
3 milioni) ed alle banche finanziatrici un importo complessivo pari ad Euro 969 migliaia (pari al
23,87% dei proventi netti eccedenti Euro 3 milioni), a valere sull'ultima rata di rimborso prevista dai
rispettivi piani di ammortamento.
Ottobre In data 30 ottobre 2018, con atto pubblico di fusione, alla presenza del Notaio Giuseppe Chiantera,
la capogruppo Landi Renzo S.p.A. ha incorporato la società "Emmegas S.r.l. a socio unico".
Dicembre L'Assemblea degli Obbligazionisti del prestito "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022", codice ISIN
IT0005107237, riunitasi in data 28 dicembre 2018 sotto la presidenza di Stefano Landi e agli atti del
Notaio Giuseppe Chiantera, ha approvato all'unanimità dei presenti la proposta del Consiglio di
Amministrazione avente ad oggetto la modifica al Regolamento del Prestito al fine di posticipare dal
31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 la scadenza entro cui proporre all'assemblea degli azionisti
della Società di deliberare l'aumento di capitale. La delibera ha avuto immediata efficacia essendo
previamente intervenuto il rilascio del waiver da parte delle banche finanziatrici.

AZIONISTI E MERCATI FINANZIARI

Il Gruppo Landi Renzo mantiene un dialogo costante con i propri azionisti attraverso una responsabile e trasparente attività di comunicazione svolta dalla funzione di Investor Relations e finalizzata ad agevolare la comprensione della situazione aziendale, la prevedibile evoluzione della gestione, le strategie del Gruppo e le prospettive del mercato di riferimento. A tale funzione è inoltre affidato il compito di organizzare presentazioni, eventi e Roadshow che consentano di instaurare una relazione diretta tra la comunità finanziaria ed il Top Management del Gruppo. Per ulteriori informazioni e per prendere visione dei dati economico-finanziari, delle presentazioni istituzionali, delle pubblicazioni periodiche, dei comunicati ufficiali e degli aggiornamenti sul titolo è possibile visitare la sezione Investor Relations nel sito www.landirenzogroup.com.

Di seguito viene data rappresentazione grafica dell'andamento del titolo Landi Renzo nel periodo 2 gennaio 2017 – 28 dicembre 2018 confrontato con l'andamento dell'indice FTSE Italia All-Share.

Nota: Il grafico rappresenta l'andamento del Titolo dal 2 gennaio 2017 al 28 dicembre 2018.

Nel periodo 2 gennaio – 28 dicembre 2018 (ultimo giorno di contrattazione dell'anno 2018), il prezzo ufficiale del titolo Landi Renzo ha segnato un decremento del 28,22% passando da Euro 1,566 ad Euro 1,124. Nello stesso periodo l'indice relativo al segmento di riferimento, FTSE Italia All-Share, ha segnato una variazione negativa del 16,69% mentre l'indice Euro Stoxx 600 Auto ha segnato una variazione negativa del 32,13%.

Nella tabella che segue si riepilogano i principali dati azionari e borsistici dell'anno 2018.

Dati azionari e Borsistici (fonte Borsa Italiana S.p.A.) Anno 2018 Anno 2017
Capitale sociale (euro) 11.250.000 11.250.000
Numero di azioni che compongono il capitale Sociale 112.500.000 112.500.000
Patrimonio netto del Gruppo e dei terzi (Euro) 59.576.000 56.703.000
Risultato netto del Gruppo e dei terzi (Euro) 4.533.000 3.702.000
Risultato per azione (Euro) 0,0415 0,0368
Prezzo a fine esercizio 1,12 1,57
Prezzo massimo 1,63 1,92
Prezzo minimo 0,93 0,36
Capitalizzazione di Borsa a fine esercizio 126.450.000 176.625.000

La capitalizzazione di Borsa di Landi Renzo S.p.A. al 14 marzo 2019 è pari ad Euro 151.200.000.

Tutte le azioni emesse sono state interamente versate.

Al 14 marzo 2019, i detentori di azioni ordinarie in misura superiore al 2% come previsto dalla normativa Consob, risultano essere:

Azionista 14 marzo 2019
Girefin S.p.A. 54,662%
Gireimm S.r.l. 4,444%
Aerius Investment Holding AG 8,356%
Altri Mercato 32,538%

Il capitale sociale si compone di n. 112.500.000 azioni del valore nominale di Euro 0,10 per azione per complessivi 11.250.000,00 Euro.

Relazione sulla Gestione

Andamento della Gestione

Prospetto di Raccordo tra i Dati del Bilancio della Capogruppo e i Dati del Bilancio Consolidato

Le Società del Gruppo Landi Renzo

Altre Informazioni

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

Fatti di Rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'Esercizio e Prevedibile Evoluzione della Gestione

PropostadiApprovazione del Bilancioedi destinazione del Risultato d'esercizio

RELAZIONE SULLA GESTIONE

La Relazione sulla gestione della Capogruppo e la Relazione sulla gestione consolidata sono state presentate in un unico documento, dando maggiore risalto, ove opportuno, alle questioni rilevanti per l'insieme delle società incluse nel consolidamento.

Andamento della gestione

Signori Azionisti,

TARIO E GLI ASSETTI PRO

L'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 si è chiuso con un utile netto di gruppo pari ad Euro 4.533 migliaia, rispetto ad un utile pari ad Euro 3.702 al 31 dicembre 2017, ed un fatturato pari ad Euro 188.079 migliaia, in forte aumento, a parità di perimetro, rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (+12,5%). Dopo 5 anni di perdita il Gruppo Landi Renzo ritorna perciò all'utile, in assenza di proventi non ricorrenti derivanti da operazioni straordinarie e nonostante costi non ricorrenti per Euro 3.725 migliaia.

Il completamento del piano di mobilità concordato con le parti sociali al termine del 2017 e l'implementazione delle linee guida del progetto "Ebitda improvement", iniziata nel corso dell'esercizio precedente, ha portato a significativi miglioramenti della marginalità. L'Ebitda adjusted si attesta infatti ad Euro 25.237 migliaia (pari al 13,4% del fatturato), rispetto ad Euro 10.745 migliaia (pari al 6,4% del fatturato) al 31 dicembre 2017 (a parità di perimetro). Come già evidenziato nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018, il piano di mobilità è stato completato nel corso del primo semestre del 2018 e molte delle linee guida del progetto "Ebitda improvement" sono entrare a regime solo nel corso degli ultimi mesi dello stesso, conseguentemente, solo a partire dal terzo trimestre 2018 il Gruppo ha beneficiato pienamente dei relativi effetti positivi, oltre a non aver risentito dell'effetto di significativi costi non ricorrenti addizionali. A seguito di quanto sopra indicato si rileva un miglioramento sostanziale dell'Ebit (di circa 23 milioni di Euro) che, a parità di perimetro, passa da negativi Euro 11.860 migliaia al 31 dicembre 2017 a positivi Euro 11.269 migliaia.

Il fatturato, a parità di perimetro, mostra un importante incremento (+12,5%) principalmente riconducibile al buon andamento del canale After Market, in particolare sui mercati emergenti, sui quali si sono concentrate le iniziative commerciali del Gruppo. Tale crescita conferma l'adeguatezza degli sforzi compiuti dal Gruppo in termini di espansione commerciale, sia in Italia che all'estero, ed il suo consolidato posizionamento nel canale OEM.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2018 risulta negativa per Euro 52.872 migliaia, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2017, negativo per Euro 48.968 migliaia, nonostante esborsi non ricorrenti sostenuti per gli incentivi all'esodo e relativi TFR nell'ambito del piano di riorganizzazione per Euro 4.377 migliaia ed investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali per Euro 8.379 migliaia.

Per quanto riguarda le prospettive commerciali, il portafoglio ordini del settore Automotive sta confermando le incoraggianti opportunità per il settore "green", sia per quanto concerne il canale distributivo OEM che per quello After Market, dove il Gruppo prende beneficio dalla posizione di

leadership consolidata sui mercati a livello globale.

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Ai fini di una migliore comprensione della presente Relazione finanziaria annuale, si dà atto che nel corso dell'esercizio precedente il Gruppo Landi Renzo ha concluso alcune operazioni straordinarie, dettagliatamente descritte nella Relazione finanziaria al 31 dicembre 2017 a cui si rimanda per maggiori informazioni, in particolare:

  • il settore "Sound", essenzialmente rappresentato da Eighteen Sound S.r.l. e dalla sua controllata Sound&Vision S.r.l., è stato oggetto di cessione nel corso del mese di novembre 2017;
  • in data 29 dicembre 2017, è stato perfezionato l'accordo strategico per un progetto industriale di aggregazione della controllata SAFE S.p.A., società del Gruppo Landi attiva nella produzione e installazione di compressori per il trattamento del gas destinati a molteplici applicazioni (settore "Gas Distribution e Compressed Natural Gas"), e della società Clean Energy Compression Ltd (oggi denominata "IMW Industries Ltd"), società specializzata in sistemi di rifornimento di gas naturale compresso (CNG) tra cui compressori, distributori, sistemi di controllo del gas e di stoccaggio per mezzi di trasporto di vario genere, società interamente detenuta dal gruppo statunitense Clean Energy Fuels Corp, con la conseguente creazione del secondo gruppo del settore a livello globale in termini di volume di affari. L'operazione di aggregazione è stata realizzata mediante la costituzione di una newco denominata SAFE & CEC S.r.l. ed il successivo conferimento del 100% della SAFE S.p.A. da parte del Gruppo Landi e del 100% della Clean Energy Compressor Ltd da parte di Clean Energy Fuels Corp. L'azionariato della SAFE & CEC S.r.l. vede la maggioranza, con una quota pari a circa il 51%, in capo alla Landi Renzo S.p.A., mentre Clean Energy Fuels Corp. detiene il restante 49% circa. A seguito del sistema di governance previsto contrattualmente e che riflette un accordo a controllo congiunto da parte dei due azionisti, la partecipazione detenuta dal Gruppo è classificata come "joint venture" ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 11).

A seguito di quanto sopra riportato, i dati economici del settore "Sound" e del settore "Gas Distribution e Compressed Natural Gas" sono stati perciò consolidati nel bilancio consolidato del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2017 rispettivamente per 11 e 12 mesi. Nel 2018 il Gruppo ha perciò operato direttamente nel solo settore "Automotive", core business del Gruppo, ed indirettamente, attraverso la joint venture SAFE & CEC S.r.l., consolidata dal Gruppo con il metodo del patrimonio netto, nel settore "Gas Distribution e Compressed Natural Gas". Conseguentemente, il conto economico al 31 dicembre 2018 non risulta direttamente comparabile con l'equivalente periodo dell'esercizio precedente, che invece includeva l'apporto di entrambi i settori sopra indicati.

Risultati consolidati

Nella seguente tabella sono esposti i principali indicatori economici del Gruppo relativamente all'esercizio 2018 in confronto il 2017.

(Migliaia di Euro)
Non Non Variazioni
2018 ricorrenti 2018 ADJ % 2017 ricorrenti 2017 ADJ % ADJ %
Ricavi delle vendite e delle
prestazioni
188.079 188.079 100,0% 206.294 206.294 100,0% -18.215 -8,8%
Altri Ricavi e Proventi 1.482 1.482 0,8% 4.222 2.953 1.269 0,6% 213 16,8%
Costi Operativi -168.049 -3.725 -164.324 -87,4% -205.817 -10.977 -194.840 -94,4% 30.516 -15,7%
Margine operativo lordo 21.512 25.237 13,4% 4.699 12.723 6,2% 12.514 98,4%
Ammortamenti e riduzioni di
valore
-10.243 -10.243 -5,4% -16.189 -1.984 -14.205 -6,9% 3.962 -27,9%
Margine operativo netto 11.269 14.994 8,0% -11.490 -1.482 -0,7% 16.476
Proventi finanziari 138 138 0,1% 91 91 0,0% 47 51,6%
Oneri finanziari -4.058 -4.058 -2,2% -4.396 -4.396 -2,1% 338 -7,7%
Utili (perdite) su cambi -1.573 -1.573 -0,8% -1.873 -1.873 -0,9% 300 -16,0%
Utili (perdite) da partecipazioni 0 0 0,0% 21.134 21.134 0 0,0% 0
Utili (perdite) da joint ventture
valutate a patrimonio netto
-1.591 -1.591 -0,8% 8 8 0,0% -1.599
Utile (Perdita) prima delle
imposte
4.185 7.910 4,2% 3.474 -7.652 -3,7% 15.562
Imposte correnti e differite 348 228
Utile (Perdita) netto del Gruppo
e dei terzi, di cui:
4.533 3.702
Interessi di terzi -138 -437
Utile (Perdita) netto del Gruppo 4.671 4.139

TARIO E GLI ASSETTI PRO

I ricavi delle vendite e delle prestazioni si sono attestati ad Euro 188.079 migliaia, in diminuzione di Euro 18.215 migliaia (-8,8%), rispetto all'esercizio precedente. Come precedentemente illustrato, tale flessione del fatturato è riferibile esclusivamente alla cessione del settore "Sound" ed al deconsolidamento del settore "Gas Distribution e Compressed Natural Gas", avvenuti a fine 2017.

I ricavi consolidati relativi al settore Automotive (Euro 188.079 migliaia nel 2018 ed Euro 167.144 migliaia nel 2017) risultano infatti in incremento del 12,5% rispetto all'esercizio precedente, principalmente a seguito delle vendite sul canale After Market, incrementate di circa il 19,9%. I ricavi realizzati sul canale OEM, che rappresentano il 39,0% dei ricavi totali del Gruppo al 31 dicembre 2018, risultano in aumento rispetto ai ricavi consuntivati nel medesimo periodo dell'anno precedente (+2,7%). Questi risultati sono conseguenza del continuo buon andamento sia del mercato delle conversioni che del mercato dei primi impianti di macchine alimentate a gas a livello globale.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) adjusted al 31 dicembre 2018 si attesta ad Euro 25.237 migliaia, in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (Euro 12.723 migliaia), grazie ai maggiori volumi di vendita del settore Automotive e, soprattutto, agli effetti positivi in termini di riduzione dei costi sia fissi che variabili derivanti dal sopra citato progetto di Ebitda improvement.

Il Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA) risulta positivo per Euro 21.512 migliaia, comprensivo di Euro 3.725 migliaia di costi straordinari riferiti ad oneri di consulenza strategica, nonché ai premi di mediolungo termine per il triennio 2016-2018 riconosciuti ad alcuni amministratori (Euro 1.000 migliaia) e ad incentivi all'esodo concordati con il personale.

INFORMATIVA DI SETTORE

TARIO E GLI ASSETTI PRO

In ottemperanza a quanto previsto dall'IFRS 8, si forniscono di seguito le informazioni per i settori operativi di business.

I criteri applicati per identificare i settori operativi e gli indicatori di performance sono coerenti con la reportistica gestionale periodicamente predisposta ed utilizzata dall'alta direzione del Gruppo per prendere le decisioni strategiche.

Come precedentemente illustrato, nel corso del 2018 il Gruppo ha operato direttamente nel solo settore Automotive. L'informativa sotto riportata, che illustra l'apporto per settore di business nello periodo dell'esercizio precedente, consente un adeguato confronto dei risultati al 31 dicembre 2018.

Il settore operativo Automotive è riferito, principalmente, alla progettazione, produzione e vendita tramite i canali OEM ed After Market di sistemi e componenti, sia meccanici che elettronici, per l'utilizzo del gas per autotrazione nonché, in misura inferiore, di antifurti. In particolare vengono realizzati:

  • Sistemi completi di alimentazione alternativa a Metano e GPL per autotrazione;
  • Componenti elettromeccanici quali riduttori di pressione, iniettori, elettrovalvole e multivalvole;
  • Dispositivi elettronici quali centraline elettroniche, commutatori, variatori d'anticipo ed altri accessori;
  • Dispositivi dedicati alla sicurezza e alla mobilità dei veicoli.

L'Automotive comprende le vendite destinate ai canali OEM e After Market.

Il Gruppo opera attualmente nel settore "Gas Distribution e Compressed Natural Gas" attraverso la joint venture SAFE & CEC S.r.l. che, a seguito del sistema di governance previsto contrattualmente, che soddisfa i requisiti per il controllo congiunto previsto dall'IFRS 11, è consolidata con il metodo del patrimonio netto. Nel presente paragrafo sono comunque fornite informazioni sull'andamento di tale settore nel 2018 al fine di meglio comprendere l'impatto di tale business sul bilancio del Gruppo.

Analisi dei ricavi

A seguito del conferimento del Settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas nella joint venture SAFE&CEC S.r.l., nonchè della cessione del Settore Sound, avvenuti rispettivamente a dicembre e novembre 2017, i ricavi 2018 sono riconducibili interamente al Settore Automotive.

Nella tabella seguente si evidenzia la ripartizione dei ricavi per area di attività.

(Migliaia di Euro)
Ripartizione dei ricavi per segmento 31/12/2018 % sui
ricavi
31/12/2017 % sui
ricavi
Variazioni %
Settore Automotive 188.079 100,0% 167.144 81,0% 20.935 12,5%
Settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas 0 0,0% 28.137 13,7% -28.137 -100,0%
Settore Sound (*) 0 0,0% 11.013 5,3% -11.013 -100,0%
Totale ricavi 188.079 100,0% 206.294 100,0% -18.215 -8,8%

(*) ceduto in novembre 2017

TARIO E GLI ASSETTI PRO

I ricavi complessivi del Gruppo per l'eserizio 2018 sono stati pari ad Euro 188.079 migliaia, in diminuzione (-8,8%, Euro 18.215 migliaia) rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente e sono riconducibili interamente al Settore Automotive a seguito del conferimento del Settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas nella joint venture SAFE&CEC S.r.l., nonchè della cessione del Settore Sound, avvenuti rispettivamente a dicembre e novembre 2017. Sempre a seguito di tali operazioni straordinarie, nel corso del periodo non sono presenti vendite intersettoriali (pari ad Euro 803 migliaia al 31 dicembre 2017), in quanto relative principalmente a servizi intercompany prestati da società del settore Automotive verso società operanti negli altri settori.

I ricavi delle vendite di prodotti e servizi del solo Settore Automotive passano da Euro 167.144 migliaia nel 2017 ad Euro 188.079 migliaia nel 2018, registrando un incremento del 12,5% (Euro 20.935 migliaia). L'aumento delle vendite nel settore Automotive è stato determinato dalla crescita dei ricavi sia sul canale OEM (+2,7%) che sul canale After Market (+19,9%) portando ad un EBITDA adjusted nel segmento a Euro 25.237 migliaia, con una crescita del 98% rispetto al 2017. Tale crescita è legata ai maggiori volumi di vendita relizzati dal Gruppo grazie ad una crescente penetrazione del mercato, una maggiore richiesta di motori a basso impatto ambientale ed alle restrizioni sempre più diffuse sui motori a combustion interna (ICE).

Di seguito si riportano i commenti relativi alle vendite per area geografica:

(Migliaia di Euro)
Ripartizione dei ricavi per area geografica 31/12/2018 % sui
ricavi
31/12/2017 % sui
ricavi
Variazioni %
Italia 33.297 17,7% 40.441 19,6% -7.144 -17,7%
Europa (esclusa Italia) 77.896 41,4% 96.875 47,0% -18.979 -19,6%
America 37.082 19,7% 31.847 15,4% 5.235 16,4%
Asia e resto del Mondo 39.804 21,2% 37.131 18,0% 2.673 7,2%
Totale ricavi 188.079 100,0% 206.294 100,0% -18.215 -8,8%

Viste le operazioni straordinarie avvenute al termine del precedente esercizio, che hanno portato al

deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas, al fine di una migliore comparabilità delle informazioni, si riporta di seguito il dettaglio delle vendite per area geografica relative al solo settore Automotive.

(Migliaia di Euro)
Ripartizione dei ricavi per area geografica 31/12/2018 % sui
ricavi
31/12/2017 % sui
ricavi
Variazioni %
Italia 33.297 17,7% 30.802 18,4% 2.495 8,1%
Europa (esclusa Italia) 77.896 41,4% 81.669 48,9% -3.773 -4,6%
America 37.082 19,7% 25.794 15,4% 11.288 43,8%
Asia e resto del Mondo 39.804 21,2% 28.879 17,3% 10.925 37,8%
Totale ricavi 188.079 100,0% 167.144 100,0% 20.935 12,5%

Con riferimento alla distribuzione geografica dei ricavi del settore Automotive, il Gruppo nell'esercizio 2018 ha realizzato all'estero l'82,3% (81,6% al 31 dicembre 2017) del fatturato consolidato (41,4% nell'area europea e 40,9% nell'area extra europea) e più in dettaglio:

Italia

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Le vendite sul mercato italiano, pari ad Euro 33.297 migliaia risultano, a parità di perimetro, in incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (incremento di Euro 2.495 migliaia) e riflettono sostanzialmente il buon andamento sia del canale OEM che After Market, in particolare:

  • le immatricolazioni bifuel di primo impianto (OEM) secondo i dati diffusi da UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) per l'insieme delle nuove vetture equipaggiate con sistemi GPL e Metano, risultano in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, attestandosi ad una quota del 8,5% sul totale dei veicoli immatricolati;
  • il mercato After Market risulta essenzialmente stabile in termini di numero di conversioni rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La quota di mercato nazionale del Gruppo sul canale After Market, alla fine del periodo, risulta pari a circa il 33%.
  • Europa

La riduzione dei ricavi in Europa, pari ad Euro 3.773 migliaia, è principalmente attribuibile al calo delle vendite After Market in Turchia, solo parzialmente compensato da una ripresa delle vendite sul mercato polacco.

America

Le vendite conseguite nell'esercizio 2018 sul continente americano, pari ad Euro 37.082 migliaia, registrano un incremento del 43,8%, sostanzialmente ascrivibile al buon andamento delle vendite After Market registrate nel Latam.

Asia e Resto del mondo

I mercati dell'Asia e Resto del mondo fanno segnare una crescita significativa (+37,8% rispetto all'esercizio precedente) con ricavi totali di Euro 39.804 migliaia, favoriti dal buon andamento delle vendite nell'area Nord Africa.

Redditività

TARIO E GLI ASSETTI PRO

(Migliaia di Euro)
Valori al 31 dicembre 2018 Valori al 31 dicembre 2017
Automotive Gas Distribution
e Compressed
Natural Gas
Sound
(*)
Rettifiche Consolidato
Landi Renzo Automotive
Gas
Distribution e
Compressed
Natural Gas
Sound Rettifiche Consolidato
Landi Renzo
Vendite nette
esterne al Gruppo
188.079 188.079 167.144 28.137 11.013 206.294
Vendite
intersettoriali
0 0 635 136 32 -803 0
Totale Ricavi delle
vendite e
prestazioni nette 188.079 0 0 0 188.079 167.779 28.273 11.045 -803 206.294
Altri ricavi e
proventi
1.482 1.482 1.180 88 1 1.269
Costi Operativi -164.324 -164.324 -158.214 -27.425 -10.004 803 -194.840
Margine operativo
lordo adjusted
25.237 0 0 0 25.237 10.745 936 1.042 0 12.723
Proventi straordinari 0 0 2.953 0 0 2.953
Costi straordinari -3.725 -3.725 -10.977 0 0 -10.977
Margine operativo
lordo
21.512 0 0 0 21.512 2.721 936 1.042 0 4.699
Ammortamenti e
riduzioni di valore
-10.243 -10.243 -12.597 -915 -694 -14.205
Minusvalenza netta
da cessione
0 0 -1.984 0 0 -1.984
Margine operativo
netto
11.269 0 0 0 11.269 -11.860 22 348 0 -11.490
Proventi (oneri)
finanziari
Utile (perdita) da
-5.493 -6.178
partecipazioni e
joint venture
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Utile (Perdita)
-1.591 21.142
prima delle
imposte
Imposte correnti e
4.185 3.474
differite
Utile (Perdita)
348 228
netto del Gruppo e
dei terzi, di cui: 4.533 3.702
Interessi di terzi
Utile (Perdita)
-138 -437
netto del Gruppo 4.671 4.139

(*) ceduto in Dicembre 2017

Nel 2018 il Margine Operativo Lordo (EBITDA) adjusted risulta positivo per Euro 25.237 migliaia, pari al 13,4% dei ricavi, in aumento di Euro 12.514 migliaia rispetto al dato di dicembre 2017 (Euro 12.723 migliaia).

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) risulta positivo per Euro 21.512 migliaia, comprensivo di Euro 3.725 migliaia di costi non ricorrenti riferiti ad oneri di consulenza strategica, oltre a premi di risultato di mediolungo periodo riconosciuti ad alcuni amministratori per il periodo 2016-2018 ed incentivi all'esodo, come di seguito dettagliato:

(Migliaia di Euro)
COSTI STRAORDINARI 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Consulenza strategica 2.623 5.451 -2.828
Premi di risultato di medio-lungo periodo 1.000 0 1.000
Personale per incentivi all'esodo 102 4.626 -4.524
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione 0 900 -900
Totale 3.725 10.977 -7.252

TARIO E GLI ASSETTI PRO

I costi di materie prime, materiali di consumo e merci e variazione delle rimanenze passano complessivamente da Euro 100.527 migliaia al 31 dicembre 2017 ad Euro 93.092 migliaia al 31 dicembre 2018, registrando un decremento, in valore assoluto, pari ad Euro 7.435 migliaia, correlato sia alla maggiore efficienza produttiva sia al deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas.

I costi per servizi e godimento beni di terzi risultano pari ad Euro 44.100 migliaia ed includono costi non ricorrenti per complessivi Euro 2.623 migliaia connessi principalmente ai già citati costi di consulenza strategica, in confronto ad Euro 57.307 migliaia dello stesso periodo dell'anno precedente (che includevano costi non ricorrenti per Euro 5.451 migliaia).

Il costo del personale risulta pari ad Euro 28.150 migliaia, in significativo decremento in confronto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (Euro 43.181 migliaia) a seguito del processo di ristrutturazione aziendale, finalizzato al raggiungimento di una struttura organizzativa coerente con l'attuale business del Gruppo e con il Piano Strategico, ed al deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas (Euro 7.115 migliaia al 31 dicembre 2017). I costi del personale al 31 dicembre 2018 sono inclusivi dei premi di risultato di medio-lungo periodo per il triennio 2016-2018 riconosciuti ad alcuni amministraori per Euro 1.000 migliaia. Il numero dei dipendenti del Gruppo si riduce infatti da 599 unità al 31 dicembre 2017 a 494 unità al 31 dicembre 2018.

Il Margine Operativo Netto (EBIT) del periodo è stato pari ad Euro 11.269 migliaia (negativo e pari ad Euro 11.490 migliaia al 31 dicembre 2017) dopo aver contabilizzato ammortamenti e riduzioni di valore per Euro 10.243 migliaia (Euro 14.205 migliaia al 31 dicembre 2017), nonché costi non ricorrenti per Euro 3.725 migliaia (Euro 10.977 migliaia al 31 dicembre 2017). L'EBIT al 31 dicembre 2017 risentiva inoltre di minusvalenze da cessione pari ad Euro 1.984 migliaia relative alla cessione del ramo d'azienda relativo alla parte del Centro Tecnico destinata alla gestione dei laboratori al Gruppo AVL.

Gli oneri finanziari complessivi (interessi attivi, interessi passivi e differenze cambi) sono pari ad Euro 5.493 migliaia, in decremento rispetto allo stesso periodo del 2017 (Euro 6.178 migliaia), principalmente per effetto dei minori interessi passivi dovuti ad una più efficace gestione dell'indebitamento.

L'esercizio 2018 si chiude con un utile ante imposte pari ad Euro 4.185 migliaia (Euro 3.474 migliaia al 31 dicembre 2017), dopo la rilevazioni di perdite su valutazioni di partecipazioni a patrimonio netto per Euro 1.591 migliaia, relativi principalmente alle joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held (rivalutata per Euro 308 migliaia) e SAFE&CEC S.r.l. (svalutata per Euro 1.895 migliaia). Nel corso dell'esercizio 2017 il Gruppo aveva inoltre rilevato proventi da partecipazioni per Euro 21.142, principalmente connesse all'operazione di aggregazione che ha coinvolto la controllata SAFE S.p.A..

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Il risultato netto del Gruppo e dei terzi al 31 dicembre 2018 ha evidenziato un utile pari ad Euro 4.533 migliaia (Euro 3.702 migliaia al 31 dicembre 2017). Visti i risultati positivi consuntivati nel biennio 2017- 2018, che confermano l'attendibilità delle previsioni del Piano strategico 2018-2022, ed in considerazione delle previsioni formulate dagli amministratori per il quinquennio 2019-2023, il management ha predisposto, con il supporto dei propri consulenti fiscali, un analisi volta ad identificare la recuperabilità delle perdite fiscali sull'orizzonte del precitato piano. A seguito delle precitate analisi, che confermano il recupero delle su indicate perdite fiscali già a partire dall'esercizio 2019 e per tutti gli esercizi di piano, gli amministratori hanno ritenuto di iscrivere in via prudenziale i crediti per imposte anticipate relativamente alle perdite fiscali che si ritiene si andranno a recuperare sostanzialmente nei primi tre anni di piano (2019- 2021) pari ad Euro 3.047 migliaia.

Come precedentement illustrato, nel corso dell'esercizio 2018 il Gruppo ha operato direttamente nel solo settore "Automotive", conseguentemente, il conto economico al 31 dicembre 2018 non risulta direttamente comparabile con l'equivalente periodo dell'esercizio precedente. Al fine di consentire una più chiara ed esaustiva comparazione dei risultati di seguito viene riportata la comparazione dei principali dati economici del Gruppo relativi al solo segmento Automotive.

(Migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017 Variazioni %
Vendite nette esterne al Gruppo 188.079 167.144 20.935 12,5%
Vendite intersettoriali 0 635 -635
Totale Ricavi delle vendite e prestazioni nette 188.079 167.779 20.300 12,1%
Altri ricavi e proventi 1.482 1.180 302 25,6%
Costi Operativi -164.324 -158.214 -6.110 3,9%
Margine operativo lordo adjusted 25.237 10.745 14.492 134,9%
Proventi straordinari 0 2.953 -2.953
Costi straordinari -3.725 -10.977 7.252 66,1%
Margine operativo lordo 21.512 2.721 18.791 690,6%
Ammortamenti e riduzioni di valore -10.243 -12.597 2.354 -18,7%
Minusvalenza netta da cessione 0 -1.984 1.984
Margine operativo netto 11.269 -11.860 23.129

Nel 2018 il Margine Operativo Lordo (EBITDA) adjusted risulta positivo per Euro 25.237 migliaia, pari al 13,4% dei ricavi, in aumento di Euro 14.492 migliaia rispetto al dato di dicembre 2017 (Euro 10.745

migliaia). Tale miglioramento è connesso ai maggiori volumi di vendita sia nel canale OEM che After Market (con un effetto di Euro 6,4 milioni) ed ai benefici in termini di riduzione dei costi fissi (per Euro 6,5 milioni) e dei costi variabili (per Euro 1,6 migliaia), derivanti dal progetto di Ebitda Improvement.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) risulta positivo per Euro 21.512 migliaia, comprensivo di Euro 3.725 migliaia di costi non ricorrenti riferiti ad oneri di consulenza strategica, oltre a premi di risultato di mediolungo periodo riconosciuti ad alcuni amministratori per il periodo 2016-2018 ed incentivi all'esodo.

Il Margine Operativo Netto (EBIT) del periodo è stato pari ad Euro 11.269 migliaia (negativo e pari ad Euro 11.860 migliaia al 31 dicembre 2017) dopo aver contabilizzato ammortamenti per Euro 10.243 migliaia (Euro 12.597 migliaia al 31dicembre 2017), nonché costi non ricorrenti per Euro 3.725 migliaia (Euro 10.977 migliaia al 31 dicembre 2017) ed in assenza di proventi non ricorrenti (Euro 2.953 migliaia al 31 dicembre 2017). L'EBIT al 31 dicembre 2017 risentiva inoltre di minusvalenze da cessione pari ad Euro 1.984 migliaia relative alla cessione del ramo d'azienda relativo alla parte del Centro Tecnico destinata alla gestione dei laboratori al Gruppo AVL.

Settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Come già precedentemente illustrato, il settore "Gas Distribution e Compressed Natural Gas" (che nel 2017 era essenzialmente rappresentato dalla società controllata SAFE S.p.A.) è stato oggetto di un accordo strategico di aggregazione con Clean Energy Fuels Corp finalizzato alla creazione del secondo gruppo del settore a livello globale in termini di volume di affari. L'operazione di aggregazione è stata realizzata mediante la costituzione di una newco denominata SAFE & CEC S.r.l. ed il successivo conferimento del 100% della SAFE S.p.A. da parte del Gruppo Landi e del 100% della Clean Energy Compressor Ltd (oggi denominata "IMW Industries Ltd") da parte di Clean Energy Fuels Corp. A seguito del sistema di governance previsto contrattualmente che riflette un accordo a controllo congiunto da parte dei due azionisti, la partecipazione detenuta dal Gruppo è classificata come "joint venture" ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 11) e conseguente consolidamento della stessa con il metodo del patrimonio netto.

Nel corso dell'esercizio 2018 il settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas ha realizzato vendite nette consolidate per Euro 58.920 migliaia, un Ebitda adjusted pari a positivi Euro 4.005 migliaia ed una perdita dopo le imposte di Euro 3.716 migliaia. I risultati del periodo del gruppo SAFE&CEC sono principalmente influenzati dalle inefficienze iniziali derivanti dalle necessità di armonizzazione e riorganizzazione del gruppo, sorto solamente da pochi mesi. Nel frattempo, sono state avviate tutte le attività finalizzate alla riorganizzazione delle attività del Gruppo volte in particolare all'ottimizzazione dei processi e delle sinergie tra SAFE S.p.A. e IMW Industries Ltd, con obiettivi significativi in termini di riduzione dei costi e di incremento della marginalità.

Il Gruppo presenta inoltre un portafoglio ordini rilevante che si ritiene potrà consentire già dal 2019 un ritorno all'utile ed un incremento significativo dell'Ebitda.

Capitale investito

TARIO E GLI ASSETTI PRO

(Migliaia di Euro)
Situazione Patrimoniale e Finanziaria 31/12/2018 31/12/2017
Crediti commerciali 35.131 29.118
Rimanenze 38.895 36.562
Debiti commerciali -55.166 -47.829
Altre attività (passività) correnti nette 33 -572
Capitale netto di funzionamento 18.893 17.279
Immobilizzazioni materiali 12.745 14.583
Immobilizzazioni immateriali 51.065 51.264
Altre attività non correnti 37.173 37.305
Capitale fisso 100.983 103.152
TFR ed altri fondi -7.428 -14.760
Capitale Investito netto 112.448 105.671
Finanziato da:
Posizione Finanziaria Netta 52.872 48.968
Patrimonio netto di Gruppo 59.852 57.372
Patrimonio netto di Terzi -276 -669
Fonti di Finanziamento 112.448 105.671
Indici 31/12/2018 31/12/2017
Capitale netto di funzionamento 18.893 17.279
Capitale netto di funzionamento/Fatturato (1) 10,0% 10,3%
Capitale investito netto 112.448 105.671
Capitale investito netto/Fatturato (1) 59,8% 63,0%

(1) Dato 2017 calcolato sul solo fatturato "Automotive"

Il capitale netto di funzionamento alla fine del periodo ammonta ad Euro 18.893 migliaia e si incrementa rispetto allo stesso dato registrato al 31 dicembre 2017 di Euro 1.614 migliaia. In termini di percentuali sul fatturato Automotive si registra un incidenza pari al 10,0%, come nelle migliori best practice del settore, dato essenzialmente in linea con l'esecizio precedente (10,3%), essendo l'incremento del capitale netto di funzionamento essenzialmente proporzionale a quello del fatturato del Gruppo.

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2018 27 I crediti commerciali sono pari ad Euro 35.131 migliaia, in aumento di Euro 6.013 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017. Al 31 dicembre 2018 i crediti oggetto di cessione mediante il ricorso a operazioni di factoring con accredito maturity per le quali è stata effettuata la derecognition ammontano ad Euro 25,4

milioni rispetto ad Euro 19,5 milioni al 31 dicembre 2017.

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Aumentano di Euro 7.337 migliaia i debiti commerciali, passando da Euro 47.829 migliaia del 31 dicembre 2017 ad Euro 55.166 migliaia, mentre le rimanenze finali, pari complessivamente ad Euro 38.895 migliaia, sono aumentate di Euro 2.333 migliaia.

Il significativo decremento della voce TFR e altri fondi è dovuto al pagamento delle buonuscite previste dal sopra citato piano di mobilità e del relativo TFR per complessivi Euro 4,4 milioni e da rimborsi per garanzie prodotti a case automobilistiche (Euro 2,1 milioni), già accantonati nei precedenti esercizi.

Il capitale investito netto (Euro 112.448 migliaia) risulta sostanzialmente invariato rispetto a dicembre 2017 (Euro 105.671 migliaia) mentre l'indicatore in percentuale, calcolato sul fatturato, passa dal 63,0% al 59,8%.

(migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
Disponibilità liquide 15.075 17.779
Debiti verso le banche e finanziamenti a breve -16.203 -7.741
Obbligazioni emesse (valore netto) -3.843 -2.373
Finanziamenti passivi a breve termine -419 -419
Indebitamento finanziario netto a breve termine -5.390 7.246
Obbligazioni emesse (valore netto) -24.219 -28.679
Finanziamenti passivi a medio lungo termine -23.263 -27.535
Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine -47.482 -56.214
Posizione finanziaria netta -52.872 -48.968

Posizione finanziaria netta e flussi di cassa

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2018 risulta negativa per Euro 52.872 migliaia, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2017, negativo per Euro 48.968 migliaia, nonostante esborsi non ricorrenti sostenuti per gli incentivi all'esodo e i relativi TFR nell'ambito del piano di riorganizzazione per Euro 4.377 migliaia ed in immobilizzazioni materiali ed immateriali per Euro 8.379 migliaia.

In conformità a quanto previsto dall'Accordo di ottimizzazione finanziaria, che prevedeva il rimborso come eccesso di cassa nel caso di cessione del settore Sound e del ramo d'azienda del Centro Tecnico ad AVL, operazioni che rientravano nelle c.d. "Operazioni consentite", in data 2 luglio 2018 la Landi Renzo S.p.A. ha corrisposto ai possessori del prestito obbligazionario un importo complessivo addizionale pari ad Euro 1.061 migliaia (pari al 26.13% dei proventi netti eccedenti Euro 3 milioni) ed alle banche finanziatrici un importo complessivo pari ad Euro 969 migliaia (pari al 23,87% dei proventi netti eccedenti Euro 3 milioni), a valere sull'ultima rata di rimborso prevista dai rispettivi piani di ammortamento.

La tabella che segue evidenzia il trend del flusso monetario complessivo:

(migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
Flusso di cassa operativo al lordo (1) 9.946 8.954
Flusso di cassa per attività di investimento -8.269 3.319
FREE CASH FLOW lordo 1.677 12.273
Esborsi non ricorrenti per incentivi all'esodo e TFR -4.377 0
FREE CASH FLOW netto -2.700 12.273

(1) Flusso di cassa operativo al lordo degli esborsi non ricorrenti relativi agli incentivi all'esodo, pari ad Euro 3.732 migliaia, e relativo TFR, per Euro 645 migliaia, erogati nel corso del 2018 in base a quanto previsto dall'accordo di mobilità concordato con le parti sociali.

Il free cash flow del periodo è risultato pari a negativi Euro 2.700 migliaia, di cui negativi Euro 4.377 migliaia relativi ad esborsi non ricorrenti, ed Euro 8.269 migliaia relativi ad investimenti. I flussi di cassa per attività di investimento risultavano positivi per Euro 3.319 migliaia al 31 dicembre 2017 a seguito della vendita del Centro Tecnico ad AVL ed alla cessione di attività operative.

Investimenti

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Gli investimenti in immobili, impianti e macchinari ed altre attrezzature effettuati al fine di sostenere le esigenze produttive ed aziendali, sono stati pari ad Euro 2.915 migliaia (Euro 2.479 migliaia al 31 dicembre 2017).

Gli incrementi delle immobilizzazioni immateriali sono stati pari ad Euro 5.251 migliaia (Euro 2.670 migliaia al 31 dicembre 2017) e sono relativi prevalentemente ai costi capitalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti per complessivi Euro 5.083 migliaia.

L'incremento dell'attività di sviluppo è connessa sia ad un rilevante progetto di sviluppo di nuovi prodotti per un primario cliente del settore OEM, attualmente in fase di completamento, sia per il settore Heavy Duty (HD) che, coerentemente con quanto previsto nel Piano strategico 2018-2022, è ritenuto un progetto chiave a supporto della crescita del Gruppo e del suo posizionamento strategico sul mercato.

Nuove attività su progetti di sviluppo sono state avviate nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2019 e si prevede proseguiranno anche per tutto l'esercizio in corso.

Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della capogruppo ed i dati del bilancio consolidato

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato di periodo e il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo.

(Migliaia di Euro)
PROSPETTO DI RACCORDO Patrim. Netto al
31.12.2018
Risultato
esercizio al
31.12.2018
Patrim. Netto al
31.12.2017
Risultato
esercizio al
31.12.2017
P.Netto e risultato esercizio capogruppo 51.129 226 51.221 1.939
Diff.valore di carico e valore pro quota del patrimonio
netto contabile delle società consolidate
9.450 0 8.738 0
Risultati pro quota conseguiti dalle partecipate 0 5.609 0 970
Eliminazione dividendi infragruppo 0 -2.981 0 0
Eliminazione effetti transazioni commerciali
infragruppo
-919 545 -1.464 -8
Utili o perdite su cambi da valutazione di
finanziamenti infragruppo
478 -478 -1.354 1.354
Eliminazione rivalutazione/svalutazione partecipazioni
e rilevazione impairment avviamento
0 1.737 0 -603
Eliminazione effetti transazioni cespiti infragruppo -562 -125 -438 50
P.Netto e risultato esercizio da bilancio
Consolidato
59.576 4.533 56.703 3.702
P.Netto e risultato esercizio di Terzi -276 -138 -669 -437
P.Netto e risultato esercizio di gruppo 59.852 4.671 57.372 4.139

Le società del Gruppo Landi Renzo

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Il Gruppo risulta articolato in una struttura al cui vertice si pone la capogruppo Landi Renzo S.p.A., con sede a Cavriago (RE), la quale possiede partecipazioni di controllo diretto ed indiretto nel capitale di 17 società, di cui due minori non consolidate in quanto non significative, e tre Joint Ventures, di cui una non consolidata per il medesimo motivo. I dati principali delle società consolidate del Gruppo sono riportati nella tabella che segue. I rapporti commerciali tra le società del Gruppo sono effettuati alle condizioni contrattuali che riflettono le normali condizioni nei mercati di riferimento. Di seguito si riportano le principali informazioni economiche delle società del Gruppo, così come rivenienti dai dati dei bilanci redatti secondo le normative locali, approvati dai rispettivi organi amministrativi.

Denominazione
Sociale
Sede Valuta Capitale
sociale al 31
dicembre
2018 (in
unità di
valuta)
% di possesso al 31
dicembre 2018
Partecipazio
Partecipazio
ne diretta
ne indiretta
% di possesso al 31
dicembre 2017
Partecipazi
Partecipazio
one diretta
ne indiretta
Note
Società
Capogruppo
Landi Renzo
S.p.A.
Cavriago (RE) EUR 11.250.000 Soc.
Capogruppo
Soc.
Capogruppo
Società consolidate con il metodo dell'integrazione
globale
Landi
International B.V.
Utrecht
(Olanda)
EUR 18.151 100,00% 100,00%
Landi Renzo
Polska Sp.Zo.O.
Varsavia
(Polonia)
PLN 50.000 100,00% 100,00% (1)
LR Industria e
Comercio Ltda
Espirito Santo
(Brasile)
BRL 4.320.000 99,99% 99,99%
Beijing Landi
Renzo Autogas
System Co. Ltd
Pechino (Cina) USD 2.600.000 100,00% 100,00%
L.R. Pak (Pvt)
Limited
Karachi
(Pakistan)
PKR 75.000.000 70,00% 70,00%
Landi Renzo Pars
Private Joint
Stock Company
Teheran (Iran) IRR 55.914.800.0
00
99,99% 99,99%
Landi Renzo RO
srl
Bucarest
(Romania)
RON 20.890 100,00% 100,00%
Landi Renzo USA
Corporation
Wilmington -
DE (USA)
USD 3.067.131 100,00% 100,00%
AEB America
S.r.l.
Buenos Aires
(Argentina)
ARS 2.030.220 96,00% 96,00%
Lovato Gas
S.p.A.
Vicenza EUR 120.000 100,00% 100,00%
Officine Lovato
Private Limited
Mumbai (India) INR 19.091.430 74,00% 74,00% (2)
Emmegas S.r.l. Cavriago (RE) EUR 60.000 100,00% (3)
Società collegate e controllate consolidate con il metodo del patrimonio netto
SAFE&CEC S.r.l. S.Giovanni in
Persiceto (BO)
EUR 2.500.000 51,00% (4)
Krishna Landi
Renzo India
Private Ltd Held
Gurgaon -
Haryana (India)
INR 118.000.000 51,00% 51,00% (4)

Note di dettaglio delle

partecipazioni:

(1) detenuta indirettamente tramite Landi International B.V.

(2) detenuta da Lovato Gas S.p.A.

(3) fusa in Landi Renzo S.p.A.

(4) joint venture societaria

Landi Renzo S.p.A. (Capogruppo)

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Nel 2018 la Landi Renzo S.p.A. ha conseguito ricavi di vendite e prestazioni per Euro 135.987 migliaia rispetto ad Euro 111.074 migliaia nel 2017, in aumento di Euro 38.255 migliaia, ovvero del 22%.

Il Margine Operativo Lordo è pari ad Euro 11.894 migliaia (comprensivo di oneri non ricorrenti per Euro 3.623 migliaia) a fronte di un risultato negativo per Euro -4.748 migliaia nel 2017 (comprensivo di oneri non ricorrenti per Euro 9.877 migliaia).

Il Margine Operativo Netto è pari ad Euro 4.466 migliaia ed è influenzato dagli ammortamenti e riduzioni di valore registrati nell'anno per complessivi Euro 7.428 migliaia, di cui Euro 4.163 migliaia per immobilizzazioni immateriali ed Euro 3.265 migliaia per immobilizzazioni materiali.

Si evidenzia come il risultato netto d'esercizio pari ad Euro 226 migliaia, comprende oneri da partecipazioni per complessivi Euro 3.689 migliaia, oneri finanziari al netto dei proventi per Euro 3.359 migliaia e utili netti su cambi per Euro 427 migliaia.

La posizione finanziaria netta a fine 2018 è negativa e pari a Euro 54.538 migliaia, rispetto ad una posizione finanziaria netta negativa pari ad Euro 56.899 migliaia al 31 dicembre 2017. L'ammontare delle cessioni pro-soluto dei crediti commerciali da parte della società ammonta ad Euro 19.735 migliaia alla fine dell'esercizio.

L'organico della Capogruppo ha registrato un trend in diminuzione nel corso dell'esercizio. Al 31 dicembre 2018, considerando il sopra citato apporto, l'organico risulta pari a 300 unità.

Lovato Gas S.p.A.

Lovato Gas S.p.A., acquisita nell'ottobre 2008 dalla Capogruppo Landi Renzo S.p.A., è una delle principali società attive nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione GPL e metano per autotrazione, operante, da oltre 50 anni, prevalentemente nei mercati europei ed asiatici.

I ricavi netti si sono attestati ad Euro 29.853 migliaia, in calo rispetto all'esercizio precedente (Euro 34.825 migliaia) principalmente a seguito del calo delle vendite in Turchia, dovute alle attuali condizioni di instabilità politica ed economica, ed Iran.

Si evidenzia comunque che, nonostante tale calo del fatturato, il Margine operativo lordo risulta pari ad Euro 2.875 migliaia, contro Euro 3.423 migliaia dell'esercizio percedente, sostanzialmente in linea da un punto di vista percentuale sul fatturato.

Ciò è stato possibile grazie alla significativa riduzione dei costi derivanti dal progetto di Ebitda Improvement, le cui linee guida sono state implementate nel corso dell'esercizio, e dagli effetti positivi derivanti dal riassetto produttivo.

Il margine operativo netto è stato pari ad Euro 1.946 migliaia, rispetto ad Euro 2.125 migliaia del 2017 mentre l'utile netto è risultato pari ad Euro 1.171 migliaia, in linea con il risultato dell'esercizio precednete (Euro 1.181 migliaia del 2017).

Landi International B.V.

La società holding olandese, controllante al 100% della Landi Renzo Polska Sp.zo.o., non ha conseguito

ricavi ed ha registrato un utile pari ad Euro 1.728 migliaia, essenzialmente dovuto alla valutazione a patrimonio netto della filiale polacca.

Landi Renzo Polska Sp.zo.o.

TARIO E GLI ASSETTI PRO

La società, operativa dal 1998, commercializza prevalentemente sul territorio polacco sistemi di alimentazione a GPL per autoveicoli ed è attiva anche nel settore delle installazioni di impianti GPL con sedi produttive a Varsavia e a Tychy. Il fatturato complessivo nel 2018 è stato di Euro 28.966 migliaia rispetto ad Euro 23.923 migliaia nel 2017 registrando un incremento del 21,1% correlato al buon andamento delle vendite sia nel canale OEM che nel canale After Market. L'esercizio si è concluso con un utile netto di Euro 1.667 migliaia, contro un utile netto di Euro 706 migliaia nel 2017, dopo ammortamenti per Euro 552 migliaia.

LR Industria e Comercio Ltda

La società brasiliana, partecipata dal 2003, ha registrato un significativo incremento del fatturato passando da Euro 9.592 migliaia nel 2017 a Euro 13.819 migliaia nel 2018. L'esercizio ha chiuso con un utile netto di Euro 360 migliaia, dopo perdite su cambi per Euro 527 migliaia dovute al deprezzamento della valuta locale.

Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd

La società costituita nel 2005 svolge attività commerciale di sistemi GPL e metano sul mercato cinese ed è dotata di una struttura interna per Ricerca e Sviluppo focalizzata sull'assistenza post-vendita. L'esercizio 2018 si è chiuso con ricavi conseguiti pari ad Euro 3.000 migliaia ed una perdita netta di Euro 121 migliaia.

L.R. Pak (Private) Limited

La società, detenuta dal Gruppo al 70% e attiva dal 2006, produce e commercializza sistemi di alimentazione a metano sia destinati alle case automobilistiche (clienti OEM) che all'After Market. Nel 2018 sono continuate a perdurare sul mercato forti criticità legate alla carenza di distribuzione del gas metano per autotrazione unitamente alle barriere all'importazione di alcuni componenti destinati al mercato After Market. L'esercizio 2018 si è chiuso con un fatturato di Euro 813 migliaia.

Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company

La società dal 2008 svolge sul mercato iraniano attività di produzione e commercializzazione di sistemi metano, sia sul canale OEM che su quello After Market. Landi Renzo Pars ha ricevuto la protezione del proprio capitale investito in base alla normativa "FIPPA" (Foreign Investment Protection and Promotion Act). L'esercizio 2018 si è chiuso con ricavi delle vendite pari ad Euro 1.216 migliaia ed un utile netto di Euro 191 migliaia. L'entità dei ricavi nel periodo di riferimento ha risentito delle sanzioni internazionali, entrate in vigore nel corso del mese di novembre 2018 ma che già dai mesi precedenti avevano comportato una forte riduzione delle transazioni con il paese.

Landi Renzo RO Srl

TARIO E GLI ASSETTI PRO

La società è attiva dal 2009 nella produzione, commercializzazione e installazione di sistemi GPL in particolare sul canale OEM. L'esercizio 2018 ha chiuso con una perdita netto di Euro 33 migliaia, rispetto ad un utile netto di Euro 379 migliaia dell'esercizio precedente. I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono stati pari ad Euro 5.894 migliaia (Euro 5.766 migliaia nell'esercizio precedente).

Landi Renzo USA Corporation

Nel mese di gennaio 2010 è stata costituita Landi Renzo Usa Corporation con l'obiettivo di sviluppare le opportunità produttive e commerciali sul mercato statunitense. Nel 2018 la società ha conseguito ricavi per Euro 5.539 migliaia, in aumento del 23% rispetto al 2017, ed ha registrato un Margine Operativo Lordo di Euro 208 migliaia ed un utile netto pari ad Euro 60 migliaia.

AEB America S.r.l.

AEB America S.r.l. svolge attività di produzione e commercializzazione sul mercato argentino. Nel 2018 la società ha realizzato ricavi di vendita pari ad Euro 3.170 migliaia, in incremento del 75,1%, con un risultato netto positivo pari ad Euro 226 migliaia, dopo perdite su cambi per Euro 555 migliaia.

SAFE & CEC S.r.l.

SAFE & CEC S.r.l., Joint Venture costituita nel dicembre 2017 tra la Landi Renzo S.p.A. e la società americana Clean Energy Fuels Corporation, attraverso il conferimento rispettivamente della SAFE S.p.A. e della Clean Energy Compression (CEC), opera nel settore dei compressori per stazioni di metano per autotrazione (CNG) con una quota di mercato stimata del 15%. Il Gruppo SAFE & CEC ha realizzato nel corso dell'anno 2018 ricavi di vendita consolidati per Euro 58.920 migliaia ed un Margine Operativo Lordo adjusted pari ad Euro 4.005 migliaia, dopo oneri non ricorrenti pari ad Euro 5.509 migliaia. Il Margine Operativo Netto è pari ad Euro -2.885, dopo ammortamenti per Euro 1.381 migliaia. L'esercizio 2018 si chiude con una perdita netta consolidata di Euro 3.716.

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2018 34

Altre informazioni

Rapporti con parti correlate

TARIO E GLI ASSETTI PRO

I rapporti di credito e debito e le transazioni economiche con le parti correlate sono oggetto di apposita analisi nella sezione delle Note Illustrative ai Prospetti Contabili Consolidati e Separati, ai quali si rimanda. Si precisa che le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo e che le operazioni sono regolate alle condizioni contrattuali che riflettono le normali condizioni nei mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Con riferimento ai rapporti con la società controllante Girefin S.p.A., si tenga altresì presente che gli Amministratori della Landi Renzo S.p.A. ritengono che la stessa non eserciti l'attività di direzione e coordinamento prevista dall'art. 2497 del Codice Civile in quanto:

  • l'azionista è privo di mezzi e strutture per lo svolgimento di tale attività, in quanto non dispone di dipendenti o altri collaboratori in grado di fornire supporto all'attività del consiglio di amministrazione;
  • non predispone i budget ed i business plan di Landi Renzo S.p.A.;
  • non impartisce alcuna direttiva o istruzione alla controllata, non richiede di essere preventivamente informato o di approvare le sue operazioni più significative, né tanto meno quelle di ordinaria amministrazione;
  • non esistono comitati o gruppi di lavoro, formali o informali, costituiti tra rappresentanti di Girefin S.p.A. e rappresentanti della controllata.

Alla data odierna non vi sono stati cambiamenti circa le sopra indicate condizioni.

Per il dettaglio delle operazioni con parti correlate si rimanda alla nota nr 43 delle note illustrative al bilancio consolidato.

Si ricorda infine che il Consiglio di Amministrazione ha adottato, ai sensi del Regolamento Consob 17221/2010, nonché in attuazione dell'articolo 2391 bis del Codice Civile la specifica procedura per le operazioni con le parti correlate disponibile sul sito internet della Società cui si rimanda.

Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio 2018 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali rispetto alla normale gestione dell'impresa, che possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli Azionisti di minoranza.

Azioni proprie e di società controllanti

In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2428 del Codice Civile, si informa che nel corso dell'esercizio 2018 la Capogruppo non ha negoziato azioni proprie e di società controllanti e ad oggi non detiene azioni proprie o di controllanti.

Le società controllate non detengono azioni della Capogruppo.

Sedi secondarie

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Non sono state istituite sedi secondarie.

Corporate governance

Le informazioni sul governo societario sono contenute in apposito fascicolo, parte integrante della documentazione di bilancio, in allegato alla presente Relazione.

Politica di analisi e gestione dei rischi connessi all'attività del Gruppo

Nella presente sezione vengono fornite informazioni relative all'esposizione ai rischi connessi all'attività del Gruppo nonché gli obiettivi, le politiche e i processi di gestione di tali rischi e i metodi utilizzati per valutarli e mitigarli.

Le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo, definite dal Consiglio di Amministrazione, identificano il sistema di controllo interno come un processo trasversale ed integrato a tutte le attività aziendali, che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise risk management come best practice di riferimento per l'architettura dei sistemi di controllo interno. Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ha come finalità quella di aiutare il Gruppo a realizzare i propri obiettivi di performance e redditività, ad ottenere informazioni economico-finanziarie affidabili e ad assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e perdite economiche. In questo processo, assume particolare importanza l'identificazione degli obiettivi aziendali, la classificazione (in base a valutazioni combinate circa la probabilità e il potenziale impatto) ed il controllo dei rischi ad essi connessi, mediante l'implementazione di azioni specifiche finalizzate al loro contenimento. I rischi aziendali possono avere diversa natura: rischi di carattere strategico, operativi (legati all'efficacia e all'efficienza delle operations aziendali), di reporting (legati all'affidabilità delle informazioni economico-finanziarie), di compliance (relativi all'osservanza delle leggi e regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e/o perdite economiche) e, infine, finanziari.

I responsabili delle diverse direzioni aziendali individuano e valutano i rischi di competenza, di provenienza esogena oppure endogena al Gruppo, e provvedono alla individuazione delle azioni di contenimento e di riduzione degli stessi (c.d. "controllo primario di linea").

Alle attività di cui sopra si aggiungono quelle del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti societari e del suo staff (c.d. "controllo di secondo livello") e del Responsabile della funzione di Internal Audit (c.d. "controllo di terzo livello") che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso l'attività di risk assessment, lo svolgimento dei controlli e la successiva gestione del follow up.

I risultati delle procedure di identificazione dei rischi sono riportati e discussi a livello di Top management del Gruppo, al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale.

Di seguito si riportano i rischi ritenuti significativi e connessi all'attività del Gruppo (l'ordine con il quale

essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi né in termini di possibile impatto).

RISCHI STRATEGICI

TARIO E GLI ASSETTI PRO

● Rischi relativi alla congiuntura macroeconomica e di settore

L'attività del Gruppo è influenzata dalle condizioni generali dell'economia nei vari mercati in cui opera. Una fase di crisi economica, con il conseguente rallentamento dei consumi, può avere un effetto negativo sull'andamento delle vendite del Gruppo.

Il contesto macroeconomico attuale determina una significativa incertezza sulle previsioni future con il conseguente rischio che minori performances potrebbero influenzare nel breve periodo i margini. Per mitigare il possibile impatto negativo che una flessione della domanda potrebbe avere sulla redditività aziendale, il Gruppo ha esternalizzato parte della produzione a fornitori terzisti; le forniture alle case automobilistiche restano invece in capo alle strutture proprie del Gruppo in accordo con i clienti per una più efficace sinergia. Vengono inoltre utilizzati, quando necessario, contratti di lavoro a tempo determinato.

Il Gruppo persegue l'obiettivo di incrementare la propria efficienza industriale e migliorare la propria capacità di lean manufactoring, riducendo nel contempo i costi di struttura.

● Rischi connessi alla strategia di espansione internazionale

Il Gruppo commercializza i propri prodotti in più di 75 paesi, in 14 dei quali opera direttamente anche attraverso proprie società. Nell'esercizio 2018 il Gruppo ha conseguito all'estero il 82,3% dei ricavi consolidati.

Nell'ambito del perseguimento della strategia di espansione, il Gruppo ha investito e potrebbe ulteriormente investire in futuro anche in paesi caratterizzati da scarsa stabilità delle proprie istituzioni politiche e/o al centro di situazioni di tensione internazionale. La suddetta strategia potrebbe esporre il Gruppo a vari rischi di natura macroeconomica, derivanti, a titolo esemplificativo da mutamenti nei sistemi politici, sociali, economici e normativi di tali paesi o da eventi straordinari quali atti di terrorismo, disordini civili, restrizioni agli scambi commerciali con particolare riferimento ai prodotti del Gruppo, degli investimenti stranieri e/o del commercio, nonché politiche di controllo dei tassi di cambio e relative restrizioni al rimpatrio dei capitali, sanzioni, limitazione agli investimenti stranieri, nazionalizzazioni, tutela inadeguata dei diritti di proprietà intellettuale.

La probabilità che gli eventi sopra descritti si verifichino varia da paese a paese ed è di difficile previsione. Tuttavia una costante attività di monitoraggio viene svolta dal Top management aziendale per recepire tempestivamente i possibili cambiamenti al fine di minimizzare l'impatto economico o finanziario eventualmente derivante.

● Rischi connessi alla crescita

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Il Gruppo mira a proseguire la propria crescita mediante una strategia basata sul rafforzamento nei mercati già presidiati e sull'ulteriore espansione geografica. Nell'ambito di detta strategia, il Gruppo potrebbe incontrare delle difficoltà nella gestione degli adattamenti della struttura e del modello di business o nella capacità di individuare le tendenze dei mercati e le preferenze dei consumatori locali. Inoltre, il Gruppo potrebbe dover sostenere oneri di start-up derivanti dall'apertura di nuove società. Infine, qualora la crescita del Gruppo venisse perseguita per linee esterne attraverso operazioni di acquisizione, potrebbero incontrarsi, tra l'altro, difficoltà connesse alla corretta valutazione delle attività acquisite, all'integrazione delle attività stesse nonché al mancato conseguimento delle sinergie previste, che potrebbero riflettersi negativamente sull'attività e sui risultati economico-finanziari futuri del Gruppo.

RISCHI OPERATIVI

● Rischi connessi ai rapporti con clienti OEM

Il Gruppo distribuisce e commercializza i propri sistemi e componenti alle principali case di produzione automobilistica a livello mondiale (clienti OEM). Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, le vendite di sistemi e componenti effettuate dal Gruppo nei confronti dei clienti OEM hanno rappresentato circa il 39,0% del totale delle vendite del Settore Automotive. Il Gruppo vanta rapporti consolidati con le principali case automobilistiche mondiali; la capacità del Gruppo di rafforzare i rapporti esistenti con tali clienti, ovvero di instaurarne di nuovi, risulta determinante al fine di consolidare la posizione di leadership che il Gruppo detiene sul mercato. I rapporti con clienti OEM sono tipicamente disciplinati da accordi che non prevedono quantitativi minimi di acquisto. Pertanto non può essere garantita la domanda di prodotti del Gruppo da parte di tali clienti per volumi prefissati. Al fine di soddisfare al meglio le esigenze di alcuni clienti, il Gruppo ha posto in essere nel corso degli ultimi anni una politica di delocalizzazione di parte della propria produzione in paesi ove sono direttamente presenti taluni di loro e si appresta a fare altrettanto in altre nazioni. Per tali considerazioni, ed anche alla luce del vantaggio competitivo acquisito nell'offerta di soluzioni per lo sviluppo delle vendite nel canale After Market, il Gruppo ritiene di non essere soggetto a un significativo rischio di dipendenza dai clienti OEM. Tuttavia non è possibile escludere che un'eventuale perdita di clienti importanti ovvero la riduzione degli ordini da parte di essi o il ritardo negli incassi rispetto a quanto pattuito contrattualmente potrebbero determinare effetti negativi sui risultati economico-finanziari del Gruppo.

● Rischi connessi all'alta competitività in cui il Gruppo opera

I mercati nei quali opera il Gruppo sono altamente concorrenziali in termini di qualità, di innovazione, di condizioni economiche e di affidabilità e sicurezza. Il successo dell'attività dipenderà dalla capacità di mantenere ed incrementare le quote di mercato e di espandersi attraverso nuove soluzioni innovative. Il Gruppo effettua un monitoraggio continuo del mercato allo scopo di individuare tempestivamente l'introduzione di nuovi o alternativi sistemi di alimentazione di autoveicoli da parte dei concorrenti e delle case automobilistiche e, conseguentemente, gestisce il rischio perseguendo una politica di progressiva diversificazione ed arricchimento del proprio portafoglio prodotti, al fine di minimizzare l'impatto economico eventualmente derivante.

● Rischi connessi alla responsabilità di prodotto

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Eventuali difetti di progettazione e di produzione dei prodotti del Gruppo, anche imputabili a soggetti terzi quali fornitori ed installatori, potrebbero generare una responsabilità di prodotto nei confronti di soggetti terzi. Inoltre, qualora i prodotti risultassero difettosi, ovvero non rispondessero alle specifiche tecniche e di legge, il Gruppo, anche su richiesta dei propri clienti, potrebbe essere tenuto a ritirare tali prodotti dal mercato sostenendone i relativi costi. Per queste ragioni è stata impostata una copertura assicurativa centrata su polizze master, negoziate e contratte centralmente e polizze locali di primo rischio. Queste ultime garantiscono l'attivazione immediata della copertura che viene integrata dalle polizze master ove l'impatto del danno superi il massimale locale. Al fine di mitigare ulteriormente il rischio legato alla responsabilità di prodotto, nel corso degli ultimi anni il Gruppo ha significativamente incrementato i massimali delle polizze master e recall. Vengono, inoltre, effettuati accantonamenti in appositi fondi stimati dal management in base all'incidenza storica delle difettosità riscontrate e alle più recenti e stringenti esigenze generate dalla sottoscrizione di accordi commerciali con i clienti OEM.

● Rischi connessi alla tutela della proprietà intellettuale

Il Gruppo provvede regolarmente alla registrazione dei marchi, brevetti e altri diritti di proprietà intellettuale di cui è titolare ed alla protezione del proprio know-how industriale ai sensi della normativa applicabile, al fine di evitare il rischio di imitazione o di riproduzione dei prodotti da parte dei concorrenti o di terzi non autorizzati.

A tale riguardo, si segnala che il Gruppo opera in oltre 50 paesi del mondo e che una parte delle vendite dei prodotti del Gruppo ha luogo in paesi emergenti o in via di sviluppo, in cui potrebbero essere presenti forme di tutela non pienamente efficaci ovvero maggiori rischi di contraffazione dei prodotti. Pertanto, non è possibile eliminare il rischio di contraffazione dei prodotti e di contestazione dei marchi e brevetti da parte di terzi, né escludere che i terzi vengano a conoscenza del know-how o di segreti industriali o che i concorrenti riescano a sviluppare prodotti, know-how e tecnologie analoghe a quelle del Gruppo. Eventuali contraffazioni, contestazioni e/o controversie attive e passive in materia di tutela della proprietà intellettuale che vedessero il Gruppo soccombente potrebbero riflettersi negativamente sui suoi risultati economico-finanziari.

● Rischi connessi alla recuperabilità di attività immateriali, in particolare avviamento, partecipazioni ed imposte anticipate

Nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 risultano iscritte immobilizzazioni immateriali per complessivi Euro 51.065 migliaia, di cui Euro 6.932 migliaia relativi a costi di sviluppo, Euro 30.094 migliaia ad avviamento, Euro 14.039 migliaia a marchi e brevetti, oltre a crediti per imposte anticipate nette per complessivi Euro 10.538 migliaia. La recuperabilità di tali valori è legata al realizzarsi dei piani industriali futuri delle Cash Generating Unit di riferimento.

In particolare, il Gruppo ha attuato, nell'ambito della strategia di sviluppo, acquisizioni di società che hanno consentito di incrementare la presenza sul mercato e coglierne le opportunità di crescita. Con riferimento a tali investimenti, esplicitati in bilancio a titolo di avviamento, non sussiste la garanzia che il Gruppo sarà in grado di raggiungere i benefici inizialmente attesi da tali operazioni.

Analogamente, le partecipazioni in joint venture, consolidate secondo il metodo del patromonio netto, sono sottoposte ad impairment test in caso siano identificati trigger events che possano far presagire potenziali perdite di valore.

Il Gruppo monitora costantemente l'andamento delle performance rispetto ai piani previsti, ponendo in essere le necessarie azioni correttive qualora si evidenzino trend sfavorevoli che comportino, in sede di valutazione della congruità dei valori iscritti in bilancio, variazioni significative dei flussi di cassa attesi utilizzati per gli impairment test.

RISCHI FINANZIARI

TARIO E GLI ASSETTI PRO

● Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse associato sia alla disponibilità di cassa sia ai finanziamenti a medio lungo termine. L'esposizione è riferibile principalmente all'Area Euro. Per quanto riguarda l'esposizione al rischio di volatilità dei tassi di interesse si segnala che l'indebitamento finanziario verso le banche è regolato prevalentemente da tassi di interesse variabili. Pertanto, la gestione finanziaria del Gruppo rimane esposta alle fluttuazioni dei tassi di interesse, non avendo lo stesso, alla data del presente bilancio, sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei tassi di interesse sui finanziamenti contratti con le banche.

Il recente andamento economico-finanziario del Gruppo ha comportato una riduzione del merito del credito assegnato dagli istituti finanziari con conseguente limitazione all'accesso alle fonti di finanziamento, oltre ad incrementare gli oneri finanziari.

I rischi di tasso di interesse sono stati misurati attraverso la sensitivity analysis e sono stati analizzati i potenziali riflessi di oscillazione del tasso di interesse Euribor sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 con particolare riferimento alle disponibilità di cassa ed ai finanziamenti. La variazione in aumento di 50 basis point sull'Euribor, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto per il Gruppo un incremento degli oneri finanziari di Euro 341 migliaia a fronte di un incremento dei proventi finanziari pari a Euro 93 migliaia.

● Rischio di cambio

Il Gruppo commercializza parte della propria produzione e, seppur in misura assai ridotta, acquista alcuni componenti anche in Paesi che non aderiscono all'Area Euro. In relazione al rischio di cambio si segnala che l'ammontare dei saldi contabili espressi in valuta diversa da quella funzionale è da ritenersi non significativo rispetto al totale dei ricavi del Gruppo. Il Gruppo non ha sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei cambi e, in accordo con quella che è stata la politica del Gruppo stesso, fino a questo momento, non vengono sottoscritti strumenti finanziari derivati ai soli fini di negoziazione. Pertanto il Gruppo rimane esposto al rischio di cambio sui saldi delle attività e passività in valuta a fine anno.

● Rischio di prezzo

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello internazionale ed è pertanto esposto al normale rischio di oscillazione prezzi tipici del settore. La politica del Gruppo è quella di coprire, ove possibile, il rischio tramite impegni dei fornitori a medio periodo.

● Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali, dalle altre attività finanziarie e dalle garanzie, eventualmente, prestate dal Gruppo.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il Gruppo tratta abitualmente con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito. Detta verifica comprende anche valutazioni esterne quando disponibili. Per ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di vendita, rappresentativi della linea di credito massima, oltre la quale è richiesta l'approvazione della direzione. I limiti di credito vengono rivisti periodicamente e i clienti che non soddisfano le condizioni di affidabilità creditizia stabiliti dal Gruppo possono effettuare acquisti solo con pagamento anticipato. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato a cadenza quindicinale nel corso dell'esercizio, allo scopo di minimizzare l'esposizione al rischio di perdite. Infine, per quanto riguarda i clienti nuovi e non operanti in Paesi appartenenti all'Unione Europea, è generalmente utilizzata, ove possibile, la lettera di credito a garanzia del buon fine degli incassi.

La Società effettua cessioni di crediti di tipo pro-soluto.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative.

Altre attività finanziarie

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

Garanzie

Le politiche del Gruppo prevedono, in caso di necessità, il rilascio di garanzie finanziarie a favore delle società controllate, ma non a favore delle joint ventures. Al 31 dicembre 2018 il Gruppo non aveva in essere garanzie finanziarie di importo rilevante.

● Rischio di liquidità

TARIO E GLI ASSETTI PRO

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie.

In data 27 marzo 2017, per far fronte alla situazione economico-finanziaria ed ai diminuiti livelli di liquidità, come già evidenziato nella relazione finanziaria 2017, la Capogruppo ha sottoscritto un accordo di ottimizzazione della struttura finanziaria per l'intero Gruppo, le cui linee guida sono state sviluppate con il supporto dell'Advisor finanziario Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A.. In particolare, tale acccordo, riguarda l'intero indebitamento finanziario del Gruppo (i.e. quello rappresentato dalla componente obbligazionaria e quello rappresentato dalla componente bancaria) e prevede, tra l'altro:

  • (i) Lo spostamento della data di scadenza dell'indebitamento della Capogruppo firmataria dell'accordo al 2022;
  • (ii) Il riscadenzamento dell'indebitamento del Gruppo, sulla base di rate di rimborso di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Strategico;
  • (iii) La rimodulazione dei covenant finanziari in coerenza con le performance previste dal Piano Strategico;
  • (iv) Il mantenimento delle linee a breve termine in ammontare coerente con le necessità previste dal Piano Strategico.

I covenants finanziari previsti dall'Accordo di Ottimizzazione risultano rispettati alla data della presente relazione.

Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario

Nota metodologica

La Dichiarazione Non Finanziaria consolidata 2018 (di seguito anche la "Dichiarazione") del Gruppo Landi Renzo (di seguito anche il "Gruppo"), rendiconta ai diversi stakeholder di riferimento le novità, i progetti e i risultati conseguiti durante il 2018 in relazione alle performance economiche, sociali ed ambientali.

In linea con lo scorso anno, la Dichiarazione viene pubblicata con cadenza annuale ed è stata predisposta in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. 254/2016 (di seguito anche il "Decreto") e dai GRI- Sustainability Reporting Standards definiti nel 2016, (di seguito "GRI Standards"), secondo l'opzione "Core", che costituiscono ad oggi lo standard maggiormente diffuso a livello internazionale in tema di rendicontazione di sostenibilità.

Sulla base di quanto disposto dall'art. 2 del Decreto ("Ambito di applicazione"), la reportistica non finanziaria del Gruppo Landi Renzo ha natura obbligatoria, in quanto si assumono soddisfatti i "requisiti dimensionali" dei soggetti tenuti all'obbligo di pubblicazione della Dichiarazione Non Finanziaria.

La presente Dichiarazione è sottoposta alla revisione limitata di PricewaterhouseCoopers S.p.A. secondo i criteri indicati dal principio "International Standard on Assurance Engagements 3000 – Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board.

Il processo di redazione del documento, così come la definizione dei contenuti e la determinazione della materialità delle tematiche in esso trattate, si è basato sui principi previsti dalle Linee Guida GRI Standards 2016 e ha previsto il coinvolgimento dei responsabili di funzione aziendali (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Gli stakeholder e i temi rilevanti").

La rilevanza delle informazioni inserite nella Dichiarazione è stata definita tenendo in considerazione gli impatti e le responsabilità avvertite in ambito economico, sociale ed ambientale, il contesto normativo di riferimento e le specificità del settore in cui il Gruppo opera, nonché le esigenze e le aspettative degli stakeholder.

I dati e le informazioni inseriti nel documento si riferiscono all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 e, dove esplicitamente specificato, ad alcuni progetti significativi realizzati nei primi mesi del 2019.

Per fornire una rappresentazione puntuale delle performance di sostenibilità raggiunte, è stata privilegiata l'inclusione di grandezze misurabili direttamente, evitando il più possibile il ricorso a stime, le quali, laddove necessarie, si basano sulle migliori metodologie disponibili o su rilevazioni campionarie e il loro utilizzo è segnalato all'interno dei singoli indicatori.

Per consentire al lettore di valutare l'evoluzione delle performance di sostenibilità, le informazioni quantitative sono presentate lungo un arco temporale di tre anni, ad eccezione di alcuni dati presentati solo per il 2018.

Si precisa, a tal proposito, che i dati forniti per l'esercizio 2016 non sono stati oggetto di revisione da parte di società esterne.

Il perimetro di rendicontazione della presente Dichiarazione Non Finanziaria si riferisce a Landi Renzo S.p.A. (i cui dati e le informazioni risultano comprensivi anche alle società italiane AEB S.p.A. e Emmegas S.r.l., fuse per incorporazione nella capogruppo rispettivamente in data 21 dicembre 2017 e 30 ottobre 2018) e alle società consolidate con metodo integrale: controllata italiana (Lovato Gas S.p.A.) e società estere (Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., L.R. Pak (Pvt) Limited, Landi Renzo RO S.r.l., Landi Renzo USA Corporation, AEB America S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company e LR Industria e Comercio Ltda).

Rispetto al 2017, sono state escluse dal perimetro di rendicontazione le seguenti società: SAFE S.p.A. conferita in joint venture nella newco SAFE & CEC S.r.l. in data 29 dicembre 2017 e Eighteen Sound S.r.l. ceduta (insieme alla controllata Sound and Vision) in data 11 dicembre 2017.

In linea con l'anno passato, sono state escluse altresì le società Officine Lovato Private Limited e Landi International B.V., le quali sebbene consolidate integralmente, non risultano significative ai fini della rendicontazione non finanziaria, in quanto prive di personale. Ulteriori limitazioni rispetto a tale perimetro sono opportunamente indicate nel seguito della Dichiarazione. Di seguito si rappresentano le limitazioni di perimetro rispetto agli ambiti del Decreto.

Personale Diritti Sociale
HR SSL umani Ambiente Sociale Fornitori Corruzione
Società GRI Standard GRI Standard GRI Standard GRI Standard GRI Standard GRI Standard GRI Standard
Landi Renzo S.p.A. x x x x x x x
Lovato Gas S.p.A. x x x x x x x
AEB America S.r.l. (*) x x x x
Beijing Landi Renzo
Autogas System Co.
Ltd
(*) x x x x x
Landi Renzo USA
Corporation
x x x x x x
Landi Renzo Pars
Private Joint Stock
Company
(*) (*) x x x x
L.R. Pak (Pvt)
Limited
(*) x x x x x x
Industria e Comercio
Ltda
(*) x x x x x
Landi Renzo RO srl x x x x x x x
Landi Renzo Polska
Sp.Zo.O.LR
(*) x x x x x x
Officine Lovato
Private Limited
N/A N/A N/A N/A N/A N/A N/A
Landi International
B.V.
N/A N/A N/A N/A N/A N/A N/A

x: Informazione rendicontata

(*) Informazione parzialmente disponibile

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Lettera agli stakeholder

Convinti che la Responsabilità Sociale non sia solo un'attività accessoria, sin dalla prima edizione del Bilancio di Sostenibilità, abbiamo voluto trasmettere ai lettori il nostro impegno quotidiano nella creazione di valore, non solo per il Gruppo, ma anche per i nostri stakeholder e, in generale, per l'intera collettività.

Siamo gli attori principali nel mercato internazionale delle tecnologie che utilizzano CNG, LNG e GPL per permettere una mobilità sempre più ecologica e sempre più innovativa, vogliamo essere in grado di assicurare delle prospettive migliori alle generazioni future sia a livello sociale, che ambientale.

Nel 2018 il nostro commitment nel considerare la Sostenibilità come un vero e proprio pilastro strategico si è rafforzato ancora di più, ed abbiamo cercato di operare con la massima trasparenza e correttezza nei confronti di tutti i portatori di interesse con i quali il Gruppo interagisce, mantenendo un dialogo aperto e di collaborazione.

Alla base del successo del Gruppo ci sono le nostre persone, che lavorano ogni giorno per supportare i processi di crescita aziendale nel tempo. La creazione di un ambiente collaborativo e stimolante, capace di valorizzare le competenze individuali, rappresenta infatti uno dei principali elementi della nostra politica di gestione del personale.

La costante ricerca della qualità, che investe trasversalmente tutta la filiera delle attività del Gruppo, continua a rappresentare un asset imprescindibile per il nostro business. Il percorso verso "l'eccellenza della qualità" in Landi Renzo è infatti iniziato nel 1996, anno determinante per gettare le basi verso un'organizzazione costantemente impegnata nel miglioramento continuo, che ha portato il Gruppo Landi Renzo ad avere un ruolo di primaria importanza nel mercato automotive tramite solide collaborazioni con i costruttori di auto.

Consapevoli che le attività svolte dai fornitori ed i beni acquistati abbiano un impatto diretto sulla qualità offerta ai nostri clienti e sulla reputazione aziendale, l'attenzione agli aspetti qualitativi va ricercata altresì nella catena di fornitura. Per questo motivo abbiamo favorito il mantenimento di un parco fornitori per lo più italiani, caratterizzati da un'esperienza pluriennale nel settore ed un maggior livello di specializzazione.

La diffusione della mobilità sostenibile e lo sviluppo di soluzioni innovative, con impatti positivi sul miglioramento della qualità dell'aria e dell'ambiente, fin da sempre hanno rappresentato la nostra mission. In accordo con le necessità del contesto socio economico in cui operiamo, considerando i rischi e gli impatti ambientali derivanti dalla nostra attività, crediamo fermamente nel poter contribuire alla creazione di un mondo più pulito.

Nella convinzione che nel tempo si possa migliorare sempre di più, la Dichiarazione Non Finanziaria del Gruppo Landi Renzo rappresenta il rinnovo al nostro impegno per promuovere ogni giorno un business sostenibile, basato sul rispetto delle persone, del territorio, dell'ambiente e della comunità in cui operiamo.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Stefano Landi

L'Alternativa in movimento

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Oltre 60 anni di storia per costruire il futuro

La storia di Landi Renzo è la storia della mobilità sostenibile. Da oltre sessant'anni infatti il Gruppo lavora per un presente ed un futuro più ecologico. Un percorso di ricerca e di eccellenza produttiva mirato ad un unico obiettivo: progettare e realizzare soluzioni tecnologiche alternative che consentano la diffusione di veicoli alimentati a metano e GPL.

L'azienda reggiana nasce con il nome di Officine Meccaniche Renzo Landi nel 1954, ad opera di Renzo Landi e della moglie Giovannina Domenichini. Sfruttando il contesto economico di quegli anni, che vedeva l'Italia e in particolare l'Emilia favorevoli all'impiego del gas per autotrazione, la famiglia Landi costruisce una lunga storia di successi. Negli anni '90 Landi Renzo diventa un gruppo industriale e il processo di internazionalizzazione prosegue anche con il nuovo millennio, con l'apertura di diverse filiali all'estero. Il 26 giugno 2007 Landi Renzo S.p.A. entra a far parte del segmento STAR di Piazza Affari. Un passo significativo, con il quale l'azienda ha inteso dare nuovo slancio alla propria crescita. Allo stesso tempo la quotazione è garanzia di reputazione del Gruppo Landi Renzo sui mercati e nei rapporti con clienti e fornitori di alto livello. L'obiettivo è quello di accelerare il processo di sviluppo in un settore, quello delle energie alternative, che richiede ingenti investimenti nella ricerca, che rappresenta il principale driver di crescita e sviluppo.

Il percorso storico del Gruppo Landi Renzo

ANNI '50

Nel 1954 a Reggio Emilia Renzo Landi, insieme alla moglie Giovannina Domenichini, fonda Officine Meccaniche Renzo Landi: unica ditta costruttrice di miscelatori specifici per ogni tipo di veicolo.

ANNI '60

L'attività di vendita esterna si sviluppa in breve tempo su tutto il territorio nazionale e, tra il 1963 e il 1964, si registrano le prime esportazioni verso Giappone, Francia, Belgio e Olanda. Ben presto si aprono opportunità anche nei mercati dell'Europa orientale, dell'India e del Sud America.

ANNI '70-'80

Renzo Landi scompare prematuramente nel 1977. L'azienda continua l'attività, gestita dalla moglie e dal figlio Stefano il quale, nel 1987, diventa Amministratore Delegato della società, che assume la denominazione sociale di S.p.A.

ANNI '90

Landi Renzo diviene un Gruppo Industriale: nel 1993 assume il controllo della società Landi S.r.l. e di Eurogas Holding B.V., azienda olandese che opera nel settore.

Nasce nel 1999 la filiale polacca del Gruppo, Landi Renzo Polska S.p.Z.o.o. e l'anno successivo viene acquistata la società Med S.p.A. di Reggio Emilia.

2000-2007

Sono anni di grande espansione per il Gruppo. Nel 2001 viene acquisita la società Eurogas Utrecht B.V. da parte della controllata Landi International B.V., il processo di internazionalizzazione prosegue con

RELAZIONE SULLA GESTIONE

l'apertura di ulteriori filiali all'estero: in Brasile nel 2003, in Cina nel 2005 e in Pakistan nel 2006. Nello stesso anno nasce anche Landi Renzo Corporate University, polo di sviluppo delle risorse umane e diffusione della cultura della mobilità sostenibile.

Il Sistema Qualità Landi Renzo, già certificato ISO 9001 dal 1996 e ISO/TS 16949 dal 2001 (quest'ultima propria del settore Automotive), nel novembre 2006 estende alla Rete Italia i processi e le procedure ISO 9001 al fine di garantire gli standard qualitativi già adottati dall'azienda.

Nel 2007, a Teheran (Iran), viene inaugurata Landi Renzo Pars.

Il 26 Giugno 2007 Landi Renzo S.p.A. debutta al segmento STAR di piazza Affari.

2008-2016

Nell'ottobre del 2008 ha luogo l'acquisizione del terzo player a livello internazionale, Lovato Gas S.p.A..

Tra il 2010 ed il 2013 vengono acquisite AEB Technologies e l'americana Baytech, sempre nello stesso periodo vengono costituite ulteriori società controllate in Romania, Venezuela, Argentina, India e Stati Uniti.

A luglio 2012 entra a far parte del Gruppo SAFE S.p.A. e l'anno successivo Emmegas S.r.l.. Sempre nel 2013 viene inoltre costituita Eighteen Sound S.r.l., precedentemente inclusa in AEB Technologies. Inoltre, vengono costituite le Joint Venture indiana Krishna Landi Renzo India Private Limited Held e la uzbeka EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC..

Nel corso del 2014 nasce la società Safe Gas Pte. Ltd. in Singapore. Nello stesso anno, in occasione dell'evento organizzato per i festeggiamenti del 60° anniversario di Landi Renzo S.p.A., viene inaugurato il Nuovo Centro Ricerca e Sviluppo, che nel 2015 ha ottenuto il Premio Sviluppo Sostenibile.

Nel 2015 nasce Landi Renzo Argentina S.r.l. con sede a Buenos Aires.

2017-2018

Visto la crescente complessità del contesto economico finanziario internazionale nel quale il Gruppo si trova oggi ad operare e viste le sfide future che lo stesso dovrà affrontare nel suo percorso di crescita, è stato identificato un nuovo management team cha ha avviato un progetto orientato a migliorare l'efficienza nella gestione mediante l'identificazione di una serie di interventi volti a ridurre la struttura dei costi per allinearli alle best practice del settore Automotive.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un nuovo Amministratore Delegato, il Dott. Cristiano Musi che già ricopriva la carica di Direttore Generale, che vanta elevata professionalità e forti esperienze internazionali.

Nel corso del 2017 è stato completato un progetto di riorganizzazione della struttura organizzativa del Gruppo mirata ad una maggiore focalizzazione sul core business. In particolare è stato rivisto il processo organizzativo del settore Automotive con la finalità di integrare strategicamente la gestione delle diverse società Automotive del Gruppo e migliorarne l'efficienza, l'efficacia e la capacità di innovazione.

Con l'obiettivo di focalizzarsi sul rilancio delle attività core del Gruppo è stata ceduta la società Eighteen Sound S.r.l. ed è stata fusa per incorporazione la società AEB S.p.A. in Landi Renzo S.p.A.

Nella stessa direzione è stata costituita la join venture SAFE & CEC, tra la Landi Renzo S.p.A. e la società

americana Clean Energy Fuels Corporation, che darà il via alla nascita del secondo Gruppo del settore a livello globale, con un focus sui compressori per stazioni di metano per autotrazione e su Renewable Natural Gas.

Inoltre, in data 30 ottobre 2018, la società Emmegas S.r.l. viene fusa per incorporazione in Landi Renzo S.p.A.

Il Business di riferimento: l'eco-mobility

L'eco-mobility ha assunto negli ultimi anni una sempre maggiore importanza, GPL e metano restano le opzioni più diffuse nell'ambito delle soluzioni ecologiche per i trasporti. Queste tecnologie sono distintive del know-how aziendale del Gruppo Landi Renzo, caratterizzato dall'abbinamento tra ricerca ed eccellenza produttiva.

Il Gruppo Landi Renzo, infatti, possiede una consolidata esperienza nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi ecocompatibili di conversione a GPL e metano per autotrazione. Tali soluzioni sono progettate con il più alto livello di personalizzazione per adattarsi alle specifiche esigenze dei diversi modelli di veicolo, destinati ai due mercati di riferimento:

  • le case automobilistiche (OEM Original Equipment Manufacturers), con le quali sono attive partnership consolidate;
  • le società distributrici di gas e la rete di filiali, rivenditori, importatori indipendenti e officine installatrici (AM - After Market).

Il Gruppo ha raggiunto una posizione primaria a livello mondiale attraverso un'elevata attenzione all'ambiente, un continuo sviluppo tecnologico e qualitativo dei propri prodotti, un modello di business flessibile ed efficiente ed un costante ascolto alle esigenze del cliente e del mercato.

L'offerta del Gruppo Landi Renzo è composta da sistemi e componenti per la conversione di veicoli a gas, disponibili sia

Gli impianti a Gas Metano e GPL Landi Renzo utilizzano fonti energetiche a impatto ambientale ridotto rispetto ai combustibili tradizionali e contribuiscono così allo sviluppo di una mobilità ecologica, garantendo minori emissioni e vantaggi economici

per motori a benzina che per motori Diesel. Ogni prodotto è il risultato di studi approfonditi e ricerche in ambito tecnologico che, negli anni, hanno portato alla registrazione di numerosi brevetti. Le molteplici invenzioni del centro Ricerca e Sviluppo del Gruppo hanno segnato una decisa evoluzione nell'integrazione dei componenti all'interno dei veicoli, sia per quanto riguarda la meccanica che per quanto riguarda l'elettronica.

Aspetti distintivi del Gruppo Landi Renzo

Altri prodotti e mercati in cui opera il Gruppo

Oltre al settore Automotive, che rappresenta il core business, Landi Renzo opera anche su altri mercati. Attraverso la crescita per linee esterne, il Gruppo ha infatti acquisito negli anni significative competenze, soprattutto nei settori elettronico e meccanico, ma anche in quello dei dispositivi di sicurezza e del "Gas Distribution e Compressed Natural Gas".

Grazie al marchio MED Automotive, il Gruppo è in grado di offrire una vastissima gamma di dispositivi dedicati alla sicurezza e alla mobilità dei veicoli. Le principali linee di prodotto commercializzate con tale marchio sono:

  • Safety: sistemi di ausilio al parcheggio, Bluetooth, avvisatori autovelox;
  • Security: sistemi antifurto, telecomandi per apertura e chiusura delle porte, pager e loro accessori;
  • Mobility: sistemi telematici per la gestione di flotte veicoli.

