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Datalogic

Governance Information Mar 29, 2019

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Governance Information

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DATALOGIC S.P.A.

RELAZIONE ANNUALE SUL GOVERNO SOCIETARIO

E GLI ASSETTI PROPRIETARI 2018

Ai sensi dell'art. 123-bis del TUF

Consiglio di Amministrazione

19 marzo 2019

www.datalogic.com

GLOSSARIO

Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2015 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.

Cod. Civ./ c.c.: il codice civile.

Consiglio: il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.

Data della Relazione: 19 marzo 2019.

Datalogic/Società/Emittente: Datalogic S.p.A..

Esercizio: esercizio sociale 2018.

Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 (come successivamente modificato) in materia di mercati.

Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti societari di Datalogic, redatta ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 123-bis TUF.

Testo Unico della Finanza/TUF: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (come successivamente modificato).

1. PROFILO DELL'EMITTENTE
4
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI5
3. COMPLIANCE9
4. CONSIDERAZIONI
SULLA
LETTERA
DEL
PRESIDENTE
DEL
COMITATO
CORPORATE GOVERNANCE DEL 21 DICEMBRE 2018
10
PER
LA
5. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
11
5.1 Nomina e Sostituzione degli Amministratori
11
5.2 Composizione15
5.3 Ruolo del Consiglio di Amministrazione
18
5.3.1 Adunanze e informativa pre-consiliare
18
5.3.2 Funzioni del Consiglio di Amministrazione
20
5.3.3 Board performance evaluation23
5.3.4 Articolo 2390 Codice Civile23
5.4 Organi Delegati
23
5.5 Altri Consiglieri Esecutivi25
5.6 Amministratori Indipendenti25
5.6.1 Riunioni degli amministratori indipendenti26
5.7 Lead Independent Director26
5.8 Dirigenti con Responsabilità Strategiche27
6. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE28
7. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO29
8. COMITATO CONTROLLO, RISCHI, REMUNERAZIONE E NOMINE ("COMITATO")30
8.1 Composizione30
8.2 Compiti attribuiti al Comitato e Funzionamento30
8.3 Attività nell'Esercizio33
9. POLITICA SULLA REMUNERAZIONE
35
10. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
36
10.1 Premessa36
10.2 Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.
Premessa.
36
10.2.1 Approccio metodologico.
37
10.2.2 Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa
finanziaria37
10.3
Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
40
10.4 Responsabile della funzione Internal Audit41
10.5 Modello di organizzazione e gestione ex D.Lgs. 231/200143
10.5.1 Organismo di Vigilanza43
10.6 Società di Revisione44
10.7 Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari45
10.8 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi46
10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI
E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE48
11. COLLEGIO SINDACALE49
12.1 Nomina dei Sindaci50
12.2 Composizione53
12.2.1 Attività del Collegio Sindacale55
12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI56
13. ASSEMBLEE
57
14. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO
58
15. PROPRIETARI59
TABELLA
1a:
ASSETTI
16. TABELLA 1b: PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
59
17. TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI 61
18. TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE
63

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

Datalogic (e il gruppo ad essa facente capo) leader mondiale nei settori dell'acquisizione automatica dei dati e dell'automazione industriale, è uno dei principali produttori di lettori di codici a barre, mobile computer, sensori per la rilevazione, misura e sicurezza, sistemi di visione e marcatura laser. Datalogic offre soluzioni innovative per una vasta gamma di applicazioni rivolte ai settori retail, trasporti e logistica, all'industria manifatturiera e alla sanità. Con prodotti utilizzati in oltre un terzo dei supermercati e dei punti vendita, degli aeroporti, dei servizi postali e di spedizione di tutto il mondo, Datalogic è una realtà unica in grado di offrire soluzioni che semplificano e migliorano la vita quotidiana. Datalogic S.p.A. è quotata nel segmento STAR della Borsa italiana dal 2001.

Datalogic rivolge costantemente particolare attenzione all'adeguatezza ed al funzionamento del proprio sistema di governo societario, procedendo nell'evoluzione delle strutture decisionali e di controllo in conformità alle best practices nazionali ed internazionali in materia di corporate governance. Il sistema tradizionale di corporate governance adottato da Datalogic, come delineato nella flowchart seguente, è ispirato ai principi di correttezza e trasparenza nella gestione e nell'informazione, realizzati anche attraverso un continuo processo di verifica della loro effettiva implementazione ed efficacia. La Società non si qualifica quale "PMI" ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lett. w-quater.1 del TUF e dell'articolo 2-ter del Regolamento Emittenti.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

a) Struttura del capitale sociale

Il Capitale sociale sottoscritto e versato è pari a euro 30.392.175,32, suddiviso in 58.446.491 azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,52.

Alla Data della Relazione non sono stati emessi strumenti finanziari che attribuiscono il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

La Società ha attualmente in essere un piano di incentivazione a base azionaria approvato dall'Assemblea degli azionisti in data 23 maggio 2018. Tale piano è rivolto ad un ristretto gruppo di manager del Gruppo Datalogic, diversi dagli amministratori e dai dirigenti con responsabilità strategiche della Società (maggiori informazioni sul piano e sul relativo documento informativo sono disponibili nella sezione corporate governance del sito della Società www.datalogic.com).

Si rimanda, per maggiori approfondimenti sul capitale sociale, alla tabella n.1A.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli

Non esistono restrizioni al trasferimento titoli.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale

Si rimanda alla tabella n. 1B per l'individuazione dei soggetti che, secondo quanto pubblicato da Consob, possiedono azioni con diritto di voto nell'assemblea ordinaria in misura superiore al 3% del capitale ordinario.

d) Titoli che conferiscono diritti speciali

Non vi sono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.

In data 4 maggio 2017, l'Assemblea straordinaria di Datalogic ha approvato la modifica dell'articolo 6 dello Statuto della Società ai fini dell'introduzione della maggiorazione del diritto di voto. In virtù di tale modifica alla Data della Relazione, ogni azione ordinaria della Società dà diritto a due voti a condizione che (i) l'azione sia appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto, per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi, e (ii) che ciò sia attestato dall'iscrizione nell'elenco speciale istituito dalla Società per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi e da una comunicazione rilasciata dall'intermediario presso il quale le azioni sono depositate e riferita alla data di decorso del periodo continuativo. Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 5 giugno 2017 ha approvato il regolamento che disciplina le modalità operative per l'iscrizione nell'elenco speciale degli azionisti che intendono usufruire della maggiorazione del voto a cui si rimanda per maggiori dettagli (reperibile nella sezione corporate governance del sito della Società www.datalogic.com).

Alla Data della Relazione, Hydra S.p.A. è l'unico azionista avente una partecipazione superiore al 3% che abbia richiesto la maggiorazione del diritto di voto per n. 37.787.323 azioni, pari al 64,65% del capitale sociale di Datalogic, con richiesta presentata in data 27 luglio 2017.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto

In caso di partecipazione azionaria dei dipendenti, non esistono meccanismi di esercizio dei diritti di voto qualora tale diritto non sia esercitato direttamente da questi ultimi.

f) Restrizioni al diritto di voto

Non esistono restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra azionisti

In data 15 febbraio 2019 alcuni azionisti di Hydra S.p.A. hanno informato la Consob e la Società di aver stipulato un patto parasociale, di durata triennale, e un regolamento di comunione contenenti pattuizioni rilevanti ai sensi dell'art. 122, commi 1 e 5, lett. a) e b), del TUF concernenti la corporate governance di Hydra S.p.A. e delle società dalla stessa controllate (ivi inclusa Datalogic) e limiti al trasferimento delle azioni della stessa (maggiori informazioni sono disponibili nella sezione corporate governance del sito della Società www.datalogic.com).

h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di OPA

Clausole di change of control

Preliminarmente, si segnala che, alla Data della Relazione:

  • (i) Hydra S.p.A. esercita, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2359 del c.c., il controllo diretto su Datalogic, disponendo della maggioranza dei voti esercitabili nell'Assemblea ordinaria;
  • (ii) Hydra S.p.A. non esercita, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2497 e succ. del c.c., attività di direzione e coordinamento su Datalogic;
  • (iii) non esiste alcun soggetto che possa esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo su Hydra S.p.A..

Ciò premesso, si fa presente che gli accordi che prevedono la possibilità di rinegoziare le condizioni contrattuali in caso di cambiamento di controllo di Datalogic sono, essenzialmente, i contratti di finanziamento bancario a medio/lungo termine sottoscritti dall'Emittente stessa1 .

Disposizioni statutarie in materia di OPA

In materia di OPA, lo Statuto di Datalogic non prevede deroghe alle disposizioni dettate dal TUF in materia di passivity rule, né disposizioni relative all'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

Deleghe ad aumentare il capitale sociale

In data 23 maggio 2018 l'Assemblea straordinaria degli azionisti ha conferito al Consiglio di Amministrazione deleghe per aumentare il capitale sociale:

  • (i) gratuitamente, in una o più volte, anche in via scindibile, ai sensi degli artt. 2443 e 2349 del codice civile a servizio di piani di remunerazione a favore dei dipendenti da esercitarsi entro 2 anni dalla data di approvazione della delibera;
  • (ii) a pagamento, in una o più volte, anche in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi degli artt. 2343 e 2441, comma 4, secondo periodo, del codice civile da esercitarsi entro 5 anni dalla data di approvazione della delibera al fine di valorizzare investimenti esistenti o di realizzare progetti industriali o accordi con altri partner rientranti nella strategia di sviluppo del gruppo Datalogic.

Per maggiori informazioni su tali deleghe si rinvia alla sezione "corporate governance" del sito internet della Società www.datalogic.com.

Il Consiglio di Amministrazione non può emettere strumenti finanziari partecipativi.

Autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

Alla Data della Relazione, il Consiglio di Amministrazione di Datalogic è autorizzato a procedere all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, nei termini di cui alla delibera assembleare dello scorso 23 maggio 2018, a cui si rimanda per maggiori dettagli (reperibile nella sezione corporate governance del sito della Società

1 Per ulteriori informazioni in merito a tali contratti di finanziamento si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale relativa all'esercizio 2018 pubblicata da Datalogic ai sensi dell'art. 154-ter del T.U.F., consultabile sul sito web www.datalogic.com.

www.datalogic.com). Si segnala altresì che l'assemblea annuale convocata per il 30 aprile 2019 sarà tra l'altro chiamata a rinnovare l'autorizzazione di riacquisto a termini sostanzialmente in linea con quelli della precedente autorizzazione.

Alla data del 31 dicembre 2018, la Società deteneva n. 895.949 azioni proprie in portafoglio, pari a circa 1,53% del capitale sociale.

j) Attività di direzione e coordinamento (ex. art. 2497 e ss. c.c.)

Alla Data della Relazione, Datalogic esercita, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2497 e succ. del c.c., attività di direzione e coordinamento sulle società - direttamente o indirettamente controllate - facenti parti del gruppo Datalogic indicate nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018.

Alla Data della Relazione, l'Emittente, pur essendo controllata da Hydra S.p.A. ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2359 del c.c., non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della stessa ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2497 e succ. del c.c., dal momento che, tra l'altro, le principali decisioni relative alla gestione della Società sono assunte all'interno degli organi propri della stessa e la Società opera in piena autonomia rispetto alla conduzione dei rapporti con la clientela e con i fornitori, senza che vi sia alcuna ingerenza da parte di Hydra S.p.A..

k) Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento senza giusta causa o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto

Si rinvia, in proposito, alla Relazione sulla Remunerazione della Società, che sarà pubblicata sul sito internet della Società.

l) Modifiche statutarie

Per apportare modifiche allo Statuto della Società trovano applicazione le norme di legge.

m) Norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli Amministratori

Si rinvia, in proposito, alla Sezione Consiglio di Amministrazione della presente Relazione.

3. COMPLIANCE

Datalogic aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2015 dal Comitato per la Corporate Governance, pubblicato sul sito www.borsaitaliana.it.

Con deliberazione assunta dal Consiglio di Amministrazione in data 5 novembre 2015, successivamente confermata in data 23 maggio 2018, Datalogic ha aderito alla versione del citato Codice del luglio 2015.

Si rileva che, alla Data della Relazione, all'Emittente, in quanto Società quotata sul segmento STAR, si applicano anche le specifiche prescrizioni contenute nel "Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A." e nelle relative Istruzioni con riferimento agli ulteriori requisiti necessari per ottenere (e conservare) la dianzi citata qualifica STAR.

La presente Relazione è redatta anche sulla base del format di Borsa Italiana.

Alla Data della Relazione, né all'Emittente né a società (da quest'ultima) controllate aventi rilevanza strategica si applicano disposizioni di legge non italiane in grado di influenzare la struttura di corporate governance della Società.

4. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE DEL 21 DICEMBRE 2018

In data 7 febbraio 2019 il Consiglio di Amministrazione, previo esame del Collegio Sindacale e del Comitato Controllo Rischi Remunerazione e Nomine, ha preso atto delle quattro raccomandazioni contenute nella lettera del Presidente del Comitato italiano per la Corporate Governance.

Per ciascuna raccomandazione è stato analizzato lo stato della corporate governance in Datalogic che è risultata sostanzialmente in linea con quanto indicato nelle raccomandazioni.

5. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

In linea con le previsioni del modello di amministrazione e controllo tradizionale, al Consiglio di Amministrazione compete la guida strategica e la supervisione della complessiva attività di impresa, con un potere di indirizzo sull'amministrazione nel suo complesso e un potere di intervento diretto in una serie di significative decisioni necessarie o utili al perseguimento dell'oggetto sociale.

Nello svolgimento dei propri compiti, il Consiglio di Amministrazione si avvale del supporto di un apposito Comitato, istituito al proprio interno, con compiti istruttori, propositivi e/o consultivi.

Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, su invito del Presidente e dell'Amministratore Delegato, prendono parte esponenti del management al fine di favorire una puntuale e approfondita conoscenza delle attività della Società e del gruppo ad essa facente capo. In particolare, è ormai prassi consolidata la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Altri componenti del management, di volta in volta, possono essere invitati a partecipare a singole riunioni per la trattazione di specifici argomenti posti all'ordine del giorno.

5.1 NOMINA E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

L'art. 15 dello Statuto sociale stabilisce che il Consiglio di Amministrazione della Società è composto da un minimo di 3 ad un massimo di 15 membri (anche non soci, che durano in carica sino ad un massimo di 3 esercizi, secondo quanto stabilito dall'Assemblea all'atto della nomina) nominati attraverso il cd. sistema del "voto di lista", con ciò assicurando alle cd. "minoranze", in caso di presentazione di almeno due liste, la nomina di un Consigliere.

Le liste presentate dai soci, sottoscritte da coloro che le presentano, devono essere depositate presso la sede della Società, a disposizione di chiunque ne faccia richiesta, almeno 25 giorni prima di quello fissato per l'Assemblea e sono messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet Datalogic e con le altre modalità previste dalla Consob almeno 21 giorni prima della data dell'Assemblea.

Ogni socio può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista e ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.

Gli azionisti che partecipano ad un sindaco di voto possono presentare o concorrere a presentare una sola lista e non possono votare liste diverse.

Gli Amministratori sono rieleggibili.

Hanno diritto di presentare liste i soci che, da soli o insieme ad altri, siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno il 2,5% del capitale sociale avente diritto di voto nell'assemblea ordinaria, ovvero la minore misura richiesta dalla disciplina regolamentare emanata dalla Consob, con obbligo di comprovare la titolarità del numero di azioni necessario alla presentazione delle liste entro il termine previsto per la pubblicazione delle stesse da parte della Società (21 giorni prima dell'assemblea).

Ai sensi di Statuto, ogni lista di candidati - elencati mediante un numero progressivo non superiore a 15 - dovrà contenere il nominativo di (almeno) 1 candidato indipendente ovvero di (almeno) 2 candidati indipendenti nel caso in cui l'assemblea determini un numero di consiglieri superiore a 7, fermo restando in ogni caso il rispetto del criterio che garantisce l'equilibrio tra i generi di cui all'art. 147-ter, comma 1-ter del TUF.

Tuttavia, considerata, da un lato, la qualifica di STAR attribuita a Datalogic da Borsa Italiana e, dall'altro, l'adesione da parte della Società al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, nel caso in cui il Consiglio sia composto di un numero di membri:

  • (i) compreso tra 9 e 14, il numero di amministratori indipendenti dovrà essere pari almeno a 3 candidati;
  • (ii) pari a 15 componenti, il numero di amministratori indipendenti dovrà essere pari almeno a 4 candidati.

Unitamente a ciascuna lista devono essere depositate le accettazioni della candidatura da parte dei singoli candidati e le dichiarazioni con le quali i medesimi attestano l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti per le rispettive cariche.

Lo Statuto non prevede requisiti di indipendenza ulteriori rispetto a quelli stabiliti dal TUF per i componenti l'organo di controllo, né requisiti di professionalità per l'assunzione della carica di amministratore.

Tuttavia, in considerazione dell'adesione al Codice di Autodisciplina e della qualifica di STAR, è auspicabile che i soci provvedano a nominare consiglieri indipendenti che siano qualificabili tali anche ai sensi del Codice di Autodisciplina.

Con le citate dichiarazioni, è depositato per ciascun candidato un curriculum vitae contenente le caratteristiche personali e professionali con l'indicazione dell'eventuale idoneità a qualificarsi come indipendente, alla stregua dei criteri di legge e di quelli fatti propri dalla Società.

Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni descritte sono considerate come non presentate.

All'elezione si procede come di seguito precisato:

  • a) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero dei voti espressi da coloro ai quali spetta il diritto di voto vengono tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, tutti gli amministratori da eleggere tranne uno;
  • b) il restante amministratore è individuato nel candidato indicato al primo posto dell'ordine progressivo della lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con coloro ai quali spetta il diritto di voto che hanno presentato o votato la lista di cui al punto a) risultata prima per numero di voti.

Ai fini del riparto degli amministratori da eleggere, non si tiene conto delle liste che non hanno conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta dallo statuto per la presentazione delle stesse.

Qualora con i candidati eletti con le modalità precedentemente indicate non sia assicurato il rispetto del criterio che garantisce l'equilibrio tra i generi di cui all'art. 147-ter, comma 1-ter TUF, gli esponenti del genere più rappresentato che siano stati eletti per ultimi nell'ambito dell'ordine progressivo previsto dalla lista che ha riportato il maggior numero di voti saranno sostituiti, in numero sufficiente per ripristinare il rispetto del predetto criterio e secondo l'ordine progressivo della medesima lista, dagli esponenti del genere meno rappresentato che non siano stati eletti.

Inoltre, nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione sia formato da più di 7 componenti, qualora con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la nomina di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza in numero almeno pari a quello previsto dalla legge o dal presente statuto, il candidato e/o i 2 candidati, in caso di carenza di 2 amministratori indipendenti, non indipendente/i eletto/i come ultimo/i in ordine progressivo nella lista che ha riportato il maggior numero di voti, sarà/saranno sostituito/i dal/dai candidato/i indipendente/i non eletto/i della stessa lista secondo l'ordine progressivo, fermo restando in ogni caso il rispetto del criterio che garantisce l'equilibrio tra i generi di cui all'art. 147-ter, comma 1-ter TUF.

L'amministratore indipendente che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenza deve darne immediata comunicazione al Consiglio di Amministrazione e, in ogni caso, decadrà immediatamente dalla carica.

Nel caso in cui venga presentata un'unica lista o nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'assemblea delibera con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento sopra previsto, fermo restando la necessità che almeno 2 consiglieri rivestano i requisiti di indipendenza, nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione sia composto da più di 7 membri, ovvero 1 solo membro indipendente, nel caso di Consiglio di Amministrazione composto da un numero pari od inferiore a 7 membri e fermo restando in ogni caso il rispetto del criterio che garantisce l'equilibrio tra i generi di cui all'art. 147-ter, comma 1-ter, del TUF.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'assemblea e fermo restando in ogni caso il rispetto del criterio che garantisce l'equilibrio tra i generi di cui all'art. 147-ter, comma 1-ter, del TUF, si provvede secondo quanto appresso indicato:

  • (i) gli amministratori rimasti in carica, con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, nominano ai sensi dell'art. 2386 del codice civile i sostituti scegliendoli per cooptazione progressivamente tra i primi candidati non eletti (che siano tuttora eleggibili) appartenenti alla medesima lista cui appartenevano gli amministratori cessati, tenuto conto del disposto del presente articolo in tema di diritti delle minoranze o di consiglieri indipendenti, e l'assemblea delibera, con le maggioranze di legge, rispettando i medesimi principi; ovvero
  • (ii) qualora la modalità di sostituzione indicata al punto i) non sia possibile per assenza di non eletti o per rifiuto di accettazione dell'incarico da parte dei non eletti, gli amministratori rimasti in carica provvedono alla cooptazione senza vincoli di lista, tenuto conto del disposto del presente articolo in tema di diritti delle minoranze o di consiglieri indipendenti, e l'assemblea delibera, con le maggioranze di legge, rispettando i medesimi principi; ovvero
  • (iii) gli amministratori rimasti in carica, con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, rimettono all'assemblea degli azionisti nella prima seduta utile la decisione circa (a) la sostituzione degli amministratori cessati, tenuto conto del disposto del presente articolo in tema di diritti delle minoranze o di consiglieri indipendenti, e l'assemblea delibera, con le maggioranze di legge, rispettando i medesimi principi, oppure (b) la riduzione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione, sempreché il numero, la qualifica e le competenze dei consiglieri rimasti in carica assicurino comunque il corretto svolgimento dei lavori consiliari, secondo criteri di

collegialità nell'assunzione delle decisioni; ovvero

(iv) qualora le modalità di sostituzione indicate ai punti i), ii) e iii) non consentano il rispetto di quanto previsto nel presente articolo in tema di diritti delle minoranze o di consiglieri indipendenti, l'assemblea sarà tenuta a provvedere alla nomina, utilizzando il sistema del voto di lista e comunque in modo tale da assicurare la tutela delle minoranze ed il rispetto di quanto previsto nel presente articolo in tema di consiglieri indipendenti.

Se nel corso dell'esercizio viene a mancare la maggioranza degli amministratori nominati dall'assemblea, quelli rimasti in carica devono convocare l'assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti.

Come precedentemente ricordato, si segnala che la Società, facendo parte del segmento cd. STAR del MTA, è altresì sottoposta a ulteriori prescrizioni contenute nel "Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A." e nelle relative Istruzioni.

Il Consiglio di Amministrazione non ha adottato un piano di successione degli amministratori esecutivi, ritenendo che il numero (3 membri su 8 alla Data della Relazione) e le competenze degli Amministratori esecutivi presenti in Consiglio sia tale da garantire, qualora si verificassero i presupposti, la continuità della gestione ordinaria e straordinaria della Società sino alla compiuta ri-definizione dell'assetto di deleghe in seno al Consiglio medesimo.

5.2 COMPOSIZIONE

Come precedentemente ricordato, il Consiglio di Amministrazione della Società, ai sensi di Statuto, è composto da un minimo di 3 ad un massimo di 15 membri, anche non soci, che durano in carica sino ad un massimo di 3 (tre) esercizi, secondo quanto stabilito dall'assemblea all'atto della nomina.

Gli Amministratori scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili.

Il Consiglio di Amministrazione in carica alla Data della Relazione è stato nominato dall'assemblea degli azionisti del 23 maggio 2018 per un mandato di 3 esercizi e, dunque, con scadenza con l'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020.

Alla Data della Relazione, il Consiglio di Amministrazione risulta composto da 8 Amministratori.

Nominativo Altri incarichi ricoperti
Romano Volta
Presidente
HYDRA S.p.A. – Presidente e Amministratore Delegato
Valentina Volta
Amministratore Delegato
HYDRA S.p.A. – Consigliere
IMA S.p.A. – Consigliere
Filippo Maria Volta
Consigliere non esecutivo
HYDRA S.p.A. – Consigliere Delegato
FINLOGIC S.p.A. - Consigliere
Pietro Todescato
Consigliere esecutivo
-
Angelo Manaresi
Consigliere indipendente
-
Chiara Giovannucci Orlandi
Consigliere indipendente
-
Vera Negri Zamagni
Consigliere indipendente
-
Roberto Osvaldo Lancellotti
Consigliere indipendente
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. – Consigliere indipendente

In particolare, tutti i Consiglieri sono stati tratti dalla lista presentata da Hydra S.p.A., che ha ottenuto un numero di voti pari al 64,92% del capitale sociale, fatta eccezione per il Consigliere Vera Negri Zamagni, che è stata cooptata dal Consiglio di Amministrazione in data 9 agosto 2018 in seguito alle dimissioni del dott. Angelo Busani, e il Consigliere Roberto Osvaldo Lancellotti, il quale è stato tratto dalla lista presentata da un raggruppamento di azionisti2 , che ha ottenuto un numero di voti pari al 20,91% del capitale sociale.

2 Trattasi di: Amundì Asset Management SGRpA gestore dei fondi: Amundi Risparmio Italia, Amundi Sviluppo Italia, Amundi Dividendo Italia e Amundi Valore Italia PIR; Arca Fondi S.G.R. S.p.A. gestore dei fondi: Arca Economia Reale Equity Italia, Arca Economia Reale Bilancio Italia 30 e Arca Azioni Italia; Eurizon Capital SGR S.p.A. gestore dei fondi: Eurizon Progetto Italia 20, Eurizon PIR Italia 30, Eurizon Progetto Italia 70, Eurizon Azioni Italia, Eurizon PIR Italia Azioni, Eurizon Azioni PMI Italia e Eurizon Progetto Italia 40; Eurizon Capital S.A. gestore dei fondi: Eurizon Fund - Equity Italy e Eurizon Fund - Equity Small Mid Cap Italy; Fideuram Investimenti SGR S.p.A. gestore dei fondi: Piano Azioni Italia, Piano Bilanciato Italia 30 e Piano Bilanciato Italia 50 nonché di Ubi Pramerica SGR (F.do Ubi Pramerica Multiasset Italia).