SAFE S.p.A., oggi SAFE & CEC a seguito del conferimento in Joint Venture con Clean Energy Compression Ltd (oggi denominata "IMW Industries Ltd"), sviluppa e produce sistemi di distribuzione del gas naturale e compressori per la sua lavorazione sia nel settore dell'Oil & Gas che in quello del Biogas, commercializzando, quindi, sistemi ausiliari per le attività di lavorazione del gas dall'estrazione fino alla distribuzione e impianti per la trasformazione del biogas in biometano, da utilizzare nella rete pubblica. La produzione dei compressori per stazioni di rifornimento di metano e di Gas naturale rinnovabile risulta strategica in quanto anticipatrice delle dinamiche future del mercato e delle opportunità di sviluppo delle vendite dei sistemi di conversione per auto. La newco SAFE & CEC, frutto dall'accordo strategico tra Landi Renzo S.p.A. e Clean Energy Fuel Corporation, rappresenta di fatto il secondo gruppo del settore a livello globale in termini di volume di affari.

I marchi

Il Gruppo Landi Renzo presta particolare attenzione anche all'immagine dei propri marchi, sviluppata attraverso attività di marketing a livello internazionale e di comunicazione strategica diretta ai propri clienti ed agli utilizzatori finali. Il marchio identificativo del Gruppo Landi Renzo nasce nel 2015 per comunicare i valori comuni delle aziende che ne fanno parte: tensione all'Innovazione, Internazionalizzazione e Formazione continua.

I marchi del Gruppo Landi Renzo

Mission e vision

"Costruire un mondo più pulito e disegnare un futuro di migliore qualità per le prossime generazioni, osservando il più alto senso di responsabilità sociale verso il territorio, la società e l'ambiente nella diffusione della cultura della mobilità ecosostenibile."

Questa è la mission del Gruppo, che offre un contributo tangibile a questo ambizioso obiettivo: da oltre 60 anni il Gruppo Landi Renzo fornisce risposte concrete ed efficaci alle problematiche di sostenibilità ambientale.

Dai combustibili ecocompatibili tradizionali quali GPL e Metano, ai nuovi orizzonti dell'alimentazione ibrida-elettrica: il Gruppo investe costantemente in ricerca e progettazione di tecnologie all'avanguardia, per trasformare in realtà un progetto di futuro.

I valori

"Tecnologia, innovazione, rispetto per il pianeta e per l'essere umano sono i valori attraverso i quali, quotidianamente, trasformiamo il presente nel futuro che desideriamo."

Fin dalla sua nascita, il DNA del Gruppo si caratterizza per la profonda convinzione che le persone siano il valore fondamentale per il successo del Gruppo Landi Renzo nel mondo. Tale consapevolezza si riflette nella scelta dei valori che quotidianamente ispirano l'attività del Gruppo.

I valori del Gruppo Landi Renzo

Il contributo ecologico ed economico del gas per autotrazione

Come soluzione concreta alle problematiche ambientali, il Gruppo Landi Renzo offre tecnologie in grado di ridurre significativamente le emissioni di CO2, oltre che gli ossidi di azoto e le polveri sottili, soprattutto rispetto alle vetture diesel, maggiore causa dell'inquinamento atmosferico e dei conseguenti effetti sulla salute che ne derivano. L'utilizzo del metano e del GPL, infatti, ha notevoli vantaggi da molti punti di vista, sia rispetto alla benzina che al diesel.

Ad esempio per il metano, a parità di km percorsi, in Italia la spesa è oggi inferiore del 60% rispetto alla benzina. Tra tutti i combustibili fossili, la molecola del metano (CH4) è la più semplice e quella con il più alto tenore di idrogeno. Per questa ragione, a parità di energia prodotta, il metano produce il 20% in meno di CO2 rispetto alla benzina. Inoltre un'auto alimentata a metano ha tipicamente emissioni inferiori di ossidi d'azoto, monossido di carbonio e idrocarburi incombusti. Grazie alla migliore combustione, i veicoli alimentati a metano godono di un allungamento degli intervalli di cambio dell'olio fino a 40.000 km e non è raro trovare macchine circolanti a metano con alle spalle 350.000-400.000 km percorsi, in alcuni casi persino 500.000. Molti di questi vantaggi sono dovuti al fatto che il metano è un gas e si miscela molto meglio con l'aria in camera di combustione.

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2018 54 Prestazioni del tutto analoghe le troviamo anche nel GPL, con la sola eccezione della CO2 prodotta, superiore a quella del metano ma comunque inferiore di circa l'11% rispetto a quella della benzina. Inoltre, in quanto gas, metano e GPL non inquinano il suolo, l'acqua e le falde acquifere. Il GPL è un derivato della raffinazione del petrolio, di cui costituisce la frazione più leggera. In gran parte è costituito da propano, lo stesso con cui normalmente vengono caricati gli accendini, tanto che in molti casi si parla indifferentemente di Gas Propano Liquido. Alle normali temperature ambientali, il GPL si mantiene liquido se stoccato a pressione di poche atmosfere e, come tale, può essere trasportato facilmente all'interno di semplici serbatoi rinforzati in quantità analoghe a quelle della benzina. In Italia l'uso del GPL al posto della benzina garantisce un risparmio economico attorno al 60%.

Inoltre il Gruppo Landi Renzo ha avviato progetti nel campo dell'idrogeno, che rappresenta una ulteriore potenziale tecnologia pulita del futuro. L'idrogeno infatti è la naturale evoluzione per chi, come il Gruppo Landi Renzo, si è occupato per decenni di GPL e metano, poiché le sfide tecnologiche, pur non identiche, sono molto affini.

La Governancedella Sostenibilità

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Gli stakeholder di riferimento

Gli stakeholder e i temi rilevanti

Il Gruppo Landi Renzo ha da sempre considerato la Responsabilità Sociale come espressione concreta dei propri valori e parte integrante della sua mission e strategia di Gruppo, nonché la base sulla quale costruire la fiducia e la credibilità nei confronti degli stakeholder di riferimento.

Individuare e coinvolgere i soggetti, che possono essere influenzati o influenzare le attività del Gruppo, nelle varie fasi del processo ESG (Environmental, Social and Governance), nonché nell'ottica di una partecipazione diffusa, condivisa e di prossimità rispetto agli obiettivi di Responsabilità Sociale, rappresenta il pilastro per stabilire e mantenere relazioni mutualmente favorevoli, durature e basate sul dialogo continuo. Trasparenza, fiducia e consenso nelle decisioni sono infatti elementi cruciali per la creazione di valore condiviso e di lungo periodo.

A dimostrazione dell'impegno e dell'attenzione che il Gruppo ripone nell'ampio progetto di impresa sostenibile, nel 2018 è stata aggiornata l'analisi di materialità, già rivista nel 2017, al fine di indirizzare i contenuti della Dichiarazione Non Finanziaria coerentemente con la strategia di business, la mission, i valori aziendali e le priorità strategiche in ambito sociale e ambientale.

L'analisi di materialità del Gruppo, predisposta in coerenza con quanto richiesto dai GRI Standards Sustainability Reporting Guidelines, rispecchia sia gli aspetti rilevanti (materiali) per Landi Renzo che le considerazioni e le aspettative dei propri stakeholder. Oltre al top management, sono state infatti coinvolte le funzioni aziendali che quotidianamente intrattengono rapporti con gli stakeholder principali al fine di fornire il loro punto di vista.

Una tematica per essere considerata rilevante ("materiale") deve avere un impatto significativo sulle performance economiche, sociali e ambientali del Gruppo, tale da poter influenzare in modo significativo le valutazioni e le decisioni degli stakeholder.

Il processo di analisi si è sviluppato in due fasi:

  1. Individuazione dell'universo dei temi: individuazione delle tematiche potenzialmente materiali per Landi Renzo e i suoi stakeholder (effettuata attraverso un'analisi dei temi suggeriti dal GRI nel documento: "Sustainability Topics for Sectors: What do stakeholders want to know?", le conoscenze del settore e attività di media search) ed una successiva valutazione da parte del personale appartenente alle diverse direzioni aziendali per definire i temi più rilevanti da rendicontare all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.

I temi materiali individuati risultano essere in linea rispetto allo scorso anno.

  1. Prioritizzazione dei temi: valutazione delle tematiche in base alla loro rilevanza per il raggiungimento degli obiettivi aziendali (rilevanza interna) e per gli stakeholder (rilevanza esterna) in modo da determinare le tematiche che hanno un maggior livello di priorità.

La materialità del Gruppo Landi Renzo risultante dalla prioritizzazione delle tematiche è riportata nella seguente matrice che rappresenta le due dimensioni valutate:

Matrice di materialità

All'interno della matrice sono riportate tutte le tematiche materiali per il Gruppo Landi Renzo. In alto a destra vengono riportate le tematiche che hanno maggior rilevanza sia per Landi Renzo sia per gli stakeholder e sono: Salute e sicurezza sul lavoro; affidabilità e sicurezza dei prodotti e servizi offerti; Pari opportunità / Diversità ed inclusione e Leadership di settore.

Si evidenzia inoltre che nella definizione dei temi materiali i seguenti aspetti sono considerati precondizioni per operare e sono pertanto valutati come molto rilevanti sia per il Gruppo Landi Renzo che per gli stakeholder:

  • a) creazione e distribuzione di valore sostenibile nel tempo;
  • b) sistema di governance trasparente ed efficace a supporto del business;
  • c) attenzione costante al rispetto della legge nello svolgimento delle proprie attività.

I temi dei diritti umani, dell'etica nella selezione dei fornitori e della lotta contro la corruzione attiva e passiva, pur non rientrando nell'analisi di materialità, sono considerati rilevanti ai fini del D.Lgs 254/2016 e pertanto vengono rendicontati nel documento.

Di seguito è stato riportato il prospetto di correlazione tra gli Aspetti del Decreto, i temi rilevanti e gli indicatori previsti dai GRI Standards Sustainability Reporting Guidelines. Le tematiche individuate come maggiormente rilevanti sono rendicontate all'interno delle specifiche sezioni della Dichiarazione.

Aspetti del
D.Lgs.
254/2016
Tema materiale Aspetti del GRI
Standards 2016
Riferimento al paragrafo e rimandi ai
relativi documenti
Personale Compliance e gestione Key impacts, risks and
I principali rischi di natura non
dei rischi opportunities (102-15) finanziaria
Personale Politiche praticate e
modalità di gestione
dei rischi individuati
Management Approach
(103)

Turnover

Relazioni sindacali e tutela
dell'occupazione

Diritti umani, diversità a pari opportunità

Formazione

Valutazione del personale e sviluppo
professionale

Compensation e benefit

Tutela della salute e sicurezza sul lavoro
Personale Salute e sicurezza
sul lavoro
Occupational Health and
Safety (403-2)

Tutela della Salute e Sicurezza sul lavoro.
Personale Valorizzazione
professionale,
formazione e
sviluppo delle
competenze
Training and education
(404-1;404-3)

Formazione;

Valutazione del personale e sviluppo
professionale
Personale Pari
opportunità/Divers
ità e inclusione
Diversity and equal
opportunity (102-8; 102-
22; 405-1)

La Corporate Governance

Composizione e gestione del personale

Diritti umani, diversità e Pari
Opportunità

Relazione sul Governo Societario e gli
Assetti Proprietari
Personale Dialogo con le
rappresentanze
sindacali
Labor/ Management
Relations (402-1)
General disclosures (102-
41)

Relazioni sindacali e tutela
dell'occupazione
Personale Tutela
dell'occupazione
Employment (401-1),
Labor/ Management
Relations (402-1)

Composizione e gestione del personale

Turnover

Relazioni sindacali e tutela
dell'occupazione
Personale Politiche di
remunerazione e
incentivi
Market presence (202-1)
Employment (401-2)
General disclosures (102-
35)

Relazione sul Governo Societario e gli
Assetti Proprietari

Compensation e benefit
Diritti Umani Compliance e gestione
dei rischi
Key impacts, risks and
opportunities (102-15)

I principali rischi di natura non
finanziaria
Diritti Umani Politiche praticate e
modalità di gestione
dei rischi individuati
Management Approach
(103)

Diritti umani, diversità e pari opportunità
Diritti Umani - Non-discrimination (406-
1)

Diritti umani, diversità e pari opportunità
Sociale Compliance e
gestione dei rischi
Key impacts, risks and
opportunities (102-15)

La costante attenzione alla qualità (Salute
e sicurezza dei consumatori)
Sociale Politiche praticate e
modalità di gestione
dei rischi individuati
Management Approach
(103)

La costante attenzione alla qualità

I rapporti con i clienti: canali di contatto,
monitoraggio della soddisfazione e
formazione
Sociale Qualità, affidabilità
e sicurezza dei
prodotti e servizi
offerti
Customer Health and
Safety (416-1;416-2)
Marketing and Labeling
(417-2)

La costante attenzione alla qualità
Sociale Innovazione
tecnologica di
processo e/o di
prodotto
(*)
L'innovazione la ricerca e sviluppo: un
modello di eccellenza
Sociale Ascolto e
soddisfazione del
cliente
General disclosures (102-
43;102-44)
Customer Health and
Safety (416-1;416-2)
Customer Privacy (418-
1)

I rapporti con i client: canali di contatto,
monitoraggio della soddisfazione e
formazione

La costante attenzione alla qualità
Sociale Dialogo e
coinvolgimento
attivo con le
Istituzioni
(*)
Il dialogo con gli enti e le istituzioni e la
partecipazione attiva allo sviluppo
sostenibile
Sociale Consolidamento
della leadership di
settore /
(*)
Il Gruppo Landi Renzo nel mondo

Altri prodotti e mercati in cui opera il
Gruppo
Espansione in
mercati
internazionali
Sostegno della Procurement Practices
(204-1)

I fornitori

Il dialogo con gli enti e le istituzioni e la
Sociale collettività General disclosures (102- partecipazione attiva allo sviluppo
14;102-44) sostenibile
Sociale (Catena Compliance e gestione Key impacts, risks and
I principali rischi di natura non
di fornitura) dei rischi opportunities (102-15) finanziaria
Sociale (Catena
di fornitura)
Politiche praticate e
modalità di gestione
dei rischi individuati
Management Approach
(103)

I fornitori
Procurement Practices
Sociale (Catena Valorizzazione dei (204-1)
I fornitori
di fornitura) fornitori locali General disclosures (102-
La valorizzazione dell'economia locale.
09)
Ambiente Compliance e gestione Key impacts, risks and
I principali rischi di natura non
dei rischi opportunities (102-15) finanziaria
Politiche praticate e Management Approach
La politica i il sistema di gestione
Ambiente modalità di gestione (103) ambientale
dei rischi individuati
Performance ambientali
Tutela
dell'ambiente sia in Energy (302-1),
Performance ambientali
termini di utilizzo Emissions (305-1; 305-2;
Ambiente efficiente delle 305-4; 305-7),
risorse che di Water (303-1)
riduzione delle Effluents and Waste
emissioni in (306-2)
atmosfera

Il contributo ecologico ed economico del
Ambiente Offerta di prodotti (*) gas per autotrazione
eco-efficienti
L'innovazione e la Ricerca e sviluppo: un
modello di eccellenza
Lotta alla Compliance e gestione
dei rischi
Key impacts, risks and I principali rischi di natura non
corruzione Politiche praticate e opportunities (102-15) finanziaria
Lotta alla modalità di gestione Management Approach
La Coporate Governance
corruzione dei rischi individuati (103)
Lotta alla
corruzione - Anti-corruption (205-3)
La Coporate Governance

* Riguardo alla tematica in oggetto (non direttamente collegata ad un Aspetto previsto dalle Linee guida GRI Standards), Landi Renzo riporta nel documento l'approccio di gestione adottato.

I principali rischi di natura non finanziaria

Oltre ai rischi descritti all'interno della Relazione Finanziaria Annuale, nel paragrafo "Altre informazioni", l'attività svolta dal Gruppo è esposta a rischi di carattere non finanziario riconducibili principalmente agli ambiti Salute e Sicurezza dei dipendenti, gestione del personale, tutela dell'ambiente, corruzione, diritti umani e catena di fornitura. La valutazione di questi rischi è stata effettuata, per quanto riguarda tutti gli aspetti coperti dalle certificazioni sui sistemi di gestione adottati, come attività preliminare all'adozione di tali sistemi di gestione mentre, per gli altri aspetti non coperti da sistemi di gestione certificati, i rischi sono stati individuati considerando le attività tipiche del business in cui il Gruppo opera e le caratteristiche del mercato di riferimento. Nei capitoli successivi, oltre ad un approfondimento su detti rischi, che qui vengono presentati in una panoramica generale, saranno riportate le politiche e le attività adottate dal Gruppo per gestirli.

Salute e Sicurezza sul Lavoro

I rischi principali sono legati ai lavoratori impegnati in attività produttive, in quanto esposti ai rischi professionali tipici dovuti all'attività di lavoro nelle aziende metalmeccaniche ed in particolare nei processi di progettazione, sviluppo e produzione di regolatori di pressione, valvole, dispositivi elettronici ed accessori per sistemi di alimentazione a gas per motori a combustione interna. Tali rischi sono costituiti nello specifico da rischi meccanici, chimici, rischi da movimentazione manuale dei carichi e tutti quei rischi derivanti da lavorazioni con apparecchiature e prove elettroniche. L'analisi degli indici infortunistici 2018 evidenzia che la maggiore esposizione è data da attività collegabili direttamente alla movimentazione merci e ad assemblaggio e collaudo. Il risultato complessivo degli indici risulta essere inferiore alla media nazionale del settore metalmeccanico di riferimento.

A presidio di tali rischi, infatti, la società Landi Renzo S.p.A. ha adottato una Politica ed un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) in conformità ai requisiti richiesti dalla norma OHSAS 18001:2007 (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "La tutela della salute e sicurezza").

Gestione del personale

Landi Renzo è molto attento ad evitare possibili rischi che possono presentarsi nelle fasi di selezione del personale, come la mancata trasparenza nel processo di individuazione del candidato, l'assenza di requisiti idonei della risorsa selezionata, la valutazione non oggettiva delle competenze, l'inquadramento di ingresso (ruolo e retribuzione) non coerente rispetto alle competenze ed esperienze possedute dal candidato e la discriminazione. Ulteriori rischi possono risiedere nell'inadeguatezza qualitativa e quantitativa del capitale umano rispetto al modello di funzionamento e all'evoluzione delle esigenze strategiche di business e nella scarsa o inadeguata attività formativa. Infine, una particolare attenzione viene sempre dedicata al tema delle relazioni con i propri dipendenti e con i sindacati. Questo, al fine di minimizzare il rischio di danni causati ai dipendenti coinvolti dalle necessarie attività di ristrutturazione che hanno riguardato il Gruppo fino lo scorso anno.

Tutela dell'ambiente

I principali rischi ambientali per il Gruppo sono legati alle attività tipiche di un'azienda metalmeccanica a basso impatto ambientale e sono:

  • emissione in atmosfera da traffico esterno, da impianti produttivi e termici, sostanze inquinanti per l'ozono e sostanze ad effetto serra;
  • consumi elettrici, di metano, di acqua da pozzo e da acquedotto o di altri materiali;
  • inquinamento acustico provocato dal traffico veicolare e dagli impianti produttivi.

Tutti i pericoli e i rischi per l'ambiente sono stati individuati e valutati secondo le norme di legge e sono state implementate tutte le attività tecniche e organizzative di prevenzione e protezione.

A seguito della valutazione, non sono emersi rischi significativi di sversamento o non corretta gestione dei rifiuti speciali.

Inoltre nessuna attività di verifica condotta nel corso del 2018, quale parte del Piano di Audit 2018-2019, ha infatti evidenziato specifici rilievi su tematiche di carattere socio-ambientale.

A presidio di tali rischi, Landi Renzo S.p.A., già nel luglio 2013, si è dotata di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) conforme ai requisiti previsti dalla nuova norma UNI EN ISO 14001:2015 che garantisce la costante attenzione alle performance ambientali e contribuisce a rendere più efficiente l'utilizzo delle risorse (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "La politica e il sistema di gestione ambientale").

Corruzione

La società opera in Paesi che presentano un rischio di corruzione medio/alto (Italia, Brasile e Romania) o alto (Cina, India, Iran, Argentina, Pakistan e Algeria). Tale rischio si riferisce principalmente alla corruzione tra privati, poiché il Gruppo non è solito intrattenere rapporti con controparti commerciali "pubbliche" (P.A. o aziende controllate dalla P.A.), ovvero con la P.A. in qualità di soggetto regolatore. Il profilo di rischio maggiore in tal senso è insito nelle attività di SAFE S.p.A. (ad oggi conferita in joint venture nella newco SAFE & CEC) la quale svolge il proprio business anche tramite la partecipazione a gare di appalto. A presidio di tale rischio, la Società Landi Renzo S.p.A. ha istituito un processo di whistleblowing attivando e mettendo a disposizione a tutti i destinatari del Modello 231 un canale di posta elettronica ad hoc, quale strumento di segnalazione di condotte illecite o di violazioni del Modello stesso. Tale canale garantisce la riservatezza dell'identità del segnalante nelle attività di gestione della segnalazione (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Modello Organizzativo ex Decreto Legislativo 231/2001, Codice Etico e lotta alla corruzione").

Diritti umani

Alcune aree geografiche, dove il Gruppo è presente con le proprie attività produttive, potrebbero presentare potenziali rischi di violazione dei diritti umani, quali lo sfruttamento del lavoro minorile, del lavoro forzato, la violazione dei diritti dei lavoratori e, in generale, della persona.

Tali attività sono opportunamente presidiate dalle politiche e dalle procedure aziendali, in particolare, i Paesi che presentano rischi potenziali maggiori sono India, Cina, Iran, Pakistan e Brasile. In altri Paesi, come la Polonia, è stata adottata una linea telefonica dedicata a qualsiasi segnalazione da parte del personale.

A tali presidi di controllo si affianca l'attività dell'Organismo di Vigilanza, il quale ha istituito lo specifico canale di whistleblowing (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Diritti Umani, diversità e pari opportunità").

Catena della fornitura

I principali rischi di carattere ambientale lungo la catena di fornitura del Gruppo, con particolare riferimento ai fornitori diretti di materiali, sono i rischi legati all'inquinamento del suolo e dell'acqua per il non corretto smaltimento di acque e liquidi per il raffreddamento e la manutenzione delle macchine nonché l'inquinamento atmosferico a causa del deposito a cielo aperto di materie prime per la produzione di acciai e dei fumi provocati dalle lavorazioni di materie plastiche e ferrose. Da un punto di vista sociale e di rispetto dei diritti umani, essendo la maggior parte dei fornitori del Gruppo operativa in Italia ed in Europa, i rischi si riferiscono al mancato rispetto, da parte dei fornitori, delle normative di riferimento.

Al fine di mitigare tali rischi il Gruppo si è dotato di specifici presidi di controllo lungo la catena di fornitura (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Fornitori").

RELAZIONE SULLA GESTIONE

La Corporate Governance

La Governance aziendale rappresenta l'insieme di strumenti, regole e meccanismi finalizzati ad una più efficace realizzazione dei processi decisionali dell'organizzazione nell'interesse di tutti gli stakeholder del Gruppo. La capogruppo Landi Renzo S.p.A. aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato nel mese di luglio 2018. Il sistema di amministrazione adottato è quello tradizionale, fondato sulla presenza di tre organi: l'Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo sociale preposto all'amministrazione della Società e possiede i poteri allo stesso assegnati dalla normativa e dallo statuto. Esso si organizza e opera in modo da garantire un effettivo ed efficace svolgimento delle proprie funzioni. I consiglieri agiscono e deliberano, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti e riferiscono sulla gestione in occasione dell'Assemblea degli azionisti. Lo statuto della Società, in tema di nomina e sostituzione del Consiglio di Amministrazione e/o dei suoi membri, prevede che all'elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione si proceda sulla base di liste di candidati secondo le modalità indicate con maggiore dettaglio nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari (allegato al presente documento) e nel rispetto della disciplina vigente inerente l'equilibrio tra generi. L'Assemblea degli azionisti, in data 29 aprile 2016, ha nominato il Consiglio di Amministrazione fissando in otto il numero dei consiglieri, i quali resteranno in carica sino all'approvazione del bilancio del 31 dicembre 2018. In data 28 aprile 2017 l'assemblea degli azionisti ha deliberato l'aumento del numero dei consiglieri di amministrazione da otto a nove. In data 17 ottobre 2017, su proposta del Consiglio di Amministrazione, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato la proposta di riduzione dei componenti Consiglio di Amministrazione da nove a otto membri a seguito delle dimissioni rassegnate dall'Ing. Claudio Carnevale nel luglio 2017. In data 28 aprile 2017 il Consiglio di Amministrazione ha nominato come Amministratore Delegato l'allora Direttore Generale Cristiano Musi.

Comitati interni al Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione non ha costituito al suo interno comitati diversi da quelli previsti dal Codice di Autodisciplina, salvo il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, al fine di ottemperare alle previsioni di cui al Regolamento Parti Correlate.

La Società non ha costituito alcun comitato che svolga le funzioni di due o più dei comitati previsti dal Codice di Autodisciplina, né ha riservato tali funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, sotto il coordinamento del Presidente, o ripartito le stesse in modo difforme rispetto a quanto stabilito dal Codice di Autodisciplina.

I comitati interni al Consiglio di Amministrazioni sono i seguenti:

Il Comitato per la remunerazione ha il compito di formulare proposte al Consiglio di Amministrazione, in assenza dei diretti interessati quando questi facciano parte del Comitato, in merito alla remunerazione dell'Amministratore Delegato e di quegli amministratori che ricoprono particolari cariche nonché valuta periodicamente i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, vigilando sulla loro applicazione e formulando raccomandazioni generali in materia. Il Comitato per la remunerazione risulta composto da tre consiglieri, nelle persone dei Signori Ivano Accorsi, in qualità di Presidente, e Sara Fornasiero, entrambi amministratori non esecutivi e indipendenti, nonché del Sig. Angelo Iori, amministratore non esecutivo. Tutti i membri possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria. Per quanto riguarda il processo di determinazione della remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione si prevede che venga attribuito, da parte dell'Assemblea, per il periodo di durata del mandato, un emolumento che può essere formato da una parte fissa e una variabile commisurata al raggiungimento di determinati obiettivi e/o ai risultati economici conseguiti dalla Società. Il Regolamento di Borsa, ai fini dell'ottenimento della qualifica di STAR, richiede infatti che il Comitato per la remunerazione abbia previsto che una parte significativa della remunerazione degli amministratori esecutivi e degli alti dirigenti abbia natura incentivante.

Per ogni informazione riguardante la politica generale per la remunerazione, i piani di remunerazione basati su azioni, la remunerazione degli amministratori esecutivi, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche e degli amministratori non esecutivi si rinvia alla relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico.

  • Il Comitato Controllo e Rischi assicura che le valutazioni e decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, all'approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrali ed ai rapporti tra l'Emittente ed il revisore esterno, siano supportate da un'adeguata attività istruttoria. A tal fine, tale Comitato risulta composto da tre consiglieri con adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria, nelle persone dei Signori Sara Fornasiero, in qualità di Presidente, e Ivano Accorsi, entrambi amministratori non esecutivi e indipendenti, nonché del Sig. Angelo Iori, amministratore non esecutivo.
  • Il Comitato per le operazioni con Parti Correlate ha l'onere di garantire la correttezza sostanziale dell'operatività con parti correlate, tramite il rilascio di un parere sull'interesse della società al compimento di una specifica operazione, nonché sulla convenienza e correttezza delle relative condizioni. Tale comitato è composto da due Amministratori indipendenti, Sara Fornasiero e Ivano Accorsi.

Collegio Sindacale

I componenti del Collegio Sindacale sono scelti tra coloro che sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza previsti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari. Il Collegio Sindacale della Società, nominato dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2016, verrà a scadenza con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa corretta e coerente con gli obiettivi prefissati. Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha individuato la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio lungo periodo dell'attività della Società.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre definito, con l'assistenza del Comitato Controllo Rischi, le linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, identificano il sistema stesso come un processo trasversale ed integrato a tutte le attività aziendali che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise Risk Management (ERM).

Questo sistema ha come finalità quella di aiutare il Gruppo a realizzare i propri obiettivi di performance e redditività, ad ottenere informazioni economico-finanziarie affidabili e ad assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni reputazionali e perdite economiche. In questo processo assume particolare importanza l'identificazione degli obiettivi aziendali e la classificazione ed il controllo dei rischi ad essi connessi, mediante l'implementazione di azioni specifiche finalizzate al loro contenimento.

I rischi aziendali, oltre ai rischi strategici, possono avere diversa natura: di carattere operativo (legati all'efficacia e all'efficienza delle operations aziendali), di reporting (legati all'affidabilità delle informazioni economico-finanziarie) e, infine, di compliance (relativi all'osservanza delle leggi e regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e/o perdite economiche). A fronte di ciò, la Funzione di Internal Audit ha condotto per le società italiane una mappatura dei rischi, in seguito sottoposta alla valutazione dell'Organismo di Vigilanza, del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione. Sulla base di detta mappatura ed in base alla valutazione del livello del rischio nella stessa rappresentato, la Funzione di Internal Audit effettua specifiche attività di verifica (identificate all'interno di un piano triennale) e riporta le evidenze delle stesse as needed al Comitato Controllo e Rischi e all'Organismo di Vigilanza, trimestralmente al Collegio Sindacale ed annualmente al Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione valuta annualmente l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e l'adeguatezza dello stesso rispetto alle caratteristiche dell'impresa sulla base delle informazioni e delle evidenze ricevute con il supporto dell'attività istruttoria svolta dal Comitato Controllo Rischi, dal Responsabile della funzione di Internal Audit e dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.

Modello Organizzativo ex Decreto Legislativo 231/2001, Codice Etico e lotta alla corruzione

Il Consiglio di Amministrazione della Landi Renzo S.p.A. ha approvato il proprio "Modello di organizzazione, gestione e controllo" ai sensi del D. Lgs. 231/2001 in data 20 marzo 2008. Il Modello, redatto in base alle linee guida emanate da Confindustria e nel rispetto della giurisprudenza in materia, delinea una serie di norme di comportamento, di procedure e di attività di controllo, nonché un sistema di poteri e deleghe, finalizzate a prevenire la commissione dei reati espressamente previsti dal D. Lgs. 231/2001.

Dopo la prima adozione e successivi aggiornamenti (cfr. infra), su proposta dell'Organismo di Vigilanza, è di prossimo avvio una revisione del Modello di Organizzazione e Gestione in modo da mantenere nel tempo requisiti di solidità e funzionalità alla luce delle mutevoli condizioni operative del Gruppo e delle più recenti normative vigenti. A seguito della sua adozione nel 2008, il Modello è stato aggiornato nel corso del 2012 al fine di includere, tra i presupposti della responsabilità amministrativa ex D. Lgs. 231/2001, i reati ambientali. Nel 2013 è stato ulteriormente aggiornato a seguito dell'entrata in vigore della Legge 190/2012 ("Disposizioni per la repressione della corruzione"). Infine nel 2015 è stato integrato con l'obiettivo di recepire la nuova figura delittuosa dell'autoriciclaggio (art. 648-ter c.p.). Il Modello Organizzativo è stato pubblicato e comunicato a tutto il personale, terzi collaboratori, clienti, fornitori e partner.

Riguardo il sistema di whistleblowing, in ottemperanza alla legge 179 del 30 novembre 2017 - "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato"- e tenendo conto di quanto previsto dagli standard ISO 37001 "Anti Bribery Management System" (in linea con le best practice esistenti in ambito nazionale e interazionale), è stata attivata una casella di posta elettronica dedicata, comunicata a tutti i destinatari del Modello e visibile nella sezione Investor Relations del sito www.landirenzogroup.com. Tale canale consente a tutti i dipendenti e collaboratori di scrivere ed effettuare segnalazioni, in maniera anonima, direttamente all'Organismo di Vigilanza, incentivando il ricorso allo strumento della denuncia di condotte illecite o di violazioni del Modello 231.

Nel corso dell'esercizio non sono pervenute segnalazioni riguardo comportamenti non conformi ovvero violazioni del Codice Etico.

Al fine di garantire la corretta implementazione del Modello, è stato istituito un Organismo di Vigilanza (OdV), attualmente costituito dai Signori Jean-Paule Castagno, Sara Fornasiero e Domenico Sardano, i quali sono stati nominati per tale incarico fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

L'OdV trasmette al Consiglio di Amministrazione, con cadenza semestrale, un rapporto scritto sull'attuazione ed effettiva conoscenza del Modello 231 all'interno di ogni comparto aziendale. L'implementazione di adeguati flussi informativi periodici e/o occasionali verso l'OdV costituisce un ulteriore importante strumento a supporto dell'assolvimento dei compiti di monitoraggio attribuiti dalla legge alla competenza dell'OdV e, pertanto, dell'efficacia "esimente" del Modello stesso.

Nel mese di Luglio, si è chiusa la fase di vacatio della funzione di Internal Audit con la nomina di Filippo Alliney quale nuovo Responsabile della funzione Internal Audit. Il Responsabile, sulla base dell'attività di mappatura dei rischi condotta, ha elaborato e presentato al Consiglio di Amministrazione e all'OdV il nuovo Piano di Audit avviando tempestivamente le prime attività di verifica.

Dall'esame dell'informativa eventualmente pervenuta dai responsabili delle diverse aree aziendali e/o autonomamente acquisita con il supporto pro tempore della funzione di Internal Audit, non sono emersi fatti censurabili o violazioni del Modello, né si è venuti a conoscenza di atti o condotte che comportino una violazione delle disposizioni contenute nel D. Lgs. 231/2001.

Rispetto al tema corruzione, tutte le divisioni interne operanti in Italia sono state sottoposte a valutazione sul rischio di corruzione e pertanto incluse nell'attività di mappatura dei rischi condotta dalla Funzione di Internal Audit. Nel corso del prossimo triennio, l'obiettivo sarà quello di estendere tale mappatura anche alle sedi e società estere del Gruppo.

Sempre nell'ambito delle attività volte ad implementare il Modello, il Consiglio di Amministrazione ha adottato il Codice Etico del Gruppo Landi Renzo che definisce principi e valori fondanti del modo di fare impresa, nonché regole di comportamento e norme di attuazione in relazione a tali principi. Il Codice Etico, vincolante per i comportamenti di tutti i collaboratori del Gruppo, è stato rivisto nel 2015 nell'ambito del progetto di aggiornamento del Modello 231 a seguito dell'introduzione del reato di autoriciclaggio ed è tutt'ora in corso di aggiornamento per quanto riguarda il reato di Corruzione attiva e passiva. Alla totalità dei soggetti c.d. "apicali", cui si è opportunamente dato maggior rilievo e priorità, è stata erogata adeguata formazione tramite apposite sessioni in aula. Agli altri dipendenti del gruppo è stato inviato per e-mail il Codice Etico insieme ad un riassunto sui principi generali del Decreto. Ad ogni aggiornamento del Codice Etico il presidente invia una e-mail a tutti i dipendenti contente l'aggiornamento. Si segnala inoltre che è attivo il relativo corso di formazione in modalità e-learning che è parte integrante del programma riservato ai nuovi assunti. Si segnala infine che nel 2018 non si sono riscontrati episodi di corruzione.

La PerformanceSociale

Le risorse umane

Per il Gruppo Landi Renzo le persone rappresentano un pilastro fondamentale al fine di supportare i processi di crescita aziendale nel tempo. La creazione di un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante, capace di valorizzare le competenze individuali e favorire allo stesso tempo la formazione, rappresenta uno dei principali elementi della modalità di gestione del personale. Per questo motivo, la società è impegnata ad incoraggiare il rispetto dei valori aziendali, che orientano verso relazioni improntate alla correttezza e trasparenza nei rapporti, all'imparzialità e all'onestà.

Composizione e gestione del personale

Le persone del Gruppo Landi Renzo sono dinamiche, intraprendenti e costantemente impegnate a perseguire l'innovazione: è grazie al loro impegno e alla loro competenza che si devono i risultati ed i successi conseguiti dal Gruppo negli anni. A fine 2018 il Gruppo Landi Renzo impiega 494 persone (considerando che i dipendenti delle società Emmegas S.r.l. e AEB S.p.A. rientrano, per fusione, all'interno dell'organico di Landi Renzo S.p.A.). Nel corso dell'anno 2018 i dipendenti del Gruppo sono stati in media superiori a 500 persone. Nel 2018 è stato fatto maggiore ricorso alla somministrazione, per lo più in ambito produttivo, al fine di garantire i volumi produttivi richiesti dai clienti. La sensibile riduzione del numero di dipendenti rispetto al 2017 (44% circa) va letta anche alla luce delle variazioni di perimetro di rendicontazione intervenute nel corso dell'esercizio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Nota Metodologica").

DIPENDENTI
DEL
GRUPPO
PER
2016 2017 2018
REGIONE GEOGRAFICA E GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Italia 374 225 599 326 217 543 182 141 323
Europa (esclusa Italia)* 59 19 78 60 19 79 71 23 94
Asia** 49 10 59 39 9 48 31 8 39
America*** 27 18 45 29 11 40 23 15 38
Totale 509 272 781 454 256 710 307 187 494
* Polonia e Romania
** Pakistan, Iran e Cina
***Argentina, Usa e Brasile

Numero di dipendenti per regione geografica e genere

FORZA LAVORO PER GENERE – 2016 2017 2018
DIPENDENTI E COLLABORATORI Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dipendenti 509 272 781 454 256 710 307 187 494
Somministrati* 55 51 106 70 62 132 149 42 191
Altre tipologie contrattuali* 1 0 1 3 0 3 2 0 2
Totale 565 323 888 527 318 845 458 229 687
* Dato 2018 non disponibile per il Brasile

Numero di dipendenti e collaboratori per genere

Nonostante la riduzione di organico, circa il 79% dei dipendenti è assunto con contratto a tempo indeterminato, valore in lieve calo rispetto agli anni precedenti. L'anzianità aziendale media, nel 2018, risulta essere pari a 10,26 anni.

DIPENDENTI
PER
TIPOLOGIA
2016 2017 2018
CONTRATTUALE E GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Tempo indeterminato 434 251 685 381 235 616 229 159 388
Tempo determinato 75 21 96 73 21 94 78 28 106
Totale 509 272 781 454 256 710 307 187 494
Contratti trasformati a tempo indeterminato
*
1 0 1 1 0 1 4 0 4
* Dato 2018 non disponibile per il Brasile

Numero di dipendenti per tipologia contrattuale e genere

In termini di composizione del personale dipendente, gli impiegati continuano a rappresentare la categoria professionale prevalente, attestandosi al 45% circa del totale, seguiti dagli operai (circa il 41%).

Numero di dipendenti per categoria professionale e genere

DIPENDENTI
PER
CATEGORIA
2016 2017 2018
PROFESSIONALE E GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 18 0 18 16 1 17 10 1 11
Quadri 68 10 78 63 9 72 48 9 57
Impiegati 271 118 389 240 103 343 141 83 224
Operai 152 144 296 135 143 278 108 94 202
Totale 509 272 781 454 256 710 307 187 494
DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO 2016 2017 2018
E GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Laurea triennale/Laurea specialistica 171 58 229 150 53 203 94 46 140
Diploma di scuola media
superiore/Qualifica 223 104 327 202 94 296 134 65 199
Licenza media 115 110 225 102 109 211 79 76 155
Totale 509 272 781 454 256 710 307 187 494

Percentuale di dipendenti per titolo di studio e genere

I differenti profili professionali e la varietà di competenze presenti all'interno dell'azienda costituiscono un aspetto distintivo per il Gruppo Landi Renzo. La composizione del personale dipendente in termini di titolo di studio si mantiene in linea con le esigenze di business ed evidenzia la presenza di un 31% circa di dipendenti in possesso di un diploma di licenza media inferiore, di un 29% circa in possesso di diploma di laurea e di un 40% circa in possesso di diploma di scuola media superiore.

I profili più junior entrano in contatto con la realtà aziendale mediante stage. Gli stage attivati nel corso del 2018, svolti per lo più presso le sedi Italiane del Gruppo, sono stati 14, in linea con gli anni precedenti.

L'età media del personale dipendente nel corso dell'esercizio risulta essere pari a 42,55 anni. È comunque da sottolineare una prevalenza del personale nella fascia d'età compresa tra i 36 e i 50 anni (circa il 55% dei dipendenti totali).

DIPENDENTI PER FASCE DI ETÀ 2016 2017 2018
18-35 181 147 120
36-50 460 417 276
>50 140 146 98
Totale 781 710 494

Numero di dipendenti suddivisi per fasce di età

Turnover

Nella convinzione che il successo del Gruppo dipenda anche dalla soddisfazione delle proprie persone, Landi Renzo incoraggia la crescita e lo sviluppo di competenze e professionalità. Per questo motivo, anche la politica di assunzione privilegia la ricerca di giovani ad alto potenziale ai quali offrire stimolanti percorsi di crescita.

Il processo di selezione del personale è particolarmente accurato e viene gestito dalla funzione People Strategy. Ad inizio anno vengono individuati i fabbisogni di personale per tutto il Gruppo Landi Renzo e per ogni posizione viene scelto uno o più canali di reclutamento. Le principali fonti di reclutamento sono le società di selezione, le scuole, le università ed i curricula spontaneamente inviati. Al fine di valutare le caratteristiche tecniche ed il potenziale di ciascun candidato, durante il processo di selezione si effettuano colloqui conoscitivi, motivazionali e test tecnici. In questa fase, per favorire la massima trasparenza ed un corretto scambio informativo tra le parti, vengono chiarite sia le opportunità offerte che le aspettative dell'azienda. La funzione People Strategy definisce una short list per la posizione ed in seguito il Direttore di Funzione intervista i candidati per concludere il processo di selezione individuando la risorsa da inserire.

In ripresa rispetto alla complessa situazione di mercato affrontata dal Gruppo lo scorso anno, nel corso del 2018 si registrano 72 nuovi dipendenti (l'80% in più rispetto 2017). Tra i nuovi assunti ci sono 28 donne e 44 uomini, dei quali 35 compresi tra i 18 e i 35 anni, 35 compresi tra i 36 e i 50 anni e solo 2 con più di 50 anni.

Tra i 179 dipendenti che hanno lasciato il gruppo si rilevano 60 donne e 119 uomini, di cui 31 compresi tra i 18 e i 35 anni, 106 tra i 36 e i 50 e 42 con più di 50 anni

ASSUNZIONI PER FASCE DI ETÀ E 2016 2017 2018
GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
18-35 19 7 26 14 9 23 19 16 35
36-50 12 3 15 10 3 13 24 11 35
>50 6 1 7 4 0 4 1 1 2
Totale 37 11 48 28 12 40 44 28 72
ASSUNZIONI PER AREA GEOGRAFICA 2016 2017 2018
E GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Italia 17 3 20 13 3 16 20 12 32
Europa (esclusa Italia) * 7 3 10 6 3 9 14 7 21
Asia** 9 3 12 0 5 5 4 2 6
America*** 4 2 6 9 1 10 6 7 13
Totale 37 11 48 28 12 40 44 28 72
* Polonia e Romania
** Pakistan, Iran e Cina
*** Argentina, Usa e Brasile

Dipendenti assunti per fasce di età, genere e area geografica

CESSAZIONI
PER FASCE DI ETÀ E
2016 2017 2018
GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
18-35 32 11 43 26 16 42 25 6 31
36-50 35 11 46 39 12 51 69 37 106
>50 9 5 14 15 3 18 25 17 42
Totale 76 27 103 80 31 111 119 60 179
CESSAZIONI PER AREA GEOGRAFICA 2016 2017 2018
E GENERE Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Italia 48 16 64 58 14 72 91 50 141
Europa (esclusa Italia) * 3 3 6 5 3 8 3 3 6
Asia** 16 3 19 10 6 16 14 3 17
America*** 9 5 14 7 8 15 11 4 15
Totale 76 27 103 80 31 111 119 60 179
* Polonia e Romania
** Pakistan, Iran e Cina
*** Argentina, Usa e Brasile

Dipendenti cessati per fasce di età, genere e area geografica

Il tasso di turnover presenta nel biennio un trend in crescita. Il valore è certamente influenzato da avvenimenti legati alle società estere ma, in modo ancor più significativo, dalle scelte gestionali operate in alcune delle società italiane. In Italia infatti si è registrato il livello più significativo di cessazioni: 141 dipendenti (circa il 79%). Di questi, 84 sono usciti dal Gruppo nell'ambito delle due procedure di mobilità aperte per le società Landi Renzo S.p.A. e Lovato Gas S.p.A., mentre le restanti si riferiscono a dimissioni volontarie (49), risoluzioni consensuali (7) e prepensionamenti (1).

Tasso di turnover

TASSO DI TURNOVER 2016 2017 2018
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Tasso di turnover * 14,9 9,9 13,2 17,6 12,1 15,6 38,8 32,1 36,2

* Il tasso di turnover è stato calcolato come rapporto tra le cessazioni nel periodo e l'organico a inizio periodo *100

Relazioni sindacali e tutela dell'occupazione

La qualità delle relazioni sindacali rappresenta una tematica di rilievo per il Gruppo Landi Renzo, al fine di attivare un rapporto collaborativo e costruttivo con le rappresentanze dei lavoratori. Nel corso degli anni, il Gruppo Landi Renzo ha sempre praticato una politica di confronto e dialogo franco e trasparente con le organizzazioni sindacali. Nell'ultimo anno in seguito alla presentazione del Piano Strategico nel Settembre del 2017, le Società Landi Renzo S.p.A. e Lovato Gas S.p.A. hanno attivato una serie di negoziazioni sindacali legate al piano di ristrutturazione del Gruppo. Questa fase si è conclusa per la Capogruppo nel mese di dicembre 2017 e per Lovato Gas nel mese di gennaio 2018. All'interno degli accordi di mobilità conclusi con le parti sindacali, erano previsti 53 esuberi in Landi Renzo e 39 in Lovato Gas.

Il processo si è concluso come segue:

  • 48 persone sono uscite tra gennaio e marzo 2018 per Landi Renzo S.p.A.;
  • 36 persone sono uscite tra febbraio e novembre 2018 per Lovato Gas S.p.A..

Gli accordi hanno assicurato le migliori condizioni e tutele per i lavoratori interessati. In particolare l'adesione alla mobilità ha previsto, in aggiunta alle tutele tipiche dell'istituto, la possibilità di usufruire di un servizio specializzato atto a favorire la ricollocazione del lavoratore, attraverso un percorso di coaching e orientamento professionale.

Inoltre nel corso del 2018 è stato sottoscritto un protocollo d'intesa all'interno del quale sono stati definiti i criteri di armonizzazione legati all'applicazione ai dipendenti della società AEB S.p.A., incorporata in Landi Renzo S.p.A., del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) Industria Metalmeccanica e dell'installazione di impianti.

Il 100% dei dipendenti delle Società italiane è coperto da Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, nello specifico in Landi Renzo S.p.A. si applica il CCNL Industria mentre in Lovato Gas S.p.A. quello delle Piccole e Medie Imprese. Per le società estere non vi sono state attività sindacali significative nel corso del 2018. Il limite di preavviso per cambiamenti organizzativi stabilito nei contratti dei dipendenti delle società italiane è in linea con i contratti collettivi precedentemente richiamati. Per le società Landi Renzo RO S.r.l. e Landi Renzo USA Corporation sono previste rispettivamente 4 settimane e 2 settimane.

Per le società Landi Renzo S.p.A. e Lovato Gas S.p.A. è in vigore un accordo integrativo aziendale frutto della contrattazione di secondo livello, che definisce condizioni di maggior favore, rispetto ai CCNL di riferimento. Inoltre nel 2018 è stato sottoscritto un accordo al fine di garantire un miglior trattamento per il lavoro straordinario legati a periodi di picco produttivo all'interno di alcuni reparti produttivi con l'obiettivo di premiare l'impegno e il contributo degli operatori di produzione.

Relativamente alle società italiane, nel corso del 2018 non sono emersi particolari temi sindacali, infatti il numero di ore di assenza per assemblee e permessi sindacali, così come il numero di ore di sciopero, è diminuito sensibilmente rispetto allo scorso anno. Le 192 ore sono legate ad uno sciopero nazionale per le morti bianche.

PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ SINDACALE
(h)
2016 2017 2018
Ore di assenza per assemblee e permessi sindacali 1.312 1.676 890
Ore di sciopero 1.253 6.102 192

Ore di assenza per assemblee, permessi sindacali e scioperi

In linea con gli anni precedenti e considerata la diminuzione del personale in forza nel 2018, il numero di dipendenti iscritti al sindacato risulta diminuito (118 contro 145 nel 2017). Nelle società italiane del Gruppo si rileva la predominanza di una sola sigla sindacale.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Diritti umani, diversità e pari opportunità

L'impegno per il rispetto dei diritti umani nello svolgimento delle proprie attività è stato sancito dall'adozione del Codice Etico del Gruppo. I collaboratori sono patrimonio indispensabile per il successo del Gruppo Landi Renzo, il quale tutela le proprie risorse umane e promuove la loro soddisfazione sul luogo di lavoro esigendo che la responsabilità e la potestà organizzativa e gestionale sia esercitata con equità e correttezza, sanzionando ogni comportamento che possa in qualunque modo ledere la dignità personale e professionale dei collaboratori sottoposti. Si conferma infatti l'impegno ad assicurare un ambiente di lavoro in cui i rapporti tra colleghi siano improntati alla lealtà, correttezza, collaborazione, onestà, rispetto e fiducia reciproca garantendo l'integrità fisica e morale delle persone, condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale ed ambienti di lavoro sicuri e salubri. Il Gruppo quindi vigila affinché non siano posti in essere atti di violenza o di coercizione psicologica o fisica, nonché ogni atteggiamento o comportamento che leda la dignità individuale. All'interno dell'organizzazione aziendale italiana sono state inoltre identificate le funzioni deputate a raccogliere le segnalazioni di violazione dei diritti umani: People Strategy (ex Direzione Risorse Umane) per quelle provenienti dal personale dipendente, e le aree Commerciale e Acquisti per quelle provenienti da clienti e fornitori. L'attività di queste funzioni si affianca a quelle dell'Organismo di Vigilanza che ha istituito lo specifico canale di whistleblowing. In altri Paesi, come la Polonia, esiste una linea telefonica dedicata a qualsiasi segnalazione da parte del personale.

Infine, consapevole dell'influenza, anche indiretta, che le proprie attività possono avere sulle comunità in cui opera, il Gruppo intende condurre le sue attività nel rispetto dei diritti universali dell'uomo e nel rispetto delle comunità locali e nazionali. In base alle informazioni disponibili presso la sede centrale del Gruppo, si segnala che nel 2018 non sono state individuate aree a rischio di violazione dei diritti umani e non sono pervenute segnalazioni di casi di discriminazione o di violazione di tali diritti.

All'interno del Gruppo, la gestione delle risorse umane è volta all'integrazione e al rispetto delle diversità, ponendo molta attenzione ad evitare ogni forma di discriminazione in base a caratteristiche individuali di sesso, nazionalità, etnia, orientamento sessuale, status sociale, apparenza fisica, religione e orientamento politico. Al fine di bilanciare in maniera equilibrata la vita privata e professionale delle persone, sono attivi contratti di lavoro part-time, in prevalenza dedicati a personale femminile che in molti casi superano la percentuale di dipendenti operanti in regime di part-time prevista dal CCNL di categoria.

DIPENDENTI
PER
TIPOLOGIA 2016 2017 2018
CONTRATTUALE (n.) Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Full-time 508 243 751 449 227 449 304 169 473
Part-time 3 30 33 5 29 34 3 18 21
Totale 511 273 784 454 256 710 307 187 494

Dipendenti per tipologia contrattuale

RELAZIONE SULLA GESTIONE

All'interno del Gruppo Landi Renzo sono presenti 22 persone appartenenti a categorie protette. La politica aziendale è quella di prediligere, compatibilmente con i ruoli e le professionalità richieste dall'azienda, ed attraverso convenzioni con gli enti preposti, l'inserimento di personale appartenente a tali categorie in luogo di procedere alle esenzioni.

2018
Donna
Totale
13
22

Dipendenti appartenenti a categoria protette

I numeri si riferiscono alle società italiane

Formazione

La formazione dei propri dipendenti per il Gruppo Landi Renzo è considerata una priorità fondamentale per la crescita individuale e per incrementare il patrimonio aziendale. Sviluppando, valorizzando e diffondendo conoscenze e competenze sempre più trasversali infatti è possibile garantire efficacia, flessibilità e ricerca dell'innovazione. La formazione è vista come un processo di apprendimento continuo in grado di accompagnare le persone durante tutto il percorso professionale. Il know-how e la capacità di innovare delle persone rappresentano un fattore critico di successo che deve essere costantemente alimentato.

Al fine di gestire al meglio l'attività di formazione, il Gruppo Landi Renzo, si è dotato, nel 2014, di una procedura dedicata che permette al management di definire le necessità del personale per ogni mansione e di individuare le specifiche competenze richieste. Annualmente la funzione People Strategy, in collaborazione con il management aziendale, stabilisce il piano di formazione sulla base delle competenze richieste per ogni dipendente e delle specifiche esigenze di formazione di area individuate dal Responsabile di reparto o Direttore di funzione.

L'attività di formazione viene svolta dalla funzione People Strategy che provvede anche a monitorare e valutare gli interventi formativi organizzati. Al termine di ogni corso di formazione, infatti, viene sottoposto un questionario di soddisfazione ad un campione di partecipanti. Il questionario pone il focus sugli argomenti trattati, sulla competenza e capacità del docente e sull'organizzazione del corso. In linea generale, nel corso del 2018, i corsi erogati sono stati valutati molto soddisfacenti.

Successivamente alla chiusura del piano formativo annuale viene effettuata una valutazione dell'efficacia dei corsi in termini di utilità delle conoscenze acquisite per l'attività lavorativa attraverso una scheda di valutazione dell'efficacia.

Nel giugno del 2006, è nata la "Landi Renzo Corporate University", una scuola aziendale di alto profilo improntata a sviluppare i temi della ricerca, dell'innovazione tecnologica e dello sviluppo manageriale.

Negli anni ha ricoperto un ruolo essenziale nell'ambito delle politiche aziendali di crescita e sviluppo, accompagnando e supportando la pianificazione di lungo periodo, l'implementazione di progetti strategici d'azienda e la diffusione della cultura della mobilità sostenibile.

La Corporate University gestisce la formazione per le persone che lavorano nel Gruppo Landi Renzo e per le persone che lavorano per il Gruppo, ad esempio la rete di installatori. Data la diversità degli stakeholder e le diverse esigenze di apprendimento richieste, la Corporate University dedica particolare attenzione alla scelta delle metodologie e degli strumenti formativi. Nell'ambito dei suoi programmi formativi viene data priorità alle metodologie non tradizionali, spesso più efficaci, per contribuire allo sviluppo di una cultura orientata all'apprendimento continuo delle persone.

La faculty della Corporate University è costituita sia da docenti esterni che da esperti del Gruppo Landi Renzo, il cui coinvolgimento nelle attività di formazione è ritenuto fondamentale come fattore di crescita personale e di stimolo, oltre che come elemento per capitalizzare e diffondere le competenze chiave sviluppate nel Gruppo.

Nel corso dell'anno, l'attività di aggiornamento formativo è stata incentrata soprattutto sulle tematiche qualità (normativa ISO 9001:2015 e IATF 16949:2016) e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Dopo quasi un anno di sospensione, sono ripartiti anche i corsi di lingua inglese per 44 dipendenti tra impiegati ed operai di Landi Renzo S.p.A..

Al fine di generare una maggiore consapevolezza, ed allineare obiettivi aziendali, impegno e coinvolgimento delle persone, sono state svolte delle attività formative sulla conoscenza dei prodotti e sulla politica, obiettivi e funzionamento del sistema Qualità. Alla fine del 2018 è partito il progetto WCM (World Class Manufacting) che coinvolgerà oltre 200 dipendenti nel corso del 2019 in attività di formazione in aula e on the job, sull'applicazione della metodologia WCM allo stabilimento produttivo di Cavriago. Il progetto è in linea con gli obiettivi di efficienza e di sviluppo del Piano Strategico 2018-2022.

Inoltre nel 2018 è stato ridefinito il percorso di on-boarding del personale neoassunto attraverso una comunicazione aziendale di benvenuto e un piano di addestramento predefinito e personalizzato per ogni ruolo. Ed è stato svolto un percorso di formazione interno sui prodotto e sistemi Landi Renzo, AEB e Lovato, rivolto ai nuovi ingressi e a personale che a seguito della riorganizzazione ha cambiato ruolo.

A riprova dell'importanza che il Gruppo attribuisce alla Formazione si evidenzia che nel corso del 2018 sono state erogate 6.442 ore di formazione che hanno coinvolto 370 persone con un investimento totale di circa 60 mila euro.

La missione resta sempre quella di supportare la creazione e la capitalizzazione delle conoscenze delle persone che lavorano nel Gruppo e per il Gruppo, diffondendo una adeguata cultura dell'eco-mobilità.

DIPENDENTI
FORMATI
PER
2016 2017 2018
CATEGORIA PROFESSIONALE (n.) Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 11 1 12 12 0 12 10 0 10
Quadri 47 4 51 41 6 47 33 6 39
Impiegati 170 60 230 142 43 185 119 58 177
Operai 65 91 156 69 90 159 52 92 144
Totale 293 156 449 264 139 403 214 156 370
I dati 2018 del Brasile risultano non disponibili

Dipendenti formati per categoria professionale

Dipendenti formati per categoria nel 2018

I dati presenti nei grafici evidenziano la volontà del Gruppo di lavorare sullo sviluppo delle competenze a tutti i livelli, con particolare attenzione alla categoria professionale impiegatizia. Nel corso del 2018 sono state portate avanti diverse attività formative per i dipendenti del Gruppo, con particolare focus sulla sicurezza sul lavoro e su tematiche linguistiche e tecniche. Inoltre particolare attenzione è riservata anche alla formazione relativa alla qualità e alla formazione manageriale quale principale strumento di miglioramento e sviluppo.

Ore di formazione per aree formative

ORE
DI
FORMAZIONE
PER
AREE
FORMATIVE (h.)
2016 2017 2018
Linguistica 5.051 4.023 1.656
Sicurezza/Tecnica 3.412 3.108 2.114
Qualità 1.235 1.313 1.407
Informatica/Tecnologica 471 - 115
Manageriale 455 745 339
Altre tipologie 765 20 812
Totale 11.389 9.209 6.442
I dati 2018 del Brasile risultano non disponibili

Ore di formazione per aree formative nel 2018

Ore di formazione pro-capite per categoria professionale

2016 2017 2018
ORE DI FORMAZIONE PRO-CAPITE (h) Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 21,3 2,0 23,3 16,81 - 15,82 18,2 - 18,2
Quadri 21,7 33,3 55,0 20,94 13,22 19,98 20,5 48,9 24,9
Impiegati 33,6 33,3 67,0 18,81 14,71 17,41 20,5 24,0 21,6
Operai 21,1 10,0 31,1 7,22 3,87 5,50 13,8 8,1 10,1
Totale 97,7 78,6 176,3 15,59 8,33 12,97 18,8 15,5 17,4
I dati 2018 del Brasile risultano non disponibili

Formazione tecnica alla Rete di Officine ed Istallatori

La formazione della Rete Italia di Officine ed Istallatori viene gestita e coordinata dalle aree Customer Care

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2018 81 ed Assistenza Tecnica, in collaborazione con i Rivenditori di Zona, mentre per la Rete Estera la formazione è erogata direttamente dai distributori o delle filiali, dopo l'idonea formazione dei trainer locali da parte dei tecnici del Gruppo Landi.

Dal 2018 è disponibile un Catalogo formativo contenente tutti i corsi tecnici disponibili per la Rete Landi Renzo, sia per l'Italia che per l'estero.

Nel dettaglio i corsi a catalogo Landi Renzo del 2018 per l'Italia sono stati:

1. Corso Landi Renzo sistemi EVO ed OMEGAS base:

Corso di formazione base che fornisce un introduzione sulle tipologia di componenti, sulla metodologia di installazione e di calibrazione della centralina elettronica per officine che non hanno ancora installato sistemi ad iniezione multipoint del brand Landi Renzo.

2. Landi Renzo Omegas Iniezione Diretta (Landi Renzo Omegas ID):

Corso avanzato rivolto a chi ha già effettuato il corso base e dedicato all'approfondimento di componenti specifici e della metodologia di installazione e di calibrazione della centralina elettronica ai sistemi per veicoli con motorizzazione ad iniezione diretta.

3. Guida alla risoluzione dei problemi EVO ed OMEGAS (Trouble shooting EVO OMEGAS)

Corso avanzato per installatori esperti, dedicato all'analisi delle cause dei principali reclami ricevuti dai clienti su sistemi ad iniezione multipoint. L'analisi viene condotta in base alle seguenti fasi:

  • − Analisi del reclamo del cliente;
  • − Diagnosi di dettaglio del problema, partendo dalla analisi del reclamo del cliente;
  • − Risoluzione del problema con dettaglio degli interventi da effettuare sul sistema.

4. Guida alla risoluzione dei problemi sistemi Landi Renzo installati su vetture OEM, Case Auto (Trouble shooting OEM)

Corso dedicato all'analisi delle cause dei principali reclami ricevuti dai clienti su sistemi ad iniezione multipoint (per veicoli fuori garanzia), installati su veicoli prodotti e commercializzati direttamente dalle Case Auto. L'analisi viene condotta in base alle seguenti fasi:

  • − Analisi del reclamo del cliente;
  • − Diagnosi di dettaglio del problema, partendo dalla analisi del reclamo del cliente;
  • − Risoluzione del problema con dettaglio degli interventi da effettuare sul sistema.

La formazione tecnica effettuata all'estero per i tre marchi (Landi Renzo, Lovato e AEB) è finalizzata ad aggiornare e formare tecnicamente sia il personale delle filiali Landi Renzo che quello degli importatori. Le tipologie di trasferta e di training offerte sono:

    1. Sviluppo: trasferte tecniche dedicate all'applicazione dei sistemi Landi Renzo su nuove tipologie di vetture. Questa attività viene generalmente effettuata in concerto con filiali e importatori nazionali dei nostri prodotti.
    1. Quality: trasferte tecniche dedicate all'analisi e risoluzione di problematiche di qualità prodotti / componenti.
    1. Problemi vettura: trasferte tecniche dedicate all'analisi e risoluzione di problematiche di funzionamento dei veicoli sui quali sono stati installati sistemi Landi Renzo.
    1. Training MPI: trasferte tecniche dedicate alla formazione tecnica sui sistemi per veicoli ad iniezione multipoint.
    1. Training ID: trasferte tecniche dedicate alla formazione tecnica sui sistemi per veicoli ad iniezione diretta.
    1. Training DDF: trasferte tecniche dedicate alla formazione tecnica sui sistemi Dual Fuel (Metano-Gasolio) per veicoli diesel.

Nel corso del 2018 sono stati formati 398 tecnici tra rivenditori ed agenti Landi Renzo in Italia, mentre all'estero sono state tenute oltre 60 giornate di training tecnico da parte del personale del Gruppo Landi Renzo.

Numero di tecnici formati in Italia

Numero di tecnici formati in Italia 2018
Landi Renzo Evo & Omegas base 76
Landi Renzo Omegas ID 63
Trouble shooting EVO OMEGAS 140
Trouble shooting OEM 100
Corso di aggiornamento per responsabili tecnici dei Rivenditori Italia 19
Totale 398

Numero di giornate di Training tecnico effettuato a filiali e importatori

Numero di giornate di Training tecnico effettuato a filiali e importatori 2018
Sviluppo 8
Quality 1
Problemi vettura 12
Training MPI 22
Training ID 25
Training DDF 1
Totale 69
Le giornate di training tecnico sono relative ai brand Landi Renzo, Lovato Gas ed AEB

Valutazione del personale e sviluppo professionale

A partire dal 2009 nelle società italiane del Gruppo è stato introdotto il sistema di Management by Objectives (MBO) che favorisce la gestione per obiettivi e la conseguente valutazione delle performance individuali.

Nel 2018, circa il 17% dei dipendenti delle società italiane del Gruppo Landi Renzo è stato sottoposto a valutazione periodica (in leggero aumento rispetto al biennio precedente). In particolare tale percentuale comprende 8 dirigenti (tutti uomini), 22 quadri (19 uomini e 3 donne) e 24 impiegati (19 uomini e 5 donne).

Gli output delle valutazioni rappresentano la base per identificare piani di sviluppo individuali su profili ad alto potenziale. Per quanto riguarda le altre società, in USA e Pakistan vengono monitorate annualmente le performance dei dipendenti; in Iran il raggiungimento degli obiettivi individuali di ciascun dipendente viene invece monitorato mensilmente sulla base di alcuni indicatori legati allo standard IATF 16949, all'efficienza e alla qualità dei processi aziendali. In Cina i Responsabili di funzione effettuano dei colloqui mirati ai fini della conferma del personale in stage e in Romania, annualmente, viene compilato il modulo di valutazione "Professional Evaluation Criteria", grazie al quale il Responsabile di Area fornisce una valutazione sul grado di raggiungimento di ciascun obiettivo.

Il Gruppo promuove anche politiche di International Mobility come elemento di crescita personale e professionale, utili a stimolare sinergie culturali che hanno effetti positivi sull'integrazione e sulla qualità dell'ambiente lavorativo; per questo motivo le esperienze internazionali sono elemento portante di alcuni piani di sviluppo dei futuri manager aziendali. Sono state predisposte policy che regolano gli espatri in ogni aspetto. A fine 2018 sono 2 le persone coinvolte in piani di International Mobility, 2 dipendenti appartenenti alle società italiane. Tali numeri sono riferiti esclusivamente ai dipendenti espatriati che svolgono la loro attività professionale con esclusività presso una sede estera del Gruppo. Inoltre, a conferma dell'importanza attribuita alle esperienze internazionali, all'interno Gruppo Landi Renzo sono presenti molti dipendenti di aree tecniche e commerciali che possono considerarsi frequent traveller, e dipendenti di nazionalità italiana assunti con contratto locale presso una filiale estera.

Compensation e benefit

La politica retributiva del Gruppo Landi Renzo mira a riconoscere, in modo equo e concreto, l'impegno e il contributo delle persone al successo dell'azienda. I livelli retributivi dipendono dal ruolo e dalle responsabilità ricoperti dalle persone, in modo da rifletterne le esperienze e le competenze necessarie, il livello di eccellenza dimostrato e il contributo generale apportato al business, senza alcuna discriminazione.

Per le società italiane, il processo di definizione della remunerazione variabile si sostanzia nel premio di risultato legato alla valutazione delle performance per tutti i dipendenti, dei risultati per i ruoli di responsabilità e limitatamente ad alcuni ruoli specifici, quali il Delegato del Datore di Lavoro e i responsabili dei plant produttivi, ad alcuni obiettivi legati ai temi di Salute, Sicurezza e Ambiente.

Inoltre ogni anno, in fase di budget viene definita una percentuale del monte retributivo da destinare alle politiche meritocratiche.

Per nessuna delle società di cui alla tabella sottostante sono stati rilevati livelli retributivi al di sotto della remunerazione minima locale per la categoria di riferimento dei nuovi assunti.

RAPPORTO STIPENDIO NEOASSUNTI E MINIMO 2016 2017 2018
LOCALE Uomo Donna Uomo Donna Uomo Donna
AEB America S.R.L 1,84 1,84 1,75 1,75 1,09 1,09
Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd 2,58 2,67 2,42 3,90 6,05 3,30
Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O. 1,42 1,62 1,85 1,76 1.,99 1,69
Landi Renzo RO srl 1,81 1,81 1,79 1,79 1,5 1,5
Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company 1,13 1,13 1,13 1,13 1,03 1,03
Landi Renzo S.p.A. 1,21 1,21 1,21 1,21 1,21 1,21
Landi Renzo USA Corporation 1,00 1,00 1,04 2,65 1,04 2,65
Lovato Gas S.p.A. 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
Media totale di Gruppo 1,25 1,27 1,29 1,35 1,38 1,67
Stipendio minimo a livello locale: si riferisce al compenso lavorativo consentito dalla legge o indicato nel Contratto Collettivo
Nazionale.

Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale per genere

Stipendio dei neoassunti: stipendio offerto ad un lavoratore a tempo pieno appartenente alla categoria di impiego più bassa

Nelle società Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company, Landi Renzo RO srl e L.R. Pak (Pvt) Limited vengono attribuiti bonus legati alle performance, sia individuali che della Società.

L'attenzione alle persone all'interno del Gruppo passa anche per la gestione attenta del welfare, ovvero dell'insieme delle prestazioni non monetarie finalizzate a incrementare il benessere individuale e familiare dei lavoratori sotto il profilo economico e sociale. Rientrano in questo ambito l'insieme delle dotazioni per l'attività lavorativa quali auto aziendali, laptop e cellulari, ma anche le risorse destinate a soddisfare bisogni sociali, previdenziali e assistenziali dei dipendenti.

Landi Renzo S.p.A. ha integrato la propria politica di welfare aziendale con un piano assicurativo sanitario a disposizione di tutti i dipendenti (senza distinzione tra full-time e part-time) per le cure mediche di base ed è stata messa a disposizione dei dipendenti una quota del valore di 150 euro da utilizzare all'interno di un portale welfare aziendale che permette di usufruire di diverse tipologie di beni e servizi (come buoni sconto, rimborsi, prestazioni sanitarie etc.). Per le società italiane del Gruppo, inoltre, sono state rinnovate e attivate nuove partnership che permettono ai dipendenti di usufruire di servizi a tariffe agevolate: l'installazione di impianti a gas sul proprio autoveicolo, l'accesso a soluzioni assicurative e previdenziali, a iniziative culturali e sportive, a centri diagnostici e a servizi medici specialistici e l'abbonamento a palestre e centri benessere.

All'estero, la società Landi Renzo RO S.r.l. offre ai propri dipendenti buoni pasto, assicurazione medica e pensione, obbligatorie per legge, e congedo di maternità; La società Landi Renzo USA Corporation un'assicurazione medica completa anche per visite oculistiche ed odontoiatriche e la Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company offre, oltre all'assicurazione medica complementare che copre le spese per le cure mediche dei dipendenti e delle loro famiglie, indennità di trasporto, buoni pasto, pensione e indennità di disoccupazione, determinato per coloro che godono di un contratto part-time in base alle ore lavorate.

Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro

Landi Renzo è da sempre attenta al benessere dei suoi dipendenti: questo impegno si traduce anche nell'attenzione alla salute e sicurezza sul lavoro dei suoi collaboratori e si è concretizzato attraverso l'adozione di robusti sistemi di gestione. La società Landi Renzo S.p.A. ha, infatti, adottato una Politica ed un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL) in conformità ai requisiti richiesti dalla norma OHSAS 18001:2007, che consente di perseguire il miglioramento continuo ed il raggiungimento delle massime performance per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro ed il rispetto per l'ambiente.

Il sistema gestionale, anche in ottemperanza ai requisiti del D. Lgs. 81/2008, consiste in una raccolta organica e dettagliata di procedure e istruzioni operative su tutte le attività relative alla sicurezza (formazione per la sicurezza, metodi di lavoro, utilizzo dei dispositivi di sicurezza individuale ecc.), con maggiore dettaglio per le attività che comportano rischi specifici. Il sistema si basa su un'accurata mappatura dei rischi, effettuata attraverso il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), elaborato dal Datore di Lavoro e dal Responsabile Sicurezza Prevenzione e Protezione (RSPP), e verificato dal Medico Competente al fine di evidenziare la gravità e la probabilità di accadimento degli eventi rischiosi specifici per ogni singolo ruolo e attività svolta da dipendenti Landi Renzo.

Il SGSSL ha consentito, nel corso del tempo, la diffusione di una cultura della sicurezza che ha progressivamente influenzato le abitudini, l'attenzione e la consapevolezza di ogni dipendente, affermando l'importanza di tutelare sia la propria salute e sicurezza, sia quella di tutti coloro che lavorano con le società del Gruppo Landi Renzo e privilegiando il modo di pensare reattivo rispetto a quello preventivo, iniziando a segnalare ogni possibile problema prima che potesse diventare un eventuale infortunio.

L'attenzione del Gruppo Landi Renzo per la salute e sicurezza sul lavoro si esplicita nella definizione di principi di base a cui tutto il personale si deve attenere per far sì che politiche, procedure, tecnologie, e conoscenze contribuiscano alla consapevolezza e alla prevenzione dei rischi. Nella società Landi Renzo S.p.A. tutta la documentazione utile alla prevenzione degli infortuni è disponibile su un portale Safety e in una bacheca elettronica sulla intranet aziendale insieme ad una reportistica sull'andamento degli indici infortunistici aziendali.

In aggiunta alle società italiane, le società Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, Landi Renzo USA Corporation, AEB America S.p.A. e L.R. Pak (Pvt) Limited hanno adottato delle procedure e istruzioni operative al fine di prevenire gli infortuni sul lavoro e si adoperano al fine di controllare la regolarità e il funzionamento dei sistemi e dell'attrezzature di sicurezza. Oltre ad intense attività d'informazione e formazione sulle norme OHSAS 18001 e ISO 14001, grazie alle quali tutto il personale delle società italiane e delle società Landi Renzo USA Corporation, la società AEB America S.p.A. e Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O. è portato a conoscenza delle principali nozioni e novità in tema di sicurezza, sono stati definiti degli obiettivi di performance della sicurezza sul lavoro collegati a specifici Key Performance Indicators nel sistema d'indicatori per le società italiane del gruppo e per la società Landi Renzo USA Corporation.

Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati è presente un Reparto HSE (Health Safety Environment) di Gruppo, finalizzato ad un approccio omogeneo ed organico nell'ambito del Gruppo alla certificazione OHSAS 18001 ed al coinvolgimento nelle valutazioni del rischio per tutti i processi lavorativi gestiti, indipendentemente dalla loro collocazione societaria.

Tale struttura è stata improntata in due livelli di attività: uno, affidato alle funzioni centrali, che stabilisce gli indirizzi e le politiche, attua il coordinamento ed il monitoraggio e fornisce il supporto specialistico e di gestione tecnica - operativa sul territorio; l'altro, tramite gli ASPP (Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione), affidato alle altre unità locali territoriali o Società, di attuazione delle linee di indirizzo gestionali in base alle specificità delle situazioni tecnico/impiantistiche/ambientali delle attività di competenza delle Locations.

Ad incrementare l'attenzione per il rispetto della conformità legislativa e della coerenza alla norma OHSAS 18001 contribuiscono anche gli accertamenti pianificati.

Nell'arco dell'anno, le azioni di Audit sono state pianificate e svolte con regolarità, sia per mezzo delle funzioni interne preposte all'attività di verifica sia mediante l'organismo di certificazione esterno.

Nel corso del 2018 sono stati svolti presso la Società Landi Renzo S.p.A. negli stabilimenti di via Nobel e di via dell'Industria, audit di sistema relativi alla verifica del rispetto del sistema OHSAS 18001. In particolare l'ente di certificazione BUREAU VERITAS, riconosciuto presso ACCREDIA, ha svolto due audit, uno a gennaio ed uno a dicembre 2018 il cui esito è stato positivo, infatti non sono state riscontrate non conformità. La Società AEB America S.p.A. mensilmente effettua verifiche sui luoghi di lavoro al fine di verificare il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza. La Società L.R. Pak (Pvt) Limited riceve due ispezioni all'anno da parte di funzionari governativi per verificare la conformità alle Regole del Sindh factories Act del 1975.

La formazione sugli aspetti di salute e sicurezza

Nel corso del 2018 sono proseguite le iniziative volte alla formazione di tutti i lavoratori come previsto dall'Accordo Conferenza Stato Regioni del 21 dicembre 2011 e s.m.i. In particolare sono state svolti, attraverso la piattaforma e-learning e sessioni in aula, corsi ai neoassunti e aggiornamenti periodici ai lavoratori, compresi gli RSPP, ASPP e RLS (Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza). Gli aggiornamenti hanno coinvolto anche gli addetti alla gestione emergenze primo soccorso e prevenzione incendi.

In particolare, per i nuovi ingressi è previsto un pacchetto formativo di quattro ore erogato in modalità blanded riguardante le normative in materia, i diritti e i doveri dei lavoratori, i rischi e i pericoli generali e specifici e le procedure di primo soccorso, antincendio ed evacuazione. Oltre ai neoassunti, la formazione è rivolta anche ai lavoratori che cambiano mansione, ai lavoratori portatori di handicap, alle donne in gravidanza e agli extracomunitari.

Numero di persone e ore di formazione sulla Salute e Sicurezza

ORE DI FORMAZIONE PER QUALIFICA 2016 2017 2018
Dirigenti 0 0 25
Quadri 33 68 138
Impiegati 349 426 937
Operai 1.391 1.771 1.228
Totale 1.773 2.265 2.328
I dati 2018 non includono la società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company in quanto non disponibili
PERSONE FORMATE PER QUALIFICA 2016 2017 2018
Dirigenti 0 0 3
Quadri 3 7 19
Impiegati 45 35 127
Operai 158 135 210
Totale 206 177 359
I dati 2018 non includono la società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company in quanto non disponibili

Nel 2018 tre Dirigenti hanno partecipato alla formazione in ambito Salute e Sicurezza. Il ruolo del Dirigente è dotato di ampia autonomia decisionale, al fine di trasmettere i concetti di identificazione dei soggetti coinvolti e dei relativi obblighi, di definizione ed individuazione dei fattori di rischio, di valutazione dei rischi e di individuazione delle misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione. Il corso deve essere effettuato dai nuovi Dirigenti e, in sede di aggiornamento quinquennale, da tutti i Dirigenti aziendali. In base a quanto previsto dall'Accordo Stato Regioni, è prevista la durata di 16 ore per la prima tipologia di corso e di 6 ore per la seconda.

Il monitoraggio continuo degli indicatori

I safety key performance indicators vengono costantemente monitorati e sono costruiti secondo un criterio statistico in riferimento alla Norma "Statistiche degli infortuni sul lavoro" UNI 7249:2007. Nel corso del 2018 sono stati rilevati 6 infortuni sul lavoro non gravi su oltre un 1 milione di ore lavorate, avvenuti in circostanze accidentali e per i quali non è stato necessario intraprendere una particolare azione correttiva; di cui quattro nelle Società italiane, uno nella società polacca Landi Renzo Polska Sp.Zo.O ed uno nella società AEB America s.r.l..

Numero di infortuni suddivisi per area geografica

2016 2017 2018
NUMERO DI INFORTUNI (n.) Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Italia 3 2 5 4 0 4 1 3 4
Europe (esclusa Italia) * 0 0 0 1 0 1 1 0 1
Asia ** 0 0 0 0 0 0 0 0 0
America *** 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Sud America **** 0 0 0 0 0 0 0 1 1
Totale 3 2 5 5 0 5 2 4 6
* Polonia e Romania
Pakistan, Cina e Iran
* Usa

**** Argentina e Brasile

L'andamento annuale dei safety key performance indicators sono una testimonianza dell'elevato livello di attenzione dedicato dal Gruppo alle tematiche in materia di Health, Safety & Environment (HSE). Un tema di assoluta rilevanza ai fini della prevenzione degli infortuni è la capacità di segnalare, raccogliere e analizzare gli incidenti e i mancati infortuni (detti anche near miss) al fine di prevenire eventi infortunistici. Le Società Landi Renzo S.p.A. e Lovato Gas S.p.A. hanno un sistema di raccolta dei near miss i quali vengono registrati, monitorati e analizzati periodicamente per verificare il rispetto degli obiettivi specifici attribuiti alle varie direzioni. Nel 2018 si sono verificati due mancati incidenti in Landi Renzo S.p.A. Le società hanno provveduto ad analizzare le cause e ad attivare le contromisure necessarie. Nel corso dell'anno 2018 non si sono verificati casi di infortuni sul lavoro durante le attività svolte dalle Società appaltatrici, ne denunce di malattie professionali o decessi legati all'attività lavorativa da parte dei dipendenti, né addebiti alle Società stesse in ordine a malattie professionali di dipendenti o ex dipendenti.

Il tasso di assenteismo relativo alle società italiane del Gruppo nel 2018 è stato dello 0,01 (tale tasso è stato calcolato sulla base del criterio di calcolo indicato dal GRI, ovvero come rapporto tra numero di giorni di assenza nel periodo di rendicontazione e totale dei giorni lavorabili per la forza lavoro).

Indici infortunistici suddivisi per area geografica

2016 2017 2018
INDICE DI FREQUENZA Uomo Donna Uomo Donna Uomo Donna
Italia 4,94 6,25 5.84 0 2,97 13,79
Europe (esclusa Italia) * 0 0 11.04 0 3,29 0,00
Asia ** 0 0 0 0 0,00 0,00
America *** 0 0 0 0 0,00 0,00
Sud America **** 0 0 0 0 0,00 31,80
INDICE DI GRAVITÀ 2016 2017 2018
Uomo Donna Uomo Uomo Donna Uomo
Italia 0,02 0,08 0,05 0 0,00 0,34
Europe (esclusa Italia) * 0 0 0,10 0 0,03 0,00
Asia ** 0 0 0 0 0,00 0,00
America *** 0 0 0 0 0,00 0,00

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2018 89

0 0 0 0 0,00 0,21
2018
Uomo Donna Uomo Uomo Donna Uomo
0,80 0,89 1,23 0 0,55 2,13
0 0 1,67 0 1,41 0,00
0 0 0 0 0,00 0,00
0 0 0 0 0,00 0,00
0 0 0 0 0,00 7,14
2016 2017

Indice di incidenza: numero di infortuni/ numero dipendenti *100

Indice di gravità: numero giorni di assenza/numero ore lavorate *1.000

Indice di frequenza: (numero di infortuni sul lavoro/numero totale di ore lavorate) *1.000.000

Gli indici di incidenza, gravità e frequenza escludono gli infortuni in itinere e non considerano l'Iran in quanto non risultano

disponibili informazioni sul numero di ore lavorate.

* Polonia e Romania

** Pakistan e Cina

*** Usa

**** Argentina e Brasile

Indici infortunistici di Gruppo

2016 2017 2018
INDICI INFORTUNISTICI Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero di infortuni 3 2 5 5 0 5 2 4 6
Indice di Frequenza 3,41 4,85 3,87 5,89 0 4,05 2,71 13,61 5,81
Indice di Gravità 0,01 0,06 0,03 0,05 0 0,03 0,01 0,28 0,09
Indice di Incidenza 0,59 0,74 0,64 1,10 0 0,70 0,651 2,139 1,215

Indice di incidenza: numero di infortuni/ numero dipendenti *100

Indice di gravità: numero giorni di assenza/numero ore lavorate *1.000

Indice di frequenza: (numero di infortuni sul lavoro/numero totale di ore lavorate) *1.000.000

Gli indici di incidenza, gravità e frequenza escludono gli infortuni in itinere.

Attività di comunicazione interna

Data l'elevata importanza attribuita ai dipendenti, il Gruppo Landi Renzo si impegna a mantenere un dialogo costante con il personale e ad incrementare il proprio coinvolgimento nelle attività diverse. Il Gruppo utilizza diversi canali di comunicazione interna, sia tradizionali che innovativi.

Tra i più tradizionali troviamo lo spazio Intranet, le bacheche e i monitor aziendali. Il primo permette a tutte le persone del Gruppo di accedere a informazioni e iniziative ufficiali, facilitando i processi aziendali, le interazioni tra funzioni e la comunicazione interna. Le bacheche e i monitor aziendali sono invece utilizzati per veicolare le comunicazioni ufficiali ai dipendenti. Policy, convenzioni, procedure interne, dati e indicatori aziendali sono solo alcuni dei contenuti disponibili su questi canali.

Tra i canali di comunicazione interna più innovativi ritroviamo "Department Meeting", incontri di condivisione dei risultati aziendali, attività di interviste, sistema di Meeting interno e "Welcome on board".

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2018 90 I "Department Meeting" coinvolgono tutto lo staff di dipartimento e rispondono all'esigenza di condividere e comunicare i più importanti progetti in corso e le attività svolte, stimolando la collaborazione e il coinvolgimento di tutti. Sono ritenuti utili al fine di completare il processo informativo sui nuovi prodotti e sulle strategie commerciali. Anche il 2018 ha visto l'organizzazione dell'R&D Day, dell'Operation Day e dei Sales & Marketing Meeting.

Inoltre, nel corso del 2018, sono stati organizzati incontri periodici di presentazione dei risultati aziendali rivolti a tutti i dipendenti durante i quali sono state condivise i risultati parziali dell'anno e i principali avanzamenti rispetto alle strategie aziendali e ai cambiamenti organizzativi in corso.

In funzione della complessità affrontata nel corso dell'anno, è stato lanciato un progetto di interviste al personale, che si protrarrà anche nel 2019, finalizzato a:

  • raccogliere i bisogni del cliente interno, con focus sulle priorità percepite;
  • ascoltare e chiarire le aspettative della linea rispetto alla funzione People Strategy;
  • rinforzare il messaggio positivo di evoluzione e di rilancio del Gruppo in linea con il piano industriale.

Con l'obiettivo di migliorare la condivisione delle informazioni, semplificare la fluidità del lavoro quotidiano, coordinare al meglio le attività e i progetti interfunzionali e migliorare il coinvolgimento di tutti gli interlocutori, è stato ridefinito il sistema di Meeting interno, che si concretizza in riunioni periodiche che coinvolgono i Responsabili di Area/Progetto sui principali temi di prodotto, vendite e operations.

Infine, a partire dal 2018, al fine di facilitare l'inserimento delle nuove risorse è stato introdotto un sistema di News "Welcome on-board" legato ai nuovi ingressi, nello specifico viene inviata un'email a tutti i dipendenti della Società contenente una breve presentazione del nuovo assunto, il suo ruolo e il suo responsabile.

I clienti

Il Gruppo Landi Renzo dedica molta attenzione alle esigenze della clientela, che richiede sempre più prodotti innovativi ed a basso impatto ambientale. I prodotti del Gruppo Landi Renzo, principale attore a livello internazionale nelle tecnologie per la mobilità ecologica, consentono di alimentare i veicoli con combustibili alternativi quali metano e GPL e, conseguentemente, rendono possibile la riduzione delle emissioni inquinanti e dei gas serra. Il Gruppo infatti opera con l'obiettivo di generare benefici di natura ambientale ed economica, con risvolti positivi anche sull'utilizzatore finale.

La catena del valore: dalla ricerca e l'innovazione alla soddisfazione dei clienti

Il modello di business per i sistemi di autotrazione del Gruppo Landi Renzo si articola in una pluralità di fasi che comprendono le attività di ricerca e sviluppo, pianificazione ed acquisti, produzione ed assemblaggio di componenti e dei sistemi, nonché controllo di qualità degli stessi, marketing, distribuzione e vendita di sistemi e componenti.

Catena del valore per i sistemi di autotrazione

Nonostante le attività vengano per lo più svolte con il supporto di fornitori e partner, la produzione dei componenti ad alto valore aggiunto, come centraline e iniettori, è svolta internamente al Gruppo.

Tale modello consente un controllo costante sulla qualità dei prodotti e sulla loro conformità agli standard di qualità adottati dal Gruppo, ed una flessibilità di produzione e di distribuzione idonea a far fronte alle diverse esigenze di mercato e alla oscillazione della domanda. Internamente al Gruppo, un team di ingegneri e tecnici esperti si dedicano all'attività di ricerca e sviluppo su componenti e sistemi di alimentazione ed alla progettazione di nuovi prodotti.

L'assemblaggio dei componenti e dei sistemi CNG & LPG avviene internamente al Gruppo Landi Renzo utilizzando sotto-componenti prodotti da terzisti accuratamente selezionati e legati da rapporti consolidati e pluriennali al Gruppo. Il processo produttivo è organizzato in modo tale da garantire un costante controllo e monitoraggio dell'attività dei terzisti, della qualità dei prodotti e della loro conformità rispetto agli standard del Gruppo.

Infine la pianificazione degli acquisti viene svolta, con cadenza settimanale, dalla Direzione Commerciale in collaborazione con la Direzione Operation e Supply Chain sulla base dei quantitativi necessari per il soddisfacimento delle esigenze di produzione. I materiali o semilavorati acquistati vengono sottoposti ad un primo controllo qualità in fase di accettazione e ad un'ulteriore verifica finale al momento del completamento della fase di assemblaggio al fine verificare l'effettiva qualità del prodotto finale.

L'innovazione e la Ricerca e sviluppo: un modello di eccellenza

Il successo delle aziende Automotive dipende dalla loro capacità di innovazione. Questo, secondo il Gruppo Landi Renzo, si traduce nello sviluppo di una mobilità sempre più ecologica, nella riduzione della dipendenza dai prodotti petroliferi e nell'introduzione di tecnologie abilitanti a forte impatto sul prodotto. Vengono così impiegati numerosi tecnici e ricercatori nell'attività di sperimentazione e mantenuta una costante collaborazione con i più importanti istituti universitari e centri specializzati a livello nazionale e internazionale, oltre che partnership con le maggiori case automobilistiche.

Sono numerose le linee di ricerca su cui svolge la sua attività: dal continuo perfezionamento degli impianti per GPL e metano, agli studi relativi ai sistemi di alimentazione per combustibili totalmente innovativi, come l'idrogeno.

In particolare, il Piano Strategico messo a punto dal management aziendale, mette al centro dei prossimi sviluppi i componenti CNG ed LNG per veicoli heavy and medium duty, regolatori di pressione ed iniettori a elevata portata.

L'impegno del Gruppo è testimoniato dagli oltre 165 brevetti, depositati nel corso degli anni, che hanno contribuito ad aprire nuove strade e ad indicare traguardi importanti a tutto il settore. In particolare, nel corso dell'ultimo anno è stato depositato un brevetto relativo ad un innovativo regolatore di pressione elettronico per sistemi HPDI a Diesel-Metano per veicoli pesanti. Questo regolatore, a differenza di tutti quelli esistenti, non si basa su principi meccanici, ma è in grado di comunicare elettronicamente con la centralina di controllo motore, realizzando performances nettamente migliori.

Si segnalano anche decine di design e modelli depositati dal gruppo, principalmente riguardanti le centraline di controllo elettronico, per cercare di prevenire atti di copiatura illegale di questi prodotti da parte di concorrenti scorretti.

L'obiettivo del Gruppo di sviluppare prodotti sempre più innovativi per le case automobilistiche e per il cliente finale, va di pari passo con gli obiettivi legati alla tutela ambientale: un prodotto efficace sul mercato è un prodotto che permette la massima sostituzione possibile del combustibile originale con il combustibile alternativo. Ciò permette la massima riduzione di gas serra e, spesso, la massima riduzione di inquinanti. Attraverso studi specifici e sviluppi di componenti, le attività di ricerca e sviluppo puntano proprio a individuare soluzioni tecnologiche che migliorino tali aspetti.

I sistemi Landi Renzo possono già utilizzare metano derivato da fonti rinnovabili (per esempio biomasse) riducendo ulteriormente l'impatto sulla produzione di gas serra.

Infatti il Gruppo Landi, attraverso SAFE&CEC, è in grado di fornire soluzioni per il trattamento del biometano. Anche nel corso del 2018, la Newco ha proseguito nello sviluppo di soluzioni per compressione

del biometano per immissione in rete, carico e scarico carri bombolai, erogazione e misura del gas stesso.