Per maggiori informazioni in merito alla composizione dell'organo amministrativo della Società, si rimanda alla tabella n. 2.

Si rimanda inoltre alla tabella n. 2 per informazioni in merito alla composizione dell'organo amministrativo della Società in carica fino all'assemblea annuale del 23 maggio 2018.

L'età media dei Consiglieri in carica alla Data della Relazione è di poco superiore a circa 59 anni con una permanenza media nella carica di circa 6 anni3 .

I curricula vitae di ciascun Amministratore sono pubblicati nella sezione corporate governance del sito internet della Società (www.datalogic.com).

La Società garantisce ai sensi del criterio applicativo 2.C.2. del Codice di Autodisciplina un'attività di cd. induction. In particolare, nel corso del mandato consiliare, in occasione delle riunioni dell'organo amministrativo, sono stati assicurati adeguati approfondimenti da parte di tutti gli amministratori esecutivi (per quanto di rispettiva competenza) e del management Datalogic volti a fornire a tutti Consiglieri e, in particolare a quelli non esecutivi (tra cui gli indipendenti), una adeguata conoscenza del settore di attività in cui l'Emittente opera. A tal proposito, si consideri, inoltre, che, oltre ai 3 Amministratori esecutivi (che, in quanto tali, conoscono approfonditamente il business Datalogic), un altro Amministratore non esecutivo ha ricoperto l'incarico di Consigliere per oltre un mandato consiliare, acquisendo, pertanto, un'ampia conoscenza del settore in cui Datalogic opera.

Vengono, altresì, organizzate, nel corso dell'esercizio, specifiche sessioni di approfondimento con il Lead Independent Director, al fine di analizzare preventivamente la documentazione che sarà, poi, oggetto di formale disamina da parte del Comitato consiliare e, a seguire, del Consiglio di Amministrazione.

In linea con il precedente mandato consiliare, il Consiglio non ha ritenuto di adottare un formale orientamento in merito al numero massimo di incarichi di amministrazione e controllo in altre società considerato compatibile con l'incarico di Amministratore di Datalogic, ciò anche in considerazione del fatto che la totalità dei Consiglieri di Amministrazione non riveste più di due incarichi in società rilevanti ai sensi del criterio applicativo 1.C.3. del Codice di Autodisciplina e, pertanto, il Consiglio non ha rilevato, anche da un punto di vista sostanziale, la necessità di formalizzare alcun orientamento in materia.

3 A tal fine, si è considerato come punto di partenza l'esercizio 2001, anno della quotazione in Borsa della Società. Per il mandato consiliare terminato con l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 la permanenza media nella carica è stata di 8 anni.

Si segnala che la Società ha applicato criteri di diversità nella composizione del Consiglio di Amministrazione e, in particolare, un terzo del Consiglio di Amministrazione è costituito da amministratori del genere meno rappresentato. Inoltre, in data 20 marzo 2018 il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha adottato una politica in materia di diversità in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale. Il Consiglio di Amministrazione ha adottato tale politica dopo aver condotto un'analisi in merito alla composizione degli organi interni della Società al fine di esaminarne la coerenza con i requisiti normativi, statutari e propri del Codice di Autodisciplina, ivi incluso il rispetto dei requisiti di onorabilità, professionalità, competenze tecniche ed indipendenza dei propri membri, nonché i profili di diversità, in termini di genere, età e percorso professionale. Gli obiettivi di tale politica sulla diversità sono volti a assicurare: (a) che la composizione degli organi di amministrazione sia in linea non solo con le norme in tema di governance, parità di genere e diversità ma più in generale con le best practice; in particolare, l'art. 15 dello Statuto sociale prevede, in conformità alla disciplina introdotta dalla L. n. 120 del 12 luglio 2011, che la nomina degli organi sociali avvenga mediante la presentazione di liste formulate in modalità tale da assicurare che almeno un terzo dei componenti degli organi amministrativi e di controllo della Società siano espressione del genere meno rappresentato; (b) che, tenuto conto dello specifico settore in cui opera la Società e dei mercati di riferimento, i componenti degli organi amministrativi e di controllo abbiano adeguate competenze professionali e manageriali, di carattere internazionale, idonee al perseguimento degli obiettivi della Società e ciò grazie alla compresenza di eterogenei profili tecnici, manageriali e finanziari che per età, genere e percorso formativo possano coprire un ampio panorama; (c) un'appropriata composizione dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione.

5.3 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

5.3.1 Adunanze e informativa pre-consiliare

Ai sensi della normativa, anche regolamentare, vigente, il Consiglio di Amministrazione è chiamato a riunirsi con una cadenza minima trimestrale.

Nel corso dell'esercizio 2018, si sono tenute 9 riunioni del Consiglio di Amministrazione (di cui 5 relative al precedente mandato consiliare) della durata media di circa un'ora e mezzo e con una media di partecipazione da parte degli amministratori pari al 100% per il nuovo mandato consiliare. Nelle tabelle allegate alla presente Relazione è riportata la percentuale di partecipazione di ciascun Amministratore alle riunioni del Consiglio di Amministrazione.

Con riferimento al 2019, Datalogic ha diffuso un calendario finanziario che prefigura 4 riunioni:

  • 19 marzo 2019: Consiglio di Amministrazione per l'esame del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018;
  • 14 maggio 2019: Consiglio di Amministrazione per l'approvazione delle informazioni finanziarie periodiche aggiuntive al 31 marzo 2019;
  • 7 agosto 2019: Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019;
  • 13 novembre 2019: Consiglio di Amministrazione per l'approvazione delle informazioni finanziarie periodiche aggiuntive al 30 settembre 2019.

Alla Data della Relazione, nel corso dell'esercizio 2019, si sono tenute 2 riunioni consiliari.

Gli Amministratori e i Sindaci hanno, di regola, ricevuto nei due giorni antecedenti le riunioni consiliari4 la documentazione e le informazioni necessarie per esprimersi sulle materie sottoposte al loro esame.

Nei casi in cui non è stato possibile trasmettere in sufficiente anticipo la documentazione o parte di essa, è stata comunque assicurata, a cura del Presidente del Consiglio di Amministrazione, completa informativa sull'argomento oggetto di esame nel corso della riunione consiliare, così garantendo l'assunzione di decisioni consapevoli.

Nelle citate riunioni - a cui sono invitati a partecipare dirigenti della Società al fine di fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno l'organo amministrativo ha dedicato il tempo necessario per consentire un costruttivo dibattito, favorendo l'apporto di contributi da parte dei singoli Consiglieri.

4 Seppur non formalmente deliberato dal Consiglio, n. 2 giorni antecedenti le riunioni consiliari rappresentano il preavviso ritenuto generalmente congruo per l'invio della documentazione inerente alle relazioni finanziarie di periodo.

5.3.2 Funzioni del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società, avendo facoltà, nei limiti previsti dalla legge, di compiere tutti gli atti ritenuti necessari per il raggiungimento dell'oggetto sociale, esclusi quelli che la legge riserva alla competenza assembleare.

In particolare, come sancito dallo Statuto sociale, al Consiglio di Amministrazione è attribuito il potere di (i) istituire comitati e commissioni anche allo scopo di conformare il sistema di governo societario al modello previsto dal Codice di Autodisciplina; (ii) istituire e sopprimere sedi secondarie; (iii) deliberare fusioni nei casi di cui agli artt. 2505 e 2505 bis del c.c.; (iv) trasferire la sede sociale nell'ambito del territorio nazionale e di adeguare lo statuto sociale a disposizioni normative.

In linea a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione:

  • a) esamina i piani strategici, industriali e finanziari di Datalogic e del Gruppo Datalogic, monitorandone periodicamente l'attuazione;
  • b) definisce il sistema di corporate governance di Datalogic e la struttura societaria del Gruppo;
  • c) definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici di Datalogic, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività del Gruppo;
  • d) valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile di Datalogic nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; si rammenta che con delibera del 23 maggio 2018, l'organo consiliare ha definito che hanno rilevanza strategica le seguenti società controllate: Datalogic S.r.l. e Datalogic Ip Tech S.r.l.;
  • e) stabilisce la periodicità, comunque non superiore al trimestre, con la quale gli organi delegati devono riferire al Consiglio circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite; si rammenta che con delibera del 23 maggio 2018 è stato stabilito che gli organi delegati debbano riferire al Consiglio di Amministrazione almeno 4 volte nel corso dell'esercizio sociale, in occasione dell'approvazione delle relazioni finanziarie di periodo;
  • f) valuta il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli programmati;
  • g) delibera in merito alle operazioni di Datalogic e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un

significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per Datalogic; a tal fine stabilisce criteri generali per individuare le operazioni di significativo rilievo;

  • h) effettua almeno una volta l'anno una valutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, nonché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica, anche in relazione ai criteri di diversità di cui all'articolo 2 del Codice di Autodisciplina. Nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione si avvalga dell'opera di consulenti esterni ai fini dell'autovalutazione, la relazione sul governo societario fornisce informazioni sugli eventuali ulteriori servizi prestati da tali consulenti a Datalogic o a società in rapporto di controllo con la stessa;
  • i) tenuto conto degli esiti della valutazione di cui al punto precedente, esprime agli azionisti, prima della nomina del nuovo consiglio, orientamenti sulle figure manageriali e professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna;
  • j) fornisce informativa nella relazione sul governo societario: 1) sulla propria composizione, indicando per ciascun componente la qualifica (esecutivo, non esecutivo, indipendente) il ruolo ricoperto all'interno del Consiglio, le principali caratteristiche professionali nonché l'anzianità di carica dalla prima nomina; 2) sul numero e sulla durata media delle riunioni del Consiglio e del comitato esecutivo, ove presente, tenutesi nel corso dell'esercizio nonché sulla relativa percentuale di partecipazione di ciascun amministratore; 3) sulle modalità di svolgimento del processo di valutazione sul funzionamento del Consiglio e dei suoi comitati;
  • k) al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, adotta, su proposta dell'amministratore delegato o del presidente del Consiglio di Amministrazione, una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti il gruppo Datalogic, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate.

Ferme restando le competenze e i poteri riservati per legge e Statuto, nonché l'assetto delle deleghe assegnate, spetta al Consiglio di Amministrazione di Datalogic la preventiva approvazione dei seguenti atti e operazioni, indipendentemente dal fatto che la competenza giuridica all'approvazione spetti alla stessa Datalogic ovvero a società dalla stessa Datalogic - direttamente o indirettamente - controllate:

o l'acquisto, vendita, permuta e conferimento di immobili e diritti reali immobiliari;

  • o la costituzione di diritti reali di garanzia su immobili;
  • o l'assunzione, acquisto o cessione di partecipazioni societarie;
  • o l'acquisto, vendita, permuta e conferimento dell'intero complesso aziendale di Datalogic o di singoli rami aziendali;

allorquando ciascuna delle succitate operazioni o dei succitati atti siano superiori a ad euro 15 milioni per ogni singolo atto, stante il nuovo assetto di deleghe societario e il nuovo modello di governance adottato (a riguardo si rimanda per ulteriori dettagli al paragrafo 5.4).

Con riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società e del gruppo ad essa facente capo, nelle riunioni del 20 marzo, 9 agosto e 13 novembre 2018 nonché, da ultimo, nella riunione del 19 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione - anche per il tramite dell'attività istruttoria del competente Comitato istituito al proprio interno (a sua volta supportato dal costruttivo confronto con l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, con il Responsabile della funzione Internal Audit, con il Collegio Sindacale, con la Società di Revisione e con l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001) - ha potuto verificarne l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento, ai fini della corretta identificazione, nonché di adeguata misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate, avendo anche riguardo alla compatibilità dei medesimi rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati; positiva valutazione, peraltro, emersa anche in sede di autovalutazione 2018.

Nel corso delle riunioni svoltesi nel 2018, aventi ad oggetto, tra gli altri, l'approvazione delle relazioni finanziarie di periodo e, da ultimo, nella riunione del 19 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione ha potuto valutare, sulla base delle informazioni ricevute dagli organi delegati, il generale andamento della gestione anche rispetto agli obiettivi programmati, nonché l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società sulla base dell'attività istruttoria svolta dal competente Comitato consiliare e delle indicazioni fornite dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché il funzionamento del Consiglio stesso e del suo comitato la sua dimensione e composizione, tenendo anche conto delle caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti e della loro anzianità di carica, anche in relazione ai criteri di diversità di cui all'articolo 2 del Codice di Autodisciplina.

5.3.3 Board performance evaluation

In linea con il precedente mandato consiliare, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno confermare il processo di autovalutazione sulla base dell'impostazione adottata negli esercizi precedenti, affidando, dunque, al Collegio Sindacale (nel ruolo di "facilitatore") la conduzione della board performance evaluation 2018 mediante l'utilizzo di un apposito questionario predisposto dagli uffici della Società con il supporto dello stesso organo di controllo e degli Amministratori indipendenti. Al termine delle attività, il Collegio Sindacale ha presentato al Consiglio di Amministrazione una relazione conclusiva.

In particolare, nella riunione del 7 febbraio 2019, il Consiglio ha potuto analizzare, mediante la citata relazione conclusiva del Collegio Sindacale, i risultati dell'autovalutazione 2018, rilevando l'esito sostanzialmente positivo di tale autovalutazione nonché l'apprezzamento, da parte di tutti i Consiglieri (sia esecutivi che non esecutivi), per la dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso, nonché per la struttura di governance di cui il gruppo Datalogic si è dotato in termini di (i) articolazioni interne dell'organo amministrativo e, più in generale, dell'assetto organizzativo; (ii) efficienza ed efficacia dell'insieme di regole, procedure e strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati (i.e. sistema di controllo interno); (iii) remunerazione degli Amministratori nell'ottica di allineare gli interessi del top management del gruppo con l'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo; (iv) informativa al mercato. Anche la valutazione sulle tempistiche di messa a disposizione della documentazione consiliare è risultata essere positiva.

5.3.4 Articolo 2390 Codice Civile

L'assemblea non ha autorizzato deroghe in via generale e preventiva al divieto di concorrenza cui all'articolo 2390 c.c..

5.4 ORGANI DELEGATI

Ai sensi dell'art. 15 dello Statuto sociale, l'assemblea degli azionisti ha facoltà di nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione.

5.4.1 Presidente

Nella riunione del 23 maggio 2018, l'Assemblea degli azionisti ha nominato il Cav. Ing. Romano Volta Presidente del Consiglio di Amministrazione di Datalogic.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo di fondamentale importanza nell'ambito delle relazioni esterne, nazionali ed internazionali, di Datalogic. In particolare, ha il compito di rappresentare Datalogic innanzi alle più alte cariche istituzionali, nazionali ed internazionali, ed agli esponenti di spicco del mondo industriale, della ricerca e del settore economico-finanziario. Inoltre, il Presidente del Consiglio di Amministrazione convoca le riunioni dell'Assemblea, di cui assume la Presidenza constatandone la regolarità della convocazione e le modalità per le votazioni, così come convoca e stabilisce l'ordine del giorno del Consiglio e si adopera al fine di fornire a tutti i Consiglieri con la tempistica adeguata (compatibilmente con le esigenze di riservatezza, urgenza e natura delle deliberazioni) la documentazione e le informazioni necessarie per poter esprimersi consapevolmente. Il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Cav. Ing. Romano Volta, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione, poteri autonomi ed esclusivi inerenti le aree denominate "M&A" e "Real Estate" ("Deleghe Riservate Presidente"), oltre ai poteri per la gestione delle Aree Condivise (come infra definite), da esercitarsi in via disgiunta con l'Amministratore Delegato.

5.4.2 Amministratore Delegato

In data 23 maggio 2018 il Consiglio di Amministrazione ha confermato la dott.ssa Valentina Volta Amministratore Delegato della Società. Il Consiglio di Amministrazione ha conferito alla Dott.ssa Volta poteri autonomi ed esclusivi inerenti all'area denominata "Mercati - Sales & Marketing" ("Deleghe Riservate AD") oltre ai poteri comuni, da esercitarsi in via disgiunta con il Presidente del Consiglio di Amministrazione per la gestione delle funzioni e delle direzioni aziendali non riconducibili alle Deleghe Riservate AD, alle Deleghe Riservate Presidente, ed alle attribuzioni esclusive del Consiglio di Amministrazione ("Aree Condivise"). Ad ulteriore chiarezza, le Aree Condivise includono: (a) Accounting, Finance e Control; (b) Human Resources e Internal Communications; (c) Corporate e Legal Affairs e (d) Investor Relations e Corporate Communications.

Per l'Amministratore Delegato non ricorre la situazione di interlocking directorate prevista dal criterio applicativo 2.C.6 del Codice di Autodisciplina.

Le succitate deleghe rispettivamente del Presidente e dell'Amministratore Delegato sono state conferite, con facoltà di subdelega, per il compimento di tutte le operazioni di ammontare, singolarmente o congiuntamente ad altri negozi collegati, non superiore ad euro 15 milioni fatta eccezione per il rinnovo (i) di contratti di finanziamento e di affidamenti bancari di qualsiasi forma e tipo (ivi inclusi gli accordi di factoring) e (ii) di contratti per impiego di liquidità quando gli stessi siano già stati concessi alla Società per i quali non si applicano le predette limitazioni economiche. In particolare, l'organo consiliare ha deliberato di riservare al Presidente e all'Amministratore Delegato, con facoltà di sub-delegare, tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, la rappresentanza legale e l'uso della firma sociale per tutti gli atti e le operazioni di cui alle deleghe conferite, ferme le competenze esclusive del Consiglio di Amministrazione.

Analogamente si è attribuito, nell'ambito delle Aree Condivise, al Presidente e all'Amministratore Delegato il potere, da esercitarsi disgiuntamente, di sottoscrivere i documenti societari e contabili che per legge o dalla prassi interna sono di competenza dell'Amministratore Delegato (es. bilancio d'esercizio, bilancio consolidato, relazioni finanziarie, comunicazioni obbligatorie, ecc.). Pertanto, la firma di ciascuno di essi è vincolante e idonea a tutti gli effetti di legge nei confronti dei terzi e di ogni pubblica amministrazione e/o autorità.

Gli organi delegati hanno riferito al Consiglio di Amministrazione 4 volte nel corso dell'esercizio sociale, in occasione dell'approvazione delle relazioni finanziarie di periodo, circa l'attività svolta nell'esercizio delle proprie deleghe.

5.5 ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Alla Data della presente Relazione, è Amministratore esecutivo dell'Emittente l'ing. Pietro Todescato, in ragione degli incarichi operativi ricoperti all'interno del gruppo Datalogic nella sua qualità di Chief Technology Officer. Si fa, altresì, presente che l'Ing. Todescato ricopre anche l'incarico di consigliere con delega al coordinamento tecnologico nella società controllata avente rilevanza strategica Datalogic Ip Tech S.r.l., nonché ulteriori cariche societarie in altre società del gruppo Datalogic.

5.6 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

Alla Data della Relazione gli Amministratori indipendenti sono 4, ovvero il 50% degli Amministratori in carica.

Tenuto conto delle informazioni fornite dagli Amministratori interessati e di quelle a disposizione della Società, il Consiglio di Amministrazione nelle riunioni del 23 maggio 2018, del 9 agosto 2018 (solo con riferimento al Consigliere Vera Negri Zamagni) e del 4 febbraio 2019, ha confermato la sussistenza dei requisiti di indipendenza, alla stregua dei requisiti previsti dal TUF (oltre a quelli previsti dal Codice di Autodisciplina), in capo agli amministratori in carica a quella data e qualificati tali all'atto della loro nomina e segnatamente il prof. Angelo Manaresi, la prof.ssa Chiara Giovannucci Orlandi, la prof.ssa Vera Negri Zamagni e il dott. Roberto Lancellotti. In linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, il Collegio Sindacale ha verificato, in tali occasioni, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri.

Si segnala che, ai sensi dell'art. 15 dello Statuto sociale, l'Amministratore indipendente che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenza deve darne immediata comunicazione al Consiglio di Amministrazione e, in ogni caso, decadrà immediatamente dalla carica.

5.6.1 Riunioni degli amministratori indipendenti

Nel corso dell'esercizio 2018, in linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, gli Amministratori indipendenti si sono riuniti 1 volta in assenza degli altri amministratori anche per esaminare con il Collegio Sindacale il questionario di autovalutazione poi utilizzato per l'espletamento del board performance evaluation 2017.

Alla Data della Relazione gli Amministratori indipendenti si sono riuniti in data 29 gennaio 2019, in assenza degli altri amministratori e sotto la presidenza del Lead Independent Director, per discutere del ruolo dei consiglieri indipendenti nella Società, per esaminare alcuni aspetti dello stato di attuazione del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e per approfondire il sistema di corporate governance della Società anche rispetto ad altre realtà operanti nel medesimo settore industriale.

5.7 LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Ricorrendone le condizioni previste dal Codice di Autodisciplina (il Presidente del Consiglio ha deleghe esecutive), il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare il lead independent director.

Il lead independent director (individuato nel Consigliere indipendente Prof. Angelo Manaresi, Presidente del Comitato Controllo, Rischi, Remunerazione e Nomine) costituisce il punto di riferimento e coordinamento delle istanze e dei contributi dei Consiglieri non esecutivi e, in particolare, dei Consiglieri indipendenti.

In questa veste, il lead independent director:

  • collabora con il Presidente del Consiglio di Amministrazione per il miglior funzionamento del Consiglio stesso;
  • ha la facoltà di convocare, autonomamente o su richiesta di altri consiglieri, riunioni di soli amministratori indipendenti per la discussione dei temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione o alla gestione sociale;
  • collabora con il Presidente del Consiglio di Amministrazione al fine di garantire che gli amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi.

Il lead indipendent director, nell'esercizio delle sue attribuzioni, può avvalersi della collaborazione delle strutture aziendali per l'esercizio dei propri compiti.

Come detto in precedenza, il lead independent director ha organizzato sia nel 20185 che nel 2019 una riunione di soli amministratori indipendenti.

5.8 DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Alla Data della Relazione sono dirigenti con responsabilità strategiche del gruppo Datalogic6 :

  • Valentina Volta;
  • Pietro Todescato.

Si segnala, altresì, che, tra gli altri, i dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo Datalogic, così come i componenti dell'organo amministrativo e di controllo dell'Emittente, sono soggetti alla normativa internal dealing di cui al combinato disposto degli artt. 114 TUF e 152-sexies e succ. del Regolamento Emittenti Consob. Per maggiori dettagli, si rinvia alla procedura Internal Dealing adottato dalla Società, reperibile sul sito internet nella sezione "corporate governance".

5 Sotto la presidenza del precedente Lead Independent Director dott.ssa Gaia Mazzalveri.

6 Il dott. Alessandro D'Aniello è stato dirigente con responsabilità strategiche fino al 20 gennaio 2019, data di efficacia delle sue dimissioni.

6. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

La trasparenza nei confronti del mercato, la correttezza, la completezza e la chiarezza dell'informazione rappresentano valori al cui rispetto sono volti i comportamenti dei componenti degli organi sociali, del management e di tutti i dipendenti Datalogic.

In quest'ottica, il Consiglio di Amministrazione, dal maggio 2006, ha adottato e costantemente aggiornato una Procedura per la gestione delle informazioni privilegiate, reperibile sul sito internet della Società, all'interno della quale viene anche disciplinato l'istituto del registro delle persone aventi accesso alle informazioni privilegiate. La procedura vale anche come istruzione a tutte le società controllate, per ottenere dalle stesse, senza indugio, le informazioni necessarie per il tempestivo e corretto adempimento degli obblighi di comunicazione al pubblico. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione - in linea con la normativa, anche regolamentare, applicabile - ha:

  • come detto, adottato una procedura in materia di Internal Dealing, al fine di disciplinare le operazioni su azioni della Società o su strumenti finanziari alle stesse collegati, effettuate direttamente o per interposta persona da "soggetti rilevanti" o da persone agli stessi strettamente legate;
  • definito (anche in attuazione della specifica disciplina anzi detta per ottenere e mantenere la qualifica STAR) alcuni intervalli di tempo in corrispondenza dell'approvazione delle relazioni finanziarie (cd. black out periods), nei quali ai "soggetti internal dealing" è fatto divieto di compiere operazioni su azioni della Società o su strumenti finanziari alle stesse collegati; periodi, peraltro, suscettibili di essere estesi o sospesi dal Consiglio di Amministrazione.

Per maggiori dettagli si rinvia alla procedura in materia di Internal Dealing reperibile sul sito internet della Società all'interno della sezione corporate governance (www.datalogic.com).

7. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

I Comitati istituiti all'interno del Consiglio hanno compiti istruttori, propositivi e/o consultivi in relazione alle materie rispetto alle quali è particolarmente avvertita l'esigenza di approfondimento in modo che su tali materie si possa avere un confronto di opinioni, effettivo e informato.

A tal proposito si ricorda che:

  • l'organo amministrativo della Società nominato in data 23 maggio 2018 ha istituito un comitato consiliare unico ovvero il Comitato Controllo, Rischi, Remunerazione e Nomine;
  • in pari data, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito per l'intera durata del mandato consiliare al Comitato Controllo, Rischi, Remunerazione e Nomine anche le funzioni di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate di Minore Rilevanza. Le attribuzioni di tale Comitato sono coerenti rispetto a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina.

Nessuna funzione riservata dal Codice di Autodisciplina ai comitati in esso delineati è stata attribuita all'intero Consiglio di Datalogic sotto il coordinamento del Presidente del Consiglio di Amministrazione.

In occasione della prima riunione "ordinaria" utile, il Presidente del Comitato dà informativa al Consiglio di Amministrazione della riunione tenuta e delle tematiche analizzate.