Essere sempre allineati alle nuove tecnologie per poter soddisfare un mercato che esige le soluzioni più aggiornate è di fondamentale importanza per il Gruppo. A tal proposito, nel corso del 2018, sono state migliorate e messe a punto le strategie di autotaratura

del sistema gas, per consentire una maggiore facilità di installazione e messa a punto, con la conseguente minimizzazione degli errori umani, di nuove centraline modulari in grado di essere maggiormente versatili alle diverse esigenze dei veicoli, ed una nuova linea di riduttori di pressione modulari sia per Passenger Cars che per heavy and medium duty con possibilità di regolazione della pressione in uscita adattandola alle diverse condizioni d'uso.

Continuano inoltre le attività di studio e progettazione in partnership con le case automobilistiche europee, volte alla realizzazione dei nuovi sistemi a gas per i modelli rispondenti alle normative sulle emissioni "Euro 6d-TEMP". Anche nei mercati extra-europei continuano le collaborazioni con importanti case automobilistiche in Iran, Russia e Cina. In USA è proseguita l'attività volta alla realizzazione di kit di conversione 'qualificati' da parte di costruttori di veicoli (possessori della certificazione Qualified Vehicle Modifiers - QVM). Per tali kit, annualmente, vengono rinnovate le certificazioni EPA (Environmental Protection Agency) e CARB (California Air Resources Board), rispettivamente per il territorio statunitense e californiano.

La gamma dei kit di conversione GPL e metano è stata ampliata, mettendo a disposizione della rete degli installatori diversi sistemi in grado di assicurare la conversione a combustibile alternativo per tutte le auto presenti sul mercato.

Inoltre, considerando la sempre maggiore diffusione di motori turbo a iniezione diretta, sono state sviluppate applicazioni adatte a queste tipologie, con un notevole apprezzamento dal campo.

La nuova generazione di componenti più compatti e performanti, quali iniettori, riduttori e centraline elettroniche, ha facilitato la fase di installazione dei kit e messa a punto dei sistemi.

Nel corso del 2018, il gruppo Landi Renzo è stato promotore dell'aggiornamento di varie normative del settore, primo tra tutti il regolamento internazionale n. 115 relativo all'omologazione di impianti di trasformazione a GPL e CNG per il mercato aftermarket. Questo regolamento sarà aggiornato al nuovo e più severo standard di prova WLTP, ed il gruppo Landi Renzo ha già avviato con successo le omologazioni dei suoi sistemi al nuovo standard (per approfondimenti fare riferimento al paragrafo Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure - WLTP).

Infine, a testimoniare ulteriormente la propensione del Gruppo alla ricerca e all'innovazione, si segnala l'avvio di un innovativo progetto nel mondo dei motori alimentati ad idrogeno, con lo sviluppo di

componenti dedicati all'utilizzo nella tecnologia "fuel cells", le quali funzionano grazie alla trasformazione dell'energia chimica contenuta nell'idrogeno in energia elettrica. Nello specifico Landi Renzo, data la similitudine con metano e GPL, realizzerà iniettori e valvole che verranno inseriti nel circuito di trasformazione dell'idrogeno in energia elettrica.

Anche nell'ambito dei sistemi di conversione dei motori

diesel (Diesel Dual Fuel), nel corso dell'anno è stata avviata una interessante attività di conversione di veicoli agricoli, realizzando un paio di prototipi che utilizzano tale tecnologia.

Il centro di Ricerca e Sviluppo

Il mantenimento della tradizionale leadership tecnologica, che contraddistingue da sempre l'azienda ed i suoi sistemi di conversione a gas, si fonda sulla continua revisione dei processi e sulla condivisione di idee e di esperienze. L'attività di Ricerca e Sviluppo del Gruppo si svolge prevalentemente presso la sede centrale della società Landi Renzo S.p.A. raccogliendo le esigenze di tutte le subsidiaries del gruppo sparse per il mondo.

Come evidenziato nel precedente paragrafo, nel corso del 2018 sono stati portati avanti svariati progetti riguardanti i sistemi di alimentazione a GPL e a metano per autoveicoli, tra cui si rammenta:

  • regolatore di pressione HPDI;
  • regolatore di pressione per veicoli pesanti;
  • componentistica per fuel cells idrogeno;
  • iniettori gas per veicoli pesanti;
  • iniettori gas per il mercato aftermarket in grado di offrire un elevato rapporto qualità prezzo e una elevata durata;
  • centraline di controllo modulari;
  • strategie per veicoli ad iniezione diretta.

Per poter sostenere al meglio le attività a livello di Gruppo, volte a sviluppare nuovi prodotti, nel 2018 è continuata la collaborazione con il gruppo AVL, leader mondiale nella costruzione di sistemi di misura delle emissioni e nei test ai veicoli che ha acquistato, in data 31 luglio 2017, il ramo d'azienda riguardante il Centro di Ricerca e Sviluppo, stabilimento concepito secondo le più moderne linee guida di sostenibilità ambientale.

La collaborazione con AVL riguarda la realizzazione di test sui sistemi GPL e metano attraverso l'utilizzo di banchi prova motori e di sale provviste di simulatori a rulli al fine di studiare le nuove tecnologie che consentano di ridurre le emissioni inquinanti allo scarico. I moderni impianti permettono di alimentare i mezzi in prova con tutti i combustibili disponibili per l'autotrazione: diesel, benzina e tutti i combustibili gassosi, incluso l'idrogeno.

I componenti meccanici ed elettronici, invece, vengono testati nel laboratorio interno della società Landi Renzo. Le metodologie ed i parametri di test vengono sviluppati da un team dedicato che tiene conto dei più severi standard Automotive.

Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure – WLTP

Il WLTP è una norma armonizzata a livello globale per determinare i livelli di inquinanti e di emissioni di CO2, il consumo di carburante o di energia e la gamma di veicoli elettrici leggeri (autovetture e furgoni commerciali leggeri). Esperti automobilistici dell'Unione europea, del Giappone e dell'India, sotto la guida del Forum mondiale dell'UNECE per l'armonizzazione dei regolamenti sui veicoli, hanno sviluppato lo standard con una versione finale pubblicata nel 2015. La procedura di test fornisce una guida rigorosa per quanto riguarda le condizioni dei test dinamometrici e del carico stradale (resistenza al movimento), il cambio marcia, il peso totale della vettura (includendo equipaggiamenti opzionali, merci e passeggeri), la qualità del carburante, la temperatura dell'ambiente e la selezione e la pressione degli pneumatici. Dal 1 Settembre 2017 il WLTP entra in vigore e sostituisce il New European Driving Cycle (NEDC) come test per l'omologazione delle automobili in Unione Europea. L'obbligo per l'immatricolazione di nuovi veicoli che devono soddisfare il nuovo ciclo sarà completato il 1 settembre 2019.

Anche i sistemi gas sono chiamati a soddisfare il ciclo WLTP, motivo per il quale nel corso del 2018 il gruppo Landi Renzo ha lavorato in maniera sistematica per allineare i suoi sistemi al nuovo e più severo standard di emissioni. I sistemi GPL Landi Renzo sono già stati provati con successo su diverse motorizzazioni (FCA, Opel e Hyundai) ottenendo l'omologazione nazionale DGM (Direzione generale motorizzazione). Nel prossimo futuro Landi Renzo lavorerà sui sistemi Metano per aggiornare l'omologazione DGM in accordo al nuovo ciclo.

La costante attenzione alla qualità

La qualità per il Gruppo Landi Renzo ha fin da sempre rappresentato un elemento imprescindibile per la propria affermazione sul mercato. Già dal 1996 la capogruppo Landi Renzo S.p.A. aveva deciso di dotarsi di un Sistema Qualità ISO 9001 che permettesse ai processi di progettazione, produzione, vendita ed assistenza ai clienti di essere più efficienti e di rispondere al meglio alle esigenze del mercato. Dal 2006 tale Sistema Qualità è stato esteso anche alle Officine autorizzate e ai Rivenditori della Rete Italia Landi Renzo. Tra le società estere, la Landi Renzo USA Corporation possiede la certificazione QVM (Qualified Vehicle Modifiers), che prevede la valutazione da parte della Ford Motor Company e l'aderenza alle QVM guidelines.

Nel 2001 Landi Renzo S.p.A. è stata la prima azienda italiana nel settore ad ottenere la prestigiosa certificazione ISO/TS 16949 che specifica i requisiti di sistema di qualità per la progettazione, lo sviluppo e la produzione dei prodotti della filiera automotive. Tale certificazione, decaduta nel 2016, è stata sostituita dalla prima edizione IATF 16949.

Lo standard dell'International Automotive Task Force (IATF), oltre ad adottare una chiara focalizzazione sul miglioramento continuo (prevenzione dei difetti di progettazione e pianificazione del prodotto) per ottenere la piena conformità alle richieste del cliente, introduce delle importanti novità, tra cui una maggior enfasi sulla responsabilità sociale di impresa, una maggiore attenzione ai requisiti di sicurezza dei prodotti e una maggiore chiarezza nella rappresentazione dei fornitori e dei sub fornitori.

Oltre alla capogruppo, nel 2018 anche le società Lovato Gas S.p.A., Landi Renzo Polska S.p.Z.o.o. e Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company, in precedenza certificate ISO/TS 16949, hanno completato il passaggio alla più recente versione IATF 16949. L'indiana Krishna Landi Renzo India Private provvederà a certificarsi secondo il nuovo standard entro il 2019.

Nel 2018, così come negli anni precedenti, al fine di migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, sono stati svolti degli audit di processo aziendale in tutti i reparti della Corporate Landi Renzo, come previsto dal piano annuale eseguito in conformità alle linee guida ISO 9001:2015 e IATF 16949 e alle necessità dei clienti OEM. I risultati di conformità attesi degli audit dei processi produttivi portano ad un valore complessivo positivo (76%). Sono previsti anche degli audit sui processi di supporto da svolgere nei mesi di Gennaio e Febbraio 2019.

Inoltre, in tutti gli stabilimenti del Gruppo, sono stati attivati Piani di Miglioramento Continuo al fine di implementare le azioni correttive individuate in seguito ai reclami dei clienti e monitorarne l'andamento per aumentare l'efficienza del processo. Quest'ultima misurata sulla base dei tre fattori dell'indicatore Overall Equipment Effectiveness (OEE):

  • disponibilità, ovvero tempo di effettivo utilizzo della macchina;
  • efficienza, ovvero la velocità con cui l'impianto lavora e produce;
  • tasso di qualità, ovvero il numero di pezzi buoni prodotti rispetto al totale.

Al fine di raggiungere gli obiettivi qualitativi l'organizzazione non può prescindere da una gestione responsabile del proprio personale. Vengono infatti messe in atto una serie di attività tra le quali risultano di fondamentale importanza l'utilizzo di sistemi incentivanti e le attività di aggiornamento e formazione. Tutta la documentazione sulla Qualità, Salute e Sicurezza resta sempre a disposizione del personale per eventuali consultazioni.

La pianificazione del prodotto è condotta secondo un approccio di "Gestione integrata del Progetto", che prevede la nomina di un Responsabile Tecnico ("Chief Engineer"), di un Responsabile di Progetto ("Program Manager") e di un team interfunzionale a cui vengono affidate responsabilità e risorse specifiche. La gestione di tutti i progetti segue un metodo Stage & Gate che prevede l'approvazione da parte del board aziendale di tutte le fasi del progetto.

Per soddisfare i requisiti qualitativi stabiliti per la realizzazione dei prodotti sono predisposti dei Piani di Qualità in base al metodo strutturato Advanced Product Quality Planning (APQP). Una volta completata la pianificazione vengono identificate le apparecchiature, le attrezzature, le risorse e le capacità del personale necessarie per conseguire la qualità richiesta. Durante le fasi di realizzazione del prodotto vengono effettuate delle verifiche e delle attività di validazione (sulla base del metodo Production Part Approval Process, "PPAP"), che verranno poi riportate all'interno dei documenti di registrazione della Qualità.

A conferma dell'attenzione posta alla ricerca della qualità, i principali indicatori di riferimento sono in miglioramento rispetto agli anni precedenti (ad esempio, valori garanzie After Market rispetto al fatturato < 0.8%, indice reclami clienti < 2,6%), segno che la strada intrapresa è quella corretta.

Tra gli obiettivi che il Gruppo si è impegnato a raggiungere entro giugno 2019, si segnalano: la diminuzione dei costi di garanzia legati ai clienti OEM attraverso specifici Piani di Miglioramento Prodotto e l'ottimizzazione del sistema di tracciabilità dei componenti in uscita.

Salute e sicurezza dei consumatori

La Società si pone come obiettivo la gestione di tutti i rischi che possono compromettere la sicurezza dei prodotti per i consumatori finali. Per questo motivo, nelle aziende produttive del Gruppo, vengono utilizzati sistematicamente, sia nelle fasi di definizione e di sviluppo dei prodotti che nei processi produttivi, tecniche di analisi dei rischi di guasto e delle potenziali cause (Failure Mode and Effect Analysis – "FMEA"), che consentono di ottenere i migliori risultati in termini di riduzione del rischio ed efficacia delle azioni nei confronti del cliente. Inoltre, tutti i prodotti sono sottoposti a processo di collaudo ed omologazione secondo la "procedura del regolamento R10" per la verifica della compatibilità elettromagnetica. Oltre a questa, tutti i prodotti a metano devono essere omologati secondo la "procedura del regolamento R110", così come quelli a GPL secondo la "procedura del regolamento R69".

Le caratteristiche di sicurezza vengono evidenziate sui disegni condivisi con il cliente e i prodotti vengono testati al 100% a fine linea (ad esempio, il test di tenuta viene effettuato sul 100% dei prodotti).

Il Gruppo Landi Renzo mette inoltre a disposizione la struttura e l'organizzazione per garantire il supporto tecnico necessario a chiunque ne senta la necessità, attraverso l'intervento diretto di personale appositamente addestrato e l'utilizzo di manuali tecnici e istruzioni di installazione, predisposti in più lingue. Tutti i kit prodotti sono infatti corredati da materiale informativo utile al corretto utilizzo da parte del cliente.

I centri interni ed esterni di assistenza tecnica forniscono un continuo feedback di informazioni sul prodotto in relazione ad aspetti di affidabilità, manutenibilità, facilità di installazione e provvedendo a monitorare l'andamento delle anomalie rilevate, al fine di assicurarne il miglioramento continuo.

Al fine di prevenire le non conformità, vengono altresì utilizzate ed analizzate una serie di informazioni

derivanti dai rapporti con i clienti e dai processi aziendali che incidono sulla qualità del prodotto. Dalle risultanze di tali analisi vengono individuate le azioni preventive da attuare, valutate in base agli effetti del problema potenziale da risolvere. A tale scopo è stata predisposta una procedura documentata (PSQ 14-1) che precisa i requisiti per l'individuazione delle non conformità potenziali e delle loro cause, la valutazione dell'esigenza di attuare azioni per prevenire il verificarsi delle non conformità e nel caso in cui siano necessarie, l'individuazione e l'attuazione delle azioni necessarie, la conseguente registrazione dei risultati di queste e il loro riesame.

Riguardo ad eventuali non conformità rilevate, le modalità di gestione variano a seconda dell'entità delle stesse. Le non conformità minori, rilevate sia in abito AM che in ambito OEM, vengono gestite tramite gestionale interno e trattate con la metodologia di problem solving "8D" (individuazione causa radice, azione correttiva, azione preventiva, verifica efficacia implementazione delle azioni), mentre le non conformità più rilevanti vengono discusse e trattate nell'ambito di un'apposita riunione settimanale chiamata "Quality Board" in cui sono presenti i principali enti aziendali (ad esempio R&D, Operations, Sales).

Nel corso del 2018, così come degli anni precedenti, non si registrano casi di non conformità a regolamenti o a codici volontari relativamente alla salute e sicurezza dei prodotti che abbiano portato a richiami e/o sanzioni. In alcuni casi specifici sono state rilevate delle non conformità, ma non tali da non compromettere la sicurezza dell'utilizzatore.

I rapporti con i clienti: canali di contatto, monitoraggio della soddisfazione e formazione

A conferma dell'attenzione riposta sui propri clienti, il Gruppo Landi Renzo fin da sempre adotta una politica commerciale trasparente, orientata alla creazione di rapporti di lungo periodo, alla collaborazione e alla tempestività nella soluzione di problemi e alla massima professionalità.

Le società Landi Renzo S.p.A., Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. e Landi Ranzo RO S.r.l. mettono a disposizione dei clienti di primo impianto (OEM- Original Equipment Manufacturers) un gruppo di lavoro dedicato a ciascun cliente, composto da personale commerciale, personale tecnico ed addetti alla qualità, al quale il cliente può rivolgersi per necessità tecniche, logistiche e qualitative.

Nel caso dei clienti After Market (AM), al fine di garantire il miglior servizio di Assistenza Tecnica alla propria Rete di Officine e Rivenditori di Zona, il Gruppo ha istituito un canale di contatto privilegiato composto da una linea fissa, un indirizzo e-mail e due linee mobili.

In questo mercato è importante garantire lo stesso livello di servizio in tutti i paesi forniti. Per questo motivo, il Gruppo Landi Renzo si affida agli importatori ufficiali ed alle filiali, al fine di fornire un buon servizio di assistenza tecnica e velocizzare la gestione delle pratiche assicurando il minor fermo veicolo possibile all'utente finale.

Per gli utenti finali invece, il Gruppo ha attivato una serie di canali di contatto sia tradizionali, come l'email, il fax, il numero della sede e il numero verde Landi Renzo e la lettera, che social come facebook, twitter, youtube. Gli utenti finali possono così possono richiedere informazioni sui prodotti e sulle modalità di acquisto, segnalare eventuali problematiche post-vendita o sottoporre un reclamo ed tempo stesso essere informati in merito ad argomenti come l'ecologia e l'eco-sostenibilità e su eventi ed iniziative organizzati dal Gruppo.

Inoltre attraverso il portale "http://preventivo.landi.it" l'utente può individuare direttamente, in modo chiaro e trasparente, il miglior sistema GPL o metano installabile sulla propria vettura, compresa l'indicazione della capacità del serbatoio, del prezzo "chiavi in mano" e dell'Officina di Zona in grado di garantire una corretta installazione.

Al fine di avvicinare sempre di più i propri clienti e comprenderne aspettative e necessità, un ruolo sempre più importante viene attribuito all'attività di marketing e comunicazione. Per diffondere la conoscenza dei marchi del Gruppo Landi Renzo, sia ai clienti business che agli utilizzatori finali, le società partecipano a fiere specialistiche, forum internazionali e specifici eventi locali gestiti dalla rete di Distributori e Importatori.

Vengono inoltre ideati e realizzati materiali informativi, pubblicità istituzionale su testate di settore e non e campagne web sviluppate principalmente sul network google e sui Social Media.

Questa attività viene gestita in modo da garantire la massima trasparenza nei confronti dei clienti. Infatti nel corso del 2018, per le società Landi Renzo S.p.A. e Lovato Gas S.p.A. non sono state rilevate segnalazioni riguardanti la non corretta etichettatura dei prodotti.

Il contenuto delle etichette è definito in fase progettuale e riportato sui documenti condivisi con il cliente, mentre la presenza delle etichette è oggetto di controllo al 100% in fase di spedizione.

Il monitoraggio della Customer Satisfaction

La Customer Satisfaction viene monitorata attraverso due distinte modalità a seconda del tipo di cliente. Nei clienti di primo impianto (OEM – Original Equipment Manufacturers) il monitoraggio avviene attraverso specifici indicatori presenti sui portali delle case automobilistiche: tasso di difettosità in garanzia, tasso di difettosità a km 0 e puntualità delle consegne. Le case automobilistiche compilano una "bid list" che evidenzia alla Società la conformità del servizio offerto o eventuali aree di miglioramento.

Relativamente a Officine e utenti finali, il monitoraggio della Customer Satisfaction viene gestito direttamente on line da parte di Rivenditori e Officine in base alla Certificazione ISO 9001 Landi Renzo Rete Italia. L'indagine viene svolta con cadenza annuale e si articola su due livelli. I Rivenditori raccolgono i dati relativi alla soddisfazione delle Officine mentre le Officine raccolgono i dati relativi alla Customer Satisfaction dei propri clienti (utenti finali). Le Officine analizzano la rintracciabilità e la disponibilità dei Rivenditori, la disponibilità e la capacità a livello di collaborazione tecnica, i tempi di consegna dei materiali, la tempestività ed l'affidabilità nel fornire informazioni (ad esempio, previsioni di consegna, ritardi) e la disponibilità e l'efficacia nella sostituzione dei materiali difettosi.

Tra i vari aspetti, gli utenti finali prendono in considerazione: tempi di attesa e puntualità per l'installazione, chiarezza nella formulazione del preventivo, coerenza tra preventivo ed importo pagato, disponibilità e cortesia, gestione assistenza tecnica e garanzia. Analizzano, inoltre, le prestazioni dell'autovettura (come accelerazione e velocità), la relativa guidabilità (ovvero progressione continua senza vuoti potenza), il livello di consumo e l'affidabilità dell'impianto.

In linea con gli ottimi risultati raggiunti lo scorso anno, anche il 2018 evidenzia un elevato livello di soddisfazione sia da parte delle Officine che dell'utente finale. La valutazione media dell'utente finale sull'impianto, pari a 4,47 (scala 1-5), è rimasta quasi invariata rispetto al 2017, in cui era 4,5, mentre la valutazione media dell'utente finale sulle Officine è 4,8 (scala 1-5), in crescita rispetto al 2017, in cui era 4,7. Il miglioramento dei risultati è sicuramente dovuto in buona parte anche alla continua formazione erogata alle Officine nel corso degli ultimi anni, finalizzata a migliorare il livello di servizio offerto dalle Officine stesse, sia dal punto di vista operativo che nella logica della "vendita consulenziale".

Infatti, l'attività di formazione rivolta alle Officine della Rete Italia è stata intensificata e, nel 2018, è stata erogata formazione tecnica a ben 375 officine, contro le 106 del 2017.

Si segnala inoltre, come progettualità futura del Gruppo, l'aggiornamento dell'area riservata del proprio sito web: il portale che gestisce tutte le comunicazioni e l'informativa a beneficio di clienti ed installatori (archivi dei documenti tecnici, capitolati, certificazioni etc.).

Oltre alla Customer Satisfaction, il Gruppo Landi Renzo svolge una costante attività di monitoraggio e gestione dei reclami sia per i clienti OEM sia per gli utenti finali. La gestione del cliente è da sempre strutturata attraverso l'utilizzo di specifiche procedure di gestione reclami (procedura 13.1 "Gestione delle non conformità") e, a partire dal 2017, è stato fatto un ulteriore avanzamento per la standardizzazione della gestione anche da parte delle filiali estere.

La procedura "Gestione delle non conformità" è impostata al fine di fornire sempre un rapido feedback all'utente finale sia nel caso di malfunzionamento di un sistema, che nei rari casi di segnalazione di un sinistro o danno al veicolo potenzialmente causato dall'installazione di un sistema GPL o metano Landi Renzo. Il processo di monitoraggio e gestione del reclamo prevede la raccolta dei dati sul sinistro, l'analisi dell'accaduto e dei componenti del sistema e la risposta all'utente finale e all'Officina rispetto ai risultati dell'analisi.

Per assicurare la piena soddisfazione dei clienti dal punto di vista tecnico, logistico e qualitativo, il team interfunzionale si occupa di gestire le necessità e gli eventuali reclami degli stessi.

Grazie ad processo di crescita strutturato della qualità e al supporto dell'ufficio acquisti che, migliorando le attività di fornitura, ha consentito anche un deciso miglioramento della qualità dei prodotti finali, il numero dei reclami dei clienti OEM è diminuito del 22% rispetto al 2017.

Le risposte ai reclami vengono gestiti automaticamente dai portali cliente e prevedono di tempi di risposta molto brevi: tipicamente 48 h per gestire un'azione di contenimento del problema e 5 giorni per individuare la causa radice del problema ed impostare le azioni correttive. I reclami degli utenti finali vengono gestiti dall'Area Assistenza Tecnica insieme all'Officina installatrice e con la supervisione del Rivenditore di Zona. Si segnala che nel corso dell'anno non sono stati ricevuti reclami relativi alla privacy.

Nell'ambito delle categorie dei clienti OEM, il Gruppo, ormai da tempo, ha avviato collaborazioni con le più importanti case automobilistiche mondiali. La complessità elettronica presente negli autoveicoli di nuova fabbricazione, rende indispensabile una stabile e costante collaborazione reciproca per progettare e costruire sistemi capaci di integrarsi perfettamente nel progetto elettronico e meccanico delle autovetture. Anche per questa ragione Landi Renzo ha avviato un'iniziativa di "tutorship" riservata ad alcune case automobilistiche con l'obiettivo di supportare il cliente nella diagnosi e soluzione tempestiva di problematiche riscontate dal cliente finale.

Con i principali clienti finali, anche delle filiali, vengono organizzate conference call periodiche con lo scopo di guidarli nell'analisi della failure e nella ricerca delle soluzioni. Le conference call sono organizzate con la logica della piattaforma in cui è presente il team interfunzionale (Program Manager, Tecnico, Qualità Clienti etc.).

La qualità del processo di installazione, i livelli di sicurezza e di performance del sistema e la soddisfazione del Cliente sono possibili grazie alla Rete di Officine che rappresenta un asset determinante per il successo del Gruppo Landi.

La formazione e l'aggiornamento continuo della Rete di Officine sono tra i principali strumenti attraverso cui il Gruppo persegue questi obiettivi (per approfondimenti fare riferimento al paragrafo "Formazione tecnica alla Rete di Officine ed Istallatori").

I fornitori

Il Gruppo Landi Renzo valuta costantemente i propri fornitori ed adotta un approccio orientato alla trasparenza ed alla collaborazione al fine di instaurare relazioni durature e stabili.

I fornitori sono parte integrante del processo produttivo ed organizzativo di un'organizzazione e quindi devono essere selezionati in modo da offrire le massime garanzie possibili.

Infatti, in linea con i requisiti imposti dal mercato di appartenenza, il Gruppo seleziona fornitori che siano in grado di garantire non solo un elevato livello qualitativo dei componenti e servizi acquistati, ma anche una solidità economico finanziaria ed una reputazione aziendale in linea con quella del Gruppo stesso.

Il processo di valutazione e qualifica e successivo monitoraggio dei fornitori è definito all'interno di un'apposita procedura, nella quale vengono riportati i requisiti ricercati e le modalità di monitoraggio del livello di prestazione da mantenere una volta attivato il contratto di fornitura. Tale procedura non si applica alle società AEB America S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. LTD, Landi Renzo USA Corporation e la brasiliana LR Industria e Comercio Ltda.

La selezione inizia attraverso una prequalifica del fornitore effettuata dall'Ufficio Acquisti che ne verifica la stabilità economica e la capacità di garantire continuità di servizio nel medio-lungo termine.

Viene condotta un'analisi che prende in considerazione diversi indicatori economici riferiti agli ultimi tre esercizi (ad esempio, i ricavi o il fatturato, la redditività delle vendite, la rotazione del magazzino e la posizione finanziaria netta) e i fornitori che superano questo primo step vengono ammessi alla fase di qualifica. Durante questa fase viene richiesto al fornitore di compilare il modulo FA50 che attribuisce allo stesso un punteggio in base ad indicatori economico-finanziari, di copertura assicurativa, di rispondenza a requisiti di qualità, sociali e ambientali, oppure al possesso di relative certificazioni oltre che a fattori legati alle dimensioni organizzativo-commerciali e alle capacità logistiche; vengono altresì considerati degli indicatori di performance come la capacità di consegna on-time, risultati delle visite ispettive, numero di lotti conformi, competitività di prezzo e incidenti di qualità. Ricevuto il modulo compilato, l'Ufficio Acquisti, congiuntamente a R&D e Qualità Fornitori, effettua la valutazione.

Come da procedura, i requisiti necessari dipendono dalla categoria merceologica che deve essere acquistata presso il fornitore in valutazione. Le certificazioni minime richieste per merce destinata a processi produttivi o distributivi per clienti di primo impianto (case automobilistiche) è la ISO 9001. Nel caso in cui quest'ultima non fosse disponibile, Landi Renzo può scegliere di lavorare con il fornitore a seguito almeno di una verifica (audit) per accertare la conformità alla ISO 9001. Se il risultato dell'audit è negativo il fornitore viene escluso, se il fornitore rispetta i criteri individuati viene stipulato un contratto di fornitura e ogni tre anni viene effettuato il monitoraggio dei requisiti tramite la riqualifica dello stesso. Tale processo ha consentito, anche nel 2018, di monitorare le performance dei fornitori attivi e di selezionare i nuovi potenziali partner, senza individuare rischi significativi dal punto di vista economico-finanziario o ambientale e sociale.

Fornitori certificati

CERTIFICAZIONI DEI FORNITORI 2018
Certificazione ISO 9001 78%
Certificazione IATF 16949 (Automotive) 27%
Certificazione ISO 14001 21%
Certificazione OHSAS 18001 5%
Certificazione SA8000 2%
Certificazione EMAS 1%
Nessuna certificazione 21%

La percentuale è calcolata sul numero totale dei fornitori.

I dati sulle certificazioni sono stati calcolati a consuntivo del 2018, non viene riportato il dato storico in quanto non comparabile. La base dati è infatti stata modificata in seguito a: 1) incorporazione di tutti i fornitori ex AEB S.p.A. in Landi Renzo S.p.A. (a seguito della fusione); 2) esclusione dalla base dati di fornitori quali rivenditori, minuteria e packaging non considerati "core".

Il dato esclude le Società Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, AEB America S.p.A., Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company in quanto i dati non risultano disponibili.

Sulla base dei dati che emergono dalla tabella "fornitori certificati" e considerando che il 21% dei fornitori non possiede alcuna certificazione, le certificazioni maggiormente diffuse sono quelle legate alla gestione del sistema qualità.

Relativamente a questo aspetto il Gruppo Landi Renzo, anche per ottemperare alla normativa, sta indirizzando tutti i fornitori "strategici" al nuovo standard IATF 16949 (che sostituisce la ISO/TS 16949).

Particolare attenzione avrà inoltre nei prossimi anni la transizione dalla norma OHSAS 18001 alla ISO 45001, per la certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro, che richiama argomenti quali l'analisi del contesto e l'analisi dei rischi con lo stesso approccio della ISO 9001:2015.

Oltre alla qualità e agli aspetti connessi alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, resta comunque inteso che etica, responsabilità sociale e tutela dell'ambiente sono considerati driver rilevanti per la valutazione e la scelta dei fornitori: essi vengono peraltro richiamati sia nei Contratti di Fornitura, sia nelle Condizioni Generali di Acquisto, inviate a tutti i fornitori.

Dato il modello di business adottato dal Gruppo Landi Renzo e la forte prevalenza di fornitori italiani, si è data comunque la possibilità alle restanti società di utilizzare strumenti di selezione e valutazione del fornitore differenti applicando, in ogni caso, le linee guida della casa madre ma integrandole con la realtà locale.

La valorizzazione dell'economia locale

Il modello di business adottato dal Gruppo Landi Renzo prevede la stretta collaborazione con fornitori e terzisti accuratamente selezionati e legati da rapporti consolidati e pluriennali. I fornitori vengono selezionati in base alle competenze specifiche ed alla loro specializzazione, inoltre molti componenti necessari alla realizzazione dei prodotti hanno caratteristiche (tipologie di lavorazioni richieste, specifiche tecniche, dimensioni e peso, tipologia di tecnologia applicata etc.) che spesso portano a scelte, in termine di dislocazione geografica dei fornitori, in prossimità di distretti industriali specializzati e non troppo distanti dagli stabilimenti che utilizzano i componenti stessi.

Le principali famiglie tecnologiche dei fornitori sono: lavorazioni meccaniche, pressofusioni e relative lavorazioni meccaniche, stampaggio in plastica, componenti in gomma e costampati, serbatoi gas, tubazioni alta e bassa pressione, componenti elettronici e relativi assemblaggi.

Buona parte della produzione del Gruppo avviene in Italia e in Polonia e la maggior parte dei fornitori risulta dislocata in questi due Paesi. Il parco fornitori è però riconducibile soprattutto ad imprese italiane caratterizzate da un'esperienza pluriennale nel settore ed un maggior livello di specializzazione, di attenzione agli aspetti qualitativi e minori costi di trasporto per componenti a peso unitario abbastanza elevato. Tuttavia, anche al fine di supportare le esigenze ed i fabbisogni delle controllate estere, il Gruppo ha attuato una politica di ricerca fornitori per estendere la catena di fornitura anche in altri paesi. A dimostrazione di ciò, nel 2018 la spesa effettuata presso fornitori locali, ovvero fornitori che risiedono nello stesso Paese della società del gruppo che ha effettuato l'acquisto, risulta essere in media pari all'82,95%. Gli approvvigionamenti locali risultano così ripartiti: 87, 70% Italia, 63,44% Europa, 100% Asia e Resto del mondo e 17,2% America (sono escluse le società AEB America S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. LTD, Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Pars Private Joint, in quanto i dati non sono disponibili).

VALORE DELLE FORNITURE PER AREA
GEOGRAFICA
2016 2017 2018
Italia 75% 77% 76%
Europa (esclusa Italia) 16% 16% 18,7%
Asia e Resto del mondo 7% 5% 5%
America 2% 2% 0,3%
Totale (€/000) 136.343 155.066 153.289
I dati tra i due esercizi non sono perfettamente confrontabili a causa delle modifiche intercorse nel perimetro di
rendicontazione per l'esercizio 2018. Dati 2018 non includono informazioni sulle società AEB America
S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. LTD, Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Pars Private
Joint

Valore delle forniture per area geografica

Numero di fornitori attivi

FORNITORI ATTIVI (n.) * 2016 2017 2018
Italia 1.274 1.110 734
* I dati comprendono solo i fornitori con fatturato annuo superiore a € 5.000 e sono escluse le società AEB America
S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. LTD, Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Pars Private

S.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. LTD, Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Pars Private Joint.

Dialogo e coinvolgimento dei Fornitori

.

Da qualche anno il Gruppo Landi Renzo attua iniziative sempre più orientate alla crescita reciproca con i propri fornitori. Nel momento in cui obiettivi e strategie divengono comuni è infatti possibile superare lo schema relazionale tradizionale tra le controparti ed avviare una vera e propria relazione di partnership. Infatti nelle fasi di sviluppo dei nuovi prodotti, i fornitori vengono coinvolti nelle attività di co-design ed il personale del Gruppo è costantemente in contatto con i partner per supportarli in tutte le attività necessarie, nelle attività richieste dalle procedure oltre che nei processi di validazione. Inoltre, grazie al monitoraggio delle performance qualitative e logistiche, i fornitori sono incentivati a ricercare il miglioramento continuo attraverso la crescita tecnica ed organizzativa.

La collettività e il territorio

Il Gruppo Landi Renzo, nonostante la propria vocazione internazionale, rimane profondamente legato ai valori del territorio in cui è inserito. Per questa ragione si impegna a supportare concretamente eventi ed iniziative promosse da associazioni ed enti con cui si è instaurata una collaborazione ormai storica. Rientra nella stessa filosofia dell'azienda la promozione ed il sostegno a progetti di sviluppo in ambito sociale, educativo, culturale e sportivo.

Il dialogo con gli enti e le istituzioni e la partecipazione attiva allo sviluppo sostenibile

In considerazione della propria appartenenza settoriale, il Gruppo intrattiene frequenti rapporti con enti e istituzioni sia a livello nazionale che internazionale ed in particolare con il Ministero dei Trasporti (MIT),

la United Nations Economic Commission for Europe (UNECE), l'International Organization for Standardization (ISO) e l'European Committee for Standardization (CEN).

Tali relazioni sono riconducibili principalmente ai seguenti ambiti:

  • brevetti e omologazioni di componenti e sistemi, in questo caso principalmente con il Ministero dei Trasporti;
  • azioni di sensibilizzazione riguardanti problematiche del settore automotive in senso lato e tematiche di carattere ambientale e di sicurezza.
  • contributo allo sviluppo di normative e standard tecnici nel settore dei carburanti alternativi, sia a livello nazionale sia a livello Europeo e globale.

In particolare, negli ultimi anni si sono intensificati i confronti sugli aspetti di eco-sostenibilità, di attenzione all'ambiente e di sicurezza per gli utenti con gli esperti dei vari Ministeri, interessati a conoscere il punto di vista e a condividere l'expertise maturato dal Gruppo. Infatti, anche in funzione del proprio ruolo di leader a livello internazionale e di rappresentante d'eccellenza della filiera italiana del gas per autotrazione, sono stati riservati grandi sforzi allo sviluppo e al mantenimento delle relazioni istituzionali su tali temi.

Il contributo dell'azienda si concretizza anche nella partecipazione da parte dell'ufficio Regulatory Affairs a vari tavoli di lavoro, nazionali e internazionali, che hanno in carico lo sviluppo delle future normative e standard tecnici del settore dei carburanti alternativi in ambito ambientale e di sicurezza.

Il Gruppo Landi Renzo fornisce inoltre un impulso determinante per lo sviluppo di numerosi Regolamenti Internazionali, norme ISO e norme CEN, sia come esperto di settore, sia come coordinatore di due gruppi di lavoro (ISO TC22 SC41 WG5 e CEN TC 286 WG6). Si segnala a questo proposito il lavoro svolto nel Working Party on Pollution and Energy (GRPE) dell'UNECE di Ginevra per l'introduzione delle nuove e più severe metodologie di misura delle emissioni (WLTC) nel Regolamento n. 115 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) "Prescrizioni uniformi relative all'omologazione di: I. Impianti specifici di trasformazione a GPL (gas di petrolio liquefatto) destinati ad essere installati sui veicoli a motore per consentire l'utilizzo del GPL nel sistema di propulsione; II. Impianti specifici di trasformazione a GNC (gas naturale compresso) destinati ad essere installati sui veicoli a motore per consentire l'utilizzo del GNC nel sistema di propulsione".

Landi Renzo è anche parte attiva di Italy 2020, un cluster del Ministero dell'Istruzione e dell'Università e Ricerca (MIUR) orientato ad utilizzare finanziamenti europei e capace, in una logica di sistema, di sintetizzare le principali expertise dell'industria automobilistica nazionale.

Al fine di monitorare ed orientare ogni possibile normativa o legislazione a potenziale impatto su specifici settori, il Gruppo partecipa in maniera attiva all'operatività di varie associazioni di settore e, grazie alla propria membership, prende parte a molti tavoli di lavoro istituzionali. Tra i più rilevanti si segnalano:

  • NGV Italy (Natural Gas Vehicle Italy), il consorzio che unisce i principali attori industriali della filiera italiana del metano per autotrazione. Landi Renzo ha un proprio rappresentante nel Consiglio d'Amministrazione, delegato a promuovere le relazioni istituzionali del consorzio stesso, compresa la partecipazione ai lavori della Consulta Automotive presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Dal 2011 anche Landi Renzo USA è membro di NGV America e NGV Global con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo e la crescita di veicoli alimentati a gas naturale o biometano per un mercato sostenibile.
  • Anfia (Associazione Nazionale della Filiera Automobilistica), la principale associazione automotive italiana che svolge un'intensa attività di relazione istituzionale. Landi Renzo partecipa costantemente alle consultazioni effettuate dalla Direzione Generale dell'Associazione, volte a sintetizzare posizioni comuni da proporre alle istituzioni stesse.
  • Assogasliquidi, l'associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto GPL. Obiettivi dell'Associazione sono la rappresentatività del settore a livello nazionale e internazionale, la collaborazione con le amministrazioni e gli enti pubblici al fine di migliorare la definizione di un quadro normativo del settore, l'informazione e l'orientamento degli operatori sulle innovazioni tecnico/legislative e sulla loro pratica attuazione, la promozione dell'immagine del settore presso gli utilizzatori e gli utenti finali. Un rappresentante Landi Renzo è operativo nella Commissione Direttiva Autotrazione.
  • ANGVA (Asia Pacific Natural Gas Association), fondata nel 2002, è l'associazione commerciale per l'industria dei veicoli a gas naturale nella regione Asia-Pacifica, a cui sono associate SAFE & CEC. Promuove l'uso del gas naturale come carburante per il trasporto, definendo standard e linee guida per il settore e organizzando attività di formazione.
  • NGVA Europe (associazione Europea di veicoli a gas naturale e bio gas), fondata nel 2008, è l'associazione Europea che raggruppa 133 soci di 31 paesi lungo l'intera catena produttiva del gas e dei veicoli. La sua finalità è promuovere l'uso del gas naturale e del gas rinnovabile in veicoli e imbarcazioni.
  • PAPAAM (Pakistan Association of Automotive Parts Accessories Manufactures), a cui è associata la società L.R. Pak (Pvt) Limited. PAPAAM è stata costituita nel 1988 per rappresentare l'industria e fornire supporto tecnico e gestionale ai suoi membri.
  • KCCI (Karachi Chamber of Commerce and Industries) a cui è associata la società L.R. Pak (Pvt) Limited. Il KCCI supporta le aziende private e le aiuta a risolvere i loro problemi in termini economici e finanziari.
  • SITE (Sindh Industrial Trading Estate) a cui è associata la società L.R. Pak (Pvt) Limited. Il SITE è

un'organizzazione istituita nel 1947 al fine di promuovere l'industrializzazione e creare condizioni attrattive al fine di incentivare gli investimenti in quelle aree.

  • CCIC (Camera di Commercio Italiana in Cina) a cui è associata la società Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd. Fondata a Beijing nel 1991, la CCIC è l'unica organizzazione commerciale riconosciuta dal governo italiano (Ministero dello Sviluppo Economico, MiSE) e dalla Repubblica Popolare Cinese (Ministero degli Affari Civili, MoCA) che mira a rafforzare l'internazionalizzazione e la localizzazione delle imprese italiane e promuovere il "Made in Italy" nella Repubblica Popolare Cinese.
  • California NGV Coalition a cui è associate Landi Renzo USA Corporation. L'associazione è la principale organizzazione di difesa del settore per i veicoli a Gas Naturale e Biogas in California. Lavora con legislatori e regolatori per sviluppare politiche che aumentino l'uso di carburanti alternativi, sostiene nuove iniziative e fornisce informazioni aggiornate sulla tecnologia NGV e sugli sviluppi del mercato.
  • NIAF (National Italian American Foundation). Landi Renzo USA Corporation è associata al fine di preservare il patrimonio e la cultura italo-americana, promuovere e ispirare un'immagine positiva e il retaggio degli italoamericani; e rafforzare i legami tra Stati Uniti e Italia.
  • IACC (Italy-America Chamber of Commerce). Il presidente della Landi Renzo USA Corporation è membro del board della IACC. Fondata a New York nel 1887, la IACC è una società americana indipendente, privata, senza fini di lucro, dedita alla promozione del commercio, del turismo, degli investimenti e della cooperazione economica tra l'Italia e gli Stati Uniti. La Camera riunisce singoli imprenditori e imprese che promuovono gli interessi dei propri membri attraverso il contatto e l'interazione con agenzie governative, associazioni di categoria e organizzazioni internazionali sia negli Stati Uniti che in Italia.
  • TACC (Torrance Area Chamber of Commerce) a cui Landi Renzo USA Corporation è associata. La sua missione è quella di provvedere ai suoi membri creando una forte economia, fornendo opportunità di networking, supportando gli interessi delle imprese intraprendendo azioni politiche. Attraverso queste competenze, la TACC aiuta le imprese a crescere e collaborare per assicurare prosperità per l'area di Torrance.

Landi Renzo S.p.A. è membro industriale dello Steering Committee della Piattaforma Meccanica e Materiali della rete Alta Tecnologia dell'Emilia Romagna e membro del Consiglio Direttivo del Club della Meccatronica. Quest'ultimo istituisce ogni anno il Premio Italiano Meccatronica che promuove le imprese nazionali che si distinguono nel campo della tecnologia meccatronica, sviluppando prodotti innovativi a livello internazionale.

Il Gruppo si interfaccia anche con enti e istituzioni a livello internazionale, soprattutto in paesi con grandi riserve di gas naturale, presentando specifici business case volti a evidenziare il contributo ambientale ed economico del gas per autotrazione.

Il Gruppo Landi Renzo pone particolare attenzione alla cura delle relazioni con il mondo accademico. Da anni collabora con importanti università italiane per promuovere la diffusione della cultura della mobilità sostenibile e per favorire le attività di ricerca e sviluppo.

Nel 2018 Landi Renzo S.p.A. ha sponsorizzato per un importo di 770 euro il Workshop su Combustibili alternativi per Motori endotermici progettato in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria E. Ferrari dell'università di Modena e Reggio Emilia. Al Workshop sono intervenuti attivamente i tecnici di Landi Renzo S.p.A., il cui intervento si è focalizzato sull'azienda e sulle principali applicazioni sviluppate dalla stessa.

L'obiettivo dell'intervento era far conoscere l'azienda e sensibilizzare sulle tematiche e tecnologie green per ridurre le emissioni dei veicoli mantenendone le prestazioni.

Sono in essere partnership continuative con il Master UNINAUTO, del valore di 5.000 euro, promosso dall'Università di Napoli e Master del veicolo promosso dal dipartimento di Ingegneria E. Ferrari dell'Università di Modena e Reggio Emilia, finalizzati a formare giovani ingegneri con specializzazione nel settore automotive.

Al fine di favorire relazioni con il mondo scolastico è prevista l'organizzazione periodica di visite aziendali, presentazioni presso scuole e partecipazione a iniziative di alternanza scuola-lavoro per giovani studenti con l'obiettivo di avvicinare i giovani al mondo dell'impresa e sensibilizzarli alla mobilità ecologica.

Nel corso del 2018, Landi Renzo S.p.A. ha ospitato due scuole superiori del territorio, ha organizzato interventi presso due istituti superiori e ospitato 10 ragazzi in percorsi di alternanza scuola lavoro.

La società AEB America partecipa al Company Tours in "PROGRAMA EMPUJAR" con l'obiettivo di approcciare i giovani talenti ed evidenziare valori come solidarietà, impegno e responsabilità, promuovendo l'importanza del lavoro nella vita delle persone.

Landi Renzo USA Corporation ha portato il Gruppo Landi Renzo a stabilire una Gold Corporate Partnership con l'Istituto per l'Ambiente e la Sostenibilità (IoES) dell'UCLA. Il programma Corporate Partners dell'UCLA è stato sviluppato dal Centro per le prestazioni ambientali aziendali di IoES con l'input di una varietà di leader del settore globali coinvolti nel "green business". Il modello per il programma Corporate Partners è di incoraggiare la collaborazione e la comunicazione sui problemi ambientali e di sostenibilità. Attraverso la Corporate University, Landi Renzo contribuirà al programma con oltre mezzo secolo di conoscenza nel settore dei carburanti alternativi, con particolare attenzione allo sviluppo di tecnologie per veicoli eco-compatibili e sostenibili.

Dialogo con fornitori di capitale di debito e di rischio

Secondo il Gruppo Landi Renzo il livello di affidabilità e credibilità che una società deve offrire agli investitori e, più in generale alla comunità finanziaria, dipende dalle relazioni tra la stessa società ed i suoi stakeholder. Nello specifico, l'Investor Relations (IR) del Gruppo:

fornisce una valutazione della società alla luce dello scenario competitivo;

  • garantisce un'accurata e ampia informazione da diverse fonti per consentire al management una chiara e completa visione delle valutazioni del marcato sulla società;
  • trasmette le informazioni inerenti la società ai mercati finanziari con l'obiettivo di consentire agli investitori di valutare il corretto valore delle azioni e degli altri strumenti di capitale, e di fornire loro un supporto per poter interpretare la strategia dell'azienda.

L'attività di IR in Landi Renzo è gestita direttamente dal CFO in quanto ritenuta di estrema importanza per il Gruppo.

L'Investor Relations espleta le proprie attività di comunicazione e dialogo, obbligatorie e volontarie, con due tipologie di stakeholder, azionisti e debitori, principalmente avvengono attraverso conference call programmate e meeting sia all'estero che in Italia.

Le attività di comunicazione obbligatorie hanno una cadenza legata a provvedimenti normativi o ad alcuni eventi aziendali non prevedibili, e riguardano tutti gli eventi che hanno un potenziale impatto sull'andamento del prezzo azionario o degli altri strumenti quotati dell'emittente. I mezzi per effettuare la comunicazione di tali eventi sono i comunicati stampa, i report finanziari periodici e le presentazioni per gli investitori che vengono messi a disposizione degli stakeholders attraverso il sito internet del Gruppo nella sezione Investors.

Le attività di comunicazione volontarie sono tutte le attività del marketing finanziario come roadshows, reverse roadshows, conference call e avvengono con una cadenza più regolare. Questa tipologia di attività serve per spiegare meglio quanto già detto con l'informazione obbligatoria e permettono una maggior interazione tra gli investitori e la Società.

Gli stakeholder hanno la possibilità di contattare l'Investor relations tramite e-mail o numero telefonico, disponibili sul sito internet della Società alla sezione Investors, ogni qualvolta hanno bisogno di risposte su diverse questioni. Tali attività di comunicazione hanno come primo obiettivo la trasparenza verso gli investitori del gruppo, garantendo comunque il rispetto della normativa in materia di società quotate e rendicontazione di informazioni privilegiate.

La PerformanceAmbientale

La politica e il sistema di gestione ambientale

Il 2018 è stato un anno di continuità rispetto al passato. Tutti i rischi ed i pericoli per l'ambiente sono stati individuati e valutati secondo le norme di legge e sono state implementate tutte le attività tecniche e organizzative di prevenzione e protezione previste dal Sistema di Gestione Ambientale implementato nel luglio del 2013, in conformità ai requisiti previsti dalla norma UNI EN ISO 14001:2004.

Tra le attività previste dal SGA rientrano:

  • l'identificazione e la valutazione degli aspetti ambientali significativi;
  • la definizione degli obiettivi e dei programmi di miglioramento;
  • il monitoraggio e la sorveglianza dei parametri ambientali e di funzionamento degli impianti;
  • la formazione del personale;
  • l'identificazione, l'aggiornamento e il rispetto delle prescrizioni legali applicabili;
  • la gestione delle emergenze;
  • la gestione delle verifiche ispettive interne;
  • il riesame periodico del SGA da parte della Direzione, per assicurare che esso continui ad operare in maniera idonea, adeguata ed efficace.

Nel febbraio 2018 sono stati rivisti il SGA e la politica ambientale in previsione della migrazione alla ISO 14001:2015 ed a maggio 2018 è stata condotta con esito positivo la seconda verifica periodica di sistema, senza riscontrare non conformità. È stata effettuata, nel contempo, la migrazione alla nuova norma ISO 14001:2015, la cui entrata in vigore è prevista entro la fine del 2019. In occasione della seconda verifica periodica la certificazione UNI EN ISO 14001:2004 è stata estesa anche ai siti di via dell'Industria precedentemente occupati dalla ex AEB S.p.A..

Tutte queste attività trovano riscontro e sono descritte in un insieme organico di documenti, messi a disposizione dei dipendenti sull'intranet aziendale, composto dalla politica ambientale, dall'analisi e dichiarazione ambientale, dal manuale del SGA, dalle procedure e dalle istruzioni gestionali e di controllo operativo.

Il SGA è di indirizzo per tutto il Gruppo, anche se formalmente adottato dagli stabilimenti di via Nobel e via dell'Industria della società Landi Renzo S.p.A., ed è costantemente monitorato e aggiornato. Il SGA è uno strumento volontario che consente di migliorare in modo continuo le prestazioni ambientali, tenere sistematicamente sotto controllo gli aspetti ambientali e sorvegliare il costante rispetto dei requisiti di norma. Definisce le modalità per individuare, all'interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione e protezione, nel rispetto delle norme ambientali.

I Responsabili del Sistema di Gestione Ambientale, in collaborazione con gli altri Responsabili aziendali, hanno la consapevolezza di stabilire e aggiornare le procedure o istruzioni operative per la regolamentazione delle attività lavorative, comprese le operazioni di manutenzione, che possono presentare particolari situazioni di rischio di impatto ambientale.

Annualmente al termine dell'esercizio di riferimento, la società Landi Renzo S.p.A, come richiesto dalla ISO 14001, predispone il Rapporto di Analisi Ambientale Periodico (RAAP) nel quale sono sintetizzati i dati che vengono presentati all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.

Nel 2018 il Gruppo non ha ricevuto alcuna sanzione, monetaria e non monetaria, da parte delle Autorità o di altri enti.

Performance ambientali

I consumi energetici, le emissioni e le iniziative di incremento dell'efficienza

Il Gruppo dedica particolare attenzione al controllo sul corretto uso dell'energia da parte delle società del Gruppo, in particolare al:

  • controllo delle bollette energetiche al fine di verificare il rispetto delle condizioni contrattuali di fornitura e, nel caso di fornitura di energia elettrica, delle eventuali penali sull'energia reattiva;
  • controlli mensili di tutti i consumi energetici ed acqua per rilevarne immediatamente gli scostamenti anomali rispetto agli storici, o immotivati (guasti o perdite per l'acqua, consumi nulli, ecc.) attivando prontamente azioni di verifica;
  • controlli su accensioni e spegnimenti degli impianti di riscaldamento e di condizionamento rispetto all'andamento stagionale.

Le società italiane del Gruppo Landi Renzo hanno completato il passaggio al mercato libero per l'acquisto di energia elettrica e gas e, dopo un'analisi e valutazione di tutte le tipologie contrattuali sul mercato, hanno aderito a RENERGY (Consorzio energia associazione industriali della provincia di Reggio Emilia) per l'approvvigionamento di energia. RENERGY è un gruppo di acquisto, senza scopo di lucro, che, in nome e per conto delle imprese, opera sui mercati dell'energia e delle telecomunicazioni stipulando contratti di fornitura alle migliori condizioni offrendo vantaggi competitivi alle imprese per acquisto energia elettrica e gas. Inoltre, affianca le imprese nella contrattazione e stipula del contratto di fornitura, negli adempimenti amministrativi e gestionali, nella verifica e controllo periodico dei dati di fatturazione e garantisce un'informazione periodica sugli andamenti dei mercati e sulle novità normative di settore.

Per quanto riguarda l'utilizzo dei mezzi aziendali il Gruppo acquista, in sostituzione dei mezzi obsoleti, mezzi alimentati a carburanti con minore impatto ambientale e tecnologicamente avanzati o installa un sistema a GPL o metano sugli automezzi a benzina o gasolio di proprietà o a noleggio a lungo termine. Tutti gli automezzi sono conformi alle più recenti normative vigenti in materia di emissioni Euro 6 e l'età media del parco mezzi di Landi Renzo S.p.A. è di circa 4 anni.

Inoltre, per ridurre per quanto possibile i viaggi di lavoro e gli spostamenti fra le società del Gruppo sono disponibili in azienda strumenti come video conference, telefoni per call conferenze e Skype ed è stata centralizzata la gestione delle prenotazioni di auto aziendali in modo tale da sapere se altri soggetti effettuano viaggi nello stesso giorno per la stessa destinazione ed utilizzare il minor numero di mezzi di trasporto.

CONSUMI DIRETTI DI ENERGIA (uffici e
impianti)
2016 2017 2018
SOCIETA' ITALIANE
Metano (m3) 442.794 395.103 218.880
SOCIETA' ESTERE*
Metano (m3) 48.942 47.942 47.674
Totale (m3) 491.736 443.045 266.554
Totale (GJ) 20.154 18.159 10.674

Consumi diretti di energia da uffici e impianti

* Il dato 2018 include le società Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo Ro s.r.l. in quanto le informazioni relative alle altre società non sono disponibili. Il consumo relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

La metodologia usata per il calcolo prevede la raccolta di dati da sistemi automatici di monitoraggio dei consumi o, in casi limitati, di stime basate sulla spesa per consumi energetici.

Per il calcolo del totale consumi 2018 espresso in Gigajoule sono stati utilizzati i fattori di conversione del Department for Environment, Food and Rural Affairs 2018.

Consumi diretti di energia da spostamenti del personale

CONSUMI DIRETTI DI ENERGIA (auto
aziendali)
2016 2017 2018
SOCIETA' ITALIANE
Benzina (l) 100.613 90.256 73.841
Gasolio (l) 30.430 39.707 18.547
GPL (l) 109.334 97.807 93.068
Metano (kg) 17.115 11.872 6.276
SOCIETA' ESTERE*
Benzina (l) 40.434 43.743 35.061
Gasolio (l) 54.459 51.748 41.150
GPL (l) 100.459 105.417 57.581
Metano (kg) 8.968 11.425 2.000
Totale (ton) 380 378 212
Totale (GJ) 18.197 18.084 10.071
* Il dato 2017 esclude AEB America S.p.A. in quanto le informazioni non sono disponibili. Il dato 2018 include le
società Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd e Landi Renzo RO srl in quanto i

dati per le altre società non sono disponibili. Il consumo relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

La metodologia usata per il calcolo prevede la raccolta di dati dalle fatture inviate dai fornitori.

Per il calcolo del totale consumi 2018 espresso in Gigajoule sono stati utilizzati i fattori di conversione del

Department for Environment, Food and Rural Affairs 2018.

Consumi di Energia Elettrica

CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA 2016 2017 2018
SOCIETA' ITALIANE*
Energia Elettrica (kWh) 8.851.094 9.092.034 8.115.928
di cui da fonti rinnovabili 1.598.468 2.031.650 1.229.563
SOCIETA' ESTERE**
Energia Elettrica (kWh) 551.395 627.282 630.413
Totale (KWh) 9.402.489 9.744.763 8.746.341
Totale (GJ) 33.849 35.081 31.486
* Il dato 2018 comprende il consumo indiretto di energia elettrica della Società Landi Renzo S.p.A. e di AVL (Landi

Renzo S.p.A. 1.069.323 kWh e AVL 3.881.666 kWh).

** Il dato 2017 esclude AEB America S.p.A. in quanto le informazioni non sono disponibili. Il dato 2018 include le società Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O., L.R. Pak (Pvt) Limited, Landi Renzo Ro s.r.l., Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd e Landi Renzo USA Corporation in quanto i dati per le altre società non sono disponibili. Il consumo relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

La metodologia usata per il calcolo prevede la raccolta di dati da sistemi automatici di monitoraggio dei consumi o, in casi limitati, di stime basate sulla spesa per consumi energetici. Per calcolare la percentuale di fonti rinnovabili per l'anno 2018 è stata considerata la percentuale media tra l'anno 2017 e l'anno 2016 del mix energetico comunicato dai fornitori del servizio in quanto non era ancora disponibile la percentuale per il 2018.

Per il calcolo del totale consumi 2018 espresso in Gigajoule sono stati utilizzati i fattori di conversione del Department for Environment, Food and Rural Affairs 2018.

La riduzione dei consumi diretti e indiretti di energia elettrica delle Società italiane del Gruppo rispetto al 2017 va letta anche alla luce delle variazioni di perimetro di rendicontazione intervenute nel corso dell'esercizio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Nota Metodologica").

Per le società estere i consumi diretti di energia sono per lo più riconducibili a usi domestici.

La società Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O. nel 2018 ha dichiarato altresì un consumo indiretto pari a 4.917 GJ, relativo ad energia elettrica, metano e gasolio, per il riscaldamento delle sedi e degli uffici (dati 2016 e 2017 non disponibili).

Si precisa inoltre che il consumo indiretto di energia elettrica contempla anche la quota di consumi della Società AVL, la quale ha acquistato, in data 31 luglio 2017, il ramo d'azienda riguardante la parte del centro tecnico. La quota di consumi di AVL è stata definita applicando un ricalcolo sulla base del consumo complessivo registrato sulla cabina del fornitore di via Nobel. Nello specifico la ripartizione è stata fatta basandosi sui consumi registrati sul Software Desigo. Il valore da attribuire ad AVL è costituito dal totale dell'energia misurata a valle dei trasformatori divisa per l'efficienza dei trasformatori (supposta costante) a cui viene sottratta l'energia chiaramente attribuibile a Landi Renzo S.p.A. (UTA PT, UTA P1, UTA P2, FEM PT, FEM P1, FEM P2, Illuminazione PT, Illuminazione P1, Illuminazione P2) e la parte di energia che i macchinari AVL forniscono alla palazzina occupata dagli uffici Landi Renzo. Viene poi sommata l'energia prodotta dal fotovoltaico di proprietà di Landi Renzo ma utilizzata dal centro tecnico.

A livello totale, l'intensità delle emissioni, calcolate come rapporto tra il valore totale delle emissioni di CO2 e il numero totale dei dipendenti, è pari a 9.900,21 (in aumento di circa il 19% rispetto al 2017).

Suddivisione delle emissioni di CO2 per tipologia di consumi

Emissioni dirette e indirette in atmosfera

EMISSIONI DIRETTE DI CO2 (uffici e
impianti) – scope 1
2016 2017 2018
SOCIETA' ITALIANE
Emissioni da consumo di Metano (kg CO2e) 928.417 828.422 447.942
SOCIETA' ESTERE*
Emissioni da consumo di Metano (kg CO2e) 102.582 100.521 99.873
Totale 1.030.999 928.943 547.815
4669
ton
* Il dato 2017 esclude Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O., AEB America S.p.A., L.R. Pak (Pvt) Limited, Beijing Landi Renzo
Autogas System Co. Ltd e LR Industria e comercio Ltda in quanto le informazioni non sono disponibili. Il dato 2018

include la società Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo RO s.r.l. in quanto le informazioni relative alle altre società non sono disponibili. Il dato relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

La metodologia usata per il calcolo delle emissioni prevede l'utilizzo di fattori di emissione pubblicati nel 2018 dal Department for Environment Food & Rural Affairs.

EMISSIONI
DIRETTE
DI
CO2
(auto
aziendali) - scope 1
2016 2017 2018
SOCIETA' ITALIANE
Emissioni totali (kg CO2e) 513.356 482.775 370.015
SOCIETA' ESTERE*
Emissioni totali (kg CO2e) 407.227 421.845 278.304
Totale 920.583 904.621 648.319
* Il dato 2017 esclude AEB America S.p.A in quanto le informazioni non sono disponibili. Il dato 2018 include le
società Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O, Landi Renzo RO s.r.l e Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd in quanto
i dati per le altre società non sono disponibili. Il dato relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock

Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

La metodologia usata per il calcolo delle emissioni prevede l'utilizzo di fattori di emissione pubblicati nel 2018 dal Department for Environment Food & Rural Affairs.

EMISSIONI INDIRETTE DI CO2 (energia
elettrica) – scope 2
2016 2017 2018
SOCIETA' ITALIANE
Emissioni da consumo di Energia Elettrica 3.111.690 3.196.396 3.238.174
SOCIETA' ESTERE*
Emissioni da consumo di Energia Elettrica 193.848 220.527 456.397
Totale 3.305.538 3.416.923 3.694.571
* Il dato 2016 esclude L.R. Pak (Pvt) Limited e Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd; il dato 2017 esclude
AEB America. S.p.A. in quanto le informazioni non sono disponibili.
Il dato 2018 include le società Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O., L.R. Pak (Pvt) Limited e Beijing Landi Renzo Autogas

System Co. Ltd in quanto i dati per le altre società non sono disponibili. Il dato relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

La metodologia usata per il calcolo delle emissioni prevede l'utilizzo di fattori di emissione pubblicati nel 2015 dal Department for Environment Food & Rural Affairs che, sebbene meno aggiornati rispetto all'ultima versione 2018,

risultano essere più rappresentativi in quanto forniscono il dettaglio per Paese.

Nel corso del 2018 in considerazione della ripartizione Landi Renzo - AVL dei consumi indiretti di energia elettrica, l'emissione di CO2 in via Nobel risulta essere in totale di 1.975.395 Kg di cui 426.649 Kg a carico di Landi Renzo e di 1.548.746 Kg a carico di AVL. Il dato relativo alle emissioni di CO2 risente oltre che della riduzione dei consumi di energia elettrica, anche delle variazioni di perimetro di rendicontazione intervenute nel corso dell'esercizio.

Tra le strategie messe in campo dal Gruppo Landi Renzo in ambito energetico rientra anche la produzione di energia da fonti rinnovabili. Significativi risparmi, a livello di costi, sono stati ottenuti grazie all'impianto fotovoltaico installato sulla copertura dell'edificio del Nuovo Centro Ricerca e Sviluppo Landi Renzo S.p.A. e dall'impianto fotovoltaico installato presso la sede di via dell'Industria. Nel corso del 2018 la produzione di energia elettrica da fotovoltaico risulta in leggero aumento, dovuto a fattori climatici favorevoli rispetto all'anno precedente. L'impianto di Landi Renzo S.p.A. in via Nobel ha prodotto 777,28 GJ mentre quello di via dell'Industria 810 GJ. Il sostanzioso incremento di produzione di energia in via dell'Industria è stato possibile a seguito della riparazione di un inverter dell'impianto. Questo ha permesso di evitare emissioni di CO2 pari a 124,86 tonCO2e.

Le emissioni di Sostante Organiche Volatili (SOV), legate agli impianti di aspirazione produttiva presenti nella società Landi Renzo S.p.A. sono regolarmente denunciate e periodicamente monitorate con appositi prelievi effettuati dai tecnici esterni abilitati, i quali hanno dimostrato il costante rispetto dei limiti di legge. L'emissione di tali sostanze è aumentato, per gli impianti in via dell'industria, in quanto il risultato del test dipende dal livello di produzione degli impianti nel momento in cui viene effettuato il test stesso. Si segnala inoltre che lo stabilimento di via Nobel a partire dal 2018 non emette Sostanze Organiche Volatili.

Altre emissioni in atmosfera

ALTRE EMISSIONI IN ATMOSFERA (kg) 2016 2017 2018
NOx* 344 155 93
SOx* 34 16 10
SOV (Sostanze Organiche Volatili)** 195 247 115

* Il dato 2017 esclude Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O., AEB America S.p.A., L.R. Pak (Pvt) Limited, Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd. Il dato 2018 include la Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo RO Srl in quanto i dati delle altre società non sono disponibile.Il dato relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

** Il dato include gli impianti in Via Nobel ed in Via dell'Industria per la Società Landi Renzo S.p.A

La metodologia usata per il calcolo delle emissioni di NOx e SOx da impianti termici in m3 di Metano consumati complessivamente sono stati moltiplicati per il limite di emissione previsto dalla normativa (350 mg/m³ per NOx e 35 mg/m³ per SOx) e in seguito divisi per 1.000.000.

Per quanto riguarda i SOV il dato è calcolato come la media delle analisi (rilevazioni) effettuate nel corso dell'anno e moltiplicato per 8h lavorative giornaliere *220 giorni lavorativi anno/1000.

Le emissioni di NOx e SOx sono diminuite a causa dei minori consumi di metano.

Per quanto riguarda le miscele di F-Gas, contenuti unicamente negli impianti di raffreddamento dell'aria, nel 2018 sono state registrate emissioni per 75,58 tonCO2e dovute principalmente a rotture nell'impianto di condizionamento e a manutenzioni. Nel caso di dismissione di vecchi impianti si è sempre provveduto a recuperare i gas refrigeranti. Grazie ad una più attenta manutenzioni degli impianti, nel corso del 2018 si sono registrate minori rotture e conseguentemente minori emissioni di gas.

Emissioni di sostanze nocive per l'ozono

EMISSIONI DI ODS (tonCO2e)* 2016 2017 2018
Miscele gas F-Gas (HFC) 251,23 581,04 75,58
*Il dato include gli impianti in Via Nobel ed in Via dell'Industria per la Società Landi Renzo S.p.A.
La metodologia usata per il calcolo delle emissioni si basa sui dati registrati sui libretti di impianto.

L'acqua

L'idea su cui si basa la politica ambientale della Società è che l'utilizzo dell'acqua non rappresenti solo un problema ambientale; l'acqua occupa un ruolo primario tra le risorse naturali verso cui il Gruppo applica la propria politica di contenimento dei consumi. È per questo che è necessario pianificare una gestione responsabile delle risorse idriche. Mensilmente sui due impianti di Landi Renzo S.p.A. vengono effettuate delle letture sul contatore al fine di identificare eventuali consumi anomali, dovuti a guasti o rotture ed individuare tempestivamente le opportune azioni correttive. In ottica di miglioramento continuo, nel 2019 il controllo verrà effettuato anche sull'azienda Lovato Gas.

La variabilità dei consumi dell'acqua ad uso civile è dovuta principalmente al numero del personale presente in azienda e all'approvvigionamento di acqua per il funzionamento delle torri di raffreddamento degli impianti tecnologici presenti nel centro tecnico di via Nobel. In Landi Renzo S.p.A. i processi produttivi che comportano un sostanziale consumo di acqua possono identificarsi nel rabbocco delle torri evaporative delle sale prova e nei prelievi di acqua per gli umidificatori delle Unità trattamento area (UTA). Il consumo di acqua relativo ai processi produttivi è pari a 6.556 m³ (circa il 26% del totale dei consumi di acqua). Il prelievo da pozzo si riferisce esclusivamente all'irrigazione nei mesi estivi. Gli scarichi dell'acqua sono prevalentemente originati dai servizi igienici e dagli scarichi di condensa dei gruppi frigo, classificati e considerati scarichi industriali assimilabili ai civili. Entrambi vengono scaricati nella pubblica fognatura. Prelievi e consumi di acqua per fonte

PRELIEVI DI ACQUA PER FONTE (m3
)
2016 2017 2018
SOCIETA' ITALIANE
Rete idrica* 10.143 15.535 13.392
Pozzi per irrigazione 2.958 3.315 4.934
Totale prelievi di acqua 13.101 18.850 18.326
SOCIETA' ESTERE*
Rete idrica 5.865 26.301 7.809
Pozzi per irrigazione - - -
Totale prelievi di acqua 5.865 26.301 7.809
CONSUMI DI ACQUA (m3
)
2016 2017 2018
Totale consumi di acqua 18.966 45.151 26.135
* Il dato 2018 comprende i prelievi da rete idrica relativi alla Società Landi Renzo ed AVL (Landi Renzo civ. 2/4/6,
3.034 m³ - AVL civ. 6, 6.486 m³). Per i dettagli della scomposizione riferirsi al testo. Il dato 2018 include la Landi Renzo
Polska Sp.Zo.O., L.R.Pak (Pvt) Limited, Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo RO Srl in quanto i dati delle
altre società non sono disponibili.Il dato relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato
stimato sulla base dei dati storici.

La metodologia usata per il calcolo prevede la raccolta di dati da sistemi automatici di monitoraggio dei consumi o, in casi limitati, di stime basate sulla spesa per consumi idrici.

Il dato 2018 relativo al consumo da rete idrica per le Società italiane comprende le Società Landi Renzo e AVL. In particolare il consumo di risorse idriche presso il civico 6 di via Nobel (Centro di ricerca e sviluppo) risulta pari a 8.111 m³. Per ripartire i consumi tra Landi Renzo e AVL al civico 6 è stata definita la seguente procedura di calcolo: è stata stabilita una quota forfettaria di 40 m³ al mese in carico a Landi Renzo alla quale deve essere aggiunto il 15% del consumo residuo totale.

Negli ultimi due anni il trend nel complesso dei prelievi è stato sostanzialmente costante. In particolare si segnala nel 2018 un calo sui consumi da rete idrica ed un incremento sui prelievi da pozzo.

La gestione dei rifiuti

Il Gruppo Landi, al fine di garantire una gestione sostenibile delle risorse ambientali impiegate nelle proprie attività industriali, ha avviato un processo di gestione dei rifiuti finalizzato alla riduzione degli stessi.

Tra i rifiuti prodotti dal Gruppo, intendendosi per tali quelli derivanti da attività produttive e di servizio, sono da considerarsi "speciali" una serie di prodotti, codificati con un codice a sei cifre CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) e soggetti ad una gestione diversificata.

Nelle società del Gruppo sono stati introdotti specifici contenitori per la raccolta ed il riciclaggio di questi rifiuti in base a quanto stabilito dal Catalogo Europeo dei Rifiuti.

La gestione dei rifiuti ha una distinzione in tre gruppi principali, per le vie di smaltimento:

  • Rifiuti e materiali riciclabili;
  • Rifiuti solidi urbani ed assimilabili e rifiuti speciali non pericolosi;
  • Rifiuti pericolosi per i quali, a causa della loro composizione, sono da rispettare disposizioni particolari per lo stoccaggio ed il trasporto.

Inoltre, per i rifiuti pericolosi, è vietata la manipolazione con divieto di miscelazione dato che si potrebbero causare reazioni pericolose o incendi.

Per quanto attiene altri rifiuti speciali la raccolta e lo smaltimento è effettuato direttamente dalle società esterne appaltatrici del servizio. Per questi rifiuti la società si occupa della tenuta della documentazione, dell'eventuale denuncia all'organismo di controllo e di ogni altro adempimento previsto dalla normativa.

Dal 2013 le società italiane del Gruppo Landi Renzo effettuano la raccolta differenziata dei rifiuti con la separazione di carta, alluminio, materiale ferroso, polistirene, polietilene per imballaggio, colle, solventi, ecc., al fine di favorire il riciclo dei rifiuti prodotti.

Inoltre, per contribuire al rispetto dell'ambiente in Landi Renzo S.p.A. sono stati introdotti dei compattatori di cartone che, oltre a compattare, tiene protetti dalle intemperie i cartoni destinati al riciclaggio consentendo di avere con certezza i quantitativi di cartone prodotti e destinati al riciclaggio oltre ad avere un ritorno economico dalla vendita del riciclato. L'utilizzo di questi compattatori permette una corretta gestione della differenziata dei due prodotti senza dispersioni ed inutili ingombri.

Il totale di rifiuti prodotti nel 2018 è pari a 385 tonnellate, di cui il 93% (359 tonnellate) sono classificati come rifiuti non pericolosi e solo il 7% (26 tonnellate) di rifiuti pericolosi, tutti destinati al recupero e riciclaggio, talvolta anche affidandosi a società in outsourcing.

Totale rifiuti prodotti

RIFIUTI PRODOTTI (ton) 2016 2017 2018
SOCIETA' ITALIANE
Totale rifiuti prodotti 239 200 149
SOCIETA' ESTERE*
Totale rifiuti prodotti 137 138 236
* I dati 2017 escludono AEB America S.p.A., Landi Renzo USA Corporation, L.R. Pak (Pvt) Limited e Beijing Landi
Renzo Autogas System Co. Ltd. in quanto non disponibili. Il dato 2018 include Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O., Landi
Renzo RO srl, Landi Renzo USA Corporation in quanto i dati per le altre società non sono disponibili. Il dato relativo
alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

La metodologia usata per il calcolo prevede la raccolta di dati dai registri di carico e scarico rifiuti e dai formulari utilizzati per lo smaltimento.

La variazione dei rifiuti prodotti nell'ultimo triennio è da leggersi soprattutto alla luce del fatto che nel 2018 sono stati rendicontati dati di società estere non presenti gli anni precedenti, motivando l'aumento del quantitativo rappresentato.

Rifiuti smaltiti per tipologia

RIFIUTI SMALTITI PER TIPOLOGIA (ton) 2016 2017 2018
SOCIETA' ITALIANE
Totale rifiuti smaltiti 242 198 149
di cui smaltimento/trattamento 21 13 3
Non pericolosi 11 4 2
Pericolosi 11 9 1
di cui recupero/riciclo 221 185 146
Non pericolosi 214 173 146
Pericolosi 7 12 0,3
SOCIETA' ESTERE*
Totale rifiuti smaltiti 137 138 236*

*I rifiuti della società Landi Renzo Poiska Sp.Zo.O. sono considerati non pericolosi e vengono gestiti da una società in outsourcing. I rifiuti della società Landi Renzo USA Corporation sono considerati non pericolosi, 5 tonnellate vengono recuperate mentre 22 t vengono gestite da compagnia esterna in quanto corrispondono a rifiuti urbani.

Per l'anno 2017 la differenza tra il totale dei rifiuti smaltiti rispetto ai rifiuti prodotti è dovuta allo smaltimento nel corso del 2018 di una parte dei rifiuti prodotti dalla società Eighteen Sound S.r.l. *Il dato 2018 include la Landi Renzo Polska Sp.Zo.O., Landi Renzo USA Corporation e Landi Renzo RO Srl in quanto i dati delle altre società non sono disponibili.Il dato relativo alla società Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company è stato stimato sulla base dei dati storici.

Per quanto attiene agli sversamenti, si evidenzia che per le sedi produttive italiane il rischio di sversamento non è significativo. Sono tuttavia stati messi a disposizione delle squadre di emergenza strumenti ed attrezzature specifiche per il contenimento di eventuali sversamenti. Nemmeno per le società estere sono stati evidenziati rischi di sversamento.

L'attenzione alle emissioni sonore

Le società italiane del Gruppo Landi Renzo hanno attuato controlli sull'impatto acustico nell'ambiente esterno attraverso indagini fonometriche specifiche, finalizzate alla caratterizzazione acustica dell'ambiente circostante. I punti di misura rappresentativi del fenomeno acustico sono stati localizzati nelle strade periferiche adiacenti il confine degli stabilimenti. Le rilevazioni fonometriche hanno evidenziato come gli stabilimenti generino un'emissione di rumore costante e stazionario. Il livello del rumore assume fluttuazioni influenzate da fenomeni di rumorosità derivante da traffico veicolare o altri rumori comunque estranei alle attività produttive. L'elaborazione dei dati fonometrici ha consentito di quantificare i potenziali effetti acustici del rumore diffuso nell'ambiente di lavoro in condizioni di normale regime operativo ed hanno evidenziato valori al di sotto dei limiti soglia ed il completo rispetto delle norme in vigore.

Ulteriori indagini vengono effettuate nel caso in cui avvengano cambiamenti sostanziali nella produzione, in modo da individuare ed analizzare l'impatto acustico del nuovo modo di produrre.

In effetti, nel corso del 2018 in seguito ad un intervento di miglioramento sull'emissioni sonore degli impianti di raffreddamento, la Società Landi Renzo S.p.A. ha provveduto ad effettuare nuove indagini fonometriche. Nello specifico, la Landi Renzo ha provveduto ad insonorizzare gli impianti di raffreddamento al fine di consentire ad AVL di svolgere attività di test nelle sale prova anche in orario notturno (dalle 22,00 alle 5,00). L'intervento di miglioramento aveva come obiettivo quello di garantire il rispetto dei limiti di insonorizzazione acustica indicata dal comune di Cavriago. Nello specifico, il comune di Cavriago prevede il rispetto della classe III con limiti assoluti di 60 dBA diurno e 50 dBA notturno. L'intervento ha consentito di ottenere il rispetto dei limiti imposti ottenendo un livello di rumore ambientale residuo di 53,3 dBA diurno e 43,7 dBA notturno.

L'interesse del Gruppo Landi Renzo nei confronti del rumore non si limita solo alle valutazioni effettuate all'esterno degli stabilimenti; infatti, nel quadro degli interventi per la protezione dagli Agenti Fisici come da Titolo VIII degli Agenti Fisici del D. Lgs 81/2008, sono proseguite, come da programma, le misurazioni fonometriche per la completa mappatura acustica dello stabilimento.

Le finalità di tale mappatura sono le seguenti:

  • definire esattamente i livelli di rumore ai quali sono esposti i lavoratori;
  • individuare i luoghi a maggior rischio e delineare le opportune misure di prevenzione e protezione;
  • procedere correttamente alla selezione dei dispositivi di protezione individuali ed alla individuazione degli eventuali interventi di contenimento delle sorgenti di rumore rilevanti.
Indicatore/Aspetto
GRI Standards 2016
Descrizione KPI Note Esercizio 2018 Riferimenti
REPORTISTICA GENERALE
102-1 Nome dell'organizzazione Relazione Finanziaria Annuale
(contatti)
102-2 Attività, principali marchi, prodotti e/o
servizi
50-55
102-3 Luogo in cui ha sede il quartier generale
dell'organizzazione
Relazione Finanziaria Annuale
(contatti)
102-4 Numero di paesi in cui l'organizzazione
opera
Relazione Finanziaria Annuale
(Landi Renzo nel Mondo)
102-5 Assetto proprietario e forma legale Relazione Finanziaria Annuale
Struttura societaria)
102-6 Mercati serviti (inclusa la suddivisione
geografica, settori, tipologia di clienti e
beneficiari)
Relazione Finanziaria Annuale
(Landi Renzo nel Mondo)
102-7 Dimensione dell'organizzazione Relazione Finanziaria Annuale
(Landi Renzo nel Mondo –
Bilancio Sintetico)
102-8 Dipendenti per tipologia contrattuale,
genere e area geografica
Le informazioni
relative ai
somministrati, alle
altre tipologie
contrattuali e al
numero di contratti
trasformati a tempo
indeterminato non
sono disponibili per il
Brasile.
71-73; 77
102-9 Descrizione della catena di fornitura Informazione non
disponibile per Cina,
Argentina, Iran e USA
102-103
102-10 Modifiche significative durante il periodo di
rendicontazione
Relazione Finanziaria Annuale
(Fatti di rilievo nell'esercizio 2018)
102-11 Modalità di applicazione del principio o
approccio prudenziale
65-68
102-12 Sottoscrizione di codici di condotta,
iniziative o principi su aspetti economici,
sociali ed ambientali, sviluppati
esternamente, a cui l'azienda aderisce
106-108
102-13 Partecipazione ad associazioni di categoria
nazionali e/o internazionali in cui
l'organizzazione detiene una posizione
nell'organo di governo o a cui partecipa o,
infine, a cui fornisce considerevoli
finanziamenti che vanno al di là della
normale quota associativa
106-108
102-14 Dichiarazione dell'amministratore delegato
e del presidente in merito all'importanza
della sostenibilità per l'organizzazione e la
sua strategia
45 (Lettera agli Stakeholder)
102-15 Descrivere i principali rischi, generati o
subiti, e le relative modalità di gestione, che
derivano dalle attività dell'impresa, dai suoi
prodotti, servizi o rapporti commerciali,
incluse, ove rilevanti, le catene di fornitura e
subappalto
62-64
102-16 Valori, principi, standard e norme di
comportamento interne all'azienda
65-66
102-18 Struttura di Governance aziendale 65-66
102-22 Composizione del più alto organo di
governo e dei suoi comitati (età, genere e
appartenenza a gruppi o categorie
vulnerabili e altri eventuali indicatori di
Relazione Finanziaria Annuale
(Organi Sociali)

Indice dei contenuti GRI Standards – opzione "Core"

diversità)
Processi e relativi criteri di nomina e
102-24 selezione dei membri del più alto organo di
governo e dei comitati (in termini di percorsi
66-67
102-35 professionali, qualifiche e competenze)
Descrizione delle politiche retributive
66; 84-85
102-40 Elenco di gruppi di stakeholder con cui
l'organizzazione intrattiene attività di
coinvolgimento
57-59
102-41 Percentuale dei dipendenti coperti da
accordi collettivi di contrattazione
Informazione
rendicontata solo per
le società italiane
Landi Renzo S.p.A. e
Lovato Gas S.p.A.
76
102-42 Processo di identificazione e selezione degli
stakeholder da coinvolgere
57-61
102-43 Approccio all'attività di coinvolgimento
degli stakeholder, specificando la frequenza
per tipologia di attività sviluppata e per
gruppo di stakeholder
57-61; 90-91; 99-102; 102-104; 106-
109; 109-110
102-44 Argomenti chiave e criticità emerse
dall'attività di coinvolgimento degli
stakeholder e in che modo l'organizzazione
ha reagito alle criticità emerse, anche in
riferimento a quanto indicato nel report
57-61; 90-91; 99-102; 102-104; 106-
109; 109-110
102-45 Elenco delle società incluse nel bilancio
consolidato e indicazione delle società non
comprese nel report
43-44 (Nota metodologica);
Relazione Finanziaria Annuale
102-46 Processo di definizione dei contenuti del
report e del perimetro di ciascun aspetto
57-61
102-47 Elenco degli aspetti identificati come
materiali nel processo di definizione del
contenuto del bilancio
57-61
102-48 Spiegazione degli effetti di qualsiasi
modifica di informazioni inserite nei bilanci
precedenti e motivazioni di tali modifiche
43-44 (Nota metodologica)
102-49 Modifiche significative (in termini di
obiettivo, perimetro o metodi di
misurazione) rispetto al precedente periodo
di rendicontazione
43-44 (Nota metodologica)
102-50 Periodo di rendicontazione 43-44 (Nota metodologica)
102-51 Data di pubblicazione del bilancio più
recente
43-44 (Nota metodologica)
102-52 Periodicità di rendicontazione 43-44 (Nota metodologica)
102-53 Contatti e indirizzi utili per richiedere
informazioni sul bilancio e i suoi contenuti
Relazione Finanziaria Annuale
(Contatti)
102-54 Indicazione dell'opzione "In accordance"
scelta
43-44 (Nota metodologica)
102-55 Tabella dei contenuti GRI 123-126
102-56 Assurance esterna del report (Relazione Pwc)
ECONOMICA
103-1; 103-2; 103-3 Management Approach
Politiche di remunerazione e incentivi
84-85
202-1 Rapporto tra lo stipendio standard dei
neoassunti per genere e lo stipendio minimo
locale nelle sedi operative più significative
Informazione non
disponibile per il
Brasile e il Pakistan.
85-86
103-1; 103-2; 103-3 Management Approach
Valorizzazione dei fornitori locali
102-105
204-1 Percentuale di spesa concentrata su fornitori
locali in relazione alle sedi operative più
significative
Informazione non
disponibile per Cina,
Argentina, Iran e USA
104
205-3 Eventuali episodi di corruzione riscontrati e
attività correttive implementate
69
AMBIENTALE
103-1; 103-2; 103-3 Management Approach
Tutela dell'ambiente sia in termini di utilizzo
efficiente delle risorse che di riduzione delle
emissioni in atmosfera
112-113
302-1 Consumi di energia elettrica e energia
termica per il funzionamento degli uffici e
delle strutture suddivisi tra rinnovabili/non
rinnovabili e consumi di carburante delle
auto aziendali
L'informazione
relativa ai consumi di
metano per
riscaldamento esclude
la Polonia, Argentina,
Pakistan, Cina e
Brasile.
L'informazione
relativa ai consumi di
combustibile esclude
USA, Argentina,
Pakistan e Brasile.
L'informazione
relativa ai consumi di
energia elettrica
esclude l'Argentina e
il Brasile
114-115
303-1 Prelievi idrici degli uffici e delle strutture L'informazione
esclude la Cina,
l'Argentina e il Brasile.
119
305-1 Emissioni generate dal consumo di
combustibile per il funzionamento degli
uffici e delle strutture dal carburante della
flotta aziendale (scope1)
L'informazione sulle
emissioni da consumo
di metano per
riscaldamento esclude
la Polonia, Argentina,
Pakistan, Cina e
Brasile.
L'informazione sulle
emissioni da consumi
di combustibile
esclude USA,
Argentina, Pakistan e
Brasile.
116-117
305-2 Emissioni generate dai consumi di energia
elettrica ed energia termica per il
funzionamento degli uffici e delle strutture
(scope2)
L'informazione
esclude l'Argentina e
il Brasile.
117
305-4 Intensità di emissioni (GHG emissions
intensity) calcolata rapportando le emissioni
prodotte rispetto ad un parametro indicativo
dell'azienda
Vale quanto indicato
in nota per KPI 305-1 e
305-2.
116
305-7 Emissioni NOx, SOx o altro tipo di emissioni
significative
L'informazione
esclude la Polonia,
Argentina, Pakistan,
Cina e Brasile.
118
306-2 Rifiuti prodotti per tipologia e modalità di
smaltimento
L'informazione
esclude la Cina, il
Pakistan, l'Argentina e
il Brasile.
121
307-1 Valore monetario delle multe significative e
numero delle sanzioni non monetarie per
mancato rispetto di regolamenti e leggi in
materia ambientale
Informazione non
disponibile per la
società Iraniana
113
SOCIETÀ
103-1; 103-2; 103-3 Management Approach
Tutela dell'occupazione, Politiche di
remunerazione e incentivi
73; 74-75; 84-85
401-1 Numero totale e tasso di assunzioni e
turnover del personale (suddivisi per età,
73-74
genere e provenienza)
401-2 Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno
che non sono forniti ai dipendenti
temporanei o part-time, per attività
principali
Informazione non
disponibile per la
società Brasiliana
84-85
103-1; 103-2; 103-3 Management Approach
Dialogo con le rappresentanze sindacali
75-76
402-1 Periodo minimo di preavviso per i
cambiamenti operativi, compreso se questo
periodo di preavviso è specificato nei
contratti collettivi di lavoro
Informazioni
disponibili per le
società italiane, USA e
Romania.
75
103-1; 103-2; 103-3 Management Approach
Salute e Sicurezza sul lavoro
86-87
403-2 Tipologia di infortuni, tasso di infortunio,
malattie professionali, giorni di lavoro persi
e assenteismo e numero di incidenti mortali
collegati al lavoro suddivisi per regione e
per genere
Incidi infortunistici
non calcolati per l'Iran
in quanto non è
disponibile
informazione sulle ore
lavorate.
Ai fini del calcolo
degli indici
infortunistici vengono
considerate le ore
lavorate.
88-90
103-1; 103-2; 103-3 Management Approach
Valorizzazione professionale, formazione e
sviluppo delle competenze
75-77; 80-81
404-1 Ore di formazione medie annue per
dipendente, per genere e per categoria
Informazioni sulle ore
di formazione non
disponibili per la
società Brasiliana e ore
di formazione su
Salute e Sicurezza non
disponibili per Iran.
78
404-3 Percentuale di dipendenti che ricevono
rapporti regolari sui risultati e sullo
sviluppo della carriera, per genere e per
categoria di dipendente
Informazione non
disponibile per le
società estere del
Gruppo
83-84
103-1; 103-2; 103-3 Management Approach
Pari opportunità, diversità e inclusione
63; 64-65
405-1 Ripartizione degli organi di governo e dei
dipendenti per indicatori di diversità
Le informazioni
relative al numero dei
dipendenti
appartenenti a
categorie protette non
sono disponibili per le
società estere del
Gruppo
Relazione Finanziaria Annuale
(organi sociali); 62-64; 69-71; 75
406-1 Eventuali episodi di discriminazione
riscontrati e azioni correttive implementate
77
103-1; 103-2; 103-3 Management Approach
Qualità, affidabilità e sicurezza dei prodotti
93-95
416-1 Percentuale delle categorie di prodotto e
servizi per i quali gli impatti sulla salute e
sicurezza sono valutati
96-98
416-2 Numero totale di casi di non-conformità a
regolamenti e codici volontari riguardanti
gli impatti sulla salute e sicurezza dei
prodotti e servizi durante il loro ciclo di vita
99
417-2 Numero totale di casi di non-conformità
relativi ad informazioni ed etichettatura di
prodotti.
100
418-1 Numero di reclami documentati relativi a
violazioni della privacy e a perdita dei dati
dei consumatori
102

-

  • -
    -

  • -
    -

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Successivamente alla chiusura dell'esercizio sociale e fino alla data odierna si segnala che:

  • in data 6 febbraio 2019 la società controllata Landi Renzo Brasil ha siglato un contratto di collaborazione in esclusiva con Uber, società che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti a livello globale. L'accordo prevede la conversione a gas metano delle auto di proprietà degli autisti partner Uber in tutto il Brasile grazie alle soluzioni offerte da Landi Renzo. La partnership tra Landi Renzo e Uber prevede l'offerta agli autisti di Uber in tutto il paese sudamericano dell'installazione dei sistemi di alimentazione a gas di Landi Renzo. Inoltre, le officine autorizzate Landi Renzo metteranno a disposizione un servizio di assistenza post vendita. La partnership prevede anche l'offerta da parte di Uber agli autisti partner brasiliani di una speciale linea di finanziamento per l'acquisto e l'installazione dei sistemi metano di Landi Renzo.
  • in data 28 febbraio 2019 Landi Renzo e Krishna Landi Renzo, la joint venture indiana del Gruppo Landi Renzo, hanno siglato un contratto di collaborazione in esclusiva con Ford India. L'accordo prevede che Landi Renzo produca e installi le sue soluzioni per la versione a gas metano della nuova Ford Aspire, garantendo anche un'assistenza post vendita attraverso le sue officine autorizzate sul territorio. Il numero di vetture oggetto del contratto di fornitura è nell'ordine di 2.000 all'anno, per una durata di ca. 5 anni.