8. COMITATO CONTROLLO, RISCHI, REMUNERAZIONE E NOMINE ("COMITATO")

8.1 COMPOSIZIONE

Il Comitato Controllo, Rischi, Remunerazione e Nomine è composto - in linea con le previsioni del Codice di Autodisciplina - da 3 Consiglieri, di cui n. 2 indipendenti e n. 1 non esecutivo e in particolare:

  • Angelo Manaresi (Presidente e componente in possesso di un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria);
  • Chiara Giovannucci Orlandi (componente);
  • Filippo Maria Volta (componente in possesso di un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria).

La scelta di attribuire ad un unico Comitato le attribuzioni relative sia al controllo e rischi sia alla remunerazione si ricollega, essenzialmente, nell'intendimento del Consiglio di limitare le articolazioni consiliari con composizione per lo più coincidente.

La scelta di attribuire al Comitato anche le attribuzioni in materia di nomine si ricollega, essenzialmente, alla contiguità esistente tra tale tematica e le questioni inerenti alla remunerazione.

8.2 COMPITI ATTRIBUITI AL COMITATO E FUNZIONAMENTO

Al Comitato sono attribuiti i compiti definiti dal Codice di Autodisciplina. In particolare, il Comitato coadiuva il Consiglio di Amministrazione:

  • in materia di controllo interno e governo dei rischi
    1. nella definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando, inoltre, il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
    1. nella valutazione, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché della sua efficacia;
    1. nell'approvazione, con cadenza almeno annuale, del piano di lavoro predisposto dal Responsabile della funzione di Internal Audit;
    1. nella descrizione, nella relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nonché delle modalità di coordinamento dei soggetti coinvolti, esprimendo la propria valutazione sull'adeguatezza dello stesso;
    1. nella valutazione dei risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;
    1. nella nomina, revoca e definizione della remunerazione (coerentemente con le politiche aziendali) del Responsabile della funzione di Internal Audit;
    1. nella verifica dell'adeguatezza delle risorse messe a disposizione del Responsabile della funzione di Internal Audit per un adeguato espletamento delle responsabilità attribuite. Il Comitato, pertanto, assistendo il Consiglio di Amministrazione in materia di controllo interno e governo dei rischi, è chiamato a svolgere le seguenti funzioni:
    2. a) valutare, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il Revisore Legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e, con riferimento al Gruppo, la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
    3. b) esprimere pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;
    4. c) esaminare le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione Internal Audit;
    5. d) monitorare l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di Internal Audit;
    6. e) chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
    7. f) riferire al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

g) supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza;

in materia di remunerazione

    1. sottoponendo, annualmente, al Consiglio di Amministrazione una proposta afferente all'adozione, da parte di quest'ultimo, di una politica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche;
    1. valutando periodicamente (e formulando al Consiglio di Amministrazione proposte in materia) l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche, avvalendosi, a tale ultimo riguardo, delle informazioni fornite dall'Amministratore delegato o da altro Consigliere delegato;
    1. presentando proposte o esprimendo pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione degli Amministratori esecutivi e degli altri Amministratori che ricoprono particolari cariche, nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione, monitorando, altresì, l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso e verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance;
    1. con riferimento a piani di remunerazione basati su azioni, presentando al Consiglio di Amministrazione le proprie raccomandazioni in relazione al loro utilizzo e agli aspetti tecnici legati alla loro formulazione e applicazione. Il Comitato, pertanto, formula proposte al Consiglio di Amministrazione in ordine:
    2. al piano di remunerazione basato su azioni ritenuto più opportuno, monitorando la concreta attuazione nel tempo dei piani approvati;
    3. alla definizione dei regolamenti attuativi di tali piani di remunerazione;
  • in materia di nomine
    1. esaminando, periodicamente, la struttura organizzativa della Società e del gruppo ad essa facente capo e formulando, in merito, al Consiglio di Amministrazione, eventuali suggerimenti e raccomandazioni circa (i) le figure professionali la cui presenza all'interno dell'organo amministrativo sia ritenuta opportuna; (ii) il

numero massimo di incarichi di Amministratore o Sindaco in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore della Società;

    1. proponendo al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire Amministratori Indipendenti;
    1. qualora l'Assemblea autorizzi, in via generale e preventiva, deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 cod. civ., assistendo il Consiglio di Amministrazione nella valutazione relativa a eventuali fattispecie problematiche;
    1. istruendo le attività funzionali alla predisposizione di un piano per la successione degli Amministratori Esecutivi, qualora l'adozione di tale piano sia stata valutata opportuna da parte del Consiglio di Amministrazione della Società.

In relazione al funzionamento del Comitato, si rinvia al regolamento disponibile sul sito internet della Società (www.datalogic.com).

8.3 ATTIVITÀ NELL'ESERCIZIO

Nel corso dell'Esercizio 2018 il Comitato - al quale sono state messe a disposizione adeguate risorse per l'assolvimento dei propri compiti - si è riunito 9 volte, con una media di partecipazione da parte degli amministratori pari a circa 91% con riferimento al nuovo mandato (nelle tabelle allegate alla presente Relazione è riportata la percentuale di partecipazione di ciascun Amministratore alle riunioni del Comitato); la durata media delle citate adunanze (regolarmente verbalizzate e trascritte su apposto libro sociale) è stata di un'ora circa. Per l'esercizio 2019, sono state programmate n. 6 riunioni del Comitato, di cui 2 già tenutesi alla Data della Relazione.

Alle predette riunioni per quanto di propria competenza, il Comitato:

  • in materia di remunerazione ha formulato al Consiglio di Amministrazione (i) una proposta di ripartizione del compenso globale massimo deliberato dall'Assemblea degli azionisti in favore dei componenti l'organo amministrativo della Società; (ii) una proposta di ripartizione degli incentivi MIP e SIP 2017 e di determinazione dei medesimi incentivi MIP e SIP per l'anno 2018; (iii) una proposta di adozione di un Piano di Remunerazione basato su strumenti finanziari e riservato a dirigenti; (iv) una proposta di ripartizione della remunerazione variabile per il 2017 in favore del Responsabile della funzione di Internal Audit e di determinazione della medesima remunerazione variabile per il 2018; (v) una proposta per l'adozione della Relazione sulla Remunerazione 2018;

  • in materia di controllo e rischi (i) ha esaminato la reportistica avente ad oggetto lo stato di implementazione delle operazioni con parti correlate approvate, lo stato di implementazione delle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale del gruppo Datalogic approvate dal Consiglio, le controversie maggiormente significative in termini di passività potenziale, le principali variazioni intervenute nella governance del gruppo, nonché le variazioni intervenute nel registro delle persone con accesso ad informazioni privilegiate; (ii) ha esaminato le attività svolte dalla funzione Internal Audit, con riferimento anche agli adempimenti previsti dalla L. 262/2005, nonché il piano relativo alle attività della funzione da svolgere nel corso dell'anno 2019; (iii) ha esaminato le attività svolte dall'Organismo di Vigilanza (ex. d.lgs 231/2001); (iv) ha esaminato i risultati dell'impairment test al 31.12.2017 nonché l'omogeneità e il corretto utilizzo dei principi contabili ai fini della redazione del bilancio consolidato; (v) ha esaminato la Dichiarazione consolidata a carattere non finanziario ai sensi del d.lgs. 254/2016; (vi) ha incontrato periodicamente la società di revisione legale; (vii) ha preso atto del processo di nomina seguito sotto il controllo del Collegio Sindacale per il conferimento dell'incarico di revisione legale;

  • in materie di nomine (i) ha espresso un parere favorevole sulla nomina del responsabile Internal Audit e (ii) ha esaminato la candidatura della prof.ssa Vera Negri Zamagni cooptata dal Consiglio di Amministrazione in data 9 agosto 2018.

Nello svolgimento delle predette riunioni, il Comitato ha avuto la possibilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.

Oltre al Collegio Sindacale, tenuto conto dei punti all'ordine del giorno, su invito del Presidente hanno preso parte ai lavori del Comitato anche esponenti del top e senior management e consulenti esterni.

Nessun Consigliere prende parte alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate proposte al Consiglio in merito alla propria remunerazione, ad eccezione del Consigliere nominato Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, per quanto necessario.

Alla Data della Relazione, nel corso dell'esercizio 2019, il Comitato si è riunito 2 volte; sono previste ulteriori 5 riunioni nel corso dell'esercizio 2019.

9. POLITICA SULLA REMUNERAZIONE

Datalogic definisce, annualmente, una Politica sulla Remunerazione, sottoponendola al voto consultivo degli azionisti.

In proposito, si rileva che verrà sottoposta all'assemblea degli azionisti della Società la prima sezione della Relazione sulla Remunerazione 2019 ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, a cui si rinvia per maggiori informazioni sulla politica di Datalogic in materia. La Relazione sulla Remunerazione 2019 sarà resa disponibile sul sito internet della Società (www.datalogic.com) al più tardi 21 giorni prima dell'Assemblea chiamata, tra le altre cose, ad approvare la relazione finanziaria al 31 dicembre 2018.

10. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

10.1 PREMESSA

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. Tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati da Datalogic e tiene in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale. Un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contribuisce a una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli. Esso concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali e al mercato, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

A questo scopo il Consiglio valuta l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche di Datalogic e assicura che le proprie valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, all'approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrali e trimestrali e ai rapporti tra Datalogic e la Società di Revisione siano supportate da un'adeguata attività istruttoria. A tal fine, il Consiglio ha istituito un Comitato con specifici compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi, composto, in maggioranza, da amministratori indipendenti.

10.2 SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI E DI CONTROLLO INTERNO IN RELAZIONE AL PROCESSO DI INFORMATIVA FINANZIARIA. PREMESSA.

Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria (nel seguito denominato "Sistema") si pone l'obiettivo di mitigare in modo significativo i rischi in termini di attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informativa stessa.

Nell'ambito del proprio sistema di controllo interno, particolare importanza riveste il modello di controllo contabile e amministrativo approvato dal Consiglio in occasione dell'adeguamento a quanto richiesto dalla L. 262/05.

10.2.1 Approccio metodologico.

Il sistema di controllo e di gestione dei rischi in relazione all'informativa finanziaria di Datalogic è parte di un ambiente di controllo interno più ampio, che comprende diversi presidi, tra i quali:

  • il Codice Etico del Gruppo Datalogic;
  • la struttura organizzativa ed il sistema di deleghe e procure;
  • la procedura per la gestione delle informazioni privilegiate e internal dealing;
  • la procedura per l'esecuzione di operazioni con parti correlate;
  • il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.lgs 231/01;

In particolare, il Sistema risulta costituito dai seguenti elementi:

  • manuale contabile del Gruppo Datalogic, finalizzato a promuovere lo sviluppo e l'applicazione di criteri contabili uniformi all'interno del Gruppo Datalogic per quanto riguarda la rilevazione, classificazione e misurazione dei fatti di gestione;
  • istruzioni operative di bilancio e di reporting e calendari di chiusura, finalizzati a comunicare alle diverse funzioni aziendali interessate le principali modalità operative per la gestione delle attività di predisposizione del bilancio entro scadenze definite e condivise;
  • software e modello comune a tutte le società del Gruppo Datalogic per la predisposizione del reporting per il bilancio e le relazioni periodiche nonché relativo manuale operativo;
  • modello di controllo contabile e amministrativo, volto a garantire l'efficace ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo – contabili che portano alla formazione del Bilancio, nonché la conseguente affidabilità del sistema di controllo interno nel suo complesso.

10.2.2 Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria

A. Identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria e dei controlli associati.

L'individuazione e la valutazione dei rischi connessi alla predisposizione dell'informativa finanziaria avviene attraverso un processo strutturato di risk assessment, nell'ambito del quale sono individuati:

  • gli obiettivi che il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria intende perseguire al fine di fornire una rappresentazione veritiera e corretta;
  • i rischi a livello di Gruppo, di singole entità e di processi amministrativo-contabili considerati come rilevanti, sulla base di valutazioni effettuate utilizzando sia parametri di natura quantitativa che qualitativa.

I rischi sono valutati evidenziando i possibili impatti rispetto alle c.d. "asserzioni" di bilancio (completezza, esistenza e accadimento degli eventi, valutazione e rilevazione, presentazione e informativa, diritti e obblighi).

Una volta individuati e valutati i principali rischi (key risks) a livello di processo, sono identificati i controlli (key controls) necessari per la gestione e mitigazione di tali rischi.

Le attività sopra descritte sono formalizzate in un documento (generic test plan), che fornisce, schematicamente, le informazioni relative a:

  • processi: viene fornita la descrizione del processo oggetto della mappatura;
  • rischi: vengono indicati i rischi relativi all'informativa finanziaria collegati al processo in oggetto, evidenziando i possibili impatti rispetto alle asserzioni di bilancio;
  • controlli: sono riportati i controlli necessari e le relative caratteristiche, in termini di ownership, obiettivi, frequenza;
  • procedure di test: viene indicata la procedura di testing periodica suggerita al fine di valutare sia il disegno che l'efficacia dei controlli in essere.

B. Valutazione di adeguatezza del Sistema di Controllo

Il modello di controllo contabile e amministrativo, in conformità ai requisiti espressi dalla Legge 262/05, è volto a garantire l'efficacia ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo – contabili che portano alla formazione del Bilancio, e la conseguente affidabilità e adeguatezza del sistema di controllo interno nel suo complesso. Il modello di controllo si articola nelle seguenti fasi:

  • Definizione dello scope: su base annuale, il Dirigente Preposto, previa condivisione con la funzione Internal Audit, identifica le Entità, i processi ed i controlli soggetti a valutazione, in funzione del corrispondente profilo di rischio;

  • Svolgimento delle attività di verifica e monitoraggio: con cadenza semestrale, in concomitanza con i periodi di pubblicazione dell'informativa finanziaria, le strutture locali delle singole Entità in scope svolgono le seguenti attività:

    • o valutazione del disegno e dell'efficacia dei controlli attraverso attività di walkthrough;
    • o valutazione dell'effettività dei controlli attraverso attività di testing;
  • Consolidamento risultati e reporting: il Dirigente Preposto, coadiuvato dalla funzione Internal Audit, consolida i risultati dell'attività di verifica e monitoraggio, valutando l'adeguatezza delle eventuali azioni correttive/piani di miglioramento evidenziati. Predispone infine un report di sintesi fornito all'Amministratore Delegato, al Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi e al Collegio Sindacale, a supporto delle attestazioni di legge.

C. Ruoli e funzioni coinvolte

Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sull'informativa finanziaria è governato dal Dirigente Preposto, il quale è responsabile di progettare, implementare ed approvare il modello di controllo contabile e amministrativo, nonché di valutarne l'applicazione, rilasciando un'attestazione relativa al bilancio semestrale ed annuale, anche consolidato.

Nell'espletamento delle proprie attività, il Dirigente Preposto:

    1. interagisce con la funzione Internal Audit, che svolge verifiche indipendenti circa l'operatività del sistema di controllo e supporta il Dirigente Preposto nelle attività di monitoraggio del sistema;
    1. è supportato dai responsabili amministrativi regionali i quali, relativamente all'area di propria competenza: (i) assicurano la completezza e l'attendibilità dei flussi informativi verso il Dirigente Preposto ai fini della predisposizione dell'informativa contabile; (ii) sono incaricati dell'implementazione, all'interno delle società incluse nella propria regione di appartenenza, insieme con gli organismi delegati, di un adeguato sistema di controllo contabile a presidio dei processi amministrativo-contabili e ne valutano l'efficacia nel tempo riportando i risultati alla controllante; (iii) eseguono le attività di testing del sistema dei controlli amministrativo –contabili previsti dal piano annuale;
    1. instaura un reciproco scambio di informazioni con il Comitato con compiti in materia di controllo interno e

governo dei rischi e con il Consiglio, riferendo sull'attività svolta e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno.

Il Dirigente Preposto informa il Collegio e il Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi relativamente all'adeguatezza e all'affidabilità del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo.

Infine, occorre precisare come i ruoli operativi svolti dalle funzioni di cui sopra si inseriscano nell'ambito della corporate governance di Datalogic, strutturata secondo il modello tradizionale e che vede la presenza di organi sociali con diverse funzioni di controllo, come meglio esplicitato in altri paragrafi della presente Relazione Corporate.

10.3 AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI

RISCHI

La Dott.ssa Valentina Volta, che è stata confermata nella carica di Amministrazione Delegato il 23 maggio 2018, è l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

L'Amministratore incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi:

  • a) ha curato l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue controllate, sottoponendoli periodicamente all'esame del Consiglio di Amministrazione;
  • b) ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
  • c) si è occupato dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • d) ha riferito tempestivamente al Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi (e al Consiglio di Amministrazione) in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della

propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi (e il Consiglio) potesse prendere le opportune iniziative;

e) ha istruito la remunerazione del Responsabile della funzione Internal Audit.

L'Amministratore incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ha il potere di chiedere alla funzione Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali; in caso di esercizio di tale potere, l'Amministratore incaricato è chiamato a darne comunicazione al Presidente del Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi e al Presidente del Collegio Sindacale.

10.4 RESPONSABILE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT

Un ruolo di significativa rilevanza nell'ambito del sistema di controllo interno è svolto dalla funzione Internal Audit, la cui responsabilità è affidata al dott. David Scapparone, il quale è altresì membro dell'Organismo di Vigilanza e dell'Audit Committee7 .

Il Responsabile della funzione Internal Audit dott. Scapparone:

  • a) verifica, sia in via continuativa, sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di audit, approvato dal Consiglio, basato su un processo strutturato di analisi e di definizione delle priorità nell'individuazione dei principali rischi;
  • b) ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico;
  • c) predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Le relazioni periodiche contengono una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • d) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza;

7 Con riferimento a quest'ultimo organo, si segnala che in data 26 giugno 2007 il Consiglio ha deliberato l'approvazione del regolamento dell'Audit Committee al fine di disciplinarne in modo uniforme e coordinato i compiti e le funzioni di controllo contabile. In particolar modo, l'Audit Committee assicura il monitoraggio e il controllo dell'organizzazione e l'efficienza delle procedure di controllo interno ed il processo di predisposizione del bilancio garantendo altresì l'incontro, il confronto ed il coordinamento delle attività espletate dagli organi di controllo già esistenti (quali il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale e la Società di Revisione).

e) trasmette le relazioni di cui ai punti c) ed d) ai presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi e del Consiglio di Amministrazione, nonché all'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

Il Responsabile della funzione Internal Audit - a cui non è attribuita la responsabilità di alcuna area operativa - opera sulla base di un piano di audit annuale, preventivamente esaminato dal Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi e successivamente approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione ha verificato nel corso dell'esercizio l'adeguatezza delle risorse a disposizione della funzione Internal Audit.

La remunerazione del Responsabile della funzione Internal Audit è definita dal Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'Amministratore incaricato del controllo interno e di gestione dei rischi, previo parere del Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi, sentito il parere del Collegio Sindacale, coerentemente con le politiche aziendali.

Nello specifico, nel corso del 2018 il Responsabile della funzione di Internal Audit ha (i) analizzato i risultati dell'Impairment test al 31.12.2018, (ii) aggiornato il Consiglio di Amministrazione sull'attività di Audit svolte, sui risultati ottenuti nonché fornito i relativi aggiornamenti sul piano di Audit per il 2019, (iii) supportato il Dirigente Preposto nella rendicontazione al Consiglio circa le attività condotte in relazione alle verifiche di cui alla L. 262/05. In aggiunta alla funzione Internal Audit, completano il sistema di controllo interno:

  • (i) il dipartimento legale funzione corporate governance chiamato a collaborare con le altre funzioni del gruppo al fine di garantire il costante allineamento delle normative interne, dei processi e, più in generale, delle attività aziendali al quadro normativo applicabile;
  • (ii) il Codice Etico e il Modello Organizzativo 231, in cui è, tra l'altro, prevista la possibilità per ciascun soggetto tenuto al rispetto dei principi e delle regole in essi contenuti - di segnalare, anche in forma anonima, ogni sospetta violazione di tali principi e regole.

10.5 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE EX D.LGS. 231/2001

L'Emittente - così come le società controllate aventi rilevanza strategica (Datalogic S.r.l. e Datalogic Ip Tech S.r.l.) ha adottato un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001, nella convinzione che l'adozione di tale "Modello 231" possa costituire un valido strumento di sensibilizzazione nei confronti di tutti coloro che operano in nome e per conto di Datalogic, affinché seguano, nell'espletamento delle proprie attività, dei comportamenti corretti e lineari, tali da prevenire il rischio di commissione di reati nell'interesse o a vantaggio della Società.

Il Modello 231 di Datalogic - predisposto anche sulla base delle guidelines elaborate da Confindustria - è stato originariamente approvato dal Consiglio in data 12 maggio 2005 ed è stato, in seguito, oggetto di modifiche ed integrazioni così da adeguarlo ai riscontri applicativi nonché al quadro normativo di riferimento (da ultimo nella riunione consiliare del 13 novembre 2017).

Il Modello 231 della Società - reperibile nella sua versione aggiornata sul sito internet della Società http://www.datalogic.com/ita/investor-relations/governance/modello-231-do-231.html

  • risulta essere composto da una parte generale e dalle seguenti parti speciali:

  • A) Reati in danno della Pubblica Amministrazione;

  • B) Reati societari;
  • C) Market abuse;
  • D) Sicurezza sul lavoro;
  • E) Ricettazione e riciclaggio;
  • F) Delitti informatici e trattamento illecito dei dati.

10.5.1 Organismo di Vigilanza

La vigilanza sul funzionamento e sull'osservanza del Modello 231 è affidata a un apposito Organismo di Vigilanza dotato di adeguate risorse - composto, alla Data della Relazione, da tre membri (nominati dal Consiglio di Amministrazione, in data 23 maggio 2018, per la stessa durata del mandato consiliare e, dunque, sino all'approvazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020), dei quali due esterni al gruppo Datalogic:

Avv. Luca Sirotti, che ricopre la carica di Presidente - avvocato cassazionista esperto in materia 231;

  • Avv. Sergio Taddei avvocato cassazionista;
  • Dott. David Scapparone Responsabile della funzione Internal Audit del gruppo Datalogic.

Il Consiglio di Amministrazione, pertanto, ha ritenuto opportuno confermare - in linea con l'impostazione adottata nel corso del precedente mandato consiliare - l'attribuzione di tali compiti e funzioni ad un Organismo (di Vigilanza) distinto e separato rispetto all'organo di controllo, direttamente nominato dal Consiglio di Amministrazione stesso. Nel corso dell'esercizio 2018 l'Organismo di Vigilanza si è riunito 6 volte (adunanze regolarmente verbalizzate). Nel corso di tali riunioni, l'Organismo di Vigilanza pro-tempore in carica ha provveduto, tra le altre cose:

  • a) ad analizzare le operazioni maggiormente significative;
  • b) ad incontrare alcuni soggetti apicali;
  • c) ad adempiere agli obblighi di formazione previsti a favore dei dipendenti;
  • d) ad effettuare controlli preventivi sulle principali attività a rischio rispetto ai reati presupposto ex d.lgs. 231/01;
  • e) a raccogliere ed analizzare alcuni dei documenti prodotti dagli altri organismi di controllo;
  • f) a redigere la propria relazione informativa annuale destinata al Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi;
  • g) ad analizzare l'evoluzione della normativa di riferimento;
  • h) a proporre al Consiglio di Amministrazione le modifiche al Modello 231 della Società ritenute necessarie.

Per maggiori dettagli su funzioni e poteri dell'Organismo di Vigilanza, nonché sulla rendicontazione delle attività svolte, si rinvia al Modello 231 della Società reperibile, nella sua versione aggiornata, sul sito internet della Società (www.datalogic.com).

10.6 SOCIETÀ DI REVISIONE

In data 29 aprile 2010, l'assemblea ha deliberato il conferimento alla società EY S.p.A. dell'incarico di revisione ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 13 e 17 del d.lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010, per gli esercizi 2010 - 2018. Il conferimento dell'incarico di revisione legale per il novennio 2019 – 2027 sarà sottoposto all'approvazione della prossima assemblea chiamata a deliberare sull'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018.

10.7 IL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Lo Statuto della Società attribuisce al Consiglio di Amministrazione, previo parere del Collegio Sindacale, il potere di nomina del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, stabilendo che lo stesso, salvo revoca, scada insieme al Consiglio di Amministrazione che lo ha nominato.

Oltre ad una pluriennale esperienza in ambito amministrativo e finanziario, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari deve possedere i medesimi requisiti di onorabilità previsti dalla legge per la carica di amministratore.

Al Dirigente Preposto, ai sensi della normativa tempore vigente, spettano i seguenti principali compiti:

  • a) predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario;
  • b) rilasciare una dichiarazione attestante la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e a alle scritture contabili e allegare tale relazione a tutti gli atti e le comunicazioni della società diffusi al mercato, e relativi all'informativa contabile, anche infrannuale, di Datalogic;
  • c) attestare con apposita relazione resa secondo il modello stabilito con regolamento della Consob, allegata al bilancio di esercizio, al bilancio semestrale abbreviato e al bilancio consolidato:
    • l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure di cui alla precedente lettera a) nel corso del periodo cui si riferiscono i documenti;
    • che i documenti sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
    • la corrispondenza dei documenti alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • l'idoneità dei documenti a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
    • per il bilancio di esercizio e per quello consolidato, che la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Società e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui

sono esposti;

per il bilancio semestrale abbreviato, che la relazione intermedia sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4 dell'articolo 154-ter del TUF.

Le disposizioni normative che regolano la responsabilità degli amministratori si applicano anche al Dirigente Preposto, in relazione ai compiti a lui spettanti, salve le azioni esercitabili in base al rapporto di lavoro con la Società. Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari è il dott. Marco Carnovale, nominato dal Consiglio di Amministrazione con il parere favorevole del Collegio Sindacale in data 7 febbraio 2019, in seguito alle dimissioni del dott. Alessandro D'Aniello del 20 gennaio 2019.