Prevedibile evoluzione della gestione

Considerato l'andamento del mercato di riferimento e degli ordini in portafoglio, il Gruppo per l'anno in corso si attende una crescita dei ricavi che si attesteranno tra Euro 185 milioni ed Euro 190 milioni, con un margine EBITDA adjusted di circa Euro 27 milioni.

I ricavi della Joint Venture del segmento Gas Distribution and Compressed Natural Gas (consolidata con il metodo del patrimonio netto) sono attesi tra Euro 65 milioni ed Euro 70 milioni con un margine Ebitda adjusted di circa Euro 8 milioni.

L'Amministratore Delegato Cristiano Musi

Contatti

Landi Renzo S.p.A. Via Nobel 2/4/6 42025 Corte Tegge – Cavriago (RE) – Italia Tel. +39 0522 9433 Fax +39 0522 944044 Cap.Soc.: Euro 11.250.000 C.F. e P.IVA IT00523300358

Il presente documento è disponibile sul sito internet www.landirenzogroup.com

Ulteriori informazioni Paolo Cilloni e-mail: [email protected]

ALLEGATO

Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari

LANDI RENZO S.p.A.

RELAZIONE

SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

ai sensi dell'art. 123-bis Testo Unico

(modello di amministrazione e controllo tradizionale)

Emittente: Landi Renzo S.p.A.

Sito Web: www.landirenzogroup.com

Esercizio a cui si riferisce la Relazione: esercizio chiuso al 31 dicembre 2018

Data di approvazione della Relazione: 14 marzo 2019

INDICE

1. PROFILO DELL'EMITTENTE137
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX
ART. 123-bis, COMMA 1,
DEL TESTO UNICO) ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2018
137
3. COMPLIANCE142
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
142
4.1 NOMINA E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E MODIFICHE
STATUTARIE (EX ART.
123-BIS, COMMA 1 LETTERA L), DEL TESTO
UNICO)142
4.2 COMPOSIZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS),
DEL TESTO UNICO)
146
4.3 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS,
COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO)153
4.4 ORGANI DELEGATI
156
4.5 ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI163
4.6 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI163
4.7 LEAD INDEPENDENT DIRECTOR165
4.8 DIRETTORE GENERALE165
5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE165
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-bis,
COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO)166
7. COMITATO PER LE NOMINE
167
8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE
167
9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI168
10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI
169
11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
172
11.1 AMMINISTRATORE
INCARICATO
DI
SOVRINTENDERE
ALLA
FUNZIONALITA' DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI
GESTIONE DEI RISCHI176
11.2 RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT176
11.3 MODELLO ORGANIZZATIVO EX
DECRETO LEGISLATIVO 231/2001
178
11.4 SOCIETA' DI REVISIONE179
11.5 DIRIGENTE
PREPOSTO
ALLA
REDAZIONE
DEI
DOCUMENTI
CONTABILI SOCIETARI
179
11.6 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI
CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI180
12. INTERESSI
DEGLI
AMMINISTRATORI
E
OPERAZIONI
CON
PARTI
CORRELATE180
13. NOMINA DEI SINDACI182
14.
COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (EX
ART.
123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS), DEL TESTO UNICO)
185
15.
RAPPORTI CON GLI AZIONISTI
189
16.
ASSEMBLEE (EX
ART. 123-bis, COMMA 2, LETTERA C), DEL TESTO UNICO)
189
17.
ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX
ART. 123-BIS,
COMMA 2, LETTERA A), TESTO UNICO)191
18.
CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
191
19.
CONSIDERAZIONI
SULLA
LETTERA
DEL
21
DICEMBRE
2018
DEL
PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE191
TABELLA 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI
193
TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI
COMITATI194
TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE196

GLOSSARIO

Borsa Italiana: Borsa Italiana S.p.A..

Codice di Autodisciplina: il codice di autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana, Abi, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria, accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/codice.htm.

Cod. civ.: il codice civile.

Collegio Sindacale: il collegio sindacale dell'Emittente.

Consiglio o Consiglio di Amministrazione: il consiglio di amministrazione dell'Emittente.

Emittente o Landi Renzo o Società: Landi Renzo S.p.A.

Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione, ossia l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.

Istruzioni al Regolamento di Borsa: le istruzioni al regolamento di Borsa Italiana.

Regolamento di Borsa: il regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana.

Regolamento Emittenti: il regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) concernente la disciplina degli emittenti.

Regolamento Mercati: il regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 concernente la disciplina dei mercati.

Regolamento Parti Correlate: il Regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la presente relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis Testo Unico, riferita all'Esercizio.

Testo Unico: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza), come successivamente modificato.

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

L'Emittente ha adottato un sistema di amministrazione tradizionale fondato sulla presenza di tre organi, quali l'Assemblea dei soci, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale. La revisione legale dei conti è demandata ai sensi di legge ad una società di revisione. L'Emittente aderisce al Codice di Autodisciplina, secondo le modalità di seguito illustrate.

L'Emittente rientra nella definizione di PMI di cui all'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del Testo Unico e dell'art. 2-ter del Regolamento Emittenti, avendo registrato nel 2017 una capitalizzazione di mercato media pari a Euro 100.307.968 e un fatturato, al 31 dicembre 2017, pari a Euro 206.294.000.

Nelle sezioni seguenti sono evidenziate le informazioni sugli assetti proprietari e sono illustrate le relative e concrete modalità di attuazione già poste in essere dall'Emittente ovvero l'adeguamento che la Società sta perseguendo rispetto al modello organizzativo delineato dal Codice di Autodisciplina.

La presente Relazione, redatta in ottemperanza agli obblighi normativi previsti per le società quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, così come tutti i documenti nella stessa richiamati sono scaricabili dal sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it, sezione Investors.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, DEL TESTO UNICO) ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2018

La presente sezione 2 è redatta ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 123-bis, comma 1, del Testo Unico. Si segnala che: (i) le informazioni richieste da detto art. 123-bis, comma 1, lettera i), del Testo Unico sono illustrate nella relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico; (ii) le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lettera l), del Testo Unico sono illustrate nel capitolo della Relazione dedicato al Consiglio di Amministrazione (sezione 4.1); infine (iii) le altre informazioni richieste dall'art. 123-bis del Testo Unico e non richiamate nella presente sezione 2, devono intendersi come non applicabili alla Società.

(a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), del Testo Unico)

Il capitale sociale di Landi Renzo è pari ad Euro 11.250.000, interamente sottoscritto e versato, ed è rappresentato da n. 112.500.000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,10 ciascuna (le "Azioni"), negoziate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana. Tali informazioni sono rappresentate anche nella tabella 1, in appendice alla Relazione. Alla data della presente Relazione, non risultano essere state emesse categorie speciali di azioni, quali azioni prive del diritto di voto o a voto limitato, né altri strumenti finanziari che attribuiscano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

In data 9 aprile 2015, il Consiglio di Amministrazione di Landi Renzo ha deliberato l'emissione del prestito obbligazionario denominato "LANDI RENZO 6,10% 2015-2020", di importo pari a Euro 34 milioni, con durata cinque anni e tasso fisso lordo pari al 6,10% con cedola semestrale posticipata, come da regolamento approvato in data 9 aprile 2015 e successivamente modificato in data 7 marzo 2016, in data 30 dicembre 2016,

in data 30 marzo 2017 e, da ultimo, in data 28 dicembre 2018. In particolare, in data 30 marzo 2017, l'Assemblea ha approvato, tra le altre cose, il posticipo della scadenza del prestito obbligazionario dal 15 maggio 2020 al 31 dicembre 2022 con conseguente ridenominazione del prestito in "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022". In data 28 dicembre 2018 l'Assemblea degli Obbligazionisti ha invece approvato di posticipare dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 la scadenza entro cui proporre all'Assemblea di deliberare l'aumento di capitale previsto dal regolamento del prestito.

In data 14 maggio 2015, il titolo è stato ammesso alla negoziazione sul Segmento Extra MOT PRO di Borsa Italiana S.p.A. ed è stato sottoscritto e collocato da Banca Popolare di Vicenza SCpA e da KNG Securities LLP presso primari investitori istituzionali italiani ed europei.

Maggiori dettagli sono disponibili sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/\_3.

(b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, le Azioni sono liberamente trasferibili per atto tra vivi e/o per successione mortis causa e sono assoggettate al regime di circolazione previsto per le azioni emesse da società quotate di diritto italiano.

(c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera c), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, sulla base delle risultanze del libro soci e tenuto conto delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'articolo 120 del Testo Unico, i seguenti soggetti risultano possedere, direttamente e/o indirettamente, azioni della Società in misura superiore al 5% (tali informazioni sono rappresentate anche nella tabella 1, in appendice alla Relazione):

Dichiarante Azionista diretto Quota % su azioni
emesse
Quota % su
capitale votante
Trust Landi Girefin S.p.A. 54,662 68,709
(trust regolato dalla legge del
Jersey il cui trustee risulta
essere Stefano Landi)
Gireimm S.r.l. 4,4444 5,5866
Aerius Investment Holding AG Aerius Investment
Holding AG
8,3556 5,2514

(d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, le Azioni della Società sono nominative, liberamente trasferibili ed indivisibili. Fatto salvo quanto di seguito indicato in merito alla maggiorazione del voto, ciascuna azione dà i medesimi diritti patrimoniali e amministrativi, secondo le disposizioni di legge e di statuto applicabili.

In data 24 aprile 2015, l'Assemblea di Landi Renzo ha modificato lo statuto della Società al fine di introdurre l'istituto della maggiorazione del voto (come previsto e disciplinato dall'articolo 20, primo comma, del decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014, convertito dalla legge n. 116 dell'11 agosto 2014), in virtù del quale, a fronte dell'iscrizione dell'azionista nell'apposito registro tenuto dalla Società in relazione ad un certo numero di azioni, e a seguito della maturazione di un periodo di appartenenza di tali azioni pari a 24 mesi, l'azionista avrà diritto ad un voto doppio in relazione alle medesime azioni.

Nella successiva riunione del 27 agosto 2015, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il Regolamento relativo alle azioni con voto maggiorato che disciplina, tra l'altro, le modalità per la richiesta di iscrizione nell'apposito elenco speciale previsto dall'art. 127-quinquies, comma 2, del Testo Unico. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/maggiorazione\_del\_voto.

Si segnala che, in data 7 novembre 2017, ha avuto effetto la maggiorazione del diritto di voto relativamente a n. 61.495.130 e a n. 5.000.000 azioni ordinarie Landi Renzo, di titolarità rispettivamente di Girefin S.p.A. e Gireimm S.r.l. e, rispettivamente, in data 8 gennaio 2018 e 7 settembre 2018 relativamente ad ulteriori n. 700 azioni ordinarie Landi Renzo e a n. 5.000 azioni ordinarie Landi Renzo, ai sensi dell'art. 127-quinquies del Testo Unico e in applicazione di quanto previsto dallo statuto sociale.

Si precisa che, ai sensi dell'art. 6-ter dello statuto sociale, la maggiorazione non ha effetto sui diritti, diversi dal voto, spettanti ed esercitabili in forza del possesso di determinate aliquote del capitale e così pure, tra l'altro, per la determinazione delle aliquote di capitale richieste per la presentazione di liste per l'elezione degli organi sociali, per l'esercizio dell'azione di responsabilità ai sensi art. 2393-bis cod. civ., per il calcolo di aliquote richieste per l'impugnazione, a qualsiasi titolo e per qualsiasi causa, di delibere assembleari.

Alla data della presente Relazione, il numero di azioni di Landi Renzo è pari a 112.500.000, cui corrisponde un numero di diritti di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie della Società pari a 179.000.830,00.

(e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera e), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, non sussistono accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale della Società.

(f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, non esistono restrizioni al diritto di voto.

(g) Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, non sono noti alla Società accordi tra gli Azionisti ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico.

(h) Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, la Società, ovvero le sue controllate, non hanno stipulato accordi significativi che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento dell'azionista di controllo dell'Emittente, ad eccezione dell'accordo di ottimizzazione della struttura finanziaria di Gruppo sottoscritto, in data 27 marzo 2017, dalla Società e dalle proprie società controllate A.E.B. S.p.A. (successivamente fusa per incorporazione in Landi Renzo con efficacia a partire dal 21 dicembre 2017), Eighteen Sound S.r.l. e Sound&Vision S.r.l. (successivamente cedute a B&C Speakers S.p.A. in data 11 dicembre 2017 e pertanto non più parte di tale accordo, non facendo più parte del Gruppo), Safe S.p.A., Lovato Gas S.p.A. ed Emmegas S.r.l. (successivamente fusa per incorporazione in Landi Renzo con efficacia a partire dal 30 ottobre 2018), con il ceto bancario (l'"Accordo di Ottimizzazione"). L'Accordo di Ottimizzazione, prevede, inter alia, il posticipo della data di scadenza dell'indebitamento della Società e delle altre società firmatarie del Gruppo al 2022, la rimodulazione delle rate di rimborso attraverso la previsione di rate di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Industriale, la rimodulazione dei parametri finanziari più in linea con le prospettive industriali e le previsioni di realizzo del Gruppo nonché la conferma delle linee a breve termine secondo le modalità e i termini di cui all'Accordo di Ottimizzazione e in ammontare coerente con le necessità previste nel Piano Industriale.

L'Accordo di Ottimizzazione prevede la risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 1353 cod. civ. nell'ipotesi in cui: (i) il Sig. Stefano Landi, la Sig.ra Giovannina Domenichini e la Sig.ra Silvia Landi cessino di detenere congiuntamente – direttamente o indirettamente (anche per il tramite di fiduciarie, trust o veicoli similari) – il 66,7% delle azioni con diritto di voto in Girefin S.p.A., ovvero, pur mantenendo la predetta partecipazione del 66,7% nel capitale sociale della stessa, cessino di detenerne il controllo ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico; e/o (ii) Girefin S.p.A. cessi di detenere – direttamente o indirettamente – il 66,7% delle azioni con diritto di voto in Gireimm S.r.l., ovvero, pur mantenendo la predetta partecipazione del 66,7% nel capitale sociale della stessa, cessi di detenerne il controllo ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico; e/o (iii) il Sig. Stefano Landi cessi di detenere – direttamente o indirettamente – il 50,1% delle azioni con diritto di voto nella Società, ovvero, pur mantenendo la predetta partecipazione del 50,1% delle azioni con diritto di voto nella Società, cessi di detenerne il controllo ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico.

(i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lettera m), del Testo Unico)

L'Assemblea della Società del 24 aprile 2018 ha autorizzato, previa revoca della delibera assunta dalla stessa assemblea del 28 aprile 2017 per quanto non utilizzato, il Consiglio di Amministrazione e per esso il suo Amministratore Delegato, anche a mezzo di propri procuratori all'uopo nominati, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2357 del cod. civ., all'acquisto di azioni proprie della Società, per il quantitativo, al prezzo, nei termini e con le modalità di seguito riportate:

  • l'acquisto potrà essere effettuato in una o più volte, entro 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare, nei limiti delle riserve disponibili e degli utili distribuibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato e saranno contabilizzati nel rispetto delle disposizioni di legge e dei principi contabili applicabili vigenti per le società quotate, e cioè in conformità alle previsioni di cui agli articoli 144-bis del Regolamento Emittenti e 132 del Testo Unico, nonché secondo le modalità stabilite dal Regolamento di Borsa e di ogni altra norma applicabile ivi incluse

le norme di cui al Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e le relative norme di esecuzione, comunitarie e nazionali, tra cui l'attribuzione ai soci, proporzionalmente alle azioni da questi possedute, di un'opzione di vendita da esercitare entro un periodo di tempo stabilito nella delibera dell'assemblea di autorizzazione del programma di acquisto;

  • il prezzo di acquisto di ciascuna azione non dovrà essere né inferiore né superiore al 20% rispetto al prezzo di riferimento fatto registrare dal titolo in Borsa nella seduta precedente ad ogni singola operazione e comunque non dovrà essere superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l'acquisto, anche quando le azioni sono negoziate in diverse sedi di negoziazione;
  • il numero massimo delle azioni acquistate non potrà avere un valore nominale complessivo, incluse le eventuali azioni possedute dalle società controllate, eccedente la quinta parte del capitale sociale;

Inoltre, l'Assemblea, in tale sede, ha deliberato altresì di:

  • autorizzare il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2357-ter, primo comma, del cod. civ., a disporre in tutto e/o in parte, senza limiti di tempo, delle azioni proprie in portafoglio, eventualmente anche prima di aver esaurito gli acquisti, laddove consentito dalle applicabili disposizioni comunitarie e nazionali; le azioni potranno essere cedute, in una o più volte, anche mediante offerta al pubblico e/o agli Azionisti, nei mercati regolamentati e/o non regolamentati, ovvero fuori mercato, anche mediante offerta al pubblico e/o agli Azionisti, collocamento istituzionale, collocamento di buoni d'acquisto e/o warrant, ovvero come corrispettivo di acquisizioni o di offerte pubbliche di scambio ad un prezzo che non dovrà essere né inferiore né superiore al 20% rispetto al prezzo di riferimento fatto registrare dal titolo in Borsa nella seduta precedente ad ogni singola operazione; tuttavia, tali limiti di prezzo non saranno applicabili qualora la cessione di azioni avvenga nei confronti di dipendenti, inclusi i dirigenti, di amministratori esecutivi e collaboratori di Landi Renzo e delle società da questa controllate nell'ambito di piani di stock option per incentivazione agli stessi rivolti;
  • di autorizzare il Consiglio di Amministrazione ad effettuare, ai sensi dell'articolo 2357-ter, terzo comma, del cod. civ., ogni registrazione contabile necessaria o opportuna, in relazione alle azioni sulle azioni proprie, nell'osservanza delle disposizioni di legge vigenti e degli applicabili principi contabili.

Si segnala che, alla data della presente Relazione, la Società non ha proceduto all'acquisto, né alla disposizione, di azioni proprie.

Il Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2019 ha deliberato di proporre all'Assemblea il rinnovo dell'autorizzazione ad acquistare e disporre di azioni proprie nei medesimi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare, previa revoca della precedente autorizzazione per quanto non utilizzato.

(l) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. cod. civ.)

Landi Renzo ritiene che Girefin S.p.A. non eserciti attività di direzione e coordinamento, operando in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla menzionata società controllante. In particolare, ed in via esemplificativa, si segnala che Landi Renzo gestisce autonomamente la tesoreria e i rapporti commerciali con i propri clienti e fornitori e definisce autonomamente i propri piani industriali e/o i budget.

***

Le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma primo, lettera i), del Testo Unico (indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto) sono illustrate nella relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico.

Le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma primo, lettera l), del Testo Unico (nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche statutarie diverse da quelle legislative e regolamentari) sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione.

3. COMPLIANCE

Landi Renzo aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate e pubblicato nel mese di marzo 2006, come successivamente modificato, (il "Codice di Autodisciplina"), accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitatocorporate-governance/codice/codice.htm.

Si segnala che né l'Emittente né le sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggetti a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente stesso.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1 NOMINA E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E MODIFICHE STATUTARIE (EX ART. 123-BIS, COMMA 1 LETTERA L), DEL TESTO UNICO)

L'Assemblea determina il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione, all'atto della loro nomina, entro i limiti di cui al paragrafo 4.2 che segue. Gli amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e sono rieleggibili.

L'articolo 14 dello statuto dell'Emittente, in tema di nomina e sostituzione del Consiglio di Amministrazione e/o dei suoi membri, prevede che all'elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione si proceda sulla base di liste di candidati secondo le modalità di seguito indicate, nel rispetto della disciplina anche regolamentare pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Tanti soci che rappresentino, anche congiuntamente, almeno il 2,5% del capitale sociale rappresentato da azioni che attribuiscono diritto di voto nelle deliberazioni assembleari che hanno ad oggetto la nomina dei componenti dell'organo amministrativo, ovvero la diversa misura stabilita di volta in volta dalla Consob, ai sensi della normativa applicabile alla Società, possono presentare una lista di candidati in misura non superiore a quelli da eleggere, nella quale i candidati siano elencati in ordine progressivo. Tale quota di

partecipazione è conforme a quella stabilita dall'articolo 144-quater del Regolamento Emittenti in relazione alle società aventi una capitalizzazione di mercato inferiore o uguale ad Euro 1 miliardo. L'avviso di convocazione indicherà la quota di partecipazione richiesta ai fini della presentazione delle liste.

Ogni socio, i soci aderenti ad un patto parasociale rilevante ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico, il soggetto controllante, le società controllate e quelle soggette a comune controllo non possono presentare o concorrere alla presentazione, neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una sola lista né possono votare liste diverse, ed ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Le adesioni ed i voti espressi in violazione di tale divieto non saranno attribuiti ad alcuna lista.

Le liste devono essere depositate presso la sede della Società almeno 25 giorni prima di quello fissato per l'Assemblea, ferme eventuali ulteriori forme di pubblicità prescritte dalla disciplina anche regolamentare pro tempore vigente. L'avviso di convocazione indicherà almeno un mezzo di comunicazione a distanza per il deposito delle liste. La titolarità della quota minima di partecipazione necessaria alla presentazione della lista dovrà essere attestata con le modalità e nei termini previsti dalle norme di legge e regolamentari pro tempore vigenti. Qualora siano applicabili criteri inderogabili di riparto tra generi, ciascuna lista che presenti almeno 3 candidati deve contenere un numero di candidati del genere meno rappresentato almeno pari al minimo richiesto dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti. Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositati i documenti previsti dall'articolo 14 dello statuto dell'Emittente e dalle disposizioni legislative e regolamentari applicabili.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositate: (i) le informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato la lista e la percentuale di partecipazione da essi complessivamente detenuta; (ii) le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per l'assunzione della carica; (iii) le dichiarazioni circa l'eventuale possesso dei requisiti di indipendenza rilasciate dai candidati, sotto la propria responsabilità, ai sensi delle applicabili disposizioni legislative e regolamentari; nonché (iv) i curricula vitae contenenti un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato, con l'indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate.

Ogni avente diritto al voto ha diritto di votare una sola lista. Al termine delle votazioni, risulteranno eletti i candidati delle due liste che hanno ottenuto il maggior numero di voti, con i seguenti criteri:

  • (a) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti (la "Lista di Maggioranza") viene tratto un numero di consiglieri pari al numero totale dei componenti il Consiglio, come previamente stabilito dall'Assemblea, meno uno; risultano eletti, in tali limiti numerici, i candidati nell'ordine progressivo indicato nella lista;
  • (b) dalla lista che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la Lista

di Maggioranza (la "Lista di Minoranza"), viene tratto un consigliere, in persona del candidato indicato col primo numero nella lista medesima.

Il candidato eletto al primo posto della Lista di Maggioranza risulta eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Fermo quanto diversamente disposto, in caso di parità di voti, verrà eletto il candidato più anziano di età.

Qualora con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la nomina di un numero di amministratori indipendenti, ai sensi delle disposizioni legislative vigenti per i sindaci, pari al numero minimo stabilito dalla legge in relazione al numero complessivo degli amministratori, il candidato non indipendente eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato indipendente secondo l'ordine progressivo non eletto/i della stessa lista, ovvero in difetto dal primo candidato indipendente secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuna ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che il Consiglio di Amministrazione risulti composto da un numero di componenti indipendenti, ai sensi delle disposizioni legislative vigenti per i sindaci, pari almeno al minimo prescritto dalla legge. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti in possesso dei citati requisiti.

Qualora, inoltre, con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo, ovvero in difetto dal primo candidato del genere meno rappresentato secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuno ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

Qualora le prime due o più liste ottengano un pari numero di voti, si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, mettendo ai voti solo tali liste. La medesima regola si applicherà nel caso di parità tra le liste risultate seconde per numero di voti e che non siano collegate, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista concorrente.

In caso di ulteriore parità tra liste, prevarrà quella presentata dai soci in possesso della maggiore partecipazione azionaria ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci. In tutti i sopra menzionati casi, il riparto degli amministratori dovrà assicurare, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato.

Qualora sia stata presentata una sola lista o nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento sopra previsto, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.

Ai fini del riparto degli amministratori da eleggere, non si terrà conto delle liste che non hanno conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta dal presente statuto ovvero dalla Consob per la presentazione delle stesse.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'Assemblea, si provvederà ai sensi dell'articolo 2386 del cod. civ., secondo quanto appresso indicato:

  • (a) il Consiglio di Amministrazione procede alla sostituzione nell'ambito degli appartenenti alla medesima lista cui apparteneva l'amministratore cessato e l'Assemblea delibera, con le maggioranze di legge, rispettando lo stesso criterio;
  • (b) qualora non residuino nella predetta lista candidati non eletti in precedenza ovvero candidati con i requisiti richiesti, o comunque quando per qualsiasi ragione non sia possibile rispettare quanto disposto nella lettera a), il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione, così come successivamente provvede l'Assemblea, con le maggioranze di legge senza voto di lista.

In ogni caso il Consiglio di Amministrazione e l'Assemblea procederanno alla nomina in modo da assicurare la presenza di amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro tempore vigente, fermo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

Qualora peraltro venga a cessare la maggioranza degli amministratori, deve intendersi dimissionario l'intero Consiglio di Amministrazione con effetto dal momento della sua ricostituzione.

Almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è composto da più di sette membri (o l'eventuale diverso numero minimo previsto dalla normativa applicabile), devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti per i sindaci dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

L'amministratore indipendente ai sensi delle disposizioni legislative vigenti per i sindaci che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenza deve darne immediata comunicazione al Consiglio di Amministrazione e decade dalla carica. Il venir meno del requisito di indipendenza quale sopra definito in capo ad un amministratore non ne determina la decadenza se i requisiti permangono in capo al numero minimo di amministratori che devono possedere tale requisito secondo la normativa vigente o secondo codici di comportamento a cui la Società abbia dichiarato di aderire.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione, in considerazione della struttura e delle dimensioni del gruppo, non ha adottato piani di successione per gli amministratori esecutivi ritenendo le modalità di sostituzione adottate idonee ad assicurare continuità e certezza alla gestione aziendale.

4.2 COMPOSIZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS), DEL TESTO UNICO)

L'articolo 14 dello statuto prevede che la Società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque a nove membri, anche non soci, secondo la previa determinazione – fatta di volta in volta in sede di nomina – dall'Assemblea.

L'Assemblea degli Azionisti, in data 29 aprile 2016, ha nominato il Consiglio di Amministrazione fissando in otto il numero dei consiglieri i quali resteranno in carica sino all'approvazione del bilancio che si chiuderà al 31 dicembre 2018.

I membri del Consiglio di Amministrazione sono stati eletti sulla base di due differenti liste: a) sette consiglieri sono stati eletti dalla lista numero 1), presentata congiuntamente dagli Azionisti di maggioranza Girefin S.p.A. e Gireimm S.r.l., mentre b) un consigliere è stato eletto dalla lista numero 2), presentata dall'azionista di minoranza Aerius Investment Holding AG.

La lista numero 1) comprendeva i seguenti candidati:

  • Stefano Landi, nato a Reggio Emilia, il 30 giugno 1958, Presidente;
  • Giovannina Domenichini, nata a Casina (Reggio Emilia), il 6 agosto 1934, consigliere;
  • Claudio Carnevale, nato a Nole Canavese (Torino), il 5 aprile 1961, consigliere;
  • Angelo Iori, nato a Reggio Emilia, l'11 dicembre 1954, consigliere;
  • Sara Fornasiero, nata a Merate (Lecco), il 9 settembre 1968, consigliere indipendente;
  • Ivano Accorsi, nato a Correggio (Reggio Emilia), il 14 luglio 1938, consigliere indipendente;
  • Silvia Landi, nata a Reggio Emilia, l'8 giugno 1960, consigliere;
  • Elisa Talignani Landi, nata a Scandiano (Reggio Emilia), l'11 marzo 1984; consigliere.

La lista numero 2) comprendeva i seguenti candidati:

  • Anton Karl, nato a Mistelbach (Austria), il 16 marzo 1976, consigliere indipendente;
  • Mark Kerekes, nato a Lienz (Austria), il 30 maggio 1976, consigliere;
  • Herbert Paierl, nato a Prebensdorf (Austria), il 26 maggio 1952, consigliere.

Come rilevato nel comunicato stampa diffuso dall'Emittente in data 8 aprile 2016, la suddetta lista conteneva un numero di candidati del genere meno rappresentato inferiore al numero minimo richiesto dallo statuto dell'Emittente. Tuttavia, in data 8 aprile 2016 è altresì pervenuta una comunicazione contenente la rinunzia da parte del Sig. Herbert Paierl alla candidatura di consigliere di amministrazione, per sopravvenuti impegni professionali. A seguito di suddetta rinuncia, la lista risultava, pertanto, composta da due candidati: Sig. Anton Karl, nato a Mistelbach (Austria), il 16 marzo 1976 e il Sig. Mark Kerekes, nato a Lienz (Austria), il 30 maggio 1976.

I candidati della lista numero 1) sono stati eletti con il voto favorevole di n. 66.498.130 azioni e il candidato della lista numero 2) è stato eletto con il voto favorevole di n. 11.449.418 azioni. Con riferimento alle liste proposte sono stati espressi n. 10 voti contrari. Il capitale presente e con diritto di voto era stato pari al 69,29% dell'intero capitale sociale.

In data 28 aprile 2017, su proposta del Consiglio di Amministrazione, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di aumentare il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da otto a nove e di nominare un nuovo amministratore, nella persona del dott. Cristiano Musi – il quale precedentemente ricopriva la carica di direttore generale – con durata del suo incarico pari a quella degli altri amministratori già in carica, ossia sino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018. Successivamente alla nomina assembleare, in data 28 aprile 2017, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dott. Cristiano Musi Amministratore Delegato della Società.

Si segnala che, come reso noto al pubblico mediante comunicato stampa diffuso in data 1 agosto 2017, a fine luglio 2017 l'Ing. Claudio Carnevale ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere di Landi Renzo per cogliere altre opportunità professionali. Alla data delle dimissioni, l'Ing. Claudio Carnevale rivestiva il ruolo di membro del Consiglio di Amministrazione non esecutivo e non rivestiva alcuna carica nei comitati interni di Landi Renzo S.p.A.

Inoltre, in data 17 ottobre 2017, su proposta del Consiglio di Amministrazione, l'Assemblea degli Azionisti ha ridotto il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nove a otto al fine di consentire all'organo amministrativo di mantenere una struttura il più possibile efficiente ed operativa e considerando, altresì, che il Consiglio di Amministrazione della Società è stato tradizionalmente composto di otto membri (misura che è sempre stata ritenuta adeguata alla luce delle dimensioni dell'azienda e del business svolto) ed è stato incrementato al fine esclusivo di consentire l'ingresso nel Consiglio di Amministrazione dell'allora direttore generale dott. Cristiano Musi, ora Amministratore Delegato.

Alla data della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione della Società risulta pertanto composto da otto membri.

Si segnala che i consiglieri Sara Fornasiero, Ivano Accorsi e Anton Karl si erano qualificati come indipendenti all'atto della loro nomina ai sensi dell'articolo 148 del Testo Unico ed ai sensi dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina.

Il Consiglio di Amministrazione è tenuto a valutare annualmente il permanere, in capo agli amministratori qualificati come "indipendenti" all'atto della loro nomina, dei requisiti di indipendenza previsti dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

La presenza di tre amministratori indipendenti è preordinata alla più ampia tutela del buon governo societario da attuarsi attraverso il confronto e la dialettica fra tutti gli amministratori. Il contributo degli amministratori indipendenti permette, inoltre, al Consiglio di Amministrazione di verificare che siano valutati con adeguata indipendenza di giudizio i casi di potenziale conflitto di interessi della Società con quelli dell'azionista di controllo.

Un terzo dei componenti del Consiglio di Amministrazione è costituito da amministratori del genere meno rappresentato.

I componenti del Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione sono indicati nella seguente tabella (per ulteriori informazioni si rinvia alla tabella 2, in appendice alla presente Relazione).

Nome e cognome Carica Luogo e data
di nascita
Qualifica Comitato
controllo e
rischi
Comitato per la
remunerazione
Giovannina
Domenichini
Presidente
Onorario del
Consiglio di
Amministrazione
Casina
(Reggio
Emilia), 6
agosto 1934
Non esecutivo
Cristiano Musi Amministratore
Delegato
Parma, 27
aprile 1974
Esecutivo
Stefano Landi Presidente del
Consiglio di
Amministrazione
Reggio
Emilia, 30
giugno 1958
Esecutivo
Silvia Landi Consigliere Reggio
Emilia, 8
giugno 1960
Non esecutivo
Angelo Iori Consigliere Reggio
Emilia, 11
dicembre
1954
Non esecutivo Membro Membro
Anton Karl Consigliere Mistelbach
(Austria), 16
marzo 1976
Non esecutivo
e Indipendente1
Sara Fornasiero Consigliere Merate
(Lecco), 9
settembre
1968
Non esecutivo
e Indipendente1
Presidente Membro
Ivano Accorsi Consigliere Correggio
(Reggio
Emilia), 14
luglio 1938
Non esecutivo
e Indipendente1
Membro Presidente

I componenti del Consiglio di Amministrazione sono tutti domiciliati per la carica presso la sede legale della Società. Tra i consiglieri Giovannina Domenichini, Stefano Landi e Silvia Landi sussiste un rapporto di parentela, in quanto Stefano Landi e Silvia Landi sono entrambi figli di Giovannina Domenichini.

Di seguito, sono riportate brevemente le caratteristiche personali e professionali di ciascun amministratore, ai sensi dell'articolo 144-decies del Regolamento Emittenti.

Giovannina Domenichini. Nel 1954 fonda con il marito la ditta Officine Renzo Landi. Successivamente, a seguito della costituzione dell'Emittente ne assume la carica di Amministratore Unico e nel 1987 assume l'incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione, mentre dal 22 aprile 2010 ricopre la carica di Presidente Onorario non esecutivo del Consiglio di Amministrazione, ruolo che ricopre tutt'ora. Nel 1990 le viene conferita l'onorificenza di Commendatore dell'ordine "al merito della Repubblica Italiana" e in data 19 ottobre 2011 l'onorificenza di "Cavaliere del Lavoro".

Cristiano Musi. Laureato in Giurisprudenza all'Università di Parma ha successivamente conseguito un MBA presso la Business School del Politecnico di Milano. Ha iniziato la sua carriera nell'area marketing con esperienze in diverse realtà, per poi entrare in una Investment Bank internazionale al termine dell'MBA. Dal 2005 al 2011 ha lavorato con crescenti

1 Indipendente ai sensi dell'articolo 148 del Testo Unico e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina.

responsabilità in banche internazionali e nazionali, occupandosi principalmente di finanza d'impresa e finanza strutturata. Nel 2012 viene nominato direttore generale di Dulevo International S.p.A. e Lampogas S.p.A., dove coordina tutta la prima fase di riorganizzazione fino al cambio di controllo con l'ingresso di un primario fondo internazionale di private equity. A seguito del cambio di controllo, entra nel Consiglio di Amministrazione della holding Lampogas e viene nominato direttore generale del gruppo, ricoprendo la carica di Presidente, Amministratore Delegato e Director nelle varie aziende controllate. A dicembre del 2016 viene nominato direttore generale di Landi Renzo e ricopre tale incarico fino ad aprile 2017 quando viene nominato Amministratore Delegato. Attualmente ricopre inoltre la carica di Consigliere di Dulevo International S.p.A., Amministratore Unico di Lovato Gas S.p.A., e Amministratore Delegato di Safe S.p.A. e Safe&Cec S.r.l.

Stefano Landi. Socio dell'Emittente, è stato Amministratore Delegato dal 1987 al 2010, dal 24 aprile 2013 fino al 28 aprile 2017 ha ricoperto la carica sia di Amministratore Delegato che di Presidente del Consiglio di Amministrazione, oltre ad avere incarichi in altre società del gruppo Landi Renzo e dall'aprile del 2017 ricopre la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione. Nel 2006 è stato incluso dalla stampa specializzata tra i dieci top manager del settore automotive e nel dicembre 2010 ha ricevuto il premio "Imprenditore dell'Anno" E&Y. Dal luglio 2010 ricopre la carica di Presidente dell'Associazione Industriali della Provincia di Reggio Emilia con scadenza dell'incarico nell'anno 2013 e dal mese di gennaio 2014 è stato nominato Presidente della Camera di Commercio provinciale. Egli ricopre inoltre la carica di consigliere in Safe S.p.A. e Safe&Cec S.r.l.

Angelo Iori. Dopo aver terminato gli studi in ragioneria, nel 1974 inizia l'attività professionale presso l'Emittente in ambito amministrativo e commerciale nel settore automotive e dei sistemi GPL e metano per auto. Nel 1979 prosegue l'attività in Autosonik S.p.A. e nel 1985 rientra in Società per ricoprire l'incarico di responsabile commerciale e marketing, attività che svolge fino al 2003. Nel 2004 viene nominato Amministratore Delegato di MED S.p.A., società del gruppo Landi Renzo incorporata nel 2010. Dal 2010 al 2013 si occupa di attività in ambito operations per l'Emittente e Lovato Gas S.p.A., ricoprendo anche la carica di direttore operations del gruppo Landi Renzo. Dal 2014 al 2016 è stato Direttore Sales and Marketing After Market dell'Emittente, nonché di Lovato Gas S.p.A., A.E.B. S.p.A. ed Emmegas S.r.l.

Sara Fornasiero. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, inizia la propria esperienza lavorativa in KPMG S.p.A. nel 1993 come revisore legale, poi dal 1995 al 1998 nel settore due diligence, dal 1998 al 2001 nel dipartimento Forensic Accounting, dal 2001 nel dipartimento Corporate Responsability / Sustainability, dal 2004 nel dipartimento Risk & Compliance. Dal 2006 al 2015 è inoltre entrata a far parte della funzione aziendale interna di KPMG Quality & Risk Management, con la qualità di Senior Manager. Libera professionista dal 2016, si occupa di progetti in tema di corporate governance, risk management, anti-bribery and corruption e sostenibilità per società quotate e non. Dal 1995 è iscritta al Registro dei Revisori Legali e dal 1996 all'Ordine di Milano dell'Albo Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Attualmente è Sindaco effettivo di Leonardo S.p.A., Presidente del Collegio Sindacale di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., componente dell'Organismo di Vigilanza di Abbott Medical Italia S.p.A., BT Enìa Telecomunicazioni S.p.A., Philips S.p.A. e Philips Innovations S.p.A. (già Philips SAECO S.p.A.), nonché componente di Associazione Italiana Internal Auditor e delle Commissioni "Governance delle Società Quotate", e "Compliance e Modelli organizzativi" dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, avendo fatto parte in passato anche delle commissioni "Pari Opportunità" e "Bilancio Sociale".

Ivano Accorsi. Nel 1957 ha conseguito il diploma di ragioniere e perito commerciale e dal 1999 è iscritto all'Albo Unico Promotori Finanziari. Dal 1957 al 1969 ha ricoperto incarichi amministrativi di livello crescente – fino alla vice direzione amministrativa – in Cemental S.r.l. e dal 1969 al 2004 ha ricoperto diversi incarichi alle dipendenze di BPER, dal 1994 come dirigente. Tra il 1990 e il 2011 (con brevi intervalli) ha ricoperto la carica di consigliere di amministrazione in Sofiser S.r.l., anche con la carica di vicepresidente. Dal 1996 al 2005 consigliere di amministrazione di Leasinvest S.p.A. con la carica di Vicepresidente dal 2001. Dal 1999 al 2005 ha ricoperto la carica di consigliere di amministrazione di Unicarni S.c.a r.l. Dal marzo 2004 al marzo 2016 ha ricoperto la carica di consigliere di amministrazione di Emak S.p.A., anche Presidente del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Remunerazione e del Comitato Amministratori Indipendenti. Dal 2004 al 16 dicembre 2016 è stato membro del Comitato per il restauro della cattedrale di Reggio Emilia con funzioni di Tesoriere. Da luglio 2018 riveste la carica di consigliere indipendente non-esecutivo della società Vimi Fasteners S.p.A. quotata sul sistema multilaterale di negoziazione AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale.

Silvia Landi. Dal 1978 è impiegata presso l'Emittente e dal 1987 ricopre la carica di addetta alle pubbliche relazioni. Dal 2002 ricopre la carica di consigliere di amministrazione di Girefin S.p.A.

Anton Karl. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Salisburgo (Austria) ha proseguito i suoi studi presso la Rice University di Houston dove ha ottenuto un master in Business Administration. Dal 2002 al 2008 ha ricoperto prima la carica di Associate e poi di Vicepresidente presso Lehman Brothers International passando da New York a Londra e successivamente a Francoforte e Zurigo. Dal 2008 al 2012 ha svolto l'incarico di amministratore esecutivo presso Nomura Bank (Svizzera) a Zurigo. Dal 2013 è consigliere di amministrazione di Aerius Holding AG ed a partire dal 2014 ricopre la carica di consigliere di amministrazione di Elbogross SA a Zurigo. Ricopre inoltre la carica di consigliere di Sentis Capital PCC e Mira SA.

A far data dalla chiusura dell'Esercizio non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Consiglio di Amministrazione della Società.

Relativamente alla politica in materia di diversità ex art. 123-bis, comma 2, lettera d-bis) del TUF, si segnala che, in data 14 marzo 2019 – anche in vista della scadenza del Consiglio di Amministrazione con l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 – il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato una politica di diversità in relazione alla composizione del Consiglio di Amministrazione contenente i criteri di seguito elencati:

  • la composizione di genere del Consiglio di Amministrazione dovrà essere in linea con le disposizioni regolamentari vigenti e comunque dovrà garantire al genere meno rappresentato la presenza di almeno un terzo dei componenti;
  • ciascun membro dovrà essere in possesso dei requisiti di onorabilità di cui al Decreto del Ministero della Giustizia 30 marzo 2000, n. 162 e ai sensi dell'articolo 148, comma 4, del TUF, così come richiamati dall'articolo 147-quinquies del TUF;
  • almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è composto da più di sette membri (o l'eventuale diverso numero minimo previsto dalla normativa applicabile), devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza di cui all'articolo 148, comma 3, del TUF e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina;
  • ciascun amministratore esecutivo non deve ricoprire (a) la carica di consigliere esecutivo in altra società quotata, italiana o estera, istituto bancario o società finanziaria; ovvero (b) la carica di consigliere non esecutivo o sindaco (o di membro di altro organo di controllo) in più di tre delle predette società;
  • ciascun amministratore non esecutivo, oltre alla carica ricoperta nella Società, non deve ricoprire: (a) la carica di consigliere esecutivo in più di una società quotata, italiana o estera, istituto bancario o società finanziaria e la carica di consigliere non esecutivo o di sindaco (o di membro di altro organo di controllo) in più di tre delle società indicate; ovvero (b) la carica di consigliere non esecutivo o di sindaco in più di sei delle predette società;
  • in capo a ciascun membro non dovranno sussistere cause di ineleggibilità, incompatibilità o decadenza, ai sensi dell'articolo 14 dello Statuto sociale e delle applicabili disposizioni di legge, ivi incluso l'articolo 17, comma 5, del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 in materia di revisione legale; e
  • al fine di garantire una pluralità di approcci e prospettive, nonché un adeguato grado di efficienza in relazione all'analisi degli argomenti e delle tematiche all'ordine del giorno, dovrà essere assicurato un adeguato grado di diversificazione ed eterogeneità in termini di età, competenze e percorso formativo dei vari membri, favorendo quanto più possibile la presenza sia di professionisti che abbiano un'adeguata familiarità con le peculiarità tipiche delle società quotate e dei gruppi internazionali, ma anche di professionisti che abbiano un forte legame con il settore industriale proprio della Società.

Si segnala inoltre che, in occasione del rinnovo delle cariche sociali, in data 14 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione uscente ha formulato alcuni orientamenti in merito alle figure professionali la cui presenza sarebbe opportuna all'interno del Consiglio di Amministrazione in conformità a quanto raccomandato dal criterio applicativo 1.C.1, lettera h), del Codice di Autodisciplina.

La Società considera la promozione della parità di trattamento e l'opportunità tra i generi come un fattore chiave nell'ambito dell'organizzazione aziendale e, a tal fine, intende valutare nel corso dell'esercizio 2019 l'opportunità di adottare specifiche misure volte a valorizzare ulteriormente tali fattori.

Nome e Cognome Società presso la quale è svolta l'attività
esterna
Carica
Giovannina Girefin S.p.A. Presidente del Consiglio di
Domenichini Amministrazione
Immobiliare L.D. Parma S.r.l. Amministratore Unico
Stefano Landi Girefin S.p.A. Amministratore Delegato
Gireimm S.r.l. Amministratore Unico
Safe S.p.A. Consigliere
Safe&Cec S.r.l. Consigliere
Società Agricola BIOGUSS S.r.l. Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Società Agricola C.E.D.R.O –
Centro
Presidente del Consiglio di
Energie da Rinnovabili S.r.l. Amministrazione
Pallacanestro Reggiana S.r.l. Consigliere
Vivaticket S.p.A. Consigliere
Fondazione Museo Antonio Ligabue Consigliere
Landi International BV Amministratore Unico
IMW Industries Ltd Amministratore
Cristiano Musi Lovato Gas S.p.A. Amministratore unico
Safe S.p.A. Amministratore Delegato

Nella tabella che segue sono indicate le cariche, di amministrazione e controllo, ricoperte, in società quotate e non quotate, dai membri del Consiglio di Amministrazione della Società alla data del 31 dicembre 2018:

Safe&Cec S.r.l. Amministratore Delegato
Duelvo International S.p.A. Consigliere
Gruppo Ceramiche Ricchetti S.p.A. Consigliere
Landi Renzo Polska Amministratore
Landi Renzo PAK Amministratore
Landi Renzo Beijing Amministratore
IMW Industries Ltd Amministratore Delegato
Silvia Landi Girefin S.p.A. Consigliere
Anton Karl Elbogross SA Consigliere
Sentis Capital PCC Consigliere
Aerius Holding AG, Zug Consigliere
Mira SA Consigliere
Sara Fornasiero Leonardo S.p.A. Sindaco effettivo
Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Safe S.p.A. Membro OdV
Abbott Medical Italia S.p.A. Membro OdV
BT Enìa Telecomunicazioni S.p.A. Membro OdV
Philips S.p.A. Membro OdV
Philips Innovations S.p.A. Membro OdV
Ivano Accorsi Vimi Fasteners S.p.A. Consigliere

Circa quanto prevede il Codice di Autodisciplina all'articolo 1.C.3, in tema di espressione dell'orientamento da parte del Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco in società quotate, finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 13 novembre 2014 ha adottato i seguenti criteri generali, confermati anche in occasione delle riunioni svoltesi in data 12 novembre 2015, in data 10 novembre 2016, in data 14 novembre 2017 e da ultimo in data 13 novembre 2018:

    1. un amministratore esecutivo non dovrebbe ricoprire (a) la carica di consigliere esecutivo in altra società quotata, italiana o estera, istituto bancario o società finanziaria; ovvero (b) la carica di consigliere non esecutivo o sindaco (o di membro di altro organo di controllo) in più di tre delle predette società; e
    1. un amministratore non esecutivo, oltre alla carica ricoperta nella Società, non dovrebbe ricoprire: (a) la carica di consigliere esecutivo in più di una delle predette società e la carica di consigliere non esecutivo o di sindaco (o di membro di altro organo di controllo) in più di tre delle società indicate; ovvero (b) la carica di consigliere non esecutivo o di sindaco in più di sei delle predette società.

Si precisa altresì che sono escluse dal limite di cumulo le cariche ricoperte in società appartenenti al gruppo Landi Renzo.

Nel caso di superamento dei limiti sopra indicati, è previsto che gli amministratori informino tempestivamente il Consiglio di Amministrazione, il quale valuta la situazione alla luce dell'interesse della Società e invita l'amministratore ad assumere le conseguenti decisioni.

Al fine di mantenere un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, i consiglieri ricevono periodicamente e ogni qualvolta necessario informazioni e aggiornamenti sul settore in cui opera l'Emittente, sui principi di corretta gestione dei rischi e sulla normativa di riferimento, anche tramite materiale predisposto dalla Società ovvero tramite iniziative organizzate da funzioni e dipartimenti interni. In particolare, in data 14 novembre 2017, si è tenuta, nel corso di una riunione consiliare alla presenza dei componenti del Consiglio di Amministrazione e dei Sindaci, una sessione nel corso della quale gli Avv.ti Alberta Figari e Francesca Casini, consulenti legali della Società, hanno illustrato la nuova normativa introdotta dal Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli abusi di mercato (c.d. Regolamento MAR) nonché le conseguenti modifiche apportate al Testo Unico e ad altre leggi e regolamenti nazionali. Nel corso dell'Esercizio, pur non essendosi tenute specifiche sessioni di induction training, nell'ambito delle riunioni consiliari sono stati forniti aggiornamenti e chiarimenti in merito al settore in cui opera l'Emittente e alla normativa di riferimento ove ritenuti meritevoli di approfondimento da parte del Consiglio.

4.3 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO)

Il Consiglio di Amministrazione è l'organo sociale preposto all'amministrazione della Società ed ha i poteri allo stesso assegnati dalla normativa e dallo statuto. Esso si organizza ed opera in modo da garantire un effettivo ed efficace svolgimento delle proprie funzioni. I consiglieri agiscono e deliberano con cognizione di causa ed in autonomia, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per gli Azionisti e riferiscono sulla gestione in occasione dell'Assemblea degli Azionisti.

Ai sensi dell'art. 18 dello statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società; segnatamente, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni od utili per il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quegli atti che la legge o lo statuto riservano alla competenza esclusiva dell'Assemblea.

Sono, inoltre, attribuite al Consiglio di Amministrazione le seguenti competenze:

  • (i) la delibera di fusione nei casi di cui agli articoli 2505 e 2505-bis del cod. civ., anche quali richiamati, per la scissione, dall'articolo 2506-ter del cod. civ.;
  • (ii) l'istituzione e la soppressione di sedi secondarie;
  • (iii) la riduzione del capitale sociale in caso di recesso del socio;
  • (iv) l'adeguamento dello statuto sociale a disposizioni normative;
  • (v) l'indicazione di quali tra gli amministratori hanno la rappresentanza della Società;
  • (vi) il trasferimento della sede sociale nell'ambito del territorio nazionale; e
  • (vii) la nomina e la revoca del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Consiglio di Amministrazione deve vigilare affinché il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari disponga di adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti ai sensi di legge, nonché sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili.

Qualora sussistano ragioni di urgenza in relazione ad operazioni con parti correlate che non siano di competenza dell'assemblea o che non debbano da questa essere autorizzate, il Consiglio di Amministrazione potrà approvare tali operazioni con parti correlate, da realizzarsi anche tramite società controllate, in deroga alle usuali disposizioni procedurali previste nella procedura interna per operazioni con parti correlate adottata dalla Società, purché nel rispetto e alle condizioni previste dalla medesima procedura.

Le materie di cui all'articolo 1.C.1 del Codice di Autodisciplina, non essendo state oggetto di conferimento di delega a favore dell'Amministratore Delegato, devono ritenersi riservate alla competenza del Consiglio di Amministrazione. A titolo esemplificativo, devono ritenersi riservati al Consiglio di Amministrazione l'esame e l'approvazione:

  • (a) di piani strategici, industriali e finanziari dell'Emittente, nonché il periodico monitoraggio della loro attuazione;
  • (b) di piani strategici, industriali e finanziari del gruppo di cui l'Emittente è a capo, nonché il periodico monitoraggio della loro attuazione;
  • (c) del sistema di governo societario dell'Emittente stesso;
  • (d) della struttura del gruppo medesimo.

Nello svolgimento dei propri compiti, gli amministratori esaminano le informazioni ricevute dagli organi delegati, avendo peraltro cura di richiedere agli stessi ogni chiarimento, approfondimento od integrazione ritenuti necessari o opportuni. A tale fine, l'Amministratore Delegato fornisce, con cadenza almeno trimestrale, al Consiglio di Amministrazione adeguata informativa sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Sebbene lo statuto non preveda una cadenza minima delle riunioni, è ormai prassi che il Consiglio di Amministrazione si riunisca almeno trimestralmente in concomitanza con l'approvazione delle situazioni contabili di periodo. Le riunioni del Consiglio di Amministrazione sono programmate sulla base di un calendario approvato all'inizio dell'anno per favorire la massima partecipazione alle riunioni. Il calendario societario è consultabile sul sito internet della Società alla sezione Investors.

Nel corso dell'Esercizio, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto sette riunioni della durata media di circa 81 minuti, che hanno visto la regolare partecipazione di tutti i consiglieri; la percentuale di partecipazione complessiva è stata, infatti, pari al 86%. Per quanto riguarda la percentuale di presenze dei singoli consiglieri si rimanda alla tabella riportata in calce alla Relazione. A tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione hanno altresì preso parte i membri del Collegio Sindacale ad eccezione di cinque riunioni consiliari in relazione alle quali la dott.ssa Eleonora Briolini è stata dichiarata assente giustificata, due riunioni consiliari in relazione alle quali la dott.ssa Diana Rizzo è stata dichiarata assente giustificata e una riunione consiliari in relazione alla quale il dott. Domenico Sardano è stata dichiarato assente giustificato.

Per l'esercizio in corso è previsto un numero di riunioni non inferiore a cinque, di cui una già tenutasi in data 14 marzo 2019.

Alle riunioni consiliari possono partecipare, se invitati, anche soggetti esterni al Consiglio. In particolare, si segnala la regolare partecipazione di dirigenti dell'Emittente e del gruppo Landi Renzo, la cui presenza concorre ad apportare gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno. A tutte le riunioni tenutesi nel corso dell'Esercizio, hanno partecipato dirigenti dell'Emittente.

I consiglieri e i sindaci, con adeguato anticipo rispetto alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione, ricevono la documentazione e le informazioni necessarie per permettere loro di esprimersi con consapevolezza sugli argomenti sottoposti alla loro analisi ed approvazione. L'organizzazione dei lavori consiliari è affidata al Presidente, il quale cura che agli argomenti all'ordine del giorno sia dedicato un tempo necessario a consentire un costruttivo dibattito.

Il preavviso che la Società ritiene generalmente congruo per l'invio della documentazione è di 3 giorni; nel corso dell'Esercizio, tale termine è stato normalmente rispettato.

Ai fini dell'attuazione dell'articolo 1 e dei relativi criteri applicativi del Codice di Autodisciplina, si segnala che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 novembre 2018, ha effettuato una valutazione positiva sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso, del Comitato controllo e rischi e del Comitato per la remunerazione, anche con riferimento alla componente rappresentata dagli amministratori indipendenti. Al riguardo, si segnala che, a partire dal 2018, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha richiesto a tutti i consiglieri in carica di compilare un questionario rivolto alla valutazione del funzionamento e dell'efficienza del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, nonché sulla loro dimensione e composizione.

Inoltre, in medesima data, il Consiglio di Amministrazione, anche sulla base di quanto riportato dall'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e dal Presidente del Comitato di controllo e rischi, ha valutato l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale dell'Emittente nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei conflitti di interesse e ha approvato il sistema complessivo di governo della Società, risultante, in particolare, oltre che dalle deleghe di poteri e funzioni, ivi compresa la previsione di comitati interni al Consiglio di Amministrazione e di cui in appresso, anche dalle norme procedurali interne in materia di operazioni con parti correlate ed in cui un amministratore sia portatore di un interesse. Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha inoltre provveduto ad individuare le controllate aventi rilevanza strategica sulla base di criteri inerenti il fatturato, l'autonomia produttiva, la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione di prodotto, nonché la gamma di prodotti distinta, il posizionamento del prodotto e del brand. Alla luce dei criteri sopraelencati, il Consiglio di Amministrazione ha identificato quali società aventi rilevanza strategica Lovato Gas S.p.A. e Landi Renzo Polska Sp.Zo.O.

Il Consiglio di Amministrazione ha valutato il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli programmati.

Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato preventivamente le operazioni aventi significativo rilievo strategico, economico e patrimoniale per l'Emittente - dell'Emittente stesso e delle sue controllate.

Per informazioni in merito alla procedura adottata dal Consiglio di Amministrazione per il compimento di operazioni infra-gruppo e con altre parti correlate, si rimanda alla sezione 11 che segue.

Per l'identificazione delle operazioni di significativo rilievo proprie e delle sue controllate, il Consiglio di Amministrazione ha adottato criteri di tipo qualitativo e quantitativo. I criteri di tipo qualitativo ricomprendono: le operazioni di acquisizione o di cessione di partecipazioni, di costituzione di nuove società e/o di joint ventures, di rami di azienda, i cespiti ed i conferimenti in natura, gli investimenti e/o disinvestimenti industriali, l'assunzione di finanziamenti, l'ingresso e/o uscita da mercati geografici e/o tipologie di business strategici. Rientrano invece nei criteri di tipo quantitativo le operazioni, diverse da quelle sopra descritte, il cui valore è superiore al limite quantitativo stabilito delle deleghe operative all'Amministratore Delegato in occasione del conferimento dei poteri.

Per le operazioni significative così individuate, sia di tipo qualitativo che quantitativo, il Consiglio di Amministrazione delibera in merito sulla base delle informazioni e le relazioni fornite, di volta in volta, dall'Amministratore Delegato.

In considerazione della struttura del gruppo Landi Renzo, delle caratteristiche dell'azionariato della Società e della composizione delle liste di candidati proposti dagli Azionisti secondo le regole previste dallo statuto, il Consiglio di Amministrazione in carica pro tempore non ha espresso orientamenti specifici sulle figure manageriali e professionali, la cui presenza in consiglio fosse ritenuta opportuna.

L'articolo 14 dello statuto della Società prevede che gli amministratori siano assoggettati al divieto di concorrenza previsto dall'articolo 2390 del cod. civ., salvo che siano da ciò esonerati dall'Assemblea. Alla data della presente Relazione, l'Assemblea degli Azionisti non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza.

4.4 ORGANI DELEGATI

Amministratori Delegati

Il Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2017 ha conferito all'Amministratore Delegato Cristiano Musi i poteri relativi alla gestione ordinaria della Società.

Si riportano di seguito le attribuzioni del dott. Cristiano Musi, con indicazione dei limiti per valore e per materia delle deleghe conferite:

  • (a) formulare le opportune proposte relative a strategia, budget, piano industriale e assetto organizzativo da sottoporre al Consiglio di Amministrazione previa condivisione con il Presidente;
  • (b) sovrintendere, con piena autonomia decisionale e responsabilità, direttamente e/o per il tramite di collaboratori preposti, ferma la responsabilità personale di questi ultimi, al settore produttivo in tutti i suoi aspetti diretti e indiretti, commerciale e finanziario della Società;
  • (c) acquistare, vendere, permutare e compiere ogni altro negozio per l'acquisto o la cessione di macchinari, impianti, attrezzature, automezzi, prodotti dell'azienda e beni mobili in genere, anche iscritti nei pubblici registri, per un importo non superiore a Euro 5.000.000 per ciascuna operazione, pattuendo condizioni, prezzi e modalità di pagamento;
  • (d) acquistare servizi, scorte, componenti di base e materie prime, semilavorati e materiali necessari per l'attività di produzione della Società;
  • (e) curare tutte le pratiche relative alle operazioni di importazione delle componenti di base e delle materie prime, perfezionando i relativi adempimenti;
  • (f) provvedere a tutti gli adempimenti relativi, compresi quelli connessi con la disciplina delle imposte di fabbricazione e di consumo, di diritti erariali e di monopolio;
  • (g) stipulare, modificare e risolvere contratti di locazione infranovennali, di leasing anche immobiliare, di affitto e di comodato di beni mobili ed immobili, ciascuno per importi non superiori ad Euro 5.000.000 per ciascun contratto, con facoltà di sottoscrivere i contratti stessi con i patti e le condizioni che verranno fissate, pagando ed incassando i corrispettivi pattuiti, dando quietanze e perfezionando qualsiasi altra pratica connessa;
  • (h) stipulare, modificare e risolvere contratti, anche con patto di esclusiva, di agenzia, distribuzione, rappresentanza, mediazione e procacciamento di affari per la migliore collocazione dei prodotti della Società;
  • (i) stipulare, modificare e risolvere contratti di appalto di servizi industriali e commerciali, d'opera, noleggio, somministrazione, trasporto, deposito e spedizione per un importo non superiore ad Euro 5.000.000 per ciascuna operazione;
  • (j) stipulare, modificare e risolvere (i) contratti di servizi professionali e di consulenza per un importo non superiore ad Euro 1.000.000 previo condivisione con il Presidente; nonché (ii) mandati per incarichi professionali nell'ambito delle attività processuali e arbitrali di cui ai successivi punti (cc) e (dd) per un compenso massimo di Euro 250.000 per ciascun procedimento;
  • (k) acquistare e vendere ed in genere concludere operazioni aventi ad oggetto divise estere, nell'ambito delle disposizioni valutarie vigenti;
  • (l) acquistare, sottoscrivere, trasferire o permutare azioni, quote, obbligazioni o altri strumenti finanziari e partecipazioni in altre società per un importo non superiore a Euro 5.000.000 per singola operazione in via congiunta con il Presidente;
  • (m) acquistare, sottoscrivere, trasferire o permutare azioni, quote, obbligazioni o altri strumenti finanziari in altre società esclusivamente nell'ambito della ordinaria gestione della liquidità finanziaria della Società;
  • (n) depositare marchi e brevetti, prendere in uso diritti di privativa industriale, nonché compiere tutti gli atti necessari per la procedura di brevettazione quali, a titolo indicativo, istanze di correzione, emendamenti, proroghe al segreto, divisioni, proporre o resistere ad opposizioni amministrative, interferenze, appelli amministrativi e compiere in genere qualsiasi altro atto necessario ed utile a domandare, ottenere e mantenere in vita i brevetti, firmare tutti gli atti necessari per l'espletamento delle facoltà sopra conferite, nominare allo scopo corrispondenti brevettuali in Italia e all'estero, conferendo loro i mandati relativi;
  • (o) acquistare e vendere la titolarità e/o licenze e/o concedere diritti di utilizzo relativamente a brevetti, marchi, modelli ed ogni diritto di proprietà intellettuale inerente l'oggetto sociale in via congiunta con il Presidente;
  • (p) compiere presso le pubbliche amministrazioni, enti ed uffici pubblici, tutti gli atti e operazioni occorrenti per ottenere concessioni, licenze, permessi e atti autorizzativi in genere di ogni specie;
  • (q) esigere o riscuotere, a qualunque titolo, anche mediante girata, somme crediti, mandati di pagamento, depositi cauzionali sia dall'Istituto di Emissione, dalla Cassa Depositi e Prestiti, dalle Tesorerie, dagli Uffici Ferroviari, Postali e Telegrafici sia da qualunque ufficio pubblico e privato e da qualsiasi soggetto, italiano od estero, rilasciando quietanze e discarichi;
  • (r) compiere qualsiasi operazione bancaria ivi comprese l'accensione di nuove linee di credito e l'assunzione di prestiti a breve, media e lunga scadenza, l'apertura di crediti in conto corrente, le richieste di crediti in genere, anche se sotto forma di prestiti su titoli, la costituzione di depositi di titoli a custodia o in amministrazione – per un importo non superiore ad Euro 10.000.000 per singola operazione. L'Amministratore Delegato potrà operare su ogni linea di credito nei limiti sopra indicati per ciascuna operazione e procedere anche alla chiusura dei rapporti;
  • (s) girare, anche per lo sconto e l'incasso, esigere e quietanzare effetti cambiari, assegni e mandati, compresi i mandati sulle Tesorerie dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni e di ogni altro ente pubblico o su qualsiasi Cassa Pubblica; emettere assegni sui conti correnti bancari, anche passivi, della Società nei limiti dei fidi concessi dalla banca alla Società stessa;
  • (t) esigere e quietanzare somme, crediti, frutti, interessi, dividendi, assegni e mandati di pagamento da chiunque emessi a favore della Società, compresa la cessione e l'anticipazione, anche continuativa, di crediti ad istituti finanziari;
  • (u) ritirare dalle poste, telegrafi, dogane, ferrovie, imprese di trasporto e di navigazione e, in genere, da qualsiasi ufficio pubblico, da qualsiasi compagnia o stabilimento, vaglia, pacchi, lettere anche raccomandate ed assicurate con dichiarazione di valore, merci, denaro, etc., rilasciando ricevute e discarichi;
  • (v) stipulare e risolvere contratti di assicurazione di qualsiasi specie, firmando le relative polizze con facoltà anche di liquidare ed esigere, in caso di sinistro, le relative indennità, dandone quietanza a chi di ragione, pure liquidando in via di transazione ogni altra indennità dovuta a terzi per qualsiasi occasione di sinistro;
  • (w) assumere e licenziare dirigenti (con esclusione del direttore generale), quadri e impiegati, determinandone le attribuzioni e fissando le retribuzioni nel rispetto e nell'osservanza delle vigenti disposizioni;
  • (x) firmare la corrispondenza ed ogni altro documento che richieda l'apposizione della firma della Società e che riguardi affari compresi nei poteri delegati;
  • (y) mantenere e gestire (i) la comunicazione sia istituzionale che non; e (ii) i rapporti con gli investitori istituzionali, in entrambi i casi sia per la Società che per il Gruppo;
  • (z) rappresentare la Società nei confronti di tutti gli Istituti Previdenziali e Assicurativi, provvedendo a quanto richiesto dalle disposizioni vigenti in materia di lavoro, in particolare per quanto concerne le assicurazioni, indennità e contributi vari;
  • (aa) rappresentare la Società nei confronti di organizzazioni sindacali, sia dei datori di lavoro che dei lavoratori, nonché davanti agli uffici del lavoro, ai collegi di conciliazione e di arbitrato, con facoltà di transigere le vertenze;
  • (bb) rappresentare la Società in sede processuale (attiva e passiva), in ogni stato e grado di giudizio (attivo e passivo), innanzi a qualsiasi Magistratura in Italia o all'estero, quale la Suprema Corte di Cassazione, la Corte dei Conti, il Consiglio di Stato, la Corte Costituzionale, la Corte d'Appello, il Tribunale, l'Ufficio del Giudice di Pace, e per qualsiasi contenzioso civile, penale e/o amministrativo;
  • (cc) rappresentare la Società avanti le commissioni tributarie di ogni grado e avanti qualsiasi Organo Giurisdizionale Tributario, anche nominando avvocati, commercialisti, procuratori abilitati ai sensi di legge nei limiti di quanto indicato nel precedente punto (j);
  • (dd) elevare protesti ed intimare precetti; procedere ad atti conservativi ed esecutivi, intervenire in procedure di fallimento e concorsuali, insinuando crediti e dichiarandone la verità; proporre ed accettare offerte reali; esercitare azioni in sede giudiziaria ed amministrativa in qualunque grado e specie di giurisdizione e, quindi, anche in sede di cassazione e revocazione; transigere e compromettere in Arbitri siano essi anche amichevoli compositori; nominare avvocati, arbitri, procuratori "ad lites" e periti, revocarli e sostituirli nei limiti di quanto indicato nel precedente punto (j); rispondere ad interrogatori, deferire, riferire e rispondere a giuramenti; presentare e sottoscrivere qualsivoglia domanda, memoria o documento; concordare, transigere, conciliare qualsivoglia lite giudiziaria; rinunciare agli atti del giudizio ed accettarne la rinuncia; fare quant'altro necessario - ogni potere intendendosi conferito - per la completa rappresentanza in giudizio della Società;
  • (ee) sottoscrivere le dichiarazioni relative a imposte dirette, indirette e tributi in genere, moduli e questionari, accettare o respingere accertamenti, addivenire a concordati e definizioni, impugnare ruoli, presentare istanze, ricorsi, reclami, memorie e documenti innanzi a qualsiasi ufficio o commissione tributaria, di ogni ordine e grado;
  • (ff) svolgere tutte le necessarie pratiche presso gli uffici del Registro delle Imprese e ogni altro competente ufficio;
  • (gg) assumere decisioni in ordine all'esercizio del diritto di voto nelle assemblee delle società controllate e/o partecipate;
  • (hh) delegare, mediante il conferimento di specifiche procure, tutti e ciascuno dei poteri sopra attribuiti alla o alle persone che egli riterrà più idonee per competenza e capacità professionali;
  • (ii) gestire, indirizzare, organizzare e controllare tutti gli aspetti inerenti alla sicurezza ed alla salute sul lavoro, in tutte le unità produttive e negli altri luoghi di lavoro della Società, attribuendogli a tal fine la qualifica di "datore di lavoro" ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, col mandato di porre in essere, in tale qualifica,

ogni atto ed adempimento ed attività necessari per il rispetto del predetto provvedimento legislativo e di tutte le normative e disposizioni in materia di sicurezza e salute e igiene nei luoghi di lavoro, prevenzione e protezione e tutela dell'integrità psico-fisica dei lavoratori e tutela dell'ambiente, con piena autonomia finanziaria ed autonomi poteri di spesa per l'esecuzione di tale mandato. In particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, all'Amministratore Delegato sono stati conferiti i seguenti poteri:

  • recepire, anche a mezzo dei competenti organi di consulenza interni ed esterni alla Società, ogni legge e normativa complementare, modificativa ed integrativa, emanata ed emananda, in materia di sicurezza dei lavoratori, prevenzione degli infortuni e tutela dell'igiene nei luoghi di lavoro, e provvedere ad ottemperare agli obblighi previsti dalle suddette leggi e normative;
  • valutare i rischi e redigere il relativo documento di valutazione dei rischi (DVR), nonché nominare il responsabile servizio di prevenzione e protezione (RSPP);
  • delegare, mediante il conferimento di specifiche procure, le funzioni ed i poteri attribuiti con la presente delega e delegabili ai sensi del D. Lgs. 81/2008 alla o alle persone che egli riterrà più idonee per competenza e capacità professionali a garantire il puntuale e costante adempimento, secondo la miglior diligenza, degli obblighi dettati in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, conferendo loro i poteri di spesa e di gestione, organizzazione e controllo richiesti dalla natura delle funzioni alle stesse delegate, nonché autorizzando, ove lo ritenga opportuno, la sub-delega da parte dei propri delegati ad ulteriori soggetti di specifiche funzioni;
  • revocare le deleghe e/o procure di cui al punto che precede;
  • assicurare la copertura finanziaria per tutti gli interventi che siano esorbitanti rispetto all'autonomia gestionale e finanziaria dei soggetti delegati ai sensi dei punti che precedono e che siano necessari ed utili per ottemperare alle norme di legge e regolamentari, nonché vigilare sulle capacità dei propri delegati e sul corretto espletamento da parte degli stessi delle funzioni loro trasferite, anche mediante l'adozione ed efficace attuazione del modello di verifica e controllo di cui all'art. 30 D. Lgs. 81/2008 ed al D. Lgs. 231/2001;
  • rappresentare la Società presso Amministrazioni Pubbliche, Enti ed uffici pubblici e privati per compiere tutti gli atti ed operazioni occorrenti per ottenere concessioni, licenze, ed altre autorizzazioni in genere relativi all'esercizio dell'attività industriale della Società, ed in particolare quelli relativi alla sicurezza ed alla salute dei lavoratori;
  • (jj) decidere ed effettuare scelte organizzative e spese nell'esercizio delle funzioni di cui al punto (ii) che precede, con piena autonomia - anche finanziaria e con autonomi poteri di spesa - e discrezionalità, con l'assunzione da parte dello stesso Amministratore Delegato o dei suoi delegati o eventuali sub-delegati, ciascuno nei limiti delle proprie funzioni e attribuzioni, di ogni responsabilità penale che dovesse derivare dall'eventuale violazione di obblighi vigenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di protezione e tutela dell'ambiente, di tutela dei dati personali ed a lui conferiti con la relativa delibera;
  • (kk) il potere, nell'esercizio delle funzioni di cui al punto (ii) che precede, revocare procure, deleghe e, più in generale, qualsiasi altro atto di nomina, eventualmente attribuiti dalla Società nell'ambito della propria organizzazione, aventi ad oggetto funzioni e poteri in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di protezione e tutela dell'ambiente e di tutela dei dati personali;
  • (ll) il potere di impegnare la Società, nei confronti dei soggetti che saranno dallo stesso eventualmente delegati e dei loro eventuali sub-delegati e nei limiti massimi consentiti dalla legge, a tenere sollevato ed indenne ciascuno di loro da ogni eventuale costo e spesa in cui dovessero incorrere conseguentemente all'assunzione delle responsabilità in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di protezione e tutela dell'ambiente e di tutela dei dati personali, fatti salvi i casi di dolo e/o colpa grave;
  • (mm) l'incarico di amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi.

In virtù dei poteri conferitigli dal Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato, dott. Cristiano Musi, è qualificabile come principale responsabile della gestione dell'impresa. Si precisa altresì che non ricorrono, con riferimento al dott. Cristiano Musi, situazioni di interlocking.

La rappresentanza legale della Società nei confronti di qualsiasi autorità per qualunque tipologia di atti e di dichiarazioni e il conseguente potere di firma sociale da esercitarsi in via disgiunta, ai sensi dell'articolo 21 dello statuto della Società, senza limiti alcuni se non quelli previsti dallo statuto sociale e dalla legge, spetta all' Amministratore Delegato Cristiano Musi.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Sig. Stefano Landi, il quale ricopre la funzione di trustee del Trust Landi che esercita indirettamente il controllo sull'Emittente, è investito della rappresentanza legale in via disgiunta della Società.

Si riportano di seguito le deleghe gestionali conferite dal Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2017 al Sig. Stefano Landi, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione, con indicazione dei limiti per valore e per materia delle deleghe conferite:

  • (a) convocare le riunioni del Consiglio di Amministrazione e adoperarsi affinché ai membri degli stessi siano fornite, con ragionevole anticipo rispetto alla data della riunione (fatti salvi i casi di necessità ed urgenza), la documentazione e le informazioni necessarie per permettere al Consiglio stesso di esprimersi con consapevolezza sulle materie sottoposte al suo esame ed approvazione;
  • (b) coordinare le attività del Consiglio di Amministrazione e guidare lo svolgimento delle relative riunioni;
  • (c) ricevere le proposte formulate dall'Amministratore Delegato ed esprimere sulle stesse al Consiglio di Amministrazione il proprio parere in materia di obiettivi, strategie, politiche e scelte macro-organizzative della Società e del Gruppo;
  • (d) coordinare la strategia di sviluppo della Società e del Gruppo sia per linee interne che esterne anche sulla base delle proposte presentate dall'Amministratore Delegato;
  • (e) controllare l'attuazione delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione;
  • (f) coordinare le attività di comunicazione istituzionale sia per la Società che per il Gruppo;
  • (g) stipulare, modificare e risolvere contratti di locazione infranovennali, di leasing anche immobiliare, di affitto e di comodato di beni mobili ed immobili, ciascuno per importi non superiori ad Euro 5.000.000 per ciascun contratto, con facoltà di sottoscrivere i contratti stessi con i patti e le condizioni che verranno fissate;
  • (h) acquistare, sottoscrivere, trasferire o permutare azioni, quote, obbligazioni o altri strumenti finanziari e partecipazioni in altre società per un importo non superiore a Euro 5.000.000 per singola operazione in via congiunta con l'Amministratore Delegato;
  • (i) acquistare e vendere la titolarità e/o licenze e/o concedere diritti di utilizzo relativamente a brevetti, marchi, modelli ed ogni diritto di proprietà intellettuale inerente l'oggetto sociale in via congiunta con l'Amministratore Delegato;
  • (j) compiere qualsiasi operazione bancaria ivi comprese l'accensione di nuove linee di credito e l'assunzione di prestiti a breve, media e lunga scadenza, l'apertura di crediti in conto corrente, le richieste di crediti in genere, anche se sotto forma di prestiti su titoli, la costituzione di depositi di titoli a custodia o in amministrazione per un importo non superiore ad Euro 10.000.000 per singola operazione. Il Presidente potrà operare su ogni linea di credito nei limiti sopra indicati per ciascuna operazione e procedere anche alla chiusura dei rapporti;
  • (k) rilasciare fideiussioni, garanzie e lettere di patronage a favore delle società controllate di importo non superiore ad Euro 10.000.000 per singola operazione;
  • (l) firmare la corrispondenza ed ogni altro documento che richieda l'apposizione della firma della Società e che riguardi affari compresi nei poteri delegati;
  • (m) delegare, mediante il conferimento di specifiche procure, tutti e ciascuno dei poteri sopra attribuiti alla o alle persone che egli riterrà più idonee per competenza e capacità professionali;
  • (n) impegnare la Società, nei confronti dei soggetti che saranno dallo stesso eventualmente delegati e dei loro eventuali sub-delegati e nei limiti massimi consentiti dalla legge, a tenere sollevato ed indenne ciascuno di loro da ogni eventuale costo e spesa in cui dovessero incorrere conseguentemente all'assunzione delle responsabilità in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, di protezione e tutela dell'ambiente e di tutela dei dati personali, fatti salvi i casi di dolo e/o colpa grave.

Informativa al Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato fornisce, con cadenza almeno trimestrale, al Consiglio di Amministrazione adeguata informativa sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni e caratteristiche effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Gli amministratori riferiscono al Collegio Sindacale tempestivamente, e comunque con periodicità almeno trimestrale in sede di riunione del Consiglio di Amministrazione o del comitato esecutivo, se nominato, ovvero anche mediante nota scritta inviata al Presidente del Collegio Sindacale, sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate, allo scopo di porre il Collegio Sindacale di Landi Renzo nella condizione di poter valutare se le operazioni deliberate e poste in essere siano conformi alla legge e allo statuto sociale e non siano, invece, manifestamente imprudenti o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

In particolare, gli amministratori riferiscono sulle operazioni nelle quali essi abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi e sulle eventuali operazioni atipiche, inusuali o con parti correlate.

4.5 ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Non vi sono altri componenti del Consiglio di Amministrazione da considerarsi esecutivi, oltre all'Amministratore Delegato Cristiano Musi e il Presidente del Consiglio di Amministrazione Stefano Landi.

4.6 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

Il Codice di Autodisciplina raccomanda che all'interno del Consiglio di Amministrazione sia eletto un numero adeguato di amministratori indipendenti. In base alle indicazioni del Codice di Autodisciplina, non si considera indipendente l'amministratore:

  • (a) se, direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona, controlla l'Emittente o è in grado di esercitare su di esso un'influenza notevole, o partecipa a un patto parasociale attraverso il quale uno o più soggetti possano esercitare il controllo o un'influenza notevole sull'Emittente;
  • (b) se è, o è stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo dell'Emittente, di una sua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo con l'Emittente, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla l'Emittente o è in grado di esercitare sullo stesso un'influenza notevole;
  • (c) se, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), ha, o ha avuto nell'esercizio precedente, una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale:
    • con l'Emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo;
    • con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla l'Emittente, ovvero - trattandosi di società o ente - con i relativi esponenti di rilievo;

ovvero è, o è stato nei precedenti tre esercizi, lavoratore dipendente di uno dei predetti soggetti;

(d) se riceve, o ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall'Emittente o da una società controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva (rispetto all'emolumento "fisso" di amministratore non esecutivo dell'Emittente e al compenso per la partecipazione ai comitati raccomandati dal Codice di Autodisciplina) anche sotto forma di partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;

  • (e) se è stato amministratore dell'Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;
  • (f) se riveste la carica di amministratore esecutivo in un'altra società nella quale un amministratore esecutivo dell'Emittente abbia un incarico di amministratore;
  • (g) se è socio o amministratore di una società o di un'entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione legale dell'Emittente;
  • (h) se è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai precedenti punti.

L'attuale Consiglio di Amministrazione della Società include tra i suoi consiglieri tre amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Regolamento di Borsa e dal Codice di Autodisciplina, nelle persone dei Signori Sara Fornasiero, Ivano Accorsi e Anton Karl. Gli amministratori citati sono in possesso anche dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma terzo, del Testo Unico. Il numero degli amministratori indipendenti, avuto riguardo al numero totale di componenti del Consiglio di Amministrazione, è in linea con quanto previsto sia dall'art. 148 del Testo Unico che dalle Istruzioni al Regolamento di Borsa (art. I.A.2.10.6).

Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale avevano verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai Signori Sara Fornasiero e Ivano Accorsi, nella prima occasione utile dopo la nomina degli stessi, anche sulla base delle dichiarazioni dagli stessi allo scopo rilasciate ai sensi dell'art. 148 del Testo Unico e dell'art. 2.2.3, terzo comma, lettera l), del Regolamento di Borsa, applicando, inter alia, i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione tenutasi in data 29 aprile 2016, aveva provveduto a svolgere le opportune verifiche in merito ai requisiti di indipendenza in capo ai due amministratori non esecutivi Signori Sara Fornasiero e Ivano Accorsi, sulla base anche dell'informativa fornita dagli interessati. In tale sede, il Collegio Sindacale aveva confermato di aver svolto tutte le verifiche necessarie circa la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.

Nel corso dell'Esercizio, in data 15 marzo 2018, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo a ciascun dei consiglieri non esecutivi Signori Sara Fornasiero, Ivano Accorsi e Anton Karl, applicando, inter alia, i criteri di valutazione previsti dal Codice di Autodisciplina. In tale sede, il Collegio Sindacale ha confermato di aver svolto tutte le verifiche necessarie circa la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.

Nel corso dell'Esercizio gli amministratori indipendenti si sono riuniti una volta in assenza degli altri amministratori.

Gli amministratori indipendenti avevano indicato l'idoneità a qualificarsi come indipendenti nelle liste per la nomina al Consiglio di Amministrazione e, per quanto a conoscenza dell'Emittente, si sono impegnati a mantenere l'indipendenza durante il mandato.

4.7 LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 29 aprile 2016 ha nominato, in ottemperanza all'art. 2 del Codice di Autodisciplina, un lead independent director nella persona del consigliere indipendente Sig.ra Sara Fornasiero. A tale soggetto fanno riferimento gli amministratori non esecutivi, ed in particolare gli indipendenti, per un miglior contributo all'attività e al coordinamento del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno mantenere la figura del lead independent director anche in occasione del rinnovo degli organi sociali (che si ricorda essere avvenuto con l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015), in quanto il Presidente risulta essere il trustee del Trust Landi, trust regolato dalla legge del Jersey, quale principale azionista della Società.

Il lead independent director rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori non esecutivi per un miglior funzionamento del Consiglio di Amministrazione, collabora con il Presidente del Consiglio di Amministrazione al fine di garantire che gli amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi ed ha la facoltà di convocare apposite riunioni degli amministratori indipendenti per la discussione di temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione e della gestione sociale.

Nel corso dell'Esercizio il lead independent director ha attivamente partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, coordinando, ove è stato necessario o anche solo opportuno, le istanze e i contributi degli amministratori non esecutivi ed in particolare degli amministratori indipendenti.

4.8 DIRETTORE GENERALE

Alla data della presente Relazione, nessuno ricopre il ruolo di direttore generale della Società.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

La Società ha adottato una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate, che recepisce le disposizioni della normativa in materia di abusi di mercato, ivi incluse le novità introdotte dal Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 relativo agli abusi di mercato, dal Regolamento delegato della Commissione Europea del 17 dicembre 2015, n. 2016/522 e dal Regolamento delegato della Commissione Europea del 10 marzo 2016, n. 2016/523, disciplinando anche l'istituto del registro delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate, aggiornata, da ultimo, in data 13 novembre 2018.

La procedura rimette, in via generale, alla responsabilità dell'Amministratore Delegato, con il supporto del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dell'investor relator, la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate; essa prevede specifiche sezioni dedicate alla definizione di informazione privilegiata e ai destinatari della suddetta procedura, alle relative modalità di gestione, agli obblighi di comportamento dei destinatari, all'individuazione degli organi responsabili del processo di gestione e comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate, alle modalità di comunicazione al mercato delle informazioni privilegiate nonché al processo di approvazione dei comunicati stampa, alle modalità di gestione dei cd. rumors di mercato, alla disciplina da applicare in casi di ritardo della comunicazione al mercato ed ai casi di comunicazione delle informazioni privilegiate a terzi, alle indicazioni inerenti agli incontri con i media e la comunità finanziaria, alla disciplina da adottare durante i sondaggi di mercato, e all'istituzione del registro delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate, i soggetti autorizzati ai rapporti con l'esterno e i soggetti tenuti al dovere di riservatezza.

La Società, in conformità a quanto previsto dalla normativa sugli abusi di mercato, ha adottato il Codice di internal dealing, predisposto ai sensi del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e degli articoli 152-sexies e seguenti del Regolamento Emittenti e modificato da ultimo in data 14 novembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione.

Ai sensi di tale codice una serie di soggetti rilevanti, per tali intendendosi coloro che hanno regolare accesso a informazioni privilegiate e il potere di adottare decisioni di gestione che possono incidere sull'evoluzione e sulle prospettive della Società stessa, nonché le persone ad essi strettamente legate, sono soggetti ad un obbligo di informativa nei confronti del mercato per quanto riguarda le operazioni compiute sugli strumenti finanziari quotati emessi dalla Società.

Il Codice di internal dealing prevede soglie e termini di comunicazione al mercato e relative sanzioni in linea con quanto stabilito dalle disposizioni Consob in materia. Tale Codice contiene altresì la previsione riguardante i cd. "black out period".

Nel corso dell'Esercizio, la Società ha proceduto alla diffusione di tre comunicati in materia di internal dealing, reperibili sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/, sezione Investors, avendo la stessa ricevuto le comunicazioni di rito circa operazioni rilevanti ai sensi del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e degli articoli 152-sexies e seguenti del Regolamento Emittenti.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123- BIS, COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO)

Il Consiglio di Amministrazione non ha costituito al suo interno comitati diversi da quelli previsti dal Codice di Autodisciplina, salvo il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, al fine di ottemperare alle previsioni di cui al Regolamento Parti Correlate. Per tali comitati di cui al Codice di Autodisciplina, ove costituiti, si rinvia ai capitoli successivi della presente Relazione, mentre per il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate si rinvia alla sezione 12 della presente Relazione.

La Società non ha costituito alcun comitato che svolga le funzioni di due o più dei comitati previsti dal Codice di Autodisciplina, né ha riservato tali funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, sotto il coordinamento del Presidente, o ripartito le stesse in modo difforme rispetto a quanto stabilito dal Codice di Autodisciplina.

7. COMITATO PER LE NOMINE

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di soprassedere alla costituzione al proprio interno di un apposito comitato per le proposte di nomina non avendone, fino ad ora, riscontrato l'esigenza soprattutto tenuto conto della struttura del gruppo Landi Renzo e dell'azionariato dell'Emittente.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Composizione e funzionamento del Comitato per la remunerazione (ex art. 123 bis, comma 2, lettera d), del Testo Unico)

Alla data della presente Relazione, il Comitato per la remunerazione risulta composto da tre consiglieri, nelle persone dei Signori Ivano Accorsi, in qualità di Presidente, e Sara Fornasiero, entrambi amministratori non esecutivi e indipendenti, nonché del Sig. Angelo Iori, amministratore non esecutivo. I Signori Ivano Accorsi, Sara Fornasiero ed Angelo Iori possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria. I componenti del Comitato per la remunerazione percepiscono un compenso annuo lordo per l'attività svolta deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2016.

Il Comitato per la remunerazione è dotato di un proprio regolamento interno, che prevede, tra l'altro, che l'Amministratore Delegato possa prendere parte alle riunioni del Comitato, senza diritto di voto, a condizione che le discussioni e le relative deliberazioni non vertano su proposte relative alla sua remunerazione.

Gli Amministratori si devono astenere dal partecipare alle riunioni del medesimo in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla loro remunerazione.

Nel corso dell'Esercizio, il Comitato per la remunerazione ha tenuto 4 riunioni, della durata media di 45 minuti. Nel corso dell'Esercizio, la partecipazione del Sig. Ivano Accorsi, della Sig.ra Sara Fornasiero e del Sig. Angelo Iori è stata pari al 100%. A tre riunioni era presente, senza diritto di voto, il Signor Cristiano Musi, in qualità di Amministratore Delegato e ad una riunione era altresì presente, senza diritto di voto, il Signor Stefano Landi, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società.

Alle riunioni del Comitato per la remunerazione hanno altresì partecipato componenti del Collegio Sindacale.

Considerando la tipologia dell'attività svolta dal Comitato per la remunerazione, la Società non ha ritenuto di dotare suddetto Comitato di una disponibilità di spesa predeterminata, eventualmente considerando all'occasione le necessità di spesa che dovessero rendersi via via necessarie.

Per l'anno in corso sono previste almeno tre riunioni del Comitato per la remunerazione, di cui una già tenutasi in data 11 marzo 2019. Le riunioni del Comitato per la remunerazione sono state regolarmente verbalizzate e il Presidente del Comitato ne ha dato informazione al primo Consiglio di Amministrazione utile.

Funzioni del comitato per la remunerazione

Il Comitato per la remunerazione ha il compito di formulare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione, in assenza dei diretti interessati quando questi facciano parte del Comitato, in merito alla remunerazione dell'Amministratore Delegato e di quegli amministratori che ricoprono particolari cariche e alla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione, nonché valuta periodicamente i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, vigilando sulla loro applicazione e formulando raccomandazioni generali in materia e monitora l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio di Amministrazione verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance.

Per ulteriori informazioni in merito alle funzioni del Comitato per la remunerazione si rinvia alle rilevanti sezioni della relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

In tema di remunerazione, lo statuto prevede che al Consiglio di Amministrazione venga attribuito, da parte dell'Assemblea, per il periodo di durata del mandato, un emolumento che può essere formato da una parte fissa e una variabile, quest'ultima commisurata al raggiungimento di determinati obiettivi e/o ai risultati economici conseguiti dalla Società.

Per quanto riguarda la parte variabile della remunerazione, il Regolamento di Borsa, ai fini dell'ottenimento della qualifica di STAR, richiede che la Società abbia nominato al proprio interno il Comitato per la remunerazione e che abbia previsto che una parte significativa della remunerazione degli amministratori esecutivi e degli alti dirigenti abbia natura incentivante.

Per ogni informazione riguardante la politica generale per la remunerazione, i piani di remunerazione basati su azioni, la remunerazione degli amministratori esecutivi, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche e degli amministratori non esecutivi si rinvia alla relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico.

Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i), del Testo Unico)

***

Salvo quanto indicato nella relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico, alla data della presente Relazione, non sono in essere accordi tra la Società ed i componenti del suo Consiglio di Amministrazione che prevedono il pagamento di indennità in caso di dimissioni, licenziamento e/o revoca senza giusta causa ovvero in qualunque caso di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di un'offerta pubblica di acquisto.

10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Composizione e funzionamento del Comitato controllo e rischi (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), del Testo Unico)

Il Consiglio di Amministrazione assicura che le proprie valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, all'approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrali ed ai rapporti tra l'Emittente ed il revisore esterno siano supportate da un'adeguata attività istruttoria. A tal fine il Consiglio di Amministrazione ha costituito un Comitato controllo e rischi, composto da amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti. Almeno un componente del Comitato possiede una adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria, da valutarsi dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina.

Alla data della presente Relazione il Comitato controllo e rischi risulta composto da tre consiglieri nelle persone dei Signori Sara Fornasiero, in qualità di Presidente, e Ivano Accorsi, entrambi amministratori non esecutivi e indipendenti, nonché del Sig. Angelo Iori, amministratore non esecutivo. I Signori Sara Fornasiero, Ivano Accorsi ed Angelo Iori possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria, nonché di carattere commerciale ed operativo tali da consentire loro di avere una visione organica sui rischi aziendali.

I componenti del Comitato controllo e rischi percepiscono un compenso annuo lordo per l'attività svolta deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2016.

Il Comitato controllo e rischi è dotato di un proprio regolamento. Nel corso dell'Esercizio, il Comitato ha esaminato, inter alia, le attività relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, al Modello di organizzazione previsto dal decreto legislativo 231/2001 ed ha fornito assistenza al Consiglio di Amministrazione, ove necessario.

Nel corso dell'Esercizio, il Comitato controllo e rischi si è riunito 9 volte, per una durata media di 120 minuti. Nel corso dell'Esercizio, la partecipazione della Sig.ra Sara Fornasiero, del Sig. Ivano Accorsi e dei Sig. Angelo Iori è stata pari al 100%. A due riunioni hanno altresì partecipato, con funzione consultiva e senza diritto di voto, il Signor Cristiano Musi, in qualità di Amministratore Delegato e ed Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ed il Signor Paolo Cilloni, in qualità di Chief Financial Officer e di Diregente Preposto alla redazione del Bilancio della Società ai sensi della L.262/2005. Hanno inoltre partecipato ad alcune riunioni, con funzione consultiva e senza diritto di voto, i Signori Filippo Alliney, in qualità di Responsabile della funzione di Internal Audit, e Fiorenzo Oliva, in qualità di consulente della Società. Inoltre, in qualità di rappresentanti della società di revisione hanno altresì partecipato, con funzione consultiva e senza diritto di voto: (i) il Signor Massimo Rota, il Signor Stefano Ferro e la Signora Sara Balducci ad una riunione, (ii) il Signor Nicola Madureri a due riunioni e (iii) il signor Giuseppe Ermocida a tre riunioni. Alle riunioni del Comitato controllo e rischi hanno altresì partecipato i componenti del Collegio Sindacale.

Per l'anno in corso sono previste almeno cinque riunioni del Comitato controllo e rischi di cui due già tenutasi in data 11 marzo 2019 e 14 marzo 2019. Le riunioni del Comitato controllo e rischi sono state regolarmente verbalizzate e il Presidente del Comitato ne ha dato informazione al primo Consiglio di Amministrazione utile.

Funzioni attribuite al Comitato controllo e rischi

Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato controllo e rischi:

  • (a) definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • (b) valuta, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia;
  • (c) approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, sentiti il Collegio Sindacale e l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • (d) descrive, nella relazione sul governo societario, le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento fra i soggetti in esso coinvolti, esprimendo la propria valutazione sull'adeguatezza dello stesso;
  • (e) valuta, sentito il Collegio Sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e previo parere favorevole del Comitato controllo e rischi, nonché sentito il Collegio Sindacale:

  • nomina e revoca il responsabile della funzione di Internal Audit;
  • assicura che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità;
  • ne definisce la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali.

Il Comitato controllo e rischi, oltre ad assistere il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compiti di cui sopra:

  • (a) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il revisore legale e il collegio sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e, nel caso di gruppi, la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • (b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;
  • (c) esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione Internal Audit;
  • (d) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di Internal Audit;
  • (e) può chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al presidente del Collegio Sindacale;
  • (f) riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • (g) supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza.

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato controllo e rischi ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti.

Nel corso delle riunioni tenutesi durante l'Esercizio, il Comitato ha dedicato la propria attenzione in particolare:

  • ai criteri e risultanze relative all'applicazione della procedura di impairment test sul valore del capitale investito delle società controllate;
  • ai risultati trimestrali e annuali al fine di valutare il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • alla relazione di corporate governance per l'Esercizio 2018;
  • al parere non vincolante al Consiglio di Amministrazione sulla nomina del Responsabile della funzione Internal Audit;
  • alle relazioni periodiche e piano di lavoro predisposti dal Responsabile della funzione di Internal Audit;
  • agli incontri periodici con la Società di revisione e con il Collegio Sindacale;
  • agli adempimenti relativi al Regolamento Privacy (UE) 2016/679 (GDPR);
  • all'aggiornamento sui principali progetti del Gruppo in tema di compliance normativa e contabile;
  • alle relazioni periodiche dell'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001;
  • agli aggiornamenti del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001;
  • al progetto di digitalizzazione della documentazione per il Consiglio di Amministrazione;
  • alle relazioni sulle attività svolte predisposte dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • all'emissione della procedura per il conferimento incarichi alla Società di Revisione;
  • alla verifica dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi aziendali;
  • alle delibere dell'assemblea degli obbligazionisti tenutasi il 28 dicembre 2018; e
  • alla situazione economico-finanziaria del Gruppo tramite incontri di condivisione con l'Amministratore Delegato e il Chief Financial Officer e gli altri organi di governo e controllo societario.

Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato controllo e rischi ha la facoltà di avvalersi di consulenti esterni e di accedere alle informazioni e funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento di tali compiti.

Considerando la tipologia dell'attività svolta dal Comitato controllo e rischi, la Società non ha ritenuto di dotare suddetto Comitato di una disponibilità di spesa predeterminata, eventualmente considerando all'occasione le necessità di spesa che dovessero rendersi via via necessarie.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.

Il Consiglio di Amministrazione valuta annualmente l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e l'adeguatezza dello stesso rispetto alle caratteristiche dell'impresa. A seguito dell'analisi condotta nel corso dell'Esercizio, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è risultato essere efficace ed adeguato rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto.

Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'Emittente, ed ha definito le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Le linee di indirizzo del sistema di controllo interno del gruppo Landi Renzo definite dal Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato controllo e rischi, identificano il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi come un processo trasversale ed integrato a tutte le attività aziendali che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise Risk Management (ERM). Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ha come finalità quella di aiutare il gruppo a realizzare i propri obiettivi di performance e redditività, ad ottenere informazioni economico-finanziarie affidabili e ad assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e perdite economiche. In questo processo assume particolare importanza l'identificazione degli obiettivi aziendali e la classificazione ed il controllo dei rischi ad essi connessi, mediante l'implementazione di azioni specifiche finalizzate al loro contenimento. I rischi aziendali possono avere diversa natura: rischi di carattere strategico, operativi (legati all'efficacia e all'efficienza delle operations aziendali), di reporting

(legati all'affidabilità delle informazioni economico-finanziarie) e, infine, di compliance (relativi all'osservanza delle leggi e regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e/o perdite economiche). Tutti i rischi possono, inoltre, essere di provenienza esogena oppure endogena al gruppo Landi Renzo.

I responsabili delle diverse direzioni aziendali individuano e valutano i rischi di competenza e provvedono alla individuazione delle azioni di contenimento e di riduzione degli stessi (c.d. "controllo primario di linea").

Alle attività di cui sopra si aggiungono quelle del Dirigente preposto alla redazione dei documenti societari e del suo staff (c.d. "controllo di secondo livello"), del Responsabile della funzione di Internal Audit (c.d. "controllo di terzo livello") che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso l'attività di risk assessment, il ciclico svolgimento degli interventi di audit e la successiva gestione del follow up.

Di seguito sono indicati i principali elementi strutturali su cui è basato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società.

Elementi strutturali dell'ambiente di controllo

  • Codice Etico Il Gruppo Landi ha approvato, nel marzo 2008, un Codice Etico che definisce i principi e i valori fondanti del suo modo di fare impresa, nonché regole di comportamento e norme di attuazione in relazione a tali principi. Il Codice Etico è parte integrante del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/2001. Il Codice Etico, che è vincolante per i comportamenti di tutti i collaboratori del Gruppo, è stato rivisto nell'ambito del progetto di aggiornamento del Modello 231 a seguito dell'introduzione della nuova figura delittuosa dell'autoriciclaggio ( art. 648-ter1 c.p.). Il nuovo Codice è in vigore dal 12 novembre 2015.
  • Struttura organizzativa L'assetto organizzativo generale del gruppo Landi Renzo è definito da un sistema di comunicazioni organizzative interne emesse dalla funzione Risorse Umane su indicazione dell'Amministratore Delegato. La struttura del gruppo Landi Renzo, gli organigrammi e le disposizioni organizzative sono disponibili a tutti i dipendenti sull'intranet aziendale.
  • Funzione di Internal Audit Il gruppo Landi Renzo si è dotato di una funzione di Internal Audit che ha il compito di valutare, attraverso un monitoraggio continuo dei rischi aziendali, la tenuta del sistema dei controlli.

Strumenti a presidio degli obiettivi operativi

  • Pianificazione strategica, controllo di gestione e reporting – Nel corso dell'Esercizio, il gruppo Landi Renzo si è avvalso di uno strumento di reporting direzionale atto a tracciare i dati consuntivi comparandoli con i dati di budget e di forecasting. Tale strumento è inoltre in grado di supportare what if analysis ad elevato livello di dettaglio, effettuando simulazioni sulle principali componenti di conto economico in modalità rolling su 12 mesi.
  • Enterprise Risk Management (ERM) – Per le società del gruppo Landi Renzo ritenute significative in tal senso, è stato creato il sistema di gestione dei rischi secondo i principi

dell'ERM. Tale sistema include la gestione dei rischi relativi al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lett. b), Testo Unico le cui principali caratteristiche sono descritte in uno specifico paragrafo a seguire. Il sistema ha portato all'identificazione dei rischi connessi all'esecuzione dei principali processi aziendali e delle azioni di controllo da intraprendere volte al contenimento del rischio residuale. I principali rischi e incertezze relativi al gruppo Landi Renzo sono inclusi in uno specifico capitolo della Relazione sulla gestione.

  • Sistema delle procedure operative aziendali I manuali delle procedure amministrative redatti ai sensi della L. 262/2005 sulla tutela del risparmio, le procedure e le istruzioni operative emesse dal Sistema Qualità e, infine, le disposizioni organizzative emesse dalla funzione Risorse Umane, assicurano la corretta applicazione delle direttive aziendali e, conseguentemente, la riduzione dei rischi connessi al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
  • Sistemi informativi Il sistema informativo di gruppo Landi Renzo è realizzato con tecnologie e pacchetti di ultima generazione. L'utilizzo dei sistemi è regolato da procedure interne che favoriscono sicurezza, confidenzialità e salvaguardia dei dati e corretto utilizzo da parte degli utenti.
  • Risorse umane Il gruppo Landi Renzo si è dotato di una procedura formale per la selezione e assunzione del personale e la pianificazione e gestione della formazione. Le politiche retributive, coerentemente con le migliori practice ed il mercato, prevedono, per i dirigenti ed i quadri, una quota di retribuzione variabile.

Strumenti a presidio degli obiettivi di compliance

  • Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/2001 Si veda il successivo paragrafo 11.3.
  • Modello di controllo contabile ex L. 262/2005 sulla tutela del risparmio che si articola attraverso i Manuali delle procedure amministrative ex L. 262/2005 (di seguito, "Manuali") che formalizzano il ruolo dei process owners.
  • I Manuali delle procedure amministrative sono disponibili a tutti i dipendenti sulla intranet aziendale. Eventuali significative anomalie, disallineamenti e/o deroghe procedurali vengono prontamente segnalati al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari per l'adozione delle opportune misure correttive.

Strumenti a presidio degli obiettivi di reporting

  • Informativa contabile e di bilancio I predetti Manuali delle procedure amministrative ex L. 262/2005 insieme al Manuale contabile del gruppo Landi Renzo, tutelano la correttezza nella predisposizione dell'informativa contabile e di bilancio, civilistica e consolidata.
  • Informazioni di natura privilegiata Vengono tenute costantemente aggiornate le procedure per la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni di natura privilegiata, al fine di mantenerle in linea anche con le direttive comunitarie in materia di market abuse.

Comunicazione interna – Il Responsabile della funzione di Internal Audit ha accesso a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico. Questo favorisce la tempestiva acquisizione delle notizie relative alla gestione aziendale che vengono, allo stesso modo, prontamente fatte oggetto di analisi dei rischi connessi e, se ritenuto opportuno, recepite a livello di reporting economico-finanziario.

Strumenti di monitoraggio sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Gli strumenti di controllo sopra delineati sono monitorati, oltre che dai responsabili delle diverse direzioni aziendali, anche in via indipendente dal Responsabile della funzione di Internal Audit che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso l'attività di risk mapping, lo svolgimento dei controlli e la successiva gestione del follow up.

Principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lett. b), Testo Unico

Il sistema di gestione dei rischi non deve essere considerato separatamente dal sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria in quanto entrambi costituiscono elementi del medesimo sistema.

Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria è finalizzato a garantirne l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività.

Nel corso della stesura dell'ultimo piano audit da parte della funzione di Internal Audit per il triennio 2019-2021, sono stati identificati i rischi connessi all'esecuzione dei principali processi aziendali.

Le attività di controllo e monitoraggio sono articolate su tre livelli:

  • controlli di primo livello (c.d. "controllo primario di linea") insiti nello svolgimento dei processi operativi ed affidati in via continuativa al management operativo/process owner;
  • controlli di secondo livello ovvero quelli svolti da parte del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dal suo staff a presidio del processo di gestione e controllo dei rischi relativi al processo di informativa finanziaria, garantendone la coerenza rispetto agli obiettivi aziendali;
  • controlli di terzo livello, ovvero monitoraggio indipendente svolto dal Responsabile della funzione di Internal Audit che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria, attraverso l'attività di risk mapping, lo svolgimento dei controlli e la successiva gestione del follow up.

Valutazione complessiva sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Sulla base delle informazioni e delle evidenze ricevute con il supporto dell'attività istruttoria svolta dal Comitato controllo e rischi, dal Responsabile della funzione di Internal Audit e dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del gruppo Landi Renzo sia adeguato, efficace ed effettivamente funzionante e, pertanto, idoneo a conseguire un accettabile profilo di rischio complessivo in ragione del tipo di attività svolta, delle caratteristiche dell'azienda e del mercato in cui opera.

11.1 AMMINISTRATORE INCARICATO DI SOVRINTENDERE ALLA FUNZIONALITA' DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Consiglio di Amministrazione ha individuato, durante la riunione del 28 aprile 2017, con il parere favorevole del Comitato controllo e rischi, l'Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nella persona dell'Amministratore Delegato Sig. Cristiano Musi, attribuendo allo stesso le funzioni indicate dal Codice di Autodisciplina.

L'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi: (a) cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del Consiglio di Amministrazione; (b) dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, provvedendo alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza complessiva, l'efficacia e l'efficienza; (c) si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare; (d) può chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al Presidente del Comitato controllo e rischi e al Presidente del Collegio Sindacale; (e) riferisce tempestivamente al Comitato controllo e rischi (o al Consiglio di Amministrazione) in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio di Amministrazione) possa prendere le opportune iniziative.

11.2 RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 20 giugno 2018 – su proposta dell'Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e previo parere favorevole del Comitato controllo e rischi e sentito il Collegio Sindacale – ha nominato quale Responsabile della funzione di Internal Audit il Signor Filippo Alliney (of counsel di Andersen Tax&Legal dal 2017), precisando che lo stesso non è responsabile di alcuna area operativa e non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative, ivi inclusa l'area amministrazione, finanza e controllo.

Il Signor Filippo Alliney è dotato di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione e non ha legami societari con l'Emittente.

L'Emittente ha deciso di nominare il Signor Filippo Alliney quale Responsabile della funzione di Internal Audit anche alla luce delle dimissioni presentate dal Signor Enrico Gardani (il quale ha deciso di cogliere altre opportunità professionali), nonché per assicurare maggiore indipendenza, autonomia e professionalità e un più ampio confronto con le best practice del mercato.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit è, inter alia, incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia sempre adeguato, pienamente operativo e funzionante e riferisce del proprio operato al Comitato controllo e rischi, al Collegio Sindacale ed all'Amministratore incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit ha accesso a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico ed è stato dotato di un'adeguata disponibilità di spesa, per ciascun anno di carica, non superiore ad Euro 50.000 lordi.

Le attività svolte dal Responsabile della funzione di Internal Audit, coerentemente con il piano triennale di audit del gruppo Landi Renzo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 novembre 2018 sono mirate, attraverso le verifiche e la partecipazione alle attività dell'azienda, ad esprimere una valutazione sulla tenuta del sistema dei controlli interni.

La natura e la missione dalla funzione di Internal Audit è quella di verificare che il sistema dei controlli interni sia efficace al contenimento dei rischi aziendali. In questo scenario l'obiettivo della funzione di Internal Audit assume una duplice valenza, da un lato di forma affinché siano rispettate le best practice di mercato, sia garantito l'adeguato flusso informativo nei confronti degli organi aziendali ed il confronto con le altre funzioni di controllo, dall'altro di sostanza attraverso verifiche, anche attraverso attività di testing, sui controlli presenti all'interno dei processi aziendali (assurance) ovvero dall'adeguata gestione dei progetti di sviluppo/adeguamento operativo (control design).

Nello svolgimento delle attività previste dal piano di audit la funzione di Internal Audit seguirà le practice di mercato quali richiamate dal Regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione interagendo in maniera costruttiva con gli stakeholder dei processi o delle attività oggetto di revisione.

La selezione delle aree oggetto di verifica è avvenuta attraverso un processo di analisi e valutazione dei rischi (risk mapping) che ha coinvolto gli organi di controllo (ossia il Comitato Controllo e Rischi e l'Organismo di Vigilanza) ed il management aziendale. Tuttavia, l'interazione continua con gli organi e le strutture aziendali fa sì che la valutazione del rischio diviene oggetto di aggiornamento continuo e, di conseguenza ed a parità di risorse, il piano di audit potrà subire degli adeguamenti.

La copertura del complesso dei rischi aziendali (ciclo di audit) passa attraverso la predisposizione di un piano di audit con orizzonte triennale. La collocazione delle verifiche nell'ambito del triennio è stata decisa tenuto conto della maggiore o minore rilevanza del rischio. La programmazione triennale sarà comunque oggetto di revisione annuale in relazione all'evoluzione della struttura aziendale e dei relativi rischi.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit:

  • verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi attraverso il piano di audit triennale approvato dal Consiglio di Amministrazione e basato su un processo strutturato di analisi e prioritarizzazione dei principali rischi;
  • predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, oltre che una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le trasmette, con diversa periodicità, ai presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato controllo e rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché all'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza e le trasmette ai presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato controllo e rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché all'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi, ivi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

11.3 MODELLO ORGANIZZATIVO EX DECRETO LEGISLATIVO 231/2001

Il Consiglio di Amministrazione della Società, in conformità e nel rispetto dei termini prescritti dall'articolo 2.2.3, comma 3, lett. j), del Regolamento di Borsa, ha approvato il proprio «Modello di organizzazione, gestione e controllo» ai sensi dell'articolo 6 del D. Lgs. 231/2001, come successivamente modificato (il "Modello"). Il Modello è stato redatto in base alle linee guida emanate da Confindustria e nel rispetto della giurisprudenza in materia.

Con l'adozione ed efficace attuazione del Modello, la Società sarà immune da responsabilità conseguente alla commissione di reati da parte dei soggetti "apicali" e delle persone sottoposte alla loro vigilanza e direzione.

Il Modello prevede una serie di norme di comportamento, di procedure e di attività di controllo, nonché un sistema di poteri e di deleghe, finalizzato a prevenire il verificarsi delle ipotesi delittuose espressamente elencate nel D. Lgs. 231/2001. Inoltre, è stato introdotto un sistema disciplinare applicabile nei casi di violazione del Modello.

Ancora, al fine di implementare il Modello, è stato istituito un Organismo di Vigilanza ("OdV") con le funzioni individuate nell'art. 6, comma 1, lett. b) del D. Lgs. 231/2001. L'OdV è costituito dai Signori Jean-Paule Castagno, in qualità di Presidente, Sara Fornasiero e Domenico Sardano, i quali sono stati nominati nell'incarico fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

L'OdV trasmette al Consiglio di Amministrazione, con cadenza semestrale, un rapporto scritto sull'attuazione ed effettiva conoscenza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo all'interno di ogni comparto aziendale.

Il Modello è stato aggiornato nel corso degli anni al fine di prendere atto delle novità di volta in volta introdotte dal legislatore. In particolare, nella riunione del 28 agosto 2012, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto ed approvato alcune modifiche del Modello volte a ricomprendere i reati ambientali tra i presupposti della responsabilità amministrativa ex D. Lgs. 231/2001; successivamente, in data 27 agosto 2013, il Modello è stato ulteriormente aggiornato a seguito dell'entrata in vigore della Legge 190/2012 ("Disposizioni per la repressione della corruzione"). Infine, un ultimo aggiornamento del Modello è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 novembre 2015, al fine di ricomprendere la nuova figura delittuosa dell'autoriciclaggio (art. 648-ter c.p.).

Il Modello è stato pubblicato e comunicato a tutto il personale, terzi collaboratori, clienti, fornitori e partners, nelle forme di legge.

Infine, sempre nell'ambito delle attività volte ad implementare il Modello, il Consiglio di Amministrazione ha adottato il Codice Etico del gruppo Landi Renzo, così come modificato in data 12 novembre 2015. Infatti, come evidenziato nelle Linee Guida di Confindustria, l'adozione di principi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati costituisce un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo. In particolare, il Codice Etico di Landi Renzo individua i valori aziendali, l'insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dei destinatari e prevede l'applicazione di sanzioni, indipendenti ed autonome rispetto quelle previste del CCNL.

Si segnala che, ai sensi dell'art. IA.2.10.2, comma 2, delle Istruzioni al Regolamento di Borsa, il rappresentante Sig. Stefano Landi, in data 14 giugno 2017, ha debitamente attestato l'adozione da parte della Società in data 20 marzo 2008 del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi dell'articolo 6 del D. Lgs. 231/2001 e la composizione dell'OdV. Tale attestazione fa parte della documentazione la cui presentazione è richiesta annualmente da Borsa Italiana alle società quotate sul segmento STAR atta al mantenimento di tale qualifica.

Durante il corso dell'Esercizio, l'OdV si è riunito cinque volte. Alla data della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario attribuire le funzioni dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale.

11.4 SOCIETA' DI REVISIONE

In data 29 aprile 2016 l'Assemblea degli Azionisti ha conferito, su proposta motivata del Collegio Sindacale, incarico per la revisione legale del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo 2016-2024, nonché per la revisione legale limitata della relazione semestrale consolidata del gruppo Landi Renzo, per il medesimo periodo, alla società di revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A., con sede in Milano, Via Monte Rosa, 91.

Si segnala che, in data 16 ottobre 2017, è stato conferito alla società di revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A. anche l'incarico per la revisione limitata (limited assurance) della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs. 254/16 per gli esercizi dal 2017 al 2024.

11.5 DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Dirigente preposto è stato nominato ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis del Testo Unico dal Consiglio di Amministrazione della Società del 29 aprile 2016, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, nella persona del Chief Financial Officer Sig. Paolo Cilloni, dirigente responsabile dell'area amministrazione, finanza e controllo dell'Emittente, ritenendo soddisfatti i requisiti per la nomina ed, in particolare, la comprovata esperienza in materia contabile e finanziaria, conformemente a quanto richiesto dall'articolo 24 dello statuto.

Il Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2016 ha dotato il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Sig. Paolo Cilloni, di adeguati mezzi e poteri per lo svolgimento dei compiti a lui attribuiti, fermo l'obbligo di riferire al Consiglio di Amministrazione e ferma l'attività di vigilanza di quest'ultimo sul conferimento di tali mezzi e poteri e sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre determinato il compenso da attribuirsi al medesimo dirigente per l'espletamento dei suoi doveri.

11.6 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Alla data della Relazione, l'Emittente non ha ancora valutato l'adozione di specifiche modalità di coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ritenendo gli organi e le diverse funzioni sufficientemente ed efficientemente integrate tra loro e senza duplicazioni di attività.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento Parti Correlate e successive comunicazioni interpretative, il Consiglio di Amministrazione ha (i) in data 29 novembre 2010, adottato una procedura interna volta a dettare le regole e i principi ai quali attenersi al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza, sostanziale e procedurale, delle operazioni con parti correlate realizzate da Landi Renzo, direttamente ovvero per il tramite di società dalla stessa direttamente e/o indirettamente controllate, ed (ii) in data 29 aprile 2016, nominato un Comitato per le Operazioni con Parti Correlate composto da due amministratori indipendenti (nelle persone dei Signori Sara Fornasiero e Ivano Accorsi). Come previsto dal Regolamento Parti Correlate, la procedura interna è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione con il parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate. Nel corso dell'Esercizio si sono tenute n. 2 riunioni del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate in data 18 giugno 2018 e 28 dicembre 2018. Alla prima riunione era presente, senza diritto di voto, il Signor Paolo Cilloni, in qualità di Chief Financial Officer della Società. Alla seconda riunione erano presenti, senza diritto di voto, il Signor Cristiano Musi, in qualità di Amministratore Delegato e il Signor Stefano Landi , in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società.

In conformità con quanto suggerito dalla Comunicazione Consob DEM/10078683 del 24 settembre 2010, la suddetta procedura è stata oggetto di verifica da parte del Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2015. A seguito di tale verifica, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che la stessa fosse adeguata e funzionale rispetto alle esigenze operative della Società, senza necessità di apportarvi ulteriori modifiche.

Gli elementi di maggior rilievo della procedura sono i seguenti:

(a) la classificazione delle "Operazioni con Parti Correlate" in operazioni di Maggiore Rilevanza (intendendosi per tali quelle in cui l'indice di rilevanza del controvalore o dell'attivo o delle passività risulti superiore alla soglia del 5%), di Valore Esiguo (intendendosi per tali quelle di valore talmente basso da non comportare prima facie alcun apprezzabile rischio per la tutela

degli investitori e che pertanto vengono escluse dal campo di applicazione della nuova procedura, individuate dalla Società nelle operazioni il cui valore non superi Euro 200.000), e di Minore Rilevanza (categoria residuale in cui confluiscono le Operazioni con Parti Correlate diverse da quelle di Maggiore Rilevanza e di Valore Esiguo);

(b) le regole di trasparenza e comunicazione al mercato che diventano più stringenti in caso di operazioni di Maggiore Rilevanza, richiedendo la pubblicazione di un apposito documento informativo;

(c) il ruolo particolarmente importante che viene attribuito al Comitato per le Operazioni con Parti Correlate nella procedura di valutazione e approvazione delle operazioni.

A tale Comitato viene infatti affidato l'onere di garantire la correttezza sostanziale dell'operatività con parti correlate, tramite il rilascio di un parere sull'interesse della società al compimento di una specifica operazione nonché sulla convenienza e correttezza delle relative condizioni. Qualora si tratti di operazioni qualificate come di Minore Rilevanza, la Società potrà comunque procedere con l'operazione nonostante il parere del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate sia negativo. In tal caso, entro quindici giorni dalla chiusura di ciascun trimestre dell'esercizio, dovrà essere data informativa al pubblico delle operazioni approvate nel relativo trimestre di riferimento nonostante tale parere negativo, con indicazione delle ragioni per le quali si è ritenuto di non condividere il parere del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

Qualora si tratti di operazioni qualificate come di Maggiore Rilevanza, la cui approvazione è riservata alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione, il Comitato svolge un ruolo ancora più ampio in quanto è chiamato ad intervenire già nella fase delle trattative relative alla operazione, dovendo a tal fine ricevere un flusso informativo completo e tempestivo da parte degli organi delegati e dei soggetti incaricati di condurre le trattative, e potendo richiedere ai medesimi informazioni supplementari e formulare osservazioni. Inoltre, qualora il parere del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate sia negativo, il Consiglio di Amministrazione non potrà approvare le Operazioni di Maggiore Rilevanza.

Qualora sussistano ragioni di urgenza in relazione ad operazioni con parti correlate che non siano di competenza dell'assemblea o che non debbano da questa essere autorizzate, il Consiglio di Amministrazione potrà approvare tali operazioni con parti correlate, da realizzarsi anche tramite società controllate, in deroga alle usuali disposizioni procedurali previste nella procedura interna per operazioni con parti correlate adottata dalla Società, purché nel rispetto e alle condizioni previste dalla medesima procedura.

La suddetta procedura per le operazioni con parti correlate è disponibile sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/, sezione Investors.

Tenuto conto del limitato numero di situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi e in ragione dell'adeguato funzionamento della procedura per operazioni con parti correlate, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario adottare soluzioni operative ulteriori per l'individuazione e la gestione delle situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi, le quali situazioni vengono analizzate in modo individuale direttamente dall'Amministratore Delegato.

13. NOMINA DEI SINDACI

Ai sensi dell'articolo 22 dello statuto della Società, il Collegio Sindacale si compone di tre sindaci effettivi e due supplenti, rieleggibili.

Le attribuzioni, i doveri e la durata sono quelli stabiliti dalla legge. All'atto della loro nomina l'Assemblea determina la retribuzione spettante ai sindaci, anche con riferimento alla loro partecipazione a eventuali comitati interni. Ai sindaci compete il rimborso delle spese sostenute nell'esercizio delle loro funzioni.

I componenti del Collegio Sindacale sono scelti tra coloro che sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza previsti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari.

La nomina dei membri del Collegio Sindacale avviene, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, sulla base di liste presentate dai soci, nelle quali i candidati dovranno essere elencati mediante un numero progressivo, al fine di assicurare alla minoranza la nomina di un sindaco effettivo e di un sindaco supplente. Le liste contengono un numero di candidati non superiore al numero dei membri da eleggere.

Inoltre, qualora siano applicabili criteri inderogabili di riparto tra generi, ciascuna lista che presenti (considerando entrambe le sezioni) almeno tre candidati deve contenere un numero di candidati del genere meno rappresentato almeno pari al minimo richiesto dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti. Qualora la sezione dei sindaci supplenti di dette liste indichi almeno due candidati questi devono appartenere a generi diversi.

Tanti soci che rappresentino, anche congiuntamente, almeno il 2,5% del capitale sociale rappresentato da azioni che attribuiscono diritti di voto nelle deliberazioni assembleari che hanno ad oggetto la nomina dei componenti dell'organo amministrativo, ovvero la diversa misura stabilita o richiamata di volta in volta dalla Consob, ai sensi della normativa applicabile alla Società, possono presentare una lista di candidati. L'avviso di convocazione indicherà la quota di partecipazione richiesta ai fini della presentazione delle liste. Tale quota di partecipazione è conforme a quella stabilita dall'articolo 144-quater del Regolamento Emittenti in relazione alle società aventi una capitalizzazione di mercato inferiore o uguale ad Euro 1 miliardo.

Ogni socio, i soci aderenti ad un patto parasociale rilevante ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico, il soggetto controllante, le società controllate e quelle soggette a comune controllo non possono presentare o concorrere alla presentazione, neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una sola lista né possono votare liste diverse, ed ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Le adesioni ed i voti espressi in violazione di tale divieto non saranno attribuiti ad alcuna lista.

Le liste devono essere depositate presso la sede della Società almeno 25 giorni prima di quello fissato per l'Assemblea, ferme eventuali ulteriori forme di pubblicità prescritte dalla disciplina anche regolamentare pro tempore vigente. L'avviso di convocazione indicherà almeno un mezzo di comunicazione a distanza per il deposito delle liste. La titolarità della quota minima di partecipazione necessaria alla presentazione della lista dovrà essere attestata con le modalità e nei termini previsti dalle norme di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

Nel caso in cui alla data di scadenza del termine di presentazione delle liste sia stata depositata una sola lista, ovvero soltanto liste presentate da soci collegati tra loro ai sensi delle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, possono essere presentate liste sino al terzo giorno successivo a tale data. In tale caso avranno diritto di presentare le liste i soci che da soli o insieme ad altri soci siano complessivamente titolari di azioni rappresentanti la metà della soglia di capitale individuata ai sensi delle precedenti disposizioni.

Nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento di seguito previsto, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, dovranno in ogni caso depositarsi: (i) le informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato la lista e la percentuale di partecipazione da essi complessivamente detenuta; (ii) le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità ivi compreso il limite al cumulo degli incarichi ai sensi delle applicabili disposizioni legislative e regolamentari, nonché l'esistenza dei requisiti che fossero prescritti per le rispettive cariche; e (iii) i curricula vitae contenenti un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato, con l'indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Alle liste presentate dai soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa dovrà inoltre unirsi una attestazione in merito all'assenza di rapporti di collegamento con questi ultimi ai sensi della vigente disciplina. Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate.

All'elezione dei sindaci si procede come segue:

  • (a) dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due membri effettivi ed un supplente (la "Lista di Maggioranza");
  • (b) dalla seconda lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari con i soci che hanno presentato o votato la Lista di Maggioranza, sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restante membro effettivo e l'altro membro supplente (la "Lista di Minoranza").

Qualora le prime due o più liste ottengano un pari numero di voti, si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, mettendo ai voti solo le prime due liste. La medesima regola si applicherà nel caso di parità tra le liste risultate seconde per numero di voti, che non risultino collegate, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

In caso di ulteriore parità tra liste, prevarrà quella presentata dai soci in possesso della maggiore partecipazione azionaria ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci. In tutti i sopra menzionati casi, il riparto dei sindaci dovrà assicurare, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato.

Qualora con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Collegio Sindacale, nei suoi membri effettivi, conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo, ovvero in difetto dal primo candidato del genere meno rappresentato secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuno ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

La presidenza del Collegio Sindacale spetta al primo candidato della Lista di Minoranza.

Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindaco decade dalla carica.

In caso di sostituzione di un sindaco eletto nella Lista di Maggioranza, subentra il primo sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco sostituito ovvero, ove ciò non consenta di assicurare il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra menzionato, il primo supplente che, seguendo l'ordine progressivo con il quale i sindaci supplenti sono stati elencati nella lista, consenta di soddisfare detto requisito. Qualora le precedenti disposizioni di cui al presente comma non possano trovare applicazione, alla sostituzione provvederà l'Assemblea, deliberando secondo le maggioranze previste dalle applicabili disposizioni legislative, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

Qualora sia necessario provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e/o supplenti per integrazione del Collegio Sindacale a seguito di sostituzione di un sindaco effettivo e/o supplente eletti nella Lista di Maggioranza, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, se l'applicazione dei criteri di cui al comma che precede non sia idonea ad integrare il Collegio Sindacale, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

In caso di sostituzione di un sindaco eletto nella Lista di Minoranza, subentra il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco sostituito o, in subordine, il candidato collocato successivamente nella medesima lista a cui apparteneva quello cessato o, ancora in subordine, il primo candidato della lista di minoranza che abbia conseguito il secondo maggior numero di voti, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. In difetto, alle sostituzioni provvederà l'Assemblea, deliberando a maggioranza relativa ed in conformità a quanto sopra previsto. Resta fermo che la presidenza del Collegio Sindacale rimarrà in capo al sindaco di minoranza.

Qualora sia necessario provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e/o supplenti per integrazione del Collegio Sindacale a seguito di sostituzione di un sindaco effettivo e/o supplente eletti nella Lista di Minoranza, l'Assemblea li sostituisce con voto a maggioranza relativa, scegliendoli fra i candidati indicati nella lista di cui faceva parte il sindaco da sostituire, ovvero nella lista di minoranza che abbia riportato il secondo maggior numero di voti, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. In difetto, alle sostituzioni provvederà l'Assemblea, deliberando a maggioranza relativa ed in conformità a quanto sopra previsto.

Quando l'Assemblea sia chiamata ai sensi dell'articolo 2401, comma 1, del cod. civ., alla nomina o alla sostituzione di uno dei sindaci eletti dalla Lista di Minoranza, non verranno computati i voti eventualmente espressi dai soci che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa.

Le riunioni del Collegio Sindacale possono tenersi anche con l'ausilio di mezzi di telecomunicazione nel rispetto delle modalità previste dallo statuto della Società.

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS), DEL TESTO UNICO)

L'Assemblea degli Azionisti, in data 29 aprile 2016, ha nominato il Collegio Sindacale della Società, che verrà a scadenza con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

I membri del Collegio Sindacale sono stati eletti sulla base di due differenti liste: a) due sindaci effettivi ed un sindaco supplente sono stati eletti dalla lista numero 1), presentata congiuntamente dagli Azionisti di maggioranza Girefin S.p.A. e Gireimm S.r.l., mentre b) un sindaco effettivo ed un sindaco supplente sono stati eletti dalla lista numero 2), presentata dall'azionista di minoranza Aerius Investment Holding AG.

La lista numero 1) comprendeva i seguenti candidati:

  • Massimiliano Folloni, nato a Novellara (Reggio Emilia), il 30 marzo 1950, sindaco effettivo;
  • Diana Rizzo, nata a Bologna, il 21 luglio 1959, sindaco effettivo;
  • Fabrizio Lotti, nato a Modena, il 14 gennaio 1964, sindaco effettivo;
  • Filomena Napolitano, nata a Nola (Napoli), il 10 marzo 1970, sindaco supplente;
  • Francesca Folloni, nata a Correggio (Reggio Emilia), il 16 dicembre 1979.

La lista numero 2) comprendeva i seguenti candidati:

  • Eleonora Briolini, nata a Pescara, l'8 dicembre 1971, sindaco effettivo;
  • Andrea Angelillis, nato a Milano, il 21 giugno 1977, sindaco supplente.

I candidati della lista numero 1) sono stati eletti con il voto favorevole di n. 66.498.130 azioni e i candidati della lista numero 2) sono stati eletti con il voto favorevole di n. 11.449.418 azioni. Con riferimento alle liste proposte sono stati espressi n. 10 voti contrari. Il capitale presente e con diritto di voto era stato pari al 66,29% dell'intero capitale sociale.

Si segnala che, in data 19 maggio 2017, è prematuramente scomparso il membro effettivo del Collegio Sindacale, dott. Massimiliano Folloni. A seguito della sua scomparsa è temporaneamente subentrata il sindaco supplente dott.ssa Filomena Napolitano quale membro effettivo del Collegio Sindacale. Alla luce di ciò ed onde garantire che la composizione del Collegio Sindacale sia in linea con i requisiti di genere fissati dalla disciplina regolamentare applicabile, in data 17 ottobre 2017, l'Assemblea degli Azionisti ha nominato Domenico Sardano quale sindaco effettivo, confermando la dott.ssa Filomena Napolitano nel ruolo di sindaco supplente.

Un terzo dei membri effettivi e dei membri supplenti del Collegio Sindacale è costituito da sindaci del genere meno rappresentato.

Nome e Cognome Carica In carica dal % partecipazione alle
riunioni del Collegio
Eleonora Briolini Presidente del Collegio
Sindacale
29 aprile 2016 83%
Diana Rizzo Sindaco Effettivo 29 aprile 2016 92%
Domenico Sardano Sindaco Effettivo 17 ottobre 2017 83%
Andrea Angelillis Sindaco Supplente 29 aprile 2016 -
Filomena Napolitano Sindaco Supplente 29 aprile 2016 -

Alla data della presente Relazione, il Collegio Sindacale risulta così composto:

Di seguito, sono riportate brevemente le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco, ai sensi dell'articolo 144-decies del Regolamento Emittenti.

Eleonora Briolini. Laureata in Economia e Commercio è iscritta all'Ordine dei dottori commercialisti di Milano dal 2002. Dal 1998 al 2011 ha fatto parte dello Studio Tributario e Societario in partnership con Deloitte & Touche S.p.A. dove si è occupata di consulenza fiscale in ambito domestico e transnazionale. E' stata responsabile del dipartimento fiscale dello Studio Legale associato Bird & Bird di Milano e attualmente ricopre il medesimo incarico presso BDO Italia.

Diana Rizzo. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università di Modena esercita la professione di Dottore Commercialista dal 1983, con particolare specializzazione in campo economico-aziendale, fiscale societario. È stata Revisore Ufficiale dei Conti e attualmente è Revisore Contabile, iscritta in sede di prima formazione dell'Albo oltre a Revisore degli Enti Locali. Collabora da oltre 35 anni con i Tribunali di Modena e Bologna in qualità di Consulente tecnico in materia civile e penale e perito valutatore e ricopre anche incarichi di incarichi di curatore fallimentare, commissario giudiziale. Ricopre l'incarico di sindaco di società industriali e società finanziarie.

Domenico Sardano. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Genova. Dal 1996 al 1997 ha svolto l'attività di revisore presso la società di revisione PriceWaterhouseCoopers. Dal 1997 lavora presso lo Studio Sardano di Genova e nel febbraio del 2000 ha conseguito l'abilitazione alla professione di Dottore Commercialista e risulta iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Genova. Ricopre diversi incarichi di Curatore Fallimentare, Commissario Giudiziale e Liquidatore Giudiziale in Procedure Concorsuali ed è sovente incaricato quale C.T.U. e Perito Estimatore dal Tribunale di Genova. Ha inoltre collaborato con alcuni fondi di private equity. In particolare dal 2002 ha sviluppato la propria attività professionale anche nel settore relativo alla strutturazione di operazioni di private equity e venture capital sia collaborando con alcuni fondi di private equity, anche esteri, sia intervenendo in operazioni societarie nell'ambito della progettazione e/o strutturazione di operazioni di private equity e venture capital e più in generale di M&A. Dal 2013 al 2016 è stato membro del Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Genova. Attualmente ricopre inoltre la carica di Sindaco in alcune società industriali.

Andrea Angelillis. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università Luiss di Roma ha proseguito i suoi studi all'Universitè Libre de Bruxelles e all'Università LIUC dove ha frequentato un master in economia e diritto delle imprese. Dal 2003 al 2007 ha svolto un dottorato di ricerca in diritto dell'impresa presso l'Università Bocconi di Milano. Dal 2001 al 2003 ha collaborato con uno studio legale associate a Treviso. Dal 2003 al 2008 ha lavorato presso lo studio legale Lombardi Molinari come associate. Dal 2008 lavora come senior associate presso lo studio legale associato Bird & Bird. Attualmente non ricopre cariche di amministrazione e di controllo presso alcuna società.

Filomena Napolitano. È iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti di Reggio Emilia dal 1998 e nel Registro dei Revisori Contabili dal 1999. Ha svolto incarichi istituzionali affidatigli dal Tribunale di Reggio Emilia, nella veste di Curatore di Fallimenti. Ricopre l'incarico di sindaco di società industriali e commerciali.

A far data dalla chiusura dell'Esercizio non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Collegio Sindacale della Società.

Relativamente alla politica in materia di diversità ex art. 123-bis, comma 2, lettera d-bis) del TUF, si segnala che, in data 14 marzo 2019 – anche in vista della scadenza del Collegio Sindacale con l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 – il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato una politica di diversità in merito alla composizione del Collegio Sindacale contenente i criteri di seguito elencati:

  • ciascun membro dovrà essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità di cui al Decreto del Ministero della Giustizia 30 marzo 2000, n. 162 e ai sensi dell'articolo 148, comma 4, del TUF, nonché dei requisiti di indipendenza di cui all'articolo 148, comma 3, del TUF e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina richiamati dall'articolo 8 del Codice di Autodisciplina stesso e non dovrà rivestire la carica di componente dell'organo di controllo in più di cinque emittenti quotati o ad azionariato diffuso, nonché la carica di componente dell'organo di amministrazione o controllo presso società per azioni, in accomandita per azioni o in società a responsabilità limitata oltre i limiti massimi pari a 6 punti calcolati secondo il modello contenuto nell'Allegato 5-bis, schema 1, del Regolamento Emittenti;
  • in capo a ciascun membro non dovranno sussistere cause di ineleggibilità, incompatibilità o decadenza, ai sensi dell'articolo 22 dello Statuto sociale e delle applicabili disposizioni di legge, ivi incluso l'articolo 17, comma 5, del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 in materia di revisione legale;
  • la composizione di genere dell'organo dovrà essere in linea con le disposizioni regolamentari vigenti e comunque dovrà garantire al genere meno rappresentato la presenza di almeno un terzo dei componenti;
  • al fine di garantire una pluralità di approcci e prospettive, nonché un adeguato grado di efficienza in relazione all'analisi degli argomenti e delle tematiche all'ordine del giorno, dovrà essere assicurato un adeguato grado di diversificazione ed eterogeneità in termini di età, competenze e percorso formativo dei vari membri, favorendo quanto più possibile la presenza sia di professionisti che abbiano un'adeguata familiarità con le peculiarità tipiche delle società quotate e dei gruppi internazionali, ma anche di professionisti che abbiano un forte legame con il settore industriale proprie della Società.

Nella tabella che segue sono indicate le cariche, di amministrazione e controllo, ricoperte, in società quotate e non quotate, dai membri del Collegio Sindacale della Società alla data del 31 dicembre 2018 (per ulteriori informazioni si rinvia alla tabella 3, in appendice alla presente Relazione):

Nome e Cognome Società presso la quale è svolta l'attività
esterna
Carica
Eleonora Briolini Tekfor S.p.A. Sindaco effettivo
Vi.Be.Mac. S.p.A. Sindaco effettivo
Finver S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Diana Rizzo Unicom S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale
Autin S.p.A. Sindaco supplente
BPER Banca S.p.A. Sindaco effettivo
Fin Twin S.p.A. Sindaco supplente
Finfloor S.p.A. Sindaco supplente
Florim Ceramiche S.p.A. socio unico Sindaco supplente
Caolino Panciera S.p.A. Sindaco effettivo
Kerakoll S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Ceramiche Speranza S.p.A. Sindaco effettivo
Kronos 2 Ceramiche S.p.A. Sindaco effettivo
Sitma Machinery S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Sitma S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
PLT Wind S.p.A. Sindaco effettivo
FinFirel S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Domenico Sardano Finoil S.p.A. Sindaco effettivo
Iplom S.p.A. Sindaco effettivo
Dulevo International S.p.A. Sindaco effettivo e membro ODV
AVM Energia S.p.A. in liquidazione Sindaco effettivo
Madonnina
S.p.A.
per
l'Edilizia
e
Sindaco effettivo
l'Agricoltura
Safe S.p.A. Sindaco effettivo
Safe&Cec S.r.l. Sindaco effettivo
Lovato Gas S.p.A. Sindaco effettivo
Filomena Napolitano T.I.E. S.p.A. Sindaco effettivo
Girefin S.p.A. Sindaco effettivo
I Tulipani S.r.l. Sindaco Unico e membro ODV
Lovato Gas S.p.A. Sindaco effettivo
Medo S.r.l. Curatore Fallimentare
I Ciclamini S.r.l. Membro ODV
I Girasoli S.r.l. Membro ODV
Welfare Italia S.p.A.
Par. co. S.p.A.
Membro ODV
Membro ODV
Carpenfer S.p.A. Sindaco effettivo
Cooperativa sociale Il Bettolino Presidente Collegio Sindacale

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute dodici riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di 148 minuti. Per l'esercizio in corso sono previste almeno sei riunioni del Collegio Sindacale, di cui una già tenutesi in data 11 marzo 2019. Per quanto riguarda la percentuale di presenze dei singoli sindaci si rimanda alla tabella riportata in calce alla Relazione.

Al fine di mantenere un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, i sindaci ricevono periodicamente e ogni qualvolta necessario informazioni e aggiornamenti sul settore in cui opera l'Emittente, sui principi di corretta gestione dei rischi e sulla normativa di riferimento, anche tramite materiale predisposto dalla Società.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, anche tramite le funzioni interne della Società, cura che i sindaci possano partecipare ad iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza del settore in cui la Società opera, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento.

All'atto della loro nomina i membri del Collegio Sindacale hanno dichiarato sotto la propria responsabilità di possedere i requisiti di indipendenza previsti dalle applicabili norme legislative e regolamentari.

Il Collegio sindacale ha valutato sia nella prima riunione utile successiva alla nomina del Collegio Sindacale sia nel corso dell'Esercizio il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri, applicando i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina ed ha trasmesso l'esito di tali verifiche al Consiglio di Amministrazione.

La remunerazione dei sindaci è commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'impresa.

Ai sensi del punto 8.C.4 del Codice di Autodisciplina il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente deve informare tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del Consiglio di Amministrazione circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione, verificando tanto il rispetto delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l'entità dei servizi diversi dal controllo contabile prestati all'Emittente ed alle sue controllate da parte della stessa società di revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima.

Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con il Comitato controllo e rischi, l'Organismo di Vigilanza e con la funzione di Internal Audit.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

L'Emittente ha istituito un'apposita sezione denominata "Investors" nell'ambito del proprio sito internet, facilmente individuabile ed accessibile, nella quale sono messe a disposizione le informazioni concernenti l'Emittente che rivestono rilievo per i propri Azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti.

Il Sig. Paolo Cilloni (Chief Financial Officer del Gruppo) è stato identificato quale responsabile incaricato della gestione dei rapporti con gli Azionisti (investor relations manager).

Alla luce della struttura organizzativa dell'Emittente, si è ritenuto di non procedere alla costituzione di una apposita struttura aziendale incaricata di gestire i rapporti con gli Azionisti.

16. ASSEMBLEE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA C), DEL TESTO UNICO)

L'articolo 11 dello statuto dell'Emittente prevede, in tema di intervento degli Azionisti all'Assemblea, quanto segue: "Possono intervenire all'assemblea gli aventi diritto al voto, purché la loro legittimazione sia attestata secondo le modalità ed entro i termini previsti dalle disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti. Ogni avente diritto al voto può, mediante delega scritta, farsi rappresentare in assemblea da terzi, in conformità e nei limiti di quanto disposto dalla legge. La notifica elettronica della delega alla società può essere effettuata tramite posta elettronica certificata all'indirizzo di posta elettronica della società indicato nell'avviso di convocazione. La società non designa un rappresentante per il conferimento di deleghe da parte dei soci".

La Società non ha ritenuto di adottare un regolamento assembleare, in quanto ritiene che i poteri statutariamente attribuiti al Presidente dell'Assemblea, cui compete la direzione dei lavori assembleari, compresa la determinazione dell'ordine e del sistema di votazione, mettano lo stesso nella condizione di mantenere un ordinato svolgimento delle Assemblee, evitando peraltro i rischi e gli inconvenienti che potrebbero derivare dall'eventuale mancata osservanza, da parte della stessa Assemblea, delle disposizioni regolamentari.

L'Assemblea ordinaria è convocata dal Consiglio di Amministrazione almeno una volta all'anno, entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale oppure entro 180 giorni qualora ne ricorrano le condizioni di legge.

L'Assemblea è inoltre convocata, in unica convocazione, in via ordinaria o straordinaria, dall'organo amministrativo - ogniqualvolta lo ritenga opportuno e nei casi previsti dalla legge ovvero da almeno due membri del Collegio Sindacale secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni legislative.

Le convocazioni delle Assemblee vanno attuate mediante avviso contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo della riunione, l'elenco delle materie da trattare, nonché le altre informazioni richieste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. L'avviso di convocazione deve essere pubblicato, nei termini previsti dalle vigenti disposizioni legislative, sul sito internet della Società nonché con le altre modalità previste dalle norme di legge e regolamentari pro tempore vigenti.

I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono richiedere l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno, nei limiti e con le modalità previste dalla legge. Colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.

La richiesta di integrazione dell'elenco delle materie da trattare ai sensi del precedente comma non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa dalla relazione sulle materie all'ordine del giorno.

Gli aventi diritto al voto possono formulare domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, purché entro i termini previsti nell'avviso di convocazione, tramite posta elettronica certificata utilizzando l'apposito indirizzo di posta elettronica della società indicato nell'avviso di convocazione.

La Società non è tenuta a fornire risposta se le informazioni pertinenti sono disponibili sul sito internet della Società in un formato "domanda e risposta" nonché ogni qualvolta sia necessario tutelare la riservatezza e gli interessi della Società.

L'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, si svolge in un'unica convocazione e si costituisce e delibera validamente con le maggioranze previste dalla legge.

Il diritto di ciascun socio di prendere la parola sugli argomenti posti in discussione è garantito grazie al coordinamento degli interventi e dello svolgimento dei lavori assembleari effettuato da parte del Presidente dell'assemblea.

Il Consiglio di Amministrazione ha riferito in Assemblea sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare agli Azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza Assembleare. Nel corso dell'Esercizio cinque Amministratori sono intervenuti in Assemblea.

Nel corso dell'Esercizio non si sono verificate variazioni significative nella composizione della compagine sociale dell'Emittente; pertanto il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario valutare l'opportunità di proporre all'Assemblea modifiche dello statuto in merito alle percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze.

17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A), TESTO UNICO)

L'Emittente non ha ritenuto di applicare ulteriori pratiche di governo societario rispetto a quelle già indicate nei punti precedenti e contenute in specifici obblighi previsti da norme legislative e/o regolamentari.

18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Non si segnalano cambiamenti nella struttura di corporate governance della Società successivi alla chiusura dell'Esercizio.

19. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 21 DICEMBRE 2018 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

Le raccomandazioni contenute nella lettera inviata in data 21 dicembre 2018 dal Presidente del Comitato per la Corporate Governance sono state portate all'attenzione del Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2019 e del Collegio Sindacale in data 11 marzo 2019, nonché, per quanto concerne gli aspetti di rispettiva competenza, all'attenzione del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per la Remunerazione.

In merito alla prima area di miglioramento individuata nella suddetta lettera e relativa all'informativa pre-consiliare, il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che la trasmissione dei documenti e delle informazioni necessarie per la trattazione degli argomenti posti all'ordine del giorno delle riunioni consiliari avviene con congruo anticipo rispetto alla data delle riunioni (tenuto anche conto delle possibili esigenze di urgenza relative a determinati argomenti). Al riguardo, si ricorda che l'informativa pre-consiliare è stata agevolata dall'introduzione di una piattaforma informatica con accesso riservato ai membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione ha pertanto rilevato che le procedure attualmente adottate siano idonee ad assicurare un'adeguata completezza e fruibilità dell'informativa pre-consiliare, come si evince anche dai risultati del questionario di autovalutazione compilato dai consiglieri.

Per quanto riguarda la seconda area di miglioramento identificata nella suddetta lettera, si segnala che il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale valutano la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori indipendenti nella prima occasione utile dopo la loro nomina e, successivamente, valutano la permanenza dei requisiti di indipendenza con cadenza almeno annuale. Al riguardo, si rileva che ai fini delle valutazioni di indipendenza la Società non ha disapplicato alcuno dei criteri previsti dal Codice Autodisciplina.

Con riferimento alla terza area di miglioramento evidenziata nella lettera, relativa al processo di board review, si segnala che a partire dal 2018 a ciascun amministratore è stato richiesto di compilare un questionario volto alla valutazione del funzionamento e dell'efficienza del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, nonché sulla loro dimensione e composizione. Le osservazioni emerse a seguito della compilazione di detto questionario sono state portate all'attenzione del Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2019 a cura dell'Amministratore Delegato chiamato a sovraintendere il processo di board review al fine di assicurarne l'efficacia.

In relazione alla quarta ed ultima raccomandazione contenuta nella lettera, relativa all'opportunità di assegnare nelle politiche per la remunerazione un maggior peso alle componenti variabili di lungo periodo, la Società ritiene di attribuire già un peso significativo alle componenti variabili di lungo periodo. In particolare, anche al fine di assicurare maggior coerenza con il perseguimento degli interessi a medio-lungo termine dell'Emittente, in data 14 marzo 2019 il Consiglio di Amministrazione della Società, previo parere favorevole del Comitato per la Remunerazione, ha deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti l'adozione, ai sensi dell'articolo 114-bis del TUF, di un piano di performance shares per il triennio 2019-2021 che prevede, in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance, l'attribuzione gratuita di azioni ordinarie Landi Renzo ai termini e alle condizioni stabiliti. Per maggiori dettagli si rinvia al documento informativo relativo al suddetto piano redatto ai sensi dell'articolo 84-bis e dell'Allegato 3A del Regolamento Emittenti, consultabile sul sito internet della Società all'indirizzo http://www.landirenzogroup.com/it, sezione Investors.

TABELLE

TABELLA 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE

Numero azioni % rispetto al c.s. Quotato (indicare
mercati) / non quotato
Diritti e obblighi
Azioni ordinarie 112.500.000 100% Quotato (MTA) Da cod. civ. e
regolamenti
Azioni con diritto di voto
limitato
- - - -
Azioni prive del diritto di
voto
- - - -

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE SOCIALE

Dichiarante Azionista diretto Quota % su azioni
emesse
Quota % su
capitale votante
Trust Landi
(trust regolato dalla legge del Jersey il
Girefin S.p.A. 54,662 68,709
cui trustee risulta essere Stefano Landi) Gireimm S.r.l. 4,4444 5,5866
Aerius Investment Holding AG Aerius Investment Holding
AG
8,3556 5,2514

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COMITATO
CONTROLLO
E RISCHI
COMITATO
REMUNER.
COMITATO
PARTI
CORREL.
Carica Componenti Anno
di
nascita
In
carica
dal
In carica
fino a
Data di
prima
nomina
Lista
(M/m)
*
Esec. Non
esec.
Indip.
da
Codice
di Aut.
Indip.
da
Testo
Unico
** (%) N. altri
incarichi
***
**** ** **** ** **** **
Presidente
Onorario
Giovannina
Domenichini
1934 Ass.
ord.
del 29
aprile
2016
16/05/2007 M x 43% 2
Amministratore
Delegato
Cristiano Musi 1974 Ass.
ord.
del 28
aprile
2017
Appr.
Bilancio
28/04/2017 M x 100% 9
Presidente Stefano Landi 1958 31
dicembre
16/05/2007 M x 100% 11
Amministratore Silvia Landi 1960 2018 16/05/2007 M x 71% 1
Amministratore Angelo Iori 1954 Ass.
ord.
29/04/2016 M x 100% 0 x 100% x 100%
Amministratore Anton Karl 1976 del 29
aprile
2016
29/04/2016 m x x x 71% 4
Amministratore Sara
Fornasiero
1968 29/04/2016 M x x x 100% 7 x 100% x 100% x 100%
Amministratore Ivano Accorsi 1938 29/04/2016 M x x x 100% 0 x 100% x 100% x 100%
AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
-
Quorum richiesto per la presentazione delle liste dell'ultima nomina: 2.5%

TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI

N. riunioni svolte durante l'Esercizio CDA: 7 CCR: 6 CR:4 CPC: 2
NOTE
**In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m).
**
In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione degli amministratori alle riunioni, rispettivamente, del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati (n. presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica
del soggetto interessato).
***
In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di
rilevanti dimensioni.
**** In questa colonna è indicata con una "X" l'appartenenza del membro del Consiglio di Amministrazione al Comitato.

COLLEGIO SINDACALE
Carica Componenti Anno di
nascita
In carica dal In carica fino a Data di
prima
nomina
Lista
(M/m) *
Indipendenza da
Codice di
Autodisciplina
** (%) Numero di
altri incarichi
***
Presidente Eleonora Briolini 1971 Assemblea
ordinaria del
24/04/2013 m x 83% 3
Sindaco Effettivo Diana Rizzo 1959 29 aprile 2016 29/04/2016 M x 92% 14
Sindaco Effettivo Domenico
Sardano
1970 17 ottobre
2017
Approvazione del bilancio al 31
dicembre 2018
17/10/2017 M x 83% 8
Sindaco Supplente Filomena
Napolitano
1970 Assemblea
ordinaria
del
29 aprile 2016
16/05/2007 M x N/A 11
Sindaco Supplente
Andrea Angelillis
1977 29/04/2016 m x N/A 0
SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO
-
Quorum richiesto per la presentazione delle liste dell'ultima nomina: 2.5%
Numero riunioni svolte durante l'Esercizio: 12
NOTE

In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m).

In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (n. presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto
interessato).
**
In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis del Testo Unico.

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018 Gruppo Landi Renzo

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata

Conto Economico Consolidato

Conto Economico Complessivo Consolidato

Rendiconto Finanziario Consolidato

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato

Note illustrative

ALLEGATI

Prospetto Parti correlate Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'Art. 154-bis del D.Lgs.58/98 Relazione della società di revisione

LANDI RENZO – PROGETTO DI BILANCIO 2017 8

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' Note 31/12/2018 31/12/2017
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 2 12.745 14.583
Costi di sviluppo 3 6.932 5.401
Avviamento 4 30.094 30.094
Altre attività immateriali a vita definita 5 14.039 15.769
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 6 22.292 24.301
Altre attività finanziarie non correnti 7 352 428
Altre attività non correnti 8 3.991 4.560
Imposte anticipate 9 10.538 8.016
Totale attività non correnti 100.983 103.152
Attività correnti
Crediti verso clienti 10 35.131 29.118
Rimanenze 11 38.895 36.562
Altri crediti e attività correnti 12 8.016 7.529
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 15.075 17.779
Totale attività correnti 97.117 90.988
TOTALE ATTIVITA' 198.100 194.140
(Migliaia di Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Note 31/12/2018 31/12/2017
Patrimonio netto
Capitale sociale 14 11.250 11.250
Altre riserve 14 43.931 41.983
Utile (perdita) del periodo 14 4.671 4.139
Totale Patrimonio Netto del gruppo 59.852 57.372
Patrimonio netto di terzi 14 -276 -669
TOTALE PATRIMONIO NETTO 59.576 56.703
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 15 23.055 26.906
Altre passività finanziarie non correnti 16 24.427 29.308
Fondi per rischi ed oneri 17 5.443 11.891
Piani a benefici definiti per i dipendenti 18 1.646 2.446
Passività fiscali differite 19 339 423
Totale passività non correnti 54.910 70.974
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 20 16.203 7.741
Altre passività finanziarie correnti 21 4.262 2.792
Debiti verso fornitori 22 55.166 47.829
Debiti tributari 23 2.385 3.003
Altre passività correnti 24 5.598 5.098
Totale passività correnti 83.614 66.463
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 198.100 194.140

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale finanziaria consolidata sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato nell'Allegato 2.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(Migliaia di Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017 (*)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 25 188.079 206.294
Altri ricavi e proventi 26 1.482 4.222
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione rimanenze 27 -93.092 -100.527
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 28 -44.100 -57.307
Costo del personale 29 -28.150 -43.181
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione 30 -2.707 -4.802
Margine operativo lordo 21.512 4.699
Ammortamenti e riduzioni di valore 31 -10.243 -16.189
Margine operativo netto 11.269 -11.490
Proventi finanziari 32 138 91
Oneri finanziari 33 -4.058 -4.396
Utili (perdite) su cambi 34 -1.573 -1.873
Proventi (Oneri) da partecipazioni 35 0 21.134
Proventi (Oneri) da joint venture valutate a patrimonio netto 36 -1.591 8
Utile (Perdita) prima delle imposte 4.185 3.474
Imposte 37 348 228
Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi, di cui: 4.533 3.702
Interessi di terzi -138 -437
Utile (perdita) netto del Gruppo 4.671 4.139
Utile (Perdita) base per azione (calcolato su 112.500.000 azioni) 38 0,0415 0,0368
Utile (Perdita) diluito per azione 0,0415 0,0368

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico consolidato sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato nell'Allegato 1.

(*) I dati comparativi sono stati riesposti in coerenza con la classificazione prevista dalle modifiche allo IAS 1 applicate dall'esercizio 2018

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(Migliaia di Euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi: 4.533 3.702
Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto Economico
Rimisurazione piani per dipendenti a benefici definiti (IAS 19) 18 25 -70
Totale Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto
Economico
25 -70
Utili/Perdite che saranno successivamente riclassificate a Conto Economico
Valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto 6 -422 0
Differenze di cambio da conversione delle gestioni estere 14 -942 -701
Totale Utili/Perdite che saranno successivamente riclassificate a Conto
Economico
-1.364 -701
Utili/Perdite rilevati direttamente a Patrimonio Netto al netto degli effetti fiscali -1.339 -771
Totale Conto Economico Consolidato Complessivo del periodo 3.194 2.931
Utile (perdita) degli Azionisti della Capogruppo 3.271 3.277
Interessi di terzi -77 -345

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(Migliaia di Euro)
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 31/12/2018 31/12/2017
Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile (perdita) ante-imposte del periodo 4.185 3.474
Rettifiche per:
Minusvalenza netta da cessione ramo d'azienda 0 1.984
Ammortamento di immobili, impianti e macchinari 4.752 7.115
Ammortamento di attività immateriali 5.491 7.090
Perdite (Utile) per cessione attività materiali ed immateriali -106 -2.953
Perdita per riduzione di valore dei crediti 91 632
Oneri finanziari netti 5.493 6.178
Proventi (Oneri) netti da partecipazioni 1.591 -21.142
21.497 2.378
Variazioni di:
rimanenze -2.332 4.310
crediti commerciali ed altri crediti -5.762 -1.694
debiti commerciali ed altri debiti 4.225 5.641
fondi e benefici ai dipendenti -7.236 3.036
Disponibilità liquide generate dall'attività operativa 10.392 13.671
Interessi pagati -4.207 -4.195
Interessi incassati 51 55
Imposte sul reddito pagate -667 -577
Disponibilità liquide nette generate dall'attività operativa 5.569 8.954
Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari 110 4.724
Cessione di attività operative e variazioni dell'area di consolidamento 0 3.948
Aumenti di capitale società controllate 0 -204
Acquisto di immobili, impianti e macchinari -3.128 -2.479
Acquisto di immobilizzazioni immateriali -168 -370
Costi di sviluppo -5.083 -2.300
Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di investimento -8.269 3.319
Free Cash Flow
Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
-2.700 12.273
Versamenti in c/futuro aumento di capitale 0 8.867
Rimborsi obbligazioni -3.674 0
Erogazioni (rimborsi) dei finanziamenti a Medio Lungo Termine -3.354 -755
Variazione debiti bancari a breve 7.800 -18.390
Disponibilità liquide nette generate (assorbite) dall'attività di finanziamento 772 -10.278
Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti -1.928 1.995
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 17.779 16.484
Effetto della fluttuazione dei cambi sulle disponibilità liquide -776 -700
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 15.075 17.779
Altre informazioni 31/12/2018 31/12/2017
(Aumento)/Diminuzione nei crediti commerciali ed altri crediti verso parti correlate -930 323
Aumento/(Diminuzione) nei debiti commerciali ed altri debiti verso parti correlate -844 493

Ai fini di una migliore informativa ed una maggiore conformità ai requisiti del principio contabile internazionale IAS 7 sono state effettuate modifiche minori alla struttura del rendiconto finanziario, modifiche che hanno comportato la riesposizione dei dati comparativi.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONO NETTO CONSOLIDATO

(Migliaia di
Euro)
Capitale
sociale
Riserva
Legale
Riserva
Straordinaria
e Altre
Riserva
Sovraprezzo
Azioni
Versamento
in conto
futuro
aumento di
capitale
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
netto del
Gruppo
Utile
(Perdita) di
Terzi
Capitale e
Riserve di
Terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 31
dicembre
2016
11.250 2.250 10.552 46.598 0 -25.245 45.405 -759 436 45.082
Risultato
dell'esercizio
4.139 4.139 -437 3.702
Utile/Perdite
attuariali IAS
19
-70 -70 -70
Differenza di
traduzione
-792 -792 92 -701
Totale
utile/perdita
complessivo
0 0 -862 0 0 4.139 3.277 -437 92 2.931
Altri movimenti -177 8.867 8.690 8.690
Destinazione
risultato
-9.365 -15.880 25.245 0 759 -759 0
Saldo al 31
dicembre
2017
11.250 2.250 148 30.718 8.867 4.139 57.372 -437 -232 56.703
Effetto
applicazione
IFRS 9
-321 -321 -321
Saldo al 1
gennaio 2018
Risultato
11.250 2.250 -173 30.718 8.867 4.139 57.051 -437 -232 56.382
dell'esercizio 4.671 4.671 -138 4.533
Utile/Perdite
attuariali IAS
19
25 25 25
Differenza di
traduzione
-1.003 -1.003 61 -942
Valutazione a
Patrimonio
Netto da
partecipazioni
-422 -422 -422
Totale
utile/perdita
complessivo
0 0 -1.400 0 0 4.671 3.271 -138 61 3.194
Altri movimenti -470 -470 470 0
Destinazione
risultato
4.139 -4.139 0 437 -437 0
Saldo al 31
dicembre
2018
11.250 2.250 2.096 30.718 8.867 4.671 59.852 -138 -138 59.576

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018 GRUPPO LANDI RENZO

A) INFORMAZIONI GENERALI ED EVENTI SIGNIFICATIVI DELL'ESERCIZIO

Il Gruppo LANDI RENZO (anche "il Gruppo") è attivo da oltre sessant'anni nel settore dei sistemi di alimentazione per autotrazione progettando, producendo, installando e commercializzando sistemi ecocompatibili di alimentazione a GPL ed a metano (Settore "Automotive") e compressori per stazioni di rifornimento (Settore "Sistemi Gas Distribution e Compressed Natural Gas"), attraverso la joint venture SAFE & CEC S.r.l., consolidata dal Gruppo con il metodo del patrimonio netto.

Il Gruppo gestisce tutte le fasi del processo che conduce alla produzione ed alla vendita di sistemi di alimentazione per autotrazione e vende sia alle principali case automobilistiche a livello mondiale (clienti OEM) sia a rivenditori ed importatori indipendenti (clienti After Market).

La Capogruppo del Gruppo Landi Renzo è la Landi Renzo S.p.A. con sede legale in Cavriago (RE), nel seguito anche la "Capogruppo" o la "Società". La società è quotata alla Borsa di Milano nel segmento FTSE Italia STAR.

Informiamo che la Capogruppo non è sottoposta ad attività di direzione e coordinamento, e che Girefin SpA con sede a Milano è la società che redige il bilancio consolidato che include i dati della Landi Renzo SpA e delle sue società controllate. Tale bilancio consolidato è disponibile presso il registro delle imprese di Milano.

Il presente bilancio è sottoposto a revisione legale dei conti da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A..

Eventi significativi dell'esercizio

Gli eventi significativi avvenuti nel corso dell'esercizio 2018, che non hanno comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo, sono di seguito illustrati.

Fusione Emmegas S.r.l.

Con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1 gennaio 2018, nel mese di ottobre 2018 la controllata Emmegas S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella capogruppo Landi Renzo S.p.A.. Tale operazione non ha avuto effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Modifica al Regolamento del Prestito Obbligazionario

In data 28 dicembre 2018 l'Assemblea degli Obbligazionisti del prestito "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022", codice ISIN IT0005107237, sotto la presidenza di Stefano Landi e agli atti del Notaio Giuseppe Chiantera, ha approvato all'unanimità dei presenti (67,06% del prestito) la proposta del Consiglio di Amministrazione avente ad oggetto la modifica al Regolamento del Prestito al fine di posticipare dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 la scadenza entro cui proporre all'assemblea degli azionisti della Società di deliberare l'aumento di capitale.

La delibera ha avuto efficacia immediata essendo previamente intervenuto il rilascio del waiver da parte delle banche finanziatrici.

B) CRITERI GENERALI DI REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO E ATTESTAZIONE DI CONFORMITA'

Attestazione di conformità ai principi contabili internazionali e base di presentazione

Il bilancio consolidato è stato predisposto in accordo con gli UE-IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Reporting Interpretations Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standard Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002. Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il bilancio consolidato di Landi Renzo S.p.A. al 31 dicembre 2018, è stato approvato ed autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2019.

Il bilancio consolidato è stato redatto in Euro, che rappresenta la valuta dell'ambiente economico prevalente in cui opera il Gruppo. I dati riportati nella Situazione Patrimoniale Finanziaria consolidata, nel Conto Economico consolidato e nel Conto Economico Complessivo consolidato di periodo sono espressi in migliaia di Euro, moneta funzionale della Società, così come i dati contenuti nel Rendiconto Finanziario consolidato, nel Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto consolidato e nelle presenti Note Illustrative. Gli arrotondamenti sono effettuati a livello di singolo conto contabile.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio:

  • la Situazione Patrimoniale Finanziaria consolidata è stato predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";

  • il Conto Economico Consolidato è stato predisposto separatamente dal Prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, ed è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, struttura ritenuta più rappresentativa rispetto alla struttura per destinazione, in quanto conforme alle modalità di reporting interno ed in linea con la prassi internazionale del settore;

  • il Conto Economico Complessivo Consolidato comprende, oltre al risultato dell'esercizio, le altre variazioni delle voci di patrimonio netto consolidato riconducibili a operazioni non poste in essere con gli azionisti della Società;
  • il Rendiconto Finanziario Consolidato è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti delle attività operative secondo il "metodo indiretto".

Emendamenti e principi contabili rivisti applicati per la prima volta dal Gruppo

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono coerenti con quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, ad eccezione dell'adozione dei nuovi principi contabili, emendamenti, miglioramenti ed interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2018 di seguito elencati.

Regolamento UE
di omologazione Descrizione
Regolamento IAS 12 Imposte sul reddito – Rilevazione di attività fiscali differite per perdite non
(UE) 2017/1989 realizzate, la modifica mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite
relative a strumenti di debito misurati al fair value.
Regolamento IAS 7 Rendiconto finanziario – iniziativa di informativa, la modifica è volta a
(UE) 2017/1990 migliorare le informazioni sulle attività di finanziamento di un'entità fornite agli
utilizzatori del bilancio.
Regolamento IFRS 9 Strumenti finanziari, il principio ha l'obiettivo di migliorare l'informativa
(UE) 2016/2067 finanziaria sugli strumenti finanziari affrontando problemi sorti in materia nel corso
della crisi finanziaria. In particolare, l'IFRS 9 risponde all'invito del G20 ad operare
la transizione verso un modello più lungimirante di rilevazione delle perdite attese
sulle attività finanziarie. In particolare, l'IFRS 9 introduce nuovi criteri per la
classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie, prevede un nuovo
modello di impairment crediti, basato sulle expected credit losses (ECL) e non sulle
incurred losses
utilizzato dallo IAS, introduce un nuovo modello di hedge
accounting, oltre a normare gli effetti su passività finanziarie oggetto di
rinegoziazione.
Regolamento L'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con clienti ha l'obiettivo di migliorare la
(UE) 2016/1905 qualità e l'uniformità nella rilevazione dei ricavi e di definire il momento del
trasferimento come elemento del riconoscimento del ricavo e l'ammontare che la
società è titolata a ricevere.
Il
processo
da
seguire
per
il
riconoscimento
dei
ricavi
è
il
seguente:
1) Identificazione del contratto con il cliente;
2) Identificazione della prestazione;
3) Determinazione dei corrispettivi;
4) Allocazione del corrispettivo correlato all'esecuzione della prestazione;
5) Riconoscimento dei ricavi legati all'esecuzione della prestazione.
Regolamento L'emendamento all'IFRS 4 tratta di preoccupazioni sorte nell'applicazione dell'IFRS
(UE) 2016/1905 9 sugli strumenti finanziari prima dell'introduzione dei nuovi standard contrattuali
assicurativi. Vengono inoltre fornite due opzioni per società che sottoscrivono
contratti assicurativi con riferimento all'IFRS 4: i) un opzione che permetta alle
società di riclassificare dal conto economico al conto economico omnicomprensivo
alcuni ricavi o costi provenienti da determinati financial assets; ii) un'esenzione
temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 la cui attività prevalente è la sottoscrizione
di contratti come descritti dall'IFRS 4.

I principi contabili e le modifiche di principi contabili sopra indicati, ad eccezione dell'IFRS 9, non hanno comportato effetti di rilievo sul bilancio del Gruppo.

Con riferimento all'IFRS 9, il Gruppo ha determinato gli effetti sul bilancio dell'applicazione del paragrafo B.5.4.6 dello stesso, che disciplina l'impatto in termini di costo ammortizzato sulle passività finanziarie derivanti da una modifica del piano dei flussi finanziari ad esse relativi, dovuta sia ad una revisione di stima che ad una modifica contrattuale. Nella sostanza tale paragrafo impone che, qualora vengano riviste le stime dei pagamenti relativi alle passività finanziarie, la società deve attualizzare i flussi di cassa futuri al tasso interno di rendimento originario e contabilizzare a conto economico la differenza tra il valore attuale dei flussi di cassa futuri determinati con tale tasso e il valore di carico della passività iscritta in bilancio. L'applicazione di tale paragrafo ha comportato un adeguamento del valore di alcune passività finanziarie (prestiti obbligazionari e finanziamenti bancari a medio-lungo termine) rinegoziate dalla Capogruppo nel corso dei precedenti esercizi, il cui effetto, pari a circa Euro 422 migliaia, al lordo dell'effetto fiscale, è stato contabilizzato a riduzione del patrimonio netto al 1 gennaio 2018, come consentito dal principio stesso. L'applicazione della metodologia sulle expected credit losses ("ECL") sulla valutazione dei crediti commerciali non ha comportato effetti significativi sul bilancio del Gruppo.

L'applicazione del principio contabile IFRS 15 non ha comportato effetti significativi sul bilancio del Gruppo. Si dà atto che il management è stato supportato nell'analisi dei relativi effetti da primario esperto contabile internazionale.

Si riporta qui di seguito la tabella che evidenzia gli effetti dell'applicazione del principio IFRS 9 ai saldi di apertura

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' 31/12/2017 IFRS 9 01/01/2018
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 14.583 14.583
Costi di sviluppo 5.401 5.401
Avviamento 30.094 30.094
Altre attività immateriali a vita definita 15.769 15.769
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 24.301 24.301
Altre attività finanziarie non correnti 428 428
Altre attività non correnti 4.560 4.560
Imposte anticipate 8.016 101 8.117
Totale attività non correnti 103.152 101 103.253
Crediti verso clienti 29.118 29.118
Rimanenze 36.562 36.562
Altri crediti e attività correnti 7.529 7.529
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17.779 17.779
Totale attività correnti 90.988 0 90.988
TOTALE ATTIVITA' 194.140 101 194.241
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31/12/2017 IFRS 9 01/01/2018
Capitale sociale 11.250 11.250
Altre riserve 41.983 -321 41.662
Utile (perdita) del periodo 4.139 4.139
Totale Patrimonio Netto del gruppo 57.372 57.051
Patrimonio netto di terzi -669 -669
TOTALE PATRIMONIO NETTO 56.703 -321 56.382
Debiti verso banche non correnti 26.906 26.906
Altre passività finanziarie non correnti 29.308 422 29.730
Fondi per rischi ed oneri 11.891 11.891
Piani a benefici definiti per i dipendenti 2.446 2.446
Passività fiscali differite 423 423
Totale passività non correnti 70.974 422 71.396
Debiti verso le banche correnti 7.741 7.741
Altre passività finanziarie correnti 2.792 2.792
Debiti verso fornitori 47.829 47.829
Debiti tributari 3.003 3.003
Altre passività correnti 5.098 5.098
Totale passività correnti 66.463 0 66.463
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 194.140 101 194.241

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

Nella tabella che segue sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, le modifiche di principi ed interpretazioni già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre a partire dal 1° gennaio 2019 o data successiva. Il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicazione anticipata.

Regolamento UE
di omologazione Descrizione
Regolamento L'IFRS 16 Leases, che sostituisce lo IAS 17, è applicabile a partire dal 1° gennaio 2019.
(UE) 2017/1986 E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15
– Ricavi provenienti da contratti con clienti.
Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio
basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai
contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il
diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i
benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene
sottostante il contratto.
Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti
di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease
anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre
la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low
value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.
Regolamento IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions, ha
(UE) 2018/289 l'obiettivo di chiarire la contabilizzazioni di alcuni tipi di operazioni con pagamento
basato su azioni.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato le modifiche Annual Improvements to IFRS Standards 2014-
(UE) 2018/182 2016 Cycle, che modifica l'IFRS 1, l'IFRS 12 e lo IAS 28.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
8 dicembre 2016 IFRIC
22

Foreign
Currency
Transactions
and
Advance
Consideration.
L'interpretazione tratta delle operazioni in valuta estera nel caso in cui un'entità
riconosca una attività o una passività non monetaria proveniente dal pagamento o
dall'incasso di un anticipo prima che l'entità si riconosca il relativo asset, costo o
ricavo. Quanto definito non deve essere applicato alle imposte, ai contratti
assicurativi o riassicurativi. Tale IFRIC non trova applicazione nel bilancio
consolidato del Gruppo.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
8 dicembre 2016 Modifiche allo IAS 40 regarding transfers of investment property. L'emendamento
prevede:
i)
il paragrafo 57 dello IAS 40 viene modificato prevedendo che un'entità deve
trasferire un proprietà da, o a, la categoria di investimento immobiliare solo
quando c'è evidenza del cambio d'uso;
ii)
la lista degli esempi indicati nel paragrafo 57 (a) – (d) viene ridefinita come una
lista di esempi non esaustiva.
Tali modifiche non trovano applicazione nel bilancio consolidato del Gruppo. Le
modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
7 giugno 2017 Lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax
Treatments, che fornisce indicazioni su come riflettere nella contabilizzazione delle
imposte sui redditi le incertezze sul trattamento fiscale di un determinato fenomeno.
L'IFRIC 23 entrerà in vigore il 1° gennaio 2019.
12 ottobre 2017 Lo IASB ha pubblicato modifiche all'IFRS 9 Financial Instruments al fine di favorirne
l'implementazione.
Le modifiche all'IFRS 9 Prepayment Features with Negative Compensation sono
volte a consentire la misurazione al costo ammortizzato o al fair value a conto
economico complessivo di attività finanziarie caratterizzate da un'opzione di
estinzione anticipata con la cosiddetta "negative compensation".
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
12 ottobre 2017 Lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 28 Investments in Associates and Joint
Ventures al fine di favorirne l'implementazione.
Le modifiche allo IAS 28 Long-term Interests in Associates and Joint Ventures sono
volte a chiarire che ai crediti a lungo termine verso una società collegata o joint
venture che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società
collegata o joint venture si applica l'IFRS 9.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.

Relativamente alla prima applicazione dell'IFRS 16 è in fase conclusiva da parte del Gruppo una dettagliata valutazione degli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile internazionale sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del bilancio consolidato.

Come indicato anche alla nota 41, il Gruppo al 31 dicembre 2018 ha in essere impegni per leasing operativi su immobili per Euro 5.065 migliaia, di cui Euro 1.853 migliaia previsti per il 2019, su autovetture per Euro 342 migliaia, di cui Euro 178 migliaia previsti per il 2019, e su alcuni macchinari e attrezzature di modesta entità. Nel 2018 sono stati imputati a conto economico costi per leasing operativi pari ad Euro 2.934 migliaia. Si dà atto che alla data di redazione del presente bilancio risultano in fase avanzata le trattative con la società correlata Gireimm S.r.l. per la rinegoziazione del contratto di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa della Landi Renzo S.p.A., la cui scadenza contrattuale è prevista per il 10 maggio 2019. Tale contratto, il cui rinnovo è altamente probabile e che sarà sottoposto all'approvazione da parte del comitato parti correlate, comporterà un significativo incremento delle attività per diritti d'uso e delle relative passività a partire dal secondo trimestre 2019.

Nel corso dell'esercizio lo IASB ha apportato modifiche ad alcuni principi IAS/IFRS precedentemente emanati e ha pubblicato nuovi principi contabili internazionali, per i quali non è ancora stato completato il processo di omologazione.

Data Pubblicazioni IAS
30 gennaio 2014 L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha
deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio
contabile sui "rate-regulated activities".
L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di
continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti
principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già
applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l'effetto
della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci.
18 maggio 2017 Lo IASB ha pubblicato l'IFRS 17 Insurance Contracts. Lo standard mira a migliorare
la comprensione da parte degli investitori, ma non solo, dell'esposizione al rischio,
della redditività e della posizione finanziaria degli assicuratori. L'IFRS 17 sostituisce
l'IFRS 4, emesso nel 2004 come interim Standard ed entrerà in vigore a partire dal 1°
gennaio 2021, ma è consentita l'applicazione anticipata.
Tale principio non risulta applicabile al Gruppo.
12 dicembre 2017 Lo IASB ha pubblicato gli Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle, che
includono modifiche allo IAS 12 Income Taxes, allo IAS 23 Borrowing Costs, all'IFRS
3 Business Combination e all' IFRS 11 Joint Arrangements.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
7 febbraio 2018 Lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or
Settlement che chiarisce come si determinano il costo relativo alle prestazioni di
lavoro correnti e gli interessi netti quando si verifica una modifica nel piano a
benefici definiti. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio
dal 1° gennaio 2019. È consentita l'applicazione anticipata.
22 ottobre 2018 Lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 3 Business Combinations che ha
l'obiettivo di aiutare a determinare se una transazione è un'acquisizione di un
business o di un gruppo di attività che non soddisfa la definizione di business
dell'IFR 3.
Le modifiche si applicheranno alle acquisizioni successive al 1° gennaio 2020. È
tuttavia consentita l'applicazione anticipata.
31 ottobre 2018 Lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 e IAS 8 che ha l'obiettivo di chiarire
la definizione di "materiale" al fine di aiutare le società a valutare se
un'informazione è da includere in bilancio.
Le modifiche si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2020. È tuttavia consentita
l'applicazione anticipata.

Il Gruppo sta valutando gli effetti che l'applicazione di tali principi potrà avere sul proprio bilancio.

C) PRINCIPI DI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati in modo omogeneo per tutti i periodi inclusi nel presente bilancio consolidato e da tutte le entità del Gruppo.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio Consolidato include il bilancio di esercizio della Società e delle società controllate, approvati dagli organi amministrativi delle singole società opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili adottati dalla Società. Si segnala che tutte le società del Gruppo chiudono il proprio esercizio al 31 dicembre tranne la società indiana Officine Lovato Private Limited che consuntiva il proprio bilancio d'esercizio al 31 marzo, per la quale è stata predisposta una situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2018, utilizzata per la predisposizione del presente bilancio consolidato. Le società incluse nell'area di consolidamento sono dettagliate nel successivo paragrafo "Area di consolidamento".

Società controllate

Le società controllate sono le imprese in cui il Gruppo è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei relativi ritorni economici ed è in grado di esercitare il proprio potere decisionale sulle attività rilevanti della partecipata in modo da influenzare tali ritorni. L'esistenza del controllo è verificata ogni volta che fatti e circostanze indicano una variazione in uno o più dei tre elementi qualificanti il controllo. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, tenendo in considerazione anche quelli potenziali immediatamente esercitabili o convertibili.

Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese controllate sono assunti linea per linea, a partire dalla data in cui la Capogruppo ne assume il controllo diretto o indiretto (ossia per il tramite di una o più altre controllate) e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere, attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza, evidenziando le stesse separatamente in apposite voci del patrimonio netto e del Conto Economico complessivo consolidato. In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.

Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a Conto Economico:

  • dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta;
  • dell'effetto della rimisurazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value (valore equo);
  • degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del risultato complessivo relativi alla ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a Conto Economico, ovvero in caso non sia previsto il rigiro a Conto Economico a utili (perdite) portate a nuovo.

Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value (valore equo) alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi del valore dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella Situazione Patrimoniale Finanziaria, nel Conto Economico e nel Conto Economico Complessivo. Le variazioni della quota di partecipazione del Gruppo in una entità controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni effettuate tra soci in qualità di soci.

Operazioni infragruppo

Gli utili derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate.

In particolare sono stati eliminati gli utili non ancora realizzati con terzi derivanti da operazioni fra società del Gruppo, inclusi quelli derivanti dalla valutazione alla data di bilancio delle rimanenze di magazzino.

Gli utili e le perdite non ancora realizzati verso terzi, derivanti da transazioni con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo.

Società collegate

Le società collegate sono imprese in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole sulla determinazione delle scelte amministrative e gestionali, pur non avendone il controllo o il controllo congiunto. Generalmente si presume l'esistenza d'influenza notevole quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, tra il 20% ed il 50% dei diritti di voto.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

  • (i) il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dal Gruppo e comprende, ove applicabile, l'iscrizione dell'eventuale avviamento individuato al momento della acquisizione;
  • (ii) gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati nel Conto Economico del bilancio consolidato dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo è rilevata in un apposito fondo solo nel caso in cui il Gruppo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società partecipate non determinate dal risultato di Conto Economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve di patrimonio netto del Gruppo;
  • (iii) gli utili non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Società e società controllate o società partecipate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore;
  • (iv) nel caso in cui una società collegata rilevi una rettifica con diretta imputazione a patrimonio netto, il Gruppo rileva anche in questo caso la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione quando è applicabile nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto.

Joint venture

Le joint venture sono imprese in cui il Gruppo esercita un controllo congiunto, basato sui diritti di voto esercitabili, conformemente ad accordi contrattuali, patti parasociali o allo statuto delle società.

Le partecipazioni in joint venture sono consolidate con il metodo del patrimonio netto, così come descritto alla precedente "Società collegate", a partire dalla data in cui si verifica il controllo congiunto e fino alla data in cui tale controllo viene meno.

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha in essere tre joint venture, di cui una non consolidata per irrilevanza.

Conversione dei bilanci delle imprese estere

I bilanci in valuta delle società controllate estere sono convertiti in moneta di conto del bilancio consolidato, adottando per la Situazione Patrimoniale e Finanziaria il cambio del giorno di chiusura dell'esercizio e per il Conto Economico il cambio medio dell'anno. Le conseguenti differenze cambio sono rilevate tra le altre componenti del Conto Economico Complessivo e incluse nella riserva di conversione.

Le regole di traduzione dei bilanci delle società, espressi in valuta diversa dall'Euro, sono le seguenti:

  • (i) le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • (ii) i costi ed i ricavi sono convertiti al cambio medio del periodo;
  • (iii) la "riserva di conversione" accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso di cambio differente da quello di chiusura che quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti d'apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo;
  • (iv) l'avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal fair value (valore equo) correlati all'acquisizione di un'entità estera sono trattati come attività e passività dell'entità estera e tradotti al cambio di fine periodo.

Gli utili e le perdite su cambi derivanti da crediti o debiti verso gestioni estere, il cui incasso o pagamento non è né pianificato né probabile nel prevedibile futuro, vengono considerati parte dell'investimento netto in gestioni estere e sono contabilizzati tra le altre componenti del Conto Economico Complessivo e presentati nel patrimonio netto nella riserva di conversione.

Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa dall'Euro.