Il relativo curriculum vitae è pubblicato sul sito internet della Società (www.datalogic.com).

10.8 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI

GESTIONE DEI RISCHI

Il coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi viene assicurato per il tramite di un costante confronto e continuo scambio di informazioni tra tutti i soggetti coinvolti in tale "sistema" e più precisamente:

  • il Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi;
  • l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • il Responsabile della funzione Internal Audit;
  • il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • il Collegio Sindacale;
  • la Società di Revisione;
  • l'Organismo di Vigilanza.

Tali soggetti, infatti, come precedentemente ricordato, vengono invitati a partecipare alle adunanze del Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi in considerazione dei punti all'ordine del giorno, in modo da potersi confrontare e favorire un miglior coordinamento delle attività connesse al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Si precisa, infine, che, almeno semestralmente, il Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi relaziona al Consiglio di Amministrazione in merito all'attività svolta, in modo tale che l'organo amministrativo possa efficacemente svolgere il proprio ruolo di indirizzo e di valutazione complessiva circa l'adeguatezza del proprio sistema di controllo interno e di gestione dei rischi implementato in ambito aziendale.

10.INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

A seguito dell'adozione, nel marzo 2010, del Regolamento Parti Correlate Consob, la Società, in data 4 novembre 2010, ha approvato una specifica e articolata procedura per le operazioni con parti correlate ("Procedura OPC"), al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni poste in essere con tali soggetti.

Nella riunione tenutasi in data 24 luglio 2015, previo parere favorevole degli Amministratori indipendenti presenti in Consiglio, l'organo amministrativo ha deliberato di approvare talune modifiche alla Procedura OPC Datalogic.

In data 23 maggio 2018 il Consiglio di Amministrazione ha confermato la procedura OPC riconoscendo - per l'intera durata del mandato consiliare - al Comitato Controllo, Rischi, Remunerazione e Nomine anche le funzioni di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate di Minore Rilevanza (la procedura è disponibile sul sito internet della Società www.datalogic.com a cui si rimanda per un maggior approfondimento.

11. COLLEGIO SINDACALE

Al Collegio Sindacale è affidato il compito di vigilare su:

  • osservanza della legge e dello Statuto;
  • rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • adeguatezza della struttura organizzativa per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione;
  • modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina a cui Datalogic ha dichiarato di attenersi;
  • adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate in relazione agli obblighi di comunicazione delle informazioni price sensitive.
  • A seguito del d.lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale vigila su:
  • a) processo di informativa finanziaria;
  • b) efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna, e gestione del rischio;
  • c) revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati;
  • d) indipendenza del revisore legale o della società di revisione legale, in particolare per quanto concerne la prestazione di servizi non di revisione all'ente sottoposto alla revisione legale dei conti.

Il Collegio adempie ai propri compiti esercitando tutti i poteri allo stesso conferiti dalla legge e potendo contare su un costante e analitico flusso informativo da parte della Società, anche al di fuori delle periodiche riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati.

A tal proposito, si segnala che il Collegio Sindacale (congiuntamente al Comitato con compiti in materia di controllo interno e governo dei rischi, ai componenti dell'Organismo di Vigilanza e all'Amministratore incaricato di sovrintendere al sistema del controllo interno e di gestione dei rischi) è destinatario, congiuntamente ai membri del Consiglio di Amministrazione, con cadenza trimestrale (salvo ove diversamente indicato), di un report - "Quarterly Corporate Governance Report" - in cui sono indicate le seguenti informazioni:

  • stato di implementazione delle operazioni con parti correlate già approvate;

  • stato di implementazione delle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale del gruppo Datalogic approvate dal Consiglio;

  • controversie maggiormente significative in termini di passività potenziale (tax claims su base semestrale);
  • principali variazioni intervenute nella governance del gruppo Datalogic;

  • variazioni intervenute nel registro delle persone con accesso ad informazioni privilegiate (su base semestrale). Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Collegio Sindacale, oltre a partecipare a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e alle Assemblee degli azionisti, prende parte ai lavori del Comitato, nelle cui adunanze ha la possibilità di coordinarsi e confrontarsi, come precedentemente ricordato, con tutti i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

L'esito dell'attività di vigilanza svolta da parte del Collegio Sindacale è riportato nella Relazione all'Assemblea predisposta ai sensi dell'art. 153 TUF e che sarà resa disponibile (anche sul sito www.datalogic.com) nei termini di legge.

12.1 NOMINA DEI SINDACI

Il Collegio Sindacale di Datalogic è composto da 3 membri effettivi e da 3 supplenti.

Ai sensi dell'art. 21 dello Statuto sociale -la nomina del Collegio Sindacale avviene per il tramite del cd. sistema del "voto di lista", con ciò assicurando alle cd. "minoranze", in caso di presentazione di almeno due liste (non collegate tra loro), la nomina di un Sindaco effettivo, in qualità di Presidente, e di un Sindaco supplente.

Hanno diritto di presentare liste di candidati per la nomina dell'organo di controllo della Società – liste che devono essere depositate presso la sede della Società almeno 25 giorni prima di quello fissato per l'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Collegio Sindacale – i soci che, da soli o insieme ad altri soci, siano complessivamente titolari (al momento del deposito delle liste medesime) di azioni rappresentanti almeno il 2,5% del capitale sociale avente diritto di voto nell'Assemblea ordinaria, ovvero nella minor misura richiesta dalla disciplina regolamentare emanata dalla Consob8 , con l'obbligo di comprovarne la titolarità entro il termine previsto per la pubblicazione delle

8 Con determinazione dirigenziale del 24 gennaio 2019 n. 13 la Consob ha stabilito nell'1% la quota di capitale sociale necessaria per presentare le liste di candidati per la nomina dell'organo di controllo.

stesse liste da parte della Società, vale a dire almeno 21 giorni prima di quello fissato per l'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Collegio Sindacale.

Qualora entro il termine ultimo per la presentazione (e deposito presso la sede della Società) delle liste di candidati per la nomina dell'organo di controllo risulti essere stata presentata una sola lista, ovvero soltanto liste presentate da soci che risultino tra loro collegati ai sensi della normativa, anche regolamentare, applicabile, potranno essere presentate ulteriori liste sino al terzo giorno successivo a tale termine (i.e. sino al 22° giorno antecedente all'Assemblea); in tal caso, la soglia richiesta per la loro presentazione è ridotta alla metà e, dunque, all'1,25% del capitale sociale avente diritto di voto nell'Assemblea ordinaria.

Le liste dei candidati per la nomina dell'organo di controllo della Società saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet www.datalogic.com e con le altre modalità previste dalla Consob almeno 21 giorni prima della data dell'Assemblea.

Le liste di candidati devono essere necessariamente articolate in n. 2 distinte sezioni:

  • (i) la prima sezione (Sindaci effettivi) contiene l'indicazione di n. 1 o più candidati fino a un massimo di n. 3 (contrassegnati da un numero progressivo) - alla carica di Sindaco effettivo;
  • (ii) la seconda sezione (Sindaci supplenti) contiene l'indicazione di n. 1 o più candidati fino a un massimo di n. 3 (contrassegnati da un numero progressivo) - alla carica di Sindaco supplente.

Al fine di assicurare l'equilibrio tra i generi all'interno dell'organo di controllo, le liste che, considerando entrambe le sezioni, presentano un numero di candidati pari o superiore a tre devono inoltre includere, tanto ai primi due posti della sezione della lista relativa ai sindaci effettivi, quanto ai primi due posti della sezione della lista relativa ai sindaci supplenti, candidati di genere diverso.

Ogni socio non può presentare - o concorrere a presentare – né votare più di una lista (neppure per interposta persona o società fiduciaria); i soci appartenenti al medesimo gruppo e i soci che aderiscano ad un patto parasociale avente ad oggetto azioni della Società non possono presentare o votare più di una lista, anche se per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie.

Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

I Sindaci "uscenti" sono rieleggibili.

Ogni lista - debitamente sottoscritta dai soci che la presentano - dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:

  • informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato la lista, con indicazione della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta;
  • in caso di "lista di minoranza" (vale a dire lista presentata da parte dei soli soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa), una dichiarazione attestante l'assenza di rapporti di collegamento (previsti dall'art. 144-quinquies del cd. Regolamento Emittenti) con quest'ultimi. Inoltre, ai sensi e per gli effetti di cui Comunicazione Consob n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009, è raccomandato ai soci che presentino una "lista di minoranza" di fornire, altresì, le ulteriori informazioni indicate al paragrafo 3 della citata Comunicazione Consob;
  • accettazione della candidatura da parte dei singoli candidati;
  • dichiarazione mediante la quale gli stessi candidati attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché la sussistenza degli ulteriori requisiti prescritti per ricoprire la carica;
  • curriculum vitae di ciascun candidato, contenente un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali, con l'indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti presso altre società.

All'elezione dei Sindaci si procede come segue:

  • nel caso di presentazione di due o più liste
    • a) dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero dei voti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle due sezioni della lista medesima, n. 2 membri effettivi e n. 2 membri supplenti;
    • b) dalla seconda lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero dei voti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle due sezioni della lista medesima, n.1 membro effettivo, al quale sarà inoltre conferita la carica di Presidente del Collegio Sindacale e n.1 membro supplente. In caso di parità di voti tra 2 (due) (o più) liste, risulterà eletto sindaco il candidato più anziano di età.
  • nel caso di presentazione di una sola lista, l'Assemblea esprimerà il proprio voto su di essa e, in caso di approvazione, il candidato indicato al primo posto della sezione Sindaci effettivi risulterà eletto Presidente del Collegio Sindacale;
  • in assenza di liste presentate, l'Assemblea provvederà alla nomina del Collegio Sindacale (e del suo Presidente) con le maggioranze di legge, fermo restando, in ogni caso, sia il rispetto della disciplina dettata in materia di equilibrio tra i generi sia il rispetto dei requisiti per poter essere nominato Sindaco della Società.

Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il Sindaco decade dalla carica.

In caso di sostituzione di un sindaco effettivo, subentra il sindaco supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato, nel rispetto di quanto previsto per la nomina del Presidente e nel rispetto del criterio che garantisce l'equilibrio tra i generi.

Fermo restando in ogni caso il rispetto del criterio che garantisce l'equilibrio tra i generi, le dianzi citate statuizioni in materia di nomina dei Sindaci non si applicano nelle assemblee che devono provvedere ai sensi di legge alle nomine dei Sindaci effettivi e/o supplenti e del Presidente necessarie per l'integrazione del Collegio Sindacale a seguito di sostituzione o decadenza di sindaci, ovvero a seguito di mancata regolare presentazione di almeno una lista da parte della minoranza. In tali casi l'Assemblea delibera secondo i quorum previsti nell'art. 12 dello Statuto, fatto salvo il diritto degli azionisti di minoranza - qualora abbiano regolarmente presentato una o più liste - alla nomina di un Sindaco effettivo (che ricoprirà la carica Presidente del Collegio) e di un supplente.

All'atto della nomina l'Assemblea determina l'emolumento spettante ai Sindaci, che è commisurato all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'impresa.

Il Collego Sindacale resta in carica per tre esercizi e scade alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. La cessazione dei Sindaci per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il Collegio è stato ricostituito.

12.2 COMPOSIZIONE

Il Collegio Sindacale attualmente in carica è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti del 2 maggio 2016 e scade con l'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.

Di seguito, la composizione del Collegio Sindacale attualmente in carica9 .

Nominativo
Salvatore Marco Fiorenza Presidente del Collegio Sindacale
Roberto Santagostino Sindaco Effettivo
Elena Lancellotti Sindaco Effettivo
Paolo Prandi Sindaco Supplente
Mario Fuzzi Sindaco Supplente
Patrizia Cornale Sindaco Supplente

In particolare, il Presidente del Collegio Sindacale e il Sindaco supplente Paolo Prandi sono stati tratti dalla lista presentata da un raggruppamento di azionisti10, che ha ottenuto un numero di voti pari al 67,62% del capitale sociale, mentre gli altri Sindaci sono stati tratti dalla lista presentata da Hydra S.p.A., che ha ottenuto un numero di voti pari al 16,285% del capitale sociale, ad eccezione del Sindaco Supplente Patrizia Cornale che è stata

9 Il Sindaco Supplente Sonia Magnani si è dimessa dalla carica in data 23 novembre 2017.

10 Trattasi di: Arca S.G.R. S.p.A. gestore dei fondi: Arca Azioni Italia e Arca Economia Reale Equity Italia; Eurizon Capital S.G.R. S.p.A. gestore del fondo Eurizon Azioni PMI Italia; Eurizon Capital SA gestore del fondo Eurizon EasyFund - Equity Italy; Fideuram Investimenti S.G.R. S.p.A. gestore del fondo Fideuram Italia; Fideuram Asset Management (Ireland) Limited gestore del fondo Fonditalia Equity Italy; Interfund Sicav gestore del fondo Interfund Equity Italy e JP Morgan Asset Management gestore di JP Morgan Funds a JP Morgan Fund II ICVC – JPM Europe Smaller Companies Fund.

dall'Assemblea del 23 maggio 2018 su proposta di Hydra S.p.A., in seguito alle dimissioni del dott.ssa Sonia Magnani dimessasi dalla carica in data 23 novembre 2017.