Cambio (Valuta contro euro) Al 31/12/2018 Medio 2018 Al 31/12/2017 Medio 2017
Real – Brasile 4,444 4,308 3,973 3,605
Renminbi – Cina 7,875 7,808 7,804 7,629
Rial – Iran 48.090,000 48.209,878 43.264,000 37.550,600
Rupia – Pakistan 160,115 143,282 132,721 118,991
Zloty – Polonia 4,301 4,261 4,177 4,257
Leu – Romania 4,663 4,654 4,659 4,569
Dollaro – USA 1,145 1,181 1,199 1,130
Peso – Argentina 43,159 32,909 22,931 18,741
Rupia – India 79,730 80,733 76,606 73,532

TERRENI, IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all'uso.

Il valore d'iscrizione delle attività materiali è successivamente rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa, e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata.

Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del "component approach". Gli eventuali oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisto e alla produzione di attività materiali sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.

Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:

Categorie Periodo di
ammortamento
Aliquote di
ammortamento
Terreni Vita utile indefinita
Fabbricati Quote costanti da 3 - 20%
Impianti e macchinari Quote costanti da 10 - 20%
Attrezzature industriali e commerciali Quote costanti da 10 – 25%
Altri beni Quote costanti da 12 – 33%

Il valore residuo e la vita utile di un'attività materiale vengono rivisti almeno annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio. In base all'analisi effettuata dal management non è stato necessario modificare le vite utili rispetto a quelle applicate nel precedente esercizio.

I costi sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono addebitati integralmente al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa sono attribuiti alle immobilizzazioni materiali cui si riferiscono, quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene, ed ammortizzati in relazione alla residua vita utile dei cespiti.

I costi capitalizzati per migliorie su immobili di terzi in affitto sono classificati fra gli immobili ed ammortizzati al minore fra la residua utilità economica della miglioria e la durata residua del contratto sottostante.

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti in accordo con il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali viene sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore con le modalità descritte al paragrafo "Riduzione di valore delle attività".

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

ATTIVITA' IMMATERIALI

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono inizialmente rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo. Le attività immateriali sono ammortizzate in quote costanti lungo la loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l'attuale vita utile differisce da quella stimata in precedenza. La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di attività immateriali, valida per tutti i periodi presentati, è riportata di seguito.

Categorie Vita utile
Costi di sviluppo 3 anni
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno da 3 a 10 anni
Software, licenze e altri da 3 a 5 anni
Marchi da 7 a 18 anni

COSTI DI SVILUPPO

I costi relativi all'attività di ricerca e sviluppo sono imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti, ad eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le attività immateriali laddove sono soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 38, di seguito riportate:

  • il progetto è chiaramente identificato ed i costi a esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera attendibile;
  • è dimostrata la fattibilità tecnica del prodotto;
  • vi è evidenza dell'intenzione da parte del Gruppo di completare il progetto di sviluppo e di vendere i beni immateriali generati dal progetto;
  • esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l'utilità dell'immobilizzazione immateriale per la produzione dei beni immateriali generati dal progetto;
  • sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto.

Il periodo di ammortamento comincia solo quando la fase di sviluppo viene chiusa ed il risultato, generato dal progetto, è commercializzabile e si esaurisce generalmente in tre esercizi, sulla base della stimata durata dei benefici collegati al prodotto sviluppato. Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e delle eventuali perdite per riduzione di valore cumulate.

AVVIAMENTO

L'avviamento derivante da operazioni di aggregazione aziendale, successive al 1° gennaio 2005, è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del fair value netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali.

L'avviamento derivante da acquisizioni effettuate precedentemente al 1° gennaio 2005 è iscritto al valore registrato a tale titolo nell'ultimo bilancio redatto sulla base dei precedenti principi contabili (31 dicembre 2004), previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

In sede di prima adozione degli IFRS non si è infatti, come consentito dall'IFRS 1, proceduto a riconsiderare le operazioni di acquisizione effettuate anteriormente al 1° gennaio 2005.

Alla data di acquisizione, l'eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (anche cash generating units "CGU") che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall'acquisizione. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento essendo riconosciuto come un'attività immateriale a vita indefinita non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito.

L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità individuando le unità generatrici dei flussi finanziari che beneficiano delle sinergie dell'acquisizione, con cadenza almeno annuale, ovvero anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità. Una perdita di valore è iscritta qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU sia inferiore al valore contabile ed è imputata prioritariamente all'avviamento.

L'eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna CGU di produrre flussi finanziari sufficienti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte della CGU sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l'hanno generata.

Le eventuali perdite di valore dell'avviamento imputate a Conto Economico non sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI

Le altre attività immateriali a vita utile definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di produzione.

I costi sostenuti successivamente, relativi ad immobilizzazioni immateriali, sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri della specifica attività capitalizzata ed ammortizzati in base ai criteri suesposti in accordo con i beni cui si riferiscono.

LEASING

I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17. Tale impostazione implica che:

  • il costo dei beni oggetto di leasing finanziario sia iscritto fra le immobilizzazioni materiali e sia ammortizzato a quote costanti sulla base della vita utile stimata; in contropartita viene iscritto un debito finanziario nei confronti del locatore per un importo pari al valore del bene locato;
  • i canoni del contratto di leasing siano contabilizzati in modo da separare l'elemento finanziario dalla quota capitale, da considerare quale rimborso del debito iscritto nei confronti del locatore.

I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativi ed i relativi canoni sono imputati al Conto Economico in quote costanti, ripartite secondo la durata del contratto.

Ai fini contabili sono classificati come operativi i leasing ed i contratti di noleggio per i quali:

  • parte significativa dei rischi e dei benefici connessi con la proprietà sono mantenuti al locatore,
  • non esistono opzioni di acquisto a prezzi non rappresentativi del presumibile valore di mercato del bene locato alla fine del periodo,
  • la durata del contratto non rappresenta la maggior parte della vita utile del bene locato o noleggiato.

I relativi canoni sono imputati a Conto Economico in quote costanti ripartite secondo la durata dei sottostanti contratti.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a Conto Economico.

Un'attività materiale o immateriale subisce una riduzione di valore nel caso in cui non si sia in grado di recuperare, attraverso l'uso o la cessione, il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio. Pertanto l'obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36 è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o dall'unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.

Nell'applicare il metodo il management utilizza diverse assunzioni, incluse le stime delle variazioni del fatturato, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni del capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto) che concorrono alla definizione di un piano a medio termine, specificatamente finalizzato alla effettuazione di un test di impairment, aggiornato con cadenza almeno annuale ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. Le principali ipotesi formulate relativamente ai piani delle CGU rilevanti per l'impairment test sono esposte nella nota 4 al presente bilancio, alla quale si rimanda per maggiori dettagli.

Se il valore contabile eccede il valore di recupero, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari cui appartengono sono svalutate fino a rifletterne il valore di recupero. Tali perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico.

L'impairment test viene effettuato quando si verificano condizioni di carattere interno o esterno all'impresa che facciano ritenere che le attività abbiano subito riduzioni di valore. Nel caso dell'avviamento o di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test viene effettuato almeno annualmente. Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino del valore stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a Conto Economico.

Il valore dell'avviamento svalutato in precedenza non viene ripristinato, come previsto dai principi contabili internazionali.

PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURES

Le partecipazioni in società controllate, non consolidate per la scarsa significatività, sono valutate con il metodo del costo comprensivo degli oneri ad esso direttamente attribuibili rettificato delle perdite di valore. Qualora vi sia evidenza di eventi indicatori di riduzioni di valore, il valore delle partecipazioni è assoggettato ad impairment test secondo quanto disposto dallo IAS 36. Il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.

Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il costo viene iscritto fra i fondi, nella misura in cui la Società ha l'obbligo o l'intenzione di risponderne.

Le partecipazioni in joint venture sono rappresentate da società per le quali esiste alla data di formazione del bilancio un accordo tramite il quale la Landi Renzo S.p.A. vanta diritti simili sulle attività nette piuttosto che vantare diritti sulle attività ed assumere obbligazioni per le passività.

Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

ALTRE ATTIVITA' FINANZIARE CORRENTI E NON CORRENTI

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie; e
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni: • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

• l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura (che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo).

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, il Gruppo applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti del Gruppo e del contesto economico.

In sintesi, il Gruppo valuta le perdite attese delle attività finanziarie in modo che rifletta:

• un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità determinato valutando una gamma di possibili risultati;

• il valore temporale del denaro; e

• informazioni ragionevoli e dimostrabili che sono disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di riferimento del bilancio su eventi passati, condizioni attuali e previsioni delle condizioni economiche future.

L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi (è possibile che non si riesca ad individuare un singolo evento: il deterioramento delle attività finanziarie può essere dovuto all'effetto combinato di diversi eventi):

a) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;

b) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;

c) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;

d) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;

e) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o

f) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

RIMANENZE

Alla voce rimanenze sono classificate le materie prime e i materiali utilizzati nel processo di produzione, i prodotti semilavorati, i ricambi e i prodotti finiti.

Le rimanenze sono valutate al minor valore tra il costo di acquisto o di fabbricazione, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del FIFO, ed il valore di presunto realizzo desumibile dall'andamento di mercato.

La valutazione delle rimanenze include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti di produzione variabili e fissi, determinati sulla base della normale capacità produttiva.

Ove necessario, sono stati calcolati dei fondi svalutazione per le rimanenze obsolete o di lento rigiro tenuto conto della loro futura possibilità di utilizzo o di realizzo.

CREDITI COMMERCIALI

I crediti sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value. Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi ed il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il fondo svalutazione crediti, determinato al fine di valutare i crediti al loro effettivo valore di realizzo, accoglie le svalutazioni effettuate per tener conto dell'obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore dei crediti commerciali. Le svalutazioni, che risultano basate sulle informazioni più recenti disponibili e sulla miglior stima degli amministratori, sono effettuate in modo tale che le attività oggetto delle stesse siano ridotte in misura tale da risultare pari al valore attualizzato dei flussi di cassa ottenibili in futuro.

ALTRI CREDITI ED ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Gli altri crediti e le altre attività finanziarie correnti sono valutate, al momento della prima iscrizione, al fair value (valore equo). Successivamente tali crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.

Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

ELIMINAZIONE DI ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando è soddisfatta una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa dall'attività è scaduto;
  • il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici connessi all'attività;

• il Gruppo non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi all'attività finanziaria ma ne ha ceduto il controllo.

Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta. Uno scambio di strumenti di debito con termini contrattuali sostanzialmente diversi, deve essere contabilizzato come un'estinzione della passività finanziaria originaria e la rilevazione di una nuova passività finanziaria. Analogamente una variazione sostanziale dei termini contrattuali di una passività finanziaria esistente, anche parziale, deve essere contabilizzata come un'estinzione della passività finanziaria originaria e la rilevazione di una nuova passività finanziaria.

CESSIONE DI CREDITI

Il Gruppo può avvalersi dello strumento della cessione di una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring. Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedendo una franchigia da parte del cedente o implicando il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.

Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IFRS 9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività finanziarie, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.

Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS 9 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla Situazione Patrimoniale Finanziaria del Gruppo. Si precisa che le società del Gruppo al 31 dicembre 2018 hanno effettuato unicamente cessioni di crediti commerciali pro-soluto aventi tutti i requisiti imposti dallo IFRS 9 per la derecognition degli stessi.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce relativa alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti include, prevalentemente, i depositi a vista con le banche, nonché le disponibilità di cassa e gli altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni). Le disponibilità liquide sono valutate al fair value, che generalmente coincide con il loro valore nominale; le eventuali variazioni sono rilevate a Conto Economico.

Ai fini della rappresentazione dei flussi di cassa dell'esercizio, in sede di redazione del Rendiconto Finanziario, i debiti bancari a breve termine sono rappresentati tra i flussi di cassa delle attività di finanziamento, essendo gli stessi riconducibili principalmente ad anticipazioni bancarie ed a prestiti bancari a breve termine.

CAPITALE SOCIALE E ALTRE VOCI DI PATRIMONIO NETTO

(i) Capitale sociale

Il capitale sociale è costituito dalle azioni ordinarie della Capogruppo in circolazione.

I costi relativi all'emissione di nuove azioni o opzioni sono classificati nel patrimonio netto (al netto del beneficio fiscale ad essi collegato) come deduzione dei proventi derivanti dall'emissione di tali strumenti.

Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente dal patrimonio netto alla voce denominata "Altre riserve". Nessun utile o perdita viene rilevato nel Conto Economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.

Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.

(ii) Riserva legale e altre riserve

La riserva legale deriva dalla destinazione di parte del risultato di esercizio delle società del Gruppo (il 5% ogni anno fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è utilizzabile esclusivamente per copertura perdite. Le altre riserve includono le riserve di utili e di capitale a destinazione specifica, i risultati economici di esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva, nonché la riserva generatasi in sede di prima applicazione degli IFRS.

FONDI RISCHI E ONERI

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per far fronte ad obbligazioni attuali, legali o implicite, derivanti da eventi passati dei quali alla chiusura del periodo può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. I fondi per rischi e oneri sono iscritti se è probabile che si manifestino tali oneri. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel Conto Economico nel periodo in cui avviene.

Se una passività è considerata possibile non si procede allo stanziamento di un fondo rischi e viene unicamente fornita adeguata informativa nelle presenti note al bilancio.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e la data delle uscite di cassa connesse all'obbligazione può essere determinata in modo attendibile, il costo stimato è oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo garanzia prodotti viene rilevato al momento della vendita dei beni o della prestazione dei servizi sottostanti. L'accantonamento è determinato sulla base dei dati storici delle garanzie e attraverso la ponderazione della probabilità associata ai possibili risultati.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di Conto Economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività, in contropartita all'attività a cui si riferisce.

BENEFICI PER I DIPENDENTI

I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani con contribuzione definita e piani con benefici definiti.

Nei piani con contribuzione definita gli oneri contributivi sono imputati al Conto Economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati dalle quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 per i dipendenti del Gruppo. Essi sono valutati secondo lo IAS 19, utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti.

Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro, utilizzando ipotesi demografiche (come ad esempio il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come ad esempio il tasso di sconto e gli incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro. Il tasso di attualizzazione utilizzato deriva dalla curva dei tassi su obbligazioni Markit iBoxx € Corporate AA 10+ alla data di chiusura dell'esercizio, aventi scadenza analoga a quella dell'obbligazione a favore dei dipendenti.

Gli utili e perdite attuariali che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo. Gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali l'entità versa dei contributi fissi a una entità distinta e non ha un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi. I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nell'utile o perdita negli esercizi in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.

DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali sono iscritti al valore equo (fair value) del corrispettivo iniziale ricevuto in cambio e successivamente valutati al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati.

PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI, DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA'

I debiti finanziari a breve e a lungo termine e le altre passività a breve e a lungo termine sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value (valore equo). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa connessi alla passività e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

La voce "Debiti tributari" include tutte quelle passività nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria esigibili o compensabili finanziariamente a breve termine connesse alle imposte dirette e indirette.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

Il Gruppo rileva i ricavi da contratti con i clienti quando adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività). L'attività è trasferita quando il cliente ne acquisisce il controllo. Il Gruppo trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

• il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;

• la prestazione del Gruppo crea o migliora l'attività che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;

• la prestazione del Gruppo non crea un'attività che presenta un uso alternativo per il Gruppo e il Gruppo ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, il Gruppo rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

Il corrispettivo contrattuale incluso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili oppure entrambi. Se il corrispettivo contrattuale include un importo variabile come sconti, concessioni sul prezzo, incentivi, penalità o altri elementi analoghi, il Gruppo provvede a stimare l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il Gruppo include nel prezzo dell'operazione l'importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo variabile non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

Il Gruppo ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, il Gruppo stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

Il Gruppo applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione.

I costi incrementali per l'ottenimento dei contratti con i clienti sono contabilizzati come attività e ammortizzati lungo la durata del contratto sottostante, se il Gruppo prevede il loro recupero. I costi incrementali per l'ottenimento del contratto sono i costi che il Gruppo sostiene per ottenere il contratto con il cliente e che non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto. I costi per l'ottenimento del contratto che sarebbero stati sostenuti anche se il contratto non fosse stato ottenuto devono essere rilevati come costo nel momento in cui sono sostenuti, a meno che siano esplicitamente addebitabili al cliente anche qualora il contratto non sia ottenuto.

I costi sostenuti per l'adempimento dei contratti con i clienti sono capitalizzati come attività e ammortizzati lungo la durata del contratto sottostante solo se tali costi non rientrano nell'ambito di applicazione di un altro principio contabile (ad esempio IAS 2 – Rimanenze, IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 – Attività immateriali) e soddisfano tutte le seguenti condizioni:

• i costi sono direttamente correlati al contratto o ad un contratto previsto, che l'entità può individuare nello specifico;

• i costi consentono all'entità di disporre di nuove o maggiori risorse da utilizzare per adempiere (o continuare ad adempiere) le obbligazioni di fare in futuro;

si prevede che tali costi saranno recuperati.

CONTRIBUTI

I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi. I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto Economico nel momento in cui sono soddisfatte le suddette condizioni, necessarie per la loro iscrivibilità.

Non sono stati ottenuti contributi in conto capitale nell'esercizio in esame.

COSTI

I costi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinare attendibilmente che al Gruppo confluiranno dei benefici economici. I costi per servizi sono riconosciuti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.

DIVIDENDI

I dividendi sono rilevati a Conto Economico alla data nella quale è maturato il diritto alla loro percezione.

PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I ricavi e gli oneri di natura finanziaria sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

IMPOSTE

Le imposte sul reddito includono imposte correnti e differite. Le imposte sul reddito sono generalmente imputate a Conto Economico, salvo quando sono relative a fattispecie contabilizzate direttamente a patrimonio netto o a Conto Economico complessivo. Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito, dovute o da ricevere, calcolate sul reddito imponibile o sulla perdita fiscale dell'esercizio, determinate applicando al reddito imponibile dell'esercizio l'aliquota fiscale in vigore alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate utilizzando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile. Le imposte differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le attività fiscali differite (di seguito anche "imposte anticipate") sono rilevate soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il realizzo di tali attività. Le attività e passività fiscali differite sono compensate solo per scadenze omogenee, quando vi è un diritto legale alla compensazione e quando si riferiscono ad imposte recuperabili dovute alla medesima autorità fiscale. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.

La recuperabilità delle imposte differite attive viene verificata ad ogni chiusura di periodo, sulla base di piani regolarmente approvati dall'organo amministrativo e tenendo conto del consolidato fiscale di cui sotto, e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a Conto Economico.

Con efficacia dall'esercizio 2014, le società italiane del Gruppo aderiscono al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli da 117 a 129 del Testo Unico Delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R) con consolidamento in capo alla Capogruppo. L'adesione è stata rinnovata nell'esercizio 2017 e sarà valida per il successivo triennio.

CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA ESTERA

La valuta funzionale e di presentazione adottata da Landi Renzo S.p.A. è l'Euro (€). Come previsto dallo IAS 21, le transazioni in valuta estera di ciascuna entità del Gruppo sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.

Le poste non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Le differenze di cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al Conto Economico nella voce utile/perdite su cambi.

RISULTATO PER AZIONE

Il Gruppo determina il risultato per azione in base allo IAS 33 - Utile per azione.

(a) Risultato per azione – base

Il risultato per azione – base è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. (b) Risultato per azione – diluito

Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato di pertinenza degli azionisti del Gruppo è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.

INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI

In accordo con quanto disposto dal Principio Contabile IFRS 7, sono fornite le informazioni integrative sugli strumenti finanziari al fine di valutare:

  • l'impatto degli strumenti finanziari sulla Situazione Patrimoniale Finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari dell'impresa;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali l'impresa è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.

CLASSI DI STRUMENTI FINANZIARI

I seguenti elementi sono contabilizzati conformemente ai principi contabili relativi agli strumenti finanziari.

(Migliaia di Euro)
31 Dicembre 2017
Attività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto economico
Totale
Altre attività finanziarie non correnti 428 428
Altre attività non correnti 4.560 4.560
Crediti verso clienti 29.118 29.118
Altri crediti e attività correnti 7.529 7.529
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17.779 17.779
Totale 59.414 0 0 59.414
Passività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto economico
Totale
Debiti verso banche non correnti 26.906 26.906
Altre passività finanziarie non correnti 29.308 29.308
Debiti verso le banche correnti 7.741 7.741
Altre passività finanziarie correnti 2.792 2.792
Totale 66.747 0 0 66.747

(Migliaia di Euro)

31 Dicembre 2018
Attività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto economico
Totale
Altre attività finanziarie non correnti 352 352
Altre attività non correnti 3.991 3.991
Crediti verso clienti 35.131 35.131
Altri crediti e attività correnti 8.016 8.016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.075 15.075
Totale 62.565 0 0 62.565
Passività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto economico
Totale
Debiti verso banche non correnti 23.055 23.055
Altre passività finanziarie non correnti 24.427 24.427
Debiti verso le banche correnti 16.203 16.203
Altre passività finanziarie correnti 4.262 4.262
Totale 67.947 0 0 67.947

USO DI STIME E VALUTAZIONI

La predisposizione di un bilancio in accordo con gli IFRS richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione Patrimoniale Finanziaria, il Conto Economico ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita.

Si segnala che la situazione causata dall'attuale scenario economico e finanziario ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nei prossimi esercizi, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:

  • Valutazione delle attività immobilizzate, incluse le partecipazioni in joint ventures e avviamenti;
  • Recuperabilità dei costi di sviluppo;
  • Valutazione delle attività fiscali differite;
  • Valutazione dei fondi per rischi su crediti ed obsolescenza magazzino;
  • Valutazione dei benefici ai dipendenti;
  • Valutazione dei fondi per rischi e oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico.

Per l'indicazione dei valori economici di tali stime rinviamo ai relativi punti della presente nota illustrativa. Gli amministratori hanno inoltre valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato, concludendo che tale presupposto è adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

PRINCIPI CONTABILI PIÙ SIGNIFICATIVI CHE RICHIEDONO UN MAGGIOR GRADO DI SOGGETTIVITÀ

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari del Gruppo.

Valutazione dei crediti

I crediti verso clienti risultano rettificati del relativo fondo di svalutazione per tener conto del loro effettivo valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni effettuate richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici.

Il prolungamento dell'attuale situazione economica e finanziaria e il suo eventuale peggioramento potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto a quanto già preso prudentemente in considerazione nella quantificazione delle svalutazioni iscritte in bilancio.

Valutazione dell'avviamento e delle attività immateriali in corso

In accordo con i principi contabili applicati dal Gruppo, l'avviamento e le attività immateriali in corso sono sottoposti a verifica annuale (impairment test) al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore degli stessi, che va rilevata tramite una svalutazione, quando il valore netto contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa alla quale gli stessi sono allocati risulti superiore al suo valore recuperabile (definito come il maggior valore tra il valore d'uso ed il fair value della stessa). La precitata verifica di conferma di valore richiede necessariamente l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno della Gruppo, e dalle prospettive del mercato di riferimento anche alla luce dei trend storici. Inoltre, qualora si ipotizzi che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate sulle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La corretta identificazione di elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono, principalmente, da fattori e condizioni che possono variare nel tempo in misura anche significativa, influenzando, quindi, le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.

Fondi rischi

L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun accantonamento in bilancio.

Piani a benefici definiti

Il Gruppo riconosce a parte del personale dipendente i piani a benefici definiti. Il management, avvalendosi di periti e attuari, utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi per il calcolo degli oneri e del valore attuale delle passività e delle attività relative a tali piani. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, l'andamento demografico, il tasso di inflazione e la previsione dei costi per assistenza medica. Inoltre, anche gli attuari consulenti utilizzano fattori soggettivi, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni.

Fondo garanzia prodotti

In conseguenza della vendita dei prodotti, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati come probabili da sostenere per far fronte all'obbligazione connessa alla garanzia tecnica fornita per i prodotti stessi. Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa natura, frequenza e costo medio degli interventi eseguiti in garanzia e sulla base di specifici contenuti contrattuali. Il Gruppo lavora costantemente per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.

Passività potenziali

Il Gruppo è soggetta a cause legali riguardanti alcune controversie che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi Stati. Stanti le incertezze inerenti tali vertenze, è difficile effettuare previsioni certe circa l'esborso finanziario che ne deriverà, né i tempi con i quali esso si manifesterà. Le cause e i contenziosi contro la il Gruppo derivano principalmente da problematiche legali complesse, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, tenuto conto dei fatti e delle circostanze inerenti a ciascuna controversia e delle differenti normative applicabili. Al fine di valutare correttamente e prudentemente i rischi derivanti da passività potenziali di natura legale, il management ottiene periodicamente informazioni circa il loro stato dai propri consulenti legali. Il Gruppo accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e purché l'ammontare delle perdite che ne deriveranno possa essere ragionevolmente stimato.

Valutazione delle rimanenze finali

Le rimanenze finali di prodotti che presentano caratteristiche di obsolescenza o di lento rigiro sono periodicamente sottoposte a verifiche in ordine alla loro corretta valutazione e sono svalutate quando il valore recuperabile delle stesse risulta inferiore al valore contabile. Le svalutazioni effettuate si basano, principalmente, su assunzioni e stime del management derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti.

Valutazione delle imposte anticipate

La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito imponibile attese negli esercizi futuri e delle aliquote fiscali previste in essere alla data di atteso realizzo delle differenze temporanee, in quanto ritenute applicabili anche in futuro. La valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare, quindi, effetti significativi sulla valutazione delle attività fiscali differite.

Rapporti con Parti Correlate

Il Gruppo intrattiene rapporti con parti correlate a condizioni contrattuali ritenute condizioni normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati e ricevuti.

D) ANALISI DEI RISCHI

In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, è di seguito fornita l'analisi con riguardo alla natura e all'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali il Gruppo è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.

I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di Top Management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale.

Rischio di tasso di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse associato sia alla disponibilità di cassa sia ai finanziamenti a medio lungo termine. L'esposizione è riferibile principalmente all'Area Euro. Per quanto riguarda l'esposizione al rischio di volatilità dei tassi di interesse si segnala che l'indebitamento finanziario verso le banche è regolato prevalentemente da tassi di interesse variabili. Pertanto, la gestione finanziaria del Gruppo rimane esposta alle fluttuazioni dei tassi di interesse, non avendo la stessa, alla data del presente bilancio, sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei tassi di interesse sui finanziamenti contratti con le banche.

Il recente andamento economico-finanziario del Gruppo ha comportato una riduzione del merito del credito assegnato dagli istituti finanziari con conseguente limitazione all'accesso alle fonti di finanziamento, oltre ad incrementare gli oneri finanziari.

I rischi di tasso di interesse sono stati misurati attraverso la sensitivity analysis e sono stati analizzati i potenziali riflessi di oscillazione del tasso di interesse Euribor sul bilancio al 31 dicembre 2018 con particolare riferimento alle disponibilità di cassa ed ai finanziamenti. La variazione in aumento di 50 basis point sull'Euribor, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto per il Gruppo un incremento degli oneri finanziari di Euro 341 migliaia a fronte di un incremento dei proventi finanziari pari ad Euro 93 migliaia.

Rischio di cambio

Il Gruppo commercializza parte della propria produzione e, seppur in misura assai ridotta, acquista alcuni componenti anche in Paesi che non aderiscono all'area Euro.

In relazione al rischio di cambio, si segnala che l'ammontare dei saldi contabili espressi in valuta diversa dall'Euro è da ritenersi non significativo rispetto al totale dei ricavi del Gruppo, pertanto, non viene fornita l'analisi di sensitività richiesta dall'IFRS 7 in quanto non significativa. Il Gruppo non ha sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei cambi e, in accordo con quella che è stata la politica del Gruppo stessa, fino a questo momento, non vengono sottoscritti strumenti finanziari derivati ai soli fini di negoziazione. Pertanto il Gruppo rimane esposta al rischio di cambio sui saldi delle attività e passività in valuta a fine anno.

Rischio di prezzo

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello internazionale ed è pertanto esposto al normale rischio di oscillazione prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali, dalle altre attività finanziarie e dalle garanzie, eventualmente, prestate dal Gruppo.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il Gruppo tratta abitualmente con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito. Detta verifica comprende anche valutazioni esterne quando disponibili. Per ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di vendita, rappresentativi della linea di credito massima, oltre la quale è richiesta l'approvazione della direzione. I limiti di credito vengono rivisti periodicamente e i clienti che non soddisfano le condizioni di affidabilità creditizia stabiliti dal Gruppo possono effettuare acquisti solo con pagamento anticipato. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato a cadenza quindicinale nel corso dell'esercizio, allo scopo di minimizzare l'esposizione al rischio di perdite. Infine, per quanto riguarda i clienti nuovi e non operanti in Paesi appartenenti all'Unione Europea, è generalmente utilizzata, ove possibile, la lettera di credito a garanzia del buon fine degli incassi.

La Capogruppo effettua cessioni di crediti di tipo pro-soluto.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative.

Operando sul canale OEM, il Gruppo ha rapporti con clienti di significativa entità.

Altre attività finanziarie

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

Garanzie

Le politiche del Gruppo prevedono, in caso di necessità, il rilascio di garanzie finanziarie a favore delle società controllate, ma non a favore delle Joint Ventures. Al 31 dicembre 2018 il Gruppo non aveva in essere garanzie finanziarie verso terzi di importo rilevante.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie.

In data 27 marzo 2017, per far fronte alla situazione economico-finanziaria ed ai diminuiti livelli di liquidità, come già evidenziato nella relazione finanziaria 2017, la Capogruppo ha sottoscritto un accordo di ottimizzazione della struttura finanziaria per l'intero Gruppo, le cui linee guida sono state sviluppate con il supporto dell'Advisor finanziario Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A.. In particolare, tale accordo, riguarda l'intero indebitamento finanziario della Società e dell'intero Gruppo (i.e. quello rappresentato dalla componente obbligazionaria e quello rappresentato dalla componente bancaria) e prevede, tra l'altro:

  • (i) Lo spostamento della data di scadenza dell'indebitamento della Capogruppo firmataria dell'accordo al 2022;
  • (ii) Il riscadenzamento dell'indebitamento del Gruppo sulla base di rate di rimborso di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Strategico;
  • (iii) La rimodulazione dei covenant finanziari in coerenza con le performance previste dal Piano Strategico;
  • (iv) Il mantenimento delle linee a breve termine in ammontare coerente con le necessità previste dal Piano Strategico.

I covenants finanziari previsti dall'Accordo di Ottimizzazione risultano rispettati alla data del presente bilancio.

In data 28 dicembre 2018 l'Assemblea degli Obbligazionisti del prestito "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022", codice ISIN IT0005107237, sotto la presidenza di Stefano Landi e agli atti del Notaio Giuseppe Chiantera, ha approvato all'unanimità dei presenti (67,06% del prestito) la proposta del Consiglio di Amministrazione avente ad oggetto la modifica al Regolamento del Prestito al fine di posticipare dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 la scadenza entro cui proporre all'assemblea degli azionisti della Società di deliberare l'aumento di capitale. La delibera ha avuto efficacia immediata essendo previamente intervenuto il rilascio del waiver da parte delle banche finanziatrici.

Per ogni altra informazione sull'analisi dei fattori di rischio ai sensi dell'art. 154-ter TUF si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

E) AREA DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento comprende la capogruppo Landi Renzo S.p.A. e le società nelle quali la stessa detiene, direttamente o indirettamente, il controllo ai sensi degli IFRS.

L'elenco delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento ed il relativo metodo è il seguente:

Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale o del patrimonio netto

Capitale
sociale al
31
% di possesso al 31
dicembre 2018
% di possesso al 31
dicembre 2017
Not
Denominazi
one Sociale
Sede Valu
ta
dicembre
2018 (in
unità di
valuta)
Partecipazion
e diretta
Partecipazi
one
indiretta
Partecipazion
e diretta
Partecipazi
one
indiretta
e
Società
Capogruppo
Landi Renzo
S.p.A.
Cavriago (RE) EUR 11.250.000 Soc.
Capogruppo
Soc.
Capogruppo
Società consolidate con il metodo dell'integrazione
globale
Landi
International
B.V.
Utrecht (Olanda) EUR 18.151 100,00% 100,00%
Landi Renzo
Polska
Sp.Zo.O.
Varsavia (Polonia) PLN 50.000 100,00% 100,00% (1)
LR Industria
e Comercio
Ltda
Espirito Santo (Brasile) BRL 4.320.000 99,99% 99,99%
Beijing Landi
Renzo
Autogas
System Co.
Ltd
Pechino (Cina) USD 2.600.000 100,00% 100,00%
L.R. Pak
(Pvt) Limited
Karachi (Pakistan) PKR 75.000.000 70,00% 70,00%
Landi Renzo
Pars Private
Joint Stock
Company
Teheran (Iran) IRR 55.914.800.
000
99,99% 99,99%
Landi Renzo
RO srl
Bucarest (Romania) RON 20.890 100,00% 100,00%
Landi Renzo
USA
Corporation
Wilmington - DE (USA) USD 3.067.131 100,00% 100,00%
AEB America
S.r.l.
Buenos Aires
(Argentina)
ARS 2.030.220 96,00% 96,00%
Lovato Gas
S.p.A.
Vicenza EUR 120.000 100,00% 100,00%
Officine
Lovato
Private
Limited
Mumbai (India) INR 19.091.430 74,00% 74,00% (2)
Emmegas
S.r.l.
Cavriago (RE) EUR 60.000 100,00% (3)
Società collegate e controllate consolidate con il metodo del patrimonio
netto
SAFE&CEC
S.r.l.
S.Giovanni in
Persiceto (BO)
EUR 2.500.000 51,00% (4)
Krishna
Landi Renzo
India Private
Ltd Held
Gurgaon - Haryana
(India)
INR 118.000.000 51,00% 51,00% (4)

Note di dettaglio delle

partecipazioni:

(1) detenuta indirettamente tramite Landi International B.V.

(2) detenuta da Lovato Gas S.p.A.

(3) fusa in Landi Renzo S.p.A.

(4) joint venture societaria

La società Krishna Landi Renzo India Private LTD Held è consolidata con il metodo del patrimonio netto in virtù dell'attuale sistema di governance della società, che riflette un accordo a controllo congiunto classificabile come "joint venture" ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 11).

Come precedentemente illustrato, il Gruppo detiene inoltre una partecipazione pari al 51% della newco SAFE & CEC S.r.l., società nata dall'aggregazione della SAFE S.p.A., precedentemente detenuta al 100% dal Gruppo, e della Clean Energy Compressor Ltd, società facente capo al gruppo statunitense Clean Energy Fuels Corp.. Nonostante il Gruppo detenga la maggioranza delle quote azionarie, in virtù degli accordi di governance della società, la società risulta classificabile come "joint venture" ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 11).

Società non consolidate

Tenuto conto della scarsa significatività non sono state consolidate le seguenti società:

  • joint venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC, partecipata al 50%;
  • Landi Renzo Venezuela CA., partecipata al 100%, attualmente inoperativa;
  • Lovato do Brasil Ind Com de Equipamentos para Gas Ltda, partecipata al 100%, attualmente inoperativa;
  • Landi Renzo Argentina S.r.l., partecipata al 100%, attualmente in fase di liquidazione.

F) NOTE ILLUSTRATIVE AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

Le variazioni di seguito riportate sono state calcolate con riferimento ai saldi patrimoniali ed economici del precedente esercizio. Viste le operazioni straordinarie avvenute al termine del precedente esercizio, che hanno portato al deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas, i dati economici del 2018 non risultano direttamente comparabili con quelli dell'esercizio precedente.

1. INFORMATIVA DI SETTORE

Il Gruppo Landi Renzo ha adottato fin dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2008 il Principio Contabile IFRS 8 – Segmenti Operativi. Secondo tale Principio Contabile, i segmenti devono essere individuati con le stesse modalità con cui viene predisposta la reportistica gestionale interna per l'alta direzione. Le informazioni per settore di attività e per area geografica sono riportate nel paragrafo "Informativa di Settore" della presente Relazione al quale si fa rimando.

Sin dal primo semestre 2017, il Gruppo ha realizzato un'evoluzione organizzativa che ha determinato la ridefinizione delle attività secondo i seguenti settori, in precedenza considerati in maniera unitaria quale segmento di business per la produzione di sistemi per auto e di distribuzione:

- Automotive;

- Gas Distribution e Compressed Natural Gas;

- Sound.

A seguito delle citate operazioni di cessione del settore Sound, avvenuta nel corso del mese di dicembre 2017, e dell'operazione di aggregazione aziendale, perfezionata in data 29 dicembre 2017, che ha comportato la nascita della joint venture SAFE & CEC S.r.l. ed il conseguente deconsolidamento della società controllata SAFE S.p.A. (settore Sistemi Gas Distribution e Compressed Natural Gas), nel corso dell'esercizio 2018 il Gruppo ha operato direttamente nel solo settore Automotive, conseguentemente il conto economico 2018 non è direttamente confrontabile con quello dell'esercizio precedente, che includeva l'apporto di 12 mesi del settore Sistemi Gas Distribuzion e Compressed Natural Gas e di 11 mesi del settore Sound.

La tabella seguente indica la ripartizione dei ricavi consolidati per settore di attività in confronto con l'esercizio 2017:

(Migliaia di Euro)
Ripartizione dei ricavi per segmento Al
31/12/2018
% sui
ricavi
Al
31/12/2017
% sui
ricavi
Variazioni %
Settore Automotive 188.079 100,0% 167.144 81,0% 20.935 12,5%
Settore Gas Distribution e Compressed Natural Gas 0 0,0% 28.137 13,7% -28.137 -100,0%
Settore Sound (*) 0 0,0% 11.013 5,3% -11.013 -100,0%
Totale ricavi 188.079 100,0% 206.294 100,0% -18.215 -8,8%

(*) ceduto in novembre 2017

I ricavi del Gruppo Landi Renzo sono stati, inoltre, suddivisi per area geografica, con riferimento alla localizzazione dei clienti, mentre il valore delle attività e degli investimenti viene ripartito per area geografica in base alla localizzazione delle attività stesse.

I ricavi consolidati conseguiti per l'esercizio 2018 dal Gruppo Landi Renzo sono così suddivisi, secondo l'area geografica di destinazione:

(Migliaia di Euro)
Ripartizione dei ricavi per area geografica Al
31/12/2018
% sui
ricavi
Al
31/12/2017
% sui
ricavi
Variazioni %
Italia 33.297 17,7% 40.441 19,6% -7.144 -17,7%
Europa (esclusa Italia) 77.896 41,4% 96.875 47,0% -18.979 -19,6%
America 37.082 19,7% 31.847 15,4% 5.235 16,4%
Asia e resto del Mondo 39.804 21,2% 37.131 18,0% 2.673 7,2%
Totale ricavi 188.079 100,0% 206.294 100,0% -18.215 -8,8%

Viste le operazioni straordinarie avvenute al termine del precedente esercizio, che hanno portato al deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas, al fine di una migliore comparabilità delle informazioni, si riporta di seguito il dettaglio delle vendite per area geografica relative al solo settore Automotive.

(Migliaia di Euro)
Ripartizione dei ricavi per area geografica Al
31/12/2018
% sui
ricavi
Al
31/12/2017
% sui
ricavi
Variazioni %
Italia 33.297 17,7% 30.802 18,4% 2.495 8,1%
Europa (esclusa Italia) 77.896 41,4% 81.669 48,9% -3.773 -4,6%
America 37.082 19,7% 25.794 15,4% 11.288 43,8%
Asia e resto del Mondo 39.804 21,2% 28.879 17,3% 10.925 37,8%
Totale ricavi 188.079 100,0% 167.144 100,0% 20.935 12,5%

Con riferimento alla distribuzione geografica dei ricavi, a parità di perimetro, il Gruppo Landi nel corso dell'anno ha realizzato all'estero l'82,3% (81,6% nel 2017) del fatturato consolidato (41,4% nell'area europea e 40,8% nell'area extra europea), confermando la forte vocazione internazionale che lo ha storicamente contraddistinto.

Per una più approfondita analisi dei ricavi sviluppati per area geografica si rimanda all'apposito capitolo "Risultati Consolidati" della Relazione sull'andamento della Gestione.

La tabella seguente riporta i valori (in migliaia di Euro) relativi alle attività suddivise per area geografica di origine:

(Migliaia di Euro)
Totale Attività 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 160.142 151.300 8.842
Europa (esclusa Italia) 12.681 13.600 -919
America 16.934 13.712 3.222
Asia e resto del mondo 8.343 15.528 -7.185
Totale ATTIVITA' 198.100 194.140 3.960

Di seguito si riportano i valori (in migliaia di Euro) relativi agli investimenti suddivisi per area geografica di origine:

(Migliaia di Euro)
Investimenti in Immobilizzazioni 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 7.149 4.563 2.586
Europa (esclusa Italia) 1.075 297 778
America 116 208 -92
Asia e Resto del mondo 39 81 -42
Totale 8.379 5.149 3.230

ATTIVITA' NON CORRENTI

2. TERRENI, IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Le immobilizzazioni materiali evidenziano complessivamente un decremento netto di Euro 1.838 migliaia, passando da Euro 14.583 migliaia al 31 dicembre 2017 a Euro 12.745 migliaia al 31 dicembre 2018.

Si fornisce di seguito il dettaglio dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso dell'esercizio 2017:

(Migliaia di Euro)
Valore Netto 31/12/2016 Acquisizioni (Alienazioni) Quote
ammortamento
Altri
movimenti
Variazione area
di
consolidamento
31/12/2017
Terreni e fabbricati 2.455 42 -1.332 -395 -13 -34 723
Impianti e macchinari 14.266 438 -3.219 -2.943 -251 -792 7.499
Attrezzatura
industriale e
commerciale
10.362 1.286 -4.304 -2.868 -59 -469 3.948
Altri beni materiali 3.211 500 -300 -909 -71 -191 2.240
Immobilizzazioni in
corso e acconti
206 213 -21 0 -33 -192 173
Totale 30.500 2.479 -9.176 -7.115 -427 -1.678 14.583

Si fornisce di seguito il dettaglio dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
Valore Netto 31/12/2017 Acquisizioni (Alienazioni) Quote
ammortamento
Altri
movimenti
Variazione area
di
consolidamento
31/12/2018
Terreni e fabbricati 723 371 0 -274 -9 0 811
Impianti e macchinari 7.499 830 0 -2.093 -102 0 6.134
Attrezzatura
industriale e
commerciale
3.948 566 -56 -1.623 133 0 2.968
Altri beni materiali 2.240 433 -19 -762 -42 0 1.850
Immobilizzazioni in
corso e acconti
173 928 -100 0 -19 0 982
Totale 14.583 3.128 -175 -4.752 -39 0 12.745

I principali incrementi di immobilizzazioni materiali nel periodo in esame sono principalmente riconducibili agli investimenti della Capogruppo e sono relativi a:

  • Acquisti e migliorie su impianti specifici e macchinari per Euro 830 migliaia;

  • Acquisto di attrezzatura industriale e commerciale per Euro 566 migliaia;

  • Acquisto di altri beni materiali per Euro 433 migliaia.

I significativi decrementi dell'esercizio 2017 sono principalmente riconducibili alla cessione, avvenuta in data 31 luglio 2017 e con efficacia dal 1° agosto 2017, del ramo d'azienda riguardante la parte del Centro Tecnico destinata alla gestione dei laboratori, alla società AVL Italia S.r.l., primario operatore mondiale nelle attività di sviluppo di powertrain. Tale operazione, che ha comportato la dismissione di immobilizzazioni per complessivi Euro 7,7 milioni, è avvenuta ad un corrispettivo di cessione pari a Euro 5.700 migliaia ed ha conseguentemente determinato l'iscrizione di una minusvalenza netta pari a circa Euro 2,0 milioni, iscritta alla voce "Ammortamenti e riduzioni di valore".

Nella colonna "Altri movimenti" sono incluse prevalentemente le contabilizzazioni ad impianti, macchinari ed attrezzature industriali di immobilizzazioni già in corso al 31 dicembre 2017 e ultimate nell'esercizio, oltre alle differenze di conversione.

La voce Terreni e Fabbricati comprende le migliorie sugli immobili locati da terzi.

L'ammontare significativo rispetto all'esercizio precedente della voce Immobilizzazioni in corso e acconti, pari ad Euro 982 migliaia al 31 dicembre 2018 (Euro 173 migliaia al 31 dicembre 2017), include principalmente gli avanzamenti lavoro per investimenti effettuati dalla Capogruppo in alcuni nuovi banchi lavoro per produzioni specifiche necessarie per la realizzazione di nuovi prodotti per un importante cliente del settore OEM. Tali macchinari sono attualmente in fase di completamento e si prevede il loro impiego nel processo produttivo a partire dal secondo trimestre del 2019.

3. COSTI DI SVILUPPO

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso dell'esercizio 2017:

(Migliaia di Euro)
31/12/2016 Incrementi Ammortamenti
e svalutazioni
Altri
movimenti
Variazione area
di
consolidamento
31/12/2017
Costi di sviluppo 8.420 2.300 -4.602 153 -870 5.401

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
31/12/2017 Incrementi Ammortamenti
e svalutazioni
Altri
movimenti
Variazione area
di
consolidamento
31/12/2018
Costi di sviluppo 5.401 5.083 -3.552 0 0 6.932

I costi di sviluppo, pari a Euro 6.932 migliaia (Euro 5.401 migliaia al 31 dicembre 2017), includono i costi sostenuti dalla Società, relativi al personale interno, ai servizi resi da terzi, ai costi di utilizzo delle sale prova nonché ai materiali prototipali, per progetti aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale. In particolare, i costi capitalizzati nel corso del periodo si riferiscono a progetti innovativi, non realizzati in precedenza e destinati a nuovi segmenti di mercato, in grado di ampliare ed ottimizzare l'offerta produttiva. Tra di essi si segnalano, in particolare, i seguenti principali progetti sviluppati:

    1. progetto Evolution mercato After Market (LPG e CNG) finalizzato allo sviluppo di nuovi kit e componenti tra cui nuovi riduttori, iniettori, elettronica per motori a iniezione diretta, nonché all'adeguamento della gamma prodotti ai nuovi modelli di autovetture e motorizzazioni;
    1. progetto Evolution mercato OEM (LPG e CNG) finalizzato allo sviluppo di nuovi kit e componenti tra cui riduttori ed iniettori, nonché all'adeguamento della gamma prodotti ai nuovi modelli di autovetture e motorizzazioni;
    1. progetto per un primario cliente OEM (LPG) finalizzato allo sviluppo di nuovi kit e componenti tra cui riduttori ed iniettori, nonché all'adeguamento a nuovi modelli di autovetture e motorizzazioni;
    1. progetto nuovi kit conversione a gas veicoli commerciali Heavy Duty (HD);
    1. progetto ampliamento nuova gamma di centraline elettroniche autocalibranti.

L'incremento dell'attività di sviluppo è connessa a rilevanti progetti di sviluppo di nuovi prodotti per un primario cliente del settore OEM, attualmente in fase di completamento e per il settore Heavy Duty (HD) che, coerentemente con quanto previsto nel Piano strategico 2018-2022, è ritenuto un progetto chiave a supporto della crescita del Gruppo e del suo posizionamento strategico sul mercato.

Nuove attività su progetti di sviluppo sono state avviate nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2019 e si prevede proseguiranno anche per tutto l'esercizio in corso.

Per la valutazione delle eventuali perdite di valore dei costi di sviluppo capitalizzati, il Gruppo attribuisce tali oneri ai relativi specifici progetti e valuta la loro recuperabilità, determinandone il valore d'uso con il metodo dei flussi finanziari attualizzati.

4. AVVIAMENTO

La voce Avviamento è pari ad Euro 30.094 migliaia, invariata rispetto al 31 dicembre 2017. Tale avviamento al 31 dicembre 2017 risultava allocato sulle seguenti CGU:

  • CGU Landi Renzo: costituita dalla capogruppo Landi Renzo SpA (che nel corso del 2017 aveva incorporato la controllata AEB S.p.A.) e sulla quale risultava allocato un avviamento pari ad Euro 2.373 migliaia, derivante dalla suddetta fusione;

  • CGU Lovato Gas: costituita dalla Lovato Gas S.p.A. e sulla quale risultava allocato un avviamento pari ad Euro 27.721 migliaia.

Entrambi gli avviamenti sono stati sottoposti ad impairment test al 31 dicembre 2017 ed i relativi risultati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 15 marzo 2018. I risultati di tali test, effettuati in base ai flussi di cassa operativi futuri derivanti dal Piano Strategico 2018-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 settembre 2017, non avevano evidenziato perdite di valore né in capo alle CGU Lovato Gas né alla CGU Landi Renzo.

Le attività svolte in termini di ristrutturazione e di riorganizzazione interna del gruppo, finalizzato all'"Ebitda improvement" ed incentrato ad avvicinare i livelli di efficienza del business Automotive alle best practice di settore, iniziati nel corso del 2017 e completati nel corso del primo semestre 2018, hanno comportato un significativo mutamento dei processi produttivi ed organizzativi all'interno del segmento "Automotive", in particolare della controllata Lovato Gas S.p.A., oggetto di un rilevante downsizing in termini di personale. Il processo di riorganizzazione ha infatti comportato un significativo cambiamento della struttura organizzativa della Lovato Gas S.p.A., finalizzata alla necessità di concentrarne il focus sulla sola attività commerciale, soprattutto all'estero. A seguito di ciò, l'attività produttiva è stata oggetto di una forte centralizzazione presso la capogruppo Landi Renzo S.p.A.. Sempre al fine di ottimizzare i costi e l'efficienza del gruppo, anche le attività amministrative, direzionali, HR, acquisti, logistica ed sviluppo prodotti sono state centralizzate nella Capogruppo.

A fronte di quanto sopra, il management ha ritenuto opportuno riconsiderare la definizione delle CGU precedentemente identificate, non ritenute più rappresentative dell'effettiva organizzazione interna e di gestione del business. In particolare:

  • l'attività produttiva dei prodotti risultata interamente accentrata presso gli stabilimenti della Capogruppo ed i core asset produttivi risultano ad oggi utilizzati indistintamente;
  • la gestione commerciale risulta oggi distinta tra mercato OEM e mercato After Market;
  • le varie funzioni aziendali, in particolare HR, acquisti, R&D, amministrazione e finanziaria, logistica e produzione, al fine di una maggiore efficienza e contenimento dei costi, risultano interamente accentrate nella Capogruppo;
  • la gestione ed il monitoraggio del business da parte del management avviene ora a livello unitario;
  • il processo di budgeting interno, diversamente dal passato, prevede una definizione dei costi, soprattutto produttivi, a livello complessivo e non a livello di singola entità o canale di vendita.

Seppur il Gruppo disponga di una rendicontazione per singolo marchio a livello di ricavi delle vendite, a livelli di costi di produzione, soprattutto relativamente ai "core assets", tale distinzione non è ritenuta significativa da parte del management. Conseguentemente, non si ritiene vi siano revenue stream separati. A seguito di quanto sopra, visto la modificata situazione rispetto all'esercizio precedente e l'elevato commistione della gestione dei due marchi, il management ha ritenuto opportuno considerare il segmento Automotive come nuova unica CGU, avendo ormai perso significato, da un punto di vista organizzativo e di gestione, la distinzione tra CGU Landi Renzo e CGU Lovato Gas.

Di seguito si riporta il confronto tra le cash generating unit ("CGU") considerate nel 2018 con quelle dell'esercizio precedente.

Totale 30.094 30.094 0
Landi Renzo S.p.A. (ex-AEB S.p.A.) 0 2.373 -2.373
Lovato Gas S.p.A. 0 27.721 -27.721
Automotive 30.094 0 30.094
CGU 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
(Migliaia di Euro)

L'avviamento in essere al 31 dicembre 2018 è stato sottoposto ad impairment test ed i relativi risultati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 14 marzo 2019.

Il valore recuperabile degli avviamenti è stato definito rispetto al valore d'uso, inteso come il valore attuale netto dei flussi di cassa operativi per il periodo 2019 – 2023 (opportunamente attualizzati secondo il metodo DCF – Discounted Cash Flow) derivanti dal Piano Strategico per gli anni 2018-2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 settembre 2017, ed aggiornato in base alle nuove assunzioni incluse nel Budget 2019 che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2019. I flussi per l'esercizio 2023 sono stati prudenzialmente considerati in linea con quelli del 2022.

Le previsioni per gli anni 2019-2023 sono state predisposte dall'organo amministrativo del Gruppo, tenuto conto dei risultati conseguiti negli esercizi precedenti, sulla base delle aspettative del management relativamente all'andamento del mercato di riferimento e delle dinamiche di razionalizzazione dei costi operativi previste dal Piano Strategico approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società. Ai fini del suddetto impairment test, al termine del periodo considerato nel piano è stato stimato un valore terminale per riflettere il valore dell'avviamento oltre il periodo esplicito in ipotesi di continuità aziendale.

Le previsioni dei flussi di cassa si riferiscono a condizioni correnti di esercizio dell'attività, quindi non includono flussi finanziari connessi ad eventuali interventi di natura straordinaria.

Il tasso di attualizzazione è stato calcolato come costo medio ponderato del capitale ("W.A.C.C."), al netto delle imposte, determinato quale media ponderata tra il costo del capitale proprio, calcolato sulla base della metodologia CAPM (Capital Asset Pricing Model), ed il costo del debito. Il tasso, come prescritto dallo IAS 36, è stato determinato con riferimento alla rischiosità operativa del settore e alla struttura finanziaria di un campione di società quotate comparabili al Gruppo per profilo di rischio e settore di attività. Riportiamo di seguito le modalità di calcolo delle principali variabili utilizzate per la determinazione del valore d'uso delle CGU.

CGU Automotive

Ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione sono stati tenuti in considerazione i seguenti aspetti:

  • nella determinazione del tasso di attualizzazione è stato seguito l'approccio che considera il rischio paese implicito nel tasso risk free;
  • il tasso risk-free è stato determinato prendendo a riferimento il dato medio del rendimento dei titoli di stato governativi italiani con scadenza a 10 anni per il periodo gennaio - dicembre 2018, pari a 2,9%;
  • il parametro Beta unlevered e la struttura finanziaria target di mercato, utilizzata ai fini del releveraging di tale parametro, sono stati individuati sulla base di un panel rappresentativo di società comparabili.

Sulla base dei parametri di cui sopra, il costo medio ponderato del capitale (W.A.C.C.) relativo alla CGU Automotive è stato calcolato tenendo in considerazione i rischi associati ai flussi di cassa generati nelle diverse aree geografiche in cui opera il Gruppo ("East Europe", "Asia and Middle East", "South America"; "West Europe", "Africa", "North America" e "Rest of the World") e risulta dunque pari a circa il 11,8% al netto del relativo effetto fiscale.

Il tasso di crescita "g" è stato determinato prendendo a riferimento la stima del tasso d'inflazione a lungo termine elaborata dal Fondo Monetario Internazionale per le sopra citate aree geografiche, pervenendo ad un valore pari al 4,7%.

I risultati di tali test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti in capo alla CGU Automotive.

Di seguito si riepilogano le variazioni delle assunzioni di base che rendono il valore recuperabile pari al loro valore contabile:

(Migliaia di Euro)
Eccedenza del
valore
recuperabile
rispetto al valore
contabile
Tasso di crescita
dei valori terminali
%
Tasso di sconto al
lordo delle
imposte %
CGU Automotive 169.217 negativo 22,30

Ex CGU Lovato Gas ed ex CGU Landi Renzo

A seguito della sopra citata modifica delle CGU, al fine di confermare come tale variazione non abbia comunque avuto un impatto sulla recuperabilità o meno dei valori iscritti a bilancio, il management ha predisposto un impairment test separato per le singole ex CGU Landi Renzo e Lovato Gas. Per tale verifica sono stati applicati per l'ex CGU Landi Renzo un tasso di crescita "g" pari al 4,7% ed un WACC pari a 11,7%, al netto del relativo effetto fiscale, mentre per l'ex CGU Lovato un "g" pari a 5,3% ed un WACC pari al 12,3%, al netto del relativo effetto fiscale. I risultati dei sopracitati impairment test non hanno evidenziato perdite durevoli di valore sulle singole ex CGU.

Peraltro si segnala che il valore della capitalizzazione di borsa al 31 dicembre 2018 di Landi Renzo SpA ammonta a Euro 126,5 milioni, ampiamente superiore al valore del patrimonio netto consolidato di Landi Renzo S.p.A. alla medesima data. Tale valore di capitalizzazione di borsa nei primi mesi del 2019 è rimasto sensibilmente superiore al corrispondente valore di patrimonio netto consolidato. Conseguentemente non emergono dalla sopracitata analisi indicatori di impairment con riferimento al capitale investito netto del Gruppo Landi Renzo alla data del 31 dicembre 2018.

5. ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti delle altre attività immateriali a vita definita intervenuti nel corso dell'esercizio 2017:

(Migliaia di Euro)
31/12/2016 Acquisizioni Quote
ammortamento
Altri
movimenti
Variazione area
di
consolidamento
31/12/2017
Diritti di brevetto e di
utilizzazione opere
dell'ingegno
645 347 -528 -34 0 430
Concessioni e marchi 19.714 23 -1.596 -112 -2.690 15.339
Totale 20.359 370 -2.124 -146 -2.690 15.769

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti delle altre attività immateriali a vita definita intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

Totale 15.769 168 -1.939 41 0 14.039
Concessioni e marchi 15.339 17 -1.688 54 0 13.722
Diritti di brevetto e di
utilizzazione opere
dell'ingegno
430 151 -251 -13 0 317
31/12/2017 Acquisizioni Quote
ammortamento
Altri
movimenti
Variazione area
di
consolidamento
31/12/2018
(Migliaia di Euro)

Le altre immobilizzazioni immateriali passano da Euro 15.769 migliaia al 31 dicembre 2017 ad Euro 14.039 migliaia al 31 dicembre 2018, ed includono:

  • nella voce Diritti di Brevetto, l'acquisto di licenze relative ad applicativi specifici e software di supporto all'attività di ricerca e sviluppo, nonché acquisizione di licenze di programmi applicativi gestionali;
  • nella voce Concessioni e marchi, il valore netto dei marchi di proprietà del Gruppo. La voce è rappresentata principalmente dal marchio Lovato, per Euro 7.251 migliaia, e AEB, per Euro 5.330

migliaia, oltre ad altri marchi minori. Tali marchi sono iscritti nel bilancio in base a valutazione al fair value al momento dell'acquisto sulla base di perizie effettuate da professionisti indipendenti, al netto degli ammortamenti cumulati. Tali valori sono ammortizzati in 18 anni, periodo ritenuto rappresentativo della vita utile dei marchi, ad esclusione dei marchi minori che vengono ammortizzati su una vita utile di sette anni.

Alla data di redazione del presente bilancio non sono emersi indicatori d'impairment con riferimento ai sopracitati marchi.

6. PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

La voce, pari ad Euro 22.292 migliaia (Euro 24.301 migliaia al 31 dicembre 2017), accoglie il valore delle Joint Venture Krishna Landi Renzo Prv Ltd, e SAFE & CEC S.r.l., valutate mediante il metodo del patrimonio netto.

(Migliaia di Euro)
Descrizione 31/12/2017 Incrementi Decrementi 31/12/2018
Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held 76 308 384
SAFE & CEC S.r.l. 24.225 -2.317 21.908
Totale 24.301 308 -2.317 22.292

In particolare:

  • la partecipazione detenuta nella Joint Venture Krishna Landi Renzo Prv Ltd è stata oggetto di rivalutazione per Euro 308 migliaia, a fronte dei positivi risultati del periodo;
  • la partecipazione detenuta nella Joint Venture SAFE&CEC S.r.l. è stata oggetto di svalutazione di Euro 2.317 migliaia, di cui Euro 1.895 migliaia imputate a conto economico, in quanto relative alla quote di pertinenza della perdita del periodo, ed Euro 422 migliaia imputate a conto economico complessivo, essendo relative a variazioni contabilizzate direttamente a patrimonio netto dalla joint venture. Si dà atto che i risultati negativi consuntivati nell'esercizio dalla joint venture sono essenzialmente legati ai costi sostenuti per la ristrutturazione del gruppo ed alle inefficienze iniziali connesse alle indispensabili attività di omogeneizzazione dei processi produttivi e commerciali tra la controllata italiana SAFE S.p.A. e le società estere conferite, processo attualmente in fase di completamento. Il management ritiene, forte dei livelli del portafoglio ordini, di poter recuperare marginalità nel corso del prossimo esercizio e di poter rispettare i dati previsionali indicati nel Piano strategico 2018-2022. Si dà inoltre atto che le attività connesse al processo di "purchase price allocation" previste dal principio contabile internazionale IFRS 3 connesse all'aggregazione aziendale che ha portato alla costituzione del gruppo SAFE&CEC S.r.l. è stata completata e non ha generato effetti significativi sul risultato economico del gruppo SAFE&CEC

S.r.l.. I dati economici e patrimoniali utilizzati per la valutazione con il metodo del patrimonio netto della joint venture includono gli effetti derivanti da tale processo.

Inoltre si precisa che al fine di effettuare la valutazione al patrimonio netto della partecipazione detenuta in SAFE&CEC S.r.l. gli amministratori di Landi Renzo S.p.A. hanno richiesto ed ottenuto (i) il progetto di bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2019, (ii) il budget 2019 e (iii) impairment test al 31 dicembre 2018 predisposto con il supporto di un consulente esterno incaricato. A seguito dell'analisi della sopracitata documentazione non sono emersi indicatori di impairment sulla partecipazione in SAFE&CEC S.r.l..

Si riportano di seguito i dati economici e patrimoniali delle joint venture significative del Gruppo.

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' SAFE & CEC S.r.l.
Immobilizzazioni materiali e immateriali 42.573
Imposte anticipate 730
Altre attività finanziarie non correnti 145
Totale attività non correnti 43.448
Crediti verso clienti 12.845
Rimanenze e Lavori in corso su ordinazione 19.237
Altri attività correnti 2.382
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.695
Totale attività correnti 37.159
TOTALE ATTIVITA' 80.607
(Migliaia di Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
SAFE & CEC S.r.l.
Patrimonio netto 42.957
Passività finanziarie non correnti 3.014
Fondi per rischi ed oneri e Piani a benefici definiti per i dipendenti 964
Passività fiscali differite 1.609
Totale passività non correnti 5.587
Passività finanziarie correnti 6.324
Debiti verso fornitori 19.994
Altre passività correnti 5.745
Totale passività correnti 32.063
CONTO ECONOMICO SAFE & CEC S.r.l.
Ricavi 58.920
Costi operativi -60.366
Margine operativo lordo -1.446
Ammortamenti -1.380
Margine operativo netto -2.826
Oneri finanziari netti -313
Utili (perdite) su cambi -263
Utile (Perdita) prima delle imposte -3.402
Imposte -314
Utile (Perdita) -3.716

7. ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre attività finanziarie non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC 172 172 0
Landi Renzo Argentina 5 9 -4
Depositi cauzionali 167 239 -72
Altre attività finanziarie 8 8 0
Totale 352 428 -76

La voce Altre attività finanziarie non correnti, pari ad Euro 352 migliaia (Euro 428 migliaia al 31 dicembre 2017) include, principalmente:

  • la partecipazione nelle società Joint Venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC ubicata in Uzbekistan (Euro 172 migliaia) e Landi Renzo Argentina S.r.l. (Euro 5 migliaia) non consolidate per irrilevanza e valutate al costo di acquisto, rettificato per eventuali perdite durevoli di valore;
  • depositi cauzionali (pari ad Euro 167 migliaia).

8. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

La voce Altre attività non correnti, pari ad Euro 3.991 migliaia al 31 dicembre 2018 (Euro 4.560 migliaia al 31 dicembre 2017) include la quota oltre l'esercizio del credito verso AVL Italia S.r.l. relativo alla cessione del ramo aziendale riguardante la parte del Centro Tecnico destinata alla gestione dei laboratori, il cui relativo contratto prevede l'incasso in 10 rate annuali e l'addebito di interessi sul credito residuo al termine di ogni esercizio.

9. IMPOSTE ANTICIPATE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Imposte anticipate e Passività Fiscali differite 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte anticipate 14.253 12.087 2.166
Imposte differite -3.715 -4.071 356
Totale Imposte anticipate nette 10.538 8.016 2.522

Di seguito, sono esposti i valori per imposte anticipate e differite compensabili e la loro movimentazione dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018:

Imposte anticipate 31/12/2017 Utilizzi Svalutazioni Differenze
Temporanee
Altri
movimenti
31/12/2018
Avviamenti e imposta sostitutiva 1.465 -228 1.237
Differenze temporanee 4.920 -2.678 913 3.155
Altre imposte anticipate 716 270 986
Perdite Fiscali 4.985 842 3.047 8.874
a) Totale Imposte anticipate 12.087 -2.906 0 2.025 3.047 14.253
Rettifiche di consolidamento e adeguamento IFRS 15 -15 0
Valutazione commesse completamento 0 0
Attività immateriali 3.943 -432 3.511
b) Totale Imposte differite compensabili 4.071 -512 0 156 0 3.715
a-b) Totale Imposte anticipate Nette 8.016 -2.393 0 1.869 3.047 10.538

In particolare le attività per imposte anticipate nette, pari a Euro 10.538 migliaia (Euro 8.016 migliaia al 31 dicembre 2017), sono relative sia alle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori fiscali riconosciuti ai fini fiscali sia alle perdite da consolidato fiscale ritenute recuperabili in ragione dei piani aziendali, la cui realizzabilità è soggetta al rischio intrinseco di mancata attuazione insito nelle previsioni ivi contenute.

La Capogruppo negli esercizi precedenti ha prudentemente valutato di non accantonare ulteriori imposte anticipate sulle perdite fiscali dell'esercizio, soprattutto se non recuperabili nel contesto del consolidato fiscale, a cui la Capogruppo ha aderito a partire dall'esercizio 2014. Visti i risultati positivi consuntivati nel biennio 2017-2018, che confermano l'attendibilità delle previsioni del Piano strategico 2018-2022, ed in considerazione delle previsioni formulate dagli amministratori per il quinquennio 2019-2023, il management ha predisposto, con il supporto dei propri consulenti fiscali, un analisi volta ad identificare la recuperabilità delle perdite fiscali sull'orizzonte del precitato piano. A seguito delle precitate analisi, che confermano il recupero delle su indicate perdite fiscali già a partire dall'esercizio 2019 e per tutti gli esercizi di piano, gli amministratori hanno ritenuto di iscrivere in via prudenziale i crediti per imposte anticipate

relativamente alle perdite fiscali che si ritiene si andranno a recuperare sostanzialmente nei primi tre anni (2019-2021).

Conseguentemente nel presente bilancio risultano iscritti ulteriori crediti per imposte anticipate su perdite fiscali pregresse per Euro 3.047 migliaia, ricorrendone i presupposti per la relativa recuperabilità.

Al 31 dicembre 2018 le passività fiscali differite compensabili sono pari a Euro 3.715 migliaia (Euro 4.071 migliaia al 31 dicembre 2017), con un decremento pari a Euro 356 migliaia e sono principalmente correlate alle differenze temporanee tra i valori contabili di alcune attività materiali ed immateriali ed i valori riconosciuti ai fini fiscali.

ATTIVITA' CORRENTI

10. CREDITI VERSO CLIENTI

I crediti verso clienti (inclusi i crediti commerciali verso parti correlate), esposti al netto del relativo fondo svalutazione, sono così suddivisi, con riferimento alle aree geografiche:

(Migliaia di Euro)
Crediti commerciali per area geografica 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 5.281 5.893 -612
Europa (esclusa Italia) 5.992 7.611 -1.619
America 15.954 12.168 3.786
Asia e Resto del Mondo 14.303 9.894 4.409
Fondo svalutazione crediti -6.399 -6.448 49
Totale 35.131 29.118 6.013

I crediti verso clienti al 31 dicembre 2018 ammontano a Euro 35.131 migliaia, al netto del Fondo svalutazione crediti pari ad Euro 6.399 migliaia, rispetto a Euro 29.118 migliaia al 31 dicembre 2017, valore al netto di un fondo svalutazione crediti di Euro 6.448 migliaia.

Il Gruppo ha effettuato operazioni di cessione di crediti commerciali tramite factoring pro-soluto ed al 31 dicembre 2018 l'ammontare delle cessioni, per le quali è stata effettuata la derecognition dei relativi crediti, è pari ad Euro 25.391 migliaia al 31 dicembre 2018 (Euro 19.471 migliaia al 31 dicembre 2017).

Si precisa che non vi sono crediti commerciali non correnti, né crediti assistiti da garanzie reali.

I crediti verso parti correlate ammontano ad Euro 2.605 migliaia rispetto ad Euro 1.675 migliaia al 31 dicembre 2017 e si riferiscono alle forniture di beni alla Joint venture Krishna Renzo India Private Ltd Held, alla Joint Venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC ed alla società pakistana AutoFuels. Tutte le transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato. Per i rapporti con parti correlate si rimanda al paragrafo n. 43.

Il fondo svalutazione crediti, calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili, si è così movimentato:

(Migliaia Euro)
Fondo svalutazione crediti 31/12/2017 Accantonamento Utilizzi Altri
Movimenti
31/12/2018
Fondo svalutazione crediti 6.448 91 -9 -131 6.399

Gli accantonamenti dell'esercizio, necessari per adeguare il valore contabile dei crediti al loro presumibile valore di realizzo, sono pari ad Euro 91 migliaia (rispetto a Euro 632 migliaia dell'esercizio 2017). Gli utilizzi avvenuti nell'esercizio sono, invece, stati pari a Euro 9 migliaia, rispetto a Euro 717 migliaia dell'esercizio precedente.

Nella colonna "Altri movimenti" sono incluse le differenze di conversione.

In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, nella tabella seguente si fornisce l'informazione relativa al rischio massimo di credito suddiviso per classi di scaduto, al lordo del Fondo Svalutazione Crediti:

(Migliaia di Euro)

Scaduti
Totale Non scaduti 0-30 gg 30-60 gg 60 e oltre
Crediti vs. Clienti al 31/12/2018 41.530 26.196 4.690 2.252 8.392
Crediti vs. Clienti al 31/12/2017 35.566 21.280 2.607 807 10.872

11. RIMANENZE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Rimanenze 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Materie prime e componenti 26.675 24.772 1.903
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 9.896 7.331 2.565
Prodotti finiti 9.643 12.012 -2.369
(Fondo svalutazione magazzino) -7.319 -7.553 234
Totale 38.895 36.562 2.333

Le rimanenze finali al 31 dicembre 2018 ammontano complessivamente a Euro 38.895 migliaia, al netto del fondo svalutazione magazzino pari ad Euro 7.319 migliaia, e registrano un incremento pari ad Euro 2.333 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017 quando le stesse ammontavano ad Euro 36.562 migliaia. Tale aumento è riconducibile all'incremento del giro d'affari del Gruppo.

Il Gruppo ha stimato un fondo svalutazione di magazzino, di cui si fornisce di seguito il dettaglio, per tener conto dei rischi di obsolescenza tecnica delle rimanenze ed allineare il valore contabile al loro presumibile valore di realizzo.

(Migliaia di Euro)
Fondo svalutazione magazzino 31/12/2017 Accantonamento Utilizzi Altri
Movimenti
31/12/2018
Fondo svalut. Magazzino (mat. Prime) 5.432 -91 5.341
Fondo svalut. Magazzino (prod. In corso
di lavorazione)
685 3 688
Fondo svalut. Magazzino (prod. Finiti) 1.436 44 -55 -135 1.290
Fondo svalut. Magazzino – totale 7.553 44 -55 -223 7.319

Gli accantonamenti, pari ad Euro 44 migliaia, sono stati appostati a fronte di referenze di magazzino a lenta movimentazione. Gli utilizzi del fondo obsolescenza sono invece stati pari a Euro 55 migliaia.

Nella colonna "Altri movimenti" sono incluse le differenze di conversione.

12. ALTRI CREDITI E ATTIVITA' CORRENTI

La composizione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Altri crediti e attività correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti tributari 4.704 4.611 93
Crediti verso altri 2.636 2.071 565
Ratei e risconti 676 847 -171
Totale 8.016 7.529 487

Crediti Tributari

I crediti tributari sono rappresentati prevalentemente dai crediti nei confronti dell'Erario per IVA per Euro 2.699 migliaia, da crediti per imposte sul reddito dovuti ad un'eccedenza di acconti versati durante gli esercizi precedenti dalle società italiane (Euro 722 migliaia) e estere (Euro 648 migliaia) del Gruppo, nonché da altri crediti verso l'Erario per rimborsi IRES relativi alla deduzione Irap ex D.Lgs 201/2011 per Euro 566 migliaia.

Crediti Verso Altri

Al 31 dicembre 2018 si riferiscono ad anticipi concessi a fornitori, crediti verso enti previdenziali, note di credito da ricevere ed altri crediti.

(Migliaia di Euro)
Crediti verso Altri
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Anticipi a fornitori 756 716 40
Crediti verso enti previdenziali 184 22 162
Note di credito da ricevere 826 401 425
Altri crediti 870 932 -62
Totale 2.636 2.071 565

La voce "Altri crediti" include la quota a breve del credito verso la AVL Italia S.r.l. relativo alla citata cessione di ramo d'azienda per un ammontare pari ad Euro 570 migliaia.

L'incremento delle note di credito da ricevere rispetto all'esercizio precedente è riconducibile ai maggiori premi su acquisti riconosciuti da fornitori derivanti dall'incremento del volume d'affari del Gruppo e del conseguente aumento degli acquisti di componenti.

Ratei e Risconti

Tale voce include principalmente risconti attivi per premi assicurativi, locazioni, omologazioni, contributi associativi, e per canoni di manutenzione hardware e software.

13. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Tale voce, composta da saldi attivi dei conti correnti bancari e di cassa sia in Euro che in valuta estera, è così costituita:

(Migliaia di Euro)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Depositi bancari e postali 15.033 17.738 -2.705
Cassa 42 41 1
Totale 15.075 17.779 -2.704

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 15.075 migliaia (Euro 17.779 migliaia al 31 dicembre 2017).

Per l'analisi relativa alla generazione e all'assorbimento della liquidità nel corso dell'esercizio si rinvia al rendiconto finanziario consolidato.

Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e Mezzi equivalenti è peraltro considerato limitato poiché si tratta di depositi frazionati su primarie istituzioni bancarie nazionali ed internazionali.

14. PATRIMONIO NETTO

(Migliaia di Euro)
Patrimonio netto 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Capitale sociale 11.250 11.250 0
Altre riserve 43.931 41.983 1.948
Utile (perdita) del periodo 4.671 4.139 532
Totale Patrimonio netto del Gruppo 59.852 57.372 2.480
Capitale e Riserve di terzi -138 -232 94
Utile (perdita) di terzi -138 -437 299
Totale Patrimonio netto di Terzi -276 -669 393
Totale Patrimonio netto consolidato 59.576 56.703 2.873

La tabella che segue mostra la composizione delle voci del patrimonio netto consolidato:

Il capitale sociale al 31 dicembre 2018 rappresenta il capitale sociale interamente sottoscritto e versato dalla società Landi Renzo S.p.A., che risulta pari a nominali Euro 11.250 migliaia ed è suddiviso in n. 112.500.000 azioni, con valore nominale unitario pari ad Euro 0,10.

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2018 presenta una variazione positiva di Euro 2.873 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017, in conseguenza prevalentemente dell'utile del periodo, solo parzialmente compensata dalla variazione della riserva di conversione, dalla contabilizzazione a conto economico complessivo di parte della valutazione con il metodo del patrimonio netto della joint venture SAFE&CEC e del sopra citato effetto di prima applicazione dell'IFRS 9.

Le altre riserve sono così costituite:

(Migliaia di Euro)
Altre Riserve 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Riserva Legale 2.250 2.250 0
Riserva straordinaria e Altre 10.963 9.015 1.948
Riserva da sovrapprezzo emissione azioni 30.718 30.718 0
Totale Altre Riserve del Gruppo 43.931 41.983 1.948

Il saldo della riserva legale al 31 dicembre 2018 ammonta ad Euro 2.250 migliaia ed è invariato in quanto ha già raggiunto il quinto del capitale sociale.

La Riserva Straordinaria e le altre riserve si riferiscono agli utili conseguiti dalla Capogruppo e dalle società controllate nei precedenti esercizi e sono aumentate di Euro 1.948 migliaia per effetto della destinazione dell'utile dell'esercizio precedente, solo parzialmente controbilanciato dalla variazione della riserva di conversione, dalla contabilizzazione a conto economico complessivo di parte della valutazione con il metodo del patrimonio netto della joint venture SAFE&CEC e del sopra citato effetto di prima applicazione dell'IFRS 9. Tale riserva risulta inoltre incrementata nel corso dell'esercizio per Euro 470 migliaia, a seguito dell'effetto sulle riserve dei terzi derivante dalla rinuncia al credito da parte della Capogruppo a favore della controllata Landi Renzo PAK, controllata al 70%.

La riserva da sovrapprezzo emissione azioni risulta pari ad Euro 30.718 migliaia ed invariata rispetto all'esercizio precedente.

Il patrimonio netto di terzi rappresenta la quota di patrimonio netto e del risultato di esercizio delle società non interamente possedute dal Gruppo per la quota di pertinenza di terzi.

PASSIVITA' NON CORRENTI

Accordo di ottimizzazione finanziaria

Si precisa che in data 30 marzo 2018 l'Assemblea degli Obbligazionisti portatori del prestito LANDI RENZO 6,10% 2015-2020 ha approvato all'unanimità dei presenti la proposta del Consiglio di Amministrazione avente ad oggetto le modifiche al Regolamento del Prestito Obbligazionario. In particolare, tra le altre cose, l'Assemblea ha approvato l'allungamento della scadenza del prestito obbligazionario dal 15 maggio del 2020 al 31 dicembre 2022. L'Assemblea ha poi approvato una diminuzione del tasso cedolare in relazione ai periodi di interesse che hanno inizio dalla data di pagamento che cadrà il 30 aprile 2018 (inclusa) sino al 30 giugno 2019 (escluso) dall'attuale 6,10% al 5,5% su base annua del capitale outstanding; il pagamento del tasso cedolare avverrà su base semestrale.

A seguito delle variazioni sopra richiamate il prestito obbligazionario è stato denominato "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" mantenendo lo stesso codice ISIN IT0005107237.

Nel contempo è stato finalizzato l'Accordo di Ottimizzazione della struttura finanziaria del Gruppo, le cui linee guida sono state sviluppate con il supporto dell'Advisor finanziario Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., a seguito del completamento del processo di sottoscrizione dello stesso da parte di tutti gli istituti bancari coinvolti.

L'accordo prevede, tra l'altro:

  • (i) Il posticipo della data di scadenza dell'indebitamento della Capogruppo e delle società da essa consolidate, firmatarie dell'accordo al 2022;
  • (ii) Il riscadenzamento dell'indebitamento del Gruppo, sulla base di rate di rimborso di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Strategico;
  • (iii) La rimodulazione dei covenant finanziari in coerenza con le performance previste dal Piano Strategico;
  • (iv) Il mantenimento delle linee a breve termine in ammontare coerente con le necessità previste dal Piano Strategico.

Si dà atto che, in conformità a quanto previsto dall'Accordo di ottimizzazione finanziaria, che prevedeva il rimborso come eccesso di cassa nel caso di cessione del settore Sound e del ramo d'azienda del Centro Tecnico ad AVL, operazioni che rientravano nelle c.d. "Operazioni consentite", in data 2 luglio 2018 la Landi Renzo S.p.A. ha corrisposto ai possessori del prestito obbligazionario un importo complessivo addizionale pari ad Euro 1.061 migliaia (pari al 26.13% dei proventi netti eccedenti Euro 3 milioni) ed alle banche finanziatrici un importo complessivo pari ad Euro 969 migliaia (pari al 23,87% dei proventi netti eccedenti Euro 3 milioni), a valere sull'ultima rata di rimborso prevista dai rispettivi piani di ammortamento.

In data 28 dicembre 2018 l'Assemblea degli Obbligazionisti del prestito "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022", codice ISIN IT0005107237, sotto la presidenza di Stefano Landi e agli atti del Notaio Giuseppe Chiantera, ha approvato all'unanimità dei presenti (67,06% del prestito) la proposta del Consiglio di Amministrazione avente ad oggetto la modifica al Regolamento del Prestito al fine di posticipare dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 la scadenza entro cui proporre all'assemblea degli azionisti della Società di deliberare l'aumento di capitale.

La delibera ha avuto efficacia immediata essendo previamente intervenuto il rilascio del waiver da parte delle banche finanziatrici.

Come precedentemente illustrato, con riferimento all'IFRS 9, il Gruppo ha determinato gli impatti sul bilancio dell'applicazione del paragrafo B.5.4.6 dello stesso, che disciplina l'impatto sul costo ammortizzato delle passività finanziarie derivanti da una modifica del piano dei flussi finanziari ad esse relativi, dovuta sia ad una revisione di stima che ad una modifica contrattuale. L'applicazione di tale paragrafo ha comportato un incremento del valore di alcune passività finanziarie (prestiti obbligazionari e finanziamenti bancari a medio-lungo termine) rinegoziate dalla Capogruppo nel corso dei precedenti esercizio per circa Euro 422 migliaia.

15. DEBITI VERSO BANCHE NON CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Debiti verso le banche non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Mutui e Finanziamenti 23.259 27.213 -3.954
Costo ammortizzato -204 -307 103
Totale 23.055 26.906 -3.851

La voce comprende la quota a medio/lungo termine dei debiti verso le banche a titolo di mutui chirografari e finanziamenti. Al 31 dicembre 2018 è pari ad Euro 23.055 migliaia rispetto ad Euro 26.906 migliaia al 31 dicembre 2017.

La struttura del debito è unicamente a tasso variabile indicizzato all'Euribor ed incrementato di uno spread allineato alle normali condizioni di mercato; la valuta di indebitamento è l'Euro, tranne per i finanziamenti erogati in dollari statunitensi dalla Bank of the West per un valore complessivo pari ad Euro 4 milioni di dollari statunitensi. I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono presenti clausole diverse da quelle di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.

I covenants finanziari previsti dall'Accordo di Ottimizzazione risultano rispettati alla data del presente bilancio.

Di seguito viene riportato il Piano di rimborso annuale dei mutui a medio lungo termine quale risultante dai saldi al 31 dicembre 2018.

Scadenze Rate annuali di rimborso
mutui post accordo
2019 3.321
Costo Ammortizzato -109
Totale corrente 3.212
2020 5.459
2021 7.536
2022 10.264
Costo Ammortizzato -204
Totale non corrente 23.055
Totale 26.267

Il Gruppo non ha in essere strumenti finanziari derivati a copertura dei finanziamenti.

Si segnala che, così come indicato al punto 2.h) della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, alcuni contratti di finanziamento possono essere chiesti a rimborso anticipatamente qualora si verificasse il change of control della Capogruppo.

Si ritiene che il valore contabile dei debiti non correnti verso banche sia allineato al loro fair value alla data di chiusura del bilancio.

Al 31 dicembre 2018, il Gruppo aveva le seguenti ulteriori linee di credito a breve termine disponibili e non utilizzate:

(Migliaia di Euro)
Linee di credito 2018
Fido di cassa 4.298
Fido ad utilizzo promiscuo 26.261
Totale 30.559

16. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

Tale voce è così composta (migliaia di Euro):

(Migliaia di Euro)
Altre passività finanziarie non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti verso altri finanziatori (Simest) 210 629 -419
Prestito obbligaz. MT Landi Renzo 6,10% 2015-2020 24.365 29.347 -4.982
Costo ammortizzato -148 -668 520
Totale 24.427 29.308 -4.881

Al 31 dicembre 2018 le altre passività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 24.427 migliaia (Euro 29.308 migliaia al 31 dicembre 2017) e sono costituite:

  • per Euro 210 migliaia (Euro 629 migliaia al 31 dicembre 2018 dalle quote a lungo termine delle tre tranches di un finanziamento erogato alla Capogruppo da Simest S.p.A. nel mese di settembre 2013, dicembre 2014 e novembre 2015, con la finalità di supportare un programma di ampliamento dell'attività commerciale negli USA, per un importo deliberato complessivo pari ad Euro 2.203 migliaia, nel rispetto delle specifiche normative;
  • per Euro 24.217 migliaia (Euro 28.679 migliaia al 31 dicembre 2017), al netto dell'effetto della valutazione a costo ammortizzato, dalla quota a medio termine del Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022".

La variazione dell'effetto della valutazione a costo ammortizzato è riconducibile alla rideterminazione dello stesso a seguito della prima applicazione dell'IFRS 9.

I tempi di rimborso del prestito obbligazionario, originariamente emesso nel maggio 2015 per un importo pari ad Euro 34 milioni, durata cinque anni, rimborso bullet e tasso fisso lordo pari al 6,10% con cedola semestrale posticipata, sono stati aggiornati dall'Assemblea degli Obbligazionisti, tenutasi in data 30 marzo 2018, che ha deliberato, in particolare, tra le altre cose, l'allungamento della scadenza del prestito obbligazionario dal 15 maggio del 2020 al 31 dicembre 2022. L'Assemblea ha poi approvato una diminuzione del tasso cedolare in relazione ai periodi di interesse che hanno inizio dalla data di pagamento al 30 aprile 2018 (inclusa) sino al 30 giugno 2019 (escluso) dall'attuale 6,10% al 5,5% su base annua del capitale outstanding; il pagamento del tasso cedolare avverrà su base semestrale.

Le entità cedolari semestrali che matureranno dal 30 giugno 2019 incluso e fino alla data di scadenza del prestito saranno pari al 3,05% (pari ad un tasso di interesse su base annua del 6,1%) del capitale residuo.

Inoltre, fra le altre cose, sempre nell'ambito dell'Accordo di Ottimizzazione della Struttura Finanziaria del Gruppo, l'Assemblea del 30 marzo 2018 ha approvato la modifica al piano di rimborso, prevedendo rate di importo crescente su base semestrale a partire dal 30 giugno 2018 fino al 31 dicembre 2022.

Di seguito si riporta la tabella di dettaglio delle nuove scadenze sul valore nominale del Prestito obbligazionario e del finanziamento Simest:

Prestito
Obbligazionario
Finanziamento
Simest
Totale
3.920 419 4.339
-77 0 -77
3.843 419 4.262
5.226 210 5.436
7.840 0 7.840
11.299 0 11.299
-148 0 -148
24.217 210 24.427

17. FONDI PER RISCHI ED ONERI

La composizione e la movimentazione di tale voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Fondi per rischi ed oneri 31/12/2017 Accantonamento Utilizzo Altri
movimenti
31/12/2018
Fondo garanzia prodotti 4.902 1.790 -2.276 146 4.562
Fondo cause legali in corso 202 -51 -9 142
Fondi trattamento di quiescenza 57 8 -2 63
Altri fondi 6.730 356 -6.234 -176 676
Totale 11.891 2.154 -8.561 -41 5.443

La voce denominata "Fondo per rischi Garanzie Prodotti" comprende la miglior stima dei costi connessi agli impegni che la Società ha assunto per effetto di disposizioni normative o contrattuali, relativamente agli oneri connessi alla garanzia dei propri prodotti per un certo periodo di tempo decorrente dalla loro vendita. Tale stima è stata determinata sia con riferimento ai dati storici delle società del Gruppo che sulla base di specifici contenuti contrattuali. Al 31 dicembre 2018 tale fondo è pari ad Euro 4.562 migliaia. Gli utilizzi del fondo rischi per un importo pari a Euro 2.276 migliaia sono dovuti alla copertura dei costi di garanzia correlati a forniture di componenti avvenute negli anni precedenti.

Il fondo rischi fiscali e cause legali in corso, principalmente riferito al probabile esborso per un contenzioso con un prestatore di servizi in procedura fallimentare.

Il fondo trattamento di quiescenza, relativo all'accantonamento maturato per l'indennità suppletiva di clientela, comprende gli accantonamenti dell'esercizio per Euro 8 migliaia.

Come dettagliatamente descritto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017, la voce Altri fondi era inclusiva di Euro 4.040 migliaia relativi all'accantonamento per oneri di ristrutturazione aziendale per una procedura di mobilità ed incentivazione all'esodo della Landi Renzo S.p.A. e della Lovato Gas S.p.A., sottoscritti con le parti sociali rispettivamente a dicembre 2017 ed a gennaio 2018. Il piano di riorganizzazione aziendale è stato completato nel corso del primo semestre del 2018 con il relativo pagamento degli incentivi all'esodo previsti e del relativo TFR. Nel corso dell'esercizio è stato inoltre sottoscritto un accordo con un primario cliente OEM alla chiusura totale di tutte le contestazioni relative al periodo 2011-2017, per il quale era stato accantonato specifico fondo a bilancio negli esercizi precedenti. A seguito di tale accordo nel corso dell'esercizio il fondo è stato utilizzato per Euro 1.948 migliaia.

Nel corso dell'esercizio 2018 è inoltre stato effettuato un ulteriore accantonamento per Euro 350 migliaia connesso a possibili contestazioni da parte di un primario cliente estero del canale After Market, attualmente in corso di negoziazione con la controparte.

18. PIANI A BENEFICI DEFINITI PER I DIPENDENTI

La movimentazione complessiva dei piani a benefici definiti per i dipendenti è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Piani a benefici definiti per i
dipendenti
31/12/2017 Accantonamento Utilizzo Altri
movimenti
Variazione area
di
consolidamento
31/12/2017
Trattamento di fine rapporto
lavoro subordinato
2.446 18 -788 -30 1.646

L'accantonamento di Euro 18 migliaia è relativo alla rivalutazione del TFR in essere a fine periodo mentre l'utilizzo per Euro 788 migliaia si riferisce agli importi liquidati ai dipendenti che hanno cessato la propria attività lavorativa nel corso dell'esercizio, in particolare a seguito degli esodi avvenuti nel corso dell'esercizio a fronte del piano di ristrutturazione aziendale sottoscritto con le parti sociali. Gli altri movimenti accolgono l'adeguamento attuariale del fondo per negativi Euro 30 migliaia, contabilizzato nella voce Altre Riserve ed espresso nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.

Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario incaricato delle stime, metodologicamente invariate rispetto allo scorso esercizio risultano essere:

Ipotesi attuariali utilizzate per le
valutazioni
31/12/2018
Tavola Demografica SIM E SIF 2016
Curva dei tassi Markit iBoxx € Corporate
Tasso di attualizzazione (euro Swap) AA 7-10 al 31/12/2018 (1,13%)
Probabilità richiesta anticipo 4%
% attesa di dipendenti che si dimettono
prima della pensione
7,5% - 7,9%
% massima del TFR richiesto in anticipo 70%
Tasso incremento annuale costo della
vita
1,5%

L'analisi di sensitività evidenzia scostamenti non significativi rispetto al valore iscritto a bilancio al 31 dicembre 2018.

19. PASSIVITA' FISCALI DIFFERITE

Al 31 dicembre 2018 le passività fiscali differite che non presentano i requisiti della compensabilità sono pari a Euro 339 migliaia (Euro 423 migliaia al 31 dicembre 2017), con un decremento pari a Euro 84 migliaia e sono principalmente correlate alle differenze temporanee tra i valori contabili di alcune attività immateriali ed i valori riconosciuti ai fini fiscali.

Di seguito sono esposti i valori delle passività per imposte differite e la loro movimentazione dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018:

(Migliaia di Euro)
Imposte differite 31/12/2017 Utilizzi Differenze
Temporanee
Altri
movimenti
31/12/2018
Attività immateriali 410 -86 324
Altre variazioni temporanee 13 2 15
Totale Imposte differite 423 -86 2 0 339

PASSIVITA' CORRENTI

20. DEBITI VERSO BANCHE CORRENTI

La composizione della voce al 31 dicembre 2018, pari complessivamente a Euro 16.203 migliaia, rispetto a Euro 7.741 migliaia dell'esercizio 2017, è costituita dalla quota corrente di mutui e finanziamenti in essere per Euro 3.212 migliaia, al netto dell'effetto del costo ammortizzato, nonché dall'utilizzo di linee di credito commerciali a breve termine per Euro 12.991 migliaia.

(Migliaia di Euro)
Debiti verso le banche correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Anticipi, fin. Import e altri debiti bancari correnti 12.991 5.648 7.343
Mutui e Finanziamenti 3.321 2.214 1.107
Costo ammortizzato -109 -121 12
Totale 16.203 7.741 8.462

Si fornisce di seguito il dettaglio della Posizione Finanziaria Netta del Gruppo:

(migliaia di Euro)
31/12/2018 31/12/2017
Disponibilità liquide 15.075 17.779
Debiti verso le banche e finanziamenti a breve -16.203 -7.741
Obbligazioni emesse (valore netto) -3.843 -2.373
Finanziamenti passivi a breve termine -419 -419
Indebitamento finanziario netto a breve termine -5.390 7.246
Obbligazioni emesse (valore netto) -24.219 -28.679
Finanziamenti passivi a medio lungo termine -23.263 -27.535
Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine -47.482 -56.214
Posizione finanziaria netta -52.872 -48.968

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2018 risulta negativa per Euro 52.872 migliaia, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2017, negativo per Euro 48.968 migliaia, nonostante esborsi non ricorrenti sostenuti per gli incentivi all'esodo e i relativi TFR nell'ambito del piano di riorganizzazione per Euro 4.377 migliaia ed in immobilizzazioni materiali ed immateriali per Euro 8.379 migliaia.

Per l'analisi relativa alla generazione e all'assorbimento della liquidità nel corso dell'esercizio si rinvia al rendiconto finanziario consolidato.

Il gruppo non ha in essere finanziamenti o crediti finanziari verso parti correlate.

Si segnala che la posizione finanziaria netta a breve termine include anche la quota corrente delle altre passività finanziarie.

21. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre passività finanziarie non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti verso altri finanziatori (Simest) 419 419 0
Prestito obbligaz. MT Landi Renzo 6,10% 2015-2020 3.920 2.613 1.307
Costo ammortizzato -77 -240 163
Totale 4.262 2.792 1.470

Al 31 dicembre 2018 le altre passività finanziarie correnti ammontano ad Euro 4.262 migliaia (Euro 2.792 migliaia al 31 dicembre 2017) e sono principalmente costituite:

  • per Euro 419 migliaia dalla quota a breve di un finanziamento agevolato erogato da Simest S.p.A. con la finalità di supportare un programma di ampliamento dell'attività commerciale negli USA;
  • per Euro 3.843 migliaia, al netto dell'effetto derivante dalla valutazione a costo ammortizzato, alla quota a breve del prestito obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" (secondo le scadenze previste dal Regolamento del Prestito aggiornato al 30 marzo 2017).

22. DEBITI VERSO FORNITORI

I debiti commerciali al 31 dicembre 2018 sono pari ad Euro 55.166 migliaia; gli stessi, al 31 dicembre 2017, erano pari ad Euro 47.829 migliaia evidenziando un incremento pari a Euro 7.337 migliaia, principalmente connesso all'incremento del volume d'affari del Gruppo.

I debiti commerciali (inclusi i debiti commerciali verso le parti correlate), con riferimento alle aree geografiche, sono così suddivisi:

(Migliaia di Euro)
Debiti commerciali per area geografica 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 45.860 38.817 7.043
Europa (esclusa Italia) 6.140 7.140 -1.000
America 927 416 511
Asia e Resto del Mondo 2.239 1.456 783
Totale 55.166 47.829 7.337

I debiti commerciali verso parti correlate, pari ad Euro 3.820 migliaia, si riferiscono in prevalenza ai rapporti verso le società Gireimm S.r.l. e Gestimm S.r.l. per canoni di locazione immobiliare.

Tutte le relative transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato. Per i rapporti con parti correlate si rimanda alla nota n. 43.

23. DEBITI TRIBUTARI

Al 31 dicembre 2018 i debiti tributari, costituiti dalla somma dei debiti verso le Autorità Fiscali dei singoli Stati in cui sono dislocate le società del Gruppo, ammontano ad Euro 2.385 migliaia, rispetto ad Euro 3.003 migliaia al 31 dicembre 2017.

24. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre passività correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti verso Istituti di previdenza e sic. Sociale 1.460 1.625 -165
Altri debiti (debiti v/dipendenti, debiti v/altri) 3.889 3.290 599
Acconti 203 109 94
Ratei e risconti passivi 46 74 -28
Totale 5.598 5.098 500

La voce "Altri debiti", aumenta da Euro 5.098 migliaia al 31 dicembre 2017 ad Euro 5.598 migliaia al 31 dicembre 2018, prevalentemente connesso all'accantonamento del premio di risultato di medio-lungo periodo relativo al triennio 2016-2018 riconosciuto ad alcuni amministratori per un totale di Euro 1.000 migliaia.

CONTO ECONOMICO

A seguito delle operazioni straordinarie avvenute al termine del precedente esercizio, che hanno portato al deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas, i dati economici dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non risultano direttamente comparabili con il medesimo periodo del 2017.

25. RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Ricavi relativi alla vendita di beni 183.271 198.854 -15.583
Ricavi per servizi e altri 4.808 7.440 -2.632
Totale 188.079 206.294 -18.215

Il Gruppo Landi Renzo, nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, ha conseguito ricavi per Euro 188.079 migliaia, con un decremento del 8,8% rispetto al precedente esercizio, dovuto alle citate operazioni straordinarie che hanno portato al deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas. A parità di perimetro (settore Automotive) si registra invece un aumento dei ricavi rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente pari a 12,5%.

Nella voce "Ricavi per servizi e altri" sono compresi i ricavi per prestazioni di servizi ed i ricavi per consulenze tecniche prestate a terzi dalle società del Gruppo.

I ricavi verso parti correlate pari ad Euro 1.987 migliaia si riferiscono a forniture di beni sia alla joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held che alla joint venture EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC, oltre a prestazioni di servizi alla joint venture SAFE & CEC S.r.l..

Per una più completa illustrazione dell'andamento dei ricavi di vendita si rimanda alla Relazione sulla gestione.

26. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri ricavi e proventi ammontano ad Euro 1.482 migliaia rispetto a Euro 4.222 migliaia conseguiti al 31 dicembre 2017 e sono così composti:

(Migliaia di Euro)
Altri ricavi e proventi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Contributi 1.203 551 652
Altri proventi 279 3.671 -3.392
Totale 1.482 4.222 -2.740

La voce contributi è relativa al credito d'imposta sulla ricerca e sviluppo su progetti di sviluppo di componenti innovativi del settore Automotive, pari ad Euro 1.203 migliaia, di cui Euro 637 migliaia già utilizzati nel corso dell'esercizio.

Il significativo ammontare della voce Altri ricavi e proventi al 31 dicembre 2017 era principalmente dovuto alla plusvalenza realizzata sulla cessione dell'immobile detenuto dalla controllata cinese Beijing Landi Renzo Autogas System Co Ltd, pari al controvalore di Euro 2,9 milioni.

27. COSTI DELLE MATERIE PRIME, MATERIALI DI CONSUMO E VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione
rimanenze
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Materie prime e componenti 76.003 81.225 -5.222
Prodotti finiti destinati alla vendita 15.287 16.861 -1.574
Altri materiali ed attrezzature d'uso e consumo 1.802 2.441 -639
Totale 93.092 100.527 -7.435

I costi complessivi per consumi delle materie prime, dei materiali di consumo e delle merci (compresa la variazione delle rimanenze) passano da Euro 100.527 migliaia al 31 dicembre 2017 ad Euro 93.092 migliaia al 31 dicembre 2018, in diminuzione di Euro 7.435 migliaia, dovuto alle citate operazioni straordinarie che hanno portato al deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas.

28. COSTI PER SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Servizi industriali e tecnici 25.953 30.750 -4.797
Servizi commerciali 4.180 5.600 -1.420
Servizi generali ed amministrativi 7.755 10.242 -2.487
Costi per godimento beni di terzi 3.589 5.264 -1.675
Servizi straordinari 2.623 5.451 -2.828
Totale 44.100 57.307 -13.207

I costi per servizi e per godimento di beni di terzi al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 44.100 migliaia, rispetto ad Euro 57.307 migliaia al 31 dicembre 2017, con un decremento di Euro 13.207 migliaia, dovuto alle citate operazioni straordinarie che hanno portato al deconsolidamento dei settori Sound e Gas Distribution e Compressed Natural Gas.

I Servizi straordinari passano da Euro 5.451 migliaia nel 2017 ad Euro 2.623 migliaia nel 2018 e ricomprendono principalmente le spese relative al mandato conferito ad una Top Consulting Firm incaricata di supportare l'Amministratore Delegato ed il management aziendale nella predisposizione ed implementazione di un piano di azione finalizzato all' "Ebitda Improvement".

29. COSTI PER IL PERSONALE

I costi del personale risultano essere così composti:

(Migliaia di Euro)
Costo del personale 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Salari e stipendi 16.232 25.314 -9.082
Oneri sociali 5.436 7.628 -2.192
Oneri per programmi a benefici definiti 1.029 1.641 -612
Lavoro interinale e distaccato 3.372 2.970 402
Compensi agli amministratori 979 989 -10
Costi e spese per il personale non ricorrenti 1.102 4.639 -3.537
Totale 28.150 43.181 -15.031

Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 il costo del personale è stato pari ad Euro 28.150 migliaia, a fronte di un costo del personale pari ad Euro 43.181 migliaia sostenuto nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.

Il significativo decremento del costo del personale è da ricondursi ai benefici derivanti dal completamento della procedura di mobilità che ha riguardato la Capogruppo e la controllata Lovato Gas S.p.A., oltre che al deconsolidamento di SAFE S.p.A. ed alla cessione di Eighteen Sound S.r.l..

I costi per il personale non ricorrenti includono principalmente oneri per Euro 1.000 migliaia relativi al piano di incentivazione di medio-lungo periodo riconosciuto ad alcuni amministratori a fronte dei risultati raggiunti nel triennio 2016-2018, oltre a costi per incentivi all'esodo liquidati nel corso dell'esercizio per Euro 102 migliaia.

Si dà atto che la voce in oggetto nell'esercizio 2017 era inclusiva di Euro 4.040 migliaia relativi all'accantonamento per le sopracitate procedure di mobilità ed incentivazione all'esodo che hanno coinvolto la Capogruppo e la società controllata Lovato S.p.A., comunicate alle parti sociali nel corso dell'esercizio 2017 e concluse con la sottoscrizione dei relativi accordi con le parti sociali rispettivamente a dicembre 2017 e gennaio 2018. Tali incentivi sono stati interamente erogati nel corso del primo semestre 2018.

Per quanto riguarda il dettaglio dei compensi agli amministratori, si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.

Si fornisce di seguito il numero medio e puntuale del personale in forza al Gruppo nel biennio oggetto di analisi suddiviso per qualifica:

Medio Puntuale
Numero dei dipendenti 31/12/2018 31/12/2017 Variazion
e
31/12/201
8
31/12/201
7
31/12/201
7 (*)
Variazion
e
Dirigenti e Impiegati 304 475 -171 292 365 433 -73
Operai 199 293 -94 202 234 277 -32
Totale 503 768 -265 494 599 710 -105
(*) Dato inclusivo dei dipendenti SAFE S.p.A. e Eighteen Sound S.r.l. ante

deconsolidamento

La diminuzione del numero dei dipendenti a fine esercizio si è determinata a seguito alle procedure di mobilità che hanno coinvolto la Capogruppo e la Lovato Gas S.p.A., nonché alle citato operazioni straordinarie che hanno portato al deconsolidamento della SAFE S.p.A. e del settore "Sound".

30. ACCANTONAMENTI, SVALUTAZIONI DEI CREDITI ED ONERI DIVERSI DI GESTIONE

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte e tasse varie 220 357 -137
Altri oneri di gestione 251 1.082 -831
Perdite su crediti 5 51 -46
Accantonamento garanzie prodotti 1.790 1.780 10
Altri accantonamenti 350 0 350
Svalutazione crediti 91 632 -541
Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione non ricorrenti 0 900 -900
Totale 2.707 4.802 -2.095

I costi contenuti all'interno di tale voce ammontano a Euro 2.707 migliaia al 31 dicembre 2018 rispetto ad Euro 4.802 migliaia al 31 dicembre 2017, con un decremento di Euro 2.095 migliaia.

Per quanto attiene gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri si rinvia al paragrafo 17. La voce Altri accantonamenti è relativa all'accantonamento per Euro 350 migliaia connesso a possibili contestazioni da parte di un primario cliente estero del canale After Market, attualmente in corso di negoziazione con la controparte.

31. AMMORTAMENTI E RIDUZIONI DI VALORE

Tale voce è così composta:

Totale 10.243 16.189 -5.946
Riduzione di valore delle immobilizzazione materiali 0 1.984 -1.984
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 4.752 7.115 -2.363
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 5.491 7.090 -1.599
Ammortamenti e riduzioni di valore 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
(Migliaia di Euro)

Gli ammortamenti e riduzioni di valore al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 10.243 migliaia rispetto ad Euro 16.189 migliaia al 31 dicembre 2017.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali, per Euro 5.491 migliaia, si riferiscono in prevalenza all'ammortamento delle spese di sviluppo e progettazione sostenute dal Gruppo, dei costi per l'acquisto e la registrazione di marchi, brevetti e licenze e programmi software (applicativi e gestionali) acquisiti nel tempo.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, pari a Euro 4.752 migliaia, si riferiscono ad impianti e macchinari, comprese linee automatizzate, per la produzione, l'assemblaggio ed il test dei prodotti, ad attrezzature industriali e commerciali, a stampi di produzione, a strumenti di collaudo e controllo e ad elaboratori elettronici.

Le riduzioni di valore delle immobilizzazioni materiali dell'esercizio precedente si riferiscono interamente alla perdita economica derivante dalla cessione del ramo d'azienda riguardante la parte del Centro Tecnico destinata alla gestione dei laboratori ad AVL Italia S.r.l.. Tale cessione ha comportato sull'esercizio in corso una significativa riduzione degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali.

32. PROVENTI FINANZIARI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Proventi finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Interessi attivi su depositi bancari 60 8 52
Altri proventi 78 83 -5
Totale 138 91 47

I proventi finanziari comprendono, principalmente, interessi attivi bancari, interessi attivi su altre attività finanziarie nonché altri proventi aventi natura finanziaria; al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 138 migliaia, rispetto ad Euro 91 migliaia al 31 dicembre 2017.

33. ONERI FINANZIARI

Tale voce risulta così composta:

Totale 4.058 4.396 -338
Altri oneri di gestione 12 9 3
Commissioni e spese bancarie 934 950 -16
Interessi su debiti v/ banche e altri finanziatori 3.112 3.437 -325
Oneri finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
(Migliaia di Euro)

Gli oneri finanziari al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 4.058 migliaia (Euro 4.396 migliaia al 31 dicembre 2017) e comprendono, essenzialmente, interessi passivi bancari, interessi su obbligazioni, interessi su cessioni di crediti pro soluto, oneri attuariali derivanti dall'attualizzazione del TFR e spese bancarie

34. UTILI E PERDITE SU CAMBI

Tale voce risulta così composta:

Totale -1.573 -1.873 300
Differenze cambio negative da valutazione -3.347 -2.794 -553
Differenze cambio negative realizzate -1.814 -789 -1.025
Differenze cambio positive da valutazione 1.523 734 789
Differenze cambio positive realizzate 2.065 976 1.089
Utili e perdite su cambi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
(Migliaia di Euro)

Il Gruppo realizza i propri ricavi prevalentemente in Euro.

L'impatto delle differenze di cambio sull'esercizio è stato negativo e pari ad Euro 1.573 migliaia, a fronte di perdite su cambi pari ad Euro 1.873 migliaia nell'esercizio 2017.

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo non ha in essere strumenti finanziari a copertura della variabilità dei cambi. In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, si fornisce di seguito il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari imputati al Conto Economico per singola categoria di strumenti finanziari:

Totale -4.625 -5.302
Utili (Perdite) nette su cambi -1.573 -1.873
Interessi passivi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -3.112 -3.437
Interessi attivi su disponibilità liquide 60 8
31/12/2018 31/12/2017
(Migliaia di Euro)

35. PROVENTI (ONERI) DA PARTECIPAZIONI

Al 31 dicembre 2017 tale voce, pari ad Euro 21.134 migliaia, includeva:

  • per Euro 21,8 milioni, la plusvalenza non ricorrente generata dall'operazione di aggregazione SAFE & CEC, che ha comportato la perdita di controllo sulla società SAFE S.p.A., precedentemente detenuta al 100% dalla Capogruppo, e la contabilizzazione a fair value del 51% delle quote della newco SAFE & CEC;
  • per Euro 0,7 migliaia, la minusvalenza non ricorrente derivante dalla cessione del 100% delle quote della società Eighteen Sound S.p.A. e della sua controllata Sound & Vision S.p.A..

Tali operazioni sono dettagliatamente descritte nella Relazione finanziaria al 31 dicembre 2017.

36. PROVENTI (ONERI) DA JOINT VENTURE VALUTATE A PATRIMONIO NETTO

Tale voce, pari a negativi Euro 1.591 migliaia (positiva e pari ad Euro 8 migliaia al 31 dicembre 2017), include la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni e joint venture del Gruppo, ossia principalmente:

  • la svalutazione della partecipazione nella joint venture SAFE&CEC S.r.l. per Euro 1.895 migliaia;
  • la rivalutazione della partecipazione della società Krishna Landi Renzo India Private Ltd per Euro 308 migliaia (rivalutazione per Euro 33 migliaia al 31 dicembre 2017).

37. IMPOSTE

Di seguito si fornisce la composizione delle imposte sul reddito:

Totale -348 -228 -120
Imposte differite (anticipate) -5.286 -1.851 -3.435
Imposte correnti 4.938 1.623 3.315
Imposte 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
(Migliaia di Euro)

Le imposte al 31 dicembre 2018 ammontano complessivamente a positivi Euro 348 migliaia, rispetto a positivi Euro 228 migliaia al 31 dicembre 2017.

Come già precedentemente illustrato, la Capogruppo ha stanziato imposte anticipate su perdite fiscali pregresse, in base a specifica analisi fiscale predisposta con il supporto dei propri consulenti fiscali, per Euro 3.047 migliaia.

La seguente tabella mostra il dettaglio delle imposte correnti:

(Migliaia di Euro)
Imposte correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
IRES 3.421 587 2.834
IRAP 267 149 118
Imposte correnti delle società estere 1.250 887 363
Totale 4.938 1.623 3.315

Si precisa che dall'esercizio 2014 le società italiane aderiscono al regime del Consolidato Fiscale Nazionale con consolidamento in carico alla Capogruppo, accordo rinnovato nel 2017 per il triennio 2017-2019.

38. UTILE (PERDITA) PER AZIONE

L'utile/(perdita) per azione "base" è stato calcolato rapportando l'utile/(perdita) netto del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nel periodo (n. 112.500.000). L'utile per azione "base", che corrisponde alla perdita per azione "diluita", non essendovi obbligazioni convertibili, è pari a Euro 0,0415 al 31 dicembre 2018 rispetto ad una perdita per azione di Euro 0,0368 al 31 dicembre 2017.

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dallo IAS 33.

Utile/(perdita) consolidato per azione 31/12/2018 31/12/2017
Utile/(perdita) consolidato del periodo attribuibile agli Azionisti della
controllante (Euro/migliaia)
4.671 4.139
Numero medio di azioni in circolazione 112.500.000 112.500.000
Utile/(perdita) per azione base dell'esercizio 0,0415 0,0368

ALTRE INFORMAZIONI

39. INFORMAZIONI SUL FAIR VALUE DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Come richiesto dallo IFRS 7 – Strumenti finanziari, nella tabella allegata si riporta il confronto fra il valore contabile ed il fair value di tutte le attività e passività finanziarie, suddivise sulla base delle categorie individuate dal suddetto principio contabile.

(Migliaia di Euro) 31/12/2018 31/12/2017
Valore contabile Fair value Valore contabile Fair value
Crediti e altre attività correnti 42.471 42.471 35.800 35.800
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.075 15.075 17.779 17.779
Debiti commerciali 60.718 60.718 52.853 52.853
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
- quota non corrente
23.055 23.055 26.906 26.906
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
- quota corrente
20.465 20.465 10.533 10.533

Si precisa che il valore contabile dei debiti verso banche correnti e dei mutui e finanziamenti passivi approssima il fair value degli stessi al 31 dicembre 2018, poiché tali classi di strumenti finanziari risultano indicizzate al tasso di mercato Euribor.

40. IMPEGNI

Si segnala che al 31 dicembre 2018 sono unicamente in essere impegni per affitti passivi. Si forniscono di seguito i relativi dettagli in migliaia di Euro tenuto conto della durata contrattuale:

Impegni per affitti entro 12 mesi da 1 a 5 anni oltre 5 anni
Anno 2018 3.003 5.985 176

41. LEASING OPERATIVI

Il Gruppo ha sostenuto nell'esercizio costi per leasing operativi, riferiti prevalentemente alle società italiane per contratti di locazione immobiliare, anche con parti correlate già indicate al successivo paragrafo 43, per complessivi Euro 2.934 migliaia.

A fronte di tali contratti non sono state fornite fideiussioni né esiste alcun tipo di restrizione collegata a tali leasing operativi. Alla data di chiusura dell'esercizio i pagamenti minimi futuri per leasing operativi da pagare, sia per locazioni immobiliari sia per autovetture ed altri beni, sono pari ad Euro 2.031 migliaia entro l'esercizio e ad Euro 3.376 migliaia oltre l'esercizio.

42. ANALISI DEI PRINCIPALI CONTENZIOSI IN ESSERE

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha in essere cause di natura attiva e passiva di ammontare non significativo.

43. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni con parti correlate sotto elencate includono:

  • i rapporti di fornitura di servizi fra Gireimm S.r.l. e Landi Renzo S.p.A. relativi ai canoni di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa e di porzione del Nuovo Centro Tecnico della Capogruppo e dalle società controllate;
  • i rapporti di fornitura di servizi fra Gestimm S.r.l., società partecipata tramite la controllante Girefin S.p.A., e la società Landi Renzo S.p.A. relativi ai canoni di locazione dello stabilimento produttivo di Via dell'Industria, sito in Cavriago;
  • i rapporti fra Reggio Properties LLC, società partecipata tramite la controllante Girefin S.p.A., e la società Landi Renzo USA Corporation relativi ai canoni di locazione di immobili ad uso della Società;
  • i rapporti di fornitura di beni alla società pakistana AutoFuels (detenuta da un azionista di minoranza della controllata pakistana LR PAK), alla joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held nonché alla joint venture EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC;
  • i rapporti di fornitura di servizi fra Landi Renzo S.p.A. e SAFE&CEC S.r.l., relativi a riaddebiti di costi service e informatici.

Il Gruppo Landi Renzo intrattiene rapporti con parti correlate a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Società Ricavi di
vendita
Ricavi
per
servizi e
altri
ricavi
Acq.
finiti
Costi
godimento
beni di terzi
Costi
per
servizi
Oneri
(Proventi)
da JV
valutate a
PN
Crediti Debiti
SAFE&CEC S.r.l. 398 -1.895 1
Gestimm S.r.l. 622 156
Krishna Landi Renzo India Priv. Ltd 1.102 137 3 308 1.790 59
Efi Avtosanoat 462 551
Reggio Properties LLC 102
Gireimm S.r.l. 1.279 3.605
Landi Renzo Argentina -4
Autofuels 263
1.564 398 137 2.003 3 -1.591 2.605 3.820

La seguente tabella riepiloga i rapporti con le parti correlate:

44. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, con riguardo ad eventi o operazioni significative non ricorrenti avvenute nel corso dell'esercizio 2018, si segnala l'esistenza di operazioni non ricorrenti indicate al paragrafo "Passività non correnti" – "Accordo di ottimizzazione finanziaria" ed alle note 28 e 29 del prospetto di Conto Economico Consolidato, relative rispettivamente alla modifica del regolamento del Prestito Obbligazionario ed ai costi sostenuti per consulenze strategiche a supporto dell'Amministratore Delegato ed al management aziendale (Euro 2.623 migliaia) ed agli accantonamenti premi di risultato di medio lungo periodo relativo al triennio 2016-2018 riconosciuto ad alcuni amministratori (Euro 1.000 migliaia), oltre ad alcune buonuscite pagate nel corso dell'esercizio (Euro 102 migliaia).

Anche alla luce della comunicazione CONSOB n. 0031948 del 10 marzo 2018 le suddette operazioni sono ritenute dal management non ricorrenti stante la loro specificità e l'infrequenza del loro accadimento nel normale svolgimento dell'attività.

45. POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali rispetto alla normale gestione dell'impresa, che possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

46. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Si rimanda all'analisi svolta sulla Relazione sulla Gestione.

G) INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149-duodecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

In ottemperanza a quanto espressamente previsto dal Regolamento Emittenti Consob – art.149 duodecies – si evidenziano i corrispettivi di competenza, contabilizzati nel Conto Economico 2018 del Gruppo, per servizi prestati dalla società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete, alle società appartenenti al Gruppo Landi Renzo.

(Migliaia di Euro)
Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi 2018
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. 278
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. e Rete PWC 31

Allegato 1

Prospetto di Conto Economico consolidato al 31 dicembre 2018 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006 (in migliaia di Euro).

(Migliaia di Euro)
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Note 31/12/2018 di cui con
parti
correlate
Peso % 31/12/2017 di cui con
parti
correlate
Peso %
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 25 188.079 1.987 1,1% 206.294 554 0,3%
Altri ricavi e proventi 26 1.482 4.222
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e
variazione rimanenze
27 -93.092 -137 0,1% -100.527
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 28 -44.100 -2.005 4,5% -57.307 -2.897 5,1%
Costo del personale 29 -28.150 -43.181
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di
gestione
30 -2.707 -4.802
Margine operativo lordo 21.512 4.699
Ammortamenti e riduzioni di valore 31 -10.243 -16.189
Margine operativo netto 11.269 -11.490
Proventi finanziari 32 138 91
Oneri finanziari 33 -4.058 -4.396
Utili (perdite) su cambi 34 -1.573 -1.873
Utile (perdita) da partecipazioni 35 0 21.134 21.818 103,2%
Utile (perdita) da joint venture valutate a patrimonio netto 36 -1.591 -1.591 100,0% 8
Utile (Perdita) prima delle imposte 4.185 3.474
Imposte correnti e differite 37 348 228
Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi, di cui: 4.533 3.702
Interessi di terzi -138 -437
Utile (perdita) netto del Gruppo 4.671 4.139
Utile (Perdita) base per azione (calcolato su 112.500.000
azioni)
38 0,0415 0,0368
Utile (Perdita) diluito per azione 0,0415 0,0368

Allegato 2

Prospetto della situazione Patrimoniale – Finanziaria consolidata al 31 dicembre 2018 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006 (in migliaia di euro).

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' Note 31/12/2018 di cui
con parti
correlate
Peso % 31/12/2017 di cui
con parti
correlate
Peso %
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre
attrezzature
2 12.745 14.583
Costi di sviluppo 3 6.932 5.401
Avviamento 4 30.094 30.094
Altre attività immateriali a vita definita 5 14.039 15.769
Partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto
6 22.292 24.301
Altre attività finanziarie non correnti 7 352 428
Altre attività non correnti 8 3.991 4.560
Imposte anticipate 9 10.538 8.016
Totale attività non correnti 100.983 103.152
Attività correnti
Crediti verso clienti 10 35.131 2.605 7,4% 29.118 1.675 5,8%
Rimanenze 11 38.895 36.562
Altri crediti e attività correnti 12 8.016 7.529
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 15.075 17.779
Totale attività correnti 97.117 90.988
TOTALE ATTIVITA' 198.100 194.140
(Migliaia di Euro)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Note 31/12/2018 di cui con
parti
correlate
Peso % 31/12/2017 di cui con
parti
correlate
Peso %
Patrimonio netto
Capitale sociale 14 11.250 11.250
Altre riserve 14 43.931 41.983
Utile (perdita) del periodo 14 4.671 4.139
Totale Patrimonio Netto del gruppo 59.852 57.372
Patrimonio netto di terzi 14 -276 -669
TOTALE PATRIMONIO NETTO 59.576 56.703
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 15 23.055 26.906
Altre passività finanziarie non correnti 16 24.427 29.308
Fondi per rischi ed oneri 17 5.443 11.891
Piani a benefici definiti per i dipendenti 18 1.646 2.446
Passività fiscali differite 19 339 423
Totale passività non correnti 54.910 70.974
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 20 16.203 7.741
Altre passività finanziarie correnti 21 4.262 2.792
Debiti verso fornitori 22 55.166 3.820 6,9% 47.829 4.664 9,8%
Debiti tributari 23 2.385 3.003
Altre passività correnti 24 5.598 5.098
Totale passività correnti 83.614 66.463
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 198.100 194.140

-

-

-

-

-

Bilancio Separato al 31 dicembre 2018 Landi Renzo S.p.A.

Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Conto Economico

Conto Economico Complessivo

Rendiconto Finanziario

Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto

Note illustrative

ALLEGATI Prospetto parti correlate

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'Art. 154-bis del D.Lgs.58/98

Relazione della società di revisione

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

(Euro)
ATTIVITA' Note 31/12/2018 (*) 31/12/2017
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 2 9.672.207 9.964.851
Costi di sviluppo 3 6.771.765 4.953.932
Avviamento 4 2.372.845 2.372.845
Altre attività immateriali a vita definita 5 5.882.887 6.483.969
Partecipazioni in imprese controllate 6 54.271.892 56.013.238
Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures 7 22.464.490 24.473.316
Altre attività finanziarie non correnti 8 395.874 395.874
Altre attività non correnti 9 3.991.430 4.561.430
Imposte anticipate 10 10.825.852 7.751.453
Totale attività non correnti 116.649.242 116.970.908
Attività correnti
Crediti verso clienti 11 15.709.738 12.799.945
Crediti verso controllate 12 12.035.068 13.434.065
Rimanenze 13 24.750.381 20.271.041
Altri crediti e attività correnti 14 4.974.651 5.179.972
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15 8.531.249 7.225.430
Totale attività correnti 66.001.087 58.910.453
TOTALE ATTIVITA' 182.650.329 175.881.361
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' Note 31/12/2018 (*) 31/12/2017
Patrimonio netto
Capitale sociale 16 11.250.000 11.250.000
Altre riserve 16 39.652.474 38.032.481
Utile (perdita) del periodo 16 226.353 1.938.986
TOTALE PATRIMONIO NETTO 51.128.827 51.221.467
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 17 19.450.413 23.338.908
Altre passività finanziarie non correnti 18 26.578.337 32.257.572
Fondi per rischi ed oneri 19 4.073.038 9.012.497
Piani a benefici definiti per i dipendenti 20 1.497.376 1.999.508
Totale passività non correnti 51.599.164 66.608.485
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 21 13.165.543 6.129.157
Altre passività finanziarie correnti 22 4.262.312 2.792.482
Debiti verso fornitori 23 45.295.377 35.924.139
Debiti verso controllate 24 11.939.673 8.391.553
Debiti tributari 25 918.682 1.153.057
Altre passività correnti 26 4.340.751 3.661.021
Totale passività correnti 79.922.338 58.051.409
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 182.650.329 175.881.361

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale finanziaria sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato nell'Allegato 2.

(*) Il presente prospetto comprende i dati derivanti dalla fusione per incorporazione della controllata Emmegas S.r.l.

CONTO ECONOMICO

(Euro)
31/12/2018 (*) 31/12/2017 (**)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 27 135.986.583 111.073.954
Altri ricavi e proventi 28 1.359.938 915.334
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione
rimanenze
29 -67.142.786 -53.624.202
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 30 -36.062.677 -35.903.190
Costo del personale 31 -20.351.955 -24.632.353
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione 32 -1.894.779 -2.577.608
Margine operativo lordo 11.894.324 -4.748.065
Ammortamenti e riduzioni di valore 33 -7.427.851 -11.270.976
Margine operativo netto 4.466.473 -16.019.041
Proventi finanziari 34 92.259 201.481
Oneri finanziari 35 -3.451.011 -3.641.463
Utili (perdite) su cambi 36 427.115 -1.298.666
Proventi (Oneri) da partecipazioni 37 -2.098.344 21.166.701
Proventi (Oneri) da joint venture valutate a patrimonio netto 38 -1.590.836 7.860
Utile (Perdita) prima delle imposte -2.154.344 416.872
Imposte 39 2.380.697 1.522.114
Utile (Perdita) dell'esercizio 226.353 1.938.986

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato nell'Allegato 1.

(*) Il presente prospetto comprende i dati derivanti dalla fusione per incorporazione della controllata Emmegas S.r.l.

(**) I dati comparativi sono stati riesposti in coerenza con la classificazione prevista dalle modifiche allo IAS 1 applicate dall'esercizio 2018

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

( Euro)
31/12/2018 31/12/2017
Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi: 226.353 1.938.986
Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto
Economico
Rimisurazione piani per dipendenti a benefici definiti (IAS 19) 20 15.683 -79.056
Totale Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a
Conto Economico
15.683 -79.056
Utili/Perdite che saranno successivamente riclassificate a Conto
Economico
Valutazione delle Joint ventures a patrimonio netto 7 -421.951 0
Totale Utili/Perdite che saranno successivamente riclassificate a
Conto Economico
-421.951 0
Utili/Perdite rilevati direttamente a Patrimonio Netto al netto degli
effetti fiscali
-406.268 -79.056
Totale Conto Economico Complessivo del periodo -179.915 1.859.930

RENDICONTO FINANZIARIO

(Migliaia di Euro)
31/12/2018 (*) 31/12/2017 (**)
Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
Utile (perdita) ante-imposte del periodo -2.155 417
Rettifiche per:
Minusvalenza netta da cessione ramo d'azienda 0 1.984
Ammortamento di immobili, impianti e macchinari 3.265 4.574
Ammortamento di attività immateriali 4.163 4.713
Dividendi distribuiti -2.981 0
Perdita (Utile) per cessione attività materiali ed immateriali -44 0
Delta cambi -427 0
Perdita per riduzione di valore dei crediti 44 139
Oneri finanziari netti 3.359 4.739
Proventi (Oneri) netti da partecipazioni 6.670 -21.175
11.894 -4.609
Variazioni di:
rimanenze -4.081 553
crediti commerciali ed altri crediti -2.309 2.323
debiti commerciali ed altri debiti 13.058 6.015
fondi e benefici ai dipendenti -5.440 1.680
Disponibilità liquide generate dall'attività operativa 13.122 5.962
Interessi pagati -3.799 -3.721
interessi incassati 24 35
imposte pagate -118 0
Disponibilità liquide nette generate dall'attività operativa 9.229 2.276
Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento
Dividendi incassati 2.981 0
Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari 416 663
Incassi per cessione partecipazioni 0 6.788
Acquisto di immobili, impianti e macchinari -3.299 -1.174
Acquisto di immobilizzazioni immateriali -162 -316
Finanziamento a società controllate -1.173 -1.536
Costi di sviluppo -5.084 -1.910
Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di investimento -6.321 2.515
Free Cash Flow 2.908 4.791
Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Versamento in c/futuro aumento di capitale 0 8.867
Rimborsi obbligazioni -3.674 0
Erogazioni (rimborsi) dei finanziamenti a Medio Lungo Termine -3.312 -755
Apporto liquidità da fusione 57 987
Variazione debiti bancari a breve 5.327 -10.850
Disponibilità liquide nette generate (assorbite) dall'attività di finanziamento -1.602 -1.751
Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.306 3.040
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 7.225 4.185
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 8.531 7.225

(*) Le variazioni del capitale circolante riportati nei flussi finanziari derivanti dall'attività operativa sono stati determinati al netto dell'apporto di fusione della controllata Emmegas S.r.l. al fine di rappresentare gli effettivi flussi finanziari dell'esercizio.

(**) Ai fini di una migliore informativa ed una maggiore conformità ai requisiti del principio contabile internazionale IAS 7 sono state effettuate modifiche minori alla struttura del rendiconto finanziario, modifiche che hanno comportato la riesposizione dei dati comparativi.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(Migliaia di Euro)

Capitale
sociale
Riserva
Legale
Riserva
Straordinaria
e Altre
Riserva
Sovraprezzo
Azioni
Versamento in
conto futuro
aumento di
capitale
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
Netto
Saldo al 31 dicembre
2016
11.250 2.250 13.009 46.598 0 -28.986 44.121
Risultato dell'esercizio 1.939 1.939
Utile/Perdite attuariali IAS
19
-79 -79
Totale utile/perdita
complessivo
Destinazione risultato 0 0 -79 0 0 1.939 1.860
-13.106 -15.880 28.986 0
Versamento in conto
futuro aumento di capitale
8.867 8.867
Fusione A.E.B. -3.626 -3.626
Totale effetti derivanti
da operazioni con gli
azionisti
0 0 -16.732 -15.880 8.867 28.986 5.241
Saldo al 31 dicembre
2017
11.250 2.250 -3.803 30.718 8.867 1.939 51.221
Effetto applicazione IFRS
9
-321 -321
Saldo al 1 gennaio 2018 11.250 2.250 -4.124 30.718 8.867 1.939 50.900
Risultato dell'esercizio 226 226
Utile/Perdite attuariali IAS
19
16 16
Valutazione delle Joint
ventures a patrimonio
netto -422 -422
Totale utile/perdita
complessivo
0 0 -406 0 0 226 -180
Destinazione risultato 1.939 -1.939 0
Fusione Emmegas 409 409
Totale effetti derivanti
da operazioni con gli
azionisti
0 0 2.348 0 0 -1.939 409
Saldo al 31 dicembre
2018
11.250 2.250 -2.182 30.718 8.867 226 51.129

NOTE ILLUSTRATIVE AI PROSPETTI CONTABILI AL 31 DICEMBRE 2018

A) INFORMAZIONI GENERALI ED EVENTI SIGNIFICATIVI DELL'ESERCIZIO

LANDI RENZO S.p.A. (la "Società") è attiva da sessant'anni nel settore dei sistemi di alimentazione per autotrazione progettando, producendo e commercializzando sistemi ecocompatibili di alimentazione a GPL ed a metano. La Società gestisce tutte le fasi del processo che conduce alla produzione, alla vendita, e, per determinate aree di business, anche all'installazione di sistemi di alimentazione per autotrazione; vende sia alle principali case automobilistiche a livello mondiale (clienti OEM) sia a rivenditori ed importatori indipendenti (clienti After Market).

Landi Renzo S.p.A., ha la sede legale in Cavriago (RE) ed è la Capogruppo del Gruppo Landi Renzo, che detiene direttamente ed indirettamente, tramite altre società sub-holding, le quote di partecipazione al capitale nelle società con le quali è attiva in Italia ed all'estero.

La Società, quotata alla Borsa di Milano nel segmento FTSE Italia STAR, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Landi Renzo al 31 dicembre 2018.

Informiamo che la Società non è sottoposta ad attività di direzione e coordinamento, e che Girefin SpA con sede a Milano è la società che redige il bilancio consolidato che include i dati della Landi Renzo SpA e delle sue società controllate. Tale bilancio consolidato è disponibile presso il registro delle imprese di Milano.

Il presente bilancio è sottoposto a revisione legale dei conti da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A..

Eventi significativi dell'esercizio

Si dà atto che, in ottica di semplificazione ed ottimizzazione della struttura del gruppo, così come previsto anche nel Piano Strategico 2018-2022, nel corso dell'esercizio 2018 la società controllata Emmegas S.r.l. è stata fusa per incorporazione in Landi Renzo S.p.A..

Inoltre, seppur senza effetti sul bilancio separato della Società, si dà inoltre atto che nel mese di dicembre, l'assemblea degli obbligazionisti del Prestito obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022", codice ISIN IT0005107237 ha approvato la modifica del regolamento al fine di posticipare di un anno l'obbligo di aumento di capitale previsto dell'accordo di ottimizzazione della struttura finanziaria.

Gli effetti di tali operaziono sono illustrate dettagliatamente nel proseguo della presente nota illustrativa.

Fusione Emmegas S.p.A.

Con effetti contabili e fiscali a partire dal 1 gennaio 2018, la società controllata Emmegas S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella Landi Renzo S.p.A.. L'operazione, in assenza di specifiche indicazioni da parte dei principi contabili internazionali, è stata contabilizzata in base alle previsioni incluse nel documento Assirevi OPI n° 2R che prevede, in caso di fusioni che non abbiano natura di acquisizione, l'applicazione del principio di continuità dei valori, vista l'assenza di uno scambio con economie terze. In particolare, tale interpretazione dà rilevanza alla preesistenza di un rapporto di controllo ed al costo, e relativa purcahse price allocation, rinvenienti dal bilancio consolidato del gruppo. Come previsto dall'OPI n° 2R, il differenziale emerso in fase di annullamento del valore della partecipazione e la corrispondente quota di patrimonio netto della società incorporata, inclusivo degli effetti di purchase price allocation risultanti dal bilancio consolidato, pari ad Euro 409 migliaia, è stato classificato ad incremento del patrimonio netto.

A seguito di tale operazione straordinaria i valori economici e patrimoniali del bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2018 non risultano pienamente comparabili con quelli dell'esercizio precedente. Conseguentemente, nel proseguo delle presenti Note illustrative sono indicati, qualora significativi, gli effetti sulle voci di bilancio derivanti dall'incorporazione delle attività e passività della controllata Emmegas S.r.l..

Si riportano qui di seguito i valori contabili, redatti in conformità ai principi contabili IAS/IFRS, della controllata Emmegas S.r.l. al 1° gennaio 2018.

ATTIVITA' (migliaia di Euro) 01/01/2018 PATRIMONIO E PASSIVO (migliaia di Euro) 01/01/2018
Attività non correnti Patrimonio netto
Terreni, immobili, impianti, macchinari e attr. 45.613 Capitale sociale 60.000
Altre attività immateriali a vita definita 132.411 Altre riserve 106.206
Altre attività finanziarie non correnti 1.291 Utile dell'esercizio 243.210
Imposte anticipate 63.350 Totale Patrimonio Netto 409.416
Debiti verso banche non correnti 77.448
Fondi per rischi ed oneri 13.665
Passività fiscali differite 32.990
Totale attività non correnti 242.665 Totale passività non correnti 124.103
Attività correnti Passività correnti
Crediti verso clienti 568.038 Debiti verso le banche correnti 98.844
Rimanenze 399.403 Debiti verso fornitori 218.307
Altri crediti e attività correnti 107.035 Debiti verso controllante 514.651
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 56.966 Debiti verso collegate 995
Debiti tributari 4.099
Altre passività correnti 3.692
Totale attività correnti 1.131.442 Totale passività correnti 840.588
TOTALE ATTIVITA' 1.374.107 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.374.107

Emmegas S.r.l.

Modifica al Regolamento del Prestito Obbligazionario

In data 28 dicembre 2018 l'Assemblea degli Obbligazionisti del prestito "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022", codice ISIN IT0005107237, sotto la presidenza di Stefano Landi e agli atti del Notaio Giuseppe Chiantera, ha approvato all'unanimità dei presenti (67,06% del prestito) la proposta del Consiglio di Amministrazione avente ad oggetto la modifica al Regolamento del Prestito al fine di posticipare dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 la scadenza entro cui proporre all'assemblea degli azionisti della Società di deliberare l'aumento di capitale.

La delibera ha avuto efficacia immediata essendo previamente intervenuto il rilascio del waiver da parte delle banche finanziatrici.

B) CRITERI GENERALI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO E ATTESTAZIONE DI CONFORMITA'

Attestazione di conformità ai principi contabili internazionali e base di presentazione

Il bilancio separato è stato predisposto in accordo con gli UE-IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Reporting Interpretations Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standard Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002. Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.

Il bilancio separato di Landi Renzo S.p.A. al 31 dicembre 2018, è stato approvato ed autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2019.

Il bilancio separato è stato redatto in Euro, che rappresenta la valuta dell'ambiente economico prevalente in cui opera il Gruppo. I dati riportati nella Situazione Patrimoniale Finanziaria, nel Conto Economico e nel Conto Economico Complessivo di periodo sono espressi in unità di Euro, moneta funzionale della Società, mentre i dati contenuti nel Rendiconto Finanziario, nel Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto e nelle presenti Note Illustrative sono espressi in migliaia di Euro. Gli arrotondamenti sono effettuati a livello di singolo conto contabile.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio:

la Situazione Patrimoniale Finanziaria è stato predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";

  • il Conto Economico è stato predisposto separatamente dal prospetto di Conto Economico Complessivo, ed è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, struttura ritenuta più rappresentativa rispetto alla struttura per destinazione, in quanto conforme alle modalità di reporting interno ed in linea con la prassi internazionale del settore.
  • il Conto Economico Complessivo comprende, oltre al risultato dell'esercizio, le altre variazioni delle voci di patrimonio netto riconducibili a operazioni non poste in essere con gli azionisti della Società;
  • il Rendiconto Finanziario è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti delle attività operative secondo il "metodo indiretto".

Emendamenti e principi contabili rivisti applicati per la prima volta dalla Società

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2018 sono coerenti con quelli adottati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, ad eccezione dell'adozione dei nuovi principi contabili, emendamenti, miglioramenti ed interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2018 di seguito elencati.

Regolamento UE
di omologazione
Descrizione
Regolamento IAS 12 Imposte sul reddito – Rilevazione di attività fiscali differite per perdite non
(UE) 2017/1989 realizzate, la modifica mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite
relative a strumenti di debito misurati al fair value.
Regolamento IAS 7 Rendiconto finanziario – iniziativa di informativa, la modifica è volta a
(UE) 2017/1990 migliorare le informazioni sulle attività di finanziamento di un'entità fornite agli
utilizzatori del bilancio.
Regolamento IFRS 9 Strumenti finanziari, il principio ha l'obiettivo di migliorare l'informativa
(UE) 2016/2067 finanziaria sugli strumenti finanziari affrontando problemi sorti in materia nel corso
della crisi finanziaria. In particolare, l'IFRS 9 risponde all'invito del G20 ad operare
la transizione verso un modello più lungimirante di rilevazione delle perdite attese
sulle attività finanziarie. In particolare, l'IFRS 9 introduce nuovi criteri per la
classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie, prevede un nuovo
modello di impairment crediti, basato sulle expected credit losses (ECL) e non sulle
incurred losses
utilizzato dallo IAS, introduce un nuovo modello di hedge
accounting, oltre a normare
gli effetti su passività finanziarie oggetto di
rinegoziazione.
Regolamento L'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con clienti ha l'obiettivo di migliorare la
(UE) 2016/1905 qualità e l'uniformità nella rilevazione dei ricavi e di definire il momento del
trasferimento come elemento del riconoscimento del ricavo e l'ammontare che la
società è titolata a ricevere.
Il
processo
da
seguire
per
il
riconoscimento
dei
ricavi
è
il
seguente:
1) Identificazione del contratto con il cliente;
2) Identificazione della prestazione;
3) Determinazione dei corrispettivi;
4) Allocazione del corrispettivo correlato all'esecuzione della prestazione;
5) Riconoscimento dei ricavi legati all'esecuzione della prestazione.
Regolamento L'emendamento all'IFRS 4 tratta di preoccupazioni sorte nell'applicazione dell'IFRS
(UE) 2016/1905 9 sugli strumenti finanziari prima dell'introduzione dei nuovi standard contrattuali
assicurativi. Vengono inoltre fornite due opzioni per società che sottoscrivono
contratti assicurativi con riferimento all'IFRS 4: i) un opzione che permetta alle
società di riclassificare dal conto economico al conto economico omnicomprensivo
alcuni ricavi o costi provenienti da determinati financial assets; ii) un'esenzione
temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 la cui attività prevalente è la sottoscrizione
di contratti come descritti dall'IFRS 4.
Tale emendamento non è applicabile alla Società.

I principi contabili e le modifiche di principi contabili sopra indicati, ad eccezione dell'IFRS 9, non hanno comportato effetti di rilievo sul bilancio della Società.

Con riferimento all'IFRS 9, la Società ha determinato gli effetti sul bilancio dell'applicazione del paragrafo B.5.4.6 dello stesso, che disciplina l'impatto in termini di costo ammortizzato sulle passività finanziarie derivanti da una modifica del piano dei flussi finanziari ad esse relativi, dovuta sia ad una revisione di stima che ad una modifica contrattuale. Nella sostanza tale paragrafo impone che, qualora vengano riviste le stime dei pagamenti relativi alle passività finanziarie, la società deve attualizzare i flussi di cassa futuri al tasso interno di rendimento originario e contabilizzare a conto economico la differenza tra il valore attuale dei flussi di cassa futuri determinati con tale tasso e il valore di carico della passività iscritta in bilancio. L'applicazione di tale paragrafo ha comportato un adeguamento del valore di alcune passività finanziarie (prestiti obbligazionari e finanziamenti bancari a medio-lungo termine) rinegoziate dalla Società nel corso dei precedenti esercizi, il cui effetto, pari a circa Euro 422 migliaia, al lordo dell'effetto fiscale, è stato contabilizzato a riduzione del patrimonio netto al 1 gennaio 2018, come consentito dal principio stesso. L'applicazione della metodologia sulle expected credit losses ("ECL") sulla valutazione dei crediti commerciali non ha comportato effetti significativi sul bilancio della Società.

L'applicazione del principio contabile IFRS 15 non ha comportato effetti significativi sul bilancio della Società. Si dà atto che il management è stato supportato nell'analisi dei relativi effetti da primario esperto contabile internazionale.

Si riporta qui di seguito la tabella che evidenzia gli effetti dell'applicazione del principio IFRS 9 ai saldi di apertura.

(Euro)
ATTIVITA' 31/12/2017 IFRS 9 01/01/2018
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 9.965 9.965
Costi di sviluppo 4.954 4.954
Avviamento 2.373 2.373
Altre attività immateriali a vita definita 6.484 6.484
Partecipazioni in imprese controllate 56.013 56.013
Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures 24.473 24.473
Altre attività finanziarie non correnti 396 396
Altre attività non correnti 4.561 4.561
Imposte anticipate 7.751 101 7.852
Totale attività non correnti 116.970 101 117.071
Attività correnti
Crediti verso clienti 12.800 12.800
Crediti verso controllate 13.434 13.434
Rimanenze 20.271 20.271
Altri crediti e attività correnti 5.180 5.180
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.225 7.225
Totale attività correnti 58.910 0 58.910
TOTALE ATTIVITA' 175.881 101 175.982
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31/12/2017 IFRS 9 01/01/2018
Patrimonio netto
Capitale sociale 11.250 11.250
Altre riserve 38.032 -321 37.711
Utile (perdita) del periodo 1.939 1.939
TOTALE PATRIMONIO NETTO 51.221 -321 50.900
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 23.339 23.339
Altre passività finanziarie non correnti 32.258 422 32.680
Fondi per rischi ed oneri 9.012 9.012
Piani a benefici definiti per i dipendenti 2.000 2.000
Totale passività non correnti 66.608 422 67.030
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 6.129 6.129
Altre passività finanziarie correnti 2.792 2.792
Debiti verso fornitori 35.924 35.924
Debiti verso controllate 8.392 8.392
Debiti tributari 1.153 1.153
Altre passività correnti 3.661 3.661
Totale passività correnti 58.051 0 58.051
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 175.881 101 175.982

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

Nella tabella che segue sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, le modifiche di principi ed interpretazioni già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre a partire dal 1° gennaio 2019 o data successiva. La Società non si è avvalso della facoltà di applicazione anticipata.

Regolamento UE
di omologazione Descrizione
Regolamento L'IFRS 16 Leases, che sostituisce lo IAS 17, è applicabile a partire dal 1° gennaio 2019.
(UE) 2017/1986 E' consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15
– Ricavi provenienti da contratti con clienti.
Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio
basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai
contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il
diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i
benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene
sottostante il contratto.
Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti
di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease
anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre
la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low
value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.
Regolamento IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions, ha
(UE) 2018/289 l'obiettivo di chiarire la contabilizzazioni di alcuni tipi di operazioni con pagamento
basato su azioni.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
Regolamento Lo IASB ha pubblicato le modifiche Annual Improvements to IFRS Standards 2014-
(UE) 2018/182 2016 Cycle, che modifica l'IFRS 1, l'IFRS 12 e lo IAS 28.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
8 dicembre 2016 IFRIC
22

Foreign
Currency
Transactions
and
Advance
Consideration.
L'interpretazione tratta delle operazioni in valuta estera nel caso in cui un'entità
riconosca una attività o una passività non monetaria proveniente dal pagamento o
dall'incasso di un anticipo prima che l'entità si riconosca il relativo asset, costo o
ricavo. Quanto definito non deve essere applicato alle imposte, ai contratti
assicurativi o riassicurativi. Tale IFRIC non trova applicazione nel bilancio separato
della Società.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
8 dicembre 2016 Modifiche allo IAS 40 regarding transfers of investment property. L'emendamento
prevede:
i)
il paragrafo 57 dello IAS 40 viene modificato prevedendo che un'entità deve
trasferire un proprietà da, o a, la categoria di investimento immobiliare solo
quando c'è evidenza del cambio d'uso;
ii)
la lista degli esempi indicati nel paragrafo 57 (a) – (d) viene ridefinita come una
lista di esempi non esaustiva.
Tali modifiche non trovano applicazione nel bilancio separato della Società. Le
modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
7 giugno 2017 Lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax
Treatments, che fornisce indicazioni su come riflettere nella contabilizzazione delle
imposte sui redditi le incertezze sul trattamento fiscale di un determinato fenomeno.
L'IFRIC 23 entrerà in vigore il 1° gennaio 2019.
12 ottobre 2017 Lo IASB ha pubblicato modifiche all'IFRS 9 Financial Instruments al fine di favorirne
l'implementazione.
Le modifiche all'IFRS 9 Prepayment Features with Negative Compensation sono
volte a consentire la misurazione al costo ammortizzato o al fair value a conto
economico complessivo di attività finanziarie caratterizzate da un'opzione di
estinzione anticipata con la cosiddetta "negative compensation".
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
12 ottobre 2017 Lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 28 Investments in Associates and Joint
Ventures al fine di favorirne l'implementazione.
Le modifiche allo IAS 28 Long-term Interests in Associates and Joint Ventures sono
volte a chiarire che ai crediti a lungo termine verso una società collegata o joint
venture che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società
collegata o joint venture si applica l'IFRS 9.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.

Relativamente alla prima applicazione dell'IFRS 16, è in fase conclusiva da parte della Società una dettagliata valutazione degli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile internazionale sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del bilancio.

Come indicato anche alla nota 42, la Società al 31 dicembre 2018 ha in essere impegni per leasing operativi su immobili per Euro 3.616 migliaia, di cui Euro 1.279 migliaia previsti per il 2019, su autovetture per Euro 320 migliaia, di cui Euro 165 migliaia previsti per il 2019, e su alcuni macchinari e attrezzature di modesta entità. Nel 2018 sono stati imputati a conto economico costi per leasing operativi pari ad Euro 2.346 migliaia.

Si dà inoltre atto che alla data di redazione del presente bilancio risultano in fase avanzata le trattative con la società correlata Gireimm S.r.l. per la rinegoziazione del contratto di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa della Landi Renzo S.p.A., la cui scadenza contrattuale è prevista per il 10 maggio 2019. Tale contratto, il cui rinnovo è altamente probabile e che sarà sottoposto all'approvazione da parte del comitato parti correlate, comporterà un significativo effetto sulle attività per diritti d'uso e relative passività a partire dal secondo trimestre 2019.

Nel corso dell'esercizio lo IASB ha apportato modifiche ad alcuni principi IAS/IFRS precedentemente emanati e ha pubblicato nuovi principi contabili internazionali, per i quali non è ancora stato completato il processo di omologazione.

Data Pubblicazioni IAS
30 gennaio 2014 L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha
deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio
contabile sui "rate-regulated activities".
L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di
continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti
principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già
applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l'effetto
della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci.
18 maggio 2017 Lo IASB ha pubblicato l'IFRS 17 Insurance Contracts. Lo standard mira a migliorare
la comprensione da parte degli investitori, ma non solo, dell'esposizione al rischio,
della redditività e della posizione finanziaria degli assicuratori. L'IFRS 17 sostituisce
l'IFRS 4, emesso nel 2004 come interim Standard ed entrerà in vigore a partire dal 1°
gennaio 2021, ma è consentita l'applicazione anticipata.
Tale principio non risulta applicabile alla Società.
12 dicembre 2017 Lo IASB ha pubblicato gli Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle, che
includono modifiche allo IAS 12 Income Taxes, allo IAS 23 Borrowing Costs, all'IFRS
3 Business Combination e all' IFRS 11 Joint Arrangements.
Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
7 febbraio 2018 Lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or
Settlement che chiarisce come si determinano il costo relativo alle prestazioni di
lavoro correnti e gli interessi netti quando si verifica una modifica nel piano a
benefici definiti. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio
dal 1° gennaio 2019. È consentita l'applicazione anticipata.
22 ottobre 2018 Lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 3 Business Combinations che ha
l'obiettivo di aiutare a determinare se una transazione è un'acquisizione di un
business o di un gruppo di attività che non soddisfa la definizione di business
dell'IFR 3.
Le modifiche si applicheranno alle acquisizioni successive al 1° gennaio 2020. È
tuttavia consentita l'applicazione anticipata.
31 ottobre 2018 Lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 e IAS 8 che ha l'obiettivo di chiarire
la definizione di "materiale" al fine di aiutare le società a valutare se
un'informazione è da includere in bilancio.
Le modifiche si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2020. È tuttavia consentita
l'applicazione anticipata.

La Società sta valutando gli effetti che l'applicazione di tali principi potrà avere sul proprio bilancio.

C) PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati in modo omogeneo per tutti i periodi inclusi nel presente bilancio.

TERRENI, IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all'uso.

Il valore d'iscrizione delle attività materiali è successivamente rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa, e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata.

Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del "component approach". Gli eventuali oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisto e alla produzione di attività materiali sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.

Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:

Categorie Periodo di ammortamento Aliquote di
ammortamento
Migliorie su
beni di terzi - Minore fra la residua utilità economica della miglioria e la durata residua del contratto
fabbricati sottostante 16,67- 20%
Impianti e
macchinari Quote costanti 10 - 17,5%
Attrezzature
industriali e
commerciali Quote costanti 17,5 - 25%
Altri beni Quote costanti 12 - 20 - 25%

Il valore residuo e la vita utile di un'attività materiale vengono rivisti almeno annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio. In base all'analisi effettuata dal management non è stato necessario modificare le vite utili rispetto a quelle applicate nel precedente esercizio.

I costi sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono addebitati integralmente al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa sono attribuiti alle immobilizzazioni materiali cui si riferiscono, quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene, ed ammortizzati in relazione alla residua vita utile dei cespiti.

I costi capitalizzati per migliorie su immobili di terzi in affitto sono classificati fra gli immobili ed ammortizzati al minore fra la residua utilità economica della miglioria e la durata residua del contratto sottostante.

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti in accordo con il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali viene sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore con le modalità descritte al paragrafo "Riduzione di valore delle attività".

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.

ATTIVITA' IMMATERIALI

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono inizialmente rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo. Le attività immateriali sono ammortizzate in quote costanti lungo la loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l'attuale vita utile differisce da quella stimata in precedenza. La vita utile stimata dalla Società per le varie categorie di attività immateriali, valida per tutti i periodi presentati, è riportata di seguito.

Categorie Vita utile
Costi di sviluppo 3 anni
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno da 3 a 10 anni
Software, licenze e altri da 3 a 5 anni
Marchi da 10 a 18 anni

COSTI DI SVILUPPO

I costi relativi all'attività di ricerca e sviluppo sono imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti, ad eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le attività immateriali laddove sono soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 38, di seguito riportate:

  • il progetto è chiaramente identificato ed i costi a esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera attendibile;
  • è dimostrata la fattibilità tecnica del prodotto;
  • vi è evidenza dell'intenzione da parte della Società di completare il progetto di sviluppo e di vendere i beni immateriali generati dal progetto;
  • esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l'utilità dell'immobilizzazione immateriale per la produzione dei beni immateriali generati dal progetto;
  • sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto.

Il periodo di ammortamento comincia solo quando la fase di sviluppo viene chiusa ed il risultato, generato dal progetto, è commercializzabile e si esaurisce generalmente in tre esercizi, sulla base della stimata durata dei benefici collegati al prodotto sviluppato. Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e delle eventuali perdite per riduzione di valore cumulate.

AVVIAMENTO

L'avviamento derivante da operazioni di aggregazione aziendale, successive al 1° gennaio 2005, è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del fair value netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali.

L'avviamento derivante da acquisizioni effettuate precedentemente al 1° gennaio 2005 è iscritto al valore registrato a tale titolo nell'ultimo bilancio redatto sulla base dei precedenti principi contabili (31 dicembre 2004), previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

In sede di prima adozione degli IFRS non si è infatti, come consentito dall'IFRS 1, proceduto a riconsiderare le operazioni di acquisizione effettuate anteriormente al 1° gennaio 2005.

Alla data di acquisizione, l'eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (anche cash generating units "CGU") che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall'acquisizione. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento essendo riconosciuto come un'attività immateriale a vita indefinita non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito.

L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità individuando le unità generatrici dei flussi finanziari che beneficiano delle sinergie dell'acquisizione, con cadenza almeno annuale, ovvero anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità. Una perdita di valore è iscritta qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU sia inferiore al valore contabile ed è imputata prioritariamente all'avviamento.

L'eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna CGU di produrre flussi finanziari sufficienti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte della CGU sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l'hanno generata.

Le eventuali perdite di valore dell'avviamento imputate a Conto Economico non sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI

Le altre attività immateriali a vita utile definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di produzione.

I costi sostenuti successivamente, relativi ad immobilizzazioni immateriali, sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri della specifica attività capitalizzata ed ammortizzati in base ai criteri suesposti in accordo con i beni cui si riferiscono.

LEASING

I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17.

Tale impostazione implica che:

  • il costo dei beni oggetto di leasing finanziario sia iscritto fra le immobilizzazioni materiali e sia ammortizzato a quote costanti sulla base della vita utile stimata; in contropartita viene iscritto un debito finanziario nei confronti del locatore per un importo pari al valore del bene locato;
  • i canoni del contratto di leasing siano contabilizzati in modo da separare l'elemento finanziario dalla quota capitale, da considerare quale rimborso del debito iscritto nei confronti del locatore.

I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativi ed i relativi canoni sono imputati al Conto Economico in quote costanti, ripartite secondo la durata del contratto.

Ai fini contabili sono classificati come operativi i leasing ed i contratti di noleggio per i quali:

  • parte significativa dei rischi e dei benefici connessi con la proprietà sono mantenuti al locatore,
  • non esistono opzioni di acquisto a prezzi non rappresentativi del presumibile valore di mercato del bene locato alla fine del periodo,

la durata del contratto non rappresenta la maggior parte della vita utile del bene locato o noleggiato. I relativi canoni sono imputati a Conto Economico in quote costanti ripartite secondo la durata dei sottostanti contratti.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a Conto Economico.

Un'attività materiale o immateriale subisce una riduzione di valore nel caso in cui non si sia in grado di recuperare, attraverso l'uso o la cessione, il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio. Pertanto l'obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36 è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o dall'unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.

Nell'applicare il metodo il management utilizza diverse assunzioni, incluse le stime delle variazioni del fatturato, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni del capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto) che concorrono alla definizione di un piano a medio termine, specificatamente finalizzato alla effettuazione di un test di impairment, aggiornato con cadenza almeno annuale ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società. Le principali ipotesi formulate relativamente ai piani delle CGU rilevanti per l'impairment test sono esposte nella nota 4 al bilancio d'esercizio, alla quale si rimanda per maggiori dettagli.

Se il valore contabile eccede il valore di recupero, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari cui appartengono sono svalutate fino a rifletterne il valore di recupero. Tali perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico.

L'impairment test viene effettuato quando si verificano condizioni di carattere interno o esterno all'impresa che facciano ritenere che le attività abbiano subito riduzioni di valore. Nel caso dell'avviamento o di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test viene effettuato almeno annualmente. Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino del valore stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a Conto Economico.

Il valore dell'avviamento svalutato in precedenza non viene ripristinato, come previsto dai principi contabili internazionali.

PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURES

Le partecipazioni in società controllate sono valutate con il metodo del costo comprensivo degli oneri ad esso direttamente attribuibili rettificato delle perdite di valore.

Qualora vi sia evidenza di eventi indicatori di riduzioni di valore, il valore delle partecipazioni è assoggettato ad impairment test secondo quanto disposto dallo IAS 36. Il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.

Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il costo viene iscritto fra i fondi, nella misura in cui la Società ha l'obbligo o l'intenzione di risponderne.

Le partecipazioni in joint venture sono rappresentate da società per le quali esiste alla data di formazione del bilancio un accordo tramite il quale la Landi Renzo S.p.A. vanta diritti simili sulle attività nette piuttosto che vantare diritti sulle attività ed assumere obbligazioni per le passività.

Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

ALTRE ATTIVITA' FINANZIARE CORRENTI E NON CORRENTI

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie; e
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

• l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

• l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura (che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo).

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, il Gruppo applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti del Gruppo e del contesto economico.

In sintesi, il Gruppo valuta le perdite attese delle attività finanziarie in modo che rifletta:

• un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità determinato valutando una gamma di possibili risultati;

• il valore temporale del denaro;

• informazioni ragionevoli e dimostrabili che sono disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di riferimento del bilancio su eventi passati, condizioni attuali e previsioni delle condizioni economiche future. L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi (è possibile che non si riesca ad individuare un singolo evento: il deterioramento delle attività finanziarie può essere dovuto all'effetto combinato di diversi eventi):

a) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;

b) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;

c) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;

d) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;

e) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o

f) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

RIMANENZE

Alla voce rimanenze sono classificate le materie prime e i materiali utilizzati nel processo di produzione, i prodotti semilavorati, i ricambi e i prodotti finiti.

Le rimanenze sono valutate al minor valore tra il costo di acquisto o di fabbricazione, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del FIFO, ed il valore di presunto realizzo desumibile dall'andamento di mercato.

La valutazione delle rimanenze include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti di produzione variabili e fissi, determinati sulla base della normale capacità produttiva.

Ove necessario, sono stati calcolati dei fondi svalutazione per le rimanenze obsolete o di lento rigiro tenuto conto della loro futura possibilità di utilizzo o di realizzo.

CREDITI COMMERCIALI

I crediti sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value. Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi ed il valore di iscrizione iniziale (cd. Metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il fondo svalutazione crediti, determinato al fine di valutare i crediti al loro effettivo valore di realizzo, accoglie le svalutazioni effettuate per tener conto dell'obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore dei crediti commerciali. Le svalutazioni, che risultano basate sulle informazioni più recenti disponibili e sulla miglior stima degli amministratori, sono effettuate in modo tale che le attività oggetto delle stesse siano ridotte in misura tale da risultare pari al valore attualizzato dei flussi di cassa ottenibili in futuro.

ALTRI CREDITI ED ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Gli altri crediti e le altre attività finanziarie correnti sono valutate, al momento della prima iscrizione, al fair value (valore equo). Successivamente tali crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.

Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

ELIMINAZIONE DI ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando è soddisfatta una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa dall'attività è scaduto;
  • il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici connessi all'attività;
  • il Gruppo non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi all'attività finanziaria ma ne ha ceduto il controllo.

Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta. Uno scambio di strumenti di debito con termini contrattuali sostanzialmente diversi, deve essere contabilizzato come un'estinzione della passività finanziaria originaria e la rilevazione di una nuova passività finanziaria. Analogamente una variazione sostanziale dei termini contrattuali di una passività finanziaria esistente, anche parziale, deve essere contabilizzata come un'estinzione della passività finanziaria originaria e la rilevazione di una nuova passività finanziaria.

CESSIONE DI CREDITI

La Società può avvalersi dello strumento della cessione di una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring. Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedendo una franchigia da parte del cedente o implicando il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.

Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IFRS 9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività finanziarie, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.

Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS 9 rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla Situazione Patrimoniale Finanziaria della Società.

Si precisa che la Società al 31 dicembre 2018 ha effettuato unicamente cessioni di crediti commerciali prosoluto aventi tutti i requisiti imposti dallo IFRS 9 per la derecognition degli stessi.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce relativa alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti include, prevalentemente, i depositi a vista con le banche, nonché le disponibilità di cassa e gli altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni). Le disponibilità liquide sono valutate al fair value, che generalmente coincide con il loro valore nominale; le eventuali variazioni sono rilevate a Conto Economico.

Ai fini della rappresentazione dei flussi di cassa dell'esercizio, in sede di redazione del Rendiconto Finanziario, i debiti bancari a breve termine sono rappresentati tra i flussi di cassa delle attività di finanziamento, essendo gli stessi riconducibili principalmente ad anticipazioni bancarie ed a prestiti bancari a breve termine.

CAPITALE SOCIALE E ALTRE VOCI DI PATRIMONIO NETTO

(i) Capitale sociale

Il capitale sociale è costituito dalle azioni ordinarie in circolazione.

I costi relativi all'emissione di nuove azioni o opzioni sono classificati nel patrimonio netto (al netto del beneficio fiscale ad essi collegato) come deduzione dei proventi derivanti dall'emissione di tali strumenti.

Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente dal patrimonio netto alla voce denominata "Altre riserve". Nessun utile o perdita viene rilevato nel Conto Economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.

Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.

(ii) Riserva legale e altre riserve

La riserva legale deriva dalla destinazione di parte del risultato di esercizio della Società (il 5% ogni anno fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è utilizzabile esclusivamente per copertura perdite. Le altre riserve includono le riserve di utili e di capitale a destinazione specifica, i risultati economici di esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva, nonché la riserva generatasi in sede di prima applicazione degli IFRS.

FONDI RISCHI E ONERI

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per far fronte ad obbligazioni attuali, legali o implicite, derivanti da eventi passati dei quali alla chiusura del periodo può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. I fondi per rischi e oneri sono iscritti se è probabile che si manifestino tali oneri. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel Conto Economico nel periodo in cui avviene.

Se una passività è considerata possibile non si procede allo stanziamento di un fondo rischi e viene unicamente fornita adeguata informativa nelle presenti note al bilancio.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e la data delle uscite di cassa connesse all'obbligazione può essere determinata in modo attendibile, il costo stimato è oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo garanzia prodotti viene rilevato al momento della vendita dei beni o della prestazione dei servizi sottostanti. L'accantonamento è determinato sulla base dei dati storici delle garanzie e attraverso la ponderazione della probabilità associata ai possibili risultati.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di Conto Economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività, in contropartita all'attività a cui si riferisce.

BENEFICI PER I DIPENDENTI

I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa. I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani con contribuzione definita e piani con benefici definiti.

Nei piani con contribuzione definita gli oneri contributivi sono imputati al Conto Economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale.

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati dalle quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 per i dipendenti della Società. Essi sono valutati secondo lo IAS 19, utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti.

Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro, utilizzando ipotesi demografiche (come ad esempio il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come ad esempio il tasso di sconto e gli incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro. Il tasso di attualizzazione utilizzato deriva dalla curva dei tassi su obbligazioni Markit iBoxx € Corporate AA 10+ alla data di chiusura dell'esercizio, aventi scadenza analoga a quella dell'obbligazione a favore dei dipendenti.

Gli utili e perdite attuariali che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.

Gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali l'entità versa dei contributi fissi a una entità distinta e non ha un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi. I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nell'utile o perdita negli esercizi in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.

DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali sono iscritti al valore equo (fair value) del corrispettivo iniziale ricevuto in cambio e successivamente valutati al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati.

PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI, DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITA'

I debiti finanziari a breve e a lungo termine e le altre passività a breve e a lungo termine sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value (valore equo). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa connessi alla passività e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato).

Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

La voce "Debiti tributari" include tutte quelle passività nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria esigibili o compensabili finanziariamente a breve termine connesse alle imposte dirette e indirette.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

La Società rileva i ricavi da contratti con i clienti quando adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività). L'attività è trasferita quando il cliente ne acquisisce il controllo. La Società trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

• il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;

• la prestazione della Società crea o migliora l'attività che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;

• la prestazione della Società non crea un'attività che presenta un uso alternativo per la Società e la Società ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, la Società rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

Il corrispettivo contrattuale incluso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili oppure entrambi. Se il corrispettivo contrattuale include un importo variabile come sconti, concessioni sul prezzo, incentivi, penalità o altri elementi analoghi, la Società provvede a stimare l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. La Società include nel prezzo dell'operazione l'importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo variabile non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

La Società ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, la Società stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

La Società applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione.

I costi incrementali per l'ottenimento dei contratti con i clienti sono contabilizzati come attività e ammortizzati lungo la durata del contratto sottostante, se la Società prevede il loro recupero. I costi incrementali per l'ottenimento del contratto sono i costi che la Società sostiene per ottenere il contratto con il cliente e che non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto. I costi per l'ottenimento del contratto che sarebbero stati sostenuti anche se il contratto non fosse stato ottenuto devono essere rilevati come costo nel momento in cui sono sostenuti, a meno che siano esplicitamente addebitabili al cliente anche qualora il contratto non sia ottenuto.

I costi sostenuti per l'adempimento dei contratti con i clienti sono capitalizzati come attività e ammortizzati lungo la durata del contratto sottostante solo se tali costi non rientrano nell'ambito di applicazione di un altro principio contabile (ad esempio IAS 2 – Rimanenze, IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 – Attività immateriali) e soddisfano tutte le seguenti condizioni:

• i costi sono direttamente correlati al contratto o ad un contratto previsto, che l'entità può individuare nello specifico;

• i costi consentono all'entità di disporre di nuove o maggiori risorse da utilizzare per adempiere (o continuare ad adempiere) le obbligazioni di fare in futuro;

si prevede che tali costi saranno recuperati.

CONTRIBUTI

I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi. I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto Economico nel momento in cui sono soddisfatte le suddette condizioni, necessarie per la loro iscrivibilità.

Non sono stati ottenuti contributi in conto capitale nell'esercizio in esame.

COSTI

I costi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinare attendibilmente che alla Società confluiranno dei benefici economici. I costi per servizi sono riconosciuti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.

DIVIDENDI

I dividendi sono rilevati a Conto Economico alla data nella quale è maturato il diritto alla loro percezione.

PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I ricavi e gli oneri di natura finanziaria sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

IMPOSTE

Le imposte sul reddito includono imposte correnti e differite. Le imposte sul reddito sono generalmente imputate a Conto Economico, salvo quando sono relative a fattispecie contabilizzate direttamente a patrimonio netto o a Conto Economico Complessivo. Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito, dovute o da ricevere, calcolate sul reddito imponibile o sulla perdita fiscale dell'esercizio, determinate applicando al reddito imponibile dell'esercizio l'aliquota fiscale in vigore alla data di bilancio.

Le imposte differite sono calcolate utilizzando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile. Le imposte differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le attività fiscali differite (di seguito anche "imposte anticipate") sono rilevate soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il realizzo di tali attività. Le attività e passività fiscali differite sono compensate solo per scadenze omogenee, quando vi è un diritto legale alla compensazione e quando si riferiscono ad imposte recuperabili dovute alla medesima autorità fiscale. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.

La recuperabilità delle imposte differite attive viene verificata ad ogni chiusura di periodo, sulla base di piani regolarmente approvati dall'organo amministrativo e tenendo conto del consolidato fiscale di cui sotto, e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a Conto Economico.

Con efficacia dall'esercizio 2014, la Società aderisce in qualità di consolidante al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli da 117 a 129 del Testo Unico Delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R) con altre società italiane del Gruppo. L'adesione è stata rinnovata nel corso dell'esercizio 2017 ed è operativa per la durata di un triennio.

CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA ESTERA

La valuta funzionale e di presentazione adottata da Landi Renzo S.p.A. è l'Euro (€). Come previsto dallo IAS 21, le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio.

Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.

Le poste non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Le differenze di cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al Conto Economico nella voce utile/perdite su cambi.

RISULTATO PER AZIONE

La Società determina il risultato per azione in base allo IAS 33 - Utile per azione.

(a) Risultato per azione – base

Il risultato per azione – base è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. (b) Risultato per azione – diluito

Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato di pertinenza degli azionisti della Società è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.

INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI

In accordo con quanto disposto dal Principio Contabile IFRS 7, sono fornite le informazioni integrative sugli strumenti finanziari al fine di valutare:

  • l'impatto degli strumenti finanziari sulla Situazione Patrimoniale Finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari dell'impresa;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali l'impresa è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.

CLASSI DI STRUMENTI FINANZIARI

I seguenti elementi sono contabilizzati conformemente ai principi contabili relativi agli strumenti finanziari.

(Migliaia di Euro)
31 Dicembre 2017
Attività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto economico
Totale
Altre attività finanziarie non correnti 396 396
Altre attività non correnti 4.561 4.561
Crediti verso clienti 12.800 12.800
Crediti verso controllate 13.434 13.434
Altri crediti e attività correnti 5.180 5.180
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.225 7.225
Totale 43.597 0 0 43.597
Passività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto economico
Totale
Debiti verso banche non correnti 23.339 23.339
Altre passività finanziarie non correnti 32.258 32.258
Debiti verso le banche correnti 6.129 6.129
Altre passività finanziarie correnti 2.792 2.792
Totale 64.518 0 0 64.518

(Migliaia di Euro)

31 Dicembre 2018
Attività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto economico
Totale
Altre attività finanziarie non correnti 396 396
Altre attività non correnti 3.991 3.991
Crediti verso clienti 15.710 15.710
Crediti verso controllate 12.035 12.035
Altri crediti e attività correnti 4.975 4.975
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.531 8.531
Totale 45.638 0 0 45.638
Passività dello Stato Patrimoniale Costo
ammortizzato
Fair value
contabilizzato in
OCI
Fair value
contabilizzato a
conto economico
Totale
Debiti verso banche non correnti 19.450 19.450
Altre passività finanziarie non correnti 26.578 26.578
Debiti verso le banche correnti 13.166 13.166
Altre passività finanziarie correnti 4.262 4.262
Totale 63.457 0 0 63.457

USO DI STIME E VALUTAZIONI

La predisposizione di un bilancio in accordo con gli IFRS (International Financial Reporting Standard) richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione Patrimoniale Finanziaria, il Conto Economico ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita.

Si segnala che la situazione causata dall'attuale scenario economico e finanziario ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nei prossimi esercizi, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:

  • Valutazione delle attività immobilizzate;
  • Recuperabilità dei costi di sviluppo;
  • Valutazione delle attività fiscali differite;
  • Valutazione dei fondi per rischi su crediti ed obsolescenza magazzino;
  • Valutazione dei benefici ai dipendenti;
  • Valutazione dei fondi per rischi e oneri.

Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico.

Per l'indicazione dei valori economici di tali stime rinviamo ai relativi punti della presente nota illustrativa. Gli amministratori hanno inoltre valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato, concludendo che tale presupposto è adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

PRINCIPI CONTABILI PIÙ SIGNIFICATIVI CHE RICHIEDONO UN MAGGIOR GRADO DI SOGGETTIVITÀ

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari della Società.

Valutazione dei crediti

I crediti verso clienti risultano rettificati del relativo fondo di svalutazione per tener conto del loro effettivo valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni effettuate richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici.

Il prolungamento dell'attuale situazione economica e finanziaria e il suo eventuale peggioramento potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto a quanto già preso prudentemente in considerazione nella quantificazione delle svalutazioni iscritte in bilancio.

Valutazione dell'avviamento e delle attività immateriali in corso

In accordo con i principi contabili applicati dalla Società, l'avviamento e le attività immateriali in corso sono sottoposti a verifica annuale (impairment test) al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore degli stessi, che va rilevata tramite una svalutazione, quando il valore netto contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa alla quale gli stessi sono allocati risulti superiore al suo valore recuperabile (definito come il maggior valore tra il valore d'uso ed il fair value della stessa). La precitata verifica di conferma di valore richiede necessariamente l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno della Società, e dalle prospettive del mercato di riferimento anche alla luce dei trend storici. Inoltre, qualora si ipotizzi che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, la Società procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate sulle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La corretta identificazione di elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono, principalmente, da fattori e condizioni che possono variare nel tempo in misura anche significativa, influenzando, quindi, le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.

Fondi rischi

L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun accantonamento in bilancio.

Piani a benefici definiti

La Società riconosce a parte del personale dipendente i piani a benefici definiti. Il management, avvalendosi di periti e attuari, utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi per il calcolo degli oneri e del valore attuale delle passività e delle attività relative a tali piani. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, l'andamento demografico, il tasso di inflazione e la previsione dei costi per assistenza medica. Inoltre, anche gli attuari consulenti utilizzano fattori soggettivi, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni.

Fondo garanzia prodotti

In conseguenza della vendita dei prodotti, la Società accantona dei fondi relativi ai costi stimati come probabili da sostenere per far fronte all'obbligazione connessa alla garanzia tecnica fornita per i prodotti stessi. Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa natura, frequenza e costo medio degli interventi eseguiti in garanzia e sulla base di specifici contenuti contrattuali.

La Società lavora costantemente per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.

Passività potenziali

La Società è soggetta a cause legali riguardanti alcune controversie che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi Stati. Stanti le incertezze inerenti tali vertenze, è difficile effettuare previsioni certe circa l'esborso finanziario che ne deriverà, né i tempi con i quali esso si manifesterà. Le cause e i contenziosi contro la Società derivano principalmente da problematiche legali complesse, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, tenuto conto dei fatti e delle circostanze inerenti a ciascuna controversia e delle differenti normative applicabili. Al fine di valutare correttamente e prudentemente i rischi derivanti da passività potenziali di natura legale, il management ottiene periodicamente informazioni circa il loro stato dai propri consulenti legali. La Società accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si

verificherà un esborso finanziario e purché l'ammontare delle perdite che ne deriveranno possa essere ragionevolmente stimato.

Valutazione delle rimanenze finali

Le rimanenze finali di prodotti che presentano caratteristiche di obsolescenza o di lento rigiro sono periodicamente sottoposte a verifiche in ordine alla loro corretta valutazione e sono svalutate quando il valore recuperabile delle stesse risulta inferiore al valore contabile. Le svalutazioni effettuate si basano, principalmente, su assunzioni e stime del management derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti.

Valutazione delle imposte anticipate

La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito imponibile attese negli esercizi futuri e delle aliquote fiscali previste in essere alla data di atteso realizzo delle differenze temporanee, in quanto ritenute applicabili anche in futuro. La valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare, quindi, effetti significativi sulla valutazione delle attività fiscali differite.

Rapporti con Parti Correlate

La Società intrattiene rapporti con parti correlate a condizioni contrattuali ritenute condizioni normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati e ricevuti.

D) ANALISI DEI RISCHI

In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, è di seguito fornita l'analisi con riguardo alla natura e all'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la Società è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.

I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di Top Management della Società al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale.

Rischio di tasso di interesse

La Società è esposta al rischio di tasso di interesse associato sia alla disponibilità di cassa sia ai finanziamenti a medio lungo termine. L'esposizione è riferibile principalmente all'Area Euro. Per quanto riguarda l'esposizione al rischio di volatilità dei tassi di interesse si segnala che l'indebitamento finanziario verso le banche è regolato prevalentemente da tassi di interesse variabili. Pertanto, la gestione finanziaria della Società rimane esposta alle fluttuazioni dei tassi di interesse, non avendo la stessa, alla data del presente bilancio, sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei tassi di interesse sui finanziamenti contratti con le

banche.

Il recente andamento economico-finanziario della Società ha comportato una riduzione del merito del credito assegnato dagli istituti finanziari con conseguente limitazione all'accesso alle fonti di finanziamento, oltre ad incrementare gli oneri finanziari.

I rischi di tasso di interesse sono stati misurati attraverso la sensitivity analysis e sono stati analizzati i potenziali riflessi di oscillazione del tasso di interesse Euribor sul bilancio al 31 dicembre 2018 con particolare riferimento alle disponibilità di cassa ed ai finanziamenti. La variazione in aumento di 50 basis point sull'Euribor, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto per la Società un incremento degli oneri finanziari di Euro 217 migliaia a fronte di un incremento dei proventi finanziari pari ad Euro 26 migliaia.

Rischio di cambio

La Società commercializza parte della propria produzione e, seppur in misura assai ridotta, acquista alcuni componenti anche in Paesi che non aderiscono all'area Euro.

In relazione al rischio di cambio, si segnala che l'ammontare dei saldi contabili espressi in valuta diversa dall'Euro è da ritenersi non significativo rispetto al totale dei ricavi della Società, pertanto, non viene fornita l'analisi di sensitività richiesta dall'IFRS 7 in quanto non significativa. La Società non ha sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei cambi e, in accordo con quella che è stata la politica della società stessa, fino a questo momento, non vengono sottoscritti strumenti finanziari derivati ai soli fini di negoziazione. Pertanto la Società rimane esposta al rischio di cambio sui saldi delle attività e passività in valuta a fine anno.

Rischio di prezzo

La Società effettua acquisti e vendite a livello internazionale ed è pertanto esposto al normale rischio di oscillazione prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali, dalle altre attività finanziarie e dalle garanzie, eventualmente, prestate dalla Società.

Crediti commerciali ed altri crediti

La Società tratta abitualmente con clienti noti ed affidabili. È politica della Società sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito. Detta verifica comprende anche valutazioni esterne quando disponibili. Per ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di vendita, rappresentativi della linea di credito massima, oltre la quale è richiesta l'approvazione della direzione. I limiti di credito vengono rivisti periodicamente e i clienti che non soddisfano le condizioni di affidabilità creditizia stabiliti dalla Società possono effettuare acquisti solo con pagamento anticipato. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato a cadenza quindicinale nel corso dell'esercizio, allo scopo di minimizzare l'esposizione al rischio di perdite. Infine, per quanto riguarda i clienti nuovi e non operanti in Paesi appartenenti all'Unione Europea, è generalmente utilizzata, ove possibile, la lettera di credito a garanzia del buon fine degli incassi.

La Società effettua cessioni di crediti di tipo pro-soluto.

La Società accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative.

Il Gruppo distribuisce e commercializza i propri sistemi e componenti alle principali case di produzione automobilistica a livello mondiale (canale OEM).

Altre attività finanziarie

Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie della Società, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

Garanzie

Le politiche della Società prevedono, in caso di necessità, il rilascio di garanzie finanziarie a favore delle società controllate, ma non a favore delle Joint Ventures. Al 31 dicembre 2018 la Società non aveva in essere garanzie finanziarie verso terzi di importo rilevante.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie.

In data 27 marzo 2017, per far fronte alla situazione economico-finanziaria ed ai diminuiti livelli di liquidità, come già evidenziato nella relazione finanziaria 2017, la Società ha sottoscritto un accordo di ottimizzazione della struttura finanziaria per l'intero Gruppo, le cui linee guida sono state sviluppate con il supporto dell'Advisor finanziario Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A.. In particolare, tale accordo, riguarda l'intero indebitamento finanziario della Società e dell'intero Gruppo (i.e. quello rappresentato dalla componente obbligazionaria e quello rappresentato dalla componente bancaria) e prevede, tra l'altro:

  • (i) Lo spostamento della data di scadenza dell'indebitamento della Capogruppo firmataria dell'accordo al 2022;
  • (ii) Il riscadenzamento dell'indebitamento della Società e delle società da essa controllate, sulla base di rate di rimborso di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Strategico;
  • (iii) La rimodulazione dei covenant finanziari in coerenza con le performance previste dal Piano Strategico;
  • (iv) Il mantenimento delle linee a breve termine in ammontare coerente con le necessità previste dal Piano Strategico.

I covenants finanziari previsti dall'Accordo di Ottimizzazione risultano rispettati alla data del presente bilancio.In data 28 dicembre 2018 l'Assemblea degli Obbligazionisti del prestito "LANDI RENZO 6,10% 2015- 2022", codice ISIN IT0005107237, sotto la presidenza di Stefano Landi e agli atti del Notaio Giuseppe Chiantera, ha approvato all'unanimità dei presenti (67,06% del prestito) la proposta del Consiglio di Amministrazione avente ad oggetto la modifica al Regolamento del Prestito al fine di posticipare dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 la scadenza entro cui proporre all'assemblea degli azionisti della Società di deliberare l'aumento di capitale. La delibera ha avuto efficacia immediata essendo previamente intervenuto il rilascio del waiver da parte delle banche finanziatrici.

Per ogni altra informazione sull'analisi dei fattori di rischio ai sensi dell'art. 154-ter TUF si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

E) NOTE ILLUSTRATIVE AI PROSPETTI CONTABILI

1. INFORMATIVA DI SETTORE

Si rimanda, così come previsto dallo IFRS 8, all'analisi svolta nel bilancio consolidato.

ATTIVITA' NON CORRENTI

Ai fini di una più agevole comprensione delle tabelle sotto riportate, i dati relativi alla fusione per incorporazione della società controllata Emmegas S.r.l. sono stati inseriti in una specifica colonna, nella quale sono riportati i relativi valori con riferimento alla data di efficacia della fusione.

2. TERRENI, IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRE ATTREZZATURE

Le immobilizzazioni materiali evidenziano complessivamente un decremento di Euro 293 migliaia, passando da Euro 9.965 migliaia al 31 dicembre 2017 a Euro 9.672 migliaia al 31 dicembre 2018.

Si fornisce di seguito il dettaglio dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso dell'esercizio 2017:

(Migliaia di Euro)
Valore Netto 31/12/2016 Fusione
AEB
Acquisizioni (Alienazioni) Quote
ammortamento
Altri
movimenti
31/12/2017
Terreni e fabbricati 202 310 16 0 -121 0 407
Impianti e macchinari 8.565 1.292 265 -3.219 -1.860 101 5.144
Attrezzatura industriale e
commerciale
8.351 277 745 -4.293 -2.130 21 2.971
Altri beni materiali 1.824 86 29 -136 -463 0 1.341
Immobilizzazioni in corso e
acconti
50 76 119 -21 0 -122 102
Totale 18.993 2.041 1.174 -7.669 -4.574 0 9.965

Si fornisce di seguito il dettaglio dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
Valore Netto 31/12/2017 Fusione
Emmegas
Acquisizioni (Alienazioni) Quote
ammortamento
Altri
movimenti
31/12/2018
Terreni e fabbricati 407 0 23 0 -131 0 299
Impianti e macchinari 5.144 38 1.440 -5 -1.476 25 5.165
Attrezzatura industriale
e commerciale
2.971 3 503 0 -1.249 120 2.349
Altri beni materiali 1.341 4 163 -10 -409 9 1.099
Immobilizzazioni in
corso e acconti
102 0 1.169 -358 0 -154 759
Totale 9.965 46 3.299 -373 -3.265 0 9.672

I principali incrementi di immobilizzazioni materiali nel periodo in esame sono relativi a:

  • Acquisti e migliorie su impianti specifici e macchinari per Euro 1.440, anche da società controllate a seguito della riorganizzazione produttiva e logistica del gruppo;
  • Acquisto di nuovi stampi e modelli per Euro 288 migliaia;
  • Acquisto di attrezzature per Euro 90 migliaia;
  • Acquisto di automezzi per Euro 99 migliaia.