Per maggiori informazioni in merito alla composizione del Collegio Sindacale della Società, si rimanda alla tabella n. 3. I curricula vitae di ciascun Sindaco sono pubblicati sul sito internet della Società (www.datalogic.com).

Si segnala che la Società ha applicato criteri di diversità nella composizione del Collegio Sindacale e, in particolare, un terzo dello stesso è costituito da Sindaci del genere meno rappresentato. Inoltre, in data 20 marzo 2018 il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha adottato una politica in materia di diversità in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale (cfr. paragrafo 5.2).

12.2.1 Attività del Collegio Sindacale

Nel corso dell'esercizio 2018, si sono tenute 10 riunioni del Collegio Sindacale della durata media di circa un'ora e venti minuti.

In termini di partecipazione, si segnala che:

  • il Presidente del Collegio Sindacale Salvatore Marco Fiorenza ha partecipato a tutte le riunioni (10 su 10);
  • il Sindaco effettivo Roberto Santagostino ha partecipato a 8 riunioni su 10;
  • il Sindaco effettivo Elena Lancellotti ha partecipato a tutte le riunioni (10 su 10).

Con riferimento al 2019, sono state programmate 6 riunioni dell'organo di controllo; alla Data della Relazione, si sono già tenute 2 riunioni.

Nel corso dell'esercizio 2018 e, in particolare, in occasione delle riunioni dell'organo amministrativo, sia il Presidente che l'Amministratore Delegato hanno assicurato adeguati approfondimenti da parte di tutti gli amministratori esecutivi (per quanto di rispettiva competenza) e del management Datalogic volti a fornire anche ai componenti dell'organo di controllo un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui l'Emittente opera.

In tali riunioni, così come in quelle del Comitato, è stata data anche evidenza dell'evoluzione del quadro normativo e regolamentare di riferimento.

12.RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

La funzione Investor Relations garantisce la corretta gestione dei rapporti con gli analisti finanziari, gli investitori istituzionali e gli azionisti privati italiani ed esteri.

La funzione Investor Relations, nel rispetto dei criteri di correttezza, chiarezza e parità di accesso all'informazione, rende disponibile sul sito della Società www.datalogic.com - sezione Investor Relations la documentazione contabile e finanziaria riguardante Datalogic e, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate e/o comunque price sensitive.

In data 4 marzo 2016, il ruolo di Investor Relator è stato affidato alla dott.ssa Vincenza Colucci (il cui curriculm vitae è pubblicato sul sito internet della Società www.datalogic.com).

All'interno della sezione Corporate Governance del sito della Società (www.datalogic.com) è possibile consultare tutta la documentazione societaria predisposta in ottemperanza alla normativa, anche regolamentare, vigente in materia di corporate governance.

13.ASSEMBLEE

L'Assemblea è l'organo che rappresenta l'universalità degli azionisti, a cui compete deliberare:

  • a) in via ordinaria, in merito all'approvazione del bilancio annuale, alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione, alla nomina dei componenti il Collegio Sindacale e del loro Presidente, alla determinazione dei compensi di amministratori e sindaci, al conferimento dell'incarico di controllo contabile, alla responsabilità degli amministratori e dei sindaci;
  • b) in via straordinaria in merito alle modificazioni dello Statuto ed alle operazioni di carattere straordinario quali gli aumenti di capitale, le fusioni e le scissioni, fatto salvo quanto attribuito alla competenza del Consiglio.

Per maggiori dettagli in merito ai meccanismi di funzionamento, ai diritti degli azionisti e alle modalità di loro esercizio, si rinvia al vigente Statuto sociale dell'Emittente reperibile sul sito internet della Società (www.datalogic.com)

Assemblee dell'esercizio 2018

Nel corso dell'esercizio 2018, si è tenuta un'unica Assemblea degli azionisti, in data 23 maggio 2018, cui hanno partecipato 6 amministratori della Società su 7 in carica alla data dell'Assemblea.

Sul sito internet è disponibile tutta la documentazione relativa quale fra l'altro: (i) avviso di convocazione; (ii) copia del verbale dell'Assemblea; (iii) resoconto sintetico delle votazioni; (iv) documenti, relazioni e proposte di deliberazioni posti all'esame dell'assemblea; (v) comunicato stampa diffuso dalla Società in merito allo svolgimento dell'Assemblea.

14.CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Salvo per quanto sopra riportato e quanto riportato nelle specifiche sezioni, a far data dalla chiusura dell'Esercizio non si sono verificati cambiamenti nella struttura di governo societario.

15.TABELLA 1a: ASSETTI PROPRIETARI

N° azioni % rispetto al c.s. Quotato Diritti e Obblighi
Azioni ordinarie 58.446.491 100% Quotate sul segmento STAR del M.T.A.
organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Diritto di voto nell'assemblea ordinaria e
straordinaria

16.TABELLA 1b: PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE

Dichiarante ovvero soggetto Azionista Diretto Quota % su Capitale Votante Quota % su Capitale Ordinario
posto al vertice della catena Denominazione Titolo di Possesso Quota
%
di cui Senza Voto di cui Senza Voto
partecipativa Quota % il Voto Spetta a Quota % Quota % il Voto Spetta a
Soggetto Quota % Soggetto Quota %
HYDRA SPA Proprietà 64,65 0.000 64,65 0.000
HYDRA SPA Totale 64,65 0.000 64,65 0.000
Totale 64,65 0.000 64,65 0.000

Nota:

Le informazioni relative agli azionisti che, direttamente o indirettamente, detengono azioni ordinarie in misura superiore al 3% del capitale con diritto di voto nelle assemblee ordinarie della Società sono tratte dal sito internet della Consob.

A tal proposito, si segnala che le informazioni pubblicate da Consob sul proprio sito, in forza delle comunicazioni effettuate dai soggetti tenuti agli obblighi di cui all'articolo 120 TUF e al Regolamento Emittenti, potrebbero discostarsi dalla reale situazione, in considerazione del fatto che gli obblighi di comunicazione delle variazioni nella percentuale di partecipazione detenuta sorgono non già al semplice variare di tale percentuale bensì solo al "superamento di" o "alla discesa al di sotto" di predeterminate soglie indicate dall'art. 117 del Regolamento Emittenti Consob.

17.TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI

CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE IN CARICA FINO AL 23 MAGGIO 2018
Comitato
Unico (2)
Carica Componenti in carica fino
al 23 maggio 2018
(approvazione del bilancio al 31/12/2017)
Data
di
prima
nomina*
Lista** Esecutivo
/
Non
esecutivo
Indipendenza
ai
sensi del Codice di
aut. e del TUF
N.
altri
incarichi*** (3)
Presenza riunioni
CdA fino al 23
maggio 2018
Presenza riunioni
Comitato fino al
23 maggio 2018
(*) Amm.
Indipen.
Presidente Romano
Volta
2001 Magg. (1) Esecutivo - 1 5/5 - - -
Amministratore
Delegato
Valentina
Volta • ◊
2001 Magg. (1) Esecutivo - 2 5/5 - - -
Amministratore Carlo Aversa 2015 Magg.
(1)
Non Esecutivo - - 5/5 - - -
Amministratore Luigi Di Stefano 2009 Magg. (1) Non Esecutivo X - 5/5 5/5 M 1/1
Amministratore Pietro
Todescato
2014 Magg. (1) Esecutivo - - 5/5 - - -
Amministratore Gaia Mazzalveri ○ 2015 Magg. (1) Non Esecutivo X - 4/5 5/5 P 1/1
Amministratore Filippo Maria Volta 2012 Magg. (1) Non Esecutivo - 2 5/5 5/5 M -
N. riunioni
Comitato
5
Amministratori
Indipendenti
2

NOTE

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica": • Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. ◊ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO). ○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende l'anno in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente. Si è preso come punto di partenza l'anno della quotazione in Borsa (2001). ** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("Magg.": lista di maggioranza; "Min.": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA). *** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

(*). In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

(1) Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'assemblea degli azionisti del 28 aprile 2015 sulla base dell'unica lista presentata dall'azionista di maggioranza Hydra S.p.A..

(2) Nella riunione del 24 luglio 2015, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Comitato Controllo, Rischi, Remunerazione e Nomine anche le funzioni di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate di Minore Rilevanza. (3) Gli incarichi ricoperti all'interno del medesimo gruppo sono stati considerati come un unico incarico.

CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE IN CARICA DAL 23 MAGGIO 2018
Comitato
Unico (2)
Riunione
Carica Componenti in carica
dal 23 maggio 2018
Data
di prima nomina*
Lista** Esecutivo
/
Non
esecutivo
Indipendenza
ai
sensi del Codice di
aut. e del TUF
N.
altri
incarichi***
(3)
Presenza riunioni
CdA dal 23 maggio
2018
Presenza
riunioni
Comitato dal 23
maggio 2018
(**) Amm.
Indipen.
Presidente Romano Volta 2001 Magg. (1) Esecutivo - 1
4/4
- - -
Amministratore
Delegato
Valentina Volta • ◊ 2001 Magg. (1) Esecutivo - 2 4/4 - - -
Amministratore Pietro Todescato 2014 Magg. (1) Esecutivo - - 4/4 - - -
Amministratore Filippo Maria Volta 2012 Magg. (1) Non Esecutivo - 2 4/4 3/4 M -
Amministratore Angelo Manaresi○ 2018 Magg. (1) Non Esecutivo X
-
4/4
4/4 P 1/1
Amministratore Chiara Giovannucci Orlandi 2018 Magg. (1) Non Esecutivo X - 4/4 4/4 M 1/1
Amministratore Vera Negri Zamagni
(cooptata dal CdA
il 9 agosto 2018)
2018 Magg. (1) Non Esecutivo X - 1/4(*) - - 1/1
Amministratore Roberto Osvaldo Lancellotti 2018 Min.
(1)
Non Esecutivo X 1 4/4 - - 1/1
N. riunioni
CDA
4
N. riunioni Comitato 4 Amministratori
Indipendenti
4

NOTE

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica": • Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. ◊ Questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO). ○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende l'anno in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'emittente. Si è preso come punto di partenza l'anno della quotazione in Borsa (2001). ** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("Magg.": lista di maggioranza; "Min.": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA). *** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

(*) Si segnala che la Prof.ssa Zamagni è stata cooptata dal CdA in data 9 agosto 2018, in seguito alle dimissioni del notaio Angelo Busani dalla carica di Consigliere. Il notaio Angelo Busani prima delle sue dimissioni ha partecipato a tutte le riunioni consiliari tenutesi dal 23 maggio al 9 agosto 2018 (3/3). (**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

(1) Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'assemblea degli azionisti del 23 maggio 2018 sulla base delle liste presentate dall'azionista di maggioranza Hydra S.p.A. e da un raggruppamento di azionisti (per il dettaglio degli azionisti si rimanda al testo della Relazione).

(2) Nella riunione del 23 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha confermato al Comitato Controllo, Rischi, Remunerazione e Nomine le funzioni di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate di Minore Rilevanza.

(3) Gli incarichi ricoperti all'interno del medesimo gruppo sono stati considerati come un unico incarico.

18.TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

COLLEGIO SINDACALE
Carica Componenti Data di prima nomina* In carica da In carica fino a Lista **(1) Indip. Codice Partecipazione alle riunioni del
Collegio***
N. altri incarichi****
Presidente Salvatore Marco Fiorenza 2016 02/05/2016 Approvazione
bilancio al 31
dicembre 2018
Min. X 10/10 -
Sindaco effettivo Roberto Santagostino 2016 02/05/2016 Approvazione
bilancio al 31
dicembre 2018
Magg. X 8/10 -
Sindaco effettivo Elena Lancellotti 2016 02/05/2016 Approvazione
bilancio al 31
dicembre 2018
Magg. X 10/10 -
Sindaco supplente Paolo Prandi 2016 02/05/2016 Approvazione
bilancio al 31
dicembre 2018
Min. X - 8
Sindaco supplente Mario Fuzzi 2013 02/05/2016 Approvazione
bilancio al 31
dicembre 2018
Magg. X - -
Sindaco Supplente Patrizia Cornale 2018 23/05/2018 Approvazione
bilancio al 31
dicembre 2018
Magg. X - -
SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO: nessuno.
N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento 10

NOTE

* Per data di prima nomina di ciascun Sindaco si intende l'anno in cui il Sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio dell'emittente. Si è preso come punto di partenza l'anno della quotazione in Borsa (2001).

** In questa colonna è indicata lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("Magg": lista di maggioranza; "Min": lista di minoranza).

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del collegio sindacale dopo la nomina (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

****In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul

proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquisdecies del Regolamento Emittenti Consob.

(1) Il Collegio Sindacale attualmente in carica è stato nominato dall'assemblea degli azionisti del 2 maggio 2016, sulla base della lista presentata dall'azionista di maggioranza Hydra S.p.A. e della lista di minoranza presentata da un raggruppamento di azionisti.

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