I significativi decrementi dell'esercizio 2017 sono principalmente riconducibili alla cessione, avvenuta in data 31 luglio 2017 e con efficacia dal 1° agosto 2017, del ramo d'azienda riguardante la parte del Centro Tecnico destinata alla gestione dei laboratori, alla società AVL Italia S.r.l., primario operatore mondiale nelle attività di sviluppo di powertrain. Tale operazione, che ha comportato la dismissione di immobilizzazioni per complessivi Euro 7,7 milioni, è avvenuta ad un corrispettivo di cessione pari a Euro 5.700 migliaia ed ha conseguentemente determinato l'iscrizione di una minusvalenza netta pari a circa Euro 2,0 milioni, iscritta alla voce "Ammortamenti e riduzioni di valore".

La voce Terreni e Fabbricati comprende le migliorie sugli immobili locati da terzi.

L'ammontare significativo rispetto all'esercizio precedente della voce Immobilizzazioni in corso e acconti, pari ad Euro 759 migliaia al 31 dicembre 2018, include gli avanzamenti lavoro per investimenti in banchi lavoro per produzioni specifiche necessarie per la realizzazione di nuovi prodotti per un importante cliente del settore OEM. Tali macchinari sono attualmente in fase di completamento e si prevede il loro impiego nel processo produttivo a partire dal secondo trimestre del 2019.

3. COSTI DI SVILUPPO

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso dell'esercizio 2017:

(Migliaia di Euro)
31/12/2016 Fusione AEB Acquisizioni (Ammortamenti) Altri Movimenti 31/12/2017
Costi di sviluppo 5.822 886 1.910 -3.664 0 4.954

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
31/12/2017 Fusione
Emmegas
Acquisizioni (Ammortamenti) Altri
Movimenti
31/12/2018
Costi di sviluppo 4.954 0 5.084 -3.266 0 6.772

I costi di sviluppo, pari a Euro 6.772 migliaia (Euro 4.954 migliaia al 31 dicembre 2017), includono i costi sostenuti dalla Società, relativi al personale interno, ai servizi resi da terzi, ai costi di utilizzo delle sale prova nonché ai materiali prototipali, per progetti aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale. In particolare, i costi capitalizzati nel corso del periodo si riferiscono a progetti innovativi, non realizzati in precedenza e destinati a nuovi segmenti di mercato, in grado di ampliare ed ottimizzare l'offerta produttiva. Tra di essi si segnalano, in particolare, i seguenti principali progetti sviluppati:

    1. progetto Evolution mercato After Market (LPG e CNG) finalizzato allo sviluppo di nuovi kit e componenti tra cui nuovi riduttori, iniettori, elettronica per motori a iniezione diretta, nonché all'adeguamento della gamma prodotti ai nuovi modelli di autovetture e motorizzazioni;
    1. progetto Evolution mercato OEM (LPG e CNG) finalizzato allo sviluppo di nuovi kit e componenti tra cui riduttori ed iniettori, nonché all'adeguamento della gamma prodotti ai nuovi modelli di autovetture e motorizzazioni;
    1. progetto per un primario cliente OEM (LPG) finalizzato allo sviluppo di nuovi kit e componenti tra cui riduttori ed iniettori, nonché all'adeguamento a nuovi modelli di autovetture e motorizzazioni;
    1. progetto nuovi kit conversione a gas veicoli commerciali Heavy Duty (HD);
    1. progetto ampliamento nuova gamma di centraline elettroniche autocalibranti.

L'incremento dell'attività di sviluppo è connessa a rilevanti progetti di sviluppo di nuovi prodotti per un primario cliente del settore OEM, attualmente in fase di completamento e per il settore Heavy Duty (HD) che, coerentemente con quanto previsto nel Piano strategico 2018-2022, è ritenuto un progetto chiave a supporto della crescita del Gruppo e del suo posizionamento strategico sul mercato.

Nuove attività su progetti di sviluppo sono state avviate nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2019 e si prevede proseguiranno anche per tutto l'esercizio in corso.

Per la valutazione delle eventuali perdite di valore dei costi di sviluppo capitalizzati, la Società attribuisce tali oneri ai relativi specifici progetti e valuta la loro recuperabilità, determinandone il valore d'uso con il metodo dei flussi finanziari attualizzati.

4. AVVIAMENTO

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Avviamento Valore netto
al 31/12/2017
Acquisizioni (Ammortamenti) Altri
movimenti
(Svalutazioni) Valore netto
al 31/12/2018
Avviamento 2.373 0 0 0 0 2.373
Totale 2.373 0 0 0 0 2.373

L'avviamento è stato sottoposto ad impairment test ed i relativi risultati sono stati approvati dal Consiglio di

Amministrazione della Società in data 14 marzo 2019.

A tale proposito occorre richiamare quanto ampiamente descritto nella nota illustrativa al bilancio consolidato del Gruppo, dove si da cronaca del fatto che nel corso del 2018 è stato completato un processo di ristrutturazione e di riorganizzazione interna al Gruppo che ha comportato un significativo mutamento dei processi produttivi ed organizzativi all'interno del segmento "Automotive", in particolare della controllata Lovato Gas S.p.A., oggetto di un rilevante downsizing in termini di personale. Il processo di riorganizzazione ha infatti comportato un significativo cambiamento della struttura organizzativa della Lovato Gas S.p.A., finalizzata alla necessità di concentrarne il focus sulla sola attività commerciale, soprattutto all'estero. A seguito di ciò, l'attività produttiva è stata oggetto di una forte centralizzazione presso la capogruppo Landi Renzo S.p.A.. Sempre al fine di ottimizzare i costi e l'efficienza del gruppo, anche le attività amministrative, direzionali, HR, acquisti, logistica e sviluppo prodotti sono state centralizzate nella Capogruppo.

A fronte di quanto sopra, il management ha ritenuto opportuno riconsiderare la definizione delle CGU precedentemente identificate, non ritenute più rappresentative dell'effettiva organizzazione interna e di gestione del business. In particolare:

  • l'attività produttiva dei prodotti risulta interamente accentrata presso gli stabilimenti della Capogruppo ed i core asset produttivi risultano ad oggi utilizzati indistintamente;

  • la gestione commerciale risulta oggi distinta tra mercato OEM e mercato After Market;

  • le varie funzioni aziendali, in particolare HR, acquisti, R&D, amministrazione e finanziaria, logistica e produzione, al fine di una maggiore efficienza e contenimento dei costi, risultano interamente accentrate nella Capogruppo;

  • la gestione ed il monitoraggio del business da parte del management avviene ora a livello unitario;

  • il processo di budgeting interno, diversamente dal passato, prevede una definizione dei costi, soprattutto produttivi, a livello complessivo e non a livello di singola entità o canale di vendita.

Seppur il Gruppo disponga di una rendicontazione per singolo marchio a livello di ricavi delle vendite, a livelli di costi di produzione, soprattutto relativamente ai "core assets", tale distinzione non è ritenuta significativa da parte del management. Conseguentemente, non si ritiene vi siano revenue stream separati. A seguito di quanto sopra, visto la modificata situazione rispetto all'esercizio precedente e l'elevata commistione della gestione dei due marchi, il management ha ritenuto opportuno considerare il segmento Automotive come nuova unica CGU, avendo ormai perso significato, da un punto di vista organizzativo e di gestione, la distinzione tra CGU Landi Renzo e CGU Lovato Gas.

Conseguentemente l'avviamento iscritto nel presente bilancio per Euro 2.373 migliaia, unitamente all'altro avviamento iscritto nel bilancio consolidato (relativo all'ex-CGU Lovato Gas), risulta allocato alla nuova CGU segmento "Automotive".

Ciò posto, al fine di confermare come tale variazione di CGU non abbia avuto comunque impatto sulla recuperabilità o meno dei valori iscritti nel presente bilancio di esercizio, il management ha predisposto un impairment test separato per singole ex-CGU Landi Renzo e Lovato Gas.

Nel seguito vengono fornite le informazioni in merito all'impairment test svolto sulla ex-CGU Landi Renzo al 31 dicembre 2018.

Il valore recuperabile dell' avviamento è stato definito rispetto al valore d'uso, inteso come il valore attuale netto dei flussi di cassa operativi per il periodo 2019 – 2023 (opportunamente attualizzati secondo il metodo DCF – Discounted Cash Flow) derivanti dal Piano Strategico per gli anni 2018-2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 settembre 2017, ed aggiornato in base alle nuove assunzioni incluse nel Budget 2019 che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2019. I flussi per l'esercizio 2023 sono stati prudenzialmente considerati in linea con quelli del 2022.

Le previsioni per gli anni 2019-2023 sono state predisposte dall'organo amministrativo della Società, tenuto conto dei risultati conseguiti negli esercizi precedenti, sulla base delle aspettative del management relativamente all'andamento del mercato di riferimento e delle dinamiche di razionalizzazione dei costi operativi previste dal Piano Strategico approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società. Ai fini del suddetto impairment test, al termine del periodo considerato nel piano è stato stimato un valore terminale per riflettere il valore dell'avviamento oltre il periodo esplicito in ipotesi di continuità aziendale.

Le previsioni dei flussi di cassa si riferiscono a condizioni correnti di esercizio dell'attività, quindi non includono flussi finanziari connessi ad eventuali interventi di natura straordinaria.

Il tasso di attualizzazione è stato calcolato come costo medio ponderato del capitale ("W.A.C.C."), al netto delle imposte, determinato quale media ponderata tra il costo del capitale proprio, calcolato sulla base della metodologia CAPM (Capital Asset Pricing Model), ed il costo del debito. Il tasso, come prescritto dallo IAS 36, è stato determinato con riferimento alla rischiosità operativa del settore e alla struttura finanziaria di un campione di società quotate comparabili alla Società per profilo di rischio e settore di attività. Riportiamo di seguito le modalità di calcolo delle principali variabili utilizzate per la determinazione del valore d'uso delle CGU.

Ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione sono stati tenuti in considerazione i seguenti aspetti:

  • nella determinazione del tasso di attualizzazione è stato seguito l'approccio che considera il rischio paese implicito nel tasso risk free;
  • il tasso risk-free è stato determinato prendendo a riferimento il dato medio del rendimento dei titoli di stato governativi italiani con scadenza a 10 anni per il periodo gennaio - dicembre 2018, pari a 2,9%;
  • il parametro Beta unlevered e la struttura finanziaria target di mercato, utilizzata ai fini del releveraging di tale parametro, sono stati individuati sulla base di un panel rappresentativo di società comparabili.

Sulla base dei parametri di cui sopra, il costo medio ponderato del capitale (W.A.C.C.) relativo alla Landi Renzo S.p.A., è stato calcolato tenendo in considerazione i rischi associati ai flussi di cassa generati nelle diverse aree geografiche in cui opera il Gruppo ("East Europe", "Asia and Middle East", "South America"; "West Europe", "Africa", "North America" e "Rest of the World") e, risulta dunque pari a circa il 11,7% al netto del relativo effetto fiscale.

Il tasso di crescita "g" è stato determinato prendendo a riferimento la stima del tasso d'inflazione a lungo termine elaborata dal Fondo Monetario Internazionale per le sopra citate aree geografiche, pervenendo ad un valore pari al 4,6%.

I risultati di tali test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti.

Di seguito si riepilogano le variazioni delle assunzioni di base che ne rendono il valore recuperabile pari al loro valore contabile:

(Migliaia di Euro)
Società controllata Eccedenza del
valore
recuperabile
rispetto al valore
contabile
Tasso di crescita
dei valori terminali
%
Tasso di sconto al
lordo delle
imposte %
Avviamento Landi Renzo (ex A.E.B.) 118.029 negativo 39,8

Peraltro si segnala che il valore della capitalizzazione di borsa al 31 dicembre 2018 di Landi Renzo S.p.A. ammonta a Euro 126,5 milioni, ampiamente superiore al valore del patrimonio netto di Landi Renzo S.p.A. alla medesima data. Tale valore di capitalizzazione di borsa nei primi mesi del 2019 è rimasto sensibilmente superiore al corrispondente valore di patrimonio netto. Conseguentemente non emergono dalla sopracitata analisi indicatori di impairment con riferimento al capitale investito netto di Landi Renzo S.p.A. alla data del 31 dicembre 2018.

5. ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti delle altre attività immateriali a vita definita intervenuti nel corso dell'esercizio 2017:

(Migliaia di Euro)
Altre attività
immateriali a vita
definita
31/12/2016 Fusione
AEB
Acquisizioni (Ammortamenti) Altri
movimenti
(Svalutazioni) 31/12/2017
Diritti di brevetto e di
utilizzazione opere
dell'ingegno
492 76 299 -455 -2 0 410
Concessioni e marchi 166 6.483 17 -594 2 0 6.074
Totale 658 6.559 316 -1.049 0 0 6.484

Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti delle altre attività immateriali a vita definita intervenuti nel corso dell'esercizio 2018:

(Migliaia di Euro)
Altre attività
immateriali a vita
definita
31/12/2017 Fusione
Emmegas
Acquisizioni (Ammortamenti) Altri
movimenti
(Svalutazioni) 31/12/2018
Diritti di brevetto e di
utilizzazione opere
dell'ingegno
410 2 145 -244 -17 0 296
Concessioni e marchi 6.074 133 17 -654 17 0 5.587
Totale 6.484 135 162 -898 0 0 5.883

La voce, pari ad Euro 5.883 migliaia al 31 dicembre 2018 (Euro 6.484 migliaia al 31 dicembre 2017), include principalmente concessioni e marchi per Euro 5.587 migliaia, nonché i diritti di utilizzazione delle opere di ingegno e le licenze di programmi applicativi gestionali per Euro 296 migliaia. Il significativo incremento registrato nel 2017 è principalmente dovuto per Euro 5.330 migliaia al marchio A.E.B., acquisito a seguito della fusione per incorporazione di quest'ultima.

Alla data di redazione del presente bilancio non sono emersi indicatori d'impairment con riferimento al sopra citato marchio.

6. PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Partecipazioni in imprese
controllate
31/12/2017 Incrementi Decrementi Perdite di
valore
Altri
Movimenti
31/12/2018
Partecipazioni 56.013 1.691 -3.432 54.272

La movimentazione delle partecipazioni intervenuta nell'esercizio è la seguente:

Migliaia di Euro Valore
iniziale
Incremen
ti
Decremen
ti
Perdit
e di
valore
Altri
Movimen
ti
Valore
finale
Partecipazio
ne
LR Industria e Comercio Ltda 1.709 1.709 99,99%
Landi International B.V. 18 18 100,00%
Beijing Landi Renzo Autogas System Co.
Ltd
2.057 2.057 100,00%
L.R. Pak (Pvt) Limited 0 1.691 -1.691 0 70,00%
Landi Renzo Pars Private Joint Stock
Company
3.000 -1.737 1.263 99,99%
Lovato Gas S.p.A. 48.680 48.680 100,00%
Landi Renzo Ro Srl. 5 5 100,00%
Landi Renzo VE C.A. 0 0 100,00%
Landi Renzo USA 0 0 100,00%
AEB America S.r.l. 535 535 96,00%
Emmegas S.r.l. 0 0 0 -
Landi Renzo Argentina Srl 8 -4 4 96,00%
Totale partecipazioni 56.013 1.691 0 -3.432 0 54.272

Nel corso dell'esercizio si sono verificate le seguenti variazioni:

  • fusione per incorporazione di Emmegas S.r.l., con effetti contabili e fiscali da 1 gennaio 2018;
  • rinuncia al credito vantato verso la controllata Landi Renzo PAK (Pvt) Limited per Euro 1.691 migliaia, ammontare portato a diretto incremento del valore della partecipazione, successivamente svalutata per pari importo;
  • vista la situazione di incertezza generata dalle sanzioni imposte dagli Stati Uniti verso lo stato iraniano, la Società ha provveduto ad una svalutazione della partecipazione Landi Renzo Pars di Euro 1.737 migliaia;
  • decremento per Euro 4 migliaia della partecipazione in Landi Renzo Argentina S.r.l., attualmente in fase di liquidazione.

Al 31 dicembre 2018 la partecipazione nella società controllata Lovato Gas S.p.A è stata oggetto di test di impairment al fine di accertare eventuali perdite di valore, che è stato predisposto dall'organo amministrativo in coerenza con quanto illustrato al precedente paragrafo "Avviamento".

Il valore recuperabile della partecipazione è stato definito rispetto al valore d'uso, inteso come il valore attuale netto dei flussi di cassa operativi per il periodo 2019 – 2023 (opportunamente attualizzati secondo il metodo DCF – Discounted Cash Flow) derivanti dal Piano Strategico per gli anni 2018-2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 settembre 2017, ed aggiornato in base alle nuove assunzioni incluse nel Budget 2019 che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2019. I flussi per l'esercizio 2023 sono stati prudenzialmente considerati in linea con quelli del 2022.

Le previsioni per gli anni 2019-2023 sono state predisposte ed approvate dall'organo amministrativo della Società tenuto conto dei risultati conseguiti negli esercizi precedenti, sulla base delle aspettative del management relativamente all'andamento del mercato di riferimento e delle dinamiche di razionalizzazione dei costi operativi previste dal Piano Strategico. Ai fini del suddetto impairment test, al termine del periodo considerato nel piano è stato stimato un valore terminale per riflettere il valore della partecipazione oltre il periodo esplicito in ipotesi di continuità aziendale.

Le previsioni dei flussi di cassa si riferiscono a condizioni correnti di esercizio dell'attività, quindi non includono flussi finanziari connessi ad eventuali interventi di natura straordinaria.

Il tasso di attualizzazione è stato calcolato come costo medio del capitale ("W.A.C.C."), al netto delle imposte, determinato quale media ponderata tra il costo del capitale proprio, calcolato sulla base della metodologia CAPM (Capital Asset Pricing Model), ed il costo del debito. Il tasso, come prescritto dallo IAS 36, è stato determinato con riferimento alla rischiosità operativa del settore e alla struttura finanziaria di un campione di società quotate comparabili alla società per profilo di rischio e settore di attività.

In particolare, tenuto conto che Lovato Gas S.p.A. opera prevalentemente all'estero, il tasso di attualizzazione è stato calcolato tenendo in considerazione i rischi associati ai flussi di cassa della società generati nelle diverse aree geografiche. In tal senso sono state considerate le seguenti aree geografiche: "East Europe", "Asia and Middle East", "South America"; "West Europe", "Africa", "North America" e "Rest of the World". Analogamente, al fine di riflettere le prospettive di crescita nelle diverse aree geografiche in cui opera la Lovato Gas S.p.A., il tasso di crescita "g" è stato determinato come media ponderata delle stime dei tassi d'inflazione a lungo termine elaborate dal Fondo Monetario Internazionale per le singole aree geografiche, pervenendo ad un valore pari al 4,6%.

Di seguito si espongono i principali parametri utilizzati ai fini della determinazione dei tassi presi a riferimento nel test di impairment:

Società controllata Tasso Risk free
%
Beta levered Market premium
%
WACC %
Lovato Gas S.p.A. 4,1 1,06 6,3 12,3

Le risultanze del test di impairment ha evidenziato che il valore recuperabile è superiore al valore di carico della partecipazione oggetto di analisi e pertanto non è stato necessario operare svalutazioni sul valore della stessa.

In calce alle presenti Note Illustrative è riportato un apposito prospetto riepilogativo delle imprese partecipate ove sono contenute le informazioni richieste dal Codice Civile e sono rappresentate anche le partecipazioni indirette non esposte nel paragrafo sopra.

7. PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE E JOINT VENTURES

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Partecipazioni in imprese collegate
e Joint Ventures
31/12/2017 Incrementi Decrementi Valutazione a
Patrimonio
netto
31/12/2018
SAFE&CEC S.r.l. 24.225 -2.317 21.908
EFI Avtosanoat - Landi Renzo LLC 172 172
Krishna Landi Renzo India Private Ltd
Held
76 308 384
Totale 24.473 0 0 -2.009 22.464

Al 31 dicembre 2018 la voce ammonta ad Euro 22.464 migliaia ed è relativa alle partecipazioni nella joint venture SAFE&CEC S.r.l. per Euro 21.908 migliaia, nella joint venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC per Euro 172 migliaia e nella joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd per Euro 384 migliaia. Le variazioni del periodo sono relative alla valutazione con il metodo del patrimonio netto delle joint ventures SAFE&CEC S.r.l. e Krishna Landi Renzo India Private Ltd, in particolare:

  • la partecipazione detenuta nella Joint Venture Krishna Landi Renzo Prv Ltd è stata oggetto di rivalutazione per Euro 308 migliaia, a fronte dei positivi risultati del periodo;
  • la partecipazione detenuta nella Joint Venture SAFE&CEC S.r.l. è stata oggetto di svalutazione di Euro 2.317 migliaia, di cui Euro 1.895 migliaia imputate a conto economico, in quanto relative alla quote di pertinenza della perdita del periodo, ed Euro 422 migliaia imputate a conto economico complessivo, essendo relative a variazioni contabilizzate direttamente a patrimonio netto dalla joint venture. Si dà inoltre atto che i risultati negativi consuntivati nell'esercizio dalla joint venture sono essenzialmente legati ai costi sostenuti per la ristrutturazione del gruppo ed alle inefficienze iniziali connesse alle indispensabili attività di omogeneizzazione dei processi produttivi e commerciali tra la controllata italiana SAFE S.p.A. e le società estere conferite, processo attualmente in fase di completamento. Il management ritiene, forte dei livelli del portafoglio ordini, di poter recuperare marginalità nel corso del prossimo esercizio e di poter rispettare i dati previsionali indicati nel Piano strategico 2018-2022. Si dà atto che le attività connesse al processo di "purchase price allocation" previste dal principio contabile internazionale IFRS 3 connesse all'aggregazione aziendale che ha portato alla costituzione del gruppo SAFE&CEC sono state completate e non hanno generato effetti significativi sul risultato economico del gruppo SAFE&CEC. I dati economici e patrimoniali utilizzati per la valutazione con il metodo del patrimonio netto della joint venture gruppo SAFE&CEC includono gli effetti derivanti da tale processo.

Inoltre si precisa che al fine di effettuare la valutazione al patrimonio netto della partecipazione detenuta in SAFE&CEC S.r.l. gli amministratori di Landi Renzo S.p.A. hanno richiesto ed ottenuto (i) il progetto di bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2019, (ii) il budget 2019 e (iii) impairment test al 31 dicembre 2018 predisposto con il supporto di un consulente esterno incaricato. A seguito dell'analisi della sopracitata documentazione non sono emersi indicatori di impairment sulla partecipazione in SAFE&CEC S.r.l..

Si riportano di seguito i dati economici e patrimoniali delle joint venture significative della Società.

(Migliaia di Euro)
ATTIVITA' SAFE & CEC S.r.l.
Immobilizzazioni materiali e immateriali 42.573
Imposte anticipate 730
Altre attività finanziarie non correnti 145
Totale attività non correnti 43.448
Crediti verso clienti 12.845
Rimanenze e Lavori in corso su ordinazione 19.237
Altri crediti e attività correnti 2.382
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.695
Totale attività correnti 37.159
TOTALE ATTIVITA' 80.607

(Migliaia di Euro)

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' SAFE & CEC S.r.l.
Patrimonio netto 42.957
Passività finanziarie non correnti 3.014
Fondi per rischi ed oneri e Piani a benefici definiti per i dipendenti 964
Passività fiscali differite 1.609
Totale passività non correnti 5.587
Passività finanziarie correnti 6.324
Debiti verso fornitori 19.994
Altre passività correnti e debiti tributari 5.745
Totale passività correnti 32.063
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 80.607
CONTO ECONOMICO SAFE & CEC S.r.l.
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 58.920
Costi operativi -60.686
Margine operativo lordo -1.446
Ammortamenti e riduzioni di valore -1.380
Margine operativo netto -2.826
Oneri finanziari netti -313
Utili (perdite) su cambi -263
Utile (Perdita) prima delle imposte -3.402
Imposte correnti e differite -314
Utile (Perdita) -3.716

8. ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre attività finanziarie non correnti 31/12/2017 Decrementi Incrementi Altri
movimenti
Perdite di
valore
31/12/2018
Finanziamento a Landi Renzo Usa Co. 0 1.173 478 -1.651 0
Finanziamento a Landi Renzo Pars 387 387
Partecipazioni in altre imprese 9 9
Totale 396 0 1.173 478 -1.651 396

Al 31 dicembre 2018 le altre attività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 396 migliaia e sono relative principalmente all'importo residuo del finanziamento in essere con la società controllata Landi Renzo Pars pari ad Euro 387 migliaia.

La società al 31 dicembre 2018 ha sottoposto a verifica il valore delle attività finanziarie non correnti al fine di accertare se tali attività abbiano subito una perdita di valore.

Ai fini della valutazione della recuperabilità del credito verso la società controllata americana, il management ha considerato alcuni fattori che influiscono sulla capacità del debitore di rimborsare il finanziamento concesso. In particolare, in considerazione dell'attuale situazione economico-patrimoniale, della redditività degli esercizi precedenti, dell'esercizio al 31 dicembre 2018 e delle previsioni di budget, della capacità di servizio del debito nonché delle prospettive future nel breve/medio termine, il credito finanziario di Euro 11.616 migliaia (pari a USD 13.300 migliaia), di cui Euro 1.173 migliaia (USD 1.350 migliaia) erogati nel corso del 2018, è stato interamente svalutato.

Gli altri movimenti sono relativi ad effetti cambio su finanziamento concesso dalla Società a Landi Renzo USA, essendo lo stesso denominato in USD.

9. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre attività non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Altre attività non correnti 3.991 4.561 -570

Al 31 dicembre 2018 le altre attività non correnti ammontano ad Euro 3.991 migliaia e sono interamente relative a crediti oltre l'esercizio verso AVL Italia S.r.l., in correlazione alla cessione del ramo d'azienda "Centro Tecnico", il cui relativo contratto prevede l'incasso in dieci rate annuali e l'addebito di interessi sul credito residuo al termine di ogni esercizio.

10. IMPOSTE ANTICIPATE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Imposte anticipate e Imposte differite nette 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte anticipate 12.510 9.445 3.065
Imposte differite -1.684 -1.694 10
Totale Imposte anticipate nette 10.826 7.751 3.075

Di seguito, sono esposti i valori per imposte anticipate e differite compensabili e la loro movimentazione dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018 (migliaia di Euro):

Imposte anticipate Imposte anticipate
31/12/2017
Fusione
Emmegas
Utilizzi Differenze
Temporanee
Altri
movimenti
Imposte
anticipate
31/12/2018
Fondo svalutazione magazzino 1.326 56 0 0 0 1.382
Fondo garanzia prodotti 760 4 -368 333 0 728
Fondo svalutazione crediti tassato 603 0 -1 0 2 604
Fondo altri rischi e cause legali 752 0 -689 98 0 160
Altre differenze temporanee 1.019 3 -740 330 107 719
Perdite Fiscali 4.985 0 0 885 3.047 8.917
Totale Imposte anticipate 9.445 63 -1.799 1.646 3.156 12.510
Imposte differite compensabili Imposte differite
31/12/2017
Fusione
Emmegas
Utilizzi Differenze
Temporanee
Altri
movimenti
Imposte differite
31/12/2018
Ammortamento non deducibile su marchi 1.643 33 -172 0 0 1.505
TFR - Riserva Patrimonio Netto 23 0 0 0 0 23
Altre variazioni temporanee 28 0 -26 154 0 156
Totale Imposte differite 1.694 33 -198 154 0 1.684

Al 31 dicembre 2018 le attività per imposte anticipate nette, pari a Euro 10.826 migliaia (Euro 7.751 migliaia al 31 dicembre 2017), sono relative sia alle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori fiscali riconosciuti ai fini fiscali sia alle perdite da consolidato fiscale ritenute recuperabili in ragione dei piani aziendali, la cui realizzabilità è soggetta al rischio intrinseco di mancata attuazione insito nelle previsioni ivi contenute.

La Società negli esercizi precedenti ha prudentemente valutato di non accantonare ulteriori imposte anticipate sulle perdite fiscali dell'esercizio, soprattutto se non recuperabili nel contesto del consolidato fiscale, a cui la Capogruppo ha aderito a partire dall'esercizio 2014. Visti i risultati positivi consuntivati nel biennio 2017- 2018, che confermano l'attendibilità delle previsioni del Piano strategico 2018-2022, ed in considerazione delle previsioni formulate dagli amministratori per il quinquennio 2019-2023, il management ha predisposto, con il supporto dei propri consulenti fiscali, un analisi volta ad identificare la recuperabilità delle perdite fiscali

sull'orizzonte del suddetto piano. A seguito delle precitate analisi, che confermano il recupero delle su indicate perdite fiscali già a partire dall'esercizio 2019 e per tutti gli esercizi di piano, gli amministratori hanno ritenuto di iscrivere in via prudenziale i crediti per imposte anticipate relativamente alle perdite fiscali che si ritiene si andranno a recuperare sostanzialmente nei primi tre anni (2019-2021).

Conseguentemente nel presente bilancio risultano iscritti ulteriori crediti per imposte anticipate su perdite fiscali pregresse per Euro 3.047 migliaia, ricorrendone i presupposti per la relativa recuperabilità.

Al 31 dicembre 2018 le passività fiscali differite sono pari a Euro 1.684 migliaia (Euro 1.694 migliaia al 31 dicembre 2017) e sono principalmente correlate alle differenze temporanee tra i valori contabili di alcune attività, in particolare sulla differenza tra il valore contabile e il valore riconosciuto ai fini fiscali del marchio A.E.B..

La colonna "Altri movimenti" è principalmente relativa a Euro 3.047 migliaia di imposte anticipate su perdite pregresse.

ATTIVITA' CORRENTI

11. CREDITI VERSO CLIENTI

I crediti verso clienti, esposti al netto del relativo fondo svalutazione, sono così suddivisi, con riferimento alle aree geografiche:

(Migliaia di Euro)
Crediti commerciali per area geografica 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 4.416 5.452 -1.036
Europa (esclusa Italia) 1.892 4.344 -2.452
Asia e Resto del Mondo 7.088 4.726 2.362
America 5.860 1.680 4.180
Fondo svalutazione crediti -3.546 -3.402 -144
Totale 15.710 12.800 2.910

I crediti verso clienti al 31 dicembre 2018 ammontano a Euro 15.710 migliaia, al netto del Fondo svalutazione crediti pari ad Euro 3.546 migliaia, rispetto ad Euro 12.800 migliaia, al netto del Fondo svalutazione crediti pari ad Euro 3.402 dell'esercizio 2017. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente collegato all'aumento del fatturato della Società.

La Società ha effettuato operazioni di cessione di crediti commerciali tramite factoring pro-soluto ed al 31 dicembre 2018 l'ammontare delle cessioni con accredito maturity, per le quali è stata effettuata la derecognition dei relativi crediti ammonta ad Euro 19.735 migliaia rispetto ad Euro 13.644 migliaia al 31 dicembre 2017.

Si precisa che non vi sono crediti commerciali non correnti, né crediti assistiti da garanzie reali.

I crediti commerciali verso Parti correlate ammontano ad Euro 2.200 migliaia al 31 dicembre 2018, rispetto ad Euro 1.025 migliaia dell'esercizio 2017 e si riferiscono alle forniture di beni alle Joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held e EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC. Tutte le transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato.

Per i rapporti con parti correlate si rimanda al paragrafo n. 44.

Il fondo svalutazione crediti, calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili, si è così movimentato:

(Migliaia Euro)
Fondo svalutazione crediti 31/12/2017 Fusione
Emmegas
Accantonamenti Utilizzi 31/12/2018
Fondo svalutazione crediti 3.402 106 44 -5 3.546

Gli accantonamenti dell'esercizio, necessari per adeguare il valore contabile dei crediti al loro presumibile valore di realizzo, al netto dell'effetto della fusione per incorporazione della società controllata Emmegas S.r.l. (Euro 106 migliaia), sono stati pari ad Euro 44 migliaia.

In accordo con quanto richiesto dall'IFRS 7, nella tabella seguente si fornisce l'informazione relativa al rischio massimo di credito suddiviso per classi di scaduto, al lordo del Fondo Svalutazione Crediti:

(Migliaia di Euro)
Prospetto ageing crediti commerciali 2018 -
2017
Scaduti
Totale Non scaduti 0-30 gg 30-60 gg 60 e oltre
Crediti vs. Clienti al 31/12/2018 (al lordo del fondo) 19.256 10.277 1.723 904 6.352
Crediti vs. Clienti al 31/12/2017 (al lordo del fondo) 16.202 9.093 1.073 177 5.859

12. CREDITI VERSO CONTROLLATE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Crediti verso controllate 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Lovato Gas S.p.A. 1.625 437 911
Landi Renzo Beijing 94 765 -671
LR Industria e comercio Ltda 4.977 4.560 399
Landi Renzo Pars 1.169 1.177 -8
LR PAK Pakistan 1.257 3.348 -2.138
Landi Renzo Usa Corp. 1.923 1.685 238
AEB America 990 850 140
SAFE S.r.l. 0 97 -97
Emmegas S.r.l. 0 515 -515
Totale 12.035 13.434 -1.741

I crediti verso controllate ammontano alla fine del periodo ad Euro 12.035 migliaia rispetto ad Euro 13.434 migliaia dello scorso esercizio. I crediti verso la società controllata Landi Renzo PAK (Pvt) Limited si decrementano per gli incassi ricevuti nel corso dell'esercizio, pari a circa Euro 450 migliaia, ed all' accordo sottoscritto con la capogruppo per una rinuncia al credito per Euro 1.691 migliaia, finalizzata a ricostituirne il patrimonio netto.

Per i dettagli dei rapporti con le società controllate si rinvia al capitolo "Altre informazioni" (nota 44).

13. RIMANENZE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Rimanenze 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Materie prime e componenti 17.499 13.769 3.730
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 7.189 5.127 2.062
Prodotti finiti 5.013 6.126 -1.113
(Fondo svalutazione magazzino) -4.951 -4.751 -200
Totale 24.750 20.271 4.479

La tabella mostra un incremento delle rimanenze pari ad Euro 4.479 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017, dovuto sia all'incremento del fatturato della Società sia alla fusione della controllata Emmegas S.r.l.. La Società ha stimato l'entità di un fondo svalutazione magazzino, di cui si fornisce di seguito il dettaglio, per tener conto dei rischi di obsolescenza tecnica delle rimanenze ed allinearne il valore contabile al presumibile valore di realizzo.

(Migliaia di Euro)
Fondo svalutazione magazzino 31/12/2017 Fusione
Emmegas
Accantonamenti Utilizzi 31/12/2018
Fondo svalut. Magazzino (mat. Prime) 3.980 200 - - 4.180
Fondo svalut. Magazzino (prod. In corso di
lavorazione)
487 - - - 487
Fondo svalut. Magazzino (prod. Finiti) 284 - - - 284
Fondo svalut. Magazzino – totale 4.751 200 0 0 4.951

L'incremento del fondo svalutazione magazzino rispetto all'esercizio precedente è interamente riconducibile alla fusione della società controllata Emmegas S.r.l..

14. ALTRI CREDITI E ATTIVITA' CORRENTI

La composizione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Altri crediti e attività correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Crediti tributari 2.749 3.134 -385
Crediti verso altri 1.893 1.531 362
Ratei e risconti 332 515 -182
Totale 4.975 5.180 -205

Crediti Tributari

I crediti tributari sono rappresentati dai crediti nei confronti dell'Erario per IVA (Euro 1.576 migliaia), da crediti per acconti Ires e Irap (Euro 607 migliaia) nonché da altri crediti verso l'Erario per rimborsi IRES relativi alla deduzione Irap ex D.Lgs 201/2011 appostati per un importo complessivo pari ad Euro 1.203 migliaia, di cui Euro 637 migliaia compensati nel corso dell'esercizio 2018.

31/12/2018 31/12/2017 Variazione
1.576 2.335 -759
1.173 799 374
2.749 3.134 -385

Crediti Verso Altri

Al 31 dicembre 2018 i Crediti verso altri si riferiscono prevalentemente alla parte corrente del credito verso AVL Italia S.r.l. relativo alla cessione del ramo d'azienda "Centro Tecnico" per Euro 570 migliaia, oltre ad anticipi concessi a fornitori per Euro 260 migliaia e note di credito da ricevere per Euro 814 migliaia.

(Migliaia di Euro)
Crediti verso altri 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Anticipi a fornitori 260 385 -124
Crediti verso enti previdenziali 91 10 80
Note di credito da ricevere 814 381 433
Altri crediti 728 755 -27
Totale 1.893 1.531 362

L'incremento delle note di credito da ricevere rispetto all'esercizio precedente è riconducibile ai maggiori premi su acquisti riconosciuti da fornitori derivanti dall'incremento del volume d'affari della Società.

Ratei e Risconti

Tale voce include principalmente risconti attivi per premi assicurativi, locazioni, omologazioni, contributi associativi, e per canoni di manutenzione hardware e software.

15. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Tale voce, composta da saldi attivi dei conti correnti bancari e di cassa sia in Euro che in valuta estera, è così costituita:

(Migliaia di Euro)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Depositi bancari e postali 8.529 7.219 1.310
Cassa 2 6 -4
Totale 8.531 7.225 1.306

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 8.531 migliaia (Euro 7.225 migliaia al 31 dicembre 2017).

Per l'analisi relativa alla generazione e all'assorbimento della liquidità nel corso dell'esercizio si rinvia al Rendiconto Finanziario.

16. PATRIMONIO NETTO

La tabella che segue mostra la composizione delle voci del patrimonio netto:

(Migliaia di Euro)
Patrimonio netto 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Capitale sociale 11.250 11.250 0
Riserva legale 2.250 2.250 0
Riserva straordinaria 1.939 0 1.939
Riserva di transizione IAS -743 0 -743
Riserva OPI 2 -3.217 -3.626 409
Riserva da sovrapprezzo emissioni azioni 30.718 30.718 0
Riserva Utile/Perdita attuariali IAS 19 -161 -177 16
Versamento in conto futuro aumento di capitale 8.867 8.867 0
Utile (perdita) del periodo 226 1.939 -1.713
Totale Patrimonio netto 51.129 51.221 -92

Capitale sociale

Il capitale sociale esposto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 rappresenta il capitale sociale (interamente sottoscritto e versato) della Società che risulta pari a nominali Euro 11.250 migliaia ed è suddiviso in complessive n. 112.500.000 azioni, con valore nominale pari ad Euro 0,10.

Riserva legale

Il saldo della Riserva Legale al 31 dicembre 2018 ammonta ad Euro 2.250 migliaia ed è invariato rispetto allo scorso esercizio avendo raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva straordinaria

La Riserva Straordinaria si incrementa di Euro 1.939 migliaia a seguito della destinazione dell'utile dell'esercizio 2017.

Riserva Transizione IAS

Come illustrato nel paragrafo "Emendamenti e principi contabili rivisti applicati per la prima volta dalla Società", a cui rinviamo, la Riserva Transizione IAS include l'effetto di prima applicazione del principio contabile IFRS 9 (Euro 321 migliaia).

Tale riserva include inoltre la quota rilevata a conto economico complessivo derivante della valutazione con il metodo del patrimonio netto della joint venture SAFE&CEC S.r.l. (Euro 422 migliaia) a seguito di effetti contabilizzati da quest'ultima direttamente a patrimonio netto.

Riserva OPI 2

Come precedentemente illustrato, con effetti contabili e fiscali a partire dal 1 gennaio 2018, la società controllata Emmegas S.r.l. è stata fusa per incorporazione nella Società. L'operazione, in assenza di specifiche indicazioni da parte dei principi contabili internazionali, è stata contabilizzata in base alle previsioni incluse nel documento Assirevi OPI n° 2R che prevede, in caso di fusioni che non abbiano natura di acquisizione, l'applicazione del principio di continuità dei valori, vista l'assenza di uno scambio con economie terze. In particolare, tale interpretazione dà rilevanza alla preesistenza di un rapporto di controllo ed al costo, e relativa purcahse price allocation, rinvenienti dal bilancio consolidato del gruppo.

Come previsto dall'OPI n° 2R, il differenziale emerso in fase di annullamento del valore della partecipazione e la corrispondente quota di patrimonio netto della società incorporata, inclusivo degli effetti di purchase price allocation risultanti dal bilancio consolidato, positivo e pari ad Euro 409 migliaia, è stato classificato nel patrimonio netto.

Tale riserva include inoltre l'effetto della contabilizzazione in base alle previsioni incluse nel documento Assirevi OPI n° 2R della fusione A.E.B., avvenuta nel corso dell'esercizio 2017, e che ha comportato l'iscrizione di una riserva negativa di Euro 3.626 migliaia.

Riserva da sovraprezzo emissione azioni

La riserva da sovrapprezzo emissione azioni risulta pari ad Euro 30.718 migliaia ed invariata rispetto all'esercizio precedente.

Versamento in conto futuro aumento di capitale

Nel corso dell'esercizio, in data 30 marzo 2017, in coerenza con l'Accordo di Ottimizzazione della struttura finanziaria della Società e del Gruppo, l'azionista di controllo ha effettuato un versamento in conto futuro aumento di capitale della Landi Renzo S.p.A. per complessivi Euro 8.866.500.

Come precedentemente illustrato, l'aumento di capitale, che in base all'Accordo di Ottimizzazione era previsto entro il 31 dicembre 2018, a seguito della modifica del regolamento approvata dall'assemblea degli obbligazionisti in data 28 dicembre 2018, previo rilascio del waiver da parte delle banche finanziatrici, è stato posticipato al 31 dicembre 2019.

Di seguito si riporta una tabella recante l'indicazione analitica delle singole voci del patrimonio netto distinguendole in relazione all'origine, alla disponibilità e infine alla loro avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.

Natura e descrizione Importo (in
migliaia)
Possibilità di
utilizzo (*)
Quota
disponibile
Riepilogo delle
utilizzazioni effettuate
nei tre precedenti
esercizi
Capitale sociale 11.250 -
Riserve di capitale
Sovrapprezzo azioni 30.718 A,B,C 30.718 *** 15.880
Riserve di utile
Riserva legale 2.250 B
Riserva straordinaria 1.939 A,B,C 1.939 *** 31.543
Riserva da transizione IAS -743 A,B,C -743
Riserva OPI 2 -3.217 A,B,C -3.217 *** 28.045
Riserva Utile/Perdita attuariali IAS 19 -161 -161
Versamento in conto futuro aumento di capitale 8.867 A 8.867
Utile (Perdita) dell'esercizio 2017 226 226
Totale 51.129 37.629
Quota non distribuibile (**) -15.638
Residua quota distribuibile 21.991

(*) Possibilità di utilizzo : A - per aumento capitale sociale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai soci

(**) Costi di sviluppo non ammortizzati e Versamento in conto futuro aumento di capitale

(***) Per copertura perdite

PASSIVITA' NON CORRENTI

Accordo di ottimizzazione finanziaria

Si precisa che, in data 30 marzo 2017, l'Assemblea degli Obbligazionisti portatori del prestito LANDI RENZO 6,10% 2015-2020 ha approvato all'unanimità dei presenti la proposta del Consiglio di Amministrazione avente ad oggetto le modifiche al Regolamento del Prestito Obbligazionario. In particolare, tra le altre cose, l'Assemblea ha approvato l'allungamento della scadenza del prestito obbligazionario dal 15 maggio del 2020 al 31 dicembre 2022. L'Assemblea ha poi approvato una diminuzione del tasso cedolare in relazione ai periodi di interesse che hanno inizio dalla data di pagamento che cadrà il 30 aprile 2017 (inclusa) sino al 30 giugno 2019 (escluso) dall'attuale 6,10% al 5,5% su base annua del capitale outstanding; il pagamento del tasso cedolare avverrà su base semestrale.

A seguito delle variazioni sopra richiamate il prestito obbligazionario è stato denominato "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" mantenendo lo stesso codice ISIN IT0005107237.

Nel contempo è stato finalizzato l'Accordo di Ottimizzazione della struttura finanziaria del Gruppo, le cui linee guida sono state sviluppate con il supporto dell'Advisor finanziario Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., a seguito del completamento del processo di sottoscrizione dello stesso da parte di tutti gli istituti bancari coinvolti.

L'accordo prevede, tra l'altro:

(i) Lo spostamento della data di scadenza dell'indebitamento della Società, e delle sue società controllate firmatarie dell'accordo, al 2022;

(ii) Il riscadenzamento dell'indebitamento del Gruppo, sulla base di rate di rimborso di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Industriale;

(iii) La rimodulazione dei covenant finanziari in coerenza con le performance previste dal Piano Industriale;

(iv) Il mantenimento delle linee a breve termine in ammontare coerente con le necessità previste dal Piano Industriale.

Si dà atto che, in conformità a quanto previsto dall'Accordo di ottimizzazione finanziaria, che prevedeva il rimborso come eccesso di cassa nel caso di cessione del settore Sound e del ramo d'azienda del Centro Tecnico ad AVL, operazioni che rientravano nelle c.d. "Operazioni consentite", in data 2 luglio 2018 la Landi Renzo S.p.A. ha corrisposto ai possessori del prestito obbligazionario un importo complessivo addizionale pari ad Euro 1.061 migliaia (pari al 26.13% dei proventi netti eccedenti Euro 3 milioni) ed alle banche finanziatrici un importo complessivo pari ad Euro 969 migliaia (pari al 23,87% dei proventi netti eccedenti Euro 3 milioni), a valere sull'ultima rata di rimborso prevista dai rispettivi piani di ammortamento.

In data 28 dicembre 2018 l'Assemblea degli Obbligazionisti del prestito "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022", codice ISIN IT0005107237, sotto la presidenza di Stefano Landi e agli atti del Notaio Giuseppe Chiantera, ha approvato all'unanimità dei presenti (67,06% del prestito) la proposta del Consiglio di Amministrazione

avente ad oggetto la modifica al Regolamento del Prestito al fine di posticipare dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 la scadenza entro cui proporre all'assemblea degli azionisti della Società di deliberare l'aumento di capitale.

La delibera ha avuto efficacia immediata essendo previamente intervenuto il rilascio del waiver da parte delle banche finanziatrici.

Come precedentemente illustrato, con riferimento all'IFRS 9, la Società ha determinato gli impatti sul bilancio dell'applicazione del paragrafo B.5.4.6 dello stesso, che disciplina l'impatto sul costo ammortizzato delle passività finanziarie derivanti da una modifica del piano dei flussi finanziari ad esse relativi, dovuta sia ad una revisione di stima che ad una modifica contrattuale. L'applicazione di tale paragrafo ha comportato un incremento del valore di alcune passività finanziarie (prestiti obbligazionari e finanziamenti bancari a mediolungo termine) rinegoziate dalla Società nel corso dei precedenti esercizio per circa Euro 422 migliaia.

17. DEBITI VERSO BANCHE NON CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Debiti verso le banche non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Mutui e Finanziamenti 19.649 23.646 -3.997
Costo ammortizzato -198 -307 109
Totale 19.450 23.339 -3.889

La voce comprende la quota a medio/lungo termine dei debiti verso le banche a titolo di mutui chirografari e finanziamenti. Al 31 dicembre 2018 è pari ad Euro 19.450 migliaia rispetto ad Euro 23.339 migliaia al 31 dicembre 2017.

La struttura del debito è unicamente a tasso variabile indicizzato all'Euribor ed incrementato di uno spread allineato alle normali condizioni di mercato; la valuta di indebitamento è l'Euro. I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono presenti clausole diverse da quelle di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.

I covenants finanziari previsti dall'Accordo di Ottimizzazione risultano rispettati alla data del presente bilancio.

Di seguito viene riportato il piano di rimborso annuale dei mutui a medio lungo termine quale risultante dai saldi al 31 dicembre 2018 in base al riscadenziamento previsto dall'Accordo di Ottimizzazione Finanziaria precedentemente illustrato.

Scadenze Rate annuali di rimborso mutui post accordo
2019 3.284
Costo Ammortizzato -109
Totale corrente 3.175
2020 4.257
2021 6.332
2022 9.060
Costo Ammortizzato -198
Totale non corrente 19.450
Totale 22.625

La Società non ha in essere strumenti finanziari derivati a copertura dei finanziamenti.

Si segnala che, così come indicato al punto 2.h) della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, alcuni contratti di finanziamento possono essere chiesti a rimborso anticipatamente qualora si verificasse il change of control della Società.

Si ritiene che il valore di carico dei debiti verso banche non correnti sia allineato al loro fair value alla data di chiusura del bilancio.

Al 31 dicembre 2018 la Società aveva le seguenti ulteriori linee di credito a breve termine disponibili e non utilizzate:

(Migliaia di Euro)
Linee di credito 2018
Fido di cassa 2.435
Fido ad utilizzo promiscuo 17.792
Totale 20.227

18. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre passività finanziarie non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti verso altri finanziatori 210 629 -419
Finanziamento Lovato S.p.A. 2.150 2.950 -800
Prestito obbligaz. MT Landi Renzo 6,10% 2015-2022 24.366 29.347 -4.981
Costo ammortizzato Prestito obbligaz. MT -148 -668 521
Totale 26.578 32.258 -5.679

Al 31 dicembre 2018 le altre passività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 26.578 migliaia (Euro 32.258 migliaia al 31 dicembre 2017) e sono costituite:

  • per Euro 210 migliaia (Euro 629 migliaia al 31 dicembre 2017) dalle quote a lungo termine delle tre tranches di un finanziamento erogato da Simest S.p.A. nel mese di settembre 2013, dicembre 2014 e novembre 2015, con la finalità di supportare un programma di ampliamento dell'attività commerciale negli USA, per un importo deliberato complessivo pari ad Euro 2.203 migliaia, nel rispetto delle specifiche normative;
  • per Euro 2.150 migliaia dal finanziamento intercompany erogato dalla società controllata Lovato Gas S.p.A.;
  • per Euro 24.218 migliaia (Euro 28.679 migliaia al 31 dicembre 2017), al netto del costo ammortizzato, dalla quota a medio termine del Prestito Obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022".

I tempi di rimborso del prestito obbligazionario, originariamente emesso nel maggio 2015 per un importo pari ad Euro 34 milioni, durata cinque anni, rimborso bullet e tasso fisso lordo pari al 6,10% con cedola semestrale posticipata, sono stati aggiornati dall'Assemblea degli Obbligazionisti, tenutasi in data 30 marzo 2017, che ha deliberato, in particolare, tra le altre cose, l'allungamento della scadenza del prestito obbligazionario dal 15 maggio del 2020 al 31 dicembre 2022. L'Assemblea ha poi approvato una diminuzione del tasso cedolare in relazione ai periodi di interesse che hanno inizio dalla data di pagamento al 30 aprile 2017 (inclusa) sino al 30 giugno 2019 (escluso) dall'attuale 6,10% al 5,5% su base annua del capitale outstanding; il pagamento del tasso cedolare avverrà su base semestrale.

Le entità cedolari semestrali che matureranno dal 30 giugno 2019 incluso e fino alla data di scadenza del prestito saranno pari al 3,05% (pari ad un tasso di interesse su base annua del 6,1%) del capitale residuo. Inoltre, fra le altre cose, sempre nell'ambito dell'Accordo di Ottimizzazione della Struttura Finanziaria del Gruppo, l'Assemblea del 30 marzo 2017 ha approvato la modifica al piano di rimborso, prevedendo rate di importo crescente su base semestrale a partire dal 30 giugno 2018 fino al 31 dicembre 2022.

Di seguito si riporta la tabella di dettaglio delle nuove scadenze sul valore nominale del Prestito:

(Migliaia di Euro)
Scadenze Prestito
Obbligazionario
2019 3.920
Costo Ammortizzato -77
Altre passività finanziarie correnti 3.843
2020 5.226
2021 7.840
2022 11.299
Costo Ammortizzato -148
Altre passività finanziarie non correnti 24.217
Totale 28.060

Si ritiene che il valore di carico delle altre passività finanziarie non correnti sia allineato al loro fair value alla data di chiusura del bilancio.

19. FONDI PER RISCHI ED ONERI

La composizione e movimentazione di tale voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Fondi per rischi ed oneri 31/12/2017 Fusione
Emmegas
Accantonamento Utilizzo Altri
movimenti
31/12/2018
Fondi trattamento di quiescenza e
obblighi simili
57 0 8 -1 0 64
Fondo per rischi garanzie prodotti 3.225 14 1.192 -1.320 176 3.287
Fondo rischi fiscali e cause legali
in corso
195 0 0 -51 0 144
Altri fondi 5.535 0 350 -5.132 -176 578
Totale 9.012 14 1.550 -6.503 0 4.073

Il fondo trattamento di quiescenza, relativo all'accantonamento maturato per l'indennità suppletiva di clientela, comprende gli accantonamenti dell'esercizio per Euro 8 migliaia.

La voce denominata "Fondo per rischi Garanzie Prodotti" comprende la miglior stima dei costi connessi agli impegni che la Società ha assunto per effetto di disposizioni normative o contrattuali, relativamente agli oneri connessi alla garanzia dei propri prodotti per un certo periodo di tempo decorrente dalla loro vendita. Tale stima è stata determinata sia con riferimento ai dati storici della Società che sulla base di specifici contenuti contrattuali. Al 31 dicembre 2018 tale fondo è pari ad Euro 3.287 migliaia, di cui Euro 14 migliaia derivanti della fusione con Emmegas S.r.l.. Gli utilizzi del fondo rischi per un importo pari a Euro 1.320 migliaia sono dovuti alla copertura dei costi di garanzia correlati a forniture di componenti avvenute negli anni precedenti.

Il fondo rischi fiscali e cause legali in corso, principalmente riferito al probabile esborso per un contenzioso con un prestatore di servizi in procedura fallimentare.

Come dettagliatamente descritto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017, la voce Altri fondi era inclusiva di un accantonamento per Euro 2.940 migliaia relativo ad oneri di ristrutturazione aziendale per una procedura di mobilità ed incentivazione all'esodo, sottoscritto con le parti sociali a dicembre 2017. Il piano di riorganizzazione aziendale è stato completato nel corso del primo semestre del 2018 con il relativo pagamento degli incentivi all'esodo previsti.

Nel corso dell'esercizio è stato inoltre sottoscritto un accordo con un primario cliente OEM volto alla chiusura totale di tutte le contestazioni relative al periodo 2011-2017, per il quale era stato accantonato specifico fondo a bilancio negli esercizi precedenti. A seguito di tale accordo nel corso dell'esercizio il fondo è stato utilizzato per Euro 1.948 migliaia.

Nel corso dell'esercizio 2018 è inoltre stato effettuato un ulteriore accantonamento per Euro 350 migliaia connesso a possibili contestazioni da parte di un primario cliente estero del canale After Market, attualmente in corso di negoziazione con la controparte.

20. PIANI A BENEFICI DEFINITI PER I DIPENDENTI

La movimentazione complessiva dei piani a benefici definiti per i dipendenti è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Piani a benefici definiti per i dipendenti 31/12/2017 Accantonamento Utilizzo Altri movimenti 31/12/2018
Trattamento di fine rapporto lavoro
subordinato
2.000 20 -504 -19 1.497

L'accantonamento di Euro 20 migliaia è relativo alla rivalutazione del TFR in essere a fine periodo mentre l'utilizzo per Euro 504 migliaia si riferisce agli importi liquidati ai dipendenti che hanno cessato la propria attività lavorativa nel corso dell'esercizio. Il significativo decremento dell'esercizio è principalmente riconducibile all'erogazione di TFR a dipendenti coinvolti nel piano di riorganizzazione aziendale precedentemente illustrato. Gli altri movimenti accolgono l'adeguamento attuariale del fondo per negativi Euro 19 migliaia, contabilizzato nella voce Altre Riserve ed espresso nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.

Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario incaricato delle stime, metodologicamente invariate rispetto allo scorso esercizio risultano essere:

Ipotesi attuariali utilizzate per le valutazioni

Tavola Demografica SIM E SIF 2016
Tasso di attualizzazione (euro Swap) Curva dei tassi Markit iBoxx € Corporate AA 7-10 al 31/12/2018 (1,13%)
Probabilità richiesta anticipo 4,00%
% attesa di dipendenti che si dimettono prima della
pensione 7,50%
% massima del TFR richiesto in anticipo 70%
Tasso incremento annuale costo della vita 1,5%

L'analisi di sensitività evidenzia scostamenti non significativi rispetto al valore iscritto a bilancio al 31 dicembre 2018.

PASSIVITA' CORRENTI

21. DEBITI VERSO BANCHE CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Debiti verso le banche non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Anticipi, fin. Import e altri debiti bancari correnti 9.990 4.091 5.899
Mutui e Finanziamenti 3.284 2.159 1.125
Costo ammortizzato -109 -121 12
Totale 13.165 6.129 7.036

La composizione della voce al 31 dicembre 2018, pari complessivamente a Euro 13.165 migliaia, rispetto a Euro 6.129 migliaia dell'esercizio 2017, è costituita dalla quota corrente di mutui e finanziamenti in essere per Euro 3.175 migliaia, al netto dell'effetto del costo ammortizzato, nonché dall'utilizzo di linee di credito commerciali a breve termine per Euro 9.990 migliaia.

22. ALTRE PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre passività finanziarie non correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti verso altri finanziatori (Simest) 419 419 0
Prestito obbligaz. BT Landi Renzo 6,10% 2015-2022 3.843 2.373 1.470
Totale 4.262 2.792 1.470

Al 31 dicembre 2018 le altre passività finanziarie correnti ammontano ad Euro 4.262 migliaia (Euro 2.792 migliaia al 31 dicembre 2017) e sono costituite:

  • per Euro 419 migliaia dalla quota a breve di un finanziamento agevolato erogato da Simest S.p.A. con la finalità di supportare un programma di ampliamento dell'attività commerciale negli USA;
  • per Euro 3.843 migliaia, al netto dell'effetto del costo ammortizzato, dalla quota a breve del prestito obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2022" (secondo le scadenze previste dal Regolamento del Prestito modificato con l'Assemblea Obbligazionisti del 30 marzo 2017).

23. DEBITI VERSO FORNITORI

La movimentazione della voce è la seguente:

(Migliaia di Euro)
Debiti verso fornitori 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Debiti verso fornitori 45.295 35.924 9.371

I debiti commerciali (inclusi i debiti commerciali verso le parti correlate) ammontano ad Euro 45.295 migliaia e, con riferimento alle aree geografiche, sono così suddivisi:

(Migliaia di Euro)
Debiti commerciali per area geografica 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Italia 40.903 32.070 8.833
Europa (esclusa Italia) 2.188 2.971 -783
Asia e Resto del Mondo 2.068 880 1.188
America 136 3 133
Totale 45.295 35.924 9.371

I debiti commerciali verso parti correlate pari ad Euro 3.809 migliaia (Euro 4.654 al 31 dicembre 2017) si riferiscono in prevalenza ai rapporti verso le società Gireimm S.r.l. e Gestimm S.r.l. per canoni di locazione immobiliare.

24. DEBITI VERSO CONTROLLATE

I debiti commerciali verso le controllate si riferiscono ai debiti per acquisti di componenti e di prodotti finiti dalle società del Gruppo ed ammontano ad Euro 11.940 migliaia (Euro 8.392 migliaia al 31 dicembre 2017). Tutte le relative transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato.

Per il dettaglio dei debiti con società del Gruppo si rinvia all'apposito prospetto riportato nel capitolo "Altre informazioni" (nota 44).

25. DEBITI TRIBUTARI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Debiti Tributari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
per ritenute IRPEF dipendenti 909 1.061 -152
per ritenute IRPEF lavoratori autonomi 8 26 -18
per imposte sostitutive e sul reddito 2 66 -64
Totale 919 1.153 -234

Al 31 dicembre 2018 i debiti tributari ammontano ad Euro 919 migliaia, in diminuzione di Euro 234 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017, soprattutto per effetto del debito IRPEF dipendenti che si decrementa in seguito della sopra citata riorganizzazione aziendale che ha comportato una significativa riduzione del personale.

26. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Altre passività correnti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Clienti conto anticipi 150 45 105
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale 1.062 1.172 -110
Altri debiti (debiti v/dipendenti, debiti v/altri) 3.129 2.428 701
Ratei e risconti passivi 0 16 -16
Totale 4.341 3.661 680

Al 31 dicembre 2018 le altre passività correnti ammontano ad Euro 4.341 migliaia, in aumento di Euro 680 migliaia rispetto al 31 dicembre 2017.

La voce "Altri debiti", aumenta da Euro 2.428 migliaia al 31 dicembre 2017 ad Euro 3.129 migliaia al 31 dicembre 2018, prevalentemente a seguito dell'accantonamento del premio di risultato di medio-lungo periodo relativo al triennio 2016-2018 riconosciuto ad alcuni amministratori per un totale di Euro 1.000 migliaia.

CONTO ECONOMICO

I rapporti con le società controllate e correlate, con i relativi saldi patrimoniali ed economici sono riportati in seguito alla nota n. 44.

27. RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Ricavi relativi alla vendita di beni 130.233 103.214 27.019
Ricavi per servizi e altri 5.754 7.860 -2.107
Totale 135.987 111.074 24.913

Al 31 dicembre 2018 i ricavi delle vendite e delle prestazioni aumentano del 22,4% rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 per effetto dell'incremento del volume d'affari della Società.

I Ricavi per servizi e altri ricavi sono così composti:

(Migliaia di Euro)
Ricavi per servizi ed altri 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Prestazioni di servizi 1.102 995 107
Consulenze tecniche 1.905 4.066 -2.161
Prestazioni di servizi infragruppo 1.291 1.715 -425
Rimborso spese trasporto 236 177 59
Rimborso costi vari 221 216 5
Rimborso spese mensa dipendenti 70 92 -22
Ricavi diversi 930 599 331
Totale 5.754 7.860 -2.107

I ricavi per prestazioni di servizi comprendono in prevalenza consulenze tecniche e riaddebiti di servizi per test su componenti forniti a primarie case automobilistiche.

Le consulenze tecniche si riferiscono a prestazioni riaddebitate a clienti del settore OEM per servizi di natura tecnica su nuovi componenti progettati per sistemi a gas.

Le prestazioni di servizi infragruppo si riferiscono a servizi di natura amministrativa, tecnica e operativa addebitati alle società controllate e regolati in base ad apposita contrattualistica a condizioni ritenute normali. I rimborsi costi vari si riferiscono principalmente a ricavi per incentivi sulla produzione di energia elettrica dell'impianto fotovoltaico (Euro 186 migliaia).

I ricavi diversi si riferiscono in prevalenza ad addebiti per recuperi di costi legati all'attività produttiva.

28. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri ricavi e proventi ammontano al 31 dicembre 2018 ad Euro 1.360 migliaia rispetto ad Euro 915 migliaia al 31 dicembre 2017 e sono così composti:

(Migliaia di Euro)
Altri ricavi e proventi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Contributi 1.203 551 652
Altri proventi 157 364 -208
Totale 1.360 915 445

La voce contributi è relativa al credito d'imposta sulla ricerca e sviluppo su progetti di sviluppo di componenti innovativi del settore automotive.

Gli Altri proventi si riferiscono a plusvalenze sulla vendita di immobilizzazioni, a sopravvenienze attive ed insussistenze del passivo.

29. COSTI DELLE MATERIE PRIME, MATERIALI DI CONSUMO E VARIAZIONE RIMANENZE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione
rimanenze
31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Materie prime e componenti 49.555 36.756 12.799
Prodotti finiti 20.548 15.354 5.194
Altri materiali 1.119 961 158
Variazioni di magazzino -4.080 553 -4.633
Totale 67.143 53.624 13.519

I costi complessivi per acquisti e consumi di materie prime, materiali di consumo e merci (compresa la variazione delle rimanenze) registrano un aumento passando da Euro 53.624 migliaia al 31 dicembre 2017 ad Euro 67.143 migliaia al 31 dicembre 2018.

30. COSTI PER SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI

Tale voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Servizi industriali e tecnici 22.120 19.590 2.530
Servizi commerciali 3.696 2.451 1.245
Servizi generali ed amministrativi 5.278 5.552 -274
Costi per godimento beni di terzi 2.346 2.860 -514
Servizi straordinari 2.623 5.450 -2.827
Totale 36.063 35.903 160

La voce costi per servizi e per godimento beni di terzi ammonta ad Euro 36.063 migliaia al 31 dicembre 2018 e ad Euro 35.903 migliaia al 31 dicembre 2017.

I maggiori costi per Servizi industriali e tecnici sono riconducibili all'aumento dei servizi di lavorazione esterna, in correlazione all'aumento del volume d'affari della Società, ed all'aumento dei costi di consulenza tecnica specifica su progetti commissionati da case automobilistiche.

I Servizi straordinari passano da Euro 5.450 migliaia nel 2017 ad Euro 2.623 migliaia nel 2018 e ricomprendono principalmente le spese relative al mandato conferito ad una Top Consulting Firm incaricata di supportare l'Amministratore Delegato ed il management aziendale nella predisposizione ed implementazione di un piano di azione finalizzato all' "Ebitda Improvement".

31. COSTI PER IL PERSONALE

I costi del personale sono così composti:

(Migliaia di Euro)
Costo del personale 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Salari e stipendi 11.550 14.034 -2.484
Oneri sociali 4.395 4.660 -266
Oneri per programmi a benefici definiti 939 1.100 -160
Lavoro interinale e distaccato 1.489 364 1.125
Compensi agli amministratori 979 934 45
Costi e spese per il personale non ricorrenti 1.000 3.539 -2.539
Totale 20.352 24.632 -4.280

Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 il costo del personale è diminuito per Euro 4.280 migliaia rispetto a quello dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. Come già precedentemente illustrato, i costi del personale dell'esercizio precedente includevano un accantonamento non ricorrente di Euro 2.940 migliaia relativo alle previsioni di uscite finanziarie come incentivo all'esodo a seguito dell'accordo sottoscritto nel mese di dicembre 2017 con le parti sociali, in attuazione del progetto di ristrutturazione aziendale.

L'incremento dei costi per lavoro interinale e distaccato è dovuto al significativo aumento del volume d'affari della Società che, visto la riorganizzazione aziendale e logistica avvenuta nel corso dell'esercizio, ha comportato la necessità di una maggior ricorso al lavoro interinale per far fronte ad alcuni picchi produttivi. I costi del personale non ricorrente sono riconducibili a premi di risultato di medio-lungo periodo relativi al triennio 2016-2018 riconosciuti ad alcuni amministratori per complessivi Euro 1.000 migliaia.

Si fornisce di seguito il numero medio del personale in forza alla Società nel biennio oggetto di analisi suddiviso per qualifica:

Medio (*) Puntale
Numero dei dipendenti 31/12/2018 31/12/2017 Variazione 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Dirigenti e Impiegati 187 181 6 172 227 -55
Operai 122 110 12 128 142 -14
Totale 309 291 18 300 369 -69

(*) Tali valori non includono i lavoratori interinali, i co.co.pro. e gli amministratori.

La riduzione del numero puntuale dei dipendenti rispetto all'esercizio precedente si è determinato a seguito del completamento del piano di riorganizzazione aziendale concordato con le parti sociali. Si precisa che i dati dell'esercizio 2017 risentono della fusione di AEB S.p.A. nella Landi Renzo S.p.A..

32. ACCANTONAMENTI, SVALUTAZIONI ED ONERI DIVERSI DI GESTIONE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte e tasse varie 86 100 -14
Altri oneri di gestione 145 191 -46
Perdite su crediti 77 0 77
Accantonamenti, svalutazioni e oneri diversi di gestione 1.542 2.148 -605
Svalutazione crediti 44 139 -95
Totale 1.895 2.578 -683

I costi contenuti all'interno di tale voce ammontano a Euro 1.895 migliaia al 31 dicembre 2018 rispetto ad Euro 2.578 migliaia del 31 dicembre 2017. Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo 19.

33. AMMORTAMENTI E RIDUZIONI DI VALORE

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Ammortamenti e riduzioni di valore 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 4.163 4.713 -550
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 3.265 4.574 -1.309
Minusvalenza cessione immobilizzazioni 0 1.984 -1.984
Totale 7.428 11.271 -3.843

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali, per Euro 4.163 migliaia, si riferiscono in prevalenza all'ammortamento delle spese di sviluppo e progettazione sostenute dalla Società nonché alle quote relative a programmi software (applicativi e gestionali) acquisiti nel tempo e a brevetti industriali e dagli ammortamenti dei marchi.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, per Euro 3.265 migliaia, si riferiscono ad impianti e macchinari, comprese linee automatizzate, per la produzione, l'assemblaggio ed il test dei prodotti, ad attrezzature industriali e commerciali, a stampi di produzione, a strumenti di collaudo e controllo e ad elaboratori elettronici.

La minusvalenza per cessione immobilizzazioni, rilevata nell'esercizio precedente, si riferisce alle perdite economiche relative alle immobilizzazioni materiali non ancora ammortizzate, facenti parte del ramo d'azienda venduto ad AVL Italia S.r.l., rispetto al controvalore di cessione.

34. PROVENTI FINANZIARI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Proventi finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Interessi attivi su depositi bancari 1 0 1
Altri proventi 91 201 -110
Totale 92 201 -109

I proventi finanziari comprendono, principalmente, interessi attivi bancari nonché interessi da finanziamenti infragruppo. I proventi finanziari al 31 dicembre 2018 ammontano ad Euro 92 migliaia (Euro 201 migliaia al 31 dicembre 2017).

35. ONERI FINANZIARI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Oneri finanziari 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Interessi su debiti v/ banche e altri finanziatori 2.802 3.045 -243
Commissioni e spese bancarie 649 596 53
Totale 3.451 3.641 -190

Gli oneri finanziari comprendono, essenzialmente, interessi passivi bancari, interessi su obbligazioni e factoring pro soluto, oneri attuariali derivanti dall'attualizzazione del TFR e commissioni bancarie.

Al 31 dicembre 2018 la Società non ha in essere strumenti derivati a copertura della variabilità dei tassi di interesse.

36. UTILI E PERDITE SU CAMBI

La voce è così composta:

(Migliaia di Euro)
Utili e perdite su cambi 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Differenze cambio positive realizzate 42 109 -67
Differenze cambio positive da valutazione 496 -34 530
Differenze cambio negative realizzate -79 -31 -49
Differenze cambio negative da valutazione -31 -1.343 1.312
Totale 427 -1.299 1.726

Si evidenzia che la Società realizza i propri costi e ricavi prevalentemente in Euro con una percentuale superiore al 95%.

Le significative differenze negative di cambio da valutazione contabilizzate nell'esercizio precedente erano riferite prevalentemente alle variazioni negative del finanziamento in USD verso la controllata Landi Renzo Usa Co.. L'effetto di tale variazione sull'esercizio 2018 risulta positiva e pari ad Euro 478 migliaia.

Al 31 dicembre 2018 la Società non ha in essere strumenti finanziari a copertura della variabilità dei cambi.

37. PROVENTI (ONERI) DA PARTECIPAZIONI

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Proventi (Oneri) da partecipazioni 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Proventi da partecipazioni 2.981 21.199 -18.218
Oneri da partecipazioni -5.079 -32 -5.047
Totale -2.098 21.167 -23.265

I proventi da partecipazione si riferiscono ai dividendi erogati nel corso dell'esercizio dalla controllata Landi Renzo Beijing per Euro 2.981 migliaia.

Gli oneri da partecipazioni al 31 dicembre 2018 sono pari ad Euro 5.079 migliaia ed includono:

  • la svalutazione della partecipazione nella società controllata Landi Renzo PAK (Pvt) Limited per Euro 1.691 migliaia;
  • la svalutazione della partecipazione nella società controllata Landi Renzo Pars per Euro 1.737 migliaia;
  • svalutazione del finanziamento in essere con la controllata americana, per Euro 1.651 migliaia, inclusivo dell'effetto cambi dell'esercizio dovuto alla variazione del cambio Euro/Usd.

38. PROVENTI (ONERI) DA JOINT VENTURE VALUTATE A PATRIMONIO NETTO

Tale voce risulta così composta:

(Migliaia di Euro)
Proventi (Oneri) da joint venture valutate a patrimonio netto 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Rivalutazione partecipazioni 308 33 275
Svalutazione partecipazioni -1.899 -25 -1.874
Totale -1.591 8 -1.599

Al 31 dicembre 2018 ammontano a negativi Euro 1.591 migliaia (positivi Euro 8 migliaia al 31 dicembre 2017) e includono principalmente:

  • rivalutazione della partecipazione della società Krishna Landi Renzo India Private Ltd per Euro 308 migliaia (Euro 33 migliaia al 31 dicembre 2017) a seguito della valutazione a patrimonio netto della stessa;
  • la svalutazione della partecipazione nella joint venture SAFE&CEC S.r.l. per Euro 1.895 migliaia a seguito della valutazione a patrimonio netto della stessa.

In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, si fornisce di seguito il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari imputati a Conto Economico per singola categoria di strumenti finanziari:

(Migliaia di Euro)
Proventi e Oneri finanziari 31/12/2018 31/12/2017
Interessi attivi su disponibilità liquide 1 1
Altri proventi finanziari 92 201
Utili/Perdite nette su cambi 427 -1.299
Interessi passivi v/banche -94 -155
Interessi passivi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -638 -662
Interessi passivi factoring pro-soluto e altri interessi passivi -377 -408
Interessi su obbligazioni -1.693 -1.822
Totale -2.282 -4.143

39. IMPOSTE

Di seguito si fornisce la composizione delle imposte sul reddito:

(Migliaia di Euro)
Imposte 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Imposte correnti 2.205 -123 2.082
Imposte differite (anticipate) -4.585 -1.399 -5.984
Totale -2.381 -1.522 -3.903

Le imposte complessive a conto economico al 31 dicembre 2018 sono positive e pari ad Euro 2.381 migliaia (positive per Euro 1.522 migliaia al 31 dicembre 2017), principalmente a seguito alle imposte anticipate su perdite fiscali pregresse accantonate per Euro 3.047 migliaia dalla Società.

Si precisa che dall'esercizio 2014 le società italiane aderiscono al regime del Consolidato Fiscale Nazionale con consolidamento in carico alla Società, accordo rinnovato nel 2017 per il triennio 2017-2019.

La riconciliazione fra l'onere fiscale teorico e quello effettivo viene proposta limitatamente alla sola IRES, la cui struttura presenta le caratteristiche tipiche di una imposta sul reddito delle società, considerando l'aliquota applicabile alla Società. Per l'IRAP non è stata predisposta la riconciliazione fra l'onere fiscale teorico e quello effettivo attesa la diversa modalità di determinazione della base di calcolo dell'imposta. I dati di sintesi sono i seguenti:

31/12/2018
(Migliaia di Euro) Imponibile Imposta %
Risultato prima delle imposte -2.154
Imposte calcolate all'aliquota fiscale in vigore -517 24,0%
Differenze permanenti
- costi non deducibili 673 163 -7,5%
- svalutazioni e perdite non ricorrenti 6.978 1.675 -77,7%
- quota proventi finanziari non tassati -1.898 -456 21,1%
- altri proventi non tassabili -1.543 -370 17,2%
- imposte per riduzione aliquota Ires 0,0%
- stralcio imposte anticipate su perdite fiscali -3.047 141,5%
Perdita fiscali senza fiscalità 0 0,0%
Benefici da adesione consolidato fiscale 0,0%
IRAP calcolata su base diversa dal risultato ante imposte 172 -8,0%
Totale imposte correnti/ Aliquota effettiva -2.381 110,5%

ALTRE INFORMAZIONI

40. INFORMAZIONI SUL FAIR VALUE DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Come richiesto dallo IFRS 7 – Strumenti finanziari, nella tabella allegata si riporta il confronto fra il valore contabile e il fair value di tutte le attività e passività finanziarie, suddivise sulla base delle categorie individuate dal suddetto principio contabile.

(Migliaia di Euro) 31/12/2018 31/12/2017
Valore
contabile
Fair
value
Valore contabile Fair value
Finanziamenti e Crediti 32.387 32.387 30.858 30.858
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.531 8.531 7.225 7.225
Debiti commerciali 61.726 61.726 48.038 48.038
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota non corrente 43.879 43.879 52.646 52.646
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota corrente 6.997 6.997 4.891 4.891
Altri debiti verso banche a B/T 10.011 10.011 4.091 4.091

Si precisa che il valore contabile dei mutui e finanziamenti passivi approssima il fair value degli stessi al 31 dicembre 2018, poiché tali classi di strumenti finanziari risultano indicizzati al tasso di mercato Euribor.

41. GARANZIE PRESTATE

Nel corso dell'esercizio la Società non ha prestato garanzie a favore di terzi, mentre ha rilasciato garanzie a favore di alcune società controllate nella forma di mandati di credito, lettere di patronage o stand-by su finanziamenti.

42. LEASING OPERATIVI

Ai fini contabili sono classificati come operativi i leasing ed i contratti di noleggio per i quali:

  • parte significativa dei rischi e dei benefici connessi con la proprietà sono mantenuti al locatore,
  • non esistono opzioni di acquisto a prezzi non rappresentativi del presumibile valore di mercato del bene locato alla fine del periodo,
  • la durata del contratto non rappresenta la maggior parte della vita utile del bene locato o noleggiato.

I pagamenti dei canoni per leasing operativi sono imputati a Conto Economico in linea con i sottostanti contratti.

I principali leasing operativi stipulati da Landi Renzo S.p.A. si riferiscono a due contratti stipulati con Gireimm S.r.l. per l'affitto della sede operativa e degli uffici del Nuovo Centro Tecnico ubicati a Cavriago (RE):

Il primo contratto, attualmente in fase di rinegoziazione, scade il 10 maggio 2019 e le rate residue ammontano ad Euro 341 migliaia, mentre il secondo, sottoscritto in data 3 agosto 2017 dopo la cessione del ramo d'azienda ad AVL Italia, con scadenza il 31 luglio 2023 a rate residue per ad Euro 1.385 migliaia, di cui Euro 302 migliaia entro un anno.

A fronte di tale contratto non sono state fornite fideiussioni né esiste alcun tipo di restrizioni collegate a tale leasing.

E' in essere inoltre, dal mese di dicembre 2017 un contratto per la locazione dello stabilimento industriale sito in Via dell'Industria a Corte Tegge di Cavriago nel quale sono ubicate le attività produttive della Società; il contratto in questione scade il 31 dicembre 2021 e le rate residue ammontano ad Euro 1.855 migliaia, di cui Euro 618 migliaia entro un anno.

La Società ha inoltre in essere impegni per leasing operativi autovetture per Euro 320 migliaia, di cui Euro 165 migliaia previsti per il 2019, e su alcuni macchinari e attrezzature di modesta entità.

43. ANALISI DEI PRINCIPALI CONTENZIOSI IN ESSERE

Al 31 dicembre 2018 la Società non ha in essere cause di natura attiva o passiva di ammontare significativo, né verso l'Amministrazione Finanziaria, Enti Previdenziali o altre Autorità Pubbliche né verso terzi.

44. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni con parti correlate includono, oltre i rapporti con le società controllate, società collegate e Joint Ventures, anche le transazioni con altre parti correlate, vale a dire i rapporti di fornitura di servizi tra Gireimm S.r.l. e Gestimm S.r.l., società controllate dalla controllante Girefin S.p.A. e Landi Renzo S.p.A. relativi ai canoni di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa e centro tecnico.

La seguente tabella riepiloga i rapporti con le altre parti correlate ed infragruppo (migliaia di Euro):

Società Ricavi di
vendita
Ricavi per
servizi e
altri ricavi
Prov.
Finanziari
Vendite
cespiti
Acq. finiti Costi
godimento
beni di terzi
Acquisto
cespiti
Costi per
servizi
Oneri
Finanziari
Oneri e
Proventi da
Partecipaz.
Oneri e
Proventi da
JV valutate
a PN
Attività
Finanziarie
Passività
Finanziarie
Crediti Debiti
SAFE&CEC S.r.l. 398 -1.895 1
Gestimm S.r.l. 622 156
Krishna Landi Renzo India Priv. Ltd 1.006 137 3 308 1.665 49
Efi Avtosanoat 462 534
Gireimm S.r.l. 1.279 3.605
Totale parti correlate 1.467 398 0 0 137 1.901 0 3 0 0 -1.587 0 0 2.200 3.809
Lovato Gas S.p.A. 7.704 573 37 2.886 79 2.150 1.625 8.078
Landi International B.V.
Landi Renzo Polska 4.348 495 11 5.063 24 2.927
Beijing Landi Renzo Cina 1.515 1 2.981 94
LR Industria e comercio Ltda 7.707 185 48 4.977 18
Landi Renzo Pars 125 20 -1.737 387 1.169
LR PAK Pakistan 19 9 466 2 -1.691 1.257 451
Landi Renzo Ro Srl 416 2 6 68 351
Landfi Renzo Usa Corp. 63 175 70 -1.651 1.923 70
Landi Renzo VE C.A.
AEB America 1.046 5 990 44
Landi Renzo Argentina S.r.l. -4
Totale società controllate 22.943 1.445 20 48 8.469 0 0 164 79 -2.098 -4 387 2.150 12.035 11.939

45. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, con riguardo ad eventi o operazioni significative non ricorrenti avvenute nel corso dell'esercizio 2018, si segnala l'esistenza di operazioni non ricorrenti indicate al paragrafo "Passività non correnti" – "Accordo di ottimizzazione finanziaria" ed alle note 30 e 31 del prospetto di Conto Economico Consolidato, relative rispettivamente alla modifica del regolamento del Prestito Obbligazionario ed ai costi sostenuti per consulenze strategiche a supporto dell'Amministratore Delegato ed al management aziendale ed agli accantonamenti premi di risultato di medio lungo periodo relativo al triennio 2016- 2018 riconosciuto ad alcuni amministratori.

Anche alla luce della comunicazione CONSOB n. 0031948 del 10 marzo 2018 le suddette operazioni sono ritenute dal management non ricorrenti stante la loro specificità e l'infrequenza del loro accadimento nel normale svolgimento dell'attività.

46. POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio 2018 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali rispetto alla normale gestione dell'impresa che possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, a tutela degli azionisti di minoranza.

47. ADESIONE AL REGIME DI SEMPLIFICAZIONE DEGLI OBBLIGHI INFORMATIVI IN CONFORMITA' ALLA DELIBERA CONSOB N. 18079 DEL 20 GENNAIO 2012

Landi Renzo S.p.A., ai sensi dell'art.3 della Delibera Consob n.18079 del 20 gennaio 2012, ha deciso di aderire al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall'Allegato 3B del predetto Regolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

48. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Si rimanda all'analisi svolta nella Relazione sulla Gestione.

Denominazione Sede Valuta Capitale
sociale i.v.
Importo del
patrimonio
netto in Euro
Risultato
dell'esercizio
in Euro
Partecip.
diretta
Partecip.
indiretta
Valore di
carico in
Euro
LR Industria e
Comercio Ltda
Espirito Santo
(Brasile)
BRL 4.320.000 2.055.529 360.360 99,99% 1.708.862
Landi International
B.V.
Utrecht (Olanda) EUR 18.151 6.891.850 1.728.329 100% 17.972
Beijing Landi Renzo
Autogas System Co.
Ltd
Pechino (Cina) USD 2.600.000 3.546.890 -120.934 100% 2.057.305
Landi Renzo Polska
Sp.Zo.O.
Varsavia
(Polonia)
PLN 50.000 6.805.687 1.666.614 100% (*)
L.R. Pak (Pvt) Limited Karachi (Pakistan) PKR 75.000.000 -853.844 1.158.868 70% 1
Landi Renzo Pars
Private Joint Stock
Company
Teheran (Iran) IRR 55.914.800.000 1.263.072 191.198 99,99% 1.263.072
Landi Renzo Ro S.r.l. Bucarest(Romania) RON 20.890 946.102 -32.731 100% 5.000
Landi Renzo USA
Corporation
Wilmington - DE
(USA)
USD 3.067.131 -13.239.418 60.408 100% 1
AEB America S.r.l. Buenos Aires
(Argentina)
ARS 2.030.220 686.058 225.583 96% 534.878
Landi Renzo VE C.A. Caracas
(Venezuela)
VEF 2.035.220 - - 100% 1
Lovato Gas S.p.A. Vicenza EUR 120.000 18.281.258 1.171.020 100% 48.680.352
Lovato do Brasil Ind
Com
Curitiba (Brasile) BRL 100.000 - - 100% (#)
Officine Lovato
Private Ltd
Mumbai (India) INR 19.091.430 -184.611 -94.427 74% (#)
Landi Renzo
Argentina S.r.l.
Buenos Aires
(Argentina)
ARS 1.378.000 -798 - 96% 4% (#) 4.447

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI POSSEDUTE IN IMPRESE CONTROLLATE AL 31/12/2018

(*) detenute da Landi International B.V.

(#) detenute da Lovato Gas S.p.A.

INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149-duodecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

In ottemperanza a quanto espressamente previsto dal Regolamento Emittenti Consob – art.149 duodecies – si evidenziano i corrispettivi di competenza, contabilizzati nel Conto Economico 2018 della Società, per servizi prestati dalla società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete, alla Società.

(Migliaia di Euro)
Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi 2018
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società Capogruppo 191
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. e Rete PWC Società Capogruppo 31
Totale 222

RAPPORTI CON GLI AMMINISTRATORI, I SINDACI E I DIRIGENTI CON RESPONSABILITA' STRATEGICHE DELLA SOCIETA'

Ai sensi della Delibera Consob n. 11971/99 (Regolamento Emittenti) i compensi corrisposti o comunque attribuiti nell'esercizio 2018 ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e le partecipazioni dagli stessi detenute nell'esercizio sono illustrati nelle tabelle allegate alla "Relazione sulla Remunerazione" che sarà messa a disposizione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO

Signori Azionisti,

a conclusione della presenti note al Bilancio d'esercizio della Landi Renzo S.p.A. Vi proponiamo:

  • di approvare il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018;
  • di proporre all'Assemblea degli Azionisti di approvare la destinazione dell'utile d'esercizio realizzato dalla Landi Renzo S.p.A. pari ad Euro 226.353,61 a Riserva Straordinaria, atteso che la Riserva Legale ha già raggiunto il quinto del capitale sociale.

Cavriago (RE), 14 marzo 2019

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Stefano Landi

Allegato 1

Prospetto di Conto Economico al 31 dicembre 2018 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006 (in euro).

(Euro)
CONTO ECONOMICO 31/12/2018 di cui con
parti
correlate
Peso % 31/12/2017 di cui con
parti
correlate
Peso
%
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 27 135.986.583 24.218.790 17,8% 111.073.954 17.706.005 15,9%
Altri ricavi e proventi 28 1.359.938 915.334
Costo delle materie prime, materiali di consumo e
merci e variazione rimanenze
29 -67.142.786 -8.494.413 12,7% -53.624.202 -8.362.647 15,6%
Costi per servizi e per godimento beni di terzi 30 -36.062.677 -2.084.236 5,8% -35.903.190 -2.539.744 7,1%
Costo del personale 31 -20.351.955 -5.122 0.0% -24.632.353 -241.645 1.0%
Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri
diversi di gestione
32 -1.894.779 -2.577.608
Margine operativo lordo 11.894.324 -4.748.065
Ammortamenti e riduzioni di valore 33 -7.427.851 -11.270.976
Margine operativo netto 4.466.473 -16.019.041
Proventi finanziari 34 92.259 19.644 21,3% 201.481 171.159 85,0%
Proventi da partecipazioni 35 3.289.300 3.289.300 100% 21.232.561 21.232.561 100,0%
Oneri finanziari 36 -3.451.011 -3.641.463 -105.136
Oneri da partecipazioni 37 -6.978.480 -58.000
Utili (perdite) su cambi 38 427.115 -1.298.666
Utile (Perdita) prima delle imposte -2.154.344 416.872
Imposte 39 2.380.697 1.522.114
Utile (Perdita) dell'esercizio 226.353 1.938.986

Allegato 2

Prospetto di Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2018 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006 (in euro).

(Euro)
ATTIVITA' Note 31/12/2018 di cui con
parti
correlate
Peso % 31/12/2017 di cui con
parti
correlate
Peso %
Attività non correnti
Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 2 9.672.207 9.964.851
Costi di sviluppo 3 6.771.765 4.953.932
Avviamento 4 2.372.845 2.372.845
Altre attività immateriali a vita definita 5 5.882.887 6.483.969
Partecipazioni in imprese controllate 6 54.271.892 56.013.238
Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures 7 22.464.490 24.473.316
Altre attività finanziarie non correnti 8 395.874 387.500 97,9% 395.874 387.500 97,9%
Altre attività non correnti 9 3.991.430 4.561.430
Imposte anticipate 10 10.825.852 7.751.453
Totale attività non correnti 116.649.242 116.970.908
Attività correnti
Crediti verso clienti 11 15.709.738 2.199.889 14,0% 12.799.945 1.024.652 8,0%
Crediti verso controllate 12 12.035.068 12.035.068 100% 13.434.065 13.434.065 100,0%
Rimanenze 13 24.750.381 20.271.041
Altri crediti e attività correnti 14 4.974.651 5.179.972
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15 8.531.249 7.225.430
Totale attività correnti 66.001.087 58.910.453
TOTALE ATTIVITA' 182.650.329 175.881.361
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 31/12/2018 di cui con
parti
correlate
Peso % 31/12/2017 di cui con
parti
correlate
Peso %
Patrimonio netto
Capitale sociale 16 11.250.000 11.250.000
Altre riserve 16 39.652.473 38.032.481
Utile (perdita) del periodo 16 226.353 1.938.986
TOTALE PATRIMONIO NETTO 51.128.826 51.221.467
Passività non correnti
Debiti verso banche non correnti 17 19.450.413 23.338.908
Altre passività finanziarie non correnti 18 26.578.337 2.150.000 8,1% 32.257.572 2.950.000 9.1%
Fondi per rischi ed oneri 19 4.073.038 9.012.497
Piani a benefici definiti per i dipendenti 20 1.497.376 1.999.508
Totale passività non correnti 51.599.164 66.608.485
Passività correnti
Debiti verso le banche correnti 21 13.165.543 6.129.157
Altre passività finanziarie correnti 22 4.262.312 2.792.482
Debiti verso fornitori 23 45.295.377 3.809.494 8,4% 35.924.139 4.653.682 13,0%
Debiti verso controllate 24 11.939.673 11.939.673 100% 8.391.553 8.391.553 100,0%
Debiti tributari 25 918.682 1.153.057
Altre passività correnti 26 4.340.751 3.661.021
Totale passività correnti 79.922.337 58.051.409
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 182.650.327 175.881.361

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Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave
no ma make la malana dallama amanto

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BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2017 – LANDI RENZO S.P.A.

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